n. 4

Marcia: parla Michele Didoni Veloce, come un treno, di più, come una frec - 17 anni. Nessuno in quel periodo riuscì ad cia. Una freccia che era partita dal basso di imitarti, tutti alle spalle, cercando di capire il un’Italia umile e dignitosa al tempo stesso. Un segreto di quell’italiano del Sud che da ragaz - L’ultima volata dardo lanciato in alto, verso una vita ricolma di zino sfidava le auto da corsa. Nessun segreto, emozioni, con una traiettoria resa unica ed ini - solo tanta fatica, lontano dalle scorciatoie che mitabile dalla semplicità di quelle origini. Un per molti altri erano tentazioni irrinunciabili. sibilo silenzioso e rapido, come quello che Il male dello sport, quello contro il quale con - deve aver sentito il gigante scozzese Allan ducevi battaglie senza esitazione, no al do - Wells negli ultimi metri della finale dei 200 ping, no ai poteri corrotti. E così venivi metri a Mosca nel 1980. Una progressione tenuto fuori dal mondo nel quale avevi vis - dall’esterno, irrefrenabile, per sovvertire in suto per venti anni, troppo sincero e leale per gioia estrema la più cocente delle delusioni. venire a compromessi. Questione di “vita o di morte” come avresti Ma l’atletica non era tutto. È vero, venti anni poi detto, perché in quella gara di agonismo ad alto livello sono un’eternità per avevi l’ultima occasione a dispo - chiunque, tu eri però riuscito a farne una sfac - sizione per raggiungere la cettatura, una parentesi, di una vita prodiga di medaglia d’oro esperienze: le quattro lauree, la professione, tua moglie Manuela, la solidarietà con la tua fondazione, i libri e tante altre attività per oc - cupare ogni secondo della tua esistenza. Avevi l’agenda piena di impegni fino a giugno, la olimpica cer - schiena era sempre dritta, nonostante la lotta cata per anni. Un contro il peggiore dei mali, da mesi. Tutto in sogno che diveniva fi - silenzio, soffrendo dentro con dignità, nascon - nalmente realtà, che dendo quell’avversario purtroppo imbattibile. concretizzava anni di allena - A chi in questi mesi ti incontrava smagrito di - menti durissimi sulla pista di Formia, cevi che stavi facendo una cura dimagrante dove avevi imparato i segreti del correre per poi magari tornare a correre come ai bei veloce, accompagnato dal tuo Virgilio scon - tempi. E così anche la gara più importante troso, il Prof. Carlo Vittori. Lì avevi scoperto della tua vita l’hai voluta concludere alla tua il tuo rifugio dal mondo, dove coltivare te maniera, lasciando tutti senza fiato, però sta - stesso, dove crescere nel fisico e nella mente, volta sconvolti. Ci lasci la storia del più grande all’insegna del rigore e della dedizione. atleta italiano di sempre, del viaggio terreno Una forza spaventosa, proveniente dal tuo in - esaltante di un campione nella vita amato e terno, sempre alla ricerca di nuovi sogni, di stimato dalla gente, da far conoscere con pas - grandi progetti in una vita intensa. C’è chi li sione alle future generazioni. Un’ultima volata chiama valori, chi talenti, di certo tu Pietro che ti consegna alla leggenda… ciao Pietro ne avevi diversi a disposizione e ne avevi ca - Paolo Mennea. pito l’importanza. Per raggiungere i propri Simone Proietti traguardi è determinante l’impegno ed il sa - crificio, e se qualcosa non va, poco male, l’im - portante è averci provato. Filosofia essenziale, una scia chiara e definita che avevi imparato a seguire lungo il percorso della vita. Una lunga curva e poi un rettilineo, i 200 metri erano la tua distanza preferita, In copertina: Alex Schwazer (foto O. Bai). quella che riuscisti a coprire in appena di - A fianco Pietro Menna trionfa sui 200 alle Olimpiadi ciannove secondi e settantadue centesimi, di Mosca 1980 davanti allo scozzese Allan Wells. fermando il tempo della velocità mondiale per che il messaggio mi fosse stato in - le fatiche quotidiane ed io avrei ma - condotta da Daria Bignardi ha Lo sfogo di Michele Didoni viato per errore. Due minuti più gari seguito i giovani, i ragazzini. espresso il desiderio di magari tor - tardi mi è arrivata una telefonata di Adesso pensare di avere un crono - nare a fare fatica. Cosa volete, uno Alex, il quale mi informava di avere metro in mano non ci riesco. abituato alla luce dei riflettori per fatto una cavolata. Ho pensato a un Quando si è saputo che Alex era anni, adesso essere confinato in un infortunio causato da qualche facilo - stato trovato positivo sono stato at - anonimato è difficile da digerire. Io neria del ragazzo. Invece mi dice di taccato sui social network, allora ho spero ardentemente di no. Farebbe Adesso parlo io! essersi dopato. Mi è caduto il mondo detto basta, mi fermo qui. Ho già altri danni. Alex, lo ribadisco, è addosso. Non sono stato in grado di Poteva essere una sorta di: adesso esternare alcunché di inopportuno parlo io. Invece no. Michele Didoni tanto era l’amarezza che avevo pro - milanese di 39 anni con un passato vato. Ha detto in conferenza stampa da grande interprete della marcia che non ero un allenatore di polso, (chi non ricorda il suo titolo mon - peccato che quando era seguito da diale nella 20 km nel 1995?), ha Sandro Damilano diceva che era scelto una panchina davanti al chio - troppo autoritario. Si sentiva solo? sco dove si vendono bibite, panini e Ma se aveva a disposizione un tec - caffè, che dista trecento metri dal nico, un medico, un fisioterapista e mitico campo XXV Aprile di Milano, un osteopata. Ci ha preso in giro dove lui, come tanti altri marciatori tutti e alla grande. Il giorno che Alex (leggi Gianni Perricelli, ed Erica Al - ha restituito ai Carabinieri la tessera fridi), hanno sputato sangue sui e la pistola, ho voluto esserci an - pendii del Monte Stella oppure ina - ch’io. Mi ha accompagnato mia mo - nellando giri su giri sulla pista del - glie che era addirittura inviperita. l’impianto, sotto le grinfie di Pietro Pensate che per due anni ho trasfe - Pastorini. Michele che è stato negli rito la famiglia a Bologna, comprese ultimi due anni abbondanti l’allena - le mie due figlie per stare vicino al - tore di Alex Schwazer, ha voluto to - l’azzurro. Fortunatamente il lavoro gliersi qualche sassolino dalle di Chiara non ha subito battute d’ar - scarpe. Forse in realtà erano dei resto (opera nel mondo della sassi veri e propri. moda). Poi, quando ci siamo trovati Prima di lasciarlo sfogare sarà bene al cospetto di Alex piegato in due e fare un salto a ritroso nel tempo. Ci piangente su di una sedia, mia mo - posizioniamo a luglio dello scorso glie gli ha portato un bicchier d’ac - anno. Olimpiadi di Londra. La nazio - qua…. e io…. nale italiana punta su Alex Schwa - «La forza di Alex è la sua debo - mandato una lettera di dimissioni al tutto e il contrario di tutto. Oggi so - zer per portare a casa medaglie di lezza. Lui si concentra talmente su Centro Sportivo dei Carabinieri, ri - stiene una tesi, domani non la prestigio: traduzione oro, magari quello che deve mettere in pratica mango nell’arma ma come militare. prende neppure in considerazione». centrando una doppietta nella 20 e che scorda tutto il resto, poi im - Con il poco tempo che avrò libero a Due parole infine sulla marcia e nella 50 di marcia. Alex nel corso provvisamente odia ciò che sta fa - disposizione darò ancora dei consigli anche in questo caso Michele è an - dell’anno ha fatto sfracelli viag - cendo. Si era fatto consigliare dal a Matteo Giupponi e a Diego Cafa - dato giù duro. «C’era della volontà giando a livelli super a Lugano (20 chiacchierato dott Ferrari? Doveva gna e basta». di farla affondare e ci sono riusciti. km) e a Dudince (50 km). Nel mese dirmelo. A quel punto avrei deciso Abbiamo chiesto a Michele se non Visini come responsabile doveva di maggio e giugno ci ha dato dentro se seguirlo o meno. Vi faccio un ha più visto o sentito Alex dopo quel quotidianamente lottare con Sandro come solo lui sapeva fare. Allena - esempio di come mi sono sentito: giorno a Bologna. Questa la sua ri - Damilano da una parte e Antonio La menti, chilometri al mattino, chilo - Alex Schwazer (a sinistra) immaginatevi di uscire in auto, tro - sposta: Torre dall’altra. Adesso ho visto e il tecnico Michele Didoni metri al pomeriggio, mai uno svago, cora adesso alle prese con il pro - (Foto E. Panciera) . vare un amico che vi chiede un pas - «Non l’ho più sentito, ma il 22 otto - qualche spiraglio di luce nella nuova un pomeriggio dedicato ad altre cesso e l’eventuale squalifica. Se ne saggio fino a una banca, lui scende, bre, giorno del compleanno della conduzione tecnica. Se chiami Ma - cose. No, solo e sempre la marcia. dovrebbe sapere di più attorno al - Allora ascoltiamolo Michele Didoni: entra spiana la pistola e compie mia bimba più piccola Nicol, Alex ha gnani ti risponde immediatamente, Poi quando non manca molto al l’ultima decade di aprile. Tutti ricor - «Stavo preparando le valigie, una rapina. Esce dall’istituto di cre - telefonato per farle gli auguri. Ho pare abbiano idee chiare. Un plauso viaggio per Londra Alex prima de - deranno la conferenza stampa quando mi è arrivato un sms da dito e sale con voi in auto. Ecco mi cercato di trattenermi, lui tentava di dunque a Alfio Giomi che sta ricari - cide di saltare la 20 km, poi un indetta a Bolzano dallo stesso atleta parte del telecronista della Rai sono sentito così! terminare il più presto possibile la cando le pile a tutti. Dimenticavo. giorno ammette di essersi fatto di che raccontava tra le lacrime tutte Franco Bragagna, nel quale più o «Con Alex eravamo d’accordo che telefonata, ma qualcosa gli ho detto. Non parlerò più di marcia». eritropoietina (Epo). E qui la storia le sue malefatte, che ancora adesso meno vi era scritto: “spero che non dopo i Giochi avrebbe potuto cam - Adesso durante una intervista tele - Non credergli è veramente difficile. diventa un calvario per l’azzurro, an - danno adito a molte interpretazioni. sia vero”. Onestamente ho pensato biare vita, basta con la marcia, con visiva alle “Invasioni barbariche” W. B. Lugano Trophy 2013 Pizzolato, Giacomo Leone, Goffi, Poli, Modica, Baldini? Un tempo, tanto per essere chiari, Al - Punture di spillo berto Cova lasciò dietro di se uno strascico di • Daniele o Michele? Ma guarda un po’ questi qui altri campioni, in primis Francesco Panetta, che che si dilettano a punzecchiare e poi cadono su a sua volta lottò contro Antibo, che se la dovette una bazzecola come il nome di battesimo di Da - vedere con Mei, che lanciò Di Napoli. Bordin a Geometria Spalato ’90 vinse su Poli, quarto Bettiol, e prima niele Greco. Questa potrebbe essere una “pun - tura di spillo” indirizzata ai creatori della oro olimpico a Seul, poi le maratona di New rubrica. Già, perché anche noi siamo scivolati York di Orlando Pizzowhat (così scrissero i quo - sulla classica buccia di banana. Ma andiamo tidiani statunitensi il giorno dopo la vittoria di un percorso con ordine. Sul numero tre di Trekkenfild ave - nella Big Apple) che ancora oggi gode di una vamo pubblicato un resoconto (con tanto di foto) rendita illimitata su quei due trionfi. Infine solo del nuovo campione europeo indoor Daniele nel 2004, il grande Stefano che però di proseliti Greco. Nulla di strano. Il curioso particolare è ne ha fatti molti, ma tra gli amatori... che in ben due didascalie siamo incappati nel Sul capitolo donne preferisco astenermi. Già si classico errore, così invece di Daniele avevamo sa che ed Emma Quaglia dovreb - scritto Michele. Nessuno, per la verità, ci ha bero andare a Mosca, pare che Rosaria Console, fatto questo appunto ma, per onestà, vogliamo si estranei dall’avvenimento (così Radio libera farlo noi stessi. Dunque, ci cospargiamo il capo maratona), ma che a Cividale si assegni un ti - di cenere e facciamo ammenda. tolo con 2h40’53” non ci sembra una bella cosa, pur scusandomi con (chiamata Ste - • Faranno male? Penso proprio di no, ma tant’è, fano sulla rosea di Milano pag 33 della Gazzetta sarà bene ribadire un paio di questioni. La martedì 2 aprile). Se andate a leggere i risultati prima: la maratona. Si sono assegnati i titoli solo le prime cinque sono sotto le tre ore! Ma vo - italiani in Friuli Venezia Giulia, nella prima gliamo o no riprovare a rilanciare la maratona? edizione di una maratona, la Unesco Cities Ma - I tecnici ci sono, vengono da quel mondo. rathon, che univa Aquileja a Cividale. Per la prima volta dopo anni non sono state prese in • Seconda intramuscolare . Questa più leggera. Ab - biamo letto che il prossimo anno ci sarà una in - Geometria di un percorso ad arco per l’inossidabile , che Troppi atleti hanno interpretato e considerazione Roma, Venezia, Firenze, Treviso, tera giornata dedicata al cross. Che bello! Una sulle rive del lago e tempo infame soffre visibilmente per riuscire a compreso i limiti umani del giudizio Carpi, Milano, Torino, Reggio Emila, Verona, manifestazione federale in più. Ma neppure per hanno caratterizzato il Lugano Tro - portarsi a casa un risultato che non contingente. Basti pensare che un oppure nessuna di queste organizzazioni ha avanzato la richiesta in tal senso. Così, nono - sogno, sono i societari che verranno accorpati phy 2013. La neve l’ha fatta da pa - la gratifica. Disperato il suo tenta - improponibile Barrondo, guatemal - con gli assoluti. Tirando le somme, nella nostra drona in una gara che ha acceso tivo di marciare appena sotto all’ora teco e già medaglia d’argento nella stante il titolo del 2012 fosse stato assegnato a Carpi nel mese di ottobre, i due campioni penisola rimangono come corse campestri: La pochi entusiasmi, se non per i soli e trenta minuti. venti chilometri olimpica di Londra, Cinque Mulini, il Campaccio, Il Cross della Val - vincitori – entrambi cinesi - delle Italiani al maschile indietro in classi - ha atteso tranquillamente circa uscenti Migidio Bourifa e , non si sono presentati all’appello, anzi la comasca ha lagarina, la Festa del cross, e il Cross della Volpe due prove assolute femminile e ma - fica: Federico Tondodonati dicias - metà gara prima di essere squalifi - (Volpiano) il tutto in una stagione che parte da schile. Rispettivamente Hong Liu settesimo con un finale di gara cato. fatto un’apparizione nello stesso giorno 1 aprile, a Dongio (Alto Ticino – Svizzera) dove al mat - novembre e si chiude a marzo. Ma Magnani e con il tempo di 1h27’06” e Wang sofferto e un ritrovato Matteo Giup - Un percorso che, oltretutto, pre - Baldini, sì, tiro in ballo ancora loro, non soste - Zeng 1h19’08”. A quest’ultimo va poni al ventunesimo posto. Minimo senta alcune incognite: come è pos - tino prima del tradizionale Gran Prix è andata in onda una sorta di non competitiva-competi - nevano che il cross… Ma valli a capire!. sottratto circa trenta secondi per la IAAF di partecipazione ai mondiali sibile che un tracciato di due Trekkenfild mancata presenza alla partenza al - di Mosca di agosto centrato per la chilometri, sostanzialmente a forma tiva di 10 km scusate il bisticcio di pa - l’orario previsto dell’atleta asiatico, coppia italiana. di semicerchio, con due boe, risulti role, ma non ne trovo altre, dove ha che probabilmente troppo si è abi - Le gare principali hanno pagato il avere il chilometro interno sempre vinto a mani basse. Tornando alla prima edizione, della maratona friu - tuato alla scarsa puntualità italiana dazio di una partecipazione copiosa più veloce? lana, c’è davvero da mettersi quasi a e poco alla precisione svizzera. gestita male. Partenze delle due venti La gara gode comunque di un orga - piangere. Vince tra gli uomini Ruggero Ottima la loro progressione nella se - chilometri sfalsate di cinque minuti nizzazione buona e di una scenogra - “Rero” Pertile, e fin qui giù il cappello conda parte di gara: 42’21” per Hong hanno costretto sei giudici a giudi - fia lacustre splendida. Pochi davanti all’azzurro che combatte da solo Liu e 39’17” per Wang Zeng. care circa centosessanta atleti con - sarebbero i dettagli da modificare contro il vento e chiude in 2h16’20. Gli Nelle categorie giovanili ha brillato temporaneamente. Lavoro non per renderla eccellente. La profes - altri? Il secondo, degli italiani, Leonardi la juniores bergamasca Nicol Co - oneroso ma impossibile. Unica ragio - sionalità di atleti, tecnici e organiz - finisce in 2h27, il terzo Mei (non Stefano lombi, l’atleta allenata da Renato nevole via di uscita sarebbe quella di zatori costa cara, spendere le naturalmente) in 2h 28’ Che tristezza! Cortinovis ha fermato il cronometro, separare le due gare. I risultati sono proprie risorse per migliorarsi è Dove sono finiti i successori di Bordin, nella dieci chilometri, a 48’54”. stati poco edificanti per la specialità: virtù. Prima tra le italiane (sesta piazza ) livello tecnico sotto i piedi! Gianni Perricelli