UNIONE COLLINARE: COLLI DIVINI

Comune di Viarigi

L'origine del paese di Viarigi è alquanto incerta, ma con ogni probabilità risale ad epoca romana. I primi documenti che attestano la presenza di un borgo in questo territorio risalgono al XII secolo; essi citano l’esistenza di un turrito castello munito di spalti fortificati e circondato da profondi fossati. Viarigi subì in seguito alterne dominazioni da parte del di Asti, del Vescovo di Asti, del Marchese del Monferrato e del Comune di Alessandria per essere annesso, nei primi anni del Settecento, ai possedimenti dei Savoia. La più probabile delle ipotesi legate al toponimo di Viarigi lo fa derivare dal nome personale germanico Vidaris Guideris . Il paese si presenta arroccato su una piccola altura sulla cui sommità svetta la Torre delle Vedette, di epoca medievale. L’impianto urbano del borgo antico, strutturato a gradoni, è costituito da isolati concentrici disposti a fuso rispetto all’originaria roccaforte, di cui non resta alcuna traccia visibile. Numerose sono le scale e scalee che caratterizzano il nucleo originario, così come la presenza di androni aperti sulla strada, dai quali si scorgono cortili interni.

Elementi urbani Torre delle Vedette, detta In origine la struttura costituiva con molta anche dei Segnali, e il suo probabilità la torre di comando dell’antica sito, del Castello fantasma roccaforte, risalente al XII secolo e oggi scomparsa. Essa apparteneva ad un complesso sistema difensivo presente sul territorio che comprendeva i forti di , Roccagrimalda e Arquata Scrivia. Presumibilmente la Torre venne integrata e sopraelevata, assumendo la forma attuale, nel XIV secolo. L’impianto è quadrato a mattoni a vista, con aperture monofore e cornice sommitale a tre ordini di archetti pensili sormontati da una merlatura a coda di rondine. Affiancato alla Torre vi è parte dell’antico corpo di guardia, con facciate a corsi alternati di cotto e arenaria conchiuse da una cornice di archetti. La Torre è stata dichiarata edificio monumentale nel 1908 e posta sotto tutela ministeriale nel 1939. Fruibilità: spalto di libero accesso

La strada principale, partendo dal sagrato della Parrocchiale, si arrocca sulla collina sino a giungere nel piazzale antistante la Torre. Piazza sottomuro, piazza La strada del Recinto è sostenuta da un della Balarissa muraglione di contenimento ottocentesco, sotto al quale vi è una piazzetta detta della Balarissa, palla accartocciata. Il nome deriva dall’usanza che in questa piazza si giocava alla pallamuro, sport tradizionale molto diffuso nel Monferrato.

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Elementi singoli Parrocchiale di L’edificio della Parrocchiale, consacrato alla fine Sant’Agata del XVI secolo, si articola su pianta rettangolare con tre navate divise da colonne in muratura con capitelli cubici e catino absidale costonato. La Chiesa offre un ricco apparato decorativo con la presenza del trittico, nel coro semicircolare, dedicato alla Madonna con bambino attribuito a Gandolfino da Roreto e una tela raffigurante la Sacra Famiglia di Ursula Caccia , figlia di Guglielmo Caccia . Fruibilità: durante le funzioni religiose Chiesa sconsacrata di L’attuale costruzione dedicata a San Silverio, San Silverio ormai sconsacrata, fu eretta sul sito di una precedente cappella di cui non si conservano più tracce. Le murature esterne si presentano a corsi alternati di laterizio ed arenaria. L’impianto architettonico è a pianta centrale con presbiterio rettangolare e coro terminale semicircolare. Di grande pregio sono i resti del pavimento a mosaico. Sul lato desto sorge un campanile mai ultimato. Fruibilità: su richiesta in Municipio. Sagrato con strada L’insieme, formato dalla Parrocchiale e dalla sottoportico e accesso al Chiesa di San Silverio con il comune sagrato, è nucleo originario completato da un lungo passaggio voltato sottoportico che conduce al nucleo originario. I due edifici religiosi hanno facciate prospicienti: questa disposizione è spiegabile con il fatto che entrambe le chiese furono parrocchiali fino al 1914, per poi essere raggruppate in unica prevostura. La toponomastica ha conservato nel tempo il ricordo del primitivo insediamento medievale: attraversato il voltone si giunge alla strada del Recinto che delimitava l’antico ricetto. Cappella di San Marziano La Cappella romanica di San Marziano si trova in regione Mundalcà , a poco più di un chilometro dal paese, sulla sommità di una collina che domina i vigneti e i frutteti. L’edifico, datato 1180, di modeste dimensioni con facciata in mattoni a vista, conserva esternamente pregevoli resti dell’apparato decorativo romanico. I prospetti nord e sud sono caratterizzati dai blocchi in arenaria con campi delimitati da contrafforti, in corrispondenza dell’abside e cornice mistilinea ad elementi di cotto sagomati. La parte esterna dell’abside presenta, tra gli archetti pensili, sculture a rilievo con raffigurazioni zoomorfe e geometriche. Fruibilità: di proprietà privata Palazzo nobiliare sulla Nel tratto in curva della Strada del Recinto, strada del Recinto all’interno del nucleo originario, si affaccia un Palazzo nobiliare, dalla maestosa imponenza, databile tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Fruibilità: proprietà privata.

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Voltoni I camminamenti coperti presenti a Viarigi, detti comunemente voltoni , rimangono a ricordo delle sue origini medievali, quando l’abitato era totalmente racchiuso all’interno di una cortina muraria. Il passaggio voltato sottoportico , sottostante alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Agata, è oggi utilizzato anche per l’allestimento di esposizioni temporanee. In paese esiste un altro passaggio, più breve, che collega la parte più elevata dell’abitato con la strada del Recinto.

Elementi particolari Strade panoramiche Viarigi fa parte dell’area di fruizione turistica denominata Colline del Marchesato, di cui costituisce la porta di accesso dalla Valle del Tanaro . Numerose sono le strade interne che, dipartendo dal concentrico, uniscono Viarigi con i piccoli nuclei abitati, sparsi sulle colline circostanti. Una di queste direttrici, che attraversa aree completamente coltivate a vigneti e frutteti, è quella che conduce a Montemagno, di grande interesse paesaggistico. Ex Fornace Poco fuori dal nucleo originario, ma ancora in prossimità del centro abitato, ci sono i resti di una grande fornace, che dall’Ottocento in poi fornì, tradizione vuole, tutti i laterizi per l’edificazione di Viarigi. Oggi a testimonianza della storia dell’edificio resta una scritta in facciata riportante la dicitura 1874F . Fruibilità: proprietà privata

Avvenimenti Concerto di musica classica , sia davanti alla Torre delle Vedette, sia nel sagrato della Chiesa di San Marziano, nei mesi estivi Saltinpiazza, festival di artisti di strada da tutta Italia, che trasforma il paese in un grande teatro in cui si esibiscono saltimbanchi, giocolieri, illusionisti, musici, cantastorie, ultima domenica di agosto

Siti Internet http://www.provincia.asti.it/comuni/viarigi/ http://www.atasti.it/vino/mani.htm#cat12 http://www.piemonteonline.com/turismo/servizi/saltinpiazza.htm http://www.ilmonferrato.info/bs/viarig/viarig1.htm

Bibliografia’ A. COCCO, C. SOLDATI, Viarigi: arte, immagini e colori di un territorio , s.d. G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani , Torino 1997, p. 698-699 Il Piemonte paese per paese, vol. VII, Firenze 1995, p.283 Viarigi: uno sguardo dal gusto infinito , Viarigi s.d.

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