I QUADERNI DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI

Granda e Green

Green economy n.GIUGNO21 2014 in provincia di Cuneo

Q21

I QUADERNI DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO QUADERNO 21

La collana Quaderni della Fondazione CRC mette a disposizione i risultati delle ricerche socio economiche promosse dal Centro Studi per esplorare temi di interesse e di prospettiva per il territorio della provincia di Cuneo e per contribuire alla realizzazione e alla valutazione dell’attività propria della Fondazione.

La presente ricerca è stata promossa e finanziata dalla Fondazione CRC e realizzata in collaborazione con IRES Piemonte.

Centro Studi Fondazione CRC: Elena Bottasso e Renato Lanzetti (coordinamento scientifico e redazionale).

IRES Piemonte: Fiorenzo Ferlaino (direzione ricerca e revisione finale rapporto), Irene Ropolo (conduzione ricerca e redazione rapporto), Alberto Crescimanno (elaborazione dati indice Green economy e Clima di opinione IRES), Marco Bagliani e Daniela Nepote (collaboratori ricerca e revisione rapporto).

Un ringraziamento particolare va a tutte le persone che si sono rese disponibili a collaborare alla ricerca con dati e informazioni, rispondendo a interviste, partecipando a incontri e fornendo ai ricercatori idee, suggerimenti, critiche e indicazioni di grande interesse durante tutto il percorso di realizzazione del lavoro. 21 GIUGNO 2014

Granda e Green

Green economy in provincia di Cuneo

a cura di 21IRES Piemonte © 2014 Fondazione CRC Via Roma 17 – 12100 Cuneo – Italia www.fondazionecrc.it ISBN 978-88-98005-08-6 Il documento in formato PDF è scaricabile dal sito www.fondazionecrc.it È vietata la riproduzione dei testi, anche parziale, senza autorizzazione Progetto grafico e impaginazione: Bosio.Associati – Stampa: Tipolito Europa – Cuneo Chiuso in tipografia a giugno 2014 Indice

p. 8 Presentazione

11 Introduzione

15 1. Che cosa è la green economy 15 1.1 Sviluppo sostenibile e green economy: evoluzione di un concetto 18 1.2 Green economy: definizioni 19 1.3 Punti di vista e percezioni 22 1.4 Diverse sfumature di green 25 In sintesi

26 2. La green economy nel modello di programmazione europea e nelle politiche nazionali e regionali 26 2.1 Europa 2020 28 2.1.1 L’attuazione della strategia 2020 29 2.1.2 La programmazione energetica europea 31 2.2 Pacchetto clima-energia, strategia 20-20-20 32 2.2.1 L’attuazione del Pacchetto clima-energia in Italia 34 2.3 Le politiche della Regione Piemonte 35 2.3.1 L’attuazione del Pacchetto clima-energia in Piemonte 39 2.3.2 Il nuovo Piano energetico ambientale regionale 40 2.4 I nuovi scenari 40 2.4.1 Il Libro verde e la Roadmap in Europa 42 2.4.2 La Roadmap per la green economy in Italia 43 In sintesi

45 3. Qualità della vita e green economy in provincia di Cuneo 45 3.1 Il territorio cuneese nelle classifiche sulla qualità della vita 46 3.2.1 Il Sole 24 Ore 50 3.2.2 ItaliaOggi 55 3.2.3 IRES Piemonte 58 3.2.4 Ecosistema Urbano Legambiente 62 In sintesi

63 4. La green economy in provincia di Cuneo 63 4.1 Consumi e produzione energetica 64 4.1.1 Consumo di energia elettrica 66 4.1.2 Impianti IAFR – Impianti alimentati da fonti rinnovabili 67 4.1.3 Impianti che utilizzano fonti rinnovabili

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113 111 109 108 107 103 102 101 68 88 85 83 82 82 81 81 80 80 79 76 74 73 71 69 68 99 98 97 96 95 95 94 93 92 91 89 89 5. La In sintesi 4.3 Problemi aperti 4.2 Indicatorinonenergetici In sintesi 5.2 IComunicuneesirinnovabili 5.1 Cuneoeglialtricapoluoghiprovinciali delPiemonte green economy green BOX 2.Paesaggioeconsumodelsuoloinprovincia diCuneo BOX 1.Impronta ecologicadellaprovincia diCuneo 4.3.5 Cambiamentoclimatico 4.3.4 Erosione delsuolo 4.3.3 Scarsitàdellerisorseidriche 4.3.2 Inquinamentodafitofarmaci 4.3.1 Problema deinitrati 4.2.7 Corsidiformazionegreen 4.2.6 Certificazioni–Ecolabel,EMASeISO14001 4.2.5 Prodotti certificati 4.2.4 Aziendeconproduzioni biologiche 4.2.3 Aziendebiologiche 4.2.2 Raccoltadifferenziata 4.2.1 Investimentigreendelleimprese 5.2.5 Bioenergie 5.2.4 Geotermia 5.2.3 Miniidroelettrico 5.2.2 Eolico 5.2.1 Solare fotovoltaicoetermico 5.1.12 5.1.11 Pianificazioneepartecipazioneambientale 5.1.10 CertificazioniambientaliISO14001 5.1.9 Politicheenergetiche 5.1.8 Teleriscaldamento 5.1.7 Energie rinnovabili:solare fotovoltaico 5.1.6 Energie rinnovabili:solare termico 5.1.5 Pisteciclabili 5.1.4 Mobilitàsostenibile 5.1.3 Offerta trasportopubblico 5.1.2 Passeggeritrasportopubblico 5.1.1 Raccoltadifferenziata Eco management delComunediCuneoedeglialtricapoluoghi 139 114 177 160 183

137 136 133 131 129 128 127 126 124 123 121 119 118 117 114 175 173 168 167 165 164 164 160 158 157 155 153 152 151 151 150 145 139 139 184 181 177 7. La 6. L’Indice IRESdella 9. Cuneo: 8. Lapercezionedella Bibliografia Sitografia In sintesi 6.3 IndiceIRESdellagreeneconomyprovincia diCuneo 6.2 IndiceIRESdellagreeneconomydelPiemonte 6.1 Metodologia In sintesi 8.2 Ilpuntodivistadegliattoridelterritorio 8.1 Ilclimadiopinionedeicittadini In sintesi 7.2 Lavolontàdivalorizzare ilterritorio 7.1 Lacapacitàdicogliere leopportunità 9.2 9.1 green economy green 6.3.3 Comportamentipersonaliegreenlife 6.3.2 6.3.1 Politicheedotazioni BOX 4.Nuoviindicatoriascalaprovinciale 6.2.6 6.2.5 Comportamentipersonali 6.2.4 6.2.3 6.2.2 Dotazioni 6.2.1 Politiche BOX 3.IndicatoridelcruscottodellagreeneconomyIRESPiemonte 8.2.5 Suiprogetti esulleiniziative 8.2.4 Sulleopportunitàedesigenze 8.2.3 Sullecriticità 8.2.2 Sullagreeneconomy 8.2.1 Metodologia 7.2.5 PattodeiSindaci 7.2.4 Premio SviluppoSostenibile 7.2.3 Premio InnovazioneAmicadell’Ambiente 7.2.2 Premio ComuniVirtuosi 7.2.1 Marchio Borghi SostenibilidelPiemonte 7.1.3 L.R.34/2004:interventiperlosviluppodelleattivitàproduttive 7.1.2 Programma disvilupporurale2007-2013 7.1.1 Programma operativoregionale 2007-2013 Green daoggiadomani Green oggi green green Green productionegreenbusiness Green life Green business Green production oggi edomani el’attivazionedeisoggettidellaprovinciadiCuneo green economy green green economy green inprovinciadiCuneo

7 GRANDA E GREEN 8 Q 21 • GIUGNO 2014 situazione alivellolocale. di effettuare un approfondimento delconcettodigreeneconomy edella vista dellaprogrammazione futuradellaFondazione, haricevutoilcompito socio economica ha la finalità di esplorare temi emergenti e prioritariin di vita:moltesonolesfumature diverde. di investimentiininnovazionetecnologica,infrastrutture, serviziedistili di sviluppoedell’occupazionenonsiparlapiùsoloenergia, maanche della crisiincorso. mica, produttiva esocialedeiterritori,anchenell’otticadelsuperamento oggi comeunodeiprincipalifattoritrainantiperlafutura crescita econo- progressivamente strutturatoeconsolidato,tanto daessere considerato stenibile sonoconfluitinelconcettopiùampiodigreeneconomy , chesiè le produzioni inambitoagroalimentare, dell’agricoltura edellazootecnia. re progetti finalizzati almiglioramentodellaqualitàesostenibilitàdel- concrete ricaduteterritoriali–nelleultimeedizionisièorientatoasostene- provincia diCuneo,finanziandoprogetti ditrasferimentotecnologicocon i luoghiincuisifaricerca elerealtà operativedelsettore economicodella per favorire, nellasezioneInnovazionetecnologica,uncollegamentotra costo acaricodeglientipubblici.AncheilBandoRicercaScientifica–nato migliorando laqualitàambientaleeriducendounimportantefattore di del territoriodistrumentipianificazioneecorretta gestionedell’energia, e tutt’ora in corso, con l’obiettivo di dotare la pubblica amministrazione ticolare, nellapromozione delBandoAmbientEnergia,avviatonel2010 culturale edalpuntodivistadellaprotezione deicittadiniedelterritorio». risorsa ambientaledalpuntodivistaenergetico, dalpunto divistaeducativo- specifico filonediinterventofinalizzatoa«iniziativevalorizzazionedella 2015: quest’ultimo, nell’ambito del settore Sviluppo locale, prevede uno con ilTerritorio, econfermatonel Piano ProgrammaticoPluriennale2013- territorio, comedichiaratoneldocumentodimandato2011-2016UnPatto rità, latuteladell’ambienteepromozione diunosvilupposostenibiledel Presentazione Per questomotivoilCentro Studi,cheattraversol’attivitàdi ricerca La Negli ultimianniiltemadellatutelaambientaleedello svilupposo- L’attività dellaFondazioneinquestocamposièconcretizzata, inpar La FondazioneCassadiRisparmioCuneoindividua,tralesueprio- green economyrappresenta ormaiunassecentraledellepolitiche - l’orizzonte nomy inPiemonte,esponeunquadro diconcettie temichedelimitano Piemonte chehapresentato nel2013ilprimorapportoLaGreenEco- vedere ilcuneesepreparato acogliere tutte leopportunitàdisponibili. lo sguardo rivoltoallaprogrammazione europea 2014-2020, chedovrà un ruolostrategiconelfavorire unosviluppolocaleinchiavegreen,con ma ancheperisoggettipubblicieprivatidelterritorio,chepossonogiocare programma annuale2015equellopluriennaleperilperiodo2015-2018– tivo e di stimolo per la Fondazione – che si avvia a predisporre il prossimo lorizzazione delle potenzialità e delle progettualità della provincia di Cuneo. questo campo,sipropongono alcunepistediparticolare interesse perlava- do comeriferimento le politichepubblicheeuropee, nazionali e regionali in e leoccupazionigreenicomportamentiquotidiani. gestione deirifiuti,ilcontrollo delleemissioni,leproduzioni, laformazione concrete dimensionigreen,qualiperesempiol’efficienzaenergetica, la restituisce i risultati delleanalisi della provincia di Cuneo in funzione di La ricerca chequisipresenta, realizzata in collaborazioneconl’IRES L’auspicio èchequestolavoro rappresenti unutilestrumentoconosci- A partire dall’analisideipuntidiforzaedellecriticitàrilevate,aven- green e nepropone unadefinizionesintetica.Ma,soprattutto, Il CentroStudi

9 GRANDA E GREEN 10 Q 21 • GIUGNO 2014 po economico), perseguire lacrescita economicaprevenendo ildegrado le indicazionidell’OCSE(Organizzazione perlacooperazionee lo svilup- rilevante irischiambientali elescarsitàecologiche»nonché,seguendo mento del benessere umano e dell’equità sociale riducendoinmaniera me), muovere verso un'economia verde e quindigenerare «un migliora- seguendo leindicazionidell’UNEP (UnitedNationsEnvironment Program- per non “restare al rimorchio” delle nazionipiù avanzate. Occorre cioè, Su ciòoccorre vigilare pernonperdere un'occasionedimodernizzazione, diverse e azioni non coerenti con i principi della sostenibilità ambientale. della contrapposizione traambienteedeconomia. nomy lapotenzialitàdiorientare lacrescita, ponendo fine all'improduttiva imprese, leader politici e scienziati hanno riconosciuto nella green eco- World EconomicForumdiDavos,nel2007,doveperla primavoltagrandi 20-20-20. Unaposizioneparimentiinteressante èstataquellaespressa dal sociale epromuovendo programmi miratiqualiilPacchettoclima-energia so azionirivolteallacrescita intelligente,allasostenibilità,all'inclusione per losvilupposostenibiledell’economiadelvecchiocontinente,attraver è mossoilConsiglioeuropeo, cheaGöteborg haapprovato unastrategia diritti deilavoratorielottaallacorruzione;l’annosuccessivo,nel2001,si tanti principieticiintemadituteladell’ambiente,oltre chedirittiumani, Compact Network, una rete di imprese finalizzata a promuovere impor e aglisquilibricreati dallacrescita economica. quindi essere unarispostacomplessivaallacrisidell’economiadimercato conferenze politichedell’ONUsull’ambienteelasuasostenibilitàintende sto recente, chenascecomenuovasfidadell’economiaaifallimentidelle sostenibilità economicaeambientale.Èunconcettoconunastoriapiutto- nomy, chesiriferisceinmodoparticolare all’incontro tral’impresa ela servizi innovativieorientatiallasalvaguardia edifesadell’ambiente. gie, chehannoprodotto l’emergere dinuovisettoriproduttivi, diattivitàe lidate epresenti suiterritorinuovesensibilità,attenzioni,politicheestrate- oramai da qualche lustro a livello sia globale sia locale. Sono ormai conso- duare strategieconcrete perunosvilupposostenibileèunfattocondiviso Introduzione Il successo e la diffusione di questa nuova visione rischia tuttavia di fare L’ONU perprimasièattivata,findal2000,conlacreazione delGlobal In questoprocesso sièdiffuso recentemente ilconcettodigreeneco- L’aumento dellaconsapevolezzaambientale edellanecessitàdiindivi- green economy un“concettoombrello” sottocui“riparare” opinioni - - 11 GRANDA E GREEN 12 Q 21 • GIUGNO 2014 sua evoluzione nelcorsodeltempo,mentre nelcapitolo 2lagreeneco- nel capitolo 1 viene presentata una definizione di fondimento collegiale. principali attoridelterritorio, verificateinmomentidiconfronto eappro- teria una serie di interviste dirette volte a raccogliere il punto di vista dei raccolta eallaletturasistematica diun’ampiabasedatistatisticiinma- • • • do come chiave interpretativa la profili eprogettualità incampoambientale. struttura sociale che richiedono e possono favorire l’innesto di differenti la diversificazionedelsuotessutoproduttivo el’articolazionedellasua di un'economiastoricamenteperformanteversonuoviscenari;infine,per e ambientali;insecondoluogo,perverificare lepotenzialitàdievoluzione geografico siaperlarilevanzaeproblematicità dellesuerisorseterritoriali primo luogo,perlacomplessitàdiquestoterritoriosiadalpuntovista ne della green strutturano programmi eprogettualità. effettivamente si costruiscono le azioni, si delineano i comportamenti, si più dettagliata, quella provinciale elocale,vale adire delle realtà dove tema erilevachesonoancoralimitateleanalisiinformazioniallascala anche l’IREShacontribuitoamigliorare eapprofondire laconoscenzadel problemi elevarie dimensioni. Per quanto riguarda la regione Piemonte gio esonostaterealizzate diversericerche cheneesploranoimolteplici europea aquellanazionaleeregionale. mentazioni edevidenzeosservabilialledifferenti scaleterritoriali,daquella ne concambiamentigraduali,accompagnatidadibattiti,riflessioni,speri- di diffusione ediradicamentodellepratichegreen in manierasostenibileechestimolicomportamentivirtuosi.Èunprocesso sempre piùspazioesembraprofilarsi lanascitadiun’economiacheagisca ambientali suiqualisibasailnostro benessere. ambientale emantenendoilcapitalenaturale,lerelative risorseeiservizi I risultati del lavoro vengono proposti con la seguente articolazione: Il perseguimentodiquestiobiettivièstatorealizzato affiancandoalla alizzate oinviadirealizzazione nellanostraprovincia. la ricognizionediattività,servizi,comportamentiepolitiche greenre confrontarne laposizioneconaltre realtà territoriali; l’illustrazione di profili e problematiche e aspettinormativi; green la presentazione di un inquadramento concettuale della tematica della Questa ricerca, chesiprefigge dileggere laprovincia diCuneoutilizzan- Con questa consapevolezza, sièritenutoutileanalizzare l’evoluzio- A questidifferenti livellisonogiàstateavviateattivitàdimonitorag- Entro questonuovoquadro l’ambienteeilconsumoverde assumono economy perevidenziarneelementicostitutivi,nodididibattito

economy nella provincia di Cuneo per diverse ragioni: in green

economy, si pone i seguenti obiettivi: green in provincia di Cuneo per green economy e della economy cheavvie- - alcune indicazionidiprospettiva. punti di forza, criticità e potenzialità della provincia di Cuneo e suggerisce vengono sistematizzateattraversoun’analisiSWOTche metteinevidenza sibilità dellarealtà localerispettoalloscenariogreen. privilegiati dellanostraprovincia, utili perfaremergere progettualità esen- polazione inmateriaambientaleequellidellafasediascoltotestimoni matica, attraversoirisultatidelsondaggiosulclimad’opinionedellapo- presenti nelcuneese. nazionali e regionali, valorizzando in tal modo risorse e potenzialità cogliere leopportunitàfornitedallepoliticheedaiprogrammi europei, bili inprovincia diCuneocheesprimonolacapacitàdeisoggettilocali di tipoquantitativoaunapprofondimento sulleprogettualità riscontra- modello diletturasviluppatodall’IRESPiemonte. provincia diCuneoneiconfronti dellealtre province piemontesiinbaseal tesi eunavalutazionedelposizionamentodellaregione Piemonteedella scala nazionaleeregionale, mentre nelcapitolo6sipropongono unasin- relazione alposizionamentodeiComuniprovinciali inalcuneclassifichea Commercio diCuneo,Provincia diCuneo,ecc.). enti esoggettilocalicheoperanonelcuneese(ARPA Piemonte,Cameradi dimensioni bito delleprincipaliclassifichenazionalieprovinciali sulla qualitàdellavita. delle problematiche ambientalicheconnotanolaprovincia diCuneonell’am- individuati perunfuturo sostenibile. al finedicomprendere qualiobiettivi,iniziativeeorientamentisonostati nomy èdeclinataall’internodellepoliticheeuropee, nazionali eregionali, Nell’ultimo capitolo le informazioni quantitative e qualitative raccolte Nel capitolo8sipresenta unapprofondimento qualitativodellate- Nel capitolo7sipassadall’analisi“oggettiva”delterritorioprovinciale Nel capitolo5sipresenta unapprofondimento diquestaletturain Il capitolo 4propone unapprofondimento analitico della pluralità di Nel capitolo 3 l’attenzione è posta sulla presentazione degli elementi e green dellaprovincia diCuneo,apartire daidatideiprincipali green 13 GRANDA E GREEN 14 Q 21 • GIUGNO 2014 bientali male rendesse disponibilianche perilfuturo. modello dicrescita economicachenonconsumasse tuttelerisorseam- pervenire aunacondizione distabilitàecologicaedeconomica. da stati modificatiitassidisviluppo delledimensioniconsiderate,inmodo possibile giungere aunosvilupposostenibiledelpianetaqualora fossero tà industriale.Ilrapportososteneva, inoltre, chesarebbe comunquestato di undeclinoimprovviso eincontrollabile dellapopolazione edellacapaci- consumo dellerisorseenergetiche eambientali,conilrisultatopiùprobabile crescita produttiva illimitataavrebbe portatoentro isuccessivicentoannial esponenziale neltempo.Dallasimulazionevenivamesso inevidenzachela tare eilconsumodi risorse, in uno scenariocheprevedeva la loro crescita ne mondiale, l'industrializzazione, l'inquinamento, laproduzione alimen- computer delle interazioni tra fenomeni quali l'incremento della popolazio- al MITdalClubdiRoma.Ilrapportoriportaval’esitouna simulazioneal to Growth connessione tralostatodell’ambienteelescelteeconomiche: TheLimits concetto digreeneconomy. alla nascitadelmodernomovimentoecologistae,inqualchemodo,al pesticidi. Questolavoro portòallamessaalbandodelDDTeaprìlastrada analisi scientifiche,idanniirreversibili all’ambienteeall’uomocausatidai mavera silenziosa,unlibro incuidescriveva,condoviziadiricerche e sul suopercorso cheneltemponehastrutturatoeaffermato ilconcetto. definizione piùattualedigreeneconomy,contuttelesuesfaccettature, sia raggiungere taleobiettivoèpertanto necessarioporre l’attenzionesiasulla temente intuitivomacheracchiudeunsistemacomplessodielementi.Per come cornicediriferimento,chiavelettura,unconcettoapparen- adottando ilpuntodivistadellagreen zare ilcontestocuneeseelesuedinamiche.Leggere laprovincia diCuneo in parte,iconfinidella“lentediingrandimento”chesiutilizzeràperanaliz- economy e,diconseguenza,delineare inmaniera chiaralecaratteristichee, 1. Checosaèlagreeneconomy Con ilrapportoIlimitidellosviluppo sifecequindistradal’ideadi un Nel 1972fupubblicatounaltro testochesottolineavalaforteinter Nel 1962 Rachel Carson, biologa e zoologa statunitense, scrisse Pri- 1.1 Svilupposostenibileegreeneconomy:evoluzionediunconcetto L’obiettivo diquestocapitoloèdefinire checosasiintendepergreen (tradotto in italiano in I limiti dello sviluppo economy significainfattiassumere ), commissionato - 15 GRANDA E GREEN 16 Q 21 • GIUGNO 2014 • sviluppo perraggiungere lasostenibilità: centrale dellagreeneconomy esiriconobbero idiversitragittipossibilidi We Want, incuisiabbandonòlavisione comprensiva, siaffermò ilruolo sullo svilupposostenibilesottoscrisseundocumento,intitolato TheFuture e consolidare. gico daperseguire attraversopercorsi epolitiche dadefinire, sperimentare sto alcentro dell’agendapoliticamondialedivenendounobiettivostrate- Unite sull’ambienteelosviluppo,ilconcettodisviluppo sostenibilefupo- democrazia epartecipazione. la dimensione istituzionale, fondamentale per garantire stabilità, giustizia, quarta, trasversaleerimastaimplicita,forseperannisottovalutata, cheè stentamento dellapopolazione).Aquestedimensioniseneaggiunseuna dimensione economica(lacapacitàdigenerare reddito elavoro perilso- tà digarantire, inmanieraequamentedistribuita,benessere umano)ela e riproducibilità dellerisorsenaturali),ladimensionesociale(lacapaci- sostenibilità: ladimensioneambientale(lacapacitàdimantenere qualità cento sullecomponentidellosviluppoesugliambiticheconcorrono alla dello sviluppoeconomicoesociale.Inoltre, questadefinizioneposel’ac- litica ambientalenonpotessero essere affrontate separatamentedaquelle bisogni delle generazioni future», evidenziando come le tematiche di po- della popolazioneattualesenzacompromettere ilsoddisfacimentodei stenibile” definitoinquellasedecome:«sviluppochesoddisfalenecessità tetizzò, perlaprimavolta,questiintenticoniIconcettodi“svilupposo- • • • sottolineava, incoerenza conilrapportosuilimitidello sviluppo,che: sull’ambiente umanosottoscrisseunadichiarazionenelcuipreambolo si 2012, conlapiena partecipazionedella società civile,rinnoviamoil livello, essendociincontratia RiodeJaneiro inBrasile,il20-22giugno (punto 1)Noi,iCapidiStato ediGovernorappresentanti dialto Nel 2012,sempre aRiodeJaneiro, laConferenza delleNazioniUnite Nel 1992,aRiodeJaneiro, nelcorsodellaConferenza delleNazioni Nel 1987laCommissionemondialeperl’ambienteelosvilupposin- le loro responsabilità esidividanoirispettivicompiti. ti, cittadiniecollettività,imprese eistituzioniaognilivello,assumano affinché questoscopopossaessere raggiunto,sarànecessariochetut- sociale delmondointero; obiettivi fondamentaligiàfissatiperlapaceelosviluppoeconomico future e pertanto è sempre più necessario coordinare e armonizzare gli occorre difendere emigliorare l’ambienteperlegenerazionipresenti e umane, tenendocontoinnanzituttodelleripercussioni sull’ambiente; si èarrivatiaunpuntodellastoriaincuidebbonoregolare leazioni Nello stessoanno,aStoccolma,laConferenza delleNazioniUnite • • 20 anniprima. 1 LaConferenza del2012prende ilnomedellaConferenza tenutasi nellametropoli brasiliana sostenibile (tab.1). umano aquellasull’ambiente elosviluppo,finoall’ultimasullosviluppo focus dellediverseconferenze: sièpassatidallaconferenza sull’ambiente tivo (lagreeneconomy).Questaevoluzionevieneanchesottolineatadal di unmacro-strumento principaleperilraggiungimento diquestoobiet- scala globale(losvilupposostenibile).Infine,siègiunti all’individuazione cetto ingradodiriassumerlimanieraefficaceedivenire unobiettivoa una seriediesigenzee intenti all’identificazione diuna parola, diun con- mondiale, sièpassatidallacomprensione, condivisioneesottoscrizionedi delle emergenze sulpianoambientale, economicoesocialeadimensione rimandata matrasformatainazionieregole condivisesuvastascala. ca, socialeeambientale,comeunasfidachenonpuòdevepiùessere azione consapevoledellaforteintegrazionechelegadimensioneeconomi- gli strumentiprincipaliperlosvilupposostenibile,comeunnuovomodellodi A Rio+20 salvaguardando l’integro funzionamentodegliecosistemidellaTerra. creare opportunitàperl’occupazioneeillavoro dignitosopertutti,pur a migliorare l’inclusionesociale,amigliorare ilbenessere umanoea a eliminare lapovertàcosìcomeaunacrescita economicasostenuta, sere unarigidaseriediregole. Sottolineiamochedovrebbe contribuire trebbe fornire opportunitàperipolicy-maker,manondovrebbe es- disponibili perilraggiungimentodellosvilupposostenibileechepo- nibile edell’eliminazionedellapovertàunodeglistrumentiimportanti noi consideriamolagreeneconomynelcontestodellosviluppososte- tre dimensioni che è il nostro obiettivo primario. A questo proposito, e delleprioritànazionali,perrealizzare losvilupposostenibilenellesue li estrumentiadisposizionediognipaese,infunzionedellespecificità (punto 56)Noiaffermiamo checisonodiversiapprocci, visioni, model- istituzionale internazionaleperlosvilupposostenibile. dello svilupposostenibileesradicamentodellapovertà,ilquadro tare itemidellaConferenza, inparticolare lagreeneconomynell’ambito luppo sostenibile. […] Esprimiamo la nostra determinazione ad affron- (punto 12)Decidiamodiadottare misure urgenti perconseguire losvi- sostenibile perilnostro pianetaeperlegenerazioni presenti efuture. zione di un futuro economicamente, socialmente e ambientalmente nostro impegnoperlosvilupposostenibileeassicurare lapromo- In sintesi,nelcorsodelleconferenze delleNazioniUnite,einragione 1 lagreeneconomyèstatapertantoidentificatacomeunode- 17 GRANDA E GREEN 18 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 1.ConferenzedelleNazioniUnitesutematicheambientali Focus Anno Tema generale Difesa emiglioramentodell’ambiente per legenerazionipresenti efuture ra; l’economiadevetenere contodellalimitatezzadellerisorseTerra. globali); laqualitàdellavitadell’uomodipendedalladelsistemaTer fortemente interconnesso (molteazioniumanelocalihannoripercussioni pensare alla possibilità di utilizzo di risorse esterne); la Terra è un sistema assunti dibasesonocondivisi:esisteunsolopianetaTerra (ècioèstupido ne, non esiste una definizione univoca di attraverso sfumature, confini,puntidivistaspecifici. economia attentaall’ambiente,perpoiprovare adeclinarlomaggiormente partire dalsignificatointuitivocheilnomesuggerisce,“economiaverde”, and Low-CarbonDevelopment . 2 UNDESA (2012) A • • • A partire daquestepremesse lagreeneconomyèpertanto Trattandosi diunconcettocomplesso,articolato,einparteevoluzio- Quando sicerca didefinire lagreeneconomytendenzaèquelladi 1.2 tion, 2011); tutti all’internodeilimitiecologici delpianeta(Green EconomyCoali- un’economia resiliente che fornisceunamigliore qualitàdellavitaper Nations Conference onTrade and Development,2011); per ilraggiungimentodiunosvilupposostenibile(UNCTAD –United delle attivitàsvolte.Un’economiaverde èunacomponenteessenziale riodo beneficisocialie,nelbreve periodo,diridurre irischiambientali scarsità ecologica.Un’economiachecerca digarantire nellungo pe- senza esporre le generazioni future a significativi rischi ambientali e un’economia cheproduce benessere umanoeriduceledisuguaglianze siva (UNEP–UnitedNationsEnvironment Programme, 2011); carbonica, efficiente nell’utilizzodellerisorseesocialmenteinclu- essere pensata comeun’economiaabasseemissionidianidride giche. Nellasuaespressione piùsemplice,un’economiaverde può riducendo allostessotempoirischiambientalielescarsitàecolo- un’economia cheproduce benessere umanoedequitàsociale, Ambiente umano Green economy:definizioni 1972 guidebook to the green Economy. Issue 1: Green Economy, GreenGrowth, Ambiente esviluppo Sviluppo sostenibile 1992 green economy. Tuttavia alcuni Sviluppo sostenibile Green economy 2 : 2012 - in gioco,siaperlepolitichee gliambitidiazione. green economy nello sviluppo economico, sia per quanto attiene gli attori a strategiedilungoperiododifferenti siaperquantoconcerneilruolodella Emergono cosìinterpretazioni diversechedannovitaamodellidiazionee zione edelledisuguaglianza,ecc.)alrapportotraeconomia eambiente. al concettodisvilupposostenibile(risorselimitate,aumento dellapopola- nate allascalalocale,chefariferimentoadiversiaccenti chesottostanno al suoessere unostrumentoaperto,cheincludemolteplicivariabilidecli- del ciclodivitacomemodelloriferimento. mici, sociali),ancheinunalogicadiresponsabilità condivisa,el’assunzione il coinvolgimentointegratoecontinuativodeidiversiattori(politici,econo- peso crescente: l’orientamento all’innovazione (di prodotto ediprocesso), benefici collettivi e non individuali. In seguito altri fattori hanno assunto un re efficaci,un’armoniadiintenti, una capacitàdiagire comeunsistemacon green governement),approcci chesempre piùdovrannotrovare, peresse- green businessallaproductionfinolife,passandoperil sono sviluppatinegliultimianniivariapprocci greendellasocietà(dal giamenti quotidianidellapopolazione.Inquestospaziodi“incontro” si di governo,dallenormative,dallapropensione alconsumoedagliatteg- centrale macheèfortementecondizionatodallepolitiche,strategie (IRES Piemonte,2013),un”incontro” chevedenelleimprese unelemento contro tral’impresa elasostenibilitàeconomica,socialeambientale» • • La difficoltàdidefinire inmanieraunivocalagreeneconomyèlegata 1.3 Puntidivistaepercezioni La Danish 92Group, 2012). del pianeta.L’economia nonpuòessere verde senzaessere equa(The ed economica,alfinedirimanere all’internodellacapacitàdicarico nità per tutte le persone, pur salvaguardando l’integrità ambientale to albenessere degliesseriumanieaunaccessoequoalleopportu- dell’economia attuale principale e consente di produrre risultati rispet te. La green economy elimina le distorsioni sistemiche e le disfunzioni un processo di trasformazioneeuna progressione dinamica costan- sviluppo sociale(InternationalChamberofCommerce, 2011); vorano insieme, rinforzandosi a vicenda, sostenendo il progresso dello un’economia incuisviluppoeconomicoeresponsabilità ambientalela- green economy,quindi,puòessere definita,insintesi,come«l’in- - 19 GRANDA E GREEN 20 Q 21 • GIUGNO 2014 c. b. a. Se siprende inconsiderazioneilruolodellagreeneconomy emergono tre puntidivistaprincipali Ruolo dellagreeneconomy 4 Ivi. 3 IRESPiemonte(2013), Lagreeneconomy inPiemonte,introduzione. a. Imprese ambientali definiscono eorientanoilsuosviluppolesuedinamiche,sfaccettature Se si adotta come punto di vista quello degli attori della Attori dellagreeneconomy e. Relazionetrasocietàenatura d. Consumatori c. Imprenditoria trasversale b. Imprese, cittadinieistituzioni dell’economia attuale “copertura”, “maschera” La greeneconomycome ciclo economico e costitutivodelnuovo come fattore prioritario La greeneconomy dell’economia come sottoinsieme La greeneconomy Economia Economia Economia continua accelerazionedell’utilizzo dicapitalenaturale. tecnologico eilsuperamentodel modellodicrescita basatosuuna delle società capitaliste attraverso un nuovo processo di sviluppo società enaturachehannocaratterizzato losviluppoeconomico La forniscono strumentidicertificazioneegaranzia. esigenze epreferenze eistituzionicheregolano, sensibilizzanoe taggio competitivo, consumatori che vedono soddisfare le proprie che genera meccanismi virtuosi: imprese checercano motivi di van- La imprese cheoperanoinmercati dichiaratamenteambientali). che producono inmanieraecocompatibile)edelgreenbusiness (le La tunità economiche(vantaggioe/orisparmio). alle risorsedaiqualiimprese, cittadinieistituzionitraggonooppor economici legatiall’ambiente,alletecnologie,airifiuti,all’energia e La altri serviziecologicieambientali). bientali (produzione dienergia, trattamentodeirifiuti,serviziidrici, La GE green economycomenuovadenominazioneperleimprese am- (le imprese green economycomesommadellaproduction(leimprese green economycomeuntotaleripensamento delle relazioni tra green economycomeambitoinnovativocheinteressa settori green economy come risposta alla domandadei consumatori GE GE produrre ricaduteeffettive sull’ambiente. sulla diffusa sensibilità ambientalemasenza Risponde albisognodibusinessfacendoleva sviluppo sociale,economicoeproduttivo. il suoambiente,perunanuovaprospettiva dello delle relazioni umaneeproduttive dell’uomocon Risponde all’esigenzadiriconfigurazionegenerale si sonoaperte. nuove domandedimercato cheinquest’ambito Risponde allaproblematiche ambientaliealle green economy, ovvero i soggetti che 4 possibilisonoaltre: 3 - : a. La Ambiti diazionedellagreeneconomy 6 5 b. Turismo sostenibile tecnologie pulite Investimenti in Politica Leadership Gestione delterritorio Gestione rifiuti Gestione acque Trasporti verdi Green building Energie rinnovabili http://www.mnn.com/green-tech/research-innovations/blogs/how-do-you-define-the-green-economy http://www.dualcitizeninc.com/ggei2012.pdf green economypuòinoltre essere lettainrelazione agliambitidiazione: categorie principali: rizzano lagreeneconomy: Karl Burkart consulenza americana Dual Citizen Il GGEI (GlobalGreenEconomyIndex)2012realizzato dallasocietàdi 5 , peresempio,individuaseisettoriprincipalichecaratte- Competitività, scheminazionalidiaccreditamento, forzadellapromozione. investimenti. Volume diinvestimenti,commercializzazione, innovazione,agevolazionidegli obiettivi legatialleenergie rinnovabili. Impegno verso le energie rinnovabili, politiche di energia pulita, emissioni, sostenibilità inprogrammi diaiuto. sulla Politica dicapiStatoorientataalgreen,positivacoperturadapartedeimedia forestazione, stabilizzazionedelsuolo,ecc. Agricoltura organica, conservazionedeglihabitat,parchi eforeste urbane,ri- Riciclo, riutilizzo,packaging,prodotti sostenibili,ecc. Riciclo, depurazione,pianificazione,acqueepiovane,ecc. ring, ecc. Combustibili “delfuturo”, autoelettricheeibride,trasportopubblico,ridesha- tazione efficienzaidrica,prodotti ematerialiverdi, ecc. Valutazioni residenziali e commerciali, valutazione efficienza energetica, valu- Solare, eolica,geotermica,prodotta dalleondedelmare, biogasefuelcell. green economy,posizioneneiforuminternazionali,impegnoversola 6 prende in considerazione quattro 21 GRANDA E GREEN 22 Q 21 • GIUGNO 2014 c. 7 Mobilità edemissioniCO Energia Turismo Biologico Qualità ambientale http://www.fondazioneimpresa.it/wp-content/uploads/2012/05/Indice-di-green-economy-20121.pdf L’IGE (IndicediGreenEconomy)2012dellaFondazioneImpresa ne altriparametri: 3. 2. 1. dell’emergere diposizionimoltodiversesultema: mento, diquestaviaperunfuturo sostenibile. a scalamondialerispettoalruoloealla“bontà”edefficacia diquestostru- alla basediposizioni,anchemoltofortieradicate,cheanimano ildibattito 2 solo allegenerazionifuture maancheallapopolazionemondiale. sostenibile ingradodigarantire qualitàdellavitaedell’ambientenon biente perrealizzare econsolidare nelminortempopossibile unfuturo la necessitàdiuncambiamento dellepratichenonrispettosedell’am- bili, alcoinvolgimentoomeno inconflittieguerre, ecc; legati allastoriadellapopolazione,geografia,allerisorse disponi- il riconoscimentocheipercorsi disvilupponelmondosonomolteplici, puntuale digreeneconomy; la nonesistenza,comegiàsottolineato,diunadefinizione univoca e Tre sonoglielementiprincipali chepossonoessere postiallabase Le diversesfumature epercezioni delconcettodigreeneconomysono 1.4 Diversesfumature digreen la riqualificazioneenergetica degliedificiogni1.000abitanti. ogni 1.000abitanti,numero dirichiesteperdetrazionifiscalidel55% Kw dipotenzainstallatasolare-fotovoltaico suedificiinContoenergia tale, risparmioenergetico certificatoconi Titoli diefficienzaenergetica, Percentuale dienergia elettricadafontirinnovabilisullaproduzione to- Carbon intensity, km di piste ciclabili per 100 km Numero dialloggiagrituristiciogni10milaabitanti. biologiche ogni100milaabitanti,puntivenditabioabitanti. agricola biologicasusuperficieutilizzata,aziendezootecniche Operatori nel biologico ogni 100 mila abitanti, percentuale di superficie coste nonbalneabiliperinquinamentosukmditotali. zioni certificate ISO14001 ogni 100milaimprese, percentuale di km di Numero dilicenzeEcolabelogni100milaimprese, numero diorganizza- provincia ogni1.000autovetture circolanti. stalli disostaneiparcheggi dicorrispondenzadeiComunicapoluogo motivi dilavoro edistudiohannousatomezzitrasporto,numero di utenti di mezzi pubblici sul totale delle persone che si sono spostate per autobus ogni1.000abitanti,percentuale dioccupati,studentiescolari, luoghi diprovincia, tonnellatediCO 2 pro capitepertrasporti,numero di 7 prende inconsiderazio- 2 di superficie dei capo- dagine internazionale economy, esisteunobiettivogeneralecondiviso,comeemerge daun’in- (Svezia) edaIDDRI (Francia). Centre for Strategic Studies andManagement (Brasile), dalla Agency for Growth Policy Analysis I delUnitedNationsFrameworkConvention onClimateChangenelprimosemestre 2012 dal 8 Indaginerealizzata viamailinBrasile,Svezia,Francia einungruppodiPaesiAnnexInon-Annex Se sifannopoliticheestrategierealistiche Se vièunaenvironmental justice Se green economyvuoldireeconomiasolidale cetto digreeneconomynedefinisceunafotografiapiuttostovariegata. essere lemodalitàetempistichedapercorrere. sostenibile, sebbenelestradepossanoessere diverseepossano riconosce lanecessitàdiuncambiamentoperraggiungere unosviluppo Anche inassenzadiunadefinizioneunivocadelconcettogreen e dalla consapevolezza della necessità di un’azione realistica e incisiva e dallaconsapevolezzadella necessitàdiun’azionerealistica eincisiva zato da un forte e imprescindibile rispetto dell’ambiente e delle persone Da questitre puntideriva unapproccio allagreeneconomycaratteriz- • • • sato sutre concettichiave: Il movimentoNoGreen Economy(www.nogreeneconomy.org) èba- come spazioincuilepersonevivonoe/olavorano. giustizia ambientale,ovvero unsistemachetutelil’ambienteinteso che peravere unagreeneconomyènecessarioavere ancheuna green-economy-without-environmental-justice/) sottolineailfatto L’Environmental JusticeOrganisation (www.ejolt.org/2012/06/no- come conseguenzadelcostodellederratealimentari,ecc.). zione perché aumentanoilnumero dipersonechesoffrono difame stop allaproduzione dibiocarburantiebioliquidiprimagenera- all’accaparramento diterre dapartedineolatifondistiinternazionali, mia solidaleenonuncapitalismoverde (agricolturasostenibile,stop nel rispetto degli ecosistemi e deiloro ritmi, deve essere un’econo- nomy deveessere unaviaperassicurare atuttil’accessoallerisorse, di commercializzazione emercificazione dellanatura.Lagreeneco- se intesacomegrandeombrello che racchiudesottodisétuttiimodi viene sottolineatoilfattochenonsipuòavere unagreeneconomy green-economy-sfruttatrice-20120622/), organizzato da200ONG, ( Al contro-vertice diRio+20,CupuladosPovos(Vertice deiPopoli) Si haunagreeneconomy… Più in generale, una lettura sintetica delle posizioni espresse sul con- www.greenews.info/politiche/contro-vertice-a-rio20-no-a-una- la vitanondeveavere unprezzo. i terreni comuninondevonoessere privatizzati; la naturanonèinvendita; 8 , Is Something Wrong withGreen Economy? , che 23 GRANDA E GREEN 24 Q 21 • GIUGNO 2014 9 sottosistema dell’ecosferafinita Se siassumecomecornicediriferimentoilfattoche l’economiaèun Se siponeattenzioneancheaglioceani Se cisiispiraallanaturapertrovaresoluzioni http://www.nogreeneconomy.org/wp-content/upload/2012/02/green-economy-lender.pdf Clothing, Edgardo Lander dei governi.Nell’articoloTheGreenEconomy:theWolf inSheep’s l’autore non si può pensare a una na alruolochedovrebbero avere lasferapolitica edelpotere. Secondo attribuisce unpesodeterminanteastrategieepolitichemanonsiaccen- valore, unprezzo aibenieprocessi naturali.Inoltre, nelrapportosi green economyvieneesplicitatacomesoluzioneperlacrisiildare un dola comestrategiaestrumento,mentre nelRapportoUNEPsulla è statadataunadefinizionepuntualedigreeneconomy,purindividuan- (non èpossibileestrarre energia infinitadaunarisorsafinita). non utilizzabile),iltuttogovernato dalleleggidellatermodinamica rinnovabile) ecomeoutput rifiutiedenergia dibassa qualità (calore e l’energia dialtaqualità(che necessariamentedovrebbe essere tutta con laconsapevolezzache si hannocomeinputlamateriaimmessa de èdatodalflussocircolare discambiotrale famiglieeleimprese, separatamente dall’ambiente. Il punto di partenza dell’economia ver cui leimprese sonogliattoridominantichepossonoessere analizzati sfera finita.Ciòvacontro laprospettiva neoclassica dell’economiain nice diriferimentoilfattochel’economiaèunsottosistema dell’eco- Si rientranelperimetro dellagreeneconomysesiassumecomecor del pianetaTerra (www.oecd.org/tad/fisheries/45692295.pdf). nibile elapreservazione deimariedeglioceani,l’altracomponente zione nonsololasostenibilitàdellaterraferma,maanchel’usososte- Affinché l’economiasiagreen,ènecessariocheprenda inconsidera- prodotti dialtaqualitàeabassicostistimolandol’economialocale. cessi diproduzione dienergia esistenti innaturaeconsentediottenere società. Lagreeneconomy2.0sibasasull’applicazionepraticadeipro- alla sostenibilitàchetienecontodellafasedicrisidell’economiae che vistadallospazioèblu,nelsuocomplesso,fornendounarisposta 2.0. Non è l’economia del mare, ma l’economia che pensa alla Terra, si adottaquellacheluidefiniscelablueeconomyogreen search Initiative,parladiuncambiamentopossibilenell’economiase Gunter Pauli(www.gunterpauli.com), fondatore diZero EmissionRe- eventi comeleguerre hannosulle dinamiche umaneeambientali. il fattocheneldocumentononsifariferimentoalruolodevastante do logichedirispetto,uguaglianza,paritàecorrettezza. Prova èanche che, nellamaggioranzadeicasi,ipoliticieilpotere nonoperanosecon- 9 pone l’attenzione sul fatto che a Rio+20 non ponel’attenzionesulfattocheaRio+20non green che non tenga conto economy che non tenga conto - -

per mere finalitàdi reputazione eimmagine. letteralmente “lavaggioverde”, cioèdiutilizzodelletematicheambientali toriale e parziale della crescita, o ancora come fenomeno di collare esostenere unnuovocicloeconomico,oppure unadimensioneset- interpretato inmanieradifferente, ecioècomefattore ingradodifarde- sistemi discambioedeimercati. mobilità aglistilidivita,dall’innovazionetecnologicaall’organizzazione dei zione ediinterventodiversificatecheenfatizzanoaspetti molteplici:dalla dell’esaurimento dellerisorsenaturali,poi,sisonoaffiancatelineediatten- di strategielocalidifferenziate; allacentralitàdella “questione” energetica giungimento dellasostenibilitàalriconoscimentodimodellisviluppoe positivo ancheperleimprese. e lestrategieincampoambientaleunfattore disviluppo,conunruolo l’attenzione el’impegnoarendere l’economiapiùsostenibileelepolitiche alla consapevolezza dei danni che lo sviluppo economico può produrre riconsiderato il ruolo del rapporto tra economia eambiente, affiancando delle NazioniUnitesull’ambiente.Inquestocontesto,negliultimiannisiè sato, einparticolare nelleelaborazionisvoltenelcorsodelleConferenze vengono definiteeapplicate. versità dellerealtà territorialiesocioeconomicheincuiquestepolitiche tenere conto della molteplicità delle sue dimensioni, e ancor più delle di- Infine, lostessoruolodellagreeneconomynellosviluppopuòessere Inoltre, sièpassatidaunavisioneunivocadeimetodiorientatialrag- La In sintesi Nel contestodelineato,laconcretizzazione dellepolitichegreendeve il capitalenaturalenondiminuiscaesidegradi(Fanning,2012). significa chesiagisceinmanierasostenibilesolosefamodo rimpiazzare conilvalore monetariodelcapitalenaturaleperso.Ciò del capitale, e comprendere cheil degrado ambientale non lo si può rie formedicapitale,conilsolovincolomantenere iltotalenetto modello neoclassico,cheprevede laperfettasostituibilità traleva- In questoquadro concettualeènecessariouscire dallalogicadel green economyèunconcettorecente chehatuttaviaradicinelpas- greenwashing , 25 GRANDA E GREEN 26 Q 21 • GIUGNO 2014 mercato socialeeuropea per il XXIsecolo» mento) si accentuano […]. Europa 2020 dà un quadro dell’economia di sfide alungotermine(globalizzazione,pressione sulle risorse,invecchia- nonché unarispostaalmondoche«sistarapidamentetrasformandoele mici esocialimessoinlucelecarenze strutturalidell’economiaeuropea» dell’UE, una risposta alla crisi che «ha vanificato anni di progressi econo- è conclusanel2010)evuoleessere unarispostaallafaseditrasformazione della strategiadiLisbona(lariformadell’UnioneEuropea chesi tivi, iniziativeeorientamentisonostatiindividuatiperunfuturo sostenibile. e regionale) risultapertantofondamentalealfinedicomprendere qualiobiet- principali politicheestrategieeuropee (eallaloro attuazioneascalanazionale Per completare l’inquadramentodellatematicagreen,unbreve accennoalle mente definite(l’ultimoperiodoprevisto èlaprogrammazione 2014-2020). menti socioeconomiciinatto,maèscanditodafasioperazionalitemporal- Il modello viene continuamente rivisto e aggiornato alla luce dei cambia settoriali veicolati da traguardi quantitativi da raggiungere in tempi definiti. sivo, partedaobiettivigeneraliegiungeaprospettaree interventispecifici competitività dellepolitichenazionali.Ilmodello,ditiporazional-compren- (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:2020:FIN:IT:PDF). 10 Commissioneeuropea (2010)Unastrategiaperuna crescitaintelligente,sostenibilee inclusiva nazionali eregionali di programmazione europea enellepolitiche 2. Lagreeneconomynelmodello nazionali diriforma,tenendo contodelPattodistabilitàecrescita. governi indicazioniprecise sucomedefinire eattuare ipropri Programmi tiche degliStatimembriafavore dell’occupazione,l’UEfornisce aidiversi nonché attraverso la decisione del Consiglio sugli orientamenti per le poli- massima perlepoliticheeconomichedegliStatimembri edell’Unione, obiettivi strategiciperilrilanciodell’economiaentro il2020. Essa prevede, come suggerisceilnome,perseguimentodiunaserie approvata daicapidiStatoegoverno deiPaesidell’UEnelgiugno2010. solidale è stata presentata dalla Commissione europea nel marzo 2010 e Europa 2020rappresenta ilrilancioel’aggiornamentoinsensogreen 2.1 Europa 2020 La programmazione europea èdivenutailquadro diriferimentodella Attraverso laraccomandazionedelConsigliorelativa agliindirizzidi La strategiaEuropa 2020,peruna crescita intelligente,sostenibilee 10 . -

• • verso alcuniobiettivipiùspecifici: te sottoilprofilo dellerisorse,piùverde epiùcompetitivachesimuove • • • la conoscenzaesull’innovazionechesitraducainalcunipuntichiave: prese, sindacati,università, ONG,organizzazioni diconsumatori) e collaborerà strettamente conlepartiinteressate didiversisettori(im- ad altri si apriranno nuove opportunità commerciali. La Commissione dei settori,cheinalcunicasi dovrannoforse“reinventarsi”, mentre ni dicarbonio.Questesfide avrannoun’incidenzadiversaaseconda guando ipropri processi diproduzione aun’economiabasseemissio- e tuttiisettoristannoaffrontando lesfidedellaglobalizzazioneeade- in particolare l’ambitodellePMI,èstataduramentecolpita dalla crisi Una politicaindustrialeperl’eradellaglobalizzazione . L’industria, e una maggiore sicurezza energetica. durre le emissioni di CO crescita economicadall’usodellerisorseedell’energia (delinking),ri- efficiente e a basse emissioni di carbonio. Occorre scindere la nostra la transizione verso un’economia che usi tutte le sue risorse in modo Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse. L’obiettivo è favorire b. connessioni internetdioltre 100MbP. e assicurandochealmenoil50%dellefamiglieeuropee siabbonia locità diinternetnettamentesuperiori(30Mbpopiù)entro il2020, tendo atuttil’accessoallabandalarga entro il2013el’accessoave- internet veloce esuperveloce esu applicazioni interoperabili, garan - economici sostenibilidaunmercato unicodeldigitalebasatosullarete Un’agenda europeadeldigitale.L’obiettivo ètrarre vantaggisocio situazione occupazionaledeigiovani. della mobilitàdistudentietirocinanti, ealcontempoincrementare la nell’UE, combinandoeccellenzaedequità,mediantelapromozione la qualitàgeneraledituttiilivellidell’istruzioneedellaformazione zionale degliistitutieuropei diinsegnamentosuperiore migliorando Youth ontheMove.L’obiettivo èaumentare- l’attrattivitàinterna commercializzazione. tutti glianellidellacatenadell’innovazione,dallaricerca blueskyalla nergia, la salute eil cambiamento demografico. Occorre rafforzare quali ilcambiamentoclimatico,l’usoefficientedellerisorseedell’e- innovazione infunzionedellesfidechesipongonoallanostrasocietà, L’Unione dell’innovazione. L’obiettivo è riorientare la politica di R&S e a. Le prioritàdiEuropa 2020,chesirafforzano avicenda,sonotre. Crescita intelligente,orientataasviluppare un’economiabasatasul- Crescita sostenibile,intesaapromuovere un’economiapiùefficien- 2 , migliorare la competitività e promuovere 27 GRANDA E GREEN 28 Q 21 • GIUGNO 2014 • • • • • quanto dettoperl’UEsono: • • verso strumentiappropriati: tasso dioccupazionechefavoriscalacoesionesocialeeterritorialeattra- a rischiodipovertà. Lotta controlapovertà:20milionidipersoneinmeno devonoessere 10% ealmenoil40%deigiovani deveessere laureato. Istruzione: iltassodiabbandonoscolastico deveessere inferiore al novabili; aumentodel20% dell’efficienza energetica. rispetto al 1990; 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rin- gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) di 20-20-20inmateriaclima-energia, riduzionedelleemissionidi Cambiamento climaticoedenergia:devonoessere raggiuntiitraguar R&S (ricerca esviluppo). Ricerca e innovazione: deve avere unlavoro. Occupazione: il75%dellepersonedietàcompresa tra20e64anni Gli obiettiviegliindicatoriquantitativiindividuatiper raggiungere 2.1.1 in mododignitosoedipartecipare attivamenteallasocietà. vittime della povertà e dell’esclusione sociale, consentendo loro di vivere rare laconsapevolezzaericonoscere idirittifondamentalidellepersone europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale al fine di miglio- ne economica,socialeeterritorialeprendendo spuntodall’attualeanno Piattaforma europea contro la povertà. L’obiettivo è garantire la coesio- e aumentare laproduttività dellavoro. e all’eventualeriorientamentoprofessionale, ridurre ladisoccupazione nostra forza lavoro attuale e futura di adeguarsi alle mutate condizioni sone mediantel’acquisizionedinuovecompetenzeperconsentire alla modelli sociali.Questosignificamigliorare lapartecipazionedelleper aumentare ilivellidioccupazioneegarantire lasostenibilitàdeinostri è porre lebasidellamodernizzazionedeimercati dellavoro inmodo da Un’agenda pernuovecompetenzeenuovipostidilavoro.L’obiettivo c. prime alserviziopost-vendita. catena del valore, sempre più internazionale, dall’accesso alle materie dall’economia verde. Lenuovepoliticheverdi interesseranno l’intera ziarie eleaiutiacogliere leopportunitàofferte dallaglobalizzazionee promuova lacompetitivitàdelleattivitàprimarie,manifatturiere eter l’imprenditoria, guidil’industriaelaprepari adaffrontare questesfide, definirà unquadro perunapoliticaindustrialemodernachesostenga Crescita inclusiva,finalizzataapromuovere un’economiaadalto L’attuazione dellastrategia2020 il 3% del PIL dell’UE deve essere investito in - - - strategia per lapolitica energetica dellaComunità . Gli Obiettivi per il1985 alla risoluzioneadottatadal Consiglio il17settembre 1974suUnanuova sistema socioeconomico(tab.2). al finedimuovere versoazioniepolitiche realistiche econgruenti con ilsuo Piano nazionalediriforma programmazione, hapresentato all’UnioneEuropea laversionefinaledel grammazione decennalecomunitaria l’energia nucleare del1958. (Comunità europea del carbone edell’acciaio) del 1952el’EURATOM per trattati costitutividellaComunitàeuropea riguardino l’energia, laCECA gole sovranitànazionaliappare tuttoradifficile,sebbenebenduedeitre Tabella 2.Comparazionetragliobiettivigeneraliequellinazionali «La comunitàinternazionale», n.3,pp.443-468(http://www.sioi.org/Sioi/BASTIANELLI.pdf). 13 SivedaBastianelli F. (2006)Lapoliticaenergetica dell’UnioneEuropeaelasituazione dell’Italia, 12 11 dalla comparazione tra gli obiettivi generali e quelli nazionali contrattati tà dell’Italia nel perseguire quanto definito in sede europea è evidenziata Lotta contro lapovertà Istruzione ed energia Cambiamento climatico Ricerca einnovazione Occupazione http://www.regione.piemonte.it/bruxelles/eu_2020.htm http://www.politicheeuropee.it/attivita/17522/programma-nazionale-di-riforma Il primopianorisalealConsiglio europeo diParigideldicembre 1972e Nell’aprile del2011ilGovernoitaliano,nelquadro del nuovociclodi In campoenergetico, sipossonodistinguere diversefasidellapro- La realizzazione diunapoliticaenergetica integratachesuperilesin- 2.1.2 La programmazioneenergeticaeuropea AmbitiUE2020 a rischiodipovertà 20 milionidipersoneinmeno dei giovaniconlaurea inferiore al10%ealmenoil40% Tasso diabbandonoscolastico di clima-energia 20-20-20 inmateria Raggiungimento deitraguardi in R&S(ricerca esviluppo) 3% delPILdell’UEinvestito possesso diunlavoro compresa tra20e64anniin 75% dellepersonedietà 11 assiemealProgramma distabilità.Ladifficol- 13 . intensità dilavoro o appartenentiafamigliebassa deprivati materialmente Diminuzione di2.200.000poveri, Istruzione universitaria:26-27% Abbandono scolastico:15-16% (vedipar. 2.2) in R&Sparial1,53%delPIL Raggiungere unlivellodispesa tra il67%e69% Raggiungere untassodioccupazione Obiettivi Italia2020 12 ,

29 GRANDA E GREEN 30 Q 21 • GIUGNO 2014 cleare pulitoedellefontirinnovabili;incentivare laquotadigasnaturale. del 20%deicarburanticonbiocarburanti;incentivare laricerca delnu- modalità ferroviarie, fluvialiemarittime;sostituire entro il2020unaquota energetico dell’Unione)attraversol’integrazione dellereti eilrilanciodelle il 40%deltotale); ridurre iconsumidei trasporti (parial 32% delconsumo 20% delrisparmioenergetico negliedifici (ilcuiconsumorappresenta ben fonti rinnovabili(conimportantirisorseeconomichedestinate); puntare sul quale siposero gliobiettividi:produrre, al2010,il22%dell’elettricità da strategia europeadisicurezzadell’approvvigionamento energetico,nel senso politico(soloGrecia, ItaliaeBelgioappoggiarono l’iniziativa). sull’energia, del 1995, e che fallì clamorosamente per la mancanza di con- alla politica energetica comunitaria, la quale venne lanciata con il Libro verde sebbene natoinambitoeuropeo, fuapertoancheanazioninonaderenti relative, inaccordo alleregole primadelGATT epoi del WTO.Iltrattato, commercio dellematerieprime,dei prodotti energetici edelletecnologie dell’energia, stipulatoaLisbona,il17dicembre 1994,cheprevedeva illibero pea dell’energia”. Inegoziatiportarono allafirmadel Trattato sulla Carta (compresa l’exUnioneSovietica)entro unapossibile“Comunitàpaneuro - Stati dell’Est europeo e le fonti energetiche dell’Europa centrale e orientale dal Consiglioeuropeo diDublinodel giugno1990)eteseaintegrare inuovi politica diconvergenza spontaneadegliStatimembrifuunfallimento. prodotta da fonti rinnovabili, liberalizzazione del settore. Questa volta la combustibili solidi(carbone)edell’elettronucleare, aumentodell’energia della quotadigasnaturaleallorautilizzata,potenziamento 40%), miglioramentodell’efficienzaenergetica del20%, mantenimento ne: riduzionedi10puntipercentuali delconsumopetrolifero (dal50%al ziosi, ancheinragionedeibuonirisultatidellaprecedente programmazio- ridussero dal61%del1973al50%1985. ricerca tecnologicapervalorizzare leenergie alternative.Leimportazionisi nità, l’approvvigionamento estero diversificatoesicuro, gliinvestimentiin elettronucleare, losviluppodellerisorseenergetiche internedellaComu- munità dalleimportazioni,attraversolosviluppoacceleratodell’energia energetica del1973efurono orientatiaridurre ladipendenzadellaCo- della politicaenergeticacomunitariafurono elaboratiinrispostaallacrisi Un nuovotentativofuavviatonel2000conilLibro verde Verso una La terzafaseebbeinizioconilTrattato sullaCartadell’energia (lanciato Nel decenniosuccessivo(1986-1995)gliobiettividivennero piùambi- Direttiva sullaqualitàdeicarburanti(Direttiva2009/30/EC) Direttiva EmissionTrading (Direttiva2009/29/EC) Direttiva fontienergeticherinnovabili(Direttiva2009/28/EC) riduzione delleemissionidigasaeffetto serra. europeo seinuovistrumentilegislativi,cinquedeiquali per il perseguimento degli obiettivi individuati, introduce nel panorama come orizzontetemporaleil2020: si esplicitaneitre obiettiviprincipalidelPacchettoclima-energia chehanno obiettivi vincolantiperiPaesimembri.Questavolontà,nonchéesigenza, matici epromuovere l’utilizzodellefontienergetiche rinnovabilitramite realizzato perilcontrastoalcambiamentoclimatico,previsto nel2012. per il periodo successivo alla scadenza del Protocollo di Kyoto, il trattato come strategia20-20-20:sitrattadiuninsiememisure pensatedall'UE presenta ilpiù recente quadro programmatorio europeo, anche conosciuto con validitàdagennaio2013finoal2020.IlPacchettoclima-energia rap- inserito nellaDirettiva 2009/29/CEedentratoinvigore nelgiugno2009 16 CO2%20nel%20Pacchetto%20Clima-Energia/Pagine/default.aspx 15 Perledescrizioni:http://www.gse.it/it/Gas%20e%20servizi%20energetici/Aste%20CO2/ 1216IPR44857&language=IT gia-20-20-20/; 14 Informazioni tratte da:http://www.reteclima.it/piano-20-20-20-il-pacchetto-clima-ener http://europa.eu/legislation_summaries/energy/renewable_energy/en0009_it.htm quantità digasserraprodotti nelmedesimociclodivita2010. durante ilciclodivitadeicarburantiedell’energia fornita,rispettoalla le emissionidigasserrainatmosferaperunitàenergia prodotte Richiede ai fornitori di ridurre fino al10%, entro il 31dicembre 2020, vincolati dallanormativadel-21%al2020apartire dailivellidel2005. stabilendo un obiettivo di riduzione complessivo per tutti gli impianti settori energivori chepesanopercirca il40%delleemissionieuropee, Regola informaarmonizzatatratuttigliStatimembrile emissioninei e lemodalitàdiutilizzodeibiocarburanti più pulito.Atalescopo,sonostatidefinitideipianidiazionenazionali limitare le emissioni di gas a effetto serra e di promuovere un trasporto Stabilisce unquadro comuneper l’utilizzo difontirinnovabilialfine Il Pacchettoclima-energia, alfinedidare indirizzieindicazionipuntuali • • • La volontàdell’UnioneEuropea èdicontrastare icambiamenticli- Nel dicembre del 2008 l’UE ha approvato il Pacchetto clima-energia, 2.2 Pacchettoclima-energia, strategia20-20-20 portare al20%ilrisparmioenergetico. alzare al20%laquotadienergia prodotta dafontirinnovabili; ridurre leemissionidigasserradel20%; http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=IM-PRESS&reference=2008 16 . 14 15 riguardano la - 31 GRANDA E GREEN 32 Q 21 • GIUGNO 2014 chetto clima-energia europeo. Decreto Burden Sharingdiadeguamentoadalcunidegli obiettivi delPac- settore attraversoilPianoenergetico nazionale aquellapiùspecificadel riscontrare facilmentenelpassaggioavvenuto dalla programmazione di ci settoridicompetenza.Ledifficoltàquestaconvergenza sipossono nelle intenzioni,intendonoessere comprensivi egeneraliperglispecifi- rendere congruentiiduedifferenti modelliprogrammatori che,almeno nelle leggidisettore. Ciòhacreato, ecrea ancora,unacertadifficoltànel ha fattorientrare idiktatinessacontenutineipianinazionalienergetici e terno dellaprogettazione edefinizionedellepolitiche,mentre inpassato ha assuntolaprogrammazione europea come costitutiva delmodelloin- Decreto rinnovabilieilDecreto Burden Sharing.Solorecentemente l’Italia sono ilPianodiazionenazionaleperlosviluppodellefonti rinnovabili,il traverso unaseriedistrumentiprogrammazione, tracuiipiùsignificativi Regolamento CO Decisione Effort Sharing(Decisione2009/406/EC) Direttiva CarbonCaptureandStorage–CCS(Direttiva2009/31/EC) ma-energia+dell%27UE 17 Direttiva efficienzaenergetica(Dir. 2012/27/EU) http://www.camera.it/camera/browse/561?appro=10&Il+recepimento+del+pacchetto+cli lante tragliStatimembrie,perl’Italia,corrispondeal-13%. -10% al2020suilivelli del 2005.L’obiettivo è ripartitoin modo vinco- perti dallaDirettiva ETS(trasporti,edifici,agricolturaerifiuti)pari al Stabilisce unobiettivodiriduzionedelleemissioni nei settori nonco- trasporto estoccaggiodibiossidocarbonio. rimentazione elosvilupposuscalaindustrialediprogetti dicattura, Definisce unquadro regolatorio comunealivelloeuropeo perlaspe- L’attuazione italianadelPacchettoclima-energia 2.2.1 L’attuazione delPacchettoclima-energiainItalia materia diefficienzaenergetica peril2020. • nell’uso dell’energia; perare lecarenze delmercatoe chefrenano l’efficienzanellafornitura • mativo perl’attuazionepraticadelPacchettoclima-energia attraverso: Adottata dall’UnioneEuropea il25ottobre 2012,completailquadro nor torio dell’Unioneapartire dal2012. nimi diefficienza perle Impone aiproduttori diautoveicoliilraggiungimentostandard mi- la definizione da parte di ogni Stato membro di obiettivi nazionali in la definizionedapartediogniStatomembro diobiettivinazionaliin norme rivolte a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell’energia e a su- 2 Auto(Regolamento2009/443/EC) auto immatricolate per laprimavoltanel terri- 17 èstatacondottaat- - • fonti rinnovabili(PAN) al2020sono: degli impegnial2020. rinnovabili (FER),nonché le traiettorie perassicurare il raggiungimento contenere iconsumifinaliesviluppare iconsumidellefontienergetiche zionale sulle rinnovabili • • Piano%20di%20Azione%20Nazionale/PAN%20DETTAGLIO.pdf 20 http://approfondimenti.gse.it/approfondimenti/Simeri/AreaDocumentale/Documenti%20 stione diunatonnellata dipetrolio grezzo. 19 Ktep(migliaiadi tonnellateequivalentepetrolio) =laquantitàdienergia rilasciatadallacombu- del PAN” contenutanelDecreto Burden Sharing. 18 • getica, implementazionedellerinnovabilieriduzionedella CO detto Decreto Burden Sharing.Gliobiettiviinmateriadiefficienzaener creto delMinistero dellosviluppoeconomicodel 15marzo2012,ilcosid- quelli piùgeneraliprevisti alivelloeuropeo edemandatialsuccessivode- • • • • • • http://approfondimenti.gse.it/approfondimenti/Simeri/Pan/Pagine/default.aspx consumo attesototaledienergia, adeguato(CFL):133.042ktep I consumiattesidalPianodiazionenazionaleperlosviluppodelle Nel luglio del 2010 l’Italia ha presentato all’UE il Piano energetico na- I principaliassidiinterventopossonoessere cosìsintetizzati CFL): 17%(nel2005era4,92%). obiettivo dienergia daFERnelconsumofinalelordo dienergia (FER/ quantitativo attesodienergia dafontirinnovabili(FER):22.617ktep; direttiva ETS(EmissionTrading System); 13% (rispettoallivello2005) al2020perisettorinonregolati dalla a effetto serra,da realizzare nelperiodo2008-2012,eriduzione del riduzione del6,5%(rispettoallivello1990)delleemissioni totalidigas Il Pacchettoclima-energia imponeobiettivi leggermente diversida monitoraggio delleiniziativeediffusione delle informazioni. energetica, dellaricerca edellagestioneforestale); al finanziamentodiinterventinelsettore dellerinnovabili,dell’efficienza Fondo dirotazione perKyoto(fondoparia600milionidieuro destinati vabili e dell’efficienza energetica ediimpianti geotermici innovativi) e il delle biomasse,dellaproduzione ditecnologieperl’usodellefontirinno- finanzia, nelle regioni delMezzogiorno,interventidifilieranelsettore tario disostegno2007-2013(pianodotato1.600milionieuro che nale sullefontirinnovabilieilrisparmioenergetico delQuadro comuni- strumenti trasversalidedicati,comeilProgramma operativointerregio- cooperazione internazionale; semplificazione delleprocedure autorizzative; e distribuzione; ammodernamento epotenziamentodellarete elettricaditrasmissione la produzione dienergia elettrica; promozione dellefontirinnovabiliperusitermici, per itrasportie 18 incuisi definiscono gliobiettivi elemisure per 2 saranno: 20 : e “sintesi 19 ; - 33 GRANDA E GREEN 34 Q 21 • GIUGNO 2014 bientale regionale l’attuazione dellepoliticheeazioniprospettate. europea, dandoluogoafrizionieincomprensioni cherendono difficile organizzativa e programmatoria italiana e regionale si scontra con quella anni piùrecenti iduemodellihannoiniziatoaconvergere. Latradizione tore èstataprioritariarispettoaquella definitainsedeeuropea esolonegli di energia raccordati contuttiglialtriobiettiviambientali». dicatori diqualitàinterminiproduzione, trasporto,distribuzioneeconsumo rispetto degliindirizziedellenormevigenti,individuaobiettivi,parametriin- tico-ambientale «lo strumento di programmazione con il quale la Regione, nel nelle suediversearticolazioni»eindividua(art.5)nelpianoregionale energe- (art. 1) la «disciplina di una corretta gestione del sistema energetico regionale ad ampio spettro. Nello specifico, la L.R. 23/2002 si è posta come obiettivo legge regionale, la materia energetica attraverso la definizione di una politica all’1,53% perl’Italia. del 3%dellaspesatotaleinR&SrapportoalPILnell’interaUE,declinato • • 23 430_02072012.pdf 22 20081216IPR44857&language=IT gia-20-20-20/; 21 Informazionitratteda:http://www.reteclima.it/piano-20-20-20-il-pacchetto-clima-ener attraverso unamaggiore efficienzanell’utilizzodellerisorsenaturali. nel capitolo7)l’ecosostenibilitàdilungoterminedellacrescita economica ed efficienzaenergetica”, chehaintesopromuovere (comesivedràmeglio dall’Asse II del Programma operativo regionale, relativo alla ”sostenibilità iniziative riguardanti l’energia. IlPianoèstatoapprovato il3febbraio2004. costituisce il quadro di riferimento per chi assume, sul territorio piemontese, e obiettivistrategiciincampoenergetico elerelative lineediintervento.Esso http://www.regione.piemonte.it/ambiente/energia/piano.htm http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/28/attach/dgr_04076_ La RegionePiemonteèstatatraleprimeinItalia Alla basedellaprogrammazione regionale sitrova ilPianoenergetico am- Come perl’Italia,anchealivelloregionale laprogrammazione diset- 2.3 A questivaaggiuntol’obiettivoSMART delraggiungimento,al2020, di riforma(PNR)del2012. efficienza energetica al17%,comeespresso nelProgramma nazionale tiche rinnovabili(FER); incremento del17%(eperilPiemonte15,1%)delle fontienerge- A livelloregionale sonoinoltre importantilemisure ambientalipreviste Le politichedellaRegionePiemonte http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=IM-PRESS&reference= 23 , un documento di programmazione che contiene indirizzi , un documento di programmazione che contiene indirizzi 21 22 a disciplinare, mediante adisciplinare, mediante -

mente allostessoanno logie diconsumiregionalirelativeagliannipiùrecenti,senzariferirsinecessaria- * Ilvaloreinizialedellatraiettoriaregionaleèstatodefinitoaggregandoletipo- fonti rinnovabilisulconsumofinalelordo incremento dellaquotacomplessivadienergia(termicaeelettrica)da Tabella 3.Latraiettoriadegliobiettiviregionaliinterminidi (tabb. 3-4-5-6). fini delraggiungimentodeirisultatinazionalifinoal2020sonoiseguenti da partedellediverseRegioni. tuzione di unosservatoriopermonitorare il raggiungimento degli obiettivi • • • novabili (D.Lgs.28/2011,attuazionedellaDirettiva 2009/28/CE), definisce: rispetto all’annoiniziale diriferimentosirimandaagliallegati delDecreto Burden Sharing. 24 Perildettagliodella metodologiautilizzataperlaripartizione traleregioni eilcalcolodeiconsumi esclusa laparteelettrica) e consuminonelettrici(riscaldamento,raffreddamento etrasporti Tabella 4.Consumifinalilordiregionalial2020:consumielettrici Italia Piemonte Italia Piemonte 2.3.1 Con specifico riferimento alla Regione Piemonte, gli obiettivi fissati ai Con specificoriferimentoallaRegionePiemonte,gliobiettivifissati Il decreto prevede inoltre, entro tre mesidallasuaentratainvigore, l’isti- le modalitàdigestionedeicasimancatoraggiungimentodegliobiettivi. le modalitàdimonitoraggioeverificadelraggiungimentodegliobiettivi; Regioni edelleProvince autonome; le modalitàdideterminazioneeconseguimentodegliobiettividelle Il Decreto Burden Sharing,inlineaconquantoprevisto dalDecreto rin- L’attuazione del Pacchettoclima-energiainPiemonte 5,3 9,2 32.227 2.630,7 Consumi elettrici[ktep] Anno inizialediriferimento* Valori percentuali Consumi nonelettrici[ktep] 2012 11,1 8,2 100.815 8.805,6 2014 11,5 8,3 2016 10,6 12,2 24

Totale [ktep] 2018 12,2 13,4 133.042 11.436 2020 14,3 15,1 35 GRANDA E GREEN 36 Q 21 • GIUGNO 2014 1. zione energetica regionale eperilconseguentePianod’azione. di untavolotecnicointerdirezionale indirizzo perl’avviodellapianificazioneenergeticaregionaleeistituzione valori delconsumodaFEReCFL rinnovabili al2020calcolato,perciascunaregione,comerapportotrai Tabella 6.Obiettivoregionalesullaquotadiconsumodafonti 2020 di990,5ktep,èdel103%(paria504ktep). necessario, rispettoall’annodiriferimentoperraggiungere l’obiettivoal iniziale di riferimento. Per quanto concerne i consumi FER-C, l’incremento ktep, corrispondeaunincremento del22%(131ktep)rispettoall’anno 18&Itemid=30 pdf; 25 (fonti rinnovabiliperraffreddamento eriscaldamento) secondo lecomponentiFER-E(fontirinnovabiliperl’elettricità)eFER-C Tabella 5.Consumiregionalidafontirinnovabilial2020suddivisi Italia Piemonte Piemonte Italia www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/28/attach/dgr_04076_430_02072012. ehttp://www.forumenergia.regione.piemonte.it/index.php?option=com_content&view=article&id= • • Obiettivi: Promozione dellaproduzione dienergia daFER. Gli assistrategiciinessacontenutisono: La DeliberadellaGiuntaregionale del2luglio2012n.19-4076Attodi Con riferimentoaiconsumiFER-E,l’obiettivoal2020,paria732,2 e territoriali,nonchélariduzione degliimpatti. tica disostenibilità,favorendo l’usoottimaledellerisorseambientali promuovere losviluppodelle fontienergetiche rinnovabili,inun’ot- termica dafontirinnovabili(cioèarrivare acirca 1.900 ktep); lare riferimento allo sforzo ipotizzato per l’ambito della produzione posti dalgovernonazionalenelDecreto Burden Sharing, conpartico- migliorare complessivamentedel10%gliobiettivial2020oggipro- CFL [ktep] 133.042 11.436 FER-E [ktep] 8.504 732,2 Consumi FER[ktep] 19.010 1.723 25 FER-C [ktep] costituiscelabaseperpianifica- 10.506 990,5 Obiettivo regionale al 2020[%] Totale [ktep] 15,1 14,3 19.010 1.732 3. 2. • Linee diazione: • • Obiettivi: Reti egenerazionedistribuita. • • • • • Linee diazione: • • • • • Obiettivi: Efficienza erisparmioenergetico. • • Linee diazione: sostentamento dell’innovazionenelcampo dellacleaneconomy. zazione el’efficientamento del sistema. sistemi distoccaggiodell’energia comestrumentoperlarazionaliz- generazione diffusa, ilricorsoallereti intelligenti(smartgrid)ea dell’energia elettrica,ancheattraversolapromozione disistemi di innovare ilsistemadigenerazione,trasmissioneedistribuzione zazione delcalore elariduzionedelleemissioniinatmosfera; sostenere larealizzazione di reti di teleriscaldamento per lavaloriz- getti abonificadiamianto. riqualificazione energetica dellecoperture degliedificiscolasticisog- rinnovabile nelleimprese; promozione dell’efficienzaenergetica edell’usodifontienergia razionalizzazione deiconsumienergetici negliedificipubblici; riqualificazione emissivaedenergetica degliedifici; realizzazione diedificiaenergia quasizero; mazioni disettore. migliorare nelsettore agricolol'efficienzaenergetica nelletrasfor distrettuale; do eriqualificando,laddoveesistenti,infrastrutture ascalalocalee energetico eambientaledellefunzioniconnesse,anchepotenzian- favorire ilsistemadei trasporti edellalogistica con unbassoimpatto energetico nellapubblicailluminazionecomunale; implementare politichediincentivazioneesostegnoperilrisparmio zione elacontabilizzazionedeiconsumi; implementare nuovetecnologiedimeteringdigitaleperlamisura- (Energy ServiceCompanies)elaloro aggregazione; delle imprese ancheattraversolaqualificazionedelruolodelleESCO e dell’usorazionaledell’energia, nonchésostenere lacompetitività mondo pubblico e quello produttivo sulle tematiche dell’efficienza stanziare nuoverisorsefunzionaliasensibilizzare eincentivare il realizzazione diimpiantitermicialimentatiafonterinnovabile. masse forestali; realizzazione diimpiantiproduzione dienergia alimentatidabio- - 37 GRANDA E GREEN 38 Q 21 • GIUGNO 2014 4. • • • • • • • Parallelamente agliassistrategicisarannopromossi diversiinterventi: • • Linee diazione: • • • Obiettivi: Promozione filieracleaneconomyespecializzazionedeiclusterregionali. incentivanti messe incampodallaRegione; best practicesevalutazionedeirisultati degliimpattidelleazioni impianti, leimprese che commercializzano letecnologie; nuovi impianti,leimprese diproduzione dellecomponentiperinuovi la materiaprima,glistudidiprogettazione, installazioneegestionedi mento edigenerazioneelettrica, approvvigionamento efornituradel- alle imprese che possiedono e gestiscono gli impiantiditeleriscalda- prese dellefontirinnovabiliperlaproduzione di calore edielettricità, mappatura deiplayerdellafilieraenergetica conriferimento alleim- di portatoriinteressi nelmondodell’energia; percorso partecipatoperlaraccoltadicontributidiversecategorie Forum energia (http://www.forumenergia.regione.piemonte.it): un le professionalità operantisullafilieraediliziaeimpiantistica; pubbliche, progettisti, piccoleemedieimprese, perlaqualificazionedel- specifici programmi diformazione, destinatiancheagestoridiutenze per ilmonitoraggiodelleFER; ciale) finalizzataancheall’aggiornamentodelquadro conoscitivo e delleautorizzazioni(rispettivamentealivellocomunaleprovin- la dematerializzazione degli iter per l’ottenimento dei titoli abilitativi sponsabile delsistemanazionaleSIMERI; FER) incooperazioneconilGestore deiservizienergetici (GSE)re- un sistemadimonitoraggioorganizzato alivelloregionale (catasto vabile edellerelative opere direte; nistrativa neiprocessi diautorizzazionedegliimpiantiafonterinno- affinché applichino i principi di efficacia edi semplificazione ammi- azioni disistemafinalizzateafornire lineediindirizzoaglientilocali sviluppo dellacleaneconomycomesmartspecialisationdelPiemonte. realizzazione diesperienzepilotasmartbuilding; in faseprecompetitiva. sperimentare prestazioni ditecnologieinnovativeenuovimateriali creare laboratoriviventieincubatoridiimpresa checonsentanodi qualificare epromuovere lefiliere industrialilocali; investimenti diimpresa nelsettore dellecleantechnologies; lidare assetterritorialicherendano ilterritorioattrattivopernuovi la transizionedisettoritradizionaliversoemergenti econso- aspetti diinnovazione:rafforzare lefiliere manifatturiere, favorire nell’ottica della rilanciare ilsistemaeconomicopiemonteseinchiavestrategica clean economy, con particolare riferimento agli Piano d’azione(http://www.regione.piemonte.it/ambiente/energia/home.htm). nativi a contributi a fondo perduto, entro i massimali che verranno specificati nei bandi attuativi del *Gli strumentidisostegnoproposti consistononella concessionediprestiti agevolati,cumulatioalter Tabella 7.Pianificazioneenergeticaregionale: assidiinterventoapprovati Asse diintervento Risorse destinate euro (tab.7). se, derivantidafondieuropei eregionali, peruntotaledi39,1milioni l’implementazione dellastrategiaenergetica regionale elerelative risor getica regionale, individuandoiquattro assistrategicidiinterventoper in coerenza conl’attodiindirizzoperl’avviodellapianificazioneener per lapromozionedellacleaneconomy2012-2013. fronto pubblicoperladefinizionedellelineeoperativedelPianod’azione re modificheointegrazioniallastrategiaincorsodidefinizione. nuovi obiettividaraggiungere nell’arco ditempo2012-2020eperpropor territorio, nellospiritodelcitatoart.7dellaL.R.23/2002. regionale percogliere pienamentetuttiglielementirilevantiperilnostro e di confronto di idee, proposte, necessità, esigenze dell’intera comunità di interessi nelmondodell’energia, dalproduttore finoalconsumatore. modalità dinamica,laraccoltadicontributidiversetipologieportatori tecnologia 2.0,denominatoForumenergia, attraversocuieffettuare, in innovativo diapprofondimento econfronto basatosuunportalewebcon di attivare, comeaccennatoprecedentemente, unpercorso partecipato fase didefinizione.Perlasuaelaborazione,RegionePiemontehadeciso Obiettivo 2.3.2 • La proposta diunnuovoPianoenergetico ambientaleregionale è La Giuntaregionale haapprovato questopianoil19novembre 2012, Il 14ottobre 2012sièconclusalaprimafasediconsultazioneecon- Questo spaziorappresenta, quindi,illuogovirtualepercondividere i Questo strumento ha il finedi facilitare unprocesso di condivisione quali RSE,ENEA,TERNA,GSEeSNAMrete gas. specifici accordi einteseconiprincipalioperatoridelsettore, tra i Il nuovoPianoenergeticoambientaleregionale * Produzione dienergia da fontirinnovabili 8.500.000 Asse I € Efficienze erisparmio 16.100.000 energetico Asse II € Reti egenerazione 4.000.000 distribuita Asse III € in in - - - - e specializzazione Clean economy cluster regionali 10.500.000 Asse IV € 39 GRANDA E GREEN 40 Q 21 • GIUGNO 2014 mentare glisforzianche conriferimentoaorizzontitemporalipiùlunghi. campo energetico per il 2020, ma pone l’accento sulla necessità di imple- la competitività.LaRoadmap, pertanto,nonsolorinforzagliobiettiviin sicurando alcontempolasicurezza dell’approvvigionamento energetico e dell’80-95% rispettoailivelli del1990. complessivo peril2050lariduzionedelleemissionidigas aeffetto serra re gli obiettivi al 2020. L’Energy Roadmap 2050 si pone come obiettivo mia competitivaabasseemissionidicarbonio»perrinforzare erilancia- europeo nelmarzo2013),ovvero la«tabelladimarcia verso un’econo- europea èl’Energy Roadmap2050 distribuzione, colfinediconvergere versounapoliticaenergetica integrata. giungere, allacompetitività, allasicurezza degliapprovvigionamenti, alla valutazione generale,allastrategiadaintraprendere eagliobiettividarag- 2030 inmateriadiclimaedenergia. interesse, la Commissione intende proporre un quadro strategico per il delle opinioniespresse daStatimembri,istituzionieuropee eportatoridi La consultazionedeglistakeholderssièconclusanelluglio2013.Sullabase consentire ladimostrazionedellatecnologiapercatturaelostoccaggio. accordo vincolantesull’azioneafavore delclimaesullasuapolitica per consultazioni suquestionirelative ainegoziatiinternazionaliinvistadiun gia da oggi al2030. Parallelamente, la Commissione sta effettuando delle dro strategico per le politiche in materia di cambiamenti climatici ed ener l’obiettivo dicostruire, inmanieracondivisa,unasituazione al2030che: zonte 2030èstato promosso dallaCommissioneeuropea nel2013con 26 http://ec.europa.eu/energy/energy2020/roadmap/index_en.htm Più nello specifico, essasiponecome sfidala decarbonizzazione,as- L’altro strumentomessoinattoneldicembre 2011 dallaCommissione Il documentosiconcludesollevandounaseriedidomande relative alla Il Libro verde rappresenta ilprimopassoverso l’istituzionediunqua- nella tabella di marcia 2050 per l’energia e nel Libro bianco sui trasporti. verso un’economiacompetitivaabasseemissionidicarbonionel2050, termine chelaCommissionehadefinitonel2011nellatabelladimarcia nibilità. Il quadro dovrebbe tener conto della prospettiva a più lungo competitività, sicurezza dell’approvvigionamento energetico e soste ottimizzare lesinergieeaffrontare icompromessitragliobiettividi un’azione internazionalepiùincisivaperilclima.Devestabilirecome tenere contoanchedeglisviluppialivellointernazionaleeincentivare zionato, cosanonhafunzionatoepuòesseremigliorato.Dovrebbe deve basarsisugliinsegnamenti tratti dalquadroattuale: cosa hafun- Il nuovo Libro verde per le politiche dell’energia e del clima all’oriz 2.4.1 2.4 I nuoviscenari Il LibroverdeelaRoadmapinEuropa 26 (approvata anchedalParlamento - - - di carbonioeilquadro strategiconecessarioperrealizzarlo scenari, illustra le conseguenze di un sistema energetico azero emissioni 27 6. 5. 4. 3. 2. 1. sintetizzate: tegicità dellacollaborazioneedelcoordinamento degli Stati. correttamente politicheeazioniinmateriadienergia, evidenziandolastra- disposizione degliStatimembriunostrumentodisupportoperorientare http://europa.eu/rapid/press-release_IP-11-1543_it.htm In particolare, l’Energy Roadmap2050,partendodall’analisidisvariati orientare ilcambiamento alivellointernazionale. coinvolgere icittadini; • • teria diincentiviperilsettore energetico: mobilitare gliinvestitoriperunapproccio unificato edefficaceinma- • • ripensare imercati dell’energia: • • • • • trasformare ilsistemadell’energia: collegamento congliinterventisuscalamondialeinfavore delclima; Sulla base di questi scenari, le azioni prioritarie possono essere così no accessoaicapitaliacosti ragionevoli; consumatori avrannounruolo piùrilevanteacondizionecheabbia- cipali nelfinanziamentodegliinvestimentiincampoenergetico e i termine: gliinvestitoriistituzionalipotrannodiventare gliattoriprin- coinvolgimento dinuoviinvestitoricapaciimpegnarsi nellungo fissazione delprezzo delcarbone; integrare lerisorselocalieisistemicentralizzati; e unataleflessibilitàdeveessere ricompensatasulmercato); la gestionedelladomandaelostoccaggio,comepure laproduzione, e accessoaimercati garantitoperforniture flessibilidituttiitipi,per esempio, produzione flessibile,stoccaggio,gestionedelladomanda sorse flessibilineisistemidiproduzione dienergia elettricacome,per nuove modalitàdigestionedell’elettricità(esigenzadisporre diri- ternativi (compresi iveicolielettrici); implementare tecnologieintelligenti,stoccaggioecombustibilial- consumata nell’UE; la quotapiùconsistentedielettricitàabasseemissionicarbonio una notevoleopzionedidecarbonizzazioneefornisceattualmente considerare chel’energia nucleare fornisceuncontributorilevante, il 2030o2035; ridurre leemissioniutilizzandotecnologieesistentifinoadalmeno (e del petrolio) con il gas a breve o medio termine potrebbe aiutare a la trasformazionedelsistemaenergetico: lasostituzionedelcarbone riconoscere ilruolofondamentale delgasnellafaseditransizioneper aumentare laquotadienergie rinnovabili eilloro stoccaggio; migliorare l’efficienzaenergetica comeobiettivoditutti; 27 , mettendoa 41 GRANDA E GREEN 42 Q 21 • GIUGNO 2014 d’uscita dallacrisi economicaeclimatica,nell’ambito delprocesso chel’U- nuove opportunità di sviluppo durevole e sostenibile e di indicare la via tamento dell’economia italiana verso una con ilMinistero dell’ambiente. imprese rappresentative della green economy italiana in collaborazione promossi dauncomitato organizzatore compostoda66organizzazioni e nerali dellagreeneconomy(7-8novembre 2012e6-7novembre 2013), 10. 9. 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. sfatte diecicondizioni: L’obiettivo degliStatigeneraliè statodipromuovere unnuovoorien- Anche l’Italiahapromosso unasuaroadmapall’internodegliStatige- 2.4.2 parte degliinvestitoriattuali. sioni ragionevoliesullaqualeèconcentratal’attenzione dellamaggior strategico peril2030,unascadenzachepermettediformulare previ- sioni di gas serra; il prossimo passo sarà quello di definire unquadro emissioni dicarboniohagiàindicatoobiettiviriduzione delleemis- to concreti: latabelladimarcia perun’economiacompetitivaabasse gli Stati membri e gli investitori hanno bisogno di punti di riferimen interventi incampoclimatico; pure unraddoppiatoimpegnoperrafforzare alivellointernazionalegli internazionali nelcampodell’energia devediventare lanormacome un approccio piùampioecoordinato dell’UnioneEuropea allerelazioni tratti difontienergia tradizionalionuove; non sifarannocompromessi inmateriadiprotezione esicurezza, si gia inEuropa eneiPaesivicini; sullo sviluppodinuoveinfrastrutture ecapacitàdistoccaggioener un nuovosensodiurgenza ediresponsabilità collettivadeveinfluire dei nuoviinvestimentinecessariperilsistemaenergetico; i prezzi dell’energia devonoriflettere meglioicosti,inparticolare quelli te, ènecessariorisolvere carenze normativeestrutturali; mente integrato entro il 2014: oltre alle misure tecniche già individua- l’Unione Europea si è impegnata a realizzare un mercato completa- cializzazione dituttelesoluzioniabassaintensitàcarbonio; novazione tecnologica sono fondamentali per accelerare la commer maggiori investimentipubblicieprivatiinricerca esvilupponell’in- tenzione costante; lo sviluppodell’energia dafontirinnovabilideveessere oggettodiat- molto piùefficacisulpianoenergetico; il sistemaenergetico elasocietànelsuocomplessodevonoessere dell’Unione Europea; la prioritàimmediataèpienaattuazionedellastrategiaEnergia 2020 Per realizzare questonuovosistemaenergetico devonoessere soddi- La Roadmapperlagreen economyinItalia green economy , al fine di aprire - - - sia infineper quanto concernel’efficienza energetica. effetto serra, sia per quanto attienele fonti energetiche rinnovabili (FER), quelle generalieuropee, siaperquantoriguarda leemissioni totalidigasa to clima-energia 20-20-20,sonopreviste sogliequantitative piùbassedi Infatti, nell’ambitodellapolitica ambientaleenell’attuazionedelPacchet- strutturale interessa chiaramente anchel'ambitoenergetico e ambientale. Paese unadifficoltàsenon unadebolezzastrutturale.Questa munità europea equellidefinitiperl’Italia,sembraemergere perilnostro entro il2020. definisce gliambitieobiettividaperseguire perilrilanciodell’economia gia Europa 2020,perunacrescita intelligente,sostenibileesolidale,che • • • • e puntaarealizzare unapiattaformaprogrammatica condivisaintornoa: particolare colMinistero dell’ambienteequellodellosviluppoeconomico, pegnate nelcampo.IlConsigliopromuove unconfronto conilgoverno,in zionale dellagreeneconomy,formatoda66organizzazioni eimprese im- promuovere la 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. comitato organizzatore nellariunioneplenariadel23novembre 2012. di unagreeneconomyinItaliacompostada70proposte approvate dal tegici, èstatacondivisaunapiattaformaprogrammatica perlosviluppo e dellemisure necessariepermigliorare laqualitàecologicadeisettoristra- Conferenza diRio+20. nione Europea intendeavviare perdare attuazioneagliimpegnipresi nella In questoquadro, dalconfronto tragliobiettiviprevisti perl’interaCo- A livelloeuropeo lagreeneconomy vieneinquadrataentro- lastrate In sintesi provvedimenti normativispecificieattuativi. della l’individuazione delleprioritàdei10settoristrategiciperlosviluppo il pacchettodimisure perunGreenNewDeal; la costruzionediunaRoadmappergreeneconomyinItalia; Per dare seguitoaquesteproposte programmatiche e,piùingenerale, sviluppo diunamobilitàsostenibile. sviluppo dellefiliere agricolediqualitàecologica; tutela evalorizzazionedeiservizidegliecosistemi; sviluppo dellefontienergetiche rinnovabili; sviluppo dell’efficienzaedelrisparmioenergetico; sviluppo dell’ecoefficienza,delricicloedellarinnovabilitàdeimateriali; sviluppo dell’ecoinnovazione; misure generaliperunagreeneconomy; Le 70proposte sonoriconducibiliaottomacro ambiti: Attraverso l’analisideipotenzialipositivi,degliostacoli,dellepolitiche green economyinItalia; green economy in Italia, è statocostituitoilConsigliona- 43 GRANDA E GREEN 44 Q 21 • GIUGNO 2014 dell’energia edelclimaall’orizzonte2030. per raggiungere gliobiettividefinitidalnuovoLibro verde perlepolitiche ne perunaconvergenza positivaversoleregioni europee piùavanzatee va deifondistrutturali. tica eadedicare agliinterventiincampoambientale unaquotasignificati- regioni inItaliaadisciplinare, medianteleggeregionale, lamateriaenerge- ambientale ascalanazionale. zione di una programmazione organica delle politiche di settore in campo La nuovaprogrammazione 2014-2020puòrappresentare l’occasio- A scala regionale, merita di rilevare che il Piemonte è stato tra le prime A ciò si aggiungono le difficoltà ei rischi connessi alla mancatadefini- guato perlamisuradelbenessere edeveessere affiancato daaltriindicatori progresso sociale,ègiuntaallaconclusionecheilPILnonunindicatore ade- ficialmente Commissione per la misura delle prestazioni economiche e del sistemi dimisuradelbenessere dellenazioni.LaCommissione Stiglitz,uf- Repubblica francese ha incaricato un gruppo di esperti di fare il punto sui significativo dibattitoedianalisivalutazionisocioeconomiche. dono allaqualitàdellavitapercomelapercepiamo esonooggettodiun mento delleesportazioni e dell’occupazione.Tali indicatori non corrispon- Prodotto InternoLordo (PIL)oconaltriindicatorieconomici,come l’anda- della territorio tenga conto delle problematiche ambientali e, più in particolare, te inprovincia diCuneonelsuocomplessoperevidenziare comequesto sentazione deglielementi che connotano la qualitàdellavitaedell’ambien- definizione chesiintendeadottare perlagreeneconomy. una conoscenzadellecaratteristichegeneralidelterritorioinrapportoalla ratterizza echeimpone,achisiappresta adanalizzare uncontestolocale, sua multifattorialitàedalladimensione di medio-lungoperiodoche lo ca- adotta. Questa complessità è data dalla multidisciplinarietà del tema, dalla questo camposemanticopuòavere inrelazione alpuntodivistachesi concetto digreeneconomyesullamolteplicitàdellesfaccettature che in provincia diCuneo 3. Qualitàdellavitaegreeneconomy una specificatematica e/oterritorio. sostanzialmente recente einrapidaevoluzione,ma se palesatanonimpedisceunacorretta letturadi zione costituisceunfattore dicriticitàperricerche comelapresente nellequalisiindagaunfenomeno panorama èunadisponibilitàdidatiavolte nonsempre aggiornatissimieconfrontabili. Questasitua- questo senso,masitrattadiunprocesso graduale,nonimmediato.Ilrisultatodiquestoframmentato cettature). Lenuove tecnologiestannolentamenteconsentendoilsuperamentodialcune barriere in soggetti diversi, confinalità differenti, in momenti differenti e ponendo l’attenzione sumolteplici sfac criteri, regole, metodologiediricerca emodalitàdiaggiornamento(perché idati sonoraccoltida lavoro meticolosodiindagineemessainrete didatabase,spessocostruitisenzalacondivisione di di incentivie/oformesupporto,ecc.Ilreperimento ditaliinformazionièdasempre legatoaun definizione dipoliticheestrategiegoverno,perlapianificazioneinterventi, perl’individuazione sui territoriinrelazione aunamolteplicitàdiaspetti costituisceunostrumentofondamentaleperla 28 Occorre precisare chelaraccolta,sistematizzazioneeletturaintegratadiinformazionipuntuali A partire daquestoconfronto, nelfebbraiodel2008,laPresidenza della Il benessere di un Paese o di un territorio si misura di regola con il 3.1 In quest’ottica,nelpresente capitolol’attenzioneverràpostasullapre- I capitoliprecedenti hannopostol’attenzionesullacomplessitàdel green economy Il territoriocuneesenelleclassifichesullaqualitàdellavita 28 . - 45 GRANDA E GREEN 46 Q 21 • GIUGNO 2014 30 Ambiti,sottodimensioni eindicatoridescrittisiriferiscono all’ultimaclassificapubblicata. postazione metodologica mafornendoancheunafotografia ascala regionale. ragrafo dedicatoaquestaprovincia sidiscosteràlievementedaglialtrisottolineandonon solol’im- 29 L’indagine dell’IRESponel’attenzione sullaRegionePiemonte,pertantol’impostazionedelpa- Piemonte late daIlSole24Ore, daItaliaOggi(classifichedal2007al2013)edall’IRES nazionale, nelleclassifichesullaqualitàdellavitadelleprovince italianesti- come ilcuneesesicolloca,inrelazione allealtre province piemontesieascala nazionali. Inparticolare, verràfornitaunaletturasincronica ediacronica di e osservare ilterritoriodelcuneeseinrelazione allealtre realtà provinciali e per uninquadramentodell’area presa inesame,ampliare ilpuntodivista • • • • tre, lacommissionehaavanzatoalcuneraccomandazionigeneralidimetodo: sociali, qualitàambientale,sicurezza individualeebenessere materiale.Inol- te, istruzione,tempolibero quotidiano,partecipazionedemocratica,relazioni della qualitàvita.Ledimensionidimisurazioneproposte sonootto:salu- in gradoditenere contodiaspettiextraeconomiciepiù orientatiallalettura tematiche, ognunaarticolatainseiindicatori che misuralaqualitàdellavitadelleprovince attraversoseimacro aree Legambiente Accanto aidatipiùpropriamente territorialirisultaquindiinteressante, parte dituttiiricercatori. per permettere aggregazioni aperte e la costruzione di altri indici da comunicare inmodotrasparente inuoviindicatoriedatielementari, la vita; considerare glieffetti congiuntidellevariedimensionidellaqualitàdel- ne dellaqualitàvita; misurare ledisuguaglianzeenonsoloillivellomediodiognidimensio- te accettatecomerilevanti; pinione) accantoaiparametrioggettividelledimensionicomunemen- includere misurazionisoggettivedellaqualitàvita (sondaggid’o- Il Sole24Ore propone annualmente, daoltre vent’anni,unaclassifica 3.2.1 29 Il Sole24Ore e di come il capoluogo del cuneese si posiziona nella classifica di edicomeilcapoluogodelcuneesesiposizionanellaclassifica Ecosistema Urbano(rapportidal2007al2013). 30 : toria nazionale2007-2013lacollocasempre invettaallaclassica(fig.1) Qualità dellavita2013 deIlSole24Ore èstatapubblicata neldicembre 2013. 31 Quandosiparla di“2007-2013”sifariferimentoall’anno dipubblicazionedellaclassifica sulla provincia diCuneo(2007-2013) Figura 1.Classifica“Qualitàdellavita”deIlSole24Ore: 25 20 15 10 6. 5. 4. e salute 3. 2. 1. 5 0 Tempo libero Ordine pubblico Popolazione Servizi, ambiente Affari elavoro Tenore divita Il punteggiocomplessivoottenutodallaprovincia diCuneonellagradua- 2007 200820092010 201120122013 19 13 22 e numero dibarogni100milaabitanti. abitanti, presenze turisticheperabitante,indicedisportività,numero diristoranti Librerie su popolazione, indice di creatività, numero spettacoli ogni 100 mila delitti denunciati. abitanti, estorsioniper100milatruffe efrodi informatiche,variazione Scippi eborseggirapineper100milaabitanti,furtiincasa stranieri residenti regolari su1.000abitanti. popolazione, laureati per provincia (residenza ogni mille giovani 25-30 anni), ogni 10milafamiglie,variazionedell’incidenzadeigiovanisultotaledella Densità (abitantiperkmq),nativiviognimilleabitanti,divorzieseparazioni sopravvenute opendenti). rispetto potenzialeutenza(%),indicesmaltimentocausecivili(definitesu100 ( Copertura bandalarga (%popolazione),indiceLegambiente,climatico giovanile. prestiti totali,quotaexportsuPIL,tassodisoccupazione,imprenditorialità Imprese registrate ogni 100 abitanti, impieghi su depositi totali, sofferenze su costo casaalmetro quadro. medio mensilepensioni,consumipro capite,inflazione(FOIcontabacchi), Valore aggiuntopro capite(euro), depositibancariperabitante(euro), importo TMA –TMIN),percentuale emigrazioneospedaliera,disponibilitàasili 11 20 15 22 31 . 47 GRANDA E GREEN 48 Q 21 • GIUGNO 2014 • • • • • • 24 Ore, laprovincia diCuneoottieneiseguentirisultati: zione ai sei macro ambiti presi in considerazione da Il Sole rispetto al2012).Analizzandoilposizionamentoinrela - italiane per la qualità della vita (scendendo di 7 posizioni 565 punti, posizionandosi al 22° posto tra le province 2013, laprovincia cuneeseottienecomplessivamente Con specificoriferimentoallaclassificaQualitàdellavita Fonte: http://www.ilsole24ore.com/temi-ed-eventi/qdv2013/?refresh_ce 44° postoperiltempolibero. 21° postoperlapopolazione; 28° postoperl’ordine pubblico; 54° postoperservizi,ambienteesalute; 6° postoperaffari elavoro; 22° postoperiltenore divita; temi-ed-eventi/qdv2013/ Fonte: http://www.ilsole24ore.com/ poi scendere al57°postonel2009)(fig.2). Asti, peresempio,passadal61°postonel2007al23°2008 province, chehannoinveceregistrato maggiorioscillazioni(laprovincia di provincia diCuneoèstatosempre nettamentesuperiore rispettoallealtre vita ancherispettoallealtre province piemontesi. neese occupaunpostodi“eccellenza”nellagraduatoriasullaqualitàdella dal settimopostonel2012al terzopostodel2013(tab.8). piemontesi, anchesenel2013 siregistra unnettomiglioramentopassando relazione al“tenore di vita”chevienevalutatotraipeggioridelleprovince stanzialmente altalenante,dalla terzaallasestaposizione)e,inassoluto, mento al“tempolibero” (rispettoalqualepassa,conunandamentoso- posto nel2008edal2010al 2013).Irisultatipeggiorisirilevanoinriferi- e terzaneglialtrianni),buoneinrelazione a“ordine pubblico”(secondo “popolazione” (primanel2007,2009,2010e2011 seconda nel2013 province piemontesinelleclassifichedal2007al2013)eottimerispettola registra eccellentiprestazioni nell’ambito“affari elavoro” (primatrale cronica dellaprovincia diCuneo,rispettoallealtre province piemontesi, confronto provincepiemontesi(2007-2013) Figura 2.Classifica“Qualitàdellavita”deIlSole24Ore: 2012 Nelle classifiche dal 2007 al 2013, il posizionamento complessivo della Nelle classifichedal2007al2013,ilposizionamentocomplessivodella Spostando l’attenzionedallascalanazionaleaquellaprovinciale, ilcu- Entrando nelmeritodellesingolearee tematiche, la fotografiadia- 2013 2011 10 20 30 40 50 60 70 80 2007 0 2010 2008 2009 • • • • • • • •

Vercelli Verbano-Cusio-Ossola Torino Novara Cuneo Biella Asti Alessandria 49 GRANDA E GREEN 50 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 8.PosizionedellaprovinciadiCuneorispettoallealtreprovincepiemontesi(2007-2013) +++ +/- ++ -- + - Tenore divita Tempo libero Servizi, ambienteesalute Ordine pubblico Popolazione Affari elavoro indicatori dibase sistema salute,tempolibero etenore divita),17sottodimensioni e93 lità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari escolastici, che prevede novedimensionid’analisi(affari elavoro, ambiente,crimina- Questo strumentodimonitoraggiohaun’architettura, affinataneglianni, Il Sole24Ore, unrapportosullaqualitàdellavitanelleprovince italiane. e socialidell’UniversitàLaSapienzadiRoma,propone annualmente,come re unapprezzabile posizionamentodellaprovincia diCuneo. te ambientali–indiceLegambienteeclimaticosembranosegnala- posizione, confermatanel2013.Inparticolare, idueindicatoriprettamen- registra valori mediamente intermedi oscillando tra la seconda e la quarta Figura 3.ProvinciadiCuneo:affari elavoro(2007-2013) 32 Ambiti,sottodimensioni eindicatoridescrittisiriferiscono all’ultimaclassificapubblicata. 6 5 4 3 2 1 ItaliaOggi, in collaborazione con il Dipartimento di analisi economiche ItaliaOggi, incollaborazioneconilDipartimentodianalisi economiche 3.2.2 Per quantoriguarda l’ambito“servizi,ambienteesalute”,ilcuneese 2007 20082009201020112012 2013 5 ItaliaOggi 2007 6 1 1 3 1 1 32 1 : 2008 6 3 4 2 3 1 2 2009 7 6 2 4 1 1 2 2010 8 6 2 2 1 1 5 2011 6 3 4 2 1 1 2012 1 7 6 3 2 3 1 2013 3 3 4 2 2 1 6 9. 8. e scolastici 7. 6. e personale 5. 4. 3. 2. 1. Tempo libero Sistema salute Servizi finanziari Popolazione Disagio sociale Criminalità Ambiente Affari elavoro Tenore divita mila abitanti). cinematografiche, palestre, associazioniricreative/artistiche/culturali, librerie (indicatori per100 includendo ancheladimensioneturistica: agriturismi,alberghi, ristoranti,barecaffetterie, sale A partire dal2013sièdecisodimodificare gliindicatoriper renderli maggiormente significativi, artistiche/culturali per100milaabitanti, librerie per100milaabitanti. cinematografiche ogni100milaabitanti, palestre per100milaabitanti,associazioni ricreative/ pro capiteperspettacolicinematografici,spesamediapro capiteperintrattenimentivari,sale per spettacoli sportivi, spesa media pro capite per spettacoli teatrali e musicali, spesa media spettacoli elasottodimensionedellestrutture dedicatealtempolibero: spesamediapro capite Gli indicatoridelladimensionefinoal2012comprendono lasottodimensioneperspesa ventilatori polmonariper1.000abitanti. apparecchiature emodialisiper1.000abitanti,numero gruppiradiologiper1.000abitanti,numero posti lettoinreparti dioncologiaper1.000abitanti,numero TAC coronariche per 1.000 abitanti, posti letto in rianimazione e terapia intensiva per 1.000 abitanti, in ostetricia e ginecologia per 1.000 abitanti, posti letto in cardiologia, cardiochirurgia e unità personale socioassistenzialeper100postiletto,altro personaleper100postiletto,letto diagnostiche: mediciospedalieriper100postiletto,personaleinfermieristico per100postiletto, sottodimensione ipostilettoinreparti specialistici,comealtrasottodimensioneleapparecchiature Appartengono aquestadimensionel’organico mediciepersonaleinfermieristico,come studenti mediasuperiore ogni1.000abitanti. scuola mediasuperiore, numero professori per100 studentinellascuolamediasuperiore, numero abitanti, numero sportellibancariper100milaabitanti,numero mediodiclassiper100studentinella e superiori,numero ATM per100milaabitanti,numero operazionidiphonebankingogni100mila Fanno partedelladimensioneiservizifinanziaricomesottodimensioneadiistruzionemedie numero mediocomponentifamiglia. residenti, mortiogni1.000residenti, immigratiogni1.000residenti, nativiviogni1.000residenti, Sono inseritiinquestadimensione:laqualità dellavita,densità demografica, emigrati ogni 1.000 incidenti stradaliper100milaabitanti,disabili1.000residenti. disoccupazione giovanile15-24anni,reati asfondosessualecontro minoriper100milaabitanti, ogni 100 morti,tentativi disuicidio per 100mila abitanti, suicidi per100milaabitanti, tasso di Sono inerenti aquestadimensione:gliinfortunisullavoro per1.000occupati,mortitumore frodi informatiche(indicatoriper100milaabitanti). furti inappartamento,altrifurti,estorsione,rapinebancheeufficipostali,altre rapinei,truffe e stupefacenti, reati connessiallosfruttamentodellaprostituzione, scippieborseggi,furtod’auto, lesioni doloseepercosse, violenze sessuali, sequestri dipersona,reati connessial traffico di Sono inseritiindicatoridi:omicidivolontari,colposiepreterintenzionali, tentatiomicidi, Si considerano in questa dimensione: concentrazione di biossido di azoto, concentrazione PM su 100milaabitanti,imprese cessateogni100imprese attive. di clienticorporatebankingsutotaleimprese, tassodidisoccupazione,numero diimprese registrate Gli indicatorisonorelativi a:tassodioccupazione,importomediodeiprotesti perabitante,numero nuovo inzonasemicentrale,variazionedeiprezzi alconsumo. pensione, valore aggiunto pro capite, depositi bancari pro capite, prezzo almq perappartamento Considera indicatori quali: spesamediamensilepro capiteperconsumi,importomediomensile acque reflue, usodeltrasportopubblico,raccoltadifferenziata deirifiutisolidiurbani. di aree verdi per10 milaettariditerritorionelComunecapoluogo,capacitàdepurazionedelle capite dienergia elettrica, isole pedonali,pisteciclabili, zone a trafficolimitato,verde pubblico,ettari autovetture circolanti per100abitanti,motociclicircolanti per100abitanti,consumoannuopro dispersione nellarete idrica,consumiidricipro capitesull’erogato, produzione dirifiutiurbani, per 1.000 abitanti, numero eRMNper1.000abitanti,numero 10 , 51 GRANDA E GREEN 52 Q 21 • GIUGNO 2014 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 • • • 2013 rispettoal2012sonosostanzialmentetre (fig.5): ramento delposizionamentodellaprovincia diCuneonellaclassificadel precedente. ma comunqueapprezzabile, ancheseincalodi10puntirispettoall’anno la provincia diCuneosicollocaal31°posto,unaposizionenonvertice • • • neo inrelazione allenovedimensionidianalisievidenzia: ItaliaOggi, ottenendoilmigliorrisultato(quartoposto)nell’ultimoanno(fig.4). Cuneo sicollocasempre nelleprime20posizioniall’internodellaclassifica di della vita2013diItaliaOggièstata pubblicataneldicembre 2013. 33 Quandosiparla di“2007-2013”sifariferimentoall’anno dipubblicazionedellaclassifica:Qualità provincia diCuneo(2007-2013) Figura 4.Classifica“Qualitàdellavita”diItaliaOggi: criminalità: dal37°postonel 2012al21°postonel2013(+16). disagio sociale:dal62°posto nel2012al22°posto2013(+40); tenore divita:dal49°posto nel2012al5°posto2013(+44); Le dimensionichehannocontribuitoinmanierasignificativa almiglio- Per quantoriguarda l’ambiente,compreso nell’area “affari elavoro”, popolazione (56°)esistemasalute(78°). posizioni intermedie(trail40°el'80°posto)pertempo libero (48°), sto), disagiosociale(22°posto)eambiente(31°posto); anche sescendedi15posizionirispettoal2013),criminalità(21°po- un ottimoposizionamentoinrelazione adaffari elavoro (17°posto, quanto concerneiservizifinanziarieiltenore divita; un posizionamentoeccellente(rispettivamente4°e5°posto)per Focalizzando l’attenzionesul2013,lafotografiadellaprovincia diCu- Se sianalizzailpunteggiocomplessivodal2007al2013 2007 200820092010201120122013 18 17 8 7 9 11 33 la provincia di laprovincia di 4 posto nel2008eall’11°2009)(fig.6). rispetto adaltre province (peresempioilVerbano-Cusio-Ossola èal53° cuneese al 18°) e registra variazioni di posizione negli anni più contenute ne nel2007,annoincuilaprovincia diBiella si posizionaal16°postoeil ottiene ilpunteggiocomplessivomigliore traleprovince piemontesi(tran- emerge èmoltosimileaquellaregistrata dall’indaginedeIlSole24Ore: della vitaancherispettoallealtre province piemontesi.Lafotografiache provincia diCuneo(2012-2013) Figura 5.Classifica“Qualitàdellavita”diItaliaOggi: Servizi finanziariescolastici Disagio socialeepersonale Il cuneeseoccupaunposto di eccellenza nellagraduatoria sulla qualità Sistema salute Affari elavoro Tenore divita Tempo libero Popolazione Criminalità Ambiente 2 4 5 6 17 21 21 22 31 37 48 49 50 56 • 62 2012 64 • 2013 78 80 53 GRANDA E GREEN 54 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 9.PosizionedellaprovinciadiCuneorispetto allealtreprovincepiemontesi(2007-2013) +++ +++ +++ +/- +/- +/- ++ ++ - Sistema salute Tenore divita Tempo libero Disagio socialeepersonale Ambiente Servizi finanziari Popolazione Criminalità Affari elavoro 2012 2013 il peggiorrisultatoconriferimentoal“tenore divita” (tab.9). provincia di Cuneo si colloca nella parte bassa della graduatoria registrando e personale”.Perquantoriguarda il“sistemasalute”e“tempolibero”, la dal 2010al2012,terzonel2013),cosìcomeall’area del“disagiosociale posizioni intermedie rispetto all’“ambiente” (al secondo posto nel 2008 e do postonel2010ealprimoneitre annisuccessivi),mentre raggiunge secondo posto)edei“servizifinanziari”(rispettoaiqualisicollocaalsecon- zione” (cheregistrano lestesseposizioninegliannioscillandotrailprimoe senza di “criminalità” e il buon andamento e composizione della “popola- e lavoro” (primaintuttol’arco temporalepreso inesame),perlascarsapre - vince piemontesilavedein posizione eccellentedal2007al2013per “affari confronto traprovincepiemontesi(2007-2013) Figura 6.ClassificaQualitàdellavitadiItaliaOggi: La fotografiadiacronica dellaprovincia diCuneorispettoallealtre pro- 2011 2007 7 7 7 2 3 1 1 1 - 100 20 40 60 80 0 2007 2008 5 4 5 4 5 1 1 1 - 2010 2009 6 5 5 3 4 2 2 1 - 2008 2010 8 5 6 6 2 2 1 1 1 2009 2011 8 8 6 6 2 1 2 2 1 • • • • • • • •

Cuneo Biella Asti Alessandria Vercelli Verbano-Cusio-Ossola Torino Novara 2012 5 8 6 5 2 1 2 2 1 2013 17 6 5 3 3 1 1 1 1 sociali efamiliari). soggettive (aloro volta molto legateallereti mento dellaspesaattuate) elepercezioni (legati forseancheallepolitichediconteni- (disoccupazione soprattutto),iservizisanitari sere sonol’andamentolocaledell’economia che condizionanomaggiormenteilbenes- trodotte daISTAT missione Stiglitzalleprovince piemontesiesièadeguata allespecifichein- al lavoro mente legatiallasanitàe,inminore misura, sificazione deiproblemi emergenti, principal- otto province piemontesi e dalla relativa clas- tegrate dalla lettura di 24 testate locali delle derazione le 12 dimensioni individuate in- RES sullaqualitàdellavitaprende inconsi- presso circa 1.200cittadinipiemontesi. ne di indicatori aggiuntivi derivanti dall’indagi- in regioni costiere). poiché si riferiscono ad aspetti esistenti solo rispondenti allascalaprovinciale, inoltre, alcunidiessinonhannosenso alcuni dei 134 adottati dall’ISTAT alla scala regionale non esistono i cor e loèancheperlealtre all’80%perquantoriguarda isingoliindicatori(tab.10). a quelloISTAT perquantoriguarda ledimensioni(sonododiciesonostesse) posto inseguitodall’ISTAT introdotta per incrementare la congruenza del metodo IRES con quanto pro ISTAT sioni, tre dellequaliaggregavano alcunedellesottodimensionipreviste da sistema adottatodall’IRESdal2010al2012prevedeva quindiottodimen- e CNEL,inattesachevenissero definitigliindicatoriadattipermisurarle.Il rite dallaCommissioneStiglitz,lequattro supplementaripreviste daISTAT e territorialedellaregione, prevedeva già,oltre alleottodimensionisugge- presenta i risultati della relazione annuale sull’andamento socio economico 26&Itemid=259. 35 34 IRESPiemonte(2012e2013)Relazioneannuale, capitolo dedicatoallaQualitàdellavita. http://www.regiotrend.piemonte.it/site/index.php?option=com_content&view=article&id=2 Clima di opinione, condotta ogni anno L’IRES Piemonteapplicadal2010lametodologiasuggeritadallaCom- L’indagine condottaannualmentedall’I- Nella sua analisi l’IRES si avvale anche Il metodoIRESprevede almomento unagrigliadi124indicatori(per Il nuovosistemaadottatodall’IRESdasettembre 2012èquindiadeguato 3.2.3 IRESPiemonte e CNEL. La sola dimensione del tutto assente era l’innovazione, poi eCNEL.Lasoladimensionedeltuttoassenteeral’innovazione,poi 35 . Ingenerale,emerge cheifattori eCNEL.Ilsitointernet(www.regiotrend.piemonte.it), che 34 . e fiduciadeicittadini * Basatosudomandedirette, riflettestatod’animo 1. Ambiente Dimensioni Tabella 10.CorrispondenzaIRES-ISTAT 2. Salute 3. Benimateriali 4. Istruzione 5. Tempi divita 6. Reti 7. Sicurezza 8. Benessere soggettivo* 9. Paesaggio 11. Servizi 10. Innovazione 12. Politica totale - - (fino al2012)

parziale parziale parziale IRES no sì sì sì sì sì sì sì sì (dal 2012) 100,0% 82,4% 88,2% 85,7% 81,8% 50,0% 84,6% 90,9% 87,5% 69,2% 87,5% 82,1% 92,3% IRES 55 GRANDA E GREEN 56 Q 21 • GIUGNO 2014 montese almeno finqui,aridurre laperdita dibenessere deipiemontesi. di solidarietà)haagitoinsensocontrario,contribuendomododecisivo, (economia esanità)hannogiocatosostanzialmenteasfavore, ilterzo(reti classifica regionale dellaqualitàvitaprovinciale. vercellese) (tab.11). ottiene ilterzopostoperl’ambiente elasicurezza (dopoil verbano eil primo postovièAsti)ealpaesaggio (subitodopoVerbano-Cusio-Ossola); si posizionaalsecondopostoinrelazione alladimensionedellasalute(al vince piemontesiperitempidivita,ilbenessere soggettivoelapolitica; delle 12dimensioniprese inesame: sicollocaalprimopostotralepro- sione) èCuneo. plessiva (calcolandolafrequenza nelleprimetre posizioniperognidimen- Tabella 11.QualitàdellavitainPiemonte(luglio2013) nati sonoreperibili sulsito:http://www.regiotrend.piemonte.it/, nellasezione“qualità dellavita”. 2013) perché isingoliindicatorivengono aggiornaticostantementedurante l’anno.Idatiaggior da quelliriportatidiseguito(aggiornati aluglio2013,mentre quellidella Relazione 36 Idatisullaqualitàdellavitariportati nellaRelazioneAnnualeIRES2012sidiscostanolievemente Fonte: ElaborazionisudatiIRES,ISTAT etvaria Dimensioni Ambiente Salute Benessere materiale Istruzione Reti Tempi divita Sicurezza Benessere soggettivo Paesaggio Servizi Innovazione Politica Dall’indagine emerge unainteressante fotografia delterritoriopie- Osservando laregione nelcomplesso,mentre iprimidueelementi In ogniprovincia questitre elementideterminanoingranparte la In particolare, aCuneosiosservanoposizionidieccellenza inbensette 36 , nella quale la provincia con la migliore qualità della vita com- VCO VCO VCO VCO TO CN CN TO CN VC AT 1° BI NO CN CN TO VC VC VC AT 2° BI BI BI BI VCO NO NO NO CN CN VC AL AL AL 3° BI BI VCO VCO NO TO TO CN TO CN VC VC AT 4° BI VCO NO NO CN CN TO TO CN VC VC 5° BI BI VCO VCO NO TO TO TO AL AL AL AT AT 6° BI sono di febbraio sono difebbraio VCO VCO TO VC VC VC AL AL AT AT AT 7° BI NO NO NO NO AL AL AL AL AT AT AT AT 8° - tivo, lereti, chepassanodalsecondo alquintoposto. secondo posto),l’innovazione(dalpenultimoalquartoposto)e,innega- zioni sonoilpaesaggio(dalsestoalsecondoposto),lasalutequinto namento rispettoall’ambiente,all’istruzioneeallapolitica(fig.7). ni (benessere materiale,reti esicurezza) emantienecostanteilsuoposizio- paesaggio, innovazioneeservizi),peggioraconriferimentoatre dimensio- riferimento aseidimensioni(salute,tempidivita,benessere soggettivo, • Figura 7.QualitàdellavitainprovinciadiCuneo(2012-luglio2013) 3 2012

Ambiente 3 Tra il2012e2013ledimensionichehannoregistrato maggiorivaria- Il cuneese migliora infine il suo posizionamento rispetto al 2012 con • 5 2013

Salute 2 2

Bn. materiale 4 5

Istruzione 5 3

Tempi di vita 1 2

Reti 5 1

Sicurezza 3 2

Bn. soggettivo 1 6

Paesaggio 2 7

Innovazione 4 6

Servizi 5 1

Politica 1 57 GRANDA E GREEN 58 Q 21 • GIUGNO 2014 in campodagliamministratoripubblici fia dellecittàdell’Italiaeunavalutazionedellaqualitàpolitichemesse una classificadeicapoluoghiprovinciali italianiche consente unafotogra- 39 Ambiti,sottodimensioni eindicatoridescrittisiriferiscono all’ultimaclassificapubblicata. dale, chemisurailnumero dimorti inincidentistradali(fonteISTAT). 38 Nelrapportoprecedente gliindicatori erano25:èstatointrodotto quellosull’incidentalità stra- locali (EcosistemaUrbano2012,pag.9). i questionariconcuivengonoraccolti idatiperlestatisticheambientalipresso leamministrazioni borazione ditecniciedesperti–come l’IstitutodiRicerche AmbienteItalia–affineràsempre dipiù cambiamenti dell’ecosistemaurbano. UncomitatoscientificoLegambiente-ISTAT apertoallacolla- alla revisione degli indicatoriambientaliurbani,rendendoli cosìpiùprecisi, puntualieinlineaconi laborazione siglando una convenzione di ricerca che li impegna a un lavoro finalizzato 37 Perrendere sempre piùnitidaquestaimmagineLegambienteeISTAT hannoavviatounacol- nenti ambientali,quantolacapacitàdirispostaegestioneambientale sentendo divalutare tantoifattoridipressione elaqualitàdellecompo- copre tutte le principali componenti ambientali presenti in una città, con- degli indicatoriselezionatiperlagraduatoriadiEcosistemaUrbano2013 tri) perconfrontare traloro i104capoluoghi diprovincia italiani.L’insieme tematici basatisuunasettantinadiindicatoriprimari(eoltre 120parame- molteplicità diindicatoririconducibiliasettemacro ambititematici. La classifica Legambiente, AmbienteItaliaeIlSole24Ore ogniannoelaborano 3.2.4 La XX edizione del rapporto Ecosistema UrbanoLegambiente Ecosistema Urbano 2013 prende in considerazione una Ecosistema Urbano impiega 26 37 . 38 indici 39 . 1. e private) (pubbliche ambientali 7. 6. verde urbano 5. e mobilità 4. 3. 2. Aria Politiche Energia Spazio Trasporti Rifiuti Acqua NO di superamentodellamediamobilesulle8ore di120ug/mcsututtelecentraline). valori mediannualiregistrati datuttelecentralineurbane),ozono(mediadelnumero digiorni schede inviateerispostefornite suiparametriconsiderati). politiche di acquisti verdi), capacità di risposta della PA (indice composto da: numero di certificazione ambientale delComune, raccolta differenziata all’interno delComune, di cartariciclatanegliufficicomunali, autocomunaliecologiche,prodotti equosolidali, Piano d’azioneperl’energia sostenibile), ecomanagement (indice compostodautilizzo zonizzazione acustica,delPianourbanotraffico, energetico comunaleedel bilanci ambientali/rapportosullostatodell’ambientee sociali,approvazione della pianificazione epartecipazioneambientale(indicecomposto da progettazione partecipata, ambientali ISO14001(numero dicertificazioniISO14001ogni1.000 imprese attive), realizzazione diauditenergetici, realizzazione dibancadatiedificicertificati),certificazioni energetico, presenza dienergymanager , acquistodienergia elettricada fonterinnovabile, procedura per l’istallazione di solare termico/fotovoltaico, attuazione di attività di risparmio sul risparmioenergetico e/odiffusione fontienergia rinnovabile,semplificazionedella Politiche energetiche (indice composto da introduzione di incentivi economici e disposizioni pubblici eteleriscaldamento). rinnovabili eteleriscaldamento(indicecompostodasolare termico efotovoltaicoinedifici Consumi elettricidomestici(consumoannualepro capiteelettricodomestico),energie totali (superficiedelledifferenti aree verdi sultotaledellasuperficiecomunale). Verde urbano fruibile (estensione pro capite di verde fruibile in area urbana), aree verdi unici “eccettobici”,contrastoaifurti,bike-sharing). cicloparcheggi diinterscambio,serviziodepositobiciconassistenzaeriparazione,sensi ogni 100abitanti),ciclabilità(indicecompostodaadozionebiciplan,ufficiobiciclette, capite diaree aZTL),pisteciclabili(indicechemisuraimetriequivalentidi pro capitedellasuperficiestradalepedonalizzata),zonaatrafficolimitato(estensione pro stradale (numero vittimeinincidentistradaliogni10milaabitanti),isolepedonali(estensione tasso dimotorizzazionemotocicli(motociclicircolanti ogni100abitanti),incidentalità casa-lavoro, car-sharing), tassodimotorizzazioneauto(autocircolanti ogni100abitanti), autobus achiamata,controlli varchi ZTL,mobilitymanagercomunale,pianospostamenti trasporto pubblico),mobilitàalternativa(indicecompostodapedibus/bicibus,presenza di trasporto pubblico),offerta trasportopubblico(percorrenza annua,perabitante,del Passeggeri trasportopubblico(passeggeritrasportatiannualmente,perabitante,dal differenziata (percentuale diraccoltadifferenziata sultotaledirifiutiprodotti). Produzione dirifiuti urbani(produzione annualepro capitedirifiuti urbani),raccolta e capacitàdiabbattimentodelCOD–domandachimicaossigeno). allacciati agli impianti di depurazione, giorni di funzionamento dell’impianto di depurazione industriali eagricoli),capacitàdidepurazione(indicecompostodallapercentuale diabitanti dispersione dellarete (differenza tral’acquaimmessaequellaconsumataperusicivili, Consumi idricidomestici(consumogiornaliero pro capitediacquaperusodomestico), 2 (media deivalorimediannualiregistrati datuttelecentralineurbane),PM 10 (media dei (mediadei 59 GRANDA E GREEN 60 Q 21 • GIUGNO 2014 60 50 40 30 20 10 do 2007-2013 ficative neltemporispettoalloro posizionamentonellaclassifica(fig.9). altri capoluoghipiemontesicheregistrano variazionimaggiormentesigni- per il2007,emerge lacittàdiCuneo seguita,conuncertodistacco,dagli sifica provinciale sia a scala nazionale. Al secondo posto, fatta eccezione eccellenza dellacittàdiVerbania, chesicollocaaiprimipostisianellaclas- capoluoghi piemontesineirapportidal2007al2013si osserva ilruolodi • • • • mila abitanti),Cuneo,tralepiccolecittà,ottieneottimirisultatisu: compresa tra80milae200 abitanti) e“piccolecittà” (meno di80 (popolazione superiore ai200milaabitanti),“mediecittà”(popolazione nel qualeicapoluoghidiprovincia vengonosuddivisitra“grandicittà” sifica nel2013,annoilcuiscendeal41°posto(fig.8). prime 20posizioni.Siregistra inveceunaretrocessione significativainclas- Urbano 2013èstatopubblicatonell’ottobre 2013. 40 Quandosiparla di “2007-2013”sifariferimentoall’anno dipubblicazionedelrapporto:Ecosistema Comune diCuneo(2007-2013) Figura 8.ClassificaEcosistemaUrbano2013diLegambiente: 0 Considerando ilpunteggiocomplessivodellacittàdiCuneonelperio- Per quantoconcerneilposizionamentonellagraduatoria finaledei ministrazione comunale. pubblica amministrazione:2°postoperlacapacitàdirisposta dell’am- politiche ambientali:4°postoperleenergetiche (insiemeadAosta); spazio verde urbano:6°postoperverde urbanofruibilepubblico; relazione all’indicediciclabilità; le piste ciclabili e 10° posto sia per l’offerta di trasporto pubblico sia in trasporti emobilità:5°postoperlamobilitàalternativa,7° È tuttaviadanotare che,conspecificoriferimentoall’ultimorapporto, 2007 200820092010201120122013 60 40 30 , il capoluogo cuneese sicolloca,dal2009 al 2012, nelle 13 20 18 16 41 risposta dellaPA (tab.12). negli anni.Altro risultatopositivoriguarda ildato relativo allacapacitàdi zione alle emissioni di all’offerta ditrasportopubblico,unpiùchebuonoposizionamento inrela- porti dal2007al2013.Cuneoottieneunottimoposizionamento rispetto metterli inrelazione conipunteggiottenutidaglialtricapoluoghineirap- porre l’accentosugliambitineiquali Cuneoottienelemiglioriprestazioni e provincia cuneese (e non solo la città di Cuneo), si ritiene interessante urbano. Perquantoriguarda lapresente ricerca, checonsideratuttala singoli indicatori consente di avere un quadro particolareggiato a livello confronto traicapoluoghipiemontesi(2007-2013) Figura 9.ClassificaEcostistemaUrbano2013diLegambiente: 2012 2013 Un confronto deicapoluoghidiprovincia piemontesiinrelazione ai 2011 PM 10 10 20 30 40 50 60 70 80 90 e alle politiche energetiche, anche se oscillante 2007 0 2010 2008 2009 • • • • • • • •

Vercelli Verbania Torino Novara Cuneo Biella Asti Alessandria 61 GRANDA E GREEN 62 Q 21 • GIUGNO 2014 di provinciapiemontesi(2007-2013) Tabella 12.PosizionedellacittàdiCuneorispettoaglialtricapoluoghi +++ +/- +/- +/- ++ ++ -- + - Politiche energetiche Offerta trasportopubblico Capacità dirispostadellaPA PM Verde urbanofruibile Mobilità sostenibile Piste ciclabili Aree verdi totali Passeggeri trasportopubblico 10

zione comunale. de urbano,lepoliticheenergetiche, lacapacitàdirispostadell’amministra- città perquantoconcernel’offerta ditrasportoelamobilità,lospazio ver con risultatiparticolarmenteapprezzabili nellagraduatoriadellepiccole Cuneo –nonostantelacadutadel2013sicollocasuposizioni dirilievo, sistema Urbano)riferitaesclusivamenteallecittàcapoluogodiprovincia, comunque dilivellointermedio. mografia” edella“sicurezza”. riguarda gliambitidegli“affari elavoro”, del“tenore divita”,della“de- posizioni dirilievo,conrisultatiparticolarmentelusinghieriperquelloche della vitatraleprovince italiane,Cuneoottienecomplessivamentedelle Considerando lagraduatoriapiùspecificainmateriaambientale(Eco- Per quantoriguarda l’ambiente,irisultatiappaionomenopositivi,ma Nell’insieme delle classifiche che misurano e confrontano la qualità In sintesi 2007 3 4 2 7 1 1 6 5 - 2008 2 1 2 4 8 6 6 6 - 2009 2 2 2 3 7 5 7 6 6 2010 2 4 2 4 8 5 7 6 6 2011 2 3 2 1 1 4 4 4 6 2012 2 2 2 5 1 3 4 4 4 2013 3 3 2 2 1 3 4 5 7 - nuovo valore aggiuntoper iterritori. economy ingradodiprodurre reali ricaduteeconomico ambientalieun mento degliinvestimentiedellaproduttività chemuovaversounagreen nei terminideldeclinoeconomicoquantopiuttostoattraverso unincre- sfide poste dall’Unione Europea con il cosiddetto Pacchetto 20-20-20 non economica. È in questo quadro che si pone l’esigenza di rispondere alle sviluppo delleFERchecostituisceunobiettivoimportante perlacrescita sura reale dellaproduttività equestovacertamente accompagnatodallo la capacità diconsumare dimenomigliorandoil benessere adare la mi- miando ilconsumodell'energia prodotta conidiversivettorienergetici. È la crescita delbenessere edelconsumodienergia, siattuaancherispar green energy.Ildelinking,cioèlo“scollamento”cheoccorre creare tra Tuttavia, esse non bastano a dare un quadro esaustivo della dinamica della sviluppo delleFERsipresenta comeuncompartodicarattere strategico». stesso tempo globali e locali. Nei confronti di entrambe queste crisi, lo duplice situazionedicrisi,economicaeambientale,icuieffetti sonoallo dalla sua«capacitàdiintercettare erispondere alleangoscedettatedalla termine mo pianonelleanalisisullagreeneconomy.Ilconsensocreatosi attornoal 14001), icorsidiformazioneprofessionale green. i prodotti certificati (DOP, IGP), le certificazioni (Ecolabel, EMAS e ISO e adaltriindicatoriqualilaraccoltadifferenziata, leaziendebiologiche, dettagli relativi aiconsumieallaproduzione energetica dafontirinnovabili sinteticamente nelcapitoloprecedenti echeconsentonodiavere ulteriori e soggettilocali(Provincia diCuneo, ARPA Piemonte dal puntodivistadellagreeneconomyapartire daidatideiprincipalienti 4. Lagreeneconomyinprovincia diCuneo (http://www.cn.camcom.gov.it) einparticolare dalRapporto2013. 42 Tutti idatiriportati inquestocapitolosonotrattidal sitodellaCameradiCommercio diCuneo all’ultima versionedisponibileal26marzo 2014. dati eindicatorionline(http://www.arpa.piemonte.it/reporting/indicatori-on_line) eaggiornati 41 Tutti idatiriportatiinquestocapitolosonotrattidalsitodell’ARPA Piemontenellasezione mercio di Cuneo Le fontienergetiche rinnovabili(FER)detengonounaposizionedipri- 4.1 Consumieproduzione energetica In questocapitolosipropone unafotografiadellaprovincia diCuneo green economyderiva, come èstatodettonel rapporto dell’IRES, 42 , ecc.). Si tratta di dati che integrano quanto emerso 41 , CameradiCom- - 63 GRANDA E GREEN 64 Q 21 • GIUGNO 2014 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 0 valori del 2008) e nuovamente una contrattura nel 2012 (fig.10). valori del2008)enuovamenteunacontratturanel2012(fig.10). gressiva dal 2007 al 2009 e una successiva ripresa (in ogni caso inferiore ai i consumielettriciindustrialiealivellopro capite,conunadiminuzionepro- aumento nelterziarioeoscillazioni,anchesignificative,perquantoconcerne 2012 (ultimo dato disponibile) nel settore agricolo e domestico; un sensibile rio edomestico),fornendoancheun’indicazionedelconsumopro capite. lizzati dall’ARPA inrelazione aidiversisettori(agricoltura,industria,terzia- Fonte: • (2007-2012) Figura 10.ProvinciadiCuneo:consumoenergiaelettricainprovinciaCuneo 2007 Agricoltura (GWh) Registra unutilizzosostanzialmentecostantedienergia dal2007al Provincia diCuneo Per quantoconcerneiconsumidienergia elettrica,essivengonoana- 4.1.1 ARPA Piemonte(datielaboratidaTERNA) • 2008 Consumo dienergiaelettrica • Industria (GWh) 2009 • 2010 Terziario (GWh) • 2011 • Domestico 2012 (GWh) (GWh) Totale (KWh/abitante) pro capite Consumo annuo 10.000 12.000 vore assiemealtorineseeall’alessandrino(fig.11). domestico). Sitrattapertantodiunadelleprovincie piemontesipiùenergi- quanto concerneilconsumototaleeglialtriusi(industriale,terziario e ilconsumoinagricolturaedèsecondasoloallaprovincia diTorino per primo postoperilmaggiorconsumopro capiteannuo dienergia elettrica con specificoriferimentoal2012,siosservacheilcuneesecolloca • Figura 11.ConsumodienergiaelettricainPiemonte(2012) Fonte: 2.000 4.000 6.000 8.000 2007 Confrontando laprovincia diCuneoconlealtre province piemontesi, Province piemontesi 0 ARPA Piemonte • 2008 AL • 2009 AT • 2010 • 2011 BI • 2012 CN NO TO VCO VC 65 GRANDA E GREEN 66 Q 21 • GIUGNO 2014 rato, impiantiIAFRcheutilizzanoilsolare oirifiuti(fig.12). molto bassonelcuneese,mentre nonsiregistrano, perilperiodoconside- nel 2012,pariacirca il19,5%). nel 2011–e,inmisuradecisamenteminore, ilbiogas(30dei150impianti impianti utilizzaenergia idraulica–ben105impiantisu154(circa il68%) quindi a130(nel2011)fino1542012).Lamaggiorpartediquesti te cresciuto dal2009al2012,passandoda99(nel2009)a1132010), messa inrete. onnicomprensiva, infunzionedell’energia elettricanettaprodotta eim- per l’ottenimentodeicertificativerdi perl’accesso alla tariffa incentivante certificazione rilasciatadalGestore deiservizienergetici (GSE)necessaria la produzione dienergia pulita.LaqualificaIAFRè,nellospecifico, una Fonte: ARPA Piemonte • Figura 12.ProvinciadiCuneo:impiantiIARF(2009-2012) 99 2009 113 Solare 130 Eolica, biomasse,bioliquidiegasdidiscaricahannoancoraunpeso Il numero degliimpiantiIAFRinprovincia diCuneoèprogressivamen- Provincia diCuneo Gli IAFR sono tutti gli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili per 4.1.2 ImpiantiIAFR-impiantialimentatidafontirinnovabili 154 • 82 2010 Idraulica 88 94 105 • 2011 2 Eolica 2 2 2 • 2012 Biomasse 2 2 4 7 Bioliquidi 1 3 3 3 7 Biogas 12 21 30 discarica 5 Gas di 6 6 7 Solare Rifiuti utilizzano l’energia idraulicae,aseguire, ibiogase gasdidiscarica. distacco, dalVerbano-Cusio-Ossola (69impiantiIAFRnel2012)(fig.13). provincia diCuneo,seguitadaltorinese(139impiantinel2012)e,conmolto 2009 al2012laprovincia conilmaggiornumero diimpiantiIAFRèproprio la (tab 13). rinnovabili, dicui9.541sonolegatialfotovoltaicoe180 all’idroelettrico installati complessivamente9.768impianticheutilizzano fontienergetiche • Figura 13.Piemonte:impiantiIAFR(2009-2012) Fonte: ARPA Piemonte 16 2009 24 AL Anche ascalaregionale siregistra unaprevalenza diimpiantiIAFRche Spostando l’attenzionesulladimensioneregionale, siosservachedal Province piemontesi In baseaidatiraccoltidallaProvincia diCuneo,sulterritoriosonostati 4.1.3 Impianticheutilizzanofontirinnovabili 31 40 • 2010 2 2 AT 3 • 4 2011 12 15 BI • 22 2012 26 99 113 CN 130 154 17 21 NO 26 32 97 110 TO 124 139 45 VCO 49 57 69 22 29 VC 34 40 67 GRANDA E GREEN 68 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 13.ProvinciadiCuneo:impianticheutilizzanofontirinnovabili(giugno2013) Biogas agricolo Eolico Biogas dadiscarica Fotovoltaico Idroelettrico Olio vegetale Biomasse gassificazione diretta inciclocombinato Biomasse combustione diretta Biomasse combustione Tipologia gie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale). Con 2011 ohannoprogrammato diinvestire nel2012inprodotti e tecnolo - dipendente dell’industriaedeiservizichehannoinvestito trail2009e re incidenzadiimprese cheinvestono nel green (imprese con almeno un che hannoinvestito,trail2009e2012,inprodotti etecnologiegreen. riferimento allaprovincia diCuneo,undatointeressante relativo alleimprese Fondazione perleQualitàItalianeeUnioncamere, presenta, conspecifico za dellagreeneconomyinprovincia diCuneo. sono tuttaviasufficientiafornire unprimoesinteticoquadro dellapresen- mazione professionale (DOP, IGP), le certificazioni (Ecolabel, EMAS e ISO 14001), i corsi di for quindi laraccoltadifferenziata, leaziendebiologiche,iprodotti certificati primo luogole imprese che hanno investitoinprodotti etecnologie provinciale (altrisarannopresentati neicapitolisuccessivi),riguardano in 44 Tutte leinformazioni riportateinquestoparagrafo sono fornitedirettamente dalla Fondazione Symbola. rizzate daunapercentuale superiore al25%diimprese cheinvestononelgreen . di Cuneo,unaposizioneleaderinPiemonte, insiemeallaprovincia diVercelli, entrambecaratte- 2013 edicuinonsonoancorapervenuti idatiquantitativi,confermacomunque,perlaprovincia 43 IlnuovoRapportosulla Cuneo èlaprovincia piemontesenellaqualesiregistra lamaggio - Il 4.2.1 Investimentigreen delleimprese Gli indicatorinonenergetici considerati,traquellidisponibilialivello 4.2 Rapporto sullaGreenItaly2012 n. impianti Indicatori nonenergetici 9.541 180 36 2 2 1 1 3 2 installata [MW] GreenItaly 2013,pubblicatodallaFondazioneSymbola nelnovembre green. Pur essendo indicatori molto diversi tra loro, Potenza 508,0 20,0 22,0 20,0 280 3,8 1,0 3,0 2,0 43 , redatto daFondazioneSymbola http://atlasole.gse.it/atlasole/ database Provincia database Provincia database Provincia database Provincia database Provincia database Provincia database Provincia database Provincia Fonte green, 44 - , (22,4%, 980imprese) (fig.14). dalla provincia di Asti (23,2% pari a circa 1.200 imprese) e dal vercellese la provincia sicollocainfattiintestaallagraduatoria piemontese,seguita Nord-Ovest èdel23,7%ealivellonazionale23,7%. pari al 21,6%,sia in quello territoriale, considerando che l’incidenza nel attivo inquestadirezione sianelconfronto regionale, dovel’incidenzaè delle imprese parial25,3%,siafferma comeunterritorioparticolarmente del 2012,raggiungendocosìunrisultatoimportante(fig. 15). circa 2puntipercentuali peranno,passandodal 40,6%del2007al50,9% la suapercentuale diraccoltadifferenziata sultotaledeirifiutiprodotti di Fonte: Unioncamere, FondazioneSymbola 2012 inprodottietecnologiegreen(percentualesultotaledelleimprese)(2012) Figura 14.Piemonte:impresechehannoinvestitooinvestirannotrail2009e il 25,3%(pariacirca 3.630imprese, unquartodelleimprese cuneesi) 46 Fontedeidatielaborati dall’ARPA Piemonte:RegionePiemonte, Osservatorioregionale rifiuti 45 Ivaloriassoluti delle imprese che investononelgreensonostatiarrotondati alledecine. Il cuneese Provincia diCuneo 4.2.2 Raccoltadifferenziata Cuneo, conun’incidenzadiimprese cheinvestononelgreensultotale 21,5 AL 46 , dal 2007 al 2012 (ultimo dato disponibile), ha incrementato 23,2 AT 22,0 BI 25,3 CN 21,9 NO 20,5 TO 45

VCO 19,4 22,4 VC 69 GRANDA E GREEN 70 Q 21 • GIUGNO 2014 10 20 30 40 50 60 70 0 AL AT sizione noncomprendono ancoraglianni2012-2013(fig.16). miglioramento inquestosettore, maèutileconsiderare cheidatiadispo- il 51,4%eTorino il50,3%.Ilcuneesehapertantoancoradeimargini di 64,4%, laprovincia delVerbano-Cusio-Ossola il64%,Asti60,7%,Biella al sestopostoingraduatoria:nel2012,infatti,Novaraharaggiuntoil di raccoltadifferenziata realizzato nel2012situalaprovincia diCuneo Fonte: ARPA Piemonte di rifiutiurbaniprodotti(2007-2012) Figura 16.Piemonte:percentualediraccoltadifferenziata sultotale Fonte: ARPA Piemonte rifiuti urbaniprodotti(2007-2012) Figura 15. Provincia di Cuneo: percentuale di raccolta differenziata sul totale di • 2007 Confrontando ilcuneeseconle altre province piemontesi,il50,9% Province piemontesi 2007 40,6 • BI 2008 • 2009 2008 43,1 CN • 2010 NO 2009 45,6 • 2011 TO • 2012 2010 48,0 VCO 2011 49,9 VC Piemonte 2012 50,9 intorno alle40-50unità(fig.17). neamente produttrici epreparatrici sonorimastesostanzialmentecostanti, negli annifinoadattestarsinel2012su64imprese. Quellecontempora- produttori) al2010(768).Ipreparatori sonounnumero esiguo,cheoscilla aziende agricole,sonodiminutineglianni,inparticolare dal2009(1.078 dosi a794. a 765nel2011.Nel2012hannoregistrato unlieve incremento, attestan- diminuite dal2007al2011,passandoda1.148registrate nel2007e2008, Fonte: ARPA Piemonte Figura 17.ProvinciadiCuneo:aziendebiologiche(2007-2012) bile) e,aseguire, quellipresentati dallaCameradi Commercio diCuneo,relativi al2012. i datidiRegionePiemonte –anagrafeagricolaunica)relativi alperiodo2007-2012(ultimodato disponi- 47 Per quanto concerne le aziende biologiche si riportano i dati ARPA Piemonte (che a sua volta utilizza 10 Prep. Tra queste,iproduttori, cherappresentano lanettamaggioranzatrale Le aziendebiologichenellaprovincia diCuneosonoprogressivamente Provincia diCuneo 4.2.3 1.095 Prod. 2007 43

Prep. / Prod. Aziende biologiche 1.148 Totale 26 Prep. 1.080 Prod. 2008 42 Prep. / Prod. 1.148

Totale 47 17 Prep. 1.078 Prod. 2009 38 Prep. / Prod. 1.133 Totale

Prep. 25 768 Prod. 2010

Prep. / Prod. 43 836 Totale

Prep. 25 696 Prod. 2011 44 Prep. / Prod. 765 Totale

Prep. 64 680 Prod. 2012

Prep. / Prod. 50 794 Totale 71 GRANDA E GREEN 72 Q 21 • GIUGNO 2014 1000 1200 1400 1600 1800 2000 200 400 600 800 0 AL AT in particolare nell’alessandrino,neltorineseenell’astigiano (fig.18). neese, circa il49%,mentre ilrestante 51%erasuddivisotralealtre province, 2012, delle1.624aziendebiologichepiemontesi,794eranolocalizzatenelcu- netta laconcentrazionedelleaziendebiologichenellaprovincia diCuneo.Nel Fonte: ARPA Piemonte Figura 18.Piemonte:Aziendebiologiche(2007-2012) • 2007 Confrontando ilcuneeseconcontestoregionale, emerge inmaniera Province piemontesi • BI 2008 • 2009 CN • 2010 NO • 2011 TO • 2012 VB VC Piemonte ne diquestoapproccio sulterritoriolocale. dei suinieil52%bovini è inprovincia diCuneo. queste aziende,idatimostrano cheil99%deiconiglipiemontesi,95% aziende piemontesi),ibovini (63%),isuini(60%)econigli(50%)(fig.20). ca all’allevamento,inparticolare perquantoconcernegliovini(65%delle nell’ambito delleaziendecheapplicanoilmetododiproduzione biologi- manenti epascoli(524)cereali (182)(fig.19). todo diproduzione biologicasonolefruttifere (998),seguitedapratiper cioè il64,2%delleaziendepiemontesi(2012,ultimodatodisponibile). coltivazioni sono,secondoidatidellaCameradiCommercio diCuneo,1.214, • biologica pertipologiadicoltivazione(2012) Figura 19.Piemonte e Cuneo: Aziende che applicano il metodo diproduzione Fonte: CameradiCommercio (2013) Cuneo Prato permanentiepascoli Barbabietola dazucchero 4.2.4 Indubbiamente idatipresentati evidenzianol’attenzione eladiffusio- Nello specifico,perquanto riguardain icapi biologici certificatiallevati Il cuneese ha una posizione di rilievo nel contesto regionale anche Le coltivazionimaggiormentediffuse allequalivieneapplicatounme- Le aziendecuneesicheapplicanoilmetododiproduzione biologicaalle di conversionebiologica Foraggere avvicendate Piante dasemioleosi • di cuiSauinfase Altre coltivazioni Aziende conproduzionibiologiche Piemonte Legumi secchi Fruttiferi Agrumi Cereali Ortive Patata Totale Olivo Vite 0 0 1 0 4 9 22 29 32 32 36 36 44 68 92 96 94 126 132 182 188 264 291 413 524 723 998 1214 1239 1892 - 73 GRANDA E GREEN 74 Q 21 • GIUGNO 2014 indicatore di particolare interesse in relazione allo sviluppo della green pedologico, conisuoifattori storico-economici,sociologicieculturali. te oinparte,dalterritoriodiproduzione, intesocomeambienteclimatico, biologica agliallevamenti(2012) Figura 20.PiemonteeCuneo:Aziendecheapplicanoilmetododiproduzione 50 Ivi. 49 Definizionetratta dahttp://www.piemonteagri.it 48 http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2090 Fonte: CameradiCommercio (2013) • • nomy, sonoprincipalmentedue: 130 IGP DOP 206 Le certificazionideiprodotti agroalimentari 4.2.5 Prodotticertificati Le caratteristichedeiprodotti DOPeIGPdipendono quindi,totalmen- dall’area delimitata. gode e,intalsenso,lamateriaprimapuòtalvoltaessere acquisitafuori stere, in questo caso, anche semplicemente nella reputazione di cui particolari. Ilcollegamentofraprodotto earea geograficapuòconsi- si riferiscono a un territorio determinato che conferisce caratteristiche ria primae/olatrasformazionel’elaborazione stagionatura particolari einimitabiliaunaspecialitàalimentare. si riferisconoaunterritoriodeterminato,checonferiscecaratteristiche materia prima,sialatrasformazione,l’elaborazioneestagionatura Bovini 50 49 0 (IndicazioneGeograficaProtetta): iprodotti aperiqualilamate-

(Denominazione di Origine Protetta): i prodotti per i quali sia la Bufalini 20

Equini 50 30

Ovini 46 28

Caprini 58 25

Suini 42 22

Avicoli 45 48 , cherappresentano un 3 • 4 Conigli Cuneo 41 128

Api • Piemonte 3 Altri allevamenti 8

eco - logica turistica(fig.21). cità territoriali,maancheperlapromozione dielementitipicitàinuna prodotti certificati(6DOPe5IGP)dalvercellese con8(5DOPe3IGP). ca al primoposto con 10 prodotti DOPe6IGP, seguitadaltorinesecon 11 di qualitàdeiprodotti agroalimentari. Laprovincia diCuneo,infatti,sicollo- cuneese rispettoallealtre province piemontesiinrelazione allacertificazione • • • • • DOP e6IGP. Nellospecifico,iprodotti certificatisono: forestali, aggiornatial14marzo2014,laprovincia diCuneoha10prodotti Fonte: Ministero dellepoliticheagricole, alimentarieforestali • Figura 21.Piemonte:prodottiDOPeIGPperprovincia(14marzo2014) DOP 5 AL Si trattadiunpatrimonioimportantenonsoloperlatutelaspecifi- Considerando ladimensioneregionale, siregistra ilruolotrainantedel Province piemontesi prodotti abasedicarne:mortadellaBologna,salameCremona. Cuneo, nocciolaPiemonte; ortofrutticoli ecerealicoli: castagnaCuneo,fagiolomelarossa IGP pesci, molluschiecrostacei freschi: tincagobbadelPianaltodiPoirino. prodotti abasedicarne:crudoCuneo,salaminiItaliaallacacciatora; Raschera eToma piemontese; formaggi: Bra,,Gorgonzola, GranaPadano,, DOP Sulla basedeidatidelMinistero dellepoliticheagricole,alimentarie Provincia diCuneo 3 • IGP 6 AT 3 1 BI 2 10 CN 6 5 NO 3 6 TO 5 0 VCO 1 5 VC 3 75 GRANDA E GREEN 76 Q 21 • GIUGNO 2014 CN 10 TO 5 • • • • • • • • • • ficate EcolabelEuropeo sonostate26,dicui10nelcuneese(fig.22): mantenendo comunqueelevatistandard prestazionali di vita),chepossonocosìdiversificarsidaiconcorrenti presenti sulmercato, punto divistaambientale(ridottoimpattonelsuointero ciclo Europea diqualitàecologicachepremia iprodotti eiservizimiglioridal 51 DefinizioneEcolabel: http://www.isprambiente.gov.it/it/certificazioni/ecolabel-ue Fonte: ARPA Piemonte(datielaboratidaISPRA) Figura 22.Piemonte:AziendecertificateEcolabel(2013) Rifugio alpinoPagarì(servizidiricettivitàturistica). Agriturismo laTorricella (servizidiricettivitàturistica) Monforte d’Alba; Agriturismo Foresteria Settevie (servizidiricettività turistica) di ; naturale dell’AltaValle PesioeTanaro –ChiusadiPesio; Rifugio alpino Pian delle Gorre (servizi di ricettività turistica) nel Parco naturale dell’AltaValle PesioeTanaro –BrigaAlta; Rifugio alpinoDonBarbera(servizidiricettivitàturistica)nelParco L’Artisin (servizidiricettivitàturistica)LimonePiemonte; AliseA EcoGuestHouse(servizidiricettivitàturistica); Langhe; Affittacamere il Solee laLuna (servizi di ricettività turistica) di Cerretto La CasalindaS.r.l. (detersiviperipiatti)diTarantasca; La CasalindaS.r.l. (detergenti multiuso)diTarantasca; Nel 2013(secondoidatiARPA Piemonte)leaziendepiemontesicerti- Provincia diCuneo L’Ecolabel UE(RegolamentoCEn.66/2010)èilmarchio dell’Unione 4.2.6 Certificazioni–Ecolabel,EMASeISO14001 AL 5 VC 2 BI 1 NO 1 51 AT 1 . VCO 1 stazioni ambientalideidiversisoggetti senso lato)uno strumento attraversoil quale avere informazioni sulle pre - alle organizzazioni, alleautoritàdicontrollo eaicittadini(alpubblicoin pegnarsi nelvalutare emigliorare lapropria efficienzaambientale. territorio dellaComunitàeuropea oaldifuoriesso, chedesideranoim- le imprese eleorganizzazioni, siapubblichecheprivate, aventisedenel and AuditScheme)èunsistemaacuipossonoaderire volontariamente 52 DefinizioneEmas: http://www.isprambiente.gov.it/it/certificazioni/emas Fonte: ARPA Piemonte • Figura 23.Piemonte:registrazioniEMAS(2010-2012) dalla provincia diTorino e,conmoltodistacco,dall’alessandrino(fig.23). pre alprimopostocon,rispettivamente,23,30e31registrazioni, seguita nel 2010,892011e902012.Laprovincia diCuneosicollocasem- Alessandria 3 EMAS èprincipalmentedestinatoamigliorare l’ambienteeafornire Il sistemacomunitariodiecogestioneeauditEMAS(Eco-Management Le registrazioni EMAS in Piemonte sono state complessivamente 59 3 2 23 • 2010 Asti 3 18 • Biella 4 3 • Cuneo 59 10 • Novara 4 52 . 3 • 30 Torino 2011 6 24 • Verbania 8 4 89 • Vercelli 10 4 • Piemonte 3 31 2012 6 24 8 4 90 77 GRANDA E GREEN 78 Q 21 • GIUGNO 2014 1000 1200 1400 1600 1800 200 400 600 800 0 2007 (158 nellostessoanno)(fig.25). la provincia diTorino (872certificatinel2012),seguitodall’alessandrino 2012 (fig.24). 2007 al 2009 passando da 150 a 199, fino araggiungere quota 210 nel specifica i requisiti diunsistemagestioneambientale . applicabile aqualsiasitipologiadiorganizzazione pubblicaoprivata,che Fonte: ARPA Piemonte • Figura 25.Piemonte:CertificatiISO14001rilasciati(2007-2012) Fonte: ARPA Piemonte(datielaboratida:SINCERT) Figura 24.ProvinciadiCuneo:CertificatiISO14001rilasciati(2007-2012) Alessandria Il cuneese,nelconfronto regionale, sicollocaalsecondopostodopo Il numero deicertificatirilasciatiinprovincia diCuneoèaumentatodal La ISO14001èuna 2007 2008 150 • Asti 2008 175 • Biella 2009 • Cuneo norma internazionaleadadesionevolontaria, 2009 199 • Novara 2010 • Torino 2010 182 • Verbania 2011 2011 175 • Vercelli 2012 • 2012 Piemonte Piemonte 210 green, afferenti adiversiambitiprofessionali (tab.14): vincia diCuneoevidenziache,su951corsi,24possonoessere considerati mostra unascarsapropensione delcuneeseall’utilizzodiquesto strumento. complessivamente 260corsi green,frequentati daquasi2.600persone, “ambiente esicurezza” e “sistemidiqualità”(fig.26). teresse, interminidiiscrizioni,riguardano quelliriconducibiliagliambiti (156 maschi e 40 femmine), e quelli che hanno suscitato maggiore in- rivolto apersoneincondizionedisvantaggio(operatore agricolo). termici etecnichedipotaturainnesto)unoèuncorso diformazione sono “progetti rientrantinellemisure anticrisi” (elementi diimpiantisolari coltivazione biologicaeintegratainstallazioneimpianti fotovoltaici);due mento accompagnatore naturalisticooguidaescursionistica,agronomia e corsi diformazioneindividuale(tecnicheenergie rinnovabili,aggiorna- Tabella 14.ProvinciadiCuneo:Corsiformazioneprofessionale Fonte: ORML(OsservatorioRegionaleMercato delLavoro) Energie rinnovabili Colture egiardinaggio Sistema diqualità Servizi diimpresa Ambiente esicurezza Ambito professionale L’analisi deicorsidiformazioneprofessionale attivatinel 2011inpro- 4.2.7 Corsidiformazionegreen Il confronto conillivelloregionale, dove nel2011sonostatiattivati Complessivamente, aicorsiattivatihannopartecipato 196persone Si trattaprevalentemente dicorsiformazioneaziendale:solo4sono • • • • • • • • • • ISO9001(2corsi) • • • • Titolo delcorso Aggiornamento accompagnatore naturalisticooguidaescursionisticaambientale Tecniche dipotaturaeinnesto Operatore agricolo Agronomia ecoltivazionebiologicaintegrata–livelloelementare Introduzione allacertificazionediqualitàambientaleISO14001(7corsi) Gestione ambientale:aggiornamentilegislativieadempimentiaziendali Elementi diimpiantisolaritermici Installazioni impiantifotovoltaici Tecniche dienergie rinnovabili–impiantielettrici Il fotovoltaicoapplicatoallecoperture industriali La sicurezza delleemissioniacustiche:direttiva 200/14/CEinambiente Educazione allasicurezza nelsettore ambientale Integrazione, qualitàesicurezza inotticaambientale(parteI,II,IIIeIV) Sistema digestioneambienteesicurezza green perambiti(2011) 79 GRANDA E GREEN 80 Q 21 • GIUGNO 2014 • Figura 26.ProvinciadiCuneo:partecipantiacorsiformazioneprofessionalegreen (2011) Fonte: ORML(OsservatorioRegionaleMercato delLavoro) n.partecipantitotale 73 e sicurezza Ambiente 14 59 • n.partecipantifemmine altà èemerso glioramento dellagestionedell’azotoattraversopremi econtributi.Inre- sviluppo rurale,cosìcomequellaincorso,hannopuntato aunulteriore mi- restrittivi rispettoalresto delterritorio.Lepassate programmazioni dello che prevede limitiaiquantitativiutilizzabilieperiodidispandimento,più ciale è inclusa nelle zone vulnerabili dai nitrati di origine agricola (ZVN), spandimento deireflui zootecnici. Lamaggior partedellapianuraprovin- ammendamenti con matrici organiche di varia origine, le letamazioni e lo zoto derivantedaattivitàantropiche qualileconcimazioniminerali,gli Cuneo riguarda la contaminazione delle risorse idriche da parte dell’a- spandimento controllato, ecc.). di stoccaggiodeiliquami,attrezzature emacchineperiltrattamentolo alla realizzazione diinvestimenti aziendaliconlemisure strutturali(vasche mento dellaconcimazioneazotata sembrainvecedovutamaggiormente dal disciplinare integrato.Inquestestessearee piùintensiveilmigliora- nutrizione animale,loscarso interesse allerotazioni dellecolture imposte deiezioni animali,lanecessitàdisoddisfare ibisogniaziendaliinterminidi state scarse,permoltepliciragionitracuilapreferenza perilriutilizzodelle 53

37 Monitoraggio ambientale delPSR2007-2013. rinnovabili Un elementodiparticolare criticitàperilterritoriodellaprovincia di 4.3.1 Problemadeinitrati 4.3 Energie 5 Problemi aperti 32 53 cheleadesionialdisciplinare diproduzione integratasono • n.partecipantimaschi 6 di impresa Servizi 2 4 47 di qualità Sistema 16 31 e giardinaggio 33 Culture 3 30 sintetico dellapresenza difitofarmacineicorsid’acqua tutto i primi, lasciano tracce nelle acque superficiali e sotterranee. L’indice somministrati alle colture erbicidi, insetticidi e fungicidi: tra questi, soprat- della provincia diCuneo.Inparticolare, nelterritorioprovinciale, vengono tale chevaainquinare lerisorseidrichedelPiemontee,inparte,anchequelle sostanze attiveper punto. concentrazione media annuadellasommadisostanze attiveneisingolicampionieilnumero di 54 Questoindiceprende inconsiderazioneilnumero dicampioni conpresenza diresidui, la acqua approvvigionata viene soloparzialmentesfruttata,poichéuna qualitativo equantitativosul cicloidrologico naturale.Laquantità totaledi so colture aminore intensità dirisorsaidrica. azioni afavore delriordino fondiarioeriorientamentodellaproduzione ver be affiancare interventisulleinfrastrutture ditrasportoperridurneleperdite, necessaria unapianificazioneunificataeconomicoambientale, chedovreb- caratterizzano ibilanciidricidimolteastefluvialinelperiodo estivo.Sarebbe irrigue. Tali interventida solinonbastanoperriequilibrare ideficitche rilevano neibacinidiGessoeSturaDemonte. tici, siaartesiani.Perquantoriguarda leacquesuperficiali,gravicriticitàsi deficit diportata,compensatiattraversoilprelievo idricodapozzisiafrea- rata asevera.Inparticolare, inprovincia diCuneo,siregistrano importanti considerevole porzionedellasuperficie regionale soffre disiccitàdamode- prelevati perusoagricoloaridossodell’estate.Ineffetti, inestate,una si possonoavere criticitàimportanti, legateperesempioaigrandivolumi fabbisogni; inrealtà neidiversisottobacini eindifferenti periodidell’anno numeri sipotrebbe dedurre cheladisponibilitàidricasiaelevatarispettoai turalmente disponibili,6vengonoprelevati perusoagricolo.Daquesti riporta che,inPiemonte,dei14miliardi dimetricubi/annoacquana- vitivinicole) nellequaligliinputdifitofarmacisonopiùelevati. infatti, l’adesione maggiore si è avuta proprio in quelle aree (frutticole e l’adesione allemisure agroambientali èstatasignificativa.Inquestocaso, ferenza dellaconcimazione,lariduzionemediadell’usodifitofarmacicon presenta problemi rispettoallapresenza difitofarmaci. per lacontaminazionedellafaldasuperficiale,mentre lafaldaprofonda non colo idrografico lacontaminazioneèbassaonulla.Unriscontro similesiha media difitofarmacinellepianure diPoe Tanaro, mentre nel resto del reti- I fitofarmacirappresentano unulteriore elementodipressione ambien- 4.3.2 Inquinamentodafitofarmaci Nel territoriocuneeselapratica dell’irrigazionehaunelevatoimpatto È daanniincorsounprogramma direvisione erinnovodelleconcessioni Nel 4.3.3 Scarsitàdellerisorseidriche Dal monitoraggioambientaledelPSR2007-2013èemersoche,adif- Rapporto sullostatodell’ambiente2012elaboratodall’ARPA si 54 indica una presenza indicaunapresenza - 81 GRANDA E GREEN 82 Q 21 • GIUGNO 2014 di Cuneononmostraunaforte tendenzaall’aumento.Questoèsicura- trariamente allamaggiorparte dellealtre province piemontesi,ilterritorio pianura edellacollinacuneese. massima maggiore di30°C)che toccainmodoesclusivolezonedella ziale aumento dei cosiddetti giorni “estivi” (caratterizzati da temperatura esibiscono untrend pressochè costante.Idatimostranoancheunsostan- soprattutto neiterritorimontani,mentre lezonepianeggiantiecollinari come i giorni in cui la temperatura minima è inferiore o uguale a 0°C) riscaldato, conconseguenterisparmiosull’usodelriscaldamento. si avvicinanoallatemperaturaconvenzionalediriferimento dell’edificio denota unaprogressiva tendenzaversotemperature mediegiornaliere che rico utilizzatoperilcalcolodelfabbisognotermicodiun edificio.Questo conteggiata solose positiva. dato (convenzionalmente a20°C)elatemperaturagiornaliera media(esterna);ladifferenza viene 55 Essisonocalcolaticomesommaannuale delledifferenze tra latemperaturadell’ambienteriscal- diminuzione dei“gradigiorno” decennio, tre tendenzeprincipali.Anzitutto,èpresente unaprogressiva tensità delleprecipitazioni euntendenziale aumentodeiperiodisiccitosi. circa 1,5°C), una concentrazionedegli eventi piovosi,un aumento dell’in- cativo delletemperature medie(chedal1958al2011èstatoquantificatoin to climaticoperilPiemontesottolineandosoprattuttounaumentosignifi- erosione reale minore di1t/ha/anno. tre larestante porzionediterritoriopianeggianteècaratterizzatadauna valori diperdita potenzialesiattestanointornoalle5-10t/ha/anno,men- di 20t/ha/anno.Perlamaggiorpartedell’area collinare epedemontanai montane, dovelaperdita potenzialestimatadisuolotoccapicchimaggiori dall’IPLA (Istituto per le Piante da Legno el’Ambiente), riguarda le zone delle attivitàantropiche esercitate. Cuneo concaratteristichedifferenti asecondadellezone,dell’orografia e metodi diirrigazioneabassaefficienza. le operazioni di adacquamento, a causa dell’ancora prevalente utilizzo di giche, mentre larestante partevienepersanellereti ditrasportoedurante parte ridottaèutilizzatadallecolture agrarieperleproprie esigenzefisiolo- Infine, perquantoriguarda l’intensificarsideglieventimeteorici,con- Emerge poiunasignificativadiminuzionedeigiornidigelo(definiti In particolare, nellaprovincia diCuneo,sievidenziano,nell’ultimo Le ricerche dell’ARPA hannoanalizzatoleconseguenzedelcambiamen- 4.3.5 Cambiamentoclimatico La minaccia più grave, secondo la carta dell’erosione reale elaborata Il rischio di erosione del suolo è presente nel territorio della provincia di 4.3.4 Erosionedelsuolo 55 , cherappresentano ilparametro empi- sia inaltriterritori. socio economicodelPiemonteaidiversiecosistemipresenti, sialocalmente molteplici flussidirisorseambientaliedecosistemichecheleganoilsistema le relazioni che intercorrono tra la società e l’ambiente equantificare i Grazie aquestostrumentodicontabilitàambientaleèpossibileanalizzare e dellesueprovince utilizzandolametodologiadell’impronta ecologica. ire iproblemi didissestoidrogeologico. delle precipitazioni tendeaincrementare idanniallecoltivazionieadacu- mente unfattopositivo,poichèlamaggiore concentrazioneeintensità b. a. quadro dellecriticitàambientalidelterritoriocuneese. alcuni risultatiancoraoggivalidi,almenoqualitativamente,pertracciare il Per questo, malgrado siano passati 13 anni, si riportano qui di seguito numerosi elementidiinteresse rispettoallepiùclassicheanalisiambientali. ambientale delPiemonte,puressendoriferitoall’anno2001,metteinluce tazione nettadirisorseecosistemiche dall’esterno(fig.27). Lo studio, sfociato nella pubblicazione dell’ L’IRES Piemontehaanalizzatolepressioni ambientalidelPiemonte BOX 1.Impronta ecologicadellaprovincia diCuneo CO del capitalenaturalelocalee inunaelevataemissioneatmosferadi Paesi industrializzatiesitraduce, daunlato,inunaparzialeerosione za, inmodosimile,ancheilPiemonte e,piùingenerale,l’Italiaeglialtri pari a3,10gha/per. Questasituazionedidebitoecologicocaratteriz - gica). Sitrattadiunacondizionevero eproprio “deficitecologico” tenere ipropri standard divita,ben5,43ghaatesta(impronta ecolo- ecologica (biocapacità)di2,33gha/per, icuneesiutilizzano,perman- rigenerativa degli ecosistemi locali. Infatti, a fronte di unadotazione stema produttivo edegliabitanti,digranlungasuperiore allacapacità identificare inunprelievo elevatodicapitalenaturale dapartedelsi- vincia diCuneo,unasituazionedecisamentenegativa. La causaèda offerta edomandadirisorseserviziecosistemici, mostra,perlapro- naturale, cioè di superfici ecologicamente produttive, il bilanciotra Il bilancioecologico:nonostante questa elevata presenza di capitale piemontese (1,18gha/per)ediquellomediomondiale(2,1gha/per). tà media mondiale (gha). Si tratta di un valore maggiore di quello medio sposizione, pro capite, 2,33 ettari di terreno caratterizzato da produttivi (ettari globali)perpersona.Questovuoldire che i cuneesihannoadi- di Cuneoècaratterizzatadaunaelevatadotazioneecologica:2,33gha La dotazioneecologica:dall’Atlanteemerge anzituttochelaprovincia 2 non sequestrata dalle foreste locali e, dall’altro lato, in una impor Atlante della contabilità - - 83 GRANDA E GREEN 84 Q 21 • GIUGNO 2014 dell’impronta ecologicaedeldeficitecologico Figura 27.ProvinciadiCuneo:ivaloriprocapitedellabiocapacità, d. c. gha pro capite hanno unloro ruoloeunloro peso sugliecosistemi. duzione, importazione, esportazione,trasporto, consumofinale,ecc.) secondari edelterziario)tutte lefasimetaboliche(estrazione,pro- termini di metabolismo economico e sociale, in cui tutti i settori (primari, a una più generale rappresentazione delle relazioni società-ambiente in di materiaedenergia. Èforse maggiormenteopportunofare riferimento fibre ottiche,satelliti,elettricità, trasmettitori,ecc.)adaltissimaintensità intensità diconoscenzaabbianobisognosupportitecnici (computer, tersettoriali. Spesso, infatti, ci si dimentica di come le attività a elevata l’intero sistemaproduttivo ècaratterizzatodanumerosissimi scambiin- di operare distinzionistagnetrasettorigreeneimpattanti,poiché e/o dematerializzati:ICT, finanza,istruzione,ecc.Emerge l’impossibilità rialità chesottostannoaisettorigeneralmentepensaticome immateriali ambientale dell’impronta ecologicaconsentedirendere visibililemate- Settori risorse ecologichelocaliimportandoledaaltre regioni. e distruzione del capitale naturale locale, poiché supplisce alla carenza di in fortedeficit,nonèparticolarmentecolpitodaeffetti diimpoverimento risorse ecologiche,ilterritoriocuneese,nonostantebilancioecologico nazioni industrialiepostindustriali.Grazieaquesteimportazioninettedi per, ètipicaanchedellealtre province piemontesie,piùingenerale,delle ne esporta 9,37 gha/per. Questa importazione netta, pari a 2,58 gha/ commerciale ecologica,laprovincia diCuneoimporta11,95gha/pere fortemente squilibratoafavore diquest’ultimo.Sesiconsideralabilancia ritori esterni:ilbilanciotraesportazioneeimportazionedirisorsenaturaliè denza moltoelevatadalleimportazionidirisorseeserviziecologicidater Le importazioninette:laprovincia diCuneoècaratterizzatadaunadipen- -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 green e settori impattanti? L’utilizzo del sistema di contabilità 2,33 5,43 1 -3,10 • • • deficitecologico impronta ecologica biocapacità - Fonte: Regione Piemonte ficit ecologico,ècaratterizzatodaelevataqualitàpaesaggistica(tab.15). può essere fattoperilterritoriocuneeseche,purpresentando unfortede- più avanzateeunagestionedelterritoriostrutturata.Undiscorsosimile spondono politichedicura del patrimoniopaesaggistico tradizionalmente deficit ecologico (-5,09 gha/per) superiore a quello del Piemonte, corri- metabolismo economicosociale.IlcasodellaSvizzeraèemblematico:aun ricca la provincia di Cuneo, non sempre coincide con la sostenibilità del anche connessaconlapresenza diaree protette eparchi, dicuièmolto Tabella 15.ProvinciadiCuneo:areeprotetteeriservenaturali Altre Aree Protette Siti rete Natura2000 Riserve regionali Parchi regionali In questocontestooccorre considerare chelaquestionepaesaggistica, BOX 2.Paesaggioeconsumodelsuoloinprovincia diCuneo Boschi eRocchedelRoero Alpi Marittime Grotte diBossea Grotte delBandito Sorgenti delBelbo Riserva naturalediRoccaSanGiovanni-Saben Pian delRe Paracollo -PontePesciVivi Crava- Confluenza del Varaita Confluenza delPellice Confluenza delMaira Confluenza delBronda Ciciu delVillar Cava Fontane Marguareis (AltaValle PesioeTanaro) Gesso eStura Fascia fluvialedelPo-trattoCuneese Alpi Marittime Area 1.819 ha 33.673 ha n.d. 10 ha 466 ha 228 ha 462 ha 19 ha 75 ha 290 ha 170 ha 145 ha 178 ha 136 ha 64 ha 58 ha 243 ha 6.638 ha 4.500 ha 7.780 ha 28.455 ha Dotazione ecologica 85 GRANDA E GREEN 86 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 16.Piemonte:lediversecomponentidelconsumosuolo Fonte: IRESsudatiRegionePiemonte–CSI Piemonte Verbano-Cusio-Ossola Biella Alessandria Asti Cuneo Novara Vercelli Torino b. a. propensione alconsumodelsuolo. stock delconsumosuolo,ladensitàdisuoloe,infine, la portata di questa relazione occorre considerare tre diversi indicatori: lo con copertura artificializzata (edificato, strade, parcheggi, ecc.). Per capire dati relativi alconsumodelsuoloinprovincia diCuneo,intesocomesuolo 4.432.571 162.775 187.314 438.726 220.156 586.020 366.479 180.111 2.290.990 n. diab. Popolazione di godibilitàpaesaggistica. (3,9%) eilVerbano-Cusio-Ossola (3,1%)esprime quindielevatilivelli (6,2%), Alessandria(5%).Cuneo (4%)èalsestopostoeconVercelli nizzato), seguita dalla provincia di Biella (8,7%), Torino (8,2%), Asti re consumodelsuolo(ben l’11,1%delsuoterritorioèedificatourba- In questocasoèsoprattutto laprovincia diNovaraadavere ilmaggio- importanti intalesenso). gistica (chiaramentenontienecontodell’orografia edialtrielementi trebbe dire cheèunindicatore elementare digodibilitàmediapaesag- percepibile delladistruzioneeartificializzazionedelpaesaggio.Sipo- paesaggio esulterritorio.Èunindicatore diimpattolocale,quellopiù Densità diconsumodelsuolo:èildatopiùdiretto eimpattante sul Asti (6,3%),Vercelli (5,5%),Biella(5,4%),VCO(4,7%)(tab.16). seguita tuttavia da Cuneo (18,5%), Alessandria (11,9%), Novara (10%), gior consumoassolutodisuolo(il37,8%deltotaleregionale), caso èchiaramentelaprovincia metropolitana diTorino adavere ilmag- di impatto globale e misura l’impronta del degradato totale. In questo lizzato esegue,nellaquasitotalitàdeicasi,lapopolazione.Èunindicatore Stock del consumo del suolo: esprime il valore assoluto di suolo artificia- La relazione trapaesaggio e degrado del suolo è ben evidenziata dai 100 4,7 5,4 11,9 6,3 18,5 10,0 5,5 37,8 % regione di consumo) assoluto Stock (valore 5,8 3,0 8,7 4,9 6,1 3,9 11,1 3,9 8,2 % prov. del suolo di consumo Densità 1,00 1,21 1,12 1,07 1,19 1,25 1,10 1,19 0,70 n. indice di suolo1991 al consumo Attitudine 1,00 1,27 1,27 1,20 1,26 1,40 1,21 1,35 0,73 n. indice di suolo2008 al consumo Attitudine 5,28 5,37 5,35 5,34 5,33 5,43 5,36 5,42 5,18 gha/ab. 2001 dei consumi ecologica Impronta c. Torino (5,18gha/ab.). Biella (5,35gh/ab.),Alessandria(5,34gha/ab.),Asti(5,33 ab.), Verbano-Cusio-Ossola (5,37 gha/ab.), Novara (5,36 gha/ab.), province piemontesi:conCuneo(5,43gha/ab.),Vercelli (5,42gha/ sca un rank È interessante notare come l’attitudine al consumo di suolo defini- le altre province hannounindicesuperiore all’unità. alla compattezzaresidenziale (indicedilocalizzazione0,7)mentre tutte nore attitudine al consumo di suolo, ovvero una maggiore propensione In questocasoèlaprovincia diTorino aesprimere digranlungaunami- Asti (1,26),cuifannoseguitolealtre province (NovaraeAlessandria). livello inferiore sitrovano Biella(1,27),Verbano-Cusio-Ossola (1,27)e mente altainprovincia diCuneo(1,4)eVercelli (1,35),mentre aun e leformeculturalilocalidiutilizzodellerisorse ambientali: èparticolar sto le tipologie di insediamento (presenza di grandi città e centri urbani) L’attitudine alconsumononseguetantolapopolazionequantopiutto- la propensione personaleall’artificializzazione. tore dicomportamentochemisural’impronta dell’impattodiognuno, ciale) aconsumare suolo,viceversapervaloriminori di1.Èunindica- indica unamaggiore attitudinesub-regionale (nelnostro casoprovin- a 1(essendo100%leduepercentuali) mentre quandoèsuperiore a1 stessa. L’indice dilocalizzazionealivelloregionale èquindiequivalente consumo disuoloperprovincia sullapercentuale dipopolazionedella zione (ospecializzazioneterritoriale),valeadire lapercentuale del Attitudine alconsumodisuolo:èdefinitadaunindicelocalizza- molto simile all’impronta ecologica per abitante delle - 87 GRANDA E GREEN 88 Q 21 • GIUGNO 2014 monianza diquantosiaancora grandeilmargine dimiglioramento. formazione professionale solo24possonoessere consideratigreen,atesti- sulta ancora supportata da una offerta formativa specifica: su 951 corsi di • • • • • associano informazionimenopositivesualtrifronti: consumo delsuolo. Fonti Rinnovabili),inparticolare nelsettore fotovoltaico. produzione dienergia dafontirinnovabiliIAFR(ImpiantiAlimentati Indicazione GeograficaProtetta (IGP). ti biologiciediprodotti aDenominazione diOrigineProtetta (DOP)econ e ISO14001. regionale, diaziendecertificate EcolabelEuropeo edi registrazioni EMAS incidenza diimprese cheinvestonogreeneilmaggiornumero, allascala logia tento all’assunzionedicomportamentiorientatiall’ambiente. gnificative potenzialitànelloscenariogreen, Infine, ladinamicità,imprenditoriale enon,inquestadirezione nonri- prelievi idricidapozzisiafreatici, siaartesiani. tutto neibacinidiGessoeSturaDemonte),sebbenecompensati dai prevalente utilizzodimetodiirrigazioneabassaefficienza(soprat- si registrano importantideficitdiportatadell’acquaacausadell’ancora gnificativa perlaloro riduzione; bene l’adesioneallemisure agroambientali delPSR2007-2013siasi- problemi diuncertorilievosihannoanchenell’usofitofarmaci,seb- bili dainitratidiorigineagricola(ZVN); la maggiorpartedellapianuraprovinciale èinclusanellezonevulnera- energivora; la provincia diCuneoemerge comeunarealtà ancorafortemente articolazione territoriale; sizioni ditestadellaclassifica regionali, ancheinfunzionedellasua continui miglioramenti, la provincia di Cuneo non si colloca nelle po- nella raccoltadifferenziata, nonostantenegliannisisianoregistrati A questi indicatori, che forniscono comunque segnali incoraggianti, si Cuneo emerge inbuonaposizioneperquantoconcerneladensitàdel Negli ultimiannisonostatirealizzati consideravoliinvestimentinella Il cuneese presenta, inoltre, il maggior numero diaziende e allevamen Il tessutoimprenditoriale risultadinamico,inclinea investire intecno- La provincia diCuneopresenta credenziali chesembranoindicare si- In sintesi green. Infatti,Cuneoèlaprovincia nellaqualesiregistra lamaggior in uncontestoviapiùat- - sistema UrbanodiLegambiente. particolare, vengonotrattateleclassifichediComuniRinnovabiliedEco- ti eleinnovazionichenegliannihannointeressato ivarisistemilocali.In classifiche nazionalie regionali ponendol’attenzionesuinuoviinvestimen - cuneese inrelazione alposizionamentodeisuoiComuninelleprincipali 2013 siassestaal40,8%(fig. 28). si registra una leggera contrazione della percentuale di raccolta, che nel luogo cuneese dal 2007 (32,3%) al 2011 (55,5%). Nel biennio successivo centuale diraccoltadifferenziata sultotaledeirifiuti prodotti) nel capo- • • • • • • • • • • • • stati consideratiiseguentidati: della provincia diCuneoinrelazione allealtre province piemontesi,sono i variindicatoridisponibili,peranalizzare lagreen relativa alle politiche messe in campo dagli amministratori pubblici. Tra liani elaborataogniannodaLegambiente,AmbienteItaliaeIlSole24Ore, e deglialtricapoluoghi 5. LagreeneconomydelComunediCuneo è statopubblicatonell’ottobre 2013. Quando siparladi“2007-2013” sifariferimentoall’anno dipubblicazione:EcosistemaUrbano 2013 56 Tutte leinformazioniriportatein questoparagrafosonotrattedairapporti EcosistemaUrbano. 5.1 In questocapitolosipropone unaletturadellagreeneconomydel I datimostranounprogressivo aumentodiraccoltadifferenziata (per Cuneo 5.1.1 eco management. pianificazione epartecipazioneambientale; certificazioni ambientaliISO14001; politiche energetiche; teleriscaldamento; energie rinnovabili:solare fotovoltaico; energie rinnovabili:solare termico; ciclabilità; mobilità sostenibile; offerta trasportopubblico; passeggeri trasportopubblico; raccolta differenziata; Ecosistema Urbanoforniscelaclassificadeicapoluoghiprovinciali ita- Cuneo eglialtricapoluoghiprovinciali delPiemonte Raccolta differenziata economy deiComuni 56 - 89 GRANDA E GREEN 90 Q 21 • GIUGNO 2014 2012 2013 tra icapoluoghiprovinciali piemontesi(fig.29). Nel 2013lacittàregistra lapercentuale diraccoltadifferenziata piùbassa oscillando sostanzialmentetrailquintoesestoposto20072011. ma chenel2013passaalterzopostodopoVerbania eNovara. è Vercelli che,dal2007al2011,occupal'ultimopostodellaclassicaregionale, do il69,7%).Ilcapoluogoconlapercentuale piùbassadiraccoltadifferenziata rano il 70% (Novara scende lievemente sotto questa soglia nel 2013 registran- Novara, conpercentuali diraccoltadifferenziata che,dal2008inavanti,supe- Fonte: sul totaledirifiutiprodotti(2007-2013) Figura 29.Capoluoghipiemontesi:percentualediraccoltadifferenziata Fonte: di rifiutiprodotti(2007-2013) Figura 28.Cuneo:percentualediraccoltadifferenziata sultotale 2007 32,3 Cuneo sicollocainposizionimedio-bassedellaclassifica regionale, A scala regionale i capoluoghi maggiormente virtuosi sono Verbania e Capoluoghi piemontesi Ecosistema Urbano Ecosistema Urbano 2011 2008 43,1 10 20 30 40 50 60 70 80 0 2007 2009 45,2 2010 2008 2010 50,8 2009 2011 55,5 • • • • • • • •

Vercelli Verbania Torino Novara Cuneo Biella Asti Alessandria 2012 45,3 2013 40,8 • 2012, sempre alsestopostoescendediunaposizionenel2013(fig.31). Novara (66).Nellagraduatoriaprovinciale Cuneosicolloca,dal2008al nualmente per abitante. Seguono poi, adebita distanza, Vercelli (67) e della cittàdiTorino, chenel2013registra 169passeggeritrasportatian- nel periodo2007-2013evidenziano,comeprevedibile, ilruolodispicco valori delperiodoprecedente nel2013(fig.30). (passeggeri trasportati annualmente,perabitante) a 50,perpoitornare ai tare ildatodel2012incui si registra unnettoincremento, passando da 31 servizio pubblicoèrimastosostanzialmentecostante.Difficileinterpre - Fonte: Figura 30.Cuneo:passeggeritrasportatiannualmente,perabitante,daltrasportopubblico(2007-2013) Fonte: per abitante,daltrasportopubblico(2007-2013) Figura 31.Capoluoghipiemontesi:passaggeritrasportatiannualmente, 100 120 140 160 180 Alessandria 20 40 60 80 0 2007 A livello regionale, i dati relativi ai passeggeri del trasporto pubblico Capoluoghi piemontesi Dal 2007 al 2010 il numero di passeggeri trasportati annualmente dal Cuneo 5.1.2 Passeggeritrasportopubblico 30 Ecosistema Urbano Ecosistema Urbano 2007 • Asti 2008 31 • Biella 2008 2009 30 • Cuneo • 2010 2009 Novara 31 • Torino 2011 31 2010 • Verbania 2012 50 • 2011 Vercelli 2013 31 2012 2013 91 GRANDA E GREEN 92 Q 21 • GIUGNO 2014 Fonte: Figura 33.Capoluoghipiemontesi:percorrenzaannua,perabitante, deltrasportopubblico(2007-2013) • Alessandria 10 20 30 40 50 80 0 Ecosistema Urbano 2007 • Asti • Biella per abitantedeltrasportopubblico(fig.33). da soloaTorino perquantoriguarda l’indicatore dellapercorrenza annua picco di48kmannui(fig.32). soché costante,trai26e33kmannui,tranneil2012incuisiregistra un della percorrenza annuadeltrasportopubblicoperabitanterimanepres- come èfacileintuire, lostessoandamento:dal2007 al2013l’andamento Fonte: del trasportopubblico(2007-2013) Figura 32.Cuneo:percorrenzaannua,perabitante, 2008 2007 In relazione aglialtricapoluoghiCuneoresta, dal2007al2013,secon- Capoluoghi piemontesi I graficidell’offerta deltrasportopubblicoedeipasseggerihanno, Cuneo 5.1.3 33 • Cuneo Ecosistema Urbano Offerta trasportopubblico • 2008 Novara 2009 30 • Torino 2009 29 2010 • Verbania 2010 33 • 2011 Vercelli 2011 33 2012 2012 48 2013 2013 26 sale alterzopostonegliultimidueanni(fig.35). rato e,inparticolare, siposizionaalquartopostodal20092011,mentre colloca nellapartecentraledellagraduatoriapertuttoilperiodoconside- seguita daNovaranel2011,Biella2012eVercelli nel2013.Cuneosi mentre apartire dal2011èlacittàdiTorino cheottieneimiglioririsultati, occupavano i primi posti della classifica sull’indice di mobilitàsostenibile, un valore oscillantetrail42,9%del2011e53,3%di20122013(fig.34). e car-sharing. SitrattadiunindicecomplessorispettoalqualeCuneoregistra trolli varchi ZTL,mobilitymanagercomunale,pianospostamenticasa-lavoro costruito inbaseallapresenza dipedibusebici-bus,autobusachiamata,con- Fonte: Figura 34.Cuneo:indicedimobilitàsostenibile(2009-2013) Fonte: • Figura 35.Capoluoghipiemontesi:indicedimobilitàsostenibile (2009-2013) Alessandria 10 20 30 40 50 60 70 80 90 0 5.1.4 A livelloregionale, siosservachenel2009e2010NovaraVercelli Capoluoghi piemontesi L’indice dimobilitàsostenibile(chevada0a100),introdotto dal2009,è Cuneo 2009 Ecosistema Urbano Ecosistema Urbano 44 Mobilità sostenibile • 2009 Asti • Biella 2010 50 • Cuneo 2010 • 2011 42,9 Novara • Torino 2011 2012 53,3 • Verbania • Vercelli 2013 53,3 2012 2013 93 GRANDA E GREEN 94 Q 21 • GIUGNO 2014 Fonte: • Figura 37.Capoluoghipiemontesi:pisteciclabili-mqogni100 abitanti(2007-2013) Alessandria 10 15 20 25 30 0 5 Ecosistema Urbano 2007 • Asti • Biella di Verbania, Vercelli eAlessandria(fig.37). ghi regionali, mentre hapersoinseguitoleposizioniconquistateascapito bia progressivamente miglioratolasuaposizionerispettoaglialtricapoluo- metri equivalentidipistaciclabileperabitante(fig.36). 2011 ilvalore diminuisceinmanierasignificativa,attestandosisui14,02 zialmente costante(compreso tra21,94e22,44),mentre apartire dal Cuneo siassesta su due“fasi”:dal2007al2010 il valore rimanesostan- equivalenti dipisteciclabiliogni100abitanti,l’indiceriferitoallacittà Fonte: Figura 36.Cuneo:pisteciclabili(2007-2013) 2008 21,94 2007 Nel confronto regionale, siosservacomeCuneodal2007al2010ab- Capoluoghi piemontesi Per quantoconcernelepisteciclabili,ovvero lamisuradeimetriquadri Cuneo 5.1.5 Pisteciclabili • Cuneo Ecosistema Urbano • 22,44 2008 Novara 2009 • Torino 22,34 2009 2010 • Verbania 22,24 2010 • 2011 Vercelli 11,75 2011 2012 14,02 2012 2013 14,02 2013 testa allagraduatoria(tab.17). (2007) a0,26(2013)eVerbania da0a12,35(2013),collocandosiin passa da0,07(2009)a0,16(2010)fino0,26(2012); Torino da0,01 metri quadriinstallatisuedificicomunaliogni1.000abitanti:Alessandria fatta eccezioneperAstieVercelli, fortioscillazioni nel temporispettoai al 2013.Conriferimentoaglialtricapoluoghidiprovincia siosservano, solare termiconelterritoriodellacittàdiCuneo(e diNovara)dal2007 9,91) eNovara(fig.38). strano progressivi incrementi, ipiùsignificativideiqualiaBiella(da0,33 il numero dikiloWatt installati,tuttiglialtricapoluoghidiprovincia mo- 1.000 abitanti. incremento nel2013paria0,58 kWinstallatisuedificicomunaliogni un valore costantedal2008al2012 perCuneo,paria0,04kW, conun edifici comunaliogni1.000abitanti(2007-2013) Tabella 17.Capoluoghipiemontesi:solaretermico-metriquadratiinstallatisu Fonte: Vercelli Verbania Torino Novara Cuneo Biella Asti Alessandria * dato2010 Capoluoghi piemontesi L’indagine 5.1.6 Energierinnovabili:solaretermico Fatta eccezioneperTorino, chemantienesostanzialmentecostante Rispetto alsolare fotovoltaico,l’indagineEcosistemaUrbanoregistra 5.1.7 Ecosistema Urbano Energie rinnovabili:solarefotovoltaico Ecosistema Urbanoregistra un’assenzadiinvestimentinel 2007 0,01 4,24 1,7 nd 0 0 0 0 2008 0,99 0,01 4,23 1,66 nd 0 0 0 2009 0,93 0,21 1,65 0,07 0 0 0 0 2010 0,94 0,21 1,63 0,16 nd 0 0 0 11,98 2011 0,94 0,21 1,62 0,26 nd 0 0 0,94* 11,98 2012 0,21 1,62 0,26 0,2 0 0 12,35 2013 0,95 0,26 0,21 1,66 0,25 0 0 95 GRANDA E GREEN 96 Q 21 • GIUGNO 2014 Fonte: Tabella 18.Capoluoghipiemontesi:teleriscaldamento pervolumiprocapite(2011-2013) Vercelli Verbania Torino Novara Cuneo Biella Asti Alessandria Capoluoghi piemontesi Ecosistema Urbano 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 a 63,07nel2013)eNovara(cheregistra iprimivoluminel2013)(tab.18). 1,41 nel 2011 a 23,82 nel 2013), Torino (che da 42,97 nel 2011 implementa valori divolumiteleriscaldamentopro capitesonoBiella(chepassada Verbania eVercelli. Gliunicitre capoluoghiperiqualivengonoindicatidei non registra alcunvolumeperlacittà diCuneo,comeperAlessandria,Asti, Fonte: pervenuto enel2013siregistra unvalore paria7,8kW. Nota: Nel 2007, nel 2008 e nel 2009 il dato per Novara è pari a zero, dal 2010 al 2012 il dato non è comunali ogni1.000abitanti(2007-2013) Figura 38.Capoluoghipiemontesi:solarefotovoltaico-kiloWatt installatisuedifici • Alessandria Per quanto concerne il teleriscaldamento, l’indagine 5.1.8 Teleriscaldamento 2008 Ecosistema Urbano 42,97 2011 • 1,41 Asti 0 0 0 0 0 0 2009 • Biella • Cuneo 2010 • Novara 55,09 19,88 2012 0 0 0 0 0 0 2011 • Torino • Verbania 2012 Ecosistema Urbano 63,07 23,82 2013 0,09 • 0 0 0 0 0 Vercelli 2013

2013 unandamentosostanzialmentecostante(fig.39). dell’anno precedente, fattaeccezioneperilprimoanno)edal2011al 2011 unacrescita significativa(ognihannohaquasiraddoppiatoilvalore zazione diunabancadatiedificicertificati. elettrica da fonte rinnovabile, la realizzazione di audit energetici e la realiz risparmio energetico, la presenza dienergymanager,l’acquistoenergia per l’istallazione di solare termico/fotovoltaico, l’attuazione di attività di diffusione difontienergia rinnovabile,lasemplificazionedellaprocedura zione diincentivieconomiciedisposizionisulrisparmioenergetico e/ola Torino eAsti(fig.40). cessivi variatrailsecondo(2010, 2012,2013)eilterzoposto(2011)dopo Novara eVerbania, alquartopostonel2009conNovara,enegliannisuc- tiche degliultimianni. indicare forse la complessità dell’indicatore nel pesare le politiche energe- teggio complessivo relativo aivari capoluoghi di provincia piemontesi,a Fonte: Figura 39.Cuneo:indicepoliticheenergetiche(2007-2013) 2007 Con riferimentoaquestoindice,lacittàdiCuneohaavutodal2007al L’indice relativo allepolitiche energetiche (0-100) riguarda l’introdu- Cuneo 5.1.9 Politicheenergetiche La cittàdiCuneosicollocaalquintopostonel2008insieme aBiella, A livellopiemontese,siosservaneglianniunafortevariabilità delpun- Cuneo eglialtricapoluoghipiemontesi 7 Ecosistema Urbano 2008 8 2009 14 2010 36 2011 64 2012 64 2013 67 - 97 GRANDA E GREEN 98 Q 21 • GIUGNO 2014 • Fonte: Figura 40.Capoluoghipiemontesi:indicepoliticheenergetiche(2007-2013) Alessandria 100 10 20 30 40 50 60 70 80 90 0 Ecosistema Urbano 2007 • Asti • Biella nel 2013(fig.41). mento crescente neltempo,passandodaunvalore di1,5nel2007a2,93 prese attive(valore provinciale), ilcapoluogocuneeseregistra unanda- Fonte: attive suscalaprovinciale(2007-2013) Figura 41.Cuneo:numerodicertificazioniISP14001ogni1.000 imprese 2008 2007 Con riferimentoalnumero dicertificazioniISO14001ogni1.000im- Cuneo 5.1.10 1,5 • Cuneo Ecosistema Urbano Certificazioni ambientaliISO14001 • 2008 Novara 2,23 2009 • Torino 2009 2,62 2010 • Verbania 2010 2,76 • 2011 Vercelli 2011 2,28 2012 2012 2,39 2013 2013 2,93 per poiscendere a38punti negliannisuccessivi(fig.43). (l’indice vada0a100)nel2009e2010,conunpunteggio paria60, All’interno diquestacornicelacittàCuneoharegistrato buonirisultati Piano energetico comunaleedelPiano d’azioneperl’energia sostenibile. provazione della zonizzazione acustica, del Piano urbano del traffico, del bilanci ambientali/rapportisullostatodell’ambienteei sociali,l’ap- all’indice composto daindicatoriinerenti alla progettazione partecipata, i 5.1.11 Pianificazioneepartecipazioneambientale tuosi (fig.42). (3,86 certificazioni),cherisultanoessere icapoluoghi diprovincia piùvir in cui ottiene il terzo posto dopo Verbania (6,15 certificazioni) e Torino classifica per tutto il periodo considerato, fatta eccezione per il 2010, anno • attive suscalaprovinciale(2007-2013) Figura 42. Capoluoghi piemontesi: numero di certificazioni ISO 14001 ogni 1.000 imprese Fonte: Alessandria 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Con “pianificazione e partecipazione ambientale” si fa riferimento Cuneo Nel confronto regionale, Cuneosicollocanellaparteinferiore della Capoluoghi piemontesi Ecosistema Urbano 2007 • Asti • Biella 2008 • Cuneo • Novara 2009 • Torino 2010 • Verbania • 2011 Vercelli - 2012 2013 99 GRANDA E GREEN 100 Q 21 • GIUGNO 2014 100 10 20 30 40 50 60 70 80 90 0 2007 ficazione evidenziando unatteggiamentodiscarsaattenzioneallagestioneepiani- tesi collocaCuneo,nelperiodoconsiderato,sempre infondoallaclassifica, Fonte: Figura 43.Cuneo:indicepianificazioneepartecipazioneambientale(2007-2013) Fonte: • ambientale (2007-2013) Figura 44.Capoluoghipiemontesi:indicepianificazioneepartecipazione Alessandria 2008 2007 L’analisi di questo indicatore in relazione agli altri capoluoghi piemon- Cuneo eglialtricapoluoghipiemontesi 11 Ecosistema Urbano Ecosistema Urbano green delterritoriocomunale(fig.44). • Asti 2008 2009 27 • Biella 2009 60 • Cuneo 2010 • 2010 Novara 60 2011 • Torino 2011 38 • Verbania 2012 2012 38 • Vercelli 2013 2013 38 portamenti risulta essere l’ultimotraicapoluoghipiemontesi(fig.46). del 2008,quandoottieneilterzopostoconBiella.Negli annisuccessivi Cuneo sicollocasempre nellaparteinferiore dellagraduatoria,aeccezione più virtuosidelPiemonte.Spiccano,nel2013,AlessandriaeTorino, mentre significativa apartire dal2008(fig.45). sostanzialmente basso in relazione alla scala dei punteggi, con una caduta raccolta differenziata all’internodelComuneepolitichediacquistiverdi. ecologiche, prodotti equosolidali,certificazioneambientaledelComune, tori inerenti all’utilizzodicartariciclatanegliufficicomunali, autocomunali Fonte: Figura 45.Cuneo:indiceecomanagement(2007-2013) Fonte: • Figura 46.Capoluoghipiemontesi:indiceecomanagement(2007-2013) Alessandria 10 20 30 40 50 60 2007 0 L’indice dieco Cuneo 5.1.12 Ecomanagement Dall’analisi comparativaemerge cheilcapoluogocuneesenonètrai Capoluoghi piemontesi Il ComunediCuneo,nelperiodoconsiderato,ottieneunpunteggio 33 Ecosistema Urbano Ecosistema Urbano 2007 green dellepubblicheamministrazioniedècompostodaindica- • Asti 2008 38 • management (indice0-100)ponel’attenzionesuicom- Biella 2008 2009 19 • Cuneo • 2010 Novara 22 2009 • Torino 2011 24 2010 • Verbania 2012 24 • 2011 Vercelli 2013 24 2012 2013 101

GRANDA E GREEN 102 Q 21 • GIUGNO 2014 FIPER, ANEV compilato daiComuniedatiprovenienti dairapportiGSE,ENEA, a partire dall’incrocio trainformazioni ottenute attraverso un questionario li chefornisceunafotografiadellosviluppodellefontirinnovabili nelPaese, (tab. 19). partire daiprincipaliindicatoriadottati dall'indagine Cuneo rispettoaglialtricapoluoghipiemontesinelperiodo2007-2013,a Italiana Produttori diEnergia Rinnovabile)eANEV (Associazione nazionaleenergia delvento. e lo sviluppo economicosostenibile), ITABIA (ItalianBiomass Association), FIPER(Federazione 59 GSE(Gestore ServiziEnergetici), ENEA(Agenzianazionaleperlenuovetecnologie,l’energia bili diLegambientedal2008al2013edisponibili sulsitodiLegambiente(www.legambiente.it). 58 Tutte leinformazioniriportateinquestoparagrafosonotrattedairapporti Comuni secondo valore suduevaloriinclassifica. stesso migliorrisultato,ilposizionamento delquartoComunevieneindicatocome2/2,ovvero il rispetto aivaloripresenti ingraduatoria. Inquestocaso,sesuquattro Comunitre ottengonolo il quarto posto). Perevitare questo inconveniente, nella tabella viene indicato il posizionamento miglior punteggio,ilquartosicollocaalsecondoposto.Mapeggiorpunteggio dovrebbe avere zionamento potrebbe essere fuorviante(peresempiosesuquattro Comunitre ottengonolostesso 57 Inalcunegraduatorie,piùComuniottengono gli stessi punteggi equindiil solo valore delposi- Fonte: * datosuVercelli nondisponibile**datosuNovara agli altricapoluoghipiemontesi Tabella 19.Cuneo:fotografiadisintesidelposizionamentorispetto Eco e partecipazioneambientale Pianificazione ISO 14001 Politiche energetiche Solare fotovoltaico Piste ciclabili Mobilità sostenibile Trasporto pubblicoofferta passeggeri Trasporto pubblico Raccolta differenziata management 5.2 Dal 2006LegambientepubblicailrapportoannualeComuni In conclusione, si offre una fotografia di sintesi del posizionamento di La fotografia che emerge dairapporti redatti dal 2008 al2013 evi- Ecosistema Urbano I Comunicuneesirinnovabili 59 , einformazionidesuntedaRegioni,Province eaziende. 2007 4/4* 1/8 2/8 5/8 6/7

(2007-2013) - 2008 3/7 6/7 5/8 5/5 6/8 3/8 2/8 6/8 5/8 - 58 57 2009 6/8 3/5 4/8 4/6 7/8 2/8 2/6 2/7 6/8 6/8

7/7** 2010 6/6* 1/7* 3/6 3/8 2/5 4/8 2/7 6/8 5/8 Ecosistema Urbano 7/7** 2011 7/8 5/6 7/8 3/8 4/8 4/6 2/7 6/8 4/8 7/7** 2012 5/5 4/4 7/8 2/7 4/8 3/7 2/7 4/6 6/8 Rinnovabi- ITABIA e Rinnova- 2013 5/5 4/4 5/7 2/5 7/8 4/8 3/6 2/7 7/8 8/8

siderare ladiffusione diquestatecnologia(264mq/1.000abitanti)(fig.47). quelli chehannosuperatoilparametro utilizzatodall’UnioneEuropea per con- (7.937 parial97%)eincontinuacrescita. Sonoinvecepochi(69Comuni) tre, sirichiamanolebuonepratichecuneesicensiteneivarirapportiannuali. tuazione dellaprovincia diCuneonell'ambitodelloscenarionazionale.Inol- delle famiglieresidenti». biogas e1MWdibiomassariesceacoprire il100%deifabbisognielettrici voltaici, 2,5 MW di mini idroelettrico, 163 kWe di geotermia, 140 kW di mix di5tecnologierinnovabilielettriche,30MWimpiantisolarifoto- stallazione di“nuove”fontirinnovabili;Cuneo,peresempio,«grazieaun Comuni siaigrandicontribuisconoaottenere importantirisultatinell’in- vabile. Ildatovieneconfermatonel2013,sottolineandochesiaipiccoli territorio è installatoalmenoun impianto perognifonteenergetica rinno- to riguarda l’utilizzodidiversetecnologieambientali,vistocheinquesto rientra trale13province territorio all’usodellefontirinnovabili. denzia, periComunidellaprovincia diCuneo,unaspiccata attenzionedel Parma, Bologna,Torino eModena. 60 Bolzano,Brescia, Cuneo,Verona, Macerata,Pesaro -Urbino, Padova, Forlì-Cesena,Cosenza, Fonte: Figura 47.Italia:Comunidelsolare(2008-2013) 3.188 In ItaliaiComuniconpresenza disolare sono,al2013,laquasitotalità Contesto nazionale 5.2.1 Solarefotovoltaicoetermico Di seguitosipropongono alcuniquadri disintesichepresentano lasi- Nel rapportodel2012,inparticolare, vienesottolineato cheilcuneese 2008 Comuni Rinnovabili 5.580 2009 60 chepresentano lemiglioriesperienzeperquan- 6.801 2010 7.273 2011 7.837 2012 7.937 2013 103

GRANDA E GREEN 104 Q 21 • GIUGNO 2014 • Figura 48.Piemonte:Comunidelsolaretermicopermq/1.000abitanti(2008-2013) Fonte: 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 Alessandria 500 0 Comuni Rinnovabili 2008 • Asti • Biella 1.794,31 registrate nel2010kW/1.000ab.a16.652,17 nel2011. netto incremento nella produzione a partire dal 2011, con un passaggio da di Biellacon19.661,1edalvercellese con15.774,3kw/1.000ab.(fig.49). to 50.133kW/1.000ab.nel 2013seguitaagrandedistanzadallaprovincia a distanzadallealtre. Con riferimentoalfotovoltaicosuitetti,essahaprodot- colloca, dal2011inavanti,al primopostotraleprovince piemontesi, seguita Giorgio (12°)eSambuco(26°)nel2013. sto) e nel 2012(rispettivamenteal 13°, 24° e 50°posto). Infine, Torre San (40°) nel2010,confermati2011(rispettivamenteal 1°,18°e41°po- (14° posto)nel2009;Torre SanGiorgio (7°),(20°)eClavesana che sisonoposizionatitraiprimi50alivellonazionale, sono:Sambuco Alessandria 796,8elaprovincia diTorino 427)(fig.48). la provincia diCuneohaprodotto 1276,3mq/1.000ab.,laprovincia di con valorinettamentesuperioriallealtre province (peresempio,nel2013 2010, occupailprimopostonellagraduatoriadelleprovince piemontesi, passando da1605,24mq/1.000ab.nel2012a1.276,32013. ab.) al2011(3.047,72)perpoidiminuire progressivamente neglianniseguenti mente aumentatolasuaquotadienergia prodotta dal 2009 (561,8mq/1.000 Per quanto concerne il trend nel periodo considerato, si osserva un Anche perquantoriguarda ilsolare fotovoltaicolaprovincia di Cuneo si Solare fotovoltaico I Comunidelcuneeseinteressati dalsolare termico dal2008al2013, Nonostante questaoscillazioneneglianni,ilcuneese,apartire dal Da unpuntodivistaquantitativo,laprovincia diCuneohaprogressiva- Solare termico Provincia diCuneo • 2009 Cuneo • Novara 2010 • Torino • Verbania 2011 • Vercelli 2012 2013 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 confermando il ruoloprimariodiquestafonte rinnovabilesulterritorio. ese che si collocano tra i primi 25 Comuni italiani per il solare fotovoltaico, Inoltre, nel2012e2013 sonorispettivamente8e7iComunidelcune- nazionale, passandodai3del 2009agli11del2012,finoai142013. te aumentatiiComunidelcuneese chesicollocanotraiprimi50ascala Mondovì (44°),CastellettoStura (45°). (33°), (37°), Novello (39°), (40°), Bastia garita (16°), (17°), (19°), (27°), Tanaro (8°), (10°), (11°), (13°), Mar (40°), Villafalletto (47°);nel 2013(sempre fotovoltaicosui tetti) (20°),Novello(24°),SantaVittoria d’Alba(36°), mour (11°), Camerana (13°), Cavallerleone (15°), Margarita (16°), Niella nel 2012(fotovoltaico sui tetti) Bonvicino (5°), Torre SanGiorgio (8°),Sal- (25°), (26°), (39°),Belvedere Langhe (43°); ba (9°),BastiaMondovì(14°),(19°),Monasterolo diSavigliano (15°), (48°); nel 2011 Torre San Giorgio (8°), Serralunga d’Al nasterolo diSavigliano(39°);nel2010Torre SanGiorgio (12°),Camerana (50°); nel 2009 Pietraporzio (20°), Torre San Giorgio (36°), Mo- (14° postoingraduatoria),Pietraporzio(25°),Melle(31°),(47°), entrano traiprimi50ascalanazionale,sono:nel2008BagnoloPiemonte • Figura 49.Provincepiemontesi:ComunidelsolarefotovoltaicoperkW/1.000abitanti(2008-2013) Fonte: nei comuni,dal2012alsolare fotovoltaicosuitettineiComuni. Nota: idatiriportatinellatabelladal2008al2011siriferisconosolare fotovoltaico Alessandria 0 Come sievincedall’elenco,negli ultimitre annisonoprogressivamen- I Comunidellaprovincia diCuneointeressati dalfotovoltaico,cheri- Comuni Rinnovabili 2008 • Asti • Biella • 2009 Cuneo • Novara 2010 • Torino • Verbania 2011 • Vercelli 2012 - - 2013 105

GRANDA E GREEN 106 Q 21 • GIUGNO 2014 3. 2. 1. annuo delfabbisognosanitario diacquacalda. solare compostoda120 mqdipannellicheriesceacoprire circa l’87% Riposo Sant’Anna,situatoaFossano doveèstatoinstallatounimpianto reso possibilegraziealcontributo dellaProvincia, èquellodellaCasadi sufficiente perscaldare lastalladeicavalli.Unaltro esempio positivo, per laproduzione delbiogas;inpiùsiriescearicavare l’energia termica kW elettrici e308 kW termici con i quali vengono riscaldati i digestori anche la biomassa vegetale (residui di mais), per un impianto da 526 Sant’Antonio, dove vengono sfruttati non soloi reflui zootecnici ma del biogas presso le aziende agricole locali. È il caso dell’azienda agricola piano stradale). NelComunedi si sviluppa l’importante realtà quindi laparticolaritàdiessere interrato(circa 9metrialdisotto del di 956 kW. Il parco fotovoltaico è situato in una ex cava di inerti e ha trazione su una superficie totale di 66.878 mq e una potenza installata campo fotovoltaicomistotrapannellifissi,ainseguimento eaconcen- infatti èstatorecentemente inauguratoil“lagosolare”. Sitrattadiun solari èimportanteun’altrainstallazionediquestaprovincia : fotovoltaico eai1.556mqdisolare termico.Sempre perletecnologie tore delCampionatoSolare 2010diLegambientegrazieai560kW gli esempiprincipalic’èquellodelComunediTorre SanGiorgio, vinci- riuscendo asuperare anchequiifabbisognielettricidellefamiglie.Tra geotermia abassaentalpia,15MWdabiogase10biomasse, di fotovoltaico,12,58MWeolico,71idroelettrico, 463kWda sono oggiinstallatioltre 6.700mqdisolare termicoinstallato,94MW bili: conunapopolazionedi590.000abitanti,inquest’area delPaese La provincia diCuneoèun’eccellenzanellefontienergetiche rinnova- installato nelterritorioalmenounimpiantoperognifonterinnovabile. sono leprovince diGrosseto, Bolzano,Cuneo,AostaeBelluno,doveè masse obiogas.Lemiglioriesperienze,proprio perl’efficaciadelmix altri “nuovi”comequelliminiidroelettrici, eolici,fotovoltaici,dabio- presenti all’internodeipropri confini,alcunistoricicomelageotermia, vabili perlaparteelettrica.Uncontributoprodotto dadiversiimpianti Sono 26leprovince cheteoricamentepossiamodefinire al100%rinno - “Solarwall”, installatosullaparete verticalediun’aziendada1.000mq. solari adariaopachieannessosistemadiventilazioneintegratodetto tra itettidiabitazioneprivatieinungrandeimpiantoconcollettori una superficiecomplessivadi1.556mq.Questiimpiantisonodistribuiti in provincia di Cuneo, con una media di 2.140 mq/1.000 abitanti per Nel solare termicoa “vincere” èilpiccoloComunediTorre SanGiorgio, Segnalazioni dalrapportoComuniRinnovabili2011: Buone pratichecuneesi a a Saluzzo del Paese(fig.50). di grande,mediaemicro taglia,inunnumero sempre maggiore diaree corso degli anni, il processo di diffusione si stia articolando con impianti energia di quanta ne viene consumata ed è interessante notare come, nel tonomi dalpuntodivistaelettricograzieall’eolico,poichésiproduce più 5,2 milionidifamiglie.Sono296iComunichesipossonoconsiderare au- messo diprodurre 13,1TWhnel2012,parialfabbisogno elettricodioltre rispetto al2011.Questiimpianti,inbaseaidatidiTERNA,hannoper potenza installataèincrescita, paria8.703MW, con1.791MWinpiù 4. Fonte: Figura 50.Italia:Comunidell’eolico(2008-2013) I Comuniconpresenza dieolicoinItalianel2013,risultano571.La Contesto nazionale 5.2.2 Eolico di quellimetallici. attraverso processi di rigranulazione dei componenti plastici e rifusione damente disassemblatietuttiicomponentipotrannoessere riciclati fine vitaimodulichecostituisconol’impiantopotrannoessere rapi- bitazione e consentendo un risparmio annuo di 223 euro. Inoltre, a grado disoddisfare il60%delfabbisognoenergetico termicodell’a- una superficie di 3,52 mq e sviluppano una potenza di 1,23 kWt, in un impiantosolare, compostoda22piastrelle “Aurora” cheoccupano un investimento di 3.850 euro, ripagabili in 4 anni, è stato installato superfici usuali,cometettie/ocoperture perl’installazione.Attraverso innovativa tecnologia è stata dettata dall’impossibilità di utilizzare le all’interno diuncondominionelComuneCuneo.Lasceltaquesta balconi oaltre superficisimili,comenelcasodiun’abitazione privata Pannelli solari“calpestabili”installatidirettamente come coperturadi 2008 157 Comuni Rinnovabili 2009 245 2010 297 2011 374 2012 450 2013 571 - 107

GRANDA E GREEN 108 Q 21 • GIUGNO 2014 (35°); nel2013:Mondovì(33°) eRoccasparvera(35°)(fig.52). posto); nel2011Bellino(35°); nel2012:Mondovì(33°)eRoccasparvera (31° posto),MontaldoMondovì (35°posto)eSantaVittoria d’Alba(43° na (35°posto)eSantaVittoria d’Alba(41°posto);nel 2010Clavesana (25° posto)eSaluzzo(34°posto); nel2009Bellino(19°posto),Clavesa- collocandosi traiprimi50in Italia:nel2008Cuneo(20°posto), quale sicollocaalprimoposto). della classificanazionale,solodopoiltorinese(tranne nel 2010,anno gno dienergia elettricadioltre 1,8 milionidifamiglie(fig.51). 1.179 MW, ingradodiprodurre ogniannooltre 4,7TWhparialfabbiso - nel 2013sono1.053elapotenzatotaleinstallata nei Comuniitaliani è di 20, eilComunediSalenelleLanghechesicollocatraiprimi20nel2012. cerne ilminieolico,ComunediSaliceto,chesicollocanel2011traiprimi ticolari posizionidieccellenzadelsettore. Sonosegnalati,perquantocon- Fonte: Figura 51.Comunidelminiidroelettrico(2008-2013) Alcuni Comuni ottengono risultati importanti nel periodo considerato, Alcuni Comuniottengonorisultatiimportantinelperiodo considerato, Il cuneese, dal 2009 al 2013, si è sempre posizionato nei primi posti Provincia diCuneo I Comuniinteressati dalminiidroelettrico (gliimpiantifinoa3MW) Contesto nazionale 5.2.3 Miniidroelettrico Nessuna segnalazioneinprovincia diCuneoneiRapportidal2008al2013. Buone pratichecuneesi Nel cuneese,considerandoilperiodo2008-2013,nonsiregistrano par Provincia diCuneo 2008 114 Comuni Rinnovabili 2009 698 2010 799 2011 946 1.021 2012 1.053 2013 - venuto inquestianni,dioltre 350impiantiabassaentalpia le province diSiena,Grosseto ePisa,unsegnale positivoèlosviluppo,av- Se laproduzione pergliimpiantigeotermicièstoricamentelocalizzatatra elettrica ingradodisoddisfare ilfabbisognodioltre 2milionidifamiglie. zie aquestiimpianti,nel2012sonostatiprodotti circa 5,5TWhdienergia tenza installataparia915MWelettricie160termici1,4 frigoriferi.Gra- • Figura 52.Provincepiemontesi:primi50Comunidelminiidroelettrico(2008-2013) Rinnovabili, artigianali eindustriali chehannobisognodienergia termicanelprocesso produttivo (Comuni è possibilesfruttare interminidicalore impiegabilesiaperusiresidenziali siaperattivitàagricole, caso siutilizzanoladifferenza elacostanzaditemperaturadelterreno rispettoall’ariaesterna,che per temperature che risultano inferiori ai 150°C si parla di geotermia a bassa entalpia. Inquesto sibile produrre energia elettricatramiteunaturbinaavapore (centrale geotermoelettrica).Invece, modi diversi.Pertemperature superioriai150°Csidefiniscealtaentalpia,attraversolaquale èpos- si propaga fino alle rocce prossime allasuperficie, dovepuòessere sfruttatoessenzialmenteindue 61 Quellageotermicaèunaformadi energia chetrova originedalcalore dellaterra.Da quiilcalore Fonte: energetici domesticiedistrutture pubblicheeprivate(fig.53). impianti rappresentano un'opportunitàimportante perridurre iconsumi tecnologie sempre piùefficientidiriscaldamentoeraffrescamento. Questi che sfruttanoloscambiotermicoconilterreno echevengonoabbinatia 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 5.000 Alessandria I Comuniinteressati dallageotermianel2013sono369,perunapo- Contesto nazionale 5.2.4 Nessuna segnalazioneinprovincia diCuneoneirapportidal2008al2013. Buone pratichecuneesi 0 Comuni Rinnovabili 2010, pp.64-65). Geotermia 2008 • Asti • Biella 2009 • Cuneo 2010 • Novara • 2011 Torino • Verbania 2012 61 • , ossiaquelli Vercelli 2013 109

GRANDA E GREEN 110 Q 21 • GIUGNO 2014 bassa entalpianel2013. bassa entalpia,eunComunedelnovarese, cheentranellaclassificadella per ilComunediRivarossa, chenel2011e2012 rientratraquellia duatorie i comuni piemontesi sono praticamente assenti fatta eccezione ad alta entalpia e i primi 10 Comuni a bassa entalpia e in entrambe le gra- (16°posto),Carrù(32°),(48°)e (49°). mente al 30° e 46° posto) e, per la seconda tipologia di energia geotermica, e ritroviamo, perilprimotipo,CuneoeBorgo SanDalmazzo(rispettiva- della geotermiaelettrica(altaentalpia)ediquellatermica (bassaentalpia) di Roccabruna(46°posto). solo nel 2009 con il Comune di (22° posto) e quello tutti i Comuni italiani con impianti geotermici, la provincia di Cuneo appare secondario, nonostantealcuniesempieccellenti. vincia di Cuneo in relazione alla geotermia, emerge un ruolodecisamente Fonte: Figura 53.Italia:Comunidellageotermia(2008-2013) A partire dal2011ilrapportoprende inconsiderazionetuttiicomuni Nel 2010 la graduatoria prende in considerazione i primi 50 Comuni In particolare, nelleclassifichedel2008e2009cheincludevano Analizzando neivariRapportiComuniRinnovabiliilruolodellapro- Provincia diCuneo 2008 28 Comuni Rinnovabili 2009 73 2010 181 2011 290 2012 334 2013 369 calda sanitaria(fig.54). riescono asoddisfare larga partedelfabbisognodiriscaldamentoeacqua tale provenienti da filiere territoriali), o fonti geotermiche, attraverso cui come biomasse “vere” (ossia materiali di origine organica animale o vege Comuni incuigliimpiantiditeleriscaldamentoutilizzano fontirinnovabili, complessivamente 1.133 MWe installati e 135 MWt e 50 kWf. Sono 343 i • • • dendo earticolando;essisidividonoasecondacheutilizzino: 50 kWfrigoriferi termici. Questotipodiimpiantisistasempre piùdiffon - lata complessivadi2.824MWelettricie1.195termici,maanche fotovoltaici esolare termico. vimento. Anche in questo caso è presente un’integrazione con pannelli complesso residenziale di5piccolicondominiconpannelliradiantiapa- di 163,5kWeunafrigoriferacirca 179,85kW. L’impianto serveun ognuna conprofondità di100metri,haunapotenza termicainstallata In particolare, quelliabiogassonoinfortecrescita ehannoraggiunto esausti difrittura). biomasse liquide(comeolivegetalipuri,grassianimaliod groindustria odallecolture dedicate); posizione, liquamizootecniciofanghididepurazione,scartidell’a- organici provenienti darifiutiagro industrialicomevegetaliindecom- mentazione batterica,cheavvieneinassenzadiossigeno,deiresidui biomasse gassose(gas,principalmentemetano,prodotto dallafer traverso lacuicombustioneèpossibileprodurre energia); biomasse solide(materialidiorigineorganica, vegetaleoanimaleat- I Comunidellebioenergie nel2013sono1.494perunapotenzainstal- Contesto nazionale 5.2.5 Bioenergie A Borgo SanDalmazzol’impiantoècostituitoda24sondeverticali Segnalazione dalrapportoComuniRinnovabili2009. Buone pratichecuneesi - - 111

GRANDA E GREEN 112 Q 21 • GIUGNO 2014 risultato chei Comuni interessati non si collocanonelleprimeposizioni. il loro peso in termini di produzione di energia è inferiore ad altri, con il significa chesulterritorio non sianostati realizzati altriimpianti, mache Comuni perlevarietipologie diproduzione dibioenergia. Questonon rapporti, poichè sono presi in considerazione solamente i primi 10 o 20 Novara e Verbano-Cusio-Ossola) non appare nelle graduatorie dei vari drino, con un impianto. Le altre provincie non hanno impianti di questo tipo. na eVerzuolo), dalvercellese, condueimpiantiabiomasse,edall’alessan- pianti abiomasseeunobiogas,seguitadalcuneese(Comuni diRoccabru- e abiomasse,laprovincia diTorino siponeinvettaallaclassificacondueim- di Asti,NovaraedelVerbano-Cusio-Ossola connessunimpianto. dal torinese(3impianti),vercellese (2),dalbiellese(1)edalleprovince le province piemontesipernumero diimpianti,seguitadall’alessandrinoe totale di cinque impianti. Questo datocolloca il cuneeseal primo postotra sono Roccabruna,Vernante, e Cuneo(con due impianti), per un stono sulterritorio. delle graduatorie, a evidenza dello scarso ruolo che queste energie rive- nonostante questo,laprovincia di Cuneononappare maineiprimiposti aspetti sempre piùpuntualidellaproduzione dienergia dabioenergie ma, Fonte: Figura 54.Italia:Comunidellebioenergie(2008-2013) Dal 2010al2013laprovincia diCuneo(assiemeaquellaAsti,Biella, Nel 2009,inriferimentoaiprimicinquantaComuniperimpianti abiogas Nel 2008iComunidellaprovincia diCuneoconcentraleabiomasse Negli anniilrapportoComuniRinnovabilihapreso inconsiderazione Provincia diCuneo 2008 306 Comuni Rinnovabili 2009 604 2010 788 1.033 2011 1.246 2012 1.494 2013 si comincianoa vedere alcunepresenze nelle bioenergie. la geotermiaelettrica. Realtàdiuncertorilievo sihannoanchenelbiogas, e Carrù, Pamparato, Farigliano),mentre pocorilevante appare l’interesse per ne diSalicetooaSale nelle Langhe,enellageotermiatermica(Roccabruna, santi anchelepraticherecenti intornoalminieolico,peresempionelComu- dove ilcuneesesicollocanelle posizioniditestaallascalaregionale. Interes- nazionale. Unacrescente consistenzasembraassumere ilminiidroelettrico, e numerosi Comuni, anche piccoli, rientrano tra i primi cinquanta a scala toria regionale, conunnettoincremento nellaproduzione negliultimianni, nel solare fotovoltaico, incui la provincia occupa ilprimo posto nella gradua- namento di diversi Comuni del cuneese, in particolare nel solare termico e nell’ultimo biennio. anno il valore dell’anno precedente con una sostanziale stabilizzazione ha avuto dal 2007 al 2011 unacrescita significativa raddoppiandoogni mancanza diteleriscaldamento,mentre nelfotovoltaicolacittàdiCuneo nell’ultimo quinquennio. green l’indice di eco quanto riguarda lapianificazioneepartecipazioneambientale,cosìcome della raccoltaportaaporta.Problematica pare laposizionediCuneoper percentuale diraccoltadifferenziata, acuipotràsopperire ilrecente lancio piemontesi (CuneoinfattièsecondasoloaTorino). nonostante una buona offerta se comparata a quella degli altri capoluoghi tro diunaridottapercentuale dipasseggericheusanoiltrasportopubblico, tiva negliannipiùrecenti, inparticolare nellepisteciclabili,afronte peral- la cittàdiCuneosembrapresentare lucieombre. stema Urbano,cheforniscelaclassificadeicapoluoghiprovinciali italiani, ministratori degli entilocali della provincia di Cuneo,dalRapporto palestra, complessosportivo). di altre utenzecomunaliediunaserieedificiadiacenti(supermercato, to perscaldare gliambientidegliistitutiscolastici,della piscinacomunale, da 600kWdipotenza,alimentaancheunapiccolarete diteleriscaldamen- 320 tonnellate l’anno di gusci di nocciola, scarti di produzione. L’impianto, la piscinacomunalevienefornitodaunimpiantoabiomassealimentato Dai rapportiComuni Rinnovabili emerge in generale un buon posizio- Inoltre, siregistra un’assenzadiinvestimentinelsolare termicoela La cittàsicollocainunaposizioneintermediaperquantoriguarda la Per quantoriguarda lamobilitàsostenibile,emerge unadinamicaposi- Ponendo l’accentosullepoliticheambientalimesseincampodagliam- In sintesi Nel ComunediCortemilia(CN)ilriscaldamentoufficipubbliciedel- Segnalazione dalrapportoComuniRinnovabili2010. Buone pratichecuneesi delle pubbliche amministrazioni, peraltro con lieve miglioramento

management, che pone l’attenzione sui comportamenti Ecosi- 113

GRANDA E GREEN 114 Q 21 • GIUGNO 2014 proprio livellodiconsapevolezza. considerare equaliaspettitralasciare, incrementando diconseguenza il decidere, divolta involta,funzionedelleproprie esigenze,qualivariabili raneamente piùvariabiliimportantiediconfrontarle traloro. L’utente può quello diun’autovetturaounaereo, èingradodimostrare contempo- catori, quantopiuttostounvero eproprio cruscottoche,analogamentea tore nongià un unico indice sintetico, ricavato a partire da molteplici indi- economia, società e ambiente. Lo strumento propone al proprio utilizza- considerazione econfrontare le complesse relazioni che intercorrono tra prevede unpacchettosoftware dilibero accessocapacediprendere in ne Stiglitz equo esostenibile(BES) l’IRES, a partire dalle componenti ambientali dell’indicatore del benessere dall’IRES PiemontenelsuorapportoLaGreenEconomyin. economy cheguidal’analisidelterritoriodiseguitoproposta èquellaadottata mente ledimensioniedinamiche.Nellospecifico,ladefinizionedigreen bra eattribuire ilgiustosignificatoagliindicatoriperinterpretarne corretta- tale daessere ingradodicomprendere ecircoscrivere leeventualizoned’om- definire in maniera precisa ledeterminanti chelacaratterizzano, inmaniera 65 http://www.iisd.org/cgsdi/ tivo l’individuare ilimitidelPILcomeindicatore dellaperformanceeconomica edelprogresso sociale. 64 Commissionepresieduta dalpremio Nobelperl’economiaJosephStiglitzchesièposta comeobiet- una società(daSintesidelRapportoBES2013 , http://www.istat.it/it/archivio/84348). nomico, ambientale e sociale cherendono esaustiva la valutazione sullo stato e sul progresso di PIL, intesocomemisuradeirisultatieconomici diunacollettività,conindicatoricarattere eco- 63 BES,l’indicatore delbenessere equoesostenibilesviluppatodalCNELdall’ISTAT, integrail Economy inPiemonte,cap.14. 62 Tratto daBaglianiM.,Crescimanno A.,FerlainoF. eNepote D.,acuradi,(2013)LaGreen 6. L’Indice IRESdellagreeneconomy CGSDI (ConsultativeGroup onSustainable DevelopmentIndicators) del cruscotto intornoaipiùimportantiambititematicicaratterizzanti. dashboard (“cruscotto”appunto)sviluppatadaimembridelgruppo Al finedistudiare quantitativamenteilfenomenodellagreeneconomy, 6.1 L’analisi dellagreeneconomy implica, come già espresso, la necessità di La sceltadel“cruscotto”èlegataallepotenzialitàdellametodologia Metodologia 64 , ha adottato un metodo a “geometria variabile”, costruendo un , haadottatounmetodoa“geometriavariabile”,costruendo 62 63 eseguendoleindicazionifornitedallaCommissio- 65 che che nomia verde che possono essere rintracciate in letteratura come caratterizzanti l’eco state individuateseidimensioni,traloro sostanzialmente complementari, Citizen hapubblicatoThe2012GlobalGreenEconomyIndex selezione nelloscartodegliindicatori eccessivamentecorrelati traloro. Alivelloeuropeo laDual dologica, irisultatisonomoltodiversi, datochecambianogliindicatoriutilizzatielesogliedi metodologia simileaquellachel’IRES haquielaborato.Nonostantequestasimilitudinemeto- economy, costruendonegliultimitre anniunindiceregionale di green economy(IGE)conuna 66 Èd’obbligocitare lostudiodellaFondazioneImpresa cheper primohamonitoratolagreen • • • • • • ing NationalGreen ReputationsandPerformance. Per ladefinizionedelcruscottodellagreeneconomyregionale sono Ognuna diquesteseidimensionièformatadaquattro indicatori(tab.20). la torio (risparmioenergetico, riciclodeimateriali,consumi,ecc.); i comportamentipersonali,ovvero inuovistilidivitapresenti sulterri- servizi ambientali(l’ambiente,ilgreencomebusinessdelterritorio); il patto ambientaledeipropri processi produttivi; la pitale innovativo,formativoeambientalepresente; le dotazionieinfrastrutture presenti sulterritoriochedescrivonoilca- sfera delleazioni; le politichemesseinattodalleistituzioniterritorialiecheesplicitanola green business,isettorieconomiciorientatiallafornituradibenie green life,laqualitàdell’ambientelocaleincuisivive. green production,l’insiemedelleimprese impegnatearidurre l’im- 66 :

(GGEI). An AnalyticTool Measur - - 115

GRANDA E GREEN 116 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 20.Cruscottodellagreen IRESPiemonte economy Green Production Dotazioni Politiche Dimensione Green Life personali Comportamenti Green Business Tempo casa-lavoro Emissioni CO Biocapacità Consumo disuolo Corsi universitarigreen Banda larga imprese Spesa pubblicaricerca esviluppo Piste ciclabili Detrazione fiscaledel55% Rifiuti urbanismaltitiindiscarica Indicatore Superamento limitePM Odori sgradevoli Inquinamento aria Consumi pro capite Raccolta differenziata dirifiutiurbani Persone alavoro piedi+bici Emissioni CO Spesa imprese perricerca esviluppo Energia elettricadafontirinnovabili Agricoltura biologica Posti lettoaziendeagrituristiche Distribuzione prodotti fitosanitari Prodotti fertilizzanti Emissioni CO 2 2 2 civile trasporti industria 10 negativo negativo negativo Segno negativo negativo negativo negativo negativo negativo negativo negativo % n. gha pro capite % % % % PIL % n/ab. *1000 kg /abitante Misura % % € /persona % % t/ab. *1000 % PIL % % pl agri/pltot kg/M€ kg/M€ t/Val.Agg. *100 t/Val.Agg. *100 2009 -ISTAT 2009 -ISTAT 2009 -IRES 2009 -Lucas 2011 -MIUR 2010 -ISTAT 2009 -ISTAT 2009 -ISTAT 2010 -ENEA 2009 -ISPRA anno -fonte 2011 -ISTAT 2011 -ISTAT 2010 -ISTAT 2009 -ISPRA 2009 -ISTAT 2006 -ENEA 2009 -ISTAT 2010 -Terna 2010 -SINAB 2010 -ISTAT 2010 -ISTAT 2010 -ISTAT 2006 -ENEA 2006 -ENEA • Per ladimensionegreenproduction levariabiliutilizzatesono: • • • • Per ladimensionedelledotazionilevariabiliutilizzatesono: • • • • • • • • Per ladimensionegreenbusinesslevariabiliutilizzatesono: • • • Emissioni CO versi ecosistemiperuncoefficientediproduttività ecologica. Biocapacità. L’indicatore èottenutomoltiplicando la superficiedei di- artificiale elasuperficetotale. Consumo disuolo.L’indicatore èottenutodalrapportotralasuperfice universitari definitigreenaltotaledeicorsiuniversitari. Corsi universitarigreen. L’indicatore èottenutorapportandoicorsi delle imprese. di imprese chesiconnettonoainternettramitebandalarga eiltotale Banda largaimprese.L’indicatore èdato dalrapportotrailnumero totali elespeseinR&Srilevateperimprese. al valore delprodotto internolordo ladifferenza dellespeseinR&S Spesa pubblica in ricerca e sviluppo. L’indicatore presentato rapporta a 10kmqdisuperficiecomunale. Piste ciclabili.L’indicatore èottenutorapportandoikmdipisteciclabili mero dirichiestedetrazionifiscaliallapopolazione residente. Detrazione fiscaledel55%.L’indicatore èottenutorapportandoilnu- titi indiscaricaallapopolazioneresidente. mi per abitante, è ottenuto rapportando il totale dei rifiuti urbani smal Rifiuti urbanismaltitiindiscarica.L’indicatore, espresso inchilogram- Per ladimensionepolitichesisonoconsideratelevariabili: BOX 3.Indicatoridelcruscottodellagreen economyIRESPiemonte emissioni CO per leimprese. valore delprodotto internolordo lasommadellespese inR&Srilevate Spesa impreseinricercaesviluppo. L’indicatore presentato rapportaal tando l’energia dafontirinnovabiliall’energia elettricalorda. Energia elettricadafontirinnovabili . L’indicatore èottenutorappor cie destinataadagricolturabiologica allasuperficieagricolautilizzata. Agricoltura biologica.L’indicatore èottenutorapportandolasuperfi- i postilettodelleaziendeagrituristicheaitotali. Posti letto aziende agrituristiche. L’indicatore è ottenuto rapportando la quantitàdiprodotti fitosanitarialvalore aggiunto dell’agricoltura. Distribuzione prodottifitosanitari.L’indicatore èottenutorapportando di prodotti fertilizzantialvalore aggiuntodell’agricoltura. Prodotti fertilizzanti.L’indicatore èottenutorapportandolaquantità Emissioni CO emissioni CO 2 2 trasportieilvalore aggiunto. industriaeilvalore aggiunto. 2 2 industria.L’indicatore èottenutodalrapportotrale trasporti.L’indicatore èottenuto dalrapportotrale - - 117

GRANDA E GREEN 118 Q 21 • GIUGNO 2014 prima dell’Emilia-Romagna (fig.55). colloca nellapartecentrale della classificaal13°posto,dopol’Abruzzo e Alto-Adige, seguitaperòdalla BasilicataedallaSardegna. IlPiemontesi diversamente leregioni virtuose.Ricopre laprimaposizioneilTrentino tri casiilgiocodelranking diventapiùcomplessoetale dadistribuire meno consolidata,seppurpresente, quelladelgreenbusiness.Neglial- chiaro chevadalNord alSud èquelladellepolitiche,mentre appare osservare chel’unicadimensioneapresentare ungradientegeografico vello digreeneconomyraggiuntodaciascunaregione. Èinteressante • • Per ladimensionecomportamentipersonalilevariabiliutilizzatesono: • • • Per ladimensionegreenlifelevariabiliutilizzatesono: • • • te per la protezione della salute umana previsto per il PM sioni CO L’analisi condottaconsente diottenere unamisurasinteticadelli- 6.2 minuti perlospostamento. gare menodi15minuti e quellechedichiarano di impiegare piùdi 30 to dal rapporto tra la percentuale di persone che dichiarano di impie- persone cheesconodicasaperandare allavoro. L’indicatore èottenu- diana condottadall’ISTAT annualmenterilevailtempoimpiegatodalle Tempo casa-lavoro.L'indaginemultiscopoAspettidellavitaquoti- capoluogo diprovincia. Emissioni CO Superamento limitePM rano iproblemi relativi allaqualitàdell’aria“moltooabbastanza”presenti. Odori sgradevoli.L’indicatore riportalapercentuale difamigliechedichia- za” presenti. dichiarano iproblemi relativi allaqualitàdell’aria“moltooabbastan- Inquinamento aria. L’indicatore riporta la percentuale di famiglie che condizioni divitadellefamiglie. prestando particolare attenzioneagliaspettisocialiedeconomicidelle indagine, ditipocampionario,rilevalespesefamiliariperconsumi, pretare icomportamentidispesadellefamiglieresidenti inItalia.Tale uno strumento attraverso il quale poter descrivere, analizzare e inter Consumi procapite.L’indagine suiconsumidellefamiglierappresenta porto tralaquantitàdiraccoltadifferenziata eirifiutitotali. Raccolta differenziata dirifiutiurbani.L’indicatore èottenutodalrap- denti eoccupati. scuola ouniversitàpermodalitàdispostamentodistintamentestu- persone che dichiarano di uscire di casa per recarsi al lavoro, all’asilo, Persone a lavoro piedi + bici. L’indicatore riportala percentuale di Indice IRESdellagreeneconomydelPiemonte 2 civileelapopolazioneresidente. 2 civile.L’indicatore èottenutodalrapportotraleemis - 10 . Numero massimodeisuperamentidellimi- 10 nei Comuni - Romagna eprimadellaToscana (tab.21). Piemonte si colloca, nella classifica regionale, al sesto posto dopo l’Emilia strano lemiglioriperformanceinrelazione agliindicatoripresi inesame.Il tografia delterritoriopolarizzata,conle regioni del nord Italiachemo- ovvero leazioni messeinattodalleistituzioniterritoriali,emerge unafo- 20. 19. 18. 17. 16. 15. 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Rank regionale: Tabella 21.Dimensione“politiche”:classifica regionale 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Figura 55.Classificaregionaledelcruscottodellagreeneconomy Analizzando le singole dimensioni, per quanto concerne le “politiche”, Analizzando lesingoledimensioni,perquantoconcerne le “politiche”, 6.2.1 Politiche Puglia Campania Lazio Sicilia Veneto Lombardia Emilia-Romagna Piemonte Abruzzo Molise Marche Calabria Liguria Umbria Friuli-Venezia Giulia Toscana Valle d’Aosta Sardegna Basilicata Trentino-Alto Adige Toscana Piemonte Emilia-Romagna Veneto Lombardia Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. Abruzzo Liguria Valle d’Aosta Sardegna Campania Umbria Lazio 20. 19. 18. 17. 16. 15. Sicilia Calabria Molise Puglia Basilicata Marche 119

GRANDA E GREEN 120 Tabella 22.Dimensione“politiche”:classificaregionaleperindicatori ITALIA Puglia Campania Lazio Sicilia Veneto Lombardia Emilia-Romagna Piemonte Abruzzo Molise Marche Calabria Liguria Umbria Friuli-Venezia Giulia Toscana Valle d’Aosta Sardegna Basilicata Trentino-Alto Adige Regioni Q 21 • GIUGNO 2014 Rifiuti urbanismaltitiindiscarica invece ilLazio(1,14%),laCampania(0,78%)el’Umbria(0,75%)(tab.22).: sto con0,44%afronte diunaspesamedianazionaleparia0,59%.Eccellono registra ilsuopeggiorrisultatonell’ambitodelladimensionepolitiche:14°po- Trentino-Alto Adige(43,3)eilFriuli-Venezia Giulia(40,2). (13,7%) inunagraduatoriachevedeaiverticilaLombardia (60,7%), il Piemonte, conil29,5%,siposizionabenaldisopradellamedianazionale Adige (130,8)eSardegna (210,5).Perquantoconcernelepisteciclabili,il ab), Friuli-Venezia Giulia (69,5kg/ab),Veneto (106,7),Trentino-Alto kg/ab di rifiuti smaltiti in discarica, si colloca dopo Lombardia (33.8kg/ al sestoposto.Conriferimentoprimoindicatore, ilPiemonte,con210,9 titi indiscaricaealladensitàdipisteciclabili:entrambiicasisiposiziona Friuli-Venezia Giulia(13,8). quale ottieneilterzoposto(12,5)dopoTrentino-Alto Adige(14,0)eil energetica degliedifici(n.richieste/abitanti*1000),indicatore rispettoal monte eccelle nella detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione kg /ab. 262,1 387,2 291,0 474,4 456,4 106,7 224,7 210,9 311,6 373,6 341,7 306,8 505,6 326,8 308,7 418,5 210,5 302,2 130,8 33,8 69,5 Per quanto concerne la spesa pubblica in ricerca e sviluppo, il Piemonte Per quantoconcernelaspesapubblicainricerca esviluppo,ilPiemonte Il Piemonteottienebuonirisultatiancherispettoairifiutiurbanismal- Tra iquattro indicatoridelladimensione“politiche”,laregione Pie- Detrazione fiscaledel55% n. richieste/ab.*1.000 10,6 10,7 12,5 10,0 13,8 11,6 14,0 8,9 6,7 2,8 1,5 4,0 1,7 4,5 3,4 7,8 1,6 5,7 6,8 3,9 4,3 Densità pisteciclabili 60,7 13,7 36,7 37,0 29,5 40,2 13,1 28,1 43,3 3,1 7,6 5,6 1,2 3,5 5,1 9,2 4,5 3,0 3,4 0,6 0,0 % Spesa pubblicaR&S % PIL 0,42 0,58 0,78 1,14 0,61 0,56 0,43 0,38 0,40 0,64 0,75 0,58 0,49 0,59 0,39 0,51 0,44 0,64 0,69 0,19 0,56

la medianazionale(tab.24). vi), ilPiemontesiposizionaal15°posto,con1ghapro capite,inlineacon ecosistemi localiinterminidisuperficieterreni ecologicamenteprodutti- to solodaLombardia, Veneto eCampania; Piemonte sicollocanellapartealtadellagraduatoriaconil9,6%,precedu- Piemonte siposizionaalnonopostonellaclassifica regionale (tab.23). piemontesi è lievemente sopra la media nazionale (6,3%): con il 6,6% il colare, conriferimentoall’offerta formativa,lapercentuale dicorsigreen ni” ilPiemontesiposizionaal13°postonellaclassifica regionale. Inparti- vo e ambientale presente sul territorio. Rispetto alla dimensione “dotazio- Tabella 23.Dimensione“dotazioni”:classificaregionale 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. 6.2.2 In relazione allabiocapacità(l’insieme deiserviziecologicierogati dagli Per quantoconcerneilconsumodisuolo,comeerafacileprevedere, il Questa dimensione intende fotografare il capitale innovativo, formati- Friuli-Venezia Giulia Umbria Trentino-Alto Adige Valle d’Aosta Sardegna Molise Basilicata Dotazioni 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. Puglia Piemonte Emilia-Romagna Toscana Sicilia Calabria Abruzzo 20. 19. 18. 17. 16. 15. Campania Veneto Lombardia Liguria Marche Lazio 121

GRANDA E GREEN 122 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 24.Dimensione“dotazioni”:classificaregionaleperindicatori Regioni Trentino-Alto Adige Basilicata Sardegna Valle d’Aosta Toscana Friuli-Venezia Giulia Umbria Liguria Calabria Marche Molise Abruzzo Piemonte Emilia-Romagna Lombardia Veneto Sicilia Lazio Campania Puglia ITALIA Banda largaimprese 85,4 73,3 83,2 90,6 82,0 84,9 85,3 82,4 77,5 72,8 80,9 83,7 86,3 85,5 86,5 82,7 81,4 84,3 75,2 77,5 83,1 % Corsi universitari 20,0 10,3 4,6 9,2 0,0 5,7 5,7 7,5 6,7 8,2 9,7 5,3 6,6 6,1 5,6 4,8 8,3 5,3 5,7 5,6 6,3 % green

Consumo disuolo 12,7 12,0 3,8 2,7 3,3 6,9 5,7 5,2 5,3 8,3 5,3 6,3 1,1 6,6 9,6 7,9 6,6 8,8 9,7 6,7 7,3 % gha pro capite Biocapacità 1,8 3,7 2,7 4,2 1,1 1,1 1,8 0,4 1,4 1,4 3,2 1,6 1,0 1,2 0,5 0,8 1,3 0,6 0,5 1,4 1,0 CO mensione, ilPiemontesiattestaalterzopostoinrelazione alleemissionidi ziona al15°posto(tab.25). più consistenteeingradodistimolare nuoverisposte. IlPiemontesiposi- Adige, dove la presenza industriale è scarsa a fronte di un terziario molto gono leperformancemigliorisonolaLiguria,CalabriaeilTrentino-Alto bassa dellaclassifica:15°postoperemissionidiCO Friuli-Venezia Giuliae convaloriinferioriallamedianazionale. Tabella 25.Dimensione“green production”: classificaregionale sanitari inagricoltura(tab.26). e perusodeiprodotti fertilizzantie17°postonell’utilizzodiprodotti fito- 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. 2 6.2.3 Entrando nelmeritodeisingoliindicatorichecompongonoquestadi- Con riferimentoalladimensionegreenproduction,leregioni cheotten- Negli altritre indicatori,invece,ilPiemontesiposizionanellaparte nel settore deitrasporticonilvalore piùbassodopolaLombardia eil Basilicata Campania Toscana Lazio Trentino-Alto Adige Calabria Liguria Green production 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. Sicilia Abruzzo Sardegna Molise Marche Valle d’Aosta Lombardia 2 nel settore industriale 20. 19. 18. 17. 16. 15. Puglia Umbria Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Veneto Piemonte 123

GRANDA E GREEN 124 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 26.Dimensione“green production”: classificaregionaleperindicatori Regioni Liguria Umbria Friuli-Venezia Giulia Toscana Valle d’Aosta Sardegna Basilicata Trentino-Alto Adige ITALIA Molise Marche Calabria Puglia Campania Lazio Sicilia Veneto Lombardia Emilia-Romagna Piemonte Abruzzo Emiss. CO nazionale (tab. 28). gionale ottenendo il15°postoconvalori nettamenteinferioriallamedia biologica, laregione sicolloca invecenellapartebassadellaclassifica re- l’ottavo postoconvalorisuperiori allamedianazionale. tuale di energia elettrica prodotta da fontirinnovabili, il Piemonte ottiene spesa inricerca esviluppodelleimprese (tab.27). al primopostotraleregioni italianeperquantoconcernelapercentuale di tro indicatorichecompongonoladimensione.IlPiemontesicollocainfatti Trentino-Alto Adige. posizionarsi alquartopostosuscalanazionaledopoUmbria, Toscana e t/Val.Agg. *100 In relazione allapercentuale diimprese chepraticano l’agricoltura Con riferimentoaipostiletto nelleaziendeagrituristicheeallapercen- Alla basediquestorisultatovisonoivaloriconseguitirispetto aiquat- Il 6.2.4 23,2 1,8 9,9 7,4 5,8 2,2 8,2 3,2 3,3 5,7 5,6 2,6 2,2 3,1 1,3 4,0 5,2 5,0 7,7 7,4 5,8 è il business orientato all’ambiente e vede il Piemonte green businessèilorientatoall’ambienteevedePiemonte 2 industria Green business Emiss. CO t/Val.Agg. *100 10,8 17,3 12,2 10,1 10,4 10,5 10,9 7,1 7,0 8,4 8,9 9,2 8,6 9,8 9,9 9,1 9,4 7,5 6,9 9,6 7,1 2 trasporti Prodotti fertilizzanti kg/M€ 713,4 628,1 251,7 210,0 402,7 150,7 466,6 693,4 747,7 132,2 810,2 213,3 261,6 228,3 755,5 765,8 628,0 705,6 201,3 26,6 0,4 Distribuz. prodotti fitosanitari 1.687,2 4.639,1 1.618,7 1.574,7 1.665,5 1.873,3 2.786,7 1.624,5 1.534,9 3.640,2 2.262,1 1.887,3 5.062,9 4.200,5 1.344,4 3.297,3 4.019,8 3.709,6 kg/M€ 208,1 403,0 933,4 Tabella 28.Dimensione"green business":classificaregionaleperindicatori Tabella 27.Dimensione“green: classificaregionale business” Regioni Trentino-Alto Adige Basilicata Sardegna Valle d’Aosta Toscana Friuli-Venezia Giulia Umbria Liguria Calabria Marche Molise Abruzzo Piemonte Emilia-Romagna Lombardia Veneto Sicilia Lazio Campania Puglia ITALIA 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Calabria Basilicata Valle d’Aosta Piemonte Trentino-Alto Adige Toscana Umbria az. agrituristiche pl agri/pltot Posti letto 10,7 25,5 6,5 8,0 3,7 0,9 2,4 2,7 3,4 7,7 8,3 4,8 5,0 1,8 2,4 1,6 5,3 2,2 3,1 3,1 4,6 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. Liguria Lombardia Emilia-Romagna Abruzzo Sicilia Lazio Marche Agricoltura biologica 10,2 12,6 18,3 11,1 16,3 13,1 10,8 2,6 9,9 3,5 1,6 9,5 7,9 1,7 7,1 3,1 7,2 1,6 1,9 4,2 8,6 % da fontirinnovabili Energia elettrica 100,0 91,9 53,0 14,8 40,6 21,9 55,3 29,2 20,6 29,3 38,9 31,0 11,2 27,8 36,3 10,7 12,3 25,7 10,4 25,5 20. 19. 18. 17. 16. 15. 3,4 % Molise Sardegna Puglia Campania Friuli-Venezia Giulia Veneto Spesa impreseperR&S % PIL 0,7 0,2 0,1 0,5 0,5 0,8 0,2 0,7 0,0 0,3 0,1 0,4 1,4 0,9 0,9 0,7 0,2 0,6 0,5 0,2 0,7 125

GRANDA E GREEN 126 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 29.Dimensione“comportamentipersonali”:classificaregionale 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Marche Sicilia Veneto Puglia Sardegna Trentino-Alto Adige Campania sioni CO labria edopoleMarche (tab.29). ge elaSardegna. IlPiemontesiposizionaall’ottavopostoprimadellaCa- ottengono leperformancemigliorisonolaCampania,ilTrentino-Alto Adi- ge (57,8%),ilVeneto (57,5%)eilFriuli-Venezia Giulia(49,9%)(tab.30). parte alta della classifica, al quarto posto (49,8%) dopo il Trentino-Alto Adi per la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani si colloca nella con un valore leggermentesuperiore allamedia nazionale (7,5%), mentre Piemonte, conl’8%,siposizionaall’ottavopostonellaclassifica regionale tivamente alnonoesedicesimoposto. capite. ConriferimentoaquestidueindicatoriilPiemontesicollocarispet- Le regioni delSudsidistinguonosiaperilminore impattonelleemis- Rispetto alladimensione“comportamentipersonali”,leregioni che 6.2.5 Comportamentipersonali Per quantoconcerneirisultatirelativamente allamobilitàalternativa,il 2 nel settore civile (da riscaldamento), sia rispetto ai consumi pro 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. Toscana Abruzzo Basilicata Friuli-Venezia Giulia Liguria Calabria Piemonte 20. 19. 18. 17. 16. 15. Valle d’Aosta Lazio Umbria Molise Lombardia Emilia-Romagna - lavoro), convalorisempre inferiori allamedianazionale(tab.32). di personechedichiaraimpiegare finoa15minuti negli spostamenticasa- percentuale diodorisgradevoli,ilsuperamentodeilimitiPM gli indicatori(16°perlapercentuale diinquinamento dell’ariae17°perla (tab. 31). Le regioni cheeccellonosonoinvecelaValle d’Aosta,leMarche eilMolise alla classifica regionale (17°posto)primadiLazio,Lombardia eCampania. Tabella 30.Dimensione“comportamentipersonali”:classificaregionaleperindicatori Tabella 31.Dimensione“greenlife”:classifica regionale Regioni Trentino-Alto Adige Toscana Valle d’Aosta Sardegna Basilicata Friuli-Venezia Giulia Umbria Liguria Marche Calabria Molise Abruzzo Piemonte Emilia-Romagna Lombardia Veneto Sicilia Lazio ITALIA Puglia Campania 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Il Piemonte si colloca nella parte bassa delle graduatorie di tutti e quattro Il Piemontesicollocanellapartebassadellegraduatoriedi tuttiequattro Nell’ambito delladimensionegreenlife,ilPiemontesicollocainfondo 6.2.6 Basilicata Abruzzo Trentino-Alto Adige Sardegna Molise Marche Valle d’Aosta Green life Emiss. CO t/ab. *1000 2,5 2,4 6,4 0,8 2,4 1,8 2,6 1,5 1,7 1,0 2,7 1,1 1,7 2,0 2,1 1,8 0,6 1,4 1,5 0,8 0,6 2 civile 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. Sicilia Toscana Puglia Liguria Calabria Umbria Friuli-Venezia Giulia Pers. alavoro piedi+bici 12,8 10,0 10,4 8,1 6,3 7,8 6,8 4,7 8,5 8,8 5,5 7,2 6,0 8,0 7,8 7,1 8,0 7,0 3,7 7,5 9,4 % Raccolta differenziata 10 di rifiutiurbani% e il numero eilnumero 57,8 39,1 35,2 42,5 11,3 49,9 30,4 24,4 29,7 12,4 10,3 24,0 49,8 45,6 47,8 57,5 15,1 29,3 33,6 14,0 7,3 20. 19. 18. 17. 16. 15. Campania Lombardia Lazio Piemonte Veneto Emilia-Romagna Consumi procapite € /persona 1.3640,3 14.737,5 13.284,2 14.648,0 13.380,6 13.366,4 12.351,4 11.348,4 11.370,0 14.637,3 15.452,8 15.176,5 14.319,1 12.506,9 12.266,3 9.272,6 8.913,3 8.378,7 8.005,8 8.296,3 8.930,8 127

GRANDA E GREEN 128 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 32.Dimensione“green: classificaregionaleperindicatori life” Trentino-Alto Adige Regioni Basilicata Sardegna Valle d’Aosta Toscana Friuli-Venezia Giulia Umbria Liguria Calabria Marche Molise Abruzzo Piemonte Emilia-Romagna Lombardia Veneto Sicilia Lazio Campania Puglia ITALIA livello provinciale (tab.33). individuati nuoviindicatorichehannosostituitoquellinon piùdisponibilia avere cinque indicatori per ogni dimensione considerata. Inoltre, sono stati gionale conl’accorpamentodelledimensioni,daseiatre, inmodotaleda cessaria laparzialerimodulazionedelcruscottodellagreeneconomy re Inquinam. aria La ridottadisponibilità di datiinerenti la scalaprovinciale hareso ne- 6.3 28,8 26,0 16,0 19,1 29,6 25,9 22,0 25,7 21,9 24,7 17,3 21,2 38,0 39,2 49,2 34,6 35,7 45,1 44,6 33,1 36,8 % Indice IRESdellagreeneconomyprovincia diCuneo Odori sgradevoli 12,3 13,0 13,6 14,2 15,4 13,0 14,0 15,0 11,1 11,6 19,6 18,7 20,9 20,2 18,5 18,8 32,9 19,2 19,0 9,4 8,5 % Superam. limitePM 14,0 22,2 19,0 43,4 26,8 60,0 18,7 37,7 69,3 22,0 32,3 78,3 58,9 81,4 81,7 63,1 47,2 96,6 25,0 54,1 4,5 n. 10 Tempo casa-lavoro 5,5 2,4 4,4 6,8 4,0 4,4 4,7 2,1 3,8 8,8 3,2 3,7 2,1 3,0 1,9 3,8 3,8 0,9 2,2 5,1 2,5 % - • • • • • • • Tabella 33.Cruscottodellagreeneconomyprovinciale individuare nuovemodalitàdimisurazione). * Indicatoridelcruscottodellagreen economyregionale(inalcunicasièstatonecessario • • personali eGreen Life Comportamenti e Green Production Politiche eDotazioni Dimensione Business inquinamento rinnovabili edenergia totalenetta; energia elettricadafontirinnovabili:rapportotra dafonti fitosanitari elasuperficieagricolautilizzata(SAU); distribuzione prodottifitosanitari:rapportotralaquantitàdi la superficieagricolautilizzata(SAU); prodotti fertilizzanti:rapportotralaquantitàdi fertilizzantie consumo disuolo:rapportotralasuperficeartificialeetotale; e totaledeicorsiprofessionali; corsi professionaligreen: rapportotracorsiprofessionali definitigreen certificato ISO14100conilnumero diimprese attive; imprese certificateISO14001:rapportodelnumero diimprese con In particolare: BOX 4.Nuoviindicatoriascalaprovinciale quelle chedichiarano diimpiegare piùdi 30minutiperlospostamento. percentuale dipersonechedichiarano impiegare menodi15 minuti e di casaperandare al lavoro. L’indicatore è ottenuto dalrapportotrala monte annualmenterilevail tempo impiegatodallepersonecheescono tempo casa-lavoro rare problematico il rumore, nellazonaincuivive; nualmente rilevala percentuale delle persone che dichiara di conside - rumore: l'indagineClimad’opinionecondottadall’IRESPiemontean - considerare problematico l’inquinamento,nella zonaincuivive; monte annualmenterilevalapercentuale dellepersonechedichiaradi : l'indagine Clima d’opinione Tempo casa-lavoro* Superamento limitePM Rumore Inquinamento Raccolta differenziata dirifiutiurbani* Energia elettricadafontirinnovabili* Agricoltura biologica* Posti lettoaziendeagrituristiche* Distribuzione prodotti fitosanitari* Prodotti fertilizzanti* Biocapacità* Consumo disuolo* Corsi professionali green Densità pisteciclabili Imprese certificateISO14001 Indicatore : l'indagine Clima d’opinione 10 * condotta dall’IRES Pie condotta dall’IRES Pie [negativo] Segno [negativo] [negativo] [negativo] [negativo] [negativo] Misura % n. % % % % ha bio/SAU% pl agri/pltot kg/ 100haSAU kg/ha SAU gha pro capite % % Km/Kmq*100 impr.att certif. *1.000 - -

2013 IRES 2009 ISTAT Anno eFonte 2013 IRES 2013 IRES 2009 2010 ISTAT-Terna 2011 CSI-ISTAT 2010 ISTAT 2010 ARPA-ISTAT 2009 ARPA-ISTAT 2006 IRES 2008 CSI 2011 IRES-Sisform 2009 ISTAT 2011 InfoC/ARPA ISPRA 129

GRANDA E GREEN 130 Q 21 • GIUGNO 2014 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Figura 56.Cruscottodellagreen economyinPiemonte:laclassificaPiemontese Provincia diTorino. Provincia diNovara; Provincia diAsti; Provincia diAlessandria; Provincia diVercelli; Provincia diCuneo; Provincia diBiella; Provincia delVerbano-Cusio-Ossola; simile perletre dimensioni(tab.34). medio complessivodiposizionamentonellagraduatoria provinciale molto all’accessibilità eadalcunicomportamentiproduttivi, conunpunteggio e allaqualità dellavita.Si colloca, invece,infondoallaclassificarispetto catori relativi alcapitalenaturalepresente, aicomportamenti individuali provincia diCuneoottienerisultati eccellentiinrelazione adalcuniindi- concerne laqualitàdellavitamaancheinrelazione allagreeneconomy. mente alto rispetto alle altre province piemontesi non solo per quanto piemontese siottienelaseguentegraduatoria(fig.56): Nello specifico, analizzando le singole dimensioni, si osserva che la La provincia diCuneoottieneunpunteggiocomplessivoparticolar Applicando ilcruscottodellagreeneconomyalcontestoprovinciale - Cuneo sicollocaalquintopostotraleprovince piemontesi(fig.57): nelle 15dimensionigreen economy Tabella 34.Posizioneinclassificadelleprovincepiemontesi 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Figura 57.Dimensione“politicheedotazioni”:classificaprovinciale Dimensione Con riferimentoalladimensione“politicheedotazioni”,laprovincia di 6.3.1 Provincia diAsti. Provincia diNovara; Provincia diBiella; Provincia diCuneo; Provincia diTorino; Provincia diAlessandria; Provincia diVercelli; Provincia delVerbano-Cusio-Ossola; Comportamenti Green production Politiche personali e business e dotazioni Politiche edotazioni e green life

Raccolta differenziata dirifiutiurbani Prodotti fertilizzanti Certificazioni ISO14001 Inquinamento Distribuzione prodotti fitosanitari Densità pisteciclabili Tempo casa-lavoro Rumore Posti lettoaz.agrituristiche Corsi professionali green Superamento limitePM Agricoltura biologica Consumo disuolo Energia elettricadafontirinnovabili Biocapacità 10 AL 7 6 3 7 7 6 7 3 3 2 2 4 4 5 4 AT 3 3 8 6 3 8 8 2 4 1 8 6 5 2 5 BI 4 2 7 4 4 2 6 1 1 4 4 2 7 3 6 CN 6 4 6 2 1 7 4 7 6 3 7 3 3 4 2 NO 1 7 5 5 6 5 5 4 5 7 6 5 8 7 7 TO 5 5 2 8 8 3 1 8 8 6 3 8 6 6 8 VCO 2 1 1 1 2 1 2 6 7 8 1 7 1 1 3 VC 8 8 4 3 5 4 3 5 2 5 5 1 2 8 1 131

GRANDA E GREEN 132 Q 21 • GIUGNO 2014 Biocapacità (ghapro capite) Figura 58.Dimensione“politicheedotazioni”:biocapacitàconsumodisuoloinPiemonte 3,8 VC CN 3,6 VCO 3,1 AL 2,9 gliori risultati rispetto alla biocapacità biocapacita-solo.htm). terno della regione in esame ( la quantificazione dellasuperficiedeiterreni ecologicamente produttivi chesono presenti all’in- 67 Labiocapacitàèl’insiemedeiservizi ecologicierogati dagliecosistemilocali,stimataattraverso in evoluzioneepotrebbe subire oscillazionisignificative neiprossimi anni. vedono l’implementazioneditalepatrimonio.Questo dato, pertanto,è transfrontalieri sviluppatinegliultimiannieincorsodiattuazionechepre- una fase di espansione nel cuneese anche grazie a una serie di progetti (quarto postocon30,9km/kmq*100).Ilsettore cicloturisticostavivendo il 2,5%(tab.35). senza dicorsiprofessionali green, bassa dellaclassificaprovinciale, in particolare perquantoriguarda lapre - di pianura(fig.58). vede unacomponentemontanasignificativaezonaestesacollinare e Verbano-Cusio-Ossola elaprovincia diVercelli). sto dopoilvercellese) ealconsumodisuolo(5,4%,terzopostodopoil AT 2,4 Considerando i singoli indicatori, la provincia di Cuneo ottiene i mi- Una precisazione vafattainrelazione alladensitàdipisteciclabili Gli altritre indicatoricollocanolaprovincia diCuneo nellazonamedio- Su questorisultatoincidefortementelaconformazioneterritorialeche 1,4 BI NO 1,3 TO 0,9 http://www.iris-sostenibilita.net/iris/sostenibilita/06c-approf02- Consumo disuolo(%) VCO 3,9 che vedeilcuneesealsettimopostocon VC 5 67 (3,6 gha pro capite, secondo po- CN 5,4 AL 6,9 8,4 AT TO 9,1 10,5 BI 12,5 NO Tabella 35.Dimensione“politicheedotazioni”:classificaprovincialeperindicatori Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Piemonte delle aziendeagricole(fig.59). complesso, siaunostrumentoperdiversificare eampliare leopportunità e promozione, afinituristici,delle proprie risorseedelterritorionelsuo individuato nell’offerta agrituristicasiaun’opportunitàdivalorizzazione posti lettiagrituristicisultotalediletto.Negliultimianniilcuneeseha di 10,4edèseguitoconnettadistanzadallaprovincia diBiellacheha3,9 agrituristici sultotaledeipostiletto)el’alessandrino(14,3)conunvalore turistiche, ilcuneesesicollocadopolaprovincia diAsti(25,7postiletto casi siposizionaalterzoposto. agrituristiche e l’indicatore relativo all’agricoltura biologica. In entrambi i dalla provincia diCuneointeressa ilnumero dipostilettonelleaziende il migliorposizionamentorispettoallealtre province piemontesiottenuto posti lettodelleaziendeagrituristicheinPiemonte Figura 59.Dimensione“greenproductionegreenbusiness”: Posti lettoaziendeagrituristiche(plagri/pitot) 25,7 AT In particolare, per quanto concerne i posti letto nelle aziende agri- Con riferimentoalladimensione “greenproductionebusiness”, 6.3.2 Green production egreen business 14,3 AL Certificazioni ISO 14001 n/n *1000 10,4 CN 3,5 2,0 2,3 2,5 2,8 3,9 5,5 3,4 3,4 3,9 BI km /kmq*100 Densità piste ciclabili 11,8 30,9 21,4 91,8 51,8 44,8 29,5 6,4 3,2 VC 2,5 Corsi professionali TO 2,3 green 5,1 1,0 3,9 2,5 2,6 4,0 5,3 3,6 3,8 NO % 1,7 VCO 0,6 di suolo% Consumo 10,5 12,5 6,9 8,4 5,4 9,1 3,9 5,0 7,2 gha pro capite Biocapacità 2,9 2,4 1,4 3,6 1,3 0,9 3,1 3,8 1,8 133

GRANDA E GREEN 134 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 36.Dimensione“greenbusinessegreenproduction”:classificaprovincialeperindicatori Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Piemonte fonti rinnovabili(37,8%)(tab.36). fertilizzanti (115,21kg/haSAU)elapercentuale dienergia elettricada segue ilvercellese (3,9%)eilbiellese(3,2%)con2,9%(fig.60). agricoltura biologicainPiemonte Figura 60.Dimensione“green production egreen”: business Agricoltura biologica(%) fertilizzanti kg/ha SAU 3,9 VC Risultano inoltre interessanti la quartaposizioneperusodiprodotti Per quantoattieneinvecel’agricolturabiologica,laprovincia diCuneo Prodotti 251,37 115,21 324,41 245,74 654,39 234,58 93,03 64,40 2,11 3,2 BI kg/ 100haSAU fitosanitari Distribuz. prodotti 1031,2 1778,3 1493,6 1027,5 1099,9 173,7 835,3 908,5 27,4 CN 2,9 az. agrituristiche AL 2,2 pl agri/pltot Posti letto 14,3 25,7 10,4 3,9 1,7 2,3 0,6 2,5 5,1 NO 1,7 Agricoltura biologica 1,3 AT 2,2 1,3 3,2 2,9 1,7 0,6 1,3 3,9 2,1 % VCO 1,3 Energia elettrica rinnovabili da fonti TO 22,9 66,7 54,7 37,8 13,0 21,4 97,1 31,3 0,6 7,8 % “green businesseproduction”(fig.61). quarto posto tra le province piemontesi per quanto riguarda la dimensione 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. classifica provinciale Figura 61.Dimensione“green production egreen”: business La letturaintegratadiquestiindicatoricollocalaprovincia diCuneoal Provincia diNovara. Provincia diTorino; Provincia diVercelli; Provincia diAlessandria; Provincia diCuneo; Provincia diAsti; Provincia delVerbano-Cusio-Ossola; Provincia diBiella; 135

GRANDA E GREEN 136 Q 21 • GIUGNO 2014 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Figura 62.Dimensione“comportamentipersonaliegreen life”:classificaprovinciale Provincia diTorino. Provincia diAlessandria; Provincia diVercelli; Provincia diNovara; Provincia diCuneo; Provincia diAsti; Provincia delVerbano-Cusio-Ossola; Provincia diBiella; superamenti diPM centuale diinquinamento(primopostoconil4,5%)e minornumero di per quanto riguarda il basso impatto ambientale, ovvero la scarsa per ottiene ilposizionamentomigliore rispettoallealtre province piemontesi neo sicollocaalquartopostotraleprovince piemontesi (fig.62): per quelladei“comportamentipersonaliegreenlife”laprovincia diCu - superamento limitePM Figura 63.Dimensione“comportamentipersonaliegreen life”: VCO 28 Tra gliindicatori della dimensione considerata, la provincia di Cuneo Come perladimensione“greenproductionebusiness”,anche 6.3.3 Comportamenti personaliegreen life CN 36 10 (secondopostocon36giornate)(fig.63;tab.37). 10 VC 50 BI 77 NO 84 117 AT 125 AL TO 158 - • zione nelleposizionedellesingole componentidelcruscotto.Inparticolare: denziato inprecedenza, maancheinrelazione allagreeneconomy . piemontesi nonsoloperquanto concernelaqualitàdellavita,comeevi- terza posizione,conunpunteggiomedio-altorispetto alle altre province sioni diCO essere intraprese permigliorare l’ambiente:infatti,ilPiemonteregistra emis- parte altadellaclassificaperlaraccoltadifferenziata. viduali siregistrano segnalipositivi,inparticolare laregione sicollocanella tra le regioni italiane in ricerca esviluppo. Anche per i comportamenti indi tale innovativoeformativosononecessarimiglioramenti. Èalprimoposto politiche pubbliche,mentre perquantoconcerneleazionirelative alcapi- del Piemonteèassaidiversificata. della classificanazionale.All’internodiciascunadimensionelaposizione la nostraregione occupala13°posizione,collocandosinellapartecentrale classifica provincialeperindicatori Tabella 37.Dimensione“comportamentipersonaliegreen”: life Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Piemonte disponibilità di capitalenaturale(biocapacità), maanchelapresenza provincia Granda si colloca al 5° posto. Viene riconfermata la grande per quanto riguarda la dimensione delle politiche e delle dotazioni, la Tuttavia, quandosiscendeneiparticolariemerge unacertadifferenzia- A unraffronto provinciale, ilcuneese ottienecomplessivamentela Quanto èverde laprovincia diCuneo? Gli indicatoripresi inesamecidicono,inoltre, cheazionidevonoancora Il Piemontesicollocainbuoneposizionirispettoalladimensionedelle In baseall’indicedellagreeneconomyelaboratodall’IRESPiemonte, Quanto èverde ilPiemonte? In sintesi 2 troppo altee“sfora”ilimitidiPM di rifiutiurbani differenziata Raccolta 48,2 57,4 52,9 48,4 63,1 50,0 62,6 31,0 51,2 % Inquinamento 35,7 34,6 24,7 33,1 16,0 11,9 38,0 28,8 36,8 % 10 piùdellealtre regioni. Rumore 32,9 5,8 6,6 3,9 8,9 9,3 9,6 % 8 5 Superamento limite PM - 125 117 158 675 gg 77 36 84 28 50 10 casa-lavoro Tempo 13,2 16,0 17,8 4,5 7,5 3,3 5,9 7,2 4,8 % 137

GRANDA E GREEN 138 Q 21 • GIUGNO 2014 • • raccolta delleprovince delnord dellaregione. migliorare neltempo,maresta comunquedistantedallepercentuali di renziata che,comeabbiamogiàvistoneicapitoliprecedenti, tendea tempo dedicatoaiflussigiornaliericasa-lavoro sianellaraccoltadiffe- con buonecollocazioninellaqualitàambientaleealcunecriticitàsianel duali, ilterritoriocuneeseraggiungeposizionimediane(4°posizione) anche nelladimensionedellagreenlifeedeicomportamentiindivi- produzioni estensiveemenocaratterizzatedallaqualitàproduttiva; produzione diqualitàintensivae,dall’altra,lapianuraorganizzata su la collina e, in misura più marginale, la montagna orientate verso la che dannoilquadro diunterritoriodicotomicochevede,daunaparte, zione diprodotti chimici(fitosanitariefertilizzanti)perl’agricoltura, rinnovabili. Problemi giàcitatiinprecedenza emergono nelladistribu- buona dotazionediinfrastrutture perlaproduzione elettricadafonti in aziendeagrituristiche),nelladiffusione dell’agricolturabioenella senza turistica(turismoterritorialemisuratodall’offerta deipostiletto loca alla4°posizioneedesprimeelementichiaridiforzanellapre- nella dimensionedelgreenbusinesseproduction,Cuneosicol- lo stockdelconsumosuolo; della provincia tendeasottostimare (loabbiamovistonelcapitolo4) tivazione dicorsiprofessionali green,mentre l’estensioneterritoriale la mobilitàsostenibile(pisteciclabili).Restacriticapresenza el’at- di aziendecertificateeunabuonadotazionedelleinfrastrutture per peo disvilupporegionale di programmazione 2007-2013, l’interventoinPiemontedelFondoeuro- lo sviluppo delle attività produttive previsti dalla legge regionale n. 34/2004. (POR), ilProgramma disvilupporurale2007-2013(PRS)egliinterventiper e offerte aisoggettilocali:ilProgramma operativoregionale 2007-2013 in particolare, che rappresentano i più importanti per le risorse impiegate diventare unarisorsaterritorialepermanente.L’analisi vertesutre strumenti di unpatrimonioconoscitivoematerialeche,inmaniera incrementale, può opportunità inquestospecificoambitoe,dall’altro, sullapresenza omeno l’accento, da unlato,sulla capacità e la volontà deisoggetti locali di cogliere capitoli precedenti, conunadimensione“soggettivaedinamica”chepone e quantitativodellagreeneconomyprovincia diCuneodescrittonei bandi promossi suquestiassi,consentediarricchire ilquadro qualitativo sfera dellagreeneconomy.L’analisi deidati,relativi allapartecipazioneai re esostenere la realizzazione diidee, progetti eprocessi riconducibili alla assi emisure orientateallosvilupposostenibileefinalizzateapromuove- ate unaseriediopportunitàperiterritorilocali,attraversolapromozione di locali divalorizzare leproprie risorseepotenzialità. in relazione allacapacitàdicogliere opportunitàeallavolontàdeisoggetti colare, ci si concentrerà su due aspetti dell’attivazione dei soggetti locali posta sullacomponentepiùsoggettivaeproattiva delterritorio.Inparti- benchmark conaltricontestiterritoriali. province piemontesi, equantificandospecificiaspettiinuna relazione di do l’attenzionesulsuoposizionamentonelle classifiche nazionalietrale provincia diCuneodalpuntovistadellagreeneconomy, focalizzan- e Occupazione”. dei soggettidellaprovincia diCuneo 7. Lagreeneconomyel’attivazione 69 Approvato dallaCommissione europea con DecisioneC(2007)3809del2agosto 2007. 68 http://www.regione.piemonte.it/industria/por/ 7.1.1 Nell’ambito dellaprogrammazione europea 2007-2013sonostatecre- 7.1 In questocapitolo,cosìcomenelsuccessivo,l’attenzionevieneinvece Nei capitoliprecedenti sièfornitaunafotografia“oggettiva”della Il PORFESR2007-2013 La capacitàdicogliere leopportunità Programma operativoregionale 2007-2013 69 perquantoattienel’obiettivo “Competitività 68 èlostrumentocheharegolato, nellafase 139

GRANDA E GREEN 140 Q 21 • GIUGNO 2014 specifico (tab.38): di obiettivi operativi riconducibili alla sfera della Regione Piemonteèstatopariad €426.119.322,00. • • • • organizzate inquattro assispecifici: con standard divitapiùelevati. quindi lecapacitàdiinnovare eagevolandol’aggancioallearee europee biamenti indottidall’interdipendenza deisistemieconomici,potenziando luppare lecapacitàdiadattamentodelsistemaregionale airepentini cam- politiche nazionalieregionali perlosviluppo. gico nazionale(QRSN),lastrategiadiLisbona,ilConsiglioGöteborg ele coerenza congliOrientamenticomunitari,ilQuadro diriferimentostrate- disposizione dall’Unione Europea. a per ilmonitoraggio finanziario,procedurale efisico dei progetti finanziati inItaliaconifondimessi monte (maggio2013),rielaboratidall’IRES Piemonteperlaricerca. MonitWeb èilsistema informatico 70 Idatipresentati inquestoparagrafo sonotrattidaMonitweb–PORFERS2007/2013RegionePie- Analizzando neldettaglioivariassi Il contributodelFondoeuropeo disvilupporegionale alPORdella e implementazionedelProgramma edelleiniziativecorrelate. miglioramento neilivellidiefficienzadelprocesso diprogrammazione struttura tecnico-amministrativadellaRegione,alfinedigarantire un Asse IV–Assistenzatecnica:sviluppare un’attivitàdiassistenzaperla nerazione dellearee degradate; urbane attraversol’inclusionesociale,losviluppoeconomicoelarige- tività imprenditoriali a essa connesse, e la riqualificazione delle aree valorizzazione delpatrimonioambientale,storico,culturale,eleat- Asse III–Riqualificazioneterritoriale:promuovere l’integrazionetra una maggiore efficienzanell’utilizzo dellerisorsenaturali; sostenibilità dilungoterminedellacrescita economicaperseguendo Asse II–Ecosostenibilitàedefficienzaenergetica:promuovere l’eco- in campoambientaleeallosviluppodellasocietàdell’informazione; nologie, ancheinriferimentoatematichedifrontiera, alleinnovazioni di produrre ricerca einnovazione,diassorbire etrasferire nuovetec- tività delsistemaregionale attraversol’incremento dellasuacapacità Asse I–Innovazioneetransizioneproduttiva:rafforzare lacompeti- L’obiettivo generale è declinato a sua volta in tre priorità strategiche L’obiettivo generaleperseguitodalPORFESR2007-2013èstatosvi- La strategiadiinterventoperseguitadallaRegioneèstataelaboratain 70 èpossibileindividuare unaserie green economy e, nello Superamento limitePM sono stati oggetto di specifici bandi, che hanno costituito la fonte Tabella 38.ObiettividelPORFESR2007-2013 lutamente generali). non sarebbe difficili ericondurliaunasferapiuttosto cheaun’altra,mentre altrititoli soloasso- alla tra idatidisponibilisoloiltitolodelprogetto sirischierebbe dinon includere tuttiiprogetti legati imprese” perché rientranoinquestacategoriaancheprogetti diinnovazionenongreeneavendo 71 Dallafotografiaseguentesono esclusi idati relativi l’obiettivo“I.1.3–Innovazione epiccole • Figura 64.PORFESR2007-2013:progettidigreen economyfinanziati hanno, permotividiversi,rinunciatoalcontributoammesso(fig.64). POR FESR2007-2013sonostaticomplessivamente562,ma46beneficiari aspetti piùpropriamente economici. in relazione aidiversiobiettivi,latipologiadeisoggettiproponenti egli l’accento sulnumero diprogetti presentati nellevarieprovince piemontesi verso cuidelineare lacapacitàdiattivazionedeisoggettilocali,ponendo III –Riqualificazioneterritoriale II –Sostenibilitàedefficienzaenergetica I –Innovazioneetransizioneproduttiva Asse N.progetti 218 green economypresentati (alcuni titolisonoparticolarmenteesplicitie/oprecisi epertanto TO Fatta eccezione per l’obiettivo “I.2.1 – Ecoinnovazione”, tutti gli altri I progetti riconducibiliallagreeneconomy finanziatinell’ambitodel 17 132 • CN Rinunciabeneficiari 13 10 (gg) 48 NO 4 42 AL 4 41 BI 3 III.2.1 –Riqualificazionedellearee dismesse II.1.3 –Efficienzaenergetica rinnovabileel’efficienzaenergetica II.1.2 –Benistrumentaliperl’energia II.1.1 –Produzione dienergie rinnovabili I.2.2 –Adozioneditecnologieambientali I.2.1 –Ecoinnovazione I.1.3 –InnovazioneePMI Obiettivo operativo 36 VC 1 AT 3 71 VCO attra- 1 141

GRANDA E GREEN 142 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 39.PORFESR2007-2013:progettifinanziatiperobiettivi III.2.1 –Riqualificazionedellearee dismesse II.1.3 –Efficienzaenergetica II.1.2 –Benistrumentaliperl’energia rinnovabileel’efficienzaenergetica IncentivazioniallarazionalizzazionedeiconsumienergeticiII.1.1/3 – eall’usodelleFER II.1.1 –Produzione dienergie rinnovabili I.2.2 –Adozioneditecnologieambientali Obiettivo operativo rino (3progetti) insiemeallaprovincia diAlessandria (1progetto) (fig.65). rispetto al quale, conun solo progetto, si posiziona dopo laprovincia di To- in relazione a tutti gli altri obiettivi, tranne che per quello “misto” II.1.1.3 del cuneese. vabili”, 112sonostatipresentati dasoggettidellaprovincia diTorino e74 energetica (II.1.3)(tab.39): della produzione dienergie rinnovabili (II.1.1)e,aseguire, dell’efficienza progetti finanziativedeunanettapreponderanza diprogetti nell’ambito 17 inprovincia diTorino, 13nelcuneesee4inprovincia diNovara. progetti finanziatimachehannovistolarinunciada partedeibeneficiari: provinciale. Questa graduatoria si conferma anche per quanto concerne i cia diNovara,checon48progetti ottieneilterzopostonellaclassifica posto dopoTorino (218progetti) einnettodistaccorispettoallaprovin- La provincia diCuneosicollocaalsecondopostodopoiltorineseanche Dei 315progetti dell’obiettivo“II.1.1–Produzione dienergie rinno- Entrando nelmeritodeisingoliobiettivioperativi,lasuddivisione La provincia diCuneosicolloca,con132progetti finanziati,alsecondo N. progetti finanziati 134 315 37 68 2 6 cola e1daun“altro enteprivato”(fig.66). “altro entepubblico”(Comuni),3 dagrandiimprese, 1daun’impresa agri- rinunciatari), 100sonostatipresentati dapiccoleemedieimprese, 27da “altri enti”(fondazioni,consorzi,ecc.). compone digrandeimprese (5),altro privato(3),2imprese agricoleedue zialmente Comuniel’agenziaperlacasa(induecasi)ilrestante 2% si (pari a95soggetti)sonocatalogaticome“altro pubblico”esonosostan- hanno ottenutoilfinanziamento)sonopiccoleemedieimprese; il17% • Figura 66.PORFESR2007-2013:soggettiproponentideiprogetti finanziati Figura 65.PORFESR2007-2013:progettifinanziatiperprovinciaeobiettivo 6 Alessandria 2 455 In provincia diCuneo,dei145progetti finanziati(compresi isoggetti Spostando l’attenzione sui proponenti, l’81% (pari a 455 soggetti che

Piccola/media 3 12 impresa I. 2.2 14 25 3 • 95 Asti

Altro 3 pubblico 26 15 • Biella 26 74 II 1.1 Grande 5 impresa 29 112 • Cuneo 9 24

Altro 3 2

privato • Novara II 1.1/3 1 2

Impresa 3

agricola • Torino 2 2 Altro ente • 3 Verbania II 1.2 8 1 22 • 1 Vercelli 6 10 9 II 1.3 37 4 54 6 8 III 2.1 2 143

GRANDA E GREEN 144 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 40.PORFESR2007-2013:distribuzioneprovincialedellerisorse Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Piemonte Alessandria (tab.40;fig.67). sia pernumero diprogetti, dopolaprovincia diTorino eprimadiquella di neo sicollocaalsecondoposto,siaperinvestimentocomplessivoammesso Monitweb dellaRegionePiemonte). bliche trasmesseaMonit)èdi754milioni286mila283,45euro (daidati contributo pubblicoconcesso(lasommadituttelefontifinanziariepub- descritti, èparia1miliardo 442milioni803mila292,22 euro, mentre il a Monit)inrelazioni agliobiettivioperativiriconducibili allagreeneconomy sivo ammesso (la somma delle fonti finanziarie pubbliche e private trasmesse realizzare e/osviluppare progettualità, emerge chel’investimentocomples- relazione alpeso economico e,quindi, alle risorse ricevute dai territori per 1.442.803.292,22 107.117.425,20 197.341.681,90 874.124.284,30 ammesso (euro) 51.961.390,25 61.822.659,66 75.932.526,96 20.124.462,38 54.378.861,57 Investimento Per quantoconcerneladistribuzionesulterritorio,provincia diCu- Analizzando i bandi riconducibili alle tematiche della Contributo pubblico 486.970.091,70 754.286.283,45 concesso (euro) 50.239.246,43 21.596.522,25 31.757.616,93 95.669.891,21 35.432.034,08 23.098.073,07 9.522.807,78 Rinunce beneficiari ammesso (euro) 10.436.469,00 10.405.539,50 12.929.465,90 42.803.702,10 1.900.210,95 3.357.995,00 3.365.430,00 investimento 357.210,00 51.381,75 in green economy in contributo pubblico Rinunce beneficiari concesso (euro) 20.238.331,33 3.721.801,50 1.077.453,45 1.059.547,77 7.033.905,98 1.943.986,87 5.131.635,76 270.000,00 0,00

1.000.000.000 mariva delBosco,, Verzuolo, Villafalletto, Villar SanCostanzo. Roccabruna, ,Saluzzo,SanMicheleMondovì, Savigliano,Som- , Diano d’Alba, , , Manta, Montà, , muni sonostatiinteressati da2progetti: BagnoloPiemonte,CastellettoStura, Comuni: Alba,Barge, Carrù,Farigliano,MaglianoAlpi,mentre ben20Co- progetti. Hannoquindibeneficiato dellerisorseditre progetti solocinque seguono alcunipiccoliComuni:Montanera,SalmoureScarnafigiconquattro sette progetti, Fossanoconsei,Borgo SanDalmazzoeMondovìconcinque; emerge inprimoluogo lapresenza deiComunimedio-grandi:Cuneocon Figura 67.PORFESR2007-2013:investimentiammessideiprogettifinanziati quadro_storico.pdf 73 energetico sostenibiledellaRegionePiemonte. 72 I dati sono stati messi a disposizione dalla Direzione innovazione, ricerca, università e sviluppo nazionale (PSN)perlosviluppo rurale. gramma rispettascrupolosamente lelineeimpostedalPianostrategico del settore agricoloeforestale edelterritorioruralepiemontese. IlPro- e cheèstatoimpostatoalivelloregionale, tenendocontodellecondizioni sviluppo. Sitrattadiuntestochenascedaspecifici regolamenti comunitari socio economicadelcontestorurale,traccialelineeguida perfavorirnelo programmazione perl’agricolturaregionale che,apartire daunanalisi 100.000.000 200.000.000 300.000.000 400.000.000 500.000.000 600.000.000 700.000.000 800.000.000 900.000.000 http://www.regione.piemonte.it/europa/psr/schede/dwd/generali_contesto/01_PSR_definiz_ Il Programma disvilupporurale,PSR 7.1.2 Dalla lettura“geografica”dellapartecipazioneall’internoprovincia, 0 Programma disvilupporurale2007-2013 TO CN AL 73 , èildocumentostrategicodi NO 72 BI VC AT VCO 145

GRANDA E GREEN 146 Tabella 41.PSR2007-2013:assieobiettividigreeneconomy Asse e forestale del settore agricolo della competitività Miglioramento Asse I: rurale dell’economia e diversificazione nelle zonerurali Qualità dellavita ASSE III: Q 21 • GIUGNO 2014 Obiettivi asse delle imprese edelleinfrastrutture e sull’ammodernamento generazionale elaformazione, incentivando ilricambio • e delsettore forestale dell’agricoltura • naturale e lavalorizzazionedelpatrimonio diversificazione dell’attivitàagricola vita, lafruizioneturistica, occupazionali, laqualitàdella • e sociale dal puntodivistaeconomico accumulato uncertosvantaggio montagna, chenelpassatohanno e allearee “marginali” della attenzione allearee dicollina nel suocomplesso,conparticolare • Intervenire sullerisorseumane, Sostenere lacompetitività Migliorare leopportunità Si rivolgealterritoriorurale che hannoottenutospecificifinanziamentisonostati(tab41): ta. Perilperiodo2007-2013lerisorsesonostatedicirca 1miliardo dieuro. sostenibilità, qualitàdellavitadellearee ruralieprogrammazione integra- risposto aobiettiviprecisi perilrilanciodelsettore agricolo:competitività, le qualiarticolateinazioniesottoazioni. sono statiapertiacominciare daaprile2008. Comitato svilupporuraledellaCommissioneeuropea. IprimibandidelPSR documento definitivoèstatoapprovato il28novembre 2007,dapartedel le eccellenzelocalieaffrontare erielaborare positivamentelecriticità.Il dal concettochesviluppoerilanciosiavvianodallacapacitàdivalorizzare la crescita, siasuipuntidiforzadelsistemaagricolo piemontese,apartire di contesto, che si è concentrata sia sui fattori di debolezza che frenano Gli assidelPSRmaggiormentelegatialtemadellagreeneconomye Nell’insieme, sonostatidefinitiquattro assidiintervento,chehanno Il PSRècompostoda31“misure” (tipologied’intervento),alcunedel- Il punto di partenzaper la stesura del PSRè stata un’accurataanalisi Misura l’innovazione e apromuovere il capitalefisico e sviluppare a ristrutturare 1.2 Misure intese rurale dell’economia la diversificazione 3.1 Misure per Obiettivi specificimisura prodotti agricolieforestali del valore aggiuntodei 123 -Accrescimento delle aziendeagricole 121 -Ammodernamento in attivitànonagricole 311 -Diversificazione impianto diaccumulodell’acqua. biogas, un progetto per impianto di trattamento liquami, un progetto per due progetti per impianti di digestione anaerobica per la produzione di effluenti zootecnici,seiprogetti perinterventiilrisparmioenergetico, ecc.), sette progetti per impianti per la valorizzazione agronomica degli sette progetti perimpiantididepurazione(acqua,effluentizootecnici, proposti: 20progetti perla produzione dienergia dafontirinnovabili, bili eilmiglioramentodelciclodiproduzione. Neldettaglio,sonostati mento delleaziende agricole: la produzione di energia dafontirinnova- siderato sipongonodueobiettiviprincipaliinrelazione all’ammoderna- linee diinterventoriconducibili alla greeneconomy lativi adiversesfaccettature deltemagreen.Analizzandonellospecificole 2007-2013 dellaRegionePiemontehadatoorigineanumerosi bandire- per ilnumero diprogetti finanziati montesi: dal2007al2011,infatti,ilcuneesesicollocaintestaallaclassifica partecipazione dellaprovincia diCuneorispettoalle altre province pie- • Figura 68.PSR2007-2013:misura121 provincia diriferimento. 75 Ilgraficonon tiene contodei25progetti periqualinonèspecificata, neidatidisponibile,la cibili aquestasferadiazione. di intervento/bandoprendendo in considerazionesoloquellecheesplicitavanoobiettiviricondu- 74 Perindividuare iprogetti greeneconomyèstatacondottaunapuntualeselezione nellelinee 2008 8 I 44progetti complessividellaprovincia diCuneo perilperiodocon- La misura Progetti 3 AL 5 • 2009 6 green economy:misura121PSR 9 121 – Ammodernamento delle aziende agricole • 3 AT 2010 3 6 • 2011 2 2 BI 4 3 75 11 (fig.68). 9 CN 13 11 7 5 NO 74 5 , siosservaun’ampia 4 9 6 TO 11 del PSR 4 4 VCO 2 2 1 6 0 VC 3 1 147

GRANDA E GREEN 148 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 42.PSR2008-2013:obiettivimisura123 degli inquinamenti al risparmioenergetico, allariduzione deiconsumiidricieallaprevenzione Investimenti sulfotovoltaicoconnessiallatuteladell’ambiente, per laproduzione dienergie rinnovabiliperautoconsumo Investimenti finalizzatiall’utilizzodeiprodotti agricolieforestali anche confinalitàenergetiche e sottoprodotti diprovenienza agroindustriale, Investimenti finalizzatial recupero eallosmaltimentodirifiuti alla riduzionedeiconsumiidricieprevenzione degliinquinamenti Investimenti connessiallatuteladell’ambiente,alrisparmioenergetico, Obiettivi energetico, riduzionedeiconsumiidricieprevenzione degliinquinanti. del 2011riguardante l’obiettivogeneraleditutelaambientale,risparmio ed èproprio un progetto della provincia di Cuneo. Si tratta di un progetto to deiprodottiagricolieforestali,soloperunoèindicatal’area geografica 2008-2013 nell’ambitodellamisura123-Accrescimentodelvaloreaggiun cibili aquestasfera diazione. di intervento/bando prendendo inconsiderazione solo quellecheesplicitavanoobiettivi ricondu- 76 Perindividuare iprogetti greeneconomyèstatacondottaunapuntualeselezione nellelinee Gli altri12progetti sipongonoiseguenti obiettivi(tab.42): Dei 13progetti riconducibiliallagreeneconomy Progetti green economy:misura123PSR 76 finanziati nel periodo finanziatinelperiodo N. progettieanno 1 nel2011 1 nel2010 1 nel2009 1 nel2008 1 nel2008 1 nel2010 1 nel2009 1 nel2008 1 nel2011 1 nel2010 1 nel2009 1 nel2008 la provincia chesicollocaalprimopostopernumero diprogetti (fig.69). progetti agricole, tra il 2008 e il 2011 sono stati finanziati complessivamente 156 Figura 69.PSR2007-2013:misura311 • • • • • I 156progetti greeneconomyafferiscono aiseguentiambiti: Per quantoconcernelamisura311–Diversificazionedelleattività Progetti risparmio energetico ediproduzione dienergia dafontirinnovabili; locali persomministrazione pasti,compresi eventualiinvestimentidi 17 progetti, dicuitre inprovincia diCuneo,perlaristrutturazione fotovoltaici; duzione di energia da fontirinnovabili e, inparticolare, pannellisolari 20 progetti, dicuitre in provincia d'Cuneo, perinvestimentidi pro - gia dafontirinnovabili; eventuali investimentidirisparmioenergetico ediproduzione diener locali perospitalitàe/osomministrazionesulpostodipasti, compresi 21 progetti, dicuiquattro inprovincia diCuneo,perilriattamento energetico ediproduzione dienergia dafontirinnovabili; ne dilocaliperospitalità,compresi eventualiinvestimentidirisparmio 26 progetti, dicuiquattro in provincia diCuneo,perlaristrutturazio- gia dafontirinnovabili; eventuali investimentidirisparmioenergetico ediproduzione diener locali perospitalitàe/osomministrazionesulpostodipasti,compresi 27 progetti, di cui quattro in provincia di Cuneo, per la ristrutturazione VCO NO TO CN VC green economy (di cui 9 senza riferimento territoriale) e Cuneo è AL AT BI green economy:misura311PSR - - 149

GRANDA E GREEN 150 Q 21 • GIUGNO 2014 alessandrino ebiellese(fig. 70). stante 33%suddivisotrale altre province e,inparticolare, travercellese, alla provincia di Novara, 1.286.525 euro al torinese (pari al 20%) e il re 6.413.270,15 euro, dicui 3.037.756,15(parial47%deltotale)destinati sette damedieimprese. Verbano-Cusio-Ossola chenonhaprogetti suquestamisura. cuneese enelvercellese eunonelle altre province, fattaeccezione peril provincia diTorino, quattro nellaprovincia diNovara,duenelbiellese, comprendono complessivamente18progetti presentati: seilocalizzati in formazione edellacomunicazione,conscadenzaal31dicembre 2009, ne, lasicurezzaneiluoghidilavoro,l’adozionedelle tecnologie dell’in- sostegno diprogettiedinvestimentiperl’innovazionee l’eco-innovazio- dell’ambiente”. in relazione aidatidisponibili)èlamisuraRI.3dell’AsseI,lineaB“tutela giormente interessante conriferimentoaltemadellagreeneconomy(e gramma 2011-2015. Per entrambii programmi la misura che risulta mag- risorse finanziarie. strumenti da attivare nel periodo di riferimento e quantifichi le relative regionale adottiunProgramma pluriennaled’interventocheindichigli mento dei consumi energetici. A tale scopo la legge prevede che la giunta dell’occupazione inunaprospettiva disvilupposostenibileeconteni- l’incremento dellacompetitivitàeperlacrescita delsistemaproduttivo e Regione perlosviluppoelaqualificazionedelleattivitàproduttive, per regionali dicuialtitoloV-parteIIdellaCostituzione,gliinterventi plinare, inconformitàallanormativaeuropea eneilimitidelleattribuzioni 77 http://www.regione.piemonte.it/industria/leggi/lr342004.htm • • • Il valore complessivodegli investimentideiprogetti presentati èparia Dei 18progetti, 11sonostatipresentati dapiccole imprese eirestanti I datirelativi albandoAgevolazioniperlepiccoleemedieimpresea La RegionePiemonteharedatto unProgramma 2008-2010eunPro- L’obiettivo perseguitodallaleggeregionale 7.1.3 di risparmio energetico e diproduzione dienergia da fontirinnovabili. bricati perricreazione, sport,cultura,compresi eventualiinvestimenti 14 progetti, dicuidueinprovincia diCuneo,perlacostruzionefab- di risparmioenergetico ediproduzione dienergia dafontirinnovabili; fabbricati perricreazione, sport,cultura,compresi eventualiinvestimenti 15 progetti, dicuitre inprovincia diCuneo,perlaristrutturazione energia dafontirinnovabili; presi eventualiinvestimentidirisparmioenergetico e diproduzione di nico/sanitario dilocaliperospitalitàe/osomministrazionepasti,com- 16 progetti, dicuidueinprovincia diCuneo,perl’adeguamentoigie- L.R. 34/2004:interventiperlosviluppodelleattivitàproduttive 77 34/2004èquellodidisci- - bile grado di“certificare” leproprie competenzeinmateriadigreeneconomy. tene commerciali di qualità, marchi particolari, a candidature per premi in mostra lacapacitàdegliattoridiautovalorizzarsiattraverso l’adesioneaca- indicatore importantedellacomponentesoggettivadelmilieulocaleche consumo dirisorse. riutilizzo degli inerti derivanti dal lavaggio betoniere ealla riduzione del to delleacquederivantidalprocesso produttivo eainterventivoltial complessivo pari a 366.489 euro destinato a un impianto di trattamen- impresa el’altro daunadimediedimensioni)riguardano uninvestimento Figura 70.H.L.R.34/2004–AsseI,misuraRI.3,lineaB“tuteladell’ambiente”(Bando2009) www.borghisostenibili.it 78 Tutte leinformazioniriportatein questoparagrafosonotrattedalsito ufficialedelprogetto: http:// getto si inserisce nell’ambito delle strategie della Regione Piemonte legate allasostenibilitàealle buonepraticheenergetico-ambientali. Ilpro - biente, comeentegestore delprogetto inquantoorientatoalletematiche e haindividuatoEnvironment Park,parco scientificotecnologicoperl’am- 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 500.000 78 Borghi SostenibilidelPiemonte:localitàperunturismopiùresponsa- 7.2.1 La volontàdivalorizzare leproprie capacità,risorse epotenzialitàèun 7.2 Lavolontàdivalorizzare ilterritorio I due progetti della provincia di Cuneo (presentati uno da una piccola

nasce per volontà della Regione Piemonte che ha avviato l’iniziativa nasce pervolontàdellaRegione Piemontechehaavviatol’iniziativa 0 Marchio BorghiSostenibilidelPiemonte NO TO VC AL BI CN

volte volte AT VCO 151

GRANDA E GREEN 152 Q 21 • GIUGNO 2014 gliasco) eunodellaprovincia diCuneo(Bra). sono complessivamentetre, duedellaprovincia diTorino (Avigliana eGru- una verificabilediminuzionedell’impronta ecologica. to politiche,azioni,iniziativeeprogetti caratterizzatidaconcretezza eda alle “buonepratichelocali”,apertoatuttiglientilocaliche abbianoavvia- e dellatuteladelterritorio,èunpremio disensibilizzazioneesostegno nazionale deiComuniVirtuosi conilpatrocinio delMinistero dell’ambiente muovere equalificare l’offerta turisticadellepiccolelocalità. Piemonte costituisce unodeglistrumenti con cui la Regione intende pro- sabile premiando leiniziativeinambitodituteladell’ambiente a promuovere localitàedestinazionituristichesostenibili,valorizzando http://www.comunivirtuosi.org/ 80 Tutte leinformazioni riportate in questo paragrafosonotrattedalsito ufficialedelprogetto: Comuni aventigiàsuperatolafasedi pre selezione. 79 Agennaio2014èripresa l’attivitàdivalutazionedellecandidature perilrilasciodel marchio ai Tabella 43.DistribuzioneprovincialedeiBorghiSostenibilidelPiemonte te concentratinelcuneese rispettarne l’identitàstoricaeambientale. più intima della comunità, che comporta un impegno a conoscerne e a di “cittadinanzatemporanea”,uncanaleprivilegiatoperaccedere allavita accoglienza cheprevede l’attribuzionealturistaovisitatore diunasorta all’esterno come “comunità ospitante”: si tratta di una nuova forma di su tuttoilterritoriopiemontese,uncomplessodirealtà chesipropone Alessandria Provincia Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Dal 2007al2011iComuniVirtuosi piemontesichesonostatipremiati Il Premio nazionaledeiComuniVirtuosi, 7.2.2 PremioComuniVirtuosi I Comuni Al 26marzo2014iBorghi SostenibilidelPiemontesonoprincipalmen- intraprese daiComunidelterritorio.Ilmarchio che attualmentefannopartedelnetwork 79 (tab.43). Totale 1 1 1 8 1 3 2 1 80

Comuni Volpedo Mombaldone Ricetto diCandelo , Levice,NeiveeOstana , ,Castellar, , Ameno Avigliana, MasselloeUsseaux Cannero RivieraeVogogna Alagna Valsesia promosso dall’Associazione Borghi Sostenibilidel e turismorespon- sono distribuiti vara. Almomentonessuna realtà e/oprogettualità cuneese havintoun provincia diTorino, aduedellaprovincia di Biella edellaprovincia diNo- valore eopportunitàirrinunciabile disviluppoeconomicoesociale. tale, valorizzandolerealtà capacidicogliere lesfidedell’ambientecome buire alladiffusione dibuonepraticheorientateallasostenibilitàambien- vative chemigliorinolaqualitàdellavitanelrispettodell’ambiente. comune volontàdiaccrescere lo sviluppo ela diffusione di soluzioni inno- da partedi enti, associazioni e soggetti istituzionali di prestigio, uniti dalla cesso, diservizi,sistema,tecnologicheegestionalida partediimprese. zionale attribuito a innovazioni in campo ambientale di prodotto, di pro- http://www.premioinnovazione.legambiente.org. 81 Tutte leinformazioni riportate in questo paragrafosonotrattedalsito ufficialedelprogetto: 2014 2010-2013 2009 2008 2007 Dal 2007 al 2011 il premio è stato assegnato a tre attori/progetti della Scopo delpremio ècreare uncontestofavorevole allaricerca econtri- Ideato daLegambiente,havistoneglianniilsostegnoela promozione Il Premio Innovazione Amicadell’Ambienteèunriconoscimentona- 7.2.3 Premio InnovazioneAmicadell’Ambiente In corso,premiazione prevista peril20settembre 2014. Nessun Comunepiemontese Provincia diCuneo: Nessun Comunepiemontese • • • Provincia diTorino: Comuni a5stelle2009“Ecomotion”. mobilità sostenibile,donatodall’aziendapartnerdelPremio si èaggiudicatol’attivazionediunprogetto sperimentaledi logica, rifiuti,mobilitàenuovistilidivita).IlComuneBra categorie delPremio (gestionedelterritorio, impronta eco- proposte messeincampodalComunetutteecinquele stelle (Comuni virtuosi) per la qualità e la trasversalità delle Comune diBra.Vincitore assolutodelPremio Comunia5 tremila utentigiornaliericoncibibiologici. partecipata, la Bioristoro, che raggiunge una plateadi circa te coltivatebiologicamenteeperavercostituitounasocietà basare leproprie attivitàdiristorazionecollettivasuderra- “impronta ecologica”,peressere statotraiprimiinItaliaa Comune diGrugliasco.Haricevutounpremio nellacategoria stili divitaquotidiani. ne, alcoinvolgimentodeicittadininell’introduzione dinuovi ziazione deirifiutiesoprattuttoallaloro progressiva riduzio- macchina comunale,aprogettualità chemiranoalladifferen- a una significativa diminuzione dell’impronta ecologica della rispetto aunagestionedelterritoriopartecipataeattenta, vorando a360gradiconprogettualità innovativeeconcrete “speciale” dedicataaglientilocalichepiùdituttistannola- Comune diAvigliana. Ha ricevuto il premio nella categoria 81 153

GRANDA E GREEN 154 Q 21 • GIUGNO 2014 tipo diprogettualità presentate oallanonpartecipazionealpremio). premio (sarebbe interessante comprendere se questa assenza è legata al 2007 2009 2008 Provincia diTorino: Provincia diTorino: Provincia diNovara: Provincia diBiella: • • • • • sumo energetico. allo spostamento dall’esterno all’ambiente d’interesse senza con impatto ambientale,finalizzati al recupero dell’energia discartoe ( e tenendocontodell’intero ciclodivita deibenieserviziacquisiti nel rispettodellanormativache regolamenta gliappaltipubblici fasi delleprocedure diacquistodellePubblicheAmministrazioni, consiste nell’integrazionediconsiderazioni ambientaliintuttele provincia diTorino. L’elemento innovativodellepratichediGPP ci) elarete perlapromozione degliacquistipubbliciecologiciin Provincia diTorino: ilprogetto A.P.E. (acquistipubbliciecologi- ambienti, gestionepc,illuminazioneartificialeconled”. stenibilità ambientalemonitoraggioconsumielettricietemperature “L’innovazione nelle filialibancarie:l’efficienzaenergetica perlaso- Intesa Sanpaolo-Group Servicesconilprogetto che invernale). Si tratta di impianti CO refrigerazione industriale,condizionamentoeclimatizzazione(an- Il progetto della F.E.E. S.r.l. riguarda l’installazione di impianti di F.E.E. S.r.l. (Fattore Energetico Esponenziale)per“SISTEMAF.E.E.”. all’integrazione consistemidiaccumulosolarie/opompecalore. piche deigeneratorialimentatiabiomasse);3)lapredisposizione operare anche in presenza dibassissimepressioni diimpianto(ti- di unparticolare sistemadicontrollo checonsenteallacaldaiadi 2) laricerca dellamassimaefficienzaottenutagrazieallosviluppo totalmente inalluminiorealizzato partendodaunprofilo estruso; rizza perdiversiaspettiinnovativi:1)loscambiatore condensante a biomasseesistemisolari.Lacaldaiacondensazionesicaratte- potenza percircuiti apertiperintegrazioneageneratorialimentati Riello S.p.aharealizzato unacaldaiaacondensazionedipiccola personale (http://www.bicincitta.com). essere utilizzateinmodoautonomoenoleggiatesenzal’ausiliodi bici pubbliche,distribuiteneidiversipuntidellacittà,chepossono zioni pubblichedimettere adisposizionedeicittadiniunaseriedi bike sharing (bicicletta condivisa) checonsente alle amministra- bike sharingperlamobilitàsostenibile”.Bicincittàèunsistemadi sostenibile. Comunicare S.r.l. hapromosso ilprogetto “Bicincittà, elementi diarredo urbano,lacomunicazioneesternaemobilità lità urbana.Leprincipaliattivitàsonolaproduzione evenditadi (Rivalta diTorino) chesioccupadiprodotti eserviziperlaqua- Comunicare S.r.l. èunasocietà dell’area metropolitana torinese http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologici/). 2

neutral, ovvero a basso -

(http://www.fondazionesvilupposostenibile.org/premio). 82 Tutte le informazioni riportate in questo paragrafo sono tratte dal sito ufficiale del progetto quattro dellaprovincia diTorino, due delcuneeseeunainprovincia di Biella. citrici osegnalatesonostatecomplessivamentenove:due dell’alessandrino, ogni categoria. economy. le buonepraticheetecnologiedisuccessoimprese italianedellagreen po SostenibileedaEcomondo,sipropone dipromuovere efarconoscere 2010 2013 2011 7.2.4 Dalla primaedizionedelpremio (2009)aoggileimprese piemontesivin- Il premio prevede un’impresa vincitriceedelleimprese segnalateper Il Premio SviluppoSostenibile,istituitodallaFondazioneperloSvilup- Premio SviluppoSostenibile Provincia diNovara: Provincia Torino: Provincia diBiella: • • • (www.sharing.to.it). partnership pubblico-privatoperfamiglieinemergenza abitativa città operaverpassatounperiododidifficoltà.Sitrattauna plessivi destinato,apersonenonin“rete”, perché forestiere della raneo: 122appartamentie58camere hotelper10.000mqcom- abitazioni”, ha promosso un intervento di Housing Sociale Tempo- Sharing S.r.l. conilprogetto “SharingTorino condividere ideee guire latecnicaRsn°(http://www.risosecondonatura.it). riso, sialetre nuoveeco-macchinecreate appositamenteperese- solare. Rsn°comprende sialatecnicainnovativadicoltivazionedel appositamente: il rotolama, la raccoglitrice a strappo e l’essiccatore so impattoambientalecheutilizzatre nuoveeco-macchinecreate (rsn°)”. Rsn°èunatecnicainnovativadicoltivazionedelrisoabas- Molinia Società Agricola A R.L. con il progetto “Risosecondonatura lità tipichedeiprodotti tradizionaliperusodomestico. garantisce lestessecaratteristichetecnicheditenacitàedestensibi- tificata comecompostabilesecondolanormaEN13432.Ilprodotto Dopo l’usopuòessere conferitanellafrazioneorganica perché cer elevato contenutodigrassi(oli,salse,burro, ecc.)opercibiacidi. estensibile eutilizzabileperqualsiasitipologiadialimenti,anchea industrialmente, conilsupportodeipropri partner, unapellicola raffineria integratanelterritorio,Novamontèriuscitaasviluppare Novamont S.p.A.Grazieaglisviluppidelproprio progetto dibio- 82

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GRANDA E GREEN 156 Q 21 • GIUGNO 2014 2011 2010 edizione) (prima 2009 Provincia diTorino: Provincia diAlessandria Provincia diAlessandria: Provincia diCuneo: Provincia diCuneo: Provincia diTorino: Provincia diTorino: • • • • • • • dell’azienda edienergia termicaintrigenerazione. un impiantodibiogasconutilizzo disolematerieprimescarto Azienda AgricolaRiccardo Ferrero diDruento.Realizzazione di produrre diversimanufatti. plastica cosìraccoltevengonopoiriciclatedallaMRPERS.r.l. per presso puntidivenditacheaderisconoalcircuito. Le bottigliedi Questi ultimidannodirittoacompensiindenaro oadagevolazioni tiglie diplasticaPETinappositicontenitorideipuntisutessera. premiata cheassegnaaicittadini virtuosi checonferisconolebot- MR PER S.r.l. di Bra. Avvio di un sistema di raccolta differenziata per lacasael’ufficio. stico, denominato ecoallene, impiegato per produrre vari oggetti plastica ealluminiovienelavorataproducendo ungranulatopla- parata ericiclatalafrazionedicellulosa,mentre quellacompostada innovativo processo diriciclodeltetrapack.Nelprocesso vienese- Lecce Pen Company S.p.A. di Settimo Torinese. Ha realizzato un lo sviluppodellaproduzione delbioetanolo. e hacostirelativamente contenuti:perquesteragionipuòfavorire (potature, paglia,ecc.),richiedepocaacqua,pochifertilizzanti duzioni agroalimentari, puòprovenire dascartierifiutiagricoli tivata suterreni marginali evitandolacompetizioneconlepro - ligneo-cellulosica. Labiomassaligneocellulosicapuòessere col- di bioetanoloII°generazioneapartire dabiomassa lizzazione delprimoimpiantosperimentaleperlaproduzione Chemtex Italia S.r.l. Gruppo Mossi&Ghisolfidi Tortona. Rea- di taliimpianti. Deltatronic produce, inoltre, l’elettronica dicontrollo e digestione sentono illoro funzionamentoancheconbasseintensitàdivento. di qualitàadasseorizzontaleeverticale,dotatisistemichecon- Deltatronic International S.r.l. di Torino. Realizza generatori eolici anche rifiutiescartiagricoli. reni marginali, con elevata produttività per ettaro e recuperando sentirebbe uno sviluppo della produzione di biocarburanti su ter una biomassa ligneo-cellulosica. L’impiego di tale tecnologia con- la produzione di bioetanaolo seconda generazione utilizzando Dopo aver costruito un prototipo, sta realizzando un impianto per Chemtex Italia S.r.l. Gruppo Mossi & Ghisolfi di Rivalta Scrivia. vengono condivisi inmanierasempliceeimmediata. nali ancheattraversounacomunicazione integrata,doveiprogetti differenziata domiciliare; sistemiadattatiallesingolerealtà comu- E.R.I.C.A. Soc.Coop.diAlba. Progetti disupporto allaraccolta -

Energia (segnalata) Rifiuti (segnalata) premio) Rifiuti (primo (segnalata) Energia (segnalate) Energie rinnovabili Rifiuti (segnalata) emissioni diCO tico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle decisivo nellamitigazione degli effetti conseguenti al cambiamentoclima- campo dell’energia sostenibile.Igoverni locali,infatti,svolgonounruolo nere glisforzicompiuti daglientilocalinell’attuazionedellepolitichenel Commissione europea halanciatoilPattodeiSindaciperavallare esoste- niti direttamente dall’Entecoordinatore il21 marzo 2014(esiriferisconoal31dicembre 2013). www.pattodeisindaci.eu/index_it.html e,perquantoconcerne glielenchideiComuni,sonostati for 83 Tutte leinformazioni riportateinquestoparagrafosonotrattedalsitoufficialedelprogetto: http:// essi intendonoavviare. zione perl’energia sostenibileincuisonodelineateleazioniprincipali che emissioni eapresentare, entro l’annosuccessivoalla firma,unPianod’a- i firmataridelPattosiimpegnano apreparare uninventariodibasedelle europee comeuneccezionalemodellodigovernancemultilivello. degli obiettivi europei – il Patto dei Sindaci èconsiderato dalle istituzioni genere amobilizzare gliattorilocalieregionali aifinidelperseguimento 2013 2012 Dopo l’adozione del Pacchetto europeo clima-energia nel 2008, la 7.2.5 Al fineditradurre illoro impegnopoliticoinmisure eprogetti concreti, Per lesuesingolaricaratteristiche–èl’unicomovimento diquesto Patto deiSindaci Provincia diAsti: Provincia diTorino : Provincia diTorino: Provincia diTorino: Provincia diBiella: • • • • • • VASS Technologies S.r.l. diCarmagnola Soc. Agr. LeerbediBrillorAliceSuperiore Soc. Agr. MellanodiRivarolo Canavese stratificato). verniciati ointruciolare nobilitato)otrasparenti (vetro camerao in acciaio ed elementi di tamponamento opachi (pannelli in acciaio di pareti prefabbricate autoportantimodulari,costituitodatelaio CEIT diRoscallaBrunoAsti.Harealizzato ilBYBOX,unsistema nei terreni eunadiminuzionedeiconsumid’acqua. sioni, l’aumentodellabiodiversitàdellerisaie,sostanzaorganica e essiccatoio solare. Questa tecnica permette la riduzione delle emis- tata da tre macchine: preparazione del terreno, strappo per la raccolta condonatura”, unatecnicainnovativadicoltivazionedelriso,suppor Molinia SocietàAgricolaA.r.l. diBiella.Ideazioneeimpiego“Risose- quantità diterreno contaminatodasmaltire fuorisito. risultati in alcuni siti industriali, che consente anche di ridurre le so tecnichedibiorisanamento:sistema,sperimentatoconbuoni sistema dibonificasitiinquinatidacromo esavalente,attraver Biosearch AmbienteS.r.l. diTorino. Realizzazionediuninnovativo 2 èassociatoalleattivitàurbane. 83 - - - (segnalata) Start up (segnalata) Attività agricole (segnalata) Eco design (segnalata) innovativi Prodotti eservizi (segnalata) Rifiuti erisorse 157

GRANDA E GREEN 158 Q 21 • GIUGNO 2014 la capacitàdei soggettilocalidicogliere leopportunitàproposte dallapoli- più soggettive delterritorio.Inparticolare, inquestocapitolosièindagata la provincia diCuneoimponeporre l’attenzioneanche allecomponenti regionale eprovinciale). cornici diattuazionechiare epuntualiallealtre scale territoriali(nazionale, aderire aunapoliticastrategicascalaeuropea che nonhaancoratrovato del Patto, ma più probabilmente questi numeri esprimono la difficoltà di sa volontàdiimpegnodapartedeglientipubblicirispetto agliobiettivi biellese Biellaeunonelvercellese. Novara, noveinprovincia diAlessandria,seinelcuneese(tab.44),due Torino, 25nellaprovincia delVerbano-Cusio-Ossola, 15inprovincia di di questi quelli piemontesi sono 97 così distribuiti: 39 nella provincia di chiave chequestiultimihannoidentificatoperilloro raggiungimento. colpo d’occhiogliambiziosiobiettivifissatidaglialtrifirmatarielemisure sostenibile èun’altraeccezionalefonted’ispirazione,inquantomostraa creata daifirmataridelPatto.IlcatalogodeiPianid’azioneperl’energia riferimento agli“esempidieccellenza”,unabancadatibuoneprassi tica. Questeazionivoglionoessere unmodello,inmodoparticolare con cresciuta competitivitàeconomicaeunamaggiore indipendenzaenerge- alla delocalizzazione; un ambiente e una qualità della vita più sani; un’ac- molteplici: lacreazione dipostilavoro stabiliequalificatinonsubordinati Tabella 44.PattodeiSindaci:ComunidellaprovinciadiCuneoaderenti Savigliano Bra Alba Firmatari L’analisi del quadro quantitativo e qualitativo della In sintesi Leggendo questodatosipotrebbe essere portatiaipotizzare unascar In ItaliaiComunichehannoaderitoalPattodeiSindacisono2.657, Al dilàdelrisparmioenergetico, irisultatidelleazionidei firmatarisono 13.03.13 02.03.13 30.09.13 05.06.12 25.07.12 03.07.13 adesione Data di In corso In corso In corso Presentato In corso In corso per l’energiasostenibile del Pianodiazione Stato dipresentazione Non ancoravalutato Non ancoravalutato Non ancoravalutato Non ancoravalutato Non ancoravalutato Non ancoravalutato l’energia sostenibile di azioneper Analisi delpiano green economy nel - - • • • • attiva sututtiifronti: qualità, marchi particolariecandidature apremi vedelaprovincia diCuneo economy attraversol’adesionedegliattorilocaliacatenecommerciali di • • • Più inparticolare: azioni dimarketingefficacinellospecificoambitodellagreeneconomy. imprenditoriale dinamico,capacedicogliere leopportunitàecapacedi autovalorizzarsi attraversol’adesioneacatenecommerciali diqualità. tive (L.R. 34/2004). Si è quindi indagata la capacità dei soggetti locali di di svilupporurale(PSR),gliinterventiperlodelleattivitàprodut - nanziamento qualiilprogramma operativoregionale (POR),ilprogramma tica comunitariaedallaRegionePiemonte,attraversoglistrumentidicofi- nergia sostenibile. piuti daglientilocalinell’attuazione dellepolitichenelcampodell’e- dei Sindaci (6 su97del Piemonte) orientato a sostenere gli sforzi com- bassa risulta,almenoperora, l’adesionedeiComunicuneesialPatto nibile, suinoveassegnatiinregione dallaprimaedizione(2009) a oggi; due Comunidelcuneesehanno vintoilpremio nazionaleSviluppoSoste- dal 2007al2011; dei ComuniVirtuosi, suitre complessivamente attribuitialPiemonte un Comunedellaprovincia diCuneo(Bra)havintoilpremio nazionale getto regionale Borghi SostenibilidelPiemonte; sono principalmenteconcentratinelcuneeseiComuniaderenti alpro- L’autovalorizzazione delleproprie competenze inmateriadigreen presentati daattoricuneesi. ”tutela ambientale”, su 18 progetti complessivi solo due sono stati gie dell’informazioneedellacomunicazione:nellamisurarelativa alla innovazione, lasicurezza neiluoghidilavoro, l’adozionedelletecnolo- imprese asostegnodiprogetti einvestimentiperl’innovazionel’eco- n. 34/2004. La legge prevedeva agevolazioni per le piccole e medie sura relativa alla tutela ambientale, compresa nella legge regionale appare invecemodesto,nellaprovincia diCuneo,l’utilizzodellami- progetti finanziati; provincia diCuneocherisultaintestaallaclassificaperilnumero di en relativamente al PSR, analizzando le linee di intervento inerenti la e glientigestoridiservizipubblici; 17%), a cui seguono, in modo piuttosto marginale, le grandi imprese aziende (checoprono circa l’80%delladomanda)eiComuni(circa il bili edefficienzaenergetica. Gliattoripiùattivisonolepiccoleemedie posto nelcontestoregionale intemadiproduzione dienergia rinnova- per quantoriguarda ilPOR,laprovincia diCuneosicollocaalsecondo Dal quadro generaleemerge, perlaprovincia diCuneo,untessuto economy, siosservaancoraunavoltal’ampiapartecipazionedella gre- 159

GRANDA E GREEN 160 Q 21 • GIUGNO 2014 generare politiche,progetti edeconomiegreen). indiretta (peresempio,quellilegatiallaqualitàambientalechepotrebbero ne adalcuniaspettiriconducibiliallagreeneconomyinmanieradiretta o opinione” prevalente nellaregione gio telefonicopresso lapopolazionecheconsentedimisurare il“climadi del territoriolocalesultemadellagreeneconomy. che fosseutileperfaremergere le progettualità, lecriticitàepotenzialità ascolto attraversointervisteatestimoniprivilegiatiefocusgrouptematici, sondaggio sulclimad’opinionedellapopolazioneresidente. della tematica della coscienza diffusa. della esperti disettore. Inquestomodo sicoglielarappresentatività dellacultura sondaggi diopinione,leintervisteinprofondità atestimoniprivilegiatied produttive, quantopiuttostodalleindaginiemetodologieinerenti i e nemmenodallasoggettivitàdisingoliattorilegatiallebuonepratiche dunque un'osservazioneinternachenonècoltadaidatisocioeconomici dell’insider, dicoluicheagiscesulterritorioperché civiveeopera.Esiste forze incampo,leaspettative,percezioni interne,inunaparola lavisione è quellodiavere un'ottimacartadelterritoriomadinonconoscernele mezzo difonti“oggettive”costituitedadati,eventi,eccellenze.Ilrischio quindi, mancandodiinformazionidirette, nericostruiscelamappaper grafia fattadall’outsider,dacoluichenonappartienealterritorioe 2011 ilsondaggio è condottoincollaborazioneconIPR Marketing. circa 1.200maggiorenni residenti inPiemonte,stratificatoper provincia, sesso, classedietà.Dal interviste telefonicheconmetodoCATI eintervisteonlineconmetodoCAWI, suuncampionedi 84 Ilsondaggiosibasasuun’indagine telefonicarealizzata contecnicamista,ovvero attraverso in provincia diCuneo 8. Lapercezione dellagreeneconomy Il sondaggioindagaancheilpuntodivistadellapopolazione inrelazio- Ogni annol’IRESPiemonterealizza, trafebbraioemarzo,unsondag- 8.1 Si èinfineritenutodifondamentaleimportanza realizzare unafasedi Nel casospecifico,sièsceltodiinserire unulteriore approfondimento Leggere il cuneese attraverso dati quantitativi rappresenta una foto- green economy,la sua importanzaelesue peculiarità, in breve la sua Il climadiopinionedeicittadini green economy della provincia di Cuneo attraverso un 84 .

bruttezza delpaesaggioincuiabitoolavoro) (fig.71). basse (25,6% inquinamento e degrado dell’ambiente e 6,6% degrado e tra le principali preoccupazioni, registrando percentuali di risposta medio 6. 5. 4. 3. 2. 1. le persone,dall’indagineascalaregionale risultalaseguente graduatoria: la qualitàpaesaggistico-ambientale delterritorio (fig.72). cuneesi, enon sembradifficileimmaginare chesuquesto datoabbiainciso bruttezza delpaesaggio”occupano l’ultimopostodellagraduatoriaperi una percentuale simileaquellaregionale (22,7%),mentre il“degrado e eccessiva”. Sitrovano poi l’“inquinamentoedegradodell’ambiente”con a livello regionale, ovvero la “criminalità e sicurezza” e la “tassazione lavoro”, seguitadaquellichesonoconsiderati idueprincipaliproblemi differenze nellagraduatoria.Alprimopostosicollocala“difficoltàatrovare Fonte: Figura 71.RegionePiemonte:qualisonoiproblemichelapreoccupanodipiù?(2013) 42,4% solitudine, difficoltàneirapportiumani. degrado ebruttezzadelpaesaggio(urbanooextraurbano)incuiabitolavoro; immigrazione; inquinamento edegradodell’ambiente;servizipubbliciinadeguati; difficoltà atrovare lavoro; criminalità esicurezza; tassazioneeccessiva; Risulta interessante ilfatto che laqualità dell’ambiente non rientri Per quantoconcerneleproblematiche chepreoccupano maggiormente Se sispostal’attenzionesullaprovincia diCuneosiosservanolievi Criminalità Clima d’opinione2013 e sicurezza 42,4% Tassazione eccessiva 40,3% Difficoltà a trovare lavoro 25,6% Inquinamento e degrado dell'ambiente 16,6% Servizi pubblici inadeguati 13,4% Immigrazione

Degrado e bruttezza 6,6% del paesaggio (urbano o extraurbano) in cui abito o lavoro 6,5% Solitudine, difficoltà nei rapporti umani 161

GRANDA E GREEN 162 Q 21 • GIUGNO 2014 42,8% Fonte: Figura 72.ProvinciadiCuneo:qualisonoiproblemichelapreoccupanopiù?(2013) Difficoltà a trovare lavoro Clima d’opinione2013 39,1% Criminalità e sicurezza un problema particolarmentesignificativo(fig.73). mentre soloil14,6%neevidenzialarilevanzae5,1%lirilevacome rumore einquinamentodell’aria,unaltro 40%li ritienepocoproblematici, ancora piùpositiva:oltre il40%dellapopolazioneritienenonproblematici più criticadellacittàmetropolitana. assumono unarilevanzaimportante,probabilmente dovutaallasituazione esprime unasituazionepiuttostodiversa,doverumore einquinamento preoccupante. In questo quadro fa eccezione la provincia di Torino, che evidenzia larilevanza,mentre soloil7,8%liconsideraunproblema molto (66%) ritienechenonsianoparticolarmenteproblematici, il23,6%ne vengano consideratiproblematici inrelazione allazonaincuiabitano. intervistati è stato chiesto quanto “rumore e inquinamento dell’aria” 34,7% Tassazione La provincia di Cuneo mostra una percezione di questa tematica A scala regionale èemersochela maggior parte delle persone Entrando in modo più specifico nella dimensione ambientale, agli Rumore einquinamentodell’aria eccessiva 22,7% Inquinamento e degrado dell'ambiente 17,7% Servizi pubblici inadeguati 14,5% Solitudine, difficoltà nei rapporti umani 14,5%

Immigrazione

Degrado e bruttezza 10,7% del paesaggio (urbano o extraurbano) in cui abito o lavoro 3,2% Non sa sono praticamenteassenti(fig.74). per converso,i“pocosoddisfatti”sonoil17,1%e“perniente soddisfatti” soddisfatti” sonoil17%egli”abbastanza superanoil60%; di Cuneopresenta unasituazione migliore diquellaregionale: i“molto “molto soddisfatta” e circa il55,8% “abbastanza soddistatta”.Laprovincia una diffusa valutazione positiva: circa il 15% della popolazione si dichiara valutazione sullaloro qualitàefunzionalità verde pubblico e traffico),agliintervistatièstatochiestodiesprimere una • e inquinamentodell’ariapensandoallazonaincuivive?(2013) Figura 73.Quantoconsideraproblematicirumore stanza omoltosoddisfatto delfunzionamentodeiservizi pubblicicheoraleleggerò?». 85 Ladomandaposta era:«Secondolasuaesperienza, mi puòdire seleièperniente,poco,- abba Fonte: 10% 20% 30% 40% 50% 60% Molto 0 Infine, spostandol’attenzionesuiserviziambientali(raccoltarifiuti, Servizi ambientali(raccoltarifiuti,verdepubblicoetraffico) Clima d’opinione2013 • AL Abbastanza AT • Poco • Perniente BI CN • Nonso 85 . Alivelloregionale emerge NO TO VC VCO

Piemonte 163

GRANDA E GREEN 164 Q 21 • GIUGNO 2014 • Figura 74.Funzionamentodeiserviziambientali(2013) Fonte: 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Moltosoddisfatto 0 Clima d’opinione2013 AL • Abbastanzasoddisfatto AT • • • • b. a. di Cuneoèstataarticolatainduemomentiprincipali: Associazione Provinciale Allevatori Cuneo,Coldiretti Cuneo,EGEA , AssociazionePro NaturaCuneo. dipartimento diCuneo; Parco fluviale GessoeStura;Parco delPocuneese, Tecnogranda; APA sviluppo; regionale, RegionePiemonte,Direzione Ambiente eDirezione Innovazione,ricerca, università e 86 Perquantoriguarda leintervistesingole,sonostaticoinvoltiiseguentiattorilocali: ascala due momenti collettivi di approfondimento e confronto ( una seriediintervistesingoleaiprincipalireferenti dientierealtà ascala i progetti piùsignificativi giàinattoalivellolocale. la le politicheeproposte di interventoutiliperincentivare/promuovere le caratteristicheprincipalidella greeneconomyascalaprovinciale; cornice diriferimentoconcettuale; la definizionedigreeneconomy,fondamentalepercomprendere la Le intervistedirette hannopostol’attenzionesuiseguentielementi: 8.2.1 spettivamente conalcuniComuniealcuneassociazioni dicategoria. sono incidere sullosviluppoeilconsolidamentodellagreeneconomy regionale eprovinciale che,ancheseconmodalità efinalitàdiverse,pos- La fasediascoltodegliattoriistituzionaliedeconomicidellaprovincia 8.2 green economy; UNCEM Piemonte;ascalaprovinciale, Provincia diCuneo,Settore Tutela ambiente;ARPA Il puntodivistadegliattoridelterritorio BI Metodologia • CN Pocosoddisfatto NO • Pernientesoddisfatto TO VC • Nonso VCO focus group) ri

Piemonte 86 – - ; alle rispostepuntualidispecificiaspetticonnessiallagreeneconomy spazio siaalraccontodellapropria esperienzaedelproprio puntodivista,sia medio tral’intervistadiapprofondimento eilfocusgroup,lasciandopertanto associazioni dicategoria,sonostatiimpostatiadottandounapproccio inter provincia diCuneo.Questiduetavoli,rivoltirispettivamente aiComuniealle debolezza, alleprincipaliesigenzeeprospettive dellagreeneconomyin raccogliere informazionieconsiderazioniinrelazione aipuntidiforza e di caratterizzare lagreeneconomy. e proprie definizioni,sial’individuazionedialcunielementichedovrebbero risposte hannoinclusosiaquellechepossonoessere etichettatecomevere immediatamente richiamatoiconcettidisostenibilitàesviluppolocale.Le ti haavutodifficoltàarispondere aquestadomanda,maquasituttihanno gare cosaintendonopergreeneconomy.Lamaggiorpartedegliintervista- green economy;prioritàedesigenze inrelazione allo sviluppodellagreeneconomy . in previsione riconducibiliallasfera della greeneconomy;ostacolinellosviluppo eimplementazionedella sulla raccoltadiinformazioni econsiderazionirispettoaiseguenti elementi:iprincipaliprogetti realizzati o tema ecomprendere seloscenariodelineatorisultava condivisibileomeno).Ilconfronto sièconcentrato della green economyadottata(intesacomecornicediriferimento comune)egliesitiprincipalidelcruscotto partecipante èstataconsegnataunascheda disintesicontenentegliobiettivideltavolo,ladefinizione Cuneo, ConfindustriaCuneoel’Associazione Trasportatori Cuneo.Durante gliincontricollettivi,aogni associazioni dicategoriasonostateinvitate Coldiretti Cuneo,ConfartigianatoConfcommercio i ComunidiOstanaeDogliani,come testimonideipiccoliemediComunilocali.Altavolodelle della provincia diCuneo(Cuneo,Alba,Bra,Fossano, Mondovì,SaviglianoeSaluzzo)e,inaggiunta, 87 Altavoloamministrativosonostateinvitatele“settesorelle”, ovvero isetteComunipiùgrandi • • • • • • La quella strettamente localeaquellamondiale. velocemente echesimuovesuscalediverse,da dalle nuovetecnologieedalloro evolversi con confinilabili,fortementecondizionata è unadimensionedell’agire complessa, l’ambiente; uno sviluppoeconomicocompatibilecon e speculazioni; una mascherapercoprire operazionifinanziarie sulla riduzionedelleemissionidigasserra; fonti rinnovabili,ponendol’attenzioneanche sviluppo energetico einrelazione all’usodelle dei servizichetrattanoprodotti innovativiperlo l’insieme deisettorieconomici,dell’industriae territorio esostenibilitàambientale); chimica, manipolazioniragionevoli,integritàdel produzione efattorinaturali(usolimitatodella una questionedilimiti,confini, responsabilità tra lo sfruttamentodell’energia solare; provinciale elaborato dall’IRES Piemonte (al fine di dare qualche macro dato sul green economyprovinciale elaborato dall’IRESPiemonte(alfinedidare qualchemacro datosul green economyè… I duemomentidiapprofondimento collettivosonostatiorganizzati per 8.2.2 A tuttiisoggettiintervistatièstatochiestodidefinire ocercare dispie- Sulla green economy La • • • • • • • • • prima risorsanonrinnovabileinterminiumani. garantire ilrispettodeiterreni fertilichesonola piccole eprodurre benicollettivi; essere realizzata perlivelli,legataastrutture pubbliche amministrazioniedeglienti; prevedere unavisionestrategicadelle prevedere unosfruttamentodellebiomasse; costantemente aggiornatodelleopportunità; una “guida”deifinanziamenti,unelenco prospettiva èstatasegnalatal’esigenzadi di cogliere almeglioleopportunità.Inquesta funzionali aunagire virtuosoecheconsentano fornire aisoggettidelterritorioglistrumenti (strategie, politiche,iter, ecc.); definire regole emodalitàdiagire condivise grandi contraddizioni; non essere untemadigrandeconfusionee generare sviluppoeconomico; sostenibilità ambientale; avere unavalenzasiaenergetica siadi green economydovrebbe: 87 . - 165

GRANDA E GREEN 166 Q 21 • GIUGNO 2014 • • • sioni stimento. grande potenzialitànell’area, masiindividuanodeilimitineicostidiinve- riguarda ireflui zootecnicielebiomassesolide,nevienesegnalatalaloro mo (acquairrigua,acquaperusopotabile,energie). Perquanto mentre senesottolinealapotenzialitàinrelazione agliinvasiperusopluri- la saturazioneinterminidisfruttamentodeigrandiemedicorsid’acqua, solide. Pergliintervistati,quellaidricaèunafontechehaquasiraggiunto diffusione di impianti fotovoltaici), l’acqua, i reflui zootecnici e le biomasse rio cuneesesonol’energia solare (particolarmentevalorizzatadall’ampia fonti rinnovabiliprimarie. europei chepromuovono questiinvestimentiedellabuonadisponibilitàdi significativi investimenti aziendali, dellacapacità dipartecipazione ai bandi particolarmente dinamicosulfronte dellagreeneconomy,infunzionedei fermando quellaemersadall’analisideidatiquantitativi:ilcuneeserisulta concordano sostanzialmentetraloro sullafotografiadelterritorio,con- concetto/obiettivo eladifficoltàadattuarlo, renderlo operativo. intendere ladistanzatrateoriaepratica,omeglio,differenza traun sono evidenziati una serie di elementi considerati fondamentali che lasciano di che cosasia,ovvero «un’economiarispettosa dell’ambiente», dall’altro lato èpossibileintravedere ungeneraleconsensoattorno aunamacro idea l’incentivazione delleproduzioni tipichedimontagnaedellosviluppo la valorizzazione dei parchi comeelemento centrale della promozione la definizioneel’aggiornamentodeipiani regolatori, nellaprospettiva del turismosostenibile. del territorio; di evitare unulteriore consumoditerritorio; Gli intervistatisegnalano,conunacertaevidenza,alcunealtre dimen- Le principali fonti energetiche rinnovabili che caratterizzano il territo- Entrando nel merito della provincia di Cuneo, isoggetti intervistati Interessante risultailfattoche,inrelazione allagreeneconomy,sedaun green meritevolidimaggiore attenzione: • • • • burocratici connessiaquestasferadiazione.Inparticolare sisottolineache: • • • ziati tre principalielementi: circoscrivere inmanierapuntualecosasiintendapergreeneconomy. un puntodivistaoperativoedeirisultati.Questapercezione solleval’esigenzadi in terminioperativi.Inoltre, siparlaspessodigreensolonelladicituraenonda renti sottoil“cappello”dellagreeneconomychelarendono difficiledadeclinare la classe dirigente attuale e le varie strutture tecniche comunali non l’agenda èstatadettataecondizionata daifinanziamentiattivatienon è assenteunastrategiadiinterventointegrato.Siassistito, piuttosto,a non esisteunavisionestrategicadelladimensionegreeneconomye la difficoltàdiattuare politichegreensistematichedapartedeglientilo- tutto conriferimento allasferaeconomica; prendere lastrategicitàdiunapproccio greendellepolitiche,soprat- sono formateinmanieraadeguata (green-oriented)perpotercom- da obiettiviestrategiecondivise; pevolezze sensibilizzazione néalconsolidamentodinuoviatteggiamenti econsa- “ondate” di interventi che non hanno portatoa una effettiva maggiore green economy; grammare interventifunzionaliallo sviluppoealconsolidamentodella iniziative (ancheditipoeconomico-imprenditoriali) ascalalocale,pro- zialmente impossibilecoordinare politiche,incentivare epromuovere strategico edimedio-lungoperiodoobiettivipuntuali, èsostan- Per gliamministratori,inmancanzadiundisegnoregionale chiaro, una programmazione condivisaeintegrataaidiversilivelliistituzionali. Il terzoambito di criticitàèriconducibile agli aspetti politici e agli iter Difficoltà tecnico-politiche matiche edesigenzenonsempre congruenti conunagreen-vision. dai cittadinitendesempre piùadallungarsieaincludere nuoveproble- cali, a partire dal Patto dei Sindaci, perché l’elenco delle priorità richieste tornaconti economicioilrispettodistortodivincolieuropei; esempio, allesostituzioniperlaproduzione dibiodiesel)persemplici stituiscono leproduzioni foodconproduzioni nonfood(sipensi,per il rischio di etichettare come la difficoltàdeipiccoliimprenditori nell’accedere aibandiinerenti la 8.2.3 burocrazia intrinsecachedisincentivalavolontàdisviluppare progetti; green economyinmanieraautonoma,ancheacausadell’altolivellodi Tra lecriticitàpratiche,sullequalièstatapostal’attenzione,sonoeviden- Difficoltà operative La principalecriticitàevidenziatariguarda l’inclusionedi attivitàmoltodiffe- Definizione Sulle criticità green (senonforseinminimaparte); green economy anche interventi che so- 167

GRANDA E GREEN 168 Q 21 • GIUGNO 2014 multifunzionalità eallamessainrete. disponibilità degliattoridimettersi ingiocoattraversopercorsi voltialla tamente legataallaloro lungimiranza,all’attivitàdeicentridiricerca ealla territorio, unadimensionedella lacompetitivitàdelleimprese, cheèstret- riconducibili adiversiambititematici. opportunità dacogliere persviluppare lagreeneconomy.Lerispostesono ticità evidenziate,diragionare suquellecheritenevanoleesigenzee • • • • • • • • • mancano corsidiformazione,borsestudioeunaformazione con- mancano strumentidimonitoraggiodeiconsumienergetici euna è ancoradiscontinuaunaconoscenzadelleproblematiche greene si rincorrono “mode”eazioniestemporaneedettate da unaconve- mancano risorseadhoc.Lepiccoleaziende, infatti, spessononhannoné le le normativesonotroppo rigideperlepiccoleemedieimprese. Iparte- la duratadegliiterperfinanziamentipubblicielemodalitàdiaccesso i Comuni segnalano che l’attuale sistema di bandi e finanziamenti ha manca unaconcertazione tra lasfera regionale egli enti locali che La dimensionegreenèriconosciutacomeunfattore dicrescita peril Green comefattoredicrescita È statochiestoagliattoricoinvolti,ancheinconsiderazione dellecri- 8.2.4 tinua per ottimizzare leazioniegliinvestimenti; standardizzazione amontedeidatiutiliallavalutazioneconsumi incentivi edellepolitiche; manca soprattuttoun’attivitàpuntualeecostantedivalutazionedegli a partire daibandiattivi; nienza economica a breve termine e da una ricerca di incentivi pubblici meno onerosi ecomplessinoncostituire ostacoloallapropria attività; pimenti chesepensati,peresempio,informaassociatapotrebbero risultare risorse umane né le risorse economiche per poter assolvere a questiadem- petenze specificheperpoteraccedere aiservizierimanere competitivi; ropea rischidilimitare leattività artigianalilàdoveimponefigure ocom- cipanti al tavolo sottolineano come il recepimento della normativa eu- zione deisoggettipiùattivi; e questocostituisceunfattodifortedisincentivazioneallapartecipa- sono assolutamente sovradimensionate rispetto all’intervento stesso, stionali deipiccoliComuni; caratteristiche incompatibili con le esigenze e le capacità tecnico-ge- quelli gestionali; per quantoconcernegliaspettidiprogrammazione siainrelazione a tenga contodelleloro risorse,capacità,potenzialitàedifficoltà,sia green. Sulle opportunitàedesigenze attenzione particolare vienepostasulbiometano corrispondono, in termini energetici, a 1 litro di petrolio). In tal senso una me di trasformazione della biomassa in energia rinnovabile (5 kg di legno alla filierapermigliorarnel’efficienzael’efficaciamuovere versofor testi montani,condirette ricaduteinterminioccupazionaliedenergetici. saggistico e alla tutela delle zone agricole marginali, in particolare dei con- stanzialmente inespresso, chepotrebbe contribuire almiglioramentopae- storico-culturali erifunzionalizzazioneproduttiva. lini appare importanteinquanto,altempostesso,valorizzazionedibeni che producono energia. Inquesta prospettiva, ilrecupero deivecchimu- tradizionale maanchesfruttandoicanaliagricoli eusandomicroturbine te utilizzarlainunalogicagreeneconomy,attraversol’idroelettrico più cadono inPiemonte(circa 25miliardi dimq),potrebbe essere interessan- biomasse. Perquantoconcernel’acqua,osservatiivolumicheognianno to, vengonoconsiderateunarisorsastrategicainparticolare l’acquaele in sensogreenaumentandonelaproduttività. messa inrete diattori,settoriestrategieperriconvertire lefiliere produttive zione, investimentigreen,ecc.).Inquestocontestooccorre incentivare la quanto imponedi“l’abbandonare l’inessenziale”(comecorsidiforma- green, sebbenelacrisiabbiarafforzato gliatteggiamentidichiusurain nuova generazionecheconsideraimportantiestrategicheletematiche tessili apartire dallebottigliediplastica).Tende inoltre aemergere una de nontipicamentegreen(peresempioun’aziendacherealizza prodotti namicità imprenditoriale nella greeneconomy,cheinteressa anche azien- zione delle sostanze organiche effettuata in condizioni di assenza d’aria dai microrganismi specifici). 88 Ilmetanoprodotto dallapurificazione delbiogasgeneratodaibiodigestori (processi difermenta- a. green economy. economici suiqualiritengonosiafondamentaleinvestire nell’ambitodella regionale, elavalorizzazionedeireflui zootecnici. no l’eolico, soprattutto nella forma “mini”, più adatto alla realtà orografica Rispetto allegnovienesegnalatalanecessitàdifornire unsupporto Con riferimentoallebiomassesenesottolineailgrandepotenziale,so- Tra le fonti rinnovabili, oltre al fotovoltaico già ampiamente valorizza- Fonti rinnovabili La provincia diCuneosicaratterizzaperunadiffusa esignificativadi- Filiera comechiavedivolta standard di qualitàambientale,paesaggistica edelleproduzioni locali. mento dello sviluppo locale nel tempo qualora fossero garantiti alti portunità economicaperiterritori chetrovano garanziediconsolida- terno dellagreeneconomy.Ilturismovieneinfattiletto come un’op - Turismo. Èilprimosettore ritenutomaggiormente importanteall’in- Gli intervistatihannopostol’attenzionesuspecifici settori/ambiti Settori/ambiti specifici Altri ambitisuiqualivienesollecitatol’impegnoistituzionale riguarda- 88 . - 169

GRANDA E GREEN 170 Q 21 • GIUGNO 2014 c. b. in Italiacirca il17%delPILeneiPaesi dell’UnioneEuropea circa il14%. re un“effetto traino” sulmercato dei prodotti ecologici.Gliacquistipubblici, infatti,rappresentano beni e servizi finalizzata da un lato a diminuire il loro impatto ambientale dall’altro possono esercita zione ambientale nella domanda che le pubbliche amministrazioni esprimono in sede di acquisto di 89 LapraticadelGreen PublicProcurement consistenellapossibilità diinserire criteridiqualifica- d. scelte preferibili dalpuntodivistasocialeeambientale scia lapossibilitàatutteleamministrazionieaglientilocali dieffettuare che, purnonrendendo obbligatorialapraticadegliacquistiverdi, la- contratti pubblicialavoriservizieforniture (D.lgs12/04/2006,n.163) in attuazionedelledirettive europee, ilGPPèregolato dalCodicedei prodotti eserviziutilizzatiallostessoscopo»(U.S.EPA 1995).InItalia, un ridotto,effetto sullasaluteumanaesull’ambiente rispetto adaltri può scegliere «queiprodotti e servizi che hanno un minore, oppure o Acquistiverdi) èilmezzoattraversocuilaPubblicaAmministrazione strazione. IlGreen PublicProcurement (GPP, initalianoAppaltoverde a scalavastaperlagestionedegliappaltiverdi dellaPubblicaAmmini- Appalti verdi.Sarebbe necessariopromuovere esviluppare unaregia in mododagarantire unnuovoequilibrioterritoriale. ”adozione deicapi”,difilieracortastrutturataneigruppiacquisto, potrebbero rifunzionalizzarsi attraverso metodi oramai sperimentati di del ripopolamento,vecchiefigure, peresempioquelladelmargaro, hanno unvalore commerciale piùaltodiquellepianura).Nell’ottica lettiche piùpregiate ecostipiùalti(peresempiolepatatedimontagna pianura, inizia nelle terre alte e alcuniprodotti hanno qualitàorgano- cibo, datoche,quandofiniscelastagione(peresempiodelleciliegie)in è evidenteilruolodellamontagnanellefiliere cortediconsumodel demografico e a valorizzarne le potenzialità. A titolo esemplificativo, una risorsaeconomicagreen,qualorasiriuscisseainvertirneildeclino co. Anchel’agricolturadimontagnapuòtornare aessere considerata del territorioequindiripristinarneilvalore paesaggisticoeantropi- be possibileincentivare l’occupazioneelosvilupposocioeconomico di cippatonecessarioperalimentare piccolecentralienergetiche sareb - colare, attraversol’incentivazionediconsorziforestali elaproduzione dallo sviluppoedallavalorizzazionedellaproduzione agricola.Inparti- in ragionedellesuepotenzialitàeconomicheelavorative,apartire che puòavere beneficiparticolaridallosviluppodella greeneconomy Montagna. Lamontagnarappresenta pergliintervistatiunterritorio sull’ottimizzazione dei consumi energetici e sul raggiungimento di di impianti o edifici per mezzo di un piano di contribuzione basato d’impresa che forniscono servizi per migliorare l’efficienza energetica tive E.S.CO(Energy ServiceCOmpany),cioèdituttequellesocietà che puòessere oggettodellenuovemodalitàorganizzative eprodut- Edilizia. È uno dei settori maggiormente sensibili all’ipotesi 89 . green dato - energia-rinnovabile-germania-feldheim). tamente autonoma sulpianodeiconsumienergetici pubblicieprivati(http://www.nonsprecare.it/ energetiche afavore dellefontialternativesièstaccatodallarete elettricanazionaleperché comple- 91 Feldheim,piccolocentro situato90chilometriasuddiBerlino,dopoqualcheanno politiche esigenze diriduzionedeiconsuminei settoripubblicoeprivato. 90 Storicamente le prime E.S.CO sono nate negli Stati Uniti negli anni Ottanta per rispondere alle a. f. e. pubblici eprivati comuni completamente autonomisul pianodeiconsumi energetici dell’innovazione (inGermania,peresempio, doveesistonovillaggie cercando direalizzare quantogiàdiventatorealtà inalcuniterritori zioni eincentiviilrecupero degliedificiesistentiinmanieraefficiente, tata aridurre ilconsumodelsuolo,chedisincentivilenuovecostru- modalità produttive ènecessariaunapianificazione urbanisticaorien- obiettivi direndimento prestabiliti considerate (eoggiingranparte losono)rallentamentiburocratici e/o impatto (VIA)eaquelladi incidenza (VINCA)chetendonoaessere gli atteggiamenticulturaliedare ilgiustovalore allavalutazionedi sposte concrete emirateaidecisori.Occorre nel contempomodificare zione diattivitàvalutativenon burocratiche e orientatea fornire ri- aggiornate ecomplete,condatiomogenei,maanchel’implementa - praticamente assente. Questo implica la necessità di avere banche dati delle attivitàdivalutazionedeifinanziamenti realizzati, almomento condivisa efattibiledellosviluppodelterritorio,apartire dagliesiti agli entidecisionaliè,inprimoluogo,didefinire unavisionestrategica dello sviluppodipolitichesostenibilità.Quelloche viene chiesto in quantoritenutamaggiormenteresponsabile (atortooaragione) Politica. Èlasferasucuisièconcentratamaggiormentel’attenzione Politica, amministrazione,norme dell’offerta conladomanda. nessione dellereti affinchénonsicreino sprechi esiincentivil’incontro nuità all’attivitàagricolaeartigianale.Essarichiedegrandeintercon- produttori edifarriscoprire ilconcettodistagionalità,dandoconti- avanti l’attivitàeconsente,tral’altro, diriavvicinare consumatori e è una condizione necessaria per avere introiti sufficienti a mandare Distribuzione commerciale.Lavenditadiretta deipropri prodotti contenendo senoneliminandogliscarichineicorsid’acqualocali. alla depurazioneealriutilizzodell’acquaimpiegatanelcircuito enologico, portunità disperimentare progetti dicertificazioneISO14001orientati Nel casospecificodelsettore vitivinicolo,vieneindicatal’esigenzael’op- e ilmantenimentodegliequilibribiologicinaturalisticideisuolicoltivati. incentivare l’adozioneditecnicheproduttive abassoconsumodiacqua green economy e, secondo gli intervistati, sarebbe necessario investire e Agricoltura. L’agricoltura èunambitoimportanteperlosviluppodelle 91 ). 90 . Perimplementare questenuove 171

GRANDA E GREEN 172 Q 21 • GIUGNO 2014 d. c. b. tenuta socioeconomica deiterritoripiùmarginali. che, agriturismi,bed&breakfast, ecc.)echesonotuttenecessariealla altre funzioniperpoter continuare aoperare (l’essere fattoriedidatti- in primoluogoleaziendeagricole cheaffiancanoall’attivitàprioritaria che noncontemplaneipropri bandilamultifunzionalità. Essa riguarda dopo lenevicate,ecc.),masono talvolta“ostacolati”dallalegislazione ritorio (piccoleopere diingegnerianaturalistica,puliziadellestrade trebbero dare uncontributoallamanutenzioneegestionedelter Gestione delterritorio.Diversiattori,inparticolare gliagricoltori,po- l’utilizzo diprodotti localichesianocertificatiinsensoambientale,ecc.). rispettano alcunifondamentalicriterigreen(peresempio,garantiscono sce di attribuire, in ogni bando, un punteggio superiore agli operatori che virtuosi eorientatisoloformalmenteaunadimensionegreen . Sisuggeri- coerente, rischia diincentivare comportamentinonconsapevolmente detrazioni, ecc.).L’insieme diquestielementi,senondefiniti inmaniera dalle opportunitàdifinanziamento/agevolazioni(bandi, avvisi, incentivi, competitive edimercato, maanchedaquantoprevede lanormativae Legislazione. L’agire degliattoriècondizionatononsolodallelogiche è statorivoltoaltemadelGreen PublicProcurement. mentale senecessariaapromuovere progetti diarea vasta).Uncenno di avviare strategiediscalapiùvastaenetwork(consideratafonda- territorio), allanecessitàdirafforzare econsolidare lasferalocaleprima sità dicostruire eventidisensibilizzazione(oltre chedipromozione del sharing), alcoinvolgimentodiretto delcittadinonellescelte,allaneces- illuminazione pubblicaabassoconsumo,allamobilitàsostenibile(bike relatividi all’efficientamentodegliedificipubblicielenuoveesperienze fotovoltaico e,inquantitàminore, nellebiomasse).Sonoemersitemi tive congliinvestimentifattidellefontienergetiche rinnovabili(nel della qualitàvita), nonché lacongruenzadelleazioni amministra- sto sonostatericonfermatealcunespecificitàterritoriali(l’importanza promozione el’incentivodi spazi diintervento.Importanteappare nelcasodellagreeneconomy la elementi estrategieche potrebbero, aloro avviso,implementare gli progetti realizzati, lesoluzionisperimentateehannoindividuatoalcuni zioni: iComunihannoraccontatoleloro esperienzeinambitogreen,i spettiva ediapproccio alterritoriodapartedellepubblicheamministra- Amministrazione risparmio energetico finale,sullariduzionedegliscartidiproduzione. sul ciclodivitadegliimpiantifinanziati(peresempiofotovoltaici), te costanteneltempoesoprattuttosappiaporre l’attenzioneanche Inoltre, siritieneimportantecheilsistemadiincentivisiamaggiormen- formalismi, enonpartiintegrantidipercorsi strategici divalutazione. . È stato evidenziato uncerto cambiamento di pro approcci multidisciplinari.Inquestoconte-

- - transfrontaliere in117Paesidituttoilmondo. L’Italia daoltre ottoanni rete mondialedelleriserve dellebiosfera,cheneconta621,dicui12 Monviso –Alcotra2007-2013) ilParco delPocuneese entranella locali. Grazie a questo risultato (portato avanti nell’ambito del PIT dello svilupposostenibile, con ilpienocoinvolgimentodellecomunità gestire aree territorialinell’otticadella conservazionedellerisorsee certificazione UNESCO viene rilasciata agli Stati che si impegnano a sostenibilità ambientale: energie rinnovabili, turismo e produzioni. La della strategiaproposta sonoriconducibiliatre tematichelegatealla attraverso programmi diricerca ecapacity-building.Gliassiprioritari il rapportotrauomoeambiente,riducendolaperdita dibiodiversità Biosphere èstatoavviatoneglianniSettantaalloscopodimigliorare dinamento delProgramma MaBdell’UNESCO. Ilprogramma Manand so della25 come nuovaRiservadellaBiosferanazionaleetransfrontaliera nelcor la tracciabilità. promuovono ilrispettodell’eticaproduttiva, l’ecosostenibilità,lasalute, muovono entro lasferagreeneinparticolare entro principiguidache ricerca regionali inambitoeuropeo einternazionale.Leinnovazionisi zione eagevolandoneilcontattoconmondodelleuniversità/centridi la partecipazionediretta diquesteultimeaiprogetti diricerca einnova- (progetti diricerca einnovazione,studidifattibilitàservizi),favorendo le imprese aderenti nella richiesta di finanziamento di misure dedicate dalle logichedimercato. cola cuneesechesiopponeall’altra,piùestensivaedipendentesolo tempo contribuitoadefinire unastrutturadellaqualitàproduttiva agri- Cheese aSlowFish,dalSalonedelGustoTerra Madre) ehannonel e giusto».Lesueiniziative,nonsolonelcuneese,sonomolteplici(da l’obiettivo dipromuovere alivellointernazionaleilcibo«buono,pulito oggi circa 100milamembridiffusi in150Paesidelmondo.Sipone vincia di Cuneo. Slow Food èun’associazione non-profit che conta economy. il territoriocuneeseritenutidiparticolare interesse rispettoallagreen 92 http://www.monviso.eu/ita/news_detail.aspx?id=138 Il 28 maggio 2013 il Monviso è stato formalmente riconosciuto 8.2.5 Monviso riservaMaB È unPoloperl’innovazioneagroalimentare conl’obiettivodiassistere Tecnogranda È forseilpiùinteressante cantiere greenchehageneratolapro- Le iniziativeSlowFood Nelle intervistesonostatisegnalatialcuniprogetti cheriguardano Sui progettiesulleiniziative a Sessionediincontro delConsiglioInternazionalediCoor 92 - - 173

GRANDA E GREEN 174 Q 21 • GIUGNO 2014 transfrontaliero dell’aria, inmododaindividuare strategiecomuniditutelanellospazio todologiche relative aiprocessi dipianificazionedellatutelaqualità e aglientistrumentipermigliorare earmonizzare lebasiconoscitiveeme- legate allatuteladellaqualitàdell’aria.Hal’obiettivodifornire alleregioni gine dallanecessitàdiaffrontare alivellotransfrontaliero leproblematiche idroelettrici getica derivantedallosfruttamentodellarisorsaforestale edegliimpianti particolare, ilprogetto focalizzaleproprie attivitàsullaproduzione ener risparmio energetico elariduzionedelleemissionidigasaeffetto serra.In vento perquantoriguarda losviluppoel’utilizzodelle fonti rinnovabili,il tra leamministrazionifrancesieitalianepermigliorare lecapacitàdiinter prima candidaturanazionaledicarattere transfrontaliero non entravanellalistadeiMaB,equelladelMonvisorappresenta la per l’energia sostenibilecheilComune haapprovato aseguitodellafirmadelPattodeiSindaci. dei Sindaci per l’Energia Sostenibile”, 98 infrastrutture, Direzione energia, Serviziogestionedemanioerisorseidriche). di Cuneo(Risorsenaturali/Servizioenergia), laRegioneAutonomaValle d’Aosta(Direzione foreste e e ladirezione ambiente), laRegioneLiguria(Dipartimentoambiente)Provincia diTorino, laProvincia forestali incollaborazione conladirezione innovazione,ricerca, università -settore politicheenergetiche Piemonte (Direzione opere pubbliche,difesadelsuolo,economiamontana eforeste -settore politiche l’Energie), ConseilGeneraldelaSavoie ePrefecture delaRegionPaca(Dreal Paca);perl’ItalialaRegione 97 Isoggettipartecipantisono:perlaFranciaRegionRhône-Alpes(Direction del’Environnement etde 96 Conseil régionalRhône-Alpes,Provincia diTorino, Provincia diCuneo,DREALPACA, ATMO PACA. 95 Leregioni coinvoltesonoRegioneLiguria, Piemonte,RegioneAutonomaValle d’Aosta, 94 sul versantefrancesedelMonvisointeressa inparticolare ilParc naturel regional duQueyras. altri 88ComunicoinvoltinelPianointegratotransfrontaliero PITMonviso.Lariservadellabiosfera tura), dal sito SIC/ZPS “Gruppo del Monviso e bosco dell’Alevè” edaunabuffer zone composta da formata dalParco regionale delPocuneeseedallerelative aree contigue(promotori dellacandida- 93 LariservadellabiosferanazionalesulversanteitalianodelMonvisoècostituita daunacorearea delle emissionidiCO tendono raggiungere esuperare l’obiettivoeuropeo diriduzionedel20% vabili neiloro territori.Attraversoilloro impegnoifirmataridelPattoin- ad aumentare l’efficienzaenergetica el’utilizzodifontienergetiche rinno- mento europeo chevedecoinvolte leautoritàlocalieregionali impegnate L’EGEA spahaorganizzato il29novembre adAlbailconvegnonazionale“Obiettivo2020:Patto http://www.regione.piemonte.it/innovazione/ue/progetti-regionali/renerfor.html http://www.interreg-alcotra.org/2007-2013/index.php?pg=progetto&id=200 Alcotra 2007-2013“Renefor” Alcotra 2007-2013AERA AERA (AirEnvironnement RegionsAlcotra)èilprogetto chetraeori- Il progetto Reneforhacomeobiettivopromuovere lacollaborazione Il PattodeiSindaci,cuiaderisconoalcuniComunicuneesi,èunmovi- Patto deiSindaci 97 . 95 . 2 entro il2020 con l’obiettivo di far conoscere alla cittadinanza il Piano d’azione 94 96 98 . 93 . - - • • • le azionidisviluppoattivitàgreen,rendendo piùsemplice“fare rete”. dente cheunquadro normativochiaro, almomentocarente, agevolerebbe petitività, incuil’innovazionegiocaunruolofondamentale. Èinoltre evi- sto comeunfattore dicrescita delterritorio,capace diaccrescerne lacom- “dimensione infatti ancoramodesta. za nellaformazionegreen:l’offerta dicorsiafferenti all’area greenappare fatta diinterventispot,obiettivibrevissimo periodoeassenzadisinergie. strategia sano creare lecondizioniidealiperlosviluppodinuoverisorselocaliuna litiche ingradodirispondere aibisogni,distimolare azione.Affinchésipos- zione degliincentivichepotrebbe permettere didefinire epromuovere po- una visionestrategica.Èassenteun’attivitàpuntualeecostantedivaluta- l’utilizzo difontienergia rinnovabili. si dipanainquestocapitoloriguarda laconsapevolezzacheessavaoltre occupazione. ramento paesaggisticoeavere ricadutesuicontestimontaniinterminidi sul qualeènecessarioinvestire, poichépotrebbero contribuire almiglio- strategica. Lebiomassesonoconsideratecomeunpotenzialeinespresso no soprattuttosull’utilizzodellefontirinnovabili,riconosciutecomerisorsa assente dagliinteressi economicidegli imprenditori locali,chesiconcentra- sicurezza, allatassazione.Questononsignificachelagreeneconomysia cuneesi sono rivolte non tanto all’ambiente quanto piuttosto al lavoro, alla che consentonodicogliere aspetticheidatieconomico socialinondicono. mite sondaggiodel“climadiopinione”eleintervisteatestimoniprivilegiati, dell’impatto dellagreeneconomy, sisonoaffiancatil’approfondimento tra- in concreto, imaggioriinterventitecnologicisembranoattuati nel- non stupisce intempo di crisi che i cuneesi non individuino nell’am- esiste unasfera,chedefiniremmo strutturale,delsistemaproduttivo vasti margini dicrescita; gestione delle acquevengonoindicatecome potenzialitàconancora stimolo degliincentivipubblici messiincampo,mentre biomassee le fontirinnovabili,inparticolare nelfotovoltaico,anchegrazie allo sulta positivoilgiudiziosuiservizi ambientali; biente unodeiproblemi piùimportanti,tantocheinprovincia ri- attenta esensibileall’orizzontegreen; Altri daticonnotanol’attualesituazionedelcuneese: Tra gliaspettipositiviemerge chegliimprenditori locali pensanoalla A questaassenzadivisioneampiaelungimirantesiassociaunacaren- Una primagrandecriticitàemersaèrelativa alfattochesembramancare Tuttavia, è evidente che Dal sondaggiosulclimadiopinioneemerge chelepreoccupazioni dei Ai dati quantitativi, che hanno permesso di avere un quadro chiaro In sintesi green ènecessariointerrompere l’attualevisionenonlungimirante, green” noncomeunasemplicemodadaseguire mapiutto- green economy è molto di più. Il fil rougeche 175

GRANDA E GREEN 176 Q 21 • GIUGNO 2014 • • • dai Comuniedall’amministrazioneemerge comegreennonsiasolo non mancanointerventinelsistemaindustrialeorientatialrisparmioe l’agricoltura montanaèindividuatacomeattivitàdieccellenzaeco- vita, lariduzionedelconsumosuolo,gestioneverde pubblico. energia, mapluralitàdidimensioniinerenti lamobilità,qualitàdella settori nongreen); all’efficienza energetica, al recupero eal riciclo deimateriali (anche in integrino ilreddito; nomica seaffiancataapraticheorientateallamultifunzionalitàche stituisce labasepergestionedelterritorioetenutasocioeco- zione dellepotenzialità specifichedeidiversi sistemilocali. strategie differenziate, mirateallasoluzionedei problemi eallavalorizza - iniziative allascalalocale,orientate asostenere losviluppoterritorialecon anche locale, ma aesso si affiancano in misura crescente progettualità e continua aessere quello dell’energia, cherichiedeunimpegno globalema sione esiarticolainmoltedimensioni operative. compensazione, senonacopertura,dipratichepiù accettabili. cazione esiprofila ilrischiodelgreenwashing,della“sverniciataverde” a ambientale, sifabusinessecrea opportunitàdilavoro aelevata qualifi- dell'elaborazione dicontenutisimboliciedellacomunicazione incampo buti sottoilprofilo occupazionale,mentre lostessodiscorsogreen,quello ambiti diinterventoedallagreeneconomysiattendonorobusti contri- ambientale sembrapassare dalleparole aifatti: simoltiplicanopolitichee vo nell’usoefficientedeimaterialiedellerisorseenergetiche. ni enellerelazioni socialielacorresponsabilizzazione delsistemaprodutti- della necessitàdiincludere lasensibilitàecologicaneimodidivitaquotidia - sviluppo e del mutamento dei paradigmi della crescita, la consapevolezza investimenti ambientali,materialieimmateriali,comefattore crucialedello quello digreeneconomy,intesoarappresentare laconsiderazionedegli buco dell’ozonoeilriscaldamentoclimatico. successive Conferenze dell’ONU,all’emergere diminacceglobalicomeil equilibrio tra la sostenibilità economica e quella ambientale, promossa in contrasto localeagliinquinamentidiaria,acquaesuolo,dallaricerca di un catastrofi comeilDDT, l’amianto,laExxon Valdez, SevesoeChernobylal po dovutiall’esaurimentodellefontienergetiche fossili,dagliallarmiper specie animalievegetaliall'individuazionediinsuperabililimitiallosvilup- si èpassatidallapreoccupata segnalazionedellascomparsadinumerose dustriali edelconiotermine“ecologia”,negliultimicinquantaanni siana, dellosmogedelleterribilicondizioniigienicheprimecittàin- sue pratiche,hapresentato profondi mutamenti. 9. Cuneo:greenoggiedomani In effetti, il fulcro della questione ambientale, in Europa come in Italia, La Dopo unlungoprocesso dianalisi,elaborazioniedibattiti,laquestione Negli annipiùrecenti, ilvocabolariosiarricchiscediunnuovotermine, Senza tornare troppo indietro, all’Ottocentodellatrappolamalthu- Nel corso del tempo, la questione ambientale, con isuoi discorsi e le 9.1 green economypresenta quindiconfinisfumati,mobilieinesten- Green oggi 177

GRANDA E GREEN 178 Q 21 • GIUGNO 2014 sione inatmosferadiCO di risorseeserviziecosistemiciancoranegativo,specieper l’elevataemis- economicamente sviluppato, presenta un bilancio tra offerta e domanda durre a giudizi troppo ottimistici poiché il cuneese, come il resto del mondo del Piemonteedell’Italia.Questaconsiderazionenon devetuttaviain- ossia di superfici ecologicamente produttive, superiore a quella del resto ziali importanti, innanzitutto peruna elevata presenza dicapitale naturale, pubblici sembranomeritare unavalutazionepositiva. individuato comeunproblema prioritario,ancheperché iserviziambientali lano particolari criticità ambientali e nel complesso l’ambiente non viene su diversiaspettidellaloro vitaquotidiana,perlaprovincia nonsisegna- economica esocialelaqualitàdellavitadelleprovince italiane. nelle posizioniditestavarieclassifichechevalutanolaperformance brano assumere un ruolo fondamentale nel determinarne l’inserimento production, quindiicomportamentipersonalielagreenlife. litiche e le raggruppamento per macro ambiti operativi che mettono insieme le po urbano eallamobilità. di vitapersonaliecivili,quelladellagreenlife,riferitaall'inquinamento campo ambientale,quelladeicomportamentipersonali,riferitaaglistili green business lizzo disostanzeinquinantidapartedelsistemaproduttivo, quelladel strutturali, quella della greenproduction,riferitaalleemissionieall’uti- pubblico, quella delle dotazioni in seisfere: quelladellepolitiche,riferitaadalcunelineediintervento anche aifinidiunasuamisurabilitàecomparazionetra realtà differenti, raccoglie i diversi indicatori che compongono la stata proposta dall’I in modoframmentato suunterritoriomolto esteso. zione dellecaratteristichedegli insediamentieurbaniproduttivi distribuiti avanti, mapermaneilproblema diunasuaapplicazionepiùdiffusa, infun- la raccoltadifferenziata negliultimi annisonostatifattisignificativipassi nell’immissione dinitrati origine agricolaenell’usodifitofarmaci.Nel- ità nell’erosione delsuolo enellasalvaguardia idrogeologica delterritorio, propensione all’artificializzazionedelterreno agricoloepermangonocritic- delle risorsepossedute:emergono problemi diunacertaconsistenza nella negativi delcambiamentoclimatico. Dal puntodivistastrutturale,laprovincia diCuneopresenta creden- Nelle indaginidemoscopichecheesploranolapercezione deicittadini In generale,inprovincia diCuneogliindicatoriambientalinonsem- A livelloprovinciale, la limitata disponibilità di dati ne ha imposto un Una primaesperimentalesistematizzazionediquestamolteplicitàè È Alcuni segnalisembranoinoltre indicare deilimitinell’utilizzorazionale importanteinoltre sottolineare l'opportunitàdivalorizzare earric- dotazioni, la sfera produttiva del , riferita alle opportunità di sviluppo imprenditoriale in RES della Regione Piemonte, nel suo “cruscotto” che 2 che,comenoto,èlacausaprimariadeglieffetti , riferita ad alcune caratteristiche infra green business e della green economy, scelti green - - delle la certezzadiunaeffettiva potenzialitàdelgreeninprovincia diCuneo. fessionali, nelcampodellaformazionegreen. chire ilsistemascolasticoeformativo,apartire dagliistitutitecniciepro- concerne laqualità delprodotto finale eilsuovalore aggiunto. bientali el’agricoltura , siainrelazione alla filieraproduttiva siaperquanto economy consideratelecaratteristiche geomorfologiche,climaticheeam- territorio; lamontagna,ambitodieccellenzaperlo sviluppodiunagreen smo, intesocomevolanoperraccontare, promuovere emettere inrete un attività dasviluppare, ripensare, eincentivare inunastrategiagreen:ilturi- se sembranoessere quelledavalorizzare maggiormente nelcuneese. tra levariefontirinnovabili,ritenutetuttefondamentali,l’acqua elebiomas- mica sfavorevole edirestrizione creditizia. menti ingreeneconomy,specienellaattuale fasedicongiuntura econo- nell’accedere aibandiregionali enazionalicheincentivanodegliinvesti- numero diregistrazioni EMASeISO14001. numero diaziendepiemontesicertificateEcolabelEuropeo eilmaggior protetta (DOP) econindicazione geografica protetta (IGP), conil maggior regionali, conilmaggiornumero diprodotti adenominazione diorigine aziende biologiche,conlamaggiore percentuale diallevamentibiologici tati dafontirinnovabili,speciedalfotovoltaico,conilmaggiornumero di di imprese cheinvestonogreen,conilmaggiornumero diimpiantialimen- neo èlaprovincia piemontesenellaqualesiregistra lamaggiorincidenza dinamismo, anchedieccellenza,checaratterizzailterritoriocuneese:Cu- te, perlosviluppoeilconsolidamentodiunapproccio greenallosviluppo. zialmente datuttigliattori,evidenziandoneladimensionebasilare, fondan- momenti diapprofondimento questielementisonostatisottolineatisostan- (con logichedicondivisioneemessainrete). Nelcorsodelleintervisteedei erenza neltempodegli incentivi) siasul piano della responsabilità condivisa sponsabile, siasulpianodellaprogettazione (monitoraggio,valutazione,co- metodologia dilavoro, unapproccio altemamaggiormenterigoroso ere- di medioelungoperiodo(ancheallediversescalelocali)e,dall’altro, una e fondamentali, da unlato,il disegno puntuale di una strategia condivisa è sufficiente per raggiungere un obiettivo diquesto tipo, ma sono necessari maggiormente sostenibile. in materiadicertificazionieimpegnoperla realizzazione diunoscenario linea conquantoprevede (erichiede)lanormativa nazionale edeuropea Infatti, lafotografiacheemerge perquantoconcerneladimensione Appare comunquechiara,anchesullabasedeirisultati giàconseguiti, Parimenti meritevolidiattenzione sonoleindicazionisuisettoriesulle Si possonoconsiderare conparticolare interesse leindicazioniperquali Viene comunquesottolineatadaipiccoliimprenditori laloro difficoltà Nella dimensionegreenproductionebusinessemerge unforte Un territoriocheperòèancheconsapevoleseguire lanormativanon politiche e dotazioni è quella di un territorio che cerca di essere in 179

GRANDA E GREEN 180 Q 21 • GIUGNO 2014 Tabella 45.Lagreen economyinprovinciadiCuneosintesi Consumo energia elettrica Investimenti Fonti rinnovabili:fotovoltaico Limitato superamento:limitePM Buona biocapacità:indiceGE Limitato inquinamento:indiceGE Prodotti da fontirinnovabili Impianti produttivi alimentati Aziende eallevamentibiologici Certificazioni Ecolabel,EMASeISO DOP eIGP Punti diforza green diimprese e sinteticadelleprospettive green di forza,lecriticitàeopportunitàsipuòdelineare unavisionesistematica dei cittadiniprogetti diraccoltadifferenziata. gestione delverde pubblico,ilteleriscaldamentoelacondivisionedaparte migliorarla, in particolare per quanto riguarda la mobilità sostenibile, la locale sonostatiraccontatiprogetti chehannocomeobiettivoquellodi particolare considerazione,mentre inquelladellaqualitàdell'ambiente vari momentidiascoltolasferadeglistilivitanonèstataoggetto da descrivere edaquantificare. Interessante peròrisultailfattochenei sono ambititematici,inparticolarmodoilprimo,estremamente complessi formazione chenederiva. quello orizzontale,edituttoilsistemaincentivi,obblighi,momenti e trasparenza, elacoerenza dellepolitiche,siasulpianoverticalesu di filiera,inunaprospettiva diintegrazione,condivisione, multisettorialità del fare rete, diagire inunalogicasistemicanonsoloalivellodioperatorie Sintetizzando l’analisientro unquadro analiticoutileavalutare ipunti Gli stilidivitapresenti elaqualitàdell'ambientelocaleincuisivive Ma appaiono anche importanti aspetti immateriali quali: la strategicità 10 Formazione rifiuti urbani Raccolta differenziata Utilizzo prodotti fitosanitari Consumo delsuolo Assetto idrogeologico Erosione delsuolo dei centriurbani Inquinamento atmosferico Mobilità interurbana Criticità green della provincia diCuneo(tab.45). Biomasse Agricoltura biologica (acqua, foreste, ecc.) e dellefiliere diutilizzo Efficientazione dellerisorsenaturali ambientale urbana Pianificazione epartecipazione Utilizzo prodotti fertilizzantigreen (idraulico-eolico-biomasse) Sviluppo fontirinnovabilimini e mobilitàsostenibile Diffusione pisteciclabili Agriturismo eturismonaturalistico Contenimento consumodisuolo Opportunità nomy hannoformulatounpacchettodimisure 2030 eaoltre l’80%nel2050(siparladiopzionequasizero). intendono porre obiettividiriduzionepiùdrastici,pariaoltre il40%nel dulata, quindi,dalLibro verde del2013edallerecenti consultazioni,che intermedia al2020,poimessaindiscussionedallacrisieconomicaerimo- nel Pacchettoclima-energia (Piano20-20-20)un'elaborazionestrategica emissioni dicarbonio(riduzionedeigasserradell’80%),chehatrovato nella Roadmap2050,unaguidapraticaperun’economiaeuropea abasse mento allaproduzione dielettricità).Ilrisultatodell’indagineècondensato sull’industria e, soprattutto, sul settore energetico (con particolare riferi uno studioperstabilirnelepossibilitàedelinearnegliscenariimpatti gno diquestoobiettivo,laEuropean ClimateFoundation(ECF)haavviato riduzione, perl’Europa ealtre economiesviluppate,all’80-95%.Asoste- valore minimo,nell'ottobre 2009dalConsiglioeuropeo, chehafissatola ai livellidel1990entro il2050.Iltraguardo èstatoriaffermato, macome l’obiettivo di ridurre delle emissioni di gas serra di almeno l’80% rispetto per_un_green_new_deal.pdf 99 http://www.statigenerali.org/cms/wp-content/uploads/2013/05/Pacchetto_di_misure_ • • • • “cruscotto” dellagreeneconomy: intervento eazione,quiraccoltesecondoletre dimensioni utilizzate peril e concretizzare, anche in provincia di Cuneo, alcune delle principali linee di stili divitaeicomportamenti. strutturali, ilmododiprodurre econsumare, l’ambienteeilpaesaggio,gli gia, mal’insiemeditutteledimensionicheineriscono le dotazioniinfra- e costituisceilcontestodellafutura competizione sociale,economica,politica. comportamento, maunclusterpervasivocheinformal'insiemedellasocietà agli attorieconomici,socialiepolitici. gionale e costituiscono una conclusione del lavoro volta a fornire indirizzi cune diquestemisure sonoutiliindicazioniancheperlascalalocalesubre- green NewDealperl’Italia”,orientateversoun’economiasostenibile.Al- Entro questocontestocompetitivo,gliStatigeneralidellagreen Nel luglio2009,ileaderdell’UnioneEuropea edelG8hannoproposto 9.2 contenere ilconsumodi suolononurbanizzato(opzionezeroal2050) e ambientaliperleinfrastrutture verdi; attivare investimentigreen diriduzionedeicostieconomici energetici dell’acqua; attuare i distretti idrografici e promuovere l’efficienza del consumo contenere eprevenire ildissestoidrogeologico; Politiche edotazioni Assumere questa concezioneeaccettarnelasfidasignificaconsiderare Occorre peròribadire chelagreeneconomynonriguarda solol’ener La green economy Green daoggiadomani , lo ricordiamo, non èun settore, un prodotto o un 99

per losviluppodi eco- “un - - 181

GRANDA E GREEN 182 Q 21 • GIUGNO 2014 zione elagovernance dellapoliticagreen. zazione infunzione diasseestrumentofondamentale perlaprogramma- • • • • • • sono rivelarsiutili,senondeterminanti,alcunemisure acarattere trasversale: cifici relativi alledotazioni,algreenbusinesseaicomportamentipersonali,pos- • • • • • • • • • • • • In questoorizzonte,ilPatto dei Sindacipuòtrovare unapienavaloriz- colarmente attiveeinnovative inquestocampo. promuovere ilconfronto elacomparazionetrarealtà territorialiparti- degli interventi; predisporre unsistemacontinuativo di monitoraggioevalutazione approfondire laconoscenzadelletematichegreen ; li, professionisti e,piùingenerale,dellapopolazione; scolastico sianell’aggiornamentodiimprenditori, amministratoriloca- avviare interventidipromozione dellaformazione green ci eprivatiperlagreeneconomy; rafforzare le linee di credito locali a sostegno degli investimenti pubbli- ficare l’usodeiFondistrutturali2014-2020insensogreen; migliorare l’accesso e l’utilizzo delle risorse finanziarie europee e quali A livellolocale,perconnettere emettere asistemaquestiorientamentispe- dello sviluppodellecittàintelligentiesostenibili(smartcity). partecipare a processi di definizione e controllo delle politiche promuovere eadottare comportamentidimobilità sostenibile; migliorare l’efficienzadelconsumoenergetico domestico; sviluppare leattivitàdicontenimentoericiclodeirifiuti; Comportamenti personaliegreenlife sollecitare formediturismosostenibile. blic Procurement; programmare interventi di implementazione e diffusione di dei consumidienergia primaria(Direttiva efficienzaenergetica 27/2012); stimolare ladiffusione diapplicazionicheconsentanosignificativeriduzioni incoraggiare politichediefficienzainnovativadell’edilizia; rizzare lepotenzialitàdicrescita dellaagricolturadiqualità; promuovere l'agricolturabiologica,sostenibileedifilieracortavalo- vabili (Pianoenergia); sostenere gliinvestimenti perlosviluppodellefontienergetiche rinno- Green productionegreenbusiness strutture pubbliche(ospedali,uffici,scuole,ecc.). monitorare epromuovere efficienzaenergetica eambientalenelle esistenti; attuare programmi dirigenerazioneurbanaerecupero degliedifici paesaggio edelladifesadelvalore delcostruito; in funzionedellavalorizzazionedell'agricoltura,biodiversità,del sia nel sistema sia nelsistema Green Pu- green e - UNEP (2011) UNCTAD (2011)Trade andDevelopmentReport2011,NewYork-Geneva (unctad.org/en/ The Danish92Group (2012)BuildinganEquitableGreenEconomy,Copenhagen Legambiente (2013)EcosistemaUrbano,Roma(www.legambiente.it/sites/default/files/ Lander E.(2011)TheGreenEconomy:theWolf in Sheep’s Clothing,Amsterdam, Transnational ISTAT IRES Piemonte(2013)LaGreenEconomyin,Torino ( www.ires.piemonte.it/ IRES Piemonte(2001)AtlantedellacontabilitàambientaleinPiemonte, Torino. 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GRANDA E GREEN 184 Q 21 • GIUGNO 2014 Premio Innovazione Amicadell’AmbientediLegambiente, www.premioinnovazione. Premio FondazioneSviluppoSostenibile,www.fondazionesvilupposostenibile.org/premio PIT Monviso,www.monviso.eu/ita/news_detail.aspx?id=138 Piemonte Agri,www.piemonteagri.it Patto deiSindaci,www.pattodeisindaci.eu/index_it.html Parlamento europeo, Pacchettoclima-energia, www.europarl.europa.eu/sides/getDoc. Parchi, riserve earee protette in Piemonte,www.parks.it/regione.piemonte OECD, BlueEconomyInitiative,www.oecd.org/tad/fisheries/45692295.pdf No Green Economy, nogreeneconomy.org MNN, MotherNature Network,www.mnn.com/green-tech/research-innovations/blogs/ Ministero delloSviluppoEconomico, Pianodiazionenazionaleperleenergie rinnovabili Ministero delle PoliticheAgricole,AlimentarieForestali, www.politicheagricole.it Marcopolo EnrivomentalGroup, www.marcopolo-e.com Legambiente, ISPRA, IstitutoSuperiore perlaProtezione elaRicerca Ambientale,www.isprambiente.gov.it/ IRIS Sostenibilità, Biocapacità, www.iris-sostenibilita.net/iris/sostenibilita/06c-approf02- IISD, InternationalInstituteforSustainableDevelopment,www.iisd.org/cgsdi Gunter Pauli,www.gunterpauli.com GSE, Gestore ServiziEnergetici, www.gse.it/it/Gas%20e%20servizi%20energetici/Aste%20 Greennews, Controvertice aRio+20,www.greenews.info/politiche/contro-vertice-a-rio20- Green EconomyCoalition,www.greeneconomycoalition.org/ E.R.I.C.A. soc.coop.,www.cooperica.it ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, EJOLT, Environmental Justice Organizations, Liabilities and Trade, www.ejolt.org/2012/06/ Dipartimento PoliticheEuropee, Programma NazionalediRiforma,www.politicheeuropee.it/ Commissione europea, Tabella dimarcia perl’energia 2050,www.europa.eu/rapid/press- Commissione europea, Roadmap2050,www.ec.europa.eu/energy/energy2020/roadmap/ Camera deiDeputati,RecepimentoPacchettoclima-energia, www.camera.it/camera/browse/ Borghi SostenibilidelPiemonte, Associazione ComuniVirtuosi, www.comunivirtuosi.org/ Alcotra AERA,www.interreg-alcotra.org/2007-2013/index.php?pg=progetto&id=200 (aggiornata amaggio2014) Sitografia legambiente.org do?type=IM-PRESS&reference=20081216IPR44857&language=IT how-do-you-define-the-green-economy Documenti%20Piano%20di%20Azione%20Nazionale/PAN%20DETTAGLIO.pdf dell’Italia, it/certificazioni biocapacita-solo.htm CO2/CO2%20nel%20Pacchetto%20Clima-Energia/Pagine/default.aspx no-a-una-green-economy-sfruttatrice-20120622/ www.enea.it/ no-green-economy-without-environmental-justice/ attivita/17522/programma-nazionale-di-riforma release_IP-11-1543_it.htm index_en.htm 561?appro=10&Il+recepimento+del+pacchetto+clima-energia+dell%27UE www.legambiente.it approfondimenti.gse.it/approfondimenti/Simeri/AreaDocumentale/

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GRANDA E GREEN note note note note note note I Quaderni della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo 1. Il bilancio dell’Unione Europea 2007 L’accesso ai finanziamenti comunitari per il territorio (2007) 2. Percezione e notorietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (2007) 3. “Senectus Ipsa Morbus” Ricerca sui servizi socio-assistenziali per gli anziani nell’area di Cuneo, Mondovì ed Alba/Bra (2008) 4. L’Università in provincia di Cuneo Gli studenti residenti in provincia iscritti nelle sedi locali e nella sede di Torino (2008) 5. Cluster produttivi e traiettorie di sviluppo nei territori del cuneese (2009) 6. Il Politecnico di Torino in provincia di Cuneo Dai dati statistici alle opinioni degli studenti (2009) 7. Il settore delle utilities in provincia di Cuneo Analisi e prospettive (2009) 8. Università e sviluppo del territorio Laureati cuneesi della facoltà di Scienze Politiche e mercato del lavoro (2010) 9. L’arte della Fondazione Valutazione dei progetti di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico finanziati dalla Fondazione CRC (2010) 10. Un patrimonio valorizzato Descrizione dei 100 maggiori interventi di restauro architettonico e artistico finanziati dalla Fondazione CRC (2011) 11. La ricerca della Fondazione Valutazione di tre anni di Bando Ricerca della Fondazione CRC (2011) 12. L'innovazione sociale in provincia di Cuneo Servizi, salute, istruzione, casa (2011) 13. Il valore della cultura Per una valutazione multidimensionale dei progetti e delle attività culturali (2011) 14. L'impatto economico delle università decentrate: il caso di Cuneo (2012) 15. Capitale umano e società della conoscenza: i laureati nelle imprese cuneesi (2012) 16. Innovazione in Comune Percorsi innovativi nei sette maggiori Comuni della provincia di Cuneo (2013) 17. Disagio psicologico Diffusione, fattori di rischio, prevenzione e cura (2013) 18. Il mondo a scuola Alunni stranieri e istituzioni formative in provincia di Cuneo (2013) 19. Terre alte in movimento Progetti di innovazione della montagna cuneese (2013) 20. Facciamo cose Progetti di giovani per la provincia di Cuneo (2013)