COMO, 7 LUGLIO 2017 COMUNICATO STAMPA

GOLETTA DEI LAGHI DI LEGAMBIENTE 2017

Presentati i risultati del monitoraggio scientifico sulla sponda comasca del Lario: 2 punti su 5 indagati risultano fortemente inquinati

Anche quest’anno campionato il lago di per l’analisi delle microplastiche sia nell’area centrale del bacino che lungo il fiume affluente

Il lago ancora una volta mostra diverse criticità per quanto riguarda gli scarichi non depurati che finiscono nelle acque lacustri: sotto accusa i sistemi di collettamento insufficienti e gli scarichi fognari non depurati

A questo link è disponibile video in HD dei monitoraggi e delle analisi: https://drive.google.com/open?id=0Bx7XdcFmH- iMaTROeHZJRXFLVUk A questo link è disponibile una gallery fotografica dei campionamenti: https://drive.google.com/open?id=0Bx7XdcFmH- iMYzQyOVpyQm95TVU

Si è conclusa la seconda tappa del tour della Goletta dei laghi, la campagna di Legambiente realizzata in collaborazione con il CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) e Novamont e che da 12 anni attraversa l’Italia per monitorare la qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri. Questa mattina i rappresentanti della Goletta hanno presentato i dati dei campionamenti effettuati sul Lario, tra le province di Como, Sondrio e . Questa mattina in conferenza stampa sono stati illustrati i risultati delle attività di monitoraggio del lago, alla presenza della presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto, della biologa della Goletta dei Laghi Lucia Coscia e del responsabile scientifico del circolo di Legambiente Como Enzo Tiso.

«La Goletta dei Laghi – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – ha il compito di individuare le criticità dei bacini lacustri con particolare attenzione, non solo dove sappiamo esserci maggiore afflusso di bagnanti, ma soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, la cui causa è principalmente legata all’inefficienza del collettamento fognario dei comuni interni e ai pochi depuratori presenti che non riescono a raccogliere tutte le acque reflue. Al centro della campagna anche il problema delle microplastiche presenti nel lago. Quest’anno il monitoraggio approfondirà l’origine e gli apporti di questo tipo di inquinamento nel bacino lacuale, un problema ancora poco conosciuto e studiato nei laghi italiani».

In base a quanto è emerso dal monitoraggio scientifico – effettuato in determinati punti individuati anche grazie alle segnalazioni dei cittadini tramite SOS Goletta* – sull’intero bacino del Lago di Como il laboratorio di Goletta dei Laghi quest’anno ha evidenziato 8 punti fuori dai limiti di legge sui 17 campioni oggetto dell’indagine microbiologica. In base ai parametri indagati, Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. Nel monitoraggio vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo lungo le rive dei laghi: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione degli scarichi civili che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nel lago. Quello di Legambiente è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali delle Ats locali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un'istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.

Per il secondo anno il lavoro di campionamento di Goletta dei Laghi ha riguardato anche il monitoraggio delle microplastiche presenti nelle acque, non solo a centro lago ma anche nel suo affluente, il fiume Adda. I dati raccolti verranno elaborati nei laboratori di Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – e presentati in autunno. L’obiettivo dell’edizione 2017 è di approfondire lo studio sulla dinamica delle microplastiche nei laghi, analizzando il ruolo che questi sistemi semi-chiusi svolgono, in relazione alla presenza dei loro immissari ed emissari, che nel caso specifico dei laghi subalpini italiani rappresentano i principali affluenti del . Questo studio è importante anche per determinare le relazioni tra concentrazione e tipologia di microplastiche, con la presenza di differenti fattori di input, valutando il ruolo di serbatoio, ma anche di sorgente di detriti, del sistema fluviale-lacustre. I dettagli del monitoraggio sono consultabili su: https://www.legambiente.it/marinelitter/ (nella sezione microlitter/1-2 e 3 gli approfondimenti).

Sulla sponda comasca sono stati registrati come fortemente inquinati i campioni prelevati a Dongo presso la foce del torrente e ad alla foce del torrente Telo, a differenza della passata edizione dove i punti erano risultati entro i limiti di legge. Positivi, invece, i campioni raccolti a Lido presso la foce del torrente Senagra, alla foce del torrente Breggia e a Como presso la foce del torrente al canale del depuratore adiacente i giardini mausoleo A. Volta.

«Ancora una volta riscontriamo una situazione instabile sintomo che le problematiche di depurazione che affliggono la sponda occidentale del Lario non sono risolte. – sottolinea Enzo Tiso, responsabile scientifico del circolo Legambiente di Como – Per quanto riguarda il primo bacino assistiamo favorevolmente al lento ma progressivo miglioramento alla foce del Breggia a Cernobbio e del Cosia a Como. Ma non si deve abbassare la guardia e ci auguriamo che la nuova amministrazione di Como abbia un’attenzione particolare al miglioramento e completamento delle reti fognarie, che presentano criticità in molte zone della città: interventi che risultano fondamentali non solo per garantire la salute dell’ecosistema, ma anche per continuare a far sì che il lago resti una meta ambita del turismo anche internazionale».

I RISULTATI DEI MONITORAGGI SCIENTIFICI NEL LARIO PV Comune Punto 2017

CO Menaggio Foce torrente Senagra Entro i limiti

CO Argegno Foce torrente Telo Fortemente inquinato

CO Cernobbio Foce torrente Breggia Entro i limiti Canale depuratore presso giardini mausoleo A. Volta CO Como Entro i limiti (foce torrente Cosia) CO Dongo Foce torrente Albano Fortemente inquinato

LC Foce Fiume Adda Inquinato

LC Colico Foce torrente Inganna Entro i limiti LC Colico Foce del Torrente "La Merla" Inquinato Presso spiaggia di Dorio (in corrispondenza dello LC Dorio Fortemente inquinato scarico) LC Foce torrente Valle dei Mulini Entro i limiti

LC Bellano Foce torrente Entro i limiti

LC Foce torrente Esino Fortemente inquinato Mandello del LC Foce torrente Meria Entro i limiti Lario LC Lecco Foce torrente Caldone Fortemente inquinato LC Lecco Lago, presso scarico depuratore Lecco Entro i limiti

LC Vercurago Foce Torrente Gallavesa Fortemente inquinato

LC Foce del Rio Torto Entro i limiti

I campionamenti sono stati effettuati tutti in data 30/06/2017

Nota sul monitoraggio scientifico I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente e i campioni per le analisi microbiologiche sono conservati in barattoli sterili in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che avviene nel laboratorio mobile entro le 24 ore dal prelievo. Come da normativa "il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione". I parametri presi in considerazione sono gli stessi previsti per i controlli sulla balneazione in base al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 116. Legenda: INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

Per consultare i dati online: http://www.legambiente.it/golettaverde-map/

Anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati CONOU è main partner di Goletta dei Laghi di Legambiente. Attivo da 33 anni, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l'olio usato è anche un’importante risorsa perché può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 95% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. «La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi - spiega il presidente del CONOU, Paolo Tomasi - rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato del Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese».

*Sos Goletta: Per segnalare casi di inquinamento è possibile inviare una email a [email protected] con una breve descrizione della situazione, l'indirizzo e le indicazioni utili per identificare il punto, le foto dello scarico o dell'area inquinata e un recapito telefonico o chiamando il 349/4597928.

Segui Goletta dei Laghi anche su: Facebook: fb.com/golettadeilaghi Twitter: @golettadeilaghi Web: www.legambiente.it/golettadeilaghi

Goletta dei laghi è una campagna di Legambiente Main partner: CONOU - Partner tecnici: Novamont - Media partner: La Nuova Ecologia

Ufficio stampa Goletta dei laghi: Silvia Valenti – 349/8172191 - [email protected]