STRADA DEI VINI DEL PIAVE

“…quando in inverno spillate il vino, fate che nel vostro cuore vi sia una canzone per ogni calice; e fate che nella canzone vi sia un ricordo dei giorni d’autunno, della vigna e del torchio…”

Gibran Kahlil Gibran

La scoperta del vino, prodotto nella Marca cospicua è quella del Rosso. stradale, guida e voglia di degustare perché Trevigiana, vi porta ora nei dintorni del Le antiche culture, il mondo contadino l’itinerario, che si dirama per circa 150 km, fi ume Piave, dopo aver esplorato zone che forte dei suoi valori, le peculiarità del ha in serbo molte sorprese e soprattutto vanno da a , paesaggio sono ancora una volta i cardini molte scoperte. ovvero il tradizionale percorso del Bianco. di questo percorso. Il percorso attraversa luoghi carichi di Benché i vigneti del Piave diano anch’essi Sgombrato il campo da ogni dubbio, signifi cato e di forte valenza evocativa, molto 52 ottimi vini bianchi, la produzione più gli amanti del rosso si armino di mappa spesso poco conosciuti dal grande pubblico. Livenza

Barbozza Guia Capo di Sotto Posmon S.Maria S. Stefano Boschet Castello Levada VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Cosniga Piazza Rovere Collalbrigo Borghetto Roverbasso Il percorso è Saccol Giussin S. Michele Barbisano CONEGLIANOMonticano localmente Collalto Crevada Codogne' Borgo Chiesa Colbertaldo Cimavilla Portobuffole' segnalato San Giovanni Sernaglia della Battaglia Pare' Campomolino Mosnigo Ramera da cartelli Bigolino Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Fae' direzionali Monticano Rive Carlot Bosco Campagnola Cornare Rigole Covolo Santa Croce Santa Lucia Soffratta Fontanelle Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Guizzetta Basalghelle Piave Mercatelli Santa Mama Livenza S. Urbano Santi Angeli Mansue' Borgo Bellussi Brische Ciano Ponte della Priula Lutrano Crocetta Tezze Navole' Mure La Valle del Montello S. Maria di Piave Sovilla Bidasio Piave Rai Meduna Pra De Roda di Livenza Santa Maria Bavaria Tempio Gorgo della Chiesa San Michele di Piave Fratta Colfrancui Gorgo dei Molini San Giovanni di Motta Pederiva Biadene Cusignana Arcade Grave Caonada Selva del Montello di Pap. Lorenzaga Venegazzu' San Giorgio Guarda Bassa Piavon Malintrada Villanova Lovadina Guizza Salettuol Stabiuzzo Visnadello Roncadelle Cavalier Povegliano Piave San Gaetano Maserada Camalò Camalo' sul Piave Levada Busco Signoressa Fossalta Maggiore Busta Santandra' Candelu' Falze' Negrisia Varago Catena Saletto San Nicolo Velapiccola Vascon Candole S. Anastasio San Bartolomeo Vigonovo Musano Paderno Carita' Santa Maria Barcon Lancenigo Fagare' Postioma Merlengo di Campagna Vacil Le Marche Ponzano Carita' Pero Bocca Callalta Pezzan Cavrie' Piave Campo Pietra Fanzolo Porcellengo San Giacomo Campobernardo Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Padernello Castello Olmi Carpenedo Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Monastier Casacorba Ospedaletto Nerbon Pralongo Biancade Vallio San Marco Sile Frescada Cendon 53 Castelminio Dosson Badoere Santa Cristina San Trovaso S. Elena S. Cipriano Il territorio della DOC Piave si estende entro una vasta pianura che è delimitata a sud dal mare, a nord-ovest dalle colline di Conegliano e del Montello ed è attraversata in lunghezza dal fi ume Piave, mentre a nord-est confi na con il Friuli. Tre le aree su cui puntare, con lo scopo di capire i vari momenti insediativi, le tradizioni diverse e anche, perché no, per potersi riposare. La prima (A), vede protagonisti i vigneti che furono della Serenissima Repubblica di Venezia. Si snoda, sia a sinistra che a destra del Piave ed è storicamente importante per il passato romano, che ha il suo focus nella città di Oderzo, punto di partenza del nostro viaggio enologico. Questo primo tracciato si ferma a Roncade. e quella centrale della provincia di Treviso, La seconda zona (B), che da Roncade sulla destra Piave. arriva a Cimadolmo, è ancora disseminata di Per fi nire la terza parte (C), che da belle dimore patrizie veneziane, oggi sedi di Cimadolmo riporta a Oderzo e si estende rinomate aziende vitivinicole. nel comprensorio del Raboso. Defi nita come la zona dei “vigneti dei Anche qui non mancano le ville venete, ma 54 Dogi”, abbraccia a grandi linee la parte sud quello che più tocca il cuore del viaggiatore è l’atmosfera della sinistra Piave, con Piave e due bretelle, una che conduce a le sue tradizioni antiche, gli scorci che Conegliano e una che porta a Roncade. lasciano intravedere il fi ume, le chiesette Una descrizione iniziale, che fornisce isolate che nascondono preziosi affreschi le informazioni sulla direzione da e le cittadine-gioiello come Portobuffolé. prendere, verrà corredata da schede Il percorso è unidirezionale a forma di particolareggiate sui luoghi di maggior grande anello, con una variante che interesse, con dettagli, curiosità e collega San Polo di Piave a Ponte di aneddoti. 55 IL CONSORZIO PIAVE DOC ed il suo ruolo nella promozione dei vini del territorio del Piave

Il Consorzio Piave DOC nasce nell’ agosto 1959, su felice intuizione di un gruppo di viticoltori che si prefi ggono l’arduo compito di “Tutelare la viticoltura nella zona di produzione ‘Vini del Piave’ incoraggiando la diffusione di vitigni adatti e procurando il miglioramento delle pratiche viticole ed enologiche, per diffondere la conoscenza e la valorizzazione commerciale di questi vini”. Si trattava e si tratta ancora oggi di un gruppo di produttori che hanno sempre creduto nella qualità, si sono uniti sotto il marchio comune Frutto di questa politica è oggi una Oggi il Consorzio Piave cura tutte e tre le all’interno dell’area DOC. presenza costante sul mercato e il profondo fasi del processo produttivo (produzione, Si sono dotati di un organo d’autocontrollo radicamento nel tessuto socioeconomico trasformazione e commercializzazione) e che garantisca il rispetto della produzione e che ha determinato un legame stretto e comprende i due terzi della superfi cie vitata 56 delle strutture di assistenza tecnica. sinergico tra vino e zona di origine. e del vino prodotto e commercializzato. LA PIANURA

Diamo un’occhiata a questa zona, che dalla laguna di Venezia si addentra nella provincia di Treviso arrivando ai piedi delle Prealpi. Questa pianura è il letto di un fi ume. Lui, o forse faremmo meglio a dire lei, è il Piave. Sì, perché il genere dato all’appellativo resta ancora incerto. Da decenni è in uso il maschile, ma in origine era il femminile. E ciò vale non solo per il Piave, ma anche per il Sile, il Livenza e molti altri corsi d’acqua. Tornando al paesaggio, la pianura ha Malgrado il forte processo di conservato il sapore di un tempo e la un suolo composto di sabbie, ghiaie e industrializzazione, avvenuto fra gli anni passione per la natura degli abitanti ha argille particolarmente irrorato da vene Ottanta e Novanta, la pianura, a tratti trasformato le zone limitrofe in un grande d’acqua profonde ed è da questa singolare ancora ubertosa, offre al visitatore scorci di giardino. Il letto del Piave è un ambiente conformazione del terreno che le viti grande respiro. assai adatto all’agricoltura. traggono le loro caratteristiche. I paesi disseminati lungo il fi ume hanno Anticamente, in questa piana, l’uomo si 57 specializzò nell’allevamento del bestiame, assieme alla cucina con il foghér (focolare). grande valenza architettonica e culturale. in quello del baco da seta e nella coltura E’ questa l’immagine rurale della E da qui nasce la liason “vino-villa”, dove della vite. Infatti, si incontrano ancora Marca Gioiosa, che si coniuga “l’andar per ville” corrisponde “all’andar gli antichi casali isolati in mezzo alle viti, splendidamente con le testimonianze per vino”: oggi infatti la maggior parte delle con il bel portico ad archi e con la caneva della dominazione veneziana, dove le ville aristocratiche dimore ha creato il proprio 58 (cantina) che occupa il posto più importante venete sono ancor oggi un patrimonio di marchio di vini di buon livello. I VINI DEL PIAVE Dal Merlot al Raboso

Sotto la denominazione di origine controllata “Vini del Piave” o più semplicemente “Piave” si annoverano i seguenti vitigni: Cabernet, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Pinot (Nero, Bianco e Grigio), Raboso, Tocai, Verduzzo. La zona di produzione occupa gran parte della zona est della provincia di Treviso. Qui, come in altre zone del Veneto, era diffusa la tradizione di impiantare vitigni diversi alternati sullo stesso fi lare. Ma in tempi più recenti, per ottimizzare e Negli ultimi 25 anni l’introduzione del Notoriamente questi vini hanno un sapore razionalizzare le coltivazioni, i viticoltori vigneto in monocoltura ha avuto la meglio. secco e asciutto e si accompagnano bene hanno modifi cato i loro vigneti cambiando Molte aree ad esempio sono state riservate a carni, arrosti, pollame, cacciagione, profondamente il profi lo produttivo di al Merlot, che costituisce di gran lunga la insomma ai tipici piatti della cucina veneta. questa zona. produzione più signifi cativa di tale zona. Eccellente in questo senso il Raboso del 59 Piave, autentica bandiera della viticoltura del XIX e la metà del XX secolo, in cui le ed enologia di questa terra. La sua lunga epidemie raggiunsero il loro culmine con storia sconfi na spesso nella leggenda la fi llossera che distrusse gran parte dei cui è legata anche l’origine del nome. patrimoni vitivinicoli. C’è chi ritiene invece che il suo nome In più ci si misero anche la guerra e la crisi derivi dall’omonimo affl uente del Piave. economica. Un’ipotesi più suggestiva è quella che, Fortunatamente oggi si è in grado di tenendo conto della forte astringenza garantire raccolti sicuri e misure protettive e acidità delle uve, ne attribuisce effi caci, che dal 1945 hanno caratterizzato l’origine all’aggettivo “rabioso”, usato questo tipo di coltura. nel dialetto veneto per indicare un frutto Adesso siamo entrati in un’era particolarmente acerbo. completamente diversa. Il vino fa cultura. Ad ogni modo si tratta di un vitigno Fa cinema. Fa tendenza. autoctono le cui prime tracce di VINO: DUE PAROLE SU COME Un prolifi care di pubblicazioni aiuta coltivazione risalgono all’inizio del XVII CAMBIANO LE ABITUDINI il grande pubblico ad orientarsi in secolo. In realtà la pianta è davvero forte, quell’universo che era considerato di fi guratevi che è riuscita a passare quasi Fino agli anni Cinquanta, il vino era esclusivo dominio degli esperti. Lo si è visto indenne attraverso gli anni dell’epidemia di considerato, da un lato, un bene di lusso, anche alla rassegna del Vinitaly a Verona, fi llossera che ha fl agellato i vigneti italiani dall’altro una bevanda semplice e, in dove ormai non è solo il vino l’indiscusso durante la prima metà del XX secolo. quanto tale, di scarsa qualità, che aveva il protagonista, ma tutto il mondo che vi gira Il suo sapore è robusto e, se giovane, compito di accompagnare l’alimentazione o intorno. Guide enologiche, concorsi, scuole si accompagna splendidamente ai di portare all’ebbrezza. per sommelier e assaggiatori, sfi de fra tipici antipasti all’italiana, mentre una volta Si ricorda poi un “periodo nero” per i ristoranti a suon di carte di vini prestigiosi. 60 invecchiato è ottimo con la selvaggina. viticoltori, quello compreso tra la fi ne Insomma chi più ne ha più ne metta. Per non parlare del packaging e del design. di 30 g per gli uomini e 20 g per le donne resveratrolo svolgerebbe addirittura anche Cavatappi, decanter, taglia-capsule e di alcol al giorno, il che corrisponde a due un’attività antitumorale. termometri, bicchieri e calici molto speciali. bicchieri di buon vino rosso. L’assunzione Si può quindi dire che il consumo costante L’estimatore non si accontenta più, vuole giornaliera, in queste quantità, determina e contenuto di vino rosso è un vero il meglio. Basta solo dire che una rassegna un aumento delle HDL, cioè del colesterolo toccasana: contribuisce ad avere arterie più come “Cantine aperte”, nata in sordina cosiddetto buono, a scapito delle LDL, elastiche, coronarie dilatate e un sangue negli anni ‘90, è oggi una manifestazione il colesterolo defi nito cattivo. con meno colesterolo. attesissima che per una giornata intera, Inoltre, l’alcol limita l’aggregazione delle l’ultima domenica di maggio, accomuna gli piastrine, mantenendo il sangue più fl uido. amanti del vino del mondo intero. L’azione protettiva del vino rosso, contro VINO ROSSO FA SEMPRE l’insorgere delle malattie cardiovascolari, BUON SANGUE? è legata alla presenza di composti polifenolici. Il loro contenuto dipende Un bicchiere di vino rosso al giorno leva il dalla varietà dell’uva, dalla posizione e medico di torno e fa buon sangue! tipo di terreno della vigna e dai processi di Le proprietà salutari di questo “nettare vinifi cazione. degli dei”, decantate da poeti e scrittori Tra i composti polifenolici, vanno citati fi n dall’antichità, sono state al centro di alcuni acidi, ad esempio l’acido caffeico, numerosi studi di istituti di ricerca, che le antocianine (che danno colore al vino), hanno tentato di fare il punto sugli evidenti i fl avonoidi, le catechine, le procianidine, i benefi ci. tannini e il resveratrolo. Quali sono dunque le caratteristiche del Questi composti hanno marcate proprietà vino rosso di cui tener conto? antiossidanti, cioè contrastano i radicali Prima regola, consumo limitato: non più liberi responsabili dell’invecchiamento e il 61 Tratto A DA ODERZO A RONCADE. LE VIGNE DEI DOGI

“…chi abita in golena sa bene che ogni tanto il fi ume presenta il conto: è quello da pagare per il privilegio di vivere tra gli argini e il corso d’acqua, su una terra tanto infi da quanto seducente, subendone agguati e incantesimi. La golena, ora sassosa ora sabbiosa, è ricca di aree boschive alternate a campi coltivati, a vigne rigogliose, a verdi radure in declivio. In autunno i vigneti si fanno rossicci, i faggi e i pioppi Ed ecco la bella Opitergium Oderzo mostra tutte le epoche senza che ingialliscono a cominciare dalle fronde (dal venetico terg e cioè Piazza) che, ai nulla stoni. Il complesso dell’area romana, più alte, s’accartoccia il fogliame ramato confi ni del Veneto Orientale, è da sempre con i meravigliosi mosaici, databili alla dei carpini e le siepi stinte mostrano, qua e là, la rossura delle bacche…” il punto nevralgico di questo territorio fi ne del I sec a.C., è stato valorizzato dalla fortemente agricolo. ristrutturazione operata dall’architetto Toni (“L’ira del fi ume” in La carrozza del nonno Come a formare una serie di . Tra antico e moderno Oderzo vive di Tommaso Tommaseo Ponzetta) 62 stratifi cazioni, che sono però ben visibili, un particolare e stabile equilibrio. Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo Livenza Barbozza Boschet Capo di Sotto S. Stefano Posmon Castello S.Maria San Vendemiano Levada VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Cosniga Gaiarine Collalbrigo Borghetto Roverbasso Saccol Piazza Rovere Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Crevada Monticano Colbertaldo Collalto Codogne' Borgo Chiesa Portobuffole' Sernaglia della Battaglia Pare' Cimavilla San Giovanni Mosnigo Ramera Campomolino Bigolino Moriago della Battaglia Vidor Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Fae' Rive Carlot Bosco Susegana Campagnola Cornare Rigole Covolo Santa Croce Mareno di Piave Santa Lucia Soffratta Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Guizzetta Vazzola Basalghelle Piave Mercatelli Santa Mama Fontanelle Livenza S. Urbano Santi Angeli Mansue' Borgo Bellussi Brische Cornuda Ciano Ponte della Priula Lutrano Crocetta Nervesa della Battaglia Tezze Monticano Navole' Mure La Valle del Montello S. Maria di Piave Sovilla Bidasio Piave Rai Meduna Pra De Roda Bavaria di Livenza Santa Maria Tempio Gorgo della Chiesa San Michele di Piave Fratta Colfrancui Gorgo dei Molini Giavera del Montello Cimadolmo San Polo di Piave San Giovanni di Motta Pederiva ODERZO Caerano di Spresiano Motta di Livenza Biadene Cusignana Arcade Grave Ormelle San Marco Caonada Selva del Montello di Pap. Lorenzaga Venegazzu' San Giorgio Guarda Bassa Stabiuzzo Piavon Malintrada Villanova Lovadina Guizza MONTEBELLUNA Salettuol Cavalier Visnadello Roncadelle Povegliano Piave San Gaetano Maserada Camalò Camalo' sul Piave Levada Busco Signoressa Fossalta Maggiore Busta Santandra' Villorba Candelu' Falze' Negrisia Chiarano Varago Trevignano Catena Saletto Ponte di Piave San Nicolo Velapiccola Vascon Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio San Bartolomeo Vigonovo Musano Paderno Carita' Santa Maria Barcon Lancenigo Fagare' Salgareda Postioma Merlengo di Campagna Vacil Le Marche Ponzano Carita' Pero Bocca Callalta Fanzolo Pezzan Cavrie' Piave Campo Pietra Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino San Biagio di Callalta Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Vedelago Padernello Castello Istrana Paese Olmi Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Silea Monastier Casacorba Ospedaletto Nerbon Biancade Pralongo Morgano Casier Vallio Castelminio Sile Quinto di Treviso Frescada 63 Dosson Cendon Santa Cristina Roncade Badoere San Trovaso Lughignano S. Elena S. Cipriano Z L’abitato originale fu fondato tra il VI riprende fi ato, costruendo mura di difesa e V secolo a.C. dai Veneti. In seguito e nuove abitazioni. Va sottolineato che la alla costruzione della strada consolare città ha potuto risollevarsi ogni volta grazie Postumia (148 a.C.), che collegava la allo spirito tenace delle sue popolazioni. Liguria ad Aquileia, il territorio va a Dopo essere stata contesa per vari anni da fi nire sotto l’infl uenza politico-militare Ezzelini, Caminesi e Carraresi, passa, nel romana e viene coinvolto nella lotta fra 1389, sotto il dominio della Serenissima. Pompeo e Cesare. Quest’ultimo concede E’ durante questi lunghi secoli che, a Opitergium la cittadinanza romana (48 urbanisticamente, assume le attuali a.C.) e la dichiara municipium. E’ poi sotto sembianze, con i bei palazzi costruiti il regno di Augusto, durante il I secolo all’interno delle mura di cinta. d.C., che la città vive il suo momento La piazza, dietro alla quale scorre il fi ume di massimo splendore sia economico Monticano, è stata di recente riconsegnata che culturale. Oderzo viene varie volte alla città con la nuova pavimentazione in saccheggiata e ricostruita: prima dai Quadi materiale d’uso veneto (trachite, pietra e Marcomanni (167 d.C.), poi dagli Unni d’Istria e ciottoli). All’interno del vasto di Attila (452 d.C.) e infi ne dai Longobardi spazio urbano, i tranquilli ritmi cittadini di Teodorico (461 d.C.). sono scanditi dal famoso mercato del In seguito alle rovinose devastazioni, gli mercoledì. Da un lato della piazza abitanti si dirigono verso le coste, aiutati campeggia il Duomo con i suoi notevoli dal vescovo Magno e fondano Eraclea, in dipinti di , Bellunello, onore dell’Imperatore bizantino Eraclio Palma il Giovane ed altri; dall’altra la lunga e subito dopo la città di Equilium (oggi facciata di palazzo Saccomani; dalla parte 64 Jesolo). E’ in epoca Medievale che Oderzo opposta, la schiera delle vecchie case. Di sicuro interesse, una visita al Museo Civico e a Palazzo Foscolo, dove si trova la Pinacoteca Alberto Martini. Il viaggio prosegue ora inoltrandosi nella campagna a sud di Motta di Livenza. A Borgo Cavalier si farà una sosta per visitare la piccola e suggestiva chiesa romanica, che al suo interno conserva alcuni affreschi. Un bosco spunta circondato dai vigneti, mentre verso nord si incontrano ancora due ville di interesse architettonico. Villa Foscarini Cornaro, edifi cata intorno alla metà del Cinquecento, è un pregevole esempio di architettura rinascimentale con il bel giardino all’italiana. Villa Revedin, immersa in un suggestivo a signifi care un rilievo del terreno. Spiccano Villa Morosini e Villa Rietti Rota, parco secolare, costruita dai nobili Di importanza strategica durante il che comprende vari fabbricati, annessi, veneziani Morosini, testimonia lo Medioevo, il piccolo centro ebbe funzione rustici, barchesse e una piccola chiesa splendore della gloriosa Serenissima e di cuscinetto fra il Patriarcato di Aquileia, il dedicata a Sant’Anna, la cui pala d’altare è ha ospitato, verso la fi ne del XVIII secolo, Dogato veneziano, il Comune di Treviso e attribuita alla Scuola del Tiepolo. personaggi provenienti da tutta Europa. la Contea vescovile di Ceneda. I vigneti sono sempre parte integrante Ecco ora Motta di Livenza, il cui nome Ancora alcune importanti ville veneziane del paesaggio e, insieme ai boschi, si deriva probabilmente da motta o muttera vengono incontro al viaggiatore. alternano con altre coltivazioni. 65 Una deviazione va prevista verso Cessalto, per dare un’occhiata a Villa Zeno detta “Donegal”, una delle tre ville progettate da Palladio nella provincia di Treviso. Le altre due sono Villa Barbaro a Maser e Villa Emo a Fanzolo. Da Cessalto si prosegue per Chiarano, dove sorge un’altra Villa appartenuta alla famiglia Zeno, quindi si continua per Campo di Pietra e Salgareda, attraversando un’area densamente coltivata a vigneto. A Salgareda, il cui nome deriva dai salici (detti salghèri o salgàri in veneto), è imperativo assaggiare i biscotti da di Piave, teatro della grande battaglia per raggiungere l’Abbazia di Santa Maria intingere (tociare) nel vino. Si chiamano del Solstizio del giugno 1918, e quindi del Pero. Questo monastero Benedettino, “ossi da morto” forse per la loro forma a ossicino. proseguendo in direzione Monastier, il era sorto nel X secolo e venne poi Una volta raggiunto Ponte di Piave, dove cui nome si deve ai resti di un’abbazia abbandonato in epoca napoleonica. Oggi è si trova la villetta a lungo abitata dallo benedettina. Qui i frati, nel primo sede di una importante azienda agricola. scrittore Goffredo Parise (1929-1986), Medioevo, diedero un valido contributo Sono sempre le ville venete a fare da oggi appunto “Centro Cultura G. Parise”, alle bonifi che della zona. sfondo all’ultimo tratto di strada prima di si prosegue sulla statale per Treviso, Arrivati a San Pietro di Novello, ancora una raggiungere Roncade. 66 deviando poco dopo verso Zenson volta va abbandonata la strada principale IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI A MOTTA DI LIVENZA

La Medjugore del Piave. Era il 9 marzo 1510 quando, in mezzo a un campo di grano, una bellissima giovinetta vestita di bianco apparve a Giovanni Cigana. Il vecchio si rese subito conto che era la Madonna che gli parlava per assegnargli un compito importante e corse a comunicare ai suoi concittadini le indicazioni ricevute. Bisognava costruire una chiesa sul luogo dell’apparizione. Toccò a un membro del clero di rara intelligenza, nonché fi gura di alto spessore sua presenza durante la progettazione e umanistico seguire tutta la faccenda. UN’IDEA DELLE la costruzione della chiesa e del convento Padre Francesco Zorzi, Superiore TRASFORMAZIONI DEL si rivelò di capitale importanza. La chiesa, Provinciale dei Frati Minori Osservanti del PAESAGGIO RURALE Convento di San Francesco della Vigna terminata in tempi record nel 1513, Le prime trasformazioni dell’assetto a Venezia era noto, oltre che per essere è giocata su linee sobrie di impianto paesaggistico risalgono all’epoca romana consigliere particolare di Papa Clemente VII, tradizionale. Anche dopo cinque secoli, con la realizzazione di importanti vie per il suo stretto rapporto con il Sansovino. rimane uno dei principali centri veneti della di comunicazione, prima fra tutte la via E fu soprattutto per questo motivo che la religiosità popolare. Postumia che collegava Genova ad Aquileia. 67 Per garantire la sicurezza lungo le e sistemazioni del terreno. Stampe, principali arterie furono predisposti disegni e incisioni dell’epoca testimoniano numerosi insediamenti, con una radicale l’importanza attribuita all’irrigazione, come penetrazione in tutto il territorio dovuta in un disegno di Cristoforo Sorte del 1556, all’usanza romana di assegnare terre ai dove sono ben visibili le rogge derivate veterani. dal Piave. Alla caduta dell’Impero Romano, questi Lo sviluppo di una agricoltura più effi ciente terreni vengono man mano abbandonati e determina un assetto paesaggistico ben il bosco, che era meno folto, inizia di nuovo preciso, come ad esempio la sistemazione a crescere e non solo, alcune terre vengono di campi chiusi. nuovamente coperte da paludi e acquitrini. É inoltre interessante osservare come tutta In età Comunale e con l’aumento della la destra Piave fosse coltivata in modo popolazione, si ripropone l’esigenza di più intensivo rispetto alla sinistra, dove mettere a coltura vaste aree, che infatti zone paludose e incolte erano ancora vengono di nuovo disboscate e bonifi cate. molto estese. Infatti, dalle testimonianze Va da sé che i primi centri di rinascita cinquecentesche, nella destra, sono agricola si trovano a ridosso dei Monasteri e presenti una serie di borghi rurali, mentre delle principali Signorie Comunali. dall’altra parte del fi ume, la diffusione degli Cosicché il periodo antecedente alla insediamenti era minore. dominazione veneziana può essere Dalla seconda metà del XV secolo, ci fu un considerato come un momento di bonifi che notevole incremento dell’acquisto di fondi e dissodamenti, nonché un’epoca dove da parte dei patrizi veneziani, tendenza vengono realizzate importanti opere di che si manifestò a fasi alterne fi no alla metà 68 smaltimento delle acque con deviazioni del XVIII secolo. La realizzazione di splendide ville coinvolse molti comuni lungo il Terraglio e nella parte bassa della Marca. Le ville, che non erano solo un luogo di svago e villeggiatura (ma che lo diventeranno durante il Settecento), ebbero un ruolo sostanziale nel cambiamento dell’assetto paesaggistico delle campagne. Grandi estensioni vitate, allevate ortogonalmente rispetto alla villa, si dipanavano verso la campagna. Malgrado il necessario disboscamento, messo in atto per fare posto alle nuove costruzioni e alle pianifi cazioni di zone agricole, la Repubblica di Venezia si adoperò con interventi legislativi per impedire una continua e progressiva erosione del patrimonio forestale. Alla fi ne del Cinquecento, si arrivò all’ affermazione del sistema dei 3 campi: frumento-mais-frumento, intercalati da coltivazioni di gelsi; nei centri aziendali erano coltivati invece alberi da frutto, mentre lungo i fossati si piantavano alberi 69 COMPENETRAZIONE FRA VILLE VENETE E AZIENDE AGRICOLE

Alla fi ne del Medioevo gli antichi castelli cedettero il passo a una nuova tipologia di residenza. Buttate giù le torri e i muri di cinta, trasformati i fossati di protezione in peschiere adorne di splendide sculture e, soprattutto, erette nuove e ariose da legna e un piccolo orto era sempre costruzioni, l’aristocratico sente il presente. La pianura trevigiana, durante bisogno di riposarsi in un’oasi di pace e l’Ottocento, vede un paesaggio così contemporaneamente di creare un attivo dipinto: vaste paludi lungo tutto il Sile, centro economico basato sull’agricoltura, molte aree coperte da prati, numerosi che comprenda anche granai, cantine, boschi, una forte presenza di ville coi lunghi stalle e frantoi. viali che si inoltrano nelle campagne. Le ville costituiscono, dal XV al XVIII Per fi nire, dalla metà del Novecento, secolo, un patrimonio inesauribile che ha proseguirà l’espansione dei seminativi a fatto della villeggiatura un’arte. scapito dei boschi e degli incolti produttivi, L’architettura di villa è ancora oggi un mentre la diffusione della viticoltura si fenomeno unico al mondo. 70 traduce pian piano in coltura specializzata. RADIO E TRANSISTOR territorio regionale, si trova esposta nella PER TUTTI I GUSTI splendida cornice di Villa Navagero-Erizzo, a Rovarè (San Biagio di Callalta). Una collezione immensa, di oltre 800 Il museo, che per gli appassionati apparecchi radio riceventi, cercati, scovati rappresenta una vera chicca, è aperto al e collezionati con cura, in tanti anni, che pubblico il secondo e quarto sabato del coprono un periodo che va dal 1925 al mese (escluso agosto). 1960, di produzione italiana, francese, tedesca e dell’Est europeo, sono esposti al Per informazioni: museo “Bella Radio”. Tel. 0422/895107 L’insolita raccolta, unica nel suo genere nel

71 LISON-PRAMAGGIORE tecniche e le specifi cità dei vini prodotti, accompagnati da un enologo o dal Nella zona di Motta di Livenza, la Strada proprietario. dei vini del Piave tocca, seppur in minima parte, l’area DOC Lison-Pramaggiore, che comprende oltre alle province di Venezia e Pordenone, anche quella di INDIRIZZI UTILI Treviso. Questa regione prende il nome dal borgo Strada dei Vini DOC di Lison e dal paese di Pramaggiore, Lison-Pramaggiore aree di origine (insieme a Belfi ore) della Tel/Fax 0421-200731 produzione enologica locale. www.stradavinilisonpramaggiore.it La Denominazione d’Origine Controllata [email protected] viene attribuita alle produzioni di 14 vitigni e ad altri 4 vini prodotti Consorzio Vini DOC nell’area, che il Consorzio Vini DOC Lison-Pramaggiore Lison-Pramaggiore promuove e tutela, Tel 0421-799256 garantendo il rispetto degli standard Fax 0421-200066 previsti. [email protected] Nell’area si svolgono numerose www.lison-pramaggiore.it manifestazioni enologiche, mostre dei vini e si incontrano vigneti a perdita d’occhio. In molti casi, durante la visita 72 alle cantine, è possibile approfondire le a Levada Castelletto Rocchetta Gaiarine Collalbrigo Saccol Piazza Rovere Borghetto Cosniga Roverbasso Giussin S. Michele CONEGLIANO Crevada Monticano Colbertaldo Cimavilla Codogne' Borgo Chiesa Sernaglia della Battaglia Collalto Portobuffole' Campomolino Moriago della Battaglia Ramera PROVINCIA DI Vidor Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Fae' Carlot Bosco Susegana Cornare Rigole PORDENONE Santa Croce Mareno di Piave Soffratta Parrocchia Colfosco Santa Lucia Visna' Monticano Basalghelle Guizzetta di Piave Vazzola Fontanelle Piave Mercatelli Santa Mama Livenza Santi Angeli Mansue' Borgo Bellussi Brische Nervesa della Battaglia Lutrano Crocetta Navole' Mure del Montello S. Maria di Piave Sovilla Bidasio Piave Rai Santa Maria Bavaria Tempio Giavera del Montello Cimadolmo San Polo di Piave ODERZO Cusignana Arcade Ormelle Motta di Livenza Caonada Spresiano Lorenzaga San Giorgio Stabiuzzo Guizza Malintrada Villanova MONTEBELLUNA Povegliano Bel Giardino Maserada Piave Sul Piave Busco Barrucchella Negrisia Villorba Candelù Chiarano Trevignano San Nicolo Velapiccola Saletto Ponte di Piave Candole Breda di Piave Vigonovo Cessalto S. Anastasio Carita' Carita' Fagare' Salgareda Le Marche Ponzano Vacil Veneto Pezzan San Giacomo Cavrie' Piave Campobernardo Fontane Biban Zenson PROVINCIA San Martino San Biagio di Callalta di Piave Vedelago Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' DI VENEZIA Castello Istrana Paese Olmi TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Zona Produzione Vini Silea Monastier Villanova Sile Nerbon Pralongo Consorzio DOC Lison-Pramaggiore Morgano Sile Casier Vallio Quinto di Treviso Cendon Roncade 73 Lughignano S. Elena S. Cipriano Ze Tratto B DA RONCADE A CIMADOLMO. LE VILLE DEI VENEZIANI.

sul versante Nord, mentre alla destra “...Varcata la soglia di un cancello scorre il Piave con i suoi greti sassosi; i e percorso un vialetto muscoso fra paesi si susseguono e i campi coltivati altissimi pini mi trovai al cospetto di limitano le zone urbanizzate, dietro una una villa settecentesca immersa in una curva si staglia una villa di rara bellezza, i angosciante segretezza. vigneti si alternano alle altre coltivazioni. Il complesso casa e antica barchessa, E’ sicuramente la fi ne della primavera mostrava vecchi e incongrui restauri il momento più propizio da dedicare al ma conservava intatto l’aspetto viaggio che si sta per compiere. aristocratico, reso più seducente dalla macchia intricata dei sempreverdi Il giardino del Piave si mostra allora in che sembrava volerlo sottrarre a chi si tutta la sua esuberanza, i ritmi si fanno trovava a passare da quelle parti….” più dolci e anche una passeggiata per i Destra Piave. Il paesaggio nel quale il vigneti, costeggiando fresche rogge, dove (“La Villa settecentesca” in La carrozza del viaggiatore si trova immerso è il prototipo sbocciano le calle, diventa un’esperienza nonno di Tommaso Tommaseo Ponzetta) della vera campagna veneta. La dorsale particolare che soddisfa i sensi lievemente 74 delle Prealpi fa da sfondo al panorama sopiti durante l’inverno. Cosniga Gaiarine VALDOBBIADENE Piazza Rovere Collalbrigo Borghetto Roverbasso Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Monticano Collalto Crevada Codogne' Borgo Chiesa Colbertaldo Cimavilla Portobuffole' San Giovanni Sernaglia della Battaglia Pare' Campomolino Mosnigo Ramera Bigolino Moriago della Battaglia Vidor Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Fae' Rive Carlot Bosco Susegana Campagnola Cornare Covolo Mareno di Piave Rigole Onigo Santa Croce Santa Lucia Soffratta Levada Visna' Parrocchia Colfosco di Piave Monticano Guizzetta Vazzola Basalghelle Piave Mercatelli Santa Mama Fontanelle Livenza S. Urbano Santi Angeli Mansue' Borgo Bellussi Brische Cornuda Ciano Ponte della Priula Lutrano Crocetta Nervesa della Battaglia Tezze Navole' Mure La Valle del Montello S. Maria di Piave Sovilla Bidasio Piave Rai Meduna Pra De Roda di Livenza Santa Maria Bavaria San Michele di Piave Tempio Gorgo della Chiesa Fratta Cimadolmo Colfrancui Gorgo Dei Molini Giavera del Montello San Polo di Piave San Giovanni di Motta Pederiva ODERZO Spresiano Motta di Livenza Biadene Cusignana Arcade Grave Ormelle Caerano di San Marco Caonada Selva del Montello di Pap. Lorenzaga Venegazzu' San Giorgio Guarda Bassa Piavon Malintrada Villanova Lovadina Stabiuzzo Guizza MONTEBELLUNA Salettuol Cavalier Visnadello Roncadelle Povegliano Piave San Gaetano Maserada Camalò Camalo' Sul Piave Levada Busco Signoressa Fossalta Maggiore Busta Santandra' Villorba Candelu' Falze' Negrisia Chiarano Varago Trevignano Catena Ponte di Piave San Nicolo Velapiccola Edifizio Saletto Vascon Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio Musano San Bartolomeo Vigonovo Paderno Carita' Santa Maria Barcon Postioma Lancenigo Fagare' Salgareda Merlengo Le Marche di Campagna Vacil Pero Ponzano Carita' Bocca Callalta Campo Pietra Pezzan Cavrie' Piave Fanzolo Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino San Biagio di Callalta Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Vedelago Padernello Castello Istrana Paese Olmi Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Silea Monastier Casacorba Nerbon Ospedaletto Sile Pralongo Biancade Morgano Casier Vallio San Marco Sile Quinto di Treviso Frescada Dosson Cendon Santa Cristina Roncade Badoere San Trovaso S. Elena S. Cipriano 75 Zero Lughignano Le Grazie Franceniga Conscio Sile che porta a Villa Tiepolo Passi. UNA VILLA O UN CASTELLO? Dopo una sosta, il tragitto continua verso nord, dove altre ville venete accolgono il Alterne vicissitudini avvolgono la storia del visitatore: Villa Perocco, i cui vigneti sono Castello di Roncade. Regalato da Ottone II ben visibili di fronte alla costruzione; Villa alla famiglia dei Collalto, fu poi distrutto da Gitta Caccianiga; Villa Valier Loredan e le barchesse di Villa Pastega Manera. Continuando supererete Vascon per raggiungere il paese di . Il visitatore avrà la netta sensazione di essere entrato in un comprensorio particolare. E’ questa infatti la zona delle Grave di Papadopoli dove, sopra i terreni ghiaiosi, sono stati piantati numerosi vigneti. Questo secondo tracciato parte da Villa Eccolo, il Piave. Qui dal Ponte di Giustiniani a Roncade, quel piccolo centro Maserada, il fi ume può essere ammirato poco lontano da Treviso ai confi ni della in tutta la sua bellezza, qui si allarga in provincia di Venezia. Proseguendo verso un ampio letto diramandosi in vari corsi sud per pochi chilometri, dove saltano d’acqua che scorrono fra i ciottoli e la agli occhi i meravigliosi roseti sui muri di ghiaia. Una sosta e una passeggiata sul cinta delle ville, si incontra Silea adagiata greto sono indicati, prima di raggiungere sulle rive del Sile. Nel borgo di Lanzago la Cimadolmo e iniziare la terza parte 76 strada, fattasi tortuosa, costeggia il viale dell’itinerario. Cangrande della Scala per essere infi ne ricostruito dalla famiglia Giustiniani. La Villa fu edifi cata nel secondo decennio del Cinquecento dal nobile veneziano Gerolamo Giustiniani e viene così a trovarsi al centro di un grande recinto quadrato, chiuso da un’alta cortina merlata e turrita, circondata da un fossato. Il richiamo all’architettura feudale non è casuale e sottolinea la potenza e la grandiosità di uno dei primi e più estesi possedimenti della nobiltà veneziana in terraferma. Varcata l’austera soglia di protezione appare, nella sua bellezza, quello che sarà defi nito uno dei più innovativi edifi ci della campagna trevigiana: il primo esempio di villa veneta in puro stile templare classico. Stile che verrà poi codifi cato da Andrea Palladio in modo magistrale. Ai lati, le due barchesse ospitano le cantine dell’azienda vinicola. 77 I NOBILI VENEZIANI SCOPRONO LA CAMPAGNA Era una pianura ubertosa quella che si stendeva sulle rive del Piave, i veneziani la amavano per le battute di caccia. Pian piano risalendo il Sile, scoprirono che si poteva riprodurre un modo di vivere elegante e fastoso tanto quanto quello che era in uso nei Palazzi sul Canal Grande. Anzi, la campagna rasserenava le menti e le attività all’aria aperta erano uno svago per i nobili, che facevano a gara per invitare Carlo Goldoni piuttosto che Antonio Vivaldi. A differenza della “lottizzazione”, messa in atto sulle rive del Brenta, le proprietà della Marca Trevigiana, pur mantenendo una grande eleganza, si dimostrarono più vivibili e godibili e forse meno pretenziose delle loro cugine brentane. Esemplare in questo senso è Villa Tiepolo Passi a Carbonera, edificata 78 all’inizio del Seicento; circondata da un folto parco, ha di fronte un giardino le campagne in mezzo ai vigneti all’italiana, separato dalla strada da uno e ai prati, dove una volta veniva stesa specchio d’acqua, la classica peschiera. la biancheria ad asciugare. Molto belle anche Villa Gitta Caccianiga, Era quella del lavandaio infatti la costruita intorno al 1700 sulle rovine di principale attività degli abitanti un monastero; Villa Valier Loredan che di Roncade, che trasportavano la conserva nel salone centrale un ciclo di biancheria su barche verso i centri affreschi attribuito a Niccolò Bambini più importanti. (1657-1736). Il Sile, oggi parco naturale protetto, Una curiosità: le Barchesse di Villa fu nella cultura trevigiana un corso Pastega Manera dove, grazie al progetto fluviale di grande importanza. dell’architetto Tadao Ando, è nata Navigabile fino al capoluogo, consentì una scuola, Fabrica. Qui si producono gli scambi tra la laguna e l’entroterra e ancora visibili sono i segni nuove idee di comunicazione e grafica UN TESORO CHE ANCORA contemporanea, si tratta di un centro di dell’intensa vita di un tempo. NON SI TROVA ricerche con tanto di workshop e corsi Le “alzaie” o “restere” sono, ad tenuti dai nomi più prestigiosi della esempio, quei percorsi dove gli Si dice che in un luogo poco distante da grafica e dell’illustrazione internazionale. animali potevano trainare le barche Biancade (frazione di Roncade), sia sepolto controcorrente; restano inoltre i il tesoro lasciato dagli Altinati, quando IL SILE E IL MUSESTRE segni dei vecchi mulini e degli opifici si trovarono a dover fuggire davanti agli (squeri e fornaci), così come le tracce Unni di Attila. Nel XIX secolo, un nobile Le acque del Musestre, uno dei più lasciate da antiche cave di ghiaia demolì la sua villa sperando di trovarlo, ragguardevoli affluenti del Sile, sono e sabbia tra i salici, gli ontani e le tuttavia l’operazione non diede l’esito fresche, veloci e limpide e scorrono per querce secolari. desiderato!Ma questa è una leggenda…. 79 Tratto C DA CIMADOLMO A ODERZO. LA SINISTRA PIAVE, LE TERRE DEL RABOSO.

“…Quando sono lontano mi manca la luce dell’alba sul prato, il rosso del tramonto oltre le acacie, mi manca il ciarlare roco delle gazze sui carpini e quello garrulo delle ghiandaie sotto le querce, mi manca il ticchettio del picchio sul tronco del pioppo, mi manca la civetta che all’imbrunire se ne sta sulla punta del pino goffa e immobile…”

(“Amore per la casa di campagna” in La carrozza del nonno di Tommaso Tommaseo Ponzetta) coltivazioni che, come ben fa supporre il con un trito di erbe odorose. nome, sono quelle degli asparagi. Dopo la sosta a Cimadolmo e l’assaggio Superata Maserada e passato il Piave, Rispetto a quelli di Bassano, gli asparagi dell’asparago, si prosegue per San Polo è interessante sapere che si è entrati di Cimadolmo vengono proposti, di Piave. Prima di entrare nel paese, è nella zona delle “sparesere”, dove gli seguendo la tradizione più classica, possibile, attraverso un tratto bidirezionale, 80 impianti di vigneti si intercalano a queste accompagnati dalle uova sode o conditi ritornare verso Ponte di Piave. La strada, Solighetto Rua Bagnolo Pianzano Soligo Baver Bibano di Sotto Livenza Guizza Francenigo Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo Capo di Sotto Barbozza Posmon Boschet San Vendemiano S. Stefano Castello S.Maria Levada Col San Martino Rocchetta Cosniga Gaiarine VALDOBBIADENE Piazza Rovere Collalbrigo Borghetto Roverbasso Saccol Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Crevada Monticano Colbertaldo Collalto Codogne' Borgo Chiesa Portobuffole' Sernaglia della Battaglia Pare' Cimavilla San Giovanni Mosnigo Ramera Campomolino Bigolino Moriago della Battaglia Bocca di Strada Vidor Falze' di Piave Vallonto Fae' Rive Mareno di Piave Carlot Bosco Susegana Campagnola Cornare Covolo Rigole Onigo Santa Croce Santa Lucia Soffratta Levada Visna' Parrocchia Colfosco di Piave Monticano Guizzetta Vazzola Basalghelle Piave Mercatelli Santa Mama Fontanelle Livenza S. Urbano Santi Angeli Mansue' Borgo Bellussi Brische Cornuda Ciano Ponte della Priula Tezze Crocetta Nervesa della Battaglia Lutrano Navole' Mure La Valle del Montello S. Maria di Piave Sovilla Bidasio Piave Rai Meduna Pra De Roda di Livenza Santa Maria Bavaria San Michele di Piave Tempio Gorgo della Chiesa Fratta Gorgo Dei Molini Cimadolmo San Polo di Piave Colfrancui San Giovanni di Motta Pederiva Giavera del Montello ODERZO Motta di Livenza Cusignana Arcade Spresiano Grave Ormelle Biadene di Pap. Caerano di San Marco Caonada Selva del Montello Lorenzaga Venegazzu' San Giorgio Guarda Bassa Piavon Malintrada Villanova Lovadina Stabiuzzo Guizza MONTEBELLUNA Salettuol Cavalier Visnadello Roncadelle Povegliano Piave San Gaetano Maserada Camalò Camalo' Sul Piave Levada Busco Signoressa Fossalta Maggiore Busta Santandra' Villorba Candelu' Falze' Negrisia Chiarano Varago Trevignano Catena Saletto Ponte di Piave San Nicolo Velapiccola Edifizio Vascon Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio San Bartolomeo Vigonovo Musano Paderno Carita' Santa Maria Barcon Postioma Lancenigo Fagare' Salgareda di Campagna Merlengo Le Marche Vacil Pero Ponzano Carita' Bocca Callalta Campo Pietra Pezzan Cavrie' Piave Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino San Biagio di Callalta Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Vedelago Padernello Castello Istrana Paese Olmi Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Silea Monastier Casacorba Nerbon Ospedaletto Sile Pralongo Biancade 81 Morgano Casier Vallio Sile Quinto di Treviso Frescada Dosson Cendon per un tratto, segue l’argine del fi ume, dove Sono di questi luoghi i più rinomati vini del magnifi ci scorci si aprono in mezzo alla Piave provenienti da vigne allevate con il vegetazione. classico metodo Bellussi. San Polo di Piave vanta il primato dei Si continua ora verso Mareno e volendo gamberi di fi ume. Pensate che sono stati da qui si può fare una deviazione verso immortalati nell’affresco nella chiesa di Conegliano oppure proseguire verso San Giorgio (risalente all’VIII secolo), Vazzola, attraversando un territorio raffi gurante l’ultima cena! che ha conservato intatto il sapore di Prima di lasciare San Polo non si può un tempo, dove i paesaggi integri e le prescindere da una visita a Villa borgate di campagna mantengono le loro Papadopoli-Giol. caratteristiche originarie, come Visnà o Nelle vicinanze, merita innanzitutto Fontanelle. una visita la Torre del Castello di Rai e, Una delle più rinomate aziende vitivinicole in seconda battuta, non dimenticate di con la sua cantina per la degustazione è Villa sostare a Ormelle, da dove si raggiunge la Marcello, che si trova poco prima di Codognè, Chiesa dei Templari, costruita dai Cavalieri Il binomio è esemplare delle due radici dove invece c’è la bellissima Villa Toderini con dell’Ordine del Tempio di Gerusalemme alla culturali della Marca: quella patrizia e le sue suggestive e scenografi che peschiere. fi ne del XII secolo. Ma soprattutto va preso quella popolare. Superata Gaiarine, tra le cui splendide ville nota che questo è il cuore delle coltivazioni Qui nelle vecchie abitazioni e nei “cortivi” non va trascurata Villa Altan, felice luogo di classiche del Raboso Piave. del borgo seicentesco, rivivono gli antichi villeggiatura dei conti che la acquistarono Ritornate ora sul percorso principale, verso mestieri, grazie all’allestimento di mostre nel 1426, oggi sede della Biblioteca nord, in direzione di Tezze, inevitabile sarà artigianali, agricole e di rievocazione Comunale, si incontrano i resti di un bosco una sosta al Borgo Malanotte, suggestivo storica. La strada si snoda in mezzo ai planiziale e molti altri se ne troveranno 82 esempio di architettura rurale conclusa. vigneti che ne raggiungono spesso il ciglio. ancora più a sud. Nelle vicinanze, a Francenigo, merita una castellir, una forma geologica circolare di Prati, boschi, siepi e alberi sparsi, ecco il Prà visita il maglio, signifi cativo esempio di origine artifi ciale alta circa 7 metri. dei Gai e il suggestivo borgo di Basalghelle, archeologia industriale tutt’oggi funzionante. Simili strutture rilevano in genere la presenza con, nello sfondo, come in un dipinto di Avete ora toccato il punto più a Nord della di sepolture paleovenete. Guglielmo Ciardi, un bosco di querce, tigli e strada del vino, resta il tempo per visitare Ripartiti alla volta di Oderzo, vi ritroverete di aceri. Sempre accompagnati da estensioni lo splendido gioiello che è la cittadina di nuovo immersi in un paesaggio di particolare di vite allevate col classico metodo Bellussi, Portobuffolé sulle rive del fi ume Livenza. bellezza. E’ l’estate che rende ancora si raggiunge Colfrancui, per poi approdare a Lungo la strada, a Campomolino, potete una volta omaggio a quest’angolo della Oderzo, da dove il nostro itinerario ha avuto scorgere la mutera, o motta, detta anche campagna veneta. inizio. 83 Il primo fu Omero. Egli cantò l’impeto partire dall’inizio dell’Ottocento e deriva e il coraggio di quei destrieri dal manto da incroci con stalloni di sangue arabo. bianco, che i Veneti di Pafl agonia (regione Due erano le varietà, una più piccola dell’Asia Minore) impiegarono nel vano adatta alla corsa, la seconda invece tentativo di portare aiuto alla città di Troia impiegata per il traino. assediata da anni. Si sa poi che l’appellativo “razza Piave”, La fama di questa razza raggiunse in come blasone popolare, è passato dal seguito Roma dove, durante i ludi circensi mondo animale a quello umano nel corso imperiali, una delle squadre in gara era della Grande Guerra. denominata la “veneta factio”. Per non Le traversie vissute in quegli anni dalle parlare delle battaglie contro i Galli in cui genti nate sulle rive del Piave, non fecero ancora si distinguevano per valore cavalli altro che rafforzare le loro tempre fi ere IL CAVALLO “RAZZA PIAVE”. e cavalieri. e orgogliose già indurite dalle alluvioni e QUALCHE NOTIZIA Il cavallo poi fi gurava come merce dalle carestie. E QUALCHE LEGGENDA pregiatissima insieme all’ambra e alla lana “Non c’era più se non un fi ume in Italia, il nelle liste d’esportazione a Porto Equilium Piave: la vena maestra della nostra vita”. “Artemide, signora di Limna marittima nel lido altinate. E ancora Strabone ci Gabriele D’Annunzio e degli stadi rimbombanti di cavalli, oh, tramanda una affascinante leggenda che poter essere nelle tue pianure, poter vede l’amicizia fra uno splendido lupo I PAPADOPOLI: UNA FAMIGLIA domare i puledri veneti!” bianco, scampato alla morte sicura per DI CANDIA FA FORTUNA A (Euripide, Ippolito, 228-231). mano dei cacciatori di frodo, e un branco SAN POLO DI PIAVE Il grande tragico ateniese non fu il solo di candidi cavalli. Quando si trasferiscono a Venezia nel autore greco che abbia citato i cavalli Ma fuor da ogni leggenda la vera razza Settecento sono una agiata famiglia 84 veneti. Piave è documentata con sicurezza a cretese. Poi pian piano riescono ad avere la cittadinanza veneziana e infi ne il titolo nobiliare. Grazie alle sue iniziative fi nanziarie andate a buon fi ne, Angelo Papadopoli, il capofamiglia, riesce ad acquistare molti possedimenti sulla sinistra Piave. In particolare, organizza una tenuta in maniera moderna e ne fa una fi orente azienda agricola, con tanto di cantine, scuderie e in seguito persino una fi landa. Spiridione poi, l’ultimo dei Papadopoli, personaggio dai gusti bizzarri, nelle sue proprietà, fa costruire una villa di gusto romantico ottocentesco, sul sito di un antico castello appartenuto ai Da Tolentino. La prima versione della villa-castello viene in seguito notevolmente ampliata seguendo i dettami dello stile “Tudor” e tuttora spunta con i suoi pinnacoli, contrafforti e bow windows dal folto di un giardino ricco di specie arboree rare e bellissime, che è una delle migliori realizzazioni del paesaggismo ottocentesco in Italia. 85 I CARIOTI DEL PIAVE spostato richiede braccia robuste, rientrano I GAMBERI DI GESÙ in gioco i “carioti”. Quel carrettiere specializzato nel Questo personaggio diventa una presenza Vanno buttati nell’olio bollente insaporito trasporto di sassi, ghiaia o sabbia, che abituale nel panorama di quelle contrade, da più spicchi d’aglio. compare in questa zona nei primi decenni economicamente legate allo sviluppo Una spruzzata di vino bianco e un po’ dell’Ottocento prende il nome di “carioto”. edilizio del primo dopoguerra. Lo si vedeva di paprika e il gambero d’acqua dolce è All’inizio del Novecento quando il Piave è infatti percorrere impavido con il sigaro servito. Non è detto che Giovanni di Francia sottoposto a un massiccio sfruttamento per in bocca e coperto dal tabarro le strade sapesse di arte culinaria quando dipinse il ricavarne materiale edile, che per essere polverose che conducevano al fi ume. bell’affresco dell’Ultima cena, nella chiesa IL RABOSO NEI TEMPI ANDATI

Il Raboso era il vino più diffuso della sinistra Piave. Lì i vitigni di rabosa erano generalmente maritati ad aceri, olmi e talvolta anche al gelso. Il grappolo era di maturazione tardiva e la vendemmia poteva protrarsi fi no a fi ne novembre. Si racconta che i consumatori di questo vino fi nissero, con l’andar del tempo, per assumere un colorito violaceo e marroncino, la famosa “siera da Raboso” (carnagione da Raboso). Il suo gusto era astringente, il colore così 86 forte che tingeva le labbra. di San Giorgio a San Polo di Piave (1466), ed è protetta da una fi tta vegetazione. sta di fatto però che la lunga tavolata è E’ in realtà tutto ciò che rimane di un disseminata di rossi crostacei d’acqua dolce imponente castello appartenuto dapprima che saltano agli occhi con le loro lunghe al Patriarca di Aquileia, poi passato agli chele. Non è solo l’affresco, seppur curioso, Ezzelini, per fi nire ai Conti di Collalto. a catturare l’attenzione, anche la Chiesetta Se ne ricorda la caduta nel 1411 per stessa di San Giorgio è un vero gioiello. mano degli Ungheresi capitanati da Pippo Malgrado l’origine sia incerta, è certamente Spano. molto antica, come testimoniano i A Ormelle invece, facendo anche ritrovamenti archeologici rinvenuti nei questa volta una piccola deviazione ma pressi: un piccolo sarcofago romano del sulla destra, c’è la Chiesa dei Templari, II sec. d.C. che sorregge oggi l’altare che resta oggi una delle pochissime maggiore. La costruzione sorge all’interno testimonianze di quest’ordine, soppresso del suggestivo recinto del cimitero. Evidenti da Clemente V nel 1312. Il semplice sono le trasformazioni apportate nei secoli, edifi cio romanico, databile tra la fi ne del da quelle romaniche, a quelle dell’abside secolo XII e l’inizio del XIII, conserva ricostruita nel Seicento. ancora le tracce delle caratteristiche croci rosse dei cavalieri del Tempio, dipinte LA TORRE DEL CASTELLO DI RAI E LA CHIESA DEI TEMPLARI entro alcuni archetti che ne coronano la fi ancata. Da San Polo andando in direzione Nord, A pochi metri dalle absidi, in mezzo ai verso Vazzola, spunta la Torre di quello cipressi scorre il fi ume Lia che conferisce che fu il Castello di Rai. La torre di al luogo una serenità senza tempo. mattoni sbrecciati sorge su una collinetta 87 CONEGLIANO Tra le prestigiose facciate, che si TRA ARTE E CULTURA incontrano passeggiando per il centro, spicca quella interamente affrescata del Spartiacque fra la pianura e le prime Duomo, noto soprattutto per la superba montagne, contesa da trevigiani, “Sacra Conversazione” del Cima. cenedesi e bellunesi, Conegliano si La Sala dei Battuti (XIV-XV sec.), contraddistingue dalle altre cittadine soprastante il porticato del Duomo, del Veneto per una varietà di elementi. ospita un ragguardevole ciclo di affreschi, Primo fra tutti la sua posizione geografi ca raffi guranti, scene del Vecchio e Nuovo che, non a torto, le ha fatto meritare Testamento; mentre lo splendido palazzo l’appellativo di Perla del Veneto, insieme rinascimentale Sarcinelli, centro culturale alla bellezza della sua struttura urbanistica ed espositivo, vanta oggi prestigiose e alla dolcezza del paesaggio circostante. mostre d’arte di forte richiamo. Centro di grande importanza per la Risalendo la suggestiva strada che tradizionale produzione del vino e della costeggia i resti delle antiche mura, si grappa, Conegliano affi da soprattutto a raggiunge il castello medievale (X sec.). questa attività la sua consolidata fama; Ancora oggi è visibile la parte dell’antica oltre che naturalmente al Cima, il pittore rocca, mentre nel giardino interno che ha tratto dall’incantevole paesaggio svettano le superbe torri Campana, oggi di questa terra, il primo richiamo e la medievale, sono andati sorgendo, tra sede del Museo Civico e di una piccola prima ispirazione della sua arte. ‘400 e ‘600, i bei palazzi dei nobili e dei ma stupenda pinacoteca, e Saracena, che Nella Contrada Granda, oggi via XX ricchi mercanti, che hanno preso il posto ospita invece un caratteristico ristorante. 88 Settembre, centro vitale della città delle modeste case originarie. UNA SOSTA A PORTOBUFFOLÉ PER CAPIRE CHI ERA GAIA DA CAMINO

Gaia, moglie di Tolberto dei Caminesi di Sotto e fi glia del “buon Gherardo” signore di Treviso, immortalata da Dante nel canto XVI del Purgatorio, visse in una abitazione nel centro di Portobuffolè dove pare sia morta nel 1311. La fama di Gaia fu oggetto di una disputa fra studiosi, divisi in opposte valutazioni morali. Il più antico commentatore Adagiato sulle rive del fi ume Livenza, Comunale ricavata, nel Cinquecento, di Dante, Jacopo della Lana e tutto il questo piccolo gioiello dell’architettura dal fondaco, edifi cato due secoli prima. suo seguito, la defi nì “donna di tale rinascimentale, vanta, come il nome Svetta al di sopra di tutti gli edifi ci la reggimento circa le dilettazioni amorose, sottolinea, un passato di importante scalo romanica Torre Comunale, alta 28 metri, ch’era notorio il suo nome per tutta fl uviale, dove primeggiava il commercio ultima superstite delle sette torri che l’Italia”. del sale. costituivano il sistema difensivo del Altri la descrissero come una donna In Piazza Vittorio Emanuele II, si castello. pia e non erano certo meno numerosi concentrano gli edifi ci pubblici costruiti Il Leone di San Marco spunta ad ogni dei primi. sotto la dominazione veneziana: prima la angolo, a testimoniare che quel simbolo Portobuffolé, ad ogni buon conto, merita Dogana, della fi ne del XIV secolo, poi il era caro agli abitanti anche dopo la una sosta prolungata. Monte di Pietà, del XV secolo e la Loggia caduta della Serenissima nel 1797. 89 LA MARCA NELLA PITTURA DELL’OTTOCENTO La pittura veneta dell’Ottocento ha immortalato i fi umi grazie alla maestria del pennello di Guglielmo Ciardi. All’ultimo piano di una villa veneta immersa nella campagna vi era l’immenso studio del pittore. Qui nasceranno i capolavori di Guglielmo e dei suoi fi gli Beppe ed Emma, più tardi. Le visioni della campagna trevigiana, angoli intatti di paesaggio in cui il Sile, di volta in volta, si increspa sotto il soffi o di venti autunnali, o rifl ette la luce del cielo primaverile, il lavoro dei contadini, gli scorci con i mulini, l’animazione nei giorni di mercato, fanno parte di un mondo, che dal Ciardi viene rappresentato con grande lirismo e con una luce naturale diffusa sulla tela, che cela la sapienza costruttiva, memore della più alta tradizione 90 vedutistica veneta. IL PIAVE E GLI ZATÈRI

Le acque del Piave sono infi de. In superfi cie tutto pare idillico, ma la corrente sotterranea non lascia scampo. E la storia delle zattere è a volte anche la storia di piccoli eroi che si trovavano a lottare con i gorghi del fi ume. “L’Arte de la Zataria e de Mercantìa di legnami” era una compagnia che comprendeva dal 1492 tutti quelli che si impegnavano in quel particolare mestiere. Dalle Alpi fi no alla Laguna scendevano con zattere che arrivavano anche alla lunghezza di 25 metri e che a bordo accoglievano prodotti di svariato genere (dai sacchi di carbone, al rame allo zolfo delle miniere, dai chiodi alle ferramenta) e anche molti passeggeri. Gli zattieri indossavano un cappello nero a falde larghe, calzettoni di lana grezza data da quella fascia rossa allacciata Chi meglio di loro conosceva quel al ginocchio e zoccoli chiodati per non in vita; durante il viaggio masticavano fi ume? Nessuno oggi riuscirebbe più scivolare, ma la loro nota distintiva era carne secca e bacche di ginepro. in un’impresa del genere. 91 Antonio Facchin & Figli Soc. Agr. Az. Agr. Casa Roma S.s. LE Via Barucchella, 10 - 31020 San Polo di Piave (TV) Via Ormelle, 19 - 31020 San Polo di Piave (TV) Tel. – Fax +39.0422.743550 - [email protected] Tel.+39.0422.855339 - Fax +39.0422.802091 [email protected] - www.casaroma.com CANTINE Astoria Vini Via Crevada 12/A - 31058 Susegana (TV) Az. Agr. Castello di Roncade Tel. +39.0423.454333- Fax +39.0423.665077 Via Roma, 141 - 31056 Roncade (TV) [email protected] - www.astoria.it - www.astoria-lounge.it Tel. +39.0422.708736 - Fax +39.0422.840964 Az. Agr. Bellussi A. & L. s.s. Soc. Agr. [email protected] - www.castellodironcade.com Borgo Bellussi, 2, Loc. Tezze di Piave - 31028 Vazzola Az. Agr. Cecchetto Giorgio Soc. Agr. S.s. (TV) Tel. +39.0438.28439 - Fax +39.0438.28992 Via Piave, 67 , Loc. Tezze di Piave - 31028 Vazzola (TV) [email protected] Tel. +39.0438.28598 - Fax +39.0438.489951 www.azienda-agricola-bellussi.it [email protected] - www.rabosopiave.com Az. Agr. Bonotto Giorgio Az. Agr. Cecchetto Loris Via Tezze, 31/2, Loc. Rai - 31020 San Polo di Piave (TV) Via Risera, 31/2 - 31020 San Polo di Piave (TV) Tel. +39.0422.855976 - Fax +39.0422.802995 Tel.e Fax +39.0422.856447 [email protected] [email protected] - www.casapiave.it Az. Agr. Buffon Giorgio Soc. Agr. S.s. Az. Agr. Conte Collalto di Collalto Isabella Via Ferrovia, 18, Loc. Via XXIV Maggio, 1 - 31058 Susegana (TV) 31020 (TV) Tel. +39.0438.738241 - Fax +39.0438 735338 Tel. +39.0438.400624 - Fax +39.0438.405639 [email protected] - www.cantine-collalto.it [email protected] Az. Agr. del Capitano Az. Agr. Busolin Massimo Via Francolin, 8 - 31020 San Polo di Piave (TV) Via Ferralini, 51, Loc. Tempio - 31024 Ormelle (TV) Tel. - Fax +39.042 .855196 - Tel. - Fax +39.0422.745718 [email protected] - www.canevadelcapitano.it 92 Az. Agr. Fratelli Corvezzo di Corvezzo Renzo Az. Agr. Moletto di Stival Mario Cantina del Terraglio s.c.a. Via Palù, 17 - 31040 Cessalto (TV) Via Moletto 19 - 31045 Motta di Livenza (TV) Via Croce, 82 , Loc. Zerman Tel. +39.0421.327203 - Fax +39.0421.328330 Tel. +39.0422.860576 - Fax +39.0420.861041 31021 (TV) [email protected] - www.corvezzo.it [email protected] - www.moletto.com Tel.+39.0422.93452 - Fax +39.0422.633445 [email protected] Az. Agr. Feletto di Marciano Egle Az. Agr. Nardin Walter S.s. Soc. Agr. Via Campane, 16 - 31024 Ormelle (TV) Via Fontane, 5, Loc. Roncadelle - 31024 Ormelle (TV) Cantina Mareno S.c.a. Tel. - Fax +39.0422.745757 Tel. +39.0422.851622- Fax +39.0422.851863 Via Madonnetta, 51, Loc. Bocca di Strada [email protected] - www.vinwalternardin.it 31010 Mareno di Piave (TV) Az. Agr. Frassinelli Gianluca Tel. +39.0438 .492321 - Fax +39.0438.308279 Via della Vittoria, 7 - 31010 Mareno di Piave (TV) Az. Agr. Tessère [email protected] - www.cantinamareno.it Tel. - Fax +39.0438 .30119 Via Bassette, 51, Loc. Santa Teresina [email protected] - www.frassinelli.it 30020 Noventa di Piave (VE) Cantina Produttori Campodipietra s.a.c. Tel. +39.0421.320438 - Fax +39.0421.320965 Via Arzeri, 6, Loc. Campodipietra - 31040 Salgareda (TV) Az. Agr. Giol S.s. Soc. Agr. [email protected] - www.tessereonline.it Tel.+39.0422.744018 - Fax +39.0422.804053 Viale della Repubblica, 2/A - 31020 San Polo di Piave (TV) [email protected] - www.campodipietravini.it Tel. +39.0422.855032 - Fax +39.0422.856812 Az. Agr. Vigna Dogarina S.a.s. [email protected] - www.vinigiol.com Via Arzeri, 35, Loc. Campodipietra Cantina Sociale di S.c.a. 31040 Salgareda (TV) Via Pontebbana, 24 /A - 31010 Orsago (TV) Az. Agr. Girardi Gabriele Tel . +39.0422.804129 - Fax +39.0422.804141 Tel. +39.0438.992108 - Fax +39.0438.992128 Via Vicinale Davanzo, 13, Loc. Saletto [email protected] - www.vignadogarina.com [email protected] 31030 Breda di Piave (TV) Tel. +39.0422.686136 - Fax +39.0422.689441 Az. Agr. Salatin Antonio S.n.c. Cantina Sociale Tezze di Piave S.a.c. Via Doge A. IV Mocenigo, 57, Loc. Villa di Villa Via della Colonna, 20, Loc. Tezze di Piave - 31028 Vazzola (TV) Az. Agr. Introvigne Antonio 31016 (TV) Tel. +39.0438.488190 - Fax +39.0438 .488011 Via Roma, 275 - 31043 Fontanelle (TV) Tel. +39.0438 .995928 - Fax +39.0438.996727 [email protected] - www.cantinatezze.it Tel. e Fax +39.0422.749106 [email protected] - www.salatinvini.com [email protected] - www.introvigne.com

93 Cantina Viticoltori di Ponte di Piave S.c.a. Galileo Soc. Agr. S.s. La Marca Vini e Spumanti S.c.a. Via Verdi, 50 - 31047 Ponte di Piave (TV) Via Busche, 24 , Loc. Tezze di Piave - 31028 Vazzola (TV) Via Baite, 14 - 31046 Oderzo (TV) Tel. +39.0422.857650 - Fax +39.0422.857657 Tel. +39.0422.206092 - Fax +39.0422.802905 Tel. +39.0422.814681 - Fax +39.0422.716331 [email protected] - www.viticoltoriponte.it [email protected] - www.galileovini.com [email protected] - www.lamarca.it

Capo di Vigna Lunardelli S.a.s. Gambrinus S.a.s. Le Vigne di San Giacomo di Giacomin Gianluca Via Molmenti, 64 , Loc. Villanova Via Capitello, 22 - 31020 San Polo di Piave (TV) Via Pantiera, 100, Loc. San Giacomo - 31056 Roncade 31045 Motta di Livenza (TV) Tel. +39.0422.855246 - Fax +39.0422.855044 Tel. e Fax +39.0422.340640 Tel. +39.0422.863828 - Fax +39.0422.863644 [email protected] - www.gambrinus.it [email protected] [email protected] Iris Vigneti S.s. Soc. Agr. Lorenzon Angelo Espedito Soc. Agr. S.s. Casa Vin. Botter Carlo S.p.a. Via Grave, 1, Loc. Santa Maria del Piave Via Negrisia, 44 , Loc. Roncadelle - 31024 Ormelle (TV) Via Cadorna, 17 - 30020 Fossalta di Piave (VE) 31010 Mareno di Piave (TV) Tel. +39.0422.851117 - Fax +39.0422.851700 Tel. +39.0421.67194 - Fax +39.0421.67309 Tel. +39.0438.488302 - Fax +39.0438.489937 [email protected] [email protected] - www.botter.it [email protected] - www.irisvigneti.it Luigino Zago Agr. S.s. Cunial Valerio & Mario S.s Soc. Agr. La Cantina Pizzolato S.a.s. Vicolo Battisti, 12, Loc. Candelù - 31052 Maserada sul Piave (TV) Via dal Zotto, 9, Loc. Campobernardo - 31040 Salgareda (TV) Via IV Novembre, 12 - 31020 Villorba (TV) Tel. - Fax +39.0422.98426 Tel. e Fax +39.0422.804907 Tel. +39.0422.928166 - Fax +39.0422.629343 [email protected] - www.luiginozago.it [email protected] [email protected] - www.lacantinapizzolato.com Masottina S.p.a. De Stefani S.s. Soc. Agr.. La’ di Motte Soc. Agr. S.s.. Via Bradolini, 54, Loc. Castello Roganzuolo - 31020 Via Cadorna, 92 - 30020 Fossalta di Piave (VE) Via Callunga, 9, Loc. Villanova - 31045 Motta di Livenza (TV) San Fior (TV) Tel. +39.0421.67502 - Fax +39.0421.67836 Tel. e Fax + 39.0422.863815 Tel. +39.0438.400775 - Fax +39.0438.402034 [email protected] - www.de-stefani.it [email protected] - www.ladimotte.it [email protected] - www.masottina.it

Furlan Soc. Agr. S.s.. La Gioiosa S.p.a. Mercante F.lli S. Soc. Agr. Vicolo Saccon 48, Loc. Saccon - 31020 San Vendemiano (TV) Via Romanziol, 70 - 30020 Noventa di Piave (VE) Via Postumia, 53, Loc. Rustignè - 31046 Oderzo (TV) Tel. +39.0438.778267 - Fax +39.0438.478996 Tel. +39.0421.307280 - Fax +39.0421.307433 Tel. +39.0422.853744 - Fax +39.0422.852059 94 [email protected] - www.furlanvini.com [email protected] [email protected] Ornella Molon Traverso S.n.c. Soc. Agr. Ca’ di Rajo S.s. Via Risorgimento, 38 , Loc. Campodipietra Via del Carmine, 2/2, Loc. di Rai - 31020 San Polo di Piave 31040 Salgareda (TV) Tel. e Fax +39.0422.855885 Tel.+39.0422.804807 - Fax +39.042.804510 [email protected] [email protected] - www.ornellamolon.it Soc. Agr. Ca’ Franco. Rechsteiner di Von Stepski Doliwa Via Saletto, 17, Loc. Roncadelle - 31024 Ormelle (TV) Via Frassenè, 2, Loc. Piavon - 31046 Oderzo (TV) Tel. +39.0422.851074 - Fax +39.0422.851842 Tel.+39.0422.752074 - Fax +39.0422.752155 [email protected] - www.cafranco.com [email protected] - www.rechsteiner.it Soc. Agr. Forniz William & Giambattista S.a.s. Rigoni Vittorino & Figli S.n.c. Soc. Agr. Via Piave, 9, Loc. Roncadelle - 31024 Ormelle (TV) Via Malintrada, 17 - 31040 (TV) Tel. +39.042 .851173 - Fax +39.042 .851856 Tel. +39.0422.746121 - Fax +39.0422.746459 [email protected] - www.forniz.it [email protected] Soc. Agr. Cantine Grassi di Simome & Pier Luigi S.s. Soc.Agr. 47 Anno Domini s.s. Via Maggiore, 25, Loc. Rai - 31020 San Polo di Piave (TV) Via Treviso Mare, 2 - 31056 Roncade (TV) Tel. e Fax +39.0422.855219 Tel +39.0422.849976 - Fax +39.049.9386570 [email protected] - www.vinigrassi.it [email protected] www.47annodomini.it Soc. Agr. Lucchese Silvio & Figli S.s. Viale della Repubblica, 118 - 31020 San Polo di Piave (TV) Soc. Agr. Buffon Paolo & Renzo S. S. Tel. +39.0422.855195 - Fax +39.0422.856190 Via Belcorvo, 38 , [email protected] - www.lucchesevini.it Loc. Bibano - 31010 Godega Sant’Urbano (TV) Tel. +39.0438.782292 - Fax +39.0438.783183 Soc. Agr. Marcello del Majno Marco,Umberto S.s. [email protected] - www.tenutabelcorvo.tv Via Spinada, 6 - 31043 Fontanelle (TV) Tel. +39.0422.809201 - Fax +39.0422.809642 [email protected] 95 Soc. Agr. Tenuta Olivi S.s. Tenuta Santome’ di Spinazze’ Alan Via Dal Vesco, 10 - 31030 Breda di Piave (TV) Via Carboncine, 71, Loc. Biancade - 31056 Roncade (TV) Tel. +39.0422.90019 - Fax +39.0422.607259 Tel.+ 39.0422.848189 - Fax +39.0422.848738 [email protected] [email protected] - www.tenutasantome.com

Soc. Agr. Vecchia Postumia S.s. Villa Brunesca S.r.l. Via Bidoggia, 5, Loc. Roncadelle - 31024 Ormelle (TV) Via Serenissima, 12 - 31040 Gorgo al Monticano (TV) Tel. - Fax +39.0422.851317 Tel. +39.0422.800026 - Fax +39.0422.800282 [email protected] - www.vecchiapostumia.it [email protected] - www.villabrunesca.it

Tenuta Belcorvo S.r.l. Vitivinicola Canova S.s. Via Belcorvo, 38 , Loc. Bibano - 31010 Godega Via Callunga, 17, Loc. Villanova – 31045 Motta di Livenza (TV) Soc. Agr. Marcuzzo di Roberto e Figli S.s. Sant’Urbano (TV) Tel. e Fax +39.0422.863821 Via Guietta, 22 , Loc. Malintrada - 31045 Motta di Livenza (TV) Tel. +39.0438 .782292 - Fax +39.0438.783183 [email protected] Tel. e Fax +39.0422.860021 [email protected] - www.tenutabelcorvo.tv [email protected] Tenuta Bonotto delle Tezze di Bonotto Antonio Soc. Agr. Sandre S.s. Via Duca d’Aosta, 16, Loc. Tezze di Piave - 31028 Vazzola TV Via Risorgimento, 16, Loc. Campodipietra Tel. +39.0438.488323 - Fax +39.0438.488891 Per la visita alle cantine: 31040 Salgareda (TV) [email protected] - www.bonottodelletezze.it Strada dei vini del Piave Tel. e Fax +39.0422.804135 Tenuta Duca di Casalanza C.C.I.A.A. – Via Toniolo, 12 [email protected] - www.sandre.it Via Bianchi, 1/C - 31021 Mogliano Veneto (TV) 31100 Treviso Soc. Agr. Sutto S.s. Tel.+39.041.5937554 - Fax +39.041.5937511 Tel. +39 0422 591277 Via Arzeri, 34/1, Loc. Campodipietra [email protected] - www.ducadicasalanza.com Fax +39 0422 412625 31040 Salgareda (TV) [email protected] Tenuta San Giorgio S.r.l. Soc. Agr. Tel. +39.0422.744063 - Fax +39.0422.804599 www.stradavinidelpiave.com Via Piave, 11 - 31052 Maserada sul Piave (TV) [email protected] - www.sutto.it Tel.+39.0422.743135 - Fax +39.0422.743721 96 [email protected] - www.tenutasangiorgio.com BIBLIOGRAFIA E. Ciaccia, Ulderico Bernardi, Il Piave dal AA.VV., Atlante del paesaggio Peralba all’Adriatico, Celio Libri, 1992 trevigiano, Ed. Provincia di Treviso, 2000 I. Feltrin, La via del Piave, Lungo il fi ume AA.V.V., Marca Nobilissima, Ed. Grafi che tra natura arte e storia, C. Pavan Editore, Vianello Srl, Ponzano/Treviso, 2004 Treviso, 2002 E. Bellò, Razza Piave, il cavallo veneto M. Fregoni, Viticoltura di qualità fra storia e leggenda, Sismondi Editore, Edizioni l’Informatore Agrario S.r.l., 2004 1999. E. Bellò, Dal cavallo Piave ai bisonti delle A. Dominé, Vino, Gribaudo/Könemann, autostrade, Treviso 2004 U. Bernardi, La festa delle vigne, Santi L. Giardini, Agronomia generale, Patron Quaranta Ed., Treviso, 2003 Ed., Bologna, 1986 V. Boatto e altri, Studio delle tradizioni P. Pittaro, L. Plozner, L’uva e il vino, locali eno-gastronomiche correlate al Magnus Edizioni, Udine, 1982 territorio e ridefi nimento del tracciato della Strada dei vini del Piave, T. Tempesta, Paesaggio agrario del Dipt T.E.S.A.F. Università di Padova Veneto, Suppl.n. 5 “Veneto agricoltura”, 2003-2004 1989 Z. Bocci, I vini veneti a denominazione T. Tommaseo Ponzetta, La carrozza del di origine controllata, Espro Editore, nonno, Santi Quaranta, 2000 Verona, 1980 G. Bruno, Lungo il Piave, sulla strada del vino rosso, Biblos Edizioni, 1983 97