Dott. Geol. Alessandro Chiodelli, via Garibaldi, 4 – (Bg) Tel. +39338.9041561 e_mail: [email protected]

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Comune SOVERE (Bg)

Committente IMPRESA COCCHETTI SRL

Oggetto Relazione geologico-geotecnica di supporto all’ambito di trasformazione “C” presso Via Carducci, interessato dalla realizzazione di nuovi capannoni artigianali

Mozzo, gennaio 2011

Dott. Geol. Alessandro Chiodelli iscritto all'ordine dei geologi della Lombardia n.1361

AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

INDICE

1. PREMESSA 3

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 4

3. MODELLO GEOLOGICO 5

4. INQUADRAMENTO VINCOLISTICO 11

5. BREVE DECRIZIONE DEL PROGETTO 15

6. INDAGINI GEOGNOSTICA SITO SPECIFICA 18

7. MODELLO GEOTECNICO 21

8. ASPETTI GEODINAMICI E SISMICITA’ 25

9. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 29

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RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

1. PREMESSA La presente relazione geologico - geotecnica è stata commissionata dall’Impresa Cocchetti Srl, al fine di accertare la fattibilità e le problematiche di ordine geologico dei terreni posti in via Carducci a Sovere (Bg), appartenenti all’ambito di trasformazione “C”, che prevede la costruzione di due capannoni artigianali. La relazione si prefigge l'obiettivo di valutare la compatibilità dell’intervento di progetto, in relazione all’assetto geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico del sito (D.M. 14 gennaio 2008 “norme tecniche per le costruzioni”), e al contempo definire la categoria sismica dei suoli di fondazione (p.to 3.1 della OPCM 3274/2003). Si precisa che la sopra citata Ordinanza n.3274 classifica, dal punto di vista sismico, il di Sovere in zona 4, a “bassa sismicità”.

fig. 1 – indicazione dell’area d’intervento tratta da Google, 2011

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2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO DECRETO MINESTERIALE 14.01.2008 Testo Unitario – Norme Tecniche per le Costruzioni CONSIGLIO SUPERIORE DI LAVORI PUBBLICI Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008. Circolare 2 febbraio 2009 CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Pericolosità sismica e Criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale. Allegato al voto n. 36 del 27.07.2007 EUOROCODICE 8 (1998) INDICAZIONI PROGETTUALI PER LA RESISTENZA FISICA DELLE STRUTTURE Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici (stesura finale 2003) EUROCODICE 7.1 (1997) Progettazione geotecnica – Parte I: Regole Generali – UNI EUROCODICE 7.2 (2002) Progettazione geotecnica – Parte II: Progettazione assistita da prove di laboratorio (2002) – UNI EUROCODICE 7.3 (2002) Progettazione geotecnica – Parte II: Progettazione assistita con prove in sito (2002) – UNI ORDINANZE Autorità di Bacino del Fiume Po e Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) LEGGI E DOCUMENTAZIONE REGIONALE D.G.R. 28 maggio 2008, n. 8/7374; Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici della R.L. (GeoIFFInet) STUDIO GEOLOGICO COMUNALE Componente geologica idrogeologica e sismica di supporto al P.G.T. redatta dal dott. geol. Alessandro Chiodelli nel luglio 2009, aggiornamento 2010

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3. MODELLO GEOLOGICO 3.1 Inquadramento geografico I terreni interessati dal presente studio sono posti in Comune di Sovere, nella fascia subpianeggiante compresa tra Via Carducci e il Torrente Oneto, in sponda idrografica sinistra. La quota altimetrica di riferimento è compresa tra 347 e 343 metri s.l.m.. L’esatta ubicazione dell’ambito in esame è visibile nello stralcio dell’aerofotogrammetrico comunale proposto di seguito.

Ambito d’intervento

fig. 2 - stralcio aerofotogrammetrico comunale

Il sito si inserisce nella porzione terminale della Valle Cavallina, all’altezza della confluenza con la Bassa Val Borlezza, una zona interessata da importanti vicende climatiche e morfologiche. In questa zona sono presenti alcuni insediamenti produttivi di carattere prevalentemente industriale-artigianale, ma sono ancora estese le zone prative poste alla base dei versanti montani.

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3.2 Inquadramento geomorfologico L’ambito in esame è stato fortemente coinvolto nelle vicende climatiche del Quaternario, in particolar modo durante le fasi di avanzata glaciale. Il Quaternario è stato caratterizzato dal susseguirsi di continui mutamenti climatici che hanno condizionato sia l’aspetto morfologico del territorio, sia la deposizione continentale (tipologia dei depositi, processi genetici, ecc.) ed hanno provocato fenomeni di pedogenesi sulle superfici esposte all’azione degli agenti atmosferici (aria, sole, ecc.). All’interno di questi mutamenti climatici è osservabile l’alternanza fra avanzate glaciali e fasi climatiche più temperate (interglaciali), favorevoli all’innescarsi dei processi pedogenetici. Nell’area del Sebino le espansioni glaciali hanno seguito due direttrici. Il ramo glaciale principale, provenendo dalla Valcamonica, si manteneva lungo l’asse vallivo sino ad Iseo. Un ramo secondario, decisamente più piccolo, si dipartiva poi dal ramo principale presso dirigendosi quindi verso , dove si biforcava ulteriormente in una lingua diretta verso (Val Borlezza) ed un ramo diretto a sud, sin quasi a lungo la Val Cavallina; quest’ultimo interessava di conseguenza anche il sito in esame. Seppur la Val Cavallina risulti poco incisa dal modesto ramo glaciale, è tuttavia ben evidente il suo profilo a “U”. La forma arrotondata dei dossi presenti nella zona tra Monte Clemo e Sasso S. Defendente è indice dell’azione di modellamento glaciale; infatti generalmente litotipi dolomitici, in condizioni climatiche raffrontabili alle attuali, hanno forme differenti, pinnacolari (torri, guglie e speroni). Oltre ai lineamenti legati all’azione glaciale, l’elemento geomorfologico che caratterizza l’ambito di intervento è sicuramente la conoide della Valle Sandina. Il torrente omonimo è un affluente minore del bacino del Torrente Oneto, che si immette in destra idrografica nel Torrente Borlezza. Il bacino della Valle Sandina è ubicato in posizione meridionale rispetto all’abitato di Sovere, con orientamento del reticolo principale NO-SE. Il torrente confluisce nel Torrente Oneto a quota 345 m s.l.m. La rete drenate del bacino è caratterizzata dalla presenza di diversi canali effimeri che convergono nel collettore principale.

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Il bacino si sviluppa lungo il versante montuoso della costa di Possem, individuata tra i monti La Costa (q. 1265 m s.l.m.) e il Dosso del Falo (q. 924 m s.l.m.). Il crinale è caratterizzato da dossi arrotondati con la sommità pianeggiante, formato prevalentemente da litotipi calcareo-dolomitici carsici, alternata a zone caratterizzate dalla presenza di costoni rocciosi. Il fondovalle è contraddistinto, invece, dalla presenza di estesi depositi di origine glaciale, legati allo sviluppo della lingua glaciale proveniente dalla Valle Camonica risalita lungo la Valle Borlezza. Nell’ambito del bacino e della zona di testata non sono presenti dissesti in atto e/o superficialmente estesi. La vegetazione presente è costituita da una diffusa copertura a bosco di latifoglie, alternata al prato pascolo. I sopralluoghi eseguiti in loco e dalla consultazione della documentazione bibliografica esistente (“Carta Geomorfologica” dello studio geologico comunale e “Studio geologico idrogeologico della Conoide della Valle Sandina”, predisposti per l’Amministrazione comunale dallo scrivente; carta “Inventario dei Dissesti della Regione Lombardia”), indicano che per le aree strettamente interessate dal progetto in esame, non si ravvisano criticità legate a processi attivi o quiescenti, in atto o potenziali.

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3.3 Inquadramento geolitologico Dal punto di vista strettamente geologico, la porzione fondovalliva all’altezza del sito di progetto, unitamente ai settori più bassi dei versanti orografici, è interessata dalla presenza della formazione geologica nota in letteratura con il nome di “Unità Postglaciale Olocenica” (siglata con il n. 119), sovrastante la formazione del “Calcare di Zorzino” (siglata con il n. 31 nella cartografia geologica provinciale di fig.3).

fig. 3 - Stralcio della Carta Geologica della Provincia di

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Per quanto attiene i depositi neogenici quaternari di copertura (Unità Postglaciale Olocenica) (n. 119), la cartografia provinciale indica la presenza della facies di conoide (119b) verso monte, alluvionale (119c) nella fascia prossimale al Torrente Oneto. In realtà le facies di conoide e alluvionale, grossolane, sono assai circoscritte e poco potenti. Infatti, come si vedrà oltre, nell’area in esame, come da approfondimenti eseguiti, si notano superficialmente depositi alluvionali (1 - 3 metri), a cui seguono sedimenti lacustri argillosi e limosi (plurimetrici), saturi o soprassaturi per la ricezione degli apporti idrici provenienti dal versante. La profondità di rinvenimento della roccia è variabile, ma comunque notevole (tra 13 e 20 metri circa da p.c.). La carta litologica dei territori montani della Provincia di Bergamo (fig.4) evidenzia la presenza della conoide della Valle Sandina (bianco barrato nero), mentre in colore azzurro i depositi di origine fluvioglaciale-lacustre di fondovalle ( lo spessore degli stessi è sottostimato 50 cm< P3< 100 cm). Verso monte si notano sottili coltri di alterazione eluvio-colluviali (beige) a ricoprimento del substrato roccioso costituito da calcari stratificati (colore verde).

fig. 4 – Carta litologica dei territori montani e collinari della Provincia di Bergamo

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3.4 Inquadramento idrogeologico e idrografico Il corso d’acqua direttamente interferente con l’ambito di progetto è il Torrente Oneto, emissario del Lago di Gaiano ed affluente del Fiume Borlezza. A tal proposito si fa notare che gli ultimi giorni del 2009 si sono contraddistinti meteorologicamente per l’affermarsi di condizioni climatiche abbastanza insolite per il periodo. Infatti, dopo le prime nevicate, si è instaurato un flusso mite sudoccidentale di stampo “tardo- autunnale”, con il verificarsi di piogge intense fino a quote relativamente alte che hanno disciolto gli strati nevosi al suolo. Nelle 48 ore a cavallo tra il 24 ed il 25 dicembre sono infatti caduti mediamente nel Bergamasco 80-100 mm di pioggia. Al contributo delle piogge si è assommato il disgelo della neve caduta nei giorni precedenti a creare una situazione piuttosto particolare. Il livello del Torrente Oneto è progressivamente salito fino ad esondare nell’ambito posto poche decine di metri a monte dell’area in esame (ambito Elti), allagando interamente la vicina area palustre e le zone prossimali all’alveo di valle in sponda idrografica sinistra. Non a caso, in relazione a ciò, ed alle prescrizioni dello studio geologico comunale vigente, è necessario eseguire specifici approfondimenti di carattere idraulico per poter valutare eventuali interferenze e progettare adeguatamente gli interventi previsti. Lo studio della Conoide della Valle Sandina, predisposto dallo scrivente, non indica interferenze con il torrente di fondo valle omonimo.

Per quanto concerne le caratteristiche idrogeologiche, si fa notare che la permeabilità dei terreni in ambito vallivo, lungo la piana dell’Oneto, è molto bassa (generalmente compresa tra 10-8 e 10-10 m/s, come da indagini eseguite), in considerazione della presenza di depositi eluvio-colluviali e di coltri lacustri e palustri che ricoprono il substrato roccioso calcareo. Tali depositi si presentano generalmente da saturi a soprassaturi già a partire dal primo metro di profondità da p.c.; ciò è dovuto al recapito degli apporti idrici sotterranei provenienti dai versanti che alimentano il deflusso nella succitata piana.

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4. INQUADRAMENTO VINCOLISTICO Dalla consultazione della Tav. 10 “Carta della fattibilità geologica” dello studio geologico comunale (aggiornamento gennaio 2010), redatto dallo scrivente, si evince che l’ambito di intervento ricade in classe 3 di fattibilità (fattibilità con consistenti limitazioni), e nello specifico nelle sottoclassi 3l (ambiti di conoide completamente protetto), 3m (ambiti a pericolosità moderata di esondazione), 3o (ambiti con scadenti caratteristiche geotecniche) e 3p (ambiti caratterizzati da ristagni diffusi). Il dominio fluviale del T. Oneto e l’ambito di conoide della valle Sandina, sono invece in classe 4, per motivi di carattere idraulico (4f) e di trasporto solido/idrico (4f+k), rispettivamente.

fig. 5 - stralcio della Carta di Fattibilità Geologica del PGT comunale

La classe 3 comprende le zone nelle quali sono state riscontrate consistenti limitazioni all'utilizzo a scopi edificatori e/o alla modifica della destinazione d'uso per le condizioni di pericolosità/vulnerabilità individuate, per il superamento delle quali potrebbero rendersi necessari interventi specifici o opere di difesa. Si specifica che le indagini e gli approfondimenti prescritti devono essere realizzati prima della progettazione degli interventi in quanto propedeutici alla pianificazione dell'intervento e alla progettazione stessa.

Di seguito si elencano le prescrizioni delle sottoclassi 3l, m, o ed p dello studio geologico.

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Sottoclasse 3l: ambiti di conoide completamente protetto In considerazione delle specifiche criticità riscontrate in queste aree, per le indagini geologico-geotecniche e per la realizzazione di opere si raccomanda di:  Solo per le zone significativamente pendenti, eseguire le verifiche di stabilità dell’opera, del pendio, del complesso opera+pendio; verificare invece sempre le altezze critiche degli sbancamenti.  Evitare dispersioni incontrollate di acque di sgrondo o d’altro tipo lungo i versanti per non innescare fenomeni erosivi.  Eseguire investigazioni geognostiche accurate.  Valutare l’opportunità di eseguire adeguati studi idraulici.  Valutare le modalità di circolazione idrica sotterranea ed eseguire adeguate indagini volte a chiarire l’assetto idrogeologico del sottosuolo.

Sottoclasse 3m: ambiti a pericolosità moderata di esondazione In considerazione delle specifiche criticità riscontrate in queste aree, per le indagini geologico-geotecniche e per la realizzazione di opere si raccomanda di: • Eseguire investigazioni geognostiche accurate. • Eseguire sempre adeguati studi idraulici. • Valutare le modalità di circolazione idrica sotterranea ed eseguire adeguate indagini volte a chiarire l’assetto idrogeologico del sottosuolo. • Curare particolarmente la realizzazione delle opere di impermeabilizzazione e drenaggio per tutte le strutture fondazionali e di contenimento. • Evitare preferibilmente la realizzazione di piani interrati.

Sottoclasse 3o: ambiti con scadenti caratteristiche geotecniche • Eseguire investigazioni geognostiche accurate, valutando sempre la possibilità di eseguire prove penetrometriche dinamiche e statiche, sondaggi meccanici a carotaggio continuo e analisi geotecniche di laboratorio.

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• Solo per le zone significativamente pendenti, eseguire le verifiche di stabilità dell’opera, del pendio, del complesso opera+pendio; verificare invece sempre le altezze critiche degli sbancamenti. Questi ultimi dovranno comunque essere il più contenuti possibile e, qualora effettuati in terreno o in rocce con scadenti caratteristiche geotecniche, debitamente realizzati con opere provvisionali di sostegno o altre tecniche cautelative. • Valutare sempre molto attentamente l’opportunità di adottare fondazioni profonde. • Evitare dispersioni incontrollate e concentrate di acque di sgrondo o d’altro tipo sugli strati superficiali del suolo, in modo da evitare la formazione di ristagni.

Sottoclasse 3p: ambiti caratterizzati da ristagni diffusi In considerazione delle specifiche criticità riscontrate in queste aree, per le indagini geologico-geotecniche e per la realizzazione di opere si raccomanda di: • Eseguire investigazioni geognostiche accurate, valutando sempre la possibilità di eseguire prove penetrometriche dinamiche e statiche, sondaggi meccanici a carotaggio continuo e analisi geotecniche di laboratorio. • Solo per le zone significativamente pendenti, eseguire le verifiche di stabilità dell’opera, del pendio, del complesso opera+pendio; verificare invece sempre le altezze critiche degli sbancamenti. Questi ultimi dovranno comunque essere il più contenuti possibile e, qualora effettuati in terreno o in rocce con scadenti caratteristiche geotecniche, debitamente realizzati con opere provvisionali di sostegno o altre tecniche cautelative. • Valutare sempre molto attentamente l’opportunità di adottare fondazioni profonde. • Evitare dispersioni incontrollate e concentrate di acque di sgrondo o d’altro tipo sugli strati superficiali del suolo, in modo da evitare la formazione di ristagni. • Curare particolarmente la realizzazione delle opere di impermeabilizzazione e drenaggio per tutte le strutture fondazionali e di contenimento.

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L’ambito fluviale del Torrente Oneto e quello di conoide della Valle Sandina, ricadono invece in classe 4 di fattibilità (fattibilità con gravi limitazioni). Pertanto, deve essere esclusa qualsiasi nuova edificazione, se non opere tese al consolidamento o alla sistemazione idrogeologica per la messa in sicurezza dei siti.

Per quanto riguarda invece gli aspetti sismici la Carta della Pericolosità Sismica Locale dello studio geologico comunale, indica per l’ambito le categorie sismiche Z2 (zona con terreni di fondazione scadenti), Z4a (zona di fondovalle con depositi alluvionali e/o fluvioglaciali granulari e/o coesivi) e Z4b (zona pedemontana di falda di detrito, conoide alluvionale e conoide deltizio-lacustre).

Per quanto riguarda il vincolo di polizia idraulica, si rammenta che deve essere rispettata la fascia di inedificabilità assoluta, pari a 10 metri dal margine inciso della sponda torrentizia del T. Oneto (Reticolo Idrico Principale).

In definitiva la consultazione della documentazione bibliografica relativa alla “vincolistica di carattere geologico”, esclude l’esistenza di vincoli tali da determinare l’incompatibilità dell’intervento proposto, fatto salvo il rispetto delle zone appartenenti alla classe di fattibilità 4 del T. Oneto e della conoide della Valle Sandina e della fascia di inedificabilità assoluta di 10 metri, misurati dal margine inciso della sponda torrentizia del torrente stesso.

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5. BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO Come accennato in premessa la presente relazione geologico-geotecnica è di supporto all’ambito di trasformazione “C” di Via Carducci, che prevede la costruzione di due capannoni artigianali, della superficie di circa 500,00 e 1.300,00 m2, posti rispettivamente in adiacenza a Via Carducci e del Torrente Oneto. I capannoni non saranno provvisti di piano interrato. In ottemperanza alle leggi vigenti in materia, sono state definite le specifiche inerenti l’intervento, di seguito riportate. Tali specifiche devono essere valide dallo strutturista.

Tipo di costruzione e vita nominale (VN) La vita nominale di un’opera strutturale VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata.

tab. 2.4.I NTC 2008

Categoria 2 Vita Nominale >= 50 anni

Azioni sismiche e classi d’uso (CU) In presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di un eventuale collasso, le costruzioni sono suddivise in 4 Classi d’uso (corrispondenti alle Classi di Importanza delle EC8), così definite:

Classe I: costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli

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Classe II: costruzioni il cui uso prevede normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche o sociali essenziali. Industrie con attività non pericolose per l’ambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe d’uso III o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni d’emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti. Ambienti ad uso residenziale. Sono compresi in questa categoria i locali di abitazione e relativi servizi, gli alberghi (ad esclusione delle aree suscettibili di affollamento), gli uffici e i negozi.

Classe III: costruzioni il cui uso prevede affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti i Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.

Classe IV: costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche rilevanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. Reti viarie di tipo A e B, di ci cui al D.M. 5 novembre 2001, n. 6792, e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B. Ponti e reti ferroviarie di importanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di energia elettrica.

Periodo di riferimento per l’azione sismica (VR) Le azioni sismiche su ciascuna costruzione sono valutate in relazione ad un periodo di riferimento (VR). Il periodo di riferimento si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicando la vita nominale VN per il coefficiente d’uso CU VR = VN x CU

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Il valore del coefficiente d’uso CU è definito, al variare della classe d’uso, come da tabella seguente:

tab. 2.4.II NTC 2008

tab. 2.4.I Circolare C.S.L.P. 2 febbraio 2009

Check List  Tipo di costruzione: 2

 Vita nominale (VN): >= 50 anni

 Classi d’uso in presenza di azioni sismiche (CU): II costruzioni il cui uso prevede normali affollamenti

 Periodo di riferimento per l’azione sismica: VR = VN x CU = 50 x 1,0 = 50 (anni)

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6. INDAGINE GEOGNOSTICA SITO SPECIFICA Al fine di procedere con la caratterizzazione geotecnica dei terreni interessati dalla costruzione dei due capannoni, si è proceduto con la pianificazione e l’esecuzione di una campagna geognostica che, in considerazione delle caratteristiche geologiche del sito, ha visto l’esecuzione di n. 7 prove penetrometriche dinamiche, eseguite mediante mezzo superpesante DPSH. Delle sette penetrometrie, n. 2 sono state predisposte presso l’area dove sarà realizzato il capannone adiacente a Via Carducci e n. 5 presso l’area dove sarà realizzato il capannone adiacente al T. Oneto. L’ubicazione delle indagini eseguite è visibile nell’immagine a seguire:

fig. 7 – ubicazione delle prove penetrometriche dinamiche DPSH

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6.1 Prove penetrometriche dinamiche DPSH Come anticipato l’indagine geognostica ha previsto la pianificazione e l’esecuzione di n. 7 prove penetrometriche dinamiche, eseguite nei punti concordati con l’Ing. Maffessanti, spinte fino a raggiungere il rifiuto all’avanzamento della punta; le penetrometrie hanno consentito di:  ricostruire in modo indiretto la stratigrafia dei terreni attraversati  attribuire a ciascun livello di terreno riconosciuto i parametri geotecnici significativi; tali parametri saranno derivati sulla base dello specifico contesto litotecnico e sulla base dell’interpretazione stratigrafico - geotecnica dei dati forniti dalle prove in sito (valori medi di Nspt).

Le prove penetrometriche sono state eseguite secondo gli standard previsti dalle raccomandazioni A.G.I. e secondo la normativa internazionale I.S.S.M.F.E. del 1988, con l’utilizzo del penetrometro superpesante, avente le seguenti caratteristiche tecniche:

STRUMENTO DPSH Maglio 73 kg Caduta 0,75 m Diametro base punta conica 51 mm Angolo di apertura punta conica () 60°

Penetrazione standard 30 cm (N30)

Tab. 1 – caratteristiche tecniche del penetrometro

Nella tabella sottostante sono indicate le caratteristiche principali delle prove penetrometriche eseguite; si rimanda all’allegato per la consultazione dettagliata dei certificati di indagine.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 19 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

Profondità raggiunta n.° prova (m da p.c.)

1 17,40 2 12,90 3 14,40 4 18,30 5 20,10 6 15,00 7 15,60

Tab. 2 – profondità raggiunta da ciascuna prova

Come si può notare dalla tabella le prove hanno raggiunto rifiuto all’avanzamento della punta penetrometrica a profondità molto variabili, comprese tra 12,90 m (postazione n.2) e 20,1 m (postazione n.5).

6.2 Indagini geognostiche pregresse eseguite in ambiti limitrofi Si è avuta testimonianza di indagini geognostiche realizzate nei comparti prossimali all’area d’intervento. In particolare le aree poste in sinistra idrografica del T. Oneto, tra il torrente medesimo e Via Carducci, sono state interessate negli ultimi anni da interventi edilizi, preceduti da indagini geognostiche specifiche. Le relazioni visionate danno interpretazioni stratigrafiche univoche, da cui si evince che l’intera zona della “mano di Sovere”, a ovest di Via Roma, è caratterizzata dalla presenza del substrato roccioso calcareo, sovrastato da coltri fini argilloso-liomose (localmente alternate con depositi granulari), compressibili, di spessore assai variabile, da pochi metri sino oltre 20. Questo assetto, riscontrato è conseguente all’azione di escavazione glaciale che ha determinato l’erosione localizzata degli ammassi e la formazione di ambiti bacinali con dinamiche di sedimentazione di tipo lacustre.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 20 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

7. MODELLO GEOTECNICO In base alle indicazioni derivate dalla bibliografia, dai rilievi di terreno eseguiti e dalle indagini geognostiche effettuate nel sito in esame e in quelli limitrofi, è stato possibile ricostruire il modello geotecnico del sottosuolo in esame. Nell’intervallo compreso tra 1 e 3 metri di profondità da p.c., si riscontra la presenza di uno o più livelli litotecnici caratterizzati da un contenuto numero di colpi (max. 8/9) per avanzamenti di 30 centimetri delle aste. E’ possibile che si tratti dei depositi di conoide, trasportati in loco dal torrente della Valle Sandina, prima che venisse deviato. Non è escluso che, localmente, questo/i livelli superficiali siano stati interessati dalla posa di materiale di riporto, in epoche passate. Tali livelli sono sovrastati da pochi decimetri di suolo. Oltrepassati i primi metri di profondità e sino alla quota di arresto delle prove penetrometriche (13 – 20 metri da p.c.), si riscontrano depositi caratterizzati da un numero di colpi decisamente modesto, compatibili con sedimenti prevalentemente fini, coesivi, limo-argillosi con frazioni sabbiose subordinate; si tratta di depositi di origine fluvioglaciale e/o lacustre, connessi ai fenomeni che in passato hanno interessato la zona (vedi caratterizzazione geologica del sito). La composizione del deposito è prevalentemente inorganica, di colorazione grigia, anche se è bene sottolineare che localmente vi possono essere orizzonti organici piuttosto persistenti, di colore nerastro, con contenuto di piccoli fossili dulciacquicoli (indicazioni ottenute dai sondaggi limitrofi). Il rifiuto all’avanzamento delle penetrometrie si presume possa essere attribuito al rinvenimento dei primi strati rocciosi. Purtroppo però l’esatta profondità di rinvenimento della roccia non è constatabile direttamente, a causa della tipologia di indagine eseguita. I sondaggi eseguiti in ambiti limitrofi (zona Elti), indicano che, talvolta, la quota di rifiuto possa essere più superficiale rispetto alla quota della roccia, a causa dell’attrito esercitato dal terreno sulle aste e dal progressivo impilamento e conseguente aumento di resistenza dei depositi al di sotto della punta di avanzamento. L’analisi dei tabulati delle prove non chiarisce questo aspetto.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 21 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

La presenza di una falda idrica sotterranea prossima al piano campagna (attorno a 1 – 2 metri), determina un grado di consistenza dei sedimenti da basso a molto basso, talvolta inconsistente (terre soffici, molli), con percentuali di acqua molto alte (condizioni di saturazione o di soprassaturazione).

fig. 8 – terreno estratto dal sottosuolo: limo grigio sabbioso, soffice

7.1 Caratterizzazione geotecnica dei depositi Per la caratterizzazione geotecnica dei depositi investigati sono state utilizzate le correlazioni note in letteratura. Nello specifico è stato necessario correlare il valore di

N30 al valore di NSPT corrispondente, e successivamente procedere alle interpolazioni.

Anche se la correlazione N30/NSPT = 0.57 è stata sviluppata espressamente con il penetrometro tipo “Meardi-AGI”, sono state anche verificate altre trasformazioni; infatti, alcuni Autori indicano un rapporto N30/NSPT = 0.50, valore sviluppato sperimentalmente in altre aree della pianura lombarda.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 22 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

Altri Autori considerano cautelativamente il rapporto N30/NSPT = 0.60, in considerazione che i dispostivi usati possono comunque differire per il meccanismo di infissione e che l’attrito laterale sulle aste dipende dai differenti depositi attraversati. In definitiva è stato utilizzato il rapporto ritenuto più cautelativo, ossia:

N30/NSPT = 0.60 Il passo successivo dell’indagine ha comportato l’estrapolazione dei principali parametri geotecnici dei terreni di fondazione dai dati ottenuti con le prove penetrometriche. Visto il limitato numero delle prove eseguite nello stretto ambito di progetto, alla trattazione statistica, è preferibile un approccio cautelativo per la determinazione dei parametri geotecnici caratteristici. Cautelativamente, sono stati scelti i valori di resistenza peggiori confrontando i dati delle indagini effettuate. PARAMETRI GEOTECNICI CARATTERISTICI SITO-SPECIFICI

Profondità Peso di volume Angolo Coesione Modulo Livelli saturo d’attrito non edometrico/ A.G.I. drenata elastico (1978)

(m da p.c.) (kN/m³) (°) (Kg/cm2) (MPa) Terreno privo di consistenza/ 0 – 1,5 18-18,5 / 0,05-0,1 Ed = 0,5-1 poco consistente Terreno poco/ moderatamente 1,5 – 2,4 18,5-19 / 0,2-0,3 Ed = 1-2 consistente Terreno da privo di consistenza a 2,4 - 20 18-19 / 0,1-0,4 E = 1-4 moderatamente d consistente Substrato roccioso Oltre 20 / > 35 - Es = > 30 Tab. 3 – parametri geotecnici caratteristici CAMPO DI VARIABILITÀ Nspt NELL’AMBITO IN ESAME

Profondità Nspt (m da p.c.) 0 – 1,5 1 – 2 1,5 – 2,4 2 – 3 2,4 – 20 1 – 7 Oltre 20 > 50 Tab. 4 – campo di variabilità Nspt nell’ambito in esame

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 23 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

I parametri geotecnici sono stati derivati elaborando i dati delle penetrometrie con correlazioni empiriche note in letteratura (in particolare si è fatto riferimento a Terzaghi-Peck 1948-1967, Meyerhof 1956), dalle analisi di laboratorio e dalle evidenze di terreno; l’incrocio di queste informazioni, ottenute con metodi differenti, ha rivelato una buona corrispondenza.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 24 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

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8. ASPETTI GEODINAMICI E SISMICITA’ Il comune di Sovere (Bg) non era classificato sismico ai sensi del D.M. 19.03.1982. L’ordinanza P.C.M. n. 3274 del 23.03.2003 riclassifica l’intero territorio nazionale, attribuendo al Comune di Sovere la zona sismica 4. A tale zona corrisponde un’accelerazione orizzontale con probabilità di superamento del 10% in 50 anni inferiore a 0,05 (ag/g). Questo si traduce in un’accelerazione orizzontale di ancoraggio dello spettro di risposta elastico pari a 0,05 (ag/g) riferita a suoli molto rigidi.

Con l’entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la stima della pericolosità sismica è definita mediante un approccio “sito dipendente” e non più tramite un criterio “zona dipendente”. L’azione sismica di progetto è definita partendo dalla “pericolosità di base” del sito d’intervento, che è l’elemento essenziale di conoscenza per la determinazione dell’azione sismica.

8.1 Amplificazione stratigrafica Alla luce dei risultati delle indagini geofisiche appositamente predisposte nei lotti limitrofi (area Elti, Prefeabbricati Camuna e Cocchetti) e delle indicazioni bibliografiche reperite, è stato possibile definire la categoria sismica di suolo (Tab. 3.2.II NTC 2008), basata su specifiche misure in sito del valore di Vs30.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 25 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

Tab. 3.2.II NTC 2008

In base all’analisi dei dati a disposizione, cautelativamente, si stima che la categoria sismica di suolo sia E, ossia sottosuolo tipo C o D per spessori superiori 20 metri, poggianti sul substrato con Vs30 > 800 m/s. CATEGORIA SISMICA DI SUOLO “E”

8.2 Amplificazione topografica Considerata l’ubicazione dell’intervento e le specifiche condizioni topografiche locali, con riferimento alla Tab. 3.2.VI delle NTC 2008, all’area di interesse è attribuibile un coefficiente topografico ST pari a 1.

Tab. 3.2.VI NTC 2008 – valori massimi del coefficiente di amplificazione topografica ST

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 26 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

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8.3 Risposta sismica locale Le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (2008) prevedono l’assegnazione dei valori necessari per la determinazione delle azioni sismiche in ogni sito considerato, in particolare: ag = accelerazione massima orizzontale del sito; Fo = valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; T*C = periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.

fig. 9 – determinazione dei parametri sismici riferiti all’intervento in oggetto (www.geostru.it)

8.4 Adeguatezza del terreno di fondazione I problemi riguardanti i terreni di fondazione in rapporto al fenomeno sismico sono la liquefazione e l’eccessivo addensamento; soprattutto il primo fenomeno può determinare situazioni di grave pericolo per gli edifici e per le persone.

Liquefazione Ai fini delle norme, il termine “liquefazione” denota una diminuzione di resistenza a taglio e/o di rigidezza causata dall’aumento di pressione interstiziale in un terreno saturo non coesivo durante lo scuotimento sismico, tale da generare deformazioni permanenti significative o persino l.annullamento degli sforzi efficaci nel terreno.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 27 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

Deve essere verificata la suscettibilità alla liquefazione quando la falda freatica si trova in prossimità della superficie ed il terreno di fondazione comprende strati estesi o lenti spesse di sabbie sciolte sotto falda, anche se contenenti una frazione fine limo-argillosa. La verifica a liquefazione può essere omessa quando si manifesti almeno una delle seguenti circostanze: 1) eventi sismici attesi di magnitudo M inferiore a 5; 2) accelerazioni massime attese al piano campagna in assenza di manufatti (condizioni di campo libero) minori di 0,1 g; 3) profondità media stagionale della falda superiore a 15 m dal piano campagna, per piano campagna sub-orizzontale e strutture con fondazioni superficiali 4) depositi costituiti da sabbie pulite con resistenza penetrometrica normalizzata (N1)60 > 30 oppure qciN > 180 dove (N1)60 è il valore della resistenza determinata in prove penetrometriche dinamiche (Standard Penetration Test) normalizzata ad una tensione efficace verticale di 100 kPa e qciN è il valore della resistenza determinata in prove penetrometriche statiche (Cone Penetration Test) normalizzata ad una tensione efficace verticale di 100 kPa; 5) distribuzione granulometrica esterna alle fascia delle sabbie nel caso di terreni con coefficiente di uniformità UC < 3,5 e nel caso di terreni con coefficiente di uniformità UC > 3,5. Gli interventi di progetto ricadono nella specifica 4), pertanto la verifica non è necessaria; inoltre, in base ai risultati delle analisi ed alle considerazioni di cui sopra si ritiene necessario quindi l’impiego di fondazioni profonde (strati non suscettibili di liquefazione), per la realizzazione delle strutture previste.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 28 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

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9. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

La presente relazione geologica-geotecnica è stata commissionata dall’Impresa Cocchetti Srl di Sovere (BG), con l’obiettivo di accertare la compatibilità dell’intervento di progetto che prevede la costruzione di due nuovi capannoni artigianali, in relazione all’assetto geologico-geotecnico dei luoghi in aderenza alle normative vigenti.

L’area d’intervento è collocata nella fascia subpianeggiante compresa tra Via Carducci e il Torrente Oneto, in sponda idrografica sinistra. La quota altimetrica di riferimento è compresa tra 347 e 343 metri s.l.m.. In questa zona sono presenti alcuni insediamenti produttivi di carattere prevalentemente industriale-artigianale, ma sono ancora estese le zone prative poste alla base dei versanti montani.

Nell’area in oggetto, come da approfondimenti eseguiti, si notano superficialmente depositi colluviali, a cui seguono potenti coltri lacustri prevalentemente argillose e limose, sature o soprassature per la ricezione degli apporti idrici provenienti dal versante. Le caratteristiche geotecniche di tali coltri sono pessime; si tratta di depositi soffici, molto spesso privi di consistenza, che si estendono sino alla quota di arresto delle indagini eseguite (-13/-20 metri circa da p.c.).

Il rifiuto all’avanzamento delle penetrometrie si presume possa essere attribuito al rinvenimento dei primi strati rocciosi. Purtroppo però l’esatta profondità di rinvenimento della roccia non è constatabile direttamente, a causa della tipologia di indagine eseguita. I sondaggi eseguiti in ambiti limitrofi (zona Elti), indicano che, talvolta, la quota di rifiuto possa essere più superficiale rispetto alla quota della roccia, a causa dell’attrito esercitato dal terreno sulle aste e dal progressivo impilamento e conseguente aumento di resistenza dei depositi al di sotto della punta di avanzamento. L’analisi dei tabulati delle prove non chiarisce questo aspetto.

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 29 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

La presenza di una falda idrica sotterranea prossima al piano campagna (attorno a 1 – 2 metri), determina un grado di consistenza dei sedimenti da basso a molto basso, talvolta inconsistente (terre soffici, molli), con percentuali di acqua molto alte (condizioni di saturazione o di soprassaturazione). In considerazione della presenza della falda, si ritiene inoltre opportuno l’utilizzo di calcestruzzo resistente agli agenti chimici potenzialmente presenti acqua (solfati e/o cloruri).

Per quanto riguarda la presenza del limitrofo Torrente Oneto, in aderenza alle prescrizioni contenute nello studio geologico comunale, si dovrà necessariamente procedere con specifici approfondimenti di carattere idraulico, per poter valutare eventuali interferenze e progettare adeguatamente gli interventi previsti. Si rammenta comunque che il vincolo di polizia idraulica, prescrive il rispetto della fascia di inedificabilità assoluta, pari a 10 metri dal margine inciso della sponda torrentizia del T. Oneto (Reticolo Idrico Principale).

Per quanto concerne le caratteristiche idrogeologiche, si fa notare che la permeabilità dei terreni in ambito vallivo, lungo la piana dell’Oneto, è piuttosto bassa (generalmente compresa tra 10-8 e 10-9 m/s, come da indagini eseguite), in considerazione della presenza di depositi eluvio-colluviali e di coltri lacustri e palustri che ricoprono il substrato roccioso calcareo.

In base ai risultati ottenute dalle indagini geognostiche eseguite, sulla scorta dei dati geotecnici disponibili relativi alle aree strettamente limitrofe, si ritiene che i terreni in esame non siano adatti all’impiego di fondazioni dirette, ma che le strutture di progetto necessitino di fondazioni profonde (pali). La progettazione dovrà essere supportata, ai sensi di legge, da specifiche prove di carico in sito volte ad accertare la corrispondenza con le verifiche strutturali effettuate.

In aggiunta, in considerazione della scarsa portanza del livello superficiale posto a p.c., al fine di minimizzare i problemi alle strutture pavimentate e degli ambiti asfaltati, sottoposti ai carichi, si consiglia di procedere con operazioni di vibrointasamento dei

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 30 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA terreni, eseguite durante la formazione della massicciata. L’effettivo grado di addensamento potrà essere verificato con prove di carico su piastra.

Queste proposte d’intervento sono semplici indicazioni e dovranno essere vagliate dallo Strutturista incaricato.

Si rimane a disposizione per ulteriori approfondimenti e/o chiarimenti e/o verifiche.

Mozzo, gennaio 2011

Dott. Geol. Alessandro Chiodelli

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 31 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 AMBITO DI TRASFORMAZIONE “C” PRESSO VIA CARDUCCI INTERESSATO DALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI CAPANNONI ARTIGIANALI SOVERE (BG)

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA

Allegato prove penetrometriche

DOTT. GEOL. ALESSANDRO CHIODELLI 32 via Garibaldi, 4 – 24030 Mozzo (Bg) e_mail: [email protected] - Cell. 338.9041561 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.1 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 04/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:72

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

1

1

2

1 1 3

9

8

9 2 2

3

1

1 3 3 1

1

1

4 4 1

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2 5 5

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3 6 6 4

3

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7 7 4

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5 8 8

5

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7 9 9 7

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10 10 7

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10 12 12 10

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14 14 14

16

15

16 15 15 17

17

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16 16 18

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16

19 17 17

50 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.2 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 04/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:54

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

1

2

5

1 1 6

6

2

2 2 2

2

1

3

3 3

2

3

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4 4 3

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3

3 5 5

3

3

4

6 6

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4

7 7 5

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6 8 8

6

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9 9

7

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10 10 9

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9

10 11 11

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13

12 12

13

25

50 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.3 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 04/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:60

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

1

1

6

1 1 5

6

3

3 2 2

1

1

1 3 3 1

1

1

4 4 2

2

2

1 5 5

3

3

3 6 6 3

4

4

7 7 4

5

5

5 8 8

5

5

6 9 9 6

6

8

10 10 8

8

8

9 11 11

8

10

10 12 12 10

11

11

13 13 11

14

13

13 14 14

50 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.4 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 04/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:76

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

1

6

4

1 1 4

1

8

8 2 2

10

4

3 3 3 1

1

1

4 4 2

2

2

2 5 5

3

3

3 6 6 3

3

4

7 7 4

4

4

4 8 8

4

5

5 9 9 5

6

7

10 7 10

8

8

8 11 11

9

9

9 12 12 10

10

10

13 12 13

11

12

14 14 14

14

14

17 15 15 17

17

17

16 18 16

19

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20 17 17

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20

21 18 18 50 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.5 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 04/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:84

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

1

1

1

1 6 1

7

1

2 2 2

1

1

2 3 3 1

2

3

4 2 4

3

3

5 4 5

3

3

4 6 6 4

3

4

7 4 7

4

4

8 5 8

5

5

6 9 9 5

6

7

10 7 10

8

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11 8 11

10

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11 12 12 12

12

12

13 14 13

14

14

14 14 14

15

14

16 15 15 17

17

18

16 18 16

22

20

17 21 17

21

20

23 18 18 30

27

33

19 26 19

30

29

20 50 20 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.6 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 06/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:63

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

1

5

2

1 1 1

1

1

3 2 2

5

4

2 3 3 2

2

1

4 4 2

1

1

1 5 5

2

3

3 6 6 3

3

3

7 7 3

3

3

3 8 8

3

4

5 9 9 4

5

6

10 10 6

5

6

6 11 11

7

7

8 12 12 8

8

8

13 13 9

9

9

9 14 14

9

11

50 15 15 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi. 4 - 24030 Mozzo (Bg) [email protected]; 338.9041561

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA Nr.7 Strumento utilizzato... DPSH TG 73-200 PAGANI

Committente: IMPRESA COCCHETTI SRL Data: 06/01/2011 Cantiere: CAPANNONI DI VIA CRADUCCI Località: SOVERE (BG) Scala 1:65

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa)

0510 15 20 25 30 35 40 45 50 05,611,2 16,8 22,4 28,0

2

3

3

1 1 1

1

1

1 2 2

4

6

6 3 3 6

6

3

4 4 3

3

3

3 5 5

3

3

5 6 6 3

3

4

7 7 3

3

4

3 8 8

4

4

4 9 9 4

4

5

10 10 5

6

6

6 11 11

6

6

6 12 12 7

7

7

13 13 8

9

9

9 14 14

9

10

10 15 15 11

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