La Via Romea Nonantolana riscopre fiume fino al confine con la -To LA VIA ROMEA NONANTOLANA DUE PASSI NELLA STORIA uno storico itinerario che collega la scana. Due sono le direttrici: una orientale Il pellegrino moderno che vuole percorrere la Via VIA ROMEA NONANTOLANA ORIENTALE pianura padana con l’Appennino to- e una occidentale, che si congiungono a Romea Nonantolana può scegliere tra due direttri- Il tracciato orientale della Via Romea Nonantolana parte sco-emiliano. per proseguire verso il crinale. ci: il percorso occidentale, che si sviluppa lungo da e prosegue verso la sponda sinistra del fiume Panaro, e ilpercorso A partire dall’Alto Medioevo e per pa- Oggi come allora questa antica via di e , da dove è possibile raggiun- orientale, che ne percorre, invece, la sponda destra gere, attraverso un raccordo, la Piccola Cassia. recchi secoli la penisola italiana fu at- comunicazione è in grado di attirare ed è collegato in più punti al percorso storico della Da San Cesario si attraversa il fiume Panaro per arri- traversata da una fitta rete di tracciati i viandanti nel XXI secolo alla sco- “Piccola Cassia”, in territorio bolognese. Entrambi i vare a e, costeggiando il fiume, , tracciati partono da Nonantola e si ricongiungono a e Casona. Da Casona il percorso viari utilizzati da mercanti, pellegrini, perta di borghi, pievi, castelli e di tutte Fanano per poi proseguire verso il crinale appenni- prosegue attraverso Pieve di Trebbio, Castellino del- eserciti e viandanti provenienti dall’Eu- le preziose tracce che la storia ci ha nico e valicarlo al passo di Croce Arcana. In località le Formiche e Samone, località all’interno del Parco Ospitale si dirama una variante diretta al passo della ropa del Nord per raggiungere Roma. consegnato. dei Sassi di Roccamalatina. Lasciato il Parco, si Calanca. procede verso Montalbano (dove si trova un raccor- L’itinerario della Via Romea Nonantolana Affidandosi alle cure dei tanti operatori L’itinerario prevede tre raccordi per passare dal trac- do con la Piccola Cassia), Verucchia, Rosola e Se- parte da Nonantola, cuore della provin- turistici locali, il visitatore si sentirà av- ciato orientale a quello occidentale (e viceversa): tra melano. Spilamberto e , tra Casona e Co- Dopo Semelano il tracciato procede verso e cia di e sede dell’importante ab- volto da un’accoglienza sincera, di qua- scogno (passando per Festà) e tra Montese e Renno. Maserno (raccordo con la Piccola Cassia), fino a Ca- bazia benedettina, e risale la valle del lità emiliana. Il punto più elevato della Via Romea Nonantolana stelluccio di Moscheda e Rocca Corneta dove, poco è a quota 1748 metri se si raggiunge il passo della prima, si unisce alla Piccola Cassia. Calanca e a 1642 metri se si raggiunge il passo di Da Rocca Corneta, superando il torrente Dardagna, si

Croce Arcana. raggiunge Trignano e, successivamente, Fanano, dove

Mappa e informazioni turistiche informazioni e Mappa il tratto orientale della Via Romea Nonantolana si ricon-

VIA ROMEA NONANTOLANA OCCIDENTALE Duomo di Modena – dettaglio PELLEGRINI DEI giunge con quello occidentale per poi proseguire verso

Il tracciato occidentale della Via Romea Nonantolana il confine con la Toscana

TRACCE TRACCE SULLE parte da Nonantola e prosegue verso Modena. Da L’origine della Via Romea Nonantolana risale ai tempi divenne così il nodo del nuovo assetto viario e la

Modena raggiunge Castelnuovo Rangone, Castelve- dei Longobardi. Nel VII secolo, a seguito delle guerre Via Romea Nonantolana, che collegava Nonan-

NONANTOLANA tro di Modena, Levizzano Rangone per poi salire at- con i Bizantini, i re Longobardi avevano la necessità tola con Fanano, assunse importanza strategica di

traverso le località di Denzano, Ospitaletto e Coscogno. di creare delle vie di comunicazione verso la Toscana tutto rilievo. Sorsero così in quel periodo numerose ROMEA VIA Da Coscogno il percorso prosegue, passando per Be- NON SOLO A PIEDI e Roma lontane dai possedimenti bizantini. L’opera di pievi, ospitali e altri strutture di sostegno dedicate nedello, alla volta della capitale dell’antica provincia La Via Romea Nonantolana è un vero riorganizzazione viaria fu intrapresa da Re Astolfo, il ai pellegrini, ricordati ancora oggi in numerosi to- del Frignano: Pavullo, da cui raggiungere le località di quale nel 749 donò il territorio di Fanano e di ponimi che ne indicano la loro originaria funzione. Montecuccolo, Piantacroce e Renno. e proprio sistema polifunzionale, con al cognato Anselmo. Questi, una volta rinunciato al Al decadere di Nonantola venne meno l’unità dei L’itinerario prosegue verso Ponte Val di Sasso per at- itinerari dedicati anche a chi vuole titolo di duca del Friuli e fattosi monaco benedettino, territori nei quali la Via Romea Nonantolana si sno- traversare il torrente Scoltenna e arrivare a Fanano, fondò a Fanano un monastero e un ospizio bene- dava. Ciò comportò il declino e la frammentazione passando per Rocchetta Sandri e Trentino. A Fanano seguire le orme dei pellegrini medievali dettino, indispensabili strutture di supporto in pros- del percorso, anche se in parte venne utilizzato per il tratto occidentale si ricongiunge a quello orientale per in bici, a cavallo o, perché no?, in simità del crinale appenninico. Per esigenze di potere tutta l’epoca feudale divenendo la Mutina-Pistoria, poi proseguire verso il confine con la Toscana. macchina. più che religiose, lo stesso Anselmo fondò tre anni strada citata in un trattato siglato nel 1225 tra il dopo, nel 752, l’abbazia di Nonantola. Nonantola di Modena e quello di Pistoia. Cammini d’Europa

LUNGO LA VIA

ABBAZIA DI NONANTOLA DUOMO DI MODENA il nome della località. Nel 1609, quando la famiglia PIEVE DI TREBBIO ROCCA DI MONTESE L’abbazia di San Silvestro a Nonantola costituisce, La costruzione del duomo di Modena, capolavoro era avviata a decadenza, nacque Raimondo Mon- La pieve, dedicata a San Giovanni Battista, possiede Citato per la prima volta del 1178, la castello di Montese PER MAGGIORI INFORMAZIONI: insieme al duomo di Modena, uno dei più significativi dell’arte romanica, iniziò nel 1099 e terminò nel 1184 tecuccoli, che ne rinverdì i fasti con le sue gesta mi- un’architettura romanica del XII secolo, anche se sembra fu concesso in feudo ai Montecuccoli nel 1212 dall’im- esempi di arte romanica dell’Italia del Nord. Dell’anti- ad opera dell’architetto Lanfranco e dello scultore litari in qualità di comandante degli eserciti imperiali sia stata costruita nel XI-XII secolo. L’aspetto attuale è peratore Ottone IV. La torre fu ricostruita nel 1393 ma a Borgo di Levizzano PIT NONANTOLA co complesso abbaziale di Nonantola rimane oggi solo Wiligelmo. La chiesa è una vera e propria Bibbia di del Sacro Romano Impero. Oggi il castello è sede del dovuto ingenti lavori di ristrutturazione avvenuti tra la fine partire dal XVI secolo per la rocca iniziò un degrado pro- Via Roma 21 – Palazzo della Partecipanza la chiesa che sorge nello stesso luogo in cui Anselmo, pietra scolpita: i fedeli che non sapevano leggere Centro Museale Montecuccolo. del XIX secolo e l’inizio di quello successivo. All’esterno gressivo; fu di nuovo restaurata alla fine dell’Ottocento cognato del re longobardo Astolfo, la fondò nel 752. imparavano la storia biblica guardando la facciata, gli sono identificabili tratti del cornicione ad archetti pensili ma venne quasi rasa al suolo, assieme al paese, durante Nonantola (MO) ROCCA DI VIGNOLA tel. 059.896555 L’attuale edificio, ricostruito in stile romanico, risale alla stipiti, i capitelli e gli altri elementi decorativi. L’interno e una lunetta del precedente edificio, mentre all’interno l’ultimo conflitto mondiale e restaurata solo negli anni ‘70 La rocca di Vignola sorge su una formazione tufacea [email protected] fine dell’XI secolo, a causa del terremoto che nel 1117 del Duomo, semplice e solenne, è a forma basilicale ritroviamo parte della cripta e alcuni capitelli databili al del Novecento. Oggi ospita il museo storico del paese. distrusse l’antica costruzione. con tre navate e tre absidi. Di grande interesse la che sovrasta e domina il corso del fiume Panaro. La secolo XI. La pieve ebbe una notevole importanza: pare scelta di innalzare una struttura fortificata risalirebbe, CHIESA DI SAN SILVESTRO DI FANANO UIT PAVULLO La chiesa è unica per bellezza e imponenza; di partico- cripta, la cui volta è sorretta da 32 colonne con bel- accertato che già nel 1291 avesse giurisdizione su 19 lare pregio sono il portale e le sculture che lo ornano, lissimi capitelli popolati da animali fantastici ed esseri secondo la tradizione, al secolo VIII e sarebbe da attri- cappelle della zona, tra cui quelle di e Castellino La fondazione della chiesa, dedicata a San Silvestro Via Giardini 3 – Palazzo Ducale opera di artisti della scuola di Wiligelmo, come pure i mostruosi; qui, tra le silenziose navate, è custodito buire alla decisione di Anselmo di costruire un nuovo delle Formiche. Papa, secondo alcuni storici risalirebbe al VIII secolo ad (MO) due leoni stilofori che sorreggono le colonne del protiro. il sepolcro di San Geminiano. Accanto al Duomo si presidio a difesa dei territori dell’abbazia di Nonantola; opera dello stesso Anselmo. L’interno della chiesa è a tel. 0536.29964 L’interno a tre navate è spoglio e maestoso nella sua erge la torre Ghirlandina che, con i suoi 90 metri, è il suo stato attuale si deve agli interventi quattrocen- PARCO DEI SASSI DI ROCCAMALATINA tre navate sostenute da dodici colonne di pietra battuta. teschi di Uguccione Contrari. Oltre alle fortificazioni, [email protected] semplicità. Da secoli meta di pellegrinaggi, l’Abbazia il simbolo di Modena. Il Parco dei Sassi di Roccamalatina si estende per 2.300 I capitelli in blocchi di arenaria sono molto probabilmen- conserva ancora le reliquie dei papi Silvestro I e Adriano Nel 1997 il Duomo, insieme alla Ghirlandina e a piaz- CASTELLO DI LEVIZZANO RANGONE i Contrari diedero impulso all’abbellimento delle sale ettari nei Comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e . È te opera dei maestri scalpellini campionesi. Nell’ingresso interne: Sala dei Leoni e dei Leopardi, Sala delle Co- III, dei martiri San Senesio e San Teopompo e del fon- za Grande, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Recentemente recuperato, grazie al Ministero dei Beni stato istituito nel 1988, per tutelare la flora e la fauna dell’a- principale sono visibili le basi delle colonnine che regge- IAT UNIONE TERRE DI CASTELLI lombe, Sala degli Stemmi. Nei sotterranei, le Sale dei datore Anselmo. dall’Unesco. Culturali, il castello di Levizzano Rangone è un immobile rea e soprattutto “i Sassi”, tre imponenti guglie arenacee vano la cripta originale, che richiama quella del duomo Via Roncati 28 – Villa Fabriani Grassoni e dei Contrari sono oggi usate per convegni Nell’Abbazia è presente anche il Museo benedettino dal valore storico e culturale unico nel suo genere. Le che lo caratterizzano, citate da Dante Alighieri nell’Inferno. di Modena, e che andò completamente distrutta con il e concerti. Spilamberto (MO) nonantolano e diocesano d’arte sacra. BORGO DI prime notizie sul castello risalgono a un documento del Oggi fa parte dei Parchi dell’Emilia Centrale. cambio di orientamento della chiesa. Sul lato est si apre tel. 059.781270 Castelvetro di Modena rappresenta un raro esempio 890 e, successivamente, nel 1038, quando venne dato un portale, del 1502, che oltre al motivo ornamentale de- di conservazione di borgo medioevale, movimenta- gli stipiti sono posti in evidenza gli stemmi della famiglia [email protected] in concessione al padre di Matilde di Canossa. Alla fine Parco dei Sassi di Roccamalatina to dalla presenza di torri e campanili suggestivi che del secolo IX il castello era abbastanza grande da poter Fogliani, del comune di Fanano e le insegne del Papa. APT FANANO sono l’orgoglio del paese, naturale dominatore della ospitare, in caso di assedio, tutta la popolazione della LAGO SCAFFAIOLO Piazza Marconi 1 piccola e tortuosa valletta del torrente Guerro. Nume- zona, animali e masserizie comprese. Dal secolo XII fino rose le tracce di antiche emergenze architettoniche, Fanano (MO) al 1337 appartenne alla famiglia Levizzani che gli diede Rocca di Vignola Il lago Scaffaiolo, ubicato a 1780 metri s.l.m. lungo lo tra cui diverse torri in funzione di colombaia, difesa o il nome, per poi passare alla famiglia Rangoni nel 1342 spartiacque tra Emilia e Toscana, è lo specchio d’ac- Abbazia di Nonantola tel. 0536.68696 avvistamento. fino alla conquista napoleonica alla fine del XVIII secolo. qua più elevato del territorio modenese. Secondo www.fanano.eu Come unica testimonianza dell’antico complesso forti- Da segnalare all’interno le Stanze dei Vescovi, con i sof- la tradizione se qualcuno getta un sasso nel lago si ficato rimane latorre dell’orologio di origine trecente- fitti lignei e le decorazioni affrescate. scatena un’improvvisa tempesta che allontana l’im- sca, a pianta quadrata con base a scarpata, alleggerita provvido curioso. Il fondo di verità della leggenda è in alto da grandi finestre: tutt’intorno case con portici, legato al fatto che le valli della Lima, dell’Ospitale e Info turistiche e itinerari GPX su: finestre gotiche e merlature. Notevole il Palazzo Rango- Le prime notizie del castello di Montecuccolo risal- del Dardagna rappresentano un corridoio diretto tra ni, residenza degli antichi feudatari della zona. gono al 1027, quando venne occupato da una fami- il mar Tirreno e la pianura padana, cosicché il tempo www.camministorici.it glia di feudatari tedeschi che, da allora in poi, prese atmosferico è soggetto a repentini peggioramenti in

> Via Romea Nonantolana Stampato su carta riciclata ogni stagione dell’anno. A piedi

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Raccordi Via Romea Nonantolana

Via Piccola Cassia

Collegamenti Via Romea – Via Piccola Cassia

Emergenza ambientale

Bene culturale

Bene religioso

Nucleo storico

Ristorazione

Pernottamento

Ristorazione e pernottamento

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