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Comune di Monte Grimano Terme Provincia di Pesaro e Urbino Piazzale Matteotti, 1 – 61010 Monte Grimano Terme – Centralino 0541 970125 – Fax 0541 970014 Codice Fiscale 00359290418 – Partita Iva 00359290418 – Codice Univoco Ufficio Lavori Pubblici: UFUL3V Mail: [email protected] - Pec [email protected]

OGGETTO: ADEGUAMENTO AL VOLO NOTTURNO DELL’ELISUPERFICIE – R.E.M. 20

- RELAZIONE TECNICA -

INDICE GENERALE

1. PREMESSA

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

3. SCELTA DEI MATERIALI

4. DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE IMPIANTO ELETTRICO

5. IMPIANTO DI MESSA A TERRA

6. PIANO DI MANUTENZIONE

7. ELENCO ALLEGATI PROGETTUALI

Studio Tecnico di Progettazione pag. - 1 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx

1. PREMESSA L’intervento consiste nella redazione del progetto esecutivo con lo scopo di fornire le informazioni necessarie alla realizzazione dell’impianto elettrico per la segnaletica luminosa dell’elisuperficie sita in località Montelicciano nel comune di Monte Grimano Terme, provincia di Pesaro e Urbino.

Compito ed onere della ditta appaltatrice di esaminare il progetto e verificarne preventivamente la fattibilità in loco e le quantità e comunicarne tempestivamente le eventuali incongruenze. Compito ed onere della ditta appaltatrice altresì l’eventuale ripristino di tubazioni esistenti di qualsiasi servizio (Pubblica illuminazione, Enel privata, Telecom, Fogne, Gas, Idrico, etc.) eventualmente danneggiate durante l’esecuzione dei lavori, nonché l’onere del lavoro in presenza di traffico.

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Tutti gli impianti verranno eseguiti in osservanza alle norme e leggi vigenti alla data dell’ordine ed in particolare: 1) D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 - testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; 2) Legge 186/68 – disposizioni concernenti materiali e impianti elettrici ed elettronici alla regola dell’arte; 3) Norme CEI 64-8 VII Ediz.ne – impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 kV c.a.; 4) Norme CEI 64-8 VII Ediz.ne sez. 714 – impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari; 5) Norme CEI 81-10 – protezione delle strutture contro i fulmini; 6) L.R. 10/02 – misure in materia di risparmio energetico e contenimento dell’inquinamento luminoso; 7) Norma UNI 10819 – requisiti per la delimitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso; 8) Norma UNI EN 40 – caratteristiche meccaniche dei sostegni; 9) Norma CEI EN 61439-1 – prestazioni obbligatorie valide per tutti i tipi di quadri elettrici per bassa tensione; 10) Norma CEI 11-26 – Calcolo degli effetti delle correnti di cortocircuito; 11) Direttiva CEE 89/336 in materia di compatibilità elettromagnetica; 12) ICAO ANNEX 14 – Aerodromes vol. I e II Heliports – July 2009 e s.i.; 13) Norme UNI e UNEL per quanto riguarda i materiali già unificati; 14) D. LEG. 277/97 - marcatura CE del materiale elettrico; 15) Tutte le norme CEI attualmente in vigore.

La rispondenza degli impianti alle norme sopra indicate è intesa nel senso più restrittivo e cioè non solo l’esecuzione dell’impianto sarà rispondente alle norme: lo sarà altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso che dovrà essere inoltre provvisto di marcatura CE.

Alla fine dei lavori dovrà essere rilasciata regolare “Dichiarazione di conformità” dell’impianto elettrico da parte della ditta installatrice, così come stabilito dall’art. 7 comma 1 del Decreto Ministeriale 22/1/08 n. 37.

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3. SCELTA DEI MATERIALI Tutti i materiali, i componenti e gli accessori utilizzati per la realizzazione dell’impianto dovranno essere nuovi e rispondenti a requisiti richiesti dalle vigenti leggi e norme. Tutte le apparecchiature serie civile e non (prese, interruttori di comando, ecc.) dovranno essere dotate di marchio IMQ (preferibilmente) o di altro marchio di conformità alle norme di uno dei Paesi della Comunità Economica Europea. In assenza di marchio, di attestato o di una relazione di conformità rilasciati da un organismo autorizzato ai sensi dell’art. 7 della Legge 791/77, i componenti elettrici devono essere dichiarati conformi alle rispettive norme dal costruttore. Tutti i materiali dovranno inoltre essere idonei all’uso e all’ubicazione cui sono destinati con particolare riferimento alle condizioni termiche, chimiche, meccaniche e climatiche.

4 DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE IMPIANTO ELETTRICO L’impianto elettrico sarà alimentato immediatamente a valle della fornitura di energia elettrica del distributore che fornisce un sistema TT a 400V trifase + neutro con potenza disponibile pari a 25kW, corrente di corto circuito massima Icc di 10 kA (potenza impegnata ≤ 30kW). Il quadro QTE di testa dell’Elisuperficie sarà realizzato in resina termiplastica e conterrà l’interruttore di testa da 4x32A 10kA con differenziale Idn 0,3A del tipo Selettivo. Alla sua derivazione la linea FG16OR16 0,6/1kV da 5G6 mm² alimenterà la protezione del gruppo di continuità UPS on-line doppia tecnologia con potenza 3.000 VA, installato nel QE2 esistente che risulta predisposto per il suo alloggio. L’UPS dovrà essere capace di garantire per il tempo necessario la continuità del servizio dell’impianto luci dell’elisuperficie; alla sua derivazione sarà infatti allacciato il quadro di comando QSW, funzionante a 230V – 50Hz, con un assorbimento massimo di 1,5 kW ubicato a sua volta in box realizzato con struttura in metallo e pannelli sandwich. La linea elettrica di collegamento tral l’UPS e il QSW sarà costituita da cavo FG16OR16 0,6/1kV da 5G6 mm² per garantire il funzionamento di un eventuale quadro trifase + neutro 400V.

L’impianto dorsale sarà costituito da canalizzazione HDPE corrugata doppia parete Øe 125 mm, mentre per le derivazioni ai corpi illuminanti si utilizzeranno tubazioni Øe 74 mm. Esse saranno interrate a non meno di 50 cm. di profondità dal piano di campagna, secondo le prescrizioni della norma CEI 11-17 (art. 2.3.11), contrassegnate da fascia rossa con scritta “CAVI ELETTRICI”, alettata con sabbia. Lo scavo verrà riempito interamente con misto cementato nel caso la tubazione si trovi nella sede stradale, altrimenti solo in parte con misto cementato ed il resto con terreno di riporto. Le derivazioni ai punti luce avverrà tramite la posa di canalizzazione di diametro inferiore adeguato al contenimento dei cavi elettrici e all’innesto al punto luce.

I pozzetti di diramazione elettrica saranno in c.a.v. delle dimensioni di 50x50 e 40x40 cm senza fondo per facilitare il drenaggio. I coperchi saranno in cemento o ghisa carrabile del tipo sferoidale, classe 400 se ubicati su sede stradale e classe 250 se posizionati fuori sede stradale. La ghisa utilizzata dovrà essere certificata ISO 9002-EN 124. L’ingresso della tubazione nel pozzetto non potrà avvenire al di sotto dei 20 cm dal fondo dello stesso.

I cavi utilizzati saranno tipo multipolari conformi alla Direttiva UE/305 (Cavi CPR) tipo FG16OR16 0,6/1KV. Quando non è possibile la connessione diretta nella morsettiera dell’utilizzatore, saranno

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La segnaletica luminosa è così costituita:  n. 5 luci di avvicinamento allineamento incassate nella pavimentazione, IP67, sorgente luminosa LED da 15W, numerate da SA1 a SA5, derivati da unica linea di alimentazione;  n. 4 proiettori a luce radente tipo bicorno fissati nella pavimentazione, IP55, doppia sorgente luminosa LED da 50W cadauna, numerati da PR1 a PR4, ognuno dotato di propria linea dedicata;  n. 1 indicatore dell’angolo di planata tricromatico tipo HAPI, fissato nella pavimentazione, IP55, sorgente luminosa LED da 40W, numerato IP1, dotato di propria linea di alimentazione;  n. 1 predisposizione di un secondo indicatore dell’angolo di planata, numerato IP2, dotato di propria linea di alimentazione;  n. 1 manica a vento con sacca da 2,40 m, illuminata con sorgente LED da 20W, IP65, posizionata su palo in acciaio a 5,40 metri da terra, identificata con MV, dotata di propria linea di alimentazione. Per le sezioni dei conduttori delle linee e per la conformazione dei relativi cavi elettrici si rimanda al dettaglio della tabella relativa ai calcoli elettrici.

I conduttori utilizzati saranno del tipo uni-multipolare isolato in gomma di qualità G16 e guaina in PVC, sigla di designazione FG16OR16 0,6/1 kV (norme CEI 20-13, 20-22) del tipo non propagante l’incendio conformi alla Direttiva UE/305 in materia di reazione al fuoco (CPR) e delle sezioni capaci di limitare le c.d.t. al 5% nel punto più lontano, così come da norma CEI 64-8/7 sezione 714, indicate nella tabella sotto riportata.

Linea (V) N. (W cad) (W tot) Lunghezza Formazione Descrizione SA1 230 1 15 41 3G2,5 Luce avvicinamento SA2 230 1 15 44 3G2,5 Luce avvicinamento SA3 230 1 15 75 47 3G2,5 Luce avvicinamento SA4 230 1 15 50 3G2,5 Luce avvicinamento SA5 230 1 15 53 3G2,5 Luce avvicinamento PR1 230 1 100 25 3G2,5 Luce radente PR2 230 1 100 55 3G2,5 Luce radente 400 PR3 230 1 100 25 3G2,5 Luce radente PR4 230 1 100 50 3G2,5 Luce radente IP1 230 1 40 50 3G2,5 Indicatore di planata 80 IP2 (*) 230 1 40 37 3G2,5 Indicatore di planata MV 230 1 20 20 70 3G2,5 Manica a vento TOTALI 12 575 (*) Predisposizione

Studio Tecnico di Progettazione pag. - 4 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Sassocorvaro Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx Il quadro elettrico di comando e controllo della segnaletica luminosa denominato QSW dovrà essere realizzato in conformità allo schema di progetto allegato Tav.E3 e alla Norma CEI EN 61439-1. Esso dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità e sullo stesso dovrà essere affissa la relativa targa di identificazione, il nominativo della ditta realizzatrice, la tensione nominale di esercizio e la corrente nominale di quadro. In particolare il quadro dovrà rispettare le caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, elettriche e termiche oltre alle caratteristiche complementari imposte dall’ambiente in cui è installato. Il quadro elettrico sarà realizzato in modo tale da garantire un’adeguata protezione contro i contatti diretti e prevedendo che l’accesso alle parti in tensione debba avvenire solamente con l’impiego di appositi attrezzi; ogni dispositivo di comando e protezione dovrà riportare chiaramente una scritta indicante il circuito a cui si riferisce. Tutte le parti attive dovranno essere completamente ricoperte con un isolante che può essere rimosso solamente mediante la sua distruzione. Per garantire un’adeguata protezione contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche del quadro, sia esse fisse che mobili, dovranno essere collegate al conduttore di protezione che sarà di sezione uguale al conduttore di fase. Il quadro elettrico generale risponderà comunque alle seguenti specifiche tecniche e disposizioni: involucro esterno in carpenteria metallica, con grado di protezione minimo IP55, dimensioni della carpenteria in millimetri: larghezza 700, profondità 300, altezza 1.300;

apparecchiature elettromeccaniche di costruzione idonea alle caratteristiche elettriche richieste e riportate nello schema di progetto allegato; cablaggi eseguiti con cavo tipo FS17 del colore idoneo alla tipologia del circuito;

morsettiere numerate per tutte le linee che alimentano e che si derivano dal quadro; numerazione di tutti i conduttori facenti parte sia di circuiti di potenza che di comando; cartellini indicatori con scritta posta in corrispondenza dell'apparecchio riportante

l'indicazione del circuito a cui ci si riferisce; collettore di terra proprio.

Gli interruttori automatici dovranno essere di tipo modulari con montaggio su guide DIN 17,5 mm tipo EN 50022 (Omega), in curva B (a parte l’interruttore generale che dovrà essere in curva C) e dovranno avere correnti nominali di intervento adeguate alla lunghezza ed alla sezione della linea da proteggere. Gli sganciatori differenziali dovranno avere una corrente di intervento differenziale pari a 0,3A in relazione alle varie utenze. Gli interruttori differenziali dovranno essere di tipo AC.

Il quadro di comando QSW dovrà essere predisposto per l’accensione da remoto tramite la dotazione di conatto pulito del relè A2 che funge da interfaccia gestita dal quadro securfly QSF.

Il quadro QSW dovrà essere a sua volta contenuto in un box costituito da struttura in metallo e pannelli sandwich, idoneo per la posa all’esterno, delle dimensioni in mm di 2.000 in larghezza, 1.000 in profondità, 2.000 in altezza e posto in un basamento appositamente realizzato in cls delle opportune dimensioni.

Studio Tecnico di Progettazione pag. - 5 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Sassocorvaro Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx Nella tabella che segue sono riportate le portate dei conduttori utilizzati, i calcoli elettrici delle correnti di cortocircuito e delle cadute di tensione; queste ultime alla estremità della linea devono essere contenute entro i limiti imposti dalla norma CEI 64-8.

Icc max Icc max Porta Lunghezza C.d.t Linea Cavo Inizio linea Fondo linea Descrizione ta (A) (m) (%) (kA) (kA) SA1 3G2,5 24 41 3,27 2,00 0,28 Luce avvicinamento SA2 3G2,5 24 44 3,28 2,00 0,27 Luce avvicinamento SA3 3G2,5 24 47 3,28 2,00 0,26 Luce avvicinamento SA4 3G2,5 24 50 3,29 2,00 0,25 Luce avvicinamento SA5 3G2,5 24 53 3,29 2,00 0,24 Luce avvicinamento PR1 3G2,5 24 25 3,22 2,00 0,47 Luce radente PR2 3G2,5 24 55 3,30 2,00 0,24 Luce radente PR3 3G2,5 24 25 3,22 2,00 0,47 Luce radente PR4 3G2,5 24 50 3,29 2,00 0,26 Luce radente IP1 3G2,5 24 50 3,22 2,00 0,26 Indicatore di planata IP2 (*) 3G2,5 24 37 3,20 2,00 0,34 Indicatore di planata MV 3G2,5 24 70 3,19 2,00 0,19 Manica a vento (*) Predisposizione

5. IMPIANTO DI MESSA A TERRA Gli impianti di terra devono essere progettati in modo da soddisfare le seguenti prescrizioni: avere sufficiente resistenza meccanica e resistenza alla corrosione; essere in grado di sopportare, da un punto di vista termico, le più elevati correnti di guasto prevedibili; evitare danni a componenti elettrici e a beni; garantire la sicurezza delle persone contro le tensioni che si manifestano sugli impianti di terra per effetto delle correnti di guasto a terra.

I parametri da prendere in considerazione nel loro dimensionamento sono: valore della corrente di guasto a terra; durata del guasto a terra; caratteristiche del terreno.

L’impianto di protezione sarà realizzato con conduttori con le stesse caratteristiche e sezione del conduttore di fase, per ogni linea di distribuzione principale perverrà dal nodo generale di terra per poi far capo alle scatole di attestazione e derivazione e di qui a tutte le utenze e utilizzatori realizzati in classe I di isolamento.

Il nodo principale di terra del presente intervento, denominato NEQ 0, ubicato all’interno del quadro esistente QE2, sarà collegato all’impianto di terra esistente con conduttore in rame isolato in PVC di colore giallo verde G/V da 16 mm² del tipo FG17. Il sub nodo di terra del presente intervento, denominato NEQ 1, ubicato nei pressi de quadro di Studio Tecnico di Progettazione pag. - 6 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Sassocorvaro Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx comando QSW, sarà collegato all’impianto di terra di progetto con conduttore in rame isolato in PVC di colore giallo verde G/V da 16 mm² del tipo FG17.

Il sistema di dispersione utilizzato sarà quello esistente capace di fornire un valore della esistenza di terra totale che rispetti la relazione Rt 50/Id. L’impianto di tale sarà comunque integrato con n. 2 picchetti in acciaio zincato a croce da 50x50x5cm. h=2,00mt posti in pozzetti senza fondo intercollegati tra loro per mezzo di conduttore in rame isolato in PVC di colore giallo verde G/V da 16 mm² del tipo FG17 posato in tubo interrato.

Alla fine dei lavori l’impresa esecutrice dei lavori è tenuta ad effettuare la misura della resistenza dell’impianto di terra e dichiararne il valore risultante: se la relazione sopra non fosse soddisfatta si dovrà procedere alla integrazione con dispersori di terra.

È sempre prescritta l’installazione di un impianto di terra. Qualora l’attività dovesse comprendere locali destinati ad attività soggette al campo di applicazione del D.Lgs. 81/08 e/o nell’attività dovesse essere verificata la presenza di addetti lavoratori dipendenti o ad essi equiparati (soci di società o cooperative anche di fatto), l’impianto dovrà essere sottoposto ad una prima verifica da parte dell’installatore che dovrà provvedere al rilascio della dichiarazione di conformità al DM 37/08, ottenendo in questo modo l’omologazione. Entro 30 gg. dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro ha l’obbligo di trasmettere la DICO al Dipartimento periferico dell’INAIL area EX ISPESL competente per territorio e all’USL o ARPA regionale, compilando un apposito modello per definire il tipo di attività. Nel caso di verifiche periodiche o straordinarie, il procedimento da seguire consisterà nella consegna da parte del datore di lavoro allo sportello unico competente nel territorio secondo le nuove disposizioni del DPR 462 del 22 Ottobre 2001 o in assenza di questo direttamente all’USL o ARPA regionale e all’INAIL area EX ISPESL, di una copia dell’apposito modello per definire il tipo di attività corredato di dichiarazione di conformità dell’impianto. E’ indispensabile, che da parte del Committente, vengano messi a disposizione dell’utilizzatore di tali locali, tutti i dati necessari per la denuncia dell’impianto di terra e quelli relativi alle successive eventuali modifiche dello stesso. Nel caso specifico sarà necessario ricorrere alla denuncia dell’impianto elettrico. La verifica periodica, per questo tipo di attività, dovrà essere richiesta a cura del titolare, ogni 2 anni.

6. PIANO DI MANUTENZIONE

6.1 Generalità Il piano di manutenzione programmata si articola in varie procedure, elencate di seguito in funzione della loro periodicità. L’elenco dettagliato delle operazioni da eseguire per ciascuna procedura di manutenzione è riportato nei punti di seguito elencati.

6.2 Operazioni bimestrali Con periodicità bimestrale il Personale addetto alla manutenzione provvederà, nell’arco di una giornata lavorativa, alla realizzazione di un sopralluogo per la verifica del regolare funzionamento dell’impianto elettrico ed in particolare per il controllo e la verifica del quadro generale e del funzionamento di tutti i centri luminosi.

Studio Tecnico di Progettazione pag. - 7 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Sassocorvaro Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx Verifica delle temperature di funzionamento Verifica delle temperature di funzionamento degli interruttori e dei conduttori in partenza dal quadro generale al fine di accertare eventuali surriscaldamenti pericolosi. Prova interruttori differenziali Prova degli interruttori differenziali mediante pulsante di Test. Sostituzione delle lampade In occasione della visita di manutenzione, il Personale addetto alle operazioni di manutenzione provvederà alla sostituzione delle eventuali lampade non funzionanti.

Inoltre il personale addetto alla manutenzione dovrà: Controllare il buono stato delle targhette di indicazione della funzionalità degli interruttori; Controllare il buono stato delle targhette di numerazione o di funzionalità dei cavi elettrici; Controllare che il quadro elettrico non presenti danneggiamenti, presenza di acqua o polvere; Controllare il collegamento di terra dell'anta metallica dei quadri elettrici; Serrare le viti di attestazioni dei cavi elettrici sulla morsettiera interna dei quadri elettrici e sugli interruttori di protezione; Serrare le viti della morsettiera dei cavi elettrici dell'impianto di terra; Verificare l'assenza di danneggiamenti nell'isolamento dei cavi elettrici; Verificare l'eventuale presenza di ossidazione nelle parti terminali di attestazione dei cavi nelle morsettiere e nei fori di fissaggio degli interruttori; Verificare che gli interruttori di protezione ed i sezionatori non siano bloccati distaccandoli e riattivandoli; Verificare visivamente la funzionalità degli strumenti di misura e dei segnalatori di fase.

6.3 Operazioni semestrali Pulizia del quadro elettrico generale e dei sottoquadri Il Personale addetto dovrà effettuare la pulizia del quadro generale onde eliminare i depositi polverosi su tutte le apparecchiature elettromagnetiche installate negli stessi. Dovrà inoltre verificare l’integrità dei dispositivi di sicurezza e delle targhette indicanti i circuiti a cui si riferiscono i dispositivi di comando e protezione. Verifica dei serraggi e delle morsettiere Il Personale addetto dovrà effettuare un’accurata verifica del serraggio delle morsettiere e degli attacchi delle apparecchiature installate a bordo del quadro generale, dovrà effettuare un controllo delle connessioni al fine di evitare dannose resistenze di contatto con susseguente surriscaldamento, danneggiamento delle parti soggette e possibili avarie dell’intero quadro. Per ridurre il rischio d’incendio, si verificherà che non esistano connessioni allentate che possono provocare archi e scintille. Prove strumentali Verranno effettuate le seguenti prove strumentali:

Studio Tecnico di Progettazione pag. - 8 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Sassocorvaro Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx Prove strumentali per la verifica dell’intervento delle protezioni magnetotermiche e/o differenziali; Prova strumentale del valore della resistenza di isolamento dei circuiti; Prova del valore Zs dell’impedenza di guasto verso terra; Verifica che i carichi sulle 3 fasi siano equilibrati mediante una pinza amperometrica utilizzando, se presente, lo strumento di misura dell'intensità di corrente (amperometro); Verifica con lo strumento di prova gli interruttori differenziali con controllo che la corrente differenziale ed il tempo di intervento degli interruttori differenziali sia all'interno dell'intervallo previsto dal costruttore;

6.4 Operazioni annuali Nell’esecuzione delle prove periodiche annuali si ripeteranno tutte le prove precedenti, inoltre verranno effettuate: Verifica della resistenza di terra Verifica della resistenza di terra e dell’integrità del sistema dei dispersori; il Personale addetto alla manutenzione dovrà farsi parte diligente nel richiedere i dati relativi alla resistenza di guasto ed i tempi di intervento in caso di necessità. I risultati raccolti dovranno essere comunicati all’Ente in un Rapporto di Controllo. Verificare che la resistenza di terra abbia un valore coordinato con le protezioni differenziali adottate. Verifica dei collegamenti equipotenziali Prova strumentale del collegamento all’impianto di terra degli utilizzatori elettrici, del polo di terra delle prese elettriche, delle masse e masse estranee presenti all’interno dell’edificio. Verifica Tempo di intervento dei relè differenziali Prova strumentale per la verifica del tempo di intervento dei relè differenziali e verifica di coordinamento con l’impianto di Terra e della curva di sicurezza tempo-corrente. Le operazioni elencate ai punti precedenti sono considerate essenziali; resta inteso che il Personale addetto alla manutenzione dovrà eseguire tutte le operazioni non espressamente elencate, ma ritenute necessarie a prevenire guasti prevedibili di qualsiasi natura. Qualora si rendessero necessarie sostituzioni di apparecchiature, il Personale addetto, previo accordo con l’Ente, provvederà all’esecuzione dell’intervento, assicurando comunque la massima continuità di efficienza dell’impianto.

6.5 Modalità di attuazione del piano Per garantire la corretta applicazione del piano di manutenzione programmata il Personale dovrà soddisfare le seguenti prescrizioni: Caratteristiche del personale impiegato L’Ente farà eseguire tutte le operazioni di verifica, controllo, sostituzione e riparazione da parte di personale specializzato e qualificato secondo buone regole di manutenzione. Documentazione delle operazioni eseguite

Studio Tecnico di Progettazione pag. - 9 – Impianti Elettrici – Per. Ind. Domenico Guerra Via della Repubblica 2/A – Sassocorvaro Auditore (PU) Comune di Monte Grimano Terme RELAZIONE Elettrico Esecutivo Provincia di Pesaro e Urbino Elisuperficie Montelicciano.docx Il Personale addetto alla manutenzione preparerà e fornirà una accurata descrizione delle operazioni eseguite sull’impianto evidenziando tra l’altro le denominazioni commerciali e le caratteristiche particolari delle apparecchiature delle quali si renda necessaria la sostituzione, gli interventi non previsti dal piano di manutenzione ritenuti opportuni e le relative motivazioni e la registrazione corretta di tutti gli interventi eseguiti e quelli proposti non previsti dal piano di manutenzione. Il personale incaricato delle operazioni di manutenzione dovrà rispettare tutte le norme di sicurezza vigenti, le precauzioni generali per qualsiasi intervento di manutenzione, riparazione o modifiche ed in particolare: Per lavori su parti in tensione sarà vietato eseguire lavori su elementi in tensione e nelle loro immediate vicinanze quando la tensione è superiore a 25 V verso terra, se alternata, o a 50 V verso terra, se continua. Nell'esecuzione delle manovre o di particolari operazioni, i lavoratori addetti all'esercizio degli impianti elettrici, o che comunque possono eseguire lavori, operazioni o manovre su impianti, macchine o apparecchiature elettrici, devono avere a disposizione o essere individualmente forniti di appropriati mezzi ed attrezzi.

Prima di iniziare i lavori sarà necessario: Prendere in consegna la documentazione tecnica dell'impianto; Verificare la rispondenza tra documentazione tecnica ed impianto; Individuare gli interruttori che sezionano l'impianto; Togliere tensione tramite l'interruttore generale posto sul quadro elettrico e l'esclusione di eventuali unità di continuità o generatori di corrente sussidiaria; Controllare, anche con misure strumentali se la parte di impianto soggetta ad intervento è stata posta fuori tensione; Se i lavori sono stati eseguiti in un luogo dal quale è possibile controllare la zona dove è sezionato l'impianto e gli interruttori di manovra. In tal caso il responsabile deve: Chiedere e ricevere conferma sia dell'avvenuta esecuzione dell'interruzione dell'impianto che dell'avvenuta affissione dei cartelli con la scritta "lavoro in corso, non effettuare manovre"; Controllare che durante i lavori non sia ridata tensione all'impianto.

Durante la manutenzione, riparazione o modifica sarà necessario oltre a rispettare le precauzioni generali sopra indicate: Utilizzare guanti isolanti con tensione di isolamento almeno pari alla massima tensione presente sulle parti attive qualora siano presenti parti attive di alcuni circuiti non sezionabili; Usare attrezzi idonei per evitare il danneggiamento dei bulloni e delle viti di serraggio sulle morsettiere, interruttori di protezione, contattori, relè, trasformatori, ecc.; Qualora sia necessario rifare la parte terminale dei cavi da inserire nelle morsettiere o nei fori di fissaggio degli interruttori, usare attrezzi idonei e materiali di idonea sezione evitando il danneggiamento dell'isolante;

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Nel caso di allarme antincendio, il personale è tenuto a rispettare le istruzioni ricevute dalla persona incaricata all’evacuazione. In ogni caso deve: Sospendere immediatamente ogni attività; Mettere in sicurezza tutte le apparecchiature elettriche e disattivare tutte le fonti di innesco; Allontanarsi con sollecitudine ed avviarsi nei punti di raccolta seguendo gli appositi cartelli indicatori e rimanendo in attesa di istruzioni o del segnale di fine emergenza. A fine lavori, prima di rimettere in tensione l'impianto, il responsabile degli interventi dovrà controllare che siano ripristinate tutte le protezioni rimosse.

6.6 Tempi di intervento I tempi di intervento per l’esecuzione delle operazioni previste dal piano di manutenzione dovranno essere tali da rendere minime le soste dell’impianto.

6.7 Compilazione del rapporto di controllo In occasione della visita preventiva il personale è obbligato a rilasciare un rapporto riportante le tipologie e l’entità dell’intervento effettuato. Eventuali anomalie riscontrate durante questi controlli, dovranno essere segnalate tempestivamente al responsabile. Rispondenza alla vigente normativa Tutte le forniture e le opere messe in atto durante le operazioni di manutenzione dell’impianto devono rispondere: Alle norme del C.E.I. ed alle tabelle UNEL; A tutte le normative che regolano gli impianti elettrici; A quanto prescritto da D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008. Tutti i materiali dovranno inoltre essere idonei all’uso e all’ubicazione cui sono destinati con particolare riferimento alle condizioni termiche, chimiche, meccaniche e climatiche.

7. ELENCO ALLEGATI PROGETTUALI

 Tav.E1 – RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

 Tav.E2 – SCHEMA ELETTRICO PLANIMETRICO

 Tav.E3 – SCHEMA UNIFILARE QUADRI ELETTRICI

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