PREMESSO CHE

- la sicurezza e la qualità della vita urbana costituiscono una priorità che richiede, a fronte di problematiche complesse, l’azione congiunta e sinergica di più livelli di governo;

- il “Patto per la Sicurezza tra Ministero dell’Interno e ANCI”, sottoscritto il 20 marzo 2007, cornice e riferimento del presente Patto, rappresenta – salva la competenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza in materia – espressione significativa delle politiche integrate dello Stato con i diversi livelli delle autonomie territoriali;

- a fronte dell’aumentata sensibilità ai problemi della sicurezza delle comunità, è necessario pervenire all’impostazione di un sistema integrato di sicurezza urbana quale nuovo modello gestionale in grado di affiancare i necessari interventi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica con iniziative volte a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione;

- appare necessario continuare ad operare in piena sinergia con le amministrazioni comunali, ai fini di accrescere la vivibilità della Città di e dei comuni della (, , , , Massarosa, e ), migliorando la percezione di sicurezza dei cittadini attraverso il contrasto dei comportamenti illeciti.

CONSIDERATO CHE

- gli interventi di controllo del territorio possono avere prospettive ancor più efficaci se collocati nell’ambito di politiche sociali e di piani condivisi di riqualificazione del contesto urbano, nella cui realizzazione ogni Comune è già impegnato;

- un’efficace azione deterrente, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati, può realizzarsi con il completamento degli strumenti tecnologici idonei a monitorare le aree più a rischio;

- il comune di Lucca e i comuni della Versilia assicurano la propria disponibilità a partecipare con proprie risorse finanziarie, logistiche e strumentali all’attuazione di specifici progetti ed iniziative in materia di sicurezza urbana, suscettibili di formalizzazione ed approvazione in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica;

- in via prioritaria, costituisce applicazione dell’accordo l’attuazione degli impegni di cui all’art.10 del presente protocollo, relativamente al potenziamento degli organici delle Polizie Locali.

VISTO

- l’art.100 del T.U.L.P.S. Regio Decreto 18.06.1931, n. 773;

- la legge 1° aprile 1981, n. 121, recante “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza”, e successive modifiche e integrazioni;

- la legge 7 marzo 1986, n. 65, recante “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia municipale”;

- l’art. 16 -quater, legge 16.03.1993, n. 68, conversione in legge del D.Legge. 8.01.1993, n.8 concernente l’accesso della Polizia Municipale agli schedari dei veicoli rubati e documenti di identità’ del CED;

- il D.Lgs 31.03.1998, n.112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli EE.LL. in attuazione al Capo I della L.15.03.1997, n.59;

- il decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante «Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica» convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125;

- l'art. 54 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 6 del citato decreto-legge, recante attribuzioni del sindaco nelle funzioni di competenza statale, e, in particolare, il comma 1 che disciplina i compiti del sindaco in materia di ordine e sicurezza pubblica e il comma 4 che prevede il potere del sindaco di adottare provvedimenti anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana;

2 - il comma 4-bis, del medesimo art. 54 per il quale «con decreto del Ministro dell'interno è disciplinato l'ambito di applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 4 anche con riferimento alle definizioni relative alla incolumità pubblica e alla sicurezza urbana»;

- il decreto del Ministro dell'Interno in data 5 agosto 2008, di ampliamento dei poteri dei Sindaci, i quali possono ora intervenire a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana e gestire le attività di prevenzione e contrasto;

- il Decreto del Ministro dell’Interno in data 2 febbraio 2001, concernente la Direttiva per l’attuazione del coordinamento e della direzione unitaria delle forze di polizia;

- l’art. 17, comma 1 della legge 26 marzo 2001, n. 128, recante “Interventi legislativi di tutela della sicurezza dei cittadini”;

- il Provvedimento generale del Garante per la protezione dei dati personali – Videosorveglianza in data 8 aprile 2010;

- il decreto del Ministro dell’Interno del 28 aprile 2006 ” Riassetto dei comparti di specialità delle Forze di polizia”;

- l’art. 1, comma 439, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che conferisce al Ministro dell’Interno e, per sua delega, al Prefetto, la facoltà di promuovere forme di collaborazione con gli Enti locali per la realizzazione degli obiettivi del Patto e per la realizzazione di programmi straordinari di incremento di servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini;

- l’art.6, commi 7 e 8 della Legge 23.04.2009, n.38.Conversione in legge del D.L. 23.02.2009, n.11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica se di contrasto alla violenza sessuale nonché in tema di atti persecutori;

- la legge 15 luglio 2009, n. 94, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica;

Tenuto conto che la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, ad esclusione della polizia amministrativa locale - come sancito all'art. 117, comma 2, lettera h), della Costituzione - è riservata alla competenza esclusiva dello Stato, al fine di assicurare uniformità su tutto il territorio nazionale dei livelli essenziali di prestazioni concernenti i diritti civili e sociali fondamentali.

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TUTTO CIÒ PREMESSO, SI STIPULA E CONVIENE QUANTO SEGUE:

Art. 1 (PRIORITÀ)

1. Il Prefetto e i Sindaci dei comuni di Lucca e della Versilia (Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massarosa, Seravezza e Stazzema), secondo le rispettive competenze, si impegnano a promuovere – con progetti mirati – azioni coordinate, volte a garantire il bene primario della sicurezza con il contenimento e/o la risoluzione dei fenomeni di criminalità diffusa, occupazioni abusive di aree, abusivismo commerciale, truffe agli anziani, marginalità sociali e degrado urbano in genere, come meglio specificato in premessa.

2. I relativi progetti verranno sottoposti all’approvazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e si uniformeranno ai principi fissati nel Patto stesso.

Art. 2 (IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE)

1. Le Parti si impegnano a promuovere politiche strategiche volte ad evitare l’eccessiva concentrazione monoetnica, con progetti mirati secondo le peculiarità della localizzazione delle singole etnie sul territorio urbano.

2. Il Prefetto promuoverà interventi, attraverso il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, tesi a favorire l’integrazione degli stranieri regolari sul territorio in sinergia con le Istituzioni locali.

Art. 3 (OCCUPAZIONI ABUSIVE DI AREE ED EDIFICI DISMESSI – SITUAZIONE DI DEGRADO URBANO IN GENERE)

1. Il Prefetto ed i Sindaci si impegnano a porre in essere un’azione congiunta per contenere e ridurre, con la necessaria gradualità, il numero delle occupazioni abusive di aree ed edifici dismessi, prevenendo così eventuali turbative per l’ordine pubblico e la sicurezza collettiva.

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2. Le Parti si impegnano a promuovere gli interventi di propria competenza per realizzare la messa in sicurezza delle aree abbandonate e degli immobili fatiscenti sui quali è necessario intervenire per motivi di sicurezza urbana.

3. Le Parti concordano sull’opportunità che siano effettuati interventi finalizzati alla manutenzione ed al potenziamento della rete di illuminazione pubblica dei Comuni di Lucca, Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massarosa, Seravezza e Stazzema, specie nelle aree in cui tali interventi siano ritenuti maggiormente utili per prevenire o scongiurare il verificarsi di fatti illeciti o di fenomeni di degrado urbano.

4. I Sindaci si impegnano a presentare annualmente al Prefetto il consuntivo delle iniziative delle attività di prevenzione e repressione intraprese dai Corpi di polizia locale, negli ambiti di propria competenza (vigilanza istituti scolastici, giardini pubblici, controllo commercio ambulante e contraffazione merci, disturbo della quiete pubblica, controllo esercizi pubblici e mercati, occupazioni abusive, rilevamenti incidenti stradali, attività sanzionatorie varie).

5. Le Parti si impegnano ad esaminare, d’intesa o qualora un comune ne faccia richiesta, in sede di appositi tavoli di consultazione, quelle problematiche sociali che presuppongano l’intervento di responsabilità di altri organi dello Stato o della comunità locale, per prevenire o contrastare fenomeni di disagio, tali da influenzare negativamente la situazione della sicurezza urbana.

Art. 4 (PROSTITUZIONE)

Le Parti si impegnano affinché eventuali episodi, sintomatici del fenomeno della prostituzione su strada, vengano sottoposti senza ritardo alla valutazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica anche su proposta dei Sindaci.

Art. 5 (DROGA E DISAGIO GIOVANILE)

1. Le Parti si impegnano a promuovere adeguate iniziative dirette:

- a realizzare interventi di contrasto allo spaccio di droga, nonché a rafforzare l’azione di sensibilizzazione e vigilanza sulle tossicodipendenze fra i giovani, anche mediante l’organizzazione di mirate iniziative che coinvolgano la popolazione studentesca, secondo un programma da concordare con gli altri soggetti pubblici interessati;

- a prevenire e contrastare il fenomeno dell’alcolismo e del bullismo fra i giovani attraverso incisive azioni di comunicazione, condivisione e diffusione della “cultura della legalità”;

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- a rafforzare, a scopo preventivo, a cura delle rispettive Polizie Locali, la vigilanza nei parchi e nei luoghi di maggiore frequentazione dei giovani, quali discoteche e locali notturni, bar, ristoranti, ritrovi del centro e periferia del comune, nonché presso i plessi scolastici della città, in coincidenza con l’inizio e la conclusione delle attività didattiche quotidiane, con l’eventuale coinvolgimento delle associazioni di volontariato sociale.

2. I comuni – in relazione alle proprie specifiche competenze – si impegnano a collaborare con le Forze dell’ordine, secondo modalità di volta in volta concordate, per il monitoraggio delle scuole ritenute più esposte ad episodi lesivi della sicurezza degli alunni e ad intervenire sulla dispersione e sull’abbandono scolastico.

3. Ogni comune, ai fini del mantenimento dei suddetti impegni, valuterà l’opportunità di istituire il “vigile di quartiere”, nell’intesa che l’operatività di tale figura, definita in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sia estesa ai servizi di prossimità già svolti dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri ai sensi della Direttiva del Capo della Polizia n. 556/A.1.0/983 del 9.12.2002, integrandola con i Piani Coordinati di Controllo del Territorio, sia in relazione alle aliquote di polizia municipale impiegate, sia alle aree territoriali da vigilare.

4. I comuni si impegnano a promuovere progetti da sottoporre a finanziamento pubblico e comunitario, volti ad effettuare incisivi e mirati interventi nel settore sociale.

Art. 6 (ABUSIVISMO COMMERCIALE)

1. Le Polizie locali disporranno l’attivazione di mirati servizi nel centro cittadino, nei pressi dei centri commerciali e nelle aree del “mercato settimanale,” al fine di contrastare l’abusivismo commerciale e le altre attività illecite. Le attività delle Polizie locali nel contrasto all’abusivismo commerciale e alle altre attività illecite saranno integrate con l’intervento delle Forze dell’ordine, per i profili di ordine e sicurezza pubblica sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ovvero indicando nel Prefetto l’Autorità preposta al coordinamento delle stesse.

2. Per la lotta alla contraffazione, le parti si impegnano a predisporre progetti specifici di intervento congiunto, da pianificare in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nei quali, in particolare, verrà previsto l’impiego della Guardia di Finanza nonché di moduli integrati interforze con la partecipazione della Polizia locale, nell’ottica della c.d. “sicurezza partecipata”.

Art. 7 (STAGIONE ESTIVA)

1. Le Parti si impegnano a concordare iniziative finalizzate a garantire – durante la stagione estiva – la sicurezza del territorio urbano per favorire una migliore vivibilità della città.

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2. A tal fine, nel contesto dei piani di controllo del territorio, verranno disposti mirati servizi nelle aree sensibili, parchi pubblici, piazze, luoghi di ritrovo, nonché nelle ore di maggiore concentrazione, anche con un significativo apporto della Polizia locale, nell’ambito delle rispettive competenze.

Art. 8 (ESERCIZI PUBBLICI, USO DEGLI SPAZI PUBBLICI E VIABILITA’)

1. Alle Polizie locali spetta, in via ordinaria, il controllo amministrativo degli esercizi pubblici e dei locali notturni, unitamente ad altri Enti titolari di competenze specifiche di settore (Vigili del Fuoco, ASL, A.R.P.A.T, etc.), fatte salve le competenze proprie delle Forze di Polizia in materia di controlli amministrativi e di polizia. Quando vi siano ripercussioni sulle condizioni dell’ordine e della sicurezza pubblica, fermi restando i poteri istituzionali del Questore, i comuni si impegnano a segnalare al Prefetto il persistere di esigenze di pubblica sicurezza, che richiedano la sospensione, l’annullamento o la revoca delle licenze.

2. Tali controlli saranno intensificati durante il periodo estivo, anche con riferimento al disturbo alla quiete pubblica generato da assembramenti di persone e impianti di riproduzione sonora ad alto volume, nonché con riferimento ai contesti urbani, interessati da attività commerciali, cui è stata concessa l’occupazione di suolo pubblico come estensione della sede commerciale.

3. I comuni si impegnano, altresì, a comunicare alle Forze dell’ordine le informazioni amministrative circa quelle vicende transattive di esercizi pubblici e commerciali che presentino evidenti anomalie rispetto al normale assetto economico di cessione e/o dismissione dei predetti esercizi, al fine di incrementare l’opera di prevenzione e di contrasto nei confronti di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata di attività estorsive e/o usurarie.

4. Attesa la particolare criticità di alcune tipologie di attività commerciali, il Prefetto, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, disporrà il coordinato intervento delle Forze di Polizia con il concorso delle Polizie locali per le conseguenti iniziative di vigilanza e controllo.

5. Ai fini del controllo degli spazi pubblici e della viabilità nel contesto urbano, i comuni si impegnano a intensificare i servizi di specifica competenza, in particolare quelli relativi alla rilevazione degli incidenti stradali. Resta inteso che tale impegno troverà attuazione in maniera graduale, comportando nell’immediato il potenziamento del servizio nel periodo estivo (mesi di luglio e agosto) con le quotidiane modalità temporali, protratte anche nelle ore notturne.

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Art. 9 (ORGANI DI COOPERAZIONE)

1. Il Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ferme restando le competenze attribuite alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza dalla legge, costituisce la sede privilegiata ed istituzionale per l'esame e la definizione delle politiche di sicurezza urbana.

2. Ulteriore organismo di cooperazione e di supporto all'attività del Prefetto, costituito presso la Prefettura e deputato all'attuazione delle forme di cooperazione per il presente Patto, è il "Gruppo di Lavoro Sicurezza".

3. Il "Gruppo di Lavoro Sicurezza" - costituito con provvedimento del Prefetto - presieduto dal dirigente responsabile dell’area funzionale ordine e sicurezza pubblica, è composto dai rappresentanti della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri, del Comando provinciale della Guardia di Finanza, dei comuni e dei rispettivi Comandi di Polizia locale. Ove occorra, potranno essere invitati alle sedute dell'organismo, rappresentanti della Provincia, nonché di altri comuni interessati, anche in ragione della loro contiguità territoriale, qualora le problematiche di sicurezza urbana riguardino più comuni e sia necessario porre in essere opportune forme di raccordo.

4. Il "Gruppo di Lavoro Sicurezza" svolge attività propedeutiche di analisi delle problematiche e di elaborazione di proposte da portare all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per le relative determinazioni.

Art. 10 (ORGANICI DELLA POLIZIA LOCALE)

Ciascun comune si impegna, entro un anno dalla sottoscrizione del presente Patto, a disporre un significativo rafforzamento dell’organico della Polizia locale, allo scopo di adempiere agli impegni assunti, nel rispetto dei vincoli derivanti dalla normativa finanziaria in materia di assunzione di personale.

Art. 11 (SALE OPERATIVE)

Il Prefetto e i Sindaci si impegnano a potenziare – in conformità alle direttive emanate dal Ministero dell’Interno – il collegamento tra le sale operative delle Forze di Polizia e quella delle proprie Polizie locali, previa verifica delle compatibilità tecnologiche da parte di ogni singola Forza di polizia.

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Art. 12 (VIDEO-SORVEGLIANZA)

Le Amministrazioni comunali si impegnano a implementare i sistemi di controllo tecnologico del territorio, con particolare attenzione ai luoghi in cui vi siano obiettivi sensibili, secondo le direttive del Ministero dell’Interno in materia. A tal fine si impegnano a potenziare il progetto di video-sorveglianza con tecnologie innovative e con l’installazione di telecamere da posizionare nelle zone di interesse o ritenute più a rischio per aspetti critici di degrado e illegalità e lungo i tratti viari di accesso e uscita rispetto alle stesse. Nel rigoroso rispetto delle norme sulla privacy e della Circolare del Ministero dell’Interno 8 febbraio 2005, in materia di video-sorveglianza, il prefigurato sistema farà capo alla sala operativa della Polizia locale di ciascun comune.

Art. 13 (PIANI DI QUALIFICAZIONE, FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLE FORZE DI POLIZIA E DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE E PROVINCIALE)

Le parti concordano di favorire idonei percorsi di aggiornamento professionale per gli operatori delle Forze dell’ordine e delle Polizie locali, valutando, caso per caso e per quanto di competenza, le singole iniziative in relazione agli indirizzi ministeriali.

Art. 14 (FONDI DA DESTINARE ALLA REALIZZAZIONE DEL PATTO)

Le Amministrazioni comunali, per il sostegno economico delle attività connesse al presente accordo, hanno assunto gli impegni finanziari di seguito indicati:

COMUNE DI LUCCA

• spese per assunzione personale di Polizia municipale a tempo indeterminato ( + 19 unità ) € 602.020,00 • spese per il progetto di prolungamento orario Polizia municipale fino alle 05:00 del mattino, periodo 1° giugno 30 settembre € 64.515,00 • spese per apparati radio € 37.140,00 • spese per videosorveglianza € 18.840,00 • completamento acquisto veicoli in dotazione alla Polizia Municipale € 123.965,35 • acquisto di apparecchiature varie per la rilevazione dello stato di ebbrezza o alterazione da consumo di droghe € 2.938,40

Totale € 849.418,75 9

COMUNE DI VIAREGGIO

• formazione professionale Polizia municipale € 9.512,85 • pubblica illuminazione € 780.514,78 • assunzione nuovi Agenti Polizia municipale part-time a tempo indeterminato € 166.785,60 • installazione telecamere videosorveglianza. € 23.400,00

Totale € 980.213,23

COMUNE DI CAMAIORE

• servizio di vigilanza privata da svolgersi in via sperimentale nelle ore notturne per un periodo di 70 giorni lavorativi con decorrenza dalla imminente sottoscrizione della convenzione con la società GPE (Guardie Private Europee) di Vimercate (MI) € 13.000,00 • servizio combinato con i comuni limitrofi di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio, che sarà svolto nel corso dell’estate dalla Polizia municipale € 20.000,00 • fornitura, installazione, collaudo e gestione dei sistemi di videosorveglianza sul territorio comunale € 148.000,00 • contributo in conto affitto per la caserma dei Carabinieri di Lido di Camaiore. € 60.000,00

Totale € 241.000,00

COMUNE DI PIETRASANTA

• assunzione n. 5 unità a tempo determinato dal 1° giugno al 30 settembre c.a. € 50.000,00 • progetto per l’esecuzione servizi di vigilanza in borghese, finalizzati alla prevenzione e repressione di fenomeni di micro-criminalità nelle aree oggetto di mercati settimanali o comunque in occasione di manifestazioni o altri particolari eventi sul territorio comunale € 2.500,00 • ampliamento orario di servizio, compatibilmente alla dotazione organica esistente, con un turno aggiuntivo 0-6, in particolare durante i fine settimana, utilizzando una pattuglia composta da tre operatori più un funzionario € 4.000,00 • attivazione, con decorrenza dalla stagione estiva, di servizi specifici di vigilanza del demanio marittimo utilizzando anche i nuovi mezzi in dotazione (segway), per un costante controllo del commercio abusivo e assicurare il rispetto delle ordinanze vigenti sulle spiagge del litorale € 4.000,00

• in relazione all’accordo per l’anno corrente, non ancora sottoscritto tra i

10 Sindaci di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi, ai fini della esecuzione di servizi congiunti di polizia municipale nei rispettivi ambiti territoriali per contrastare l’abusivismo commerciale e per incrementare l’attività di sicurezza in senso generale. € 4.000,00

Totale € 64.500,00

COMUNE DI MASSAROSA

• stanziamento ordinario annuale per le uniformi della Polizia municipale € 5.000,00 • stanziamento ordinario per la manutenzione del “velomatic” € 1.000,00 • acquisto etilometro omologato € 6.731,00 • acquisto impianto di video-sorveglianza € 26.880,00 • progetto straordinario per il potenziamento delle attività di presidio sul € 8.000,00 territorio in notturna. Totale € 47.611,00

COMUNE DI SERAVEZZA

• acquisto di n. 1 telecamera da installare nell’area del Palazzo Mediceo, al fine di monitorare il Palazzo stesso e le “scuderie granducali” ove, in particolare nella stagione estiva, hanno luogo eventi di notevole importanza; • acquisto di n. 1 telecamera da installare nella zona di via delle Ciocche, ad integrazione del sistema di video-sorveglianza esistente, al fine di contrastare fenomeni di scarichi incontrollati e discariche abusive che si verificano nella zona; • acquisto di n. 1 etilometro. Totale € 19.105,50

COMUNE DI FORTE DEI MARMI

• assunzione di n. 9 agenti di Polizia municipale (tale somma andrà a incrementare il costo complessivo per il personale già presente composto da 25 Agenti di ruolo di € 816.423,00) € 260.000,00 • spese di vestiario Polizia municipale € 80.000,00 • armamento Polizia municipale € 11.000,00 • completamento del sistema di video-sorveglianza Polizia municipale € 130.000.00 • acquisto di auto ed altri mezzi per la Polizia Municipale € 108.000,00

Totale € 589.000,00

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COMUNE DI STAZZEMA

• installazione impianto videosorveglianza € 20.000,00 • finanziamento annuale per la manutenzione straordinaria dell’efficienza dell’impianto di videosorveglianza € 1000,00 • sorveglianza mediante pattugliamento della Polizia municipale, comprese le ore notturne € 4500,00 • organizzazione di sorveglianza sul territorio attraverso il volontariato € 1500,00 • costo annuo azione formativa della Polizia municipale. € 1000,00

Totale € 28.000,00

Art. 15 (VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DEL PATTO E SUA DURATA)

Le Parti convengono di individuare nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica la “Cabina di regia” che, con cadenza semestrale, provvederà, a decorrere dalla sottoscrizione del presente atto, alla verifica delle iniziative promosse, degli impegni assunti e dei risultati raggiunti in attuazione del presente Patto al fine di garantire incisività e tempestività agli interventi programmati.

Il presente Patto ha durata, per ciascun comune, sino alla scadenza del proprio mandato amministrativo.

Lucca, 8 giugno 2010

IL PREFETTO Maurizio Maccari ______

IL SINDACO DI LUCCA Mauro Favilla ______

IL SINDACO DI VIAREGGIO

Luca Lunardini ______

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IL SINDACO DI CAMAIORE Giampaolo Bertola ______

IL SINDACO DI PIETRASANTA Domenico Lombardi ______

IL SINDACO DI MASSAROSA Franco Mungai ______

IL SINDACO DI SERAVEZZA Ettore Neri ______

IL SINDACO FORTE DEI MARMI Umberto Buratti ______

IL SINDACO DI STAZZEMA Michele Silicani ______

PRESENZIA IL MINISTRO DELL’INTERNO

On.le Roberto Maroni

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