Prof~ LODOVICO DI CAPORIACCO Istituto di Zoologia dell'Uni,.ersità di pan:l'

L'ARACNOFAUNA DI RODI

Renoll uatll,-Q uusquam magis quam Ù,. mil1imis lola. PLINIO

Estratto da REDIA. val. XXXII!, 1?4~\pp, 27-75

. Pubblicato dalla Stazione di Entomologia Agraria di Fir~nze - IO luglio 1948 Prof. LODOVICO DI CAPORIACCO· Istituto di Zoologia dell'Università dì Parma

L'ARACNOFAUNA DI RODI

Negli anni 1941·1943 mi trovai a Rodi in servizio militare. Pur avendo pochissimo tempo disponibile (chi ha fatto coscienziosamente il comandante di compagnia in guerra mi capirà) ho raccolto quel che mi è stato possibile in fatto di Aracnidi: naturalmente la raccolta non fu quale sarabbe stata se mi lossi trattenuto a Rodi anche molto minor tempo ma espressamente per scopi scientifici. Pur così com' è, la raccolta non è delle pitl meschine: comprende 146 specie e varietà, delle quali 12 nuove per la scienza e altre 86 nuol"eper l'isola. Finora le specie note dell' isola in seguito ai lavori di ERBER, STRAND, ROEWER, BRISTOWE e di me stesso (i) erano in numero di 142; attualmente il numero di esse sale a 239. E' chiaro che tale .numero non è che una frazione del numel'O 'delle specie che si tro­ vano effettivamente nell'isola, ma è sufficiente per poter trarre qualche deduzione sui caratteri dell' aracnofauna di Rodi. Questa, com'è naturale ha carattere nettamente mediterraneo: piti. -di metà delle specie (121) è diffusa a tutto il bacino del Mediterraneo

(') ERBER J. - Bericht iib." eine Reise nach Rhodos. - Verh. d. Zoo1. Bot. Ge•. Wien., 1868, XVII Bd., pp. 903-908. STRAND E. - Spinnen U1l.cl Opilioncn atts G1'iechenland, .A lbanien 'UnA Iaein~ -asim. - Arch. fiir Naturg. Bel'liu., 82 Bd., 1919, A. 2, pp. 158-167. ROEWER C. F. - Opilonen a1~S de1' Insel Rhodos .. !tu/ien 'wtd Sa1'dinien sowie -de,. 0y,·enaica. - Bull. Mus. Zoo!. An. Comp., Torino, Nuova serie, 1924, N. 19 , voI. 39, pp. 1-7. ROEWER C. 1<'. - Soli/Hgen 1934-1940. - Veroff. d. D. Ko1. u. UeberSeelnU6., Hftmbul'g, 1941, 3 Bd.. Heft 2., pp. 97-192. BRISTO\\'E W. S. - The Spid."s of Gl'eece und the odjacent Islands. - Pro of the Zoo!. Soc., London, 1934 (4), pp. 733-788. 28- - 29-

ed anche oltre e di esse non è il caso di occuparci partitamente. danno all' aracnofauna dell' isola un carattere mediterraneo orient~le Probabilmente a questa categoria vanno aggiunte altre lO specie, e cioè le s[Jecie limitate all'isola stessa, all'Egeo, Grecia ed Anatolia, che si sono trovate in punti molto distanti tra loro: Oecobius an­ che sono 19 e cioè: Butllus gibbosus BI'ulle, Neobisium hellenum E. S., nuli]Jes maculatus E. S. di Corsica e Siria. Dysclera nubila E. S. di EI'esus walc/{enaei"ius Brullé, Dictyna "jacksoni Bl'ist., DYSde1'a" Corsica, Dysdira ninnii Can. di Francia merid., Corsica, Italia, l'e­ lJUnctata C. L. le, Tegenw'ia aTgaeica Nos., l'e;r.;tl'ix 'Gestita C. L. K., genai'ia SOTiculata E. S. di Corsica, Oxyopes rarnosus (Panz) di Lycosa pI'aeg,'wtdiS C. L. le. PW'dosa atomm'ia C. L. K., P. in­ Grecia, Francia, Germania, Svezia e Finlandia, Leptyphantes zona­ venusta C. L. K., Tlw'idium tenellum C. L. IL, Zelotes graecus tus E. S. di Fl'ancia meridionale, Drassodes luteomicans (E. S.) di Cor­ (C. L. IL), . Z. insu1w"is (C. L. IL), E'Uspa?'ass~ts tel'sa (C. L. 1<:.), sica e Francia mel'id., EvoZJlwys aequz}Jes ludio E. S. di Corsica, LioCl'anum 'Cidde L. IL, Monaeses cauclicola E. S., Dend1'ypllantes Pseudicius picaceus (E. S.) di Sicilia, e PeUenes nig~'ociliatus (E. S.) (lavicornis E. S., Aelul'illlus blandus E. S., Saitis gl'aeca Kulcz., di Francia mel'id., Toscana, Slesia e .. E' certo che tutte alle quali vallno evidentemente aggiunte le 20 forme fin qui peculiari queste specie devono essere dÙfuse' alla maggior parte dei paesi . dell' isola, cioè Gluviella ?'llOdiensis sp. n.. Galeodes ?'lIodicola Roew., mediterranei. Dysclera restai di Cap., D. ?'lwdiensis di Cap., Tegenw'ia ?'Iwdien­ Probabilmente lo stesso si deve dire di altre 30 specie, cioè sis sp. n., Megarclosa naccai sp. n., Hydi'olyco8a st?ymdi sp. n., Lathys ]Juta (Cbl'.), Ulobel'US u:alclwnaeTius LatI'., 8cytodes 'l:elu­ pw'dosa sl1'igillala saturatiOi' ssp. n., Zodar'ium ?'lwdiense sp. n., lina 'Celutina Lowe, Scytodes 'Celutina delicalula E. S.. Loxosceles Z. 1'llOcliense nigri{emUl' ssp. n., Ew'yopi. muloloi sp. n., Lepty· distincta (Lc.), Dysdel'ina lOI'icata E. S., Pardosa sli'igilla/a E. S., phantes aegeus sp. n., Di'assodes 1'eimose,'i Brist., Haplodl"aSSUS Peucetl1ia 'Cil'iriis (BI.), EUl'YO]Jis acuminata farsalis (Pav.), Tlle­ grazianoi sp. n., Zelotes distinctissimus di Cap., Callilepis. wielllei ~'iaiurn ]Julchellum ("\V Il;,,) , 1'11. 'CiIla/wl? C. L. !C, Linyphia I,-;'ian­ Erist., Pseudicius cultTi{e,' sp. n., Meta]JlIalangium sb'andi sp. n., .qulw'is mauTa Thor., C;'ustulina scabri]Jes E. S., Sintula l'eli'o­ Metaplafybunus ~'llOdiensis Roew., e Liobunum .qlligii di Cap. e le versa (Cbr.), Er'O tubeTculata (Dl:'geer), DI'assodes lapiclosus mace?' 12 specie che, pur avendo uno habitat meno limitato (si estendono (Thor.), Zelotes tlw~'elli E. S., Z. rubicundutus (E. S.), Cllb'acr./n- 'I pel' lo piil alla Siria) non escono dalla parte orientale d!?l Bacino del tllium ]JuncloTiurn (Villiers), Plt?'uTolitus {estitus (C. L. K.), Mica'I'/ct' Mediterraneo, cioè JUTUS durOul'ie1a (Brulle). Glu,,;iopsis ~'u{eScens smaTagdula E. S., He~'iaeus llil'tus (Ltr.), OO;'yptita sim]Jlex (ébr.), (Poc.), Ghtviopsilla discolm" (Krpl.), Zm'opsis hilea (Thor.), Eresus Xysticus ci'ibratus E. S., P1Iiloa~'omus aUl'eolus politus E. S., Ballus lauhts E. S., Glyptogona seu;tuberculata (Kys.), Xysticus gl'aecus ?'u(iZJes E. S., Sallicus ]JTOpinquus Lc, Pellenes arcigerus \Vlk., P. E. S., Habrocestum Late/ascialum (E. S,), Mogrus neglectus (E. S,), bl'evis (E. S.) ed Etw'clla fiammata (CL), le quali per ora sono note, . Philaeus Ìtaemoi';'oiCus (C. L. le), e Opilio coxipunctatus (Soer). oltre che di Rodi, delle parti occidentali del bacino del Meditel;raneo: Sono dunque 51 specie, ossia 1/5 di quelle note dell' isola, che è evidente che una simile discontinuità di distribuzione non è mollo ne affermano il carattere mediterraneo orientale, e ad esse si possono verosimile, e pl'obabilmente ulteriori ricerche permetteranno di ritro­ aO'giunO'ere altre 9 cho, puro arrivando al Mediterraneo, hanno carat- o o vare queste sppcie nelle zone" intermedi!?, tanto più che diverse tra. tere piuttosto Europeo·Orientale, cioè AI'ctosa variana (C. L. IL), esse, p. es. Tl1e?'idiurn pulcl1ellum (Wlk.), l'Il. vittatum C. L. K., PaTdosa amnicola L. K., P. pl'oximo. C. L. IL, Zygiella R.eysel"lingi Crustulina scabr'i]Jes E. S., Sintula relro'l:ersa (Cbr.,) Ero tube?'cu­ (Assi), Zelotes pumilus (C. L. IL). Z. caucasius (L. IL), Tllanatus lata (Dpgeer), Drassodes la]Jiclosus macel' (Thor.), Micaria sma­ (lavidus E. S., Heliopllanus {urcillatus E. S. e Zacllaws C:iS~~ ragdula E. S., Oxyptila simplex (Cbr.), EVai'cha fiammata (CI.) si BI'ulle: diverse di queste specie peraltro si trovano pure assaI plU estendono fuor della zona mediterranea, fino in Ungheria o in ' ad occidentt'. meridionale oppure in altre parti d'Europa, . . Non può non meravigliare una pel'centuale abbastanza forte (17 Di fronte a queste specie ad ampia diffusione stanno le forme che. specie) di forme le quali hanno il loro centro di diffusione nell'Europa -- 30 - -- 31 -

centrale, e diverse delle quali (quelle qui appresso segnate con un A.R. : Ruscello in una forra sotto Anginòvato; gli orli di esso eran<> asterisco) non ci si ~spotterebbe di trovare in un punto cosi meridio­ coperti di pruni, oleandri, platani, allo stato di cespugli; nes­ nale. Sono esse: Dictyna arundinacea (L.), TroctlOsa robusta (E. S.), suna vegetazione palustre. '1< Atopecosa sulzeri (Pav.), Pardosa villata (Kys.), .,., Enoplognatlza C. : Pineta.rada sotto Campochiaro, su fondo roccioso e sassoso, caricis (Fick.), Zygiella aZ?"ica (C. L. IC), * Drassocles pubescens con poco sottobosco ; nei punti scoperti abbondante vegeta­ (Thor.), Drassodes l1ypocrita (E. S.), * Scotoplzaeus lor'icatus (L. K.), zione di leguminose spinose e di Cystus, m. 250280. se. blackwalli (Tbor.), Zelotes etectus (C. L. IL), .,., Cllimcanlhium De. : Folta pineta di Dendruglia, su colline aride; sottobosco quasi: vi1'escens (Snd.), .,., Xysticus· cristatus (CI.), '" X. slr'ialipes L. K, nullo, m. 400-500. X. robuslus (H.), Philodromus collinus C. L. K., ed Heliophanus Di. : Rocce calcaree di Dipangremo presso Apollona, con pochi ciuffi: flavipes (H.). Probabilmeute queste specie verranno ritrovate sia nei di erba e cardi e radi pini e cipressi. Balcani, sia, più probabilmente, sui monti dell·Anatolia. Pe. : Petrolaco, zona. collinosa coperta in buona parte di cespugli Fra le specie mediterranee, diverse si trovano anche in (spec. Cystus) aridissima, m. 300 circa. Settentrionale, ma una sola specie, lYfinniza vermis E. S., che però Pio Pissipì, zona collinosa tutta coperta di cespugli quasi com-o si trova anche a Creta, rappresenta una componente nettamente afri­ pletamente spinosi, non eccessivamente arida, ID. 250·280. cana della fauna dell'isola. Ps. Campi, sassosi in pendio, molto aridi e scoperti tra Maloni e­ Prima di dare il catalogo delle specie da me raccolte, faccio prece­ Cuccu, sulla strada tra Campochiaro e Psito, m. 200 500. del'e un elenco delle localita ove ho effettuato le mie raccolte, dandone Pt. Pigadia di Platania, piccola zona irrigua con grossi platani, una sommaria descrizione, onde non dovermi ripetere in seguito e per molto sassosa, m. 250. potermi limitare ad indicare le varie località con una semplice sigla. Sco : Scafe, campi in collina, sassosi, scoperti, aridissimi, sotto· Le zone ove ho raccolto sono due. Una è attorno a Campochiaro, Platania, m. 200-240. quasi al centro dell' isola, tra i 200 e i 400 m., coperta di boschi di S.D. : Campo sas'iosi, intramezzati da frequenti ulivi, di S. Demetrio,. pini sulle alture e coltivata, con campi m01to aridi e sassosi, nelle: tra Campochiaro e Al'cipoli, m. 220. valli. Nelle vallette più interne, vi sono in genere dei ruscelli p~-' S.D.Q.: Campi complet.amente scoperti di Quota 204 presso S. Demetrio. renni, molto incassati; la regione è in complesso molto asciutta. Piaghe S.T. : Rocce calcaree del S. Teodoro sopra Campochiaro, con fre· abbastanza estese sono coperte di arbusti spinosi, cresciuti seconda­ quenti cespugli di cardi, e cipressi, m. 300·400. riamente in seguito alla distruzione del bosco. s:r.p.: Piano, arido d'estate, quasi paludoso d'inverno, dietro al S. L'altra zona è quella di Lardo, nella parte orientale dell'isola. a Teodoro, tenuto a prato, nel quale fiorivano moltissime allia­ pochi metri sul mare, ampia pianura irrigua, con in mezzo colli iso- . cee, m. 350. lati più aridi, circondata da monti calcal'ei aridissimi, quasi del tl~tto V. : Zona di Veli, ondulata, non molto arida, fittissimamente co- spogli di vegetazione. perta di cespugli spinosissimi, sotto Campochiaro, m. 240.

la ZONA DI CAMPOCHIARO Ila ZONA Dr LARDO

A. : Anginòvato, zona ondulata occupata dai campi sassosi ricchi Cu. Cuzzuti, rocce calcaree sul mare, coperte di radi cespugli di di stoppie e di cardi, quasi del tutto scoperta, aridissima nella mandorlo selvatico, m. 50. stagione asciutta, a 200 m. sul mare. D. Draco, sperone arenaceo in mezzo alla pianura irrigua di A.C. Campi irrigui sotto il villaggio di Arcipoli, con molti ulivi ed Lardo, non irriguo, ma coperto di vegetazione abbastanza ab· altri alberi, m. 200. bondante (prato, pini, quercie, ulivi, mandorli), m. 40·45. - 32- - 33-

L, : Villaggio di Lardo,. tra le case, m, 15, 5. _. G li! V i e Il,! " h o d. i e n s i s sp. n. Passo ora a dare l'elenco delle specie da me raccolte; vi aggiungo, L" Giugno, 1 <;l. facendone precedere il nome da un asterisco (.) le specie che io non

2, -• J 1t "1' S d.1,. f o 1t 'l' e i u s (Brulìé) 1832 sub Buthus. b- Non trovato da me, ma. già noto dell' isola, di Grecia, Anatolia e ._.,L·.>., Siria. L

LIPOCTENA - SOLIFUGA Da.esiidae

Gluviopsis Krpl. 1899. 3. -• G l1tviopsis "11fescens (Poc.) 1897 sub B/ossia, / Non trovato da me, ma già noto dell' isola, dell' Anatolia e del­ Fig. 1. - GI1!viella ,'lwdiensis, sp. u. cf, - Chele. 1'Africa Settentrionale. Gluviopsilla Roewer 1934. fe"iores adsunt nonnultae, conspe'l"Sae, coete"is j61'e d.uplo longim'es,' 1/3 dia­ metTi a?,ticuli attingentes. Pedes Il et 111 tibia et metatm'so setis m1tltis 4. -• G l,I V i o P s i II CI d. i s c o lo,' (Kl'p!.) 1899 sub Gloviopsis ·bTevibns tn!ltcatis, ,'ectis, et inte,' eas setis coltspe,'sis longiOl'ib1!S, apice h'1m­ r1'fescens VIIl', discoloT, -catis, obliquis, JI1 etatm'sus des1i.peT 5 ac1'leis, subtus 3 pa"ibus awleol"1t?1t; Non trovato da me, ma gia noto dell'isola, di altre isole Egee, di tm's1/.s M,ticulo p,'into 1.2 awleis, secund.o 3 pa?'ibl!S, l V pa,'e metataTSus Smil'Df', di Siria 'e di Algeri. .sUbt1!S 4 paTib11s aculeormn gTacilium a setis haud piane distingltend.is; Gluviella gl'In. novum. tm's11s (wticnlo p1'imo et teTtio 2 ZJa?'ib ItS aculeon!m, aTticnlo seC1mdo pa,'e Gluviinarmn (tars1ls Il et 111 artiwlis 2, 1 Y a,'tic11/.is 3), a .singu.lo, Chelae ext1tS spinnlosae; clentes et flageltunt vide fìg, 1. Oluvia d.itfert taTSi Il et III articulo 1'ltimo 3 ZJa?'ib1!S aculeo?'1wt evi· Ga.leodida.e dentissimo?'1WL Tarsus l V 1(·t in Gluvia. Galeodes Oliviel' 1791. 6. -' Galeodes ,'hodicola Roew. 1941. (l) Per la nomenclatura seguo W~RNER per gli Scorpioui, HOEWER per Solifugi e Opilioni, B;;IER per i Chernetidi, E, SmoN per gli Araneidi Da me' non ritrovato nell' isola che' è fin qui slla unica se.le, -72 - 73-

C., Marzo, 1 <;? iuv.; ivi, Agosto, 1 <;?; ivi, Novembre, 1 pul1.; A., LIPOCTENA OPILIONES PALPATORES DISPNOI Novembre, 29; Pi., Novembre, 1 d'; ivi, Agosto, 19; S. D., Giugno, Troguliilae 2 O iuv. Specie nota di Siria, Grecia, Italia merid., già segnalata da Rodi. Calathocratus E. S. 1879.

224. -• :lI o 9 r n s n e 9 l e o t ~t s (E. S.) 1869 sub D e n d l' y. 232. - Oalathool'atus a/l"ioan~ts (Lc.) 1847 sub phantes. T 1'0 9 n l ns. Non ho ritrovato questa specie, già nota di Rodi, Gl'ecia, Siria, A., Novembre, 1 Q.. Noto di quasi tutti i paesi mediterranei e del' Caucaso. Pellenes .E. S. 1876.

225. - P e Il e n e s a l' o i 9 e l' ~t S (Walck.) 1837 sub A t t ~t s. LIPOCTENA OPILIONES PALPATORES EUPNOI Pi., Novembre, 1 d'. Pltalallgiidae Noto di Spagna, Baleari, Corsica, Francia meL, Italia, Albania.

226. - • PÌJll-enes nigrociliatlH (E. S.) 1874 sub Attns. Opilio Herbst 1798. Non ho ritrovato questa specie, già nota

  • mln, 3; cep/wlot. latitMlo d' mm. 3.6, 9 m'n. 3.66: palpormn long. d' 230. - Eval'oha al'Ol~ata (CL) 1757 snb AI'a"!eltS: mm. 5.7, Q mnt. 5.8; ped'ltln l pal'isd' Inn~. 11.7 (t'elnol'is min. 2.4), S. T! P., Agosto, 19. Q 111m. 17.3 (/em. mm. 3.5); 11 d' mm. 223 (4.3), ç> mm. 28.5 (6) Noto
  • Zachaeus C. L. K. 1839.

    236. - Z a c h a e?/ s c r i s t a (Brullé) 1832 Bub P I, a l a 11 9 i tt-m-;.' D"Aprile, 2 pulI.; S, D., Aprile,.1 <;?; ivi, Maggio, 20'; Di., Mag­ gio, 2 O' «; A., Novembre, 39 iuv. Specie giÀ. nota dell' isoln, conosciuta di Grecia., Balcrtni, Ungheria, Transilvanirt.

    Metaplatybunus Roew. 1911.

    237. - MetapZatybunus rhodiensis Roew. 1924. C., GenDl\.io, 19, ivi, Settembre, 1 pull.; ivi, Dicembre, 1 pull.; A., lI'\rtrzo, 1 «. Fin qui peculiare dell' isola.

    Liobunum C. L. K. ] 839.

    238. - L i o b ?t n ?t?ll 9 h i 9 i i di Crtp. 1929. C., Settembre, 1 <;? Fiu qui peculirtre dell' isoln.