DIGICULT

Digital Art, Design & Culture

Fondatore e Direttore: Marco Mancuso

Comitato consultivo: Marco Mancuso, Lucrezia Cippitelli, Claudia D'Alonzo

Editore: Associazione Culturale Digicult Largo Murani 4, 20133 Milan (Italy) http://www.digicult.it Testata Editoriale registrata presso il Tribunale di Milano, numero N°240 of 10/04/06. ISSN Code: 2037-2256

Licenze: Creative Commons Attribuzione-NonCommerciale-NoDerivati - Creative Commons 2.5 Italy (CC BY-NC-ND 2.5)

Stampato e distribuito tramite Peecho

Sviluppo ePub e Pdf: Loretta Borrelli

Cover design: Eva Scaini INDICE

Silvia Bianchi Netmage Chiama Italia: Speciale Edizione 06 ...... 3

Silvia Bianchi Vjclash A Porte Aperte ...... 15

Alex Dandi Rock-elettronica: Les Liaisons Dangereuses ...... 21

Luca Bergero E/static, Sound Art Gallery…e Molto Di Piu’ ...... 25

Simone Bertuzzi Paavoharju – Yha Hamaraa (fonal 2005) ...... 31

Lucrezia Cippitelli Troyano: Cile Critico Alle Soglie Del Futuro ...... 36

Lucrezia Cippitelli La Memoria Storica E La Citta’ ...... 46

Marco Mancuso Gwei, Contro Il Simpatico Dittatore ...... 50

Gigi Ghezzi Memorie Biologiche E Memorie Artificiali ...... 61

Teresa De Feo Ecosistemi Digitali A Portata Di Clic ...... 65

Massimo Schiavoni Libere Interazioni Minimali ...... 68 Marco Mancuso Tmema, Realta’ Ampliata E Gesti Interattivi ...... 73

Beatrice Ferrario Devizioni Artistiche E Confronti In Rete ...... 81

Monica Ponzini 0100101110101101.org, Fake Movie D’autore ...... 85

Marco Cadioli The Port, Comunita’ Di Artisti In Second Life ...... 89

Miriam Petruzzelli Identita’ Sonore Diffuse ...... 92

Annamaria Monteverdi Celebrazioni Multimediali Beckettiane ...... 95

Massimo Schiavoni A Un Passo Dalla Storia ...... 98

Domenico Quaranta Giocando Con Il Codice ...... 102

Fabio Franchino Gleetchplug: Generazione Rumore ...... 106

Alessandra Migani La Danza Migratoria Del Ciclo Vitale ...... 111 Netmage Chiama Italia: Speciale Edizione 06

Silvia Bianchi

che le scene e i generi rimangono inquietantemente distanti nonostante ricerche parallele; gli aficionados delle chitarre distorte free-post sanno che si tratta di garanzie di overdosi di rumore e metriche improbabili. La domanda è stuzzicante: come interagiranno questi musicisti, legati ad una liveness free-form squisitamente da palco, con una narrazione video dal vivo? Ci Ancora una volta il Netmage è alle dobbiamo aspettare un commento porte, e trascina con sé le consuete visivo al sonoro o un commento attese, aspettative, dubbi nelle sonoro al visivo? O piuttosto una comunità che si occupano di arti maggiore integrazione, con performer elettroniche in Italia. La lista dei audio e video integrati in un unico partecipanti è nutrita come al solito, progetto? con qualche mostro sacro già passato più volte in Italia (Arto Lindsay, Carlsten Nicolai, Kurt Hentschlager dei Granular Synthesis e la coppia @C-Lia) e alcuni nomi meno noti al pubblico italiano.

La prima cosa che salta agli occhi ad una prima lettura veloce del palinsesto è la presenza di tre realtà “storiche” legate alla sperimentazione . molto poco elettronica: Sinistri++ (ex- Starfuckers), Zu e With Love. Se questi Mentre molti festival in giro per nomi dicono poco alla maggior parte l’Europa (da Transmediale ad Ars della cerchia degli appassionati di Electronica) raccolgono ospiti, glitch e drones, è segno solo del fatto progetti e commissioni intorno a

3 concept più o meno strettamente ricevuto i performer, ma viste le acque osservati, l’impostazione del Netmage nelle quali navigano mediamente i è stata finora quella di offrire una festival non mi immagino cifre da panoramica delle cose più interessanti capogiro), potrebbe portare un po’ di che si possono vedere/ascoltare in nomi italiani all’estero in modo giro. Per il pubblico italiano, tenuto continuativo, inserendoli nei fuori dai grandi circuiti di new media meccanismi di relazione e art europei, il festival bolognese è una interscambio tra i festival. Non che delle poche boccate d’aria fresca che molti dei prescelti ne avessero si possono respirare durante l’anno. particolarmente bisogno, visto che gli Zu sembrano passare più tempo in Come abbiamo avuto modo di tour che a Roma, e mi dicono che scrivere più volte su Digimag, un anche a Sinistri++ e Port Royal le difetto piuttosto sgradevole di molti occasioni non manchino. organizzatori italiani è quello di puntare eccessivamente sui grandi nomi internazionali, per ragioni che a volte sono pienamente comprensibili dal punto di vista dei bilanci ma poco da quello creativo (ovvero: se vedo ancora una volta i Rechenzentrum, per quanto bravi, mi sento male). Da questo punto di vista è interessante vedere la lungimiranza del Netmage di quest’anno, che ha fatto la scelta di produrre collaborazioni audiovisive tra . artisti (prevalentemente) italiani ( Una questione determinante per il Carola Spadoni_Zu; Port successo del festival sarà quella Royal_Andrea Dojmi; Nicola dell’allestimento. Nella creazione di Vascellari_With Love, Pierpaolo performance mix-mediali la Leo_Claudio Sinatti e costruzione di ambienti immersivi è Sinistri++_Donnachie/Simionato), uno dei fattori principali per la buona senza in questo dimenticare le riuscita del progetto. Il Netmage ha presenze di alcuni tra gli artisti più sperimentato in questi anni varie interessanti e seguiti del momento soluzioni: 5 schermi su 5 lati, un come Zimmerfrei e Simone Tosca.Uno grande cubo centrale, schermi sforzo di questo tipo, più che sul disassati su un palco frontale. Sarà piano economico immediato (ignoro interessante vedere che tipo di quale sia il finanziamento che hanno

4 allestimento verrà proposto quest’anno e chi tra i partecipanti . riuscirà a declinare in modo efficace i DOCUMENTARI D’INFANZIA – propri progetti per ambienti multi- intervista ad Andrea Dojmi di Silvia schermo. Il Castello Re Enzo, da Bianchi questo punto di vista, è una scommessa. L’edizione 2004 aveva Education and protection of our risentito pesantemente dell’eccessiva children #2 è la frutto di una personalità della Sala Borsa, che commissione del festival che vedrà in continuava a essere percepibile Netmage 06 la sua prima appena oltre i mondi creati dalle presentazione ufficiale. Il lavoro nasce performance. Chissà cosa succederà dalla collaborazione tra i genovesi con i saloni e gli scaloni di questa Port-Royal e l’artista Andrea Dojmi. nuova location. Andrea vive fra Roma e Milano, la sua ricerca è caratterizzata dall’ uso di più Dopo aver riletto le righe sopra mi media (fotografia, film super8, video, chiedo: cosa vorrei dal Netmage di musica, installazione, pittura) ed è quest’anno? Direi che vorrei visitare focalizzata sulla tensione fra età più mondi alieni e meno paesaggi infantile, natura, educazione, raffinati ma già visti e già raccontati. dimensione sperimentale e relazione Vorrei performance di impatto, con l’habitat. radicali, sperimentali nel progetto e non solo nell’estetica. Vorrei, Silvia Bianchi: Prima di tutto vorrei insomma, che le mie certezze di farti una domanda sul rapporto tra fruitore venissero prese a cazzotti e “Education and protection of our non vezzeggiate. children #2 ” ed il tuo lavoro precedente “AimReady“. In Altrimenti qua che ci stiamo a fare? quest’ultimo lavoro il tema dell’infanzia è affrontato in modo continuativo rispetto ai tuoi lavori precedenti oppure utilizzi un altro punto di vista rispetto a quello di ” Education and protection of our children”?

Andrea Dojmi: Il lavoro che presenterò a Netmage rispetta la continuità del mio processo lavorativo, rientrando nella serie di

5 documentari-non documentari di cui segue i miei lavori facevano parte anche i primi sette cronologicamente e rientra nel mio video legati ad AimReady. La mia lavoro come parteAimready di un unico ricerca si concentra sull’atto di vedere processo in divenire. Mi piace parlare e percepire il mondo circostante nel dell’infanzia in termini di micro e momento dell’infanzia e sulla macropassaggi, é costruzione di un metodo scientifico l’enuciazione di un micropassaggio di ricerca, matematico ma dell’infanzia, quello che conduce il imprevedibile. Direi che tutto il mio bambino da una primissima fase ad lavoro si focalizza sull’elaborazione di una seconda in cui iniziano a fare strumenti riapplicabili che permettano ingresso gli input esterni, le piccole di vedere la realtà in un certo modo, il responsabilità. punto di vista resta quindi anche in questo lavoro quello della ricerca In questa fase comincia il confronto sensibile, del recupero del sensoriale. con lo schema educativo, con il In questo senso l’infanzia non sistema scolastico e quello religioso. Il compare come ricordo e nostalgia ma lavoro integra documentari è concepita come uno spazio-tempo, naturalistici, scolastici e religiosi, in cui la percezione va al di là della focalizzandosi su sette e comunità distinzione tra bene e male, grazie religiose portatrici di un messaggio all’assenza di strumenti culturalmente salvifico. La scelta stilistica del acquisiti. documentario-non documentario derivaEducation dalla and mia protection passione ofper our la documentaristicachildren #2 naturalistica scolastica industriale in pellicola. In

, che è poi un documentario sui documentari, s’intrecciano tecnologia, progresso, sistema educativo e messaggi salvifici. Il lavoro è molto specifico, l’utilizzo della pellicola é molto lineare, a tratti liberatorio ma allo stesso tempo . assolutamente indefinibile, ogni cosa è mostrata e vista nella chiarezza Education and protection of our irrazionale della percezione infantile. children #2

6 Silvia Bianchi: A proposito della collaborazione con Port Royal posso chiederti anche se è la prima volta che il tuo lavoro viene accompagnato dal live di un gruppo oppure hai già lavorato con questa modalità?

Andrea Dojmi: Finora ho sempre curato anche la parte audio dei miei lavori, per Aimready mi occupavo io

. del set live audio. Lavoro utilizzando supporti differenti in modo Silvia Bianchi: La seconda domanda è continuativo, il lavoro sull’audio era di legata al carattere live della tua conseguenza naturale. penso che la performance, mi piacerebbe sapere in collaborazione con Port-Royal che modo si sviluppa il tuo lavoro nel costituisca anche in questa direzione live e in che modo s’incontra con il un più per il mio lavoro. lavoro dei Port Royal.

Andrea Dojmi: La collaborazione con Port Royal, nata con il pretesto di Netmage, ha dato vita ad un sodalizio che proseguirà anche dopo il festival. Il lavoro è nato con lo scambio di materiale ed è cresciuto insieme in modo molto armonioso, nonostante ognuno avesse già un nucleo di lavoro irrinunciabile. Direi che è come se suono ed immagini si fossero . incontrati e ritrovati. A Netmage 06 Port-Royal presenteranno due pezzi RITRATTO, DENSITA’ E PERMANENZA inediti arrangiati in base a colore e – intervista a Zimmerfrei di Silvia immagine. Si esibiranno in versione Bianchi laptop in un live di 40 minuti sul quale Zimmer Frei si è formato nel 1999 ed è interverrò con una serie di un collettivo bolognese formato dalla microproiezioni. Volevo che nel live il video artista e performer Anna de mio lavoro conservasse comunque la Manicor, da Anna Rispoli (regista sua finitezza. teatrale e performer) e Massimo Carozzi (sound designer) di cui

7 Digimag ha parlato nel numero di immobile lungo un tempo che scorre Novembre firmato da Massimo e la sua figura risulta insistentemente Schiavoni. Produce opere di vario se stessa, incidendo fotograficamente formato: ambienti sonori, installazioni più volte lo stesso spazio a diverse video, performance, spettacoli densità. Il ritratto desidera sempre la multimediali, collaborando con permanenza . gallerie d’arte, teatri, festival di videoarte e luoghi ibridi. Ogni progetto di ZimmerFrei ridefinisce un linguaggio e necessita di un particolare dispositivo di fruizione. Il progetto commissionato a ZimmerFrei per Netmage 06 Study for a portrait si innesta nel festival in forma di residenza con aperture pubbliche quotidiane.

Silvia Bianchi: come si colloca Study . for a portrait nel vostro percorso Silvia Bianchi: L’installazione Study for artistico e come si andrà ad integrare a portrait ha una natura interattiva, nel vostro lavoro futuro? sarei interessata a capire meglio il ZimmerFrei: Dopo la serie Panorama, rapporto che l’opera vuole instaurare in cui il soggetto era una piazza (di con i fruitori ed in che modo si Roma, Bologna, Venezia) filmata in un integrerà con lo spazio del festival. tempo accelerato, stiamo entrando ZimmerFrei: Tutte le fasi di adesso in un progetto che prende di lavorazione avvengono durante petto la figura umana: il ritratto. Si Netmage: più che interattivo Study svilupperà in un anno in varie tappe: for a portrait è un processo di lavoro Netmage, Bologna; MAN – Museo completamente estroflesso. Daniele Provinciale di Nuoro, Galleria Civica di Gasparinetti lo chiama set-formance. arte contemporanea di Trento e Lavoreremo direttamente negli spazi Galleria Monitor di Roma. Sono ritratti del festival, alla presenza di chiunque video, perciò lavorano in bilico fra o in assenza di chiunque. Dovranno tempo, luce e suono. interromperci per poter chiudere A Netmage ogni ritratto è composto Palazzo Re Enzo. Il set fotografico , da diversi layers video di una stessa curato dal direttore della fotografia inquadratura fissa: la persona resta Fabrizio La Palombara , è allestito in

8 un sottotetto del Palazzo e lì vengono sarà registrato dalla persona ritratta ritratti i nostri soggetti: l’attore attraverso due microfoni binaurali, Vincenzo Bonaffini, l’attrice e che riproducono l’esatta sensazione musicista Angela Baraldi, l’artista John stereofonica delle nostre orecchie e si Duncan. A questi si aggiungeranno indossano come se fossero cuffie spontaneamente alcuni partecipanti al auricolari. La registrazione sarà festival e alcuni avventori. Nella sala dunque una soggettiva sonora della adiacente al set c’è lo studio di post- persona ritratta. Alla seconda ripresa produzione , in cui lavorerà anche la del set il suono registrato verrà diffuso montatrice Silvia Oliva. Il risultato del nell’ambiente e i musicisti suoneranno montaggio e della sonorizzazione in riferimento a quel nuovo ambiente viene proiettato di giorno in giorno sonoro. Il procedimento sarà ripetuto nello stesso luogo del set. ad ogni nuovo ciak. L’architettura in cui è inserito il soggetto del ritratto è anche il frame l video finale è il risultato della che contiene la proiezione video, sovrapposizione di layer visivi e sonori come in un gioco di scatole cinesi. che insieme rendono l’interezza del quadro. Ognuno di questi momenti (i ciak, la post-produzione, la proiezione) sarà fruibile dal pubblico, la cui presenza influirà su Study for a portrait per contatto diretto, contrasto, risonanza, ispirazione istantanea.

RUMORI SINISTRI DAL NETMAGE – intervista a Manuele Giannini di Elena Vairani.

. Sinistri++ è un progetto nato dalla Silvia Bianchi: Vorrei farvi un’ ultima collaborazione tra Manuele Giannini , domanda su come l’opera é legata ad Roberto Bertacchini , Alessandro il suo sonoro ed a come il suono Bocci e Dino Bramanti ed è uno degli interagisce con spazio e fruitore. ‘eventi speciali’ in programma giovedì 26 gennaio, presso il Live Media Floor Zimmerfrei: Massimo Carozzi e il del Netmage 2006. chitarrista Stefano Pilia suoneranno durante le riprese, dalla stessa Manuele Giannini, quarantenne posizione delle videocamera. Il suono toscano e mente del progetto, è un

9 personaggio eclettico; compositore e Elena Vairani: Voi stessi definite il chitarrista, speaker e tecnico teatrale, vostro lavoro ‘ non music’, perchè membro fondatore degli Starfuckers e l’obiettivo è quello di raggiungere Sinistri prima e di Sinistri++ poi. Al ‘un’oggettività naturale’. Credi che sia Netmage 2006 lui e il suo gruppo possibile l’oggettività in qualcosa di musicherannno dal vivo “The single così personale come l’arte? Unit of Beauty” un film in 4 atti diretto dal duo australiano Innanzitutto io non so se noi facciamo Donnachie/Simionato, curatori della propriamente ‘arte’, ma in ogni caso la rivista web Thisisamagazine musica non esprime niente e non significa niente. L’assenza di Elena Vairani: Sinistri è il nome che significato non pregiudica però le sue avete scelto per le vostre possibilità di intonazione emotiva. performance, ci spieghi il significato? Elena Vairani: Nel vostro manifesto c’è Manuele Giannini: Sinistri è il titolo di una frase che mi ha colpito che dice un nostro vecchio disco (1994), più o meno così:’ il suono come quando ci chiamavamo Starfuckers, condizione del silenzio e il silenzio rappresenta quindi una specie di come condizione del tempo’. Credi autocitazione, naturalmente il termine che nella vostra musica si realizzi rimanda ai molteplici valori semantici questo principio, cioè il superamento presenti nella lingua italiana. L’idea di questa dicotomia? originale deriva comunque da uno scritto tedesco dei primi anni ’50 che Manuele Giannini: Credo fermamente accusava la musica elettronica, allora che sia il tempo l’elemento primario nascente, di “sostituire ai suoni, sinistri della musica…e non il suono. rumori”.

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. Elena Vairani: Nel processo di

10 creazione, in quello che tu definisci rispettare e che servono per far ‘adding channels’, è previsto proliferare di volta in volta il materiale l’elemento video? Che ruolo ha musicale di partenza, ma queste all’interno della performance? regole sono minime e completamente metabolizzate. Inoltre consideriamo chi ascolta la nostra musica e Manuele Giannini: Credo che in una l’ambiente in cui viene riprodotta cultura musicalmente analfabeta come parte integrante del processo come la nostra, l’immagine prevarichi musicale. il suono e quindi lo limiti o al massimo lo sfrutti in una relazione puramente parassitaria, quindi noi ci rifiutiamo di mettere la nostra musica al servizio delle immagini e di utilizzarla per sonorizzare, commentare o spettacolarizzare un video. Per “The Single Unit of Beauty” abbiamo lavorato sin dall’inizio per stabilire una relazione organica e strutturale tra la musica e le immagini, trovando un sistema di regole e limitazioni comuni . che soggiacesse allo sviluppo di entrambi. EAR: PERCEZIONI AD OCCHI CHIUSI – intervista a Simone Tosca di Elena Elena Vairani: Quanto è importante Vairani per voi l’improvvisazione? Tra i nomi che spiccano sul Manuele Giannini: L’improvvisazione è programma dell’edizione 2006 del tutto, ma il termine non è Netmage, compare quello dell’artista propriamente corretto, la nostra visivo Simone Tosca, trentaduenne musica è piuttosto “intuita”, è resa piacentino, molto attivo tra Bologna e possibile solo dall’elevato grado di Milano. Dopo alcuni anni di sintonia reciproca che abbiano formazione come batterista punk, dal raggiunto e che abbiamo ottenuto 2002 si dedica propriamente a quella attraverso un percorso e una che lui stesso definisce arte sonora disciplina che hanno poco a che fare digitale. Vincitore del Premio Iceberg con la musica in senso stretto. Ci sono 2005 e autore dell’immagine delle regole – più che altro limitazioni coordinata di Netmage 2005, torna – che si devono rigorosamente quest’anno al festival con EAR, uno

11 studio sulla percezione retinica, anche con il concetto di pittura. Non basato sulla sinestesia. c’è niente di meglio dei coni e bastoncelli per fare pittura! Elena Vairani: All’edizione 2006 di Netmage presenterai EAR, che tu In ogni caso non parlerei proprio di stesso definisci un ‘ambiente “ricerca”, il rapporto che mantengo luminoso’, un progetto frutto della con il lavoro è sempre empirico e si ricerca sulla percezione visiva ad occhi basa ogni volta su un mio preciso chiusi. Ce ne vuoi parlare? modo di vedere le cose; in questa occasione ho semplicemente passato Simone Tosca: Come artista visivo mi molto tempo a osservare fonti di luce sono sempre dichiaratamente diretta e valutarne le conseguenze occupato di pittura, anche se nel caso estetiche, ma il risultato non è mai di Ear, ho voluto mantenere una linea imitativo nè scientificamente più legata alla tradizione del disegno; attendibile. Da ciò che vedo prendo trovo che tutto ciò che ha a che fare quello che mi interessa. Il resto lo con la percezione retinica della realtà metto momentaneamente da parte. abbia di conseguenza a che fare

12 attiva fondamentale per quanto riguarda la produzione. Purtroppo questo si verifica troppo di rado ed è un peccato, l’industria potrebbe aiutare il mondo dell’arte contemporanea ad uscire dalla nicchia dentro cui si è chiusa e l’arte potrebbe aiutare l’industria ad ottenere quello “spessore” che solitamente, per ovvi motivi, non possiede. L’ambiente della . moda è forse attualmente più ricettivo. Elena Vairani: Come è nata la collaborazione con l’azienda leader Elena Vairani: Questa tua ultima opera nella ricerca sul light design, continua in un certo il percorso viaBizzuno, che ha partecipato intrapreso già in altri lavori, per un all’allestimento della tua opera? E più ‘possibile sistema di lettura acustica’ in generale, in che rapporto è secondo delle opere attraverso il te oggi l’arte con l’industria? Si può ‘campionamento di immagini e suoni parlare di una sorta di ‘mecenatismo umani’? contemporaneo’ ? Simone Tosca: Il campionamento sta Simone Tosca: L’incontro con Mr. alla base di tutto quello che ho fatto Mario Nanni e lo staff di viaBizzuno , è finora. Non è però inteso “alla merito di Daniele Gasparinetti, con cui Bourriaud”, o perlomeno non in senso ho già collaborato in passato tramite stretto. Mi occupo sia della Xing. Di persone come Daniele ce ne produzione che della post- saranno sempre troppo poche, è produzione, il mio metodo è sempre veramente l’incarnazione del link! Lo quello di andarmi a prendere quello stesso si può dire di viaBizzuno. Non che mi serve dove lo si trova, che sono molte le aziende in grado di siano immagini o suoni. Il discorso permettersi collaborazioni di questo della lettura acustica non è tipo, specie di questi tempi, sotto ogni strettamente legato alla pratica del punto di vista, tecnologico, campionamento, si tratta di una linea economico e soprattutto della di lavoro che ho tenuto in passato e sensibilità: hanno capito che prevedeva una corrispondenza tra perfettamente cosa volevo realizzare la riconoscibilità cromatica delle parti e non si sono limitati ad “allestire” la che componevano le immagini e mia opera, ma hanno avuto una parte quella sonora. Il tutto si basava su un

13 rapporto diretto tra quello che si Elena Vairani: Hai partecipato al vedeva e quello che si ascoltava, Netmage anche lo scorso anno e anche se era praticamente vestivi anche i panni di autore indecifrabile al pubblico, i riferimenti dell’immagine coordinata del festival; erano quelli della notazione musicale. c’è qualcosa secondo te che Ora sono a una fase successiva, dove il caratterizza in modo particolare rapporto tra le due cose è meno l’edizione di quest’anno rispetto alle rigoroso ma anche meno schematico. precedenti? Mi diverto molto di più. Simone Tosca: Chi può dirlo! Forse gli organizzatori possono avere un’idea più o meno circoscritta a riguardo,Antiopic ma l’alto tasso di sperimentazione di Netmage rende difficili le considerazioni di questo tipo. Per farti un esempio: non conoscevo molto bene la produzione dell’ e l’anno scorso, dopo l’incontro pomeridiano con i tranquillissimi titolari della label, non credevo di . certo che uno dei due alla sera mi avrebbe disintegrato i timpani con Elena Vairani: Esiste una gerarchia tra una session di rumore puro sparato a i diversi elementi che danno vita alle 180 decibel! Mi aspetto veramente di tue performance? cioè il punto di tutto… partenza è sempre l’elemento visivo o capita che sia il sonoro?

Simone Tosca: Parto sempre dalle http://www.sinistri.org/starfuckers/ immagini. In futuro però mi manuel.htm piacerebbe fare il contrario, ma occorre che ne abbia il motivo e http://www.sinistri.org/ attualmente non ce l’ho. Dovrò perdere un po’ di tempo a riguardo. http://www.sinistri.org/sinistri++/

14 Vjclash A Porte Aperte

Silvia Bianchi

edizione del LPM-Live Performers Meeting, tenutasi a Roma il 9 ed il 10 dello scorso dicembre, ha visto la partecipazione di oltre sessanta artisti provenienti da Italia, Francia, Belgio, Croazia, Thailandia, Danimarca, Inghilterra ed Uruguay.

Organizzato e prodotto da Flyer Communication LAB, in collaborazione con FlxER, Shockart, Deliriouniversale, Homework, Peam, Electronic Art Cafe, l’evento ha avuto luogo negli spazi del Linux Club. Le due giornate hanno visto un susseguirsi di workshop, audio-video performance, dj- set e vj-set, permettendo al festival di riaffermarsi come un interessante momento d’incontro e confronto per gli addetti VJCLASH A PORTE APERTE del settore e un buon punto Txt: d’osservazione per capire e vedere Silvia Bianchi come musica, video e grafica possono Interview (Gianluca Del Gobbo): Elena essere combinati nelle performance Vairani live. Le performance audio-video hanno rappresentato uno dei momenti più interessanti delle due giornate, come punto di fusione ed evoluzione di vjing e produzione musicale.

L’interessante realtà emersa dal fiorire di una miriade di performance audio- La seconda video è quella di una ricerca di tipo

15 contenutistico ed estetico che vede il beat minimali. vj impegnato sempre di più in un lavoro creativo ed innovativo che lo La notte di sabato si è chiusa con la coinvolge nella pre-produzione oltre performance audio-video World Tour, che nel live. nata dalla collaborazione tra il compositore Forrest Drum e Kinotek: Nella prima giornata si è rivelata il lavoro si configura come un vero e molto interessante la performance proprio viaggio sonoro, i brani originali A/V di Leo Gullotta e Jemma Temp: il sono il frutto di un lavoro di recupero risultato particolare del lavoro dei due e remix degli elementi strumentali e artisti romani è dato dall’inconsueto sonori specifici delle nazioni incontro tra un concerto per piano ed attraversate. Mentre Forrest Drum il vj-set di Jemma, in cui la musica si utilizza sample di canzoni che fonde con una selezione ricercata di rappresentano in modo didascalico la immagini lente e sfumate. nazione visitata, Kinotek conduce una ricerca parallela nel video, raccogliendo simboli ed immagini specifiche capaci di rievocare il tema del viaggio. World Tour si configura come un lavoro itinerante, che si struttura attraverso la ricerca e la composizione parallela di elementi musicali e visuali propri delle nazioni volta per volta scelte.

Dopo la parte dedicata alle Nel secondo giorno di LPM 05 un performance audio-video il festival ha posto particolare merita senza dubbio riservato le ore notturne di entrambe Monotono, il lavoro dei torinesi le giornate al vj-clash; la flessibilità del Besegher e Flushing Device, un programma e l’apertura illimitata viaggio ottico che rintraccia e indaga i verso nuove partecipazioni ha rapporti esistenti tra movimento, luce, consentito a tutti gli artisti di esibirsi colore e la frequenza e il suono da essi nel corso della serata. Nell’atmosfera generato. Mentre Besegher utilizza i familiare del Linux, vj affermati e non visual come carta da parati, Flushing hanno lavorato accanto sui dieci device descrive uno spazio sonoro schermi allestiti per l’occasione. LPM dilatato e rarefatto, composto da si è quindi riaffermato anche in disturbi sonori naturali e lunghi quest’edizione grazie alle molteplici feedback di chitarre, melodie lineari e adesioni e al fermento di novità, come

16 spazio aperto alla libertà ampio spettro di performance d’espressione, alla ricerca e alla audio/video, showcase, ma sperimentazione. soprattutto (grazie anche alla rete wifi del linuxclub) allo scambio di informazioni legate alla cultura delle video live performance. L’impatto scenografico è stato notevole, con ogni superfice del locale occupata da “qualche” laptop, telecamere, macchine fotografice, mixer video,controller midi ecc.. il tutto incorniciato da Elena Vairani ha avuto modo di 9 video proiezioni a girare sul incontrare e intervistare proprio perimetro del locale con 15 monitor Gianluca Del Gobbo, ideatore del lcd progetto sperimentale FLxER.net e sparsi, appesi al soffito. La consolle fondatore di Flyer communication, centrale a cerchio gremita di mente e responsabile pezzi di tecnologia incastrati e dell’organizzazione del festival LPM. aggrovigliati per un continuo Appassionato di tecnologie, cabla-scabla dal sapore genuino e’ il video, sperimentazioni e applicazioni simbolo di ciò che vuole tecniche, durante la serata di rappresentare questa manifestazione: venerdì 9 dicembre ha presentato nel un’assoluta fusione di segnali, un corso di un’introduzione al flusso visuale perpetuo e fenomeno del live video in Italia e il compartecipato in cui ogni artista suo stretto legame con il web, alimenta il la nuova versione di FLxER. dialogo percettivo, in un continuo Elena Vairani: Ci presenti brevemente divenire di stili e tecniche, di l’edizione di 2005 del festival LPM? emozioni e soluzioni a stretto contatto gli altri a un livello che, piu Gianluca Del Gobbo: Il meeting di che digitale, definirei tattile. L’incontro quest’anno ha ospitato oltre 50 gruppi è stato reale, fisico, sui di artisti da 8 contenuti, questo ci eravamo prefissi nazioni disposti su due giornate e di questo siamo soddisfatti e all’interno del Linux-Club di Roma. credo lo siano stati anche tutti i 1.500 visitatori hanno fruito di un partecipanti.

17 particolarmente?

Gianluca Del Gobbo: Inanzitutto ci ha colpito l’entusiasmo partecipativo di molta gente che ha voglia di esprimersi, e questo già ci ha gratificato. Poi non vorremmo fare nomi su altri anche perchè pensiamo sia una questione di gusti; certamente colpisce sempre la Elena Vairani: Ci sono state differenze creatività e l’innovazione, le idee sostanziali rispetto alle edizioni fresche, e di cose interessanti se ne precedenti? sono viste parecchie. Per quanto riguarda l’aspetto dei vjset una cosa Gianluca Del Gobbo: Qualche che ci ha colpito e’ stato vedere differenza c’è stata. La prima edizione come gente con molti anni di l’abbiamo realizzata per esperienza abbia lavorato alle stesse presentare il FLxER 3.0.1, perciò condizioni dei new comers in maniera strutturata intorno ad esso, mentre il pulita, solidale e costruttiva. Non progetto di quest’anno è andato oltre, so se si puo parlare di vecchia e nuova senza tralasciare il nostro scuola ma comunque erano software, di cui comunque abbiamo presenti tante skilz a incendiare le presentato la nuova versione 4.alfa retine. che stiamo tuttora sviluppando, ma ponendo piu interesse sugli artisti presenti, soprattutto i performers audio/video. Dividere la manifestazione su due giorni ci ha dato la possibilità di aggregare generi “vicini” e creare due giornate stilisticamente differenti dando così la possibilità di immergersi a fondo ma anche avere una netta possibilità di paragone. Elena Vairani: Parliamo del successo Elena Vairani: Tra le molte di Flxer e delle particolartità performance che si sono susseguite dell’ultima nei due giorni, hai versione visto qualcosa che ti ha colpito

18 Gianluca Del Gobbo: FLxER nasce per modifiche ai filmati, esattamente quasi per gioco, e il gioco si è fatto nel come avviene per i software di tempo molto postproduzione video. Ma gli aspetti interessante… l’idea iniziale fu mia e di piu interessanti sono, sicuramente Alberto Bordonaro (b_muvis videokru il registratore xml che ci permette di e bluecheese registrare ore di live in pochi project), che nel 2001 lo presentarono kbyte, il sequencer che avvicina il alla Biennale di Valencia. Poi FLxER a una batteria elettronica e poi all’interno della blucheese factory, è la funzione broadcast, che permette cresciuto in consolle affidato di avere all’esperienza dei componenti una macchina collegata al proiettore/i dell’allora b-muvis videoklan che su cui tramite lan accediamo a un portarono “FLxER server” che, come in un gioco il FLxER a diventare uno strumento multiplayer, ci permette di entrare sempre piu raffinato. Dopo lo nella stessa scena e interagire alla sgombero della Bluecheese Factory il creazione di una sola “corale” progetto andò avanti e, grazie composizione. Stiamo quindi alla Flyer communication, è stato impostando un nuovo progetto che realizzato il sito flxer.net, dando la assomiglierà strutturalmente a possibiltà di far crescere una un orchestra di vj che, tra le altre cose, comunity e un database di sample, potrà esibirsi che contemporaneamente negli oggi conta oltre 3000 loop e 5000 auditorium di tutto il mondo, o a casa utenti.. vostra in privato, senza bisogno di rimborsi Le caratteristiche che hanno fatto il spese del viaggio e alberghi, successo del FLxER sono diverse. perchè gli orchestrali potranno Inanzitutto abbiamo deciso fin comandare le proiezioni da qualsiasi dall’inizio di distribuirlo nodo della rete inviando pochi kappa gratuitamente. Con l’arrivo di Flash8 di variabili in giro per il abbiamo implementato tutte le globo(quello “cablato”) nuove caratteristiche di blending e qualche effetto. Stiamo migliorando l’interazione con l’utente attraverso un uso sempre maggiore e semplificato degli shortcut da tastiera abbinati col movimento del mouse, in modo da ottenere molti piu controlli, piu fluidi e dinamici,

19 Elena Vairani: Il prossimo anno LPM avvengono durante tutte le esibizioni. avrà la stessa formula da un punto di Quello che ci interessa è dare vista degli strumenti di lettura per chi non organizzativo? mastica l’argomento e allo stesso tempo dare in pasto ai partecipanti Gianluca Del Gobbo: Crediamo di piu esigenti un momento di essere sulla strada giusta ma ci sono tante cose da contaminazione ricco di carne al migliorare e fortunatamente tante fuoco. All’LPM la gente accerchiava gli idee; la cosa che rimarrà sicuramente artisti per osservare bene e da vicino alla base è lo spirito del meeting cosa avveniva esattamente, dietro quello dove avviene lo scambio una tastiera. Ed erano molti a far orizzontale, e non la struttura a vetrina domande, soprattutto perchè o piramidale… trovavano risposte. Elena Vairani: Credi esista una formula che permetta ad eventi di questo livello, che vedono cioè una grande partecipazione di artisti provenienti http://lpm.flyer.it/ da tutta Europa, di coinvolgere nelle www.flyer.it serate, anche un pubblico non strettamente di addetti ai lavori per www.linuxclub.it/ promuovere la realtà del vjing? www.kinotek.org/ Gianluca Del Gobbo: Per noi è questa la formula che “avvicina” al live video, www.besegher.com/pages/monoton che dà un o_project.htm tempo e uno spazio piu “umano” per ambientarsi alla miriade di fatti che

20 Rock-elettronica: Les Liaisons Dangereuses

Alex Dandi

certo tipo di pubblico rock ma poi pensando a Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine dovetti ricredermi. Poi l’illuminazione, che come ogni illuminazione è sotto gli occhi di tutti. Più che un certo coefficiente punk funk a non arrivare alle orecchie di quel giovane ascoltatore era l’impianto ritmico da ballo, il bpm sopra i 115 per non dire 125 o 135. L’incedere dance di quei Un paio d’anni fa, durante una serata brani rock li rendeva meno appetibili rock, suonai una sequenza di brani al pubblico rock più conservatore e composta da Franz Ferdinand, The allo stesso tempo più invitanti per il Rapture ed Electric Six. Su un brano di pubblico dance più progressista. questi ultimi (“Danger! High Voltage”), un ragazzotto di una ventina d’anni mi si avvicina e mi chiede di suonare qualcosa di rock. Non qualcosa di “più rock”, ma qualcosa di rock.

Alla mia prima reazione di stupore è seguito l’intento, quasi sociologico, di comprendere quali dinamiche avessero portato un 20enne a non percepire come rock quello che stavo . suonando. La timbrica sonora non dava addito a dubbi, si trattava di Talvolta è difficile dover accettare il strumenti suonati, bassi veri, chitarre fatto che anche in un’arte come la e cantati new wave/punk. Un musica esistano tanti steccati tra gli impianto sonoro decisamente rock. ascoltatori, dover pensare che la Pensai che forse il funk contenuto in musica è divisa spesso in quei brani era poco appetibile per un compartimenti stagni, ma è proprio

21 così. E’ difficile apprezzare la musica . tutta anche per il più aperto dei musicofili, figuriamoci per un pubblico Ma basterebbe tornare alle radici del popolare, nella sua più ampia rock per capire che il ballo è sempre accezione. I gusti sono gusti in stata prerogativa del genere: il musica. E anche se non passa giorno rock’n’roll era l’esasperazione del che cerchiamo di convincerci che rhythm and blues che a sua volta era esistono solo due generi di musica (la la versione pagana del gospel, in cui il musica bella e la musica brutta), allo canto associato al ballo era rito stesso modo non passa giorno in cui religioso. Tutte musiche in cui il ballo ognuno di noi sceglie i propri ascolti in aveva la sua importanza. E tutte base a principi del tutto soggettivi. musiche nate da un solo dna la musica black, la musica tribale, quella iniziata Detto questo il rock che usa la sintassi in Africa e poi deportata nei campi di della dance, o per andare all’origine cotone in America. Peccato che poi la del temine, della disco music e del storia abbia la memoria corta. A funk, è percepito come alieno così questo servono i maestri che ce lo come l’elettronica (dance o meno) che ricordano. Come George Clinton ad si nutre dell’estetica rock è vista come esempio. qualcosa di intellettualmente più alto. Ecco perché nel giornalismo musicale Clinton ci ha insegnato che non sono nati termini orribili e deprecabili sarebbero mai esistiti i Parliament come IDM (intelligent dance music). senza i Funkadelic e viceversa. Due La musica dance intelligente facce della stessa medaglia, della dovrebbe essere un’elettronica con musica. I con “Robot Rock” attitudini (più o meno pre e post) rock ipotizzano una serena convivenza tra che soddisfano la voglia di cultura di suoni robotici e suoni rock un pubblico rock che si vuole introducendo un riff campionato da avvicinare ai suoni della dance senza un gruppo funk (Release The Beast dei sporcarsi le mani. Breakwater) che ricorda il riff rock più becero degli ’80 (“Eye Of The Tiger” dei Survivor) che a sua volta diventa un moderno brano house che fa da apripista per la dance da classifica costruita su riff rock (“I Like The Way You Move” “Body Rockers”).

22 una questione di forma e non di sostanza.

.

Sempre i Daft Punk chiamavano all’appello i maestri della dance in . Teachers, proprio loro che avevano un passato rock (come Darlin’) per cui Qualche esempio attuale? The erano stati etichettati “daft punk” da Bravery, The Editors, Bloc Party, Kaiser una recensione sul defunto Melody Chiefs, Franz Ferdinand: tutte band Maker, che avrebbero semmai dovuto rock che applicano non poche della chiamarsi “Daft Funk”. Non è un caso sintassi dance ai loro brani. E non che in un gioco di rimandi la cover di vogliamo chiamare in causa esempi “Teachers” sia il brano che apre Nite più espliciti come !!! e i cugini Out Versions dei . Al posto dei Hud? Il giro dei newyorkesi della DFA maestri della dance, un lungo elenco (Lcd Soudsystem, The Rapture, Juan di maestri del rock, da un gruppo che MacLean) spinge sull’acceleratore si è nutrito della sintassi della dance dell’elettronica pur mantenendo per fare un rock (Any Minute un’attitudine decisamente rock. Now) e dell’energia del rock per farne L’etichetta tedesca Gomma si muove un remake dance (“Nite Versions”). invece su un binario opposto: dal Una band che diventa un duo di dj presupposti funk sviluppano un come 2 Many Djs che nei suoi dj set discorso di estetica dance con riesce a convincerci che dance e rock attitudine rock. sono in fondo un tutt’uno. Eppure gli estremi si toccano ed ecco E se l’electroclash altro non è che che le due etichette avviano anche punk prodotto con strumenti qualche collaborazione. In casa elettronici e il punk funk altro non è Gomma ad esempio Who Made Who, che dance suonata con strumenti veri una band che come batterista hanno il e attitudine rock allora davvero è solo dj Tomas Barfod, prendono un brano

23 dance di Benny Benassi chiude. Talking Heads e The Clash o, (“Satisfaction”) e lo riportano a quello se volete scendere ad un livello più che avrebbe dovuto essere: un brano underground, Gang Of Four e Eco & rock ballabile con un riff di chitarra The Bunnymen, o ancora più funk metal. Anche una label come la sottoterra, Liquid Liquid e The Output di Trevor Jackson non Contortions, avevano già detto tutto disdegna di esplicitare le relazioni sul discorso delle contaminazioni tra pericolose tra rock e dance con artisti disco music e rock. A ben pensarci come Colder o DK7. anche band molto meno nobili, seppur di successo come The Kiss, Tiga infine, dj di estrazione electro, si avevano già avuto la loro “I Was Made nutre di suoni house ma la sua radice For Loving You”, tra lo stupore dei fan new wave è evidente. Nel suo album hard rock che vedevano Sexor collabora con gente come l’avvicinamento verso la disco come Soulwax e Scissor Sisters e canta un vero e proprio sacrilegio. Come si cover di Nine Inch Nails diceva a quei tempi? Ah, ora ricordo Heads. E a questo punto il cerchio si “Disco Sucks!”.

24 E/static, Sound Art Gallery…e Molto Di Piu’

Luca Bergero

del loro rapporto sia con il pubblico che con l’ambiente/spazio di fruizione dell’opera. Ho avuto il piacere di proporre alcune domande a Carlo Fossati direttore della galleria e/static di Torino che, in anni di attività si è rivelata come una delle più interessanti realtà in Italia, mantenedo sempre alto il livello delle mostre e dei progetti esposti, legati alla sound art sì, ma non solo, come ci tiene a Se la musica ha la possibilità di sottolinere il suo fondatore e svincolarsi a suo piacimento direttore. Un percorso spesso difficile dall’ambiente nel quale si propone, le quello di e/static, ricco di opere riconducibili alla sound art soddisfazioni e di tantissime difficoltà, hanno, invece, un rapporto forte e all’inseguimento di un sogno utopico radicale con lo spazio in cui si che però dopo sette anni è ancora manifestano. Questo è un dato di vivo e vegeto, e chi si prepara a un fatto assoluto, anche se molti spesso 2006 di ulteriori cambiamenti e se ne dimenticano colpevolmente, crescita. nonchè uno dei temi più forti e interessanti del dibattito tra fruitori attenti, artisti e addetti ai lavori.

Un ruolo importante in questo contesto è, quindi, ricoperto dalle gallerie d’arte, luoghi dove i lavori nascono, evolvono e trovano visibilità verso il pubblico. Anche in Italia esistono alcune (pochissime) gallerie che si sono sempre dimostrate . attente a valorizzare all’interno dei loro spazi i lavori esposti, in funzione Julius:, “2 x black” , 2001

25 Luca Bergero: Come e con quali rinascita interna degli spazi espositivi obbiettivi nasce il progetto e/static? ho provato una sensazione particolarmente positiva. Quale Carlo Fossati: Come tutto cominciò…è importanza ha poter usufruire di spazi una storia lunga, un po’ troppo con caratteristiche storiche e complessa per pretendere di morfologiche come quelle di e/static? dipanarla in poche righe. Gli obiettivi: prima di tutto, creare qualcosa che Carlo Fossati: Io questo spazio l’ho non c’era, di cui io per primo sentivo la cercato a lungo, senza neanche saper mancanza, “uno spazio per l’arte del bene cosa stessi cercando, ma mi è tempo presente”, come tutt’ora recita bastato un giorno vederlo da fuori, la nostra carta intestata, di fianco al vedere le grandi finestre, per intuire logo di e/static. Il nome stesso, a che era quello giusto. Cosa che mi è volerlo analizzare, è programmatico: stata confermata da tutte le una specie di neologismo, formato esperienze che vi hanno avuto luogo utilizzandone due parole già esistenti, in tutti questi anni, ogni volta con con significati molto precisi. Estasi (da grande naturalezza, direi, e ogni volta cui estatico) deriva dal greco ekstasis , in modo diverso da tutte le altre. ‘uscir fuori di sé’; anche stasi deriva dal Bisogna considerare che questa greco antico, stasis , a significare, tipologia di spazi industriali, risalente come si sa, una situazione di ai primi decenni del secolo scorso, era immobilità, che contrasta, concepita per dare la massima luce apparentemente con l’estasi. Ma io naturale possibile a chi vi lavorava. vedo i concetti espressi da queste due Venivano quindi costruiti per volumi parole come elementi di un rapporto ampi, in modo molto semplice, con osmotico: le idee sono dinamiche, grandi finestre alle pareti e lucernari elusive, ed è necessario, ogni tanto, sui tetti. Tutte cose che funzionano per poterle ‘vedere’, fermarle, anche benissimo anche per un utilizzo molto soltanto per un periodo limitato di diverso, come può essere tempo, in una forma o in una l’allestimento di un certo tipo di opere situazione ben precise, entrambe in di arte contemporanea. E, relazione allo spazio in cui si trovano… incidentalmente, il modo in cui sono state costruiti garantisce anche le Luca Bergero: E/static è frutto di una condizioni migliori per la realizzazione ben riuscita riconversione e di opere, o performance, con una rivalutazione architettonica in un forte componente sonora, grazie a complesso industriale di Torino. un’ottima acustica, soprattutto sui Osservando il contrasto tra gli edifici volumi bassi o medi. decadenti esterni alla galleria e la

26 e/static come uno spazio ‘specializzato’ in sound art… Questa cosa vorrei scongiurarla, perché non voglio sentirmi limitato: mi interesso delle cose che mi piacciono e mi danno stimoli, e le promuovo, abbiano o no il suono fra le loro componenti.

Luca Bergero: Un’opera riconducibile alla sound art ha spesso la necessità

. ed il presupposto di nascere e svilupparsi in un luogo ben preciso. Akio Suzuki, ‘analapos’, 2003 Come galleria, oltre ai lavori espressamente concepiti per voi, Luca Bergero: Durante l’ultima riproponete anche opere ideate per edizione di Artissima a Torino, e/static altri spazi. E’ preferibile cercare di era presente con lavori di Steve Roden ricreare la sensazione del luogo e un’importante installazione di Hans originale o la sorpresa nel vedere Peter Kuhn, rivelandosi uno dei come un opera reagisce allo spazio migliori stand della manifestazione. che la contiene? Ritieni più Essersi dedicati intensamente all’arte significativa la flessibilità di un’opera basata sul rapporto nell’adattarsi a differenti luoghi o la suono/immagine/ambiente può capacità dell’ambiente ad adattarsi essere il vero punto di forza della alle opere? vostra galleria? Carlo Fossati: Altro discorso molto Carlo Fossati: Non saprei dare una complesso. Per cominciare, non è risposta. Sì, credo che nel tempo si sia accaduto molto spesso che e/static instaurata una sorta di associazione proponesse opere già ‘ideate per altri automatica fra il nome della galleria e spazi’: me ne vengono in mente il termine che viene sempre più usato davvero pochissime, che comunque per definire un certo tipo di ricerca fra entravano sempre in una ben precisa arti visive e suono, creando relazione, oltre che con lo spazio, con un’attenzione particolare verso il opere del tutto nuove, creando così nostro lavoro. Ma non sono sicuro che un ‘sistema’ assolutamente autonomo questo sia soltanto un fatto positivo, e in fondo irripetibile… Questo non è temo anzi che si crei un luogo uno spazio-contenitore, non ne ha la comune, un rapporto causa-effetto vocazione, secondo me, e io non l’ho che potrebbe portare a pensare mai usato in quel senso.

27 Luca Bergero: Se il circuito della sound art è dominato dai “grandi nomi”, quanto credi sia importante la valutazione di forme emergenti di espressione? Come deve svilupparsi l’attitudine dei nuovi artisti verso le gallerie?

Carlo Fossati: Ma davvero il ‘circuito della sound art’ è dominato dai “grandi

. nomi”? Non sarà piuttosto che questi (soprattutto alcuni di loro) sono bensì Paolo Piscitelli, “cores mix1”, 2001 gli unici a cui si possa applicare, sia pure con cautela, questa definizione, Luca Bergero: Quale pensi sia il per motivi storici soprattutto, e quindi rapporto tra la sound art italiana e gli altri, i nuovi, non dovrebbero mondiale? Intravedi una nuova preoccuparsene più di tanto? Per crescita artistica interna al nostro quanto mi riguarda, lavoro sia con Paese? artisti ‘storici’, come Julius, Kuhn, Fox, Carlo Fossati: Ad entrambe le Suzuki, che con altri più giovani, come domande rispondo: non ne ho proprio Roden, Piscitelli, Yui, Petitgand. Per idea! Fra l’altro, questa espressione me è fondamentale ignorare gli così ripetuta recentemente, che io uso steccati anagrafici, e quando mi è sempre con molta cautela, sta sempre stato possibile ho messo in relazione più perdendo il suo senso originario ‘giovani’ e ‘vecchi’, sia nell’ambito di (ammesso che ce l’avesse) proprio una collettiva che in quello perché viene applicata a troppe cose performativo. E i risultati sono stati spesso molto diverse fra loro. Credo sempre molto soddisfacenti: un che si stia riproponendo quanto già esempio fra i tanti, il ‘piccolo concerto’ avvenuto con il termine ‘arte di Julius con Miki Yui lo scorso aprile, concettuale’: fra la fine degli anni ’60 e che fra pochi mesi verrà pubblicato in l’inizio dei ’70 fu creato per definire, cd. Penso comunque che un artista con una certa proprietà, il lavoro di un dovrebbe essere molto accorto nel ristretto numero artisti che avevano scegliere la galleria alla quale davvero molto in comune, poi venne eventualmente rivolgersi, per sempre più usato a sproposito, fino proporsi.. Dovrebbe cioé essere molto all’inflazione e alla definitiva perdita di bene informato sulle sue attitudini, senso. per evitare imbarazzi ed evitarsi delusioni.

28 cercare di saltare sul treno in corsa quando le mostre dedicate a certe cose diventavano un po’ più frequenti, qualche collezionista stava cominciando a comprare..

Per quanto mi riguarda, fra i cosiddetti addetti ai lavori, in questo campo della ricerca artistica, rispetto molto Daniela Cascella, per quello che ha

. fatto, per quello che ha scritto e per quello che di sicuro ancora farà e Christina Kubisch, “Kopenhagen”, scriverà. E’ informata, rigorosa, acuta 2004 nell’osservare e giudicare, ha una serietà nel lavoro che la distingue Luca Bergero: Dalla tua esperienza di nettamente dalla maggioranza dei direttore pensi che l’interesse per critici/curatori italiani, giovani e meno sound art sia in crescita verso un giovani. pubblico maggiormente eterogeneo o è ancora legata agli “addetti ai lavori”?

Carlo Fossati: Se devo giudicare dalle risposte alle iniziative di e/static, posso dire che certe cose sono piaciute da subito ai visitatori più affezionati, quelli che seguono l’attività di questo spazio dall’inizio. Poi il numero dei visitatori è cresciuto, e sempre manifestando apprezzamento per le mostre che gli . si proponevano. A proposito degli “addetti ai lavori”….ma chi sono Steve Roden, “moon gatherers”, 2002) costoro? Molti critici, curatori e giornalisti non è che si siano buttati Luca Bergero: Quali sono le principali sulla novità (relativa peraltro, parliamo difficoltà e le maggiori soddisfazioni dell’Italia): Forse pensavano a una nel curare una realtà come e/static? curiosità, a una manifestazione di Carlo Fossati: Le difficoltà sono tante, snobismo culturale che sarebbe non sono mai mancate, non venuta meno prima o poi, salvo mancheranno mai, e gli impegni che si

29 devono prendere per cercare di sola. risolverle sono davvero troppi, e continuano ad aumentare. Le Luca Bergero: Puoi darci qualche soddisfazioni ci sono, ovvio, più rare, anticipazione sull’attività di e/static ma vere, reali. Spero soltanto che i nel 2006? primi non prevalgano troppo sulle Carlo Fossati: Akio Suzuki a seconde, per non rompere febbraio/marzo (un’installazione in quell’equilibrio, spesso molto tenue, galleria e un percorso ‘otodate’ che ti permette di continuare. all’esterno, nella città); Christina Diciamo che la più grande Kubisch ad aprile/maggio; Dominique soddisfazione è constatare che Petitgand a maggio/giugno. Dopo e/static c’è ancora, dopo sette anni, e l’estate la seconda personale di Miki sta ancora crescendo. Ma già il solo Yui, dopodiché cambieremo spazio, fatto che esista, che sia stato sempre rimanendo in quella zona di realizzato un progetto che poteva Torino, il quartiere Aurora. E’ giunta sembrare quasi utopico (lo dico senza l’ora di fare questo passo, per cercare presunzione: ho cominciato senza nuovi stimoli e anche per dare una alcuna certezza di riuscire, e tanti si nuova forma all’attività di e/static: aspettavano un fallimento a breve non una rivoluzione, ma una termine…) è la soddisfazione più rifondazione di sicuro sì!. importante, quella che basterebbe da

30 Paavoharju – Yha Hamaraa (fonal 2005)

Simone Bertuzzi

Tampere, Finlandia, dove tutt’ora risiede, pubblicando parecchie band finlandesi che attraversano ambient, la sperimentazione e un’ibrida visione di folk psichedelico in chiave pop.

Il 2005 vede la pubblicazione di un disco esemplare per la comprensione della poetica di Fonal, trattasi di Yhä hämärää , di una band proveniente dal nord della Finlandia, precisamente Savonlinna: i Paavoharju; di certo, e a Sarà un fenomeno di passaggio, una detto di molta stampa internazionale, tendenza momentanea, ma c’è un una delle miglioriYhä uscite hämärää dell’anno sottobosco produttivo notevole in appena conclusosi. è un ambito neo-folk, che richiede disco magico, possiede un’ambienza continua attenzione e analisi. Fonal è assolutamente singolare, dilatata ma una recente scoperta, è un’etichetta anche concisa, lo-fi e freak. I semplicemente fantastica, che Paavoharju non nascondono la loro racchiude una sorte di comune hippy inclinazione religiosa, anche nordica, una rivelazione che pian attraverso i testi, in finnico, ma di cui piano viene alla scoperta nel sono disponibili le traduzioni in panorama internazionale. inglese,pienamente percepibile nei Capitanata da Sami Sänpäkkilä, aka canti e nei cori religiosi, e nel cantato Es, abbastanza noto per le sue ammaliante, quasi sempre presente, apparizioni per la tedesca (K-RAA-K)3, incantevole davvero. non nuova in questo contesto, e del Contattiamo Lauri Ainala, portavoce di quale si segnala l’ottimo Paavoharju, con cui scambiamo Sateenkaarisuudelma (K-RAA-K)3, alcune domande e opinioni sulle 2005), che necessiterebbe di altro influenze musicali e culturali della spazio per essere analizzato, Fonal è band, nonchè del loro immaginario e in realtà attiva dal 1995, nata a approccio visivo.

31 ricerca di suoni interessanti, immagini e qualunque cosa sia rilevante. Ascolto molti suoni della vita quotidiana, suoni della natura e degli animali, suoni delle macchine. Anche le colonne sonore e la musica della televisione influenza il nostro subconscio, e il subconscio stesso è la fonte dalla quale la musica dei Paavoharju proviene. Le seguenti . band/musicisti ci hanno ispirato in qualche modo nella creazione di Simone Bertuzzi: Qual’è il background musica originale, immaginifica, con dei Paavoharju? Trovo molteplici forti aspetti sentimentali: Joose influenze nel vostro ultimo disco Yhä Keskitalo, Es, Boards of Canada, hämärää …quali sono i vostri ascolti Michael Jamson, At The Gates, preferiti? Bin3333, Xinlisupreme, The Shadows, Lauri Ainala: Quando una chiesa è The Beatles, Tapio Rautavaara, Tero, piena di persone, giovani e anziani, Mr. Oizo. che cantano lo stesso inno e ognuno canta in maniera leggermente diversa e a velocità leggermente differenti, si viene a creare un ambiente unico e incredibilmente affascinante. Amo inoltre le melodie e i testi di questi inni, così zeppi di vita e sentimento. Anche i vecchi videogames Nintendo, C64, Amiga, Sega Master System & Megadrive, Super Nintendo hanno una splendida musica che ascoltiamo . con piacere. Abbiamo anche ascoltato molta ‘tracker music’ del periodo Simone Bertuzzi: Trovo certamente 1989-1995 e artisti come Purple tutte queste componenti nella vostra Motion, Skaven, Dizzy e altri famosi musica. Ma percepisco anche, come ‘trackermusicians’. dire, influenze orientali/indiane, nel mood generale, nelle melodie, nei Cerco continuamente di tenere aperti canti. Trovo una speciale tensione fra i miei occhi e le mie orecchie alla localismo, intendo strettamente

32 connessa con il vostro Paese, la Vitivalkoinen!. Entrambe, Jenni e Soila Finlandia, e qualcosa che si avvicina (anche conosciuta come Sy o alla sfera opposta del pianeta, India Mayhem), sono individui speciali, le forse, come dicevo prima cui personalità si manifestano pienamente nelle loro voci e Lauri Ainala: Beh, dal momento che performance vocali. Le maggiori nessuno di noi ha visto film di influenze di Soila arrivano da Bollywood, ascoltato musica orientale Diamanda Galas, una cantante black e nemmeno visitato l’India o altri Paesi metal, lunatica, vampiresca che Orientali devo dire che non avevamo racchiude il rapporto mai notato che la musica dei crudeltà/bellezza della vita. La voce di Paavoharju includesse questi elementi Soila sarà molto presente in futuro – è prima che qualcuno (non ricordo chi una promessa! per primo) non lo sottolineasse. Credo che il modo di cantare di Jenny ha per sua natura (lei è cantante autodidatta al cento per cento) qualche influenza magica orientale [oriental magickk]. Jenni ha sicuramente ascoltato un pò di world/ethnic music ma quasi certamente non musica orientale a parte le Anime Soundtracks, come quelle di Akira, Neon Genesis Evangelion, Serial Experiments Lain, Princess Mononoke e altri. Forse è . stata influenzata in parte da queste Simone Bertuzzi: C’è una traccia che cose non ne sono sicuro. Ma è mi interessa particolarmente, On Yhä interessante che la nostra musica Hämärää, che poi dà in parte il titolo include tanti stili che la rendono all’album. Trovo la sua incredibile e imprevedibile, misteriosa e tetra ambienza assolutamente ben interessante. fatta. Vorrei sapere di più a proposito Comunque quasi nessuno ha notato della sua costruzione, sembra che Jenni non canta in tutte le provenire da una registrazione di inni canzoni di Yhä hämärää che hanno religiosi. Inoltre, prima mi dicevi che una voce femminile. Abbiamo un’altra ascolti sempre suoni della natura, cantante femminile che si chiama animali e macchine, li registri anche? Soila Virtanen, che ha fatto un ottimo Lauri Ainala: Si, On Yhä Hämärää lavoro nelle canzoni Ilmaa Virtaa e

33 proviene principalmente da registrazioni di un inno religioso o da . differenti registrazioni di inni religiosi. Simone Bertuzzi: Ho visto lo showcase Ci sono alcune parti prese da cassette della Fonal alla scorsa edizione del vecchie di 30-40 anni e altre festival Sonar di Barcellona, ogni live provengono da alcuni miei field set (Es, Kemialliset Ystävät e Islaja) recordings realizzati nelle chiese della aveva un supporto live visivo costruito Finlandia dell’Est. C’è anche un solo con una lavagna luminosa, sabbia frammento di melodia suonato da mio colorata e acqua; questi elementi uniti fratello Olli e un campione di nostro alla luce delle candele sparse sul palco nonno che canta negli anni ’70 (morì e ai musicisti, creavano un ambiente nel 1974, non l’ho mai incontrato). molto piacevole eccitante. Puoi dirmi Ovviamente ci sono nascosti molti qualcosa in merito al vostro piccoli dettagli (field recordings, immaginario visivo? Sono affascinato campioni di vecchi dischi, noise dalle vostre immagini ‘domestiche’. Mi digitale e analogico, ecc.) che si riferisco all’immagine nel retro possono udire da sè. Ho impiegato 2 copertina dell’album, ma anche ad anni di lavorazione per On Yhä alcuni ritratti presenti sul vostro sito. Hämärää, ho avuto molto tempo per svilupparla fino alla sua forma finale e Lauri Ainala: Quelle a cui tu fai tuttavia non ricordo tutto il materiale riferimento sono tutte immagini non che ho incluso. pianificate da situazioni reali. Abbiamo vissuto in luoghi armonici ed Riguardo la seconda domanda, non eterei e le immagini non possono faccio spesso field recordings, perchè essere altro che belle e piene di normalmente dimentico di portarmi misteri. Queste foto sono state dietro il registratore ma scattate da un nostro vecchio amico, recentamente ho acquistato una Juho Pitkänen, che venne a trovarci a macchina fotografica digitale che ha Tuote (una vecchia fabbrica di diari la possibilità di registrare suoni, e ho abbandonata [r.i.p.] da noi occupata) già registrato dell’ottimo materiale. durante l’estate del 2004. Quella vecchia finestra che appare invece nel retro copertina di Yhä Hämärää fa parte di una casa abitata dagli spiriti, in cui vivevano i ‘Denzos of Savonlinna’ (Greets fly to J- Karjalainen, Kuisma e Morgan Kane).

34 d=808 www.risonanza-magnetica.com/artic www.paavoharju.com olo.php?id_sup=01&id_eti=173&id_pro www.fonal.com

35 Troyano: Cile Critico Alle Soglie Del Futuro

Lucrezia Cippitelli

Una spinta finalizzata a proporre all’interno della società contemporanea cilena un dibattito sull’uso “creativo” dei media in opposizione a una visione puramente finanziaria, utilitaristica e commerciale della diffusione della tecnologia. Nel Cile che intrattiene da decenni strette relazioni commerciali con Giappone e Taiwan (e ora la Cina), importante produttore mondiale di rame Troyano è un collettivo di artisti (fondamentale componente per la indipendenti cileni, residenti a produzione di tecnologia) e da sempre Santiago del Cile, che organizza proiettato verso una “modernità” attività culturali in cui siano connesse affidabile e dinamica (ma anche arte e tecnologia. neoliberista e rassicurante per l’Occidente), la posizione critica del In occasione della VII Biennale di gruppo Troyano appare priva di Video e Nuovi Media (18-27 novembre fondamento. 2005) il collettivo ha partecipato facendosi carico della cura critica della sezione dedicata ai Nuovi Media, organizzando un simposio internazionale cui hanno preso parte artisti, critici ed attivisti di tutto il mondo. Il progetto, chiamato Elena in onore del virus che si installa in un Hard Disk cancellandone i dati, si propone di fare un quadro critico della produzione culturale, critica ed . artistica che negli ultimi dieci anni si è appoggiata sull’uso cosciente delle Eppure proporre un uso critico e nuove tecnologie. sociale dei Media è una presa di

36 posizione ferma e radicale in un paese L.C.: Inizierei chiedendovi come mai che, uscito formalmente da più di avete deciso di partecipare come dieci anni dalla dittatura di Pinochet, è collettivo di artisti proponendo un tuttavia guidato dalla stessa progetto curatoriale. burocrazia che faceva parte della passata dittatura militare, ha vissuto Ignacio Nieto: Si è trattato negli ultimi dieci anni (come la vicina principalmente di un’emergenza: non Argentina) una spietata esisteva fino ad ora una geografia dei privatizzazione dello stato sociale, non Nuovi Media in Cile. Tutto è iniziato a ha ancora legalizzato l’aborto (e ha Rosario, Argentina, dove abbiamo ottenuto il divorzio solo nel 2004) e in partecipato a un festival dedicato ai cui i contrasti (e quindi i conflitti) Nuovi Media. Lì ci siamo accorti che sociali sono ancora radicali e si mentre in quel paese il tema era già risolvono spesso semplicisticamente stato affrontato in maniera critica ed nel dualismo “Ufficialità” vs anche fattiva, qui mancava del tutto “Panamericanismo militante e un’attenzione specifica. Il progetto di rivoluzionario” senza contemplare comporci come collettivo e di altre forme più complesse di dissenso. partecipare alla Biennale è finalizzato a rendere visibili pratiche culturali L’intervista a tre dei quattro integranti contemporanee relazionate con le del gruppo (che è formato da Ignacio nuove tecnologie, considerando ed nieto, Italo tello, Ricardo Vega ed esplorando non solo progetti artistici Alejando Albornoz) è una riflessione ma anche aree che hanno una collettiva sull’esperienza di Troyano consistenza più sociale e politica. all’interno della Biennale ed è stata realizzata il giorno della chiusura Ricardo Vega: In questo paese a ufficiale delle attività. fronte di una enorme commercializzazione degli strumenti elettronici e digitali, non esiste una consapevolezza sulle possibilità offerte da queste nuove tecnologie. Di contro, all’idea di innovazione e progresso portata avanti da chi governa il Paese (il Cile è lo stato latino americano con maggior numero di contratti per connessioni a Internet, più del Messico, n.d.r) c’è la realtà: questo Paese non produce tecnologia . ma la consuma . Ci siamo interrogati

37 su questo: che dialogo possiamo L.C.: In qualche modo arrivano voci avere con la tecnologia se la dal dibattito internazionale degli consumiamo e basta? ultimi anni su queste “nuove” pratiche artistiche? Italo Tello: Un’altra nota curiosa: nelle nostre università, a differenza di altri Italo Tello: I referenti artistici, qui in paesi latini, sono stati Cile, sono piuttosto teorici e artisti che programmaticamente aperti e hanno lavorato negli anni Settanta e implementati laboratori multimediali: Ottanta. a questo non corrisponde, a livello medio, una consapevolezza Ricardo Vega: Ci sono persone più tecnologica che vada oltre l’essere un preparate, ma sono “isole”. E’ difficile utente medio. Nessuno si mette a includere e far circolare il tema delle vedere come è costruita e sviluppata tecnologie nella discussione più ampia una macchina dall’interno , non che riguarda l’arte contemporanea e esistono nemmeno corsi di studio la sua critica. Vorrei anche appropriati. In più non ci sono sottolineare che il nostro interesse va referenti culturali locali che abbiano al di là dell’arte: io sono disegnatore approfondito o proposto un’analisi dei ma mi interessano queste pratiche, Nuovi Media. Chi studia arte studia questi nuovi modelli ermeneutici e Picasso e Duchamp ma non si pone paradigmi comunicativi nella società. nemmeno il problema di lavorare sulle A livello collettivo quindi, e non solo tecnologie, perché qui, a differenza di dell’individuo/artista. un paese vicino come l’Argentina, i percorsi formativi artistici non contemplano temi come la Net Art, le pratiche Hacker…

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Lucrezia Cippitelli: A proposito di possibilità di riflessioni e anche produzioni collettive (e quindi . condivise) offerte dalle nuove

38 tecnologie, mi è sembrato molto Mondo, ma piuttosto stiamo interessante constatare in questi scambiando le nostre idee su temi che giorni come alcuni strumenti siano ci sono comuni – l’uso di alcuni realmente condivisi a livello globale, strumenti – pur rimanendo intatte le senza confini politici o geografici, nostre identità locali. all’interno della comunità che lavora, gioca e produce senso usando Lucrezia Cippitelli: Mi dicevate che in sostanzialmente un computer e questo paese si sta investendo Internet. Penso in particolare alla parecchio in tecnologia. Alcune performance audiovisiva di Flash fermate della metropolitana di Attack dall’Argentina + CES dal Cile, in Santiago sono dotate di accesso cui l’artista argentino ha proposto una gratuito a Internet con il Wi-Fi (senza visualizzazione basata su FLxER, il sognare l’impossibile per Roma dove video mixer basato su Flash Mx vivo, nemmeno a Parigi si vedono inventato in Italia, o alla presentazione queste cose). In più esiste anche una del Proyecto Nomade (Argentina) Biennale di Nuovi Media che è l’unica sulle suites per PC sviluppate con al mondo ad essere arrivata alla sua Linux e finalizzate ad un uso “creativo” settima edizione (significa 14 anni di dei computer, durante la quale tra i attività!). Cosa c’è che non va allora? mille progetti proposti si è parlato Italo Tello: La mancanza di una anche di DyneBolic, il sistema volontà di andare oltre il consumo. operativo su cd sviluppato dal 2001 da Come collettivo ci piacerebbe un hacker italiano, Jaromil, insieme ad dimostrare che anche con altri hackers che fanno parte del’area investimenti economici minimi, ma “tech” dell’ex spazio sociale Bulk di consapevoli, e la voglia di comunicare Milano. Progetti che sono arrivati qui e si possono fare cose incredibili. sono usati e distribuiti e presentati come se fossero realmente parte di un Ricardo Vega: Siamo pionieri in patrimonio culturale non solo America Latina in termini di condiviso, ma anche vicino … connettività, ma c’è l’altra faccia della medaglia: non sappiamo come usarla. Ricardo Vega: Il solo fatto che voi tutti La Biennale dei Nuovi Media ne è siate qui è parte di questo processo di proprio l’esempio. Innanzitutto era avvicinamento e di cooperazione. fino all’edizione passata una Biennale Abbiamo scambiato per dieci giorni le di Video, e anche ora che ha cambiato informazioni in maniera orizzontale e nome rimane prevalentemente una diretta. Non siete qui portandoci kermesse dedicata al video. Non c’è notizie come si trattasse di una un adeguato contenuto all’interno del pioggia mistica che ci arriva dal Primo

39 contenitore, che comunque lo guardi sviluppato un importante produzione rimane mezzo vuoto. L’infrastruttura musicale d’Avanguardia. La musica ufficiale che propone l’avanzamento elettroacustica in Cile ha una storia di tecnologico è priva di contenuti e più di cinquant’anni. E’ un circuito prettamente commerciale, portata molto vicino alla produzione di avanti da un mondo imprenditoriale tecnologia ed agli studi ingegneristici, che muove molto denaro vende ma è molto chiuso: i pionieri di queste l’immagine del Cile come un Paese sperimentazioni costruivano loro “sviluppato”, “avanzato”… stessi le macchine su cui lavoravano. Computer con 7 Kb di memoria…

Italo Tello: Come diceva Ignacio qui puoi andare a visitare una casa poverissima in un quartiere molto modesto della città, in cui la gente vive con nulla, però possiede un enorme televisore, o un cellulare all’ultima moda. Il problema è che non lo usa come strumento di espressione e di critica del sistema. Come gli artisti . cubani di cui hai parlato tu, che con uno slide show di fotografie scattate Lucrezia Cippitelli: …e quindi anche nel quartiere riescono a raggiungere “democratico” ed “affidabile”… dei livelli di critica e comunicazione e Ricardo Vega: …e dall’altra parte c’è la partecipazione profondi. Qui in Cile società civile che non usufruisce di non esistono esperienze simili. Anzi, questo “sviluppo”. possiamo dire questo: il Cile è un paese diviso in due. Da un lato chi ha Ignacio Nieto: La gente punta a sviluppato un linguaggio critico ed comprare l’ultimo modello di espressivo strettamente legato alla cellulare, super costoso, che magari dittatura di Pinochet; quindi ricorre ha anche la macchina fotografica all’estetica della barricata, al tema incorporata. E poi non sa che farsene. della contrcultura, dei desaparecidos , E’ solo questione di status e di della politica e della periferia. Dall’altra consumo, anche (se non soprattutto) parte c’è la generazione cresciuta con a livelli sociali più bassi. Un’altra nota Mtv ed il Nintendo ed i videogiochi. interessante, collegandomi al discorso fatto su produzione e consumo: Questa generazione non ha referenti. storicamente il Cile è un paese che ha Non esistono, in Cile, referenti critici

40 che si occupino di analizzare la media. L’errore è darli un significato produzione culturale che si realizza e fisso e chiuso: si sviluppa col tempo sviluppa con i Nuovi Media, né ed è collegato alla ricerca. tantomeno la critica sociale che questi implicano. Ricardo Vega: Spesso si vuole rinchiudere tutto il senso del termine nel dispositivo, tralasciando da parte tutto ciò che implica lo sviluppo di capacità, conoscenze, pensiero e creatività. Se parliamo di Arte Genetica vediamo che ogni significato accertato si ribalta per esempio…perché è qualcosa di completamente multidisciplinario: arte scienza, biologia.

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Lucrezia Cippitelli: Esiste una comunità Hacker?

Italo Tello: Si, ma è completamente rivolta a montare hadware e software. Non fa politica. Non fa critica culturale. Non costruisce comunità.

Lucrezia Cippitelli: Datemi una vostra . definizione di Nuovi Media. Lucrezia Cippitelli: Come avete Ignacio Nieto: Innanzitutto è una costruito la curatoria alla Biennale? definizione po’ problematica da dare e Perché avete scelto di presentarvi inoltre è un concetto che non come un collettivo? Perché l’idea di un condivido. Credo anche che sia una virus? Come avete scelto gli artisti? dicitura molto commerciale, che tenta di raggruppare tutta una serie di Italo Tello: Ci siamo fatti carico pratiche ancora poco circoscritte. praticamente di tutta l’area che all’interno della dicitura “Biennale di Italo Tello: E’ un termine standard e Video e Nuovi Media” avesse a che credo sia un errore collegarlo solo al fare con i Nuovi Media. Abbiamo computer. Ogni epoca ha i suoi nuovi scritto una convocatoria dividendola

41 in temi: Net Art, Software Art, Tactical e testi. Credo che in questo momento Media. Abbiamo incluso esperienze il livello critico sui nuovi media che in Cile lavorano anche con le sarebbe troppo pretenzioso e nuove tecnologie ma non a progetti complicato da portare avanti. Per propriamente artistici quanto quanto riguarda l’idea del virus, un piuttosto sociali. Ad esempio il canale virus è un codice che entra nel televisivo pirata e comunitario Señal 3 computer. Il nome lo abbiamo trovato che trasmette nel suo quartiere (La nell’archivio di definizione di virus di Victoria, quartiere occupato negli anni McAfee: certo c’erano nomi più Sessanta e divenuto durante la divertenti, ma “Elena” stava molto dittatura un’area di resistenza bene con il nome del nostro collettivo, culturale – e non solo – all’interno di Troyano e Elena di Troia. Il virus Santiago, n.d.r.), o l’Associazione “Elena” ha come caratteristica quella Software Libre. di installarsi nell’hard disk di un pc e di cancellarne tutti i dati. La nostra Ignacio Nieto: Come collettivo operazione si proponeva di installarsi abbiamo lavorato più come all’interno dell’ spazio della Biennale, “archiviatori” che come “critici”. cancellarne i presupposti e riscrivere Abbiamo portato avanti un lavoro una nuova storia. quasi storiografico di raccolta di temi

42 Ricardo Vega: Che esiste una pratica, un modo di agire intendo, che è condiviso tra persone che hanno storie origini e provenienze completamente diverse. La consapevolezza che stiamo affrontando con strumenti instabili ed esperienza pregressa, problematiche e pratiche ancora da mettere a punto, ed ora sappiamo che esistono anche . dei presupposti fattivi che ci permettono di lavorare insieme, come Lucrezia Cippitelli: Credo che a livello i vasi comunicanti. Aggiungo anche generale l’aspetto più interessante di che secondo me l’operazione di quest’esperienza sia stata la “riscrittura” dell’Hard Disk ha costruzione di un network tra le funzionato ed è stata effettiva. persone che qui, oltre a fare le proprie presentazioni, hanno potuto Lucrezia Cippitelli: A questo proposito conoscersi e condividere in maniera mi pare che l’operazione “Elena” abbia vera e poco accademica idee, effettivamente – a livello locale oltre capacità, risorse. Come si svilupperà che internazionale – avuto il grande in futuro il lavoro che avete iniziato merito di diventare spazio di con questo progetto? coincidenza di molte tensioni che si muovono in questa direzione. A Ignacio Nieto: Dovremo prima di differenti livelli: musica, software tutto mettere on line il materiale libero, attivismo, critica culturale. editoriale che si è sviluppato durante Esperienze che secondo la mia le conferenze. impressione, prima andavano avanti in Italo Tello: Si tratta di capitalizzare maniera parallela, senza collegarsi. tutto quello che è stato detto e Italo Tello: Qualcuno ci ha detto che registrarlo in un catalogo, o un DVD, siamo stati pretenziosi e troppo elitari, che diventi un referente locale – che che le nostre proposte non potevano sottolineo di nuovo in questo paese raggiungere un grande pubblico. manca – sui Nuovi Media. Credo che questo implichi però che il Lucrezia Cippitelli: Quali sono i salto è stato fatto e che l’esperienza risultati che più vi convincono del sia un punto di partenza a cui molta progetto “Elena”? gente ora guarda.

43 problematico di Santiago, insegnando arte ai bambini. Un progetto nazionale ha avviato e realizzato la costruzione di laboratori multimediali in varie scuole tra cui questa: decine di computer collegati a Internet con la banda larga. Mi accorgo che il professore, o il responsabile del laboratorio, che hanno l’incarico di formare i bambini, rapidamente . vengono surclassati dalla velocità di apprendimento e dalle capacità di Lucrezia Cippitelli: Mi interessa molto questi bambini. Spesso la scuola deva l’ipotesi secondo cui i Nuovi Media fare installare dei filtri o degli costituirebbero una possibilità e una strumenti di autoprotezione su questi potenzialità importante di computer, per impedire ai bambini di comunicazione ed espressione accedere al sistema e cancellarne i indipendente della propria identità dati durante le loro esplorazioni nelle per i paesi così detti in “via di viscere dei PC. Sono incredibili. sviluppo”. Che idea avete al riguardo? Appena indirizzati e dotati di Ricardo Vega: Dato per scontato che strumenti basilari, sono in grado di finora abbiamo parlato comunque di realizzare delle cose estremamente pratiche che nell’ecosistema dei paesi interessanti e complesse: come ad del sud del mondo sono molto elitarie, esempio partendo dal foglio e le mi interesserebbe molto analizzare le matite, digitalizzare i loro disegni, fare possibilità che si potrebbero delle animazioni, registrarle su un DVD sviluppare al di fuori di quest’area e poterle guardare a casa loro, sul elitaria di “mediacentrismo”. televisore che fino a poco prima era un altare intoccabile che si poteva Italo Tello: Il tema dell’accesso è guardare senza interagire. E stiamo centrale, ed è necessario che le aree parlando di bambini che vanno a che stanno fuori da questo scuola a tempo pieno, perché “mediacentrismo” sono escluse non altrimenti non mangierebbero. E che per mancanza di conoscenze o hanno in casa un televisore capacità. Questo è un tema che mi gigantesco… tocca da vicino perché lavoro in una scuola pubblica di un quartiere Ricardo Vega: …in un paese in cui estremamente periferico, povero e esiste il Wi Fi nella metropolitana e la Biennale dei Nuovi Media.

44 Ignacio Nieto: Chiudo con una computer erano incatenati ai tavoli, metafora sul Cile: all’interno della ed i PC erano senza connessione a Biennale hanno installato, su tavoli Internet. Il tutto in una Biennale fintamente grezzi da falegname, e in dedicata ai Nuovi Media… maniera fortemente scenografica, una serie di Laptop Sony Vaio, che facevano una vistosa pubblicità alla www.t-r-o-y-a-n-o.cl Sony che li produce. Quest’area è stata chiamata Media Lunch. Qui i www.bienaldevideo.cl

45 La Memoria Storica E La Citta’

Lucrezia Cippitelli

acritico alle meraviglie portate dall’estero, a partire dalle aziende di servizi che hanno comprato quasi tutte le infrastrutture del paese, una volta pubbliche), ora si ritrova a presentarsi come la punta di diamante di un continente in inevitabile crescita economica.

La Biennale di Video e Nuovi Media di Santiago appare in questo contesto l’esatta rappresentazione della nuova Santiago, Santiasco, Sanhattan: la costruzione identitaria del paese, capitale dello stato più moderna e rassicurante, che pare occidentalizzato dell’America Latina, voler passare oltre – e sopra – la storia lontana anni luce dall’immaginario un recente per abbracciare un radioso po’ eurocentrico della città latina presente fatto di tecnologia ed barocca e decadente piena di gente economia di mercato. Così come la pittoresca, è una metropoli di sette Biennale presenta, oltre a rassegne milioni di abitanti che pare puntare a video di tutto il mondo, anche un immaginario contemporaneo, “prodotti” ipertecnologici in sale consumista, totalmente affidabile per sponsirizzate da gigantografie della l’Europa e gli Stati Uniti che costruiscono un immaginario Sony senza soffermarsi sulle “latinoamericano” fatto di indigeni, problematiche legate all’uso sociale e povertà, scontri sociali, dittature rosse politico dei nuovi mezzi di che sarebbero uguali a quelle militari. comunicazione (ed a questo proposito si veda l’intervista al collettivo Il Cile, che apparentemente avrebbe Troyano), così il Cile si ritrova oggi ad risolto le questioni pendenti con la esaltare un presente fatto di futuro, dittatura di Pinochet (1973-1990) e che evoluzione, novità. Senza fare i conti dopo anni di un governo di transizione con la Storia. Senza fare i conti con e una decade fatta di privatizzazioni una società ancora chiusa (in cui da (con conseguente avvicinamento poco è stato legalizzato il divorzio ma

46 non si può ancora parlare di aborto) e ricerca sulla memoria recente del Cile controllata da una struttura giuridica e ed il suo racconto intermediale negli politica che è la stessa (o meglio: spazi pubblici di Santiago. rimasta invariata) da quella ri/costruita da Augusto Pinochet I target dell’operazione sono gli dopo il colpo di stato (costituzione, abitanti della città, ed in seconda sistema legislativo e politico, la stessa istanza gli utenti del sito ufficiale del burocrazia che ancora fa parte progetto, che possono consultare e dell’apparato politico del paese sono fruire una serie di materiali le stesse instaurate dal dittatore multimediali che raccontano e subito dopo la violenta conquista del rievocano la storia recente in alcuni potere). punti chiave della capitale cilena. Lo spazio scelto è l’Alameda, l’arteria principale di Santiago del Cile, oggi rinominata ufficialmente – e senza successo perché nessun cittadino di Santiago la chiama così- Avenida Libertador Bernardo O’Higgins. L’Alameda è la strada che ospita gli edifici principali della città tra cui l’edificio presidenziale, la Moneda, tristemente presente nell’immaginario collettivo, anche non cileno, per il . bombardamenti aerei inflittigli l’11 settembre 1973, giorno del colpo di Qualcosa però è scappato al stato di Pinochet e dell’uccisione del meccanismo mainstream ed un po’ legittimo presidente del paese illusorio della Biennale dei Nuovi Salvador Allende. Media di Santiago, che all’interno del progetto Troyano:Elena, ha accolto la presentazione di un progetto di recupero della memoria storica cilena basato sull’uso intrecciato di un sito internet, trasmettitori satellitari, una ricerca storica, un gruppo di ricercatori dell’Universidad de Chile e due artisti/attivisti italiani. L’operazione Memoria Historica de Alameda è esattamente questo, una

47 . uno zaino contenente un sistema di ricezione satellitare, cuffie e palmare, A progettare e realizzare Memoria potevano camminare lungo l’Alameda Historica de Alameda il progetto on e fruire i materiali multimediali che di line Netzfunk, che si autodefinisce luogo in luogo erano “rete elettromagnetica di artisti automaticamente caricati sul palmare dispersi, che ha come scopo la (attraverso il sistema GPS). produzione e la distribuzione di strumenti e materiali sovversivi”, in collaborazione con l’Università di Torino che hanno sviluppato tra maggio e luglio 2005 il Laboratorio di Estetica e Tecnología Soave, nel Dottorato di Filosofia con menzione Estetica e Teoria dell’Arte dell’Universitad de Chile.

Ma come funziona Memoria Historica de Alameda che vediamo definita . come progetto di “locative media”? In primo luogo, in collaborazione con gli La città di oggi diventa quindi in studenti del Dottorato Memoria Historica de Alameda uno dell’Universidad de Chile si è realizzata spazio fluido, sensibile e “storico” nello la ricerca e l’archiviazione di una serie stesso tempo, in cui si compenetrano di materiali multimediali (video, foto, presente e passato. La storia, di voci) legati alla dittatura cilena e conseguenza, diventa un evento che trovati in archivi pubblici e privati si è realizzato nel passato ma che ha (spezzoni di pellicole, suoni una consistenza nel presente; quindi, ambientali, registrazioni d’epoca ed sottolineano gli ideatori del progetto, anche interviste realizzate ad attivisti soprattutto – come monito – nel dell’epoca del Frente Nacional, la futuro. coalizione che appoggiava il Un esperimento altamente etico e presidente Allende). sociale quindi, che ribalta l’uso delle Tutti questi materiali sono stati poi tecnologie che la società di massa assemblati e resi fruibili con una finalizza al controllo per costruire uno coordinata satellitate GPS lungo il spazio fisico e mentale in cui la Storia, tracciato dell’Alameda. Le persone che non deve mai essere cancellata, coinvolte nell’operazione, dotate di diventa una condizione presente su

48 cui ogni individuo sociale dovrebbe con l’appoggio del Partito Socialista) riflettere per affrontare quelle basterà a risolvere. incongruenze che forse nemmeno l’elezione della prima presidentessa donna nella storia dell’America Latina www.netzfunk.org/ (la socialista Michelle Bachelet che dal 15 gennaio 2006 è Presidente del Cile www.memorialameda.cl/

49 Gwei, Contro Il Simpatico Dittatore

Marco Mancuso

sviluppo aggressive e conclude partnership dagli esiti esplosivi nelle borse di tutto il mondo. E’ però sicuramente vero che almeno 3 fattori lo contraddistinguono dai suoi competitor diretti: immagine chiara e pulita, potenza e magnificenza dei propri servizi e centralità di business verso l’advertising.

A ben vedere un altro fattore rende Google un fenomeno piuttosto unico Può un dittatore essere simpatico, e per molti versi allarmante: è l’unico indurre fiducia e avere anche la faccia vero soggetto di Internet in grado di pulita? Molte sono le risposte possibili creare consenso attorno a un e francamente io per primo mi determinato contenuto della rete, troverei in imbarazzo nel dare una sulla base di algoritmi di calcolo e risposta precisa. Ma se nel mondo strategie di ranking create e reale esiste una seria difficoltà sviluppate secondo criteri totalmente nell’individuare un soggetto che autonomi. risponda a tali caratteristiche, nel mondo virtuale, quello di internet si intende, il giochino ha un esito leggermente diverso.

Dopo una riflessone nemmeno tanto profonda e prolungata, è facile infatti individuare in Google, l’arcinoto e super diffuso motore di ricerca in rete, il pretendente numero uno al ruolo di Grande Dittatore di Internet. E’ vero direte voi, il search engine californiano . non è l’unica corporate del mondo business It che persegue strategie di Un “mostro” di tale entità non poteva

50 lasciare indifferenti a lungo alcuni dei raggiugnere effettivamente il suo protagonisti più intraprendenti e fieri utopistico scopo, per indurre tutti a dell’attivismo mediatico una riflessione più profonda sulle internazionale, soggetti che hanno insidie nascoste dietro i pixel di uno speso gli ultimi anni combattendo dei soggetti virtuali più diffusi nel costantemente per un uso della rete mondo reale. quanto più democratico e trasparente possibile. Sto parlando in particolare del duo austriaco Ubermorgen (Hans Bernhard e Lizvlx, il primo fondatore anche del gruppo Etoy e insieme autori di progetti seminali come il Vote -Auction del 2000 e l‘Injuction Generator del 2002) e del progetto GWEI – Google Will Eat Itself, sviluppato in collaborazione con i nostri Paolo Cirio (membro del . collettivo epidemiC anch’esso autori di progetti storici primo tra tutti il Mk: Parlando di Google, voi autori del virus biennale.Py) e Alessandro progetto GWEI parlate di, cito Ludovico, fondatore e direttore dal testualmente, “una forma di dittatura 1992 del sito web e della rivista Neural. all’interno della net economy”, e lo descrivete molto bene come un Il nome stesso del progetto dice tutto “mondo di efficienza (tecnica) e in modo programmatico: se Google ricchezza (di contenuti e servizi), appare invincibile e troppo grande per nonché di velocità ovviamente, un poterlo sconfiggere, l’unico modo per mondo luminoso a partire dal design poterlo fermare è sfruttarne le sue dell’interfaccia per arrivare a servizi stesse dinamiche fino a indurlo a come le News o la ricerca di “mangiarsi” da solo, comprando quote Immagini”. Al contempo è indubbio delle sue azioni (gestite per mezzo che Google stia sviluppano una forma della società GTTP Ltd. [Google To The di monopolio nel mondo dell’High People Public Company]) per mezzo Tech e si stia comportando come una di denaro ricavato con i suoi stessi reale (e virtuale) corporation. Qual è la meccansimi di advertising online. Il vostra opinione riguardo al successo e progetto, come affermano più volte i alla strategia di comunicazione di suoi autori nel corso di questa lunga Google nei confronti soprattutto degli intervista, è un’opera di arte altri motori di ricerca o di concettuale creata, più che per

51 multinazionali del mondo It come essere di pubblico dominio, in modo Microsoft, Aol etc simile ai principali protocolli e standard. Hans Bernhard: Google ha utilizzato la conoscenza accumulata dall’avanguardia economica di internet. Coloro che arrivano dopo hanno spesso un serio vantaggio sui primi pionieri, in qualsiasi contesto. Google ha messo insieme un’invenzione tecnologica di assoluto valore e un modello di business super- chiaro e pulito. Avevano in altre parole il prodotto giusto al momento giusto e nello stesso tempo hanno . aprofittato della crisi degli altri motori Mk: Nella vostra presentazione, di ricerca, delle loro scarse energie e descrivete molto bene un altro dei loro piani di business andati ormai meccanismo nascosto e complesso: il in fumo. Da allora fino ad oggi si sono database di Google, che lavora per sempre impegnati per rimanere i collezionare e archiviare dati personali leader del gruppo (la competizione in e sensibili degli utenti in funzione questo senso ha sottostimato di delle loro ricerche e richieste fatte al molto il valore della “ricerca”), per motore, è uno dei metodi di essere considerati come l’interfaccia profilazione più efficaci di internet. chiave per l’accesso dell’informazione Pensate in tutta sincerità che Google in rete. Pensa in questo solo alla possa vendere questi dati ad altre guerra tra browser che hanno compagnie per le loro stratege di combattuto Microsoft e Netscape, marketing? E, nel caso, come invece di combattere sul fronte molto potrebbero gli utenti impedire ciò pur più importante della guerra per i utilizzando un servizio utile come un motore di ricerca. motore di ricerca? Alessandro Ludovico: Google è Hans: No, non penso che Google semplicemente il meglio venda o venderà mai i suoi dati. In Paolo Cirio: Google è un parassita di realtà potremmo dire che già vende un banale algoritmo software che questi dati, non tanto come dati nudi permette di indicizzare il web. La e crudi, quanto come “advertisment tecnologia che usa Google dovrebbe knowledge”. Google necessita infatti

52 di molti dati allo scopo di generare e dal tracciamento dei nostri molto denaro nel proprio business dispositivi mobili, sarà il vero e proprio principale: la pubblicità. Ed è questo boom del cosiddetto smart ciò in cui Google riesce meglio di tutti marketing; con la conseguente ed è per questo che GWEI – Google perdita di ogni forma di privacy. Will Eat Itself è indirizzato Google conosce già tutto delle nostre esattamente verso questo obbiettivo vite private, analizzando le query e non verso i risultati delle ricerche attraverso il motore di ricerca e e/o altre stronzate semantico- spiando i messaggi privati attraverso il poetiche. servizio di Gmail. L’unico modo per contrastare questo processo è di fare Paolo: Sì, il data mining è a mio avviso cose strane e diventare il prossimo grande business della assolutamente inusuali. Quanto più comunicazione digitale. “rumore” si diffonde nei loro data Effettivamente l’incrocio dei dati base, tanto più difficile è per loro derivanti dai nostri comportamenti sui capire chi sei; essere liberi oggi motori di ricerca, dai siti che visitiamo, significa essere imprevedibili. dagli acquisti elettronici che facciamo

53 problema è che è vero che distribuiscono prodotti di qualità, ma al contempo costruiscono il proprio monopolio in un modo assolutamente aggressivo. Questo non perché non ci sia competizione ma perché il collante della maggior parte delle loro attività è la pubblicità, e questa è la loro competenza principale.

. Alessandro: E tutto ciò non sembra essere intenzionato a fermarsi, per cui Mk: Leggendo ancora sui vostri testi è meglio reagire piuttosto che relativi al progetto, voi scrivete che “la allarmarsi. posizione di Google è predominante nel momento in cui entra in un nuovo business con un nuovo servizio”. E’ l’effetto Google affermate: “creare consenso attorno a un nuovo business in modo tale che esso raggiunga immediatamente la posizione dominante”. Mi potete spiegare meglio questo concetto? Pensate che internet sia realmente la copia del “mondo reale” in cui ci sono dinamiche analoghe e in cui il più . grande soggetto in circolazione è in Mk: Quanto Google può essere grado di creare consenso attorno a realmente pericoloso secondo voi? qualcosa? E’ un po’ allarmante Voglio dire, pensate che Google o Hans: Google entra in un nuovo altre grandi compagnie coinvolte nelle settore del business online a intervalli sfere dell’infotainment in rete regolari. Facendo questo essi lavoreranno e maneggeranno le diventano automaticamente i leader nostre coscienze, nonché le libere di questo nuovo settore. Al contempo informazioni, come le grandi comprano la compagnia numero uno corporation televisive di oggi? in quel settore e sviluppano il miglior Hans: Google afferma che loro stanno servizio si possa immaginare. Questa è solo fornendo informazione. Con la semplice strategia di Google. Il questa mentalità loro decidono però

54 quali risultati mostrare e quindi cosa diventerà Open Source e auto effettivamente noi utenti vediamo alla organizzato da una comunità simile a fine di ogni ricerca, e questo lo fanno internet, in maniera assolutamente su base giornaliera. Se fossero più democratica. aperti e onesti sulla loro posizione, potremmo anche dialogare con loro, ma a loro effettivamente non interessa, non ne sono coscienti. Per cui la mia proposta è di trasformare Google in un’istituzione pubblica controllata da un governo: il “Bureau per i motori di ricerca e le intenzioni digitali” (BSDI) potrebbe essere il nome di dipartimento all’interno delle Nazioni Unite che lavori a questo . scopo. In alternativa a questo, se Google e i suoi azionisti si dovessero Mk: Venendo al vostro progetto GWEI, opporre a questa idea, potremmo volete raccontarmi come e quando è obbligare l’intero staff di Google a dosi partito? giornaliere di LSD per creare il caos di massa questo potrebbe realmente Hans: GWEI – Google Will Eat Itself e il servire allo scopo. suo meccanismo è stato ufficialmente realizzato il 3 Marzo 2005 a Alessandro: Direi che internet non è Johannesburg e a Bari. Il processo di collegato alla televisione. Se creazione è però iniziato al Read_me pensiamo a come lavora internet, o si 2004 software art festival che si era studiano le sue evoluzioni nell’ultimo tenuto dal 23 al 27 Agosto 2004 ad decennio, ci rendiamo conto che esso Arhus in Danimarca. Quindi, il è completamente diverso nelle sue processo di incubazione ha richiesto dinamiche. E questo Google lo ha più di 6 mesi, per focalizzare i principi capito molto bene. fondanti di Google, per ridurre e rimuovere tutto il materiale fuorviante Paolo: Su internet la gente ha il e per pensare insieme alla storia. potere. Quindi, la legge di Darwin Quindi, nel Marzo di quest’anno, dell’adattabilità all’ambiente di una l’attuale programmazione e tecnologia o una corporation, è produzione è partita, e la prima fondamentalmente determinata da versione del sito web è andata online, quello che la gente vuole. Io spero esattamente il 3 Aprile del 2005. La però che con GTTP Ltd, Google

55 prima quota di Google è stata poi quello del Viper Festival 2006. Uno dei acquistata il 19 Aprile 2005. La Prima è nostri obbiettivi primari, stata al The Premises Gallery a parallelamente al continuare il Johannesburg il 2 Aprile 2005, mentre progetto online, è di trasformare il le prime emails informali agli opinon materiale raccolto sul progetto in leader attorno al mondo furono un’opera d’arte per gallerie e musei. mandate subito dopo il lancio del sito GWEI è un’opera d’arte altamente web per un periodo di due mesi circa. concettuale; la visualizzazione di La prima press release ufficiale è GWEI in diagrammi non solo spiega il datata 26 Dicembre 2005. meccanismo ma rappresenta infatti il progetto in una forma pura ed Quindi, GWEI è stato praticamente estetica. L’uso di proiettori non esistente, per lo meno nell’installazione inoltre (ogni ufficialmente, anche se nel frattempo proiettore è singolo nel colore e abbiamo ottenuto una menzione nell’intensità della luce), produce una d’onore al Prix Ars Electronica, una “sensitive do-it-yourself light- Rhizome.org Comission, abbiamo sculpture into the white-cube” – partecipato al runme.org di www.gwei.org/exhibitions – quest’anno e siamo stati nominati per www.gwei.org/diagrams il premio Transmediale del 2006 e per

56 informazioni e accounting interno a Google, dove si possono vedere le statistiche e seguire il proprio bilancio. Google ti paga in contanti o in bonifici bancari mensilmente. Con il denaro che quindi noi guadagniamo da tutti questi account, compriamo regolarmente delle quote di Google; al momento possediamo circa 40 Google-Shares. Ma come . raggiungiamo abbastanza clicks sulle nostre pubblicità per fare abbastanza Mk: voi parlate di hackerare l’auto soldi e poter comprare così le quote di referenzialità di Google e, Google? Paolo Cirio, ha creato un muovendovi come parassiti, di network di robots semi-intelligenti lavorare contro le dinamiche di per cui ogni volta che un utente visita Google e di succhiare contenuti e qualcuno dei nostri siti pubblici (per denaro dagli utenti, dando indietro ai esempio lo stesso ubermorgen.com), pubblishers piccoli quantitativi di il primo initiation-robot Al-Munba’ith denaro ricavati proprio grazie ai servizi (“quello che mente”) entra in azione e di pubblicità di Google. Come, inizia una complessa manipolazione tecnicamente, avete lavorato su dialogando con “Alexander”, il GWEI? Potete spiegarmi come triggering-robot, attivando alcuni dei funziona? siti web nascosti e quindi i loro Google Hans: Il sistema lavora in modo advertisments. Attualmente Google semplice come prevede il concept identifica le truffe molto in fretta, ma stesso, che è poi il vero motivo del suo noi abbiamo creato un vero e proprio successo tecnico, di media e di network macchina-uomo per business. Noi utilizziamo contrastare questo. Google Will Eat semplicemente una serie di circa 40- Itself lavora utilizzando un vero 50 Google Adsense-accounts. Questi fenomeno sociale piuttosto che account consentono di portare questi dipendere da un metodo puramente piccoli Google advertisments sul tecnico e quindi, proprio per la proprio sito web. Ogni qual volta uno dimensione sociale sviluppata da dei visitatori al tuo sito web clicca su questa tecnologia, Google non è in uno di questi advertisments, tu grado di combattere GWEI. guadagni un po’ di soldi, che puoi Paolo: Il software che ho sviluppato è monitorare tramite un sistema di composto da una serie di robots che

57 lavorano su un network di siti molto Hans: noi lavoriamo insieme a utenti e ampio. In astratto è un vero e proprio artisti individualmente. Chiunque è generatore di comportamenti umani, interessato a collaborare ci contatta ed è attivato nel momento in cui all’indirizzo [email protected]. GTTP qualcuno visita uno dei nostri siti – Google To the People è invece molto “esca”. Così quando viene innescato, semplice, in quanto è sufficiente esso genera click e impression proprio andare sul sito web, riempire il form e sui quei siti nascosti in cui ci sono i aspettare l’arrivo dello Share classici AdSense banners. Ogni qual Certificate via posta. Questo può volta qualcuno visita un sito web del richiedere alcuni mesi perché il lancio nostro network, lui (o lei) non vede ufficiale della compagnia sarà nel ovviamente nulla dei banner in Giugno 2006 – questione e non ha alcun feedback http://www.gwei.org/gttp – visivo di ciò che sta accadendo, http://www.gwei.org/forum limitandosi a leggere i contenuti. Il tutto mentre i robots lavorano Mk: quanto dovrebbe essere ampio simulando il comportamento umano, questo network per poter distruggere essendo la fonte un vero unico questo complesso meccanismo di computer con una vera e unica global advertisting (ho letto di una connessone che sta cliccando su un cifra pari a 3.443.287.037 milioni di sito che però appartiene al nostro anni ) network nascosto. Hans: Non sono molto bravo in matematica, tutto quello che so è che dobbiamo creare un movimento globale di GWEI e che dobbiamo rimanere veloci e flessibili, come il Gigante stesso. Google si muove costantemente, condivide le sue quote, compra e vende compagnie e rimane al vertice essendo per prima cosa iperattivo. Siccome noi siamo un opera di arte concettuale, è molto più

. importante per noi infiltrarci nelle teste delle persone. Molte persone Mk: come è possibile per i publishers e pensano che GWEI sia un progetto gli utenti in genere entrare nel vostro divertente; certo, lo è, ma al network di siti nascosti e come contempo è un progetto di ricerca e funziona il GTTP? come dice Soren Pold: “questa è

58 proprio critica cibernetica”. Siamo alla programma di Advertisment del tutto ricerca di legami intellettuali e obsoleto. – concettuali e cerchiamo di http://www.gwei.org/googleletters trasfigurare un meccanismo complesso in un codice Mk: Per concludere, come può un comprensibile. dittatore essere divertente secondo voi? Pensate ci possa essere un Alessandro: Se tieni presente che è un parallelismo tra Google e…per pezzo di arte concettuale, esso può esempio…il primo ministro italiano realmente cambiare il mondo (come Silvio Berlusconi? ogni pezzo di arte concettuale) e non importa quanti milioni di anni ci Hans: I migliori dittatori sono metterà – http://www.gwei.org/text sicuramente i migliori intrattenitori, i migliori coreografi del loro stesso spettacolo. Pensa alla Germania o all’Italia di 60 anni fa. Silvio Berlusconi non è certamente un grande intrattenitore in questo senso.

Lizvlx: Sono sicura che i dittatori sono divertenti non per intenzione ma principalmente perchè sono ridicoli. Google di per se stesso non è ridicolo, ma il mond in cui Google rappresenta

. il mondo digitale lo è. If Berlusconi is just as well ridiculous when he is Mk: C’è nel sito una sezione molto representing – I leave that up to divertente delle lettere ricevute da decide for our Italian partners . Google. Quale è la vostra impressione e opinione a riguardo? Alessandro: Sicuro! Ci sono voci di una piccola ditta, (il nome non è Hans: Ci sono delle lettere standard di ancora stato scoperto) controllata da chiusura account fraudolenti. Google, una delle tante compagnie di come VISa o Master Card, convive e Berlusconi, che sta sviluppando il accetta l’esistenza di un certo numero codice del prossimo upgrade di frodi anche se ovviamente le AdSense. combattano per quanto possono. Anche se sappiamo che i click Paolo: Sì, direi che entrambi sono fraudolenti sono saliti almeno al 30%- divertenti con lo scopo principale di 40%, cosa che potrebbe rendere il ottenere consenso. Ma se Berlusconi

59 ha il fascino del dittatore malvagio, considerare che entrambi hanno il Google comunica fiducia e monopolio dell’informazione… divertimento e alla gente da un’immagine di se stesso assolutamente buona e onesta. Senza www.gwei.org/index.php

60 Memorie Biologiche E Memorie Artificiali

Gigi Ghezzi

experiences, usually for present purposes.” Effettivamente tra la memoria umana e quelle tecnologiche sussistono alcune affinità, soprattutto dal punto di vista dei processi, quali la codifica delle informazioni da memorizzare, la loro archiviazione e il loro recupero.

Se la memoria umana è fondamentale per la continuità del proprio io, ovvero l’identità e la coscienza, la memoria Dopo oltre dieci anni dalla nascita tecnologica è altrettanto necessaria ufficiale della struttura portante per i computer poiché serve alla dell’attuale Internet, il concetto di stessa attivazione degli apparecchi. memoria applicato ai computer Ad esempio, la prima operazione che appare di uso comune, tanto da esegue un calcolare appena avviato è accettare come implicita l’analogia tra quella di iniziare a leggere il BIOS cervello, sede della memoria umana e (basic input output system) sulla ROM il computer come una sorta di cervello da un punto fisso prestabilito . elettronico che memorizza informazioni digitali, mentre Internet, proseguendo il paragone, sarebbe da considerare una rete distribuita che grazie alla sua funzione di produzione di intelligenza collettiva costituisce e conserva una memoria universale.

La Stanford Encyclopedia of Philosophy definisce la memoria come “a label for a diverse set of cognitive capacities by which humans . and perhaps other animals retain information and reconstruct past Per la sua precisione e per la sua

61 ideale capacità di recupero dei dati Intelligenza Artificiale al Dartmouth memorizzati, la memoria tecnologica College di Hanover nel New supera quella fisiologica, ma il Hampshire) dall’area progettuale rapporto non è certo da considerare in dell’Intelligenza Artificiale, creando un concorrenza, ma in complementarità. alone di interesse verso le scienze informatiche che darà poi vita, Del resto la memoria umana si rivela secondo corrispondenze funzionalmente assai più potente interdisciplinari, alla psicologia quando l’informazione è stata cognitivista. memorizzata senza percorsi obbligati di memorizzazione, quali possono essere, ad esempio, l’immissione di dati attraverso un software e la relativa registrazione dell’operazione, perché innanzitutto la memoria umana non registra solo significanti (cioè l’espressione fisica di un significato) ma anche significati, sotto forma di emozioni, impressioni, concetti, rappresentazioni mentali e avvenimenti. Inoltre diverse teorie . della memoria hanno messo in Uno degli assunti fondamentali evidenza come la memoria umana dell’Intelligenza Artificiale è “se riesco selezioni, ottimizzi, integri ed elabori a definire l’insieme delle operazioni automaticamente i suoi contenuti. Nel computative che sostengono il recupero di queste informazioni essa pensiero, posso in linea teorica può sfruttare tutte queste operazioni riprodurre un’attività mentale su tramite la potenzialità immensa qualunque supporto, meccanico o dell’analogia e dell’associazione tra di elettronico che sia” (Roberto essi. Marchesini in Post-human). Una tesi Tutto ciò riguarda i nostri personal che se radicalizzata porta a computer (o machintosh), ma a livello considerare il funzionamento del sperimentale sappiamo che la sfida di cervello come esclusivamente riprodurre informaticamente una algoritmico, quando abbiamo già mente è stata raccolta fin dal Secondo sottolineato che, al contrario, il Dopoguerra (a partire da Alan Turing, processo di memorizzazione umana poi ufficialmente nel 1956 da John avviene tramite diversi tipi di input McCarty, al congresso sulla (emozionali, sensoriali e concettuali),

62 tramite selezione automatica (e della ricerca sulle reti neurali artificiali ancora da indagare appieno) e su un (McCulloch e Pitts, Rosenblatt) sostrato neuronale che è il frutto di ispirate a quelle naturali del nostro una filogenesi, ovvero di una storia del cervello, ma ben diverse nel loro processo evolutivo che comprende funzionamento. Con un approccio ridondanze e logiche sfumate. bottom-up, che utilizza innanzitutto la capacità di apprendere nuove funzioni Il problema principale è dunque di non programmate nel sistema, essi dare un corpo ai processi mnemonici hanno potuto risolvere problemi della mente tecnologica e collocarlo in complessi che computer dall’elevata un ambiente che possa esercitare su intelligenza artificiale non riuscivano a di essa pressioni di adattamento. E’ portare a termine, come riconoscere questa la sfida di un indirizzo di dei suoni e delle immagini che non ricerca che nasce dall’Intelligenza fossero comprese nell’algoritmo Artificiale, ma che ha preso fin da iniziale di programmazione, subito un’altra direzione. Parliamo memorizzare nuovi concetti, ecc.

63 computer, magari con un nuovo tipo di memoria oltre a quelle prefigurate nell’architettura di Von Neumann? e se sì con quali conseguenze, visto che solitamente quando memorizziamo file nei calcolatori elettronici, non lo agiamo con la consapevolezza che una volta recuperato quel file, esso possa mutare così come avviene nella memoria umana che continuamente . rielabora e attualizza il ricordo.

Il problema maggiore è però strutturale. Cosa potrebbe diventare il computer con questo tipo di http://plato.stanford.edu/entries/me memoria? Sarebbe ancora un mory/

64 Ecosistemi Digitali A Portata Di Clic

Teresa De Feo

lavorano duramente avendo individuato in questa direzione di ricerca grandi opportunità, sia da un punto di vista teorico, nella conoscenza sempre più approfondita dei processi evolutivi, che da un punto di vista più eminentemente pratico, nella possibilità di migliorare sempre di più le prestazioni delle nostre tecnologie, sia hardware che software. Ma c’è una novità. Tale Avrete già sentito parlare della ricerca sembra non essere più singolare convergenza tra dinamiche appannaggio dei grandi cervelloni ma evolutive e informatica e alla portata di tutti. Il progetto probabilmente non vi è estranea la Darwin@Home lancia infatti questa definizione di Alife (vedi articolo di provocazione. Luigi Ghezzi nello scorso numero di Nato come loro affermano “sulle Digimag 10_Dicembre05-Gennaio06), spalle dei giganti”, ciDarwin@Home si riferisce in di vita artificiale, e forse neanche particolare a Thomas Ray e Karl Sims quella di algoritmo genetico. Parliamo due guru dell’Alife e dei primi della possibilità di applicazione di ecosistemi virtuali, regole evolutive, ovvero intende creare una rete di ecosistemi comportamenti che implichino digitali su scala planetaria. La novità, adattività e auto-conservazione, nel appunto, e lo scopo del progetto, è creare sistemi artificiali in grado di l’osservazione dei processi evolutivi in auto-regolarsi, crescere ed evolvere ambiente virtuale consentendo a autonomamente alla stregua dei chiunque di poter interagire, sistemi naturali. contribuendo così a creare Scienziati, biologi, ingegneri vi l’ecosistema stesso e le sue creature.

65 prole delle conquiste evolutive.

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L’ipotesi che sottende al progetto è . che lo spazio di computazione di un computer è in questo momento, o lo Fluidiom realizzato da Gerald de Jong sarà tra breve, sufficientemente ricco , uno dei più vivaci sostenitori del e complesso da poter supportare una progetto, prevede l’evoluzione di simulazione ragionevolmente strutture elastiche nella possibilità di attendibile dei processi e dei prodotti aggregarsi sotto forma di creature in dell’evoluzione. La scommessa è di grado di acquisire via via addirittura moltiplicare gruppi di lavoro capacità motorie. L’idea di Gerald è indipendenti tra loro, i quali stata quella di considerare ciascuno di costruiscano nuove piattaforme di questi intervalli elastici, che sperimentazione per testare l’ipotesi. costituiranno una creatura, come un muscolo animato da cicli di Sul sito [email protected] è possibile movimento random all’interno di un visualizzare alcune piattaforme già range prestabilito. Semplici regole realizzate per farsi un’idea più chiara iniziali affideranno al software di cosa significhi l’elaborazione di un autonomamente il compito di ambiente virtuale in grado di evolvere sbrigarsela da solo (in sintesi questo è in autonomia. Nella maggior parte dei il senso di ciò che si definisce come casi si tratta di ecosistemi simulati in “algoritmo genetico”). cui abitano singolari creature artificiali di cui si può seguire la nascita, Ogni user è invitato a seguire via via l’evoluzione morfologica, i vari l’evoluzione del software come in un passaggi di crescita, verso un bird-watching o con un clic ad andare progressivo miglioramento delle loro all’esplorazione del luogo. Ma l’anima prestazione, fino alla lotta per la di Gerald e dei Darwin@Home si sopravvivenza e la trasmissione alla rivolge ai più audaci, a coloro che

66 vogliano partecipare attivamente alla carattere del Darwin@Home è ludico e creazione di nuove creature e partecipativo, ed in effetti il progetto all’arricchimento della complessità mira ad alleggerire la portata seriosa e della varie piattaforme. Se ne tecnica di questioni che sembrano di forniscono tutte le regole. appannaggio dei soli addetti ai lavori, scienziati occhialuti che giocano in Altra piattaforma che è possibile solitaria all’interno dei loro gabinetti. visitare, o utilizzare sul sito dedicato al Tale spirito è ereditato dalla progetto, è Sodarace un forum di rivoluzione dei grandi pionieri verso scambio e discussione degli una diffusione più capillare dei appassionati costruttori di robots risultati raggiunti dalla ricerca, spirito virtuali realizzati attraverso il di condivisione, ricerca di programma Sodacostruction di Ed interdisciplinarità Burton basato sull’uso di applicazione di intelligenza artificiale. La finalità è Darwin@Home, che ha un carattere mettere a confronto i risultati sicuramente più giovane, nasce per raggiunti dagli utenti e accrescere la filiazione dal progetto madre conoscenze e possibili sviluppi nel Biota.org, nodo fondamentale nel campo dell’A.I. network dedicato alla ricerca evoluzionistica naturale ed artificiale. Biota.org merita sicuramente una visita, troverete lì i primissimi ecosistemi virtuali e esposte quelle questioni fondamentali su cui tutti dovremmo interrogarci, scienziati, smanettoni, semplici curiosi. Ma questa è un’altra stora…

. www.darwinathome.org

Come avrete potuto comprendere il www.biota.org

67 Libere Interazioni Minimali

Massimo Schiavoni

e interagire con gli elementi minimali che ci circondano. Immersi nell’agire, il pubblico svolge un ruolo decisivo ai fini dell’esistenza dell’opera stessa, riflettendo inevitabilmente sulla condizione sociale ed esistenziale contemporanea. Pronti a seguire e a rispondere ad ogni sollecitazione siamo consapevoli di essere dentro la rappresentazione e siamo disposti a perderci in questi ambienti sensibili, Possiamo evidenziare il fatto che nel dove ci porta l’istinto o la narrazione, Teatro di Piazza o d’Occasione, ed è questo il vero punto di forza al di fondato nel 1971 da Leonardo là della forma; il divenire, il cambiare Toccafondi per poi essere rifondato in corso, il partecipare in questo caso nel 1979, la vera forza sta nel saper ad una dimensione ludica e creativa. creare e usare scenari, immagini e materiali sempre innovativi e spettacolari valorizzando al massimo le potenzialità della luce, dell’educazione estetica percettiva, del movimento, dei colori, dei segni grafici e della tecnologia digitale interattiva.

Questo Teatro è di fatto entrato in quella sfera della Performing Art che . mette lo spettatore in primo piano e lo fa opera, ribalta la concezione dello Lavoro che nell’arte contemporanea spazio scenico tradizionale per un ha diverse sperimentazioni a habitat multimediale travestito da cominciare da quelle di Piero Giraldi naturale e, lasciandoci libera azione di che già trentacinque anni fa con movimento, ci consente di colloquiare Macchine per discorrere era entrato

68 di prepotenza nel dispositivo sperimentazione costante sulle interattivo, per arrivare a quelle di potenzialità espressive dei nuovi Studio Azzurro, Robert Cahen o Mario linguaggi digitali associati alla danza, Canali . Queste esperienze di alla musica, alla poesia, avvalendosi interattività seguono oramai una della collaborazione di artisti fruizione che è sempre più di tipo provenienti da diversi ambiti e sensoriale, scavalcando il limite con nazionalità. Gli elementi del l’opera d’arte. Infatti nelle opere linguaggio visivo, sonoro, tattile che recenti del TPO quello che salta agli caratterizzano gli allestimenti, occhi è la vittoria sia della sensorialità, vengono scomposti e rielaborati in sia della “manualità”, della scenari aperti a diversi tipi di programmazione ma anche della contaminazione. Con questo sorpresa, del lavoro e del gioco e non approccio la compagnia ha ideato il ultimo la vittoria della fusione artista- concept di teatro interattivo CCC fruitore e corpo-spazio. Queste [children cheering carpet] ambiente installazioni interattive ci permettono, teatrale interattivo capace di senza nessun addestramento, di interagire con il pubblico infantile per scoprire i nostri effetti reattivi, di mezzo di un tappeto da danza dotato navigare come sul web per generare di 32 sensori a pressione. Con questo nuove emozioni, nuove empatie e scenario tecnologicamente evoluto la nuovi sentimenti. compagnia ha elaborato una trilogia di spettacoli dedicati al giardino: Il giardino giapponese , il giardino dipinto (ispirato al giardino kurdo), il giardino italiano (previsto per questo 2006). Il format CCCha permesso al TPO la realizzazione di opere teatrali ed installazioni immersive ed originali apprezzate da ragazzi e adulti di tutto mondo.

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Il lavoro sul teatro interattivo prende vita dal 2001, quando il TPO , diretto da Francesco Gandi e Davide Venturini , abbandona definitivamente le forme classiche di narrazione e sviluppa una

69 . . Il giardino dipinto è un giardino creato dal pittore Rebwar Saeed, in cui si In questo spettacolo i bambini vivono incontrano e si inseguono i colori e le l’esperienza di un viaggio nei colori e forme sinuose del giardino orientale. nelle forme del paesaggio naturale Sulla scena due danzatici invitano il orientale. Sulla scena due danzatrici pubblico ad entrare in uno spazio danzano all’interno dei diversi quadri, virtuale rappresentato da un tappeto ognuno dei quali contiene un sul quale vengono proiettati quattro ambiente di gioco animato. In questa ambienti interattivi: Il giardino giallo esplorazione le danzatrici invitano il (di terra), il giardino blu (d’acqua), il pubblico a salire sul tappeto/giardino, giardino verde (di foglie), il giardino e qui, pietre, terra, piante, fiori, acqua, rosso (dell’amore). L’azione teatrale animali suggeriscono una relazione termina nel “giardino dei giochi con lo spazio che è fisica, sensoriale, d’acqua”. percettiva. In questo scenario tecnologicamente sofisticato il In questo mese di febbraio sono pubblico è invitato ad interagire e previsti diversi spettacoli della vivere in modo leggero ed istantaneo Compagnia toscana sul progetto dei un’azione ludica basata su di un Giardini Sensibili e precisamente Il rapporto “tattile” con le immagini e i Giardino Giapponese in occasione del suoni. I giardini propongono Spleen Festival a Graz (Austria) il 5 ed un’esperienza estetica ed aiutano il 6, e Il Giardino Dipinto in occasione bambini e adulti a sviluppare un del Festival “la Biennale” al Teatro approccio primario al teatro, al Arsenale di Venezia il 23 e 24. A partire movimento ed al contatto ludico con dal 6 marzo sarà la volta del Giardino le arti. Italiano al Teatro Fabbrichino di Prato con diversi spettacoli per tutto il Il giardino giapponese è in sé una mese. forma di racconto. I laghi, le pietre, i sentieri, i “passi perduti”, il giardino zen e gli altri scenari collegati seguono un’idea artistica codificata, mirata a ricostruire artificialmente un paesaggio ideale. E’ composto da cinque piccoli giardini “sensibili”, ognuno dei quali propone una esplorazione a volte individuale a volte in gruppo: un prato, un lago, un

70 ponte, i fiori, il mare. Ciascuno di danza e, passo dopo passo, apre questi ambienti sviluppa un’azione cinque giardini: il giardino delle teatrale interattiva basata sul rapporto ninfee, il giardino d’erba, il giardino percettivo e ludico con gli elementi del ponte che suona, il giardino dei naturali. I giardini, composti da fiori e il giardino del mare. Il tappeto si immagini proiettate dall’alto su di un anima di suoni e immagini grazie a dei tappeto bianco corredato da sensori a sensori sottilissimi che reagiscono alla pressione, si aprono, suggeriscono pressione dei piedi o del corpo. giochi, creano un contatto dinamico, Quando il danzatore finisce la sua comunicano in forma di poesia visiva danza, invita i bambini ad entrare in attraverso immagini e suoni animati in questo ambiente sensibile dove si tempo reale. Al pubblico (ragazzi e entra piano e in silenzio. Qui i ragazzi, adulti) viene lasciata ampia libertà nel a volte da soli, a volte in piccoli trovare il proprio approccio al gioco o gruppi, esplorano lo spazio cercando all’esplorazione. Non ci sono regole, loro stessi le immagini, i suoni e le tempi o modalità interpretative rigide. sorprese che i giardini nascondono. Muovendosi, i ragazzi creano delle piccole danze, partecipano a un viaggio immaginario e vivono una intrigante esperienza estetica.

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CCC è un posto speciale dove conoscere alcune meraviglie del giardino giapponese. All’inizio . un’attrice accoglie i ragazzi e racconta una breve storia sull’origine del Il giardino italiano sarà il prossimo giardino giapponese poi invita il lavoro della compagnia TPO che pubblico ad entrare nello spazio segue gli altri due spettacoli. scenico. I ragazzi si siedono intorno a Concepito come metafora del mondo un grande tappeto bianco. Su questo classico ma anche luogo di tappeto interattivo un danzatore fascinazione e sorpresa, il giardino

71 italiano è anche un’opera d’arte (privilegiati) che in questo vivente che dal Rinascimento si palcoscenico naturale e segreto sviluppa mutando forme e riferimenti hanno costruito i loro sogni. nel corso dei secoli. Lo scopo della sua Attraverso il teatro, oggi questo bellezza potrebbe limitarsi al semplice scenario esclusivo viene aperto e le intrattenimento aristocratico, ma lo sue bellezze rese accessibili in un stupore che esso suscita al visitatore allestimento che prende forma come rivela progetti più ampi e da luogo di ambiente teatrale interattivo, piacere in miniatura, si trasforma in liberamente ispirato alle meraviglie di gioco intellettuale. alcuni giardini storici italiani presenti in Toscana, Villa Gamberaia, Villa I labirinti di bosso, le statue, i giochi Reale, Villa Schifanoia ed altri. d’acqua e gli anfratti più nascosti ci raccontano storie che fanno immaginare generazioni di bambini www.tpo.it/

72 Tmema, Realta’ Ampliata E Gesti Interattivi

Marco Mancuso

degli attuali festival di contaminazione audiovisiva. Da Messa di Voce a The Manual Input Session, da Drawn a Scrapple a Dialtones, tutti i progetti sviluppati hanno sempre mantenuto un livello artistico di assoluto rilievo pur andando ad esplorare i percorsi più intricati dell’interattività macchina-utente devota a uno scopo alto di emotività audiovisiva e di ricerca del gusto Di software e macchine interattive ne scenico dell’inverosimile. hanno sviluppate tantissime, in Per questi e molti altri motivi Golan genere accomunate da un filo rosso Levin e il suo ex studente Zach tessuto sui toni della gestualità e del Lieberman sono considerati disegno, dell’espansione della realtà unilateralmente come due tra gli fisica e del possiibile, del dialogo mai artisti elettronici più innovativi da fine a se stesso tra tecnologia e uomo, critica, publbico e colleghi. Due in generale del divertimento e del artisti-designer che confondono coinvolgimento, sia del proprio che di sempre più spesso e volentieri questi quello del pubblico presente ai loro due ruoli e attitudini, creando una show o di fronte alle loro installazioni. figura ibrida del tutto nuova ma al Si tratta di Tmema, duo artistico contempo sempre più diffusa e formato dagli americani Golan Levin e apprezzata per la sua capacità di Zach Lieberman, nomi di assoluta convogliare attitudini e sensibilità fama nel mondo della new media art artistiche anche all’interno del mondo che si muove con uguale ed efficace della comunicazione e della grande disinvoltura tra i contesti galleristici industria (quella più attenta of dell’arte moderna che strizza l’occhio course). Ho avuto modo di fare due a quella elettronica, così come agli chiacchiere con loro durante l’ultimo scenari più (fintamente) underground RomaEuropaFestival, e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione…

73 uno spartito musicale. In altre parole, il software di Scrapple scannerizza una superficie, un tavolo, come se fosse un sintetizzatore, producendo quindi musica in tempo reale da tutti gli oggetti che vi sono stati appoggiati sopra. Il sistema utilizza una grande varietà di oggetti in movimento, tipo i giochi per bambini, in modo tale da produrre ritmi e melodie . costantemente in mutazione

Mk: Volete descrivermi i progetti Zach Lieberman: Drawn è invece una presentati al RomaEuropaFestival, performance che presenta il mito Scrapple e Drawn? dell’inchiostro, che è disegnato su una pagina e che prende vita e interagisce Golan Levin: Scrapple è una con il mondo esterno. E’ da un lato performance in cui alcuni oggetti una performance audio-video e posizionati su un tavolo sono dall’altra uno show magico. interpretati come dei segni sonori in

74 performance audiovisiva dovrebbe essere in grado di utilizzare un singolo gesto per creare sia l’immagine che il suono.

.

Mk: Perchè, con i progetti sviluppati con Tmema, siete interessati a performance audiovisive che partono proprio dai live paintings, più che dalla . computer graphic o dall’animazione digitale? Mk: Quanto è importante quindi il concetto di interazione per voi, allo Zach: Penso che un punto di partenza scopo di creare un rapporto tra importante per i progetti sviluppati da perfomer-pubblico-tecnologia. Sto Tmema sia quello di esaminare i parlando sia di questi vostri ultimi legami tra il mondo reale, con tutte le progetti sia di progetti precedenti sue imperfezioni, e l’immaginario come Dialtones o Messa di Voce sintetizzato dei computer, con la sua pulizia di pixel. Ci piace la tensine che Golan: Il concetto di interazione è si crea mescolando le due cose, per sicuramente centrale nel nostro creare in sostanza lavori di “realtà lavoro, poiché esso è il cuore che amplificata”. Partiamo in genere con definisce il carattere dell’energia che un segno, o con un mano, o con la fluisce tra gli strumenti che noi voce per trovare modi divertenti per creiamo e il pubblico che li utilizza. Mi estendere le loro potenzialità e piace moltissimo una certa definizione caratteristiche, allo scopo ultimo di di Myron Krueger, uno dei primi a rendere plausibile l’inimmaginabile. creare lavori artistici interattivi negli anni ’70, quando dice che “il responso Golan: La gestualità è sicuramente il è il medium”. Il che significa in altre punto di partenza per la musica, la parole che non sono importanti le pittura e la danza. La nostra intuizione immagini o i suoni di per se, ma principale è stata che una soprattutto il modo in cui questi

75 fattori dialogano con una persona in Sempre più spesso sembra che si un contesto interattivo. Oggi penso stiano realmente intuendo le che il concerto di Dialtones potenzialità delle macchine con una (performance creata attraverso lo crescente necessità di “umanizzarle”, squillo dei cellulari delle persone per considerare di nuovo il performer presenti nel pubblico) sia un po’ con primo attore delle sue un’eccezione a questo concetto, performance . poiché l’interattività con il pubblico è molto più sottile e diffusa attraverso Golan: Potrebbe essere qualcosa di centinaia di persone. generalizzante, ma penso che l’uso di materiale pre-registrati su computer Zach: Un punto molto importante sia un salto indietro a un vecchio circa l’interazione, quasi elementare, è modo di pensare ai media tecnologici, anche questo: deve essere divertente un modo di pensare che arriva dall’era prima di tutto per noi. Se il progetto è dei film, dei video tape, dei dischi in divertente per chi lo crea, allora vinile. Ci sono tonnellate di questo spirito sarà sicuramente grandissimi film e canzoni in giro, che convogliato al pubblico al momento però all’interno di un computer della performance. Affinché limitano questo strumento al ruolo di un’interazione sia divertente deve registratore o di cd-player, quando essere espressiva e malleabile e può essere ovviamente molto più di capace di coinvolgerti in modo unico questo. Il vero contrasto a questo e assolutamente peculiare. modo di pensare, è portato dai videogiochi, soprattutto quelli molto semplici tipo Tetris, che cambiano continuamente in funzione delle azioni del giocatore. L’idea che l’esperienza di una persona possa essere costruita e guidata in tempo reale e il vero nuovo paradigma dei media. Ci sono tonnellate di esempi di tutto questo nell’area del gaming, ma troppo pochi in un contesto più poetico e artistico. . Zach: Su questo mi sento di dissentire Mk: Quanto è importante anche il da Golan, riguardo ai media pre- concetto di “real time” e di registrati e al loro potenziale. Penso “simultaneità” tra audio e video? infatti che ci siano molti progetti che

76 possono portare il concetto di vostra creatività di fronte a situazioni computer, come nuovo tipo di differenti? Come decidete di lavorare registratore o player, a livelli grandiosi. insieme o separatamente su un Una delle motivazioni nel creare il determinato progetto? progetto Drawn e stata proprio quella di esaminare come il live video Golan: Il nostro processo di lavoro è potesse essere manipolato e molto organico e dipende da una sintetizzato in tempo reale. Penso specifica idea e situazione. Entrambi quindi che ci siano una serie di cose siamo artisti e designers, il che che si possono fare con i pre-recorded significa che qualche volta preferiamo media, anche se troppo spesso i lavori lavorare sulle nostre idee e qualche in circolazione danno peso volta ci piace sperimentarci su soprattutto ad azioni di filtro, a progetti di design interattivo per operazioni che non sono specifiche clienti interessanti. Molti lavori artistici per il materiale in uso e che non sui nuovi media possono essere sviluppano soluzioni specifiche sul sviluppati solo in team a causa delle contenuto del lavoro. Al momento dimensioni e della complessità del alcune persone stanno facendo grandi lavoro, ma è al contempo importante lavori con media pre registrati, due dei e divertente sviluppare i progetti miei preferiti sono Dietmar individualmente perché questo aiuta a Offenhuber rimanere in contatto con la nostra (http://residence.aec.at/didi/) e Sue curiosità. Costabile (www.orthlorng.com/ sue/). Zach: Alcune delle performance o dei progetti che amiamo di più, sono per piccoli contesti in cui siamo completamente sconosciuti, così come al contempo ci piace lavorare ai massimi livelli, su installazioni su larga scala e con budget molto grandi (come per esempio www.aec.at/sap_web/de/index.htm ). Penso dunque che come creatori, questo mix di estremi sia ottimo per

. rimanere flessibili. e questo è la chiave per rimanere creativi. Mk: Differenziate il vostro lavoro e la

77 discorso, soprattutto nei confronti di una nuova generazione di artisti. Penso che rimanga da verificare come le gallerie d’arte commerciali si avvicineranno all’arte generativa e alla new media art in generale, ma penso che comunque sarà un processo inevitabile. Steve Sacks di Bitform, è stato uno dei primi a navigare su queste acque. .

Mk: Pensate che l’arte generativa possa essere il link (più di altre discipline elettroniche) con il mondo dell’arte contemporanea attualmente? Un qualcosa di più comprensibile per le istituzioni, qualcosa di simile a un prodotto di arte moderna e per questa ragione più facile da spingere nel mercato dell’arte?

. Golan: Casey Reas sta esplorando questo terreno in modo molto Mk: Datemi di una vostra definizione esplicito. Egli sta ricercando tutto ciò di artista oggi. E’ più colui che crea che concerne la generatività che si mediante un software o colui che diffusa nel mondo dell’arte sin dagli mette mano direttamente al codice? anni ’60, idee che sono state condivise Ci sono, secondo voi, delle differenze all’interno di correnti artistiche come in questi due approcci? quelle Concettuale/Minimale/Fluxus, con artisti come Sol Le Witt e On Zach: L’espressione artistica per me è Kawara, nonché con computer artist la ricerca e la progettazione all’interno come Kenneth Knowlton e Manfred dell’esperienza umana. Ci chiedono Mohr. In questo senso molti computer spesso dei software, ma attualmente artists più recenti sono stati penso che il software più importante “riscoperti” dal cosiddetto mondo sia il concept e l’idea che sottende un dell’arte contemporanea. Cristiane lavoro artistico, non la strumentazione Paul, che cura il Whitney Artport, è tecnica che è stata usata per fare il stata molto importante in questo lavoro stesso. Io spesso rispondo che

78 bisognerebbe parlare della parola artisti hanno iniziato a cercare Programma con la P maiuscola, il che soluzioni nel passato recente, come significa concentrarsi sui sistemi di Cory Arcangel e Jacob Ciocci, che idee che stanno dietro ai progetti, non hanno riscoperto un certo tipo di sulle istruzioni scritte per essere bellezza nelle più obsolete tecnologie eseguite da un computer. computazionali. Di questi artisti che lavorano con le ultime tecnologie Golan: Ci sono tanti tipi di artisti e applicate agli algoritmi generativi, mi molti dei più bravi e più sensibili non sembra che molto pochi tra loro siano usano assolutamente i computer. Uno riusciti a trasformare il medium in dei miei artisti preferiti è Bill Dan qualcosa di personale: Karl Sims, (www.rock-on-rock-on.com/) Jason Salavon, Casey Reas e Marius Watz sono importanti eccezioni. Ma se mi stai chiedendo se un software di intelligenza artificiale possa sviluppare un proprio punto di vista artistico, penso che debbano passare ancora molti anni, anche se un giorno ci si arriverà

Zach: Oppure no, magari non ci si arriverà mai. La mia opinione è che tutto ciò nasce e finisce con le . persone. Le persone usano le Mk: Quindi come considerate il vostro macchine per esprimere se stesse lavoro di fronte a quello che oggi si dall’inizio e continueranno a farlo considera comunemente “l’estetica anche in futuro. delle macchine”? Pensate, in altre parole, che il digitale possa realmente esprimere se stesso come qualcosa di simile a un artista artificiale?

Golan: Penso che le voci più potenti che oggi definiscono la media art siano le agende di alcune corporate come Adobe e Macromedia. La sfida diventa quindi quella di creare qualcosa di personale con questi . materiali fragili e impersonali. Alcuni

79 Mk: In conclusione, quale potrebbe istituzioni come le università e i centri essere il prossimo sviluppo dell’arte di cultura. Penso che questo però non nel prossimo futuro? Pensate che ci accadrà in forma di rivoluzione: già potrà essere una rivoluzione analoga a oggi siamo nel mezzo di questo quella osservata in questi anni con la periodo di trasformazione. Aspetto computer art e l’internet art? ardentemente questo momento con tutto il cuore. Zach: Penso che la cosa migliore che possa accadere ai nuovi media nel Golan: Io spero semplicemente che prossimo futuro sia l’aggiunta di l’umanità possa tornare sempre più in nuove voci e nuovi approcci che si contatto con se stessa e la propria aggiungono in modo propositivo al natura. Questa potrebbe essere una dialogo. Perché tanto più ampio è lo graduale evoluzione dell’arte nel spettro di voci, discussioni e senso più ampio del termine. argomenti, tanto più il lavoro complessivo può crescere e può essere riconosciuto e accettato da www.tmema.org/

80 Devizioni Artistiche E Confronti In Rete

Beatrice Ferrario

artista virtuale.

Deviant ART (DA) è più di un sito web . orientato all’arte. È una galleria virtuale dove gli artisti espongono le Beatrice Ferrario: Cosa significa per te loro opere digitali e chiacchierano con Deviant ART? i visitatori. È un luogo di lavoro, dove giovani promesse alla ricerca di Echomrg: Definire in maniera univoca ingaggi si fanno notare. È un luogo DA è impossibile. Con un numero di sociale, dove ci si conosce, si critica, si utenti registrati nell’ordine delle litiga, si cresce. È un luogo politico, centinaia di migliaia e un numero di dove si discute di pubblica morale, ci visitatori ancora superiore, è una si confronta con la legge sul diritto realtà talmente vasta e complessa che d’autore e, talvolta, anche con la è molto difficile riuscire a stabilire censura. È una community, con tutti i esattamente cosa sia in un dato pregi e difetti che ha un piccolo momento. È una struttura in costante sistema sociale. In rete! evoluzione e cambiamento, il cui cuore è la comunità degli artisti che vi Echomrg, un giovane fotografo, ne fa partecipano. parte ormai da 5 anni, un anno dopo la creazione del sito deviantart.com Ci Per quanto mi riguarda è soprattutto racconta cos’è questo network, quali uno spazio di confronto, dove le sue dinamiche e le sue aspettative “esporre” quello che creo (soprattutto attraverso la sua diretta esperienza di fotografie) e cercare stimoli, critiche

81 (talvolta insulti), che mi permettano di sperando che tu possa suggerirgli crescere come fotografo, di migliorare qualcosa. le mie conoscenze e di discutere delle mie opere con persone che Questa è la mia interpretazione, il condividano la mia stessa passione. modo in cui io uso il sito. Ce ne sono Allo stesso tempo è un posto dove poi tante altre quanti gli utenti che lo poter cercare ispirazioni, conoscere utilizzano: artisti già affermati alla stili diversi dal mio. È un po’ come ricerca di un punto di incontro con esporre le proprie opere in una altri artisti, altri chelo usano come un galleria d’arte e poi passeggiare per i portfolio, studenti d’arte che sperano corridoi della mostra chiacchierando di poter ottenere visibilità e ingaggi… con chi la sta visitando, contando sul Sugli stessi stereotipi legati a fatto che qualcuno, di certo, avrà differenti tipi di utenti del sito, un’idea che permetterà di lavorare sonostate scritte, dalla comunità meglio la prossima volta oppure vorrà stessa, decine e decine di “trattati”, da mostrarti una delle sue opere, quello sociologico a quello satirico!

82 migliaia di opere di protesta, senza contare le pagine di diario o i messaggi in risposta alle dichiarazioni degli amministratori rimasti.

Beatrice Ferrario: Quali sono secondo te gli aspetti positivi di DA?

Echomrg: Prima di tutto il fatto che le decisioni relative alla gestione del sito non possono mai prescindere da . quanto espresso dalla comunità, Beatrice Ferrario: Chi sono stati i anche se sono di responsabilità “padri fondatori” del network? esclusiva degli amministratori. La protesta scatenata dall’esclusione di Echomrg: La diatriba su chi siano è Jark dall’amministrazione del sito ne è stata piuttosto accesa. Il sito è stato un esempio. Poi la possibilità di creato da Scott “Jark” Jarkoff e confrontarsi con persone provenienti Matthew “Matteo” Stephens, ma era dalle più svariate parti del mondo, inizialmente strettamente legato a un riuscendo a trarre qualche ispirazione altro sito, che si occupava di musica, da ognuno di questi incontri. fondato da Angelo “Spyed” Sotira, attuale CEO (presidente, n.d.r) di DA, Un aspetto più banale ma non che sostiene di esserne uno dei trascurabile è che è gratuito. Un fondatori. sistema di abbonamenti permette di accedere a funzionalità più avanzate Relativamente a questo fatto, intorno del sito, ma i servizi messi a alla metà dello scorso anno, c’è stato disposizione sono gli stessi per gli un movimento interno alla comunità, utenti abbonati e per quelli che non scatenato dalla decisione di Sotira e sono disposti a pagare. Stephens di estromettere Jarkoff dalla gestione del sito, per motivi apparentemente legati a contrasti sulla natura commerciale del sito. Questa mossa, gestita in modo poco trasparente, ha scatenato una forte reazione nella community, che ha protestato a supporto di Jarkoff: gli utenti hanno creato una decina di

83 . sezioni la completa discrezionalità nel decidere se un’opera deve essere Beatrice Ferrario: E quelli negativi? rimossa, senza diritto di replica. Questo a volte degenera in episodi di Echomrg: Gli aspetti negativi sono censura vera e propria». quelli legati a ogni comunità: come si possono incontrare mentalità aperte e Beatrice Ferrario: Convinci qualcuno a ricerca di confronto costruttivo, ci unirsi a voi! sono anche persone che cercano solo un pretesto per scatenare risse verbali Echomrg: Se siete alla ricerca di una su qualsiasi cosa non corrisponda alla realtà in cui poter dare libero sfogo propria visione della realtà. alla vostra creatività, in cui potersi confrontare con persone da ogni Un altro problema è legato alla natura angolo del mondo, che condividono la commerciale del sito e alla vostra stessa passione, DA è il posto legislazione statunitense: per evitare che fa per voi. problemi legali legati alla pubblicazione di materiale che potrebbe essere considerato osceno, viene data agli admin delle varie www.deviantart.com http://echomrg.deviantart.com

84 0100101110101101.org, Fake Movie D’autore

Monica Ponzini

organo ufficiale del Vaticano che corrisponde all’indirizzo web www.vaticano.org Eppure, un duo di artisti interessati alle dinamiche dei media si è divertito a farci credere il contrario. E noi tutti ci abbiamo creduto.

United we Stand è il film inesistente di cui stiamo parlando, l’ennesimo progetto che rivela la fondamentale inattendibilità dei media nell’epoca C’è un nuovo film nelle sale. O forse della comunicazione in tempo reale e no. La risposta europea alle spy stories del video-verità. Attraverso un sito e agli action movies americani. Ha un curato nei minimi dettagli, affissioni e titolo accattivante, United we Stand, annunci pubblicitari, è stato attivato risulta diretto da un nuovo talento ed un reale passaparola su un oggetto è interpretato da Ewan Mc Gregor e non reale ed è stata monitorata la Penelope Cruz. Ma ne siamo davvero “riposta mediatica” tramite una serie così sicuri? Lo annunciano le di videocamere pronte a cogliere le pubblicità disseminate nelle riviste di reazione della gente comune di fronte settore e sulle locandine affisse in ai classici cartelloni pubblcitari sparsi città come Barcellona, Berlino o New tra Barcellona, Berlino e New York (e York. Il sito dedicato lo conferma. Ma presto in altre città). L’esperimento è il film dov’è? diventato una mostra ed Eva e Franco Il film non esiste. Come non esiste il Mattes, ovvero 0100101110101101.ORG, progetto della Nike di customizzare e ce ne hanno parlato in occasione rinominare in Nike Plaz una nota dell’inaugurazione (evento piuttosto piazza di Vienna. Come non è esistito unico per un artista elettronico un artista di nome Darko Maver italiano) alla Postmasters Gallery di qualche anno fa. Come non esiste un New York .

85 strutturato il progetto a livello mediatico?

01: Abbiamo lavorato come dei produttori che studiano una campagna promozionale. Questo vuol dire a livello urbano campagne massive di attacchinaggio in capitali europee e in altre città del mondo, un sito che utilizza la stessa retorica ed

. estetica dei siti cinematografici, pubblicità su riviste di settore e una Monica Ponzini: Da dove è nata campagna virale in Internet attraverso innanzitutto l’idea di “United We siti e blog. Stand”?

01: Siamo affascinati dalla cultura pop come chiunque altro e il cinema oggi è la forma di comunicazione più popolare e riconoscibile. Abbiamo provato a immaginare il simbolo dell’Europa unita in un contesto “pop”, sostituendo la bandiera americana con quella europea, e il risultato è stato qualcosa di allucinate, quasi ridicolo. Pensiamo ad esempio alle . bandiere di Jasper Johns o ad altri simboli classici dell’americanità, come Monica Ponzini: Il sabotaggio Mount Rushmore su cui sono scolpiti i mediatico è il vostro forte: cosa volti dei primi presidenti. Perché pensate col senno di poi dei vostri l’iconografia patriottica americana è progetti tipo Nike Ground o comunemente accettata mantre se Vaticano.org, autentiche “truffe”, falsi applicata all’immaginario europeo via web? diventa ridicola? Perché siamo 01: Non esistono falsi, ma solo false immuni agli estremismi patriottici o attribuzioni. Qualsiasi notizia è di per piuttosto vittime di un complesso di sé tendenziosa. Questi progetti inferiorità? rivelano l’essenza della diffusione Monica Ponzini: Come avete delle notizie. E qualche volta essere sinceramente falsi è meglio che

86 essere falsamente veri. Noi a un certo 01: La gente attribuisce troppa punto dichiariamo la natura del nostro importanza agli “strumenti”. C’è meno operato, gli altri non sempre remix adesso che nel passato: esistono infatti interi generi musicali, Nei nostro progetti precedenti c’era come il country o il blues, che si una netta distinzione tra la creazione basano interamente sul della notizia falsa e il successivo riarrangiamento continuo di melodie e svelamento. In questo progetto il testi creati in precedenza. La cultura momento della finzione e quello della stessa è plagiarismo e cosiddetta realtà coesistono: lo riapproprazione, non esiste il genio spettatore è allo stesso tempo fruitore isolato dal mondo e ispirato dalla e parte dell’opera. E lasciamo una musa, ma solo persone che remixano serie di domande aperte che ogni all’infinito ciò che è già stato detto e spettatore “chiude” a modo suo: fatto in passato. La condivisione è quello europeo pensa che il film sia innata nella cultura umana: abbiamo una parodia della propaganda condiviso da sempre. americana, quello americano che sia una parodia dell’Europa . Ed è quello che facciamo anche noi con i nostri progetti: rinunciamo a un nostro stile e a una nostra estetica e adottiamo di volta in volta le sembienze di qualcun’altro, l’Unione Europea, la Nike, il Vaticano siamo camaleontici, il che in realtà ha poco a che fare con le nuove tecnologie in sé.

.

Monica Ponzini: Dopo il “remix”, che per esempio Lev Manovich considera come un fattore importante dell’estetica contemporanea, anche se troppo spesso portato all’eccesso, voi sostenete ci sia lo “sharing”. E’ lo . sharing dunque la prossima marca distintiva della produzione artistica? Monica Ponzini: Vi siete concentrati

87 fin’ora sulla net art perché trovavate la net.art erano creati specificamente Rete un mezzo veloce, privo di per la Rete, ora abbiamo allargato il mediatori e di enorme diffusione. raggio d’azione e lavoriamo “con ogni Continuate su questa linea? In che medium necessario”. Il messaggio è il direzione si muovono i prossimi messaggio, me ne frego del medium. progetti?

01: Intanto United We Stand è in piena lavorazione e transiterà anche per altri www.unitedwestandmovie.com paesi. Per quanto riguarda Internet, lo www.postmastersart.com/ consideriamo uno strumento utilissimo, ma mentre i nostri lavori di www.0100101110101101.org

88 The Port, Comunita’ Di Artisti In Second Life

Marco Cadioli

creation in spazi virtuali, sulla natura della produzione e proprietà immateriale, sull’intreccio tra realtà on line e off line, sulla possibilità dei mondi virtuali di funzionare come spazi pubblici, sul concetto di comunità in una sfera trans-locale.

La community di The Port conta una cinquantina di collaboratori sparsi per il mondo, ma il luogo è costruito da tutti i suoi utenti, è un modello 3D The Port è un’isola virtuale di 16 acri aperto a tutti i residenti di SL che (circa 6,4 ettari) all’interno del mondo comprende spazi di discussione, 3D online Second Life. Second Life è installazioni di artisti, strutture uno spazio in rete dove si sta architettoniche, un giardino, concerti, costruendo un mondo parallelo in dibattiti sulle nuove forme di continua espansione, modellato dai partecipazione e presa di decisioni, suoi residenti, che ospita luoghi di workshop di danza. incontro, spazi commerciali, progetti artistici, e quanto di più incredibile stiano pensando e costruendo i 100.000 avatar che già lo abitano.

Il progetto The Port è stato aperto ufficialmente il 26 agosto 2005 dagli artisti Simon Golden e Jacob Senneby , con la collaborazione dell’architetto Tor Lindstrand e di Frida Cornell e si offre come spazio, comunità, arena per esperimenti. I membri di The Port . sono artisti, architetti, programmatori, “thinkers” che si interrogano e E’ fantastico volare tra le architetture sperimentano sulle nozioni di value- aeree e le installazioni, o camminare

89 sui corridoi sospesi e trasparenti che riprodotta come un pinguino organizzano lo spazio, entrare il una gonfiabile inserito in una sfera in pvc galleria d’arte o in uno studio trasparente di due metri di diametro e televisivo, con una colonna sonora proposta a 3300 euro. Un suo curata dagli artisti e diffusa in tutto lo modello, già realizzato, è stato spazio. Effettivamente The Port si sta presentato in ottobre al Game Dump rivelando un luogo propulsore di alla Bergen Kunsthall (Norvegia). iniziative e progetti che coinvolgono L’operazione dei due artisti pone anche il mondo fuori da SL. l’attenzione sul valore che può assumere un oggetto immateriale, sia Ne è un esempio il progetto collegato nel mondo virtuale e riferito alla sua Objects of virtual desire. Senneby e economia, sia nel mondo reale, in una Golden hanno collezionato una serie economia reale. di oggetti immateriali, comperati in SL e scelti per il particolare legame The Port è un punto di incontro affettivo con chi li ha modellati e internazionale che propone eventi posseduti. Questi oggetti vengono culturali non necessariamente legati riproposti in un sito – negozio, e alla rete. Per la sua inaugurazione nel possono essere acquistati in forma settembre dello scorso anno la Tensta fisica, ricostruiti nel mondo reale e konsthall 2, uno spazio espositivo venduti nella nostra economia, all’interno di The Port, ha proposta assieme alla foto dell’oggetto virtuale una retrospettiva del fotografo e dell’avatar suo precedente canadese Jeff Wall più o meno in proprietario. contemporanea con una sua esposizione alla Tate Modern di Londra.

La mostra è stata curata da The Port e da International Festival di Stoccolma (International festival è un progetto tra architettura e performance che presenta lavori in differenti contesti e ha esposto a Stoccolma, Berlino, Zagabria), e la scelta di inaugurare con un fotografo che indaga da oltre 20 . anni il mondo reale e la sua messa in scena assume un particolare L’opera Cubey’s Penguin Ball, significato in questo contesto. prodotto in SL da Cubey Terra, è stata Immagini di grandi formato esposte in

90 due sale con pavimento, pareti e numero nel dicembre 2005. soffitti leopardati, e un catalogo di 12 mega da scaricare in pdf, con testi Il primo numero uscito Flack Attack critici, un’intervista al fotografo e on Autonomy, scaricabile in pdf, scatti dell’installazione virtuale e affronta il tema dell’autonomia dell’inaugurazione, con avatar di all’interno di codici prestabiliti. Il tema fronte alle opere esposte. è affrontato mettendo a confronto e in relazione il concetto di autonomia negli spazi reali e nei datascape. In entrambi i casi l’autonomia è in relazione e conflitto con sistemi di regole stabiliti, siano essi fisici e legati a codici sciali, o in spazi virtuali, dove tutte le interazioni e possibilità avvengono all’interno di un codice già programmato da altri.

Il progetto The Port è stato ospitato

. dal Whitney Artport per tutto il mese di dicembre 2005. Dal mondo di The Port sta nascendo anche un magazine, Flack Attack che si sta costruendo sul modello Wiki e con incontri editoriali tra avatar che si www.theport.tv/ svolgono nella sede della rivista in SL. www.objectsofvirtualdesire.com/ Nel sito della rivista è possibile seguire il lavoro editoriale che si è svolto nei 12 www.flackattack.org/ incontri di preparazione del primo

91 Identita’ Sonore Diffuse

Miriam Petruzzelli

Advergame, Brand TV ma anche uffici stampa online e Pod Casting sono solo alcuni degli esempi più o meno recenti di cui disponiamo.

DI particolare interesse e di assoulta diffusione nella rete è il fenomeno del il podcasting: iPod, blog e Internet insieme per il broadcasting audio “on demand”. Un fenomeno nuovo e già piuttosto popolare che sta Che la tecnologia cambi la percezione riscuotendo un certo interesse anche della realtà o la realtà stessa, che si in Italia e che potrebbe rappresentare faccia più che strumento “approccio”, l’ennesima svolta nella diffusione delle lo abbiamo discusso, affrontato, idee in rete. Attraverso il Podcast (o stabilito più volte; ma le modalità Podcasting), è possibile infatti attraverso cui tutto ciò avviene non ascoltare sul proprio iPod, lettore MP3 sono statiche e immutabili, semmai o PC, contributi audio pubblicati da sempre più rapide, mutevoli e portali, blog o siti. A un podcast ci si imprevedibili. iscrive installando sul proprio computer un client gratuito e Fu William Gibson a parlare per la scegliendo il sito che fornisce un feed prima volta di Cyiberspazio, ovvero di podcast a cui iscriversi. E’ poi una rete mondiale di computer i cui necessario indicare il percorso (l’URL) dati costituiscono la “matrice”, un del feed RSS che contiene i puntatori spazio virtuale in cui è possibile ai vari file audio che saranno scaricati organizzare e condividere in modo automatico e scegliere la informazione. E come spesso accade, frequenza con cui controllare la l’immaginazione s’incarna in dati di presenza dei nuovi materieli che esperienza condivisa, si traduce in saranno caricati automaticamente sul pratiche acquisite di comunicazione, nostro lettore digitale per essere poi in esperienze di vita. Blog, sempre disponibili off line.

92 parole iTSM, un sistema che analizza le collezioni di musica e canzoni di un individuo per generare un collage audio che rappresenta la personalità del proprietario, compilando un campione astratto, fantasmico dei pezzi, che però evoca la dimensione psicologica e personalissima delle nostre eclettiche collezioni di musica. Un’identità composta di frammenti . sonori.

Più semplicemente, Il podcasting è un nuovo modo di accedere ai media audio come, dove, quando, e soprattutto se vuoi, poichè consente la creazione di un palinsesto di programmi personalizzati mentre il client provvede automaticamente al download di nuovi file audio sul nostro player MP3. Una specie di “self made radio” con cui combinare in modo sempre nuovo atmosfere e . identità. Inutile dire che sono in molti a sondare con sempre maggiore Recentemente alcuni servizi on line, interesse le possibilità commerciali di come genome, hanno già cominciato queste applicazioni, ma in alcuni casi a riconoscere il gusto musicale degli può essere riduttivo parlare di utenti, ma iTSM va in un’altra cybercomunication. direzione.

Che cosa succede infatti amplificando Collegandosi a le potenzialità dello strumento www.jasonfreeman.net/itsm si apre attraverso l’esercizio della creatività? una pagina piuttosto anonima in cui è Succede che personaggi curiosi come illustrato sinteticamente il progetto. Jason Freeman s’inventino qualcosa Dopo un paio di indicazioni tecniche è che sta al confine tra una possibile avviare l’analisi dei file audio dichiarazione d’identità, il tentativo di contenuti nel vostro pc e il processo di riduzione di un sistema caotico e un creazione della firma sonora. Perchè? callisco progetto di Net Art. In altre Jason risponde semplicemente: “La

93 gente spesso mi chiede che musica . ascolto e trovo difficile descrivere la mia enorme collezione di musica in “Forse caricherete la vostra firma appena qualche frase. Così ho iTunes sull’iPod, la invierete per e-mail generato l’iTSM, per rispondere col ai vostri amici, la ripartirete nella suono ad una domanda a cui non nostra galleria di firme o la posso rispondere a parole.” Tutto qui? attaccherete alla vostra Home Page. Non proprio: l’iTSM a questo punto Forse vi aiuterà a misurare la seleziona un piccolo numero di tracce compatibilità in occasione del vostro “preferite” basandosi su alcuni prossimo appuntamento al buio” semplici criteri di selezione, quale il oppure, continua Freeman, “un iTSM numero di ascolti o la valutazione che potrebbe metterci in guardia dal gli avete assegnato, poi analizza il politico di turno in campagna contenuto audio, mescolando tra loro elettorale”, anche se mancano dati piccole parti dei brani così da attendibili in questo senso. In generare la firma. Il risultato è definitiva l’idea è quella di divertirsi qualcosa di simile a quei giochi che si magari imparando anche qualcosa di facevano un po ‘di tempo fa per radio nuovo su noi stessi, sugli altri e sulla o in TV: indovinare i brani contenuti in musica che ascoltiamo. un mix incomprensibile per assegnare improbabili premi a stravaganti concorrenti. www.jasonfreeman.net/itsm

94 Celebrazioni Multimediali Beckettiane

Annamaria Monteverdi

centenario organizzato da Giancarlo Cauteruccio per la Compagnia Kripton al Teatro-Studio di Scandicci (Firenze). La ricchissima manifestazione (che vedrà alternarsi in scena fino ad aprile le maggiori compagnie del teatro di ricerca italiano: Virgilio Sieni, Egumteatro, Motus, Roberto Paci Dalò e Gabriele Frasca, Enzo Moscato, Remondi e Caporossi, Carlo Cecchi) si apre con la prima nazionale del In occasione del centenario della TRITTICO BECKETTIANO per la regia nascita del drammaturgo irlandese di Giancarlo Cauteruccio (che si è più Samuel Beckett (e mentre è ancora volte confrontato con i testi calda la querelle legale suscitata dalla beckettiani): Atto senza parole I , Non rappresentazione “al femminile” di io , L’ultimo nastro di Krapp con Aspettando Godot per la regia di Fulvio Cauteruccio, Monica Benvenuti, Roberto Bacc i- Pontedera Teatro), Giancarlo Cauteruccio (dal 13 al 22 moltissime sono le iniziative editoriali gennaio al Teatro-Studio di Scandicci). e gli eventi pubblici. Segnaliamo in primis il primo e unico sito italiano dedicato interamente a Samuel Beckett, ideato e curato con grande perizia da Federico Platania che accoglie oltre a un preziosissimo data base con numerosi saggi, bibliografia internazionale, biografia, una sezione dedicata alle segnalazioni per il centenario:

. Tra gli eventi teatrali da annoverare 1906Beckettcentoanni2006 il primo La manifestazione prosegue con una Festival beckettiano italiano per il rassegna di video/film beckettiani dal

95 titolo La belva dello sguardo a cura di Fabrizio Bartolucci); Puliani e Forlani Riccione TTV e un convegno di studi hanno anche aperto un proprio blog presieduto da Siro Ferrone per promuovere il volume. dell’Università di Firenze. Tra le compagnie che propongono nuovi studi teatrali in omaggio a Beckett, assolutamente da non perdere la video performance di Motus – A play, that again liberamente ispirata a All strange away (5 febbraio). Le celebrazioni termineranno il 13 aprile con Buon compleanno Beckett a cura del critico teatrale Franco Quadri.

L’evento editoriale del centenario è . invece il volume che la Halley Editrice Il libro contiene anche un mio breve pubblica in questi giorni (ma già da contributo limitato all’interpretazione tempo è promosso on line) di Julian Beck di That time (1985) per PlayBeckett – visioni multimediali la regia di Gerald Thomas, giovane e nell’opera di Samuel Beckett , curato talentuoso allievo di Ellen Stewart. Fu da Massimo Puliani, e Alessandro l’ultima, intensa interpretazione del Forlani il primo Professore Ordinario fondatore del Living Theatre, già di Istituzioni di Regia all’Accademia di gravemente ammalato di cancro. Da Macerata (dove dirige il Dipartimento una scena completamente buia usciva di Comunicazione Multimediale e il volto di un personaggio che Spettacolo) e il secondo docente a ascoltava il racconto del suo passato contratto di Metodologia della dalla sua stessa voce divisa in tre Sceneggiatura all’Accademia di parti; la voce di Beck era stata Macerata e autore teatrale. Si tratta di precedentemente registrata in studio una raccolta di importanti saggi sulla e si mescolava alla musica di John produzione filmica, video-televisiva e Cage e di Luciano Berio. radiofonica “beckettiana” (scritti da studiosi di cinema e teatro: oltre ai curatori, Valentino Bellucci, Gualtiero De Santi, Danilo Caravà, Federico www.samuelbeckett.it Platania) e sulle storiche regie teatrali beckettiane italiane (con interventi tra www.samuelbeckett.it/1906beckettc gli altri, di Federico Tiezzi, Gualtiero entoanni2006.pdf# De Santi, Giancarlo Cauteruccio e

96 http: http://massimopuliani.blogspot.com //alessandroforlani.blogspot.com/

97 A Un Passo Dalla Storia

Massimo Schiavoni

meticolosamente si vanno a proiettare, attraverso il dispositivo ottico, sul pannello dinanzi a noi, ovviamente rovesciate ed invertite. La Storia ci appariva a un passo: l’hic et nunc dell’esistenza unica ed irripetibile nel luogo in cui si trova l’opera d’arte era pienamente manifestato e risolto, ma rielaborato in chiave percettiva ed empaticamente spiazzante nello Teatro Lauro Rossi di Macerata, 31 stesso istante in cui si crea. Dicembre 2005. Quindici persone. Tre L’autenticità della messa in scena è spettacoli consecutivi della durata di qui sia testimonianza storica sia venticinque minuti. Accompagnati autorità che riesce ad attualizzare in all’interno di una camera ottica ogni nuova azione il ri-prodotto. scenografica allestita sopra il palcoscenico, ci siamo seduti davanti a uno schermo di proiezione che per la vicinanza appariva a dir poco enorme, circondati da fondali neri mentre dietro a noi giganteggiava il diaframma di separazione al di là del quale uno spazio di cinque metri quadrati ospitava la messa in scena.

Buio assoluto, silenzio ottocentesco e . curiosità che immobilizzava non solo il corpo ma anche la mente. Ecco che Orthographe de la physionomie en dalla camera chiara alle nostre spalle mouvement, è uno spettacolo diretto prendono vita movimenti e azioni dal regista Alessandro Panzavolta, che performative alquanto destabilizzanti ne cura anche l’allestimento e il nella loro persuasività, che illuminate funzionamento della camera ottica,

98 con la partecipazione di un gruppo di giovani performer tra i quali Sonia . Brunelli , Angela Longo , Sabrina La prestazione artistica degli interpreti Maggiori e Francesca Calafiore , senza viene presentata al pubblico in dimenticare Francesca Pambianco contemporanea alla visione degli nel ruolo di tecnico in scena. Gli stessi fruitori, in diretta quindi Orthographe si concentrano assistiamo a una visione morbida e essenzialmente nella ricerca di delicata, elegante e nello stesso soluzioni sceniche attorno tempo ambigua; immagini senza all’elemento della camera ottica, che parole, possibilità di essere discorso e ha come primo esito lo studio n° 1 di assenza di narrazione, ciò che non è Orthographe de la physionomie en ancora comprensibile è già mouvement , allestito al Museo Carlo iconograficamente riconoscibile. Non Zauli di Faenza nel maggio 2004. E’ ci sono suoni ma rumori. Gli stessi che stato realizzato con successo, in provengono dagli spostamenti su collaborazione con Inteatro, Comune pedane con binari o rotelle, dai di Forlì e con il sostegno della Regione camminamenti in bilico, dallo Marche, anche all’ultima Biennale di strusciamento erotico-psichico dei Venezia per poi approdare nei Teatri corpi femminili su probabili letti. O di alcune città italiane fra le quali rumori di respiri soffocati, di sedie Modena, Milano e Macerata. spostate e usate, di lenzuola Possiamo ammirare il progetto anche arrotolate e gettate, di passi in questo 2006 e precisamente al impercettibili o del rimbalzare degli Teatro Comandino di CESENA il 3, il 4 stessi corpi su se stessi in una danza ed il 5 Febbraio, e al Teatro Rasi di della mente. RAVENNA giovedì 20 Aprile e da Quelle menti isteriche che nella Venerdì 21 a Domenica 23 aprile con seconda metà dell’ottocento hanno diverse repliche. occupato uno dei più importanti ospedali psichiatrici di Parigi, la Salpêtriere sotto il controllo del Dott.Jean-Martin Charcot , fondatore della neurologia. L’intero spettacolo infatti richiama le immagini (raccolte in album fotografici di D.M. Bourneville, P. Régnard o Raymond Roussel Valmont o rintracciabili su saggi come THEATRUM

99 PSYCHOTECHNICUM – L’espressione midollo di quella camera ottica che ci poetica della persona) di soggetti imprigiona, che ci disorienta se isterici fotografati durante la loro vogliamo, anche se sappiamo permanenza nella clinica; per lo più i benissimo dove siamo ma non come ritratti sono di figure femminili, percepiremo e reagiremo allo stimolo internate nel “quartiere delle successivo che ci verrà dato, che ci epilettiche” dove Charcot teneva le verrà servito in immagine, in sue lezioni dimostrative sull’ipnotismo rappresentazione anatomica, icona, e la grande hystèrie , dando vita a veri simbolo o flash dell’inconscio. e propri spettacoli-performance con le giovani donne come attrici. Una Panzavolta ha creato un meccanismo galleria di corpi in pose plastiche “partendo” dalla “camera obscura” di misurate e riproducibili, queste mute Gian Battista Della Porta, scienziato e icone presto lasceranno il teatro mago napoletano che nel suo Magiae anatomico per prendere posto nei naturalis del 1558 descrive come fotogrammi delle prime pellicole servirsi della camera oscura per cinematografiche. realizzare una sorta di realtà artificiale anticipando l’arte cinematografica; apparizioni di immagini sonore in movimento, qualcosa che non è più teatro ma non è ancoravisione cinema. diretta Con la camera ottica si assiste a quella che viene definita , procedimento usato ancora oggi in fotografia con i cosiddetti banchi ottici o macchine a corpi mobili; una visione complicata ma più veritiera possibile di una realtà che si manifesta . in questo caso nuda e cruda, storica e sociale, psicologicamente disturbata. Non vi è una registrazione, una E’ un intreccio fra documentario e previsione, ma solamente uno scarto messa in scena. Fra storia e di millesimi di secondo dall’azione contemporaneità. Fra opera autentica scenica al risultato visivo sul pannello. e autenticità canonizzata. Fra luogo di La “macchina” non si vede ma si origine dell’immagine e luogo della avverte, i nostri sensi sono compressi visione data qui e ora. e moltiplicati, pronti a succhiare il

100 attraverso la psicanalisi, l’inconscio www.inteatro.it/produzioni/prodorthistintivo.” o.htm

www.therapeia.org/SchedaTheatrum. html

.

Vorrei concludere con un breve ma significativo paragrafo scritto da Walter Benjamin che ricalca un po’ il percorso fin d’ora esaminato, evidenziando il modo in cui l’essere umano elabora e ri-genera sotto stimolo un proprio inconscio primordiale ed in questo caso anche istintivo, grazie alle visioni create in camera ottica dagli Orthographe.

“La natura che parla alla macchina fotografica è una natura diversa da quella che parla all’occhio; diversa specialmente per questo, che al posto di uno spazio elaborato consapevolmente dall’uomo, c’è uno spazio elaborato inconsciamente. Se è del tutto usuale che un uomo si renda conto, per esempio, dell’andatura della gente, sia pure all’ingrosso, egli di certo non sa nulla del loro contegno nel frammento di secondo in cui si allunga il passo. La fotografia con i suoi mezzi ausiliari ..[ ] glielo mostra. Soltanto attraverso la fotografia egli scopre questo inconscio ottico, come,

101 Giocando Con Il Codice

Domenico Quaranta

questo interesse fa riferimento anche uno dei suoi lavori più recenti, ROM Color. La tecnica è quella già usata, nel novembre 2003, da Benjamin Fry in Mario Soup , anche se con alcune interessanti variazioni, e nasce dallo sfruttamento di una caratteristica singolare delle vecchie cartucce. In esse, infatti, le immagini che vengono a costituire ciascuna delle piccole immagini che compaiono sullo La Game Art nasce spesso schermo – in gergo, le “sprites” sono dall’incrocio di due grandi passioni: spesso memorizzate come dati grezzi l’amore per la programmazione e in coda al vero e proprio codice del quello per i videogiochi. Del resto, programma, in una lunga serie di altrettanto spesso queste due “tessere” di 8 x 8 pixel. passioni nascono insieme, e sono molti gli hacker e i programmatori che hanno scoperto le gioie del codice giocando a Super Mario Bros .

Brent Gustafson coltiva entrambe queste passioni con una sistematicità e un rigore veramente rari. Gustafson, che è stato Media Designer per il Walker Art Center di Minneapolis, è particolarmente interessato . all’emulazione come strumento per garantire la sopravvivenza a una La cosa, in realtà, è meno strana di cultura e a un’estetica, quella degli quanto si pensi: ogni codice arcade e dei giochi a 8 bit, che eseguibile mescola dati diversi, l’obsolescenza dell’hardware sta comprese immagini e applicazioni. In inesorabilmente cancellando. A questo caso, la cosa singolare è che la

102 sequenza di immagini a 8 x 8 pixel visibili le ” sprites ” , la musica e il compare direttamente nel codice, in funzionamento dell’intero gioco. bianco e nero, dove il pixel nero Codice e immagini vengono corrisponde a un bit acceso, e il pixel equiparati, ed entrambi vengono bianco a un bit spento: 1 e 0, un bit. In visualizzati con lo stesso processo. Mario Soup, Ben Fry si limitava a Inoltre, abbandonando la sobrietà visualizzare queste sequenza di dell’abbinamento blu / rosso del immagini, mescolando ogni coppia di lavoro di Fry, Gustafson tenta altri immagini a formarne una nuova, a 2 accostamenti, dal verde scuro / giallo bit e quattro colori. In questo modo si senape di Mega Man 6 al blu / panna vengono a creare 2 livelli di immagini, di Super Mario Bros 2 . Il risultato di uno blu e uno rosso, che visti questi esperimenti sono una serie di sovrapposti ci restituiscono pattern di grande efficacia l’immagine reale. iconografica, che alternano immagini riconoscibili ad ampi settori astratti, in Gustafson va più in l à , innanzitutto cui il puntinismo cede il posto estendendo la sua operazione di all’astrazione geometrica e a volte visualizzazione a tutto il codice della addirittura a un decorativismo cartuccia, non solo alle immagini: il fitomorfico di impronta Art Nouveau. che vuol dire che ROM Color rende

103 senz’altro.

.

La forza di queste immagini dipende . da due fattori fondamentali, entrambi riconducibili a una estetica di matrice Del resto, il significato di ROM Color pop: da un lato, la sovrapposizione di trascende la sua efficacia due livelli di colore crea degli effetti iconografica. Spiega l’autore: “ROM da serigrafia, che conferisce ad alcune Color è un altro modo di esperire i delle immagini più belle, come il giochi originali che si affianca al gioco, terribile Wario al centro di Wario’s e che non era mai stato pensato dai Woods , la statura di autentiche icone suoi autori. Se non si può interagire pop. Dall’altro, la successione di con il suo output, il metodo che lo settori rettangolari all’interno di origina è lo stesso: un processo di un’unica immagine ricorda le tele di calcolo che parte dal codice della Warhol in cui la stessa immagine viene macchina per produrre un output ripetuta in serie per decine e decine di visivo dal detto codice.” volte, variando solo per l’accuratezza In altre parole, se Ben Fry, in Visually della serigrafia e il dosaggio trascurato Deconstructing Code – il complesso del colore che dà vita, a volte, a progetto di cui fa parte anche Mario immagini quasi completamente Soup – cerca di rendere visibile il cancellate. funzionamento del codice, mostrare Qui l’effetto è lo stesso, ma il tutto è come il codice agisce e lavora (non a lasciato alla macchina, senza alcun caso, distinguendo tra immagine, che intervento da parte dell’artista (se non viene visualizzata così com’è altro in termini di composizione): cosa archiviata, e codice, che viene che Warhol, che voleva cancellare la visualizzato “in atto”, con un processo presenza dell’artista nell’opera per di traduzione visiva che ne mostra il “farsi macchina” , apprezzerebbe funzionamento), Gustafson si

104 accontenta di mostrare il codice “così com’è”, adottando lo stesso processo http://romc.assembler.org scelto per le immagini, e quindi mettendoli volutamente sullo stesso http://assembler.org piano, dimostrandoci che hanno la stessa natura, e che sono ugualmente http://acg.media.mit.edu/people/fry belli da vedere; e lo fa giocando , /mariosoup/ come gioca un hacker. E come http://acg.media.mit.edu/people/fry dovrebbe giocare un artista. /deconstructulator/

105 Gleetchplug: Generazione Rumore

Fabio Franchino

come potrebbe cambiare lo scenario musicale nei prossimi anni in funzione delle sperimentazioni e delle contaminazioni apportate dagli artisti del codice (generativi e non) alla musica elettronica, alla composizione digitale, alla fruzioni della musica stessa e non ultimo a quella sound art sempre più desiderosa di nuovi confini e stimolanti prospettive. Uno quadro, quello descritto da Giorgio GleechtPlug è un software audio Sancristoforo, nemmeno così sfocato orientato alla produzione di sonorità nel tempo e al contempo gleecht e noise per mezzo di processi assolutamente affascinante. matematici. Il punto interessante è la modalità con cui lo strumento lavora e produce i suoni, una modalità comune agli artisti che abbracciano le metodologie generative nel campo della creatività sperimentale. Analogamente oM è un vero e proprio player di musica generativa, in grado cioè di generare autonomamente musica ambient che cambia a ogni ascolto, per esperienze di ascolto . assolutamente uniche e irripetibili Fabio Franchino: Parlami della tua Ho chiesto a Giorgio Sancristoforo attitudine come musicista e a.k.a. Tobor Experiment, autore di sviluppatore di software. questi due software, alcune delucidazioni sul suo lavoro e sull’arte Giorgio Sancristoforo: Mentre generativa in generale, ottenedo costruisco un software faccio musica. alcune interessanti considerazioni su La programmazione, se sono nel trip

106 del digitale, è parte integrante del il tuo software molto interessante in processo creativo. Il mezzo diventa il situazioni di performance o messaggio, o per lo meno è fuso in installazioni live. maniera quasi indistinguibile in esso. La creatività in quel senso, è come un Giorgio Sancristoforo: L’obbiettivo di oscillatore, è un circuito di feedback ogni software che scrivo è la controllato. Hai un’idea di un dsp, lo performance dal vivo. Sia un live set butti in un software ed esso ti che un’istallazione sono i punti premette di creare degli oggetti cardine della strategia di sonori, poi quella “musica” ti guida a programmazione. In questi termini creare altro software. E’ quasi un potremmo parlare quasi di liuteria moto perpetuo. Ma come ogni digitale. Mi piace immaginare quello musicista ritengo essenziale anche che faccio come veri strumenti l’ascolto, e quindi fra un software o la musicali e non come programmi di stesura di una linea di basso, ascolto word processing. Spesso ricevo mail centinaia di dischi. di artisti che usano il mio software e in tutta sincerità mi fanno molto più Ma non mi ritengo un musicista piacere quelle mail di un complimento professionista e non credo lo farei per per una canzone che ho scritto. Una lavoro. E’ una nicchia che mi sono cantante/songwriter francese, scavato con gli anni e non intendo Teradélie, ha usato molto i miei sbatterci troppo la testa. L’attività di plugins, e così tanti altri artisti in giro fonico e di montatore mi prende già per il mondo. molto tempo. La musica è un cibo per lo spirito. Fabio Franchino: Cosa pensi del concetto di generative-art? Ti riconosci in qualche modo?

Giorgio Sancristoforo: L’arte generativa sfrutta un paradigma tecnologico che sarà responsabile di enormi cambiamenti in un futuro non troppo lontano. La produzione musicale elettronica ha raggiunto una certa saturazione. Un tempo era facile stare dietro agli artisti emergenti,

. oggi, il numero di persone coinvolte nella produzione musicale elettronica Fabio Franchino: Personalmente trovo è enorme e i mezzi sono a

107 disposizione di tutti. Certi generi invece gran peso ai metodi musicali e tutta una serie di compositivi e le tecnologie generative derivazioni di essi, saranno così giocheranno un ruolo fondamentale in probabilmente coinvolti da una tutto questo. trasformazione radicale. E’ vero.. oggi cè una certa tendenza a In termini di innovazione tecnologica, scrivere il software, fra i musicisti i produttori di strumenti musicali elettronici. Ma sono sicuro che resterà hanno fatto poco. Negli gli anni quello che è, un fenomeno di nicchia, abbiamo assistito alla nascita di nuove perchè l’accesso al know how che è forme di sintesi del suono e alla richiesto per programmare anche una rinascita di altre cadute in disuso, ma patch con un linguaggio grafico e fondamentalmente, il processo semplice come Max è dipendente da creativo è rimasto immutato. una serie di conoscenze che scoraggiano in fretta molti, che si spaventano facilmente se sentono parlare della serie di Fourier o la frequenza di Nyquist.

.

Azzardo l’ipotesi che la prossima vera generazione di strumenti elettronici hardware, diciamo la groovebox del . futuro prossimo, implementerà nuove forme di composizione musicale, Gli inventori/musicisti rimarranno piuttosto che nuovi banchi di suoni un’avanguardia necessaria, così come alla moda. Fin’ora si è dato grande è sempre stato, ma il vero passo importanza alla generazione del tecnologico lo faranno le grandi suono e nulla o pochissimo, al modo aziende che producono strumenti per in cui i suoni vengono gestiti la massa. Il mercato della musica all’interno di una struttura musicale. Il elettronica è vario e fiorente, giocattolo musicale di domani darà qualcuno prima o poi creerà macchine

108 pro o semi-pro che implementano . sistemi generativi, stà già iniziando oggi, basta guardare attentamente Ciò che sfumerà lentamente alcune features di Ableton Live. nell’obsoleto assieme al MIDI sono il CD e i file audio come l’mp3 o l’aiff. La Il fascino delle mani sulla macchina musica elettronica non sarà più rimarrà intatto, perchè il livello della musica in scatola. La tecnologia cura del dettaglio sarà sempre una generativa già ci permette tutto scelta e un diritto del compositore; questo, è solo una questione di quello che cambierà, sarà il tempo, ma presto la musica procedimento creativo. Invece di “riprodotta” lascierà il passo alla comporre strutture musicali come se musica “generata” in tempo reale. stessimo disegnando ogni Oggi stesso, se un iPod potesse far fotogramma di un film, curando ogni girare un software prodotto da terzi e singolo particolare, i sistemi generativi avesse una RAM decente, potrebbe ci permetteranno di creare “semi” far girare un software in grado di (cioè sviluppare delle regole) che si “generare” musica in tempo reale. evolveranno più o meno autonomamente. Immagino che il negozio musicale di domani venderà software assieme alla La musica alternativa del futuro si musica tradizionale. Pochi secondi e comporterà come un essere vivente scaricherai sul tuo lettore una patch molto primitivo. In questo senso, generativa che produrrà la musica avremo fra le mani, strumenti musicali ambient/etnica più bella che tu abbia davvero moderni (buffo,no?). mai sentito, la musica cambierà ogni Naturalmente non sto profetizzando volta ad ogni ascolto e potrai la morte del pianoforte… ci manipolare alcune semplici regole, mancherebbe, è come il computer, per renderla ancora più tua, ogni non ha sostituito la carta stampata, acolto sarà unico, come in un live di ma la gente lo usa tutti i giorni per musica Jazz. fare cose incredibili.

www.gleetchplug.com/

109 110 La Danza Migratoria Del Ciclo Vitale

Alessandra Migani

frequentazione di un Master in Communication Design alla Central St Martins di Londra.

Le prime gratificazioni arrivano subito dopo la conclusione del Master, infatti il suo video In Which a Butterfly Lands on a Zebra’s Head, selezionato nel 2004 dal festival itinerante onedotzero, fa il giro del mondo. Il video e’ un’opera sapientemente architettata: in apertura, sullo Guardo i video di Carolina Melis, schermo inizialmente vuoto, un sottile chiudo gli occhi e, magicamente, filo azzurro si srotola a tempo di appare nella mia mente uno stormo di musica, trasformandosi nel giro di uccelli migratori che si solleva in volo pochi istanti in steli fioriti. La danza dalle bellissime sponde della naturale prende atto sotto i nostri Sardegna per dirigersi verso Brighton, occhi stupiti, ed è con immensa piccola citta’ di mare, ad un’oretta di semplicità che assistiamo a quello che treno da Londra. possiamo definire il ciclo naturale Le migrazioni costanti, continue, colto nel momento piu’ gioioso.Il fanno parte di un percorso che mondo animale e quello vegetale sempre piu’ artisti decidono di sono i protagonisti assoluti: lungo gli intraprendere. La stessa Carolina Melis steli scorre la linfa vitale, i fiori lascia la natia Sardegna piu’ di dieci sbocciano, le farfalle si posano su di anni fa per continuare i propri studi di essi, giraffe curiose assistono avvinte danza e coreografia nel Regno Unito. a un’esplosione di fuochi d’artificio Durante questo personale viaggio, fioriti mentre zebre di diverse anche di messa in gioco di se stessa, dimensioni si inseguono. Il volo si la giovane regista sviluppa un trasforma ad ogni istante in danza interesse per l’animazione e delicata e colorata, una festa vera e l’illustrazione, colmato dalla propria, un incontro di esseri vitali.

111 naturale. La passione della giovane artista per la danza e la coreografia si sublima in questi piccoli gioielli di animazione.

Sul discorso del percorso migratorio si sviluppa e nasce l’idea dell’ultimo video della regista residente a Brighton, As the crow flies , diretto in collaborazione con Susanne Flender

. per un brano di Metronomy, altro artista residente nella cittadina Le immagini dei video di Carolina inglese. L’idea e’ la messa in video di sembrano anche una bella favola da un processo simile a quello dei mostrare ai bambini prima di cosiddetti sussurri cinesi, in cui alcuni addormentarsi, un po’ come una partecipanti al gioco vedono una lanterna magica che proietta disegni figura per pochi istanti, la ridesegnano sul muro di un mondo che si anima. subito dopo, basandosi sul ricordo Cullati dalla dolce melodia The happy della stessa, prima di passarla al sea di Colleen (l’artista francese partecipante successivo. Grazie a Cécile Schott), seguiamo in questi passaggi l’immagine iniziale quest’opera la messa in atto una subisce una trasformazione incredibile nuova esplosione di fiori e colori, un in un infinito gioco visivo-narrativo. I volare nell’aria di petali e corolle. I disegni per questo video son passati disegni a china richiamano l’arte di citta’ in citta’ in un viaggio giapponese, con una predominante di attraverso il Regno Unito, toccando azzurri, rossi e neri in un’atmosfera Brighton, Aberdeen, Londra, Oxford, cristallina. La musica di Colleen, una Birmingham, Leeds, York, Newcastle, sorta di folk elettronico ben si presta Durham ed Edinburgo. alle immagini. Sulla stessa scia si sviluppano Bloom e Torch su musica La tecnica di realizzazione delle di The Customers, una sequenza di illustrazioni del video vede l’uso di una disegni sempre a china, piume, penna near Stabilo 68 su carta bianca, conchiglie e petali che si trasformano i disegni, passati poi allo scanner, si in farfalle in un continuo cadere ed animano grazie all’uso di Photoshop, emergere che rievoca il ciclo organico After Effects e Final Cut.

112 Alessandra Migani: Sappiamo che ti sei trasferita nel Regno Unito dalla Sardegna per continuare i tuoi studi di danza e coreografia. Come mai? Trovi che l’Italia non offra ancora possibilita’ reali di espressione per artisti emergenti?

Carolina Melis: Prima di arrivare in Gran Bretagna ho abitato per un

. periodo in Danimarca. Mi ero trasferita li a 16 anni per studiare danza, poi per I lavori di Carolina Melis si distinguono una serie di coincidenze sono arrivata per delicatezza e femminilita’, tocco in Inghilterra. Ho studiato danza alla che a mio avviso che non guasta in un London Contemporary e al Dartington mondo artistico dominato College of Arts, ho smesso appena mi principalmente da uomini. Inoltre sono laureata, semplicemente perche’ grazie ai riconoscimenti ottenuti l’ambiente non mi stimolava piu’, ma durante festivals internazionali, la casa vedo che gli amici determinati che di produzione Nexus di Londra, che hanno continuato sono andati avanti e produce animazioni, commercials, hanno fatto carriera. Penso che music video fin dal 1997, ha voluto tra sicuramente in inghilterra ci siano piu’ le sue fila la giovane regista insieme possibilita’ di lavoro nella danza, in ad una costellazione di nomi di tutto parte per il fatto che lo stato rispetto come Cyril Houplain, Gabriel sponsonsorizza gran parte delle Malaprade, Jonas Odell e molti altri. compagnie e manifestazioni, sia piccole che grandi. Purtroppo constatiamo ancora una volta che molti delle giovani menti creative del nostro paese ottengono possibilita’ e riconoscimenti solo dopo aver lasciato l’Italia. Senza lasciarci andare a una facile lamentela sulla situazione italiana, crediamo invece che sia possibile diffondere le idée e la creativita’ senza piu’ confini in un viaggio di scoperta giorno dopo giorno.

.

113 Alessandra Migani: Cosa ti ha spinto difficolta’ ma mi stupisce che la sia un successivamente ad avvicinarti campo prettamente maschile. Fare all’animazione video? animazione e’ un po’ come ricamare, e’ ripetitovo e richiede moltissima Carolina Melis: Quando studiavo attenzione ai dettagli e un’infinita danza per curiosita’ ho incominciato a pazienza. imparare ad usare programmi di grafica e animazione come Flash e Photoshop. Mi ero appassionata cosi’ tanto che in breve mi sono ritrovata a lavorare a tempo pieno come grafica e web-designer per la Tiscali. Il lavoro mi piaceva ma non era particolarmente creativo quindi ho deciso di lasciarlo e incominciare a lavorare ai miei progetti. Sono tornata a Londra e ho fatto un Master alla Cental Saint Martins in . Communication design Alessandra Migani: Il tuo video per specializzandomi in Illustration and Colleen, The Happy Sea e’ stato Animation. selezionato da festival nazionali e Alessandra Migani: Che tipo di corsi internazionali fra cui onedotzero ed ha hai fatto e come hai cominciato poi a fatto il giro del mondo. Come e’ muoverti nel campo? avvenuto l’incontro con l’artista e come si e’ sviluppata l’idea? Carolina Melis: Ho studiato danza all London Contemporary Dance School Carolina Melis: Ho mandato il mio reel e al Dartington College of Arts e alla Leaf (l’etichetta di Colleen). I miei illustrazione e animazione alla Central lavori sono piaciuti e mi hanno chiesto Saint Martins. Sicuramente il Master di fare un video. L’idea e’ nata dalla alla Saint Martins ha definito il lavoro musica, quando ho ricevuto il CD, ho che faccio ora; il corso era molto passato settimane ad ascoltarlo e a stimolante e altrettanto competitivo. cercare di immaginare colori e dinamiche possibili. E’ stato un lavoro Alessandra Migani: Hai trovato pittosto lungo e anche abbastanza difficolta’ ad inserirti in un ambiente complicato ma sono contenta del ancora prettamente maschile? risultato e ho avuto un responso molto positivo. Carolina Melis: Non ho ancora trovato

114 Alessandra Migani: Cosa succede nei Alessandra Migani: Il tuo ultimo tuoi music video? Sembrano delle video As the Crow Flies nasce dalla coreografie ben architettate dove collaborazione con Susanne Flander. mondo animale e vegetale si animano Spiegaci come avete lavorato insieme in una danza delicata. Riesci in questo e che tipo di tecnica avete usato? modo a sublimare la tua passione per la danza? Carolina Melis: Abbiamo ideato, diretto e prodotto il film insieme, una Carolina Melis: Mi piacciono le cose collaborazione al 100%. Il film e il semplici, le dinamiche naturali: risultato di un esercizio di memoria a azione-reazione, causa-effetto, catena. Il disegno di un uccello e’ caduta-ripresa. In effetti continuo ad stato mostrato per 5 secondi al primo essere molto ispirata quanto ho partecipante a cui e’ stato di imparato in coreografia, ma alla fin ridisegnare l’immagine in un nuovo fine non penso che le due cose siano foglio di carta. Il nuovo disegno e’ ppoi cosi’ diverse.. stato poi mostrato ad un nuovo partecipante e cosi’ via.. Abbiamo Alessandra Migani: Sei segnata con la collezionato 500 disegni eseguiti a Nexus , che tipo di possibilita’ ti catena da bambini e adulti, e questi stanno offrendo? disegni sono stati alla base dell’animazione. Carolina Melis: Ho iniziato da poco, e per il momento sono molto contenta. Alessandra Migani: Quali altri progetti Mi piace lavorare in team e I lavori che hai per il futuro? E con quali altri mi sta proponendo la Nexus sono registi ti piacerebbe collaborare? molto interessanti. Carolina Melis: Mi piacerebbe fare piu’ live action; in termini di collaborazione al momento lavoro con Metronomy che cura la musica nei miei progetti, spero che questa collaborazione continui.

www.carolinamelis.com

. www.nexusproductions.com

115 116 Link index

Netmage Chiama Italia: Speciale Edizione 06 http://www.sinistri.org/starfuckers/manuel.htm http://www.sinistri.org/ http://www.sinistri.org/sinistri++/

Vjclash A Porte Aperte

#gobbo http://lpm.flyer.it/ http://www.flyer.it http://www.linuxclub.it/ http://www.linuxclub.it/ http://www.kinotek.org/ http://www.besegher.com/pages/monotono_project.htm

Rock-elettronica: Les Liaisons Dangereuses E/static, Sound Art Gallery…e Molto Di Piu’ Paavoharju – Yha Hamaraa (fonal 2005) http://http:www.risonanza-magnetica.com/articolo.php?id_sup=01&id_eti=17 3&id_prod=808 http://www.paavoharju.com http://www.fonal.com

Troyano: Cile Critico Alle Soglie Del Futuro http://www.t-r-o-y-a-n-o.cl http://www.bienaldevideo.cl

117 La Memoria Storica E La Citta’ http://www.netzfunk.org/%20 http://www.memorialameda.cl/

Gwei, Contro Il Simpatico Dittatore http://www.gwei.org/exhibitions http://www.gwei.org/diagrams mailto:[email protected] http://www.gwei.org/gttp http://www.gwei.org/forum http://www.gwei.org/text http://www.gwei.org/googleletters http://www.gwei.org/index.php

Memorie Biologiche E Memorie Artificiali http://plato.stanford.edu/entries/memory/

Ecosistemi Digitali A Portata Di Clic http://www.darwinathome.org/ http://www.biota.org/

Libere Interazioni Minimali http://www.tpo.it/

Tmema, Realta’ Ampliata E Gesti Interattivi http://www.aec.at/sap_web/de/index.htm http://www.rock-on-rock-on.com/

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Devizioni Artistiche E Confronti In Rete http://www.deviantart.com/ http://echomrg.deviantart.com/

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