96 V. CATENACCI

per la pubblica incolumi[à (follie: Ord. 12.5.1989 n. 9 ol/obre 1963. - Frana del Vajont. Alle o re 22,39 17 16/FpC del ministro per il coordinamento della una massa di roccia dj circa 300 milioni di mc, che protezione civile). costituisce il fianco sinistro del bacino artificiale presso 3-4 IIIglia /989. - In provincia di Venezia esonda E rto-Casso, jn provincia di Pordenone (all'epoca il F. Dese nelle campagne del Tarrù, di Trevignano provincia di ), si stacca dalle pendici del Monte e Marocco, all agando decine di ettari di campi pronti T oc su un fronte di 1,8 km, e in 100 secondi piomba al raccolto. Tmcimano anche i canali scolmatori verso sullo specchi o del lago siruaro a guora 700,42 m s. l.m. Favara e Campalto. N umerosi gli all agamenti ai piani mantenendo la sua unità, senza smembrarsi; raggiunge terra delle abitazioni, negli scantinati e nei depositi così la sponda opposta scotrendovi sopra in parte. La artigianali. tremenda pressione della massa sposta un volu me di 50 milioni di mc d'acgua che s'innalza fino a 200 m In provincia di Treviso si registrano 160 mm di d'altezza, irradiandosi in parte verso la diga (ci rca 25 pioggia in 24 ore nella zona di S. Donà di Piave; a milionj di mc d'acqua) che viene scavalcata per poi Zenson e Musile di Piave si verificano all agamenti per )'ostacolo al deflusso del canale di Marezza na provo­ irrompere sulla valle del Pia ve (vedi cronistorie vene­ cato da ll 'acqua alca (fon/e : Il Gazzettino di Venezia, te), in pa rte verso il ramo imerno del lago. Qui l'onda 5.7. 1989). investe Pineda, e riflettendosi si abbatte su S. Martino e sugli altri luoghi abitati. / 7- /8 ol/obre 1990. - Farri piogge nel Venero A Eno spariscono alcune case e si comano non o rientale; in 15 Ofe cadono 170 mm d'acqua, un quinto meno di IO morti; a Casso decin e di casolari vengono delle precipitazioni di un anno. Allagara Caorle; nell e spazzati via e si registrano 40 vittime; distrutta la campagne, nonostante l'azione dell'idrovore, intere frazione S. :Martino, dove tra l'altro spari sce una colture ve ngono sommerse. Nel Portogruarese strari­ fa miglia di 7 persone; analoga sorte subisce la borgata pano i canali consortili ; all a Sal ute di Livenza alcune Spesse, dove soccombono numerose persone; distrutte persone vengono evacuate con mezzi anfibi. Vasti le borgate Pineda, l'rada e Marano. el vill aggio­ allagamenti in tutta la fascia costiera, da Eraclea a ca ntiere dell a diga periscono 42 persone. Compless i­ Cortell azzo, da Torre Fine a Caorl e con frazioni abitate vamente i morti ammontano a circa 158 (tab. 18). isolate. A Mestre una vorag ine si apre sulla SS. Castell ana. Po lemiche e rimpalli di responsabilità tra comune e consorzI di bonjfica UOIlle: 11 Gazzettino, 19.10.1990). Tab. 18. - Frana del Vajont, 9 ottobre 1963.

Provo di Pordenone (Friuli) Pro\'. dI Belluno (Veneto)

comuni di sastrati o gravemente danneggiati (in cor$;'Jo le frazioni e borgate) 1. 7, CRONISTOR IE FR IULANE E GIULIANE Erto-Casso, S. Martino, SfNue, Castellavazzo, Codiuago, Lon­ Pineda, Proda, Alarono garone, Pirago, Fai, Villa- 1I0t'o, RÙ'olta 3 febbraio /949. - Un sisma di ma gnirudo 4.7 e intensità 7 dell a scala MKS interessa la provincia di comuni danneggiati da dissesti idraulici (in cor$;"O le frazioni e borga/t) Udine; lo Stato eroga fondi per la riparazione di edifi ci (fallIi: L. 9.11.1949, n. 80 1; DM 29.1. 1953 in CU 7 Sover"-ene, Limana, Ponte nel­ le Alpi, Ospitale di Cadore, apr., n. 801 ; Carrozzo e al. , 1973). Borgo Piare e Lnfl,bici di Bel­ 26 aprile /959. - Un al[ro [erremoro di magnirudo limo 4.7 e imensità 8,5 dell a scala MKS interessa la provincia morti di Udine. 158 1. 759 Lo Stato concede provvidenze ai comunj di Am­ pezzo, , Cavazzo Carnico, , , , , , Forni di Sorto, , Ligosullo, , Testimonianza di Bartolo Filippini, abitante a Casso: «C .... ) mi ero coricato da poco, insieme a mio fratello Giuseppe, quando ho , , , , Prato Ca rnico, sentito un violento sibilo di una forte ventata, i vetri hanno trema to, , Resia, , , To lmezzo, Treppo poi un si lenzio agghiacciante, poi un boato spaventoso. Mi sono Ca rnico, , , (fallii: L. precipitato fuo ri casa, il lago si era sollevato pe r centinaia di metri come un'enorme vela grigia e stava coprendo tuni i paesi intorno. 20. 10.1960, n. 1253; L. 29. 10. 1961 , n. 11 66; Carrozzo Alla luce dei lampi, forse era sahata la centrale elettrica, vidi molta e al., 1973). gente che si gettava dai balconi)). IL DISSESTO G EO LOG ICO E GEOAMBIENTALE IN ITA LIA - FRIULI-VENEZIA GIULIA 97

Gli antefatti del Vajont me ritano di essere Tipercorsi, sia pure alcune persone delle borgate vengono allontanate, ma nolta geme sommariamellle per punti: preferisce mettere in salvo prima il bestiame; l ) nella valle del T. Vajolll, affluente di sinistra del Piave, si lO) alle ore 20 del 9 ottobre l'ing. Caruso dell'Enel-Sade verificarono 3 frane tra Erto e Casso, di cui 2 preistoriche (frana raggiunge il capitano dei carabinieri in un locale pubblico di Belluno del M Borgnà e frana dci Colombar) e una storica (frana di Casso, (caffè Deon); lo avverte che può succt:dere (( qualcosa» e che occorre anno 1600); bloccare il traffico sulle strade della zona. Un maresciallo dei 2) nel 1957 la Sade (società adriatica di elettricità) in izia a carabinieri di Longarone (futura vittima del disastro) chiede al costruire l'impianto. Sarà la più alta diga ad arco del mondo ed superiore comando di mettere in allarme le stazioni della zona per una delle più alte in assolu tO, con una capaci tà utile di 150 milioni bloccare il traffico sulla SS. Allelllagna che corre lungo il Piave; di mc d'acqua al massimo invaso di quota 722,5 s·.l. m.; l'operazione non va in porto; 3) il 5 maggio 1959 la parlamentare Clcmentin:u·... lerlin. nativa Il) alle ore 2 1 il geom. Giannelli si mette di nuovo in dei luoghi, interprete delle preoccupazioni dei montanari riunilisi comunicazione telefonica con la sede di Venezia (<

Le superfici franose risultano di 155 ha (escluso gere interi centri abitati, quali S. Biagio di Call alta e Vajont) per la provincia di Pordenone, e di 289,5 ha S. Stino di Livenza. per quella di Udine. Lo Stato e la Reg ione concedono provvidenze ai I centri abi tati minacciati da frane sono aumentati seguenti comuni: in provincia di Udine, Amaro, Am­ di 8 ri spetto al 1957 (fOllie: Ministero dei LL.PP., pezzo, , Arta, Bo rdano, Camino al Tagli a­ indagine sui movimenti franosi in Italia, 1964). mento, Cavazzo Carnico, Cercivento, Chiusaforte, 2 sel/embre 1965. ~ I nubifragi che investono il , Comegli ans, , E nemonzo, Forni Veneto interessano anche la provincia di Udine e il Avoltri, Forni di Sopra, , , circondari o di Po rdenone. Il F. Meduna e i suo i Lauco, , Li gosullo, Malbo rghetro trubutari provocano rotte e inondazioni nei comuni Valbruna, , Moggio Udinese, O sop­ di Pordenone, Visinale di Pasiano, Prata, Azzano po, O va ro, Palazzolo dell o Stella, Paluzza, Paularo, D ecimo . N el comune di Po rdenone le aree sommerse Pontebba, Prato Carnico, , , Rava­ ammontano a circa 4 mila ha (fo nti : DP Giunta scetta, Raveo, Resia, , , Rivignano, regionale 1.4.1966, n. 72; Ghetti, 1974). Ronchi s, Sauris, Socchieve, Sutrio, T arvisio, T eor, 23 settembre 1965. - «Alluvione con esondazioni )} Terzo di Aquileia, T olmezzo, T orviscosa, , nel circondario di Pordenone (fonte : DP Giunta T reppo Carnico, , , Verzegnis, Vill a regionale 1.4.1966 , n. 72). Santina, Z ug li o; nei circondario di Pordenone, Andreis, Azzano Decimo, Barcis, Brugnera, Chions, Cimolais, 3-4 1I0vembre 1966. ~ Il maltempo (che imperversa in gran parte dell'Itali a centro-settentrionale) p rovoca Claut, Clauze tto, Cordenons, Fiume Veneto, Forgaria numerosi dissesti (tab. 19). In provincia di Udine, a del Friuli, Frisan co, Meduno, Morsano al T agli amen­ nord di Tolmezzo, l'azione erosiva dei torrenti all 'in­ to, Pasiano di Po rdenone, Pinzano al Tag li amento, terno del bacino del T. Chiarso provoca scalza menti Po rcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Sacile, San VitO al T aglia mento, SestO al Reghena, Spi li mbergo, T ramonti d i Sopra, VitO d'Asio, Vivaro, Zoppola (fonli: DPR 9. 11.1966 in CU 9 nov., n. 280; Tab. 19. - Dissesti idrogeologici in Friuli-Venezia Giulia, 3-4 DP G iunta regionale 24. 11 .1966, n. 11 4; G hetti , 1974; novembre 1966. Croce e al. , 1976).

percentuale danni a sedi abitate (.) morti 8-9 gillgllo 1967. ~ «All agamenti da piovosità» in p rovo Gorizia 0,52% p rovincia di Udine (fonte DP G iunta regionale provo Po rdenone 30,67% 2 8. 1.1968, n. 3). prov o Udine 68,80% 12 8-9 ol/obre 1968. ~ «All agamenti, nubifragi» in provincia di Udine (fonte DP G iunta regionale (*) Dati dw ,"J; dii Crou t al., 1976. 5.2.1969, o. 7).

2-3 nooe fJJ bre 1968. ~ «All agamenti, nubifragi » in e franamenti delle sponde, con gravi danni al territori o p rovin cia di Udine. Insieme all'evento dell'8.9 .1968, comunale di Paularo . Le acque del Tagli amento la Regione dichiara il carattere d i pubblica ca lamità invadono Invillino di Vill a Santina e Venzone. In per i seguenti comuni: , Corno di pianura, in provincia di Pordenone, sono imponenti Rosazzo, , G rimacco, Manzano, , e disordinati gli afflussi di materi ale solido negli alvei , , S. G iovanni al Natisone, S. Leo­ dei tributari del F. Livenza. Ne conseguono allaga­ nardo, S. Pietro al Natisone, , T orreano (fonte: menti e distruzioni di rilevati stradali, abitazioni, opere DP Giunta regionale 5.2.1969, n. 7). di sostegno, ponti e altri manufatti. 11 Ri o Cellina aprile /972. - Una frana per croll o causa l'interru­ subisce una rottura dell'argine all 'altezza di Cordenons. zione dell a strada p rovinciale della Valcosa, in comune Il F. Meduna, analogamente a quanto successo nel di Maniago, provincia di Pordenone (fonte: Govi e corso dell'evento del settembre 1965 , provoca rotte al. , 1979). arg in ali nel.le zone di Prata e Visinale di Pasiano, con imponenti allagamenti che interessano pure l'abitato 17 maggio 1972. - «Allu vione» in provincia d i di Pordenone e le frazioni Vall enocello c, più a valle, (fOllie : DP G iunta regionale 22 .8.1972, n. l'abitato di S. Gio vanni di Motta. Canali artificiali e 0264 1/Pres ., n. 11 0). o p e ~e di bonifica contribuiscono ad aggravare la già 12giugno 1972. - In provincia di Udine si veri fi cano drammatica situazione di alcune località, convogli ando frane nell'alto bacino del F. Fell a (); presso Buia le acgue a creare temporanee sacche così da sommer- straripa il T. Ledra (fOllie : Govi e al. , 1979). IL DISSESTO GEOLOGICO E GEOJ\MBIENTALE IN ITALIA - FRI ULI-VENEZI A G IULIA 99

di Udine e Gorizia Uonli : DP Giunta regionale 12. 11 . 1973, n. 04722/Pres; DP Giunta regionale 12.1.1 974, n. On/Pres.). 10 gennaio 1974. - In provincia di Pordenone un imponente frana per crollo in rocce calcaree interrompe per una quarantina di metri al km 64,7 la SS. n. 25 1 dell a Valcellina, nonchè il sottostante canale di deri­ vazione dell'impianto idroelettrico di Barcis (fi g. 42) Uon/e: Marcolongo e Spagna, 1974). /975. - «Allu vioni, esond az ioni » e conseguenti di ssesti nelle province di Gorizia, Udine e Pordenone UO/lle: DJ> Giunta regionale 16. 12. 1975, n. 02483/Pres.). 6 lIIaggio /976. - Terremoto in Friuli. Preceduto da una forte scossa ( magnitudo 4,5 ), su biro dopo, all e ore 20.00.10, un violento sisma di magnitudo 6,4 e intensi tà all'epicentro - loca lizzato circa 3 km a ovest di - del X grado della scala MCS scuote per 50 secondi la regione. Ri spetto aj valori d'intensità assegnati in base agli effetti prodotti da quei lu nghissi mi 50 secondi, l'area epicentrale ha una estensione di circa 930 kmq e comp rende g li abitat i di Gemona, Venzone, , Trasaghis, , e Forgaria, con una percentua le di danno compresa tra 1'80% e il 65%; l'area rappresa entro l'isosista del grado

Fig. 42. SS. n. 25 1 della Valcellina al km 64,7 in provincia IX (compresa quella epincentrale ) è dell'ordine di Po rdenone. Effetti del franamento per crollo del lO gennaio 19 74 di 4200 Kmq (tab. 20). (fotografia di V Spagna , Rtgiont r 'tntlo). ln questa prima fase (a nterio re al sisma di settembre) RMA: f aI/ daH/agt lo a slalt road of 1M r'a/al/illa vengono dkhiarati ((d isastrat i» 43 comuni, di cui 3 1 ( Pordmollt), jaflllary /0, /974. in provincia di Udine e 12 in provincia di Pordenone. Altri 45 comuni (di cui 39 in provincia di Udine, e 6 in provincia di Pordenone) vengono dichi arati «gra­ 9 apriI, / 973. - Un violento nubifragio provoca vemente dannegg iati »; 34 sono i comuni dichiarati numerosissi me fra ne in terriwrio comunale di Luse­ «danneggiati», (di cui 30 in provincia di Udine e 4 in ve ra (bacino idrografico del T. Torre, provincia di provincia di Pordenone). Udine) presso le frazioni Cenza, Micottis e Vi ll anova; qu esw comune era staw colpi w da un evento di particolare gravità il l novembre 1926. Nell a fascia prealpina a no rd di Pordenone due frane di struggono Tab. 20. - Terremoto in Friuli, 6 maggio 1976. ri spetti va mente una galleria parama ss i presso la fra­ I ntcnsiti SC2 la Km

gil/gno-II/glio 1973. - «Esondazioni, nubifragi» e In prov o d, In provo d, Totale conseguenti dissesti in provincia di Pordenone, nei Udine Pordenone giorni 22 e 29 giugno c nella seconda metà di lug li o N° comuni "disastrat i» 31 12 43 Uonte: DM 5. 10. 1973 in GU 29 ott., n. 280). N° comun i «gravemente 39 6 45 danneggiati)) 30 sel/embre- 2 o//olm /973. - «Temporale, nubifra­ N° comuni (( danneggiath> 30 4 34 g io, alluvione» e conseguenti di ssesti nelle province 100 V, CATENACCI

Fig. 43. - Aspetto di Gemona, provincia di Udine, dopo il Fig. 44. - Municipio di Gemona, provincia di Udine, dopo il terremoto del 6 maggio 1976 (fotografia di F.M. Mancini, corpo terremoto del 6 maggio 1976 (fotografia di F.M. Mancini, corpo dei dei VV.FF.). VV.FF.). - Earlhqua)u damagu in the IOlJln oJ Gemona ( Udine) , Mery - Townhall of Gemona ( Udine) after tbe earthqualet of Maj 6, /976. 6, /976.

Ci rca )'87 % dei comuni «disastrati» ricade nell'a­ Maniago. - I n provincia di Pordenone, nella zona prealpina rea che a partire dall 'epicentro è circoscritta dall'iso­ carnica, 30 Km a nord del capoluogo. Popolazione residente: 10295; numero di studenti 1740; popolazione di età superiore ai 60 anni sista del IX grado. Il restante 13 % dei comuni : 1850. 11sisma (VIII grado) provoca lesioni al 20% delle abitazioni. «disastrati» e il 790/0 di quelli «gravemente danneg­ al 5% delle chiese, al 5% delle scuole, al 10% delle fab briche. giati» ricade nella fascia racchiusa tra le isosiste del Magnano in Rivùra. - In provincia di Udine, sulle colline alle falde della catena montuosa, tra Gemona e . Popolazione IX e VII grado mentre il restante 20% dei comuni residente: 2078; numero di studenti: 254; popolazione superiore «gravemente danneggiati» e 1'880/0 di quelli «danneg­ ai 60 anni : ci rca 500. Il te rremoto (1 X grado) provoca 42 morti, giati » é compreso nella fascia tra le isosiste dell'VIII 40 feriti, 80 senza tetto, gravi lesioni alle abitazioni, scuole, chiese e monumenti, danni di entità inferiore a numerose fabbriche. e VII grado. Trat'nio. - In provincia di Pordenone, sulle ondulazioni collinari prealpine, circa 42 km a notd-est del capoluogo. Popolazione Alcuni aspetti specifici, sia pure sommari e fo rse non del tuttO residente precisi, danno un quadro dell'entità dei danni ( desunti da schede 1900; numero di studenti 330; popolazione di età superiore connesse alla destinazione del contributo USA per la ricostruzione, ai 60 anni: 345.11 terremOlO (l X grado) provoca 3 feriti, gravi lesioni al 70% delle abitazioni, al 30% delle fabbriche, al in «Protezione Civile in Italia)), n. 4, 1982 ): 40% delle chiese ed a pressochè tutte le scuole. Gemona. - In provincia di Udi ne, uno dei più antichi centri friulani sulle colline alle fa lde delte Alpi Carniche, circa 25 Km a Villa Santina. - In provincia di Udine, in una vallata alpina, nord del capoluogo. Popolazione residente 11000. Numero di circa 56 Km a nord-ovest del capoluogo, presso la confluenza dei studenti 1757. Popolazione di età superiore ai 60 anni: 2166. Il fiumi Tagliamento e Degano. Popolazione residente: 1960; numero sisma (X grado) provoca 33 1 morti, 815 feriti, 9659 senzatetto, di studenti 275; popolazione di età superiore ai 60 anni: 41 8. II lesioni gravi a tutte le scuole, chiese, monumenti storici, fabbriche sisma (VIII grado) provoca gravi lesioni al 45% delle abitazioni ed alla maggior parte delle abitazioni (figg. 43-45). con conseguente perdita di abitabilità da parte di 300 persone; seri Osoppo. - In provincia di Udine, sulla sinistra del F. Tagliamento, danni all '80 % delle scuole, al 90% delle chiese, al 30% delle al centro di sette colli, circa 27 Km a nord-ovest del capoluogo. fabbriche. Popolazi one residente : 2846; numero di studenti: 430; popolazione . - In provincia di Udine, sulle falde di età superiore ai 60 anni: 542. 11 sisma eX grado) provoca 105 dell'anfiteatro morenico, circa 30 Km a nord-ov.est del capoluogo. morti, 200 feriti, 2000 senza tetto, gravi lesioni all'80% dell ~ Popolazione residente: 6877; numero studenti: 1410; popolazione abitazioni, al 90% delle scuole, al 60% delle fabbriche, danni di età superiore ai 60 anni: 1720 circa. Il sisma « l X grado) provoca irreparabili alla maggior parte del centro storico, compresi monu­ 5 morti, IO feriti, 1000 senzatefto, g ravi lesioni al 50 % delle menti quali il vecchio municipio e la chiesa di S. G iacomo. abi tazioni, a tutte le chiese e monumenti storici , al 25% delle scuole, Majano. - In provincia di Udine, su lle colline, ci rca 23 km a al 10% delle fabbriche; danni di entità minore alle rimanenti case, nord-ovest del capoluogo. Popolazione residente: 5498; numero di scuole e fabbriche. studenti: 732; popolazione di età superiore ai 60 anni :874. Il sisma Faldi!. - In provincia di Udine, nella zona collinare delle prealpi, (X grado) provoca 131 morti, 108 feriti, circa 4700 senza tetto, circa 16 Km a nord-est del capoluogo. Popolazione residente distruzione di oltre il 90% delle case, chiese e monumenti storici, 3183; numero di studenti: 364; popolazione di età superiore ai 60 danni leggermente inferiori, ciò nondimeno gravi, alle scuole e alte anni: 743. Il terremoto (IX grado) provoca la distruzione completa fabbriche. del 30% delle abitazioni; la distruzione della scuola elementare e Buia. - In provincia di Udine, sulle colline, circa 19 Km a media-inferiore del capoluogo, nonchè della scuola elementare delle nord-ovest dal capoluogo. Popolazione residente 6846; numero frazioni di Campeglio e Cane boia; lesioni gravi alla chiesa parroc­ di studenti : 764; popolazione di età superiore ai 60 anni : 1800 chiale di Campeglio e alcuni danni a tutte le fabbriche dell'area circa. Il sisma (IX grado) provoca 47 morti, 150 feriti, 3850 circostante. senza tetto, disastri gravi al 65% delle abitazioni e al 20 % delle Cividaledel Friuli. - In provincia di Udine, circa 15 km a nord-est fabbriche; nonchè alla maggior parte delle chiese e delle scuole. del capoluogo, non lontano dal confine jugoslavo. Popolazione [L DISSESTO GEOLOGICO E GEOAt-IB[ENTALE [N [T/\ U A - FRIULI-VENEZI A GIULI A 101 res idente 11 274; numero studenti 430 I; popolazione di età studenti 3380; popolazione di età superiore ai 60 anni: 2907.11 superiore ai 60 anni: 9 18. Il sisma (VII I g rado) provoca 4 morti, terremoto (VII grado) provoca gravi lesioni a molte case e a 3 ch iese. IO fe riti, 400 senzatetlo, gravi lesioni a162% delle abitazioni, chiese e monumenti; danni minori alla rimanente percentuale per le categorie indicate; danni alle scuole e alle fabbriche. Sui versanti dell a va ll e del T agliamento e dei suoi Po rdenone. - Capoluogo di provincia e città in dustriale, situata affl uenti si verificano numerosissime frane quasi to­ a metà strada tra Udi ne e Treviso, sulla pianura. Popolazione talmente riconducibili a crolli di roccia, ma anche a residente: 52284; numero di studenti 6680; popolzzione di età riattivazione di antichi accumuli franosi O a franamenti superiore ai 60 anni: 8 130. l! sisma (V III grado) provoca lesioni di varia entità a circa il 70% delle abitazioni, danni g ravi a pa recchie a spese di conoidi detritiche apparentemente stabiliz­ chiese, monumenti e scuole. zate. Gli effetti dei crolli sono spesso disastrosi per Spilimbergo. - In provincia di Pordenone, nella piana tra il gli edifici posti all a base del pendio. capoluogo a sud e S.Daniele a nord. Popolazione residente: 10855; Le sa lme recuperate tra le macerie sono 941, ma numero di studenti: 1865; popolazione di età superiore ai 60 anni 2290. Il terremoto (VII I grado) provoca 2 morti, 5 feriti, 400 il numero dei deceduti in ospedale porta la cifra a 977 senzateno, serie lesioni alle case, alle chiese e ai monumenti storici; ( diventeranno complessivamente 989 le vi ttime dopo danni di entità inferiore alle scuole e alle fabbriche. il successivo sisma del 15 settembre, secondo dati S . Pietro al Natùone. - In provincia di Udine, nella zona prealpina a no rd-est del capoluogo, non lontano dal confine con la Jugoslavia. fo rniti dal mi nistero dell'Interno); i fe ritj ricovera ti Popolazione residente: 2332; numero di studenti: 393; popolazione sono 2400 (tab. 21 ). Il numero dei morti e dei feri ti di età su periore ai 60 anni: 534. Il sisma (VIII grado) provoca gravi è mo lto basso in rapporto a q uello delle case croll ate, lesioni al 90% delle case, a1l'80% delle scuole e a tutte le chiese e le fabbriche. in q uanto all'o ra dell'evento molta gente era ancora Sacile. - In provincia di Pordenone, nella piana, circa IO Km fuori casa, tra[tenuta all'aperto da una gio rna[a ecce­ a ovest del capoluogo. Popolazione residente 16450; numero di zionalmente calda. Le persone che il6 maggio perdono

Fig. 45. - Aspetto di Gemona in provincia di Udine, dopo il terremoto del 6 maggio 1976. In questo centro abitato, a 3 km dall 'epicentro, si registrano 33 1 morti, 8 15 feriti, 9659 senzatetto, e lesioni gravi a tun e le scuole, chiese, monumenti storici, fabbriche ed alla maggior parte delle abi tazioni (folografia di F.M. Mancini, corpo dei VV.FF.). - &zrlhqJlakt damages in lhe lown oj GemONa (Udine), u!/Jerf Ibe loISes indJlde 33/ dead, 8/5 u'olmded and 9659 people thal are forad jro", lheir homes. Mcry 6, /976. 102 v. CATENACCI

più forti, finché il giorno I l (ore 16,35 circa) si verifica Tab. 21. - Terremoto del Friuli, 6 maggio 1976. una scossa di magnitudo 5,7. Infine, il giorno 15 alle ore 9.21. 16 si manifesta un terremoto dì magnitudo senzatetto (circa) 189000 6, I ed epicentro presso l'abitato di Venzone, provincia feriti ricoverati 2400 di Udine, 7 km circa a nord de ll a zona epicentrale del prov o di Udine proVodi Pordenone totale sisma del 6 maggio. L'intensità di guesta scossa morti 947 30 977 principale viene valutata tra il IX e X grado della scala MCS con un'area epicentrale stimata in 270 kmq. Un ita abi tative (prim :.t sti m:.t) provo di Udine prov. di Pordenone totale distrutte (c irca) 10000 600 10600 Crollano anche le case che erano già state riparate, gravemente danneggiate salvo che nell e poche eccezioni in cui le riparazioni (ci rca) 6000 1000 7000 erano state eseguite con criteri antisismici, e nuove lesioni ai fabbricati si aggiungono a quelle preesistenti; Edifici scolastici distruHi danneggiati 12 persone perdono la vita (tab. 22). Inoltre, il scuole materne 27 130 sommarsi dell e condizioni di instabil ità dei pendii sono scuole elementari 208 663 all'origine di altre numerose frane e alla riattivazione scuole medie inferiori 82 234 di moltissime altre. scuole medie superiori 29 66 Ammontano a 45 i comuni d ichiarati «disastrati », di tota le 346 1093 cui 32 in provincia di Udine (Amaro, , , nO aziende produttive (di tutti 6500 addetti: 18000 Bordano, Buia, , Cavazzo Carnico, Chiusafor­ i settori) danneggiate o di­ strutte te, Colloredo di Montalbano, , Forgaria del nO aziende agricole gravemen­ 10000 Friuli, Gemona del Friuli, Mag nano in Ri viera, Maja­ te danneggiate no, Mogg io Udinese, , , Osoppo, nO aziende agricole danneggiate 30000 Pontebba, , Resia, Resiutta, San Daniele del nO dimore rurali distrutte 4326 Friuli, Taipana, Tolmezzo, Trasaghis, , , Venzone e Villa Vicentina) e 13 in provincia di Pordenone (Castelnovo del Friuli , Cavasso Nuovo, Clauuzetto, Fanna, Frisanco, Meduno, Pinza­ completamente la casa in cui vivono sono 32000, no al Tagliamento, Sequals, Spilimbergo, T ramonti di mentre 157000 hanno la casa gravemente lesionata. Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio e Vito d'Asio). Le persone sotto tenda, alla fine di maggio, sono J comuni «gravemente danneggiati » assommano a 75068; a questa cifra bisogna aggiungere un numero 40, di cui 35 in provincia di Udine (Ampezzo, Arta imprecisato di persone ricoverate in ripari diversi, e Terme, Cercivento, Cividale del Friuli, Comeglians, le migli aia di persone che, pur non essendo sinistrate, Dogna, Enemonzo, , Lauco, Ligosull o, Mal­ dormono in tenda tutta l'estate per la paura provocata borghetto, Maltignacco, , , Ovaro, dalle continue scosse sismiche, , Paluzza, Paularo, , Prato Carnico, Tra le infrastrutture viarie viene duramente colpita , Preone, Pulfero, , Raveo, l'autostrada Udine-Carnia, in corso di ultimazione. Reana del Roiale, , Rive d'Arcano, San Bloccata per parecchi giorni la linea ferroviaria Udine­ Pietro al Natisone, Socchieve, Sutrio, , Trep­ ( tra i Km 22 e 92 ) e quell a Casarsa-Gemona po Carnico, Verzegnis, Z uglio) e 5 in provincia di (tra i Km 33 e 38 ) ifonti: DPCM 18.5. 1976; DP Pordenone (Andreis, Arba, Maniago, Montereale Val­ Giunta regionale 20.5. 1976, n. 0714/Pres.; Ambra­ cellina, Vivaro). seys, 1976; Gasparini, 1976; Q uerini, 1977; Barbina, 1977; Govi e Sorzana, 1977; Govi, 1977; Bertozzi e Onofri , 1978; Civita e al., 1983). T ab. 22. - Friuli, terremoti dci maggio e settembre 1976. 15 sett,mbr} /976. - Ancora il terremoto in Friulj, nell o stesso giorno in cui viene firmato a Roma il morti decreto ministeriale che amplia il numero dei comuni provo di Udine provo di Pordenone totale da classificare «sismici», 6 maggio 947 30 977 Per circa quattro mesi, a partire dal sisma del 6 15 settembre 12 12 maggio, si avvertono ripetuti fenomeni sismici di case distrutte (da demolire e ricostruire) 18.000 intensi tà gradualmente decrescente. Nei primi dieci unità abitati ve danneggiate (riparabili) 75.000 g iorni di settembre le scosse diventano relativamente IL DISSESTO GEOl.OGICO E GEOAMBIENTALE IN ITA LlA FRI ULI·VENEZIA GIULIA 103

J comuni «danneggiati )) aumentano a 52, di cui 3 1 T ab. 23. - Esodo dal Friuli centrale nella sera del IS settembre In provincia di Udine (Basilano, , Campofor­ 1976. mido, , , , Dren­ chi a, , , Forni di Sopra, Forni secondo i piani del Commissariato d i Sotto, , , Manzano, Mereto di desrinazione sfollati Tomba, , Pavia d i Udine, Pozzuolo del Grado 6.5 13 Friuli, , Prepotto, Rigolato, San G iovanni Lignano 19.370 al Natisone, San Leonardo, , Bibionc 4.667 Sauris, Savogna, , Stregna, T arvisio, Ta­ Jesolo 1. 510 vagnacco e Udine), 18 in provin cia di Pordenone Caorle 520 (A rze ne, Aviano, Barcis, Budoia, Ca neva, Cimolais, Rivasciutto 948 Clau t, Cordenons, Fontanafredda, Pocenigo, Po rcia, Pordenone, Roveredo in Piano, Sacile, Sa n G iorgio della Rinchivelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, Valvasone), e 3 in provincia di Gorizia diretto dei comuni e lo ro consorzi. Nasceranno così, (Cormons, Dolegna del Collio, San Floriano del sempre nel 1977, due leggi regionali fo ndamentali, Colli o). Un totale, quindi, di 13 7 comuni colpiti nel l'una con lo scopo d i riparare e rendere antisismiche corso dei due sismi, con un coinvolg imento di circa circa 30 mila unità abitative, l'altra con il compito 580 mila residenti. di ridare la casa a coloro che l'hanno avuta distrutta. Jl nuovo terremoto azzera la speranza di una rapida Ma a questo punto il meccanismo si incepperà. sistemaz ione dei sinistrati; la prossimi tà dell'inverno, Le progettazioni pubbliche e private procederanno e la constatazione che i fenomeni sis mici non sono lenramente, g li appalti subiranno rialzi norevoli ri­ terminati, cond uce all o sv uotamento del Friuli cen­ spetto ai prezzi base fi ssati dalla regione, il sistema trale. A partire dalla sera del 15 settembre non meno d i direzione e controll o predisposto (un segretariato di 70 mila persone si all ontanano ve rso zone più si cure; all e dirette dipendenze della presidenza della giunta tra esse circa 38 mila fa nno parte dei piani di ri covero regionale) non riuscirà a far fronte ai vari compiti. approntati dal Commissariato di Governo (tab. 23), Il 1978 in pratica trascorrerà con un realizzato operazione attivata in 48 ore con notevole disordine. mo lto basso rispetto all a disponi bilità di spesa, e Il fabbisogno dei prefabbricati (e ins ieme la loca­ nel frattempo l'infl azione e un rialzo esasperato dei li zzazione, la costruzione delle bas i di cemento, g li prezzi nel setto re edilizio locale faranno saltare tutte allacciamenti idraulici, elettrici e fognari, le strade di le previsioni su cui erano state costruite le leggi collegamento e le reti di illuminazione) si ri vela subito regionali. Dopo questa p rima fase di falLime nto si enorme. Poichè almeno 5 m il a persone trovano rico­ correrà ai ripari, approntando nuove modifiche le­ vero al di fuori dei piani commissariali e regionali, gislative. Un bilancio sarà possibil e farlo in occasione nei prefabbricati ( 10.271 all oggi dei piani commissa­ dell a celebrazione del decennale, il 6 maggio 1986 ri ali e regionali, 1250 da donazioni naz ionali e inter­ a Udine, all a presenza del Presidente del Consigli o nazionali ) saranno ospitate, a partire dal 30 aprile 1977, (tab. 24). circa 72 mila persone ripartite in 76 comuni in Non poche sono le polemiche che accompagnano provincia di Udine e in 18 comuni in provincia di e seguo no l'intera vicenda. Alla «scienza ufficiale ») Pordenone. Il costo medio risulterà di 170.000 lire/mq viene rimproverato di essersi mossa in ritardo, di aver (moneta 1977), più dell a metà di quanto costerebbe fornico dati dettagliati di nessuna utilità pratica (loca­ al mq un appartamento costruito con criteri antisism.ici. lizzazione degli ipocentri, magnitudo, ecc.), venendo Con legge dello Stato verrà deciso che

Rutandi, T urriea, Valbertat). Si sviluppano piene Tab. 24. - Terremoti del 1976 in Friuli, ricostruzione catastrofiche, fino a valori di 13,8 mc/sec per kmq, e trasporti solidi el evatissimi, fino a 22 mila rnc/kmq Ci " 137 comuni) case unita abitative con depositi eccezionali alle confluenze, fino a 5-7 m distrutte nel 1976 18.000 danneggiate 75.000 di altezza. ricostruite al 1986 16.000 riparate 73.500 da ricostrujre 2.000 da riattare 2.500 L'area interessata ha un'estensione di circa 600 te rremotati in prefabbricati kmq; sono coinvolti 19 comuni, in particolare Paularo, primavera 1977 72.000 Ligasullo, T reppo Carnico, Paluzza, Cercivento, Su­ primavera 1986 8.000 trio, Arta e Zuglio, zona nell a quale su una superficie di circa soli 120 kmq si sviluppa il 52% del totale dei opere da realizzare al maggio 1986 dissesti (tab. 25). - sistemazione idrogeologica; - completamento e sistemazione di strade statali e della autostrada Muo iono 4 persone, di cui 2 probabilmente sor­ Udine-Tarvisio; prese nel sonno presso Maledis, e 2 travolte con la - ammodernamento e raddoppio ferrovia Udine-T arvisio (tratto tra roulotte presso Treppo Carnico (uno dei due corpi Pontebba e il confine d i Stato); verrà trovato nel to rrente a di versi chilometri di - realizzazione di strutture edilizie Universita di Udine distanza). A Ovaro un ponticello crolla proprio mentre interventi realizzati al maggio 1986 transita un'auto; fortunatamente salvo il conducente. ricostruzione e rilancio atti vita produttiva (industria, turismo, Lo Stato concede provvidenze anche per la pro­ commercio, artigianato), con 18.000 posti di lavoro recuperati. vincia di Pordenone (fonti : DM 30. 11. 1983, n. 2833; L. 23. 12. 1983, n. 748; Legge regionale 17. 1.1 984, n. 2; DM 20.1.1 984, n. 90 in GU 23 feb., n. 54; Il notoriamente sismici, all'obbligatorietà di costruire Messaggero, 12.9. 1983; L'Unità, 13.9. 1983; Ord.ze in fun zione antisismica (fonti: L.8.8. 1977, n. 546; 15.9. 1983 n. 9-10/FPC, 27. 10. 1983 n. 44/FPC, DP Giunta regionale 20.6. 1977, n. 30 (e successive 20.12. 1983 n. 94/FPC del ministro per il coordina­ modifiche); DP Giunta regionale 23. 12. 1977, n. 63; mento della protezione civile; Querini, 1984; Onofri Amato e al., 1976; Belluno, 1986; Bergamini, 1976; e al., 1984). Brisighell a e al., 1986 ; Querini, 1977; Barbina, 1977; Govi e Sorzana, 1977; Di Sopra, 1977; Imi s, 1978; Cavallo, 1979; Guazzoni, 1979; Brambati e T ab. 25. - Dissesti idrogeologici in Carnia, provincia di Udine, al. , 1980). 10-11 settembre 1983 (*).

estate /977. - «A ll uvionù> in provincia di Udine % sul totak Tipo di dissesto N° dci osi (fonte : DP Giunta regionale 14.4. 1978, n. 0399/Pres). dci dissesti - Erosioni in alveo e spondali 88 14.8 giugno-luglio 1982. - D issesti idrogeologici in pro­ con danneggiamento di: vincia di Pordenone (fonte: Ministero Interno). sponde, argini, difese spon- dali, strade limitrofe ai corsi prima quindicina ottobre 1982. - «Alluvioni » in d'acqua provincia di Gorizia (fonte: DM 21. 2. 1983, n. 203). - Trasporti solidi e altagamenti 104 17.5 che interessano infrastrutture, 8-14 novembre 1982. - «All uvioni ed esondazioni» colture ecc. nelle province di Pordenone e Udi ne (fonte: DM - Scalzamento del terreno di lO 1.7 21.2. 1983, n. 203). fondazione di manufatti 10-11 setlembre 1983. Violento nubifragio sul ver­ - Distruzione di ponti 5 0.8 - Dissesti gravi su ponti IO 1,7 sante meridionale dell e Alpi Carniche orientaH, in provincia di Udine. Particolarmente colpite le alte valli - Erosioni su carreggiate 30 5,0 - Cedjmen1Ì di massicciate e di 20 3,3 dei torrenti Pontaiba, Chiarsò e Pontebbana, tutte rilevati stradali comprese nel bacino idrografico montano del F. - Dissesti di muri di sostegno 22 3,7 Tagliamento. Dalla mezzanotte del giorno Il alle ore - Cadute di mass i IO 1,7 6 precipitano ininterrottamente oltre 300 mm circa di - Frane in terreni lapidei lO 1,7 pioggia con intensità media di 50 mm/h e massimi di - Frane in terreni sciolti 285 48.0 60 mm/h. Oltre ai torrenti citati va in crisi tutta la - totale 594 rete dei tributari minori (corsi d 'acqua Gola, Maledis, Mauran, Minischitte, Orteglas, Picciul , Pit, Poi, Ruat, (*) Dal; dm",t; da 0,,0],.; t al., /984. IL DISSES TO GEOLOGICO E GEOAMBIENTALE IN ITALIA FRIULI-VENEZI A GIULI A 105

29 gillgno 1984. - «Nubifragio con esondazione •• recepire le acque (follti: comunicato Ansa, 28.8. 1986; in provincia di Pordenone (fonle : DM 27. 12.1984, n. DM 9. 12.1986, n. 2041 in CU Il .12. 1987, n. 34). 1883 in CU 31 gen., n. 26). 4 giugno 1987. - Violento nubifragio notturno su 4 ollobre 1984. - In provincia di Pordenone Trieste provoca danni e allagamenti in va rie parti della piogge con allagamenti si verificano a :Mussons città. Circa 70 interventi dei vigili del fuoco per lo (comune d i Morsano al Tag li amento, sponda destra più per allagamenti. In Via Pecenco una frana blocca del F. Tagliamento); completamente distrutto, nella l'ingresso a due magazzini di carne che riforniscono zona, il raccolto della soia e, in parte, dell ' uva e del l'ospedale. In Via Baiardi un'altra frana interessa il foraggio. manto stradale e le fondamenta di una piccola casa. 1n provincia di Udine il maltempo provoca il crollo ella nuova sede di Campo Marzo del quotidiano di due arcate del ponte di Braulins, sul Tagliamento, «II Pi ccolo» l'acqua rende inservibi li le scorte cartacee. in territorio comunale di Trasaghis, e l'interruzione :Molte zone della città restano al buio; decine di negozi del'energia elettrica e delle linee telefoniche (follte: la e magazzini ri sultano all agati (fonte: comunicato Ansa, Repubblica. 6. 10. 1984). 5.6. 1987). 26 agoslo 1985. - Nubifragio, accompagnaro da 25 agosto 1987. - Nubifragi interessa no zone sparse in trombe d'aria, interessa la Bassa Friulana, in provincia provincia di Udine. Tra i territori comunali interessati da di Udine. Gravi danni alle colture; particolarmente dissesti idrogeologici si evidenziano quelli che ricadono colpiti i territori comunali di Latisana, Marano, Ron­ nel bacino idrografico del T. Corno, quali S. Danieledel chis; Precenicco, Muzzana, S. Giorgio di ogaro, Friuli, Coseano, rvleretodi Tomba, Codroipo, Rivigna­ , . Polemiche sulla mancata rea liz­ no (fOllie: DM 18.12. 1987 in CU 19. 1.1 988, n. 14). zazione dell 'invaso di Pi nzano su l Tagliamento (a 11 -14 ottobre /987. - «Esondaz ioni » in provincia monte, in provincia di Udine), che permenerebbe di di Pordenone nell a zona compresa tra i fi umi Livenza, smorzare le piene del fiume, progetto avversato dalle Meduna e Sile; colpiti i territori comunali di Sacile, popolazioni della Va l d'Arzino che vedrebbero sot­ Brugnera, Cordenons Po rdenone, Porcia, Prata di tratte decine di ettari di terreni colti vi (fonli: Corriere Pordenone, Pasiano di Pordenone, Fiume VenetO, della Sera, 9.9.1 985; DM 19. 12. 1985, n. 6092). Azzano Decimo, Chi ons e Pravisdomini (fonle : D _M 4 gillgno 1986. - Nubifragio in provincia di Udine. 8.4. 1988, Il. 323-F in CU 21 apr., n. 93). Strade e piazze vengono allagate nell e frazioni di febbraio 1988. - Inq uinamento da c1oroetilene e Lauzacco, Percoco e Persereano, tutte nel comune di triclo roetano delle acque sotterranee che alimentano dove l'allagamento raggiunge anche le frazioni Pieve, Bagnador e Talponedo del comune un metro d'altezza. Interrotte per allagamenti anche di Po rcia in provincia di Pordenone (fonte: Ord. la SS n. 252 che collega Udine a Grado. Numerosi i 12.4.88 n. I 430jFPC del ministro per il coordinamenro casolari isolati, i cui abitanti vengono tratti in salvo della protezione civi le). da mezzi anfibi dei vigili del fuoco, che prestano 24 settembre 1990. - Nubifragio nell'alto Friuli soccorso anche a due donne finite con l'auto in un innesca dissesti idrogeologici, in particolare nell a zona canale nei pressi di Lauzacco. Con minore intensità il carnica comprendente i bacini del F. Fella e del T. maltempo interessa anche la provincia di Pordenone, Anpa, provincia di Udine. Interrotta la viabil ità per dove muore una persona a Rivarotta di Pasiano, franamenti e traspord solidi dei corsi d'acqua. I danni finendo in bicicletta dentro un canale d'irrigazione maggiori vengono segnalati a Resiutta, Moggio Udi­ mentre percorreva una strada allagata (fonti: Il Mes­ nese, Chiusaforte, e nella zona di Sella Nevea (fonli: saggero, 6.6. 1986; DM 9. 12. 1986, n. 2041 in CU Corriere dell a Sera, Il Gazzertino, 25.9. 1990). Il .12. 1987, n. 34). 25 l1ov,mbre 1990. - Piogge intense in provincia di 27 agosto 1986. - Nubifragio con danni e allagamenti Ud in e determinano si tuazioni critiche in alcune zone, in va rie zone della provincia di Udine. Case e campagne come a Resi utta dove il T. Resartico fuoriesce dag Li ri sultano allagate a Campeglio nel territorio comunale argini provocando dissesti e distruggendo l'acquedot­ di Faedis, e nella zona di Tarvisio. In territorio to, e a Latisana. Risul tano imp raticabili le strade dell a comunale di Attimis una frana blocca la strada che Val d'Aupa tra Moggio Udinese e Pontebba, la SS. conduce a Portusi. Seri danni anche nella zona di n. 52 bis tra Pal uzza e Monte Croce Carnico e la strada Cividale del Friuli e nel comune di Pulfero, dove il tra Travesio e Castelnuovo del Friuli. Dissesti idro­ F. Natisone tracima all agando la strada per il vali co geologici si verificano anche in territorio comunale d di Stupizza. Campagne allagate anche nel med io e Vi varo, provincia di Pordenone (fonle: Il Messaggero, basso Friuli, dove fo ssi e canali sono incapaci di 29. 11.1990).