comunità NUMERO SPECIALE montagna RIVISTA DI APPROFONDIMENTO GREEN ECONOMY BIODISTRETTO a cura di Uncem, Unione nazionale dei Le acque L’alta Comuni, delle Comunità e degli Enti montani sotterranee

VOCI DINAMICHE ------LOCALI TERRITORIALI giugno ------La mappa Le risorse 2021 MONTAGNA, AMBIENTE, TERRITORI, ECOLOGIA INTEGRATA, ENERGIE di comunità forestali

FORESTE E FILIERE La con l’Alta Irpinia protagoniste in Europa POSTE ITALIANE S.P.A. - "SPEDIZIONE IN A.P. - 70% - ROMA AUT. N. 30035201- 002/2010” - 70% ROMA AUT. - "SPEDIZIONE IN A.P. S.P.A. POSTE ITALIANE SOMMARIO comunità montagna RIVISTA DI APPROFONDIMENTO a cura di Uncem, progetto Unione nazionale dei AFAI Comuni, delle Comunità Viaggio in un territorio 6 e degli Enti montani l’Alta Irpinia: ------poco conosciuto che giugno 8 risorse, bisogni, opportunità ------cerca nuovi equilibri, 2021 tra valorizzazioni delle capitale naturale 12 leva di sviluppo risorse locali e sviluppo circolazione idrica: di nuove opportunità 16 profonda e superficiale imprenditoriali e le risorse occupazionali 18 idriche 26 il rischio idrogeologico 20 nell’area interna riattivare l’altopiano 22 del il CAI e la sentieristica 24 dell’Alta Irpinia il cammino 26 delle acque le opportunità del distretto 28 “Città dell’Alta Irpinia” 39 il coraggio 30 di ideare le occasioni la funzione delle associazioni 31 nelle aree interne natura e arte: 32 i tesori da scoprire la mappa di comunità 34 MONTAGNA le progettualità AMBIENTE AFAI TERRITORI 36 ECOLOGIA INTEGRATA l’Agenzia Forestale ENERGIE Alta Irpinia 38 NUMERO SPECIALE AFAI AFAI 40 il marchio Agenzia Forestale Alta Irpinia EDITORIALE di Marco Bussone Presidente nazionale Uncem e Presidente Fondazione Montagne Italia

e di Vincenzo Luciano Presidente Uncem Campania e Vicepresidente nazionale Uncem

irpinian wood NUMERO SPECIALE La forza di un territorio emerge nelle attuazione a quanto prevede la Strategia regionale da sempre attenta. Peculiare per le aree montane – in particolare con le fasi più critiche della storia. La forza di per le Aree interne, ma soprattutto per un il modello campano: il comparto vede “Associazioni fondiarie” o il “Condominio un territorio risponde alle esigenze di percorso a prova di futuro che riparte da una sinergia efficace di Enti territoriali forestale”. Altre forme “dal basso” sviluppo, crescita, inclusione, alle fragilità. boschi e filiere. Dalle comunità. e Regione. Una crescita del sistema di nascono oggi, proprio dalle comunità. Nessuno deve rimanere indietro. Lo sanno Non può non esserci lotta all’abbandono Operai forestali sempre più indirizzato Anche l’Alta Irpinia potrà beneficiarne. bene Sindaci e Amministratori locali che e contrasto allo spopolamento, come alla verso la prevenzione, la valorizzazione E non è un caso che, a fianco del nei territori montani italiani, negli ultimi desertificazione economica, alla base di ecosistemica di foreste e pascoli, la progetto forestale per l’Alta Irpinia, la dieci anni, sono sempre stati impegnati qualsiasi intervento con risorse pubbliche protezione delle fonti idriche, la messa in Strategia dell’Area interna si muova con nel dare risposte alle emergenze. e delle imprese locali. sicurezza. Il Testo unico forestale li prevede, un progetto sulla zootecnia e sulle filiere Lo hanno fatto con fantasia Il contesto dell’azione è articolato e e Vaia - piuttosto che altre calamità nel dell’allevamento, della produzione di alta amministrativa, lungimiranza, comprende un nuovo ruolo per i territori Paese più fragile d’Europa e del mondo qualità lattiero-casearia. Non vi è contrasto coinvolgimento di imprese, terzo settore, dato dalla crisi pandemica che si somma - insegna a guardare in modo nuovo alle tra prato-pascolo e bosco, anzi. Ma per università. La pandemia ha acceso riflettori a quella climatica e economica, con un foreste. Proteggere e valorizzare non capirlo, servono formazione, intelligenze, sui territori e ha accelerato le necessarie filo rosso che le unisce. Montagne Italia sono in contrasto. Ma servono visione e giovani e famiglie pronte a crederci. risposte ai bisogni delle comunità. e Uncem hanno lavorato alla stesura del accompagnamento, capacità scientifica e Sta alle Istituzioni, anche alla Politica, Non è un caso che questo progetto che Codice forestale nazionale, moderna legge impegno politico. Ma anche forza lavoro, accompagnare e investire. Senza però raccontiamo nelle pagine di “Comunità che richiede una serie di decreti attuativi. imprese nuove, aziende che si rafforzano pensare che lì, in Alta Irpinia come nelle Montagna” si sia mosso proprio nei mesi Gli stessi regolamenti e decreti sono in perché scoprono nuovi prodotti e li Valli di Lanzo, in Val Camonica come nel della pandemia. Provando a costruire fase di stesura, anche grazie a una attenta valorizzano oltre i confini territoriali. Sannio, ci sia un margine da lasciare un nuovo rapporto delle comunità dei concertazione nei tavoli di lavoro previsti Il bosco gestito che vogliamo compone al suo destino. Lì si costruiscono le territori con le proprie risorse. Quelle dal Mipaaf con il Crea. Le gestioni forestali il paesaggio, uno spazio di vita, un moderne “Green communities” previste forestali, che rappresentano uno dei boschi nelle aree montane devono antidoto allo spaesamento. Non crediamo dalla legge 221 del 2015 e anche dal straordinario patrimonio non valorizzato e avere opportune strategie e pianificazioni nella wilderness. Nessun Sindaco di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. in espansione. Anche in Irpinia. Tra i borghi anche per prevenire danni da incendi montano ci crede e la vuole. Nei territori montani alimentiamo i servizi e i paesaggi di questo tratto di Appennino e tempeste, da calamità. Pianificare Se il bosco non è gestito, invade prato- ecosistemici-ambientali che cambieranno meridionale, i boschi hanno necessità di permette di essere più resilienti. Vale pascolo, i villaggi e le aree che sono il rapporto tra chi produce e chi consuma. un complessivo ripensamento. anche per il dissesto idrogeologico. state abbandonate dall’uomo per motivi Formiamo nuovo “capitale umano” per MONTAGNA Di un pensiero organico, politico, E su questo fronte di gestione e economici, sociali, antropologici. ripensare e valorizzare il capitale naturale. istituzionale, operativo. Economico. prevenzione entrano in gioco gli Operai Da sempre le comunità alpine e Nel quadro di una solidarietà crescente, AMBIENTE Per dire come stanno nel complessivo Idraulico-forestali, che in Campania come appenniniche hanno gestito i loro beni, siamo sistemi e comunità in dialogo. “sviluppo locale” del territorio montano. nelle altre Regioni hanno svolto ruoli anche grazie a usi civici, regole, altre Ripartiamo dal bosco, da quell’”Irpinian TERRITORI Fondazione Montagne Italia, con Uncem, importanti e il loro futuro è collocato forme di protezione e condivisione. Anche wood” che niente deve avere di bucolico. ECOLOGIA INTEGRATA ha lavorato molto per un confronto nel quadro del Testo unico forestale, grazie ai recenti sistemi per superare la È foresta che cresce e che fa rumore. efficace e schietto con il sistema pubblico in sinergia strettissima con Comunità frammentazione fondiaria – gravissima Ma anche gestione attiva, “musica bella” ENERGIE e privato dell’Alta Irpinia per dare montane e Comuni, oltre a una guida emergenza per tutto il Paese e in particolare di note che invadono nuovi spazi.

4 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 5 VALORIZZARE PER COMPETERE progetto AFAI a cura di Raoul Romano Rosa Rivieccio Chiara Salerno Centro Politiche e Bioeconomia del AFAI: uno strumento Consiglio per la Ricerca in agricoltura e per la valorizzazione l'analisi dell'Economia Agraria (CREA-PB) e promozione del Romina Zago patrimonio forestale Fondazione Montagne Italia dell’Alta Irpinia foto di Chiara Salerno

Il progetto Agenzia Forestale Alta settore ambientale e agrosilvopastorale, competitività delle filiere forestali Irpinia (AFAI) è inserito nel contesto contemporaneamente a sviluppo attraverso la sperimentazione di una della Strategia Nazionale Aree Interne locale, turismo e sanità. gestione sostenibile del patrimonio (SNAI) lanciata nel 2014 con la Tra gli interventi inseriti della SNAI boschivo dell'Alta Irpinia”, in coerenza Programmazione Europea 2014-2020 è stato inserito il progetto AFAI, con quanto sottoscritto nell’APQ. a valere sui fondi FEASR, FESR e FSE quale strumento per rispondere Fondazione Montagne Italia, in qualità cui si aggiungono le risorse nazionali alla necessità di valorizzazione e di capofila delegato dal Comune assegnate dalle Leggi di stabilità 2014, promozione unitaria di una delle risorse di , e il Centro Politiche e 2015, 2016 e dalle Leggi di bilancio per endogene principali dell’Alta Irpinia: il Bioeconomia del Consiglio per la il 2018 e per il 2020. patrimonio forestale. Questa risorsa, Ricerca in agricoltura e l'analisi La SNAI nasce come azione diretta per strettamente legata all’identità culturale dell'Economia Agraria (CREA-PB) il sostegno alla competitività territoriale e paesaggistica del territorio può giocare hanno avviato un processo di dialogo sostenibile e per contrastare il declino un ruolo strategico per lo sviluppo e confronto con i 25 Comuni dell’Area e demografico che caratterizza le aree sostenibile dell’Area, costituendo uno dei i soggetti privati interessati. interne del Paese. L’obiettivo è ridurre principali ambiti di sperimentazione su Lo scopo è individuare un nuovo o invertire questa tendenza creando cui misurare la capacità di innovazione modello di sviluppo integrato che nuove possibilità di reddito, garantendo e miglioramento nei metodi e strumenti si configuri in una “Comunità” COMUNI DELL'ALTA IRPINIA la presenza e l’accessibilità ai servizi connessi alla tutela e valorizzazione attivamente impegnata nella gestione essenziali (trasporto pubblico locale, economica, ambientale e turistico- sostenibile, unitaria, multifunzionale, istruzione e servizi sociosanitari) nonché culturale del territorio. partecipata ed economicamente di migliorare la gestione del territorio. Il progetto AFAI trova sostegno nella sostenibile del territorio e delle Peculiarità del metodo adottato dalla misura 16.7.1 del PSR Campania 2014- sue filiere agrosilvopastorali. Lo SNAI è l’approccio place-based basato 2020 che prevede due tipologie di scopo è quindi, costituire una forma sulle caratteristiche del territorio ovvero intervento sequenziali: Azione A) associativa impegnata inizialmente partendo da un’analisi delle risorse Definizione di un Programma nel perseguimento degli obiettivi del endogene e dei fabbisogni locali, si Strategico condiviso con i partner Programma Strategico e che in arriva a predisporre una strategia d’Area, dell’Area Interna; Azione B) Attuazione prospettiva possa rappresentare frutto di una progettazione partecipata e della strategia definito un Piano anche il territorio e i partner del condivisa tra gli attori locali e i portatori operativo di investimenti per poter progetto diventando soggetto di di interesse, pubblici e privati. accedere alla riserva finanziaria di 10 riferimento unitario per la promozione L’Area Interna Alta Irpinia, costituita da milioni di euro su alcune misure del e il supporto programmatico e 25 Comuni della provincia di PSR 2014-2020 Campania. progettuale all’Alta Irpinia. (vedi cartina), ha sottoscritto l'Accordo Il “Programma Strategico” costituisce In particolare, si vogliono cogliere di Programma Quadro (APQ) il 13 il prodotto di sintesi dell’Azione A e le potenzialità di crescita legate settembre 2017 come Area-pilota viene redatto, attraverso un approccio all’erogazione dei servizi ecosistemici, della Regione Campania (D.G.R. Regione partecipato - il vero motore dell’Agenzia alla gestione sostenibile e ai prodotti Campania n. 600 1.12.14) avviando così - al fine di “Migliorare la gestione legnosi e non legnosi, alla valorizzazione un processo di governance per realizzare sostenibile del patrimonio forestale” in chiave socio-culturale e turistico obiettivi di sviluppo che prevedono un perseguendo interventi volti alla ricreativo delle risorse ambientali forte intervento nel “Cooperazione per il supporto alla e del patrimonio forestale.

6 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 7 PATRIMONI DA TUTELARE l'Alta Irpinia: a cura di Raoul Romano risorse, bisogni, Rosa Rivieccio paglia e pietra) e turistico culturale. Negli ultimi anni, si è registrato un opportunità significativo processo di ritorno di giovani che hanno maturato conoscenze e competenze lavorative fuori sede, che intraprendono attività autonome legate USO DEL SUOLO al settore agricolo (recupero attività di famiglia), turistico-ricreativo e dei servizi, in particolare informatici. Iniziative che hanno però scarsi effetti moltiplicativi sui livelli occupazionali e sullo sviluppo economico del territorio. L’Area, geograficamente delimitata dai rilievi della Daunia e dall’altopiano del Formicoso a Nord Est e dal complesso dei Monti Picentini a Sud Ovest, trova nel suo mosaico paesaggistico una meravigliosa sintesi del secolare rapporto tra l’uomo e le risorse naturali e ambientali. Si distinguono una zona montana a vocazione principalmente - foto di Rosa Rivieccio LEGENDA forestale, ubicata nel comprensorio dei Monti Picentini, e una zona centrale Un territorio variegato e complesso, che rischia di spopolarsi lentamente, Bosco e Nord-orientale di collina e pianura, Superfici agricole e praterie sebbene sia ricco di opportunità da cogliere, valorizzando la storia, le dedicata all’agricoltura e caratterizzata Corpi idrici e zone umide tradizioni e le eccellenze che custodisce. Urbano dall’intervallarsi di colture temporanee o permanenti e spazi naturali (vedi cartina). N Altro Il patrimonio forestale, che si estende per oltre 44.000 ettari (il 38% della 0 5 10 15 20 km superficie dell’Area), è poco valorizzato, con una produzione di beni e servizi poco strutturata e diversificata. Circa 28.000 ettari il bosco è di proprietà privata e Il territorio dell’Alta Irpinia conta della popolazione è raggiunto da stanziamenti derivanti dalla solo 12 dei 25 comuni possiedono uno 59.378 abitanti (ISTAT, 2019), dal 1971 banda larga maggiore di 2 Mbit/sec) Legge 219/81 post sisma. Il settore strumento di pianificazione in grado di ad oggi ridotti del 25,5%, con un saldo sanitarie, bancarie, scolastiche (12 agroalimentare rimane il cuore indirizzare la gestione e valorizzare la naturale (nati-deceduti) negativo dal istituti scolastici di grado superiore) e produttivo e nel corso degli anni multifunzionalità delle risorse. 1985. Situato nel cuore dell’Appennino formative post diploma. Lo scenario l’offerta enogastronomica ha registrato Oltre ai castagneti da frutto, prevalgono centro-meridionale, custodisce attuale, aggravato dall’emergenza un importante incremento, pur le faggete nell’Area Sud-occidentale importanti risorse naturali e ambientali COVID19, si caratterizza per una forte mancando un coordinamento in servizi e il cerro nella zona Nord-orientale, e possiede una forte identità storica, frammentazione socio-economica che e offerta turistica. intervallati da nuclei ridotti di piantagioni paesaggistica e culturale, con vocazioni rischia di aumentare le dinamiche di L’assenza di infrastrutture e di una visione di conifere, boschi di roverella e artigianali, agroalimentari, turistiche e regressione demografica colpendo la unitaria del territorio rappresentano un leccete. Le imprese forestali locali sono produttive che esprimono un grande fascia di giovani diplomati e laureati. limite per il vivace tessuto imprenditoriale per lo più familiari con scarso livello potenziale da sviluppare. Prevale un’economia agrosilvopastorale locale, che lamenta comunque la tecnologico e producono assortimenti a Come molte aree interne del Paese, ha e i settori manifatturiero e terziario mancanza di manodopera specializzata basso valore aggiunto. Manca una filiera una scarsa rete di trasporti ferroviari e (commerci e servizi) mantengono un nel settore agroalimentare, artigianale produttiva strutturata per la lavorazione e Laceno - foto di Rosa Rivieccio di infrastrutture digitali (meno del 50% ruolo importante, anche in relazione agli (ferro, cuoio, ceramica artistica, legno, trasformazione del legname.

8 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 9 POTENZIALITÀ DA SVILUPPARE L'ALTA IRPINIA

Il settore agrosilvopastorale è associative di servizi comuni. del mezzogiorno che alimenta parte di caratterizzato in gran parte da La produzione di qualità (Castagna Campania, Puglia e . ✓Aree Protette e Aree Natura 2000 dell’Alta Irpinia piccole imprese familiari che solo di IGP) è diversificata nei L’importante rete sentieristica, a cura di Lorenzo Crecco e Antonio Pepe negli ultimi anni si sono indirizzate a settori del fresco, dell’essiccato e dei frammentata e poco gestita, e antichi produzioni agricole (vini, olio, grano derivati, con innovazioni secondarie. percorsi rurali sono senz'altro da Con 39.027 ettari in totale, le 3 Aree Protette insieme alle 12 Aree della Rete Natura2000, coprono il 35,3% del territorio ecc.), zootecniche e casearie (vacche Anche il tartufo e i funghi sono valorizzare ulteriormente. dell’Alta Irpinia. Le Faggete miste a Tasso, Agrifoglio o Abete bianco sono tra gli habitat prioritari, e svolgono un ruolo di podoliche, capre, maiali e animali da rinomati, attirando notevoli flussi Lo storico attrattore turistico è tutela della fauna la cui conservazione è in pericolo. Di particolare interesse troviamo l’insetto Cerambicide del faggio, cortile) di alta qualità con numerosi turistico-gastronomici. l’altopiano di Laceno, a circa 1.050 l’anfibio Ululone appenninico, l’Aquila reale e il Nibbio reale. marchi riconosciuti. La complessità naturalistica è metri s.l.m., con l’unica stazione La castanicoltura rappresenta la testimoniata dalla presenza di 3 Aree invernale, un abitato residenziale, più importante risorsa agricola e Naturali Protette, per 21.143 ha, 12 Aree alberghi e ristoranti. LEGENDA un’eccellenza nazionale in termini della Rete Natura 2000, per 37.370 ha, L’abbandono colturale dei boschi cresce ZPS produttivi e imprenditoriali, con che custodiscono la maggior parte della e con esso il degrado del patrimonio aziende all’avanguardia nei processi biodiversità del territorio. Le sorgenti, i culturale e paesaggistico, aumentando ZSC di produzione, trasformazione e fiumi e i laghi concorrono ad arricchire la vulnerabilità e il rischio del AP (PNR,RNR e AANP) commercializzazione, anche se si la rilevanza naturalistica, racchiudendo il territorio ai cambiamenti climatici Limiti Comunali registra la carenza di strutture bacino idrografico più importante e agli eventi estremi.

✓Paesaggi e stagioni in Alta Irpinia

foto di Antonio Maffei foto di Alessandro Di Biasi N

N 0 5 10 km

AREE NATURALI PROTETTE (AP) PNR (Parchi Naturali Regionali): A. Parco Regionale dei Monti Picentini; RNR (Riserve Naturali Regionali): B. Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro; AANP (Altre Aree Naturali Protette Regionali): C. Oasi Naturale Monte Polveracchio.

AREE NATURA 2000 SIC (Siti di Importanza Comunitaria): 1. M.te Accelica; 2. M.te Cervialto e M.ne di Nusco; 3. Fiumi Tanagro e Sele; 4. M.te Terminio; 5. M.te Eboli, M.te Polveracchio, M.te Boschetiello e V.ne della Caccia di ; 6. Alta Valle del Fiume ; 7. Boschi di Guardia dei Lombardi e ; 8. Bosco di Zampaglione; 9. Lago di S. Pietro; 10. Querceta dell'Incoronata.

foto di Antonio Maffei foto di Alessandro Di Biasi ZPS (Zone di Protezione Speciale): 11. Monti Picentini; 12. Lago di .

10 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 11 DINAMICHE DEL TERRITORIO capitale naturale L'ALTA IRPINIA a cura di Irene Rosso Erica Mazza leva di sviluppo Collaboratori esterni del Centro Politiche e Bioeconomia del Consiglio per la Obiettivo AFAI: sviluppare le filiere di produzione Ricerca in agricoltura e l'analisi Le foreste dell’Alta Irpinia si estendono dei beni e fornitura dei servizi legati al bosco dell'Economia Agraria (CREA-PB) per oltre 44.000 ettari e rappresentano circa il 10% della superficie boscata della Campania. Approfondire la conoscenza e le dinamiche naturali e socio-economiche che regolano e condizionano lo sviluppo di questi CARTA DELLE boschi è il primo passo per capire e FORMAZIONI FORESTALI indirizzare correttamente scelte e decisioni gestionali volte a conservare e valorizzare questo patrimonio. È bene infatti sottolineare che le caratteristiche strutturali e qualitative dei soprassuoli forestali irpini rendono queste aree tra le più rilevanti a livello nazionale, in grado di erogare importanti servizi ecosistemici e di svolgere una considerevole funzione produttiva. LE FORMAZIONI FORESTALI Le aree forestali più vaste e meglio conservate sono localizzate soprattutto nel settore sud-occidentale dell’Alta Irpinia, sui Monti Picentini. Questi rilievi montuosi hanno caratteristiche geo-pedologiche e climatiche molto differenti dalla confinante Valle dell’Ofanto, dove LEGENDA le foreste lasciano spazio a terreni Arbusteti argillosi, meno acclivi, destinati principalmente all’attività agricola. Altri boschi Due elementi rendono i Monti Querceti Picentini ideali per lo sviluppo di Castagneti N boschi rigogliosi: la composizione Faggete dei suoli di origine prevalentemente Confini Comunali AFAI vulcanica e l’abbondanza di precipitazioni. La presenza contemporanea di questi due aspetti, insieme a soprattutto a quote comprese tra Se le imponenti fustaie di faggio e i a soddisfare per lo più il fabbisogno numerosi altri fattori correlati, al 900 e i 1800 metri. Alle quote più castagneti secolari caratterizzano il locale di legna da ardere, riveste anche di sopra di una certa quota crea basse di questi rilievi, sotto il limite del paesaggio montano, la cerreta è il un’importante funzione di presidio condizioni ambientali ideali per lo faggio, sono invece diffusi castagneti tipo di bosco predominante in ambito ecologico, in particolare nei territori sviluppo di foreste rigogliose e fertili. da frutto, gestiti da piccole aziende a collinare. Questa formazione forestale, della valle dell’Ofanto destinati a forme Faggete di alto fusto si estendono su conduzione familiare, e boschi di governata prevalentemente a ceduo, è di agricoltura più intensiva. circa 10.500 ettari, pari al 24% del carpini e altre latifoglie relegati nelle diffusa in tutti Comuni dell’area, anche Il prodotto di prima trasformazione che foto di Rosa Rivieccio territorio forestale dell’Alta Irpinia, stazioni più impervie e sterili. se in maniera frammentata e, oltre nella filiera forestale garantisce

12 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 13 ECCELLENZE DA CONOSCERE le risorse forestali nell’area interna L'ALTA IRPINIA

maggiore stabilità di mercato è il Interna Alta Irpinia. Dei 25 Comuni, tondame di faggio, il cui commercio solamente 12 hanno un Piano di ✓Il tartufo di Bagnoli Irpino si estende ai mobilifici della costa Gestione Forestale vigente, mentre le a cura di Giuseppe Bettua, Rosa Rivieccio adriatica e a piccole aziende artigianali restanti realtà, e tra queste due molto che producono utensili domestici. importanti come Bagnoli Irpino Presente da secoli sulle tavole dell’Irpinia, il Tartufo Nero di Bagnoli Irpino è Altri prodotti di prima trasformazione e Montella, hanno piani scaduti da stato degustato e apprezzato sin dal 1736 da Alfonso di Borbone. Il nome ricavati dall’utilizzo dei boschi sono la diversi anni, oppure non hanno mai scientifico di questa varietà è Tuber mesentericum Vittad ed è riconosciuto paleria di castagno per usi agricoli e pianificato la gestione delle proprie come un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) della Regione Campania, strutturali, e i segati di conifera richiesti foreste. Si riscontra inoltre una forte dal gusto e dalle caratteristiche particolari. Ha forma globosa, esternamente soprattutto nel mercato salernitano discrepanza tra ciò che viene pianificato nero con fini verruche che gli conferiscono un aspetto rugoso. Internamente per la produzione di pancali. Il legname e quanto effettivamente eseguito e ha pasta compatta e colore grigio, con delle venature bianche che in alcuni di ontano, specie comunque poco portato a termine durante il periodo di esemplari tendono all’azzurro o al viola. diffusa, viene commercializzato per vigenza dei Piani di Gestione. la realizzazione di zoccoli e forme di La scarsa presenza di ditte di utilizzazione scarpe. Un ruolo importante in termini e l’assoluta mancanza di quelle anche di volumi commercializzati lo ricopre la soltanto di prima trasformazione ✓La Castanicoltura in Alta Irpinia legna da ardere sempre più richiesta dei prodotti (segherie, laboratori di a cura di Erica Mazza, Giovanni Nigro) e destinata, oltre al riscaldamento conservazione e trasformazione dei domestico, ai forni di pizzerie e tartufi…) non consentono di trattenere Tradizione familiare, cura del territorio e prodotti pregiati con il marchio IGP panifici. I Monti Picentini sono inoltre sul territorio una quota importante di "Castagna di Montella”. I castagneti dei monti Picentini sono un patrimonio il più grande bacino di raccolta di valore aggiunto e quindi di possibilità di colturale e storico-culturale custodito da una moltitudine di piccolissimi acqua del sud Italia; qui nascono le occupazione e di sviluppo. proprietari. I cambiamenti climatici e i patogeni rendono incostante la sorgenti del Sele che consentono Le caratteristiche e la diversificazione produzione, che rimane un’eccellenza nazionale, esportando castagne per il l’approvvigionamento di parte della di soprassuoli boschivi rendono il consumo fresco (castagne del prete) e altri prodotti secondari unici. La Sagra Campania, della Basilicata e di patrimonio forestale dell’Alta Irpinia una della Castagna e Mostra mercato del Tartufo Nero di Bagnoli Irpino nell’ultimo tutta la Puglia. risorsa molto importante, da cui poter fine settimana di ottobre più che da spiegare sono da vivere! PROBLEMI E CRITICITÀ NELLA ricavare non solo un’ampia gamma di GESTIONE FORESTALI prodotti legnosi e non legnosi di alta A fronte di queste potenzialità qualità e ad elevato valore aggiunto permangono diverse criticità: (castagne, tartufi, funghi e altri prodotti manca pianificazione e un ente del sottobosco), ma anche fornire beni che ne garantisca l’applicazione, la e servizi alla comunità che soddisfino, certificazione forestale che attesti direttamente o indirettamente, la sostenibilità della gestione e che le esigenze ecosistemiche di conferisca un marchio di qualità ai conservazione della biodiversità e tutela prodotti, lo sviluppo adeguato della rete dell’ambiente, nonché le necessità di viabile, imprese locali di trasformazione sviluppo e crescita locale, valorizzando oltre ad un più alto grado di anche le opportunità turistico ricreative meccanizzazione delle ditte utilizzatrici. e socioculturali che il patrimonio Per queste ragioni, nonostante le agrosilvopastorale dell’Irpinia è in ottime capacità produttive, i boschi grado di offrire. irpini, nel complesso, non garantiscono Sviluppare le filiere di produzione un ricavo sufficiente e continuo dei beni e fornitura dei servizi legati di materiale, tanto che le piccole al bosco, intervenendo su criticità imprese locali di utilizzazione e prima e inefficienze, al fine di correggerle trasformazione dei prodotti legnosi e di coglierne le potenzialità oggi basano il loro approvvigionamento su inespresse per valorizzarle, è l’obiettivo Tartufo di Bagnoli - foto di Jhonny comunicazione un numero ridotto di Comuni dell’Area del progetto AFAI.

14 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 15 DUE VOLTI DI UN TERRITORIO circolazione le risorse idriche nell’area interna L'ALTA IRPINIA a cura di Rosa Rivieccio idrica: profonda Centro Politiche e Bioeconomia del Consiglio per la Ricerca in agricoltura Montagne e colline: paesaggi che e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA-PB) e superficiale nascondono profonde differenze

Il territorio dell’Alta Irpinia presenta una morfologia che si distingue in due paesaggi molto differenti e ben caratterizzati: quello montano a Sud-Ovest e quello prevalentemente collinare a Nord-Est. Sono due “mondi” il cui aspetto diverso è l’espressione della loro struttura geologica, che caratterizza il substrato, che ha determinato, e agisce tutt’ora in tal senso, le differenze nell’evoluzione morfologica e nell’uso del suolo che l’uomo ha deciso nel corso dei secoli. Il primo è il paesaggio dei Monti Picentini, che occupa circa un terzo dell’Area pilota: ha costituzione prevalentemente calcarea, pendenze e quote elevate (la cima è il Monte Cervialto a 1.809 metri sul livello del mare) e vocazione principalmente forestale. Questo massiccio carbonatico è molto carsificato e funge da grande serbatoio dell’acqua piovana che sgorga a quote più basse in numerose sorgenti di notevole portata, di cui la più importante è quella del Fiume Sele. Il secondo paesaggio, invece, è quello dei rilievi collinari con substrato costituito prevalentemente da alternanze argillose, marnoso-arenacee e marnose-calcaree, a quote tra i 400 e i 900 metri e pendenze tendenzialmente più dolci, con un territorio spiccatamente vocato alle pratiche agricole e pascolive. I due paesaggi hanno, quindi, sia un diverso comportamento della circolazione idrica, profonda e superficiale, sia una differente evoluzione dei fenomeni naturali, ovvero erosione e dissesti idrogeologici (soprattutto frane e alluvioni) che stanno aumentando in frequenza e intensità nel contesto globale di cambiamento climatico nel quale Lago di Conza - foto di Ilaria Cammarata ci troviamo.

16 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 17 GREEN ECONOMY le risorse le risorse idriche nell’area interna L'ALTA IRPINIA

idriche Le acque sotterranee dell’Alta Irpinia a cura del Prof. Vincenzo Allocca ✓Le Sorgenti Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, sono il fulcro di un sistema di interscambi del Fiume Sele Università degli Studi di Napoli Federico II - Complesso Universitario Monte S. Angelo, Napoli idrici regionali e interregionali a cura di Anna Forte

Le risorse idriche sotterranee dell’Alta Le sorgenti del fiume Sele nascono Irpinia da sempre hanno svolto un a 420 metri sul livello del mare, da ruolo strategico per lo sviluppo socio- una grande parete rocciosa calcarea economico ed ambientale dell’Italia del monte Paflagone nel comune di meridionale. Se in epoca Romana , dove la natura conserva la venivano utilizzate per alimentare sua incontaminata identità. tramite l’acquedotto Augusteo (33- Tali sorgenti alimentano l’Acquedotto 12 a.C.) città come Neapolis, Puteoli Pugliese, il più lungo d’Europa, Pompeii, Cumae, oggi vengono utilizzate con una portata di 4.000 L/sec, e il per l’approvvigionamento idrico delle principale del centro-sud. Nei pressi province di Avellino, Benevento, delle sorgenti è possibile visitare il Napoli e vasti territori della Basilicata e Museo delle Acque recentemente Puglia. L’attuale assetto infrastrutturale istituito, il Museo Etnografico e la vede al centro di un complesso Porta dell’Anima del Parco Regionale sistema di interscambi idrici regionali dei Monti Picentini. e interregionali le acque sotterranee https://www. dell’Alta Irpinia. Queste, captate da parcoregionalemontipicentini.it/ alcuni tra i più importanti acquedotti ItinerarioLaValledelSele.aspx italiani (AQP, ABC di Napoli, Alto Calore Servizi, Acquedotto del Basso Sele), contribuiscono ad alimentare tre regioni e una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. La mappa idrogeologica (Allocca et al., 2008) mostra che le risorse maggiori sono rappresentate dai sistemi montuosi carsici del Terminio, Cervialto e Polveracchio. Tali sistemi, per le loro caratteristiche idrogeologiche, climatiche, carsiche, pedologiche e vegetazionali, alimentano acquiferi tra i più produttivi d’Europa (rendimento medio-unitario fino a 0,0045 3m /s/ km2; Allocca et al., 2014) e sorgenti basali con portate fino a 4 m3/s. Inoltre, posizione altitudinale rispetto ai centri dei Lombardi. Tali acquiferi, sebbene Mefite), le cui potenzialità idrochimiche della risorsa idrica determinano conservano ecosistemi naturali, aree abitati irpini, rappresentano a scala caratterizzati da sorgenti con portate sono tali da consentire un utilizzo scenari di rischio di contaminazione e protette e SIC con una grande geo locale importanti risorse integrative ed minori di 0,01 m3/s, svolgono un ruolo anche energetico, mediante la sovrasfruttamento, in zone caratterizzate e biodiversità, svolgendo un ruolo economicamente vantaggiose per la vitale per l’approvvigionamento di progettazione di impianti di geotermia da un’elevata pressione antropica. fondamentale per la salvaguardia del gestione delle reti idriche. numerosi borghi e centri abitati non a bassa entalpia. Le attuali conoscenze idrogeologiche deflusso minimo vitale dei fiumi Sabato, Risorse minori sono ospitate negli serviti dalle grandi adduttrici. Nell’attuale quadro dei cambiamenti consentono di implementare interventi Calore Irpino e Sele. Numerose sono acquiferi collinari conglomeratici e Ulteriori risorse sono le acque termo- climatici, l’elevato grado di vulnerabilità e azioni per la valorizzazione, fruizione e foto di Antonio Santo anche le sorgenti di alta quota (Allocca sabbioso-arenacei dei Monti della minerali di (Terme di San all’inquinamento di taluni acquiferi tutela della risorsa, in una prospettiva di et al., 2015) che, data la loro favorevole Baronia, di Aquilonia e Sant’Angelo Teodoro) e (sorgenti e la gestione non sempre ottimale green economy per l’Alta Irpinia.

18 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 19 PERICOLO DISSESTO il rischio il disseto idrogeologico nell’Area Interna L'ALTA IRPINIA idrogeologico foto Antonio Santo ✓Il geosito nell'area interna della Mefite nella Valle d’Ansanto a cura di Anna Forte a cura del Il Rischio Idrogeologico può essere Per semplificare, si può affermare Prof. Antonio Santo definito come l’insieme delle che dove le altezze dei versanti Università degli Studi di Napoli Federico II, dinamiche naturali dei processi e le pendenze sono elevate si Dipartimento di Ingegneria Civile, erosivi, di trasporto e accumulo, possono generare fenomeni “rapidi” Edile ed Ambientale (DICEA) soprattutto per frane e alluvioni, che rendono più difficile l’allerta Rosa Rivieccio legate a eventi meteorici di carattere tempestiva della popolazione e quindi Consiglio per la Ricerca in agricoltura e intenso o prolungato. È calcolato il rischio è più alto. Viceversa, nei l'analisi dell'Economia Agraria come prodotto tra i fattori: probabilità settori collinari a debole pendenza Frane da colamento lento in terreni argillosi nel territorio di . di accadimento del fenomeno si sviluppano fenomeni più lenti che (pericolosità), propensione al permettono di programmare meglio le danneggiamento di un elemento azioni di protezione civile. esposto in relazione alla sua Nell’Alta Irpinia, costituita da una struttura e fragilità (vulnerabilità) e parte montana di rilievi calcarei danno alla popolazione o a strutture e una collinare con substrato (valore esposto). prevalentemente argilloso, i Comuni È un termine ampio che comprende che sorgono sui rilievi calcarei, come sia il “rischio da frana” che il “rischio , Montella, Senerchia ecc., idraulico” (alluvionale). Entrambi sono maggiormente a rischio per crolli riguardano gli effetti indotti sul di roccia, fenomeni di colate rapide territorio dal superamento di soglie detritiche o di trasporto alluvionale pluviometriche critiche che, nel primo torrentizio. Invece, i Comuni nella caso riguardano il potenziale innesco parte di territorio collinare come di frane sui versanti, nel secondo Calitri, Aquilonia, Bisaccia ecc. sono ✓Le Terme di l’innalzamento dei livelli idrometrici più soggetti a frane prevalentemente Noto come bocca dell’Inferno, San Teodoro che possono creare fenomeni di a cinematismo “lento”. il geosito eponimo della dea a Villamaina esondazione e trasporto solido dei Il rischio idraulico, invece, è Mefite è un piccolo lago di origine a cura di Rosa Rivieccio corsi d’acqua principali in pianura e maggiormente connesso a fenomeni solfurea in cui vi è la più grande

dei torrenti in aree pedemontane. di esondazione dei principali fiumi Colata rapida di fango Flusso di detrito (debris flow) emissione mondiale di CO2 Le Terme di San Teodoro nella Valle Per le frane, che in Irpina irpini (Calore, Sabato e Ufita) oppure in depositi piroclastici. in calcari fratturati. di natura non vulcanica. d’Ansanto a Villamaina, ricchezza rappresentano un fenomeno diffuso di allagamento di conche endoreiche È un luogo unico, dove la natura dell’Alta Irpinia dal '700, sono le di notevole importanza, sono chiuse come quelle del Dragone a mostra la sua forza sull’uomo con uniche della provincia di Avellino. particolarmente importanti la tipologia Volturara e di . l’assenza di vegetazione e il ribollire Le fonti si trovano nei pressi della e la velocità dei fenomeni, fattori In Alta Irpinia gli eventi di dissesto delle acque. Nei suoi pressi, si località Fonte Formulano, dove connessi tra loro. La tipologia è legata idrogeologico sono molteplici ergeva un tempio dedicato alla dea, sono stati ritrovati mosaici di epoca alle caratteristiche geologiche e e di differenti tipologie e quindi gli risalente al VII sec. a.C. Le esalazioni romanica, e l’attività termale risale geomorfologiche del sito (condizioni studi di pianificazione territoriale sulfuree gassose caratterizzano la alla seconda metà del XVII secolo. predisponenti) e premette di devono tener conto dei diversi produzione di un formaggio pecorino Le acque termali, sulfuree e sol- ipotizzare la velocità dell’evento; da scenari di evento, attivando interventi unico, il Carmasciano. fato-bicarbonato-alcalino-terrose, qui si valuta il tempo di allerta alla di mitigazione che consentano la https://ecampania.it/event/mefite- sgorgano alla temperatura di 28°C popolazione a rischio in caso di piogge convivenza, con il minor rischio rocca-san-felice-una-forza-della- e sono anche ricche di minerali che intense o prolungate o, in possibile, con questi fenomeni che natura-nel-cuore-alta-irpinia/ hanno moltissimi effetti benefici. casi eccezionali, di terremoto fanno parte della normale evoluzione (condizioni determinanti). geomorfologica del territorio. Alluvione torrentizia e fenomeni di trasporto solido.

20 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 21 STUDI E RICERCHE riattivare L'ALTA IRPINIA La riattivazione dell’altopiano richiede a cura della l’altopiano un atto conoscitivo per contemperare le risorse, i Prof.ssa Adelina Picone DiARC, Università degli Studi conflitti, le visioni, ed innescare processi di Napoli Federico II del Laceno di ascolto e di partecipazione delle comunità

Il Dipartimento di Architettura sperimentazioni progettuali nei diversi dell’Università di Napoli Federico II aspetti del complesso ecosistema promuove da tempo studi e ricerche, del Laceno, si è ricomposta una laboratori didattici e sperimentazioni visione territoriale per l’area, di progettazione partecipata con attori che rappresenta una possibile locali nelle aree della SNAI (Strategia piattaforma su cui ancorare un Nazionale Aree Interne). L’istituzione futuro masterplan per l’altopiano, la di un Master di II Livello sul tema cui parola-chiave è integrazione; il “Architettura e Progetto per le Aree Laceno, infatti, non è soltanto sci e Interne e per i Piccoli Paesi” conferma turismo. Le componenti di questa interesse e approfondimento visione integrata sono molteplici interdisciplinare sulle possibili e, connettendosi alle specificità modalità di attuazione e governo dei del composito ambiente naturale, processi, tesi alla realizzazione della portano alla prefigurazione di un luogo SNAI e del suo obiettivo di riduzione ideale in cui integrare formazione, della marginalizzazione e del degrado produzione ed esperienzialità in una di questi luoghi, connotati da enormi circolarità di azioni da cui una nuova risorse paesaggistiche e naturali. idea di sviluppo può prendere corpo. In particolare, la ricerca Compendiando gli aspetti, scientifico contestualizzata nell’area (ricerca scientifico-idrografica, ricerca dell’altopiano del Laceno fonda speleologica-geologica grazie agli sull’interazione progetto-natura- importanti geositi delle grotte del paesaggio le possibili strategie Caliendo, ricerca scientifica legata di riattivazione, in un’area in cui il all’agricoltura di montagna), della paesaggio da sfondo diventa figura, filiera agro-alimentare legata alla in cui i sistemi insediativi rispondono zootecnia, dell’offerta culturale (la in primo luogo alla geografia che ha memoria del Laceno d’Oro e la segnato l’infrastruttura primigenia: potenzialità di diventare un polo le vie dell’acqua. La riattivazione convegnistico di livello internazionale), dell’altopiano richiede innanzitutto dello sport e del welfare innovativo e un atto conoscitivo, capace di anche dei turismi. contemperare le risorse, i conflitti, Una visione integrata di sviluppo le visioni, per innescare processi a lungo termine, che può essere di ascolto degli attori locali e di innescata grazie a piccole e mirate partecipazione delle comunità, che azioni realizzabili nell’immediato, hanno la necessità di riappropriarsi a condizione che si riconnetta della bellezza di quel paesaggio l’altopiano, cuore pulsante dei monti straordinario, trasformandolo in un Picentini, al suo ambito territoriale di volano per lo sviluppo. appartenenza naturale, ridisegnandone A valle di un convegno e di un le connessioni, studiando sistemi di workshop internazionale realizzato slow mobility in grado di assicurarne nel giugno 2018 e di un laboratorio di la raggiungibilità e di ristabilirne Laceno - foto di Rosa Rivieccio laurea biennale, che ha visto accessibilità plurime.

22 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 23 SENTIERI IN SICUREZZA il CAI e il territorio nell’area interna L'ALTA IRPINIA a cura di la sentieristica Vito Abate Francesca Bellucci Sentieri e servizi per l'accoglienza: strumenti di ✓Legge CAI – Avellino dell’Alta Irpinia valorizzazione e di contrasto allo spopolamento Regionale 20/2014 “Norme per la valorizzazione della ✓ Un gruppo di appassionati di montagna Inoltre, grazie a un progetto nazionale sentieristica e Rete sentieristica nell’estate del 1994 faceva nascere una riguardante le “Terre Alte”, ricche di della viabilità minore”: in Alta Irpinia sezione del Club Alpino Italiano (CAI) ad bellissimi paesaggi oltre che di storia in attesa del regolamento a cura di Daniele Giordano Avellino. Il primo obiettivo fu accrescere e cultura, sono state individuate in attuativo la conoscenza delle montagne irpine, Alta Irpinia alcune vie di collegamento a cura di Daniele Giordano Nell’area Alta Irpinia il CAI ha per poterle visitare valorizzandone e tra i paesi di Bisaccia, , censito circa 300 km di sentieri, tutelandone la natura e il paesaggio. Monteverde e Aquilonia, inaugurate In Campania la Rete Escursionistica inseriti nella Rete Escursionistica Furono individuati i sentieri e le strade nel 2012. Nella “Terra di Mezzo”, in Italiana (REI) può contare su oltre Italiana (REI), in costante che l’uomo aveva percorso nei secoli collaborazione con altre associazioni 4.700 km di sentieri censiti grazie aggiornamento. Alcuni tratti per le attività silvo-pastorali, per la locali, è stato segnato un sentiero da alle attività del CAI. Molto spesso rientreranno anche nel progetto caccia, come vie di comunicazione Calitri a (n.510), con il tratto però la mancanza di una visione “Sentiero Italia”, che unisce per scopi religiosi e di commercio, finale integrato nel progetto del Borgo territoriale unitaria ha portato a i territori interni della nostra segnandole e riportandole sulle carte Biologico di Cairano. Con il “TCI Paesi un suo sviluppo frammentato e penisola. L’offerta escursionistica topografiche IGM per praticare il d’Irpinia” è stato tracciato Il Cammino all’esclusione di diversi territori. attraversa le Aree Protette trekking. Un forte input venne dal di Guglielmo, ripercorrendo le tappe Con la recente L.R. 24 giugno 2020, presenti sul territorio (es. Parco CAI Nazionale con il primo progetto del Santo dall’eremo di Lago Laceno n.14 ed il previsto regolamento Regionale dei M.ti Picentini) e “Sentiero Italia” che avrebbe percorso all’Abbazia del Goleto. Nel territorio attuativo, si è voluto valorizzare diverse associazioni locali (es. l’intera penisola, attraversando anche di , il sentiero n.420 il patrimonio ambientale e Irpinia trekking) nel tempo hanno buona parte del territorio irpino. ripercorre il perimetro di una delle storico-culturale della Campania, integrato la rete di nuovi sentieri. Il filo conduttore che ha sempre frane più grandi d’Europa incentivando la programmazione di Fontigliano - foto di Vito Abate distinto la nostra associazione nel concludendosi nel borgo del paese. interventi per la valorizzazione e il realizzare sentieri è stato quello di Il CAI Avellino ha partecipato alla recupero del patrimonio sentieristico, garantire sicurezza a chi li percorre. candidatura delle Mefite di Rocca proponendo così una valida Come spesso ripetiamo, la montagna S. Felice a patrimonio mondiale infrastruttura turistica. è di tutti e noi cerchiamo di renderla dell’UNESCO e ha collaborato con il fruibile ai più, migliorandone la Comune di per conoscenza e la sicurezza. Oggi, su la creazione delle prime vie una concreta proposta della nostra ferrate certificate in Campania. associazione, la Regione Campania si Inoltre, ha realizzato sul Monte è dotata di una legge sulla sentieristica Terminio, un percorso didattico, (L.R. n.2/2017) mirata a disciplinare sull’ecosistema carsico, l’escursionismo. È stata quindi creata la denominato “La Via delle Acque”. Rete Escursionistica Campana (REC) ed Questi progetti, come quello del è stato istituito il Catasto dei Sentieri, il “Sentiero Italia”, rappresentano un cui registro è tenuto dal CAI Campania. esempio di turismo sostenibile, L’esperienza e la professionalità lento e rispettoso dell'ambiente maturata negli anni da numerosi soci che coinvolge i territori montani, è diventata riferimento per Comuni, cui competono la cura dei sentieri Enti Pubblici e scuole. In questi 26 e i servizi per creare accoglienza, e anni, il rilievo e la segnatura della fitta rappresenta un'opportunità per vivere Montella - foto di Gianluca Fatale rete di sentieri sui Monti Picentini e sul e lavorare in montagna e contrastare foto di Antonio Maffei Partenio ha permesso di arricchire le lo spopolamento dell’Appennino Località Laceno (Bagnoli Irpino) - foto di Vito Abate cartografie dei rispettivi Parchi. e delle aree interne.

24 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 25 LE AREE PROTETTE il cammino il territorio nell’area interna L'ALTA IRPINIA a cura di Arch. Fabio Guerriero A piedi nel parco regionale dei monti picentini Presidente Parco regionale dei Monti Picentini delle acque alla scoperta delle grandi sorgenti del sud

Sono sette i Comuni del progetto AFAI Questa risorsa è stata utilizzata sin che ricadono nella perimetrazione del dall’antichità: l’Acquedotto Augusteo di Parco Regionale dei Monti Picentini: è un'infrastruttura che rimane Bagnoli Irpino, Caposele, Calabritto, tra le più imponenti del mondo antico , Montella, Nusco e Senerchia. e sarà il filo conduttore del Progetto del L’Ente Parco lavora da tempo per “Cammino delle Acque”, che abbiamo creare una nuova consapevolezza affidato a Peter Hoogstaden di Genius del ruolo delle aree protette, come Loci Travel per inserirlo nell’Atlante dei luogo di opportunità e di sviluppo e non Cammini Italiani del MIC. solo di limitazioni e vincoli. Le strutturali Il progetto prevede un sistema carenze di organico ci hanno indirizzato integrato di “Cammini dei Picentini” verso l’uso di nuove tecnologie come da aggiungere alla rete sentieristica il Sistema Informativo Territoriale esistente, che in molti casi versa in (S.I.T.) che rende più veloce la condizioni di abbandono. Il Cammino consultazione dei dati necessari per delle Acque non è semplicemente gestire e pianificare il territorio. un altro sentiero, ma un “sistema” Abbiamo intrapreso una intensa e di percorsi che connette e dà valore capillare attività di vigilanza, mettendo ai singoli sentieri, partendo dalla a disposizione dei Carabinieri forestali, sentieristica esistente nella Carta dei fototrappole a controllo remoto e Sentieri del Parco del 2008 e dalle droni, per individuare e sanzionare quattro tappe del Sentiero Italia del chi abbandona i rifiuti in montagna, CAI. È concepito ad anello, intorno ai provoca incendi o taglia alberi Monti Picentini, e tocca tutti i borghi abusivamente. In vista di un numero alle pendici delle catene montuose crescente di escursionisti nella (Terminio, Accellica, Cervialto, prossima estate, abbiamo dotato Polveracchio e Monti Mai), dove sono il Soccorso Alpino della Campania situate le grandi sorgenti di radio satellitari per velocizzare e le maggiori emergenze le attività di soccorso. naturalistiche e paesaggistiche. Ogni anno dalle sorgenti alimentate Un sistema così concepito costituisce dai Monti Picentini, e cioè Caposele, un importante strumento di e Serino, che come valorizzazione e corretta fruizione degli diceva il prof. Ortolani costituiscono un elementi naturalistici, paesaggistici, “Santuario dell’Acqua Potabile”, arrivano ambientali e della biodiversità, circa 10.000 L/s di acqua potabile contribuendo anche alla creazione del in Puglia e nel Napoletano. Questo Brand “Parco” e ad accrescere l’offerta patrimonio è il bene più prezioso del per il territorio dell’Alta Irpinia, in Parco, che lo stesso ha contribuito a piena sintonia con le azioni di preservare e valorizzare. Sul piano della finanziamento di AFAI. tutela, abbiamo chiesto all’Ente Idrico L’Ente Parco, inoltre, ha avviato Campano, anche in qualità di soggetto il Progetto Picentini CiLAB con affidatario della gestione dei siti l’obiettivo di formare le Guide Rete Natura 2000, di aprire un tavolo di Escursionistiche del Parco, confronto, in sede di redazione professionisti in grado di migliorare

foto di Alessandra Plaitano del Piano d’ambito Regionale, sul l’offerta turistica nel rispetto della Deflusso Minimo Vitale. natura e della biodiversità.

26 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 27 IL BIO-DISTRETTO le opportunità il territorio nell’area interna L'ALTA IRPINIA a cura di del distretto Un percorso virtuoso di sviluppo deve Mario Salzarulo Sociologo, esperto mettere al centro la cura dell’ambiente e il di sviluppo locale “Città dell’Alta Irpinia” benessere delle persone

La Regione Campania, con la legge Diga di San Pietro sull'Osento in conversione dall’agricoltura (affluente del fiume Ofanto) n. 20 del 08.08.2014, ha disciplinato il foto di Antonello Pignatiello convenzionale a quella biologica, riconoscimento e la costituzione dei favorita anche dal diffondersi di una Distretti Rurali (DIR), Agroalimentari maggiore consapevolezza da parte dei di Qualità (DAQ) e di filiera, lanciando consumatori. Il crescente aumento così nel 2019 (DRD n. 197) l’avviso per della domanda di prodotti caratterizzati il loro riconoscimento. Le proposte da elevate qualità organolettiche e di candidatura, approvate con DRD nutrizionali, spinge l’agricoltore a n. 35 del 2020, sono state inviate al proteggere e “custodire biodiversità” Ministero dell’agricoltura. e a cambiare la visione della Tra i DIR approvati compare il “Territorio “resa per ettaro”. delle Acque” che comprende 69 Questo il quadro di partenza per comuni ricadenti nei seguenti Sistemi avviare una riflessione intorno al Territoriali di Sviluppo (STS - Piano tema, che ritengo sia utile Territoriale Regionale Campania): A.12 approfondire in tempi brevi. - Terminio Cervialto (25 Comuni), C.1 – Il DIR della “Città dell’Alta Irpinia” Alta Irpinia (17 Comuni), A.8 - Partenio o meglio il “Bio-Distretto”, proposta (27 Comuni). L’area individuata dalla recepita e rilanciata dal Vice presidente SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) della Giunta regionale On. Fulvio per l’attuazione del Progetto Pilota Alta Bonavitacola (Calitri, forum CdF Alto Irpinia, costituita da 25 Comuni (STS C1 Ofanto del 6.2.2016), rappresenta una e A.12), è caratterizzata da un territorio delle opportunità per riprendere un a forte vocazione naturalistica, che si percorso virtuoso di sviluppo, che veda estende dalle vette dei Monti Picentini al centro la “cura” dell’ambiente e il (dove nascono i fiumi Calore, Ofanto e benessere delle persone. Sele) all’Altopiano del Formicoso fino Ciò, a patto che si abbia il coraggio ai confini regionali segnati dal Bosco di di dichiarare gli errori commessi e Zampaglione e dalla Diga di San Pietro rimettere in discussione la logica delle (SIC), passando per la Valle D’Ansanto ripartizioni preventive in “reti chiuse” e l’invaso di Conza (SIC e ZPS). coinvolgendo sul serio gli attori locali Quest’area, se pur segnata da alcuni nella scelta di interventi coerenti. interventi impattanti sull’ambiente, Non vedo altre strade per la “ri- risulta sostanzialmente sana e partenza” e resto convinto che un ricca di biodiversità. presupposto per il buon uso dei fondi La Superficie Agricola Utilizzata pubblici sia quello di concentrare non è molto compromessa da in territori omogenei le risorse produzioni e allevamenti intensivi, individuate nella fase di costruzione/ anzi, grazie alle numerose attività di correzione della strategia, attraverso sperimentazione avviate nel corso un approccio multifondo e della programmazione 2007-13 e agli community-led local development incentivi previsti dal PSR Campania (CLLD), orientato a valorizzare il 2014-20, si è registrato un notevole capitale sociale territoriale incremento delle aziende prendendo linfa da esso.

28 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 29 I GIOVANI E LE LORO ASPETTATIVE il coraggio la funzione delle L'ALTA IRPINIA di ideare associazioni a cura di a cura di Gerardo Megaro Roberto Sullo Founder start up Irpinia World le occasioni nelle aree interne Centro Studi Fiorentino Sullo

L’Irpinia non è certo una terra semplice CONOSCERE LE PROPRIE RADICI PER COSTRUIRE IL FUTURO per noi giovani. Caratterizzata da poche Un paese è un laboratorio psicologico, alla mancanza del tessuto familiare. online, promosse da Forum dei Giovani, opportunità, ma con un alto potenziale sociologico e antropologico. È un L'associazionismo è qui un’importante associazioni culturali, organizzazioni inespresso. Dovremmo tutti cercare di “microcosmo” che riproduce in “palestra di civismo” che mette in luce sociali, che hanno contribuito ad crearci la nostra opportunità. È questo maniera semplificata le dinamiche l’attivismo, la passione e l'amore di tante accorciare le distanze tra i diversi attori il mio caso: nonostante la mia giovane sociali e politiche dei sistemi di persone nei confronti della propria terra. e a innescare nuove sinergie tra realtà età (classe 1996) e la consapevolezza maggiori dimensioni. Il futuro delle Aree Interne è legato che non avevano mai collaborato o che che l’Irpinia sia una terra non in grado Sebbene lo spopolamento sia un alla cittadinanza attiva dei giovani e addirittura non si conoscevano. di offrire prospettive di lavoro, ho fenomeno in crescita nelle aree alla capacità di fare rete tra gli attori Un’opportunità per costruire deciso di creare qualcosa di innovativo, interne, in Irpinia la forte presenza delle locali, andando oltre i confini geografici, “infrastrutture di conoscenza” tra gli dopo i miei studi in ambito economico. associazioni rappresenta un segnale sociali e culturali della comunità di attori locali, compresi i giovani che L’occasione è nata casualmente di speranza. Il loro radicamento nella appartenenza. Da questo punto di vista, restano e quelli che vogliono give tornando durante al pandemia nel società è testimoniato dalle diverse anche internet costituisce una preziosa back, ossia restituire alla comunità mio Comune, Conza della Campania, funzioni di interesse pubblico che opportunità: durante la pandemia sono di provenienza le competenze e le e chiedendomi che cosa potessi fare ricoprono, sopperendo talvolta anche sorte numerose spontanee iniziative esperienze acquisite altrove. per la mia terra in un momento così difficile. Da qui è nata Irpinia World, startup che valorizza il territorio creando una rete tra i vari Comuni e aiutando le aziende a digitalizzarsi. Per noi ragazzi non è facile scegliere di restare, ci troviamo di fronte un bivio: partire in cerca di un’occasione oppure rimanere e crearsela. Serve coraggio, spirito di intraprendenza e sostegno da parte delle amministrazioni. La mia voglia di restare nasce dalla consapevolezza delle tantissime risorse di cui è ricca questa area, ma che spesso il sistema non è in grado di valorizzare, senza conoscere le nuove figure professionali, le esigenze del mercato e gli sviluppi tecnologici. In questo periodo di pandemia foto di Giuseppe Di Maio ho notato una piccola inversione di tendenza. Pur non vedendo al momento prospettive all’orizzonte, ✓I Forum dei giovani dell’Alta Irpinia a cura di Giuseppe Bettua, Rosa Rivieccio bisogna capire come mettere a Nell’Alta Irpinia da anni sono attivi diversi “Forum di giovani”, associazioni giovanili di ragazzi tra i 16 ed i 34 anni che disposizione del territorio le proprie partecipano alla vita amministrativa del proprio Comune, svolgendo funzione consultiva. Queste associazioni sono sempre competenze, gettando le basi per più importanti perché riescono ad esprimere pareri, proporre progetti, attività e iniziative, aprire dibattiti e richiedere incontri costruire un futuro sostenibile per noi e approfondimenti interni ed esterni. e i nostri figli, a casa nostra. foto di Vito Abate

30 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 31 ESPERIENZA MULTISENSORIALE natura e arte: il territorio nell’area interna L'ALTA IRPINIA a cura di Arch. Gerardo Nappa i tesori ✓Sponz Fest da scoprire a cura di Rosa Rivieccio Lo Sponz Fest è l’evento musicale e Il viaggio in Alta Irpinia è un invito culturale giovanile più importante non multisensoriale: guardare, toccare, solo dell’Alta Irpinia, che da otto anni gustare, sentire ciò che questa terra nell’ultima settimana di agosto anima dalle inesplorate risorse e la sua Calitri e il suo territorio. gente appassionata offre. Divulgare le Vi partecipano artisti di rilievo conoscenze sui tesori nascosti in Alta nazionali e internazionali, con un Irpinia è necessario per poter apprezzare palinsesto ricco e diversificato che ancora di più le bellezze del patrimonio si svolge anche in aree naturali e di naturale e artistico di questa terra. Complesso Monumentale di S. Domenico di Bagnoli Irpino campagna, ed è chiuso con il Intriganti sono i paesaggi “appesi” agli grande concerto di Vinicio Capossela Appennini con boschi fino ai 1.800 metri medievali che sovrastano i borghi. e le statue lignee, raccontano il suo ideatore. di altitudine: vigneti e frutteti lungo Sono quattro i centri dell’Irpinia mondo della fede nei secoli, con santi le colline e i fiumi, cereali e foraggi classificati tra i “Borghi più belli misconosciuti o quasi dimenticati lungo le vallate. Queste variegate d'Italia”: Nusco, Monteverde, (S. Canio, S. Erberto, S.ta Felicita), colture e la presenza diffusa di sorgenti e . Pietra su retaggio di un territorio lontano e caratterizzano un paesaggio che assume pietra nel tempo sono stati costruiti arcaico. Ogni paese, anche il più piccolo, colori pittoreschi al variare delle stagioni. e trasformati, adattandosi alle diverse contava non meno di dieci chiese. Numerose sono le grotte che si esigenze abitative e agli eventi Un tesoro nascosto da evidenziare è sviluppano nei Monti Picentini e la loro calamitosi che nei secoli li hanno colpiti il Complesso Monumentale di Borgo Monteverde valorizzazione costituisce un intervento periodicamente. Aggregazioni urbane S. Domenico di Bagnoli Irpino che ha un fondamentale per il rilancio turistico e nate intorno alle emergenze retaggio storico artistico di grande socio-economico dell’intero territorio. Castello ducale di Bisaccia architettoniche di castelli o chiese, spessore. La chiesa primitiva con Due sono particolarmente degne di con sistemi viari radiocentrici a fuso o il piccolo Convento annesso sorse nota: la Grotta Profunnata di Senerchia a scacchiera. Le tipologie costruttive per iniziativa delle Contesse Giulia e la grotta del Caliendo di Bagnoli utilizzate per la parte più antica dei Caracciolo e Margarita Orsini che la Irpino. La prima, conosciuta già dall’800 borghi sono in muratura di pietra inaugurarono nel 1490; in seguito dalla popolazione locale, è in una valle calcarea recuperata in sito e lavorata furono ampliati ad opera del bagnolese impervia inaccessibile ai più tanto che da abili scalpellini. La ricercatezza domenicano Ambrogio Salvio. l'area, considerata dai briganti rifugio dei motivi decorativi ne costituisce L’arte ci unisce facendoci sentire sicuro, è rimasta pressoché integra ancor oggi esempio caratterizzante e cittadini d’Irpinia; le bellezze e le nei millenni. La grotta del Caliendo, identificativo del territorio. ricchezze ignote della nostra terra attualmente fruibile solo dagli speleologi, Le chiese, i conventi, gli altari, i dipinti vanno fatte conoscere. è un ipogeo di notevole valore e pregio. L’Irpinia è ricca di fortificazioni, cinte Piazza Sant’Amato, Nusco murarie, castelli e torri costruite a partire dalla caduta dell’impero romano, tra il V e il VI secolo. Il progressivo decadimento delle città determinò l’abbandono degli insediamenti rurali e l’arroccamento della popolazione sulle colline per maggiore sicurezza. In seguito, si è assistito a foto di Giuseppe Di Maio una trasformazione della morfologia del territorio, dove sorgono ben 78 castelli

32 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 33 LA VOCE DELLE COMUNITÀ LOCALI la mappa il territorio nell’area interna L'ALTA IRPINIA a cura di Erica Mazza di comunità: cosa è e quali potenzialità La mappa di comunità è uno strumento dinamico, che spiega l’importanza dei luoghi può esprimere dal punto di vista di chi li vive

Alta Irpinia sono le acque che sgorgano che abbiano uno sguardo ampio e perché quei luoghi sono importanti, dalle pendici dei monti Picentini, il che possano tessere insieme i fili che dal punto di vista di chi li vive. Laceno, le cascate, le terme. Alta costituiscono la trama del territorio, Il prodotto finale del progetto non è, Irpinia sono le rocche, i castelli e i osservandolo nel suo complesso. però, il prodotto definitivo: una mappa di borghi disseminati sul territorio, la Nonostante i limiti legati alla pandemia comunità è uno strumento dinamico, loro storia millenaria e le persone che in corso, sono stati gli abitanti e le che dovrà essere in grado di evolversi li vivono. Alta Irpinia sono i boschi amministrazioni locali a raccontare il insieme al territorio. Evoluzione e che hanno permesso agli abitanti di territorio, fornire mappe e documenti, a aggiornamento necessari per andare scaldarsi, costruire e sopravvivere, realizzare incontri. Le stesse oltre i limiti imposti dai tempi tecnici di che hanno nascosto i briganti e che persone che hanno raccontato cos’è realizzazione e che permetteranno di custodiscono personaggi mitologici. #AltaIrpinia sui social, che hanno completare il processo di coprogettazione. Alta Irpinia sono i panorami ampi, che condiviso pagine di diario e racconti Il risultato del processo di mappatura non spaziano oltre i confini regionali. Sono familiari, tradizioni e ricette. rimarrà soltanto un documento all’interno i pascoli e le greggi che si spingono Il risultato è un documento che del sito del Progetto AFAI, ma potrà sulle creste dei monti Picentini e le rappresenta anche la dimensione continuare la sua vita come strumento castagne raccolte nei bassi versanti. Ma simbolica, il capitale sociale e la vita di promozione territoriale, archivio Alta Irpinia significa anche radici: è la reale dell’Alta Irpinia: mentre una carta culturale e strumento di crescita per nonna calitrana che prepara le cannazze turistica mostra i luoghi, una mappa di la coscienza di luogo. Per invitare a al nipote emigrato che torna a casa comunità ben fatta illustra anche conoscere davvero l’Alta Irpinia. e, allo stesso tempo, chi scommette sul proprio territorio e ci rimane. Alta Irpinia è anche tanto altro: è quello che ✓Marchio percepiscono le persone che ci abitano, d’Area Territoriale Inserire marchio che la vivono e che la amano. a cura di Raoul Romano, Chiara Salerno Come trasportare la percezione locale d'arte Territoriale a chi ancora non conosce il territorio? L’Alta Irpinia vanta un ricco patrimonio E come tenere conto delle volontà di materiale e immateriale connesso sviluppo e frequentazione nei alle proprie risorse ambientali, processi di pianificazione territoriale culturali, economiche, sociali ed e di sviluppo turistico? enogastronomiche. Vi sono tutte Un’opportunità, applicata nello Studio le caratteristiche per realizzare foto di Jhonny comunicazione Tecnico a supporto del piano strategico un percorso di valorizzazione di valorizzazione del patrimonio forestale unitario volto a creare un Marchio con l’identità territoriale, e di dell’Alta Irpinia, è la redazione di una D’Area Territoriale in grado di rilanciare l’economia locale attraverso Mappa di Comunità: una mappa contraddistinguere l’offerta di un’azione integrata di promozione del che viene costruita a partire dalla viva prodotti, beni e servizi ambientali tessuto imprenditoriale verso nuovi voce delle comunità locali, sotto il e turistici (pubblici e privati) segmenti di mercato. coordinamento di figure professionali

34 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 35 LO SVILUPPO UNITARIO DEL TERRITORIO le progettualità Patrimonio forestale, filiere produttive, L'ALTA IRPINIA a cura di Raoul Romano, Rosa Rivieccio turistiche e culturali: alcune strade per nuove Chiara Salerno, Romina Zago AFAI opportunità imprenditoriali

Il progetto AFAI nel suo secondo step, • deterioramento della qualità della vita con la misura 16.7.1 Azione B, potrà della popolazione residente in termini utilizzare, su alcune delle tipologie di di servizi e costi economici, sociali e intervento previste dal PSR Campania e ambientali secondo criteri specifici di ammissibilità, • perdita delle opportunità associate alla una riserva finanziaria di 10 milioni di euro. valorizzazione dei fattori distintivi del Le risorse dovranno essere impegnate territorio per concretizzare la Strategia di sviluppo • aumento del rischio di danni causati condivisa dal territorio, incrementare la da eventi estremi e dal dissesto tutela e valorizzazione del patrimonio idrogeologico, legati all’abbandono forestale e promuovere lo sviluppo delle colturale dei boschi e alla loro filiere ambientali, produttive (prodotti maggiore vulnerabilità a causa dei legnosi e non legnosi), turistico-ricreative e cambiamenti climatici. socio-culturali, al fine di sviluppare nuove Le proposte di progettualità, avanzate opportunità occupazionali e imprenditoriali. da soggetti pubblici e privati, saranno Convinzione comune della politica quindi sottoposte a un percorso locale, come ribadito anche nell’Accordo selettivo pubblico, verificandone la di Programma Quadro siglato con la coerenza con gli obiettivi della strategia SNAI, è che il patrimonio forestale deve e utilizzando criteri di trasparenza poter ricoprire un ruolo strategico per lo e pari opportunità. Le proposte di sviluppo unitario del territorio dell’Alta investimento dovranno essere rivolte al: Irpinia. Partendo da questo presupposto • consolidamento e miglioramento delle il progetto AFAI diventa quindi, l’ambito capacità di governance territoriale di sperimentazione del territorio in cui • miglioramento della conservazione e poter creare una governance in grado di gestione sostenibile del territorio e porre le basi per costruire un percorso delle risorse locali condiviso, coordinato tra soggetti • valorizzazione delle produzioni del proprietari, pubblici e privati, produttori e bosco e dei servizi ecosistemici imprese di utilizzazione, trasformazione e generati dalla gestione forestale commercializzazione dei prodotti forestali, sostenibile agricoli e zootecnici, nonché imprese • promozione e valorizzazione, dell’accoglienza e della ristorazione. con una visione unitaria, delle Si propone così un nuovo modello potenzialità turistico-ricreative e di gestione unitaria, partecipata, socioculturali delle risorse naturali e multifunzionale ed economicamente agrosilvopastorali dell’Irpinia. sostenibile per le risorse del territorio, Solo con un intervento di ampio capace di coniugare e contemperare respiro, volto a cambiare le condizioni le esigenze di sviluppo economico con di contesto e a spingere verso quelle di tutela dell’ambiente. forme di collaborazioni stabili tra gli Il progetto offre un disegno unitario di operatori pubblici e privati del territorio, sviluppo territoriale e socio-economico sarà possibile far diventare i settori fino ad oggi mancante che modifichi lo produttivi potenziali e maggiormente scenario attuale caratterizzato da: “vocati” del territorio il vero • avanzamento delle dinamiche di motore di sviluppo dell’Area e spopolamento e dei processi di assicurare l’indispensabile foto di Rosa Rivieccio marginalizzazione presidio del territorio.

36 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 37 NUOVI EQUILIBRI ✓I musei L'AGENZIA AFAI l'Agenzia Forestale Sul territorio sono presenti 10 musei territoriali che raccontano l’etnografia, la cultura contadina e il passato storico dell’area, attirano mediamente oltre 40.000 visitatori a cura di l’anno. Il più visitato è il Museo della Ceramica di Calitri con circa 16.000 visite annuali. Raoul Romano Alta Irpinia

Per poter accedere alla riserva finanziaria in una “Comunità” attivamente prevista con la misura 16.7.1 Azione impegnata nella ricerca di un nuovo B del PSR Campania, verrà richiesto equilibrio tra la volontà di valorizzare all’Area interna dell’Alta Irpinia di costituire le risorse locali e la nascita e il un’Associazione Temporanea di Scopo consolidamento di nuove opportunità (A.T.S.) o altra forma associativa/societaria imprenditoriali e occupazionali, giuridicamente riconosciuta dalla impiegando in modo coordinato le risorse normativa vigente che impegni i partner e le opportunità di investimento offerte a interessati dell’Area a dare attuazione al livello regionale, nazionale ed europeo. programma Strategico, condiviso con In tale direzione i Comuni dell’Area l’Azione A, e realizzare quindi, nei modi e Pilota si erano già mossi costituendo nei tempi richiesti, un Piano operativo di l’organismo decisionale denominato investimento dei progetti previsti. Città dell’Alta Irpinia, quale organo politico La costituzione di una forma associativa/ istituzionale di rappresentanza unitaria societaria per l’attuazione della strategia delle amministrazioni dell’Area progetto. rappresenta, oltre che un obbligo Ciò che oggi si propone è invece una procedurale, un’opportunità unica per forma associativa volontaria, senza fini di l’Area che già nell’Accordo di Partenariato lucro, sul modello della Società consortile evidenziava la necessità di “promuovere cooperativa, che rappresenti unitariamente un radicale cambiamento nelle modalità e gli interessi dell’Alta Irpinia, in cui i 25 negli strumenti di gestione del patrimonio comuni, gli Enti territoriali, gli imprenditori forestale dell’Area, migliorando le e i residenti possano riconoscersi e trovare capacità di auto-organizzarsi rendendosi uno strumento operativo e di assistenza protagonisti attivi del cambiamento e delle tecnica in grado di soddisfare le necessità scelte di policies”. e i fabbisogni programmatici e progettuali È proprio in questa direzione che il presenti e futuri a favore di tutto il tessuto progetto individua come primo obiettivo socioeconomico locale dell’Area Pilota, Strategico la Costituzione dell’Agenzia offrendo nuove opportunità occupazionali Forestale Alta Irpinia, quale strumento soprattutto per le giovani generazioni. associativo in grado di coordinare La Società, o Agenzia, perseguirebbe efficacemente i proprietari e titolari quale scopo prioritario – ma non esclusivo della gestione, le iniziative e i progetti – quello di dare attuazione al progetto di interesse forestale (e non solo) sul AFAI a valere sulla misura 16.7.1 del PSR territorio, raccogliendo gli interessi e e anche di promuovere la crescita e lo le necessità locali e convogliando le sviluppo unitario, partecipato e sostenibile risorse umane e finanziarie disponibili in del territorio, sviluppando attività e progettazioni condivise e unitarie. iniziative atte a favorire strategie, sinergie, Vi è quindi l’opportunità per l’Area di progetti e azioni per la tutela, gestione e poter dare avvio a un nuovo processo valorizzazione multifunzionale del territorio di governance, unitario, con una visione agrosilvopastorale, del patrimonio naturale, politica di lungo termine per garantire una ambientale e forestale, quale fattore di gestione e valorizzazione delle risorse sviluppo sostenibile dell’Area, naturali, ambientali e del patrimonio attraverso la partecipazione attiva delle agrosilvopastorale dell’Alta Irpinia; comunità e il coinvolgimento delle ciò permetterà di superare i confini diverse componenti della cultura, foto di Alessandra Plaitano amministrativi e configurare il territorio dell’economia e della società locale.

38 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 39 VALORIZZARE E PROMUOVERE AFAI di Francesca Corsini

Il patrimonio AFAI è lo strumento nato per questo percorso di crescita è stato valorizzare e promuovere una delle ideato un logo caratterizzato da forestale, risorse principali dell’Alta Irpinia: tre frecce-albero, armonicamente come identità il patrimonio forestale. collegate in un cerchio che richiama paesaggistica e Un progetto complesso, orientato quello usato per rappresentare all’innovazione e al miglioramento l’economia circolare e il riciclo. culturale di metodi finalizzati alla tutela e alla L’icona vuole rafforzare il concetto del territorio valorizzazione economica, ambientale, di sviluppo integrato grazie a una turistica e culturale dell’Area, “Comunità” impegnata nella gestione impiegando in modo coordinato sostenibile, unitaria, multifunzionale, opportunità di investimento a livello partecipata ed economicamente regionale, nazionale, europeo. sostenibile del territorio e delle sue Per identificare e accompagnare filiere agrosilvopastorali.

Canale e laghetto Acqua della Madonna (Monte Termino) foto di Vincenzo Allocca

40 | AFAI Agenzia Forestale Alta Irpinia UNCEM - SPECIALE | 41 Fondo europeo agricolo comunità per lo sviluppo rurale: montagna l’Europa investe

nelle zone rurali PROGETTO AFAI Periodico dell’Unione nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani (UNCEM) Edizione a cura della Delegazione piemontese dell’Uncem Unione Europea Capofila di Progetto Fondazione Montagne Italia, Presidente MARCO BUSSONE Responsabile Unico di Progetto RAOUL ROMANO Numero speciale della Rivista realizzato grazie al contributo e ai contenuti del Progetto AFAI a Ricercatore del Consiglio per la Ricerca in valere sulla misura 16.7.1. Azione A del PSR Campania. agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA), Partner del Progetto AFAI: Fondazione Montagne Italia e Consiglio per la Ricerca​ in agricoltura Centro Politiche e Bioeconomia (PB) di Roma e l’analisi dell’Economia Agraria, Centro Politiche e Bioeconomia . Progetto con co-finanziamento FEASR Coordinatore di Progetto DIRETTORE RESPONSABILE CHIARA SALERNO Marco Bussone - [email protected] Tecnologo del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA), IDEAZIONE E REALIZZAZIONE Raoul Romano - [email protected] Centro Politiche e Bioeconomia (PB) di Napoli Rosa Rivieccio - [email protected]

GRUPPO DI LAVORO AFAI COORDINATORE EDITORIALE Maria Chiara Voci 011.8107989 - [email protected] FMI, Fondazione Montagne Italia COORDINAMENTO DI REDAZIONE MARCO BUSSONE, CATIA SEGNINI, Francesca Corsini 011.8107989 - [email protected] ROMINA ZAGO, EMANUEL BONANNI, HANNO COLLABORATO MARCO STEFANETTA PER CREA: CREA, Consiglio per la Ricerca in Raoul Romano, Rosa Rivieccio, Chiara Salerno, Saverio Maluccio, Daniele Giordano, Antonio agricoltura e l’analisi dell’Economia Pepe, Lorenzo Crecco, Remo Bertani, Erica Mazza, Irene Rosso, Anna Forte, Giuseppe Bettua PER FMI: Agraria, Centro Politiche e Bioeconomia Marco Bussone, Romina Zago, Emanuel Bonanni, Marco Stefanetta; RAOUL ROMANO, ROSA RIVIECCIO, ESTERNI: CHIARA SALERNO, TONIA LIGUORI, Vincenzo Allocca, Antonio Santo, Adelina Picone, Vincenzo Abate, Franesca Bellucci, SAVERIO MALUCCIO Fabio Guerriero, Mario Salzarulo, Gerardo Megaro, Roberto Sullo, Gerardo Nappa, Collaboratori CREA ART DIRECTOR Elena Zoccarato - [email protected] DANIELE GIORDANO, REMO BERTANI, ERICA MAZZA, FOTO COPERTINA Canale e laghetto Acqua della Madonna (Monte Termino) IRENE ROSSO, ANNA FORTE, foto di Vincenzo Allocca GIUSEPPE BETTUA, ANTONIO PEPE, EDITORE LORENZO CRECCO, LUCA CAVERNI UNCEM Unione nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani Via Palestro 30 - 00185 ROMA https://montagneitalia.it/progettoafai/ [email protected] www.uncem.it REDAZIONE UNCEM Unione nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani Delegazione Piemontese - Via Gaudenzio Ferrari 1 - 10124 TORINO [email protected] www.uncem.piemonte.it

Reg. Trib. Roma n.562/96

Finito di stampare l’1 giugno 2021 dalla Tipografia Graphot di Torino per conto di: LAReditore di Andrea Garavello Sede legale: Piazza Europa, 6 Uffici: Via Chiampo 16 10063 Perosa Argentina (TO) [email protected] - www.laredit.it

È vietata la pubblicazione anche parziale di testi, documenti e fotografie. foto di Alessandro Di Biasi La responsabilità dei testi e delle immagini pubblicate è imputabile ai soli autori. Visione unitaria del territorio dell’Alta Irpinia

Processo di integrazione pubblico-privato

Governance condivisa come opportunità imprenditoriale

Nuove filiere per l’innovazione e la bioeconomia

Promozione della gestione forestale sostenibile

Tutela del paesaggio e dell’ambiente

Prevenzione idrogeologica e protezione antincendio

Valorizzazione delle funzioni e dei prodotti del bosco https://montagneitalia.it/progettoafai/

Progetto AFAI - Area Interna Alta Irpinia

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali Unione Europea