Michael Clayton INT
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(r.e.) Ricordate le “convergenze parallele”? Qualcosa del genere – nel senso di percorsi paralleli destinati a produrre effetti convergenti – ha lambito quest’anno Esterno Notte, il tradizionale appuntamento in decentramento con i film della Mostra del Cinema. Da un lato, il panico da pirateria con cui produttori e distributori hanno affrontato, una volta di più, l’appuntamento veneziano, manco fossimo tutti, da queste parti, con la benda all’occhio e il coltello fra i denti; dall’altro la polemica – montata pretestuosamente ad arte in quel di Marghera – per la presenza di presun- te pellicole gay nelle selezione dei titoli in programma all’Aurora, sala parrocchiale. Nell’uno e nell’altro caso, per ragioni certamente differenti, l’effetto di chiedere (e talvolta ottenere) di sospendere, annullare, vietare, sottraendo allo spettatore il diritto di scegliere, vedere, giudicare. Lambito, dicevamo, il decentramento, e fortunatamente non tra- volto, giacché s’è lavorato per limitare i danni: dei cinque film possibilmente in balia dei “pirati”, dopo che pro- duttori e/o distributori avevano pur rilasciato autorizzazioni e contratti, il solo Cassandra’s Dream dell’irremovibile De Laurentiis alla fine ci ha lasciato le penne (sospeso anche al Lido, oltretutto, e stroncato dalla critica); dei tre in odore di omosessualità (inesistente, o soltanto allusa, col senno di poi, ma interessa a qualcuno?), il solo a mancare all’appello è stato Nessuna qualità agli eroi, per via di quell’erezione in scena capitata al povero Elio Germano, che ha fatto cronaca ma che certo non passerà alle storie del cinema, censurata per conto terzi dalla Municipalità. Tutto bene quel che finisce bene? Non proprio. C’è da scommettere che l’antipirateria militante, comprensiva di costosa security al seguito, vero business del secolo nuovo, si riproporrà ancora più bellicosa un altr’anno e non è detto che i miracoli last minute possano ripetersi. Quanto all’imbarazzante precedente censorio di Marghera, urge trasferire la rassegna in zona franca, là dove non si renda necessario oliare preventivamente i freni inibitori della Mostra per esportarne un campione. In questo mondo libero, per dirla con le parole di Ken Loach… Omaggio a Bertolucci, indomito “Leone” DI Chiara Augliera ottobre “Lui mi portava in città spesso: vedevo niana per perseguire un’idea personale di gno vitale quanto tetto, cibo e vestiti. molti film, molti pezzi di film, e conosce- cinema, la sua filmografia si intreccia La sua sfrenata cinefilia non gli ha impedi- 2007 vo tutte le maschere dei cinematografi di indissolubilmente con la storia della to di affrancarsi presto dai maestri […], Parma, i primi cinematografi che ho Mostra del Cinema di Venezia. trovando una cifra estetica personalissima. conosciuto e ammirato. Mio padre mi Anche in seguito, altri suoi importanti Nell’autonomia del “sistema Bertolucci”, insegnava a vedere il cinema, a capire il film verranno presentati in anteprima eleganza e perfezione stilistica sono al cinema, ad amare il cinema. Il mio amore mondiale a Venezia: Partner (1968), servizio di complessità e intensità espres- per il cinema dipende quindi in gran Strategia del ragno (1970), La luna siva assolutamente straordinarie. parte dal suo amore per il cinema. [...] Io (1979) e The Dreamers (2003). Spesso, il suo cinema ci ha raccontato di ho avuto la fortuna di poter guardare ad Intellettuale raffinato e impegnato nella personaggi in cammino, in movimento una cultura, anche cinematografica, che politica, sempre lucidamente critico sia (come lui) dentro e fuori di sé. Ha riletto esisteva prima di me, di avere delle radici, nei confronti della borghesia sia della sini- il passato prossimo dell’Italia come chia- magari per potermene liberare”. Con stra, Bertolucci, grazie ad una cinemato- ve per capire il presente, non ha smesso queste parole Bernardo Bertolucci – in grafia caratterizzata dalla mutevolezza di cercare l’Altro, spingendosi verso espe- personale alla Pasinetti con tuitti i suoi degli stili e dei modelli narrativi, ha sapu- rienze (e culture) lontane dalla nostra. film fra settembre e ottobre – esprime la to coniugare -più di chiunque altro- nella In lui si incarna prepotentemente (quan- sua devozione per il padre e tutto il suo sua opera eclettica sempre in bilico fra te altre volte in Italia?) la concezione di amore per il mondo della poesia e del poesia e storia lo sperimentalismo degli un cinema che è “resistente” in quanto cinema che gli aveva trasmesso. anni ‘60 con i modi di produzione della pensiero utopico popolare in continua Bernardo Bertolucci (Parma, 1941), figlio grande industria cinematografica. ridefinizione. del grande poeta Attilio e fratello maggio- Più che condivisibili le motivazioni pre- I suoi film sono al tempo stesso dichiara- re del regista Giuseppe, è il cineasta ita- sentate dal Direttore della Mostra zione d’amore per il cinema e manifesto liano vivente e attivo più famoso al Internazionale d’Arte Cinematografica di utopie future che sappiano rinascere mondo. Dopo un prestigioso apprendi- Marco Müller nella proposta di un Leone da quelle passate. stato come aiuto regia di Pier Paolo d’Oro del 75°: “Creatore di mondi e di Nel suo 75° Anniversario, la Mostra aveva Pasolini in Accattone (1961), l’anno suc- verità (non semplice riproduttore), dunque bisogno di Bernardo Bertolucci cessivo esordisce alla regia con La com- Bernardo Bertolucci si è ostinato a farci per poter rileggere la propria storia e mare secca, opera con la quale, distac- ritrovare un cinema che fosse di nuovo pensare il proprio futuro”. candosi dal mondo e dalla poetica pasoli- qualcosa di essenziale per la vita, un biso- Mestre Film Fest: dieci anni dopo... DI Roberto Ellero Anno XXI, n. 7 ottobre 2007 Nato altrove, prima ancora che il Candiani tracciarne un primo provvisorio bilancio, una cittadinanza finalmente capace di Autorizzazione Tribunale di Venezia venisse al mondo, per volontà di Leonello in occasione per l’appunto del decennale, identificarsi con le espressioni culturali di n. 1070 R.S. del 5/11/1991 D’Este e dell’Associazione El Leon in non senza – tuttavia – sottolinearne la cui è capace, senza sufficienze né troppi DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Ellero Moleca, che continuano ad onorarci della longevità, di fatto l’unico – a tutt’oggi – complessi. loro preziosa collaborazione, e poi appro- festival mestrino capace di occupare, con Il rischio, in questi anni di Mestre Film Mensile edito dal Comune di Venezia Ufficio Attività Cinematografiche dato e cresciuto, dal 2002, nelle sale del la sua storia, le dita di entrambe le mani. Fest, era di fare strapaese, scimmiottando Centro culturale mestrino, in piena sinto- Il merito è certamente di tutti coloro che alla meglio ribalte e platee di più antico REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE nia con i suoi propositi di rinascita e di hanno voluto crederci. Non smetterò mai lignaggio e di più solido blasone. Palazzo Mocenigo, San Stae 1991 rilancio, il Mestre Film Fest taglia que- di ringraziarli. Ma fors’anche e ancor di Nulla di peggio del comico involontario, 30125 Venezia st’anno (dal 9 al 13 ottobre) l’ambizioso più, epocalmente, di una città che mostra com’è noto, fortunatamente arginato tel. 0415241320, fax 0415241342 traguardo della sua decima edizione, di voler cominciare ad affezionarsi alle dall’ironia e dalla verve delle nuove leve http://www.comune.venezia.it/cinema/ [email protected] licenziando un programma quantomai sue cose. Ritengo, personalmente, che intorno alle quali è cresciuta la rassegna ricco di proposte, di eventi e di significa- così tanti sforzi dei singoli, persone fisi- mestrina: giovani – in massima parte – DIRETTORE Roberto Ellero tive presenze. che e soggetti a vario titolo istituzionali gli autori, gli organizzatori, gli spettatori, REDAZIONE Norma Dalla Chiara (capo), Consapevolezza dei propri limiti, per (quest’anno persino i Lions Club di coloro che selezionano i film, che redi- Noemi Battistuzzo prima cosa finanziari, e ciò nonostante Mestre, con la creazione di un nuovo pre- gono il catalogo, che conducono incon- HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: capacità di crescita nella coerenza di un mio, destinato alla miglior produzione tri e dibattiti. Non che la giovinezza ana- Chiara Augliera, Roberto Zemignan progetto prioritariamente destinato alle veneziana), difficilmente trovino spiega- grafica sia tutto, ma quando c’è si avver- GRAFICA Tapiro nuove generazioni, sono gli elementi che zione nella mera congiunzione dei buoni te decisamente un’altra musica. Anche a STAMPA Grafiche Biesse Scorzè mi sento di mettere in evidenza volendo propositi; più facilmente nella maturità di Mestre. 2 (Scalett Johansson) finisce per accudire il moccio- Tutti i film dalla A alla Z so di una coppia di Park Avenue. Imparerà a sue spese, senza mai perdere la sua capacità di trova- re il lato umoristico di ogni situazione, che anche Angel - Hairspray - Il buio nell’anima nei superattici la vita può essere “difficile”… (Ciak, agosto 2007) La vita, il romanzo Grasso è bello TIT. OR. The Brave One REGIA Neil Jordan GIORGIONE MOVIE D’ESSAI SALA A/B La banda In questo mondo libero MULTISALA ASTRA 1/2 SOGG. E SCN. Roderick Taylor date e orari da definire FOT. Philippe Rousselot prime visioni Breath - Soffio The Invasion MUS. Dario Marianelli MONT. Tony Lawson Il buio nell’anima Michael Clayton INT. Jodie Foster, Terrence Howard, Naveen Andrews, Nicky Katt, Jane Adams Cemento armato Next PROD. Village Roadshow Pictures Diario di una tata El Pasado OR. Australia/Usa, 2007 DUR. 119’ Die Hard - Die Hard - 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni Vivere o morire Vivere o morire Ratatouille TIT. OR. Live Free or Die Hard La duchessa di Langeais Seta REGIA Len Wiseman L’irlandese Neil Jordan (La moglie del soldato, SOGG. John Carlin 2 giorni a Parigi Shine a Light Michael Collins) dirige una sempre eccellente SCN. Mark Bomback Jodie Foster in un thriller drammatico in cui il FOT. Simon Duggan Elizabeth: the Golden Age Stardust ruolo delle emozioni primeggia nel corso di tutta MONT.