VENERDÌ 27 04 18 ANNO XIX N° 16

0828. 1992339 - www.unicosettimanale.it - redazione@unicosettimanale. it chic & cool wedding Fiumi anime delle nostre valli Bussento, Mingardo, Tanagro, Calore, Alento, Solofrone, FEDE E SOCIETÀ Testene, Mennoia, Badolato, Sele, Capodifiume, Sammaro, Fasanella Esempi di GINA CHIACCHIARO L’IMPRESA leadership edicare il nostro speciale settimanale ai fiumi è Marmi Sacco L. R. Dstato un omaggio all’ac- a società di cui siamo qua che, unitamente al sole, è Fuorisalone Milano espressione e nella quale vi- fonte di vita sulla terra ed viamo appare sempre più ROSITA TAURONE L “anime” delle nostre valli! violenta e piena di odio. Il risenti- Il territorio compreso nell’area mento è una esperienza diffusa Parco del Diano e Al- per cui non deve meravigliarci se burni è ricco di corsi d’acqua anche nel luogo sacro all’educa- lungo i quali si sono sviluppati in- zione si registrano episodi di un triste presente. Si denuncia l’as- sediamenti abitativi piccoli e senza di valori tra i giovani dimen- grandi nel corso di millenni di INTERVISTA A PAGINA 6 ticando storia. SEGUE A PAGINA 24 Nonostante le innumerevoli cap- BCC MONTE PRUNO tazioni effettuate per portare l’ac- qua nelle case per uso domestico Federico, Pandolfo CULTURA e nelle terre per uso agricolo, an- . cora possiamo percorrere sentieri e Giordano: il futuro La società della che si affacciano su rive e dirupi dei corsi d’acqua dai monti dove BARTOLO SCANDIZZO stanchezza sono situate le sorgenti scorrono fino in pianura e che hanno sca- FORNACE FALCONE € 12,00 vato grotte e “scolpite” rocce fino a rendere opere d’arte naturali molti dei luoghi che oggi sono meta di turisti e amanti delle ARTICOLO A PAGINA 3 escursioni in ambiente naturale.

IN FARMACIA Codice IBAN: SEGUE A PAGINA 21 La tigna - Abbonamento annuale Per abbonarsi Per PARCO CILENTO DIANO ALBURNI SPORT della barba € 1,00 ARTICOLO A PAGINA 22 Zona Franca Il circuito Cilento di Corsa ALBERTO DI MURIA l r. IT55 Y083 4276 1400 0401 0040 585 intestato a Calore s. a tigna della barba è I VIAGGI DEL POETA I territori fragili del PNCVDA cambia il passo un'infezione micotica che Copia singola coinvolge la superficie cu- taneaL del viso e del collo, nelle Rogazioni aree dove sono presenti barba e baffi. SEGUE A PAGINA 10 di un laico

IO IN CAMMINO CON TE GIUSEPPE LIUCCIO i sono Pingaro “Immigrante date C che accendono sconosciuto” fotogrammi SALVATORE IANNUZZI BARTOLO SCANDIZZO di memoria BARTOLO SCANDIZZO alla moviola na delegazione composta dal Presidente abato 21 aprile 2018 Il circuito Cilento di e nel mese di ottobre del della vita. Per me una di que- della Comunità del Parco Nazionale del corsa ha cominciato a camminare con un 2017 propongo a Gina, ste è, appunto, il 25 aprile; e U Cilento, Vallo di Diano e Alburni Salva- S altro passo. Ovviamente, il cambio di S mia moglie, di effettuare per due ordini di ragioni. tore Iannuzzi, dall’Assessore re- ritmo è stato possibile perché le questo viaggio in Argentina, è SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 23 perché la let- SEGUE A PAGINA 25 SEGUE A PAGINA 9 2 Zona Franca i territori fragili del Parco nazionale del

Venerdì 27 aprile Cilento,Vallo di Diano e Alburni 2018 Ok della Regione all’apertura di un tavolo interistituzionale per verificarne la fattibilità P SEGUE DALLA PRIMA

A SALVATORE IANNUZZI

gionale allo Sviluppo e Promo- dalla Regione . e di accesso, i settori e le azioni R zione del Turismo Corrado Ma- I componenti della delegazione portanti dell’agricoltura,del tu- tera, dal Consigliere regionale hanno sottolineato l’impor- rismo,della scuola,della giusti- Maria Ricchiuti, da Angelo tanza di sperimentare comun- zia,della sanità,del welfare etc. C Rizzo in rappresentanza delle que alcune forme di Nel disegno organico di svi- Comunità Montane e da Aniello defiscalizzazione e di semplifi- luppo dell’ Area Parco è stata Onorati Presidente della So- cazione burocratica nel territo- programmata e richiesta l’ isti- O cietà Sistema Cilento ha incon- rio del Parco Nazionale, per tuzione della “zona franca” trato l’Assessore regionale alle garantire una prospettiva con- nell’ area protetta. Attività Produttive della Re- creta di crescita all’intera area. La volontà espressa dai sindaci gione Campania, Amedeo Le- Gli ottanta sindaci della Comu- del Parco è stata trasferita, così, pore. nità del Parco nel maggio dello nel corso dell’incontro con l’as- L’incontro ha rappresentato scorso,su proposta del presi- sessore Lepore al governo re- l’occasione per discutere le ra- dente Iannuzzi hanno appro- gionale per dar vita all’ iter di C gioni dell’esclusione dalle Zone vato un documento che rito. Economiche Speciali dell’area definisce le priorità dei territori La Regione Campania si è resa Parco. Lepore ha illustrato i ed un piano di sviluppo inte- disponibile ad aprire un tavolo I criteri (stabiliti dalla normativa grato che stabilisce in maniera di concertazione con tutti gli nazionale) che non hanno con- organica e razionale,ban- attori interessati, al fine di indi- sentito ai territori a Sud di Sa- dendo,definitivamente, inter- viduare le possibili modalità di L lerno di rientrare nelle Zone ad venti fotocopia e cattedrali nel attuazione della proposta,già elaborazione da parte delle dalla Comunità del Parco. economia speciale individuate deserto, le infrastrutture viarie oggetto di approfondimento ed strutture tecniche coinvolte E N T Maggio mese delle rose O Un fiore dai tanti messaggi: “E’ lo stesso simbolo adottato dagli architetti per i Rosoni delle Cattedrali” D I MARISA RUSSO n questa epoca in cui l’Ambientre Natu- important simboli. lori! rale si deve porre quale valore etico fon- Troppo spesso se ne dimentica il richiamo, il Il suo nome viene da rodanos, flessibile, poi- A Idamentale aggregante, al di sopra di ogni messaggio iniziale. chè ha uno stelo capace di flettersi senza divisione di nazioni, religioni, partiti, nella ”Nessun libro insegna cose profonde come il spezzarsi, richiamo ad una visione ampia, ad donazione consapevole anche del sè inte- necessità improrogabile di un recupero della libro della Natura” affermava San Bernardo ascolti diversi, ad inserimenti in realtà di- riore. N naturalità, dell’equilibrio dell’habitat troppo da Chiaravalle. verse, senza mai “spezzare” la profonda ve- E’ un richiamo anche al colore rosa costituito sconsideratamente violentato, devono essere Chi ricorda perchè si chiama Rosario la co- rità! dal rosso della passione fuso con il bianco messe le basi per una cultura che ritrovi roncina che si adopera per seguire le Ave E’ lo stesso simbolo adottato dagli architetti della fede. O l’unione tra filosofia, religione, scienza ed Maria ed i Misteri ? per i Rosoni delle Cattedrali, ovvero fine- Anche la Mitologia narra che le rose bianche arte per una qualità di vita migliore. Lo inventò San Domenico, per rappresentare stroni circolari con vari strati concentrici a divennero rosa perchè unitesi al rosso passio- Importanti i richiami all’importanza della vita un serto di fiori di rosa offerto alla Ma- forma di rosa!! Erano certamente presenti già nale sangue di Afrodite innamorata, puntasi in ogni sua espressione, umana, animale, ve- donna:.ogni grano una rosa, ovvero una pre- nelle Basiliche paleocristiane, poi in quelle inseguendo il suo amore Adone! getale, minerale, al necessario cambiamento ghiera. romaniche ed assunsero grandiose dimen- Rosa è il primo colore che annuncia il nuovo dall’esasperato, sconsiderato antropocentri- La particolare forma della rosa con tanti strati sioni nel gotico francese, come quello in giorno, è il colore dell’aurora, ma anche del smo, che ha visto l’uomo al centro, nella sua di petali in cerchi concentrici sino a giungere Notre Dame che ha 13 metri di diametro. tramonto sereno che annuncia la Rinascita di A cieca presunzione, violentare l’equilibrio na- al centro, è un invito a percorrere vari stadi di Questo fiore per la sua forma è simbolo anche un bel nuovo diverso giorno! Ciclici come i turale, al biocentrismo in cui al centro sia la meditazione, di conoscenza del sè, sino a rag- della necessità di inserimenti armonici del mi- petali della rosa anche questi rosei ritorni VITA, in un equilibrio generale. giungere il centro, l’essenzialità spirituale crocosmo umano nel macrocosmo. quotidiani! L A questo cambiamento aiutano attenti che conduce in un oltre. La Rosa è per San Domenico anche la vergi- Buon mese di maggio, mese delle rose … da B sguardi su forme e colori naturali che sono La rosa si raggiunge superando le spine, i do- nità, la cui perdita deve essere una profonda ben osservare!!! U R N I 3 Banca Monte Pruno: Born to run! Cono Federico, Antonio Pandolfo ed Elisabetta Giordano Venerdì 27 aprile da tempo sono in prima fila a concretizzare 2018 le intuizioni di Albanese traducendole in azioni e numeri E

SEGUE DALLA PRIMA C

BARTOLO SCANDIZZO orn to run, nati per cor- seguito come un’ombra per “Nati per correre” ma no solo dalla prima ora, hanno creduto “arrivati” da qualche parte che O rere! Mai motto può rac- questi lunghi anni di gestione. per partecipare! I risultati di nella competenza e nella forza ci rende appagati. Per cui, contare in sintesi lo “Nati per correre” sapendo bilancio relativo al 2017 che tranquilla di Sartori che non come ha fatto la Bcc Monte Bspirito che anima la Banca dove andare, potrebbe essere portano l’ennesimo un utile di ha mancato mai un’occasione Pruno in questi anni, bisogna N Monte Pruno che da anni ha un altro elemento fondante oltre 3 milioni di Euro desti- di confronto con i dirigenti e sempre cercare altre sfide con abituato soci e clienti ad un in- dell’impresa Monte Pruno. In- nati ad implementare il patri- con i soci della banche ade- le quali misurare e misurarsi cessante ritmo di crescita che fatti, sarebbe riduttivo imma- monio portandolo ad oltre 53 renti in ogni parte d’Italia. senza soluzione di continuità! O l’ha portata ad essere la prima ginare che le cose succedono milioni, testimoniano un’at- “Born to run”! Non basta es- Così come ha fatto finora la Bcc in Campania per mon- per caso in quanto senza una tenzione quasi “maniacale” ai sere nati per correre, bisogna squadra diretta da Michele Al- tante: 1 miliardo e 200 milioni meta ben definita e un dire- conti. Se questo, poi, corri- anche sapersi fare trovare banese. (la somma dei depositi e degli zione certa in cui andare per sponde anche alla scalata fatta pronti ed allenati per correre M impieghi). raggiungerla l’attivismo o il fino ai vertici delle classifiche in ogni situazione senza ce- Ma, anche se la cifra di per sé movimentismo non portano ri- nazionali di rating sia del si- dere alla sensazione di essere sintetizza plasticamente il suc- sultati convincenti soprattutto stema Bcc sia in termini asso- I cesso, bisogna andare nel det- per cui si trova sulla stessa luti, allora vuol dire che c’è taglio per rendersi conto che il barca e deve remare per farla metodo e capacità di intercet- successo viene da lontano ed avanzare: sto parlando del Cda tare i bisogni della famiglie e A ha avuto due “padri putativi”: e degli oltre 100 dipendenti delle PMI. Michele Albanese e la squadra che hanno bisogno di essere L’assemblea di bilancio 2017 di giovani di cui è stato capace organizzati, motivati e inqua- si è tenuta nella sede storica di circondarsi fin dalla prima drati in una struttura che deve della banca a Roscigno e poi ora in cui discese da Monte adattarsi ai cambiamenti re- dell’evento Montepruno Day Pruno e approdò nel Vallo di pentini di rotta. tenutosi nel nuovo PlalaDian- Diano e precisamente a Teg- E possiamo dire che di cambia- flex ad Atena Lucana, nella giano dove fu aperto il terzo menti di rotta ce ne sono stati giornata di sabato 21 aprile sportello della Bcc di Rosci- eccome nella storia recente 2018. Scenografia e pro- gno. della Monte Pruno: “conqui- gramma, come al solito sono Cono Federico, Antonio Pan- sta” dello spazio vitale nel stati impeccabili sia nella regia dolfo ed Elisabetta Giordano, Vallo di Diano con l’apertura sia nella messa in “scena”. rispettivamente vice direttore degli sportelli di Sant’Arsenio Tra i tanti che sono interve- generale, responsabile del e Sala Consilina; fusione per nuti, spicca la presenza di marketing e dell’espansione incorporazione della Bcc di Mario Sartori, direttore di commerciale della banca e re- Laurino, sbarco nella vicina Cassa Centrale Banca, l’uomo sponsabile dell’amministra- Lucania fino all’apertura dello che ha guidato il vascello del zione, da tempo sono in prima sportello nel capoluogo, Po- 2° gruppo bancario a cui fila a concretizzare le intui- tenza; costruzione in tempo hanno aderito le Bcc che zioni di Albanese traducendole record della sede centrale a hanno deciso di staccarsi da in azioni e numeri. Sant’Arsenio; fusione per in- Iccrea banca per incamminarsi Bisogna anche ricordare che corporazione della Bcc di Fi- su una strada inesplorata ma Michele Albanese ha incon- sciano e apertura dello che potrebbe rivelarsi vincente trato sulla sua strada anche sportello di . nella sfida che si è aperta nel Anna Miscia, ex dirigente di Senza dimenticare il fatto che sistema bancario italiano. Banca Italia, che ha sostituito la Bcc Monte Pruno, insieme Se il “sistema Trentino” della l’indimenticabile Filippo Mor- alla consorella Bcc di Aquara, Bcc, che ha deciso di mettersi dente, che è stato presidente hanno seguito da vicino e da in gioco fin dal primo mo- in tutta la fase della prima protagonista tutte le fasi della mento attirando molte Bcc in espansione. costituzione del 2° gruppo ogni parte d’Italia, oggi può Altro punto fermo per il diret- bancario guidato da Cassa cen- raccogliere i frutti di una tore generale è l’attuale vice trale banca, che dà attuazione lunga traversata lo può fare presidente vicario, Antonio alla riforma del credito coope- anche grazie a Michele Alba- Ciniello da Piaggine, che lo ha rativo. nese e Antonio Marino che, fin

Sartori, Albanese e Ciniello L’INIZIATIVA 4 Bcc di Aquara-Ance Aies Salerno: protocollo di intesa Venerdì Finalizzato alla monetizzazione degli sgravi fiscali per 27 aprile 2018 favorire lo sviluppo del comparto dell’edilizia sul territorio Il presidente Russo: «L’unica banca con una proposta operativa, è la grande capacità del direttore Marino»

CC di Aquara e Ance Aies Salerno hanno sot- B toscritto mercoledì 18 aprile, presso l’Agripaestum di Capaccio-, un pro- tocollo di intesa volto a favo- rire lo sviluppo del comparto dell’edilizia nel salernitano. La BCC di Aquara si impegna, attraverso lo stesso, a valutare la finanziabilità della quota parte di intervento edilizio (ammodernamento ed effi- cientamento di case private o palazzi) di privati e condo- mini non coperta dalle agevo- lazioni fiscali, mediante l’applicazione di condizioni economiche particolarmente vantaggiose e a tassi agevo- lati; e a promuovere specifi- I rappresentanti di Ance Aies Salerno con Antonio Marino, dg della Bcc di Aquara che misure di sostegno all’accesso al credito per le aziende edili eventualmente cessionarie del credito di im- posta, al fine di consentire loro la monetizzazione dello stesso in tempi celeri. E’ il ri- sultato tangibile di una poli- tica di accompagnamento alle attività sul territorio che la banca, di cui è direttore gene- rale Antonio Marino da qua- ranta anni, propone e che, a conferma di un lungo e conso- lidato rapporto, è stata ac- colta con apprezzamento dall’Associazione Imprendi- tori Edili Salerno di cui è pre- sidente Vincenzo Russo. Dopo i dovuti ringraziamenti privati, come stiamo ipotiz- novativi. La riqualificazione al comparto istituzionale zando oggi, rappresenta una del patrimonio edilizio è sicu- dell’Ance Aies Salerno, il di- nuova opportunità per il ramente un utile strumento da rettore Antonio Marino ha mondo delle imprese e di con- cui ripartire. Mi preme perciò speso parole a favore delle seguenza per l’occupazione. sottolineare la lungimiranza banche locali, con l’invito a Per questo abbiamo pensato del direttore Antonio Marino restare vicini alle cosiddette di attivarci con la sottoscri- nel capire l’importanza di banche di prossimità «quelle zione di un protocollo di in- questo strumento. Ho avuto che ancora oggi riescono a va- tesa atto a rappresentare il negli ultimi sei mesi nume- lutare le persone e non i meri nostro segnale di assoluta di- rose richieste da parte di numeri, quelle che ci mettono sponibilità verso questo com- quasi tutti gli istituti bancari l’anima nella valutazione e parto perché senza le imprese di Salerno, dai grandi ai più La firma del protocollo di intesa da parte di Antonio Marino, non solo la logica (…) Cono- non vi può essere sviluppo del piccoli. A tutti ho girato l’in- direttore generale della Bcc di Aquara, sciamo molto bene che la cer- territorio». vito di portare una proposta e di Vincenzo Russo, presidente di Ance Aies Salerno tezza dei pagamenti Hanno fatto seguito le parole concreta da valutare insieme. rappresenta il vero incubo di del Presidente Ance Aies Sa- La Bcc di Aquara è stata la pacità del direttore Marino di la crisi attuale. Rinnovare chi fa impresa, soprattutto lerno, Vincenzo Russo:«Il sola, ad oggi, a portare una saper gestire un territorio questa realtà per noi è una l’incertezza dei pagamenti per comparto edile sta vivendo un proposta operativa alla nostra così bello ma così difficile, missione e siamo onorati e fe- i crediti verso la Pubblica Am- momento particolare e noi impresa. Questo testimonia la perché composto da una mi- lici di poterlo fare con la Bcc ministrazione. Potersi rivol- dobbiamo essere bravi nei forte e concreta operatività di riade di piccole imprese che, di Aquara». gere anche al mercato dei momenti di crisi ad essere in- questa Banca, e la grande ca- ancor più degli altri, soffrono IN COLLABORAZIONE CON ... 5 Banca Monte Pruno e Monte Pruno Giovani accolgono il neo Venerdì presidente della Federazione delle Associazioni Campane USA 27 aprile 2018 Cerimonia presso la Sala Cultura

in programma mer- avviare un percorso nuovo coledì 2 maggio p.v., con un amico da sempre vi- È presso la Sala Cul- cino a tutti noi. Ricordo tura della Banca Monte con tanta emozione il mio Pruno, un appuntamento primo viaggio in America, che si inserisce nell’ambito sono passati ormai quasi delle attività finalizzate a 25 anni, ospiti di Rocco e consolidare il legame tra il della sua famiglia, quando territorio e gli italiani che portammo a New York la vivono in America. statua di San Cono. Nella È di qualche settimana, in- mia mente ci sono tutti i fatti, la notizia della no- momenti vissuti con lui, mina di Rocco Manzolillo che ha avuto il grande me- di Teggiano a Presidente rito di farci sentire a casa della Federazione delle As- ogniqualvolta eravamo in sociazioni Campane USA. America. Non servono Da qui la volontà di orga- altre parole per descrivere nizzare una cerimonia ed Rocco, un amico di vecchia un momento di incontro data sempre attento a man- per festeggiare questo pre- tenere forte il legame tra stigioso incarico. l’America e la sua terra La Banca Monte Pruno e d’origine. L’incarico con- l’Associazione Monte ferito rappresenta una Pruno Giovani hanno piani- tappa importante del suo ficato, per l’appunto, que- percorso e sicurame nte lo sto evento al fine di metterà nella condizione accogliere e celebrare il di condurre un’azione in- neo Presidente, visti i forti tensa che rinsaldi, ancora legami affettivi con Rocco di più, il rapporto con gli Manzolillo, nonché le col- USA. Siamo orgogliosi di laborazioni instaurate, nel poterlo accogliere presso corso degli anni, con la Fe- la nostra Banca, quale derazione delle Associa- segno indelebile di ricono- zioni Campane USA. scenza per la totale vici- La cerimonia avrà inizio nanza che ha avuto nei alle ore 18:00 ed interver- nostri confronti e per la ranno le istituzioni e i tanti stupenda ospitalità che ci amici che intendono omag- ha regalato in ogni circo- giare il neo Presidente stanza. Infine, un saluto ed della loro presenza. un sincero grazie al Presi- Tra gli ospiti è prevista dente uscente Trombetta anche la presenza del- per tutto quello che otti- l’amico Nicola De Rosa, mamente ha fatto nel corso altro personaggio indi- della sua Presidenza”. spensabile, da sempre, al fianco della Banca nelle La presente nota vale come varie missioni condotte invito. dalla stessa in America. A seguire ci sarà un buffet. “Non è un semplice evento - ha affermato il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Alba- nese - ma un momento per IN COLLABORAZIONE CON ... 6 Intervista a Laura Sacco

Venerdì Marmi Sacco. Tre sorelle specializzate nel settore della lavorazione 27 aprile 2018 delle pietre e della realizzazione di arredi di alta qualità, si fanno portavoci di interessanti progetti di design al Fuorisalone di Milano L ’

ROSITA TAURONE I redo di trovarmi di Soffriamo molto del mancato fronte a una delle rare collegamento con le grandi aziende edili al femmi- capitali, dove la gente può M Cnile. Un settore secolarmente spendere, può capire, può monopolizzato dal genere ma- permettersi di interagire con schile, che vede sorprenden- aziende come la nostra. temente a capo dell’azienda Al Sud mancano purtroppo le P tre sorelle. Hanno a cuore la infrastrutture, il dialogo con qualità dei prodotti, la soste- le pubbliche amministrazioni, nibilità e l’innovazione. Pro- così tante maestranze fini- R duttori di oggetti per il scono per morire, perché non living, la tavola, il bagno e vengono incoraggiate. Siamo l’ufficio, tutti legati dal filo la seconda e la terza genera- E conduttore della funzionalità zione a lavorare in que- e della sostenibilità. Marmi st’azienda e ci sembra Sacco è nata nel 1967 a Ca- importante coltivare una con- S paccio Paestum e da allora è tinuità con il passato, perché attiva e specializzata nel set- crediamo nel nostro lavoro e tore della lavorazione delle nella nostra famiglia. A pietre e della realizzazione di L’idea del lavoro di squadra è arredi di alto pregio estetico il motivo che ci ha portato ad per interni ed esterni. Grazie incontrare altre realtà azien- tradizione alle spalle. nome sulla guida del Milano trona, semplice nel design ma alle tecnologie più avanzate dali che fanno parte dell’asso- Ciò che abbiamo potuto con- Design Week, distribuita in con un progetto piuttosto Marmi Sacco applica il con- ciazione Confindustria statare è che la Fiera del Mo- tutta la città, ci ha dato complesso dal punto di vista cetto di ottimizzazione dei Salerno, da cui è nato lo stra- bile oltre ad unire tante un’enorme gratificazione. È della realizzazione. Lo studio materiali ed elude tutti i li- ordinario progetto di Young industrie unisce anche tanti importante saper crescere da e il disegno sono stati realiz- miti produttivi del marmo. Factory Designer. Vogliamo artigiani riuscendo a mettere un punto di vista personale, zati da Mario Scairato, in- Dopo la partecipazione a continuare a lavorare nel no- in risalto, al meglio, le capa- oltre che economico. È un sieme ai nostri tecnici e MarmoMacc a Verona ora stro territorio. cità di ognuno di noi. Si tratta grande traguardo sapere che architetti, i quali hanno tra- Marmi Sacco approda anche al Con tanti sforzi siamo riusciti di un’iniziativa che coinvolge due delle nostre creazioni, sformato un blocco in pieno Fuorisalone in occasione del ad ottenere un buon suc- tutta la città di Milano, riu- una seduta (Flat) e un tavo- massello, ricavando una sedia più grande evento di design cesso, il quale oggi ci rende scendo a valorizzare così lino (Doghe), sono tuttora che prende il nome di Snob. dell’anno: Milano Design particolarmente fieri e ci dà la anche quei quartieri meno in esposte nel distretto tecnolo- Snob, non tanto per uno sta- Week. carica per poter andare vista. Un evento che ha delo- gico Inbovisa. tus ma perché l’ideatore se ne Il loro punto di vista sulle avanti. Abbiamo ancora tanti calizzato le persone e ha riva- Quali sono i progetti che è infischiato del fatto che il grandiose opportunità del de- ostacoli da superare. Non lutato territori; tutto questo avete portato al salone e progetto potesse risultare un sign di oggi, e del Fuorisa- siamo certamente arrivati, non lo fa il privato ma l’ammi- quelli di cui siete andati po’ pesante. lone di Milano. forse siamo appena partiti, nistrazione comunale. Per noi maggiormente fieri? Qual è la storia della sua nonostante i quarant’anni di vedere apparire il nostro Abbiamo portato una pol- SEGUE A PAGINA 7 azienda? Marmi Sacco è stata fondata da nostro padre Antonio Sacco, che tutt’ora oggi anche se in maniera lontana ci guida e ci supporta con i suoi consigli. È un’azienda che si volge al femminile perché le dirette discendenti sono tre donne, io e le mie sorelle. Il nostro lavoro è perfettamente coadiuvato da nostro cognato Mimmo Longobardi. Noi tre figlie abbiamo questa pas- sione da sempre perché è stato nostro padre a trasmet- tercela. È un lavoro che ri- chiede tanta energia, ma che riesce a dare tanto se colti- vato in un certo modo. Ci de- dichiamo all’edilizia, all’arredo rimanendo aperti alle richieste dei nostri clienti. Ci siamo da poco af- facciati al design, grazie alla collaborazione di giovani de- signer di Milano. Uno di loro ha invece origini capaccesi, si chiama Mario Scairato. Ha di- segnato una delle sedute che abbiamo esposto al Fuorisa- lone, a Brera. Com’è nata la vostra parte- cipazione al Fuorisalone di Milano? La nostra partecipazione al Fuorisalone nasce dalla ne- cessità di farsi conoscere. Sentiamo quanto sia ancora troppo debole il segnale che le aziende del Sud inviano al Nord e al resto del mondo. 7 Intervista a Laura Sacco

Marmi Sacco. Tre sorelle specializzate nel settore della lavorazione Venerdì 27 aprile delle pietre e della realizzazione di arredi di alta qualità, 2018 si fanno portavoci di interessanti progetti di design al Fuorisalone di Milano L ’ SEGUE DA PAGINA 6 ROSITA TAURONE I a cercato di allegge- male alle diverse sollecita- zione dei prodotti in marmo rirla solo in una fase zioni cui è sottoposta. La rea- a livello locale ma anche re- H successiva, svilup- zione nel tempo dei materiali gionale? M pando per essa diversi pesi. varia. Abbiamo adottato l’in- Non possiamo sentirci né ar- Ci piacciono i dettagli, ci dustria 4.0, credendo che non rivati, né specializzati. Ogni piace vedere la trasforma- vada a sminuire il lavoro pezzo di marmo può avere P zione della pietra che non è dell’uomo e le qualità della mille sfaccettature, la pietra affatto anonima. La pietra è materia. C’è sempre un ri- nasce con una determinata una materia che vive e che re- tocco da fare sul progetto che morfologia, non è tutta R spira, pertanto bisogna ri- è stato eseguito alla macchina uguale. La conoscenza del spettarla per quello che è, perché siamo noi che abbiamo materiale è data dall’espe- nella sua interezza; anche il desiderio di tirar fuori rienza; Le pietre si possono E conservando quelle caratteri- l’anima da quella pietra. Dob- lavorare tutte quante, cia- stiche che talvolta risultano biamo sempre mettere il no- scuna per la collocazione che poco apprezzate. Il contatto stro “know how” in quello può assumere nell’ambito del con il design ha portato alla che facciamo. progetto che si deve svilup- S luce un fattore importante: lo Che legame avete con l’arte? pare. Il lavoro è sempre in spreco dei materiali. Oggi, il Ci piace! Ci piace il bello. continuo divenire. nostro intento è quello di Stiamo sempre tanto curiosi Questa esperienza oltre ad A puntare ad un’ottimizzazione da andare a cercare cose essere stata un’importante dell’uso dei materiali, agendo nuove da vedere, così da ren- vetrina di lancio per un ri- nel rispetto della natura; è derci conto, ogni giorno, che torno di immagine, lo è quanto ci siamo impegnati a tutto il nuovo che c’è, parte stata anche per un ritorno fare per il futuro della nostra da radici antiche. Abbiamo la economico? Siete riusciti a azienda. I manufatti che sono fortuna di essere contornati procurarvi nuove commis- stati presentati al salone sono da tante belle cose, a comin- sioni, nuovi contratti? Sono anche e in gran parte progetti ciare dai Templi, ci sembra nati nuovi progetti? relativi al recupero dei pezzi quindi che il mondo sia sem- Per il momento si tratta di in- di scarto. pre un “corso e ricorso”. vestimenti a lungo termine. Come nascono le collabora- L’arte ci fa capire che tutto il Come definireste oggi il vo- zioni con i designer che svi- nostro lavoro ruota intorno ad stro lavoro, e quali sono i luppano i progetti? essa. vostri punti di forza? Non esiste un percorso col- Al Fuorisalone avete incon- Il nostro è un lavoro artigia- laudato per far nascere delle trato altre aziende del Sud nale aiutato da macchinari di collaborazioni, si può solo produttrici di marmi, parti- ultima generazione. Lavo- dire che nascono da una ri- colarmente talentuose? riamo con l’obiettivo di man- cerca che ognuno di noi fa Certamente sì, ci sono altre tenere alto lo spirito del dentro e fuori se stesso. aziende del nostro settore con fondatore della nostra Come seguite le diverse fasi le quali abbiamo avuto modo azienda, nostro padre. È per Annamaria Sacco di sviluppo di un progetto? di confrontarci. È stato co- noi fondamentale assicurare Le diverse fasi esecutive di un struttivo, non crediamo nel- ai nostri clienti una costante parte ad altre iniziative di una tela; affascina scoprire il progetto vengono seguite at- l'isolamento, crediamo qualità del prodotto, garan- questo genere e allargare i meccanismo di una macchina traverso il confronto. Ognuno invece che valorizzare il no- tire l’unicità dei pezzi. Non nostri orizzonti. Crediamo antica che ha dato spunto alla di noi ritaglia uno spazio nel stro territorio dal punto di vogliamo abbandonare il no- che questo sia anche l'oppor- nascita di un nuovo progetto. settore specifico di compe- vista umano sia un dovere mo- stro iniziale percorso di svi- tunità per valorizzare coloro Più che a livello internazio- tenza, interagendo con l’al- rale. Il guadagno di poche luppo di pavimentazioni, di che lavorano con noi in que- nale siamo rimasti piacevol- tro, anche invadendo talvolta persone non porta alla cre- intarsi, di decori, vogliamo sto settore da anni. mente sorpresi dai manufatti il settore dell’altro, questo scita del paese e alla fine piuttosto integrare il vecchio Quali sono le realtà produt- presentati a livello nazioa- esclusivamente nella prospet- credo questo conduca anche con il nuovo. Il nostro pro- tive internazionali con cui nale, riteniamo che l’Italia a tiva di tirar fuori il meglio di alla morte del gruppo di la- getto è quello di crescere e di avete avuto modo di venire a livello di design e di gusto noi. L’approccio è quello voro. Guardiamo al fenomeno non rimanere fermi. Per so- contatto e che più vi hanno abbia tutto da vendere e poco della condivisione: si uni- dei tanti giovani che partano pravvivere come azienda e mi- affascinato? da comprare. Da imparare, scono le competenze, ci si in- al nord senza rendersi conto gliorarci abbiamo bisogno di Nell’ambito di un Fuorisalone abbiamo ancora tanto, ma da terfaccia e si procede che qui ci sarebbe tanto da versatilità e di coltivare di- come quello di Milano affa- comprare riusciamo a mante- all’acquisto della materia fare. Non si può biasimare co- versi progetti. Il nostro punto scina tutto: si rimane affasci- nere alta la bandiera. Il de- prima, allo sviluppo e alla loro che decidono di andare di forza è non focalizzarsi mai nati dalla retroilluminazione sign che vediamo arrivare dal correzione del file. Il pro- via. Capiamo che lo fanno per su un unico prodotto ma por- di un oggetto o dall’esposi- Nord Europa, sono prevalen- getto nasce in primis dal dise- non inaridirsi e per cercare di tare la nostra attenzione a zione di una lastra preziosa, temente linee essenziali rea- gno sul foglio, poi si deve mantenere vivo il confronto. prodotti diversi, con il giusto si può per esempio rimanere lizzate con dei compositi e valutare la sua stabilità, la sua Noi abbiamo scelto di rima- rispetto. Abbiamo un alto colpiti da una semplice donna noi per fortuna qui in Italia fattibilità e così l’idea arriva nere qui, a denti stretti, no- senso critico di noi stessi. seduta dietro un telaio, cosa riusciamo ancora a sviluppare forse a tramutarsi in oggetto. nostante tutto. Sono tanti i progetti in fase che abbiamo trovato, faceva la bellezza con materie prime Non tutti i materiali possono Pensate di avere una certa ancora embrionale, vorremmo parte di un percorso esposi- naturali. rispondere in maniera otti- esclusività nella realizza- poter continuare a prendere tivo per far capire come nasce

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Venerdì 27 aprile 2018 N° 4 - agosto 1998

E D I T O R I A

Pizzeria. Braceria. Hot & Cold Bar-Fruit. Cocktails Bar - Juice Ice Drinks. Coffee-House. Wine Bar. Frapperia. Cioccolateria. Happy hour. Ristorazione self service pranzo. Apericena venerdì e domenica. Carta dei vini. Selezione di birre artigianali. SS 18 Km 90,700 Domenica Murica live. Free wi-fi. Feste. 0828.1994821 - 328.4222578 Eventi. Party. Gazebo esterno per feste. [email protected] Sempre aperto. 9 Riflessioni sul 25 aprile: le rogazioni di un laico

Che anni quelli con il canto dell’Internazionale, Venerdì 27 aprile per me, nelle piazze affollate dei comizi a 2018 prefigurare una società di liberi e di eguali I SEGUE DALLA PRIMA

GIUSEPPE LIUCCIO

^ – A Roma, a Villa non devastasse i frutteti. Oh, Borghese c’è scialo di le schegge colorate della V 1 sole alle panchine poesia della memoria ad esal- sghembe. Aprile arieggia allo tare la straordinaria civiltà zirlìo dei merli a sottofondo contadina, in cui l’uomo vi- del riso fresco degli innamo- veva nel rapporto di feconda I rati in gara a risse complici sinergia con la natura, rispet- d’amore. Nel gran proscenio tandone i cicli produttivi, verde sciama la comitiva di nella trepida attesa che le ci- A stranieri a caccia di tesori nei liegie lustre di sole ingioiel- musei. Sfreccia ardita sui lassero a scocche perlacee il pattini a rotelle la ragazza su- fogliame verde, a giugno G perba nelle forme. Ansima il nella stagione giusta, che i quarantenne in sovrappeso pomodori catturassero sole sudaticcio al cronometro del nei solchi a luglio nel fuoco G footing. È festa sul trenino della canicola e che i fichi colorato col carico vociante ostentassero il riso mielato a di bambini. Hanno la maestà settembre! Ora nella fiera I di un monumento i carabi- colorata dei mercati le angu- nieri che incedono solenni, rie sono rosse anche a gen- con le mantelle nere e gli ala- naio in una con le pigne mari rossi, su docili cavalli d’uva gialle d’oro a prigionia da parata. Ma io mi figuro di gabbie in viaggio dal car- altre primavere con corse a cere delle serre; e, allora, perdifiato tra gli ulivi sulle anche una coscienza profon- D colline prospicienti il mare e damente laica come la mia ha tra i vigneti con viticci in voglia di gridare nella prote- fiore ed il manto bianco-nero sta della preghiera “Libera E dei faveti. E nel paese di nos, domine!” E contro campagna, chierichetto con l’uomo che, dissennato, vio- turibolo ed aspersorio, ar- lenta montagne e corsi d’ac- Il momento della posa della targa ricordo del partigiano Nicola Monaco, sacchese morto a Cuneo L rancavo dietro l’aitante offi- qua, avvelena campi fecondi ciante che, camice bianco e con pesticidi, forzandone la senza quasi totale di valori, laboratorio di politica rifor- vasti e tanto probabili quanto stola violacea, con uno spa- produttività, esplode impe- nella dilapidazione dissen- mista e dove oggi c’è il de- discutibili terreni edifica- ruto stuolo di fedeli avanzava tuosa la preghiera-bestemmia nata di un enorme patrimonio serto delle idee e dei tori. È il caso, allora, di pre- spedito dietro una croce pro- “Libera nos, domine”. di lotte generose, nella pro- programmi a fronte invece di gare laicamente con rabbia. cessionante a conquista-po- 2^ – Il 25 aprile garriscono fanazione disinvolta della una gazzarra, prima, per ac- “Libera nos, domine!!!” E P stazione dei punti strategici al vento le bandiere tricolori storia del movimento operaio caparrarsi un posto in lista e, non vanno meglio le cose ad dell’abitato a dominio delle su edifici e mezzi pubblici e e non solo, nella ostenta- poi, per vocianti campagne Amalfi, e costiera, l'altra mia campagne a circolo verso i le Autorità replicano la litur- zione spudorata dell’arro- elettorali che rischiano di es- terra del cuore, dove tutto, o quattro punti cardinali. Era il gia delle corone di alloro de- ganza nella pratica del potere sere allagate da un diluvio di quasi, è fermo nell'immobili- O giorno delle “Rogazioni” a poste ai piedi dei monumenti con l’esercito dei giovani a “politici” (!) spesso un po’ smo e l'aquilone si è arenato propiziazione di raccolti ab- dei caduti della Resistenza. pietire inutilmente esempi di cialtroni, improvvisatori nel pantano limaccioso, con bondanti. “A pluvia et a tem- Bella stagione quella con onestà e trasparenza per ali- quasi sempre e qualche volta la zavorra nelle ali e, quindi, E pestate…” – intonava solenne l’Italia entusiasta a ripren- mentare la fede nel futuro. Se anche pesantemente compro- incapace di un benché mi- nella sonorità del latino il sa- dere il cammino nel vento al- il tutto avviene, poi, con la messi, salvo poche e lodevoli nimo battito di volo. Nella cerdote ispirato. “Libera legro della democrazia rinata disinvolta complicità di eccezioni. Non si parla quasi costa basta una giornata di T nos, domine…” – chiosavano dalle macerie della guerra e quanti ritengono di muo- mai di progettualità che gonfi pioggia battente ed il territo- compunti i fedeli. “A foco et dalla caduta del fascismo! versi, a torto o a ragione, nel di speranza il futuro, ma si è rio si sfarina e frane con terrae motu…” “Libera nos, Che pulizia morale nei par- solco della tradizione delle quasi sempre intenti a cattu- crepe/ferite paurose alla A domine”. “A…”; e la litania titi, in tutti i partiti, che fe- lotte della Resistenza di quel rare i consensi con tutti i montagna precipitano frago- reiterava, sottolineandoli, i condavano di speranza il radioso e glorioso 25 aprile, mezzi: clientelismo, famili- rose di frastuono di morte su pericoli incombenti sulla co- futuro con la forza-lievito allora c’è voglia di gridare a smo, promesse e qualche strada e centri abitati. E non munità di uomini e campa- degli ideali! Che anni quelli squarciagola la protesta-pre- volta anche larvate minacce. c'è uno straccio di proget- gne, su cui si invocava con il canto dell’Internazio- ghiera intrisa di religiosità È questo il clima, che si re- tualità, o forse ce ne sono l’occhio vigile e protettivo nale, per me, nelle piazze af- laica “Libera nos, domine!”, spira quasi sempre nei miei troppe, che, inadeguate, si del Signore. “Libera…” – ri- follate dei comizi a nella speranza di una radicale territori dell’anima, a comin- elidono, per proteggere uno petevano i contadini fidu- prefigurare una società di li- riforma che rigeneri la poli- ciare da Capaccio/Paestum, dei paesaggi rurali più belli ciosi. E pacificati dalla beri e di eguali, con deputati tica nel profondo delle radici dove ad ogni volger di sta- del mondo dalla dissennata preghiera mormorata a fior di e senatori profondamente e scacci via, nella condanna gione prende forma e so- rapina dell'abusivismo edili- labbra ritornavano al pa- consapevoli di una militanza senza appello, i profanatori stanza una congiura per zio con la colpevole latitanza, ziente lavoro dei campi con a servizio della collettività del tempio. E, soprattutto, disarcionare il sindaco, col- che spesso è anche compli- l’occhio attento che la calura per sradicare privilegi, ingiu- Signore, (è la supplica di un pevole, forse, di essere poco cità, di amministratori inade- eccessiva non intisichisse gli stizie e clientelismi e famili- laico) volgi lo sguardo parti- disponibile a varare un piano guati. "LIBERA NOS, uliveti, che la peronospora smi amorali!” Che amara colarmente benevolo verso il regolatore che ridisegni il DOMINE!!!" non bruciasse i vigneti, che delusione, oggi, a registrare nostro territorio, che pure fu nuovo sviluppo urbanistico una improvvisa grandinata una pratica politica nell’as- punto di riferimento per un in linea con i proprietari di

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La diagnosi della tinea bella fatica ma le soddisfazioni Disco nuovo, perdere quei P barbae viene formulata sulla base sono tante chili di troppo che ho messo, della valutazione dermatologica e Se dovessi paragonare la mia comprare una chitarra nuova, dell'esame colturale. vita attuale a un album di si- fare innamorare la ragazza che E La tigna della barba viene gene- curo la affiancherei a Washing mi ha rifiutato. ralmente trasmessa attraverso il Machine dei Sonic Youth. contatto cutaneo diretto. Fattori che rendono suscettibili all'infe- Sei ospite di Forianime, cosa R zione comprendono la frequenta- vedremo di te in questa rasse- zione di luoghi affollati e la scarsa gna? E poi voglio sapere igiene personale. Inoltre, la tinea anche di come sei in tour dal S barbae può risultare dall'auto- vivo, fin quando non avrò il inoculazione di dermatofiti re- piacere di vederti! sponsabili di una concomitante A Forianime suonerò prima 3 Tel 0828. 1992339 O onicomicosi o di una tinea pedis. pezzi chitarra e voce durante la Fax 0828. 1991331 Il trattamento della tinea barbae presentazione di "Breve guida e-mail: redazione@unicosettimanale. it dipende dalla gravità delle mani- al suicidio" di Giuseppe Galato url: www. unicosettimanale. it festazioni cliniche, ma di solito N prevede l'uso di farmaci antimi- (tra l'altro caro amico), libro Direttore Responsabile cotici da applicare sulla cute, del quale ho curato la "colonna Bartolo Scandizzo come shampoo, lozione o crema, sonora" con il mio brano "Secco". In redazione o da assumere per via orale, in Lucio Capo, Gina Chiacchiaro e Chiara Sabia A base alle indicazioni dello specia- Mentre alle 21 sarò sul palco lista dermatologo. General- con il mio show da One Mad Grafica ed Impaginazione mente, il trattamento si basa Band dove suonerò (come ti ho Veronica Gatta G sull'uso di griseofulvina da assu- accennato prima) chitarra, mere per via orale 1 volta al Testata realizzata da cassa della batteria, sonagli, ar- Pietro Lista giorno, per 2-3 settimane dopo monica e pedali. In scaletta i la scomparsa dei sintomi clinici. G Alcuni protocolli terapeutici pre- llora Antonio, cosa è vissuto momenti bellissimi e miei "classici" e qualche pezzo Iscritto nel Registro della Stampa periodica vedono, invece, l'uso di terbina- cambiato dall’ultima indimenticabili. Alla Sapienza nuovo. Lo stesso sarà per i miei del Tribunale di fina e itraconazolo per via A volta che ti ho intervi- a Roma non sono riuscito a in- prossimi concerti, tranne per Vallo della Lucania al n. 119 I sistemica. Se le lesioni associate stato? Se la tua vita fosse un serirmi (nonostante abbia suo- quello del 30 di aprile a Valle Responsabile Trattamento Dati alla tinea barbae sono molto in- album, quale useresti per il- nato alla Notte Bianca a la dell'Angelo dove se tutto va Bartolo Scandizzo fiammate, si deve aggiungere un lustrarmi i cambiamenti di Sapienza nel 2016), non sono bene suonerò in trio elettrico. N° iscrizione ROC: 13170 breve ciclo di prednisone, per ri- quest’anno e perché? riuscito a socializzare con nes- Aldo Palazzeschi si definiva Abbonamento annuale € 12, 00 O durre i sintomi e la probabilità di Ho lasciato l'università, l'idea suno. Le sole e uniche amicizie abdicando al concetto stesso cicatrizzazione. di rimettermi sui libri giorno e coltivate in città sono nate dalla di identità, dicendo “Chi Per abbonarsi: [email protected] notte, ansia pre esame, rifare strada e dalla musica, suonando sono? Il saltimbanco del- Codice IBAN: una tesi e rimettersi dietro a un e andando ai concerti. Ma ci l’anima mia”. Tu, se avessi a IT55 Y083 4276 1400 0401 0040 585 professore un'altra volta, ecc. sono anche cose belle! Ho disposizione un solo tuo intestato a Calore s. r. l. Questa cosa mi avviliva e mi fa- pronte le pre-produzioni del pezzo da farci ascoltare per presso BCC Aquara ceva vivere male. Anche perché prossimo disco che sará qual- definirti, quale sceglieresti? Non vale dire “tutti”. ho un ricordo bellissimo della cosa di veramente magico. Il N° 16 di Unico è stato mia prima laurea in quel di Fi- Sono rimasto per l'ennesima Forse Uno Sfogo quasi sicura- chiuso in redazione il giorno 26/04/2018 sciano. Lì ho coltivato amicizie volta senza band e sto suo- mente. ed è stato inviato agli solide che ancora durano e ho nando da solo più strumenti Chiudiamo con la domanda abbonati il giorno 27/04/2018 11 Il Calore Lucano o Salernitano, identità di un popolo Venerdì “Il fiume scava la roccia, la disegna e la plasma come se fosse un pittore naturale, di 27 aprile 2018 quelli impressionisti e capaci di fondere e confondere le più disparate sfumature naturali” I

MONICA ACITO

ra i vari fiumi che percor- caree delle Gole possono arrivare e la quinta gola è possibile osser- rono la Campania, come anche ad un'altezza di dieci vare il Ponte di Pretatetta e la F Ttante venature di un grande metri, si presentano general- Grotta di Bennardo, (che prende- corpo, il Calore Lucano o Saler- mente umide, il sole non penetra rebbe il nome da un brigante che nitano è forse quello che più nelle fessure, e ospitano una vi avrebbe dimorato), nonché il I porta con sé, assieme all'acqua e fauna invidiabile: troviamo il mar- ponte medievale a schiena alle sue creature, l'identità pe- tin pescatore, la già nominata d'asino di Magliano Vetere. Il renne di un popolo ubicato nel- lontra, la trota fario, il merlo ac- corso del fiume Calore salerni- U l'entroterra. Vi è già un fiume quaiolo e la salamandra con gli tano, in questa zona, è spesso im- Calore in Campania, ed è il Ca- occhiali. Per quanto riguarda, in- prigionato da rupi e pareti lore Irpino, affluente del Vol- vece, la flora, abbiamo pungi- rocciose, in particolare la quinta M turno, mentre il Calore topo, valeriana, felci, aconito e gola è posta sotto una rupe a alcuni chilometri a monte del tata rupe a picco sotto la sommità Salernitano è un importante af- bacche di mirto. La quarta gola in picco, sulla cui sommità sorge il paese di Piaggine, la seconda tra di Felitto. Il Calore Salernitano è fluente di sinistra del fiume Sele, particolare, può essere visitata di Felitto. Le gole sono il comune di Valle dell'Angelo e considerato uno dei fiumi più pu- e vi si congiunge in prossimità accedendovi mediante la località disposte in questo modo, se- la località Lazzine, la terza nel liti e puri d'Europa e fa parte dei I delle rovine di Paestum. Il Calore Remolino nel comune di Felitto; guendo il percorso dell'acqua paese di Laurino, la quarta tra siti d'importanza comunitaria per Salernitano nasce sulle pendici da lì è possibile imboccare dei corrente verso il mare: la prima Magliano e la località Remolino di la regione biogeografica mediter- del monte Cervati, da alcune sentieri di trekking: tra la quarta gola è quella che si prolunga per Felitto e la quinta sotto la già ci- ranea. grosse polle d'acqua ai piedi di una parete rocciosa, in un'area non lontana dall'area forestale di D Pruno (nell'area sorgono tre di- stanti nuclei abitati che sono fra- zioni dei comuni di Valle E dell'Angelo, Laurino e Piaggine. Il corso del fiume Calore si di- Le arterie di Capaccio-Paestum spiega tutto nella provincia di Sa- L lerno, per 63 chilometri nel Cilento, percorrendo borghi, Capodifiume e Solofrone i fiumi che scorrono con la storia oasi e lembi incastonati nell'en- troterra, facendosi varco in un territorio impervio e di difficile accesso. Il Calore Lucano è im- portantissimo dal punto di vista P non solo idrografico ma anche na- ARTURO SICA turalistico e paesaggistico: il Sele e i suoi affluenti ospitano esem- A ra le innumerevoli caratteristiche che alle pendici del Vesole e, dopo un tortuoso plari della rarissima Lontra Euro- danno un fascino unico nel suo ge- fluire, si lascia cadere generando uno spetta- pea, facente parte di una nere, Capaccio-Paestum possiede una colo che attira da sempre numerosi appassio- sottofamiglia di carnivori della fa- T R ramificazione fluviale che determina la stra- nati escursionisti che risalgono il fiume da miglia dei Mustelidi: la lontra ha ordinaria fertilità del terreno. Il Fiume Ca- Giungano fino alla “Cascata del Solofrone” una densa pelliccia molto partico- podifiume, secondo alcune ipotesi, posta al confine tra il territorio di Giungano lare, che la protegge dal corso determina la stessa etimologia del nome “Ca- e quello di Trentinara che la domina dall’alto. C dell'acqua e ha delle bolle d'aria paccio” che trae proprio la sua principale Oggi il suo ruolo del fiume assume un ruolo che la isolano dal freddo, e si origine dalla sorgente d’acqua ovvero da nelle relazioni tra le e Capaccio nutre di rane, crostacei e pesci. “Calpatium” o “caput aquae”. Questo corso Paestum in quanto l’amministrazione della O Una delle particolarità più inte- d’acqua ha caratterizzato la grossa parte di Città dei Templi, guidata da Franco Pa- ressanti ed affascinanti del Calore Storia del territorio essendo uno dei princi- lumbo, ha deciso di delocalizzazione salernitano, è quella di insinuarsi pali motivi per cui, civiltà antiche come dell’“Arena del mare” (evento estivo concer- tra le pieghe dei territori, facendo quella greca prima e romana poi, hanno pre- nente spettacoli e concerti) in località Linora del suo alveo quasi un bisturi ca- diletto il loro insediamento su questa terra. che è situata proprio al confine tra i due co- pace di tagliare il paesaggio e di- La ricca composizione di carbonato di calcio calità Licinella di Paestum). In passato, Ca- muni segnato del “vetusto” fiume. Questa segnare tante nuove forme: il favorisce la nascita di giacimenti di travertino podifiume, era usato come canale di bonifica potrebbe essere l’occasione per valorizzare Calore lucano scava la roccia, la che veniva estratto per la costruzione di edi- principale salvo poi essere ramificato in altri la sua foce e, soprattutto, per dare seguito ai disegna e la plasma come se fosse fici tipici dell’epoca romana, greca ma anche canali circostanti. Con i suoi 9km di esten- tanti proclami della volontà e necessità di av- un pittore naturale, di quelli im- medioevale. sione, rappresenta senza dubbio un fattore viare una forte integrazione tra quanto av- pressionisti e capaci di fondere e Il fiume “Capodifiume” nasce alle pendici cruciale per l’attività socioeconomico del- viene nei territori divisi proprio dal confondere le più disparate sfu- del Monte Soprano la cui caratteristica è la l’intera zona. Solofrone. mature naturali. Una delle opere permanente portata sorgiva. Il corso del Più a Sud, a fungere da confine con il co- Infatti, per quanto piccola la distanza tra le d'arte più ammalianti di questo fiume percorre l’intera pianura del territorio mune di Agropoli, c’è il fiume Solofrone. Più due sponde del fiume, finora sono state demiurgo naturale, è senz'altro fino al complesso archeologico di Paestum, volte martoriato da sversamenti di liquami troppo poche le occasioni in cui le ammini- costituita dalle Gole del Calore, aree con caratteristiche agricole e nel tratto zootecnici e velenosi, il Solofrone resta uno strazioni hanno saputo e voluto collaborare una serie di cinque profonde in- successivo in zona maggiormente urbana (lo- dei fiumi più affascinanti del Cilento. Sorge in pieno. cisioni scavate nelle roccia dalle sue acque correnti. Le pareti cal- 12 La storia del fiume Testene Venerdì Il corso d’acqua nasce nel comune di dal monte Perrona Pizzuto, a 27 aprile 2018 quota 1036 m s.l.m., col nome di fiumara di Vatolla. Attraversa poi il comune di I Laureana Cilento sfociando nel golfo di Salerno nel comune di Agropoli

ENRICO SERRAPEDE

ome ogni città che si rante il suo percorso, lungo 4 F rispetti anche Agropoli Km circa, riceve a sinistra la C ha il suo fiume princi- fiumara San Nicola. Ma il Te- pale che scorre nel bel mezzo stene per gli agropolesi non è I della città e la divide in due. stato solamente una risorsa Da una parte infatti troviamo da sfruttare, per decenni in- il centro cittadino fino al fatti lo si è visto come un pe- U porto turistico e alla zona an- ricolo costante a causa del tica della città, mentre dal- suo regime torrentizio e per l’altra sponda del fiume c’è le tante esondazioni susse- quella che una volta era na- guitesi negli anni. Per secoli M tura incontaminata dove addi- la città di Agropoli ha vissuto rittura si accamparono gli un isolamento via terra pro- americani durante la seconda prio a causa del fiume e solo I guerra mondiale (da allora nel 1890 con l’arrivo della quella zona prese il nome di ferrovia ad Agropoli fu co- “Campamento”). Nulla in struito il primo ponte sul pratica, se non qualche sen- corso d’acqua. Anticamente il tiero sterrato nato col tempo. fiume era chiamato Foce e Ma Agropoli nonostante tutto solo agli inizi del 1900 tro- D è una città antica il suo terri- viamo per la prima volta torio è stato frequentato a l'idronimo Testene. In ori- partire dal Neolitico da popo- gine, pur essendo a regime E lazioni dedite alla caccia e torrentizio, il flusso delle alla pesca. Alla foce del fiume acque del Foce erano più in- Testene in passato c'era una tense rendendolo, in parte, L baia, utilizzata dai Greci per navigabile. E' probabile che i ché, debellata la Malaria, ini- Agropoli non ha ancora tro- nando il raccolto. Scarichi scambi commerciali, sia Greci, come visto in prece- ziò l'inquinamento dovuto vato una destinazione funzio- abusivi rifiuti di ogni sorta, prima che dopo la fondazione denza, lo utilizzassero per i alle fognature di Agropoli che nale per il Testene. ed idrocarburi che affiorano e della vicina Poseidonia (Pae- loro scambi commerciali con furono canalizzate, scellera- L’attenzione due anni fa fu al- ristagnano nelle pozze adia- stum). Proprio quell’insedia- le popolazioni locali della val- tamente, nelle sue acque. Nel zata anche dal Movimento 5 centi agli argini arrecando un mento possiamo considerarlo lata. Tutte abitudini però che 1961 fu invece ancora uno Stelle di Agropoli: “Il nostro vero e proprio pericolo per il primo porto della città, cer- furono abbandonate proprio a straripamento a porre l’atten- fiume Testene, ahinoi non l'ambiente, per i cittadini e P tamente più commerciale che causa dei pericoli costanti zione sul corso d’acqua prin- gode di buona salute. Scari- per chi nei pressi della foce si turistico a differenza di che il fiume provocava. Nei cipale di Agropoli. “Danni chi fognari, l’alta temperatura bagna”. L’ultimo intervento quello che è poi nato dall’al- secoli successivi furono an- per centinaia di milioni” dell’acqua, la bassa ossigena- dell’amministrazione, infine, A tro lato del promontorio di cora le inondazioni. Nello scrisse Il Mattino; nel 1996 zione purtroppo lo rendono risale all’ultimo periodo della Agropoli vecchia. Ma chiara- scorso secolo i problemi mu- stessa storia con una nuova oggi uno degli scorci meno seconda amministrazione di mente il corso d’acqua non ri- tarono, ma non mutò la loro esondazione dai contorni tra- gradevoli della nostra città. Franco Alfieri con metà parte R guarda solo Agropoli, nasce importanza. Solo nel 1955 gici. Oggi, a distanza di più Possiamo ritenerci abba- del fiume pavimentata. Una infatti nel comune di Castel- infatti vene debellata la Mala- di venti anni, non è cambiato stanza indignati per le cose soluzione che di certo ha ri- labate dal monte Perrona Piz- ria mentre dopo la seconda molto, infatti nel primo de- riscontrate durante il nostro dato dignità, almeno in parte, C zuto, a quota 1036 m s.l.m., Guerra Mondiale la situa- cennio del 2000 un’altra allu- sopralluogo. Siamo riusciti a a un corso che negli ultimi col nome di fiumara di Va- zione del fiume Testene si ag- vione ha provocato danni supervisionare gran parte del anni aveva vissuto il suo mi- tolla. Attraversa poi il co- gravò sia sotto l'aspetto ingenti a buona parte della fiume verificando e documen- nimo storico in termini di de- O mune di Laureana Cilento idrogeologico, per la costru- città, quella che di solito sof- tando l' inquinamento delle grado. sfociando nel golfo di Salerno zione di nuove case, e sia fre maggiormente la furia del acque che poi finiscono nei nel comune di Agropoli. Du- sotto quello sanitario. Giac- fiume. Ma oltre a questo terreni circostanti contami- 13 Il fiume Tanagro tra storia, leggende e sport estremi Venerdì 27 aprile Nasce a Casalbuono e sfocia nel fiume Sele, diventando il suo 2018 principale affluente di sinistra I

MASSIMILIANO DE PAOLA F

lcuni fiumi raccontano la storia dei paesi che I A attraversano. È il caso del fiume Tanagro che scorre per gran parte della sua lun- U ghezza nel Vallo di Diano, da Casalbuono a Polla. Il fiume nasce dal Monte Serino e percorre circa 92 chilometri M prima di sfociare nelle acque del fiume Sele. Nasce sotto forma di sem- I plice torrente a monte del comune di Casalbuono, in località Cozzo del Demanio nel comune di Moliterno in , ma un apporto importante viene dato dalle D sorgenti del Calore nel co- mune di Montesano sulla Marcellana. S’ingrossa rapi- E damente grazie all’apporto di numerose sorgenti, ru- Rafting sul fiume Tanagro tra Pertosa ed Auletta scelli e torrenti, fino a di- fiume in piena? Io si! E più quelle di Pertosa-Auletta e L ventare un fiume vero e di una volta, pure! Secondo quelle di Castelcivita. E può il mio modestissimo parere, essere pure l’occasione per a un passo si trova dal fiume datevi sempre che siamo al- proprio nei pressi di Padula. Tanagro. Magari per fare l’interno di territori patri- Dal territorio di Atena Lu- almeno una volta nella vita fare un’escursione nel Parco bisognerebbe vivere Nazionale del Cilento, Vallo trekking, a piedi, in bici, o monio dell’umanità. cana il fiume fu canalizzato, perché no, a cavallo. Ricor- rettificato e cementificato un’esperienza di questo di Diano e Alburni, che pure negli anni ottanta. I primi tipo. E’ una di quelle cose interventi di bonifica si che vi toglie il fiato, che vi P fanno risalire ai romani, mette adrenalina addosso. Il mentre quelli più consistenti rafting, fino a pochi anni fa e, in larga parte, risolutivi considerato “sport A risalgono al tempo dei Bor- estremo”, è diventato negli bone. Percorre in tutta la sua ultimi anni un’attività alla lunghezza l’altopiano del portata di tutti. È coinvol- R Vallo di Diano (450 m gente e permette di entrare s.l.m.), uscendone poi attra- nel fiume per la prima volta e verso la gola di Campo- provare subito il brivido C strino, dopo aver lambito delle rapide più impegnative Polla. in totale sicurezza, in una Fuori dal Vallo di Diano pro- eccitante impresa di squa- segue attraverso un percorso dra. Il fiume Tanagro è O naturale di estrema bellezza l’ideale per tutto questo. Le i territori di Auletta, Cag- discese sono sempre accom- giano e Pertosa, dove racco- pagnate da guide esperte. glie anche le acque Per apprezzare bisogna es- provenienti dalle Grotte di sere grandi amanti della na- Pertosa-Auletta. Qui è possi- tura, del rafting, e ancora di bile scoprire circa 5 km di più, del fiume. La natura sa fiume, facendo rafting gui- mostrarsi molto generosa dati da professionisti. Conti- quando vuole. E poi le atti- nuando il suo corso vità fluviali nella Valle del parallelamente ai monti Al- Tanagro, tra i paesi di Per- burni s’ingrossa ancora gra- tosa e Auletta, o da qualsiasi zie a numerosi altri tributari altra parte, io so che fanno (fiume Platano-Bianco) fino bene, anzi benissimo, al fi- a riversarsi nel Sele nei sico e ancor di più alla pressi di Contursi Terme. mente. Importante evidenziare al- Le Grotte sono a un passo: cuni aspetti naturalistici di rilievo quale la presenza del- l’Alborella lucana (Alburnus albidus) e la Trota fario (Salmo trutta fario), oltre ad alcune delle ultime colonie di lontre. I principali affluenti del Ta- nagro sono i seguenti fiumi: Rio Freddo, Sant’Antuono, Canale Zia Francesca, Impe- ratore e Marza. Cosa si può fare di vera- AGENZIA DI PAESTUM mente bello ed eccitante sul VIALE DELLA REPPUBLICA, 18 fiume Tanagro? 84047 - CAPACCIO (SA) Avete mai provato ad indos- sare casco, muta e giubbotto Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886 e ad iniziare a domare un e-mail:[email protected] 14 Il Calore Salernitano dalla sorgente del Cervati a Felitto Venerdì La Festola conserva il fascino antico di sorgente, ma è come un gabbiano che vola con le 27 aprile 2018 ali mozzate. Chi riesce a farsi largo fino alle gole del Festolaro, può cogliere sensazioni fuori dal comune I

GINA CHIACCHIARO

na leggera pioggia mattutina con asini e armenti ini- F (catturata) indotta a zia va dal Ponte, con slancio capar- “Uscorrere avvolta su se bio per la gradinata di San stessa ridotta a bruma fatta per ot- Simeone che come un "Polifemo I tenere scintilla”. cristiano" contava e ricontava gli armenti, i pastori e i ligi "vualani" Questa frase, che a mio avviso è che si lasciavano dietro il paese U bellissima poesia, l'ho trovata pregustando già il ritorno della scritta sulle pareti del Museo sera che il fiume annunciava con il d'arte contemporanea di Rivoli. suo fragoroso getto nel vuoto. Quando l'ho letta mi ha subito In esso la forza incalzante di una M fatto pensare al mio fiume, il Ca- natura imprigionata ma non do- lore. Dentro c'è la delicatezza mata dalla sete di terre lontane che della natura; è la potenza dell'idea poco sanno dei rivoli che intonano I che, per quanto improvvisa, non note, mai le stesse, prima esili e irrompe per caso. Come la scin- poi in continenti di gloria in un tilla, ha dietro di sé un universo da estremo bisogno di essere prota- cui prende la sua forza. gonista in un salto nel vuoto con È anonimo il luogo dove sorge il cui si consegna al mondo antro- Calore. La sua sorgente ha un pizzato dell'uomo. Ma anche il D nome che è tutto un programma: "Chiainaro" non si cura più del- "Festola". Solo un rivolo resta a l'acqua che esce dalla voragine testimoniare che lì, in quel luogo, prodotta da infiniti salti. Gli occhi E nasce il fiume che ha fatto al storia sono sempre rivolti a monte, lì della valle che attraversa e che dove nasce la corsa, dove infiniti An gelo non c'è depuratore e, pochi metri dalla sorgenti che dis- un giorno potranno ancora essere oggi, solo in primavera può atteg- ruscelli si cercano nei valloni in pertanto, i reflui vengono scari seta i Laurinesi e l 'arsura del ripresi grazie all'oculatezza del- L giarsi a "padre" sfarzoso e po- una corsa verso il primogenito cati direttamente nel letto del letto del Calore defraudato dalle l'uomo moderno ben disposto a tente con il suo andare fragoroso fiume a convogliare le acque cat- fiume che solo dopo l'incrocio captazioni "chiainare", diventa concedere al fiume l'in dulto per che l'amante del trekking riesce a turate del monte padrone che con l'acqua proveniente dalla sor- scura per la profondità difficil- peccati che non ha mai commesso. sentire quando si avvicina al pon- svetta più in alto del cielo. gente del Festolaro, si "ricom- mente scandagliate dai raggi del Laurino ha difeso l'ampia ansa ticello che facilita l'attraversa- Il Cervati, incantato dalle stelle, pone" alla sua naturale funzione sole. che gli guarda le spalle, con ponti mento della strada bianca che può solo ascoltare il frenetico di corso d'acqua prima di affron- Un tempo si pensava che quell'ac- a monte e valle nella parte meno porta alle faggete del Cervati. scendere della linfa vitale caden- tare il dislivello "oscuro" della qua provenisse dall'inghiottitoio ripida ed esposta al sole del tra- P Pochi fortunati hanno potuto am- zato da intoppi e affluenze in su- strettoia in cui lo costringono il di Vesalo, ma la supposizione fu monto. Dall'alto ha gestito con mirare le gole di rocce, un tempo perficie. Allo stesso tempo può monte Ausinito e il monte Ca- sfatata da un esperimento messo sensatezza le terre e i monti senza disegnate dalla violenza vorticosa assaporare la sensazione di vita vallo.'Le due montagne, a mo' di in atto oltre un ventennio fa: il co- mai farsi trascinare dalla voglia di A dell'acqua, oggi inghiottita da che gli risale dalle sue viscere, il due "briganti", chiudono i varchi lorante immesso a Vesalo, uscì profanare il corso d'acqua fatto arida bocca in perenne ricerca di rinvigorire delle sorgenti alla ri- d'ac cesso all'alta valle come sen- nella grotta di S. Giovanni posta a salvo l'aspetto ittico. La trota di un refrigerio impossibile da ri- cerca di sbocchi di luce. tinelle sempre allerta per con te- cento metri più a valle. Laurino (Fario) ha fatto storia fino R creare. Piaggine, però, forse perché pro- nere eventuali assalti provenienti La boccata di sole assaporata nel a divenire un vero e proprio Tagli profondi ripieni di arbusti, tagonista del "fiumicidio" consu- dalla bassa valle. Prima, però, ha pianoro di S. Elena è solo una evento che recentemente è stato nutriti dall'umida bruna, aiuta a mato in nome del progresso, non concesso, anche qui, ai giovani breve pausa che riposa le gambe e ripreso e messo in scena nella C nascondere nella vegetazione gli si cura del fiume dopo il ponte ca- Vallodellangiolesi la gioia pro- la mente. Distrae e rende leggero piazza del seggio e in processione argini con strapiombi inaccessibili nale. Lo lascia andare per la sua dotta dalle carezze dell'acqua il passo dell'escursionista che si per i saliscendi della città medioe- ma che lasciano intravedere tutta strada, difficile. sulla pelle grazie allo sfarzoso posa sul prato raso e morbido vale. la forza del la natura che li ha sta- E il Calore va... Insegue il suo de- sbarramento denominato "Te- prima di salire, per continuare a Riprendere il viaggio seguendo il O gliati. stino tentando l'impresa della re- nodde". Lì generazioni di ragazzi discendere, lungo la rupe che sor- dolce saliscendi del sentiero che Agili anse (Maiorina, tondo, la- surrezione grazie a facoltosi hanno assaporato il piacere del- regge il castello tradotto in pa- controlla il fiume dall'alto con ghetto ...) accarezzate da brevi compagni di viaggio con cui unirsi l'immersione e dei tuffi dalle levi- lazzo ducale dai signori di "inchini" profondi fino a toccare rive e naturali "lettini" su cui ge- lungo la strada... gate piattaforme naturali che si Laurino. le fresche acque dove spadroneg- nerazioni di ragazzi specchiano nell'acqua cristallina. giano le trote finalmente tran- hanno assaporato il bacio dell'ac- Oltre il ponte canale il Calore Eppure un tempo i 1muli no Il sentiero assume i connotati di quille a "combattere" con la forza qua sul corpo nudo scrutato dagli scompare dalla vergogna per ria- D'Orsi-Mazzei ha macinato ton- un aspro e irto percorso da affron- di gravità che le vorrebbe trasci- altri a ricerca di sé per vincere il nimarsi grazie alle sorgenti del Fe- nellate di grano strappato con il tare con impegno serioso per evi- nare a valle. pudore non ancora al crepuscolo. stolaro e di Sant'Elena a Laurino. sudore della fronte dalla laboriosa tare disastrose conseguenze agli Un tuffo, due bracciate, tre pietre anche se spigolosa gente di Valle amatori del trekking. Pietre e rovi La "Palata", un altro luogo di ri- pescate come coralli appenninici. Il Calore si addentra in una "terra Dell'Angelo. Salire fino al "vuc- non lasciano scampo a chi vi si ad- trovo per ragazzi meno arditi degli A fare i maestri gli esempi dei di nessuno" che pochi hanno colo di Pescorubino" fa il paio con dentra senza adeguate protezioni spericolati tuffatori della spianata grandi e l'istinto goliardico. avuto l'opportunità di esplorare. le sensazioni che si provano ed esperienze. Uno dei motivi, di S. Elena, anticipa l 'apertura del Più a valle, le pietre piatte striz- La vegetazione si fa fitta, gli argini quando s'imbocca il fantastico e che è comune ai tanti sentieri che letto del fiume alle dolci colline zate da innumerevoli e amorevoli si alzano e abbassa no senza pos- più frequentato sentiero del "Si- accompagnano gli argini del Ca- de poste ai piedi dalla sfarzosa si- mani, su cui giovani spose, suo- sibilità di potervi accedere se non lenzio" che parte dall'ampio pia- lore, è la scarsa manutenzione che gnora e regina della valle, Lau- cere e nuore, sorelle e prozie a rischio della propria incolumità. noro dove il ponte medioevale in da un lato rende difficoltoso il per- rino. Un altro ponte medioevale hanno battuto e ribattuto panni e Ma chi riesce a farsi largo fino alle pietra a "sella d'asino" scavalca il corso, dall'altro, invece, lo pre- raccorda le sponde del fiume che vestiti. Ma la festa più bella era il gole del Festolaro, può cogliere Calore e porta dritto in bocca alla serva da una fruizione disordinata prende fiato prima di gettarsi nel lavaggio della lana per il primo, in- sensazioni fuori dal comune. Il cappella rupestre dedicata a S. e poco rispettosa . fogliame che precede l 'ampia finito, letto d'amore. Calore, in questi posti quasi inac- Elena. E non poteva essere diver- In cima al rialzo, che consente di curva dopo la quale appare "Ponte L'appuntamento era lì, sotto il pa- cessibili, si fa giustizia da solo nei samente visto che l'acciottolato evitare la macchia, accessibile solo rotto" il bivio dove la strada si di- lazzo dei Tommasini con il giar- confronti di un territorio che lo ha tratturo era frequentato da uomini a volpi e cinghiali, si può assapo- varica ed offre al viandante l'alter- dino pensile che dominava saccheggiato della sua linfa fino e donne che, al seguito dei loro ar- rare la dualità del luogo: col naso nativa del Cilento interno verso i l'ultima ansa prima della "Palata" dalle sorgenti . Purtroppo bisogna menti, scalavano il monte Cavallo all'insù si può intravedere la castagneti di Stio fino a Pellare e che rimescolava e gettava a valle le registrare anche l'ennesimo sfre- per raggiunge re Pruno di Laurino mura glia del giardino del palazzo Vallo della Lucania e il bosco dello ansie puberali dei giovani "arditi" gio alla natura in località "Pe- passando per la radura di Vesalo ducale, in basso si può udire il Scaravello che costeggia l'ampia e gli slanci focosi delle promesse sconi". Lo slargo da dove partono dove, tutt'ora, s'immergono le fiume che ruggisce per divinco- petraia dove il Calore si dilata fino amanti. Il ponte segnava lo spar- le strade che portano verso il Cer- voglie insaziate di natura di molti larsi dall'intreccio di macigni e a perdersi in mille venature per ri- tiacque tra la proiezione pastorizia vati e la grotta dell'Angelo, degno turisti di ritorno. E proprio lì, a composizioni scolpite da tempo comporsi sotto Magliano dove lo del paese e quella contadina per il di ben altro uso, è stato utilizzato due passi dal maestoso con vento immemore. splendido ponte in pietra fa da fabbisogno familiare. Verso il come discarica e oggi è un sito di di S. Antonio è situato lo stra- In alto la storia fa valere i secoli di contraltare a quello dell'acque- Cervati a caccia di pascoli per i trasferenza dove sono parcheg- piombo d'acqua detto "vurvo padronanza di un paese che ha do- dotto che ne sfregia l'incanto. greggi, verso la valle a dissodare giati gli scarrabili per la raccolta Scuro" dove si tuffavano le ardite minato la Valle, in basso i millenni colline per produrre olio vino e temporanea dei rifiuti . Ma il vero voglie di esibizionismo dei giovani reclama no diritti naturali che frutta di pregio. La processione affronto è il fatto che a Valle Dell' di Laurino. L'acqua gelida, a vanno oltre gli uomini e, si spera, SEGUE A APAGINA 15 15 Il Calore Salernitano dalla sorgente del Cervati a Felitto Sotto Magliano le fredde acque prendono la rincorsa per catapultarsi verso il ripido letto Venerdì 27 aprile che lo porterà al Remolino, l'oasi del WWF dove il Calore si raccoglie fermato dalla forza 2018 dell'uomo che volle imprigionare le sue acque per produrre scintille di luce I SEGUE DA PAGINA 14

GINA CHIACCHIARO

Le Gole del Calore sole che, allo zenit, perforano il verde fogliame. F Il crocevia che smista i cammina- E non è facile nemmeno per gli tori della natura tra la risalita di uomini risalire la boscaglia della Magliano e le Gole del Calore riva destra a scendere verso il Re- I (propriamente dette) che hanno molino. In alcuni passaggi bisogna fatto la fortuna di Felitto, ha al aggrapparsi a rocce sporgenti e centro e nella sua testimonianza usare rami come liane. Ma essere U arcaica la struttura del ponte me- lì, nel groviglio di forti scenari che dioevale che ha fatto il giro del mutano con lo scendere e l 'ascen- mondo. dere i contrafforti sugli argini, è Chi ha avuto di passarlo a piedi e a indimenticabile goduria dei sensi: M cavallo ha riportato sensazioni vedere, udire, annusare, toccare e, che, anche a distanza di anni, in molti casi, assaporare. Gli or- fanno risalire vampate di emozioni gani dei sensi, qui, si ritrovano in I al volto e al cervello. Lanciarsi uno stato di ebbrezza che non fa nella gelida acqua del l 'ampia perdere conoscenza, anzi, fa ritro- conca che la raccoglie proprio vare coscienza di sé. Resta, però, l sotto il suo arco di pietre disposte 'amaro in bocca per quello che si a sella d'asino, è un refrigerio che ha a pochi passi dal quotidiano e spezza il fiato ma ti fa sognare ben poche volete, oltre che poche per- D altri corsi d'acqua posti a latitu- sone, riescono a vivere. dini più lontane dall'Equatore. Il dolce declinato sentiero che È lì che le fredde acque prendono porta alla diga che, un tempo, fre- E la rincorsa per catapultarsi verso il nava e incanalava l'energia del- ripido letto che lo porterà al Re- l'acqua, si fa agi le grazie molino, l'oasi del WWF dove il all'antropico andare dei molti tu- Calore si raccoglie fermato dalla risti (molti Olandesi) iniziati alla L forza dell'uomo che volle impri- Valle del Calore da "esploratori" gionare le sue acque per produrre indefessi importati dall'urbe. scintille di luce. Canoe, pattini, voci giocanti an- Quasi a caricarsi di energie posi- nuncia- tive l'acqua, qui, s'intrufola fino al no il vivere festoso l'aria che si rin- ventre della terra. Ne scandaglia fresca nell'acqua. Fornelli di pie- P l'anima nobile e i segreti impene- tra, fumanti fornaci, aitanti trabili dall'uomo. Solo millenni di forchette sono in festa tra ciottoli infinita pazienza ha prodotto aper- ed erba. A ture e solchi sublimi dentro ciclo- Il vecchio canale, incrostato di piche rocce che, oggi, sculture edere e foglie. Ferito da frane e prodigiose , incanta no le carovane balordi. Ora uso a passi decisi e R di turisti che hanno la perseve- tremoli incedere. È stretto. All'in- ranza di inoltrarsi per i due sen- crocio di flussi ci si stringe all'ab- tieri che costeggiano gli argini. braccio. Un saluto un consiglio e C Sentieri agili e aperti anche ai "pa- su e giù per andare, vedere e gani" della natura che vi si aggi- anche cadere. Fino a toccare l rano estasiati come quando un 'umido suolo che ormai non fa più turista entra nelle cattedrali e, al- paura. Si passa, attraversa, si ba- O zando gli occhi, scoprono l 'infi- gnano i piedi. Si sogna di un nito costruito dall'uomo alla tempo che il mulino batteva. Lassù ricerca dell'entità suprema. Sarà c'è Felitto. Arroccato a sentire ma stato per questo che Bennardo l con l 'occhio rivolto giù a valle, 'eremita traslocò i n una grotta come Laurino. "arrangiata" a rifugio e lì tra- Il sentiero si contorce fino al scorse la sua esistenza ad ascoltare paese. La piazza lo accoglie e, pel- il canto della natura che si deli- legrino il foreste, si accomoda al ziava dell'accompagna mento del sole a incontrare e toc care l 'indi- fiume che scorreva, e scorre, sotto geno cuore che ancora ribatte i i suoi piedi. Oggi, quel luogo è ri- vecchi cantori. dotto a solitario interstizio nel Giù a valle, il ponte ricorda che verde. Non sono molti quelli che vi molti transumanti pensieri hanno si avventurano, a causa del sen- posto, all'addiaccio, il loro tiero che si contorce su se stesso, "iazzo" e il gregge. per arrivare ad ascoltare il sogno Alla fine delle gole, anche il canale verde di Bennardo: chiunque capi- di getta furtivo nel- 1'antica cen- sce che la risalita è il prezzo, in su- trale che soccombe alla strada ma dore, da pagare per goderne i anche ali 'in cedere del vortice "sapori". della modernità che fece rinun- Ma anche per giungere al ponte di ciare alla forza della natura per in- pietra che giganti pietrosi hanno gannare il futuro. voluto donare agli avi del fiume e Il Calore, a Felitto, come puledro ai novelli pellegrini di sensazioni solitario, si avvia al l'incrocio fe- forti. Chi ha l'ardire di calarsi condo con i prossimi compagni di aggrap pandosi giù, per la rudi- viaggio che in esso si uniranno. Si mentale scala a pioli retta da un lustra, si acconcia, ma non guarda palo asimmetrico incastrato lì dai al remoto, va avanti incessante primi "speleologi". Arriva a toc- fino al nuovo che avanza. care il fresco ardore del!'acqua Il presente dà ragione all'eterno che si cheta, ma che pochi istanti cadere di un elemento che ir- prima si era esaltata in un vorti- rompe, mai lo stesso, per ricor- coso ansimare cascante di spruzzi dare che dall'infinito cielo arriva e dispersi in bruma che rende giu- verso l'infinito mare troverà la stizia ai pochi, ma unici, raggi del pace. 16 Il fiume Sele, ventre fecondo delle nostre terre Venerdì Le sorgenti, la riserva naturale e la grande pianura 27 aprile 2018 che divenne la casa di Hera e piacque a Giasone I

CHIARA SABIA

l fiume Sele nasce a marittimo primeggia la folta F grandi zampilli alle pen- pineta, impiantata negli I dici del Monte Paflagone anni ‘50 dal Corpo Fore- (contrafforte del Monte stale con lo scopo di proteg- I Cervialto) nel comune di gere dalla salsedine le aree Caposele, le sue sorgenti coltivate. Il fiume Sele è principali alimentano l’Ac- anche dimora di numerose U quedotto Pugliese, un po’ specie animali legate agli più a valle incontra il suo ambienti umidi, oltre ad an- primo tributario, il Rio Za- fibi e rettili, come il tritone garone, s’immette trasci- crestato e l'ululone dal ven- M nante in una corsa verso tre giallo, il Sele ospita la sud, accarezzando la rocca lontra, la cui presenza è in- di Quaglietta e proseguendo dice di un'ottima qualità I per Contursi, ad ingrossarsi ambientale. Tra gli uccelli ancora di più con il fiume sono anche presenti l'ai- Tanagro, altro corso impor- rone cenerino, la gallinella tante del salernitano e suo d'acqua ed il germano reale, principale immissario. Da lo svasso maggiore e il tara- qui scorre copioso e pla- busino. Parte integrante D cido, cullandosi in sponde della riserva Foce Sele-Ta- sinuose e rallentando la sua nagro è l’Oasi WWF di Per- corsa, distendendosi poi sano, istituita nel 1980 per E adagio nella pianura, sua fi- tutelare l’omonimo lago ar- glia. Alle porte della città tificiale nato negli anni Fiume Sele dei Templi, nella frazione di trenta del ‘900, di seguito L Ponte Barizzo riceve l’altro allo sbarramento del Sele. suo tributario, il Calore Sa- L’Oasi di Persano rappre- lernitano. Alcuni meandri lo senta forse l’unico e solo conducono all’ultimo tratto, approdo utile al turismo flu- verso il suo estuario nel viale del nostro territorio. È Golfo di Salerno. Prima di aperta tutto l’anno e di- gettarsi nel mar Tirreno spone di un percorso natu- P guarda i resti dell’antico ralistico che si distende su santuario dedicato ad Hera, due sentieri. Lungo i sen- l’Heraion alla foce del Sele, tieri sono presenti otto ca- A scoperto negli anni ’30 da panni di osservazione, altri Umberto Zanotti Bianco e due lungo la sponda destra Paola Zancani Montuoro. del Sele e un altro lungo la R Pare che le origini siano mi- foce del fiume Tenza, pic- tologicamente collegabili a colo affluente del Sele. Giasone e alla “Spedizione Oltre ai boschi igrofili, è C degli Argonauti”. Il corso possibile ammirare il prato del Sele è interessato dalla allagato (narcisi, pratoline, presenza di una area natu- ranuncoli, gladioli selvatici, rale protetta la riserva orchidee selvatiche), la fo- O “Foce Sele-Tanagro. Isti- resta ripariale (felci, equi- tuita nel 1993 raccoglie i seti e giglio d'acqua), il territori lungo le sponde dei canneto e le aree palustri fiumi Sele e Tanagro. Nel (cannuccia, tifa, sparganio e perimetro della riserva le giunco). Nel tratto collinare sponde largheggiano di can- si estendono ampie zone di Oasi wwf di Persano, fiume Sele neti di giunchi e di boschi macchia mediterranea, igrofili di salice, ontano e bosco ceduo e prati natu- lula di animali come la puz- volpe, il cinghiale e ovvia- biano accolto, secondo lo pioppo. Lungo il litorale rali. Anche questa zona pul- zola, la donnola, il tasso, la mente la lontra. Ma l'oasi storico tardo romano Paolo costituisce soprattutto un Orosio, anche le ultime fa- riparo ed un punto di ri- tiche del gladiatore- schiavo storo per gli uccelli, infatti Spartaco, che capeggiò mi- si trova sulla rotta princi- gliaia di schiavi durante la pale degli uccelli migratori triste guerra servile. Del che si spostano periodica- fiume Sele sono manifesti i mente tra l'Africa ed il suoi frutti, la Piana di Pae- Nord-Europa. Al fiume stum (detta anche piana del Sele, anticamente detto Sele) è una delle pianure Seila e Silaris dai Greci e più fertili del Meridione Silarus dai Romani, veniva d’Italia. attribuita la particolare pro- Dalla collina di Capaccio prietà di tramutare il legno Paestum si vede la pianura in pietra, agli inizi del 700 opulenta e frenetica, larga un ecclesiastico capaccese ed intrecciata coi suoi cen- scrisse: “Il fiume Selo è tri abitati, laboriosa con le quello, che dagli antichi, si sue colture di mais, pomo- Greci che Latini fu chiamato dori e fragole. Piange, col Silaro, di cui ha esperienza suo tappeto di serre, geme che cangi in pietra ciocché coi suoi frutti obbligati alla in esso si gitta, avverandosi plastica eppure si manifesta quello che da Plinio, da sicura e saggia, non più ma- Silio Italico, e da Aristotele lata di palude, ma irriduci- sotto il nome di Ceto si rife- bile a sfamare i suoi figli risce; che ne dica in contra- per metà uomini e per metà rio il Cliverio.” bufale. Piana del Sele Le sue sorgenti pare ab- 17 Il Sammaro

Venerdì A spasso tra le bellezze della natura ai piedi del Monte Motola. Per il primo chilometro 27 aprile il fiume scorre interamente nel comune di Sacco ed è assolutamente privo di qual- 2018 siasi inquinamento I

GEPPINO D’AMICO

l Patriarca di Gerusalemme, comuni di Sacco, Roscigno, Cirillo (IV secolo dopo Cri- Bellosguardo ed Aquara; sulla F I sto), non aveva dubbi: sinistra, invece, troviamo i co- "L'acqua è il più bello dei muni di Laurino e Felitto. quattro elementi del mondo ma Dopo circa dieci chilometri, e I anche il più utile e funzionale dopo avere incamerato le acque alla vita degli uomini". A di- del Fasanella (tra Bellosguardo stanza di secoli il giudizio è e Aquara) giunto nel territorio U pienamente condiviso tanto che di Castel San Lorenzo, il Sam- l'acqua è stata recentemente maro si versa nel fiume Ca- di chiarata dalle Nazioni Unite lore. "la più importante risorsa del Nei vari comuni che attraversa M pianeta, bene comune e patri- il fiume è chiamato con nomi monio dell'umanità" che han diversi che si riferiscono alle no proclamato il 2003 anno caratteristiche del territorio e I mondiale dell'acqua. così troviamo nomi come Ri- Non credo sia azzardato affer- piti, oppure Pietra; negli ultimi mare che i paesi attraversati da tempi, però, anche a seguito corsi acqua debbano conside- dell'interesse che la sorgente rarsi fortunati. E lo sono an- ha destato a livello nazionale ed cora di più allorquando un europeo, con il nome Sammaro D corso d'acqua attraversa zone si indica l'intero fiume. montuose e gole profonde, Lungo il corso del fiume, in contribuendo in tal modo a de- tutti i comuni attraversati sono E lineare, in maniera decisiva, il presenti i resti ben visibili di panorama ambientale dando gli mulini ad acqua, in attività fino un valore incommensurabile. al 1950. Ma le acque del Sam- È il caso di Sacco, piccolo cen- maro sono state preziose anche L tro montano dell'alto Cilento, per un altro motivo: fino al nel cui territorio alla fine di una 1970 circa hanno alimentato la gola rocciosa lunga più di tre centrale elettrica di Sacco che chilometri, ai piedi del monte produceva energia elettrica per Motola, nasce il fiume Sam- i comuni di Laurino, Villa Lit- maro. Vale la pena conoscerlo. torio, Piaggine e Valle dell'An- P L'acqua viene fuori da una gelo. Sacco e Roscigno, grotta denominata il Forno. invece, ricevevano la corrente La sorgente è di tipo carsico ed elettrica dalla centrale situata A è la prima del meridione d'Ita- in quest'ultimo paese. Nelle lia per abbondanza d 'acqua acque pulite del Sammaro vi- Per capire ogni settimana di più avendo, alla sorgente, una por- vono ancora trote giganti, sar- R tata di 2.700 litri al secondo. È dine di acqua dolce, anguille, tale il volume dell'acqua che il cavedani barbi, trotti, granchi, visitatore è assordato dal ru- rane verdi e gamberi di acqua C more. La località in cui si trova dolce. Il piacere del tuo settimanale la sorgente è chiamato La vis, Ma la sorpresa più grande è che significa pi etra lavata. data dalla presenza della lontra, su tutti i tuoi dispositivi Questa parola, di origine tardo un mammifero in via di estin- O latina, è entrata nel linguaggio zione con le pinne al posto dei con approfondimenti audio e video. comune intorno all'VIII secolo piedi. Da qualche tempo questo ed è molto presente in gran splendido animale, unitamente parte dei paesi del Cilento. alla fauna che abita il fiume, è II termine Sammaro è, proba- oggetto di studio da parte di In più l’inserto settimanale de bilmente, di origine greca e si- una equipe dell'Università La gnificherebbe "acqua che Sapienza di Roma. Da segna- “I Piccoli” scorre sulla sabbia"; secondo lare, inoltre, che nel corso del- un'altra teoria, ritenuta più ve- l'autunno di qualche tempo fa, per abituare le nuove generazioni a leggere ritiera, l'etimologia derive- è stato avvistato uno stormo di rebbe dalla lingua longobarda e gru che ha fatto sosta lungo le significherebbe luogo dove si rive del fiume. lava. Per quanto riguarda que- Non va dimenticato che la sor- sta seconda ipotesi va ricordato gente del fiume è sovrastata che la parola dialettale nzam- dalle rovine di Sacco Vecchia, marare significa mettere i panni un sito archeologico di note- in acqua. Un fatto è certo: già vole interesse monumentale. Il nel IX secolo il fiume era chia- primo insediamento, però, ri- mato Sammaro e la conferma è sale all'età preistorica e la data da un documento custo- grotta oggi nota con il nome di dito in archivio. Grotta Grande oppure Grotta Per il primo chilometro il Sam- di Jacopo fu abitata da una co- maro scorre interamente nel munità di pastori già durante comune di Sacco ed è assoluta- l'età del Bronzo. Di qui sono mente privo di qualsiasi inqui- passati sia Greci che Longo- namento. La qualità delle acque bardi. Il tuo Contenuti Sempre è sempre stata ottima soprat- Un ponte costruito in epoca re- tutto per la presenza di ani- cente ha migliorato notevol- settimanale esclusivi con te dride solforosa, come ci ricorda mente i collegamenti tra Sacco Francesco Sacco nel Dizionario e Roscigno che in precedenza storico e geografico del Regno presentavano non poche diffi- di Napoli pubblicato nel 1796. coltà. Oggi, pertanto, è molto Richiedi il tuo codice coupon scrivendo a Dalla confluenza con un altro agevole raggiungere sia Rosci- corso d'acqua, il Ripiti, il Sam- gno Vecchia che il sito archeo- maro scorre avendo a destra i logico di Monte Pruno. [email protected] 18 Fasanella: la valle e il fiume Venerdì 27 aprile Risalire, di passo in passo, i l corso del fiume, dal ponte delle sette luci 2018 e fino alla sorgente dell'Auso, lungo sentieri naturali o tratturi modellati dall'uomo, in uno scenario incantevole I

PASQUALE MONACO

territori collinari dei co- lentamente e ben equipag- muni di Ottati, S. Angelo giati per il trekking. F l a Fasanella e Corleto Si costeggiano le ombrose Monforte, sulle pendici me- rive del fiume, ammirando, ridionali dei monti Alburni, nella prossimità dei corsi d e quelli delle amene colline 'acqua, le " ische ", campi I di Bellosguardo, su l ver- irrigui finemente coltivati sante opposto, nel cuore del ed irrigati con tradizionali Parco Nazionale del Cilento sistemi a canali e chiuse ar- U e Vallo di Diano, costitui- tificiali, soprattutto sul ver- scono la valle del Fasanella. sante di S. Angelo La valle è solcata dall'omo- (architettura rurale da pro- M nimo fiume, il Fasanella: un teggere e da ripristinare per fiume sotterraneo per ef- future memorie). Risalendo fetto del fenomeno carsico, il fiume, sia sul versante de- I che raccoglie le acque fil- stro che quello di sinistra si trate dal massiccio degli Al- possono ammirare, sui pen- burni e risorge a 260 metri dii collinari, ordinati filari sul livello del mare dalla di vigne ed uliveti, piante da "Caverna del- 1 'Auso'', il frutto di ogni stagione, tra costone roccioso a valle del- le quali spiccano gli alberi D l'abitato di Ottati. di fichi di Ottati. Risalire, di passo in passo, i Fanno da corona salici, l corso del fiume, dal ponte , "la macchia" di Bel- E delle sette luci e fino alla losguardo e di Aquara, la sorgente dell'Auso, lungo "murecina" di Ottati, bo- sentieri naturali o tratturi schi cedui, querceti e cer- L modellati dall'uomo, in uno reti ed una fitta macchia scenario incantevole. mediterranea, ove spiccano Naturalmente, si procede a ginestre e mirto. piedi, in bici o a cavallo, Addentrandosi sempre di più nella valle, lungo il fiume sulla riva sinistra, si acque del Fasanella, oltre ad giunge in località S. Man- alimentare in maniera an- P fredi che conserva, sebbene cora più suggestiva la ca- nell'incuria ed abbandono, i scata, fuoriescono, con un ruderi di Phasis, antica città impetuoso getto, da un foro A greca, fondata da coloni laterale della roccia e for- provenienti dalla Colchide e mano ammirevoli e vivaci ca- rasa al suolo da Federico II scatelle che, più a valle, R di Svevia, nel 1246, per pu- confluiscono negli argini nire Pandolfo Fasanella, reo del fiume. D'obbligo una di aver partecipato al l a breve sosta nell'area attrez- "Congiura di Capaccio". zata a picnic, prima di ri- C Dopo la dovuta meditazione prendere l'irta salita lungo sule rovine di Fhasis, si ri- il costone che porta al la- prende il cammino sempre ghetto e, quindi, alla ca- O lungo la riva sinistra del scata. fiume, e si perviene ad una Sulla sinistra, prima di arri- moderna centrale idroelet- vare alla sorgente, si ammira trica. Sulla riva destra del un antico ponticello in pie- corso d'acqua, con pru- tra che congiunge le due denza, si può visitare quel rive all'altezza di un altro che resta di un antico ed ab- mulino ad acqua, anch'esso bandonato mulino ad acqua, suggestivo ma abbandonato vasca, ruote e tutto l'im- ed in cattive condizioni. pianto di alimentazione. A pochi passi dalla cascata, Alla pari di altri presenti resiste alle intemperie ed lungo il fiume, anche questo alle incurie, un storica cen- rudere andrebbe messo in trale idroelettrica. Dunque, sicurezza e recuperato, la cascata spumeggiante e quale sito storico ed intelli- festosa, alta oltre 10 metri. gente opificio. Guardando verso valle, non Si riprende il passo e si si può non rimanere incan- giunge, finalmente, ai pen- tati dallo spettacolo delle dii di un costone roccioso, impetuose acque intende a all'Auso. modellare le rocce, a sca- Da una fessura naturale del vare conche, ponti naturali, costone, le acque sotterra- in un assordante frastuono. nee, filtrate dai monti Al- È il fiume Fasanella, ir- burni, rivedono la luce, ruente, spettacolare e bal- formando dapprima un lim- danzoso alla sorgente; più pido laghetto e, poi, una tranquillo e placido verso schiumeggiante cascata, valle fino a confondersi con balzi riottosi, conche e salti le acque dei suoi affluenti, che modellano le sottostanti Celline e Ripiti, per get- rocce calcaree. tarsi, infine nel Calore … Nei periodi di copiose piogge si ammira lo straor- dinario fenomeno del troppo pieno; le abbondanti 19 L’Alento, il “fiume nobile” di Cicerone L’oratore romano ne aveva subito il fascino durante un suo soggiorno a . Venerdì 27 aprile Il fiume Alento nasce a circa 900 metri di quota, dal Monte “Le Corne” (894 m s.l.m.) 2018 nel comune di Stio (in località Gorga) I

VERONICA GATTA F u però se, come sei terno del lago: barbo italico, al- solito, darai ascolto ai borella appenninica, rovella, I «Tmiei consigli, serbe- alosa, carpa comune, pesce rai i tuoi beni paterni […], né la- gatto. scerai il nobile fiume Alento, né La Fauna: lontra europea, ferro diserterai la casa dei Papirii…». di cavallo minore e maggiore, U Così scriveva Cicerone in una vespertilio maggiore, vespertilio lettera a Gaio Testa Trebazio di monticelli, miniottero, cin- durante un suo soggiorno a ghiale europeo, volpe europea, M Velia. Chiaramente l’oratore ro- lepre italica. mano ne aveva subito il fascino, Anfibi: ululone dal ventre giallo, così come tanti altri che hanno rana appenninica, tritone ita- I attraversato e visitato la nostra liano, salamandrina dagli oc- terra. chiali. L’Alento è forse il fiume più im- All’interno dell’Oasi sono state portante e caro ai cilentani. Il scientificamente censite almeno nome “Cilento”, infatti, deriva 75 specie di uccelli. Tra questi: dal latino “cis Alentum” (= “al di germano reale, alzavola, canapi- D qua dell’Alento”), nonostante glia, tuffetto, svasso maggiore, oggi il fiume non ne segni più il gabbiano reale, beccaccia, bec- confine. caccino, cavaliere d’Italia, ai- Il fiume Alento nasce a circa rone cenerino, airone bianco, E 900 metri di quota, dal Monte garzetta, martin pescatore, gal- “Le Corne” (894 m s.l.m.) nel linella d’acqua, cormorano, frul- comune di Stio (in località lino, ghiandaia, gazza ladra, L Gorga). Il suo corso è lungo 36 merlo, tordo, storno, poiana, Erpetofauna: tartaruga palustre, bianco, pioppo nero e bianco, olivastro, orniello, lentisco, fil- km ed è compreso esclusiva- nibbio bruno, falco pellegrino, lucertola campestre, ramarro, ontano nero, liscia maggiore, lirea, mirto, erica, corbezzolo, mente all’interno del territorio gheppio, barbagianni, gufo biacco, cervone, vipera. cannuccia di palude, salterella alaterno, cisto di Montpellier, regionale. reale, civetta. La Flora dell’Oasi: salice salicaria, ninfea bianca, leccio, rosa di San Giovanni. Prima di sfociare nel mar Tir- reno, l’Alento scorre nei pressi P delle rovine di Elea/Velia dove incontra e riceve il fiume Pali- stro. A Affluenti dell’Alento sono il fiume Palistro, che sorge dal monte Gelbison, il torrente Ba- Badolato e Mennoia: i torrenti che hanno partecipato R dolato, proveniente dal Monte Gelbison e il torrente Fiumi- cello, proveniente dal Monte alla storia di Vallo della Lucania e Cannalonga Stella. C Gran parte del Fiume Alento è compresa nell’omonima Oasi, Il fascino dei fiumi risiede nel loro instancabile mutamento, un’area SIC (Sito di Importanza O Comunitaria) di 3.024 ettari. All’interno di quest’area è pre- in quel continuo scorrere, in quell’incessante divenire sente una diga in terra che, sbar- rando il corso del fiume, da origine ad un lago artificiale di circa 1,7 kmq. Lungo la sponda destra del corso d’acqua si svi- VERONICA GATTA luppa l’Oasi naturalistica, costi- tuita da laghetti di importante valore ecologico, che ha lo d ascoltare mi ha insegnato il scopo di contribuire a salvaguar- fiume, e anche tu imparerai da lui. dare la ricchezza di biodiversità «ALui sa tutto, il fiume, tutto si può mediante attività di conserva- imparare da lui». (Hermann Hesse) zione. L’integrità dell’habitat Con questa celebre citazione tratta da “Sid- naturale dell’Oasi rappresenta dharta”, Hermann Hesse spiega che il fiume ormai da anni un’originale at- ci insegna tutto, specialmente a “discendere, trattiva per famiglie, scuole, tendere verso il basso, cercare il profondo”. sportivi e turisti in generale. I fiumi hanno un fascino particolare: Eraclito Laboratori didattici all’aperto, sosteneva che “Nessun uomo entra mai due campi scuola, escursionismo na- volte nello stesso fiume perché il fiume non turalistico, mountain bike, bir- è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso Non le ha dato il nome, ma ne ha segnato la ria del paese che attraversa: Cannalonga. dwatching, trekking, escursioni uomo”. Ecco il fascino inconfondibile dei storia. Anticamente la città era costituita da L’antico centro abitato di questo paese sorse in battello, passeggiate a ca- fiumi: il loro instancabile mutamento (pur due casali: Spio e Cornuti (o Vallo) divisi da in epoca tardo-romana sulle rive del torrente vallo, tiro con l’arco, canottag- restando sempre apparentemente uguali), un fiume, attraversato da due ponti. Il fiume Mennoia, le cui sponde erano rivestite di fi- gio, pesca sportiva, un semplice quel continuo scorrere, quell’incessante di- in questione (un torrente per essere precisi) lari di canne: da qui deriverebbe il nome di pic-nic: sono solo alcune delle venire. è il Badolato (in gergo: “’a Vasolata”) prove- Cannalonga. innumerevoli possibilità che I fiumi sono tra i protagonisti principali della niente dal monte Gelbison. Negli anni Settanta fu costruita la “Diga Car- offre l’Oasi Fiume Alento, fa- storia dei nostri paesi e delle nostre città. Oggi il torrente Badolato, nel tratto anti- mine” allo scopo di raccogliere le acque del cendo vivere ai suoi visitatori I fiumi, a volte, danno il nome ai luoghi che stante il Municipio, nell'odierna piazza Vit- torrente Carmine, del torrente Nocellito e un’esperienza unica ed indimen- attraversano (come accade per il nostro Ci- torio Emanuele, è coperto. Non si vede ma è del torrente Mennoia. L’acqua raccolta al- ticabile. lento – termine che deriva al latino “cis Alen- possibile ascoltarne il dolce fruscio, in par- l’interno della diga è utilizzata per l’irriga- L’Oasi è, inoltre, caratterizzata tum” = “al di qua dell’Alento”) e ne ticolare a via Monti in corrispondenza del zione dei campi ma rifornisce anche acqua ai dalla presenza di una ricca flora raccontano la storia. carcere. potabilizzatori della zona. La diga è gestita e una ricca fauna: Il torrente Badolato è tra i protagonisti prin- Come il Badolato, anche il torrente Mennoia dal Consorzio Velia. È possibile visitarla ri- Specie ittiche presenti all’in- cipali della storia della città di Vallo della Lu- cania. è in grado di raccontarci un pezzo della sto- volgendosi al guardiano della diga Carmine. 20 Il fiume Mingardo Venerdì 27 aprile Dalla valle del Mingardo trasse ispirazione Dante, 2018 il quale si servì della sua conformazione geologica per strutturare l'Inferno I

ROSITA TAURONE

adagio latino “Gutta cavat processi carsici che hanno formato e lapidem”, è la summa espe- modellato una delle zone di alto pre- L’rienziale che ci ricorda che gio naturalistico, dell’intera area del F la costanza e la perseveranza dell’ac- Basso Cilento. qua riescono a scavare la pietra e a La carta dell’Italia lo attesta, il Min- scolpire straordinarie architetture gardo nasce dal Gelbison e sfocia nel I spontanee. mar Tirreno nei pressi di Capo Pali- Il fiume Mingardo è un corso d’ac- nuro, attraversando uno dei tratti co- qua che grazie alla sua straordinaria stieri più suggestivi del Parco U potenza carsica ha dato vita a nume- Nazionale del Cilento, ma chi cono- rose opere naturali. sce la storia di questo fiume sà bene In particolare, all’inizio e alla fine del che i paesi che si affacciano sul suo M suo percorso, lungo 38 km. lungo percorso sono altrettanti sce- Ad aprire la sua lenta danza è il di- nari di suggestiva bellezza: da Ro- rompente taglio che divide letteral- frano, Montano Antilia, a Laurito, I mente il monte Bulgheria in due; una Alfano, Roccagloriosa, fino a toccare delle creazioni senza dubbio più evo- Celle di Bulgheria e la sua frazione cative che questo fiume è riuscito a Poderia e San Severino (frazione di scolpire, mostrando in maniera ine- Centola). quivocabile quanto siano vere le pro- Il Mingardo, alimentando e/o inte- potamo, il suo affluente principale, “sette gironi”. rino: si tratta di un ponte ferroviario verbiali parole di Tagore “Non è grando ben tre acquedotti (Acque- che confluisce anch’esso dalla riva Il Mingardo originariamente chia- ad 8 arcate in mattoni rossi costruito stato un martello a rendere le rocce dotto del Faraone, Acquedotto destra nei pressi di San Severino. mato fiume Faraone appartiene al dal regime fascista. Il ponte dell’an- D così perfette, ma l’acqua, con la sua dell’Elce e Acquedotto del Bus- Dalla valle del Mingardo trasse ispi- gruppo sorgivo Fistole del Faraone tico tratto ferroviario viene oggi uti- dolcezza, la sua danza e il suo sento) garantisce l’approvvigiona- razione Dante, il quale si servì della alle pendici de “Ù Pìrali”, ovvero il lizzato per iniziative nell'ambito suono”. mento idrico a circa 80000 abitanti. sua conformazione geologica per monte Raia del Pedale, alto circa della giornata nazionale delle ferro- E Il Mingardo possiede un’architettura I suoi affluenti sono il torrente Utria, strutturare l'Inferno. 1521 mt. Le sorgenti Fistole sono vie dimenticate. naturale particolarissima e dal- che confluisce dalla riva destra all’al- Difatti sul lato sinistro della valle si state recentemente riconosciute Il fiume sfocia, infine, in uno dei l’enorme fascino che testimonia i tezza di Laurito e il torrente Serra- trova una strada con i cosiddetti come Geosito di interesse idrogeo- tratti costieri più noti del Cilento, a L logico, dunque, un bene naturale , dove si trova anche la spet- non rinnovabile. tacolare Grotta delle Ossa, detta così Il fiume Mingardo è senza dubbio per le pareti incrostate di ossa di uo- uno dei principali corsi d’acqua che mini e di animali, e fossili di conchi- contribuisce in modo significativo al glie risalenti all'epoca quaternaria. mantenimento della biodiversità nel Un luogo di interesse storico-scien- territorio cilentano, permettendo ad tifico oltre che naturalistico. P alcune specie animali uno stato di Ad oggi, resta irrisolta la questione conservazione soddisfacente. della valorizzazione e la tutela del pa- La Commissione europea ha ricono- trimonio idrogeologico del corso flu- A sciuto al fiume Mingardo ed all'omo- viale del Mingardo, il quale nima valle la qualifica di Sito di nonostante venga riconosciuto come Importanza Comunitaria,“in inglese uno dei Geositi più importanti del R Site of Community Importance, è un territorio campano, non vi siano an- concetto definito dalla direttiva co- cora misure di salvaguardia capaci di munitaria n. 43 del 21 maggio limitare il consumo idrico per gli usi C 1992, (92/43/CEE) Direttiva del impropri. Consiglio relativa alla conservazione Situazione ampiamente denunciata degli habitat naturali e seminaturali dal geologo Franco Ortolani che O e della flora e della fauna selvatiche, negli ultimi cinque anni, ha più volte conosciuta anche come Direttiva portato all’attenzione pubblica e "Habitat", accolta in Italia a partire delle amministrazioni, proponendo dal 1997”. delle soluzioni che potrebbero es- La direttiva ha lo scopo di promuo- sere in grado di arginare il problema. vere il mantenimento della biodiver- Ci sono, infatti, ulteriori aree che po- sità mediante la conservazione degli trebbero essere sfruttate per aumen- habitat naturali nel territorio euro- tare le quantità di risorsa idrica peo. disponibili: «Solo nel Golfo di Poli- Tra le sculture naturali del fiume castro, tra , Villammare e Pali- Mingardo annoveriamo la presenza nuro, si disperdono direttamente in di due bellissime forre, una detta la mare oltre 5mila litri al secondo di Forra dell’Emmisi scavata nel corso acqua potabile. Attorno ai serbatoi di milioni di anni, lunga circa 500 naturali carbonatici da Capaccio, a mt, e un’altra nominata Gola del Dia- Campora e a Sanza sono recuperabili volo. altre centinaia di litri al secondo me- Il corso fluviale del Mingardo per al- diante pozzi. cuni tratti scorre incassato tra le sco- A valle del tratto ipogeo del Bussento scese pareti delle rocce, alcune alte (al di sotto della montagna) si tro- fino a 30 metri, dove i raggi del sole vano sorgenti di acqua potabile con hanno difficoltà a raggiungere la su- portate complessive di varie centi- perficie dell’acqua e a penetrare il naia di litri al secondo che alimen- fitto drappo formato dall’intreccio di tano il Bussento, con l’acqua foglie e rami di Cerri ed Ontani. rilasciata dalla centrale di Sicilì, a Conosciuta per il suo habitat incon- valle di Caselle in Pittari, che usa taminato, situata alle porte di Ro- circa 3mila litri al secondo di acqua frano, ospita la Lontra (Lutra, lutra), (scaturita potabile alle sorgenti) per una delle specie animali protette dal produrre energia idroelettrica. WWF, la Trota (Salmo trutta) e nu- Ma il Cilento – sottolinea – non si merose specie vegetali floricole che trova in un deserto climatico. Gli av- prediligono l’ambiente fluviale per visi di limitare il consumo idrico per svilupparsi. usi impropri che si susseguono po- Lungo le Gole del Mingardo si trova trebbero farlo pensare, ma le solu- una spettacolare opera civile di alta zioni ci sono». ingegneria che attraversa la valle del Meritano però una visione a lungo Mingardo, all'altezza di San Seve- termine. 21 Il fiume Bussento È l’Oasi “Grotte del Bussento”, uno dei progetti di conservazione ambientali Venerdì 27 aprile più importanti dell’organizzazione WWF Italia 2018 I

ROSITA TAURONE F n tratto di eccezionale importanza per la com- I U prensione del territo- rio cilentano è dato dalla presenza dei fiumi, i quali ac- colgono al loro interno una U significativa parte di vita atta a garantire il mantenimento del complesso e intricato M ciclo vitale dell’intero ecosi- stema. Un fiume condiziona la vita I quotidiana, dove i movimenti si trasformano da rapidi a lenti. Il suo progressivo dive- nire ci ricorda che l’acqua ci accomuna, ci unisce, ci rende uguali e ci mette in connes- D sione con ogni altro essere vi- vente presente sulla terra, il quale non potrebbe sopravvi- vere senza. E

Il Bussento è un fiume impe- tuoso lungo 37 km e si col- guardia del sistema carsico favorendo la nascita nelle po- affluenti del Bussento è il Rio pianta Capelvenere. Un pro- L loca tra i più importanti fiumi del Bussento, laddove la co- polazioni locali un atteggia- Bussentino, da cui nasce l’in- digio della natura, composto del Parco Nazionale del Ci- noscenza diventi consapevo- mento di riconoscimento e cantevole cascata dei Capelli essenzialmente di muschio e lento. È formato da corsi lezza del suo valore recupero della loro ricchezza di Venere, denominata così travertino naturale. d'acqua montani dell'Appen- naturalistico ed ambientale naturale. Uno dei principali per la rigogliosa crescita della nino campano che si uniscono a sud-ovest di Sanza, per sfo- P ciare nel Mar Tirreno nel Golfo di Policastro. Il suo viaggio inizia sul monte Cer- A vati, in prossimità di Caselle in Pittari, e si inabissa pas- I fiumi anime delle nostre valli sando sotto il monte Pan- R nello, per riemergere dopo circa 5 km sotto l’abitato di Morigerati, dando vita a uno Care, fresche e dolci acque dei suggestivi tesori del Parco C Nazionale del Cilento, degli Alburni e Vallo di Diano, un luogo di incontaminata bel- O lezza. È l’Oasi “Grotte del Bussento”, uno dei progetti di conservazione ambientali più importanti dell’organizza- zione WWF Italia. Il sito si SEGUE DALLA PRIMA inserisce nella lista dei Geo- parchi mondiali. Qui si trova GINA CHIACCHIARO una maestosa grotta incasto- nata nel muschio, frutto di un ono tantissimi i ponti a sella lavoro millenario esercitato d’asino costruiti in tempi remoti dall’acqua che penetra le per facilitare le comunicazioni tra rocce e modella il paesaggio. S Il potere evocativo delle una sponda e un’altra che, ancora oggi, rocce calcaree modellate nei fanno bella mostra nelle tante località secoli è molto forte. Si perce- delle aree interne che li hanno valoriz- pisce chiaramente che il corso zati sotto l’aspetto turistico. Come sono di questo fiume porta con sé il innumerevoli i mulini ad acqua recupe- mistero degli abissi della rati che testimoniano la capacità del- terra. Il fiume scorre sul letto l’uomo che nel tempo ha saputo erigerli ciottoloso, il turbinio delle in posti incredibilmente difficili e poco acque si unisce al frastuono accessibili solo per consentire all’acqua delle cascate, e delle rapide. di sprigionare tutta la sua forza di ca- In sua prossimità si trova duta. anche un mulino ben conser- vato. L’inghiottitoio del Bus- Anche le tante centrale elettriche, ora sento rappresenta un sito di quasi tutte in disuso, hanno fatto la loro punto di vista ambientale, meglio pre- tuare controlli ferrei al fine di evitare enorme interesse speleolo- parte all’epoca della prima elettrifica- servato nell’area parco. Questo a diffe- che i depuratori, che pure ci sono, siano gico, geologico, idrologico ed zione dei piccoli borghi di montagna. renza delle montagne e delle coste che, sempre attivi e perfettamente funzio- ambientale, che necessita di Quelle recuperate e rimesse a regime di in molti casi, sono state sottoposte a nanti. Questo per evitare che il bene co- essere salvaguardato. Per funzionamento continuano fa fare il loro stressanti atti di antropizzazione da mune della purezza delle acque possa questo motivo la sua frequen- “dovere” di creare reddito a chi vi ha in- parte dell’uomo. essere usurpato da interessi di pochi in- tazione da parte di visitatori vestito. Unico aspetto che bisognerà a tenere capaci di capire cosa è meglio per tutti potrebbe essere di grande in- Il patrimonio naturale costituito dalla sotto controllo è ciò che viene sversato e, soprattutto, per l’ambiente bellissimo teresse nell’ambito di un rete fluviale è il bene, inestimabile dal nelle acque dei fiumi! Si tratta di effet- in cui siamo stati “prescelti” per vivere. piano di conoscenza e salva- 22 La Fornace Falcone sponsorizza l’evento di

Venerdì 27 aprile Arte contemporanea “La società della stanchezza” 2018

C U l progetto Dispositio ex sti. Oltre ai curatori, ci sarà: il clausione linearum è un Direttore Don Luigi Aversa, il L I percorso di sperimenta- Prof. Vincenzo Esposito (An- zione artistica incentrato sul tropologo), il Dr. Lucio Buo- disegno. Si articola in due fasi: nomo (Psicologo) e Padre T La prima fase inizierà il 16 e Giuseppe De Vincentiis (Teo- terminerà il 22 aprile, con una logo). Tutto ciò arricchirà residenza d'artista che ospi- l’elaborazione formale dell’al- terà, all'interno delle sale del legoria La Società della stan- U Mu.Di. (Museo Diocesano), chezza: un trittico su tavola di Dario Agrimi, Antonio Finelli 360 cm x 225 cm, realizzato e Angelo Maisto: tre artisti af- come espressione finale del pe- R fermati nel panorama contem- riodo di clausura condotto poraneo. nelle sale del prestigioso Gli artisti sono chiamati ad ar- museo cittadino. In contempo- A ticolare una seria e attenta vi- ranea al lavoro collettivo, ogni sione dell’uomo singolo artista procederà, at- potranno vedere le realizza- contemporaneo, utilizzando la traverso un percorso perso- zioni artistiche di Dario Agrimi capacità del disegno di figurare nale, alla creazione di disegni (Trani), Antonio Finelli il mondo, come fu già inteso individuali. Ogni disegno sarà (Roma), Angelo Maisto (Santa nella tradizione medievale da prodotto su carta d’Amalfi gra- Maria di Capua Vetere). L’alle- San Bonaventura da Bagnore- zie al contributo della storica goria della Società della stan- gio. Sarà un lavoro di isola- cartiera Amatruda; ultimo ba- chezza resterà di proprietà del mento rispetto al frastuono luardo della tradizionale lavo- museo è inaugurerà la colle- della società contemporanea. E razione artigianale della carta. zione d'arte contemporanea. proprio essa sarà analizzata da La seconda fase del progetto In occasione della mostra sarà diverse prospettive grazie al- prevede la mostra dei lavori e presentato il catalogo, che con- l’intervento di pensatori e in- l'esposizione al pubblico delle terrà gli obbiettivi raggiunti tellettuali che, nei giorni, opere d'arte. durante la fase della residenza, condurranno degli incontri di Dal 19 maggio, giorno del ver- e sarà patrocinato dall’azienda approfondimento con gli arti- nissage, fino al 19 giugno si Fornace Falcone; sempre at- tenta a sostenere le azioni arti- stiche più meritevoli sul territorio campano.

Scheda tecnica: Luogo: Museo Diocesano di tivo della clausura, lo sviluppo posizione sociale, talmente artisti in Salerno di una particolare struttura- preminenti da aver dato vita a Direttore: Don Luigi Aversa zione sociale che vuole l'indi- modelli culturali, feroci e clausura Titolo della progetto di resi- viduo schiavo del positivismo schiaccianti, e forme di malat- denza: Dispositio ex clausione ossessivo a discapito della len- tia, come la depressione, do- linearum tezza, del tempo individuale vute a un senso di Curatore del progetto: Mar- (per se stessi) e della autode- inadeguatezza nel sostenere cello Francolini e Fabio Avella terminazione "particolare" ritmi temporali di gestione dario angelo anntonio Artisti: Dario Agrimi, Antonio dell'individuo. Gli spunti ri- della propria esistenza e l'inca- agrimimi maisto finnelli Finelli, Angelo Maisto flessivi di partenza sono dati da pacità di non poter non parte- Info e Contatti: San Bonaventura da Bagnoreg- cipare alle condizioni imposte Ingresso dalle 9.00 alle 13.00 gio, che individua nel disegno da un sistema del tutto econo- laa societtà ddellaa e dalle 15.00 alle 19.00 tutti i una sorta di scavo interiore, mico. giorni escluso il mercoledì comprendente la riflessione Il saggio individua la necessità STAANCHEEZZA 089239126 raccolta e il tempo necessario di essere stanchi; di voler non [email protected] di realizzazione. E dal filosofo poter fare/riuscire, in contrap- a cura di mmarcello francolinii e fabio avvelllla m sudcoreano Byung-Chul Han, posizione netta allo Yes we [email protected] che nel suo saggio La società can; l'esigenza di poter fallire 16-22 aprile della stanchezza del 1997, con tutta la grazia di chi ha po- residenza ddegli artisti nel mmuseo om [email protected] analizza il cambiamento sociale tuto provarci senza conse- 19 maggiog - 19 giuggnono dovuto all'accelerazione della guenze: una rivalutazione del mostra delle oppeere Approfondimenti: condizione speculativa sull'in- tempo lento come momento di Il fine specifico del progetto è dividuo e dell'individuo stesso compimento dell'essere. La la produzione di opere tramite che è continuamente stimolato produzione della grande alle- la capacità analitica e descrit- alla produttività eccessiva, non goria e delle opere, quindi, tiva del disegno, realizzate solo intesa del prodotto, ma avranno la necessità del ritiro sulla pregiatissima carta Ama- anche alla concorrenza nei rap- dalla frenesia insensata, per ra- truda, che figureranno la so- porti sociali: il rendersi gionare e riflettere su ciò che è cietà contemporanea. schiavo di se per la realizza- il male interiore dell'uomo Quest'analisi rifletterà, nel zione di uno status determi- contemporaneo e rappresen- percorso temporale e medita- nato dal consumo e dalla tarlo.

Via Getsemani, 2 84047 Capaccio Paestum (SA) Tel. 0828 725296 Fax 0828 1999110 [email protected] www.primequerce.it 23 Il circuito “Cilento di Corsa” cambia passo

Venerdì Sergio Civita succede a Nicola Paolillo alla presidenza: “sponsor comuni e turismo spor- 27 aprile 2018 tivo”. Queste le sfide del prossimo triennio

SEGUE DALLA PRIMA C

BARTOLO SCANDIZZO basi gettate nelle passate edi- I zioni sono state solide. Ecco perché è doveroso dare merito a Nicola Paolillo che ha gui- L dato la compagine fino all’ul- tima edizione e che ebbe l’intuizione aggregare sotto di E un’unica regia le tante anime cilentane che amano questo splendido sport. N La splendida giornata di sole fa da cornice al debutto di Ser- gio Civita sulla plancia di co- T mando dell’ASD che organizza il circuito Cilento di Corsa. La presentazione della 5^ edi- zione del circuito si è tenuta O sulla terrazza dell’avveniristica sede di Convergenze Spa, che è sponsor dell’evento che ha adottato per il prossimo trien- nio. Un altro segnale forte è la pre- D senza alla conferenza di pre- sentazione è la presenza di tutti i sindaci dei comuni che I ospiteranno le 12 gare in ca- lendario che hanno accompa- tuzionali dei comuni interes- gnato le delegazioni delle sati e dell’ente Parco Nazio- società organizzatrici delle nale del Cilento Vallo di Diano singole gare. Castellabate con e Alburni. tre tappe, Centola Palinuro, Sono state presenti anche de- C Camerota,San Giovanni a Piro, legazioni di società sportive di Villammare, Sicignano delgi podisti provenienti da altre re- Alburni, Roccadaspide, Pi- altà territoriali della Campania sciotta e Capaccio Paestum. e che abitualmente sono sem- O Madrina dell’evento Anto- pre presenti sul circuito che, nietta Mandetta, responsabile oltre ai premi riservati agli commerciale di Convergenze atleti e alle atlete di ogni cate- R Spa, lei stessa runner al de- goria codificata dalla Fidal, butto nel circuito che nel prevede un premio finale che 2017 ha vissuto da spettatrice, andrà ad atleti e società in base S evidentemente, interessata! ai punti accumulati nelle 12 Civita ha impostato il suo in- gare del circuito. tervento su due aspetti qualifi- È giusto ricordare lo spirito di A canti del progetto: sacrificio di chi organizza pra- Il segnale che viene dal Ci- ticamente la gare e si preoc- lento di collaborazione nella cupa di garantire la massima gestione degli aspetti di co- efficienza sia nella fase di ac- mune interesse come la comu- coglienza sia in quella di fine nicazione, la ricerca degli gara con ristoro e premiazioni. sponsor e, soprattutto, un Unitamente a Convergenze unico comune denominatore Spa, è opportuno ricordare gli degli standard organizzativi altri sponsor dell’evento che degli eventi. accompagneranno l’ADS Ci- Il potenziale turistico del cir- lento di Corsa nell’avventura cuito che è in grado di inter- sulle strade del Cilento: Gi- cettare una parte del bacino di vova, GMA Cilento, TopSpin, utenza costituito dai praticanti Tenuta Porta Ventura e Il Set- di uno sport che porta atleti e timanale Unico. familiari a toccare con mano le Insomma, mai come in questo peculiarità dei luoghi e dei caso, l’unità fa la forza! Una borghi lungo i quali si snodano forza tranquilla che scorre i tracciati delle gare: chi cono- nelle vene di chi quanti scen- sce e vive correndo un luogo, dono in “pista” per sentirsi non lo dimenticherà mai e sarà bene e sfidare ogni settimana sempre tentato di ritornarci, se stessi nel andare oltre, an- magari con la famiglia o gli cora un po’ … amici. In fondo, il podismo, oltre ad La presenza dei sindaci dei essere sport più economico paesi interessati dal circuito che c’è, lo si può praticare in ha dato un vero impulso al mi- ogni luogo e senza orari pre- glioramento di questi due stabiliti. aspetti. Bastano un paio di scarpe e un Infatti una delle esigenze più abbigliamento, che più infor- cogenti delle gare è assicurare male non si può. la sicurezza degli atleti mentre In più, ogni volta si scende di- corrono sulle strade cittadine rettamente in “campo” e nes- e ed extra urbane. suno che si allena per Inoltre, fare marketing per il praticarlo resta in panchina o è circuito, oltre che sui siti dedi- costretto a guardare la partita cati agli eventi sportivi legati dalle tribune quando c’è una al podismo, anche sui siti isti- gara. 24 Esempi di leadership

Venerdì La paterna attività di Dio nell’offrire la vita è un’azione veramente materna, 27 aprile 2018 come quella della vite che dà linfa al tralci, della sorgente che dà acqua viva F E SEGUE DALLA PRIMA D L. R. che la società non può essere divisa nante perché progetti, recuperi, serto alla terra promessa. nettamente al proprio interno e ri- potenziamento non aiutano a ga- Gesù fa riferimento all’ovile nel E tenerli elemento di dissoluzione rantire una vita serena. Una rispo- quale di notte sono custodite le pe- perché incapaci di seguire insegna- sta all’assillo di questa condizione core di molti greggi e che, al mat- menti e preservare l’eredità degli può fornirla il vangelo rifacendosi tino, si recano al pascolo dopo che adulti. Il mondo della scuola è una alle esperienze di Gesù, che era so- hanno singolarmente attraversato componente della società per cui lito osservare fatti e pratiche quoti- la porta e riconosciuto la voce del sperimenta anch’essa il risenti- diane dai quali trarre spunto per pastore che le chiama. Per seguirlo E mento diffuso e il disprezzo per le rendere comprensibile a tutti il suo bisogna dunque attraversare questa istituzioni. L’assenza di sentimenti messaggio. porta e rispondere positivamente giustizia si travasa nel quotidiano Nel contesto palestinese di duemila alla voce di chi chiama: Gesù é pa- delle relazioni sociali anche nei anni fa parlare del pastore buono store e porta per il cristiano, il luoghi di formazione della nostra significava rendere chiaro e fami- quale ogni giorno sperimenta l’ef- infanzia e della nostra gioventù. In- liare il concetto richiamato con tale ficacia di questa pedagogia di Dio, S vocare i valori di una volta è un atto similitudine e assicurare l’impatto pronto a ricercare chi si smarrisce. d’ipocrisia perché ogni proposta di emotivo per ciò che s’intendeva co- Il simbolismo diventa ancora più autoritarismo è stata messa fortu- municare e per i sentimenti che si evidente quando Gesù paragona il natamente in discussione e parole volevano ravvivare. Impegnato a buon pastore e il mercenario e sot- O d’ordine e la fermezza rischiano di sollecitare una riflessione sul- tolinea il rapporto con chi pronta- legittimare ancor più comporta- l’amore, prima di procedere ad un mente riconosce il primo. Nel ad agire. quando dichiara: “Io sono il pane menti violenti. Unica alternativa in convincente ragionamento, Gesù termine “conoscere” utilizzato a Questo passo del vangelo propone della vita” (Gv 6,35); “la luce del C grado di generare stili positivi è usa questa immagine per fornire prevalere non è il riferimento al numerosi messaggi per mantenere mondo” (Gv 8,12); “la resurre- l’esperienza della convivialità, la una tenera rappresentazione del- processo intellettivo della cono- la fede e vivere in sintonia con gli zione e la vita” (Gv 11,25); “la via, pratica dell’inclusione, l’invito al ri- l’amore di Dio verso l’uomo; per scenza; infatti, nella Bibbia è possi- insegnamenti grazie al continuo ri- la verità e la vita” (Gv 14,6); “ la I spetto, il reciproco deciso ricono- un popolo che si nutre della Bibbia bile conoscere ed essere conosciuti ferimento all’amore di Dio per vite” (Gv 15,5) e per due volte si scimento dei diritti e dei doveri e é facile abbinarla al costante e prov- quando sono coinvolti la mente, il l’uomo e alla necessità di sperimen- descrive come il pastore buono e non solo nella scuola, dove si spe- vido accompagnamento fatto dal cuore, gli affetti, la volontà, è ana- tare la stretta unione col Risorto. bello in mezzo alle pecore e nel pe- E rimenta un'alternanza poco alter- Signore nel pellegrinaggio dal de- lisi intelligente e determinazione Pastore buono é il titolo più disar- ricolo le conforta e le salva manife- mato e disarmante scelto da Gesù stando la propria solidarietà, amore per se stesso, immagine amata e che riconosce l’identità di cia- T rassicurante fin dai primi secoli scuna. della cristianità perché consolatoria È un indirizzo operoso di vita, nel mentre presenta il pastore forte scandito da sentimenti di gioia che À e combattivo, pronto a lottare con- superano le tante ansie quotidiane tro i lupi per difenderci. Su questa perché il buon pastore è nostro disponibilità all’azione si fonda la prossimo, capace di una comu- sua bellezza, aggettivo usato dal- nione che trascende i tempi della l’evangelista Giovanni e che non fa storia nella auto-rivelazione dell’in- riferimento all’aspetto esteriore. Il timità dell’uomo con Dio. È la fascino e la forza di attrazione sono prossimità raccomandata ad ogni prodotti dal coraggio e dalla gene- insegnante, ad ogni leader carisma- rosità. La bellezza del gesto si arti- tico, ad ogni responsabile del bene cola in una offerta senza comune; essa sollecita l’urgenza sollecitazione di domande, un dono della solidarietà. Immaginiamo solo non dettato da pretese, un regalo per un istante un docente che sa es- che non deve essere contraccam- sere pane della conoscenza per i biato. Il pastore buono ritiene im- suoi alunni, un politico capace di portante ogni pecora della quale si essere luce per i suoi seguaci, guida prende cura per donarle felicità; verso la serenità, testimone della ecco perché i lupi non potranno verità, sollecitatore di una vita mi- vincere. E’ la bellezza racchiusa in gliore, allora veramente avremmo ogni atto di amore, che costituisce la possibilità di affrontare con fidu- anche il filo d'oro che lega tutta la ciosa determinazione le difficoltà storia della Salvezza. Essa non è del momento perché condotti con una ideologia o un sistema di pen- mano sapiente. Che il pastore bello siero, non è un codice o un elenco e buono descritto dall’evangelista di regole, ma la scelta costante e Giovanni sia un invito a meditare, vincente di Dio nel donare più vita una sollecitazione all’impegno, una all’umanità e alla singola persona. speranza per tempi migliori nelle La paterna attività di Dio nell’of- scuole, nelle stanze del potere, frire la vita è un’azione veramente nella società presa nel suo com- materna, come quella della vite che plesso. dà linfa al tralci, della sorgente che dà acqua viva. Gesù specifica ulte- riormente questa rivelazione 25 Blas Pingaro da Fonte di Roccadaspide a Buenos Aires senza passare dai Salesiani Venerdì 27 aprile La signorina Cesario, che percorre a piedi i 12 Km che separano la frazione di Fonte dal capo- 2018 luogo dove si tengono gli esami, che riesce a fargli conseguire la licenza che gli consentirebbe di accedere alla scuola secondaria. Mentre la signorina Enzini, la maestra dove Biagio va a I “prendere la sua razione quotidiana di conoscenze e spiritualità” SEGUE DALLA PRIMA O

BARTOLO SCANDIZZO tura dell’“Immigrante scono- sciuto”, un libro scritto da Bia- gio Pingaro (poi diventato Blas) nel quale racconta al sua storia I di vita vissuta tra Fonte di Roc- cadaspide, il Brasile e l’Argen- tina, mi ha veramente toccato nel profondo. N I luoghi descritti da Biagio quando bambino vive tra Seude e Rovitelle, frazioni di Roccada- spide, prima che la strada co- minci a salire verso Serra per poi inoltrarsi nella Valle del Calore C attraversando il capoluogo, sono da tempo diventati i miei posti. I discendenti della gente dei A suoi primi 20 anni, sono diven- tati familiari alla mia vista. I suoi nipoti o pronipoti sono diventati M miei amici e, alcuni dei loro figli, miei alunni nella scuola di Tempa San Paolo. lusa, non può opporsi alla nare le macchine e gli attrezzi da M Biagio racconta la sua vita di “legge” di quel tempo: vita di lavoro. bambino vissuta tra partenze di stenti o tentare la carta dell’emi- Insieme riescono, tra mille diffi- fratelli e l’arrivo del padre già grazione. coltà, a pagare le rate del pre- migranti nella terra con i fiumi e Arriva a Napoli qualche giorno stito e a crescere sia nella I laghi argentati. Vive la sua vita prima della partenza ed è ospite produzione sia nelle vendite. di bambino tra custode di maiali a casa della sua maestra Olga Torna a lavorare da solo dopo e qualche libro ricevuto dalle Enzini che si fa in quattro a farle una separazione consensuale N sue due maestre arrivate da Na- visitare la Città, quasi a tratte- con il fratello e riparte acqui- poli che scorgono il lui un’atti- nerlo ... Si imbarca sulla Sofia, stando un altro terreno e con tudine allo studio inusuale da una nave da guerra riconvertita un’altra costruzione. Incontra la O intravedere nei figli dei conta- a nave da trasporto passeggeri futura moglie che gli darà due dini di questi luoghi all’inizio per le Americhe. Il viaggio è un figli, Roberto ed Emma, e si si- del 1900. misto di speranze e paure ma stemano al piano superiore del anche ad attività sociali come ac- Dopo qualche mese consegna Racconta le pene della mamma e anche di chiarimenti con se deposito e della fabbrica appena cade alla fine della 2^ guerra una prima bozza alla docente i rapporti con il mondo agricolo stesso e riscontri positivi alle le- eretta. mondiale. Infatti, è ben cono- che ne apprezza la freschezza pastorale che non produce abba- zioni di geografia che ricorda Intanto, Biagio avvia anche l’at- sciuto nell’ambiente degli im- espressiva e trova interessante C stanza per sfamare le innumere- alla perfezione. tività di rivendita di materiale prenditori e viene chiamato a far la storia. voli bocche che vengono al La destinazione di Biagio è il necessario all’edilizia, affitta le parte della Commissione di aiuti Con determinazione, Biagio mondo. Rende evidente le diffi- Brasile, dove ha dei parenti che attrezzature e il laboratorio ad per l’Italia presieduta dal rettore porta a compimento l’opera coltà che deve superare un ra- dovrebbero accoglierlo e dargli una terza persona e si concentra dell’università di Buenos Aires della sua vita mettendo in fila O gazzo deciso a darsi una cultura un primo lavoro. L’accoglienza ad allargare l’attività commer- che si articola in sottocommis- fatti, sentimenti e luoghi. La sua nel divedersi tra la porcilaia dis- è degna della aspettative, infatti ciale di materiale e attrezzi per sioni che hanno competenza cia- storia di vita vissuta si è sroto- seminata nei querceti e la scuola una suo zia riceve Biagio e i suoi le costruzioni che lo renderà so- scuna per una zona della città. lata come una pellicola di un N affollata da bambini scalzi e cugini a Santos. Con i cugini, lido economicamente e gli con- Biagio viene acclamato presi- film rivisto mille volte per non senza alcuna vista sulla vita fu- Eugenio e Michele, prendono il cederà tempo per accrescere la dente di quella dell’area dove ri- perderne nemmeno un foto- tura. treno che lo porteranno a San sua cultura. “L’immigrante sco- siede e dove gode di un gramma. Il titolo, “l’Immigrante Descrive il rapporto con le due Paolo, dove risiede sua zia Ra- nosciuto”, per la verità, non ab- prestigio che sorprende anche sconosciuto”, tradisce l’ansia di maestre che vogliono dargli chela. bandona mai la lettura. Infatti si lui. Si impegna e anella raccolta non voler lasciar cadere nel- un’opportunità per sollevarlo Comincia a lavorare nell’azienda iscrive, fin dai primi anni, alla di fondi da destinare all’acqui- l’oblio quello che è stato. In- T dall’ignoranza: la signorina Ce- di famiglia ma le cose non vanno biblioteca di Buenos Aires ver- sto di beni di prima necessità fatti, devo confessarlo, pur sario, che percorre a piedi i 12 bene ai suoi cugini e, ben preso, sano la sua quota di 3 pesos al (cibo, vestiti e scarpe) da inviare avendo in tutti i modi cercato di Km che separano la frazione di si ritrova senza lavoro. La ri- mese e può ritirare e leggere in Italia via mare. trovare tracce dei suoi figli, Ro- E Fonte dal capoluogo dove si ten- cerca di un’occupazione alterna- tutti i libri che vuole. Decide anche di rimettersi a stu- berto ed Emma, o i suoi nipoti gono gli esami, che riesce a far- tiva è infruttuosa, pertanto si Biagio ha frequenti mal di testa diare per allargare i suoi oriz- per confrontare le vicende gli conseguire la licenza che gli decide a raggiungere i suoi due che, nonostante il fatto che si zonti culturali e perfezionare il scritte nel libro con i ricordi di consentirebbe di accedere alla fratelli a Buenos Aires. sottopone a decine di visite me- suo italiano. Confida alla sua una vita, a tutt’oggi, non ho ri- scuola secondaria. Mentre la si- Si imbarca su una nave prove- diche e accertamenti clinici, non maestra di italiano di voler scri- scontri. gnorina Enzini, la maestra dove niente dall’Italia e sbarca nella riesce a venirne a capo. Infine vere un libro per raccontare la Ecco perché, sono contento di Biagio va a “prendere la sua ra- terra che Biagio benedirà mille decide di conviverci. sua vita: quella vissuta in Italia e poter dare la possibilità a chi zione quotidiana di conoscenze volte nella sua vita. I primi tempi Intanto nel 1934, l’azienda cre- l’altra in Argentina. L’insegnate legge queste pagine di ricono- e spiritualità” lo accompagnerà rischia di cedere alla dispera- sce e la moglie lo convince a gli rappresenta tutte le difficoltà scere il diritto alla memoria di negli studi fino a quando non zione per i troppi insuccessi la- prendere in società suo fratello, dell’impresa, ma Biagio non è un ragazzo coraggioso e deter- decide di seguire le orme del vorativi e le tante delusioni il cognato. Questo fatto rende un uomo che si arrende facil- minato che non lascia niente di padre, prima, e dei fratelli dopo dovute ai rapporti con i due fra- Biagio più libero di dedicarsi mente e si mette a scrivere. intentato per farsi uomo. emigranti in Argentina. telli che già vivono in Argentina Biagio, per ironia della sorte, si e dai quali si sarebbe aspettato trova di fronte ad un bivio: il un aiuto che non sono in grado I SAPORI DEL VALLO parroco del paese lo vorrebbe di assicurargli. Né va bene il seminarista dai Salesiani e il fato rapporto con altri parenti che di Suriano F. & C. s.a.s. emigrante in Argentina. Aspetta hanno già piccole attività av- per diverso tempo la lettera di viate. risposta con l’assenso a farlo en- Tra una prova e un’altra impara FRESH PASTA Via Luigi Curto - Polla Tel. 0975 391501 trare il seminario a quella inviata il mestiere di comporre mosaici THE FRESH PASTA COMPANY dal parroco, Don Lorenzo De di ceramica. All’arrivo di un suo Produzione artigianale del Parco del Cilento e Vallo di Diano terzo fratello dall’Italia deci- Via Matteotti - Sala Consilina Angelis. Intanto lui è già sulla Via Largo Silla - 84030 SILLA DI SASSANO (SA) - rampa di lancio per andare nel- dono di mettersi in società. Tel. 0975 21856 l’altro “mondo”. Comprano un terreno e costrui- (+39) 0975 72 676 [email protected] La famiglia, per quanto disil- scono un locale dove posizio- www.isaporidelvallo.it - [email protected]