La Sardegna cresce con l’Europa Ambito Territoriale Nuorese

Castello Tomba di Giganti Progetto cofinanziato dall’Unione Europea della Fava di S’Ena ’e Thomes Programma Operativo FESR 2007-2013 Posada UNIONE EUROPEA FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Asse I, Linee di Attività 1.2.3.a

REPUBBLICA ITALIANA

P.O.R. FESR Sardegna 2007-2013, Asse I “Società dell’Informazione”, Obiettivo Specifico 1.2. “Promuovere e sviluppare la società dell’informazione con particolare attenzione ad aspetti chiave per lo sviluppo del territorio e della qualità della vita, quali la sanità, l’istruzione e la promozione della cultura”, Obiettivo Operativo 1.2.3. “Incrementare la produzione di contenuti digitali”, Linea di At - tività 1.2.3.a. “Interventi per la produzione, pubblicazione e condivisione sul web o sui nuovi media (DTV, mobile T, ecc.) di contenu - ti digitali riguardanti la cultura, la letteratura, la musica, il territorio e le immagini della Sardegna per una loro fruizione sociale”.

Patrimonio culturale

Si ringrazia per la collaborazione la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province Ambito Territoriale di Sassari, Olbia, Tempio, e . Nuorese

Castello della Fava | Posada

Tomba di giganti di S’Ena ’e Thomes | Dorgali

Patrimonio culturale Unicity Srl: Sardegna Virtual Archaeology Coordinamento Produzione Produzione Ricostruzioni 3D, Ambito Territoriale Render 3D, Visite Guidate Virtuali, Nuorese Produzione Panorami Virtuali Comunicazione e Multimedia

Castello della Fava Testaluna Srl: Testo: Dott.ssa Maria Grazia Arru Programmazione e interattività 3D

Tomba di giganti Polonord Adeste Srl: di S’Ena ’e Thomes Supporti Pendrive USB Testo: Dott.ssa Emanuela Atzeni Imago Multimedia Snc: Siti culturali principali Testi, Grafica e Immagini Siti Testi: Dottor Giulio Concu della Guida a Stampa e Digitale Dott.ssa Maria Grazia Porcu FSG Sas - Unicity Srl: Patrimonio culturale Postazioni multimediali interattive e assistenza tecnica Il progetto “Patrimonio Culturale Sardegna Virtual Archaeology”

l patrimonio archeologico e immateriali ancora oggi facilmente architettonico della Sardegna presenta riscontrabili e che sono parte importante del Inumerosi aspetti non riscontrabili altrove patrimonio identitario isolano. Gli aspetti nell’area mediterranea. Le sue specificità si principali dell’archeologia e dell’architettura concentrano in particolare tra la tarda sarda sono noti al grande pubblico per preistoria e la protostoria e hanno il loro eccellenze divenute ormai patrimonio culmine nella civiltà nuragica . Ma anche condiviso come Barumini o Saccargia; e in un dell’età storica l’isola conserva notevoli mondo dove è divenuto facile reperire peculiarità che derivano dall’importante informazioni, si pone il problema di una presenza fenicia, cartaginese, romana e poi presentazione della cultura identitaria della ancora bizantina che interagendo con le Sardegna da parte dell’ente pubblico in culture locali giunsero a costruire una maniera oggettiva, accurata e tale che sia specifica cultura con i suoi aspetti materiali e fruibile da parte di qualsiasi tipo di studioso e non addetto al settore. Per adempiere a contribuisce inoltre ad accrescere il questo compito, si è scelto di fare leva sulla complesso dei prodotti scientifici, didattici e Nuorese spettacolarità di gran parte dei resti divulgativi innovativi relativi ai luoghi della archeologici e architettonici, oltretutto cultura della Sardegna tramite la creazione un spesso collocati in luoghi paesaggisticamente sistema integrato di siti ricostruiti con le più affascinanti anche per un pubblico in genere recenti tecnologie 3D, mettendo a meno interessato. Ma la vera sfida risiede nel disposizione di qualsiasi tipo di utente dei tentativo di contestualizzare le emergenze prodotti di alto profilo qualitativo, affascinanti archeologiche nel loro ambiente culturale. nella grafica e ricchi di informazioni L’idea deriva dal concetto che i resti di culture interattive. Con questi obiettivi, diciassette passate possono “narrare una storia” soltanto fra i siti più significativi ed emblematici per la se vengono “interpretati” congiuntamente storia e la cultura della Sardegna, dislocati in agli altri, come pagine di un libro che otto ambiti territoriali , sono stati oggetto di altrimenti, isolate, ci dicono ben poco. In ricostruzioni virtuali tridimensionali in concreto il progetto tende a illustrare un qualità realistica, come risultato di monumento o un sito mostrando i motivi per un’accurata ricerca sul materiale bibliografico, cui è interessante non solo per sé stesso ma archivistico, cartografico storico e recente. Le anche, e soprattutto, per la sua importanza ricostruzioni digitali rispondono alle ipotesi nel contesto culturale e ambientale di cui è ricostruttive maggiormente accreditate dalla parte. La conoscenza di questo aspetto comunità scientifica e dal mondo fondamentale è utile anche per accademico, scaturite da scavi e ricerche sul l’interpretazione del mondo in cui viviamo, campo, dallo studio storico-archeologico, aiutandoci a comprendere le ragioni che archivistico e artistico: offrono perciò il sottostanno alla tutela dei beni archeologici maggior grado possibile di fedeltà alla e architettonici , di là dalla loro eventuale costruzione originaria, riproducendo il monumentalità e seppure pertinenti a contesto archeologico comprensivo del culture, come ad esempio quella romana, che paesaggio, delle strutture esterne, degli spazi vengono abitualmente vissute come estranee interni e delle ambientazioni di vita reale. Il al patrimonio identitario della Sardegna. I prodotto finale digitale è messo a sistema e modi per divulgare questo tipo di conoscenza reso fruibile in diversi luoghi della cultura sono articolati in base ai media a cui sono individuati dalla Regione Sardegna, come destinati per la fruizione. In ogni caso, il musei e università, presso i cosiddetti “punti risultato offerto al pubblico va oltre la mera di accesso”, spazi in cui sono state installate esposizione didascalica del sito per giungere a delle postazioni multimediali interattive una descrizione ampia ed esaustiva dal punto destinate al pubblico. Inoltre, il prodotto è di vista culturale. fruibile su supporto digitale per essere distribuito in occasione di convegni, fiere, forum, borse del turismo. La finalità specifica Contenuto e finalità del progetto della Linea di Attività 1.2.3.a, mira infatti a incrementare la produzione, divulgazione e Il progetto “Patrimonio Culturale Sardegna condivisione di contenuti digitali riguardanti Virtual Archaeology” si pone come anche i beni culturali, finalizzandoli al potenziamento del “Sistema Omogeneo di miglioramento del patrimonio di conoscenze Identità Visuale” già avviato dalla R.A.S. e ha dei diversi target di fruitori, nonché al la finalità primaria di creare uno strumento di potenziamento dell’istruzione delle differenti salvaguardia e promozione del patrimonio fasce di studenti, in previsione di una ricaduta culturale della Sardegna. Il progetto socio-culturale nel territorio. • Betili di Tamuli,

6 Sardegna Virtual Archaeology Carta generale della Sardegna Ambito territoriale Nuorese

Castello Posada della Fava

Olbia

Porto Torres Sassari Gallura

Castello Posada della Fava S’Ena ’e Thomes Alghero Sassarese

S’Ena ’e Thomes Nuoro Nuoro Dorgali Dorgali Nuorese Nuorese Oristanese

Oristano Ogliastra

Medio Campidano Cagliaritano

Cagliari Iglesiente

Sulcis

Tomba di giganti Castello di S’Ena ’e Thomes della Fava (Dorgali) (Posada) Posada • Castello della Fava alla sua posizione elevata poteva controllare agevolmente non solo la pianura circostante, ma anche la foce del fiume Posada e l castello della Fava sorge in cima ad un’ampia porzione della costa orientale sarda. un’alta collina calcarea da cui sovrasta il Rivestiva, dunque, un ruolo strategico nella Icentro abitato di Posada, in provincia di difesa del territorio proprio per la possibilità Nuoro (Sardegna Nord-Orientale). Grazie di avvistare l’arrivo di eventuali nemici sia

↑ Panorama della rocca di Posada ↓ Ricostruzione della rocca e della torre

La facciata principale della torre, lato Est, con l’ingresso sopraelevato

10 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 11 dall’entroterra, sia dal mare. Era, inoltre, nelle Posada rientrarono definitivamente in mano merli, da cui i soldati sorvegliavano il territorio di navi nemiche. Una porta consentiva di vicinanze della via a portu Tibulas-Carales , iberica nel 1409 per essere poi concessi in circostante e difendevano la rocca in caso di oltrepassare questo primo sbarramento e di costruita in Età Romana per collegare feudo nel 1431 alla famiglia Carroz ed elevati attacco nemico. Il perimetro più esterno, di entrare nello spazio delimitato dal secondo con la zona di Santa Teresa di Gallura, al rango di Baronia. Oltre al castello vero e cui rimangono solo pochi resti, racchiudeva circuito murario, che si addossava alle mura passando lungo la costa orientale. Non si proprio, la rocca “della Fava” comprendeva una vasta area e presentava alcune aperture più interne del castello. Si tratta del conosce con precisione la data della sua anche il villaggio fortificato. È probabile che in rivolte verso il mare, utili per avvistare l’arrivo cosiddetto “antemurale”, che proteggeva la costruzione, ma esisteva già nella seconda origine il borgo di Posada sorgesse più a metà del XIII secolo, dal momento che viene occidente rispetto alla fortezza, nella zona menzionato in alcuni documenti dell’epoca. dell’attuale rione di Santa Caterina. Fu costruito per iniziativa della famiglia Successivamente, tra la seconda metà del XV pisana dei Visconti, di cui il maniero fu la e l’inizio del XVI secolo, a causa della guerra residenza, proprio al confine fra il Giudicato tra l’Arborea e l’Aragona e più tardi per le di Gallura, cui apparteneva, e quello incursioni saracene, gli abitanti si sarebbero d’Arborea. La fortezza, protagonista di trasferiti sulle pendici del colle, in modo da complesse vicende storiche, fu controllata usufruire della protezione del maniero. Da alternativamente sia dai sovrani di Gallura quel momento in poi il fortilizio della Fava che da quelli dell’Arborea. Nel 1324 passò ai divenne parte integrante del nuovo borgo di Catalano-Aragonesi e dopo alcune parentesi Posada. Il castello era circondato da più cinte temporali durante le quali ritornò fra i murarie costruite direttamente sulla roccia e possessi dell’Arborea, il castello e il paese di dotate di camminamenti di ronda protetti da

↑ Ricostruzione delle mura più esterne del castello ↓ Ricostruzione del camminamento di ronda

Merli di tipo guelfo

12 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 13 fortezza dall’assalto delle macchine belliche destra, stretto tra l’antemurale e le mura più quali arieti e trabucchi. Un passaggio interne. Superato il sentiero ci si trovava di permetteva di superare queste mura e di fronte a un’ultima cerchia di mura, quella più proseguire verso il castello percorrendo un interna, costruita in cima al colle. Un portale, sentiero che svoltava improvvisamente a preceduto da una serie di gradini scavati nella

↑ Ricostruzione della seconda cinta muraria ↓ I resti della seconda cinta muraria

↑I resti della seconda cinta muraria e la torre ↓ Ricostruzione delle mura interne

14 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 15 roccia, consentiva di accedere alla piazza collocato a un livello più alto rispetto al piano d’armi, un grande spazio aperto al centro del di calpestio della piazza d’armi. L’accesso alla quale è tutt’oggi visibile l’alta torre a pianta torre (oggi possibile grazie a una scala di quadrata. La torre è alta circa 20 metri e ferro) avveniva per mezzo di una scala di presenta la particolarità di avere l’ingresso legno oppure di corda, che poteva essere

↑ Ricostruzione della torre e delle strutture della piazza d’armi ↓ Ricostruzione dell’ingresso alla torre

Accesso alla piazza d’armi

Sardegna Virtual Archaeology 17 spostata velocemente per impedire l’ingresso ripide scale di legno. Sulle pareti, alcune su cui si affacciava la torre, si effettuavano le l’approvvigionamento idrico in caso di assedio a eventuali nemici che fossero riusciti a aperture di dimensioni ridotte permettevano esercitazioni militari, la raccolta delle truppe e prolungato. Sulla piazza, addossate alle mura, superare i perimetri murari. La sommità della di illuminare gli ambienti e di controllare il delle armi. Qui, nel sottosuolo, erano presenti si aprivano anche varie strutture, torre era coronata da merli, mentre lo spazio territorio circostante. Nella piazza d’armi (il tre grandi cisterne per la raccolta dell’acqua probabilmente magazzini o stalle, di cui interno era diviso in tre piani, collegati da grande spazio aperto delimitato dalle mura) piovana, che garantivano rimangono solo poche tracce. •

↑ Ricostruzione dell’interno della torre ↓ Ricostruzione della piazza d’armi ↑ Ricostruzione degli edifici della piazza d’armi e di una cisterna ↓ Ricostruzione delle strutture della piazza d’armi

18 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 19 Ricostruzione della rocca e della torre Dorgali • Tomba di Giganti esempio di architettura funeraria nuragica. di S’Ena ’e Thomes Situata nella valle del fiume Isalle, è in stretta relazione con il nuraghe Orrule, torre di avvistamento a guardia della via di a sepoltura collettiva megalitica di penetrazione verso l’interno, e con un’altra S’Ena ’e Thomes, a struttura dolmenica sepoltura dello stesso tipo, la tomba dei Lcon stele centinata, è un notevole giganti di S’Iscra ’e Lottoni.

↑ La tomba dei giganti di Thomes ↓ Veduta aerea del monumento funerario

22 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 23 Benché si conoscano pochi reperti associati (1600-1300 a.C. circa). Complessivamente la l’interno, che delimitano lo spazio con sommità dal profilo arcuato, che al monumento, riconducibili a forme tomba è lunga oltre 16,20 m. L’ingresso cerimoniale, racchiuso, atto a ospitare i riti. costituisce l’elemento di maggiore interesse ceramiche note nella cultura di Bonnanaro della tomba è orientato a Sud. L’esedra Al centro si trova l’imponente stele centinata, della sepoltura, circoscritta da una cornice in (vasi polipodi, tazze, tegami), il suo impianto semicircolare è segnata da lastroni piantati con altezza di oltre tre metri e larghezza rilievo e da un listello trasversale. Nel lato dovrebbe risalire all’Età del Bronzo Medio I di coltello nella fronte, decrescenti verso almeno di due, ricavata da un blocco unico, inferiore si apre il portello quadrangolare, con

↑ Frammento di tegame nuragico ↓ Profilo dell’esedra ↑ Ricostruzione dello spazio cerimoniale ↓ Stele centinata

24 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 25 spigoli arrotondati, attraverso cui si accede poggia un filare di pietrame, sopra il quale si rinvennero capovolte sul fianco della Settanta del secolo scorso da Francesco alla camera funeraria. Quest’ultima consiste innestava la copertura, ottenuta con uso di tomba. Il piano pavimentale della camera, Nicosia. L’intervento di scavo ha portato in un lungo corridoio di pianta rettangolare, grandi lastre appoggiate orizzontalmente interessato da scassi clandestini, era alla luce pochi reperti che, oltre alla edificato mediante l’utilizzo di lastroni sugli ortostati. Di queste, tre erano ancora realizzato verosimilmente con lastrine litiche. sopraccitata fase nuragica della cultura di granitici infissi di coltello nel terreno, su cui in posizione originaria, altre due, invece, si Fu scavata e restaurata alla fine degli anni Bonnanaro, documentano la frequentazione

↑ Corridoio funerario visto da dietro ↓ Veduta laterale del monumento che mostra il particolare della copertura ↑ Particolare delle grandi lastre granitiche di copertura ↓ Interno della camera funeraria

26 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 27 del monumento o, comunque, dell’area rinvenimento, nell’esedra della tomba, di un in cui esso insiste, anche in Età Romana frammento di una brocchetta (olpe), e Medievale (III secolo a.C. – VI-VII secolo che reca traccia di una iscrizione latina d.C.). Di particolare interesse risulta il (III-IV secolo a.C.). •

↑ Ricostruzione dell’esedra ↓ Ricostruzione del tumulo

Frammento di brocchetta acroma con iscrizione latina

28 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 29 Ricostruzione dell’esedra Ambito Territoriale Nuorese | Siti Culturali principali incontaminato dove necropoli ipogeiche, fra cui la numerose testimonianze emergono spuntoni granitici più rilevante è quella di dell’Epoca Preistorica e scolpiti in forme spettacolari, il Nadalia , scavata all’interno di nuragica. Nella zona di Sas paese di sorse in Età un alto blocco di scisto e Bogadas si trovano un Romana ( Forum Augusti ) caratterizzata dalla presenza importante dolmen di Epoca come sede di reparti militari. di due tombe sepolcrali ben Prenuragica, detto “Sa perda ’e Tra i monumenti naturali rifinite. Gli ingressi delle s’altare”, ancora in buono 01. • Chiesa acuto chiuso da un bel maggiore ligneo in stile iberico, più scenografici vi è tombe sono sopraelevati di stato di conservazione, una di San Michele - cancello di ferro. Conserva ora collocato nella cappella “Sa Crabarissa ”, guglia di circa un metro rispetto al tomba di giganti e le tracce di Castello Arangino eleganti arredi, dipinti e del Sacro Cuore. Il Museo granito che ha le sembianze di piano di calpestio e un ponte nuragico. A circa 500 Il monumento più importante stucchi. d’Arte “Antonio Ortiz una donna con il costume del presentano la cosiddetta m da Sas Bogadas si erge il di Aritzo è la chiesa di San Echague” raccoglie le opere paese di Cabras. Nel centro nuraghe Sorolo , monotorre Michele , del cui primo realizzate all’inizio del storico, la chiesa dell’Assunta edificato con massi di basalto. impianto dell’XI secolo Novecento da tre pittori fu edificata nel 1567 su un Svetta fino a circa 13 m e restano l’arco a tutto sesto e i “costumbristi” spagnoli – edificio di culto del XIII secolo presenta la volta a ogiva capitelli della navata; della Eduardo Chicharro, Antonio che subì numerosi rifacimenti. ancora intatta. Tutto attorno struttura del XIV secolo in Ortiz Echagüe e Bernardo De È caratterizzata dalla presenza al nuraghe s’intravedono i resti stile tardo-gotico resistono Quirós – giunti ad di un campanile a canna di un vasto abitato di Età

Chiesa di S. Antioco Dolmen Sas Bogadas

Chiesa di S. Michele Sa Crabarissa Domus de janas di Nadalia Area archeologica di Romanzesu alcuni elementi nel campanile perché affascinati dal costume quadra, suddiviso in tre ordini. Romana con numerose e nella facciata. Un restauro Museo Antonio Ortiz femminile, oltre che dalla luce All’interno si conservano un Nuraghe Sorolo strutture rettangolari e con del 1914 cambiò la fisionomia e dai colori della campagna coro ligneo del 1829 e alcune resti di cippi cinerari con della chiesa. All’interno sono 02. Atzara • Chiesa di locale. Altri artisti sardi sculture dell’artista locale Elio “falsa porta”, la decorazione iscrizione. custoditi arredi sacri e opere Sant’Antioco - Museo dell’epoca li seguirono, fra cui Sanna. caratteristica delle domus de d’arte. Nel centro storico si d’Arte “Antonio Ortiz” Francesco Ciusa, Giuseppe janas . 06. • Complesso trova il Castello Arangino , Edificata nel XV secolo in stile Biasi, Filippo Figari, Stanis 04. Belvì • Domus de archeologico di edificato nel 1917 in stile gotico-aragonese, la chiesa di Dessy. janas di Nadalia 05. • Area Romanzesu neogotico da una famiglia Sant’Antioco presenta un In passato questo piccolo archeologica di Situato su un altipiano locale, secondo la moda magnifico rosone e un 03. Austis • Monumento centro ebbe una grande Sas Bogadas - granitico non lontano dalla diffusa tra il XIX e il XX secolo terminale piano con merli naturale “Sa Crabarissa” - importanza. La zona fu Nuraghe Sorolo sorgente del fiume Tirso, il sito per le ville signorili. L’ingresso trilobati. All’interno, è Chiesa dell’Assunta popolata fin dall’Età Neolitica, L’area del comune di Birori nei è uno dei più importanti della è costituito da un arco a sesto pregevole l’antico altare Immerso in un ambiente come testimoniano diverse pressi del Rio Tossilo conserva Sardegna centrale. Si tratta di

32 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 33 un villaggio-santuario eretto presenta elementi d’impronta 08. • Tomba di una torre alta 14 m, un suddivise da arcate a tutto immette in un corridoio tra il XV e il VII secolo a.C. e a manieristica di derivazione giganti e chiesa campestre bastione e due torri laterali. Al sesto. Il presbiterio è strombato verso l’interno dove testimoniarne la funzione tardogotica. Il timpano del di Santu Bainzu bastione si accede attraverso sormontato da una cupola si trovano la nicchia a destra e sacrale restano un grande portale è impostato su Situata in una zona che un ingresso aperto sul lato Sud con tamburo ottagonale. il vano scala a sinistra. La recinto sub-ellittico a spirale, colonne con bassorilievi di presenta una straordinaria della cortina, che introduce a La chiesa custodiva camera al piano terra conserva due templi a megaron, un animali fantastici, guerrieri e densità di siti neolitici e di un corridoio da cui si opere di pregio, tra cui un la volta a ogiva intatta. Altro pozzo sacro collegato a un un suonatore itifallico. Badde Epoca Nuragica, questa raggiungono le torri laterali. pulpito di legno intagliato e sito importante di è il anfiteatro e un centinaio di Salighes è un’area di grande sepoltura conserva la struttura Alla torre principale si accede policromo del XVII secolo santuario campestre di Santu capanne. La struttura a spirale interesse naturalistico e tipica delle tombe dell’Età del da un ingresso sormontato da e un ricco corredo di Pedru de Addai , non ha eguali in Sardegna e si storico nel territorio montano Bronzo del Centro-Nord un possente architrave. La paramenti liturgici. probabilmente edificato in Età suppone che vi si svolgessero di . Qui, l’ingegnere dell’isola. La massiccia stele torre presenta una magnifica Bizantina, con sos muristenes riti di purificazione con presenta una piccola apertura volta a ogiva priva degli ultimi appoggiati alla cinta muraria e percorso rituale concentrico alla base e ha la particolarità di filari. Sulla destra del corridoio le porte d’ingresso che verso un sacello centrale. Il un piccolo incavo scavato d’ingresso si apre la scala che prospettano verso la chiesa pozzo sacro era sopra il portello, forse una conduce al primo piano e a ciò come le antiche celle dei probabilmente dotato di coppella per le offerte per i che resta del terzo piano. monaci. La chiesa fu copertura a ogiva. Sui lati si defunti. La cornice è quasi del Intorno al monumento si ristrutturata nel XVII secolo in conservano tre betili. Davanti tutto scomparsa. trovano resti di capanne e di stile popolaresco con l’uso di all’imboccatura del pozzo si Originariamente aveva una un vasto antemurale. conci di trachite.

Chiesa di S. Bachisio Nuraghe Ponte

Area archeologica di Romanzesu Nuraghe Orolo Chiesa di S. Antonio Area archeologica di Madau apre un canalone lungo 42 m camera di oltre 13 m di 10. • Chiesa 12. • Area che serviva a portare l’acqua lunghezza e un’ampia esedra. di Sant’Antonio Archeologica di Madau all’adiacente anfiteatro, una La sepoltura conserva il suo Edificata nel XVI secolo in e Gremanu struttura unica in Sardegna: si fascino, nonostante i reiterati stile tardo-gotico, è da L’area compresa tra le località tratta di un ampio bacino Tomba di giganti di S. Bainzu saccheggi, anche per la qualche tempo chiusa al culto Santuario di S. Pietro di Madau e Gremanu gradonato, dove vicinanza dell’omonima chiesa perché pericolante. conserva due siti di probabilmente si svolgevano i gallese Benjamin Piercy, campestre che evidenzia il Nell’ordine inferiore della 11. Dualchi • Nuraghe straordinario interesse. Nel riti dell’ordalia dell’acqua. progettista della rete perpetuarsi del luogo come facciata si apre il portale in Ponte - Santuario sito di Madau si trovano ferroviaria della Sardegna, area sacra. stile romanico, sormontato di San Pietro quattro tombe di giganti del 07. Bolotana • Chiesa tra il 1879 e il 1883 edificò una da un rosone racchiuso Edificato con grandi blocchi di XII-XI secolo a.C., dalla di San Bachisio - villa in stile coloniale e 09. • Nuraghe dentro una cornice. Sul lato basalto, il Nuraghe Ponte è tecnica costruttiva con Badde Salighes impiantò un giardino con Orolo destro si erge la torre molto affascinante perché “facciata a filari” e disposte ad Uno dei monumenti più specie esotiche. Oggi, Edificato con grossi blocchi di campanaria a canna quadra, conservato in quasi tutta la anfiteatro verso i monti del importanti di Bolotana è la presso Villa Piercy è allestito trachite, è uno dei nuraghi edificata nel 1753. L’interno sua altezza. L’ingresso, con un Gennargentu. Nel sito di chiesa di San Bachisio , un giardino botanico meglio conservati dell’isola. presenta pianta trinavata a enorme architrave Gremanu è presente un’area edificata nel XVI secolo e che e un museo. Del tipo trilobato, comprende croce latina, con le navate accuratamente lavorato, sacra dedicata al culto

34 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 35 dell’acqua con un sistema di gallerie restano strutture che 1149, poi fu conquistato dai opere di pregio come un fonte 17. Lei • Chiesa 18. • Tomba raccolta e canalizzazione risalgono in parte agli inizi del Catalano-Aragonesi nel 1333 e battesimale in legno del 1706, di San Michele di giganti S’Ena Tunda unico nel suo genere nell’isola. secolo scorso: il palazzo della abitato fino alla fine del XV il pulpito di legno in stile In origine, il piccolo edificio di Edificato nel Bronzo Medio su Le strutture a monte direzione e le palazzine degli secolo. Oggi restano soltanto barocco e il coro ligneo del culto era situato fuori un bancone di granito al includono fonti e vasche da operai, la laveria e l’impianto di alcune porzioni del paramento XVIII secolo. dall’abitato ed è infatti più centro di un’ampia vallata che cui le acque delle sorgenti flottazione. murario esterno e altre parti di simile a una cappella prospetta verso il Monte Albo, venivano portate a valle muri che costituivano un 16. • Santuario campestre che a una vera e il monumento è fra i più all’interno dell’area sacra, 14. Galtellì • Castello bastione a un livello superiore; nuragico di Janna ’e Pruna propria chiesa. Nonostante le importanti di Loculi. È racchiusa in grande recinto di Pontes resistono anche i resti di una Il monumento, un santuario sue dimensioni, costituisce caratterizzato dal corpo rettangolare e che include un Fu edificato nel 1070 su una torre angolare e alcune dedicato al culto dell’acqua, parte importante della storia allungato e absidato; il nuraghe monotorre, un rocca ai piedi del Monte cisterne interrate. fu edificato tra il XII e il IX del paese. Fu edificato nel XIII corridoio rettangolare a tempio a megaron e un altro secolo a.C. sulla sommità secolo in stile romanico sezione ogivale è delimitato da tempio a pianta rettangolare e 15. • Chiesa del Monte Senes a dominio due pareti di ortostati ed era absidata. di San Gavino della valle del fiume Cedrino. chiuso a piattabanda. Edificata nel XV secolo in stile Un recinto racchiude L’ingresso della tomba era 13. • Miniera gotico-aragonese, presenta un’area sacra destinata alle caratterizzato dalla presenza di Funtana Raminosa pianta a tre navate. La facciata celebrazioni e alle offerte di una monumentale stele Collocato in un’area di grande di trachite è caratterizzata da dei fedeli. Un secondo bilitica, di cui resta soltanto il interesse ambientale lungo la un portale in stile barocco e da recinto racchiude un tempio quadro basale dell’altezza di

Castello di Pontes Reperto da Janna ’e Pruna

Miniera di Funtana Raminosa Chiesa di S. Gavino Janna ’e Pruna Area archeologica di Thorra sponda del rio Saraxinus, il sito un magnifico rosone gotico- preceduto da un vestibolo 1,60 m. Alla base dell’esedra si è di straordinario interesse catalano in vulcanite rossa di che immette nella struttura osservano i resti di un storico per l’archeologia Castello di Pontes ben 3 m di diametro. Sul lato principale a pianta circolare. Chiesa di S. Michele basamento forse destinato ad industriale ed è parte del destro si erge l’alto e massiccio L’aggetto dei muri e il accogliere le offerte per i Parco Geominerario, Storico e Tuttavista dai giudici di campanile a canna quadra, rinvenimento di lastre piatte arcaico ma fu in seguito defunti. Ambientale della Sardegna. La Gallura durante le lotte con i innalzato nel XV secolo e fanno ipotizzare che il vano rimaneggiato. La facciata miniera è una delle più antiche Pisani e gli Aragonesi e caratterizzato da archetti di accesso fosse coperto presenta il portale racchiuso 19. Lodè • Area della Sardegna e le prime quando Galtellì ricopriva il gotici e a tutto sesto. da un tetto ligneo a doppio da un arco a tutto sesto archeologica di Thorra attestazioni di estrazione del ruolo di sede di curatoria e All’interno il coro è coperto spiovente rivestito con formato da inserti di conci di Fra i più importanti siti del rame risalgono all’Età vescovile. Nelle sue con volta stellare scandita da elementi litici. La parte trachite bicromi, e una finestra territorio di Lodè, l’area Nuragica. La miniera vera e fondamenta sono inglobati i costoloni in vulcanite rossa e retrostante del tempio rettangolare. La struttura nuragica di Thorra include propria nacque intorno al XIX resti di una fortificazione caratterizzata da cinque include un ambiente dotato termina con un’abside una tomba di giganti e un secolo e l’attività fu sospesa romana. Fu ceduto in feudo ai medaglioni intarsiati. Nella di un bancone-sedile circolare, sormontata da un nuraghe complesso. nel 1983. Tra discariche e baroni Guiso di nel chiesa si conservano alcune addossato alla parete. piccolo campanile a vela. La sepoltura è del tipo

36 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 37 dolmenico, con corridoio capanne rettangolari e il nel 1996. Vi si estraeva piombo mettere in relazione con i culti bilobato. Le sei capanne del furono ricostruite con blocchi delimitato da file di ortostati e ritrovamento di centinaia di e zinco e oggi fa parte del dedicati alla fertilità, che villaggio presentano pianta di porfido. Una scala consente da copertura che doveva monete del basso impero Parco Geominerario, Storico e trovano simili esempi in ovale allungata e la volta di entrare nella torre essere a piattabanda. La documentano la Ambientale della Sardegna Europa su monumenti di formata da lastre litiche Sud-Ovest e di salire fino al presenza di alcuni resti frequentazione del villaggio riconosciuto dall’UNESCO. cultura celtica e bretone. disposte a piattabanda. cortile superiore, dove si apre davanti alla tomba, fa fino all’Epoca Romana. Non distante dal sito Rimane ignota la collocazione l’ingresso al primo piano della presumere la presenza di una minerario si trova il santuario originaria del monolito, che 24. • torre centrale. Dal cortile, stele o di un portello 21. Lula • Miniera campestre di San Francesco , verosimilmente faceva parte Nuraghe Nolza tramite una stretta e ripida sagomato con una cornice di Sos Enattos - uno dei più noti della di un’area sacra dell’Età Questo nuraghe, uno dei scala era anche possibile perimetrale. Il nuraghe Thorra Santuario di Sardegna, sorto intorno a una Neolitica. meglio conservati del penetrare nella torre Sud-Est. si presenta come una struttura San Francesco chiesa che la tradizione vuole Mandrolisai, presenta pianta complessa, con una torre sub- sia stata edificata nel XVII 23. Macomer • Complesso 25. Noragugume • Chiesa circolare addossata almeno a secolo da un bandito. La monumentale di Tamuli della B.V. d’Itria un’altra. Intorno al nuraghe chiesa è il risultato delle L’area archeologica di Tamuli è Questa piccola chiesa fu s’intravedono le tracce di ristrutturazioni effettuate nel uno dei luoghi più affascinanti edificata su un precedente alcune capanne. 1795 in stile barocco popolare. della Sardegna, dove i nuraghi impianto di stile gotico-

Tamuli: il nuraghe Miniera di Sos Enattos

Villaggio nuragico di Soroeni Stele di Boeli Tamuli: i betili Chiesa della B.V. d’Itria

20. • Villaggio 22. • Stele paiono bastioni di un’ideale catalano. La facciata ha forma nuragico di Soroeni di Boeli roccaforte culturale. Il sito rettangolare e presenta un Il sito si trova su un colle che Il monumento, detto anche mostra il soprapporsi delle portale con arco a tutto sesto digrada verso la valle del rio “Sa Perda Pintà” (la pietra diverse culture e dei culti in trachite di stile aragonese. Taloro. Fu frequentato sin dal scolpita), è unico nel suo preistorici nell’isola. Delle Nuraghe Nolza Sul lato destro si trova un Neolitico, come attestato Santuario di San Francesco genere in Sardegna. Si tratta di civiltà del Neolitico si portone secondario, che dalla presenza di due domus una statua o un menhir conservano sei betili, tre dei quadrilobata, con una torre nell’architrave reca incisa la de janas e alcuni ripari sotto a La miniera di Sos Enattos è irregolare caratterizzato dalla quali presentano bozze centrale e un bastione che data di fondazione (1623), e delle conche granitiche. Il uno dei siti più importanti di presenza su un fronte di mammellari e sono la perfetta include le torri laterali. La torre un piccolo campanile a vela. villaggio nuragico è costituito Lula dal punto di vista storico, alcune incisioni che rappresentazione degli antichi centrale fu edificata in scisto L’interno è a navata unica da una ventina di capanne immersa in un paesaggio di rimandano ai culti neolitici: riti di fertilità. Sulla primordiale locale nel XIV secolo a.C. e si scandita da due archi a sesto circolari. All’interno di una grande bellezza, a breve rappresentano ventitré area sacra si sovrappose l’area conserva per un’altezza di 13 acuto e coperta con tetto a delle capanne è stato ritrovato distanza dal Monte Albo. Già coppelle e misteriosi cerchi nuragica, rappresentata da tre m. Intorno al XII secolo a.C. il due spioventi, con due un raro askos ad anatrella con sfruttata sin dall’Età del concentrici intersecati da tombe di giganti del tipo “a monumento subì una cappelle per lato. Nel superfici decorate con motivi Bronzo e sistematicamente un’incisione verticale. Quasi filari” e un nuraghe complesso, rilevante modifica delle presbiterio è conservato un geometrici, risalente all’VIII- dai Romani, fu riscoperta a certamente si tratta di simboli costituito da una torre strutture: le torri Sud-Sudovest grande retablo con il gruppo VII secolo a.C. Alcune metà dell’Ottocento e chiusa dalla valenza sacrale, da centrale e un bastione e le rispettive cortine murarie statuario della Vergine d’Itria.

38 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 39 26. Nuoro • Monumenti sarda”, perché alcuni degli cattedrale di S.M. della Neve , collocato su uno spuntone del 28. • Parco già parte di un convento principali del capoluogo intellettuali isolani nacquero e completata nel 1853 in forme Monte Ortobene. archeologico di San Basilio medioevale edificato nel 1472 La città di Nùoro, capoluogo vissero in città, fra cui il pittore neoclassiche. Poco lontano, il Le origini del paese di dai monaci basiliani. della Barbagia, giace ai piedi Antonio Ballero, lo scultore Museo Archeologico 27. • Complesso Ollolai sono individuabili del Monte Ortobène, in un Francesco Ciusa, il poeta Nazionale conserva una nuragico di Sedda presso la località montana di 29. • Su Mulinu Vezzu territorio ricco di Sebastiano Satta e la scrittrice collezione speleologica e ’e Sos Carros San Basilio, dove sono - Chiesa di Santa Barbara testimonianze dell’Epoca Grazia Deledda, premio Nobel archeologica. Sul colle di Realizzato nel XII secolo presenti diversi ripari sotto Il paese di Olzai era il fulcro Neolitica e Nuragica, fra cui il per la letteratura nel 1926. Il Sant’Onofrio ha sede il a.C., questo sito è unico sia roccia; nei pressi di uno di di un fiorente sistema sito di Nurdole , un santuario Corso Garibaldi è la via Museo della Vita e delle per l’ambientazione, questi, conosciuto come “Sa economico legato alla dedicato al culto dell’acqua principale che unisce Seuna al Tradizioni Popolari Sarde , il all’interno della valle ’onca fravhià”, sono stati lavorazione del grano e che comprende un nuraghe quartiere Santu Predu . Nei più importante museo paleolitica di Lanaitto, sia per individuati sette strati ben dell’orzo. A Nord dell’abitato, quadrilobato e un pozzo etnografico della Sardegna. le strutture portate alla luce. si conserva Su Mulinu Vezzu , sacro. Lungo la S.S.389 verso La Casa Museo Grazia Include una vasta area sacra, mulino ad acqua , l’ area archeologica di Deledda conserva con un cortile centrale, dove si dell’Ottocento e gioiello Noddùle include un nuraghe testimonianze della vita trovavano dei laboratori per la dell’architettura trilobato, un pozzo sacro e della scrittrice, le cui spoglie lavorazione dei metalli. preindustriale. Nella parte alta una “capanna delle riunioni” si trovano nella chiesa di Fra i diversi ambienti dell’abitato si trova la chiesa fra le più ampie di tutta la N.S. della Solitudine , al spicca un monumento di Santa Barbara . Eretta tra il Sardegna. La tradizione margine Est dell’abitato. unico in Sardegna: una fonte XIV e il XV secolo in stile

Chiesa delle Grazie Parco archeologico di S. Basilio

Pozzo sacro di Noddule Casa museo Grazia Deledda Sedda ’e Sos Carros Su Mulinu Vezzu colloca sul colle di Il Monte Ortobene è un’oasi sacra con pareti a filari di romanico, è utilizzata come Sant’Onofrio un tempio naturalistica, dalla cui conci di basalto fra cui fu oratorio di Santa Croce. La dedicato alla dea punica sommità si può ammirare inserito un filare di conci di facciata presenta un portale Astarte. Per sfuggire ai Romani uno fra i più bei panorami calcare con delle sculture di racchiuso da un arco di le popolazioni locali si Piazza Sebastiano Satta dell’isola, dai monti del protomi d’ariete dalle quali Chiesa di S. Barbara trachite a tutto sesto. A rifugiarono sul Monte Supramonte al mare della sgorgava l’acqua, che poi sinistra si eleva un campanile a Ortobene lungo le rive del pressi si trova il MAN (Museo costa orientale. Vi si trovano veniva raccolta al centro di distinti che documentano doppia vela. All’interno, ruscello Ribu ’e Sèuna; in d’Arte Provincia di Nuoro), strutture ricettive e un parco una vasca circolare. Nella l’utilizzo del riparo dal sull’altare è custodito il noto seguito scesero a valle uno dei più dinamici spazi attrezzato, la chiesa di zona alta dell’area sacra è Neolitico Medio fino alla “Retablo della Peste”, fondando il primo nucleo del d’arte dell’isola. La N.S. del Monte Nero (XVII stato portato alla luce un prima Età del Ferro. Nelle realizzato nel XV secolo dal paese che si chiama ancora monumentale Piazza secolo) e l’imponente statua ambiente circolare vicinanze si trovano inoltre i Maestro di Olzai. oggi Sèuna , dove si trova la Sebastiano Satta fu realizzata del Redentore , protagonista gradonato realizzato con resti di un tempio a pozzo e di chiesa della Madonna delle dallo scultore Costantino della sagra del Redentore che conci di basalto, un villaggio dell’Età del 30. Onanì • Chiesa Grazie (1670), la più antica Nivola con blocchi di granito si ripete immutata dal 29 probabilmente una vasca Bronzo. All’interno del parco è di San Pietro della città. Nel secolo scorso, del Monte Ortobene. Nel agosto 1901, quando il per riti di abluzione. situata anche la chiesa Questo edificio sacro è una Nuoro fu chiamata l’“Atene rione di Santa Maria si trova la simulacro del Cristo fu dedicata a San Basilio Magno, delle chiese più affascinanti

40 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 41 del centro Sardegna grazie arcate a tutto sesto. Ai lati per la vita terrena che ampliato, è nato per Intorno vi sono i resti di un Medioevale come pia all’armonico inserimento nel dell’altare furono rinvenute continua in un’altra raccogliere i lavori dell’artista piccolo villaggio. istituzione e di cui si ha notizia paesaggio. Fu edificata nel XII alcune pitture di stile e dimensione. Nella maggior nativo di Orani e uno dei dal 1468 quando funzionava secolo in stile romanico con tematica popolaresca. parte delle celle sono presenti più importanti del Novecento 35. Orosei • Chiesa di come ospedale. In Epoca l’uso di conci di granito ben delle coppelle, dove sardo. Sant’Antonio - Torre pisana Pisana fu innalzata una torre a intagliati. Presenta pianta 32. • Domus de probabilmente venivano La chiesa di Sant’Antonio canna quadra a protezione del mononavata con abside janas Sas Concas deposte le offerte per i 34. • Nuraghe Abate risale al Medioevo ma complesso dalle scorrerie dei orientata a Sud-Est. Oltre gli Scavata nel III millennio a.C. defunti, e le cosiddette “false Dovilineò - Nuraghe fu ricostruita tra il XIV e il XV pirati. spioventi s’innalza un alto sul fianco di un vasto porte” con cornici Mereu secolo e più volte campanile a vela, elemento affioramento trachitico, la quadrangolari accuratamente Fra i siti archeologici di rimaneggiata in base ai 36. • Chiesa che assimila la chiesa ad necropoli è una delle più scolpite. Orgosolo, riveste grande dettami dello stile di San Giovanni alcuni edifici sacri dell’isola importanza il Nuraghe Questa chiesa fu edificata d’Elba e della Corsica. La 33. Orani • Santuario di Dovilineò , struttura di tipo intorno al 1116 in stile copertura esterna è Nostra Signora di Gonare - misto costituita da una torre romanico-pisano come parte magnificamente realizzata con Museo Nivola centrale e tre torri secondarie. di un monastero benedettino. l’uso di lastre di scisto. A Ovest del paese di Orani, L’ingresso architravato La struttura originaria aveva L’interno, semplice e austero, una strada conduce al Monte immette in un corridoio pianta a croce commissa con è privo di elementi Gonàre, ricoperto da un fitto strombato che presenta sul abside, aula mononavata ornamentali. bosco di lecci e sulla cui cima, lato sinistro un cunicolo sul coperta con capriate lignee e

Domus de janas Sas Concas Chiesa di S. Antonio

Chiesa di S. Pietro Museo Nivola Nuraghe Mereu Chiesa di S. Giovanni

31. • Chiesa nel XIII secolo, il Giudice quale si apre un pozzo. bracci del transetto voltati a di San Giorgio Gonario II di Torres fece Tutt’intorno all’edificio crociera. Nel XIV secolo fu Edificata alla fine del XIV erigere un santuario dedicato affiorano i resti di capanne, aggiunto il campanile a vela, secolo su un poggio a dominio alla Madonna su un alcune delle quali di decorato con bassorilievi della piana del fiume Cedrino, Petroglifo di Sas Concas preesistente tempio bizantino. dimensioni notevoli. Altro Torre pisana raffiguranti un soldato fino al 1750 la chiesa funse da È uno dei luoghi più venerati monumento interessante è il romano, un uomo con una parrocchiale e ha dunque estese della Barbagia. Fra le della Sardegna. Il suo Nuraghe Mereu , edificato nel popolaresco, caratterizzato da palma in mano, agnelli e grande importanza per la diciannove tombe, due – la paramento esterno e i cuore del Supramonte sulla aula mononavata, un portico serpenti. Le navate laterali comunità locale. Presenta Tomba dell’Emiciclo e la contrafforti risalgono a una sommità di un’altura da cui si esterno per i pellegrini e le furono aggiunte negli anni navata unica, tipica degli Tomba Nuova Ovest – ristrutturazione del XVII può godere il panorama sulla “cumbessias”, le casette per i Sessanta del secolo scorso. impianti d’Epoca Medievale in rivestono grande importanza secolo. Nella zona Sud del gola di Gorropu e sulla foresta novenanti. All’interno si All’interno si conserva una stile popolaresco. Sul lato a perché conservano alcuni paese di Orani si trova millenaria di Sas Baddes. È di conservano importanti statua di San Giovanni del XV Nord è presente un piccolo petroglifi sulle pareti: l’importante Museo tipo complesso, con una torre affreschi del XIV secolo e secolo. A Nord della chiesa, campanile a vela. All’interno, raffigurano degli esseri umani Costantino Nivola ; realizzato centrale e due torri secondarie un’antica statua del santo. La un portale con arco la navata è coperta con volta stilizzati a testa in giù, allegoria nella struttura di un antico unite da un bastione possente chiesa fa parte di un conduceva al monastero e lignea ed è scandita da tre utilizzata nel Neolitico sardo lavatoio e recentemente e molto ben conservato. complesso sorto in Epoca delimitava l’antico cimitero.

42 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 43 37. Orune • Fonte sacra testimonianze dell’Epoca 39. • Aree della diocesi di fino al porta immette in un’ulteriore una stele centinata bilitica di Su Tempiesu Preistorica, ma sono più archeologiche di XVI secolo. Del primo edificio camera sepolcrale, anch’essa oggi spezzata in due. Datata alla fine del II millennio importanti i resti di Epoca Usanis, S’Iscobalzu restano la facciata e parte del di forma sub-rettangolare. L’emiciclo sacro è segnato da a.C., la fonte è unica nel suo Romana. Un insediamento e Seris prospetto Sud. In facciata, il dieci ortostati di granito di genere in Sardegna. Presenta romano si trovava nella piana Abitato fin dall’Epoca portale è sovrastato da un 42. • Tomba diversa dimensione, collocati una copertura a doppio di Pranu ’e Laccos, come Neolitica e Nuragica, il arco bicromo a sesto rialzato. di giganti di S’Altare nella presunta posizione spiovente e un vestibolo attestano i resti di sarcofaghi territorio di Osidda conserva i Nel secondo ordine si apre de Logula originaria durante l’intervento rettangolare coperto da due che recano incise le iniziali resti di diversi siti. Quasi una bifora. L’interno presenta La tomba, risalente all’Età del di restauro. archetti monolitici. DM, dedica agli Dei Mani all’ingresso del borgo aula mononavata coperta con Bronzo Antico, faceva parte di La facciata, alta circa 3,5 m, è (anime dei defunti). Il giungendo da Bitti, si ergono i una volta lignea e pianta a un complesso funerario che 43. Silanus • Santuario costituita da un timpano ritrovamento più rilevante resti del nuraghe Usànis , croce commissa absidata. Nel includeva quattro sepolture di Santa Sabina triangolare che culminava in struttura complessa costituita braccio Nord si conserva un La chiesa, che la tradizione un blocco di pietra da due torri unite da un polittico trecentesco dedica a “Santa Sarbàna”, tronc0piramidale con degli bastione. Poco distante si conosciuto come “Pala di sorge su un’area sacra alvei in cui erano inserite trova il nuraghe S’Iscobalzu , Ottana”. nuragica e un abitato dell’Età spade votive di bronzo. Dal monotorre che si conserva per del Bronzo. Infatti, poco vestibolo, una piccola scala un alzato di circa 5 m. 41. • Domus de distante un nuraghe conduce al vano coperto con Molto importante la località janas S’Abba Bogada monotorre e i resti di due una volta a ogiva e realizzato Sa Contra ’e Seris , Ubicato alle pendici del monte tombe di giganti. La chiesa fu

Su Tempiesu Nuraghe S. Sabina

Fonte sacra di Su Tempiesu Nuraghe Usanis Chiesa di S. Nicola Santuario di S. Sabina con conci di trachite caratterizzata da tafoni Orohole, Ovodda sorge in edificata in Età Bizantina e perfettamente intagliati. granitici, dove è stato scoperto un’area che fu abitata dal modificata nell’XI secolo in L’acqua defluisce in un un vasto insediamento dell’Età Neolitico all’Età Romana. Fra i forme romaniche da pozzetto esterno dotato di del Bronzo ma frequentato siti del Neolitico Medio, uno maestranze di scuola iberica. una mensola per le offerte. Su Tempiesu fino all’Età Medioevale. Tutti i dei meglio conservati include Nuraghe S. Sabina La parte inferiore della Nel secondo pozzetto sono siti sono fruibili e uniti da un le domus de janas in località struttura fu realizzata con stati trovati numerosi oggetti della presenza romana si trova percorso ciclabile che parte S’Abba Bogada, in un megalitiche, all’interno di una blocchi di basalto prelevati dal votivi in bronzo conservati al nella località di Pedra Litterada: dal centro del paese. anfiteatro naturale tra le vasta area che conserva nuraghe, fatto che ne ha Museo Archeologico si tratta di una pietra con pendici del Gennargentu e il numerose testimonianze condizionato la planimetria. Nazionale di Nuoro. epigrafe intitolata anch’essa 40. Ottana • Chiesa rio Taloro. La sepoltura fu dell’Età Nuragica. Orientata a Una rotonda coperta da agli Dei Mani; lo stile sembra di San Nicola scavata all’interno di un masso Est-Sudest, presenta una cupola e absidata è affiancata 38. • Area romana indicare un’epoca non inferiore Ricostruita nel 1160 in stile granitico e presenta un struttura dolmenica con da due camere rettangolari di Pedra Litterada al 280 d.C. Tutt’intorno sono romanico-pisano con l’uso di ingresso a livello del suolo corridoio funerario con tetto a due spioventi e Immerso in un ambiente visibili i resti di una necropoli conci di basalto e trachite su molto ben lavorato che rettangolare delimitato da anch’esse absidate. naturale intatto, Ortueri con sarcofaghi, testate di una precedente chiesa e un immette in una camera ortostati di grandi dimensioni. All’interno, la rotonda conserva diverse colonne e fregi. monastero bizantini, fu sede rettangolare. Un’altra falsa L’ingresso è caratterizzato da comunica con gli ambienti

44 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 45 laterali voltati a botte porto, la tonnara e la costa raggruppamento di circa 200 rinvenuti materiali economica del paese e in cui di alcune stoviglie dell’Epoca attraverso due archi dalle incursioni dei pirati. menhir. I monoliti sono fondamentali per lo studio si eseguiva la follatura dei Imperiale. a tutto sesto. Costruita in mattoni e pietra di disposti in posizione isolata, in della civiltà post nuragica. tessuti. La Gualchiera Zedda, scisto, presenta forma tronco coppia, in triadi, in Presso il villaggio di Abini è costruita alla fine 50. Torpè • Nuraghe 44. Sindia • Chiesa di conica con volta a cupola; è allineamenti e in circoli. Vi stato scoperto un tesoro di dell’Ottocento e rimasta in San Pietro - Oasi Santa Maria di Corte alta 13 metri ed è ancora in sono menhir proto bronzetti votivi datati al IX- attività fino agli anni Sessanta di Usinavà Nel 1149, Gonario de Lacon- buono stato di conservazione. antropomorfi e antropomorfi VIII secolo a.C., oggi del secolo scorso, è unica in Il Nuraghe San Pietro , Gunale, giudice di Torres, fece Prende il suo nome dalla e altri chiamati statue-menhir conservato al Museo tutta la Sardegna: è una uno dei più imponenti della erigere un’abbazia cistercense chiesetta adiacente, di origine che presentano un volto Archeologico di Cagliari. semplice costruzione in pietra regione della Baronia, fu nella piana di Cabu Abbas. Fu medioevale ma quasi inciso con schema a T o con Notevole il recinto delle con copertura di legno e edificato con massi sbozzati la prima in ordine cronologico interamente ricostruita un doppio pugnale. riunioni, con un bancone- conserva il grande maglio di di trachite in una zona molto e per importanza fra le chiese nell’Ottocento. Non si conosce la funzione sedile e i resti di un pozzo legno utilizzato per follare fertile lungo le sponde del cistercensi in Sardegna. Ma già reale del sito, quasi sacro. Anche il villaggio di l’orbace, che veniva messo in rio Posada e del lago artificiale all’inizio del XV secolo il certamente legato ad altri S’Urbale , datato al Bronzo azione dalla forza del torrente. di Cuccuru Ozzastros. monastero era in stato di simili presenti nel vicino Medio, ha restituito rilevanti È del tipo quadrilobato, abbandono e nel tempo fu territorio di Laconi. Da materiali di studio: le circa con una torre centrale smantellato per erigere altre Sorgono in direzione di cinquanta capanne inglobata in un bastione e chiese ed edifici di Sindia. Ortueri si trova il santuario presentano tracce di sughero unita a tre torri laterali Dell’abbazia faceva parte una campestre di San Mauro . e di argilla usati come isolante, tramite corridoi.

Torre di S. Lucia

Gualchiera Zedda

49. • Domus de Janas Is Forreddos Questo piccolo complesso di tombe risalente al terzo S. Maria di Corte Chiesa di S. Mauro Abini: bronzetti millennio a.C. e alla cultura di Nuraghe S. Pietro Ozieri, è costituito da tre grande chiesa con pianta a Costruito nel XVI secolo sono pavimentate con vespai camere comunicanti fra loro. Probabilmente fu croce commissa e trinavata, i sulle rovine di un antico e lastroni e conservano Presenta due ingressi; quello abbandonato nel Bronzo cui resti – l’abside, il braccio monastero benedettino, il focolare e i ripostigli. principale è preceduto da un Finale a causa di un incendio e destro del transetto – sono fra è un ottimo esempio di breve corridoio nel cui riadattato alla fine del I secolo le rare testimonianze in architettura popolare 48. Tiana • Gualchiera pavimento fu ricavato un d.C., quando una delle torri Europa di architettura in stile Menhir di Biru ’e Concas con elementi gotico- Zedda incavo con circonferenza di 50 minori fu adibita a granaio. La romanico-borgognone. aragonesi. Il paese di Tiana è stato uno cm circa e profondo 4,5 cm, zona intorno al lago è adatta 46. Sorgono • Menhir dei centri principali per la dove è stata ritrovata una alle escursioni a cavallo e in 45. • Torre di Biru ’e Concas - 47. Teti • Villaggi nuragici produzione dell’orbace, scheggia di ossidiana e che mountain-bike. Il lago è di Santa Lucia Chiesa di San Mauro di Abini e S’Urbale tessuto di lana tipico della probabilmente era destinato dominato dalla Punta Tepilòra, La torre fu eretta nel XVII Il sito di Biru ’e Concas è uno Il territorio di Teti conserva Sardegna. Lungo il corso del ad accogliere le offerte per i che include il Complesso secolo dai baroni di Posada nel dei più straordinari dell’Età del due fra i più importanti siti torrente Tino erano numerose defunti. La sepoltura fu Forestale Sos Littos-Sas bastione del borgo marino di Rame di tutto il Mediterraneo dell’Età del Bronzo in le gualchiere che costituivano riutilizzata in Epoca Romana Tumbas e la Foresta Santa Lucia per proteggere il poiché conserva un Sardegna, dove sono stati la principale risorsa come attesta il ritrovamento Demaniale di Usinavà . •

46 Sardegna Virtual Archaeology Sardegna Virtual Archaeology 47 PROGETTO “PATRIMONIO CULTURALE SARDEGNA VIRTUAL ARCHAEOLOGY ”

ELENCO GENERALE DELLE GUIDE

AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE CAGLIARITANO OGLIASTRA Basilica di Complesso nuragico San Saturnino | Cagliari di S’Arcu ’e Is Forros Area archeologica di Sant’Eulalia | Cagliari Porto e torri costiere di Arbatax | Tortolì

AMBITO TERRITORIALE SULCIS,IGLESIENTE AMBITO TERRITORIALE Necropoli di NUORESE Is Pirixeddus | Sant’Antioco Castello Area archeologica della Fava | Posada di Monte Sirai | Carbonia Tomba di giganti di S’Ena ’e Thomes | Dorgali

AMBITO TERRITORIALE MEDIO CAMPIDANO AMBITO TERRITORIALE Villaggio nuragico SASSARESE di Su Nuraxi | Barumini Necropoli di Castello di Monreale | Sardara Sant’Andrea Priu | Bonorva Chiesa e monastero di San Nicola di Trullas | Semestene AMBITO TERRITORIALE ORISTANESE Area archeologica AMBITO TERRITORIALE di Tharros | Cabras GALLURA Terme romane di Circoli megalitici Forum Traiani | Fordongianus di Li Muri | Arzachena L’area delle basiliche Palazzo di Cornus-Columbaris | Cuglieri di Baldu | Luogosanto Sardegna Virtual Archaeology 49