musicplus.it

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 1 12/02/20 15:43 2 Il Centro Musica sul web: www.musicplus.it sonda.comune.modena.it

www.facebook.com/centromusicamo www.facebook.com/saleprovamrmuzik/

www.youtube.com/CentroMusicaModena

soundcloud.com/CentroMusicaModena

www.instagram.com/centromusicamodena/

MUSICPLUS.IT numero 45 – dicembre 2019

Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito della L.R. 2/2018 "Norme per lo sviluppo del settore musicale" Art. 8 Sommario Redazione Musicplus.it Enzo Cappucci Francesco Galavotti 3 Il progetto Sonda Francesca Garagnani 4 Sonda: L’ultimo anno in numeri Paolo Garelli Alberto Lepri 5-6 I Valutatori Andrea Tinti 7-20 I pensieri dei Valutatori Le illustrazioni di Musicplus.it 21-23 Sonda Musica Residente sono di Dipankara. Rivisitazioni di: 26 Sonda Club pg. 1: Jojo Abot "Power to the God Within" pg. 5: Orville Peck "Pony" 27 Cantautori su Marte pg. 7: Wow "Come la Notte" 28 I live club partner di Sonda pgg. 24, 25: Ultramarine "Signal Into Space" pg. 29:. C'mon Tigre "Racines" 29-32 I live di Sonda visti da voi pg. 33: The Comet Is Coming "Trust in the Lifeforce of the Deep Mystery" 33-41 Gli ascolti di Sonda pg. 48: Jojo Abot "Power to the God Within" 42-43 Transmission Bands Progetto grafico e impaginazione 44 Festa della Musica Puntoevirgola – Bologna 45 La Metralli Centro Musica 46 SondaCase Via Morandi 71 41122 Modena 47 Il Centro Musica tel 059.2034810 [email protected] www.musicplus.it sonda.comune.modena.it

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 2 12/02/20 15:43 Il progetto Sonda

Sonda: che cos’è e perché devi iscriverti 3 Sonda è un progetto del Centro Musica di Modena, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato per sostenere la creatività in ambito musicale. Sonda si propone di curare e sviluppare il progetto musicale di coloro che decidono di sottoporre la propria arte ad un manipolo di consulenti (musicisti, produttori discografici, manager, editori musicali), nove “saggi” che cercano di affinare il profilo artistico di ciascun iscritto, in modo da rendere la proposta più appetibile per il mercato musicale. sonda.comune.modena.it L’iscrizione a Sonda è gratuita; è sufficiente essere residenti in Emilia-Romagna e proporre un repertorio originale.

L’ISCRIZIONE I VALUTATORI Per iscriverti a Sonda è necessario inviare La rete dei valutatori di Sonda è Nel 2016 sono stati pubblicati i primi due un CD contenente due brani originali rappresentativa dell’intera filiera del volumi di Sonda Club, una collana di vinili (non sono ammesse cover), una scheda settore musicale. Ne fanno parte: 7” in tiratura limitata nei quali un artista biografica, gli eventuali testi dei brani, • Marcello Balestra affermato della nostra regione ha affiancato i recapiti di un referente. Ovviamente è produttore discografico, editore un emergente di Sonda. Sul primo volume possibile inviare il tutto anche via email • Marco Bertoni musicista, produttore i ravennati Kisses From Mars e i Giardini allegando i brani in formato mp3. • Carlo Bertotti produttore e autore di Mirò (con un remix di Teho Teardo); nel Il materiale verrà attribuito a uno dei • Giampiero Bigazzi secondo volume la band bolognese New valutatori di Sonda che invierà all’artista discografico Materiali Sonori, musicista Colour affiancata da un brano di Paolo Belli un primo report; l’artista, se vorrà, potrà • Luca Fantacone con il Trio Medusa. tramutare in fatti le critiche e i consigli direttore marketing Sony Music Nel 2017 la pubblicazione di due nuovi ricevuti, quindi inviare di nuovo i brani al • Nicola Manzan musicista, produttore volumi della collana Sonda Club: nel proprio valutatore. • Gabriele Minelli primo il cantautore modenese Nicholas L’iscrizione a Sonda rimane attiva e non ha A&R manager di Universal Music Italia Merzi assieme agli Skiantos (con la una scadenza. • Daniele Rumori partecipazione di Claudio Lolli); nel Ricordiamo che il materiale inviato potrà direttore artistico Covo Club secondo i bolognesi feat. Esserelà con i essere ascoltato e visionato solo dal • Roberto Trinci Confusional Quartet. valutatore e non verrà reso pubblico. direttore artistico Sony/EMI Music A fine 2018 esce la la terza coppia di Publishing singoli: nel primo Murubutu assieme al rapper bolognese Messia; nel secondo la EFFETTI COLLATERALI band La Metralli con Mara Redeghieri. Sonda ha realizzato nel 2010 la compilation A dicembre 2019 la quarta: Lo Stato Sociale Sonda vol.1: 25 iscritti sono stati selezionati accompagna la bolognese Maru; Alice è per trascorrere una giornata in studio con il invece assieme al modenese Moriel. produttore – e “storico” valutatore di Sonda Il 2019 ha visto anche l’uscita del – Marco Bertoni. Oltre a fissare su un primo cd prodotto da Sonda (assieme supporto - un doppio CD stampato in 1000 all’Associazione Amigdala) - Ascendente copie e distribuito gratuitamente - il lavoro de La Metralli – presentato il 12 dicembre svolto, si è voluto dare l’opportunità agli con un concerto presso La Torre. artisti coinvolti di lavorare e confrontarsi Dal 2009 a oggi oltre 140 artisti di Sonda con un produttore artistico. hanno aperto, nei live club e nei festival L’esperienza è stata ripetuta l’anno partner, importanti concerti di artisti successivo coinvolgendo 15 artisti nella italiani e stranieri. Collaborano con Sonda: realizzazione di Sonda vol.2. Off e La Tenda di Modena, Bronson e Hana Nel 2014 è stato pubblicato il terzo episodio Bi di Ravenna; Covo Club e Locomotiv Club Sonda vol.3. di Bologna; Diagonal di Forlì; Splinter di Parma; Festa della Musica di Nonantola (MO); Godot Festival di Carpi (MO).

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 3 12/02/20 15:43 Sonda: l’ultimo anno in numeri

4 Il 2019, quattordicesimo anno del Progetto Sonda, ha contato 127 nuovi artisti iscritti da tutta la regione.

Sono proseguite le aperture delle band di Il 5 dicembre abbiamo presentato a La Sonda nei concerti dei live club partner. Torre di Modena la nuova uscita per la Venti quelle organizzate nel corso del collana Sonda Club. 2019: oltre al rapporto consolidato con i Nell’ultimo anno per SONDAinONDA locali, quest’anno gli artisti di Sonda hanno abbiamo intervistato 13 artisti. Tutte avuto occasione di aprire l’evento finale le interviste sono raccolte nel nostro della Festa della Musica di Modena (Dutch canale youtube, www.youtube.it/ Nazari, Giorgio Poi), un concerto alla Festa CentroMusicaModena, che conta oltre della Musica di Nonantola e due date del 60mila visualizzazioni totali. Godot Festival (Auroro borealo, Venerus, Il nuovo format SONDAcase, lanciato a fine Lo Straniero). 2016, ha visto la partecipazione nel 2019 di 8 band. Due giornate sono state dedicate come di consueto agli incontri con i valutatori SONDA ed il Centro Musica, sono presenti di SONDA. Il 24 febbraio e il 24 marzo, ci sul web con il sito www.musicplus.it che siamo ritrovati all’Off con i valutatori a conta una media di 3mila visite mensili; disposizione di tutti i musicisti presenti mentre il sito dedicato al progetto, sonda. (oltre 100) per ascoltare brani e scambiare comune.modena.it, ha una media di 550 opinioni e consigli. visite mensili.

La pagina www.facebook.com/centromusicamodena, conta oltre 8000 fan.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 4 12/02/20 15:43 I VALUTATORI

5

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 5 12/02/20 15:43 I valutatori I “saggi” di Sonda - chi sono?

6

Marcello Balestra brani per molti artisti italiani (Ornella Vanoni, Gabriele Minelli produttore discografico, editore Garbo, Alex Baroni, Baustelle, Angela A&R manager Universal Music Italia Autore e compositore, laureato in legge con Baraldi), e collabora con Neil Maclellan Gabriele Minelli è discografico da quasi una tesi sul diritto d’autore. L’inizio della sua (produttore di Prodigy e Nine Inch Nails), 15 anni, inizia la sua carriera nel 2000 carriera nell’industria musicale è legato a JC001 (Nitin Sawhney, Le peuple de l’herbe), occupandosi di repertorio internazionale Lucio Dalla: Balestra è stato tour manager Roberto Vernetti (La Crus, Elisa, Ustmamò). in Virgin Records. Passa poi in EMI, prima per il cantautore bolognese nel periodo 1986- come marketing manager e poi come 88 poi nel tour mondiale Dalla-Morandi 88- Giampiero Bigazzi A&R manager, ruolo che tuttora ricopre 89. Nello stesso anno diventa responsabile discografico Materiali Sonori, musicista in Universal Music Italia. Ha la fortuna editoriale, artistico e legale dell’etichetta Produttore, editore, compositore, autore e di lavorare con molti artisti, italiani e Pressing, sempre con Dalla, e delle Edizioni musicologo, Giampiero Bigazzi comincia internazionali, e molti professionisti che Assist. Fino al 2000 è docente universitario in a suonare nel 1968 legando il suo nome a gli hanno sempre insegnato qualcosa di Diritto d’autore e Discografia ESE poi inizia quello dell’etichetta Materiali Sonori. Più prezioso. Quando non ascolta musica pedala, a collaborare con la casa discografica CGD. “organizzatore di suoni” che musicista, ha surfa la neve fresca, fotografa e fa il papà. Dal 2004 al 2013 è in Warner Music Italia. collaborato con importanti artisti e band fra i protagonisti della musica indipendente Daniele Rumori – direttore artistico Covo Club Marco Bertoni – musicista, produttore e di ricerca in Italia e nel mondo. Scrive, Nato ad Ancona il 25 ottobre 1977, Daniele Marco Bertoni è uno dei nostri storici organizza festival, mette in scena spettacoli Rumori si occupa di musica indipendente valutatori. Vive e lavora come produttore di narrazione e di teatro minimo musicale. da circa 15 anni. Vive a Bologna dal 1995, e musicista a Bologna nel suo PS1 Studio città dove ha fondato Homesleep Music Pubblico di Registrazione Gianni Gitti. È Luca Fantacone (proclamata dalla stampa italiana migliore uno dei fondatori dei Confusional Quartet, direttore marketing Sony Music etichetta discografica indipendente del gruppo storico della “new wave italiana”, International Marketing Director di nostro Paese), di cui è stato direttore tornato di recente sulle scene con concerti Sony Music, da 13 anni opera in ambito artistico fino al 2009 e per la quale hanno e nuove pubblicazioni. Dopo l’esperienza discografico all’interno di multinazionali inciso gruppi come Giardini Di Mirò, Yuppie Confusional inizia a lavorare a progetti di (Warner, Virgin, PolyGram-Universal, Sony) Flu, Julie’s Haircut, Fuck, Cut e Midwest. musica contemporanea (tra gli altri il lavoro e indipendenti (NuN), in diverse posizioni Da circa 10 anni è uno dei gestori, nonché di ricerca sulla voce umana “New Machine – marketing, promozione, A&R e direzione responsabile della programmazione, del Voice”, che coinvolge le voci di Carmelo artistica – e trattando repertori nazionali Covo Club di Bologna. Bene, Kathy Berberian e Demetrio Stratos) ed internazionali. La molteplicità di ruoli e di musica leggera (con Lucio Dalla, Gianni ricoperti gli ha permesso di sviluppare una Roberto Trinci Morandi, Angela Baraldi, Bracco di Graci, visione molto completa del music business e direttore artistico Sony/EMI Music Publishing Gianna Nannini). È stato il produttore dei della professionalità ad esso legata. Roberto Trinci è il direttore artistico Sony/ Motel Connection, Maccaroni Circus, il primo ATV Publishing, è un editore. Laureato lavoro di Bob Rifo, collabora con diversi top Nicola Manzan - musicista, produttore nel 1991 con il massimo dei voti e una dj e ha curato remix per Morgan, Jovanotti, Violinista, polistrumentista e arrangiatore, tesi sull’utilizzo delle perversioni sessuali The Simple Minds, Raiz, Subsonica. Come dal 1996 collabora in studio e dal vivo con nel marketing discografico, consegue un arrangiatore ha collaborato con lo Zecchino band e artisti internazionali tra cui Baustelle, Master in Business Comunication presso d’Oro e ha scritto colonne sonore per il Ligabue, Justin K. Broadrick (Godflesh), Lo Cà Foscari e, dal ’94, inizia a lavorare come cinema, la tv e la radio. Stato Sociale, Tre Allegri Ragazzi Morti, band manager per Elio e le Storie Tese Menace (ex Napalm Death), Fast Animals and e label manager di Casi Umani, Psycho Carlo Bertotti – produttore e autore Slow Kids e Mezzosangue. Dal 2005 porta Records, Casasonica. Head of A&R in BMG Autore, produttore e musicista, inizia la avanti il suo personale progetto di musica Music Publishing dal 1997, nel 2005 diventa propria attività nei primi anni ’90 come estrema denominato Bologna Violenta con Direttore Artistico di EMI Publishing Italia. compositore di musiche per cortometraggi cui si è esibito in centinaia di concerti come Ha firmato e scoperto, tra gli altri: TARM, e pubblicità. Nel 1996, insieme a Flavio solista o come duo. Sotto questo pseudonimo Subsonica, Baustelle, Dente, Zen Circus, Il Ferri, fonda i Delta V, formazione con cui ha pubblicato 5 , cinque Ep e svariati Pan del Diavolo, Perturbazione. scrive e produce 6 album durante il decennio singoli, remix e progetti tra harshnoise, successivo. Parallelamente scrive e remixa hardcore e musica contemporanea.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 6 12/02/20 15:43 I PENSIERI DEI VALUTATORI

7

Se nella tua vita sei diventato un produttore, musicista, direttore artistico, editore, discografi co, talent scout, manager qual è stata la tua formazione musicale negli anni dell’adolescenza? Una semplice domanda che nasconde una profonda risposta. Scopriamo insieme cosa ascoltavano e cosa leggevano i valutatori di Sonda.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 7 12/02/20 15:43 Marcello Balestra

8 Mi affido solo all’anima vera di musica e artisti

Quando ero ragazzino e incontravo qualcuno per la prima volta, una delle prime domande reciproche era: “Ma tu che musica ascolti?” Era la fine degli anni 70, ma così anche negli anni 80 e primi 90, anni nei quali si dava per scontato che la musica si ascoltasse con attenzione, come la lettura di libri o la visione di film d’essai. E in effetti era così, la musica era l’argomento per conoscersi e per partire ad elencare gli ultimi dischi comprati, le cassettine registrate dalla radio e i concerti vissuti. Ci si scambiava la musica, prestandosi vinili sperando di riaverli indietro in buono stato. Ricordo che si parlava ore ed ore di ogni genere e specie musicale, senza esporre trofei o scoperte, ma parlando di emozioni e della qualità di canzoni, di artisti e di musicisti. Oggi se non ascolti musica sei considerato come minimo un retrogrado, un pirla, ma se devi dire cosa ascolti diventi in un attimo la Treccani delle sigle, dei nomi, di canzoni orfane di album, ossia di singoli e singoli che sono come zattere per artisti in mezzo all’oceano della musica globale. Poi fatto l’elenco di sigle e di nomi della musica di oggi, ti accorgi che nessuno approfondisce, nessuno dà un valore emozionale ai brani o agli artisti, tutto perché le stesse piattaforme di streaming ci portano a sentire di tutto senza sosta e senza chiederci altro, se non di seguirli all’infinito, nel loro algoritmo ipnotico, amico e trappola. Una volta il mondo era “finito”, ossia aveva confini e c’erano le aree protette, dove si faceva musica, dove si viveva in musica, dalla cantina allo stadio, ma tutto questo ricordare a cosa serve? L’oggi si racconta con l’oggi, mentre l’altro ieri a mio parere si racconta con gli artisti e le canzoni che sono arrivati fino ad oggi, nonostante l’oggi. Ed ecco che se ti incontro oggi e siamo negli anni 70 ti rispondo che ascolto le canzoni facili come “Ramaya” e “Yuppi du” ma anche Beatles, Stones, Deep Purple, Ac/Dc, Queen, Pink Floyd, Carosone, Dalla, De Gregori, Daniele, Battiato, Bennato, Janis

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 8 12/02/20 15:43 il mare”, “Lucio Dalla”, “Dalla” e “Qdisc” di 9 Dalla, tutti gli album di Mike Oldfield e dei Pink Floyd. Poi iniziando a lavorare nella musica a metà anni 80 ho approfondito la mia attenzione verso il repertorio italiano, sia pop che alternativo. Leggevo ogni musicale, testuale, vocale, viscerale, rivista musicale e ascoltavo tutte le radio, fisico, emotivo, melodico ed umano per ma non ho mai colto una tendenza o una far arrivare al pubblico ciò che erano o linea editoriale, il mio interesse era per sono veramente, utilizzando il mezzo l’ascolto di canzoni e artisti. Ho assistito a musica o canzone per esprimere la loro Joplin, Genesis, ossia tutta la musica che concerti di ogni genere, ma quello che mi costante e inarrestabile umanità, densa si ascoltava in casa Balestra e dintorni, ma ha cambiato la vita e che ricordo con gioia di tensioni e di intuizioni captate con le ti direi che le mie canzoni preferite erano e memoria palpitante è quello di Prince antenne di chi è collegato all’universo, quelle orecchiabili, quelle che canticchiavo del 1987 a Milano. Da quel concerto che ai segnali che arrivano a chi è in ascolto e fischiettavo. Poi a cavallo degli anni 80 vidi insieme a Dalla, capii tante cose. La e quindi non solo per esigenze di status, ti direi della passione per il cantautorato musica che ascolti è tutta utile alla crescita di mercato e di popolarità. In fondo sono italiano, per Dylan, Peter Gabriel, U2, Dire umana ed eventualmente professionale, sempre stato il fan di nessuno, se non Straits, Prince, Neil Young, Brian Eno, che ma le persone capaci di farti entrare nelle umile ascoltatore di musica e canzoni di chi hanno preso il sopravvento, ma sempre canzoni e nella musica che stanno vivendo, ha le sembianze di donatore di umanità, di e principalmente per le loro canzoni o nel mood trascinante e definitivo dell’estasi energia, di umiltà e di estro espressi per musiche più facili. Poi nell’83 nelle vesti di che stanno provando e che puoi vivere bisogno e per natura, ad ogni concerto e improbabile dj estivo ho preso gusto per attraverso la musica suonata e cantata in ogni momento della loro esistenza. Sì, la dance fine 70 e inizio anni 80, impazzivo con l’anima e il genio talentuoso che gli è per lavoro ho ovviamente prodotto anche per il funky e poi per la musica di Michael stato donato, sono le uniche per le quali tanto pop di artisti “normali”, ma un conto Jackson. Da lì ho iniziato a scegliere e a ho nel tempo capito e deciso che vale la è innamorarsi, altra cosa è scegliere per il infilarmi anche in brani secondari, in quelli pena di essere fan o discepolo. Da quel pubblico, del quale per fortuna faccio parte che devono dire qualcosa anche senza momento avendo a fianco, anzi essendo e grazie a questo sono riuscito a parlare essere tanto pop o top. Salvo eccezioni io a fianco di un mostro sacro come Dalla di musica con tutto il pubblico del mondo. ho sempre amato più le canzoni che gli non facevo certo fatica ad accettare la Ho comunque imparato ad ascoltare fino artisti, credendo che un racconto vale più straordinarietà del suo genio artistico, a all’ultima traccia di tutti, senza avere del narratore, anche se il narratore fa la subirne il carisma, come quello dei veri preferenze o pregiudizi, con l’ambizione differenza con il suo stile e lo riconosci in grandi della musica mondiale. Il problema di lasciarmi sorprendere dalla normalità eterno tra milioni. Quindi “mi sono fatto era distinguere tra la bellezza e qualità e dalla genialità musicale comprensibile juke box” di migliaia di brani senza sposare tecnica del miglior repertorio di successo a tutti e non quella per pochi eletti in album, salvo alcuni album che ho vissuto nazionale ed internazionale e la visceralità grado di decifrare codici e mondi musicali e consumato completamente ancora e la verità di canzoni e artisti di ogni genere segreti. prima di iniziare a lavorare con Lucio Dalla e paese. Anche a causa dell’avvicinarsi Buona verità musicale a tutti. e sono: “Foxtrot” dei Genesis, “Purple al successo di tanti artisti mediamente rain” e seguenti di Prince, “Off the wall” veri (mio parere), ho deciso di seguire e seguenti di Michael Jackson, e “So” di solo le “persone” che facevano capire al Peter Gabriel, “Terra mia” di Pino Daniele, pubblico il loro bisogno irrinunciabile di “Ci vuole orecchio” di Enzo Jannacci, utilizzare le canzoni per raccontarsi per “Zenyatta Mondatta” dei Police, “Making quello che erano, nonostante il business movies” dei Dire Straits, “Come è profondo chiedesse loro di mantenere un livello di bellezza commerciale superiore alla verità da raccontare. Questo spiega la mia mancata vicinanza ad artisti intransigenti e puristi, alla ricerca dell’espressione dell’arte assoluta, ma spiega anche il mio amore assoluto per le persone-artisti che utilizzano o hanno utilizzato il linguaggio

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 9 12/02/20 15:43 Marco Bertoni

10 sotto casa ed era ‘Come together’ dei Beatles, avevo 8 anni e alla radio avevo sentito questa musica con questi tamburi particolari…e poi ‘Venus’ degli Shocking Blue", "Chirpy chirpy Cheep Cheep’ dei Middle of the road, ma questa era già del 71. Tutti vinili suonati rigorosamente dal mangiadischi Lesa bianco e rosso portatile Radio, dischi, riviste, concerti. Ho iniziato e a pile. naturale e, insomma, c’eravamo anche noi a suonare intorno agli 11 anni, spinto da Quindi, in ordine: la radio nelle trasmissioni ed era appunto il 1981 e avevo già 20 anni. curiosità per questi organi Farfisa che di canzonette della RAI, i 45 giri, poi Già dal 1978 suonavo con il Confusional avevano due tastiere, la pedaliera dei l’organo, la musica suonata in camera. Quartet , a Bologna era tutto veloce in bassi e una batteria elettronica con ritmi Dopo andando alle superiori inizio a quello scorcio 1978/1981 (suonare in un ed accompagnamenti preprogrammati su suonare in un gruppo, vado a vedere i gruppo e trovarsi adolescente davanti a diversi generi musicali: samba. cha cha. concerti e leggo le riviste specializzate migliaia di persone in Piazza Maggiore, alla swing… (CIAO2001 anche se più tardi arrivarono Bussola a Camaiore, in vari palazzetti dello Mio padre me ne regalò uno e questo fu Musica 80 e Rockstar e Popster). sport e locali in giro per l'Italia), sembrava il primo strumento della lunga serie che Crescendo gli episodi che vorrei fissare tutto naturale e sequenzialmente normale. invase la mia camera da allora in poi. sono due. Due concerti gratuiti tenuti Ma frequentavo la seconda superiore, anni Poi il pianoforte, le lezioni di pianoforte, nel corso di una rassegna estiva presso il prima, quando andai al primo concerto che poi l’Istituto Nazionale di Studi sul Jazz Parco della Montagnola di Bologna, non vidi dal vivo: il Banco del Mutuo Soccorso a Parma con Franco D’Andrea (istituto saprei dire che anno precisamente, ma al MAC2 tra Modena e Bologna. Nelle radio gratuito e pubblico) per imparare armonia. sicuramente seconda metà degli anni '70. arrivarono anche le frequenze delle radio Quindi un percorso fatto di hardware Ero proprio un ragazzino e mi meraviglio libere, e non si ascoltavano più canzonette, (gli strumenti) e software (la passione, che mi fosse permesso di uscire così tardi ma si ascoltavano gli Area de ‘La mela di l'interesse, il piacere). per andare così a zonzo…ma insomma: Odessa’, i Suicide di ‘Cherie Cherie’, Vasco Sicuramente elementi che hanno Enrico Rava e la sua tromba in trio (o in Rossi di ‘Albachiara’ e la nostra ‘Volare’ supportato e alimentato questo amore quartetto) e poi un'altra sera Frederic tutte mescolate insieme come se fosse per la musica, prima come ascoltatore poi Rzewski con un concerto per piano solo. normale. come musicista compositore e produttore Ricordo Rzewski suonò alcune variazioni Oltre le occasioni casuali, sono importanti sono stati appunto la radio, i dischi, le di 'El pueblo unido, jamás será vencido' e anche i nomi e le persone. Mio padre che riviste, e i concerti. un pezzo di (credo) Braxton. MERAVIGLIA mi comprò i primi strumenti musicali, La radio era una radiolina portatile a pile E STUPORE: Non capivo niente, in fondo Stefano che mi fece innamorare nel 73 dei che ascoltavo in terrazza d'estate e i non mi interessava sapere niente, Genesis (disco basilare nei miei ascolti di programmi erano solo quelli della RAI. solamente ricordo che sentivo la magia allora "The lamb lies down on Broadway), e Amavo le canzonette e ricordo "Crocodile che sprigionavano queste esecuzioni e Luca che mi consigliò di ascoltare gli Area Rock" di Elton John, "Sugar Baby Love" queste musiche, decidendo proprio lì che la e i Suicide. Bang. dei The Rubettes. Inutile dire che il tipo di musica sarebbe stata dentro la mia vita. selezione e di fruizione era completamente Questo facilitò e confortò il naturale diverso da quello che hanno i giovani ora, passaggio da ascoltatore a musicista. vabbè l'ho detto... Sentire dopo qualche anno la conferenza I dischi erano proprio i dischi, cioè che Brian Eno tenne nella Sala dei 600 soprattutto i vinili lp che si compravano in a Bologna fu per me una conferma. 2/3 negozi a Bologna (negozi che non ci Sentire Eno che parlava della assoluta sono più: Nannucci, La coja, La casa del fondamentale importanza della disco) anche se il primissimo 45giri l’ho registrazione multitraccia, e del "suonare comprato in un negozio di elettrodomestici lo studio di registrazione" era esattamente quello che in quei giorni con Gianni Gitti stavo facendo per registrare il mio disco "18/8/81". Quella descritta da Eno era per noi una prassi creativa molto istintiva

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 10 12/02/20 15:43 Carlo Bertotti

A 13 anni ho ereditato il giradischi di mio 11 padre, lui non lo usava praticamente mai la fine degli anni 70, dove in quanto a derive ero contento di poter far ascoltare quelle e aveva pensato che il solo fatto di poterlo pericolose potevi avere una discreta scelta. che reputavo essere canzoni imprescindibili trasferire dal salotto a camera mia avrebbe per una adeguata e corretta formazione potuto fare del sottoscritto uno studente In quel periodo non c’erano molti concerti a personale... potenzialmente più dedito alla causa... cui poter andare ma nei primi mesi dell’80

Ricordo di aver allestito in poco tempo ebbi la fortuna di poter inaugurare la mia Al netto di nostalgie o derive generazionali una sorta di minidiscoteca in camera personale stagione live con una doppietta quello era un mondo dove un album costava aggiungendo un paio di casse e un set di imperdibile. A distanza di due mesi, sempre 6000 lire, un bootleg anche meno, e le lampadine colorate con dei sensori che le al Palalido di Milano, arrivarono Ramones copertine le consumavi a forza di leggerle e facevano accendere a seconda del beat. e Police, non avrei potuto chiedere di rileggerle, e le foto che ci stavano sopra te Ascoltavo musica tutti i pomeriggi, meglio... le ricordi ancora oggi. ininterrottamente. Ad aprire il concerto dei primi suonarono Dove una discreta chitarra elettrica, ampli Non mi drogavo ma ero sufficientemente gli UK Subs, band inglese di cui ero fan (i compreso, costava 500.000 lire. carico a molla per disattendere le primi due album sono bellissimi) e che dal Dove l’unica cosa digitale erano i primi aspettative famigliari, farmi bocciare e vivo spaccavano letteralmente. orologi giapponesi a cristalli liquidi e il finire in collegio con un biglietto di sola Dei Ramones detestavo End of the Century telefono era quello fisso di casa. andata: l’intuizione di mio padre non era ma i primi quattro album erano delle perle. Dove per cambiare canale alla televisione stata sufficiente… La loro musica non era quella nichilista dei per vedere “Punk e a capo” con Di Cioccio Nel 1978 ascoltavo prevalentemente punk Sex Pistols: la chitarra di Johnny Ramone ti dovevi alzare perché i telecomandi erano rock ma cominciavano ad affascinarmi i filava al doppio di quella di Steve Jones merce rara. primi synth: avrei fatto qualsiasi cosa per e quella velocità non ti faceva pensare a Dove alle edicole c’erano decine di riviste una Les Paul (anche un’imitazione Gherson distorsori o overdrive ma a un punk che per ogni genere e palato. sarebbe andata più che bene) ma ho faceva di quello stile un po' rock’n’roll un Dove le sale prove erano piene tutti i giorni fatto più di un pensiero su un Korg MS 10 marchio di fabbrica ancora più riconoscibile di gente che suonava veramente. usato che vedevo nel negozio di strumenti dell’attitudine provocatoria di Rotten e Dove rockers e mods si guardavano in musicali di fiducia... Vicious. cagnesco in via Torino e le creste dei punk E quando due mesi dopo su quello stesso dominavano al Virus. Ci sono tre LP che in quei mesi mi hanno palco salirono i Police il cerchio si chiuse. Dove i deejay erano quelli che mettevano letteralmente folgorato: Never Mind the C’era tanta di quell’energia lì sopra che dischi in radio. Punto. Bollocks, Ha! Ha! Ha! e Outlandos d’Amour. avresti potuto illuminare tutta Milano. Ed

Ancora oggi mi accorgo di come quel tipo erano in tre, e Copeland sembrava avere A chi non c’era, o a chi semplicemente è di ascolti abbia contribuito a formarmi in quattro braccia, e Summers con quella nato dopo, consiglio di farsi un giro di più in quel periodo. A 14 anni non si è portati alle Telecaster tirava fuori suoni che non avevi rete, di leggersi le cronache di quei mesi, mediazioni, ci sono solo bianchi o solo neri, mai sentito, e Sting ti faceva pensare che le recensioni, di “ascoltare” quegli anni ma i grigi non sono ammessi e quindi tutto il nessuno avrebbe mai potuto essere così soprattutto di cercare di immaginarselo patrimonio sonoro degli anni precedenti, sintesi perfetta. Per quell’Ibanez avrei quel mondo. le grandi band rock, i cantautori, etc, sono venduto l’anima, con dischi come Reggatta Perché non esiste più, ed è un vero peccato. stati semplicemente cancellati o ignorati de Blanc capivi che la Musica non sarebbe dal mio personale database. più stata la stessa. Quell’integralismo adolescenziale che mi portava a divorare fanzine e riviste di Ho cominciato a collaborare con una radio musica (l’appuntamento settimanale con privata pochi mesi dopo, non ero ancora Ciao 2001 era inderogabile), a trascorrere maggiorenne e non avrei tecnicamente i weekend consultando cataloghi di potuto essere lì ma il proprietario era un strumenti musicali o in sala prova a amico di un giro di fratelli maggiori che suonare con la prima band di compagni di aveva garantito per me e così ero riuscito scuola mi ha reso più consapevole di quello a ritagliarmi una piccola rubrica di un’ora che avrei voluto fare nella vita. Se non alla settimana dove mettevo tutti i dischi altro avevo un obbiettivo, ed era una cosa che avevo comprato nei giorni precedenti. importante soprattutto in un periodo come Mi sentivo un privilegiato ma soprattutto

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 11 12/02/20 15:43 Giampiero Bigazzi

12 Come succede di solito ho cominciato a suonare da giovane (ma non da bambino, come sarebbe stato opportuno). Ho frequentato un paio di scuole e qualche corso di approfondimento, ma senza esagerare. Ho continuato a studiare per conto mio, a sprazzi. Ho molto suonato, il basso elettrico, negli anni delle balere (“dancing” si chiamavano dalle mie parti). Ho quindi suonato il basso fino a metà anni Venerdì sera, sabato pomeriggio e sera, Settanta, per far ballare la gente. La cosa domenica pomeriggio e a volte sera: non che ancora oggi mi sembra impossibile, è male come palestra! E infatti quella è che avevamo in repertorio più di 150 brani, stata la mia scuola di base. Ho assorbito tutti buttati su a memoria. Oggi non riesco tutta la musica degli anni Sessanta e a ricordarmi nemmeno “Bella ciao”… oddio, quella dei primi Settanta, quando la gente quella forse sì. miracolosamente riusciva a ballare su Perché cominciai a suonare? Non c’era una brani di Jimi Hendrix o di Deep Purple (per tradizione o una spinta familiare, anche se non parlar di Lucio Battisti). la nostra mamma, oggi, mi ripete che la Un giorno trovai, non ricordo come, un sua era una famiglia di contadini, minatori piccolo organo elettrico. Due ottave e e musicisti… bravi ma non facevano mezza, forse marca Davoli. Me lo portai a apprendere la musica alle donne di casa, casa e cominciai a trovarci accordi semplici circostanza che l’ha sempre contrariata. La e a cantarci sopra. Con quella tastierina musica mi ha affascinato (come il cinema capii che bisognava essere intonati! Lo e il teatro) fin da piccolo. A questo bisogna so che può sembrare strano, ma come aggiungere una leggera predisposizione bassista fino a quel momento mi ero naturale allo spettacolo (la seduzione concentrato sul ritmo, batteria e chitarra, della ribalta e dello stare al centro e non mi ero posto il problema. Feci molti dell’attenzione è sempre una magnifica esercizi e corressi, pur moderatamente, spinta a provarci) e la possibilità di farsi la mia stonatura iniziale. Questo per dire delle fidanzate che il suonare offriva. che il talento è qualcosa di sublime, ma Non c’era una “vocazione” particolare. gli stonati non esistono. Basta studiare e “Bene, almeno sappiamo come passare applicarsi. Educare la voce. i pomeriggi d’inverno”, mi disse il mio amico Mario quando gli feci vedere i primi strumenti raccolti e gli comunicai l’idea che avevo di metter su una band. Ma lui poi non si aggregò: le fidanzate le trovava lo stesso e da grande è diventato un esperto di allevamento di cavalli da corsa.

Cosa ascoltavo? Sicuramente le canzoni che dovevo risuonare per far ballare. 45 giri e spartiti (quelli con un brano solo “per mandolino”) comprati allo storico negozio di musica del paese. Le canzoni, quando lo spartito non c’era, si “tiravan giù dai dischi”, o meglio: lo faceva il tastierista che – come spesso accade – era quello tecnicamente più predisposto. Io mi concentravo sulla linea del basso (e

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 12 12/02/20 15:43 qualche volta le note più ardimentose me 13 le trovava il suddetto virtuoso tastierista). Non c’era, all’epoca e in quelle condizioni, l’idea della “cover”. Le “hit da ballo”, quelle musicalmente raggiungibili dalla nostra abilità, si rifacevano, possibilmente fedeli all’originale, e basta.

[Sto rileggendo quello che ho scritto finora possedevo pochi dischi… mi sono rifatto da e mi sembra il soggetto di un film di Pupi adulto. In quegli anni c’era un amico che Avati…] non perdeva un loro LP o un singolo e ne facevo indigestione a casa sua. Un disco I miei ascolti però non erano solo funzionali avevo e consumavo: “Abbey Road”. In questi al “lavoro di orchestrale”. Ascoltavo molta mesi sono cinquant’anni che è uscito. E’ musica che non avremmo potuto “tirar il loro ultimo sussulto creativo, ma c’è giù” per le balere. Abbiamo raccontato dentro tutto quello che ancora oggi può far altre volte che abitavamo in un palazzone comodo a chi fa musica. che aveva uno dei primi magazzini della Coop al primo piano (poi ci fecero una Ascoltavo poco gli italiani, in quegli banca e ora ci sono i cinesi… la Coop anni iniziali, ma ho sempre amato e comunque c’è ancora, ma da un’altra professionalmente rispettato la cosiddetta parte). In questo magazzino (miracolo!) “musica leggera”, apprezzamento che c’era un reparto dischi. Fornitissimo. E lì mi è servito anche nel lavoro di agitatore ho conosciuto i vinili di Hendrix (ancora musicale, alle prese con gli spigoli oggi quando ascolto “Electric Ladyland” dell’avanguardia e della world music. La mi commuovo), Bob Dylan (la mia copia ricerca della comunicatività, la capacità di “Blonde on blonde” ha tutti i solchi di “arrivare” a potenziali ascoltatori, sono consumati!), Rolling Stones (visti a Roma, necessarie attitudini per qualsiasi forma con Mick Taylor alla chitarra, tornando d’arte. Almeno questo è ciò che penso. in autostop da Amsterdam nel 1970), Woodstock (“tirato giù” in abbondanza), Il pensiero che mi viene ricordando gli anni un po’ di jazz storico, Mozart e Bach. C’era della formazione è la lentezza del consumo. una collana dell’Atlantic (con l’adesivo Non c’era bisogno di farsi prendere da “The genuine underground music”) di cui bulimia di possesso e superficialità di ho molti LP: Blues Image, Iron Butterfly, ascolto: si entrava “dentro” un disco, si Young Racals. Andavo pazzo per Vanilla scopriva, ascoltandolo decine di volte e, Fudge. E ovviamente molti Beatles, ma come musicisti, si cercava di imparare.

E quindi raccolgo un altro pensiero: è una frase fatta, lo so, ma è sempre valida. Non si smette mai di apprendere e non si deve mai smettere di studiare. Con tutti i miei limiti ho cercato e cerco di farlo, passando dalla scoperta delle tradizioni popolari alla musica più sperimentale, dalla canzone d’autore alla musica cosiddetta colta. E’ soddisfazione privata, ma anche strumento per evitare banalità. Non so se ci sono riuscito, ma ho la coscienza a posto: ci ho provato.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 13 12/02/20 15:43 Luca Fantacone

14 L’inizio della mia formazione musicale solo non conoscevo ma anche snobbavo ha un unico protagonista assoluto: mio stupidamente. fratello maggiore, che non solo ascoltava la classifica di Lelio Luttazzi in radio E poi i concerti: non appena ho avuto l’età (Rai) e cominciò a segnalarmi le canzoni che i miei ritenevano “ok” per poterci che gli piacevano quando io avevo più o andare (15 anni…) non ne ho potuto più fare meno 5 anni (lui ne ha 7 più di me, quindi a meno. Ho sempre considerato l’andare ai tempi era nel meraviglioso bel mezzo Talk, John Foxx, Japan, Tears For Fears, ad un concerto come il privilegio di poter dell’adolescenza), ma chiese per primo ai e moltissimi altri. Poi la sensualità dark vedere qualcosa di irripetibile accadere nostri genitori una tastiera giocattolo in di The Cure, This Mortal Coil, Dead Can ed espandersi di persona in persona regalo per Natale. E fu quindi subito copiato Dance, Siouxsie, sublimata ed elevata a fino a raggiungere l’ultimo spettatore da me. Un paio di anni dopo, avendo malinconia romantica con David Sylvian nel club, o palazzetto o prato o stadio, e cominciato a comprare regolarmente e i suoi “confratelli”… mentre sulle loro rimbalzare verso tutte le persone a cui dischi, inaugurò un’abitudine che si rivelò personali corsie preferenziali sono sempre poterlo raccontare (tempo fa a voce e il per noi fondamentale: tutti i giorni (tutti!), stati e sempre rimarranno Peter Gabriel giorno dopo, ora prima possibile grazie ai dopo pranzo, mi invitava a seguirlo in (praticamente l’artista che ha traghettato social…). Ne ho sempre visti più possibile salotto dove mio padre teneva l’unico stereo il pubblico tradizionalmente prog verso la e letteralmente di ogni genere (i miei di casa (l’immancabile Stereorama 2000 new wave prima e la sperimentazione al primi due furono, nell’ordine: Roberto della “Selezione del Reader’s Digest”) servizio delle canzoni pop poi) e gli U2, la Ciotti e i King Crimson…), anche prima per ascoltare insieme un disco. Che poi band della mia tarda adolescenza e poi di di andarci anche per lavoro, e avendo diventavano due o tre, per un paio d’ore di tutti i momenti più importanti dei miei primi anche cominciato a suonare molto presto ascolto. Insieme, davanti alla copertina di 30 anni. non ne ho potuto più fare a meno anche un vinile di Genesis, Yes, Le Orme, King per poter capire di più di un palco, di uno Crimson, Deep Purple…in quel modo la Mio fratello scoprì ovviamente per primo strumento, di un impianto, e dell’essere nostra formazione musicale si cementava la radio attraverso la nascita delle “radio artista quando si riesce a raggiungere un giorno dopo giorno, insieme al nostro libere”, quelle private che alla fine pubblico che si spera aumenti sempre di indissolubile rapporto. Quello che avevamo degli anni ’70 proliferarono in ogni città, più e che vuole stare di fronte a te sotto in comune era sempre e immancabilmente cittadina e paese d’Italia. E le scoprì sia il palco per un’unica ragione: stare bene, la musica, le musiche che ascoltavamo, come ascoltatore che come improvvisato anzi benissimo, con la musica che sta quindi le note, gli strumenti, i testi, le deejay di Radio Saronno International ascoltando in quel preciso momento. copertine, le luci, i palchi..tutto quello che (International…???  ), che ovviamente aveva a che fare con la musica suonata, io andavo a veder trasmettere la sera, Dall’inizio degli anni ’90 in poi, la mia esibita, registrata, venduta, comprata, scortandolo con sottobraccio i dischi che formazione musicale (la cui storia ho vissuta da noi due giorno dopo giorno. avrebbe trasmesso. La radio, a parte tentato qui di riassumere scrivendo di Nessuna differenza fra di noi, nonostante 7 questo periodo, non è però mai stata getto, così come mi è tornata alla mente: anni di differenza che quando uno ne ha 14 importante nella mia formazione musicale un flusso ininterrotto di input, emozioni, e l’altro 7 diventano un’eternità. fino a quando non ho cominciato a lavorare assimilazione e crescita continua) è stata in discografia: l’ho così scoperta come invece fortemente influenzata dal mio E per me tutto ciò era un’inesauribile fonte fonte di musica, di intrattenimento, e lavoro, ossia dalla possibilità (cercata con di apprendimento e conoscenza musicale: come media capace di guidare con forza e estrema ostinazione fino a quel momento) prima il prog (di cui sopra) poi alcuni rapidità i gusti del pubblico. Ho imparato ad di fare della musica non solo una costante cantautori italiani (pochissimi Dalla, Pino apprezzarla e poi ad amarla, così come ho quotidiana (già lo era) ma addirittura la Daniele e Bennato fondamentalmente), conosciuto generi, artisti, canzoni che non propria occupazione, quello che fai tutto poi Bowie, i Roxy Music e Brian Eno, poi il giorno e tutti i giorni. Il mio lavoro ha l’hard rock (Deep Purple ancor prima dei inevitabilmente ampliato enormemente Led Zeppelin, AC/DC), poi il metal anni la mia conoscenza musicale e ha reso ’80, Van Halen, Iron, Judas, Scorpions… insaziabile la mia curiosità verso tutte le poi i Police e un salto secco verso la new musiche che non conoscevo, in parte o wave e la musica elettronica, saltando il per nulla. Ho conosciuto bene il rap ad punk che avrei ripreso poi un po’ più tardi: esempio, ho soprattutto imparato a capirlo. Simple Minds, Ultravox, Eurythmics, Talk Ho sviluppato il mio amore per le “pop

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 14 12/02/20 15:43 15

songs” senza avere paura della stupida fobia del “commerciale” che esiste solo ed esclusivamente in un paese cialtrone come l’Italia (che si ricorda dei nostri giganteschi autori e cantautori solo quando “bisogna” commemorarli” su Fbook, e non perché hanno amato la forma canzone fino ad idealizzarla…). Fare bene il mio lavoro vuol dire non avere confini mentali, essere pronti ad abbracciare ogni tipo di musica per capirla e per poter capire il pubblico che ha o che potrebbe avere. Per fare questo bisogna lasciarsi andare, non rimanere ancorati ai propri presidi, pur ovviamente rispettando la propria natura, i propri gusti, la propria identità.

In sintesi: la formazione musicale e quella personale per me sono state un tutt’uno. Lo so, sono stato molto fortunato, ma anche molto caparbio: per mia fortuna mio fratello ha cominciato a “seminare” musica dentro di me, ma io l’ho fatta crescere e non l’ho più trascurata nemmeno per un secondo. Disco dopo disco, concerto dopo concerto, rivista dopo rivista (Rockstar, Rockerilla, le fanzine anni ’80…). Poi, ho capito tardi che non dovevo confinare la musica al tempo libero, ma quando l’ho capito ho fatto di tutto per farne il mio lavoro e da quel momento non ho fatto altro. E anche ora, in un’era in cui le occasioni, le fonti, i canali sono centinaia, cerco di non trascurare nulla, di non sminuire nessun artista o genere, al contrario cerco di imparare ancora, e ancora. Perché la musica va onorata, rispettata, alimentata, diffusa, difesa.

Al servizio della musica, dal 1965 (o quasi..  ).

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 15 12/02/20 15:43 Nicola Manzan

16 che automaticamente finiva nel mio stereo. teatro di Treviso. Adoravo andare ai concerti In pratica gli anni della mia adolescenza in quegli anni, un po’ per la compagnia, sono stati caratterizzati da doppi input: da un po’ perché ho sempre adorato essere un lato la musica classica che studiavo ed investito dal suono potente di un’orchestra, ascoltavo perché “fornita” direttamente così come adoro trattenere il fiato durante i da mio padre, dall’altro avevo i miei dischi pianissimo della musica da camera. metal e hardcore che compravo coi pochi Ma allo stesso tempo ho iniziato anch’io a soldi che avevo. fare concerti e ad andare a vedere quello Allo stesso modo leggevo anche riviste che arrivava in zona. Mi ricordo molto bene musicali diversissime fra loro: sulla mia di quando andavo (appena diciottenne) scrivania, sotto un numero di “Rumore”, all’Agrrro, centro sociale in provincia ci poteva essere un numero di Amadeus di Treviso dove c’erano concerti punk con Bernstein in copertina (con tanto di che mi hanno fatto capire che la musica pubblicità della Rolex al suo interno). poteva essere anche qualcosa di diverso Credo che a livello di ascolti questo sia stato da quello che conoscevo io (potrei dire un periodo molto formativo, la lista degli semplicemente: l’opposto). Ho vissuto in artisti e dei rispettivi album che ho ascoltato bilico tra musica classica ed autogestione potrebbe essere davvero lunghissima. A per parecchi anni, facendo a volte anche volte erano cassette doppiate casualmente doppi concerti, prima con l’orchestra, poi col da qualche amico, a volte erano dischi che mio gruppo in qualche locale. Da quando poi cercavo io, altre volte trovavo dei cd a casa e ho iniziato a lavorare in un rock club come me ne innamoravo. Potrei citare tre casi su tecnico palco, le cose sono cambiate: ogni tutti: gli Slint di "Spiderland", i Carcass di weekend lavoravo con band di qualsiasi tipo, "Necroticism" e la celeberrima registrazione che mi hanno portato ad amare o odiare delle "Variazioni Goldberg" di Bach suonate certi gruppi, ma soprattutto certe attitudini da Glenn Gould. In tutti e tre i casi, parlo di da rockstar fallite. dischi che ho ascoltato ossessivamente per Ho iniziato ad ascoltare musica molto presto. Se dovessi citare due concerti “della vita”, mesi, alcuni per anni. Le variazioni Goldberg, Mio padre aveva un po’ di vinili in casa, non avrei dubbi: nel 1998 ho suonato col ad esempio, sono sempre le benvenute nella tipo cantautori e simili, oltre ad alcuni mio gruppo di supporto agli Unsane di mia vita quando devo rimettere in ordine il “audiolibri”, come li chiameremmo ora. New York. Li conoscevo di nome, sapevo cervello. Aveva anche una collezione di 100 vinili di che erano molto apprezzati, ma non classica, credo recuperati in edicola. La cosa curiosa è che spesso riascoltando immaginavo che dal soundcheck in poi la A cinque anni mi ha insegnato ad usare il alcuni dischi che sono stati importanti per mia vita sarebbe letteralmente cambiata. giradischi e mi ha dato la massima libertà me, mi rendo conto di quanto nel frattempo I suoni, l’attitudine, i pezzi: tutto era di utilizzo e di ascolto. Penso sia iniziata sia “cresciuto” il mio orecchio, notando nuovo e tutto era esattamente nei miei lì la mia voglia di mischiare generi, di spesso moltissime peculiarità che un tempo canoni estetici, spazzando via molte cose ascoltare un po’ di tutto senza distinzioni. non sarei mai riuscito a cogliere. Se a volte che avevo ascoltato fino al giorno prima, Ricordo che facevo delle mie personali questo ascolto più dettagliato mi porta a rendendomele a tratti insopportabili. classifiche e facevo finta di essere il dj di una sentire una certa ingenuità nei miei gusti di Il secondo concerto è stato un BBC Prom radio mettendo brani di Beethoven, Elvis, un tempo, dall’altro mi rendo anche conto alla Royal Alber Hall di Londra, sempre De Gregori uno dopo l’altro, in base alla che certe caratteristiche, nel bene e nel in quegli anni, in cui Yo Yo Ma suonava un suggestione che mi davano. male, sono rimaste impresse nella mia testa concerto per violoncello in prima assoluta. e spesso mi sono ritrovato a riproporle in L’introduzione altro non era se non una Quando ho iniziato a potermi permettere qualche modo nella mia musica. registrazione di rumori ambientali, mandata di acquistare i dischi che interessavano a in play dallo stesso violoncellista e diffusa Sul fronte dei concerti, invece, suonando me, era già arrivata l’epoca del Cd, ma ho da uno stereo portatile degli anni 80 piazzato il violino fin da bambino venivo spesso continuato ad acquistare i vinili, quando davanti al violoncello. E anche il resto era accompagnato a concerti di musica erano disponibili. Allo stesso tempo mio poesia pura. padre prendeva mensilmente la rivista (di classica, per un periodo ho anche avuto musica classica) Amadeus, con cd allegato l’abbonamento alla stagione sinfonica del

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 16 12/02/20 15:43 Gabriele Minelli

Sotto molti punti di vista, cercare di Mi sono così formato musicalmente sia un pubblico che chiedeva cartelloni 17 riassumere la propria “formazione nell’hip hop, cultura che ho abbracciato vari e interessanti; le radio più fighe musicale”, o i momenti, i luoghi e le da studente (e anche praticante…) in programmavano indifferentemente ciò persone che l’hanno determinata, è alcune delle sue forme, che nella musica che consideravano il meglio del momento, un’operazione davvero complicata, lo suonata in maniera più “tradizionale”, senza crucci di bpm o paranoie di contenuti ammetto. anche in questo caso sia come spettatore/ più o meno masticabili. ascoltatore che come, ahimè, chitarrista Perché banalmente ti costringe ad (e anche armonicista, beat maker, fonico E’ proprio in questa diversità che mi sono osservare ciò che hai lasciato alle tue improvvisato…). formato, sono cresciuto, ho affinato il mio spalle, il passato, una parte di vita. gusto: un bagno di musica strana, perché Lo stesso si può probabilmente dire mi piaceva essere un po’ il precursore Perché comunque si tratta di provare per ascolti e visioni, sia radio/tv che o lo scopritore di gruppi e di generi, ma a condensare una miriade di piccoli cinematografici, e per le letture: come tutti anche quello fuori dagli schemi; un mix momenti o lunghi periodi, magari confusi e i ragazzi cresciuti nell’epoca pre-internet, di rap, metal, video di skate, cinema turbolenti, in una specie di piccolo manuale la nostra era una fame atavica e insaziabile indipendente, street photography, graffiti, il pronto per l’uso, in cui dovrebbe persino che ci costringeva a cacciare in ogni primo indie folk, la black music degli anni emergere un certo grado di saggezza e di territorio nel tentativo di soddisfarla. 60 e 70, e mille altri ingredienti, frullati consapevolezza che non sempre invece in un approccio DIY, un fai da te che mi c’era. Ovviamente ci sono molti defining moments ha spinto e portato a suonare, scrivere di che posso ricercare, diciamo a partire dai musica, fotografare su e giù da un palco, Ma soprattutto perché si corre il rischio primi anni di liceo, e che identifico appunto accompagnare e aiutare artisti prima di finire per raccontare di archeologia come svolte di crescita e formazione. durante e dopo i live, ecc. ecc. culturale, di epoche (perché questo pericolo lo corrono tutte le generazioni con le Ma ciò che più mi preme sottolineare Questo approccio non l’ho mai successive) superate dal tempo e dai mezzi, è proprio una questione di approccio e abbandonato: penso infatti, e lo di scenari quasi incomprensibili e a volte metodo: il desiderio di approfondimento, di raccomando sempre ai ragazzi che iniziano surreali per chi ne sente parlare solo oggi. un genere o dell’opera di un singolo artista, quando ho l’occasione di parlare con loro, non escludeva mai l’esplorazione o la che sia necessario sporcarsi le mani ed Si tratta pure sempre del secolo scorso eh! sperimentazione. essere curiosi.

Cerco quindi di mettere ordine nei ricordi, Sicuramente un certo sciovinismo Spesso ho lavorato meglio sui dischi la mente, e nei gusti, il cuore, e di fare giovanile faceva sì che mi concentrassi di artisti che non mi piacevano, come quando sistemo i rullini e le foto maggiormente, per esempio, sulla musica artisticamente. Molte volte tuttora faccio che ho accumulato negli anni, cercando di americana e inglese più che su quella da solo (o almeno ci provo) quando sono in soffermarmi più sul metodo e sul risultato, italiana. Ma al tempo stesso per noi non situazione di necessità. Sono sempre molto che sul momento singolo. c’erano davvero preclusioni, ed era la più attratto dal diverso, dal differente, dalle assoluta normalità andare a concerti di espressioni non allineate, dall’artista non Se devo trovare quindi un denominatore artisti di generi diametralmente opposti “di moda”, da colui che non replica ciò che comune che riassuma il mio percorso, nell’arco di pochi giorni, mescolandoci a funziona solo perché per altri funziona. userei una parola e cioè DIVERSITA’. nostra volta tra gruppi eterogenei di altri La adotto più che altro nella sua forma frequentatori di live e ascoltatori di musica. E quotidianamente cerco di replicare questa anglofona, diversity, e cioè varietà, ma ricerca di diversità, cercando di valorizzare anche dissimilarità. Nei miei mesi da laureato/expat/lavoratore al meglio le competenze e i ruoli lavorativi in Belgio, poco prima di cominciare la al di là dell’hype del momento, mettendomi Come molti miei coetanei, infatti, ero carriera nella musica, ebbi modo, molto al servizio degli artisti e dei professionisti costantemente spinto dalla curiosità di felicemente, di constatare che nel nord con cui lavoro per garantire loro, e in guardare, leggere e ascoltare di tutto, il più Europa quello era l’approccio più diffuso: qualche caso stimolare, la massima libertà possibile, ovunque fossi, in ogni lingua (o era normale per un locale programmare creativa e il diritto di essere diversi. quasi), senza particolari pregiudizi se non un live punk il martedì e un dj set hip hop le piccole puerili prese di posizione da tarda il giovedì; le line up dei festival DOVEVANO adolescenza. essere eterogenee per soddisfare

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 17 12/02/20 15:43 Daniele Rumori

18 Tutto è iniziato un po’ per caso, e come Ma non solo, quando andavo a casa sempre la colpa è delle cattive compagnie. dei miei cugini leggevo avidamente le Se ho dedicato gran parte della mia vita Matteo era più grande di noi di 5 anni, aveva riviste musicali di Matteo. Ecco che così alla musica lo devo a 3 persone specifiche: una marea di dischi ed era sempre stato magicamente avevo la possibilità di i miei cugini Paolo e Matteo Agostinelli e a super appassionato di musica. Francesco ascoltare i dischi di mio cugino e allo stesso Francesco Paolo Chielli che poi sarebbero era il suo migliore amico, aveva un anno tempo di approfondire ed ampliare le mie diventati 3/5 degli Yuppie Flu. La band più di lui ed insieme suonavano in diversi conoscenze musicali grazie alle recensioni per il quale ho deciso di diventare un progetti musicali. A quell’età, 5/6 anni di ed interviste di Arturo Compagnoni, Cesare discografico. Sono le persone che più ho differenza sono un’enormità. Io e Paolo Lorenzi e Federico Ferrari su Rumore. frequentato nella mia tarda adolescenza eravamo poco più che bambini e facevamo Quanti gruppi ho scoperto grazie a loro! e sono quelle che mi hanno fatto scoprire ancora le superiori. Matteo e Fra erano già Sempre attraverso Matteo ho scoperto il magico mondo dell’indie rock. Tutto è grandi, si godevano la vita tra serate fuori, Blow Up, che all’epoca ancora una fanzine iniziato alla fine di una gita scolastica nel skateboard, concerti, ragazze e sbronze in bianco e nero, distribuita solamente in 1994. Raccattando la mia roba prima di epiche. Spesso, però, ci trovavamo tutti e qualche negozio di dischi. Si trattava di una scendere dal pullman, per errore ho preso quattro nello stesso posto, ovvero nella vera bibbia per chi ascoltava un certo tipo una cassetta di Paolo che veniva in classe casa dei miei cugini, dove io andavo per di musica. Non c’era nulla di commerciale con me. Il giorno dopo, spingendo il tasto studiare con Paolo, Francesco per suonare e le copertine erano davvero controcorrente play del mio walkman mi si è aperto un e cazzeggiare con Matteo. Una marea con gruppi come Flaming Lips o Slint. mondo. Stavo ascoltando qualcosa che mi di giornate passate insieme, in cui i più Gli approfondimenti poi erano davvero travolse, non avevo mai sentito nulla di così grandi ci hanno fatto scoprire gruppi come incredibili, ricordo ancora gli articoli su strano e cool allo stesso tempo. Chiamai Sonic Youth, Pavement, Built to Spill, etichette come Too Pure, sulla psichedelica subito Paolo che mi disse che quelli erano Beck, Nirvana o Pixies. Giornate in cui inglese o sulla scena post rock. Internet due dischi che gli aveva passato suo passavamo ore a guardare videocassette di non esisteva ancora e quegli articoli erano fratello: Transmissions from Satellite Heart Alternative Nation, programma di MTV che davvero una finestra unica sul la comunità dei Flaming Lips e "Crooked Rain Crooked allora passava di notte sulle frequenze di indie internazionale. Quanti viaggi mentali Rain" dei Pavement. TMC. Condotto dal mitico Toby, Alternative mi sono fatto immaginando la vita di Nation trasmetteva i video e le interviste ai quegli artisti che amavo, grazie a Blow Up. gruppi indie del momento. Li guardavamo e riguardavamo all’infinito.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 18 12/02/20 15:43 Tornai a casa con un sacco di dischi, 19 molti dei quali di bands (ed etichette) non Ero così affascinato da quel mondo che inglesi: i tedeschi Blumfeld e Notwist, gli Covo Club, i cui gestori dell’epoca erano volevo assolutamente farne parte. Volevo svedesi Komeda, gli spagnoli El Inquilino amici. Iniziai con i release party dei conoscere quelle persone, volevo parlarci. Comunista, gli svizzeri Sportsguitar. Mi gruppi di Homesleep, ben presto però E forse se poi ho fatto il percorso che fatto piaceva un casino scoprire le scene “indie” l’appuntamento divenne mensile e le band in ambito musicale, il merito è stato anche dei paesi non anglofoni, ed ero affascinato che chiamavo erano soprattuto straniere, di quegli articoli. dal fatto che quelle band erano riuscite quasi sempre alcuni dei miei gruppi ad arrivare nell’impenetrabile mercato preferiti. Non ci volle molto tempo prima Nel 1998 Matteo, Francesco ed io britannico. che i ragazzi del Covo mi chiedessero di decidemmo di fondare un’etichetta entrare a far parte dell’organizzazione del discografica. Gli Yuppie Flu stavano per Ecco la nostra etichetta doveva avere locale. E dopo 15 anni sono ancora li. uscire con il loro secondo album. Avevano due obiettivi: produrre gruppi italiani già una proposta interessante da parte “esportabili” e ed avere appeal per gli Mai avrei sognato da ragazzino di lavorare della romana Flop Records, ma volevano indie-kids anche al di fuori del nostro gran parte della mia vita all’interno del seguire tutto il processo produttivo in prima paese. mercato musicale. Certo, ho sempre amato persona. E visto che ero l’unico del gruppo la musica, ma non ho mai avuto velleità di amici che non faceva parte della band, mi Fu così che nacque Home Audioworks, artistiche ed ho sempre sofferto un po’ la chiesero di occuparmene in prima persona. che ben presto si trasformò in Homesleep, luce dei riflettori. Forse anche per questo Venivamo da una piccola città come grazie all’ingresso di un nuovo socio: alla fine ho sempre avuto dei ruoli “dietro Ancona, e naturalmente non avevamo la Giacomo Fiorenza. Gli anni dell’etichetta le quinte”. minima idea di come funzionasse il mercato mi hanno permesso di viaggiare molto, discografico. Ma eravamo abbastanza soprattutto in tour con le nostre bands: Ringrazierò sempre il destino per incoscienti da volerci provare. L’idea su centinaia di concerti in Italia ed all’estero avermi fatto scambiare quella cassetta. come impostare l’etichetta me la diede con bands Yuppie Flu, Giardini Di Mirò, E ringrazierò i miei amici di sempre per un viaggio a Londra. Durante il soggiorno Fuck, Trumans Water. Tanto divertimento avermi fatto scoprire il magico mondo della capitale inglese passavo gran parte e tante storie da raccontare. Ma soprattutto della musica indipendente. Dal caso è del nostro tempo nei negozi di dischi per la visione del mondo dei dei concerti venuta fuori una vita che amo e che rivivrei cercare tutto quello di cui avevamo letto dall’interno. Da li nacque l’idea di iniziare esattamente nello stesso modo. Almeno e che non era semplice trovare in Italia. ad organizzare qualche concerto al per questi primi 42 anni.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 19 12/02/20 15:43 Roberto Trinci

20 Ho cominciato ad ascoltare (e acquistare) hanno influenzato si parte dai cantautori musica in maniera quasi maniacale italiani (intorno ai 10 anni), poi Beatles esattamente a 10 anni (1976) e Kraftwerk. Poi a 13 anni (era il 1979) è arrivata la rivoluzione new wave (e a quel Riempivo quaderni di nomi di artisti punto per anni ho sentito Devo, Cure, Joy e canzoni e seguivo le classifiche Division, Depeche Mode, Costello, John internazionali in un programma Radio Foxx e i primi vagiti della wave italiana Rai che ogni settimana faceva ascoltare Diaframma, Neon, Litfiba e Italian Records le canzoni più vendute in Francia, Gran in primis. Bretagna e Stati Uniti (peccato abbiano smesso di trasmetterlo già nei primi Successivamente tutta l’ondata inglese ottanta). degli anni ottanta (dai New Order agli Smiths, dai Jesus & Mary Chain alla Sarah In seguito per quel che riguarda la Records) e il mio gruppo italiano preferito radio l’adolescenza è stata occupata dai di sempre (insieme ai miei Baustelle): i programmi serali e pomeridiani Rai (Planet CCCP. rock, Stereodrome, Alberto Campo poi fondatore di Rumore era il mio speaker Vivendo in un paese come Borghetto Vara preferito per le selezioni che faceva, tutta (La Spezia) abbastanza lontano da tutto, i la prima new wave, il post punk e la prima concerti non sono stati una grande parte wave italiana da Bologna e Firenze). della mia crescita musicale (anche se mi ricordo qualche viaggio in treno da A 13 anni ho cominciato a comprare adolescente con un gruppo di amici fidati Mucchio Selvaggio e Rockerilla, poi quando verso Bologna, Genova e Firenze per vedere è partito intorno al 92 ho cominciato U2, Depeche Mode, Psychedelic Furs l’acquisto mensile di Rumore (che mi e Cure negli anni ottanta). Memorabili i accompagna ogni mese da allora). primi concerti dei Litfiba (ancora dark) e soprattutto dei Diaframma (ancora con Miro Per quel che riguarda la radio durante Sassolini) e CCCP. l’università mi ricordo di Radio Ulisse (Pisa), Controradio (Firenze) e Radio Flash E devo dire che mi entusiasmavano più i (Torino). A seconda di dove mi trovavo. gruppi italiani che quelli internazionali.

L’acquisto di dischi veniva quindi influenzato Il lavoro che ho fatto sulla nuova musica dalle recensioni delle riviste specializzate italiana (firmando nel tempo Subsonica, (anche straniere, prima Q, NME, Melody Baustelle, Tre Allegri Ragazzi Morti, Maker poi Mojo dalla Gran Bretagna e Les Massimo Volume, Zen Circus, Stato Inrockuptibles, la mia rivista in assoluto Sociale, Luci della Centrale Elettrica, preferita, dalla Francia) e dagli ascolti Cosmo tra gli altri...) deriva senzaltro da radiofonici dei programmi specializzati in questa mia passione giovanile. nuovo rock e musica elettronica. Alla fine il ragazzo adolescente che passava Sono molto presto diventato un “ascoltatore il tempo nei negozi di dischi o a prendere professionista” con lunghi elenchi di dischi appunti ascoltando la radio sarebbe fiero di da ascoltare e acquistare. me. Almeno penso.

In fondo anche da Direttore Artistico, il Da ragazzo volevo cambiare le mio vero ruolo è quello di “ascoltatore multinazionali, invece ci ha pensato la professionista” e si può dire che ho iniziato tecnologia a cambiarle (e spesso per il a 12 anni. peggio). Ma qualche virus gliel’ho iniettato anch’io. Per quel che riguarda i dischi che mi

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 20 12/02/20 15:43 AUTOBIOGRAFIE

CINQUE MASCHERE

Selezione di musicisti per una residenza artistica di Alessandro Bosetti, ospite Dan Kinzelman

Nel 2019 il progetto Realizzata in collaborazione con La composizione è stata registrata e 21 Associazione Lemniscata, questa residenza presentata in forma di concerto al termine Sonda ha lanciato artistica ha permesso a 5 giovani artisti della residenza, domenica 22 settembre dell'Emilia-Romagna, interessati sia 2019 presso La Torre. una nuova iniziativa, alla musica di ricerca che a quella colta in un nuovo formato: contemporanea, di partecipare alla Alessandro Bosetti - Compositore e artista realizzazione di una produzione musicale sonoro eclettico che ha declinato la sua “SondaMusicaResidente”, incentrata sulla musica di Alessandro passione per la sonorità del linguaggio una serie di residenze Bosetti. Nel corso della residenza, i parlato attraverso molteplici forme e musicisti hanno lavorato a stretto contatto discipline. Nato in Italia nel 1973 si afferma artistiche che offrono la con l’artista, assieme al curatore Riccardo parallelamente sulla scena della musica La Foresta e al sassofonista Dan Kinzelman, sperimentale a Berlino, dove nel decennio possibilità ad artisti iscritti coinvolto in qualità di collaboratore artistico. 2000 - 2010 è parte attiva di una profonda (e non) di partecipare a trasformazione dei linguaggi sonori, e sulla Partendo da una serie di interviste con scena della radiofonia sperimentale e di percorsi formativi assieme ciascuno dei musicisti, Bosetti ha creato creazione in Germania e in Europa, di cui una partitura che ne ricombina gli itinerari diviene autore prolifi co e multipremiato. ad artisti nazionali ed biografi ci ed allo stesso tempo ne confonde Come compositore ha ricevuto commissioni internazionali. Tutti i progetti la doppia identità di narratori e strumentisti. da festival prestigiosi, le sue performance Frammenti di vita vissuta si staccano dalle dal vivo sono state presentate in luoghi si sono sviluppati all'interno trame principali di ogni storia che li ha di riferimento tra cui il GRM/Presences generati per ricombinarsi tra loro dando Electroniques festival a Parigi, Roulette e de La Torre, il nuovo spazio vita ad un iper-personaggio autonomo e The Stone a New York, Cafe OTO a Londra del Centro Musica all'interno ben al di la della somma degli individui che e Liquid Architecture Festival a Melbourne lo compongono. Composto da musicisti di e Sydney. Più di dieci CD dedicati alla sua di 71MusicHub, inaugurato estrazione stilistica differente, l'ensemble musica sono stati pubblicati da labels come è stato formato da due voci (Alessandro Errant Bodies Press, Rossbin, Sedimental, ad ottobre 2018. Bosetti e il soprano Giulia Zaniboni), due Unsounds e Monotype che gli ha dedicato chitarristi (Glauco Salvo e Luca Perciballi) nel 2016 un Cd quadruplo retrospettivo sui e due batterie (Andrea Grillini e Simone più rappresentativi lavori radiofonici. Sferruzza). www.melgun.net.

Dan Kinzelman - Dopo essersi laureato nel 2004 con lode presso l’University of Miami, si trasferisce in Europa, abitando per un anno a Cologne in Germania prima di stabilirsi in Italia dove risiede dal 2005. La sua ascesa sulla scena nazionale è stata dirompente: è entrato immediatamente in contatto con alcune delle realtà più interessanti e prestigiose della scena Italiana, da subito collaborando stabilmente con musicisti come Enrico Rava, Stefano Battaglia, Mauro Ottolini. Ha avviato contemporaneamente un proprio percorso artistico con gruppi propri e collettivi (fra cui Dan Kinzelman’s Ghost e Hobby Horse) e collaborazioni con alcuni dei musicisti più interessanti della sua generazione, contribuendo alla nascita di una nuova scena creativa nel jazz italiano.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 21 12/02/20 15:43 RESIDENZA ARTISTICA E PERFORMANCE SULL’INTEGRAZIONE TRA IL SUONO E LA COMUNICAZIONE VISIVA

22 Giunto alla settima edizione, Soundtracks l'improvvisazione sulle immagini, l'uso di contatto con il chitarrista Stefano Pilia – Musica da fi lm è un progetto di residenza effetti e strumenti autocostruiti, l'uso di (Afterhours, Massimo Volume, Rokia artistica incentrato sulle sonorizzazioni e strumenti non convenzionali. Fra i docenti dei Traoré). Seconda performance pubblica gli esperimenti tra cinema muto e musica workshop Soundtracks ha ospitato Stefano è stata poi quella del 14 Settembre contemporanea, che si rivolge a tutte le Boni (Museo del Cinema di Torino), Massimo 2019 presso il Chiostro di Palazzo Santa realtà musicali interessate all’integrazione Carozzi (Accademia Belle Arti di Bologna, Margherita a Modena, all'interno del Zimmerfrei), Xabier Iriondo (musicista, programma di Festivalfi losofi a, con la tra linguaggi musicali e cinematografi ci. Afterhours), Jacopo Incani (Iosonouncane) sonorizzazione de “Lo Sconosciuto” (Tod Promosso da Associazione Culturale MUSE e i Julie's Haircut. Durante il periodo di Browning, 1927) che i musicisti hanno in collaborazione con Centro Musica del residenza, gli artisti selezionati hanno lavorato prodotto e suonato dal vivo assieme a Comune di Modena, e con il contributo sulla produzione di sonorizzazioni originali, Cabeki, progetto strumentale del veronese della Fondazione Cassa di Risparmio di fi nalizzate a due performance pubbliche: il 21 Andrea Faccioli, già chitarrista di Baustelle, Modena, è curato da Corrado Nuccini dei Giugno 2019 al SuperCinema Estivo di Modena, Le Luci della Centrale Elettrica, Cisco. Gli Giardini di Mirò. Nell'edizione 2019 sono nel contesto della Festa Europea della Musica, artisti selezionati per l'edizione 2019 di stati selezionati 5 giovani artisti emiliano- con lo spettacolo “Cinema Misterioso” - un Soundtracks – Musica da Film sono stati romagnoli, che in 6 giornate di residenza viaggio attraverso cinque capolavori del Amigdala, Hyperfl ower, Kidslovesaurs, artistica presso La Torre hanno avuto modo cinema muto e delle avanguardie, cinque Party Animal, Enrico Pasini. di approfondire anche argomenti quali le pellicole accomunate dal tema del mistero, registrazioni d'ambiente e il fi eld recording, della magia, dell’illusionismo e dell’occulto le contaminazioni fra rock, musica – a cui i partecipanti hanno lavorato a stretto elettronica, musica jazz e avanguardie,

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 22 12/02/20 15:43 Notato dal leggendario sassofonista Dal 2007 è stato direttore musicale per 23 Ornette Coleman, ha suonato in tantissime due stagioni del Live Streaming Music registrazioni storiche di Coleman come Workshop di Edimburgo. 'Dancing In Your Head', 'Body Meta' e 'Of Human Feelings'. Tacuma ha esordito come Come solista free-lance e leader di leader nel 1983 con l'album 'Showstopper', propri ensembles ha lavorato con David Residenza artistica incentrata sulla primo di una lunga serie di opere che negli Liebman, Bobby Watson, Lee Konitz, musica afro-americana/jazz e colta anni hanno riconfermato la sua capacità di Enrico Pieranunzi e Slide Hampton; si e' contemporanea, promossa da Centro muoversi fra i più diversi generi musicali. esibito in ensembles diretti da George Musica Modena in collaborazione con Negli anni ha collaborato con musicisti Lewis, John McDonald, Bob Brookmeyer Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi del calibro di Vernon Reid (Living Color), e Jimmy Knepper ed ha collaborato – Tonelli” di Modena e Carpi, ha permesso G. Calvin Weston (Ornette Coleman, John con compositori-improvvisatori quali a 12 musicisti under 35 di lavorare Laurie, Medeski, Martin & Wood), Peter J. Tacuma, Stephen Davismoon, Ken alla realizzazione di una composizione Murphy (Bauhaus), Pharoah Sanders, Ueno,Will Edmondes, Damien Harron, ispirata alla produzione del musicista e Grover Washington Jr., David Murray, Joelle Leandre e gli italiani Enrico Intra, compositore americano Ornette Coleman. Odean Pope, Wolfgang Puschnig e James Marco Colonna e Ivano Nardi oltre a Gli artisti selezionati, divisi in due ensemble Carter, oltre a musicisti provenienti da collaborazioni con con artisti visivi, attori, musicali (un Jazz Group e un Ensemble da generi differenti come rock e hip-hop fra danzatori e con poeti. camera) nei 5 giorni di residenza artistica cui: The Roots, DJ King Britt, DJ Logic, Jeff presso La Torre sono stati supervisionati Beck, Carlos Santana e Marc Ribot. Visconti-Prasca insegna alla “Civica Scuola da Marco Visconti-Prasca (compositore, di Musica” di Milano ed ha tenuto corsi, direttore e saxofonista) e hanno avuto Marco Visconti-Prasca (Milano, 1957) - La seminari e conferenze in Italia e negli modo di collaborare con Jamaaladeen sua musica e' stata eseguita e diretta da: U.S.A. (Conservatorio “G.B. Martini” di Tacuma, artista, produttore, performer, John McDonald (USA), Rohan de Saram Bologna, Harvard University, New England arrangiatore, innovatore e bassista (UK), Anna Maria Morini, (Italia) Roger Conservatory, The Atlantic Center for the elettrico, storico collaboratore proprio Marsh (UK), l' Orchestra Sinfonica G. Verdi Arts, Conservatorio “Giuseppe Verdi”, di Ornette Coleman e membro della sua (Italia), il Brave New Works Ensemble Milano). formazione elettrica Prime Time. (USA) ed il Black Hair Ensemble (UK). Ha diretto big bands ed ensembles da camera Al termine della residenza, la composizione per Jamaaladeen Tacuma, David Murray, è stata presentata in due concerti: sabato Markus Stockhausen e James Newton. 18 Maggio 2019 all'Auditorium Marco Biagi di Modena, all'interno della rassegna L'Altro Suono del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena; domenica 19 Maggio 2019 all'Auditorium San Rocco di Carpi.

Jamaaladeen Tacuma (Hempstead, 1956) - Cresciuto artisticamente a Philadelphia, fi n dagli anni '70 ha basato la propria carriera sull'obiettivo di ridefi nire il concetto di cosa e come un bassista dovrebbe suonare.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 23 12/02/20 15:43 24

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 24 12/02/20 15:43 25

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 25 12/02/20 15:43 26

Sonda Club torna anche nel 2019 con una Moriel chiede di essere salvato da sé anni ‘70. accoppiata di singoli in vinile a tiratura stesso mentre lancia un grido disperato Lo Stato Sociale con “Sentimento estero” è limitata (300 copie) dal colore bianco e con un cielo vuoto sulla testa ed una sul lato A del singolo in vinile verde scuro, verde. La formula rimane invariata. Un caduta sopra un foglio. “Se non resti qui, un colore che mette in risalto lo spirito artista affermato della regione Emilia- muoio poco a poco…” canta sul fi nale della giocoso che da sempre avvolge la band Romagna, presente sul lato A, sostiene un canzone. bolognese. Un gruppo che riesce a farci giovane musicista con un brano inciso sul Maru, invece, ha dei cuscini per terra e ballare raccontando storie da sberle in lato B. ci avvisa che “le macchine vanno guidate faccia. Il brano è contenuto nella colonna La scelta del giovane artista, come sempre, da chi sa dove va”, per poi chiedersi: sonora del fi lm di Luca Miniero, “Attenti al è nelle mani di chi ha sposato la fi nalità “Dove dormi senza di me?”. Il gorilla” e vede la luce in formato fi sico per di questo progetto, la star del lato A, brano sbarazzino con una sottotrama di la prima volta proprio sul singolo di Sonda che ha potuto ascoltare diversi iscritti al malinconia che ti avvolge e non ti molla più. Club. progetto Sonda e scegliere chi meritava di Però, non vi abbiamo ancora svelato i nomi comparire insieme ad un suo brano. dei “garanti” di Maru e Moriel. Alice e Moriel. I prescelti di quest’anno sono Moriel e Sono delle superstar della musica italiana: Lo Stato Sociale e Maru. Maru, rispettivamente con “Salvami” e Alice e Lo Stato Sociale. Due singoli. “Dove dormi”. Due realtà di un sottobosco Due colori. regionale sempre vivo e vegeto, che Alice con “Dimmi di sì” è sul lato A del Quattro storie. continua imperterrito a produrre nuova singolo in vinile bianco, un colore perfetto Trecento copie. musica e nuovi talenti. per l’atmosfera elegante di un brano Ah dimenticavamo… Sono gratuiti come i Due facce della stessa medaglia, quella di contenuto nell’album “Exit” dell’artista precedenti titoli della collana. un pop elegante fi glio degli anni ’10, che forlivese. Poi ripreso nel disco del 2000 Spettacolo!!! pesca sapientemente dal passato con uno “Personal jukebox”. Una canzone che sguardo rivolto al futuro. Storie calate nella mette in evidenza la voce di Alice, tra le realtà quotidiana, tra momenti di estasi e più suadenti in circolazione dalla fi ne degli disperazione.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 26 12/02/20 15:43 Siamo ormai giunti alla quinta edizione di Cantautori su Marte, 27 anticipata quest’anno da due incontri sold out con ospiti Vasco Brondi e Coma Cose. Partiamo dal principio: qual è stata l’origine Cantautori della rassegna? Da che esigenza è nata? su Marte è La rassegna è nata in maniera molto spontanea. L’intuizione che la rassegna ha portato a Cantautori è stata quella d'inseguire non tanto la mia scena personale, con cui mi sono formato, ma di puntare alla nuova promossa dal generazione di cantautori. Centro Musica, all’interno del Come sta cambiando secondo te il ruolo del cantautore in Italia? progetto Sonda, Come dice De André “La musica per me continua a essere che ospita a un tram per portare in giro le parole”. Il cantautorato, in ogni epoca e in ogni periodo storico, è un importantissimo tram che La Tenda di trasporta parole di cambiamento e trasformazione che devono Modena ogni essere profondamente legate al linguaggio e alla società nella anno, da cinque quale si sviluppano. Non esiste mai un cantautorato che non anni, alcuni sia di strettissimo riferimento alla società con cui parla. È da degli artisti sempre stato così, da Bob Dylan in poi. Si è sempre parlato alla generazione più prossima. E così il nuovo cantautorato italiano più infl uenti racconterà l’Italia degli anni ‘20 e lo farà con il proprio linguaggio, d’Italia. Il con le proprie capacità, possibilità e prospettive. Sarebbe molto format è un bello che Cantautori potesse continuare a documentare questo tipo incontro intimo di trasformazione. con l'artista Quanto reputi sia importante conoscere il lato umano di un artista per fare il e quanto è importante per un artista aprirsi al proprio pubblico? punto, parole Non credo che l’aspetto umano dell’artista sia fondamentale, credo e musica, sia fondamentale riuscire a capire i processi mentali, emotivi, sentimentali che portano un artista a trasformare un’emozione in

sulla canzone a © PEPE fotografi d'autore; le una canzone e riuscire a farlo con un linguaggio contemporaneo, comprensibile, non retorico. Il confronto con il proprio pubblico interviste è poi da sempre fondamentale, ma rientra nella dimensione che sono a cura esula dal nostro compito. Noi a tal riguardo cerchiamo di avere un di Francesco rapporto gentile e delicato, che possa portare artista e pubblico a Locane, un punto di vicinanza, senza alcuna forzatura. speaker Raccontaci uno degli episodi più curiosi della rassegna. radiofonico e A Cantautori c’è sempre stato uno scambio molto corrisposto, giornalista. grazie al lavoro di Francesco Locane, del Centro Musica e di tutto Per questo lo staff. Gli artisti si sentono un po’ a casa loro, quindi quella numero di dimensione di stranezza, di eccentricità viene leggermente meno e Musicplus. al centro arriva la possibilità da parte del pubblico di ascoltare una meravigliosa storia di vita, d’arte creatività. Con al centro sempre it faremo due le canzoni. chiacchiere con Corrado Per concludere: quale pensi possa essere, nel lungo termine, il Nuccini ruolo di Cantautori su Marte nell’offerta culturale della città di (Giardini di Modena? Di sicuro nel contingente Cantautori su Marte ha offerto delle Mirò) direttore possibilità, per gli artisti ma soprattutto per il pubblico, per artistico e confrontarsi e ragionare sulle trasformazioni del cantautorato, curatore della che è un linguaggio di emancipazione giovanile, per riuscire a rassegna. raccontare il proprio mondo, in una maniera che non sia mai uguale alla generazione precedente. Riuscire a capire queste trasformazioni è un compito molto importante, fondamentale e noi in questi cinque anni, nei nostri limiti, ci abbiamo provato.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 27 12/02/20 15:43 I live club partner di Sonda

28 BRONSON DIAGONAL LOFT CLUB OFF Nasce dieci anni fa a Ravenna e fa parte della Attivo a Forlì dal dicembre 1995, il locale Nato come luogo per ospitare attività più ampia BronsonProduzioni, che si occupa è orientato verso una programmazione culturali e in particolare spettacoli di musica di organizzazione di eventi e della gestione di band con pochi elementi (per via delle dal vivo, l’Off in breve tempo è diventato di altri due spazi: Hana-Bi, versione estiva caratteristiche strutturali del club) e dalle uno dei locali dedicati alla musica dal vivo del locale a Marina di Ravenna, e Fargo. Il sonorità elettroniche. Questo non significa che fra i più attivi in Italia, oltre che seconda Bronson ha una capienza di 400 spettatori e tutti i restanti generi musicali siano banditi dal casa per svariati artisti – fra cui Marta negli anni si è imposto come tappa fissa di club, a testimonianza i concerti, per esempio, Sui Tubi, Dente, Bugo, Immanuel Casto e tour nazionali e internazionali. Innumerevoli di band folk. Negli anni sul palco del Diagonal Offlaga Disco Pax – che negli anni lo hanno gli artisti che hanno calcato il suo palco, si sono succeduti artisti come Matt Elliott, The scelto come data zero, banco di prova per tra cui: Kula Shaker, Patrick Wolf, Alt-j, Dub Sync., Little Dragon, Subsonica, Marco produzione e allestimento del proprio tour. Verdena, The Tallest Man On Earth, Anna Parente, Gala Drop, Paolo Benvegnù, Like a Il locale fa parte della struttura del Comune Calvi, Shout Out Louds, Dente, Olafur Stuntman, Oh No Ono, Manuel Agnelli, Le Luci di Modena Mr. Muzik, che comprende Arnalds, Motorpsycho, Tinariwen, Tito and Della Centrale Elettrica, 2Pigeons, Letherdive anche 5 sale prova, ed è sotto la gestione Tarantula, Micah P. Hinson, The Notwist, e Saluti Da Saturno. dell’Associazione Culturale Stoff. Joanna Newsom, Blonde Redhead.

COVO CLUB LOCOMOTIV SPLINTER Era il 1980 quando un manipolo di Il club bolognese, aperto dal 2007, ha Splinter è un topo radioattivo dalle appassionati di rock decise di aprire le totalizzato a oggi più di 600 concerti tra dimensioni umanoidi maestro di arti porte del Casalone. All’inizio è un solaio di cui Built To Spill, Jesus Lizard, Pan Sonic, marziali. È anche uno spazio polifunzionale un asilo comunale, si organizzano concerti The Germs, Lali Puna, Suicide, The Pop nella provincia di Parma che accogli le varie ma anche dj set, mostre e incontri letterari. Group, James Chance, Swans, Iron & forme di espressione dal vivo (dalla musica Negli anni ‘90 il Casalone abbandona la Wine, Verdena, Julee Cruise, Deerhunter, al teatro) riunendo pubblici e stili in maniera soffitta e si trasferisce al piano inferiore, Anna Calvi, Melvins, St Vincent, Tune trasversale ed eterogenea. La battaglia per cambia nome in Covo e la passione si Yards, Mulatu Astsake, Jon Spencer Blues la preservazione del sottosuolo è appena trasforma in professionalità. Tra le band Explosion. cominciata. ospitate: Afterhours, Subsonica, Baustelle, Se pensate ad un genere musicale, dal metal Giardini Di Mirò, Yuppie Flu, Julie’s Haircut, al cantautorato d’alto profilo, passando Le Luci Della Centrale Elettrica, Bluvertigo, per il punk, l’elettronica, l’OI!, il reggae, il One Dimensional Man, Franz Ferdinand, dark, l’indie, sappiate che il Locomotiv l’ha Notwist, Stereolab, Gossip, Super Furry ospitato tra le sue mura. Animals, Blonde Redhead, Libertines, Bonnie Prince Billy, Kings Of Convenience, Mogwai, Calexico.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 28 12/02/20 15:43 I LIVE DI SONDA VISTI DA VOI

29

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 29 12/02/20 15:43 I live di Sonda visti da voi

30 LUCA MARIA BALDINI gli ingredienti per la riuscita di una ottima Però non tutto è oro quello che luccica e il (in apertura a i Giardini di Mirò) serata. “Conosco il Locomotiv da tempo, sia disastro è sempre dietro l’angolo: “Ho avuto Locomotiv, Bologna, 2 marzo 2019 come spettatore sia come musicista. È un un problema con il midi risolto 20 minuti club che mi piace molto. La prima volta ci ho prima dell’apertura del club che mi ha fatto suonato con i Kisses From Mars per l’Indie sudare freddo. Tutta la mia strumentazione Pride Festival nel 2012. Poi come bassista mandava il ritmo in levare rischiando di per l’ultimo tour di Simona Gretchen nel 2014 trasformare la performance in una versione ed è stata una gran bella serata, ricordo che dub/reggae (che forse non sarebbe stata eravamo in apertura ai Diaframma. Inoltre male), ma poi si è risolto tutto magicamente, conosco da tempo i Giardini di Mirò, sono un grazie anche al supporto di Luca Di Mira dei loro estimatore e con la band Kisses From Giardini di Mirò”. Dopo lo spavento è giunto il Mars è uscito anche uno split singolo per il fatidico momento di un consiglio: “Penso che progetto Sonda Club, dove c’era un nostro sia davvero una iniziativa unica sul territorio. brano e uno loro. Ho perfi no partecipato L'Emilia-Romagna è fortunata per il lavoro a due edizioni del progetto Soundtracks del Centro Musica, sotto molti aspetti. Se curato da Corrado Nuccini”. Insomma una proprio dovessi dire qualcosa credo sarebbe conoscenza che si può tramutare anche in bello cercare di dare ancora più continuità una comunanza di intenti artistici: “Direi all’iniziativa, pensando a un mini tour di un che il mio progetto è molto in linea con il emergente con una band headliner, anche loro. Faccio musica elettronica, ma ho un se capisco che non sia facile da realizzare”. background anche post-rock. Sono lì le In chiusura la curiosità ci spinge a sapere mie origini musicali, nonostante adesso dove Baldini colloca questo live nel suo stia prendendo una direzione diversa”. Se personale cartellino: “Direi che lo posiziono poi a tutto questo si associa un pubblico tra i primi posti, per diversi motivi: tanto partecipe il gioco è fatto: “Il locale era già pubblico e di qualità, location, impianto e pieno e la gente ha ascoltato con attenzione organizzazione di alto livello e in apertura ad e rispetto, alla fi ne ho ricevuto anche ottimi una band importante. Molte delle condizioni feedback sia di persona sia sui social. Quella ideali per esibirsi live”. Pronto!!! Pronto!!! C’è Trovarsi in un locale che conosci e suonare del Locomotiv è una gran bella platea. Sono qualcuno? Qui stiamo festeggiando. prima di un gruppo che stimi possono essere rimasto molto soddisfatto della serata”.

GIACK BAZZ mi venisse proposto di fare l’apertura al loro che volge al negativo: “Dopo aver dispensato live. Quella sera ero da solo ed ho suonato sticker e download mi sono messo ad (in apertura a The Messthetics) in acustico, ma il loro sound è in linea con ascoltare la band sul palco e a fi ne concerto Locomotiv, Bologna, 23 maggio 2019 il mio ultimo album, peccato che i miei qualcuno aveva rubato i 10€ del vinile dalla colleghi non abbiano potuto partecipare”. mia cassa. Grasse risate comunque, perché Giack, infatti, non si scompone più di tanto alla fi ne sono stato io poco furbo, ma era e stilando la sua classifi ca mette il concerto una situazione così intima e armoniosa che al Locomotiv in una precisa posizione di non mi aspettavo un gesto del genere”. merito: “Rock ALL Opera del 2017 regna Questo fattaccio deve insegnare che anche sovrano, il peggiore probabilmente fu al Jam tra gli appassionati di musica si annida il in pre-serata. Posti gli estremi, direi che ladruncolo, forse poco interessato al nuovo siamo a 8 in una scala da 1 a 10. Conoscere e album di Giack Bazz, “Haikufy”, disponibile condividere il palco con artisti internazionali in streaming e musicassetta. Quindi, è di per sé un grande onore, farlo in una dimenticati i soldi rubati, l’artista emiliano si location così è sicuramente un valore può rincuorare con la risposta del pubblico aggiunto”. Se poi non ci sono consigli da dare alla sua esibizione: “La platea è stata molto per migliorare questo aspetto del progetto affi atata, già al secondo pezzo la sala era Sonda (“Sono contentissimo che esista e piena ed hanno apprezzato le mie battute per non saprei cosa cambiare sinceramente”), risollevare gli animi tra una canzone triste e si può passare agli apprezzamenti ricevuti: una cover di Gillian Welch”. A chiudere una “Durante il cambio palco diverse persone bella serata l’accoglienza riservata a Giack e sono passate a complimentarsi mentre lo scambio di vedute con i The Messthetics: presidiavo il banchetto del merchandising. “I gestori sono stati gentilissimi e la cena Ho omaggiato qualche adesivo ed ho che ci hanno offerto era ottima. Abbiamo venduto un disco e un CD. Dopo il concerto chiacchierato di musica, politica americana Giack Bazz è un artista eclettico, pronto ho aggiunto qualche nuovo follower su e veganesimo. Ho anche “nerdeggiato” di senza troppi indugi a salire su un palco Instagram e un discreto movimento su pedali e suoni con il chitarrista che aveva ed elargire la sua musica agli astanti: Spotify. Quindi per quanto mi riguarda un una signal chain veramente interessante”. “Conoscevo i Messthetics, ne avevo ottimo risultato”. In tutto questo bailamme Insomma tutto bene quel che inizia e fi nisce ascoltato l’album qualche mese prima che di sana contentezza c’è anche un episodio bene.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 30 12/02/20 15:44 I live di Sonda visti da voi

LUDWIG MIRAK la mia band. E poi è stata davvero una delle a trovare spazio. Potrei consigliare di 31 (in apertura a La Municipàl) prime grandi occasioni e da quell’esperienza incrementare questa iniziativa, cercando si sono aperte altre strade”, dice Ludwig di creare una sorta di percorso a cadenza Off, Modena, 22 dicembre 2018 Mirak, dopo l’apertura del concerto de periodica che possa accompagnare l’artista La Municipàl all’Off di Modena. Proprio a ad uno sbocco, ma servono costanza proposito del club il cantante afferma di e continuità”. Infatti, da un “semplice” conoscerlo perché abituale frequentatore: concerto le strade possono diventare “La programmazione del locale è tante e molteplici: “Quella serata è stata abbastanza varia e può soddisfare diversi un po' l’apripista di quello che è avvenuto tipi di ascoltatori, inoltre tutti gli artisti che fi no a pochissimo tempo fa: ho fatto una vengono dalla “gavetta indipendente” sono ventina di concerti sparsi nel nord Italia, passati dall’Off. Per me e la mia band è stato dai piccoli club alla Festa della Liberazione un onore suonarci. Inoltre la regola numero con Roberto Vecchioni e il Banco del Mutuo uno per un musicista è quella di andare ai Soccorso. A parte due live organizzati da concerti degli altri”. Ecco una sacrosanta un’agenzia, per il resto ho fatto tutto da verità spiattellata come acqua fresca. Poi, solo. È dura quando non hai una squadra però, tutto cambia di colpo. La percezione di lavoro, quando non ci sono risorse del musicista, a volte, è distante anni luce economiche per la promozione, o per la da quella del pubblico: “Tecnicamente ho produzione di materiale come i videoclip fatto qualche errore, ma quando sono sceso ma soprattutto quando il pubblico non ti dal palco dei ragazzi hanno acquistato il conosce. Però ogni piccolo passo fatto è una mio cd, mi hanno fatto i complimenti ed grande soddisfazione”. Non a caso, a volte, abbiamo chiacchierato un po'. Così ho capito toccare la luna con un dito può diventare non se n’era accorto nessuno”. Scampato molto facile: “Dopo il mio set, mentre “In una ipotetica classifi ca dei miei concerti, il pericolo del pubblico iper attento ed iper uscivo dal camerino ho sentito qualcosa quello dell'Off lo posiziono in piena zona critico, Ludwig può anche dispensare un di familiare. La Municipàl stava suonando “Europa League”, in primis per la reazione consiglio per questa attività legata a Sonda: dal vivo un pezzetto della mia canzone “La del pubblico, secondo perché ho avuto un “I concerti sono la palestra del musicista, dipendenza”. Indescrivibile”. Ecco, il razzo buon feeling sia con gli headliner che con sono molto importanti soprattutto quando è partito. Destinazione the dark side of the gli organizzatori, gentilissimi nell’accogliere ci sono dei progetti emergenti che faticano moon.

MESSIA “Conoscevo i Cor Veleno e sono stato molto Veleno nel club parmense non era la sua (in apertura a Cor Veleno) felice di avere l'opportunità di esibirmi prima esperienza su un palco importante, Splinter Club, Parma, 1 Febbraio 2019 prima del loro live. Sono in linea con il avendo già calcato le scene in apertura mio background hip-hop, e anche se oggi ad artisti di rilievo del rap italiano, tra cui sto sperimentando ed esplorando terreni Rancore, Ghemon e Mecna (avrebbe poi diversi, soprattutto sul versante delle aperto anche Dutch Nazari, al Locomotiv sonorità, quello è un contesto in cui mi Club). Un feedback positivo da parte del trovo comunque a mio agio”, così racconta pubblico, che ha risposto calorosamente al Alberto Pizzi aka Messia, rapper bolognese live, ha comunque riconfermato a Messia il classe ‘91 con all’attivo due EP autoprodotti proprio parere riguardo un’iniziativa come (“Invictus” uscito nel 2011 e “C'è dell'Altro” quella delle aperture di Sonda: “Oggi si nel 2015) e un nuovo lavoro ("Ladro di Idee") tende a dimenticare l'importanza dei live in uscita nel 2020. “Il personaggio di Messia in favore di numeri e followers, mentre io è nato per gioco e negli anni è diventato credo che il valore di un progetto si misuri un "meta-divo", una rifl essione sul ruolo soprattutto sul palco. Ho avuto la possibilità dell'artista e sul nostro tempo”, racconta di farmi notare da un pubblico più ampio e di Alberto, “ I testi si concentrano su tematiche accrescere la mia esperienza, in un contesto legate all'introspezione, al linguaggio, alla professionale e al contempo protetto”. E fi losofi a, mentre le sonorità mutano tra noi, ovviamente, non possiamo che essere hip-hop e pop, grazie alla collaborazione d’accordo. col musicista e producer Turo”. Una collaborazione che negli anni ha portato fortuna a Messia, tanto che l’apertura ai Cor

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 31 12/02/20 15:44 I live di Sonda visti da voi

32 CADORI a 4 componenti ed il primo in cui abbiamo (in apertura a Molly Nilsson aperto ad artisti emergenti di un certo + Generic Animal) spessore. Inutile dire che l’iniziativa di Covo Club, Bologna, 12 Ottobre 2018 Sonda ci ha aiutato per suonare in un Doppia apertura al Covo Club, mettendo luogo nuovo e metterci un pochino in insieme due band di Sonda nella stessa mostra!”. Punto di vista leggermente serata: nel club bolognese era in diverso quello di Cadori, già rodato su programma una doppia data con Generic palchi importanti e a fi anco di artisti di un Animal, nome d'arte di Luca Galizia (classe certo calibro: “Nel 2016 con la mia band 1995), fresco del successo dall’esordio (Torakiki) eseguimmo un djset in apertura omonimo uscito su Tempesta Dischi, a un concerto dei Prodigy, a Gallipoli. Degli e la svedese Molly Nilsson, musicista artisti presenti al Covo conoscevo solo e producer con nove album all’attivo… Generic Animal, ma la serata è stata molto potevamo farci sfuggire un’occasione così bella e intensa, e ho avuto l’occasione ghiotta? Certo che no. E così è andata di presentare nuovi brani con un nuovo a fi nire che sul palco si sono ritrovati set, più incentrato su elettronica e bassi. insieme Cadori, progetto solista di Giacomo Quando ho suonato “Ombre Facili”, che Giunchedi nato nel (ormai lontano) 2014, è introdotto da un suono di cassa a cui e i Silki, quartetto nato nel 2018 da un duo ho lavorato con particolare attenzione in embrionale formatosi qualche anno prima, fase di produzione, vedere la gente che ha e fresco di pubblicazione dell’esordio iniziato a ballare ê stato magico. Unico. Lo "Anedonia, Greg?" a novembre 2019. ricorderò per sempre”. Un feedback che Ad accomunare i due progetti una forte riconferma come queste siano occasioni componente synth elettronica e l’attenzione importanti per i musicisti emergenti, anche SILKI per il lato cantautorale dello scrivere se come suggeriscono i Silki si potrebbe (in apertura a Molly Nilsson musica. “Mi sono inoltrato nel mondo del fare sicuramente di più (“Avremmo voluto + Generic Animal) cantautorato importando elementi dalle avere un maggiore contatto con Sonda Covo Club, Bologna, 12 Ottobre 2018 mie esperienze pregresse, essenzialmente dopo il concerto”) e dare più opportunità attitudine lo-fi e sperimentazione”, del genere agli iscritti: “Direi che l’attività racconta Cadori, “con il passare del tempo di Sonda sia perfetta. Ho in mente altre il sound si è arricchito di una componente cose che mi piacerebbe migliorassero nel sempre più elettronica e strutturata, fi no mondo della musica in Italia”, è invece il a rendere testo e voce semplici strumenti pensiero di Cadori, “Vorrei una cultura più al pari di drum machine e droni”, mentre attenta ai fermenti sotterranei, più curiosa, i Silki si defi niscono come una miscela di più fi duciosa nei riguardi di sonorità diverse “synth psichedelici, cantautorato, anima da quelle che vengono propinate come rock n roll e una spolverata di indiepop”. mainstream, che sono per di più prodotti Raccontano i Silki: “Non conoscevamo da consumo di massa e spesso decantati Cadori, ma ci è sembrato un bel live carico come musica alternativa. L'alternativa di belle atmosfere, e anche il fatto che sia secondo me è altrove”. Ovunque sia, intanto un one man band accresce il suo valore noi siamo felici di avere messo due nuovi artistico. Purtroppo alle 21.30 quando punti sulla mappa dei progetti musicali più abbiamo suonato noi il pubblico era un interessanti dell’Emilia-Romagna. po' risicato, ma ci sono arrivate buone recensioni dai pochi presenti. Si trattava del nostro primo live in un club di prestigio come il Covo, il primo con la formazione

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 32 12/02/20 15:44 GLI ASCOLTI DI SONDA

33

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 33 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

34 AABU ATERTRIP Abbiamo ancora bisogno di urlare The Wind Between (Autoprodotto) CD/Digital (Volcano Records) Digitale

Gli Aabu sono un quintetto indie rock Esordio discografico per gli Atertrip, bolognese e il loro sound è duro, crudo formazione modenese già nota a chi e graffiante. “Abbiamo ancora bisogno di frequenta queste pagine. L’ep “The Wind urlare” è il loro secondo disco ed è frutto di Between”, uscito il 20 settembre scorso su una campagna di crowdfunding di successo. Volcano Records, rispecchia esattamente Molto chiara e dosata l’influenza de I Ministri quello la band definisce come fondamentale lungo tutto il disco, cosa che comunque fra le proprie influenze, in particolare la non pone limiti agli Aabu che in pezzi come passione del quintetto per tutto quello che “Camilla” (dedicata alla nascita del figlio di è psichedelia, e soprattutto un membro della band) e “Abbiamo ancora progressive rock, che è la matrice di bisogno di urlare” mostrano un loro lato più riferimento più evidente nella composizione minimale e sperimentale. “Confessione” è dei brani. Non a caso infatti per questa stato il singolo che ha anticipato il disco parla prima prova è stato coinvolto in fase di di un’amicizia finita male e della fiducia che masterizzazione Steve Kitch, tastierista non torna mai forte come prima; parla della dei The Pineapple Thief, uno dei pilastri prima reazione che si ha in una situazione del progressive rock britannico del nuovo di rottura, ovvero di autodifesa e negazione. millennio. Appena cinque brani, che però I testi seguono una linea dura, dando riescono a coprire una buona mezz’ora coerenza al sound, si percepisce esattamente di musica, che nel concept degli Atertrip l’intenzione della band di voler descrivere rappresentano ognuna un tassello di un l’attimo in cui si comincia a reagire dopo percorso di vita effimera e fragile, come la essere stati colpiti, e che ti porta ad avere una farfalla che campeggia in copertina, metà reazione forte, e come appunto dicono nel animale e metà trasfigurata in un albero titolo del disco e nell’omonimo pezzo che lo secco. Un disco per gli amanti del genere, chiude, a voler urlare. pronti a farsi spazzare via (appunto) dal vento, dal rock, dalla melodia.

ALPACA MERIDIEM BINGE DRINKERS Ex nocte A rock‘n’roll odyssey (Autoprodotto) Digital (Autoprodotto) CD

Gli Alpaca Meridiem sono un trio Nuova uscita discografica per i Binge bolognese, attivo dal 2017. Così come indica Drinkers capitanati da Simone Tepedino al il nome del progetto, gli Alpaca Meridiem basso, nonché voce del trio. Nuova uscita che fanno dell’Alpaca la loro mascotte e figura rimane saldamente ancorata al rock’n’roll rappresentativa. Sui loro social infatti le della band. Infatti con i Binge non ci si annoia immagini di questo camelide sono persino mai. Cinque brani sparati a mille all’ora più frequenti delle foto dei membri stessi. Nel perché il rock pretende e vuole questo. Testi 2019 raccolgono i loro brani in “Ex Nocte”, un in inglese, suono energico e birra a fiumi sono ep di 5 pezzi crudi e puri. Il disco si apre con le coordinate di movimento della band, che “Clarus Sit”, un brano di 7 minuti e mezzo potrebbe calcare palcoscenici internazionali che racchiude perfettamente l’essenza degli senza sfigurare affatto. La formazione si è Alpaca Meridiem. Interessante la scelta della stabilizzata, dopo diversi cambi di formazione lingua italiana per tutta la durata dell’ep. con Simone Tepedino, Mattia Andreotti Voci fortemente riverberate, sound vintage (chitarra) e Moreno Vicini (batteria). Nel ma potente, gli Alpaca Meridiem seguono disco alla chitarra figura ancora Alessandro perfettamente lo stoner rock, ricordando Benedetti. Tutto questo, però, poco importa, facilmente band importanti del genere come perché quello che conta sono i brani tirati gli americani Torche o i più psichedelici Mars a lucido che ti fanno sperare in un futuro Red Sky da Bordeaux. Il disco si chiude con migliore anche se stanno cadendo bombe “Ex Nocte”, il brano più corto del disco, che al tuo fianco. I Binge Drinkers sono i figli gli dà anche il nome. Band assolutamente illegittimi di Motorhead, Iron Maiden, Ac/Dc, interessante per gli amanti del genere. Motley Crue, ZZ Top e . Sono la festa del rock’n’roll che non accenna a terminare anche quando non c’è più nessuno per far baldoria. Sanguigni.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 34 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

CADORI EL V AND THE GARDENHOUSE 35 Emisfero Australe Worldwide (Sussidiaria/Cane Nero Dischi) CD/Digitale (Deepout Records) CD

C’è un filo rosso che unisce Los Angeles, Il bolognese El V avrebbe meritato di nascere Bologna, Genova e Milano. Qual è? Ovviamente dall’altra parte del mondo ed oggi sarebbe una si tratta di “Emisfero Australe”, il nuovo reggae star mondiale. El V è in giro da più di album di Giacomo Giunchedi aka Cadori, trent’anni con la sua carovana di suoni meticci, prodotto dal musicista bolognese sotto la di musica in levare, di atmosfere sud americane guida dell’americano Justin Bennett (ex che bussano alla porta e vogliono portarti in Skinny Puppy) e uscito sotto Sussidiaria Music strada per festeggiare la vita. Trent’anni che (etichetta di Daniele Carretti, ex Offlaga Disco il cantante felsineo ha deciso di imprimere Pax) in collaborazione con la lombardo/ligure su un cd realizzando una raccolta con le hit di Cane Nero Dischi. Il disco nasce durante le una carriera. Hit riviste insieme a tanti amici prove per i live del precedente “Non puoi e colleghi sparsi per il globo. Così è del tutto prendertela con la notte”, periodo in cui Cadori naturale sentire Francesca Taverni e Lion scrive e arrangia i nuovi brani direttamente con Sitte, passando per Il Generale, Hueso Negro, gli strumenti utilizzati per il suo set dal vivo Rootsman I, Cico & Son del Barrio o Sonido (drum machine, synth, chitarra). Undici brani Satanas. Un frullato di sonorità ed influenze che in cui coesistono l’amore per l’IDM nordica e parte dall’Italia ma raggiunge con naturalezza il cantautorato italiano, registrati nell’home Spagna, Brasile, Messico, Germania e Canada. studio di Cadori non appena composti, in Un viaggio andata e ritorno per un mondo senza modo da restituire su disco l’immediatezza e frontiere. Un mondo che respira musica esotica, lo slancio creativo della scrittura, utilizzando tropical, urban, latina e reggae. El V e i suoi effettistica applicata direttamente in fase di Gardenhouse sono gli ambasciatori dell’amore registrazione, senza post-produzione o utilizzo universale. Se avete un sound system con woofer di plug-in. grandi come una casa, alzate in volume e fate partire “Worldwide”, l’atmosfera diventerà caliente.

MIRKO COLOMBARI ELIA CHE SUONA In viaggio Obelia (Sorridi Music) Digital (Autoprodotto) Digital

Mirko Colombari è un cantautore Cantautore romagnolo classe 1996, Elia Che dell’appennino Reggiano dal sorriso e da Suona si presenta subito come un artista dalle una positività contagiosa. Personaggio molteplici qualità: scrive, produce e grafica tutto poliedrico, padre, laureato in giurisprudenza, quello che fa autonomamente. Dopo aver militato appassionato di arti marziali, con “In viaggio” per anni nella scena punk, nel 2015 debutta nel arriva al suo quarto lavoro in studio. È un cantautorato. “Obelia” è il suo secondo disco e disco piacevole, curato nei dettagli e racchiude lo colloca già dal primo ascolto nella scena indie tutto quello che la tradizione del cantautorato pop che ha completamente ribaltato le classifiche emiliano ci ha regalato negli ultimi vent’anni, nazionali negli ultimissimi anni. con un’interessante apertura al futuro. Un Il titolo “Obelia” è totalmente inventato: in disco che unisce rock, pop (come in “Cocco un’intervista Elia racconta che è un nomignolo Bello”), blues e arriva fino al reggae in “Paese che gli davano da bambino, per prenderlo in giro del Sole”, dove Mirko racconta a suo modo perché era sovrappeso. Con un sound pop con la mentalità dell’italiano che vive un po’ alla influenze anni ‘80, soprattutto nelle tastiere, Elia giornata, circondato da arte, buon cibo e calore nell’album ha appunto voluto mettere a nudo umano. Preziosa la presenza di Massimo le sue paure e le sensazioni che stava vivendo. Varini alle chitarre. Mirko ci racconta la dualità Proprio per questo il disco è carico di autoironia, viaggio/radici tra le quali si divide: si sente un che si percepisce in canzoni come “Pesce Blob”, cittadino del mondo e vuole che la sua musica “Batù” e “Low Fai”. Le influenze di Vasco Brondi, non conosca confini, ma in “SS63” celebra la Brunori Sas e Calcutta nel modo di scrivere e sua terra, e in particolare l’antica Via del Sale cantare si sentono e sono apprezzabili. Nell’album dell’appennino Tosco Emiliano, accompagnata però si tratta anche un tema sociale, con il brano da un bellissimo road video. Con “Resto con “Lucemia”. “Lucemia” è un’eccezione. Racconta me” il cantautore di Castelnovo ne’ Monti non la storia di un suo amico di Genova e che per sette delude chi si aspetterebbe una ballad acustica anni ha vissuto in un ospedale per combattere la verso la fine di un disco di questo genere. Disco leucemia e del percorso di guarigione che per lui promosso e in bocca al lupo per il futuro! è stato anche un percorso di luce.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 35 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

36 feat. ESSERELÀ GIACK BAZZ Disco dooro Haikufy (Lizard Records) CD (Autoprodotto) Digitale

Non fatevi ingannare dall’avvio di questo Difficile definire cosa sia questo ultimo disco secondo album dei bolognesi feat. Esserelà, di Giack Bazz. Ad essere sinceri, non siamo perché la voce all’inizio del disco è un nemmeno certi che si tratti di un disco, dato depistaggio bello e buono. Non pensate ad una che l’autore stesso lo definisce come: “30 via fatta di cantanti e coristi, immaginandovi tracce da 35 secondi ciascuna (in media), con a canticchiare i dieci brani di “Disco dooro”. poesie haiku come testi. Il disco parla della I feat. Esserelà sono troppo bravi per natura e dell’isolamento moderno. Nasce abbandonare la strada di un progressive rock come unico stream of consciousness di che cita senza vergogna Zappa, Gillespie o protesta verso i servizi di streaming musicale. Rossini. Molto probabilmente tutti e tre gli Avrà un seguito da 300 tracce che uscirà alla artisti appena citati sarebbero decisamente fine del 2019". Al di là delle considerazioni contenti di ascoltare questo trio che gioca con sul tipo di operazione, bisogna dire che stop and go(go), tempi dispari ed ha chiamato in questa collezione di brani in "formato alcuni ospiti a sottolineare diversi momenti pubblicità" Giack Bazz dimostra di saper topici. Le ospitate sono di Lorenzo Musca spaziare con maestria dal folk, passando da (sax tenore), Dario Nipoti (tromba) e Michele contaminazioni alla Radiohead, fino al rock Tamburini (sax baritono). Inoltre, in tutto più acido di scuola Sonic Youth. E di farlo in questo turbinio di suoni, tecnicismo, montagne maniera credibile, considerando anche quasi russe vertiginose i feat. Esserelà hanno scritto, tutti i brani solo collegati senza pausa. Se pensato, registrato e dato in pasto al mondo tutto questo vi ha incuriosito, potete cercare il uno dei brani più intriganti di sempre. Non vi disco su Spotify (perché la protesta va portata indichiamo il titolo (la numero 9) perché più avanti dall’interno) oppure su Bandcamp lungo di questa intera segnalazione, quindi dove troverete anche titoli (tradotti) e testi non vi resta che ascoltarlo a tutto volume. dei brani. Ricordando che i feat. Esserelà sono dei burloni e sanno di esserlo…. giunti alla fine, c’è un’ultima sorpresa.

FUCKING COOKIES I DISUMANI Dark side of the cookies Tracce di feci (Beat Bazar) CD (Discorso Records) CD

I biscotti sono la croce e delizia di tanti. Il I Disumani si sono coagulati in quel di lato oscuro di pesi e contrappesi. Da Parma Carpi nell’anno domini 1997. La band è i Fucking Cookies ci ricordano che i biscotti un power trio che si diverte ad esplorare i sono anche fonte di energia, quella energia territori dell’hardcore, del punk e del thrash costruita (visto che stiamo ascoltando un metal. I testi in italiano sono una girandola disco e non siamo in cucina) da ingredienti di nonsense, frasi ad effetto, slogan ed che rispondono ai nomi di blues, rock, punk, avanguardia. Se vi sembrerà di sentire un garage, folk e . Testi in inglese, c’è richiamo a Vasco Rossi o di intravedere anche un pezzo strumentale, cantati da Aileen alcune scene di “American vandal”, la serie Valca con corroborante adrenalina e sostenuti televisiva incentrata sugli atti vandalici dalle corde vibranti di Franco Cocconi e dalla perpetrati a dispetto di autovetture ignare batteria di Gloria Belletti. Negli otto brani con disegni di peni, non vi sbagliate affatto. che compongono questa uscita discografica Con i Disumani si va oltre l’irriverenza. c’è lo spazio anche per un paio di cover. Non si capisce dove finisce il gioco (se Due rivisitazioni non gettate alle ortiche finisce) e dove inizia il serio e faceto. Per tanto per allungare l’impasto, ma scelte con comprendere meglio il raggio d’azione precisione ed arguzia. Una s’intitola “Where potrebbero bastare alcuni titoli: “Ci piscio”, did you sleep last night” ed è conosciuta nella “Siete solo voi”, “Ciccione viaggiatore”, versione dei Nirvana, anche se si tratta di un “Non dire gatto”, o “Mali estremi”. Se poi brano scritto nel 1800 (sì, avete letto bene), c’è anche una traccia fantasma che è un l’altra è “Dust my broom” di Robert Johnson, brano dei Tange’s Time suonato insieme al scritta nel 1936 e diventata un classico grazie gruppo di rock demenziale, il pensiero diventa a Elmore James negli anni ‘50 del secolo uno e solo uno. I Disumani non esistono, scorso. Insomma se dalla musica si cerca sono il frutto dell’immaginario collettivo, energia e sporcature vibranti i biscotti sono di una allucinazione dopo avere mangiato pronti per darvi quella scossa che potrà troppo lardo di colonnata. Sono il fantasma raddrizzare le vostre giornate. Blues punk. formaggino che si annida nella nostra psiche.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 36 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

IRIDE LE PICCOLE MORTI 37 L’alba ritorna Vol. 1 (Autoprodotto) Digitale (New Model Label) CD

“Nasce tutto dentro Manitese, un capannone Una volta c’erano gli Old Scratchiness (un mistico tra Massa e Finale Emilia, qualche paio di uscite discografiche al loro attivo). disco dei Kings of Convenience e qualche Oggi ci sono Le Piccole Morti ed un cambio altro di Colapesce. Una chitarra, un basso, di suono decisamente marcato rispetto al una batteria e una valanga di sincere passato. Dal rock grunge al dark dove la intenzioni": così si presentano gli Iride, luce fatica a penetrare. Dal nome scelto fino quartetto di Massa Finalese formato da alla grafica, passando per un sound cupo e Matteo Verona, Tommaso Malaguti, Stefano tenebroso, Le Piccole Morti con questi cinque Resca e Andrea Zurlo. Il loro sound però è brani si gettano tra le braccia di venature una combinazione di tantissime influenze che poetiche, atmosfere sognanti ed introspezione si compattano grazie ad una matrice comune a profusione. Testi in italiano affondano i rock/grunge, risultando in un suono potente denti nell’anima (con qualche riferimento ben e fragile, armonico e dissonante, seguendo chiaro) e nella luce del sole (nel dark è quasi quel percorso che in Italia parte dai Verdena un controsenso). Per esempio, ascoltare e arriva ai Fast Animals And Slow Kids, “Disamore” significa entrare dalla porta sul passando per esperienze territorialmente più retro nella casa de Il Teatro Degli Orrori ed vicine come quelle di Fine Before You Came e essere accolti da Pierpaolo Capovilla. Nei Gazebo Penguins. Attraverso questo filtro gli restanti brani alcuni echi di Litfiba, Editors Iride (perdonate il gioco di parole) guardano e della scuola cantautorale italiana fanno l’orizzonte piatto della bassa emiliana, e in capolino, senza però inficiare la qualità del questo “L’alba ritorna” ce ne raccontano le progetto del quartetto. Tra i ringraziamenti, speranze, gli egoismi, le solitudini, la rabbia. invece, figurano Marco Bertoni e Nicola Un esordio sincero, asciutto nei suoni e Manzan. Ecco, il cerchio si chiude e Sonda diretto nei contenuti. sorride colma di felicità. “Piccole morti, quali ricordi, le aspetti e ti accorgi, i giorni sono più corti”, parole che chiudono l’ep con sei minuti di delirio cosmico.

LA CONVALESCENZA LE ZAMPE DI ZOE Palafitte di creta Cinema Lumière (Wavemotion Recordings) CD/Digitale (Cincilla Records) CD

Le palafitte ci ricordano gli elefanti di Dalí: Le Zampe di Zoe sono un progetto musicale hanno una massa enorme da reggere, ma nato nella pianura modenese intorno alla una superficie d’appoggio minima. Eppure fine del 2016 dall’unione di due avventure stanno su. Quasi sempre. Ce la fanno in soliste, quella di Edoardo Baschieri e di qualche modo, con la dignità che solo gli Elisa Debbi. Insieme hanno cominciato a equilibri precari sanno dare. Anche noi ci scrivere i brani che compongono il debutto sentiamo così, palafitte enormi su zampe discografico intitolato “Cinema lumière”, un rachitiche. Questo ep parla di instabili ep con sei tracce che rendono più piacevole equilibri e disequilibri stabili e di come qualsiasi giornata nata col piede storto. Il tutti noi, nemici della noia, ci culliamo fra disco inizia la sua scanzonata passeggiata le loro onde. È con queste parole che La con “Sacchetto per il vomito”, canzone nelle Convalescenza, quartetto rock di Modena nato mani di Edoardo che sembra uscita da un nel 2016, descrive il suo nuovo ep intitolato disco di qualche cantautore di it.pop tanto in appunto “Palafitte di creta”. Il disco arriva a voga in queste stagioni. La perfetta partenza tre anni di distanza dall’esordio con “L’eco per un lavoro che poi passa di mano e della clessidra”, e vede la band maturata comincia a diventare una brezza marina che ti in particolare dal punto di vista del sound, accarezza il volto. “Il ballo dell’ortica”, cantata arricchito dalla presenza di sintetizzatori e da Elisa, è una bella canzone che saltella sequenze spesso in primo piano, smussato leggiadra sul prato della vita, mentre “Cinema nei suoni delle chitarre, complessivamente lumière” è il modo perfetto per buttarsi in una storia d’amore attraverso film d’autore meno crudo ma senza rinunciare ad una o scene che dimentichi appena terminate. componente grezza e istintiva imprescindibile Le Zampe di Zoe mettono di buon’umore, per chi vuole fare rock. Nella tracklist, da novelli cantastorie di un’Italia che cerca di segnalare la opener “Uguale al mare” e il scrollarsi dalle spalle usi e costumi senza brano “Fatti di scambi”. volerlo realmente. In chiusura “Amen” semplicemente sublime.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 37 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

38 LEI, (NO) INNOCENCE LUDWIG MIRAK Innocence É quasi l'alba (A Buzz Supreme) CD/Digitale (Autoprodotto) Digitale

I Lei, (No) innocence sono un duo di base a “É quasi l'alba” è un disco estremamente Bologna, composto da Gabriele Chinè Milieri umano e ha un’anima folk che abbraccia e e Giuseppe Cassano. “Innocence” è il loro stringe, delicatamente. Ludwig Mirak non primo vagito discografi co, un album intriso è un nome totalmente sconosciuto ai più, di dark ambient che potrebbe fare la gioia da X Factor al Bungaro Stage, ha cambiato di molti appassionati di sonorità al silicio. diversi abiti artistici sino a indossare quello Il disco è un “concept” sulla purezza e la che lo veste meglio, una musica d’autore solitudine, composto da innumerevoli strati e che narra di vicende comuni e profonde, con concepito come un’opera unica divisa in dieci un trasporto autobiografi co calzante e mai movimenti. “Innocence” è il dolce che diventa banale. Continua dunque a fare da traino salato, la felicità che assume le sembianze un bel canto che non deluderà i fan del pop della disperazione. Dal vivo i brani sono italiano più infl azionato, con ritornelli catchy accompagnati da visual espliciti, un serrato e melodie memorabili, ma non mancherà montaggio di immagini pornografi che anni nemmeno una fi rma personale, che inizia ’60. I loro videoclip sono stati oscurati sulle a trasparire dalle otto tracce dell'album. piattaforme come YouTube, mentre l’artwork Interessanti le incursioni rock e grunge che dell’album è una foto trattata appartenente spezzano il sentimentalismo e lasciano spazio alla collezione “National child labor a virate rabbiose, generando curiosità sulla committee”, che documenta le condizioni futura trasposizione dal vivo, già segnata in di lavoro, soprattutto di donne e bambini, passato da opening act di rilievo (Ghemon e negli Stati Uniti nei primi del ‘900. Silenzi, Carl Brave, per citarne due). Il forte senso distorsioni, nebbia sonora, sibili e anfratti d’identità e una consapevolezza non solo sonori sono gli angoli appuntiti di questo artistica e vocale fanno di Ludwig uno degli lavoro. Un disco da ascoltare con paziente artisti pop più interessanti del panorama attenzione, magari comodamente seduti e in modenese. Da tenere d’occhio. cuffi a. Lei, (No) innocence vuole disturbare, punzecchiare ed infastidire.

ANDREA LORENZONI MARBLE HOUSE Senza fi ori Embers (Dimora Records) CD/Digitale (Lizard Records) CD

Andrea Lorenzoni giunge alla sua nuova e Ogni genere musicale vive dentro le sue seconda fatica con un curriculum di tutto regole. Se il primo album dei Circle Jerks rispetto. Dopo aver militato in diverse (gruppo hardcore punk americano) durava formazioni musicali bolognesi pubblica 15 minuti e 40 secondi, la sola canzone che una raccolta di poesie e il primo libro di chiude l’ep di debutto dei bolognesi Marble componimenti. Nel 2017 arriva il disco solista House è lunga 24 minuti e 43 secondi. Una “Mondo Club” e ora “Senza fi ori”, un album suite che può essere apprezzata da tutti poliedrico come la personalità dell'autore. coloro che amano il prog e le sonorità di band Premesse alquanto necessarie per affrontare come Porcupine Tree o Genesis, per citare il una produzione che incuriosisce da subito, passato e il quasi presente. Non per niente ma necessita di numerosi ascolti per essere l’uso di strumenti quali Hammond, Farfi sa o apprezzata appieno. La forma canzone viene Mellotron sono pura formalità per i Marble qui a tratti attraversata da parte a parte, a House, che si divertono un mondo a passare tratti circumnavigata, andando a toccare da momenti di furore strumentale a delicati sponde e nuovi lidi. Si passa quindi da brani passaggi vocali. In questo ep che dura come che strizzano l'occhio a sonorità anni Ottanta, un album, energia e irrequietezza vanno di tra synth modulari e batterie iper compresse, pari passo, equilibrio e spaesamento si danno a incursioni hard rock e pop. La scrittura è la mano, mentre la band è intenta a portare a eclettica e complessa, pragmatica e onirica. segno un risultato strabiliante. “Embers” è un Lorenzoni affronta temi di un certo peso disco anni ’70 calato nell’attualità dell’oggi. specifi co: l'omofobia, il razzismo, il rapporto I Marble House dovrebbero espatriare e uomo-donna, la religione vista come “opera cercare fortuna all’estero. Dimostrare a d’arte" e la dicotomia fra teoria e pratica. tutti quanti che dall’Italia possono arrivare "Senza fi ori" è indubbiamente un album colto band degne di sedersi accanto ai nomi e ben arrangiato, che troverà posto nelle internazionali altisonanti. I Marble House orecchie degli ascoltatori più attenti. Per i fan sono i nostri King Crimson. Può bastare o di Lucio Dalla (e del primo Morgan). abbiamo esagerato?

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 38 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

MEDICAMENTOSA MOTEL SATORI 39 Floodd Blossom and flower (Tempura Dischi) CD (Autoprodotto) CD

Bruno Mari è Mediocamentosa. I Motel Satori sono un quartetto capitanato Medicamentosa è Bruno Mari. Due facce dalla voce di Cora Marzola che disegna della stessa medaglia che lanciata in paesaggi lunari con grazie ed eleganza. aria è atterrata al suolo con il terzo parto I Motel Satori sono il post-rock che da discografico “Floodd”, un ep con cinque Ferrara vuole conquistare il mondo. Sono brani che vive, anche lui, in una sorta di gli alchimisti che cercano di trasformare il parallelismo tra il prima e il dopo. Il prima è metallo in oro. Sono gli esploratori che si la Terra ancora viva e vegeta, il secondo è il fanno strada nella giungla più pericolosa. pianeta sommerso dalle acque dove l’uomo Sono il freddo del nord Europa che incontra cerca disperatamente di adattarsi. Un lavoro i suoni slow-core dell’ensemble. I Motel che ha in “Avremo le ali e le branchie” il pezzo Satori in queste quattro tracce si reinventano che fa da spartiacque (parola non fu mai più canzone dopo canzone, passaggio dopo azzeccata) tra la meditazione e la psichedelia. passaggio, in una rincorsa all’ultima “Floodd” è un disco di musica elettronica, emozione. Citare un brano piuttosto che di vapor wave, di pop ambient. Un grido un altro significa fare un torto a qualcuno d’allarme. Una sirena che ci invita a vedere il o qualcosa. In certi momenti ricordano le mondo sott’acqua perché le terre emerse non Lush più eteree, in altri gli Arab Strap più ci saranno più. Rispetto al precedente lavoro, sognatori, in altri ancora i Motel Satori. Può dove i richiami afrobeat erano l’ossatura, sembrare strano ma vi consigliamo l’ascolto qui Medicamentosa ha deciso di entrare in dall’ultima traccia, per poi risalire la corrente un vortice di silicio siderale, di psichedelia verso la sorgente di questo sound personale che nella sua voce ricorda il Garbo dei primi e per certi versi innovativo. Post-rock tinto di album, che a sua volta ricordava il Bowie del noir. Slow-core intriso di elettronica. I Motel periodo berlinese. Un gioco al rimpiattino tra Satori sono uno sguardo rivolto allo spazio, passato e futuro che lascia a bocca aperta. verso la stella più luminosa, quella che ci Tecnologia futurista. guiderà verso l’infinito e oltre.

MORIEL NONMIPIACEILCIRCO! Emma Stone Ep Mantra Marx (Autoprodotto) Digitale (Autoprodotto) Digitale

Un ep, due facce della stessa medaglia, “Mantra Marx” è uno di quei dischi che due singoli pop prodotti a regola d’arte, ti aspetti di trovare nella parte strana memorabili e accattivanti. “Emma Stone” dell’internet, alle due di notte, dopo decine è il brano che dà il nome alla release, una di video di gattini e una maratona della canzone d’amore carica di tutto l’entusiasmo dottoressa Pimple Popper. Prendete “Il che caratterizza le fasi iniziali di una Capitale”, dividetelo nei suoi 25 capitoli, relazione. I piccoli gesti vissuti trattenendo immaginate ora 25 brani i cui testi siano il fiato, i primi progetti, l'impressione basati su questi ultimi, che sintetizzino immersiva che esista solo l'altro a dare i concetti chiave tramutandoli in mantra luce alle proprie giornate. È tutto perfetto induisti recitati da 25 voci cinesi differenti. e irrinunciabile. Poi cala il tramonto e Il tutto registrato e prodotto in Cina inspiegabilmente, quasi senza accorgersene, naturalmente, lo-fi, qualità audio WhatsApp. il rapporto si sgretola, in un moto perpetuo e L'operazione non nasconde, dietro a inarrestabile. "Non ci ripensi mai" è la break provocatorie premesse didattiche, un evidente up song per chi si è arreso agli eventi. Una ermetismo consapevole, frutto di ricerche stanchezza atavica, accompagnata da una e di una premessa: "Nessuno ti prende chitarra acustica indolente, traccia i passi seriamente se hai forti opinioni politiche". di un cammino senza possibilità di ritorno. La ridondanza e l'utilizzo accessorio "Saremo solo scritte sui muri". E allora, come di una musicalità spartana, inducono una specie di caccia al tesoro, leggiamo tra le nell'ascoltatore uno stato d’ipnosi meditativa, spesso straniante. Dunque, se hai trovato righe un messaggio di speranza. Sulla pagina l'operazione interessante, sai perché sei finito Facebook dell’artista spicca un'immagine, un qui e non devi vergognartene. Diversamente murales che recita: "oggi ti succederà una i NonMiPiaceIlCirco!, progetto di Matteo cosa straordinaria". Allora non possiamo che Preabianca, nascono nel 2003 e hanno augurare a Moriel “cose straordinarie”. anche avuto altre e varie declinazioni, che ti invitiamo a esplorare.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 39 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

40 NOT 2 LATE PANDOREA Planetary Alignment Autoprodotto (Autoprodotto) CD/Digitale CD / Digitale

Un curriculum di tutto rispetto per questo Primo EP per questa formazione interamente duo di Modena nato nel 2017: da una parte al femminile proveniente dalla provincia Mariano Caleffi (voce), 25 anni di concerti alle di Modena,, nata nel novembre del 2015 spalle, ex corista gospel e clarinettista, dal e tenuta a battesimo nel giugno 2016 da 2003 trapiantato a Londra; dall’altra Paolo un’altra girl-band del territorio (Roipnol Crotti (tastiere e programmazione), jazzista e Witch, da Carpi) in apertura al loro concerto collaboratore live per Jenny B, i Ridillo, i Ladri al Peter Pan di Marina di Ravenna. Nelle di Biciclette, Adriano Molinari (batterista sei tracce di questo “XX”, in cui si alternano di Zucchero) e i comici Paolo Cevoli, Paolo equamente brani cantati in italiano e in Hendel e Max Pisu. Con queste premesse non inglese, c’è tutta l’anima rock’n’roll del è un caso che l’incontro dei due sia risultato quintetto che nelle intenzioni si vuole inserire in questo “Planetary Aligment”, sei brani in nel solco della tradizione rock femminile di perfetto stile jazz/r’n’b un po’ sornione nelle Joan Jett e Lizzy Hale, anche se nei brani ballad e che ammicca alla discomusic appena più duri e dalle atmosfere metal/nu-metal il metronomo inizia a salire di frequenza. Non viene spontaneo affiancarle a band (non di a caso i due citano fra le proprie influenze sole ragazze, ahinoi) come Evanescence e nomi iconici del genere come Earth Wind Lacuna Coil. La band, ad oggi formata da & Fire, Chic e Bee Gees, mentre a fare Sara Valenti (chitarra-cori), Ambra Pincelli invece un parallelo in Italia, non può non (voce), Alice Nocetti (basso), Giulia Camellini venire in mente Mario Biondi. Quale strada (chitarra-cori) e Nancy Luduena (batteria) è sceglieranno quindi i Not 2 Late: guardare al attualmente al lavoro su un secondo album mercato e coltivare la propria vena più pop, o e nel portare avanti l’intensa attività live che puntare sul genere e spingere ancora di più l’ha caratterizzata fin dalla sua nascita. sull’acceleratore della discomusic? Restiamo in ascolto.

OYKU QUID Moontide Quid (Autoprodotto) Digitale (Autoprodotto) CD/Digitale

Il ballo tra la luna e il mare, una sfida eterna I Quid hanno confezionato un perfetto biglietto tra il prevaricare di sentimenti contrastanti. da visita. In tre brani, tutta l'essenza di una band “Moontide” è un po' questo, la descrizione di che arriva dritta al cuore e colpisce per la sua una parentesi di vita, nel modo più sincero chiarezza d'intenti e tematiche trattate. La voce e asciutto possibile. Oyku conosce i suoi è la colonna portante di un edificio dalle basi strumenti e li usa al meglio, solo piano e voce, solide, l'ossatura che da sola regge il peso di un melodie pop e ambienti notturni. Un album messaggio oscuro e malinconico. I riferimenti dal respiro internazionale nell’intenzione stilistici sono chiari, dal grunge anni ‘90, al pop musicale e nei temi. Basti pensare a rock di Negrita e Timoria, fonte d’ispirazione negli “Forget You", nel suo dualismo tra armonie arrangiamenti e nelle vocalità struggenti ma spensierate e parole amare, di abbandono. Un orecchiabili. Andando ad analizzare la produzione viaggio mentale che attraversa le città visitate scopriremo, tra linee di basso azzeccate, arpeggi dalla cantautrice, un mezzo per districare lo in clean e powerchord ben assestati, una chitarra spettro di sensazioni che accompagnano il acustica che accompagna l'ascoltatore, che si distacco dalla persona amata. Non mancano tratti di una ballad (a tratti impreziosita da take le citazioni implicite o esplicite alla terra natia di piano e archi) o di brani più energici. Questo a di Oyku, la Turchia, e alla sua città natale, rimarcare l’intento della band di creare canzoni Smirne. La traccia che spicca maggiormente che possano 'funzionare' anche nella loro essenza, è quella che dà il nome al disco, non a caso, esperimento assolutamente riuscito. Le sonorità facendo presagire orizzonti più elettronici, più accomodanti fanno da contrappunto ai testi del vocalist, vero punto di forza del progetto. La in cui lo strumento madre delle creazioni di perdita di una persona cara, il tempo che passa Oyku potrà essere accompagnato da drum inesorabile, cercare il proprio ruolo nel mondo, machine e synth. Per ora accontentiamoci di combattendo l’oppressione della negatività. Questi questo flusso di emozioni, autobiografiche, solo alcuni dei temi trattati all’interno di un piccolo sincere. Per i fan del minimalismo. ep, che tuttavia delinea in modo preciso i contorni di un progetto già maturo.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 40 12/02/20 15:44 Gli ascolti di Sonda

PAOLO SECCHI SMOKING FIELDS 41 Alza la voce Two years later (Autoprodotto) CD (Autoprodotto) CD

Paolo Secchi è un cantautore modenese Se la pianura padana fosse il deserto arrivato al suo secondo ep, “Alza la voce”, californiano gli Smoking Fields sarebbero dopo un percorso come chitarrista in una comunque a casa. La band, nata tra Modena punk band chiamata Layfaces. Un passato e Nonantola nei primi anni di questo che oggi rappresenta un bagaglio artistico millennio, si è stabilizzata dopo alcuni cambi da mettere al servizio di brani dal sapore di formazione in un quartetto che ha le cantautorale che però si accodano al pop rock mani immerse nel catino del grunge e del ad ampio respiro. Paolo racconta storie di desert sound, quello che aveva nei Kyuss i vita quotidiana e lo fa anche con un obiettivo loro massimi esponenti. Gli Smoking Fields sociale. Infatti collabora con una onlus, consapevoli delle loro origini musicali, dei Officine Buone, che lavora in diversi ospedali loro ascolti e delle loro influenze, dopo un italiani, in Emilia-Romagna sono presenti a paio d’anni di gestazione lunga e dolorosa, Reggio Emilia, che chiede ai propri iscritti di hanno pubblicato questo ep con sei brani, regalare il loro talento. Paolo ha accettato che in circa venticinque minuti sciorina di esibirsi tra le corsie ospedaliere ma ha lava incandescente come piovesse. Il primo fatto anche un passo ulteriore, decidendo di estratto, “5 minutes to ignorance”, è il devolvere in beneficenza il ricavato derivato manifesto programmatico del gruppo ed dalla vendita del suo disco. Un plauso per è accompagnato da un videoclip pieno di questo giovane artista che armato di chitarra scazzottate sui campi di baseball americani. cerca di aiutare le persone meno fortunate. Tra i restanti brani da segnalare “Wasted Sul versante prettamente musicale il primo time” e “Muscular requiem”, veri e propri pezzo, “Punkha”, può essere considerato assalti sonori. Se pensate che lo stoner rock un ponte tra il precedente lavoro e questo, sia morto e sepolto dovete ricredervi. Gli mentre “Io & te”, il brano in chiusura, giocato Smoking Fields stanno suonando nel deserto su sonorità più elettroniche potrebbe far ed alzano un gran polverone. Proteggetevi il intuire un nuovo percorso artistico. Chi vivrà, viso altrimenti vi mancherà il respiro. vedrà.

SILKI SONS OF LAZARETH Anedonia, Greg? Blue Skies Back to Gray (Autoprodotto) Digitale (Argonauta Records) CD / Digitale

“Siamo una band di Riccione e facciamo Rancho De La Luna, Desert Session, stoner musica orecchiabile". Così si descrivono abrasivo e a tratti viscerale, misto hardcore, i Silki, un riassunto abbastanza puntuale produzione in tiro, esecuzione anche. I Sons della loro essenza. Siamo nelle gloriose of Nazareth scrivono un disco che spacca, sonorità degli anni ‘80 a cui tanto ci sta in barba ai neologismi dei trendsetter. Un abituando l’indie/pop italiano dell’ultima disco con le chitarre in faccia, urla, virate decade. Un sound coerente con sé stesso, tra inaspettate che strizzano l’occhio ad altri incursioni synth wave e techno che ricordano mondi, per evitare la noia di una scena in i Bluvertigo e Subsonica di “Discolabirinto”, cui i portabandiera hanno piantato paletti calate nel panorama contemporaneo. Un apparentemente inestirpabili. Perché è disco di critica generazionale, che strizza gli proprio questo il punto di forza del quartetto occhi al cantautorato, senza velleità poetiche, bolognese: accompagnare gradualmente condannando l’appiattimento empatico della l’ascoltatore nel loro mondo fatto di stridori nostra epoca, escludendone apparentemente ed energia dirompente. Una sapiente la redenzione. “Anedonia” è infatti l'incapacità commistione di momenti distensivi e di provare piacere e il nichilismo ne è l'unico psichedelici, consapevolezza e controllo nel antidoto. Solo accettando l'insensatezza della dinamismo ed esplosioni hard rock/metal vita è possibile ricominciare tutto da capo, rendono questo lavoro un buon punto di partendo da sè stessi, evitando obbiettivi partenza per chiunque voglia addentrarsi, insensati e facendo semplicemente ciò che si partendo dal blues, nelle terre desolate desidera. Come cantano i Silki in “Jet Lag”, dello stoner. “Blue Skies Back to Gray” lo ultima traccia del disco: “a noi la musica ascolti quando torni a casa da lavoro, con un ci ha salvati/e per questo le siamo grati”. sigaro in bocca, il jack in mano e il desiderio Alla musica, infine, il compito di svegliare le di perpetrare nefandezze ai danni di chi ti coscienze e placare le paranoie della nostra ostacola; oppure dal vivo, dove siamo sicuri società. possa trovare il suo habitat ideale.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 41 12/02/20 15:44 42 Nelle tre serate, Tramission Bands ha ospi- tato “Frames”, spettacolo di cinema/danza/ musica, ispirato al cinema di Normal McLa- ren, curato da Corrado Nuccini all’interno del progetto “Soundtracks”, con coreografie di Elisa Balugani. Un incrocio di linguaggi, In chiusura di rassegna si è tenuta la prima generi e modalità espressive, un’esperien- serata di “Staccato”, format di quattro za immersiva che coinvolge lo spettatore in eventi e un workshop pensato come ideale un flusso ininterrotto di danza, suoni, luci e percorso di avvicinamento alla prossima colori, in cui il cineconcerto si fonde con la edizione di NODE Festival che si terrà nel danza in uno spettacolo multidisciplinare. 2020. Protagoniste della serata due perfor- Tre ottimi danzatori (Sabino Barberi, Emi mance dedicate alle potenzialità espressive Longagnani, Simone Schedan) affiancati da del sassofono in ambito contemporaneo: da due grandi musicisti: Alessandro “Asso” una parte Ben Vince, musicista e compo- Stefana - già chitarrista di Guano Pada- sitore britannico attivo da anni nell’under- no, Vinicio Capossela, PJ Harvey e Mike ground londinese e noto per i suoi live in cui Patton - e Rodrigo D’Erasmo, violinista dal improvvisazione e contaminazioni elet- sound raffinato e contemporaneo ma al troniche si fondono in una palette sonora contempo rock e potente, membro stabile impreziosita da un efficace equilibrio fra degli Afterhours oltre che collaboratore di suono e silenzio; dall’altra Laura Agnusdei, Manuel Agnelli, Steve Wynn e John Parish. sassofonista bolognese, membro stabile dei Julie’s Haircut, che con il suo progetto L’appuntamento di Sabato 12 Ottobre ha solista esplora le possibilità della com- portato in Torre “Agora”, audiovisual live di posizione elettroacustica, creando trame Fennesz e Lillevan. Chitarrista, composi- sonore all’interno dei quali il sax rimane la tore e musicista, figura chiave e una delle principale voce narrante. voci più originali della musica elettronica contemporanea, Christian Fennesz è recentemente tornato sulle scene con il Seconda edizione per Transmission Bands, suo nuovo album “Agora”, a cinque anni di rassegna nata assieme allo spazio de La distanza dagli acclamati “Mahler Remixed” Torre, luogo performativo nato dal recu- (Touch, 2014) e “Bécs” (Editions Mego, pero architettonico di una nuova sezione 2014): un album in cui il compositore crea del complesso industriale ex-Amiu di via attraverso chitarra e computer suoni elet- Morandi 71, all’interno del Centro Musi- tronici vorticosi e scintillanti, composizioni ca_71MusicHub. Da venerdì 11 a domenica dalla musicalità complessa e permeate da 13 ottobre 2019 la rassegna ha ospitato tre un innato naturalismo, come si trattasse di serate focalizzate sulla contaminazione tra registrazioni del microscopico mondo degli le arti, con produzioni produzioni originali, insetti che popolano una foresta tropicale, ospiti internazionali e il primo appunta- o della vastità incontrollabile degli eventi mento di Staccato, rassegna di avvicina- atmosferici. Dal vivo, “Agora” si sposa con mento a Node 2020. i visual immersivi di Lillevan, video artist, live performer e co-fondatore del collettivo Rechenzentrum (Berlin, 1997–2008). Le sue performance, pubblicazioni, collaborazioni e lavori solisti - acclamati sia dal pubblico che dalla critica - hanno portato i visual per la musica, l’animazione e la manipolazione di immagini ad un nuovo livello.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 42 12/02/20 15:44 Transmission Bands è un progetto curato da 71MusicHub_Centro Musica e promosso 43 dall’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Modena con il contributo della Regione Emilia-Romagna. Con la collaborazione di: Associazione Lemniscata, Associazione Ore d’Aria, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Centro Musica - Progetto Soundtracks. Nelle passate edizioni ha ospitato artisti del calibro di Murcof, Deantoni Parks, 2501, Chevel, Stefano Pilia, Andrea Belfi, Julia Kent. “Staccato” è una produzione Lemniscata realizzata grazie al contributo della Regione Emi- lia Romagna,dell’Assessorato alla cultura del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 43 12/02/20 15:44 44 Anche a giugno 2019 la Città di Modena ha scelto di aderire alla Festa della Musica, iniziativa che dal 1985 marca l’inizio dell’estate in Europa, un’occasione per contagiare le città con la passione per il rock e le sue derivazioni, il jazz, la musica classica. Coordinata dal Centro Musica del Comune di Modena, la manifestazione si è snodata in tutto il centro storico anche grazie alla collaborazione degli esercenti locali. Novità assoluta dell’edizione 2019 è stato “Mùnar – Musica nuova alle Rimembranze”, festival nato all’interno del corso di formazione INSIDE Live & Management, promosso da Fondazione Teatro Comunale di Modena in collaborazione con Centro Musica del Comune di Modena, cofinanziato con (chitarrista di Afterhours, Massimo risorse del Fondo sociale europeo e della Volume e Rokia Traoré) hanno portato sul Regione Emilia-Romagna. Nell’area del palco “Cinema Misterioso”, un viaggio Parco delle Rimembranze adiacente a attraverso cinque capolavori del cinema via Saragozza, di fronte alle ex-caserme muto e delle avanguardie, cinque pellicole Fanti e Garibaldi, si sono esibiti artisti accomunate dal tema del mistero, della emergenti locali e due headliner magia, dell’illusionismo e dell’occulto, fra d’eccezione: Giorgio Poi e Dutch Nazari. streghe, demoni, prestigiatori ed ipnotisti. Sul palco anche tre artisti del progetto Fra i film in programma: “Häxan - La SONDA, ovvero Medicamentosa, Davide stregoneria attraverso i secoli” (Benjamin Amati e Giack Bazz. Pensato nell’ottica Christensen, 1922), “Nosferatu, il Vampiro” della rigenerazione urbana dell’area, per e “Faust” (Friedrich Wilhelm Murnau, 1922 restituire alla città uno spazio abbandonato e 1926), “Inauguration of The Pleasure e fino ad ora mai utilizzato per eventi Dome” (Kenneth Anger, 1954) e “The Dante musicali, come cornice ai concerti la Quartet” (Stan Brakhage, 1987). location è stata allestita con installazioni Ultimo, ma non meno importante, il luminose e opere di street art, oltre ad un SONDA Stage realizzato all’interno bar totalmente eco-friendly. Anche per della splendida cornice dei Giardini quest’anno si è poi riconfermato come Ducali, in collaborazione con Studio’s fondamentale un altro evento legato a Programmazione Spettacoli, su cui si SONDA: le sonorizzazioni dal vivo di film sono esibiti Andrea Zacchi, Leatherette, frutto della nuova edizione di “Soundtracks Telegraph Tehran e Aabu. - Musica da film” a cura di Centro Musica Modena – progetto Sonda azione Residenze Artistiche, Associazione culturale MUSE – progetto Arts & Jam, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Regione Emilia-Romagna, direzione artistica di Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò. Come sempre in un SuperCinema Estivo gremito di pubblico, gli artisti di Soundtracks (Amigdala, Hyperflower, Enrico Pasini, Kidslovedinosaurs, Party Animal) assieme a Stefano Pilia

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 44 12/02/20 15:44 Ascendente La Metralli

del disco e con cui, attraverso una lunga scaletta. 45 collaborazione, hanno consolidato un La decima traccia dunque nasce dalla dialogo immaginifico visivo e testuale collaborazione con lo storico coro delle importante. Mondine di Novi che a loro volta hanno Questo quarto album è stato realizzato con realizzato un disco chiedendo a vari artisti, urgenza, in poche settimane. Per la prima tra cui Paolo Fresu, Ginevra di Marco, e La volta non sono state fatte pre-produzioni, Metralli di riarrangiare alcuni brani del loro né post-produzioni. I brani sono stati repertorio. In questa traccia cantano anche suonati sempre e solo in sala prove, senza Le Chemin des femmes, coro che Meike, simulazioni al computer o elaborazioni pre- cantante de La Metralli, dirige. costruite. L'architettura si è chiarita in fase Il brano si distanzia molto dal resto del di registrazione. disco ma rimane fortemente in continuità "Ascendente" è in assoluto, per il tipo con i temi degli abltri brani. di processo e lavorazione, il disco più Musicalmente il brano popolare è stato Il nuovo disco de La Metralli, "Ascendente", spontaneo de La Metralli. riletto in chiave afrobeat e electro-soul. si pone in continuità con il processo La Metralli, collaborando da anni alle artistico maturato nei primi tre dischi, TEMI/TESTI produzioni artistiche/performative di confermando la vocazione alla trasversalità Dall’uscita de Lanimante (2017) ad oggi Amigdala, che si occupa di rigenerazione del gruppo rispetto ai generi e musicali, con abbiamo sentito un grande cambiamento urbana, performing art e arte pubblica, un forte interesse per le sperimentazioni del clima sociale e politico italiano e produce questo nuovo album mettendosi sonore e un'attenzione alla qualità del internazionale. Clima che ci ha turbati e in dialogo con temi, pratiche e luoghi che suono, agli arrangiamenti, ai testi e alla inquietati a tal punto da sentire la necessità il Collettivo Amigdala di Modena, tocca e voce. di prendere una posizione precisa e sviluppa nell’ambito delle arti performative Per questo album l'idea musicale è stata raccontarlo nei nostri testi. A tal punto e contemporanee. quella di realizzare un disco che suonasse da citare in una delle ante della copertina come se fosse elettronico ma suonato con interna una frase di Pier Paolo Pasolini. Il disco è stato prodotto da Amigdala e strumenti acustici. Sono stati utilizzati per Le cose da dire erano tante. dal Centro Musica - Comune di Modena, lo più strumenti acustici o semi-acustici, Il disco si apre con il brano Il sindaco attraverso il progetto Sonda, con il nessun synth o campionamento, ma sono dedicato a Mimmo Lucano sulla vicenda di contributo della Regione Emilia Romagna stati suonati ed arrangiati come fossero Riace. (L.R. n. 2 del 16 marzo 2018 Norme in strumenti elettronici. Questo ha dato Nero parla invece del ritorno di un'onda materia di sviluppo del settore musicale). vita a un sound acustico/elettronico non nera sempre più forte che ricorda quella Una collaborazione che nasce nel 2018 convenzionale. del fascismo. quando il Centro Musica di Modena, Manifesta è a tutti gli effetti un manifesto con il suo progetto Sonda Club, aveva CONCEPT poetico-culturale. Il brano è dedicato anche prodotto su vinile il singolo “Ellittica” de La “Ascendente” da il titolo al disco e rimanda al movimento femminista Non una di meno. Metralli insieme al singolo ”Augh” di Mara all’idea di ascendere, risalire per tornare Brecce, Elegiaca e Quiete anche se meno Redeghieri, all’interno di una collana di 4 alla luce, soprattutto in questo tempo espliciti sono in maniera diversa degli inni vinili firmata appunto Sonda Club. attuale che ricorda una lunga notte, buia. alla bellezza, alla capacità delle donne L'ascensione dunque è quella verso la luce, e degli uomini di trasformare le cose e il giorno. lasciarsi trasformarsi da esse. Sulla copertina vivono delle meduse dai I brani più intimisti sono: Oceano tratti arcaici e robotici, abitando uno spazio madre, visionario e surreale e 01.52a.m che si alterna tra il diurno e il notturno. dedicato alla figlia appena nata di uno dei La medusa perché è morbida, sinuosa, componenti della band. conturbante, sensuale ma allo stesso Portami qui è un brano strumentale, una tempo velenosa, urticante. Il tema delle sorta di viaggio che attraversa i paesaggi creature animali continua a tornare sonori dell'album e conduce l'ascoltatore nellÐimmaginario de La Metralli, grazie verso un nuovo spazio sonoro, nello anche allÐartista visiva Sara Garagnani specifico verso la bonus track Son la che ancora una volta ha concepito l’artwork Mondina, son la sfruttata, che chiude la

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 45 12/02/20 15:44 SondaCase

46 compagnia di amici) hanno suonato, tutti indistintamente, come se non ci fosse un domani, magari immaginando di essere sul palco dello stadio più grande del mondo. Perché poco importa quale genere stai suonando, poco importa se canti in italiano, Nel 2019 sono proseguiti i SondaCase, inglese, francese o tedesco, poco importa delicatamente al suolo. Per saperlo presentazioni, con mini live, di nuove uscite se parli di notti fredde e buie o giornate occorre partecipare ai SondaCase (come discografiche o di progetti artistici iscritti di sole cocente, poco importa se decidi artisti e pubblico), o seguirli sul web. a Sonda. Sulla falsariga degli showcase di esibirti con il tuo abbigliamento da Le iscrizioni sono aperte. caricati in rete, organizzati da emittenti ufficio o decidi di indossare il tuo abito di Avete voglia di esibirvi? radiofoniche, case discografiche, o negozi scena, quello che conta è la passione che Noi siamo pronti ad ospitarvi. di dischi, anche Sonda ha voluto imprimere imprimi alle tue canzoni, alla tua voglia Voi dovete portare solamente le vostre su file video e audio le gesta dei suoi di conquistare il mondo imbracciando canzoni. musicisti. Nella Sala Bianca del Centro una chitarra o “sbraitando” dentro un Musica si sono avvicendati una decina di microfono. SondaCase quest’anno ha Ps: Continuano anche le interviste di band e solisti che davanti ad un pubblico ospitato: Particles, Fucking Cookies, Le SondaInOnda. Quattro minuti di furore più o meno numeroso (in questi casi si Piccole Morti, Le Zampe di Zoe, Fakir cosmico per chi vuole raccontare a parole può toccare con mano la popolarità di un Thongs, Trerose, Pandorea, Oaks for Rent e cosa significa suonare in questo millennio progetto musicale o quanto è grande la By.ll. SondaCase è una medaglia con tante iniziato da poco. facce che sta volteggiando in aria e non sappiamo come atterrerà. Farà un buco grande come un cratere o si appoggerà

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 46 12/02/20 15:44 SondaCase Il Centro Musica del Comune di Modena

Il Comune di Modena si dota del servizio Centro Musica nel 47 1994. Il Centro, nato come Centro Regionale per la Promozione e Produzione musicale giovanile, sostenuto finanziariamente oltre che dal Comune, dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Modena, oggi fa riferimento all’Assessorato alle Politiche Giovanili e si rivolge ad un’utenza di musicisti e operatori del settore musicale con un’offerta diversificata di servizi.

Nella sede di via Morandi – denominata 71MusicHub – sono presenti gli uffici del Centro Musica, un complesso di 5 sale prova (Mr.Muzik), un locale per musica dal vivo (Off). A ottobre 2018 viene inaugurato un nuovo spazio denominato La Torre, un edificio industriale degli anni Cinquanta che diviene sede di produzione e performance di attività artistiche integrate: suono, danza, immagine.

Il Centro Musica ha al suo interno un ufficio consulenza e informazione sulle tematiche legate al diritto d’autore (Siae, Enpals, contrattualistica), un ufficio promozione per l’organizzazione di eventi e attività musicali, un settore legato all’attività di formazione sia per musicisti che per figure professionali della filiera musicale.

Il Centro Musica di Modena si configura come un centro di servizi, di incubazione e di sviluppo di idee, che colloquia con i soggetti attivi nel territorio sulle tematiche legate alla creatività musicale, uno spazio per la formazione e la consulenza, è luogo di produzione artistica, programmazione e gestione di eventi locali e regionali, che ha l’obiettivo di fornire agli utenti gli strumenti promozionali, formativi e tecnici per potere sviluppare il proprio progetto musicale e orientarsi verso il mercato.

I percorsi formativi sono realizzati e progettati nella direzione di sviluppare le capacità professionali artistiche, organizzative, tecniche e gestionali delle giovani generazioni, con una particolare attenzione alle nuove tecnologie e ai new media.

Le attività di promozione si indirizzano verso percorsi quali Sonda, rivolto alle band della Regione, che prevede un affinamento del progetto musicale degli iscritti, attraverso un percorso di consulenza e tutoraggio svolto da valutatori italiani (produttori, arrangiatori, promoter, discografici, gestori di live club) all’interno di una piattaforma web, che permette di comunicare in tempo reale Il Centro Musica sul web: fra i diversi soggetti. Sonda prevede inoltre workshops periodici fra www.musicplus.it iscritti e valutatori, esibizioni live, produzione discografica. sonda.comune.modena.it www.facebook.com/centromusicamo Ha pubblicato MusicJob – lavorare con la musica; Music Rights, diritti www.youtube.com/user/CentroMusicaModena e doveri del musicista: dieci anni di domande e risposte del servizio https://www.instagram.com/centromusicamodena/ consulenza del Centro Musica del Comune di Modena.

MAGAZINE N45_DIC_19.indd 47 12/02/20 15:44 MAGAZINE N45_DIC_19.indd 48 12/02/20 15:44