Piano Territoriale degli Orari

dei Comuni di , Gonzaga, Pegognaga, ,

Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare

(C’è tempo, Ivano Fossati)

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Introduzione

INTRODUZIONE AL PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI

I TEMPI della CITTA’ Comuni di Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Quistello, Roncoferraro

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Introduzione

La società postmoderna ci sollecita a un dialogo continuo e indefesso con la dimensione del cambiamento. Dall’ambiente che lo circonda alle innovazioni tecnologiche e al clima planetario, l’uomo si trova a dover concertare il proprio vivere con i repentini mutamenti che lo investono; fra questi, anche il tempo emerge a pieno titolo come interlocutore e protagonista.

L’orario di lavoro e la necessità di coordinamento con la vita familiare ne è un esempio. È proprio in questo ambito che si radica l’esigenza di riflettere su una conciliazione dei tempi e dei ritmi di lavoro e vita con il territorio e, conseguentemente, con il sistema degli orari dei servizi urbani. Accanto agli strumenti più tradizionali di programmazione urbana (quali il Piano di Governo del Territorio, il Piano dei Servizi, il Piano del Commercio e altri strumenti analoghi), negli ultimi anni si è fatta strada l’idea che anche il tempo possa essere oggetto di pianificazione e regolamentazione da parte dell’ente pubblico, in funzione di una migliore conciliazione dei tempi familiari, dei tempi di lavoro, dei tempi per sé e di una più adeguata organizzazione spaziale e temporale delle risorse urbane. All’origine delle politiche dei tempi e degli orari per le città vi è una riflessione che affonda le proprie radici nei mutamenti in corso nella società contemporanea, mutamenti che investono l’orario di lavoro, l’espansione dell’economia dei servizi, i rapporti tra genere e tra i ruoli intra-familiari, gli stili di vita e l’erogazione dei servizi pubblici (Bimbi, Capecchi, 1989; Chiesi, 1989; Bonfiglioli, 1990; Balbo, 1991; AA.VV., 1996; Zayczyk, 2000).

Con l’espressione “politiche di conciliazione” si fa dunque riferimento a una serie di strategie che mirano a raggiungere una maggiore flessibilità dei tempi di vita e di lavoro e che si pongono come obiettivo finale quello di promuovere le pari opportunità e migliorare la qualità della vita, partendo dal presupposto che il mancato coordinamento degli orari dei servizi presenti sul territorio può costituire un vincolo per i cittadini nella definizione della propria “agenda quotidiana”: per le donne, ad esempio, la rigidità degli orari è una delle principali cause di abbandono o di non ingresso nel mercato del lavoro.

E’ in questa cornice che si inserisce il progetto sovra-comunale “PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI” dei Comuni di Suzzara, Pegognaga, Gonzaga, Quistello e Roncoferraro. Il progetto è il frutto di un percorso avviato alla fine del 2007 che ha condotto alla redazione del presente documento e che rappresenta per la Provincia di Mantova la prima esperienza concreta di applicazione della legge 28/2004.

Il Piano Territoriale degli Orari (PTO) rappresenta nei fatti un piano di indirizzo strategico che intende regolare il sistema degli orari dei servizi urbani e promuoverne una graduale armonizzazione e coordinamento (Bonfiglioli, 1993). Con la legge 53 del 2000 e la successiva legge regionale 28 del 2004 , i Comuni sopra i 30mila abitanti sono obbligati a predisporre, in forma singola o associata, un Piano Territoriale degli Orari, mentre i Comuni sotto tale dimensione demografica sono invitati a predisporre tale piano soprattutto in forma associata. Il Piano descrive le principali problematiche connesse all’organizzazione dei tempi e degli orari del territorio, le criticità da affrontare, l’approccio strategico che si intende adottare, le azioni da mettere in atto.

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Introduzione

Il piano include inoltre una serie di ipotesi progettuali, tra loro coordinate, finalizzate a conciliare i sistemi degli orari dei servizi urbani ai fini di una loro graduale armonizzazione. L'elaborazione delle linee guida del piano compete al Sindaco, il quale deve attuare forme di consultazione con le amministrazioni pubbliche, le parti sociali, le istituzioni cittadine, le associazioni, ecc. In caso di inadempienza, il Presidente della Giunta Regionale, dovrebbe nominare un commissario ad acta per i Comuni in obbligo di legge. Il Piano, una volta approvato dal Consiglio Comunale, è vincolante per l'amministrazione comunale, che deve adeguare l'azione dei singoli assessorati alle scelte in esso contenute.

Nelle prossime pagine si darà conto del lavoro sino ad ora condotto. La prima parte del documento propone un approfondimento specifico sulle politiche di conciliazione temporale. Verranno ripercorsi i passaggi chiave che hanno portato all’introduzione strutturata di questo tipo di strategie all’interno dell’agenda politica di molte realtà italiane ed europee: dal dibattito in seno al Consiglio d’Europa a quello sviluppatosi in Italia a metà degli anni Ottanta, le cui istanze sono state poi recepite dalla legge 142 del 1990 e dalla successiva legge 53 del 2000. Sempre in questo ambito, si proporrà un breve affondo sulla diffusione delle politiche temporali nei Paesi dell’Europa Occidentale, nelle Regioni e nei Comuni italiani. Considerato il suo carattere teorico e descrittivo, il primo capitolo risulta propedeutico alla comprensione dello scenario in cui si colloca il Piano Territoriale degli Orari sovra- comunale, oggetto di trattazione dei capitoli successivi.

Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione del contesto di riferimento, ovvero il territorio dell’Oltrepò mantovano, con un approfondimento per ogni singolo Comune: verrà qui proposta una descrizione del territorio di riferimento, delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione residente, dei servizi pubblici e privati, presentando una rielaborazione dei dati emersi dalla ricerca condotta sul campo. Verranno, inoltre, proposti i risultati dell’indagine campionaria sulla rilevazione circa l’uso degli strumenti informatici da parte dei cittadini, così come le risultanze delle interviste somministrate agli stakeholder del territorio.

L’illustrazione del ‘parco progetti’ in cui si sostanzia il PTO è oggetto del terzo capitolo: a una prima fase di studio e ascolto, infatti, è seguita una fase di definizione delle strategie e dei progetti da attuare, compresi in quattro ambiti d’azione principali, all’interno dei quali si precisano obiettivi, strategie e progetti di fattibilità. Tali ambiti sono denominati: “Il Tempo per l’incontro”, “Il Tempo per comunicare”, “Il Tempo per spostarsi”, “L’Ufficio Tempi e le politiche di conciliazione”.

Il quarto e ultimo capitolo presenta le azioni pilota sperimentate nel corso del progetto - Piedibus e CRS - illustrandone, caratteristiche, modalità di realizzazione, tempistica, criticità e punti di forza emersi.

Il gruppo di lavoro che ha permesso la realizzazione delle attività presentate è composto da diversi elementi, interni ed esterni all’amministrazione comunale.

Il gruppo di lavoro interno (Ufficio Tempi sovra-comunale), coordinato da Nicoletta Deavi Responsabile Servizi al Cittadino del Comune di Suzzara (comune capofila), è composto da: Vanna Bondavalli Responsabile Settore Servizi Culturali e Ricreativi del Comune di Gonzaga, Alma Ferraresi Responsabile

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Introduzione

Area Servizi alla Persona e alla Famiglia del Comune di Roncoferraro, Claudia Belletti Responsabile Servizio Cultura, Scuola, Sport e Tempo Libero del Comune di Quistello e Monica Binacchi Staff Sindaco del Comune di Pegognaga.

Hanno seguito e accompagnato tutto l’iter di progetto i seguenti sindaci e assessori: Wainer Melli (Sindaco di Suzzara), Dimitri Melli (Sindaco di Pegognaga), Claudio Terzi (Sindaco di Gonzaga), Alessandro Pastacci (Sindaco di Quistello), Candido Roveda (Sindaco di Roncoferraro), Ivan Ongari (Assessore alle Politiche Temporali di Suzzara), Ilaria Bernardelli (Assessore alle Politiche Temporali di Pegognaga), Vanni Marchetti (Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Comunicazione di Pegognaga), Martina Falceri (Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Associazionismo di Gonzaga), Claudio Grespi (Assessore alle Politiche Sociali e Integrazione, Pubblica Istruzione, Volontariato e Associazioni, Politiche Temporali).

Il supporto consulenziale e metodologico esterno è stato affidato alla società GARCIA Consulting, che ha curato la realizzazione delle attività di indagine sul campo e coordinato le attività connesse alla costituzione dell’Ufficio Tempi e alla stesura del PTO. Il team di GARCIA Consulting è composto da Carmelita Trentini (coordinatrice del progetto) e da Mariasole Porcelli, che ha curato la parte d’indagine e raccolta dati.

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