Davis Da Brividi, Italia Al Bacio
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Anno XIII - n.5 - 8 febbraio 2017 Ascolti record in tv E ora la Fed Cup Grande successo del nuovo studio: intervista a Erika Calvani Pag.14 Davis da brividi, Italia al bacio Batte l’Argentina a Buenos Aires ed è tra le prime 8 del mondo. E il 7 aprile sfida il Belgio Pag.3, 4 e 12 SuperSlam Fit-Tpra Coach: come si crea Tutti i vincitori l’ambiente giusto Più di 1.000 iscritti in 12 regioni Se un allenatore chiede passione per il grande appuntamento amatoriale e impegno, deve metterceli anche lui Pag.23 Pag.26 Lombardia, Trentino A.A. GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: gli assenti? Hanno torto Pag.3 E. Romagna e Sardegna Focus Next Gen: Omar Jasika Pag.8 - Terza Pagina: Margaret Court Pag.10 - I numeri della settimana Pag.12 Le notizie sportive regionali In Italia: Simposio, esserci conviene Pag.17 dalla 4a Categoria agli Open Pre-qualificazioni: Campionati Provinciali Pag.18 Circuito Fit-Tpra Pag.24 - Collezionismo: le racchette mignon Pag.25 - Scarpe: pronte a scattare Pag.27 Pag.19 L’esperto risponde: se la palla colpisce qualcuno... Pag.29 prima pagina Gli assenti? Hanno torto DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES a Coppa Davis fa paura. Dà i brividi. E così sono stati tanti nell’élite del tennis mondiale a L “bigiare” il primo turno 2017. Salvo poi rimanere a guardare le loro squadre impegnate a lottare in arene dal clima bollente, con le bandiere che sventolano e tanta gente in tribuna pit- turata con i colori nazionali. Un’intensi- tà che non esiste in nessun altro torneo al mondo, salvo quando gioca Federer che trasforma qualunque stadio in una specie di Piazza San Pietro dove il fede- le della racchetta si reca per assistere alla celebrazione. In Davis si può ave- re uno stadio tutto per sé anche se si è n.78 del mondo. E se sei l’avversario, come è capitato ancora una volta agli azzurri, ti tocca espugnare un fortino dentro il quale SuperTennis, che numeri! tutto ti gioca contro. Persino Marado- Mai così in alto. I primi tre giorni del confronto Argentina-Italia hanno trascinato gli ascolti di SuperTennis. na. Se ce la fai la gioia e la festa sono La giornata di domenica ha toccato un picco di contatti mai raggiunti prima dal nostro canale durante partite assoluti. Perché si possono condividere di Coppa Davis: 1.570.000. La media contatti della tre giorni è stata a sua volta elevatissima: 1.268.505. con una nazione intera. Non a caso il Non solo: la media di ascolto del weekend è stata in assoluto la più alta di sempre, anche in questo caso per ministro per lo Sport Luca Lotti ha te- quanto concerne le dirette di Davis: 44.380 utenti singoli. lefonato a Fabio Fognini per congratu- Il match fra Fabio Fognini e Guido Pella è stato il più visto: è stato seguito, lunedì pomeriggio, da una media larsi con la squadra. Perché c’era l’Italia di 207.071 telespettatori mentre i contatti (il numero di coloro che si sono collegati per almeno un minuto) in campo. E, a giudicare dagli ascolti di sono stati 822.527. Il picco di ascolto medio è stato registrato in coincidenza con il match point: alle 19.22 SuperTennis, un sacco di italiani a tifa- davanti al video c’erano 402.367 persone con uno share del 2.08 per cento. re davanti ai teleschermi. Quello che hanno visto è una squadra. soprattutto che ha costruito negli anni, ventenne tedesco Alexander Zverev Una bella squadra. Che è riuscita a qua- intorno a un capitano come Corrado tra il doppio e il singolare decisivo. O lificarsi di nuovo tra le prime otto del Barazzutti, un grande respiro azzurro. addirittura il momento di squinternata mondo con tre giocatori che hanno D’altra parte lo si vede a ogni nuova follia del 17enne canadese Shapovalov, portato ciascuno il suo punto, decisivo. edizione della Davis: ci sono le nazioni che è costato la resa al Canada. Sono Perfettamente centrato Paolo Lorenzi con forte cultura sportiva e tennistica entrambi “Next Gen” di talento. Si ri- all’esordio contro Pella; pronto ad ag- che sono sempre competitive. Fran- alzeranno e saranno più forti dopo gredire e rischiare tutto l’Andreas Sep- cia, Australia, Stati Uniti magari non essersi scottati così: la cicatrice Davis pi in forma “Australian Open” che non dispongono di un n.1 del mondo, ma resterà per sempre impressa (ce l’ha ha permesso all’indomabile Berlocq di batterle è sempre durissima perché addosso anche Federer, che nei primi avvolgerlo nella sua tela. Deciso a non sono l’espressione di un movimento anni in Nazionale rimediò parecchie mollare fino in fondo Fabio Fognini, vero, ampio, profondo. Di nazioni che scoppole). E un giorno saranno pronti che ha rimontato due set a Pella con il vivono e respirano tennis. per godersi una gioia come quella di peso di quel match-point “steccato” nel In Davis non ci sono i punti? I dollari Fognini che rimonta da due set a zero doppio, che poteva chiudere la sfida non sono abbastanza? Quei brividi non nella bolgia di Buenos Aires. Gli assen- con due giorni d’anticipo. hanno prezzo per chi li sa affrontare. ti non rischiano. Per non rischiare la Una squadra che con il recupero di Bo- Possono essere una prova dura, diffi- scottatura, si negano la festa. E si la- lelli dopo l’intervento al ginocchio ha cile da sostenere specie in fase di ap- mentano della formula antica della Da- di nuovo il suo doppio competitivo ma prendistato. Basta vedere il crollo del vis. Come tutti gli assenti, hanno torto. DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Andrea Nizzero, Gabriele Riva, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Annamaria Pedani Piero Valesio Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, (grafica) Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina A CURA DI 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO Sportcast srl Info: [email protected] federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli [email protected] dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a [email protected] 3 coppa davis “La vittoria del gruppo” Parola di Fabio Fognini subito dopo la rimonta che ha consegnato all’Italia il successo sull’Argentina, nonostante la resistenza di Pella, Berlocq e... Maradona (in tribuna). Ora gli azzurri vanno in Belgio, dal 7 al 9 aprile DA BUENOS AIRES, ANGELO MANCUSO FOTO GETTY IMAGES ome tre anni fa a Mar Del Pla- ta, ma questa volta è stato ancora più bello. Perché l’I- Ctalia di Coppa Davis ha vinto soffrendo come mai: quel “vamos a ga- nar Argentina” che ci ha perseguitato per tre, anzi quattro giorni, continuo, come una goccia che scava la pietra, alla fine si è strozzato nelle gole della torcida albiceleste guidata da uno sca- tenato Maradona. Diego poi sportiva- mente ha fatto visita negli spogliatoi agli azzurri festeggiato da Fognini e compagni. Una goduria, perché non ammetterlo. Le parole di capitan Ba- razzutti sintetizzano alla perfezione la trasferta di Buenos Aires: “Sono stati tre giorni complicati perché eravamo avanti 2-0, poi ci hanno raggiunti sul 2-2, quindi siamo andati sotto di due set nel singolare decisivo”. Il giorno dopo la vittoria anche il Ministro dello Sport Luca Lotti ha contattato telefo- nicamente Fognini, rimasto a Buenos Aires dove la prossima settimana par- teciperà al torneo Atp argentino. Lotti ha voluto fare i complimenti all’intera squadra azzurra per un successo in trasferta che ha regalato all’Italia la quarta qualificazione ai quarti di Cop- pa Davis negli ultimi cinque anni e la possibilità di affrontare, ancora in tra- sferta, il Belgio dal 7 al 9 aprile. L’anima guerriera Due mesi fa a Zagabria l’Argentina ha conquistato la sua prima Coppa Davis sanando un controsenso storico: era l’unica nazione dalle grandi tradizioni a non aver mai centrato il bersaglio, neppure ai tempi di Vilas, Clerc o Nal- bandian. Il trionfo contro la Croazia aveva dato una mano anche all’Italia, con gli avversari privi dei suoi migliori giocatori (Juan Martin Del Potro e Fe- derico Delbonis). La sfida sulla terra rossa del Parque Sarmiento sembrava chiusa dopo il 2-0 della prima giorna- 4 coppa davis ta. Invece con l’Argentina non è mai finita e i sudamericani, con la bocca schiumante, si erano incredibilmente riportati in parità grazie al successo di Carlos Berlocq e Leonardo Mayer contro Fabio Fognini e Simone Bolelli e dello stesso Berlocq, anima guerrie- ra della squadra, sempre in cinque set contro Paolo Lorenzi al termine di una domenica da tregenda. Pioggia, vento e interruzioni, un calvario durato dal primo mattino fino alle otto di sera. A fine partita, fedele alle sue abitudini, Berlocq si è strappato la maglietta a mo’ di Incredibile Hulk, tra l’entusia- smo dei tifosi impazziti. Quel dritto steccato da Fabio sul match point az- zurro nel tie break del doppio pesava come un macigno. Poteva finire il sa- bato, con un 3-0 senza appello. Invece abbiamo sofferto fino al lunedì. Come sulle montagne russe Una giornata cominciata con una lun- ga, interminabile fila ai cancelli del Par- que Sarmiento.