Le Pietre originali della Bergamasca con il marchio di origine sono:

Arabescato Orobico Arenaria di Ceppi di Gré e di Poltragno Marmo di Pietra di Berbenno Pietra di Porfiroide www.bg.camcom.gov.it/pietreoriginalidellabergamasca 2 1 0 2

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Largo Belotti, 16 - 24121 - tel. 035 4225333 [email protected] - www.bg.camcom.gov.it La Camera di commercio di Bergamo, con il supporto di Servitec srl e del CNR-IDPA*, ha istituito il marchio di origine delle pietre orobiche, che garantisce la provenienza geografica dei materiali lapidei ad uso ornamentale estratti nella provincia di Bergamo. Si tratta di uno strumento finalizzato alla valorizza - zione ed alla promozione della conoscenza del prodotto lapideo bergamasco, che costituisce non solo una risorsa economica, ma soprattutto una preziosa eredità di tradizioni e cultura inscindibili dalla storia del territorio. Anche a livello locale, sono in gran parte sconosciute le ottime caratteristiche tecniche ed estetiche dei materiali orobici, a cui vengono spesso preferite pietre di altra provenienza e di limitata o sconosciuta tradizione. Il marchio è stato ideato in modo da fornire un agile riferi - mento agli addetti ai lavori e non solo, relativamente ad origi - M ne, caratteristiche tecniche e varietà commerciali del materiale. io ar b Ogni pietra commercializzata con il marchio rispetta le carat - m ob o diZand teristiche stabilite nel relativo disciplinare di produzione, un documento strutturato in 6 articoli, mediante i quali vengono fornite sia informazioni geologiche, che indicano l’unicità del Arabescato Arenaria di materiale da un punto di vista genetico e ambientale, sia infor - Orobico Sarnico mazioni tecniche, che mostrano le proprietà e l’applicabilità del materiale nei vari contesti edilizi. Ceppi di Gré Marmo di e di Poltragno Zandobbio Nel dettaglio sono indicati: • formazione geologica di appartenenza Pietra di Pietra di • bacini di estrazione e distribuzione geografica degli Berbenno Credaro affioramenti nell’ambito della provincia di Bergamo • composizione chimica e mineralogica • caratteristiche petrografiche Porfiroide • proprietà meccaniche (valori ottenuti da prove meccaniche eseguite secondo la normativa vigente) • varietà e formati disponibili in commercio. Arenaria di Sarnico * CNR-IDPA Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali

Ubicazione della cava Bresciani 2 3 L’arenaria di Sarnico (detta anche pietra I principali poli religiosi come il monaste - di Sarnico) è una pietra a tutti gli effetti ro benedettino di San Paolo d’Argon e il intimamente legata alla storia del territo - monastero di Astino, edificati entrambi a rio bergamasco. È forse quella tra le più partire dal 1100, cavavano direttamente conosciute e utilizzate sin dai tempi anti - la pietra arenaria destinata alla costruzio - chi, nelle molteplici sfaccettature della ne dei monasteri dagli appezzamenti di vita socio-economica del territorio, e ne terreno di proprietà (es. ). ha influenzato dinamiche di sviluppo ter - La larghissima diffusione della pietra in ritoriale, ma anche socio-culturale. tutta la provincia, riscontrabile in quasi Nella genesi geologica si trovano i pre - tutti gli edifici storici importanti ma anche supposti delle sue caratteristiche quale convenzionali, si contrappone nell’ultimo Vasca di abbeverata in arenaria «pilòt» materiale funzionale e pregiato per certi secolo a un rarefazione del suo utilizzo, usi. Si ripercorre poi la lunga storia lega - parallelo alla sostituzione con materiali ta agli impieghi, alle tecniche di estrazio - più moderni e più facili da lavorare come ne e lavorazione, a sua volta inscindibile il cemento. Sopravvive in un impiego del dall’evoluzione culturale della società tutto marginale, legato al restauro di edi - bergamasca che, dal XII secolo a oggi, fici storici e a un utilizzo decisamente di Rullo in arenaria per la regolarizzazione del terreno arato: esempio di un utilizzo «quotidiano» nelle anti - ne ha ricavato oggetti comuni, decori nicchia quasi immemore degli antichi che pratiche agricole ornamentali ma anche opere di pregio fasti. Solo una cava è rimasta in provincia artistico. Muri e portali in arenaria a Bergamo Alta di Bergamo, in loc. Riviero in di Grazie anche al suo areale di affioramen - , poco lontano da Sarnico. to, pressoché continuo lungo la fascia Il favore che ha incontrato l’arenaria di pedemontana bergamasca, la si ritrova Sarnico nei secoli passati non è spiegabi - quasi ovunque negli utilizzi classici del - le solo con la diffusione geografica e la l’architettura e dell’arte, ma anche impie - facile reperibilità locale del materiale, ma gata per usi tecnico-pratici: in agricoltura, è probabilmente dovuta a molteplici fat - nelle arti e in usi civili generici. tori legati a caratteristiche del tutto pecu - Una pietra storica dunque, largamente liari di una pietra a tutti gli effetti orna - impiegata sin dall’antichità, i cui utilizzi si mentale. trovano in opere costruttive ancora esi - La facile lavorabilità, la possibilità di stenti riconducibili ai secoli XII e XIII. reperire in affioramento corsi potenti, tali L’urna sepolcrale nella vecchia chiesa del da ottenere manufatti impegnativi nelle monastero cluniacense alla Madonna di dimensioni e al contempo esteticamente Scalone in arenaria del Convento Benedettino di Sarnico, situato all’interno dell’ex-mani - significativi nella cortina edilizia, sono fattura sebina, è ancora esistente e risale Bergamo, Convento di Astino capitello in arenaria alla base della larga diffusione della pie - al 1100. Gli storici, sebbene non siano tra. Si pensi ad esempio alla realizzazione concordi nel datare i primi utilizzi dell’a - delle classiche colonne in arenaria, alle renaria, ritengono che a dare l’impulso spallette per le finestre, archi e chiavi di all’uso sistematico della pietra siano volta per i portali, elementi non seconda - state le lotte tra Guelfi e Ghibellini, che ri caratterizzanti la cortina edilizia della portavano alla realizzazione sempre più bergamasca. frequente di case e manufatti in pietra per Non ultime, le proprietà fisico-meccani - difendersi dai reciproci attacchi armati , Palazzo Comunale che del materiale lo caratterizzano come portale in arenaria (Gavazzi, Riva 2008). roccia dalla buona resisten - Le tracce di un utilizzo nell’antichità za. Non secondario è il fatto - vanno evidentemente oltre il Sebino e re estetico: l’omogeneità abbracciano buona parte della provincia all’aspetto, la colorazione dai di Bergamo e oltre, ben evidenti nei toni variabili tra il grigio e il monumenti più importanti. Si pensi ad grigio azzurro, ne fanno un esempio a Bergamo Alta, dove è sempre materiale dal carattere ele - stato abbondante l'impiego dell'arenaria gante e austero allo stesso Bergamo - Porta S. Agostino delle Mura Venete nella realizzazione dei monumenti e delle tempo. case. Vista generale della cava di arenaria in loc. Riviero, comune di Gandosso

4 5 L’arenaria di Sarnico, riferita al Sarnico, dove tradizionalmente si sono Coniaciano (Cretacico), appartiene alle concentrate le maggiori attività estratti - rocce cosiddette sedimentarie clastiche, ve. Qui la pendenza degli strati raggiunge più precisamente alla classe delle areniti anche 70°, mentre è più dolce verso coerenti, formatesi dall’accumulo di sedi - Adrara e Gandosso dove si assesta intor - menti di varia origine derivati dallo no a 20°. Lo spessore dell’unità è relati - smantellamento di rocce preesistenti. A vamente costante in tutta l’area in ogget - questa fase sono seguite la compattazio - to e può essere valutato attorno a 400 ne del sedimento e la cementazione, cioè metri. il formarsi di un legante naturale tra i gra - I continui movimenti orogenetici hanno nuli depositati. Questo ha condotto alla conferito l’attuale pendenza degli strati litificazione del sedimento e dunque alla nella zona di Sarnico, generando scivola - formazione del materiale “roccia”, con menti verso i settori meridionali con for - aspetto caratterizzato da una colorazione mazione di faglie che a loro volta sono variabile dal grigio al giallo al verde. Le state colmate da materiale in sospensio - rocce risultanti dalla deposizione di mate - ne. La struttura variegata che si rinviene riale detritico fine sabbioso (definite are - nei banchi arenacei testimonia dunque narie) si compongono di una polvere più fasi sedimentarie separate da sottili L’aspetto in affioramento dell’arenaria di Sarnico quarzifera indurita da silice e argilla; i strati o giunti costituiti da argille pelagi - Alcune delle sezioni sottili utilizzate per le osservazioni al microscopio ottico: granuli cementati possono essere roton - in alto, granulo di quarzo microcristallino fibroso; in basso, ossidi e idrossi - che e livelletti lentiformi di arenarie fini. deggianti e levigati, ma più spesso a spi - di microcristallini. Localmente è anche possibile che i livelli goli vivi. La sabbia può essere tondeg - di separazione non siano più riconoscibi - giante o di natura spigolosa con dimen - li in affioramento a causa dell’azione ero - sioni variabili, comunque mai inferiore a siva che ha degradato il giunto argilloso 2 mm. fino a renderlo irriconoscibile, mettendo La cementazione può essere di varia a contatto due strati arenacei contigui. natura, spesso di natura calcarea, più raramente dolomitica; molto comune è il cemento di natura argillosa o calcareo- argillosa, oltre al cemento di natura silicea. Nelle arenarie quarzose è frequente il fenomeno dell’accrescimento dei cristalli di quarzo subito dopo la sedimentazione; Alterazione in ossidi di ferro in un blocco di arenaria l’accrescimento secondario contribuisce all’incremento di resistenza della roccia, ma nel contempo i singoli granuli costituenti conservano un certo grado di mobilità e quindi una capacità di flessione. Nella provincia bergamasca, a partire dal settore occidentale, si rinvengono affiora - menti di arenaria nella piana di Pontida, a Mapello, presso e lungo l’alveo del Brembo a Gromlongo. Affiora nella collina di Bergamo, in particolare sul ver - sante nord; gli affioramenti proseguono poi nel bacino del Guerna presso Adrara S. Martino. Nel settore più orientale essa Immagine storica delle antiche cave di arenaria (le "Molere") di Sarnico Provini prismatici di arenarie a diversa granulometria predisposti per le va a costituire la collina a monte di prove di laboratorio

6 7 L’arenaria di Sarnico studiata proviene Per la pietra arenaria, oltre alla dalla cava di Gandosso. Essa è costituita definizione commerciale in senso stretto da litareniti fini e medie, ben selezionate, che come detto richiama i luoghi a cemento spatico. tradizionali di escavazione (arenaria di L’osservazione macroscopica evidenzia Sarnico, pietra di Gandosso), sono note due colori prevalenti: blu-grigio e mar - le definizioni che richiamano il croma - roncino chiaro, che consentono di distin - tismo legato all’effetto finito del materiale guere le due varietà principali di questo lapideo. materiale lapideo. I colori dell’arenaria bergamasca sogget - Presenta struttura clastica o granulare, ta a fenomeni di alterazione cromatica, con grana varia da molto fine a fine, sub - sono tenui, legati ai componenti e ai pro - ordinatamente media. Il valore di resi - Cromatismi in una lastra lavorata di arenaria di Sarnico cessi di sedimentazione; colori spesso stenza all'abrasione è particolarmente primari, quasi pastello, la cui omogeneità elevato per un'arenaria. I clasti sono pre - può essere contaminata da inclusioni di valentemente costituiti da quarzo mono e Panoramica della cava Bresciani in loc. Riviero a Gandosso con vista varia origine che restituiscono alla super - policristallino, detritico, con estinzione sul fronte di coltivazione in avanzamento ficie un effetto particolare, detto marez - ondulata, selce, feldspati, scisti, muscovi - zatura. te, clorite, bioclasti, sparite, dolomite, zir - cone. Il cemento è prevalentemente com - Si osserva la prevalenza o l’esclusiva posto da cemento spatico microgranulare. relazione di determinate varietà di are - Le caratteristiche tecniche dell’arenaria di naria con il loro impiego, caratteristica Sarnico descrivono un materiale partico - che perdura fino ai tempi odierni. Sono larmente adatto per utilizzi in esterno, ricercati tendenzialmente valori assicurando il risultato e l’assenza di sfal - monocromatici, anche se l’accostamento damenti nel tempo. Teme il ristagno del - delle diverse varietà ha prodotto effetti di Cromatismi ed inclusioni di ossidi l’acqua e il gelo ed è soggetta ad usura, colore particolari: la cortina edilizia di di ferro in una lastra lucidata di arenaria manifestabile anche con fenomeni di dis - Bergamo Alta è un esempio in cui per gli gregazione e polverizzazione superficiale. usi generici sono state impiegate diverse Dal tipico colore grigio uniforme, è una varietà, mentre per usi particolari riferiti pietra molto tenera che si presta a ogni agli elementi architettonici di dettaglio o tipo di lavorazione ed è per questo moti - di particolare pregio sono state ricercate vo particolarmente apprezzata anche per le varietà monocromatiche grigie. la realizzazione di cornici, colonne, opere Storicamente il cromatismo maggior - statuarie, complementi e arredo urbano. mente ricercato e apprezzato per gli effet - L’omogeneità mineralogica e le proprietà ti riguarda la varietà cosi detta “turchina” tecniche del materiale ne consentono o “turchiniccia”, caratterizzata da un’uni - Fasi di distacco di un blocco di arenaria nella cava Bresciani a Gandosso un’ottima lavorabilità. Il colore caratteri - formità di colorazione che tende al grigio, stico di questa arenaria di Sarnico è gri - grigio azzurro e richiama le pietre arena- gio-blu; sono talora presenti sfumature rie toscane pietra Forte e pietra Simona. Cava Bresciani, loc. Riviero, comune di Gandosso. Taglio con filo diamantato grigio-nocciola. È poi riconosciuta una varietà secondaria Oggi, nella cava di Gandosso, l’abbattimento e poco ricercata che in gergo locale viene Massa Coefficiente Resistenza a Resistenza a Resistenza a Resistenza Resistenza allo Resistenza nominata col termine “berettina”, la cui volumica di compressione compressione flessione all’abrasione scivolamento all’urto etimologia richiama una roccia dai toni (Kg/m 3) imbibizione monoassiale monoassiale (MPa) (mm) (UNI EN 1341/3 (UNI 32.07.248.0) caldi giallo-ocra. (UNI 9724/2) (UNI 9724/2) (MPa) dopo cicli di gelività (UNI EN 12372/1) (UNI EN 1341/3 Appendice D) (spessore 30 mm) (EN 1926) (MPa) * Appendice C) (finitura piano sega) * (EN 1926) (48 cicli) 2577 1.6 101 107 12.8 17 84 5.62 Caratteristiche fisico-meccaniche dell’arenaria di Sarnico (cava di Gandosso) del materiale sul fronte di cava avviene con l’u - * orientazione dei piani sedimentari rispetto ai piani di carico: tilizzo di filo diamantato. perpendicolare ai piani di asintropia Blocchi di arenaria nella cava Bresciani a Gandosso pronti per il trasporto al laboratorio di taglio per la produzione delle lastre commercializzabili 8 9 Le indagini storiche di numerosi autori e l’osservazione delle molte fabbriche in Bocciardatura : finitura che si ottiene a ambito locale e sul territorio delle provin - percussione usando un martelletto a fitte ce di Brescia e Bergamo consentono di punte piramidali chiamato bocciarda. datare con certezza un impiego della pie - Questa lavorazione conferisce un effetto tra di Sarnico a partire dal XV secolo. In scabro e in rilievo. zone prossime alle aree di estrazione l’a - renaria di Sarnico è pure impiegata come Fiammatura : finitura prodotta scaldan - semplice pietra da costruzione, senza do la superficie con una fiamma ad alta lavorazioni. In seguito, la diffusione si è allargata alle valli bergamasche e verso la temperatura che conferisce particolare pianura, grazie alla presenza di vie d’ac - rugosità alla superficie finita. qua navigabili come il lago e i molti cana - li. Taglio di sega : finitura che si ottiene per Lastra bugnata Dalla fine del Quattrocento al secolo scor - segagione utilizzando telai multilama. so i manufatti venivano imbarcati dal porto di Fosio, di Sarnico, Paratico e Rigatura : finitura che si può adottare su Capriolo. La pietra è spesso usata nelle superfici già finite con lavorazioni lisce o murature di fortezze, torri, case-torri di scabre. Si ottiene incidendo canali rego - I tradizionali attrezzi per la scultura, utilizzati anche per la pietra arenaria età basso medievale, come elemento in lari con dischi diamantati. murature miste di ciottoli, laterizi e altre pietre. In arenaria sono anche le muratu - Sabbiatura : finitura che si ottiene proiet - re a secco delle recinzioni, le pavimenta - zioni stradali, le lastre di sepolture, ecc. tando a pressione sulla superficie misce - Nel Quattrocento l’arenaria era richiesta le abrasive a base di sabbia e ossidi soprattutto per porticati, loggiati e cami - metallici. Il risultato è una superficie ruvi - ni; nel Seicento per stipiti, davanzali, gra - da senza asperità. dini, colonne, cordoli di copertura, ele - ganti arconi d’ingresso alle residenze, tra Sbozzatura : si ottiene a percussione uti - le quali spiccano quelle delle famiglia lizzando scalpelli piatti larghi un paio di di Brescia e del Duca di centimetri. Variando l’inclinazione e la Mantova. Ci sono tracce di un accordo fra direzione si ottengono effetti diversi. le famiglie Faccanoni e Biraga, proprieta - rie di cave in Sarnico, per la comune uti - Lastra rigata lizzazione del monte Caslini, nella parte occidentale delle cave. Bergamo, Fontana del Lantro capitelli in arenaria L’impiego è stato notevole nella città di fortemente degradati Bergamo soprattutto nel Medioevo: ad esempio i conci delle chiese di Santa Maria Maggiore e Sant’Agostino, il Palazzo della Ragione e la Torre del Gombito. Ancora nel XIX secolo l’arena - ria fu usata per il rivestimento del piano terreno dell’Accademia Carrara (arch. Simone Elia, 1810). Nell’Ottocento il trasporto della pietra dalla cava al porto o alla ferrovia era effettuato con un carro a due ruote che poteva trasportare fino a trenta quintali di pietra. Con la realizzazione della linea fer - roviaria Paratico-Palazzolo sull’Oglio nel 1875 e il conseguente sviluppo di nuovi mezzi di trasporto e vie di comunicazione, si è avuto modo di inviare manufatti in Lastra sabbiata Accostamento di lastre di arenaria con diverse lavorazioni e finiture arenaria di Sarnico anche al di fuori del Bergamo, Chiesa di S. Maria Maggiore muro in blocchi squadrati di arenaria con inserto in marmo bianco di Zandobbio bacino lacustre: le mole erano richieste dalle coltellerie della Valtrompia,

10 11 dell’Isola d’Elba e di Piombino, dalle car - Con il calo della domanda, lo sviluppo del tiere di Isola del Liri e dalle industrie del turismo dal 1955 e l’affermazione di napoletano. marmi italiani più richiesti e di altri mate - La pietra è stata impiegata nel cimitero riali meno costosi e di più facile produ - Musocco di Milano e a Genova nel cimi - zione, si è assistito a un crollo delle com - tero monumentale Staglieno e per le ban - messe, fino alla chiusura delle cave in chine lungo il mare. È appurato lo spora - Sarnico e alla sopravvivenza della sola dico utilizzo del litotipo anche in chiese cava Bresciani a Gandosso. dell’Appennino marchigiano-parmense e La pietra di Sarnico viene, oggi, spesso tosco-emiliano. impiegata già con superfici a piano sega Col cambiare del gusto dei committenti, i o levigate, ma acquista pregio estetico manufatti divengono sempre più specia - anche in seguito a lavorazioni più raffina - lizzati e complessi: portali d’ingresso, te. Viene infine usata per pavimentazioni capitelli, tavoli da giardino, ma anche e cubetti burattati di vario spessore, per - cippi e basamenti per monumenti funera - corsi pedonali e strade carrabili, rivesti - Caminetto in arenaria di Sarnico ri e non. Panoramica della cava di arenaria in comune di Gandosso, loc. Riviero menti. Dai documenti d’archivio e dalle testimo - In ambito prettamente artistico l’utilizzo nianze degli abitanti di Sarnico si ha la della pietra arenaria non può certamente conferma che, dall’Ottocento agli anni essere paragonato in termini di utilizzo e 1960, erano sette le cave sul monte delle risultati ad altre pietre ornamentali, tutta - Molere, nelle quali si sono succeduti via sono diversi gli usi in ambito sculto - diversi proprietari e dipendenti prove - reo con risultati certamente interessanti. nienti da Sarnico e dai paesi vicini. La tecnica usata per i prodotti scultorei di Nell’Ottocento erano impiegati costante - grandi dimensioni era il sistema dei mente da 170 a 300 lavoratori tra segato - “punti”: da un piccolo modello di cera o ri, scalpellini, cavatori e lisciatori; ogni da un bozzetto in terracotta, si riportava - anno venivano lavorati circa diecimila no le misure sulla pietra con una sorta di metri cubi di arenaria dalle cave di pantografo. Non si conobbe nell’età bar - Sarnico e Paratico. barica e nel primo Medioevo una vera e All’inizio del XX secolo i dipendenti erano propria scultura in pietra se non in ele - oltre 400, mentre negli anni Cinquanta il mentari forme espressive quali il graffito loro numero era ormai ridotto a 30-40 e l’incisione. uomini. Negli ultimi anni di attività estrat - Le caratteristiche tessiturali dell’arenaria tiva, la lavorazione della pietra si è limita - non permettono l’utilizzo della stessa per ta alla sgrossatura dei massi per il com - intarsi, tuttavia l’utilizzo del singolo bloc - mercio di blocchi grezzi e a lavori di rifini - co consente di ottenere forme e risultati tura edile di pilastri. Durante l’alluvione Facciata della chiesa di Gromlongo (comune di di rilevo. Le antiche cave di arenaria – le “Molere” – di Sarnico, oggi dismesse; in primo del Polesine nel 1952 e dell’ottobre del ), interamente in arenaria La limitazione principale all’uso della pie - piano, l'ingresso al Cimitero di Sarnico, con colonne e strutture in arenaria 1953 la pietra è stata richiesta per la rico - tra è rappresentata dal forte potere abra - struzione degli argini del fiume Po. Sono sivo che rende difficoltosa la lavorazione scomparsi gradualmente i pregiati lavori e determina l’usura degli utensili. scultorei e artistici degli abili scalpellini: A livello generale il blocco di arenaria solo i committenti più facoltosi li hanno viene sgrossato attraverso l’utilizzo di richiesti per stemmi di famiglia, sontuose flessibile e punta per ottenere una prima scalinate ed elementi di arredamento dei forma. Successivamente si prosegue nel giardini di palazzo. Oggi è poco diffuso, dettaglio con l’utilizzo di scalpello e mar - ma significativo, il reimpiego dei manu - tello pneumatico. La fase finale prevede fatti in pietra da parte di proprietari dei una finitura con carta abrasiva flessibile. palazzi storici, i quali si rivolgono a ditte specializzate nel restauro lapideo per poterli conservare adeguatamente.

Vecchia cava di arenaria presso la polveriera veneta a Bergamo Alta

Bergamo, Chiesa di S. Bartolomeo facciata in arena - ria (sec. XIX) 12 13 Cremona, stazione ferroviaria Piscina con rivestimento in arenaria Un moderno muretto in arenaria a Sarnico abbinato a pavimentazione in porfido

Obelisco in arenaria in memoria di Napoleone, Bergamo

Particolare della facciata della Chiesa di Gromlongo (comune di Palazzago)

Scultura in arenaria di Sarnico Portale in arenaria ad , Tagliuno Sede Municipale, scala in arenaria

Finestrella con contorni in arenaria a Sarnico

Lapide in ricordo di caduti sul lavoro nelle cave di arenaria a Sarnico

Bergamo, Chiesa di S. Pancrazio scultura nella lunetta del portale fortemente alterata Bergamo, Biblioteca Caversazzi Volto di donna scultura in arenaria Colonne, gradini, pavimentazione e contorni spalle e cornicioni in arenaria (sec. XIX) (autore: M. Previtali) di porte e finestre a Sarnico 14 15