DI CAPOSELE (Provincia di )

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/20)

Premessa La Legge di Stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l'avvio un "processo di razionalizzazione" che possa produrre risultati già entro fine 2015. Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il "coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato", gli enti locali devono avviare un "processo dì razionalizzazione" delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015.

Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il "processo di razionalizzazione": a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni.

Piano operativo. Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, "in relazione ai rispettivi ambiti di competenza", definiscano e approvino, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni. Il piano definisce modalità, tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Il piano è pubblicato nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione è obbligatoria agli effetti del "decreto trasparenza" (dlgs. 33/2013). I sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, "in relazione ai rispettivi ambiti di competenza", entro il 31 marzo hanno l'onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti. La pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del "decreto trasparenza" (d.lgs.33/20 13) Come sopra precisato la legge di stabilità 2015 individua nel sindaco e negli altri organi di vertice dell'amministrazione, "in relazione ai rispettivi ambiti di competenza", i soggetti preposti ad approvare il piano operativo e la relazione a consuntivo. Attuazione Approvato il piano operativo questo dovrà essere attuato attraverso deliberazioni del consiglio che potranno prevedere cessioni, scioglimenti, accorpamenti, fusioni. Il comma 613 della legge di stabilità precisa che, nel caso le società siano state costituite (o le partecipazioni acquistate) "per espressa previsione normativa", le deliberazioni di scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione sono disciplinati unicamente dalle disposizioni del codice civile e "non richiedono né l'abrogazione né la modifica della previsione normativa originaria". Finalità istituzionali La legge 190/2014 conserva espressamente i vincoli posti dai commi 27-29 dell'articolo 3 della legge 244/2007, che recano il divieto generale di "costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza. in tali società". E' sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici. L'acquisto di nuove partecipazioni e, una tantum, il mantenimento di quelle in essere, devono sempre essere autorizzate dall'organo consiliare con deliberazione motivata da trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. II - Le partecipazioni dell’Ente -Consorzio dei servizi sociali “Alta ” - Il Comune di Caposele (AV) fa parte del Piano Sociale di Zona, istituito con la Legge quadro n. 328 dell 8 novembre 2000 al fine di realizzare il sistema integrato di interventi sociali e socio sanitari in ambiti territoriali omogenei.I1 Piano Sociale di Zona A2 è costituito dagli enti che lo compongono attraverso un'Associazione Intercomunale ex art. 30 D.Lgs. 18/08/2000 n. 267. Il Comune capofila è e comprende 25 comuni del distretto sanitario n. 3 dell’ ASL Avellino. Il Consorzio servizi sociali è partecipato dal Comune nella misura del 5,49 % del capitale sociale . Il Comune ha aderito allo stesso per effetto della delibera del Consiglio comunale ed ha tra le proprie finalità l’organizzazione, per la gestione definitiva, degli interventi e dei servizi previsti nel detto Piano di zona. Lo scopo del Consorzio si esaurisce con il termine della durata del Piano di zona medesimo e della sua attuazione. In particolare il Consorzio svolge le funzioni previste dagli articoli 10 e 21 della legge regionale n. 11/ 2007 e successive modifiche ed integrazioni, essendo titolare della programmazione, della realizzazione e valutazione a livello locale degli interventi sociali e , di concerto con le ASL, degli interventi socio-sanitari, nonché delle funzioni amministrative inerenti l’organizzazione dei servizi e delle prestazioni del sistema integrato locale, così come definito dal Piano di zona di ambito territoriale. L’onere annuale a carico del bilancio comunale conseguente alla detta partecipazione è pari a € 28.296,00 (quota consortile 2014). Nel rapporto con gli Enti, con il Terzo settore, etc. il Piano Sociale di Zona rafforza il suo ruolo di programmazione, restando pienamente titolare dei servizi gestiti attraverso il fondo nazionale politiche sociali ed anzi allargando la sua area di azione e programmazione zonale anche a tutti gli altri servizi oggi gestiti a livello associato (come la Tutela Minori). Si realizza dunque un importante potenziamento delle funzioni del Piano di Zona, secondo il dettato della L. 328. La Regione periodicamente trasferisce i fondi necessari alla programmazione partecipata a livello comunale e condivisa attraverso la forma della gestione associata dei servizi. Detta partecipazione è pertanto mantenuta non avendo questo Ente alcuna probabilità di determinarsi autonomamente a riguardo, scaturendo lo stesso dalla legge regionale 11/2007 e successive. Si rimarca, in ogni caso, anche a questo riguardo, che l’organismo in questione non ricade nei vincoli della legge di riferimento. -Ato Rifiuti - Il Comune di Caposele ha aderito all'ATO Salerno per la gestione associata dei rifiuti giusta delibera di C.C.n.09 del 2 maggio 2014. Secondo la legge approvata dalla Regione a gennaio 2015, gli Ambiti Territoriali Ottimali riguardano la dimensione territoriale per lo svolgimento, da parte dei Comuni in forma "obbligatoriamente associata", delle funzioni di organizzazione e gestione dei rifiuti urbani. Ulteriore suddivisione riguarderà invece i Sistemi Territoriali Operativi (STO), le ripartizioni interne agli ATO, delimitate dalla Regione per consentire l'organizzazione puntuale dei servizi in base alle diversità territoriali. L'organo amministrativo è Conferenza d'ambito, la struttura che riunisce i sindaci dei Comuni ricadenti in ciascun ATO per l'esercizio delle funzioni amministrative. Secondo la nuova organizzazione decisa dalla Regione le funzioni di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani spettano dunque ai Comuni che le esercitano in forma associata. Gli ATO per l'organizzazione e lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti urbani corrispondono ai confini delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. La delimitazione degli STO è definita, per ciascun ATO, dalle rispettive Conferenze d'ambito entro giorni dal termine previsto per l'approvazione del regolamento di funzionamento che ciascun Comune integra all'interno del relativo tributo comunale sui rifiuti. Per quanto riguarda la Conferenza d'ambito elegge al suo interno il Presidente e due vicepresidenti. I Comuni associati, ai fini delle deliberazioni della Conferenza, esprimono un numero di voti proporzionato al numero di abitanti risultante dall'ultimo censimento. Le decisioni sono deliberate a maggioranza dei partecipanti alla seduta e sono validamente assunte se è raggiunto un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli abitanti dell'ATO. Attualmente tale forma associativa non è ancora operativa. - Ente d’Ambito Calore Irpino - Il Comune partecipa all’Ente d’Ambito Calore Irpino, consorzio obbligatorio di funzioni, con una quota pari allo 0,51%, per l’importo di €. 3.644,65 (quota relativa all’anno 2014)L’Autorità di Ambito Calore Irpino è costituita dalle Province di Avellino e Benevento e dai Comuni delle due province compresi nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 1 Calore Irpino definito dall’art. 2 della Legge Regionale n. 14 del 1997. La quota di partecipazione alle attività del Consorzio da parte di ogni ente locale è fissata nello Statuto e viene aggiornata a seguito delle risultanze del decennale Censimento della popolazione effettuato dall'ISTAT; l'ultima definizione delle nuove quote è stata adottata con deliberazione dell'Assemblea dei Sindaci n° 19 del 27/11/2003. In base all'art. 6 dello Statuto sono Organi dell'Ente:

- l'Assemblea dei Sindaci - il Consiglio d'Amministrazione - il Presidente del Consiglio di Amministrazione - il Collegio dei Revisori Contabili L'Assemblea dei Sindaci è composta dai Sindaci ed i Presidenti degli enti locali consorziati o loro delegati; l'Assemblea é presieduta da un Presidente eventualmente sostituito dal Vicepresidente.Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente della Provincia di Avellino (o suo delegato), dal Presidente della Provincia di Benevento (o suo delegato), dal Sindaco del Comune di Avellino (o suo delegato), dal Sindaco del Comune di Benevento (o suo delegato), da 2 rappresentanti dei Comuni con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti ed un rappresentante del Comune con popolazione superiore ai 20.000 abitanti. Dal 2013 in luogo di tali organi sociali è in carica un commissario straordinario per effetto dello stato di liquidazione deliberato con DGR n.813 del 27.12.2012 . -SOCIETA’ CONSORTILE ALTO E MEDIO – ATTIVAZIONE PROCEDURA SCIOGLIMENTO La Società Consortile Alto e Medio Sele A.R.L è stata costituita con deliberazioni consiliari nel lontano 1999 (deliberazioni di C.C.n.53 del 18 novembre 1999 e n.63 del 09 dicembre 2015) tra i Comuni di Caposele (Av) , (Av) , (Av) e Valva (Sa), con successiva iscrizione presso il Registro delle Imprese di Avellino . La stessa di fatto non ha mai operato per cui i Rappresentanti legali degli Enti hanno deciso di addivenire allo scioglimento della stessa. Nel 2014 il Comune di Caposele ha manifestato in seno al Consiglio Comunale giusta delibera di G.C. n.23 del 21 luglio 2014 la volontà di addivenire allo scioglimento della “Società Consortile Alto e Medio Sele A.R.L” demandando al Rappresentante legale dell’Ente tutte le attività conseguenti e necessarie allo scioglimento della società attualmente in fase di liquidazione . Si auspica per la fine del 2015 il completamento delle procedura di scioglimento.