mensile di informazione tecnica

Informazioni Tecniche 1 2009 GENNAIO Cartostampa Chiandetti srl - Via Vittorio Veneto - 33010 Reana del Rojale/UD - Reg. Tribunale di Udine - n. 19/2000 del 19 luglio 2000 - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB UDINE - Anno nono - Periodicità mensile - € 4,00 - Direttore responsabile Luigi Chiandetti

Antronapiana

Viganella

Viganella

Montescheno Frazione Cresti

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA ORGANO UFFICIALE - Corso Sempione, 50 - 28883 Gravellona Toce (VB) Tel. 0323/864461 - Fax 0323/847626 - [email protected] - www.geometri..it I.P. Viganella Il comune è composto da sei frazioni. In passato il paese fu il centro dell’attività estrattiva e lavorativa del La Valle ferro; le vecchie miniere dell’Oggaggia sono tutt’ora raggiungibili con un sentiero che parte dal centro di Antrona: Viganella. Importante testimonianza dell’economia del paese so- no i vecchi forni comunali per la cottura del pane, pre- i paesi senti in tutte le frazioni. Quello di Viganella è stato re- staurato ed è usato nelle feste patronali per rituale cot- tura e distribuzione del pane. La chiesa parrocchiale è d’epoca seicentesca con un bel battistero e sei grandi quadri del rinomato pittore Bor- gnis di Craveggia. L’8 settembre si tiene una grande processione con gli abitanti che vestono gli abiti tipici della valle e con la partecipazione dei gruppi folkloristici dei paesi vicini. La frazione di Bordo, raggiungibile con un sentiero la- stricato di pietre, ha molte case risalenti al ’500, ed è circondato da un ambiente incontaminato. Nel 1981 una signora svizzera lo trovò talmente per- fetto e suggestivo che decise di farlo tornare a vivere. Fu fondata una cooperativa svizzera che acquistò le ca- se e le ristrutturò, e poiché molti di loro erano bud- Seppiana, chiesa di Sant’Ambrogio. dhisti crearono una vera comunità con una scuola in- terna e coltivazioni degli orti. Molte persone andarono a visitare il villaggio, tra cui Il comune è formato da 12 frazioni situate tra i torren- anche alcuni lama tibetani importanti. ti Ovesca e Brevettola, che sono caratterizzate dalla ti- A partire dal 17 dicembre 2006 ha conosciuto grande pica architettura in pietra: alcune di esse sono disabita- fama internazionale a seguito dell’installazione di un te, in altre si stanno recuperando le case con ristruttu- grande specchio destinato ad illuminare la piazza del razioni che rispettano la tipologia e l’ambiente. paese, poiché nei mesi invernali c’è la completa assen- Tutte le frazioni hanno cappelle dedicate ai santi, in za del sole a causa della montagna prospiciente. onore dei quali si svolgono suggestive feste annuali caratterizzate da celebrazioni che tramandano antichi riti religiosi. Giunta al suo termine la valle si apre in una conca ri- La manifestazione più importante è “l’autani” la più coperta di pascoli, boschi e laghi. E qui numerose fra- antica processione delle Alpi, detta dei sette fratelli zioni sono state raggruppate nel comune di Antrona martiri, che percorre 22 km su sentieri impervi e cul- Schieranco. mina con l’incontro con la gente che sale dalla Valle La presenza di insediamenti umani ad Antrona Piana Bognanco. è documentata a partire dal XIII secolo, ma le origini sono sicuramente più antiche. La sua particolare col- Seppiana locazione, situata sull’antica via che univa l’Ossola al- Il comune è composto da due frazioni, Camblione la Valle di Saas, nell’adiacente cantone svizzero del San Rocco e Galliano: è caratterizzato da antiche case Vallese, ne ha fatto un centro importante fino al 1700 in pietra, molte delle quali ristrutturate sapientemen- quando la popolazione raggiunse i 1650 abitanti. te per mantenere le caratteristiche originarie. La frana del 1642 che provocò molte vittime distrus- Seppiana, fino al 1956, fu una frazione di Monte- se parte delle case e anche la chiesa di san Lorenzo, scheno e anticamente era chiamata “Silva Plana”, che negli anni successivi fu ricostruita ampliando un possiede l’importante chiesa di Sant’Ambrogio, che antico oratorio. fu edificata nella prima metà dell’XI secolo in posi- Antrona Schieranco originariamente era abitato da zione centrale nella valle per essere frequentata dai fe- pastori provenienti dalla confinante Val Bognanco, deli di tutte le frazioni della comunità antronese. quando negli altri paesi della valle ferveva l’estrazione Originariamente era una chiesa romanica a navata e la lavorazione del ferro, l’economia di Antrona si unica, con i muri in pietra a vista; nel ’600 fu am- basava esclusivamente sull’attività silvo pastorale, fi- pliata e arricchita di cappelle, e di ornamenti lignei di no a pochi decenni fa unica forma di sostentamento eccezionale fattura tra di essi l’altare ligneo scolpito e degli abitanti. La metamorfosi avvenne a metà del dipinto della Madonna del Rosario e il meraviglioso ’900 con la realizzazione di grossi bacini idrici che ali- armadio di noce della sagrestia. mentano alcune centrali idroelettriche. La manifestazione religiosa più importante avviene il Anche l’attività alpinistica ha contribuito a far uscire 6 gennaio detta “del Gelindo” durante la quale tutti questa zona poco conosciuta, dall’isolamento. gli abitanti diventano attori per rappresentare l’ado- Oggi Antrona è attrezzata per gli sport invernali con razione dei pastori e dei Magi a Gesù bambino. Que- piste di pattinaggio, sci di fondo e lo skilift di Cheg- sta rappresentazione sacra risale al ’700. gio ed è un eccezionale meta naturalistica. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

Corso Sempione, 50 – 28883 Gravellona Toce (VB) – Tel. 0323/864461 – Fax 0323/847626 E-mail: [email protected] – Sito internet: www.geometri.verbania.it

GENNAIO 2009 C ari Colleghi e care Colleghe, S ommario molte le novità che riguardano la nostra professione, a partire dalla rifor- ma della scuola. 4 L’Italia riparte dal ceto medio Il nuovo percorso scolastico prevede la trasformazione degli Istituti Tecni- 5 Convegno: I modelli 730, RED, ICI e ISEE Il Centro Raccolta ci per Geometri in Istituti Tecnici Superiori (ITS), con percorsi economi- 6 Cassa Italiana Previdenza Geometri co e tecnologico. Contributi Previdenziali Minimi Obbligatori Nel percorso tecnologico si trova l’indirizzo COSTRUZIONI, AM- Anno 2009 L’estratto conto assicurativo BIENTE e TERRITORIO. 7 “PEC” Posta elettronica certificata Tale percorso prevede numerose ore di laboratorio: nel primo biennio obbligatoria per professionisti ed imprese 396 ore, nel secondo biennio 561 ore e nell’ultimo anno diventano 330. Agenzia del Territorio di Verbania Comunicazioni Al superamento dell’esame di stato conclusivo del percorso tecnologico, D.U.R.C. “Documento Unico sarà rilasciato il diploma di PERITO con l’indirizzo prescelto. di Regolarità Contributiva” Quindi col termine del percorso scolastico non ci sarà più il titolo di 8 Proroga di termini (“milleproroghe”) GEOMETRA ma: perito delle costruzioni, ambiente e territorio. Testo Unico Sicurezza D.Lgs. 81/2008 Libro Unico del Lavoro GEOMETRA lo diventa colui che supera l’esame di abilitazione. Due dimore per l’ICI agevolata Compito importante sarà assunto dai Geometri che svolgono la Libera 9 Provincia del Verbano Cusio Ossola Commissione provinciale espropri Professione che saranno in grado di trasmettere attraverso l’insegnamento Tabella dei valori agricoli medi nei laboratori, e qui il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laurea- 10 Le qualità particolari del CTU ti invitano i Collegi a prendere contatti con la scuola e le amministrazioni e partecipare a queste nuove iniziative, Savoldi dice che “solo noi siamo i 12 Per il riscaldamento autonomo non serve più l’unanimità dell’assemblea condominiale cultori della materia!” 13 Studi di settore Ma soprattutto coloro che sono geometri oggi, saranno indirizzati a intra-

14 Scale: chi le scende, chi le sale! prendere il percorso che li porta alla Laurea! (…). Negli ultimi incontri presso il CNGGL è stata chiarita la possibilità di 16 Aggiornamento indice Istat iscrivere negli Albi dei Geometri anche i geometri pubblici dipendenti, a Albo Professionale dei Geometri condizione che: abbiano superato l’esame di Abilitazione per lo svolgi- mento alla libera professione, che abbiano il nulla osta dall’Ente da cui di- pendono, e a condizione che non svolgano la libera professione (eccezion COLLEGIO GEOMETRI fatta per dipendenti part-time). E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DEL Altro argomento importante è l’avvio all’unione degli Albi dei Periti con VERBANO CUSIO OSSOLA quello dei Geometri, a cui pare si arriverà presto! Consiglio Direttivo Presidente: Lidia CHIOVINI È infatti di questi giorni l’incontro tra il nostro presidente del CNGGL Segretario: Alberto FRANCIOLI geom. Savoldi, in rappresentanza anche di periti industriali e periti agrari, Tesoriere: Renzo VISCARDI con il Ministro della Giustizia Alfano e la senatrice Vicari, per discutere Revisore Parcelle: Aldo DELGROSSO dell’istituzione del nuovo albo dei tecnici per l’ingegneria che accoglierà Consiglieri: Gabriele AIROLDI Alessandro BIANCONI in una casa comune i laureati triennali di formazione tecnica, nonché gli Roberto BRIGATTI attuali iscritti agli albi dei geometri, periti industriali e periti agrari. Delegato Cassa: Luigi BORGHINI Componente per il Piemonte nella Commissione Invito infine tutti i colleghi, a partecipare alle elezioni del DELEGATO Edilizia-Lavori Pubblici del Consiglio Nazionale CASSA che si terranno presso la sede del nostro Collegio i giorni 26 e 27 Lidia CHIOVINI febbraio prossimi. Commissione Stampa Alessandro BIANCONI, Alberto FRANCIOLI, Luigi BORGHINI, Ivano FRANCIOLI, Il Presidente Pier Paolo MAFFIOLI, Elisabetta PIAZZA. geom. Lidia Chiovini COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 4 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

L’ITALIA RIPARTE DAL CETO MEDIO L’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA È IL SETTORE PIÙ EVOLUTO DELLO SVILUPPO: ECCO PERCHÉ OCCORRE MODERNIZZARE LE PROFESSIONI, NODO CENTRALE DELLA SOCIETÀ

Italia più giusta e competitiva che vogliamo Ma occorre anche comprendere che le professioni, nella guarda ai giovani e alla formazione permanente larga maggioranza, sono parte di quel ceto medio che la L’ come risorsa e guarda alle professioni come mo- crisi spinge verso nuove difficoltà e soglie di povertà. tore dell’innovazione. Soprattutto è impensabile che, nella seria crisi finan- In una fase di seria crisi economica e finanziaria le mi- ziaria ed economica che attraversa il mondo, si continui sure del Governo devono considerare le professioni e il a parlare di lavoratori e imprese e non siano neppure ceto medio. citate le professioni. Viviamo nella società dei servizi, che produce la mag- Per questo, tenendo fede a un impegno assunto con le gior parte del Pil, e nell’economia della conoscenza, che professioni italiane in un affollato convegno sul tema, si basa sul capitale intellettuale. abbiamo presentato emendamenti e proposte nel “pac- L’economia della conoscenza e dei servizi è il settore più chetto anti-crisi” in Parlamento che tuttavia la mag- innovativo ed evolutivo dello sviluppo e della compe- gioranza ha preferito blindare con il voto di fiducia. tizione nella scena globale e le professioni (tra iscritti a Chiedevamo garanzie per l’accesso al credito e ai con- ordini e collegi e nuovi professionisti in forma associa- sorzi fidi per i professionisti, crediti d’imposta per la tiva circa il 14% del Pil) sono un campo centrale della formazione obbligatoria permanente e, con limiti, per società contemporanea. l’acquisto di dotazioni informatiche, determinazione I fenomeni di outsourcing, la crescita di internet e delle certa della soglia d’esenzione dall’Irap, incentivi fiscali spese individuali e delle famiglie per i servizi alla per- per le associazioni professionali, revisione degli studi di sona, lo straordinario dinamismo assunto dal capitali- settore in una fase di crisi. Misure ragionevoli e soste- smo intellettuale e personale, nell’epoca del lavoro nibili. flessibile, hanno determinato una centralità della “que- Continuiamo a credere nel ruolo serio e costruttivo del- stione professioni” troppo spesso sottovalutata dalla po- l’opposizione e nel valore del metodo parlamentare, ma litica ove è in uso ancora parlare di “impresa e lavoro”, il Governo si è dimostrato sordo anche in questa circo- quasi che non esistessero altre forme di lavoro, come stanza alle giuste esigenze dei mondi professionali ita- invece recita l’articolo 35 della Costituzione: «La tutela liani. La delusione è molta, ma ci saranno altre del lavoro in tutte le sue forme e applicazioni». Il ri- occasioni. tardo di cultura politica ha spesso offerto letture parziali o distorte del mondo delle professioni, confondendo lo di Pierferdinando Casini, Michele Vietti (deputati Udc), skill intensive labour, la ricchezza dei saperi professio- Pierluigi Mantini e Francesco Rutelli (deputati Pd) nali, con le forme talvolta inadeguate della loro rap- Da “Il Sole 24 Ore” del 14/01/2009 presentanza istituzionale. Si sono aperte polemiche infinite sugli ordini profes- sionali, o contro di essi, assimilando le indubbie criti- cità presenti in organizzazioni di tradizione con la sostanza e le specificità dei mondi professionali che co- stituiscono invece un valore essenziale del Paese e che vanno incentivati in una crescita moderna e competi- tiva. Si sono associate alle giuste esigenze di riforma e di mo- dernizzazione accezioni negative spesso ingiustificabili: i professionisti come “casta” o “corporazione”, come rentier o speculatori, come mero costo per le imprese, le banche e le assicurazioni, trascurando che spesso pro- prio queste ultime operano in mercati protetti con seri danni per i consumatori, come la crisi finanziaria si è incaricata di confermare. Per la modernizzazione delle professioni è necessario ri- prendere il filo delle riforme, che invece si è fermato. Più società professionali, più attenzione per la qualità e l’etica professionale, per i giovani, per gli utenti, supe- LAVATOIO rando l’impasse dell’attuale Governo sul tema. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA 5 GENNAIO 2009

CONVEGNO I MODELLI 730, RED, ICI E ISEE IL CENTRO RACCOLTA

Art. 4 del D.M. 164/1999: Le operazioni di raccolta delle dichiarazioni dei redditi con la relativa documentazione, la consegna ai contribuenti delle dichiarazioni elaborate e dei prospetti di liquidazione e “La Soluzione Integrata CSC” La “Soluzione Integrata CSC” presentata nel Convegno dal Centro Servizi Confcontribuenti Srl permette agli iscrit- ti al Collegio che si occupano di pratiche fiscali di operare in pieno rispetto della normativa vigente divenendo Cen- tro Raccolta del Caf Confcontribuenti, completando l’intero iter procedurale delle dichiarazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati. Il Centro Servizi Confcontribuenti Srl ha proposto agli iscritti del Collegio, che svolgono tali prestazioni, l’utilizzo completamente gratuito della “Soluzione Integrata CSC” (adesione all’Associazione Confcontribuenti Srl, assistenza tecnico-fiscale, software, invio telematico, trasferimento dati da file sequenziale mod. 730 anno precedente). Il Convegno si terrà il giorno 06/03/2009 alle ore 14.30 presso la sede del Collegio.

PROGRAMMA Ore 14.30 Apertura Convegno Presentazione della Presidente del Collegio Geom. Lidia Chiovini Ore 14.45 Presentazione del Presidente del CSC Centro Servizi Confcontribuenti Srl dr. Mirco Mion della “Soluzione Integrata CSC” - Cos’è un Centro Raccolta - Chi può diventare Centro Raccolta - Le opportunità offerte dalla “Soluzione Integrata CSC” Ore 15.30 Esposizione delle principali novità fiscali relative al mod. 730/2009 e dimostrazione della Suite online Qweb di Zucchetti per la gestione delle pratiche fiscali. Ai fini organizzativi si prega di far pervenire alla segreteria del Collegio l’adesione, per fax o per e-mail, entro e non ol- tre il 28 febbraio 2009.

Coupon di Adesione al Convegno: “I modelli 730, RED, ICI e ISEE Il Centro Raccolta” Venerdì 6 marzo 2009 ore 14.30 Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia del Verbano Cusio Ossola Corso Sempione n. 50 Gravellona Toce

Geom. ______N. partecipanti: ______

Firma______

Uno dei principali obiettivi della rivista del Collegio è quello di contribuire a diffondere la conoscenza della figura professionale del geometra e della sua attività nei molteplici settori in cui è articolata la nostra profes- sione. Per ottenere questa visibilità e proiettarla all’esterno riteniamo fondamentale l’apporto dei colleghi che invi- tiamo a collaborare inviandoci articoli relativi alle loro esperienze professionali oppure che esprimano le lo- ro opinioni e le loro proposte sui piccoli temi della professione di geometra. Ricordiamo che non è necessario che le idee espresse dagli articolisti coincidano con quelle della Redazione poiché gli articoli firmati esprimono l’opinione dell’autore e non impegnano in alcun modo l’editore e la re- dazione del periodico. La pubblicazione, comunque, avverrà ad insindacabile giudizio del Comitato di Re- dazione. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 6 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

CASSA ITALIANA PREVIDENZA GEOMETRI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI MINIMI OBBLIGATORI ANNO 2009

CONTRIBUZIONE PER GLI ISCRITTI OBBLIGATORI CONTRIBUTO SOGGETTIVO MINIMO € 2.000,00 La percentuale sul reddito è fissata in 10,5% per il reddito fino a € 134.900,00 CONTRIBUTO INTEGRATIVO MINIMO € 800,00 CONTRIBUTO DI INDENNITÀ MATERNITÀ € 20,00

CONTRIBUZIONE PER I NEO-ISCRITTI entro l’anno solare di compimento del 30° anno di età CONTRIBUTO SOGGETTIVO MINIMO € 500,00 (1/4 per i primi due anni di iscrizione) € 1.000,00 (1/2 per i successivi tre anni di iscrizione) € 20,00 (contributo di indennità maternità)

CONTRIBUZIONE PER PENSIONATI ANCORA ISCRITTI CONTRIBUTO SOGGETTIVO MINIMO € 670,00 CONTRIBUTO INTEGRATIVO MINIMO € 800,00 CONTRIBUTO DI INDENNITÀ MATERNITÀ € 20,00

CONTRIBUZIONE PER I PRATICANTI ISCRITTI CASSA CONTRIBUTO SOGGETTIVO MINIMO € 500,00 CONTRIBUTO DI INDENNITÀ MATERNITÀ € 20,00

L’ESTRATTO CONTO ASSICURATIVO

i segnalo che il termine del 31 gennaio 2009, stabilito per la validazione dell’estratto conto assicurati- V vo (ECA 2008) e per l’inoltro di eventuali richieste di rettifica, è stato prorogato al 28 febbraio 2009 al fine di consentire l’adempimento delle operazioni richieste per la rettifica e di raccogliere ulteriori eventuali segnalazioni degli iscritti ed assicurare la completezza della documentazione da inviare a supporto della richiesta stessa. Coloro ai quali è stato spedito l’estratto conto assicurativo in forma cartacea hanno ricevuto le istruzioni per iscritto su come procedere in caso di richiesta di rettifica. È assolutamente indispensabile che eventuali discordanze tra quanto contenuto nell’estratto conto e quanto as- serito dagli interessati passi esclusivamente attraverso la citata procedura di richiesta di rettifica, al fine di evi- tare che consultazioni telefoniche, mail non censite, comunicazioni scritte ecc. che non rilascino contestual- mente il numero di ricevuta prevista dal sistema automatizzato, rischino di essere smarrite e non vengano suc- cessivamente istruite e valutate dai competenti uffici della Cipag. Ricordiamo infatti che il sistema automatizzato a fronte di ogni numero di ricevuta rilasciato in sede di ri- chiesta di rettifica, invierà direttamente all’interessato via mail o via posta, l’esito della sua domanda. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA 7 GENNAIO 2009

“PEC” POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA OBBLIGATORIA PER PROFESSIONISTI ED IMPRESE

l recente Decreto Legge “anti-crisi” (Decreto Legge 29 novembre 2008 n. 185 recante “Misure urgen- I ti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”) prevede al comma 7 dell’art. 16, che i professionisti iscritti agli albi ed elenchi isti- tuiti con legge dello Stato devono comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata - entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge - ai rispettivi ordini e collegi i quali dovranno pubbli- care un elenco consultabile in via telematica contenente i dati suddetti. Inoltre il comma 8, dello stesso art. 16, prevede che le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. 30/3/2001 n. 165, istituiscano una casella di posta certificata dandone comunicazione al Centro na- zionale per l’informatica nella pubblica amministrazione, che provvederà alla pubblicazione di tali caselle in un elenco consultabile per via telematica. La comunicazione scambiata tra due indirizzi di posta elettronica certificata ha il valore di una racco- mandata A.R. se anche una delle due caselle non è una PEC, non ha valore legale, si comprende quindi l’im- portanza della costituzione degli elenchi degli indirizzi. Si pone all’attenzione che il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha stipulato una con- venzione con Poste Italiane fruibile anche per gli eventuali adempimenti dovuti, mentre la Società Geo- web si sta attivando per poter svolgere il servizio per conto dei Collegi e degli iscritti entrambe a condi- zioni vantaggiose che pubblicheremo non appena saranno rese note. Ogni iscritto è comunque libero di rivolgersi al gestore che preferisce.

AGENZIA DEL TERRITORIO DI VERBANIA COMUNICAZIONI Sono disponibili per la consultazione nell'orario d'Ufficio: gli elenchi degli immobili iscritti in Catasto Terreni per i quali sono venuti meno i requisiti per il ricono- scimento della ruralità ai fini fiscali. Predetti immobili devono essere dichiarati al Catasto Fabbricati, a cu- ra dei soggetti obbligati, entro sette mesi dal 30/12/2008. i nuovi dati censuari delle particelle catastali oggetto di aggiornamento a seguito delle dichiarazioni rese agli organismi pagatori (AGEA) nell’anno 2008. gli elenchi delle particelle di terreno interessate da fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto. Tali fabbricati devono essere dichiarati al Catasto Fabbricati, a cura dei soggetti obbligati, entro sette mesi dal 30/12/2008.

D.U.R.C. “Documento Unico di Regolarità Contributiva”

Ministero del Lavoro - Circolare n. 34/2008 – prot. n. 0018162 del 15/12/2008 Si riporta la circolare che il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, ha pubblicato, sul sito www.lavoro.gov.it, (normativa). Il Ministero ha avvertito l’esigenza, d’intesa con INPS e INAIL, “di fornire ulteriori chiarimenti, legati sia alle procedure amministrative per la concessione dei benefici ed agli adempimenti posti a carico dei datori di lavoro, sia all’applicazione del disposto di cui all’art. 7, comma 3, del D.M. 24/10/2007, secondo il quale in assenza dei re- quisiti per il rilascio del Documento, gli istituti, le Casse edili e gli Enti bilaterali, prima dell’emissione del DURC o dell’annullamento del documento già rilasciato (…), invitano l’interessato a regolarizzare la propria posizione en- tro un termine non superiore a 15 giorni”. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 8 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

PROROGA DI TERMINI (“MILLEPROROGHE”) D.L. N. 207 DEL 30 DICEMBRE 2008

ulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2008 (www.gazzettaufficiale.it – serie generale – di- S cembre), è stato pubblicato il Decreto-Legge n. 207 del 30 dicembre 2008 (“milleproroghe”), avente per oggetto “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti”. Si se- gnalano, in particolare, gli articoli di seguito indicati. L’art. 37, “Proroga di termini in materia di istruzione”: slitta all’anno scolastico e formativo 2010- 2011, il riordino degli istituti tecnici e istituti professionali appartenenti al sistema dell’istruzione secon- daria superiore. L’art. 38, “Autorizzazione paesaggistica”: viene prorogata al 30 giugno 2009, l’entrata in vigore del nuovo regime dell’autorizzazione paesaggistica di cui all’art. 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, recante codice dei beni culturali e del paesaggio, come modificato dal decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 63 e dal decreto-legge 3 giugno 2008, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2008, n. 129 (art. 4-quinquies). La proroga consentirà agli uffici periferici del Ministero per i beni e le at- tività culturali, nonché alle Regioni e agli Enti Locali, di riorganizzare le proprie strutture in modo da as- sicurare l’efficace attuazione del nuovo regime procedimentale.

TESTO UNICO SICUREZZA D.LGS. 81/2008 LIBRO UNICO DEL LAVORO

i comunica che sul sito internet del Ministero del Lavoro www.lavoro.gov.it, è disponibile il “Vademe- S cum sul Libro Unico del Lavoro” del Ministro. Il documento, alla luce dei profondi mutamenti intervenuti in seguito alla eliminazione dei libri paga e matricola e degli altri libri obbligatori, sostituiti con il “libro unico del lavoro”, si propone di offrire, in vista della scadenza del periodo transitorio prevista per il 16 febbraio 2009, una serie di dettagliate indicazioni su tutti gli ultimi quesiti sollevati da più parti. Nel ritenere, pertanto, utile la continua ed aggiornata informazione, anche alla luce della costante attenzione riservata, nell’ambito dell’attività ispettiva, al settore dell’edilizia, si suggerisce di divulgare ampiamente il do- cumento in argomento.

DUE DIMORE PER L’ICI AGEVOLATA CORTE DI CASSAZIONE, SENTENZA N. 25902/2008

a Suprema Corte, con la Sentenza n. 25902 del 2008, è intervenuta per affermare che è possibile frui- L re dell’agevolazione Ici prevista sull’abitazione principale, anche se risulta accatastata in due distinte unità immobiliari, con rendite catastali autonome. Ma attenzione, per poter fruire del beneficio è ne- cessario osservare due condizioni essenziali: - che le unità siano comunicanti tra loro; - che il contribuente presenti all’Agenzia delle Entrate competente una dichiarazione dove afferma di utilizza- re entrambe le unità abitative come dimora principale e abituale. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA 9 GENNAIO 2009

PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI Sede: Verbania, via dell’Industria,25. Tel.0323/4950235 e-mail: [email protected]

TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI PER TIPO DI COLTURA DEI TERRENI COMPRESI NELLE SINGOLE REGIONI AGRARIE PER LA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA VALEVOLI PER L'ANNO 2009, riferimento anno 2008

Verbania, 19 gennaio 2009 Il Segretario: Monica Pelfini Il Presidente: Ass. Fausto Sgro COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 10 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

LE QUALITÀ PARTICOLARI DEL CTU

esperto del giudice, per lo svolgimento delle parti- cesso del 2006 – non appare scontato il fatto che un buon colari attività a cui è chiamato, deve saper ga- tecnico possa rappresentare necessariamente un buon con- L’ rantire qualità peculiari che – per la verità – non sulente tecnico, poiché per svolgere efficacemente l’attività sempre si riscontrano nella comunità dei tecnici. Queste di ausiliario del giudice un tecnico deve possedere parti- da una parte debbono essere legate alle conoscenze pro- colari conoscenze e qualità, in un certo senso anche auto- prie delle materie che il consulente tecnico di ufficio tratta nome, rispetto alle mere competenze scientifiche e nello svolgimento dell’incarico, siano esse dirette alla ri- professionali. Ed è quello che contraddistingue la figura soluzione dell’aspetto tecnico in controversia quanto pro- del consulente tecnico di ufficio rispetto a quella di un professionista tecnico in senso lato. Non è detto, infatti, prie del quadro generale di ambito giurisdizionale nel che una perizia ineccepibile da un punto di vista scienti- quale trova esplicazione l’incarico; dall’altra l’ausiliario fico possa essere una perizia valida. deve mettere in campo la reale applicazione delle cono- D’altra parte il ruolo racchiude anche profili di responsa- scenze – ovvero la traduzione pratica di questo sapere – bilità la cui portata riteniamo sia tale da scoraggiare colui al fine di consentire la loro diretta attuazione nell’am- che, in queste condizioni, ritenesse comunque di accet- bito del mandato. Infine – e non è cosa da poco, in par- tare e svolgere l’incarico. ticolare nello stato attuale della giustizia, – il CTU deve Il consulente tecnico dovrebbe garantire al magistrato al- saper proporre “l’essere consulente” in un’ottica non solo cune conoscenze e qualità che potremmo semplicemente limitata al soddisfacimento delle conoscenze anzidette ma definire come “sapere”, tali dall’essere in grado di manife- anche nell’adottare quei comportamenti che possono con- stare la capacità dell’esperto allo svolgimento dell’incarico sentire anche il perseguimento di soluzioni alternative a e ad affrontare i variegati aspetti in esso contemplati. quelle giurisdizionali. In un esame dei diversi profili, questo sapere potrebbe tra- dursi nel sapere, nel saper fare, nel saper essere.

Le particolari conoscenze del consulente tecnico. Il Il sapere e il saper fare. Il sapere si traduce nel sapere CTU svolge una funzione giurisdizionale importante per tecnico e giuridico che il consulente deve mettere in il giudice. Esso rappresenta “l’occhiale specialistico” del campo. magistrato quando questi si trova a dover decidere su Le conoscenze di ordine tecnico è propria di ogni profes- aspetti che esulano dalle proprie competenze e cono- sionista e, nei casi di specie, dovrebbe essere garantita per scenze. l’assolvimento delle particolarità insite nell’incarico. Sempre più spesso – ancor di più nello stato attuale della Nel descrivere la figura di coloro che possono richiedere giustizia nel nostro Paese – il risultato del lavoro del- l’iscrizione all’albo dei consulenti tecnici, l’art. 15 disp. l’esperto (la cosiddetta relazione peritale), quando la que- att. cod. proc. civ. recita «...Possono ottenere l’iscrizione stione controversa si risolve in aspetti esclusivamente nell’albo coloro che sono forniti di speciale competenza tecnici, diventa la sostanza della decisione del magistrato. tecnica in una determinata materia …»; ciò significa che Pertanto – e non appare eccessivo – si può dire che il con- il soggetto deve possedere non già una competenza pur- sulente tecnico finisce per decidere, in quei casi, l’esito chessia (come quella meramente spiegata dall’iscrizione a della controversia. un ordine o collegio professionale) ma una competenza Questa condizione dovrebbe richiamare tutti i tecnici, che tecnica “particolare” ovvero specifica in un determinato in vario modo sono impegnati in incarichi giurisdizionali, settore. Ora ben sapendo che un consulente nella propria sul senso di responsabilità che assumono quando sono vita professionale non è competente, né può conoscere chiamati a espletare queste funzioni. In tal senso non ap- adeguatamente, di ogni ambito della propria sfera di atti- pare scontato suggerire che questi dovrebbero – come in vità, ne consegue che è da escludersi la possibilità che un una comune prestazione professionale richiesta da un giudice conferisca incarico a un consulente che non risulti cliente – astenersi nel caso che non fossero in grado di adeguatamente esperto nel settore oggetto della contro- adempiere o non potessero dedicare il giusto tempo al versia (per esempio incarico di analisi chimiche e fisiche compimento dell’incarico. di un terreno conferito a un geometra), mentre è pacifico L’esperienza quotidiana ci dice che talvolta ciò non corri- che quando l’ambito dell’accertamento ricada in un am- sponde alla realtà; difatti il tecnico spesso è portato – er- bito più generale della specifica attività professionale di roneamente – a ritenere che la propria competenza, quella categoria, ciò assume carattere di normalità (per spiegata dall’iscrizione a un ordine o collegio professio- esempio accertamenti di conformità edilizio-urbanistici, nale e dagli anni di esperienza, possa di per sé essere suf- verifiche catastali, computo metrico estimativo di lavori ficiente a garantire il pieno e corretto assolvimento del edili, calcolo danni conseguenti a imperizia di lavori di ri- mandato giurisdizionale. In verità – e ciò assume ancor strutturazione a un edificio). più un particolare rilievo alla luce della riforma del pro- Occorre comunque evidenziare che la necessità all’atto COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA 11 GENNAIO 2009 della domanda di iscrizione all’albo dei consulenti tecnici Il saper essere. Un ulteriore aspetto dello conoscenza del di indicare le proprie specializzazioni, eventualmente sup- consulente – tutt’altro che scontato – è rappresentato dal portate da titoli e qualifiche, non può considerarsi atto “saper essere”, ovvero dal quadro complessivo e particolare formale ma è condizione propria volta a garantire al ma- dei modelli comportamentali e relazionali che l’ausiliario gistrato la migliore valutazione al momento della scelta deve saper utilizzare nello svolgimento del compito. del consulente. Nella generalità, tra gli esperti giudiziari, si registra come Ma se da una parte potremmo dire che il sapere tecnico è modello più diffuso quello ispirato allo stile autoritario; se una componente ovvia per la figura del consulente tec- vogliamo ciò è indotto anche dalla visione “di ordine im- nico, non altrettanto può dirsi per il sapere giuridico. In- posto” con il quale viene connotato, nella visione comune fatti la preparazione dei professionisti tecnici nella materia e in un certo senso convenzionale, l’incarico giudiziario. della procedura civile e processuale è carente per non dire Tale modello, se da un lato può rispondere a esigenze di frequentemente assente. Eppure così come un progettista ritualità nello svolgimento delle fasi tipiche dell’incarico, non si azzarderebbe a pensare, definire e presentare un dall’altro non risulta funzionale né efficace laddove in altre progetto senza conoscere adeguatamente le norme tecni- fasi del mandato la priorità debba essere indirizzata a pri- che, regolamentari e urbanistiche della zona, lo stesso con- vilegiare caratteri di relazionalità e confronto con i diversi sulente non dovrebbe svolgere l’incarico senza conoscere soggetti coinvolti – su tutti le parti – come accade, per esempio, nei tentativi di conciliazione. Ed è in queste fasi che emergono con ogni evidenza i limiti del suddetto mo- Il consulente deve conoscere approfonditamente le dello. norme che regolano la propria attività e specificata- Con lo stile autoritario il consulente non detiene la forza mente quelle relative alle disposizioni di attuazione che invece viene riconosciuta a chi adotta quello coope- e transitorie regolanti l’iscrizione, la tenuta, la for- rativo che implica l’autorevolezza. Il primo si impone, il mazione dell’albo dei consulenti tecnici nonché secondo viene riconosciuto. quelle relative alle sanzioni e responsabilità a cui è Ed è questo uno dei limiti nella dinamica di azione che – soggetto (artt. 13 cod. proc. civ. e segg.), quelle re- allo stato attuale – non consente al consulente di conno- lative alla propria attività e quella dei consulenti di tare positivamente i propri esperimenti conciliativi e che parte (artt. 91 cod. proc. civ. e segg.), le disposizioni spesso – in una visione parziale ed errata – porta a ritenere generali (artt. 61 cod. proc. civ. e segg.) e ancora che la conciliazione non possa essere raggiunta in corso di quelle concernenti il processo di cognizione (artt. causa. E invece l’esperienza indica che è proprio vero il 191 cod. proc. civ. e segg.). contrario. È essenziale comprendere per il consulente che solo attra- verso il dialogo è possibile offrire un cambiamento di pro- approfonditamente e dettagliatamente le norme di pro- spettiva della controversia alle parti. Proprio quel dialogo cedura civile che regolano la propria attività e, più in ge- che manca in un conflitto che viene acuito dall’assenza nerale, quelle ove la propria opera trova esercizio. della comunicazione tra le parti; queste, nel corso del pro- Tale concetto – di una imbarazzante banalità – non è poi cedimento giudiziario, mantengono il dialogo, normal- così evidente a coloro che affrontano l’attività di CTU; in mente, solo attraverso i propri legali che mediano ogni particolar modo coloro che non la svolgono assiduamente, scambio comunicazionale, per iscritto, a mezzo di lettere, ritenendola, nei fatti, una parte diretta della loro profes- atti e istanze. Le parti raramente sono chiamate a doversi sione e trascurando conseguentemente la portata che ta- confrontare direttamente sui temi specifici formanti la lune obbligazioni stabilite dall’ordinamento processuale controversia e, se obbligati, tendono a frapporre filtri di rappresentano per il corretto svolgimento dell’incarico e la varia natura. validità del lavoro peritale. Difatti il mancato rispetto del contraddittorio e del di- ritto alla difesa, ovvero assumere documentazione nel corso dei lavori peritali da una parte senza garantirne la conoscenza all’altra, o ricevere documentazione di cui sia vietata la produzione o ancora dare inizio o prosecuzione alle operazioni senza darne avviso alle parti, possono rap- presentare circostanze e fatti idonei a spiegare la possibile nullità della consulenza tecnica di ufficio con le eventuali conseguenze sul piano delle responsabilità disciplinari, ci- vili e penali. Pertanto per il tecnico, per sua stessa natura non “tecnico del diritto”, si impone la conoscenza approfondita della norma che consente di poter svolgere nel migliore dei modi l’incarico, mettendosi al riparo da eventuali spiace- MONTESCHENO voli conseguenze. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 12 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

L’abituarsi nuovamente al dialogo per le parti è un po’ Coloro sono i consulenti tecnici di parte e alcune volte i come per una persona che, a seguito di un trauma, rico- legali stessi; l’azione del consulente deve essere indirizzata mincia una lenta e dolorosa fase di riabilitazione per ri- al consentire ogni espressione dei loro giudizi, delle mo- prendere pienamente le proprie funzioni deambulative; le tivate e ragionate osservazioni in merito alle questioni fa- prime azioni saranno limitate e circospette per poi, man centi parte degli accertamenti. mano che si riappropria della giusta confidenza e natura- Ciò assumendo le osservazioni dei tecnici di parte a mezzo lezza, lasciare spazio a una iniziativa accompagnata da di memorie a cui il consulente stesso deve fornire motivata maggiore forza e convinzione. Sono proprio le difficoltà di risposta nelle proprie deduzioni in risposta ai quesiti con ordine comunicativo a rappresentare il vero scoglio in il duplice scopo di concretizzare il rispetto del contrad- questi contesti e la cui gestione è tale da richiedere al con- dittorio permettendo ai soggetti in causa di avanzare ogni sulente una preparazione specifica e adeguata. utile osservazione all’esperto nel momento in cui questi Fin quando i consulenti – e i magistrati – non compren- forma il proprio convincimento e, dall’altra, di contenere deranno che la conciliazione è una vera e propria attività i tempi del giudizio prevenendo l’eventuale chiamata a professionale che richiede una preparazione e una forma- chiarimenti o la richiesta di supplemento di consulenza zione specifica – i risultati, se non demandati alla buona tecnica. volontà del singolo, non potranno mutare sostanzial- La detta condizione presuppone la capacità da parte del mente. CTU di accettare il confronto in modo proattivo, anche Ma la dinamica per così dire cooperativa non premia solo mettendosi in discussione, accettando critiche al proprio le attività della sfera conciliativa nell’incarico del consu- operato, nella responsabile consapevolezza che la propria lente. Infatti, se da un lato al consulente si richiede di for- relazione andrà a costituire la base e la sostanza della de- nire una esauriente e motivata risposta alle questioni poste cisione del giudice. Solo in questo modo l’incarico potrà dal giudice istruttore nel quesito e di quelle, a cui lo stesso rispondere pienamente alle esigenze giurisdizionali indi- attinge nell’ambito degli atti legali delle parti, per far ciò, rizzate al soddisfacimento di avere una giustizia più ra- dall’altro, egli deve – per la concretizzazione del rispetto pida e concreta. del principio del contraddittorio e diritto alla difesa delle parti – dare attuazione a un reale e concreto confronto Geom. Paolo Frediani con soggetti coinvolti nel procedimento. Da “Consulente Immobiliare” n. 815-2008

PER IL RISCALDAMENTO AUTONOMO NON SERVE PIÙ L’UNANIMITÀ DELL’ASSEMBLEA CONDOMINIALE CASSAZIONE, SEZ. II CIVILE, SENTENZA N. 26822 / 2008

proprio il passaggio al riscaldamento autonomo a conseguire il perseguimento della finalità di rispar- È mio energetico a cui tende la normativa. Per questo tutti i condomini debbono partecipare alla spesa, anche quelli che non sono d’accordo. In particolare, la sentenza 26822 della seconda Sezione civile sottolinea che la normativa approvata con dpr 412/93 «è finalizzata al conseguimento del risparmio energetico, sicché essa consente alla maggioranza dei condomini, escludendo la necessità dell'unanimità, di decidere la dismissione dell'impianto di riscaldamen- to centralizzato e la sostituzione di esso con impianti autonomi rispondenti alle caratteristiche di legge». Ne consegue che «non è più consentito alla minoranza dissidente di mantenere in esercizio il dismesso im- pianto, risolvendosi una tale eventualità in un dispendio maggiore di energia e non di quel risparmio perse- guito dalla legge». La Cassazione accogliendo la protesta del condominio ha sottolineato che non solo «la canna fumaria non può che essere un bene comune la cui installazione e manutenzione deve necessariamente gravare su tutti i condomini nelle proporzioni millesimali previste», ma ha sottolineato pure che il passaggio del riscaldamen- to da centralizzato ad autonomo consente anche quel «risparmio energetico» previsto dalla legge per cui «tut- ti i condomini devono partecipare alle spese per l’installazione». Condomini dissidenti inclusi. COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA 13 GENNAIO 2009

STUDI DI SETTORE RIPORTIAMO LA COMUNICAZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI, PROT. N. 1091 DELL’11 FEBBRAIO 2009

er tenere conto della crisi economica, P la Commissione degli Esperti già il 6 novembre 2008 ha programmato una revisione straordinaria degli studi di settore da effettuarsi entro il prossimo mese di marzo. La raccolta di ogni elemento utile a misurare l’entità dell’impatto della crisi economica sui processi produttivi delle piccole e medie im- prese e delle professioni, è fondamentale per la futura operatività della SOSE, dell’Agenzia delle Entrate e della Commissione degli Esperti. SPECCHIO DI VIGANELLA La legittimità di intervenire sugli studi di set- tore già validati, è espressamente prevista dal Si potrà così analizzare lo stato di crisi vissuto Decreto Legge 185/2008 che, all’articolo 8, nel 2008 e individuare, nel modo più mirato ha previsto la possibilità di intervenire su tutti e selettivo possibile, i necessari correttivi da gli studi dopo il 31.12.2008. apportare agli studi di settore. Per consentire una più diffusa e completa Il questionario è accompagnato dalle istru- raccolta di dati, la SOSE, in attuazione delle zioni alla compilazione, può essere compilato decisioni prese dalla Commissione degli su base volontaria e deve essere inoltrato entro esperti e in stretta collaborazione con le As- il 5 marzo prossimo. sociazioni di Categoria, gli Ordini e Collegi La Sose ha precisato che il questionario può Professionali, ha predisposto dei questionari essere compilato anche in forma anonima. differenziati per comparti di attività econo- mica, scaricabili dal portale della Società La partecipazione all’iniziativa è fondamen- (www.sose.it). tale per evitare che la pretesa fiscale diventi inadeguata alle ridotte possibilità di produrre compensi, aggravando in misura intollerabile SPECCHIO DI VIGANELLA la criticità della situazione. Per realizzare detta finalità l’intervento deve sapere dove e come intervenire per garantire agli studi di settore un’adeguata rappresenta- tività e raggiungere un principio di equità fi- scale.

Distinti saluti. IL PRESIDENTE f.to Geom. Fausto Savoldi COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 14 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

SCALE: CHI LE SCENDE, CHI LE SALE! LA RIPARTIZIONE DELLE SPESE NEL CONDOMINIO

EFINIZIONE DI “SCALE” bisognerà verificare di volta in volta se essi hanno D la possibilità o meno di accedere all’interno del- Nel termine scale deve intendersi tutta la l’edificio (perché vi è ubicato ad es. il contatore del- struttura (in muratura, in ferro, in legno) che va l’acqua o della luce o perché essi si affacciano dalla base alla sommità dell’edifico compreso il vano direttamente sulla via pubblica senza alcuna possi- in cui essa è sviluppata, il sottoscala, i giardini, le rin- bilità di accesso al condominio) per, conseguente- ghiere, i parapetti, le opere murarie o di metallo che mente, poterili escludere dalla comproprietà delle le sostengono, i ripiani, i pianerottoli, i vestiboli, gli scale, salvo ovviamente diversamente disposto dal anditi, l’androne e il portone di ingresso dello sta- regolamento di condominio. bile. Nel caso in cui uno stabile abbia più ingressi e Le scale si presumono comuni a tutti i condomini, quindi più scale divise fisicamente e poste concreta- (salvo diversamente risulti dal titolo) in quanto men- mente al servizio di parti diverse dell’edificio stesso, zionate nell’art. 1117 n. 1 tra i beni comuni com- a norma dell’art. 1117 esse vanno considerate, in as- presi quindi i condomini delle unità immobiliari senza di un contrario titolo negoziale, di proprietà poste al piano terra o che abbiano accesso diretta- comune di tutti i condomini senza che a ciò sia di mente dalla strada (ad es. negozi) poiché sono ne- ostacolo il disposto dell’art. 1123 unico comma che, cessarie per l’esistenza dell’edificio e destinate proprio sul presupposto di tale comunione, disci- permanentemente all’uso e al godimento comune, plina soltanto la ripartizione delle spese per la con- per mettere in comunicazione i diversi piani del- servazione e per il godimento di esse ispirandosi al l’edificio e per l’accesso ad altri beni comuni o di criterio della utilità che ciascun condomino o proprietà privata come il tetto, i solai, le cantine, le gruppo di condomini ne trae (Cass. n. 1357/1966) mansarde, i lastrici solari, ecc. (Cass. 18358/2004). (beni di proprietà comune ad uso separato). Al di fuori di tali circostanze, per i negozi o garage In tal caso le spese seguiranno la ripartizione com- binata dell’art. 1123, unico comma e 1124 c.c. CHEGGIO

LA RIPARTIZIONE DELLE SPESE

Le spese per la manutenzione e ricostruzione delle scale condominiali debbono esser ripartite tra i proprietari dei diversi piani a cui servono per metà in ragione dei singoli piani o porzioni di piano e per l’altra metà in misura proporzionale all’altezza di ciascun piano dal suolo. Va ricordato che al fine del concorso nella metà della spesa che è ripartita in ragione del valore, si considerano come piani le cantine, i palchi morti, le soffitte o camere a tetto e i lastrici solari qualora non siano di proprietà comune (art. 1124, unico comma). Salvo diversamente disposto dal regolamento di condominio contrattuale, la scala serve a tutto l’edificio eccetto il piano terreno - il quale tuttavia deve contribuire alla spesa (seppur limitatamente al 50% per la proprietà), quando la scala gli per- mette di accedere al lastrico solare o al piano sot- COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA 15 GENNAIO 2009

delle parti comuni in base all’art. 1123, 2° comma RIFUGIO ANDOLLA c.c. (Cass. n. 483/2001). Per quanto riguarda invece le spese di adeguamento alle norme di sicurezza, essendo considerato “l’ade- guamento” una componente inscindibile della pro- prietà condominiale delle scale il costo deve essere pagato da tutti, compresi i proprietari del piano terra, per millesimi di proprietà generale. Per ormai giurisprudenza consolidata, il criterio del- l’art. 1124 è applicabile, per analogia ricorrendo la stessa ratio, alle spese relative alla manutenzione e ri- costruzione dell’ascensore già esistente. terraneo o comunque rientra in generale tra i beni Nell’ipotesi invece d’installazione ex novo dell’im- comuni - e in misura maggiore i proprietari dei pianto ascensore trova applicazione la disciplina del- piani più alti. l’art. 1123 relativa alla ripartizione delle spese per le La legge non distingue la manutenzione ordinaria innovazioni, e cioè per millesimi di proprietà gene- da quella straordinaria il che ha portato una parte rale (Cass. n. 5975/2004). della dottrina e della giurisprudenza a ritenere ap- Quest’ultimo criterio si applica come per le scale, plicabile in tale norma a entrambe le spese senza per “gli interventi di adeguamento dell’ascensore alla distinzione. normativa CEE, essendo diretti al conseguimento di Qualora però, i lavori di manutenzione o rico- obiettivi di sicurezza della vita umana e incolumità struzione delle scale importino il rafforzamento delle persone, onde proteggere efficacemente gli utenti e delle murature svolgenti anche la funzione di pa- i terzi, anche se riguardano l’esecuzione di opere nuove, reti delle unità immobiliari di proprietà esclusiva l’aggiunta di nuovi dispositivi, l’introduzione di nuovi cui si accede tramite le scale stesse, con indiretto elementi strutturali” (Cass. n. 5975, cit.). vantaggio dei proprietari di queste ultime, la ri- Nel caso di ascensore installato successivamente sol- partizione delle spese deve avvenire “in base alla tanto da alcuni condomini, obbligati al pagamento regola posta all’art. 1124, 1° comma salvo che og- delle spese (per la manutenzione ai sensi dell’art. getto dei lavori siano non il vano scala nel suo 1124 e per quelle di adeguamento in materia di si- complesso ma solo le murature costituenti le pareti curezza) saranno solo coloro che hanno aderito alla perimetrali delle unità immobiliari prospicienti il delibera di installazione (art. 1123, unico comma). vano scale poiché in tale ultimo caso la ripartizione L’art. 1124 è articolo derogabile con patto negoziale delle spese va effettuata mediante l’applicazione raggiunto, in assemblea, all’unanimità dei parteci- coordinata dei criteri fissati dagli artt. 1123, 2° panti al condominio, o con apposita clausola conte- comma e 1124, 1° comma c.c. (Cass. 3968/1997). nuta nel regolamento di condominio di natura La disposizione contenuta nell’art. 1124, infatti, ri- contrattuale. guarderebbe le spese di manutenzione delle scale che Luana Taglioni mirano alla conservazione delle stesse e che si ren- Da “L’Amministratore Immobiliare” dono necessarie a causa della naturale deteriorabilità della stessa per consentirne l’uso ed il godimento e che attengono a lavori periodici indispensabili per mantenere la cosa in efficienza. Non riguarderebbe, invece, le spese per la pulizia delle scale e per la illuminazione non essendo spese per la conservazione delle parti comuni (tendenti cioè a pre- servare l’integrità e a mantenere il valore capitale delle cose). Parte della giurisprudenza ritiene, infatti, che trattan- dosi di spese utili a permettere ai condomini un più confortevole uso e godimento del bene comune e di quelle proprie, ad esse i condomini sarebbero tenuti a contribuire in base all’uso che ciascuno di essi può fare

CHIESA DI VIGANELLA COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI 16 DELLA PROVINCIA DELVERBANO CUSIO OSSOLA GENNAIO 2009

AGGIORNAMENTO INDICE ISTAT (Pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”) Gli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativi ai singoli mesi del 2007 e 2008 e le loro variazioni rispetto agli indici relativi al corrispondente mese del- l’anno precedente e di due anni precedenti risultano:

ALBO PROFESSIONALE DEI GEOMETRI ISCRIZIONI - LIBERI PROFESSIONISTI

Cognome e Luogo e Numero e Indirizzo Studio Nome data di nascita data di iscrizione Telefono GUIDOLIN Domodossola 558 OMEGNA CESARE 27/10/1976 03/02/2009 Via Monsignor Geri n. 6 Tel. 335/6078034 VALENTI Verbania 559 OMEGNA STEFANO 28/12/1980 03/02/2009 Via per Armeno n. 45 Tel. 339/6563407 RECLI Domodossola 561 BACENO MATTIA 14/02/1987 03/02/2009 Via G. Marconi n. 49 Tel. 348/0637767 ZANONE Verbania 562 CAVAGLIO SPOCCIA DAVIDE 23/10/1986 03/02/2009 Via della Chiesa n. 7 Tel. 338/9368998

ISCRIZIONI - ADERENTI CARDOLETTI Novara 560 VERBANIA FRANCO 30/11/1970 03/02/2009 Via F. Cavallotti, 24

CANCELLAZIONI PER DIMISSIONI MARTINELLI Aurano 121 29 dicembre 2008 PIERINO 13/09/1943 Iscritti al 1° gennaio 2009 N. 407 Iscritti al 3 febbraio 2009 n. 412