AHLSTROM S.p.A. Stabilimento Inferiore di Mathi

SCHEDA INFORMATIVA SUI RISCHI D’INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI ai sensi del D. Lgs. 17 agosto 1999, n.334, Allegato V e s.m.i

Gennaio 2014

SCHEDA INFORMATIVA SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

Sezione 1

NOME DELLA SOCIETÀ: AHLSTROM ITALY S.p.A.

STABILIMENTO O DEPOSITO DI: Stabilimento Inferiore MATHI CANAVESE (TO)

Via Stura 98 Mathi Canavese (TO)

PORTAVOCE DELLA SOCIETÀ: (se diverso dal Responsabile)

LA SOCIETÀ HA PRESENTATO LA NOTIFICA PRESCRITTA DALL’ART. 6 DEL D. Lgs. 334/99: 

LA SOCIETÀ HA PRESENTATO IL RAPPORTO DI SICUREZZA PRESCRITTO DALL’ART. 8 DEL D. Lgs.  334/99:

RESPONSABILE DELLO Gestore STABILIMENTO: Dr. Ing. Cellai Fabio

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Sezione 2

Ente Indirizzo Telefono

Ministero Via Cristoforo Colombo dell’Ambiente 00147 - ROMA

Regione Piemonte Via Principe Amedeo, 17 10123 - TORINO

Provincia di Torino Corso Inghilterra, 7/9 10138 - TORINO

Comune di Mathi Via Domenico Borla 25 10075 - TORINO

Prefetto di Torino P.zza Castello, 205/199 10124 - TORINO

Comitato Tecnico Strada del Barrocchio, 71/73 Regionale 10095 – (TO)

Comando Provinciale Corso Regina Margherita, 330 Vigili del Fuoco 10143 - TORINO

ARPA Piemonte Via Pio VII, 9 10135 Torino

AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI AMBIENTALI

A seguito della scissione societaria del 23/05/2013 lo Stabilimento Inferiore e parte dello Stabilimento Superiore ex Ahlstrom S.p.A. hanno modificato la propria Ragione Sociale in “Ahlstrom Italy S.p.A.” e la restante parte dello Stabilimento Superiore è diventata Munksjo Italia S.p.A..

La Società Ahlstrom Turin S.p.A ha ottenuto: o l’Autorizzazione Integrata Ambientale - I.P.P.C (n.195- 210557/2004) il 02.08.2004, rilasciata dalla Provincia di Torino o l’A.I.A. a seguito di modifica sostanziale (n. 93-41491/2011) del 15.11.2011 o la certificazione ISO 14001 (ultimo aggiornamento 12.04.2011) o il Certificato EMAS (n. I – 000397) il 15.12.2005

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o l’Aggiornamento certificato EMAS (n. I-000397) del 31.03.2011 o la Certificazione OHSAS 18001 del 06/03/2012 o il CPI per la parte di stabilimento che non ha subito modifica con il progetto di ampliamento 2011; documento n° 2149 del 16.11.2011. In data 15.11.12 è stata inoltrata la richiesta di rilascio per la sezione di impianto, oggetto di ampliamento.

Con D.D. n. 28-19176 del 03/05/2013 si è provveduto all’aggiornamento per modifica non sostanziale e Variazione di titolarità della Autorizzazione Integrata Ambientale in favore della società Ahlstrom Italy S.p.A..

Per il CPI dello Stabilimento Inferiore Ahlstrom Turin S.p.A. (comprensivo della richiesta di rilascio per la sezione di impianto oggetto di ampliamento), Rif. Pratica VV.F. n° 2149, è stata presentata in data 27.05.2013 Dichiarazione per voltura ad Ahlstrom Italy S.p.A.

Le altre certificazioni di Ahlstrom Turin S.p.A. sono state volturate in favore di Munksjo Italia S.p.A..

La società Ahlstrom Italy S.p.A., per lo Stabilimento Inferiore e la parte dello Stabilimento Superiore di propria pertinenza, è stata certificata UNI EN ISO 14001:04 in data 03/10/2013 ed ha aderito al Regolamento Emas III; La Società Ahlstrom Italy S.p.A. ha adottato anche un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL), secondo lo standard OHSAS 18001:07 in data 05/08/2013

Sezione 3

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ’ SVOLTE NELLO STABILIMENTO

Lo stabilimento Ahlstrom Italy S.p.A. produce alcuni tipi di carta adatti ad utilizzi specifici, quale la carta da filtro utilizzata nel settore automobilistico, nonché alcuni tipi di tessuto non tessuto (TNT). A questo scopo viene utilizzato un impianto di impregnazione nel quale si realizzano processi di impregnazione al fine di ottenere una carta avente una particolare consistenza chimica e strutturale, derivatele dalla reticolazione di resine impregnanti.

L’impianto è suddiviso nelle seguenti sezioni:

- Approvvigionamento e stoccaggio materie prime - Reparto miscelazione resine (Cucina resine); - Reparto macchine impregnatrici (Impregnatrice 1, 2 e 3); - Reparto per la preparazione di additivi (Cucina IO); AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 4

- Impianto per il recupero del metanolo dall’impregnatrice 1 (Recuperatore di metanolo, attualmente non in utilizzo) - linee di evacuazione fumi e Post-combustori;

Lo Stabilimento stocca resine fenoliche, melamminiche, metanolo e polveri e, in piccoli quantitativi, olii diatermici ed altri prodotti classificati come pericolosi. Tutti i prodotti sono stoccati in aree protette da bacini di contenimento e sistemi antincendio.

I processi che utilizzano i prodotti pericolosi sono essenzialmente processi di miscelazione (all’interno delle cucine) e processi di impregnazione della carta. Sono presenti n. 3 linee di impregnazione. Sulla linea Impregnatrice 1 è presente un impianto di recupero del solvente (al momento della presente comunicazione non in utilizzo).

Gli scarichi in atmosfera sono trattati mediante due postcombustori.

Tutti i piazzali e le aree di transito sono impermeabilizzate al fine di garantire una completa tutela dell’ambiente. Le reti di scarico dei pluviali sono dotate di vasca di emergenza per intercettare eventuali prodotti inquinanti.

Entro 5 km dallo stabilimento rientrano l’intero territorio del comune di Mathi, , Nole, , Villanova e parte del territorio di Ciriè, S. Carlo, , Lanzo, .

Nella Tabella seguente, si riportano inoltre le vulnerabilità territoriali presenti in un raggio di 5 km e la relativa categoria ai sensi del DM 09/05/01 (dati aggiornati al 2007):

Distanza indicativa Categoria Vulnerabilità territoriale dallo Stabilimento Direzione territoriale DM (m) 9/5/2001 Scuola Materna Statale – Via Roma, 1600 SO B2 Cafasse Scuola Elementare Statale Marconi – 1600 SO A2 Via Torino 35, Cafasse Campo Sportivo Comunale – Cafasse 780 SO C3 Tennis Club Cafasse – Cafasse 780 SO C3 Bocciofila Comunale – Cafasse 830 SO C3 Campo di Calcio Comunale - Cafasse 830 SO C3 Campo Sportivo – 1700 SSE C3 Cimitero – Villanova Canavese 1830 SSE D2 Chiesa di San Rassino – Villanova 1850 SSE C3 Canavese Municipio – Villanova Canavese 1800 SSE C2 Scuola Materna Statale – Piazza IV 1750 SSE B2 Novembre, Villanova Canavese Scuola Elementare Statale – Piazza IV 1750 SSE B2

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Distanza indicativa Categoria Vulnerabilità territoriale dallo Stabilimento Direzione territoriale DM (m) 9/5/2001 Novembre, Villanova Canavese Stazione ferroviaria – Villanova 1760 SE C4 Canavese Campo Sportivo “Senatore G. Bosso” 30 E C3 – Via Selva, - Mathi Stazione ferroviaria – Via D. Borla - 500 E C4 Mathi Municipio – Via D. Borla, 21 - Mathi 600 E C2 Comando Polizia Municipale c/o 500 E C2 Municipio – Via D. Borla, 21 – Mathi Scuola Materna e Asilo Nido Privato 650 E A2 “Varetto” – Via Ten. Borla, 20 - Mathi Biblioteca Civica – Piazza C.L.N. – 830 E C2 Mathi Chiesa della Confraternita (SS. Rocco e Sebastiano) – Piazza Caporossi - 820 E C3 Mathi Casa di Riposo “Chantal” – Via Martiri 800 E A2 della Libertà, 8 - Mathi Parrocchia San Mauro Abate – Via della Parrocchia, 17 - Mathi (annesso 950 ENE C3 oratorio con campo da calcio e cinema/teatro parrocchiale) Scuola elementare/medie statali – Via 600 E A2 Capitano Gatti, 2 - Mathi Palestra comunale c/o Scuole Elementari/Medie statali – Via cap. 450 NE C3 Gatti, - Mathi Bocciofila Mathiese – Via G. Selva, 3 – 30 E C3 Mathi Stazione Carabinieri – Via Torino, 9 – 1000 E C2 Mathi Ufficio Postale – Via Riviera, 2 – Mathi 800 E C2 Supermercato “CRAI “ – Via Torino, - 1000 E C2 Mathi Parcheggio scoperto - Piazza 650 NE C4 Caporossi – Mathi Parcheggio scoperto – Piazza Don S. 800 NNE C3 Burzio – Mathi Parcheggio scoperto – Piazza Don F. 550 NE C4 Novero – Mathi Cimitero – Mathi > 1000 m NNE D2

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In Allegato I è riportata la Cartografia in scala 1:10.000 dell’area in cui è ubicato lo stabilimento, in cui si mettono in rilievo i confini dello stabilimento, delle principali aree produttive, logistiche e amministrative.

Nella tabella che segue sono riportate le attività produttive nel raggio di 500 metri dallo Stabilimento Inferiore Ahlstrom Italy; le aziende indicate non sono classificate a Rischio di incidente Rilevante ai sensi del DLgs 334/99 e s.m.i.

N° Ragione sociale Indirizzo AHLSTROM ITALY S.p.A. Stabilimento 1 Via Stura 98. Superiore 2 MUNKSJÖ ITALIA S.p.A. Via Stura 98 3 CARTSAC S.r.l. Via S.Lucia 110 4 C.T.E. S.r.l. Via S.Lucia 80 Via S.lucia 5 D.C. S.r.l. 110/A 6 MEGADYNE S.a.s. Via Trieste 16 7 MEGADYNE S.r.l. Via S.Lucia 114 8 M.P.STAMPA S.r.l. Via S.Lucia 90 9 M.P.E. S.r.l. Via S.Lucia 100

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Sezione 4

SOSTANZE E PREPARATI SOGGETTI AL D.Lgs. 334/99 e s.m.i.

Note sui maggiori pericoli connessi Sostanza Frasi di rischio Etichettatura

Direttiva 67/548/CEE: R11- R23/24/25-R39/23/24/25 GHS06,GHS02,GHS08 METANOLO Frasi di rischio Regolamento CE (F,T) n°1272/2008 CLP: H225-H301-H311-

H331-H370

BOROFEN BR-50 (Resolo) R11-R23/24/25/39-R43 F,T BOROFEN BN-61 (Novolacca) R11-R23/24/25/39-R43 F,T

R11-R23/24/25-R39/23/24/25-R43- FARFEN LH 1262 (Resolo) F,T

R34-R68

Fenoliche

FARFEN LH 842 (Novolacca) R11–R23/24/25-R39/23/24/25 F,T

Resine BAKELITE PF P872 (Novolacca) R11–R23/24/25–R39/23/24/25 F,T

R11–R23/24/25– R39/23/24/25 –R43- BAKELITE PF S1233 (Resolo) F,T R34-R68

R11–R23/24/25-R39/23/24/25- R43- RESINA GIOCA RB1 F,T

R34-R68

FAR LH 1341 (Additivo AU) R11-R23/24/25-R39/23/24/25- F,T

R36/38-R40-R43 Altre Altre resine PREPARATO CUCINA IO (metanolo, R11-R23/24/25-R39/23/24/25-R40- F,T

resine, dietilammina) R43

Epikote 828 LVEL R36/38; R43; R51/53 Xi,N Resinaepossidica

Direttiva 67/548/CEE: R11-R35- R20/21/22 GHS02,GHS05,GHS06 Dietilamina anidra Frasi di rischio Regolamento CE (F,C) n°1272/2008 CLP:

H314-H311-H332-H302-H225-H335

Direttiva 67/548/CEE: R11-R36-R66- R67 GHS02,GHS07 Acetone Frasi di rischio Regolamento CE (F,Xi) n°1272/2008 CLP:

H225–EUH066-H319–H336

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Direttiva 67/548/CEE: R11-R42/43

GHS02,GHS07 Esamina Frasi di rischio Regolamento CE (Xn,F) n°1272/2008 CLP:

H228-H317

Direttiva 67/548/CEE : R11–R36– AS1 in acetone F,Xi

R66–R67

Direttiva 67/548/CEE: R31 – R34- R50

Sodio Ipoclorito C,N Frasi di rischio Regolamento CE n°1272/2008 CLP:

H314 – H400

Direttiva 67/548/CEE : R22–R34– Cartazine Bleu BK C,N

R50/53

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Sezione 5

NATURA DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI Informazioni generali

Incidente (*) Sostanza coinvolta

Possibili rilasci accidentali di Metanolo, Resine, Metano, Olio sostanze pericolose diatermico, Idrogeno, Olio trasformatori

Incendio da pozza Metanolo, Resine, Olio trasformatori, Olio diatermico

Getto incendiato Metano, Idrogeno

Esplosione Idrogeno, Metanolo

Dispersione fumi tossici Metanolo, Resine, Olio trasformatori, Olio diatermico

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Sezione 6

TIPO DI EFFETTO PER LA POPOLAZIONE E PER L’AMBIENTE

L’analisi di rischio condotta per le tre tipologie di evento incidentale ha portato ai seguenti risultati: o per quanto riguarda la fuoriuscita di metanolo, o resine in soluzione metanolica, dalla linea di alimentazione o durante le operazioni di carico e scarico, si esclude che all’esterno dello stabilimento vi possano essere ricadute al suolo di sostanza a concentrazioni significative; o per quanto riguarda il fenomeno di incendio, si possono ragionevolmente escludere effetti domino grazie alle precauzioni impiantistiche di cui è dotato lo stabilimento in punti strategici: gli unici scenari le cui aree di danno potrebbero interessare aree esterne al confine di stabilimento riguardano il getto infuocato a seguito di rilascio di metano dalla tubazione e l’incendio da pozza dell’olio diatermico. Si osservi però che qualora il rilascio dovesse avvenire, è più probabile che questo si verifichi in prossimità di valvole o flange e quindi in prossimità della cabina di riduzione (metano) o della caldaia (metano-olio diatermico) o delle utenze all’interno dei confini di stabilimento; o per quanto riguarda i fenomeni di sovrapressione causata da esplosione di nube di gas, sono esclusi effetti significativi al di fuori dei confini di stabilimento: gli unici eventi le cui aree di danno potrebbero interessare una piccola porzione di territorio esterno al confine di stabilimento sono le esplosioni a seguito di rilascio di idrogeno, ma tali aree si estendono per poche decine di metri dai confini di stabilimento, in aree a destinazione agricola. o Per quanto riguarda i fenomeni di dispersione fumi tossici a seguito di incendio, si individuano alcuni scenari che possono avere effetti al di fuori del perimetro di stabilimento, ma tali aree si estendono per poche decine di metri dai confini di stabilimento e le più estese sono relative agli effetti reversibili.

In conclusione si escludono effetti significativi all’esterno del perimetro aziendale: le porzioni di territorio esterne allo stabilimento che sono interessate da possibili effetti risultano essere di poche decine di metri di estensione e a carattere prevalentemente agricolo o aree in cui il personale non è normalmente presente (aree dei danni irreversibili non oltre 25 metri dal confine di stabilimento e aree delle lesioni reversibili non oltre 130 metri dal confine di stabilimento).

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MISURE DI PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE

Dal punto di vista impiantistico, lo stabilimento inferiore è provvisto delle seguenti dotazioni di sicurezza:

o I serbatoi delle resine sono ubicati all’interno di due bacini di contenimento (volume complessivo di circa 350 m3). Le pompe di carico dei serbatoi resine e di trasferimento ai reparti di miscelazione sono situate all’interno di un bacino di raccolta, delimitato da cordoli di contenimento. o Il serbatoio di stoccaggio metanolo è interrato in un sarcofago di cemento, è internamente inertizzato con azoto e dotato di doppia camicia con un sistema di misurazione della pressione per la rilevazione di eventuali perdite, di allarmi di alto livello e sistemi di sfogo della pressione. o Le apparecchiature elettriche, ubicate nelle vicinanze del serbatoio, hanno una protezione conforme alla classificazione dell’area. o L’operazione di travaso dall’autobotte al serbatoio di metanolo e ai serbatoi delle resine avviene in un’area coperta, dotata di platea leggermente rialzata. Eventuali sversamenti vengono convogliati e contenuti in una vasca di raccolta interrata. o Le operazioni di travaso sono eseguite in ciclo chiuso al fine di evitare la dispersione di vapori nell’atmosfera. Inoltre si utilizzano pinze capacitive durante le operazioni di scarico che impediscono l’abilitazione del travaso se il mezzo non è collegato elettricamente a terra. o I miscelatori sono dotati di allarme per alto livello e sistema di blocco automatico dell’alimentazione attivato da un livellostato di altissimo livello; l’eventuale tracimazione di miscela resta confinata nell’area del locale e viene inviata ad un canale di raccolta, collegata con una vasca interrata di contenimento. o Tutti i serbatoi del deposito resine sono dotati di impianto antincendio di raffreddamento anulare e di impianto acqua- schiuma a copertura totale dell’area dei bacini di contenimento con attivazione automatica da cavo termosensibile. o Le linee di impregnazione e i forni sono dotate di impianti sprinkler e di impianti automatici antincendio con rilevazione termica e spegnimento a CO2 o ad acqua. o Le cucine sono attrezzate con impianto automatico di spegnimento acqua schiuma, attivato da cavo termosensibile. I fumi di processo aspirati nei reparti di produzione vengono, attraverso opportune tubazioni, convogliati ai due un post- combustori (RTO) prima di essere inviati ai camini. Nel caso di problemi a questo sistema sono presenti camini di emergenza. o In tutti i reparti dell’impianto ove è probabile la presenza di

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solvente sono installati sistemi di rilevamento di gas combustibili nell’atmosfera con sistema di blocco di tutte le operazioni in caso di pericolo. Un sistema di rilevazione ai post-combustori provvede alla fermata dell’impregnatrice e della cucina resine. o I reparti produttivi sono tutti dotati di rete antincendio con sprinkler. o Il reattore della Cucina IO è dotato di sistema di raffreddamento automatizzato e di disco di rottura in caso di sovrappressioni. o L’impianto di recupero del metanolo è dotato di sistema di blocco in caso di mancanza di azoto e di rete antincendio con sprinkler. o La zona di scarico metanolo e resine è protetta da un impianto sprinkler acqua-schiuma per soffocare possibili incendi e di sistemi atti a circoscrivere l’eventuale pozza. o Dal punto di vista delle precauzioni operative, all’interno dello stabilimento inferiore sono state adottate procedure di pronto intervento per le emergenze rilevanti. o Tutti i piazzali e le aree di transito sono impermeabilizzate per evitare danni all’ambiente in caso di rilascio incidentale di prodotti pericolosi; il sistema di raccolta acque piovane è provvisto di una vasca di emergenza onde intercettare eventuali prodotti inquinanti.

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Sezione 7

Il PEE è stato redatto dall’Autorità competente? Sì  No 

Mezzi di segnalazione di incidenti

Lo Stabilimento inferiore è dotato di sirene di emergenza per la segnalazione acustica di un’emergenza. Gli addetti alla squadra antincendio sono rintracciabili tramite radio/telefono.

Le comunicazioni all’interno dello Stabilimento possono avvenire tramite telefono o radio ricetrasmittente; le comunicazioni verso l’esterno avvengono mediante telefono.

All’interno dello Stabilimento sono inoltre previsti pulsanti di emergenza con chiamata in portineria.

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Comportamento da seguire

Da parte del personale dipendente: o Gli effetti incidentali sono limitati all’interno del perimetro dello Stabilimento Inferiore ed il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da seguire. Il Piano di Emergenza Interno dello Stabilimento prevede precise procedure interne di sicurezza per affrontare le emergenze per ogni funzione coinvolta (squadra antincendio, preposto, portineria, addetti centrale elettrica, personale reparti). Da parte della popolazione o Nel caso, altamente improbabile, che si manifestassero situazioni tali da provocare effetti pericolosi al di fuori dello Stabilimento, l’azienda ritiene opportuno suggerire di seguire eventuali disposizioni e/o istruzioni puntuali emanate dall’Autorità competente.

Mezzi di comunicazione previsti Lo stabilimento è dotato di sirene per l’allarme generale: tale allarme serve per l’attivazione delle procedure di emergenza interne.

Presidi di pronto soccorso In caso di emergenza estesa, la portineria ha il compito di chiamare i Vigili del Fuoco e di indirizzarli, al loro arrivo, verso l’impianto coinvolto nell’emergenza consegnando le planimetrie dello stabilimento. Come già specificato, non sono necessari presidi per le zone esterne allo stabilimento.

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INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4

Sezione 8/1

Sostanza: Allegato I, parte I Metanolo D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Alcool Metilico Nomi commerciali: METANOLO Nomenclatura Chemical Abstracts: Methyl alcool Numero di Registro CAS: 67-56-1

Formula bruta: CH3OH Peso molecolare: 32

Formula di struttura: CH3OH

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: Incolore

Odore: Acre [Leggero]

Solubilità in acqua: n.d.

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 0,79 a 0,80 g/ml

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: 1,11

Punto di fusione: - 97,8 °C

Punto di ebollizione 64,7 °C

Punto di infiammabilità 9,7 °C vaso chiuso

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria 6% - 36,5% (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: 455 °C

Pressione di vapore: 16,9 kPa a 25 °C

Reazioni pericolose: Nelle normali condizioni di stoccaggio e utilizzo, non si verificano reazioni pericolose Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: GHS02 , GHS06 , GHS08 Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile – Tossico, provoca danni agli organi Frasi di rischio Direttiva R11 – R23/24/25 – R39/23/24/25 67/548/CEE:

Frasi di rischio Regolamento CE H225 - H301 - H311 - H331 - H370 n°1272/2008 CLP

Consigli di prudenza: S1/2 – S7 – S16 – S36/37 – S45

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: DL50 via orale (ratto): 1187 – 2769 mg/kg CL50 per inalazione (4 ore, ratto): 60000 ppm DL50 cutaneo (coniglio): 17100 mg/kg LDLo (uomo maschile): 868 mg/kg

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: nessun effetto mutageno

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Facilmente biodegradabile Dispersione: Persistenza: Koc tra 0,13 e 1 Bioaccumulo/ log Pow <1 bioconcentrazione:

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Sezione 8/2

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Resina fenolica, liquida in soluzione metanolo Nomi commerciali: Borofen BR - 50 Nomenclatura Chemical Abstracts: n.a. Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: Rosso scuro

Odore: specifico

Solubilità in acqua: miscibile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,06 kg/dm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione 80 °C

Punto di infiammabilità 21 °C

Limite inferiore e superiore di esplosività in aria 5,5% - 26,5% (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: n.d.

Reazioni pericolose: Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R11 – R23/24/25/39 – R43

Consigli di prudenza: S7 – S16 – S36/37 – S45

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: LD50 (ratto) orale: >1000 mg/kg

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi n.d. :

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Dispersione: Persistenza: Bioaccumulo/: bioconcentrazione:

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Sezione 8/3

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Resina fenolica, liquida in soluzione metanolo Nomi commerciali: Borofen BN - 61 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: Rosso scuro

Odore: specifico

Solubilità in acqua: miscibile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,06 kg/dm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione 90 °C

Punto di infiammabilità 21 °C

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria 5,5% - 26,5% (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: n.d.

Reazioni pericolose: evitare l’esposizione al calore eccessivo Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R11 – R23/24/25/39 – R43

Consigli di prudenza: S7 – S16 – S36/37 – S45

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: LD50 (ratto) orale: > 1000 mg/kg

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Dispersione: Persistenza: Bioaccumulo/: bioconcentrazione:

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Sezione 8/4

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Resina fenolica, liquida in soluzione metanolo Nomi commerciali: BAKELITE PF S1233 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore:

Odore:

Solubilità in acqua: insolubile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: circa 1,045 g/cm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione circa 64 °C

Punto di infiammabilità circa 10 °C

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione:

Tensione di vapore:

Reazioni pericolose: nelle normali condizioni di stoccaggio e utilizzo, non si verificano reazioni pericolose Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R11 – R68 - R23/24/25 – R34 – R39/23/24/25 - R43 Consigli di prudenza: S23 – S26 - S36/37/39 – S43 - S45 – S60

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: metanolo: LDLo (orale, umano) 143 mg/kg; LDLo (cutaneo, scimmia) 393 mg/kg fenolo: DL50 (orale, ratto) 317 mg/kg; DL50 (orale, topo) 270 mg/kg; CL50 (inalazione, ratto) 0,316 mg/l; DL50 (cutaneo, ratto) 669 mg/kg; DL50 (cutaneo, coniglio) 630 mg/kg formaldeide: DL50 orale, ratto: 800 mg/kg; Cl50 inalazione, ratto: 0,578 mg/l 250 ppm/2h; DL50 cutaneo, coniglio: 270 mg/Kg

Tossicità cronica: metanolo: Può causare danni ai polmoni, può causare danni al fegato, può causare danni ai reni (secondo dati raccolti su animali). Può causare cecità se ingerito.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: non sono noti effetti significativi o pericoli critici

Mutagenesi: può causare effetti genetici ereditabili in base ai dati sugli animali.

Teratogenesi: non sono noti effetti significativi o pericoli critici

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Dispersione: Persistenza: Bioaccumulo/: bioconcentrazione:

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Sezione 8/5

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Resina Fenolica in soluzione Nomi commerciali: FARFEN LH 1262 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: scuro

Odore: pungente

Solubilità in acqua: parzialmente miscibile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,06 g/cm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: > 1

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione: 65 °C Metanolo

Punto di infiammabilità: 16 °C (ASTM D93)

Limite inferiore e superiore di infiammabilità n.d. in aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: 13 kPa (metanolo, 20°C)

Reazioni pericolose: Possibile sviluppo di miscele infiammabili all’aria per riscaldamento oltre il punto di infiammabilità e/o in caso di spruzzatura o nebulizzazione. Reazione con acidi, alcali e ossidanti. Reazioni con metalli leggeri. Reazioni con perossidi. Reazioni con composti alogenati. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R11 – R23/24/25 – R34 - R39/23/24/25 – R43 – R68 Consigli di prudenza: S16 – S27 - S28.6 – S45 – S63 – S36/37/39

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: Metanolo: LD50 (orale, ratto): 5628 mg/kg; LC50 (inalazione, ratto): 85,26 mg/l (4h) Fenolo: LD50 (orale, ratto): 317 mg/kg; LD50 (cutaneo, ratto): 525-714 mg/kg; LC50 (inalazione, ratto): 316 mg/kg Formaldeide: LD50 (orale, ratto): 460 mg/kg; LC50 (inalazione, ratto): 588 mg/m³ (490ppm)(4h). Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: Mut. Cat. 3

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: n.d. Dispersione: Persistenza: Bioaccumulo/: bioconcentrazione: n.d.

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Sezione 8/6

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Resina Fenolica in soluzione Nomi commerciali: FARFEN LH 842 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: Ambrato

Odore: Pungente

Solubilità in acqua: Parzialmente miscibile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,05 g/ml

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: > 1

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione: 65 °C Metanolo

Punto di infiammabilità: 14 °C (ASTM D93)

Limite inferiore e superiore di n.d. infiammabilità in aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: 13 kPa (metanolo a 20°C)

Reazioni pericolose: Sostanze da evitare: esamina, formaldeide, paraformaldeide, aldeidi. Possibile sviluppo di miscele infiammabili all'aria per riscaldamento oltre il punto di infiammabilità e/o in caso di spruzzatura o nebulizzazione. Reazioni con acidi, alcali e ossidanti. Reazioni con metalli leggeri. Reazioni con perossidi. Reazioni con composti alogenati.

Classificazione ed etichettatura  Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R11 – R23/24/25 –R39/23/24/25

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 32

Consigli di prudenza: S16 - S28.6 - S45 – S63 – S36/37/39

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: LD50 (orale, ratto): 317 mg/kg; LD50 (dermale, coniglio) 850 mg/kg; LC50 (inalatoria, ratto) 316 mg/m3 Tossicità cronica: n.d

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: Mut. Cat 3

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: n.d. Dispersione: n.d. Persistenza: n.d. Bioaccumulo/: n.d. bioconcentrazione:

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 33

Sezione 8/7

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzator e  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Condensato formaldeide e composti amminici Nomi commerciali: FAR LH 1341 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: Limpido

Odore: Pungente

Solubilità in acqua: Parzialmente miscibile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,17 – 1,2 g/ml

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: > 1

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione: 65°C Metanolo

Punto di infiammabilità 19 °C (ASTM D93)

Limite inferiore e superiore di n.d. infiammabilità in aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: 13kPa (metanolo a 20 °C)

Reazioni pericolose: Sostanze da evitare: esamina, formaldeide, paraformaldeide, aldeidi. Possibile sviluppo di miscele infiammabili all'aria per riscaldamento oltre il punto di infiammabilità e/o in caso di spruzzatura o nebulizzazione. Reazioni con acidi, alcali e ossidanti. Reazioni con metalli leggeri. Reazioni con perossidi. Reazioni con composti alogenati.

Classificazione ed etichettatura  Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 35

Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R11 –R23/24/25 – R36/38 – R39/23/24/25 - R40 – R43 Consigli di prudenza: S16 - S26 - S27 – S45 – S63 - S36/37/39

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: n.d.

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: n.d. Dispersione: n.d. Persistenza: n.d. Bioaccumulo/: n.d. bioconcentrazione:

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 36

Sezione 8/8

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzator e  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Resina fenolica (novalacca) diluita in metanolo Nomi commerciali: BAKELITE PF P872 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 37

Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: n.d.

Odore: n.d.

Solubilità in acqua: insolubile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: n.d.

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.a.

Punto di ebollizione circa 65°C

Punto di infiammabilità circa 11°C

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria n.d. (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: n.d.

Reazioni pericolose: nelle normali condizioni di stoccaggio e utilizzo, non si verificano reazioni pericolose. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile - Tossico

Frasi di rischio: R 11 – R23/24/25 – R39/23/24/25

Consigli di prudenza: S23 - S36/37 – S43 - S45 – 60

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 38

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: metanolo: LDLo (orale, umano) 143 mg/kg; LDLo (cutaneo, scimmia) 393 mg/kg fenolo: DL50 (orale, ratto) 317 mg/kg; DL50 (orale, topo) 270 mg/kg; CL50 (inalazione, ratto) 0,316 mg/l; DL50 (cutaneo, ratto) 669 mg/kg; DL50 (cutaneo, coniglio) 630 mg/kg

Tossicità cronica: metanolo: Può causare danni ai polmoni, può causare danni al fegato, può causare danni ai reni (secondo dati raccolti su animali). Può causare cecità se ingerito.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: n.d. Dispersione: n.d. Persistenza: n.d. Bioaccumulo/: n.d. bioconcentrazione: n.d.

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 39

Sezione 8/9

Sostanza: Allegato I, parte II Dietilammina anidra D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Corrosivo Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Dietilammina anidra Nomi commerciali: Dietilammina anidra Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: 109-89-7

Formula bruta: C4H11N Massa molecolare 73,14

Formula di struttura: C4H11N

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: da incolore a giallo

Odore: Ammina

Solubilità in acqua: miscibile (25°C)

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità relativa 0,71 g/cm3 (20°C)

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: -50°C

Punto di ebollizione 53,5 – 56,1 °C (1013 hPa)

Punto di infiammabilità -23°C

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria 2,0-11,8 (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: 312°C

Tensione di vapore: 316 hPa (25°C)

Reazioni pericolose: Reazione con acidi. La reazione ha decorso esotermico. Alcune plastiche, gomma o rivestimenti possono essere attaccati. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: GHS02 , GHS05 GHS06 Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile, Corrosivo, Nocivo (Tossico di categoria 3 dermale e di categoria 4 orale/inalazione) Frasi di rischio Direttiva R 11 – R35 – R20/21/22 67/548/CEE:

Frasi di rischio H314 - H311 - H332 - H302 - H225 - H335 Regolamento CE n°1272/2008 CLP

Consigli di prudenza S(1/2) - S3 – S16 – S26 - S36/37/39 – S45 Direttiva

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67/548/CEE:

Consigli di prudenza P271-P280-P260-P264-P210-P243-P241-P233- Regolamento CE P270-P240-P242 n°1272/2008 CLP: P305+P351+P338-P310-P311-P304+P340- P301+P330-P312-P370+P378.14 P403+P235-P405-P501

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: DL50 ratto (orale): 540 mg/kg CL50 ratto (inalatoria): 17,3 mg/l 4h DL50 ratto (dermale): 582 mg/kg Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: non cancerogeno

Mutagenesi: non mutageno

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Facilmente biodegradabile (secondo i criteri OECD) Dispersione: La sostanza evapora lentamente nell’atmosfera dalla superficie dell’acqua. Non è prevedibile l’assorbimento alla fase solida del terreno.

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Persistenza: Bioaccumulo/bioconc In base al coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua entrazione: (log Pow) non c’è da aspettarsi una accumulazione negli organismi.

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Sezione 8/10

Sostanza: Allegato I, parte II Additivo IO D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: Additivo IO Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 44

Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: incolore

Odore: pungente

Solubilità in acqua: solubile in acqua

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1 – 1,01 kg/l

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: metanolo: 1,1

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione metanolo: 65°C

Punto di infiammabilità 19°C (ASTM D93)

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in n.d. volume): n.d.

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: n.d.

Reazioni pericolose: Il prodotto può andare incontro a decomposizione e/o reazioni violente. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile – Tossico

Frasi di rischio: R 11 – R23/24/25 – R39/23/24/25 – R40 – R43

Consigli di prudenza: S9 – S16 – S33 – S36/37 – S45 – S63

AHLSTROM ITALY S.p.A. – Stabilimento Inferiore di MATHI CANAVESE Scheda informativa sui rischi d’incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Pag. 45

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: METANOLO: LD50 (Oral): 5300 mg/kg Rat; LC50 (Inhalation):83,2 mg/l/4h Rat ; LD50 (Dermal): 15800 mg/kg Rabbit FORMALDEIDE: LD50 (Dermal): 270 mg/kg Rabbit; LD50 (Oral): 100 mg/kg Rat; LC50 (Inhalation):168 ppm/4h Rat Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: FORMALDEIDE: facilmente biodegradabile Dispersione: FORMALDEIDE: altamente mobile nel suolo. Persistenza: Bioaccumulo/: FORMALDEIDE: nessun potenziale di bioaccumulazione (log Ko/w <1). bioconcentrazione:

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Sezione 8/11

Sostanza: Allegato I, parte II Resina Fenolica D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Tossico, Infiammabile, Corrosivo, Nocivo, Sensibilizzante Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: Resina GIOCA RB1 Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: da giallo a bruno

Odore: leggero

Solubilità in acqua: solubile in acqua

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,11 g/cm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione > 65°C

Punto di infiammabilità < 21°C

Limite inferiore e superiore di esplosività in 5,5 Vol % - 44 Vol % aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: 455 °C

Tensione di vapore: 128hPa

Reazioni pericolose: Il prodotto reagisce violentemente con gli acidi. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F , T Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile – Tossico – Corrosivo – Nocivo - Sensibilizzante Frasi di rischio: R 11 – R23/24/25 – R39/23/24/25 – R34 – R43 – R68 Consigli di prudenza: S16 – S23 – S26 – S28 – S60

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: METANOLO: LD50 (Oral): > 5000 mg/kg Rat; LC50 (Inhalation):85 mg/l/4h Rat; LD50 (Dermal): 20000 mg/kg Rabbit FENOLO: LD50 (Dermal): 670 mg/kg Rat; LD50 (Oral): 300 mg/kg Rat; LC50 (Inhalation):0,316 mg/l/4h Rat Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Buona biodegradabilità Dispersione: Persistenza: Bioaccumulo/: bioconcentrazione:

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Sezione 8/12

Sostanza: Allegato I, parte II Acetone D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Infiammabile Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: Dimethyl Ketone Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: 67-64-1 Formula bruta: n.a. Peso molecolare: n.a. Formula di struttura: n.a.

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: chiaro

Odore: caratteristico

Solubilità in acqua: solubile in acqua

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 0,79 kg/l

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: 2

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione 55,8 – 56,6 °C

Punto di infiammabilità -18 °C

Limite inferiore e superiore di infiammabilità in 2,6 Vol % - 13 Vol % aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: 540 °C

Tensione di vapore: 24,1kPa

Reazioni pericolose: n.d. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: GHS02 , GHS07 Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile, Irritante, Tossicità specifica per organi bersaglio Frasi di rischio Direttiva R 11 – R36 – R66 – R67 67/548/CEE:

Frasi di rischio H225 – EUH066 - H319 – H336 Regolamento CE n°1272/2008 CLP

Consigli di prudenza: P210 – P305/351/338 – P313 – P243 – P280

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: LD50 (Orale, ratto): 5800 mg/kg

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Buona biodegradabilità Dispersione: Il prodotto è solubile in acqua Persistenza: Bioaccumulo/: Il prodotto non è bioaccumulativo bioconcentrazione:

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Sezione 8/13

Sostanza: Allegato I, parte II AS1 D. Lgs. 334/99 Codice aziendale: Classificato: Facilmente Infiammabile Irritante Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: AS1° Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: incolore

Odore: caratteristico

Solubilità in acqua: n.d.

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 0,801 g/cm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: -95,4 °C

Punto di ebollizione 56,2 °C

Punto di infiammabilità -18 °C

Limite inferiore e superiore di esplosività in 2 Vol % - 13 Vol % aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: 540 °C

Tensione di vapore: 240 hPa

Reazioni pericolose: n.d. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: F Xi Indicazione di pericolo: Facilmente infiammabile, irritante

Frasi di rischio R 11 – R36 – R66 – R67

Consigli di prudenza: S9 – S16 – S25 – S26 – S33 – S43

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: LD50 (orale, ratto) 7400 mg/kg; LD50 (epidermico, coniglio) 20000 mg/l; LC50 (inalatorio, ratto) 16000 mg/l/4h Tossicità cronica: Nel caso di esposizioni ripetute si sono notati dei fenomeni di irritazione oculari e respiratori e dei sintomi di astenia, sonnolenza, vertigini e dermatosi cutanea. In lavoratori esposti per molti anni sono state osservate rinofaringiti croniche, gastriti e duodeniti, stenia, vertigine.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: non risulta cancerogeno

Mutagenesi: non risulta mutageno

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: BOD5: 800 mg/g; COD: 1600 mg/g Dispersione: Solubile in acqua e degradabile in atmosfera Persistenza: Bioaccumulo/: BCF:0,19 – logPow: -0,24 bioconcentrazione :

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Sezione 8/14

Sostanza: Resina epossidica

Codice aziendale: Classificato: Irritante – pericoloso per l’ambiente Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: Epikote 828 LVEL Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: giallo chiaro

Odore: leggero

Solubilità in acqua: 0,009 kg/m3 a 23 °C

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1.160 kg/m3 a 25 °C (ASTM D-4052)

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.a.

Punto di ebollizione >200°C

Punto di infiammabilità >150°C

Limite inferiore e superiore di esplosività in n.d. aria (% in volume):

Temperatura di autoaccensione: >300°C

Tensione di vapore: n.d.

Reazioni pericolose: Reagisce con forti agenti ossidanti. Polimerizza, con reazione esotermica, in presenza di Ammine, Mercaptani, e Acidi di Lewis, a temperatura ambiente e superiore. Polimerizza in presenza di soda caustica. Reagisce esotermicamente con le basi (es. soda caustica) ammoniaca, ammine primarie e secondarie, alcoli e acidi. Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: Xi N Indicazione di pericolo: Irritante – Pericoloso per l’ambiente

Frasi di rischio R 36/38 – R43 – R51/53

Consigli di prudenza: S2 – S37/39 – S61 – S28

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Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: Bassa tossicità orale, LD50 > 2000 mg/kg. Bassa tossicità cutanea, LD50 > 2000 mg/kg. Tossicità cronica: L'esposizione ripetuta non causa effetti tossici significativi.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: non risulta cancerogeno

Mutagenesi: non risulta mutageno

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: Si ritiene che non sia facilmente biodegradabile. Dispersione: n.d. n.d. Persistenza: Bioaccumulo/: Ha potenziale di bioaccumulazione bioconcentrazione

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Sezione 8/15

Sostanza: Esamina

Codice aziendale: Classificato: Solido infiammabile, Nocivo Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: Esamina Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: 100-97-0 Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Polvere cristallina

Colore: bianco

Odore: amminico

Solubilità in acqua: 895 g/l a 20 °C

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,33 g/cm3

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: 280°C

Punto di ebollizione n.d.

Punto di infiammabilità 250°C

Limite inferiore di infiammabilità in aria (% in 20g/m3 volume):

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: <0,0035 hPa

Reazioni pericolose: Acidi forti, Ossidanti forti Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: GHS02 GHS07 Indicazione di pericolo: Solido infiammabile, Sensibilizzante

Frasi di rischio Direttiva R 11 – R42/43 67/548/CEE:

Frasi di rischio H228 – H317 Regolamento CE n°1272/2008 CLP

Consigli di prudenza Direttiva S16 – S22 – S24 – S37 67/548/CEE:

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Consigli di prudenza Regolamento CE P210 – P241 – P261 – P280 – P302+P352 n°1272/2008 CLP:

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: Orale ratto, LD50 > 9200 mg/kg. Cutanea ratto, LD50 > 2000 mg/kg. Tossicità cronica: L'esposizione ripetuta non causa effetti tossici significativi.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: n.d. Dispersione: n.d. Persistenza: n.d. Bioaccumulo/: n.d. bioconcentrazione

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Sezione 8/16

Sostanza: Sodio Ipoclorito

Codice aziendale: Classificato: Nocivo- Corrosivo – Pericoloso per l’ambiente Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Sodio Ipoclorito Stabilizzato Nomi commerciali: Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: Verde Giallo

Odore: cloro

Solubilità in acqua: solubile in acqua

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,222

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria:

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione n.d.

Punto di infiammabilità n.d.

Limite inferiore e superiore di esplosività in aria (% in volume): n.d.

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: n.d.

Reazioni pericolose: stabile a temperature normali e se utilizzato secondo le raccomandazioni d’uso Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo: GHS05 GHS09

Indicazione di pericolo: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari - Molto tossico per gli organismi acquatici Frasi di rischio R 31 – R34 – R50

Consigli di prudenza: Non disperdere nell'ambiente - Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso - IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito. - IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all'aria

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aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. - IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. - Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: 1 LD50 8910 mg/kg (orale ratti)

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: n.d. Dispersione: Il prodotto è solubile in acqua Persistenza: n.d. Bioaccumulo/: n.d.

bioconcentrazione Il prodotto contiene una sostanza che è molto tossica per gli organismi acquatici. LC50, 96 ORE, PESCI, mg/l 0.01 - 0.1 EC50, 48 ORE, DAFNIA, mg/l 0.01 - 0.1

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Sezione 8/17

Sostanza: Cartazine Bleu BK liq

Codice aziendale: Cartazine Classificato: Nocivo- Corrosivo – Pericoloso per l’ambiente

Utilizzazione:  materia prima  solvente  intermedio  catalizzatore  prodotto finito  altro

Identificazione Nome chimico: Nomi commerciali: Cartazine Bleu BK liq Nomenclatura Chemical Abstracts: Numero di Registro CAS: Formula bruta: Peso molecolare: Formula di struttura:

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Caratteristiche chimico-fisiche

Stato fisico: Liquido

Colore: bleu scuro

Odore: non determinato

Solubilità in acqua: miscibile

Solubilità nei principali solventi organici: n.d.

Densità: 1,05 - 1,1 g/cm3 (20 °C)

Peso specifico dei vapori, relativo all’aria: n.d.

Punto di fusione: n.d.

Punto di ebollizione Circa 100°C

Punto di infiammabilità Nessun punto di infiammabilità fino a 100 °C.

Limite inferiore e superiore di esplosività in aria (% in volume): n.d.

Temperatura di autoaccensione: n.d.

Tensione di vapore: Corrisponde alla tensione di vapore dell'acqua.

Reazioni pericolose: Nessuna reazione pericolosa se immagazzinato e usato adeguatamente Classificazione ed etichettatura

 Di legge  Provvisoria  Non richiesta

Simbolo di pericolo:

C N

Indicazione di pericolo: Nocivo per ingestione – Provoca ustioni - Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico Frasi di rischio R 22 – R34 – R50/53

Consigli di prudenza: Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle- Non respirare gli aerosoli - Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni

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speciali/schede informative in materia di sicurezza

Informazioni tossicologiche

Vie di penetrazione:

 Ingestione  Inalazione  Contatto

Tossicità acuta: n.d..

Tossicità cronica: n.d.

Cute Occhi Vie respiratorie    Potere corrosivo    Potere irritante    Potere sensibilizzante

Cancerogenesi: n.d.

Mutagenesi: n.d.

Teratogenesi: n.d.

Informazioni ecotossicologiche

Specificare: Aria Acqua Suolo

Biodegradabilità: 50 - 100 % Metodo : OECD 303A Dispersione: n.d. Persistenza: n.d. Bioaccumulo/: n.d. bioconcentrazione :

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Sezione 9 INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SUGLI SCENARI INCIDENTALI CON IMPATTO ALL’ESTERNO DELLO STABILIMENTO (FARE RIFERIMENTO ALLE ZONE INDIVIDUATE NEL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO. QUANDO IL PEE NON È STATO PREDISPOSTO O NON È PREVISTO DALLA NORMATIVA VIGENTE, IL GESTORE FA RIFERIMENTO AL RDS O ALL’ANALISI DEI RISCHI). NELLA SEGUENTE TABELLA, LE AREE DI DANNO DEGLI SCENARI INCIDENTALI CHE EFFETTIVAMENTE FUORIESCONO DAI CONFINI DI STABILIMENTO SONO RIPORTATE IN GRASSETTO, MENTRE TUTTE LE ALTRE SONO RIPORTATE PER COMPLETEZZA.

Indicare le coordinate dello stabilimento in formato UTM X: 45o 15’12” Y: 4o 50’32” Fuso: Evento Iniziale Condizioni Modello sorgente I zona (m) II zona (m) III zona (m) Incendio Localizzato in aria In fase liquida Incendio da recipiente (Tank fire)  Si  Incendio da pozza (Pool fire)  18,8 27 32,6 In fase gas/vapore Getto di fuoco (Jet fire)  27 30 32 ad alta velocità No  Incendio di nube (flash fire)  In fase gas/vapore Sfera di fuoco (Fireball)  Esplosione Confinata Reazione sfuggente (run-away reaction)  Si  Miscela gas/vapori infiammabili  Polveri infiammabili  No  Non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.)  12 40 86 Miscela gas/vapori infiammabili (C.V.C.E.)  11 37 75 Transizione rapida di fase Esplosione fisica 

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Rilascio In fase liquida In acqua Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili)  Si  Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili)  Evaporazione da liquido (fluidi insolubili)  Dispersione da liquido (fluidi insolubili)  Sul suolo Dispersione  No  Evaporazione da pozza  In fase gas/vapore Ad alta o bassa Dispersione per turbolenza (densità della nube inf. a quella dell’aria)  11 32 120 velocità di rilascio  13 42 149  13 39 140 Dispersione per gravità (densità della nube superiore a quella dell’aria)  - 11 132

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ALLEGATO I

Cartografia - Scala 1:10.000 dell’area in cui è ubicato lo stabilimento

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