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SPECIALE CICLISMO l’Unità2 15 Sabato 10 maggio 1997

La sveglia all’alba, l’animazione febbrile prima del via, la fatica, poi il riposo: ecco la lunga giornata dei corridori Alla Coppa delle Nazioni Spaghetti a colazione: Berzin fa le prove

Da Novi Ligure a Tortona passando fra paesi e colline è la strana vita dei ciclisti che conosceva come le sue tasche perché in Può capitare di dormire in una segue l’ultimo corridore in preda al questa terra era nato. Ed stanza posta tra quella deicapitanie dolore e alla disperazione, pronta a appunto nel nome del Mortirolo dei gregari. La sveglia è dunque assi- raccattarlo in caso di bisogno. Il Gi- Campionissimo si svolgerà curata. Se per caso qualche massag- ro mostra la sua unicità non solo or- oggi la decima edizione rampe giatore usa una certa gentilezza, sal- ganizzativa, ma anche di forze, di della Coppa delle Nazioni, tando la nostra porta nell’ora del ri- impegno, agonismo e partecipazio- prova a cronometro di 44 decisive sveglio, dormire sarà comunque ne. Non fa molta differenza se chilometri e 500 metri. Per difficile. L’eccitazione sale, si fa bi- un’ammiraglia deve seguire un fug- Eugenio Berzin sarà un Il Mortirolo ha tutta sbiglio, diventa tensione. Sono le gitivo o un attardato. Anzi, nel se- buon test in vista del Giro l’intenzione di diventare sette del mattino e la tappa comin- condo caso occorre più tatto e deli- d’Italia. Percorso assai quest’anno giudice cia alle dieci. Che succederà in que- catezza da parte dei tecnici. Infatti il impegnativo, pianura e inappellabile per chi sogna ste tre ore? Per fortuna la nostra co- ciclismohaunafacciainternachela saliscendi che richiederanno la maglia. la durissima ascesa lazione non è simile a quella dei ci- 10SPO09AF04 fatica spesso copre. La patina del cambiamenti di ritmo. scoperta da Vincenzo clisti. Loro, dopo il caffè, i biscotti e 3.0 successo sulla quale sono puntati i azioni in cui la potenza deve Torriani fu proposta al Giro la marmellata, si beccano un bel riflettori della cronaca finisce per esser sorella della scioltezza. per la prima volta nel 1990. piatto di spaghetti, un’insalata, un 13.50 trascurare gli aspetti meno appari- Sul primo gradino del podio Era il Giro tutto in rosa di po‘diprosciuttoemozzarella.Cene scenti, ma forse più veri e autentici: dovrebbe andare proprio Gianni Bugno. Si tornò sul sarebbe abbastanza per una lunga il gregariato, l’amicizia, la solidarie- Berzin. Suoi principali Mortirolo nel 1994 e fu il siesta sefossimoallaVueltadelMes- tà, l’impegno, il dolore, il rispetto, il avversari Nardello e il grande anno di Marco sicoenonalGirod’Italia. confronto con gli altri e con le pro- tedesco Feschel. Insieme ai Pantani: lo scalatore Nell’albergo si mischiano strani prie possibilità. Sono gli stessi cicli- professionisti, romagnolo trovò sulle dure odori: quello del ragù, quello dell’o- stiamettereunacoltresull’umanità gareggeranno i dilettanti rampe della salita dolomitica lio di canfora per i massaggi alle di quel meccanismo che tutto con- convocati da Antonio Fusi in lo slancio per staccarsi di gambe e quello del grasso per la ca- voglia e contiene, la carovana. Un prospettiva azzurra per i ruota Berzin, Indurain e tutti tena della bicicletta. La tappa incal- po‘ come per i circhi dove un singo- Giochi del Mediterraneo, gli gli altri avversari. Il Pantani za, incombe, le macchine si metto- loartistanonsarebbenullasenonci Europei Under 23 e i in fuga sul Mortirolo è no in moto, i raggi delle bici già vor- fosseroglialtri. Mondiali di Spagna, perciò un’immagine che tutti gli ticano. C’è il tempo di dare un’oc- Lo svizzero Alex Zuelle, a sinistra, il belga Armin Meier e l’italiano Gianni Bugno Antonio Alonso/Ansa Mano a mano che il traguardo si Fabio Malberti (brillante appassionati hanno ancora chiataallaplanimetriadelpercorso, avvicina, la folla si infittisce e la vincitore del recente Giro negli occhi e che presto guardare i punti critici, decidere co- competizione si fa acuta, si comin- Primavera d’Italia), vogliono rivedere. Infine il sa fare negli ultimi chilometri. Poi si dore non si sparge ovunque trasfor- delrifornimento,tuttosiagitaesiri- della corsa è passata fugacemente cia a immaginare lo striscione. Per Giacomazzi e compagni si Mortirolo si inventò giudice va verso il raduno, la passerella, gli mando il corpo in un congegno di compone solo con la distribuzione trapiccolevolateesalutidicorridori chi concorre alla vittoria quello è il misureranno coi colleghi del Giro proprio lo scorso applausi, la firma del registro di cor- potenza. del rancio. Sono le auto a dare il se- a amici e parenti distribuiti lungo simbolo del trionfo, pertutti glialtri della categoria superiore. E anno: era stato Abraham sa e la consegna dei premi conqui- Così va il Giro prima che diventi gnaleconvenuto.Ilplotonesiassot- percorso. Ora che la bagarre è scop- è la fine della disputa. Lontano dai ci saranno, su un percorso Olano a partire in maglia stati il giorno prima. Per i capitani tale, cioè prima che lo starter alzi la tiglia e lascia sfilare un corteo di vet- piata anche la coda del gruppo co- clamori della corsa la carovana ri- ridotto, anche una trentina rosa, la mattina della un po‘ di pubbliche relazioni con i bandierina. Il plotone ormai ha le ture che corre al luogo dell’appun- mincia ad ondeggiare, le auto compone la sua unità ideale. Que- di juniores. In sostanza un penultima tappa, ma sul fans è obbligatoria. Le biciclette sueabitudiniconsolidate.Glisbadi- tamento precedendo i corridori. È strombazzano e gli autisti si agitano sto, del resto, è un lavoro in trasfer- sabato ciclistco di alto Mortirolo se vengono accatastate attorno alle gli sono d’obbligo nella prima parte un rito che incuriosisce molto il esisbracciano.Ilpubblicosiinfiam- ta. Dopo cena i telefoni di centinaia livello, una giornata voluta ne andò in fuga con un Gotti ammiraglie, punti cruciali di tatti- della frazione, a parte lo stacco ini- pubblico del Giro.Maquellinonso- ma come sefosse un’unica scia sem- di case lontane squillano.Ilgiornoè dai sindaci delle due città e finalmente strepitoso. Al che e alleanze. I corridori si osserva- ziale di qualche comprimario ad no sacchetti magici, contengono pre al seguito della tappa e non mu- passato, la distanza no. E il cammi- dalle istituzioni che stanno bergamasco andò il successo no a distanza, sguardi lesti che do- uso registrazione per le televisioni. soltanto panini, formaggi, frutta e tasse ad ogni curva. Il Giro d’Italia è no del Giro in fondo è un graduale dando vigore al Comitato di tappa sul traguardo vrebbero fornire indicazioni sullo Vistodadietro,daun’ammiraglia,il cioccolata. finalmenteGiro. percorso verso la serenità. Un obiet- Memorial Fausto Coppi con dell’Aprica, al russo la prima stato di forma degli avversari e sulla gruppo appare quasi una cucina Radio corsa gracchia notizie di Il battito della corsa va improvvi- tivo che si avvicina, a volte con tan- una serie di belle e vittoria in un Giro d’Italia. tenuta della squadra nemica. Ma a d’albergo con annesse le toilettes. Il routine finché la voce non si fa alti- samente a mille, dalle prime moto- tafatica,avoltacontantionori. importanti iniziative. [G.S.] fare la differenza nel pedale restano tempo scorre traborracceditéebot- sonante. Che succede? Il gruppo siè ciclette che annunciano l’arrivo de- i muscoli, oliati e tirati finchè il su- tiglie di acqua minerale. Poi, all’ora di colpo scaldato. La prima metà gli apripista all’autoambulanza che Marco Ferrari

In studio Davide De Zan Il Giro in tv su Rete 4 con le note tecniche di Silvio Martinello

Sicambiatantoinattesadicambiare Franco Cribiori, che fino allo scorso tutto. Il Giro d’Italia in tv assomiglia anno affiancava Popi Bonnici in ca- molto a un pacco postale, respinto bina di regia, faràil Giro in moto, con piùvoltealmittente,unodiqueipac- il compito principale di fare sentire la chi che costano e il cui prezzo vuole voce delle ammiraglie. Dalla testa del pagare. EradellaRaiunannofa,laRai gruppo, invece, sentiremo le notizie loperse, Mediaset lo riprese: oggi Me- da Claudio Di Benedetto. Scende dal- diaset se lo trova fra le mani con fasti- la moto, invece, Giacomo Crosa al dio, vorrebbe quasi che fosse già... quale sarà affidato il dopo tappa. Sot- l’anno prossimo, per non averlo più to la conduzione di Crosa, «Studio tralemani.Dal‘98al2000,infatti,un Tappa» dovrebbe avere un marchio accordo già siglato riporterà il Giro ben più giornalistico che in passato, sulle reti della Rai. Ma non corriamo anche se l’idea di chiamare una deci- troppo e restiamo al Giro che sta per nadiospitiognigiornocisembraesa- partire. Che Mediaset non sia con- gerata:insoli45minutiditrasmissio- tenta di avere il Giro lo dimostra an- ne, c’è il rischio concreto di non dar che il fatto che il canale prescelto per voce a molti degli ospiti accorsi sul le trasmissioni non sarà più Italia1, palco. bensìRete4,laretedicodadelgruppo Novità anche per l’appuntamento berlusconiano. serale, il tradizionale «Girosera», che Nonostante questa scelta,aMedia- viene anticipato alle 19.25: lo con- set hanno cercato di imbastire ugual- durràlarossissimaPaolaSaluzzimala menteunpalinsestochepossadiven- vera garanzia della trasmissione è il tare interessante. Le programmazio- curatore, Paolo Ziliani, giornalista la nidedicatealGirosuRete4siapriran- cui ironia feroce ha spesso colpito no ognigiorno alle11.45(duratapre- molta gente. Naturalmente la scalet- vista un’ora) con «L’Italia del Giro», ta della trasmissione prevede lasinte- tradizionale appuntamento dal vil- si della tappa, servizidi colore, antici- laggiodipartenzacheproponecurio- pazioni sulla tappa del giorno dopo, sità sulle sedi di tappa e chiama da- retroscena e quant’altro ancora. Per vanti alle telecamere un gran nume- chi nonriuscisseavederenulladitut- ro di personaggi. A condurre sarà to questo, l’ultimo appuntamento chiamato ancora Cesare Cadeo af- che rimane è quellocon Italia1Sport, fiancato da Emanuela Folliero, val- in onda ogni giorno alle 0.30 per una letta diRete4, mentre glispazicomici sintesi completa della tappa del gior- sarannoaffidatiaSergioVastano. no.Unastrisciaquotidianaverràpro- L’appuntamento con il ciclismo postaanchedallaRai. comincia nel pomeriggio alle 15 con Contrariamenteal passato,Media- «Arriva il Giro», un programma di set ha deciso di non seguire sin dalla mezz’ora condotto da Davide De partenza i tapponidel mattino: è pre- Zan, che introdurrà alla corsa attra- vista soltanto una diretta anticipata versocuriosità,storieeservizidicolo- all’iniziodellaqualeverrannopropo- re firmati da Lucia Blini e Guido Me- stele immaginipiùsignificativedelle da.Aitelespettatori,inquestospazio, primeoredigara. verràpropostoancheungiocotelefo- Si cambia molto, dicevamo. E in nico, basato sui pronostici. Alle questi cambiamenti il volto più nuo- 15.30, poi, partirà la telecronaca di- vo è quello di Silvio Martinello: «Ho retta della tappa, con Davide De Zan fatto un paio di prove, commentan- al microfono e Silvio Martinello al do in bassa frequenza la Roubaix e la suo fianco. Martinello ha vinto la Liegi con Davide De Zan. Mi han det- concorrenza di Franco Ballerini (pro- tochesonoandatobenee,vistocheil vato ma con scarso successo nelle ve- Girononrientravaneimieiprogram- sti di commentatore durante la Sei- mi,hoaccettatol’offerta.Ognimatti- Giorni di Milano) per succedere a na mi allenerò, prima di arrivare alla , dal quale la sede di tappa. Anche perché iovoglio ha preteso un impegno esclusivo. andareafareungrandeTour». Cambia qualcosa anche nella squa- dra che seguirà le tappe in diretta: Paolo Broggi