periodico di cultura e informazione

giugno 2008 a. XIV, n. 3 [79]

Questo articolo, che si rife- Dopo le elezioni risce all’esito delle elezioni al Parlamento che si sono PARTITO DEMOCRATICO tenute nella passata prima- vera, è giunto al giornale Riflessioni quando il numero di aprile di Alessandro Cossu era già chiuso. Lo proponiamo oggi, a due mesi di distanza, poiché Partito Democratico finalmen- stato premiante nei confronti di tutti conserva un fondo di attua- Il te è nato anche a Berchidda. coloro che durante questa campa- Un nuovo soggetto politico nel gna elettorale si sono impegnati a lità, pur considerando che quale credere e soprattutto fondo per far prevalere le ragioni di fotografa una situazione in riconoscersi. un Voto Nuovo. continua evoluzione. Un partito nuovo ed innovativo che Il PD alla camera infatti ha avuto anche in queste elezioni ha provo- 813 preferenze con una percentuale concetto di Politica al servizio dei cato una rivoluzione politica da non del 43 %. cittadini è stato motivo di orgoglio sottovalutare. Grazie infatti alla vo- Grazie al lavoro di un gruppo di gio- soprattutto se rapportato al dato na- glia di andare liberi con se stessi e vani della Politica che si è ben orga- zionale, regionale e provinciale do- con le proprie idee il numero di par- nizzato il PD si è potuto affermare ve invece il PD non ha titi in parlamento si è drasticamente in Paese e questo per tutti coloro perso ma ha mancato la Continua ridimensionato a tutto vantaggio del- che credono nel rinnovamento e nel Vittoria. a p. 4 la chiarezza e della tanto ricercata governabilità che ha afflitto l’ultimo PROVINCIA -TEMPIO istruzione, cultura, sport e politiche giovanili

Giuseppe Sini intervista l’assessore Elena Burrai

Elena Burrai, assessore provinciale alla pubblica istruzio- Governo Prodi. ne, cultura, sport e politiche giovanili della giunta di cen- Meritocrazia, attenzione ai consu- matori, riformismo ma anche solida- tro-sinistra guidata dalla presidente Pietrina Murrighili, è rietà e attenzione per i più deboli, da un triennio impegnata a tempo pieno nella realizzazione queste sono le parole d’ordine di Un di un corposo programma di azioni e di attività. Ha accetta- Partito che si impegnerà a ristabilire da subito un contatto con i cittadini. to di illustrare ai lettori del nostro giornale i punti A Berchidda il risultato elettorale è Intervista più qualificanti della sua azione di governo. a p. 10

Bernardo De Muro p. 2 Antonietta Langiu. Biografia e opere p. 9 interno... Pro meritu e memoria p. 3 Olbia Tempio. Intervista all’assessore p. 10 Tutto cambia, anche la selvaggina p. 5 Al semaforo rosso il senso dell’esistenza p. 11 Anagramma p. 5 Andrea Parodi berchiddese? p. 12 Time in Jazz 2008. Programma p. 6 Aneddoti berchiddesi p. 12 All’ombra del fico selvatico p. 8 Pagina 2 a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Sul tenore Bernardo De Muro, al quale è stata inti- Bernardo De Muro tolata, ormai cent’anni fa la banda musicale di Ber- (Tempio 1881 – Roma 1955) chidda, i lettori di Piazza di Erennio Pedroni del Popolo sanno già mol- to. COSI’ INIZIA UN VIAGGIO te e bella che lui utilizza nel canto E’ possibile comunque am- DURATO 55 ANNI… lirico, calcando gloriosamente i pal- pliare ancora le nostre co- Il sole è ancora alto sulla collina di coscenici dei più importanti teatri del Sant’Antonio quando la sbuffante mondo e grazie alla quale entra nel- noscenze tramite la lettura locomotiva si mette in movimento la storia e nella leggenda della lirica di un articolo apparso su mondiale. avvolta da una nuvola di fumo e di internet, all’indirizzo: vapore. Tra i passeggeri in IL PERIODO www.labeltula.it partenza dalla sta- TEMPIESE zione di Tempio Il 6 gennaio 1881, a Abbiamo chiesto alla reda- Pausania c’è anche , zione di quel sito l’autoriz- Bernardo De Muro Demuro Antonio zazione alla pubblicazione che giunto a Monti Maria e Demuro risale sul treno diret- Giovanna Maria di queste pagine e li rin- to al porto di Golfo contraggono matri- graziamo, assieme ai no- Aranci. Così, la sera monio. di sabato 16 Agosto Lo sposo, Demuro stri lettori, per la loro di- 1902, Bernardo, po- Antonio Maria, clas- sponibilità. co più che ventenne, se 1857, risiede a s’imbarca per la pri- Tempio ma è nato d’arma): è evidente che nella prima ma volta su un piro- in comune di Oschi- metà del 900 non si prestavano tan- scafo ed inizia a ri; è figlio di Demu- te attenzioni a queste piccole diffe- viaggiare andando anche in terre ro Francesco, nativo di e di renze che oggigiorno sono impen- lontane dalla sua isola natale e dalla Demuro Maddalena nativa di Ber- sabili. sua Italia: Argentina, Uruguay, Bra- chidda. Bernardo è dunque il primogenito sile, Spagna, Cile, Cuba Mexico, La sposa, Giovanna Maria, classe dei coniugi Antonio o Antonio Maria Stati Uniti, Panama,Equador, Ger- 1859, nata e residente a Tempio, è (1857-1927) e Giovanna Maria De- mania, Francia e Portogallo sono le figlia di Demuro Giuseppe Antonio e muro (1859-1943) la cui famiglia sa- mete del viaggio alternate da fre- di Maria Columbano, entrambi tem- rà allietata dalla nascita di altri sette quenti rientri in Italia e Sardegna e piesi. figli: Antonicca, (detta Antonietta), ritornando più volte in alcuni di que- Gli sposini vanno a vivere in una Francesco (detto Ciccino), Maddale- sti paesi. casa situata nel rione del Pilare, uno na (detta Dina), Giuseppe, Mario, Il viaggio si conclude il pomeriggio dei tanti quartieri in cui è divisa la Maria e Ottavia. di venerdì 28 ottobre 1955 con il ri- città di Tempio e qui, nel tardo po- Bernardo nasce nel rione del Pilare torno definitivo nella sua Tempio. meriggio di giovedì 3 novembre 18- ma la ricerca di documenti indicanti Sono passati oltre 55 anni da quel 81, nasce BERNARDINO DEMU- l’esatta localizzazione della casa in soleggiato pomeriggio d’agosto del RO. cui è venuto alla luce è stata, sino- 1902, nel frattempo ha percorso Il 5 novembre BERNARDINO, nella ra, infruttuosa. Qualche biografo in- centinaia di migliaia di chilometri e cattedrale di San Pietro Apostolo di dica la casa situata all’angolo tra nel suo perenne andare è stato cin- Tempio, riceve il sacramento del Via Nino di Gallura e Via Oristano. que volte in Sud America, almeno battesimo. Ho trovato testimonianze orali se- undici nel Nord America, ha attra- Lunedì 7 novembre 1881 anche condo le quali la casa natale era u- versato circa trenta volte lo Stretto l’Ufficiale dello Stato Civile del Co- bicata nella parte alta di Via Altea, di Gibilterra e tre volte il Canale di mune di Tempio registra la nascita l’ottocentesca via dei Sellai; siamo Panama, senza contare l’incalcola- di BERNARDINO DEMURO. sempre nel rione del Pilare; i due bile numero di viaggi dalla Sarde- E’ fuori dubbio che il personaggio luoghi distano tra loro meno di 100 gna al continente e viceversa. conosciuto col nome di Bernardo De metri. Nella biografia su De Muro Poiché viaggiava frequentemente Muro, dal punto di vista legale si scritta da Franco Fresi s’indica Via uno potrebbe pensare che si tratti di chiama BERNARDINO DEMURO, Oristano come luogo di nascita e un marinaio oppure di un esplorato- però lui ha sempre usato Bernardo Via Altea come luogo in cui si tra- re. No! Tutt’altro. E’ uno a cui la na- De Muro non solo come nome d’ar- sferì da fanciullo, ed essendo que- tura ha fatto un grandissimo dono, te, ma anche nei documenti sta una testimonianza rilasciata da una voce straordinariamente poten- (passaporti, lasciapassare, porto a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Pagina 3 familiari del Demuro, è l’indicazione hanno neanche i soldi per acquista- Ma le cose stanno cambiando; da più attendibile, comunque è accerta- re i biglietti per rientrare nella peni- quella sera di quel freddo gennaio to che De Muro è nato all’interno sola. Suo cugino, Giuseppe Antonio del 1901 l’idea di fare quel salto in dell’abitato di Tempio. Demuro, per aiutare questi artisti in continente va ogni giorno di più im- Tra il 1891 e il 1892 inizia a manife- bassa fortuna, organizza una serata possessandosi di lui. Non sono de- starsi in lui la passione per lo spet- di beneficenza dove si rappresenta gli inesperti quelli che lo consigliano tacolo e, anche se per gioco, forma la romanza "LA CONTESSA DI a tentare col canto, ma il soprano con gli amichetti una compagnia te- ROCCA D’ORO", un’operetta scritta ed il baritono di una compagnia tea- atrale dove riserva per sè i ruoli fon- dallo stesso Giuseppe Antonio. Ber- trale continentale, degli artisti che damentali. nardo canta in maniera divina incan- seppure sfortunati squattrinati senza Nel 1895 si rende conto che la tando non solo la gremitissima pla- dubbio hanno l’orecchio allenato. scuola frequentata a Tempio non è tea del teatrino, ma anche gli stessi C’è poi anche il coetaneo, nonché adatta a lui, decide di lasciar perde- artisti della sfortunata compagnia amico, Gavino Gabriel (1881-1980), re e medita di intraprendere un’atti- che gli dicono chiaramente che con che già si occupa di musica. Anche vità lavorativa. quella voce può fare molta strada e lui ad ogni incontro lo spinge a pro- Nel 1896 è assunto come apprendi- gli consigliano di fare un salto in vare, per non parlare poi dei vari De sta, senza paga, in una fabbrica di continente per far sentire la sua vo- , Stazza, Lay, Corda, Azzena sughero; l’anno dopo finalmente ini- ce a qualche esperto. e Pintus, tutti tempiesi che viaggia- zia a guadagnare qualche spicciolo Bernardo capisce no ed hanno l’op- in quanto acquisisce la qualifica d’o- che gli elogi pro- portunità di senti- peraio quadrettaio. Passa un altro fusi dagli artisti re, nei grandi tea- anno ed il padre Antonio Maria apre della compagnia tri di , Ca- una fabbrichetta di sughero ed as- teatrale non sono gliari ed anche sume subito Bernardo che oltre a solo il ringrazia- del continente, fare il quadrettaio si specializza nel- mento dovuto ad qualche valido la creazione di lavori in sughero un benefattore; artista, anche loro (quelli che oggi chiamiamo col fran- c’è dell’altro. Da lo esortano a par- cesismo souvenir); il sughero è l’ulti- tempo aveva tire. ma attività in ordine temporale che compreso che la Seguire i saggi richiama l’attenzione di tanti tempie- sua voce era di- consigli dei geni- si ed anche Antonio Maria Demuro versa; tante volte tori o seguire il ne è attratto con la prospettiva di nei suoi sogni di suo istinto che gli guadagni cospicui e certi. ragazzo aveva dice di andare ed La fabbrica è la sua prima palestra desiderato di fare almeno provare? di canto e, infatti, lui stesso scrive del canto l’attività Bernardo riflette a che mentre lavora canta anche a principale della sua vita, ma al risve- lungo sul da farsi, ci riflette per circa sfida con altri operai canterini come glio la realtà era diversa, era quella un anno e mezzo. lui. La seconda palestra è la strada; di una piccola città con l’aria impre- Una sera d’agosto del 1902 con so- giovincello insieme a suo cugino gnata dall’odore del sughero e dello lo 100 lire, sottratte al padre - come Giuseppe Antonio Demuro ed agli sterco; il primo odore significava il lui stesso afferma in una intervista - amici Giovannantonio Cossu, Stefa- timido tentativo di emancipazione che si era appisolato all’ombra di no Bulciolu, Stefano Ninaldeddu, che, in questa zona della Sardegna, un albero nella vigna per il riposino Erminio Mundula, Giuseppe Pi- passava proprio attraverso il sughe- pomeridiano, con la scusa di recarsi schedda e Antonio Manconi, forma- ro, il secondo odore era ancora a Terranova Pausania per il matri- no un’orchestrina che anima le se- quello tipico dei paesi ad economia monio di un amico, Bernardo parte, rate tempiesi con serenate e rappre- agricola con condizioni socio- varca il Tirreno e va a Roma. sentazioni fatte, come detto, nelle sanitarie precarie: insomma, le con- Il signor Bagagli, commerciante ro- strade ma anche nei caffè, tra i quali dizioni sociali erano ancora inadatte mano al quale il padre forniva turac- il Baffigo, in Via Roma. a valorizzare le eventuali potenziali- cioli, gli da un importante aiuto in Ai primi del novecento Tempio non tà artistiche dei suoi abitanti. questo primo breve periodo romano, ha un vero e proprio teatro, comun- C’erano poi i genitori, contrari a salti nel corso del quale fa varie audizio- que ci sono dei locali dove vengono nel buio, che gli avranno quasi cer- ni ed un esperto, il maestro Antonio allestiti spettacoli di vario genere ed tamente detto: “Sei un ottimo qua- Cotogni (Roma 1831-Roma = è per questo motivo che viene inclu- drettaio. Un giorno, quando sarai 1918), grandissimo baritono della sa nei circuiti di compagnie teatrali. più grande, diventerai tu stesso im- seconda metà dell’ottocento, gli fa E’ proprio una di queste compagnie prenditore ed il sugherificio ti garan- capire che quella voce è senz’altro di operette a dare una svolta alla tirà un futuro tranquillo ed agiato. interessante ma ha bisogno di esse- vita del ventenne Bernardo De Mu- Lavora e lascia perdere coloro che ti re curata e gli da l’indicazione giu- ro. Infatti, come lui stesso racconta, danno consigli scriteriati”; e certa- sta: quella di sottoporsi ad un esa- nel 1901 giunge a Tempio un grup- mente dicevano questo reprimendo me per accedere all’Accademia po di artisti reduci da una tournée nel profondo del loro intimo la gioia Santa Cecilia dove poter studiare e sarda del tutto deludente dal punto provata nel sentire il loro figlio can- perfezionarsi. di vista dei guadagni, tanto che non tare. CONTINUA Pagina 4 a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008

Pro meritu e memoria

Dai essende giovanos ancora pro c'a donz'ora nos sias presente azis dezisu s' Istadu a servire E cantas vortas vidu appo preghende est'a Gian Franco Sanciu dedicadu. fieros de su compitu assignadu, Pianghende sa disfortuna sua ma che eroes n'os azis lassadu Si podes un aggiudu daebilu, Es Sant' Alvara panoramicu situ chena su tempus de b'os dispidire Gian Franco Cun montes e ozastros eolia fissendebos in chelu sa dimora. Apparil'in su sonnu e narabilu Domina custa Idda totta canta. Narali ch'istas vene a Mamma tua Dai oe Elchidda sinde anta Pro sa comunidade ite dolore! setida in sa losa cuntrestende. A unu fizu dedica sa via Appena sa notiscia est'arrivida Nendeli via Pietro Spolitu. Bos han piantu mannos e piseddos, A una Mama aia intituladu boche sezis volados giovaneddos Sos versos a Pietro c'appo iscrittu Fieros custos fizos ammentade sos annos pius bellos de sa vida A sa Mama sua los donesi, Belchidda tenedinde orgogliosa, azis lassadu in su mezus fiore. Giovanu baldanzosu descriesi custa manifestascione gloriosa De dotes amorosas veneittu ad unidu zente onzi edade, Cando cun sa divisa ben' estidos Cordiale cun tottu e istimadu. in presenzia de s' autoridade Gagliardos veniazis a Berchidda zivile, militare, religiosa. Sol'a b'os vides fizis un'ispantu, Fattu cun geometria gradinadu Has iscrittu una pagina e istoria Oe cun tristura cun piantu Dignu de ospitare tanta zente a custos fizos tuos pro memoria. Ma devotos a bois custa Idda Bidda ti donat un opera sua, Sezis a sa memoria insignidos. s' Anfiteatru accurz'a domo tua di Raimondo Dente

Anfiteatro Gianfranco Sanciu Circonvallazione Pietro Spolitu

di una struttura più flessibile ed ela- PARTITO stica in grado di farci competere con DEMOCRATICO le Regioni più sviluppate del Mondo. Ripartire quindi dalla consapevolez- Continua da p. 1 za che il PD può rappresentare l’i- dea nella quale riconoscersi e che la fase di transizione dove ad ogni La vera novità del panorama Politi- giro c’erano simboli e partitini nuovi co nazionale sta infatti nella consa- è finalmente finita. pevolezza di chi ha voglia di dare Identificarsi con questa nuova forma radici solide ad un progetto di inno- partitica significherà per noi, che vazione per l’Italia. rappresentiamo il concetto di cittadi- Sono sicuro infatti che le sensibilità nanza attiva, un costante impegno messe in campo dal PD in questa al fine di ricostruire un sistema poli- campagna elettorale dovranno es- tico che ultimamente si era svuotato sere ulteriormente amplificate po- ma più improntato ad affrontare le di quegli ideali che sono stati la pie- nendo l’accento su tutte quelle te- esigenze di un paese che vive nella tra fondante per la costruzione del- matiche che la gente vive da vicino. globalizzazione e che per questo ha la nostra democrazia dopo la ditta- Un partito quindi meno ideologico bisogno di dotare la nostra nazione tura. a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Pagina 5 è della stessa grandezza del merlo ed è buona da mangiare. Faceva il Tutto cambia nido in terra, in mezzo al grano, nel- le vigne e in altri luoghi adatti, ma Anche la selvaggina sempre in terra. Si sono poi diffusi di Lillino Fresu gli storni neri, che oggi sono diven- tati una preoccupazione perché di- struggono la frutta, l'uva e le olive. icordo di quando avevo una punto che poi non riuscivano ad al- Gli stomi sono arrivati nel nostro ter- decina d'anni ed andavo in zarsi in volo, essendo molto più pe- ritorio verso il 1934 e ricordo che un R campagna con mio padre. Il santi delle aquile, ed erano costretti giorno mio padre mi disse che se mattino, ad una certa ora, a fuggire saltellando e svolazzando andavo con i “tiralastici” dove lui scendevano dal Limbara le aquile e un po', tanto che era facile catturarli, gli avvoltoi a gruppi di venti o trenta ma bisognava farlo con attenzione. e tutti assieme. Forse quando Se non avvista- avevano così vano qualche ca- tanto cibo a rogna nella valle sufficienza per andavano verso fare una scor- l'altra montagna pacciata pote- (sos Montes de vano fare a giosso) o chissà meno di man- dove. giare per qual- Non si sa se ogni che giorno. giorno trovavano Ancora a quel stava arando, in zona sa segada, da sfamarsi per- tempo, forse avrei trovato cinque o sei uccelli ché erano in gran intorno al 1934 grossi come un merlo e simili di co- numero. Poi rien- circa, nel terri- lore, perché con l'aratro lui aveva travano la sera sul tardi verso le ci- torio di Berchidda non c'erano i gab- scoperchiato il nido. me del Limbara e lì, in montagna, le biani che arrivarono invece dal mare Erano i primi storni che io avevo vi- aquile potevano mangiare qualche tra il 1953 o 1955. Io li vidi allora per sto ma non so se sono buoni da capretto o anche la capra o qualche la prima volta perché ricordo che mangiare perché la carne è durissi- vitellino piccolo, perché c'erano an- una mattina andai a portare le peco- ma, altrimenti no haiana gallizzadu che dei bovini di razza sarda o altri re nell'ovile nel terreno denominato meda! uccelli e perché l'aquila era si più Campos alzos e, credendo che c'e- Altre qualità sono sparite o ne sono rano le pecore lontane, quando arri- rimaste poche. Da tanti anni c'è sta- vai un po' a distanza si levarono in ta l'invasione dei cinghiali, che sono volo. Erano già in molti e da allora la gioia dei cacciatori. Il cinghiale è arrivavano il mattino e si calavano un animale prolifico ed ora, essendo verso i terreni arati da poco alla ri- migliorata la specie, partoriscono cerca di lombrichi ed insetti. La sera anche sei o sette cinghialetti. Proba- rientravano al mare e le loro grida bilmente hanno iniziato ad incrociar- sembravano a volte quelle di perso- si con i verri di allevamento per il ne. consumo familiare, che sono a bra- I conigli selvatici si sono visti invece do nelle campagne. Difatti se ne tro- verso il 1955 o 1960. Da allora sono vano anche alcuni con chiazze bian- sempre in gran numero, malgrado il che oppure balzani. fatto che vangano cacciati essendo de- agile e più ardita, ma gli avvoltoi e- gli animali molto pro- ANAGRAMMA rano invece più pesanti e poco scal- lifici. tri e, pensandoci ora, sembra strano Già da molti anni so- che trovassero ogni giorno da sa- no sparite certe va- ALT MICRO ziarsi. rietà di uccelli come L'avvoltoio era presente quando c'e- la quaglia, che allora RAGHE rano le carogne, bastava una peco- veniva cacciata, ed 8-2-4 ra morta e loro erano subito lì a liti- altre specie più pic- Romanzo berchiddese gare con i corvi e le cornacchie per- cole come l'allodola (soluzione nel prossimo numero) ché ognuno voleva la sua parte, ma (su trinone) della forse di carogne per sfamarsi non quale specie ce n'e- ne avranno trovato sempre. Difatti rano tante e che quando avevano da mangiare a suf- cacciavamo con i Anagramma di aprile: ficienza si riempivano lo stomaco al “tiralastici”. L'allodola Dog ruolo = Logudoro Pagina 6 a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008

Festival Internazionale Ore 23.00 Steve Cole- TIME IN JAZZ man & Five XXI edizione: Elements

“Arkitekturae” Mercole- dì 13 agosto Berchidda (prov. Olbia-Tempio) e Comuni limitrofi Berchidda, Demanio Forestale 10-16 agosto 2008 Monte Limbara Sud – Ore 11.00 con la direzione artistica di Cuncordu e Tenore de Orosei, Paolo Fresu Ernst Reijseger, Mola Silla: Programma collaborazione con RFI e Trenitalia “Requiem for a dying planet” Presentazione del libro “Cuncordu Sabato 9 agosto Aeroporto di Olbia/Costa Smeral- e Tenore di Orosei – Il Canto: mare Traversata marittima Civitavec- da – Ore 12.00 e terra” di Luca Devito chia/ - Ore 15.30 Paola Turci & Giorgio Rossi: (Edizioni Stampa Alternativa/Nuovi Funk Off: “Concert-azione nava- “Line(e)arie cap. 3” Equilibri) le” Produzione originale Time in Jazz in In collaborazione con le rispettive Produzione originale Time in Jazz in collaborazione con Geasar Case editrici collaborazione con la Fer- ries Oschiri, Chiesa di Madonna di Ca- Tempio Pausania, L’Agnata – O- stro – Ore 18.00 re 18.00 Domenica 10 agosto Steve Coleman special project Ornella Vanoni: “Una goccia di Monti, Cantina Sociale del Ver- Produzione originale Time in Jazz splendore” mentino – Ore 18.00 Dedicato a Fabrizio De André Funk Off Produzione originale Time in Jazz in collaborazione con la Fondazio- Olbia, Basilica di San ne Fabrizio De André Simplicio – Ore 21.30 e Ore 22.30 Berchidda, Piazza del Popolo – Alborada String Quar- Ore 21.30 tet: “Éthos” Paolo Fresu & Uri Caine duo Dedicato a Edgard Varè- se Berchidda, Piazza del Popolo – Ore 23.00 Berchidda, Museo del Uri Caine ensemble: “The Goldberg Vino-Enoteca regiona- Variations” le – Ore 23.00 “Calici di stelle” Giovedì 14 agosto A cura del Museo del Vino/Enoteca Berchidda, Chiesa di San Miche- regionale della Sardegna , Basilica di Sant’Antioco di le – Ore 11.00 Bisarcio – Ore 21.00 e Ore 22.00 Giovanni Sollima violoncello so- Lunedì 11 agosto Uri Caine piano solo lo Berchidda, MontAlbæ In > Mon- talvu, Foresta Demaniale Monte Martedì 12 agosto Nughedu San Nicolò, Chiesa di Limbara Sud – Ore 05.45 Berchidda, Chiesa di Santa Cate- Sant’Antonio Abate – Ore 18.00 Ernst Reijseger violoncello solo rina – Ore 11.00 Don Byron & Uri Caine duo In collaborazione con l’Ente Foreste Larissa Groeneveld violoncello Produzione originale Time in jazz della Sardegna solo Berchidda, Piazza del Popolo – Stazione ferroviaria di Berchid- Tempio, Chiesa di San Lorenzo – Ore 21.30 da – Ore 10.00 Ore 18.00 Mark Feldman & Sylvie Courvoi- Banda Musicale “Bernardo De Chris Speed & Jim Black duo sier duo Muro” di Berchidda + guest: Produzione originale Time in jazz “Line(e)arie cap. 1” Berchidda, Piazza del Popolo – Produzione originale Time in Jazz in Berchidda, Piazza del Popolo – Ore 23.00 collaborazione con RFI e Trenitalia Ore 21.30 Gavino Murgia Project: “Bainzu Ernst Reijseger, Giovanni Sollima & s’architettura nuragica” Stazione ferroviaria di Olbia – Ore & Larissa Groeneveld: Coproduzione originale Time in 11.00 “TreCellos” Jazz e Locus Festival di Locoroton- Paola Turci & Giorgio Rossi: Produzione originale Time in Jazz do “Line(e)arie cap.2” Produzione originale Time in jazz in Berchidda, Piazza del Popolo – Venerdì 15 agosto a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Pagina 7

Berchidda, Museo del Vino/ Funk Off Enoteca regionale – Ore 11.00 11>16 agosto – Berchidda, luoghi Presentazione del cd “Aghe- e orari vari 11>15 agosto - Berchidda, dalle ra” (Edizioni Tajrà) e del doppio al- Happening a cura di Giorgio Rossi Ore 24.00 bum antologico di venti edizioni di Jazz Club Time in Jazz 11>14 agosto - Berchidda, itine- concerti e jam sessions. Presentazione delle bottiglie da col- rante – Ore 19.45 lezione di Time in Jazz 2008 In collaborazione con la Cantina So- PAV – Progetto Arti Visive ciale Giogantinu di Berchidda, con a cura di Giannella Demuro e An- „ Arte nella rete la Cantina Sociale del Vermentino di tonello Fresu Sa Casara, 10-16 agosto Monti e con Lucrezio Rau Rassegna di web art Mostre ▪ Esposizioni ▪ Eventi

Berchidda, Museo del vino/ (programma provvisorio*) Enoteca regionale – Ore 12.00 „ Lavori in corso Concerto aperitivo con il gruppo A- „ Arte tra le note Nelle vie del paese, 10-16 agosto ghera Interventi / performance / installazio- Piazza del Popolo, 12-15 agosto In collaborazione con l’etichetta di- ni realizzati da alcuni degli artisti scografica Tajrà Scenografie d’artista per i concerti serali di Time in Jazz realizzate da , Chiesa di San Giovanni – artisti nazionali e internazionali pre- Ore 18.00 senti in mostra al Festival Gavino Murgia project: “Bainzu et Bainzos” „ Rassegna internazionale di Produzione originale Time in jazz arti visive Sedi varie, 10-16 agosto Berchidda, Piazza del Popolo – Rassegna di arte contemporanea Ore 21.30 dedicata alle nuove sperimentazioni Don Byron: “Do the boomerang - visive. In mostra artisti nazionali ed presenti in mostra The music of Junior Walker” internazionali accanto ad alcuni arti- „ Abitare lo spazio sti isolani Showroom Carta Arredamenti, 10- Berchidda, Piazza del Popolo – 16 agosto Ore 23.00 „ Forme nello spazio Festa finale: Arte, design e arredo d’autore Sedi varie, 10-16 agosto Alborada String Quartet: “Arch’in Progetti / performance / installazioni tetto” „ Semida. Nuove opere / E- sul tema delle architetture con ar- phymera Fuochi d’artificio & Funk Off chitetti, designer e artisti Produzione originale Time in jazz Foresta Demaniale Monte Limbara Sud, in permanenza Sabato 16 agosto Arte natura ambiente nella Foresta demaniale Monte Limbara Sud di Berchidda, Giardini della Casa di Berchidda Riposo Maria Bambina – Ore 1- 1.00 „ Racconti di jazz Architettura degli strumenti: Museo del Vino, 10-16 agosto Banda Musicale “Bernardo De Mostra fotografica Muro” di Berchidda, special guest Paolo Fresu Direttore: Antonio Meloni „ Arte in video „ BabelFish Sa Casara, 10-16 agosto Museo del Vino, 10-16 agosto Berchidda, MonTramonto Out > Rassegna di videoarte con opere di Mostra collettiva di giovani artisti Monte Acuto – Ore 18.00 artisti nazionali e internazionali sardi Mark Feldman & Sylvie Courvoi- sier duo * Il programma definitivo del PAV – Progetto Arti Visive verrà presentato nel corso di una con- Dedicato a Iannis Xenakis ferenza stampa dedicata in data da definire.

Tutti i giorni Il Festival internazionale Time in Jazz Berchidda, Nuovo Cinema – Ore “Arkitekturae” 16.00 Rassegna di film a cura di Gian- Proseguirà a franco Cabiddu Sassari e 17>18 agosto 2008 In collaborazione con l’Istituto Supe- Con la manifestazione riore Regionale Etnografico Time In Sassari Pagina 8 a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008

Da “Nostro Lunedì”, All’ombra del fico selvatico Marche, n. 9, novem- di Antonietta Langiu bre-dicembre 2007, pp. 36 sg.

uante volte negli anni ti si gna giallo-oro. A te pareva tutto u- Avevi bisogno di spazi aperti; avevi sarebbe stretto il cuore in guale, come sempre; non notavi i bisogno di conoscere il mondo; ave- Q vista di casa tua, quella pic- piccoli cambiamenti che lui aveva vi bisogno di vivere e di scegliere da cola casa dal tetto rosso- apportato in quella sua terra che a- sola. Scegliere e non essere scelta; bruno, sovrastata dal grande fico mava così tanto: l'orto dei fichi d'in- decidere e non lasciarlo fare agli selvatico. Arrivando, partendo, pas- dia affiancato alla vigna, perché, di- altri. sandoci vicino col treno o in macchi- ceva, gli uccelli avrebbero potuto Tua madre non aveva capito, tuo na. Allora c'erano ancora tuo padre beccare, invece dell'uva, i frutti spi- padre aveva provato, ma aveva an- e tua madre che stavano invec- nosi spaccati dal sole. La vasca del- che molto sofferto per la tua decisio- chiando assieme, e così speravi l'orto rifatta; i muretti a secco lungo ne. “Puoi ritornare quando vuoi; fosse stato per molto, molto tempo l'argine del fiume irrequieto; il tetto questa sarà sempre casa tua” ave- ancora. Qualche volta li trovavi ad rialzato della “casa del fieno”; i gio- va detto, salutandoti senza lacrime, attenderti lungo la strada nuova, vani vitelli al pascolo... Poi d'un trat- nella piccola stazione. Lo avevi visto con la giardinetta dai vetri abbassa- to si accorgeva di aver parlato trop- farsi piccolo, mentre il treno si allon- ti. Tua madre con i capelli diventati po, di non averti concesso lo spazio tanava nella sera. grigi molto presto, ricoperti da un per poter dire di te. Sapeva che non Te ne eri andata esule in una terra fazzoletto colorato, tuo padre anco- doveva chiederti niente, che non non tua, come un'emigrante in cerca ra scuro nei capelli, ma anche nel doveva indagare. di fortuna. Eri alla ricerca solo di te viso bruciato dal sole. Erano lì da Saresti stata tu a parlargli, a dirgli stessa, di qualcosa in cui credere presto; forse albeggiava quando e- della tua vita, al momento opportu- veramente, per dare un senso alla rano andati in campagna. Avevano no. Poteva avvenire subito, poteva tua vita. Non so se lo hai fatto, se ti accudito gli animali; innaffiato l'orto; capitare alla fine della tua visita, po- sei ritrovata. So che sei ritornata visitato la vigna e sparato qualche teva non succedere affatto. Era diffi- sempre più spesso in questa tua colpo dal cannoncino a gas che cile, però, perché tu avevi bisogno terra. E hai riportato i tuoi figli per- metteva in fuga le cornacchie e i di parlare, con lui, solo con lui. Non ché qui sono le tue radici e anche le passeri. E cornacchie e passeri tor- con tua madre, che un giorno te lo loro. navano a beccare gli acini che co- avrebbe fatto pesare; “Per tè ha Di questo tuo padre ha avuto sem- minciavano a diventare trasparenti e contato solo tuo padre.” Non era ve- pre paura: che tu te ne fossi andata dolci. senza più fare ritorno, come aveva Tornavano, in- fatto suo padre, tuo nonno. Era pic- curanti dei tonfi colissimo, tre anni, quando era ri- cupi e quasi masto solo con la madre e la sorelli- ovattati che na appena più grande. “In America, loro due, a tur- vado in America”, ed erano partiti a no, sparavano. frotte dal paese e da quelli vicini, Era diventato lasciando vedove bianche e bambini quasi un gioco: tristi. Poi se ne era andata anche la gli uccelli vola madre. “In cielo” questa volta, gli vano via, tor- dissero, ma era un pochino più navano, si al- grande e capì che non vi sarebbe zavano, e an- stato ritorno. cora si posava- “Sono cresciuto come un selvaggio” no lungo i filari spesso diceva, ma aveva un cuore ben curati. E grande, una rara sensibilità e una questo finché non erano sazi, poi ne ro, o lo era solo in parte. Anche a lei saggezza infinita. Di selvaggio non arrivavano altri a dare il cambio. volevi bene, moltissimo, ma con lui aveva niente, se non quella sua pel- Tuo padre si dannava. “Tutta quel- era diverso, perché sapeva ascolta- le bruna, gli occhi e i capelli scuris- l'uva - diceva - mangiata dagli uccel- re senza chiedere. Sapeva consola- simi, proprio come te. Quanto ha li. Non vanno nelle altre vigne, ven- re senza piangere. Consigliare sen- lavorato per darti il meglio; per farti gono solo nella nostra.” Sapeva che za ammonire. E tu di questo avevi studiare. Lui non aveva potuto. Ave- non era così, ma lo diceva ugual- bisogno. E anche di sentirti di nuovo va imparato a leggere e a scrivere mente, per sfogarsi. a casa tua, tra la tua gente rude e mentre faceva il militare, lassù, vici- Era felice quando tu tornavi; gli oc- schietta come te, che non aveva bi- no a Padova. I commilitoni lo pren- chi scuri gli brillavano e non ti la- sogno di molte parole per capire. devano in giro: “Va là tu che non sai sciava un momento. Tu dovevi se- Allora, molto tempo fa, te ne eri an- neppure scrivere”, ma poi, quando guirlo nel suo peregrinare da un ap- data lontano; ti sembrava tutto trop- lo conoscevano, provavano per lui pezzamento all'altro della campa- po piccolo, soffocante, provinciale. un profondo rispetto. Lo stesso che a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Pagina 9 sentivano i compaesani quando lo chiamavano a sanare qualche con- ANTONIETTA LANGIU troversia. Tu eri orgogliosa di que- sto tuo padre così saggio, e le sue lettere, poche, ti facevano tenerez- Biografia e opere za. Le hai ancora due sue lettere. Sono le cose più preziose che di lui I dati biografici e bibliografici di Antonietta Langiu che qui ri- ti restano. Te le leggi piano e ti pare portiamo sono tratti da una scheda del Centro di Studi Filologici di sentirlo mentre fa progetti per il Sardi e si possono consultare nel relativo sito INTERNET. futuro, per lui e per te. “Stiamo sca- vando il letto del fiume, io e tua ma- dre. Ogni giorno tiriamo fuori alme- Nata a Berchidda (SS), ha compiuto gli studi superiori a Sassari, laureando- no tre carri di ciottoli rotondi. Sono si poi in Sociologia ad Urbino. Negli anni sessanta del Novecento si è tra- per il ponte sulla ferrovia... siamo sferita definitivamente nelle Marche, mantenendo però con la Sardegna un pagati bene.” Così tu potevi studia- forte legame e facendovi quindi spesso ritorno. Ha sposato l’artista Ottorino re tranquillamente, ma non tè lo di- Pierleoni, che arricchisce con le sue incisioni le pubblicazioni della Langiu. ceva, come non ti diceva del sudore e della fatica. Le sue mani erano Diversi racconti, inseriti in libri d’arte, si trovano presso raccolte pubbliche e ancora forti e vigorose e il suo cuo- private a Fermo, Fabriano, Urbania, Ancona, Venezia, Aachen e Copena- re generoso. Te le ricordi le sue ghen. Altri scritti, racconti e saggi, sono stati pubblicati nella rivista “Il Pon- grandi mani scure con le vene che te” degli Italiani in Danimarca, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura dell’Am- salivano dai polsi, grosse come cor- basciata. de. Le sue mani che non si ferma- E’ autrice di diverse opere; tra que- re, 2000, pp. 93-96. vano mai, e che si posavano con ste segnaliamo: sapienza sulle piante e sugli animali con amore. Le sue mani dure e cal- • Tra ginestre e case rosa, in A. Rojch (a cura di), Storia di un capo lose che sapevano diventare tene- • Sa Contra – Racconti sardi, Ve- nezia, Centro Internazionale della tribù. Lussu oltre la leggenda, in col- re; le sue mani... Cosa avresti dato Grafica, 1992. laborazione con l’Istituto Sardo per per sentirle ancora, calde, sulla tua la Storia della Resistenza e dell’Au- spalla. Non hai fatto in tempo. Hai tonomia, l’Assessorato alla Pubblica pianto, hai pregato, hai corso, hai • Dietro la casa, libro per ragazzi con schede didattiche, , Dat- Istruzione e ai Beni Culturali della volato; ma era tardi ormai. La vita tena, 1993. Regione Autonoma della Sardegna, se ne era andata dalle sue mani di Bolotana, editrice Grafica Mediterra- marmo. nea, 2000, pp. 335-337. È stato il più grande dolore della tua • La casa ospitante, in AA.VV., L’immagine e la memoria, Fermo, vita e ancora serbi il ricordo di quel Andrea Livi editore, 1993, pp. 237- freddo che non volevi accettare, • La coccinella, in AA.VV., Voci no- 239. stre, antologia di poeti e artisti mar- che non potevi. Avevi stretto le sue chigiani, Biblioteca Internazionale mani tra le tue Parlamento Europeo, 2000, pp. 38- e avevi spera- • Sas parau- 8-394. to di sentire di las – Le pa- nuovo un po' role magi- di calore. che, Milano, • San Tommaso e la sua Sibilla, in Teoria, 1999. Joyce Lussu. Una donna nella sto- “Ecco, sono ria, Atti del convegno Cagliari - di- tornata, per cembre 2001, Cagliari, Cuec, 2003, non andare • Bambini col pp. 157-165. più via. È que- ciuffo nero, in AA.VV., sto che volevi, Stagioni: pre- è questo, ve- • Maestre tra i due conflitti mon- mio selezione ro?” ma lui era diali, "Proposte e ricerche", Vol. 26, autori italiani n. 50, 06/2003, pp. 265-280. già lontano. ’99, Fermo, Qualche volta, Andrea Livi raramente, ti • A. Langiu – L. Durpetti, Maestre e editore, 1999, capita di so- maestri in Italia tra le due guerre, pp. 52-54. Consiglio Regionale delle Marche, gnare, e in 2004. sogno le sue mani tornano • L’amica Jo- a vivere, e so- yce, in AA. • Lettera alla madre, San Cesario VV., La vita è di Lecce, Manni, 2005. no grandi e infinita. Ricor- nodose, con le do a più voci vene blu gros- • Immagini lontane, Venezia, Cen- INCISIONE DI di Joyce Lus- tro Internazionale della Grafica, 20- se come cor- OTTORINO PIERLEONI su, Fermo, An- 05. de tese. drea Livi edito- Pagina 10 a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008

ale gallurese, per PROVINCIA OLBIA-TEMPIO la realizzazione della rete biblio- tecaria, per la istruzione, cultura, sport gestione dei ser- vizi relativi ad e politiche giovanili aree e parchi ar- Giuseppe Sini intervista l’assessore Elena Burrai cheologici, com- plessi monumen- tali musei di inte- Quali problematiche ha compor- regione Sardegna, inoltre, con la resse locale. Abbiamo, inoltre, otte- tato l’istituzione della nuova pro- legge 9/2006 ha recepito integral- nuto 20.000 euro per la realizzazio- vincia? mente il D. Lvo 112 e ha trasferito ne dello sportello linguistico, abbia- Inizialmente è stato necessario un importanti risorse e funzioni a pro- mo attivato l’osservatorio provinciale impegno forte da parte di tutti per vince e comuni per la progressiva P.I. sport e politiche giovanili, abbia- porre in essere le linee di azione realizzazione del decen- mo erogato contributi a contenute nel documento program- tramento amministrativo. sostegno della cultura. matico della nostra Presidente. Ab- Possiamo riassumere Tra questi il supporto biamo dovuto creare una struttura gli interventi più signi- all’università della terza operativa costituita da risorse uma- ficativi? età di Olbia, Tempio e di ne e, nello stesso tempo, abbiamo Un settore importante di , i contri- dovuto reperire le risorse finanziarie intervento è stato quello buti per l’organizzazione per consentire al nuovo ente di ope- dell’edilizia scolastica della giornata del libro, rare su basi certe e sicure. Abbiamo per la quale abbiamo ot- per la realizzazione del fatto leva sulla legge n.9 in applica- tenuto 20 milioni di euro. maggio gallurese, il zione del decreto l.vo 112/98 sul de- Tra i principali edifici che Time in Jazz, la manife- centramento amministrativo, che saranno sottoposti a re- stazione Musica sulle attribuisce una serie di competenze cupero e messa a norma Bocche, L’Archeofesti- e di risorse alla provincia quale ente mi piace ricordare il Pa- val, la manifestazione di coordinamento e di erogazione di nedda (400.000 euro), l’alberghieri Arte Gallura, il Concorso su Garibal- servizi al proprio territorio. di (400.000 euro), l’Istitu- di, il sostegno ai diversi Rally del Come potrebbe definire il ruolo to commerciale per geometri di Pa- nostro territorio. dell’ente che governa? lau (600.000), l’Istituto nautico di La Nel campo delle politiche giovani- La provincia si configura come: ente Maddalena (1000.000 di euro) l’isti- li quali iniziative avete assunto? di programmazione e di pianificazio- tuto turistico di Santa Teresa, il Def- La nostra società deve profondere ne territoriale; ente di organizzazio- fenu. maggiore attenzione ai nostri giova- ne e di erogazione Non si parla più ni per dare risposte coerenti alle lo- di servizi di area della scuola di viti- ro domande, per aiutarli, orientarli, vasta; ente di so- cultura e di enolo- soddisfarne le necessità. Una sfida stegno allo svilup- gia di Berchidda? importante è quella dell’educazione. po locale; ente di Esiste una volontà E’ necessario consentire ad ogni coordinamento dei di regione provincia giovane di acquisire non solo com- sistemi territoriali e comune per la sua petenze di base, ma anche capacità locali. realizzazione e per- a livello di comprensione, di socia- Quindi la recente tanto stiamo lavo- lizzazione, di comunicazione e di ipotesi di soppres- rando per superare riflessione che lo rendano capace di sione delle provin- una serie di ostacoli far fronte alle esigenze della con- ce non sembra es- burocratici. Speria- temporaneità. sere attuabile nel mo di poter realiz- Nel concreto quali interventi ave- breve periodo? zarla così come avvenuto per l’isti- te realizzato? La legge di riforma del titolo V della tuzione della sezione staccata dell’i- Ci sono stati finanziate significative costituzione attraverso il D. Lvo 11- stituto alberghiero di . risorse per i servizi di accoglienza 2/98 e i decreti delegati attuativi del- Può brevemente illustrare gli in- scolastica per gli studenti degli isti- la L.59/97 hanno aperto una stagio- terventi nel campo della cultura? tuti superiori della nostra provincia. ne di grandi innovazioni che hanno La formazione dei cittadini costitui- In questo caso l’amministrazione fortemente rafforzato e valorizzato il sce un obiettivo imprescindibile per provinciale è unico soggetto propo- ruolo della provincia consentendo di la crescita del nostro territorio. O- nente con molti comuni e quasi tutti superare quell’incertezza che l’ave- biettivo dai connotati etico-sociali e gli istituti superiori della provincia. va caratterizzata negli anni prece- nello stesso tempo caratterizzato da Abbiamo concretizzato la consulta denti. Oggi la provincia si conferma importanti riflessi in campo econo- permanente dei giovani con la costi- al pari di Regioni e comuni quale mico. Gli interventi sono numerosis- tuzione di un direttivo composto da ente costitutivo dello stato e rappre- simi: abbiamo ottenuto finanziamen- 7 giovani eletti attraverso una de- sentativo della propria comunità. La ti per la creazione dl sistema muse- mocratica consultazione alla quale a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Pagina 11 AL SEMAFORO ROSSO IL SENSO DELL’ESISTENZA

di una diciottenne

trovavo a Bologna con la l’uomo, che sarebbe potuto essere mia famiglia, avrò avuto mio padre, mio zio, insomma una la notte, se avesse fame, ma so- Mi l'età di otto anni. Non ero persona cara. Ma io non volli. Mi si prattutto come facesse a vivere co- mai stata in quella città e irrigidirono le gambe e mi venne da sì, ma avevo troppa paura sia di lui tutto mi sembrava bello, forse anche piangere, avevo paura di avvicinar- che delle sue, ora probabili, rispo- perché sapevo che lì mio padre a- mi a quel barbone, appena notai ste. Quei portici erano la sua dimo- veva trascorso alcuni anni. Finché che gli mancava una gamba. E poi ra, quel nudo cartone e la coperta il un pomeriggio, dopo aver pranzato notai che era completamente solo, suo letto, non aveva altro... Quali con i miei zii ed i miei cugini, siamo abbandonato da tutti, e che acca- erano i suoi pensieri? E qual era il andati a fare una passeggiata per la sciato aspetta di spegnersi. E poi, senso della sua esistenza?! città. pensai, di solito i barboni hanno con Ogni volta che vedo un barbone ho Non ricordo il tempo, né le strade, loro il calore e l'affetto di un cane. il desiderio di chiedergli cosa pensi né i palazzi, ricordo solo che erava- Quell’affetto che strappa un sorriso della sua vita, quella trascorsa ogni mo appena usciti da un negozio di con una capriola, che scalda duran- giorno cosciente della precarietà accessori per la casa, sotto uno dei te la notte,e che intenerisce i bimbi, materiale ed affettiva in cui è co- tanti portici bolognesi, dopo aver che invitano le mamme, tirandole stretto a vivere. E anche perché non acquistato due tovaglie molto grandi per la mano, ad offrire qualcosa ai preferisca lasciarsi morire, se io, lo per le nostre tavolate padroni di quegli ado- so bene, non riuscirei ad "indoss- immense. Lì sul ciglio rabili cuccioli. are" neanche un giorno gli "stracci" della strada, sotto Quel barbone non di un barbone. quegli indimenticabili aveva neanche un Questo ricordo è per me il semaforo portici, sedeva un al- cane. Avrei voluto rosso che mi obbliga a fermarmi e a trettanto indimentica- strillare, ma mamma chiedermi quale sia il senso della bile barbone: in realtà mi rassicurò, non so mia vita. non era seduto, era con quali parole; pa- So che non troverò la risposta appe- semisdraiato su un pa si avvicinò e gli na scatterà il verde, ma da qui co- cartone sporco ed porse le monete, sen- mincia la mia ricerca. Probabilmente umidiccio, nascosto za buttarle nella cioto- quel barbone, che non ha studiato sotto una coperta la, in attesa che allun- la filosofia né la letteratura, nel suo scura e molto lisa, il gasse la sua mano viaggio alla ricerca del senso dell'e- cui colore era indefi- incerta. sistenza di ponte in ponte, di porto- nibile, con la sua cio- Lo superammo ed io ne in portone, di portico in portico tola per l'elemosina camminavo voltando- ha trovato la verità. Mentre io proba- vuota ed una tristez- mi verso di lui, ancora bilmente fin'ora ho lasciato che la za negli occhi che mi faceva paura. con le lacrime agli occhi. Avrei volu- vita stessa mi vivesse a suo piaci- Papà mi diede delle monetine e mi to chiedergli come si chiamasse, se mento senza la mia consapevolez- fece cenno di andare a darle a quel- avesse una famiglia, dove dormisse za.

hanno partecipato 350 ragazzi. Ab- la pubblicazione di diversi opuscoli so patrimonio culturale di ambiente, biamo, inoltre, costituito l’osservato- che illustrano le bellezze storiche, archeologia e arte. rio giovanile e abbiamo favorito l’in- artistiche, ambientali dei 26 comuni Un giudizio su quanto realizzato? terscambio culturale con altre pro- della provincia. In diversi convegni Quanto si è riusciti e si riuscirà in vince (Padova, Salerno) promuo- abbiamo magnificato la bellezze del futuro a concretizzare va visto in u- vendo la partecipazione dei nostri nostro patrimonio artistico, naturali- n’ottica di azione corale con tutti gli ragazzi a concorsi, convegni e ma- stico e storico per certi versi incon- altri soggetti del nostro territorio; la nifestazioni varie. Momento impor- fondibile e irripetibile. L’obiettivo del sfida fondamentale che dovremo tante di crescita delle giovani gene- nostro progetto è quello di far cono- assieme cercare di vincere sarà in- razioni sarà il Forum provinciale del- scere il nostro territorio e allo stesso centrata sulle iniziative che con le la gioventù e il Dipartimento delle tempo avvicinare le persone alla co- altre istituzioni riusciremo a mettere politiche giovanili. noscenza della ricchezza artistico- in campo per raggiungere obiettivi Avete curato anche la promozio- ambientale per apprezzare e amare condivisi finalizzati alla crescita cul- ne del territorio? le diverse peculiarità e per promuo- turale, economica e sociale della A questo proposito abbiamo curato vere nel contempo quel meraviglio- nostra comunità. Pagina 12 a. XIV, n. 3 [79] - giugno 2008 Andrea Parodi berchiddese? ANEDDOTI di Giuseppe Meloni BERCHIDDESI di Tonino Fresu Recentemente chi ama la musica, e ne segue le vi- cende, sarà rimasto colpito dalla prematura scom- parsa di Andrea Parodi, la voce solista dei Tazenda. TIU ANTONI PALA Tra i diversi articoli che ne hanno voluto illustrare i tratti biografici e professionali, se ne è distinto uno Fin una famiglia chi benian propriu dai che contiene un curioso errore di attribuzione. e in Berchidda piazzein negozios Uno dei critici musicali più conosciuti a livello nazio- e zilleris. nale ha voluto dedicargli alcune considerazioni circa Tiu Antoni piazzeit unu negoziu e unu la formazione musicale del personaggio, tra le quali zilleri in modu chi chie intraiat acciap- fa spicco una, chiaramente riferita ad un’altra bio- paiat de tottu. Aiat piantadu una bella grafia altrettanto illustre. inza, chi fit sa pius bella de sa idda. Su Tra i particolari biografici della prima formazione inu lu faghiat isse e lu endiat in su zille- musicale di Andrea Parodi, Mario Luzzato Fegiz ri- ri, e li bastaiat totu s'annu fin a chi eniat porta questi: su nou, e si fit istadu duos annos fìt ista- du su matessi: bastaiat. Aveva iniziato lo studio della tromba all'età di undici anni Ma su bellu fit, dai pirizzolu fin a bezzu nella Banda Musicale «Bernardo de Muro» del suo paese custu inu aiat su matessi colore e su ma- natale. Dopo alcune esperienze di musica leggera scoprì il tessi sabore. jazz nel 1980 ed iniziò l'attività professionale nel 1982. Si Una sera b'aiat zente gioghende a cartas in unu taulinu. Unu abboghieit: diplomò prima come perito elettrotecnico a Sassari e nel - Tiu Antoni, pro piaghere, itt'ora est? 1984 in tromba presso il Conservatorio di Cagliari. E tiu Antoni:

Per chi conosce il personaggio al quale fanno riferimento questi riferimenti, - Settighentos francos! non è difficile individuare la figura di Paolo Fresu. L’errore non è sfuggito neanche gli addetti ai lavori. Diversi esperti e com- mentatori di fatti musicali hanno fatto notare con scritti e segnalazioni il cu- rioso e imbarazzante lapsus. Tra gli altri, Vito Fiori ha segnalato il caso in un suo articolo, apparso su “Il Barbiere della Sera” del 23 ottobre 2006, inti- tolato: “Luzzato Fegiz e il minestrone funebre”. Il giornalista evidenzia come Direttore: Composizione: il critico (che definisce “il guru della saccenza musicale nazionale”) riscriva Giuseppe Sini Giuseppe Meloni la biografia di Andrea Parodi copiandola, per alcuni particolari, da quella del jazzista Paolo Fresu. Definendo infine l’episodio “un esempio di altissima Segreteria di redazione: approssimazione”. Maddalena Corrias In effetti nell’articolo si cita anche un premio conseguito ad un concorso jazz al quale Parodi non ha mai partecipato, come è ovvio, a differenza di Hanno collaborato: Paolo Fresu. Scrive: “Nel 2000 arrivò la nomination per il «Django d'Or» Associazione Time in Jazz, Elena francese come miglior musicista internazionale insieme a Keith Jarrett e Burrai, Alessandro Cossu, Raimondo Charlie Haden”. Dente, Diciottenne, Lillino Fresu, Sembra che il Luzzato Fegiz fosse Tonino Fresu, Antonietta Langiu, già incorso in errori di questo tipo Erennio Pedroni, Ottorino Pierleoni. come nel caso della segnalazione di diversi concerti tra i quali uno di Stampato in proprio Elton John Berchidda, giugno 2008 Una volta constatato il vistoso erro- re non è rimasto al Luzzato Fegiz Registrazione Tribunale di Tempio che scusarsi. Lo ha fatto in un bre- n. 85 del 7-6-96 ve comunicato indirizzato proprio a piazza del popolo non ha scopo di lucro Paolo Fresu dove si può leggere:

«Ho rubato un pezzo della tua vita e l'ho attribuito, per un errore informatico, alla persona di Andrea Parodi. Non esi- ste per noi un diritto all'errore. Esiste, purtroppo, l'errore. Indirizzi e-mail Mi scuso per l'accaduto e ti porgo i miei più sinceri salu- [email protected] ti. » [email protected] Mario Luzzatto Fegiz

Un errore, sia pur grave, può succedere. Riconoscere l’errore è già suffi- Indirizzo Internet ciente. web.tiscali.it/piazzadelpopolo