In relazione all’autorizzazione in oggetto:

Parere di regolarità tecnica: si esprime parere: Parco Regionale delle Alpi Apuane x favorevole o non favorevole, per la seguente motivazione: Settore Uffici Tecnici

…………………………………………… Pronuncia di Compatibilità Ambientale

Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale Il Coordinatore dell’Ufficio: (art. 27 bis del Dlgs 152/2006) o Direttore-Attività di Parco o Affari contabili e personale oControllo delle attività estrattive n. 21 del 29 ottobre 2020 o Interventi nel Parco xPianificazione territoriale ditta: Turba Cava Romana srl o Valorizzazione territoriale oVigilanza e gestione della fauna :

Diniego al rilascio della pronuncia compatibilità ambientale e delle altre autorizzazioni connesse, per il progetto di coltivazione della cava “Prunelli Piastrina”

Pubblicazione: Il Coordinatore del Settore Uffici Tecnici la presente autorizzazione dirigenziale viene Preso atto che in data 10.02.2020, protocollo n. 609, il Parco, in pubblicata all’Albo pretorio on line del sito qualità di autorità competente, ha trasmesso a tutte le internet del Parco amministrazioni interessate la comunicazione di avvio del (www.parcapuane.toscana.it/albo.asp), procedimento di valutazione di impatto ambientale per il progetto di a partire dal giorno indicato nello stesso coltivazione della cava Prunelli Piastrina, Comune di Vagli Sotto, a e per i 15 giorni consecutivi seguito della istanza formulata dalla ditta Turba Cava Romana srl,

con sede in Massa Via Fosse del Frigido n. 9, P.I. 00660200452;

Vista la Legge regionale 11 agosto 1997, n. 65 “Istituzione

dell’Ente per la gestione del Parco Regionale delle Alpi Apuane.

Soppressione del relativo Consorzio”;

Vista la Legge regionale 19 marzo 2015, n. 30 “Norme per la

conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-

ambientale regionale. Modifiche alla l.r. 24/1994, alla l.r. 65/1997, alla l.r. 24/2000 ed alla l.r. 10/2010”;

Vista la Legge regionale 21 marzo 2000, n. 39 “Legge forestale

della Toscana”;

Visto lo Statuto dell’Ente approvato con Deliberazione del atto sottoscritto digitalmente ai sensi del Consiglio Regionale del 09.11.1999, n. 307; D.Lgs 82/2005 e succ.mod. ed integr.

Viste la delibera della Giunta esecutiva del Parco, n. 4 del 31.01.2014 e la determinazione dirigenziale del Direttore, n. 13 del 01.02.2014 con cui viene individuata la “Commissione Tecnica dei Nulla Osta” competente in materia di V.I.A. e di Valutazione di Incidenza;

Vista la Delibera del Consiglio Direttivo del Parco, n. 54 del 21.12.2000, con cui la validità delle Pronunce di compatibilità ambientale e dei Nulla osta in materia di attività estrattive, in attesa della adozione del Piano per il Parco, viene limitata ad un periodo non superiore ad anni cinque;

il Direttore (o suo delegato)

Accertato che il sito oggetto dell’intervento in esame ricade all’interno dell’area contigua zona di cava del Parco Regionale delle Alpi Apuane come identificata dalla legge regionale n. 65/1997 e dal Piano per il Parco approvato con deliberazione del Consiglio direttivo dell’Ente Parco n. 21 del 30 novembre 2016;

Visto l’art. 27 bis del Dlgs n. 152/2006, che regola il provvedimento autorizzatorio unico regionale in materia di valutazione di impatto ambientale e stabilisce che l’autorità competente convoca una conferenza dei servizi alla quale partecipano il proponente e tutte le amministrazioni interessate per il rilascio del provvedimento di VIA e dei titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto richiesti dal proponente. La conferenza di servizi è convocata in modalità sincrona e si svolge ai sensi dell’art. 14 ter della legge 7 agosto 1990, n. 241;

Ricordato che il procedimento per il rilascio della valutazione di impatto ambientale comprensiva del provvedimento autorizzatorio unico regionale si è svolto come segue: Avvio del procedimento in data 10.02.2020; Riunione della conferenza di servizi del 15.04.2020: richiesta di documentazione integrativa; Riunione della conferenza di servizi del 10.06.2020: espressione dei motivi di diniego di Soprintendenza e Parco; Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza del 21.07.2020; Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza (addendum) del 28.07.2020; Osservazioni del proponente al preavviso di diniego del 01.08.2020; Osservazioni del proponente al preavviso di diniego (relativi all’addendum) del 07.08.2020; Riunione della conferenza di servizi del 21.10.2020: conferma dei motivi di diniego di Soprintendenza e Parco;

Visto il Rapporto interdisciplinare sull’impatto ambientale dell’intervento in oggetto costituito dai seguenti verbali e documenti, allegato al presente atto, come parte integrante e sostanziale: Verbale della riunione della conferenza di servizi del 15.04.2020; Verbale della riunione della conferenza di servizi del 10.06.2020; Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza del 21.07.2020; Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza (addendum) del 28.07.2020; Osservazioni del proponente al preavviso di diniego del 01.08.2020; Osservazioni del proponente al preavviso di diniego (relativi all’addendum) del 07.08.2020; Verbale della riunione della conferenza di servizi del 21.10.2020;

Dato atto che nel corso del presente procedimento, come risulta dal Rapporto interdisciplinare, le Amministrazioni competenti si sono espresse come segue: amministrazione pronuncia, autorizzazione, parere, contributo tipo di parere di competenza Parco Regionale delle Alpi Apuane Pronuncia di compatibilità ambientale contrario Pronuncia di valutazione di incidenza Nulla osta del Parco Autorizzazione idrogeologica

Soprintendenza Archeologica Belle Autorizzazione paesaggistica contrario Arti e Paesaggio Valutazione di compatibilità paesaggistica col PIT

Comune di Vagli Sotto Autorizzazione estrattiva favorevole Autorizzazione paesaggistica Valutazione di compatibilità paesaggistica col PIT Nulla osta impatto acustico

AUSL Toscana Nord Ovest Parere sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro favorevole, prescrizioni

ARPAT Dipartimento di Contributo istruttorio in materia ambientale favorevole, prescrizioni

Regione Toscana Autorizzazione alle emissioni diffuse favorevole, prescrizioni Altri pareri ambientali di competenza

Provincia di Lucca Parere di conformità ai propri strumenti silenzio assenso pianificatori

il Direttore (o suo delegato)

Preso atto che i parerei contrari prevalgono su quelli favorevoli per le seguenti ragioni: • sono rilasciati da amministrazioni competenti in materia ambientale e paesaggistica; • attengono a criticità non superabili che comportano il diniego della pronuncia di compatibilità ambientale e della autorizzazione paesaggistica, presupposti indispensabili per il rilascio dei titoli abilitativi che consentono la realizzazione dell’intervento;

Dato atto che i pareri contrari di cui sopra, espressi dal Parco e dalla Soprintendenza, si sono formati sulla base delle seguenti motivazioni: 1. l’intervento comporta rilevanti impatti negativi da un punto di vista ambientale e paesaggistico; 2. l’intervento non è conforme al Piano Attuativo del Bacino Monte Pallerina e al PIT con valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana e pertanto risulta in contrasto con la normativa vigente; 3. l’intervento non è conforme alle Linee guida in materia di “ravaneti” del Parco Regionale delle Alpi Apuane; I motivi sopra richiamati sono precisati e dettagliati nel Rapporto interdisciplinare allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale;

Preso atto che in riferimento al procedimento per il rilascio della pronuncia di compatibilità ambientale, avviato in data 07.04.2020, il Parco, in qualità di autorità competente, esclusi i tempi di sospensione per la produzione da parte del proponente delle integrazioni documentali nonché i tempi di sospensione previsti dal DL 17 marzo 2020 n. 18, ha concluso l’istruttoria tecnica per il rilascio della Pronuncia medesima in 122 giorni, ovvero entro i 150 giorni previsti dal comma 1, art. 57, L.R. 10/2010;

Tenuto conto che il proponente ha assolto a quanto disposto dall’art. 47 comma 3 della Legge Regionale 10/2010 e dalla delibera del Consiglio direttivo del Parco n. 12 del 12.04.2013, effettuando il versamento di € 5.000,00 tramite bonifico bancario in data 09.12.2019;

DETERMINA di non rilasciare al sig. Giorgio Turba, legale rappresentante della ditta Turba Cava Romana srl, con sede in Massa, Via Fosse del Frigido n. 9, P.I. 00660200452, la Pronuncia di compatibilità ambientale di cui alla legge regionale n. 10/2010, comprensiva del provvedimento autorizzatorio unico regionale di cui all’art. 27 bis del Dlgs n. 152/2006, relativamente al progetto di coltivazione della cava Prunelli Piastrina, nel Comune di Vagli Sotto, come descritto nella documentazione richiamata nell’avvio del procedimento del 10.02.2020, protocollo n. 609, successivamente integrata, per le motivazioni di seguito indicate: 1. l’intervento comporta rilevanti impatti negativi da un punto di vista ambientale e paesaggistico; 2. l’intervento non è conforme al Piano Attuativo del Bacino Monte Pallerina e al PIT con valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana e pertanto risulta in contrasto con la normativa vigente; 3. l’intervento non è conforme alle Linee guida in materia di “ravaneti” del Parco Regionale delle Alpi Apuane; I motivi di cui sopra sono precisati e dettagliati come segue: • motivi di diniego indicati nel verbale della conferenza di servizi del 10 giugno 2020, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale; • motivi di diniego indicati nella comunicazione del 1 agosto 2020, allegata al presente atto come parte integrante e sostanziale; • motivi di diniego indicati nel verbale della conferenza di servizi del 21 ottobre 2020, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale; di dare atto che il mancato rilascio della pronuncia di compatibilità ambientale comporta il diniego delle seguenti pronunce e autorizzazioni di competenza del Parco Regionale delle Alpi Apuane: • Pronuncia di compatibilità ambientale, Legge Regionale n. 10/2010; • Pronuncia di valutazione di incidenza, legge regionale n. 30/2015; • Nulla osta, legge regionale n. 30/2015; • Autorizzazione idrogeologica, legge regionale n. 39/2000; di dare atto che il presente provvedimento comporta anche il diniego al rilascio delle autorizzazioni, nulla osta, pareri e atti di assenso comunque denominati, ricompresi nel provvedimento autorizzatorio unico regionale di cui all’art. 27 bis del Dlgs 152/2006; di dare atto che al presente provvedimento è allegato, come parte integrante e sostanziale, il Rapporto interdisciplinare sull’impatto ambientale dell’intervento in oggetto costituito dai seguenti verbali e documenti: • Verbale della riunione della conferenza di servizi del 15.04.2020;

il Direttore (o suo delegato)

• Verbale della riunione della conferenza di servizi del 10.06.2020; • Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza del 21.07.2020; • Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza (addendum) del 28.07.2020; • Osservazioni del proponente al preavviso di diniego del 01.08.2020; • Osservazioni del proponente al preavviso di diniego (relativi all’addendum) del 07.08.2020; • Verbale della riunione della conferenza di servizi del 21.10.2020;

DETERMINA ALTRESI’ di notificare il presente provvedimento, entro trenta giorni dalla sua emanazione, al Proponente, nonché alle Amministrazioni interessate; di rendere noto che avverso il presente provvedimento è ammesso il ricorso per via giurisdizionale al TAR della Regione Toscana entro 60 giorni ai sensi di legge; che il presente provvedimento sia esecutivo dalla data della firma digitale apposta dal sottoscritto coordinatore.

RP/AS/as/PCA n. 21/2020 Il Coordinatore del Settore Uffici Tecnici dott. arch. Raffaello Puccini

Verbale della conferenza di servizi del 15 aprile 2020 allegato alla pronuncia di compatibilità ambientale n. 21 del 29 ottobre 2020 come parte integrante e sostanziale

PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE Settore Uffici Tecnici

Conferenza di servizi, ex art. 27 bis del Dlgs 152/2006, “Provvedimento autorizzatorio unico regionale” per l’acquisizione dei pareri, nulla osta e autorizzazioni in materia ambientale per il seguente intervento:

Cava Prunelli Piastrina, Comune di Vagli Sotto, procedura di valutazione di impatto ambientale e Provvedimento autorizzatorio unico regionale per richiesta di progetto di coltivazione.

VERBALE

In data odierna, 15 aprile 2020, alle ore 10,00, si è tenuta la riunione telematica della conferenza dei servizi convocata ai sensi dell’art. 27 bis, Dlgs 152/2006, congiuntamente alla commissione tecnica del Parco, per l’acquisizione dei pareri, nulla osta e autorizzazioni in materia ambientale, relativi all’intervento in oggetto;

premesso che

Alla presente riunione della conferenza sono state invitate le seguenti amministrazioni: • Comune di Vagli Sotto • Provincia di Lucca • Regione Toscana • Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio di Lucca e Massa Carrara • Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale • ARPAT Dipartimento di Lucca • AUSL Toscana Nord Ovest della convocazione della conferenza dei servizi è stata data notizia sul sito web del Parco; le materie di competenza delle Amministrazioni interessate, ai fini del rilascio delle autorizzazioni, dei nulla-osta e degli atti di assenso, risultano quelle sotto indicate: amministrazioni parere e/o autorizzazione Comune di Vagli Sotto Autorizzazione all’esercizio della attività estrattiva Autorizzazione paesaggistica Valutazione di compatibilità paesaggistica Nulla osta impatto acustico Provincia di Lucca Parere di conformità ai propri strumenti pianificatori Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Parere di conformità al proprio piano Settentrionale Regione Toscana Autorizzazione alle emissioni diffuse Parere relativo alle acque meteoriche dilavanti altre autorizzazioni di competenza Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Autorizzazione paesaggistica paesaggio per le province di Lucca e Massa Autorizzazione archeologica Carrara Valutazione di compatibilità paesaggistica ARPAT Dipartimento di Lucca Contributo istruttorio in materia ambientale AUSL Toscana Nord Ovest Contributo istruttorio in materia ambientale Parere in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Parco Regionale delle Alpi Apuane Pronuncia di Compatibilità Ambientale Pronuncia di valutazione di incidenza Nulla Osta del Parco Autorizzazione idrogeologica

Settore Uffici Tecnici del Parco Regionale delle Alpi Apuane Via Simon Musico – 54100 Massa, tel. 0585 799423 – 799488, fax 0585 799444

Preso atto che nell’ambito della partecipazione alle conferenze dei servizi dei portatori di interessi, garantita dal Parco con delibera di Consiglio direttivo n. 18 del 26.06.2015, nei termini previsti delle 48 ore antecedenti lo svolgimento della presente conferenza non sono pervenute osservazioni scritte; nell’ambito del periodo di consultazione corrispondente a 60 giorni decorrenti dalla data di avvio non sono pervenute osservazioni;

Precisato che le Amministrazioni partecipanti alla presente conferenza sono le seguenti:

Comune di Vagli Sotto Mario Puglia Vedi parere reso in conferenza dei servizi Regione Toscana dott. ing. Alessandro Fignani Vedi parere reso in conferenza dei servizi e nella nota allegata al presente verbale AUSL Toscana Nord Ovest dott. geol. Maria Laura Bianchi Vedi parere reso in conferenza dei servizi e nella nota allegata al presente verbale ARPAT Dipartimento di Lucca Inviata nota Vedi parere reso nella nota allegata al presente verbale Autorità di Bacino distrettuale Appennino Settentrionale Inviata nota Comunica che non è prevista l’espressione del proprio parere Parco Regionale delle Alpi Apuane dott. arch. Raffaello Puccini Vedi parere reso in conferenza dei servizi

la conferenza dei servizi

Premesso che:

Partecipano alla presente conferenza telematica, il sig. Giorgio Turba legale rappresentante della ditta proponente, il dott. Brunello Forfori, il dott. Alberto Dazzi e la Dott.ssa Debora Bedini, in qualità di professionisti incaricati.

Il legale rappresentante della ditta, sig. Giorgio Turba, relativamente alle strutture temporanee di deposito dei rifiuti di estrazione, dichiara che l’intervento in esame non necessita della autorizzazione da parte del Settore Bonifiche della Regione Toscana e comunica di aver trasmesso al Comune di Vagli Sotto la relativa dichiarazione che il Comune legge alla Conferenza di servizi, per poi allegarla al presente verbale.

La Conferenza di servizi prende atto della suddetta dichiarazione del proponente, che per quanto disposto dall’art. 27 bis, comma 1, del Dlgs 152/2006 è il soggetto tenuto ad indicare tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto.

La Regione Toscana prende atto che non è dovuto il parere della Commissione paesaggistica regionale, in quanto l’intervento è sottoposto al rilascio della autorizzazione paesaggistica in sede locale e conferma quanto contenuto nei pareri già inviati.

Il Parco richiede la seguente documentazione integrativa:

• premesso che la strada di progetto per l’accesso ai piazzali di cava risulta ricadere in parte all’interno dell’area che nella Carta per la pianificazione della gestione dei “ravaneti” nel Parco/Geoparco delle Alpi Apuane, è identificata come “ravaneti non asportabili”, si chiede di produrre la documentazione di approfondimento e di dettaglio, che dimostri la conformità di tale opera con quanto stabilito dalle Linee guida in materia di “ravaneti”, approvate con Determinazione del Direttore del Parco n. 65 del 08.07.2019, visionabili alla seguente pagina web: http://www.parcapuane.toscana.it/DOCUMENTI/TRASPARENZA/trasparenza_pianificazione_gov erno_territorio_linee_guida_ravaneti.htm

Settore Uffici Tecnici del Parco Regionale delle Alpi Apuane Via Simon Musico – 54100 Massa, tel. 0585 799423 – 799488, fax 0585 799444

• dovrà essere predisposto il progetto di monitoraggio, previsto dal Dlgs 152/2006 art. 22, lettera e), come contenuto essenziale della valutazione di impatto ambientale, che nello specifico, per ogni componente ambientale e per ogni relativo impatto previsto, dovrà individuare almeno quanto segue: impatto previsto; indicatore di monitoraggio da valutare/misurare; soggetto che effettua il monitoraggio/rilevamento; periodicità del rilevamento; soggetto destinatario del rilevamento. Si precisa altresì che gli schemi di monitoraggio così come contenuti all’interno dello Studio di Impatto Ambientale e dello Studio di Incidenza, non rispondono alle caratteristiche indicate dal Decreto Legislativo 152/2006. Si raccomanda che il monitoraggio affronti anche i potenziali impatti delle lavorazioni sugli acquiferi, anche in considerazione del fatto che nelle relazioni da prodotte viene segnalata una interferenza tra l’area di Arnetola e le sorgenti del Frigido;

La Conferenza di servizi, prende atto dei pareri favorevoli con condizioni e prescrizioni, pervenuti da Regione Toscana, AUSL Toscana Nord Ovest, ARPAT Dipartimento di Lucca, Comune di Vagli Sotto, allegati al presente verbale;

La Conferenza di servizi, visto il contributo del Parco, sospende l’esame del progetto richiedendo le seguenti integrazioni: • integrazioni come richieste dal Parco, di cui sopra; • documentazione progettuale aggiornata con la strada di accesso su cui il Comune di Vagli Sotto ha espresso parere favorevole;

Alle ore 12,00 il Coordinatore degli Uffici Tecnici, dott. arch. Raffaello Puccini, in qualità di presidente, dichiara conclusa l’odierna riunione della conferenza dei servizi. Letto, approvato e sottoscritto, Massa, 15 aprile 2020

Commissione dei Nulla osta del Parco

Presidente della commissione, specialista in analisi e dott. arch. Raffaello Puccini valutazioni dell’assetto territoriale, del paesaggio, dei beni storico-culturali… specialista in analisi e valutazioni geotecniche, dott.ssa geol Anna Spazzafumo geomorfologiche, idrogeologiche e climatiche assente specialista in analisi e valutazioni pedologiche, di uso del suolo dott.ssa for. Isabella Ronchieri e delle attività agro-silvo-pastorali; specialista in analisi e valutazioni floristico-vegetazionali, faunistiche ed ecosistemiche

Conferenza dei servizi

Comune di Vagli Sotto Mario Puglia

Regione Toscana dott. ing. Alessandro Fignani

AUSL Toscana Nord Ovest dott. geol. Maria Laura Bianchi

Parco Regionale delle Alpi Apuane dott. arch. Raffaello Puccini

Settore Uffici Tecnici del Parco Regionale delle Alpi Apuane Via Simon Musico – 54100 Massa, tel. 0585 799423 – 799488, fax 0585 799444

Direzione ambiente ed energia Settore miniere

Al Parco Regionale delle Alpi Apuane PEC: [email protected]

p.c. Regione Toscana Settore Bonifiche ed autorizzazione rifiuti

OGGETTO: Procedimento di Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale - Dlgs 152/2006 art. 27/bis Cava Prunelli Piastrina Società: Turba Cava Romana Srl Comune di Vagli di Sotto (LU) Conferenza dei Servizi del 15.04.2020

In previsione della Conferenza di Servizi in oggetto, in qualità di Rappresentante Unico della Regione Toscana (RUR) nominato con Decreto n. 6153 del 24/04/2018, comunico di non poter presenziare fisicamente alla riunione. Potrò peraltro partecipare in videoconferenza ed allo scopo, nel caso in ci non disponiate di una vostra stanza virtuale per videoconferenze, posso rendere disponibile la mia “stanza virtuale” accessibile senza installazione di alcun software collegandosi preferibilmente dal browser Chrome all’indirizzo: https://rtoscana.whereby.com/settore-miniere

Do atto di aver svolto una conferenza interna preliminare, con i settori regionali competenti, ai sensi dell’art. 26 ter della L.R.40/2009.

Preciso che la conferenza interna sopra indicata è andata deserta. Tuttavia sono pervenuti pareri scritti da tutti i settori interessati ad eccezione del Settore “Bonifiche e autorizzazioni rifiuti”, competente a rilasciare il parere di conformità al Piano Rifiuti e Bonifiche in caso di strutture temporanee di deposito di rifiuti di estrazione.

Anticipo i pareri ricevuti precedentemente alla conferenza di cui sopra, a cui mi dovrò riferire nel corso della Conferenza dei Servizi da voi convocata.

Pongo pertanto in evidenza fin d'ora che:

Il Settore Paesaggio della Direzione Urbanistica ha comunicato che: 1) la valutazione di compatibilità paesaggistica è di competenza della Commissione regionale per la valutazione della compatibilità paesaggistica delle attività estrattive (istituita don D.P.G.R. n.136 del 12/9/2016) quando non sia dovuta l'autorizzazione paesaggistica, ex articolo 146 del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (D.Lgs.42/2004); 2) compete a chi convoca la conferenza di servizi accertare chi sia tenuto ad esprimere la valutazione di compatibilità paesaggistica; 3) per le attività estrattive che non interessino Beni Paesaggistici, gli enti preposti al rilascio dell’autorizzazione all'attività estrattiva devono trasmettere, tramite comunicazione digitale www.regione.toscana.it 58100 Grosseto, via Cavour, 16 [email protected] tel. 0564/ 20155 (interPRO), la richiesta di verifica di compatibilità paesaggistica alla Commissione Regionale, indirizzandola al Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio.

Nei pareri e contributi ricevuti: - vengono formulate prescrizioni e raccomandazioni;

In considerazione di quanto sopra, fatto salvo quanto potrà emergere nel corso della conferenza da voi convocata, pongo in evidenza fin d’ora che mi sarà possibile esprimere il parere regionale in senso favorevole per quanto di competenza nel rispetto delle seguenti condizioni: - nel caso in cui il proponente dichiari che non richiede un parere di conformità al Piano Rifiuti e Bonifiche relativamente a strutture temporanee di deposito di rifiuti di estrazione (si ricorda che è il proponente a dover indicare nell’istanza quali pareri richiede, ai sensi del combinato disposto dell’art. 27bis c.1 ed art. 24 c.2 del D.Lgs 152/06). - condizioni poste attraverso gli atti ricevuti e trasmessi in allegato alla presente; - subordinatamente all’ottenimento, se dovuto, del parere in senso favorevole della Commissione Regionale Paesaggio e nel rispetto delle eventuali ulteriori condizioni formulate dalla Commissione stessa.

Nel caso in cui, invece, il proponente necessiti anche del parere di conformità al Piano Rifiuti e Bonifiche relativamente a strutture temporanee di deposito di rifiuti di estrazione, si chiede di rinviare la conferenza, in quanto non può essere considerato acquisito per silenzio assenso il parere in questione per effetto della sospensione dei termini disposta fino al 15 maggio p.v. con l’art. 103 del DL 17/03/2020 n. 18 ed art. 37 del D.L.08 aprile 2020 n. 23. In tal caso si chiede di riconvocare la conferenza in una data successiva al 20 maggio p.v. in modo da consentire preliminarmente lo svolgimento della conferenza interna regionale.

Eventuali informazioni circa il presente procedimento possono essere assunte da: - Andrea Biagini tel. 055 438 7516

Cordiali saluti

Allegati: - parere a carattere generale del Settore Servizi Pubblici locali Prot RT 390785 del 21/10/2019 - parere Settore Autorizzazioni Ambientali Prot RT 117065 del 24/03/2020 - parere Sismica Prot RT 81603 del 27/02/2020 - parere Settore Genio Civile Toscana Nord Prot RT 88618 del 03/03/2020 - parere Settore Tutela della Natura e del Mare Prot RT 128071 del 02/04/2020

Il Dirigente Ing. Alessandro Fignani Direzione "Ambiente ed Energia" Settore "Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamenti"

Prot. n. Data

Allegati Risposta al foglio del Numero Risposta al foglio del Numero

Oggetto: Autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva non soggetta a VIA regionale – L.R: 35/2015, art. 9 comma 1. Trasmissione contributo generale ai fini dell'espressione del parere di cui al decreto del Direttore della Regione Toscana n. 6153 del 24/04/2018.

Al Responsabile del Settore Miniere

Premesso che il decreto del Direttore della Regione Toscana n. 6153 del 24/04/2018 “Tipizzazione dei procedimenti amministrativi ai fini dell'individuazione del Responsabile Unico Regionale ai sensi dell'art. 26 della LR 40/2009”, per quanto riguarda il procedimento n. 11 “Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale”, prevede che il settore SPLEI, esprima al RUR il proprio parere di conformità al Piano Rifiuti e Bonifiche così come previsto dal d.lgs. 117/2008, articolo 7, comma 3, lettera b) nel caso in cui l'attività estrattiva oggetto di autorizzazione preveda l'autorizzazione di una o più strutture di deposito di rifiuti di estrazione 1.

Visto quanto sopra e con riferimento ai procedimenti in oggetto si osserva quanto segue.

I rifiuti da estrazione , in quanto disciplinati dalla specifica norma di settore di cui al d.lgs. 117/2008, non afferiscono alla parte IV del d.lgs. 152/2006. Tuttavia l’articolo 7, comma 3 del predetto decreto condiziona l’autorizzazione delle strutture di deposito dei rifiuti da estrazione all’accertamento che la loro gestione non sia direttamente in contrasto o non interferisca con l’attuazione della pianificazione regionale in materia di rifiuti. La sola valutazione di quest’ultimo aspetto rientra nella competenza del settore scrivente.

Sul punto si fa presente che il Piano regionale Rifiuti e Bonifiche siti inquinati (PRB), approvato con AOOGRT / AD Prot. 0390785 Data 21/10/2019 ore 17:12 Classifica L.060.040 d.c.r.t. 94/2014, relativamente ai rifiuti speciali afferenti alla parte IV del d.lgs. 152/2006 contiene solo indirizzi generali e in particolare si pone l’obiettivo di promuovere il completamento e l’adeguamento del sistema impiantistico al fabbisogno di trattamento espresso dal sistema produttivo, attuando il principio di prossimità al fine di ridurre la movimentazione nel territorio dei rifiuti stessi. Il PRB non contiene alcuna disposizione specifica riguardo ai rifiuti da estrazione pertanto, anche nel caso in cui fosse presente una struttura di deposito, si ritiene che questa sia da considerarsi ininfluente

1 Così come riportato alla lettera r) dell’articolo 3 del d.lgs. 117/2008 si definisce struttura di deposito qualsiasi area adibita all'accumulo o al deposito di rifiuti di estrazione, allo stato solido o liquido, in soluzione o in sospensione. Tali strutture comprendono una diga o un'altra struttura destinata a contenere, racchiudere, confinare i rifiuti di estrazione o svolgere altre funzioni per la struttura, inclusi, in particolare, i cumuli e i bacini di decantazione; sono esclusi i vuoti e volumetrie prodotti dall'attività' estrattiva dove vengono risistemati i rifiuti di estrazione, dopo l'estrazione del minerale, a fini di ripristino e ricostruzione.

www.regione.toscana.it Via di Novoli, 26 www.rete.toscana.it 50127 Firenze Tel. +390554383852 fax +390554383389 [email protected] [email protected]. ai fini della pianificazione regionale.

In via generale si coglie comunque l’occasione per evidenziare che i rifiuti speciali diversi da quelli da estrazione, che potranno essere prodotti nelle fasi di coltivazione e ripristino, dovranno essere gestiti nel rispetto della vigente normativa in materia (d.lgs. 152/2006, parte IV). Inoltre nello specifico si dovrà tenere presente che: • la corretta classificazione dei rifiuti e l’invio a idonei impianti di recupero e smaltimento è onere del produttore; • detti rifiuti potranno essere stoccati in assenza di autorizzazione alle condizioni previste per il deposito temporaneo come disciplinato dall’art. 183 comma 1 lettera bb) del d.lgs n. 152/2006.

Infine si ricorda la necessità che i rifiiuti, anche da estrazione, siano prioritariamente destinati a recupero nel rispetto delle direttive comunitarie e del loro recepitimento all'interno del PRB.

Il Settore scrivente rimane a disposizione per eventuali chiarimenti o necessità di approfondimento sul parere rimesso.

Cordiali saluti.

LA RESPONSABILE Renata Laura Caselli AOOGRT / AD Prot. 0390785 Data 21/10/2019 ore 17:12 Classifica L.060.040

www.regione.toscana.it Via di Novoli, 26 www.rete.toscana.it 50127 Firenze Tel. +390554383852 fax +390554383389 [email protected] [email protected].

Direzione Ambiente ed Energia

Settore Autorizzazioni Ambientali

AOO GRT Prot. n. Data Da citare nella risposta

OGGETTO: Procedimento di Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale - Dlgs 152/2006, art. 27/bis Cava Prunelli Piastrina Società: Turba Cava Romana Srl Comune di Vagli di Sotto (LU) - Indizione Videoconferenza interna del 02/04/2020 TRASMISSIONE CONTRIBUTO.

Riferimento univoco pratica: ARAMIS 43809 Al Settore Miniere

In riferimento alla convocazione della videoconferenza del 02/04/2020, prot. n. AOOGRT/60680 del 17/02/2020, si anticipa il contributo tecnico per gli aspetti di propria competenza.

Con la presente si comunica che il nostro contributo ai procedimenti autorizzativi in materia di cave si concretizza come atto di assenso relativamente alle competenze del Settore Autorizzazioni Ambientali, inerenti le emissioni in atmosfera e gli eventuali scarichi idrici, cui sono soggetti gli stabilimenti produttivi, ivi comprese le cave, che producono anche solo emissioni diffuse e, di norma, non è prevista l'adozione di provvedimenti autorizzativi espressi da parte di questo Settore

Premesso quanto sopra, relativamente agli aspetti ambientali, dalla documentazione tecnica non emerge la presenza di scarichi soggetti ad autorizzazione mentre per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, il rilascio dell’autorizzazione nell’ambito del provvedimento unico dell’autorità competente, fatto salvo quanto eventualmente previsto dal Dipartimento ARPAT competente, dovrà essere subordinato alle misure di contenimento indicate dalla società e comunque al rispetto delle seguenti prescrizioni:

•dovranno essere adottati i più opportuni accorgimenti gestionali affinché le aree interessate da tutte le fasi di coltivazione, le strade e le altre aree percorse da mezzi d’opera e trasporto, non diano luogo a emissioni di polveri mantenendo sempre un certo grado di umidità sulle superfici, specie per le aree in AOOGRT / AD Prot. 0117065 Data 24/03/2020 ore 18:34 Classifica P.050.060 cui è più frequente il transito dei mezzi;

•per tutte le aree di stoccaggio dei materiali suscettibili di generare emissioni polverulente, si dovrà provvedere a mantenere una sufficiente umidità della superficie, con tempi e modalità idonee alla Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001362 del 11-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1 stagione, evitando comunque fenomeni di ruscellamento di solidi sospesi.

referente per l’istruttoria della pratica è Eugenia Stocchi tel. 055/4387570 La P.O. di riferimento è Massimo Antonelli tel.055-4386475

Distinti saluti IL DIRIGENTE Dott.ssa Simona Migliorini

www regione.toscana.it www [email protected] www rete.toscana.it www

Direzione Ambiente ed Energia SETTORE SISMICA Sede di Massa

AOOGRT/Prot. n. Data Da citare nella risposta Allegati: Risposta al foglio n. AOOGRT/60680 del 17/02/2020 Risposta al foglio n. AOOGRT/60684 del 17/02/2020 Risposta al foglio n. AOOGRT/70003 del 21/02/2020

Oggetto: Indizione di Videoconferenze per i giorni 28/02/2020 e 02/04/2020 per procedimenti autorizzazione di attività estrattive. Comunicazioni

Alla Direzione Ambiente ed Energia Settore Miniere Sede

Con la presente il Settore Sismica della Regione Toscana, comunica quanto segue. Qualora i progetti in esame contengano interventi edilizi (fabbricati, opere di sostegno, cabine elettriche etc.) e ai disposti degli articoli 65, 93 e 94 del DPR 380/2001 e successive modifiche, si segnala che il committente dovrà presentare domanda di preavviso presso il Settore Sismica della Regione Toscana, tramite il Portale telematico PORTOS 3; alla domanda si dovrà allegare la progettazione esecutiva dell'intervento debitamente firmata da tecnico abilitato. Per gli interventi definiti “privi di rilevanza” (art. 94 bis, c. 1, lett. c., L. n.55/2019), di cui all’allegato B della Delibera di Giunta Regionale n. 663 del 20/05/2019, si ricorda che andranno depositati, esclusivamente, presso il comune, così come indicato all’art. 170 bis della L.R. n.69/2019.

Cordiali saluti.

Il Dirigente Responsabile (Ing. Luca Gori)

PC PFC/SAP AOOGRT / AD Prot. 0081603 Data 27/02/2020 ore 19:45 Classifica N.060.100.010.020

www.regione.toscana.it 1 di 1 [email protected] Direzione Regionale Difesa del Suolo e Protezione Civile Settore Genio Civile Toscana Nord Sede di Lucca

Allegati

Oggetto: Oggetto: Procedimento di Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale - Dlgs 152/2006, art. 27/bis Cava Prunelli Piastrina Società: Turba Cava Romana Srl Comune di Vagli di Sotto (LU) Indizione Videoconferenza interna 02.04.2020 Contributo istruttorio.

Al Direzione Ambiente ed Energia Settore valutazione impatto ambientale valutazione ambientale strategica opere pubbliche di interesse strategico regionale [email protected]

E p.c. Alla Regione Toscana DRZ Difesa Suolo e Protezione Civile [email protected]

La Direzione Ambiente ed Energia Settore Valutazione Impatto Ambientale Valutazione Settore Opere pubbliche di interesse strategico regionale, con protocollo 0060680 del 17/02/2019 ha comunicato l'avvio del procedimento in oggetto. Esaminata la documentazione pervenuta, in riferimento alle competenze di questo Settore si rappresenta quanto segue: Per quanto riguarda il RD 1775/1904, il Progettista dichiara che: “La cava opererà con un ciclo chiuso delle acque di lavorazione, condizione che permette di riciclare evitando scarichi e fornirà così l’acqua necessaria al funzionamento del ciclo produttivo della cava”. Si ricorda che, qualora vi fosse la necessità di integrare tali acque con prelievi da sorgente e/o da corso d'acqua, la Ditta dovrà presentare preventivamente istanza di autorizzazione e concessione a questo Settore.

Per quanto riguarda il RD 523/1904, si constata che la variante di progetto di coltivazione AOOGRT / AD Prot. 0088618 Data 03/03/2020 ore 13:28 Classifica L.060.040 della cava Prunelli Piastrina non attraversa corsi d’acqua accatastati al demanio idrico dello Stato e/o individuati nel Reticolo idrografico regionale di cui alla LR 79/2012, aggiornato con DCRT n. 20/2019 Visto quanto sopra, si ritiene che per quanto riguarda le competenze del Settore scrivente non vi siano elementi ostativi ad una conclusione positiva del procedimento in oggetto. Eventuali comunicazioni relative alle materie di competenza saranno inviate direttamente alla Ditta esercente.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE (Ing. Enzo Di Carlo)

LD-DP/dp

Pagina 1 di 1 Via della Quarquonia, 2 – 55100 - Lucca – Tel.: 0583/430511 – Fax.: 0583/954208 C.F.– P.I.: PEC: [email protected] 01386030488

Direzione Ambiente ed Energia SETTORE Tutela della Natura e del Mare

Direzione ambiente ed energia Settore miniere c.a Ing. Alessandro Fignani

Oggetto: Videoconferenze interne relative a procedimenti di Autorizzazione all’esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale – L.R. 35/2015, art. 58/bis. Comunicazione

In relazione alle note pervenute dal Settore Miniere, con cui si comunica l’indizione di videoconferenza per i giorni 2 e 3 aprile 2020, in merito al rilascio di atti di competenza delle diverse direzioni regionali per i procedimenti di seguito elencati:

- nota AOOGRT/ 0060680 del 17/02/2020 - Procedimento di Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale - Dlgs 152/2006, art. 27/bis Cava Prunelli Piastrina Società: Turba Cava Romana Srl Comune di Vagli di Sotto (LU) Indizione Videoconferenza interna 02.04.2020

- nota AOOGRT/ 0060684 del 17/02/2020- Procedimento di Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale - Dlgs 152/2006, art. 27/bis Cava Piastranera Alta Società: Italmarble Pocai Srl Comune di (LU) Indizione Videoconferenza interna 02.04.2020

- nota AOOGRT/ 0109621 del 17/03/2020 - Procedimento di Autorizzazione all'esercizio di attività estrattiva non soggetta a VIA regionale - Dlgs 152/2006, art. 27/bis Cava Piastranera – Cantiere Alto Società: DA.VI. Comune di Stazzema (LU) Indizione Videoconferenza interna 03.04.2020 ore 10:00

Si comunica quanto segue

Cava Prunelli Piastrina Società: Turba Cava Romana Srl Comune di Vagli di Sotto (LU) AOOGRT / AD Prot. 0128071 Data 02/04/2020 ore 18:31 Classifica P.130 La cava rientra nel Bacino Estrattivo del Monte Pallerina, ricadente all'interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane che è l’Autorità competente alla Valutazione di Incidenza in relazione ai siti della Rete Natura 2000 più prossimi alla Cava e precisamente :

ZPS Praterie primarie e secondarie delle Api Apuane (IT 5120015) Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001362 del 11-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1 ZSC Monte Tambura e Monte Sella (IT 5120013) La documentazione contiene specifico Studio di Incidenza

Cava Piastranera Alta Società: Italmarble Pocai Srl Comune di Stazzema (LU) La cava rientra nel bacino estrattivo "Ficaio" , ricadente all'interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane che è l'Autorità competente alla Valutazione di Incidenza in relazione ai siti della Rete Natura 2000 più prossimi alla Cava e precisamente ZPS Praterie primarie e secondarie delle Api Apuane (IT 5120015) ZSC Monte Croce - Monte Matanna ((IT 5120012) La documentazione contiene specifico Studio di Incidenza

Lucca, Cortile degli Svizzeri Tel. 055/4386653 [email protected] Pag. 1/2

- Cava Piastranera – Cantiere Alto Società: DA.VI. Comune di Stazzema (LU) La cava rientra nel bacino estrattivo "Ficaio" , ricadente all'interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane che è l’ Autorità competente alla Valutazione di Incidenza in relazione al sito della Rete Natura 2000 più prossimi alla Cava e precisamente: ZPS Praterie primarie e secondarie delle Api Apuane (IT 5120015) ZSC Monte Croce - Monte Matanna ((IT 5120012) La documentazione contiene specifico Studio di Incidenza

Pertanto, per quanto attiene il Settore Tutela della Natura e del Mare, non si ravvisa la competenza regionale in relazione alle procedure di Valutazione di Incidenza.

Settore Tutela della Natura e del Mare Il Dirigente (Ing. Gilda Ruberti)

PR

AOOGRT / AD Prot. 0128071 Data 02/04/2020 ore 18:31 Classifica P.130 Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001362 del 11-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1

Lucca, Cortile degli Svizzeri Tel. 055/4386653 [email protected] Pag. 2/2 Area Vasta Costa – Dipartimento di Lucca via A. Vallisneri, 6 - 55100 Lucca

N. Prot. vedi segnatura informatica cl. LU.01.03.32/12.2 del 15/04/20 a mezzo: PEC

Parco delle Alpi Apuane pec: [email protected]

Oggetto: cava Prunelli - Progetto di coltivazione della cava Prunelli - proponente: Cave Altoreno s.r.l. - Conferenza dei servizi ex art. 27-bis del 15/04/2020 - Vs. comunicazione prot. 609 del 10/02/2020 - Contributo istruttorio ai sensi del DLgs 152/06 e LR 10/10

1. Premessa

Con nota prot. 9250 del 10/02/2020 è pervenuta a questo Dipartimento la comunicazione del- l’avvio del procedimento di VIA ex art 27-bis del DLgs 152/06 e della data della prima conferenza dei Servizi.

2. Contributo istruttorio

Il presente contributo istruttorio è stato espresso congiuntamente con l’apporto tecnico, specia- listico e conoscitivo dei diversi settori di attività del Dipartimento provinciale ARPAT di Lucca. Per la redazione del presente contributo tecnico è stata consultata la documentazione proget- tuale scaricata dal sito internet dl Parco delle Apuane.

2.1. Esame del progetto È prevista l'escavazione di circa 36500 mc in parte per la realizzazione della strada di accesso e per la sistemazione iniziale dei cantieri esterni. La grossa parte verrà escavata nella porzione in sotter- raneo (circa 32000 mc). Ai fini della presente istruttoria, sono stati valutati solo gli impatti relativi alle pri- me due fasi per la durata complessiva di 5 anni.

2.2. Sistema fisico acque superficiali e sotterranee

Gestione acque meteoriche Si prevede di installare 2 vasche di gestione delle AMPP dimensionate in base alle linee guida della Regione Emilia Romagna e che quindi tengono conto anche della presenza di solidi sospesi (Vp1 di 11 mc e Vp2 di 13 mc). Nella relazione si riporta che si prevede l'allontanamento delle AMPP (da in- tendersi come scarico). Tuttavia dall'esame della documentazione si deduce che le AMPP non saranno comunque scaricate. Qualora si preveda invece uno scarico delle AMPP si ricorda l'obbligo di richiedere la specifica autorizzazione prima della sua attivazione.

Pagina 1 di 4 tel. 055.32061 - fax 055.3206324 - p.iva 04686190481 - www.arpat.toscana.it - per informazioni: [email protected] per comunicazioni ufficiali PEC: [email protected] - (accetta solo PEC), ARPAT tratta i dati come da Reg. (UE) 679/2016. Modalità e diritti degli interessati: www.arpat.toscana.it/utilita/privacy

Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati – maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita Per esprimere il proprio giudizio sui servizi ARPAT è possibile compilare il questionario on-line all’indirizzo www.arpat.toscana.it/soddisfazione Pertanto in considerazione delle particolari condizioni di vulnerabilità di tale area e dei rischi di pos- sibili impatti su due bacini (Frigido e Aiarone)1 in cui sono presenti anche sorgenti captate per uso idropotabi- le e al fine di garantire che tali operazioni siano svolte con la dovuta attenzione, si ritiene che debbano esse- re prescritte le seguenti modalità operative: • tutto il materiale fine presente sui piazzali deve essere raccolto e smaltito, organizzando procedure specifiche dovranno essere comunicate all’Autorità Competente e a questa Agenzia; • in corrispondenza dei luoghi di lavorazione in cui si utilizzi acqua, dovrà essere realizzato un idoneo sistema di raccolta e convogliamento della medesima tramite canalette e tubazioni in materiale plasti- co al fine di evitare infiltrazioni di marmettola nelle fratture presenti; dovrà in ogni caso essere evitata la dispersione del materiale fine derivante dalla coltivazione; • dovrà essere rimosso il materiale di scarto tenendo pulite e sgombre le bancate e i fronti di cava sia attivi che inattivi, le strade di collegamento, i piazzali ed ogni altra area di cava; • dovrà essere istituito un apposito registro, che si ritiene opportuno sia vidimato dall’Autorità Compe- tente, su cui annotare entro 48 ore le singole operazioni di pulizia dei piazzali effettuate con le proce - dure specifiche descritte indicando numero progressivo della registrazione, data, descrizione, stima della quantità di marmettola raccolta (in mc o kg) ed eventuali note; • prevedere la sigillatura delle fratture beanti individuate nel corso delle lavorazioni utilizzando materiali adatti (es. cementazione con materiali elastici o con tendenza ad espandersi) ed evitando riempimen- ti con materiali terrosi quali argille che potrebbero avere la tendenza al dilavamento; • la marmettola raccolta sia dall’impianto di trattamento acque che dalla pulizia dei piazzali (spazzatri- ce, escavatore o altro), e pertanto non raccolta in sacchi filtranti o altro, dovrà in ogni caso essere stoccata in modalità idonee ad evitarne la dispersione in recipienti stagni e possibilmente in aree co- perte; • provvedere allo smaltimento della marmettola così raccolta nei tempi e modi stabiliti dalla normativa vigente, fatto salvo per i materiali utilizzati come ausilio delle lavorazioni in corso che, comunque, do- vranno essere rimossi e gestiti immediatamente al termine delle stesse.

1 Dati tratti da “Studio idrogeologico prototipale del corpo idrico sotterraneo significativo dell’acquifero carbonatico delle Alpi Apuane, Monti d’Oltre Serchio e Santa Maria del Giudice “. Pagina 2 di 4 tel. 055.32061 - PEC: [email protected] - p.iva 04686190481 - www.arpat.toscana.it - [email protected] 2.3. Sistema fisico suolo

Gestione scarti/rifiuti da estrazione Non sono indicate nelle tavole le aree di accumulo dei rifiuti di estrazione ex DLgs 117/08. Si richiede pertanto che la ditta trasmetta un elaborato in cui si riportano le aree di accumulo dei rifiuti di estrazione. In base alla relazione di piano di coltivazione sono previste due fasi della durata complessiva di 5 anni. Nella prima delle 2, della durata di 3 anni si prevede di produrre circa 5740 mc di materiali detriti- ci. Nella relazione si dichiara che "In caso di impiego di materiali provenienti da altre cave, sebbene il processo produttivo nell’area sia il solito e non vari, si procederà ad effettuare test di cessione per verifi- care l’eventuale presenza di inquinanti". Si raccomanda di effettuare comunque il test di cessione anche per i materiali scavati diretta- mente dal sito estrattivo al fine di verificarne l’idoneità ambientale. Gestione rifiuti speciali La stima riportata sulla produzione di marmettola di 200-300 t/anno (1000-1500 per i 5 anni) è inferiore a quanto stimato da Arpat nell'ambito delle attività previste dal progetto cave (DGR 945/16). Tuttavia bisogna tener conto che parte dei tagli a catena verranno effettuati a secco con aspirazione i in- saccati immediatamente. Pertanto la stima risulta congrua con quella di Arpat. Si raccomanda pertanto di provvedere, in caso di aspirazione a secco, alla gestione immediata e separata di tali materiali non la- sciando che vengano mescolati con analoghi materiali provenienti da altre fasi della lavorazione.

3. Conclusioni

In base alle risultanze istruttorie questo Dipartimento esprime parere favorevole alla realizzazio- ne del progetto con le seguenti prescrizioni: 1. la ditta dovrà dotarsi di uno specifico piano di gestione delle emergenze relative agli sversamenti di oli e carburanti che comprenda quanto previsto dall’art. 242 e 304 del DLgs 152/06. La proce- dura dovrà essere disponibile presso l’impianto; 2. con adeguata periodicità dovranno essere eseguiti gli spurghi alla vasca di prima pioggia e del- l’impianto di trattamento reflui. I fanghi raccolti dovranno essere allontanati con mezzo idoneo e smaltiti presso un impianto autorizzato. Le procedure di smaltimento dovranno essere conformi ai dettati sui rifiuti in base al D.Lgs n° 152/06 – Parte Quarta; 3. qualora venissero intercettate cavità ipogee di una certa rilevanza, la ditta dovrà darne comuni- cazione a tutti gli enti competenti in materia di protezione e salvaguardia dell’ambiente, adottan- do immediatamente misure atte a garantire una adeguata protezione della stessa cavità e dei flussi idrici sotterranei da possibili inquinamenti. Contestualmente alla comunicazione dovranno essere descritte le misure adottate; 4. il materiale detritico che verrà trasportato fuori dovrà essere classificato in base alla normativa ambientale vigente (derivati dei materiali da taglio, sottoprodotto, materiale da scavo, rifiuto) atti- vando le eventuali procedure previste; 5. entro 30 gg. dalla CdS dovrà essere inviato all’Autorità Competente e a questo Dipartimento un elaborato in cui sono identificate le aree di deposito dei rifiuti di estrazione ex DLgs 117/08; 6. per il materiale detritico stoccato in cava per il ripristino finale, dovranno essere adottate opportu- ne misure atte a ridurre il trascinamento di solidi da parte delle acque meteoriche 7. dovrà essere tenuto in cava un registro su cui annotare le quantità esatte dei rifiuti di estrazione con- formemente a quanto previsto dal comma 5-bis dell’art. 5 Dlgs 117/08; 8. dovrà essere rimosso il materiale di scarto tenendo pulite e sgombre le bancate e i fronti di cava sia attivi che inattivi, le strade di collegamento, i piazzali ed ogni altra area di cava; 9. tutto il materiale fine presente sui piazzali deve essere raccolto e smaltito, organizzando procedure specifiche dovranno essere comunicate all’Autorità Competente e a questa Agenzia; 10. in corrispondenza dei luoghi di lavorazione in cui si utilizzi acqua, dovrà essere realizzato un ido neo

Pagina 3 di 4 tel. 055.32061 - PEC: [email protected] - p.iva 04686190481 - www.arpat.toscana.it - [email protected] sistema di raccolta e convogliamento della medesima tramite canalette e tubazioni in materiale plasti- co al fine di evitare infiltrazioni di marmettola nelle fratture presenti; dovrà in ogni caso essere evitata la dispersione del materiale fine derivante dalla coltivazione; 11. prima dell’inizio delle lavorazioni dovrà essere istituito un apposito registro, che si ritiene opportuno sia vidimato dall’Autorità Competente, su cui annotare entro 48 ore le singole operazioni di pulizia dei piazzali effettuate con le procedure specifiche descritte indicando numero progressivo della registra- zione, data, descrizione, stima della quantità di marmettola raccolta (in mc o kg) ed eventuali note; le pagine dovranno essere numerate; 12. prevedere la sigillatura delle fratture beanti individuate nel corso delle lavorazioni utilizzando materiali adatti (es. cementazione con materiali elastici o con tendenza ad espandersi) ed evitando riempimen- ti con materiali terrosi quali argille che potrebbero avere la tendenza al dilavamento; 13. la marmettola raccolta sia dall’impianto di trattamento acque che dalla pulizia dei piazzali (spazzatri- ce, escavatore o altro), e pertanto non raccolta in sacchi filtranti o altro, dovrà in ogni caso essere stoccata in modalità idonee ad evitarne la dispersione in recipienti stagni e possibilmente in aree co- perte; 14. provvedere allo smaltimento della marmettola così raccolta nei tempi e modi stabiliti dalla normativa vigente, fatto salvo per i materiali utilizzati come ausilio delle lavorazioni in corso che, comunque, do- vranno essere rimossi e gestiti immediatamente al termine delle stesse. In base alle conoscenze generali sulle criticità delle attività estrattive nel comprensorio apuano note a questo Dipartimento che hanno portato alla stesura di una parte dei documenti facenti parte del Piano Regionale Cave recentemente adottato (si veda il documento PR 15 consultabile sul sito istituzio- nale della Regione Toscana), si richiama l’attenzione al rispetto rigoroso del punto 3.

Distinti saluti

Per il Responsabile del Settore Supporto tecnico La Responsabile del Settore Massaciuccoli Dott.ssa Maria Letizia Franchi 2

2 Documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs 82/2005. L'originale informatico è stato predisposto e conservato presso ARPAT in conformità alle regole tecniche di cui all'art. 71 del D.Lgs 82/2005. Nella copia analogica la sottoscrizione con firma autografa è sostituita dall'indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile secondo le disposizioni di cui all'art. 3 del D.Lgs 39/1993. Pagina 4 di 4 tel. 055.32061 - PEC: [email protected] - p.iva 04686190481 - www.arpat.toscana.it - [email protected]

Prot. data

Cava Prunelli Piastrina- Bacino n. 7 - Colubraia e Monte Pallerina, nel Comune di Vagli Sotto. Proponente: Turba Cava Romana srl. - Progetto di coltivazione. - Conferenza dei Servizi convocata in data 15/04/2020. Espressione di parere

Al Dott. Arch. Raffaello Puccini Coordinatore Settore Uffici Tecnici Parco Apuane

Alla Dott.ssa Geol. Anna Spazzafumo Responsabile del Procedimento di Via UOS Controllo attività estrattiva Lo scrivente ufficio, esaminata la documentazione relativa al progetto di coltivazione della cava di cui all’oggetto (Prot. Az. USL n.300491del 27.19.19, n. 9110 del 13.01.20, n. 26230 del 27.01.20), esprime parere favorevole con le seguenti prescrizioni: Direttore UOC Ingegneria Mineraria 1) prima di procedere all’inizio dei lavori di messa in sicurezza dei fronti dovrà Ing. Maura Pellegri essere presentata all’ufficio scrivente una relazione contenente le risultanze di una Palazzina I ispezione nel monte vergine; Centro Polispecialistico Achille Sicari 2) prima dell’inizio dei lavori dovrà essere presentata a questo ufficio la P.zza Sacco e Vanzetti 54033 Carrara progettazione degli interventi di messa in sicurezza dei fronti e delle tecchie residuali redatta da un tecnico abilitato; Tel. 0585/657932 direzione.uslnordovest@p 3) una volta eseguiti gli interventi di messa in sicurezza nella zona 1 dovrà essere ostacert.toscana.it ingegneria.mineraria@usln presentata una relazione di fine lavori a firma di tecnico abilitato, da sottoporre a ordovest.toscana.it parere dello scrivente ufficio, prima di procedere alla messa in sicurezza del settore successivo; 4) la cisterna di deposito carburanti, per la sicurezza dei lavoratori, dovrà essere

posizionata e realizzata in modo conforme ai requisiti indicati nel DM 22 Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001388 del 14-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1 novembre 2017 in applicazione del D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151; 5)prima dello sviluppo della galleria dovrà essere presentato a questo ufficio il dimensionamento dell’impianto di ventilazione in relazione con l’avanzamento della coltivazione.

Distinti saluti. Azienda USL Il Direttore U.O.C. Toscana nord ovest Maura Pellegri Via Cocchi, 7/9 Ospedaletto 56121 – P.I. 02198590503

Al Parco Regionale delle Alpi Apuane Casa del Capitano - Fortezza di Mont’Alfonzo Castelnuovo di Garfagnana [email protected]

Oggetto: Cava Prunelli Piastrina, ditta Turba Cava Romana srl - Comune di Vagli Sotto. Avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale per progetto di coltivazione e convocazione della prima conferenza dei servizi. - Contributo di VIA.

Facendo seguito alla Vs. nota prot. n. 609 del 10 febbraio 2020, a firma della Dott.ssa Geol. Anna Spazzafumo, registrata al ns. prot. n. 1080 del 10 febbraio 2020 di convocazione della prima conferenza dei servizi per il giorno 15 aprile 2020 alle ore 10,00 presso il Parco delle Alpi Apuane, via Simon Musico, 8 a Massa. Vista la documentazione tecnica pubblicata sul sito web del Parco Regionale delle Alpi Apuane all’indirizzo: http://www.parcapuane.toscana.it/conferenzeservizi/conferenze_servizi.htm relativa al progetto di coltivazione della cava Prunelli Piastrina in oggetto; Ricordato che Piani di bacino vigenti nell’area di intervento (ex bacino Serchio) sono: - Piano di Gestione del rischio di Alluvioni (PRGA) del Distretto idrografico del fiume Serchio, approvato con DPCM 27 ottobre 2016 (pubblicato in G.U. n. 28 del 3 febbraio 2017); - “Piano di Gestione delle Acque del distretto idrografico del fiume Serchio – Primo aggiornamento”, approvato con DPCM 27/10/2016 (pubblicato in G.U. n. 25 del 31 gennaio 2017); - Piani di bacino del fiume Serchio, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI):

1. Per la parte relativa alla pericolosità idraulica: Piano di bacino del fiume Serchio, stralcio Assetto Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001400 del 15-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1

AUTORITA DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO SETTENTRIONALE Protocollo Partenza N. 2889/2020 del 15-04-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente Idrogeologico (PAI) – “Variante generale funzionale all’adeguamento del PAI del fiume Serchio al Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale” adottato con delibera della Conferenza Istituzionale Permanente (CIP) di questa Autorità n. 14 del 18/11/2019 con relative misure di salvaguardia (mappe di pericolosità e disciplina di piano), (denominato PAI Serchio – parte idraulica). 2. Per la parte relativa alla pericolosità geomorfologica e da frana: Piano di Bacino, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino del fiume Serchio, approvato con D.C.R. n° 20 del 1/02/2005, come modificato:

Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale Firenze - 50122 - Via de’ Servi, 15 - tel. 055-267431 Lucca - 55100 - Via Vittorio Veneto, 1 - tel. 0583-462241 PEC [email protected] - PEC [email protected] www.appenninosettentrionale.it

a) dal "Piano di bacino, stralcio per l'Assetto Idrogeologico del fiume Serchio (PAI) – primo aggiornamento", approvato con DPCM 26/07/2013 (denominato PAI Serchio approvato – parte geomorfologica); b) dal “Piano di bacino, Stralcio Assetto Idrogeologico del fiume Serchio (P.A.I.) - 2° aggiornamento” adottato con delibera della CIP di questa Autorità n. 15 del 18/11/2019 con relative misure di salvaguardia (denominato PAI Serchio adottato – parte geomorfologica). Tenuto presente che dalla lettura della documentazione risulta che: - la coltivazione si svilupperà in un arco di tempo di 10 anni (articolata in quattro fasi) con lavorazioni a cielo aperto (in cui verranno eseguiti solo interventi propedeutici allo sviluppo delle coltivazioni in sotterraneo) e principalmente in sotterraneo (con realizzazione di due aperture verso l’esterno) nonchè ripristino finale (cfr. “relazione del Piano di coltivazione” - pag. 5 “caratteri generali” e seguenti); - nell’area oggetto di intervento è presente un fabbricato in muratura da adibirsi a mensa per il personale e saranno posti in opera box coibentati, container e serbatoi senza l’esecuzione di opere o interventi di edilizia che permetterà la loro veloce rimozione al termine di vita della cava (cfr. “relazione del Piano di coltivazione” - pag. 16 “Edifici – strutture servizio”; - la realizzazione della nuova viabilità proposta in progetto sarà oggetto di successive valutazioni (cfr. pag. 34 della “relazione del Piano di coltivazione” - punto “9.7 – Proposta di progetto stradale alternativo denominato “Viabilità Occidentale”; Evidenziato che la documentazione prodotta non contiene una cartografia di P.A.I. sovrapposta al perimetro dell’area oggetto di intervento, non include un estratto della cartografia di P.G.R.A. e non prende in esame il Piano di Gestione delle Acque P.G.A.; Tenuto presente pertanto non è possibile individuare per l’area oggetto di intervento le pericolosità censite nella cartografia di PAI (pericolosità da frana) e di PGRA; Considerato tuttavia che nella “Relazione caratteristiche fisiche cava Prunelli”, a firma del Dott. Brunello Forfori, viene precisato che l’area risulta classificata in classe P1 “Aree a media stabilità con sporadici e locali indizi di instabilità e Aree stabili con assenza di frane attive e quiescenti” disciplinate dall’art. 15 delle norme di PAI (cfr. punto “3.3 - Piano Assetto Idrogeologico Autorità Bacino F. Serchio” pag. 7). Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001400 del 15-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1

AUTORITA DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO SETTENTRIONALE Protocollo Partenza N. 2889/2020 del 15-04-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente Considerato altresì che nella medesima relazione viene affermato che l’area non è compresa in aree alluvionabili nella cartografia di P.G.R.A. (cfr. “Relazione caratteristiche fisiche cava Prunelli” pag. 7); Preso atto altresì che nello “Studio di Impatto Ambientale” relativamente alle valutazioni di competenza di questa Autorità di Bacino, non emergono per le componenti acqua, suolo e sottosuolo impatti ambientali negativi permanenti derivanti dall’attività in progetto ed in particolare per quanto inerente la componente acqua viene evidenziato che “la struttura esistente, del tipo a ciclo chiuso, sarà finalizzata alla depurazione di tutte le acque di lavorazione ed al loro riciclo nell’uso di cava, evitando scarichi” Cfr. pag. 25 della “S.I.A. - Sintesi non tecnica” (dott. Agr. Alberto Dazzi ) – pag. 126 dello “Studio di Impatto Ambientale”.

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Evidenziato, con riferimento al Piano di Gestione delle Acque, che la rete idrografica della zona di intervento fa capo al “Fosso Tambura” con stato ecologico e chimico 2.0 (potenziale buono) e che l’area di cava ricade sul corpo idrico sotterraneo denominato “Corpo idrico carbonatico metamorfico delle Alpi Apuane”, con stato quantitativo e chimico 2.0 (stato buono); Visto quanto sopra si comunica che ai sensi dell’art. 15 delle norme di PAI non è prevista l’espressione del parere dell’autorità di bacino. In relazione al citato Piano di Gestione delle Acque, si ricorda che è lo strumento con il quale vengono fissati gli obiettivi di non deterioramento e di raggiungimento del buono stato per i corpi idrici superficiali (stato ecologico e stato chimico) e per i corpi idrici sotterranei (stato quantitativo e stato chimico). Rispetto al PGA non è prevista l’espressione di parere dell’Autorità, tuttavia si ricorda che l’attività di cava in oggetto non dovrà determinare impatti negativi sui corpi idrici superficiali o sotterranei presenti nel territorio, e dovrà essere assicurato che essa non sia causa di alcun deterioramento del loro stato qualitativo o quantitativo, e adottati pertanto tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare impatti negativi. Si ricorda altresì che l’attività di cava non deve determinare aggravio delle condizioni di instabilità presenti nell’area né alterazione incontrollata del reticolo idraulico. Per comunicazioni in merito alla pratica in oggetto è possibile fare riferimento al Geom. P. Bertoncini (mail [email protected]).

Cordiali saluti Il Dirigente Tecnico Arch. Benedetta Lenci Firmato digitalmente

Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001400 del 15-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1

AUTORITA DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO SETTENTRIONALE Protocollo Partenza N. 2889/2020 del 15-04-2020 Doc. Principale - Copia Del Documento Firmato Digitalmente

BL/pb

Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale Firenze - 50122 - Via de’ Servi, 15 - tel. 055-267431 Lucca - 55100 - Via Vittorio Veneto, 1 - tel. 0583-462241 PEC [email protected] - PEC [email protected] www.appenninosettentrionale.it Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001410 del 16-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1 Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001410 del 16-04-2020 in arrivo Cat.1 Cla. 1 Parco Regionale Alpi Apuane, Prot. 0001420 del 17-04-2020 in arrivo Cat.3 Cla. 2

Verbale della conferenza di servizi del 10 giugno 2020 allegato alla pronuncia di compatibilità ambientale n. 21 del 29 ottobre 2020 come parte integrante e sostanziale

PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE Settore Uffici Tecnici

Conferenza di servizi, ex art. 27 bis del Dlgs 152/2006, “Provvedimento autorizzatorio unico regionale” per l’acquisizione dei pareri, nulla osta e autorizzazioni in materia ambientale per il seguente intervento:

Cava Prunelli Piastrina, Comune di Vagli Sotto, procedura di valutazione di impatto ambientale e Provvedimento autorizzatorio unico regionale per richiesta di progetto di coltivazione.

VERBALE

In data odierna, 10 giugno 2020, alle ore 10,00, si è tenuta la riunione telematica della conferenza dei servizi convocata ai sensi dell’art. 27 bis, Dlgs 152/2006, congiuntamente alla commissione tecnica del Parco, per l’acquisizione dei pareri, nulla osta e autorizzazioni in materia ambientale, relativi all’intervento in oggetto;

premesso che

In data 15 aprile 2020 si è svolta la prima riunione della conferenza di servizi che è stata sospesa per richiesta di integrazioni;

Alla presente riunione della conferenza sono state invitate le seguenti amministrazioni: • Comune di Vagli Sotto • Provincia di Lucca • Regione Toscana • Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio di Lucca e Massa Carrara • Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale • ARPAT Dipartimento di Lucca • AUSL Toscana Nord Ovest della convocazione della conferenza dei servizi è stata data notizia sul sito web del Parco; le materie di competenza delle Amministrazioni interessate, ai fini del rilascio delle autorizzazioni, dei nulla-osta e degli atti di assenso, risultano quelle sotto indicate: amministrazioni parere e/o autorizzazione Comune di Vagli Sotto Autorizzazione all’esercizio della attività estrattiva Autorizzazione paesaggistica Valutazione di compatibilità paesaggistica Nulla osta impatto acustico Provincia di Lucca Parere di conformità ai propri strumenti pianificatori Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Parere di conformità al proprio piano Settentrionale Regione Toscana Autorizzazione alle emissioni diffuse Parere relativo alle acque meteoriche dilavanti altre autorizzazioni di competenza Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Autorizzazione paesaggistica paesaggio per le province di Lucca e Massa Autorizzazione archeologica Carrara Valutazione di compatibilità paesaggistica ARPAT Dipartimento di Lucca Contributo istruttorio in materia ambientale AUSL Toscana Nord Ovest Contributo istruttorio in materia ambientale Parere in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Parco Regionale delle Alpi Apuane Pronuncia di Compatibilità Ambientale Pronuncia di valutazione di incidenza Nulla Osta del Parco Autorizzazione idrogeologica

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Preso atto che nell’ambito della partecipazione alle conferenze dei servizi dei portatori di interessi, garantita dal Parco con delibera di Consiglio direttivo n. 18 del 26.06.2015, sono pervenute osservazioni scritte da parte del GRIG; sono inoltre pervenute al Parco, osservazioni inviate alla Regione Toscana, da parte del Presidente del CAI Regionale; le note pervenute segnalano in sintesi le seguenti problematiche: • la rinaturalizzazione dell’area sconsiglierebbe la riattivazione di una cava; • la assenza di una viabilità di cava; • la proprietà dei terreni oggetto del presente intervento che risulterebbero intestati alla ASBUC e non al Comune;

Precisato che le Amministrazioni partecipanti alla presente conferenza sono le seguenti:

Comune di Vagli Sotto Mario Puglia Vedi parere reso in conferenza dei servizi Regione Toscana dott. ing. Alessandro Fignani Vedi parere reso in conferenza dei servizi AUSL Toscana Nord Ovest dott. geol. Maria Laura Bianchi Vedi parere reso in conferenza dei servizi ARPAT Dipartimento di Lucca Inviata nota Vedi parere reso nella nota allegata al presente verbale Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio dott.ssa arch. Teresa Ferraro Vedi parere reso in conferenza dei servizi e nella nota allegata al presente verbale Parco Regionale delle Alpi Apuane dott. arch. Raffaello Puccini Vedi parere reso in conferenza dei servizi

la conferenza dei servizi

Premesso che:

Partecipano alla presente conferenza telematica, il dott. Brunello Forfori, il dott. Alberto Dazzi e la Dott.ssa Debora Bedini, in qualità di professionisti incaricati.

La Soprintendenza illustra in sintesi il parere trasmesso ed allegato al presente verbale.

I professionisti forniscono argomentazioni a sostegno della ammissibilità e della autorizzabilità del progetto presentato.

Il Parco, relativamente alla documentazione integrativa richiesta nella precedente conferenza e trasmessa dal proponente osserva quanto segue: • il progetto di monitoraggio richiesto, previsto dal Dlgs 152/2006 art. 22, lettera e), è stato prodotto con forma e contenuti soddisfacenti; • la documentazione di approfondimento e di dettaglio, che dimostri la conformità del presente intervento con quanto stabilito dalle Linee guida in materia di “ravaneti”, approvate con Determinazione del Direttore del Parco n. 65 del 08.07.2019, non risulta esaustiva e soddisfacente. Ambedue le viabilità proposte, quella orientale e quella occidentale, si sviluppano all’interno di ravaneti identificati come “non asportabili” (con tale condizione si esclude qualsiasi utilizzo e trasformazione eccetto quelli collegati a ragioni di stabilità e sicurezza idrogeologica). Pur concordando con quanto affermato nella relazione del professionista che la viabilità occidentale risulterebbe meno impattante paesaggisticamente di quella orientale (ancorché comporti la realizzazione di scavi in roccia), si osserva come la descrizione e caratterizzazione del ravaneto su cui andrebbe ad insistere tale viabilità non fornisce sufficienti garanzie che tale corpo detritico non sia tra quelli da tutelare. La relazione descrive tale ravaneto come bianco, composto da pezzatura di varia dimensione, prodotto anche da attività recenti, ma ciò non viene attestato da alcuna documentazione fotografica.

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Si ricorda inoltre che attività recenti non potrebbero averlo prodotto in quanto in quell’area non risulta siano state autorizzate attività estrattive. Il Parco ricorda che le Linee guida, al fine di poter intervenire sui ravaneti non asportabili, prevedono che sia dimostrata in maniera compiuta l’assenza delle condizioni prescrittive individuate, oppure la presenza di significative situazioni di dissesto o instabilità. La relazione prodotta non risponde alle condizioni poste dalle Linee guida: il ravaneto su cui insiste la viabilità occidentale non può, stante la documentazione prodotta, essere considerato esente dalla condizione di non asportabilità.

Il Parco, relativamente alle osservazioni e note pervenute dal GRIG Presidio apuano e dal Presidente del CAI Regionale, relative alla proprietà dei terreni oggetto della presente istanza, richiamate nella nota dell’ARPAT, chiede chiarimenti al Comune di Vagli Sotto circa l’effettiva possibilità di concedere i mappali interessati dal presente intervento per uso estrattivo.

Il Parco, relativamente alla generale valutazione sulla opportunità di riaprire la cava Prunelli, richiamata nelle varie osservazioni pervenute, stante la sua rinaturalizzazione e l’assenza di una viabilità di cava, prende atto di come la stessa sia prevista come ammissibile nel PABE del Monte Pallerina, attualmente vigente e ricorda comunque che con Pronuncia di Compatibilità Ambientale n. 14 del 2007 il Parco medesimo abbia respinto la richiesta di riattivazione di tale cava sia per la rinaturalizzazione intervenuta nell’area, sia per l’eccessiva fratturazione del materiale presente. A completamento del quadro conoscitivo si ricorda inoltre che nel corso di un sopralluogo effettuato dal Parco nel 2007, preventivo alla istruttoria di cui sopra, fu verificata l’assenza di una viabilità di cava.

Il Comune di Vagli Sotto precisa che i terreni oggetto del presente intervento sono di proprietà Comunale e conferma il parere positivo già espresso nelle precedenti riunioni ricordando che l’area oggetto dell’intervento è zona estrattiva prevista come tale all’interno del PABE Monte Pallerina vigente. Il Comune di Vagli Sotto informa che i ravaneti in oggetto sono stati utilizzati come discariche di detriti dalla Minerva Marmi e dalla Cooperativa Apuana fino al 2004 e conferma che sul ravaneto è presente una strada di arroccamento. Ricorda inoltre che tale strada sul ravaneto occidentale serviva per raggiungere una discarica dei rifiuti solidi urbani del Comune di Vagli Sotto.

L’AUSL Toscana nord ovest conferma il parere favorevole già espresso nella precedente conferenza.

La Regione Toscana conferma il parere già rilasciato precedentemente.

La Soprintendenza a conclusione della riunione, prendendo comunque atto dei pareri negativi precedentemente espressi dal Parco e come risultanti dal presente verbale, conferma il parere negativo trasmesso con prot. 5464 del 10/06/2020.

Il Parco, confermando che la relazione prodotta dal proponente non permette di considerare i ravaneti interessati dalle due viabilità di cava asportabili e/o modificabili, esprime parere contrario all’intervento proposto.

La Conferenza di servizi prende atto dei pareri e dei contributi rilasciati dalle Amministrazioni partecipanti.

Alle ore 12.45 il Coordinatore degli Uffici Tecnici, dott. arch. Raffaello Puccini, in qualità di presidente, dichiara conclusa l’odierna riunione della conferenza dei servizi. Letto, approvato e sottoscritto, Massa, 10 giugno 2020

Commissione dei Nulla osta del Parco

Presidente della commissione, specialista in analisi e dott. arch. Raffaello Puccini valutazioni dell’assetto territoriale, del paesaggio, dei beni storico-culturali… specialista in analisi e valutazioni geotecniche, dott.ssa geol Anna Spazzafumo geomorfologiche, idrogeologiche e climatiche specialista in analisi e valutazioni pedologiche, di uso del suolo dott.ssa for. Isabella Ronchieri e delle attività agro-silvo-pastorali; specialista in analisi e valutazioni floristico-vegetazionali, faunistiche ed ecosistemiche

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Conferenza dei servizi

Comune di Vagli Sotto Mario Puglia

Regione Toscana dott. ing. Alessandro Fignani

AUSL Toscana Nord Ovest dott. geol. Maria Laura Bianchi

Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio dott.ssa arch. Teresa Ferraro

Parco Regionale delle Alpi Apuane dott. arch. Raffaello Puccini

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Lucca

PARCO ALPI APUANE [email protected]

Ministero dott.ssa geol. Anna Spazzafumo [email protected] per i beni e le attività culturali e p.c. DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E e per il turismo PAESAGGIO SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO Servizio V – Tutela del paesaggio PER LE PROVINCE DI LUCCA E MASSA CARRARA [email protected]

Dirigente: arch. Roberto BANCHINI Lettera inviata solo tramite E-MAIL SOSTITUISCE L’ORIGINALE ai sensi dell’art.43, comma 6 [email protected] DPR n. 445/2000 e art. 47, commi 1 e 2, d.lgs. n. arch. Marina Gentili 82/2005 [email protected]

Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la toscana [email protected] Arch. Borelli Fabrizio [email protected]

REGIONE TOSCANA Direzione Urbanistica e Politiche Abitative Settore Tutela, Riqualificazione e Valorizzazione del Paesaggio [email protected]

Il Responsabile del Settore Arch. Domenico Bartolo Scrascia [email protected]

[email protected]

Prot. n.

Class

Oggetto: Comune di Vagli Sotto (LU) - Cava Prunelli Piastrina - Bacino Pallerina (LU) Richiedente: Società Turba Cava Romana srl [email protected] Intervento di: Piano di coltivazione - Progetto di Riattivazione e Sviluppo della Coltivazione nel Sito Prunelli- Piastrina -Bacino Pallerina ex“ cava Lame-Fredde” cava DISMESSA Riferimenti catastali Foglio 37 mappali 5577/p e 5581/p Area tutelata ai sensi della Parte III del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) : Estremi dei dispostivi di tutela: ◦ Ambito di Paesaggio “ 3 Garfagnana, Valle del Serchio e val Lima ,”, ai sensi del Piano d’Indirizzo Territoriale della Regione Toscana. ◦ ai sensi dell’art. 136 con D.M. 08/04/1976 G.U. n. 128 del 1976 “ Zone delle Alpi Apuane “ , ◦ ai sensi dell’art. 142, comma 1, lettera: c) (fiumi, torrenti, corsi d'acqua) d) (montagne sopra 1200m slm ) f) (parchi e riserve nazionali o regionali- Area Parco) g) territori coperti da foreste e boschi.

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] Parte dell’area estrattiva rientra in zona ZPS per le quali la Regione Toscana, al fine di attuare quanto previsto dalle Direttive Direttiva 92/43/CEE "Habitat" e 2009/147/CE e dai Decreti ministeriali di loro recepimento (DPR 357/97 e DM 17/10/2007) ha definito, sia per i SIC che per le ZPS, specifiche misure di conservazione.

Proposta di provvedimento del Comune di Vagli Sotto con parere Favorevole a condizione di realizzare la “viabilità occidentale” e prescrive l'utilizzazione di pietra locale e tecnica tradizionale per il ripristino dei muretti a secco. "La Commissione del Paesaggio esaminata la pratica esprime parere favorevole dal punto di vista paesaggistico in quanto il Piano di Coltivazione prevede la riattivazione di una Cava che si sviluppa interamente in galleria fatta eccezione degli interventi di messa in sicurezza dei fronti residui e di quelli preparatori per realizzare gli ingressi in sotterraneo. Per quanto riguarda la viabilità di accesso sono state presentate due soluzioni alternative. La Commissione, valutate le due opzioni ritiene più opportuna la realizzazione della viabilità definita nel progetto " viabilità occidentale", in quanto risulta migliore dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. Per il ripristino dei muretti a secco di contenimento presenti al di sotto della cava si prescrive l'utilizzo di pietra locale e l'utilizzo di tecniche tradizionali (muro a secco). "

Parco regionele delle Alpi Apuane vs prot. PEC del 04/05/2020 ns prot 4168/2020 del 04/05/2020 Oggetto: Cava Prunelli Piastrina, ditta Turba Cava Romana s.r.l. - Conferenza dei servizi per la procedura di valutazione di impatto ambientale e per il provvedimento autorizzatorio unico regionale, art. 27 bis, D. Lgs. 152/2006. Giorno 18 Maggio alle ore 10,00 è convocata la conferenza dei servizi, congiuntamente alla Commissione tecnica dei Nulla osta. La conferenza dei servizi è convocata in modalità sincrona e si svolge ai sensi dell’art. 14 ter della legge 7 agosto 1990, n. 241 che prevede di considerare acquisito l’assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante non abbia partecipato alle riunioni.

Parco regionele delle Alpi Apuane vs prot. PEC del 15/05/2020 ns prot 4569/2020 del 15/05/2020 Oggetto: Cava Prunelli Piastrina, ditta Turba Cava Romana s.r.l. - Conferenza di servizi per la procedura di valutazione di impatto ambientale e per il provvedimento autorizzatorio unico regionale, art. 27 bis, Dlgs 152/2006. RINVIO DELLA RIUNIONE - Facendo seguito alla richiesta della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, acquista al protocollo del Parco in data odierna al n. 1745, di rinviare la riunione della conferenza in oggetto in quanto impossibilitata a partecipare per la data del 18.05.2020, si comunica la medesima è rinviata al giorno 27 maggio 2020, alle ore 10,00 e si svolgerà in modalità telematica collegandosi al seguente link: hiips://rtoscana.whereby.com/parco-apuan

Richiamate le leggi vigenti: VISTO il Decreto Legislativo n. 368 del 20/10/98, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.250 del 26/10/98 recante “Istituzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali”; VISTO il D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 rubricato come "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 Luglio 2002, n. 137 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO in particolare l’articolo 146 riferito alle autorizzazioni paesaggistiche; VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii; VISTO che l’area in oggetto è sottoposta a Disciplina di Tutela Paesaggistica, VISTO il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT-PPR) approvato con deliberazione del Consiglio Regionale toscano 27 marzo 2015, n. 37 VISTE le disposizioni della Disciplina Generale del Piano Paesaggistico della Regione Toscana, VISTE le disposizioni della scheda di vincolo contenuta nel Piano Paesaggistico della Regione Toscana, VISTE le disposizioni dell' elaborato 8B - Disciplina dei beni paesaggistici del PIT-PPR VISTE le disposizioni dell' Allegato 5 del PIT - scheda 7 - Bacino Monte Pallerina del PIT-PPR VISTE le disposizioni della Scheda d'Ambito 3 - Garfagnana e val di lima del PIT-PPR VISTO l'art. 117 della Costituzione Italiana VISTI gli rtt 113 e 114 Legge regionale 10/11/2014 n° 65 - Norme per il Governo del territorio VISTA la Legge regionale 35/2015

Premesso che la Soprintendenza, per ogni istanza, compresi i Piani di Coltivazione, esprime il proprio parere per quanto di Competenza sulla Compatibilità Paesaggistica, dopo avere istruito, esaminato e ponderato il progetto completo di tutti gli elaborati tecnici/grafici/fotografici/fotoinserimenti necessari a permettere l' espressione di una consapevole e chiara valutazione dell' ipotesi progettuale, nel rispetto e salvaguardia della Tutela Paesaggistica in applicazione delle leggi vigenti.

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In riferimento alla richiesta relativa all’intervento in oggetto, dopo aver visionato la documentazione pervenuta dal Comune di Vagli Sotto con CD tramite posta, questo Ufficio, comunica quanto segue.

La Richiesta a margine si riferisce al Progetto di Riattivazione e Sviluppo della Coltivazione nel Sito estrattivo Prunelli-Piastrina - ex“ cava Lame-Fredde”- posizionato all'interno del Bacino Pallerina nel comune di Vagli Sotto (LU), contraddistinto nel Foglio 37-con mappali 5577/p e 5581/p. L'area di intervento a quota 750m slm, ricade in zona sottoposta dai Vincoli di Tutela. Nel progetto si ipotizza di attivare le lavorazioni col metodo di lavorazione in galleria. Il sito estrattivo in esame, ex Lame-Fredde, nome già indicato nel catasto Castore del Geoscopio, proviene dall'unione di due cave: cava Prunelli e cava Piastrina. La cava è localizzata nel Bacino di Monte Pallerina della Scheda 7 dell’Allegato 5 (Schede Bacini estrattivi delle Alpi Apuane nel PIT -PPR) del PIT/PPR e nel Piano di Bacino estrattivo, PABE, approvato con DCC 25 del 9/4/2019. Si ricorda che ai sensi del comma 7 dell’Allegato 5 del PIT/PPR: 7. A seguito della approvazione dei Piani attuativi dei bacini estrattivi l'apertura di nuovi fronti di cava, gli ampliamenti, le varianti e le varianti di carattere sostanziale alle attività in essere sono autorizzate nel rispetto delle previsioni e delle quantità di cui al piano attuativo di riferimento; ed ancora il comma 11 recita: A seguito dell’approvazione dei Piani attuativi di bacino, la verifica di compatibilità paesaggistica, anche al fine di semplificare l’iter autorizzativo, consisterà nella verifica di conformità dei singoli interventi al Piano attuativo. Nell'Elaborato QC28-Carta delle Concessioni-, la concessione Prunelli è indicata col numero "2 Cava Prunelli" e la Pisatrina col numero "17 Cava Piastrina". Nell’Elaborato QCGS si ritrova la scheda conoscitiva della cava 6MP - Cava Prunelli - Piastrina, a cui fare riferimento.

Nella tavola del PABE, QC29.5 -carta delle cave Monte Pallerina- viene inquadrata come cava dismessa; e il Comune di Vagli Sotto, ai sensi dell' Elaborato 8B Disciplina dei beni Paesaggistici -Articolo 11.3 lett.c punto 4, in fase di redazione del PABE, ha attestato che la cava in oggetto non è definibile come cava rinaturalizzata, nonostante che la Conferenza dei Servizi, di cui agli artt.113-114 della LR65/2014, nella seduta del 18/12/2018 (trasmesso e condiviso con il Comune con nota AOOGRT/583105/T.100 del 28/12/2018), rilevava che “ Nella scheda non si riporta da quanto non è più in coltivazione..Nella carta QPG02 viene previsto di realizzare un nuovo tratto di viabilità all’interno di un’area boscata, mentre in CdsS i progettisti sostengono che la viabilità è già esistente” e nei successivi approfondimenti progettuali il Comune di Vagli Sotto presentava un nuovo Allegato p.3.22, condiviso nella seduta della Conferenza dei Servizi del 12/3/2019 (come da verbale trasmesso e condiviso con il Comune con nota AOOGRT / AD Prot. 0123625 Data 18/03/2019 ), con il quale si conferma che per l’accesso in cava si sfrutterà una strada sterrata esistente adeguandola e “si svilupperà complessivamente all’interno del ravaneto presente con limitato interessamento del substrato roccioso”. Di seguito si riporta un estratto della Tavola QPG02 Elaborato di sviluppo delle attività estrattive del PABE approvato, in cui non si prevede la realizzazione

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] di una nuova viabilità ma l’utilizzo, previo adeguamento, della viabilità esistente (art.6.7 delle NTA del PABE approvato). Del resto, la Conferenza dei Servizi, ha chiesto degli approfondimenti sulla viabilità di accesso, in quanto la sua assenza o obliterazione, può ritenersi una discriminante sulla valutazione di rinaturalizzazione dei luoghi.

*************** Dal medesimo estratto sopra riportato, si evince inoltre che per la cava è prevista la coltivazione mista (art. 6.3 delle NTA) ed in sotterraneo (art. 6.2delle NTA) e nell’Elaborato QPGS si “prevede lo sviluppo di coltivazione principalmente in sotterraneo, con adeguamento del cantiere esterno preesistente e razionalizzazione degli spazi di lavorazione. Gli interventi di coltivazione del cantiere a cielo aperto permetteranno di realizzare sia il piazzale dove collocare i servizi di supporto all'attività di cava, sia di sistemare e mettere in sicurezza i fronti per la realizzazione di due ingressi al cantiere sotterraneo, sfruttando i tagli presenti in corrispondenza della cava Prunelli-Lame Fredde” Scopo del PABE è quello di pianificare l’attività in relazione con il Quadro Conoscitivo predisposto ed un progetto di coltivazione deve, quindi, necessariamente essere coerente con quanto affermato nel PABE. Viceversa dalla Relazione Paesaggistica e dalla Relazione Piano di Coltivazione 2019 del Progetto di coltivazione, si evince che per l’escavazione della cava Prunelli Piastrina, è necessario<< - ... 9.2 Fase Preliminare – Progetto stradale Viabilità Orientale, Tav. 12 e 18 scala 1:500 - La realizzazione della nuova strada di arrocco si rende necessaria per poter collegare nuovamente la cava con la viabilità di fondovalle. La viabilità si originerà a partire dalla strada comunale asfaltata di fondovalle che collega la valle Arnetola con il paese di Vagli Sotto ... >> -

In sintesi il Progetto di Coltivazione, sottoposto ad esame, prevede che: La cava sia suddivisa in due cantieri principali: orientale “calacata/arabescato” e occidentale “grigio”, separati da un “naso roccioso” costituito da materiale fratturato (finimento) con andamento circa N-S. I due cantieri saranno poi distinti in base agli interventi in “cielo aperto” e “sotterraneo” per distinguere le due tipologie di interventi previsti Non esiste al momento una viabilità percorribile con i mezzi meccanici o i fuoristrada . Ad oggi l’unico modo di accedere al sito è attraverso il vecchio stradello presente in corrispondenza del ravaneto soprastante la viabilità comunale da cui si originerà la presente strada, o utilizzando un altro stradello sul limite occidentale, messo in evidenza con il rilievo di dettaglio eseguito dalla Società. sul corpo detritico antistante la vecchia cava è presente uno stradello che consentiva in passato di accedere alla cava e percorreva la vecchia viabilità che si originava dalla curva tra q.ta 745 e 742m s.l.m. della attuale strada asfaltata per la valle di Arnetola. Il tratto di stradello citato, in maniera discontinua, dalla viabilità asfaltata di fondovalle, conduce fino al piazzale principale del sito a q.ta 805.0m s.l.m. Pertanto dal progetto in esame, si evince che risulta necessario costruire una nuova strada, quale elemento fondamentale e imprescindibile per l'attivazione della cava e non è sufficiente l’adeguamento della viabilità esistente come asserito nel PABE, con particolare riferimento alle Tavole QPG02 e QPG03bis La modifica dello "stradello/tracciolino esistente", comporterebbe in realtà la realizzazione di una nuova una strada denominata Viabilità Orientale con interventi non compatibili con quanto indicato dall’art.6.7 delle NTA del PABE approvato 6.7 - Viabilità esistente = ve Sulla viabilità esistente è consentita la manutenzione e la realizzazione di piccole opere per la messa in sicurezza, con l'utilizzo di materiali e tecniche per la pavimentazione del fondo stradale e delle opere di regimazione delle acque superficiali, coerenti con il carattere di naturalità e di ruralità del contesto; gli elementi di corredo e di protezione devono risultare congrui per dimensione, tipologia e materiali rispetto ai caratteri paesaggistici dei luoghi. Nel Progetto in esame si prevede infatti la realizzazione di una strada larga 5,5/6 metri con: tornanti, costruita sopra il ravaneto esistente da salvaguardare, distruggendo l'attuale tracciolino definito sopra i muretti a secco di contenimento del ravaneto. sterri in roccia saranno complessivamente di circa 2.300mc, quelli in detrito di circa 400mc ;

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] interventi locali di contenimento sul lato monte del tracciato (bastioni in blocchi) L'intervento non risulta quindi compatibile con le norme vigenti. Del resto anche nell' elaborato - QPG03 BIS- la strada viene tracciata e campita e denominata in legenda come Viabilità sterrata esistente art. 6,7, quindi sia nel Quadro Conoscitivo che nel Quadro Propositivo del PABE risulterebbe una strada esistente; addirittura evidenziano che l'imbocco è già esistente dalla viabilità che collega la Valle di Arnetola con il paese di Vagli Sotto. Di seguito si riporta un estratto della citata Tavola QPG03 bis.

Rammentate le indicazioni del progetto proposto e del PABE approvato; si evince palese discordanza sia nelle tavole che nelle definizioni in merito alla esistenza, forma, e consistenza, della strada Viabilità Orientale in progetto. Discrepanze emerse anche durante l'iter di approvazione del PABE, come riscontrabile dai verbali nei quali si precisa che la situazione sarebbe stata chiarita con l'istruttoria del progetto di coltivazione.

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In merito alle escavazioni in sotterraneo, si plaude alla volontà della Società, di limitare al minimo gli interventi a cielo aperto solo per quelli necessari e di supporto all’impostazione della coltivazione in sotterraneo, per limitare la modifica dell’aspetto esterno dell’area e quindi i potenziali aspetti paesaggistici. Questo Ufficio dissente dal convincimento che emerge dalla relazione paesaggistica, nella quale si legge che non si prevedono stravolgimenti dei luoghi tali da modificare il paesaggio. Perciò si precisa che non è sufficiente scrivere che << La coltivazione in sotterraneo non produrrà modificazioni del paesaggio in superficie>>, ma è necessario produrre la documentazione tecnica che lo attesti. Documentazione che preveda indagini approfondite al fine di verificare che le lavorazioni in sotterraneo non alterino l'habitat della superficie, intendendo con ciò, affermare che si dovrà analizzare gli eventuali stravolgimenti degli ecosistemi della superficie derivati da quelli sotterranei, comprendendo oltre la flora, anche la fauna che ovviamente sarà o potrebbe essere indotta a emigrare a causa anche delle vibrazioni, rumori molesti e inquinamento elettromagnetico. Del resto anche nella Scheda del Quadro Propositivo del PABE approvato, QPGS, con valore prescrittivo, si danno precise indicazioni sulle misure progettuali da seguire al fine di contenere l’impatto sul paesaggio ipogeo, come di seguito riportato: <

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] carta geomorfologica di supporto al piano di coltivazione e sia in scala idonea, unitamente allo sviluppo indagato, nelle tavole progettuali. Per determinare il grado di rilevanza delle cavità carsiche, la possibilità e modalità di intervento sulle stesse si rimanda a quanto previsto nelle NTG di supporto al PABE art. 8 e NTA.>>

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Per quanto emerso dall'istruttoria ed a seguito dei necessari approfondimenti prodotti a livello di progettazione di singolo intervento, contrariamente a quanto affermato nel PABE, la cava appare rinaturalizzata e priva di una reale viabilità di accesso. L'area si mostra come un paesaggio naturale, dove è visibile un fronte verticale di roccia ossidata con la presenza di vegetazione, un ravaneto ingrigito e una percettibile presenza di vecchi muretti a secco realizzati con le classiche tipologie tradizionali del luogo. Dunque, la cava Prunelli Piastrina, se riattivata con le modalità proposte nel Progetto in esame, inciderebbe fortemente sull’attuale assetto paesaggistico, che la natura ha col tempo riparato. L'intervento diventerebbe un elemento incongruo nel contesto paesaggistico tutelato dalle normative vigenti, creando un forte impatto visivo dai punti di intervisibilità. Si segnala inoltre che proprio a seguito degli approfondimenti conoscitivi possibili solo a livello di Progettazione dei singoli interventi, sarebbe necessario predisporre una modifica ai PABE approvati, in quanto risulta evidente, dall’istruttoria condotta, che quanto previsto nei PABE approvati, in merito alla viabilità di accesso, non può essere attuato.

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Prima delle conclusioni, si ritiene doveroso argomentare in merito alla definizione di "concordanza e armonia" termini rappresentati nella relazione paesaggistica. << ... Il paesaggio che caratterizza l’area di studio è quello tipico dell’ambiente apuano in cui la naturalità dei luoghi si fonde in modo più o meno razionale con i segni dell’intervento dell’uomo sul territorio. Infatti come anche ribadito dall’art. 1-3° comma della legge 29/6/1939 n. 1497, illustrato dall’art. 9, comma 4° del Regolamento n. 1357, di applicazione della legge stessa, afferma:”... che nota essenziale di un complesso di cose immobili costituenti un caratteristico aspetto di valore estetico e tradizionale è la spontanea concordanza e fusione tra l’espressione della natura e quella del lavoro umano la situazione paesaggistica di Vagli è in perfetta sintonia con la norma. La concordanza e l’armonia del sistema montuoso col paesaggio estrattivo, di cave e “ravaneti” adagiati stabilmente sui possenti fianchi verdeggianti, costituiscono ormai un unico complesso naturale, inserito definitivamente nel territorio di Vagli, che ne completa e distingue le singolari caratteristiche proprie di un importante Centro estrattivo delle Alpi Apuane... >> Si specifica e puntualizza che quanto scritto nella legge 1497/1939 e nel Regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, parafrasati fantasiosamente dal relatore della relazione paesaggistica, era ovviamente riferito a un paesaggio ancora non mortificato dalla presenza di attuali attività estrattive che hanno umiliato e modificato la morfologia delle inestimabili Alpi Apuane. Elemento principale da tenere in considerazione è il metodo di lavorazione di allora, che non consentiva l'estrazione di una quantità di volume di materiale paragonabile a quello che le metodologie e i mezzi meccanici di oggi permettono di estrarre e pertanto la velocità della modificazione della morfologia paesaggistica di allora non e minimamente equiparabile a quella odierna. Inoltre, oggi sono in vigore, leggi e uno strumento come il PIT/PPR che cercano nei limiti del possibile di salvaguardare il Paesaggio Tutelato seguendo le indicazioni della prima Legge sul Paesaggio. Oltre a ciò, oggi, si è modificata la sensibilità verso il paesaggio, che risulta un interesse principale e prevalente, in quanto giustamente ritenuto un bene, che qualora compromesso, risulterebbe irrecuperabile e non riproducibile. Quindi "la concordanza e l’armonia del sistema montuoso col paesaggio estrattivo di cave e “ravaneti” adagiati stabilmente sui possenti fianchi verdeggianti" è un concetto parafrasato in modo erroneo riferendosi alla attività estrattive, anzi risulta esattamente il contrario. Le attività estrattive, nel tempo hanno modificato lo skyline delle Alpi Apuane, mutando di conseguenza il contesto paesaggistico e gli ecosistemi, influendo forse anche sulla situazione climatica. Ritornando ai legislatori del 1939, "facendo il processo alle intenzioni", sicuramente, stante la situazione odierna, avrebbero rilevato e vietato alcune situazioni distruttive.

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Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] Infine, si ribadisce che la Regione Toscana e la Soprintendenza nella Conferenza dei Servizi ai sensi degli artt.113-114 della LR65/2014, hanno ritenuto di non stralciare la cava Prunelli-Piastrina dal PABE, esprimendo però perplessità in merito alla definizione di << cava dismessa>> e viceversa chiedendo approfondimenti e verifiche in quanto, in fase istruttoria, appariva presentare, in relazione ai dati del Quadro Conoscitivo del PABE, un carattere di cava "rinaturalizzata"; hanno inoltre espresso perplessità anche sulla reale esistenza della viabilità che i progettisti hanno affermato fosse esistente, come riportato nelle Tavole del Quadro Propositivo citate e di cui si riporta uno stralcio. Quindi, poichè il PABE deve (comma 3 dell’Allegato 5 del PIT/PPR) sulla base di un quadro conoscitivo predisposto secondo quanto indicato al successivo comma 9, individua le quantità sostenibili e le relative localizzazioni nel rispetto della pianificazione regionale in materia di cave, delle previsioni degli strumenti della pianificazione territoriale, nonché delle relazioni idrogeologiche tra le attività previste e il sistema delle acque superficiali e sotterranee, senza però nulla togliere agli approfondimenti conoscitivi indispensabili a livello progettuale, la Conferenza dei Servizi ha ritenuto di poter mantenere la previsione della Cava Prunelli-Piastrina anche in considerazione del fatto che l'Autorizzazione Paesaggistica sarebbe stata emessa dopo l'istruttoria dell'istanza per il Progetto di Coltivazione. In fase di autorizzazione, infatti, con gli elaborati tecnici/fotografici/fotoinserimenti, si sarebbe potuto approfondire e vagliare lo stato odierno della cava raffrontato al progetto ipotizzato, valutando con discernimento l'impatto visivo dell'apertura del cantiere di cava nel contesto paesaggistico sottoposto a tutela del bene. D’ altra parte, la Soprintendenza in sede di Conferenza di Servizi, non avrebbe potuto valutare compiutamente la situazione della cava e pertanto ha ribadito che si sarebbe rinviato il tutto al momento della richiesta dell'autorizzazione paesaggistica, quando si sarebbe potuto esprimere una valutazione in serenità e col tempo necessario alla verifica del progetto, vagliando correttamente e compiutamente il progetto. Si ricorda infine che la decisione di mantenere tale previsione, come da verbale della CdS del 29/3/2020, è stata espressa anche in considerazione del fatto che la nuova Tavola QPG02 – Sviluppo delle attività estrattive, infrastrutture e servizi del Monte Pallerina, prevede una zonizzazione comportante una sensibile riduzione delle aree interessate dall’attività estrattive per il presente PABE. Diverse aree previste nel Piano Adottato sono state infatti stralciate dal PABE, prevedendone lo sviluppo in tempi a venire.

*************** Per quanto sopra scritto, si sintetizza: 1. L'elemento fondamentale e di estrema importanza che emerge, come già espresso in Conferenza dei Servizi dei PABE, risulta il progetto della viabilità ipotizzato nel Progetto di coltivazione, che non corrisponde alla previsione del PABE approvato, 2. Quand'anche fosse fattibile, dall'esame dell' istruttoria la viabilità si è palesata impattante visivamente per forma e dimensioni e, qualora fosse realizzata, andrebbe a compromettere la morfologia del sito e quindi dell'area protetta esistente e striderebbe con i valori del Bene Tutelato da salvaguardare. L'intervento in concreto non è compatibile con il mantenimento e l'integrità dei valori dei luoghi in essere. 3. Con l'istruttoria si è potuto esaminare compiutamente l’effetto negativo e l’interferenza, e di conseguenza la compatibilità paesaggistica, che l’intervento in questione poteva produrre sul “quadro di insieme panoramico” che è la materia della Tutela prevista dal Vincolo. 4. Vista la Proposta di provvedimento del Comune di Vagli Sotto con parere Favorevole a condizione. Anche il Comune esprime perplessità alla realizzazione della strada orientale, visto che propone un altro tratto, denominato "strada occidentale". 5. I lavori in sotterraneo, prima di essere proposti, necessitano di accurate ed esaurienti indagini al fine di evitare la modificazione di tutti gli ecosisitemi sia in superficie che in sotterraneo, come anche indicato negli elaborati del PABE approvato . La strada in progetto Viabilità Orientale non risulta corrispondente alle indicazioni del PABE approvato.

Quindi dopo aver “illustrato” il procedimento, e considerate le disposizioni contenute nel Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana con valenza di Piano Paesaggistico, approvato con Delibera del Consiglio Regionale n. 37 del 27/03/2015 (BURT n.28 del 20/05/2015), e del PABE approvato a seguito del parere favorevole della Conferenza dei Servi prevista dagli artt.113-114 della LR65/2014, di seguito si riportano le norme, oltre a quelle già indicate per il PABE di riferimento, che paiono dirimenti, relative al progetto, elencate per singolo dispositivo del PIT/PPR e di vincolo.

Allegato 5 del PIT - Nella scheda 7 - Bacino Monte Pallerina -

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] CRITICITÀ : I bacini estrattivi della Valle dell’Arnetola costituiscono un elemento di criticità percettiva per le visuali che si aprono dalla rete escursionistica e dall'Eremo di San Viviano. OBIETTIVI DI QUALITA' Tutelare il rilevante pregio paesaggistico e naturalistico della Valle dell’Arnetola, circondata dalle importanti vette del Monte Tambura, del Monte Sella e del Monte Sumbra, caratterizzata da emergenze naturalistiche e geomorfologiche anche con misure atte a migliorare la compatibilità paesaggistica della attività di coltivazione delle cave. Salvaguardare le visuali che si aprono dalla storica via Vandelli, prevedendo la riqualificazione paesaggistica delle cave e delle discariche di cava (ravaneti) dell'Alta valle dell'Arnetola. Mantenere i versanti, ancora in gran parte integri ed estesi in aree di alta quota, del Monte Focoletta, area strategica per l’integrità nella Valle di un importante Sito Natura 2000.

Scheda d'Ambito 3 - Garfagnana e Val di Lima pg 27 << Il primo elemento di criticità derivante dallo spostamento degli equilibri tra attività antropiche e territorio è legato all’attività estrattiva. >> interpretazione di sintesi a pag 50 - Sulle Alpi Apuane, l’attività estrattiva (che, da secoli, caratterizza e condiziona l’intero territorio apuano), principale riorsa dell’ambito e - allo stesso tempo - prima causa di un’intensa ed incessante dinamica di artificializzazione dei contesti montani, anche in aree di elevato valore naturalistico e paesaggistico (vedi, ad esempio, i casi della Valle di Orto di Donna, dell’alta Valle di Gorfigliano, della Valle dell’Arnetola o dell’alta Valle di Arni), ci pone di fronte a due fenomeni diametralmente opposti. Da una parte, criticità dovute a pressioni, soprattutto sulla Dorsale carbonatica e la Montagna calcarea, conseguenti alle attività estrattive (in particolare, marmoree), che hanno segnato profondamente il paesaggio dei crinali e dei versanti (spesso intercettando e distruggendo cavità carsiche), contribuendo nel tempo sia all’alterazione degli equilibri tra attività antropiche e territorio che a pesanti fenomeni di inquinamento fisico da “marmettola” dei torrenti montani. In direzione opposta, si possono rilevare crescenti fenomeni di abbandono delle cave stesse: in primis, delle cave di marmo (esempio: , in località tra Canigiano e Sassorosso), difficilmente recuperabili anche da un punto di vista paesaggistico. Pag 56 obiettivo 1 1.3 - tutelare, anche attraverso il monitoraggio delle attività estrattive, il reticolo idrografico, gli acquiferi strategici e il patrimonio carsico ipogeo ed epigeo al fine di salvaguardare gli importanti sistemi di grotte, inghiottitoi di elevato valore naturalistico e le risorse idriche superficiali e sotterranee

Disciplina di piano articolo 17 Compatibilità paesaggistica delle attività estrattive 1. A far data dall’approvazione del presente piano, i contenuti del Piano Paesaggistico costituiscono riferimento per la valutazione, in sede regionale e in sede locale, di compatibilità paesaggistica delle nuove attività estrattive, della riattivazione delle cave dismesse, degli ampliamenti di attività estrattive esistenti e delle varianti di carattere sostanziale di attività esistenti. La positiva verifica di compatibilità paesaggistica è condizione vincolante per il rilascio delle autorizzazioni. Si intendono per cave dismesse quelle per le quali non è vigente alcun provvedimento autorizzativo all'attività estrattiva. La riattivazione di cave dismesse è possibile solo ove per le stesse sia prevista la destinazione estrattiva dagli strumenti urbanistici comunali. Le aree di escavazione che hanno ottenuto l’autorizzazione successivamente all’entrata in vigore della LR 36/80, possono essere riattivate a condizione della preventiva valutazione di compatibilità paesaggistica ai sensi del presente articolo e tenuto conto dell’Allegato 4 del presente Piano. Quindi solo con verifica positiva e a precise condizioni si può procedere con il rilascio delle autorizzazioni

Estremi dei dispositivi di tutela : ◦ Ambito di Paesaggio “ 3 Garfagnana,Valle del Serchio e val Lima ,”, ai sensi del Piano d’Indirizzo Territoriale della Regione Toscana. ◦ ai sensi dell’art. 136 con D.M. 08/04/1976 G.U. n. 128 del 1976 “ Zone delle Alpi Apuane “ , ◦ ai sensi dell’art. 142, comma 1, lettera: c) (fiumi, torrenti, corsi d'acqua) d) (montagne sopra 1200m slm ) f) (parchi e riserve nazionali o regionali- Area Parco) g) territori coperti da foreste e boschi.

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] ai sensi dell’art. 136 con D.M. 08/04/1976 G.U. n. 128 del 1976 “ Zone delle Alpi Apuane “ , 4 - Elementi della percezione - Visuali panoramiche ‘da’ e ‘verso’, percorsi e punti di vista panoramici e/o di belvedere - Strade di valore paesaggistico a - obiettivi con valore di indirizzo 4.a.1. Salvaguardare i valori panoramici e la leggibilità del paesaggio apuano, nonché delle emergenze visive. 4.a.2 Mantenere e, ove necessario, recuperare le relazioni visuali che si aprono da numerosi punti di belvedere presenti lungo la viabilità di crinale di interesse paesistico, “da” e “verso” i centri, aggregati e nuclei, nonché “da” e “verso” i rilievi appenninici, le vallate della Garfagnana e della Versilia, fino a traguardare il mare. b - direttive Gli enti territoriali e i soggetti pubblici, negli strumenti della pianificazione, negli atti del governo del territorio e nei piani di settore, ciascuno per propria competenza, provvedono a: 4.b.2. Definire strategie, misure e regole/discipline volte a: contenere le attività estrattive; - valutare la sostenibilità dei progetti di coltivazione al fine di non alterare la morfologia e il profilo delle vette, le linee di crinale e le visuali verso il paesaggio storicizzato delle Alpi Apuane, nonché l’interferenza con il sistema ipogeo e delle sorgenti carsiche; - rivedere i progetti di coltivazione e riorganizzare i rifiuti di estrazione al fine di mantenere l’assetto estetico percettivo consolidato. c - prescrizioni Gli interventi di trasformazione sono ammessi a condizione che non interferiscano negativamente con le visuali panoramiche, limitandole o occludendole e sovrapponendosi in modo incongruo con gli elementi significativi del paesaggio. 4.c.2. L'inserimento di manufatti non dovrà interferire negativamente o limitare le visuali panoramiche. Le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabile per la sicurezza stradale dovranno armonizzarsi per posizione, dimensione e materiali con il contesto paesaggistico e mantenere l'integrità percettiva delle visuali panoramiche. ai sensi dell’art. 142, comma 1, lettera d) (montagne sopra 1200m slm ) Prescrizioni a. Non sono ammessi interventi, né attività, che compromettano: le visuali d’interesse panoramico, gli scenari, i coni e i bersagli visivi (fondali, panorami e skylines), le vette e i crinali o gli altri elementi emergenti del paesaggio montano come riconosciuti dalle elaborazioni del Piano Paesaggistico.

b - Salvo quanto previsto dalla lettera e) per i Bacini delle Alpi Apuane, non è ammessa l’apertura di nuove cave e miniere, né è ammesso l'ampliamento di quelle autorizzate.

e - Per le attività estrattive ricadenti all’interno dei territori di protezione esterna del Parco delle Alpi Apuane (Aree Contigue di Cava) fermo restando quanto previsto all'art. 17 della Disciplina del Piano e di quanto specificato all’Allegato 5 e all’art. 11.3 lettera c) della presente disciplina si applicano le seguenti ulteriori condizioni: 2- fatte salve diverse prescrizioni contenute nelle schede di bacino di cui all'Allegato 5, la riattivazione di cave dismesse e l’ampliamento di cave esistenti sono ammesse a condizione che siano funzionali ad uno specifico progetto di recupero e riqualificazione paesaggistica, e alle ulteriori condizioni di seguito indicate: non necessitino della realizzazione di apposite opere infrastrutturali esterne al perimetro dell’area di cava suscettibili di determinare modifiche irreversibili allo stato dei luoghi;

ai sensi dell’art. 142, comma 1, lettera f) (parchi e riserve nazionali o regionali- Area Parco) - Parchi prescrizioni paragrafo 11.3 a. Per le attività estrattive ricadenti all’interno dei territori di protezione esterna del Parco delle “Alpi Apuane“ (Aree Contigue di Cava), nel rispetto dell’art. 17 della Disciplina del Piano, e di quanto specificato all’Allegato 5, vigono le seguenti ulteriori norme:

1-I comuni nell’ambito del procedimento autorizzativo accertano che le attività estrattive non interessino vette e crinali integri, in quanto non oggetto di precedenti attività estrattive, né cave rinaturalizzate.

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] 2- Le attività estrattive oggetto di nuova autorizzazione non devono interferire con sentieri, percorsi e punti panoramici accessibili al pubblico individuati negli strumenti della pianificazione territoriale quali elementi primari di significativa valenza paesaggistica.

3 - La realizzazione di nuova viabilità di servizio alle attività estrattive che interessi aree integre è ammessa a condizione che consista in un intervento che non aggravi le criticità paesaggistiche del Bacino e che nell’ambito dell’autorizzazione sia previsto il ripristino dei luoghi.

4 - Sono definite rinaturalizzate le cave riconosciute tali dai piani attuativi. ai sensi dell’art. 142, comma 1, lettera g) territori coperti da foreste e boschi - Foreste e boschi paragrafo 12.3 prescrizioni Prescrizioni a. Gli interventi di trasformazione, compresi quelli urbanistici ed edilizi, ove consentiti, sono ammessi a condizione che:

1. non comportino l’alterazione significativa permanente, in termini qualitativi e quantitativi, dei valori ecosistemici e paesaggistici (con particolare riferimento alle aree di prevalente interesse naturalistico e delle formazioni boschive che “caratterizzano figurativamente” il territorio), e culturali e del rapporto storico e percettivo tra ecosistemi forestali, agroecosistemi e insediamenti storici. Sono comunque fatti salvi i manufatti funzionali alla manutenzione e coltivazione del patrimonio boschivo o alle attività antincendio, nonché gli interventi di recupero degli edifici esistenti e le strutture rimovibili funzionali alla fruizione pubblica dei boschi; b. Non sono ammessi:

1. nuove previsioni edificatorie che comportino consumo di suolo all’interno delle formazioni boschive costiere che “caratterizzano figurativamente” il territorio, e in quelle planiziarie, così come riconosciuti dal Piano Paesaggistico nella “Carta dei boschi planiziari e costieri “di cui all'Abaco regionale della Invariante “I caratteri ecosistemici dei paesaggi”, ad eccezione delle infrastrutture per la mobilità non diversamente localizzabili e di strutture a carattere temporaneo e rimovibile;

l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica non indispensabili per la sicurezza stradale) che possano interferire o limitare negativamente le visuali panoramiche.

In conclusione, verificato che la viabilità orientale e occidentale non risultano realizzabili. ai sensi delle disposizioni del PIT-PPR e del PABE approvato . Verificato che dal Progetto così come presentato, si evince che nulla è certo e definito; gli interventi sono tutti in divenire, e non si può conoscere lo stato finale dei lavori preparatori per attivare il progetto di coltivazione. Appurato che è un progetto a "scatola chiusa", considerate le ammissioni progettuali che gli interventi non sono definiti in questa fase, e risulta palese la indeterminatezza negli atti progettuali, come espresso per la viabilità, si rimarca che i progetti devono costituire certificazione certa, in quanto se eseguiti in difformità ci sarebbero sanzioni ai sensi delle leggi vigenti. Visto che l'unica certezza che si rileva è che l'intervento per la riattivazione del cantiere di cava, che se realizzato, andrebbe a modificare la morfologia del versante, creando un sistema che trasformerebbe il paesaggio e gli ecosistemi, con una conseguente compromissione della flora e della fauna . In sostanza, l'attivazione della cava determinerebbe con gli elementi ipotizzati, incongrui componenti, fattori con un risultato negativo che interferirebbe sul “quadro di insieme panoramico” oggetto della tutela prevista dalle disposizioni dei Vincoli, e quindi inammissibile nella valutazione rispetto alla Compatibilità Paesaggistica dell'intervento proposto. Inoltre, considerato che il progetto di coltivazione proposto, mantiene e amplifica le criticità indicate nel PIT- PPR , nella scheda di bacino n. 7, “Bacino Colubraia e Bacino Monte Pallerina”, allegata al PIT/PPR oltre a on risultare conforme al PABE approvato, Non dimenticando che le Alpi Apuane sono un Bene pubblico, un Bene di inestimabile valore, un Bene non riproducibile, un Bene non rinnovabile, un Bene da trasmettere ai posteri.

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Pertanto, per il Piano di coltivazione - Progetto di Riattivazione e Sviluppo della Coltivazione nel Sito Prunelli- Piastrina -Bacino Pallerina ex“ cava Lame-Fredde” cava DISMESSA, Per tutto quanto scritto sopra, e la logica conseguenza di quanto analizzato e appurato, sommando tutti gli elementi sopra descritti. Valutato quanto espresso dalla Commissione Comunale per i Paesaggio, dal quale questo Ufficio si discosta nettamente. Verificato infine, che non possono essere apportati al progetto elementi migliorativi, che compensino al fine dell' ottenimento di quanto richiesto Verificata soprattutto la non conformità al PABE approvato Questa Soprintendenza, per quanto di competenza, riguardo alla Valutazione Paesaggistica esprime parere negativo per tutte le opere proposte. Si ritiene altresì necessario segnalare al Comune di Vagli Sotto, che alla luce degli approfondimenti conoscitivi predisposti per la progettazione oggetto di esame, il PABE del Monte Pallerina approvato, sarebbe da modificare, in quanto risulta che la realizzazione di quanto in previsione, vale a dire la riattivazione della cava Prunelli-Piastrina senza una nuova viabilità di accesso, non è praticabile; così come risulta anche evidente il livello di rinaturalizzazione di detta cava.

Il Funzionario Arch. Teresa Ferraro

Il Soprintendente Angela Acordon

TF/tf 2458/2020

Manifattura Tabacchi, piazza della Magione - 55100 Lucca Tel. 0583.416541 pec: [email protected] e-mail: [email protected] Area Vasta Costa – Dipartimento di Lucca via A. Vallisneri, 6 - 55100 Lucca

N. Prot. vedi segnatura informatica cl. LU.01.03.32/12.2 del 22/05/2020 a mezzo: PEC

Parco delle Alpi Apuane pec: [email protected]

Oggetto: cava Prunelli - Progetto di coltivazione della cava Prunelli - proponente: Cave Altoreno s.r.l. - Conferenza dei servizi ex art. 27-bis del 15/04/2020 - Vs. comunicazione prot. 1747 del 14/05/2020 - Comunicazioni

In relazione alla CdS in oggetto e con riferimento alla nota prot. 32513 del 16/05/2020 avente per oggetto “OSSERVAZIONI SU CAVE PRUNELLI-PIASTRINA-LAME FREDDE COMUNE DI VAGLI DI SOTTO (LU), BACINO MONTE PALLERINA” pervenuta si rileva che in allegato è contenuta una sen- tenza del “Commissariato per la liquidazione degli usi civici per le Regioni Lazio, Umbria e Toscana” in base alla quale risulterebbe una non disponibilità dell’area in cui è ubicato il sito estrattivo. Per quanto attiene agli aspetti tecnici si conferma quanto già comunicato con nota prot. 25527 del 15/04/2020. Relativamente agli altri aspetti, si evidenzia che non sono di competenza di questa Agenzia ma che, se confermati, farebbero decadere i presupposti per l’ottenimento dell’autorizzazione ai sensi della LR 35/15 e quindi anche l’efficacia delle valutazioni tecniche trasmesse. Si rimanda pertanto la loro valutazione agli organi competenti restando in attesa di ulteriori comunicazioni.

Cordiali saluti

Lucca, li 22/05/2020

Per Il Responsabile del Settore Supporto tecnico La Responsabile del Settore Versilia-Massaciuccoli Dott.ssa Maria Letizia Franchi1

1 Documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs 82/2005. L'originale informatico è stato predisposto e conservato presso ARPAT in conformità alle regole tecniche di cui all'art. 71 del D.Lgs 82/2005. Nella copia analogica la sottoscrizione con firma autografa è sostituita dall'indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile secondo le disposizioni di cui all'art. 3 del D.Lgs 39/1993. Pagina 1 di 1 tel. 055.32061 - fax 055.3206324 - p.iva 04686190481 - www.arpat.toscana.it - per informazioni: [email protected] per comunicazioni ufficiali PEC: [email protected] - (accetta solo PEC), ARPAT tratta i dati come da Reg. (UE) 679/2016. Modalità e diritti degli interessati: www.arpat.toscana.it/utilita/privacy

Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati – maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita Per esprimere il proprio giudizio sui servizi ARPAT è possibile compilare il questionario on-line all’indirizzo www.arpat.toscana.it/soddisfazione CLUB ALPINO ITALIANO REGIONE TOSCANA ______c/o Sez. CAI Firenze - Via del Mezzetta 2/m - 50135 Firenze tel. 055.6120467 - mail.: [email protected]

Firenze, 3 giugno 2020

AL PREFETTO DI LUCCA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ALL’AVVOCATURA REGIONALE AI CARABINIERI FORESTALI DI AI CARABINIERI FORESTALI DI PIETRASANTA p.c. COMMISSARIO USI CIVICI dott. Antonio Perinelli

Con la presente TELLINI GIANCARLO presidente del Club Alpino Italiano – Regione Toscana, in ragione della sentenza del Commissario degli USI CIVICI n. 623 del 12 giugno 2019 AD OGGI NON RESA OPERATIVA né dalla Regione, né dai Comuni di Vagli e di Stazzema, a tutela della collettività e del rispetto della sentenza chiede di

a) Sospendere tutti i PABE del Comune di Vagli e il PABE di Monte Macina relativamente al comune di Stazzema per aggiornarli con la sentenza di cui sopra. Poiché non si prevedono cave negli usi civici è da escludere qualunque ampliamento delle cave esistenti e la riapertura di nuove cave in territorio di uso civico (allegato 1 sentenza).

b) Verificare i beni acquisiti dal già sindaco, capo dell’ufficio tecnico e presidente della Nuova ASBUC di Vagli e Stazzema, signor Mario Puglia, e fatti inserire con atti della Giunta come aree di cave.

c) Sospendere le Procedure di Compatibilità Ambientale delle cave dei due Comuni in essere presso il Parco delle Alpi Apuane finché non è stato fatto il riscontro con i mappali della sentenza. Nel caso della PCA in corso per il complesso estrattivo di Suspiglionica, Prunelli e Piastrina è stato verificato che il complesso ricade totalmente in area ASBUC (all. 2 osservazioni); nel caso della cava Campo dell’Indo in corso di PCA si è verificato che alcuni mappali sono in area ASBUC.

d) Sospendere le eventuali autorizzazioni (ampliamento e nuove cave) già perfezionate dai due Comuni.

e) Sospendere i Nulla Osta del Parco che prevedano sondaggi esplorati, carotaggi, disgaggi di tecchie e ripristino della viabilità in aree di uso civico dei comuni di Vagli e Stazzema, con conseguente alterazione dell’ambiente. f) Sospendere la PCA 23 /2019 relativa alle cave Pallerina e Campofiorito, nuova area estrattiva che insiste in area di uso civico (allegato 3 osservazioni). g) Annullare la cessione dei mappali 3482 e 3485 aree pascolive di uso civico a Campocatino ceduti dai coniugi Puglia alla Boana cave srl e verificare i mappali ceduti alla stessa ditta in località Redalcolle (Boana), sito dove era stato fatto diversi decenni orsono un tentativo di apertura di cava di marmi colorati. h) Annullare l’atto di rinnovo dell’autorizzazione di cava Borella (la cui concessione scadeva il 25/3/2020) approvato con delibera del Consiglio comunale 66/2019 senza preventiva verifica dei mappali di uso civico eventualmente interessati e riscontrare l’appartenenza ASBUC del mappale 5950. i) Sospendere la delibera di concessione 11/2016 alla Cooperativa Apuana di Vagli relativamente alla parte in cui risulta assegnataria di “una fascia di terreno che circonda la prima concessione (ovvero l’area estrattiva di Piastra Bagnata)” come si legge nel PABE di Monte Pallerina, verificandone prioritariamente l’appartenenza all’area ASBUC j) Sospendere il bando 147 del 16 gennaio 2018 con il quale si cede alla Cooperativa Apuana la concessione di Pian della Neve, probabilmente area ASBUC, in quanto la stessa non compare elencata tra le cave del PABE già approvato di Monte Pallerina. k) Verificare l’appartenenza ai terreni ASBUC anche dei nuovi siti estrattivi di Argentaia Isidora (Determina 156/2019) e Pennacchi (?) dei Corvi; Fiaccolata; Fornelle; Prispola. l) Verificare l’appartenenza ai terreni ASBUC per le cave attive di Colubraia Formignacola, Colubraia, Colubraia Focoletta e Fossa dei Tomei A; m) Verificare l’appartenenza a beni ASBUC dei mappali 257 p, 258 p, 259 p e 260 p fo. 5 della cava Faniello n) Verificare l’appartenenza a beni ASBUC e dunque la legittimità della vendita dei mappali 3474 p, 3478 p e 3482 ceduti da Marmi Colorati Apuani srl di Pandolfo Tiziano a Graziani Roberto, siti a Piazza d’Armi e Gallone. Nei PABE ad oggi approvati non si rinvengono proposte di cave in questi siti, ma nel 1980 si era verificato un tentativo di apertura di cava di bianco ordinario in Piazza d’Armi.

Il Presidente Giancarlo Tellini