Parrocchia dell'Immacolata in Tenno. Inventario dell'archivio storico (1508-1948) e degli archivi aggregati (1430 (copia) - 1950)

a cura di Novella Forner

Provincia autonoma di . Servizio Beni librari e archivistici 2000

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino, a cura di Novella Forner; il lavoro è stato ultimato nel 2000. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Marica Odorizzi, Renata Tomasoni e Maria Letizia Tonelli (Cooperativa Arcadia) nel corso del 2010, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte ex. exeunte in. intrante n., nn. numero, numeri n. n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

2

Albero delle strutture

Parrocchia dell'Immacolata in Tenno, 1430 - 1950 Parrocchia dell'Immacolata in Tenno, 1508 - 1994 Pergamene, 1508 - 1717 Anagrafe, 1703 - 1994 Registri dei nati, 1703 - 1990 Registri dei matrimoni, 1703 - 1989 Registri dei morti, 1703 - 1975 Indici dei nati, dei matrimoni, dei morti, 1787 - 1877 Registri dei cresimati, 1708 - 1994 Stati delle anime, 1867 - 1992 Registri dei consensi paterni, 1842 - 1884 Registri degli sponsali, 1908 - 1938 Atti matrimoniali, 1817 - 1959 Carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, 1751 - 1953 Beneficio parrocchiale, 1692 - 1984 Inventari, urbari e partitari, 1750 - 1884 Atti amministrativi, 1692 - 1949 Registri di cassa, 1939 - 1984 Resoconti e inventari, 1846 - 1958 Chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione in Tenno, 1647 - 1990 Registri degli instrumenti, urbari e inventari, 1675 - 1839 Atti amministrativi, 1647 - 1950 Registri delle elemosine e delle collette, 1762 - 1990 Registri dei conti, 1702 - 1958 Strazzetti, 1905 - 1941 Resoconti e inventari, 1806 - 1958 Massa Brocchetti, 1820 - 1963 Partitari, 1820 - 1890 Atti amministrativi, 1820 - 1905 Registri di cassa, 1872 - 1963 Resoconti e documenti di corredo, 1820 - 1884 Chiese filiali e soggette, 1614 - 1947 Chiese di Ville del Monte, 1614 - 1933 Registri degli instrumenti, 1675 - 1739 Atti amministrativi, 1614 - 1933 Resoconti e inventari, 1807 - 1888 Chiesa di Pranzo, 1630 - 1947

3

Atti amministrativi, 1630 - 1905 Resoconti e documenti di corredo, 1896 - 1947 Chiesa di San Lorenzo, 1675 - 1843 Registri degli instrumenti e inventari, 1675 - 1723 Atti amministrativi, 1685 - 1843 Registri dei conti, 1694 - 1812 Chiesa di San Pietro, 1678 - 1946 Registri degli instrumenti, urbari e inventari, 1710 - 1836 Atti amministrativi, 1688 - 1946 Registri dei conti, 1678 - 1812 Chiese di Cologna e Gavazzo, 1695 - 1947 Registri degli instrumenti, 1706 - 1733 Atti amministrativi, 1695 - 1914 Resoconti e inventari, 1807 - 1947 Benefici e legati, 1622 - 1986 Registri dei legati, 1630 - 1983 Beneficio Filippi, 1630 - 1986 Atti amministrativi, 1630 - 1941 Registri di cassa, 1902 - 1984 Resoconti e documenti di corredo, 1866 - 1986 Cappellania Antonini - Legato Lutterini, 1639 - 1964 Atti amministrativi, 1639 - 1920 Registri di cassa, 1902 - 1964 Resoconti e documenti di corredo, 1716 - 1963 Beneficio Armani, 1672 - 1980 Atti amministrativi, 1672 - 1980 Registri di cassa, 1894 - 1903 Resoconti e documenti di corredo, 1901 - 1950 Legato e cappellania Baldessari, 1766 - 1949 Atti amministrativi, 1766 - 1925 Registri di cassa, 1902 - 1949 Resoconti e documenti di corredo, 1861 - 1947 Legato Brocchetti, 1870 - 1950 Atti amministrativi, 1870 - 1935 Registri di cassa, 1909 - 1950 Resoconti, 1880 - 1947 Altri legati, 1622 - 1920 Atti amministrativi, 1622 - 1920 Pastorale parrocchiale, 1698 - 1962 Protocolli degli esibiti, 1860 - 1960

4

Carteggio ed atti, 1698 - 1962 Atti protocollati, 1902 - 1916 Circolari ecclesiastiche e civili, 1770 - 1929 Visite pastorali, 1671 - 1969 Atti visitali, 1671 - 1969 Culto e funzioni religiose, 1767 - 1950 Diari delle messe, 1801 - 1950 Diari delle messe legatarie e avventizie, 1801 - 1950 Diari personali delle messe, 1831 - 1940 Registri delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi, 1893 - 1947 Carteggio ed atti, 1767 - 1828 Manuali delle sacre funzioni, 1851 - 1900 Associazioni parrocchiali, 1851 - 1935 Atti amministrativi, 1851 - 1935 Miscellanea, 1855 - 1942 Carteggio ed atti, 1855 - 1942 Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti di Tenno, 1704 - 1914 Registri dei conti, 1704 - 1738 Carteggio ed atti, 1705 - 1914 Confraternita del Santissimo Sacramento di Tenno, 1741 - 1950 Registri degli iscritti, 1852 - 1950 Registri dei conti, 1741 - 1831 Atti amministrativi, 1763 - 1935 Resoconti e documenti di corredo, 1814 - 1947 Confraternita della Disciplina di Tenno, 1799 - 1867 Partitari, 1799 - 1867 Resoconti e inventari, 1807 - 1807 Congregazione di carità di Tenno, 1811 - 1878 Protocollo degli esibiti, 1811 - 1820 Atti amministrativi, 1815 - 1878 Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Tenno, 1843 - 1913 Registri degli iscritti, 1844 - 1913 Carteggio ed atti, 1843 - 1913 Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco di Tenno, 1893 - 1943 Registri degli iscritti, 1924 - 1943 Atti amministrativi, 1893 - 1942 Documentazione del generale di Tenno e delle vicinie: del Piano, e del Borgo e Piano di Tenno, 1430 - 1870 Registri degli instrumenti e degli incanti, 1708 - 1845 Atti amministrativi, 1430 - 1870

5

Registri delle rese di conto e scodirolli, 1736 - 1850 Resoconti, 1807 - 1858 Documentazione della famiglia Brocchetti, 1694 - 1826 Atti, 1694 - 1826 Documentazione della famiglia Benini di Cologna, 1717 - 1870 Registri dei conti, 1719 - 1838 Atti amministrativi, 1717 - 1870 Fondazione scolastica Bianchetti di Cologna - Gavazzo , 1851 - 1924 Atti amministrativi, 1851 - 1924 Resoconti, 1903 - 1923 Documentazione di don Luigi Maino di Tenno, 1870 - 1890 Carteggio ed atti, 1870 - 1890 Consiglio scolastico locale di Tenno, 1894 - 1925 Registri dei verbali, 1894 - 1900 Registri delle matricole, 1902 - 1925 Atti amministrativi, 1897 - 1924 Registri di cassa, 1902 - 1906

6

Albero dei soggetti produttori

Parrocchia dell'Immacolata, Tenno, sec. XIII inizio -

Beneficio parrocchiale dell'Immacolata, Tenno, 1692 - 1987 gennaio 24

Brocchetti, Antonio Gerolamo, Cavrasto (Bleggio Superiore), [1704] - Tenno, 1740 maggio 6

Confraternita del Santissimo Sacramento, Tenno, 1856 gennaio 26 - 2004 maggio 27

Confraternita della Disciplina, Tenno, [1639] - [1867]

Congregazione di carità di Tenno, Tenno, 1811 febbraio 15 - 1923 maggio 15 Successori: Congregazione di carità di Tenno, Tenno, 1923 maggio 16 - 1937 giugno 30 Ente comunale di assistenza di Tenno, Tenno, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Congregazione del Sacro Cuore di Gesù, Tenno, 1843 - [1913]

Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco, Tenno, 1893 maggio 24 - [1943]

Comunità generale di Tenno, Tenno, [1430] - 1810 agosto 31 Successori: Comune di Tenno, Tenno, 1810 [settembre 1] - 1820 dicembre 31 Comune di Tenno, Tenno, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di Tenno, Tenno, 1923 gennaio 13 - Ha per organo/ufficio : Vicinia di Cologna - Gavazzo, Cologna (Tenno), [sec. XVI] - [1830] Ha per organo/ufficio : Vicinia di Pranzo, Pranzo (Tenno), 1211 - [1824]

Vicinia piccola del Piano di Tenno, Tenno, sec. XVII metà - 1849

Vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno, Tenno, sec. XVII metà - [1870]

Brocchetti, Cavrasto (Bleggio Superiore), sec. XVII - sec. XIX prima metà

Benini, Cologna (Tenno), sec. XVIII - sec. XIX prima metà

Fondazione Bianchetti, Gavazzo (Tenno), 1758 novembre 25 - 1987 gennaio 24

Maino, Luigi, Bolognano (Arco), 1848 ottobre 27 - Tenno, 1901 novembre 29

Consiglio scolastico locale di Tenno, Tenno, 1894 - 1924

7 superfondo Parrocchia dell'Immacolata in Tenno, 1430 - 1950

8

Ente Parrocchia dell'Immacolata sec. XIII inizio -

Archivi prodotti Parrocchia dell'Immacolata in Tenno, 01/01/1508 - 31/12/1994

Storia Storico borgo dai tratti medievali, Tenno è posto su un terrazzamento morenico alle pendici meridionali del monte Misone, sul versante destro della valle del Magnone, a dominio sul lago di Garda (1). L'attuale paese di Tenno era costituito anticamente da due distinti villaggi, Gardule e Veduto appartenenti alla giuridsizione del castello di Tenno. La lettura di un documento dell'archivio comunale datato 1417 in cui si afferma: "in villa Gardule plebatus Tenni, diocesis tridentinae ... sub sacrato plebis sancte Maria de Tenno" (2), induce ad identificare la villa di Gardule con l'insediamento abitato nella zona ai piedi del colle del Bussè, dove si trova ancora oggi la chiesa parrocchiale dell'Immacolata. Veduto invece andrebbe riconosciuto nella zona a nord di Tenno, nella quale esiste ancora il toponimo "Vedù o Revedù", a conferma dell'antica denominazione. Questi due piccoli villaggi, in origine dunque non costituenti un solo nucleo abitativo, formano oggi un tutt'uno, l'attuale paese di Tenno: tale unitarietà è riscontrabile anche dal punto di vista topografico, soprattutto dopo la costruzione di nuovi edifici nella parte centrale attorno alla piazza principale, edifici che hanno così costituito una sorta di saldatura, di collegamento anche fisico fra i due villaggi, siti l'uno a nord, Veduto, l'altro più a sud, Gardule (3). Concorre inoltre a formare l'attuale paese di Tenno l'antichissimo borgo di Frapporta, a ridosso delle mura del castello, che seppur urbanisticamente distinto e separato, fa comunque parte del comune di Tenno. Dalla citazione prima riportata ("in villa Gardule plebatus Tenni...") si evince un'ulteriore notizia di rilevante importanza: la villa di Gardule era il centro della pieve di Tenno, dove sorgeva la chiesa che era appunto detta "Santa Maria in Gardula" (4), chiesa nella quale il 26 marzo 1405, in occasione dei festeggiamenti per i suoi riacquistati diritti di signore feudale su tutto il territorio dell'Alto Garda, il principe vescovo Giorgio di Liechtenstein concede ai Tennensi alcuni storici privilegi che saranno poi riconfermati dai vescovi suoi successori (5). Il plebatus Theni viene menzionato, per la prima volta nel 1194, come una delle circoscrizioni ecclesiastiche, entro cui erano collocati i beni dell'ospedale di San Tommaso tra Riva ed Arco (6). Il plebatus, sempre inteso in accezione territoriale, viene citato anche in un documento del 1211, la 'Carta de fidelitate et waita castri Thenni' (7), da cui si ricava che della pieve di Tenno facevano parte le ville di Pastoedo, Gavazzo, Frapporta, Pranzo, Veduto, Calvòla, Canale; tralasciando, probabilmente per un semplice caso (8), Gardule, la sede della pieve, e Cologna. Edificata ab immemorabili, la chiesa pievana di Tenno era una collegiata di libera collazione vescovile. Le prime notizie documentate risalgono al 1204, mentre la dedicazione mariana della chiesa è attestata dal 1282 (9). Nel 1537, in occasione della visita pastorale clesiana, la chiesa possedeva i suoi paramenti, calici, libri e tutto il resto dell'ornato. Si raccomandava però l'acquisto di nuovi messali e di un graduale per il canto. Per quanto riguardava il cimitero, esso doveva essere munito di recinto, laddove ve ne fosse stato bisogno, per evitare che vi entrassero le bestie. Nei decreti di quella visita, venivano inoltre elencate le cappelle o chiese filiali che dipendevano dalla pieve di Tenno: la chiesa di San Lorenzo nel Borgo di Frapporta, la chiesa di San Zenone nella villa di Cologna, la chiesa di San Leonardo di Pranzo, la chiesa di Sant'Antonio di Ville del Monte (Canale e Pastoedo), la chiesa di San Giovanni 9

Battista di Calvòla, la chiesa di San Pietro sul Monte Calino. Veniva prescritto inoltre ai sindaci delle singole chiese o cappelle di presentare i conti delle loro amministrazioni al curato e di redigere inventari dei beni pertinenti alle varie chiese (10). A seguito della visita pastorale del 1671, si prescrisse che nella chiesa parrocchiale venissero demoliti i due altari laterali dedicati alla Santissima Trinità e alla Beata Vergine, in quanto sprovvisti di pale d'altare e di ogni sorta di arredi. Nella visita del 1708 la chiesa, la sacrestia e le chiese filiali vennero trovate sufficientemente ornate, nonostante i furti e i danni subiti a causa dell'invasione dei Francesi. Fu tuttavia rinnovata la raccomandazione di tenere chiusa la porta del cimitero affinchè non avessero libero accesso gli animali, e di ricavare un luogo appartato vicino al coro da adibire a nuova sacrestia. Fu inoltre fissato, mancando ogni documento che testimoni il giorno preciso della dedicazione della chiesa, di celebrare l'anniversario della dedicazione la seconda domenica d'ottobre e l'ottava. Nella visita del 1750 la chiesa venne nuovamente ritrovata "ben tenuta e proveduta, cosi che ne lodiamo il zelo e vigilanzia del venerabile parroco". Venne però rilevata la scarsità di confessionali; si raccomandò perciò che ne venissero fatti tre di nuovi. Venne inoltre disposto di provvedere al restauro del tetto della chiesa e della sacrestia. Nelle visite pastorali successive ancora si raccomandò di far fronte urgentemente alle spese per l'ingrandimento della chiesa, non più adatta a contenere il numero di fedeli (11). Con atto del 18 settembre 1816, l'Imperatore d'Austria acquisiva il diritto di Patronato sulla chiesa di Tenno, di libera collazione vescovile (12). La parrocchia di Tenno, che oggi fa parte del decanato di Riva, non comprende più le tre chiese di Cologna, Ville del Monte e Pranzo, in quanto erette esse stesse a parrocchia, rispettivamente nel 1953, 1955, 1959. Rimangono invece filiali della parrocchiale di Tenno le chiese di San Lorenzo e di San Pietro sul Monte Calino. Ad esse si aggiungono la chiesetta dell'Addolorata, l'Oratorio dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo sito nel castello di Tenno, la cappella con il Santissimo Sacramento presso la Scuola Materna (13).

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 CRISTOFORETTI G., La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento 1537 - 1538, Bologna, 1989 CURZEL E., Le pievi trentine, Bologna 1998 GRAZIOLI M., La vicinia di Cologna - Gavazzo: i rapporti con il Comune generale di Tenno IN: M. GRAZIOLI (a cura di), Somme regole. Fonti per la storia della comunità di Tenno, Arco, 1994 M. GRAZIOLI, Modificazioni paesaggistiche e territoriali: l'evoluzione delle ville di Gardule e Veduto nel comune di Tenno e le influenze longobarde nelle loro formazioni, "Studi Trentini di Scienze Storiche", LVIII, 2, 1979, p. 275, nota 10 KINK R., Fontes rerum Austriacarum (Codex Wangianus), Wien, 1852

Note (1) A. GORFER, Le Valli del Trentino, vol. I, Calliano 1975, p. 243 (2) La citazione è ripresa da M. GRAZIOLI, Modificazioni paesaggistiche e territoriali: l'evoluzione delle ville di Gardule e Veduto nel comune di Tenno e le influenze longobarde nelle loro formazioni, in "Studi Trentini di Scienze Storiche", LVIII, 2, 1979, p. 275, nota 10

10

(3) M. GRAZIOLI, Modificazioni paesaggistiche e territoriali, pp. 274 - 276 (4) C. MENOTTI, Tenno nel Medioevo. Dalla servitù della gleba all'insurrezione trentina guidata dal capitano di Castel Tenno Rodolfo Belenzani, 1980, p. 58. Anche B. BONELLI, Monumenta Ecclesia Tridentinae, vol III. II, Trento 1765, p. 120, dà notizia della chiesa di Tenno sita a Gardula: "In villa Gardulae in Ecclesiae S. Mariae de Thenno". (5) C. MENOTTI, Tenno nel Medioevo, pp. 155 - 156 (6) E. CURZEL, Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo, Bologna 1999, pp. 158 - 159 (7) R. KINK, Fontes rerum Austricarum, Wien 1852, n. 100, pp. 238 - 240, già citato in C. MENOTTI, Tenno nel Medioevo, pp. 56 - 58 e in M. GRAZIOLI, La vicinia di Cologna Gavazzo: i rapporti con il Comune Generale di Tenno, in M. GRAZIOLI (a cura di), Uomini e regole. Fonti per la storia della Comunità di Tenno, Arco 1994, p. 9 (8) Questa è l'opinione dello studioso Grazioli riportata in M. GRAZIOLI, La vicinia di Cologna Gavazzo, p. 9 (9) E. CURZEL, Le pievi trentine, p. 159 (10) G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento. 1537 - 1538, Bologna 1989, pp. 226 - 227 (11) Archivio della parrocchia di Tenno, 8.1.1, cc. 71, 78 (12) Archivio Diocesano Tridentino, Libro B (189), n. 536 (13) A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, pp. 446, 448 - 449, 451

11 fondo Parrocchia dell'Immacolata in Tenno, 1508 - 1994

Consistenza: registri 119 (1 pergamena), buste 59 (pergamene 6, registri 18, fascicoli 74)

Soggetti produttori Parrocchia dell'Immacolata, sec. XIII inizio -

Storia archivistica Costituito dalla documentazione prodotta nell'esercizio delle sue funzioni, l'archivio della parrocchia di Tenno è oggi un fondo comprendente una ricca quantità di materiale documentario. Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli archivi parrocchiali del Trentino operata nel 1988 dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con l'Archivio Diocesano Tridentino, l'archivio della parrocchia di Tenno fu rinvenuto dislocato in due stanze. Mentre l'archivio corrente e i registri anagrafici erano conservati in un armadio di metallo in una sala a piano terra della canonica, attigua alla chiesa e al tempo abitata da don Luigi Oberthaler, la documentazione più antica era collocata in un armadio di legno al piano superiore, in un locale molto umido e tutto da ristrutturare. Diversa è stata la situazione riscontrata una decina d'anni più tardi, in occasione delle operazioni preliminari precedenti al prelevamento dell'archivio e all'affidamento dell'incarico di riordino e inventariazione. La documentazione era conservata quasi interamente in un locale, adibito a ufficio, al piano terra di una canonica oramai solo temporaneamente abitata; il materiale era, in parte, collocato in un armadio di metallo, in parte accatastato alla rinfusa per terra, in parte appoggiato sopra alcuni mobili della stanza. Solo gli atti matrimoniali erano stati separati da tutto il resto e lasciati nell'armadio di legno al primo piano. Varie furono le traversie subite nel tempo dall'archivio, la maggiore delle quali è probabilmente da riconoscersi nell'incendio della canonica, messo in atto dalle truppe francesi nel 1703. Ciò ha inevitabilmente provocato la distruzione e la conseguente scomparsa di molta parte della documentazione prodotta prima di quella data, in particolar modo dei primi, più antichi registri anagrafici. Non si devono tralasciare poi le ulteriori perdite e le manomissioni subite dall'archivio in occasione della prima guerra mondiale. Queste dunque le cause principali che hanno compromesso non solo la fisionomia e l'integrità dell'archivio, ma che lo hanno privato di quella continuità e di quel vincolo strettamente necessario esistente fra le carte stesse. Di queste lacune e di questo disordine l'archivio era l'immagine al momento del riordino. Completamente disorganizzato, carente di qualsiasi ordinamento sistematico del materiale, e, nello stesso tempo, riflesso di parziali tentativi di rimaneggiamento, l'archivio di Tenno sembra non aver mai conosciuto né ordine originario, né un unico tentativo di organizzazione delle carte che coprisse senza cesure tutta la documentazione accumulatasi così via via nel tempo per sedimentazione e di tanto in tanto separata o accorpata, nella maggior parte dei casi del tutto casualmente. Emblematiche le parole di don Ferdinando Pezzi (1940 - 1950), che nella sua relazione del 1942, in occasione della visita pastorale, comunica: "Non so quale sia il documento più antico, dato il caos di questo archivio parrocchiale. Gli atti sono conservati in teche, ma senz'alcun ordine" (1). In effetti quasi tutta la documentazione non rilegata è stata rinvenuta in teche di colore marrone chiaro e dal dorso nero; alcune di esse riportavano un titolo, non corrispondente però, nella maggior parte dei casi, con l'effettivo contenuto 12 della teca stessa; per altre invece, mancava totalmente un'indicazione utile all'identificazione del contenuto, presunto o effettivo. Sul piatto anteriore di molte delle teche compaiono dei numeri a matita: nell'intenzione di colui che ha operato questo tipo di intervento, tali numeri avrebbero dovuto corrispondere, anche se nella realtà questo non è stato riscontrato, a quelli vergati dallo stesso 'ordinatore' -che non si è riusciti ad individuare, ma che si pensa non identificabile con uno dei parroci di Tenno- sul verso di molte delle carte contenute nelle singole teche, secondo un criterio di numerazione progressiva, talvolta di singole carte, talvolta di gruppi di documenti tenuti assieme, ma senza alcuna pertinenza fra di loro, da una delle carte stesse che fungeva così da contenitore per tutte le altre. Abbandonato il concetto di un ordinamento originario da conservare o ricostituire, ci si è accorti di una realtà fatta di non ordinamenti, o di ordinamenti successivi ma tutti contemporanei alla fase di produzione delle carte, caratterizzati ognuno da propri sviluppi e da reciproche contaminazioni. Verificata dunque la totale mancanza di sistematicità, di organizzazione complessiva con cui è stata rinvenuta la documentazione, constatata l'eterogeneità del contenuto delle teche, le cui carte erano state avvicinate spesso senza alcuna pertinenza logica, contenutistica, cronologica, ecc... fra loro, si è deciso di prescindere, in fase di riordino, sia da quella numerazione arbitraria e quanto mai discutibile, di cui si è detto, presente, e sulle carte, e sulle teche, sia dalla collocazione fisica spesso casuale nella quale è stata rinvenuta la maggior parte della documentazione, dove i vincoli originari tra le carte sono apparsi irrimediabilmente incrinati e superati da una suddivisione del materiale, risultato di una casuale sedimentazione e di successivi spostamenti e accorpamenti. Un sicuro intervento sull'archivio operò don Eliseo Chizzola, parroco di Tenno dal 1919 al 1939, al quale si deve forse l'adozione delle famose teche. Fra di esse si distinguono quelle che sono state considerate 'originarie', cioè quelle da lui o organizzate, riportanti il titolo e contenenti il materiale da lui prodotto o ricevuto nell'esercizio delle sue funzioni, o riorganizzate, nel caso di fascicoli o buste contenenti materiale documentario più antico (si prenda ad esempio il fascicolo degli "Atti visitali"). A lui si deve anche il parziale riordino degli atti matrimoniali fino al 1920, rinvenuti avvolti in cartelline riportanti la stessa intitolazione: "Documenti matrimoniali". Gli atti matrimoniali più recenti furono invece organizzati e condizionati in buste di colore azzurro forse grazie alla volontà di don Oberthaler (1968 - 1990). Da queste si differenziano tutte le altre teche, spesso prive di intitolazione o con titolo non corrispondente all'effettivo contenuto, teche nelle quali è confluito indistintamente tutto il materiale prodotto e conservato in quest'archivio, senza il rispetto di vincoli originari tra le carte, di criteri logici, di pertinenza contenutistica, o di successione cronologica. Non è dato sapere se questo fosse lo stato della documentazione antecedentemente o successivamente, l'utilizzo di questi contenitori: se in altri termini l'eredità lasciata dai parroci di Tenno, da don Gerolamo Antonio Brocchetti (1704 - 1740), don Giovanni Battista Baldessari (1740 - 1766), don Gian Domenico Dalume (1766 - 1804), don Giovanni Battista Valenti (1808 - 1843), don Francesco Patuzzi (1843 - 1885), don Luigi Maino (1890 - 1901) e don Nicolò Rosa (1902 - 1916), sia stata quella riscontrata in fase di riordino, oppure se accorpamenti tra i più casuali siano avvenuti al momento dell'adozione delle nuove teche; o se ancora ulteriori rimaneggiamenti siano stati effettuati in decenni più vicini a noi. In ogni caso, non si è potuto che procedere dapprima ad un'individuazione di tutto il materiale e poi ad una successiva ripartizione e organizzazione della documentazione, in atti relativi al beneficio parrocchiale, alla chiesa, ai legati, alle confraternite, e a tutti gli altri archivi aggregati, cercando di ripristinare vincoli archivistici, di ricostruire legami tematici, di individuare pratiche e affari, e laddove questo non è stato possibile, di riorganizzare la successione cronologica, come è avvenuto per la corrispondenza non protocollata. Si sottolinea che la strutturazione degli atti secondo protocollazione fu attuata nella parrocchia di Tenno solamente dal diligente don Nicolò Rosa negli anni 1902 - 1916. A lui si deve l'inizio della compilazione di molti registri di natura soprattutto amministrativo - economica.

13

Si precisa che nell'ordinamento del materiale le unità di nuova formazione sono state organizzate tutte in fascicoli, mentre si è preferito adottare il termine di busta solamente per le poche buste originarie o per quelle che contengono i resoconti della chiesa o dei benefici.

14 subfondo 1 Pergamene, 1508 - 1717

Contenuto Il sottofondo si compone di 6 pergamene (1), rinvenute in fase di riordino affatto separate dal resto della documentazione cartacea dell'archivio, ma ad essa frammista. Le pergamene hanno subito nel corso del tempo vari danneggiamenti provocati sia dall'incuria dell'uomo che da fenomeni storici e ambientali. Esse presentano infatti fori da bruciatura, macchie, rosicchiature; una di esse manca della parte sinistra. Tutte le altre pergamene presentano in attergato note archivistiche e di contenuto risalenti a varie epoche ed effettuate da mani diverse. Per quanto riguarda il contenuto di queste pergamene, due di esse sono testamenti, tre contengono conferme vescovili di privilegi, una riguarda una risoluzione di una vertenza.

Le pergamene vengono presentate in ordine cronologico e identificate da un numero progressivo in cifre arabe, al quale numero fanno seguito l'intitolazione (che esprime la natura giuridica dell'atto), la datazione cronica e topica e il regesto. Quest'ultimo contiene gli elementi di identificazione degli attori, la natura dell'atto, il suo oggetto e le eventuali clausole ritenute necessarie. Alcuni termini, sia in latino che in volgare, sono stati riportati tra virgolette in quanto trascrizione di elementi testuali. Si è data anche notizia del notaio rogante e della tradizione del documento, se originale o copia: ciò seguito dalla relativa lettera alfabetica tra parentesi quadre ([A], [B]). Ulteriori indicazioni vengono fornite in merito alle dimensioni del supporto scrittorio (le misure vengono date in millimetri, prima l'altezza, poi la base; per le forme irregolari viene segnalata la misura maggiore e, tra parentesi tonde, quella minore), alla presenza o meno del sigillo, a eventuali danni e alle note archivistiche e di contenuto poste in attergato. Per la descrizioni delle pergamene ci si è attenuti a quanto impartito dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari"(2) integrate dalle "Direttive circa i requisiti nei locali, i criteri di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi", approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, cap. 3, parte prima. Per quanto riguarda i criteri di inventariazione e di regestazione si è fatto riferimento in particolare alla "Premessa metodologica ai regesti delle pergamene dell'Archivio di Castel Thun" di Margherita Faes.

Le pergamene di questo sottofondo presentano nella loro descrizione le seguente forme abbreviate: mm millimetri SID (Sigillum impressum deperditum) SPD (Sigillum pendens deperditum)

Bibliografia CARUCCI P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983

Note (1) Le pergamene presenti in questo archivio sono in realtà 7; una di esse però, quella datata 1 aprile 1497, venne utilizzata per rilegare il registro dei legati fondati all'altare della Santissima Concezione (6.1.1); perciò la sua descrizione e regestazione non si trova in questo sottofondo, ma in quello relativo al pezzo archivistico di cui fa parte 15 integrante. Si ricorda inoltre che, secondo l'indagine conoscitiva effettuata nel 1988 dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia, le pergamene risultavano essere in numero di 6. (2) Pubblicata anche in P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma 1983, pp. 231 - 239

1 - 1 b. 1 Conferma di privilegi 1508 dicembre 9 , Trento Il principe vescovo Giorgio Neideck, su richiesta di Donato del fu Filippo di Tenno, sindaco della comunità e della giurisdizione di Tenno, conferma e ratifica a detta comunità i diritti, privilegi e statuti già approvati dai vescovi suoi predecessori. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 233 x 364, con plica inferiore di mm 103, a tergo note archivistiche e di contenuto, SPD

1 - 2 b. 1 Risoluzione di una vertenza 1511 marzo 14 , Riva Il principe vescovo Giorgio di Neideck, chiamato a dirimere una causa vertente la comunità di Riva da una parte, e gli uomini della giurisdizione di Tenno dall'altra, stabilisce, visti e considerati gli atti e gli instrumenti del contenzioso, che gli uomini di Tenno non debbano essere obbligati a ricevere giustizia dalle autorità di Riva, come era avvenuto fino a quel momento. documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 269 x 206, a tergo note archivistiche e di contenuto, SID

1 - 3 b. 1 Testamento 1614 luglio 16 (1) , Calvola Giacomo Marocchi di Calvòla, dichiarando nullo ogni qualsiasi precedente testamento, dispone le sue ultime volontà nel modo seguente: devolve parte dei suoi averi per la celebrazione, dopo la sua morte, di alcune messe (2); lega quattro grossi alla fabbrica del duomo di San Vigilio; lega ai vicini e ai non vicini, ma abitanti di Calvòla, 105 ragnesi da ricavarsi dalla riscossione di affitti, fino alla completa affrancazione da parte dei livellari, e da destinarsi all'acquisto di pane da distribuire alla popolazione; lascia alla pieve di Tenno la somma di 20 ragnesi da ricavarsi dalla riscossione degli affitti annui, con l'obbligo da parte del pievano alla celebrazione di quattro messe nella chiesa di San Giovanni di Calvòla; fonda un legato a favore della comunità di Tenno di 100 ragnesi, da destinarsi alla distribuzione, di cui deve farsi carico il sindaco, dei "paniculos" detti volgarmente "chizoli" a tutte le persone che sono in processione nel giorno delle rogazioni; fonda un legato a favore delle zitelle di Calvòla di 100 ragnesi da esigere da due livellari, ragnesi da consegnare ogni anno alla prima fanciulla che si fosse sposata; lascia eredi dei suoi beni immobili i nipoti, i fratelli Giovanni, Giacomo e Benedetto figli di suo fratello Giovanni, e il nipote Giovanni, figlio di suo fratello Antonio. Nomina commissario dei legati, a favore della comunità di Tenno e delle zitelle, il sindaco della chiesa di San Giovanni a cui andrà per l'espletamento di tale compito un ragnese all'anno; costituisce quale erede universale il nipote Bartolomeo figlio di Giovanni Marocchi di Calvòla, riconoscendogli l'usufrutto, per un anno dalla sua morte, di tutti i beni mobili e immobili da lui posseduti e il diritto alla riscossione dei proventi che si raccolgono alla festa di San Michele. Notaio: Valentino del fu Francesco Pasio da Tenno Originale [A], atto notarile; italiano, latino Documento singolo; pergamena, mm 884 x 332 (160), a tergo note archivistiche e di contenuto Note

16

(1) La data del documento e il nome del testatore si ricavano dall'appunto scritto da mano diversa rispetto a quella di colui che redasse l'atto, presente in calce alla sottoscrizione del notaio. Ciò non si evince invece dal protocollo del documento in quanto la pergamena risulta rosicchiata nella parte superiore. (2) Non si riesce a stabilire quante messe Giacomo Marocchi abbia deciso di fondare e quando abbia voluto farle celebrare, in quanto la pergamena in questa prima parte è stata rosicchiata

1 - 4 b. 1 Testamento 1630 luglio 17 , monte Resina, luogo detto "à Resina sopra il Coelatto" Antonio del fu Tommaso Filippi del Borgo di Tenno, dopo la morte dei suoi figli Filippo e Giovanni che aveva dapprima nominati eredi del suo patrimonio, dispone dei suoi averi in questo modo: fa celebrare dieci messe per l'anima di suo figlio Filippo e dispone che venga dato all'altare di San Rocco un "[b]olero"; lascia, per la salvezza dell'anima della figlia Caterina, una quarta di sale focatico alla vicinia del piano di Tenno, Borgo, Gardole e Veduto; dispone di far celebrare per l'anima della moglie Lucia delle messe gregoriane; lascia al reverendo della pieve di Tenno due "cazie" d'olio d'oliva. Nomina erede universale di metà dei suoi beni mobili e immobili, presenti e futuri, la figlia Domenica; l'altra metà viene disposta invece a favore di un sacerdote che deve essere eletto, con il consiglio del pievano di Tenno e l'intervento di un "senior" della famiglia Filippi, dal sindaco dei morti della vicinia del Piano di Tenno, Borgo, Gardole e Veduto e dai suoi consiglieri, una volta ricevuto il voto dal seniore e dalla maggior parte dei vicini stessi (1). Tutto questo alla condizione che se la figlia Domenica fosse morta senza lasciare eredi, ella avrebbe donato i beni al nipote Giacomo, figlio di Giovanni Pasotti e della sorella Maria, al quale avrebbe pure ceduto in legato un appezzamento di terra arativa e vineata con olivi sita in località Fontanelle. Notaio: Vigilio del fu Domenico Caldera (sottoscrive ma non estende l'atto) Copia autentica [B] tratta dall'originale di Valentino del fu Francesco Pasio notaio da Tenno (2), atto notarile; latino Documento singolo; pergamena, mm 459 x 189, a tergo note archivistiche e di contenuto Note (1) Il beneficiato eletto aveva l'obbligo di abitare nella casa del testatore nel Borgo di Tenno, insegnare ai fanciulli della detta vicinia la dottrina cristiana, celebrare messa nella chiesa di San Lorenzo per l'anima del testatore in quei giorni della settimana in cui il beneficiato stesso avesse preferito. (2) Per autorità concessa dal vicario di Tenno.

1 - 5 b. 1 Conferma di privilegi 1671 aprile 10 , Trento Sigismondo Alfonso Thun, principe vescovo di Trento e Bressanone, conferma a Rocco Zucchelli, sindaco della comunità e della giurisdizione di Tenno la "litteras declarationis" concernente la ratifica del diritto, già concesso in passato da Giorgio di Neideck, secondo il quale [gli uomini della giurisdizione di Tenno] non debbano essere costretti a ricevere giustizia da parte delle autorità di Riva. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 285 x 387, plica inferiore mm 63, a tergo note archivistiche e di contenuto, SPD

1 - 6 b. 1 Conferma di privilegi 1717 gennaio 15 , Trento Pietro Vigilio Thun - Hohenstein, principe vescovo di Trento, conferma a Bartolomeo figlio di Bartolomeo Marocchi, sindaco della comunità di Tenno, la "litteras declarationis" da lui presentata, la stessa già approvata dal suo predecessore Giorgio Neideck il 14

17 marzo 1511, concernente la ratifica del diritto da parte degli uomini della giurisdizione di Tenno a non dipendere per l'amministrazione della giustizia dalle autorità di Riva. Originale [A], documento di cancelleria vescovile; latino Documento singolo; pergamena, mm 337 x 560, plica inferiore mm 23, a tergo note archivistiche e di contenuto, SPD

18 subfondo 2 Anagrafe, 1703 - 1994

Contenuto Risale all'epoca del Concilio di Trento la decisione da parte della chiesa cattolica dell'adozione sistematica dei cosiddetti "libri canonici": il registro dei battezzati, dei cresimati, dei matrimoni, dei morti e dello stato delle anime. Nello specifico, fu con l'emanazione del "Decretum de Reformatione Matrimonii" del 1563 che al curatore d'anime si impose la tenuta dei registri dei battezzati e dei matrimoni. Più tardi nel 1614 Paolo V, nel suo "Rituale Romano", prevedeva l'introduzione dei registri dei morti, dei cresimati, e gli stati delle anime, prescrivendo ai capitoli 91 - 97 le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli registri. La diocesi di Trento recepì con solerte scrupolosità tali normative almeno per quanto riguarda i registri dei battezzati, matrimoni e morti; i registri dei cresimati e il "Liber animarum" invece, seppur raccomandati dal Rituale Romano, conobbero una più larga diffusione solo a partire dal XIX secolo. Con lettera circolare del 1 maggio 1781 anche l'autorità politica austriaca manifestò grande interesse verso i libri canonici riconoscendoli documenti pubblici a tutti gli effetti. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 ne prescrisse modelli e lingua uniformi. L'attenta compilazione e la scrupolosa conservazione dei registri anagrafici da parte del parroco non aveva più solo finalità religiose ma anche civili, in quanto essi erano investiti della carica di ufficiali di stato civile. Questo stato di cose perdurò nella diocesi di Trento, ad eccezione di una breve fase durante il dominio bavarese e italico (durante la quale le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni, benché la regolare tenuta dei registri anagrafici fosse comunque assolta dai parroci), fino al 1 gennaio 1924, data in cui venne introdotto lo stato civile italiano.

19 serie 2.1 Registri dei nati, 1703 - 1990

Contenuto La serie è costituita da 10 registri dei nati e battezzati della parrocchia di Tenno. La maggior parte di essi, e per la precisione i primi sette, furono fatti rilegare nel maggio del 1892 da don Luigi Maino, parroco di Tenno. I registri infatti presentano un'identica legatura in mezza pelle con il piatto anteriore e posteriore della coperta di colore azzurro. Fu poi don Chizzola, parroco di Tenno dal 1919, ad apporre un numero ordinale in successione cronologica sul dorso degli stessi. I primi quattro registri vennero compilati in forma discorsiva anche se formulare con il nome del neonato, quello dei genitori, del ministro celebrante e dei padrini. A partire dalla seconda metà dell'anno 1815 i registri si presentano invece con finche prestampate. Risale infatti al 30 giugno 1815 il decreto dell'Eccelso Consiglio di Governo, comunicato dall'I.R. Capitanato Circolare con lettera del 10 agosto 1815, che imponeva l'adozione della nuova forma di registro a finche. Con decreto del 20 agosto dello stesso anno ai curatori d'anime veniva restituito anche il compito di ufficiali dello stato civile, competenza trasferita per alcuni anni ai comuni. In quest'occasione venne anche abbandonata l'usanza dei parroci di Tenno di trascrivere frammiste tutte le registrazioni dei nati e battezzati sia di Tenno che di Cologna e Pranzo a fine anno, registrazioni che fino a quel momento rimanevano annotate in singole carte: di qui la facilità con la quale venivano perduti questi fogli, e la possibilità che la trascrizione nei rispettivi registri parrocchiali venisse omessa, come infatti è accaduto tra il 1792 e il 1808. Solo nel 1815 don Valenti, insieme ai suoi cooperatori parrocchiali, si preoccupò di ricopiare e riportare in un unico libro tutti quei battesimi impartiti nell'arco cronologico succitato. Inoltre, per evitare il ripertersi di tale disordine si stabilì di registrare i battezzati nella parrocchiale di volta in volta, mentre il curato di Cologna e il beneficiato di Pranzo avrebbero consegnato alla fine dell'anno alla canonica parrocchiale le loro registrazioni affinchè venissero regolarmente inserite nel registro della parrocchia. Di conseguenza dunque si troveranno nei registri dei nati di Tenno in ordine, prima i battezzati nella chiesa parrocchiale, poi i battezzati a Cologna e infine quelli di Pranzo. Con il 1854 compariranno divise dalle registrazioni dei nati a Tenno anche quelle dei nati a Ville del Monte. Con il XIX sec. le registrazioni dei nati sono anche accompagnate da annotazioni appuntate a margine relative ai sacramenti ricevuti, quali cresima e matrimonio, e con segnalazioni di decesso indicate con un segno di croce o con la data della morte. Non si è data indicazione di eventuali annotazioni o allegati incollati relativi a legittimazioni, adozioni, variazioni matricolari, riconoscimenti di paternità in quanto assimilabili alla tipologia documentaria in questione. Tutti i registri, dal quinto al decimo, sono corredati di indici alfabetici per cognomi posti all'inizio o alla fine del registro stesso.

2.1 - 1 "Libro de battezatti nella parochiale di Thenno dopo l'incendio de Francesi che seguì li 30 settembre 1703 nel quale restarono inceneriti tutti gli libri vecchi. Domenico Sartori, parocho de Thenno" (tit. int.) 1703 ottobre 20 - 1737 ottobre 31 (con annotazioni successive fino al 1818 novembre 13)

20

Alla c. iniziale: "Ego Hieronymus Antonius Brochetti possessionem huius ecclesie parochialis accepi die 2 Julii 1704 per resignationem mihi factam ab Illustri et administrante reverendo domino Dominico Sartori parocho resignante, ut ex bullis apostolicis constat", 1704 luglio 2 sempre alla c. iniziale: annotazione sottoscritta dal parroco don Luigi Maino in merito al fatto che questo registro, come pure gli altri libri parrocchiali, venne da lui fatto rilegare, 1892 maggio 31 a c. d 13, incollato: elenco dei battezzati di Pranzo nel 1818, 1818 gennaio 28 - 1818 novembre 13 Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 124 Segnature precedenti: I

2.1 - 2 "Liber II baptizatorum 1737 - 1752" 1737 novembre 10 - 1752 dicembre 29 Sulla prima c.: "Libro de battezati della parochiale di Tenno, al quale si diede principio li 10 novembre 1737 da me Bernardino Bottesi capellano", 1737 novembre 10 Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 118 n.n. Segnature precedenti: II

2.1 - 3 "Liber III. Baptizati ab anno 1753 - 1779" (tit. sul dorso) 1753 gennaio 3 - 1779 dicembre 26 Alla c. iniziale: "Fatto legare dal sottoscritto. Tenno 31 maggio 1892 don Luigi Maino parroco", 1892 maggio 31 verso l'inizio, incollata: richiesta all'arciprete di Tenno da parte del curato di Cologna circa l'estensione di un attestato di povertà, 1849 luglio 17 all'ultima p.: "Nomina baptizatorum anno 1780 dabit sequens liber", 1779 dicembre Latino Registro, legatura in mezza pelle, pp. 360 (numerazione originaria parziale) Segnature precedenti: III

2.1 - 4 "Liber IV baptizatorum 1780 - 1815" 1780 gennaio 9 - 1815 settembre 3 A p. 168: "Die 19 decima nona aprilis 1815. Hic incipiunt inscriptiones in hiis libris relatis ex non ordinatis scriptis ac registris ex decreto I.R. Capitaneatus Tridenti ad normam et iuxta formam praescriptam in processi verbali habito Riva die 17 aprilis currentis in Officio Capitaneatus circularis (...)": annotazione relativa al fatto che tutte le registrazioni dei nati e battezzati a partire dall'anno 1792 furono trascritte in questo registro solo nel 1815; esse erano in precedenza annotate su carte sparse. L'informazione viene ripetuta anche alle pp. 173, 188, 266, 338, 1815 aprile 19 - 1815 giugno a p. 430: "Finis huius libris sequitur alius ab hac die incipiens 3 septembris. Valenti parrocus", 1815 settembre 3 Latino Registro, legatura in mezza pelle, pp. 430 Segnature precedenti: IV

2.1 - 5

21

"Liber V baptizatorum 1815 - 1843" 1815 settembre 3 - 1843 dicembre 17 (con annotazioni posteriori fino all'11 marzo 1919) All'inizio, prima incollata, ora in c. sciolta: annotazione del parroco don Valenti riguardo alla nuova forma di registro a finche che venne introdotto per decreto dell'Eccelso Consiglio di Governo il 30 giugno 1815; indicazioni date dal parroco circa il metodo utilizzato nelle registrazioni dei battesimi celebrati a Tenno e nelle chiese di Cologna e Pranzo, 1816 dicembre 31 a c. s 217: "I nati dell'Espositura di Pranzo per l'anno 1843 sono registrati nel libro seguente", 1843 dicembre a c. s 218, incollato: "Exemplar Examinis pro relevanda libertate", modulo prestampato per l'esame degli sposi, s.d. contiene anche in fondo, in allegato: elenco provvisorio dei nati a Tenno, Ville del Monte, Cologna e Pranzo nel 1837 - 1839 e dei nati a Cologna nel 1840, trascritti nel presente registro di cui alle cc. sd 163 - 188, 194 - 195; elenco dei morti nel 1837 - 1838 trascritti poi nel registro dei morti 2.3.4. di cui alle pp. 108, 112 - 113, 118 - 119 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 218, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. (1) Segnature precedenti: V Note (1) L'indice alfabetico è in forma di fascicolo slegato e collocato all'inizio del registro

2.1 - 6 "Liber VI baptizatorum 1843 - 1860" 1843 febbraio 2 - 1860 dicembre 4 (con annotazioni fino al 28 giugno 1949) Registrazione dei nati e battezzati nella parrocchia di Tenno e nelle chiese di Cologna e Pranzo (1) contiene anche in fondo, in allegato: elenco provvisorio dei nati a Tenno, Ville del Monte, Cologna e Pranzo nel 1844, trascritti poi nel presente registro di cui alle cc. sd 3 - 14, 1844 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 149, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. (2) Segnature precedenti: VI Note (1) A partire dal 1854 compaiono distinte dalle registrazioni dei battezzati di Tenno, quelle riguardanti i nati a Ville del Monte (2) Alla prima c. dell'indice, incollata: "Nota delle mancanze dei battezzati", [1848]

2.1 - 7 "Liber VII baptizatorum 1860 - 1879" 1861 gennaio 11 - 1879 novembre 29 (con annotazioni fno al 22 marzo 1971) Registrazione dei nati a Tenno, Pranzo, Ville del Monte e Cologna Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 137, con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. (1) Segnature precedenti: VII Note (1) All'inizio dell'indice, incollata: dichiarazione di nascita, 1866 novembre 7

8 "Registro VIII dei nati in Tenno dall'anno 1880 [in] poi - 1899" (1) 1880 gennaio 10 - 1900 febbraio 17 (con annotazione fino al 14 ottobre 1993) Registrazione dei nati a Tenno, Cologna, Ville del Monte e Pranzo a c. s 137: rimando al registro successivo per le registrazioni inerenti l'anno 1900, 1900 febbraio

22

Italiano, francese, spagnolo Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 137, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: VIII Note (1) "VIII" e "1899" sono aggiunta di mano posteriore

2.1 - 9 "Registro IX dei nati nella parochia di Tenno dall'anno 1900 all'anno 1944 incominciato essendo paroco il molto reverendo don Luigi Maino di Bolognano. Tenno addì 22 marzo A.D. 1990" (tit. int.) (1) 1900 marzo 22 (2) - 1944 novembre 12 (con annotazioni fino al 14 settembre 1997) Alle cc. sd 1 - 120: registrazione dei nati a Tenno, Cologna - Gavazzo, Pranzo e Ville del Monte, 1899 gennaio 23 - 1914 novembre 9 alle cc. sd 120 - 137: registrazione dei nati solo di Tenno, 1915 gennaio 4 - 1927 agosto 28 alle cc. sd 138 - 202: registrazione dei nati a Cologna - Gavazzo, Pranzo e Ville del Monte, 1915 febbraio 23 - 1927 dicembre 17 alle cc. sd 203 - 297: registrazione dei nati a Tenno, Cologna - Gavazzo, Pranzo e Ville del Monte, 1928 gennaio 19 - 1944 novembre 12 a c. s 91: "Annotazione - Rettifica", 1912 agosto 8 Italiano, latino, tedesco Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 297, con indice alfabetico alla fine n.n. Note (1) "1944": è aggiunta di mano posteriore. Sul dorso: "Nati e battezz[ati] 1899 - 19 " (2) In realtà la data di inizio delle registrazioni è il 23 gennaio 1899. Infatti il parroco avverte sulla prima carta del registro che " I nati in Pranzo nell'anno 1899 furono notati sul registro n. VIII; ed ora, prima di passare all'anno 1900, si registrano i nati in Cologna ed alle Ville del Monte nell'anno 1899", 1900 gennaio

2.1 - 10 "Nati e battezzati dal 1945. Tenno - Pranzo fino al 1951 incluso - Ville fino al 1951 incluso - Cologna fino al 1951 incluso" (tit. int.) 1945 gennaio 2 - 1990 giugno 10 (con annotazioni fino al 18 settembre 1994) All'inizio, in forma di fascicolo: "Copia battesimi 1.1.1973 - 31.12.1978 Tenno. Gennaio 1979 don L. Oberthaler", 1979 gennaio alle cc. sd 1 - 30: registrazione dei nati a Tenno, Pranzo, Cologna - Gavazzo e Ville del Monte, 1945 gennaio 2 - 1951 dicembre 30 alle cc. sd 31 - 73: registrazione dei nati solo nella parrocchia di Tenno, 1952 marzo 29 - 1990 giugno 10 a c. s 73: "1990 inizia anche nuovo registro vol. XI", 1990 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 73, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: X

23 serie 2.2 Registri dei matrimoni, 1703 - 1989

Contenuto Mentre durante il periodo della dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile, in seguito all'annessione al Regno d'Italia il matrimonio religioso cominciò ad essere celebrato distintamente dal rito civile. Solo con il Concordato Lateranense del 1929 e la legge n. 847 del 27 maggio 1929, lo Stato italiano riconobbe validità civile al matrimonio celebrato secondo il diritto canonico; al parroco spetta il compito della notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione al fine della trascrizione nei registri anagrafici.

La serie si compone di 8 registri dei matrimoni; tre di essi presentano la stessa legatura di gran parte degli altri libri anagrafici con dorso in pelle e piatto anteriore e posteriore della coperta di colore azzurro. Vennero fatti rilegare infatti da don Maino nel 1892. Il numero ordinale progressivo che essi presentano sul dorso è stato apposto probabilmente da don Chizzola. I registri 2.2.5, 2.2.6, 2.2.7 presentano invece sul dorso un'etichetta applicata in epoca molto recente, presumibilmente da don Oberthaler, con l'indicazione della tipologia del registro ("Matrimoni") e degli anni compresi dalle registrazioni contenute. La serie è lacunosa; manca infatti il IV libro dei matrimoni che copre un arco cronologico che va dal 1878 al 1891. Nel 1988, secondo l'indagine conoscitiva sugli archivi del Trentino promossa dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia, l'archivio parrocchiale di Tenno conservava nove registri dei matrimoni. Dunque si può dedurre che il IV libro ora mancante sia andato smarrito nell'ultimo decennio. I primi due registri vennero compilati in forma discorsiva e formulare con la data del matrimonio, il nome degli sposi, la loro età, il luogo in cui venne celebrato il sacramento, il nome del ministro celebrante, il nome dei testimoni; spesso si fa anche riferimento alle avvenute pubblicazioni e alla mancanza di impedimenti civili ed ecclesiastici. In particolare, il secondo libro riporta in modo ordinato tutte le registrazioni annotate precedentemente in carte sciolte (poi rilegate in fondo al primo registro dei matrimoni, 2.2.1) relative agli anni 1792 - 1815. Gli altri sei registri sono strutturati invece a finche prestampate, nelle quali vengono inserite in maniera separata ma articolata le stesse notizie presenti nella forma di registro adottata precedentemente al 1815. Si segnala che nel registro 2.2.3. compaiono anche registrazioni dei consensi paterni rilegate in fondo al detto libro. A parte i registri più antichi, tutti gli altri sono corredati di indici alfabetici per cognome del marito.

2.2 - 1 "Liber matrimoniorum I ab anno 1703 - 1792" 1703 novembre 12 - 1806 novembre 12 (1) Alla c. iniziale: annotazione relativa alla presa di possesso della parrocchia di Tenno da parte di Gerolamo Antonio Brocchetti il 2 luglio 1704 dopo la rinuncia presentata dal parroco don Domenico Sartori, 1704 luglio 2 Italiano, latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 246 (numerazione varia e parziale) Segnature precedenti: I Note

24

(1) Le registrazioni per gli anni che vanno dal 1792 al 1806 sono state compilate in fogli originariamente sciolti e successivamente rilegati assieme al registro

2.2 - 2 "Liber matrimoniorum II secundus ab anno 1792 - 1815" 1792 gennaio 8 - 1815 luglio 15 Da p. 1 a p. 74: tutte le registrazioni vennero compilate su questo registro posteriormente, come si evince dalle annotazioni presenti alle pp. 3, 32, 74 di mano dei cooperatori parrocchiali i quali trascrissero, dal maggio al novembre 1815, le varie registrazioni dei matrimoni celebrati nel ventennio precedente sia nella parrocchiale di Tenno, sia nelle chiese di Cologna e Pranzo, 1815 maggio 1 - 1815 novembre 25 (1) Latino Registro, legatura in mezza pelle, pp. 107 (bianche p. 1) Segnature precedenti: II Note (1) Le registrazioni effettuate dopo la celebrazione del matrimonio venivano conservate dapprima in fogli sciolti per poi essere ricopiate e trascritte insieme in apposito registro. Tali fogli sono stati rilegati in fondo al primo libro dei matrimoni (2.2.1.)

2.2 - 3 "Matrimonium III ab anno 1815 - 1877" 1815 luglio 15 - 1877 dicembre 1 All'inizio, incollato: direttive dell'Ordinariato di Trento circa la corretta e regolare compilazione dei registri dei matrimoni e dei battesimi, come pure della fassione, 1835 luglio 31 a c. d 130, incollate: comunicazioni provenienti da autorità ecclesiastiche e civili riguardanti la dispensa dalle pubblicazioni di matrimonio, 1834 luglio 19 - 1838 febbraio 2 a c. d 175, incollata: promessa di futuro matrimonio, [1871] in fondo (1): "Registro de consensi pel matrimonio dei figli minorenni", 1818 agosto 14 - 1841 ottobre 23 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 217 (numerazione originaria parziale) Segnature precedenti: III Note (1) Questo fascicolo relativo ai consensi paterni è stato aggiunto e rilegato in fondo al registro successivamente

2.2 - 4 "V Liber matrimoniorum ab anno 1892 usque ad 1927" (1) 1892 gennaio 23 - 1927 dicembre 1 Italiano, latino, tedesco, inglese Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 177, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n Note (1) "1927" è aggiunta di mano posteriore

2.2 - 5 "Registro Matrimoni dal 1928 al 1929" 1928 gennaio 21 - 1929 settembre 17 Italiano 25

Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 5, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n.

2.2 - 6 "Matrimoni 1929 - 1937" (1) 1929 settembre 17 (2) - 1937 maggio 8 Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 100, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Note (1) "1929 -1937" è stato aggiunto a mano (con lapis rosso) successivamente (2) La prima registrazione di matrimonio che compare su questo registro corrisponde all'ultima del registro precedente (2.2.5.)

2.2 - 7 "VIII Matrimoni dall'anno 1937 al 1944" (1) 1937 agosto 3 - 1945 maggio 17 Verso l'inizio: annotazioni del parroco di Tenno circa la delega concessa ai singoli curati di Ville del Monte, Cologna - Gavazzo e Pranzo ad assistere i matrimoni che si celebrano nelle rispettive chiese, 1940 aprile 20; 1940 luglio 6; 1941 marzo 1 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 104 n.n., con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Note (1) "1944": le ultime due cifre sono state aggiunte posteriormente

2.2 - 8 "IX M[atrimoni] 1945" (tit. sul dorso) 1945 maggio 26 - 1989 luglio 8 (con visto decanale del 17 gennaio 1990) Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 209, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n.

26 serie 2.3 Registri dei morti, 1703 - [1975]

Contenuto La serie comprende 6 unità archivistiche. Il registro più antico risale al 1703 e fu iniziato da don Gerolamo Antonio Brocchetta. Tutti i registri, a parte l'ultimo, presentano la medesima legatura in mezza pelle con il piatto anteriore e posteriore della coperta di colore azzurro. E' la stessa legatura utilizzata per tutti i libri anagrafici fatti rilegare nel 1892 da don Luigi Maino, parroco di Tenno. Spetta presumibilmente a don Chizzola invece l'aver apposto sul dorso dei primi cinque registri un numero ordinale in successione cronologica. I primi tre registri vennero compilati in forma discorsiva anche se formulare. Il parroco attesta di aver celebrato le esequie del defunto di cui riporta il nome, l'età, la data della morte, il luogo della sepoltura; nei registri meno antichi viene segnalata anche la causa della morte. Nel 1815 con l'emanazione del decreto del Governo austriaco venne adottata la forma di registro a finche prestampate. Si segnala che le registrazioni dal 1792 al 1815 vennero trascritte nell'apposito libro dei morti (2.3.4) solo posteriormente, nel 1815, ad opera di don Valenti e dei suoi collaboratori. Vigeva infatti la consuetudine di trascrivere i dati anagrafici, anche delle curazie limitrofi, nei rispettivi libri della parrocchia, solo a fine anno; dati che nel frattempo venivano annotati su fogli sparsi. Poteva succedere, come infatti è accaduto nell'arco cronologico sopra menzionato, che il lavoro di ricopiatura non venisse eseguito a fine anno, e che tutte le registrazioni venissero conservate disordinatamente su queste carte volanti. Grazie alla volontà di don Valenti di riportare l'ordine, tutte le registrazioni tralasciate in quel periodo vennero trascritte nel corso del 1815. Solo i registri 2.3.5 e 2.3.6. sono forniti di indice alfabetico per cognomi.

2.3 - 1 "I Mortui ab anno 1703 - 1761" (tit. sul dorso) 1703 ottobre 17 - 1761 settembre 28 All'inizio: annotazione di Gerolamo Antonio Brocchetti riguardante l'inizio del suo mandato nella pieve di Tenno (2 luglio 1704) per rinuncia del reverendo parroco Domenico Sartori, 1704 luglio 2 sempre alla c. iniziale: "Fatto legare dal sottoscritto. Tenno 31 maggio 1892. Don Luigi Maino parroco", 1892 maggio 31 in fondo: annotazione relativa alla presenza degli originali dei testamenti "Betti di Gavazzo" nei rogiti del notaio Prati del 7 gennaio 1712, del 26 dicembre 1716, del 20 settembre 1721, s.d. Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 198 (numerazione originaria parziale) Segnature precedenti: I

2.3 - 2 "II Mortui ab anno 1762 - 1783" (tit. sul dorso) 1761 ottobre 9 - 1783 dicembre 18 Sul recto della c. di guardia anteriore: "Fatto legare dal sottoscritto. Tenno 31 maggio 1892. Don Luigi Maino parroco", 1892 maggio 31 Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 84 n.n. 27

Segnature precedenti: II

3 "III Mortui ab anno 1781 - 1815" (tit sul dorso) 1784 gennaio 5 - 1815 agosto 11 All'inizio: "Fatto legare dal sottoscritto. Tenno 31 maggio 1892. Don Luigi Maino parroco", 1892 maggio 31 verso la metà: annotazioni del parroco don Valenti e dei suoi cooperatori parrocchiali circa la trascrizione nel presente registro delle "inscriptiones defunctorum" ricavate da "non ordinatis scriptis ac registris" e relative alle morti avvenute a Tenno, Cologna, Pranzo, tra il 1792 e il 1808, 1815 aprile 19 - 1815 giugno 15 (1) Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 100 n.n. Segnature precedenti: III Note (1) Dunque la compilazione del registro che copre l'arco cronologico dal 1792 al 1815 avvenne posteriormente

2.3 - 4 "Liber IV mortuorum 1815 - 1871" 1815 settembre 4 - 1871 novembre 5 Registrazione dei morti a Tenno, Cologna - Gavazzo e Pranzo (1) alle pp. 179 - 180: annotazione del parroco, don Francesco Pattuzzi, relativa alla benedizione solenne da lui impartita "coll'assistenza" di altri ministri ecclesiastici, al nuovo cimitero di Pranzo, 1846 ottobre 11 in fondo, incollate: circolari provenienti da autorità civili ed ecclesiastiche inerenti la compilazione di fedi di morte, 1836 maggio 13 - 1836 luglio 6 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 392 Segnature precedenti: IV Note (1) I fanciulli morti a Cologna e Pranzo vengono registrati ogni anno separatamente rispetto agli altri defunti

2.3 - 5 "Liber V mortuorum 1872 ad annum 1920" (1) 1872 gennaio 4 - 1920 aprile 29 Registrazione dei morti a Tenno, Cologna e Pranzo (2) a p. 65: annotazione del parroco di Tenno don Francesco Patuzzi riguardante la benedizione del cimitero di Cologna, nel quale due porzioni non vennero benedette perchè riservate ai bambini morti senza battesimo e a quanti erano privati della sepoltura ecclesiastica, 1880 novembre 14 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 324 (bianche p. 1), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Segnature precedenti: V Note (1) "1920" è di mano posteriore (2) Dal 1885 i morti di Cologna e quelli di Pranzo vengono distinti e registrati separatamente da quelli di Tenno. Dal 1890 anche i defunti di Ville del Monte appaiono registrati autonomamente rispetto a quelli di Tenno

28

2.3 - 6 "Tomo VI. Liber mortuorum ab anno 1915 ad annum 1974" (1) 1915 gennaio 24 - [1975] febbraio 15 Registrazione dei morti a Tenno, Cologna, Ville del Monte e Pranzo (2) a p. 73: "Morti a Riva nel civico ospedale" Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 199, con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Note (1) "1974" è aggiunta di mano posteriore (2) A partire dal 1952 le registrazioni riguardano solo Tenno

29 serie 2.4 Indici dei nati, dei matrimoni, dei morti, 1787 - 1877

Contenuto La serie è composta di 2 registri, entrambi in forma di registro alfabetico per cognomi. Il primo di essi riporta il nome del nuovo nato con l'indicazione del padre e della località di provenienza (es.: di Calvola, di Frapporta, di Pranzo....). All'estrema destra compare un numero che costituisce il rinvio al numero di pagina della corrispondente registrazione nel libro dei nati. Il secondo registro anch'esso a rubrica, è suddiviso in tre parti: nati, morti, matrimoni. L'indice dei nati trova corrispondenza con il registro dei nati e battezzati di cui al 2.1.5., come indica il riferimento numerico sempre espresso nell'indice a fianco del nome del nuovo nato. L'indice dei morti fa invece riferimento al registro dei morti di cui al 2.3.4., mentre l'indice dei matrimoni al registro dei matrimoni di cui al 2.2.3. Nell'indice si ritrova il nome del soggetto, la sua paternità e il luogo di provenienza. All'interno di ogni singola lettera dell'indice viene stabilita un'ulteriore suddivisione in base ad una scansione cronologica.

2.4 - 1 "Catalogo dei nati nella parrocchia di Tenno dal 1 gennaio 1787 al 31 dicembre 1814" (1) 1787 gennaio 2 - 1815 gennaio 20 Italiano Registro, cc. 32 n.n. Note (1) Il registro è in forma di indice alfabetico per cognomi

2 "Index nati - morti - matrimoni dal 1815" (1) 1815 luglio 15 - 1877 dicembre 1 - Indice alfabetico per cognomi dei nati nella parrocchia di Tenno, 1815 settembre 3 - 1843 dicembre 17 - "Indice dei morti nella parrocchia di Tenno incominciando dal mese di settembre 1815", 1815 settembre 4 - 1871 dicembre - "Indice dei matrimoni incominciando dal 15 luglio dell'anno 1815", 1815 luglio 15 - 1877 dicembre 1 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 93 n.n. Note (1) "Nati - morti - matrimoni dal 1815" è aggiunta di mano posteriore. Il numero che accompagna ogni nome all'interno del registro fa riferimento al numero delle pagine dei registri Liber V dei nati; Liber IV dei morti; Liber III dei matrimoni

30 serie 2.5 Registri dei cresimati, 1708 - 1994

Contenuto La serie è costituita da 5 registri dei cresimati in cui compare il nome del cresimato, la sua data di nascita, il nome dei genitori, il nome del padrino, il giorno, mese ed anno della celebrazione e il nome del ministro officiante. L'amministrazione del sacramento della confermazione avveniva molto spesso nella chiesa parrocchiale di Tenno in occasione della visita pastorale. Talvolta la cresima venne amministrata nella parrocchiale di Riva.

2.5 - b. 1 "1708". Libro dei cresimati 1708 giugno 1 - 1727 giugno 8 Registro dei cresimati nella chiesa parrocchiale di Tenno in occasione della visita pastorale del 1708 e del 1727, 1708 giugno 1 - 1727 giugno 8 a c. 6: annotazione relativa all'arrivo del principe vescovo Wolkenstein a Tenno per la visita pastorale, in occasione della quale impartì la cresima, benedì la campana nella chiesa di Sant'Antonio Abate a Ville del Monte, la campana nella chiesa di San Leonardo a Pranzo e una campanella nella cappella di San Carlo, 1727 giugno 8 Latino Registro, legatura cartacea, cc. 13

2.5 - b. 1 Elenchi dei cresimati in occasione della visita pastorale del 1750 e del 1768 (1) 1750 - 1768 Fascicolo, cc. 40 Note (1) Il fascicolo contiene alcuni altri elenchi di cresimati annotati su carte sciolte senza alcun riferimento nè cronologico, nè al ministro celebrante, per la qual ragione essi sono stati collocati in fondo.

2.5 -b. 1 "Elenco dei cresimati nella parrocchia di Tenno li 11 settembre 1827 ed in altre parrocchie negli anni susseguenti" (1) 1827 settembre 11 - 1865 - "Elenco dei cresimati nell'occasione della santa visita fatta da Sua Altezza Reverendissima Francesco Saverio principe vescovo li 11 settembre 1827", 1827 settembre 11 - "Elenco dei cresimati nell'occasione della santa visita fatta da Sua Altezza Reverendissima Giovanni Nepomuceno principe vescovo li 9 settembre 1839", 1839 settembre 9 -"Elenco dei cresimati da Sua Altezza Reverendissima Giovanni Nepomuceno nella parrocchiale di Riva nei giorni 24 e 25 settembre 1851", 25 settembre 1851; 1852 - 1865 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 20 n.n. Note (1) "ed in altre parrocchie negli anni susseguenti" è aggiunta di mano posteriore

31

2.5 - b. 1 "Elenco dei cresimati nella chiesa parochiale di Tenno il giorno 24 novembre 1868 da sua Altezza Reverendissima principe vescovo Benedetto de Riccabona" (tit. int.) 1868 novembre 24 - 1869 agosto 21 Elenco dei ragazzi cresimati di Tenno, Cologna, Pranzo e Ville del Monte Italiano Registro, legatura cartacea, pp. 24

2.5 - b. 1 "Elenco dei cresimati nella chiesa parrochiale di Tenno il giorno 1 settembre 1877 da sua Altezza Reverendissima Giovanni Haller vescovo coadiutore di Trento" 1877 settembre 1 - 1880 ottobre 13 - "Elenco dei cresimati nella chiesa parrochiale di Tenno il giorno 1 settembre 1877 da Sua Altezza Reverendissima Giovanni Haller vescovo coadiutore di Trento", 1877 settembre 1 - "Elenco dei cresimati nella chiesa parrocchiale di Riva il giorno 13 ottobre 1880 da Sua Altezza Reverendissima Giovanni Giacomo Dellabona vescovo di Trento", 1880 ottobre 13 Italiano Registro, cc. 10 n.n.

2.5 - 6 "Registro dei cresimati" 1888 agosto 12 - 1994 giugno 5 Cresimati a Tenno, Cologna, Pranzo, Ville del Monte, 1888 agosto 12 - 1994 giugno 5 a c. sd 52: "Cresimati a Braunau a/Inn il 13 settembre 1916 da S.E. Mons. Giovanni Maria Gfollner vescovo di Linz". L'elenco dei cresimati a Braunau continua a c. sd 55, 1916 settembre 13 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 99

32 serie 2.6 Stati delle anime, 1867 - 1992

Contenuto Con il termine "stato delle anime" si vuole significare il libro nel quale venivano registrati tutti gli abitanti residenti entro il territorio della parrocchia. Era compito del parroco infatti riportare in apposito registro i dati relativi allo stato della popolazione e aggiornare periodicamente tali registrazioni che indicavano la composizione dei vari nuclei familiari, elencati in ordine alfabetico in base al nome del capofamiglia, a cui faceva seguito l'elenco dei membri della famiglia in base all'età. Talvolta nella registrazione il parroco seguiva l'ordine progressivo del numero civico di abitazione, come infatti è avvenuto per il primo registro della presente serie. La serie è costituita da due registri, di cui il primo iniziato da don Patuzzi nel 1867, il secondo da don Maino nel 1893.

2.6. - 1 "Anagrafe della popolazione di Tenno e Fraporta compilata nell'anno 1867" 1867 - 1942 agosto 26 - Stato delle anime della popolazione di Tenno (1) - stato delle anime della popolazione di Frapporta - "Anagrafi di Pranzo" Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 148 (numerazione varia e parziale), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n. Note (1) Per quanto riguarda le registrazioni di Tenno e Frapporta il parroco seguì l'ordine progressivo del numero civico di abitazione, mentre per Pranzo il parroco, diverso dal precedente, preferì seguire nelle registrazioni l'ordine alfabetico del capofamiglia

2.6 - 2 "Anagrafe di Tenno e Frapporta 1893" 1893 settembre 25 - 1992 novembre 26 Sul r. della c. di guardia anteriore: "Anagrafe compilata per cura del molto Reverendo Signore il signor paroco di Tenno don Luigi Maino scritta dal chierico Luigi Omezzoli. Tenno 25 settembre 1893", 1893 settembre 25 all'inizio, slegato dal registro, in forma di fascicolo: "Registro degli emigranti", 1907 marzo 26 - 1914 aprile 25 all'inizio, slegato dal registro: censimento della popolazione nella parrocchia di Tenno, 1931 aprile 21 a p. 1: elenco dei parroci e dei cooperatori parrocchiali di Tenno a partire dal 1890, 1893 - 1950 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 226 (bianche pp. 30), con indice alfabetico per cognomi alla fine n.n.

33 serie 2.7 Registri dei consensi paterni, 1842 - 1884

Contenuto La serie comprende un unico registro contenente le dichiarazioni sottoscritte dal padre, dal testimone e dal parroco, esprimenti i permessi paterni a contrarre matrimonio per i figli ancora minori. I consensi paterni antecedenti al 1842 si trovano rilegati in fondo al registro dei matrimoni di cui al 2.2.3. Per gli anni dal 1896 al 1906 invece se ne trova notizia nei registri delle pubblicazioni e degli avvisi di cui al 9.2.2., 9.2.3.

2.7 - 1 Registro dei consensi paterni 1842 febbraio 4 - 1884 maggio 22 Italiano Registro, cc. 9 n.n.

34 serie 2.8 Registri degli sponsali, 1908 - 1938

Contenuto La serie è composta di un unico registro in cui sono documentate le reciproche promesse di matrimonio espresse dai due futuri sposi, e da essi sottoscritte, davanti al parroco e alla presenza dei testimoni. La registrazione avveniva solamente dopo il superamento da parte dei fidanzati di un examen e dopo la verifica compiuta dal parroco dell'inesistenza di impedimenti ecclesiastici e/o civili. Per i minorenni e gli incapaci era indispensabile il consenso del padre (per le registrazioni di consensi paterni si rimanda alla serie precedente), del tutore o del giudice ("Codice civile austriaco", cap. 49).

2.8 - 1 "Registro degli sponsali dal 19 aprile 1908 al " 1908 aprile 30 - 1938 dicembre 29 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 47 n.n., con indice alfabetico alla fine n.n.

35 serie 2.9 Atti matrimoniali, 1817 - 1959

Contenuto Il capitolo 80 del Codice civile austriaco prescriveva ai parroci e ai curatori d'anime attenzione particolare da prestare alla formazione degli atti relativi alla celebrazione del matrimonio e alla registrazione dello stesso. La serie degli atti matrimoniali è costituita dall'insieme della documentazione prodotta dalle autorità civili ed ecclesiastiche competenti ai fini della celebrazione del matrimonio. Benchè tale documentazione possa diversificarsi a seconda dei tempi e dei governi, in sostanza però essa comprende fedi di battesimo e di cresima, certificati di istruzione religiosa, richieste di pubblicazioni e attestati di eseguite pubblicazioni, attestati di povertà, permessi politici e civili, consensi paterni per i minorenni, dispense da impedimenti ecclesiastici, certificati di stato libero... La serie degli atti matrimoniali di quest'archivio è abbastanza consistente e comprende 13 buste tutte originarie ad esclusione della prima, la cui documentazione, che va dal 1817 al 1839, è stata rinvenuta in fase di riordino frammista ad altra documentazione o inserita come allegato in vari registri, dai quali è stata estratta e assimilata al materiale di questa serie. Per gli anni dal 1841 al 1920 gli atti matrimoniali si trovavano condizionati in mazzi, talvolta contenuti in scatole di cartone, suddivisi per decenni e avvolti in una sorta di cartelline, riportanti all'incirca tutte la stessa intitolazione: "Documenti matrimoniali", con l'indicazione degli estremi cronologici degli atti contenuti. Questo parziale riordino fu dato da don Chizzola presumibilmente intorno agli anni '20 del Novecento. Gli atti matrimoniali più recenti, dal 1921 al 1959, erano invece conservati in 4 buste di cartoncino color azzurro; tale condizionamento si deve sicuramente ad un intervento recente, forse degli ultimi decenni. Le singole pratiche matrimoniali sono state riordinate in base alle registrazioni riportate nei corrispondenti registri dei matrimoni. Tale operazione non si è potuta rispettare per gli atti dal 1877 al 1891 in quanto al momento attuale manca dall'archivio della parrocchia il IV libro dei matrimoni corrispondente a quest'arco temporale. In questo caso gli atti sono stati disposti cercando di seguire un ordine cronologico. A partire dal 1930, in seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, oltre alla consueta documentazione prodotta ai fini della celebrazione del matrimonio, è presente "L'esame dei contraenti", un modulo prestampato nel quale sono indagate le generalità dello sposo e della sposa, la loro istruzione religiosa, il loro proponimento - consenso al matrimonio. Eventuali atti rinvenuti senza riscontro rispetto alle registrazioni nei libri matrimoniali sono stati collocati in fondo agli atti dell'anno corrispondente.

2.9 - b. 1 Documenti matrimoniali 1817 - 1839 1817 - 1839 Mancano gli atti matrimoniali relativi agli anni 1828 - 1834, 1836 Italiano Busta, cc. 92

2.9 - b. 2 "Documenti matrimoniali 1841 - 1850" 1841 - 1850

36

Mancano gli atti matrimoniali relativi al 1842 Italiano Busta, cc. 181

2.9 - b. 3 "Documenti matrimoniali 1851 - 1860" 1851 - 1860 Mancano gli atti matrimoniali relativi al 1857 Italiano Busta, cc. 316

2.9 - b. 4 "Documenti matrimoniali 1861 - 1870" 1861 - 1870 Italiano Busta, cc. 296

2.9 - b. 5 "Documenti matrimoniali 1871 - 1880" (1) 1871 - 1880 Italiano Busta, cc. 600 Note (1) Mancando da questo archivio il registro IV dei matrimoni comprendente gli anni 1878 - 1891, gli atti matrimoniali relativi agli anni 1878 - 1880 contenuti in questa busta sono stati disposti non secondo l'ordine con cui si dovrebbero trovare registrati nel suddetto libro, ma secondo un ordine cronologico dei documenti stessi relativi ad ogni singola pratica matrimoniale

2.9 - b. 6 "Documenti matrimoniali 1881 - 1890" (1) 1881 - 1890 Mancano gli atti matrimoniali relativi al 1889 Italiano Busta, cc. 521 Note (1) Gli atti matrimoniali conservati in questa busta sono stati disposti secondo un ordine cronologico non secondo l'ordine con cui dovrebbero essere registrati nel libro IV dei matrimoni relativo a questo periodo, in quanto tale registro è andato smarrito

2.9 - b. 7 "Matrimoni 1891 - 1900" 1891 - 1900 Italiano Busta, cc. 746

37

2.9 - b. 8 "Documenti matrimoniali 1901 - 1910" 1901 - 1910 Italiano Busta, cc. 858

2.9 - b. 9 "1911 - 1920. Matrimoni" 1911 - 1920 Italiano Busta, cc. 493

2.9 - b. 10 "Atti matrimonio 1921 - 1933" 1921 - 1933 Italiano Busta, cc. 858

2.9 - b. 11 "Atti matrimonio 1934 - 1940" 1934 - 1940 Italiano Busta, cc. 848

2.9 - b. 12 "Atti matrimonio 1941 - 1947" 1941 - 1947 Italiano Busta, cc. 1145

2.9 - b. 13 "Atti matrimonio 1948 - 1959" 1948 - 1959 Italiano Busta, cc. 1158

38 serie 2.10 Carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, 1751 - 1953

Contenuto La serie si compone della documentazione prodotta o ricevuta dal parroco in merito a ciò che concerne l'anagrafe. Si tratta di certificati e notifiche di battesimo, matrimonio e morte provenienti da fuori parrocchia, notifiche di esposizione, certificati di ispezione cadaverica, copia di matricole dei nati e morti provenienti da Cologna, Pranzo e Ville del Monte, carteggio di carattere anagrafico. Dei cinque fascicoli che costituiscono la serie, tre sono di nuova formazione mentre gli altri due, "Fuori parrocchia nati matrimoni morti" e "Matricole" sono originari (1) anche se in corso d'opera sono stati implementati con il materiale riconducibile chiaramente a questi fascicoli, ma rinvenuto frammisto al resto della documentazione o inserito talvolta in allegato nei registri anagrafici.

Note (1) I due fascicoli originari sono comunque di recente formazione e si devono con tutta probabilità ad un sommario tentativo di riordino dei documenti dell'anagrafe operato da don Oberthaler fra il 1968 e il 1990, periodo della sua permanenza nella parrocchia di Tenno.

2.10 - b. 1 Registrazioni relative ai nati e morti di Tenno e Pranzo (1) 1751 - 1812 Italiano, latino Fascicolo, cc. 10 Note (1) Si tratta di alcuni dei più volte citati "non ordinatis scriptis", cioè quei fogli volanti sui quali i parroci di Tenno e i curatori d'anime di Pranzo e Cologna appuntavano le registrazioni dei nati, matrimoni e morti; registrazioni che solo a fine anno venivano trascritte e riportate nei libri anagrafici della parrocchia di Tenno.

2.10 - b. 1 "Fuori parrocchia nati matrimoni morti" 1803 - 1949 - "Battesimi fuori parrocchia": certificati, dichiarazioni, fedi ed estratti di nascita provenienti da fuori parrocchia, 1803 - 1949 (1) - Morti fuori parrocchia: certificazioni, avvisi, estratti, attestati, fedi di morte, notifica di decesso, provenienti da fuori parrocchia, 1845 - 1949 - "Matrimoni fuori parrocchia": certificati, estratti, fedi e notifiche di matrimonio provenienti da fuori parrocchia, 1875 - 1947 contiene anche: elenco dei "documenti dei matrimoni registrati" dal 1885 al 1923, [1923] - certificati di cresima celebrati fuori parrocchia e nella parrocchia di Tenno, 1903 - 1933 Italiano Fascicolo, cc. 211 Note

39

(1) Gli estremi cronologici si riferiscono non alla redazione dell'atto ma alla data di celebrazione del sacramento, sia esso battesimo, cresima, matrimonio o le esequie funebri.

2.10 - b. 1 Certificati e carteggio 1815 - 1953 Carteggio ed atti relativi all'anagrafe, richieste di fedi di nascita, di matrimonio, di morte, attestati di povertà, permesso per il seppellimento di un cadavere, mutamento di cognome, prospetti dei nati e morti, appunti, ecc..., 1815 - 1953 Italiano Fascicolo, cc. 182

2.10 - b. 1 Notifiche di esposizione (presso la casa degli esposti alle Laste di Trento) e carteggio relativo 1855 - 1866 Italiano Fascicolo, cc. 11 b. 1 Certificati di ispezione cadaverica 1867 - 1870; 1910 - 1914; 1919 - 1920 Italiano Fascicolo, cc. 35

2.10 - b. 2 "Matricole" 1933 - 1949 - Copie delle matricole dei nati e battezzati, 1942 - 1948, dei matrimoni, 1933, 1946, e dei morti dell'espositura di Ville del Monte, 1936 - 1937, 1942 - 1948; 1933 - 1948 - copie delle matricole dei nati e battezzati e dei morti, 1942 - 1949, e dei matrimoni dell'espositura di Pranzo, 1933 - 1936; 1933 - 1949 - copie delle matricole dei nati e battezzati e dei morti della curazia di Cologna - Gavazzo, 1942 - 1949 Italiano Fascicolo

40

Ente Beneficio parrocchiale dell'Immacolata 1692 - 1987 gennaio 24

Archivi prodotti Subfondo Beneficio parrocchiale, 01/01/1692 - 31/12/1984

Storia Il beneficio parrocchiale era costituito da un complesso di beni mobili e immobili destinati in modo stabile al mantenimento del parroco che aveva l'obbligo di residenza nel territorio sul quale esercitava il suo mandato; egli aveva il dovere di governare e amministrare i beni della chiesa, nonché il compito di rispondere alle esigenze spirituali della comunità. Una volta ottenuti la nomina e il conferimento del beneficio, seguiti dall'atto di consegna delle temporalità, il parroco era rappresentante dell'ente a tutti gli effetti e, in quanto tale, aveva l'obbligo di assicurare l'integrità del patrimonio. A lui spettava il diritto di decima, termine con il quale si intende una quota del raccolto, che non necessariamente corrispondeva alla decima parte; essa veniva versata dai coltivatori alla chiesa per il sostentamento del clero e per le funzioni che la chiesa svolgeva a vantaggio di tutti i fedeli (1). I diritti di stola consistevano invece negli importi contribuiti al parroco, secondo una particolare prescrizione ecclesiastica, per lo svolgimento di determinate funzioni all'interno della sua giurisdizione; il diritto di stola veniva riconosciuto nelle proclamazioni nunziali, nelle esequie, nell'amministrazione di alcuni sacramenti, per ciò riguardava l'assistenza degli infermi. La legge del 7 maggio 1874, cap. 23, fece consistere i diritti di stola nelle pubblicazioni matrimoniali, nella celebrazione dei matrimoni e degli obiti ed anche nell'estensione di atti parrocchiali ufficiosi. Il regolamento e la fissazione dei diritti di stola spettavano agli organi ecclesiastici, ma con l'assenso del governo (2). Nel caso in cui, come spesso accadde tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo, le rendite connesse al beneficio non fossero sufficienti al mantenimento dell'investito, il governo austriaco prima, e italiano poi, le integrava con un supplemento di congrua a carico dei comuni o di altri enti. In seguito alle norme concordatarie del 1984 tra Stato e Chiesa, il beneficio parrocchiale venne estinto e i beni incamerati dall'Istituto diocesano per il sostentamento del clero.

La fondazione del beneficio parrocchiale di Tenno risale ab immemorabili, anche se nessun documento è stato rinvenuto presso quest'archivio che concorra ad avvallare l'ipotesi. Il diritto di patronato venne esercitato fino al 1918 dall'imperatore d'Austria. La canonica è di proprietà del beneficio parrocchiale, mentre le spese di manutenzione e di restauro erano a carico, per decreto del tribunale amministrativo di Vienna del 30 ottobre 1902, n. 9145, dei quattro comuni di Tenno, Cologna, Pranzo e Ville del Monte, e del fondo di religione. Le rendite del beneficio parrocchiale di Tenno erano abbastanza consistenti: esse andavano dal cortile con orto annesso alla casa canonicale, ai livelli in denaro, olio, grano, uva, al ricavato dei fondi lavorati a mezzadria e da quello derivante dalla coltivazione della foglia di gelso sui terreni del beneficio; il parroco riscuoteva poi la decima intera o la quarta dell'uva e dei grani su terreni siti non solo nella campagna di Tenno ma anche in quella di Cologna e Pranzo. Ulteriori entrate venivano contribuite al parroco sotto forma di elemosine, fisse o "d'incerti secondo l'uso". Le prime provenivano da offerte dovute al parroco dai vicini del Piano di Tenno, di Pranzo e di Ville del Monte, le quali si concretizzavano 41 nella fornitura di sale, pane, arrosto di vitello (quest'ultimo secondo un'antichissima consuetudine, che in seguito mutò, convertendosi l'arrosto in sale); le seconde consistevano nell'onorario del parroco per la celebrazione di messe in determinate occasioni o per la redazione dei rendiconti delle chiese filiali (3). Le rendite del beneficio parrocchiale vennero arricchite quando ad esse venne incorporato il capitale del legato Zanolli della Marta coll'obbligo dell'onere missario, ridotto con rescritto vescovile del 1859, alla celebrazione di 12 messe annue; dal 1865 esse diminuirono nuovamente ad una soltanto, mentre nel 1950 l'onere missario venne estinto e la rendita del legato versata alla Curia. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio ha perso la personalità giuridica civile.

Note (1) A. BARBERO - C. FRUGONI, Dizionario del Medioevo, Bari 1994, pp. 97 - 98 (2) G. BAZZANELLA, Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento 1905, pp. 615 - 616 (3) Archivio della parrocchia di Tenno, 3.1.1, cc. 13 - 14

42 subfondo 3 Beneficio parrocchiale, 1692 - 1984

Soggetti produttori Beneficio parrocchiale dell'Immacolata , 1692 - 1987 gennaio 24

43 serie 3.1 Inventari, urbari e partitari, 1750 - 1884

Contenuto Già all'epoca delle visite pastorali di Bernardo Clesio (1537 - 1538) e di Ludovico Madruzzo (1579 - 1581) era stata avvertita la necessità di verificare l'entità del patrimonio delle chiese e dei benefici. Benché fosse richiesta ai singoli parroci la compilazione dei registri di amministrazione dei beni della chiesa, in realtà questa pratica rimase del tutto disattesa. I due principi vescovi Clesio e Madruzzo nutrirono perciò l'esigenza di emanare nuove disposizioni che rinnovassero l'obbligo da parte del clero alla redazione di inventari, sia dei beni stabili, che immobili, nonché della corretta tenuta dei libri dei conti (si vedano a riguardo i capp. XXIII - XXIV delle "Constitutiones Bernardi" riprese e aggiornate dalle Costituzioni sinodali emanate da Ludovico Madruzzo ai capp. XLVI - XLVII).

La serie è costituita da quattro registri: un inventario, un urbario e due partitari. Nell'inventario così come nell'urbario compaiono registrati non solo i fondi, gli immobili e i capitali di proprietà del beneficio parrocchiale, ma anche i censi, i livelli e le decime (il parroco poteva riscuotere tutti i proventi di decima o solo la quarta parte di essa, da cui la definizione di "quarta", secondo una consuetudine diffusa nella zona meridionale del territorio trentino) (1) spettanti al parroco. In particolare nell'urbario 3.1.2., ognuna delle descrizioni dei fondi di pertinenza della canonica è corredata di mappa catastale ad acquarello. Si fa notare che all'inizio dell'inventario compare anche un elenco dei parroci dal 1204 al 1843. Il partitario invece è suddiviso in partite distinte e registra normalmente da una parte, sulla sinistra, il credito costituito a favore del beneficio, dall'altra, sulla destra, le annotazioni relative agli acconti e/o saldi via via che il debitore inoltrava un pagamento o affrancava il suo debito. Entrambi furono redatti a partire dal 1843 per mano di don Patuzzi; nel primo fra i due, che compaiono in inventario, sono presenti alcune annotazioni posteriori effettuate dal vicario parrocchiale, don Sanda.

Note (1) G. CAMPESTRIN (a cura di), Archivio storico della parrocchia di Vigo Lomaso e archivi aggregati. Inventario, Trento 2000, p. 57

3.1 - 1 "Inventario della parrochiale di Tenno" 1750 maggio 3 - 1799 dicembre 31; 1821 ottobre 16 - 1826 dicembre 18 Inventario degli stabili, dei fondi, degli olivi, dei livelli, delle decime spettanti al beneficio parrocchiale, delle elemosine contribuite al parroco e dei suoi obblighi, 1750 maggio 3 - 1799 dicembre 31 alla c. I, rilegata: "Parochi Thennenses", elenco dei parroci di Tenno dal 1204 al 1843 alle cc. IIv - III, rilegato: foglio contenente registrazioni relative al beneficio parrocchiale, 1778 -1779 (1) alle cc. 17 - 23, rilegato posteriormente: carteggio relativo alla decima spettante al parroco e alla congrua, 1821 ottobre 16 - 1826 dicembre 18 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. III, 23 Note 44

(1) Il foglio fu trovato, come afferma don Valenti in calce alle registrazioni, "volante fra altre carte nell'archivio parrocchiale"; fu così rilegato all'inizio di questo registro "a servirne di cognizione o di norma", 1825 ottobre 14

3.1 - 2 "Urbario della canonica di Tenno 1843" 1843 - 1846 gennaio 22 (con annotazioni successive fino al 14 marzo 1870) Urbario dei capitali e dei beni stabili del beneficio parrocchiale all'inizio: "Urbario dei beni della canonica parrochiale di Tenno nel Giudizio Distrettuale di Riva e Tenno, Circolo di , Diocese di Trento, compillato dal delegato giudiziale, e geometra Rocco Guella di Tenno in seguito a rispettato capitaniale decreto n. 6098/932 del 2 giugno, insinuazione giudiziale 12 detto mese n. 1281 dell'anno 1843", 1843 alle pp. 1 - 18, 21 - 22: elenco e descrizione corredata di mappe dei vari beni immobili, case e terreni, arativi e prativi, del beneficio parrocchiale, 1843 (con annotazioni successive fino al 1852 ottobre 29) alle pp. 19 - 20: Confronto e "conguaglio" tra le misure del vino e del grano adottate a Riva e quelle in uso a Tenno alle pp. 23 - 25, 31: elenco e descrizione dei fondi situati nella campagna di Pranzo con i relativi livelli da versarsi alla canonica di Tenno a p. 26: elenco e descrizione dei fondi situati nei dintorni di Cologna con i relativi livelli da versarsi alla canonica di Tenno alle pp. 27 - 30: "Stato dei livelli annui appartenenti al beneficio parrochiale di Tenno" a p. 32: elenco e descrizione dei fondi situati nella campagna di Tenno con i relativi livelli da versarsi alla canonica di Tenno alle pp. 33 - 44: elenco e descrizione dei fondi situati nella regola di Lavino, campagna del comune di Ville del Monte alle pp. 45 - 46: elenco delle decime ricavate dal parroco di Tenno a p. 46: "Elemosine dovute al Parroco" alle p. 47 e 49: "Elemosine 'd'incerti secondo l'uso'" alle pp. 48 - 49: "Obbligazioni del Parroco" alle pp. 50 - 52: elenco dei capitali, affrancazioni dei capitali livellari e successivi investimenti, 1843 (con annotazioni successive fino al 1870 marzo 14) Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 52

3.1 - 3 "Credeti de benafici parocchiale e conti dei colonni. N. 1" 1843 - 1884 (con annotazioni successive fino al 1909 febbraio 26) - Partitario dei beni del beneficio parrocchiale, 1843 - 1884 (con annotazioni successive fino al 1909 febbraio 26) - atti attestanti le modalità e il pagamento di capitali livellari da parte di privati, 1854 aprile 20 - 1863 gennaio 11 - entrate in decime provenienti dai fondi parrocchiali lavorati dai coloni a mezzadria, 1843 - 1874 - estimo della foglia nei terreni del beneficio parrocchiale, 1843 - 1869 -"Conto" dei vari coloni, 1873 - 1885 - "Prestazioni vicinali", 1847 - 1884 in fondo: contratto di locazione e "raguaglio sulla misura dell'uva coi pesi di Vienna e Riva", 1853 maggio 8 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 65 n.n.

3.1 - 4 Partitario (1) 1843 settembre 24 - 1874 febbraio 14

45

Partitario dei capitali e delle rendite spettanti al beneficio parrocchiale, 1843 settembre 24 - 1874 febbraio 14 (1) - Partita dei vari coloni, 1843 novembre 20 - 1874 febbraio 14 - "Estimo della foglia", 1843 - 1873 - elenco di chi deve pagare un livello in olio e in denaro, 1843 - 1844 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 113 n.n. Note (1) Sulla coperta compare un "1843" (2) Le registrazioni proseguono anche all'interno del piatto anteriore e posteriore della coperta. Le ultime carte sono state compilate a registro capovolto

46 serie 3.2 Atti amministrativi, 1692 - 1949

Contenuto La serie consta di cinque fascicoli di nuova costituzione, e di un sesto riportante il titolo "Tecca fassioni congrua" che, se pur originario, è stato in fase di riordino implementato con il materiale per logica pertinenza avvicinabile al contenuto del fascicolo stesso. La documentazione è relativamente antica anche se, in percentuale minore, è presente anche materiale di epoca più recente (primi decenni del Novecento). Si tratta di documentazione relativa all'amministrazione e alla gestione del patrimonio del beneficio.

3.2 - b. 1 Richiesta per ottenere il permesso alla vendita di una parte della casa canonicale, carteggio relativo ai lavori avvenuti alla casa del beneficio parrocchiale 1692; 1829 - 1830 Italiano Fascicolo, cc. 12

3.2 - b. 1 "Ordeni del pievano" 1704 "Ingresso" di don Gerolamo Antonio Brocchetti, come parroco, nella pieve di Tenno e capitoli da osservarsi, 1704 Italiano Fascicolo, cc. 2

3.2 - b. 1 Documenti relativi all'amministrazione del beneficio parrocchiale 1715 - 1941 - Instrumenti, 1715 - 1820 - elenco dei fondi livellari di proprietà della canonica, pratiche relative a debiti ipotecari contratti da privati verso il beneficio parrocchiale, promemoria relativi al ricavato della foglia di gelso, del frumento e del graspato nei fondi del beneficio, stato dei livelli del beneficio, elenco di coloro che pagano la decima al parroco, elenco dei novali locati a Pranzo spettanti al parroco di Tenno, insinuazione relativa alla prestazione laudemiale, prospetto dei capitali del beneficio, condizioni d'affittanza di fondi del beneficio, contratti di locazione, contratti di mezzadria, XVIII sec. ex. - 1941 Italiano Fascicolo, cc. 319 b. 1 Fassioni e congrua 1800 - 1863 Fassioni del beneficio parrocchiale e carteggio relativo, supplica del parroco in merito alla diminuzione della quota da versarsi come steura e carteggio relativo, specifiche, prospetti ed estratti delle rendite del beneficio, carteggio relativo alla congrua, 1800 - 1863

47

Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 154

3.2 - b. 2 "Tecca fassioni congrua" 1845 - 1949 -"Decreti di nomina di cooperatori": carteggio relativo alla nomina e all'assegnazione della congrua dei cooperatori parrocchiali di Tenno, 1845 - 1949 - Amministrazione Giuseppe Tarolli: atto di consegna, elenchi dei capitali, 1885 - 1886 - "Congrua. Fassione. Don Luigi Maino": carteggio relativo alla nomina di Maino a parroco di Tenno, atto di consegna, fassioni e carteggio relativo, prospetti di rettifica, carteggio relativo alla congrua, 1889 - 1901 - Don Aurelio Zomer: atto di consegna dei beni del beneficio parrocchiale a don Aurelio Zomer, vicario parrocchiale, 1902 - "Fassione. Congrua. Don Nicolò Rosa": carteggio relativo alla nomina di don Rosa a parroco di Tenno, atto di consegna, promemoria relativo alla situazione economica del beneficio dopo la morte di don Maino, fassioni, prospetti di rettifica, prospetti relativi ai diritti di stola, prospetti dei capitali e delle rendite del beneficio parrocchiale, tabelle di servizio, diffide di pagamento, carteggio relativo alla congrua, 1902 - 1915 - "Congrua": diffide di pagamento, carteggio relativo alla congrua di don Eliseo Chizzola prima del suo arrivo nella parrocchia di Tenno, 1904 - 1919 - "Congrua. Fassione. Don Eliseo Chizzola": "decreto di nomina a parroco di Tenno di don Chizzola", fassioni, prospetti di rettifica, elenco dei capitali e delle rendite del beneficio parrocchiale, diffide di pagamento, prospetto relativo ai diritti di stola, carteggio relativo alla congrua, atto di riconsegna, 1919 - 1942 - Don Ferdinando Pezzi: decreto di nomina di don Pezzi a parroco di Tenno, fassione, prospetto di rettifica, prospetto relativo ai diritti di stola, carteggio relativo alla congrua, 1940 - 1949 Italiano Fascicolo, cc. 354

3.2 - b. 2 Fogli di possesso fondiario 1885; 1920 - 1935 Italiano Fascicolo, cc. 34

48 serie 3.3 Registri di cassa, 1939 - 1984

Contenuto La serie è costituita da un unico pezzo, un registro di cassa la cui compilazione cominciò nel 1939, decisamente tardi rispetto alla restante documentazione del beneficio parrocchiale. La tenuta iniziale di queste registrazioni si deve a don Girardini, curato di Varone, durante il suo breve incarico di amministratore 'ad interim' del patrimonio del beneficio e della chiesa di Tenno. La compilazione del registro non si deve però a don Girardini ma a don Pezzi, il quale, dopo il suo arrivo nel 1940, probabilmente trascrisse in questo registro quanto precedentemente annotato da don Girardini. Il patrimonio del beneficio parrocchiale fu alimentato dalle rendite del legato Zanolli della Marta. La gestione dei beni non avvenne in modo separato, ma come mostrano le registrazioni di questo libro cassa, essa venne unificata.

3.3. - 1 "Libro cassa del beneficio parrocchiale di Tenno dal 14/4 1940 e legato Bortolo Zanolli della Marta" 1939 agosto - 1984 Registro di cassa del beneficio parrocchiale e del legato Zanolli della Marta, 1939 agosto - 1984 (1) all'inizio: "Amministrazione interina 13/VII 1939 - 31/VIII 1940 (don Pietro Girardini)", [1940] (2) in fondo: appunto in merito al fatto che l'amministrazione del legato Bortolo Zanolli della Marta era annessa a quella del beneficio parrocchiale, 1942 marzo 9 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 35 n.n. Note (1) Le ultime registrazioni sono biennali e triennali (2) Le registrazioni relative a tale periodo furono riportate in questo registro in un momento successivo in quanto non sono di mano di don Girardini, ma di don Pezzi

49 serie 3.4 Resoconti e inventari, 1846 - 1958

Contenuto La serie consta di un unico fascicolo di nuova formazione in quanto sia gli inventari che i resoconti si trovavano frammisti ai resoconti o agl'inventari della chiesa o degli altri benefici, in modo disordinato e del tutto casuale. Attuata una necessaria separazione, si è proceduto ad una organizzazione della serie, che data l'esiguità del materiale, riunisce sia gli inventari che i resoconti del beneficio. A seguito degli inventari e dei resoconti, è stata collocata all'interno dello stesso fascicolo una cartellina contenente le quietanze che non hanno trovato riscontro con le registrazioni presenti nei resoconti, o le quietanze per le quali non esistono i rispettivi resoconti.

3.4 - b. 1 Rese di conto, quietanze e inventari del beneficio parrocchiale 1846 - 1958 - Inventari del patrimonio del beneficio parrocchiale, 1846, 1894, 1899, 1906, 1935 (1) - conto intercalare e rese di conto dell'entrata e uscita del beneficio parrocchiale, 1890, 1901 - 1902, 1939 - 1940, 1951 - 1958 contiene anche: quinternetti del beneficio parrocchiale, dell'Oratorio del Santissimo Sacramento e di vari legati, 1903, 1909 - documenti di corredo, 1842 - 1939 Italiano Fascicolo, nn. 18, cc. 139 Note (1) Le date del 1899 e del 1935 si riferiscono all'anno di compilazione degli inventari non all'anno cui ineriscono gli stessi. Quello del 1935 è in realtà un "registro dello stato patrimoniale ed economico".

50 subfondo 4 Chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione in Tenno, 1647 - 1990

Contenuto La chiesa parrocchiale di Tenno è dedicata all'Immacolata Concezione. I tre secoli di documentazione pervenuta e conservata presso quest'archivio testimoniano altresì che la chiesa di Tenno conobbe vari lavori e interventi di costruzione, di ingrandimento, di restauro. Le notizie più antiche in tal senso sono contenute nel quaderno che don Gerolamo Antonio Brocchetta compilò nei primi decenni del Settecento "per sua sodisfazione", e nel quale annotò tutte le spese incontrate per la fabbrica della canonica, della sacrestia e del campanile, per vari altri lavori eseguiti in chiesa, non ultimi la costruzione dell'altare maggiore e di un secondo altare intitolato ai SS. Antonio e Valentino (1). Il 7 luglio 1720 venne infatti stipulato il contratto con lo scultore Cristoforo Benedetti, mediante il quale l'artista si impegnava nella costuzione dell'altare maggiore della chiesa parrocchiale di Tenno. Il contratto prevedeva la realizzazione di un altare in marmo "in modo che la pradella, parapetto e mensa, assieme con le due portine laterali siano perfettionate, e messe in opra a spese d'esso signor Benedetti per tutto il mese di luglio dell'anno prossimo venturo 1721". L'intera opera doveva essere portata a termine entro il luglio del 1722, ad esclusione del tabernacolo e delle due statue collocate sopra le portine in quanto la loro esecuzione non era compresa nel contratto (2). Infatti il 5 agosto 1722 venne stipulato un secondo contratto con lo scultore Cristoforo Benedetti, al quale venne commissionata la fabbricazione del "tabernacolo e delle due statue che mancano sopra le portine laterali": il tutto doveva essere eseguito entro la fine del mese di settembre del 1723 per il prezzo di 400 fiorini (3). Nel 1734 sempre don Brocchetti nell'intento di "promuovere nella sua chiesa il maggiore culto di Dio, de' suoi santi, e decoro della medesima", decide di sostituire il vecchio altare ligneo intitolato a Sant'Antonio con uno nuovo di marmo. L'opera venne affidata ai fratelli Carlo, Francesco e Antonio Baroldi da Vigo Lomaso, che l'avrebbero realizzata entro il marzo 1737 per un compenso ammontante a 425 fiorini (4). Fin dai primi del Settecento, oltre ai due di cui si è fatto accenno, la chiesa possedeva altri due altari intitolati al Santissimo Rosario e a San Rocco. La chiesa subì numerosi restauri agli inizi degli anni Ottanta dell'Ottocento, lavori che riguardarono sia le pareti esterne dell'edificio che l'interno della chiesa, come la cantoria, i gradini del presbiterio, le finestre, il pavimento, ecc... Nel 1895 venne invece affidata ad Agostino Aldi la decorazione della chiesa (5). Nuovi lavori di restauro al campanile e alla chiesa vennero eseguiti nei primi anni del Novecento e negli anni 1930 - 1937 (6). Nel 1935 si costituì anche un comitato per i restauri alla chiesa (7). Oggi la parrocchiale di Tenno si presenta a tre navate con cinque altari, tutti marmorei, forniti di pietra sacra portatile ma non consacrati: l'altare maggiore è intitolato all'Immacolata Concezione; gli altari laterali di sinistra ai santi Rocco e Sebastiano, e ai santi Antonio da Padova e Valentino; gli altari laterali di destra sono intitolati uno al SS. Rosario (la cui pala rappresentante la Madonna del Rosario è stata sostituita con una statua della Madonna del Carmine) e l'altro, l'ultimo altare eretto nella parrocchiale alla fine dell'Ottocento grazie a don Giuseppe Brunati, è intitolato a San Giuseppe, raffigurato nella pala di cui è dotato l'altare stesso.

Il sottofondo raccoglie, oltre alla documentazione relativa ai lavori effettuati a chiesa, campanile, canonica, il materiale riguardante la gestione e l'amministrazione del patrimonio della chiesa parrocchiale in quanto ente.

51

La chiesa come personalità giuridica (can.113) possiede potestà di governo e di giurisdizione (can. 129, 1), e in quanto tale, ha la capacità di acquistare, possedere, vendere, alienare beni. Il parroco è di fatto il legittimo amministratore del patrimonio della chiesa, consistente in capitali, realità, fondi, mobili, paramenti e arredi sacri. La gestione dei beni mobili e immobili della chiesa veniva però affidata a particolari funzionari, detti dapprima sindaci o massari, poi fabbricieri. Dalla documentazione pervenuta si può notare come inizialmente i beni della chiesa coincidessero con i beni dei suoi rispettivi quattro altari: dell'Immacolata Concezione, di San Rocco, del Santissimo Rosario e di Sant'Antonio. Fino ai primi dell'Ottocento non esistono infatti né inventari e urbari, né registri dei conti, né resoconti propri della chiesa; i beni spettavano ai singoli altari che venivano amministrati in modo separato dai massari eletti. Questo stato di cose perdurò fino al 1811, anno in cui il "massaro della chiesa e dei suoi altari" presentò l'ultimo rendiconto della sua amministrazione alla fabbricieria della chiesa. Da quel momento si verificò un processo di unificazione nell'amministrazione dei beni degli altari, beni che confluirono e andarono a costituire il patrimonio della chiesa, gestito unitariamente dalla fabbricieria.

Note (1) Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti, 1.1. (2) Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti, 2.3., c. 1 (3) Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti, 2.3., c. 15 (4) Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti, 2.3., cc. 21 - 22 (5) Archivo della parrocchia di Tenno, 4.2.12., c. 153r (6) Archivio della parrocchia di Tenno, 4.2.12, c. 155 - 221; 8.1.1, c. 168v (7) Archivio della parrocchia di Tenno, 10.1.4, cc. 36 - 38

52 serie 4.1 Registri degli instrumenti, urbari e inventari, 1675 - 1839

Contenuto La serie si compone di 5 quaderni degli instrumenti, nei quali sono trascritti dai notai atti relativi a locazioni, costituzioni di censo, compravendite, .... di beni spettanti ai quattro altari, di S. Rocco, di S. Antonio, della SS. Concezione, del SS. Rosario eretti nella parrocchiale di Tenno; da 4 registri dei capitali di censo spettanti rispettivamente ai quattro altari, con la descrizione dei fondi e l'ammontare delle riscossioni; da 5 inventari dei fondi e dei censi di pertinenza dei quattro altari suddetti con le relative "obbligazioni dell'altare oltre il mantenimento". Altri inventari di beni mobili e immobili spettanti agli altari sono inseriti nei quaderni degli instrumenti e si riferiscono all'anno 1694.

4.1 - b. 1 "L. Instrumenta altaris Sancti Rochi Thenni in rogitis Sartoriis" 1675 gennaio 8 - 1702 febbraio 21 Atti, rogati dal notaio Giuseppe Antonio Sartori, comprovanti costituzioni di censo, cessioni, permute, estinzioni di pagamento relativi all'altare di San Rocco nella chiesa parrocchiale di Tenno Latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 54 n.n.

4.1 - b. 1 "Iura altaris Santissima Conceptionis. C" 1675 maggio 10 - 1696 maggio 6 Instrumenti relativi all'altare della SS. Concezione, 1675 maggio 10 - 1696 maggio 6 dopo la metà: "Inventarium bonorum et iurium altaris Sanctissime Conceptionis erecti in parochiali ecclesia Thenni": inventario degli arredi sacri e dei beni mobili e immobili dell'altare della Santissima Concezione, 1694 luglio 22 Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 38 n.n.

4.1 - b. 1 Instrumenta altaris SS. Rosarii 1676 febbraio 3 - 1702 ottobre 25 Costituzioni di censo a favore dell'altare del Santissimo Rosario eretto nella parrocchiale di Tenno, 1676 febbraio 3 - 1702 ottobre 25 dopo la metà: "Inventario delle ragioni e beni spettanti all'altare del Santissimo Rosario eretto nella parochiale di Thenno", 1694 luglio 25 - sul verso dell'ultima c.: elenco delle "taxa" (imposte di bollo) da pagarsi al notaio per la redazione degli instrumenti descritti nel presente registro, s.d. Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 31 n.n.

53

4.1 - b. 1 "Registro delli censi da riscuotere annualmente per l'altare della Santissima Concezione eretto nella parochiale di Thenno, con l'affittanzie de fondi del medesimo" (tit. int.) 1691 ottobre 4 - 1734 dicembre 21 - cc. sd 1 - 13: registro dei censi spettanti all'altare della Concezione, ante 1696 maggio 6 - XVIII sec. in. - cc. d 32, sd 33 - 36: registrazione delle locazioni dei fondi spettanti all'altare della Concezione, 1691 ottobre 14 - 1734 dicembre 21 Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. sd 36 (bianche cc. 18)

4.1 - b. 1 "LL. Inventario de beni censi e ragioni spettanti all'altare di S. Rocho eretto nella parrochiale di Thenno" 1694 luglio 25 (con annotazione posteriore del 1707) Sul v. della penultima c.: "Obligazioni dell'altare", 1694 luglio 25 sul v. dell'ultima c.: annotazioni di spesa, 1707 Italiano Quaderno, cc. 4 n.n.

4.1 - b. 1 "E. Iura altaris S. Antonii de Padua in Ecclesia parochiali" 1704 dicembre 8 - 1716 luglio 10 Costituzioni di censo a favore dell'altare di Sant'Antonio eretto nella parrocchiale di Tenno, 1704 dicembre 8 - 1716 luglio 10 in fondo: elenco degli atti con relativo ammontare del compenso per il notaio Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 5 n.n.

4.1 - b. 1 "Iura altaris Conceptionis. C" 1706 febbraio 6 - 1728 dicembre 13 Costituzioni di censo a favore dell'altare della Concezione nella chiesa parrocchiale di Tenno, 1706 febbraio 6 - 1724 settembre 2 in fondo: elenco degli atti con relativo ammontare del compenso del notaio; dichiarazione del notaio Giulio Brochetti di aver ricevuto dal massaro dell'altare della Concezione il pagamento per la redazione degli atti contenuti nel registro, 1728 dicembre 13 Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 12 n.n.

4.1 - b. 1 "Libro di registro de capitali del Santissimo Rosario. Ragioni dell'altare del Santissimo Rosario nella parochiale di Thenno. C" (1) 1711 dicembre - 1839 luglio 7 A c. d 1: "In questo libro si contengono le raggioni tanto de fundi quanto de censi spettanti all'altare del Santissimo Rosario nella parochiale di Thenno, descritti da me Gerolamo Antonio Brochetti parocho, nel mese di dicembre 1711", 1711 dicembre alle cc. sd 2 - 3: elenco e descrizione dei fondi, registrazioni dei contratti di locazione relativi, 1711 dicembre - 1749 luglio 6 alle cc. sd 4 - 20 : elenco dei censi spettanti all'altare del Rosario con registrazioni di pagamento e di affrancazione, 1711 dicembre - 1839 luglio 7

54 a c. s 21: "Seguono l'obligationi dell'altare, il massaro del quale, oltre il mantenimento dell'altare acenato, è obligato all'elemosina dele seguenti messe da contribuirsi al reverendo signor parocho", [1711 dicembre] alle cc. d 21, sd 22 - 24: affrancazioni di capitali, [1733] - 1825 marzo 20 Italiano Registro, legatura cartacea, con laccio in pelle, cc. sd 24 Note (1) "Libro di registro de capitali del Santissimo Rosario" è stato aggiunto posteriormente

4.1 - b. 1 "Raggini dell'altare di Santo Rocho nella parochiale di Thenno. A" 1711 dicembre 3 - 1834 maggio 19 A c. d 1: "In questo libro si contengono le ragioni spettanti all'altare di Santo Roco nella parochiale di Thenno scritte e registrate a perpetua memoria da me Gerolamo Antonio Brochetti parocho, li 3 dicembre 1711 come pure dell'obligazioni di detto altare", 1711 dicembre 3 alle cc. sd 2 - 4: elenco e descrizione degli stabili spettanti all'altare di San Rocco con i nomi dei rispettivi livellari e l'ammontare del livello, 1711 dicembre 3 - 1764 ottobre 21 alle cc. sd 5 - 25, c. d 26 - sd 46: capitali di censo e registrazione dei pagamenti e delle affrancazioni, 1711 dicembre 3 - 1834 maggio 19 a c. s 26: obbligazioni a cui l'altare è sottoposto oltre al proprio mantenimento, s.d. all'interno della c. di guardia posteriore: registrazioni relative alle entrate maturate ogni anno alla festa di San Michele, 1718 - 1736 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 46 (mancano cc. 12, bianche c. 1)

4.1 - b. 1 "Raggioni dell'altare della Beatissima Vergine Maria Immacolata Concetta. A" 1715 luglio 12 (con annotazioni posteriori fino al 1825 marzo 28) A c. d 1: "In questo libro si contengono le ragioni spettanti all'altare della Beatissima Vergine Maria Immacolata Concetta esistente nella parochiale di Thenno, scritte e registrate a perpetua memoria da me Gerolamo Antonio Brochetti parocho li 12 luglio 1715 come pure l'obligazioni di detto altare", 1715 luglio 12 alle cc. sd 2 - 4: elenco dei fondi con i relativi livelli da pagarsi all'altare della Concezione 1715 luglio 12 - 1749 luglio 6 alle cc. sd 5 - 21: registro dei capitali di censo con i relativi pagamenti e affrancazioni, 1715 luglio 12 - 1824 gennaio 25 a c. sd 22: affrancazione da parte della chiesa di San Rocco di Gavazzo di un capitale di censo, 1801 novembre 5 - 1825 marzo 28 all'interno del piatto posteriore della coperta: registrazioni relative alle entrate maturate ogni anno alla festa di San Michele, 1717 - 1737 Italiano Registro, legatura cartacea, con laccio in pelle, cc. sd 22

4.1 - b. 1 "D. Inventario del fondo e censi dell'altare di S. Antonio della parrochiale" 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino a [post 1808]) (1) Alla c. iniziale: "Quest'inventario dell'altare di S. Antonio della parrochiale di Tenno fu da me infrascritto publicato alla presenza di grande quantità di gente 3 maggio 1750 previo l'aviso dall'altare; segue sottoscrizione del notaio Carlo Gerolamo Armani, 1750 maggio 3 - "Fondo livellato", 1750 - 1783

55

- "Censi", 1750 - [post 1808] - "Obligazioni dell'altare", 1750 Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. 6 n.n. Note (1) Poiché l'ultima registrazione è di mano di don Valenti, si è dato come estremo cronologico ultimo la data di inizio della presenza di don Valenti a Tenno in qualità di parroco

4.1 - b. 1 "B. Inventario de fondi e censi dell'altare del Santissimo Rosario della parrochiale di Tenno" 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino al 1827 settembre 23) Alla c. iniziale: "Questo inventario dell'altare del Santissimo Rosario della parrocchiale di Tenno fu da me infrascritto publicato alla presenza di grande quantità di gente adì 3 maggio 1750 avendo prima fatto notto dall'altare in giorno di festa"; segue la sottoscrizione del notaio Carlo Gerolamo Armani, 1750 maggio 3 - elenco dei censi spettanti all'altare con registrazioni di pagamento e di affrancazione, 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino al 1827 settembre 23) - "Obligazioni dell'altare oltre il mantenimento", 1750 maggio 3 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 23 n.n.

4.1 - b. 1 "Q. Inventario de fondi e censi dell'altare di S. Rocho della chiesa parrochiale" 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino al 19 gennaio 1829) Alla c. iniziale: "Questo inventario dell'altare di S. Rocho della parrochiale di Tenno fu da me infrascritto publicato alla presenza di grande quantità di gente nel dì 3 maggio 1750 avendo prima avisato il popolo dall'altare in giorno festivo"; segue la sottoscrizione del notaio Carlo Gerolamo Armani, 1750 maggio 3 in fondo: "Obligazioni dell'altare oltre il mantenimento", 1750 maggio 3 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 32 n.n.

4.1 - b. 1 "C. Inventario de fondi e censi della Concezione di Maria Vergine della parrochiale di Tenno" 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino al 1844 dicembre 24) Alla c. iniziale: "Questo inventario dell'altare della Concezione di Maria Vergine di Tenno fu da me infrascritto publicato alla presenza di grande quantità di gente nel dì 3 maggio 1750 doppo avere previamente avisato dall'altare in giorno di festa"; segue la sottoscrizione del notaio Carlo Gerolamo Armani, 1750 maggio 3 alle cc. sd 1 - 6: elenco e descrizione dei fondi spettanti all'altare della Concezione di Maria, concessi a livello con registrazioni di pagamento, 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino al 1844 dicembre 24) alle cc. sd 7 - 22: registro dei censi spettanti all'altare con i relativi pagamenti e affrancazioni, 1750 maggio 3 (con annotazioni posteriori fino al 1839 novembre 25) a c. s 23: "Obligazioni dell'altare oltre il mantenimento", 1750 maggio 3 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. sd 23

56 serie 4.2 Atti amministrativi, 1647 - 1950

Contenuto La serie comprende 15 fascicoli, alcuni di nuova costituzione, altri originari, e una busta. I fascicoli contenenti la documentazione più antica riguardano i quattro altari della chiesa, del Santissimo Rosario, di San Rocco, della Santissima Concezione, di Sant'Antonio. Si tratta di atti di compravendita, costituzioni di censo, ecc... Il resto della documentazione relativa alla chiesa riguarda soprattutto la gestione amministrativa del patrimonio, ma anche i lavori di restauro effettuati nel tempo a chiesa, campanile, sacrestia.

4.2 - b. 1 Instrumenti relativi all'altare di San Rocco (1) 1647 - 1836 Atti di compravendita, cessione, costituzioni di censo, transazioni, ecc... relativi all'altare di San Rocco, 1647 - 1836 Italiano, latino Fascicolo, cc. 192 Note (1) Molti di essi sono in forma di quaderno

4.2 - b. 1 Instrumenti relativi all'altare del Santissimo Rosario (1) 1647 - 1833 Atti di compravendita, cessione, costituzione di censo, ecc..., relativi all'altare del SS. Rosario, 1647 - 1833 (2) Italiano, latino Fascicolo, cc. 72 Note (1) Alcuni di essi sono in forma di quaderno. (2) Due di questi atti riguardano la Confraternita del Santissimo Rosario eretta nella parrocchiale di Tenno.

4.2 - b. 1 Sacrestano 1698 - 1923 Richiesta per la concessione ad avere un campanaro presso la comunità di Tenno; capitoli per il sacrestano - campanaro della chiesa parrocchiale di Tenno, carteggio relativo all'onorario del sacrestano, 1698; 1820 - 1923 contiene anche in forma di registri: "Per il mantenimento del sacristano e capitoli del medesimo" (1), 1704 - 1705; copia dell'"Instrumeto dei leveli per il monnacco overo canpannaro della comunità di Tenno", 1709 Latino Fascicolo, cc. 75 Note (1) In fondo: "Capitoli da osservarsi dal monacho o sacristano della chiesa di S. Antonio delle Ville del Monte ...", [1705]

57

4.2 - b. 1 Instrumenti a favore dell'altare della Santissima Concezione (1) 1714 - [1832] Costituzioni di censo spettanti all'altare della SS. Concezione, 1714 - 1798; [1832] Italiano Fascicolo, cc. 18 Note (1) Alcuni di essi sono in forma di quaderno

4.2 - b. 1 Instrumenti a favore dell'altare di Sant' Antonio (1) 1716 - 1830 Italiano, latino Fascicolo, cc. 19 Note (1) Alcuni di essi sono in forma di quaderno

4.2 - b. 1 "Verbali del consiglio di amministrazione locazioni e capitolati" 1750 - 1932 - Atti di locazione e di vendita, rinnovo di investiture, atti e capitolati d'asta, prospetto dei capitali livellari della chiesa di Tenno, condizioni d'asta, atti di stima, avvisi, condizioni d'affittanza, 1750 - 1932 contiene tra l'altro: repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1932 due quaderni, di cui: uno relativo alla stima degli stabili di pertinenza della chiesa parrocchiale e agli affittuali dei fondi della chiesa e del beneficio Filippi, 1930; nell'altro compaiono una serie di contratti d'affitto di terreni spettanti alla chiesa e al beneficio Filippi levati al pubblico incanto, 1930 - "Fabbriceria verbali": verbali delle deliberazioni della fabbriceria di Tenno, nomine dei nuovi fabbricieri, avvisi, 1927 - 1930 Italiano Fascicolo, cc. 219

4.2 - b. 2 "Campane" 1796 - 1941 - "Campane concorenze": carteggio relativo alla vertenza nata tra i comuni di Tenno, Ville del Monte, Cologna e Pranzo per il concorso nel pagamento delle spese per la fusione di nuove campane, per lavori e restauri alla chiesa parrocchiale, al campanile e alla canonica, sentenza dell'I.R. Tribunale amministrativo relativa a tale questione, gravami, procura, conto delle spese sostenute, 1796 - 1835; 1870 - 1915 - "Campanile campane chiesa": carteggio relativo alla richiesta di ampliamento della chiesa parrocchiale ed elenco degli offerenti; carteggio relativo all'ampliamento e restauro della chiesa parrocchiale di Tenno e al restauro della canonica e del campanile, alla costruzione di nuovi banchi per la parrocchiale; carteggio con il carpentiere Anton Clara per la costruzione del castello delle campane, quietanze di pagamento, carteggio relativo al collaudo dei lavori eseguiti alla chiesa e alla canonica, avvisi, condizioni di appalto per i lavori di restauro, 1820 - 1828; 1881 - 1914

58

- "Campane": carteggio relativo alla fusione di nuove campane, carteggio con la ditta Chiappani di Trento, copia del contratto con il fonditore Chiappani, currende, attestazione di avvenuta benedizione di una campana nella parrocchiale, carteggio con la ditta D'Adda Francesco per un nuovo concerto di campane, avviso di consacrazione delle nuove campane, verbale di consegna della campana alla chiesa di San Pietro sul Monte Calino, censimento delle campane presenti nella parrocchia di Tenno, 1884; 1895 - 1941; contiene anche un libretto di prestiti presso la cassa rurale di Tenno a nome della chiesa parrocchiale di Tenno e due libretti a nome del "comitato campane Tenno", 1897 - 1913 Italiano, tedesco Busta, cc. 579

4.2 - b. 3 "Manomorta. Fassioni equivalente" 1807 - 1950 Specifica del patrimonio della chiesa parrocchiale e delle chiese filiali, prospetto dei proventi e delle uscite della chiesa parrocchiale e chiese filiali, prospetti statistici sulla gestione del patrimonio della chiesa, del beneficio parrocchiale e dei vari benefici, fassioni della chiesa parrocchiale per la commisurazione dell'equivalente d'imposta e carteggio relativo, denuncia delle rendite spettanti alla chiesa parrocchiale, al legato e cappellania Baldessari, al beneficio Filippi, al legato Zanolli della Marta, alla cappellania Antonini e legato Lutterini, all'Oratorio del Santissimo Sacramento, alla chiesa di San Pietro, ricevute di denunce di manomorta, 1807 - 1809; 1875 - 1950 Italiano Fascicolo, cc. 81

4.2 - b. 3 Censi spettanti alla chiesa parrocchiale e alle chiese filiali 1811 - 1839 Elenchi (1) dei debitori e dei capitali di censo spettanti ai quattro altari della parrocchiale, alla chiesa di San Lorenzo, di San Pietro, dell'Oratorio del SS. Sacramento, delle chiese di Ville del Monte, di Pranzo, di Cologna e Gavazzo, con registrazioni di pagamento e di affrancazione, 1811 - 1839 Italiano Fascicolo, cc. 63 Note (1) Si tratta di tre elenchi rilegati

4.2 - b. 3 "Documenti crediti estinti" 1812 - 1930 - Documentazione relativa a debiti ipotecari contratti da privati verso la chiesa parrocchiale di Tenno, contratti di mutuo ipotecario, insinuazioni per rinnovo d'ipoteca, conchiusi, estratti dal foglio "vecchi aggravi", atti di stima, estratto tavolare, ecc..., 1812 - 1929 - "Libro fondiario. Conchiusi", 1909 - 1930 Italiano Fascicolo, cc. 271

4.2 -b. 4 Fogli di possesso e diffide di pagamento 1862 - 1920 59

Italiano Fascicolo, cc. 26

4.2 - b. 4 "Progetto di ristaurazione della chiesa parocchiale di Tenno" 1877 - 1932 - Carteggio inerente al progetto di restauro della chiesa parrocchiale, corrispondenza con l'architetto Liberi, contratto con l'impresa Albertini, progetto di riparazione dell'organo, 1877 - 1883 - "Primo progetto" : "analisi", "fabbisogno e premisura" relativi ai lavori da eseguire per il restauro della chiesa stilati dall'architetto Liberi, 1877 (1) - "Progetto riformato": nuovo progetto che venne a sostituirsi al precedente, con "analisi", "fabbisogno e premisure" relativi ai lavori da eseguire alla chiesa parrocchiale, stilati sempre dall'architetto Liberi, 1878 - preventivo di spesa per la decorazione della chiesa parrocchiale, stilato da Agostino Aldi, 1895 - "Concorrenza ristauri": preventivi di spesa per lavori di restauro alla chiesa, al campanile, alla canonica, XIX ex. - XX in. - conto e preventivi di spesa per lavori di restauro al campanile, alla chiesa e alla canonica eseguiti dal muratore Luigi Betta, 1904 - 1913; 1932 (2) Italiano Fascicolo, cc. 223 Note (1) I due progetti sono corredati entrambi di tavole e disegni (2) Sono presenti in allegato anche tre piantine. Il preventivo di spesa del 1913 è conservato in triplice copia

4.2 - b. 4 "Danni di guerra" 1915 - 1930 - Carteggio ed atti relativi alla richiesta di risarcimento in seguito ai danni di guerra relativamente alla chiesa parrocchiale e al beneficio Filippi, relazioni di accertamento e di stima dei danni, carteggio relativo alla dotazione di nuove campane atte a sostituire quelle requisite dalle autorità austriache, 1915 - 1930 - "Beneficio parrocchiale. Danni di guerra": moduli, allegati e carteggio relativi alla richiesta di risarcimento in seguito ai danni di guerra per quanto riguarda i terreni del beneficio parrocchiale, 1920 - 1926 - "Stima dei danni di guerra subiti dalla venerabile chiesa di S. Lorenzo figliale chiesa parrocchiale di Tenno", 1920 - 1923. Contiene anche: relazione di accertamento e di stima relativo alla chiesa di San Pietro sul Monte Calino, 1920; carteggio relativo alla liquidazione dell'indennità per danni di guerra per quanto riguarda i terreni della fondazione Brocchetti, 1921 - 1922 Italiano Fascicolo, cc. 112

4.2 - b. 4 Obbligazioni di Stato del prestito di guerra austriaco e carteggio relativo 1916 - 1924 Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 33

4.2 - b. 4 "Coro parochiale"

60

1919 - 1932 - "Coro parrocchiale. Statuto e verbali": verbali delle sessioni del coro, 1919 - 1932 - "Currende - inviti - nomine", 1921 - 1928 Italiano Fascicolo, cc. 41

4.2 - b. 4 "Teca organo" 1943 - 1944 - Elenco degli offerenti con relative offerte per la costruzione del nuovo organo di Tenno, [1943] - carteggio tra il parroco di Tenno, don Pezzi, e la ditta Inzoli a cui venne commissionato il nuovo organo per la chiesa parrocchiale, quietanze di pagamento, 1943 - 1944 Italiano Fascicolo, cc. 37

61 serie 4.3 Registri delle elemosine e delle collette, [1762] - 1990

Contenuto La serie è formata da cinque registri in cui compaiono le annotazioni relative alle elemosine offerte non solo a favore del Sacro Cuore, del Santissimo Rosario, delle Sante Anime, del legato Battisti, ma anche in occasione di lavori e restauri alla chiesa. Di epoca più recente sono invece le elemosine raccolte e devolute per iniziative istituite dalla Curia vescovile o romana, come l'obolo di San Pietro, la giornata pro missioni, per il congresso eucaristico, pro seminario, ecc... Da segnalare la presenza di un piccolo registro dei primi decenni dell'Ottocento, attestante le elemosine fatte dai devoti all'Immacolata Concezione, i quali versavano le loro offerte per la celebrazione di uffici funebri.

4.3 - 1 Registro delle elemosine della chiesa parrocchiale di Tenno e delle offerte raccolte per le SS. Anime, al Terzetto, al Sacro Cuor di Gesù, e quelle del legato Battisti [1762] - 1809; 1843 agosto 22 - 1880 maggio 20 - Elenco degli iscritti ad una confraternita (?), [1762] - 1809 - registro delle entrate e uscite delle elemosine delle SS. anime, 1843 dicembre 19 - 1846 - "Stato delle limosine raccolte nella parrocchiale delle quali deve render conto il parroco, e di altre offerte", 1843 dicembre 19 - 1845 dicembre 31 - "Consorelle della Disciplina di S. Carlo di Tenno", ante 1803 - 1807 - registro delle entrate ed uscite delle elemosine ed oblazioni della chiesa parrocchiale, 1846 - 1845 dicembre 31 - 1847 dicembre 31 - "Entrata delle limosine che si raccoglie la festa di sera al Terzetto, da impiegarsi nella provvista della cera ed a gloria della Beata Vergine di cui deve render conto il parroco", 1843 dicembre 31 - 1845 novembre 28 - "Spese incontrate per l'Addolorata", 1845 luglio 28 - 1848 febbraio 11 - "Entrata del legato Battisti 1879", 1879 febbraio 25 - 1880 maggio 20 - "Prospetto delle limosine del SS. Cuor di Gesù", 1843 agosto 22 - 1847 dicembre 31 - registrazioni delle entrate e delle uscite delle elemosine del legato Battisti, 1864 novembre 16 - 1873 dicembre 14 - registrazioni delle entrate e uscite delle elemosine della Beata Vergine all'altare del Rosario al Terzetto, 1846 gennaio 1 - 1847 dicembre 31 - registrazioni delle entrate e uscite delle elemosine del legato Battisti, 1875 dicembre 16 - 1878 gennaio 26 - registro delle entrate e uscite delle SS. anime, 1847 marzo 14 - 1847 marzo 24 - "Elemosine del legato Battisti", 1851 maggio 5 - 1864 gennaio 19; 1849 aprile 27 - 1851; 1844 agosto 24 - 1848 gennaio 25 (1) - "Specifica degli importi consegnati al parroco provvenienti da resti della soppressa confraternita dell'Immacolata Concezione di Tenno che dovevano essere impiegati in tanti uffizi e messe da farsi annualmente in suffraggio dei defunti di detta compagnia", 1844 settembre 13 Italiano Registro, cc. 54 (mancano alcune cc.), acefalo e mutilo Note (1) Tali registrazioni vennero compilate disordinatamente partendo dal fondo del registro, dove infatti compaiono quelle più antiche, per arrivare a quelle relative al 1864. Le registrazioni in merito alle annate successive, quelle più recenti, si ritrovano sempre sfogliando a ritroso il registro, non di seguito ma intervallate alle altre registrazioni del presente libro

62

4.3 - 2 Registro delle elemosine offerte dai devoti dell'Immacolata Concezione 1809 dicembre 8 - 1831 febbraio 2 (con annotazioni posteriori del 1 settembre 1842 e del 1844) Registro delle elemosine offerte dai devoti dell'Immacolata Concezione per la celebrazione di uffici funebri e per il mantenimento di quattro candelotti in occasione del funerale degli stessi offerenti, 1809 dicembre 8 - 1831 febbraio 2 sul v. dell'ultima c., a registro capovolto: "Bortolo Oliveri per celebrazione di messe e provisione di candellotti", [1842 settembre 1] Italiano Registro, cc. 8 n.n.

4.3 - 3 "Prospetto delle offerte e limosine della chiesa parrocchiale di Tenno raccolte in chiesa e fuori come pure delle limosine raccolte al Terzetto e alla coroncina del SS. Cuor di Gesù ed alla predica delle SS. anime cominciando coll'anno 1848" 1847 dicembre 31 - 1897 - Registro delle entrate riguardanti le elemosine raccolte per la chiesa parrocchiale, per la B.V. del Rosario, per il Sacro Cuore di Gesù, 1847 dicembre 31 - 1848 dicembre 31 - "Offerte raccolte nel mese di maggio 1854 ad onore della B.V. Addolorata", 1854 maggio - 1854 dicembre 11 - registro delle entrate ed uscite delle elemosine raccolte per le SS. anime, 1854 marzo 26 - 1857 marzo 22 - registro delle uscite relative alle elemosine raccolte per la chiesa parrocchiale, per la B.V. del Rosario, per il Sacro Cuore di Gesù, 1847 dicembre 31 - 1848 dicembre 1 - registro delle uscite delle elemosine a favore delle SS. anime, 1857 - registro delle entrate e uscite delle elemosine raccolte a favore delle SS. anime, 1848 aprile 2 - 1853 - prospetto delle entrate e delle uscite relative alle elemosine raccolte per la chiesa parrocchiale, per la B.V. del Rosario, per il Sacro Cuore di Gesù, 1849 gennaio 1 - 1882 dicembre 2 - prospetto delle offerte a sostegno delle spese per un corso di sante Missioni, 1851 - prospetto delle offerte per "solennizzare il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine Santissima ai 13 maggio 1855", a cui segue il racconto da parte di don Pattuzzi sullo svolgimento della cerimonia; resoconto delle spese affrontate per solennizzare la pubblicazione del dogma, 1855 - offerte versate nel 1857 per fornire la chiesa di una nuova pala rappresentante la B.V. del Rosario; registrazione dello stipendio ricevuto dal pittore Antonio Moro per l'esecuzione della pala, 1857 - 1858 febbraio 18 - "Memoria " relativa alla visita di Sua Altezza Imperiale, l'arciduchessa Margherita, al paese e al castello di Tenno, 1858 maggio 20 - nota delle offerte raccolte e delle spese sostenute per il restauro del simulacro della Beata Vergine sopra l'altare maggiore, 1865 - 1866 febbraio 7 - resoconto delle entrate e uscite per il "Trono del SS. Sacramento", 1866 - 1869 luglio 17 - annotazione relativa alla donazione (un corredo di sacri arredi) fatta da monsignor Filippo Brunati e dalla signora Luigia, moglie di Luigi Brunati, alla chiesa di Tenno, 1863 - 1877 maggio 30 - resoconto delle entrate e uscite del capitale Brunati, 1870 febbraio 5 - 1882 gennaio 5 - registro delle entrate e uscite delle elemosine offerte a favore delle SS. anime, 1890 marzo - 1897 - "Prospetto delle offerte fatte dal signor don Giuseppe Brunati per la costruzione del nuovo altare di San Giuseppe", 1880 ottobre 16 - 1881 novembre 16 - resoconto delle entrate e uscite delle elemosine versate a favore delle SS. anime, 1858 - 1885 luglio 27 (1) Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 124 n.n. Note (1) Tali registrazioni vennero compilate a ritroso e disordinatamente partendo dal 1885 e concludendo con il 1861 63

4.3 - 4 "Registro delle limosine offerte in chiesa per la parrocchiale al Terzetto all'altare del Rosario ed alla coroncina del S. Cuor di Gesù e dal legato di Monsignor don Filippo Brunati a disposizione del parroco per l'anno 1882 e successivi" (1) 1882 gennaio 1 - 1941 dicembre 6 - Libro cassa delle entrate e uscite riguardanti le elemosine raccolte a favore della chiesa, dell'altare del Rosario, del S. Cuore di Gesù, 1882 gennaio 1 - 1885 - libro cassa delle entrate ed uscite concernenti le elemosine raccolte a favore della parrocchiale e del Sacro Cuore, 1886 gennaio 1 - 1887 - registrazione delle entrate e uscite per quanto riguarda le offerte versate alla chiesa parrocchiale, 1888 luglio 22 - 1892 gennaio 1 (2) - annotazione relativa alla somma lasciata in testamento da don Ferdinando Guella, parroco di S. Stefano a Verona, a favore dei poveri di Tenno; registrazione delle uscite di tale capitale amministrato da Federico Sanda, vicario parrocchiale, 1885 aprile 15 - 1885 agosto 31 - "Prospetto" delle entrate e uscite del legato fondato da mons. Filippo Brunati e amministrato dal parroco pro tempore, 1882 gennaio 1 - 1894 luglio 1; 1902 - 1920 giugno 2; 1941 dicembre 6 - registrazione della consegna, da parte del colono, al vicario parrocchiale Sanda del ricavato del fondo in Fontanelle, 1885 luglio 20 - 1885 agosto 6 sul v. della c. di guardia anteriore: "La resa di conto degli anni anteriori all'anno 1882 risulta da apposito registro", [1882] Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 27 n.n. Note (1) Sull'angolo destro del piatto esterno della coperta fu aggiunto posteriormente: "Registro del legato di mons. Filippo Brunati dopo il 1902" (2) Tutte le registrazioni sono depennate

4.3 - 5 "Libro cassa delle collette e questue" 1942 gennaio 6 - 1960 maggio 14; 1965 gennaio 20 - 1990 Registro delle entrate e delle uscite concernenti le offerte versate alla chiesa parrocchiale Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 21 n.n.

64 serie 4.4 Registri dei conti, 1702 - 1958

Contenuto La serie comprende sei registri che propriamente si possono distinguere in registri delle rese di conto, i più antichi, e registri di cassa, quelli più recenti. I registri delle rese di conto venivano compilati dai massari della chiesa, che vi riportavano alla fine di ogni anno, l'elenco delle entrate e delle uscite con il saldo finale della loro amministrazione. Questi registri, in numero di 4, non si riferiscono alla chiesa in quanto corpo unico, ma ai suoi rispettivi quattro altari: della Santissima Concezione, di San Rocco, del Santissimo Rosario, di Sant'Antonio. L'amministrazione dei beni e delle rendite della chiesa infatti, per il periodo che va dagli inizi del Settecento ai primi decenni dell'Ottocento coincise, da quanto si ricava dalla presente documentazione, con quella dei suoi altari. I registri o giornali di cassa della chiesa sono 2; tenuti dal parroco, in quanto responsabile della direzione dell'amministrazione ecclesiastica, egli vi registrava quotidianamente le entrate e le uscite di denaro. La compilazione di questi registri iniziò solo a partire dal 1902 per opera di don Rosa. Tra il 1939 e il 1940 l'amministrazione fu tenuta da don Girardini, curato di Varone.

4.4 - 1 "Libro di S. Antonio di Padoa della parochiale di Thenno l'anno bisestile 1708. A" 1702 (1) - 1787 maggio 30; 1805 - 1825 marzo 20 - Registro dei conti relativo all'amministrazione delle entrate e uscite con saldo finale dell'altare di Sant'Antonio, 1702 - 1787 maggio 30; 1805 - 1811 dicembre 16 - "Raggioni dell'altare de santi Antonio e Valentino eretto nella chiesa parochiale di Thenno scritte e registrate a perpetua memoria da me Gerolamo Antonio Brochetti parocho li 13 settembre 1714 come pure l'obligationi del medesimo altare": registrazioni dei censi spettanti all'altare con i relativi pagamenti e affrancazioni, 1714 settembre 13 - 1825 marzo 20 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 42 (numerazione originaria parziale) Note (1) Le registrazioni più antiche risalgono al 1702 anche se furono compilate nel 1708, come si ricava anche dal titolo

4.4 - 2 "Libro dell'altare del Santissimo Rosario. A" 1703 (1) - 1787 maggio 30; 1805 - 1811 dicembre 16 Registro di cassa delle entrate e uscite e resoconto finale del massaro dell'altare del Santissimo Rosario nella parrocchiale di Tenno, 1703 - 1787 maggio 30; 1805 - 1811 dicembre 16 sul r. della c. di guardia posteriore: saldo delle entrate dal 1722 al 1735 a c. 95: "Nota de beni spettanti all'altare del Santissimo Rosario affittatti", 1706 settembre 29 - 1733 agosto 30 Italiano Registro, legatura cartacea, con laccio in pelle, cc. 95 (bianche cc. 39) Note (1) Le prime registrazioni si riferiscono al 1703 anche se furono effettuate il 2 febbraio 1706, in occasione del saldo finale dell'amministrazione esercitata da Domenico Zucchelli, massaro dell'altare del Santissimo Rosario 65

4.4 - 3 "Libro dell'altare di Santo Rocho. B" 1765 - 1802 maggio 3; 1804 - 1811 Registrazione dei conti e saldo finale relativo all'amministrazione dell'altare di San Rocco nella chiesa parrocchiale - registrazione delle entrate a partire dal 1766, 1766 - 1802 maggio 3; 1804 - 1811 - registrazione delle uscite a partire dal 1765, 1765 - 1802 maggio 3; 1804 - 1811 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 26 n.n. (1) Note (1) Si presume che molte carte del registro siano mancanti, data anche la totale assenza di legatura

4.4 - 4 "Resa dei conti dell'altare della Santissima Concezione. B" 1770 - 1811 dicembre 16 (con annotazione successiva del 13 luglio 1845) - Registro dei conti relativo all'amministrazione delle entrate, uscite e saldo finale dell'altare della Concezione di Maria Vergine, 1770 - 1811 novembre 28 - registro dei conti relativo all'amministrazione delle spese non ordinarie anche degli altri altari della chiesa parrocchiale, l'altare di San Rocco, di Sant'Antonio e del Rosario, 1809 - 1811 (1) all'inizio: "Libro delle rese de' conti de' massari dell'altare della Santissima Concezione nella parochiale di Tenno incominciato per l'entrata dell'anno 1770 sotto il massariato di Domenico Giovanni figlio di Antonio Baroni di Tenno", 1770; depennata risulta invece la registrazione precedente relativa al controllo effettuato sull'assenza da scuola di alcuni alunni durante la visita alle classi alle ultime cc.: approvazione dei fabbriceri della chiesa parrocchiale di Tenno al rendiconto dell'amministrazione delle entrate e uscite degli altari dell'Immacolata Concezione, di San Rocco, Sant'Antonio e del Rosario, tenuta dal massaro Bortolo Olivieri, 1811 dicembre 16 all'ultima c.: "Promemoria" relativo ad un'affrancazione, 1845 luglio 13 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 40 n.n. Note (1) Prima di iniziare le registrazioni relative all'uscita del biennio 1808 - 1809 il Valenti annota che "per maggior facilità di conteggio e chiarezza" in questo registro sono state riportate le spese non ordinarie anche degli altri altari, [1809]

4.4 - 5 "Registro degli incassi e delle spese fatti dal parroco di Tenno per la chiesa parrochiale" (tit. int.) 1902 aprile 9 - 1933 gennaio 1 (con visto del 27 aprile 1933) Italiano Registro, legatura in tela, cc. 80 n.n.

4.4 - 6 "Libro cassa della chiesa parrocchiale di Tenno dal 14/4 1940 - 1958 (1) 1939 luglio 1 (2) - 1958 dicembre 31 All'inizio: annotazione di don Pezzi relativa all'amministrazione interina compresa tra l'1 luglio 1939 e il 31 agosto 1940 tenuta da don Pietro Girardini, curato di Varone, 1940 a metà circa: notizia relativa alla chiesa di San Pietro, 1950 maggio 16 66

Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 56 (numerazione originaria parziale) Note (1) "1958" è aggiunta di mano posteriore (2) Le registrazioni concernenti il 1939, che si riferiscono all'amministrazione interina tenuta da don Girardini, furono in realtà trascritte e riportate nel presente registro nel corso del 1940

67 serie 4.5 Strazzetti, 1905 - 1941

Contenuto La serie è costituita da sei strazzetti dei conti, registri (o quaderni) nei quali i parroci annotavano provvisoriamente le entrate e le uscite giornaliere relative alla chiesa. Tali registrazioni venivano poi trascritte o riportate in "bella copia" e in stesura definitiva nei registri di cassa della chiesa (si rimanda alla serie precedente, di cui 4.4.5. e 4.4.6.)

4.5 - 1 "IV. Chiesa parrochiale" 1905 settembre 28 - 1908 giugno 10 Strazzetto del libro dei conti della chiesa parrocchiale, 1905 settembre 28 - 1908 giugno 10 (1) Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. 12 n.n. Note (1) Alcune registrazioni inerenti gli anni 1906 - 1908 sono riportate sull'ultima carta a registro capovolto

4.5 - 2 "VII". Strazzetto 1907 dicembre 13 - 1915 maggio 25 - Strazzetto del libro dei conti della chiesa parrocchiale, 1907 dicembre 13 - 1913 giugno 22 - strazzetto dei debiti e dei crediti relativi alla persona di don Massimino Mazzarini, cooperatore parrocchiale, 1910 settembre 7 - 1915 maggio 25 (1) all'interno del piatto anteriore e posteriore della coperta e sulle cc. di guardia anteriore e posteriore: annotazioni sul consumo di solfato per le "irrorazioni nella chiusura", sulle varie consegne di vino e di acquavite, sui risultati della vendemmia a Noino e a San Lorenzo, 1909 - 1914 dicembre 12 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 62 n.n. Note (1) Le registrazioni sono state effettuate a registro capovolto

4.5. - 3 "VIII. Strazzetto" 1913 giugno 25 - 1918 giugno 24 Strazzetto dei conti della chiesa, 1913 giugno 25 - 1918 giugno 24 All'interno del piatto anteriore e posteriore della coperta e sulle cc. di guardia anteriore e posteriore: appunti relativi a entrate, uscite, debiti, crediti, prestiti, 1913 - 1917 febbraio 14 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 34 n.n.

4.5 - 4

68

Strazzetto 1919 giugno 6 - 1929 Strazzetto dei conti della chiesa parrocchiale, 1919 giugno 6 - 1929 Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. 12 n.n.

4.5 - 5 Strazzetto 1939 gennaio 4 - 1941 gennaio 3 - Registro di cassa della chiesa parrocchiale, 1939 gennaio 4 - 1939 luglio 11 (1) - strazzetto dei conti della chiesa: 1939 luglio 25 - 1941 gennaio 3 all'inizio: "Spese sostenute da don Girardini curato di Varone per conto del reverendo parroco di Tenno" , 1939 luglio 25 - 1940 agosto 14 verso l'inizio: registrazioni delle entrate e uscite del beneficio parrocchiale, della chiesa, dell'Oratorio del Santissimo, del beneficio Filippi, della cappellania Antonini, della cappellania Baldessari, del legato Baldessari, del legato poveri e zitelle, del beneficio sordomuti, del maso Fontanelle, della confratenita del SS. Sacramento, 1939 luglio 11 - 1941 gennaio 3 verso la fine: "Amministrazione del beneficio parrocchiale Tenno 1/7 1939 - 31/12 1940", 1939 luglio 1 - 1940 dicembre 31 Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. 26 n.n. Note (1) Il registro venne iniziato da don Chizzola nel 1939 che vi registrò i conti delle entrate e uscite della chiesa per il primo semestre del 1939. In seguito l'amministrazione della chiesa, del beneficio parrocchiale e dei vari legati fu assunta per circa un anno, dal luglio 1939 all'agosto 1940, da don Girardini, curato di Varone. Le sue annotazioni e quelle del nuovo parroco di Tenno don Pezzi, presenti in questo strazzetto, furono riportate in un secondo momento, dallo stesso don Pezzi, in un altro registro cassa di cui al 4.4.6. Alcune carte del presente strazzetto sono occupate da calcoli matematici.

4.5 - 6 Strazzetto 1939 agosto 4 - 1940 aprile 12 Strazzetto dei conti della chiesa, 1939 agosto 8 - 1940 aprile 12 in fondo: "Denari incassati pro beneficio", 1939 ottobre 4 - 1940 febbraio 11 sulle cc. di guardia anteriore e posteriore: calcoli matematici Italiano Registro, cc. 4 n.n.

69 serie 4.6 Resoconti e inventari, 1806 - 1958

Contenuto Già si è detto come fosse considerato necessario ed estremamente importante il compito del parroco rivolto ad una corretta gestione del patrimonio economico della chiesa. Al parroco spettava, secondo il diritto ecclesiastico, la principale direzione dell'amministrazione dei beni, alla quale si aggiungeva una sorta di superiore ispezione esercitata dall'Ordinariato. In realtà, l'incarico dell'amministrazione del patrimonio veniva assunto da specifici funzionari detti sindici, massari o fabbricieri, cioè i rappresentanti della comunità nell'amministrazione ecclesiastica, che divenivano così i veri responsabili del patrimonio della chiesa. Al termine di ogni anno, prima di passare le consegne ai nuovi eletti, i fabbricieri dovevano rendere conto al parroco del loro operato (secondo quanto stabilito dalle Costituzioni sinodali di Ludovico Madruzzo, cap. 50); essi erano infatti tenuti a presentare prontamente una ben compilata resa di conto in merito alla loro gestione e, se necessario, a risarcire i danni subiti dal patrimonio della chiesa. Al resoconto dovevano aggiungersi gli allegati rispettivi, secondo il numero progressivo. Il resoconto (firmato oltre che dai fabbricieri anche dal parroco), insieme ad un estratto, doveva poi essere spedito all'Ordinariato per l'approvazione e in seguito inoltrato alla Luogotenenza (1). Anche le fabbricierie delle chiese filiali, nella fattispecie quelle di Ville del Monte, Cologna, Pranzo erano tenute a presentare i conti delle loro amministrazioni alla chiesa matrice, la parrocchiale di Tenno, che li doveva esaminare e poi rimettere alla superiore revisione definitiva dell'Ordinariato.

La serie è costituita da due buste contenenti i resoconti e gli inventari della chiesa parrocchiale. Sia gli inventari che i resoconti si trovavano frammisti ai resoconti o agl'inventari degli altri benefici o al resto della documentazione, in modo disordinato e del tutto casuale. Attuata una necessaria separazione si è proceduto ad una organizzazione della serie, che riunisce sia gli inventari che i resoconti della chiesa. Per quanto riguarda i resoconti si accusa una lacuna di documentazione per gli anni dal 1842 al 1865. Per le rese di conto più antiche, abbondante è la presenza di rimarchi, protocolli di revisione, liquidazioni ed estratti del conto. A seguito degli inventari e dei resoconti è stata collocata all'interno di ognuna delle due buste una cartellina contenente le quietanze che non hanno trovato riscontro con le registrazioni presenti nei resoconti, o le quietanze per le quali non esistono i rispettivi resoconti.

Note (1) G. BAZZANELLA, Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento 1905, pp. 354 - 403

4.6 - b. 1 Resoconti e inventari della chiesa parrocchiale di Tenno 1806 - 1864 - Inventari della chiesa parrocchiale di Tenno, 1807 - 1808, 1820, 1824 (1), 1829, 1843, 1845, 1864 - rese di conto ed estratti del conto della chiesa parrocchiale e carteggio relativo, rimarchi, specifiche, protocolli di revisione, liquidazioni e processi verbali per l'approvazione del conto, 1806 - 1841 - documenti di corredo, 1842 - 1864

70

Italiano Busta, nn. 36, cc. 366 Note (1) La data fa riferimento all'anno di stesura dell'inventario. Esso è il primo inventario del patrimonio. Quelli che lo precedono in ordine temporale sono inventari dei sacri arredi. E' presente anche un inventario dell'archivio parrocchiale. b. 2 Resoconti, quietanze e inventari della chiesa parrocchiale di Tenno 1866 - 1958 - Inventari del patrimonio della chiesa parrocchiale, 1873, 1894, 1907, 1935 (1) - resoconti e documenti di corredo, 1866 - 1958 (2) Contiene fra l'altro: resoconti della gestione del cinema parrocchiale, 1952 - 1953 - documenti di corredo, 1867 - 1948 Italiano Busta, nn. 48, cc. 1318 Note (1) La data del 1935 di riferisce all'anno di compilazione dell'inventario non all'anno cui inerisce lo stesso. Conservato in triplice copia, si tratta di un "Registro patrimoniale ed economico della chiesa parrocchiale". (2) Mancano i documenti di corredo per gli anni 1866 - 1868, 1900 - 1901, dal 1906 al 1912, 1915 - 1929, dal 1930 al 1958. Sono in duplice copia i resoconti per gli anni 1900 - 1901, 1902 - 1903, 1915 - 1929, 1930 - 1932. Per gli anni 1948 - 1958 i resoconti comprendono sia le registrazioni relative alla chiesa parrocchiale che alla fondazione Brocchetti. Si ricorda che le date si riferiscono non alla stesura del documento ma all'anno cui pertiene il resoconto stesso.

71 serie 4.7 Massa Brocchetti, 1820 - 1963

Contenuto Con testamento del 12 maggio 1870 (1), Adamo Brocchetti, del fu dottor Francesco e di Maddalena Moscardini, conoscendo la povertà della chiesa parrocchiale di Tenno e "desiderando che sia mantenuta con un conveniente decoro", lascia a tal fine e a titolo di legato perpetuo, il suo fondo arativo con casetta siti in Fontanelle, nella campagna di Tenno, luogo detto in Bolbone. Istituisce poi vari legati fra i quali uno a favore delle zitelle, uno a favore dei poveri, uno a favore dei sordomuti (2). Nomina il parroco di Tenno, don Francesco Patuzzi, esecutore testamentario. A lui spetta, per l'incomodo e per il tempo speso nell'esplicitazione delle varie disposizioni testamentarie, una generosa ricompensa alla quale si aggiungono i proventi di elemosine ed emolumenti vari. Il parroco viene nominato dal Brocchetti anche erede universale delle sue sostanze. A don Patuzzi furono così aggiudicati una decina di altri terreni siti nella campagna di Tenno e di Cologna, nei luoghi detti alla Croce, alla Lazzara, in Piazze, alla Corte, al Piscol, ecc... L'intera massa Brocchetti, come da disposizione testamentaria, venne da sempre dunque amministrata dai parroci di Tenno, in gestione separata rispetto ai beni della chiesa parrocchiale. Diventando i beni del Brocchetti patrimonio della chiesa, anche il suo materiale documentario venne acquisito dalla stessa. E' così conservata in questa serie non solo la documentazione personale di Adamo Brocchetti da lui stesso prodotta e ricevuta nella sua attività pubblica e privata, ma anche la documentazione prodotta dopo la sua morte, dai registri di cassa, ai resoconti patrimoniali ed economici, al carteggio relativo all'amministrazione delle sostanze ereditate. La serie si articola in quattro sottoserie: partitari, atti amministrativi, registri di cassa, resoconti e documenti di corredo.

Note (1) Copie ed estratti del testamento di Adamo Brocchetti sono conservate in 6.6.1.1. (2) Per quanto riguarda la documentazione relativa ai legati fondati dal Brocchetti si rinvia alla serie 6.6

72 sottoserie 4.7.1 Partitari, 1820 - 1890

Contenuto La sottoserie è costituita da due partitari, concepiti come tali, ma poi utilizzati anche per altro genere di annotazioni. Appartenuti ad Adamo Brocchetti che vi registrava personalmente i propri debiti e crediti, essi vennero in possesso -alla morte del Brocchetti- di don Patuzzi, parroco di Tenno, nominato esecutore testamentario ed erede della massa Brocchetti. Don Patuzzi proseguì la compilazione dei due partitari, aggiornando le registrazioni presenti e inserendovene altre, quali le spese per la fabbrica della chiesa parrocchiale o le entrate del fondo in Fontanelle divenuto di pertinenza della chiesa. Nella serie è stato inserito anche un fascicolo contenente, in carte sciolte, lo stesso tipo di registrazioni presenti nei due partitari (annotazioni del dare e avere, partite dei vari coloni), probabilmente aventi carattere di minute.

4.7.1 - b. 1 Registrazioni partitarie 1820 - 1874 Italiano Fascicolo, cc. 40

4.7.1 - 2 Partitario dei beni della massa Adamo Brocchetti 1838 maggio 17 - 1882 gennaio 13 - Partitario dei capitali e delle rendite della massa di Adamo Brocchetti, 1838 maggio 17 - 1882 gennaio 13 (1) - elenco dei creditori verso Adamo Brocchetti e annotazioni dei pagamenti da lui effettuati, 1843 settembre 6 - 1872 luglio 3 verso la metà: "Capitali eretti di nuovo della massa Brocchetti", 1872 settembre 5 - 1875 dopo la metà: "Spese incontrate nella fabbrica della chiesa parocchiale di Tenno cominciando col mese di agosto 1879 nove", 1879 agosto - 1879 dicembre 31 in fondo: "Partita dell'Illustrissimo signor barone Achille de Menghin relativa alle entrate e spese della casa e fondo", 1875 - 1876 marzo 9 (2) Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 139 (numerazione originale parziale), con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. Note (1) Le registrazioni a partire dal 1872 furono effettuate da don Pattuzzi, esecutore testamentario dell'eredità Brocchetti (2) Questa parte è stata compilata a registro capovolto

4.7.1 - 3 Partitario dei beni della massa Adamo Brocchetti 1855 settembre 19 - 1890 maggio 27 - Partitario dei crediti e dei debiti di Adamo Brocchetti, 1855 settembre 19 - 1872 aprile 19 - "Partite" dei vari coloni e rese di conto delle entrate dei fondi alla Croce, in Fontanelle, al Piscolo, in Piazze, 1873 febbraio 8 - 1888 aprile 10 (1) alle pp. 48 - 51: "Nota del graspato della massa Brocchetti raccolto nell'anno 1872", 1872 73

Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 72 (cc. sd 56, pp. 30), con indice alfabetico per cognomi all'inizio n.n. Note (1) Il registro fu compilato, dopo la morte di Adamo Brocchetti, da don Patuzzi. Fu lui ad utilizzare questo partitario non solo per registrarvi le partite dei vari coloni della massa, ma anche le entrate dei fondi diventati di pertinenza della chiesa, in particolare il maso in Fontanelle.

74 sottoserie 4.7.2 Atti amministrativi, 1820 - 1905

Contenuto La sottoserie è formata da tre fascicoli di nuova costituzione. Uno di essi, in particolare, riunisce la documentazione relativa alla persona di Adamo Brocchetti in vita (carteggio con i familiari) e alla sua attività pubblica, in qualità di capocomune e di sindaco della chiesa. Per quanto invece attiene gli affari del Brocchetti, il materiale documentario è confluito nel primo fascicolo di questa sottoserie, nel quale oltre ai contratti di vendita, di mutuo ipotecario e simili, stipulati dal Brocchetti in vita, sono raccolti tutti gli atti e le pratiche relativi alla gestione patrimoniale dei beni della massa Brocchetti lasciati in eredità a don Patuzzi e da lui amministrati. Nel terzo fascicolo è confluito invece tutto il carteggio prodotto dopo la morte del Brocchetti, dalla corrispondenza del parroco con i parenti dello stesso, tra i quali il cugino barone Achille de' Menghin, al decreto di aggiudicazione dell'eredità della massa Brocchetti a don Patuzzi.

4.7.2 - b. 1 Documenti relativi all'amministrazione dei beni di Adamo Brocchetti 1820 - 1905 Documenti relativi all'amministrazione dei beni di Adamo Brocchetti, della massa ereditaria e dei legati Brocchetti: contratti di mutuo ipotecario e di permuta, decreti, convenzioni, istanze, sentenze, contratti di vendita e di locazione, specifiche, atti di liquidazione, ecc..., 1820 - 1905 Contiene tra l'altro: elenco dei "crediti chirografari" della massa Brocchetti, 1873 - 1874 Italiano Fascicolo, cc. 287

4.7.2 - b. 1 Carteggio relativo alla persona e all'attività di Adamo Brocchetti 1822 - 1871 Sentenza, risposta alla domanda di esonero di Adamo Brocchetti dalla carica di sindaco della chiesa parrocchiale, corrispondenza del Brocchetti con il cugino il conte Capolini, mandato, procura, ecc..., 1822 - 1871 Italiano Fascicolo, cc. 58

4.7.2 - b. 1 Atti amministrativi 1871 - 1887 Carteggio relativo ad Adamo Brocchetti dopo la sua morte, corrispondenza tra il parroco di Tenno ed Achille barone de' Menghin, decreto di aggiudicazione della massa Brocchetti, stima e descrizione degli stabili di proprietà della massa Brocchetti, elenco delle carte e dei documenti relativi alla massa ereditaria Brocchetti, 1871 - 1887 Italiano Fascicolo, cc. 123

75 sottoserie 4.7.3 Registri di cassa, 1872 - 1963

Contenuto La sottoserie si compone di due registri di cassa relativi all'amministrazione dei beni lasciati in eredità a don Patuzzi dal defunto Adamo Brocchetti. Il primo dei due registri, compilato da don Patuzzi, riporta anche molte annotazioni relative alle entrate e uscite della chiesa parrocchiale (per gli anni 1776 - 1884), che vengono distinte ed effettuate in maniera separata rispetto alle registrazioni riguardanti la massa Brocchetti. Si ricorda inoltre che nell'amministrazione del patrimonio rientravano anche i beni spettanti ai legati fondati dal Brocchetti (si rimanda alla serie 6.6.), come si ricava dal secondo registro di cassa.

4.7.3 - 1 "Amministrazione Brochetti (Pattuzzi)" 1872 - 1884 Libro cassa delle entrate e uscite della "massa giacente del fu signor Adamo de Brocchetti sotto l'amministrazione dell'esecutor testamentario don Francesco Pattuzzi parroco di Tenno", 1872 - 1884 intervallate a tali registrazioni: registrazioni delle entrate e uscite della chiesa, 1876 - 1884 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 42 n.n.

4.7.3 - 2 "Brocchetti. Maso di Fontanelle eredità Brochetti 1890" 1888 - 1963 Libro cassa delle entrate e uscite relative alla massa Brocchetti, 1888 - 1895; 1901 - 1919; 1939 luglio 1 - 1963 alla c. iniziale: "Legati gravitanti sul maso a Fontanelle", 1890 maggio 27 verso l'inizio: registrazioni circa il debito contratto dal defunto don Luigi Maino nei confronti del legato Brocchetti e saldo versato dai suoi eredi, 1889 - 1904 marzo 1 sul v. dell'ultima c. e sul r. della c. di guardia posteriore: registrazioni delle entrate e uscite dell'eredità Brocchetti, 1893 marzo (1) Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 46 (numerazione originaria parziale) Note (1) Le registrazioni sono avvenute a registro capovolto

76 sottoserie 4.7.4 Resoconti e documenti di corredo, 1820 - 1884

Contenuto La sottoserie di compone di una busta e due fascicoli di nuova costituzione. Nella busta sono riuniti i resoconti dell'amministrazione tenuta da don Patuzzi dell'ereditata massa Brocchetti, a partire dal 1871. In modo separato sono stati registrati i conti delle entrate e uscite del fondo in Fontanelle spettante alla chiesa. Nella stessa busta sono conservati, a seguito dei resoconti, sia le quietanze prodotte o ricevute dal Brocchetti stesso, e quindi antecedenti agli anni per cui sono presenti i resoconti, sia le quietanze che non hanno trovato immediato riscontro con le registrazioni dei resoconti. Nella sottoserie sono confluiti inoltre due fascicoli contenenti le quietanze che trovano riscontro con le registrazioni presenti nel partitario 4.7.1.2. e nel registro di cassa 4.7.3.1.

4.7.4 - b. 1 Rese di conto e documenti di corredo 1820 - 1884 - Rese di conto, documenti di corredo e carteggio relativo dell'eredità della massa Brocchetti, 1871 - 1883 - documenti di corredo, 1820 - 1884 Italiano Busta, nn. 13, cc. 670 Note (1) Contiene anche: "Entrata ed uscita del fondo in Fontanelle della chiesa parocchiale", 1875 - 1882. Le registrazioni sono riportate anche nel libro cassa 4.7.3.1. Le rese di conto della fondazione Brocchetti per gli anni 1948 - 1958 furono annesse a quelle della chiesa parrocchiale a cui si rimanda (4.6.2)

4.7.4 - b. 1 Documenti di corredo alle registrazioni di cui a 4.7.3.1. (1) 1875 - 1882 Italiano Fascicolo, cc. 174 Note (1) Si tratta di quietanze relative alle spese incontrate dalla massa Brocchetti e dalla chiesa parrocchiale secondo le registrazioni di cui al libro cassa "Amministrazione Brochetti" (4.7.3.1.)

4.7.4 - b. 1 Documenti di corredo alle registrazioni di cui a 4.7.1.2. (1) 1879 - 1880 Italiano Fascicolo, cc. 15 Note (1) Le registrazioni e le relative quietanze si riferiscono alle spese incontrate per i lavori della chiesa parrocchiale nel 1879

77 subfondo 5 Chiese filiali e soggette, 1614 - 1947

Contenuto Erano tre le chiese filiali della pieve di Tenno: Ville del Monte, Pranzo e Cologna. Ville del Monte e Pranzo rimasero espositure, dipendenti dalla chiesa matrice, fino alla metà del Novecento, quando rispettivamente nel 1955 e nel 1959 furono erette a parrocchia. Cologna invece, curazia della pieve di Tenno dal 1749, fu elevata a parrocchia nel 1953. I rapporti dei curati e cappellani esposti nei confronti del parroco di Tenno erano fissati nei cosiddetti capitoli o capitolate, nei quali venivano elencati diritti e doveri dei primi verso il secondo. Un po' diverso il discorso per la chiesa di San Lorenzo nel borgo di Frapporta e per quella di San Pietro sul Monte Calino, immediatamente soggette alla pieve di Tenno. Benché situate entro i confini del comune di Tenno, le due chiese furono autonomamente amministrate da propri massari, finché nel 1812 con circolare governativa fu disposta la loro chiusura ed esse furono aggregate alla chiesa parrocchiale di Tenno.

78 serie 5.1 Chiese di Ville del Monte, 1614 (copia) - 1933

Contenuto Vengono chiamate Ville del Monte le quattro frazioni Sant'Antonio, Pastoedo, Calvòla e Canale disseminate sulle pendici sudorientali del monte Misone. Situata a Sant'Antonio e intitolata per l'appunto a Sant'Antonio Abate, la chiesa di Ville del Monte, filiale della parrocchiale di Tenno, è documentata dal 1537, in occasione della prima visita pastorale (1). Espositura dal 30 gennaio 1618, la chiesa venne eretta a parrocchia il 10 aprile 1955 (2). I fondatori del beneficio di Sant'Antonio furono numerose famiglie di Ville del Monte, alle quali spettava il patronato, esercitato in realtà da tre massari elettivi, i quali ricoprivano anche la carica di amministratori del beneficio. La "capitolata" conservata presso quest'archivio, datata 1887, riporta gli obblighi del cappellano esposto, tra i quali figurano quello della celebrazione delle messe legatarie del beneficio di S. Antonio, delle messe feriali e festive, sia nella chiesa di Ville del Monte che in quella di San Giovanni Battista di Calvòla. Il beneficiato doveva inoltre spiegare la dottrina cristiana e insegnare a scuola, intervenire in parrocchia per assistere alle messe di Natale, di Pasqua, del Corpus Domini ..., consegnare al parroco l'estratto dei nati per la debita registrazione nei libri parrocchiali. Il comune di Ville del Monte era obbligato a contribuire al cappellano un determinato onorario, al quale si aggiungeva l'importo necessario per la somministrazione di vino ed ostie. Il beneficiato aveva diritto di abitare la canonica e il diritto d'usufrutto dell'orto vicino alla canonica, coll'onere però della celebrazione delle 24 messe legatarie annuali del beneficio di S. Antonio. L'elezione del cappellano esposto spettava ai capifamiglia di Ville del Monte.

Note (1) G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento. 1537 - 1538, Bologna 1989, p. 227 (2) A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, p. 451

79 sottoserie 5.1.1 Registri degli instrumenti, 1675 - 1739

5.1.1 - 1 Instrumenti relativi alla chiesa di San Giovanni di Calvòla 1675 febbraio 1 - 1678 aprile 20 Verso la metà: "Inventarium ecclesis S. Ioannis Villlarum Montis Thenni": inventario dei beni mobili e immobili, 1675 febbraio 1 Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 19 n.n.

5.1.1 - 2 "Censi del molto reverendo signor don Bortolamio Bonomi beneficiato delle Ville del Monte (...)" 1736 giugno 21 - 1739 febbraio 2 Italiano, latino Quaderno, senza coperta, cc. 7 n.n.

80 sottoserie 5.1.2 Atti amministrativi, 1614 (copia) - 1933

Contenuto La sottoserie si compone di un fascicolo originario, suddiviso in sottofascicoli, contenente il materiale documentario relativo alle chiese di Ville del Monte, dai legati testamentari fondati, al carteggio di varia natura relativo alle chiese e alla gestione dei loro beni, ai capitoli in merito agli obblighi del beneficiato.

5.1.2 - b. 1 "Ville" 1614 (copia) - 1933 - Legati missari e non: estratti del testamento di Giacomo del fu Giovanni Marocchi; estratto dal testamento di Giovanni Cazzolli, atti d'affittanza di fondi spettanti al detto legato; testamento di Bartolomeo Zanolli detto della Marta, fogli di possesso, fassione; testamento di Lucia Tolotta; testamento di Giacomo del fu Antonio Marocchi detto Mitto, carteggio relativo al legato da lui fondato; testamento di Giovanni Speranza; testamento di Tommaso Bonomi; copia del testamento di don Giacomo Zanolli, carteggio relativo al legato da lui fondato; carteggio relativo al legato di Antonio Farina; testamento di Domenica Marocchi; copia del testamento di Giovanna Fenici; carteggio relativo al legato di Antonio Corraini, insinuazione, stime, estratto tavolare; carteggio relativo al legato di don Francesco Bonomi; estratto del testamento di Angela Zanolli e carteggio relativo; carteggio relativo al legato di Marocchi Antonio detto "Mitto", 1614 (copia) - 1933 - carteggio relativo alla sepoltura dei defunti e all'ingrandimento del cimitero, richiesta di erezione dell'altare maggiore, di una balaustra e del battistero nella chiesa di Ville del Monte, carteggio relativo alle messe da celebrarsi, estratto dall'inventario del patrimonio delle zitelle di Pastoedo, carteggio relativo alla congrua, carteggio in merito alla controversia nata tra capocomune e curato di Pranzo relativa all'uso dei locali a piano terra della casa canonicale, estratto del foglio di possesso fondiario, ecc..., 1715 - 1907 contiene anche: "Unione, obbligazione e procura degli uomini delle Ville del Monte per la chiesa di S. Antonio e beneficiato": richieste degli uomini di Ville del Monte volte ad ottenere l'erezione del Santissimo Sacramento nella chiesa di Sant'Antonio, 1770 - 1791 - costituzioni di censo, d'ipoteca, atto di stima, rinnovi d'investiture, 1771 - 1846 - fassione e foglio di possesso del beneficio di Ville del Monte, foglio di possesso della chiesa, sec. XIX in. - 1932 - rinunzie, mandati, vacanze, nomine, atti di consegna relativi al beneficio di Sant'Antonio, 1841 - 1907 - "capitolata risguardante gli obblighi ed emolumenti del cappellano esposto" e carteggio relativo, 1887 - 1891 Italiano, latino Fascicolo, cc. 372

81 sottoserie 5.1.3 Resoconti e inventari, 1807 - 1888

Contenuto La sottoserie si compone di un fascicolo di nuova costituzione strutturato in due sottofascicoli contenenti inventari e rese di conto della chiesa di Sant'Antonio Abate di Ville del Monte e della chiesa di San Giovanni Battista di Calvòla.

5.1.3 - b. 1 Resoconti e inventari delle chiese di Sant'Antonio Abate di Ville del Monte e di San Giovanni Battista di Calvòla 1807 - 1888 - Inventario dei sacri arredi della chiesa di Sant'Antonio Abate a Ville del Monte, 1807; inventario dei beni e dei livelli della chiesa e del legato Cazzolli ad essa annesso, 1843; conto delle entrate e uscite, 1844 - 1845, 1867 - 1869, 1888 contiene fra l'altro: copia degli estratti della resa dei conti del legato Cazzolli, 1814 - 1822 - inventario dei sacri arredi della chiesa di San Giovanni a Calvòla, 1807; copia degli estratti della resa di conto, 1814 - 1822; inventario, 1843; rese di conto, 1843, 1847 - 1848 Italiano Fascicolo, nn. 8, cc. 45

82 serie 5.2 Chiesa di Pranzo, 1630 - 1947

Contenuto Documentata dal 1356 (1), la chiesa di Pranzo, intitolata a San Leonardo, fu a lungo chiesa filiale ed espositura della pieve di Tenno, finché nel 1959 essa fu eretta a parrocchia. Nei capitoli confermati con decreto vescovile del 10 giugno 1758, data dell'ufficiale erezione della cappella di Pranzo a espositura, si legge che il beneficiato, eletto dai vicini della villa di Pranzo, aveva l'obbligo di risiedere a Pranzo nella casa a lui destinata, di celebrare le messe feriali, festive e del legato Brentegana, di amministrare il sacramento della confessione, di insegnare la dottrina cristiana, e a leggere e scrivere a scuola, recitare nei giorni di sabato e di festa le litanie della Beata Vergine. Il cappellano di Pranzo non poteva però predicare senza esplicito consenso del parroco di Tenno e a quest'ultimo era tenuto a consegnare l'elenco dei nuovi battezzati affiché venissero trascritti nei registri parrocchiali. Il beneficiato non poteva essere rimosso dal suo incarico se non con il comune consenso del parroco e della vicinia di Pranzo. Al cappellano erano assegnati come congrua i capitali del beneficio Brentegana, con l'obbligo però della celebrazione delle messe disposte dalla testatrice Lucia Ferrari detta Brentegana, e delle messe del legato Zucchelli. Nel corso dell'Ottocento alcuni capitoli furono aggiunti, altri modificati, vennero stilate e confermate nuove capitolate, mentre fu sempre respinta la richiesta del comune di Pranzo all'elevazione dell'espositura a curazia.

Note (1) A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986, p. 448

83 sottoserie 5.2.1 Atti amministrativi, 1630 - 1905

Contenuto La sottoserie comprende una busta originaria, in fase di riordino riorganizzata in vari fascicoli, in cui è conservato tutto il materiale documentario relativo all'espositura di Pranzo, dai capitoli per l'erezione dell'espositura, ai testamenti e al carteggio relativo ai legati fondati, al carteggio di varia natura relativo alla chiesa e al beneficio.

5.2.1 - b. 1 "Pranzo" 1630 - 1905 - Legati missari e non: testamento di Lucia Brentegana vedova Ferrari di Pranzo, collazione ed assegnazione delle messe lasciate in legato da Tommaso Zucchelli, copie ed estratti del testamento di Giovanni Malossini, documento di fondazione del legato di Vincenzo Malossini di Pranzo, carteggio relativo a tali legati, 1630 - 1891 - "Atti relativi a Pranzo": carteggio ed atti relativi alla chiesa di Pranzo, carteggio relativo alla benedizione del nuovo cimitero, a lavori e restauri occorsi alla canonica, all'onorario del sacrestano, corrispondenza con le autorità ecclesiastiche e civili, circolari, ecc..., 1724 - 1904 contiene anche: decreto addizionale per l'erezione della confraternita della Beata Vergine del Rosario nella chiesa di Pranzo, 1708; "Transazione seguita tra il reverendissimo signor arciprete di Tenno e l'onoranda vicinia di Pranzo", 1788; "Convenzione confermata dall'Illustrissima e Reverendissima Superiorità ecclesiastica seguita tra il nobile e reverendissimo signor Arciprete di Tenno e gli uomini di Pranzo del di 26 ottobre 1800", 1800; inventario della chiesa, 1807 - elezione del cappellano dell'espositura di Pranzo e relativa "capitolazione", "condizioni per la cura di Pranzo", carteggio relativo alla richiesta di erezione dell'espositura di Pranzo a cura d'anime, capitoli per l'espositura di Pranzo, "capitolata", 1753 - 1892 - elenco delle messe da celebrarsi nella chiesa di San Leonardo a Pranzo, carteggio relativo alle messe legatarie e non, e alla riduzione delle messe da celebrare, 1830 - 1904 - decreti di nomina del cappellano o vicario esposto e carteggio relativo, atti di consegna della sostanza e del beneficio espositurale di Pranzo, 1836 - 1904 - carteggio relativo al beneficio espositurale, alla fassione, all'integrazione della congrua, alla vendita di alcuni stabili appartenenti al beneficio Brentegana, ecc..., 1847 - 1905 Italiano Busta, cc. 576

84 sottoserie 5.2.2 Resoconti e documenti di corredo, 1896 - 1947

Contenuto La sottoserie si compone di un fascicolo contenente alcuni resoconti della chiesa e due rese di conto del beneficio espositurale di Pranzo, rinvenuti in fase di riordino variamente frammisti al resto della documentazione della parrocchia. Si ricorda che le realità del beneficio provenivano dai capitali del beneficio Brentegana fondato nel 1630, beni di cui era usufruttuario, secondo quanto confermato negli stessi capitoli, il cappellano esposto beneficiato in Pranzo.

b. 1 Resoconti e documenti di corredo 1896 - 1947 Resoconti e documenti di corredo, 1896 - 1903 (1) contiene anche: conto intercalare e resa di conto del beneficio espositurale di Pranzo, 1913 - 1914, 1947 Italiano Fascicolo, nn. 7, cc. 43 Note (1) Sono presenti i conti degli anni 1896 - 1897, 1900 - 1903

85 serie 5.3 Chiesa di San Lorenzo, 1675 - 1843

Contenuto La chiesa di San Lorenzo è situata nel borgo di Frapporta, uno dei pochi esempi trentini di abitato murato costituente un unico complesso fortificato con la rocca soprastante. Originariamente il suo nome era Castel Borgo, mutato in un secondo momento in Frapporta da "Infras Portas Theni", come lo denominò il principe vescovo Giorgio di Liechtenstein nel 1405, riferendosi alle due porte del Borgo che sorgeva a ridosso del castello di Tenno (1). Attualmente Frapporta, racchiuso da una cinta murata e posto sulla cima della valle del Magnone, è uno dei due agglomerati che formano il paese di Tenno. La chiesa, presso la quale si trova anche il cimitero di Tenno, rappresenta uno dei più suggestivi monumenti della zona; documentata a partire dal 1320, essa conserva le più antiche testimonianze di pittura altomedievale nel Trentino. Nel 1786 la chiesa venne profanata, per essere restaurata e nuovamente benedetta nel 1840. Altri restauri la chiesa conobbe nel corso degli anni '50 del Novecento e finalmente nel 1969 fu adeguata alle norme liturgiche del Vaticano II (2). Come risulta dai documenti più antichi, la chiesa aveva i propri beni mobili e immobili amministrati da un proprio massaro al quale spettava presentare ogni anno il rendiconto delle entrate e uscite e il saldo finale. Alla chiesa competeva il mantenimento degli altari e delle cere e la celebrazione di otto messe legatarie perpetue all'anno; essa doveva pagare al parroco le messe da lui celebrate la seconda domenica di Pasqua, nei giorni dei santi Lorenzo, Stefano e Sebastiano e la messa per i benefattori della chiesa. Nel 1787 venne concessa dall'Ordinariato l'autorizzazione richiesta alla demolizione di due dei tre altari presenti nella chiesa di San Lorenzo, dato che il beneficiato celebrava in detta chiesa solamente due volte alla settimana e otto o dieci volte l'anno per la soddisfazione delle messe legatarie. Considerando superflua la presenza dei tre altari, si ottenne il permesso di mantenere solo l'altare maggiore. Con circolare dell'1 giugno 1812, il vice prefetto del dipartimento dell'Alto Adige determinò che la chiesa di San Lorenzo, come quella di San Pietro, venissero chiuse e aggregati alla parrocchiale i beni di pertinenza delle stesse. Difatti l'ultima resa di conto, frutto dell'amministrazione separata dei beni della chiesa di San Lorenzo rispetto al patrimonio della chiesa parrocchiale, fu presentata dal massaro della chiesa di San Lorenzo l'11 gennaio 1812. Nella chiesa di San Lorenzo fu fondato il beneficio Filippi e in essa si dovevano celebrare le messe disposte dal testatore. Quando i beni della chiesa di San Lorenzo furono aggiudicati alla chiesa parrocchiale, a quest'ultima e al beneficio Filippi spettò l'obbligo della sua conservazione e del suo mantenimento.

Note (1) M. GRAZIOLI, Modificazioni paesaggistiche e territoriali: l'evoluzione delle ville di Gardule e Veduto nel comune di Tenno e le influenze longobarde nelle loro formazioni, in "Studi Trentini di Scienze Storiche", LVIII, 2, 1979, p. 275. Si veda anche C. MENOTTI, Tenno nel Medioevo. Dalla servitù della gleba all'insurrezione trentina guidata dal capitano di Castel Tenno Rodolfo Belenzani, Riva del Garda 1980, p. 57, 59 - 61, 155 (2) A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986, p. 449

86 sottoserie 5.3.1 Registri degli instrumenti e inventari, 1675 - 1723

5.3.1 - 1 "Instrumenta Sancti Laurentii Burgi Thenni" (tit. int.) 1675 giugno 2 - 1698 settembre 24 Registro degli instrumenti della chiesa di San Lorenzo, 1675 - 1698 Latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 8 n.n.

5.3.1 - 2 "D. Inventarium ecclesiae S. Laurentii" 1694 luglio Inventario dei beni mobili e immobili della chiesa di San Lorenzo, 1694 luglio all'ultima c.: "Seguono l'obbligazioni della chiesa", 1694 luglio Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 4 n.n.

5.3.1 - 3 "Iura Ecclesie Sancti Laurentii. C" 1705 dicembre 13 - 1723 gennaio 28 In fondo: elenco degli atti e relativo ammontare del compenso del notaio; segue dichiarazione del notaio Giulio Brocchetti di aver ricevuto detto compenso Italiano, latino Quaderno, cc. 6 n.n.

87 sottoserie 5.3.2 Atti amministrativi, 1685 - 1843

Contenuto La sottoserie si compone di due fascicoli di esigua entità contenenti, l'uno alcuni instrumenti relativi alla chiesa di San Lorenzo, l'altro documentazione in merito ai lavori eseguiti alla chiesa prima e dopo la sua chiusura e aggregazione alla chiesa parrocchiale.

b. 1 Instrumenti relativi alla chiesa di San Lorenzo (1) 1685 - 1823 Italiano, latino Fascicolo, cc. 42 Note (1) La maggior parte di essi è in forma di quaderno

5.3.2 - b. 1 Documenti relativi ai lavori effettuati nella chiesa di San Lorenzo 1787; 1840 - 1843 Richiesta di autorizzazione alla demolizione di due altari nella chiesa di San Lorenzo; elenco degli offerenti con le rispettive offerte raccolte per il restauro della chiesa (1), nota delle spese sostenute, 1787; 1840 - 1843 contiene anche: inventario dei sacri arredi della chiesa di San Lorenzo di Frapporta, 1807 Italiano Fascicolo, cc. 17 Note (1) L'elenco degli offerenti è in forma di registro

88 sottoserie 5.3.3 Registri dei conti, 1694 - 1812

Contenuto La sottoserie contiene un unico registro dei conti in cui sono riportate, dal massaro che teneva l'amministrazione della chiesa, le entrate e le uscite di ogni anno seguite dal saldo finale. Le registrazioni iniziano a partire dal 1694 e giungono fino all'11 gennaio 1812, data a cui risale l'ultimo rendiconto presentato dall'ultimo massaro della chiesa di San Lorenzo. In seguito l'amministrazione della chiesa di San Lorenzo confluirà in quella della chiesa parrocchiale e verrà gestita dai massari di quest'ultima.

5.3.3 - 1 "S. Lorenzo. A" 1694 - 1795 settembre 29; 1800 - 1812 agosto 30 Registro dei conti relativo all'amministrazione delle entrate e uscite della chiesa di San Lorenzo, 1694 - 1795 settembre 29; 1800 - 1812 gennaio 11 all'interno del piatto posteriore della coperta: annotazioni relative alle entrate maturate alla festa di San Michele, 1735 - 1736 verso la fine: registrazioni di pagamenti di censo, 1720 luglio 21 - 1755 novembre 30 verso la fine: approvazione da parte dei fabbricieri della chiesa parrocchiale di Tenno al rendiconto dell'amministrazione delle entrate e uscite della chiesa di San Lorenzo tenuta dal massaro Giuseppe Leonardelli di Frapporta, 1812 gennaio 11 alle ultime cc.: registrazioni relative a fondi, di pertinenza della chiesa di San Lorenzo, tolti al pubblico incanto, 1812 agosto 30 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 56 n.n.

89 serie 5.4 Chiesa di San Pietro, 1678 - 1946

Contenuto La chiesa di San Pietro posta sul monte Calino, filiale della parrocchiale di Tenno, è documentata a partire dal 1537. In occasione infatti della visita pastorale di Bernardo Clesio, la chiesa venne trovata sprovvista di porta; si raccomandò perciò di dotarla di una porta da tenere chiusa, diversamente si sarebbe proibita la celebrazione della messa e ogni processione (1). La chiesa era originariamente un eremo, nel quale dimorava un eremita che veniva eletto dai consiglieri giurati delle quattro quadre, e il cui compito era quello di custodire il romitorio e le sue adiacenze, che consistevano in un orto, un prato con diverse piante di larice, un bosco ceduo: il tutto contenuto all'interno di un recinto. La chiesa di San Pietro aveva i propri beni, mobili e immobili, che venivano amministrati dal massaro al quale la chiesa aveva l'obbligo di garantire l'onorario per le sue prestazioni. Questo fino al 1811, data alla quale risale l'ultimo rendiconto presentato dal massaro della chiesa di San Pietro. Infatti con circolare dell'1 giugno 1812, il vice prefetto del dipartimento dell'Alto Adige stabilì che la chiesa di San Pietro, come quella di San Lorenzo, venissero chiuse e aggregati alla parrocchiale i beni di pertinenza delle stesse. Il 7 maggio 1821 la popolazione di Tenno ottenne dall'Ordinariato la concessione alla riapertura della chiesa filiale di San Pietro, con la possibilità della celebrazione della messa (2). Ma il 20 dicembre 1832 con superiore approvazione, l'I.R. Capitanato circolare di Rovereto non fece che riconfermare la chiusura della chiesa già disposta nel 1812. Nel 1930 la chiesa parrocchiale di Tenno, rappresentata da don Chizzola, diede in locazione alla SAT lo stabile della chiesa di San Pietro con la casa rustica di abitazione attigua alla chiesa. Nel 1938 venne concessa l'autorizzazione ad intitolare il rifugio di San Pietro alla memoria di Tullio Baroni.

Note (1) G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento. 1537 - 1538, Bologna 1989, p. 227 (2) Archivio Diocesano Tridentino, Libro B (218), n. 376

90 sottoserie 5.4.1 Registri degli instrumenti, urbari e inventari, 1710 - 1836

5.4.1 - 1 "Iura ecclesie S. Petri in monte Calini" 1710 gennaio 5 - 1733 maggio 16 Nove costituzioni di censo a favore della chiesa di San Pietro, 1710 gennaio 5 - 1733 maggio 16 in fondo: elenco degli atti con il relativo ammontare del compenso per il notaio Italiano, latino Quaderno, cc. 15 n.n.

5.4.1 - 2 "L. Ragioni della chiesa di Santo Pietro" 1715 febbraio 27 - 1812 marzo 8 Registro dei censi a favore della chiesa di San Pietro, 1715 febbraio 27 - 1802 gennaio 16 alla c. iniziale: "In questo libro si contengono le ragioni tanto de fundi quanto de censi spettanti alla chiesa di Santo Pietro nel monte di Calino, descritti da me Gerolamo Antonio Brochetti parocho li 27 febbraio 1715", 1715 febbraio 27 alle cc. d 20 e 24: registrazione della consegna ai sacrestani di Ville del Monte e di Cologna di un quantitativo di cera in candele, 1812 gennaio 16 - 1812 marzo 8 all'interno del piatto posteriore della coperta: registrazione delle entrate della chiesa di San Pietro, 1722 - 1736 Italiano Registro, legatura cartacea con lacci in pelle e ribaltina, cc. 24 (bianche cc. 4)

5.4.1 - 3 "K. Inventario de fondi e censi della chiesa di S. Pietro" 1750 maggio 3 - 1836 maggio 12 - Elenco e descrizione dei fondi della chiesa, con registrazione di pagamento dei livelli, 1750 - 1792 maggio 7 - registro dei censi con relativi pagamenti e affrancazioni, 1750 - 1836 maggio 12 alla c. iniziale: "Questo inventario fu da me infrascritto publicato alla presenza di grande quantità di gente 3 maggio 1750 previo l'aviso dall'altare"; segue la sottoscrizione del notaio Carlo Gerolamo Armani, 1750 maggio 3 alla penultima c.: "Obligationi della chiesa", [1750] all'utlima c.: "Inventario de mobili", [1750] Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. 20 n.n.

91 sottoserie 5.4.2 Atti amministrativi, 1688 - 1946

Contenuto La sottoserie è costituita da tre fascicoli. I primi due presenti in inventario contengono la documentazione relativa alla chiesa prima che venisse disposta la sua chiusura e la sua aggregazione alla parrocchiale. Si tratta di instrumenti di censo e atti di locazione, di atti amministrativi. Il terzo fascicolo invece rende notizia dei più recenti cambiamenti conosciuti dalla chiesa, cioè della concessione in locazione alla SAT e della nuova intitolazione del rifugio annesso alla chiesa.

5.4.2 - b. 1 Instrumenti relativi alla chiesa di San Pietro (1) 1688 - 1833 Italiano, latino Fascicolo, cc. 51 Note (1) Alcuni di essi sono in forma di quaderno

5.4.2 - b. 1 Atti amministrativi 1744 - 1821 Carteggio relativo alla nomina a custode del romitorio di San Pietro; "processo verbale" sulla resa dei conti della chiesa, decreto con cui si dispone la chiusura delle chiese di San Pietro e di San Lorenzo, carteggio relativo al restauro della chiesa di San Pietro, concessione alla facoltà di benedire la nuova chiesa, carteggio relativo alla vertenza tra la chiesa di San Pietro e la comunità di Tenno sul taglio degli alberi all'interno del recinto di detta chiesa, 1744 - 1821 contiene anche: inventario dei sacri arredi della chiesa filiale dei SS. Pietro e Paolo, 1807 Italiano Fascicolo, cc. 26

5.4.2 - b. 1 Carteggio ed atti relativi alla locazione dello stabile attiguo alla chiesa di San Pietro 1930 - 1946 Carteggio ed atti relativi alla richiesta da parte della SAT di ottenere in locazione la cappella di San Pietro, contratto di locazione, inventario dell'arredo sacro in consegna e custodia della SAT, convenzione enfiteutica, autorizzazione alla nuova intitolazione del rifugio, 1930 - 1946 Italiano Fascicolo, cc. 40

92 sottoserie 5.4.3 Registri dei conti, 1678 - 1812

Contenuto La sottoserie si compone di due registri dei conti in cui vengono annotate dal massaro che teneva l'amministrazione della chiesa, le entrate e le uscite di ogni anno seguite dal saldo finale. Le registrazioni iniziano nel 1678 e arrivano fino al 5 dicembre 1811, data a cui risale l'ultimo rendiconto presentato dall'ultimo massaro della chiesa di San Pietro. Dopo quella data, l'amministrazione della chiesa di San Pietro confluirà in quella della chiesa parrocchiale.

5.4.3 - 1 "Libro de conti per la chiesa di S. Pietro in Calino. B" 1678 - 1683; 1687 maggio 9 - 1694; 1701 febbraio 22 - 1786 aprile 30 - Registro delle entrate, uscite con saldo finale relativo all'amministrazione della chiesa di San Pietro, 1678 - 1683; 1687 maggio 9 - 1694; 1701 febbraio 22 - 1786 aprile 30 (1) - registrazione dei "censi della chiesa di S. Pietro", 1687 maggio 9 - "locatione dei campi et olivi di S. Pietro fatta il dì 11 luglio 1683", 1687 maggio 9 - annotazione relativa al pagamento del pittore Domenico per l'altare dei santi Pietro e Paolo, 1740 maggio 12 - registrazioni dei pagamenti, s.d. - registrazioni di pubblico incanto di terreni spettanti alla chiesa di San Pietro e locazione degli stessi, 1708 luglio - 22 - 1724 gennaio 6 - registrazione degli affitti maturati ogni anno alla festa di San Michele dal 1734 al 1783, 1734 - 1783 sul r. dell'ultima c.: registrazione relativa alla consegna al parroco di Tenno dell'elemosina delle messe celebrate nella chiesa di San Pietro nel 1703, dichiarazione di Giuseppe Antonio Sartori, nipote del parroco di Tenno don Domenico Sartori, di aver ricevuto dai massari della chiesa di San Pietro detta elemosina per l'anno 1704, 1704 marzo 29 - 1705 gennaio 4 Italiano Registro, cc. 90 n.n. Note (1) Il 30 aprile 1786 è la data a cui si riferisce l'ultima registrazione inerente il saldo finale, mentre la registrazione delle entrate e uscite della chiesa si ferma al 1780 per continuare con il 1781 nel registro 5.4.3.2.

5.4.3 - 2 "Libro dell'entrata e uscita della chiesa de SS. Apostoli Pietro e Paolo posta sul Monte Calino di Tenno" (tit. int) 1781 - 1812 agosto 30 Registro delle entrate e uscite con saldo finale relativo all'amministrazione della chiesa di San Pietro, 1781 - 1811 ottobre 15 verso l'inizio: approvazione dei fabbriceri della chiesa parrocchiale al rendiconto relativo all'amministrazione delle entrate e uscite della chiesa tenute dal massaro Giovanni Marocchi detto Mitto, 1811 dicembre 5 dopo la metà: registrazione relativa al fatto che un fondo posto sul monte Calino spettante alla chiesa di San Pietro fu levato al pubblico incanto, 1812 agosto 30 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 22 n.n.

93 serie 5.5 Chiese di Cologna e Gavazzo, 1695 - 1947

Contenuto La chiesa di Cologna, dedicata a San Zeno, è documentata dal 1264. Cappellania a partire dal 14 gennaio 1530, fu eretta a curazia della pieve di Tenno il 4 marzo 1749, mentre il 25 luglio 1953 fu elevata a parrocchia (1). La chiesa di Gavazzo, dedicata invece a San Rocco sembra menzionata per la prima volta nel 1671 in occasione della visita pastorale, nella quale si dà notizia di una "cappella parva" dotata di un altare e di una campana (2). Come si legge nei capitoli confermati per l'erezione della curazia di Cologna e Gavazzo del 1749 e nella nuova capitolata del 1873, la curazia era di libera collazione del principe vescovo e in tutto dipendente dalla parrocchia di Tenno. Essa avrebbe dovuto chiamarsi curazia di San Zenone di Cologna e non cura di Gavazzo. Per il suo mantenimento, al curato spettava l'usufrutto del beneficio di fra Martino Bonora, il godimento della canonica con l'orto annesso, e l'obbligo della celebrazione di un certo numero di messe. Il curato doveva mantenere a proprie spese il lume eterno, il vino e le ostie per la celebrazione delle messe e distribuire ogni anno una carità, di pane nel giorno dei santi, di fagioli nel giorno dei morti. Vennero concesse l'erezione del tabernacolo e la custodia dell'olio santo, la tenuta del fonte battesimale, l'uso della stola bianca e la facoltà della sepoltura dei bambini, le pubblicazioni di matrimonio. Il curato doveva celebrare la messa feriale e festiva ed esortare il popolo a partecipare presso la chiesa parrocchiale alle processioni del Santissimo Sacramento, alle prediche straordinarie, alle principali solennità dell'anno e alle funzioni della settimana santa. Poteva rilasciare certificati di moralità, di nascita e di morte (3).

Note (1) A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, p. 446 (2) S. PASQUIN, Archivio storico della parrocchia di Cologna - Gavazzo e archivi aggregati. Inventario, Trento 1999, p. 51 (3) Per ulteriori informazioni sulle chiese di Cologna e di Gavazzo si rimanda a S. PASQUIN, Archivio storico della parrocchia di Cologna - Gavazzo e archivi aggregati. Inventario, Trento, 1999

94 sottoserie 5.5.1 Registri degli instrumenti, 1706 - 1733

1 "Iura ecclesie S. Zenonis Cologne" 1706 - 1733 Registro dei censi a favore della chiesa di San Zenone di Cologna, 1706 - 1733 alle ultime cc.: elenco degli atti con il rispettivo ammontare del compenso per il notaio; dichiarazione del notaio Giulio Brocchetti di aver ricevuto dal massaro della chiesa di Cologna il pagamento per la redazione degli atti contenuti nel registro, 1733 gennaio 3 Latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 26 n.n.

95 sottoserie 5.5.2 Atti amministrativi, 1695 - 1914

Contenuto La sottoserie si compone di un fascicolo originario, suddiviso in sottofascicoli, contenente il materiale documentario relativo alle chiese di Cologna e Gavazzo, dai legati testamentari fondati, al carteggio di varia natura relativo alle chiese e alla gestione dei loro beni, ai capitoli stilati nel 1749 per l'erezione della curazia di Cologna e Gavazzo.

5.5.2 - b. 1 "Cologna" 1695 - 1914 - Legati missari: carteggio relativo al beneficio Ceschini; copia del testamento di Giovanni Bonora; carteggio relativo al legato fondato da don Giambattista Betta; carteggio relativo al legato di Leonardo e di don Giacomo Benini, testamento di don Giacomo Benini; copia del testamento di Giovanni Battista Bozzoni, carteggio relativo al legato fondato dai fratelli Bozzoni, obbligazioni di Stato; carteggio relativo al legato di Bortolo Zaninelli; carteggio relativo al legato fondato da Luigi Leoni, testamento e inventario delle sue sostanze; carteggio relativo al legato Amistadi; estratto del testamento di Anna Levri e carteggio relativo; carteggio relativo al legato Caterina Alberti, 1695 - 1913 - capitoli per l'erezione della curazia di Cologna e Gavazzo, capitolata di Cologna, 1749, 1873 - carteggio relativo alle messe legatarie e non da celebrarsi, alla riduzione degli oneri missari, ecc..., 1765 - 1898 - atti amministrativi relativi alle chiese di Cologna e di Gavazzo, investiture, atti d'affittanza, carteggio inerente all'onorario del santese, alla Fradaglia, alla cappellania Zucchelli, corrispondenza con le autorità ecclesiastiche e civili, insinuazione, carteggio relativo alla procedura d'insinuazione al libro fondiario, ecc..., 1801 - 1914 contiene fra l'altro: " Chodirolo della chiesa di Cologna sotto la menestrazione di Francesco quondam Pietro Benini di Cologna lano 1801", 1801 - atti di consegna, rinunce, mandati, 1854 - 1914 Italiano Fascicolo, cc. 364

96 sottoserie 5.5.3 Resoconti e inventari, 1807 - 1947

Contenuto La sottoserie è costituita da un fascicolo di nuova costituzione contenente alcuni inventari e una resa di conto delle chiese di Cologna e di Gavazzo, e un conto intercalare del beneficio curaziale di Cologna, rinvenuti in fase di riordino variamente frammisti al resto della documentazione della parrocchia. Il fascicolo conserva anche alcune rese di conto del legato missario Bozzoni (1).

Note (1) Tutte le altre rese di conto delle chiese di Cologna e Gavazzo e del legato Bozzoni sono conservate nell'archivio della parrocchia di Cologna - Gavazzo, di cui si dà notizia in S. PASQUIN (a cura di), Archivio storico della parrocchia di Cologna - Gavazzo e archivi aggregati. Inventario, Trento, 1999

5.5.3 - b. 1 Resoconti e inventari 1807 - 1839; 1899 - 1947 - Inventario dei sacri arredi delle chiese di San Zenone a Cologna e di San Rocco a Gavazzo, 1807; inventario dei beni della chiesa di San Rocco a Gavazzo, 1839 - resa di conto della chiesa di Cologna, 1899 - 1903 - conto intercalare delle entrate e uscite del beneficio curaziale di Cologna e carteggio relativo, 1913 - 1914 Contiene fra l'altro: rese di conto del legato missario Bozzoni, 1911 - 1947 (1) Italiano Fascicolo, nn. 14, cc. 54 Note (1) Mancano i resoconti del 1913 e 1914. Risultano in duplice copia i resoconti degli anni 1933 - 1938

97 subfondo 6 Benefici e legati, 1622 - 1986

Contenuto Il legato è una disposizione testamentaria di carattere patrimoniale che attribuisce a titolo particolare i beni dell'asse ereditario. Esso frequentemente prevedeva la cessione di un bene all'erede, il quale aveva l'obbligo di far celebrare, con le rendite ricavate, un numero di messe in memoria del defunto o di provvedere, con quel denaro, ad altre volontà del testatore (beneficienza, manutenzione degli altari, acquisto degli arredi, ecc...). Il beneficio ecclesiastico in quanto tale dunque si caratterizza per la presenza di un ufficio e di una rendita ad esso annessa. Il legato assume il nome di fondazione pia, quando la destinazione dei beni è disposta a favore di una persona giuridica ecclesiastica con l'onere perpetuo, o per un tempo notevolmente lungo (secondo i canoni 1303 - 1310 del Codice di diritto canonico), di utilizzare gli utili per la celebrazione di funzioni sacre, l'attuazione di opere di carità e di apostolato. Durante la dominazione austriaca, alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. Il diritto italiano precedente al Concordato soppresse, quali enti morali, le fondazioni aventi oggetto di culto con esplicazioni rituali e liturgiche. Con il Concordato del 1929 tra lo Stato italiano e la Santa Sede, le fondazioni pie vennero nuovamente riconosciute, purché fossero rispondenti alle esigenze spirituali dei fedeli e purché non ne derivasse alcun onere finanziario per lo Stato. Nel 1965, su disposizione del Concilio Vaticano II, il sistema beneficiale venne invalidato e il patrimonio derivante venne concesso ai singoli vescovi allo scopo di sostenere i bisogni del clero o per altre necessità pastorali della diocesi.

Presso la chiesa parrocchiale di Tenno vennero fondati un numero cospicuo di legati. Mancando qualsiasi traccia di ordinamento precedente e constatando la disorganicità del materiale, si è deciso di attribuire maggior rilevanza ad alcuni legati -data la presenza per essi, non solo di carteggio ma anche di registri di cassa, di resoconti economici e inventari patrimoniali- ponendo il nome stesso del legato come intitolazione di cinque serie diverse: beneficio Filippi, cappellania Antonini - legato Lutterini, beneficio Armani, legato e cappellania Baldessari, legato Brocchetti. La documentazione inerente tali legati è stata spesso rinvenuta frammista al resto della documentazione della parrocchia, sia per quanto riguarda i resoconti che il materiale di carattere amministrativo. Un'eccezione forse va fatta per le buste riportanti il titolo "Beneficio Armani" e "Conti beneficio Filippi" e per il fascicolo "Beneficio Filippi", i quali, anche se implementati con il materiale rinvenuto frammisto, conservavano le tracce di un qualche riordino. Lo stesso dicasi per il fascicolo "Testamenti" (6.7.5.) che raccoglie le 'ultime volontà' di privati che legarono alla chiesa di Tenno vari uffici sacri. Nel sottofondo 'Benefici e legati' è stata creata la serie "Altri legati" (6.7.) con la relativa sottoserie degli Atti amministrativi, costituita prevalentemente da documentazione riguardante altri legati rispetto a quelli di cui si è già trattato, missari e non, perpetui e non, fondati presso la chiesa parrocchiale di Tenno o presso le chiese filiali. Di questi ultimi, come dei legati 'principali', Filippi, Antonini - Lutterini, Armani, Baldessari, Brocchetti, si trova notizia in due registri dei legati di cui alla serie 6.1.

98 serie 6.1 Registri dei legati, 1630 - 1983

Contenuto La serie è costituita da quattro registri. I due più antichi furono compilati nel 1630 e riguardano i legati, in denaro e in natura, fondati agli altari di San Rocco e della Santissima Concezione nella chiesa parrocchiale, in occasione dello scoppio dell'epidemia di peste. Gli altri due registri invece risalgono al XIX secolo e riportano tutti i legati fondati presso la chiesa parrocchiale e nelle chiese filiali, e per ognuno di essi -in particolare nel registro più recente fra i due- vengono segnalati il numero delle messe fondate, il capitale della fondazione, l'elemosina fissata, la chiesa presso cui sono allibrate, il nome del celebrante e la data della celebrazione. Vengono spesso anche riportate annotazioni relative a eventuali riduzioni dell'onere missario, a estinzioni o incorporazioni. Si fa notare che il registro 6.1.1 presenta una legatura pergamenacea.

6.1 - 1 "D. Libro delli legatti fatti al'altare della Beatissima Concezione eretta nella pieve di Thenno" 1630 - 1649 maggio 27 Alla c. iniziale: "Nota di quelli che hanno lasciato legatti al altare della Santissima Concezione di Thenno come nelli testamenti scritti per il quondam illustre signor Valentino Pasio rogatario di Thenno l'anno 1630 nel tempo del contaggio", 1630 all'ultima c.: registrazioni di pagamento, 1640 aprile 25 - 1642 novembre 16 (1) Italiano, latino Registro, legatura pergamenacea(2), cc. 10 n.n, Note (1) Le registrazioni sono state effettuate a registro capovolto (2) Il contenuto della pergamena risulta come segue: Sentenza assolutoria 1497 aprile 1, Riva, [sub Lodin] Filippino Boldri, a nome dell'illustrissimo ed eccellentissimo provisore di Riva, davanti al tribunale di cui fanno parte Antonio Parolini e Francesco Ferrari, sindaci del territorio di Riva, dà pubblica lettura "solito more" della sentenza a conclusione della causa intentata da Andrea Micaele contro il notaio di Tenno Giacomino Jozzi in un primo tempo accusato di aver ucciso sopra il monte Englo, nel territorio di Riva, nella notte precedente la solennità di Ognissanti dell'anno 1493, il signor Anzeloti e di aver incendiato la sua casa e i suoi beni. Giudicato in contumacia fu allontanato dal territorio di Riva; solo più tardi, riuscito a dimostrare la propria innocenza, Giacomino Jozzi fu rilasciato dal carcere e assolto.

Originale [A], mm. 205 x 280, fori in prossimità delle piegature

6.1 - 2 "Legati a Santo Roco l'anno 1630. D" 1630 (con annotazione posteriore del 1675) Elenco di coloro che legarono all'altare di San Rocco un capitale in denaro o in natura

99 alla c. iniziale: "Legatti fatti da diverse persone l'anno 1630 nel tempo del contaggio al altare di Santo Rocho nella pieve di Thenno, come nelli testamenti scritti per il quondam illustre signor Valentin Pasio notaio d'esso loco", 1630 all'interno della c. di guardia posteriore: annotazione relativa all'ammontare dell'entrata dei legati a favore dell'altare di San Rocco e di quello dei capitali contenenti nel presente registro, 1675 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 20 n.n.

6.1 - 3 "Libro in cui devono registrarsi dal celebrante le messe legatarie e beneficiali celebrate per cadaun legato o beneficio a senso del rescritto dei 13 luglio [1811] portato in copia in fronte al libro ed in ubidienza all'enciclica di Sua Maestà Reverendissima principe vescovo del 1 marzo 1825" 1808 agosto 1 - 1864 (con antecedenti del 1804) Alla c. iniziale: copia autentica del rescritto vescovile inerente il permesso concesso dall'Ordinariato alla riduzione delle messe legatarie da celebrare, 1843 luglio 27 all'inizio: rescritto vescovile relativo alla modalità di registrazione delle messe legatarie, 1811 luglio 13 all'inizio: indice di tutte le messe legatarie e beneficiali da celebrarsi a c. s 1 e 12: annotazione relative alle carte, contenenti le antiche registrazioni delle messe, che sono state strappate dal presente registro per essere trasferite in altro libro, s.d. alle cc. sd 1 - 85: elenco dei legati fondati e delle messe celebrate ogni anno per ciascuno di essi, 1808 agosto 1 - 1864 (con antecedenti del 1804) a c. s 6: messe gravitanti sul beneficio parrocchiale, 1843 - 1859 a c. d 31: annotazione relativa alle messe a carico della chiesa di Sant'Antonio, 1843 - 1858 a c. s 40: "Riassunto della celebrazione delle messe della vicinia grande", 1843 - 1864 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. sd 85 (bianche cc. 14)

6.1 - 4 "Registro di evidenza delle messe legatire (sic) delle chiese benefici e privati riconosciute ed approvate dal vescovile principesco Ordinariato il quale comincia coll'anno 1857" 1857 - 1983 dicembre 12 Alle pp. 1 - 63: elenco dei legati e relative messe fondate nella chiesa parrocchiale (a carico dell'altare maggiore, dell'altare del Santissimo Rosario, dell'altare di San Rocco, della chiesa di San Pietro sul Monte Calino, della chiesa di San Lorenzo), nella chiesa di Sant'Antonio, nella chiesa di Calvòla, e registrazione annuale delle messe soddisfatte, 1861 - 1969 gennaio 1 alle pp. 77 - 135: elenco delle "fondazioni aventi il proprio asse", con registrazione annuale delle messe soddisfatte, 1857 - 1983 dicembre 12 sul r. della c. di guardia posteriore: indice sul v. della c. di guardia posteriore e all'interno del piatto posteriore della coperta: calcoli matematici a p. 49, incollata: registrazione delle messe celebrate pro beneficio Brocchetti, 1950 - 1959 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 135 (bianche pp. 66)

100 serie 6.2 Beneficio Filippi, 1630 (copia) - 1986

Contenuto Antonio del fu Tommaso Filippi del Borgo di Tenno con testamento del 17 luglio 1630 (conservato anche in pergamena, di cui al 1.4.) nomina erede universale di metà dei suoi beni mobili e immobili, presenti e futuri, la figlia Domenica; l'altra metà viene disposta invece a favore di un sacerdote che deve essere eletto, con il consiglio del pievano di Tenno e l'intervento di un "senior" della famiglia Filippi, dal sindaco dei morti della vicinia del Piano di Tenno, Borgo, Gardole e Veduto e dai suoi due consiglieri, una volta ricevuto il voto dal seniore e dalla maggior parte dei vicini stessi. Il beneficiato eletto aveva l'obbligo di abitare nella casa del testatore nel Borgo di Tenno, insegnare ai fanciulli della detta vicinia la dottrina cristiana, celebrare messa nella chiesa di San Lorenzo per l'anima del testatore in quei giorni della settimana in cui il beneficiato avrebbe preferito. Tutto questo alla condizione che se la figlia Domenica fosse morta senza lasciare eredi, ella avrebbe donato i beni al nipote Giacomo, figlio di Giovanni Pasotti e della sorella Maria, al quale avrebbe pure ceduto in legato un appezzamento di terra arativa e vineata con olivi sita in località Fontanelle.

Il beneficio Filippi, detto anche beneficio di San Lorenzo, spetta ai vicini del piano di Tenno e, per susseguente loro rinunzia, al sacerdote insieme al capocomune di Tenno.

101 sottoserie 6.2.1 Atti amministrativi, 1630 (copia) - 1941

Contenuto La sottoserie si compone di un fascicolo originario, implementato in fase di riordino con altra documentazione relativa, rinvenuta frammista a quella della parrocchia. Si tratta di atti amministrativi prodotti per la gestione dei beni del beneficio, e carteggio relativo all'onere missario; sono presenti inoltre alcune copie del testamento.

6.2.1 - b. 1 "Beneficio Filippi" 1630 (copia) - 1941 - Due copie del testamento di Antonio Filippi, fondatore dell'omonimo beneficio, 1630 (copie) - carteggio relativo alla nomina del beneficiato Filippi, all'assegnazione delle rendite del beneficio, alla celebrazione delle messe, promemoria relativo agli obblighi del beneficiato, 1831 - 1913 - transazioni e atti di permuta, contratti di locazione, condizioni d'affittanza, condizioni d'incanto, capitolati d'asta, stime, carteggio relativo alla vendita di beni del beneficio, rettifica di un'iscrizione di proprietà, conchiusi, 1845 - 1941 - diffide di pagamento, fogli di pagamento, fassione della sostanza del beneficio e carteggio relativo, fogli di possesso, 1857 - 1920 Italiano, latino Fascicolo, cc. 200

102 sottoserie 6.2.2 Registri di cassa, 1902 - 1984

Contenuto La sottoserie è formata da un unico registro di cassa utilizzatato sia per le registrazioni relative al beneficio Filippi che per quelle dell'Oratorio del Santissimo Sacramento. Le prime registrazioni risalgono al 1902 e furono effettuate da don Rosa; in particolare, quelle relative al beneficio Filippi proseguono fino al 1984.

6.2.2 - 1 "Registro ad uso dell'Oratorio del SS. Sacramento e del beneficio Filippi fino al 31/12/78" (1) 1902 maggio 12 - 1984 - "I. Oratorio del SS. Sacramento": registro di cassa, 1902 maggio 12 - 1919 maggio 2; 1939 luglio 1 - 1960 luglio - registro di cassa del beneficio Filippi, 1964 gennaio 3 - 1984 (2) - "II. Beneficio Filippi": registro di cassa, 1902 luglio 14 - 1963 dicembre 31 all'ultima c.: rimando alla pagina 40 per la continuazione delle registrazioni inerenti gli anni 1964 - 1984 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 66 n.n. Note (1) "fino al 31/12/78" è aggiunta di mano posteriore (2) Le ultime registrazioni sono biennali o triennali

103 sottoserie 6.2.3 Resoconti e documenti di corredo, 1866 - 1986

Contenuto La sottoserie è formata da una busta pressoché originaria contenente i resoconti relativi al beneficio Filippi. Nella busta sono stati inseriti anche tre inventari del patrimonio del beneficio, rinvenuti frammisti al resto della documentazione della parrocchia. I documenti di corredo, collocati originariamente alla rinfusa in buste contenenti innumerevoli altre quietanze, sono stati allegati in fondo ai rispettivi resoconti dopo essere stati riordinati seguendo il numero progressivo loro attribuito.

6.2.3 - b. 1 "Conti beneficio Filippi" 1866 - 1986 - Inventari del patrimonio del beneficio Filippi, XIX sec. in.; 1910; [1935] (1) - rese di conto e documenti di corredo dell'entrata e uscita del beneficio Filippi di Tenno e carteggio relativo, 1866 - 1986 (1) Italiano Busta, nn. 41, cc. 515 Note (1) In realtà quello del [1935] è un "registro dello stato patrimoniale ed economico" (2) Mancano i resoconti relativi agli anni 1869, 1871 - 1877, 1915 - 1918. Quelli relativi agli anni 1888 - 1893 sono registrati insieme ai conti della cappellania Baldessari e presenti in 6.5.3.1. Per gli anni 1975 - 1980 non esistono dei veri e propri resoconti ma riassunti consuntivi. Il resoconto relativo agli anni 1900 - 1901 è in duplice copia. Mancano i documenti di corredo per gli anni 1867, 1894 -1898 e per tutti i resoconti a partire dal 1919

104 serie 6.3 Cappellania Antonini - Legato Lutterini, 1639 (copia) - 1964

Contenuto La cappellania ANTONINI fu istituita da Filippo del fu Bartolomeo Antonini da Tenno con testamento del 28 maggio 1639, mediante il quale egli dispose di essere seppellito nella tomba di famiglia nella chiesa parrocchiale di Tenno. Dispose inoltre la celebrazione di messe all'altare di San Carlo eretto nella chiesa della Disciplina. Legò 8 carentani alla fabbrica di San Vigilio; lasciò 15 ragnesi all'Oratorio del Santissimo Sacramento; 5 ragnesi alla fabbrica di San Lorenzo; 6 ragnesi alle due confraternite, della Santissima Concezione e del Santissimo Rosario; 2 ragnesi all'altare di San Rocco; 2 ragnesi a tutte le altre cappelle soggette alla pieve di Tenno; uno staio di sale da distribuirsi ai vicini del Piano di Tenno. Lasciò la propria casa d'abitazione, sita in Tenno, alla moglie Elisabetta con il diritto d'usufrutto vita natural durante. Nominò eredi universali dei suoi beni mobili ed immobili Bartolomeo del fu Antonio, nipote del testatore, e Antonio del fu Gottardo (fratello del padre Bartolomeo), cugino del testatore, abitante a Venezia. Filippo Antonini legò in particolar modo i suoi beni alla confraternita della Disciplina di San Carlo, lasciando ai massari della chiesa della Disciplina un censo del capitale di 150 ragnesi con l'onere della distribuzione dei "paniculos" il giorno della solennità del Corpus Domini dopo la processione; assegnò inoltre all'altare di San Carlo nella chiesa della Disciplina 1450 scudi da troni sette l'uno, fondati su capitali di censo, per la celebrazione di messe al detto altare. Nominò beneficiato don Domenico Crosina da Balbido, o in sua assenza, don Apollonio Contrino dal Banale, beneficiato di San Leonardo a Pranzo, ma lasciò libera facoltà ai confratelli della Disciplina di eleggere o rimuovere il beneficiato. Legò inoltre alla confraternita della Disciplina un capitale di censo col cui annuale ricavato si doveva provvedere alle candele necessarie all'illuminazione dell'altare di San Carlo, durante la celebrazione della primissaria e nella festa di San Carlo. Dopo la soppressione della Confraternita e della chiesa di San Carlo, le cui entrate derivavano dal legato Antonini, le messe che dovevano essere celebrate nella chiesa della Disciplina di San Carlo, vennero trasportate nella chiesa parrocchiale come 'praemissa missa'.

Il legato LUTTERINI fu istituito da don Domenico Lutterini con testamento del 25 aprile 1741; egli dispose la celebrazione dopo la sua morte di sei messe, di 200 messe nell'arco di un anno dalla sua morte e di altre 200 entro due anni dalla sua morte. Oltre ai vari lasciti a favore di sorelle e parenti, legò alla confraternita del Santissimo Sacramento cinque ragnesi. Lasciò usufruttuario universale di tutti i suoi beni suo nipote don Tommaso Lutterini, stabilendo che, dopo la morte del detto nipote, i beni venissero levati a pubblico incanto e con il ricavato fatte celebrare dal parroco di Tenno, esecutore testamentario, tante messe a carantani sedici l'una. Nel 1776 venne concesso dalla Curia vescovile che una parte del capitale venisse impiegato per la fondazione di una premissaria da erigersi nella parrocchiale di Tenno. Essendo però le entrate insufficienti alla soddisfazione di tutte le messe, per quattro giorni alla settimana il parroco avrebbe celebrato la messa ad mentem testatoris, mentre, per gli altri tre giorni, queste gravavano sulla cappellania Antonini. Le due pie fondazioni vennero gestite da un solo amministratore e sempre in maniera unificata.

105 sottoserie 6.3.1 Atti amministrativi, 1639 (copia) - 1920

Contenuto La sottoserie comprende due fascicoli di nuova costituzione, in quanto il materiale è stato rinvenuto completamente frammisto al resto della documentazione della parrocchia. Esso va dai testamenti in originale e/o in copia di Filippo Antonini e di don Domenico Lutterini, al carteggio in merito all'obbligo missario da parte del beneficiato, al carteggio ed atti relativi alla gestione e all'amministrazione del patrimonio dei due legati.

6.3.1 - b. 1 Testamenti e carteggio relativo all'onere missario 1639 (copia) - 1885 - Due copie del testamento di Filippo Antonini, 1639 (copia), 1847; originale e copia del testamento di don Domenico Lutterini, 1741, 1847 - carteggio relativo alla cappellania Antonini e al legato Lutterini, rescritto vescovile per il trasporto delle messe dalla cappella di San Carlo alla chiesa parrocchiale, rescritto vescovile per l'erezione della primissaria Lutterini, carteggio relativo all'onere missario, al restauro della casa del beneficio Antonini, prospetto e specifica delle messe celebrate della cappellania Antonini e del legato Lutterini, 1764 - 1885 Italiano, latino Fascicolo, cc. 88

6.3.1 - b. 1 Atti amministrativi 1741 - 1920 - Costituzioni di censo spettanti alla cappellania Antonini e al legato Lutterini, 1741 - 1795, 1805 - pratiche relative a debiti contratti da privati e dal Comune di Tenno verso la cappellania Antonini e il legato Lutterini, carteggio ed atti relativi a mutui ipotecari, petizioni, suppliche, sentenze, repliche, atti di stima di terreni del beneficio, sentenze appellatorie, istanze, carteggio relativo alla vendita di un casale di pertinenza del legato Lutterini, carteggio relativo alla vendita di una casa con chiusura ed orto di ragione della cappellania Antonini, insinuazione di un diritto di pegno, conchiusi, foglio di possesso, condizioni di affittanza di stabili di proprietà della cappellania Antonini e del legato Lutterini, autorizzazioni alla vendita, 1793 - 1920 contiene tra l'altro: pratica relativa alla costruzione della nuova strada che da Tenno conduce al Capitel del Lago, documento di mutuo a favore della cappellania Antonini - Legato Lutterini, 1842 - 1855 contiene anche: "Quinternetto di esazione delle rendite della cappellania Antonini scadute entro l'anno 1848 unitamente agli arretrati anteriori", 1848 - 1849 - fassioni della sostanza della cappellania Antonini e del legato Lutterini, nozione, fogli di possesso fondiario, diffide di pagamento e carteggio relativo, 1850 - 1920 Italiano, latino Fascicolo, cc. 448

106 sottoserie 6.3.2 Registri di cassa, 1902 - 1964

Contenuto La sottoserie si compone di un unico registro di cassa la cui compilazione fu iniziata da don Rosa nel 1902. Le registrazioni di cassa terminano nel 1960; l'ultima annotazione risale invece al 1964 e riporta la notizia dell'estinzione della cappellania Antonini e del legato Lutterini.

6.3.2 - 1 "Antonini" 1902 maggio 12 - 1919 agosto 6; 1940 gennaio 1 - 1964 Registro di cassa della cappellania Antonini - Legato Lutterini (1) in fondo: annotazione relativa al fatto che l'amministrazione dei legati Antonini e Lutterini fu annessa ai conti della chiesa a partire dal 1964, 1964 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 22 n.n. Note (1) Negli anni 1939 - 1940 l'amministrazione fu tenuta dal curato di Varone don Pietro Girardini

107 sottoserie 6.3.3 Resoconti e documenti di corredo, 1716 - 1963

Contenuto La sottoserie è costituita da una busta. La documentazione si trovava originariamente frammista ad altro materiale della parrocchia, suddivisa in più buste; di qui il necessario intervento di separazione e ricostruzione dell'unità archivistica. Ai resoconti sono stati avvicinati, vuoi anche per la scarsità della documentazione, gli inventari del patrimonio della cappellania Antonini e del legato Lutterini. Fra di essi è da segnalare un inventario dei beni e dei censi spettanti al beneficio Antonini risalente al 1716. A seguito degli inventari e dei resoconti è stata collocata all'interno dello stesso fascicolo una cartellina contenente le quietanze che non hanno trovato riscontro con le registrazioni presenti nei resoconti, o le quietanze per le quali non esistono i rispettivi resoconti. I documenti di corredo invece aventi immediato riscontro con i resoconti, benchè rinvenuti alla rinfusa in buste contenenti innumerevoli altre quietanze, sono stati allegati in fondo ai rispettivi resoconti dopo essere stati riordinati seguendo il numero progressivo loro attribuito. Si precisa che i due legati furono sempre amministrati da un'unica persona in maniera unificata.

6.3.3- b. 1 Inventari, rese di conto e documenti di corredo della cappellania Antonini e del legato Lutterini 1716; 1812 - 1963 - "Inventario de' beni e raggioni spettanti al beneficio Antonini eretto nella chiesa di S. Carlo di Tenno", 1716; prospetti delle sostanze e inventari del patrimonio della cappellania Antonini e del legato Lutterini, 1818; 1842; 1847; 1872 (1); 1905 - rese di conto, documenti di corredo, stato dell'amministrazione dei capitali della cappellania Antonini e legato Lutterini e carteggio relativo, 1824 - 1963 (2) - documenti di corredo, 1812 - 1892 Italiano Busta, nn. 46, cc. 533 Note (1) L'inventario del 1872 è conservato in duplice copia (2) Mancano i resoconti relativi agli anni 1913 - 1918; 1959 - 1961. Sono in duplice copia i resoconti (annuali, biennali o pluriennali) relativi agli anni 1847 - 1855, 1858 - 1866, 1867 - 1872, 1885 - 1901, 1904 - 1905. Mancano i documenti di corredo per gli anni 1840 - 1846, 1858 - 1872, dal 1913 al 1963. Si ricorda che le date fanno riferimento non alla redazione del resoconto ma all'anno cui essi pertengono

108 serie 6.4 Beneficio Armani, 1672 (copia) - 1980

Contenuto Il beneficio ARMANI venne fondato dai due fratelli don Antonio e don Carlo Armani con documento datato 3 febbraio 1672. Essi eressero nella chiesa dei santi Fabiano e Sebastiano di Fiavé un beneficio ecclesiastico che poi ottennero di trasportare nella chiesetta di San Carlo a Tenno ed infine nella parrocchiale di Tenno con licenza del principe vescovo nel 1692. Il giuspatronato, spettante dapprima al decano di Lomaso, passò al parroco di Tenno pro tempore. Secondo il testamento erano chiamati all'usufrutto di tale beneficio sacerdoti, diaconi, suddiaconi legati sia da vincolo di agnazione che di cognazione ai fondatori. Ecco perché furono beneficiati sacerdoti e curati non solo della pieve di Tenno, ma anche della parrocchia del Lomaso. Il 2 agosto 1861 venne stilato il documento di fondazione che tentava di risolvere le questioni insorte a proposito del conferimento di tale beneficio. Venne concesso ai fratelli Giovanni e Pietro Armani vita natural durante, l'usufrutto del beneficio. Il primo morì nel 1882, il secondo nel 1894, data nella quale il beneficio si rese vacante. Dal 1904 al 1927 beneficiato fu don Geremia Dalponte, nativo di Vigo Lomaso e professore al ginnasio di Trento; fu poi la volta di don Geremia Carli, curato di , e dopo di lui, dal 1949, don Ferdinando Pezzi, parroco di Tenno.

109 sottoserie 6.4.1 Atti amministrativi, 1672 (copia) - 1980

Contenuto La sottoserie è costituita da una busta grosso modo originaria, implementata in fase di riordino con il materiale rinvenuto frammisto al resto della documentazione della parrocchia. Anche in questo caso si tratta di materiale che spazia dal carteggio relativo al legato, agli atti prodotti per la gestione economico - amministrativa dei beni, a diversi studi genealogici per il conferimento del beneficio. Gran parte del carteggio è stato prodotto da don Geremia Carli, curato di Stenico, beneficiato Armani.

6.4.1 - b. 1 "Beneficio Armani" 1672 (copia) - 1980 - Estratto del testamento Armani, 1672 (copia) - "Carteggio Beneficio Armani": carteggio ed atti relativi al beneficio fondato dai fratelli don Antonio e don Carlo Armani, alla gestione dei beni del beneficio, documenti di trasferimento di stabili del beneficio verso privati, atti di stima, contratti di affittanza e di mezzadria, atti di consegna, carteggio relativo al discusso conferimento di tale beneficio a don Geremia Carli, carteggio relativo all'onere missario, prospetto e conto delle messe celebrate, carteggio tra il parroco di Tenno e la famiglia Armani su questioni di carattere anagrafico e dinastico inerenti la famiglia e la fondazione stessa, ecc..., 1894 - 1949; 1980 - fogli di possesso fondiario, diffide di pagamento, fassioni, polizze di assicurazione, stima dei danni di guerra a terreni del beneficio siti a Tenno, Cologna, Ville del Monte, denuncie di manomorta, fogli di dichiarazione per l'unificazione dei contributi in agricoltura, estratto tavolare, ecc..., 1895 - 1949 - "Acquedotto Novino": carteggio relativo alla vertenza sulla costruzione dell'acquedotto e l'uso dell'acqua nel Maso Novino di proprietà del beneficio Armani, 1920 - 1950 - "Studio Dalpiaz relativo al beneficio Armani": alberi genealogici della famiglia Armani con relative linee dinastiche, appunti anagrafici su vari discendenti della famiglia, s.d. Italiano Busta, cc. 583

110 sottoserie 6.4.2 Registri di cassa, 1894 - 1903

Contenuto La sottoserie è formata da un unico registro di cassa compilato, a differenza degli altri libri cassa dei benefici fondati nella parrocchia, da don Maino, a partire dal 1894. Le registrazioni si interrompono nel 1903.

6.4.2 - 1 "Registro beneficio Armani" 1894 - 1903 novembre 17 Libro cassa delle entrate e uscite del beneficio Armani Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 25 n.n.

111 sottoserie 6.4.3 Resoconti e documenti di corredo, 1901 - 1950

Contenuto La sottoserie è costituita da un fascicolo di nuova costituzione in quanto il materiale si trovava frammisto al resto della documentazione della parrocchia. Il fascicolo è di esigua entità e costituito da materiale di epoca recente. Il primo conto intercalare rimasto fu stilato nel 1905. Accanto a quella dei resoconti è stata collocata una cartella contenente le quietanze che non hanno trovato immediato riscontro con i resoconti presenti, e le quietanze per cui non sono stati rinvenuti i rispettivi resoconti.

6.4.3 - b. 1 Rese di conto del beneficio Armani 1901 - 1950 - Conto intercalare, prospetti e rese di conto delle entrate e uscite del beneficio e carteggio relativo, 1904 - 1947 (1) contiene anche: inventario dei beni mobili e immobili del beneficio, s.d. - documenti di corredo relativi al beneficio, 1901 - 1950 contiene anche: quaderno relativo al ricavato della vendemmia nelle località di Teggiole, Regol, alla Croce, Novino, 1933 Italiano Fascicolo, nn. 5, cc. 196 Note (1) Sono presenti le rese di conto degli anni 1927 - 1928, 1940 - 1942, 1947

112 serie 6.5 Legato e cappellania Baldessari, 1766 - 1949

Contenuto Giovanni Battista BALDESSARI, parroco di Tenno, nel suo testamento del 30 luglio 1766 dispose quanto segue: di essere sepolto nella tomba destinata ai parroci di Tenno sita nella chiesa parrocchiale e di far celebrare l'obito con tutti i sacerdoti della pieve; entro un anno dalla sua morte devono essere celebrate altre mille messe. Esecutrice testamentaria di questi legati nomina la cognata. Nomina invece i due nipoti, i fratelli Giacomo e Baldassarre, eredi universali dei suoi beni. Istituisce una prebenda canonicale nella Collegiata di Arco; lascia la somma di 2000 fiorini in censi attivi da godersi da parte di quel sacerdote che nei giorni festivi celebra l'ultima messa nella chiesa parrocchiale dal 1 maggio fino al sabato della prima domenica d'avvento; lascia trecento fiorini per la rifabbrica della chiesa parrocchiale; troni duecento in censi alle chiese di S. Zenone di Cologna, di S. Antonio di Ville del Monte, di S. Leonardo a Pranzo; lascia cento troni ciascuna alle chiese di S. Giovanni Battista di Calvòla, di S. Lorenzo del Borgo, di S. Rocco di Gavazzo; a quella di S. Pietro sul Monte Calino lascia troni 500, mentre alle due cappelle delle confraternite di Tenno lascia troni 25 ciascuna. Lascia ancora alla curazia di Cologna 400 fiorini affiché il curato si impegni ad intervenire per la confessione della terza domenica del mese in parrocchia. Dispone un legato di 500 fiorini per lo stupendio di una maestra che insegni, almeno per sette mesi all'anno, alle fanciulle di Tenno. Lascia a titolo di legato perpetuo la somma di 2000 fiorini in censi attivi che devono annualmente servire per promuovere gli studi di alcuni giovani della comunità di Tenno, che abbiano compiuti i 14 anni d'età e che siano considerati poveri a giudizio del parroco. Tutti i frutti derivati da tale capitale devono andare a vantaggio di uno solo, per un corso di studi che non deve durare più di sette anni. L'amministrazione dei benefici fondati da don Baldessari si suddivise in: cappellania Baldessari, per il legato dell'ultima messa festiva; legato Baldessari, per il legato della confessione della terza domenica del mese. Il patronato sia sul legato che sulla cappellania Baldessari spetta al sacerdote in aiuto al parroco.

113 sottoserie 6.5.1 Atti amministrativi, 1766 - 1925

Contenuto La sottoserie è costituita da due fascicoli, entrambi di nuova costituzione, poiché il materiale pertinente a tale legato è stato rinvenuto in sede di riordino frammisto alla documentazione della parrocchia. I due fascicoli si articolano al loro interno in diversi sottofascicoli organizzati in base alla tipologia e all'oggetto della documentazione, prodotta spesso per uso amministrativo ai fini della gestione dei beni e delle rendite lasciati dal testatore.

6.5.1 - b. 1 Legato Baldessari 1766 - 1925 - Copie ed estratti dal testamento del parroco di Tenno, don Giovanni Battista Baldessari, 1766 - "Instromento di cauzione delli signori comissari della causa pia Baldessari, in favore della spettabile comunità di Tenno", memoriali, decreti e carteggio relativo, 1770 - 1771 (1) - carteggio ed atti relativi alla presentazione, fatta dal parroco di Tenno, di giovani meritevoli appartenenti alla pieve, aspiranti al conferimento dello stipendio per l'alunnato Baldessari, circolare relativa alle "prescrizioni intorno agli stipendi", gravami, avvisi, 1808 - 1925 - carteggio relativo alla celebrazione delle messe del legato Baldessari, agli obblighi del beneficiato, 1846 - 1867 Italiano, latino Fascicolo, cc. 369 Note (1) L'instrumento di cauzione è conservato in duplice copia

6.5.1 - b. 1 Atti amministrativi 1771 - 1924 - Pratiche relative a mutui ipotecari contratti a favore del legato Baldessari: costituzioni di censo, documenti d'ipoteca, dichiarazioni di debito, insinuazioni per rinnovo d'ipoteca, atti di stima, estratti dal foglio "vecchi aggravi", insinuazioni di un diritto di pegno, conchiusi, atto di cessione, contratto di mutuo ipotecario, ecc..., 1771 - 1924 - diffide di pagamento, fassioni della sostanza della cappellania e del legato Baldessari, 1867 - 1913 Italiano, latino Fascicolo, cc. 129

114 sottoserie 6.5.2 Registri di cassa, 1902 - 1949

Contenuto La sottoserie consta di un unico registro di cassa, la cui compilazione iniziò solo a partire dal 1902 per opera di don Rosa. Il registro è suddiviso in due parti: la prima relativa alla cappellania Baldessari; la seconda riguardante il legato Baldessari.

6.5.2 - 1 "Baldessari 1. Cappellania 2. Legato" 1902 aprile 9 - 1919 maggio 2; 1940 dicembre 16 - 1949 dicembre 31 - I. Cappellania Baldessari: libro cassa della cappellania Baldessari, 1902 aprile 9 - 1919 maggio 2; 1940 dicembre 16 - 1949 dicembre 12 - lI. Legato Baldessari: libro cassa del legato Baldessari, 1902 aprile 9 - 1919 maggio 2; 1940 dicembre 16 - 1949 dicembre 31 all'ultima c. della parte relativa alla cappellania Baldessari: annotazione circa l'effettuata consegna alla Curia del patrimonio della cappellania Baldessari per la sua amministrazione perpetua, 1949 dicembre 12 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 22 n.n.

115 sottoserie 6.5.3 Resoconti e documenti di corredo, 1861 - 1947

Contenuto La sottoserie si compone di una busta, contenente materiale rinvenuto suddiviso in più buste e frammisto a quello della parrocchia. Si è operata quindi una necessaria separazione e ricostruzione dell'unità archivistica. La busta è articolata in due fascicoli relativi, il primo al legato, il secondo alla cappellania Baldessari. In fondo ad ognuno dei due fascicoli sono stati collocati i due inventari rinvenuti, uno del legato e l'altro della cappellania Baldessari. A seguito è stata collocata una cartellina contenente le quietanze che non hanno trovato riscontro con le registrazioni presenti nei resoconti, o le quietanze per le quali non esistono i rispettivi resoconti. I documenti di corredo invece aventi immediato riscontro con i resoconti, benchè rinvenuti alla rinfusa in buste contenenti innumerevoli altre quietanze, sono stati allegati in fondo ai rispettivi resoconti dopo essere stati riordinati seguendo il numero progressivo loro attribuito.

6.5.3 - b. 1 Rese di conto e documenti di corredo del legato e della cappellania Baldessari 1861 - 1947 - Rese di conto, documenti di corredo e carteggio relativo al legato Baldessari, 1861 - 1947 (1) contiene fra l'altro: inventario del legato Baldessari, 1866 - rese di conto e documenti di corredo della cappellania Baldessari, 1870 - 1947 (2) contiene fra l'altro: inventario della cappellania Baldessari, 1905 - documenti di corredo della cappellania e del legato Baldessari, 1864 - 1941 Italiano Busta, nn. 29, cc. 380 Note (1) In realtà il primo resoconto vero e proprio del legato Baldessari si riferisce all'anno 1899. Per gli anni 1861 - 1865 esiste uno "stato del legato Baldessari per le confessioni della terza del mese", e per gli anni 1878 - 1881 un sintetico "conteggio ". Sono presenti i documenti di corredo solo per gli anni dal 1900 al 1913. Si trova in duplice copia il resoconto pluriennale riferentesi agli anni 1914 - 1932. (2) Mancano le rese di conto per gli anni 1871 - 1877, 1894 - 1898, 1914 - 1918. Mancano i documenti di corredo per gli anni 1770, 1778 - 1881, 1912 - 1913, 1919 - 1947. Per gli anni 1888 - 1893 la resa di conto riguarda anche il beneficio Filippi

116 serie 6.6 Legato Brocchetti, 1870 (copia) - 1950

Contenuto Adamo de Brocchetti nel suo testamento datato 12 maggio 1870 dispose vari lasciti e legati fra i quali vi sono quelli a favore delle nubende, dei poveri e dei sordomuti. Lasciò infatti 100 napoleoni a favore di due ragazze povere della parrocchia di Tenno ivi residenti, di cristiana condotta, in procinto di sposarsi, o di monacarsi; 100 napoleoni ai poveri della parrocchia di Tenno; 100 napoleoni d'oro da 20 franchi l'uno da essere investiti a favore dei sordomuti della parrocchia di Tenno e il cui frutto impiegato per l'educazione cristiana e domestica dei medesimi secondo la condizione della loro nascita. Nel caso in cui non esistessero sordomuti a Tenno, l'usufrutto del legato doveva andare ai sordomuti di Riva. E se ancora il legato restava vacante, esso doveva essere usufruito dall'Istituto dei sordomuti di Trento. Nominò esecutore testamentario ed erede universale della sua sostanza don Francesco Patuzzi, parroco di Tenno, con l'obbligo di adempiere a tutte le disposizioni stabilite nel testamento.

117 sottoserie 6.6.1 Atti amministrativi, 1870 - 1935

Contenuto La sottoserie è costituita da un unico fascicolo di nuova costituzione. Il materiale che ora forma questa unità archivistica è stato rinvenuto frammisto ad altra documentazione dalla quale è stato svincolato e per logica pertinenza avvicinato. Si tratta di copie del testamento di Adamo Brocchetti e di carteggio relativo ai legati poveri, sordomuti, zitelle da lui fondati.

6.6.1 - b. 1 Legati Brocchetti 1870 - 1935 Copie del testamento di Adamo de Brocchetti di Tenno, carteggio ed atti relativi ai legati fondati e alla loro amministrazione, documenti di fondazione, avvisi, 1870 - 1923 Contiene anche: foglio di possesso della fondazione Brocchetti, 1935 Italiano Fascicolo, cc. 148

118 sottoserie 6.6.2 Registri di cassa, 1909 - 1950

Contenuto La sottoserie è costituita da due registri di cassa. Il primo, compilato a partire dal 1909 da don Rosa, accoglie anche le registrazioni dei legati Battisti e Borroi (1) che pure avevano fondato un legato a favore dei poveri. Anche se le voci relative alle entrate e uscite dei legati Brocchetti, Borroi o Battisti compaiono singolarmente e distintamente, l'amministrazione delle rendite risulta unificata dal 1909, come rende manifesto il presente registro. Il legato Brocchetti a favore delle zitelle è trattato singolarmente; le registrazioni vengono effettuate in fondo al registro utilizzato al rovescio. Il secondo registro cassa, di epoca recente, è suddiviso in tre parti: poveri, zitelle, sordomuti e riguarda il legato Brocchetti e Borroi. Non vi è più distinzione tra le entrate e le uscite del legato Brocchetti e quelle del legato Borroi.

Note (1) Carolina Borroi, morta a Tenno il 31 luglio 1879, dispose con testamento del 20 gennaio 1876 e codicillo del 6 novembre 1878 in questo modo delle sue sostanze: lascia alla chiesa di Tenno 500 fiorini, per essere investiti, e dal cui ricavato si pagheranno le spese per la celebrazione di 10 messe annue in perpetuo. Lascia sempre alla chiesa 100 fiorini affinché sia realizzata una nuova pavimentazione con tavolette di marmo; lascia 200 fiorini ai poveri infermi di Tenno. Nomina suo erede universale il cavaliere Pietro Bozzoni con l'obbligo di soddisfare tutti i legati da lei disposti. Sul legato fondato da Carolina Borroi si rimanda a Archivio parrocchiale di Tenno, 6.7.1., cc. 252 - 262

6.6.2 - 1 "II. Legato Poveri Brochetti Legato Carolina Borroi Legato Battisti Legato Brocchetti Zitelle" (1) 1909 gennaio 1 - 1919 maggio 2; 1939 - 1940 novembre 24 - Libro cassa delle entrate ed uscite dei tre legati: Brochetti (per i poveri), Borroi e Battisti, 1909 gennaio 1 - 1919 maggio 2 - elenco dei mezzadri e degli affittuari dei beni della chiesa e del beneficio parrocchiale, registrazione dei loro debiti o crediti nei confronti della chiesa o della canonica, 1939 - 1940 novembre 24 - libro cassa del "legato Brocchetti Zitelle", 1909 gennaio 1 - 1919 maggio 2 (2) Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 23 n.n. Note (1) "Legato Brocchetti Zitelle" è stato scritto sull'etichetta a registro capovolto (2) Questa parte è stata compilata a registro capovolto

6.6.2 - 2 "Legati Brocchetti e Borroi 1. Poveri 2. Zitelle 3. Sordomuti" 1940 - 1950 giugno 2 - "Legato Poveri": libro cassa, 1940 - 1950 giugno 2 119

- "Zitelle": libro cassa, 1940 - 1950 giugno 2 - "Sordomuti": libro cassa, 1940 - 1950 post gennaio 1 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 4 n.n.

120 sottoserie 6.6.3 Resoconti, 1880 - 1947

Contenuto La sottoserie è formata da un unico fascicolo di nuova costituzione. In esso si conservano pochissimi resoconti o quinternetti relativi alle fondazioni Brocchetti a favore di zitelle, poveri e sordomuti. Essi furono compilati dal parroco pro tempore e, tra gli anni a cavallo tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, da Cesare Meneghelli, amministratore dei due legati, poveri e zitelle. Dal 1939 compaiono i resoconti patrimoniali ed economici della Fondazione ecclesiastica Brocchetti, la cui amministrazione confluì, a partire dal 1948, in quella della chiesa parrocchiale.

6.6.3 - b. 1 Resoconti, quinternetti e inventari 1880 - 1914; 1939 - 1947 Quinternetto d'esazione del legato Brocchetti per i poveri delle entrate dell'anno 1880 distribuite nell'anno 1881, 1882, 1883, 1884", 1880 - 1884; "Rendiconto sulle due pie fondazioni zitelle e poveri della parrocchia di Tenno dal 28 maggio 1883 al 28 maggio 1884, 1884; inventario della sostanza dei legati zitelle e poveri, 1902; rese di conto dei legati zitelle e poveri di Tenno, 1902; "quinternetto dei redditi dei legati Brocchetti poveri e zitelle pro 1903 - 1904"; resa di conto della fondazione Brocchetti - sordomuti per gli anni 1912 - 1913, 1914; resoconto patrimoniale ed economico della fondazione ecclesiastica Brocchetti, 1939 - 1947 (1) Italiano Fascicolo, nn. 12, cc. 58 Note (1) Le rese di conto della fondazione Brocchetti per gli anni 1948 - 1958 furono annesse a quelle della chiesa parrocchiale a cui si rimanda (4.6.1)

121 serie 6.7 Altri legati, 1622 (copia) - 1920

Contenuto In questa serie trova collocazione non solo la documentazione relativa ad altri legati (rispetto a quelli già trattati), missari e non, dei quali si sono conservati testamenti, documenti di fondazione e carteggio relativo, ma anche materiale che in senso più ampio documenta la quantità e la qualità dei benefici e pii legati fondati nella pieve di Tenno, informa sull'adempimento o sulla riduzione degli oneri missari, ecc...

122 sottoserie 6.7.1 Atti amministrativi, 1622 (copia) - 1920

Contenuto La sottoserie è formata da cinque fascicoli, di cui solamente uno originario, riportante il titolo "Testamenti" e contenente le ultime volontà di privati che legarono alla chiesa di Tenno la celebrazione di alcuni uffici. Altri legati testamentari non perpetui fondati dal 1902 al 1916 sono stati rinvenuti tra i fascicoli annuali della busta di Atti protocollati dove attualmente si conservano (7.3.1). Gli altri fascicoli sono tutti di nuova costituzione essendo stato rinvenuto il materiale che ora li compone, frammisto al resto della documentazione della parrocchia. In particolare il primo pezzo archivistico della serie è costituito da numerosi testamenti e atti di fondazione di legati, e organizzato in diversi sottofascicoli, ordinati cronologicamente e distinti in base al legato di cui conservano la documentazione. Gli altri tre fascicoli riguardano più in generale i benefici e i legati esistenti presso la parrocchiale: si tratta di carteggio relativo alla celebrazione, riduzione, o sanatoria di messe legatarie, di ricevute o promemoria relative all'adempimento degli oneri missari, di prospetti relativi ai benefici fondati nel distretto parrocchiale, ecc...

6.7.1 - b. 1 Testamenti, legati missari perpetui e non, documenti di fondazione e carteggio relativo 1622 (copia) - 1913 Copia del testamento di Bartolomeo Prandini; originale ed estratto del testamento di Pietro Cova; serie di tre codicilli (fra cui il terzo revoca e annulla i precedenti) attestanti le ultime volontà e le varie disposizioni del notaio di Dasindo Aloisio Lovisi, copia del suo testamento, "nota delli legati" fondati dallo stesso e carteggio relativo; carteggio relativo ai legati Sartori e Toniarda; copia di un paragrafo del testamento di don Alessio Zambotti e carteggio relativo al legato da lui fondato; carteggo relativo al legato di Domenica Bianchetti; testamento di don Giambattista Zucchelli; testamento dei coniugi Angelo e Caterina Olivieri e carteggio relativo al legato missario perpetuo da essi fondato; copia del testamento del dottor Luigi Brunatti, inventario del suo patrimonio, carteggio relativo alla pretesa avanzata dai suoi eredi da una parte, e dalla chiesa parrocchiale di Tenno dall'altra, per ottenere il godimento dell'eredità da lui lasciata; carteggio relativo al legato di don Antonio Briosi che dona la sua libreria alla canonica di Tenno, elenco dei libri; inventario del patrimonio del legato fondato da Giovanni del fu Simone Pasotti e carteggio relativo; carteggio ed atti relativo al legato dei fratelli Bozzoni (distribuzione del pane a San Lorenzo); documento di fondazione del legato di don Giuseppe Brunati; carteggio relativo ai legati fondati da monsignor Filippo Brunati; documento di fondazione del legato disposto da Giacomo Santoni e carteggio relativo; documento di fondazione del legato fondato da Carolina Borroi e carteggio relativo; documento di fondazione del legato fondato da Sperandio Olivieri e carteggio relativo; documento di fondazione del legato di Vittoria Baroni; inventario della sostanza lasciata da Santo Rocca, documento di fondazione del legato da lui disposto e carteggio relativo; certificato di stima, copia dell'atto di vendita di uno stabile di proprietà del legato missario Zanolli della Marta (1) e carteggio relativo, 1622 (copia) - 1913 Italiano Fascicolo, cc. 307 Note (1) Il testamento di Bartolomeo Zanolli detto della Marta è conservato in 5.1.2.1., cc. 30 - 38

123

6.7.1 - b. 1 "Promemoria" relativi alle messe celebrate 1767 - 1900 Promemoria inviati al parroco di Tenno come certificazione dell'avvenuta celebrazione di messe legatarie, 1767 - 1894 contiene anche: promemoria inviati al parroco come certificazione dell'avvenuta celebrazione di messe avventizie, 1846 - 1900 Italiano Fascicolo, cc. 292

6.7.1 - b. 1 Prospetti dei benefici e delle fondazioni missarie 1807 - 1847 Contiene fra l'altro: tabella delle confraternite esistenti, 1807; prospetto delle chiese esistenti nella pieve di Tenno, 1824; contiene rilegato: "Estratto delle messe legatarie": prospetto delle messe legatarie con notizie relative ai legati Zanolli della Marta, Cazzolli, Bettoni, Orso, Cova, Zambotti, Brocchetti, Sartori, Toniarda, dei legati a carico del beneficio parrocchiale e della chiesa parrocchiale, ecc... [1846 - 1847] Italiano Fascicolo, cc. 61

6.7.1 - b. 1 Carteggio relativo alle messe legatarie 1811 - 1913 Oneri missari, assegnazioni, riduzioni e sanatorie di messe, note di messe celebrate, autorizzazioni all'incorporazione di patrimoni legatari, 1811 - 1913 Italiano Fascicolo, cc. 85

6.7.1 - b. 1 "Testamenti" 1830 - 1920 Testamenti olografi e non di privati che dispongono legati missari, 1830 - 1920 Italiano Fascicolo, cc. 65

124 subfondo 7 Pastorale parrocchiale, 1698 - 1962

Contenuto Nel presente sottofondo è confluita la documentazione, in forma rilegata e non, prodotta e acquisita dal parroco, attestante la sua funzione e la sua attività nella veste sia di pastore spirituale che di ufficiale civile.

125 serie 7.1 Protocolli degli esibiti, 1860 - 1960

Contenuto Uno dei compiti fondamentali del parroco era la regolare tenuta del 'Protocollo degli esibiti' come prescrivevano il decreto vescovile del 9 marzo 1887 e la legge provinciale del 19 dicembre 1816, n. 26555 - 3744. In tali registri dovevano essere registrate, secondo il numero progressivo, sia gli atti in arrivo che quelli in partenza, con la rispettiva data e contenuto. Era d'uopo che il parroco provvedesse alla spedizione della corrispondenza "nel modo più breve ed insieme più esatto e pulito che sia possibile, evitando scritturazioni, abbreviazioni non intellegibili, e scegliendo la forma più semplice" (1). Veniva altresì consigliato al parroco di conservare le minute dell'effettuata evasione.

La serie, costituita da sette registri, è lacunosa solo in parte: cioè per quanto riguarda il periodo che va dal 1860, data d'inizio del primo registro (parte di esso), al 1889. E' dato pensare che in origine esistessero per quest'arco cronologico dei registri, di cui oggi però si conservano solo frammenti. Si segnala che l'ultimo dei registri di questa serie presenti in inventario non è un vero e proprio protocollo, quanto un registro che raccoglie tutte le minute della corrispondenza evasa da don Pezzi tra il 1943 e il 1948.

Note (1) G. BAZZANELLA, Manuale d'uffico per il clero curato, Trento, 1905, pp. 120 - 121

7.1 - 1 "Protocollo degli esibiti" 1860 gennaio 1 - 1867 agosto 25 Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1860 gennaio 1 - 1867 agosto 25 Italiano Registro, cc. 27 n.n., mutilo (1) Note (1) Si tratta forse di una parte di un registro

7.1 - 2 "Protocollo degli esibiti" 1881 settembre 6 - 1882 giugno 29 Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1881 settembre 6 - 1882 giugno 29 (1) Italiano senza coperta, cc. 2 n.n. Note (1) Il frammento che qui si conserva era presumibilmente parte di un registro ora andato probabilmente perso

7.1 - 3

126

"Protocollo dell'ufficio parochiale di Tenno 1889 - " 1889 luglio 7 - 1892 maggio 6 Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1889 luglio 7 - 1892 maggio 6 in fondo: calcoli matematici Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 66 n.n.

7.1 - 4 "Protocollo degli esibiti dall'anno 1892 fino all'anno 1907 " (1) 1892 maggio 11 - 1907 giugno 1 Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1892 maggio 11 - 1907 giugno 1 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 194 n.n. Note (1) "1907" è aggiunta di mano posteriore

7.1 - 5 "Protocollo degli esibiti" 1907 giugno 5 - 1927 dicembre 20 Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1907 giugno 5 - 1927 dicembre 20 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 101 n.n.

7.1 - 6 "Protocollo anno 1928 - " 1928 gennaio 3 - 1959 novembre 19; 1960 novembre 29 - 1960 dicembre 1 - Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1928 gennaio 3 - 1940 giugno 11; 1951 gennaio 10 - 1954 novembre 27; 1960 novembre 11 - 1960 dicembre 1 - protocollo degli evasi, 1940 giugno 22 - 1950 giugno 2; 1955 gennaio 1 - 1958 novembre 19 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 62 n.n.

7.1 - 7 "Corrispondenza d'ufficio. Tenno 1943 - 1948" (1) 1943 gennaio 18 - 1948 aprile 5 Minute della corrispondenza evasa da don Ferdinando Pezzi dal 1943 al 1948, 1943 gennaio 18 - 1948 aprile 5 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 15 n.n. Note (1) "1948" è aggiunta di mano posteriore

127 serie 7.2 Carteggio ed atti, 1698 - 1962

Contenuto La serie è formata da cinque fascicoli, contenenti la corrispondenza generale prodotta o ricevuta dal parroco nell'espletamento della sua attività pastorale e delle sue funzioni. In particolare per il materiale contenuto nei due fascicoli che sono stati intitolati 'Corrispondenza generale', materiale rinvenuto completamente frammisto al resto della documentazione della parrocchia, non potendo più intervenire né per ricostruire pratiche e affari, né per ricondurre tale materiale alla collocazione originaria, oramai irrimediabilmente compromessa, è stata adottata un'organizzazione cronologica della documentazione stessa, che è stata suddivisa in fascicoli annuali a partire dal 1723 fino al 1900. Con l'arrivo di don Rosa, cioè a partire dal 1902, e fino al 1916, la corrispondenza si ritrova ordinata secondo il numero di protocollo e inserita dunque nella serie Atti protocollati (7.3). Per gli anni dal 1919 al 1950 il carteggio, prevalentemente ricevuto, dai parroci don Chizzola e don Pezzi, e non protocollato, è conservato in due fascicoli diversi, di cui uno originario, frutto dell'intervento di don Pezzi. Si segnala inoltre la presenza in questa serie di un fascicolo relativo a documentazione di affari di e tra privati, qui collocata non tanto per la funzione pastorale assunta del parroco, quanto per il suo ruolo di fiduciario, di garante, di depositario testamentario.

7.2 - b. 1 Documentazione relativa ad affari di e tra privati 1698 - 1962 Attestazione, atti di vendita, testimonianza, laudo, transazione, atto divisionale di un'eredità, dichiarazioni, testamenti, di e fra privati, 1698 - 1962 Italiano, latino Fascicolo, cc. 79

7.2 - b. 1 Corrispondenza generale 1723 - 1850 Ordinanze, circolari, comunicazioni e avvisi provenienti da autorità ecclesiastiche e governative, carteggio ed atti, 1723 - 1850 Italiano Fascicolo, cc. 348

7.2 - b. 2 Corrispondenza generale 1851 - 1900 Ordinanze, circolari, comunicazioni e avvisi provenienti da autorità ecclesiastiche e governative, carteggio ed atti, 1850 - 1900 Italiano Fascicolo, cc. 544

128

7.2 - b. 2 Corrispondenza esibita ed evasa durante il periodo dell'investitura di don Eliseo Chizzola 1919 - 1940 Italiano Fascicolo, cc. 88

7.2 - b. 2 "Scritti ufficiosi ecclesiastici e civili arrivati in parocchia negli anni 1940 - 1950 durante l'investitura del parroco don Ferdinando Pezzi" 1940 - 1949 Corrispondenza esibita del parroco don Pezzi con le autorità ecclesiastiche e civili, 1940 - 1949 Italiano Fascicolo, cc. 87

129 serie 7.3 Atti protocollati, 1902 - 1916

Contenuto La serie è costituita da un'unica busta contenente gli atti protocollati dal 1902 al 1916. La tenuta degli atti protocollati fu curata e mantenuta solamente durante quest'arco cronologico che coincide con la presenza di don Nicolò Rosa come parroco di Tenno. Gli atti sono stati rinvenuti suddivisi per annata e avvolti in fascette riportanti la scritta: "Atti" con l'anno di riferimento. Eventuali atti privi di numero di protocollo sono stati collocati in fondo ai relativi fascicoli annuali. Nella busta è conservato, e collocato in fondo, un ulteriore fascicolo di atti protocollati, relativi però ad un unico oggetto: legati testamentari non perpetui (1).

Note (1) La restante documentazione relativa a legati testamentari è conservata nella serie Altri legati di cui al 6.7.1.5.

7.3 - b. 1 Atti protocollati 1902 - 1916 Atti protocollati, 1902 - 1916 Contiene anche: "Legati testamentari non perpetui 1902 - 1916", 1902 - 1916 Italiano Busta, cc. 544

130 serie 7.4 Circolari ecclesiastiche e civili, 1770 - 1929

Contenuto La serie è costituita da stampati sia di natura ecclesiastica, come lettere pastorali, encicliche, indulti..., che di contenuto politico, come ordinanze, editti, regolamenti, prescrizioni...; materiale rinvenuto in origine in mazzi avvolti da spago o frammisto al resto della documentazione della parrocchia. Era buona norma che gli avvisi emessi dalle autorità governative venissero dal parroco affissi pubblicamente oppure resi noti dal pergamo durante la celebrazione delle funzioni; questo finché non fu ripristinata la disposizione, in uso sotto il governo austriaco (si veda la Circolare governativa del 14 settembre 1815, n. 1038), di pubblicare solamente quelle ordinanze prescritte dal governo, mentre le altre rimasero di competenza delle autorità locali. Il parroco poteva eventualmente proibire le pubblicazioni verbali di avvisi sia comunali che giudiziali, nel caso avvenissero sulle gradinate o in prossimità della chiesa durante lo svolgimento delle celebrazioni (Korrespondez Blatt 1855, n. 1 p. 3). Effettuata la pubblicazione, il parroco era tenuto a darne nota sul verso degli avvisi stessi per propria giustificazione (1).

Note (1) G. BAZZANELLA, Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1905, p. 146

7.4 - b. 1 Avvisi e circolari provenienti da autorità politiche 1770 - 1905 Stampati governativi: circolari, ordinanze, editto, avvisi, prescrizioni, regolamenti, notificazioni, istruzioni, bollettino delle leggi e delle ordinanze provenienti dall'Ufficio capitaniale del circolo di Rovereto, dal Governo del Tirolo e Voralberg, 1770 - 1900 Italiano, tedesco Fascicolo, cc. 313

7.4 - b. 2 Pastorali vescovili, lettere apostoliche e circolari provenienti da autorità ecclesiastiche 1811 - 1929 Stampati ecclesiastici: lettere pastorali papali e vescovili, indulti, encicliche, ordinanze, circolari, istruzioni della S. Congregazione dei sacramenti per l'esame degli sposi, 1811 - 1929 Italiano, latino Fascicolo, cc. 581

7.4 - b. 3 Lettere pastorali 1875 - 1907 - Lettere pastorali a supplemento del foglio diocesano di Trento, 1875 - 1907 - "Resolutio casuum conscientiae", 1881 - 1900 (1) Italiano, latino 131

Fascicolo, cc. 892 Note (1) I fascicoli slegati e incompleti sono state collocati alla fine

132 subfondo 8 Visite pastorali, 1671 - 1969

Contenuto Come prescritto dalle norme fissate dal Concilio di Trento (si veda sess. XXIV, capitolo 3), il vescovo aveva il dovere di visitare la diocesi almeno una volta ogni due anni, o personalmente o per mezzo di un suo delegato. Tale obbligo corrispondeva ad uno dei compiti principali del vescovo, che era quello di vigilare sui costumi e le abitudini di vita del popolo cristiano. Per questo motivo egli doveva visitare: chiese, cappelle e qualunque istituto soggetto alla giurisdizione episcopale; suppellettili sacre, altari, il battistero, i confessionali... Era inoltre suo dovere informarsi sul corretto svolgimento delle prediche, dell'amministrazione dei sacramenti, della celebrazione dei divini uffici, e sulla precisa tenuta dell'amministrazione del patrimonio. In occasione della visita, al vescovo si doveva corrispondere la cosiddetta porzione canonica, ossia il vitto necessario per la durata della visita stessa (1).

Note (1) G. BAZZANELLA, Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento 1905, pp. 619 - 620

133 serie 8.1 Atti visitali, 1671 - 1969

Contenuto La serie si compone di un fascicolo originario che raccoglie 16 atti visitali, prodotti in occasione delle visite pastorali compiute dai vescovi trentini nella pieve di Tenno tra il 1671 e il 1969, visite durante le quali di norma veniva anche amministrato il sacramento della Cresima.

8.1 - b. 1 "Atti visitali" 1671 - 1969 Decreti e atti visitali, risposte ai questionari, 1671 - 1869; 1912 - 1969 Italiano, latino Fascicolo, cc. 223

134 subfondo 9 Culto e funzioni religiose, 1767 - 1950

Contenuto Il sottofondo comprende la documentazione, rilegata e non, prodotta dal parroco e dai suoi collaboratori nella celebrazione delle funzioni sacre, delle messe legatarie e avventizie e in tutte le attività collegate alla funzione prettamente officiante.

135 serie 9.1 Diari delle messe, [1801] - 1950

Contenuto Come disposto dall'autorità ecclesiastica, la registrazione delle messe avveniva su tre diari diversi: il diario delle messe legatarie, quello delle messe avventizie, e il diario personale delle messe. Il diario delle messe legatarie doveva riportare i dati relativi alla celebrazione delle messe beneficiali e legatarie, e quindi indicare la data e il luogo della celebrazione, l'intenzione e il numero delle messe da celebrarsi. Il diario delle messe avventizie era invece riservato alle registrazioni delle messe effettivamente celebrate, nelle quali veniva specificata la data della celebrazione, i nomi del committente e del celebrante, l'intenzione con relativa soddisfazione, le elemosine relative. Tali diari dovevano essere conservati in sacrestia, come raccomandato in una comunicazione ai decani della diocesi il 14 agosto 1804 dal vicario generale Simone Albano Zambaiti: "in omnibus ecclesiis diligenter, fideliterque observentur, scilicet, ut in singulis sacrariis exponatur liber, in quo quilibet sacerdos inscribere teneatur singulas missas tam beneficii, et capellaniae quam legatarias perpetuas, ac insuper alius separatus liber in quo notetur missae adventitiae signata in utroque libro cuiuscumque celebrationis die". L'obbligatorietà della tenuta dei diari delle messe avventizie fu riconfermata il 1 marzo 1825 dal vescovo Francesco Saverio Luschin, il quale dispose pure che gli stessi diari fossero necessariamente conservati in sacrestia e che in essi venissero annotati anche il nome del celebrante e l'intenzione della messa. Nel diario personale delle messe, che il parroco conservava in canonica o presso di sé, egli segnalava ogni messa da lui celebrata o da celebrarsi. Con varie disposizioni fu ordinato ai sacerdoti di porre al principio del proprio diario l'obbligo dei suoi eredi di far celebrare quelle messe a lui commissionate, ma rimaste insoddisfatte (1). Al termine di ogni anno i diari personali dovevano essere riveduti e firmati dal parroco per essere fide degni.

La serie è suddivisa in due sottoserie: i diari delle messe legatarie e avventizie (13 registri) e i diari personali delle messe (10 registri).

Note (1) KOINE' (a cura di), Archivio storico della parrocchia di Pieve di Bono e archivi aggregati. Inventario, Trento 2000, p. 124

136 sottoserie 9.1.1 Diari delle messe legatarie e avventizie, [1801] - 1950

9.1.1 - 1 Registro delle messe [1801 gennaio] - 1803 dicembre 4; 1806 febbraio 5 - 1807 febbraio 8; 1820 luglio 26 - 1849 agosto 19 - Registro delle messe legatarie e avventizie, [1801 gennaio] - 1803 dicembre 4; 1807 febbraio 8 all'interno del piatto anteriore e posteriore della coperta: autografi - "Memoria delli camesi che si ritrova in sacestia": elenco di quanto presente in sacrestia ("camesi, tovaglie, fazzoletti, cordoni, purificatori"), [1820] - elenco degli indumenti e dell'arredo sacri consegnati ogni anno alla lavandaia, registrazione del pagamento alla suddetta dopo la riconsegna del lavoro, 1820 luglio 26 - 1849 agosto 19 - "Tassa fermata per la lavandaia della parrocchiale", 1846 marzo 4 - "Messe celebrate da reverendissimi signori sacerdoti in occasione del solenne triduo nella chiesa parocchiale di Tenno i giorni 9, 10, 11 febbraio 1806, 1806 febbraio 9 - 1806 febbraio 11 - annotazioni riguardanti la spesa per la "cera per la comune", 1829 giugno 18 - 1830 agosto 6 - "Missa celebrata hoc triduo a reverendis sacerdotibus in hoc ecclesia parochiali", [1806] febbraio 5 - 1806 febbraio 7 Italiano, latino Registro, legatura cartacea, cc. 113 n.n. (1) Note (1) Alcune carte sono strappate

9.1.1 - 2 "Diarium missarum" (tit. int.) 1836 luglio 1 - 1841 luglio 27 Diario delle messe legatarie e avventizie alle ultime cc.: "da esaminarsi per la comunione" e "ammessi alla comunione" all'interno del piatto anteriore della coperta: nomi di persona depennati all'interno del piatto posteriore della coperta: elenco di messe da celebrare, s.d. Italiano, latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 118 n.n.

9.1.1 -3 Diario delle messe 1846 aprile 21 - 1850 novembre 30 Registro delle messe legatarie e avventizie all'interno del piatto posteriore della coperta: registrazione delle messe celebrate da don Brunati tra il 25 e il 30 novembre, 1850 novembre 25 - 1850 novembre 30 Latino Registro, legatura cartacea, cc. 70 n.n.

9.1.1 - 4

137

"Diario delle messe celebrate nella chiesa parrocchiale di Tenno dal 1 dicembre 1850 in poi" 1850 dicembre 1 - 1867 settembre 30 Registro delle messe legatarie e avventizie all'interno del piatto anteriore e posteriore della coperta e sulle cc. di guardia anteriore e posteriore: autografi vari Latino Registro, legatura cartacea, cc. 136 n.n.

9.1.1 - 5 "Diarium missarum celebratarum in Ecclesia parocchiali Thenni a die 1 octobris 1867 et deinceps" 1867 ottobre 1 - 1873 luglio 31 Registro delle messe legatarie e avventizie Latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 112 n.n.

9.1.1 - 6 "Diarium missarum sacristia Ecclesiae parochialis Tenni a die 1 augusti 1873 et deinceps" 1873 agosto 1 - 1880 dicembre 31 Registro delle messe legatarie e avventizie Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 107 n.n.

9.1.1 - 7 "Diarium missarum celebratarum in Ecclesia parocchiali Thenni ab anno 1881 et deinceps" 1881 gennaio 1 - 1890 settembre 22 Registro delle messe legatarie e avventizie sul r. della c. di guardia anteriore: "Tenno 17 novembre 1885" Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 94 n.n.

9.1.1 - 8 "Diarium missarum" 1890 settembre 21 - 1896 dicembre 31 Diario delle messe legatarie e avventizie Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 77 n.n.

9.1.1 - 9 "Diarium Ecclesiae Parochialis Tenni. A.D. MDCCCXCVII" (tit. int.) 1897 gennaio 1 - 1903 marzo 31 Diario delle messe legatarie e avventizie a metà circa: annotazione di don Luigi Maino relativa al XXV anniversario dalla celebrazione della sua prima messa, 1899 dicembre 26

138 a metà circa: annotazione relativa alle celebrazioni, religiose e non, per l'inizio del nuovo secolo e del nuovo anno, 1900 gennaio 1 (1) dopo la metà: annotazione della morte del parroco don Luigi Maino, 1901 novembre 29 Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 78 n.n. Note (1) La stessa registrazione viene ripetuta anche l'anno seguente, 1901 gennaio 1

9.1.1 - 10 "Diarium missarum" 1903 aprile 1 - 1910 febbraio 28 Registro delle messe legatarie e avventizie sul v. della c. di guardia anteriore: appunto anagrafico Latino Registro, legatura in tela, cc. 60 n.n.

9.1.1 - 11 "Diarium missarum celebratarum in Ecclesia parrochiali Tenni a die prima mensis Martii anni 1910" (tit. int.) 1910 marzo 1 - 1919 giugno 7; 1925 gennaio 1 - 1928 gennaio 14 Registro delle messe legatarie e avventizie Italiano Registro, legatura in tela, cc. 115 n.n.

9.1.1 - 12 "Diarium missarum" 1929 gennaio 1 - 1936 agosto 13; 1938 gennaio 1 - 1940 febbraio 16 Registro delle messe legatarie e avventizie (1) Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 79 n.n. Note (1) L'elenco delle messe legatarie e avventizie celebrate tra il 18 febbraio 1940 e il 12 aprile 1940 sono registrate sul diario personale delle messe di don Maino (9.1.2.10)

9.1.1 - 13 "Diarium missarum celebratarum in Ecclesia Tenno ab 14 aprile 1940 ad " (tit. int.) 1940 aprile 14 - 1950 agosto 16 Registro delle messe legatarie e avventizie Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 96 n.n.

139 sottoserie 9.1.2 Diari personali delle messe, 1831 - 1940

Contenuto La sottoserie si compone di 10 diari personali delle messe. Essi appartennero a don Francesco Pattuzzi, a don Francesco Bonomi, a don Pietro Pellizzari e a don Luigi Maino. Tali registri sono stati disposti in inventario raggruppati per sacerdote e secondo ordine cronologico. Si segnala che l'ultimo diario personale di don Maino (9.1.2.10) fu utilizzato per alcuni mesi come diario delle messe avventizie.

9.1.2 - 1 "Diarium missarum" 1831 dicembre 25 - 1844 dicembre 31 Registro personale delle messe legatarie e avventizie di don Francesco Pattuzzi all'esterno del piatto posteriore della coperta: "Diarium" all'interno del piatto anteriore della coperta: appunto anagrafico verso la fine: annotazione relativa al totale delle messe celebrate da don Pattuzzi nel 1843 e nel 1844, 1844 dicembre 31 in fondo: prospetto delle messe da celebrare, 1832 giugno 3 - 1843 (1) Italiano, latino Registro, legatura cartacea (2), cc. 76 n.n. Note (1) Tutte le registrazioni si presentano depennate. Quelle che vanno dal 2 novembre 1836 all'anno 1843 sono state compilate a registro capovolto. Queste ultime sono precedute da una serie di istruzioni che chiariscono il modo di intepretare alcuni segni utilizzati all'interno del registro (2) Il registro è foderato in carta

9.1.2 - 2 "Diario delle messe celebrate dal sacerdote don Francesco Pattuzzi per gli anni 1845 - 1846 - 1847 - 1848" 1845 gennaio 1 - 1863 gennaio 5 Registro personale delle messe legatarie e avventizie celebrate da don Francesco Pattuzzi, 1845 gennaio 1 - 1862 dicembre 31 all'interno del piatto anteriore della coperta: appunto anagrafico, annotazione in merito al presentarsi dei chierici di Ville del Monte, appunti di carattere economico, 1847 luglio 20 - 1852 giugno in fondo: "prospetto" delle messe da celebrare, 1846 - 1863 gennaio 3 (1) all'ultima c.: registrazioni delle messe celebrate a favore del Santissimo Sacramento e del Sacro Cuore di Gesù, 1846 - 1862 (2) Italiano, latino Registro, legatura cartacea, cc. 88 n.n. Note (1) Le messe che sono state soddisfatte si presentano depennate. Le registrazioni sono state compilate a registro capovolto (2) Anche questa parte fu compilata a registro capovolto

9.1.2 - 3 "Diario delle messe celebrate dal sacerdote Francesco Pattuzzi dall'anno 1863" 140

1863 gennaio 1 - 1872 gennaio 7 Registro personale delle messe legatarie e avventizie celebrate da don Francesco Pattuzzi, 1863 gennaio 1 - 1871 dicembre 30 (1) sul r. della c. di guardia posteriore: registrazioni delle due messe celebrate ogni anno a favore del Santissimo Sacramento e del Sacro Cuore di Gesù, 1863 - 1872 (2) in fondo: "prospetto" delle messe da celebrare e registrazione dello stipendio ricevuto per la soddifazione di tali messe, 1863 gennaio 19 - 1872 gennaio 7 (3) Italiano, latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 62 n.n. Note (1) Al termine di ogni mese don Pattuzzi segnala le messe legatarie celebrate (2) e (3) Questa parte è stata compilata a registro capovolto

9.1.2 - 4 "Diarium missarum sacerdotis Francisci Pattuzzi ab anno 1872 - 73 - 74 - 75" 1872 gennaio 1 - 1884 maggio 1 Registro personale delle messe legatarie e avventizie celebrate da don Francesco Pattuzzi, 1872 gennaio 1 - 1875 dicembre 31 all'interno del piatto anteriore della coperta: annotazione relativa al debito della scuola di Gavazzo nei confronti del parroco, s.d. sul v. della c. di guardia anteriore: indicazioni sul modo di registrazione delle messe e della consegna o meno dell'elemosina, s.d. in fondo: elenco delle messe da celebrare e registrazione dello stipendio ricevuto per la soddisfazioni di tali messe, 1872 aprile 8 - 1884 maggio 1 (1) Italiano, latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 25 n.n. Note (1) Questa parte è stata compilata a registro capovolto

9.1.2 - 5 "Diarium missarum sacerdoti Francisci Pattuzzi ab anno Domini 1876" 1876 gennaio 1 - 1886 febbraio 13 Registro personale delle messe legatarie e avventizie celebrate da don Francesco Pattuzzi - Prospetto delle messe da celebrare con annotazioni circa la soddisfazione di tutte le messe per gli anni 1876 - 1883, 1876 gennaio 1 - 1886 febbraio 13 - prospetto delle messe celebrate, 1876 gennaio 1 - 1885 febbraio 16 Italiano, latino Registro, legatura in mezza pelle, cc. 60 n.n.

9.1.2 - 6 "Diarium missarum inceptum annus 1855 patri Francisci Bonomi a Pastoedo" 1855 gennaio 1 - 1875 giugno 4 Registro delle messe legatarie e avventizie di padre Francesco Bonomi all'interno del piatto posteriore della coperta: annotazione riguardante la chiesa di San Pietro a Roma e quella di San Paolo a Londra, s.d. in fondo: prospetto delle messe da celebrare, 1855 febbraio 18 - 1875 (1) Italiano, latino Registro, legatura cartacea, cc. 113 n.n.

141

Note (1) Ogni messa da celebrare è accompagnata dalla data della sua soddisfazione. Tutte le registrazioni si presentano depennate. Esse sono state compilate a registro capovolto

9.1.2 - 7 "Diario privato di don Pietro Pellizzari incominciato col primo gennaio 1860" 1860 gennaio 1 - 1864 novembre 24 Registro personale delle messe legatarie e avventizie celebrate da don Pietro Pellizzari, curato di Ville del Monte all'interno del piatto anteriore della coperta: invocazioni e preghiere per l'officio funebre, 1860 all'ultima c.: annotazione di don Pattuzzi relativa all'effettuata celebrazione di altre messe pro legato Sartori che non compaiono registrate nel presente diaro, s.d. in fondo, slegato dal registro: fascicolo concernente l'elenco delle messe da celebrare, 1860 gennaio 1 - 1864 novembre Italiano, latino Registro, legatura in mezza pelle, pp. 59

9.1.2 - 8 "Diarium missarum" 1886 settembre 18 - 1891 febbraio 28 Libro personale delle messe di don Luigi Maino da Bolognano - registro delle messe da celebrare, 1886 settembre 18 - 1891 (1) - elenco delle messe celebrate a Bolognano, Bezzecca, Cologna e Tenno, 1886 settembre 18 - 1891 febbraio 28 (2)

Registro, cc. 36 (numerazione originaria imprecisa e parziale), legatura in mezza tela Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 36 (numerazione originaria parziale) Note (1) Tutte le registrazioni sono depennate (2) Le registrazioni delle messe celebrate sono precedute da un'annotazione di don Maino relativa alla completa soddisfazione di tutte le messe a lui richieste dal momento della sua ordinazione sacerdotale al 18 settembre 1886, 1886 settembre 18

9.1.2 - 9 "Diarium missarum" 1891 febbraio 27 - 1896 aprile 29 Registro personale delle messe di don Luigi Maino - elenco delle messe da celebrare, 1891 marzo 19 - 1895 giugno (1) - elenco delle messe celebrate, 1891 marzo 1 - 1894 luglio 23; 1895 gennaio 1 - 1896 aprile 29 sulla c. iniziale: annotazione di don Maino circa l'effettuata celebrazione di tutte le messe a lui richieste fino al 27 febbraio 1891, 1891 febbraio 27 Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 37 (numerazione originaria varia e parziale) Note (1) Tutte le registrazioni risultano depennate

9.1.2 - 10

142

"Diarium missarum" 1896 novembre 10 - 1901 maggio 1; 1940 febbraio 18 - 1940 aprile 12 Diario personale delle messe di don Luigi Maino - diario delle messe da celebrare, 1896 novembre 10 - 1900 - diario delle messe celebrate, 1897 gennaio 1 - 1901 maggio 1 - registro delle messe avventizie, 1940 febbraio 18 - 1940 aprile 12 (1) Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 31 (numerazione originaria parziale) Note (1) Le messe celebrate entro quest'arco cronologico non riguardano più don Luigi Maino. Il registro venne utilizzato come diario delle messe avventizie

143 serie 9.2 Registri delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi, 1893 - 1947

Contenuto La serie è formata da 8 registri utilizzati sia per l'annotazione delle promesse di futuro matrimonio, che venivano pubblicate in chiesa per tre domeniche precedenti alla celebrazione del sacramento, sia degli avvisi riguardanti le funzioni, le confessioni, gli orari di incontri, di riunioni della dottrina cristiana, le comunicazioni pastorali di varia natura da rendere note alla comunità. Si segnala che i registri 9.2.2. e 9.2.3., per gli anni dal 1896 al 1906, riportano anche dichiarazioni di consensi paterni.

9.2 - 1 Diario delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa (1) 1893 maggio 28 - 1896 marzo 3 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 39 n.n. Note (1) Le registrazioni continuano anche sulla c. di guardia posteriore e all'interno del piatto posteriore della coperta

9.2 - 2 Diario delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa 1896 marzo 22 - 1900 maggio 27 All'ultima c.: dichiarazioni di consensi paterni, 1896 maggio 2 - [1898 gennaio] (1) Italiano Registro, legatura in tela, cc. 48 n.n. Note (1) Le registrazioni sono state effettuate a registro capovolto

9.2 - 3 Diario delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa 1902 marzo 25 - 1906 novembre 3 Alle ultime cc.: dichiarazioni di consensi paterni, 1902 novembre 29 - 1906 novembre 1 (1) Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 36 n.n. Note (1) Le registrazioni sono state effettuate a registro capovolto

9.2 - 4 Diario delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa (1) 1906 dicembre 27 - 1914 dicembre; 1917 maggio 5 - 1920 gennaio 6 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 71 n.n.

144

Note (1) Il registro venne utilizzato per annotare gli avvisi da pubblicare in chiesa solo a partire dall'11 novembre 1917

9.2 - 5 "Avvisi 11 gennaio 1920 - 27- XI-1927. Elemosine raccolte in chiesa dal 1 gennaio 1923 - 31/12-1928" (tit. int.) 1920 gennaio 11 - 1928 dicembre 25 Registro degli avvisi in chiesa, 1920 gennaio 1 - 1927 dicembre 4 (1) alle ultime cc.: registrazione delle offerte raccolte in chiesa, 1923 gennaio 1 - 1928 dicembre 25 (2) Italiano Registro, legatura in tela, cc. 97 n.n. Note (1) Le registrazioni degli avvisi in chiesa dal 12 giugno al 4 dicembre 1927 completano quelle presenti nel registro "Pubblicazioni di sponsali" (9.2.6.) (2) Le registrazioni sono stata effettuate a registro capovolto

9.2 - 6 "Pubblicazioni di sponsali" 1920 gennaio 17 - 1933 gennaio 1 - Registro delle pubblicazioni matrimoniali, 1920 gennaio 17 - 1927 maggio 8 - registro delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa, 1927 giugno 12 - 1933 gennaio 1 (1) Italiano Registro, legatura in tela, cc. 87 n.n. Note (1) Le registrazioni degli avvisi in chiesa relativi al periodo dal 12 giugno al 4 dicembre 1927 completano quelle presenti nel registro "Avvisi" (9.2.5.)

9.2 - 7 "Quaderno delle pubblicazioni in Tenno" (tit. int.) 1939 novembre 26 - 1942 novembre 28 Diario delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 58 n.n.

9.2 - 8 Diario delle pubblicazioni matrimoniali e degli avvisi in chiesa 1942 novembre 29 - 1947 marzo 30 Dopo l'inizio: annotazione riguardante l'inaugurazione del nuovo organo, 1943 settembre 12 dopo la metà: annotazione relativa alla mancanza di funzioni religiose a causa dei combattimenti nelle adiacenze di Riva, 1945 aprile 29 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 60 n.n.

145 serie 9.3 Carteggio ed atti, 1767 - 1828

9.3 - b. 1 Suppliche per la concessione alla bendizione di sacri arredi, di un quadro con l'effige di Sant'Abbondio sito nella chiesa di San Pietro sul Monte Calino, formulario di rito per la profanazione di chiese e altari 1767 - 1828 Italiano, latino Fascicolo, cc. 10

146 serie 9.4 Manuali delle sacre funzioni, sec. XIX seconda metà

Contenuto I manuali delle sacre funzioni possono essere considerati delle guide alla celebrazione delle funzioni e promemoria alle consuetudini parrocchiali. In particolare quello conservato in quest'archivio, compilato di proprio pugno dal parroco, riguarda letture tratte dal vangelo, preghiere e formule liturgiche per la celebrazione della messa delle rogazioni.

9.4 - 1 "Ritus servandus in processionibus rogationum" (tit. int.) sec. XIX seconda metà Registro delle preghiere e delle formule liturgiche per la celebrazione della messa delle rogazioni Latino Registro, legatura in pelle, pp. 26

147 subfondo 10 Associazioni parrocchiali, 1851 - 1935

Contenuto Dalla documentazione rinvenuta e conservata presso l'archivio della parrocchia, non molto si riesce a ricavare sull'attività delle associazioni presenti, che venivano promosse e coordinate dal parroco. Sicuramente attiva fin dalla metà dell'Ottocento era la pia Unione della Santa Infanzia, a sostegno delle missioni e con particolare attenzione ai bambini poveri, di cui risultano far parte sia ragazzi che ragazze di Pranzo e di Ville del Monte. Attiva fu anche l'Associazione dei padri di famiglia, che si riunì ufficialmente per la prima volta il 28 settembre 1919, "con lo scopo di assicurare nelle scuole primarie (popolari) e secondarie (medie) l'istruzione religiosa della gioventù" (1). Nelle successive sedute, l'associazione si diede uno statuto, approvato all'unanimità, e passò all'elezione dei membri della direzione locale formata dal presidente, il parroco don Chizzola, un vicepresidente e sei consiglieri. A partire dal 1931, anno in cui, in base allo statuto, l'Associazione cambiò nome diventando 'Unione Uomini Azione Cattolica', i membri si impegnarono in prima persona nella costituzione di due comitati, uno per la costruzione della canonica nel 1931, l'altro per i restauri della parrocchia nel 1935. Dai primi anni Trenta fu presente a Tenno anche la sezione femminile dell'Azione cattolica. Nel 1920 si costituì anche un comitato per l'apertura di un asilo a Tenno. Nella seduta che si tenne l'11 luglio 1920 furono concessi dal sindaco i locali necessari a tale scopo, furono nominati il vicepresidente e il cassiere, mentre la carica di presidente era rivestita dal parroco don Chizzola. Per la raccolta dei fondi furono organizzate anche delle rappresentazioni teatrali.

Note (1) Per un profilo istituzionale sull'Unione Uomini Azione Cattolica si veda "Azione Cattolica italiana di Trento. Inventario dell'archivio 1898 - 1969", Trento 1997 pp. 109 - 110

148 serie 10.1 Atti amministrativi, sec. XIX seconda metà - 1935

Contenuto La serie è costituita da sei fascicoli, di esigua entità, ognuno dei quali relativo ad una diversa associazione, attiva presso la parrocchia di Tenno: la Pia Unione delle Figlie di Maria, l'unione della Santa Infanzia, l'associazione degli scapolari del Carmine, l'associazione dei Padri di Famiglia e l'associazione femminile di Azione Cattolica. Confluisce in questa serie anche la documentazione relativa al comitato formatosi nel 1920 per la costruzione dell'asilo.

10.1 - b. 1 Statuto della Pia Unione delle Figlie di Maria sec. XIX seconda metà Italiano Fascicolo, cc. 6 b. 1 "Elenco dei fanciulli di Pranzo ascritti alla pia riunione della Santa Infanzia, cominciando col dì 1 gennaio 1856" 1856 - 1867 Elenco dei ragazzi e ragazze di Pranzo e Ville del Monte iscritti alla Santa Infanzia ed elenco dei benefattori appartenenti alla scuola serale di Tenno, 1856 - 1867 (1) Italiano Fascicolo, cc. 14 Note (1) Le carte sono tenute insieme da un filo di cotone

10.1 - b. 1 "Scapolare del Carmine. Inscritti" 1919 Italiano Fascicolo, cc. 4

10.1 - b. 1 "Associazione Padri di Famiglia" 1919 - 1935 Elenco degli iscritti, currende, verbali delle riunioni dei padri di famiglia, circolari, costituzione del comitato per la costruzione della canonica, verbale della prima adunanza generale del gruppo "Uomini di Azione Cattolica" e costituzione del comitato per i restauri della chiesa, 1919 - 1935 contiene anche: piantine e disegni Italiano Fascicolo, cc. 38

149

10.1 - b. 1 "Istituendo Asilo Tenno Comitato promoto[re]" 1920 - 1925 Currenda, verbale della costituzione del Comitato promotore per istituire l'Asilo Infantile di Tenno, carteggio relativo alla raccolta di fondi, 1920 - 1925 contiene fra l'altro: "planimetria": disegno relativo alla costruzione dell'asilo Fascicolo, cc. 18

10.1 - b. 1 Carteggio relativo all'associazione Gioventù Femminile di Azione Cattolica 1933 - 1934 Italiano Fascicolo, cc. 7

150 subfondo 11 Miscellanea, 1855 - 1942

Contenuto Nel sottofondo 'Miscellanea' è riunito il materiale documentario di varia natura (appunti, stralci di giornale, memorie devozionali, ecc...) non riconducibile, per la sua frammentarietà ed eterogeneità, ad una tipologia documentaria organica, e di conseguenza a nessun'altra serie.

151 serie 11.1 Carteggio ed atti, 1855 - 1942

11.1 - b. 1 Carteggio ed atti 1855 - 1942 Statuto della famiglia cooperativa, libretto delle 40 ore, appunti, annotazioni, frammenti di giornale, preghiere, memorie devozionali, ecc... Italiano Fascicolo, cc. 150

152

Persona Brocchetti, Gerolamo Antonio [1704] - 1740 maggio 6

Archivi prodotti Fondo Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti di Tenno, 01/01/1704 - 31/12/1914

Storia Gerolamo Antonio Brocchetti, nativo di Cavrasto nel Bleggio, fu curato di Mattarello dal 1690 e poi per rinuncia del suo antecessore, Domenico Sartori, fu nominato arcipresbitero della parrocchiale di Tenno, di cui entrò in possesso il 2 luglio 1704 (1). Notevole fu il suo impegno profuso nell'opera di restauro della chiesa, che fece dotare anche di nuovi altari, del campanile e della canonica. Morì a Tenno il 6 maggio 1740 e fu sepolto nella parrocchiale nella tomba riservata ai parroci (2).

Note (1) G. TOVAZZI, Parochiale Tridentinum, a cura di R. Stenico, Trento 1970, p. 438 (2) Archivio della parrocchia di Tenno, 2.3.3., c. 98v

153 fondo Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti di Tenno, 1704 - 1914

registri 1, fascicoli 3

Soggetti produttori Brocchetti, Gerolamo Antonio, [1704] - 1740 maggio 6

Contenuto Il fondo aggregato relativo alla documentazione personale di don Gerolamo Antonio Brocchetti è di modesta entità. La documentazione fu ceduta al parroco di Tenno nel 1914 da Luigi barone di Menghin - Brezburg, che l'aveva avuta in eredità in una data non precisata. Compongono questo fondo un registro inserito nella serie registri dei conti e tre fascicoli di nuova costituzione (il cui materiale si trovava inserito fra le carte del registro stesso) inseriti nella serie carteggio ed atti.

154 serie 1 Registri dei conti, 1704 - 1738

Contenuto La serie si compone di un unico registro, un libro delle spese compilato dallo stesso Brocchetti per uso personale e per sua "sodisfazione", nel quale annotare tutte le spese incontrate per la "fabbrica della canonica campanile ed altre". Dopo la morte del Brocchetti il registro, insieme alle numerose carte che in esso si conservavano, passò in eredità al barone Menghin - Brezburg, il quale nel 1914, rendendosi conto dell'importanza di tale documentazione, la cedette alla canonica di Tenno "perchè in essa, quale oggetto inalienabile, si conservi" (1).

Note (1) Documentazione di don Gerolamo Antonio Brocchetti, 1.1., (sulla coperta)

AA b. 1 "Questo libro ho fatto per mia sodisfatione e però deve restare in casa per memoria. Ciò si trova notato in questo, si ritrova nelli libri maestri de conti delle chiese. Spese per la fabbrica della canonica, campanile ed altre vivente il parroco Brocchetti" (1) 1704 novembre 11 - 1738 giugno 4 (con registrazioni successive fino al 1754 giugno 1) Registro personale delle spese sostenute dal parroco don Brocchetti a nome della chiesa di San Pietro sul monte Calino, della chiesa di Sant'Antonio di Ville del Monte, della chiesa di San Giovanni Battista di Calvòla, della chiesa di San Leonardo di Pranzo, della chiesa di San Lorenzo, degli altari di San Rocco, della Santissima Concezione, del Santissimo Rosario e di Sant'Antonio nella parrocchiale, della cappella di San Carlo, della chiesa di San Rocco di Gavazzo e di San Zenone di Cologna, per la fabbrica della canonica e della sacrestia di Tenno, per vari lavori al campanile e alla chiesa, per la costruzione dell'altare maggiore sempre nella parrocchiale, 1704 novembre 11 - 1738 giugno 4 (2) verso la fine: "Spesa fatta per la reverendissima visita di S.A.R. monsignor Antonio Domenico dei conti di Wolgenstain vescovo e principe capitata li 5 giugno 1727...", 1727 giugno 8 in fondo: fascicolo contenente ulteriori registrazioni delle spese per i lavori a chiesa e campanile e quietanze (cc. 64) , 1721 - 1754 (3)

Registro, cc. 25 (numerazione originaria imprecisa), legatura cartacea con ribaltina e lacci in tela Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 25 (numerazione originaria imprecisa) Note (1) Oltre a questo titolo compare all'esterno del piatto anteriore della coperta un' altra iscrizione, aggiunta posteriormente, nel 1914: "Questo libro del molto nobile e reverendo don Gerolamo Antonio de Brocchetta arciprete di Tenno (1704 - 1740) passò per eredità al dottor Luigi Barone Menghin Brezburg e Brunnenthal di Brez, valle di Non, patrizio tirolese, cavaliere d'onore e di devozione dell'Ordine Sovrano Militare di Malta, cameriere segreto di sua signoria il sommo pontefice, cittadino onorario di Brez, ecc. che ora lo cede alla canonica di Tenno perchè in essa, quale oggetto inalienabile, si conservi. Riva nel dicembre 1914", 1914 dicembre (2) Le ultime registrazioni, in ordine di tempo, sono state effettuate per mano del cappellano Bernardino Bottesi. (3) Si è deciso di mantenere conservate in fondo al registro alcune delle carte sciolte che già vi erano state collocate. Si tratta di quietanze dei pagamenti effettuati da don Brocchetti per i lavori eseguiti e alcune rese di conto delle entrate e delle uscite sempre per la fabbrica dell'altare maggiore, del campanile e della sacrestia a partire dal 1723.

155 serie 2 Carteggio ed atti, 1705 - 1914

Contenuto La serie è costituita da tre fascicoli di nuova formazione, il cui materiale è stato rinvenuto, in fase di riordino, compiegato e inserito in modo disordinato fra le carte del registro delle spese di don Brocchetti. Si è ritenuto opportuno estrarle e formare dei fascicoli in base al contenuto delle carte stesse: il primo dei fascicoli contiene carteggio vario indirizzato al parroco Brocchetti; il secondo contiene i contratti con gli artisti che si occuparono della costruzione dell'altare maggiore con relativo tabernacolo, e di un secondo altare intitolato ai santi Antonio e Valentino; il terzo contiene il carteggio tra il parroco di Tenno e il barone Menghin - Brezburg e la lettera con la quale il barone dichara di voler spedire al parroco di Tenno il libro di don Brocchetti (di cui alla serie 1) perchè "di speciale interesse pella chiesa parrocchiale di Tenno".

AA b. 1 Carteggio relativo alla casa del beneficio Antonini, capitoli da osservarsi da parte dei confratelli e consorelle, "memoriale contro li vicini per le messe" del legato Alberto Orso 1705 - 1730 Italiano Fascicolo, cc. 21

AA b. 1 "Memoriali pella licenza di fare l'altare maggiore nella parochia di Tenno", contratto con lo scultore Cristoforo Benedetti per la costruzione dell'altare maggiore e del relativo tabernacolo, contratto con i fratelli Baroldi per la costruzione di un altare dedicato ai SS. Antonio e Valentino nella chiesa parrocchiale 1720 - 1736 Italiano Fascicolo, cc. 22

AA b. 1 Carteggio fra il barone Luigi Menghin - Brezburg e il parroco di Tenno 1914 Richiesta del barone Luigi Menghin - Brezburg di informazioni relative a don Gerolamo Antonio Brocchetti e lettera accompagnatoria con la quale il barone fa dono alla parrocchia di Tenno del libro compilato da don Brocchetti durante la sua presenza a Tenno come parroco, 1914 Italiano Fascicolo, cc. 2

156

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento 1856 gennaio 26 - 2004 maggio 27

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento di Tenno, 01/01/1741 - 31/12/1950

Storia Le confraternite sono associazioni di fedeli erette per l'esercizio di opere di carità, di pietà e di beneficienza, dotate di una regolare organizzazione e miranti all'incremento del culto pubblico. Esse venivano erette canonicamente in una chiesa, grazie ad un decreto emanato dall'autorità ecclesiastica. Le norme generali relative all'erezione delle confraternite furono stabilite da Clemente VII con la bolla 'Quaecumque' del 7 dicembre 1604. Già però ai tempi del Concilio di Trento era emersa la preoccupazione da parte della chiesa di riuscire ad esercitare su di esse un controllo, che ottenne ben presto, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendo al loro interno la presenza del clero. Di conseguenza il parroco e il curatore d'anime vennero chiamati a garantire il buon funzionamento delle confraternite stesse rivestendo spesso funzioni di presidenza. Nel XVIII secolo, durante il periodo della dominazione napoleonica, le confraternite furono soppresse, sulla base delle leggi istituite da Giuseppe II in Austria, leggi che avevano imposto la loro abolizione. In seguito furono ripristinate, ma con forti limitazioni, perché considerate o come associazioni di fedeli con scopi religiosi, o come pubbliche istituzioni di beneficienza e di assistenza. In quanto tali dunque, esse erano soggette sia al diritto della Chiesa che a quello dello Stato.

La confraternita del SS. Sacramento venne eretta nella chiesa parrocchiale di Tenno il 26 gennaio 1856, data dell'approvazione dei capitoli della statuto della confraternita stessa da parte del vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschilderer. Ma è dato pensare che la confraternita, come associazione di fedeli, esistesse già da più di un secolo prima. Infatti i primi capitoli "confirmati da tutti li confratelli del Santissimo Sacramento" risalgono all'11 aprile 1743. Essi stabilivano che la prima nomina dei nuovi ministri, massari e nunzi spettasse ai confratelli, riuniti in pubblica assemblea nel giorno del giovedì santo. Era poi compito dei ministri, massari e nunzi che rimanevano in carica un anno, alla fine del loro incarico nominare le persone che li avrebbero sostituiti; in particolar modo il ministro doveva essere "di boni costumi e di qualche intelligenza e sopra il tutto possi al tempo della resa de conti essere pronto del dannaro ricavato". In occasione della solennità dell'Addolorata, titolare della cappella della confraternita, il ministro doveva occuparsi di "addobare e portar processionalmente come il solito la Immagine della Beata Vergine Addolorata da quatro vergini consorelle e queste siano vestite di turchino". Nello stesso giorno il ministro doveva rendere conto della sua amministrazione al nuovo ministro che entrava in carica. Compito del ministro era anche quello di scegliere persona di fiducia a cui affidare la raccolta, al tempo della vendemmia, dell'elemosina sul ricavato dell'uva; allo stesso spettava la questua del frumento dopo la festa di San Lorenzo. L'aggregazione di ogni nuovo confratello doveva essere decisa "nelle solite terze dominiche dell'anno" e solo alla presenza di almeno dodici confratelli. Non potevano essere accettate nella confraternita "quelle persone che fossero di qualche sospetto cattivo o pure fosse scandaloso o scandalosa o continuo bestimiatore (...) o avessero altri simili cattivi habiti o continuo ubriachone". In occasione della morte di un confratello o consorella i nunzi avevano l'obbligo di 157 invitare i membri della confraternita a partecipare all'obito del defunto. Essi dovevano anche raccogliere i soldi per far celebrare le messe in suffragio dell'anima del defunto. I membri dovevano inoltre contribuire per una sola volta, al momento dell'iscrizione, una quota che ammontava a 25 soldi per i confratelli e a 15 per le consorelle. Sostanziali modifiche vennero approntate nei capitoli dello statuto approvato dal vescovo nel 1856. Capo della confraternita diventava il parroco di Tenno dal quale dipendevano tutti gli "ufficiali" della confratenita e al quale spettavano le decisioni sugli affari più importanti della medesima. All'interno della confraternita doveva essere eletto un Priore, che, se possibile, doveva essere un sacerdote. A lui competeva la sorveglianza e l'osservanza delle regole, l'iscrizione dei nuovi confratelli, la presidenza dei capitoli sia generali che particolari. Oltre al priore era prevista la carica di ministro eletto a turno dalle quattro quadre: di Tenno, di Ville del Monte, di Pranzo e di Cologna. Doveri di quest'ultimo erano la cura delle suppellettili e delle cere dell'Oratorio e l'esercizio di sacrestano. Egli doveva far in modo che, nel giorno della solennità, cioè nella festa dell'Addolorata, la processione si svolgesse "con buon ordine e collo splendore possibile". A lui spettava anche riferire alla fabbriceria le spese necessarie da sostenersi e "incassare le prestazioni de' confratelli, impiegarli negli usi destinati e renderne conto al capitolo generale". Immediatamente subordinati al ministro c'erano i nuncii, uno per quadra i quali avevano il compito di invitare i vari membri della confraternita a presenziare al funerale dei loro confratelli o consorelle defunti; essi dovevano riscuotere la prestazione annua di dodici fiorini dai confratelli e consegnarla al ministro; intervenire al capitolo e raccogliere i voti dello scrutinio. I confratelli avevano l'obbligo di intervenire alle processioni: della terza domenica d'ogni mese, del Corpus Domini, della Beata Addolorata e del Carmine, dell'obito di ogni confratello defunto. Ogni confratello iscritto doveva possedere la propria cappa, che consisteva in una tunica bianca con mantello e cingolo rosso, e che aveva obbligo di vestire durante le pubbliche funzioni. Al momento dell'iscrizione ogni nuovo confratello doveva versare una quota, proporzionale all'età. Nel 1906 don Rosa, essendo il vecchio statuto "non più adatto alle mutate circostanze dei tempi e bisognoso quindi di riforma, onde evitare il completo scioglimento della confraternita stessa", propose all'autorità vescovile un nuovo statuto perchè venisse confermato. In esso si fissava lo scopo della confraternita, cioè quello di "promuovere fra gli ascritti e i fedeli la maggior gloria di Dio, mantenere viva la fede, l'adorazione e l'amore al SS. Sacramento dell'Altare, riparare con opportuni atti di culto esterni i sacrilegi e le bestemmie che purtroppo vanno moltiplicandosi fra i cristiani e colla vicendevole preghiera ed edificazione in Gesù e con Gesù Dio e Salvatore rendersi più sicura l'eterna salute". Veniva stabilita inoltre la presenza di un organo direttivo formato dal direttore, dai vice - rettori e da otto consiglieri, ai quali spettavano precisi doveri. Venivano anche fissate determinate regole da osservarsi da parte dei confratelli e delle consorelle che andavano dalla divisa da indossare, alla condotta morale da tenere, alla presenza a deteminate funzioni e processioni da garantire, alla tassa d'iscrizione da versare. La confraternita del SS. Sacramento ebbe a differenza di altre confraternite erette nella parrocchia di Tenno, grande seguito. Basti pensare che il numero degli iscritti alla fine degli anni Venti del Novecento si avvicinava alle 200 unità. L'attività della confraternita proseguì anche dopo la seconda Guerra Mondiale come dimostrano le deliberazioni prese dai membri del consiglio in seduta e il rendiconto delle spese stilato ogni anno fino al giugno del 1950, data in cui le registrazioni si interrompono. Soppressa con Decreto n. 235 del 27 maggio 2004.

158 fondo Confraternita del Santissimo Sacramento di Tenno, 1741 - 1950

registri 3, buste 1, fascicoli 3

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1856 gennaio 26 - 2004 maggio 27

Contenuto L'archivio aggregato della confraternita del Santissimo Sacramento è un fondo relativamente di piccole dimensioni. Il materiale che lo costituisce, dai registri, al carteggio, ai resoconti è stato rinvenuto in fase di ordinamento, frammisto alla documentazione della parrocchia. Svincolato da quest'ultimo si sono costituite nuove unità confluite rispettivamente nelle serie registri degli iscritti, registri dei conti, atti amministrativi e resoconti.

159 serie 1 Registri degli iscritti, 1852 - 1950

Contenuto La serie è costituita da due unità archivistiche. Si tratta di due registri degli iscritti alla confraternita. In particolare il più antico, benché concepito per accogliere le registrazioni dei nuovi confratelli e consorelle di Tenno ma anche di Pranzo, Cologna e Ville del Monte, in realtà venne altresì utilizzato per altri scopi. In esso sono infatti riportati i verbali di tutte le riunioni della confraternita (dal 1852 al 1950), nelle quali si deliberava sulle questioni all'ordine del giorno; a ciò faceva seguito l'approvazione e la liquidazione del conto delle entrate e uscite della confraternita stessa. Il secondo registro, di contenuto molto più esiguo, segnala gli iscritti alla confraternita lungo l'arco cronologico di poco più di un decennio.

AA b. 2 Registro degli iscritti e delle rese di conto (verbali delle sessioni) della confraternita del Santissimo Sacramento 1852 giugno - 1934 gennaio 21; 1940 aprile 14 - 1950 giugno 3 - Elenco dei confratelli di Tenno iscritti, 1855 - 1903 giugno 2 - elenco dei confratelli e consorelle iscritti, 1907 maggio 1 - 1914; 1920 - 1930 - elenco delle consorelle di Tenno iscritte, 1852 - 1906 aprile 29 - elenco dei confratelli di Canale, Calvòla, Pastoedo iscritti alla confraternita, 1852 giugno - 1902 febbraio 15 - elenco delle consorelle di Canale, Calvòla, Pastoedo iscritti alla confraternita, 1856 luglio 20 - 1903 aprile 26 - elenco dei confratelli di Pranzo iscritti alla confraternita, 1853 gennaio 13 - 1902 dicembre 21 - elenco delle consorelle di Pranzo iscritte alla confraternita, 1853 luglio 25 - 1893 novembre 2 - elenco dei confratelli di Cologna, Gavazzo e Foci iscritti alla confraternita, 1860 marzo 6 - 1893 aprile 16 - elenco delle consorelle di Cologna, Gavazzo e Foci iscritte alla confraternita, 1864 luglio 10 - 1904 novembre 27 - verbali delle riunioni del consiglio della confraternita del Santissimo Sacramento e saldo delle entrate e uscite, 1852 ottobre 3 - 1934 gennaio 21; 1940 aprile 14 - 1950 giugno 3 (1) Italiano legatura in mezza pelle, cc. 80 n.n. Note (1) Queste registrazioni furono compilate utilizzando il registro a ritroso e disordinatamente, sicché il verso dell'ultima carta riporta la prima registrazione in ordine temporale (2) Il registro è in forma di indice alfabetico ma non è stata osservata una divisione per ordine alfabetico quanto per località e per tema

AA b. 2 "Confratelli Santissimo 1921 - 1932" 1921 - 1935 - Elenco dei confratelli e consorelle iscritti alla confraternita del Santissimo Sacramento, 1921 - 1935 - registro di cassa della confraternita, [1930] - 1935 (1) Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 24 n.n. Note

160

(1) Questa parte è stata compilata a registro capovolto.

161 serie 2 Registri dei conti, 1741 - 1831

Contenuto La serie è costituita da un solo registro in cattivo stato di conservazione. Le registrazioni dei conti seguono però ad alcune carte, con tutta probabilità rilegate all'inizio di questo registro successivamente, nelle quali vengono riportati i capitoli della confraternita confermati da tutti i confratelli l'11 aprile 1743. Ogni anno calcolate le entrate e le uscite, il ministro in carica rassegnava alla presenza del parroco e del nuovo ministro che gli subentrava, il saldo della sua amministrazione. Dopo l'approvazione dello statuto del 1856, questo compito venne assunto dalla nuova figura del priore. Per l'arco cronologico che va dal 1852 al 1950, approvazione e liquidazione delle rese di conto sono riportate nel registro degli iscritti alla confraternita di cui al 1.1. Le registrazioni di cassa per gli anni 1902 - 1919, 1939 - 1960 si trovano annotate insieme a quelle del beneficio Filippi nel fondo della parrocchia di cui al 6.2.2.1 Ritornando all'unico registro di questa serie, anche di esso venne fatto un uso promiscuo in quanto vi sono annotate inoltre registrazioni di pagamento e di affrancazione di censo.

AA b. 2 "A. Oratorio Santissimo Sacramento" 1741 novembre 19 - 1831 settembre 25 Registro dei conti relativo alle entrate e uscite dell'Oratorio del Santissimo Sacramento, 1741 novembre 19 - 1831 settembre 25 (1) - elenco dei capitoli confermati da tutti i confratelli appartenenti alla confraternita e resoconto di quanto venne da loro stabilito nelle successive pubbliche adunanze, 1743 aprile 11 - 1768 maggio 8 - elezione dei ministri, massari e nunzi della confraternita, 1741 novembre 19 - 1749 (2) - registro dei conti relativo all'amministrazione delle entrate e delle uscite e resoconto di ogni fine anno dell'Oratorio del Santissimo Sacramento, 1769 - 1811 novembre 15 (3) - "Capitali che servono di entrata della chiesa della confraternita del SS. Sagramento posti in ordine li 3 maggio 1767, come segue": registrazioni dei censi, con relativi pagamenti e affrancazioni, 1767 maggio 3 - 1790 febbraio 26 - "Processo verbale" con approvazione dei fabbricieri della chiesa parrocchiale al rendiconto dell'amministrazione delle entrate e uscite dell'Oratorio del Santissimo Sacramento tenute dall'ultimo massaro Giacomo Tarolli, 1811 dicembre 4 - capitali di censo spettanti alla confraternita con registrazioni di pagamento e affrancazione, 1760 aprile 20 - 1831 settembre 25 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 100 (numerazione originaria parziale) Note (1) Per registrazioni relative alla liquidazione e alla resa di conto delle entrate e uscite per gli anni 1852 - 1950 si rimanda al 1.1 (2) Tali registrazioni non sono susseguenti una all'altra ma dislocate in varie pagine non continue (3) Altre registrazioni relative alle rese di conto della confraternita sono contenute nei registri 1.1, 1.2.

162 serie 3 Atti amministrativi, 1763 - 1935

Contenuto La serie si compone di tre unità archivistiche di nuova costituzione: per il primo fascicolo si tratta di carteggio relativo all'amministrazione dei capitali e delle realità dell'Oratorio del Santissimo Sacramento, il secondo riguarda legati pii, ed elenchi degli iscritti; il terzo fascicolo conserva gli statuti con i capitoli d'erezione della confraternita e conferma vescovile. Tale materiale si trovava prima frammisto al resto della documentazione della chiesa parrocchiale.

AA b. 2 Atti amministrativi 1763 - 1912 - Pratiche relative a debiti contratti da privati verso l'Oratorio del Santissimo Sacramento: costituzioni di censo, documenti di mutui ipotecari, insinuazioni per rinnovo d'ipoteca, estratto dal foglio "vecchi aggravi", istanze, atti di stima, conchiusi, 1763 - 1912 - fassioni, diffide di pagamento, foglio di possesso fondiario, 1807; 1901 - 1912 Italiano Fascicolo, cc. 133

AA b. 2 Carteggio relativo ai lavori di restauro della cappella dell'Oratorio, ai legati fondati a favore dell'Oratorio, elenco dei confratelli e delle consorelle iscritte, "risposte" in merito ad un questionario sulla confraternita 1826 - 1935 Italiano Fascicolo, cc. 36

AA b. 2 Statuti della confraternita del Santissimo Sacramento 1856 - 1906 "Capitoli della venerabile confraternita del Santissimo Sacramento della parrocchia di Tenno " e conferma vescovile, 1856 gennaio 26 (1); abbozzo del nuovo statuto da inviarsi all'Ordinariato di Trento per l'approvazione, 1906 Italiano, latino Fascicolo, cc. 22 Note (1) Del presente statuto si conserva anche una copia

163 serie 4 Resoconti e documenti di corredo, 1814 - 1947

Contenuto La serie è formata da un'unità archivistica non originaria ma di nuova formazione. Tutti i resoconti dell'Oratorio del Santissimo Sacramento si trovavano infatti frammisti ad alcuni dei resoconti della chiesa parrocchiale o a quelli dei vari benefici, dai quali sono stati separati al fine di creare un'unità costituita da materiale omogeneo e legato da logica pertinenza. La documentazione più antica riguarda estratti del conto e specifiche delle entrate e delle uscite risalenti agli anni 1814 - 1821 ma redatti tutti nel 1822, anno in cui avvenne la consegna della contabilità dell'Oratorio del Santissimo Sacramento dalla fabbricieria della chiesa ai nuovi sindaci sotto la cui amministrazione comparvero le prime vere rese di conto dell'entrata e uscita. Il fascicolo contiene anche un inventario dei sacri arredi e uno del patrimonio della cappella dell'Oratorio.

AA b. 3 Rese di conto e documenti di corredo 1814 - 1947 Rese di conto, estratti e specifiche delle rese di conto, atti di liquidazione, documenti di corredo e carteggio relativo, dell'Oratorio del Santissimo Sacramento, 1814 - 1947 (1) contiene anche: inventario dei sacri arredi della capella della confraternita del Santissimo Sacramento e spese per il mantenimento, 1807; "Inventario del patrimonio della chiesa od Oratorio del Santissimo di Tenno nel Giudizio Distrettuale di Riva assunto alla fine dell'anno 1845", 1846 Italiano Busta, cc. 487 Note (1) Mancano i resoconti degli anni 1835 - 1836, 1839 - 1840, 1844, 1912 - 1918. Sono in duplice copia i resoconti pluriennali relativi agli anni 1848 - 1851, 1852 - 1858, 1861 - 1863, 1865, 1866 - 1868, 1881 - 1890. Mancano i documenti di corredo per gli anni 1814 - 1829, 1831 - 1847, 1859 - 1863, 1869 - 1871, 1875 - 1890, 1919 - 1947

164

Ente Confraternita della Disciplina [1639 - 1867]

Archivi prodotti Fondo Confraternita della Disciplina di Tenno, 01/01/1799 - 31/12/1867 Fondo Confraternite della Disciplina e della Concezione in Tenno, 01/01/1682 - 31/12/1799

Storia L'ordine dei Flagellanti, detti anche Battuti o Disciplinati, nacque come movimento religioso penitenziale a Perugia nel maggio del 1260, diffendondosi ben presto in tutta l'Italia centro-settentrionale. Il movimento si caratterizzava nella pratica della flagellazione pubblica, come segno di condanna di ogni forma di vita legata agli agi e ai piaceri, al lusso. Questa pratica di penitenza nascondeva in sé la paura della morte considerata come tragica interruzione, realtà totalmente altra dalla vita (1).

Da una relazione inviata all'Ordinariato da don Valenti sullo stato delle confraternite esistenti presso la parrocchia di Tenno, si apprende che "esistette anche la formale confraternita della Disciplina eretta nella cappella di San Carlo Borromeo". Non è dato sapere con certezza quando fu fondata la confraternita; certamente esisteva nel 1639, se Filippo Antonini il 28 maggio di quell'anno dispose nel suo testamento che venissero celebrate delle messe all'altare di San Carlo "in Ecclesia Discipline". Il detto Antonini non si limitò a questo, ma legò ai massari della confraternita della Disciplina un capitale di censo di 150 ragnesi con l'obbligo però della distribuzione dei "paniculos" detti anche chizzoli il giorno della solennità del Corpus Domini dopo la processione. Lasciò ai confratelli della Disciplina anche un capitale di censo di 100 scudi con il cui annuale ricavato provvedere tutte le cere necessarie all'illuminazione dell'altare di San Carlo durante la celebrazione della primissaria e nella festa di San Carlo (2). Nel 1651, durante la visita pastorale nella pieve di Tenno, si fa menzione della cappella di San Carlo, "sita non longe ab Ecclesia parochiali Theni" presso la quale cappella "asseritur erectam esse Confraternitatem Disciplinatorum", con bolla di aggregazione datata Roma 1651 luglio, e approvata dall'Ordinariato di Trento il 16 settembre dello stesso anno. La cappella aveva un unico altare dedicato a San Carlo e Santa Caterina. Nella visita pastorale del 1671, oltre alle solite disposizioni, si raccomanda ai confratelli della Disciplina che ancora ne fossero sprovvisti, di fornirsi della veste della confraternita entro tre mesi, pena l'immediato allontanamento dalla stessa. Il legato perpetuo fondato da Antonini nella cappella di San Carlo prevedeva la presenza di un beneficiato il quale doveva intervenire anche alle funzioni nella parrocchiale, doveva attendere all'insegnamento della dottrina cristiana e, nelle principali feste dell'anno, celebrare messa nella parrocchiale. La chiesa di San Carlo fu chiusa dal Governo italiano in seguito alla soppressione della Confraternita della Disciplina. Le rendite furono avocate nel 1811 al Regio Demanio come appartenenti alla Confraternita e assegnate al Monte Napoleone libere da ogni tipo di aggravio; con dette rendite venne incamerato dal governo anche il fondo legato da Antonini alla Confraternita per l'uso delle cere durante le messe legatarie, che ora venivano celebrate nella chiesa parrocchiale, come premissaria.

165

Il parroco dell'epoca, don Valenti, auspicò la riapertura della cappella che si trovava molto vicino alla chiesa parrocchiale e, per tal motivo, propose non venisse adibita ad usi secolari ma aggregata all'edificio della chiesa stessa. L'atto finale si ricava dalla lettera inviata dall'Ordinariato al parroco di Tenno il 20 maggio 1828, lettera con la quale il vescovo dà la facoltà al parroco di Tenno, don Valenti, di procedere al rito di profanazione dell'ormai chiusa cappella dell'ormai soppressa Confraternita della Disciplina. Si decise così di convertire la cappella di San Carlo ad uso profano e di costruire là dove sorgeva la cappella, la fabbrica delle scuole elementari (3).

Note (1) V. FUMEGALLI, sub vocem Flagellanti, in Grande Dizionario Enciclopedico UTET, vol. VIII, Torino 1987, p. 458 (2) Archivio della parrocchia di Tenno, 6.3.1.1., cc. 2r - 5 (3) Archivio Diocesano Tridentino, Atti visitali, 13, c. 5; Atti Visitali, 30, cc. 285, 322r; Atti visitali, 21, c. 322r

166 fondo Confraternita della Disciplina di Tenno, 1799 - 1867

registri 1, fascicoli 1

Soggetti produttori Confraternita della Disciplina, [1639 - 1867]

Contenuto L'archivio della confraternita della Disciplina consta unicamente di due pezzi: un partitario e un fascicolo contenente un inventario e una resa di conto della confraternita. La scarsità della documentazione pervenuta trova ragione nel fatto che probabilmente, parte del materiale documentario più antico prodotto dalla confraternita deve essere andato distrutto nell'incendio procurato dai Francesi nel 1703. In secondo luogo occorre ricordare che la confraternita cessò la sua attività con la sua soppressione operata durante il periodo napoleonico nel 1810. In fase di riordino la documentazione è stata rinvenuta frammista a tutto il resto del materiale dell'archivio della parrocchia, dal quale è stata separata e fatta confluire in due diverse serie archivistiche.

167 serie 1 Partitari, 1799 - 1867

Contenuto La serie accoglie un unico registro relativo ai capitali di censo fondati a favore della confraternita. Il registro, suddiviso in partite, riporta le date dei vari acconti e dei saldi versati dal debitore. Questo partitario, nato come registro di amministrazione del patrimonio e delle rendite della confraternita della Disciplina, venne compilato dal cappellano della Disciplina, don Pietro Antonio Dallò. Dopo la soppressione della Confraternita, l'amministrazione dei beni, le cui rendite provenivano dal legato fondato da Filippo Antonini, passò alla chiesa parrocchiale. Il registro venne perciò in seguito compilato dal parroco. Le pratiche relative ai debiti contratti verso la confraternita prima e verso il legato Antonini poi, trovanti riscontro nel presente registro, sono state inserite in un fascicolo di nuova costituzione confluito nel fondo della parrocchia di cui al 6.3.1.2

AA 12 Partitario della confraternita della Disciplina 1799 marzo 25 - 1867 ottobre 21 A c. s 1: "Inventario di casa, campi e prati di raggione del beneficio di S. Carlo fino adi 24 marzo 1799 posseduto dal reverendo signor don Giovanni Battista Zucchelli. Per ellezione sono andato al possesso il signor don Pietro Antonio Dallò di casa, orto, campi, pratti e frutto de capitali, auto il suo principio adi 25 marzo 1799": inventario redatto in presenza dell'erede Giuseppe Zucchelli e del suo procuratore Giovanni Pietro Zanoni, 1799 marzo 25 a c. sd 2: elenco dei capitali e degli interessi annui maturati presso privati di Pranzo, Canale, Calvòla e Tenno, 1799 marzo 24 alle cc. sd 5 - 76: partitario dei debiti e crediti, 1799 luglio 30 - 1867 ottobre 21 in fondo: annotazione di avvenuta riscossione, 1841 settembre 5 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 76, con indice alfabetico all'inizio n.n.

168 serie 2 Resoconti e inventari, 1807

Contenuto La serie è costituita da un unico fascicolo di nuova costituzione in quanto l'inventario, la resa di conto e la fassione che in esso si conservano sono stati rinvenuti frammisti alla documentazione della chiesa parrocchiale. I tre documenti risalgono tutti al medesimo anno, il 1807, e furono compilati da don Pietro Antonio Dallò, cappellano della Disciplina, dopo la morte di don Giovanni Battista Zucchelli, nonchè vicario parrocchiale.

AA b. 4 Inventario dei sacri arredi della cappella della Disciplina, estratto della resa di conto e fassione sulla facoltà e sulle entrate della confraternita 1807 Italiano Fascicolo, cc. 7

169

Ente Congregazione di carità di Tenno 1811 febbraio 15 - 1923 maggio 15

Luoghi Tenno (TN)

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità di Tenno, 01/01/1811 - 31/12/1878 Fondo Documentazione delle Congregazioni di carità di Tenno e di Cologna - Gavazzo, 01/01/1815 - 31/12/1886

Storia Con il decreto n. 48 del viceré Eugenio Napoleone, emanato il 15 febbraio 1811, veniva istituita nel Dipartimento dell'Alto Adige la Congregazione di carità (1). Scopo del provvedimento era quello di sottoporre "tutti gli ospedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza" ad un unica amministrazione (tit. I, art. 2). Il titolo II (art. 7 e segg.) specificava chi era chiamato a divenire membro della nuova istituzione: il podestà o sindaco sceglieva fra i "probi e distinti cittadini del comune" non più di sei nè meno di quattro persone. Il prefetto, il viceprefetto ed il podestà svolgevano il ruolo di presidente rispettivamente nel capoluogo del Dipartimento, nei capoluoghi dei distretti e nei comuni. Membri della Congragazione erano infine, in tutti i comuni, il podestà ed il parroco del luogo. I titoli III - VI del decreto davano disposizioni relativamente all' "amministrazione dè beni fondi", all'impiego dei capitali, alla costituzione dei nuovi livelli ed alla tenuta della contabilità: i beni della Congregazione dovevano venir affittati mediante asta pubblica ed accanto ad una contabilità unica e generale si richiedeva la tenuta di registri separati che dimostrassero attività a passività di ciascun legato pio. Il VII ed utimo titolo del decreto stabiliva, accanto all'attivazione delle Congregazioni di carità, la "cessazione di parziali amministrazioni ed ispezioni che precedentemente erano esercitate dalle corporazioni o dai privati" (fatti salvi i patronati di famiglie private che conservavano i loro diritti, ma che erano comunque sottoposti ad una attività tutoria). Con il ritorno della dominazione asburgica nel 1814 la legislazione relativa ai poveri dell'Austria, applicata anche al territorio trentino, confermava le Congregazioni di carità già istituite e, di fronte ai reclami presentati in seguito all'incorporazione di istituti di pubblica beneficenza di una frazione o di un paese alla Congregazione di carità generale esistente nel capoluogo del Comune, ne disponeva l'istituzione nei comuni che avessero propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno 500 fiorini (2). Nei comuni dove non c'erano lasciti o istituti di beneficenza consistenti venne istituita a carico dell'amministrazione degli stessi un Fondo Poveri o "Armenfond". Un apposito comitato teneva l'amministrazione delle congregazioni distintamente da quella del comune. Questa spettava ad una Rappresentanza, composta dal preside o presidente, generalmente il curatore d'anime locale, da due consiglieri e da un cassiere, eletti dalla Rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore. Il cassiere teneva la contabilità, pagava le sovvenzioni ai poveri sulla base dei mandati del preside, presentava a quest'ultimo le rese di conto che poi passavano alla Rappresentanza comunale e quindi all'autorità superiore per la definitiva approvazione. Altri importanti provvedimenti in materia di assistenza e beneficenza furono: il regio decreto n. 982 del 22 aprile 1922 entrato in vigore il 16 maggio 1923 (3), che estendeva ai territori annessi al Regno d'Italia la legislazione italiana in

170 materia; quindi, durante il periodo fascista, la legge n. 847 del 3 giugno 1937 (4) che sopprimeva la Congregazione di carità e la sostituiva con l'Ente Comunale di Assistenza (5).

Della Congregazione di carità di Tenno si ha notizia a partire dal 14 luglio 1811, data del processo verbale "della seguita instalazione della congregazione di Carità" (6). Più ampie informazioni sull'attività della Congregazione si ricavano dalla lettura dei verbali delle sedute: la prima, di cui resta testimonianza, risale al 21 dicembre 1814. La Congregazione si riuniva una volta alla settimana nel 'solito locale', l'ufficio municipale, per discutere i problemi all'ordine del giorno, quali la gestione dei capitali, l'incanto dei fondi, l'amministrazione dei legati, la presentazione dei conti. Partecipavano alle sedute il sindaco, il parroco, un seniore e i membri della Congregazione. Nel 1833 venne stabilito che a Tenno dovesse essere eretta una Congregazione generale di carità per i paesi di Tenno, Cologna, Pranzo e Ville del Monte e che il parroco dovesse esserne il presidente. Ogni comune avrebbe poi avuto un suo rappresentante chiamato 'deputato', mentre il cassiere era comune a tutti. Il parroco, in quanto tale, doveva presiedere ad ogni deliberazione in merito a tutti gli affari che riguardavano la Congregazione; a lui spettava anche il compito di preventivare l'importo necessario per assistere i poveri dei rispettivi comuni, e di interessarsi affinché la cassa della fondazione venisse rimpinguata. Nel 1847 il Capitanato Circolare, con suo decreto, dichiarò sciolta la Congregazione di carità di Tenno e decise l'istituzione di altre quattro congregazioni indipendenti nei comuni di Cologna, Tenno, Ville del Monte e Pranzo.

Note (1) "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", parte I, anno 1811, pp. 137 - 152 (2) Cfr. B. BORTOLI - C. GRANDI, Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814 - 1918), Trento 1983, pp. 18 - 20 (3) Cfr. "Raccolta ufficiale delle leggi e decreti del Regno d'Italia", vol. 4, anno 1923, pp. 3153 - 3160 (4) Cfr. "Gazzetta ufficiale del regno d'Italia", 19/VI/1937, n. 141 (5) Per notizie più specifiche relative alla Congregazioni di carità si rimanda all'introduzione all' "Archivio della Congregazione di carità poi Ente Comunale Assistenza" di L. BERTAGNOLLI (a cura di), Comune di . Inventario della sezione separata dell'archivio comunale. 1815 - 1956, Trento 1997 (6) Archivio della Congregazione di Carità, 1.14., p. 1

171 fondo Congregazione di carità di Tenno, 1811 - 1878

registri 1, fascicoli 1

Soggetti produttori Congregazione di carità di Tenno, 1811 febbraio 15 - 1923 maggio 15

Contenuto L'archivio aggregato della Congregazione di carità consta unicamente di due pezzi: un registro inserito nella serie dei Protocolli degli esibiti e un fascicolo inserito nella serie Atti amministrativi contenente un'esigua quantità di documentazione, rinvenuta in fase di riordino, frammista a quella della parrocchia.

172 serie 1 Protocollo degli esibiti, 1811 - 1820

Contenuto La serie si compone di un unico registro utilizzato dalla Congregazione per vari scopi: la prima parte di esso accoglie le registrazioni della corrispondenza evasa ed esibita; nella seconda parte vi sono i verbali delle sedute che riflettono, per così dire, l'attività della congregazione; la terza parte registra pagamenti ed affrancazioni, entrate e uscite.

AA b. 4 "Prottocollo della congrazione di [car]ità per l'anno 18[11]" 1811 luglio 14 - 1820 settembre 28 - Protocollo degli esibiti e degli evasi, 1811 luglio 14 - 1814 dicembre 31 - verbali delle riunioni della congregazione, 1814 dicembre 21 - 1820 gennaio 20 - "Registro di cassa incominciato il dì 14 marzo 1820, cassiere don Brunatti Filippo": registro di cassa della "Fradaglia di Cologna, e Gavazzo", 1820 marzo 13 - 1820 settembre 28; del "Legato Alberti di Cologna", 1820 marzo 13 - 1820 settembre 10; del "Legato dell'arrosto di Pranzo", 1820 marzo 13 - 1820 settembre 10; del "Legato della scuola delle Ville del Monte", 1820 marzo 13; del legato "per le zitelle di Calvolla" e "per le zitelle di Pastoedo", 1820 marzo 13 - 1820 settembre 10 - "Registro di cassa incominciante il dì 14 gennaio 1820, essendo cassiere il sacerdote Filippo Brunatti di Tenno", 1820 gennaio 14 - 1820 agosto 2 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 33 n.n.

173 serie 2 Atti amministrativi, 1815 - 1878

Contenuto La serie si compone di un unico fascicolo, di nuova costituzione, il cui materiale è stato rinvenuto frammisto a quello della parrocchia. Si tratta di documentazione attestante l'attività della Congregazione dal suo nascere, nel 1815, fino al 1878.

AA b. 4 Atti amministrativi 1815 - 1878 Decreto di nomina del parroco di Tenno a presidente della Congregazione generale di carità per i comuni di Tenno, Cologna - Gavazzo, Pranzo e Ville del Monte, importi delle multe da versarsi nel fondo poveri, circolare relativa al conto da presentare dal personale medico per la cura di pazienti poveri, richieste di sussidio, rese di conto della congregazione di carità di Tenno, Cologna, Pranzo, Ville del Monte, circolare relativa allo scioglimento della congregazione generale di carità di Tenno, 1815 - 1878 Italiano Fascicolo, cc. 45

174

Ente Congregazione del Sacro Cuore di Gesù 1843 - [1913]

Archivi prodotti Fondo Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Tenno, 01/01/1843 - 31/12/1913

Storia La congregazione del Sacro Cuore di Gesù fu eretta nella chiesa parrocchiale di Tenno con diploma del 17 novembre 1843, diploma con il quale essa fu anche aggregata all'Arciconfraternita esistente nella Basilica di Santa Maria della Pace di Roma. Già a partire dal settembre del 1844 compaiono nel registro della congregazione, conservato nell'archivio parrocchiale, i primi iscritti, non solo residenti a Tenno ma anche a Pranzo, Ville del Monte e Cologna. La congregazione fu molto fiorente per circa un quarantennio, soprattutto grazie all'attività del parroco, don Patuzzi. Dopo la sua morte, le adesioni ebbero una battuta d'arresto, probabilmente dovuta alla presenza di due parroci "sempre malaticci", durante il cui mandato la congregazione pare "non abbia dato segni di vita". Nuovo impulso invece assunse la congregazione con l'arrivo di don Nicolò Rosa, il quale si prodigò nell'impinguare di nuovi fedeli, soprattutto di giovani, le fila dell'associazione che conobbe una stagione di discreta attività nei primi anni del Novecento. L'esiguità della documentazione conservata, che per altro si ferma al 1913, non permette di riferire in quale modo si esplicasse tale attività, né fino a quando ebbe vita la congregazione, la quale già nei primi anni del secondo decennio del '900, conobbe un illanguimento nella partecipazione attiva dei suoi aggregati, legato probabilmente anche al difficile momento storico. Ciò è sottolineato anche da uno scritto di don Rosa in cui si legge: "Ho cercato di ridestarla dal suo letargo, e adesso conta parecchi aggregati, specialmente fra i giovanetti e le donne, ma sia pel carattere apatico della popolazione, sia per l'emigrazione su vasta scala, sia più probabilmente per la mia inabilità, fatto sta che la Pia Unione è piuttosto anemica e bisognosa di un impulso straordinario" (1).

Note (1) Archivio della congregazione del Sacro Cuore di Gesù, 2.17., cc. 4 - 5

175 fondo Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Tenno, 1843 - 1913

registri 1, fascicoli 1

Soggetti produttori Congregazione del Sacro Cuore di Gesù, 1843 - [1913]

Contenuto L'archivio aggregato della congregazione del Sacro Cuore di Gesù è un fondo di esigue dimensioni, pervenuto in buono stato di conservazione e rinvenuto, in fase di ordinamento, frammisto al resto della documentazione relativa alla parrocchia. Il materiale documentario conservato è confluito in due serie archivistiche: registri degli iscritti e atti amministrativi.

176 serie 1 Registri degli iscritti, 1844 - 1913

Contenuto La serie si compone di un unico registro relativo agli iscritti alla congregazione. Esso principia il 29 settembre 1844 e rende notizia in ordine alfabetico del nome dei nuovi aggregati, del loro domicilio, del giorno, mese, anno della loro aggregazione.

AA b. 4 "Elenco degli aggregati alla compagnia del SS. Cuor di Gesù canonicamente eretta nella venerabile chiesa parrocchiale di Tenno con diploma dei 17 novembre 1843 inaugurata ai 29 settembre 1844" 1844 settembre 29 - 1913 agosto 31 Registro in forma di indice alfabetico con i nomi degli aggregati alla compagnia del SS. Cuor di Gesù, 1844 settembre 29 - 1913 agosto 31 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 45 n.n.

177 serie 2 Carteggio ed atti, 1843 - 1913

Contenuto La serie si compone di un unico fascicolo di nuova formazione costituito da poche carte, fra cui si annovera il diploma di erezione della congregazione.

AA b. 4 Diploma di erezione della congregazione del Sacro Cuore di Gesù nella chiesa parrocchiale di Tenno, patente di aggregazione, carteggio 1843 (1); 1872; 1913 Italiano, latino Fascicolo, cc. 5 Note (1) Il diploma venne concesso dalla Curia di Roma il 17 novembre 1843; esso riporta anche il visto dell'Ordinariato trentino datato 31 gennaio 1844

178

Ente Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco 1893 maggio 24 - [1943]

Archivi prodotti Fondo Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco di Tenno, 01/01/1893 - 31/12/1943

Storia La congregazione del Terz'Ordine Francescano fu canonicamente eretta, sotto la dipendenza dei Frati Minori del Convento di Santa Maria delle Grazie di Arco (1), nella chiesa parrocchiale di Tenno con decreto siglato a Roma nel convento dei Padri francescani di San Marcello il 24 maggio 1893. In detto decreto viene data al padre Domenico Colombini la facoltà di istituire tale congregazione, nonché la facoltà di accogliere all'interno dell'Ordine i nuovi fedeli di ambo i sessi. Dal registro degli iscritti (1.1.) si ricava che le primissime adesioni alla congregazione risalgono già alla fine degli anni '70 dell'Ottocento, ma sicuramente nuovo impulso il Terz'Ordine ottenne con la sua istituzione ufficiale nella chiesa di Tenno. La congregazione si diffuse (anche se non contò mai un numerosissimo stuolo di adepti) e accolse il maggior numero di fedeli nel ventennio dal 1924 al 1943, grazie all'impegno dei parroci di Tenno don Eliseo Chizzola, che venne nominato anche delegato e direttore della congregazione, e don Ferdinando Pezzi. Dopo il 1943 non rimane documentazione attestante l'attività della congregazione, né del suo discretorio.

Funzioni, occupazioni e attività Si definiscono terziari i fedeli, d'ambo i sessi, appartenenti ad un terz'ordine, cioè coloro che impossibilitati, per particolari circostanze, a far parte di un ordine religioso propriamente detto, maschile (prim'ordine) o femminile (second'ordine), seguono una terza regola approvata dalla Santa Sede, sia vivendo nel mondo (terziari secolari), sia conducendo vita comune (terziari regolari). Le congregazioni dei terziari secolari, benchè siano dette ordini, sono in realtà associazioni che differiscono essenzialmente dalle confraternite, dalle pie unioni, ecc. I fedeli del terz'ordine devono osservare una regola approvata dalla Santa Sede, che prevede anche il noviziato, la professione, l'abito proprio, ecc. Mentre lo scopo degli iscritti alle confraternite è l'esercizio di opere di carità e pietà, i terziari "sotto la direzione di qualche ordine si sforzano, secondo lo spirito di esso e per quanto lo consente la vita secolare, di tendere alla perfezione cristiana" (can. 705 del Corpus Iuris Canonici). I terziari svolgono la loro attività divisi in raggruppamenti locali detti sodalizi governati da determinate regole approvate dalla Santa Sede, cui da sempre è riservata la facoltà di aggregare agli ordini religiosi una o più associazioni di laici come terziari. I sodalizi organici e inorganici (costituiti da persona collegiale o singola) devono essere eretti con sede propria in una chiesa od oratorio pubblico, oppure in qualche altare di una chiesa o oratorio pubblico. Per la valida erezione di un sodalizio si richiede la facoltà del primo Ordine, il consenso del vescovo, la presenza di almeno tre professi, se si tratta di sodalizio organico, il decreto scritto e il registro. Il sodalizio inorganico si distingue dall'organico in quanto non può darsi degli statuti né porre atti collegiali come l'elezione di cariche. I sodalizi cessano dopo 100 anni dalla morte dell'ultimo membro o con atto della competente autorità ecclesiastica elettrice.

179

Per l'ammisione ad un ordine terziario si esige: la fede cattolica; un'età conveniente (14 anni); i censurati e i pubblici peccatori non possono iscriversi; l'assenza di voti pubblici. Con l'iscrizione inizia l'anno di noviziato al termine del quale si emette la professione. Quest'ultima non costituisce in stato sacro ma esprime solo un pubblico proposito ricevuto in nome della Chiesa di vivere in una determinata forma. Gli ascritti sono tenuti, ad esempio, ad indossare uno scapolare di tessuto di lana, rettangolare, del colore del relativo ordine, portato sul petto o sul dorso; di un cingolo da portarsi intorno ai fianchi. I terziari godono anche di alcuni privilegi quali: indulgenze, assoluzioni e benedizioni papali, diritto di intervento alle sacre funzioni, diritto per i sodalizi di amministrare beni, di eleggere gli ufficiali interni, di tenere adunanze, di darsi statuti. Fra i terzi ordini secolari il più noto e diffuso è quello francescano, fondato dalla stesso San Francesco d'Assisi intorno al 1221. Il terz'ordine francescano secolare seguì la regola di Niccolò IV, con alcuni commenti e ritocchi di vari papi (Giulio II, Clemente VII, Paolo III, ecc.) fino a Leone XIII, il quale riconobbe nell'associazione uno strumento efficace per la rinascita cristiana, e per questo fra i molti documenti, emanò la bolla "Misericors Dei Filius" (30 maggio 1883), con cui aggiornava l'antica Regola.

Note (1) I Padri del Convento di Santa Maria delle Grazie di Arco prestavano il loro servizio periodicamente nella chiesa parrocchiale di Tenno, servizio che si esplicava nella sacra missione, nell'istruzione e confessione dei fanciulli e dei giovani, nella recita del rosario. Archivio della Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco, 2.19., c. 3

180 fondo Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco di Tenno, 1893 - 1943

registri 1, fascicoli 1

Soggetti produttori Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco, 1893 maggio 24 - [1943]

Contenuto L'archivio aggregato della congregazione del Terz'Ordine di San Francesco di Tenno è un fondo di esigue dimensioni la cui documentazione in fase di riordino è stata rinvenuta frammista a quella della parrocchia. Si tratta di un registro degli iscritti e di un fascicolo di poche carte inserito nella serie Atti amministrativi.

181 serie 1 Registri degli iscritti, [1924] - 1943

Contenuto La serie consta di un unico registro, la cui compilazione ebbe inizio nel gennaio 1924, anche se in esso sono riportate registrazioni antecedenti questa data. Nel registro sono segnalati i dati anagrafici dei confratelli e delle consorelle, il nome del loro protettore, le date della loro vestizione e della professione con il nome dei padri delegati, la data della loro morte. Il registro è aggiornato fino al 1943.

AA b. 4 "Registro del Terzo Ordine della parrocchia di Tenno, compilato nel gennaio 1924" [1924 gennaio] - 1943 aprile 18 (con antecedenti dal 1877 e con visto del 24 ottobre 1948) Registro degli iscritti alla congregazione del Terz'Ordine di San Francesco Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 3 n.n.

182 serie 2 Atti amministrativi, 1893 - 1942

Contenuto La serie consta di un unico fascicolo di nuova costituzione in quanto il materiale documentario si trovava originariamente frammisto a quello della parrocchia. Di esigua entità, il fascicolo si apre con l'atto di nascita della congregazione nella parrocchia di Tenno, mentre si chiude con un decreto di autorizzazione all'ammissione di nuovi confratelli all'interno del Terz'Ordine; il che fa pensare che agli inizi degli anni '40 del Novecento, la volontà di nuovi fedeli di far parte della congregazione era ancora viva.

AA b. 4 Concessione alla facoltà di erezione della congregazione del Terz'Ordine di San Francesco nella chiesa parrocchiale di Tenno, orario della Sacra Missione, nomina del direttore della congregazione, elezione del nuovo discretorio femminile, decreto di autorizzazione per l'iscrizione di nuovi fedeli 1893 - 1942 Italiano, latino Fascicolo, cc. 14

183

Ente Comunità generale di Tenno [1430] - 1810 agosto 31

Archivi prodotti Fondo Comune di Tenno, 01/01/1464 - 31/12/1944 Subfondo Comunità e comune di Tenno (ordinamento italico e austriaco), 01/01/1464 - 31/12/1923 Fondo Documentazione del comune generale di Tenno e delle vicinie: del Piano, e del Borgo e Piano di Tenno, 01/01/1430 - 31/12/1870

Storia Vicinie, associazioni, comunioni familiari: sono tutti termini atti ad indicare forme aggregative, diversamente organizzate nella difesa e tutela di beni comuni. Tali organismi non hanno autonomia politica in quanto il fine è la gestione, la regolamentazione e il godimento di beni indivisi, detenuti collettivamente. Ciò che li contraddistingue è la completa uguaglianza di tutti i componenti, ognuno dei quali ha diritto di partecipare alle riunioni dell'assemblea e di intervenire negli affari di pubblico interesse. La vicinia (da vicus) è un organismo istituzionale risultato dall'evoluzione dell'antica organizzazione romana, sviluppatosi soprattutto nelle zone montane laddove è più forte la comunione di vita e di interessi tendenti a soddisfare i bisogni comunitari. La vicinia, considerata come collettività, designa l'insieme dei vicini, cioè di coloro che abitano e appartengono ab origine a quella comunità, che vi posseggono 'locum et focum', che godono di diritti politici, che partecipano all'assemblea e sono eleggibili per le cariche pubbliche, e infine che hanno il possesso su determinati beni destinati allo sfruttamento e al godimento comune. Un organismo dunque alla base del quale vigono rapporti di parentela, di solidarietà, di coesione, di cooperazione al fine di tutelare il patrimonio collettivo da "occupazioni estranee", con la garanzia che a tutti gli "originari" e ai loro discendenti venga assegnato il fabbisogno necessario al soddisfacimento dei bisogni più elementari e alle loro esigenze di vita. La tendenza alla chiusura e all'esclusione del forestiero è intrinsecamente legata al sistema economico su cui si reggono questi tipi di comunità, legate alla terra, all'uso dei boschi e dei pascoli, comunità dove il forestiero costituisce l'elemento di squilibrio rispetto alla stabilità interna, una minaccia nei confronti dell'entità dei beni e dei diritti goduti dagli abitanti ab antiquo (1). Anche nel tennese si assiste alla costituzione di queste forme associative, queste aggregazioni di individui e di famiglie, nate per gestire, tutelare e godere i beni vicinali. La Magnifica Comunità di Tenno era formata dall'unione di quattro quadre: quella del Piano, che comprendeva le ville di Gardule, Veduto e Frapporta; quella del Monte con Canale, Calvòla, Pastoedo e Sant'Antonio; quella di Cologna, Gavazzo e Foci; quella di Pranzo. Vertice di quest'istituzione era il comune generale a capo del quale veniva annualmente designato un sindaco; vi erano poi dieci consiglieri e i capifamiglia delle singole ville. Ogni quadra, formata da più ville, possedeva propri organismi gestionali rispetto al comune generale, perché caratterizzata da esigenze, tradizioni, obblighi specifici da rispettare e salvaguardare. A sua volta ogni villa era il risultato di più vicinie, ossia le famiglie originarie di uno stesso vicus (2). Due erano le vicinie costituitesi a Tenno: la vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno e la vicinia piccola del Piano di Tenno detta anche vicinia del Rosto o dell'Arrosto.

184

Mentre la vicinia grande comprendeva il Borgo, l'attuale Frapporta, e le ville di Gardule e Veduto, la vicinia piccola era formata dai soli vicini di Gardule e Veduto. Secondo quanto si ricava dalle carte di questo archivio aggregato, il nome e la distinzione tra vicinia grande e vicinia piccola, non essendoci documenti di fondazione, si crede possa derivare dalla divisione dei beni lasciati da Leone Brunati contenuta nel documento datato 14 dicembre 1643, non però rinvenuto. Il 30 dicembre 1627 Leone Brunati dispose infatti la distribuzione nel giorno di Pasqua di un'elemosina di carne benedetta ai vicini di Gardule e Veduto. L'anno prima anche la moglie di Leone Brunati, Caterina Ceschini, con testamento del 1 giugno 1626 aveva lasciato 50 ragnesi ai vicini di Gardule e Veduto per la distribuzione in perpetuo nel giorno del venerdi santo di pane e arrosto. E ancora Antonio Giosio detto Mandolin, con suo testamento del 2 agosto 1630, lasciò ai vicini di Gardule e Veduto 30 ragnesi affinchè venisse distribuita nel giorno di Pasqua una carità di carne (3). La vicinia piccola, chiamata perciò anche del Rosto o dell'Arrosto, aveva i propri amministratori che tenevano i conti delle entrate e delle uscite, gestivano i capitali derivanti da pagamenti di censi e affrancazioni, dai fondi che venivano dati in locazione tramite pubblico incanto per la durata di cinque o dieci anni. Nel 1787, radunati nella pubblica regola, i vicini stabilirono che "... per il tempo avenire invece della proviggione di vitelli, e distribuzione di quelli, sia sostituito per l'equivalente altretanti sale da distribuirsi al tempo della Santa Pasqua allorche si distribuisse anco il pane..." (4). La vicinia piccola del Rosto del Piano di Tenno fu sciolta nel 1849; i beni ad essa spettanti furono divisi fra le persone e le famiglie aventi diritto. Anche per la vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno non si posseggono documenti di fondazione. E' comunque certo che essa fu istituita non solo per la regolamentazione e la tutela dei beni vicinali, ma che ebbe origine dalla volontà di un gruppo definito di persone di gestire e quindi godere dei beni lasciati loro in eredità da singoli individui o da famiglie, morti per cause naturali o per le numerose pestilenze. In questo contesto si spiega la figura del sindaco della vicinia, detto 'sindaco dei morti', così definito in un'etimologia popolare oramai caduta in disuso, ma che denotava la sua funzione di garante dei beni delle persone scomparse (5). Il sindaco dei morti era praticamente il massaro, il sindico che convocava e presenziava la pubblica regola, che teneva l'amministrazione delle entrate e uscite e ne rendeva il saldo finale al termine di ogni anno, che rinnovava le locazioni dei fondi vicinali concessi ad incanto, che gestiva i capitali derivanti da pagamenti di censi e affrancazioni, che consegnava le elemosine per la celebrazione delle messe. La vicinia grande infatti aveva l'onere della celebrazione di alcune messe legatarie perpetue fondate da Alberto Orso. La documentazione presente giunge fino al 1870, dopo di che non si hanno più notizie relative alla vicinia del Borgo e Piano di Tenno.

Note (1) Per un approfondimento in merito si rinvia a G. ANDREATTA - S. PACE, Trentino, autonomia e autogoverno locale, Trento 1981; E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi Trentini di Scienze Storiche", LXIV, 4, 1985, pp. 371 - 421 (2) M. GRAZIOLI, La Vicinia di Cologna Gavazzo: i rapporti con il Comune Generale di Tenno, in M. GRAZIOLI (a cura di), Uomini e regole. Fonti per la storia della Comunità di Tenno, Arco 1994, pp. 5 - 8 (3) Documentazione del comune generale di Tenno e delle vicinie, 2.25., c. 13 (4) Documentazione del comune generale di Tenno e delle vicinie, 1.20., c. 47v (5) M. GRAZIOLI, La Vicinia di Cologna Gavazzo, p. 8, nota 9

185

Ente Vicinia piccola del Piano di Tenno sec. XVII metà - 1849

Altre Forme autorizzate del nome Vicinia del Rosto di Tenno

Archivi prodotti Fondo Documentazione del comune generale di Tenno e delle vicinie: del Piano, e del Borgo e Piano di Tenno, 01/01/1430 - 31/12/1870

186

Ente Vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno sec. XVII metà - [1870]

Archivi prodotti Fondo Documentazione del comune generale di Tenno e delle vicinie: del Piano, e del Borgo e Piano di Tenno, 01/01/1430 - 31/12/1870

187 fondo Documentazione del comune generale di Tenno e delle vicinie: del Piano, e del Borgo e Piano di Tenno, 1430 (copia) - 1870

registri 4, fascicoli 5

Soggetti produttori Comunità generale di Tenno, [1430] - 1810 agosto 31 Vicinia piccola del Piano di Tenno, sec. XVII metà - 1849 Vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno, sec. XVII metà - [1870]

Contenuto Il fondo aggregato relativo alla documentazione del comune generale di Tenno, della vicinia del Piano di Tenno e della vicinia del Borgo e Piano di Tenno è di modeste dimensioni anche se strutturato in cinque serie diverse: registri degli instrumenti e degli incanti, atti amministrativi, registri delle rese di conto e scodirolli, resoconti. Sia il materiale rilegato che la documentazione sciolta si trovavano, in fase di riordino, frammisti ai registri e ai documenti dell'archivio della parrocchia. Una volta identificato il materiale in questione come non prodotto dal soggetto parrocchia e quindi non facente parte di tale archivio, lo si è svincolato dal resto e lo si è fatto confluire in questo fondo, aggregato a quello della parrocchia in quanto ivi conservato. Probabilmente il materiale prodotto dalla vicinia non è solo quello depositato e conservato in parrocchia, ma è altresì probabile che parte di esso sia presso l'archivio del Comune, o ancora, presso privati. La documentazione, soprattutto quella rilegata, è molto antica e non in buono stato di conservazione. Non si posseggono notizie dopo il 1870.

188 serie 1 Registri degli instrumenti e degli incanti, 1708 - 1845

Contenuto La serie accoglie tre registri di cui, uno relativo alla vicinia del Rosto del Piano di Tenno, gli altri due alla vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno. Di entrambe le vicinie si è conservato un libro dei censi e degli affitti ad esse spettanti, libri che contengono anche registrazioni di pubblico incanto e di locazione di terreni. In particolare, per la vicinia grande si possiede un secondo registro relativo esclusivamente ai verbali delle riunioni tenute sulla pubblica regola per l'incanto e la locazione dei fondi vicinali, che di solito aveva durata di cinque anni.

AA b. 5 "1708. Qesto libro et registro deli viccini di Gardole e Veduto quale è stato registrato da me Gioanni Bunato quale tuti questi censi rileva la suma (1) di ragnesi 606 dico ragnesi sia cento et sia sumato da me sopra scrito. Agiunto altro capitale di ragnesi 10 con il clarissimo signor don Sartori" (tit. int) 1708 - 1845 maggio 21 Libro dei censi spettanti alla vicinia piccola del Piano di Tenno con registrazioni di pagamento e di affrancazione, 1708 - 1806 giugno 23 alle c. d 38 - s. 40: "Registro overo aventario deli istrumenti et scriture più autentiche deli vicini del Rosto di Gardole et Veduto quale si contiene in deta cassa di deti vicini": elenco degli instrumenti, s.d. alle cc. sd 44 - 51: registrazioni di pubblico incanto e di locazione di fondi della vicinia piccola, ossia del Rosto del Piano di Tenno, 1732 ottobre 6 - 1839 maggio 1 alle c. d 52 - sd 53: verbale della riunione dei membri della vicinia relativo all'approvazione del bilancio tenuto dagli amministratori Giovanni Brunatti e Filippo Menotti, 1845 maggio 2 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 53 (bianche cc. 8) Note (1) "di ragnesi cinquecento et novanta uno dico ragnesi 591 sumato da me sopra scrito...": depennato

AA b. 5 "Libero deli vicini di Tenno e Borgo" 1714 - 1842 agosto 22 Registro dei censi spettanti alla vicinia del Borgo e del Piano di Tenno, 1714 - 1842 agosto 22 All'interno del piatto anteriore della coperta e sul v. della c. di guardia anteriore compaiono i nomi di alcuni sindaci dei morti alla prima c.: "1714. Libro delli vicini del Borgo e Piano di Thenno per scotere li suoi affiti et intrate anualli fatto da me Giovanni Brunato con laventario delle scriture che si ritrovano al presente nella cassa di deti vicini", 1714 - registrazioni dei censi spettanti alla vicinia del Borgo e del Piano di Tenno, 1714 - 1842 agosto 22 - "Li qui soto scriti sono li fundi di detta vicinia che si incanta ogni cinque anni o in frumento o denari", s.d. - "Canpi et prati che si affittano a dinari", s.d. - "Avantario delle scriture che si ritroa nella cassa delli vicini del Borgo e Pian di Thenno segnate con suoi numeri quale segue in questo modo", s.d. in fondo: registrazioni di pubblico incanto, 1742 ottobre 14 - 1783 novembre 11 alle ultime cc.: dichiarazioni di fideiussione, 1715 aprile 7 - 1770 novembre 20

189

Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 41 (numerazione originaria parziale)

AA b. 5 Registro dei fondi incantati e locati di pertinenza della vicinia del Borgo e Piano di Tenno 1761 ottobre 20 - 1830 febbraio 8 Italiano Registro, legatura cartacea (1), cc. 45 n.n. Note (1) Il piatto posteriore della coperta è stato perduto

190 serie 2 Atti amministrativi, 1430 (copia) - 1870

Contenuto La serie si compone di tre fascicoli di nuova costituzione, il cui materiale è stato rinvenuto, in fase di riordino, frammisto alla documentazione della parrocchia. Si è proceduto dapprima a separare il materiale e, in un secondo momento, a distinguere quello relativo al comune generale di Tenno, alla vicinia piccola detta del Rosto del Piano di Tenno, o alla vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno. Si tratta di documentazione piuttosto antica; per ciò che concerne le vicinie, il materiale pervenuto riguarda la gestione dei beni, la nomina degli amministratori, e nel caso particolare della vicinia grande, i legati fondati a favore della vicinia e l'onere missario ad essa spettante. Il fascicolo relativo alla comunità di Tenno invece conserva anche gli "ordeni", le norme, gli ordinamenti, che disciplinano la civile convivenza nel territorio e che valgono per l'intera comunità, che stabiliscono diritti e doveri dei vicini, prerogative del comune generale, i criteri per una corretta fruizione dei beni comuni, come boschi e pascoli.

AA b. 6 Documenti relativi alla comunità di Tenno 1430 (copia) - 1515; 1683 - "Copia delli instrumeti d'ordeni della Comunità", 1430 gennaio 3 - 1515 maggio 24 (copia settecentesca) - Transazione tra la quadra del Piano di Tenno e la comunità di Tenno rappresentata dal sindaco generale, 1683 maggio 17 (1) Italiano, latino Fascicolo, cc. 22 Note (1) Entrambi gli atti si presentano rilegati

AA b. 6 Carteggio ed atti relativi alla vicinia grande di Tenno 1630 - 1870 - Testamento di Domenica Spazio e carteggio relativo alla vertenza sorta tra la vicinia e gli eredi (Menotti) della testatrice; carteggio relativo al legato Alberto Orso, 1630 - 1847 - instrumenti relativi alla vicinia del Borgo e Piano di Tenno, 1701 - 1805 - promemoria delle messe celebrate, carteggio relativo alle messe legatarie da celebrarsi, 1710 - 1869 - mandato, nozione, petizioni, carteggio relativo alla nomina del nuovo amministratore della vicinia di Tenno, stima dei terreni per la divisione dei beni vicinali, 1717 - 1870 Italiano Fascicolo, cc. 245

AA b. 6 Carteggio ed atti relativi alla vicinia piccola di Tenno 1690; 1817 - 1855

191

- Sentenza, rinnovo di locazioni di fondi spettanti alla vicinia piccola del Rosto, nomina dei procuratori, petizioni per il pagamento di affitti, carteggio relativo allo scioglimento della vicinia piccola di Tenno, nozione, diffida di pagamento, currenda, nomina degli amministratori, procure, 1690; 1817 - 1855 - instrumenti relativi alla vicinia piccola detta del Rosto o del Piano di Tenno, 1710 - 1800 Italiano, latino Fascicolo, cc. 70

192 serie 3 Registri delle rese di conto e scodirolli, 1736 - 1850

Contenuto La serie è costituita da due unità archivistiche: un registro delle rese di conto della vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno e un fascicolo contenente diversi scodirolli della vicinia piccola dell'Arrosto. Come si evince dal registro della vicinia grande, il rendiconto della propria amministrazione veniva presentato dal sindaco dei morti in carica davanti ai vicini convocati in pubblica regola. In tali occasioni veniva nominato il nuovo sindaco al quale venivano resi i conti e passate le consegne.

AA b. 6 Registro delle rese di conto della vicinia grande del Borgo e Piano di Tenno 1736 maggio 13; 1755 ottobre 11 - 1833 aprile 19 All'inizio e alla fine: registrazioni di pubblico incanto, 1755 ottobre 11; 1757 novembre 11 Italiano Registro, legatura cartacea (1), cc. 42 n.n. (mancano alcune cc.) Note (1) Il piatto posteriore della coperta è stato perduto

AA b. 6 Scodirolli delle entrate e delle uscite della vicinia dell'Arrosto del Piano di Tenno (1) 1776 - 1850 Italiano Fascicolo, cc. 59 Note (1) Si tratta di nove quaderni

193 serie 4 Resoconti, 1807 - 1858

Contenuto La serie è composta da un fascicolo di nuova costituzione suddiviso in due sottofascicoli, contenenti il primo, dei prospetti delle entrate e uscite della vicinia piccola del Rosto, il secondo, copia dell'inventario dei beni della vicinia grande con lo stato dei capitali e dei livelli, e un estratto delle rendite della vicinia. Le poche quietanze presenti sono state inserite in fondo ai rispettivi sottofascicoli.

AA b. 6 Prospetti e polizze delle entrate e uscite della vicinia piccola ed estratto delle rendite della vicinia grande di Tenno 1807 - 1858 - Prospetti delle entrate e delle uscite della vicinia del Rosto del Piano di Tenno e documenti di corredo, 1807, 1820 - 1824, 1832 - 1855 - inventario dei beni della vicinia grande di Tenno, stato dei capitali e dei livelli, estratto delle rendite, 1846 - 1858 (1); quietanze, 1836 - 1850 Italiano Fascicolo, cc. 55 Note (1) L'inventario e lo stato dei capitali risalgono al 1846, mentre l'estratto delle rendite al 1858.

194

Famiglia Famiglia Brocchetti sec. XVII - sec. XIX prima metà

Archivi prodotti Fondo Documentazione della famiglia Brocchetti, 01/01/1694 - 31/12/1826

Storia I Brocchetti, denominati nei documenti anche Brochetti e Brocchetta, provenivano dal paese di Cavrasto, dove a tutt'oggi il cognome non si è ancora estinto. Originari forse della Val di , essi derivarono il cognome dal loro mestiere: lavoravano infatti alla manifattura dei chiodi e dei brocchi (in dialetto brocche). I Brocchetti appartenevano alla nobiltà rurale e il loro stemma portava il nome "Brocchetta", dal chiodo (in volgare brocca) presente nelle zampe dei leoni e nel becco dell'aquila (1). Verso il 1650 una famiglia Brocchetti abitava a Favrio. Dal 1694 un certo Giulio era presente invece a Tenno come luogotenente; a lui fecero seguito, nel rivestimento di quella carica, molti altri della famiglia. Alcuni di essi si stabilirono a Tenno; nel libro dei battezzati della parrocchia di Tenno già nel 1704 compare infatti il nome di Anna Catharina, figlia di Giulio Brocchetti di Cavrasto. I Brocchetti espansero sempre più il loro dominio anche nella zona di Tenno dando inizio, nell'ultimo decennio del XVII secolo, ad una fervida attività di compravendita di fondi, in Vandrino, alla Croce, in Bolbone, in Fontanelle. Il titolo di nobiltà dell'impero venne conferito da Giuseppe II alla famiglia Brocchetti, nella persona di Giulio, il 20 febbraio 1766. Molti esponenti della famiglia si distinsero assumendo cariche pubbliche sia civili che ecclesiastiche. Costituisce un esempio il fatto che alcuni di essi da Giulio a Francesco, a Francesco Gerolamo, a Giulio Giuseppe, per citarne alcuni, ricoprirono la carica di luogotenente del castello di Tenno; Gerolamo Antonio invece fu arciprete e parroco di Tenno dal 1704 al 1740; un altro membro della famiglia fu vicario generale del principato vescovile. Adamo Brocchetti fu massaro della chiesa di Tenno e capocomune (2). Gnesotti scrive della famiglia: "Da due secoli in qua furono i signori Brochetti luogotenenti in Tenno e pretori in Riva per la loro onestà fatti gratuitamente cittadini di Riva colla mediazione del principe vescovo Cristoforo Sizzo". Tovazzi dà notizia che il 1 ottobre 1502 un certo Giulio Brocchetta, veneto, dottore in arti e decreti, arcivescovo di Corinto consacrò una chiesa e che nel 1634 era badessa delle Clarisse nel convento della SS. Trinità suor Orazia Domitilla, al secolo Isabella Brocchetta (3).

Note (1) L.M. CALDERA, La pieve del Bleggio nella storia e nell'arte, Trento 1989, p. 158 (2) Per ulteriori notizie su Adamo Brocchetti la cui documentazione è conservata nel subfondo della chiesa parrocchiale si rimanda al fondo dell'archivio della parrocchia di cui alla serie 4.7 (3) L.M. CALDERA, La pieve del Bleggio nella storia e nell'arte, p. 159

195 fondo Documentazione della famiglia Brocchetti, 1694 - 1826

registri 4, fascicoli 1

Soggetti produttori Famiglia Brocchetti, sec. XVII - sec. XIX prima metà

Contenuto Il fondo aggregato relativo alla documentazione della famiglia Brocchetti è di esigua dimensione. Come esso sia pervenuto e sia stato conservato presso l'archivio della parrocchia si spiega forse con il fatto che un membro della famiglia, il più volte citato Adamo Brocchetti, possa avere avuto presso di sé la documentazione prodotta o ricevuta dai suoi avi, nella fattispecie soprattutto atti di compravendita. Lasciando Adamo Brocchetti in eredità tutti i suoi beni alla chiesa e nominando esecutori testamentari i parroci di Tenno, anche il suo archivio pervenne alla canonica e con esso presumibilmente anche il materiale più antico, quello dei suoi antenati, in particolar modo di Giulio Brocchetti, luogotenente del castello di Tenno. Si tratta di documentazione relativa a compravendite di terreni siti entro la zona del borgo di Tenno.

L'archivio è costituito da 5 unità archivistiche, 4 quaderni e un fascicolo di atti sciolti relativi a instrumenti, inseriti nella serie Atti

196 serie 1 Atti, 1694 - 1826

AA b. 7 "Registro delle compre e vendite de' beni stabili della Casa cominciando dal 1694" 1694 novembre 25 - 1766 maggio 17 (con annotazioni posteriori fino al 1769) Sul r. della prima c.: "Memoria e regola degli stromenti di compra e vendita fatte dal signor avo e signor padre e da me che si ritrovano in casa intendendosi però solamente de' beni stabili non già di censi", 1694 [novembre 25] Quaderno, legatura cartacea, cc. 18 n.n.

AA b. 7 "Compra del molto illustrissimo et eccellentissimo signor Giulio Brochetti delle santissime terre di Cavrasto fatta dalla Reverendissima Mensa vescovale di Trento, con liberatione della medesima Reverendissima Mensa fattale dal molto illustrissimo et eccellentissimo signor medico fisico Andrea dall'Aquila cittadino della medema città. Fondo alla Croce 1694" (1) 1694 novembre 25 Italiano, latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 5 n.n. Note (1) "Fondo alla Croce. 1694" è aggiunta di mano diversa

AA b. 7 "Diversi instromenti del clarissimo signor luogotenente Brochetta. 1694. Compra in Vandrino dalla comunità di Tenno" (1) 1694 dicembre 22 - 1698 maggio 29 Italiano Quaderno, legatura cartacea, cc. 8 n.n. Note (1) "1694. Compra in Vandrino dalla comunità di Tenno" è aggiunta di mano posteriore

AA b. 7 "Borgo. Diversi instrumenti del clarissimo signor luogotenente del castello di Thenno. Giulio 1697. Fontanelle" (1) 1697 luglio 26 - 1703 giugno 3 Si tratta di cinque atti (vendite, affrancazione di censo, permute) sottoscritti dal notaio Tommaso Lutterini relativi alla persona di Giulio Brocchetti di Cavrasto, luogotenente del castello di Tenno, 1697 luglio 26 - 1703 giugno 3 Latino Quaderno, legatura cartacea, cc. 17 n.n. Note (1) "Giulio 1697" è aggiunta di mano diversa

AA b. 7

197

Atti di compravendita dei fondi in Vandrino, in Bolbone, in Fontanelle, ecc..., da parte di membri della famiglia Brocchetti (quali Giulio Brocchetti, luogotenente del castello di Tenno, Francesco Brocchetti, luogotenente di Tenno, Francesco Gerolamo Brocchetti, luogotenente...) 1699 - 1826 Italiano, latino Fascicolo, cc. 66

198

Ente Famiglia Benini sec. XVIII - sec. XIX prima metà

Archivi prodotti Fondo Documentazione della famiglia Benini di Cologna, 01/01/1717 - 31/12/1870

199 fondo Documentazione della famiglia Benini di Cologna, 1717 - 1870

registri 4, fascicoli 1

Soggetti produttori Famiglia Benini, sec. XVIII - sec. XIX prima metà

Contenuto Il fondo aggregato relativo alla documentazione della famiglia Benini è di esigua entità. Esso si compone di materiale, registri e carteggio, rinvenuto frammisto alla restante documentazione relativa alla parrocchia. Difficile è risultato lo studio di tale materiale, vuoi per la scarsità delle informazioni ricavabili da esso, vuoi per la disorganicità e lacunosità delle registrazioni, vuoi per l'assoluta mancanza di chiari riferimenti al soggetto produttore di tale documentazione. Ritrovando spesso, come denominatori comuni, i nomi di alcuni membri della famiglia Benini di Cologna (detti anche Lisander), in particolare Pietro (1737 circa - 1797; matrimonio nel 1764) figlio di Leonardo, Antonio e Alessandro fratelli di Pietro, i figli di Pietro Francesco e Leonardo, si è pensato di far confluire tale documentazione relativa alla vita privata ma anche a quella pubblica di alcuni componenti della famiglia (si ricorda che Pietro e prima di lui anche il padre Leonardo assunsero la carica di decani della vicinia di Cologna) in questo fondo aggregato. In che modo e per quale motivo questo materiale si trovi conservato presso l'archivio della parrocchia non è dato sapere.

Il fondo si compone di due serie archivistiche, quella degli Atti amministrativi (1 fascicolo) e dei registri dei conti (4 registri). La documentazione non è stata rinvenuta in buono stato di conservazione.

200 serie 1 Registri dei conti, 1719 - 1838

Contenuto La serie si compone di 4 registri dei conti. Di essi, i primi tre sembra si possano riferire alla gestione economica dei beni della famiglia Benini, mentre il quarto, pur chiamando in causa Pietro Benini nella veste pubblica di decano della vicinia di Cologna, riporta registrazioni delle spese assunte dalla vicinia stessa tra il 1771 e il 1772.

AA b. 7 Registro dei conti della famiglia Benini (Leonardo, Pietro, Francesco) (1) 1719 gennaio 18 - 1838 aprile Italiano Registro, cc. 12 n.n. Note (1) Alcune registrazioni sono state effettuate a registro capovolto

AA b. 7 Registro dei conti della famiglia Benini (Leonardo, Pietro, Francesco) 1737 dicembre 16 - 1807 febbraio 28 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 15 n.n.

AA b. 7 Registro dei conti di Leonardo e Pietro Benini 1743 aprile 3 - 1821 l uglio 3 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 20 (mancano cc. 62)

AA b. 7 Registro delle uscite della vicinia di Cologna (1) 1771 novembre 14 - 1772 agosto 25 Italiano Registro, cc. 11 n.n. Note (1) Il registro probabilmente venne in possesso di Pietro Benini in quanto decano della vicinia di Cologna

201 serie 2 Atti amministrativi, 1717 - 1870

Contenuto La serie è costituita da un unico fascicolo di nuova costituzione che raccoglie sia la documentazione privata di alcuni membri della famiglia Benini, Leonardo, Pietro e Leonardo, sia quella pubblica in particolar modo di Pietro, dato il suo ruolo di decano della vicinia di Cologna.

AA b. 7 Documentazione personale e non di Leonardo, Pietro e Leonardo Benini 1717 - 1870 Atti privati riguardanti la persona di Pietro Benini (nota dei beni mobili di sua moglie, atto di divisione dell'eredità lasciata da Alessandro Benini ai suoi fratelli Pietro e Antonio, costituzione di censo...) e carteggio da lui ricevuto in qualità di decano della vicinia di Cologna; carteggio relativo a Leonardo Benini (instrumento di liberazione di capitale), 1717 - 1870 Italiano Fascicolo, cc. 46

202

Ente Fondazione Bianchetti 1758 novembre 25 - 1987 gennaio 24

Luoghi Gavazzo (Tenno, TN)

Archivi prodotti Fondo Fondazione scolastica Bianchetti di Cologna - Gavazzo, 01/01/1592 - 31/12/1984 Fondo Fondazione scolastica Bianchetti di Cologna - Gavazzo , 01/01/1851 - 31/12/1924

Storia Il 25 novembre del 1758 dettava il suo testamento (1) don Gianpellegrino Bianchetti, abbiente ed influente personaggio della piccola comunità di Gavazzo, in sostituzione di un precedente del 1747 (2). La prima parte del documento è costituita da vari lasciti che il testatore destina a parenti ed istituzioni religiose: la sorella Domenica Bianchetti avrebbe goduto l'intero usufrutto di tutti i suoi beni mobili ed immobili. Alla morte della sorella gli eredi designati sarebbero stati il cugino Giovanni Fenici di Canale, cittadino di Arco e la sua discendenza maschile e, mancando o estinguendosi quest'ultimo, in ordine: Francesco figlio di Giuseppe Benini detto "Francescot" di Gavazzo, i fratelli Giovanni e Giacomo Antonio di Biacesa e Giovanni Lorenzi di Riva con le rispettive discendenze maschili. Nella seconda parte del testamento don Gianpellegrino Bianchetti disponeva la fondazione di una "scuola perpetua", da erigersi dopo la morte della sorella, che veniva concepita a beneficio di tutti i giovani maschi dai 6 ai 12 anni della villa di Gavazzo e dei discendenti di quattro famiglie specificatamente nominate dal testatore. La scuola, il cui mantenimento costituiva uno degli oneri principali degli eredi, era regolata da chiare disposizioni ed addirittura da un abbozzo di regolamento interno allegati allo stesso testamento. Commissari, ossia esecutori testamentari e direttori della scuola - "fondata unicamente alla maggior gloria di Dio e vantaggio d'anime alla loro cura affidate"- venivano designati il parroco di Tenno ed il curato di Cologna - Gavazzo. I curatori d'anime erano chiamati a far visita alla scuola due volte all'anno "non per cerimonia o complimento ma per fare una esatta, diligente perquisizione se si adempia il tutto in ordine la pia mente del signor testatore". Durante la prima visita da effettuarsi all'apertura della scuola (3) i commissari, in presenza del maestro, degli alunni e dei genitori, facevano lettura del testamento. Il curato doveva inoltre impegnarsi a fare visita alla scuola una volta al mese con l'onere di procurare quanto occorreva per lo svolgimento delle lezioni, di assistere agli esami, ma anche di "escludere i discoli o quelli che potessero essere di scandalo agli altri, quando prudentemente non lo avesse fatto il maestro medesimo". Il testatore affidava infine alla prudenza e rettitudine dei commissari la risoluzione di controversie e difficoltà relativamente alla scuola ed alla direzione della medesima (4). L'incarico di maestro era rivestito dall'erede "pro tempore ", tenuto ad abitare nella casa del testatore a Gavazzo e se "sarà sacerdote o chierico o almeno laico capace sarà obbligato a fare scuola nella suddetta casa insegnando gratis la dottrina cristiana, leggere, scrivere conti, principi e tutta la grammatica latina [...] potendo servirsi di grammatici per insegnare ai più piccoli, non abbandonando però la cura totale dei medesimi". Nel caso in cui l'erede era impossibilitato per qualche motivo a ricoprire l'incarico di maestro doveva egli stesso provvedere a proprie spese al mantenimento di un nuovo maestro - sacerdote la cui capacità ed il cui eventuale licenzimento erano sottoposti al giudizio dei 203 commissari. E gli stessi commissari, in caso di estinzione delle 4 famiglie chiamate a godere dell'eredità Bianchetti, erano chiamate a nominare erede - maestro un sacerdote di Gavazzo o, in mancanza di questo, di un altro paese. L'attività della scuola Bianchetti sembra avere inizio fra il 1807/1808 poco dopo la morte di Domenica Bianchetti, sorella ed usufruttuaria del testatore, deceduta il 12 ottobre 1807 (5). Di fronte però alla negligenza con cui viene gestita la scuola ed alla trascuratezza in cui versa la casa beneficiale, il Giudizio distrettuale di Riva (6), già nel 1842, insiste affinchè si arrivi alla stesura di un documento di fondazione, base per una futura regolarizzazione e più razionale gestione della scuola. Il documento di fondazione viene stilato nel 1846 (7): gli eredi Fenici si obbligano a garantire il versamento di 400 corone annue alla Fondazione scolastica ed a garanzia dei loro obblighi verso la scuola sottopongono al vincolo di speciale ipoteca parte delle realità provenienti dall'eredità Bianchetti. La contabilità e la gestione del patrimonio della Fondazione vengono affidate ad un amministratore. Le rese di conto da lui presentate ai commissari passano quindi all'autorità superiore, il Consiglio scolastico distrettuale (8), per la definitiva approvazione. L'attività della scuola Bianchetti continua fino al 1904 (9), anno in cui "viene soppressa" per sanare le attività inerenti al patrimonio col risparmio del salario al maestro". Con lettera del 22 ottobre 1909 (10) il Capitanato distrettuale di Riva di fronte all'impossibilità di riattivare la scuola così come esisteva, propone di istituire, d'accordo con il Comune di Cologna - Gavazzo, "una scuola modello quale sia accessibile agli scolari di Cologna e a quelli di Gavazzo dai 12 - 14 anni, con il mantenimento d'un docente qualificato". La proposta non viene accettata; una lunga diatriba vede protagonisti negli anni successivi i commissari della Fondazione scolastica e le autorità superiori, relativamente soprattutto alla controversa gestione del beneficio ed alle ripetute ed inascoltate richieste di presentazione delle rese di conto (11). Nel 1927 l'Ordinariato vescovile di Trento propone di trasformare il beneficio scolastico Bianchetti in un beneficio ecclesiastico (12). Con nota n. 2153 c/8 dd. 22 agosto 1929 (13) emessa dal r.Provvedittorato agli Studi per la Venezia Tridentina di Trento viene sciolta l'amministrazione tenuta dai commissari 'pro tempore', don Eliseo Chizzola, parroco di Tenno e da don Carlo Mattivi, curato di Cologna - Gavazzo, con nomina in loro vece di un commissario straordinario nella persona dell'avvocato Antonio Steffanini, podestà di Riva, al quale viene affidato l'incarico di esaminare la situazione della Fondazione e di proporre le opportune modifiche al suo patrimonio. Con il R.D del 10 settembre 1935 (14) il fine della Fondazione scolastica don Gianpellegrino Bianchetti viene trasformata "nel senso che le rendite della Fondazione sono devolute al Patronato scolastico di Tenno con l'obbligo al medesimo di erogarle esclusivamente all'assistenza degli alunni della frazione di Gavazzo, provvedendoli di libri e quaderni e per di più fornire un'alloggio gratuito al maestro di Gavazzo". Con il decreto n. 2398 c/98 dd. 23 giugno 1937 (15) emesso dal r. Provvedittorato agli Studi di Trento, l'amministrazione della Fondazione scolastica Bianchetti viene restituita al parroco di Tenno ed al curato di Cologna. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio ha perso la personalità giuridica civile.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia BERTASSI C., La scola perpetua a gloria di Dio, e per buona educazione della Gioventù delle Ville di Gavazzo e Cologna IN: M. GRAZIOLI (a cura di), Somme Regole. Fonti per storia della Comunità di

204

Tenno, Arco, 1994

Note (1) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.2 (2) Cfr. C. BERTASSI, La scola perpetua a gloria di Dio, e per buona educazione della Gioventù delle Ville di Gavazzo e Cologna, in M. GRAZIOLI (a cura di), Somme Regole. Fonti per storia della Comunità di Tenno, Arco 1994, pp.35 - 49 (3) Le lezioni iniziavano il 3 ottobre per la durata di otto mesi ed, eccetto il giovedì, si tenevano sia al mattino che al pomeriggio (4) Una terza figura, quella dell'arciprete di Riva, interveniva nelle questoni relative alla gestione della scuola in caso di controversie ed indecisioni da parte dei due commissari (5) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.2, c. 44v (6) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.2, cc. 19 - 42 (7) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.3, cc. 79 - 82 (8) Al Consiglio Scolastico distrettuale spettava anche l'ultima parola in merito alla nomina o al licenziamento di maestri ed amministratori, ad eventuali modificazioni da apportare allo statuto della scuola o al patrimono della stessa (9) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.3, c. 792 r (10) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.3, cc. 646 - 647 (11) Il parroco di Tenno ed il curato di Cologna, accusati di essersi abusivamente immessi nel possesso del beneficio Bianchetti, ribadirono la sua natura di ente autonomo e privato, richiamandosi più volte alle volontà espresse dal testatore: "[...] perciò vuole ed espressamente comanda che non si facciano liti, nè che possa alcuna superiorità ecclesiastica o locale in verun conto ingerirsene, ma che si abbia onninamente stare a ciò che senza liti e senza processo, ma solo pro coscientia verrà concordamente deciso e determinato dalli due prefati signori commissari [...]", cfr Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.2, c. 32 v. (12) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.3, c. 817 (13) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.3, c. 822 (15) Archivio parrocchiale di Cologna - Gavazzo, Archivio della Fondazione scolastica Bianchetti, 2.3, c. 827

205 fondo Fondazione scolastica Bianchetti di Cologna - Gavazzo , 1851 - 1924

fascicoli 2

Soggetti produttori Fondazione Bianchetti, 1758 novembre 25 - 1987 gennaio 24

Contenuto Pochissima della documentazione appartenente all'archivio aggregato della fondazione scolastica Bianchetti rimane oggi conservata presso l'archivio della parrocchia di Tenno. Qui in passato era depositata probabilmente l'intera documentazione in quanto il parroco di Tenno, insieme al curato di Cologna, rivestiva le funzioni di commissario ed esecutore testamentario della fondazione stessa. Risale presumibilmente al luglio del 1960 (1) il trasferimento di gran parte di tale documentazione all'archivio parrocchiale di Cologna. In quell'occasione si può pensare che una minima parte del carteggio e alcuni resoconti, in quanto frammisti al resto della documentazione relativa alla parrocchia di Tenno, siano stati dimenticati e che per tale ragione si trovino ancora presso questo archivio. Quanto qui oggi conservato confluisce in due unità archivistiche di nuova costituzione inserite nelle serie degli atti amministrativi e dei resoconti.

Note (1) Per informazioni sulla storia dell'archivio si rimanda a S. PASQUIN (a cura di), Archivio storico della parrocchia di Cologna - Gavazzo e archivi aggregati. Inventario, Trento 1999, p. 116

206 serie 1 Atti amministrativi, 1851 - 1924

Contenuto La serie comprende un unico fascicolo di nuova costituzione, la cui documentazione trovata frammista a quella della parrocchia, è stata da essa svincolata e fatta confluire in questo fondo aggregato per logica pertinenza. Si tratta di un'esigua quantità di materiale documentario, carteggio di vario genere, indirizzato al parroco di Tenno in qualità di commissario della fondazione Bianchetti.

AA b. 7 Corrispondenza con autorità ecclesiastiche e civili e foglio di possesso 1851 - 1924 Italiano Fascicolo, cc. 26

207 serie 2 Resoconti, 1903 - 1923

Contenuto La serie comprende un unico fascicolo di nuova costituzione, che consiste in alcune rese di conto (dal 1903 al 1913) (1) probabilmente tralasciate inconsapevolmente nell'archivio parrocchiale di Tenno durante il trasferimento del materiale documentario della Fondazione Bianchetti nell'archivio parrocchiale di Cologna. La gestione del patrimonio della fondazione era affidata ad un amministratore, che doveva rispondere del suo operato ai due commissari, il parroco di Tenno e il curato di Cologna, i quali a sua volta presentavano le rese di conto al consiglio scolastico distrettuale per l'approvazione. Le quietanze di pagamento riferentesi agli anni 1922 - 1923 e dunque non combacianti con gli anni per i quali si posseggono in questa sede le rese di conto, erano conservate in buste da lettera con l'indicazione in matita colorata rossa dell'anno a cui fanno riferimento. Le quietanze sono state disposte in ordine cronologico e collocate in fondo al fascicolo.

Note (1) Tutte le altre rese di conto si trovano presso l'archivio della parrocchia di Cologna. Si veda S. PASQUIN (a cura di), Archivio storico della parrocchia di Cologna - Gavazzo e archivi aggregati. Inventario, Trento 1999, p. 122

AA b. 7 Resoconti dell'entrata e uscita del beneficio Bianchetti e documenti di corredo 1903 - 1913; 1922 - 1923 Contiene i resoconti dal 1903 al 1913 I documenti di corredo si riferiscono invece agli anni 1922 - 1923 Italiano Fascicolo, cc. 68, nn. 8

208

Persona Maino, Luigi 1848 ottobre 27 - 1901 novembre 29

Archivi prodotti Fondo Documentazione di don Luigi Maino di Tenno, 01/01/1870 - 31/12/1890

Storia Luigi Maino, di Luigi e Domenica, nacque a Bolognano il 27 ottobre 1848. Ordinato sacerdote il 21 dicembre 1874, fu cooperatore parrocchiale a Dro dal 6 agosto 1875 e in seguito ad Arco dal 18 ottobre 1880 (1). Il 25 novembre 1886 fu nominato vicario espositurale a Bezzecca, mentre il 30 ottobre ebbe il mandato per la curazia di Cologna. Il 7 gennaio 1890 fu investito della parrocchia di Tenno, dove rimase fino alla sua morte, avvenuta il 29 novembre 1901.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia MORIZZO M., Catalogus cleri 1914, Trento, 1913

Note (1) M. MORIZZO, Catalogus Cleri Dioecesis Tridentinae ineunte anno MCMXIV, Trento 1914

209 fondo Documentazione di don Luigi Maino di Tenno, 1870 - 1890

fascicoli 1

Soggetti produttori Maino, Luigi, 1848 ottobre 27 - 1901 novembre 29

Contenuto Nel corso del riordino dell'archivio della parrocchia, frammista a tale documentazione è stato rinvenuto del materiale riguardante la persona di don Luigi Maino, conservatosi presso la parrocchia, dopo la sua permanenza a Tenno in qualità di parroco. Si tratta di un'assai modesta quantità di documenti privati relativi al cursus honorum di Maino, dagli attestati scolastici come studente liceale, alle investiture vescovili, fino alla nomina a parroco di Tenno.

L'archivio consta di un unico fascicolo, pressoché originario, inserito nella serie Carteggio ed atti.

210 serie 1 Carteggio ed atti, 1870 - 1890

AA b. 7 "Don Maino. Docum[enti] privati" (1) 1870 - 1890 Attestati scolastici del cursus studiorum di Luigi Maino, certificato di cresima, concessioni e investiture vescovili, nomine Italiano, latino Fascicolo, cc. 29 Note (1) Il titolo e la costituzione del fascicolo non sono coevi a don Maino ma si devono con molta probabilità a don Chizzola

211

Ente Consiglio scolastico locale di Tenno 1894 - 1924

Archivi prodotti Fondo Consiglio scolastico locale di Tenno, 01/01/1894 - 31/12/1925

Storia Il consiglio scolastico locale fu istituito con legge del 30 aprile 1892, n. 7, in vigore dal 1 gennaio 1894. Detto consiglio, che venne nominato in ogni comunità scolastica, aveva funzioni di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, sui corsi speciali di insegnamento collegati alle scuole popolari pubbliche ed infine, sui corsi di perfezionamento per ragazze del circondario scolastico. Anteriormente alla costituzione di quest'organo, la normativa scolastica faceva capo al "Regolamento politico delle scuole elementari", in vigore dal 1805, regolamento secondo il quale la scuola aveva carattere religioso - politico e la cui sorveglianza era affidata alla chiesa come pure l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri, la nomina dei supplenti. Solo con la legge del 25 maggio 1868, n. 48 (a cui fece poi seguito la già sopracitata legge n. 7/1892), si demandò la direzione e la sorveglianza su ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'Istruzione, al Consiglio scolastico provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al consiglio scolastico locale. La riforma Gentile del 1923, entrata in vigore il 1° ottobre 1924, soppresse il Consiglio scolastico locale come pure ogni organo di gestione locale in vista di un rafforzamento del potere centrale. Gran parte delle competenze assegnate al Consiglio scolastico locale dalla legge del 30 aprile 1892, n. 7 spettarono così ad altri organi quali il patronato, i sindaci, i direttori didattici, gli ispettori. Nello specifico era compito del Consiglio scolastico locale il controllo sulla contribuzione corrisposta ai maestri, l'amministrazione del fondo scolastico locale, la vigilanza sull'edificio, sui fondi e sugli arredi della scuola, la custodia dei documenti della scuola. Il Consiglio decideva poi l'accettazione di scolari provenienti da altri circondari scolastici e dei bambini inferiori ai sei anni, proponeva al Consiglio scolastico distrettuale le punizioni per le ripetute assenze da scuola, stabiliva in quali ore del giorno si dovesse impartire la lezione, vigilava sulla disciplina scolastica, controllava il comportamento dei maestri, ecc... Il Consiglio scolastico locale era costituito dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni formanti la comunità scolastica, dal sorvegliante della scuola locale e, se c'era, dal patrono della scuola. Le elezioni dei vari membri avvenivano ogni sei anni ed erano i componenti stessi ad eleggere a maggioranza assoluta un presidente, detto anche preside, e il suo sostituto. Il Consiglio si riuniva di norma una volta al mese a seduta ordinaria, anche se il presidente poteva convocare un'assemblea straordinaria a richiesta di due membri. Ogni seduta doveva essere messa a protocollo (1).

Il consiglio scolastico locale di Tenno cominciò la sua attività proprio all'indomani dell'entrata in vigore della legge n. 7 del 30 aprile 1892. Il registro dei verbali delle riunioni riporta infatti come data della prima sessione il 25 febbraio 1894; ne facevano parte il preside, il parroco, il maestro e altri tre consiglieri. Dal 1897 la presidenza venne assunta dal parroco di Tenno don Maino e dopo di lui da don Rosa, che rimase in qualità di preside fino al 1906. Riottenne la carica a partire dal 1912, fino alla fine del suo mandato. Dal 1918 al 1923 la presidenza fu rivestita da don Chizzola. 212

Come previsto dalla legge, il Consiglio scolastico locale di Tenno si occupava di regolamentare la vita e l'attività della scuola, deliberando su questioni varie, che andavano dalla nomina dei maestri, all'acquisto di libri, all'assenza degli scolari, alla tassa scolastica... La documentazione di questo fondo aggregato si esaurisce con il 1924, anno in cui venne soppresso ogni organo di gestione locale, come pure il consiglio scolastico di Tenno, secondo quanto previsto dalla legge Gentile in nome di una riforma scolastica che demandava l'organizzazione gestionale e amministrativa al potere centrale.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia GUASTALLA A. (a cura di), Consiglio scolastico locale. Profilo storico-istituzionale del Consiglio scolastico locale, redatto nel 1999 secondo le norme internazionali ISAAR (CPF), Provincia autonoma di Trento, Servizio beni librari e archivistici, 1999, dattiloscritto

Note (1) Le informazioni sono state tratte da A. GUASTALLA (a cura di), Consiglio scolastico locale, in Profili storico istituzionali. Modello di descrizione organizzato secondo le norme ISAAR, interpretate e contestualizzate dal gruppo di lavoro degli archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica, Trento 2000, pp. 57 - 61

213 fondo Consiglio scolastico locale di Tenno, 1894 - 1925

registri 3, fascicoli 1

Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Tenno, 1894 - 1924

Contenuto L'archivio del fondo aggregato del consiglio scolastico locale è un fondo di piccole dimensioni la cui documentazione è stata rinvenuta in sede di riordino frammista a quella della parrocchia. Separato il materiale, esso è confluito nelle seguenti serie archivistiche: registri delle matricole, registri dei verbali, atti amministrativi, registri di cassa. La documentazione si trova in buono stato di conservazione.

214 serie 1 Registri dei verbali, 1894 - 1900

Contenuto La serie si compone di un'unica unità archivistica, un registro dei verbali che rende conto dell'attività del consiglio scolastico locale di Tenno. Alle varie riunioni del consiglio prendevano parte 5 o 6 membri fra i quali il preside, il parroco, il maestro, i quali discutevano e deliberavano sulle questioni inerenti la vita della scuola stessa, quali la nomina dei docenti, la stesura di elenchi relativi agli scolari soggetti alla tassa scolastica, la compilazione del preventivo, l'orario della scuola, l'alloggio del maestro, la nomina del nuovo preside, l'assenza degli scolari... Tali sedute non avevano scadenza regolare e venivano tenute circa tre o quattro volte l'anno.

AA b. 8 Registro dei verbali delle sessioni del consiglio scolastico locale di Tenno 1894 febbraio 25 - 1900 dicembre 7 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 14 n.n.

215 serie 2 Registri delle matricole, 1902/1903 - [1924 - 1925]

Contenuto La serie si compone di un unico registro relativo ai fanciulli iscritti alla scuola di Tenno. Nel registro, in buono stato di conservazione, si trovano segnalati il nome dei bambini, il luogo e la data della loro nascita, il paese di provenienza, il nome del padre, la data della loro licenza ed eventuali annotazioni. Alla fine di ogni anno scolastico compare il timbro del consiglio scolastico di Tenno e la firma del preside, carica per gran parte rivestita dai parroci di Tenno.

AA b. 8 "Matricola scolastica di Tenno" 1902/1903 - [1924/1925] Elenco dei bambini iscritti frequentanti la scuola di Tenno, 1902/1903 - [1924/1925] Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 39 n.n.

216 serie 3 Atti amministrativi, 1897 - 1924

Contenuto La serie si compone di un unico fascicolo di nuova costituzione, in quanto il materiale documentario di questo fondo si trovava frammisto a quello della parrocchia. Il carteggio, che qui si conserva, getta luce sull'attività del consiglio scolastico di Tenno e dei suoi rapporti con l'autorità superiore, l'I.R. Consiglio Distrettuale di Riva. In particolare si può chiarire il controllo esercitato dal consiglio scolastico di Tenno sulla nomina e sul comportamento dei maestri; le scadenze con cui i membri di detto consiglio si riunivano in seduta per discutere o deliberare su determinate questioni.

AA b. 8 Carteggio ed atti relativi alla scuola e ai maestri di Tenno, currende, circolari, schema dei contributi per gli emolumenti dei maestri, quietanze, preventivi della comunità scolastica di Tenno, questionario sullo stato delle scuole popolari 1897 - 1924 Italiano Fascicolo, cc. 82

217 serie 4 Registri di cassa, 1902 - 1906

Contenuto La serie consta di un unico registro riportante le spese sostenute dal consiglio scolastico locale fra il 1902 e il 1906. Le registrazioni vennero effettuate da don Rosa, fino agli inizi del 1906, e da Guido Brunati, per il resto del 1906, presumibilmente in quanto presidi della scuola. A loro quindi spettava il compito dell'amministrazione del fondo scolastico locale.

AA b. 8 "Consiglio scolastico locale di Tenno" 1902 luglio 9 - 1906 ottobre 6 Registro di cassa relativo alla scuola di Tenno tenuto dal parroco in qualità di preside, 1902 luglio 9 - 1906 ottobre 6 Italiano Registro, legatura cartacea, cc. 10 n.n.

218