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La Svizzera in primo piano

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La Svizzera in primo piano. Editore Da non intendersi, va da sé, come Svizzera First. Camera di Commercio È una constatazione: imposta dagli appuntamenti in agenda nelle prossime settimane. Italiana per la Svizzera Molta attenzione, condita da una comprensibile dose di tensione, si concentra at- torno alla riforma previdenziale, posta in votazione il prossimo 24 settembre. Direttore - GIANGI CRETTI Tutti, compresi coloro che il diritto di voto non lo possono esercitare, ma che nella Confederazione risiedono stabilmente, ne sono coinvolti. Seppur con interesse Collaboratori variabile, secondo un dosaggio definito dal proprio dato anagrafico. Con un’unica C. BIANCHI PORRO, G. CANTONI, M. CARACCIOLO DI BRIENZA, eccezione: coloro che in pensione ci sona già. Per costoro, la riforma, qualora fos- V. CESARI LUSSO, M. CIPOLLONE, P. COMUZZI, se approvata, non avrà conseguenze di sorta. D. COSENTINO, A. CROSTI, L. D’ALESSANDRO, F. Da un lato, si converge sulla necessità della riforma. Che si vorrebbe governa- DOZIO, M. FORMENTI, F. FRANCESCHINI, ta, prima che la carenza di risorse finanziarie la renda subita. P. FUSO, T. GAUDIMONTE, R. GEISER, Dall’altro, si diverge sulle modalità attraverso le quali la stessa troverebbe la T. GATANI, G. GUERRA, M. LENTO, R. LETTIERI, F. sua applicazione. MACRÌ, G. MERZ, A. ORSI, V. PANSA, Come spesso accade: con gli stessi argomenti a supporto, si traggono con- C. RINALDI, G. SORGE, N. TANZI, I. WEDEL clusioni opposte. Tradisce i giovani penalizza gli anziani, si ripete da una parte. È un compromesso in cui La Rivista tutti ottengono qualcosa, si chiosa dall’altra. Redazione e Pubblicità L’impressione che alleggia, per dirla con una concessione al parlato (pertanto a rigor di Vittorio BIANCHI, Andrea LOTTI norma sconsigliato nello scritto), è che accettarla non sia meglio, ma meno peggio. Seestrasse 123 - In sostanza, per la serie chi vivrà vedrà, mettiamoci una pezza: il problema non lo Cas. post. 1836 si risolve, ma per lo meno lo si differisce. Chissà, nel frattempo qualche soluzione 8027 Zurigo la si trova. Tel. ++41(0)44 289 23 19 Male che vada, ci penseranno i superstiti. Fax ++41(0)44 201 53 57 e-mail: [email protected], [email protected] *** www.ccis.ch

Parecchie attese, con ricadute non così immediate e dirette, ma non è detto che non Abbonamento annuo possano rivelarsi meno rilevanti, le sta generando l’elezione del successore (sia detto Fr. 60.- Estero: 50 euro Gratuito per i soci CCIS senza distinzione di genere, perché succeditrice davvero come termine è indigeribile) Le opinioni espresse negli articoli in seno al Consiglio federale di Didier Burkhalter, che lo scorso 14 giugno ha annun- non impegnano la CCIS. ciato le sue dimissioni dal Governo con effetto al 31 ottobre. Elezione che compete La riproduzione degli articoli è all’Assemblea federale che, in seduta plenaria, provvederà il prossimo 20 settembre. consentita con la citazione della fonte. Un appuntamento reso particolare dal fatto che, a 18 anni dall’uscita di Flavio Periodico iscritto all’USPI Cotti, per la prima volta sembrano esserci seri presupposti affinché la Svizzera (Unione Stampa Periodica Italiana). italiana torni ad avere un suo rappresentante in seno al governo elvetico. Aderente alla FUSIE (Federazione Dato come ragionevolmente scontato che il posto spetti ad un esponente (con o Unitaria Stampa Italiana all’Estero) senza apostrofo) del Partito liberale, escluse sorprese - che ci potrebbero pur esse- Appare 11 volte l’anno. re, ma che mai come in questo caso sarebbero da ritenersi, appunto, davvero sor- prendenti – il nuovo Consigliere federale (maschio o femmina che sia) sarà latino. Progetto grafico Vale a dire: svizzero italiano o svizzero francese. CMSGRAPHICS Tre sono i candidati ufficialmente in lizza: Pierre Maudet, Isabelle Moret e Ignazio 83048 – Montella (Av) – Italy Cassis. Il giovane, la donna, il ticinese. Il gruppo parlamentare del Partito liberale [email protected] potrebbe decidere (lo farà il 1° settembre quando questo numero delle Rivista Marco De Stefano sarà già stampato) di proporli tutti e tre alla Assembla federale o di limitarsi ad Emanuela Burli un binomio. In tal caso, è presumibile che questo sia composto dalla donna e dal Gianni Capone candidato della Svizzera italiana. Sulla carta, fatte salve tutte le considerazioni su quanto pesi nella votazione fina- Stampa e confezione le il genere anziché la provenienza, la forza economica delle regioni di cui sono Nastro & Nastro srl espressione piuttosto che gli equilibri politici e le singole aspirazioni in vista delle 21010 Germignaga (Va) - Italy Tel. +39 0332 531463 prossime defezioni annunciate per il 2019 (Doris Leuthard si è già espressa Schnei- Fax +39 0332 510715 der-Amman l’avrebbe fatto intuire), il ruolo di favorito spetta ad Ignazio Cassis. www.nastroenastro.it Non necessariamente un vantaggio. Lo stesso Cassis, nell’intervista che ci ha con- cesso (pag 18 e seguenti), esorcizza, rispolverando un vecchio adagio: “spesso chi entra Papa esce Cardinale”. Spesso forse, ma non sempre. LE STRADE FINISCONO, LE EMOZIONI FORTI RESTANO. di tutti i modelli di vettura offerti in Svizzera 134 g/km. 134 g/km. offerti in Svizzera di tutti i modelli vettura 2 è il gas a effetto serra principalmente responsabile del riscaldamento terrestre; principalmente responsabile del riscaldamento terrestre; è il gas a effetto serra 2 Il CO ** valore medio CO medio valore

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1 Editoriale 4 Sommario

PRIMO PIANO

Nel capoluogo ligure la terza edizione 16 della Genoa Shipping Week

17 Molte attese per la riforma previdenziale 2020 INCONTRI 17 Dopo 18 anni uno svizzero italiano in 18 Consiglio federale? A colloquio con Ignazio Cassis

Non intendo mollare 22 Donne in carriera: Valentina Fausti

CULTURA

L’Affare Silvestrelli (1902) e la rottura 35 delle relazioni tra Italia e Svizzera Diplomatici italiani nella Confederazione Guido Ceronetti, un novantenne che 50 42 ama la Svizzera Cantastorie. Cavalieri, banditi, streghe – 44 arte popolare dall’Italia meridionale Fino all’8 ottobre al Kunsthaus di Zurigo 48 Rebel Video – Generazione in movimento Al Museo nazionale Zurigo fino a metà ottobre

Un festival in maniche di camicia 50 Locarno 70

Oltre la musica, una bella storia: 54 umana e ricca di aneddoti Intervista con Kevin Merz regista di Gotthard 64 One Life, One Soul 56 Il Mercurius Prize debutta a Trieste Il cinema italiano protagonista ad Annecy 58 Dal 25 settembre al 1° ottobre Cresciuta con le canzoni di Vasco Rossi 59 Incontro con la giovane cantante Veronica Fusaro 60 La trilogia del Barbiere inaugura la stagione 2017-2018 del Grand Théâtre di Ginevra 82 Sommario

DOLCE VITA IL MONDO IN CAMERA Una nuova “Alba” per il GCI Educational tour last minute in Calabria 62 82 con la Camera di Commercio Soddisfazione in Franciacorta per i risultati raggiunti nel 2016 “Go-italy Tourism – seconda edizione” 64 Malgrado le preoccupazioni per la nuova annata Workshop con incontri con operatori Svizzeri btob e btoc Quando il cibo il vino e il festival 65 fanno spettacolo Taste of Italy food – III edizione Collisioni edizione nr. 9 Il meglio del cibo italiano in Svizzera francese Le fattorie del futuro: Quando il Settore aerospaziale: fare impresa in Svizzera 70 neocontadino diventa un agro-ecologo e sposa gastronomia e ambiente Taste of Italy: alla scoperta del miglior vino italiano a Basilea 76 Giulia Quadrifoglio: Al volante dell’Alfa Romeo più competitiva GOURMESSE 2017 Salone delle specialità e prodotti di nicchia Una sontuosa super sportiva che fa ammattire i tedeschi Norcia in my heart: il cuore d’italia batte anche dopo il terremoto Partnership prestigiosa per un viaggio 78 raffinato secondo gusto e stile italiano 86 Contatti Commerciali Benvenuto ai nuovi soci 80 Pneumatici invernali Per il prossimo inverno le alte 88 Servizi Camerali prestazioni di Pirelli

Le Rubriche 55 6 In breve 30 Convenzioni Internazionali 9 Italiche 32 Per chi suona il campanello 11 Elvetiche 33 L’elefante invisibile

13 Europee 41 Scaffale 70 15 Internazionali 49 Benchmark

21 Cultura d’impresa 55 Sequenze

24 Burocratiche 61 Diapason 79 26 Di lavoro e dintorni 70 Convivio 27 Angolo Fiscale 73 La dieta rivista 29 Angolo legale Svizzera 74 Starbene

In copertina : Importante appuntamento elettorale nel mese di settembre in Svizzera 79 Motori In Breve

Diego Battiston è il nuovo con un privato erano già, sostanzialmente, staccati da 147.116 a 237.850, rileva una in dirittura d’arrivo. Secondo quanto riferito nota della Segreteria di Stato per l’econo- Director Fleet & Business da quotidiani locali, l’investitore che aveva mia (SECO). mostrato interesse all’acquisizione dello Secondo il rapporto annuale sull’attua- Sales di FCA Switzerland stabile si è infatti ritirato. La decisione sa- zione delle misure di accompagnamento rebbe stata presa in seguito alla pubblica- alla libera circolazione, nel 2016 sono zione della variante Beni culturali della città stati effettuati 32.000 controlli. A questi se Il 52enne di nazionalità svizzera ma con di Lugano, che contiene una serie di vincoli ne aggiungono circa 10.000 nell’ambito radici italiane ha ricoperto fino a oggi la ca- di protezione legati alla struttura. dell’esecuzione ordinaria dei contratti col- rica di Managing Directordi Hyundai Suisse La palla torna ora al Ministero degli affari lettivi di lavoro effettuata dalle commissioni e vanta una pluriennale esperienza nel set- esteri a Roma. I tempi si allungano, per cui, paritetiche. tore automotive svizzero. al momento, la sede resta dov’è. Il progetto è stato sostenuto dai partiti di Dopo un avvio di carriera in ambito Finan- sinistra e dai sindacati, che chiedevano ce/Controlling, ha ricoperto il ruolo di CFO tuttavia un aumento ancora più cospicuo presso Alcadis Switzerland, per poi assu- Svizzera: dal 2018 più dei controlli. Contrari invece UDC, PLR e mervi la funzione di General Manager. controlli su padroncini PPD, così come la maggior parte delle as- Maria Grazia Davino, Managing Director di sociazioni di datori di lavoro. A loro avviso FCA Switzerland SA afferma: “Con Diego Bat- e frontalieri il volume delle verifiche è sufficiente e un tiston possiamo contare su una figura dirigen- aumento provocherà maggiori oneri. ziale esperta, specializzata e professionale che rafforzerà ulteriormente la presenza di FCA in ambito Fleet & Business Sales. Ci ral- Dal prossimo gennaio ci saranno più con- Ticino: “Prima i nostri” può legriamo per questa nuova collaborazione.” trolli delle condizioni occupazionali e sa- L’attuale Director Fleet & Business Sales, lariali dei lavoratori distaccati in Svizzera. Il avere la garanzia federale Tobias Dilsch, ha lasciato l’azienda per in- Consiglio federale ha deciso infatti di porta- traprendere una nuova sfida professionale. re da 27.000 a 35.000 il numero minimo di verifiche annuali su questi lavoratori. Le disposizioni approvate dagli aventi diritto Lugano: Il Consolato La modifica è stata voluta per tener conto di voto ticinesi volte a proteggere la mano- della realtà attuale visto che la soglia mi- dopera indigena e a istituire la preferenza italiano resta dov’è nima finora prevista viene già superata, si indigena possono essere interpretate in legge in un comunicato del Governo; inoltre modo conforme al diritto federale. Si può viene preso in considerazione l’aumento sia sintetizzare così il parere del Consiglio fe- A Lugano è saltata la vendita dell’immobile: del numero di frontalieri sia dei dimoranti derale, che propone in tal modo al Parla- l’investitore si è ritirato temporanei soggetti all’obbligo di notifica. mento di conferire la garanzia federale alle Il Consolato generale d’Italia con sede a Lu- In sei anni, ovvero dall’introduzione nel nuove disposizioni costituzionali ticinesi. gano resta dov’è, almeno fino a nuovo avvi- 2010 di un numero minimo vincolante Il 25 settembre dello scorso anno gli aventi so. È infatti saltata la vendita dell’immobile di controlli, i frontalieri sono passati da diritto di voto ticinesi hanno accolto l’ini- situato in via Pelli per il quale le trattative 231.000 unità a 313.000, i lavoratori di- ziativa popolare “Prima i nostri!”, integran-

6 - La Rivista settembre 2017 il margine di manovra del Canton Ticino nell’attuare le nuove disposizioni costitu- zionali in modo conforme al diritto federale è assai limitato. Rinvia in particolare alle prescrizioni federali relative al contratto operativa del gruppo, i quali continueranno di lavoro e alla protezione dei lavoratori, ad occupare posizioni manageriali di rilie- nonché alle disposizioni dell’Accordo sulla vo. L’operazione è condizionata all’otteni- libera circolazione delle persone e della mento delle previste autorizzazioni. Convenzione AELS. Banque Morval è presente in Svizzera dal 1974, quando operava come asset mana- do quindi la Costituzionale cantonale con gement company svizzera, continua la nota. disposizioni volte a proteggere la mano- Ginevra: Il gruppo Morval Una volta ricevuta la licenza bancaria nel dopera indigena e a istituire la preferenza 1989, la società è diventata Banque Morval indigena. Come scrive il Consiglio federale rilevato da Intesa Sanpaolo SA. Basata a Ginevra e con una sede anche a nel suo messaggio, si tratta di obiettivi che Lugano, Banque Morval, che a fine dicembre non sanciscono diritti e doveri di singoli né contava 105 collaboratori, è attiva nel wealth prevedono mandati legislativi concreti. Intesa Sanpaolo ha acquisito il gruppo sviz- management e nella gestione dei fondi tra- Conformemente alla Costituzione riveduta, zero Morval Vonwiller, compresa Banque mite Morval Vonwiller Holding Group. il Cantone deve vigilare affinché i trattati Morval Sa, che possiede una sede anche a L’operazione «risponde – è scritto nella internazionali e le leggi estere vengano Lugano. Lo rendono noto in un comunicato nota dell’istituto bancario italiano – al dise- applicati tenendo conto dei diritti sociali e congiunto i due istituti. gno strategico di Intesa Sanpaolo di raffor- individuali cantonali nonché del principio Le voci che circolavano da alcune settima- zare la propria presenza sui mercati inter- della reciprocità. Sono pure completati gli ne nella piazza finanziaria ticinese hanno nazionali nel private banking». La presenza obiettivi sociali, in particolare con la lotta trovato così conferma. del gruppo Morval Vonwiller sulla piazza di contro il dumping salariale. Le autorità de- La famiglia Zanon di Valgiurata (fondatori Ginevra permetterà alla divisione private vono prendere in considerazione i nuovi di Morval Vonwiller Holding SA) rimarrà banking di Intesa Sanpaolo, già operativa obiettivi anche nei rapporti con l’estero. azionista di minoranza tramite i suoi com- a Lugano, a Londra e in Lussemburgo, di Il Consiglio federale rileva comunque che ponenti già oggi impegnati nella gestione espandere il suo raggio d’azione.

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Fulvio Coltorti Con questa espressione, precisa, si fa riferimento al sistema di imprese di dimensione inter- dagli anni settanta media, convenzionalmente compresa tra 50 e 500 addetti. Si tratta di imprese né grandi né osserva il sistema piccole che, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, hanno conseguito notevole suc- economico italia- cesso in termini di crescita dell’export e della capacità competitiva internazionale. Si distingue no da un osserva- dunque dal capitalismo originario (il cosiddetto primo capitalismo caratterizzato dal fordismo), torio privilegiato. da quello pubblico (secondo) e da quello dei distretti industriali (terzo capitalismo) formato da Prima dall’Ufficio reti territoriali di imprese di piccole dimensioni. Studi di Medio- In una audizione parlamentare, Fulvio Coltorti ha parlato di “rinascimento industriale” per banca, oggi come questo tipo di imprese che sono non troppo grandi per evitare le inefficienze organizzative, né docente di storia della grande indu- troppo piccole, superando in questo modo i limiti delle aziende artigiane che non hanno una stria all’università struttura societaria ad hoc per conquistare ed espandersi sui mercati esteri. Cattolica a Milano Un fenomeno, quello del Quarto Capitalismo che pure è presente in Germania e in Svizzera, ed a Firenze. ma che oggi ha la migliore evidenza in Italia. La competitività di queste imprese dipende infatti L’Italia, che vanta dalla loro specializzazione, che consente di controllare al meglio la funzione produttiva come le la seconda mani- innovazioni di settore, nonché dalla politica commerciale di nicchia, coprendo spesso in questo fattura europea, modo mercati internazionali non di rado con posizioni di leadership. spiega Fulvio La diversità italiana del Quarto Capitalismo riguarda tra l’altro una componente sociale tipica Coltorti, è oggi dei luoghi densi di cultura e l’assenza di grandi big dell’industria, che dominano invece in caratterizzata dal Germania e Svizzera e che pure veicolano innovazioni. Resta naturalmente per queste aziende fenomeno del co- una parentela con i distretti industriali, in quanto oggi le imprese non agiscono più da sole, ma CENA IN FAMIGLIA? siddetto “Quarto all’interno di un “sistema” cui appoggiarsi, con una divisione del lavoro che riduce i fabbisogni Capitalismo”. Di finanziari. In sostanza, una rete di relazioni ove si sfruttano le economie esterne mentre il ter- cosa si tratta? ritorio fornisce e genera le risorse e il necessario contesto delle relazioni industriali. Non è un caso, aggiunge, che il Quarto Capitalismo sia poco diffuso nel Mezzogiorno, perché appunto manca ivi una domanda severa, proveniente da una classe media alimentata da lavoratori con buone retribuzioni. Comunque, conclude Coltorti, è certo una solenne bufala che il costo del lavoro sia troppo elevato in Italia. Infatti, è sempre stato più basso rispetto ai concorrenti diretti come i tedeschi o gli inglesi. Di certo, osserva, riducendo il costo del lavoro si penalizza anche la domanda e questa è la ri- prova della inconsistenza di politiche di risparmio contro cui si è sempre battuto Keynes. Un di- mezzamento dei salari non porta, in generale, ad un sicuro aumento dei profitti delle imprese, ma più probabilmente ad un loro ridimensionamento: si riduce infatti la domanda aggregata e di conseguenza anche la quota di reddito che spetta alle imprese operanti sul mercato interno oltre che su quello internazionale. All’industria Italia, manca in effetti l’Italia, vale a dire la componente importante e rilevante della domanda interna. Il Censis non a caso ho mostrato come l’Italia sia ricca di risparmi, ma povera di sogni proprio a motivo di politiche basate su ristrettezze di bilanci che poco riflettono la vera ‘dieta mediterranea’ fatta di qualità di vita, cultura, arte, intelligenza nell’investimento come nel profitto. E ovviamente senza consumi indiscriminati e dissennati del territorio. La grande accusata resta in sostanza la politica di austerità. Il Quarto capitalismo dunque rappre- senta oggi la nuova frontiera dei distretti industriali e del “made in Italy”.

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Elvetiche di Fabio Dozio Previdenza vecchiaia al voto Importante vota- Settant’anni fa, precisamente il 6 luglio del 1947, il popolo svizzero sancì la nascita dell’Assicu- zione popolare il razione vecchiaia e superstiti (AVS), vero e proprio pilastro della sicurezza sociale svizzera. Fu un prossimo 24 set- plebiscito: la nuova assicurazione, fiore all’occhiello della politica socialista, fu accolta dall’80% tembre in Svizzera. dei votanti (allora solo uomini). Il progetto fu sostenuto dalla sinistra, dai conservatori cattolici, Si decide il destino ma anche dai contadini e dai piccoli artigiani. della Previdenza Il prossimo 24 settembre il popolo sarà chiamato ancora una volta a esprimersi sul tema. Il siste- vecchiaia 2020. ma pensionistico va riformato: aumenta il numero dei beneficiari, si allunga la speranza di vita Tutti concordano e i bassi tassi d’interesse pregiudicano le rendite. Il consigliere federale Alain Berset ha messo sulla necessità in cantiere una riforma che è stata approvata dal parlamento lo scorso mese di marzo dopo un di riformare, ma lungo dibattito. La riforma è un compromesso tipicamente svizzero, che accontenta il centro come? sinistra, ma scontenta gli ambienti padronali e sindacali. Vediamo in cosa consistono le misure: pensionamento a 65 anni per tutti, uomini e donne. L’età pensionabile delle donne è portata gradualmente da 64 a 65 dal 2018 al 2021. Per ovviare al deficit di finanziamento dell’AVS si introducono due misure: il punto percentuale dell’IVA già oggi riscosso andrà totalmente a favore dell’AVS, la Confederazione rinuncerà alla quota che le spetta. Inoltre si provvederà ad aumentare l’IVA di 0,3 punti a partire dal 2021, dall’8% all’8,3%. Chi critica l’AVS ne prefigura il fallimento da decenni. Ma i catastrofisti hanno torto. L’esperto di assicurazioni sociali Matthieu Leimgruber sottolinea che le spese per l’AVS, se considerate in relazione al PIL, sono costanti dal 1975 ad oggi, anche se il numero dei beneficiari è raddoppiato. Per quanto riguarda il secondo pilastro, la previdenza professionale, si prevede di ridurre l’aliquo- ta di conversione dal 6,8% al 6%. Ciò determinerà una riduzione delle rendite percepite. Per compensare il peggioramento delle condizioni pensionistiche (un anno di lavoro in più per le donne e riduzione della rendita del secondo pilastro), Consiglio federale e Parlamento hanno proposto di aumentare le nuove rendite AVS di 70 franchi mensili, 840 franchi l’anno. Per soste- nere questa misura, saranno corretti i contributi AVS versati dai datori di lavoro e dai lavoratori, più 0,15% per parte. La sostanza del compromesso è questa: per compensare la riduzione della previdenza professio- nale si aumenta l’assicurazione statale. Ma poteva andare peggio: la destra ha paventato fino all’ultimo la possibilità di innalzare l’età del pensionamento per tutti a 67 anni. Quello che sembra certo è che il tema è sensibile e molto ideologico. L’AVS rimane un rospo difficile da digerire per il mondo imprenditoriale e liberale: da sempre il primo pilastro è stato osteggiato, preferendo e privilegiando le assicurazioni private a quella statale, e l’aumento del vi- talizio proposto dalla riforma è indigesto. Per l’estrema sinistra e per il mondo sindacale è invece inaccettabile l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne, quando esistono sempre e ancora differenze salariali tra i generi. Perciò è stato indetto un referendum e le forze sindacali si trovano a braccetto di liberali e UDC nel contrastare la riforma. Abbiamo detto all’inizio che l’AVS, settant’anni fa, fu sostenuta anche dai contadini. Oggi l’UDC è contraria alla riforma, mentre l’Unione svizzera dei contadini l’appoggia. Settori questi che potranno essere determinanti per l’esito della consultazione. Un altro punto oggetto di critiche è l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto. Molti, soprattut- to a sinistra, la ritengono un’imposta impopolare perché viene pagata da tutti i consumatori. Ma forse ci si deve chiedere se non sia meglio far pagare a chi consuma anziché a chi lavora, come si fa aumentando i contributi dell’AVS. Inoltre prendiamo atto di un fatto: l’IVA in Svizzera è fissata all’8%, la media europea è del 21,5%!

settembre 2017 La Rivista - 11 Nuovo sconto - 4,5 ct al litro

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Il persistere Nonostante il miglioramento del quadro economico, proseguono le polemiche per dell’emergenza un’Italia lasciata sola dinnanzi al moltiplicarsi degli sbarchi, con Francia e Austria che migranti in Italia e mantengono alta l’attenzione sulle rispettive frontiere, la politica di redistribuzione i recenti attentati mai decollata e una difficile trattativa per il codice di condotta delle Ong impegnate terroristici in Ca- nel soccorso in mare. I termini della questione hanno infatti progressivamente incluso talogna hanno se- il tentativo di contrastare i trafficanti di uomini nel Mediterraneo, impegno a sua volta gnato quest’estate europea che volge strumentalizzato nella polemica politica italiana, il cui clima da campagna elettorale al termine, rimar- permanente sembra non aver risentito di vacanze e calura estiva. Esito dell’alta tensio- cando le difficoltà ne una trattativa con il governo libico – quello riconosciuto dalle Nazioni Unite - che di una gestione rischia di produrre effetti ancora più discutibili dell’accordo sui migranti siglato dall’Ue comune dell’ac- con la Turchia del presidente Recep Tayyip Erdogan. coglienza, così Ad alleggerire il clima agostano, alla vigilia delle vacanze, le stime dell’Istat sulla possi- come la necessità bile crescita economica del nostro Paese per il 2017: ad oggi, l’incremento dell’1,2% di approntare un acquisito potrebbe arrivare fino all’1,5% se il tasso di crescita del terzo e quarto tri- fronte compatto mestre sarà analogo a quello di questa prima parte dell’anno. Tuttavia, il livello del contro il fanatismo Pil italiano resta, rispetto al periodo precedente la crisi economica, iniziata nel 2008, che minaccia liber- ancora inferiore di oltre il 6% e il suo tasso di crescita comunque al di sotto di quello tà e convivenza civile, non solo in dell’eurozona (pari al 2,2%). Il nostro debito pubblico ha raggiunto un nuovo record Europa. - a giugno ha superato i 2.281 miliardi di euro, aumentando del 15% in 5 anni – mentre il tasso di disoccupazione, specie quella giovanile, resta elevato (11% il primo, sempre oltre il 30% la seconda). Le incertezze globali, riconducibili ora, più che al quadro economico, alla presidenza di Donald Trump, incapace di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, alle prese con violenti scontri interni che ne hanno decimato l’entourage e con la tensione alimentata dalle dichiarazioni del leader nord-coreano, Kim Jong-un, con- sigliano prudenza anche al governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, in merito alla possibile riduzione del piano di Quantitative Easing. E ciò nonostante la Germania si sia appellata ora alla Corte europea in proposito, mentre a sorpresa il ministro dell’Economia, Wolfgang Schaeuble difende l’operato della Bce, assicurando che l’acquisto di bond rientra nelle possibilità del mandato del governatore. A settembre è atteso inoltre uno snodo importante per il futuro della politica dell’U- nione: le elezioni politiche tedesche, che vedono al momento per certa la riconferma della cancelliera Angela Merkel. Con ogni probabilità sarà dunque quest’ultima, in- sieme al presidente francese Emmanuel Macron, a dettare l’agenda politica europea per i prossimi mesi. L’Italia, così, divisa e incapace di uno sguardo che sappia guardare oltre al rinnovo del suo esecutivo, atteso da tempo, resta ai margini, mentre la difficile mediazione – ancora in corso – per giungere ad una nuova legge elettorale compor- terà la probabile approvazione di un meccanismo di premio per una coalizione desti- nata a scontare la medesima debolezza dell’attuale governo in carica. A meno che non sfondi il Movimento 5 Stelle, in cui prevale un euroscetticismo e su cui aleggiano gli interrogativi sulla sua effettiva capacità di governo sino ad oggi ancora non suffi- cientemente dimostrata alla prova con importanti amministrazioni cittadine.

settembre 2017 La Rivista - 13

Internazionali di Michele Caracciolo di Brienza Battute nucleari

Il 10 agosto scor- L’8 agosto durante un incontro sul consumo di oppiacei presso il suo Golf Club di Bridgewater so una diverten- (New Jersey) Trump ha dichiarato: “North Korea best not make any more threats to the United tissima copertina States. They will be met with fire and fury like the world has never seen. He has been very thre- del quotidiano atening beyond a normal state. They will be met with fire, fury and frankly power the likes of francese Libérat- which this world has never seen before.” [T.d.r. È meglio che la Corea del Nord non faccia altre ion ritraeva Kim minacce agli Stati Uniti. Saranno ricevute con fuoco e furia come il mondo non ha mai visto Jong Un con una prima. [Kim Jong Un] È stato molto minaccioso oltre ogni situazione normale. Saranno affron- chioma bion- tati con fuoco, furia e forza la cui intensità francamente il mondo non ha mai visto prima”]. da alla Trump. Chi scrive vede una geniale ironia della sorte tra il tema dell’incontro (il consumo di oppiacei) Cerchiamo di e la dichiarazione di Trump. Lo stesso leader supremo della Corea del Nord ha replicato il 15 passare in ras- agosto che prima di lanciare missili verso l’isola di Guam (territorio nordamericano) guarderà segna, grazie “un altro po’ il folle e stupido comportamento degli yankee”, secondo quanto riporta l’agen- all’archivio della zia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna citata dai media internazionali. CNN e dell’ANSA, Subito dopo Kim, sempre citato dalla Kcna, ha affermato: “Per disinnescare le tensioni e le frasi che l’at- prevenire il pericoloso conflitto militare nella penisola coreana è necessario che gli Stati Uniti tuale presidente facciano innanzitutto scelte adeguate e le traducano in azioni, in quanto hanno compiuto una degli Stati Uniti e provocazione con l’introduzione di enormi attrezzature strategiche nucleari in prossimità della il trentatreenne penisola”. Il leader nordcoreano ha parlato così durante un’ispezione al comando della Forza leader supremo strategica a capo delle unità missilistiche della Corea del Nord, durante la quale è stato messo della Repubblica al corrente sui dettagli del piano di lancio missili verso il territorio statunitense di Guam. Popolare di Corea Il 16 agosto via Twitter Trump diceva: “Kim Jong Un of North Korea made a very wise and well si sono scambiati reasoned decision. The alternative would have been both catastrophic and unacceptable!” tramite la stampa [T.d.r. Kim Jong Un della Corea del Nord ha preso una decisione molto saggia e ponderata. internazionale e L’alternativa sarebbe stata catastrofica e inaccettabile!”] le reti sociali. Nell’editoriale di The Economist del 5 agosto scorso si sostiene che sia davvero strano che la Corea del Nord causi così tanti problemi. Non è una superpotenza. La sua economia è un cin- quantesimo di quella della Corea del Sud. Gli americani spendono il doppio del PIL della Corea del Nord per i loro animali di compagnia. Questo scambio avvelenato di battute planetarie è iniziato dopo il 28 luglio scorso, quando la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico in- tercontinentale che potrebbe colpire Los Angeles. A breve potrebbe essere in grado di montare delle testate nucleari su questi vettori. Già può farlo su missili più piccoli che possono raggiun- gere facilmente la Corea del Sud e il Giappone. L’aspetto inquietante è che a capo di questo stato isolatissimo dal resto del mondo vi sia un uomo che è stato cresciuto come un semidio a cui non importa nulla della vita altrui. I cinesi non ne possono più del regime di Kim ma le paure di un suo collasso sono presenti. La caduta del regime implicherebbe una Corea riunificata e con truppe americane alle frontiere cinesi. La politica statunitense già considera la Corea del Nord come una potenza nucleare illegittima. Il problema della deterrenza con questo paese resta delicato. Di fatto, il regime di Kim Jong Un punta tutto sull’arsenale nucleare per mantenersi in piedi. Le forze armate statunitensi, sebbene fortissime, non possono neutralizzare con assoluta certezza la minaccia nucleare nor- dcoreana in un attacco preventivo. La possibilità che Kim Jong Un risponda è concreta. Nulla può escludere, inoltre, che i nordcoreani vendano le loro armi ad altri regimi crudeli o a gruppi terroristici. Forse un giorno grazie ad una ribellione popolare o ad un colpo di stato la penisola coreana si riunirà in una democrazia come la Germania. Fino ad allora è il caso che il mondo stia calmo e contenga Mr. Kim.

settembre 2017 La Rivista - 15 Nel capoluogo ligure la terza edizione della Il tavolo dei relatori intervenuti alla Port&ShippingTech - main conference Genoa Shipping Week

Nel 2013 nasce la Genoa Shipping Week, grazie alla fusione di due importanti eventi ossia il Forum Port&ShippingTech, organiz- zato da Clickutility Team, e lo Shipbrokers and Shipagents Dinner, organizzato da Assagenti.

La Genoa Shipping Week offre una setti- mana di iniziative culturali, conferenze e incontri tecnici e persegue gli obiettivi di catalizzare l’attenzione degli operatori del sistema logistico portuale e promuovere le competenze del cluster marittimo, degli operatori di Genova e più in generale della Regione Liguria a livello internazionale. La prima edizione si e tenuta nel settembre 2013 nella citta di Genova, sede della più grande comunità di shipping a livello nazio- Al Shipbroker and Shipagent Dinner è intervenuto anche il Presidente della nale ed internazionale. Da allora, la manife- Regione Liguria Giovanni Toti, qui a colloquio con Marina Bottinelli stazione ha poi assunto cadenza biennale. Dal 14 al 20 settembre 2015 a Genova si del “Forum internazionale Port&ShippingTech” – Main Conference – innovazione e coopera- e tenuta la seconda edizione della Genoa zione per lo sviluppo del Cluster marittimo Euro-Mediterraneo, che si è svolto nei tre giorni Shipping Week a cui hanno partecipato ol- dal 28 al 30 giugno e della serata di venerdi 30 giugno con la 14a edizione dello Shipbroker tre 5000 ospiti provenienti da 52 nazioni, and Shipagent Dinner. che hanno animato i 20 eventi che costitui- La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS) ha partecipato, in qualità di par- vano il palinsesto della settimana. tner istituzionale, a numerosi eventi in occasione dei quali sono stati approfonditi temi Quest’anno, dal 26 giugno al 1 luglio, il di comune interesse quali: l’attrazione degli investimenti svizzeri verso la Liguria, la pro- capoluogo ligure ha accolto la terza edizio- mozione territoriale, i rapporti con grandi importatori e spedizionieri svizzeri, normativa ne della Genoa Shipping Week, evento in sull’assoggettamento fiscale delle imprese straniere in Svizzera (modifica 01.01.2018), forte espansione e crescita, divenuto ormai sinergie nell’ambito dell’alta tecnologia, Alptransit, l’Accordo di Libero Scambio fra Sviz- punto di riferimento a livello nazionale ed zera e Cina, e molto altro. Oltre a ciò, Marina Bottinelli, Head Business Relations di CCIS, internazionale per gli operatori del settore. ha preso parte, in qualità di relatore, alla Port&ShippingTech - main conference, con un La kermesse marittima ha coinvolto vari intervento incentrato sul tema “Svizzera nel cuore dell’Europa” disponibile nel sito della luoghi della citta e anche quest’anno e Genoa Shipping Week (www.gsweek.it). stata riproposta la formula di successo che Le sinergie fra la Liguria e la Svizzera sono molteplici, “nella nostra agenda abbiamo un ha riconfermato la presenza di “hosted & fitto elenco di attività per il 2017 e 2018, che stiamo discutendo ed organizzando con varie special events” promossi da aziende e as- controparti liguri” – dice Marina Bottinelli che auspica un sempre maggiore interscambio sociazioni in diverse location cittadine (dal utile alla creazione di rapporti positivi a vantaggio di entrambi i territori e informa che “a 26 al 29 giugno), nonché della 9a edizione settembre saremo di nuovo in Liguria”.

16 - La Rivista settembre 2017 La Svizzera al voto il 24 settembre Molte attese per la riforma previdenziale 2020

di popolo e cantoni); il secondo riguarda la modifica di legge sulla previ- Due i temi in votazione a livello federale, ma tre i voti denza per la vecchiaia. La riforma entrerà in vigore soltanto se ambedue da esprimere. saranno accettati. Infatti se sul Decreto federale sulla sicurezza alimen- La necessità di una riforma, sulla quale tutti concordano, deriva dalla stabilità finanziaria del sistema previdenziale che è minacciata: perché tare (controprogetto diretto all’iniziativa popolare «Per a breve raggiungeranno l’età di pensionamento le generazioni del co- la sicurezza alimentare», che è stata ritirata) il voto è siddetto baby-boom, la speranza di vita è in aumento e i tassi d’interesse unico quello che riguarda la riforma previdenziale, che sono estremamente bassi. come ovvio catalizza il massimo dell’attenzione e delle La riforma prevede per uomini e donne, un’età di pensionamento unifor- me, fissata a 65 anni, con, per le donne, un aumento graduale di tre mesi tensioni, prevede che il cittadino si esprima sia sulla ogni anno fra il 2018 e il 2021. riforma in sé, sia sul finanziamento supplementare Per ovviare ai deficit di finanziamento dell’AVS sono previste due misure. La dell’AVS mediante l’aumento dell’IVA. Solo se entrambi prima consiste nel destinare all’AVS i proventi derivanti dall’ imposta sul valo- i voti saranno favorevoli la riforma risulterà approvata. re aggiunto, il cui tasso, dal 2018 subirà un aumento dello 0,3%, fissandosi a quota 8,3%. Le aliquote inferiori previste per i beni d’uso quotidiano e per il settore alberghiero saranno innalzate soltanto di 0,2 punti percentuali. Per quanto riguarda il decreto sulla sicurezza alimentare, la domanda che In parallelo, nell’ambito della previdenza professionale, è previsto che figura sulla scheda è la seguente:Volete accettare il decreto federale del l’aliquota di conversione che determina l’importo della rendita risultante 14 marzo 2017 sulla sicurezza alimentare? dall’avere di vecchiaia accumulato scenda, tra il 2019 e il 2022, dagli Nel 2014 l’iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare», promossa attuali 6,8 al 6%. dall’Unione svizzera dei contadini, chiedeva alla Confederazione di raf- Quale compensazione è previsto di aumentare il salario assicurato e gli forzare l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari di accrediti di vecchiaia. Grazie a questa misura, gli assicurati di età inferiore produzione indigena. Pur riconoscendone l’importanza, il Consiglio fede- ai 45 anni hanno la garanzia che il livello attuale delle rendite sarà man- rale e il Parlamento non l’hanno sostenuta, elaborando un controprogetto, tenuto, nonostante la riduzione dell’aliquota di conversione. Chi ha più di che, ottenuta la netta approvazione dal Parlamento, ha indotto il comitato 45 anni (la cosiddetta generazione di transizione), invece, non dispone promotore ha ritirare l’iniziativa. del tempo necessario per rimpinguare a sufficienza l’avere di vecchiaia. A Il nuovo articolo costituzionale consolida l’orientamento dell’attuale po- questa categoria di persone sono perciò garantite le prestazioni previste litica agricola. Tenendo conto di tutte le tappe della filiera agroalimentare dalla legislazione attuale. – dal campo fino al piatto, dal contadino al consumatore –, la nuova di- Vi sono poi misure compensative riguardanti l’AVS. È previsto un aumento sposizione costituzionale stabilisce come garantire l’approvvigionamento di 70 franchi mensili. Inoltre, il tetto previsto per le rendite AVS dei coniugi alimentare della popolazione svizzera a lungo termine. Pone altresì l’ac- passa dal 150 al 155 per cento della rendita massima di vecchiaia, per- cento sull’importanza di un approvvigionamento alimentare basato sia tanto, con aumento da un minimo di 140 a un massimo di 226 franchi sulla produzione indigena sia sulle importazioni. mensili. Per finanziare queste due misure, per la prima volta da 40 anni Consiglio federale e Parlamento a larghissima maggioranza raccoman- a questa parte, saranno aumentati i contributi AVS: nel 2021 i contributi dano di accettare l’articolo costituzionale. dei datori di lavoro e dei lavoratori saranno infatti innalzati di 0,15 punti percentuali. La riforma non ha alcuna ripercussione sulle rendite correnti. Il Decreto federale sul finanziamento supplemen- La riforma è criticata da più parti. Da un lato, si contesta l’innalzamen- tare dell’AVS e la riforma della previdenza per la to dell’età di pensionamento delle donne e l’aumento dell’imposta sul vecchiaia 2020 valore aggiunto, poiché considerati antisociali. Dall’altro si ritiene che si Come detto, il secondo tema in votazione, pur riguardando entrambi la limiti a differire nel tempo un problema, quello del finanziamento della previdenza per la vecchiaia, presuppone due voti separati. Il primo, rela- previdenza, senza risolverlo. tivo al finanziamento dell’AVS tramite l’aumento dell’IVA comporta una Il Consiglio federale e il Parlamento, che si è espresso a maggioranza modifica costituzionale (pertanto, ha bisogno della doppia maggioranza risicata, invitano ad approvare la riforma.

settembre 2017 La Rivista - 17 Intervista con Ignazio Cassis

Ignazio Cassis, con il presidente del PLR ticinese Bixio Caprara, in occasione di Giangi Cretti della conferenza stampa di presentazione della sua candidatura Dopo 18 anni uno svizzero italiano in Consiglio federale?

Sono trascorsi 18 anni da quando Flavio Cotti ha lasciato il Consiglio federale. Sembrano ora esserci i presupposti affinché La Svizzera italiana torni ad avere un suo rappresentante in seno al governo el- vetico. Lo sapremo il prossimo 20 settembre quando il Parlamento svizzero eleggerà il sostituto di Didier Burkhalter. Il candidato più accreditato sembra essere Ignazio Cassis, Consigliere nazionale dal 2007 e dal 2015 presiede il Gruppo parlamentare liberale-radicale, che, con molta disponibilità, ha accettato di rispon- dere alle nostre domande

Credo si possa affermare che l’elezione nel Consiglio Viviamo in un angolo di terra baciato dalla fortuna, dalla prosperità federale venga considerata la naturale coronazione di e dalla pace. Tutto questo non è il frutto del caso, ma dell’impegno ogni carriera politica. Lei, malgrado si convenga che la di chi ci ha preceduti. Con lo stesso spirito vorrei dare il mio contri- costellazione non sia mai stata così favorevole all’ele- buto, contribuire a modellare il futuro sulla base dei valori liberali e zione di un svizzero italiano, si è preso del tempo prima lasciare a chi ci seguirà questa ricchezza. di accettare. Quali sono gli elementi che sono stati de- terminanti per la sua decisione? Lei, all’indomani della sua candidatura da parte del- Da un lato c’è il desiderio di plasmare il nostro quotidiano e di ren- la sezione cantonale del suo partito, ha dichiarato che dere possibile il futuro che si desidera. E c’è l’amore per la Svizzera. “parlare una lingua non per forza significa poter rap- Dall’altro c’è la dedizione al 200% alla funzione, che implica impor- presentare la cultura che vi sta dietro”. Quali sono i va- tante rinunce, prima di tutte alla propria vita privata. lori dell’italianità che vorrebbe portare a Berna? La Costituzione svizzera prevede, all’articolo 175 cpv. 4, che nel Che cosa l’ha spinto alla fine ad accettare? Consiglio federale – cioè nel Governo nazionale – le diverse regioni Prima di tutto il desiderio di servire la mia Patria, proprio come quan- e le componenti linguistiche del Paese debbano essere equamente do ho accolto nel 2007 l’invito di candidarmi per il Parlamento o rappresentate. La Svizzera di lingua e cultura italiana è assente da anni prima la proposta di fare carriera militare nell’esercito. 18 anni e dunque questa “terza Svizzera” non è rappresentata. Ciò

18 - La Rivista settembre 2017 è indipendente dal sapere parlare più o meno bene una lingua. Una che continuano ad essere la spina dorsale delle nostre relazioni con lingua non è un semplice accostamento di parole, ma il veicolo di l’UE. Un’adesione all’UE è fuori discussione. Tali accordi ci consen- una mentalità, di valori, di umore, di cultura. Inoltre un Consigliere tono di accedere al mercato unico europeo di oltre 500 milioni di federale di lingua e cultura italiana crea anche un legame sociale consumatori. Siccome ogni accordo ha le proprie regole esecutive, e psicologico con i cittadini italofoni, avvicinandoli alla Svizzera e la gestione di un corpo così eterogeneo crea un dispendio buro- alle sue istituzioni. cratico immenso. Perciò stiamo cercando una via per semplificarne la gestione, così da poter concludere nuovi accordi utili alla nostra Ritiene sia necessaria una specifica sensibilità per mi- sicurezza e prosperità. Fin qui però gli sforzi non hanno portato frutti. gliorare i rapporti con l’Italia? Ciò crea frustrazione e tensione. D’altro canto l’UE deve gestire oggi Disporre in Governo di una sensibilità culturale italiana aiuterebbe problemi interni non indifferenti, come la Brexit, la crisi istituzionale certamente a migliorare i rapporti da anni un po’ tesi con l’Italia. polacca o quella del debito greco. Lasciamo tempo al tempo, senza Penso al contenzioso fiscale, ai flussi migratori, alla pressione sul cadere nella trappola della precipitazione: la gatta frettoloso fece i mercato del lavoro (frontalieri per esempio). L’Italia è un importante gattini ciechi! partner commerciale, scientifico e culturale per la Svizzera. Il Ticino e il Grigioni italiano sono il ponte naturale verso Sud. È importante In parallelo all’elezione del Consigliere federale, sta che giochino un ruolo per buoni rapporti di vicinato. animandosi il dibattito sulla votazione della riforma delle pensioni denominata Previdenza 2020. Un tema D’altronde, nel rapporto far i due Paesi, oggi più che del quale lei si è molto occupato e rispetto al quale mai, sembra importante avere un occhio di riguardo per ha una posizione decisamente contraria. Quali sono le le particolarità di una regione di frontiera… principali ragioni? La Svizzera è situata nel cuore dell’Europa, ma è fiera della sua au- L’obiettivo della riforma era quello di consolidare il nostro sistema tonomia e delle sue specificità politiche. Non facendo parte dell’UE pensionistico, per far fronte alle sfide demografiche e allo scarso deve trovare il modo migliore per gestire i rapporti con gli Stati con- rendimento dei mercati finanziari. Purtroppo la legge su cui votere- finanti. Grazie agli accordi bilaterali Svizzera-UE abbiamo comples- mo il 24 settembre fallisce l’obiettivo. Invece di fare le necessarie sivamente una buona situazione di vicinato e di accesso ai mercati modifiche strutturali, estende le prestazioni dell’AVS – già deficitaria dell’UE, per esportare servizi e prodotti. La frontiera è elemento di dal 2014 – e copre i buchi finanziari con prelievi fiscali (IVA) e sala- unione e di divisione: occorre perciò gestire con equilibrio i rapporti riali. Insomma, preleveremo più soldi dalle tasche dei cittadini senza transfrontalieri. La crisi economica che ha colpito anche il Nord-Ita- risolvere nulla, anzi peggiorando le prospettive per i nostri giovani. lia ha generato una forte pressione dei suoi 10 milioni di abitanti Non è responsabile e dunque voterò NO. verso il Sud della Svizzera, che conta solo 350’000 abitanti. Ciò ha creato scompensi nel nostro territorio (mobilità, dumping salariale, Su questi temi dovrà convincere i parlamentari dei par- densità abitativa). titi con i quali avrà le audizioni nelle prime settimane di settembre. Infatti, anche se è importante quello che Accanto alle questioni contingenti, quali quella degli sperano i ticinesi e i sostenitori del leitmotiv “Ticino accordi fiscali e quella dei frontalieri, con l’Italia va go- First”, o scrivono i giornalisti e profetizzano gli esperti, vernato il drammatico tema dei flussi migratori. è vero che a decidere sarà l’Assemblea federale. Come Essendo molto esposta nel Mediterraneo, l’Italia deve farsi carico si sta preparando? di importanti flussi migratori dall’Africa e dal Medio-oriente. La Con- Cercando la calma dentro di me e presentando con coerenza la mia venzione di Dublino, il trattato internazionale multilaterale in tema di azione politica, articolata attorno ai valori liberali. diritto di asilo al quale ha aderito anche la Svizzera, è una parziale risposta al problema. La convenzione si è rivelata utile ma insuffi- Al di là di quelle che sono le sue convinzioni politiche ciente per l’Italia, particolarmente sola nel fronteggiare l’emergenza migratoria. La Svizzera fa la sua parte, ma il problema resta irrisolto. ci sono altri elementi che potrebbero rivelarsi determi- Soltanto uno sforzo internazionale coordinato è in grado di risolvere nanti per la sua elezione in Consiglio federale. Gliene la questione. Un dialogo costruttivo con l’Italia è perciò indispen- elenco due, chiedendole di dire in che modo ritiene sabile. possano condizionare il voto dei parlamentari il pros- simo 20 settembre: Tema questo che richiama i rapporti con l’UE. Un capi- tolo spinoso sul quale il Consiglio federale è chiamato a) il presunto conflitto d’interessi derivante dal fatto che è a fornire una risposta che ne illustri una strategia poli- presidente (seppur funzione temporaneamente congelata) di tica sostenibile. un’associazione che raggruppa Casse malati. I rapporti tra Svizzera e UE sono retti da oltre 120 accordi bilaterali,

settembre 2017 La Rivista - 19 Più di una volta il Consigliere nazionale è stato presente a Locarno in occasione di iniziative collaterali al Festival … e qui, in un momento conviviale, a Monte Verità ritratto del film. Qui, mentre assiste all’incontro promosso dal mentre s’intrattiene con il collega di partito, anch’egli Consiglio di Stato sul Futuro del Canton Ticino…. Consigliere nazionale, Giovanni Merlini.

Le associazioni sono istituzioni politiche indispensabili per il buon Mi consenta di chiudere in leggerezza, chiedendole funzionamento della democrazia diretta. Esse giocano un ruolo di soddisfare quella che forse è una curiosità di molti: chiave – quale interfaccia dialettica - tra Stato ed economia. Che comunque vada, che ne sarà del divano* di casa? Lo siano associazioni padronali, sindacali, professionali o di categoria: cambierà o lo conserverà? la Svizzera non funzionerebbe senza tali associazioni. In un Parla- Probabilmente lo terremo: in fondo è la testimonianza più divertente mento di milizia com quello svizzero, l’attività politica è accessoria di quest’intenso viaggio di candidatura. E poi ci piacciono i colori! a quella professionale. Ogni membro del Parlamento, a dipendenza della sua formazione professionale, ha naturali legami con le asso- Grazie e in bocca al lupo. ciazioni del suo mondo lavorativo e da esse trae il sapere neces- Crepi. sario ad alimentare il dibattito politico. Questa realtà è ben nota ai membri del Parlamento. Le critiche riportate dai media sono di regola strumentali ad altri fini. * il divano di casa del consigliere nazionale è stato oggetto di una controversa disanima innescata dal Blick, che, avvalendosi del pa- b) la questione di genere: in assoluto, ma anche alla luce rere di esperti di arredo egli interni, ha sentenziato che era ecces- dell’annunciato ritiro di Doris Leuthard e la non ricandidatura sivamente colorato (insinuando che striderebbe con lo stile di una di Schneider-Amman in occasione delle elezioni del 2019 figura istituzionale che si preferirebbe grigio e monocorde?) Il genere è certamente un criterio di valutazione del candidato, ac- canto alla competenza, all’esperienza, all’età, alla credibilità, alla comunicatività, all’appartenenza linguistica, alla fede religiosa ecc. Accanto a questi criteri generali, ogni membro del Parlamento che avesse ambizione di diventare Consigliere federale, valuterà i candi- dati anche in base alla propria convenienza. Ignazio Cassis (1961), è Consigliere nazionale Nonostante le speculazioni dei giornalisti e degli esper- dal 2007 (PLR, TI) e dal 2015 presiede il Gruppo ti, che si rincorrono sui vari media evidenziando questo parlamentare liberale-radicale. Dal 2016 presiede o quell’elemento, alla fine (sia che il gruppo parlamen- anche la Commissione della sicurezza sociale e tare del PLR decida di presentare un ticket con due della sanità del Consiglio nazionale. Di professione candidati o con tutti e tre: lei, la signora Moret e Pierre medico, specializzato in medicina interna, Maudet) sembrano tutti convergere: lei resta il favorito. prevenzione e salute pubblica, è stato fino al 2008 Un ruolo che le pesa? Medico cantonale del Canton Ticino. La sua attività L’elezione di un Consigliere federale è come una partita a scacchi professionale ruota attorno al management e in quattro dimensioni: poco o nulla è prevedibile e i colpi di scena all’insegnamento. Presiede quattro organizzazioni si susseguono fino alla famosa notte dei lunghi coltelli. Partire fa- nazionali (CURAVIVA Svizzera, curafutura, EQUAM voriti è considerato un handicap perché sul favorito si concentra e Radix) e insegna salute pubblica ed economia tutta l’attenzione mediatica e si moltiplicano le azioni di chi lo vuole sanitaria presso le università di Berna, Losanna, eliminare. Tutti conosciamo il detto “chi entra Papa nel conclave, ne Lugano e Zurigo. esce Cardinale”.

20 - La Rivista settembre 2017 Cultura d’impresa di Enrico Perversi L’efficacia di un leader si misura con il capo ed i colleghi Gestire al meglio Ho ricevuto una cortese e garbata critica al titolo del mio precedente articolo, “CEO: un uomo la propria squadra solo al comando?”, che mi faceva giustamente rilevare come tale ruolo non sia esclusivo non basta se non appannaggio del sesso maschile e che esistono rilevanti esempi di successo di leadership al si influenza anche femminile. Ne faccio ammenda anche se quel titolo era una citazione di una famosa cronaca verso l’alto e oriz- delle imprese di Fausto Coppi e quindi obbligatoriamente al maschile. zontalmente La questione di una leadership efficace e riconosciuta, e quella femminile sconta indubbie pe- nalizzazioni, viene affrontata in una ricerca di McKinsey le cui conclusioni sono che costruire e gestire al meglio il proprio team non è sufficiente, per avere un impatto maggiore sul business ed una carriera di successo bisogna influenzare anche il proprio capo ed i propri colleghi. Questa indagine ha avuto per oggetto oltre 1200 senior marketing executives, ruolo sicu- ramente rappresentativo di un qualunque riporto funzionale all’Amministratore Delegato, provenienti da 71 paesi diversi, le loro interviste sono state poi integrate dai dati relativi alle valutazioni “360°”, cioè fatte da capi, colleghi e collaboratori, di oltre 7400 leader di funzioni di marketing e non, con un totale di oltre 67000 valutazioni. Questa enorme massa di dati, certamente significativa per assicurare risultati affidabili, ha con- sentito di definire che per l’impatto sul business coinvolgere attivamente capo e colleghi incide per circa il 50% in più di quanto non faccia mobilitare il proprio team (43% capo e colleghi, 30% team). Ancora più eclatanti, anche se non del tutto sorprendenti, i dati relativi al successo di carriera: l’effetto di capo e colleghi è circa 2,5 volte più grande di quanto non sia quello della squadra (rispettivamente 47% e 19%). Una prima conclusione è quindi che costruire team molto efficaci e mantenerli nel tempo fo- calizzati sui loro obiettivi è la base su cui dei leader possono costruire le azioni successive. Ma quali sono le attività principali da svolgere verso l’alto e orizzontalmente? L’allineamento con il CEO, assumendo come proprie le maggiori criticità che lui si trova ad affrontare, è la più importante; è curioso però notare che mentre il 76% dei top manager dichiara di farlo, solo il 46% dei loro capi conferma che è vero. Una seconda conclusione è quindi che molti leader funzionali dovrebbero allinearsi meglio con l’agenda dei loro CEO. Un altro tema rilevante nei confronti del capo è l’utilizzo efficiente delle risorse assegnate con una corretta attenzione al ritorno dell’investimento delle proprie spese, anche in questo caso c’è una grande differenza tra la percezione degli executives, il 67% pensa di avere un forte orientamento ai ritorni, e dei CEO che lo confermano solo nel 39% dei casi. Anche su questo punto c’è molto da fare per i manager di funzione che sembrano essere orientati soprattutto all’interno della loro struttura. Le azioni nei confronti dei colleghi sono riconducibili alla capacità di essere solidi opinion le- ader attraverso una narrazione coinvolgente, cioè quelle che vengono chiamate “storytelling skills”. Azioni veramente decisive, peccato che la loro presenza venga confermata solo dal 56% dei CEO e che gli stessi Marketing Executives se la riconoscano solo nel 61% dei casi! In realtà, al di là delle tecniche utilizzate, il fattore fondamentale è l’orientamento alla colla- borazione, l’abilità di fornire contributi e riceverne spontaneamente anziché richiudersi nel proprio ambito organizzativo cercando improbabili risultati raggiunti autonomamente. Un commento finale semplicistico porterebbe a dire che era noto da molto tempo che se si vuole fare carriera bisogna ricordare che “il capo ha sempre ragione”, in realtà la vera morale è che stabilire connessioni e generare collaborazione non solo porta a risultati brillanti per l’azienda ma viene anche riconosciuto e spesso premiato.

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settembre 2017 La Rivista - 21 Donne in carriera: Valentina Fausti

Non intendo mollare

Valentina con il padre. I loro maiali vivono di Ingeborg Wedel alla stato brado su una superficie di circa 100 ettari nei campi appena sopra Norcia

Ho avuto il piacere di vederla in televisione, su Rai 1, in occasione di mia madre Ada e mio fratello Mat- una sua Ho rilevato con piacere che La Rivista di giugno 2017 ha dedicato tia, anche se attualmente ha solo il primo piano all’immane tragedia che ha colpito con tremende scosse di 12 anni, e il mio compagno. terremoto, iniziate 24 agosto 2016, il Centro Italia. Nel 2013 mio padre decide di pas- All’epoca, per avere una testimonianza di quanto è accaduto, avevo con- sarmi il testimone alla guida dell’a- tattato telefonicamente Valentina Fausti nel novembre 2016 e – solo oggi zienda anticipando il ricambio (scrivo nel mese di luglio 2017) – mi è pervenuta la sua risposta scritta alle generazionale, perché intendevo mie domande. Nel frattempo – ovviamente – ci siamo sentite più volte al portare avanti quei principi per cui telefono. mio padre lottava da circa 20 anni Di mio, posso dire solamente che Valentina è una persona solare, coraggio- che ora si stanno affermando. Pen- sa, positiva, determinata con una grinta da vendere! so all’attenzione che si presta ad Poiché a Norcia ha perso tutto, ha cercato e trovato un’altra sede dove un’alimentazione sana e di qualità, macellare, preparare i prosciutti e quant’altro per la vendita, riprendendo al rispetto per gli animali. La cosa l’attività che il terremoto le aveva cancellato. Ma lasciamo che sia lei a rac- che mi dava più carica erano tutte contarsi. quelle soddisfazioni che avevamo “Sono Valentina Fausti, ho quasi 23 anni, sono nata a Norcia dove vivo e collezionando vincendo tutti quei dove ho terminato gli studi superiori con gli esami di maturità nel luglio del premi, finendo in tv, sulle testate 2013. Sono titolare dell’azienda Maiale Brado di Norcia. giornalistiche, finendo alla Casa La mia storia comincia cosi: il mio bisnonno allevava maiali allo stato brado Bianca e alle Olimpiadi del 2012 circa 100 anni fa. Quando al comando dell’azienda arrivò mio nonno nel con il riconoscimento di produrre il mondo spiravano ancora venti di guerra e non si pensava a produrre cibo miglior prosciutto al mondo. sano ma solamente a garantirsi una rendita. Quindi, vendette quasi tutti i Il 30 ottobre 2016 il nostro mondo capi suini (tenne solo quelli per il fabbisogno annuale della famiglia) e si è letteralmente crolla con le mura dedicò all’allevamento di mucche da latte. del nostro laboratorio che con tanta Venti anni fa mio padre decise di far riprodurre i capi suini che si erano tra- fatica e passione avevamo costruito mandati attraverso incroci che permettessero di ricreare la razza autoctona e terminato solo due anni prima. che allevava suo nonno. Oggi possiamo dire che, quello che possiamo con- Ripartire è stata dura. Ma, seppur siderare un ritorno alle origini, ha avuto successo, in quanto i nostri maiali fra mille difficoltà ce l’abbiamo sono simili a quelli rappresentati nelle epigrafi della chiesa di Sant’Antonio fatta. Puntare alla qualità in tempi Abbate qui a Norcia, anche se non abbiamo nessuno che possa testimoniar- in cui il sisma ha messo la gente ci che il gusto sia lo stesso. a confronto che ben altre urgen- Nel nostro allevamento non ricorriamo all’uso di mangimi e antibiotici e ze, non è stata impresa facile. È neppure impieghiamo concimi e pesticidi nei campi dove i maiali si cibano, a quel punto che mio padre ebbe pascolando allo stato brado. un’idea bellissima: lanciò l’adozio- Facciamo produzioni di qualità, che rispecchiano la nostra tradizione come ne del maiale. Una forma di auto- prosciutto stagionato, salame corallina, capocollo(lonza), lonzino, guancia- finanziamento aziendale senza ri- le, salsicce secche, pancetta tesa e pancetta arrotolata. correre alle banche: il cliente viene La mia azienda è a conduzione famigliare: siamo io, mio padre Giuseppe, in azienda si sceglieva il maiale, al

22 - La Rivista settembre 2017 Essere donna nel suo caso specifico comporta degli svantaggi, oppure dei vantaggi? Svantaggi non ne vedo. Vantaggi… forse quelli derivanti dal fatto che una donna è astuta e capta ogni cosa prima che vada storta. E pone rimedio ove possibile. Ritiene che nel suo ambito professionale conti l’arte della seduzione? L’arte della seduzione è un potere importante proprio delle donne e nel mondo del lavoro, anche nel mio, conta moltissimo. Qual è la soddisfazione maggiore che le viene dal lavoro? La Basilica di San Benedetto a Norcia, simbolo dei danni che il terremoto ha Il raggiungimento degli obbiettivi, causato nella cittadina umbra. soprattutto di quelli che sembrano momento del pagamento gli viene rilasciato il certificato di adozione con irraggiungibili. su scritto il nome del maiale scelto, passati 16-18 mesi, quando l’animale è pronto per la macellazione, i proprietari vengono coinvolti alla lavorazio- A cosa ha dovuto ne e decidendo sia della speziatura che della pezzatura. Finita la lavorazio- rinunciare per affermarsi ne veniva fatta la festa della ”padellaccia” antica usanza durante la quale professionalmente tutti insieme si mangiano le parti più tenere del maiale macellato cucinate Se gestisci un’impresa devi sacri- con olive e aceto. Finita la lavorazione il cliente si porta via la parte fresca ficare il tempo libero, cercando di già pronta per il congelamento mentre il prodotto insaccato destinato non penalizzare la vita privata e il alla stagionatura rimaneva da noi e poi man mano che era pronto o glielo tempo che dedichi alla famiglia che spediamo o viene a ritirarlo. per me è un valore fondamentale. Abbiamo sempre partecipato a fiere e mercati, dove proporre i nostri pro- dotti, ma nei periodi estivi il consumo di carne di maiale e di salumi era scar- Spazio per coltivare so. Fu allora che ho deciso di dedicare il periodo estivo a una “degusteria” hobby ce n’è? agricola dove vendere i miei prodotti anche cucinati; un luogo dove il cliente Per una donna che lavora è difficile viene, degusta le nostre produzioni, oltre a carne e salumi coltiviamo anche a coltivare degli hobby: occupan- farro, lenticchie e altri cereali che vengono cucinati e il cliente poi a fine dosi anche della famiglia le rimane pasto può decidere di portarsi a casa ciò che gli è piaciuto di più. poco tempo per sé. Forse qualche Ne sono convinta: un’azienda agricola al giorno d’oggi deve puntare alla vacanza ogni tanto, sicuramente al- diversificazione, accogliendo gruppi di turisti e raccontando la propria sto- meno 2 volte a settimana 1 ora di ria, fare progetti con le scuole e sensibilizzare i bambini a consumare cibi di sport. In questo, effettivamente noi qualità, perché se si fa la monocultura è sempre più difficile andare avanti”. donne siamo penalizzate rispetto Terminata l’autopresentazione, si seguito le risposte di Valentina alle nostre all’uomo. consuete domande. In generale, non intendo mollare: combatterò tutte le avversità della Quali difficoltà incontra nel suo mondo del lavoro storicamen- vita, comprese le catastrofi naturali. te frequentato da uomini? I tempi sono cambiati, penso che al giorno d’oggi non ci sia neanche più le barriere tra uomo e donna. Ostacoli nella gestione d’impresa ne incontra? Sì, consistono soprattutto nel riuscire a conciliare gli impegni casalinghi con il lavoro per il resto la capacità organizzativa non manca e una donna oggi affronta tutto a testa alta.

settembre 2017 La Rivista - 23 Burocratiche di Manuela Cipollone Le novità in Gazzetta Ufficiale

La legge per Firmati dal Direttore generale per le risorse e l’innovazione della Farnesina, Luca Sabbatucci, il mercato e la sono stati pubblicati i decreti che istituiscono i Consolati onorari a San Gallo e Losanna. concorrenza, il La sede di San Gallo è posta alle dipendenze del Consolato generale a Zurigo e sarà compe- rilancio dell’eco- tente per i cantoni di San Gallo, Appenzello interno, Appenzello esterno, Grigioni e Turgovia. nomia del mezzo- Il Consolato onorario a Losanna, invece, è posto alle dipendenze del Consolato generale a giorno, ma anche Ginevra e sarà competente per i cantoni Vallese e Vaud. il nuovo reato di tortura e i decreti che istituiscono La prima legge per il mercato e la concorrenza consolati onora- “Promuovere lo sviluppo della concorrenza e garantire la tutela dei consumatori in ap- ri a San Gallo e plicazione dei princìpi dell’Unione europea in materia di libera circolazione e apertura Losanna. dei mercati” è, come sottolineato dal Ministero per lo Sviluppo economico, l’obiettivo Questi alcuni dei della prima legge per il mercato e la concorrenza entrata in vigore il 29 agosto. provvedimenti La legge intende “stimolare la crescita e la dinamica della produttività in Italia, per con- pubblicati in sentire ai consumatori di avere accesso a beni e servizi a minor costo e per garantire loro Gazzetta Ufficiale nuove e più efficaci forme di tutela, per stimolare l’innovazione, per attrarre maggiori negli ultimi mesi. investimenti in Italia”. La norma interviene su diverse aree: Assicurazioni, Fondi pensione, Comunicazioni, Poste, Energia, Ambiente, Banche, Avvocati, Notai, Ingegneri, Odontoiatri, Farmacie, Trasporti e Turismo. Per le assicurazioni si prevede, ad esempio, l’obbligo di praticare sconti significativi sulla polizza a chi sottoscrive clausole anti-frode, tra cui l’installazione della scatola nera in auto, e la pubblicazione di una Tabella dei risarcimenti per le macrolesioni per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale. Quanto ai fondi pensione, la legge dispone che i disoccupati da più di 24 mesi avran- no la possibilità di anticipare la liquidazione del fondo pensione fino a 5 anni prima della scadenza.

Diverse le misure a tutela dei consumatori Nel settore comunicazioni diverse disposizioni a tutela dei consumatori nel loro rap- porto con le compagnie telefoniche. Il 10 settembre è terminata la riserva legale in favore di Poste italiane sulla consegna degli atti giudiziari e della notifica di sanzioni per violazioni del codice della strada, disposizione che dovrebbe abbattere i costi di consegna. Sul fronte energetico la legge prevede la piena liberalizzazione del mercato retail dell’energia elettrica e del gas dal 1 luglio 2019 e, a tutela dei cittadini in difficoltà, la rateizzazione obbligatoria delle maxi bollette. la legge interviene anche in materia ambientale (semplificata l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi e dei rifiuti da apparecchiature

24 - La Rivista settembre 2017 elettriche ed elettroniche, i cosiddetti RAEE), bancaria (trasparenza di offerte e mutui e tipizzazione della disciplina del leasing finanziario compreso il grave inadempimento), notarile (più notai e pos- sibilità di pubblicizzare gli onorari) e legale (diventa possibile costituire società tra avvocati con soci di capitale); le società di ingegneria potranno accettare commesse da privati, assoggettandole ad alcuni requisiti già previsti per altri liberi professionisti; per gli odontoiatri che operano in società la legge prevede maggiori garanzie per i clienti e per l’esercizio della professione; le farmacie potranno decidere autonomamente gli orari di apertura e, per i farmaci, viene lanciato il bugiardino online. La legge interviene poi sul settore trasporti prevedendo la delega al Ministero dei Trasporti e al Mi- nistero dello Sviluppo Economico per riformare la disciplina dei Taxi e degli NCC con gli obiettivi di promuovere la concorrenza, adeguare l’offerta di servizi alle nuove tecnologie e contrastare l’abu- sivismo, ma anche la obbligatorietà di fornire il servizio di biglietteria elettronica per tutti i servizi di trasporto pubblico locale. Quanto al turismo, la legge prevede l’abolizione delle clausole contrattuali che prevedono la parità tariffaria nei rapporti tra gli intermediari di qualunque natura (online e offline), ciò si traduce, per le strutture turistico-ricettive, nella possibilità di offrire sconti maggiori rispetto ai prezzi praticati dalle piattaforme online. Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, le misure sulla concorrenza, una volta entrate in vigore, produrranno una crescita aggiuntiva del PIL pari allo 0,2% all’anno nel breve termine, un dato che sale allo 0,5% nel medio termine e all’1,0% a regime.

Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno In vigore dal 13 agosto anche le “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno” contenute nel cosiddetto “Decreto Sud”. Il decreto definisce un quadro legislativo a sostegno del rilancio del Mezzogiorno da attuare attraverso misure tangibili e lo stanziamento di risorse destina- te a interventi specifici, che verranno individuati dalla governance unitaria tra Governo nazionale, Regioni ed enti locali. Tra le misure previste “Resto al Sud”, una misura rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che non dispongono di mezzi propri per avviare un’attività propria, e l’istituzione delle Zes, cioè le Zone Economiche Speciali, che si concentreranno nelle aree portuali e nelle aree ad esse econo- micamente collegate, alle quali verranno riservate agevolazioni fiscali aggiuntive, rispetto al regime ordinario del credito d’imposta al Sud. La legge inoltre introduce misure che velocizzano gli investimenti pubblici e privati, prevede la sem- plificazione delle procedure adottate per la realizzazione degli interventi dei Patti per lo sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno e proroga al 31 luglio 2018 il termine per gli investimenti che possono godere dei benefici fiscali previsti dalle disposizioni sull’Iperammortamento.

Introdotto il delitto di tortura nell’ordinamento italiano In vigore da metà luglio anche la legge che ha introdotto il delitto di tortura nell’ordinamento ita- liano. Due gli articoli che entrano nel codice penale: il 613-bis (Tortura) e il 613-ter (Istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura). Il primo definisce il reato così: “chiunque, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con cru- deltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da 4 a 10 anni se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradan- te per la dignità della persona”. La pena è aumentata se il colpevole del reato è un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio. La legge prevede anche l’inammissibilità di respingimento, espulsione o estradizione dello straniero in Italia “verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che rischi di essere sottoposto a tortura. Nella valutazione di tali motivi – si legge nell’articolo 3 della legge - si tiene conto anche dell’esistenza, in tale Stato, di violazioni sistematiche e gravi di diritti umani”.

settembre 2017 La Rivista - 25 Di lavoro e dintorni di Paola Fuso Cappelania Del lavoro agile (smart working) e del demone della produttivita’

È stata pubblicata Ritengo necessario partire da un presupposto: di smart working si parla solo all’interno di una nella G.U. n. 135 dimensione aziendale e dunque questa modalità di esecuzione del lavoro vale per il lavoro di del 13 giugno tipo subordinato. Lo Smart Working è un nuovo approccio al modo di lavorare e collaborare 2017, la legge all’interno di un’organizzazione che prevede tre caratteristiche: un rapporto tra manager e 22 maggio 2017, n. 81 che reca dipendente basato sulla fiducia e non sul controllo; il ricorso a tecnologie collaborative in alcune tutele in sostituzione ai sistemi di comunicazione rigidi; la riorganizzazione dei tempi e degli spazi di materia di lavoro lavoro che vanno oltre l’ufficio. Dunque ponendo sempre come obiettivo un risultato efficien- autonomo non te, economico ed efficace, i nuovi studi sul lavoro prevedono un aumento di produttività se la imprenditoriale persona riesce a coniugare vita professionale e vita privata. e, in pochi articoli (artt. 18-24), la L’idea è presente sia nella Legge di stabilità 2016 sia nella Legge di stabilità 2017 che preve- nuova disciplina dono benefici fiscali e previdenziali se la contrattazione collettiva contiene strumenti come il del lavoro agile lavoro agile. In pratica si lascia piena libertà al lavoratore nell’esecuzione della prestazione, (o smart wor- senza vincoli non solo di luogo (in analogia con la disciplina del telelavoro) ma soprattutto king). Ma cosa di orario, pur nel rispetto dei limiti giornalieri e settimanali di durata dell’orario nonché della si intende per disciplina dei riposi. Il riferimento al telelavoro è evidente perche’ il lavoro agile ne rappresenta lavoro agile? un miglioramento come il piano della riservatezza dei dati trattati dal lavoratore. Da qui il richiamo da un lato alla tutela dell’infortunio in itinere e agli obblighi di cooperazio- ne del lavoratore in materia di sicurezza e, dall’altro il richiamo al rispetto della riservatezza attraverso l’uso degli strumenti di lavoro e attraverso la regolazione tra le parti dell’esercizio del potere di controllo (art. 4 Statuto dei lavoratori). Passando al contratto, la scelta del lavoro agile per un certo tempo determinato o indeterminato, è contenuta in un accordo scritto e nello stesso si può prevedere quanta parte delle mansioni assegnate puo’ essere svolta con la modalità dello smart working o in sede. Naturalmente, al lavoratore spetta il trattamento economico e normativo previsto dalla contrattazione collettiva così come individuata dall’art. 51 del D.Lgs. n. 81/2015. Certo è che aldilà del dato normativo ritorna un concetto giovane eppure antico: aumentare la produttività aumentando il benessere del lavoratore. Cio’ che lascia perplessi è la presenza di una organizzazione che in nome di una maggiore libertà potrebbe richiedere il perseguimento di un certo risultato a prescindere dal tempo e dallo spazio in cui la prestazione viene eseguita. Ci si riferisce agli abusi già visti del telelavoro. A questo punto, si vedrà se questo nuovo concetto di “welfare generativo” (idoneo ad indurre comportamenti di reciprocità) sarà seriamente attuabile e se si potrà parlare, come auspicato da molti studiosi, di “rendimento”, quale nuovo paradigma di riferimento per l’evoluzione stessa del diritto del lavoro, indipendentemente dal fatto che la prestazione sia quella di un lavoratore dipendente oppure di un - vero - collaboratore autonomo.

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26 - La Rivista settembre 2017 Angolo Fiscale di Tiziana Marenco Tesoreria e prestiti di una SA ai suoi azionisti o ad altre società del gruppo; condizioni, rischi e “no go”

Con l’introduzio- Di primo acchito particolarmente interessante potrebbe sembrare il parcheggio di liquidità, sia nell’am- ne del tasso d’in- bito di anticipi e crediti sia nell’ambito di una struttura di tesoreria, presso società straniere per le quali possono valere condizioni più vantaggiose e comunque non un tasso di interesse negativo. teresse negativo Sia per i crediti semplici sia per gli anticipi alla tesoreria del gruppo, che costituiscono rapporto di credito da parte della o mutuo ai sensi del Codice delle Obbligazioni svizzero, valgono per la società anonima (o a responsabi- Banca Nazionale lità limitata) svizzera le condizioni di diritto tributario di sempre: il prestito deve essere concesso secondo Svizzera e di con- il principio dell’arm’s length, quindi a condizioni che avrebbero applicato anche i cosiddetti terzi, cioè persone indipendenti tra di loro. Vale quindi l’obbligo di applicare i tassi previsti nelle Circolari dell’Ammi- seguenza anche nistrazione Federale delle Contribuzioni, eventualmente ridotti in presenza di prestazioni reciproche tra delle maggiori le parti (come si vede solitamente nei rapporti di Cash Pool), l’obbligo di procurare garanzie in generale e banche svizzere, sicuramente nei casi di somme rilevanti, ma anche l’obbligo di prevedere e rispettare termini di rimborso. molte società Se queste condizioni non sono soddisfatte, secondo l’AFC si deve presupporre di esser in presenza di una anonime con distribuzione dissimulata di utile a favore della società che ha ricevuto la somma a condizioni preferenziali non giustificate dall’uso commerciale. eccessi di liquidità I casi più evidenti di prestiti concessi a condizioni che non soddisfano il principio dell’ arm’s length pubbli- cercano soluzio- cati negli ultimi anni ci invitano a ricordare che le conseguenze fiscali di tali rapporti possono essere estre- ni alternative al mamente gravi, soprattutto in rapporti transfrontalieri, e che in casi gravi è data anche responsabilità classico deposito. civile e penale degli organi coinvolti nella contrattualistica (amministrazione infedele, malversazioni ecc. ). Intanto le conseguenze fiscali, tipicamente, sono rilevate solo ex post: se non è stata prestata garanzia e non è stato previsto un piano di rimborso nel contratto e il prestito per un motivo o per l’altro dopo qualche anno non può essere rimborsato e oltretutto non sono stati effettivamente pagati interessi, non è più possibile rimediare alle lacune contrattuali. In casi internazionali per la società svizzera che ha effettuato il prestito (andato perso) all’estero, se riqualificato di prestazione dissimulata si applica l’Imposta Preventiva (IP) del 35% (rimborsabile solo parzialmente o non rimborsabile a dipendenza dello stato estero della società che ha ricevuto il prestito e delle condizioni previste nell’Accordo sulla Doppia Imposizione applicabile). In casi di depositi importanti derivanti da realizzazioni di investimento si pone poi anche la questione della garanzia dell’IP sulla liquidazione della società: se questa è controllata per almeno l’80% da residenti all’estero e più della metà degli attivi della società si trova all’estero, l’AFC ritiene dato il pericolo che la società venga liquidata di fatto all’estero e chiede la garanzia dell’ipotetica IP che sarebbe dovuta sull’eccesso di liquidazione. Ma soprattutto il parcheggio affrettato di una porzione rilevante di attivi (che la dottrina quantifica a oltre il 60% degli attivi) in forma di liquidità presso un’unica persona terza costituisce un rischio eccessivo “Klumpenrisiko” che non è accettabile né fiscalmente, né dal punto di vista di una gestione accurata. Lo stesso darà quindi luogo a responsabilità civile e penale degli organi che l’hanno concesso. L’unico argomento che si può opporre all’apparente “fuga del capitale” è quello che gli organi devono fare l’interesse della società attenuando le conseguenze dell’interesse negativo in Svizzera. Viste le alter- native disponibili (investimento) non pensiamo tuttavia che se sarà data una perdita sul credito prevarrà l’argomento di giustificazione. La nostra giurisprudenza sulle condizioni dell’arm’s length è radicata a tal punto da non permettere troppe eccezioni, soprattutto nei casi di rischio concentrato. È quindi necessario controllare al momento di effettuare il prestito che le condizioni dell’arm’s length vengano soddisfatte, e se per ragioni eccezionali questo non è il caso, chiedere un ruling alle autorità fiscali competenti per evitare situazioni alle quali non è possibile porre rimedio. [email protected]

settembre 2017 La Rivista - 27 Il Pacchetto tutto in uno

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Al fine di usufru- Tuttavia, la tempistica di questo approccio può essere imprevedibile e/o troppo lunga. In ogni ire dei vantaggi caso, invece di ‘distruggere e ricostruire’, l’imprenditore ha l’opzione di effettuare un trasferi- elvetici a livello mento vero e proprio, ovvero di immigrare in Svizzera l’azienda estera con tutti i suoi attivi e burocratico, fiscale passivi, avvalendosi della procedura prevista dalla legge. e giuslavoristico, In effetti, una società incorporata all’estero ha la possibilità di trasferirsi in Svizzera in ossequio l’imprenditore ita- alla Legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP). La registrazione dell’ente va richiesta liano può essere presso l’ufficio del registro di commercio cantonale competente, la cui competenza è stabilita tentato a trasferi- dalla municipalità svizzera in cui la società intende risiedere. Le condizioni da adempiere per re la sua azienda l’iscrizione al registro corrispondono a quelle per società svizzere neo-costituite, con qualche in Svizzera. requisito supplementare. Innanzitutto, l’organo competente della società estera deve decidere di trasferire la propria sede in Svizzera e di adeguare lo statuto al diritto societario svizzero. Inoltre, deve eleggere gli organi previsti dalla normativa svizzera, che devono accettare la loro elezione. Nel caso in cui il verbale di queste decisioni non sia stato redatto nella lingua ufficiale del cantone in cui la società vuole risiedere, bisogna tradurlo. Le persone con facoltà di rappresentanza (ad es. i membri del consiglio di amministrazione o i di- rettori) devono inoltrare all’ufficio del registro di commercio copie dei loro passaporti e specimen di firma autenticati e legalizzati. Va ricordato che almeno un rappresentante con firma disgiunta o due rappresentanti con firma congiunta devono essere domiciliati in Svizzera. Conformemente ai requisiti per costituire una nuova società, vanno firmate e consegnate le dichiarazioni stampa e lex friedrich. Oltre ai giustificativi appena elencati qui sopra, per un trasferimento di sede dall’estero in Sviz- zera, l’Ordinanza sul registro di commercio (ORC) prevede che il richiedente debba allegare all’i- stanza di registrazione i seguenti documenti: (1) un documento che attesta l’esistenza legale dell’ente giuridico all’estero, ovvero un estratto originale e attuale dal registro delle imprese (o qualsiasi documento equivalente) del paese da cui l’ente intende emigrare. (2) una prova che la normativa vigente nel paese da cui l’ente intende emigrare permetta il trasferimento di sede transfrontaliero – ottenibile ad es. dall’Istituto svizzero di diritto compa- rato (ISDC) a Losanna – o, se ciò non fosse il caso, un’autorizzazione speciale del Dipartimento federale di giustizia e polizia. (3) una conferma che l’adattamento della forma societaria ‘straniera’ alla forma societaria sviz- zera sia possibile – anche questa conferma, in Svizzera, è ottenibile presso l’ISDC. (4) un’attestazione – in pratica, in forma di una deliberazione del consiglio di amministrazione – che l’ente giuridico ha trasferito il centro della sua attività in Svizzera. (5) un rapporto di un cosiddetto ‘perito revisore abilitato’ svizzero, comprovante la copertura del capitale sociale dell’ente secondo il diritto svizzero.

Tutti i documenti provenienti dall’estero devono essere legalizzati con ‘Apostille’, se lo stato in questione è contraente della Convenzione dell’Aia, altrimenti la legalizzazione dev’essere effet- tuata dalla rappresentanza Svizzera in detto paese (ambasciata o consolato). Una volta trasferita l’azienda, l’iscrizione al registro di commercio in Svizzera, oltre alle informa- zioni ‘classiche’, indicherà la data della decisione di trasferimento, la denominazione, la forma giuridica e la sede dell’ente prima che si trasferisse in Svizzera, e l’autorità competente nel paese di provenienza.

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settembre 2017 La Rivista - 29 Convenzioni Internazionali di Paolo Comuzzi Una interessante sentenza (409/2017) della CTP di Milano in tema di beneficiario effettivo

LA CTP di Sono due elementi di grande importanza considerato che il soggetto continua ad essere Milano (decisio- soggetto al pagamento delle imposte non trattenute e delle relative sanzioni e questo in ne 409/20171) ha linea generale e pur non potendo svolgere in merito al percettore tutte quella indagini stabilito alcuni interessanti prin- che invece sono svolte dalla Amministrazione Finanziaria che ovviamente può usare an- cipi su due punti che dello scambio delle informazioni. In merito alla fase processuale resta da dire che la importanti: 1) il CTP è il primo grado di giudizio e quindi restano da valutare le future decisioni della CTR concetto di benefi- (Commissione Tributaria Regionale) e quindi della Suprema Corte di Cassazione. ciario effettivo (che appare sempre più essenziale) e 2) la Commento valenza probatoria La CTP di Milano ha stabilito in modo chiaro due principi importanti che possiamo riassu- dei certificati rila- mere nel modo che segue: a) il beneficiario effettivo del reddito è colui che ha il potere di sciati dal soggetto disporre dei redditi percepiti senza essere vincolato da obbligazioni legali o contrattuali di estero percettore riversarli immediatamente ad un altro soggetto e b) la Amministrazione Finanziaria non delle somme. può disconoscere i certificati rilasciati da altra autorità fiscale in ambito UE. In merito al primo punto (beneficiario effettivo) la CTP richiama in modo chiaro il com- mentario OCSE2 e ritiene che lo status di beneficiario effettivo debba essere escluso per quei soggetti che non hanno reali poteri e che possono considerarsi dei meri intermedia- rio3 rispetto al quantum che viene loro erogato dal soggetto italiano e questo comporta che i proventi percepiti debbano essere riversati in modo (di fatto) immediato al soggetto che si trova alle spalle e che possiamo qualificare come beneficiario effettivo. In questa situazione entrano in gioco anche complessi aspetti di diritto estero il cui accer- tamento per il soggetto erogante è del tutto impossibile (come si possono accertare ob- bligazioni legali non pubbliche?) con la conseguenza che si rischiano imposte e sanzioni per fatti che non è possibile determinare con certezza. Tornando al caso di specie si ha che il soggetto percettore ha rinunciato all’incasso delle somme a lui dovute e ha conferito tale credito nella società italiana e questo è un aspetto importante: se esiste questo potere di disporre (rinuncia) esiste certamente la condizione di beneficiario effettivo (come posso rinunciare se esiste un obbligo di retrocedere le somme?).

1 Decisione commentata anche da DELLA VALLE e FRANCONI in Il sole 24 Ore del giorno 23 Giugno 2017. 2 Questa nozione, come abbiamo detto molte volte, è completamente assente nell’ordinamento italiano. E’ una nozione che si trova nelle convenzioni e che ha una interpretazione di tipo variabile ed in evoluzione. 3 Intermediari o interposti è una certamente una parola che lascia intendere una assoluta assenza del potere di disporre del reddito. 4 In buona sostanza i principi di applicazione delle due sanzioni ormai sono vicini questo almeno quanto prevede la legge.

30 - La Rivista settembre 2017 Molto importante è anche il punto che per la ricostruzione della nozione di una struttura processuale che pre- vengono usati i parametri OCSE e questo elemento è certamente importante vede tre gradi del giudizio e quindi in quanto mette un punto fermo sulla materia. il finale di questo contenzioso resta In merito al secondo punto (i certificati) la CTP stabilisce in modo chiaro che comunque molto incerto e tutto da il disconoscimento di questa documentazione è del tutto illegittimo (ricordia- valutare. mo che sono dei form ufficiali). Viene ripreso l’orientamento maturato in sede comunitaria e che in giurispru- Conclusione denza ha trovato anche un seguito (CTP Milano 9819/2015 e CTR Campania Si ritiene che sul piano tecnico la 10249/2015), ovvero un orientamento secondo cui detti documenti sono CTP di Milano abbia ben chiarito dotati di piena forza probatoria e che se l’Agenzia deve contestare la stessa due elementi importanti (beneficia- deve avviare la procedura per lo scambio delle informazioni come prevista. rio effettivo e valenza probatoria dei Queste considerazioni sono importanti anche sul piano sanzionatorio am- documenti rilasciati dal percettore) e ministrativo considerato l’avvicinamento tra la sanzione amministrativa e che le considerazioni che sono state quella penale e risultando anche la prima applicabile solo in presenza di svolte nella sentenza stessa possa- “dolo o colpa”4. no essere condivise. Come abbia- Ora parlare di dolo (ma anche solo di colpa) del sostituto di imposta quando mo indicato in numerose occasione lo stesso ha richiesto ed ottenuto prima del pagamento delle somme dovute la nozione di beneficiario andrebbe la documentazione normativamente prevista per applicare la convenzione chiarita in dettaglio mentre la Ammi- internazionale e / o la direttiva appare del tutto incongruo e certamente nistrazione Finanziaria italiana forse lontano dal principio per cui serve che vi sia dolo o colpa per giungere a san- dovrebbe essere più cauta nella ap- zionare un determinato comportamento. plicazione delle sanzioni in presenza Ecco la ragione per quale la sentenza che abbiamo qui brevemente com- dei certificati rilasciati dalla Ammini- mentato è molto importante anche se, lo ricordiamo, è solo il primo gradino strazione Fiscale estera.

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settembre 2017 La Rivista - 31

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Negative version Per chi suona il campanello di Mirko Formenti Le macchie della Città bianca

Tra le mete turi- Invece Belgrado (letteralmente “La città bianca”) mi si presenta come un vortice di modernità stiche meno get- simile a quello di una qualsiasi città europea: vivacissimi viali pedonali incorniciati da palazzi otto- tonate d’Europa centeschi, una miriade di bar e locali, spesso curatissimi e dal particolare gusto hipster, atmosfera si può certamente giovane e frizzante…girovagare per le sue strade è comodo e piacevole…e poi si arriva davanti al palazzo del governo, ed ecco il primo scricchiolio di questo splendido pavimento dal doppio fon- quanto immerita- do. A destare perplessità, proprio in fronte al palazzo del governo, è un enorme edificio in palese tamente annove- stato di semidistruzione: in una città così ordinata e curata, un edificio distrutto e abbandonato in rare la Serbia. una delle piazze principali non può che sollevare qualche interrogativo. Basta una rapida ricerca Immeritatamente per svelare l’arcano: si tratta di un vecchio edificio governativo bombardato dalla NATO nel ‘99 e perché questo così lasciato come monumento alla sofferenza della città sotto le bombe di quella terribile guerra. splendido paese Tutto molto bene, ma se conosci la storia delle guerre balcaniche e magari hai anche visitato ha moltissimo qualche altro luogo nei Balcani è impossibile non rimanere perplessi davanti a tale monumen- da offrire ad un to. L’edificio è stato uno dei pochissimi distrutti a Belgrado (insieme ad un paio di ministeri, ad turista che sia in alcune sedi di telecomunicazioni e, a causa di un errore, all’ambasciata cinese), nell’ambito dei cerca di strutture complessivi 78 giorni di bombardamenti NATO sul territorio serbo. A Sarajevo, per dirne una, le bombe serbe sono cadute per quasi quattro anni, radendo quasi al suolo l’intera città nel più moderne, popola- lungo assedio della storia moderna. A Mostar, per dirne un’altra, messa a ferro e fuoco dalle zione accogliente forze serbe e croate tra il ‘92 al ‘94, non c’è alcuna necessità di esibire rovine ad hoc, dato che, e buon cibo. all’infuori del piccolo nucleo della città vecchia, completamente ricostruita come il famoso ponte, Prendete una in sostanza l’intera città è tutt’ora in macerie, e gli edifici non vengono risanati se non a singhioz- città come Bel- zo, una manciata per anno, a dipendenza dall’esiguo budget a disposizione delle autorità locali. grado: l’ordine In altre parole, considerando da un lato che tra tutti gli stati coinvolti nelle guerre balcaniche la e la pulizia delle Serbia è senza dubbio quello che ha subito meno danni (non essendo stata che marginalmente strade forse male terreno di battaglie), e dall’altro che i serbi stessi furono responsabili di massacri e distruzioni in si sposano al pre- innumerevoli città bosniache e kosovare (e, in minor misura, croate), questo “monumento” al concetto che si vittimismo nazionale appare davvero fuori luogo. Ma non è che un attimo, un retrogusto amarognolo subito ripulito dal sorriso amichevole di un potrebbe nutrire cameriere che ti serve un ottimo pasto in un delizioso quartiere di questa città colma di sorprese. verso una città Addirittura, giunto davanti al parlamento, mi riempio di ammirazione: davanti all’edificio sono stati balcanica, consi- posti degli enormi striscioni, su uno dei quali intuisco da lontano la parola “Srebrenica”. Mi dico derando che alle che non può essere che una commemorazione dell’ignobile massacro ivi operato nel ‘95, quando nostre latitudini più di ottomila civili bosniaci musulmani vennero massacrati dalle forze serbe, nell’ambito di una i nomi di certe chiara azione di pulizia etnica. Mi dico che sorprendentemente è finalmente arrivata anche da località richiama- parte serba una pubblica denuncia di tale atrocità, mi sento colpito e soddisfatto, e quasi colto in no ancora istinti- castagna nei miei pregiudizi. vamente gli echi E invece no. Mi avvicino e scopro che in realtà i manifesti lamentano con veemenza la scandalosa della guerra e le uccisione, nel ‘92, a Srebrenica, di diversi serbi, per mano di (cit) “Muslim war criminals”, nell’ambi- to della riconquista della città da parte di questi ultimi, precedentemente scacciati dalle forze serbe. immagini che ce Tutto questo è scandaloso. Immaginate ora di vedere esposti davanti al parlamento tedesco – che, ne hanno lasciato evidentemente, li tollera! – dei giganteschi striscioni che lamentano la morte di una manciata di i telegiornali. tedeschi, nell’ambito di azioni di guerra, per mano ebrea, diciamo nel 1937, proprio ad Auschwitz! Al di là dell’ignobile provocazione che rievoca quel luogo teatro di crimini contro l’umanità, si noti la sfumatura: non vengono menzionati i bosniaci, o più precisamente, i bosgnacchi, ma tout court i “musulmani”, secondo una pedestre retorica scorretta quanto di successo nel mondo odierno. Una macchiolina, insomma, e una macchiona, dovute a qualche (mi piace pensare) minoritaria mente malata, o quantomeno ad un sistema idiota che non rappresenta la massa della popolazio- ne, che infangano questa città bianca, così bella che proprio non se lo merita.

32 - La Rivista settembre 2017 L’elefante Invisibile1 di Vittoria Cesari Lusso Le first ladies… chi le ha elette?

1 Una vecchia leggen- First lady: è così che ormai, copiando gli americani e ripetendo passivamente le formule proposte dai da indiana narra di media, gli italiani hanno preso l’abitudine di designare le compagne di vita dei capi di stato e di governo. un elefante che pur I francesi, più affezionati al loro idioma, si sono premurati di tradurre il termine in première dame. Ma, in muovendosi tra la sostanza, anche loro imitano i costumi USA più di quanto vogliano ammettere. Le first ladiesnon di rado folla con al sua impo- con il loro charme e la loro eleganza hanno contribuito (e contribuiscono) a indorare l’immagine dei Pre- sidenti. Accade persino che rubino la scena ai loro augusti consorti, accentrando su di sé l’attenzione del nente mole passava pubblico e occupando le prime pagine dei giornali con una profusione di dettagli sui loro abiti e accon- comunque inosser- ciature. Ancora oggi succede spesso di sentire citata la frase che John Kennedy pronunciò in occasione vato. Come se fosse della visita a Parigi nel 1961, quando con efficace understatement si definì l’uomo che accompagnava invisibile… Jacqueline Kennedy. Viene da chiedersi come mai nelle democrazie moderne sia dato così grande spazio istituzionale, mediatico, e persino politico, a figure che non sono state elette, se non dal rispettivo coniuge. Provo a formulare alcune ipotesi. Sarà forse che il legame privilegiato intrattenuto dalle gentili dame con il Capo le fa considerare una im- portante risorsa umana al servizio dell’equilibrio affettivo (fatto speriamo di fiducia, sostegno e amore…) di chi comanda? Le premure che Brigitte Macron sembra prodigare al proprio giovane illustre consorte paiono avvalorare tale idea. Sarà forse che la supposta utilità del loro contributo all’immagine pubblica del paese di appartenenza? Ma allora perché i mariti della Cancelliera tedesca Angela Merkel e dell’attuale Presidente della Confede- razione, Doris Leuthard, possono tranquillamente tenersi discretamente in disparte? Sarà forse il fatto che anche nelle repubbliche moderne il «potere» ha bisogno di riti e cerimonie che lo mettano in scena simbolicamente e ostentatamente agli occhi dei sudditi e dei pari, non diversamente dalle vecchie e nuove monarchie? Tali riti richiedono sfarzo, cornici regali, coreografie grandiose. I sorrisi e gli abiti delle first ladies forniscono un contributo importante alla messa in scena. Sarà forse che le belle donne accanto al potente ne rendono l’immagine più accattivante, seducente e vendibile? Attraverso la complicità dei media, le «coppie regali» contribuiscono in effetti a far sognare i cittadini distogliendoli dalla dura realtà delle scelte politiche. Tutti ci ricordiamo di Sandro Pertini, settimo presidente della Repubblica italiana. Ma ci ricordiamo di Carla Voltolina? Non mi stupirebbe che molti reagissero con una battuta alla Renzi: Carla Voltolina chi? Ebbene si tratta della signora Pertini. Si racconta che Carla quando suo marito stava per essere eletto gli disse «Sandro, se ti eleggono presidente, io me ne vado all’estero. Io non verrò mai al Quirinale. Ci rivediamo quando finisci il settennato». Certo, era felice che suo marito concludesse sul colle la sua car- riera politica, ma si tenne sempre lontana dai riflettori. Rifiutò persino la carica di presidente della Croce rossa per non essere chiamata “presidentessa”. Riteneva che non fosse giusto che la sua persona venisse confusa con quella del Presidente. Spiegava “Gli italiani hanno eletto Sandro e non me. Io non c’entro niente. A chi mi chiede, per esempio quando sono in strada, se sono la moglie del Presidente, rispondo no, io le assomiglio soltanto”. Ma erano altri tempi. Carla Voltolina aveva combattuto per la democrazia e la repubblica: aveva quindi un’altissima opinione del valore del voto come indispensabile legittimazione per accedere alle alte cariche pubbliche. In un’epoca come la nostra, caratterizzata da continue e vigorose rivendicazioni per una sempre più grande parità tra uomini e donne, nonché da molteplici figure femminili che accedono democratica- mente al potere e lo esercitano in prima persona con grande dignità e coraggio, stupisce che non ci siano più consorti che seguano l’esempio di Carla Voltolina (oppure, per converso, quello di Joachim Sauer, marito della Cancelliera tedesca. È infatti risaputo che questi rifiuta categoricamente di rilasciare intervi- ste che non riguardino strettamente la sua professione: ovvero quella di chimico e non di “marito di …”). Invece no! Anche il pubblico femminile sembra apprezzare che i maschi eletti alle somme cariche di Stato siano non solo costantemente accompagnati dalle loro ammalianti metà, ma che a queste venga ricono- sciuto (e finanziato con denaro pubblico?) un dispendioso e appariscente ruolo di first lady! Qualcuno sa spiegarmi questo elefante invisibile?

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Diplomatici italiani nella Re Umberto I di Savoia in un ritratto confederazione di Guglielmo De Sanctis del 1883. L’Affare Silvestrelli (1902) e la rottura delle relazioni tra Italia e Svizzera

Monza, nessuno poteva sospettare le gravi conseguenze che Da questo numero, La Rivista ricorda la figura e l’ quel regicidio avrebbe avuto anche sulle relazioni tra l’Italia e di alcuni diplomatici italiani in Svizzera, che, in par- la Svizzera. Le cronache del tempo raccontano del clima par- ticolari momenti storici, si sono trovati a svolgere un ticolarmente festoso di quella manifestazione. A Monza era, importante ruolo nella storia delle relazioni tra i due infatti, in corso la festa in onore di San Giacomo, patrono dei Paesi. La prima scelta è caduta su Giulio Silvestrelli, cappellai, e si stava anche svolgendo un concorso ginnico capo della Missione italiana a Berna dal 9 agosto 1901 con la partecipazione di 500 atleti e sette bande musica- al 10 aprile 1902. li, che in mattinata avevano sfilato in corteo per le vie della città. A rendere ancora più gaia la serata era la presenza di «È difficile oggi anche solo immaginare una rottura delle rela- re Umberto I di Savoia e della sua corte per l’abituale villeg- zioni diplomatiche tra l’Italia e la Svizzera. Eppure è accaduto, giatura estiva a Villa Reale. Le strade erano pavesate a festa, cent’anni fa. Una cornice storica segnata da una lunga serie gli alberghi, i ristoranti, i posti di ristoro all’aperto erano stati di sanguinosi attentati del Movimento anarchico, culminata presi d’assalto da una folla festante proveniente da tutta la con l’assassinio di Umberto I Re d’Italia; un giornale anarchi- Lombardia e dalle regioni limitrofe. Alto era il numero dei no- co di Ginevra...; un diplomatico, il Ministro plenipotenziario bili presenti, imponente il servizio d’ordine affidato al tenente d’Italia a Berna, Giulio Silvestrelli, forse un po’ troppo altero dei carabinieri Emilio Borsarelli. La partecipazione del sovra- e con il gusto seicentesco del puntiglio: il tutto in un Paese, no alla fase conclusiva delle gare, per ragioni di sicurezza, la Svizzera, fedele al rigoroso rispetto delle sue leggi a difesa era stata resa nota soltanto la sera prima. delle libertà individuali e della libertà di stampa... un episodio Il Re era accompagnato dai generali Avogadro di Quinto e unico nella lunga storia di amicizia e fratellanza tra i due Ponzio Vaglia. Ad attenderlo c’erano il sindaco di Monza, Enea Paesi, che suscita una curiosità mista a qualche stupore... Corbetta, e numerose autorità civili e militari. Gaetano Bresci, ma che si trasforma in una stranezza per chi lo apprende giunto appositamente dagli Stati Uniti, dove si era radicaliz- un secolo dopo» (Lorenzo Ferrarin, Ambasciatore d’Italia in zato nei circoli anarchici dei tanti italiani che lavoravano nel- Svizzera da febbraio 2000 a settembre 2003, Prefazione a le industrie tessili di Paterson, nello Stato del New Jersey, non L’affare Silvestrelli di T. Gatani, FCLIS, Zurigo 2002). avendo potuto sparare al sovrano prima del suo ingesso nel campo, si mescolò alla folla e riuscì addirittura a raggiungere L’anarchico venuto dall’America la sinistra del palco reale (PETACCO Arrigo, L’anarchico che Quando, pochi secondi dopo le 22,25 del 29 luglio 1900, venne dall’America, Milano 1969). A conclusione del concor- re Umberto I veniva ucciso per mano di Gaetano Bresci a so ginnico, alle ore 22, Umberto I prese la parola per tenere

settembre 2017 La Rivista - 35 convento dei Cappuccini di Monforte, dove i frati stavano di- stribuendo la misera minestra quotidiana a dei mendicanti. Quello che impressionò maggiormente i giornali e l’opinione pubblica italiana nei giorni seguiti all’uccisione del sovrano fu soprattutto l’apparente tranquillità del regicida. Il processo contro Gaetano Bresci, nato a Coiano, una fra- zione di Prato il 10 novembre 1869, istruito in brevissimo tempo, ebbe inizio il 29 agosto dello stesso anno 1900 e si concluse con la condanna all’ergastolo. La pena di mor- te, già abolita dal cosiddetto Codice Zanardelli, promulgato dallo stesso Umberto I nel 1886, sarebbe stata reintrodotta da Mussolini nel 1926. Il 23 gennaio 1901, il regicida fu rin- chiuso nel vecchio carcere borbonico di massima sicurezza di Santo Stefano, un’isola dell’arcipelago delle Ponziane. E lì, nonostante fosse guardato a vista giorno e notte, sarebbe stato trovato impiccato con un asciugamano alle 14,55 del 22 maggio dello stesso anno. Dalle autorità e dalla stampa, la morte di Gaetano Bresci fu spiegata come un comprensi- bile gesto di disperazione compiuto da un uomo che aveva perso ogni speranza di uscire vivo dal penitenziario. Per gli anarchici italiani, il suicidio e persino i provvedimenti disci- plinari presi nei confronti dei secondini incaricati di guardare L’anarchico Gaetano Bresci uccide re Umberto I di Savoia, a vista il regicida erano solo una messa in scena per coprire Monza 29 luglio 1900, particolare di un’illustrazione di lo strangolamento eseguito per ordine del Governo o quan- Flavio Costantini (1964). tomeno la morte «per le torture subite». Furono soprattutto i fogli anarchici diffusi tra l’emigrazione italiana a inneggiare al regicida ucciso dallo Stato. il solito discorso di circostanza. La folla in piedi applaudì a Tra questi ci fu anche Il Risveglio socialista-anarchico, che lungo, soprattutto quando il re inneggiò all’unità della patria usciva a Ginevra e aveva la redazione e l’amministrazione a e a «Trento italiana». A manifestazione terminata, dopo aver Rue des Savoises 6, nell’abitazione privata del suo editore re- salutato le autorità e stretto molte mani anche di semplici sponsabile, il tipografo ticinese Luigi Bertoni. Il foglio, in tutto cittadini, Umberto I salì sulla sua «Daumont», una carrozza coperta trainata da due coppie di cavalli, e con lui ripartirono anche i generali Ponzio Vaglia e Avogadro di Quinto, il primo L’assassinio di Umberto I a Monza. Da un’illustrazione di Achille Beltrame per la «Domenica del Corriere». seduto di fianco e il secondo di fronte al sovrano. La «Daumont» reale si mosse esattamente alle 22,25. L’avvio fu molto lento a causa della folla che si stringeva sempre più alla carrozza per salutare e rendere onore al Re. Approfittan- do della confusione, Gaetano Bresci estrasse la rivoltella e sparò da appena tre metri di distanza, centrando per ben tre volte il facile bersaglio. Il giorno dopo, tutti i giornali italiani uscirono listati a lutto ad eccezione solo dell’«Avanti!».

«Il Risveglio socialista-anarchico» Il foglio socialista, pur condannando con fermezza quel gesto «folle», indicava «i responsabili» nei governanti conservatori e reazionari, che avevano represso nel sangue le aspirazioni di libertà e democrazia del popolo italiano. Si faceva riferimen- to alla dura repressione dei Fasci siciliani e dei moti della Lunigiana, ma soprattutto ai più recenti tragici fatti di Milano del 7 maggio 1898, quando, nel capoluogo lombardo, l’eser- cito del generale Fiorenzo Bava Beccaris aveva fatto sparare «a vista» sui dimostranti in sciopero e preso a cannonate il

36 - La Rivista settembre 2017 quattro pagine, usciva bilingue in francese e italiano, da qui ché in palese contrasto con la libertà di opinione e quindi di il titolo di Le Réveil-Il Risveglio. I testi francesi e italiani non stampa garantita in Svizzera a tutti. Ebbe così inizio, tra Berna erano comunque la traduzione degli stessi articoli nelle due e Roma, tutta una serie di accuse e controaccuse rimaste, diverse lingue, ma costituivano spesso interventi indipenden- tuttavia, per qualche tempo segrete tra le due Cancellerie. ti gli uni dagli altri. In ogni suo numero, Il Risveglio non tra- A far scoppiare il caso fu il giornalista Georges Bovet che, lasciava di esaltare l’azione del Bresci e denigrare l’operato informato da un alto magistrato elvetico di quanto stava ac- dello Stato italiano. La goccia, che fece traboccare il vaso, fu cadendo, nella sua rubrica Lettera da Berna della Revue di un trafiletto della rubrica«Brevi note», pubblicato il 18 genna- Losanna del 18 marzo 1902, parlò per primo di quell’inci- io 1902. Tra l’altro vi si leggeva: «Francesco Crispi vivo fu l’in- dente diplomatico. A Bovet furono allora ritirate per tre mesi cubo dei miseri, morto è l’incubo dei potenti» e, quindi, «una le credenziali di accreditato presso le Camere federali, ma persona ancor più altolocata, una persona che fu coronata e intanto la questione era diventata di dominio pubblico, com- compianta dai lecchini della dinastia di Savoia è seriamen- promettendo la consueta tranquillità dei rapporti tra i due te coinvolta nei tristi affari che turbarono il popolo italiano: Paesi. Ebbe inizio allora la guerra delle carte. gli affari delle banche svaligiate; gli affari d’Africa; gli stati Al Libro blu, così detto dal colore della copertina, presenta- d’assedio e relative fucilate ai lavoratori affamati, ecc.». Le ol- to alle Camere federali dal Governo elvetico, quello italiano traggiose allusioni al sovrano ucciso da Bresci, non potevano rispose con un Memorandum in veste verde. Gli argomen- non scatenare la reazione della Legazione italiana in Svizze- ti portati a difesa e a discolpa erano identici: la divergenza ra. Il capo Missione, Giulio Silvestrelli, nell’incontro avuto il 5 stava tutta nella diversa concezione della libertà di stampa febbraio 1902, chiese al presidente della Confederazione, il che si aveva nell’Italia e nella Svizzera di quel tempo. Tra tira lucernese Joseph Zemp, di perseguire il foglio anarchico per e molla, la corda, sempre più tesa, infine si spezzò e il 10 «oltraggio pubblico verso un sovrano straniero». aprile 1902 si arrivò alla rottura delle relazioni diplomatiche e, quindi, all’immediato richiamo dei rispettivi rappresentanti L’oltraggio di lesa maestà diplomatici, Giulio Silvestrelli e Gaston Carlin. La lotta, a di- Il Consiglio federale, con lettera del 25 aprile 1902, informò fesa e ad accusa, dei contendenti, dalle carte diplomatiche l’incaricato d’affari d’Italia, cavaliere De Martino, che l’oltrag- passò ai giornali, che contribuirono ad accendere gli animi, gio pubblico verso un sovrano straniero, in Svizzera, poteva trasformando lo scontro dal piano personale a quello dei essere perseguito in virtù dell’art. 42 del codice penale fe- rapporti tra i due Paesi. Dopo l’interruzione delle relazioni di- derale del 4 febbraio 1853, alla doppia condizione, tuttavia, plomatiche circolavano delle voci anche sulla probabile rot- che il Governo straniero ne avesse fatto richiesta e avesse tura dei rapporti commerciali. Una simile evenienza fu subito accordato la reciprocità alla Confederazione. Il citato artico- deprecata dagli stessi giornali italiani e svizzeri. lo del codice penale federale, per l’oltraggio a una nazione straniera o al suo sovrano o Governo, prevedeva una multa fino a 2000 franchi e nei casi più gravi una pena fino a sei mesi e più di carcere. Nello stesso tempo, il Consiglio federa- le faceva notare che anche l’art. 103 del codice penale tede- sco conteneva disposizioni simili all’art. 42 di quello svizzero. Un’analoga disposizione era prevista da una legge francese del 16 marzo 1893. Né si tralasciava di ricordare che anche la legislazione italiana, con l’art. 25 della legge sulla stampa del Regno di Sardegna del 26 marzo 1848, ancora in vigore, recitava che «le offese contro i Sovrani o i Capi dei Governi stranieri» erano «punite col carcere estensibile a sei mesi e con multa da lire 100 a 1.000». Ma la stessa legge, con l’ar- ticolo 56 prevedeva, come quella svizzera, che «nel caso di offesa contro i Sovrani o i Capi dei Governi esteri, l’azione pe- nale non verrà esercitata che in seguito a richiesta per parte dei Sovrani o dei Capi dei Governi offesi...». Giulio Silvestrelli, sostenuto dall’allora Ministro degli Affari Esteri Giulio Prinetti (1851-1908), si rifiutò di presentare una richiesta scritta di persecuzione contro quel singolo articolo incriminato, pretendendo un severo provvedimento contro Il Risveglio come organo sovversivo di propaganda anarchica. Una simile condanna non poteva essere messa in atto per- Gaetano Bresci al tempo del suo soggiorno americano.

settembre 2017 La Rivista - 37 Venti di guerra Quegli stessi organi di stampa, che prima avevano soffiato sul fuoco, all’unisono consideravano poi esagerato mettere in relazione il conflitto in corso con il trattato commerciale, i cui collegati interessi economici e finanziari stavano molto al di sopra del confronto tra persone. Ci fu allora il pacato e serio intervento dell’ex consigliere agli Stati, il politico sciaf- fusano Hermann Freuler (1841-1903), che, non vedendo in quella crisi diplomatica nessun motivo per «complicazioni bellicose», lanciava dalle colonne del Tages Anzeiger (Zurigo 16 aprile), un rigoroso e fermo monito a quanti soffiavano sui venti di guerra: «Per gli errori di forma o di tatto commessi nel corso di un colloquio dall’uno o dall’altro o forse da tut- ti e due i rappresentanti dei rispettivi Stati e che per giunta potrebbe anche trattarsi di un equivoco verbale, nessuno dei due popoli vorrà sacrificare beni e sangue. Tuttavia la que- stione non è in nessun modo divertente. Essa deve essere risolta con la massima urgenza». Solo dopo aver fatto ogni sforzo per una pacifica composizione della vertenza,«solo Giulio Silvestrelli, ministro plenipotenziario d’Italia a allora sarebbe tempo di parlare di un intero popolo che sta Berna, a cavallo. In una rara immagine caricaturale. come un solo uomo dietro o davanti al suo Consiglio fede- Dall’allegato n. 20 della «Zürcherischen Freitagszeitung» rale. Oggi questo non è ancora per nessun motivo neces- del 16 luglio 1902. sario, per nessun motivo richiesto. Il coraggio mostrato dai giornalisti, i quali sono corresponsabili dello sviluppo della nerale non può essere considerato al riparo da ogni critica», situazione fino allo stato attuale, è vanesio e fuori posto». Her- infatti, «in piena crisi, proprio mentre gli spiriti si agitavano, mann Freuler metteva quindi il popolo svizzero in guardia dai mandò in congedo un’intera scuola sostenendo la causa facili entusiasmi, dalle manipolazioni della stampa, dai toni di malattia di molti ufficiali che vi insegnavano. Ma corse bellicosi di alcuni circoli militaristi, perché a sparare sareb- voce che fosse un pretesto per preparare la mobilitazione! bero stati costretti ad andarci gli altri, soprattutto la gente del La scuola di stato maggiore fu fortunatamente riaperta il 25 popolo: «Anche i signori colonnelli cavalcano dietro le linee aprile, ma per lungo tempo ancora le voci le più fantastiche e non davanti, i consiglieri federali restano a casa, e la “stam- trovarono facilmente credito» (George Bovet, Chemin faisant: pa” segue a distanza». L’intervento del politico sciaffusano e trente ans de souvenirs, Ginevra 1945). un articolo del Giornale del Popolo di Genova avevano posto l’accento su un risvolto oscuro della crisi. La parola «guerra», Una disputa tra innamorati anche se come probabilità molto remota, aveva fatto capoli- La minaccia della messa in discussione dei trattati commer- no in alcuni giornali dei due Paesi: «Guerra con la Svizzera?», ciali aveva provocato l’intervento degli ambienti finanziari così titolava un suo trafiletto ilTages Anzeiger del 17 aprile, ed economici, che vedevano seriamente compromessi i loro riportando una nota del Giornale del Popolo dove, tra l’altro, interessi. Un’altra grave perdita per i due Paesi, in caso di rot- si leggeva: «La questione si lascerà comporre di nuovo, ma in tura totale, sarebbe stata quella rappresentata dalla chiusura questa vicenda deve essere chiara, una volta per tutte, cosa delle frontiere e dal conseguente rimpatrio della grande mas- sarebbe una guerra con la Svizzera. Forse in molti hanno una sa di lavoratori italiani emigrati nella Confederazione. Senza falsa opinione della potenza militare di questa Confederazio- di loro la Svizzera non avrebbe potuto portare a termine nei ne formata da tanti piccoli Stati. Essa è pronta a difendere la tempi stabiliti le grandi opere in corso, e l’Italia avrebbe avuto sua libertà che è protetta anche dalla neutralità. E in caso di più disoccupazione e meno entrate per le mancate rimesse scoppio di una guerra, gli Svizzeri potrebbero con le loro mi- degli emigrati. Con il passare dei giorni, mentre la tensione lizie rinnovare le meravigliose gesta dei contadini guerrieri». andava rapidamente scemando, gli stessi politici e diploma- La parola «guerra», anche se molto esagerata in casi del tici dei due Paesi, parlavano, sempre con più insistenza, di genere, era, in effetti, stata ventilata anche in alcuni ristretti conflitto tra persone, di sgradevole incidente diplomatico, di circoli militari sia italiani sia svizzeri. Agli inizi di aprile, al- equivoco, di errore di valutazione, di mancanza di tatto da cuni equivoci e malintesi avevano portato a fare sospettare, ambedue le parti nel trattare tutta la questione. Insomma, addirittura, una mobilitazione militare svizzera contro l’Italia. mentre prima, salvo qualche rara eccezione, tutti avevano A chiarire quest’altro risvolto oscuro era intervenuto, ancora contribuito con foga ad attizzare la discordia, adesso corre- una volta, George Bovet, che ricorda: «Lo stato maggiore ge- vano a gettare acqua sul quel fuoco che aveva minacciato di

38 - La Rivista settembre 2017 travolgere i consueti amichevoli e buoni rapporti tra le due fu costretta ad approvare una più severa legge contro la pro- Nazioni amiche. Già il 25 aprile, a dieci giorni della presen- paganda anarchica, che gli stessi liberali e democratici svizzeri tazione del Messaggio del Consiglio federale alle Camere, il battezzarono ironicamente Lex Silvestrelli, che fu applicata, co- conflitto sembrava ormai avviarsi verso una soluzione onore- munque, una sola volta proprio nei confronti del ticinese Luigi vole per ambedue le parti. Bertoni, fondatore e direttore di Il Risveglio. Il Governo svizzero si era premurato, intanto, a deplorare Giulio Silvestrelli, nato ad Ariccia 11 agosto 1853 e morto l’oltraggio al defunto re Umberto da parte del «Risveglio», Roma il 5 gennaio 1938, era figlio del nobile patriota Ma- insistendo che la mancata messa in stato di accusa dei rio Luigi (1828-1887), deputato nelle legislature VIII-IX-X, e responsabili, in assenza di denuncia della parte offesa, era di Francesca Tittoni, sorella di Tommaso Tittoni (1855-1931), una semplice questione giuridica. Gli italiani da parte loro, uomo politico, ambasciatore, ministro degli esteri, che sareb- nell’accettare la presa di posizione elvetica, fecero notare be poi succeduto a Giovanni Giolitti nella carica di Presidente la tardità di quella dichiarazione che, fatta a tempo debito, del Consiglio dei ministri per 15 giorni dal 12 al 27 marzo avrebbe evitato la rottura delle relazioni diplomatiche. La Tri- 1905. Dopo aver conseguito il diploma in ingegneria civile buna si augurava adesso una pronta soluzione della crisi. Il presso l’università di Roma, in seguito ad esame di concorso, Giornale d’Italia si rallegrava per l’avvenuto riconoscimento il 16 febbraio 1878, Giulio Silvestrelli era stato ammesso alla svizzero del reato commesso dal foglio anarchico ginevrino. carriera diplomatica. Prima destinazione Londra come addet- Soddisfatto anche il giornale La Patria, che si era dimostrato to d’ambasciata; due anni dopo fu promosso segretario di molto battagliero nella difesa delle posizioni italiane, e ora legazione di 2.a classe e trasferito a San Pietroburgo; il 27 vedeva nelle concilianti dichiarazioni del Consiglio federale maggio 1883, fece parte della delegazione straordinaria ita- un segnale di buon auspicio per riprendere le relazioni di- liana presente all’incoronazione dell’imperatore Alessandro plomatiche e rafforzare i legami della vecchia amicizia. Lo III di Russia. Nel giugno dello stesso anno tornò in servizio stesso giornale deplorava poi il fatto che il Silvestrelli e il a Londra. Il 24 settembre 1890 fu nominato delegato italia- Consiglio federale non fossero riusciti a mettersi d’accordo no per la delimitazione dei confini anglo-italiani in Africa e con un leale e libero confronto delle loro rispettive opinioni. due mesi dopo fu promosso segretario di legazione di 1.a Per fortuna, come ci ricorda ancora il Bovet, «mentre i ministri classe e destinato a dirigere l’ufficio coloniale al Ministero. del Belgio assicuravano, a Berna e a Roma, la gestione degli Il 24 giugno 1894 fu promosso consigliere di legazione e affari correnti, [Alfred] de Bülow, rappresentante della Ger- destinato prima a reggere l’ambasciata di Londra e quindi mania a Berna, poteva iniziare l’opera» di mediazione voluta quella di San Pietroburgo. Il 24 novembre 1895 fu incaricato dal suo Governo. Nel giro di qualche settimana, tutti si erano di reggere l’agenzia consolare di Sofia, dove poi sarà console resi conto che i due Paesi, confinanti e legati da forti interessi generale. Il 5 agosto 1899 sposò Elisabetta Ziegler, di origini comuni, dovevano riprendere la pienezza delle loro relazioni. svizzere per parte di madre (una Eberle) che era di Sciaffusa, A rompere il ghiaccio, furono per primi gli Italiani, invitando a tanto che «la signora Silvestrelli — come conferma anche Roma, per il mese di maggio, alle gare internazionali di tiro la Neue Zürcher Zeitung, nell’edizione serale (Abendblatt), p. gli Svizzeri, che accettarono ben volentieri e furono ricevuti 2, prima colonna, del 12 aprile 1902 — (era) solita parlare con tutti gli onori dall’allora Presidente del Consiglio Giusep- svizzero tedesco», («seine Schwiegermama ist ein Schaffhau- pe Zanardelli e dallo stesso re Vittorio Emanuele III, che era ser Kind und die Frau Silvestrelli soll geläufig Schwyzerdütsch succeduto al padre Umberto I sul trono del Regno d’Italia. sprechen», nel testo tedesco). Mentre la diplomazia tedesca, con tutta la sua autorevolezza, Dalla loro unione nasceranno cinque figli: tre maschi e due si attivava per fare ritornare al tavolo delle trattative i due femmine. Uno dei tre maschi, Luigi, nato a Roma nel 1901, contendenti, i rappresetanti dei giornalisti italiani e svizzeri, seguì la carriera del padre fino a ricoprire la carica di mini- riuniti a fine luglio al Congresso internazionale della stampa stro plenipotenziario e ambasciatore. Il 18 aprile 1901, Giu- a Berna, fecero una vera e propria gara di cortesia e di ama- lio Silvestrelli fu promosso inviato straordinario e ministro bilità gli uni verso gli altri tanto da far definire gli scontri e le plenipotenziario di 2.a classe ed il 19 agosto fu destinato accuse di qualche mese prima «una disputa tra innamorati». a reggere la Legazione italiana a Berna. Il 14 agosto 1902, dopo essere stato richiamato dalla Svizzera, fu inviato ad La carriera di un ambasciatore Atene e dopo 2 anni trasferito a Madrid con credenziali di La composizione della vertenza fu consacrata il 26 agosto ambasciatore. Il 16 aprile 1908 fu promosso inviato straor- nell’incontro tra il Presidente della Confederazione Zemp e re dinario e ministro plenipotenziario a disposizione del Mini- Vittorio Emanuele III che, deviando il suo viaggio verso Berlino, stero fino al 18 giugno 1911, quando fu collocato a riposo. fece sosta alla stazione di Göschenen, dove, per l’occasione, si Giulio Silvestrelli fu autore di innumerevoli saggi soprattutto tenne un sontuoso ricevimento. L’affare avrebbe avuto comun- di argomenti economici e finanziari riguardanti l’economia que degli strascichi politici poiché la Confederazione, per ac- dei Paesi nei quali esercitò la sua carriera diplomatica. Al- contentare non solo l’Italia, ma anche la Germania e la Russia, cuni di quei saggi riguardano anche il movimento di perso-

settembre 2017 La Rivista - 39 ne come, ad esempio, La Bulgaria e l’immigrazione italiana, in Emigrazione coloniale, 1905, vol. 1, parte III, pp. 206-223.

Animosità elvetica e sospetti italiani A bocce ferme, dopo la rappacificazione, i più qualificati commentatori politici italiani e svizzeri fecero a gara nell’a- nalizzare e rimuovere eventuali futuri dissapori ed equivoci, che avevano portato i due Paesi amici alla penosa rottura delle relazioni diplomatiche. La colpa non era, infatti, da attribuire solo all’iniziativa di un ambasciatore altezzoso come poteva essere il Silvestrelli oppure agli errori della cancelleria federale, che aveva riposto per iscritto a una richiesta orale del capo della Legazione italiana. L’affare Il Risveglio-Silvestrelli era stato anche la conse- guenza del clima di sospetto e di animosità che da qualche tempo si era insinuato nelle relazioni tra i due Paesi. Gli Ita- liani guardavano da tanto tempo con sospetto e disappunto il riarmo elvetico, soprattutto il potenziamento del Ridotto del Gottardo. L’Italia, infatti, mal tollerava l’aumento della potenza militare elvetica, che si stava svolgendo all’ombra della neutralità garantita dall’Europa. Dai documenti diplo- matici italiani dell’epoca si evince che da una parte quegli armamenti «fossero specialmente promossi dall’Autorità federale nell’intento di allargare il proprio potere in senso unitario», senza, tuttavia escludere «il germe di altre evo- luzioni». Perciò, «pur affidandoci alle virtù pacifiche e alla neutralità di essa, dobbiamo assiduamente e costantemen- te vigilare». Come dire: fidarsi è bene, ma non fidarsi è me- glio. Erano le prime avvisaglie di quei malintesi e diffiden- ze che, negli anni precedenti e in quelli seguenti la prima Guerra mondiale, avrebbero portato l’Italia e la Svizzera ai dissapori per le simpatie dei nazionalisti italiani verso l’ir- redentismo ticinese e sarebbero poi culminate, nel corso della seconda Guerra mondiale, con la famigerata teoria della che, in caso di occupazione Linea mediana delle Alpi La Bombe fédérale indicata nel menu, è un gelato nazista della Confederazione, avrebbe voluto portare i con- che si serviva allora e ancora oggi in occasione dei fini italiani oltre lo spartiacque alpino. Soltanto con ilCaso festeggiamenti del 1° agosto [Bombe glacée - glace si sarebbe arrivati, tuttavia, a dissidi aperti tra i composée | entremets glacé en forme de demi-sphère ou Silvestrelli de cône = gelato a due sapori in forma di cono]. due Paesi confinanti, per il resto, anche nei momenti più difficili, i rapporti di buon vicinato sarebbero stati comunque molti svizzeri riguardo all’Italia». Come per la maggioranza sempre confermati. degli Svizzeri, nonostante l’irredentismo italiano, anche per Siamo d’accordo con quanto, ancora prima di alcuni di que- il Loosli erano meno sicuri i confini con la Germania che sti avvenimenti, ha sostenuto C. A. Loosli, in La Suisse et ses quelli con l’Italia. rapports avec l’étranger, Neuchâtel 1917, che, tra l’altro, Dell’affare Silvestrelli si occupò anche la Revue Générale de scrive: «In quanto concerne la nostra vicina del Sud, l’Italia, Droit International Public (vol. 9, Parigi 1902, pp. 719-732) i nostri rapporti con essa, senza essere stati mai molto cor- con una comunicazione altamente scientifica di Michel S. diali, furono tuttavia sempre quelli di una amicizia corretta. Kebedgy, professore di diritto internazionale all’Università di A più riprese le mene irredentiste hanno causato in Svizzera Berna, che, nel suo intervento su Outrage par la presse à un certo malessere e una inquietudine molto giustificata. E, la mémoire d’un Souverain étranger, esamina il caso dai se è concesso di non dare un’importanza esagerata all’ir- diversi punti di vista del diritto internazionale, concluden- redentismo italiano, se non si vede nello stesso incidente do che «l’incidente diplomatico non ha rappresentato, in Silvestrelli che un fenomeno passeggero, una certa pruden- nessun momento, una qualsiasi minaccia al mantenimento za è abbastanza naturale e giustifica un po’ la diffidenza di della pace tra i due Stati».

40 - La Rivista settembre 2017 Paolo Carlo Teresa Cognetti Rovelli Ciabatti LE OTTO MONTAGNE L’ORDINE DEL TEMPO LA PIÙ AMATA (Einaudi pp 208; € 18.50) (Adelphi pp 207; € 14,00) (Mondadori pp 218; € 15,30)

Un libro che ha fatto incetta di premi: Vincitore Come le Sette brevi lezioni di fisica, che ha rag- “Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quattro anni, e Premio Strega 2017, Vincitore Premio Strega Gio- giunto un pubblico immenso in ogni parte del sono la figlia, la gioia, l’orgoglio, l’amore del Pro- vani 2017, Vincitore del Premio ITAS del Libro di mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica fessore.” Il Professore - un inchino in segno di gra- Montagna 2017, Sezione Migliore opera narrati- che parla a chiunque e lo coinvolge, semplice- titudine e rispetto - è Lorenzo Ciabatti, primario va. La montagna non è solo neve e dirupi, creste, mente perché è un mistero di cui ciascuno ha dell’ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo esperienza in ogni istante: il tempo. «Pensiamo dopo un tirocinio in America, rinunciando a in- di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silen- comunemente il tempo come qualcosa di sempli- carichi più prestigiosi, perché è pieno di talento zio, tempo e misura. Lo sa bene Paolo Cognetti, ce, fondamentale, che scorre uniforme, incuran- ma modesto, un benefattore, qualcuno dice, un che tra una vetta e una baita ambienta questo te di tutto, dal passato verso il futuro, misurato santo. Tutti lo amano, tutti lo temono, e Teresa potentissimo romanzo. dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono è la sua figlia adorata. È lei la bambina speciale Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po’ in ordine gli avvenimenti dell’universo: passati, che fa il bagno nella smisurata piscina della villa scontroso. La madre lavora in un consultorio di presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aper- al Pozzarello, che costruisce un castello d’oro per periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. to... Bene, tutto questo si è rivelato falso» E un le sue Barbie coi 23 lingotti trovati in uno dei cas- Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affa- mistero non solo per ogni profano, ma anche per setti del padre. Teresa: l’unica a cui il Professore scinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in consente di indossare l’anello con lo zaffiro da cui carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da modo radicale, da Newton a Einstein, alla mec- non si separa mai. L’anello dell’Università America- una passione comune, fondativa: in montagna canica quantistica, infine alle teorie sulla gravità na, dice lui. L’anello del potere, bisbigliano alcuni. si sono conosciuti, innamorati, si sono addirit- a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali Teresa che dall’infanzia scivola nell’adolescenza, si tura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. teorici. Nelle equazioni di Newton era sempre rende conto che la benevolenza che il mondo le La montagna li ha uniti da sempre, anche nella presente, ma oggi nelle equazioni fondamentali riserva è un effetto collaterale del servilismo nei tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non confronti del padre. La bambina bella e coccolata ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il si oppongono più come a lungo si è pensato. E è diventata una ragazzina fiera e arrogante, indi- paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sen- a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiun- sponente e disarmante. Ingrassa, piange, è irasci- tono di aver trovato il posto giusto: Pietro tra- que crede sia l’unico elemento sicuro: il presen- bile, manipolatrice, è totalmente impreparata alla scorrerà tutte le estati in quel luogo “chiuso a te. Sono tre esempi degli incontri straordinari su vita. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe cui si concentra questo libro, che è uno sguardo che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? che ne ostacola l’accesso” ma attraversato da un su ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce Ormai adulta, Teresa decide di scoprirlo, e si ritro- torrente che lo incanta dal primo momento. E lì, nell’officina dove oggi la fisica si sta facendo. va immersa nel liquido amniotico dolce e velenoso ad aspettarlo, c’è Bruno, capelli biondo canapa Carlo Rovelli (Verona, 1956) è un fisico teorico e che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma un apprezzato scrittore. Il suo libro del 2014, Set- risposte evasive. invece di essere in vacanza si occupa del pascolo te brevi lezioni di fisica, ha conquistato il pubbli- “Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quarantaquattro delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e co europeo e americano. Tradotto in ventiquattro anni e non trovo pace. Voglio scoprire perché sono scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i lingue, è divenuto un best-seller incensato da un questo tipo di adulto, deve esserci un’origine, ricor- sentieri più aspri. trionfo di recensioni. do, collego. Deve essere successo qualcosa”.

settembre 2017 La Rivista - 41 Guido Ceronetti, un novantenne che ama la Svizzera

di Giuseppe Moscardini

fidare il proprio archivio, che raggruppa manoscritti, articoli, saggi filosofici, testi teatrali e poetici, alla Biblioteca Canto- nale di Lugano, dove è scrupolosamen- te conservato. Un’operazione culturale iniziata nel 1994 in piena collaborazio- ne con i capaci e diligenti curatori delle raccolte, e che ancora continua: un fon- Guido Ceronetti presso la Redazione de do, quello di Ceronetti, incessantemente «La Stampa» di Torino implementato di materiali e documenti © Sacha Beverini destinati ad avere una sempre maggio- Il 24 agosto scorso Guido Ceronetti ha compiuto novant’anni. Filosofo, gior- re visibilità presso il pubblico interessato alla produzione di questo autore non nalista, studioso, traduttore e commentatore di testi antichi, è nato nel 1927 convenzionale, che qualcuno ha simpa- ad Andezeno, a 20 chilometri da Torino. Oltre che ad una profonda erudizione, ticamente definitoil veggente di Cetona. lega il suo nome alla Svizzera italiana per aver donato manoscritti, appunti e testi teatrali alla Biblioteca Cantonale di Lugano, depositandoli senza interru- Altre donazioni di autorevoli zione presso l’Archivio Prezzolini. letterati italiani alla Svizzera Anche Giuseppe Prezzolini decise a Un veggente a Lugano suo tempo di donare i propri materiali La vena ironica, potremmo dire caustica, l’abbigliamento fuori del comune di chi non alla Biblioteca Cantonale di Lugano, si cura minimamente delle griffes e delle tendenze della moda, il sorriso stampato persuaso che da Milano fosse possi- per natura sulle labbra, non devono ingannarci. Se abbiamo la fortuna di incontrarlo bile raggiungere la città sul Ceresio in nei luoghi che solitamente frequenta, a Torino, a Cetona o a Lugano, Guido Ceronetti giornata, mettendosi in tasca un pane ci apparirà come un anziano stravagante, con il basco largo calato sul lato destro gravido per il pranzo, alludendo ad un del capo, portato con disinvoltura alla parigina, e i capelli lunghi color della cenere. sandwich, espressione anglicizzante Anziano lo è, stravagante pure, ma con i suoi novant’anni di età, compiuti in questi che detestava per fedeltà alla lingua ita- giorni, è uno degli intellettuali più stimati del nostro tempo. Ha dato molto alla cultura liana. Ennio Flaiano e Fulvio Tomizza ne italiana con saggi, studi, traduzioni di classici latini, testi poetici e teatrali che hanno seguirono l’esempio, spinti dalle stesse catturato generazioni di studenti in cerca di una qualche verità, difficile da individuare motivazioni a cui ora aderisce anche nel mondo contemporaneo. Ceronetti, estimatore e frequentatore Al Novecento occorreva un pensatore come Guido Ceronetti per ribadire - alla stre- della Svizzera. gua di Hermann Hesse con il suo memorabile Siddharta, scritto a Montagnola, in Collaboratore negli anni Ottanta e No- Ticino, fra il 1921 e il 1922 - che le vie da percorrere per interpretare il mondo e rag- vanta dei quotidiani ticinesi Corriere giungere la verità sono spesso accidentate e molto diverse fra loro. In questo consiste del Ticino e Giornale del Popolo, trasferì la stravaganza di Ceronetti: la si ritrova nella sua filosofia di vita e nel suo teatro, a cui sulla pagina quella grande conoscenza non a caso ha assegnato il nome di “Teatro dei sensibili”, prendendovi parte a lungo grazie alla quale è stato insignito in Ita- come attore ed esibendosi in ambienti circoscritti come un salotto di casa o, scelta lia di onorificenze prestigiose per aver preferita, sulla strada piuttosto che in luoghi ufficiali consacrati allo spettacolo e alla dato lustro al nostro Paese con una rappresentazione. Sotto questa angolazione va decifrata la volontà di Ceronetti di af- serie di pubblicazioni, prevalentemente

42 - La Rivista settembre 2017 uscite con i tipi di Adelphi. Accattivanti i titoli: Il silenzio del cor- po, La carta è stanca, La musa ulcerosa, La pazienza dell’ar- rostito, testi compilati con il linguaggio della sapienza e oggi ritenuti indispensabili per comprendere le vette e gli abissi del mondo contemporaneo. Nel 2005, a pochi giorni dall’elezione a Pontefice del suo coetaneo Joseph Ratzinger, Ceronetti fu intervistato da Michele Fazioli, conduttore all’epoca della rubri- ca televisiva Controluce della RSI Radiotelevisione Svizzera. In quell’occasione, una delle poche in cui si concesse ad un’in- tervista televisiva, espresse il suo pensiero senza titubanze e con estrema coerenza, sottolineando come la sua predilezio- ne per la Svizzera e la scelta di incrementare con continuità il suo “Fondo senza fondo” a Lugano, dipendesse dalla consape- volezza che in Svizzera il senso della legge e del rispetto delle cose è più percepito che altrove. Ci piace constatare che dopo dodici anni da quell’intervista, Guido Ceronetti e le sue marionette nel corso della quale Michele Fazioli non nascose un certo imbarazzo per le risposte irrituali alle domande che rivolgeva novanta anni di fronte a questa dilatazione del tempo? Viene al suo colto ospite, la verve intellettuale di Ceronetti non è mu- fatto di domandarsi: non sarà questa l’immortalità? Difficile tata. Per di più pare intramontabile. A questo ci conduce la sua la risposta, ma il “Fondo senza fondo” del novantenne Guido persuasiva idea dello scorrere del tempo: esiste un’età anagra- Ceronetti depositato alla Biblioteca Cantonale di Lugano, una fica e un’età dello spirito, che può essere anche di settecento qualche indicazione per raggiungere almeno la longevità, se o ottocento anni, a seconda di quanto sapere è stato possibile non l’immortalità, certamente deve contenerla. Non fosse altro assorbire ed elaborare, di come sia stato utilmente sfruttato che per i preziosi suggerimenti sul vegetarianesimo, di cui Ce- e delle strade percorse per acquisirlo. Che cosa sono, allora, ronetti è un convinto assertore.

Ceronetti e l’esperienza zurighese di Bircher-Benner Senza essere moralizzatore severo, scardina le coscienze con la parola, pone interrogativi e fa apparire malsane certe nostre consuetudini morali ed estetiche. In un lungo articolo apparso ne La Stampa di Torino l’8 agosto di venti anni fa, a proposito delle più inadeguate espressioni linguistiche in uso, Ceronetti scriveva con evidente sarcasmo: “Bistecca è sempre accom- pagnata dall’aggettivo “bella”. L’italiano automatico dice «una bella bistecca». Non so a quale grado di bellezza assegnarla, ma una bistecca mi pare lontana dalla ‘Beatrice Cenci’ di Gui- do Reni e dalla cattedrale di Trani”. Difendendo il principio secondo cui occorre nutrirsi rispettan- do il mondo animale e l’ambiente, ne La carta è stanca non manca di menzionare per dedizione verso la Svizzera l’espe- rienza di Maximilian Oskar Bircher-Benner, di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita: a Zurigo aprì il Sanatorium Lebendige Kraft (Forza Vivente) modificando radicalmente il diffuso regime alimentare a base di carne. In alternativa adot- tò per i suoi pazienti una dieta a base di vegetali, carboidrati, latticini e frutta che, pur contro l’opinione di molti, appariva a suoi occhi come terapeutica. Un dovuto omaggio di Guido Ceronetti al medico riformatore di Zurigo. Che si ami o meno la bistecca. Ma a giudicare dal buon riscontro ottenuto dal workshop Veganitaly, svoltosi nell’aprile scorso a Zurigo presso l’Hiltl Akademie (Sihlstrasse, 24) su iniziativa della Camera di Commercio italiana per la Svizzera, la schiera di quanti la pen- sano come Ceronetti è piuttosto ampia.

settembre 2017 La Rivista - 43 Fino all’8 ottobre al Cartellone per «Orlando», prima metà del XX secolo Kunsthaus di Tempera su carta, 149 x 292 cm Zurigo Sammlung Würth, Künzelsau Cantastorie. Cavalieri, banditi, streghe - arte popolare dall’Italia meridionale

ci cavalieri, furiose battaglie, animali fiabeschi e apparizioni Inaugurata lo scorso 25 agosto e fino all’8 ottobre pros- sovrannaturali festeggiano una macabra, allegra rimpatriata. simo il Kunsthaus Zürich propone una mostra di storie I conoscitori della letteratura italiana ritroveranno in Orlando, pittoriche di grandi dimensioni provenienti dall’Italia Guido, Dolores, Martuffo, Fioravante, Palmerino, Erminia della meridionale. Gli circa 70 cartelloni dai colori sgargian- Stella, Gattamugliera, Gennaro Sorrentino e nei pescatori di ti, nate all’inizio del Novecento, illustrano i grandi temi Posillipo personaggi e storie note. Tuttavia, per i marionettisti della cultura: la mitologia, la creazione, gli eroi e le lotte dell’epoca si trattava di intrattenere: il teatro dei pupi è para- – ivi comprese quelle tra i sessi. Tali capolavori dell’ar- gonabile al grande cinema, uno spettacolo di cantambanchi te popolare, utilizzati da due famiglie di marionettisti ad una rassegna di grandi successi. Era sufficiente che gli come fondale per le loro rappresentazioni e come ma- spettatori si facessero un’idea di fondo dei fatti: riferimenti a persone esistenti o del passato (non) erano tuttavia pura- nifesti pubblicitari, saranno in mostra per la prima volta mente casuali. in Svizzera. L’esposizione è accompagnata da un ricco programma teatrale e concertistico. Protofumetti La curatrice ospite, Daniela Hardmeier, ed il direttore del Kunsthaus, Christoph Becker, presentano tali «protofumetti» come fonte di piacere edificante ed umoristico per gli occhi I Cantastorie sono un’affascinante collezione di quadri e di e per i sensi. La grande sala d’esposizione del Kunsthaus di- cicli pittorici dell’arte popolare dell’Italia meridionale, a lungo viene una piazza del mercato, sulla quale gli circa 70 grandi in possesso di due famiglie di cantastorie e marionettisti di prestiti dalla Collezione Würth vengono proposti ai visitatori. Foggia e di Napoli. Achille Parisi, suo figlio Rinaldo e altri due Un enorme, colorato ed alquanto rumoroso, antico organo da figli hanno dipinto gli scenari in tempera su carta. Le ope- fiera viene suonato ogni pomeriggio alle 15:00. re, realizzate nei primi decenni del secolo scorso, logorate Con un ampio palco per rappresentazioni teatrali e concer- dall’utilizzo, piegate e consumate, finirono nel dimenticatoio tistiche nasce così un luogo di vivace scambio, con perfor- dopo che il cinema e la televisione ebbe il sopravvento sulla mance di artiste ed artisti in diverse formazioni, quali La Lupa, tradizione del teatro dei pupi. Il Kunsthaus Zürich dedica ora Lotte Reiniger, il Marcel Oetiker Trio, il Theater Sgaramusch, a tali opere, alte fino a 1,5 metri e larghe fino a 3 metri , la Töbi Tobler, Etta Scollo, il Theater Gustavs Schwestern, alcuni prima mostra museale in Svizzera. Graziose principesse, eroi- componenti della Tonhalle-Orchester e molti altri ancora.

44 - La Rivista settembre 2017 Il programma concertistico e teatrale ta musica da salotto, in formazione allargata alla viennese, con episodi vocali ed un programma concepito apposita- • Theater Sgaramusch Regia: Corsin Gaudenz; con: Nora Von- mente per la mostra. Ingresso CHF 26.– / CHF 19.– Con il der Mühll, Stefan Colombo gentile sostegno di UNIQA Assicurazione d’Arte Svizzera Mercoledì 6 settembre 2017, ore 14:00, per tutti – a partire dai cinque anni • Johannes Brahms: La bella Magelone Jäggi e il suo compagno hanno una casa in cui ci sono Pa- In una rielaborazione per tre voci, narratore e orchestra da trizia, Ennio, un bagno, un topolino, la luna; sul tetto c’è una camera Con Julian Prégardien (tenore) e alcuni componenti giraffa a passeggio. La casa non se la passa proprio bene: della Tonhalle-Orchester Ennio provoca un incendio, Patrizia trova una lepre morta nel Sabato 9 settembre 2017, ore 19:00 Domenica 1 ottobre suo letto, la signora Huber viene portata via in elicottero. In 2017, ore 19:00 questo convulso avvicendarsi degli eventi neanche la giraffa La bella Magelone è una drammatica storia d’amore tra la riesce a mantenere la visione d’insieme. Per fortuna Jäggi e figlia del re di Napoli ed il conte Pierre di Provenza, che dopo il suo compagno hanno un piano: «Dingdong, Grüezi» (Din- numerose peripezie si risolve nel classico lieto fine. Il rac- gdongbuongiorno): il resoconto dal cantiere, adatto ad un conto di origine tardomedievale è stato per secoli tra i più pubblico dai cinque anni in poi, diviene teatro di narrazione, popolari ed apprezzati dal pubblico. Nel 1861 Johannes di espressione e di movimento, con elementi fiabeschi. Un Brahms (1833–1897) ha preso spunto dall’ampio materia- delizioso divertissement presentato dal Theater Sgaramusch. le letterario, come rielaborato da Ludwig Tieck, per comporre L’ingresso è compreso nel biglietto per la mostra. quindici romanze, un capolavoro liederistico originariamente pensato per tenore e pianoforte. Nella sala d’esposizione ri- • I Musichieri suonerà un adattamento più recente per orchestra, tre voci e Con Christof Brunner e Roman Strassmann (violino), Regu- narratore: La bella Magelone diviene così un vero e proprio la Maurer (violoncello), Christoph Elsaesser (contrabasso), evento di musica da camera. Julian Prégardien è annoverato Raimund Wiederkehr (pianoforte e voce), Mario di Sorrento tra i tenori lirici più richiesti quando si tratta di interpretare in (percussioni) modo impeccabile programmi liederistici inusuali; pertanto Giovedì 7 settembre 2017, ore 20:00 ci rallegriamo oltremodo di poter assistere alla «sua» Mage- Musichieri è un termine di origine dialettale che indica i mu- lone in formazione ampliata per ben due volte. Ingresso CHF sicisti ingaggiati per una festa; in effetti, sei musicisti di pro- 26.– / 19.– Con il gentile sostegno di JTI venienza svizzera, di formazione classica e con all’attivo una ricca esperienza concertistica, anche a livello internazionale, • Nuova Compagnia di Canto Popolare eseguono con verve irresistibile i più bei pezzi della cosiddet- Con Fausta Vetere (canto e chitarra), Carmine Bruno (per-

Cartellone per «Dolores e Straniero», prima metà del XX secolo Tempera su carta, 149 x 292 cm Sammlung Würth, Künzelsau

settembre 2017 La Rivista - 45 Cartellone per «Palmerino», prima metà del XX secolo Tempera su carta, 149 x 292 cm Sammlung Würth, Künzelsau cussioni), Gianni Lamagna (canto e chitarra), Corrado Sfogli della sala d’esposizione. Da quarant’anni Töbi Tobler suona (strumenti a corde, chitarra, bouzouki, mandolino), Michele il dulcimero di professione: in un periodo in cui tale antico Signore (violino, lira, mandolino), Marino Sorrentino (stru- strumento alpino era in disuso, iniziò a suonarci musica mo- menti a corde, flauto, ciaramella, cornamusa, tromba), Pa- derna e attuale, con svariate formazioni e stili musicali. Al squale Ziccardi (canto e basso). Kunsthaus sarà possibile apprezzarne la massima perfezione Venerdì 15 settembre 2017, ore 19:00 Sabato 16 settem- in veste di solista. L’ingresso è compreso nel biglietto per la bre 2017, ore 19:00 mostra. Con il gentile sostegno dell’Helvetia Assicurazioni La celebre Nuova Compagnia di Canto Popolare (NCCP) verrà appositamente da Napoli a Zurigo per queste serate. • Etta Scollo Fondata a Napoli alla fine degli anni Sessanta, la compagnia Con Etta Scollo (canto e chitarra), Fabio Tricomi (diversi stru- incarna ben oltre i confini dell’Italia la riscoperta della tradi- menti), Max Urlacher (voce narrante) zione musicale popolare napoletana. Il repertorio di questo Giovedì 21 settembre 2017, ore 20:00 geniale complesso spazia dalle apprezzate reinterpretazio- Con la voce possente di Etta Scollo ci imbarchiamo in un ni di celebri canzoni quali Tammurriata nera e di cosiddette viaggio musicale nel Meridione d’Italia, con tutte le sue «villanelle» e «tammurriate», ovvero canzoni popolari e danze contraddizioni, la sua selvaggia bellezza e la sua magia. Il tradizionali italiane, fino a pezzi originali composti in uno sti- viaggio si compone di canzoni, storie, racconti e descrizioni le inconfondibile. È nota la loro collaborazione con svariati nati dalla penna di autori locali e di celebri visitatori del Sud. musicisti italiani quali Pino Daniele, Edoardo Bennato, Tullio Il variopinto spettro parte dai paladini francesi dell’avanzata De Piscopo o Enzo Avitabile. Per il Kunsthaus si esibiscono civiltà medievale e dalle prime opere fino ad arrivare alla mu- in un’ampia formazione e con un’impressionante varietà di sica popolare degli sdolcinati cliché amorosi ed ai moderni strumenti. Ingresso CHF 26.– / CHF 19.– Con il gentile soste- «Cantastorie», con l’accompagnamento e la strumentazione gno di accurART Broker assicurativo d’opere d’arte. di tradizionali strumenti antichi e barocchi del Sud Italia. Con la sua presenza scenica, Etta Scollo mette in piedi un’appas- • SpA Töbi Tobler al dulcimero sionante performance che abbraccia i grandi temi della no- Domenica 17 settembre 2017, tre esecuzioni fra le ore stra esposizione. Ingresso CHF 26.– / CHF 19.– Con il gentile 11:30 e le ore 14:00 sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo Un concerto di Töbi Tobler è sinonimo di un’eccelsa esecu- zione del dulcimero. L’artista di non facile collocazione dà • Landstreichmusik vita con la sua musica ad un’espressione autentica; appo- Con Matthias Lincke (pochette) e Dide Marfurt (diversi stru- sitamente per la mostra, ha elaborato una performance mu- menti storici), Simon Dettwiler (organetto svizzero), Christine sicale con elementi di canto, che sarà eseguita nel mezzo Lauterburg (violino e voce), Elias Menzi (dulcimero) e Mat-

46 - La Rivista settembre 2017 thias Härtel (contrabasso e violino) assurdo spettacolo di marionette sul palco dei «Cantastorie» Giovedì 28 settembre 2017, ore 20:00 del Kunsthaus. Per bambini dai sei anni in poi, per adulti e Landstreichmusik (lett. «musica dei vagabondi») sono un en- per tutti coloro che amano il teatro di marionette alternativo. semble di musicisti di strada sorto attorno al «violinista» Mat- L’ingresso è compreso nel biglietto per la mostra. thias Lincke: dal 2010, gli entusiasti «vagabondi» sono in giro sulle orme dei violinisti e dei musicisti ambulanti. Con varietà • La Lupa: Ars amandi – L’arte amatoria secondo Ovidio di stili e ricchezza di strumenti, offrono uno spaccato della Giovedì 5 ottobre 2017, ore 20:00 musica popolare svizzera, innestando sugli elementi tradizio- Ampiamente nota a Zurigo e altrove, l’incomparabile La nali una fervida sperimentazione. A partire da spunti raccolti Lupa, con la sua voce piena di carattere e la sua presenza qua e là nel corso dei secoli, tramandati e trasfigurati di mu- sgargiante, porta sulla scena del Kunsthaus uno dei massi- sicista in musicista, è nato un avvincente potpourri di canzoni mi poeti dell’antichità, Ovidio, ed il suo poema didascalico e brani caratteristici della Svizzera e dell’intero arco alpino: «Ars amandi». Per l’originale traduzione e rielaborazione del musica per archi dell’Appenzello, musica per organetto della poema, Hieronymus Schädler ha composto la musica appro- Svizzera interna, jodel naturali e musica da ballo ispirata alle priata, in cui, ammiccando allo spettatore, inserisce alcune danze medievali e rinascimentali. Ingresso CHF 26.– / CHF delle più popolari e conosciute canzoni napoletane: sarà una 19.– Con il gentile sostegno dell’Helvetia Assicurazioni serata teatrale di canzoni d’amore. Ingresso CHF 26.– / CHF 19.– Con il gentile sostegno di Pro Ticino Zurigo • Fritz, Franz & Ferdinand: Ein Hühnermärchen • Marcel Oetiker Trio Con Marcel Oetiker (organetto svizzero), Theater Gustavs Schwestern. Regia: Priska Praxmarer; con Si- Rätus Flisch (contrabasso), Christian Zünd (batteria) bylle Grüter e Jacqueline Surer Domenica 8 ottobre 2017, ore 11:30 e 14:00 Venerdì 29 settembre 2017, ore 16:00. Per tutti, a partire Nuova musica etnica svizzera, familiare eppure inaspettata, dai sei anni che spazia dal jazz all’hardrock: lo svittese Marcel Oetiker, Perché qui da noi ci sono così pochi principi? Ne sanno superbo interprete dell’antico, piacevole strumento, è una qualcosa i principi Fritz, Franz & Ferdinand, tre fratelli gemelli star della musica popolare, che con virtuosismo e in modo che per il loro comportamento da galletti presuntuosi sono inusitato, compie il salto di qualità che gli consente di dar stati trasformati in polli; solo il bacio di una vera principessa vita ad un’esperienza sonora e uditiva alquanto inusuale. può salvarli. I tre pennuti amici intraprendono un avventu- Le sue opere sono nate per i «Cantastorie» e per la sgar- roso viaggio attraverso il mondo delle fiabe; il viaggio non giante arte popolare dell’Italia meridionale in mostra sulle è certo innocuo, soprattutto quando il lupo di Cappuccetto pareti della grande sala d’esposizione; si tratta in un certo Rosso si mette alle loro calcagna, e il lupo, come possiamo senso di una prima assoluta. L’ingresso è compreso nel bi- immaginare, è ghiotto di pollo. Chissà come andrà a finire... glietto per la mostra. Con il gentile sostegno dell’Helvetia Il Theater Gustavs Schwestern presenta il suo travolgente e Assicurazioni Dingdonggrüezi.

Cartellone per «Orlando», prima metà del XX secolo Tempera su carta, 149 x 130 cm ORARI DI APERTURA, INGRESSO, PREVENDITA Sammlung Würth, Künzelsau Kunsthaus Zürich, Heimplatz 1, 8001 Zurigo Orari di apertura: Ven-Dom/Mar 10:00-18:00, Mer/Gio 10:00-20:00. Biglietto di ingresso per la mostra: CHF 23.–/18.– ridotto e gruppi. Gratis fino ai 16 anni. Prevendita: SBB RailAway-Kombi. Riduzione su viaggio e ingresso: in stazione o tramite rail service: 0900 300 300 (CHF 1.19/min. da rete fissa), www.sbb.ch. Zurigo turismo: prenotazione alberghiera e vendita di biglietti di ingresso, tourist service alla stazione centrale, tel: +41 (0)44 215 40 00, [email protected], www. zuerich.com. Kunsthaus Zürich, Heimplatz 1, CH–8001 Zürich, Tel. +41 (0)44 253 84 84, www.kunsthaus.ch

BIGLIETTI PER CONCERTI E PROIEZIONI CON VISITA DELLA MOSTRA INCLUSA I biglietti per tutti gli eventi serali sono disponibili in prevendita su ticketcorner.ch e presso la cassa del Kunsthaus. La visita della mostra è compresa nel prezzo. Capienza limitata, posti a sedere non numerati.

settembre 2017 La Rivista - 47 Al Museo Televisori in strada e sui binari del tram nazionale a Zurigo durante le rivolte giovanili Zurigo fino a del 1981. Foto: Michel Fries Steiner metà ottobre ©Archivio sociale svizzero Rebel Video – Generazione in movimento

I primi anni Ottanta videro la nascita dei video, che offrivano possibilità del tutto inesplorate di strut- turare e comunicare contenuti. I giovani di quel decennio si servirono di questo nuovo mezzo per esprimere le loro opinioni e richieste.

Gli anni Ottanta hanno lasciato un’importante eredità cultu- rale: non solo hanno visto la nascita di nuove leggende della musica e inediti stili di abbigliamento, ma sono stati anche il decennio della «video generation». I giovani sperimentarono le opportunità offerte da questa tecnica di recente sviluppo, della quale si servirono per creare opere d’arte innovative e attirare l’attenzione sui loro problemi. Il nuovo mezzo era perfetto per raggiungere il pubblico e trasmettere al tempo stesso un’immagine autentica. All’improvviso si scoprì la pos- sibilità di catturare in un video il dinamismo della strada e di portare nel salotto di casa scene di vita animate. Anche Fotogramma di «Züri brennt» (Zurigo brucia), il filmato per questo, ormai, non si potevano più ignorare gli impellenti simbolo delle rivolte giovanili esplose a Zurigo negli anni bisogni allora rivendicati dai giovani come una maggiore li- Ottanta. Videoladen, Zurigo, 1981. bertà culturale e la disponibilità di spazi in cui poterla vivere. Il video è stato uno dei punti di forza del movimento giovanile e ha fatto da apripista ai videomessaggi a sfondo politico vimentati anni Ottanta e sui primi passi verso l’era digitale. utilizzati ancora oggi nei nuovi media. La presentazione è stata realizzata grazie al materiale audio- La mostra «Rebel Video» presso il Museo nazionale Zurigo visivo dell’Archivio sociale svizzero «Città in movimento». Alla propone video girati a Londra, Basilea, Berna, Losanna e Zuri- fine degli anni Novanta i fragili nastri video sono stati salvati go. Inoltre, racconta la carriera di creatori di video come il ci- da possibili danneggiamenti. Con il sostegno di Memoriav, neasta Samir, l’artista Sus Zwick o il britannico John Hopkins l’operatore culturale Heinz Nigg ha raccolto in cooperazione e descrive l’impatto di questo mezzo di comunicazione sulla con Gallati + Burkhard i nastri affinché si potessero pulire e vita culturale e sociale di oggi. se necessario restaurare, per poi trasferirli su un supporto di La mostra inaugurata lo scorso 18 agosto resterà aperta fino memoria. La collezione di video è conservata oggi all’Archi- a metà ottobre e fornisce uno sguardo retrospettivo sui mo- vio sociale svizzero.

48 - La Rivista settembre 2017 Benchmark di Nico Tanzi I social media e i BIAS COGNITIVI, ovvero: come Facebook distorce la formazione delle opinioni

Due miliardi Dieci anni dopo l’ingresso di Facebook fra le piattaforme web più visitate al mondo, si può dire di utenti. Due che le cose non sono andate esattamente così – come dimostrano le estenuanti litigate, spesso ore al giorno in piene di volgarità e violenza verbale, che si svolgono sulle sue bacheche. media trascorse Certo, si litigava e ci si insultava anche prima di Facebook. Ma si poteva pensare, ingenuamen- sulle sue pagine. te, che un confronto mediato dalla parola scritta sarebbe stato in qualche modo più “medi- Le dimensioni di tato”, meno soggetto a quegli istinti che ti spingono a prendere a sberle l’avversario, anziché Facebook porta- cercare di comprenderlo. Perché ciò non è accaduto? no sempre più Le spiegazioni sono tante e servirebbero manuali interi di psicologia e sociologia per passarle a chiedersi che in rassegna. Ma per capire come funziona il confronto sui social bisogna tenere presenti i co- influenza ha il siddetti “bias cognitivi”: quei giudizi (o pregiudizi) che pensiamo di esprimere in base a una fenomeno “so- valutazione razionale, e invece sono il risultato di una selezione (spesso inconscia) delle infor- cial” sullo svol- mazioni e dei fatti su cui ci basiamo per esprimerli. In sostanza, per decidere cosa pensiamo di gimento della una certa questione prendiamo in considerazione solo alcuni aspetti e non altri. vita democratica. Su quali fatti basiamo il nostro giudizio? Anche in questo caso la risposta si trova in un bias co- Per gli ottimisti: gnitivo: il “bias di conferma”. E cioè la tendenza naturale della nostra mente a “ricercare, sele- un luogo dove zionare e interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire si può discutere maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi, e viceversa, ogni argomen- ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono”. Insomma: anche quando disponiamo to con estrema di tutte le informazioni su una questione, non esprimeremo mai un giudizio imparziale, perché facilità, uno terremo in considerazione solo le informazioni che confermano ciò che già pensiamo, e igno- strumento ideale reremo invece quelle che smentiscono le nostre credenze. per sviluppare Come influisce tutto ciò sui social? In due modi. Ognuno di noi su Facebook seleziona gli il confronto fra “amici” il più possibile fra quelli che la pensano come lui (o lei). Formando così un gruppo dalle posizioni e punti caratteristiche sostanzialmente tribali. Facebook a sua volta, “intuendo” – attraverso i suoi po- di vista diversi. tentissimi algoritmi – quali sono i tuoi interessi e il tuo modo di pensare, farà in modo che sulla tua bacheca appaiano, per la stragrande maggioranza, contenuti affini al modo di pensare co- mune a te e alla tua “tribù”. Perché le apprezzerai di più, metterai più like, condividerai di più. Facile immaginare la conseguenza dei “bias cognitivi”, e della loro applicazione ai social, sul piano di quella che si definisce “libera formazione delle opinioni”. Una sempre maggiore pola- rizzazione fra punti di vista opposti e inconciliabili. E infatti sui temi “caldi” – i migranti, l’Islam, la presidenza Trump – i pochi che scrivono post e commenti “ragionevoli” e aperti al dialogo sono sommersi dai giudizi sommari e dai toni perentori e assoluti dei tanti che, per un verso o per l’altro, si ritengono nel giusto. Ritengono di esserlo, appunto, perché tutti i loro “amici” e tutti i contenuti che scorrono sulla loro bacheca confermano la validità del loro pensiero e l’errore della parte avversa. E i bias cognitivi fanno il resto. C’è una via d’uscita? Difficile dirlo. Da parte mia mi limito ad esprimere una sconfinata am- mirazione per quelle persone – poche, ma ci sono – che nelle discussioni online, di fronte all’inscalfibile inamovibilità degli interlocutori più prevenuti, continuano con enorme pazienza a mediare e argomentare, provando a instillare la scintilla del dubbio nelle rocciose certezze di haters e scatenati di ogni genere. Che la forza sia con loro, direbbe Obi-Wan Kenobi.

settembre 2017 La Rivista - 49 © Salvatore Pinto Locarno Festival 70 Un festival in maniche di camicia

Ha cambiato nome. E non è che la per passione o semplice interesse. d’inchiesta dell’ONU sulla Siria di cui cosa incontri unanime gradimento. Il Un festival che, per dirla ancora con fa parte e dalla quale, ha detto, si di- presidente Solari l’ha definita un’ope“ - il Presidente, fa “qualche concessione metterà. razione di cosmesi”. In realtà è qual- alla mondanità perché sono i media a cosa di più visto che, ammettendo che chiederlo non la notorietà del Festival”. Una finestra sul mondo avrebbe preferito la formula: Locarno Con queste premesse nel settantesimo In generale Locarno70 si è concluso Film Festival, dice di essere stato mes- compleanno del Festival è difficile sta- con un bilancio molto positivo. Tanti i so in minoranza dai suoi direttori, i qua- bilire se a posteriori sulla scena dei ri- momenti e le attese che hanno con- li ritengono il nuovo nome in grado di cordi restino i film, come imporrebbe la traddistinto le serate in Piazza Grande esprimere che oggi oltre ai film un fe- logica, o il loro contorno. Una kermesse (anche se la programmazione qualche stival è un’esperienza totale da vivere. di questo tipo è sempre molto di più di giustificato mugugno l’ha sollevato), In questa nuova visione vanno colloca- un concorso per professionisti del set o tanti gli ospiti che hanno regalato te la gestione diretta di iniziative come di un’abbuffata di pellicole per cinefili momenti preziosi al pubblico, tanti i la Rotonda o Locarno Garden che, nulla o per il grande pubblico di Piazza Gran- film che hanno fatto registrare il tutto hanno a che vedere con il cinema, ma de. Vive d’arte, di qualche pettegolezzo, esaurito, tante le proposte che hanno che si sono rivelate un apprezzato co- di politica, turismo e condizioni meteo- suscitato l’interesse di stampa e pro- rollario. rologiche. fessionisti. Per utilizzare le parole del In ogni caso, in questa sua proiezione In un’edizione in cui hanno marcato direttore artistico, Carlo Chatrian, “Lo- verso il futuro, come ebbe a dire Vinicio assenza gli scandali e le polemiche, carno si conferma luogo centrale per Beretta direttore artistico dal 1960 al il dibattito di contorno è stato animato capire che direzione stanno prenden- 1966, (l’affermazione è riportata nel fil- dalla corsa alla successione di Didier do le correnti del cinema indipenden- mato realizzato per il 70°) Locarno re- Burkhalter in Consiglio federale (Igna- te, ma anche spazio d’incontro tra chi sta “un festival in maniche di camicia”. zio Cassis e Pierre Maudet, che ha il cinema lo fa e chi lo fruisce, tra chi scelto Locarno per accettare la sfida, viene da molto lontano e chi invece Un tratto distintivo, una cifra che evi- al festival hanno fatto capolino in più rappresenta il territorio. Vedere le code denzia il DNA. Perché, e Marco Solari di un’occasione) e dalla verve senza fuori del nuovo PalaCinema o la sala concorda, Locarno è un Festival che esitazioni di Carla del Ponte, che in un GranRex riempita in ogni suo ordine mantiene inalterata la caratteristica di appuntamento collaterale del Festival per una Retrospettiva che ha colto nel prossimità: con il territorio, con la po- ha espresso chiaramente il suo disap- segno ci riempie di gioia e ci fa guarda- polazione con chi il festival lo segue punto nei confronti della Commissione re al futuro con ottimismo”.

50 - La Rivista settembre 2017 Perché comunque è vero: Locarno, gra- zie al Festival, diventa un luogo magi- co, di apertura al mondo e di curiosità, anche quando i film non piacciono. Perché il Festival, e l’occasione del 70° ha consentito di ribadirlo, nel corso Adrien Brody e il consigliere federale della sua storia si è rivelato un prezio- Alain Berset ©Locarnofestival 2017 so agente del cambiamento: offrendo l’opportunità di conoscere realtà diffe- renti, di compiere un affascinante viag- la quale deve poter avere il coraggio cipare. Ma cambiare è bello. E posso gio attorno al mondo, contribuendo a di osare». La seconda, che della prima garantirvi – ha concluso rassicurante dimostrare che anche il piccolo Ticino è al contempo presupposto e conse- – che nulla rimpiazzerà il dialogo fra può essere cosmopolita, aiutando guenza, è responsabilità, “che tocca gli esseri umani, i contatti diretti fra (oggi con il LAC) a traghettarlo fuori da entrambe le direzioni, quella artistica loro, unica fonte di vera felicità”. cliché di regione periferica, tutta zocco- – chiamata a garantire il massimo letti e boccalino. della qualità – e quella logistica – che I limiti e le oggettive difficoltà pure deve dare il meglio di sé perché della programmazione Libertà Responsabilità Fiducia la nostra manifestazione venga con- Di fronte da un bilancio chiaramente Un obiettivo molto caro a Marco Solari siderata nella giusta misura”. Infine: positivo, di cui sono conferma inconfu- il quale, in occasione della cerimonia fiducia, che il Festival dà e riceve. Dal tabile i numeri che riportiamo su que- che il 9 agosto ha celebrato i 70 anni pubblico, dalla politica, dagli sponsor. ste pagine, le considerazioni attorno del Pardo, parlando dal Palacinema Con lo sguardo rivolto al presente che alla programmazione hanno il valore (“la grande ammiraglia della cultura è già futuro, il presidente ha ricordato di testimonianza, va da sé, soggettiva. locarnese, il “pendant” del LAC luga- che con l’era della digitalizzazione, Non vi è dubbio: nell’ampiezza e nella nese”), riferendosi alla rassegna cine- «stiamo entrando in un mondo che varietà della proposta ciascuno poteva matografica, ne ha snocciolato, come sarà completamente sconvolto». Per- trovare soddisfazione alle proprie incli- aveva già fatto in sede di presentazio- ché, come ha sapientemente spiegato nazioni cinematografiche e stimolanti ne, le parole chiave. La prima e fonda- presidente del Politecnico di Zurigo provocazioni intellettuali. mentale è libertà. “Un valore che è nel Lino Guzzella, invitato a Locarno per Nel Concorso internazionale, in cui DNA del Festival e che si concretizza l’occasione, la digitalizzazione “toc- spazio rilevante hanno trovato anche nella difesa dell’autonomia e dell’in- cherà ogni aspetto della nostra vita e documentari, com’è d’altronde fisiolo- dipendenza della direzione artistica, alla quale saremo obbligati a parte- gico, accanto ad opere pregio si son

Locarno70 in numeri

Si è conclusa con un bilancio positivo, l’assemblea generale straordinaria della 70esima edizione del Locarno Festival presieduta dal Presidente Marco Solari. La Direzione artistica, la Direzione operativa e il Presidente hanno espresso la loro piena soddisfazione data da una programmazione artistica forte, un aumento del pubblico e un’importante presenza sui media nazionali e internazionali. La soddisfazione è stata espressa anche dal Vicesindaco di Locarno Paolo Caroni, che ha dichiarato che grazie alle nuove strutture, GranRex e PalaCinema, la città desidera consolidare l’evento oltre gli undici giorni di manifestazione. Grande soddisfazione anche da parte di Aldo Merlini, Presidente dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV), e Aldo Rampazzi, Presidente dell’Agenzia turistica ticinese (ATT), presenti in sala, che hanno sottolineato l’importanza della manifestazione per il settore turistico, che quest’anno ha registrato il tutto esaurito nelle strutture alberghiere della regione. Spettatori totali (2-12 agosto) 174’000 (+ 8,07% rispetto al 2016)

Accrediti 1012 + 15% Stampa + Fotografi 1119 + 3,4% Industry 1252 + 13% Professionali 640 - 3,4% Delegazioni 3349 + 7,4% Accrediti professionali globali (professionali, culturali, giurie, delegazioni, Industry, accompagnatori) 1942 + 15,5% Abbonamenti 4412 + 6,8% TOTALE

settembre 2017 La Rivista - 51 viste pellicole banali, inconsistenti nella forma e nel contenuto. Fra questi, purtroppo, va annoverato anche il film italiano in Concorso: Asteroidi. Chi scrive è fra coloro che dissente dal giudizio della Giuria, che ha premiato un film che non avrà distribuzione nelle Il presidente del festival Marco Solari, durante la cerimonia di presentazione ©Locarnofestival 2017 sale, ignorando completamente l’unico film, che tale sorte invece l’avrà:Lucky , che John Carroll Lynch (che noi cono- delle più celebri ballate della band, One Bilancio positivo per la sciamo soprattutto come attore) ha cu- Life, One Soul, della potente colonna so- LocarnoExperience cito addosso ad uno strepitoso 91enne, nora e delle botte da orbi in rigoroso tac- A fare da vivace corollario alla 70esi- quel Harry Dean Stanton che Win Wen- co 12 di Atomic Blonde, dei panorami ma edizione del Locarno Festival, che ders aveva voluto protagonista 34 anni dolomitici di Drei Zinnen, della contrad- si propone come “un’esperienza to- fa, accanto a Nastassja Kinski, in Paris dittoria vicenda narrata in Sparring, del tale da vivere”, una serie di iniziative Texas. Peccato per Mrs Fang, al quale romantico Big Sick, accattivante com- che hanno reso Locarno un Festival a è stato assegnato il Pardo d’oro, che media americana in salsa interetnica, 360°, con un’atmosfera unica e cre- rischia di essere un film da festival: ma ben poco ricorderà, coltivando il dubbio ativa. se un film non ha pubblico non esiste. che, forse, nelle sere di doppia proiezio- Bilancio positivo per laRotonda che, Pubblico, partecipe e numeroso, che, ne, per vedere un bel film e sconfiggere leggiamo nei comunicati, ha registra- come al solito, anzi, più del solito, han- la noia, valeva la pena rimanere seduti to un’affluenza di 115’000 persone no avuto i film diPiazza Grande. Che ben oltre la mezzanotte. in 17 serate. Tutta la parte musicale e del festival è l’anima popolare nonché L’onore della Piazza è toccato anche agli d’intrattenimento è stata curata da RSI una delle sue cifre distintive. Amori che non sanno stare al mondo di Rete Tre con sedici concerti, oltre 20 Un pubblico non sempre soddisfatto Francesca Comencini, una commedia DJ set e live act e oltre 100 ospiti in di- della programmazione, che, eccezion declinata su una buona dose di ironia, retta su PardOn. Non solo musica ma fatta per il bel documentario dedicato che è stata apprezzata dal pubblico e di- anche il Virtual Reality Corner, dove si ai Gotthard, che prende il titolo di una strutta (per quel che conta) dalla critica. è potuto sperimentare le ultime pro-

Palmarès Locarno70 Pardo per la miglior interpretazione femminile ISABELLE HUPPERT per MADAME HYDE di Serge Bozon, Francia, 261 pellicole in 11 giorni, 16 di queste sotto il cielo di Belgio Piazza Grande e 18 in Concorso internazionale. Tra i grandi Pardo per la miglior interpretazione maschile ELLIOTT CROSSET HOVE per VINTERBRØDRE di Hlynur Pálmason, ospiti di quest’anno, indimenticabili sono il saluto alla Danimarca, Islanda Piazza di Todd Haynes e di Jean–Marie Straub, il cin cin di Concorso Cineasti del presente Mathieu Kassovitz, il ruggito di Michel Merkt e l’emozione di Pardo d’oro Cineasti del presente 3/4 (Three Quarters) di Adrien Brody. Accanto a loro sono apparsi sul palco anche Ilian Metev, Bulgaria, Germania José Luis Alcaine, Nastassja Kinski, Alexander Sokurov per Premio speciale della giuria Ciné+ Cineasti del la sezione dedicata a Locarno70 e il Premio Cinema Ticino presente MILLA di Valerie Massadian, Francia, Portogallo Esmé Sciaroni. Premio per il miglior regista emergente – Città e Non sono mancati gli omaggi a grandi artisti scomparsi, Regione di Locarno DAE-HWAN KIM per CHO-HAENG (The come Jeanne Moreau, Hans Hurch e George Romero. First Lap), Corea del Sud Questi i riconoscimenti, di un Palmarès piuttosto affollato, Menzioni Speciali DISTANT CONSTELLATION di Shevaun assegnati dalla varie giurie. Mizrahi, Stati Uniti, Turchia,Paesi Bassi VERÃO DANADO di Pedro Cabeleira, Portogallo Signs of Life Concorso internazionale Signs of Life Award electronic-art.foundation per il Pardo d’oro MRS. FANG di WANG Bing, Francia, Cina, miglior filmCOCOTE di Nelson Carlo De Los Santos Arias, Germania Repubblica Dominicana, Argentina, Germania, Qatar Premio speciale della giuria AS BOAS MANEIRAS di Fundación Casa Wabi – Mantarraya Award DANE Juliana Rojas, Marco Dutra, Brasile, Francia KOMLJEN per PHANTASIESÄTZE, Germania, Danimarca Pardo per la miglior regia F. J. OSSANG per 9 DOIGTS, Special Mention ERA UMA VEZ BRASÍLIA di Adirley Queirós, Francia, Portogallo Brasile, Portogallo

52 - La Rivista settembre 2017 duzioni cinematografiche proposte in collaborazione con il Geneva Interna- tional Film Festival GIFF. Soddisfacente anche l’esperienza del nuovo Locarno Garden la Mobilia- Il sindaco di Locarno Alain Scherrer, l’ex sindaco e oggi presidente della re che ha avuto una buona risposta PalaCinema SA Carla Speziali, il presidente del Politecnico di Zurigo Lino dal pubblico: 14’000 festivalieri sono Guzzella e Marco Solari, nella sala grande del Palacinema in occasione della cerimonia che ha celebrato il 70° compleanno del Festival ©Locarnofestival 2017 passati nel giardino del Locarno Festi- val che al centro ospitava il padiglio- ne E SE, realizzato dall’artista svizzero l’attrattore turistico regionale per pende l’annosa questione del Grand Kerim Seiler. antonomasia. Non a caso, l’intera Hotel, che rimane per ora congelata. Il nuovo e colorato Locarno Talks Bar manifestazione ha fatto segnare il Resta comunque l’interrogativo: per la Mobiliare, punto d’incontro, di ispi- tutto esaurito nelle strutture del com- le eventuali nuove strutture ci sarà razione e scambio per i festivalieri di prensorio. Un risultato che riporta un flusso turistico che ne garantisca passaggio tra un film e l’altro al Pa- d’attualità il problema dell’ospitalità. la funzionalità anche al di fuori del lexpo (FEVI) e a La Sala e l’Altra Sala All’appello si dice che manchino 2 o periodo estivo? A tal fine, ricadute po- ha registrato 50’000 passaggi grazie 3 alberghi e fra gli addetti ai lavori si sitive si attendono dall’apertura del anche alle ricche colazioni e alle fan- torna a parlare della torre da settanta Palacinema, che non sarà unicamen- tasie della cucina vegana. metri prevista a suo tempo in piazza te la culla dell’audiovisivo. C’è infatti A completare l’esperienza dei 174’00 Castello e per la quale si attende an- la convinzione che la Casa (la cuc- festivalieri, le numerose attrazioni che cora l’accordo definitivo fra la Città e cia?) del Pardo nasconda importanti la regione del Lago Maggiore e le sue i privati interessati per la vendita del potenzialità anche dal punto di vista valli hanno da offrire. terreno. L’imponente edificio dovrebbe turistico. Prime fra tutte quelle deriva- ospitare anche un hotel a quattro stel- te all’attività della Ticino Film Commis- Attrattore turistico regionale le. In parallelo, pare assumere contor- sion, uno degli inquilini della struttura. per antonomasia ni meglio delineati l’idea di realizzare E qui il pensiero va al Festival che si un nuovo albergo nella zona della conferma e anzi si consolida come Canottieri, accanto al Lido. Su tutto

First Feature Swatch First Feature Award (Premio per la Stoneham, Svizzera migliore opera prima) SASHISHI DEDA (Scary Mother) di Pardino d’argento Swiss Life per il Concorso nazionale Ana Urushadze, Georgia, Estonia 59 SECONDES di Mauro Carraro, Svizzera Swatch Art Peace Hotel Award METEORLAR (Meteors) di Best Swiss Newcomer Award LES INTRANQUILLES di Gürcan Keltek, Paesi Bassi,Turchia Magdalena Froger, Svizzera Special Mention DENE WOS GUET GEIT (Those Who Are Prix du Public UBS Fine) di Cyril Schäublin, Svizzera THE BIG SICK di Michael Showalter Pardi di domani Variety Piazza Grande Award DREI ZINNEN di Jan Zabeil, Concorso internazionale Pardino d’oro per il miglior Germany, Italia cortometraggio internazionale – Premio SRG SSR ANTÓNIO E CATARINA di Cristina Haneș, Portogallo Pardino d’argento SRG SSR per il Concorso Pardo d’oro a MRS. FANG by WANG Bing © Locarno Festival internazionale SHMAMA di Miki Polonski, Israele Nomination di Locarno agli European Film Awards – Premio PianificaJEUNES HOMMES À LA FENÊTRE di Loukianos Moshonas, Francia Premio Medien Patent Verwaltung AG KAPITALISTIS di Pablo Muñoz Gomez, Belgio, Francia Menzione Speciale ARMAGEDDON 2 di Corey Hughes, Cuba Concorso nazionale Pardino d’oro per il miglior cortometraggio svizzero – Premio Swiss Life REWIND FORWARD di Justin

settembre 2017 La Rivista - 53 A colloquio con Kevin Merz regista di Gotthard – One Life, One Soul Il regista durante la conferenza stampa al festival di Locarno Testo e foto di Oltre la musica, una bella storia: Salvatore Pinto umana e ricca di aneddoti Il suo grido dalla finestra si è tramutato in hard rock ll Locarno Festival ha salutato il suo pubblico con la per lei. proiezione in Piazza Grande di Gotthard – One Life, One (ride) Sì, sì, è proprio così. Abbiamo iniziato due anni fa questo pro- Soul, di Kevin Merz. Un documentario sulla band sviz- getto, facendo delle ricerche approfondite sulla storia dei Gotthard. zera che ormai da decenni conquista i palcoscenici di Com’è riuscito a procurarsi il materiale d’archivio vi- tutto il mondo, che ha saputo superare anche la tragica deo e fotografico? morte di uno dei suoi fondatori. La Rivista ha avuto l’oc- Era in parte difficile e in parte facile. Il batterista della band ha la casione di parlare con il regista. responsabilità dell’archivio dei Gotthard e quindi mi ha aperto il baule dei ricordi, dove ho potuto scovare e portare a buon punto le mie ricerche. Poi ho ricavato del materiale da amici di amici della band. Ho trovato delle vere e proprie chicche e rarità che parlano Kevin Merz, quanto tempo e lavoro le è servito per re- degli inizi. Dal primo manager, che filmava tutto durante le tournée. alizzare questo film su una delle band più conosciute I Gotthard all’inizio si chiamavano Crack, fino ad arrivare a scoprire della Svizzera? che Steve Lee prima di fare il cantante solista suonava la batteria. La mia motivazione è scaturita da un urlo dalla finestra di casa mia. Sono cose che hanno impreziosito il film. Circa due anni fa stavo lavorando a una sceneggiatura, ma niente Come hanno reagito i membri del gruppo quando han- si stava muovendo. Ero deluso. Quindi ad un tratto mi sono deciso no visto il film? di aprire la finestra per dare sfogo alla mia rabbia: ho“ bisogno di un Devo dire che mi avevano lasciato molta libertà nel lavoro. Magari nuovo progetto, qualcosa di nuovo, un film!”. Quando si dice il caso: avrebbero preferito vedere molto prima il film. Ma dato che abbiamo tre giorni dopo mi ha telefonato Tiziana Sudani, la mia produttrice dovuto correre per mantener fede all’impegno preso con Locarno, non storica, che già nel passato ha prodotto dei miei film. Mi dice: Kevin,“ ho potuto concedere loro tanto tempo in anticipo. Forse è stato meglio hai voglia di fare un film sul gruppo rock Gotthard?” In un primo mo- così, perché se avessero voluto cambiare qualcosa, il tempo non ci mento ho dubitato perché il loro non è lo stile di musica che ascolto. sarebbe stato. Ho consegnato il film una settimana prima del Festival. Comunque il mio istinto mi diceva di farlo. Ho fatto delle ricerche Non era facile inserire il personaggio di Steve Lee. e ho notato che dietro a questa band c’è una bella storia umana Ha ragione. Ho dovuto fare attenzione a mantenere il giusto equili- e piena di aneddoti. Come regista mi sono detto: “Kevin, questo è brio delle scene e non dare eccessivo risalto alla sua figura rispetto pane per i tuoi denti.” alla nuova formazione. Steve Lee è stato il leader carismatico del Si è buttato alla scoperta di qualcosa di nuovo? gruppo, quindi cosa non facile miscelarlo con il film. Comunque il Sì, mi piace sfidare e imbarcarmi in storie nuove. Non sapevo bene suo spirito arieggia nella band, nella musica. Lo si percepisce subito. chi fossero i Gotthard. Io sono nato in un piccolo paese, a Porza. Si sente soddisfatto di questo lavoro fatto? Che, guarda caso, è il paese natio di Steve Lee, il cantante storico Certo, molto. Io sono nato con il Festival di Locarno. Già da ragazzo dei Gotthard, purtroppo scomparso in un incidente stradale sette venivo con i miei amici a vedere tutti i film, di qualsiasi genere. A anni fa. Quindi ci sono dei paralleli che si uniscono. Quando senti volte brutti, lenti, veloci - di tutto insomma. Il Festival mi ha profon- queste coincidenze, è come se il destino ti si metta di mezzo per damente segnato. Sono vent’anni che ci vengo. Non esiste palco- dirti, “su, datti una mossa”. Ho sentito una mano sulla spalla. scenico più bello in Svizzera.

54 - La Rivista settembre 2017 diSequenze Jean de la Mulière

American Made My Cousin Rachel Atomic blonde di Doug Liman di Roger Michell di David Leitch

Non venisse comunicato in modo esplici- Orfano di entrambi i genitori, Philip Ash- 1989. Lorraine Broughton (Charlize The- to, nessuno se lo sognerebbe, talmente la ley (Sam Claflin) viene allevato dal cugino ron, è lei la Bionda esplosiva del titolo), vicenda è lontana dalla realtà che qualsiasi Ambrose in una tenuta signorile, nelle neb- agente dell’MI6 britannico, con il viso se- comune mortale riesca ad immaginare. Ep- biose terre della Cornovaglia. Partito per il gnato da lividi ed ecchimosi, viene inter- pure il film, diretto da Doug Liman, racconta continente come scapolo convinto, Ambro- rogata dal suo diretto superiore e da un la vicenda surreale, ma assolutamente vera se scrive a sorpresa di aver sposato una gio- rappresentante della CIA a proposito della che, fra la fine degli anni Settanta e il 1986 vane donna conosciuta in Italia. Da allora le sua recente missione in una Berlino ormai - durante gli anni di presidenza di Ronald Re- lettere diventano rare e le notizie che ripor- vicina al crollo del Muro e pertanto pullu- agan (ma un ruolo ce l’ha anche Bill Clinton tano fanno temere il peggio. Quando Philip lante di agenti appartenenti alle Intelligen- all’epoca governatore dell’Arkansas) - ha vi- apprende che l’amato parente è deceduto ce di svariati Paesi. Nella capitale della ex sto protagonista un pilota che, sotto la regia in una villa in Toscana e che la vedova (Ra- DDR un agente sotto copertura era stato della CIA, diventa corriere della droga per il chel Weisz), è in viaggio per l’Inghilterra, assassinato e gli era stata sottratta una li- Cartello di Medellin, guidato dal criminale pianifica malignamente di farle patire i do- sta contenente i nomi e i compiti di tutti gli colombiano Pablo Escobar, trafficante d’armi lori e le sofferenze che presume lei abbia agenti occidentali in azione. A Lorraine era per combattenti per la libertà in Nicaragua inflitto al cugino portandolo alla morte. Ma stato affidato il compito di scoprire in quali contro i sandinisti con il segreto benepla- Rachel non è l’arrampicatrice spregiudicata mani era finita e di recuperarla prima che il cito del governo americano, corruttore di dipinta negli ultimi messaggi di Ambrose, contenuto venisse svelato. governanti, finendo alla fine con trovarsi e spicca invece per fascino e dolcezza. In È in questa città livida, ma simile ad un or- coinvolto in quella che viene considerata poco tempo riesce a conquistare l’affetto di digno il cui timer è già stato attivato, che una delle operazioni più esclusive della storia (quasi) tutti gli abitanti della casa, compreso agisce Lorraine Broughton la cui missione dell’agenzia. Contrabbandiere, informatore quello folle e irrazionale del giovane Philip, ci viene narrata in flashback. e, a modo suo, persino patriota, Barry Seal, sul punto di ereditare la proprietà. Il film sfrutta le suggestioni estetiche e mu- questo il nome del protagonista (a cui giova l’interpretazione di Tom Crusie) è un perso- Narrato in prima persona dal protagonista, sicali che Berlino, quella Berlino lì, mette a naggio affascinante dalla doppia esistenza. il film ci porta in un’Inghilterra preindustria- disposizione, e che David Leitch utilizza a È prima di tutto un pilota d’aerei, con lieve le e pre-dickensiana nella quale la bellezza piene mani. Con tutti quegli anfratti in cui inclinazione al contrabbando, che vive in una e l’ordine dei paesaggi sono splendido con- una trama fatta di giochi, doppio giochi sonnolenta cittadina nel sud degli States; al traltare ai tumulti interiori che divorano i e tripli giochi si può annidare, espandere, contempo, è un uomo di famiglia, profon- personaggi e che li avvolgono nel mistero. nascondere e rivelare. damente innamorato della moglie. Con Tratto dall’omonimo romanzo scritto da Depeche Mode, David Bowie, New Order, qualche perplessità prima ed esplicita soddi- Daphne du Maurier – l’autrice anche di Re- Nena, Queen, Falco, Duran Duran sono sfazione poi, in breve tempo Seal, attraverso becca, la prima moglie e di Gli uccelli, che la notevole colonna sonora di immagini incredibili peripezie, passa dalla routine del hanno ispirato due tra i migliori thriller di e trame attraversate dalla Theron: squalo pilota di linea, all’avventurosa impresa di di- Alfred Hitchcock - del libro non è il primo in tacchi a spillo, un concentrato di astu- venire il perno di uno dei più grandi scandali adattamento. Già nel 1952, infatti, Henry zia e sensualità pronto ad attaccare; una che l’America abbia conosciuto. Limitandosi Koster ne fece un film che segnò l’esordio Bond al femminile che non deve chiedere cogliere le opportunità (potenzialmente il- a Hollywood di Richard Burton. Dell’illustre mai, e che - perfino di fronte al crollo delle legali) che il sistema gli ha offerto per fare precedente, Roger Michell non ha minima- ideologie - di bussola morale ne una sola, soldi (a palate) e condurre una vita scandita mente tenuto conto, lasciandosi guidare e personalissima: la sua, che indica solo lì dall’adrenalina. solo dal romanzo. dove fa comodo a lei.

settembre 2017 La Rivista - 55 Da sinistra: Giovanni Sorge, Chiara Tozzi, Murray di Giovanni Sorge Stein, Rula Jebreal, Chiara Omero, Lucia Sorge. Il Mercurius Prize debutta a Trieste

Il Mercurius Prize ha ‘debuttato’ alla diciottesima edizione È di recente nato a Zurigo il Mercurius Prize (http://mer- dell’International ShorTS Film Festival, tenutosi a Trieste a curiusprize.com/): un’associazione che mira a promuo- inizio luglio (http://www.maremetraggio.com/). Della città vere la connessione tra la psicologia del profondo e il più mitteleuropea (e forse anche psicoanalitica) d’Italia, mondo del cinema. L’idea di base è che la settima arte celebrata dalla superba penna di Claudio Magris, il festival possa contribuire ad accrescere sensibilità psicologica ormai è parte integrante. Esso richiama giovani film makers e consapevolezza su questioni etiche e sociali legate ai da tutto il mondo e promuove un dialogo interculturale di diritti umani. Il cinema d’altronde condensa narrazione, alta qualità. Molti sono stati i premi a cineasti, autori, at- storie, immagini e musica. Può favorire e trasmettere al tori e produttori conferiti quest’anno ad alcuni dei 92 film grande pubblico messaggi di trasformazione; in un modo presentati (selezionati da ben 4318 ricevuti da 123 pae- sinestetico e talora misterioso: per questo il premio è no- si! v. la lista: http://www.maremetraggio.com/2017/07/09/ shorts-2017-tutti-i-vincitori/). Tra i premi dunque anche il minato alla figura mitologica di Hermes (Mercurio nella Mercurius. Alla serata delle premiazioni il Comitato era rap- variante romana), dio delle soglie, iniziazioni e confini presentato da Murray Stein (Presidente), Giovanni Sorge – ma anche del commercio, dei traffici di vario genere e (Vicepresidente) e Chiara Tozzi (Direttore Artistico); con degli inganni - quel dio che insomma presiede alla co- loro vi era Peter Ammann e, in qualità di ospite straordi- municazione con tutte le sue luci ombre e ambiguità. Ma nario, la scrittrice e giornalista Rula Jebreal (autrice del siccome non c’è comunicazione senza immaginazione, romanzo autobiografico La strada dei fiori di Miral, da cui la psicologia – e la filosofia – sottesa al Mercurius Prize Julian Schnabel ha tratto il film Miral). Dopo aver esamina- è quella di Carl Gustav Jung. to e discusso i 92 cortometraggi in concorso, la giuria del Del creatore di nozioni quali introversione ed estroverso- primo Mercurius Prize (presieduta da Keith Cunningham e ne, animus-anima, archetipo e inconscio collettivo (ma composta da Nathalie Boëthius-de Béthune, Nancy Swift non va dimenticata l’individuazione) s’è detto e si dice Furlotti, Luis Moris, Giovanni Sorge, Murray Stein, Chiara di tutto e di più. Certo è che la sua psicologia (detta ana- Tozzi, Valentina Lucia Zampieri) ha scelto di assegnare il litica o complessa) ha dato un contributo cruciale a tutte premio a Death in A Day della giovane regista cinese Ling Wang. Nata a Shanghai, Lin Wang ha diretto documentari quelle scuole psicoterapeutiche – specialmente quelle e cortometraggi sia commerciali che indipendenti in Cina, cosiddette ‘immaginali’ – che promuovono l’impiego di Tibet, Kenya e negli Stati Uniti. tecniche artistico-creative per approfondire e talora rico- (Per e altre informazioni e il trailer del film v. https://vimeo. struire una narrazione dell’identità, individuale e sociale. com/203023463. https://www.newfilmmakersla.com/ima- ges/program/2017/Mar/DID_PK.pdf).

56 - La Rivista settembre 2017 Death in a Day (2016, 35 mm., 14mins, scritto e diretto da insieme alle testimonianze dei Boscimani e ad alcuni rituali Lin Wang; produzione: Michael Sainz & Lauren Brooks; foto- di guarigione tradizionali, la storia personale di alcuni dei grafia: Matthew Tanner) racconta di un bambino di 7 anni ricercatori ed etnologi occidentali, alla ricerca delle proprie costretto a confrontarsi con la morte del padre. Il film in- radici individuali e collettive. Il regista ha inoltre raccontato terseca passato e presente, onirico, reale e surreale ed è degli inizi della propria carriera cinematografica a fianco di stato scelto, secondo la motivazione ufficiale, in“ virtù della Federico Fellini; che frequentò, come giovane analista, negli sua sottile sensibilità e intuizione psicologica come pure anni Sessanta e poi affiancò come assistente volontario sul della sua eccellente qualità cinematografica. La regista Lin set del Satyricon (1969). Ammann ha poi parlato del pro- Wang dimostra una spiccata consapevolezza delle qualità prio percorso di documentarista che lo ha visto occuparsi, relative al luogo, al contesto e ai momenti “kairotici” capaci fra l’altro, di psicologia del profondo, di questioni politiche di tramutare definitivamente l’esistenza. Il film è ricco d’im- e immigrazione (per ricordare solo alcune pellicole: Braccia magini fresche e sorprendenti oltre che di tagli capaci di sì, uomini no 1970; L’Affaire suisse, 1977; Hlonipa - Journey creare anticipazioni, ambiguità e mistero. In tal modo, “De- into Wilderness, 1992) portandolo, negli anni, a esplorare ath in a Day” ci permette di sperimentare un’esperienza di la correlazione fra i metodi di guarigione della tradizione trasformazione”. La Direttrice del Festival Chiara Omero ha africana e la moderna psicoterapia occidentale. ricevuto (e quindi inviato alla regista) il premio – costituito da una targa commemorativa creata dall’architetto e pittrice La prossima edizione del Mercurius Prize si terrà in di- Lucia Sorge (http://luciasorge.it/). cembre in occasione del Noir in Festival di Como-Milano (http://www.noirfest.com/). A Trieste il Comitato del Mercurius Prize ha inoltre conferito un Honorary Award a Peter Ammann, regista e analista junghiano residente a Aarau, per il suo documentario Spirits of the Rocks (per informazioni e un estratto: https://peter-ammann.ch; ht- tps://www.youtube.com/watch?v=luAs9hoCeHM). Proiettato al teatro Miela, Spirits of the Rocks (2002; produzione: Triluna Film AG in coproduzione con la Ra- dio-télévision suisse romande) ha suscitato un caloroso apprezzamento. Secondo la motivazione ufficiale, Spirits of the Rocks “ci accompagna in un viaggio affascinante nella vita, le usanze e i riti di guarigione dell’antico po- polo dei Boscimani, la cui cultura e popolazione è stata ampiamente decimata dalle forze coloniali. Attraverso le testimonianze degli ultimi rappresentanti della civiltà dei Boscimani raccolte nella loro terra e le antiche tracce delle loro meravigliose pitture rupestri, il film offre uno sguar- do etnografico in una tradizione largamente inesplorata. Con quest’opera, Peter Ammann (…) contribuisce così alla comprensione psicologica e alla rivalorizzazione di un’antica popolazione.” Al film è seguita una tavola roton- da dal titolo Una buona dose di follia. Cinema e altri rimedi condotta da Chiara Tozzi (con la partecipazione di Amman, Murray Stein, Giovanni Sorge, Rula Jebreal e lo psichiatra triestino Peppe Dell’Acqua) che ha indagato le sottili con- nessioni tra disagio psichico, arte cinematografica e teatro. Peter Ammann si è dichiarato onorato per il premio e l’ap- prezzamento profondo della giuria e del pubblico rallegran- dosi per come il Comitato, insieme a Rula Jebreal, abbia Peter Ammann, regista e analista junghiano residente riconosciuto l’importanza della sua scelta di presentare, a Aarau

settembre 2017 La Rivista - 57 Dal 25 settembre al 1° ottobre Il cinema italiano protagonista ad Annecy

cinematografico e operatore cultu- presenterà i talenti emergenti. Il patri- rale, oltre che direttore artistico del monio storico sarà sempre presente Carbonia Film Festival, manifesta- con la presentazione di due o tre film zione internazionale che si svolge restaurati, in collaborazione con la nell’omonima città sarda. Dal 2016 cineteca di Bologna. è consulente alla programmazione Quattro le sezioni in cui si articola della Mostra Internazionale d’Arte manifestazione: Cinematografica di Venezia. Il concorso: Sezione competitiva Accingendosi ad assumere l’incari- dedicata ai registi che presentano co, Giai Via si è detto onorato e di il loro primo o secondo lungome- considerare un privilegio poter diri- traggio. Aperta a film di finzione e gere «una manifestazione fra le più documentari. importanti al mondo per il cinema Prima: Una selezione di film di fin- italiano che per tanti anni ha potu- zione e documentari presentati in to contare sul lavoro di una figura anteprima. straordinaria come quella di Jean Viaggio in italia: Sezione dedicata a Gili. Nel prendere le redini del fe- omaggi e focus su registi, produttori, stival mi sono posto l’obbiettivo di temi e tendenze del cinema italiano. trasformare questa splendida città Prix Sergio Leone: storico premio del nella grande vetrina di una cine- festival che valorizza il lavoro di un matografia multiforme che oggi ha autore emergente di cui Annecy cine- riconquistato successi al botteghino ma italien vuole promuovere la cono- a livello nazionale e internazionale, scenza e la diffusione in Francia. oltre che premi nei grandi festival di Informazioni e programma dettaglia- Il direttore artistico Francesco Giai Via tutto il mondo. Tutto questo è stato to: www.annecycinemaitalien.com © PaoloAngar possibile grazie una nuova genera- zione di registi, produttori e interpreti che il pubblico del festival avrà l’op- Annecy Cinéma Italien è lo storico portunità di incontrare e conoscere». festival dedicato al cinema italiano, Il nuovo direttore artistico annuncia che si tiene ogni anno nella nell’o- una programmazione audace con monima cittadina francese a mezz’o- una selezione di film che intende co- ra d’auto da Ginevra niugare cinema d’autore, cinema po- Dopo 34 edizioni (la prima edizione polare e di genere, documentari, fin- si svolse nel 1983), il festival conti- zioni e nuove forme creative. Incontri nua a esplorare il cinema nostrano, con le squadre artistiche, highlights, ribadendo il suo ruolo di manife- e omaggi ai cineasti italiani più cre- stazione di riferimento a livello in- ativi del momento segneranno, come ternazionale fra quelle dedicate al di consueto anche quest’edizione. cinema italiano. I film saranno presentati nei cinema Nel 2016 Jean Gili, storico direttore della città di Annecy (6 sale in totale) e del Festival, ha firmato la sua ulti- nella sede centrale Bonlieu Scène na- ma edizione. Quest’anno la mani- tionale che conta due sale (Sala gran- festazione, organizzata da Bonlieu de: 900 posti e piccola sala: 288 posti). Scène National, intraprende un nuo- La programmazione di questa nuova vo viaggio con l’arrivo del direttore edizione si annuncia multiforme e artistico: Francesco Giai Via critico all’insegna della contemporaneità e

58 - La Rivista settembre 2017 Cresciuta con le canzoni di Vasco Rossi Veronica Fusaro durante il suo concerto del 15 luglio 2017 al Gurtenfestival di Salvatore Pinto © Salvatore Pinto

Ventenne, cantante, vive a Thun - alle porte dell’Oberland bernese - ha radici calabresi e dal 2016 riscontra successo sul piano nazionale con i suoi brani ispirati alla musica pop, R&B e soul: Veronica Fusaro il 15 luglio scorso si è presentata su uno dei tre palchi del Gurtenfestival, un evento musicale che si tiene annualmente sulla collina del Gurten a Berna.

Lei sta spiccando il volo. Non a Dragon che sono entrate a far parte di Lost in Thought. Ho avuto la fortuna che i due tutti viene offerta la possibili- brani sin da subito sono piaciuti al pubblico. Tutto questo mi rende molto felice. E mi tà di esibirsi al Gurtenfestival. da la spinta necessaria per continuare. Come si spiega quest’ascesa immediata? Se lo aspettava questo successo? Io scrivo le mie canzoni e faccio tutto Non le so dire. Ho lanciato il mini LP a marzo del 2016. Fino a tale data avevo rice- da sola. A casa mia nello scantinato ho vuto molti complimenti da parte dei miei amici e della mia famiglia. Insomma, era un piccolo studio dove registro le mie tutto fermo così. Poi ho tentato la fortuna partecipando alla competizione di cui le musiche con un sintetizzatore, un mi- ho parlato prima. Ero curiosa di vedere la reazione del pubblico. Grazie alla radio, crofono e la mia chitarra. Poi al liceo ho infine, ho avuto un riscontro positivo. scelto musica come materia principa- le. In tale contesto ho potuto usufruire, A quali artisti si ispira? Ha un artista preferito della musica gratuitamente, di lezioni di canto. contemporanea? Amy Winehouse rimarrà sempre la mia preferita. Era un personaggio splendido ed La sua famiglia, in che modo aveva un modo di cantare e di scrivere molto onesto. Ammiravo molto la sua capa- l’ha sostenuta? cità di partire da un brano semplice per arrivare ad un’opera d’arte. (ride) La mia famiglia non ha alcun rapporto con il canto. Però mi ha sem- Ha un genere a cui attinge particolarmente durante la composizio- pre fatto ascoltare musica italiana. ne di un proprio brano? Sono cresciuta con le canzoni di Vasco Prediligo il jazz, il pop e il rock. I grandi maestri d’epoca per me sono un riferimento Rossi. importante. Tuttavia quando mi dedico alla scrittura lo faccio nel modo più libero possibile. Sono una persona spontanea. Metto su carta ciò che sento nel momento. Com’è riuscita a far conosce- Vado dove mi porta il cuore. re le sue canzoni al grande pubblico? Sul piano musicale, che cosa si aspetta dal futuro? Ho registrato cinque brani che in segui- Desidero condividere la mia musica e i miei pensieri con le persone che mi stanno to ho inserito nel mio mini LP Lost in vicine e che mi seguono. Thought. Poi ho avuto la fortuna di par- tecipare a M4Music, un concorso mu- Ha collaborato Luca D’Alessandro sicale in Svizzera, dove ho riscontrato successo con il brano Come to Naught, aggiudicandomi il premio Demo of the Veronica Fusaro: nuovo mini LP e concerti previsti in autunno Year. La terza emittente radiofonica Veronica Fusaro pubblicherà il suo secondo Extended Play ad ottobre 2017, nazionale in lingua tedesca, SRF3, sin disco che a luglio è stato anticipato dal singolo Never Getting Down. dall’inizio ha dimostrato un particolare Alcune date: interesse al mio lavoro. Sì, posso affer- - 02.12.2017, ore 21:00: Le Singe, Bienne mare che è stata proprio lei a scoprir- - 09.12.2017, ore 20:30: Songbird Festival, Davos mi. In diverse occasioni ha mandato (in collaborazione con Pippo Pollina) in onda le mie canzoni, tra cui Pluto e

settembre 2017 La Rivista - 59 di Oreste Foppiani Il maestro Riccardo Muti dirigerà il 27 maggio l’Orchestra Sinfonica Vincenzo Bellini La trilogia del Barbiere inaugura la stagione 2017-2018 del Grand Théâtre di Ginevra Prima La nuova stagione verrà inaugurata dalla bella trilogia In dicembre, inclusa la notte di S. Silvestro, sarà la vol- dell’estate, del Barbiere; cioè, Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino ta di Der Zigeunerbaron (Le Baron Tzigane) di Johann presso l’«opera di campagna» Rossini (12, 16, 20 e 24 settembre), Le Nozze di Figaro Strauss figlio, sotto la regia di Christian Räth e con il del Grand di (13, 17, 21 e 25 settem- direttore di orchestra Stefan Blunier. In febbraio, Faust Théâtre di bre) e Figaro Gets a Divorce di (14, 18, di Charles Gounod, diretto da Georges Lavaudant e Ginevra, 22 e 26 settembre). Se l’opera rossiniana sarà diretta con la bacchetta di Jesús López Cobos. A seguire, in Tobias Richter, da Sam Brown e con la bacchetta di Jonathan Nott, febbraio-marzo, Szenen aus Goethes Faust di Robert direttore generale quella mozartiana beneficerà della direzione di Tobias Schumann sotto la direzione musicale di Peter Sch- del teatro Richter e la bacchetta di Marko Letonja. Infine, il de- neider. In marzo, ci sarà Cavalleria Rusticana di Pietro ginevrino, butto a Ginevra della moderna Figaro Gets a Divorce Mascagni insieme, come di consueto, ai Pagliacci di insieme a dell’anglo-russa Elena Langer. Quest’ultima, che vanta Ruggero Leoncavallo. Lorella Bertani, presidente del un dottorato di ricerca della Royal Academy of Music In aprile e maggio, gli appassionati di lirica ginevrini consiglio di di Londra, l’ha creata per la di avranno il piacere di vedere King Arthur, or The British fondazione Cardiff il 21 febbraio 2016 su di David Pountney, Worthy di Henry Purcell, una semi-opera in cinque atti del medesimo che ne è anche il regista. Pountney e Langer raccontano con la bacchetta di Leonardo García Alarcón. In questi teatro, e Sami come Susanna, frustrata per il desiderio non condiviso tempi di Brexit, è interessante vedere quest’opera che Kanaan, consigliere da Figaro di avere dei figli, lascia il famoso barbiere. Fe- narra della creazione del Regno Unito e della vittoria di amministrativo rita per la mancanza d’attenzioni da parte del marito e Re Artù sui Sassoni, in cui gli ambienti ferico e fantastico incaricato del delusa dal suo atteggiamento maschilista verso di lei, si mescolano all’intrigo sentimentale. settore sport e Susanna chiede il divorzio. E’ una commedia agro-dolce Il 27 maggio il maestro Riccardo Muti dirigerà l’Orche- cultura, hanno presentato di piena d’ombra e malinconia. La direzione musicale è stra Sinfonica Vincenzo Bellini. fronte a un assicurata da Justin Brown. In giugno, infine, ci sarà ilDon Giovanni di Mozart folto pubblico In novembre, ci sarà Fantasio, l’opera comica in tre atti per la regia di David Bösch e con la bacchetta di di addetti di Jacques Offenbach, diretta da Thomas Jolly e con Stefan Soltesz. ai lavori, la bacchetta di Gergely Madaras. Su libretto di Paul de Tra i balletti, si segnalano Callas di Reinhild Hoff- giornalisti e melomani, il Musset, è tratta dalla pièce eponima del fratello Alfred mann, Voces di Sara Baras e Vertige Romantique di programma e narra delle avventure del giovane studente Fantasio Andrew Skeels e Natalia Horecna. della stagione che prende il posto del buffone di corte per convincere Tra i recital, troviamo le esecuzioni di Marie Nicole 2017-2018. la principessa Elsbeth a seguire il proprio cuore anziché Lemieux, Willard White, Dorothea Röschmann e la ragion di Stato. Mikhail Petrenko.

60 - La Rivista settembre 2017 diDiapason Luca D’Alessandro

Misha Mullov-Abbado Francesco Renga La trilogia del Barbiere inaugura Cross-Platform Interchange Scriverò Il Tuo Nome Live (Edition Records) (Sony) la stagione 2017-2018 del È il figlio della violinista moscovita Viktoria Mullova e del noto Il cantautore udinese, Francesco Renga, fa seguire al suo al- direttore milanese Claudio Abbado, scomparso nel 2014: Mi- bum pubblicato nel 2016, Scriverò Il Tuo Nome, un live, o me- sha Mullov-Abbado musicalmente non ha seguito le orme dei glio il primo live della sua carriera. Quest’ultimo non solo rac- suoi genitori, bensì ha preferito intraprendere il percorso del- coglie le canzoni di un anno fa. Contiene anche due inediti Grand Théâtre di Ginevra la musica jazz. Viene considerato dal pubblico di esperti un (Nuova Luce e Non Passa Mai) e una rilettura del brano Cosa virtuoso del contrabbasso, un eclettico compositore di musica Diversa, in duo con Elodie Di Patrizi, in arte Elodie, classificata colta. Chi si dedica all’ascolto di Cross-Platform Interchange, seconda al talent show Amici 2016. “Elodie ha una voce per- il secondo disco, noterà un suono molto libero, ritmicamente fetta per questo mio progetto. Inoltre, lei stima la mia visione variegato con elementi di provenienza occidentale e medio- musicale”, dichiara Renga in un suo intervento sul web. rientale. Influssi che l’artista spiega così: “i brani sono stati re- La raccolta rispecchia i momenti scintillanti di una serie di gistrati in salotti, camere da letto e club in varie città tra Wales concerti tenuti in cinque città italiane. Le venti tracce metto- ed Israele. Ho trovato l’ispirazione ovunque; ogni ingrediente no in evidenza il forte legame che il cantautore è riuscito ad mi è stato utile per completare questo disco multiforme.” instaurare da solista con il suo pubblico. Francesco Alemanno 5tet Simone Graziano The Nearness Of You Snailspace (Dodicilune) (Auand) The Nearness of You è il disco d’esordio del batterista sa- Simone Graziano è titolare della cattedra di pianoforte pres- lentino Francesco Alemanno. In stretta collaborazione con il so la Siena Jazz University. Oltre a questa funzione, il maestro sassofonista statunitense Jesse Davis, il trombettista Andrea dedica maggior parte del suo tempo alla sperimentazione, al Sabatino, il contrabbassista Marco Viaggi ed il pianista An- lancio di iniziative musicali che si spostano tra i confini del jazz tonio Ciacca, Alemanno lancia un album jazz contenente classico e quello moderno, quello elettronico con toni contem- nove brani di architettura swing e atmosfere be-bop, con poranei. Snailspace è il suo quarto album, emesso presso la suoni leggeri e sconvolgenti. Brani scritti da artisti vari: Ge- Auand Records di Bisceglie (BT) - etichetta che, dal pubblico orge’s Dilemma è di Clifford Brown, Reflectiondi Ray Bryant, specialistico, viene ritenuta coraggiosa per via dei vari lavori di The Nearness Of You di Hoagy Carmichael, Blues March di ampio spessore stilistico, non sempre conformisti. Benny Golson, Man From Tanganyika di McCoy Tyner e Je- Graziano, che con questo lavoro dimostra le sue doti di band annine di Duke Pearson. Way To Brixia proviene dalla penna leader e compositore, è affiancato da Francesco Ponticelli al dello stesso band leader, mentre il brano di apertura Watch contrabbasso e da Tommy Crane alla batteria. Insieme sono in The Steps come anche il brano numero sette Dizzy’s sono di grado di instaurare un dialogo intenso e vigoroso all’interno Antonio Ciacca. della struttura dei brani.

settembremarzo 2017 La Rivista - 61 Il Gruppo Culturale Internazionale ha scoperto la meravigliosa cittadina di Alba (in Piemonte) e il suo stupendo territorio di prossimità. La delegazione del GCI con gli assessori del comune di Alba, il Marchese di Busca e la Bella Antilia di Marco Patruno Una nuova “Alba” per il GCI

Seguendo una tradizione ormai consolidata nel tempo, il Gruppo Multietnico, di cui fan parte molti membri italiani, ha scelto come meta culturale e relazionale questa perla del Piemonte e delle Langhe. In preambolo, per gli amici lettori che ancora non conoscono il GCI e la filosofia che lo anima, è opportuno aprire una breve parentesi informativa. In effetti, il GCI conta tra i suoi membri rappresentanti di una ventina di nazionalità. L’associazione ha come scopo principale, quello di tessere e sviluppare contatti e iniziative socio-culturali e turistiche con i paesi di prossimità, e in special modo con l’Italia e la Francia. È importante sapere, che il GCI è autono- mo nelle sue attività e neutro politicamente e confessional- mente. Introduzione necessaria, per fare capire a chi ci legge l’importanza di questa Istituzione Internazionale, che deve a Il Ritratto del Conte Camillo Benso di Cavour all’Entrata due italiani la sua nascita, trentadue (32) anni fa. del Castello

Un seme in un terreno fertile per varie iniziative zare una mostra itinerante di opere d’artisti ad Alba, e nelle socio-culturali altre città interessate a questa iniziativa: Martigny, Nizza e Quest’anno, il Gruppo Culturale Internazionale, ha avuto l’o- Torino. L’artista piemontese Mery Rigo, che ha contribuito a nore di essere ricevuto nel Municipio di Alba dalle autorità farci conoscere queste terre piemontesi, parteciperà al futuro locali. Un Palazzo storico, di bella fattura, costruito su pree- progetto del GCI. All’ora del commiato, Anna Chiara Caval- sistenti edifici romani. Un particolare, non da meno, per gli lotto, personalità solare, ha promesso tutto il suo interesse e amici e membri del GCI di sede a Martigny, che a loro volta impegno, a rendere concrete queste iniziative transfrontaliere vivono nella città che conserva ancor oggi le vestigia dell’an- socio-culturali, in collaborazione con l’Assessore alla Cultura tica città romana di Forum Claudii Vallensium. Nome attribu- e al Turismo: Fabio Tripaldi del Comune d’Alba. itogli in epoca romana, in onore dell’imperatore Claudio. Ed è, per l’appunto, in questo quadro storico e istituzionale, che Il Museo del Barolo e il castello di Serralunga i rappresentanti del gruppo multietnico sono stati accolti ca- Il Museo si trova nel Castello Falletti del XI secolo. Dal terrazzo lorosamente dall’Assessore alle relazioni internazionali e per gli amici del GCI, hanno potuto ammirare oltre all’incantevole i gemellaggi: Anna-Chiara Cavallotto. Dopo il suo vibrante di- paesaggio collinare, punteggiato da diversi Castelli, anche i scorso di benvenuto, e i vari interventi delle autorità presenti celebri vigneti del Barolo. L’interno del museo è tutto da sco- all’avvenimento, è scaturita una volontà comune di gettare le prire. Le due bravissime guide hanno ripercorso per il gruppo basi per uno scambio socio-culturale fra Alba e i suoi ospiti: multietnico, l’appassionante storia del vino dall’antichità ai Svizzeri, Italiani, Francesi. giorni nostri. Naturalmente, l’inno al Re dei vini piemontesi, il In prospettiva futura, si sono poste le premesse, per realiz- mitico Barolo, era d’obbligo.

62 - La Rivista settembre 2017 Il tutto, in un allestimento museale curato in ogni dettaglio, suscitando grande interesse non solo negli amanti del vino ma anche nel visitatore in generale. Al termine della visita, l’allegra compagnia, si è incamminata per rifocillarsi in una cantinella, tipica Osteria di Barolo, dove hanno avuto la sor- presa di essere accolti a suon di musica dal Marchese di Busca (Dante Bruno) e dalla Bella Antilia (Cristina Demarchi), nei costumi tipici della tradizione piemontese. L’atmosfera conviviale e festiva ha coinvolto non solo i membri del GCI ma anche gli abitanti del luogo. La giornata terminava per tutta la comitiva con la visita al maestoso Castello di Serralungala, la cui costruzione risale Foto di gruppo per i membri del GCI agli anni fra 1340 – anno in cui Pietrino Falletti ricevette il feudo di Serralunga – e il 1357. Una visita che il gruppo ha ancora, che ogni anno all’inizio di novembre, nel Castello di molto gradito, poiché questo castello domina uno dei borghi Grinzane-Cavour si svolge l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco più belli e intatti delle Langhe, circondato dalle colline dei d’Alba. Un appuntamento imperdibile, per tutti gli estimatori grandi vini. Considerato, a giusto titolo, uno degli esempi me- di questo mitico fungo. glio conservati di castello nobiliare trecentesco del Piemonte. Due perle prima del gran finale Lo storico Castello di Grinzane-Cavour Il villaggio della Morra, incastonato tra terra e cielo, e l’antica Non poteva certo mancare nel programma storico-culturale, Abazia di Castelrotto trasformata in un luogo di culto culina- alla scoperta dei castelli del Piemonte, la visita al Maniero rio – hanno permesso a tutto il gruppo, di scoprire prima, uno abitato nientemeno verso il 1830 da Camillo Benso Conte dei più tipici e affascinanti paesi delle Langhe. Un sito, che di Cavour uno dei padri dell’Unità d’Italia. Un edificio me- offre, grazie al suo belvedere in cima al paese, una visione dievale imponente e ben conservato, che si erge in tutto il panoramica a 360° di un paesaggio da sogno - E dopo, di suo splendore, su una collina che domina il territorio sotto- terminare la giornata tra le mura dell’abazia assaporando i stante di Grinzane. Particolare attenzione, merita all’interno piaceri della tavola, grazie a un’eccellente cuoca coadiuvata della dimora medievale, il museo etnografico, e soprattutto da figli e marito. Il tutto, in un’atmosfera conviviale, animata la sala dedicata a Cavour, dove si può ripercorrere attraver- dalle Maschere Piemontesi. Una serata da incorniciare, e ri- so ai vari documenti ivi conservati, la vita di questo grande cordare nel tempo. Siamo sicuri che il soggiorno nelle Lan- statista e patriota italiano. Gli amici del GCI, hanno avuto ghe, resterà per i membri e amici del GCI, indimenticabile. anche il privilegio di soffermarsi nella preziosa Enoteca del Castello, dove hanno potuto degustare alcuni nettari tipici di Ciliegina sulla torta: Il Museo Egizio di Torino questo territorio che portano nomi di prestigio, quali: Barolo, Lasciata Alba e, i suoi verdeggianti paesaggi, tutta la comi- Nebbiolo, Barbera e il classico Dolcetto d’Alba. Da segnalare tiva era attesa da due egittologhe, per una visita guidata particolare. Questo grazie all’amicizia che lega il Presidente del GCI a Evelina Christillin, Presidentessa del celeberrimo Museo Egizio di Torino. Uno spazio museale completamente rinnovato, da lasciare il visitatore a bocca aperta, a fronte di un allestimento messo in scena, secondo le ultimissime tec- niche moderne di presentazione dei vari reperti. Dandogli la giusta collocazione, essi fanno rivivere la storia del popolo egiziano nel loro vivere quotidiano. Non ci sono parole, per descrivere quello che i nostri occhi hanno potuto ammirare, e raccontati con dovizia dalle nostre guide. A conclusione di questo meraviglioso viaggio in Piemonte, i responsabili del GCI, vista la prossimità dei luoghi, consigliano vivamente ai lettori de “La Rivista” di trascorrere un week-end in questa meravigliosa regione d’Italia. Comunicazione finale: il cineasta parigino Gérard Servais, membro d’onore del GCI e parente del celebre pittore: Paul Gauguin, ha realizzato un film sul viaggio ad Alba e Torino. La stanza di Silvio Pellico nel Museo del Barolo Il film sarà presentato a Martigny il 20 ottobre prossimo.

settembre 2017 La Rivista - 63 Malgrado le preoccupazioni per la nuova annata

Soddisfazione in Gli splendidi vigneti di Franciacorta nei pressi di Gussago Franciacorta per i risultati raggiunti nel 2016 La Svizzera il secondo mercato di destinazione

La Franciacorta con alcune zone del sud 16,5 milioni del 2015. Per quanto riguardo l’export il principale mercato si è confermato è fra le prime a vendemmiare. Anche il Giappone (oltre il 20% del totale), seguito dalla Svizzera (15%). Ma crescite interessanti quest’anno la raccolta è iniziata come si sono registrate anche in Germania (+13,2%), gli Usa (+12,4%) mentre il Giappone lo sempre ad agosto. Con il fiato sospeso: scorso anno ha registrato un ulteriore + 16%. Vittorio Moretti, presidente del Consorzio del- per quest’anno si riscontra infatti una forte la Franciacorta, è convinto che vi siano “ancora molte potenzialità di sviluppo sui mercati disomogeneità sul territorio proprio in re- internazionali. Già oggi registriamo incrementi interessanti oltra a Paesi come il Giappone, lazione alla ripresa vegetativa delle piante la Svizzera, la Germania, gli Usa, anche in Nord Europa dove, ad esempio, lo scorso anno dopo la gelata. Molto dipende anche dalla abbiamo registrato aumenti sorprendenti come il quasi 250% della Norvegia o l’oltre 500% gestione che le cantine hanno scelto di in- della Scandinavia. È chiaro che in questi Paesi partivamo da volumi molto bassi ma si tratta traprendere nei mesi successivi all’evento di segnali molto incoraggianti e indicativi sull’interesse che il Franciacorta può suscitare straordinario, infatti alcune hanno scelto di anche su molti nuovi mercati internazionali. Ma siamo coscienti che abbiamo ancora molta potare mentre altre no, strada da fare e per questa ragione stiamo investendo notevoli risorse anche sul fronte pro- Il recupero delle piante è stato quindi estre- mozionale”. Le maggiori difficoltà, anche sul fronte internazionale, sono rappresentate dai mamente diversificato, alcune hanno infatti prezzi che “ancora in molti mercati sono troppo bassi rispetto a prodotti dal valore elevato ripreso il loro corso vegetativo, anche se come i nostri”. Per questa ragione, è fondamentale investire anche in azioni formative “per con una produzione più scarsa rispetto al aumentare la cultura, la conoscenza rispetto a cosa significa produrre uno sparkling di alta normale e comunque in ritardo rispetto ai qualità”. “Stiamo spingendo moltissimo sul turismo del vino “ ha precisato Moretti “in colla- vigneti non intaccati dal freddo. borazione con la nostra Strada del vino con la quale abbiamo una relazione costante come Pertanto, avanzare valutazioni ad oggi è penso pochi altri Consorzi in Italia. Siamo fortemente convinti che il nostro territorio rappre- complicato. Un’idea precisa di come è an- senti oggi una meta ideale per l’enoturismo sia per ragioni di tipo logistico sia, soprattutto, data quest’annata la avremo solo conclusa per il livello di accoglienza raggiunto ormai da quasi tutte le nostre aziende”. La crescita del la vendemmia e fatto il consuntivo della turismo nel territorio franciacortino rappresenta, inoltre, “una grande opportunità, in partico- raccolta. Più in primavera, all’atto della cre- lare, per le piccole imprese, per le quali non sempre è possibile raggiungere e presidiare al azione degli assemblaggi, potremo avere meglio i mercati internazionali”. un quadro più chiaro in termini di qualità Sul fronte normativo il Consorzio Franciacorta ha richiesto ufficialmente un incremento dei dell’annata 2017. controlli da parte delle unità competenti, al fine di garantire il rispetto delle regole. Nell’attesa si guarda con soddisfazione A tal proposito positiva è considerata l’entrata in vigore dal 1° agosto del nuovo Disciplinare all’annata trascorsa, considerando che di Produzione approvato dal Ministero. anche lo scorso anno le vendite sono cre- Dopo molti anni di sperimentazioni condotte in sordina si è giunti finalmente all’inserimento sciute in valore oltre il 5% e, in particola- di un nuovo vitigno nella base ampelografica, oltre allo Chardonnay, Pinot bianco e Pinot re, sono stati registrati aumenti sul fronte nero. Si tratta export che nel 2016 ha visto un incremen- dell’Erbamat, un vecchio vitigno a bacca bianca originario della provincia di Brescia, da mol- to attorno al 15%. to tempo dimenticato ma di cui si ha notizia fin dal ‘500. L’Erbamat entra al momento nella Complessivamente nel 2016 le bottiglie base ampelografica del Franciacorta nella misura massima del 10%, per tutte le tipologie vendute di Franciacorta sono state in totale ad eccezione del Satèn, così da permettere di testare le sue potenzialità in modo graduale 17,4 milioni, circa un milione in più delle e valutarne eventuali incrementi in futuro.

64 - La Rivista settembre 2017 Collisioni edizione nr. 9 Quando il cibo il vino e il

di Rocco Lettieri festival fanno spettacolo

Renato Zero ha infiammato Barolo (il paese naturalmen- quella dell’agrirock, ormai diventata una filosofia e una ten- te) chiudendo in bellezza la nona edizione di Collisioni. denza condivisa dalle centinaia di migliaia di follower che 80.000 presenze in cinque giorni e oltre 60 ospiti sui palchi compongono la community di Collisioni. del Festival. Durante le giornate sui diversi palchi si sono succeduti, in Collisioni si prepara alla grande edizione che sarà quella del contemporanea, grandi personaggi della letteratura, della decimo anno (7 a Barolo, e le prime tre a Novello). Un evento musica, del cinema e della cultura italiana e internazionale: che rappresenta ormai un riferimento consolidato nel pano- tra cui il premio Nobel Prize Gao Xingjian, Pietro Grasso, Luca rama nazionale dei festival e modello invidiato in tutta Italia, Argentero, Jeffrey Eugenides, Vittorio Sgarbi, Alberto Angela, come dimostrano le numerose richieste di Regioni e Comuni Paolo Virzì, Luca Barbareschi, Stefano Bartezzaghi, Aldo Caz- da tutta la penisola per ospitare eventi a marchio Collisioni. zullo, Lorella Cuccarini, Alessandro Mannarino, Federico Zam- Musica, letteratura, cinema, degustazioni e dibattiti sul vino paglione, Marco Travaglio, Veronica Pivetti, Roberto Vecchioni e sull’agricoltura italiana. Una formula sempre più vincente, ed altri personaggi della musica e della stampa. Fra coloro che hanno calcato il palco dei giovani, l’apertu- ra è stata affidata al trio Daniele Silvestri, Carmen Consoli e Max Gazzè, saliti sul palco di Barolo per un set comune, per poi esibirsi individualmente con le proprie band. Nel gran finale i tre musicisti hanno suonato di nuovo insieme accompagnati dalle rispettive band. Unica produzione ita- liana in cartellone, studiata appositamente per il Festival Agrirock di Barolo. Non era mai accaduto prima che suo- nassero tutti e tre insieme, e soprattutto mai prima d’ora i tre artisti avevano sviluppato un vero progetto collaborati- vo insieme. Infatti, è stato un successo senza fine replicato per due sere.

Un sogno che si è fatto realtà Due le altre novità: la presenza dei Placebo e della super star Robbie Williams. Il 18 sera un sold out già da mesi: Zerovskij…per Amore, un innovativo progetto del grande Renato Zero tra musica dal vivo e recitazione con 61 ele- menti d’orchestra sinfonica, 30 coristi, 7 attori. Non c’è che

settembre 2017 La Rivista - 65 ed al buon cibo regionale italiano, presente nel ricco pro- gramma di Collisioni Festival. Facendo tesoro dell’esperienza dello scorso anno, l’edizione 2017 ha arricchito la sua formula con una maggiore inte- razione fra palco e pubblico. Saltimbanchi e attori, musici- sti e chef, hanno intrattenuto i presenti come in uno show unico, un vero spettacolo dell’enogastronomia d’eccellenza. Nel puro spirito di Collisioni si sono susseguiti anche incontri fuori dagli schemi, dove i grandi vini e i grandi cibi d’Italia sono usciti dagli schemi riservati al santuario degli esperti per giocare con gli spettatori: cantautori e musicisti, fumettisti e illustratori hanno regalato assaggi e sorsi tracciando sulla carta le ispirazioni che ogni bicchiere di vino e ogni morso di cibo suggeriva ai loro sensi e alla loro arte. Pensavate di essere grandi bevitori? WineMarathon, tappa di un’eccentrica maratona per gli sportivi da bicchiere, ha per- messo un vero e proprio Giro d’Italia enogastronomico, dal Piemonte alla Basilicata, dalle Marche alla Sicilia, passando per il Friuli e la Liguria, stando fermi solcando il Belpaese ma- cinando centinaia di chilometri solo con bicchieri alla mano fra vigneti d’eccellenza, paesaggi mozzafiato e città d’arte, dire. Un’ottima annata per Barolo. La direzione artistica stava tra le colline e suggestivi paesaggi agricoli della penisola. aspettando proprio lui e il sogno si è fatto realtà. Un concerto Come sempre i protagonisti sono stati i produttori stessi, le raccolto, con posti a sedere, per poco più di un migliaio di aziende d’eccellenza, i food e i wine blogger, giornalisti in- fortunati spettatori che hanno avuto l’onore di ascoltare il Po- ternazionali, sommelier, assaggiatori, cuochi, pasticceri, ed il eta a Barolo per più di tre ore circondati dalle antiche vigne pubblico, in un dialogo didattico e interattivo alla scoperta di dei Cannubi. Vita, Odio, Amore, Tempo e Morte. Sono stati an- tutta la ricchezza e la qualità del made in Italy. che loro i protagonisti di “ZEROVSKIJ… per amore”, l’inedito progetto di Renato Zero, che sceglie ancora una volta un lin- guaggio unico e rivoluzionario per celebrare i suoi primi 50 anni di carriera. Più di un concerto una sinergia tra le arti, tra musica dal vivo e recitazione. Tre ore di magia, tra brani ine- diti e grandi successi del passato, luci ed effetti scenici, in cui la diversità sfida la normalità, e Renato Zero dimostra ancora una volta la sua capacità di raccontare il nostro tempo, atten- to come sempre a rappresentare l’interiorità con tutte le sue diverse sfumature. “Un sogno che si è fatto realtà! – ha com- mentato il direttore artistico Filippo Taricco - Parlavamo con l’artista di questo progetto dal bellissimo incontro a Collisioni 2015. Ma davvero non ci credevo. Renato a Collisioni! Che cosa dire se non che mi sento orgoglioso per Barolo e per tutto il Piemonte di essere stati scelti tra tanti festival presti- giosi in Italia per questa opera unica di arte, poesia, musica”.

Un paradiso per i golosi Per mettere ordine nel variegato programma che ha animato cinque giorni, dal 14 al 18 Luglio, diamo spazio al palco Wine & Food, vero e proprio paradiso di tutti i golosi. Infatti, Sabato 15 e domenica 16 luglio, dalla mattina fino al tramonto, nel cortile del castello di Barolo, è stata riproposta la fortunata formula del dialogo fra mondo agricolo e pubblico di appas- sionati. Incontro imperdibile, dedicato a tutti coloro che, da anni, seguono con passione gli eventi dedicati al buon vino

66 - La Rivista settembre 2017 La maratona del gusto Campionato mondiale del Pesto organizzato da Palati Fini, Nel Castello di Barolo ha trovato spazio Agrilab, che diventerà nella quale si sono sfidati con mortaio e pestello anchefoo - negli anni a venire la sede delle iniziative “food” di Collisioni. dblogger ed influencer. Nello specifico diamo sequenza di alcuni degli incontri più Ancora uno vero show: Bread Religion – Pizza e vino. Peccati significativi a cominciare dallaSweet Valley: la Valle dei dol- di gola. Il Molino Quaglia, produttore di farine d’eccellenza, ci – Asti D.O.C.G. La valle del fiume Tanaro contornata dalle è tornato al festival Collisioni rinnovando il connubio arte-a- morbide colline delle Langhe è diventata La Valle del Dol- limentazione. Qui i “vini da pizza” hanno sposato i grandi ce. Pasticceri fantasiosi hanno prodotto squisiti dolci abbi- prodotti da forno. Petra, la farina di grano tenero italiano da nati alle impertinenti bollicine del Moscato d’Asti D.O.C.G. e agricoltura sostenibile e biologica macinata a pietra, è stata all’antichissima tradizione dell’Asti D.O.C.G., spumante dolce interpretata in gustosi pani e focacce. per eccellenza. Un tripudio di coccole e dolci attenzioni, da Vino e Salute: seconda Wine Marathon. Il Consorzio Tutela far impallidire e tremare i polsi a Willie Wonka e alla sua fab- Vini Montefalco è stato in ottima compagnia con “Le Famiglie brica di cioccolato. Amarone d’Arte”, con alcune cantine pregiate del Brunello di La Wine Marathon, di cui abbiamo fatto cenno sopra, ha Montalcino e il vino da agricoltura biodinamica Sangiovese aperto il viaggio con la Basilicata, terra magica e antica in Rubicone Giury 2014 di Tenuta Mara. In cattedra Michael Ap- continuo rinnovamento senza mai perdere il legame con la stein, colonnista e critico di vino per WineReviewOnLine.com. sua storia millenaria. Assaggi di sapori della tradizione (ta- Marche: terra di cultura e di sapori. Un altro gradito ritorno ralli e biscotti biologici, salumi sfiziosi e saporiti formaggi) sul Palco Wine & Food, all’interno del Cortile del Castello accompagnati da degustazioni di Aglianico del Vulture, il di Barolo, è stata la regione Marche ed il suo Istituto Mar- “Barolo del Sud”, che ha condiviso i calici con alcune fra le chigiano di Tutela Vini. I fortunati presenti preiscritti hanno migliori aziende produttrici di Barolo, il Re dei Vini piemontesi. degustato prelibatezze quali le olive all’ascolana, il Cascio- La Regione Liguria ha presentato: La Milano Sanremo del Gu- burger, l’Olio delle Marche, i formaggi e il superbo Ciausco- sto, con un ospite d’eccezione, l’apprezzato attore, comico e lo, il salame spalmabile marchigiano, il tutto accompagnato drammaturgo Carlo Gabardini che ha presentato la tappa del dalle eccellenze enologiche come il Verdicchio D.O.C.G, e

settembre 2017 La Rivista - 67 il Rosso Conero. Collisioni è un parterre di grande prestigio, un segnale forte Il Friuli Venezia Giulia incontra il Piemonte. Eccellenze a con- voluto da Ian D’Agata e Filippo Taricco per aiutare concreta- fronto. Rinnovando la grande amicizia con il Festival Collisio- mente i produttori a penetrare i mercati esteri attraverso chi ni e con la Regione Piemonte, il Friuli ha posto sul piatto l’i- il vino lo acquista, lo suggerisce, lo promuove e lo consuma cona San Daniele, tagliato al coltello direttamente sul palco. ogni giorno. Qui ci sono i giovani (oltre il 50% dell’immenso E naturalmente i grandi bianchi del Friuli con i grandi rossi pubblico del Festival è under 30), che assetati di conoscenza della regione ospitante. parlano agli autori, ai cantanti, ai registi e alle grandi star, Chiusura con Sicilia mon amour: Regione Siciliana vs con- sono loro che si rivolgono ai produttori che hanno scelto di sorzio del Barolo. La Regione Siciliana, culla mediterranea di scendere dalla cattedra per mescolarsi nel mare di idee ed culture, profumi e sapori ha fatto degustare i suoi vini carichi emozioni che un grande vino o un grande prodotto di alta di storia mischiando i prodotti tipici ai vini del Consorzio “Alta cucina sa comunicare, senza troppe parole. Crescono ogni Langa”, orgoglio delle bollicine piemontesi e l’autorevolezza anno le aziende e i territori che cercano un rapporto diret- del Consorzio di Tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e to con il pubblico, proprio quello che negli ultimi anni si sta Dogliani, nella terrazza del palco del Castello, attorniata dalle consolidando anche on line, disintermediando critici e guide. maestose vigne del Nebbiolo da Barolo. Perché i Millennials non sembrano gradire molto chi si cala dall’alto, ma amano sperimentare, scoprire piccole realtà Il Progetto Vino meno note, privilegiare l’aspetto socializzante in un percorso Agrirock-Collisioni è una marea umana che si ritrova ogni anno di conoscenza più infedele e avventuroso. a Barolo per associare alla grande musica e alla letteratura Ian D’Agata è consulente scientifico diVinitaly International e internazionale i grandi vini e i grandi prodotti della cucina pie- Direttore scientifico diVinitaly international Academy, autore montese e italiana, persone desiderose di informarsi, compren- anche di libri (il suo Native Wine Grapes of Italy ha vinto il dere meglio, incontrare direttamente i produttori che vengono 2015 Louis Roederer International Wine Awards Book of the da tutte le regioni d’Italia. Una manifestazione pensata per i Year, cioè l’Oscar dei libri del vino, mai vinto prima da un ita- giovani curiosi di conoscere e di sperimentare nuovi approcci liano), Contributing Editor di Decanter (GB), è anche respon- al cibo e al vino. Per loro non lezioni ma rappresentazioni ed sabile di redazione per i vini del centro e sud Italia, Alsazia animazioni di un mondo, quello agroalimentare, a cui i giovani e Canada per Vinous (USA). È corrispondente italiano della stanno ritornando con entusiasmo e con volontà di innovare. rivista cinese TasteSpirit e insegna cultura enologica italiana

68 - La Rivista settembre 2017 nel Master’s Program del corso Food Sciences della New York I produttori presenti intervengono con poche e significative University (USA). Insomma con lui siamo in buone mani. informazioni o rispondono a domande concrete che vengono Direttore Creativo del Progetto Vino di Collisioni ci ha detto: dai presenti (non per forza giornalisti, ma importatori, buyer, “Sono felice di aver contribuito a creare un progetto culturale distributori, consulenti). sul vino che punta ad essere di assoluto prestigio e di am- Di certo non si parla dei fiori o dei frutti o dei gusti che pio respiro internazionale. Collisioni è un festival eccezionale ognuno avverte. Un cambio di rotta che porta a dialoga- che riesce come nient’altro in Italia a mettere insieme artisti re senza toccare costi o premi o medaglie. Qualcuno dei di valore unico conosciuti in tutto il mondo quali Sting, Mark produttori presenti si lascia andare a informazioni aziendali Knopfler e premi Nobel per la letteratura, come Herta Müller e/o familiari, ma niente di più. Certamente la disamina che o Vidia Naipaul utilizzando la cultura e lo spettacolo come ognuno fa di quel vino è relativa al proprio modo (o mondo) strumenti per la promozione dei prodotti enogastronomici di di operare. Dialogare in questo contesto sui singoli aspetti tutte le regioni italiane in patria e all’estero. Nel pensare e di quel vino non è un approccio che troverebbe positivi- costruire il programma, reso possibile grazie alla collabora- tà. Conta molto sapere di quel vino da quale zona viene, zione delle tante realtà regionali e consorzi di tutela italiani da quale regione, da quale vitigno, poiché ci sono persone che da anni sostengono il festival, ho cercato di rispondere presenti in sala che pur avendo degustato vini del mondo, ad una doppia esigenza: da un lato invitando alcuni dei più quando vengono in Italia non sanno bene dove potrebbe autorevoli critici vinicoli e giornalisti al mondo, per creare una essere localizzata la Liguria piuttosto che la Puglia e/o la consuetudine tra la scena internazionale della critica vinico- Basilicata. Molti altri per la prima volta scoprono il vitigno la, i produttori, i consorzi di tutta Italia e i loro vini, e dall’altra, Nascetta o Pugnitello o il Susumaniello. A molti ad esempio creare un panel di degustazioni e incontri di carattere didat- è piaciuto sentir parlar del vitigno Merera ricomparso sulle tico che fossero comprensibili a un vasto pubblico. Incontri colline della Valcalepio Bergamasca. Ecco queste sono le dinamici e accattivanti per non deludere le migliaia di appas- cose che possono aiutare queste persone ad avere un’idea sionati che ogni anno da tutta Italia e dall’estero vengono a di cosa hanno avuto nel bicchiere e se può servire alla cau- Collisioni anche per scoprire i grandi vini italiani e imparare sa della loro presenza. Bravissimo Ian a dare più spazio ad a degustarli”. A parlare sono i numeri: 62 esperti da tutto il ogni vino piuttosto che fare più assaggi senza informazioni. mondo con nomi di altissimo livello: 57 giornalisti di 15 Paesi Vale il proverbio: pochi ma buoni. del mondo intero e 5 italiani. Cinque giorni di degustazioni e altrettanti giorni di visite nelle cantine delle Langhe. I ringraziamenti degli organizzatori In chiusura mi sembra giusto far sapere che neanche tre Le degustazioni e le visite alle aziende giorni dopo arriva via email un ringraziamento dagli or- I giornalisti partecipanti a Collisioni 2017 sono stai ospitati ganizzatori per la presenza a Collisioni che racconta così: in due grandi Hotel di Alba. Alle ore 08,30 puntuale, parten- “Caro ospite un grazie personale per la tua partecipazione za con due bus per Barolo. Tutte le degustazioni sono state a questa edizione di Collisioni. Sei stato un partecipante organizzate nelle tre sale del Castello di Barolo. Gli esperti “panel” veramente competente e di alta qualità; tutti voi venivano divisi in tre commissioni di 20 persone, anche cam- avete formato una squadra capace di dare un contributo biati durante le giornate, più quattro coordinatori/moderatori/ personale che amplia notevolmente questa esperienza per relatori e anche uno traduttore (lingua parlata inglese). Molte tutti coloro che sono coinvolti. Il Wine Project è ognuno di le degustazioni giornaliere: almeno due al mattino e altret- voi e credo vivamente di aver capito che voi svolgete un tante al pomeriggio con leggero pranzo a buffet. La sera i ruolo fondamentale per il successo dell’evento. Grazie al tre gruppi venivano indirizzati presso altrettante aziende ospi- tuo atteggiamento professionale, alla tua collaborazione tanti sempre nella zona Langarola dei comuni produttori di e al tuo reciproco supporto, il Wine Project continuerà a vino Barolo DOCG. Raccontare una sequenza di degustazione sarebbe tempo crescere, dando la possibilità ai produttori e ai consorzi di perso per mancanza di spazi necessari, ma mi sembra giusto comunicare e, soprattutto, di imparare da un gruppo inter- raccontare almeno quanto mi è stato utile poter partecipare nazionale di professionisti, credibile e qualificato. Ho la pos- per una settimana fra gli ospiti di Collisioni. Le degustazioni sibilità di farvi sapere che non ci fermiamo qui: il Progetto si svolgono in totale tranquillità, serviti da bravi sommelier, di- Vino continua nella sua missione con eventi e progetti tutto screti e molto attenti. Ognuno degusta per sé ed ognuno an- l’anno. Collisioni continua con le sue spin-off “On The Road” nota le sue impressioni. Quello che si nota, in ogni situazione nelle Marche, nel Friuli e in alcune nuove località, come e qualunque sia il vino versato, è l’approccio silenzioso, sen- pure con i suoi appuntamenti “Wine Educational Board” e za rumoreggiamenti vocali o aspirazioni fantasiose. Ognuno nuove iniziative che ti faremo sapere…”. ha tre/quattro minuti per valutare brillantezza, profumi, sen- tori in bocca, equilibrio, acidità, tannicità e lunghezza finale. Maggiori informazioni su: www.collisioni.it

settembre 2017 La Rivista - 69 Convivio di Domenico Cosentino

Le fattorie del futuro Quando il neocontadino diventa un agro-ecologo E sposa gastronomia e ambiente

Partita ancora una volta dalla Francia, la nuova rivolu- gere il Pianeta”. È quanto, invece, mi ha raccontato zione verde che sposa gastronomia e ambiente è sbar- Mario Squillacioti, nella sua Azienda Agricola, situata cata anche in Italia: Da Padova a Castelvetrano, da Cu- in località Pietrarotta, tra il Mare Jonio e l’Aspromonte, neo al Tavoliere delle Puglie, passando per Guardavalle nel Comune di Guardavalle. in Calabria, secondo il Centro Studi e di Prospettive del Vero NIMA, con tanto di qualifica di Operatore Agro Ministero dell’Agricoltura , sono sempre più numerosi Industriale, Mario ha cominciato a sognare un’agricol- i giovani agricoltori che intendono lanciarsi in questa tura migliore, quando, rientrato nella sua Guardavalle, avventura. Le chiamano Futur Farm (Fattorie del Futuro in provincia di Catanzaro, nella Calabria Jonica, dove o dell’Avvenire). E i giovani (quasi tutti con una lau- fu la Magna Grecia, si è messo, insieme al fratello e rea in tasca) che operano all’interno di queste piccole guidato dall’esperienza di papà Antonio, a coltivare “Il aziende, guardati con sospetto dai vecchi campagnoli, fiore di Semola di grano duro” di altissima qualità, il più vengono definiti “I Nima”, Non Issus du Monde Agrico- antico d’Italia, selezionato nei primi anni del ‘900 dal le, non discendenti del Mondo Agricolo, termine che li Genetista italiano, Nazzareno Strampelli. definisce negativamente rispetto a un settore tradizio- Recupero di un grano antico… nalista, anche se, stando alle previsione del Ministero Quelli di Marco Boschin e di Mario Squillacioti sono bisogna abituarci: nel giro di tre anni un’azienda agri- solo un paio di esempi tra i tanti possibili di agroecologi cola su tre sarà gestita da questi giovani imprenditori sparsi per l’Italia. Ma è forse utile capire come mai negli che non hanno nulla di utopistico né di hippie. Sono, ultimi anni, non solo in Francia e in Italia, si è tornati invece – almeno da alcuni anni ormai – diventati una a parlare di prodotti agricoli Bio e di alta qualità, del rete di aziende che opera in tutta la Penisola (alle por- te di Vicenza, Marco Boschin, tra le file delle verdure come piselli e carciofi, coltiva anche giganteschi aspa- ragi bianchi), hanno come obbiettivo, rivoluzionare il settore agricolo, dimostrando che il modello attuale non è più redditizio, è di “agro-ecologia” che bisogna parlare.

Varietà antiche e dimenticate “Abbiamo vent’anni per cambiare il mondo e tutto è concesso: con questi modelli agricoli alternativi e più naturali potremo creare centinaia di migliaia di posti d lavoro, aiutare a ricostruire un tessuto sociale in regioni depresse come la mia, la Calabria, recuperando anche varietà antiche e dimenticate, smettendola di distrug- papà Antonio miete il grano

70 - La Rivista settembre 2017 recupero di cultivar e tradizioni antiche a volte comple- dare! E per raggiungere Guardavalle, un borgo che sor- tamente dimenticate, puntando, come bene ha fatto ride allo Jonio, devi attraversare alcuni paesi – gioielli Mario sul grano o frumento: il Triticum, arcaicamente sconosciuti - che si trovano a cavallo tra le provincie di detto tritico, che è un genere della famiglia gramina- Catanzaro, Vibo e Reggio Calabria. Due le vie che si cee. È un cereale di antica coltura e l’area localizzata presentarono al Viaggiatore goloso quel 9 luglio caldo, è tra il Mar Mediterraneo, il Mar Nero e il Mar Caspio, torrido e afoso, con temperature fin a 41 gradi, per meglio conosciuta come Mezzaluna Fertile, considerata arrivare fin su all’Azienda agricola di Mario Squillacioti: la culla delle graminacee attuali. E la varietà di grano la statale 106 che costeggia lo Jonio fino a Reggio o la duro Senatore Cappelli, che Mario Squillacioti ha re- provinciale 110. Strada difficile questa, impegnativa e cuperato, e che ora coltiva nei suoi campi, è figlia di tortuosa che da Soverato sale verso Chiaravalle, Cardi- quella terra: è un grano duro di altissima qualità e deve nale, le Serre, attraversando boschi e antichi borghi ric- il suo nome al Senatore del Regno d’Italia Raffaele Cap- chi di storia come Serra San Bruno con la sua Certosa, e pelli, che sostenne l’attività di valorizzazione di questa che da lì ridiscende verso il mare, verso Punta Stilo, Mo- varietà, mettendo a disposizione campi sperimentali, nasterace e Guardavalle. Al viaggiatore goloso non è laboratori e altre risorse, avendo capito il suo eccellen- rimasta scelta! A causa degli incendi che in quei giorni te contenuto nutrizionale che lo rende, tuttora, la mi- stavano devastando parte del patrimonio naturalistico gliore alternativa per un’alimentazione sana e genuina. regionale, con interi ettari di bosco distrutti dalle fiam- me, non solo per colpa della straordinaria calura, ma …e rinascita di mulini a pietra anche per mano di scellerati piromani, è stato costretto Oggi, il grano duro Senatore Cappelli, grazie ad alcuni ad imboccare la vecchia 106 che costeggia il mare. Par- coltivatori del Sud Italia come Mario, che hanno sag- tendo da Pietragrande, via Soverato e Badolato (Borgo giamente conservato i semi puntando alla salvaguarda che nel 1986 era stato messo in vendita e che tanti della qualità e genuinità, insieme alla rinascita dei mu- grattacapi aveva dato all’allora presidente della FAR- lini a pietra, rappresentano l’innovazione che affianca CES, Federazione dei Calabresi in Svizzera), in circa 30 la tradizione. E si scoprono nuovi utilizzi e si ottengono minuti è arrivato a Guardavalle in località Pietrarotta, nuovi prodotti che trovano clienti anche tra i ristoran- dove era appena iniziata la mietitrebbiatura del grano ti stellati. “Certo – mi racconta Mario a proposito del Senatore Cappelli. recupero del grano Senatore Cappelli e dei suoi deri- vati, la farina – se l’assunto è valido per l’artigianato Mietitura, Mietitrebbiatura e Pasta e casa gastronomico d’eccellenza, non si può viceversa parla- Più che un semplice evento, la mietitura o mietitrebbia- re della stessa attenzione tra i consumatori, anche tra i tura del grano, organizzata dalla famiglia Squillacioti, è molti che si cimentano nella panificazione casalinga. La stato un inno alla natura, una grande festa, una dimo- farina, almeno come la conoscevamo in Calabria, nel strazione di quanto tradizione e innovazione possono Dopoguerra, ha perso l’identità ed è diventata un pro- dotto generico – conferma ancora Mario. Le persone l’acquistano in base all’utilizzo finale che devono farne o perché si affezionano alla confezione ma non leggo- no le etichette e non si fanno domande sulla qualità del contenuto. Da qui l’idea di scegliere un grano sto- rico, giusto di qualità, e di lavorarlo senza danneggia- re il chicco, attraverso una molitura a pietra naturale, dunque a estrazione diretta, che garantisce un prodot- to grezzo e soprattutto integro: contiene, cioè, tutto il chicco, con il germe e le fibre”. Costretto a cambiare strada per colpa degli incendi Nella Calabria jonica, non ci passi per caso. Ci devi an- Il grano Senatore Cappelli

settembre 2017 La Rivista - 71 e debbono convivere. Grande la partecipazione di pub- blico a questa quinta edizione di Mietitrebbiatura (ta- glio della pianta con l’impiego di macchine agricole) e Mietitura (Taglio della pianta a mano e separazione dei suoi chicchi dalla paglia). Tutto è iniziato nel pomerig- gio: prima un’esposizione e prova sul campo dei mezzi agricoli; poi tutti alla mietitura con falcetto in mano a tagliare le bionde spighe, sotto la guida di Mario e dell’attento papà Antonio, come si mieteva una volta. Seguita dalla pulitura. Un tempo, il grano veniva portato nell’aia, steso sul terreno. Arrivavano primi gli animali: buoi che, di so- lito, calpestavano, per ore la gregna (bica di covoni di grano), poi la mano dell’uomo e il vento. Mentre papà Antonio con tanto di pala in mano, rivoltando e fa- cendo volare nell’aria chicchi e paglia, lasciava fosse il vento - quando non era violento - a separare il grano dalla paglia. Infine, una volta pulito e insaccato veniva portato a riposare nei “cannizzi”, fino al momento del- la molitura a pietra naturale. Oggi, la mano del l’uomo è stata sostituita da mez- zi agricoli meccanici, ma il risultato in casa Squillacioti non è cambiato: “A parte la varietà del grano Senatore Cappelli – racconta Mario - va aggiunto che nella no- stra azienda la pianta è protetta! Abbiamo annullan- do radicalmente l’uso dei pesticidi, e questo rende il grano implicitamente biologico, e così anche la farina. Mai come oggi, conviene coltivare ottimo gran e tra- sformarlo in eccellente farina. A mio avviso – conclude Mario, filosofando un po’ - la buona farina muove il mondo gastronomico: pane, pasta, dolci e altre salse dall’inizio della storia agricola. Muove il mondo e nel nome della farina, del pane, nelle sue tante forme, scoppiano, ancora oggi, rivolte e moti. La farina, infine, rappresenta il nutrimento originario e, attraverso dei LA RICETTA PER IMPASTARE modi per coltivare i cereali o per trasformarli, parla e ha sempre parlato dello stato del nostro sistema del cibo. MACCARRUNI E CASA, Altrimenti, cosa ci starebbe a fare, mia madre, insieme SCIALATELLE E FILEJA ad altre 10 donne, in cucina. Chiuse da oggi pomerig- gio: selezionate le farine, impastano e passano al fer- retto la pasta, tutta a mano, che deve essere pronta più Ingredienti per 4 persone: tardi, quando, un volta cotta, la gusteremo insieme al 250 g di Fior di semina di grano duro Senatore Cappelli, ragù di capra, che sta cuocendo, pardon, Pippiando, da Acqua quanto basta. circa tre ore”. Come la preparo: Impasto la farina con l’acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo. Divido la pasta a pezzetti e formo tanti serpentelli sottili lunghi 20-30 cm. Attorciglio attorno una sottile verga (può essere lo stelo della spiga) e do loro la forma che ricorda una lunga trofia. Lascio ripo- sare e asciugare per 30 minuti e faccio cuocere, per pochi minuti, in un pentolone con abbondante acqua. Condisco con un ragù, che può essere di capra, di porco o pecora.

Il Vino: Rosati o giovani rossi fruttati, preferibilmente pro- il viaggiatore goloso a colloquio con Mario venienti da vigneti siciliani o calabresi.

72 - La Rivista settembre 2017 La Dieta Rivista di Tatiana Gaudimonte Alla salute!

Leggendo le notizie riguardo all’inizio precoce della vendemmia 2017, mi sono resa conto di essere colpevole di una grave omissione. Da quasi due anni campeggio sulla Rivista ma, tra le schede di iscrizione ai corsi per sommelier e gli inviti alle degustazio- ni, su queste pagine non è mai apparso un mio articolo sul vino! Devo correre subito ai ripari. In vino veritas, dicevano i nostri antenati, ma la verità sul vino qual è? Fonte di per- dizione e perdita della salute, come dichiarano i salutisti più estremi, o elisir di lunga vita, come proclamano gli estimatori e i goderecci? Tanto per restare ancora coi proverbi latini possiamo rispondere che in medio stat virtus, oppure, per dirla con il mio amato Paracelo, è la dose che fa il veleno. È di recente pubblicazione un ampio studio che testimonia come il consumo mode- rato di alcol sia correlato a un diminuito rischio di morte per tutte le cause e in parti- colare a una diminuzione dell’incidenza di ipertensione, ictus e infarto del miocardio. Ora, però, non è che dobbiate correre ad aprire una qualsivoglia bottiglia che abbiate sottomano: fermi lì e finite di leggere, prima! Il fatto che i moderati bevitori sembrino, agli occhi della scienza, più sani dei completi astemi, non sembra essere direttamente correlato all’alcol in sé, ma alla qualità delle bevande assunte. Non serve essere scienziati, infatti, per sapere che un buon vino rosso può essere un toccasana, mentre un vinaccio di poco prezzo o un cocktail a base di superalcolici sono un vero e proprio sgambetto che fate alla salute: basta far caso al pulsare delle tempie o al bruciore di stomaco che spesso compaiono dopo averli consumati. Eppure, la scienza sta portando sempre nuove conferme sulle benefiche proprietà degli antiossidanti vegetali, come flavonoidi e polifenoli, presenti nel vino di qualità, soprattutto in quello rosso. Il più famoso e studiato tra questi è il resveratrolo, che non solo ha dimostrato proprietà anti invecchiamento e protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari, ma anche una diretta azione sulla sensibilità insulinica. In altre parole, sembra essere protettivo contro il diabete di tipo 2. D’altra parte, bisogna però considerare che l’alcol assunto a digiuno fa aumentare ve- locemente la glicemia, quindi occhio agli aperitivi! Inoltre, dal momento che è un pro- dotto fermentato, il consumo regolare di vino e alcolici può causare infiammazione da cibo e dare il via o aggravare patologie latenti, con tanti saluti alla funzione protettiva! Per i più goderecci, dunque, suggerisco di rispettare almeno uno o due giorni di “magro”. Per loro e per tutti gli altri, invece, raccomando di prestare attenzione alla qualità, lasciandosi consigliare da un esperto, sia per il consumo al ristorante che per rifornire la propria cantina.

Prosit! dalla vostra consulente nutrizionale [email protected]

settembre 2017 La Rivista - 73 Starbene

individui in dieci Paesi europei. Più usi Facebook, meno sei felice La ricerca è stata condotta da un gruppo di esperti della IARC (la sigla sta per International Agency for Research on Cancer) Più si usa Facebook, meno si è felici e in salute. Non è la pri- e dell’Imperial College di Londra. ma volta che i social network finiscono nel mirino di ricerche Secondo quanto riferito sulla rivista Annals of Internal Medi- scientifiche, questa volta la tesi è sviluppata in uno studio cine, è stato preso in esame nel dettaglio il consumo di caffè condotto dall’Università di Yale e della California e rilanciato dei partecipanti (che facevano parte dello studio EPIC), come dal Wall Street Journal. pure i diversi modi di preparazione e la presenza o meno di La ricerca è stata condotta in due anni su oltre 5mila persone caffeina. I partecipanti sono stati monitorati per un tempo e pubblicata sull’American Journal of Epidemiology. “Le inte- medio di 16 anni e tutti i decessi e le relative cause registrati. razioni faccia a faccia migliorano il benessere. Con l’ubiquità Dal vasto studio è emerso che bere abitualmente caffè è asso- dei social media sono emerse importanti questioni sull’impat- ciato a ridotto rischio di morte per tutte le cause, in particola- to delle relazioni - dicono i ricercatori -. Abbiamo esaminato re per malattie circolatorie e del tratto digerente. le associazioni che ci sono tra l’attività su Facebook e lo stato Gli esperti ipotizzano che i benefici del caffè siano multipli, di salute fisica, mentale e la soddisfazione di vita. I risultati ad esempio che la nera bevanda abbia effetti protettivi signi- hanno dimostrato che in generale, l’utilizzo della piattafor- ficativi sul fegato e che più in generale eserciti i suoi effetti ma non è associato al benessere”. Ad esempio, sottolinea benefici su tutto l’organismo grazie all’elevato contenuto in la ricerca, se alla pubblicazione di un post non corrisponde molecole quali gli antiossidanti ma non solo. un numero di ‘mi piace’ giudicato sufficiente c’è un peggio- Un altro studio recente (dell’University of Southampton in ramento del 5-8% dello stato fisico e mentale. I ricercatori Gran Bretagna) indica che bere fino a cinque tazzine di caf- hanno monitorato 5.208 adulti, accedendo direttamente alle fè al dì potrebbe dimezzare il rischio di cancro del fegato; loro attività su Facebook per due anni, tra il 2013 e il 2015. una sola tazzina al giorno riduce di un quinto il pericolo di “Questi risultati possono essere rilevanti anche per altri tipi questo tumore. di social network - osservano gli autori dello studio -. La cosa In questo caso gli esperti hanno analizzato informazioni sul complicata dei social media è che mentre li usiamo, abbiamo consumo di caffè di 2,2 milioni di persone. Anche in questo l’impressione che ci stiamo impegnando in un’interazione so- caso, oltre agli antiossidanti e antinfiammatori di cui è ricca ciale significativa. I nostri risultati suggeriscono invece che la la nera bevanda, si presume che la caffeina abbia un ruolo natura e la qualità di questo tipo di connessione non sostitu- centrale nel suo potere protettivo. iscono l’interazione del mondo reale che abbiamo bisogno per una vita sana”. Si chiama Cloto e potrebbe Tre tazzine di caffè possono migliorare le capacità cognitive allungare la vita Ha un nome che ci rimanda alla mitologia. Cloto, era il nome della più giovane delle Parche, le divinità che nell’antichità Lunga vita agli amanti del caffè: chi ne beve tre tazzine al dì definivano il destino degli uomini. Forse non a caso sia chia- sembra essere più longevo dei non bevitori, indipendente- ma così anche l’ormone che qualche effetto sul nostro futuro mente dal metodo di preparazione e anche dalla scelta tra potrebbe averlo, rivelandosi come una delle chiavi d’accesso deca o caffè normale. Lo rivela il più ampio lavoro mai con- ai segreti della longevità. dotto sull’argomento, uno studio su oltre mezzo milione di Al momento la ricerca ci dice che una piccola quantità inietta-

74 - La Rivista settembre 2017 ta nei topi è riuscita a migliorare rapidamente le loro capacità per la valutazione dello stato di salute e nutrizione degli adul- fisiche, cognitive e mnemoniche per molte settimane. Già al- ti e dei bambini. Gli esperti hanno rivolto particolare atten- tri studi hanno evidenziato il ruolo di Cloto nel processo di zione all’analisi di questa possibile associazione in individui di invecchiamento, ma questa volta i ricercatori dell’università 20 anni (o di età maggiore) in quanto normalmente rappre- della California a San Francisco lo hanno testato come una sentano i maggiori fruitori della pianta di cannabis. Lo studio, sorta di terapia. come anticipato, rivela che chi consuma marijuana, rischia Gli studiosi avvertono: è inutile sbilanciarsi parlando di elisir di ben tre volte di più la morte dovuta a ipertensione rispetto a lunga vita. Serviranno studi clinici più approfonditi per vedere se questo ormone potrà essere efficace e senza effetti colla- chi non ne fa uso e se il suo consumo continua, il rischio au- terali sugli esseri umani. menta ogni anno di più. Inoltre, rispetto al fumo di sigaretta, Oggi, con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento la marijuana sembra causare effetti negativi, di portata mag- delle malattie neurologiche, la sfida è trovare cure adeguate. giore, anche sul sistema cardiovascolare. Gli studiosi hanno Per ora, al fatto che è noto che persone con livelli più alti di proceduto incrociando i dati ottenuti dal NHANES con quelli Cloto hanno più memoria e migliori capacità cognitive e fisi- relativi alle cause di mortalità nel 2011, ottenuti dal National che, si aggiunge, come detto, la conferma che le iniezioni di Centre for Health Statistics per stimare la presenza o meno di Cloto hanno ‘ringiovanito’ la memoria dei topi. un’associazione tra il consumo della sostanza cannabinoide e Studi precedenti avevano aveva già stabilito che Cloto proteg- il rischio di mortalità dovuto a eventi cardiaci. ge i neuroni dal danno alla guaina mielinica provocato da ma- Tirando le somme, sembrerebbe che la pianta dai molteplici lattie come la sclerosi multipla. Tanto che si è pensato a una via effetti – specialmente analgesico, per alleviare il dolore pro- per studiare nuove terapie. Mentre altri studi hanno messo in vocato da alcune malattie e sballo, in chi ne fa uso personale relazione bassi livelli di Cloto nelle donne e depressione – non sia poi così benefica per la nostra salute. Oltre agli ef- Lo studio attutale è ritenuto interessante dal mondo scienti- fico, perché per la prima volta gli animali sono stati trattati in fetti evidenziati nella ricerca, la marijuana è nota per causare modo acuto con risultati positivi. Si è visto che questo ormo- danni al sistema cardiovascolare: Il consumo di marijuana ha ne è collegato a un miglioramento del funzionamento delle sicuramente un effetto acuto sul sistema cardiovascolare che connessioni sinaptiche del cervello e del funzionamento della comporta l’aumento sia della pressione arteriosa che del bat- memoria. Sulle cavie con una patologia simile al Parkinson, i tito cardiaco (tachicardia), in seguito all’attivazione del siste- test hanno dato un buon esito nelle funzioni motorie. ma nervoso simpatico. Chi è già affetto da malattie cardiova- scolari, può pertanto essere soggetto a un maggior rischio di La Marijuana, triplica il rischio infarto; è stato dimostrato, infatti, che c’è un incremento si- gnificativo (più di 4 volte) di infarto del miocardio entro un’o- di morte da ipertensione ra dal consumo della sostanza psicoattiva. Più difficile, invece, è stabilire gli effetti cronici, a medio e lungo termine, scaturiti La cannabis alza la pressione, fin troppo. Secondo uno studio da tale consumo dato che molto spesso si inseriscono altre della Georgia University di Atlanta, negli Stati Uniti il consu- variabili sociali e abitudinali come ad esempio disagio sociale, mo della sostanza è associato a un rischio triplicato di morte stili di vita meno sani come sedentarietà, abuso di alcool ed da ipertensione. I ricercatori hanno condotto un’analisi retro- altre sostanze che rendono più complicata la definizione del spettiva, raccogliendo gli studi del National Health and Nu- ruolo specifico dell’assunzione di cannabinoidi (marijuana e trition Examination Survey (NHANES), l’indagine statunitense hashish) rispetto ad altri fattori di rischio sul quadro clinico.

settembre 2017 La Rivista - 75 Giulia Quadrifoglio Al volante dell’Alfa Romeo più competitiva Una sontuosa super sportiva che fa ammattire i tedeschi

(GRR) - Raramente mi era capitato di avere così tanta gente mirazione e nel gusto di guidare. Forse per via della ritrovata attorno dopo aver parcheggiato. Gente come me e come te, trazione posteriore - abbinata a una distribuzione ottimale donne mature e giovani uomini, manager in giacca e cra- del peso sull’asse anteriore e posteriore - o forse per il DNA vatta, ragazze e ragazzi. «Che bella!», «È proprio bella!», le RACE, che attiva la funzione overboost e regala un sound tipo affermazioni immediate più frequenti. Come va? È davvero gara. Le ore al volante sono volate, su diversi tipi di strada. così veloce? Quanto costa? Le domande alle quali ho più fre- È stato sui passi alpini che mi ha conquistato «anema e core», quentemente risposto … per l’agilità, la prontezza di risposta, la precisione nell’impo- Io e la «belva» da 510 CV abbiamo passato molti chilometri stazione delle curve. Come supera lei i tornanti ce ne sono insieme (quasi mille e cinquecento), in un turbinio di emo- poche. Occorre cercare nei modelli da corsa. In fondo, Alfa zioni, e di piccole diffidenze all’inizio. Per sfociare poi in am- Romeo Giulia Quadrifoglio è una vettura da pista. E da usa-

76 - La Rivista settembre 2017 re tutti giorni. I consumi sono stati contenuti, molto vicini del segmento che adotta uno spoiler in fibra di carbonio inte- a quelli dichiarati dalla Casa, nonostante le pazze corse in grato nella fascia paraurti inferiore (Active Aero Front Splitter) autostrada (Deutschland! Robe da 250 Km/h) e le risalite in che si regola automaticamente per migliorare l’aerodinamica montagna. e la deportanza, ottimizzando l’aderenza e la stabilità a qual- Meriterebbe sedili più facilmente regolabili, quelli nella vettu- siasi velocità. Con l’avanzato sistema di “infotainment” si è ra in test erano spettacolari Sparco (opzione 3450.- in pelle sempre connessi: con Giulia sulle prestazioni e i dati rilevanti e alcantara) con guscio di carbonio. Il cambio manuale ga- del veicolo; con il mondo tramite emittenti radio digitali, o rantisce spasso a gogò. Tra i contenuti più sofisticati vanno musica dallo smartphone via Bluetooth. La navigazione si av- rammentati l’Integrated Brake System, che riduce lo spazio vale di mappe tridimensionali ad alta risoluzione. di frenata da 100 km/h a 0 in 32 m (vettura in test con freni Giulia ha ottenuto il 98% nella protezione degli occupanti carboceramici, opzione 7500.-, con pinze freno laccate rosso, adulti, grazie a numerosi e innovativi dispositivi - uno su tut- 200.-), le sospensioni AlfaLink e lo sterzo più diretto del seg- ti: l’AEB, che grazie alle informazioni provenienti da radar e mento. Elementi che assicurano massima tenuta e un control- telecamera, riconosce ostacoli o pedoni e arresta la vettura lo facile e intuitivo. autonomamente fino a 60 km/h - e l’efficienza di una scocca Giulia Quadrifoglio è dotata di un turbo benzina a 6 cilindri, tanto rigida e resistente quanto leggera. sviluppato in collaborazione con Ferrari, che vanta ben 375 kW (510 CV) di potenza. La tecnologia innovativa di questo Scheda tecnica Alfa Romeo Giulia propulsore consente di volare bassi da 0 a 100 all’ora in 3,9 Quadrifoglio 2.9 V6 Bi-Turbo 510 CV MT secondi. Grazie all’uso di materiali come fibra di carbonio, Cilindrata cm3: 2891 alluminio, lega di alluminio e polimeri, e all’applicazione di Potenza max kW (CV-CE) a giri/minuto: 375 (510) 6500 robusti elementi strutturali tra gli assali, la distribuzione del Coppia max Nm-CEE (kgm-CE) a giri/minuto: 600/2500 peso è 50:50; con un rapporto peso-potenza ottimale: cia- Peso in ordine di marcia UE, incl. conducente 75kg (kg): scun CV deve sopportare meno di tre chilogrammi. È l’unica 1655 Capacità serbatoio (l): 58 Velocità max. (km/h): 307 Accelerazione (1 persona + 30kg): 0–100km/h: 3.9 Consumo normalizzato di carburante (99/100/EU) l/100km (extraurbano/urbano/combinato): 5.7 / 12.4 / 8.2 Cambio (marce): Manuale a 6 marce Emissioni CO: 198 Categoria d’efficienza energetica: F Classe ambientale: Euro 6 Lunghezza / Larghezza (mm): 4639/2024 Altezza (mm): 1426 Passo (mm): 2820 Carreggiata anteriore / posteriore (mm): 1555/1607 Capacità bagagliaio (dm3): 480 Prezzo base IVA compresa: da 87.000.-

settembre 2017 La Rivista - 77 Fiat e Bulgari insieme nella nuova campagna “Vacanze Ro- mane”. La maison porta nel mondo lo spirito esuberante e la Partnership prestigiosa gioia di vivere tipica dei due marchi del Made in Italy. 1600 preziose miniature, in scala 1:6 e 1:12, della storica Fiat 500F per un viaggio abbelliscono le vetrine di circa 300 boutique di Bulgari in tut- raffinato secondo gusto to il mondo. «A bordo» passeggeri eccezionali: i magnifici gioielli Bulgari. I modellini in ceramica, bianco e oro, riprodu- e stile italiano cono la 500 più popolare di sempre, la serie F prodotta dal 1965 al 1972. Un esemplare fa parte della galleria permanen- te del Museo di Arte Moderna di New York, il MoMA. Giusto omaggio al mitico “cinquecentino” che quest’anno celebra 60 anni di storia e che rappresenta un simbolo della creatività italiana capace d’ispirare artisti e designer in tutto il mondo, diventando un’icona del bello e dell’arte. Vacanza Romane, la nuova creatività di Bulgari che prende spunto dal celebre film con Audrey Hepburn e Gregory Peck, pone al centro della comunicazione alcune coloratissime mappe di Roma - dove coesistono i bellissimi monumenti e i luoghi di svago - che evocano lo spirito edonistico della Città Eterna. Alla “gioia di vivere” che traspare dai disegni realizzati dalla giovane, ma già affermata artista Lotta Nieminen, risponde il carattere gioioso e solare di Fiat 500, l’ambasciatrice del Bel Paese nel mondo. Accompagnano i modellini di Fiat 500 alcune minia- ture di un altro simbolo italiano: la Vespa.

Jeep - partner ufficiale offroad di TCS Esercitazioni di guida offroad ed esperienze di guida con Jeep e il Touring Club Svizzero Training & Events, partner di competenza in Svizzera per la guida sicura

Sui due nuovi tracciati Jeep di prova su sterrato “Jeep Territory di cui sono dotate le Jeep. Lo scopo dei corsi di guida “TCS - Fit Trail”, nella Svizzera tedesca e romanda, vengono propo- Training & Events” è di far esercitare i conducenti a una guida sti corsi collettivi di guida offroad con un’ampia selezione di più sicura, coniugando avventura e divertimento. Per queste modelli Jeep. Gli istruttori TCS sono già operativi nell’area a attività è a disposizione degli istruttori e, su richiesta, anche bordo di vetture a marchio Jeep. Già negli anni Cinquanta TCS dei partecipanti, un’ampia flotta di automezzi Jeep: Renega- utilizzava, nella sua flotta di mezzi di pattuglia, modelli Jeep de Trailhawk, Cherokee Trailhawk, Grand Cherokee Trailhawk, Willys Station Wagon (anni di costruzione dal 1946 al 1964, Wrangler Unlimited Rubicon e, in un momento successivo, an- motore SV-IOE 2.2 a 4 cilindri). La nuova partnership darà rin- che la nuova Jeep Compass nella versione Trailhawk. novato slancio ai valori che le due aziende condividono. Le Jeep Territory: www.jeep.ch/it/jeep_territory qualità peculiari di fuoristrada e SUV si rivelano in particolare Corsi TCS Training & Events: www.tcs.ch/it/corsi/centri-di-gui- nelle situazioni in cui le automobili “normali” non riescono a da/auto/fuoristrada.php procedere, ecco perché è importante sapere come sfruttare al meglio i vantaggi da una Jeep. Da scoprire con i corsi di Hinwil (ZH) e Lignières (NE).

Fit Trail nell’area Jeep I Jeep Territory - Fit Trails prendono spunto dai popolari «Vi- ta-Parcours» svizzeri e propongono un’idea analoga per vetture offroad. Lungo un tracciato si devono eseguire, con il proprio SUV o una Jeep a scelta, vari esercizi. Per esempio di guida in pendenza, ripide salite e discese, guida su terreno morbido o guadi, discese su scale o superfici rocciose. Come in un «percorso-vita», tutte le stazioni sono dotate di cartelli che segnalano gli ostacoli e le relative soluzioni e applicazioni

78 - La Rivista settembre 2017 Motori di Graziano Guerra CX-5 il nuovo SUV di Mazda Due dei quattro cilindri del nuovo motore 2.5 a benzina si disinseriscono automaticamente sotto agli 80 km/h

Secondo la filosofia ingegneristica e stilistica Jinba Ittai di Aspettando il nuovo 2.5 litri a benzina, disponibile in Sviz- Mazda, pilota e vettura diventano una cosa sola nella dinami- zera alla fine di questo mese di settembre, abbiamo provato ca di marcia. Accompagnata dal G-Vectoring Control, nuova le versioni 4WD diesel 2.2 con cambio automatico da 175 CX-5 è più confortevole, raffinata e reattiva. È stata arricchita Cv e 2.0 benzina con cambio manuale a sei rapporti da 160 con tecnologie di supporto alla guida avanzate e innovative CV. I motori rispondono alle norme Euro 6, accoppiati con (i-Activsense). Come il regolatore di velocità con sensore ra- cambi manuali Skyactiv-Mt e automatici Skyactiv Drive, sono dar (MRCC) con funzione Stop and Go, i fari adattivi a LED, abbinabili sia con la trazione anteriore sia con la più recente le funzioni di supporto avanzato alla frenata in città, il siste- generazione del sistema di trazione integrale Mazda i-ACTIV ma di riconoscimento della segnaletica stradale. Per esempio, AWD. Il turbodiesel 2,2 beneficia di nuove tecnologie che quando si viaggia con MRCC attivato è progettata per rallen- contribuiscono a una silenziosità di marcia principesca, e tare automaticamente, fermarsi se l’auto davanti fa lo stesso, un’eccellente prontezza di risposta del motore. e rimanere ferma fino a quando la macchina che precede non Il common-rail da 2.188cc rispetta le stringenti norme Euro riparte. Insieme alla navigazione sono disponibili dei servizi 6, senza costosi sistemi di post trattamento. Il doppio turbo di connessione. Una volta acquistato l’abbonamento e con garantisce un ritardo minimo e una spinta possente ai medi sistema collegato a uno hotspot WiFi, come quelli realizzati regime - limite fuori giri 5.500 -. Il suo cambio automatico con un telefono cellulare, si avranno disponibili numerosi ser- è il primo con smorzatore di lockup a bassa rigidità e incre- vizi in tempo reale. menta la silenziosità. Il 2.0 a benzina ha grande erogazione di coppia ai regimi bassi e medi, accelera in modo lineare. Sviluppato per mantenere la connessione tra il guidatore e la strada in tutte le circostanze, il sistema a trazione integrale di nuova generazione i-ACTIV AWD di Mazda rimane fedele allo spirito Jinba Ittai. CX-5 è la prima Mazda con cuscinetti a sfera gemellati posizionati dove è richiesto un elevato livello di rigidità a carico elevato. Il nuovo 2.5 a benzina in arrivo è dotato di disinserimento automatico viaggiando a una velocità inferiore a 80 km/h, di due dei quattro cilindri, con conse- guente riduzione di consumi ed emissioni. Da segnalare: i clienti svizzeri che acquistano una nuova Mazda ricevono in omaggio 4 pneumatici invernali, cerchi compresi. Il ventaglio prezzi della nuova CX-5: da 28’900 a 48’000 franchi.

settembre 2017 La Rivista - 79 Pneumatici invernali Per il prossimo inverno le alte prestazioni di Pirelli

Il produttore italiano ha in serbo una gamma completa per affrontare l’inverno in sicurezza, con il giusto pneumatico per ogni veicolo. Il Cinturato Winter, per esempio, è adatto alla maggior parte dei veicoli di dimensioni medie. Per i segmenti di prestigio, ecco l’eccellente Winter Sottozero 3, e per SUV e CUV il collaudatissimo Scorpion Winter. Con il Carrier Win- ter, trasporti e logistica hanno uno pneumatico eccellente per veicoli commerciali leggeri. Tutti i profili convincono con prestazioni elevate e massima sicurezza, anche per questo i maggiori produttori di automobili si affidano a Pirelli, e questo garantisce alla Marca il primato nel primo equipaggiamento. Con più di 600 omologazioni invernali nei segmenti premium e prestigio, Pirelli è il maggior produttore mondiale. Una po- taforme Internet grazie alla sua grande competenza. Oltre alle sizione di primo piano che si basa sulla stretta collaborazione conoscenze, Pirelli mette a disposizione dei suoi rivenditori an- con diversi costruttori nello sviluppo di pneumatici di primo che gli strumenti per un’ottima assistenza clienti. Per esempio, equipaggiamento. Pneumatici OE (Original Equipment) ricono- il nuovo display di omologazione che indica all’utente finale scibili grazie alle specifiche marcature. Poiché le prestazioni dei le differenze fra i vari pneumatici, e quindi il loro valore reale. veicoli desiderate dagli ingegneri dipendono per il 50 percento Questo display di alta qualità è stato collocato in circa 500 con- dalla qualità degli pneumatici, produttori come Audi, BMW, cessionarie e garage in tutta la Svizzera. Mercedes-Benz, Porsche, Volvo e altri, richiedono prestazioni molto elevate. Gli pneumatici OE sono sottoposti a lunghe e Swiss-ski sceglie attentamente i suoi materiali dure prove in più di 50 categorie, prima di ricevere la bramata Pirelli è fornitore ufficiale delle oltre 100 Audi degli atleti, al- delibera. Ogni omologazione rappresenta un vero e proprio lenatori e funzionari, e circa 80 VW bus, della Swiss Ski Asso- sigillo di qualità del costruttore dell’auto al pneumatico Pirelli. ciation. Nella sua campagna nazionale di promozione, Pirelli mette gli sciatori svizzeri in primo piano, non solo quali pre- Formazione e materiale pos ziosi ambasciatori della marca, ma anche come ideali tester di L’azienda è consapevole delle sfide che i concessionari devono pneumatici. L’intera flotta di Swiss-Ski percorre infatti circa 5,5 affrontare, confrontati con una gamma sempre più ampia e milioni di chilometri l’anno, in condizioni invernali spesso estre- complessa, e li sostiene attivamente con corsi di formazione. me. Pirelli è pure sponsor ufficiale dei campionati del mondo Il concessionario si può così distinguere da concorrenti e piat- FIS Ski Alpin e di IIHF hockey su ghiaccio fino al 2021.

The Cal 2018 Buttiamoci nella tana del coniglio e nel magico mondo di Alice

Tutto può succedere con la magia di Tim Walker. I 12 mesi del Calendario Pirelli 2018 evocano il racconto pubblicato per la prima volta nel 1865 dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll: Le Avventure di Alice nel Pae- se delle Meraviglie. Ispirate a questa fantastica narrazione, le immagini di Tim Walker sono dei tableaux vivants pieni di allusioni a situazioni improbabili, a proverbi illusori, citati con un costante riferimento alla cultura inglese. Molti grandi arti- sti, ogni volta che hanno fatto riferimento a questo racconto, ne hanno di fatto creato una nuova versione, Tim Walker e la sua interpretazione ne sono l’ultimo esempio, attraverso immagini, in apparenza lontane dalle rappresentazioni più note dell’opera letteraria, che vedono come protagonisti 17 Nella foto Slick Woods e Tim Walker (© From the personaggi di colore provenienti dal mondo della moda, della Backstage of Pirelli Calendar 2018 by Tim Walker - musica, del cinema e dell’universo underground. Le riprese pictures of Alessandro Scotti). sono state effettuate a Londra.

80 - La Rivista settembre 2017 Mondo in Camera

EDUCATIONAL TOUR LAST MINUTE TASTE OF ITALY WINE - III EDITION: IN CALABRIA CON LA CAMERA IL MEGLIO DEL VINO ITALIANO IN DI COMMERCIO SVIZZERA FRANCESE

PERSONAL BUYER: UN PROGETTO TASTE OF ITALY: ALLA SCOPERTA DEL PENSATO PER AGGREGATORI MIGLIOR VINO ITALIANO A BASILEA D’IMPRESA ITALIANI (REGIONI, CCIAA, CONSORZI, ECC.) GOURMESSE 2017 - Salone delle specialità e prodotti di nicchia “GO-ITALY TOURISM – SECONDA EDIZIONE” WORKSHOP CON INCONTRI CON OPE- NORCIA IN MY HEART: IL CUORE RATORI SVIZZERI BTOB E BTOC D’ITALIA BATTE ANCHE DOPO IL TERREMOTO TASTE OF ITALY FOOD – III EDIZIONE IL MEGLIO DEL CIBO Contatti Commerciali ITALIANO IN SVIZZERA FRANCESE Benvenuto ai soci SETTORE AEROSPAZIALE: FARE IMPRESA IN SVIZZERA Servizi camerali EDUCATIONAL TOUR LAST MINUTE IN CALABRIA CON LA CAMERA DI COMMERCIO

La CCIS mette a disposizione di Camera di Commercio di Catanzaro. di Catanzaro tre Travel Agents o Tour operators • 15.9: rientro in Svizzera svizzeri 3 posti per partecipare ad Il programma provvisorio prevede: un Educational Tour in Calabria • 11.9: partenza e arrivo in Calabria Per un programma dettagliato con nella provincia di Catanzaro dall’11 con pernottamento in Hotel ulteriori informazioni inviate una mail al 15 settembre 2017. I costi di • 12.9: conferenza stampa e incontri non vincolante per assicurarvi un viaggio e pernottamento verranno individuali con i responsabili di posto, scrivendo a [email protected] con coperti dalla Camera di Commercio strutture ricettive locali l’oggetto “Educational last minute Italiana per la Svizzera che organiz- • 13 e 14.9: visita del territorio e in Calabria”. za il viaggio in collaborazione con la delle strutture ricettive dell’area

PERSONAL BUYER: UN PROGETTO PENSATO PER AGGREGATORI D’IMPRESA ITALIANI (REGIONI, CCIAA, CONSORZI, ECC.)

Importatori agroalimentari svizzeri esclusiva su tutto il mercato dell’accompagnatore della CCIS. con fatturato compreso tra i 7 e i 50 svizzero. milioni di franchi annui, si offrono in Il nuovo servizio offerto da CCIS ha Maggiori informazioni? date separate di incontrare in Italia un costo di: - Fabrizio Macrì, Segretario generale, potenziali fornitori che operino in Euro 3.500 + Iva 8% per una sola Tel. +41 (0) 44 289 23 23, E-mail: settori di loro interesse e da loro pre- tappa organizzata con un solo im- [email protected] selezionati. portatore; - Lysiane Bennato: Tel +41 (0)22 906 85 Euro 6.200 + Iva 8% per due tappe 95, E-mail: [email protected] Ciascuno di loro richiede: organizzate in date separate con 2 dei 4 importatori; 1. di incontrare solo fornitori Euro 8.400 + Iva 8% per tre tappe or- operanti in settori di interesse ganizzate in date separate con 3 dei dell’importatore e solo fornitori 4 importatori; da esso pre-selezionati attraverso Euro 9.800 + Iva 8% per 4 tappe la CCIS organizzate in date separate con 4 2. riservatezza fino al giorno degli importatori. incontri 3. esclusiva nella giornata degli Bisogna anche aggiungere le spe- incontri in Italia se relative al viaggio e soggiorno 4. se il fornitore verrà selezionato del buyer e, se richiesto, anche

82 - La Rivista settembre 2017 “GO-ITALY TOURISM – SECONDA EDIZIONE” WORKSHOP CON INCONTRI CON OPERATORI SVIZZERI BTOB E BTOC

La Camera di Commercio Italiana enti) provenienti da tutta l’Italia si per la Svizzera organizza la seconda presenteranno al mercato ginevrino. edizione del salone dedicato alla promozione turistica del Bel Paese, Il programma è il seguente: “Go-Italy Tourism” che si svolgerà il - Dalle ore 14.30 alle ore 17.30: Per maggiori informazioni: 12 settembre 2017 presso l’Hôtel incontri BtoB (agenzie di viaggio, tour CCIS – Ufficio di Ginevra Richemond di Ginevra. Per l’occa- operator, stampa) Rachele Lamanna sione, operatori italiani del settore - Dalle ore 17.30 alle ore 20.30: [email protected] (consorzi, agenzie incoming, hotel, apertura delle porte al grande pubblico. 0041 22 906 85 95

TASTE OF ITALY FOOD – III EDIZIONE IL MEGLIO DEL CIBO ITALIANO IN SVIZZERA FRANCESE toratori, importatori, dettaglianti, ca importatrice di vini italiani che stampa) ma anche di far conoscere inviterà a partecipare all’evento il i propri prodotti in una piazza inter- suo parco clienti costituito di pro- La Camera di Commercio Italiana nazionale come quella di Losanna fessionisti appartenenti al mondo per la Svizzera (CCIS) organizza a il cui pubblico si contraddistingue dell’hotellerie, ristorazione e det- Losanna presso l’Hôtel Lausanne per l’elevato potere d’acquisto. La taglianti molto sensibili alla ricer- Palace il 25 settembre 2017 la - ter Svizzera infatti si è attestata anche ca di prodotti italiani di qualità. za edizione di “TASTE OF ITALY nel 2016 come uno dei partner com- Se interessati a cogliere ques- Food edition” rivolta ai produtto- merciali più importanti per l’Italia e ta opportunità sul mercato el- ri di eccellenze alimentari italiane. sesto Paese al mondo di destinazi- vetico, non esitate a contattarci one di prodotti del Made in Italy. Tale evento rappresenterà un’occa- Con l’obiettivo di creare sempre più Per maggiori informazioni sione unica per le imprese italiane opportunità d’affari per le ditte - ital Camera di Commercio Italiana per la Svizzera non solo di promuovere le loro ec- iane nella parte dedicata al BtoB, Rachele Lamanna cellenze ad un pubblico selezionato la CCIS avvierà per l’edizione 2017 Mail: [email protected] d’intenditori e di professionisti (ris- una collaborazione una ditta elveti- Tel: 0041 22 906 85 95

SETTORE AEROSPAZIALE: FARE IMPRESA IN SVIZZERA

La Camera di Commercio Italiana spazio attenti al tema dell’internazi- per la Svizzera (CCIS) in collaborazi- onalizzazione. one con il Canton Vaud, l’Aeropole di Payerne e CESI, presenterà a Mi- Il Canton Vaud e l’Aeropole di Pay- lano martedì 3 ottobre 2017 presso erne al centro di un importante la sede del CESI le opportunità di distretto, offrono, infatti, - unhu investimento e sviluppo del mercato mus ideale per le aziende che de- in Svizzera per fornitori e subfornitori cidono di aprire filiali in zona, per italiani del settore aviazione e aero- avviare collaborazioni ditte locali o

settembre 2017 La Rivista - 83 internazionali dello stesso settore. mente i relatori per una consulenza gra- Camera di Commercio Italiana Il seminario sarà in italiano e in inglese tuita sulle possibilità di insediamento. per la Svizzera - Sede di Ginevra e a conclusione ci sarà un aperitivo di Lysiane Bennato networking per le ditte partecipanti e Per maggiori informazioni, un pro- [email protected] soprattutto la possibilità unica -di in gramma dettagliato e modulo di 0041 22 906 85 95 contrare individualmente e gratuita- iscrizione.

TASTE OF ITALY WINE - III EDITION: IL MEGLIO DEL VINO ITALIANO IN SVIZZERA FRANCESE

allegato, tale evento rappresenterà un’oc- per l’elevato potere d’acquisto. casione unica per le cantine italiane non La Camera di Commercio Italiana per la solo di promuovere le loro eccellenze vi- Se interessati a partecipare a questa Svizzera organizza il 16 ottobre 2017, tivinicole ad un pubblico selezionato d’in- opportunità, contattateci. presso l’Hotel Mandarin Oriental, tenditori e di professionisti (ristoratori, im- Per maggiori informazioni ubicato nel cuore di Ginevra, la ter- portatori, dettaglianti, sommelier) e wine Camera di Commercio Italiana per la za edizione del “Taste of Italy, il meglio lovers, ma anche di farsi ampia visibilità e Svizzera – Ufficio di Ginevra Lysiane Bennato del vino italiano in Svizzera francese”. di vendere i vostri prodotti in una piazza Mail: [email protected] internazionale come quella di Ginevra e Tel: 0041 22 906 85 95 Come specificato nella presentazione in verso un pubblico che si contraddistingue

TASTE OF ITALY: ALLA SCOPERTA DEL MIGLIOR VINO ITALIANO A BASILEA

Venite a scoprire le prestigiose can- sarà interamente dedicato al vino tine di produttori vitivinicoli selezi- e finalizzato alla promozione delle onati provenienti da tutte le regioni eccellenze vitivinicole italiane ad un italiane. Per a prima volta a Basilea pubblico selezionato di profession- si terrà il celebre “Taste of Italy“. isti (importatori, ristoratori, detta- fessionisti che wine lovers. Si punterà glianti, sommelier) e wine lovers. ad un pubblico qualificato, che possa Con l’obiettivo di migliorare il po- garantire all’evento una forte visibil- ità sul mercato. sizionamento del vino italiano sul Quando? mercato svizzero, la Camera di Com- 19 ottobre 2017 Se siete interessati contattate: mercio Italiana per la Svizzera (CCIS) Camera di Commercio Italiana organizza un evento a Basilea, terza Dove? per la Svizzera città per popolazione della Svizzera, In una splendida location nel cuore Ufficio di Zurigo sede delle più importanti multinazi- di Basilea. Maggiori dettagli segui- Martina Marizza onali del settore chimico e farma- ranno a fine agosto. Seestrasse 123 – ceutico e situata romanticamente CH – 8027 Zurigo lungo un’ansa del Reno al confine Come? [email protected]; con Francia e Germania. L’evento La CCIS contatterà ed inviterà sia pro- 0041 44 289 23 23

84 - La Rivista settembre 2017 GOURMESSE 2017 Salone delle specialità e prodotti di nicchia

Cos’è Gourmesse? Chi cerchiamo e che cos’è l’”Area Gourmesse è una prestigiosa e colo- Made in Italy” rita piattaforma svizzera dedicata ai La CCIS recluta sul mercato italiano piccoli e medi produttori di specialità produttori agroalimentari di nicchia alimentari di nicchia. Offre agli es- che si riconoscano nel concept ap- positori un palcoscenico adatto per pena descritto e vogliano avvicinarsi Mondo e si trova nel cuore d’Europa. un contatto diretto con i consuma- al mercato svizzero iniziando a rac- Conta 3,7 milioni di abitanti e da anni tori finali, gli intenditori-buongustai, cogliere contatti utili per entrare in è in testa alla classifica delle città- eu i ristoratori, i piccoli rivenditori di questo contesto ricco e selettivo. ropee con la migliore qualità della vita prodotti artigianali, cuochi, -e gour I produttori arruolati dalla Camera e del Mondo per reddito pro-capite met operanti sulla piazza zurighese. verranno inseriti all’interno di un’area e propensione alla spesa alimentare Il salone conta 11.000 visitato- italiana a marchio CCIS (“Area Made in (Fonte: AWA) ri di cui il 70% privati, interessati Italy”) dotata di servizi logistici ed orga- alle novità, all’esclusività ed all’ac- nizzativi accessibili agli espositori parte- Per tutte le informazioni quisto diretto in fiera dei prodotti. cipanti, che si propone di attirare gli- ap Camera di Commercio Italiana per Gourmesse 2017 cambia LOCATION passionati di Made in Italy alimentari e la Svizzera e si sposta presso la modernissi- amanti del Bel Paese. Ufficio di Zurigo ma Halle 622 a Zürich-Oerlikon Martina Marizza (http://halle622.ch/) che ci introdurrà Perché Zurigo? Seestrasse 123 – CH – 8027 Zurigo anche al mondo digitale: Online- La Regione di Zurigo è una delle pi- [email protected]; shops, Home-Delivery e Future Foods. azze finanziare più importanti del 0041 44 289 23 23

NORCIA IN MY HEART: IL CUORE D’ITALIA BATTE ANCHE DOPO IL TERREMOTO

Tartufo, olio, salumi e pasta artigianale dal- www.iltartufodipaolo.com dei prodotti umbri promossi ed incon- la regione Umbria direttamente a Zurigo Salumifico Ciliani : tri individuali con importatori svizzeri. «Norcia in my heart» è la rete d’impresa www.ciliani.it Entro la fine dell’anno verrà selezi- umbra che insieme alla Camera di Com- • Pasta la Romagna : onato un importatore per con- mercio Italiana per la Svizzera, lancerà sul www.pastalaromagna.com cordare con lui a fronte di un mercato svizzero entro la fine del 2017 budget stanziato, delle attività di 4 aziende produttrici di prodotti agroali- Sono previste attività di promozione promozione presso i suoi clienti. mentari eccellenti: sui social network, la realizzazione in Sei un importatore di prodotti agroal- settembre di un aperitivo by CCIS ded- • Raccolta Sapore Gnavolini: icato a tutti i soci a tema «Norcia in imentari e vorresti avere un incon- www.raccoltasapore.it my heart: il cuore d’Italia batte anche tro riservato con le aziende umbre? • Cucina Italia by Tartufo di Paolo: dopo il terremoto» con degustazione scrivici a: [email protected]

settembre 2017 La Rivista - 85 Pignagnoli s.r.l. via XXIV Maggio, 38 via Dante Alighieri, 66 CONTATTI I - 27017 Pieve Porto Morone (PV) I - 22078 Turate (CO) Tel : +39 0382 718055 Tel. +39 02 96480721 COMMERCIALI Fax : +39 0382 718056 Fax. +39 02 9682795 E-Mail: [email protected] Email: [email protected] Dal mercato italiano www.pignagnoli.com www.adermalocatelli.it OFFERTE DI MERCI E SERVIZI Scaffalature metalliche Motori elettrici Torri SpA M.G.M. Motori Elettrici S.p.A. Garage industriali Via Roma,15 Via Fermi, 44 BBG SRL 36040 Torri di Quartesolo (VI) Tel +39 I - 20090 Assago (MI) Via al piano 50 0444 265800 Tel. +39 (02) 48843593 I - 23020 Gordona SO Fax +39 0444 26580 Fax +39 (02) 48842837 Tel. +39 0343 43206 E-mail: [email protected] Email: [email protected] Fax. +39 0343 43220 www.torri.it www.mgmrestop.com Email: [email protected] www.bbgsrl.it Trasporti internazionali Iniettori e valvole in metallo Romano Trasporti Srl O.M.C.2 Diesel S.p.A. Vini calabresi Via Villa Albertini, 32 Via Bonfadina, 1 Azienda Vinicola F.lli Dell’Aquila IT - 80035 Nola (NA) I - 25046 Cazzago S. Martino (BS) Via Salvogaro Tel: +39 081 8291833 TEL. +39 030 7751507 I - 88811 Cirò Marina (KR) Fax: +39 081 5116991 FAX +39 030 7759182 Tel. +39 3297420323 Email: [email protected] E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] www.romanotrasporti.eu www.omc2diesel.it www.vinidellaquila.it Serra in metallo Consulenza marketing settore Vini piemontesi Idromeccanica Lucchini SpA cosmetica e lusso Ca’ Foja D’Or Azienda Agricola Via Cavriana 4B Adamis Group Italia SRL Di Casetta Agostino I - 46040 Guidizzolo (MN) P.le delle Medaglie D’oro, 46 Via Belvedere, 5 Tel: (+39) 0376.818433 I – 00036 Roma I - 12050 Treiso CN Email: [email protected] Tel: +39 06 43400123 Tel: +39 0173 638310 www.lucchiniidromeccanica.it E-mail: [email protected] www.adamis.it General contractor Calzature BDR SRL Fausto Ripani Attrezzi ginnici Via Torino 1 via Del Castello 3 Fisico S.r.l. I - 10034 Chivasso (TO) I – 63812 Montegranaro FM Via Vestina 346 Tel: +39 011 9114836 Tel. e Fax 0039 0734893065 I - 65015 Montesilvano (PE) Fax: +39 011 9136280 E-mail: [email protected] Telefono: +39 085 903301 E-mail: [email protected] www.faustoripani.com E-mail: [email protected] www.avanspace.com www.tecafitness.com Arredamento di negozi Impresa edile EFFEBI SpA Eco Edile srl Via delle Industrie 8 Dal mercato svizzero Via dei Partigiani, 5 I – 61040 Sant’Ippolito PU I – 24121 Bergamo Tel. 0039/0721 74681 OFFERTE DI MERCI E SERVIZI Tel: +39 035 5292527 Fax. 0039/0721 728600 Fax: +39 035 0662061 E-mail: [email protected] Impresa Edile E-mail: [email protected] www.effebispa.it BA Swiss GmbH www.ecoedilesrl.com Seestrasse 123 Sistemi di ancoraggio per l’edilizia CH - 8002 Zurigo Impianti zootecnici GL Locatelli Srl Tel +393311295000

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settembre 2017 La Rivista - 87 Sede Lugano Via Nassa 5CH-6900 Lugano Tel: +41 (0)91 924 02 32 Fax: +41 (0)91 924 02 33 E-Mail: [email protected]

Sede Zurigo Seestrasse 123CH-8027 Zurich Tel: +41 (0)44 289 23 23 Fax: +41 (0)44 201 53 57 E-Mail: [email protected]

Sede Ginevra 12-14 rue du Cendrier CH-1211 Ginevra 1 Servizi Tel: +41 (0)22 906 85 95 Fax: +41 (0)22 906 85 99 Camerali E-Mail: [email protected]

La CCIS (Camera di Commercio Italiana per la Svizzera) è l’hub di riferimento in Svizzera per imprese medie e piccole, grandi aziende e marchi del Made in Italy, consorzi, associazioni di categoria ed enti pubblici che abbiano l’obiettivo di accrescere la presenza economica italiana in Svizzera. Fondata nel 1909 la Camera appartiene alla rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, riconosciute dal Governo italiano quali strumenti di promozione del Made in Italy nel Mondo e suscitatrici di opportunità e investimenti delle imprese dei paesi in cui operano verso il mercato italiano.

La CCIS assiste con i suoi servizi tutti i soggetti Investimenti svizzeri e italiani coinvolti negli scambi economici tra - Apertura di un’attività Italia, Svizzera e Liechtenstein. - Investire nella ristorazione - Appalti pubblici in Svizzera La gamma dei suoi servizi è ampia e strategicamente - Attività di M&A e di Corporate Finance strutturata in aree tematiche: Comunicazione e promozione turistica Esportazioni La Rivista, magazine mensile in lingua italiana, e - Ricerca buyers/clienti www.go-italy.ch, portale bilingue, in italiano tedesco, - Consulenza fiscale (rappresentanza fiscale e per l’italianità in movimento recupero dell’iva italiana, svizzera e tedesca) - Consulenza di natura commerciale e doganale Corsi - Export & Investment Desk - Dalla Svizzera nel - Corsi per professionisti e semplici appassionati mondo - Corsi per sommelier in lingua italiana - Informazioni finanziarie e legate alla solvibilità dei partner (visure, rapporti commerciali, ecc.) Altro - Organizzazione di degustazioni, workshops ed - Recupero Crediti eventi - Ricerca di dati statistici - Realizzazione di delegazioni ed export strikes - Traduzioni ed interpretariato (visite presso buyers svizzeri) - Agevolazioni speciali per i soci - Organizzazione ed accompagnamento di espositori italiani a fiere svizzere e di visitatori elvetici a fiere I settori di punta italiane Agroalimentare, Industria elettromeccanica, Sistema - Organizzazione di seminari ed incontri di affari Casa, Sistema Moda, Innovazione tecnologica e - Focus settoriali Start-up, Turismo, Pubblicità e Comunicazione

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