CMY CY MY CM K Y M C ai16140881665_Copertina.pdf 123/02/2114:49 CONFINDUSTRIA RADIOTELEVISIONI
CONFINDUSTRIA RADIO TELEVISIONI - STUDIO ECONOMICO - SETTORE RADIOTELEVISIVO PRIVATO ITALIANO Settore Studio Economico
Radiotelevisivo CONFINDUSTRIA RADIOTELEVISIONI Dicembre 2020 26° Edizione Privato I t alian o
Studio Economico Settore Radiotelevisivo Privato Italiano 26° Edizione
Dicembre 2020
Lo Studio è stato chiuso con le informazioni disponibili a ottobre 2020.
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La pubblicazione, coordinata da Rosario Alfredo Donato, è stata realizzata da Andrea Veronese in collaborazione con Elena Cappuccio.
Lo Studio si inserisce all’interno delle elaborazioni periodiche curate dall’Ufficio Studi di Confindustria Radio Televisioni, estratte dalla piattaforma informativa che monitora radio e televisioni nazionali e locali Italiane, e una selezione di mercati esteri. La
piattaforma informativa è aggiornata da CRTV ad uso esclusivo dei propri associati, salvo alcuni focus e dossier pubblicati sul sito e attraverso la newsletter periodica Radio TV News. La newsletter contiene informazioni, notizie e dati di settore ed è pubblicata
sul sito dell’Associazione e distribuita gratuitamente a mezzo e-mail agli iscritti. Lo Studio è stato chiuso con le informazioni disponibili a ottobre 2020. Per informazioni: www.confindustriaradiotv.it
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Prefazione 40 operatori nazionali, 691 locali di cui 287 televisivi e 404 radiofonici. È questo l’universo di riferimento della 26esima edizione dello Studio conomico del Settore adiotelevisivo rivato di Confindustria adio elevisioni che, in continuità con la scelta dello scorso anno, raggruppa in un’unica pubblicazione l’analisi degli operatori radiofonici e televisivi nazionali e locali, a rispecchiare l’ambito di rappresentanza associativa. Lo Studio è sviluppato nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale previsto nel Contratto del settore radiotelevisivo privato, da cui prende il nome, in collaborazione con i sindacati Slc Cgil, istel Cisle e ilcom.
Nel corso degli anni lo Studio ha descritto i mutamenti del settore a partire dal comparto meno esplorato dal punto di vista economico e industriale, l’emittenza locale, inquadrata nel contesto pi ampio degli operatori nazionali.
Basandosi sull’elaborazione dei dati pubblicati nei bilanci, lo Studio mantiene consistentemente nel tempo alcune caratteristiche fondamentali
• analizza dati oggettivi, verificabili e comparabili, che forniscono parametri economici e industriali delle imprese monitorate, fra cui dimensioni di impresa, margini dell’attività tipica, patrimonializzazione, occupazione, componenti dei ricavi, distribuzione sul territorio • svolge un’analisi di sistema, poiché considera radio e tv, gruppi nazionali, internazionali operanti in talia e locali, imprese private e pubblica, fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici, ma anche operatori di rete e piattaforma • monitora nel tempo i singoli operatori, anche a livello locale (aggiornamento database C ), tiene conto degli operatori a cavallo fra i due settori • monitora inoltre, partendo dalle informazioni storiche elaborate internamente (database C su fonte Cerved), cessazioni di attività, fallimenti, liquidazioni, fusioni e integrazioni in altre società • per i fondamentali pu attingere a dati risalenti al 1994
Lo Studio si basa sull’analisi dei bilanci pubblicati presso le Camere di Commercio territoriali e pertanto si limita alle società che sono tenute a pubblicarli, ossia le società di capitali. uesto comporta escludere tutte le emittenti a carattere comunitario posticipare l’analisi dei dati di sistema (aziende nazionali e locali) al raggiungimento di un numero congruo di bilanci di emittenti locali, poiché la pubblicazione dei rendiconti
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di queste ultime avviene con forte ritardo riallineare i dati nello monitoraggio successivo, per ricomprendere i bilanci pubblicati con ulteriore ritardo e le pervenute situazioni di sofferenza (fallimenti, liquidazioni ecc.).Lo Studio da conto delle società commerciali pi strutturate. Criticità strutturale, sempre per la componente locale del settore, è il problema del censimento degli operatori e dei marchi effettivamente attivi sul territorio la scelta di C è stata di operare un database proprio che incrocia le fonti ufficiali S (contributi), CO ( .O.C.) e Cerved. Secondo le stime C sono 0 i marchi radiofonici riconducibili alle società monitorate del settore, 11 0 i marchi televisivi.
L’analisi che segue si ferma per le sopra citate esigenze di allineamento con il campione più difficile da rappresentare, quello dell’emittenza locale all’esercizio 2018 per tutti i comparti nazionale e locale, radio e Tv. All’interno dello studio anche aggiornamenti sugli eventi pi salienti del settore (consolidamento e razionalizzazione), questi ultimi all’autunno 2019.
Struttura del apporto. Lo Studio è strutturato in macro aree di analisi, e una parte introduttiva di contesto
• parte metodologica, dove si esplicitano le fonti (bilanci) e le assunzioni censuarie • fotografia di tutto il settore radiotelevisivo (con l’esclusione delle radio tv comunitarie locali) al 2018 (per le emittenti locali bilanci reperibili a ottobre 2020) • settore televisivo (nazionale e locale) al 2018 • settore radiofonico (nazionale e locale) al 2018.
Segue quindi l’analisi del settore radiotelevisivo e, separatamente, una parte dedicata alla componente televisiva (nazionale e locale) e una a quella radiofonica (nazionale e locale).
Buona lettura