Guida ai Parchi del

PROVINCIA DI SETTORE TERRITORIO AMBIENTE E PROGRAMMAZIONE STRATEGICA TUTTI I DIRITTI RISERVATI DELL’AUTORE Qualsiasi riproduzione totale o parziale, di testi ed immagini, se non autorizzata, avverrà in violazione delle leggi vigenti PRESENTAZIONE

E’ con grande soddisfazione che presento questa “Guida ai Parchi del Salento”, curata dalla Provincia di Lecce, come risultato di un percorso avviato dal Prof. Gianni Scognamillo, Assessore alle Risorse Ambientali dell’Amministrazione che mi ha preceduto e portato oggi a compimento, che ha visto i suoi punti di forza nella concertazione e nella collaborazione tra le istituzioni, Provincia di Lecce da una parte ed Enti di gestione delle aree protette dall’altra. Questa pubblicazione vuole essere una sorta di invito a prendere coscienza del nostro patrimonio naturale a chi lo ignora e a soffermarsi per approfondirlo a chi già lo conosce al fine di sensibilizzare le coscienze alla conser- vazione e fruizione sostenibile, puntando sul concetto di opportunità rappresentato dalle aree naturali protette. Il mio impegno continuerà ad essere profuso non solo verso la sensibilizzazione e promozione delle aree parco, ma tenderà soprattutto all’attuazione di una gestione di tipo integrato ed a rete di tali aree, nel rispetto del contesto territoriale in cui sono inserite. Mi auguro che il lavoro compiuto possa essere il primo e non ultimo di una serie di prodotti tangibili di colla- borazione e di impegno mirati alla valorizzazione ecologica, culturale ed economica di queste aree che possono e devono rappresentare i fiori all’occhiello del nostro territorio.

Antonio Gabellone Presidente della Provincia di Lecce

3 I’m very glad to introduce to you the “Parks of Salento Guide”, supported by Province of Lecce, as result of a way started by Prof. Gianni Scognamillo – Environmental Resources District Councillor of the last Administration – and today completed, that has been getting her strength in institute agreements and cooperation: Province of Lecce and protected areas management Authorities. This booklet tries to be everybody conscious about our natural property; the target is awaken society to environmental sustainability and its preservation, highlighting opportunities and benefits that protected natural areas give to us. I’ll keep on with my natural parks engagement, especially with an organized management of them all, respecting our territory. I hope what we’ve done up to now is the first, not the last, of several steps to cultural, economic and ecological cooperation: the right way of management of protected areas. The natural parks are, and we want to be, the pride of our country.

Antonio Gabellone President of the Province of Lecce

4 INTRODUZIONE

Il territorio della provincia di Lecce comprende sei parchi naturali regionali, una area marina protetta, una riserva naturale statale, 31 proposti siti di importanza comunitaria (pSIC), di cui 17 non compresi in aree naturali protette, per una superficie totale di 14.702 ettari di territorio, al quale si aggiungono i 16.654 ettari relativi all’Area Marina Protetta “”. La presente pubblicazione rappresenta una fotografia dell’attuale sistema delle aree protette provinciali, quale utile e pratico strumento di conoscenza del patrimonio naturalistico ed ambientale del territorio provinciale: habitat, specie floristiche e faunistiche, beni architet- tonici, tipicità e tradizioni. Si tratta di una guida organizzata in una parte descrittiva ed in una cartografica: l’opuscolo attraverso le schede generali del territorio, le sintetiche descrizioni e le diverse immagini di specie animali e vegetali tipiche, permette di comprendere le peculiarità di ciascuna area, ma nello stesso tempo consente di avere una visione di insieme; le cartografie allegate all’opuscolo, una per ciascuna zona, consentono di guidare il lettore sul campo, area per area. L’obiettivo è sicuramente quello di far conoscere e promuovere la ricchezza naturalistica che caratterizza il Salento, puntando su un modello di sviluppo di sistema integrato delle aree protette, dove protezione e valoriz- zazione si coniugano con lo sviluppo e la crescita, in un’ottica di sostenibilità.

Ing. Giovanni Refolo Direttore Generale della Provincia di Lecce

5 The provincial territory of Lecce includes six regional natural parks, one protected marine area, one national nature reserve, 31 proposed sites of Community Interest (pSCIs), of which 17 not included in protected natural areas, for a total territory area of 14.702 hectares to which have to be added 16.654 hectares related to the protected marine area of "Porto Cesareo". This publication draws a picture of the actual system of the provincial protected areas, as a useful and practical tool of knowledge of the natural and environmental richness of the provincial area: habitats, species of flora and fauna, architectonic heritage, typicalities and traditions. This guide is divided in a descriptive part and in a cartographic part: the booklet, through the general cards of the territory, the synthetic descriptions and all the images of the typical plants and animals, enables to point out the characteristics of every area but at the same time enables an overall view; the maps enclosed to the booklet, one for each zone, enable to guide the reader in the field, for each area. Certainly the goal is to advertise and to promote the natural richness that characterize Salento, aiming at a model of development of an integrated system of the protected areas, where protection and improvement is combined with development and growth, with an eye to sustainability.

Eng. Giovanni Refolo General Manager of Provincia of Lecce

6 PREFAZIONE

La Provincia di Lecce può oggi vantare, con orgoglio, un sistema di aree protette (parchi e riserve naturali regionali, statali e marine) che costituiscono i capisaldi dai quali è finalmente iniziato concretamente un lungo cammino di salvaguardia e valorizzazione dei nostri beni ambientali. Il primo parco regionale del Salento ed uno dei primi della Puglia è stato il Bosco di Rauccio, in territorio comunale di Lecce. Rauccio ha dato il via alla realizzazione di altre aree protette regionali che via via si sono aggiunte, tassello dopo tassello, alle due uniche aree protette preesistenti: le Cesine e il Parco Marino di Porto Cesareo, interessando gran parte della fascia costiera salentina. Si tratta di aree diverse tra loro per caratteristiche ambientali e per la vegetazione, la flora e la fauna che esse ospitano. Si passa dal bosco di Rauccio, piccola lecceta residuo della medioevale “Foresta di Lecce” agli stagni retrodunali salmastri delle Cesine; dalle rupi scoscese sul mare e dalle ampie praterie substeppiche della costa Leuca alle maestose vallonee del territorio di ; dal litorale di con imponenti dune a ginepri e vaste macchie e boscaglie come quella in località Rottacapozza alle basse garighe a spinapollice modellate a cuscinetto dal vento a Punta Pizzo o alla autentica perla rappresentata dall’isola di S. Andrea; dalle immense pinete di Porto Selvaggio alla splendida Baia di Uluzzo; dall’area marina protetta di Porto Cesareo coi suoi fondali caraibici alle bianche dune di Punta Prosciutto ed ai giuncheti e canneti della palude del Conte e alle macchie di Arneo. Come si vede una vasta gamma di paesaggi e di ambienti caratteristici, spesso unici ed irripetibili che oltre ad essere un patrimonio naturalistico di inestimabile valore scientifico e culturale, richiamo per studiosi del settore, sono anche un luogo ideale per riprendere contatto con una natura sempre più lontana dalla nostra quotidianità. Purtroppo gli attacchi alla Natura e alla Biodiversità si 7 ripetono e si moltiplicano senza sosta. Molta strada si dovrà ancora percorrere perché si arrivi a una corretta tutela e gestione degli ambienti naturali e che si scongiuri per sempre il loro continuo deperimento e banalizzazione. Pertanto occorre favorire il più possibile un riavvicinamento alla natura che sia anche il presupposto per una autentica tutela e valorizzazione di queste aree e di tutto il territorio attraverso un processo condiviso dalle comunità locali che passa anche attraverso una corretta divulgazione che sappia essere accattivante come un racconto ma anche corretta e rigorosa sotto il profilo scientifico. Questa guida rappresenta uno sforzo in questa direzione. Ci auguriamo che possa riuscire nel suo intento e costituire un valido strumento di divulgazione e conoscenza.

Luciano Scarpina e Piero Medagli

The province of Lecce can boast, with pride, a system of protected areas (regional, national and marine natural reserves and sanctuaries) that are the basis by which started a long route of protection and development of our environmental treasures. The first regional park of Salento and one of the first in the region is the Rauccio's wood, in the district of Lecce. In the path of Rauccio other regional protected areas have been instituted and, step by step, adjoined to the two already existing protected areas: Cesine and Marine Park of Porto Cesareo, largely comprehending the coast of Salento. These areas differ for their environmental characteristics, both in flora and fauna. From the Rauccio's wood, a small ilex wood remnant of the medieval "Wood of Lecce", to the brackish pond backing the dunes of Cesine; from the steep sea cliffs to the substeppe grassland of the coast from Otranto to Leuca to the majestic Vallonean oaks in the Tricase territory; from the coast of Ugento with its impressive 8 juniper dunes and wide thicket and bush as in the territory of Rottacapozza to the low garigue of Spina pollice (Anthyllis hermanniae) shaped by the prevailing winds of Punta Pizzo or to the rare beauty of the Island of St. Andrea; from the huge pinewood of Porto Selvaggio to the wonderful Uluzzo's bay; from the Marine Park of Porto Cesareo with its caraibic sea floor to the white dunes of Punta Prosciutto and the reed bed and reed thicket of the Palude del Conte and to the thicket of Arneo. As you can see a wide range of typical landscapes and environments, often unique and unrepeatable, that represent not only a naturalistic patrimony of inestimable scientific and cultural value but also an ideal place where to retake contact with nature which is everyday more absent in our life. Unfortunately attacks to nature and to biodiversity recur with increasing frequency. A long way must be covered to reach a correct protection and management of the natural habitats and to avert forever their deterioration and banalization. Therefore, is important to support as much as possible a reapproaching to nature that should represent an assumption for a real protection and development not only of these areas but of the whole territory through a course shared by the local communities. This all has to be done through a right popularization that should be capable to be winning like a tale and at the same time, correct and exact from the scientific point of view. This guide represents an effort in this direction. We hope it will reach this purpose and represent a valid tool of popularization and knowledge.

Luciano Scarpina and Piero Medagli

9 SOMMARIO

INDICE AREE NATURALI PROTETTE

Parco Naturale Regionale “Bosco e Paludi di

Rauccio” p. 31

Riserva Naturale Statale “Le Cesine” p. 38

Parco Naturale Regionale “Costa Otranto -

S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase” p. 46

Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” p. 59

Parco Naturale Regionale “Punta Pizzo -

Isola di S. Andrea” p. 67

Parco Naturale Regionale “Porto Selvaggio e

Palude del Capitano” p. 77

Riserva Naturale Orientata Regionale “Palude

del Conte e Duna Costiera - Porto Cesareo” p. 86

Area Marina Protetta “Porto Cesareo” p. 94

10 INDICE SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA

ESTERNI AI PARCHI

Aquatina di Frigole p. 100

Alimini p. 101

Bosco Chiuso di p. 102

Bosco Danieli p. 103

Bosco di Cardigliano p. 104

Bosco di Cervalora p. 105

Bosco di Otranto p. 106

Bosco La Lizza e Macchia del Pagliarone p. 107

Bosco Macchia di Ponente p. 108

Bosco Pecorara p. 109

Bosco Serra dei Cianci p. 110

Masseria Zanzara p. 111

Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro p. 112

Palude dei Tamari p. 113

Specchia dell’Alto p. 114

Torre dell’Orso p. 115

Torre Veneri p. 116

11 Martin pescatore LECCE

NARDÒ OTRANTO La conformazione fisica, il clima, le vicende storiche, i modelli culturali e di sfruttamento agricolo del territorio hanno generato un «disegno» insediativo basato su GALLIPOLI un modello diffuso di piccoli centri: 97 comuni e una miriade di frazioni, ciascuna con proprie tradizioni e peculiarità per una TRICASE incredibile ricchezza culturale. UGENTO The natural conformation, the climate, the historical events, the cultural and the agricultural territorial exploitation patterns had generated a "plan" of settlement based upon a model of small centers: 97 municipalities and a multitude of hamlets, everyone with his own traditions and Arre urbane e territori comunali peculiarities. Urban areas and municipal territories Lecce

Penisola nella penisola, estrema basse e rocciose per la propaggine sud-orientale parte restante. Solo in due d'Italia, la Provincia di Lecce, punti, sulla costa occi- la gran parte del Salento è una dentale, le Serre si affac- terra pianeggiante compresa ciano direttamente sul mare tra il Mare Jonio a Ovest e con meravigliose falesie, a

l’Adriatico a Est. La piana sa- Porto Selvaggio e in località La provincia di lentina è attraversata dai mode- Montagna Spaccata. Sul sti rilievi delle “Serre Salentine, versante opposto la costa che si sviluppano in direzione alta e rocciosa crea un parallela alla linea di costa. Le continuo e spettacolare Serre, geologicamente quasi affaccio a mare da Santa una bassa e antica dorsale della Maria di Leuca a Otranto, terra salentina, raggiungono so- dove in corrispondenza di lo in due punti i 200 metri di Punta Palascìa, luogo di altitudine, in località “Serra dei congiunzione tra Adriatico Cianci” ad e in località e Ionio, l’Italia, protenden- “Serra Sant’Eleuterio” a Parabi- dosi più a oriente che al- ta. Lo sviluppo costiero con i trove, vede la prima alba. suoi oltre 200 chilometri, vede A Nord di Otranto la costa sul versante jonico, alternarsi è per lo più bassa e sab- di arenili sabbiosi con cordoni biosa con brevi tratti di dunali nelle zone di Porto Cesa- costa rocciosa tra Torre reo, Gallipoli e Ugento e coste dell’Orso e San Foca. 13 - Superficie: 2.760 kmq - Densità: 293,9 ab/kmq - Superficie forestale: 3032 ha - Popolazione: 812.066 ab. - Capoluogo: Lecce - Superficie agric.: 163.438 ha - Size: 2.761 Km2 - Population: 811.300 inhabitants

Il clima nella stretta penisola salentina, con poco più di 40 km a separare le coste joniche da quelle adriatiche, è fortemente influenzato dal mare. Le temperature medie, intorno ai 17°, indicano un clima molto mite, con piovosità variabili, decisamente più abbondanti sulla costa orientale. The climate in the narrow Salento peninsula, with little over 40 km separating the Ionian and Adriatic coasts, is strongly influenced by the sea. The average temperatures, around 17°C, indicate a very mild climate, with variable rainfall, which is much higher on the East coast.

Orografia del territorio provinciale Orography of the provincial territory Lecce

The peninsula of the pe- ches with dune ridges in the ninsula, the extreme areas of Porto Cesareo, Galli- South-East off-shoot of poli and Ugento, and low, , the Province of Lec- rocky shores along the remain- ce, most of the Salento is der. Only in two points on the a plane area lying between West coast do the sierra face

La provincia di the to the West directly over the see, with and the Adriatic to the wonderful cliffs at Porto Sel- East. The Salento plane is vaggio and Montagna Spac- crossed by the low hills of cata. On the opposite side, the “Serre Salentine", the coast is high and rocky, which run parallel to the creating a continuous, specta- coastline. The Serre, in cular face out to sea from geological terms almost a Santa Maria di Leuca to low, ancient backbone of Otranto, where at Punta Pala- the Salento, reach an al- scìa, where the Adriatic and titude of 200 m only in two the Ionian seas meet, Italy juts points, at “Serra dei as far east as it can to see the Cianci” in Alessano and first light of dawn. To the north “Serra Sant’Eleuterio” in of Otranto the coast is mainly . The more than low-lying and sandy, with 200 kilometres of coastline short stretches of rocky sho- see, on the Ionian side, an res between Torre dell’Orso 14 alternation of sandy bea- and San Foca. Torri costiere

Torre del Fiume - Nardò: torre-castello unica nel panorama delle fortificazioni salentine; l’immagine evidenzia la comunicazione visiva con Torre dell’Alto a Porto Selvaggio. Torre del Fiume – Nardò: castle-tower the only one among the fortifications of Salento; the picture shows the visual connection with Torre dell'Alto in Porto Selvaggio.

Il complesso di fortificazioni stiero e l’entroterra in- costiero della Penisola Salen- fluenzando le forme e le tina costituisce un tratto esem- tipologie architettoniche plare del sistema difensivo de- con esiti spesso spetta- Lecce finitosi in diverse fasi storiche colari. Il sistema di forti- fino al XVII sec.. La dislocazio- ficazione che oggi inte- ne geografica del Salento, cro- ressa questo tratto cevia di tante rotte nel Medi- costiero, pur essendo il terraneo, avamposto delle risultato di un lungo pro- potenze occidentali, terra con- cesso storico di stratifi- tesa ed esposta al rischio con- cazione, risente forte-

tinuo di progetti di conquista mente delle vicende La provincia di o comunque di scorrerie e storiche della fine del XV azioni di pirateria, ha reso irri- sec. inizi del XVI sec. In- nunciabile, fin dall’età romana, fatti la conquista di l’organizzazione di un sistema Otranto da parte difensivo efficiente e organiz- dell’armata turca nel 1480, zato. Questa esigenza si è la presa di Gallipoli da “innestata” su un territorio in parte di Venezia nel 1484 cui morfologia e orografia non e la lunga serie di scorrerie offrono difese naturali e la pos- di pirati e corsari porta- sibilità di facili arroccamenti. rono ad un grande piano La difesa del territorio si è di riorganizzazione quindi dovuta basare storica- dell’intero sistema di for- mente sulla fortificazione arti- tificazioni del regno voluto ficiale, fortificazione che non da Carlo V. Se in gran ha interessato solo puntual- parte del sud Italia stentò mente gli insediamenti ma ha a trovare piena applica- innervato l’intero sviluppo co- zione nonostante gli 15 “incentivi” offerti dal governo ragione nel Salento, terra con- spagnolo, in questo tratto di tesa tra le potenze del Medi- costa salentina ebbe pieno svi- terraneo, Spagna, Venezia e luppo. Il programma di Carlo Turchia. Il sistema difensivo V non aveva avuto precedenti pose infatti fine alle azioni di nel suo carattere moderno e Turchi e Veneziani (Venezia sistematico. Romani e Bizan- espugnò Gallipoli nel 1484), tini avevano dotato il territorio ma si dimostrò inefficace nei di strutture difensive e più tardi confronti del fenomeno della Carlo d’Angiò, con l’Editto di pirateria che continuava a im- del 1274, aveva già perversare specie nel sud Italia delineato un sistema di torri e nel Salento colpendo ripetuta- costiere per prevenire gli as- mente i piccoli casali contadini. salti dei Saraceni. Tuttavia è Il sistema delle torri costiere con la dominazione spagnola che punteggia il litorale salen- che in terra d’Otranto, dalla tino non aveva solo scopo di- fine del ‘400 alla fine del ‘500, fensivo ma svolgeva anche si assiste ad una imponente funzioni logistiche di comuni- azione di riarmo territoriale du- cazione e presidio del territo- rante la quale, il com- rio. Le torri infatti, oltre che in plesso di fortificazioni del comunicazione visiva per la territorio salentino cresce trasmissione dei segnali di al- in numero e qualità di- larme erano servite da un ser- ventando a tutti gli effetti vizio di diffusione di notizie, un sistema. Innanzitutto si ordini disposizioni governative registra un “aggiornamento” lungo la costa per mezzo di Lecce delle architetture militari corrieri a cavallo. Se fino al dell’area, torri, castelli e XVI secolo le torri costiere era- piazzeforti, che assunsero no state caratterizzate da un una fisionomia difensiva repertorio di forme e dimensio- adeguata alle nuove tec- ni vario seppur con una preva- niche militari di assalto e lenza della forma circolare, ai nuovi mezzi bellici basati eredità dei pyrgoi bizantini, sull’impiego della polvere con il programma voluto dalla

La provincia di da sparo. A questa opera dominazione spagnola la for- di modernizzazione par- ma della torre costiera registra teciparono i massimi quasi una codificazione: im- esperti di architettura mi- pianto quadrangolare con mu- litare dell’epoca tra cui ra in conci di tufo a scarpa e anche Francesco di coronamento con caditoie in Giorgio Martini che guidò controscarpa. Ovviamene le l’ampliamento e torri, per ragioni difensive, era- l’ammodernamento della no prive di accessi posti al struttura principale del livello del piano di campagna, sistema difensivo della l’ingresso era situato al livello costa jonica salentina, il superiore e vi si accedeva tra- castello di Gallipoli. È mite sistemi amovibili quali evidente che un’opera scale a pioli in legno. Ogni tor- così capillare di fortifica- re era provvista di una cisterna zione del territorio aveva di raccolta delle acque piovane anche una funzione di e di un terreno attiguo di per- 16 presidio ciò a maggior tinenza di circa 60 passi di raggio. Le torri hanno dimen- sioni pressoché costanti, tut- tavia il modello di base veniva spesso declinato a seconda Torre S. Emiliano - Otranto

del ruolo territoriale, delle TIPOLOGIA DELLE TORRI esigenze locali, della disponi- COSTIERE IN TERRA bilità finanziarie e della posi- D’OTRANTO E RAPPORTI zione. Le torri poste in corri- DIMENSIONALI spondenza di fonti o foci dei Lecce fiumi, dette torri di I: torre a base quadrata “sbarramento” spesso hanno (tipica torre del Regno) dimensioni maggiori e forme più complesse delle cosiddette II: torre a base quadrata “guardiole”, torri situate su al- di grandi dimensioni (Torre ture e punti strategici per il dell’Alto) controllo e l’avvistamento a distanza. L’altezza media delle III: torre a base circolare La provincia di torri regie si aggira intorno ai di grandi e medie dimen- 12 metri: i loro lati, alquanto sioni (Torre dell’Altolido) robusti, misurano all’ esterno circa dieci o dodici metri, men- IV: torre a base circolare tre all’interno misurano circa di piccole dimensioni 5 metri. E tutto ciò non solo (Torre del Serpe – Otranto) per lo spessore delle mura, ma anche per la realizzazione V: torre a base ottagonale della scarpa, che all’ esterno offre un’inclinazione del 5% idonea alla solidità della strut- tura e alla funzione delle cadi- toie, quasi sempre 3 per lato, raramente 5, realizzate in con- troscarpa con una inclinazione dell’8% verso l’interno. 17 Coastal towers

The series of coastal fortifica- found difficulty in its application tions on the Salento peninsula in much of southern Italy despi- constitute an exemplary portion te the “incentives” offered by of the defence system built du- the Spanish government, it was ring different historical eras up fully developed along this part until the 17th century. The geo- of the Salento coast. Program- graphical position of the Salen- mes of such a modern and sy- to, the crossroads of so many stematic nature had never been routes through the Mediterra- seen before the one ordered nean, the outpost of Western by Charles V. The Romans and powers, a debated land expo- Byzantines has built defences sed to the constant risk of plans around the territory and later in to conquer or at least raid it, 1274 Charles I of Naples, with or acts of piracy, made the or- his "Edict of Brindisi" had alrea- ganisation of an efficient and dy ordered the building of a well-organised defence system system of coastal towers to obligatory from Roman times prevent the attacks by the Sa- onwards. This need was grafted racens. However, under Spa- onto a territory where the lay nish domination, which lasted of the land offered no na- in Otranto from the end of the tural defences or the pos- 1400s to the end of the 1500s, sibility to easily build ca- massive territorial defence stles. The territorial defence works were completed, seeing was therefore historically the fortifications in the Salento based on artificial fortifi- grow in both quantity and qua- cations, not limited to the lity, to become to all effects and Lecce settlements but running in purposes a veritable “system”. a capillary manner along First of all the military architec- the whole coast and hin- tures in the area were "moder- terland, affecting the forms nised", towers, castles and and styles of architecture strongholds, which took on a with often spectacular re- defensive aspect suited to the sults. The fort system new military assault techniques which can be seen today and new war machines based

La provincia di along this stretch of coast on the use of gunpowder. The is the result of a long hi- greatest military architects of storical process of stratifi- the era took part in the moder- cation, but is strongly in- nisation programme, including fluenced by the historical Francesco di Giorgio Martini events of the late 15th who oversaw the extension and century and early 16th modernisation of the main century. In fact, the con- structure of the Salento's Ionian quest of Otranto by the coastal defence system, Galli- Turkish army in 1480, the poli Castle. It is clear that such seizure of Gallipoli by Ve- a capillary work of territorial nice in 1484 and the long fortification also offered a grea- series of raids by pirates ter control function, even more and corsairs led to a huge so required in the Salento, whi- plan for the reorganisation ch was a land debated by the of the whole system of powers of the Mediterranean: fortifications under the reign Spain, Venice and Turkey. The 18 of Charles V. While this plan defence system put an end to the actions of the Turks and towers, were often larger and Venice (Venice expunged Gal- more complex than the so- lipoli in 1484), but was shown called “watchtowers”, situated to be ineffective towards pi- on hilltops and strategic points racy, which continued to run for control and lookout purpo- rife, particularly in southern ses. The average height of the Italy and in the Salento, where control towers was around 12 it repeatedly struck small rural metres: their strong, thick wal- holdings. ls measured ten to twelve me- The coastal tower system dot- tres on the outside, and five ted along the Salento coast metres on the inside. This was did not only have defensive not only due to the thickens purposes, but also held the of the wall but also to build logistic functions of communi- the scarp, which on the outsi- cation and territorial control. de had an inclination of 5% to In addition to assuring visual suit the solidity of the structu- communication to send alar- re, and the embrasures, which ms, the towers also provided counted almost always three a news broadcasting service, on each side, more rarely 5, sending government orders on a counterscarp with an and provisions along the coast inclination of 8% towards using couriers on horseback. the inside. While until the 16th century the coastal towers had a variety of shapes and sizes - albeit mainly circular, the inheritance TYPE OF COASTAL of the Byzantine pyrgoi, the TOWERS IN THE TERRI- Lecce programme introduced under TORY OF OTRANTO AND Spanish domination brought SIZES an almost encrypted shape to the coastal towers: square ba- I: square based tower sed, with tufa ashlars on the (typical royal tower) inner walls and crowning structures with embrasures on II: large square based the outer walls. Obviously for tower (Torre dell’Alto) La provincia di defensive purposes the towers had no access at ground level, III: large and medium sized and were entered at an upper circular based tower (Torre level through a removable sy- dell’Altolido) stem of wooden ladders. Each tower had a rainwater collec- IV: small circular based tion tank and annexed land all tower (Torre del Serpe – around with a radius measu- Otranto) ring approximately 60 paces. The towers were basically of V: octagonal plan tower a constant size, although the basic model was often moul- ded to suit the territorial role, local requirements, available funds and position. Towers bu- ilt near springs or on river del- tas, the so-called "barrage" 19 Masserie e territorio

La campagna otrantina punteggiata di masserie Otranto’s countryside scattered with farms (masserie)

L’insediamento dell’uomo sul terri- “logistico” per la riorganizzazione torio ha comportato nel corso della dello sfruttamento agricolo. Queste storia una stratificazione di segni, piccole comunità, come fuochi ac- testimonianze dei diversi periodi cesi nell’oscurità, faranno lentamen- storici e delle diverse modalità te ripartire la vita agricola altrimenti insediative, caratteristiche di senza più punti di riferimento. Que- differenti culture e modelli so- sto fenomeno stratificatosi sulla ciali. Ognuno di questi segni centuriazione romana ha contribuito è riconducibile ad un sistema a rafforzare il modello insediativo complesso di fenomeni com- salentino caratterizzato da una mol- posto da paradigmi culturali, titudine di piccoli nuclei a breve

Lecce volontà politiche, caratteristiche distanza l’uno dall’altro. geografiche, necessità eco- Durante la fase successiva del Me- nomiche, fenomeni religiosi e dioevo, la dominazione di Norman- di organizzazione delle attività ni e Svevi, pur caratterizzata da produttive. La docile confor- una tendenza all’accentramento mazione della piana salentina del potere, confermerà il modello si è prestata facilmente al di- insediativo policentrico. segno e governo del territorio Durante il XV e XVI sec. nelle diverse epoche e ne ha un’economia degli scambi in cresci- La provincia di conservato importanti e me- ta nonostante le continue incursioni ravigliose testimonianze. di pirati e corsari, non permetterà Le masserie che punteggiano l’abbandono o la contrazione della la campagna salentina costi- produzione agricola. La masseria tuiscono il segno di un modello fortificata diventa il luogo di concen- di insediamento e sfruttamento trazione della “massa”, della produ- del territorio agricolo che inizia zione, paradigma di un periodo ricco con la conquista romana e ma insicuro. Nei secoli successivi il che, con fasi alterne, continua fenomeno delle masserie si rafforza, e si rafforza nel medioevo con la funzione diventa sempre più com- la conquista bizantina ed il plessa: centro agricolo, deposito, fenomeno del monachesimo azienda, presidio militare e politico italo-greco. ed in tempi di febbri malariche anche Le comunità monastiche presidio sanitario. L’architettura di- “basiliane” infatti divengono venta, di conseguenza, sempre più dopo la caduta dell’impero articolata e spesso si carica di ele- 20 romano il fulcro sociale e menti scenografici. Farmhouses and the territory

Over time, man's settlements in the territory have built layers of signs and testimonials to the different historical periods and different methods of settlement inherent in different cultures and social models. Each of these signs can be traced to a complex system of phenomena made of cultural paradigms, political wills, geographical features, economic needs, religious phenomena and organisation of production activities. The docile conformation of the Salento plane moulded easily to the plans and Masseria Itri - Gallipoli: la mas- management of the territory seria fortificata si dota di strut- during different eras, and still ture difensive, fulcro dell’architettura diventa la torre bears important and wonderful munita di elementari dotazioni witness to these. come caditoie e garitte per The farmhouses dotted around respingere le sortite dei pirati. the Salento countryside are the Masseria Itri - Gallipoli: the fortified sign of a settlement and agricultural “masseria” is equipped with de- exploitation model which began fensive structures. The hub of the building becomes the tower with during Roman times and which, its elementary outfits like "cadi- in alternate phases, continued and toie" (drains from which to drop strengthened during the Middle stones or hot liquids) and sentry Lecce Ages with the Byzantine conquest box to repel the pirates' sallies. and the phenomenon of Italo- Greek monasticism. The Basilian monastic grow despite the continuing communities became the social incursions by pirates and and logistic fulcrum for the corsairs, refusing to abandon reorganisation of farming following or reduce agricultural the fall of the Roman Empire. Like production. The fortified La provincia di fires lighting the darkness, these farmhouse became the small communities slowly stronghold of the "masses", rekindled the agricultural life which the centre of production, the had lost all of its references. This paradigm of a rich but unsafe phenomenon stratified on Roman period. During the following centuriation and strengthened the centuries the farmhouse Salento settlement model based phenomenon was on a multitude of closely situated strengthened, and its function small nuclei. grew more complex: an During the following Medieval agricultural centre, store, phase, although the domination business, military and political of the Normans and the Suebi outpost and during episodes tended to centralise power, this of malaria fevers, also a polycentric settlement model hospital. The architecture was consolidated. consequently became richer During the 15th and 16th centuries, and often included a barter economy continued to spectacular features. 21 Pinete

La pineta che insiste sul costone delle Rupi di San Mauro - The pinewood on the ridge of San Maura Rocks - Sannicola

La docile orografia del territorio mosca olearia. Fino alla metà del salentino ha permesso profonde secolo successivo gli interventi di “manipolazioni” dell’originario as- rimboschimento proseguirono in- setto, soprattutto per ciò che teressando diffusamente tutta la riguarda la copertura vege- provincia. La quasi totalità di tali tale. Delle originarie foreste interventi avvenne utilizzando prin- di querce sempreverdi oggi cipalmente una specie, il Pino non rimangono che pochi ed d’Aleppo (Pinus halepensis). Le esigui brani, come tessere di tante pinete costiere che così for- un grande mosaico distrutto. temente, caratterizzano oggi, il L’estinzione di interi biotopi paesaggio salentino hanno quindi

Lecce e di formazioni vegetali e la questa recente origine (vi sono successiva introduzione alcune eccezioni, come la pineta massiccia di specie alloctone di Rottacapozza nel Parco Naturale ha mutato profondamente il Regionale di Ugento, frutto di un paesaggio, fino a cambiare antico rimboschimento operato da l’immagine stessa del pae- una comunità monastica benedet- saggio salentino nella sfera tina nel XVIII sec.). più immediata e rappre- La pineta di rimboschimento a Pino sentativa del paesaggio, d’Aleppo costituisce senza dubbio La provincia di quella percettiva. una fitocenosi più povera delle Alla fine del XIX sec. si tentò lecceta o del querceto mediterra- di porre rimedio al disbosca- neo in genere, il fatto poi di essere mento praticato su larga scala costituita unicamente da esemplari per far spazio all’uliveto, col- arborei di una singola specie e tura trainante l’intera economia della stessa età gli conferisce una di una regione, ricostituendo, intrinseca fragilità. Tuttavia è risul- soprattutto nelle fasce co- tata provvidenziale la grande adat- stiere, delle aree boschive. tabilità del Pino d’Aleppo ad ogni L’obiettivo era quello di ripri- tipo di substrato per la rapida riu- stinare le diverse funzioni scita degli interventi di rimboschi- ecologiche dei boschi: dalla mento. Ora è importante che in schermatura all’aerosol ma- queste pinete si attui una lenta rino, alla regimentazione dei rinaturalizzazione con formazione suoli, alla nidificazione di un sottobosco di sclerofille e si dell’avifauna insettivora che avvii, pertanto, un lento ma gra- 22 arginasse il dilagare della duale intervento di riconversione. Pinewoods

The soft rolling Salento territory of- Almost all of these actions used fered great "manipulation" of its mainly one species, the Aleppo pine original appearance, particularly in (Pinus halepensis). The many coa- terms of vegetation. Only a few me- stal pinewoods which so strongly agre remains of the original evergre- feature in the Salento landscape en oak forests can be seen today, today are therefore of recent origin tiles in a vast, destroyed mosaic. (there are some exceptions, such The extinction of entire biotopes as the Rottacapozza pinewood in and vegetation and the later wide- the Ugento Regional Natural Park, spread introduction of allocthonous the result of reforestation by a species has deeply changed the community of Benedictine monks landscape, changing the very image in the 18th century). and perception of the Salento in the The Aleppo pine reforestation cer- most immediate and representative tainly constitutes a poorer phytoce- sphere of the landscape. nosis than the general Mediterra- At the end of the 19th century, at- nean oak wood, and the fact of tempts were made to remedy the being composed solely of tree spe- large scale deforestation which ma- cimens from one species and all of de way for olive groves, the leading the same age makes it intrinsically crop in the whole economy of the fragile. However, the great adapta- Lecce

Pineta “LiFoggi” - Gallipoli

Pino d’Aleppo (Pinus halepensis): conifera sempreverde alta fino a 20 m con portamento variabile; aghi lunghi intorno ai 5 cm e corteccia grigia con screpolature rossastre. Le pigne, lunghe 5-12 cm, hanno forma conica. Adattabile La provincia di a diversi tipi di suoli e di rapida crescita. Aleppo pine (Pinus halepensis): evergreen conifer reaching 20m height with a variable shape; long needles around 5cm and a grey bark with reddish fissure. The pinecones, 5 – 12 cm long, have a conic shape. It is adaptable to different kind of grounds and has a rapid growth. region, and woodlands returned bility of the Aleppo pine to any above all along the coast. The aim kind of substrate has been was to restore the various ecological shown to be providential for functions of the woodland: from the rapid success of the refo- shielding to marine aerosol, to soil restation measures. Now it is management, to the creation of ne- important for these pinewoods sting grounds for insect-eating bird to be slowly renaturalised life in order to prevent the spread with the formation of scle- of the olive fly. Until the middle of rophyllous undergrowth and the following century, reforestation a slow but gradual recon- continued throughout the province. version programme. 23 Il leccio (Quercus ilex)

Ghianda del leccio

Fino a pochi secoli fa il Salento spazio ad un tipo di agricoltura era coperto da boschi primari di più intensivo. leccio, che dalla provincia di Brin- Alla fine dell’Ottocento, comun- disi si estendevano in tutta la que, vi erano ancora estese trac- penisola salentina. E’ difficile ce dell’antica foresta di Lecce e immaginare oggi quest’area, del magnifico bosco di Belvede- all’apparenza arida, con re nella fascia centrale salentina, predominio di vegetazione tanto che alcuni paesi, come steppica, come una terra di e , si erano lussureggianti foreste in cui specializzati nella produzione di predominavano le querce. carbone vegetale. Di questa an-

Lecce In questo ecosistema tica foresta interna esistono or- predominava il leccio, mai solo lembi residui, ben na- quercia sempreverde tipi- scosti entro alte mura di camente termofila. proprietà private. A tale essenza erano as- La biodiversità dell’area subisce sociate altre querce a un ulteriore impoverimento, nel comportamento tardiva- corso del tempo, quando il pa- mente deciduo, come la scolo eccessivo, gli incendi ripe- roverella, la virgiliana e, in tuti, il dilavamento dei terreni or- La provincia di situazioni microclimatiche mai privi di copertura vegetativa, particolari, l’olmo campe- portano all’affermazione della ga- stre, specie con caratteri- riga, un tipo di vegetazione rico- stiche più mesofile. nosciuto come nettamente più L’aspetto odierno, alquanto povero e degradato rispetto alla semplificato, assume tali originaria foresta di lecci. Essa sembianze verso il ‘700, rimane pur sempre un validissimo quando si intensifica la indicatore biologico poiché evoca pressione antropica e diventa la possibilità, in alcuni anni ed in prevalente un’economia assenza di fattori stressanti, di basata sulla olivicoltura e la recuperare, in successione vege- produzione casearia legata tativa, le originarie presenze ve- al pascolo degli armenti. La getali; passando dalle forme più gran parte dei boschi viene semplici alle più evolute della ceduata, dalla popolazione macchia mediterranea fino a locale, per l’impiego di le- giungere alla foresta sempreverde 24 gno da ardere e per fare di leccio, lo stadio climax. The Holly Oak (Quercus ilex)

Until a few centuries ago, the Sa- ces of the ancient Lecce forest lento was covered in primary holly and the magnificent Belvedere oak woods, which extended from wood along the central area of the throughout the Salento, indeed some villages, the Salento peninsula. It is difficult including Nociglia and Supersano, to image the area today, with its were specialised in the production arid appearance, dominated by of charcoal. Only minor strips of pseudo-steppic vegetation, cove- this ancient inland forest still exist red in verdant forests crowned by today, hidden behind the high oaks. walls of private properties. In this ecosystem, the holly oak The biodiversity of the area was dominated, an evergreen, typically further impoverished over time thermophilous oak. Other oaks due to excess grazing, repeated were also associated to this tree, fires, run-off rain water on land late deciduous varieties such as with no plant coverage, leading the pubescent oak, the Virgilian to the consolidation of the garri- oak and, in special microclimates, gue, a type of vegetation known the field elm, a species with more to be much poorer and degraded mesophilous features. than the original oak forest. It is Today's simplified appearance still a highly valid biological became such towards the 1700s, indicator, however, as it offers when anthropic stress intensified the possibility, in a few years and the economy became based and without great stress mainly on olive growing and dairy factors, of recovering the production linked to grazing herds. original plant species through Much of the woodland was cut planting; moving from the down by the local population for most simple to the most Lecce firewood and to make room for evolved forms of the Medi- more intensive forms of farming. terranean maquis, as far as At the end of the 19th century, the evergreen holly oak forest, however, there were still vast tra- the climax stage.

Bosco di leccio La provincia di

25 Paesaggio dell’ulivo

L’ulivo (Olea europaea): è l’albero che ha accompagnato storia e mito dei popoli mediterranei, pre- sente nella Bibbia, nei testi omerici e nella mitologia. L’origine della pianta è incerta e «oscilla» tra l’Africa e l’Asia Minore, anche se la varietà selvatica, l’Olivastro, è diffusa da milioni di anni in tutto l’area del Mediterraneo. Olive tree (Olea europaea): is the tree that has been in history and mythology of the Mediterranean people, it is mentioned in the Bible, in the Homeric poems and in mythology. The tree has an uncer- tain origin that fluctuate between Africa and Asia minor, even though the wild variety, oleaster, is com- mon all over the Mediterranean area since millions of years. Gli ulivi presenti sul territorio provinciale Olive groves on the provincial territory

L’ulivo (Olea europaea) è il il fatto che mercanti veneziani, segno preponderante del toscani, genovesi e perfino dell' paesaggio salentino, Europa centrale istituiscano filiali matrice che attraversa con ampi magazzini per l' olio l’intera provincia in una nei porti pugliesi, non può che Lecce variabile e affascinante attestare l’affermazione di tale declinazione di forme e coltura come dominante nel portamenti. La storia territorio. A partire da questo dell'olivicoltura in Puglia è periodo e fino alle soglie del in fondo la storia della secolo scorso i porti di Brindisi stessa civiltà di questa terra, e soprattutto di Gallipoli poiché l’ulivo ha fin dagli diventano i porti dell’olio di oliva. inizi accompagnato Quantità enormi di olio partono

La provincia di l’evoluzione delle civiltà dal Salento diretti in tutta umane nell’intero bacino Europa, è olio per l' illuminazione mediterraneo. Il Salento per innanzitutto, il cosiddetto olio di più, è stato uno dei luoghi lampante, ma anche per principali di propulsione preparare saponi, per la della rivoluzione neolitica in lavorazione dei tessuti, per fini Italia, ovvero dell’inizio della alimentari. L’economia dell’olio civiltà “agricola”. Dalla di oliva si fa spazio a spese di preistoria alla storia l’ulivo macchie e boschi e anche nel è una presenza costante ed sottosuolo delle città e delle importante, presso Fenici, campagne dove sorgono Greci e Romani. Tuttavia migliaia di frantoi ipogei. Durante per comprendere l’origine quest’arco temporale che va dal della pervasiva estensione XII fino al XIX secolo il volto del della piana olivetata nel Salento cambia ed i tratti territorio salentino, è dominanti diventano proprio i fondamentale partire dal XII tronchi nodosi e contorti degli 26 sec. In questa fase storica ulivi secolari. 5 The olive landscape

The olive (Olea europaea) is the from as far as Central Europe, dominating feature of the Salento established branches and large oil landscape, the matrix which stores in the Puglia ports must crosses the whole province in a surely bear witness to the varied and charming variety of domination of this crop in the area. shapes and behaviour. The history From this period until the turn of of olive growing in Puglia is in fact last century, the ports of Brindisi the history of the very civilisation and above all Gallipoli became of this land, as the olive has olive oil ports. Enormous quantities accompanied the evolution of of oil left the Salento for human civilisations across the destinations all over Europe, oil for Mediterranean basin since the very lighting, first and foremost, the so- beginning. And in fact the Salento called lampante oil, but also to was one of the most important make soap, fabrics, and for

A sinistra la diffusione dell’Ulivo nel Mediterraneo, a destra un ulivo scavato dalla «carie», un fungo che ne attacca le parti legnose creando il caratteristico disegno contorto del tronco, sotto un ulivo (Olea europaea). On the left, the distribution of the olive tree in the Mediterranean region, on the right an olive tree excavated by the "dry rot", a fungus that hits the wooden parts creating the typical crabbed shape of the trunk. Lecce La provincia di Ulivo driving forces of the Neolithic nutritional purposes. The olive revolution in Italy, marking the start oil economy elbowed its way of the "farming" civilisation. From into the territory at the prehistoric to historical times, the expense of the woods and olive was a constant and important scrub, as well as under the presence for the Phoenicians, cities and in the countryside Greeks and Romans. However, to where thousands of understand the origin of the underground mills were built. widespread plantation of olives During this period, from the 12th throughout the Salento territory, to the 19th century, the face of we need to start at the 12th century. the Salento changed, and the During this historical period the dominating features became fact that Venetian, Tuscan and the knotted, curved trunks of Genoan merchants, and others the ancient olive groves. 27 Pietra a secco

I muretti a secco costituiscono un importante habitat per i rettili e per la microfauna salentina. The dry stone walls are an important habitat for the reptiles and microfauna of Salento.

Dolmen Scusi - Minervino

La pietra, insieme all’ulivo, avuto un rapporto intenso con Lecce è senza dubbio l’elemento la pietra. I monumenti megalitici, che contribuisce a costruire dolmen e menhir, testimoniano quell’immagine così in questa terra, l’antico rapporto sorprendentemente tra l’uomo e la pietra. Oggi il uniforme che caratterizza il paesaggio agrario è definito da paesaggio agrario salentino. una miriade di geometrici muretti La pianura salentina è infatti a secco che racchiudono e disseminata di calcare custodiscono una “terra”

La provincia di affiorante. Spesso è stato costruita pezzo per pezzo. Il lo stesso contadino a frazionamento del latifondo ha frantumare il substrato generato migliaia di chilometri calcareo o calcarenitico del di muretti e migliaia di suo appezzamento per costruzioni a secco di differente renderlo coltivabile. forma e tipologia. Strappare pietra per pietra Le costruzioni a secco sono un pezzo di terra coltivabile caratterizzate da una copertura significava del resto avere del vano detta pseudo-cupola. la materia prima per La struttura infatti, non si regge recintare la proprietà, per per la spinta mutua dei conci costruire un piccolo riparo, che la compongono, come una stalla, un “letto” per accadrebbe in una vera cupola; essiccare i frutti del proprio la copertura al contrario è lavoro. Così come eredi di ottenuta sovrapponendo ogni una cultura costruttiva concio sull’altro sporgente a eterna i contadini nel mensola fino ad ottenere la 28 Salento hanno sempre chiusura del vano. Dry stone

Together with the olive tree, sto- standing relationship between ne is certainly the other element man and stone in this land. To- which creates the surprisingly day the rural landscape is defi- uniform image that crowns the ned by a myriad of geometrical Salento rural landscape. The dry stone walls which close off Salento plane is scattered with and guard this land built piece surface limestone. Often the far- by piece. The division of estates mers themselves crushed the has generated thousands of mi- limestone or calcarenite substra- les of walls and thousands of tum on their land to make it cul- dry stone buildings of different tivable. Removing stone after shapes and types. stone from a piece of farmland Dry stone buildings feature a

A destra schema costruttivo di una «pozzella», sistema tradizionale di stoccaggio delle acque. On the right, structural scheme of a "pozzella", traditional system of water storage.

Complesso di costruzioni a secco - A group of dry stone buildings - Ruffano Lecce La provincia di

also meant having the raw ma- roof known as a pseudo- terial needed to fence off the cupola. These structures are property, build a small shelter, a not in fact supported by the stable, or a "bed" to dry the fruits mutual thrust of the ashlars of their labour. And so, like the they are made of, as would heirs of an eternal building cul- happen in a real cupola; on ture, the Salento farmers have the contrary, the roof is always had an intense relation- obtained by overlapping ship with stone. The megalithic each ashlar on the next with monuments, dolmen and an overhang, in order to menhir, bear witness to the long- create a cover. 29 Faro della Palascia - Otranto Tipologia: Type: PARCO NATURALE REGIONALE REGIONAL NATURAL PARK

Rif. legislativo: Legislative ref: L. R. 23/12/2002 n. 25. Regional law no. 25 of 23/12/2002

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce : Lecce Municipality: Lecce

Localizzazione Site Situato lungo il litorale adriatico, fa Situated along the Adriatic coast, parte del comune di Lecce da cui part of the municipality of Lecce (15 dista circa 15 chilometri. km from the town).

Estensione: 1.596 ha Size: 1.596 ha

Il Parco Naturale Regionale “Bosco The “Bosco e Paludi di Rauccio” e Paludi di Rauccio” comprende Regional Natural Park includes many molti habitat differenti: il bosco di different habitats: holly oak woods, lecci, il litorale sabbioso, acquitrini e sandy shores, bogs and small piccole aree paludose, un bacino e marshlands, a basin and reclamation canali di bonifica, campi coltivati e channels, cultivated fields and aree di pascolo. grazing land.

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area Bosco e Paludi di Rauccio

Tarabusino

311 Il bosco di lecci

raggiungere la parte apicale ed inter- cettare i raggi solari: si tratta dello stracciabraghe (Smilax aspera), dell’edera (Hedera helix) e della robbia selvatica (Rubia peregrina). All’interno del bosco si aprono piccole radure, bordate di macchia mediter- ranea tra cui si osservano esemplari di mirto (Myrtus communis), fillirea Bosco di Rauccio (Phillyrea latifolia), lentisco (Pistacia lentiscus) e alaterno (Rhamnus alater- nus). In primavera le radure appaiono La parte più nota del parco è, senza molto colorate grazie alle fioriture dubbio, il bosco di Rauccio, esteso bianche del cisto di Montpellier (Cistus per circa 18 ettari. Si tratta di un’area monspeliensis) e rosa intenso del cisto in cui la specie dominante è il leccio rosso (Cistus creticus), al giallo degli (Quercus ilex), la quercia che si trove- eliantemi ionici (Helianthemum jo- rebbe pressoché ovunque nella pro- nium), al rosa chiaro dell’orchidea vincia di Lecce se non fosse stata, piramidale (Anacamptis pyramidalis) nei secoli scorsi, quasi del tutto e all’azzurro del lino selvatico (Linum eliminata per far posto ai campi bienne). Un intenso profumo si spri- coltivati e agli uliveti. Questo giona calpestando involontariamente piccolo bosco insiste su un l’onnipresente santoreggia (Satureja terreno roccioso e quindi non cuneifolia). Tra i mammiferi, oltre alla coltivabile, proprio per tal motivo, volpe e al riccio, è accertata la pre- nonostante abbia subìto un taglio senza del tasso, del quale sono ben a raso, nel 1938, per ricavarne visibili gli accessi alle tane scavate nel legna, ha avuto la possibilità di terreno. Il ramarro, la lucertola cam- ricostituirsi: infatti, osservando pestre, il cervone e il biacco sono i tronchi degli alberi, si nota che sicuramente i rettili più diffusi nel par- questi sono ricresciuti da polloni co. Tra gli anfibi il rospo comune, il basali a seguito di ceduazione. rospo smeraldino e la raganella. Nel sottobosco, presente so- Gli uccelli sono rappresentati soprat- prattutto nei tratti più aperti, le tutto dai passeriformi, i più facili da specie maggiormente rappre- riscontrare sono il pettirosso che sem- sentate sono, oltre al pungitopo bra voler ostentare la sua presenza (Ruscus aculeatus), alcune e l’usignolo, che pur non rendendosi

Bosco e Paludi di Rauccio specie lianose che si arrampi- visibile, fa sentire forte il suo richiamo, cano sui tronchi dei lecci per i colorati cardellini e i fringuelli.

Cisto rosso Eliantemo ionico Cisto di Montpelier

322 The holly oak wood

The most famous part of the park is certainly the Rauccio wood, which covers around 18 hectares. This area is dominated by the holly oak (Quercus ilex), which would be found almost anywhere in the Raganella province of Lecce if they had not almost all been eliminated over the (Cistus monspeliensis) and the bright centuries to make way for farmland pink of the pink rockrose (Cistus and olive groves. This small wood creticus), the yellow of the Ionian lies on rocky ground which could sunrose (Helianthemum jonium), the not be turned to crop, and for this pale pink of the pyramidal orchid reason, despite being cut to the (Anacamptis pyramidalis) and the ground in 1938 for wood, has been pale blue of the pale flax (Linum able to grow back: in fact, if you bienne). An intense perfume is look at the tree trunks, you can see released with every involuntary step that they have grown back from over the omnipresent savory root suckers following coppicing. (Satureja cuneifolia). Among the In the underbrush, above all in the mammals, in addition to the fox and clearings, the most common the hedgehog, we may find the

Stracciabraghe e mirto Cervone Lentisco

species are, in addition to the badger, whose set entrances butchers' broom (Ruscus can clearly be seen dug into aculeatus), some liana species the ground. The green lizard, which climb up the oak trunks to the Italian wall lizard, the four-

reach the top of the foliage and lined snake and the whip snake Bosco e Paludi di Rauccio catch the sun's rays: these are are certainly the most common Mediterranean smilax (Smilax reptiles in the park. Among the aspera), ivy (Hedera helix) and wild amphibians, the common madder (Rubia peregrina). toad, the European green toad Small clearings open in the wood, and the tree frog. edged with Mediterranean maquis Birds are represented above in which specimens of myrtle all by the Passeriformes, the (Myrtus communis), mock privet easiest to spot being the robin, (Phillyrea latifolia), mastic (Pistacia which seems to want to boast lentiscus) and Italian buckthorn its presence, and the (Rhamnus alaternus) can be found. nightingale, which is easier to In the spring, the clearings are hear than to see with its clear brightly coloured, thanks to the call, and the brightly coloured white flowering Montpellier cistus goldfinches and chaffinches. 33 Le aree umide

A partire dal bosco e sino al mare, distante circa tre chilometri, si Periploca greca trova quel che è rimasto, dopo le bonifiche avvenute nei primi decenni del novecento, di una zette e gli inconfondibili aironi ce- vasta area umida alimentata dalle nerini si muovono alla ricerca di acque piovane e da risorgive car- piccole prede. siche, conosciute dai locali col In prossimità del mare, ci sono termine “ajsi”. Questa zona, ridot- acquitrini stagionali con prevalenza ta a circa 90 ha, è denominata di giunco nero (Schoenus nigri- della Milogna (dal nome cans) e statice autunnale (Limo- dialettale del tasso). nium serotinum), ed in primavera Oggi la maggior parte delle acque è ben visibile la rara orchidea di sono convogliate nei canali Fetida, palude (Orchis palustris). E’ pos- Gelsi, Rauccio e Idume, che con- sibile trovare la rarissima e ormai fluiscono, prima di sfociare in ma- in via d’estinzione campanella re, nel bacino artificiale chiamato palustre (Ipomoea sagittata). Più anch’esso “dell’Idume”. all’interno la specie prevalente è Nel bacino è presente una colonia la cannuccia di palude (Phragmi- stanziale di folaghe e, negli tes australis) ed è qui che si na- inverni particolarmente freddi scondono rallidi come la gallinella nel nord dell’Europa, è e il porciglione e i mimetici tara- possibile osservare l’elegante buso e tarabusino . cigno reale. Anche all’interno del bosco si tro- Nei canali sono facilmente vano due piccole aree paludose visibili la rana, la biscia dal in cui la specie dominante è la collare e la gambusia, un cannuccia di palude, ma la specie piccolo pesce introdotto per protagonista è la rara periploca contribuire alla lotta contro la maggiore (Periploca graeca), che malaria. Questo pesce, infatti, si può osservare abbarbicata sugli é molto vorace e non di- arbusti che circondano la palude. sdegna uova e larve di zan- Si tratta di una liana diversa da zara. Meno facile da osser- tutte le altre presenti nel bosco vare ma fortunatamente perché perde le sue foglie in in- ancora presente è la te- verno, è quindi adattata a un clima stuggine d’acqua. Lungo i fresco e umido che s’instaura bordi del bacino e dei canali grazie alla presenza della zona

Bosco e Paludi di Rauccio si avvistano le eleganti gar- umida e del fitto bosco.

Il Bacino «Idume»

34 The wetlands

Leaving the woods and heading for the sea, around three kilometres away, you will find what Cigni reali is left - after the reclamations which took place in the first Near the sea, seasonal bogs can decades of the 1900s - of a vast be found in which black bog-rush wetland fed from rainwater and (Schoenus nigricans) and autumn Karstic springs, known locally as statice (Limonium serotinum) “ajsi”. Reduced to around 90 ha, prevail, and in the spring the rare this area is called the "Specchia marsh orchid (Orchis palustris) della Milogna" (from the dialectic can often be spotted. It is also name of the badger). possible to spot the very rare Today most of the water is saltmarsh morning glory (Ipomoea directed into the Fetida, Gelsi, sagittata), now almost extinct. Rauccio and Idume canals, Further in, the main species is the which before reaching the sea common reed (Phragmites flow into the artificial lake, also australis), this is the hiding ground called the “Idume”. for rails, including the moorhen, The lake is home to a resident the water rail and the mimetic colony of coots, and in winters bittern and little bittern. which are particularly cold in Inside the wood there are also northern Europe, the elegant mute two small marsh areas swan may be spotted. dominated by common reed, The canals are home to the frog, but the star of this area is in grass snake and gambusia, a fact the rare silk vine (Periploca small fish introduces to fight graeca), which can be found malaria. This fish in fact readily clinging to the shrubs feeds on mosquito eggs and larva. surrounding the marsh. This Harder to spot, but fortunately still is a different kind of liana from present, is the European pond the others in the wood, terrapin. Along the edges of the because it loses its foliage in lake and the canals, elegant little the winter, and is therefore egrets and unmistakeable grey suited to a fresh, humid climate herons may be spotted as they which is created by the search for small prey. wetlands and the thick woods.

Canale «Rauccio» Bosco e Paludi di Rauccio

35 Cardellino

Il litorale sabbioso

Purtroppo il litorale è molto costruite tra il 1400 e la fine del degradato ed eroso a causa 1700 per difendere gli stessi dell’abusivismo edilizio e degli inquilini e le masserizie dagli assalti stabilimenti balneari. Le dune, alte di invasori e pirati di svariate etnie in passato fino a dieci metri e più, ed in ultimo anche dai briganti. sono oggi molto basse ma è possibile ancora rinvenire specie di una certa importanza come, ad esempio, il giglio marino (Pancratium maritimum).

Campi coltivati ed aree di pascolo

Le aree circostanti il bosco sono caratterizzate dalla presenza di uliveti, visitati, in inverno, da ospiti poco graditi dai contadini, vale a dire immensi stormi di storni, e

Bosco e Paludi di Rauccio da aree incolte utilizzate per il pascolo. È qui che in Giglio marino primavera, durante la migrazione, fanno sosta numerosi rapaci. Si osservano grillai e falchi cuculi intenti a dare la caccia agli Pettirosso insetti, albanelle minori e le rare albanelle pallide alla ricerca di prede ben più grandi, piccoli roditori e rettili. In questa parte di territorio, tracce gradite della presenza umana sono le masserie, 36 molte delle quali fortificate, The sandy coastline

Storni

Unfortunately the coastline is unfarmed areas set aside for very degraded and eroded, due grazing. During the spring to the unauthorised building and migration, many birds of prey the bathing resorts. Once up to stop here. Lesser kestrels and ten metres tall, the dunes are red footed falcons can be seen now much lower, but it is still hunting insects, Montagu's possible to come across harriers and the more rare relatively important species, Pallid harriers on the such as the sea daffodil lookout for larger prey ( Pancratium maritimum). such as small rodents and reptiles. In this part of the territory, Farmland and the welcome traces of man are the farmhouses, many grazing areas of which are fortified, built between 1400 and the late The areas surrounding the 1700s to defend their wood are covered in olive inhabitants and the crops groves, which in the winter are from the assaulting visited by guests that are not invaders and pirates of appreciated by the farmers, various races, and later huge flocks of starlings, and also from bandits. Bosco e Paludi di Rauccio

Arabetta (Pontia edusa) Campanella palustre 37 Tipologia: Type: RISERVA NATURALE STATALE STATE NATURAL RESERVE

Rif. legislativo: Legislative ref: D.M. 13 agosto 1980 Italian Ministerial Decree of 13th August 1980

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce Comune: Municipality: Vernole

Localizzazione: Localizzazione: Il Parco si estende nel Comune di The Park takes up the municipality Vernole lungo il litorale Adriatico, of Vernole on the Adriatic seaboard, in direzione Otranto a partire da S. starting from San Cataldo to Otranto Cataldo

Estensione: Site 620 ha sono “zona umida di valore 620 ha are “wetlands of international internazionale” per effetto della value” under the convention of convenzione di RAMSAR (1971); RAMSAR (1971); of these 348 ha di queste 348 ha affidati al WWF- are managed by the WWF-Italy as Italia come “riserva naturale di a “natural reserve for animal ripopolamento animale”. repopulation”. Cesine Le

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area

Airone cenerino

Pivieressa

38 1 Il nome Cesine deriva probabilmen- The name Cesine probably derives te da Segine che a sua volta pro- from Segine, which in turn comes viene dal latino Seges che significa from the Latin Seges, meaning zona incolta e abbandonata. wild and abandoned area.

La Riserva naturale “Le Cesine” The “Le Cesine” natural reserve è un’area di estremo valore natu- is an area of great naturalistic ralistico legato soprattutto al fatto value, linked above all to the fact che essa rappresenta un habitat that it represents an ideal habitat idoneo per una grande quantità for a large quantity and variety of e varietà di uccelli. Ciò grazie alla birds. This is due to its strategic posizione geografica strategica geographical position for many per la sosta di moltissima avifauna waterfowl following the migratory acquatica che segue la rotta mi- routes along the Adriatic coast, gratoria della costa adriatica e and above all thanks to the soprattutto grazie alla presenza, presence within the area of a wide all’interno dell’area, di una grande variety of environments: the coast, varietà di ambienti: il litorale, l’area the wetland, the pine forest, the umida, la pineta, la macchia me- Mediterranean maquis and the diterranea, la zona coltivata. farm land. Cesine Panorama Le

Il Moriglione, simbolo delle Cesine, è un’anatra tuffatrice presente negli stagni salmastri della Riserva nei mesi autunnali e invernali. The Common pochard, the simbol of the Cesine, is a diving duck which lives in the salt ponds of the reserve during the autumn and winter months.

Moriglioni

39 Il litorale

Il litorale è in gran parte costituito da una spiaggia poco ampia caratterizzata da dune sabbiose su cui si trovano specie vegetali Fratino adattate a condizioni ambientali molto particolari: i granelli di sabbia foglie lucide per riflettere i raggi costituiscono infatti un terreno del sole e carnose per arido, incoerente ai venti, non in immagazzinare l’acqua. La grado di trattenere l’acqua santolina delle spiagge (Othantus piovana, con un’elevata salinità e maritimus) e la violacciocca rovente nelle giornate estive. (Matthiola sinuata) sono ricoperte Lo sparto pungente (Ammophila da una fitta lanuggine per rallentare arenaria) e la gramigna delle le perdite idriche attraverso la spiagge (Agropyron junceum) con traspirazione. A causa della forte i fitti reticoli radicali imbrigliano la erosione è sempre meno frequente sabbia e, al contempo, si spingono il ginepro coccolone (Juniperus in profondità a cercare acqua. oxycedrus ssp. macrocarpa), La soldanella di mare (Calystegia caratterizzato da foglie aghiformi soldanella) e il giglio marino per limitare la perdita di liquidi. (Pancratium maritimum) hanno In alcuni tratti il litorale sabbioso si alterna a ciottoli e scogli; piante tipiche di quest’ambiente sono il finocchio marino (Crithmum maritimum) e l’enula bacicci (Inula crithmoides), entrambe hanno foglie succulente.

Cesine Popolano il litorale numerosi invertebrati quali coleotteri e Le scarabei, l’ubiquitaria lucertola campestre, la volpe e numerosi uccelli. In inverno è possibile osservare uccelli di ripa quali la pivieressa e il piovanello pancianera. In primavera fanno la loro comparsa specie che cercano aree di sosta durante la migrazione: non è difficile vedere Giglio marino la beccaccia di mare e il chiurlo.

40 Fenicotteri rosa Le Cesine Martin pescatore In somestretches, thesandyco- is lessandfrequent. leave whichprevent waterloss, carpa), withitsneedle-shaped ( rious erosion, thepricklyjuniper through transpiration.Duetose- slows downthelossofliquid vered withcompactfluff which stock (Matthiolasinuata)are co- ( storing water. Beachsantolina the sun'sraysandwhichare thick, have shinyleaveswhichreflect daffodil (Pancratiummaritimum stegia soldanella)andthesea glory(Caly- The beachmorning search ofwater. the sand,pushingdeepdownin with theirtightroots wraparound Wheat grass(Agropyronjunceum) mophila arenaria The European MarramGrass( the summerdays. salt content,andveryhotduring hold rainwaterandwithahigh tible withthewind,unableto an aridterrainwhichisincompa- conditions: thesandgrainsform very particularenvironmental home toplantspeciessuited narrow beachwithsandydunes The coastismostlycovered by The coastline Juniperus oxycedrusssp.macro- Othantus maritimus)andsea ) andtheRushy Am- ) Panorama delleCesine Orchidea dipalude are commonsightings. Oystercatcher andthecurlew gration appear:thenthe resting ground duringmi- other speciesinsearch ofa and thedunlin.Inspring, birds suchasthegrey plover it ispossibletospotriparian fox andmanybirds. Inwinter tous Italianwalllizard, thered cluding beetles,theubiqui- found alongthecoast,in- Many invertebratescanbe both succulents. den samphire (Inulacrithmoides), thmum maritimum)andthegol- areas are therock samphire (Cri- rocks; thetypicalplantsofthese withpebblesor ast isalternated

41 Le Cesine La zona umida

La zona umida occupa la maggior parte della superficie della riserva ed è la più Ballerina importante poiché comprende gialla una grande varietà di ambienti. Gli stagni retrodunari sono due, denominati Salapi e Pantano pescatore. Notevole anche la Grande, alimentati in prevalenza presenza del gufo di palude. da acque meteoriche e da falde Immancabili in inverno sono il sotterranee. I due stagni non cormorano e il martin pescatore sono in comunicazione diretta e, dove l’acqua è più bassa, in con il mare, ma risultano prossimità delle rive, è facile separati da questo da uno vedere, intenti nella caccia, l’airone stretto cordone di dune; le loro cenerino, la garzetta e la sgarza acque sono salmastre e la ciuffetto. Con un po’ di fortuna si quantità di sale varia secondo possono osservare anche delle le stagioni, raggiungendo valori rarità come la spatola, il pellicano molto alti quando le mareggiate e l’aquila minore. riescono ad oltrepassare il Gli acquitrini stagionali si formano cordone di sabbia. in inverno, alimentati dalle piogge Cesine Le

Raganella

Gli stagni sono frequentati da e, in prossimità della costa, anche una gran varietà di specie di dalle mareggiate. Nelle loro acque uccelli. Saltuariamente si può si trovano specie vegetali ed ammirare il fenicottero. animali diverse secondo la Numerosi gli anatidi tra cui il profondità e il grado di salinità. mestolone, il moriglione, Negli acquitrini più prossimi al l’alzavola, la volpoca e il mare si trovano la salicornia germano reale, e rallidi come glauca (Arthrocnemum glaucum), la sempre numerosa folaga. l’enula bacicci (Inula crithmoides), Tra i grandi rapaci troviamo lo statice autunnale (Limonium 42 il falco di palude ed il falco serotinum) e l’astro delle saline Testuggine d’acqua

(Aster tripolium). In quelli in cui la Wetlands salinità è più bassa, si osservano il giunco nero (Schoenus The wetlands occupy most of the nigricans), il giunco acuto (Juncus reserve area, and are the most acutus), e la piantaggine important due to the wide variety crassulenta (Plantago crassifolia). of different environments. Negli acquitrini più interni, There are two ponds behind the caratterizzati da salinità ancora dunes, called Salapi and Pantano più ridotta, si osserva la presenza Grande, fed mainly from rainwater di fitte distese di giunchi e di and water tables. The two ponds canneti; qui è possibile trovare are not linked directly to the l’orchidea di palude (Orchis sea, and are separated by a palustris) e la campanella di thin dune ridge; the water is palude (Ipomoea sagittata), saline, and the amount of salt entrambe le specie sono inserite depends on the season, re- nella Lista Rossa Nazionale. aching very high levels when Nei periodi di migrazione, the tides manage to pass

frequentano gli acquitrini stagionali over the sand ridge. Cesine una gran quantità di uccelli: la The ponds are frequented by ballerina gialla, il piro piro a large variety of bird species. Le boschereccio, l’avocetta e il Occasionally it is possible to cavaliere d’Italia. admire the flamingo. Among Gli acquitrini di acqua dolce sono the duck species, the nor- formati da acque di risorgiva e thern shoveler, the common caratterizzati dalla presenza del pochard, the common teal, falasco (Cladium mariscus); è qui the common shelduck and che è possibile ammirare la the mallard, and rails including splendida fioritura del giaggiolo di the common coot. Among palude (Iris pseudacorus). the birds of prey, the Marsh I canali di bonifica, realizzati harrier and the osprey. The proprio per far defluire le acque short-eared owl is also a piovane e di risorgiva, pur essendo noteworthy visitor. Not to be artificiali, si presentano, in alcuni missed in the winter are the tratti, naturalizzati, colonizzati da cormorant and the kingfisher flora spontanea. I canali e gli and, where the water is more acquitrini ospitano uccelli quali la shallow, near the banks it is gallinella d’acqua e il porciglione, easy to spot the grey heron anfibi come la rana, la raganella, and the little egret hunting. il rospo comune e il rospo And with a bit of luck, you smeraldino, che vi si recano solo may catch rarer species, such nel periodo riproduttivo e rettili as the spoonbill, the pelican quali la testuggine d’acqua e la or the booted eagle. biscia dal collare. Seasonal bogs form in the 43 winter, fed by the rain and, near splendid flowers of the yellow flag the coast, also by the sea storms. iris (Iris pseudacorus). Different plant and animal species The reclamation canals, built spe- may be found in their waters, cifically to drain off rain and spring depending on the depth and salt water, may be artificial but in some level. In the bogs closer to the stretches are naturalised and have sea we may find the glaucous been colonised by spontaneous grasswort (Arthrocnemum glau- flora. The canals and bogs are cum), the golden samphire (Inula home to birds including the mo- crithmoides), the autumn statice orhen and the water rail, amphi- (Limonium serotinum) and the bians including the frog, the tree sea aster (Aster tripolium). In bogs frog, the common toad and the with lower salt levels, you may European green toad, which fre- find the black bog-rush (Schoe- quent the area only during the nus nigricans), the Leopold's rush mating season, and reptiles inclu- (Juncus acutus), and the sea ding the European pond terrapin plantain (Plantago crassifolia). and the Grass snake. In the bogs further inland, with much lower salt levels, you will find thick rush and reed beds; here it is also possible to spot the marsh orchid (Orchis palu- stris) and the saltmarsh morning glory (Ipomoea sa- gittata), both included in the National Red List.

Cesine During the migratory periods, a large number of birds fre- Le quent the seasonal bogs: the grey wagtail, the wood sandpiper, the avocet and the black winged stilt. The freshwater bogs are formed from spring water and feature saw sedge (Cladium mariscus); here it is also possible to admire the Rana

In alcune pozze scavate per attingere l’acqua della falda sopravvive il tritone italiano (Triturus italicus). In some wells dug to reach the spring water in the substratum, the Great Crested Newt (Triturus italicus) survive.

44 La macchia mediterranea The Mediterranean maquis e la pineta and the pine wood

E' presente un’area pinetata con A (mostly Aleppo - Pinus prevalenza di pino d’Aleppo halepensis). pine wood is also (Pinus halepensis). Dove la present. Where the wood is thinner, pineta si fa più rada o dove è or where it has been repeatedly stata ripetutamente percorsa dal burned, the Mediterranean maquis, fuoco, s’instaura la macchia of much greater naturalistic value, mediterranea, di ben più elevato has taken hold. valore naturalistico. The slow evolution of the maquis

Ofride pugliese Ofride fior di vespa

La lenta evoluzione della macchia will lead to the consolidation porterà all’affermazione del leccio of the oak over the pine. For sul pino. Per ora si trovano specie the time being, the species Cesine quali il lentisco (Pistacia lentiscus) found include the mastic e il mirto (Myrtus communis), la (Pistacia lentiscus) and the Le fillirea (Phillyrea latifolia) e la myrtle (Myrtus communis), quercia spinosa (Quercus the mock privet (Phillyrea calliprinos), vari cisti ed alcuni latifolia) and the Palestine esemplari di leccio (Quercus ilex). oak (Quercus calliprinos), Numerose sono le orchidee che various cistus and some fioriscono in primavera. specimens of holly oak La macchia è l’habitat di molte (Quercus ilex). Many orchids specie animali: vi trovano cibo e flower in the spring. riparo mammiferi quali il tasso e The scrub is home to many la volpe; rettili quali il ramarro, il animal species: the mammals cervone e il colubro leopardino, which find food and shelter un serpente molto raro; piccoli here include the badger and uccelli quali la capinera e the red fox; reptiles include the l’occhiocotto, in inverno il merlo green lizard, the four-lined e il pettirosso. snake and the leopard snake, which is very rare; small birds including the blackcap and the Sardinian warbler, and in winter the blackbird and the robin.

Rospo smeraldino 45 Tipologia: Type: PARCO NATURALE REGIONALE REGIONAL NATURAL PARK

Rif. legislativo: Legislative ref: L. R. 26/10/2006 n. 30. Regional law no. 30 of 26/10/2006

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce Comune: Ricade nei comuni di Municipality: Falling in the Otranto, , Santa Cesarea municipalities of Otranto, Ortelle, Terme, Castro, , , , Castro, Tricase, , , Diso, Andrano, Tricase, Tiggiano, Alessano, , Corsano, Alessano, Gagliano del . Capo, Castrignano del Capo. Si estende per circa cinquantasette Covering approx. 57 km along chilometri lungo la costa orientale the eastern coast of the Salento della penisola salentina, da Otranto peninsula from Otranto to Santa a Santa Maria di Leuca. Maria di Leuca.

Estensione: 3.227 ha Size: 3.227 ha

Aerofotogrammetria dell’area Parco

Tricase Aerophotogrammetry of the Park area

e Bosco di Torre S. Emiliano - Otranto S. Maria di Leuca - Costa Otranto

46 La costa tra Otranto e Santa Maria quest’ultima caratterizzata da di Leuca è un posto straordinaria- un’eccezionale arte parietale. Sono mente bello, vario e interessante. presenti ovunque le testimonianze La sua struttura geologica, con alte di un passato prossimo: le innume- falesie, regala paesaggi mozzafiato; revoli torri costiere e le masserie, le innumerevoli cavità di origine car- dotate spesso di fortificazioni; i mu- sica stupiscono per la bellezza dei retti a secco, costruiti a volte per giochi di luce che si creano all’interno delimitare i confini delle proprietà, e per la ricchezza di reperti paleon- più spesso per proteggere le colti- tologici e di tracce fossili; la concen- vazioni dai venti salmastri provenienti trazione di endemismi botanici è dal mare; le pajare, piccole costru- sorprendente, sembra quasi che zioni in pietra a secco utili come piante rare altrove o esclusive del ricovero per gli attrezzi agricoli. posto sovrastino le specie più co- Molto caratteristici sono anche gli muni. A chi volesse dedicarsi abitati che s’incontrano lungo la all’osservazione della fauna, il parco costa: la piccola Castro, col suo riserva splendide sorprese: grandi castello e le mura, l’elegante santa soddisfazioni suscitano in particolare Cesarea Terme, che oltre alla pre- l’osservazione dei migratori durante senza di sorgenti termali si fa notare il passo primaverile; inoltre lungo la per le splendide ville, caratteristica Tricase

Castro - Grotta Zinzulusa e Bosco di S. Maria di Leuca - costa fino agli anni sessanta si po- che si ritrova anche a Santa teva osservare la foca monaca. An- Maria di Leuca. che la millenaria frequentazione an- Il parco si può suddividere in tropica dell’area ha lasciato segni fasce parallele che presentano, piacevoli: notevoli sono le testimo- procedendo dalla linea di costa nianze di un passato che si perde verso l’interno, aspetti pae- nella preistoria, è il caso dei resti del saggistici e vegetali diversi. paleolitico e del neolitico trovati nella Esse si estendono parallela- Costa Otranto grotta Zinzulusa, nella grotta Roma- mente alle curve di livello a valle nelli e nella grotta dei Cervi, e monte della strada litoranea. 47 The coast between Otranto and Palaeolithic and Neolithic re- Santa Maria di Leuca is extraor- mains found in the Zinzulusa dinarily beautiful, varied and inte- cave, the Romanelli cave and resting. Its geological structure, the grotta dei Cervi, the latter with high cliffs, offers breathtaking with exceptional wall paintings.

Palascia - Otranto Tricase scenery; the many Karstic And signs of a more recent past caves amaze visitors for the are very frequent: the many co- beauty of the light shows astal towers and farmhouses, created inside and the wealth more or less fortified; the dry of paleontological findings stone walls, sometimes built to

e Bosco di and fossil traces; the con- fence off property but more often centration of endemic plant to protect the crops from the species is surprising, almost salty winds blowing in from the as if plants which are rare sea; the ‘pajare’, small dry stone elsewhere or exclusive to the constructions used to store area are more common than farm implements. more common species. For The towns along the coast are those wishing to watch the also very characteristic: the small fauna, the park has many town of Castro, with its castle wonderful surprises in store: and its city walls, the elegant S. Maria di Leuca

- great enjoyment is to be had Santa Cesarea Terme, famed for watching the migratory birds both the thermal springs and the during the spring ; and along splendid villas, which can also the coast until the 1960s, be found in Santa Maria di Leuca. the monk seal could be se- The Park is divided into parallel en. The millenary anthropic strips which, from the coastline presence in the area has inwards, present different phy- also left its pleasant mark: siognomies and vegetation. Costa Otranto there is much evidence of a They run parallel to the altitudi- past leading back to prehi- nal curves above and below the 48 storic times, including the coast road. La costa rocciosa

La prima fascia, per un’ampiezza variabile tra i 20 ed i 50 m, è carat- terizzata da un litorale roccioso di calcare compatto (Calcari di Castro) che lascia il posto, in qualche pic- cola insenatura, a una riva bassa La marmitta dei giganti nei pressi di Torre sabbiosa o ghiaiosa. S. Emiliano, Otranto. Le coste si presentano basse in Si è formata per azione del moto ondoso su di un pezzo di roccia intrappolato in alcuni tratti, mentre nella parte a un’irregolarità del fondo. Il grosso pezzo sud dell’area sono alte e caratte- di roccia, mosso dal moto ondoso, ha rizzate da pareti rocciose che pro- scavato una cavità cilindrica e al pendono verso il mare con elevate contempo si è arrotondato. Ha diametro inclinazioni, che a volte raggiungo- di circa un metro. no i 90 : le falesie. The pothole near Torre S. Emiliano, ° Otranto. Sulla costa rocciosa la vita è pos- This was formed by the wave motion on sibile solo per quelle piante che a piece of rock caught in a ditch on the presentano speciali adattamenti ai sea bed. Moved by the waves, the large numerosi fattori limitanti quali i venti rock dug a cylindrical hole, the edges. molto forti e salmastri, l’aridità e la It is approx. one metre in diameter. scarsità di sedimento, accumulato solo in alcune fessure e caratteriz- zato da un’elevata concentrazione cui il più comune statice a di sale. virgola (Limonium virgatum). Sulle rocce più prossime al mare Appena più arretrate sono si trovano il finocchio marino (Cri- invece le specie più interes- thmum maritimum), la salicornia santi presenti nell’area. fruticosa (Arthrocnemum frutico- Si tratta in molti casi di specie Tricase sum) e alcune specie di statici tra transadriatiche e transioniche,

Nel territorio di Corsano, una rete di tratturi, tipici sentieri delimitati da muri a secco, collega da più punti l'entroterra al mare. I tratturi sono comunemente chiamati “vie del sale”, perché utilizzati in passato dai contrabbandieri per trasportare il sale, e Bosco di ottenuto per evaporazione delle acque marine in apposite conche scavate nella roccia in prossimità del mare. In Corsano, a network of "tratturi", typical footpaths lined with dry stone walls, link the hinterland to the coast in several points. The tratturi are commonly known as "salt roads", because in the past they were used by smugglers to transport salt, obtained by drying sea water in special ditches dug into the rock near the sea. S. Maria di Leuca - Costa Otranto

49 cioè presenti su entrambe le spon- de dell’Adriatico e dello Jonio dun- que anche sulle coste balcaniche, albanesi e greche. Sulle pareti roc- ciose in primavera si possono am- mirare la fioritura gialla e vistosissi- ma dell’alisso di Leuca (Aurinia leucadea), quella poco appariscen- te della scrofularia pugliese (Scrophularia lucida), dell’ombelico di venere verdastro (Umbilicus clo- ranthus) e del kummel di Grecia (Carum multiflorum) e alla fine dell’estate sino ad autunno inoltrato Euforbia arborea (Euphorbia dendroides) E’ una specie perenne che perde le la fioritura della campanula pugliese foglie nel periodo estivo. (Campanula versicolor) che tinteg- Tree spurge (Euphorbia dendroides) is gia di un bell’azzurro-viola le rocce a perennial species which loses its leaves lungo tutta la costa. Altre specie in the summer. anfiadriatiche sono il cardo pallot- tola vischioso (Echinops spi- nosissimus), abbondante sul Capo d’Otranto è sicuramente un piano roccioso della scogliera punto strategico per osservare il nei pressi di torre S. Emiliano passaggio dei migratori, in partico- e il vincetossico adriatico lare dei rapaci. (Vincetoxicum hirundinaria ssp. Le specie più rappresentate sono adriaticum), frequente tra le il grillaio, il falco cuculo, il falco Tricase pietraie a sud di Otranto e pecchiaiolo, l’albanella minore, particolarmente abbondante l’albanella pallida e il falco di palude. a Capo d’Otranto. E' rupicola anche la maggior parte degli endemismi presenti nel Parco: The rocky coast e Bosco di il garofano salentino (Dianthus japygicus), il fiordaliso di Leuca (Centaurea leucadea), il fior- The first strip, which is between daliso nobile (Centaurea no- 20 and 50 m wide, offers a rocky bilis) e il fiordaliso salentino coastline of compact limestone (Centaurea japigica). Non sono (Castro limestone) which in a few molti i piccoli animali capaci small inlets, leaves room for a di vivere in un ambiente così shallow sandy or pebbly beach. ostile: ce la fanno piccoli The coastline is low in some areas, molluschi gasteropodi, qual- while to the south of this area are S. Maria di Leuca

- che aracnide e piccoli cro- higher, with rocky walls facing stacei adattati alla vita sulla steeply over the sea, sometimes terraferma come i porcellini di as much as 90°: the cliffs. terra che si rifugiano sotto Life is possible on the rocky coast pietre ed anfratti umidi ed only for the few plants which have ombrosi. Tra gli insetti i più specially adapted to the many diffusi ci sono i coleotteri. limits of the area, including very Riescono a trovare un am- strong, salt winds, aridness and Costa Otranto biente favorevole i rettili, lu- lack of sediment, which certole, ramarri, il cervone ed accumulates in just a few cracks 50 il comune biacco. and has a high salt content. Centaura leucadea

small animals are able to survive in such a hostile environment: small gastropod shellfish, some On the spiders and small shellfish suited rocks nearest to life on land: woodlice. Beetles to the sea we may are the most common insects. find the rock samphire The environment is favourable for (Crithmum maritimum), the Italian wall lizards, green lizards glasswort (Arthrocnemum and occasionally whip snakes. fruticosum) and some species The Cape of Otranto is certainly of statice including the sea a strategic point for watching lavender (Limonium japigicum). migratory birds, particularly Just a little further inland, birds of prey. however, we find some of the The most common species are most interesting plant species the Lesser kestrel, the red footed in the area. falcon, the honey buzzard, the In many cases these are Montagu's harrier, the Pallid harrier amphiadriatic plants, meaning that and the Marsh harrier. they can be found on both sides of the Adriatic, also along the Balkan coast. In spring, on the rocky walls we may admire the highly visible yellow flowers of the leuca alyssum (Aurinia leucadea), the less showy cape figwort (Scrophularia lucida), Venus's navelwort (Umbilicus cloranthus) Tricase and the caraway (Carum multiflorum) and from late summer into autumn the flowering Apulian campanula (Campanula versicolor) which paints the rocks along the e Bosco di coast a delightful bluish violet colour. Other amphiadriatic species include the globe thistle (Echinops spinosissimus), which grows abundantly on the rocky cliff table near Torre S. Emiliano and the white swallowwart (Vincetoxicum hirundinaria ssp. adriaticum), frequent among the S. Maria di Leuca

stone piles south of Otranto and - particularly abundant on the Cape of Otranto. Most of the park's endemic species are rock- lovers: the Salento carnation Raponzolo meridionale (Asyneuma (Dianthus japygicus), the Leuca lymonifolium), si rinviene tra le knapweed (Centaurea leucadea), rocce e nei pascoli aridi del capo the great knapweed (Centaurea d’Otranto Rampion (Asyneuma lymonifolium) Costa Otranto nobilis) and the Salento thistle is found among the rocks near the (Centaurea japigica). Cape of Otranto. Not many small animals Not many 51 Prati aridi

Oltre la linea delle falesie, in cor- rispondenza delle quote più alte, si trova una vasta area pianeg- giante in cui sono presenti forma- zioni diverse di pseudosteppa e di gariga. Questo habitat si pre- senta particolarmente esteso nel- la zona compresa fra Capo d’Otranto e Porto Badisco, in prossimità di quest’ultima località è presente la veccia di Giacomini (Vicia giacominiana), un endemi- smo puntiforme e quindi di gran- de interesse botanico. Di particolare rilievo sono le step- pe con dominanza di barboncino mediterraneo (Cymbopogon hir- tus), lino delle fate meridionale (Stipa austroitalica), cardogna Formicaleone (Palpares libelluloides) comune (Scolymus hispa- nicus), notevole la presenza di salvione giallo (Phlomis (Melanocorypha calandra) e la fruticosa), molto comune calandrella (Calandrella bra- l’erba di S. Giovanni crespa chydactyla). (Hypericum triquetrifolium) e, Entrambe hanno un piumaggio dove insiste maggior pa- poco vistoso e si alimentano a Tricase scolamento, l’asfodelo me- terra, zampettando alla ricerca diterraneo (Asphodelus mi- di semi e artropodi. E’ più facile crocarpus) e la scilla marina notarle in primavera, quando i (Urginea maritima). maschi si esibiscono in voli canori In questi ambienti è presente a qualche decina di metri

e Bosco di la maggior parte delle or- d’altezza. chidee salentine, Frequenti in questi stessi ambienti dall’appariscente orchidea sono l’allodola, la cappellaccia e piramidale (Anacamptis pyramidalis), alla mimetica serapide lingua (Serapis lingua) e tante del genere Ophrys, il cui fiore imita il corpo di alcune api solitarie, per citarne alcune l’ofride fior S. Maria di Leuca

- di bombo (Ophrys bombyli- flora), l’ofride di bertoloni (Ophrys bertolonii), l’ofride gialla (Ophrys lutea). Falchi facilmente osservabili in quest’ambiente sono il gheppio, sicuramente nidi- ficante, e il falco grillaio, Costa Otranto numeroso in primavera. Tipici passeriformi di questi 52 ambienti sono la calandra Barboncino mediterraneo Geco comune Ofride fior di bombo Scilla marina

lo strillozzo. Nei periodi di migra- Arid meadowland zione può capitare di osservare delle autentiche rarità, come la Beyond the cliffs, in the high lands, silvia di ruppel (Sylvia ruppelli). there is a vast plain covered in Molto numerose sono le specie various forms of pseudo-steppe di rettili: nelle ore diurne, fermi a and garrigue. This habitat is par- godere dei raggi del sole è pos- ticularly wide in the area between sibile osservare la lucertola cam- the Cape of Otranto and pestre, il ramarro e alcuni serpenti Porto Badisco, and near the quali il biacco, il colubro leopar- latter you may come across dino e il cervone. Giacomini vetch (Vicia gia- Nascosti negli anfratti delle rocce cominiana), a puntiform en- durante il giorno, di notte si muo- demic plant. vono il geco comune e il geco Particularly noteworthy is the Tricase verrucoso. Anche i pochi mam- steppe, dominated by Medi- miferi presenti preferiscono muo- terranean Cymbopogon grass versi di notte: la volpe, il riccio e (Cymbopogon hirtus), needle la lepre, introdotta nell’area a grass (Stipa austroitalica), scopo venatorio. common golden thistle e Bosco di

Geco verrucoso S. Maria di Leuca - Costa Otranto

53 (Scolymus hispanicus), with a large presence of Jerusalem sage (Phlo- mis fruticosa), also very common is the triangular leaved St. John's Wort (Hypericum triquetrifolium) and, where there is more grazing, the little fruit onionweed (Aspho- delus microcarpus) and the sea squill (Urginea maritima). In these environments most of the Salento orchids can be found, from the showy pyramidal orchid (Anacamptis pyramidalis), to the mimetic serapis lingua (Serapis lingua) and many varieties of the Ophrys genus, the flowers of whi- ch imitate the body of some soli- tary bees, including the bumble- bee orchid (Ophrys bombyliflora), the Bertoloni's orchid (Ophrys bertolonii), and the yellow Cappellaccia ophrys (Ophrys lutea). Falcons which are easily landrella brachydactyla). spotted in this environment Both have bland plumage and are the common kestrel, feed on the ground, pecking in which also nests here, and search of seeds and arthropods. Tricase the Lesser kestrel, which is They are easier to spot in the very common in the spring. spring, when the males put on Typical passeriformes in this spectacular song flights, dozens area are the Calandra lark of metres up in the air. (Melanocorypha calandra) Frequent to these environments

e Bosco di and the short-toed lark (Ca- are also the skylark, the crested lark and the com bunting. During the migratory periods authentic rarities can sometimes be spotted, including the Ruppell's warbler (Sylvia ruppelli). There are many reptile species: during the day, you will find the Italian wall lizard soaking up the sun's rays, along with the green S. Maria di Leuca

- lizard and some snakes including the whip snake, the leopard snake and the four-lined snake. Hidden in the shade of the rocks during the day, at night the com- mon gecko and the Turkish gecko come out. A few mammals which prefer the dark are also present: Costa Otranto the red fox, the hedgehog and the hare, introduced into the area for 54 Erba di S. Giovanni crespa hunting purposes. Le garighe e macchie costiere

Mirto

Intercalate tra gli ambienti con “Parco delle querce” di Castro, vegetazione di tipo erbaceo vi sono una piccola area boschiva di zone che esprimono aspetti inte- poco meno di 5 ha. ressanti di macchia bassa e gariga. Al suo interno il leccio (Quercus Tricase Le formazioni macchiose sono ilex) è accompagnato da specie spesso relegate ai margini delle come l’alloro (Laurus nobilis), strade di campagna e tra i confini il biancospino (Crataugus interpoderali: sono frequenti il pro- monogyna), il nespolo selvatico fumato mirto (Mirtus communis), (Mespilus germanica), il tere- e Bosco di il lentisco (Pistacia lentiscus) e il binto (Pistacia terebinthus). carrubo (Ceratonia siliqua), in pas- sato molto prezioso perché il suo frutto, la carruba, era utilizzato I canaloni come alimento umano e come mangime per gli animali. Le specie I canaloni si sono formati nel faunistiche presenti sono le specie corso di migliaia di anni per di rettili e di mammiferi fin qui citate, l’azione erosiva di corsi numerosi gli uccelli, specialmente d’acqua, oggi sprofondati in S. Maria di Leuca

i passeriformi. strati più profondi, nel loro - percorso verso il mare. Ne sono presenti molti, tutti per lo più perpendicolari alla linea di Boschi di leccio costa. I più conosciuti sono anche i più interessanti sotto Le leccete sono ridotte, come in l’aspetto naturalistico e spesso altre aree del territorio salentino a anche i più suggestivi: il ca- piccoli nuclei, lungo questo tratto nalone di Porto Badisco, il Costa Otranto di costa si devono però annoverare canalone di Acquaviva e il alcune molto importanti come il canalone del Ciolo. 55 The garrigue and coastal scrub

Alternating between the gras- out to sea. There are many of slands, some areas covered with these, all more or less running interesting low scrub and garri- perpendicular to the coastline. gue can be found. The most famous and most be- The scrub formations are often autiful, and also the most intere- limited to the edges of country sting from a naturalistic point of roads or between estate boun- view, are: the Porto Badisco ca- daries: frequent are the aromatic nalone, the Acquaviva canalone myrtle (Mirtus communis), the and the Ciolo canalone. mastic (Pistacia lentiscus) and the carob (Ceratonia siliqua), which was much prized in the past for its fruit, the carob, used to feed both humans and ani- mals. Other fauna species pre- sent are the reptiles and mam- mals already listed, and many birds, particularly Passeriformes.

Holly oak wood

Like other areas of the Sa- lento, the holly oak woods have diminished to small

Tricase copses, however this stretch of coast includes some very important areas, including the “Parco delle querce” in Castro, a small wooded area covering just under 5 ha. e Bosco di In this wood, the holly oak Carrubo (Quercus ilex) stands alon- gside other species inclu- ding the laurel (Laurus no- bilis), the hawthorn (Crataugus monogyna), the common medlar (Mespilus germanica), and the tere- binth (Pistacia terebinthus). S. Maria di Leuca - The "canaloni"

The “canaloni”, “large channels”, were formed over thousands of years by the erosive action of the stre-

Costa Otranto ams, which have today dropped much deeper un- 56 derground, as they flowed Il Ciolo Il bosco delle vallonee di Tricase

L’area di sviluppo potenziale dei boschi a querce caducifoglie è quel- la che nel corso dei secoli ha subito maggiormente l’azione delle attività antropiche come agricoltura, pa- Quercia vallonea scoli, insediamenti urbani. La frammentazione è stata così elevata che, in alcuni casi, solo pochi e isolati individui testimoniano quest’ambiente. Il più importante tra questi nuclei è rappresentato dal “Bosco delle val- lonee di Tricase”, Unico bosco di quercia vallonea (Quercus ithabu- rensis ssp. macrolepis) presente in Italia con purezza monofitica. Poco lontano, sulla strada che da Tricase

Ghianda della quercia vallonea

gee. Sorgenti di acqua dolce si rinvengono in moltissime di queste grotte, le grotte presenti nei pressi di santa Cesarea Terme sono caratterizzate dalla presenza di sorgenti solfuree. Tricase Alcune grotte sono emerse e addirittura accessibili anche da terra, la maggior parte sono semisommerse o sommerse.

In ogni caso all'inizio e Bosco di dell'Olocene (circa 11.000 anni fa) erano completamente emerse e offrivano riparo sia ad animali terrestri ormai estinti, Cala di Porto sia a esseri umani, che face- vano di esse la loro dimora. conduce a Tricase Porto è notevole Fino a pochi decenni fa erano la presenza di un esemplare pluri- utilizzate dalla foca monaca secolare, noto come la vallonea dei (Monachus monachus) per S. Maria di Leuca

cento cavalieri. riprodursi, oggi, a causa della - pressione antropica, le fre- quentano solo alcune specie di chirotteri ed i colombacci. Le grotte costiere Durante il periodo estivo sono fattore di forte disturbo i nu- Le grotte costiere caratterizzano le merosi bagnanti che vi pareti delle falesie, sono state sca- s’introducono a nuoto e le vate dal mare in corrispondenza di imbarcazioni a motore che Costa Otranto fratturazioni della roccia, soprattutto riescono a entrare in quelle su preesistenti cavità carsiche ipo- dall’ingresso più ampio. 57 Architettura rurale

The Vallonea wood where the rock was fractured, above all on pre-existing in Tricase underground Karstic cavities. There are freshwater springs The potential development area in many of these caves, and for deciduous oak woods the caves near Santa Cesarea is that which has most Terme contain sulphurous suffered the consequences springs. of anthropic action over Some caves can be accessed the centuries, through by land, although most are farming, grazing and urban partially or fully underwater. In settlement.

Tricase any case, in the early Holocene The fragmentation has been period (around 11,000 years so high that in some cases ago) they were all above water, only a few isolated trees still and offered shelter for animals bear witness to this which are now extinct and environment. humans, who lived in them. Until e Bosco di The most important of these a few decades ago they were a clusters is the “Bosco delle breeding ground for the monk vallonee di Tricase”, the only seal (Monachus monachus) but single-species Vallonea oak today due to anthropic stress (Quercus ithaburensis ssp. they are frequented only by macrolepis) wood in Italy. A some bat species and pigeons. short distance away, on the During the summer the many road leading from Tricase to bathers who swim into the caves Tricase Porto, there is a and the motor boats which noteworthy, centuries-old manage to enter those with S. Maria di Leuca

- specimen, known as the larger entrances cause serious vallonea dei cento cavalieri. disturbance.

Ramarro The coastal caves

Costa Otranto The coastal caves are scattered along the cliff 58 faces, dug out by the sea Tipologia: Type: PARCO NATURALE REGIONALE REGIONAL NATURAL PARK

Rif. legislativo: Legislative ref: L. R. 28/05/2007 n. 13. Regional law no. 13 of 28/05/2007

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce Comune: Ugento Municipality: Ugento

Localizzazione Location: Il Parco Naturale Regionale è situato The Regional Natural Park is located nel territorio costiero del comune di in the coastal area of the municipal Ugento, tra le località «Torre San district of Ugento, between "Torre Giovanni» e «Lido Marini». San Giovanni" and "Lido Marini".

Estensione: Size: L’area sottoposta a tutela ha The park area is 808 hectares wide un’estensione di 808 ettari cui va ad plus there is a external protection aggiungersi una fascia di protezione zone of 827 hectares. estesa 827 ettari.

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area Litorale di Ugento

Il Bacino di «Rottacapozza»

Garzetta 59 Alzavola

Il Parco Naturale Regionale «Litorale The "Litorale di Ugento" Regional di Ugento» protegge una delle aree Natural Park protects one of the fondamentali per la conservazione most important areas for the con- della biodiversità nella Provincia di servation of biodiversity in the Pro- Lecce. Nonostante la pervasiva tra- vince of Lecce. Despite the persi- sformazione degli ambienti naturali stent transformation of these natural che ha investito questa parte di environments which this part of the territorio, l’area conserva infatti una territory suffers from, the area con- sorprendente ricchezza di specie e serves a surprising wealth of spe- ambienti. La fascia compresa tra i cies and environments. The strip rilievi delle Serre Salentine e la linea lying between the “Serre Salentine” di costa si apre come un libro che – the Salento Sierra – and the coast racconta la storia di un paesaggio opens like a book that narrates the e di un territorio: i querceti relitti, la story of a landscape and a territory: macchia mediterranea, le paludi, la relict oak woods, the Mediterranean vegetazione delle coste sabbiose maquis, the marshes, the vegetation e rocciose. of the sandy and rocky coastline.

Fischione

ll «Litorale di Ugento», con le sue vaste zone umide è ambiente vitale e meta di diverse specie di uccelli stanziali e migratori. Numerosi anatidi svernano nei bacini, dove gallinelle d’acqua e folaghe, sono presenti tutto l’anno. Spiccano per l’innata bellezza ed eleganza gli ardeidi: aironi, tarabusi, garzette, sgarza ciuffetto, fanno di questo parco un luogo speciale per il birdwatching. With its vast wetlands, the "Litorale di Ugento" is a vital environment, and a destination for various species of resident and migratory birds. Numerous duck species winter in these basins, where moorhens and coots can be found all year round. Particularly noteworthy for their intrinsic beauty and elegance are the ardeidae family: herons, bitterns, little egrets, Squacco heron make this park a special place for bird watching. Litorale di Ugento

Tarabuso

60 Airone cenerino Serre e canaloni

Il costone delle Serre Salentine, si smarino (Rosmarinus offcinalis), i staglia come splendida quinta pae- cisti (Cistus creticus, C. salvIfolius saggistica del parco, disponendosi e C. monspelliensis), il corbezzolo parallelamente alla linea costiera, (Arbutus unedo), la ginestra spino- immediatamente a ridosso della sa (Calicotome infesta), cui si ag- piana punteggiata dai bacini. Sul giungono esemplari, spesso allo versante delle serre si alternano stato arbustivo, di leccio (Quercus uliveti ed estese formazioni di mac- ilex). Di particolare interesse le chia mediterranea. Alcune sugge- macchie di euforbia arborea stive incisioni carsiche dette «Ca- (Euphorbia dendroides), habitat naloni», testimoni del percorso prioritario per la Comunità Euro- dell’acqua dall’entroterra al mare, pea. Dove la macchia si dirada segnano il costone con andamen- sotto l’azione del fuoco, del pasco- to perpendicolare alla linea di co- lo e dell’azione di dilavamento degli sta. Le formazioni di macchia me- agenti atmosferici, si aprono aree diterranea sono uno spettacolare caratterizzate da gariga e specie ed intricato mosaico composto erbacee annuali (pseudosteppa). dai tipici arbusti sempreverdi tra Si tratta di ambienti ricchi di biodi- cui: il lentisco (Pistacia lentiscus), versità che ospitano le splendide il mirto (Myrtus communis), il ro- orchidee spontanee.

Gli ambienti di macchia e gariga ospitano una ricca comunità faunistica. Tra gli uccelli molto diffusi i silvidi, i rapaci e le averle nel periodo migratorio. Tra i mammiferi presenti la volpe, il riccio, la faina, la donnola e il tasso. Tra i rettili oltre alla presenza del diffuso biacco si segnala la presenza del cervone e del colubro leopardino. The maquis and garrigue areas are also home to a rich animal community. Among the birds, very common are the sylviidae, birds of prey and the lanius family, in the migratory period. Among the mammals, we find the red fox, hedgehog, beech marten, weasel and badger. Among the reptiles, in addition to the widespread whip snake, we may come across the four-lined snake and the leopard snake. Litorale di Ugento

Gheppio

Le Macchie di «Rottacapozza» sui rilievi delle serre di Ugento "Macchie di Rotta Capozza" on the range of "Serre di Ugento"

61 Beccamoschino Serre e canaloni

a spectacular and intricate mo- saic composed of typical ever- green trees including: mastic (Pistacia lentiscus), myrtle (Myr- tus communis), rosemary (Ro- The Serre Salentine ridge is si- smarinus officinalis), cistus (Ci- lhouetted behind the park, a stus creticus, C. salvifolius and splendid visual backdrop which C. monspeliensis), strawberry runs parallel to the coastline tree (Arbutus unedo), spiny immediately to the rear of the broom (Calicotome infesta), plane, which is dotted with ba- alongside often short speci- sins. The sierra slopes are alter- mens of Holm oak (Quercus nated with olive trees and vast ilex). Of particular interest are expanses of Mediterranean the patches of tree spurge maquis. A number of suggestive (Euphorbia dendroides), a habi- Karstic gullies known as "Cana- tat type of Community interest loni" or “Gravinelle” mark the for the European Community. ridge perpendicularly to the co- Where the scrub thins out as a astline, bearing witness to the result of fire, grazing and run- path of the water from in- off rain water, areas marked by land out to sea. The Me- garrigue and annual and peren- diterranean maquis offers nial grasses are created (the pseudo- steppe). These are rich biodiverse areas and home to splendid wild orchids.

Il raro colubro leopardino, splendido rettile tipico degli ambienti mediterranei The rare European Ratsnake or Leopard Snake, wonderful reptile typical of Mediterranean environment. Litorale di Ugento

Ofride pugliese Ofride fior di vespa Serapide maggiore

62 Le aree umide e i Bacini

Suddenna, Bianca, Ulmo, Rotta- umidi di capozza, Spunderati, sono i to- Ugento. ponimi dell’antica geografia delle Numero- paludi ugentine. La piana costiera sissime le folaghe, compresa tra le Serre Salentine i tuffetti, le galli- e i cordoni dunali di Ugento era nelle d’acqua che infatti una delle più vaste zone 'pascolano' negli umide salentine. Ora che l’acqua specchi d’acqua è quasi del tutto regimentata in dei bacini. Durante invasi artificiali gli antichi toponimi l’inverno a questi si sono stati ereditati dai bacini che aggiungono le caratterizzano fortemente quella anatre svernanti, tra che, nonostante le ripetute «bo- cui spicca la rara mo- nifiche» e le altre alterazioni subite, retta tabaccata. Durante rimane comunque la più impor- le stagioni migratorie, è tante zona umida del versante possibile osservare la jonico. L’area è caratterizzata da- grande varietà di gli specchi d’acqua incorniciati dai folti canneti formati dalla can- nuccia di palude (Phragmites au- Sgarza ciuffetto stralis). Importante la presenza, in questi ambienti, della rara cam- avifauna, essendo l’area panula palustre (Ipomea sagitta- umida con i versanti delle ta). Nelle acque salmastre dei Serre, una tappa strategica bacini trovano ambiente vitale la nelle rotte migratorie. Nel folto Ruppia maritima, la lenticchia della vegetazione acquatica d’acqua (Lemna minor) e la ma- non è difficile incontrare la cro alga Ulva rigida, fondamentale biscia dal collare o la ormai fonte di cibo per anatre e uccelli rarissima tartaruga palustree acquatici. Uccelli acquatici che tra gli anfibi la piccola e animano numerosi gli ambienti verdissima raganella. Litorale di Ugento

La caccia di un falco di palude alle alzavole Eurasian marsh-harrier hunting common teal

63 Le aree umide e i Bacini

Suddenna, Bianca, Ulmo, Nono: piccolo pesce tipico degli ambienti salmastri costieri, relitto della fauna Rottacapozza, Spunderati, Pali: preistorica these are the ancient place names Mediterranean killifish: small fish typical of the Ugento marshes. The coastal to saline coastal environments, a survivor plane lying between the Serre from prehistoric times Salentine and the dune ridges of Ugento was in fact one of the largest salt waters of the basins constitute wetlands in the Salento. Now that a vital environment for widgeon the water has almost all been grass (Ruppia maritima), common channelled into artificial lakes, these duckweed (Lemna minor) and sea ancient names have been inherited lettuce (Ulva rigida), a fundamental by the basins which strongly feature food source for ducks and in that which, despite the repeated waterfowl. Waterfowl which can be "reclamations" and other found in many of the Ugento interventions, wetlands. Very many coots, little still remains the grebes, moorhens which feed in most important the basins. During the winter, these wetland on the Ionian are accompanied by wintering coast. The area features ducks, including the rare ferruginous duck. During the migratory seasons, a wide variety of bird life can be Tarabusino observed, as the wetland bordering the sierra is a strategic stopping ponds framed by thick reed point on the migratory routes. In beds formed by Common the thick aquatic weeds it is not Reed (Phragmites australis). In hard to come across a grass snake these environments, there is or the now highly rare European also an important presence of pond turtle, and among the the rare saltmarsh morning amphibians the small and bright glory (Ipomoea sagittata). The green tree frog.

Litorale di Ugento Il bacino di «Rottacapozza sud» costituisce il cuore dell’area protetta. L’invaso è circondato da ampie zone di canneto e da una pineta impiantata agli inizi del XVIII sec. che ha ormai raggiunto un elevato grado di naturalità. The "Rottacapozza sud" basin is the heart of the protected area. The reservoir is surrounded by large expanses of reed bed and a pinewood planted in the early 18th century which has now reached a high degree of naturalness.

Airone rosso

64 Ambienti costieri

Tra l’acqua dolce dei bacini e psammofila (caratterizzata da l’acqua salata del mare, trova uno spiccato adattamento al spazio un complesso mosaico substrato sabbioso ed alla alta di ambienti dove spesso, è pro- salinità del terreno), con i suoi prio la vicinanza del mare, a lunghi apparati radicali, imbri- selezionare le forme viventi e glia e preserva dall’erosione. a plasmare il paesaggio. Dalla Tra le piante che svolgono que- località «Pazze» a Torre San sta importante funzione va ci- Giovanni, la costa si presenta tato lo sparto pungente (Am- sotto forma di litorale basso e mophila australis) e la gramigna roccioso. È il regno delle specie delle spiagge (Agropyron jun- vegetali alofile resistenti al sale ceum). Alle spalle del sistema contenuto nei suoli e dunale si trovano le bassure umi- nell’aereosol marino (Salsola de, dove su suoli sabbiosi e kali, Finocchio di mare, Salicor- compatti si sviluppano formazio- nia etc.). Immediatamente a ni miste di giunchi (Juncus acu- ridosso si instaura una gariga tus, juncus maritimus), in con- bassa caratterizzata da piante sorzio con il giunco nero che riducono al minimo la su- (Schoenus nigricans) e la salicor- perficie delle foglie, come la nia (Arthrocnemum glaucum). rara leguminosa arbustiva an- tillide di Herman (Anthillis her- manniae) o il timo (Tymus capi- tatus) e altre specie appartenenti alla microflora me- diterranea. Da Torre San Gio- vanni a Lido Marini, la costa diventa sabbiosa e si articola in una serie di bassi cordoni dunali, che la vegetazione Litorale di Ugento

Occhiocotto su un ciuffo di salicornia (Arthrocnemum glaucum) e giunco. Sardinian warbleron a saltwort (Arthrocnemum glaucum) and rush tuft.

La fascia costiera a valle dei Bacini «Bianca», «Ulmo» e «Rottacapozza Nord» The seabord close to the basins " Bianca", "Ulmo" and "Rottacapozza nord"

Cormorano

65 Ambienti costieri

Between the freshwater of the lakes Fiordaliso di Creta (Aegialophila pumila): and the salt water of the sea, a scoperta recentemente questa pianta delle complex mosaic of different envi- coste sabbiose dell'Africa nord-orientale ronments has been created where e dell'Asia Minore, è presente in Europa solo a Creta e sul litorale di Ugento. often it is precisely the vicinity with "Cornflower of Crete" (Aegiphila pumila): this plant, recently discovered, typical of the sandy coasts of Nord-Est Africa and Asia minor, in Europe is present just on Crete and on the Ugento coast.

crophylls) including the rare shrub Yellow Kidney Vetch (Anthyllis her- manniae) or thyme (Tymus capita- tus) and other Mediterranean mi- cro-flora species. From Torre San Giovanni to Torre Pali, the coastline becomes sandy, breaking out into a series of low dune ridges, with Bassure umide retrodunali con salicornia Back dunes wet lowlands with saltwort psammophilous vegetation which adapts very well to the sand sub- stratum and the highly saline soil, the sea that selects the life with their long root apparatus which forms and moulds the land- holds the dune ridges tight and scape. From the hamlet of preserves them from erosion. "Pazze" to Torre San Giovanni, Among the plants which have this the coast presents itself as a important role, we may mention low, rocky shoreline. This is the European Marram Grass (Am- the kingdom of the salt ve- mophila australis) and the Rushy getation which is resistant to Wheat grass (Agropyron junceum). the salt in the soil and the sea To the rear of the dune system the air (Saltwort, Crithmum mari- wetlands lie, with their sandy com- timum, Arthrocnemum fruti- pact soil perfect for the mixed for- Litorale di Ugento cosum etc.). Immediately mation of rushes (Juncus acutus, behind this a low garrigue is Juncus maritimus), together with formed featuring plants which the black bog-rush (Schoenus ni- reduce leaf surface to a mi- gricans) and the glaucous gras- nimum (the so-called mi- swort (Arthrocnemum glaucum).

Durante la stagione invernale, Gabbiano corallino nell’area costiera del Parco è possibile osservare la spettacolare concentrazione di migliaia di Gabbiani corallini. During the winter season, along the coastal area of the park it is possible to watch the spectacular crowds of thousands of Mediterranean gulls.

66 Tipologia: Type: PARCO NATURALE REGIONALE REGIONAL NATURAL PARK

Rif. legislativo: Legislative ref: L. R. 10 luglio 2006 n. 20. Regional law no. 20 of 10/07/2006

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce Comune: Gallipoli Municipality: Gallipoli

Localizzazione: Location: Il Parco regionale si estende lungo la costa The Regional Park takes up the south ionica sud per la parte terrestre di Punta ionic coast on the terrestrial side of "Punta Pizzo e comprende l’Isola di S.Andrea Pizzo" and the island of Sant'Andrea in prospiciente la cittadina di Gallipoli front of Gallipoli's small town

Estensione: Size: Isola di Sant’Andrea: 48 ha Isola di S. Andrea: 48 ha Punta Pizzo: 954 ha Punta Pizzo: 954 ha

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area Litorale di Punta Pizzo

S. Andrea - Isola di S. Andrea

Gabbiano corallino 67 Gabbiano Comune

delle barche e poco lontano c’è una casupola detta “Strazza” usata in passato come magazzino. Nella parte a nord- ovest troviamo una laguna salmastra di circa 3 ettari comunicante con il mare Gallipoli “città attraverso un piccolo canale di bella” poteva non avere origine antropica e di nel suo territorio un’area fondamentale importanza protetta? nell’economia del sistema E così al visitatore che arriva a ecologico della stessa. Gallipoli si presenta una città L’isola è sottoposta ad un livello ricca di storia, architettura, alto d’insolazione durante i ottima gastronomia ed un’area periodi estivi e durante la protetta divisa in due zone: restante parte dell’anno è l’Isola di Sant’Andrea e l’area spazzata da forti venti; nel di Punta Pizzo. periodo invernale la parte Un Parco sofferto e centrale dell’isola, che si trova contrastato, che potrà sotto il livello del mare, viene rivelarsi negli anni la vera sommersa dall’acqua salata. “perla” sulla quale investire per un turismo sostenibile. L’Isola di Sant’Andrea si Could Gallipoli, the “beautiful estende per circa 4,5 Km city”, go without its own e dista un miglio protected area? dall’abitato di Gallipoli. Visitors arriving in Gallipoli are Arrivando dal mare si può presented with a city rich in accedere all’isola o history, architecture, excellent attraccando all’approdo di food and wines and a levante o a quello di protected area divided into two scirocco , collegati fra loro parts: the Isola di Sant’Andrea da una strada di accesso and the Punta Pizzo area. al Faro. A suffered and fought-over Litorale di Punta Pizzo

Il Faro, ubicato park, which over the years will nell’estremità Sud-Ovest, however show to be a real luce e conforto per i pearl, ripe for investment to naviganti nelle notti serene, assure sustainable tourism. ma soprattutto in quelle di The Isola di Sant’Andrea is tempesta è stato a lungo approximately 4.5 Km long and sede di un custode, lies around a mile from the city attualmente automatizzato of Gallipoli. viene gestito dalla Arriving from the sea, access terraferma. to the island is gained from the Sull’isola è presente un east or south east landings, manufatto in completo which are linked along the S. Andrea - Isola di S. Andrea stato di abbandono: un lighthouse access road. tempo Caserma della The lighthouse, on the far Guardia di Finanza. Presso south-western point of the l’approdo di levante vi è un island, offers light and comfort 68 fabbricato per la custodia for sailors during calm nights but above all during storms; for a long time it was manned, but is now managed automatically from the mainland. There is one building on the island, now in a total state of disrepair: it was once the Isola di S. Andrea barracks of the ‘Guardia di Finanza’ (the Italian finance a small man-made canal which police). On the eastern landing is of fundamental importance there is a boat shed and not far to the economy of the lagoon's away another small building eco-system. called “Strazza” which in the The island receives lots of sun past was used as a store house. during the summer, and during To the north west, there is a the rest of the year it suffers high saline lagoon covering winds; during the winter the centre approximately 3 hectares, of the island, which is below sea connected to the sea through level, is immersed by salt water.

Scoglio tondo Litorale di Punta Pizzo

S. Andrea - Isola di S. Andrea

69 Gabbiano corso: Sull’isola di S.Andrea è stato individuato l’unico sito regionale di nidificazione del rarissimo Gabbiano corso (Larus audonii) specie prioritaria, endemica del Mediterraneo e inserita nella Lista Rossa delle specie minacciate d’estinzione. Audouin's Gull: On the Isola di S.Andrea the only regional nesting site of the very rare Audouin's gull (Larus audonii) has been recorded, a priority species endemic to the Mediterranean and included in the Red List of threatened species.

Substrato fangoso

Esso ospita una comunità di Risulta interessante la presenza cimodocea (Cymodocea delle praterie di posidonia (Posi- nodosa) ed un relitto di zo- donia oceanica) intorno all’isola, stera (Zostera marina), vera e che nell’area di Gallipoli si esten- rarità, la cui distribuzione è de per circa 12 Km. limitata a poche zone mar- Su quest’isola si è rinvenuto anche ginali. La comunità animale il tasso-barbasso (Verbascum è rappresentata da Molluschi, thapsus) ed il papavero cornuto Policheti, Cnidari e Crostacei. (Glaucium flavum), nonché specie nitrofile come il lino delle fate (Stipa capensis) e la mercorella comune (Mercurialis annua). Litorale di Punta Pizzo Steppe salate L’isola rappresenta un’area di so- sta di moltissime specie di uccelli A causa dell’elevata salinità migratori e stanziali come il gab- l’isola è popolata da steppe biano reale e il gabbiano comune. salate costituite da Salicornia Le altre specie che si possono radicante (Arthrocnemum avvistare sono l’airone ceneri- perenne): una specie che no, la garzetta, la sgarza ciuf- sopporta frequenti som- fetto e il chiurlo piccolo; tra i mersioni e disseccamento rapaci: il falco di palude, la po- estivo; mentre sulle scogliere iana ed il gheppio. risalta il limonio salentino (Limonium japigicum), specie S. Andrea - Isola di S. Andrea endemica del Salento ed in Sgarza ciuffetto via d’estinzione, che deter- mina da sola il valore natu- ralistico dell’ambiente che 70 occupa. Mud substrate

This is home to a community of of the environment it survives in. cymodocea (Cymodocea Interesting is also the posidonia nodosa) and a very rare patch of beds (Posidonia oceanica) zostera (Zostera marina), around the island, and which covering just a few marginal in the Gallipoli area cover areas. The animal community around 12 Km. includes Molluscs, Polychaetes, The great mullein (Verbascum Cnidarians and shellfish. thapsus) and the horned poppy (Glaucium flavum), as well as some nitrophilic species Salt steppe including needle grass (Stipa capensis) and annual mercury (Mercurialis annua), have also Due to the high salt levels, the been found on the island. island is populated by salt steppe The island is a resting area for including perennial glasswort many migratory and resident bird (Arthrocnemum perenne): a species including the black- species which withstands frequent headed gull and the herring gull. submersions and summer Other species which may be seen droughts; while on the rocks we include the Grey Heron, the find the Salento sea lavender Little Egret, the Squacco (Limonium japigicum), an endemic heron and the Whimbrel; species in the Salento and a dying among the birds of prey: the species, which on its own Marsh Harrier, the Buzzard determines the naturalistic value and the Common Kestrel.

Isola di Sant’Andrea Litorale di Punta Pizzo

S. Andrea - Isola di S. Andrea

Gabbiano corso 71 Area di Punta Pizzo Punta Pizzo area

Uscendo da Gallipoli verso sud, Southbound out of Gallipoli you s’incontra un’importante zona già will come across an important proposta come Sito d’Importanza area which was once a Site of Comunitaria (SIC) ed attualmente Community Importance (SCI) and riconosciuta Zona di Protezione is currently recognised as a Spe- Speciale (ZPS). cial Protection Area (SPA). Il primo biotopo che si incontra è The first biotope you come la suggestiva insenatura di Baia across is the suggestive inlet of Verde, che a dispetto della spaven- ‘Baia Verde’, which, despite the tosa pressione antropica subita terrific anthropic stress it suffers d’estate, offre spunti naturalistici in the summer, offers highly inte- molto interessanti per la presenza resting natural aspects thanks to della duna a ginepro. the presence of the juniper dune.

Ginepro coccolone Giglio di mare Soldanella di mare

Sistema costiero Coastal and e dunare dune system

In questi ambienti si rinviene In these environments salt ve- una vegetazione detta alofila, getation is very common: resi- resistente alle alte temperature stant to high temperatures and e all’elevata salinità, costituita high salt levels, covering an im-

Litorale di Punta Pizzo penetrable expanse of sand du-

sulle dune sabbiose da im- penetrabili distese di Ginepro ne we find the prickly juniper coccolone (Juniperus oxyce- (Juniperus oxycedrus subsp. drus subsp. Macrocarpa) in Macrocarpa) in tree and bush forma arborea ed arbustiva; form, together with sea holly dalla Calcatreppola marina (Eryngium maritimum), the sea (Eryngium maritimum) dal Giglio daffodil (Pancratium maritimum) di mare (Pancratium mariti- and the beach morning glory mum) e dalla Campanella delle ( Calystegia soldanella). spiagge (Calystegia soldanella). There is also a rich fauna of E’ presente una ricca fauna di invertebrates which are highly invertebrati molto adattati a suited to this particularly arid S. Andrea - Isola di S. Andrea quest’ambiente peculiare, environment with high sun and caratterizzato da forte insola- salt levels: these include the lion zione, alta salinità ed aridità: ant, a coprophagous beetle. come il formicaleone, scarabei 72 coprofagi. La palude

Alle spalle di questa zona dall’altra mamente rara; il velocissimo mar- parte della strada litoranea, si di- tin pescatore e in alto, planante stende la grande zona paludosa sul canneto il falco di palude. denominata “Li Foggi”; in All'inizio della primavera è possibile quest’area, forse uno degli ultimi ancora vedere moltissimi acquatici esempi del sistema di paludi co- migratori come aironi, garzette, stiere dell’arco ionico-salentino, mignattai e un notevole numero scorre quello che rimane del Fosso di limicoli. Proseguendo verso dei Samari, oggi relitto quasi com- sud, oltre alla costante presenza pletamente cementato di un antico del pino d’Aleppo (Pinus hale- corso d’acqua che partendo dalle pensis), incontriamo in prossi- risorgive in zona di , racco- mità dell’antica linea di costa, glie lo scolo di diversi canali por- l’affascinante presenza di nume- tandolo fino al mare. rose dune fossili: distese sab- La bellezza della natura palustre biose letteralmente tappezzate del sito, è stata fortemente detur- da piantaggine biancastra (Plan- pata dagli interventi di bonifica che tago albicans). si sono succeduti a scopi turistici. In queste zone si sono rinvenute E' una zona a carattere stagionale evidenze della presenza preistorica, che si prosciuga in estate e al suo con la scoperta dei siti neolitici interno sono presenti specie di nei pressi del Canale dei Sa- elevato interesse conservazionisti- mari e di Punta della Suina, co come la campanella palustre nonché la continua caratte- (Ipomoea sagittata) e l’orchidea rizzazione data dall’uomo con palustre (Orchis palustris). Lungo le presenze di vestigia storiche gli argini del Fosso dei Samari e quali ad esempio la chiesa di tutt'intorno le zone paludose im- San Pietro dei Samari, ecla- ponente la presenza di libellule, di tante esempio di architettura rospi e forse del tritone. normanna, o la torre del Pizzo, I rettili sono presenti con la biscia anticamente detta del Ca- dal collare, un tempo era presente triero, tipica torre costiera del la tartaruga palustre, oggi estre- periodo vicereale spagnolo. Litorale di Punta Pizzo

S. Andrea - Isola di S. Andrea

Piro piro piccolo Orchidea acquatica 73 The marsh

Behind this area, on the other side The local reptiles include the grass of the coast road, a large marsh snake and once the pond turtle, area can be found called “Li which however is very rare today; Foggi”; in this area, maybe one the very fast kingfisher and in the of the last examples of coastal skies, planing over the reeds, the marsh systems in the Ionian sea- Marsh harrier. In early spring many Salento area, runs that which re- migratory water birds can be seen, mains of the ‘Fosso dei Samari’, including herons, little egrets, now the almost completely con- glossy ibis and a large number of creted-over relict of an old water- waders. Moving southwards, in course which ran from the springs addition to the constant Aleppo in the Matino area, collecting the pine (Pinus halepensis), near the water from other canals as it runs ancient coastline we come across into the sea. a fascinating number of fossil The beauty of the marshland na- dunes: sandy expanses literally ture in this site has been greatly carpeted in white plantain (Plan- disturbed by the reclamation tago albicans). works carried out for touristic pur- In these areas evidence has been poses. The area has a seasonal found of prehistoric civilisation, nature, drying in the summer, including the discovery of some

Ofride gialla Ofride pugliese Ofride garganica Litorale di Punta Pizzo

and includes some species Neolithic sites near the Canale of great conservational in- dei Samari and Punta della Suina, terest including the saltmarsh as well as the continuous charac- morning glory (Ipomoea terisation of man including histor- sagittata) and the marsh or- ical remains such as the church chid (Orchis palustris). Along of San Pietro dei Samari, a clear the banks of the Fosso dei example of Norman architecture, Samari and all around the or the Torre del Pizzo, once imposing marsh areas known as the Catriero, a typical dragonfly, toads and some- coastal tower from the Spanish times newts can be found. vice royal period. S. Andrea - Isola di S. Andrea

74 Macchia mediterranea e gariga

Nelle vaste bassure umide che caratterizzano le aree retrodu- nali, s’incontrano fitocenosi a giunchi (Imperata cilindrica) e varie specie di orchidee. Inoltrandoci nel parco troviamo pratelli effimeri con vegetazione a fior gallinaccio (Tuberaria gut- tata), pseudosteppe retrodunali, bellissime fioriture di Silene (Si- Fioritura di spinapollici lene colorata). La gariga si svi- luppa sia su terreno a compo- nente sabbiosa che su roccia; ed in alcune aree può presen- tarsi più alta e rigogliosa, con arbusti fitti a formare una mac- chia bassa formata da spinapol- lici (Anthyllis hermanniae) pianta un tempo usata dai gallipolini per fabbricare le scope, oggi inclusa nella Lista Rossa Regio- nale. Possiamo trovare le specie tipiche della macchia e della gariga: erica pugliese (Erica ma- nipuliflora) inclusa nella Lista Rossa Nazionale, ginestra spi- nosa (Calicotome infesta), le Spinapollici orchidee: ofride fior di bombo (Ophrys bombyflora), orchide cimicina (Orchis coriophora) e formazione geografica ofride scura (Ophrys fusca). Nei dell’area del Pizzo rappre- pratelli tra la macchia si ritrova- senta l’area di svernamento no il vilucchio striato (Convolvo- di alcune specie di uccelli lus lineatus) (Lista Rossa Regio- marini, quali i gabbiani nale), il fiordaliso cicalino corallini, cormorani, svassi Litorale di Punta Pizzo

(Centaurea tenacissima), ofride e che si riproducono nei gialla (Ophrys lutea), ofride pu- paesi nordici, nonché area gliese (Oprhys apulica). di riposo e di sosta per La fauna vertebrata è rappre- molti anatidi e specie di sentata dal tasso, dalla volpe, migratori come la quaglia, dal riccio europeo; dai rettili la tortora, lo storno, o li- quali il biacco, dal cervone, e micoli come il piro-piro dal colubro leopardino; dal ra- piccolo, il fratino, il corriere marro; il geco comune. La par- piccolo. ticolare po- Inoltre si rivela importante sizione e per molti rapaci che, se- con- guendo il profilo della costa, S. Andrea - Isola di S. Andrea li usano poi per riprendere quota; si segnalano pas- saggi di falchi pecchiaioli.

Quaglia 75 Mediterranean maquis and garrigue

In the vast wetlands typical of the areas behind the dunes, we find rush phytocenoses (Imperata ci- lindrica) and various species of orchid. Going deeper into the park we come across small patches of meadow dotted with rock rose Ramarri (Tuberaria guttata), pseudo-steppe behind the dunes, and beautiful flowering dwarf pink star (Silene colorata). The garrigue develops lutea), Apulian tongue orchid over sandy and rocky terrain; and (Oprhys apulica). in some areas it may be taller and The vertebrate fauna includes the luxuriant, with thick bushes for- badger, red fox, European hed- ming a low scrub with yellow kid- gehog; reptiles include the whip ney vetch (Anthyllis hermanniae), snake, the four-lined snake and a plant once used by the people the leopard snake, the green lizard of Gallipoli to make brooms, today and the common gecko. The par- included in the Region's Red ticular position and geographical List. We can also find other conformation of the Pizzo area typical scrub and garrigue makes it a perfect wintering species: autumn heather ground for some species of sea (Erica manipuliflora) included bird, including the Mediterranean in the National Red List, spiny gull, cormorants, grebes which broom (Calicotome infesta), reproduce in northern countries, and orchids: bumblebee or- as well as a resting site for many chid (Ophrys bombyflora), ducks and migratory species in- bug orchid (Orchis co- cluding the quail, the dove, the riophora) and brown bee starling, or waders including the orchid (Ophrys fusca). In the little sandpiper, the Kentish Plover, meadows, the maquis in- and the little ringed plover. cludes narrow leaved bind- The area is also important for weed (Convolvolus lineatus) many birds of prey which follow (Regional Red List), the star the coastal profile and then take Litorale di Punta Pizzo

thistle (Centaurea tenacissi- height; in particular, the honey ma), yellow orchid (Ophrys buzzard is worthy of note.

Torre di Punta Pizzo S. Andrea - Isola di S. Andrea

76 Tipologia: Type: PARCO REGIONALE NATURALE REGIONAL NATURAL PARK

Rif. legislativo: Legislative ref: L. R. 15 marzo 2006 n. 6. Regional law no. 6 of 15th March 2006

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce Comune: Nardò Municipality: Nardò

Localizzazione: Location: Il Parco si estende lungo la fascia The Park takes up the seaboard, costiera, prospiciente il mar Ionio per facing the Ionic Sea, 7 Km wide circa 7 chilometri nel territorio di Nardò on the Nardò's district

Estensione: 1.500 ettari Size: 1.500 hectares

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area Capitano - Palude del

Gazze Portoselvaggio

77 Grotta del Cavallo

Capitano Il Parco di Porto Selvaggio The Porto Selvaggio e Palude e Palude del Capitano ricade del Capitano park falls comple- completamente nel territorio tely within the municipality of del comune di Nardò, in Nardò, in the province of Lec- provincia di Lecce. Si adagia ce. The area runs along more per oltre 7 chilometri sulla than 7 kilometres of the Salen- costa ionica del Salento ed to's Ionian coast, featuring

- Palude del è caratterizzato da alte e spectacular tall cliffs which gre- panoramiche falesie che atly contribute to the enchan- contribuiscono non poco alla ting beauty of the area. sua incantevole bellezza. It is very easy to reach the pro- Raggiungere l’area protetta tected area: along the S.P. 286 è molto semplice poiché è coast road from Porto Cesareo sufficiente percorrere la towards Santa Caterina you will strada litoranea S.P. 286 che come firstly to the Palude del da Porto Cesareo conduce Capitano, then the splendid a Santa Caterina per in- Uluzzo Bay and finally the Porto Portoselvaggio contrare in ordine di appa- Selvaggio pine forest. rizione la Palude del Capi- tano, la stupenda Baia di Uluzzo e dunque la Pineta di Porto Selvaggio.

78 Capinera La pineta The pine forest

La parte predominante del Par- The dominating part of the Park co, è costituita dalla pineta a is the Aleppo pine (Pinus ha- pino d’Aleppo (Pinus halepen- lepensis) forest, planted because sis), essenza pioniera, il cui im- of the low rainfall and above all piego ha trovato giustificazione the poor soil quality of the area, nella scarsità di precipitazioni both conditions which offer no meteoriche e, soprattutto, nella disturbance to this pioneer tree. povertà dei suoli sui quali è Land used for pasture, set on stata impiantata. fire, almost all suffering from Terreni pascolati, incendiati, rainwater run-off during the cen- quasi del tutto dilavati, nel cor- turies due to the total lack of so dei secoli, proprio a causa vegetation until in the 1950s, della assoluta mancanza di co- when the State decided on the pertura vegetativa, fino a quan- Aleppo pine reforestation of a

Ginepro fenicio Pigne di pino d’Aleppo Capitano do, verso la metà degli anni large area of the Neretina cinquanta del ‘900, non veniva (Ionian) coast including deciso, dallo Stato, il rimbo- Porto Selvaggio. Here a schimento, a pino d’Aleppo, di minor presence of other

una vasta area della costa ne- species can also be found: - Palude del retina comprendente anche the Italian cypress (Cu- Porto Selvaggio. Si annovera pressus sempervirens), the anche la esigua presenza del eucalyptus (Eucalyptus cipresso comune (Cupressus camaldulensis), of Aus- sempervirens) e dell’eucalipto tralian origin. (Eucalyptus camaldulensis) di For some time now, origine australiana. thanks also to the tight Da qualche tempo, grazie an- control over forest fires, che al ferreo controllo sugli in- an underbrush is taking cendi boschivi, all’interno della hold in the pine forest, Portoselvaggio pineta si sta affermando un sot- including myrtle (Myrtus tobosco composto da mirto communis), mastic (Pis- (Myrtus communis), lentisco (Pi- tacia lentiscus) and some stacia lentiscus) ed esemplari specimens of wild olive di ulivo selvatico (olea europea (olea europea var oleaster) var oleaster) grazie alla azione through the activities of degli uccelli e di altri animali. birds and other animals. 79 Macchia mediterranea

Una cinquantina di ettari sono occupati dalla macchia mediterran ea, spontanea, in continua espan- sione grazie anche alla deci-

Merlo

sione degli organi di gestione alaterno (Rhamnus alaternus), del Parco ed alle leggi regionali salsapariglia (Smilax aspera), e che la proteggono, di non inter- gnidio (Daphne gnidium). ferire col suo sviluppo per meglio Da segnalare la presenza, sicu- comprenderne le naturali dina- ramente legata all’uomo, del miche evolutive di questo tipo fragno (Quercus trojana), posto di essenze tra le quali me- a guisa di maestoso guardiano ritano menzione: timo all’ingresso principale del Parco (Thymus capitatus), diverse nei pressi di Villa Tafuri e di qual- specie di cisti (Cistus in- che esemplare di quercia virgi- canus, salvifolius, mon- liana (Quercus virgiliana). speliensis), varie specie di Si registra, inoltre, la presenza Orchidacee tra cui, solo a di qualche sparuto esemplare titolo di esempio, ofride fior di leccio (Quercus ilex), la tipi-

Capitano di vespa (Ophrys tenthre- ca quercia del Salento, del dinifera), ofride fior di carrubo (Ceratonia siliqua) e bombo (Ophrys bombyli- del raro ginepro fenicio (Juni- flora), ofride di Bertoloni perus turbinata). (Ophrys bertolonii), orchidea La speranza è che la vegetazio- piramidale (Anacamptis ne che esiste nel Parco si avvii pyramidalis) e poi ancora spontaneamente verso una suc-

- Palude del altre essenze tipiche della cessione seriale che, col tempo, macchia tra cui: rosmarino possa ricondurre la flora ad uno (Rosmarinus officinalis), fil- stadio vegetativo stabile, quello lirea (Phillyrea latifolia), della lecceta.

Panorama Portoselvaggio

80 The Mediterranean maquis

Around fifty hectares are covered by spontaneous Mediterranean maquis, which is continually expanding thanks also to the re- solution of the Park management and regional laws which protect it, without interfering in its deve- lopment in order to better under- stand the natural evolution of this type of vegetation, including the noteworthy: thyme (Thymus capi- tatus), different species of cistus (Cistus incanus, salvifolius, mon- Orchidea piramidale speliensis), different species of orchids including, for example, the sawfly orchid (Ophrys tenthredini- fera), the bumblebee orchid (Ophrys bombyliflora), Bertoloni's orchid (Ophrys bertolonii), the pyra- midal orchid (Anacamptis pyramidalis) and other typical scrub plants including: rose- mary (Rosmarinus officinalis), mock privet (Phillyrea latifolia), Italian buckthorn (Rhamnus alaternus), Mediterranean smilax (Smilax aspera), and

Mediterranean mezereon Capitano (Daphne gnidium). Of particular note, the pre- sence certainly assured by man of the Macedonian Oak Dafne gnidio (Quercus trojana), placed like a masterful guardian of the

main entrance to the Park - Palude del near Villa Tafuri and a few specimens of the Pubescent Oak (Quercus virgiliana). Furthermore, some rare specimens of holly oak (Quercus ilex), the typical oak of the Salento, the carob (Ceratonia siliqua) and the rare Phoenician juniper (Juniperus

turbinata) may also be found. Portoselvaggio The hope is that the vege- tation which lives in the Park may spontaneously run its own course, in time assuring a stable vegetative state for the flora, that of Lentisco the oak wood. 81 Upupa

presenza, presso la Masseria Timo dell’Alto, di un antico muro di cinta, a secco, costruito con i Costa rocciosa cosiddetti “paralupi”, cioè delle sporgenze, in pietra, che avevano Il Parco di Porto Selvaggio è ca- la funzione di impedire a grossi ratterizzato dalla presenza di alte mammiferi, probabilmente un coste rocciose sulle quali trovano tempo proprio ai lupi, di scaval- asilo specie rupicole endemiche, care, in corsa, le recinzioni in tipiche del luogo, come l’alisso di muratura a secco poste a prote- leuca (Aurinia leucadea), la zione di queste strutture. campanula pugliese (Cam- panula versicolor) con le sue stupende fioriture, il kummel di Grecia (Carum multiflorum) e la scrofularia pugliese (Scrophularia lucida). Sono presenti numerose

Capitano specie ornitiche: l’occhiocotto, la capinera, l’upupa con la sua bellissima cresta, il fanello, il merlo, la quaglia, il cardellino, cuculo dal ciuffo, il rigogolo, l’allodola, la onnipresente

- Palude del gazza; tra i rapaci diurni: il gheppio, la poiana ed il raro grillaio; notevole la presenza anche di rapaci notturni quali: la civetta, l’assiolo, il bar- Campanula bagianni e il gufo. Tra i rettili meritano una ci- tazione il famossimo biacco, lo stupendo colubro leo- pardino, il cervone, il bellis-

Portoselvaggio simo ramarro e l’ubiquitaria lucertola; è stata avvistata anche la luscengola. Tra i mammiferi si registra la presenza della volpe, del riccio, della donnola, del rarissimo tasso. 82 Vale la pena sottolineare la Gufo The rocky coast

Porto Selvaggio park features a blackbird, the quail, the goldfin- high, rocky coastline in which ch, the great spotted cuckoo, typical endemic rock species find the Golden Oriole, the skylark, shelter: the leuca alyssum (Aurinia and the omnipresent magpie; leucadea), the Apulian campanula among the diurnal birds of prey: (Campanula versicolor) with its the common kestrel, the buzzard wonderful flowers, the caraway and the rare lesser kestrel; and (Carum multiflorum) and the cape a splendid array of nocturnal bir- figwort (Scrophularia lucida). ds of prey: the little owl, the Numerous bird species can be Scops owl, the barn owl and the found: the Sardinian warbler, the long-eared owl. blackcap, the hoopoe with its Among the reptiles, worthy of beautiful crest, the linnet, the mention are the famous whip snake, the splendid leopard snake, the four-lined snake, the beautiful green lizard and the ubiquitous common lizard; the three-toed Skink has also been sighted. Among the mammals, the red fox, the hedgehog, the weasel and the very rare badger. It is also worth noting an ancient dry stone boundary wall at the Masseria dell’Alto farmhouse, built using the

so-called “paralupi”, stone Capitano cantilevers which were laid to stop large mammals, probably once wolves, from taking a running jump over the dry stone walls laid to protect the inner buildings. Alisso di Leuca - Palude del

Torre Uluzzo Portoselvaggio

83 La Palude del Capitano

Piro piro boschereccio

Discorso a parte, come ambien- una delle località più importanti te, merita la Palude del Capita- nel Salento per quanto riguarda no, caratterizzata da un l'archeologia preistorica, vi si tro- particolarissimo fenomeno va la Grotta del Cavallo che ha carsico, la risorgiva a forma restituito numerosi reperti legati di dolina, che vede la pre- all'Uomo di Neanderthal (resti senza di acqua salmastra macellati di animali, da cui il nome ed una vegetazione igrofila, della grotta, manufatti di pietra, l’erba da ghiozzi ecc.); nella grotta sono state (Ruppia maritima). rinvenute le testimonianze di una

Capitano Nei dintorni della Palude si cultura, l'Uluzziano, riconosciuta può notare la presenza del qui per la prima volta, e che salicornieto (Arthrocnemum prende pertanto il nome dal to- glaucum) e l’unica stazione ponimo locale. peninsulare riconosciuta in Nella Grotta di Uluzzo, ubicata Italia dello spinaporci (Sar- sotto la Torre omonima, sono copoterium spinosum). stati rinvenuti manufatti che van-

- Palude del Nella palude e nel salicor- no dal Musteriano al Romanellia- nieto si osserva la presenza no, attraverso tutto il Paleolitico di un altro tipo di avifauna, testimoniando la presenza più legata ad ambienti umidi: dell’uomo nel Salento risalente a il cavaliere d’Italia, la garzetta, 130.000 anni fa. l’airone cenerino, il tuffetto, La storia ci ricorda che anche la sgarza ciuffetto ed il piro- questo tratto di costa, come tutto piro boschereccio, raffigurato il resto del Salento, fu fortificato anche nel logo del Parco nel secolo XVI e vanta la presenza come simbolo. di due torri d’avvistamento, quella

Portoselvaggio Il Parco di Porto Selvaggio di Uluzzo oramai diruta e quella e Palude del Capitano ha una dell’Alto, ancor oggi utilizzata per certa rinomanza anche per l’antincendio boschivo, che do- motivi legati alla preistoria. mina lo sperone della “ Dannata” La baia di Uluzzo, cosi cosi chiamato perché, secondo chiamata per l’antico nome la legenda, si sarebbe gettata in locale dell’asfodelo mare una donna “dannata” per 84 (Asphodelus microcarpus) è un amore finito. The Palude del Capitano

In environmental terms, the Palude del Capitano deserves a se- parate paragraph, with its very particular Karstic formations, the funnel shaped spring, and the presence of saline water and hydrophilous vegetation including widgeon grass (Ruppia maritima). Garzetta Near the marsh we may find glaucous glasswort (Arthrocne- mum glaucum) and the only re- most important places in the cognised peninsular site in Italy Salento for prehistorical archa- of the thorny burnet (Sarcopo- eology. Here you will find the terium spinosum). Grotta del Cavallo where many In the marsh and the glasswort Neanderthal finds have been bed, some birds more tied to made (butchered animal re- wet environments can be mains, from where the cave found: the black winged stilt, takes its name, stone the little egret, the grey heron, handicrafts, etc.); evidence the little grebe, the Squacco of a specific culture, the heron and the wood sandpiper, Uluzzian, recognised here which can also be found on for the first time, was found the Park's logo. in the cave, hence also the The Porto Selvaggio e Palude name of the village. del Capitano Park enjoy some In the Grotta di Uluzzo,

fame for prehistorical reasons. under the tower of the same Capitano Uluzzo Bay, thus named becau- name, handicrafts were se of the ancient local name of found dating back to the the summer ashpodel (Aspho- Mousterian to the Roma- delus microcarpus) is one of the nellian eras, through the whole Palaeolithic, bearing witness to the presence of

man in the Salento as far - Palude del back as 130,000 years ago. History reminds us also that along this stretch of coast, like the whole of the Sa- lento, was fortified in the 16th century, and a series of lookout towers were built; the one in Uluzzo is now in ruins, while the Torre

dell’Alto, still used today for Portoselvaggio the prevention of wood fires, dominates the “Dannata” spur, so-called because, legend has it, a "damned" woman threw herself into the sea heartbroken at the Tuffetto end of a love affair. 85 Tipologia: RISERVA NATURALE Type: CONTROLLED NATURAL ORIENTATA REGIONALE RESERVE

Rif. legislativo: Legislative ref: Regional law no. 5 L. R. 15/03/2006 n. 5. of 15th March 2006

Regione: Puglia Region: Puglia Provincia: Lecce Province: Lecce Comune: Porto Cesareo. Municipality: Porto Cesareo. E’ situata a nord di Porto Cesareo Located to the north of Porto comprendendo anche l’arcipelago Cesareo including the archipelago di isolotti e la penisola della Strea of small islands and the Strea a sud dell’abitato. peninsula to the south of the village.

Estensione: Size: 670,62 ettari di zona centrale e 670,62 hectares of central area 277,54 ettari di fascia di protezione and 277,54 hectares of shelter belt

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area Porto Cesareo

Airone cenerino Duna Costiera - e Palude del Conte

86 La Riserva Naturale Orientata The Controlled Natural Reserve comprende l’intera costa includes the whole extra-urban extraurbana di Porto Cesareo, coast of Porto Cesareo, contemplando una grande varietà contemplating a wide variety of di ambienti riconducibili in unità environments which are traceable funzionali ben individuate e to well-defined and physically fisicamente disgiunte. separate functional units.

La Palude del Conte The Palude del Conte

L’area costiera a nord del centro Until after the Second World War, urbano, lungo l’arco di litorale the coastal area north of the ionico a cavallo delle due province town, along the Ionian coast di Lecce e , ha costituito between the provinces of Lecce fino al secondo dopoguerra una and Taranto, was one of the delle più ampie aree umide del largest wetlands in the Salento Salento che, nonostante interventi and, despite reclamation and di bonifica ed urbanizzazione, urbanisation, still remains a conserva valori naturalistici di natural environment of great grande rilievo. value.

Il sistema dunare The dune system

Quello di Punta Prosciutto è uno Punta Prosciutto is one of the dei sistemi dunari più importanti most important dune systems per lunghezza ed elevazione in in Puglia in terms of length and Puglia, pregevole per le formazioni height, rich in sclerophyllous

a sclerofille e con ginepri growth including prickly juniper Porto Cesareo (Juniperus oxycedrus var. (Juniperus oxycedrus var. macrocarpa e Juniperus. macrocarpa) and Phoenician Phoenicea), dalla plurisecolare juniper (Juniperus. Phoenicea), età, che assumono un inconsueto some several centuries old, portamento arboreo. which have unusual tree shapes. Duna Costiera - e Cavaliere d’Italia Palude del Conte

87 La zona umida

La zona umida della Palude del Conte, di circa mille ha, risulta una delle più vaste del Salento, ed è caratterizzata da risorgive di acque dolci, il cui deflusso verso il mare è ostacolato dai cordoni dunari. Le operazioni di “bonifica”, iniziate fin dai tempi dei Romani, hanno regimentato le acque entro canali e bacini artificiali, riducendo le zone invase dalle stesse. Proprio queste opere di regimazione costituiscono motivo di interesse paesaggistico ed ambientale, ospitando una ricca Garzetta avifauna migratoria e stanziale. In tempi anteriori alle bonifiche era comune il passaggio della gru ditischi, ed eterotteri acquatici. cenerina e delle oche granaiole; Tali opere di regimazione attualmente in primavera, è idraulica, d’altronde, possibile assistere allo costituiscono la causa principale spettacolare passaggio di di ingressione di acque salmastre marzaiole e di cavalieri nella falda, condizionando d’Italia. Interessante è fortemente la vegetazione, per l’osservazione dei porciglioni, ampi tratti del territorio le gallinelle d’acqua, i tuffetti, marcatamente alofila. Nelle le garzette e gli aironi cinerini. bassure retrodunari si estendono Nei canneti trovano il loro le ampie steppe salate dove habitat ideale specie come crescono la salicornia e gli statici il migliarino di palude, il (Limonium virgatum e L.

Porto Cesareo pendolino, la cannaiola, il serotinum) ed un ampio forapaglie e il cannareccione. giuncheto a prevalenza di giunco E’ possibile ascoltare lo nero (Schoenus nigricans), squillante canto dell’usignolo preannunciando la vera e propria di fiume, mentre frequente si zona umida che, in gran parte rinviene lungo i corsi d’acqua bonificata, interessa, oramai, il martin pescatore. Nelle strette aree attigue ai canali di pozze anche poco profonde scolo. Qui è il regno della si può rinvenire una specie cannuccia palustre, del falasco

Duna Costiera - in via di estinzione, il raro bianco (Imperata cylindrica) e

e tritone italiano. della più rara panicastrella di Tra i rettili, oltre alla natrice palude (Cladium mariscus). Nei e al colubro leopardino è canali cresce l’edule sedanina presente la rara testuggine d’acqua (Apium nodiflorum), che d’acqua . prediligendo acque limpide e Tra gli invertebrati è possibile pure, è indice della salubrità del individuare, oltre alle libellule luogo. L’area umida custodisce di varie specie, le cui larve alcune specie floristiche rare carnivore sono abbondanti inserite nella “Lista Rossa”, tra

Palude del Conte nei canali e nelle pozze più cui spiccano l’orchidea da palude ricche d’acqua, anche (Orchis palustris), e la campanella 88 coleotteri idrofili, come i palustre (Ipomoea sagittata). Wetlands

The Palude del Conte wetland, tion to a variety of dragonfly, who- covering around a thousand se carnivorous larvae are abun- hectares, is one of the largest in dant in the canals and fuller pon- the Salento, with freshwater ds, it is also possible to spot springs whose journey into the hydrophilous beetles, including sea is blocked by the dune rid- Dytiscidae and water bugs. ges. The reclamation works star- The water reclamation works also ted in Roman times have di- constitute the main cause of salt rected the waters into canals water infiltration into the water and artificial lakes, reducing the table, strongly affecting vegeta- waterlogged areas. These works tion, which for large expanses of are in themselves a point of lan- the territory is clearly halophilous. dscape and environmental inte- The low plains behind the dunes, rest, and host a rich migratory expanses of salt steppe are home and resident bird population. to the glaucous glasswort and Before the reclamation, the com- the statices (Limonium virgatum mon crane and the bean goose and L. serotinum) and a large passed by often, now in springti- rush bed comprising mainly black me it is possible to enjoy the bog-rush (Schoenus nigricans), spectacular passage of garga- which gives advance warning of

Gambecchio Biscia dal collare Damigella Porto Cesareo

neys and black winged stilts. In- the real wetland which, lar- teresting to watch are also the gely reclaimed, now covers water rail, moorhens, little grebes, only small areas adjacent to little egrets and grey herons. the drainage channels. This The reed beds are the ideal habi- is the kingdom of the marsh tat for species such as the reed reed, the red baron (Imperata bunting, the penduline tit, the reed cylindrica) and the rarer

warbler, the sedge warbler and marsh sedge (Cladium ma- Duna Costiera -

the great reed warbler. The shrill riscus). In the canals, edible e song of the Cetti's warbler can water celery (Apium nodi- often be heard, and the kingfisher florum) grows, preferring is often found along the water's clear, pure waters, and is a edge. Even in shallow ponds a sign of the salubrity of the dying species can be found, the area. The wetlands are home rare Italian newt. to some rare flower species Among the reptiles, in addition to included in the “Red List”, the grass snake and the leopard including the marsh orchid

snake the rare pond terrapin can (Orchis palustris), and the Palude del Conte also be found. saltmarsh morning glory Among the invertebrates, in addi- (Ipomoea sagittata). 89 Il bosco e le macchie d’Arneo

Nelle zone a monte del canale lente al Cretacico. In questo con- drenante si estende un bosco mi- testo, il fenomeno del carsismo è sto che ricorda come poteva es- determinante per l’idrologia sere la foresta originaria di leccio dell’area e caratterizza le doline di dell’Arneo. A prescindere dalla Torre Castiglione e quelle più di- presenza dei non autoctoni, pino stanti della Palude del Capitano d’Aleppo, eucalipto rosso e acacia localmente conosciute col nome saligna, presenta tratti di lecceta dialettale di “Spunnulate”. La no- e ospita un folto e pregiato sotto- tevole permeabilità e fessurazione bosco costituito da svariate specie delle rocce e la presenza di nume- di arbusti: la fillirea, l’alaterno, il rose sorgenti costiere e sottoma- lentisco e la ginestra spinosa e rine ha determinato fenomeni di alcune rarità floristiche: il venefico erosione delle rocce carbonatiche tamaro (Tamus communis), una superficiali, con una serie assai liana dalle elegantissime foglie cuo- fitta di condotti e cavità e con riformi e le sorprendenti bacche affioramenti verso la costa. Questi rosso rubino. Notevole è pure la fenomeni erosivi sono evidenti nelle presenza del raro legno-puzzo “spunnulate” (dal dialetto spunna- (Anagyris fetida), una leguminosa re, cioè sfondare), la cui volta è arbustiva simile al maggio- crollata portando alla luce lo spec- ciondolo, resa inconfondibile chio di acqua fluente verso il mare. dal forte aroma del suo fo- Grande è l’interesse paesaggistico gliame. Frequenti il ciclamino ma soprattutto scientifico, dovuto (Cyclamen hederifolium) e le alla presenza di specie eurialine aracee come l’arisaro e il gi- come il nono (Aphanius fasciatus) garo, ampia e diversificata la - un autetico fossile vivente - o di gamma delle specie fungine. specie alofile quali lo spinaporci A monte dell’area pinetata e (Sarcopoterium spinosum), un su- della strada statale “tarantina” bendemidsmo anfiadriatico curio- sopravvivono ampi tratti di samente presente, nel Salento, sul

Porto Cesareo gariga con presenza preva- solo litorale ionico. lente dei consueti timo arbu- stivo (Thymus capitatus), gi- nestra spinosa, cisto femmina (Cistus salvifolius) alternata a pratelli e pseudosteppa. Tutte da ammirare sono, in- fine, le fioriture autunnali del delicato ciclamino e del raro

Duna Costiera - zafferano di Thomas (Crocus

e thomasii).

Le “spunnulate” Bosco di Arneo Sotto l’aspetto stratigrafico questa fascia costiera è co- stituita da lembi di calcareniti

Palude del Conte di età pleistocenica affioranti sulle serre e poggianti sulla 90 sottostante formazione risa- Arneo woods and scrub

Zafferano di Thomas

In the areas upstream of the The “spunnulate” drainage channel, there is a mixed wood reminiscent of From a stratigraphic point of view, what the original Arneo oak this stretch of coast is formed of forest may have been like. De- strips of pleistocenic surface calca- spite the presence of the non- renite on the sierras resting on the autochthonous Aleppo pine, underlying formation dating back the red eucalyptus and golden to the Cretacic period. In this con- wreath wattle, there are text, the Karstic phenomenon is stretches of oak wood and a fundamental to the hydrology of thick, rich underbrush with dif- the area and lies behind the ferent bush species: mock pri- funnels at Torre Castiglione vet, Italian buckthorn, mastic and further on at the Palude and spiny broom as well as del Capitano, locally known some rare flowers: the black by their dialectal name, bryony (Tamus communis), a “Spunnulate”. The great per- liana with elegant heart-shaped meability and fissuration of the leaves and surprising ruby red rocks and the presence of berries. Equally noteworthy is many coastal and underwater the rare stinking wood (Ana- springs have led to the erosion gyris fetida), a leguminous bush of the carbonatic surface

similar to the laburnum, with rocks, with a tight series of Porto Cesareo unmistakeable strong smelling underground channels and leaves. Frequent are the cycla- cavities which hit the surface men (Cyclamen hederifolium) near the coast. This erosion and the Araceae including the can clearly be seen in the friar's cowl and the cuckoo “spunnulate” (from the dialectic pint, as well as a wide and va- term spunnare, meaning to ried range of fungi. cave in), the roof of which has Upstream of the woody area fallen in to reveal the pool of and the “tarantina” state road water below flowing towards Duna Costiera - there are large expanses of the sea. This is of great land- e garrigue with a prevalence of scape interest, but above all the usual thyme (Thymus capi- scientific interest, due to the tatus), spiny broom, salvia ci- presence of eurialine species stus (Cistus salvifolius) alter- including the killifish (Aphanius nated with meadowland and fasciatus) - an authentic living pseudo-steppe. fossil - and salt species such Finally, a splendid sight is of- as the thorny burnet (Sarco- fered by the autumnal flowe- poterium spinosum), an am-

ring of the delicate cyclamen phiadriatic sub-endemism Palude del Conte and the rare autumn crocus curiously present in the Salento (Crocus thomasii). only on the Ionian coast. 91 La Strea e l’arcipelago di Porto Cesareo

Panorama Fraticello

La Penisola della “Strea” (della che fronteggiano la terraferma. Strega) e la cortina di piccole Queste ultime, assieme ai bassi isole (Isola Grande o dei fondali a prateria di posidonia e Conigli, Scogli Mojuso, di Cymodocea delle insenature, co- Terra e della Malva) che stituiscono un ecosistema impor- fronteggiano l’abitato della tantissimo che funge da breeding cittadina ionica sono quanto area per un gran numero di uccelli rimane della antica linea di limicoli e di aironi, e da area nur- costa dopo lo sprofonda- sery per un gran numero di pesci mento del tavolato calcareo e organismi marini. retrostante per fenomeni L’area centrale della “Strea” è

Porto Cesareo carsici simili a quelli che caratterizzata da gariga e mac- hanno tipizzato l’area delle chia bassa a mirto e cisti, con spunnulate, e racchiudono l’interessante presenza del raro gli specchi d’acqua semi la- ranuncolo di Baudot (Ranunculus gunari dei seni di levante e di baudotii) e della piantaggine bian- ponente, costituendo castra (Plantago albicans) sulle nell’insieme un eccezionale dune relitte. Le aree più riparate complesso di pregio am- dell’Isola Grande sono invece bientale e paesaggistico. coperte da una fitta pineta im-

Duna Costiera - La penisola della “Strea”, piantata dall’uomo dal caratteri-

e lunga circa un chilometro, e stico portamento a bandiera, in l’Isola Grande hanno struttura progressivo deperimento a causa molto simile, con scogliera delle proibitive condizioni causate bassa sul fronte marino, co- dai venti salmastri. stituenti l’ambiente tipico per Notevole la presenza l’endemico statice pugliese dell’endemico giaggiolo salentino (Limonium japigicum) che si (Iris revoluta) in una stazione pun- accompagna a specie alofile tiforme sul piccolo Scoglio Moju- come la salicornia e la por- so, mentre una fitta formazione

Palude del Conte cellana marina (Halimione di malva arborea (Lavatera arbo- portulacoides), e ampi sali- rea) dà il nome all’Isola della Malva, 92 cornieti sulle sponde fangose prospiciente la Torre della Chianca. The Strea and the Porto Cesareo archipelago

The “Strea” peninsula (“strega” features garrigue and meaning witch) and the curtain low scrub with of small islands (Isola Grande or myrtle and cistus, Isola dei Conigli, Scogli Mojuso, with an intere- di Terra and della Malva) which sting presen- face onto the town on the Ionian ce of the coast are all that remains of the rare water ancient coastline following the crowfoot sinking of the underlying limesto- (Ranun- ne tableland due to Karstic phe- culus nomena similar to those typical of the spunnulate area and con- tain semi-lagoon basins on the east and west, to create an exceptionally rich en- vironmental and landscape complex. Geco di Kotscky The Strea peninsula, around a kilometre long, and the Isola Grande have very similar structu- baudotii) and white plantain res, with low cliffs facing the sea, (Plantago albicans) on the to create the typical environment relic dunes. The more shel- for the endemic sea lavender (Li- tered areas of Isola Grande monium japigicum) which accom- are covered with thick pine panies a series of salt plants in- wood planted by man with cluding the glaucous glasswort a characteristic flag form, and the sea purslane (Halimione progressively being depleted portulacoides), and wide glas- by the prohibitive conditions swort beds on the muddy banks caused by the salt winds. facing the mainland. The latter, There is a remarkable pre- with the shallow posidonia and sence of the endemic stan- Porto Cesareo Cymodocea beds in the inlets, dard dwarf bearded iris (Iris constitute a highly important revoluta) in a pointed spot on eco-system which acts as a bre- the small Scoglio Mojuso, eding area for a large number while a tight crop of tree of waders and herons, and a mallow (Lavatera arborea) nursery area for many fish and gives the name to the Isola other forms of sea life. della Malva, which overlooks The central area of the “Strea” the Torre della Chianca. Duna Costiera - e Palude del Conte

Gallinella Folaga 93 Tipologia: Type: AREA NATURALE MARINA PROTECTED NATURAL MARINE PROTETTA AREA

Rif. legislativo: Legislative ref: D. M. 12/12/1997 Italian ministerial decree of 12/12/1997 Regione: Puglia Provincia: Lecce Region: Puglia Comune: Province: Lecce Porto Cesareo, Nardò Municipalities: Porto Cesareo, Nardò,

Localizzazione: Location: La riserva si trova, nella parte The Reserve lies to the north of orientale del Golfo di Taranto, a Gallipoli in the oriental side of the Nord di Gallipoli, ed è compresa Taranto's Gulf and is located tra le località di Punta Prosciutto between "Punta Prosciutto" and e Torre Inserraglio. "Torre Inserraglio".

Estensione: 16.654 ha Size: 16.654 ha

Aerofotogrammetria dell’area Parco Aerophotogrammetry of the Park area Area marina protetta Porto Cesareo

94 Torre di Torre Lapillo L’Area Marina Protetta “Porto to ed il tratto di mare adiacente Cesareo” è una Riserva Naturale alla Zona A di S. Isidoro. dello Stato, istituita con Decreto Nelle Zone B è consentita una forma del Ministero dell’Ambiente il 12 di pesca professionale con attrezzi dicembre del 1997, è gestita dal selettivi e che sia preventivamente 2001 da un Consorzio formato autorizzata dal Soggetto Gestore; dai Comuni di Porto Cesareo, in queste aree, inoltre, sono per- Nardò e dalla Provincia di Lecce. messe: la balneazione, le attività La riserva si trova, nella parte subacquee compatibili con la tutela orientale del Golfo di Taranto, a dell’ambiente naturale, l’accesso e Nord di Gallipoli, ed è compresa la navigazione, purché ad una ve- tra le località di Punta Prosciutto locità inferiore ai 10 nodi. e Torre Inserraglio. • Zona C (Zona di Riserva Gene- L’A.M.P. che è suddivisa in tre rale): si estende da Punta Pro- zone a differente grado di tutela: sciutto sino a Torre Inserraglio • Zona A (Zona di Riserva Integra- con un’ampiezza massima di le): è costituita da due aree; la circa 7 miglia marine. prima comprende il tratto di ma- In queste aree sono consentite re tra Torre S. Isidoro e la punta tutte le attività a basso impatto e corrispondente alla località Casa regolamentate. Giorgella, per una distanza di Il tratto di costa della Ri- circa 500 metri dalla costa; la serva Marina è disseminato seconda area comprende il trat- di piccoli scogli affioranti e to di mare antistante la penisola isolotti. detta” La Strea” per una distan- Sott’acqua il panorama è di za di circa metri 500 dalla costa. una tale bellezza da togliere Le Zone A, costituiscono il cuore il fiato: si potrà ammirare la della riserva e sono delimitate da purezza delle acque, la boe gialle a mare e da pali gialli a grande varietà e ricchezza

Dune Lido degli Angeli Area marina protetta Porto Cesareo terra. Tali zone sono soggette al delle comunità biologiche, la più elevato grado di tutela ambien- pescosità dei fondali, la tale e pertanto è vietata qualsiasi particolare morfologia delle tipo di attività. coste ed oltre 10 differenti tipi • Zona B (Zona di Riserva Parzia- di habitat che caratterizzano le): comprende due aree rispet- i fondali dell’Area Marina, tivamente poste nell’angolo alcuni dei quali particolar- Ovest a largo di Punta Prosciut- mente importanti e suggestivi. 95 Torre di Porto Cesareo

The Porto Cesareo Protected Ma- activity are forbidden. rine Area is a Natural Reserve of • Area B (Partial Reserve Area): the State, established by Decree includes two areas, one on the of the Italian Ministry of Environ- western corner off Punta Pro- ment on 12th December 1997, sciutto and the stretch of sea and since 2001 has been adjacent to the A area of S. managed by a Consortium Isidoro. formed by the municipalities In the B areas professional fishing of Porto Cesareo, Nardò and is permitted using selective equi- the Province of Lecce. pment and with the prior authori- reserve lies in the eastern part sation of the Management autho- of the Gulf of Taranto, to the rity; furthermore in these areas north of Gallipoli, between bathing, scuba activities compa- Punta Prosciutto and Torre tible with the protection of the Inserraglio. natural environment, access and The PMA is divided into three navigation at a speed of less than areas with different levels of 10 knots are permitted. protection: • Area C (General Reserve Area): • Area A (Integral Reserve from Punta Prosciutto to Torre Area): comprises two areas; Inserraglio with a max. width of the first includes the stretch approx. 7 marine miles. of sea from Torre S. Isidoro In this area all activities with low to the corresponding tip of impact are allowed. Casa Giorgella, at a distan- The stretch of Marine Reserve ce of approx. 500 metres coast is dotted with small surface from the coast; the second rocks and islands. area comprises the stretch Below the water, the panorama of sea in front of the "Strea” is of breathtaking beauty: the wa-

Area marina protetta Porto Cesareo peninsula at a distance of ter is very pure, there is a wide around 500 metres from the variety and wealth of the biological coast. communities, a large quantity of The A areas are the heart of fish on the sea bed; the coastal the reserve, and are cordo- morphology is very particular, and ned off by yellow buoys in the there are more than 10 different sea and yellow posts on land. types of habitat found in the Ma- The areas are subject to the rine Area waters, some of which highest level of environmental are particularly important and very 96 protection and all forms of beautiful. Fondali sabbiosi

A partire dai 10-12 metri di pro- fondità, nei fondali sabbiosi si estendono le praterie di (Posidonia oceanica), una fanerogama marina che, tra la fine dell’estate e l'autunno, produce dei singolari fiori e dei frutti simili ad olive. La posidonia è una pianta marina endemica del Mediterraneo, le cui praterie costituiscono uno degli ecosistemi più produttivi di questo Axinella cannabina e Dysidea avara mare. Le praterie di posidonia con donzelle svolgono diverse funzioni impor- tanti nell’ecosistema marino: pro- duzione di enormi quantità di os- sigeno mediante la fotosintesi, protezione della costa dai fenome- ni erosivi, fissazione del sedimento sul fondo impedendone la riso- spensione, protezione del litorale dall’erosione provocata dal moto ondoso attraverso l’accumulo di foglie morte spiaggiate, fino alla formazione di vere e proprie foreste sommerse che sono al tempo Coralligeno stesso fonte di cibo, zone di rifugio e di riproduzione per numerose cipalmente da alghe rosse specie animali anche d’importanza ed altri organismi costruttori commerciale. (briozoi, serpulidi e antozoi). Per queste sue molteplici funzioni, Il coralligeno è una forma- la posidonia oceanica è sottoposta zione che si sviluppa, gene- a tutela da regolamenti comunitari. ralmente, ad una profondità compresa fra i 50 e 140 metri. Nell’AMP Porto Ce- sareo, invece, banchi di co- Fondali rocciosi ralligeno si formano ecce- zionalmente a partire dalla Da Porto Cesareo a Torre Inserra- batimetrica di circa 15 metri glio la costa è rocciosa e si alza e si presentano sotto forma gradualmente fino a 5-6 m sul di panettoni di roccia, inter- livello del mare. vallati da chiazze di sabbia. La roccia prosegue anche sotto Qualunque subacqueo,

la superficie, formando una serie dunque, anche senza una Area marina protetta Porto Cesareo di terrazzamenti che raggiungono particolare esperienza, può i 25 m di profondità. E’ qui che si godere del coloratissimo e sviluppa il Coralligeno: habitat che variegato paesaggio som- si sviluppa in ambienti profondi e merso generato da questi in condizioni di luce attenuata. ambienti. Tra gli organismi del Viene definito “un substrato coralligeno, la Cladocora biogeno”,costruito dalla sovrap- caespitosa è l’unica grande posizione, strato dopo strato, delle madrepora coloniale presente concrezioni calcaree formate prin- nel Mediterraneo. 97 Sandy sea beds

Orata Bavosa cervina

Starting from a depth of 10-12 Rocky sea beds metres, the sandy sea floor is home to the posidonia beds (Po- sidonia oceanica), a marine From Porto Cesareo to Torre In- phanerogam which, from late serraglio, the coast is rocky, rising summer through autumn, gradually to up to 5-6 m above produces exceptional flowers sea level. and fruits similar to olives. The rock runs under the surface, to Posidonia is an endemic form a series of terraces which reach Mediterranean sea plant, and a depth of 25 m. It is here that the its beds are one of the most coralline habitat is formed: it develops productive eco-systems of in deep environments in conditions this sea. The posidonia beds of soft light. It is defined a "biogenous have a number of important substrate”, built by layers upon layers functions in the marine eco- of limestone concretions formed system: the production of mainly of red algae and other reef- enormous quantities of oxy- building (bryozoans, serpulides and gen through photosynthesis, anthzoans) organisms. the protection of the coast Coralline formations generally de- from erosion, fixation of the velop at a depth of between 50 sediment on the sea bed to and 140 metres. In the Porto Ce- stop resuspension, protection sareo PMA, on the other hand, of the coast from erosion coral banks form exceptionally caused by waves through from a bathymetry of approx. 15 the accumulation of dead metres and appear in the form of leaves on the beach, and blocks of rock, broken by intervals

Area marina protetta Porto Cesareo the formation of veritable of sandy patches. Any scuba di- submerged forests which ver, even with little experience, are both a source of food would therefore be able to enjoy and a shelter and repro- the highly coloured and variegated duction ground for many underwater landscape generated commercially important in these environments. Among animal species. the coralline organisms, the (Cla- Due to these many functions, docora caespitosa) is the only posidonia oceanica is pro- large colonial madrepora present 98 tected by EC regulations. in the Mediterranean. Ambienti di grotta

L’habitat che davvero caratterizza l’AMP Porto Cesareo, è costituito dal sistema di spettacolari grotte sommerse, legato alla natura carsica della roccia. Moltissime sono le grotte sommerse presenti all'interno dell’Area Marina Protetta, la maggior parte delle quali situate nel tratto di mare antistante il litorale di Torre Lapillo, e molte altre sono le cavità Grotta marina sommersa - un particolare presenti in prossimità della riserva. L’ambiente delle grotte marine è Karstic rock phenomena. There molto particolare. In esse si are many underwater caves in the mescolano aspetti propri delle Protected Marine Area, most are acque superficiali (temperatura situated in the stretch of water in media e pressione) e front of Torre Lapillo, and many caratteristiche tipiche degli more cavities can be found near ambienti profondi (luminosità the reserve. scarsa o nulla). Per la mescolanza The marine cave environment di elementi tipici di ambienti is very specific. Here aspects diversi, si vengono a creare of surface water (average condizioni adatte ad ospitare una temperature and pressure) fauna varia e diversificata: oltre and typical features of deep alle numerosissime spugne e ai water environments (poor or coralli, in grotta, sono stati pescati no light) are mixed. Due to per la prima volta vivi ed in buono this mix of typical elements stato alcuni pesci, crostacei e of different environments, invertebrati di acque profonde. conditions are created which offer shelter for a variety of different fauna: in Cave environments addition to many sponges and corals, for the first time The habitat which most some deep water fish, characterises the Porto Cesareo shellfish and invertebrates PMA is a system of spectacular have been found alive and underwater caves, created by the in good condition. Area marina protetta Porto Cesareo

Isola dei Conigli

99 AREE S.I.C. esterne ai parchi

Alimini Alimini

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Otranto, Melendu- Municipality/ies: Otranto, gno e e Cannole Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria (SIC) Community Importance (SCI) Codice: IT9150011 Code: IT9150011 Data proposta SIC: 06/1995 SCI proposal date: 06/1995 (D.M. Ambiente del 3/4/2000 (Decree of the Italian Ministry G.U.95 del 22/04/2000) of Environment dated Estensione: 1.407,53 ha 3/4/2000 and published in the Regione biogegrafica: Official Journal no. 95 of Mediterranea 22/04/2000) Size: 1.407,53 ha. Biogeographical region: I laghi Alimini sono costituiti Mediterranean da due bacini: Alimini Grande ed Alimini Fonta- nelle. Alimini Grande rap- The Alimini lakes comprise two presenta un ambiente la- basins: Alimini Grande and gunare originatosi per Alimini Fontanelle. Alimini chiusura di una antica in- Grande is a lagoon senatura, mentre Fonta- environment created following nelle e' un vero e proprio the closure of an ancient inlet, laghetto alimentato da polle while Fontanelle is an actual sorgive sotterranee. La lake fed from underground presenza dei "laghi" con- springs. The presence of these tribuisce a creare un mi- “lakes” contributes to the croclima caldo-umido. creation of a warm, humid Sono presenti pregevoli microclimate. There are lembi di macchia mediter- stretches of precious ranea con Quercus calli- Mediterranean maquis with prinos ed Erica manipuli- Quercus calliprinos and Erica flora tra le specie vegetali manipuliflora. Among the plant presenti sono da segnalare species worth mentioning are la periploca maggiore, the silk vine, marsh orchid and l'orchidea palustre, la the saltmarsh morning glory. campanella palustre. Coastal ponds behind the Stagni costieri retrodunali sand dune barrier are of great di grande interesse natu- natural interest, surrounded ralistico circondati da ve- by salt vegetation defined as getazione alofila definita a priority habitat. It is a highly habitat prioritario. Impor- important resting and tantissima area di sosta e wintering site for waterfowl Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi svernamento per l'avifauna and migratory birds generally. acquatica e migratoria in 100 generale. Aquatina di Frigole Aquatina di Frigole

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Lecce Municipality/ies: Lecce Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150003 Codice: IT9150003 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: 06/1995 (Decree of the Italian Ministry (D.M. Ambiente del 3/4/2000 of Environment dated G.U.95 del 22/04/2000) 3/4/2000 and published in the Estensione: 159,82 ha Official Journal no. 95 of Regione biogeografica: 22/04/2000) Mediterranea Size: 159,82 ha Biogeographical region: Mediterranean Il bacino costiero con caratteristiche lagunari e' ubicato nei pressi di Frigole, This lagoon-type coastal basin ed è di origine artificiale, is located near Frigole, and creato nell'ambito di interventi was originally artificial, built as di bonifica. E’ stata classificata a part of reclamation works. It tra le aree SIC per la presenza is classified among the di lembi di macchia alta a mirto SCI areas due to the e lentisco pregevoli sotto il presence of tall scrub profilo vegetazionale. della (myrtle and mastic), of steppa salata, della duna, della considerable vegetational gariga, e delle specie vegetali value, salt steppe, dunes, che crescono in questi garrigue, and plant ambienti, piante igrofile, piante species which grow in psammofile. Sito di sosta per these environments, l'avifauna migratoria hygrophilous and acquatica. Attualmente, è psammophilous plants. It utilizzata dall’Università di is a resting site for Lecce come sede di migratory waterfowl. The sperimentazione di nuove area is currently being metodologia di acquacoltura. used by the University of Lecce to experiment new aquaculture methods.

Salicornia Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

101 Bosco Chiuso di “Chiuso di Presicce” Presicce Wood

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Specchia Municipality/ies: Specchia Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150017 Codice: IT9150017 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: 06/1995 (Decree of the Italian Ministry (D.M.Ambiente del 3/4/2000 of Environment dated G.U. 95 del 22/04/2000) 3/4/2000 and published in the Estensione: 11,32 ha Official Journal no. 95 of Regione biogeografica: 22/04/2000) Mediterranea Size: 11,32 ha Biogeographical region: Mediterranean Nel territorio del Comune di Specchia a circa 104 metri sul livello del mare si trova il bosco The Presicce wood, covering di Presicce che risulta avere an area of approx. 11 una estensione di circa 11 hectares, lies in the ettari. Municipality of Presicce at L’elemento pregnante e approx. 104 metres above sea qualificante di tale sito level. naturalistico, dichiarato The major qualifying element area SIC ai sensi della of this naturalistic site, normativa della Comunità declared an SCI area under Europea, si identifica nella EC law, is the presence of presenza di boschi e woods and copses of macchie di quercia spinosa Palestine Oak (Quercus ( Quercus calliprinos), calliprinos), a tree species essenza che trova nel which, here in the Salento Salento una delle poche region, survives in one of the colonie in Italia. few colonies in Italy. Nel bosco di Presicce non The Presicce woods contain vi è solo il bosco, ma not only woodland, and in fact buona parte del sito vede much of the area is covered la presenza della macchia by Mediterranean maquis mediterranea che si alterna which alternates and e si integra con le specie integrates with the wood nemorali tra le quali si species, which include the rare annovera la rara quercia Italian Pubescent Oak virgiliana (Quercus (Quercus virgiliana). virgiliana). The area is rich in Notevole la presenza della herpetofauna, including the erpetofauna con il biacco, green whip snake, the common la lucertola comune, il lizard, the beautiful green lizard, bellissimo ramarro , il the leopard snake, known as colubro leopardino definito the most beautiful European il più bel serpente europeo, snake, and the four-lined ed il cervone. snake. Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

102 Bosco Danieli Danieli Wood

Ginestra spinosa

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Specchia Municipality/ies: Specchia Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150023 Codice: IT9150023 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: 6/1995 (Decree of the Italian Ministry (D.M. Ambiente del 3/4/2000 of Environment dated G.U.95 del 22/04/2000) 3/4/2000 and published in Estensione: 14,07 ha the Official Journal no. 95 of Regione biogeografica: 22/04/2000) Mediterranea Size: 14,07 ha Biogeographical region: Mediterranean Localizzazione: lo si trova percorrendo la provinciale Miggiano - . The Danieli wood lies in the municipality of Specchia, and Si tratta di un'area boschiva can easily be spotted along recintata e pertanto ben the Miggiano - Taurisano conservata. Il bosco à provincial road. costituito da una fitta vegetazione arborea di quercia It is an woodness recinted spinosa (Quercus calliprinos) area that, therefore, is preserved very well. The wood

is constitutes by tree species Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi which, here in the Salento region, survives in one of the few colonies in Italy. 103 Bosco di Cardigliano Cardigliano Wood

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Specchia Municipality/ies: Specchia Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria (SIC) Community Importance (SCI) Codice: IT9150012 Code: IT9150012 Data proposta SIC: 6/1995 SCI proposal date: 06/1995 (D.M. Ambiente del 3/4/2000 (Decree of the Italian Ministry G.U.95 del 22/04/2000) of Environment dated Estensione: 53,91 ha 3/4/2000 and published in the Regione biogeografica: Official Journal no. 95 of Mediterranea 22/04/2000) Size: 53,91 ha Biogeographical region: Questo bosco, esteso per circa Mediterranean cinque ettari, insiste interamente nel territorio del comune di Specchia e This wood extends for approx. costituisce uno degli ultimi lembi five hectares entirely in the boschivi a quercia spinosa municipality of Specchia and (Quercus calliprinos). constitutes one of the last In questa area boschiva è woodland areas covered with presente un fitto ed Palestine Oak (Quercus impenetrabile sottobosco calliprinos). This woodland in cui sono frequenti specie area has a thick, impenetrable come il corbezzolo (Arbutus underbrush in which species unedo), la fillirea (Phillyrea such as the strawberry tree latifolia), l’alaterno (Ramnus (Arbutus unedo), the mock alaternus), e lo smilace privet (Phillyrea latifolia), the (Smilax aspera). Negli Italian buckthorn (Ramnus ambienti rocciosi più umidi alaternus) and the sarsaparilla del sottobosco è presente (Smilax aspera) are frequent. la cedracca comune In the damper rocky parts of (Ceterach officinarum) . the underbrush the common Nelle chiarie si trovano i cisti rustyback (Ceterach ( Cistus salvifolius e officinarum) can be found. In monspeliensis) e la ginestra the clearings, cistus (Cistus spinosa (Calicotome salvifolius e monspeliensis) infesta). Fra le specie and spiny broom (Calicotome endemiche, cioè tipiche del infesta) can be found. Among luogo, sono da annoverare the endemic species, typical l’ofride pugliese (Ophrys to the area, we may mention fuciflora), l’eliantemo jonico the late spider orchid (Ophrys (Helianthemum jonicum) e fuciflora), the Ionic l’issopo meridionale helianthemum (Helianthemum (Micrometria canescens). jonicum) and southern hyssop Nelle aree pedologicamente (Micrometria canescens). In più povere è presente the pedologically poorer areas vegetazione the pseudo-steppic vegetation pseudosteppica come il includes the Mediterranean barboncino mediterraneo Cymbopogon grass (Cymbopogon hirtus) e di (Cymbopogon hirtus) and Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi gariga con euforbia spinosa garrigue with euphorbia ( Euphorbia spinosa). spinosa (Euphorbia spinosa). 104 Bosco di Cervalora Cervalora Wood

Biacco

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Lecce Municipality/ies: Lecce Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria (SIC) Community Importance (SCI) Codice: IT9150029 Code: IT9150029 Data proposta SIC: 6/1995 SCI proposal date: (D.M. Ambiente del 3/4/2000 06/1995 (Decree of the G.U.95 del 22/04/2000) Italian Ministry of Estensione: 28,68 ha Environment dated 3/4/2000 Regione biogeografica: and published in the Official Mediterranea Journal no. 95 of 22/04/2000) Size: 28,68 ha Substrato di calcarenite Biogeographical region: pleistocenica. Clima Mediterranean spiccatamente termoxerofilo. Si tratta di una lecceta con ricco sottobosco - in cui si segnalano Pleistocenic calcarenite la ginestrella (Osiris alba), il substrate. Remarkable pungitopo (Ruscus aculeatus), thermoxerophilous climate. la ginestra (Spartium junceum), This is an oak wood with rich mirto, lentisco ed alaterno - e underbrush - including dyer’s in buone condizioni vegetative, broom (Osiris alba), butcher’s rappresentativo delle leccete broom (Ruscus aculeatus), che un tempo ricoprivano il Spanish broom (Spartium Salento. junceum), myrtle, mastic and DIRETTIVA 92/43/CEE: Foreste Italian buckthorn – in a good di Quercus ilex vegetative condition, typical of the oak woods which once covered the Salento. Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi 92/43/EEC DIRECTIVE HABITAT: Quercus ilex Forest 105 Bosco di Otranto Otranto Wood

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Otranto Municipality/ies: Otranto Classificazione: Sito Classification: Site of Community d'Importanza Comunitaria (SIC) Importance (SCI) Codice: IT9150016 Code: IT9150016 Data proposta SIC: 6/1995 (D.M. SCI proposal date: 06/1995 Ambiente del 3/4/2000 G.U.95 (Decree of the Italian Ministry of del 22/04/2000) Environment dated 3/4/2000 and Estensione: 8,71 ha published in the Official Journal Regione biogeografica: no. 95 of 22/04/2000) Mediterranea Size: 8,71 ha Biogeographical region: Mediterranean Localizzazione: Situato a nord di Otranto (percorrendo la strada che da Otranto porta a , Site: Situated to the north of lo si trova subito dopo aver Otranto (along the road which attraversato il passaggio a livello): leads from Otranto to Martano, immediately after the level Si tratta di una tipica lecceta crossing): (Quercus ilex) con presenza di arbusti sempreverdi e This is a typical oak wood sottobosco. Elemento molto (Quercus ilex) with evergreens and interessante è la presenza di underbrush. A very interesting alcuni esemplari secolari di element is a number of centuries- quercia virgiliana (Quercus old specimens of Pubescent Oak virgiliana), favoriti certamente (Quercus virgiliana), which is dall’elevata piovosità dell’area certainly privileged by the high rispetto al resto del Salento. rainfall in this area compared to the rest of the Salento.

Argiope fasciata Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

106 Bosco La Lizza e “La Lizza” Wood and the Macchia del Pagliarone “Macchia del Pagliarone”

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Lecce Municipality/ies: Lecce Classificazione: Sito Classification: Site of Community d'Importanza Comunitaria (SIC) Importance (SCI) Codice: IT9150030 Code: IT9150030 Data proposta SIC: 6/1995 (D.M. SCI proposal date: 06/1995 Ambiente del 3/4/2000 G.U.95 (Decree of the Italian Ministry of del 22/04/2000) Environment dated 3/4/2000 and Estensione: 476,04 ha published in the Official Journal Regione biogeografica: no. 95 of 22/04/2000) Mediterranea Size: 476,04 ha Biogeographical region: Mediterranean Il boschetto di Quercus ilex si presenta in buone condizioni vegetative. Di elevato interesse The Quercus ilex wood is in a vegetazionale e' anche la macchia good vegetative condition. Of con dominanza di Arbutus unedo. great vegetational interest is also Nelle radure della macchia e' the scrub of mainly Arbutus presente una vegetazione erbacea unedo. The scrub clearings are a Cimbopogon hirtus. Nell'area home to a herbaceous e' presente una grande vegetation of Cimbopogon costruzione a secco nota hirtus. The area hosts a large localmente come "Pagliarone", in dry stone construction known ottime condizioni di locally as the "Pagliarone", in conservazione, un tempo adibita an excellent state of a ricovero delle greggi, che preservation, once used as costituisce un esempio importante a sheep stable, which di architettura contadina. constitutes an important HABITAT DIRETTIVA 92/43/CEE: example of rural architecture. Foreste di Quercus ilex 92/43/EEC DIRECTIVE SPECIE FLORA DIRETTIVA HABITAT: Quercus ilex forest 92/43/CEE all. II: Percorsi 2/43/EEC DIRECTIVE substeppici di graminacee e FLORAL SPECIES Ann. II: piante annue Pseudo-steppe with grasses (TheroBrachypodietea). and annuals (Thero- Brachypodietea)

Pungitopo Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

107 Bosco Macchia di “Macchia di Ponente” Ponente Wood

Quercia spinosa

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Tricase Municipality/ies: Tricase Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150010 Codice: IT9150010 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: 6/1995 (Decree of the Italian Ministry of (D.M. Ambiente del 3/4/2000 Environment dated 3/4/2000 G.U.95 del 22/04/2000) and published in the Official Estensione: 12,92 ha Journal no. 95 of 22/04/2000) Regione biogeografica: Size: 12,92 ha Mediterranea Biogeographical region: Mediterranean

Il bosco sorge in un contesto paesaggistico piatto e The wood lies in a flat, uniform uniforme. Il substrato landscape. It has a mainly red pedologico e' caratterizzato earth pedological substrate. Site da terra rossa. Il sito e' with a strong presence of caratterizzato dalla presenza Quercus coccifera woods and di Boschi e macchie di copses. Quercus coccifera. 92/43/EEC DIRECTIVE HABITAT: an application has HABITAT DIRETTIVA been made to the EU for the 92/43/CEE: è stato richiesto inclusion of the Salento Quercia all'U.E. di inserire le formazioni coccifera woods in the di Quercia coccifera del 92/43/EEC habitats. Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi Salento tra gli habitat della 92/43/CEE. 108 Bosco Pecorara Pecorara Wood

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Municipality/ies: Scorrano Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150020 Codice: IT9150020 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: 6/1995 (Decree of the Italian Ministry (D.M. Ambiente del 3/4/2000 of Environment dated G.U.95 del 22/04/2000) 3/4/2000 and published in the Estensione: 23.68 ha Official Journal no. 95 of Regione biogeografica: 22/04/2000) Mediterranea Size: 23,68 ha Biogeographical region: Mediterranean Localizzazione: lo si può facilmente individuare percorrendo la provinciale Site: The Pecorara wood lies Scorrano - Supersano in the municipality of Scorrano, and can easily be spotted E’ uno dei pochi boschi di along the Scorrano Supersano quercia spinosa (Quercus provincial road. calliprinos) e sicuramente quello meglio conservato in It is one of the few Puglia. Il sottobosco è Palestine oak (Quercus anch’esso in ottime condizioni, calliprinos) woods and notevole è la presenza di certainly the best esemplari di corbezzolo preserved in Puglia. The (Arbutus unedo) allo stato underbrush is in equally arbustivo e anche arboreo. good condition, with a Si tratta di un bosco sfruttato noteworthy presence of per il taglio della legna e per strawberry tree specimens il pascolo, percorso (Arbutus unedo) in both saltuariamente da incendi. bush and tree form. This woodland is used for lumber and grazing, suffering occasionally from fires. Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

Corbezzolo 109 Bosco Serra dei Serra dei Cianci Cianci Wood

Stiaccino

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Alessano e Municipality/ies: Alessano e Specchia Specchia Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150018 Codice: IT9150018 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: (Decree of the Italian Ministry 6/1995 (D.M. Ambiente of Environment dated del 3/4/2000 G.U.95 del 3/4/2000 and published in the 22/04/2000) Official Journal no. 95 of Estensione: 47,58 ha 22/04/2000) Regione biogeografica: Size: 47,58 ha Mediterranea Biogeographical region: Mediterranean

Sito caratterizzato dalla presenza di boschi di Site with a strong presence of Quercus virgiliana. Il Quercus virgiliana woods. The paesaggio collinare si rolling hill landscape varies in mostra variamente height, with a typical red earth ondulato, con presenza di substrate. un substrato tipico di terra 92/43/EEC DIRECTIVE rossa. HABITAT: Quercus ilex Forest

Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi DIRETTIVA 92/43/CEE: Foreste di Quercus ilex 110 Masseria Zanzara Masseria Zanzara

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Nardò e Municipality/ies: Nardò e Classificazione: Sito Leverano d'Importanza Comunitaria Classification: Site of (SIC) Community Importance (SCI) Codice: IT9150031 Code: IT9150031 Data proposta SIC: 6/1995 SCI proposal date: 06/1995 (D.M. Ambiente del 3/4/2000 (Decree of the Italian Ministry G.U.95 del 22/04/2000) of Environment dated Estensione: 49,08 ha 3/4/2000 and published in the Regione biogeografica: Official Journal no. 95 of Mediterranea 22/04/2000) Size: 49,08 ha Biogeographical region: Localizzazione: la si trova Mediterranean percorrendo la provinciale Porto Cesareo -. Site: Falls in the municipalities Così chiamata per la presenza of Nardò and Leverano, on the dell’omonima masseria, l’area provincial road from Porto è caratterizzata da tratti di Cesareo - Veglie. vegetazione a macchia bassa e gariga e da tratti con So-called because of the vegetazione erbacea sub farmhouse of the same steppica. Particolare è la name, the area is marked presenza nell’area della scilla by low scrub and garrigue maggiore (Scilla peruviana). and in parts by pseudo steppic herbaceous vegetation. Of particular note in this area is the Peruvian scilla (Scilla peruviana)

Latte di gallina Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

111 Montagna Spaccata Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro and Rupi di San Mauro

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: , Gallipoli e Municipality/ies: Gallipoli, Sannicola Galatone e Sannicola Classificazione: Sito Classification: Site of Community d'Importanza Comunitaria (SIC) Importance (SCI) Codice: IT9150008 Code: IT9150008 Data proposta SIC: 6/1995 (D.M. SCI proposal date: 06/1995 Ambiente del 3/4/2000 G.U.95 (Decree of the Italian Ministry of del 22/04/2000) Environment dated 3/4/2000 and Estensione: 258,36 ha published in the Official Journal Regione biogeografica: no. 95 of 22/04/2000) Mediterranea Size: 258,36 ha Biogeographical region: Mediterranean Localizzazione: percorrendo la strada litoranea che da Gallipoli porta in direzione di Porto Site: Falls in the municipalities of Cesareo, si incontrano le rupi di Galatone, Sannicola and Gallipoli. San Mauro tra gli abitati di Running along the coastal road Rivabella e Lido Conchiglie, la from Gallipoli towards Porto montagna spaccata appena Cesareo, the Rupi di San Mauro oltrepassato Lido Conchiglie. can be found in the villages of Rivabella and Lido Conchiglie, Le rupi di San Mauro, ove and the “split mountain” just sorge l’omonima chiesetta beyond Lido Conchiglie. costruita dai monaci basiliani, sono caratterizzate da un tipo The Rupi di San Mauro, where di vegetazione erbacea sub the church of the same name built steppica: il tipo di habitat by Basilian monks can be found, ideale per il falco grillaio (Falco feature typical pseudo-steppic naumanni), pertanto si stanno herbaceous vegetation: it is the facendo dei tentativi di ideal habitat for the lesser kestrel introdurlo nell’area. (Falco naumanni) and attempts La collinetta della montagna are being made to introduce this spaccata è chiamata così species into the area. perché tagliata per consentire The “split mountain” hill is so- l’attraversamento della strada called as it was cut to create a litoranea, la vegetazione più passage for the coast road, and importante presente nell’area the most important vegetation in è quella rupicola. the area is composed of rock plants.

Salvione giallo Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

112 Palude Dei Tamari “Li Tamari” Marsh

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Melendugno Municipality/ies: Melendugno Classificazione: Sito Classification: Site of Community d'Importanza Comunitaria (SIC) Importance (SCI) Codice: IT9150022 Code: IT9150022 Data proposta SIC: 6/1995 (D.M. SCI proposal date: 06/1995 Ambiente del 3/4/2000 G.U.95 (Decree of the Italian Ministry of del 22/04/2000) Environment dated 3/4/2000 and Estensione: 10,78 ha published in the Official Journal Regione biogeografica: no. 95 of 22/04/2000) Mediterranea Size: 10,78 ha Biogeographical region: Mediterranean Localizzazione: Lo si incontra percorrendo la provinciale Otranto-San Cataldo, nei pressi Site: Part of the municipality of di Roca Melendugno. It can be reached along the Otranto-San Cataldo Il nome “Li Tamari” è dovuto alla provincial road, near Roca presenza di un bosco di tamerice maggiore (Tamarix africana), di The name “Li Tamari” is due probabile origine antropica, ma to the presence of an African perfettamente naturalizzata. tamerix (Tamarix africana) Nell’area si trova un fitto canneto, wood, probably of anthropic purtroppo spesso interrotto da origin but now perfectly costruzioni e strade. Nelle naturalised. The area also vicinanze la presenza di un hosts a thick reed bed, insediamento archeologico, Roca unfortunately often Vecchia. interrupted by buildings and roads. Nearby is the archaeological settlement of Roca Vecchia.

Canneto Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

113 Specchia dall’Alto Specchia dall’Alto

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Lecce e Municipality/ies: Lecce e Classificazione: Sito Lizzanello d'Importanza Comunitaria Classification: Site of (SIC) Community Importance (SCI) Codice: IT9150033 Code: IT9150033 Data proposta SIC: 06/1995 SCI proposal date: 06/1995 (D.M.Ambiente del 3/4/2000 (Decree of the Italian Ministry G.U. 95 del 22/04/2000) of Environment dated Estensione: 435,91 ha 3/4/2000 and published in the Regione biogeografica: Official Journal no. 95 of Mediterranea 22/04/2000) Size: 435,91 ha Biogeographical region: Nei pressi di San Cataldo, in Mediterranean prossimità delle masserie Morello e Specchia dell’Alto, a pochi kilometri dalla barocca Near San Cataldo, near the Lecce, è presente una vasta masseries (fortified area pseudosteppica che si farmhouses) of Morello and estende per circa 430 Specchia dell’Alto, just a few ettari in un paesaggio miles from baroque Lecce, brullo e ondulato, ricco di there is a vast pseudo-steppic suggestione, con muretti area which covers e costruzioni a secco. La approximately 430 hectares of vegetazione erbacea più barren, rolling yet very tipica del tipo è beautiful landscape, dotted rappresentata dal with dry stone walls and barboncino mediterraneo buildings. The most typical (Cymbopogon hirtus) e herbaceous vegetation in the dalla cerere comune area is represented by the (Aegilops geniculata) e Mediterranean Cymbopogon dove la roccia affiorante è grass (Cymbopogon hirtus) meno presente prevale il and the ovate goat grass lino delle fate meridionale (Aegilops geniculata) and (Stipa austroitalica) mentre where there is less surface a tratti si trovano poco rock Mediterranean needle estesi prati con il fior di grass (Stipa austroitalica) gallinaccio comune prevails, while some small (Tuberaria guttata). meadows can be found dotted Lungo gli affioramenti with spotted rock rose rocciosi più estesi si (Tuberaria guttata). sviluppa una vegetazione Along large rocky outcrops, a gariga con prevalenza di garrigue scrub prevails with timo arbustivo (Thimus mainly headed savory (Thimus capitatus), timo spinosetto capitatus), Thymus spinulosus ( Thimus spinulosus), (Thimus spinulosus), Ionian eliantemo jonico helianthemum (Helianthemum (Helianthemum jonicum) e jonicum) and widespread sea con notevoli estensioni di squill (Urginea maritima). scilla marittima (Urginea Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi maritima).

114 Torre Dell’Orso Torre Dell’Orso

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Melendugno Municipality/ies: Melendugno Classificazione: Sito Classification: Site of Community d'Importanza Comunitaria (SIC) Importance (SCI) Codice: IT9150004 Code: IT9150004 Data proposta SIC: 6/1995 (D.M. SCI proposal date: 06/1995 Ambiente del 3/4/2000 G.U. 95 (Decree of the Italian Ministry of del 22/04/2000) Environment dated 3/4/2000 and Estensione: 60.05 ha published in the Official Journal Regione biogeografica: no. 95 of 22/04/2000) Mediterranea Size: 60,05 ha Biogeographical region: Mediterranean Localizzazione: Località costiera del comune di Melendugno. Lo si incontra percorrendo la Site: Coastal location in the provinciale Otranto-San Cataldo, municipality of Melendugno. It can tra le località marine sant’Andrea be reached along the Otranto- e San Foca. San Cataldo provincial road, between the sea towns of E’ costituito da un arenile Sant'Andrea and San Foca. incastonato in un’insenatura. Le dune di sabbia, con rilevante It comprises a sandy beach presenza di ginepro coccolone set in an inlet. The sand sono purtroppo soggette a forte dunes, with a strong erosione a causa della pressione presence of prickly juniper, antropica. Circonda l’insenatura are unfortunately being una pineta alloctona con seriously eroded by anthropic presenza, in alcuni tratti più aperti, stress. An allocthonous pine di arbusti a sclerofille. Verso sud, wood surrounds the bay, in prossimità del mare, questa including sclerophyllous cede il passo ad una vegetazione bushes in some more open dalla forma a cuscinetto, adatta stretches. To the south, near a resistere ai venti e alla salsedine. the sea, this tends towards cushion-shaped vegetation more able to resist the winds and sea salt. Panorama Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi

115 Torre Veneri Torre Veneri

Posidonia

Provincia: Lecce Province: Lecce Comune/i: Lecce Municipality/ies: Lecce Classificazione: Sito Classification: Site of d'Importanza Comunitaria Community Importance (SCI) (SIC) Code: IT9150025 Codice: IT9150025 SCI proposal date: 06/1995 Data proposta SIC: 06/1995 (Decree of the Italian Ministry (D.M.Ambiente del 3/4/2000 of Environment dated G.U. 95 del22/04/2000) 3/4/2000 and published in the Estensione: 383,34 ha Official Journal no. 95 of Regione biogegrafica: 22/04/2000) Mediterranea Size: 383,34 ha. Biogeographical region: Mediterranean Il sito è caratterizzato da una serie di bacini costieri retro- dunali di natura salmastra This site features a series of funzionanti a marea e origi- coastal saltwater tidal basins natesi per fenomeni di sol- lying behind the sand dune levamento del fondale mari- barrier which were created by no. Nell'area sono presenti the rising sea floor. The area alcuni stagni costieri retro- contains several coastal ponds dunali con vegetazione alofila behind the sand dune barrier inquadrata in tipologie con- populated by typical salt siderate habitat prioritari vegetation, which are nell’ambito delle direttive considered to be priority comunitarie che mirano alla habitats under the EC loro conservazione, come le directives which target their steppe salate e la vegetazione conservation, including the salt lagunare. Il braccio di mare steppe and lagoon vegetation. antistante ospita una ricca The facing stretch of sea prateria di posidonia. E’ hosts a rich posidonia bed. It Aree S.I.C. (siti di importanza comunitaria) esterne ai parchi un’importante area di sosta is an important resting and e nidificazione per l'avifauna nesting site for waterfowl. 116 acquatica. INDICE SPECIE VEGETALI

Alaterno (Rhamnus alaternus) p. 32, 33, 80, 81, 90, 104 Alisso di leuca (Aurinia leucadea) p. 50, 51, 82, 83 Alloro (Laurus nobilis)p.55 Asfodelo mediterraneo (Asphodelus microcarpus) p. 52, 54, 84, 85 Astro delle saline (Aster tripolium) p. 42, 43, 44 Barboncino mediterraneo (Cymbopogon hirtus) p. 52, 53, 104, 114 Biancospino (Crataugus monogyna) p. 55, 56 Calcatreppola marina (Eryngium maritimum)p.72 Campanella delle spiagge (Calystegia soldanella) p. 40, 41, 72 Campanella di palude (Ipomoea sagittata) p. 34, 35, 43, 44, 64, 73, 74, 88, 89 Campanula pugliese (Campanula versicolor) p. 50, 51, 82, 83 Cannuccia di palude (Phragmites australis) p. 34, 35, 63, 64, 88 Cardogna comune (Scolymus hispanicus)p.52 Carrubo (Ceratonia siliqua) p. 55, 56, 80, 81 Ciclamino (Cyclamen hederifolium) p. 90, 91 Cipresso comune (Cupressus sempervirens)p.79 Cisto (Cistus incanus) p. 80, 81 Cisto femmina (Cistus salvifolius) p. 90, 91 Cisto da Montpellier (Cistus monspeliensis) p. 32, 33 Cisto rosso (Cistus creticus) p. 32, 33, 61, 62 Corbezzolo (Arbutus unedo) p. 61, 62, 104, 107, 109 Edera (Hedera helix) p. 32, 33 Eliantemo ionico (Helianthemum jonium) p. 32, 33 Enula bacicci (Inula crithmoides) p. 40, 41, 42, 44 Erba da ghiozzi marittima (Ruppia maritima) p. 63, 64, 84, 85 Erba di S. Giovanni crespa (Hypericum triquetrifolium) p. 52, 54 Erica pugliese (Erica manipuliflora) p. 75, 76, 100 Eucalipto (Eucalyptus camaldulensis) p. 79, 90 Euforbia arborea (Euphorbia dendroides) p. 50, 61, 62 Falasco (Cladium mariscus) p. 43, 44, 88, 89 Falasco bianco (Imperata cylindrica) p. 88, 89 Fillirea (Phillyrea latifolia) p. 32, 33, 45, 80, 81, 90 104 117 INDICE SPECIE VEGETALI

Finocchio marino (Crithmum maritimum) p. 40, 41, 49, 51 Fiordaliso tenace (Centaurea tenacissima) p. 75, 76 Fior gallinaccio (Tuberaria guttata) p. 75, 76, 114 Fragno (Quercus trojana) p. 80, 81 Garofano salentino (Dianthus japygicus) p. 50, 51 Giaggiolo salentino (Iris revoluta) p. 92, 93 Giglio marino (Pancratium maritimum) p. 36, 37, 40, 41, 72 Ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa) p. 40, 41, 72, 115 Ginepro fenicio (Juniperus turbinata) p. 79, 80, 81 Ginestra spinosa (Calicotome infesta) p. 61, 62, 75, 76, 90, 103, 104 Giunco pungente (Juncus acutus) p. 43, 44, 65, 66 Giunco marittimo (Juncus maritimus) p. 65, 66 Giunco nero (Schoenus nigricans) p. 34, 35, 43, 44, 65, 66, 88, 89 Gnidio (Daphne gnidium) p. 80, 81 Gramigna delle spiagge (Agropyron junceum) p. 40, 41, 65, 66 Kummel di Grecia (Carum multiflorum) p. 50, 82 Leccio (Quercus ilex)p.24, 25, 32, 33, 45, 55, 56, 61, 62, 80, 81, 90, 106 Legno-puzzo (Anagyris fetida) p. 90, 91 Lenticchia d'acqua (Lemna minor) p. 63, 64 Lentisco (Pistacia lentiscus) p. 32, 33, 45, 55, 56, 61, 62, 79, 81, 90, 101, 105 Limonio comune (Limonium serotinum) p. 35, 42, 44, Lino delle fate meridionale (Stipa austroitalica) p. 52, 53, 114 Lino selvatico (Linum bienne) p. 32, 33 Macro alga (Ulva rigida) p. 63, 64 Malva arborea (Lavatera arborea) p. 92, 93 Mirto (Myrtus communis) p. 32, 33, 45, 61, 62, 79 Nespolo selvatico (Mespilus germanica) p. 55, 56 Ofride di Bertoloni (Ophrys bertolonii) p. 52, 54, 80, 81 Ofride fior di bombo (Ophrys bombyflora) p. 75, 76 118 INDICE SPECIE VEGETALI

Ofride garganica (Ophrys sphecodes ssp. garganica) p. 74 Ofride gialla (Ophrys lutea) p. 52, 54, 75, 76 Ofride pugliese (Oprhys apulica) p. 45, 62, 74, 75, 76, 104 Ofride scura (Ophrys fusca)p.75 Ofride fior di vespa (Ophrys tenthredinifera) p. 45, 62, 80 Ombelico di venere verdastro (Umbilicus cloranthus) p. 50, 51 Orchidea acquatica (Orchis laxiflora)p.73 Orchide cimicina (Orchis coriophora ssp. fragrans)p.75 Orchidea di palude (Orchis palustris) p. 34, 41, 43 Orchidea piramidale (Anacamptis pyramidalis) p. 32, 52, 80, 81 Panicastrella di palude (Cladium mariscus)p.88 Papavero cornuto (Glaucium flavum)p.70 Periploca maggiore (Periploca graeca) p. 34, 35, 100 Piantaggine biancastra (Plantago albicans) p. 73, 92 Piantaggine crassulenta (Plantago crassifolia)p.43 Pino d’Aleppo (Pinus halepensis) p. 22, 23, 45, 73, 74, 79, 90 Porcellana marina (Halimione portulacoides)p.92 Posidonia (Posidonia oceanica) p. 70, 72, 92, 93, 97, 98, 116 Pungitopo (Ruscus aculeatus) p. 32, 107 Quercia spinosa (Quercus calliprinos) p. 45, 102, 103, 108, 109 Quercia vallonea (Quercus ithaburensis ssp. Macrolepis) p. 57, 58 Quercia virgiliana (Quercus virgiliana) p. 24, 80, 81, 102, 106, 110 Ranuncolo di Baudot (Ranunculus baudotii)p.92 Raponzolo meridionale (Asyneuma lymonifolium) p. 51 Robbia selvatica (Rubia peregrina)p.32 Rosmarino (Rosmarinus officinalis) p. 61, 80 Salicornia (Limonium virgatum) p. 88, 89 Salicornia fruticosa (Arthrocnemum fruticosum) p. 49, 51, 66 Salicornia glauca (Arthrocnemum glaucum) p. 42, 44, 65 Salvione giallo (Phlomis fruticosa) p. 52, 112 119 INDICE SPECIE VEGETALI

Santolina delle spiagge (Othantus maritimus)p.40 Salsapariglia o straccia braghe (Smilax aspera) p. 32, 33, 80, 81 Santoreggia (Satureja cuneifolia) p. 32, 33 Scrofularia pugliese (Scrophularia lucida) p. 50, 82 Sedanina d’acqua (Apium nodiflorum) p. 88, 89 Serapide lingua (Serapis lingua)p.52 Serapide maggiore (Serapis vomeracea)p.62 Silene (Silene colorata) p. 75, 76 Soldanella di mare (Calystegia soldanella) p. 40, 41, 72 Spinapollici (Anthyllis hermanniae)p.75 Spinaporci (Sarcopoterium spinosum) p. 84, 90 Scilla marina (Urginea maritima) p. 52, 53 Sparto pungente (Ammophila australis) p. 40, 65 Statice autunnale (Limonium serotinum) p. 34, 42 Statice a virgola (Limonium virgatum)p.49 Tamaro (Tamus communis)p.90 Terebinto (Pistacia terebinthus)p.55 Timo (Thymus capitatus) p. 65, 80, 82, 90, 114 Ulivo selvatico (Olea europea var oleaster)p.79 Veccia di Giacomini (Vicia giacominiana)p.52 Violacciocca (Matthiola sinuata)p.40 Vincetossico (Vincetoxicum hirundinaria ssp. adriaticum) p. 50, 51 Zafferano di Thomas (Crocus thomasii) p. 90, 91 Zostera maggiore (Zostera marina) p. 70, 71

120 INDICE SPECIE ANIMALI

ANFIBI Raganella (Hyla intermedia) p. 32, 33, 42, 43, 63 Rana verde italica (Phelophylax Klepton Hyspanicus) p. 34, 43, 44 Rospo comune (Bufo bufo) p. 32, 43 Rospo smeraldino (Bufo viridis) p. 32, 43, 45 Tritone italiano (Triturus italicus) p. 44, 73, 88

MAMMIFERI Donnola (Mustela nivalis) p. 61, 82 Foca monaca (Monachus monachus) p. 47, 57 Lepre comune (Lepus europaeus)p.53 Riccio europeo (Erinaceus europaeus) p. 32, 53, 61, 75, 82 Tasso (Meles meles) p. 32, 34, 45, 61, 75, 82 Volpe (Vulpes vulpes) p. 32, 40, 45, 53, 61, 75, 82 PESCI Bavosa cervina (Parablennius zvonimiri)p.98 Donzella (Coris juli)p.97 Orata (Sparus aurata)p.98

PESCI D’ACQUA DOLCE Gambusia (Gambusia affinis) p. 34, 35 Nono (Aphanius fasciatus) p. 64, 90, 91

RETTILI Biacco (Hierophis viridiflavus) p. 32, 50, 53, 61, 75, 82, 90, 102, 105 Biscia dal collare (Natrix natrix) p. 34, 43, 63, 73, 89 Cervone (Elaphe quatuorlineata) p. 32, 33, 45, 53, 61, 75, 82, 102 Colubro leopardino (Zamenis situla) p. 45, 53, 61, 62, 75, 82, 88, 102 Geco comune (Tarentola mauritanica) p. 53, 75 Geco verrucoso (Hemidactylus turcis) p. 53, 121 INDICE SPECIE ANIMALI

Geco di Kotschy (Mediodactylus kotschyi)p.93 Lucertola campestre (Podarcis siculus) p. 32, 40, 50, 53, 82, 102 Luscengola (Chalcides chalcides)p.82 Ramarro (Lacerta bilineata) p. 32, 45, 50, 53, 58, 75, 76, 82, 102 Testuggine d’acqua (Emys orbicularis) p. 34, 43, 88

UCCELLI Airone cenerino (Ardea cinerea) p. 38, 42, 60, 70, 84, 86 Albanella minore (Circus pygargus) p. 36, 50 Albanella pallida (Circus macrorus) p. 36, 50 Allodola (Alauda arvensis) p. 52, 82 Alzavola (Anas crecca) p. 42, 60, 63 Aquila minore (Hieraaetus pennatus)p.42 Assiolo (Otus scops)p.82 Avocetta (Recurvirostra avocetta)p.43 Ballerina gialla (Motacilla cinerea) p. 42, 43 Barbagianni (Tyto alba)p.82 Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus)p.40 Beccamoschino (Cisticola juncidis)p.62 Calandra (Melanocorypha calandra) p. 52, 54 Calandrella (Calandrella brachydactyla) p. 52, 54 Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus)p.88 Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus)p.88 Capinera (Sylvia atricapilla) p. 45, 82 Cappelaccia (Galerida cristata) p. 52, 54 Cardellino (Carduelis carduelis) p. 32, 82 Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus) p. 43, 84, 87, 88 Chiurlo piccolo (Numenius phaeopus) p. 40, 70 Cigno reale (Cygnus olor) p. 34, 35 Civetta (Athene noctua)p.82 Cormorano (Phalacrocorax carbo) p. 42, 65, 75 Corriere piccolo (Charadrius dubius)p.75 Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius)p.82 122 INDICE SPECIE ANIMALI

Falco cuculo (Falco vespertinus) p. 36, 50 Falco di palude (Circus aeruginosus) p. 42, 50, 63, 70, 73 Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) p. 50, 75 Falco pescatore (Pandion haliaetus)p. p. 42 Fanello (Cardueli cannabina)p.82 Fenicottero (Phoenicopterus ruber) p. 40, 42 Fischione (Anas penelope)p.60 Folaga (Fulica atra) p. 34, 42, 60, 63, 93 Forapaglie (Acrocephalus schoenobaenus)p.88 Fratino (Charadrius alexandrinus) p. 40, 75 Gabbiano comune (Larus ridibundus) p. 68, 70 Gabbiano corallino (Larus melanocephalus) p. 66, 67, 75 Gabbiano corso (Larus audouinii) p. 70, 71 Gabbiano reale (Larus michahellis)p.70 Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) p. 34, 43, 60, 63, 88, 93 Gambecchio (Calidris minuta)p.89 Garzetta (Egretta garzetta) p. 34, 42, 59, 60, 70, 73, 84, 85, 88 Gazza (Pica pica) p. 77, 82 Germano reale (Anas platyrhynchos)p.42 Gheppio (Falco tinnunculus) p. 52, 61, 70, 82 Grillaio (Falco naumanni) p. 36, 50, 52, 82, 112 Gru cenerina (Grus grus)p.88 Gufo p. 82 Gufo di palude (Asio flammeus)p.42 Martin pescatore (Alcedo atthis) p. 12, 41, 42, 73, 88 Marzaiola (Anas querquedula)p.88 Merlo (Turdus merula) p. 45, 80, 82 Mestolone (Anas clypeata)p.42 Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus)p.88 Moretta tabaccata (Aythya nyroca) p. 45, 53, 80, 82 Moriglione (Aythya ferina)p.42 Oca granaiola (Anser fabalis)p.88 Occhiocotto (Sylvia melanocephala) p. 45, 65, 82 123 INDICE SPECIE ANIMALI

Pellicano (Pelecanus onocrotalus)p.42 Pendolino (Remiz pendulinus)p.88 Pettirosso (Erithacus rubecula) p. 32, 36, 45 Piccione selvatico (Columbia livia)p.57 Piovanello pancianera (Calidris alpina)p.40 Piro piro boschereccio (Tringa glareola) p. 43, 84 Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos) p. 73, 75 Pivieressa (Pluvialis squatarola) p. 38, 40 Poiana (Buteo buteo) p. 70, 82 Porciglione (Rallus aquaticus) p. 34, 43, 88 Quaglia (Coturnix coturnix) p. 75, 82 Rigogolo (Oriolus oriolus)p.82 Silvia di Ruppel (Sylvia rueppelli)p.53 Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) p. 42, 60, 63, 70, 84 Spatola (Platalea leucorodia)p.42 Storno (Sturnus vulgaris) p. 37, 75 Strillozzo (Miliaria calandra)p.53 Tarabusino (Ixobrychus minutus) p. 31, 34 Tarabuso (Botaurus stellaris) p. 34, 60 Tortora (Streptopelia turtur)p.75 Tuffetto (Tachybaptus ruficollis) p. 84, 85 Upupa (Upupa epops)p.82 Usignolo di fiume (Cettia cetti)p.88 Usignolo (Luscinia megarhynchos)p.32 Volpoca (Tadorna tadorna)p.42

INVERTEBRATI Arabetta (Pontia edusa)p.37 Argiope fasciata p. 106 Damigella p. 89 Formicaleone (Palparei libelluloides)p.52

124 BIBLIOGRAFIA

Ambienti e Itinerari Naturalistici della provincia di Lecce - 1993 - Lega per l’ambiente - Cooperativa Idra - Conte editore

Da Otranto a Porto Badisco - Passeggiate dalla natura alla memoria - 1998 - Edizioni Moscara Associati

Guida botanica del Salento - 1998 - Silvano Marchiori – Piero Medagli - Livio Ruggero - Mario Congedo Editore

Puglia - Il vademecum delle aree protette - 2006 - Edinat

Quaderni habitat - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Museo faunistico di Storia naturale, Udine

L’Isola S. Andrea - Tra terra e mare - Luciano Scarpina. Giorgio Cataldini - Dario A. Franchini - Regione Puglia - Associazione Salento Ambiente Gallipoli

Il sistema delle aree protette in Italia - Guide Natura - Touring Club Italiano in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.

Area Marina Protetta - Consorzio Area Marina Protetta di Porto Cesareo - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.

Natura in Puglia - Flora, Fauna e Ambienti Naturali - A. Sigismondi - N. Tedesco - Mario Adda Editore

Le ragioni di un parco - Parco “Costa Otranto - S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase” - Videopresentazione a cura di Francesco Minonne 125 San Mauro - Sannicola

Finito di stampare per conto della PROVINCIA DI LECCE nel mese di Luglio 2010 da Mosaico (Le)

Stampa su carta riciclata al 100%

Progetto grafico e stampa: D.cò - Lecce