funghi e natura

www.ambpadova.it Anno 41° ~ 2° semestre 2014

mico-notiziario riservato agli associati Associazione Micologica Bresadola Gruppo di Padova In copertina : www.ambpadova.it verrucipes Notizie utili foto di Rossano e-mail: [email protected] Giolo Sede a Padova Via Pinelli 4 C/C/ Postale 14153357 C.F. 00738410281 Quota associativa anno 2014: ⁄ 25,00 inclusa ricezione della — Rivista di Micologia “ edita da AMB Nazionale e — Funghi e Natura “ del Gruppo di Padova. SOMMARIO Incontri e serate ad Albignasego (PD) nella Casa delle Associazioni, in via Damiano Funghi e Natura 1 settembre 2014 Chiesa, angolo Via Fabio Filzi Presidente Giuseppe Costiniti (tel. 049 5741350), La cronaca delle attività pag. 3 Renato Zangrandi (Presidente Onorario). di P. Bordin Vice Pres. Gino Segato Segretario e tesoriere Paolo Bordin (tel. 049 8725104). Il fungo della copertina pag. 5 Resp. Gruppo di Studio Rossano Giolo Melanoleuca verrucipes (tel. 049 9714147). Supervisore attività tecnico-scientifiche: Paolo Di Piazza. di Giuseppe Costiniti Resp. attività ricreative: Ennio Albertin (tel. 049 811681). Resp. organizzazione mostre ed erbario: Andrea Caval- Un gruppo di cortinari dal bel pag. 8 letto con la collaborazione di Donatello Caccin. colore Resp. pubbliche relazioni: Cortinarius calochrous Gino Segato (tel. 049 613881) e Ida Varotto. di F. Galvanin Gestione materiale e allestimento mostre: Ennio Alber- tin, Gaetano Friso e A. Perco-Nanti. Un entoloma da preservare pag. 12 Responsabile Funghi e Natura: Giovanni Di Stasio. Consiglio Direttivo : Entoloma bloxamii G. Costiniti, E. Albertin, P. Bordin, D. Caccin, A. Caval- di P. Di Piazza letto, R. Giolo, R. Menegazzo, A. Perco-Nanti, G. Segato e I. Varotto. “el barbon” pag. 16 Revisori dei Conti : Scutiger pescaprae Buson Mario, Checchetto Alfredo e Novella Riccardo . di R. Giolo

I tartufi nel Veneto pag. 19 funghi e di Fiorello Baratto e Andrea Perco-Nanti natura

Un ritrovamento invernale pag. 22 Articolisti di questo numero : Fiorello Baratto, Paolo Bordin, Giuseppe Costiniti, Entoloma pheocyathus Paolo Di Piazza, Federico Galvanin, Rossano Giolo, di R. Menegazzo Riccardo Menegazzo, Andrea Perco-Nanti. Frammenti associativi pag. 25 Direzione e grafica: Giovanni Di Stasio Le foto Vice Direzione e traduzioni: Federico Galvanin Realizzazione e stampa: A.M.B. Gruppo di Padova La versione stampata di Funghi e Natura è inviata gra- tuitamente a tutti agli associati in regola con la quota I prossimi appuntamenti A.M.B pag. 27 sociale. Gruppo di Padova TERMINATO IL 15 LUGLIO 2014

2 Himantoglossum adriaticum adriaticum Himantoglossum € 350,00, in memoria del consigliere e compo- e memoriaconsigliere indel 350,00, € nente del Gruppo di Studio Mario Giliberto, che Giliberto, Mario Studio di Gruppo nentedel di somma la di Padova (I.O.V.) Veneto cologico On- all’Istituto destinato aver dopo ), 30,18 € di G funghi e natura è chiuso in sostanziale pareggio (avanzo (avanzo pareggio in sostanziale chiuso è si 2013 dell’anno economico bilancio il soci, entili La cronaca attivitàdelle (foto P. Di Piazza) (foto P. (foto:Piazza)Di P. dalla Segreteria 3 dei soci e dei loro suggerimenti suggerimenti loro dei e soci dei nelcoinvolgimento Confidiamo interessanti. e gradevoli più venti gli e e- serate le rendere di care nelcer- massima è l’attenzione e rimarchevole è dell’Associazione l’impegno ogniIn caso scritti! i-nuovi dei mantenimento al tà difficol- qualche rileviamo Inoltre gravoso. più sempre diventa frequenza della l’impegno anni, degli passare col anziani, più soci i per nelcontempo a; micologi- alla faticasiavvicinano a giovani iche indubbio è Oramai associati. nuovi di adesioni stantebuone le nono- iscritti, degli complessivo numero del calo un quest’anno registrare però Dobbiamo dell’associazione. nell’ambito soci di duro unozoccolo di attiva fermapartecipazione la Questocon- persone. 50 almeno di presenza la registrata sempre si è in corso dell’anno serate Alle noi! vivoin rimarràsempre suoricordo Il memoria. sua la così rando ono- stesse, le utilizzando stiamo Ancoroggi capacità. notevoli sue alle e suoimpegno al devono si in questi anni proposte logia mico- di proiezioni Lenumerose 2013. del nelcorso halasciato ci di Paolo Bordin Bordin Paolo di con l’obiettivo di migliorare le nostre attività ranno, dopo la pausa estiva, do- (Bordin e Costiniti sono a vostra disposizione menica 31 agosto, con la mostra per qualsiasi proposta). micologica di Trebaseleghe ESCURSIONI SUI COLLI EUGANEI. (PD). Nelle due escursioni la fortuna ci ha assistito, La sera di lunedì 1 settembre ver- garantendo due belle giornate di sole, sia per un ranno esposti, ripresi con videoca- giro d’escursione con partenza da Valsanzibio, mera, e commentati i funghi più sia per quello con partenza da Baone. Ad ambe- interessanti raccolti per la mostra due erano presenti oltre sessanta tra soci e sim- citata. patizzanti (con gli amici di Chioggia- Vi auguriamo buone ferie con Sottomarina). raccolte interessanti e vi aspettia- mo numerosi in settembre alla ripresa delle attività.

Ophrys benacensis (foto: P. Di Piazza)

In particolare nell’escursione sul Monte Ceci- lia, con partenza da Baone, abbiamo potuto ammirare le distese di ginestra odorosa in fiore, la rara ruta patavina (unico fiore che porta un riferimento a Padova, vedi foto a pag. 22) ed alcune orchidee: Himantoglossum adriaticum e Ophris benacensis (vedi foto a pag. 3). Ricordiamo a tutti i soci che le attività riprende-

4 natura

e La foto della copertina

funghi funghi di Giuseppe Costiniti

Melanoleuca verrucipes

ABSTRACT It is a rare belonging to the Melanoleuca Lo stesso può accadere con i Genus, collected for years on the Euganean Hills funghi! Può anche capitare in a very precise growing place. The article is che, in un primo incontro di completed with the macroscopic description, with specie non conosciute, non si microscopy and with the microscopy photos of presti la giusta attenzione e che the species. solamente nei successivi ritro- vamenti si riesca a com- prendere l’importanza del rinvenimento e solo dopo un approfondito studio! Un caso di questi è il ritrovamento, nel 2006, di Melanoleuca verru- cipes , specie ritenuta rara o poco comune, reperita nei Colli Euga- nei. I ritrovamenti sono avvenuti regolarmente, per diverse stagioni, in una medesima stazione Melanoleuca verrucipes (foto: R. Giolo) di crescita: nel parco di a frequentazione periodica e conti- Villa Immacolata. Le nua di uno stesso ambiente riserva nostra raccolte hanno destato la L sovente piacevoli sorprese, permet- curiosità e l’interesse degli tendoci di scorgere erbe, piante e animali, esperti nazionali del genere. non notati in precedenza e che non avrem- Purtroppo, a causa di una trom- mo sospettato essere presenti in quei luo- ba d’aria, quel parco è stato ghi. devastato un paio di anni fa e

5 ad oggi M. verrucipes non è più stata rinve- so, il margine è sottile ed in- nuta! voluto; biancastro nei giovani esemplari poi bianco sporco Materiali e metodi con il disco colorato di bruno- Gli elementi microscopici sono stati tratti da rossiccio; in vetustà la cutico- materiale fresco osservato in rosso Congo la avrebbe tendenza a desqua- anionico e L4. marsi. Lamelle : fitte sinuose, smar- ginato-decorrenti con filo in- Melanoleuca verrucipes giallente, si nota la presenza (Fr.) Singer di molte lamellule Etimologia: dal latino verruca = verruca + Gambo : 12÷13 x 1,8÷2,5 pes = piede, quindi melanoleuca dal piede cm, centrale da cilindraceo ad verrucoso, in riferimento all’ornamentazio- ingrossato verso la base, fino ne del gambo. a bulboso, fibroso, biancastro, Posizione Sistematica completamente ricoperto da Classe Basidiomicetes ; Subclasse Hyme- verruche nero-brunastre. nomycetidae ; Ordine Tricholomatales ; Carne : bianca, tenera, immu- Genere : Melanoleuca tabile con odore aromatico fruttato. Habitat : bosco misto piantu- mato (cedri e pini) nel Parco di Villa Immacolata (Colli Euganei - PD), legit Ennio Albertin.

MICROSCOPIA

Spore : ellissoidali con guttule e parete leggermente verruco- sa, 7 - 8,5 x 3.5 - 5 µm, Qm 1.7. Basidi : tetrasporici. Particolare della cuticola tendente a de- squamarsi negli esemplari maturi. Pleurocistidi: 53-58 x 7-9 µm, a pelo d’ortica

NOTE TASSONOMICHE CARATTERI MACROSCOPICI Il Genere Melanoleuca com- Cappello : 10 ÷ 12 cm, da campanulato a prende una trentina di specie convesso, glabro con umbone centrale ottu- in Europa ed è rappresentata

6 da esemplari di varie misure da 2 a oltre 20 gambo, completamente rive- cm. stito da verruche nero- I caratteri generali sono: funghi omogenei brunastre: unica nel Genere. con cappello liscio o leggermente fibrilloso, Tutte le altre specie bianche lamelle fitte e bianche, con attaccatura al hanno il gambo bianco e com- gambo smarginato-sinuosa, senza anello e pletamente liscio. gambo cilindrico, spore ellissoidali, amiloidi Dal punto di vista della micro- più o meno verrucose. scopia la presenza di pleuroci- stidi a pelo d’ortica ci confer- OSSERVAZIONI ma l’appartenenza al Genere Si tratta di un fungo di facile determinazio- Melanoleuca ne, grazie alla particolare caratteristica del

IMMAGINI di MICROSCOPIA

Spore cistidio a pelo d'ortica

BIBLIOGRAFIA

BREITENBACH J. & K RÄNZLIN F. - 1991: Champignons de Suisse. Tome 3 . Edition Mykologia - Lucerne. CONSIGLIO G. & C. P APETTI - 2001: A- tlante fotografico dei Funghi d’Italia - Vol. 2. - A.M.B. Fondazione Centro Studi Mico- logici. Trento. DORIGOTTI S. - 2006: Due specie rare raccolte nel Parco Regionale dei Colli Euga- nei (PD). Rivista di Micologia 3: 217-228

Verruche

7 natura

e Un gruppo di cortinari dal bel colore

di Federico Galvanin funghi funghi

Cortinarius calochrous

urante un’uscita nel Ra- vennate, in località Pine- ta San Vitale (RA), con ABSTRACT D il gruppo di studio dell’AMB di A good looking “nice-coloured” Cortinarius Padova, camminando in un bo- species, characterised by a vivid yellow cap sco misto con prevalenza di ro- and collected in the province of Ravenna, is verella, la nostra attenzione cad- described in the article. The article is comple- de su di un gruppo di funghi dai ted with microscopy and photos of the species in colori appariscenti. I funghi in its habitat. questione possedevano un cap- pello giallo carico piuttosto bril- lante e delle lamelle di un delica-

Cortinarius calochrous (foto: G. Costiniti)

8 to color lillà negli esemplari giovani, ocra negli Con mio sommo stupore, notai esemplari vetusti. I resti del velo parziale si ri- che la reazione della cuticola di trovavano sul margine del cappello e sulla su- questi funghi all’idrato di potas- perficie del gambo sotto forma di cortina, un sio (KOH) era decisamente inte- velo araneoso biancastro che si macchiava di ressante. La reazione sul cappel- ocra in maturità. Alla base del gambo, subcon- lo era di un bel color rosso vivo, colore alla carne del cappello, stava un bulbo mentre la reazione sulla carne era ingrossato alla base, nettamente marginato. Pa- molto debole. Questo fatto, assie- me al persistente color rosa- violetto delle lamelle e alla netta presenza di un bulbo marginato, mi indirizzarono verso la Sezione Calochroi , sezione di cortinari contenente una trentina di specie. Le dimensioni sporali, i colori accesi del cappello, unito all’habitat (essenzialmente latifo- glia), indirizzarono la mia deter- minazione verso Cortinarius calochrous var. calochrous . Cortinarius calochrous (Pers.: Fr.) Gray Posizione sistematica Classe: ; Ordine: Cortinariales ; Famiglia: Cortinariaceae ; Genere: Cortinarius ; specie: calochrous ; varietà: calochrous .

Cortinarius calochrous : in evidenza il colore Note sulla posizione sistemati- dell’imenoforo. (foto F. Galvanin) ca : originariamente sanzionato da Elias Magnus Fries come reva chiaro che si trattasse di un gruppo di corti- Cortinarius callochrous fu ride- nari, ma quale specie, o quale sezione? Sicura- finito Cortinarius calochrous da mente un Phlegmacium , ovvero un cortinario Gray nel 1821. Capostipite della avente cappello viscido e gambo asciutto, ma i Sezione Calochroi , viene diversi- cortinari sono spesso funghi di difficile determi- ficato in numerose varietà, tutto- nazione, per il grande numero di specie (più di ra oggetto di discussione in am- 3000 in tutto il mondo!) e spesso le analisi al bito tassonomico. microscopio, anche approfondite, non aiutano. Etimologia : Cortinarius deriva Ma importanti sono soprattutto le reazioni ma- dal latino “attinente alle cortine”, crochimiche, reazioni di determinati reagenti per i caratteristici residui del (alcali in particolare nel caso dei cortinari) sulle velo. Callochrous (o calochrous varie parti del fungo (cappello, carne, gambo). come riportato in numerosi testi

9 di micologia, sebbene non sia il nome corrente latifoglia, spesso in associazione della specie) deriva dal greco calòs (bello) e con Quercus o Fagus. chròs (letteralmente "pelle", ma anche Commestibilità : non commestibi- "colore") quindi "dal bel colore" le. DESCRIZIONE MACROSCOPICA Ecologia: il fungo cresce in sim- Cappello : 4-10 cm, da emisferico-convesso ad biosi con piante di latifoglia e appianato, di un color giallo citrino, talvolta fruttifica con esemplari singoli o con toni olivastri o con tonalità fulve al disco, gregari. leggermente più chiaro al margine. Il velo gial- Da non confondere con : lastro tenderebbe, a volte, ad originare chiazze il fungo, considerando le sole to- rugginose sul cappello in alcune zone. nalità gialle del cappello, può es- Imenio : lamelle arrotondato-sinuate, moderata- sere confuso con parecchie specie, mente fitte, a lungo lillà, rosa violacee o bianco in particolare della Sezione Scauri violacee, talvolta piuttosto pallide. Lamelle (aventi macroreazioni simili agli ocraceo-rugginose solo nel fungo pienamente alcali e bulbo marginato, ma la- maturo. melle mai persistentemente violet- Gambo : 3.5-6 x 7-10 cm, cilindrico, da bianca- te) o Fulvi (specie molto più robu- stro a giallastro-ocra, con bulbo nettamente ste con spore più grandi e orna- marginato, residui del velo giallastri attorno ad mentate, lamelle mai lillà nel gio- esso. Sovente vi è la presenza di tonalità violet- vane e macroreazioni differenti). te sulla superficie del gambo. La determinazione della specie Anello: assente esatta all’interno della Sezione Carne : biancastra, dall’odore leggermente ter- Calochroi può rivelarsi molto roso, sapore simile. difficile. Prima di tutto occorre Macroreazioni : vistosa reazione positiva sulla analizzare la reazione all’idrato di potassio sul bulbo. Questa può essere positiva ( C. albertii , C. catharinae , C. sanctifelicis , C. insignibulbus , C. selandicus , C. chailluzii , C. cisticola ) e diversifi- cata (più o meno rapida e il virag- gio può andare dal rosa al bruno) oppure negativa ( C. splendidior , C. calochrous , C. sublilacinus , C. haasii ). La colorazione del cap- pello, la dimensione sporale e l’habitat possono ulteriormente guidare la determinazione Reazione rossastra sulla cuticola all’interno delle numerose varietà di Cortinarius calochrous . Sono cuticola del cappello con viraggio al rosso- specie di conifera il Cortinarius brunastro, reazione pressochè nulla sulla carne calochrous var. coniferarum , la e sul bulbo. var. barbarorum (ora varietà sino- nimizzate) e la var. haasii ; mentre Habitat: cresce in estate-autunno, nei boschi di sono specie di latifoglia Cortina-

10 rius calochrous nelle var. carolii , parvus e, mente verrucose (Q approssimati- appunto, Cortinarius calochrous var. calo- vamente 1.65). chrous Basidi : prevalentemente tetraspori- ci, raramente bisporici. DESCRIZIONE MICROSCOPICA Cellule marginali : clavate, più o Materiali e metodi : osservazioni effettuate su meno flessuose, lunghezza molto fungo fresco con l'ausilio di rosso Congo anio- variabile. nico (filo lamellare) e idrato di potassio Ife : cilindriche parallele per lo più (spore). ialine, ife del velo colorate da un Spore : 8-10 x 4.5-6 µm da amigdaliformi a pigmento intracellulare giallastro. sublimoniformi, color ruggine in massa, netta-

IMMAGINI di MICROSCOPIA di Cortinarius calochrous

Spore Basidi e cellule marginali (foto: F. Galvanin) (foto: F. Galvanin)

BIBLIOGRAFIA BRANDRUD E., H. L INDSTRÖM , H M ARKLUND , J. M ELOT & S. M USKOS – 1998: Cortina- rius Flora Photographica (part 3). Cortinarius HB. Matfors. BREITENBACH J. & F. K RÄNZLIN - 2000: Champignons de Suisse. Tome 5. Ed. Mykolo- gia.Lucerna. M OSER M. -2000: Guida alla determinazione dei funghi. Vol 1. Ed. Saturnia - Trento . WEB Index Fungorum: http://www.indexfungorum.org

11 natura Un entoloma da preservare e

di Paolo Di Piazza funghi funghi Entoloma bloxamii

ABSTRACT Entoloma bloxamii : a description of the Big Blue Pinkgill Mushroom. Entoloma bloxamii , is presented in the article, including micro- scopic analysis and photos of the mushroom in its habitat.

ono già diversi anni che, durante le consuete escursioni micologico- S naturalistiche, frequento il Monte Spinefrasse, nei Colli Euganei, che per le sue caratteristiche geopedologiche e ve- getazionali, nel periodo più propizio, è una vera miniera di specie rare ed interes- santi. Durante queste escursioni ho avuto modo di raccogliere su terreno di matrice vulca- nica, in quella formazione arbustiva che viene definita pseudomacchia, sotto l'eri- ca arborea ed il corbezzolo, un bel fungo dalla taglia importante. Esso, da giovane, si presenta con colorazioni grigio metal- liche e sempre manifesta un gambo note- volmente radicante (per metà inserito nel suolo). Entoloma bloxamii (foto: P. Di Piazza) Questo fungo, che di norma non è mai pre- sente nelle esposizioni micologiche della pro- similitudini con questo fungo, che vincia di Padova, neanche nelle più tardive (nei compare sulla copertina nella mo- Colli Euganei compare di norma nel mese di nografia di M. Noordeloos. novembre), è stato un vero rompicapo per giun- La certezza della determinazione, gere alla determinazione. Le prime volte che ho come Entoloma boxami, l'ho avuta osservato questa specie ho ritenuto di determi- in seguito alla frequentazione di narla come Entoloma aff. prunuloides . Anche convegni micologici di aggiorna- nei forum micologici, tra i più accreditati , que- mento, effettuati in Emilia- sto fungo è presentato con la medesima deter- Romagna, ove la specie è più fre- minazione. La specie in oggetto infatti ha molte quente e dove ho potuto confronta-

12 re le mie esperienze con quelle di altri micolo- C'è da osservare che anche altre gi. specie, che in montagna sono tipi- Le particolarità macroscopiche che mi hanno camente praticole, come alcune permesso di effettuare una diagnosi di questa Hygrocybi: Hygrocybe pratensis specie sono: la taglia piuttosto grande, l'aspetto (Schaeff.) Murril, Hygrocybe vir- tricolomatoide e slanciato, il cappello conico- ginea (Wulfen) P.D. Orton & Wat- campanulato nei giovani esemplari, che poi si ling, Hygrocybe russocoriacea apre e diventa disteso-pulvinato, sempre con un (Berk. & Jos.K. Miller) P.D. Orton ampio umbone ottuso, la sua carnosità che lo & Watling, Hygrocybe punicea differenzia da altri entolomi similari, il bel co- (Fr.) P. Kumm., Hygrocybe cal- lore blu acciaio con sfumature grigiastre, che yptriformis (Berk. & Broome) Fa- però con l'età tende presto a sbiadire ed assu- yod, sui Colli Euganei, invece, mere colorazioni meno vistose; la cuticola a- crescono in macchia e ciò potrebbe essere oggetto di indagini e studi ulteriori.

DESCRIZIONE SISTEMATICA, MACROSCOPICA E MICRO- SCOPICA.

Entoloma bloxamii (Berk: & Br) Saccardo Nomi volgari: Entoloma di Bloxam Posizione sistematica Classe Basidiomycota , Ordine En- Entoloma bloxamii (foto: P. Di Piazza) tolomatales , Famiglia Entolomata- ceae , Genere Entoloma , Sottoge- sciutta che si dissocia in fibrille e tende a di- nere, Sezione e Sottosezione Ento- ventare ruguloso-grinzosa, le lamelle smargina- loma, specie bloxamii to-adnate, ventricose, larghe, che dal colore bianco avorio, mano mano con la maturazione Etimologia: il nome del genere delle spore, diventano rosa. deriva dal greco antico entós = Anche il gambo, come già detto, risultava esse- dentro, all’interno, e lôma, lômatos re particolare, piuttosto lungo rispetto al cappel- = frangia, lembo per la forma dei lo, ingrossato nella zona mediana e più o meno margini involuti del cappello di affusolato alla base, fibrilloso, concolore al molte specie del genere, mentre il cappello, un po' canalicolato, sodo, pieno e con- nome della specie onora il micolo- ficcato nel terreno per lunghi tratti. L'odore era go Andrew Bloxam. sempre farinoso, comune ad altri entolomi. L'habitat non corrispondeva con quanto affer- DESCRIZIONE mato in letteratura, in quanto l'Entoloma bloxa- Cappello : inizialmente conico, in mi viene sempre descritto come specie pratico- seguito conico-campanulato ed la, mentre sul Monte Spinefrasse i ritrovamenti infine disteso-pulvinato con ampio sono avvenuti sempre in macchia, spesso ai umbone ottuso, di colore blu accia- bordi del sentiero di mezzacosta. io con sfumature grigiastre che con

13 l'età tende ad assumere sfumature meno vistose pianura alla media montagna, su sul grigio-bruno-violaceo, sovente con sfumature suoli basici di preferenza calca- biancastre. Superficie liscia, asciutta, glabra e rei; sui Colli Euganei lo si ritrova unita all'esordio, è presto dissociata in una fibril- a piccoli gruppi, in tardo autun- losità riunita in fasci ed alla fine più o meno ri- no, sui versanti più caldi, nei mosa; a maturità sovente ruguloso-grinzosa. boschi di latifoglia (solitamente Cuticola sottile, separabile per pochi lembi. Mar- pseudomacchia, talora con la gine sottile, a lungo involuto, un po' eccedente. presenza di leccio, roverella o di Misura: 35-80 (90) mm. castagno), su terreno acido, di Imenoforo: composto da lamelle smarginato- matrice vulcanica. adnate, ventricose, piuttosto larghe, con profilo Commestibilità : viene conside- irregolarmente ondulato, di colore bianco avorio, rato commestibile, ma da non talora quasi crema pallido, se viste di piatto, pre- consumare per il principio di precauzione, in quanto può esse- re confuso con altri entolomi tossici che provocano sindrome gastroenterica, anche grave, ma soprattutto per la sua rarità, per cui dovrebbe essere raccolto es- senzialmente per scopo di ricerca e studio. NOTE Può esservi similitudine con En- toloma nitidum, pure di colore azzurro violaceo, ma dal porta- mento più esile, con un minor A maturità la superficie del cappello di Entoloma bloxa- numero di lamelle e che cresce mii si presenta ruguloso-grinzosa . (foto: P. Di Piazza) sui suoli acidi delle foreste di conifere. sto rosate per la maturazione delle spore, alla Per la sua bellezza e rarità è stato fine rosa sporco. inserito in alcuni paesi tra le spe- Gambo : di norma ingrossato nella zona mediana cie protette nelle “red list” e e più o meno affusolato alla base, canalicolato, quindi è considerato un fungo da pieno, sodo, fibrilloso, vergato longitudinalmen- non raccogliere te, concolore al cappello, talora con riflessi vio- MICROSCOPIA lacei specialmente all'apice, sempre più chiaro o Materiali e metod i: osservazioni bianco alla base; con l'età perde buona parte effettuate su fungo fresco e su dell'intensità dei toni di colore per schiarire al exsiccata con l'ausilio di rosso grigio-azzurrognolo. 40-80 x 10-30 mm. Congo anionico. Carne: bianca, soda, fibrosetta nel gambo, sapo- Spore : poligonali, subisodiame- re grato ed odore farinaceo. triche, a 5-6 spigoli e con evi- Sporata: rosa. dente apicolo, 6,5-9 x 6-8 µm. Ecologia ed Habitat : fungo saprotrofo, specie Q=1,0-1,2. rara, secondo letteratura cresce nei prati, nei Epicut e: pileipellis con struttura pascoli e nelle radure erbose dei boschi, dalla di ixocutis costituita da ife

14 Microscopia di Entoloma bloxamii

Spore Basidi

Ixocutis Foto di microscopia di R. Giolo BIBLIOGRAFIA ANTONINI D. & M. - 2001: Funghi ed habitat da salvare . Programmi e Strategie per la Con- servazione dei funghi. Rivista di Micologia 3: 265. BREITENBACH J. & K RÄNZLIN F. - 1995: Champignons de Suisse. Tome 4. Ed. Mykologia - Lucerna. CONSIGLIO G. - 1997: Contributo alla conoscenza dei macromiceti della regione Emilia Ro- magna . IV Il Genere Entoloma. Rivista di Micologia 1: 4-6. CONSIGLIO G., C. P APETTI & G. S IMONINI - 1999: Atlante fotografico dei Funghi d’Italia. Vol.1. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici. Trento . EYSSARTIER G.& P. R OUX – 2011: Le Guide des Champignons France et Europe . Éditions Belin. Paris. NOORDELOOS M.E.– 1992: Entoloma s.l ., Fungi Europaei. Vol. 5 - Libreria editrice Giovanna Biella. Saronno. WEB http://www.indexfungorum.org http://www.first-nature.com/fungi/entoloma-bloxamii http://www.funghiitaliani.it http://www.mycobank.org

15 V V pleted withthe description o macro microscopic pleted and Colli Euganei. Euganei. Colli i territorio: nostro del boschiva zona inun’unica the mushroom and withmushroomthe photosthe and species ofin the ging to the the gingto andinthe Hills, province of Euganean belon Padua, theaAuthor species presents rarelyThe on growing ABSTRACT habitat. funghi e natura rara nella provincia di Padova, presente presente Padova, di nellaprovincia rara famiglia della specie una descritta e ienepresentata Poliporaceae Scutiger pes-caprae Scutiger pes-caprae Scutiger Family. The com-articleis Polyporaceae piuttosto piuttosto

16 “el barbon” - its its

f biamo incontrato con una certa unacerta con incontrato biamo us- le durante ultimianni, Negli capra. La specie è ritenuta è piut- La specie capra. di uno zoccolo ricordano che cappello del e gambo formadel la nomeper suoil deve specie dello dello sitratta singolare: dall'aspetto una frequenza ab- Euganei, Colli funghi dei dei censimento il per autunnali cite INTRODUZIONE Scutiger pes-caprae Scutiger di Rossano Giolo RossanoGiolo di (foto:R.Giolo) Polyporacea . La . tosto rara nei Colli Euganei e tutti i ritrova- centrale, a forma irregolare, in- menti sono avvenuti in un'unica stazione di grossato alla base, colore biancas- crescita. Essendo, peró, la zona delle nostre tro. ricerche limitata ad alcune zone specifiche, non Carne : bianco-giallastra, soda, possiamo escludere che la specie fruttifichi odore nullo, sapore definito di anche in altre aree dei Colli Euganei, anche se nocciola. non ci sono pervenute, finora, segnalazioni. Commestibilità : ottimo commes- Di seguito diamo una descrizione macro e mi- tibile. Ricercato da chi lo conosce croscopica della specie. ed è anche commercial-lizzato come prelibatezza. Habitat : le nostre raccolte sono state fatte sotto latifoglia (castagno-faggio); in letteratura è segnalato anche sotto aghifoglia. Raccolte : 31/10/2013. Loc. Laghizzolo, comune Vò Euganeo (PD) - legit R. Giolo-S. Giolo. 11/11/2014 Loc. Laghizzolo, comune Vò Euganeo (PD) - legit R. Giolo- S. Giolo .

MICROSCOPIA Scutiger pes-caprae (foto d’archivio) Materiali e metodi : le osservazioni sono state effettu- Scutiger pes-caprae ate su materiale fresco e colorato (Pers.:Fr.)Bondz.et Sing con rosso Congo. Sinonimo: Polyporus pes-caprae Spore : 8-9,5x5,5-6 µm ellissoi- Persoon ex Fries, dali, lisce Albatrellus pes-caprae Pouz. Basidi : da cilindracei a clavati, Nomi volgari: piede di capra, barbone (Veneto). tetrasporici Posizione sistematica OSSERVAZIONI Ordine Polyporales , Famiglia Polyporaceae , Specie piuttosto facile da determi- Genere Scutiger . nare, a prima vista si potrebbe DESCRIZIONE scambiare per una specie del Cappello : 80 -100 mm, di forma irregolare, Genere Hydnum , ma osservando convesso, carnoso, di consistenza elastica, l'imenoforo e la forma del carpo- all'inizio di colore bruno, bruno scuro, a foro non è difficile capire che si maturità bruno-nerastro, superficie squamata tratta di una Polyporacea e speci- con squame regolari su tutta la superficie ficatamente di Scutiger pes- Tuboli : corti, decorrenti, bianchi. caprae . Pori : larghi, a forma irregolare, angolosa; bianchi da giovane poi bianco-giallastri. Gambo : 35 - 60 x 15 - 25 mm; eccentrico, ma a volte quasi Pori imenoforo

17 IMMAGINI di MICROSCOPIA di Scutiger pes-caprae

Spore Basidi

Cistidi Cutis

(foto: R. Giolo)

BIBLIOGRAFIA B ON M. - 1988: Champignons d’Europe Occi- dentale . Arthaud. Paris. CETTO B. - 1978: I funghi dal vero. Vol. 1 . Satur- nia – Trento

18 natura

e I tartufi nel Veneto

funghi funghi di Fiorello Baratto e Andrea Perco-Nanti

Alla scoperta dei funghi ipogei

ominciamo qui una rubri- ABSTRACT ca dedicata al mondo sot- The two authors guide us in the world of a pecu- C terraneo dei funghi ipogei; liar kind of ipogeal fungi: truffles. The article features the story and traditions of these fungi in un mondo che, andando nel solito the past, also giving some useful indications giro “a funghi”, calpestiamo spes- about the most reasonable growing period rela- so senza rendercene conto. ted to some specific species of the Veneto Re- I tartufi sono funghi appartenenti gion. alla Classe Ascomycetes , Ordine Tuberales , Famiglia Tuberaceae. La Famiglia chi Assiri; anche i Romani consu- Tuberaceae è ricca di molte e diversificate spe- mavano alcuni tartufi che ritene- cie, alcune delle quali, del Genere Tuber, sono vano creati dall’impatto dei fulmi- ni del dio Giove con il terreno e quindi di origine divina. Passando ai nostri territori ed a tempi più vicini, la notizia scritta più antica sui tartufi nel Veneto, la troviamo in un manoscritto veronese del 1300: il “ Tacuinum Sanitatis ” dove i tartufi vengono segna- lati come “cose da temere per la salute, in quanto generano agritudine e corrompono l’alito”. Altra menzione dei tartufi è “Asia” e la buca appena scavata! (foto: A. Perco-Nanti) fatta dal botanico veneziano commestibili per l’uomo e particolarmente ri- Michiel nel suo “ Codice Her- cercate per la cucina. barium ” del 1550. Questo autore Questo mondo invisibile “sotto i nostri piedi”, accenna ai tartufi, di cui doveva era in parte conosciuto già dai tempi degli anti- conoscere le specie più comuni, e li considera come una varietà di

19 patate. A quei tempi e poi anche dopo e per lun- deve avere caratteristiche precise go tempo tartufi e patate erano ritenuti essere dettate dalla Legge Regionale; della stessa natura. Vero è che, sempre nel Vene- per la Regione Veneto per esem- to nel descrivere i tartufi e stando al parlare dia- pio, la lama del vanghetto non può superare i dieci centimetri. Ricordiamo poi che il cercatore di tartufi deve essere in possesso di un tesserino che lo abilita alla raccolta e che viene rilasciato, nel Veneto, dalla Regione Vene- to, previa partecipazione ad un corso teorico e superamento di un esame finale. La Regione Veneto fissa, per il suo territorio, i periodi in cui si possono raccogliere i nove tartufi commestibili e commerciabili; Tuber borchii (foto: F Baratto) periodi che sono per i tartufi lettale, si usava l’espressione di “patata che bianchi: Tuber magnatum (1 spussa”, cioè che puzza. ottobre-31 dicembre), Tuber bor- Successivamente, notizie più precise sul ritrova- mento di tartufi nel Veneto, vengono riportate da botanici e naturalisti di fine Ottocento e primi Novecento nei libri di interesse micologico. Un primo quadro completo delle località e delle specie di tartufi rinvenuti nel Veneto, viene for- nita nel 1922 dal micologo Mattariolo che cita, provincia per provincia, sia le specie di tartufo trovate, che le varie specie di piante che con loro sono simbionti. Sezione di: Tuber borchii (bianchetto ) Guardando ad oggi, i tartufi, questi funghi ipo- (foto: A. Perco-Nanti) gei, sono presenti nel Veneto, in aree piuttosto limitate, con tutte le nove specie di tartufo nero e chii (15 gennaio-30 aprile) e per i bianco commestibili e commerciabili. tartufi neri: Tuber melanosporum Riguardo le modalità di raccolta, questa può (15 novembre-15 marzo), Tuber essere effettuata solo con l’ausilio di uno o al macrosporum (1 settembre-31 massimo due cani. Lo scavo del tartufo è con- dicembre), Tuber aestivum (1 sentito esclusivamente con l’impiego del maggio-30 novembre), Tuber “vanghetto”, una specie di piccola vanga, che uncinatum (1 ottobre-31 dicem-

20 bre), Tuber mesentericum (1 settembre- eccellente. 31gennaio), Tuber brumale e la sua varietà mo- Vi salutiamo con un invito culi- schatum (1 gennaio-15 marzo). nario semplice, semplice: In pratica non c’è periodo dell’anno in cui possa- Frittata al tartufo nero . (per 4 no mancare sulla tavola i tartufi, alcuni ottimi, persone) altri buoni, altri discreti, ma tutti che richiedono Prendete gr 100 di pancetta fre- tanta pazienza nel cercarli e tanta fortuna sca, tritatela e fatela colorire in nell’avere un cane ben addestrato e dal fiuto una padella con gr 50 di olio; sbattete 8 uova, salatele, aggiun- gete gr 50 di tartufo nero a fetti- ne, versate il tutto nella padella con la pancetta e formate la frit- tata. Si consiglia un vino bianco, giovane, di media gradazione a 8 -9°C.

Tuber puberulum (Foto: di F. Baratto)

Aprile 2014: un’uscita a Rosapineta (RO) Vanghetto di 50 cm. (foto: A. Perco-Nanti) (Foto: F. Baratto)

BIBLIOGRAFIA GREGARI G. - 1991: Tartufi e tartuficoltura nel Veneto - Regione Veneto. Tip. Rumor. Vicenza

21 natura e Un ritrovamento invernale

funghi funghi di Riccardo Menegazzo Entoloma phaeocyathus

ABSTRACT A small entoloma, grown in the garden of a pri- vate house during the winter time, is described in the article. The article is completed with micro- scopy photos of the species.

on capita spesso di passeggiare in Ma vediamo di descrivere con giardino in pieno inverno (siamo al ordine questo interessante ritrova- N 21 gennaio 2014) e imbattersi in una mento. famigliola di una decina di carpofori pelosetti, fuligginosi, quasi nerastri, di taglia non superio- re ai due centimetri.

Entoloma phaeocyathus

22 DESCRIZIONE un colore rosso etrusco. Sono piut- Entoloma phaeocyathus Noordel. tosto spaziate e spesse, marcata- Cappello : convesso, a maturità mai emisferico, mente decorrenti, arcuate a forma- con inserzione stipitale eccentrica, non supera i re una sezione di un cerchio. Le 23 mm di diametro nel punto più esteso del lamelle sono una decina circa e cappello che, in corrispondenza del gambo, sono inframezzate da una lamellu- presenta un lieve infossamento; in questo punto la e due lamelluline. la superficie è squamulosa e marcatamente più Gambo : un paio di mm di diame- carica di colore rispetto al resto del cappello, tro, mentre in altezza supera di un che risulta feltrato e finemente fioccoso. Il co- terzo la larghezza del cappello. lore è di un grigio plumbeo, con riflessi argen- Cilindrico, attenuato verso il bas- tei, in questo periodo invernale. In alcuni esem- so, ove tende ad essere bulboso. Di solito è concolore al cappello, mentre in alcuni esemplari, più maturi, si nota una colorazione più carica del cappello. Carne : inconsistente, odore lieve- mente spermatico. Non commesti- bile. Habitat : Terreno sabulicolo- argilloso. Ritrovamento il 21 gen- naio 2014 a Premaore (VE). MICROSCOPIA Spore : nelle due dimensioni, poli- gonali, non isodiametriche, misure dei lati variabili. Non sempre evi- dente l’apicolo. Misure: 7,8 x 10,2 µm Basidi : tetrasporici, a forma di clava. Cheilocistidi : presenza elevata, Entoloma phaeocyathus multiformi, da clavati a fusiformi, a sferopeduncolati. plari il margine sbiadisce verso una colorazio- Epicutis: trattasi di tricoderma a ne biancastra. Data la pochezza della carne, il ife incrustate, ad elementi termina- margine si riduce a tal punto da evidenziare li ottusi, spesso rigonfi. delle striature, che negli esemplari maturi cau- Giunti a fibbia: non evidenziati. sano delle frastagliature, creando spesso una soluzione di continuità . Lamelle : negli esemplari immaturi sono conco- lori al cappello, mentre in quelli maturi sono di

23 Microscopia di Entoloma phaeocyathus

Spore Basidi

Cheilocistidi Ifa incrustata della pileipellis.

BIBLIOGRAFIA BIZIO E. - 2005: Atti Seminario Epigei. A .M.B. Gruppo di Muggia. CONSIGLIO G. - 2000: Contributo alla conoscenza del Genere Entoloma . Parte seconda . Rivista di Micologia 3: 220 - 221. CORTEQUISSE R. - 1993: Macromycetes interessants, rares ou nouveaux (VI) Entoloma- taceae (Contribution n. 2 au programme National d’inventaire des mycota française). Tome XXIII, fasc. 89. Eyssartier G.& P. R OUX – 2011: Le Guide des Champignons France et Europe . Éditions Belin. Paris. HAUSKNECHT A. & A. Z UCCHERELLI - 1996: Ritrovamenti interessanti dal Ravennate . IV parte . con polvere sporale rosa . Bollettino Gruppo Micologico Bresadola 1 : 42 - 43. NOORDELOOS M.E. - 1992: Entoloma s.l., Fungi Europaei. Vol. 5 - Libreria editrice Gio- vanna Biella. Saronno.

(Testo e foto di R. Menegazzo)

24 Frammenti associativi

Escursione nei Colli Euganei del 6 aprile 2014 : Calto Callegaro- Monte Orbieso da Valsan- zibio con Giancarlo Zano- vello

A lato: numerose le piante di aglio orsino (Allium ursi- num) incontrate durante il percorso.

Sotto: prati in fiore

Albero di Giuda (Cercis siliquastrum )

25 Escursione nei Colli Euganei dell‘11 mag- gio 2014 con G. Zano- vello . Giro del Monte Cecilia.

Macrolepiota procera fotografata nel Giro di Monte Cecilia

Sotto La rara Ruta patavina (Monte Cecilia)

sopra (Escursione nei Colli Euganei dell‘11 maggio 2014 . Giro del Mon- te Cecilia) L‘attenzione alle parole di G. Zanovello è continua. Alle spalle degli escursionisti le ginestre in fiore.

Foto: G. Di Stasio

26 Ricordiamo ai nostri lettori che dal nostro sito: www.ambpadova.it si possono scaricare tutti i numeri di Funghi e Natura degli ultimi anni.

del 2014

i relatori Settembre 1-8-15-22-29 Funghi dal vero Gruppo di Studio Ottobre 6-13-20-27 Funghi dal vero Gruppo di Studio Novembre 3-10-17-24 Funghi dal vero Gruppo di Studio

GITE & EVENTI Settembre 20-21 Week end micologico Novembre 16 Pranzo sociale Dicembre 15 Festa degli auguri

MOSTRE MICOLOGICHE Agosto 31 Trebaseleghe (PD) Settembre 28 S. Michele delle Badesse (PD) Ottobre 05 Albignasego (PD) “ 12 Abano Terme (PD) “ 19 Ponte San Nicolò (PD)

27 funghi e natura

Boletus reticulatus Schaeff. (foto: G. Di Stasio)