COMUNE DI SAN GAVINO MONREALE

"REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO"

SINTESI NON TECNICA

1 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA

INDICE PREMESSA ...... 4 INTRODUZIONE ...... 4 1. QUADRO PROGRAMMATICO E PIANIFICATORIO ...... 5 1.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO DELL’INTERVENTO ...... 5 1.2 OBIETTIVI GENERALI DELL’INTERVENTO ...... 6 1.3 LA NORMATIVA TERRITORIALE E URBANISTICA DI RIFERIMENTO...... 6 1.3.1 Vincoli preclusivi all'installazione di fattorie eoliche ...... 7 1.3.2 Vincoli determinati da norme territoriali, urbanistiche e da condizioni morfologiche e climatiche ...... 7 1.3.3 Pianificazione attuativa ...... 9 1.3.4 Piano di assetto idrogeologico PAI ...... 9 1.3.5 Piano Forestale Ambientale Regionale PFAR ...... 9 1.4 PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SAN GAVINO MONREALE ...... 10 1.5 PROTOCOLLO D'INTESA CON LA REGIONE SARDEGNA ...... 11 1.6 TEMPI DI ATTUAZIONE DELL'INTERVENTO ...... 11 2. QUADRO PROGETTUALE ...... 12 2.1 OBIETTIVI, FINALITÀ E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PROGETTO ...... 12 2.1.1 Premessa ...... 12 2.1.2 Caratteristiche tecnologiche dell’impianto: dati e specifiche tecniche di riferimento ...... 13 2.1.3 Descrizione impianto ...... 13 3. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ...... 14 3.1 Considerazioni ambientali ...... 15 3.1.1 Scelte progettuali ...... 15 3.2 Dati anemologici ...... 16 3.3 COMPONENTI ABIOTICHE ...... 16 3.3.1 COMPONENTE AMBIENTALE ARIA - IL CLIMA ...... 16 3.3.2 COMPONENTE AMBIENTALE SUOLO ...... 17 3.3.3 COMPONENTE AMBIENTALE ACQUA ...... 18 3.4 COMPONENTI BIOTICHE ...... 19 3.4.1 CARATTERISTICHE VEGETAZIONALI E USO DEL SUOLO ...... 19 3.4.2 ASPETTI FAUNISTICI ...... 19 4. ANALISI E VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE ...... 21 4.1 LE CRITICITA’ NEI CONFRONTI DEL QUADRO ABIOTICO ...... 21 4.1.1 Gli effetti sul sistema clima in fase di costruzione ...... 21 4.1.2 Gli effetti sul sistema clima in fase di esercizio ...... 21 4.1.3 Gli effetti sul sistema geologico in fase di costruzione ...... 22 4.1.4 Gli effetti sul sistema geologico in fase di esercizio ...... 22 4.1.5 Gli effetti sul sistema idrografico in fase di costruzione ...... 22 4.1.6 Gli effetti sul sistema idrografico in fase di esercizio ...... 22 4.1.7 Gli effetti sul sistema idrogeologico in fase di costruzione ...... 22 4.1.8 Gli effetti sul sistema idrogeologico in fase di esercizio ...... 22 4.1.9 Gli effetti sul sistema morfologico in fase di costruzione ...... 23 2 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA 4.1.10 Gli effetti sul sistema morfologico in fase di esercizio ...... 23 4.1.11 Gli effetti sul sistema pedologico in fase di costruzione ...... 23 4.1.12 Gli effetti sul sistema pedologico in fase di esercizio ...... 23 4.2 LE CRITICITA’ NEI CONFRONTI DEL QUADRO BIOTICO ...... 23 4.2.1 - Gli effetti sul sistema vegetazionale in fase di costruzione ...... 23 4.2.2 - Gli effetti sul sistema vegetazionale in fase di esercizio ...... 23 4.2.3 - Gli effetti sul sistema faunistico in fase di costruzione ...... 24 4.2.4 - Gli effetti sul sistema faunistico in fase di esercizio ...... 24 4.2.5 - Gli effetti sul sistema antropico in fase di costruzione ...... 24 4.2.6 - Gli effetti sul sistema antropico in fase di esercizio ...... 24 4.2.7 - Gli effetti sul sistema paesaggistico in fase di costruzione ...... 25 4.2.8 - Gli effetti sul sistema paesaggistico in fase di esercizio ...... 25 5. ANALISI INCIDENTALE DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO IN RIFERIMENTO ALLE FASI DI TRASPORTO, ESERCIZIO E DISMISSIONE DELL’OPERA...... 26 5.1.1 - Rete Viaria...... 26 5.1.2 - Compatibilità dei porti con questo tipo di trasporto ...... 26 5.1.3 - Dismissione ...... 26 5.1.4 - Opere civili ...... 26 5.2 Valutazione dei suoli nelle aree di intervento ...... 27 6. CARATTERISTICHE DELL’IMPATTO AMBIENTALE ...... 27 6.1 - PORTATA DELL’IMPATTO (AREA GEOGRAFICA E DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE INTERESSATA) ...... 27 6.2 - DURATA, FREQUENZA E REVERSIBILITÀ DELL’IMPATTO ...... 27 6.3 EMISSIONI ACUSTICHE ...... 28 7. LE MATRICI DI VALUTAZIONE ...... 28 8. VALUTAZIONE FINALE DELL’IMPATTO AMBIENTALE ...... 31 8.1 - GIUDIZIO COMPLESSIVO SULL’INTERVENTO ...... 31 9. CONCLUSIONI ...... 31

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PREMESSA

Il presente allegato costituisce la sintesi non tecnica (così come previsto dall'art.7 dell'Allegato A alla Delibera di Giunta Regionale n. 24/23 del 23/04/2008) dello Studio di Impatto Ambientale del parco eolico da realizzare nel comune di San Gavino Monreale (VS). Lo Studio di Impatto Ambientale (di seguito SIA) è composto dalle seguenti parti fondamentali: - Quadro di riferimento programmatico - Quadro di riferimento progettuale - Quadro di riferimento ambientale - Stime degli impatti - Allegati cartografici - Sintesi non tecnica. La presente relazione non tecnica riporta quindi sinteticamente i risultati delle analisi condotte e più approfonditamente descritte nelle relazioni e negli allegati che compongono il SIA.

INTRODUZIONE

Lo Studio di Impatto Ambientale ha lo scopo di esporre il progetto di un parco eolico da realizzare nel comune di San Gavino Monreale in zona limitrofa alla zona industriale del comune di . La localizzazione prescelta per il proposto parco eolico trova la sua ragion d’essere, oltre che in presupposti di carattere ambientale ed economico-sociale, anche nelle favorevoli condizioni di ventosità del territorio di San Gavino Monreale. Nella presente relazione verranno inoltre identificati gli impatti e i benefici (immediati e futuri) che l’impianto farà ricadere nel territorio in cui è ubicato, nell’area vasta, e sull’ambiente in generale. Lo Studio di Impatto Ambientale fornisce inoltre delle indicazioni sulle caratteristiche del territorio nell'area prescelta per la realizzazione dell'impianto, e si propone di valutare in che modo l’inserimento della nuova realtà produttiva possa interfacciarsi con la popolazione e l’ambiente circostante. Viene valutato in che misura questo inserimento apporti modifiche nell'ambiente ospitante, e come ne comporti un cambiamento nel suo aspetto complessivo: in modo specifico il SIA valuta i benefici apportati alla comunità dalla nuova realtà, in funzione del rispetto del territorio, della storia e delle altre caratteristiche del luogo. Il lavoro fa emergere un dato fondamentale: il mutamento dei

4 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA luoghi determinato dall'impianto eolico non si manifesta in modo irreversibile ma è limitato alla vita media delle macchine, che si stima in circa venti-trenta anni, dopo il quale può essere stabilita la dismissione dell’insediamento ed il ripristino del territorio ex ante. Si può quindi affermare che a questa realizzazione non sarà connessa alcuna forma di modifica permanente del territorio.

Il Progetto Definitivo del Parco Eolico di San Gavino Monreale, è stato elaborato dalla ARTECO BAU GmbH nel 2009.

1. QUADRO PROGRAMMATICO E PIANIFICATORIO

Ai sensi dell’Allegato A2 alla DGR 24/23 Aprile 2008, il Quadro di riferimento Programmatico fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l'opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale e contiene l'individuazione di eventuali vincoli presenti sull’area interessata. Tali elementi costituiscono parametri di riferimento per la costruzione del giudizio di compatibilità ambientale. Pertanto il presente documento comprende la descrizione del progetto in relazione agli strumenti pianificatori e di programmazione nei quali è inquadrabile il progetto stesso, nonché una definizione di massima dei tempi attuazione dell'intervento. Si riportano nel seguito alcuni elementi di conoscenza, ritenuti maggiormente significativi, ai fini di una descrizione introduttiva generale del quadro territoriale di sfondo.

1.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO DELL’INTERVENTO

Il territorio in esame si trova in Sardegna nel comune di San Gavino Monreale e si sviluppa nella regione geografica del Campidano, nella provincia Villacidro (VS) a circa 50 km da . Il suddetto comune confina con i comuni di Sanluri, Villacidro, e . L’area di ubicazione del parco eolico proposto è collocata all’interno della piana del Campidano. Il sistema dei generatori eolici è posizionato nelle fasce poco distanti dalla viabilità di servizio, al di fuori di aree caratterizzate da vegetazione di pregio.

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Figura: Corografia

1.2 OBIETTIVI GENERALI DELL’INTERVENTO

L’intervento previsto dal progetto proposto vede la realizzazione di un sistema di 41 generatori eolici, collegati da una connessione carrabile e dal sistema di cavidotti che si inserisce sulla rete della TERNA. I 41 aerogeneratori saranno della potenza di picco di 2,5 megawatt ciascuno, posizionati su torri di sostegno metalliche dell’altezza di 80 metri, nonché dalle opere accessorie indispensabili per un ottimale funzionamento e gestione della centrale (viabilità e piazzole di servizio, reti elettriche, ecc.). L’area interessata, investigata per i fini progettuali, è stata caratterizzata ai fini delle peculiarità naturalistiche e di quelle pedologiche, vegetazionali, faunistiche ed idrogeologiche.

1.3 LA NORMATIVA TERRITORIALE E URBANISTICA DI RIFERIMENTO

Con la deliberazione n.28/56 del 26/7/2007 è stato approvato lo "Studio per l’individuazione di aree idonee all'insediamento di impianti eolici" di cui all'art. 112 del PPR., successivamente modificato con Deliberazione n.3/17 del 16.1.2009.

In tale studio vengono indicati anche i principali vincoli preclusivi all'installazione degli impianti eolici, in riferimento sia alle norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, che alle prescrizioni urbanistiche, territoriali, morfologiche e climatiche. 6 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA 1.3.1 Vincoli preclusivi all'installazione di fattorie eoliche

Nella definizione dei vincoli preclusivi lo studio in argomento considera le aree che il Piano Paesaggistico ha individuato come fortemente sensibili ai fini della conservazione e tutela dei beni paesaggistici. Dalla sovrapposizione delle carte tematiche relative alla individuazione delle aree sensibili emergono alcune criticità paesaggistico-ambientali che comportano la totale preclusione all’installazione degli impianti eolici per le aree individuate dai seguenti articoli delle NTA del PPR: Art. 22 - Aree naturali e sub naturali;

Art. 25 - Aree seminaturali;

Art. 33 - Aree di interesse naturalistico istituzionalmente tutelate;

Art. 38 - Aree di ulteriore interesse naturalistico;

Art. 48 - Aree caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico culturale;

Art 51 - Aree caratterizzate da insediamenti storici.

Dall’analisi della cartografia del PPR si evince chiaramente che il posizionamento dell'impianto e degli elementi che lo compongono non sono interessati dalla presenza di alcuno dei suddetti vincoli preclusivi.

1.3.2 Vincoli determinati da norme territoriali, urbanistiche e da condizioni morfologiche e climatiche In tale studio, allegato alla suddetta deliberazione, vengono indicati i principali vincoli preclusivi all'installazione degli impianti eolici, in riferimento sia alle norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, che alle prescrizioni urbanistiche, territoriali, morfologiche e climatiche.

Come si evince dal progetto dell'impianto saranno rispettati tutti i vincoli determinati da norme territoriali, urbanistiche e da condizioni morfologiche e climatiche. Nel seguito vengono descritti puntualmente detti vincoli e le modalità di attuazione del progetto coerentemente con gli stessi.

Distanza delle turbine dal perimetro dell'area urbana Come si evince chiaramente dall'elaborato grafico riportante la sovrapposizione dei vincoli per ogni turbina è previsto un posizionamento corrispondente ad una distanza sempre maggiore di 500 m dal limite del centro abitato, così come delimitato dal perimetro dell'area urbana definito nel piano Urbanistico Comunale di San Gavino Monreale.

7 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Distanza della turbina dal confine di proprietà di una tanca Tale distanza dipende quindi dalle caratteristiche degli aerogeneratori utilizzati. Il progetto prevede l'installazione di turbine tipo Nordex - 2.5 MW, cui corrisponde un diametro del rotore pari a 90 m. Come evidenziato nel layout di progetto riportato nell'elaborato grafico riportante la sovrapposizione dei vincoli, nel quale si indicano sia le posizioni degli aerogeneratori che i confini di proprietà, tale distanza risulta sempre rispettata.

Distanza da strade provinciali o nazionali e da linee ferroviarie La suddetta distanza è sempre rispettata come si evidenzia nella Tavola riportante la sovrapposizione dei vincoli, nella quale sono riportate le strade provinciali, statali, il tracciato ferroviario e le relative fasce di rispetto di 137,5 m.

Distanza dell'elettrodotto AT dall'area urbana Lo studio riporta: La sottostazione di smistamento e trasformazione in Alta Tensione per il collegamento alla RTN, comprensiva di trasformatori ed edifici pertinenti, dovrà rispettare una distanza di almeno 1000 metri dall’”edificato urbano", così come definito dall’art.63 delle NTA del PPR e perimetrato nella cartografia allegata al piano, o, se più cautelativo, dal confine dell'area edificabile del centro abitato come definito dallo strumento urbanistico comunale in vigore al momento del rilascio della autorizzazione alla installazione. L'elettrodotto AT per la connessione dell'impianto eolico alla RTN dovrà distare, ove possibile, almeno 1000 metri dal perimetro dell'area urbana prevista dallo strumento urbanistico comunale onde evitare che l'elettrodotto possa trovarsi all'interno dell'area urbana successivamente ad una espansione dell'edificato.

Dall'elaborato grafico riportante la sovrapposizione dei vincoli risulta evidente il rispetto delle suddette distanze dal limite del centro abitato, così come delimitato dal perimetro dell’area urbana definito nel Piano Urbanistico Comunale di San Gavino Monreale.

Distanze di rispetto dai beni paesaggistici

Le distanze di rispetto dai beni tutelati paesaggisticamente sono rispettate e rese evidenti nella Tavola dalla quale si deducono, oltre alle fasce di rispetto di 150 m dai corsi d'acqua, i tematismi di cui all'ari. 17 commi 3 e 4 del PPR (Assetto ambientale, Generalità ed individuazione dei beni paesaggitici). Oltre ai beni paesaggistici di cui all'assetto ambientale nella suddetta tavola vengono individuati i vincoli relativi all’assetto Storico culturale di cui alle NTA del PPR (Titolo II - Assetto storico culturale, art. 47 e seg.). Si evidenzia la non interferenza dell'impianto e di tutte le sue componenti con tali vincoli.

Vincoli morfologici

8 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Lo studio riporta: Nella localizzazione degli aerogeneratori si dovranno escludere i siti caratterizzati da una acclività superiore al 15% nonché quelli per i quali vige il vincolo idrogeologico. Relativamente all’acclività, il progetto dell'impianto risulta indubbiamente coerente con tale vincolo essendo l'area prevista per l'installazione degli aerogeneratori una zona pianeggiante caratterizzata da una pendenza massima sempre inferiore ai 15%. Le aree nelle quali è prevista l'installazione dell'impianto non risultano gravate da vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. n. 3267/23.

Inammissibilità per analisi anemologica I risultati della rilevazione in situ effettuata tramite l'installazione di palo anemometrico per la misurazione della ventosità media annua a 70 m slm dimostrano l'ammissibilità del sito dal punto di vista anemologico. Inoltre, la Relazione sulla producibilità elettrica del sito a corredo del progetto preliminare e definitivo dell'impianto dimostra una producibilità elettrica annua superiore ai 200 GWh.

1.3.3 Pianificazione attuativa L’area non è interessata da pianificazione attuativa alcuna.

1.3.4 Piano di assetto idrogeologico PAI

L’area interessata dall'intervento ricade nel Sub bacino n.2 Tirso. Il territorio comunale di San Gavino è interessato da aree a rischio idrogeologico per pericolosità idraulica da molto elevata (Hi4) a moderata (Hi1). Tuttavia le aree presso le quali sono previste le installazioni degli aerogeneratori e degli altri elementi costituenti l'impianto non risultano mappate come aree caratterizzate da pericolosità idraulica.

1.3.5 Piano Forestale Ambientale Regionale PFAR

Il Piano Forestale Ambientale della Regione Sardegna divide il territorio regionale in distretti; l'area di interesse per il progetto proposto ricade nel Distretto 20 - Campidano. Il PFAR accanto ad una analisi del territorio condotta sotto diversi aspetti (paesaggistico,morfologico, vegetazionale, pedologico, uso del suolo), fornisce una sintesi degli istituti di tutela naturalistica e idrogeologica vigenti:

- Parchi regionali; - SIC, ZPS, Rete Natura 2000; - Oasi di protezione e cattura; - Rete ecologica regionale; - Altre aree di interesse naturalistico; - Aree soggette a vincolo idrogeologico; - Aree soggette ad erosione.

9 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Si evidenzia che l'area di interesse per il progetto del parco eolico di San Gavino non risulta interessata da nessuno degli istituti di tutela sopra elencati e riportati nel PFAR.

1.4 PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SAN GAVINO MONREALE

Nel seguito viene analizzata la coerenza dell'intervento con il PUC di San Gavino, nel cui territorio ricade interamente l'intervento.

Classificazione zone omogenee delle aree interessate dall'intervento: Dall'analisi della classificazione del territorio comunale in zone territoriali omogenee deriva che il progetto ricade interamente in Zona E - Agricola. Sono definite zone agricole le parti del territorio destinate all'agricoltura, alla pastorizia, alla zootecnia, alle attività di conservazione e di trasformazione dei prodotti aziendali, all'agriturismo, alla silvicoltura e alla coltivazione industriale dei legno. Il territorio agricolo del Comune di San Gavino è stato suddiviso. in base alle risultanze dello studio agronomico allegato al PUC, nelle sottozone E1, E2, E3, E5 così definite:

E1 - Aree di elevata suscettività all'uso agricolo, caratterizzate da una produzione agricola tipica e specializzata.

E2 - Aree di primaria importanza per la funzione agricolo-produttiva, in relazione al!'estensione, composizione e localizzazione dei terreni.

E3 - Aree che, caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario, sono contemporaneamente utilizzabili per scopi agricolo-produttivi e per scopi residenziali.

E5 - Aree marginali per attività agricola nelle quali viene ravvisata l'esigenza di garantire condizioni adeguate di stabilità ambientale. Comprende le parti del territorio destinate ad usi agricoli e zootecnici con particolari limitazioni derivanti dalla tutela idrogeologica. Il posizionamento degli aerogeneratori e degli ulteriori elementi che compongono il parco eolico interessano esclusivamente le sottozone E1, E2 ed E3. Non si ravvisano nelle disposizioni relative alle zone E1, E2 ed E3 norme in contrasto con la realizzazione dell'impianto in progetto.

CONVENZIONE CON IL COMUNE DI SAN GAVINO MONREALE:

La Società proponente Arteco Bau ha presentato nel mese di gennaio 2008 la richiesta al Comune di San Gavino Monreale per la realizzazione di un impianto eolico da ubicarsi interamente nel territorio comunale di San Gavino M.. A seguito di detta richiesta, il Comune, nella seduta di consiglio comunale n.07/2008, ha deliberato la manifestazione di interesse per l'intervento, precisamente per

10 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA la realizzazione di un parco eolico costituito da 41 aerogeneratori da posizionare in area agricola, in una zona ubicata ad ovest nord-ovest rispetto al centro abitato. Successivamente, in data 30/04/2008, la Società ha presentato la bozza di convenzione da stipularsi con l'Amministrazione comunale, regolante i rapporti tra le due parti (proponente /amministrazione comunale), in allegato alla quale sono stati comunicati inoltre i contratti di servitù stipulati tra la medesima società ed i proprietari dei terreni interessati dall'intervento. Il Comune di San Gavino Monreale, in data 09 maggio 2008, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 28, ha approvato la bozza di convenzione presentata dalla Società Arteco Bau, disponendo tuttavia una serie di condizioni, da integrare nella versione definitiva di detta convenzione, tra le quali si precisa che l'amministrazione comunale non dovrà procedere ad attivare alcun esproprio per pubblica utilità delle aree interessate dal parco eolico, ma nello stesso saranno comprese le sole aree di proprietà del proponente o concesse dai privati mediante regolare contratto stipulato dalle parti nei modi di legge. La stessa delibera da atto che per l'installazione del palo anemometrico per la definizione del regime anemologico a 70 m slt dovrà essere richiesta autorizzazione all'ufficio comunale competente al rilascio dell'autorizzazione edilizia; viene stabilito inoltre che la concessione edilizia per la realizzazione del parco eolico potrà essere rilasciata solo dopo l'acquisizione di tutti i pareri tecnici e amministrativi che disciplinano la realizzazione di tale tipologia di opera. L'autorizzazione per l'installazione del palo anemometrico è stata rilasciata dal comune di San Gavino M.,in data 31/12/08 con prot.n. 21257.

1.5 PROTOCOLLO D'INTESA CON LA REGIONE SARDEGNA

Protocollo di intesa stipulato in data 5/07/2007 tra la Regione Sardegna e ENEL S.p.A e allegato alla domanda di VIA.

1.6 TEMPI DI ATTUAZIONE DELL'INTERVENTO

Come riportato nel progetto definitivo allegato, i tempi di attuazione dell’intervento sono stimati in 24 mesi.

11 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Fotosimulazione Parco Eolico S.Gavino M.

2. QUADRO PROGETTUALE

2.1 OBIETTIVI, FINALITÀ E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PROGETTO

2.1.1 Premessa

Nell’ambito della ricerca di fonti energetiche alternative per la produzione d’energia elettrica, ed in particolare nel settore eolico per lo sfruttamento del vento quale fonte energetica rinnovabile e non inquinante, la ARTECO di Monaco di Baviera, ha condotto e sta conducendo diversi studi intesi ad individuare, sul territorio nazionale, siti di adeguate caratteristiche anemologiche analizzando la risorsa energetica disponibile servendosi, dal punto di vista tecnico e progettuale, di tecnici altamente qualificati e software dedicati. Il sito in oggetto, situato nel Campidano di Cagliari, ha precise caratteristiche che lo identificano come ideale in quanto i valori della velocità media del vento, già a 50 m s.l.t., superano abbondantemente i 5 m/s.

12 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA 2.1.2 Caratteristiche tecnologiche dell’impianto: dati e specifiche tecniche di riferimento Si riporta di seguito in maniera schematica, il principio di funzionamento di un aerogeneratore.

L’Energia cinetica del vento può essere convertita direttamente da un motore eolico (aerogeneratore) in energia meccanica all’albero di trasmissione e da questo, tramite il generatore, convertita in energia elettrica. Tipicamente un impianto eolico è costituito da più elementi essenziali:

- AEROGENERATORI - RETE DI COLLEGAMENTO INTERNA AL SITO IN MT - CABINA ELETTRICA IN MT - LINEE DI TRASMISSIONE IN MT - SOTTOSTAZIONE DI TRASFORMAZIONE MT/AT - VIABILITÀ DI SERVIZIO

2.1.3 Descrizione impianto Il parco eolico è connesso alla cabina di alta tensione, la quale ospita le protezioni e i dispositivi di sezionamento e misura delle linee, garantendo la sicurezza dell’impianto. La rete di collegamento interna, aerogeneratore - cabina MT-AT, verrà realizzata in cavo interrato con protezione supplementare ad una profondità max di 1,5 m.

Dati sintetici aerogeneratore L’aerogeneratore previsto è costituito da un rotore a tre pale, un moltiplicatore di giri e da un generatore, situati nella parte superiore di una torre d’acciaio di 80 metri di altezza, assicurata al terreno da un adeguata fondazione in cemento armato.

- Produttore NORDEX, tipo N90 – 2500 kW; - Potenza unitaria: 2500 kW; - Tensione 660 V; - Frequenza 50 Hz; - Velocità di rotazione : 9,6…16,9 giri/min; - Numero pale : 3; - Raggio del rotore : 43 m; - Tipo di sostegno : tubolare metallico; - Altezza da terra del rotore : 80 m; - Diametro alla base del sostegno tubolare: 4.04 m; - Fondazioni: piastra in C.A. dimensioni di 15m x 15m, completamente interrata ad una profondità massima di 3,4 m; - La superficie occupata dalla torre: circa 36 m2; - Piazzola di servizio: circa ; 50m x 50m = 2500 m2 13 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA L’aerogeneratore è costituito da più elementi: - la "Torre" o struttura di sostegno; - la Navicella o Gondola (struttura di alloggiamento o contenimento) al cui interno sono contenuti: - l’albero di trasmissione lento; - il moltiplicatore di giri; - l’albero di trasmissione veloce; - il generatore elettrico; - i dispositivi ausiliari. - il Rotore, costituito da un mozzo sul quale sono sistemate le pale; - il sistema di orientamento; - il sistema frenante; - i sistemi di controllo della macchina elettronici e meccanici; - il sistema di connessione alla rete.

3. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

Come previsto dall’ allegato 1 del DPCM 27.12.1988 lo Studio di Impatto Ambientale con riferimento al Quadro Ambientale considera le componenti naturalistiche ed antropiche interessate, le interazioni tra queste ed il sistema ambientale preso nella sua globalità.

Le componenti ed i fattori ambientali sono così intesi:

1 Atmosfera Qualità dell'aria e caratterizzazione meteoclimatica Acque sotterranee e acque superficiali (dolci, salmastre 2 Ambiente idrico e marine) 3 Suolo e sottosuolo Profilo geologico, geomorfologico e podologico Vegetazione, flora e Formazioni vegetali ed associazioni animali, emergenze 4 fauna più significative, specie protette ed equilibri naturali Complessi di componenti e fattori fisici, chimici e biologici tra loro interagenti ed interdipendenti, che 5 Ecosistemi naturali formano un sistema unitario e identificabile (quali un lago, un bosco, un fiume, il mare) per propria struttura, funzionamento ed evoluzione temporale 6 Salute pubblica Individui e comunità

7 Rumore e vibrazioni In rapporto all'ambiente sia naturale che umano

14 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Radiazioni ionizzanti e 8 In rapporto all'ambiente sia naturale che umano non ionizzanti Aspetti morfologici e culturali del paesaggio,interessate 9 Paesaggio e relativi beni culturali, identità delle comunità umane

Nella Sezione del Quadro di Riferimento Ambientale del SIA sono state individuate, analizzate e quantificate approfonditamente tutte le possibili interazioni del progetto con l’ambiente ed il territorio circostante. In questa sezione dello studio, in particolare, a partire dalla caratterizzazione e dall’analisi delle singole componenti ambientali, vengono descritti il sistema ambientale di riferimento e le eventuali interferenze con l’opera a progetto.

3.1 Considerazioni ambientali

Il progetto proposto trova una netta approvazione da parte della popolazione e delle amministrazione locali. Dal punto di vista di un minore impatto ambientale i principali motivi che hanno favorito le scelte decisionali per la realizzazione del parco eolico nel territorio del Comune interessato sono di seguito elencati:

- le emissioni sonore sono tali da non provocare fastidio o disturbo alle attività umane, dell’ambiente antropizzato nelle vicinanze dell’impianto o disturbo e deterioramento degli ecosistemi;

- l’installazione degli aerogeneratori consente un incremento dell’economia affiancandosi alle attività agricole e zootecniche a vocazione semi-intensiva;

Le infrastrutture viarie per garantire l’accessibilità sono quelle esistenti, e saranno adattate al tipo di trasporto, limitando l’uso del suolo; le migliorie apportate alla viabilità andranno a beneficio degli allevatori presenti nella zona.

3.1.1 Scelte progettuali

Le sostanziali motivazioni che hanno determinato la scelta delle soluzioni tecniche adottate riguardano la comparazione e la valutazione dei costi economici, tecnologici e soprattutto ambientali, cui si deve far fronte sia in fase di progettazione che di esecuzione dell’opera. Date le caratteristiche morfologiche del sito, la sua accessibilità, i risultati derivanti da indagini preliminari sulle carte, eseguite col programma “WindPRO“, da una indagine di mercato che ha campionato i principali prodotti attualmente disponibili sul mercato Europeo, è stato possibile individuare i vari tipi d’impianto che rispondevano alle esigenze del sito, puntando la scelta su un impianto dotato di un’elevata potenza nominale che riducesse: impatto ambientale, costi di trasporto, costi di costruzione. Si è giunti alla conclusione che nel sito interessato dall’intervento, l’impianto che meglio risponde alle esigenze progettuali, con costi di trasporto e costruzione compresi all’interno

15 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA dei range, che massimizzano il rapporto costi/benefici ed un ridotto impatto ambientale, è un impianto dotato di macchine tri-pala di ultima generazione della potenza di 2500 kW. Queste considerazioni hanno fatto ricadere la scelta su un una turbina di produzione danese che ha caratteristiche illustrate precedentemente. Le scelte adottate in merito al tipo di turbina trovano fondamento nel fatto che le turbine di grossa taglia come quelle utilizzate per il parco in oggetto minimizzano, a parità di potenza installata l’uso del territorio, a differenza di un impiego di macchine di piccola taglia che al contrario richiede un numero maggiore di macchine per raggiungere la medesima potenza prefissata. Il posizionamento delle turbine, per quanto possibile nelle vicinanze delle piste esistenti, consente di ridurre notevolmente la costruzione di nuove piste di accesso, riducendo gli sbancamenti che provocherebbero un ulteriore impatto sui luoghi. Nel contempo si ha una riduzione dei costi economici e ambientali. Nel paragrafo successivo verranno evidenziati i dati anemologici sui quali si basano le soluzioni tecniche adottate.

3.2 Dati anemologici

Dal punto di vista anemologico i terreni individuati per l’ubicazione del parco eolico, presentano delle caratteristiche altamente soddisfacenti, per intensità media del vento, direzione prevalente e frequenza. Tali caratteristiche sono fortemente correlate alla capacità produttiva del Parco. Per lo studio energetico si è utilizzato il programma di calcolo dedicato WindPRO mediante l’utilizzo del WAsP. I dati relativi alla distribuzione della velocità media del vento ottenuta con i suddetti programmi sono riportati in figura 1 dove si nota che i venti di maggiore intensità e frequenza sono quelli provenienti dal settore Ovest-Nord Ovest. La velocità media del vento a 50 m s.l.t. è pari a 5,9 m/s e a 80 m s.l.t. è pari a 6,6 m/s.

Parte fondamentale dello Studio di Impatto Ambientale è stata l’analisi delle componenti abiotiche (clima, suolo e acqua) e biotiche (flora e fauna) interessate. Successivamente sono analizzate le criticità nei confronti delle suddette componenti

3.3 COMPONENTI ABIOTICHE

Di seguito verranno descritte le componenti abiotiche clima, suolo e acqua.

3.3.1 COMPONENTE AMBIENTALE ARIA - IL CLIMA

Il clima dell'intera area in esame non si discosta da quello dominante nell'intero settore del medio Campidano di Cagliari, di tipo mediterraneo sub-arido. Precipitazioni

16 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA nevose e grandinate, sulle quali mancano serie di dati completi, sono da considerare del tutto eccezionali. Da un punto di vista generale, quindi, il clima di questa zona, non si discosta, dal tipo predominante in Sardegna con modeste escursioni termiche stagionali e con piovosità concentrata nei mesi invernali. In particolare, la posizione geografia e la vicinanza dal mare, consente un clima eccezionalmente mite accompagnato da una notevole serenità del cielo. Piovosità Sulla piana del Medio Campidano le precipitazioni sono alquanto scarse, le masse di aria umida occidentali, in genere superano l'area pianeggiante e scaricano il loro contenuto si acqua sui rilievi delle zone interne. I mesi più piovosi sono novembre e dicembre, con valori medi che vanno dai 71 mm ai 141 mm. Il periodo estivo, può presentarsi, a seconda dell'annata, completamente privo di precipitazioni, specialmente per i mesi di luglio e agosto, con il primo che risulta quello con un valore medio, per gli anni di osservazione, più basso in assoluto. In questi mesi, in presenza di irrilevanti precipitazioni, si instaura un periodo di elevata aridità. Temperatura

Per quanto concerne le temperature nella zona del Medio Campidano, nella quale ricade l'area oggetto di studio, queste non si discostano significativamente dal resto del territorio isolano, anche se si può osservare come la relativa vicinanza del mare e l'assenza di rilievi importanti, attenua sia gli eccessi di caldo che quelli di freddo. I mesi più freddi risultano essere gennaio e febbraio con medie mensili comprese tra 9,7°C e 10,3°C. In genere la primavera presenta medie intorno a 18°C, sempre però più basse di quelle registrabili per il periodo autunnale, che grazie al riscaldamento delle acque del mare, riesce a ottenere temperature più miti. A giugno inizia la stagione calda con temperature medie superiori a 21°C e il mese più caldo risulta essere agosto, durante il quale le medie mensili superano generalmente i 25°C.

3.3.2 COMPONENTE AMBIENTALE SUOLO

Caratteri geologici e stratigrafici dell’area interessata dalla fattoria eolica

L’intorno dell’area individuata dal progetto per la fattoria eolica è costituita da terreni alluvionali formatisi in periodi geologici diversi,in particolare le formazioni individuate sono così costituite: - Depositi alluvionali recenti ed attuali dell’Olocene. Si tratta di una piccola porzione individuata dalla carta, lungo il corso del Flumini Malu. Sono depositi formati da ghiaie, sabbie, limi e argille e relativi suoli.

17 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA - Depositi alluvionali antichi del Pliocene. Questi costituiscono quasi la totalità dell'area e sono costituiti da alluvioni ciottolose a matrice argilloso-sabbiosa ben costipate. Le litologie delle formazioni sinora descritte sono generalmente ricoperte da una coltre di suolo che maschera il substrato. In genere questa coltre di copertura è profonda e rispecchia le caratteristiche granulometriche delle litologie da cui è derivata.

3.3.3 COMPONENTE AMBIENTALE ACQUA

Caratteri geomorfologici e schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea La morfologia della Piana del Campidano è influenzata dall’assetto litologico e strutturale dei terreni che la costituiscono, in particolare l'area in esame, occupate dai depositi Pliocenici e Quaternari, risulta essere pianeggiante con quote variabili da 40 m a 50 m s.l.m. con lieve pendenza verso Nord. Nell’area in esame non sono stati individuati processi di modellamento in atto per quanto riguarda fenomeni di erosione, di sedimentazione e di massa quali frane e smottamenti. L’idrografia della regione è principalmente legata ai litotipi che la caratterizzano, poco permeabili, l'area è attraversata, in direzione SSE-NNO, dal Flumini Malu il quale ha principalmente tre affluenti (R. Mitza Pardu, Riu Trottu, Bia Montagesa) che, scorrendo in direzione SO-NE, assieme ad alcuni canali drenano l'area ad Ovest del Flumini Malu.

IMPATTO SULL'AMBIENTE GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO ED IDROGEOLOGICO Come rilevabile dai paragrafi precedenti l'area interessata dalla fattoria eolica è costituita da formazioni sedimentarie alluvionali e dai loro prodotti di alterazione. La morfologia del sito è una piana modellata dalle acque di ruscellamento le quali hanno inciso le linee di impluvio che drenano le acque meteoriche. La caratterizzazione idrogeologica dell'area in studio è legata al diverso grado di permeabilità dei depositi alluvionali ed è differenziata a seconda dell’età e della percentuale della frazione argillosa. La circolazione idrica sotterranea è quella tipica dei depositi alluvionali, per porosità, nei quali non è stata rinvenuta una falda freatica entro i primi 10 metri dal piano di campagna ed i terreni sono caratterizzati da una permeabilità variabile da bassa a semimpermeabile. Per quel che concerne l'effetto dell'opera in progetto sull'ambiente geologico ed idrogeologico si può affermare che questa determina effetti nulli o minimi. In particolare, si ritiene che siano nulli gli effetti su: - stabilità dei versanti; 18 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA - processi di erosione; - alterazione della circolazione idrica sotterranea; - vulnerabilità dell'acquifero.

3.4 COMPONENTI BIOTICHE

3.4.1 CARATTERISTICHE VEGETAZIONALI E USO DEL SUOLO

Area di intervento La zona di intervento ancora negli anni 50 e fino agli anni 60, aveva un assetto territoriale non dissimile da altri centri del Campidano di Cagliari, della parte pianeggiante Marmilla di Sanluri o della Trexenta, caratterizzata da un paesaggio fortemente nudo e piatto peculiare di una economia tipicamente contadina e cerealicola. Nonostante il successivo e progressivo abbandono delle attività agricole e i conseguenti e numerosi interventi, a partire dagli anni 20, di bonifica e di sistemazione agricola e a seguito di numerosi interventi di forestazione produttiva a eucaliptus (utilizzato anche per le fasce frangivento, che in questa regione si sviluppano per molti chilometri) si coglie ancora, arrivando da Pabillonis, tra il verde delle colture foraggere e gli acquitrini delle risaie, la passata dominanza della cerealicoltura che, nei secoli, ha imposto il sacrificio di qualunque forma di vegetazione. Attualmente solo il 50% del territorio è coltivato, la restante parte è incolto. Negli ultimi decenni, con la grande disponibilità di acqua è stata introdotta la coltivazione del riso che è andata affermandosi sia in termini di resa per ettaro che di qualità. Notevole è la coltivazione di foraggere, soprattutto medica e, in quantità minore trifoglio. L’area sui cui insisterà l’impianto in oggetto è occupata principalmente da risaie. Il terreno delle risaie nel corso della stagione irrigua è totalmente sommerso dall’acqua mentre nella parte finale del ciclo colturale, si toglie l’acqua dalle risaie, per favorire il completamento della maturazione e consentire l’asciugamento del terreno. Le condizioni ambientali nella risaia, sono soggette a drastici e repentini mutamenti, anche notevoli, che spesso compromettono le condizioni di vita di molteplici esseri viventi o di intere cenosi. Aspetti fortemente negativi sull’ambiente assumono i ripetuti trattamenti chimici per la lotta alle malerbe e ai parassiti animali in quanto fattori di inquinamento della sola risaia comporta anche il rilascio di sostanze chimiche nell’ambiente circostante e nei corsi d’acqua.

3.4.2 ASPETTI FAUNISTICI

19 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA La presenza, nei secoli scorsi di una grande varietà di habitat ha consentito l'insediamento di una grande diversità di animali che tuttavia sono scomparsi progressivamente dalla zona in oggetto parallelamente all'insediarsi dell'attività umana che ha trasformato la pianura del Campidano a un ambiente fortemente nudo e piatto, privo di qualunque forma di vegetazione arborea, ostile alla gran parte di vita animale. L'esemplificazione del sistema ecologico della piana del Campidano si rispecchia sulla fauna che comprende un numero certamente minore di specie animali rispetto ad ambienti ecologici molto più complessi presenti in montagna quali il bosco, la macchia, la gariga etcc... Tuttavia, la vicinanza dell'area in oggetto alla montagna, Linas, fa si che molte specie, sopratutto rapaci diurni, estendono la loro zona di caccia al limitare del bosco e delle zone agricole di pianura per la presenza di numerose specie che costituiscono la loro principale fonte alimentare. Tra i mammiferi predatori, quello di maggiore taglia è rappresentato sicuramente dalla Volpe, (Vulpes vulpes Ichnusae L.). Altri mammiferi importanti per diffusione e per la caccia sono il Coniglio (Orictolagus cuniculus L.), molto diffusa, è la Lepre (Lepus capensis L.), più rara della precedente, mentre è ptipica la presenza del Riccio selvatico (Erinaceus europaeus L.). Nell'area in oggetto sono inoltre riscontrabili tre specie di insettivori: la Cocidura rossiccia o Toporagno rossiccio (Cocidura russula Hermann), la Cocidura odorosa o toporagno odoroso (Cocidura suaveolens Pallas), e il Mustiolo o Cocidura etrusca (Suncus etruscus Savi). Molto più diffusi risultano tuttavia il Topo selvatico o Topolino dei campi (Apodemus sylvaticus L.) e , in prossimità degli ovili, stalle, fienili, magazzini o costruzioni in generale, il Topolino domestico (Mus musculus L.). Gli uccelli presenti nella zona interessata al progetto sono sopratutto quelli che si nutrono di semi o di insetti oppure predatori e, uccelli il cui habitat è limitato a fiumi o canali. La realizzazione del Parco Eolico previsto in progetto non riveste alcuna particolare importanza per i siti di Rete Natura 2000 in quanto l'ubicazione dell'area interessata è fuori dei SIC più prossimi. I Siti di Importanza Comunitaria ricadenti nella zona di intervento, sono inoltre situati fuori dalla più vasta area di studio che si estende dal centro del Parco Eolico con raggio di circa 8 chilometri.

Nel complesso l’attività dell’esercizio produttivo non presenta alcun effetto negativo sulle specie presenti nella zona in oggetto, non è data infatti evidenza di spostamenti gregari di volatili o altri animali durante le fasi di ricerca del cibo.

20 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA

4. ANALISI E VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE

4.1 LE CRITICITA’ NEI CONFRONTI DEL QUADRO ABIOTICO

4.1.1 Gli effetti sul sistema clima in fase di costruzione

Nel corso della fase di realizzazione dell’opera, ed in particolare durante le azioni di scavo si potranno produrre polveri, con un peggioramento temporaneo della qualità dell’aria, nelle immediate adiacenze delle piazzole dove andranno posizionate le turbine. Lo stesso problema potrà verificarsi lungo la viabilità di servizio in conseguenza del transito dei mezzi di servizio e di trasporto dei materiali e delle parti delle turbine. Per ridurre la produzione delle polveri si possono comunque prendere i provvedimenti come opportunamente specificato nel Piano di Sicurezza del progetto.

4.1.2 Gli effetti sul sistema clima in fase di esercizio

La realizzazione dell’impianto non determina infatti variazioni sul microclima che caratterizza l’area. La qualità dell’aria non viene alterata in quanto non vengono introdotte nell’atmosfera significative quantità di calore o ne viene variata l’umidità. In generale, in fase di esercizio il sistema interagisce poco significativamente con il sistema clima. Si sottolinea inoltre che la realizzazione dell’intervento in esame, al pari delle altre centrali a fonte rinnovabile, può contribuire alla riduzione delle emissioni responsabili del

21 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA drammatico progressivo acuirsi dell’effetto serra su scala planetaria nonché contribuire al miglioramento generale della qualità dell’aria.

4.1.3 Gli effetti sul sistema geologico in fase di costruzione

L’analisi del quadro geologico esclude che il sito sia interessato da fenomeni sismici e vulcanici in atto, da condizioni di instabilità morfologica e da ogni altro processo geodinamico in misura tale da compromettere la stabilità dell’area o le condizioni di stabilità dell’opera in progetto.

4.1.4 Gli effetti sul sistema geologico in fase di esercizio

Il sistema geologico non risentirà della presenza dell’impianto in fase di esercizio in quanto non esistono azioni svolte dal sistema progettato agenti con energie tali da modificare pur minimamente assetti geologici o strutturali.

4.1.5 Gli effetti sul sistema idrografico in fase di costruzione

Il sistema idrografico verrà interessato in fase di costruzione in modo minimale in quanto in tale fase potrebbero essere resi disponibili al ruscellamento materiali di granulometria ridotta derivanti dagli scavi, dal traffico o dallo scoticamento di alcune aree interessate dalle operazioni.

4.1.6 Gli effetti sul sistema idrografico in fase di esercizio

In fase di esercizio, le interferenze con il sistema idrografico saranno minimizzate se non insignificanti, in quanto anche il solo traffico di servizio è ridotto al transito di alcuni veicoli al giorno. Le aree messe a nudo in fase di costruzione saranno a questo punto debitamente inerbite e tutte le superfici messe a nudo precedentemente saranno debitamente sistemate.

4.1.7 Gli effetti sul sistema idrogeologico in fase di costruzione

Il sistema idrogeologico non subisce particolari influssi da progetto nella forma proposta.

4.1.8 Gli effetti sul sistema idrogeologico in fase di esercizio

Il sistema dei cavidotti interrati e della viabilità posizionati sul crinale non costituisce impedimento al deflusso superficiale e altresì, non costituisce ostacolo al deflusso sotterraneo delle acque.

22 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA 4.1.9 Gli effetti sul sistema morfologico in fase di costruzione

Il sistema delle forme e dei processi agenti sui suoli e sui corsi d’acqua presenti nell’area è interessato marginalmente dall’intervento.

4.1.10 Gli effetti sul sistema morfologico in fase di esercizio

Il sistema in fase di esercizio avrò interferenze quasi nulle con il sistema morfologico.

4.1.11 Gli effetti sul sistema pedologico in fase di costruzione

Il sistema pedologico verrà interessato in fase di costruzione dalla sottrazione temporanea delle superfici costituenti l’area di sedime dei singoli generatori. Il sistema dei cavidotti verrà interrato in sede viaria o in adiacenza ad essa riducendo così il consumo di nuove superfici.

4.1.12 Gli effetti sul sistema pedologico in fase di esercizio

In fase di esercizio una parte dell’area interessata dal sedime verrà resa nuovamente disponibile con la ricopertura del plinto di fondazione, consentendo la ricrescita della vegetazione e recuperando una parte delle superfici sottratte.

4.2 LE CRITICITA’ NEI CONFRONTI DEL QUADRO BIOTICO

4.2.1 - Gli effetti sul sistema vegetazionale in fase di costruzione

Gli effetti della realizzazione del parco eolico sulla vegetazione saranno circoscritti spazialmente alle aree indicate nel progetto, comprendenti anche le superfici di cantiere. I principali effetti su sistema vegetazionale in fase di costruzione sono quelli legati alla sottrazione di superfici e quindi alla sottrazione di una parte della vegetazione a macchia, anche in corrispondenza delle nuove varianti alla viabilità. La vegetazione sottratta è costituita principalmente dalle forme vegetazionali caratteristiche delle risaie e secondariamente da arbusti. Non si prevede alcuna ricaduta sugli ambienti e sulle formazioni vegetali circostanti, potendosi escludere effetti significativi dovuti alla produzione di polveri, all’emissione di gas di scarico o al movimento di terra.

4.2.2 - Gli effetti sul sistema vegetazionale in fase di esercizio

In fase di esercizio la coltre si suolo distesa sulle aree di sedime consentirà una ripresa della vegetazione arbustiva e un elevato grado di biopermeabilità.

23 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Corre l'obbligo di precisare che il terreno impegnato, dovrà essere agevolmente e integralmente restituito al suo stato originario al termine dell’esercizio dell'impianto.

4.2.3 - Gli effetti sul sistema faunistico in fase di costruzione

La fauna presente nell’area, descritta nello studio, è peraltro avvezza ad una frequentazione antropica elevata. L’intervento progettato non introduce in fase di costruzione particolari disturbi se non quelli legati alla produzione di rumore da parte dei mezzi meccanici e nel corso degli scavi delle opere di fondazione. In particolare, per quanto concerne gli spazi aerei occupati dall’avifauna e dai mammiferi volanti, non sono previsti impatti significativi durante lo svolgimento delle attività di messa in opera in quanto sia la movimentazione dei macchinari, le emissioni sonore e la sottrazione di ridotte porzioni di territorio a seguito della realizzazione delle piazzole, non avranno nessuna influenza sui movimenti aerei di migrazione o spostamenti a lungo raggio tra le zone umide circostanti. Si prevede un moderato disturbo durante la sistemazione delle strutture fuori terra, quali le torri ed i rotori.

4.2.4 - Gli effetti sul sistema faunistico in fase di esercizio

In fase di esercizio la fauna interferirà, nel complesso, con i soli aerogeneratori in quanto la viabilità era sostanzialmente esistente ed il sistema dei cavidotti è interamente interrato. Gli impatti da collisione ipotizzabili in base all’analisi faunistica possono essere in parte mitigati, almeno per quanto riguarda le specie più soggette a tale impatto, come i rapaci e migratori diurni in genere, incrementando la visibilità dei rotori.

4.2.5 - Gli effetti sul sistema antropico in fase di costruzione

Gli effetti sul sistema antropico, in fase di costruzione, sono similari a quelli sul sistema faunistico, fatti salvi gli aspetti positivi connessi all’incremento dell’attività lavorativa ed alle ricadute economiche.

4.2.6 - Gli effetti sul sistema antropico in fase di esercizio

In fase di esercizio il sistema antropico risentirà dell’intrusione visiva, dell’occupazione di alcune unità lavorative e della positiva disponibilità per le casse comunali degli introiti derivanti dai canoni per l’uso delle superfici che porteranno un miglioramento nella gestione delle opere pubbliche. L’intrusione acustica, graverà significativamente solo in ambiti di forte prossimità dell’impianto.

24 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA L’intrusione visiva graverà sulla popolazione circostante alla piana del Campidano in modo disomogeneo.

4.2.7 - Gli effetti sul sistema paesaggistico in fase di costruzione

I principali effetti sul sistema paesaggistico derivano dall’alterazione della continuità della copertura vegetale per l’apertura delle fondazioni. Tale intrusione verrà ad essere quasi totalmente ridotta con la chiusura degli scavi e la loro ricopertura con il suolo che consentirà una “cicatrizzazione” delle lacune nella copertura vegetale. L’apertura di nuova viabilità sono sostanzialmente impercettibili e non saranno evidenti in quanto caratterizzate da ridottissimi scavi.

4.2.8 - Gli effetti sul sistema paesaggistico in fase di esercizio

In fase di esercizio la coltre di suolo distesa sulle aree di sedime consentirà una ripresa della vegetazione ed una ripresa della continuità della copertura vegetale. L’intrusione visiva costituita dall’inserimento dei generatori è valutabile nelle riprese e nelle simulazioni appositamente predisposte. L’analisi paesaggistica è stata effettuata attraverso la descrizione del paesaggio a livello di area vasta, la caratterizzazione dell’opera in progetto rispetto alle possibili interferenze con il paesaggio ed infine verificando quantitativamente il grado di percezione dell’opera dai principali punti visuali. Lo studio condotto ha evidenziato che il parco eolico in oggetto non ha ricadute negative significative sull’unità di paesaggio in cui è inserito.

25 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA

5. ANALISI INCIDENTALE DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO IN RIFERIMENTO ALLE FASI DI TRASPORTO, ESERCIZIO E DISMISSIONE DELL’OPERA.

Sono stati analizzati gli aspetti e le problematiche inerenti il trasporto delle apparecchiature e dei componenti dell’impianto e i possibili impatti sulle arterie stradali, il condizionamento del traffico veicolare, l’impatto sulle popolazioni locali dovuti al passaggio dei mezzi eccezionali.

5.1.1 - Rete Viaria

L’attuale configurazione infrastrutturale e la collocazione baricentrica del parco eolico in questione fornisce una gamma articolata di alternative riguardanti le più efficienti modalità di trasferimento delle apparecchiature in questione verso il sito del Parco eolico in oggetto.

5.1.1.1 - Scelta del percorso

La scelta dei percorsi sarà articolata in più fasi, il passaggio tra le fasi sarà caratterizzato dal cambio di mezzo o di percorso, delle parti dell’impianto.

5.1.2 - Compatibilità dei porti con questo tipo di trasporto Da un’indagine eseguita presso gli uffici della capitaneria di porto di Cagliari, fatta subito dopo aver dimensionato l’impianto, è emerso che il porto di Cagliari è idoneo all’attracco e scarico, di navi che trasportano questo tipo d’impianto.

5.1.3 - Dismissione

La vita media di un parco eolico si attesta intorno ai 30 anni. Infatti le convenzioni sul diritto di superficie stipulate tra la società proponente il progetto e i proprietari pubblici e/o privati prevedono una durata contrattuale di tale entità. Trascorso tale periodo la concessione può essere rinnovata, in caso negativo il parco verrà dimesso e gli operatori restituiranno il terreno nelle stesse condizioni in cui è stato loro concesso. Gli inerti e i materiali di risulta dalla dismissione sono non inquinanti e completamente riciclabili.

5.1.4 - Opere civili

5.1.4.1 - Strade e piste interpoderali

Attraverso una sufficientemente fitta rete di strade comunali è possibile raggiungere gran parte delle macchine previste. Nel complesso quindi non si rende necessaria la realizzazione di nuove strade, ma semplicemente la creazione di brevi tratti di piste sterrate all’interno delle singole proprietà 26 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA che ospitano le turbine, il tutto per dare accesso ai camion per il trasporto delle attrezzature, dei materiali e dei mezzi ausiliari e alle gru che innalzeranno gli elementi per assemblare l’impianto. Quando l’installazione degli aerogeneratori e del resto dei suoi elementi sarà conclusa, qualora di disturbo per l’utilizzo dell’area, si procederà allo smantellamento delle piste, ed in ogni caso al recupero delle zone interessate, rimettendo la terra vegetale e procedendo al ripristino vegetale “ante operam”. Al fine di agevolare il transito dei mezzi di cantiere ed in particolar modo per agevolare il trasporto delle pale e della torre di sostegno, per le strade comunali di primaria importanza, si prevede un reintegro della massicciata superficiale, la sistemazione delle cunette laterali di scolo e la bitumatura superficiale, mentre per quelle di secondaria importanza il solo ripristino della massicciata superficiale.

5.2 Valutazione dei suoli nelle aree di intervento

Per quanto concerne i terreni su cui è stato ipotizzato l’impianto eolico,i suoli

incontrati sono caratterizzati da uno spessore buono. Tali suoli sono compatibili con

l’impianto in progetto.

6. CARATTERISTICHE DELL’IMPATTO AMBIENTALE

6.1 - PORTATA DELL’IMPATTO (AREA GEOGRAFICA E DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE INTERESSATA)

La portata dell’impatto risulta nel complesso limitata se riferita all’intorno territoriale. Infatti gli impatti potenzialmente realizzabili, descritti nelle sezioni precedenti, possono produrre effetti apprezzabili esclusivamente su un’area definita e limitata alle pertinenze dell’opera, alle aree da cui è visibile il sistema dei manufatti. Sono da considerare dunque minimi gli impatti diretti sulla popolazione civile. La probabilità di creare impatti negativi sul sistema ambientale è da considerarsi estremamente ridotta.

6.2 - DURATA, FREQUENZA E REVERSIBILITÀ DELL’IMPATTO

Gli impatti legati alla possibile realizzazione di incidenti potranno essere minimizzati grazie all’attuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione contenute nello Studio di Impatto Ambientale. 27 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA La durata degli impatti in fase di costruzione è legata al cronoprogramma dei lavori, contenuto nel progetto, mentre la durata dell’esercizio dell’impianto nelle condizioni di progetto è di circa 20 anni.

6.3 EMISSIONI ACUSTICHE

Il rumore emesso dagli impianti eolici ha due origini diverse: - l’interazione della vena fluida con le pale del rotore in movimento che determina il rumore aerodinamico, minimizzabile in sede di progettazione e realizzazione delle pale; - i componenti rotanti (il moltiplicatore di giri e generatore elettrico). Anche in questo caso, il miglioramento della tecnologia ha permesso una riduzione notevole del rumore, che viene circoscritto il più possibile alla navicella con l’impiego di materiali fonoassorbenti. Una distanza di poche centinaia di metri è sufficiente a smorzare sensibilmente il disturbo sonoro generato. L’attuale tecnologia consente di ottenere, nei pressi di un aerogeneratore, livelli di rumore estremamente contenuti rispetto a macchine di generazioni precedenti. Inoltre, nelle condizioni di vento operative, il rumore di fondo raggiunge valori tali da mascherare, quasi completamente, il rumore prodotto dalle macchine. L’impatto acustico dell’impianto è analizzato nel § 8.10.7 dello studio di impatto ambientale.

7. LE MATRICI DI VALUTAZIONE

Le matrici di valutazione nascono a seguito dello studio dei possibili impatti relativamente a inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo, rumore, vibrazioni, luce e calore, radiazioni, ecc. risultanti dalla realizzazione e dall’esercizio dell’impianto proposto. A seguito dell’analisi del settore analizzato è stato possibile esprimere anche dei giudizi sintetici, che pur se discrezionali possono consentire una buona valutazione degli Impatti della nostra opera. L’approccio metodologico utilizzato si basa sul modello di analisi matriciale a doppia entrata. La matrice sarà definita da colonne e righe. Nelle colonne saranno inserite le macrostrutture, in cui è diviso l’intera realizzazione dell’impianto e che danno un impatto sulle componenti ambientali, che costituiranno le righe della matrice. Si procederà pertanto ad individuare tali macrostrutture, a valutare su quali fattori incideranno e stimarne l’effetto. In conclusione verrà redatta la matrice. Si riportano di seguito le matrici di valutazione:

Matrice valutazione – Preparazione del cantiere

28 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA

Matrice di valutazione – Fase di esercizio

I valori attribuiti sono i seguenti:

29 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA

Spiegazione dei termini della legenda dei Valori degli Impatti:

Irreversibile – Si intendono quegli effetti sul Settore considerato che causano una irreversibilità termodinamica o impossibilità al ripristino delle condizioni originali. Per es. L’abbattimento di una foresta sul fattore suolo o l’apertura di una cava con perdita delle caratteristiche paesaggistiche originarie.

Altamente negativo – Tutti quegli impatti che determinano un degrado delle caratteristiche originarie del settore con possibilità del recupero delle stesse solo dopo l’eliminazione delle cause. Per es. L’emissione di gas nell’atmosfera di un impianto chimico.

Negativo – Influenze sul settore che ne determinano una costante modifica e che possono essere diminuite ma non annullate con interventi di mitigazione come creazione di vegetazioni filtro, barriere fonoassorbenti o fitodepurazione su corsi d’acqua dove l’opera crea inquinamento locale.

Significativo – Interferenza dell’opera sul settore significativa ma che non ne altera sostanzialmente le caratteristiche funzionali o visive per entità dell’intervento o per distanza o influenza sul settore. Per es. Vibrazioni o rumori che influiscono in un centro abitato che siano comunque sotto le soglie in decibel di tolleranza. Lieve - Azione su un settore non rilevabile direttamente ma valutabile da analisi strumentali e indagative che comunque vengono assorbite dal settore nel lungo periodo o comunque di lieve entità . Per es. scarico di prodotti su un suolo con totale degrado degli stessi prima del contatto con le falde idriche (in questo caso solo le analisi della falda possono fare esprimere sulla lievità dell’impatto). Nullo o indifferente – Azione dell’opera sul settore assolutamente non rilevabile ne nel breve ne nel lungo periodo o per l’entità dell’opera o per la distanza dal fattore. Costruzione di un manufatto a distanza da un bosco assolutamente non influente.

30 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Leggermente Positivo – Incidenza sul settore che ne determina un lieve recupero funzionale o visivo. Per es. uso di filtri in impianti di emissione di prodotti liquidi o gassosi nell’ambiente che abbattono parzialmente gli inquinanti. Positivo – Azione sul settore sostanzialmente migliorativa che tende a modificarne le caratteristiche originarie nel lungo periodo. Per es. Eliminazione di specie forestali non autoctone con sostituzioni di specie da semenzai autoctoni. Più che Positivo – Azione sul settore simile alla prima ma con influenza sullo stesso più marcata per entità dell’intervento o per vicinanza sul settore. Buono – Opera o intervento che interferiscono sul settore in maniera sostanziale migliorandone le caratteristiche funzionali, qualitative o paesaggistiche. Per es. Recupero naturalistico di una cava (il recupero non è assoluto perché le originarie condizioni ecosistemiche e /o morfologiche sono andate perse). Ottimo – Azione dell’opera o intervento sul settore che ne genera un recupero pieno e assoluto anche in prospettiva di lungo periodo. Per es. eliminazione di precedenti manufatti come nelle cementificazione di sistemi idrici naturali.

Sia in fase di costruzione che in fase di esercizio la matrice riassuntiva mette in evidenza che gli impatti sono tutti non significativi e compatibili.

8. VALUTAZIONE FINALE DELL’IMPATTO AMBIENTALE

8.1 - GIUDIZIO COMPLESSIVO SULL’INTERVENTO

Sulla sorta della analisi effettuata non sono ravvisabili elementi di incompatibilità generica.

Sarà comunque cura dell’esecutore degli interventi provvedere al puntuale rispetto del progetto così come proposto al fine di ridurre l’interferenza locale con gli habitat ed i processi naturali.

9. CONCLUSIONI

Nei capitoli precedenti è stato esposto il Progetto Definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale di un parco eolico composto da 41 aerogeneratori di ultima generazione.

31 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA Secondo le metodiche consolidate sono state evidenziate le caratteristiche progettuali e le eventuali interazioni con l’ambiente. I dati specifici dell’impianto, di seguito riportati, permettono di esporre alcune considerazioni di non trascurabile importanza. ƒ Numero totale di aerogeneratori: 41; ƒ Potenza singolo aerogeneratore: 2.500 KW; ƒ Potenza specifica installata: 1/2,5 = 0,4 aerogen/MW; ƒ Potenza totale installata : 2.500x41 = 102,5 MW; ƒ Superficie specifica occupata: 36 m2/aerogen.; ƒ Intensità specifica di installazione: 2.500/36= 59.4 kW/m2;

Come è facile notare, il Parco Eolico in oggetto realizza, sulla base delle caratteristiche sopra riportate, una intensità di occupazione e di consumo territoriale altamente soddisfacente e del tutto in linea coi contenuti del recente “Progetto di Piano Energetico Regionale”. Sulla base di quanto esposto bisogna però ancora ricordare che la produzione di energia elettrica tramite lo sfruttamento del vento presenta l’indiscutibile vantaggio ambientale di non immettere nell’ecosistema sostanze inquinanti sotto forma di gas, polveri e calore, come invece accade nella termogenerazione che usa i derivati del petrolio o, addirittura, elementi a rilevanza radioattiva così come nel caso della produzione di energia elettrica tramite la fissione nucleare.

Come osservato precedentemente, l’uso dell’impianto proposto realizza un vero e proprio disimpatto ambientale se letto sotto la prospettiva della diminuzione di inquinanti nel campo della produzione dell’ energia elettrica, ponendo in essere nel contempo altri benefici di tipo indiretto riconducibili alla diversificazione delle fonti energetiche nell’ambito nazionale e soprattutto regionale, e contribuendo al raggiungimento di quei margini di indipendenza energetica, così drammaticamente all’ordine del giorno. Per quanto riguarda il bilancio energetico relativo alla costruzione, installazione, mantenimento in esercizio e smantellamento delle turbine, i moderni aerogeneratori, sotto condizioni di vento normale, impiegano tre mesi di esercizio per recuperare tutta l’energia spesa. Per quanto riguarda i benefici occupazionali che possono essere collegati alla realizzazione e alla gestione di un impianto eolico, questo, così come tutte le altre tecnologie che utilizzano fonti di energia rinnovabili, è caratterizzato da elevati costi di investimento e ridotti costi di gestione e manutenzione.

32 Studio di Impatto Ambientale – Parco eolico San Gavino Monreale ‐ SINTESI NON TECNICA A parità di costo dell’energia prodotta tale specificità può essere trasformata in occupazione, in quanto viene a sostituire valore aggiunto al combustibile utilizzato negli impianti convenzionali. L’occupazione nel settore eolico è massimamente associabile alle seguenti attività: costruzione, installazione, gestione e manutenzione. Nel caso specifico, l’occupazione associata alla costruzione delle macchine è circa quattro volte maggiore di quella generata dall’installazione e dalla gestione degli impianti. Infine, per quello che concerne l’impatto economico dell’investimento, è molto importante segnalare che, per quanto riguarda il capitale di rischio impiegato per la realizzazione del parco eolico, il flusso degli investimenti sarà esclusivamente di provenienza estera. Come è facile osservare, questa condizione realizza un ulteriore beneficio per il sistema economico sia regionale, sia nazionale.

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