n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition Sky senza esclusive Whirlpool chiude Gli incredibili schermi Allestire un sistema Come cambia a Napoli. I sindacati OLED trasparenti di videosorveglianza lo scenario pay TV 09 insorgono 11 di LG in Italia 27 con un NAS 33 Caso - USA: cosa cambia davvero per aziende e utenti Dall’Entity List, alla richiesta di incostituzionalità dell’NDAA da parte di Huawei, ad ARK OS. Analisi e approfondimenti su un caso in continuo evolversi 02 DAZN, il primo anno in Italia 43 Intervista a Veronica Diquattro DAZN ha diffuso i numeri e le curiosità sulla prima stagione sportiva in Italia. La CEO Veronica Panasonic Lumix S1 Diquattro racconta strategia e ruolo della società Prima puntata: 17 Unboxing e hands-on Game Pass arriva su PC 1053 alleata e rivale di Steam Con Game Pass su PC la posizione di Microsoft nel settore game PC sarà curiosa. Da una parte editore FCATerre - ,Renault preziose con i propri giochi, dall’altra andrà di traverso a Propostama pericolose. ufficiale La 30 Steam con un’offerta parallela e alternativa disoluzione matrimonio è il riciclo IN PROVA IN QUESTO NUMERO 39 45 47 50

TV 8K Sony ZG9 iPad Mini 2019 OnePlus 7 Pro Un “mondo di luce” Oltre le apparenze Velocità prima di tutto Pronto a stupire n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Vediamo come si è arrivati alla decisione di Google e perché Google ha dovuto prenderla Huawei - Usa, concessi 3 mesi Huawei e aziende USA: non solo Android di licenza. Potrà Dai chip all’immagine il danno è enorme distribuire Android è solo uno dei problemi: soprattutto se c’è una questione più seria, quella dei dazi aggiornamenti Il Segretario del di Roberto PEZZALI Commercio Wilbur a decisione da parte di Google di togliere a Huawei la licenza per la Ross ha concesso una L versione commerciale di Android licenza temporanea di è un vero terremoto, anche se la scos- tre mesi a Huawei per sa si sentirà soprattutto in Italia dove Huawei ha una rilevanza commerciale fornire aggiornamenti di enorme, decisamente più alta di quella sicurezza alle aziende degli altri mercati europei. La questione e ai consumatori che “Android” è solo una conseguenza di quello che sta succedendo da mesi. La usano prodotti del stampa si è ovviamente soffermata su colosso cinese Android, perché questa è la decisione che impatta più da vicino gli utenti: nel- di R. PEZZALI le tasche di un italiano su tre oggi c’è , figlia del fondatore, ha conseguenze, queste, che dall’ammini- uno Huawei con Android portato ad una escalation di indagini strazione Usa vengono visti come danni L’inserimento di Huawei nella e molti non hanno idea di cosa possa che ha fatto emergere una serie di de- “collaterali”: l’incidenza di Huawei “con- Entity List aveva anche un lato succedere al loro telefono. Lo diciamo nunce da parte di aziende americane sumer” negli Stati Uniti è praticamente positivo, ovvero la possibilità per subito: nulla. Per coloro che hanno già contro Huawei, accusata di spionaggio nulla, e probabilmente nessuno si è il dipartimento del commercio di uno smartphone Huawei non cambierà industriale e di furto di proprietà intel- preoccupato delle conseguenze che concedere deroghe e licenze. niente, Huawei continuerà a suppor- lettuale. Tutti i dati raccolti dalla intelli- una decisione tale poteva avere per E infatti una licenza di tre mesi è tare gli aggiornamenti anche senza gence americana hanno portato l’am- i mercati al di fuori degli States come arrivata subito, un periodo di 90 “aiuto” da parte di Google. Le app di ministrazione americana a mettere sul il nostro. Come per i dazi commerciali giorni che scade il 19 agosto che Google già ci sono e resteranno sugli libro nero le aziende cinesi che hanno dove Apple, il gioiello americano, si permetterà a Huawei di “fornire smartphone, in quanto frutto di accordi un ruolo strategico nell’infrastruttura di vede costretta per questa decisione a gli adeguati aggiornamenti e chiu- precedenti il 15 maggio. Il danno per telecomunicazioni, e tra queste ci sono pagare il 25% in più ogni alimentatore dere i bug di sicurezza” per i pro- Huawei è tuttavia enorme: i consuma- Huawei e ZTE. Una mossa strategica di iPhone e Mac, anche per la questio- dotti in commercio. tori, dopo aver sentito le notizie, difficil- anche in vista dell’attivazione delle reti ne Google a venire danneggiata non Secondo , Segretario mente compreranno uno smartphone . Solo loro, non tutti gli altri produt- è solo Huawei ma è la stessa Google del Commercio, questa deroga è Huawei. Se molti utenti sono tecnolo- tori cinesi di smartphone: la divisione che perde un cliente importante. E sono stata concessa per non creare pro- gicamente informati, la maggior parte smartphone di Huawei paga gli attriti danneggiate anche le aziende ameri- blemi ad operatori di rete e utenti delle persone, che rappresentano an- dell’azienda in altri settori, da quelli fi- cane che fornivano componentistica a che hanno e usano al momento che il grosso del mercato, non han- nanziari a quelli legati alle reti. Huawei. Cosa succederà ora? Difficile prodotti Huawei, permettendo no idea di cosa siano le Google App, a dirsi. La situazione potrebbe risolversi quindi di valutare gli effetti delle di cosa sia Android open source e di Da Intel a Corning, passando per vie diplomatiche ma anche qui non decisioni prese dal Governo Usa. quali siano gli aggiornamenti gestiti da da Microsoft a NVIDIA: ecco è affatto semplice perché Huawei è una Sebbene si tratti una deroga di 90 Google e quali quelli gestiti da Huawei. chi non potrà più fornire azienda privata e una eccessiva espo- giorni, è comunque uno spiraglio. Il messaggio che è passato in radio e Huawei sizione del Governo Cinese per cerca- Nel frattempo , il in TV, è che Google ha interrotto il sup- Gli smartphone e i prodotti consumer in- re di aiutarla verrebbe vista come una fondatore di Huawei, ha convo- porto a Huawei e che su Huawei Youtu- fatti sono solo un danno collaterale: gli ammissione, da parte di Pechino, che cato una conferenza stampa dove be e tutte le app non vanno più. Cosa, Usa hanno vietato alle aziende ameri- Huawei ha rapporti con il Governo. ha spiegato le aziende americane questa, non vera. cane di avere rapporti commerciali con Soprattutto se c’è una questione più se- con cui Huawei collabora stanno le aziende della lista “nera” e tutte le ria, quella dei dazi, da affrontare. Huawei spingendo per una soluzione e Perché si è arrivati a questo azienda americane si sono dovute o si con uno statement ha confermato di che Huawei non può fare a meno La questione Huawei – Usa non ha nul- dovranno adeguare. Google è solo una supportare con aggiornamenti tutti i di processori e componenti ameri- la a che vedere con la questione lega- di queste, ma l’elenco è enorme: si pen- prodotti già venduti e quelli in stock nei cani. In ogni caso i provvedimenti ta ai dazi commerciali, e se dobbiamo si ad esempio a tutti i produttori di chip negozi, ma di quello che succederà nei del governo Usa non influiranno mettere sulla bilancia i due problemi e processori, alla stessa Corning che prossimi mesi e per i prossimi prodotti sul rollout delle reti 5G Huawei: sicuramente quella dei dazi è decisa- fornisce i vetri Gorilla Glass. Intel non non c’è certezza. Perché l’assenza delle “Gli Usa sottostimano le nostre mente più importante e delicata perché potrà più dare i processori, Microsoft app di Google e della licenza commer- capacità” ha aggiunto i fornitore, impatta tutta l’economia cinese (e quel- non potrà più concedere la licenza Win- ciale di Android è un problema minimo che ha concluso con “Supportare la delle aziende americane che hanno dows per i Matebook. Fortunatamente se confrontato al problema legato all’in- Huawei non vuole necessaria- affari con la Cina, Apple inclusa). aL que- ARM è di Cambridge, inglese, altrimenti terruzione di forniture di processori e di mente dire che bisogna comprare stione Huawei è legata alla sicurezza e Huawei non avrebbe potuto avere le componentistica, dove l’80% del merca- Huawei. I miei famigliari usano Ap- alle reti: l’arresto della CFO di Huawei licenze per produrre i processori. Tutte to è in mano ad aziende americane. ple da sempre”.

 torna al sommario 2 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Huawei non è stata bandita, ma è stata inserita insieme alle filiali commerciali e tecniche, in una lista nera, o Entity List Huawei - Usa, ecco il documento con le accuse Perché tra le filiali “cattive” non c’è quellaitaliana? L’analisi del documento USA che ha messo in lista nera Huawei, e il motivo e le logiche che stanno dietro questa scelta

di Roberto PEZZALI

ul caso Huawei - Google non ci sono novità: solo Huawei e Google conoscono la natura degli accor- Sdi commerciali di licenza e le uniche certezze sono quelle date dai rispettivi comunicati. Gli attuali smartpho- ne non subiranno conseguenze, e sarà Huawei a occu- parsi degli aggiornamenti dei prodotti già venduti. Come e in che modo, verrà comunicato a tempo debito, quan- do si capirà anche cosa succede con i futuri prodotti. Huawei ha subito un grosso colpo, e probabilmente a darglielo non è stato solo Trump, o Google, ma ci hanno messo del loro anche la quantità di informazioni un po’ fuorvianti, notizie del tipo “Huawei resta senza Android” o “Huawei bandita”. Huawei vive di vendite e notizie di questo tipo ci certo non aiutano. La storia Trump-Huawei è decisamente particolare, e per chi vuole ripercorrerla ci sono tutte le carte. Noi lo abbiamo fatto, anche perché degli Stati Uniti”. E come per ZTE c’è di mezzo l’: raguay, Qatar, Singapore, Sri Lanka, Svizzera, Taiwan, è disponibile il documento che certifica l’inserimento del- secondo gli Usa Huawei avrebbe “cospirato consape- Regno Unito e Vietnam. Gli affiliati sono in pratica le l’azienda cinese nella lista nera. C’è chi pensa che i fatti volmente e volontariamente per esportare, vendere e filiali: nel documento sopra la ragione sociale completa. di oggi siano la diretta conseguenza delle voci secondo fornire beni, tecnologie e servizi (servizi bancari e altri Qui la nostra prima domanda: dove sta l’Italia? E la Fran- le quali le aziende cinesi, come Huawei e ZTE, potreb- servizi finanziari) dagli Stati Uniti all’Iran senza ottenere cia? E la Spagna? Perché in Europa ci sono la Svizzera, il bero spiare gli Stati Uniti e i suoi alleati. C’è chi dice che una licenza come richiesto dai regolamenti dell’OFAC Belgio, l’Olanda, la Germania e l’Inghilterra ma non c’è il Huawei stava diventando troppo grossa e ingombrante. sulle transazioni e le sanzioni in Iran (31 CFR parte 560)”. nostro Paese? Abbiamo chiesto, e siamo in attesa di una C’è chi mette tutto nel grosso calderone dei rapporti tesi Il riferimento è alla delicata questione che vede al centro risposta. Leggendo il documento sembra infatti che, per tra Usa e Cina, con Huawei e ZTE a cuocere nello stesso Meng Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei arrestata esclusione, le aziende americane possano avere rap- brodo. In realtà i casi di Huawei e ZTE sono ben distinti in Canada. Secondo le accuse, la manager avrebbe in- porti commerciali diretti con Huawei Italia, che insieme tra loro, e anche i provvedimenti presi sono diversi. gannato le banche internazionali facendo credere che a Francia, Spagna e ad altri filiali non rappresenterebbe ZTE è stata infatti ufficialmente bandita per sette anni due società, Skycom e Canicula, fossero del tutto indi- una minaccia. a partire dall’aprile del 2018: Trump ha firmato l’ordine pendenti da Huawei. Le banche avrebbero così lasciato esecutivo dopo aver accertato che ZTE aveva violato passare transazioni da centinaia di milioni di dollari in Cosa sarebbe successo se non ci fosse l’embargo USA che vietava di fare affari con paesi ostili, violazione alle sanzioni economiche che gli Stati Uniti stata la soffiata alla ? in questo caso l’Iran. Dopo il pagamento di una multa di avevano stabilito nei confronti dell’Iran. Paradossalmen- C’è anche una seconda domanda da farsi. Il “caos” è 1.4 miliardi, il cambio del consiglio di amministrazione e te non si trattava di prodotti Huawei, ma di computer scoppiato solo perché una fonte ha rivelato a Reuters l’apertura dei siti produttivi alle ispezioni da parte degli Hewlett Packard venduti dalle società di facciata a so- che Google aveva sospeso la cessione delle licenze per USA parte dell’embargo è stato rimosso dal Congres- cietà di telecomunicazioni iraniane. La figlia del fonda- le app a Huawei in seguito all’inserimento nella Entity so. Huawei al contrario non è stata bandita, ma è stata tore di Huawei rischia 30 anni di carcere, e secondo gli List, e Google non ha potuto far altro che ammettere la inserita insieme ad un lungo elenco di sue filiali, sia com- Usa esistono una lunga serie di prove a suo carico. Le cosa, trattandosi di un atto dovuto. Cosa sarebbe suc- merciali che tecniche, in quella che viene definita Entity accuse sono pesantissime. cesso però se non ci fosse stata questa “fonte”? List. Qui l’atto. Nuovi elementi di indagine hanno portato quindi gli Usa Senza la soffiata allaeuters R oggi nessuno si sarebbe Se per Huawei è una cattiva notizia, la scelta della Entity a inserire Huawei in questa lista nera insieme a molte fi- accorto di quello che stava succedendo e non ci sareb- List al posto del “ban” ha un lato positivo: per un prov- liali proprio perché “vi sono ragionevoli motivi per consi- bero certo state dichiarazioni. Nessuno avrebbe mai vedimento come quello di ZTE c’è spazio senza derare questi affiliati un rischio significativo. Potrebbero pensato che i produttori di chip avevano interrotto la un accordo ai massimi livelli, per la Entity List è possibile essere coinvolti in attività contrarie alla sicurezza nazio- fornitura, e che Google non stava concedendo licen- chiedere licenze speciali al dipartimento del Commer- nale o agli interessi di politica estera degli Stati Uniti a ze. Nessuno avrebbe scritto di Google, o di Huawei. E cio. Spesso queste licenze non vengono concesse, ma causa del loro rapporto con Huawei”. Non solo: secon- Huawei avrebbe continuato a produrre smartphone con esistono casi in passato dove sono state date deroghe: do gli States “vi sono ragionevoli motivi per ritenere che i componenti americani che ha in stock da mesi, in at- una azienda americana può chiedere la licenza per Huawei cercherà di utilizzare queste entità per eludere tesa di una soluzione. Nella migliore delle ipotesi tutto trattare con le aziende della entity List. La Entity List è le restrizioni imposte dalla sua aggiunta all’elenco delle sarebbe passato in sordina, e la situazione si sarebbe una sorta di lista nera, e il motivo per il quale Huawei ci entità.” L’Entity List oltre a Huawei Cina prevede l’inclu- risolta senza danni per gli europei e per il resto del mon- è finita non è per i sospetti di spionaggio, ma perchè, sione di sessantotto affiliati non statunitensi di Huawei do, che hanno sempre visto i prodotti Huawei come una come riporta lo stesso statement “vi sono ragionevoli situati in ventisei destinazioni: Belgio, Bolivia, Brasile, eccellente alternativa a quelli americani, giapponesi o motivi di credere, sulla base di fatti specifici e artico- Brasile, Birmania, Canada, Cile, Cina, Egitto, Germania, coreani. La bomba è ormai scoppiata, e ha fatto più di labili, che Huawei sia coinvolta in attività contrarie agli , Giamaica, Giappone, Giordania, Libano, un ferito. Mettere a posto le cose, ora che tutto è di pub- interessi della sicurezza nazionale o della politica estera Libano, Madagascar, Paesi Bassi, Oman, Pakistan, Pa- blico dominio, non sarà semplice.

 torna al sommario 3 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Huawei ha portato in tribunale il governo Usa per dichiarare incostituzionale parte del National Defense Authorization Act (NDAA) Huawei fa causa al Governo Usa: “Usano tempo, risorse e capitale politico per attaccare una società privata. Senza prove” Le azioni intraprese dagli USA danneggiano Huawei anche in paesi dove non esiste il minimo sospetto che Huawei sia una minaccia

di Roberto PEZZALI nale possa emettere una uawei porta in giudizio il governo americano: con sentenza nel modo più ra- un ricorso presentato alla Corte Distrettuale Est pido ed efficiente e dichia- H del Texas Huawei si è appellata alla giustizia per rare incostituzionali le re- dichiarare incostituzionale il divieto imposto alle aziende strizioni imposte a Huawei Usa di acquistare le apparecchiature di rete del colos- fermando l’applicazione so cinese. Un ricorso che arriva dopo la serie di azioni delle sezioni correlate intraprese dall’amministrazione Usa, azioni che stanno Alcuni si chiedono perché danneggiando Huawei anche in paesi dove non esiste Huawei stia combattendo il minimo sospetto che Huawei possa rappresentare questa legge. Dicono che una minaccia. Con la causa Huawei chiede di annullare parte del National Defense Authorization Act (NDAA), la è una trovata di marketing normativa della scorsa estate che il Congresso ha tra- per farsi pubblicità. Lascia- sformato in legge impedendo di fatto alle agenzie gover- temi essere chiaro: questa Dr. Song Liuping, Chief Legal Officer di Huawei native statunitensi e agli operatori di rete di utilizzare la causa riguarda ciò che è tecnologia fornita da Huawei e ZTE, giustificando in que- giusto. Il National Defense Authorization Act è un sta decisione la tutela della sicurezza nazionale. Ecco il male per Huawei. Ma toglie anche la libertà di rio è l’ultima linea di difesa della giustizia. Huawei testo integrale della dichiarazione di Song Liuping, Chief scelta per gli operatori e i consumatori americani. ha fiducia nell’indipendenza e nell’integrità del Legal Officer di Huawei: Negli Stati Uniti, molte persone nelle zone rurali sistema giudiziario statunitense. Speriamo che Signore e signori, buongiorno, e benvenuti. sono state dimenticate. Non hanno ancora ac- gli errori nel National Defense Authorization Act cesso a reti a banda larga a prezzi accessibili. possano essere corretti dal tribunale. Come sapete, i politici negli Stati Uniti stanno Per molti anni, abbiamo lavorato a stretto contat- Come sempre, garantire la sicurezza informatica usando la forza di un’intera nazione per perse- to con gli operatori rurali per assicurare che tutti è la massima priorità di Huawei. Stiamo facendo guire un’azienda privata. Stanno usando tutti gli gli americani abbiano pari accesso ad internet. tutto il possibile per continuare a fornire prodotti strumenti di cui dispongono, compresi i canali le- Nonostante questi sforzi, due settimane fa, sicuri e avanzati con il supporto dei nostri fornitori gislativo, amministrativo e diplomatico. Vogliono il Dipartimento del Commercio degli Sta- e clienti globali. metterci fuori gioco. ti Uniti ha aggiunto Huawei alla “Entity List”. Questo non è normale. Non si è mai visto nulla di Questa decisione minaccia di danneggia- Tuttavia, crediamo che i politici statunitensi stiano simile nella storia. re i nostri clienti in oltre 170 paesi, tra cui più usando la sicurezza informatica come scusa per di tre miliardi di consumatori che utilizzano i ottenere il sostegno pubblico per azioni volte a Il governo degli Stati Uniti non ha fornito alcuna prodotti e i servizi Huawei in tutto il mondo. raggiungere altri obiettivi. Queste azioni non ser- prova che dimostri che Huawei è una minaccia La connettività è un diritto umano fondamen- viranno a rendere le reti più sicure. Forniscono un alla sicurezza. Non c’è pistola, non c’è fumo. Sono tale e il governo degli Stati Uniti sta mettendo falso senso di sicurezza e distolgono l’attenzione solo speculazioni. Eppure il Congresso ha firmato a rischio i loro diritti. Soprattutto le persone dalle vere sfide che ci troviamo ad affrontare. la sezione 889 del National Defense Authoriza- nei paesi in via di sviluppo, dove c’è un ampio La sicurezza informatica è una sfida condivisa. tion Act (NDAA) del 2019 convertendola in legge - divario digitale. Inoltre, impedendo alle azien- e questo presumendo la colpa, non l’innocenza. de americane di fare affari con Huawei, il go- Se il vero obiettivo del governo statunitense è Questa legislazione non offre a Huawei alcuna verno danneggerà direttamente più di 1.200 la sicurezza, ci aspettiamo che adotti il giusto possibilità di difendersi o di fornire prove. Non ci aziende americane. Questa crisi farà perdere approccio e adotti misure oneste ed efficaci per dà l’opportunità di presentare una confutazione. decine di migliaia di posti di lavoro in America. migliorare la sicurezza per tutti. Si tratta di un “processo per via legislativa”, vie- E’ un peccato che il governo degli Stati Uniti stia L’udienza è prevista per il 19 di settembre e ovviamen- tato dalla Costituzione degli Stati Uniti. Il 6 marzo usando così il tempo, risorse e il capitale politico te ci vorranno mesi prima di arrivare ad una decisione. Huawei ha intentato una causa negli Stati Uniti, per attaccare una società privata. Crediamo che Questa mossa non è direttamente legata alla soluzione chiedendo al tribunale di dichiarare incostituzio- questo costituisca un pericoloso precedente. del problema più immediato, quello legato alla divisione nale alcune parti della sezione 889. Proprio ora, consumer e agli smartphone, ma può comunque aiutare Oggi sono le telecomunicazioni e Huawei. Do- in quella enorme partita a scacchi tra Usa e Cina. Huawei abbiamo presentato una richiesta di sentenza mani potrebbe essere il vostro settore, la vostra è un po’ la regina delle aziende cinesi, e gli Usa per vin- sommaria. In questo modo, speriamo che il tribu- azienda, i vostri consumatori. Il sistema giudizia- cere hanno deciso di metterla fuori gioco.

 torna al sommario 4 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO ARK OS, il nuovo sistema operativo di Huawei, è in lavorazione da anni e delinea la strada senza la spinta di Trump Huawei come Apple, il sogno del fondatore può avverarsi Dai chip ad ARK OS, tutto è stato pianificato da tempo Il futuro di Huawei sarebbe comunque stato senza Google. Magari con una transizione meno brusca, ma era inevitabile

di Roberto PEZZALI

uawei ha registrato in Europa il marchio Ark OS. Lo ha fatto dopo aver registrato, in Cina, il mar- H chio HongMeng. Questi dovrebbero essere i nomi scelti da Huawei per quello che sarà il prossimo sistema operativo dell’azienda cinese. La scelta di due differenti nomi, uno cinese e uno più occidentale, è in piena sin- tonia con la filosofia orientale: Yu Chengdong, il CEO di Huawei Consumer Business Group, quando mette pie- de in Europa diventa un più amichevole e occidentale Richard Yu. La registrazione del nome per un nuovo sistema operativo, e le tempistiche, lasciano pensare che questa mossa sia stata dettata dalla situazione che si è venuta a creare dopo la decisione degli Stati Uniti di inserire Huawei nella “entity list”, con conseguente taglio dei rapporti da parte di Google. In realtà, e a di- suoi prodotti, il Kirin, ma ha anche dimostrato di saper mostrarlo ci sono i fatti, quella del sistema operativo pro- modificare e plasmare l’hardware a seconda delle sue prietario era una strada specifiche esigenze. Ha creato un nuovo chip che Huawei aveva preso “Huawei ha sempre voluto GPS, perché era insoddisfatta di quello che già da tempo. “Apple è diventare come Apple, era si trovava sul mercato OEM, ha progettato un la compagnia leader nel l’idea del suo fondatore, e la sensore fotografico con inedito (quello del P30), mondo. Senza Apple non decisione dell’amministrazio- creando qualcosa che non si era mai visto nep- avremmo internet mobi- pure sulle macchine fotografiche, si è costruita le. Se non ci fosse stata ne Trump è stata un semplice un modem 4G e 5G, si è fatta un chip wi-fi più Apple a mostrarcelo non catalizzatore per un processo efficiente. Uno smartphone Huawei oggi ha mol- avremmo visto la bel- che ora è stato accelerato” ti più componenti fatti in casa di quanti ne abbia lezza di questo mondo. un iPhone o un Samsung Galaxy. sare alla soluzione Apple come ad un sistema a strati, Apple è per me una mae- uno “stack”, dove c’è il sistema operativo iOS, basato su stra”. Ren Zhengfei, il fondatore di Huawei, ha svelato Huawei, iOS e Android: approcci diversi al BSD, una piattaforma di sviluppo (XCode), un linguaggio al mondo la sua smisurata ammirazione per Apple nel mondo mobile di programmazione, Swift (o Objective C) e una serie corso di una intervista a Bloomberg, dichiarando anche Spesso l’attenzione si concentrano su questi aspetti più di framework. Apple, con in mano il controllo dell’inte- che si sarebbe opposto ad ogni possibile ritorsione sul materiali, processori, chip, fotocamere, e sfugge all’oc- ro stack, dal software all’hardware, ha pensato bene di marchio americano operato del Governo Cinese. chio l’enorme lavoro che è stato fatto in questi anni da scrivere le applicazioni in un linguaggio “macchina” che Nelle recenti mosse di Huawei è impossibile non co- Huawei lato software. L’EMUI, l’interfaccia proprietaria può essere letto e eseguito direttamente dai processori gliere alcuni collegamenti con quanto fatto da Apple di Huawei, è stata più volte criticata per il suo aspetto degli iPhone o degli iPad. Tecnicamente si dice “com- nel mondo della tecnologia dalla sua nascita: Huawei ha magari poco raffinato, le icone raffazzonate e qualche pilare”, ed è il lavoro che viene fatto da XCode: tutto il sempre voluto diventare come Apple, era l’idea del suo elemento copiato da iOS, ma grattando la superficie si codice scritto dagli sviluppatori viene trasformato in un fondatore, e la decisione dell’amministrazione Trump è scopre che non solo Huawei ha dato ad Android più di linguaggio che il chip capisce e esegue. Apple può farlo, stata un semplice catalizzatore per un processo che ora quanto ha ricevuto, ma che la EMUI stessa è un work in perché scrive il software per l’hardware. è stato accelerato. Impossibile rimandare. Tra le aziende progress verso quello che è l’obiettivo finale. Per capire che producono oggi tecnologia Huawei è quella che come si è mossa Huawei in questi anni, e per vedere La scelta di Android: massimizzare la probabilmente più si avvicina alla filosofia di Cupertino: come questa trasformazione in una “Apple orientale” è compatibilità a scapito delle prestazioni non solo ha saputo creare un processore dedicato ai in atto da molto tempo, bisogna spostare la discussio- Android non può, perché dovendo supportare un nu- ne su un lato un po’ più tecnico (ma semplificheremo), mero enorme di dispositivi con diverse configurazioni, partendo proprio da iOS e da Android. Benché si tratti e quindi diversi tipi di driver o componenti, è stato rea- di sistemi operativi simili agli occhi della gente, ci sono lizzato per massimizzare la compatibilità con tutti questi differenze sostanziali nel modo in cui funzionano ed è prodotti. Quando Google ha creato Android ha scelto un po’ il motivo per cui uno ha da sempre prestazioni un linguaggio di programmazione che fosse conosciuto migliori dell’altro. e flessibile. La scelta è caduta su Java, molto diffuso e pensato in modo tale che le applicazioni scritte in L’approccio snello di iOS: app compilate questo linguaggio potessero essere indipendenti dalla per uno specifico processore piattaforma di esecuzione. Una applicazione scritta in iOS è un ecosistema completo dove l’azienda controlla dal primo anello all’ultimo anello, l’hardware. Si può pen- segue a pagina 26 

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stema operativo che Huawei ha ap- MERCATO pena registrato. Huawei come Apple segue Da pagina xx  ARK, come rendere Android veloce e efficiente quanto iOS Java oggi può girare su Windows, su MacOS o su Linux: Wang Chenglu, President of Sof- quello che serve è solo un ambiente di esecuzione, tware di Huawei Consumer Busi- l’elemento che viene definito Java Virtual Machine o ness Group di Huawei, nel corso Java Runtime Environment. Il linguaggio Java non vie- di un media briefing ha raccontato ne capito infatti dai processori neppure quando viene che l’interesse verso i linguaggi di compilato, serve una sorta di “traduttore” e questa programmazione e i compilatori macchina virtuale lo fa: traduce il Java compilato in un in Huawei è nato dieci anni fa, nel linguaggio che può essere interpretato dai chip. 2009. La Cina non ha mai sfornato grandi program- di ARK migliora la fluidità del sistema e la reattività del Per far funzionare le applicazioni in matori e non ha mai avuto una 24%, il tempo di risposta del 44%. Java su Android, e quindi sui proces- ARK verrà ceduto in licenza lunga tradizione nel software, ARK, secondo Wang Chenglu, sarebbe dovuto di- sori degli smartphone (ad esempio open-source come già previ- ma nonostante questo si è de- ventare opensource a novembre del 2019 e Google gli Snapdragon) è stata creata da sto e ne trarrà beneficio tutto il ciso di investire per creare un avrebbe dovuto adottarlo come opzione per Android: Google una macchina virtuale ap- mondo Android gruppo di ricerca che potesse i programmatori per Android con ARK potrebbero positamente pensata e ottimizzata portare alla nascita di un lin- compilare le loro app per farle girare nativamente su per l’ambito mobile. La prima gene- guaggio di programmazione e determinati modelli di smartphone, e Google aveva razione di questa macchina virtuale si chiamava Dal- del rispettivo compilatore. La prima versione di que- già accolto con interesse la novità dichiarandosi pron- vik, e ha accompagnato Android dalle origini fino ad sto compilatore è stata rilasciata nel 2013, e veniva ta a inserire ARK nella release ufficiale di Android. Android Kit Kat (4.4): quando un utente apriva un app, usata per compilare i software delle base station, gli Usiamo il condizionale perché la situazione impone Dalvik compilava in tempo reale questa applicazione apparati di rete. Solo un anno più tardi è stata im- una riflessione: dopo l’interruzione dei rapporti tra in un linguaggio che lo specifico hardware dello smar- postata la struttura di quello che sarebbe diventato Google e Huawei cambieranno le cose? ARK divente- tphone era capace di leggere e l’app veniva eseguita. l’ARK, e nei mesi successivi sono state poste le basi rà ugualmente opensource e verrà adottato da Goo- La compilazione fatta dallo smartphone comportava di quello che poteva divenire un vero linguaggio di gle per Android o Huawei lo terrà per se? un leggero ritardo nell’apertura, quindi Google ha de- programmazione. ciso con Android 5.0 Lollipop di introdurre quello che Secondo Huawei l’utilizzo di ARK migliora la fluidità Il futuro di ARK: patrimonio di tutti o viene chiamato ART, Android Runtime. A differenza di del sistema e la reattività del 24%, il tempo di risposta esclusiva Huawei? Dalvik, la prima generazione di ART compilava le ap- del 44% e le prestazioni delle app del 60% Gli scenari sono due: Huawei potrebbe decidere di plicazioni durante la prima installazione: nonostante Huawei ha capito che il lavoro fatto poteva rappresen- tenerlo come base del suo nuovo sistema operativo, si riducessero i tempi di caricamento, Google non era tare una svolta nel 2016, quando ha deciso di aprire ARK OS. C’è chi dice che sarà basato su Linux e non soddisfatta a pieno delle prestazioni. Ha così introdot- un vero e proprio laboratorio dedicato ai compilatori su Android, c’è chi parla di Android Open Source, pro- to con Android 7.0 Nougat una evoluzione di ART che e ai linguaggi di programmazione, facendo “spesa” di babilmente hanno ragione entrambi. Sarà basato su unisce i benefici di ART a quelli di Dalvik. I proces- esperti da università e anche dall’estero. Dopo una Linux, anche Android lo è, ma non sarà un vero “fork” sori sono più potenti, i dispositivi hanno più memoria decina d’anni, centinaia di milioni di dollari spesi in di Android perché sia le applicazioni di sistema che quindi le app oggi non vengono più compilate intera- r&d e migliaia di ingegneri e sviluppatori impegnati quelle di terze parti gireranno native. La base sarà An- mente durante l’installazione, ma vengono compilate nel progetto ARK è finalmente pronto: un nuovo tipo droid, ma il cuore sarà simile nel funzionamento a iOS. dinamicamente solo le componenti utilizzate quando di compilatore che permette di ottenere, su Android, E sarà ottimizzato per i processori che Huawei sce- si usa l’app. Alle successive esecuzioni verrà usato il quello che Apple è riuscita a fare con iOS e iPhone, glierà di usare. Sebbene questa scelta possa appari- codice già compilato, e se sarà necessario verranno ovvero prendere le applicazioni e compilarle in un re logica, alla lunga potrebbe non premiare Huawei: compilate nuove parti. Si capisce subito la differen- linguaggio che viene letto diret- anche se è stato dimostrato za tra Android e IOS: mentre Apple può tenere un tamente dai processori. ARK verrà ceduto in licenza open- che le app di terze parti, approccio snello e super ottimizzato, le applicazioni Non c’è dubbio che il nome ARK source come già previsto e ne trarrà quindi quelle che oggi si vengono compilate in un linguaggio OS derivi proprio dal- beneficio tutto il mondo Android scaricano dal Google Store, che il processore capisce e esegue, Secondo Huawei l’ARK Compiler, il cuore hanno un miglioramento nel- con Android le app vengono compi- l’utilizzo di ARK mi- del nuovo sistema ope- le prestazioni del 60% circa late in un linguaggio intermedio che gliora la fluidità del rativo, e non poteva essere scelto un nome usando ARK, difficilmente si riuscirà a costringere gli i processori degli smartphone non sistema e la reattività migliore soprattutto in questo periodo. E sviluppatori a rivedere il codice e le app per soddisfa- possono capire se non viene usa- ARK Compiler deriva quasi certamente da re le esigenze di un singolo brand. Ecco perché sia- to un ulteriore interprete, in questo del 24%, il tempo di “Noah Ark Lab”, un gruppo di laboratori di mo tenuti a credere che ARK verrà ceduto in licenza caso ART. Spesso si dice che iOS risposta del 44% e le ricerca e sviluppo Huawei. Quando Huawei open-source come già previsto e ne trarrà beneficio è più veloce di Android, che usa prestazioni delle app l’ha scelto, tuttavia, non poteva certo imma- tutto il mondo Android: se ARK mantiene le promesse meno risorse, che basta meno RAM del 60% ginare che l’arca sarebbe servita per soprav- e fa miracoli, soprattutto in termini di ottimizzazione perché l’ottimizzazione è maggiore, vivere all’uragano Trump. (e quindi consumi), potrebbe diventare in pochissimo e questo è uno dei motivi. In questo Utilizzando ARK le applicazioni vengono tempo la soluzione preferita su Android. Oggi ARK ha punto si inserisce Huawei: se si conosce il processore compilate direttamente dallo sviluppatore in un lin- già iniziato il suo percorso: le app Huawei sugli smar- dello smartphone non c’è motivo per usare ART che guaggio che viene interpretato direttamente dagli tphone più recenti, come ad esempio sui P30, sono è più lento e spreca risorse. Si possono compilare smartphone. Non c’è solo Java: Huawei ha fatto in già state compilate con ARK e girano nativamente. E le app per quel processore, proprio come fa Apple. modo che possano essere usati moltissimi linguaggi a breve dovrebbe arrivare l’aggiornamento anche per Huawei, che progetta i processori destinati ai suoi come base di partenza, e non ci stupiremmo di tro- i prodotti della famiglia Mate 20. Le app scaricate dal- prodotti lo ha fatto, un progetto che porta avanti da vare tra i linguaggi usabili per scrivere le app anche oltre cinque anni e si chiama ARK. Esatto, come il si- Swift, pure lui open source. Secondo Huawei l’utilizzo segue a pagina 26 

 torna al sommario 6 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

Resta il problema delle applicazioni, ma l’azienda ci- Gmail, Google Pay e Google Maps. Un rifiuto verrebbe MERCATO nese ha la fortuna di dover gestire principalmente due visto dall’UE come un tentativo di proteggere la sua Huawei come Apple mercati, quello cinese e quello europeo. La Cina è “a posizione dominante. segue Da pagina xx  posto”: in Cina Google non esiste e Huawei deve solo sostituire Android con il suo HongMeng OS. Nessuno Trump o non Trump, Huawei sul software si accorgerà del cambio, le app resteranno le stesse. non tornerà indietro lo store di Google, e quelle di Google pre-installate, In Europa le cose non saranno così semplici, perché Huawei non sta sviluppando un suo sistema opera- usano invece il sistema tradizionale di Android, ART. si parte da zero, ma non saranno nemmeno impos- tivo, Huawei sui modelli di smartphone più recenti e Huawei, pezzo dopo pezzo, aveva iniziato da tempo a sibili. L’Europa sta aspettando una alternativa al Play di fascia alta sta già usando un sistema operativo che plasmare il suo sistema operativo limitando la dipen- Store di Google e anche gli sviluppatori che offrono sembra Android ma non è propriamente Android. Le denza da Google per avvicinarsi ad una solu- applicazioni a paga- app native sono compilate con ARK, c’è un file system zione in perfetto stile Apple. Sotto quella EMUI, mento non aspettano proprietario e c’è una interfaccia grafica che sostituisce un po’ bruttina, ci sono tante soluzioni innovative Google non può sottrarsi dal altro: Epic Games, ad molte delle funzioni di base di Android. L’unica cosa in che Google è pronta ad abbracciare. ARK è solo fornire le sue app più usate, esempio, ha deciso comune tra l’Android firmato Google e l’Android firmato una di quelle. come Chrome, Youtube, Gmail, di lanciare Fortnite Huawei sono le app di Google, e quelle di terze parti. Google Pay e Google Maps a per Android fuori dal I recenti avvenimenti hanno spezzato la catena, ma Oltre ARK: GPU Turbo e EROFS Huawei. Un rifiuto verrebbe Play Store per non grazie all’arca che si era costruita difficilmente Huawei Quando si dice che Huawei non è in grado di fare visto dall’UE come un tentativo riconoscere a Goo- affonderà. Anzi, è molto più probabile che questa arca un sistema operativo valido come quelli scritti da di proteggere la sua posizione gle le commissioni su segua la corrente che la porta nella direzione di quella Google, Microsoft o Apple, azienda occidentali, si dominante. ogni transazione. Da azienda che è stata da sempre ispirazione per il suo dovrebbe guardare a quello che ha fatto Huawei Spotify a Netflix, tutti i fondatore Ren Zhengfei, l’americana Apple. in questi anni. Di ARK abbiamo già parlato, ma è produttori di app che Huawei vuole diventare un’azienda che può controlla- solo uno dei contributi al mondo Android. offrono servizi a pagamento preferirebbero di gran re tutto, dall’hardware al software, con una sua identità C’è anche EROFS, Extendable Read-Only File-System, lunga una soluzione che lasci nelle loro tasche una e nessuna dipendenza dal mondo esterno. E’ l’unico un nuovo tipo di file system di sola lettura che permet- fetta di guadagno più consistente. modo per assicurarsi un futuro: le aziende cinesi sono terebbe prestazioni del 20% superiori a quelle del file Richard Yu, dopo aver confermato l’esistenza e la da sempre considerate il braccio produttivo degli ame- system usato da Android. Per chi si stesse chiedendo prossima uscita di un sistema operativo Huawei, ha ricani, e la loro leadership non potrà mai essere salda. a cosa serve un file system read only, ovvero per la affermato che questo OS sarà compatibile con il 60% Oggi Huawei è sulla cresta dell’onda, domani ci sarà sola lettura dei file, è bene chiarire che molte parti- delle app Android esistenti, probabilmente tutte quel- Xiaomi, poi magari arriverà Oppo: agli occhi di tutti zioni di Android vengono “montate” in modalità read- le che non fanno uso dei Google Play Services e che sono produttori di smartphone top di gamma, ma la ve- only. EROFS è anche lui utilizzato sui recenti top di sono totalmente gratuite. rità è che per ogni smartphone Xiaomi, Huawei o Oppo gamma, e tramite aggiornamento arriverà anche sui Huawei, paradossalmente, potrebbe aver bisogno venduto con un guadagno di 20$ a pezzo Google gra- modelli top dello scorso anno come il solo del benestare dello zie ad Android per quel singolo smartphone di dollari Mate 20. sviluppatore per portare ne guadagna il doppio senza muovere un dito. I cinesi C’è poi GPU Turbo, una ottimizzazione Il futuro di Huawei sarebbe co- queste app nel suo store, ha sempre prodotto pezzi di plastica e alluminio pie- mista hardware e software che permet- munque stato senza Google. Ma- e funzionerebbero senza la ni di chip che hanno fatto poi la fortuna delle aziende te di migliorare in modo considerevole gari con una transizione meno necessità di metterci mano. americane che avevano il controllo del software. le prestazioni dei giochi. GPU Turbo è brusca, ma era inevitabile Oggi lo store di Google ha Huawei ha capito che se voleva sopravvivere nel mon- l’ennesimo esempio di una rotta in di- centinaia di migliaia di ap- do consumer doveva cambiare, e ha iniziato a farlo da rezione “Apple”: funziona solo sui pro- plicazioni, ma l’80% circa diversi anni. Centinaia di migliaia di persone si sono cessori Kirin perché sfrutta la sinergia tra hardware sono vere e proprie porcherie farcite di pubblicità: le allarmate per la barriera eretta dagli americani tra e software, e dimostra come su Android la gestione app più utilizzate sono meno di 5.000, e a Huawei Google e Huawei, ma il futuro di Huawei sarebbe “multipiattaforma”, ovvero la necessità di dover gesti- non manca la forza economica per portarle tutte e comunque stato senza Google. Magari con una tran- re smartphone e tablet di ogni tipo, sia un vero collo bordo di ARK OS. sizione meno brusca, ma era inevitabile. Se le cose di bottiglia per le prestazioni. L’aiuto più grosso potrebbe arrivare però dall’Unione dovessero sistemarsi, come crediamo, Huawei difficil- Europea: dopo aver multato Google per posizione mente cambierà i suoi piani. Quello che Huawei non si L’Europa è una amica. E aiuterà dominante, e dopo aver identificato nel Play Store l’ar- aspettava probabilmente era l’esclusione dalle licen- ogni azienda che potrà arginare lo ma usata da Google per tenere in pugno i produttori ze ARM, l’azienda che crea il progetto di base dei pro- strapotere di Google di smartphone, l’Unione Europea potrebbe spingere cessori oggi usati in tutto il mondo. Un problema che Fare un sistema operativo non è poi così difficile. Con e favorire la nascita e la crescita di una alternativa a difficilmentepuò essere risolto a breve: Huawei non un suo file system, una sua libreria grafica di accele- Google. Google è sotto osservazione, e nel caso in cui può progettare i suoi chip senza l’accesso al design razione, un compilatore per diversi tipi di linguaggio dovesse arrivare Huawei con il suo app store e i suoi ARM. ARM è unica, insostituibile ed è indispensabile e l’interfaccia EMUI Huawei il suo sistema operativo smartphone difficilmente Google potrebbe sottrarsi dal a Huawei per portare a compimento il suo processo di ARK OS lo ha già praticamente finito. fornire le sue app più usate, come Chrome, Youtube, trasformazione. Quanto ci vorrà a cambiare del tutto? Tantissimo tempo. Huawei è brava a produrre, è brava a copiare le idee degli altri migliorandole ma è anche brava a creare dal nulla soluzioni inedite e innovative. Negli ultimi anni lo ha dimostrato. Ma per diventare come la “maestra” le servono ancora tanti anni di scuo- la. Apple oggi non è solo una azienda di tecnologia, è una azienda globale che porta avanti battaglie sul pia- no del lavoro etico, della sostenibilità ambiente, della privacy. E accostare temi come l’ambiente, il rispetto delle condizioni di lavoro e la privacy ad una azienda cinese oggi è impensabile. In futuro chissà.

 torna al sommario 7 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Il mondo, e soprattutto l’Europa, è troppo dipendente da Google con il suo store e da Apple Mediaset lancia Il rischio di essere troppo USA-dipendenti Boing Plus Serve uno store di applicazioni europeo sul digitale Il vero potere, cioè le app che fanno fare tutto agli smartphone, è nelle mani di una azienda sola terrestre. Italia 2 di Roberto PEZZALI al posto il sistema più diffuso al rovate a chiedere a qualcuno che mondo, ogni software di Cine Sony passeggia per strada se ha in tasca disponibile per smar- P uno smartphone Huawei, e in caso tphone, tranne qualche Con i pronunciamenti Agcom viene affermativo chiedetegli se è preoccupato caso eccezionale, è pre- svelato il futuro dei canali 45 e 55 per quello che potrebbe succedere. La sente. Il valore del Goo- del digitale terrestre ceduti da Sony risposta sarà semplicissima: “basta che gle Play store è dato a Mediaset: sul canale 45 arriva avrò Whatsapp e le app che uso abitual- dalle app che ci sono Boing Plus al posto di Pop, mentre mente, il resto non mi interessa”. all’interno, un valore sul 55 viene “promossa” Italia 2 che Degli aggiornamenti, che arriverebbero inestimabile dove però avanza dall’attuale 66. Non ancora in ogni caso, agli utenti importa molto solo una quota parte torna nelle tasche di enorme di Google, e l’utilizzo del negozio noto chi occuperà la posizione 66 meno. L’unico anello che tiene legati i chi ha sviluppato le applicazioni, il resto di applicazioni come calamita per tenere ma è probabile che venga messa produttori ad Android è lo store dal quale rimane a Big G. Il mondo, ma soprattutto attaccati tutti i partner, è già stato sanzio- in evidenza una radio del gruppo scaricare le app: è la sola applicazione l’Europa, è troppo dipendente da Google nato dall’Unione Europea che ha chiesto Mediaset. La stesura dell’accordo tra del pacchetto Google che interessa dav- con il suo store e da Apple, e questa di- giustamente di non vincolare l’utilizzo di Sony e Mediaset risale allo scorso vero a tutti. E paradossalmente è anche pendenza porta anche a inevitabili distor- Android all’inserimento delle app com- 19 aprile, svelato solo ora in attesa l’unica applicazione del pacchetto Goo- sioni come la necessità di ricomprare una merciali di Google. Ma quello che ha fat- del giudizio Agcom. Novità quindi gle Apps che ha valore non per l’impegno applicazione, magari già acquistata per to è troppo poco, perché il potere, quel modeste, con la “povera” Italia 2 costretta ancora a vagabondare lungo che ci ha messo Google a svilupparla, ma iPhone, nel caso in cui si decida di passa- milione di app che permettono agli smar- la LCN. Per quanto riguarda Boing semplicemente perché essendo Android re ad uno smartphone Android. Il potere tphone di fare tutto, è rimasto nelle mani Plus, si tratta invece di un’estensione di una azienda sola. Nel caso Google dell’accordo già esistente tra Mediaset - Huawei è sempre il Google Play Store il e Turner per il canale Boing (40 LCN), MERCATO vero ago della bilancia. Huawei potrebbe Apple parla ai propri utenti su cosa sia l’App Store cui fa capo anche il canale Cartoonito aver pronto il miglior sistema operativo (LCN 46). Le modifiche dovrebbero del mondo, ma senza una piattaforma partire dal mese di giugno. Apple risponde alle accuse di monopolio con tutte le app disponibili e compatibili al 100% rischierebbe di fare la fine di Win- “L’App Store accoglie la concorrenza” dows Phone, partirebbe in una posizione di svantaggio. E, anche nel caso in cui di Sergio DONATO Huawei dovesse pensare di realizzare il a Corte Suprema degli Stati Uniti si è pronunciata contro Apple in merito a suo store di applicazioni, creerebbe ulte- una class action intentata nel lontano 2011 da un gruppo di utenti circa l’App riori disagi a coloro che magari passano MAGAZINE L Store che, secondo loro, assumeva la fattispecie di monopolio. La Corte ha da un Samsung a Huawei e si trovano stabilito che gli utenti potranno procedere con una causa contro Apple, ma Apple a dover acquistare nuovamente giochi ovviamente non ci sta. In lungo post pubblicato nella sezione del suo sito dedicata e app. Qualcuno, in Europa, dovrebbe all’App Store, Apple ha deciso di parlare ai propri utenti raccontando cosa è diven- farsi carico della creazione di uno store tato oggi il suo store e di come sia sbagliato considerarlo monopolistico. Apple ha di app, pronto ad ospitare app ibride che MAGAZINE risposto dapprima con una nota pubblicata da CNBC: “In nessun caso l’App Store possano funzionare su tutte le piattafor- Estratto dai quotidiani online può essere considerato un monopolio.” Ma Apple si è sentita in dovere di dialogare me. Un negozio dove i guadagni vanno a www.DDAY.it Registrazione Tribunale di Milano direttamente anche con i propri utenti e con il pubblico in generale. Da qui, il lungo chi ha sviluppato le app, dove gli acquisti n. 416 del 28 settembre 2009 post sul suo sito all’interno del quale spiega cosa è diventato l’App Store e perché restano validi a prescindere dalla piatta- e non può essere un monopolio. forma scelta e utilizzata. Non è facile, ma www.DMOVE.it Registrazione Tribunale di Milano Se si sta attenti, già dalla prime battute si capisce quale sia il nucleo della narrazio- un primo passo potrebbe essere fatto nel n. 308 del’8 novembre 2017 ne di Apple: “L’App Store è sicuro e attendibile”. E poi: “Ci assicuriamo che le app mondo Android: già oggi esistono alter- seguano alti standard di sicurezza, di privacy e sui contenuti.” Apple sta dicendo native allo store di Google come F-Droid, direttore responsabile Gianfranco Giardina che questo valore aggiunto dato dal controllo e dalla sicurezza richiesta alle app ha libero e open source, ma sono poco sup- editing un costo. Ma la parte che sfida apertamente la definizione di “monopolio”, è quella portate, hanno poche app e ovviamente Maria Chiara Candiago in cui Apple dice che l’84% delle applicazioni nell’App Store sono gratis e che crede non c’è una gestione dei pagamenti. Editore nella competizione. In questi anni, la difesa di Apple si è basata sull’evidenza che Con la giusta mossa dell’Unione Euro- Scripta Manent Servizi Editoriali srl essa non venderebbe direttamente app nell’App Store, ma si limiterebbe a tratte- pea si potrebbe andare nella direzione via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 nere una percentuale (il 30%) sulle vendite andate a buon fine dopo avere messo giusta: il caso di Huawei - Google ci ha in contatto venditore e acquirente. La Corte Suprema non l’ha pensata alla stessa fatto capire purtroppo che questa dipen- Per informazioni [email protected] maniera, stabilendo che le persone che acquistano app dall’App Store lo fanno denza dagli Stati Uniti per le piattaforme Per la pubblicità direttamente da Apple, quindi non è loro proibito di citare Apple in giudizio ai sensi software lascia gli utenti europei impo- [email protected] delle leggi sull’antitrust. tenti e danneggiati.

 torna al sommario 8 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Quali saranno possibili scenari dopo la decisione dell’antitrust di azzoppare Sky Il Sole 24 ORE si “fidanza” con Sky senza esclusive, ma i concorrenti Sky: al via 5 anni potranno averle. Come cambia la pay TV di collaborazioni Abbonamenti meno cari e migliore qualità dei servizi. Ma l’antitrust ha anche favorito i concorrenti editoriali A partire dal 1 giugno, di Roberto PEZZALI Il Sole 24 ORE darà in ’istruttoria riguardava R2, ma l’An- titrust ha pensato di punire ugual- diretta su SkyTG24 gli L mente Sky per quella che secondo ultimi aggiornamenti sui lei è una posizione dominante sul mer- mercati finanziari. Ma cato. E ha quindi deliberato quanto se- gue: per tre anni ci sarà il “divieto per il dovrebbe essere solo Gruppo Sky di stipulare nuovi contratti l’inizio di cinque anni di acquisizione dei contenuti audiovisi- di intesa collaborazione vi e di canali lineari di editori terzi per il territorio italiano con clausole di esclu- siva per la piattaforma internet o con di Luisa GATTI clausole aventi effetti equivalenti”. Un accordo importante che apre Una conclusione, quella dell’antitrust, nuove prospettive al giornalismo che rischia di avere effetti dirompen- finanziario: Sky TG24 e Il Sole 24 ti su mercato. Per spiegarla in parole ORE insieme a partire dal 1 giugno semplici, se abbiamo interpretato bene oltretutto sono tutti stranieri e neppure per 5 anni. La collaborazione avrà la delibera, Sky potrà avere l’esclusiva europei. Mentre Sky è una azienda nata inizio con tre collegamenti al gior- per il satellite, per il digitale terrestre in Italia che produce in Italia. Tre anni no: il primo all’apertura dei mer- ma non per le sue piattaforme internet, sono tanti, e in mezzo ci sono i rinnovi cati azionari europei, uno a metà e i contenuti che Sky trasmetterà o per per la Serie A dal 2021 al 2024, tutte giornata e l’ultimo a chiusura delle i quali compra i diritti potranno essere le coppe europee dal 2021 al 2024 e borse. Oltre a questi collegamenti, comprati anche da altri. Potranno, per- la F1, che scade nel 2020. Tutti eventi il secondo capitolo della collabora- ché non è detto che ci sia poi qualcuno per i quali Sky dovrà necessariamente zione riguarda la realizzazione di interessato ad acquisirli. condividere parte dei diritti con altri, una serie di inchieste e reportage che possono essere concorrenti diretti sui fenomeni economico finanziari Un provvedimento che tutela oppure le piattaforme ufficiali dei vari italiani e internazionali, questo a molto gli altri operatori OTT consorzi. F1 TV, ad esempio, la piattafor- partire dalla fine del 2019. Quello dell’antitrust sembra un provve- ma che trasmette in streaming le gare di Cosa cambia per gli utenti La collaborazione tra Sky Italia e dimento più portato a penalizzare Sky Formula 1, a queste condizioni potrebbe Per gli utenti la decisione dell’antitrust Il Sole 24 Ore include anche un come azienda che a ristabilire gli equi- arrivare in Italia. è però positiva per due motivi. Meno importante aspetto commerciale: libri del mercato: sarebbe stato molto esclusive vuole anche dire meno ab- ampliare il più possibile il pubblico meglio se avesse tolto la possibilità di L’assenza di esclusive alla bonamenti per vedere i servizi, e pro- valorizzando al massimo i conte- siglare esclusive, permettendo a cia- fine penalizza babilmente anche una riduzione dei nuti, di per sé di livello già molto scun operatore over the top di trattare i L’assenza di esclusive, tuttavia, ha un prezzi. E il secondo è una crescita della elevato. Nei programmi di Sky e Il diritti con i possessori facendo così na- effetto collaterale che potrebbe non qualità dei servizi via internet: se tutti Sole 24 ORE c’è anche l’obiettivo scere una serie di piattaforme alterna- piacere a molti, ad esempio alla Lega hanno gli stessi contenuti, la gente ten- di verificare quali sono i programmi tive con contenuti comunque di valore. Calcio: il prodotto audiovisivo si sva- derà a scegliere quello che si vede me- di Radio24 che potrebbero avere Un po’ come funziona il mondo della luta e non di poco se lo hanno tutti. glio e che funziona meglio a parità di un futuro di successo come pro- musica, dove non ci sono esclusive e Un campionato di calcio trasmesso prezzo. L’esperienza a tratti terribile di grammi televisivi e viceversa. An- un utente sceglie la piattaforma per via streaming da DAZN a 9.99 euro al Dazn quest’anno difficilmente sarebbe che lo sport è nei mirini prossimi di servizi, prezzo e qualità. mese, con la Champions League e la sopportata da un tifoso per trentotto questa collaborazione editoriale, Nella situazione attuale, invece, Sky si Europa League inclusa, porterebbe giornate, e necessariamente chi vorrà vista l’importanza che riveste nel- trova a non poter competere con opera- Sky ad offrire molto poco per i diritti di fare concorrenza a Sky proponendo gli le trasmissioni di Sky da un lato e tori come Netflix, Prime Video satellite e digitale terrestre, con la con- stessi contenuti che la pay TV veico- l’importanza che lo sport riveste e DAZN, che paradossalmente potran- sapevolezza che neppure la qualità del lerà su internet, su satellite e digitale nel mondo finanziario dall’altro. no avere esclusive, e quindi si troveran- 4K e dell’HDR riuscirebbero a reggere il terrestre dovrà dimostrare di poterlo Anche per quanto riguarda il digi- no in una posizione di vantaggio in quel confronto con un prezzo così basso per fare con una qualità comunque buona, tale, l’intesa è quella di sviluppare segmento che è l’unico in forte crescita, il contenuto di maggior valore oggi tra- soprattutto per gli eventi in diretta. E la collaborazione, ma per ora non lo streaming tramite internet. Con Me- smesso, il calcio. Per film e serie TV Sky non è semplice. Sky ha fatto ricorso, la ne sono ancora state definite con diaset che si è defilata dal mercato pay, di troverebbe a fare i conti con Amazon decisione dell’antitrust è assolutamen- esattezza le forme e le modalità. e senza operatori italiani che abbiano Prime Video, con Netflix e con D-Play, te penalizzante per loro. Se il ricorso Sicuramente ci si potrà aspettare una offerta simile a quella di Sky, quello e si aprirebbero le porte ai servizi che non dovesse essere accolto, cambie- che una parte della produzione vi- dell’antitrust sembra un enorme regalo arrivano da Hollywood, come quello di ranno inevitabilmente tutti gli scenari deo di Sky arrivi sulle piattaforme agli altri operatori OTT, operatori che Disney in arrivo entro fine anno. della pay TV in streaming. digitali de Il Sole 24 ORE.

 torna al sommario 9 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO La Cina tiene in pugno l’economia mondiale usando le terre rare come arma di ricatto? No, ci ha già provato ed è andata male Le terre rare sono ovunque, ma solo la Cina le estrae Impatto ambientale devastante, il riciclo è la soluzione Le terre rare sono indispensabili ma si trovano ovunque. La loro produzione è tossica ed è devastante per l’ambiente

di Roberto PEZZALI e terre rare non sono affatto rare. Nella seconda metà del 2010 la Cina, per dimostrare di avere in L mano le sorti del mercato mondiale della tecnologia, ha ridotto del 70% l’esportazione delle terre rare man- dando alle stelle i prezzi, con picchi superiori all’850%. La speranza di mettere in ginocchio gli altri paesi si è rivelata però una bolla: non solo il resto del mondo aveva riserve sufficienti per supplire alla mancanza di alcuni minerali, ma hanno dimostrato come si poteva an- che lavorare con quantità più basse di questi elementi. Con il termine terre rare si fa riferimento ad un gruppo di elementi della tavola periodica di cui fanno parte 15 La Cina è diventata il più importante esportatore di terre Social Initiatives di Apple, ha annunciato nel 2017 che lantanoidi (gli elementi che hanno un numero atomico rare (44 milioni di tonnellate di riserve) con una produ- avrebbero dato il via ad un processo che tendeva ad compreso tra 57 e 71) lo Scandio e l’Ittrio (rispettivamen- zione annua di oltre 130.000 tonnellate solo quando gli eliminare la necessità di nuove miniere e di nuove te numero atomico 21 e 39). Questi elementi continuano altri Paesi, negli anni ‘80, si sono tirati indietro dopo es- estrazioni, realizzando prodotti solo con materiale rici- ad avere l’etichetta di terre rare sebbene sia dimostrato sersi resi conto che il processo per separare, estrarre e clato. Qui l’intervento a Disrupt, il talk del magazine che così rari questi elementi non sono. A dirlo non sia- dividere questi elementi è lungo e pericoloso. americano Techcrunch. In soli due anni Apple ha fatto mo noi, ma numerosi report e ricerche. Lo stesso termi- progressi enormi, partendo dal reciclo dell’alluminio, ne, “terre rare”, è stato coniato quando questi minerali Lavorare le terre rare è devastante oggi i nuovi Macbook sono realizzati solo con alluminio vennero scoperti, e la loro rarità era dovuta non tanto per l’ambiente riciclato, fino ad arrivare al cobalto delle batterie al litio. alla scarsa disponibilità quanto alla enorme difficoltà di Le terre rare infatti devono essere disciolte a più sta- E proprio per le terre rare ha profuso uno sforzo mag- lavorazione e estrazione del minerale puro. Giusto per di in acidi, filtrate, ripulite, un processo decisamente giore: con la consapevolezza che i metodi di riciclo tra- dare un’idea il Cerio, una delle “terre rare”, è diffusa sulla poco green. Inoltre le miscele di acidi vanno modifi- dizionali non riuscivano a recuperare queste preziose terra quanto il rame, eppure quest’ultimo è considerato cate ogni volta a seconda del suolo e della posizione materie prime, perché le quantità sono davvero piccole un elemento comune. Nonostante il big bang abbia re- della miniera, e la lavorazione emette prodotti tossici e i componenti troppo minuti, ha creato il robot Daisy. galato alla Cina una buona percentuale dei giacimenti e anche radioattivi. Il giornalista Tim Maughan, in un Daisy è in grado di separare i piccoli componenti degli terrestri, si stima che lo stato asiatico abbia solo il 38% reportage del 2015 che ha realizzato per l’emittente iPhone che includono le terre rare, soprattutto il neo- di questi giacimenti, il resto è sparso ovunque. Dove sta televisiva BBC, ha visitato la zona di Baotou, Mongolia, dimio, usato per i magneti di altoparlanti, fotocamera quindi il problema delle terre rare? Che non si trovano dove sono concentrate il 70% delle miniere. E l’ha de- e Taptic Engine. Il risultato è notevole: ogni 100.000 in forma pura, e tendono a legarsi tra di loro e agli altri finita “Inferno terrestre” per inquinamento ambientale, riciclati Daisy aiuta a recuperare 32 Kg di terre minerali. L’estrazione e la separazione delle terre rare è lavoro schiavista e problemi di salute. Il video mostra rare. Un altro esempio virtuoso lo abbiamo anche in quindi difficile, laboriosa e inquinante. Basta guardare il un lago tossico artificiale creato solo con le scorie del- Italia: nel nostro reportage sul trattamento dei Raee grafico qui sotto per rendersi conto di cosa è successo la lavorazione delle terre rare. Si capisce così perchè, da Relight c’è una intera pagina dedicata al recupero nel mondo delle terre rare dalla loro scoperta a oggi. nonostante questi minerali siano molto diffusi, l’Europa delle terre rare. Vi proponiamo il video. e gli altri paesi nel mondo abbiano rinunciato alla loro clicca per l’ingrandimento lavorazione. Una scelta magari poco etica: le terre rare Le terre rare non sono rare. E se si servono, ma le aziende le lasciano produrre alla Cina riuscisse a non dipendere dalla Cina perché sono consapevoli che la Cina è uno di quei e dalle sue miniere il mondo sarebbe paesi dove l’assenza di politiche ambientali rigide e migliore di controlli facilita non solo la produzione illegale ma Le terre rare non sono quindi rare, e non costituiscono anche l’ottenimento di un prezzo basso. La Cina è di- un elemento di forza per la Cina nel braccio di ferro sposta a barattare la salvaguardia dell’ambiente e la con gli Usa. E soprattutto quello che poteva essere salute con il guadagno. definito il “petrolio” del futuro rischia di fare la fine del petrolio. L’impatto delle terre rare sull’ambiente è in- La visione delle aziende è cambiata: fatti terrificante. Alle stesse conclusioni giunge anche Apple non vuole più miniere il report sulle terre rare di Cambridge: la loro produ- Oggi però anche questa visione è cambiata: la mag- zione è in mano a pochi paesi, soprattutto la Cina, gior parte delle aziende sta cercando di fare a meno perché il processo è costoso, crea scorte tossiche, ha delle terre rare e cerca di riciclare quelle già presenti costi e implicazioni legali notevoli. Nessun paese oc- nei prodotti tecnologici. Miniere urbane le chiamano, e cidentale oggi riuscirebbe, con gli standard ambienta- sono tutti i depositi di rifiuti tecnologici che hanno al- li da rispettare, a gestire la lavorazione e le estrazione l’interno tonnellate di risorse sfruttabili a pieno. L’azien- delle terre rare e proprio per questo si cercano alter- I giacimenti di terre rare sono ben distribuiti da oggi più attenta a certi temi è senza dubbio Apple: native. Come il riciclaggio, che non è impossibile e c’è Lisa Jackson, Vice President Environment, Policy and già chi lo ha dimostrato.

 torna al sommario 10 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO L’aumento di 1.98 euro previsto per luglio arriva prima. Utenti avvisati in modo sibillino Whirpool chiude lo stabilimento Rimodulazioni: Vodafone, per alcuni di Napoli. l’aumento scatta a fine mese. Il Garante: I sindacati insorgono “Comunicazioni chiare ai consumatori” Whirpool ha comunicato La delibera Agcom 519/15/CONS è molto chiara sulla comuncazione ai clienti delle rimodulazioni la vendita dello L’SMS deve iniziare con “Modifica delle condizioni contrattuali”. Vodafone lo scrive in fondo altesto stabilimento di Napoli, in apparente violazione di R. PEZZALI, C. STELLARI dell’accordo stretto

odafone aveva annunciato la rimo- con il Ministero dello dulazione di alcune ricaricabili per Sviluppo Economico e Vil 15 luglio del 2019, ma per alcuni con i sindacati utenti ha scelto di anticipare i tempi, pro- babilmente motivi legati alla fatturazione. di Franco AQUINI L’aumento per parte degli abbonati arri- va così in anticipo: dal 27 giugno 2019 Whirpool ha pubblicato un comuni- ci sarà un aumento dei prezzi di alcune cato in cui si annuncia la riconver- offerte pari a 1,98 euro. Le motivazioni sione e la successiva di vendita a sono sempre le stesse: “continuare a terzi dello stabilimento di Napoli. investire sulla rete e per offrire sempre Una dichiarazione che i sindacati la massima qualità dei nostri servizi”. Per super vantaggiose, quasi sempre un tale comunicazione non corrisponde a hanno immediatamente letto come gli altri l’aumento resterà fissato a metà canone mensile inferiore alla tariffa pre- quanto richiesto da Agcom in materia un tradimento del patto stretto a luglio. cedente. Condizioni queste che saranno di trasparenza nella comunicazione: se- ottobre dello scorso anno quando, Le opzioni per i clienti colpiti dall’enne- anche loro rimodulate, prima o poi, ma condo alcuni siti delle associazioni con- insieme al ministro Luigi Di Maio sima rimodulazione sono due: o si resta fino a quando Agcom non metterà un sumatori infatti “La comunicazione della e alle maggiori firme sindacali, in Vodafone, e in questo caso si freno modifica delle condizioni deve avvenire l’azienda aveva ottenuto un pia- possono aggiungere gratuita- alle ri- tramite avviso separate dalle eventuali no speciale di cassa integrazione mente al proprio piano 20 Giga modu- altre comunicazioni, con caratteri tali da per il reintegro di tutti gli esuberi a al mese per un anno, o si pas- lazioni richiamare l’attenzione degli utenti.” fronte dell’impegno a mantenere sa ad un altro operatore sen- e alle E’ davvero così? Abbiamo chiesto ad attivi tutti gli impianti e a riportare za penali. La prima soluzione offerte Agcom, che ci ha dato indicazioni in in Campania la linea di produzione dev’essere richiesta esplicita- sotto- materia: la delibera 519/15/CONS, “Re- di lavatrici di fascia alta. Secondo mente dall’utente telefonando banco golamento recante disposizioni a tutela Gianluca Ficco, segretario nazio- al 42590 dal 10 giugno al 27 il mon- degli utenti in materia di contratti relativi nale della Uilm, e Antonello Ac- luglio, mentre la disdetta può do della alla fornitura di servizi di comunicazioni curso, segretario generale della essere fatta senza penali fino al giorno telefonia sarà questo e dobbiamo farce- elettroniche”, chiarisce come un cliente Uilm Campania, “la decisione di precedente la variazione contrattuale. La ne una ragione. debba essere informato da un gestore Whirlpool (...) vìola un accordo che soluzione più conveniente, e lo dimostra Gli utenti che hanno una ricaricabile de- su eventuali cambiamenti. Non esiste in la multinazionale aveva siglato ad lo storico, è lasciare Vodafone aspettan- vono stare molto attenti ai messaggi in- realtà l’obbligo per la telefonia mobile ottobre 2018 con le organizzazio- do il magico SMS: “torna con Vodafone” viati da Vodafone: la notizia dell’aumen- di comunicazioni separate, quest’obbli- ni sindacali e il governo, secondo che propone un rientro a condizioni to di 2 euro è stata affogata nelle ultime go esiste solo per le comunicazioni in cui nessuno stabilimento avrebbe righe del messaggio che fattura.Tuttavia, per le utenze mobili, gli dovuto chiudere, e segna quindi informa l’utente del rin- operatori devono inviare questa comu- l’intenzione di disimpegnarsi dal- novo dell’offerta mensile. nicazioni alle utenze interessate tramite l’Italia (...)”. Per quanto riguarda lo E la data del messaggio è un SMS informativo che inizia con la se- stabilimento di Napoli, nel comuni- quella da prendere come guente dicitura “Modifica delle condizio- cato Whirlpool “intende procede- riferimento per capire se ni contrattuali” o con una dicitura simile. re con una riconversione del sito l’aumento sarà a giugno L’SMS deve indicare anche il contenuto e la successiva vendita a terze o a luglio. Un messaggio delle modifiche e la data di entrata in parti capaci di garantire la conti- lungo, che una perso- vigore delle stesse, con l’invito a verifi- nuità industriale e i massimi livelli na potrebbe cancellare carne gli ulteriori dettagli tramite altri ca- di impiego, in modo da creare le dopo aver letto le pri- nali divulgativi come punti vendita e sito condizioni per un futuro sosteni- me righe. Ma sarebbe web, con avviso in home page. bile per Napoli”. Parole che hanno un errore farlo: prima ci L’SMS con il quale Vodafone sta infor- infiammato la reazione di Uilm, i cui sono le buone notizie, mando i clienti del cambio, vedi foto segretari hanno richiesto al MiSE di poi arrivano le cattive. sopra, non inizia affatto con la dicitura essere convocati, per “esigere da Qualcuno ci ha fatto giu- prevista. Agcom chiede trasparenza, Vo- Whirlpool il rispetto dell’accordo stamente notare che una dafone non ci sente. sottoscritto il 26 ottobre del 2018”.

 torna al sommario 11 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Enrico Boccardo riconfermato alla presidenza della Coalizione del Fixed Wireless Access Eolo lascia la Coalizione del Boccardo: “Open Fiber era un’opportunità FWA. Scontro Ora è competitor del Fixed Wireless Alliance” su Open Fiber: Oggi ci sono 1,23mln di linee attive, più del 6% del mercato dei collegamenti su rete fissa “Non possiamo di Massimiliano DI MARCO pen Fiber e 5G. Ecco i due prin- prescindere dalla cipali fattori che stanno già oggi rete pubblica” Oinfluenzando il mercato del Fixed Boccardo, presidente Wireless Access (FWA) in Italia. La prima perché, specialmente nei cluster C e D della Coalizione del FWA, (finanziati dallo Stato), porta la fibra ottica aveva definito Open (FTTH, direttamente a casa dell’utente Fiber un concorrente finale) nei luoghi dove per gli operatori non conviene investire, perché il ritorno della connettività dell’investimento, semplicemente, non wireless fissa. Eolo si c’è. Così società come Eolo, da sempre sione a banda larga in FWA? Enrico Boccardo, presidente della dissocia e annuncia “paladine” del FWA, stanno riassestando Boccardo: “I più recenti dati Agcom, rife- Coalizione del Fixed Wireless Access la propria offerta commerciale. L’azienda riti alla fine del 2018, certificano una cre- di aver lasciato la ha recentemente annunciato la sua of- scita notevole negli ultimi anni: 1,23mln di coalizione ferta in fibra ottica.Il 5G, perché? Perché linee attive, equivalenti a più del 6% del ratori e non al cliente finale), rappresen- con la bassa latenza e le enormi capacità mercato dei collegamenti su rete fissa. terebbe per tutti noi un’opportunità. Tanti di Massimiliano DI MARCO di trasmissione, gli operatori che hanno Un aumento di quasi il 20% su base an- nostri associati ci segnalano però che sempre proposto agli utenti di rete fissa nua rispetto alla fine del 2017. I numeri questa “mission” si stia perdendo, ren- Posizioni divergenti rispetto al una connettività basata sul cavo posso- sono già chiari, ma ci tengo a specificare dendo invece Open Fiber un competitor ruolo di Open Fiber nell’attuale svi- no guardare al FWA come una proposta che la tecnologia FWA è assolutamente diretto delle nostre aziende (che potreb- luppo dell’infrastruttura delle con- più in linea con le loro caratteristiche in grado di rivaleggiare in termini di pre- be diventare un operatore verticalmente nessioni a banda ultralarga in Italia. potendo arrivare a velocità fino a 1 Gbps stazioni con le connessioni FTTC o anche integrato per le pubbliche amministrazio- Nasce da qui la decisione di Eolo in download. Per ora solo Fastweb ha con quelle FTTH”. ni e le aziende) e abilitatore per soggetti di lasciare la Coalizione del Fixed annunciato piani di questo tipo, ma po- nuovi entranti e non “regolati”, come Sky Wireless Access e dalle dichiara- tremmo presto vedere altri esempi. Ne DDay: Il FWA è stata la proposta più (che tramite la fibra di Open Fiber potreb- zioni che il suo presidente Enrico abbiamo parlato allora con Enrico Boc- importante per combattere il “digital be servire direttamente i clienti privati). Boccardo ha rilasciato a DDay. cardo, riconfermato alla presidenza della divide” e portare l’accesso alla banda Per questo chiediamo limiti più stringenti “Con riferimento alla recente di- Coalizione del Fixed Wireless Access, larga in zone rurali. Ci sono ancora zone all’operatore wholesale only (ovvero di ri- chiarazione rilasciata dal presi- organizzazione che raccoglie circa 60 sprovviste di copertura a banda larga? tornare al modello originale di Metroweb: dente di CFWA Enrico Boccardo operatori italiani che lavorano nella filiera Boccardo: “Si certo, ci sono zone ancora “wholesale only passivo”) e una separa- sulla situazione attuale del mer- della connettività wireless fissa. affette da “digital divide” che in molti casi zione della rete di cui è direttamente pro- cato del Fixed Wireless Access si traduce in “speed divide”, ossia man- prietaria Open Fiber (cluster A e B), rispet- (FWA) in Italia”, si legge in una nota DDay: Con le frequenze per il 5G asse- canza di banda “ultralarga”. Posso con- to alla rete di proprietà dello Stato (cluster firmata dal presidente Luca Spada, gnate dal ministero dello Sviluppo Eco- fermarle che le nostre aziende, diffuse su C e D), ossia di Infratel, della quale Open “Eolo si dissocia fermamente da nomico, operatori “tradizionali”, come tutto il territorio nazionale, continuano ad Fiber è soltanto concessionaria”. quanto dichiarato in merito alla so- annunciato recentemente da Fastweb, investire giorno dopo giorno per coprire cietà Open Fiber che per l’azienda si spingeranno nel FWA. Aziende più sempre nuove aree con la connettività a DDay: Il Governo (l’attuale e i preceden- rappresenta tutt’oggi e ancor più piccole e locali, come tanti dei vostri banda “ultralarga”, ovvero oltre i 30 me- ti) come ha supportato negli anni il FWA in chiave prospettica, una oppor- soci, rischiano di perdere terreno? Come gabit, grazie al wireless fisso possiamo per il superamento del “digital divide”? tunità per lo sviluppo infrastruttu- cambierà il mercato del FWA nei prossi- superare i limiti territoriali in modo più Boccardo: “Ad essere sinceri, in passa- rale del Paese.” L’obiettivo di “of- mi anni? efficace di chi deve fare scavi e stendere to non c’è stato alcun tipo di supporto. frire servizi sempre più performanti Enrico Boccardo: “Le nostre aziende fibra ottica. Il mercato sembra apprezza- Anzi, nella consultazione fatta nel 2015 e affidabili neiterritori di provincia sono impegnate da anni a portare la con- re molto la nostra proposta”. per mappare le aree a fallimento di dove stiamo concentrando il nostro nettività lì dove nessuno lo ha mai fatto mercato, il primo passo per lo svilup- impegno” secondo Eolo non può e hanno, per questo, un rapporto solido DDay: Vedete il lavoro di Open Fiber per po dei piani pubblici, non fu nemmeno prescindere “da una rete pubblica con i propri clienti. La concorrenza dei portare la fibra ottica FTTH (direttamen- prevista la possibilità di indicare le aree BUL, di cui Open Fiber è conces- grandi operatori non ci spaventa, anzi è te a casa dell’utente) in molti cluster C e già coperte dagli operatori FWA. Ciò ha sionaria, che consenta di rilegare un riconoscimento della bontà delle no- D (come in Valle d’Aosta, Toscana, Emilia portato a considerare “aree bianche”, con la fibra ottica i nostri ripetitori stre soluzioni. L’impegno della Coalizione Romagna e Sicilia) come un rivale com- e quindi soggette ad investimento pub- sparsi nelle zone più remote del- è dedicato proprio alla tutela dei “piccoli”, merciale o un’opportunità per gli opera- blico, tante zone che invece “bianche” l’Italia. Solo grazie ad un’azione affinché il mercato resti competitivo e non tori del FWA? non erano affatto. Riteniamo che senza sinergica tra infrastrutture statali e discriminatorio”. Boccardo: “Open Fiber, nella sua missio- questo errore ci sarebbe stato un gran- private, sarà infatti possibile rag- ne originaria, ovvero quella di operatore de risparmio per le casse dello Stato. giungere l’obiettivo europeo di DDay: Qual è l’attuale stato del FWA in wholesale esclusivamente “passivo” (un L’errore sarebbe rimediabile con l’avvio offrire servizi ultraveloci al 100% Italia? Quanti utenti hanno una connes- operatore che vende solo ad altri ope- di una nuova consultazione”. delle famiglie italiane”.

 torna al sommario 12 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO L’AD del gruppo Microsoft, , ha parlato agli studenti, le aziende e le startup alla Bocconi di Milano L’AD Microsoft, Nadella, alla Bocconi: “Privacy, sicurezza e IA etica: così costruiamo la fiducia” Intervento incentrato sulla trasformazione digitale: Cloud, IA e realtà aumentata saranno le leve di questa operazione

di Massimiliano DI MARCO l cloud come perno attorno al quale scomporre e ri- comporre l’azienda. E poi l’intelligenza artificiale, la l realtà aumentata e i dati. L’intervento di Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, all’Università Boc- coni di Milano è stato incentrato sulla trasformazione digitale. Un’evoluzione che, naturalmente, passa anche attraverso l’Italia, con esempi noti (ovviamente legati ai servizi della società di Redmond): TIM usa Azure per la personalizzazione delle sue offerte e per l’interazione con il cliente, mentre Poste Italiane ha intrapreso un per- corso per migliorare la produttività e la collaborazione, coinvolgendo i suoi 134mila dipendenti. Ciò perché la “tech intensity”, secondo Nadella, non può essere veicolata soltanto dagli strumenti, ma servono capacità tecnologiche che possano sfruttar- le come leva per abilitare la trasformazione digitale dell’azienda e della vita di tutti i giorni. Al “grido” del mantra a lui tanto caro: empower every organization and every person on the planet to achieve more, os- sia garantire a tutti, aziende e privati, l’opportunità di fare di più con gli strumenti giusti. Partendo dai dati e dall’intelligenza artificiale, che corrono su binari pa- ralleli. “Ogni app che viene realizzata oggi - ha detto Nadella - non ci permette solo di avere tanti dati, ma anche di generare IA o di creare nuove idee tramite essa. Il nostro obiettivo è permettere a ogni azienda, ogni Paese di avere la propria IA”. “Specialmente in italia, dove l’economia è guidata da piccole e medie Barbara Cominelli, COO di Microsoft Italia, sul imprese, il cloud migliora l’efficienza, ma migliora -an trasformazione in atto. Perché, oggi, l’Italia è il 25esi- palco del Microsoft Innovation Summit che campi come la sicurezza” ha commentato Nadel- mo Paese in Europa per competitività e competenze la il riferimento al cloud (rigorosamente Azure). digitali. L’80% delle aziende, un altro dei dati snoc- ciolati da Barbara Cominelli, COO di Microsoft Italia, La realtà aumentata per esportare pilastri per costruire un nuovo rapporto con aziende vede l’intelligenza artificiale come una priorità, eppu- il made in Italy a New York e utenti: privacy, sicurezza e l’etica dell’intelligenza re solo il 15% sta effettivamente realizzando progetti; Natuzzi, realtà pugliese che ha aperto il primo “aug- artificiale. “Bisogna costruire sistemi che rispettino la alcuni di questi sono ancora in fase pilota. La media mented store” a New York, sfrutta la realtà aumen- privacy dal principio” ha sottolineato Nadella. “Non europea è invece del 32%. Ciò nonostante l’intelli- tata degli Hololens per offrire un’esperienza di ac- solo per rispettare le regole, come il GDPR, ma anche genza artificiale possa contribuire ad aumentare il quisto più tecnologica: le persone possono vedere per andare a intercettare ciò che il consumatore si PIL dell’1% e la produttività delle aziende del 12%. e “toccare” l’arredamento prima di acquistarlo. Uno aspetta”. Per la cybersicurezza, servono interazione “Il paradosso italiano - ha spiegato Cominelli nel suo shoowroom virtual in scala 1:1 in cui visualizzare i pro- e collaborazione (anche a livello istituzionale), men- intervento - è che abbiamo il 30% di disoccupazione dotti come se fossero reali e interagire con essi cam- tre per un’IA che sia etica è necessario “eliminare le giovanile, ma le aziende non riescono a trovare le biando colori e finiture. Tutti pezzi, secondo Nadella, discriminazioni delle IA che creiamo. Si tratta di una risorse con le giuste skill”. Attualmente Ambizione attraverso cui “il digitale sta rivoluzionando il modo sfida per gli sviluppatori, ma anche di una sfida mora- Italia ha formato 120mila persone in cui viviamo e lavoriamo e impattando ogni aspet- le, per fare il miglio in più”. Considerazioni su privacy, All’evento Microsoft ha inoltre siglato un protocollo to dell’economia e della società, anche in Italia”. “Ci sicurezza e IA che, ha concluso Nadella, sono “fon- di intesa con Borsa Italiana, che amplia l’ambito di impegniamo affinché tutti, nessuno escluso, possa- damentali” per costruire un rapporto di fiducia. azione di Ambizione Italia, integrando la formazione no beneficiare delle opportunità della tecnologia” e l’aggiornamento di 500 top manager delle azien- ha aggiunto. “È questo il motivo per cui investiamo Con “Ambizione Italia” già formate de quotate a Piazza Affari nei prossimi due anni. La in programmi come Ambizione Italia, per offrire ade- 120mila persone collaborazione si tradurrà in corsi e appuntamenti guate competenze digitali ai professionisti di oggi e L’intervento di Nadella è stato introduttivo ad Ambi- dedicati all’Intelligenza Artificiale - dall’approccio alle generazioni future”. zione Italia, il progetto con il quale Microsoft Italia sta strategico ai risvolti etici - con l’obiettivo di promuo- Ogni strumento tecnologico non può prescindere lavorando insieme a partner e scuole per formare vere all’interno della business community italiana le da una fiducia che, oggi, nel campo tecnologico è sia i giovanissimi sia chi già è nel mondo del lavoro opportunità offerte dalle nuove tecnologie a soste- messa a dura prova. Per questo Nadella identifica tre delle competenze digitali necessarie ad affrontare la gno della crescita.

 torna al sommario 13 210x297_LG_Oled_New.pdf 1 20/05/19 10:16 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MERCATO Su una nostra SIM, 50 pagine di contenuti a pagamento, mai visitate realmente, mangiano 4,50 euro in pochi secondi Pagine web a pagamento (mai visitate) che prosciugano il credito. Ma il colpevole è introvabile Certamente è un trucco, ma né Wind Tre né il fornitore dei contenuti è in condizione di dire chi abbia violato le regole

di GIanfranco GIARDINA na questione aperta da anni e che non è mai arri- vata a completa soluzione: si tratta degli addebiti U anomali sul credito telefonico dovuti a (presunte) navigazioni su contenuti a pagamento. Ovverosia pagi- ne Web con contenuti così esclusivi da essere tariffati a parte e la cui navigazione non sarebbe compresa nelle oramai super-capienti soglie di traffico dati. Questa volta però non ci basiamo su una segnalazione di un lettore, sempre difficile da riscontrare, ma a qualcosa accaduto- ci direttamente su una SIM aziendale. Ecco i fatti.

4,50 euro di credito volano via in un attimo Su una SIM aziendale ricaricabile di punto in bianco ci arriva un messaggio di fine del credito: strano, l’opzio- ne tariffaria prescelta è in auto-ricarica e non ci risul- passi e a rendere la fattispecie sempre più marginale. tavano esborsi extra. La verifica sull’app del gestore Si era poi diffusa la pratica dei contenuti in abbona- (Wind Tre) ha svelato l’esborso: 4,50 euro consumati mento settimanale, quasi sempre al massimo tariffabile nel giro di pochi giorni per una serie di navigazioni in di 5 euro a settimana, che venivano attivati quasi sem- pagine tariffate a parte. Ovverosia pagine Internet che pre inconsapevolmente dagli utenti. Le strette imposte non incidono sul nostro piano dati (peraltro molto ca- negli ultimi periodi dall’AGCOM sui contenuti a paga- piente) ma che costano 0,09 euro ciascuna. La cosa mento ha costretto gli operatori a adeguarsi a regole particolare è che queste navigazioni risultavano fatte, molto stringenti: sia i contenuti in abbonamento che guardando i dati di consumo, sempre a blocchi metodi- quelli tariffati a pagina devono essere preceduti da un ci di 10 pagine, che si esaurivano in pochissimi secondi. avvertimento chiaro e comprensibile e richiedere un E così via per 5 volte, fino al consumo di 4,50 euro. assenso esplicito alla tariffazione. Annuncio che gene- Ovviamente, non avendo fatto sul quel telefono navi- ralmente fa scappare l’utente verso altri lidi. Negli ulti- gazioni su pagine a pagamento, per lo meno in manie- mi tempi - va riconosciuto - le segnalazioni di addebiti ra cosciente, abbiamo voluto approfondire e vederci impropri sul credito telefonico sono andate scemando, chiaro, pensando ovviamente a tutti coloro che, nelle tanto che siamo rimasti abbastanza colpiti dalla vicen- medesime situazione non si accorgono o non sono in da capitataci: pensavamo che l’epoca degli “addebiti condizione di provare a investigare. indebiti” fosse tramontata. Le pagine a pagamento, un retaggio WindTre non può sapere chi ha scatenato del passato la tariffazione Nel 2019 verrebbe da chiedersi innanzitutto perché Abbiamo quindi contattato il gestore telefonico, Wind opt-in, quindi contro i regolamenti. Ma per come sono esistano ancora pagine Web che non sono ricomprese Tre, uno dei più attivi sul fronte delle pagine a tarif- organizzati i circuiti pubblicitari, con i meccanismi di nel monte dati in bundle con la tariffa. Infatti la stragran- fazione, dato che storicamente anche il portale di 3, real time bidding e performance, non sarebbe tecnica- de maggioranza degli utenti neppure sa che pagine di spesso attivato involontariamente dalla app precarica- mente possibile ricostruire chi ha pubblicato il banner questo tipo esistano; parallelamente, oramai il Web offre ta sui telefoni Android venduti dal gestore, conteneva e neanche identificarne il contenuto. contenuti di ogni tipo, anche decisamente esaustivi, in pagine di questo tipo. L’ufficio stampa del gestore si è Va detto che certamente nel nostro caso non c’è stato navigazione gratuita. L’idea che possano esserci pagi- reso immediatamente disponibile e ha preso in carico neppure il click su un banner, visto che le tariffazioni ne, notizie, oroscopi, ricette di cucina, o altri contenuti a la nostra segnalazione, chiedendoci anche quali fosse- sono state ripetute e sempre in blocchi “meccanici” da pagamento (compresi quelli XXX) è qualcosa di decisa- ro le app abitualmente utilizzate, per analizzare i log e dieci pagine. I nostri sospetti - ma non sono nulla di più mente superato e fuori dal tempo. cercare di capirci qualcosa. Di certo noi non avevamo - si sono concentrati soprattutto sull’app di Eurosport, In realtà di tratta di un retaggio di un passato neppu- fatto consapevolmente alcuna navigazione di contenu- da noi usata nei giorni di addebito improprio e già pro- re troppo remoto, in cui si era pensato che l’utilizzo del ti a pagamento e certamente non avevamo dato as- tagonista di altri eventi simili, come da noi evidenziato credito del borsellino telefonico fosse un buon modo senso alla tariffazione. Dopo tutta la fase “iistruttoria”, in questo articolo. per attivare dei micropagamenti, per esempio per le la cosa singolare è che Wind Tre ci ha confessato di Dopo una serie di ricerche (e la pronta restituzione dei notizie dei quotidiani online o per i videogame. In real- non essere in condizione di risalire all’evento (leggasi 4,50 euro non dovuti), Wind Tre ci ha fatto avere questa tà, negli anni passati sono stati così tanti i problemi di banner) che ha scatenato la tariffazione. Siamo quindi posizione (a firma dell’ufficio stampa della società), che tariffazione disconosciuta da parte degli utenti, con i entrati nel campo delle pure ipotesi: potrebbe trattarsi pubblichiamo interamente, inframmezzata da alcune conseguenti malcontenti, da spingere i quotidiani che - ci hanno detto - di un banner pubblicitario “infido” che avevano attivato questa funzione a tornare sui propri abbia portato alle pagine coinvolte senza disclaimer e segue a pagina 16 

 torna al sommario 15 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

MERCATO - è stato intensificato il Addebiti anomali sul credito telefonico monitoraggio on line, al fine di individuare tem- segue Da pagina 15  pestivamente eventuali anomalie e applicare provvedimenti san- spiegazioni e commenti. zionatori nei confronti “Nel caso segnalato, è stata analizzata la li- dei fornitori dei servizi sta delle applicazioni utilizzate sullo smar- che adottano compor- tphone del cliente. La possibile fonte della tamenti non conformi problematica, esterna a Wind Tre, è stata alle regole; di servizi oramai residuali in Italia. Le stesse pagine im- individuata in due app, entrambe già note per plicate risalgono oramai a diversi anni fa e, anche sulla segnalazioni analoghe, probabilmente ogget- Praticamente WindTre ci ha spiegato di inserire in una base della vostra segnalazione, le abbiamo spubblica- to di pubblicità su fonti di traffico non sicure. black list gli operatori fuori legge, per evitare che rei- te. Il mutato assetto dei piani dati degli ultimi anni, ren- Generalmente, le applicazioni vendono i propri terino la malpratica. Ma, non potendo pizzicare la pro- de molto meno interessanti per il nostro paese questo venienza del banner che ha dato luogo al problema, la tipo di servizi, anche sul fronte dei giochi, quello che spazi pubblicitari ad agenzie e ad aggregatori responsabilità viene posta in carico ai fornitori di servizi funzionava meglio”. Emcube ha dichiarato di essere in di traffico, oppure li rendono disponibili su piat- che non necessariamente hanno colpe dirette. prima fila verso la repressione degli abusi, che dipen- taforme web specializzate. All’interno di questi dono - ci ha spiegato Pilotti - da circuiti pubblicitari non spazi, dei soggetti terzi, i publisher, pubblicano, - è già da tempo operativa una policy di rim- sempre aderenti alle regole. Anche se, confessiamo, mediante “Api” (application programming inter- borso immediato, particolarmente favorevole non siamo riusciti a capire i contorni tecnici della vicen- face), banner o pop-up, che vengono visualizzati al cliente in caso di contestazione di un servi- da. Pilotti ci ha parlato anche del ruolo determinante dagli utenti in modo dinamico, quindi in base ai zio. Inoltre, i rimborsi riconosciuti ai clienti sono degli integratori, società autorizzate dalle telco a fare loro interessi, ricavati automaticamente dalla ribaltati ai fornitori dei servizi, al fine di disin- da centro stella per i servizi a valore aggiunto e certifi- cronologia di navigazione. Questo processo ren- centivare comportamenti fraudolenti o poco care l’avvenuta attività di consultazione e il conseguen- de molto complesso, se non impossibile, un con- trasparenti per il cliente; te addebito sui crediti. “Noi - ci spiega Pilotti - in caso di disconoscimento di addebiti, restituiamo interamente trollo minuzioso delle fonti di traffico, rendendo - è stato da tempo introdotto il blocco totale i soldi, operazione molto costosa sia per la gestione “non tracciabili” le azioni eseguite dai publisher, dei servizi a sovrapprezzo (cd “Barring”) che, della pratica ma anche perché i soldi che restituiamo anche per gli inserzionisti che commissionano la nel rispetto delle regolamentazioni vigenti, può sono molti di più di quelli che incassiamo, stante i costi pubblicità o per chi la ospita sulla propria app.” sempre essere richiesto dal cliente mediante della filiera e degli investimenti pubblicitari”. una chiamata gratuita ai call center dell’opera- In pratica - ci dice WindTre - non è possibile per la telco tore o attraverso i dealer dei brand; Il credito degli utenti “scaricato” senza determinare quale sia stato il banner infido che, in vio- responsabili né possibilità di identificarli lazione delle regole, ha scatenato un addebito e quindi - a partire dal 1° novembre 2017, su autoriz- Ecco le evidenze che emergono chiare da questa vi- chi sia responsabile del danno. zazione dell’AGCOM è iniziata una fase di “spe- cenda: il credito telefonico è una specie di borsellino rimentazione” di nuove misure proposte per la che l’utente affida al gestore. Il gestore - questo caso lo “Wind Tre, in accordo e in ottemperanza a quan- dimostra - erode il credito dell’utente anche sulla base to definito e richiesto dalle Autorità competenti, tutela del consumatore: a) introduzione di un di segnalazioni di consumo di contenuti a pagamento continua a contrastare i tentativi di malpratice Nuovo Call Center Unico gratuito per tutti i clienti che però non può verificare. Neppure il fornitore dei all’interno di questo ecosistema digitale, con in- (numero verde gratuito: 800442299) in grado contenuti - così sembra - può verificare quale sia stato vestimenti economici e tecnologici, oltre che con di disattivare velocemente, e con la massima l’anello sleale della catena. In caso in cui l’utente di ac- misure di sicurezza in costante aggiornamento. semplicità, qualsiasi servizio. Il Call Center Unico corga di un addebito non dovuto, si riesce certamente Ad esempio: gestisce anche richieste di chiarimento o di rim- a ottenere la restituzione sul proprio credito; ma se borso; b) Costituzione di un Comitato di garanzia l’addebito non dovuto non si scopre… addio denaro. - per quanto riguarda i servizi in abbonamento, permanente che, in collaborazione con AGCOM, Insomma, i contenuti a pagamento appaiono - lo dico- su richiesta e sotto la supervisione dell’Autorità analizza i trend di mercato e interviene tempe- no tutti gli interlocutori sentiti - oramai fuori dal tempo. competente (AGCOM) è stato da tempo imple- Inoltre, queste vulnerabilità di sistema minano grave- stivamente nel costante miglioramento delle mente il rapporto di fiducia tra gestore, che custodisce mentato un processo a doppio step (due click) misure di tutela del consumatore; c) introduzione per l’attivazione dei servizi, al fine di assicurare il credito per conto dell’utente, e l’utente stesso. Forse, di una policy unica agevolata di rimborso per i non sussistendo le condizioni di sicurezza e tracciabili- la piena consapevolezza del cliente. La sicurezza clienti che disconoscono gli addebiti derivanti tà, è giunto il momento di abolire completamente que- di questo flusso è rafforzata da una gestione cen- dai servizi in questione. sto tipo di servizi (e i conseguenti disservizi): neppure tralizzata dell’attivazione, basata sulla completa Wind Tre è riuscita però a fornirci qualche esempio delle gli operatori economici coinvolti sembrano crederci internalizzazione delle pagine di attivazione dei pagine da noi (non) visitate. Si tratta di pagine che ovvia- oramai più di tanto. Questa è la nostra - crediamo ra- servizi residenti sulle piattaforme tecnologiche mente non abbiamo mai letto e - ci permettiamo di dire gionevole - richiesta all’AGCOM, a tutela degli utenti. dell’operatore; per quanto riguarda i servizi pay - di scarso interesse, per le quali nessuno probabilmen- A proposito: ringraziamo Wind Tre e Emcube per es- per page, invece, è sempre previsto un disclai- te sarebbe disponibile veramente a pagare, dato che si sersi prontamente mobilitate per cercare di farci capi- mer, su pagina gratuita, che informa il cliente del tratta di informazioni recuperabili facilissimamente e con re qualcosa in una questione da 4 euro e mezzo (ma costo a pagina del servizio; qualità ben più alta su mille siti gratuiti e su Wikipedia. ovviamente rappresentativa di qualcosa che non va. Abbiamo anche sentito Lorenzo Pilotti, CEO di Emcube, Non altrettanto possiamo fare con AGCOM, il cui ufficio Questa dovrebbe essere la regola, ma evidentemente il fornitore di contenuti riferito alle pagine che noi avrem- stampa è stato da noi contattato per avere un parere c’è ancora chi la viola, probabilmente forte dell’impossi- mo consultato. Pilotti, dalla Svizzera dalla quale opera, sulla questione e che invece ha ritenuto di neppure ri- bilità oggettiva di determinare il responsabile diretto. non si è affatto sottratto alle nostre domande: “Si tratta spondere alla nostra mail.

 torna al sommario 16 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition ENTERTAINMENT I dati della prima stagione DAZN in Italia: oltre 2.600 eventi live per 81 milioni di ore fruite dagli utenti DAZN, i numeri del primo anno in Italia. “Da agosto lavoriamo senza sosta per migliorare il servizio” L’obiettivo: “puntiamo a migliorare le infrastrutture di rete, intendiamo instaurare un rapporto duraturo con gli italiani”

di Gaetano MERO AZN, primo servizio internazionale di streaming live e on demand interamente dedicato allo D sport, ha diffuso oggi i numeri e le curiosità le- gate alla prima stagione sportiva della piattaforma in Italia. Sono oltre 81 milioni le ore di contenuti visti su DAZN da agosto ad oggi, pari a più di 9.200 anni di streaming. Il 91% di queste ore è stato totalizzato da eventi trasmessi in diretta, modalità naturale di fruire lo sport. La società ha dichiarato di essere al lavoro per il miglioramento delle infrastrutture sulla banda larga in Italia: “Stiamo lavorando con il Governo e abbiamo diversi tavoli aperti per sensibilizzare sul tema delle infrastrutture valutando lo stato dell’arte anche con altri player quali Netflix, Amazon, Chili e Sky – ha di- chiarato Veronica Diquattro, Vice Presidente Esecuti- tutti i servizi che richiedono una connessione dati”. in Serie BKT, mentre il Sud è ben rappresentato anche vo per DAZN in Sud Europa. Metteremo a disposizione Nel corso dell’ultimo mese oltre il 63% delle ore sono da Palermo e Bari. Un dato che testimonia come lo il nostro know-how e le nostre informazioni in quanto state viste in streaming attraverso Smart TV, Set-Top sport possa essere più forte anche del digital divide è necessario un potenziamento su tutta la Penisola”. Box o console. Il 22% proviene da dispositivi mobili che caratterizza il territorio. “In termini di qualità – ha continuato Diquattro – da (smartphone e tablet), mentre il 15% da browser web. In termini di eventi, sono stati oltre 2.600 quelli in di- agosto a oggi abbiamo lavorato senza sosta per mi- Una fotografia molto diversa rispetto al debutto del- retta trasmessi dal lancio ad oggi, pari a oltre 260 al gliorare il servizio, rilasciando almeno due aggiorna- la piattaforma, lo scorso agosto, quando solo il 38% mese, una media di quasi 9 eventi live al giorno, frutto menti al mese per ognuno dei dispositivi compatibili delle ore viste arrivava dalla TV, segno che gli appas- della grande offerta multisport a disposizione degli con DAZN. Siamo riusciti a ridurre del 66% il tempo sionati, imparando a conoscere il servizio, scelgono appassionati di DAZN. medio di rebuffering e ad aumentare costantemente strumenti tecnologici all’avanguardia per migliorare la Gli eventi più visti sulla piattaforma, in termini di ore, la percentuale di spettatori che potevano guardare propria esperienza di intrattenimento. coincidono con tre partite della Serie A TIM disputatisi gli eventi in HD. A questo va aggiunto un dialogo co- Nella top 10 delle province più attive, dietro le grandi da dicembre in poi. Al primo posto il big match della stante con i nostri fornitori tecnologici e con gli inter- metropoli (Milano, Roma, Napoli, Torino), spicca Bre- 34^ giornata di Serie A TIM (27 aprile 2019), Inter - net provider, a vantaggio non solo di DAZN, ma di scia, spinta dai risultati sportivi della propria squadra Juventus, seguito da Juventus - Roma (17^ giornata, 22 dicembre 2018) e Milan - Napoli (21^ giornata, 26 gennaio 2019). L’evento di calcio internazionale che ha generato più interesse è stato il ritorno del Super- clásico, la finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors disputatasi a Madrid, una delle parti- te più mediatiche di tutta la stagione. Completano il podio due dei quattro Clásico tra Barcellona e Real Madrid trasmessi in esclusiva sulla piattaforma nel corso dell’anno. Per la Serie BKT l’incontro più seguito è stato quel- lo tra le due squadre promosse al termine della sta- gione, Lecce - Brescia del 28 aprile (35^ giornata). A seguire due sfide tra team con alcune delle tifoserie più numerose e “calde” del campionato: Hellas Vero- na - Pescara (andata semifinali playoff, 22 maggio) e Palermo - Foggia (22^ giornata, 4 febbraio). “L’accordo commerciale con Sky per le partite di Cal- cio è confermato per i prossimi due anni – ha dichia- rato Diquattro. Non sono previsti cambiamenti, stiamo chiaramente valutando cosa fare per la prossima sta- gione con apertura al dialogo. Siamo arrivati in Italia per rimanere e vogliamo portare un impatto duraturo all’infrastruttura digitale di questo paese ed è signi- ficativo che la banda larga in Italia possa diffondersi proprio grazie allo sport”.

 torna al sommario 17 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition ENTERTAINMENT Parla Veronica Diquattro, giovane CEO di DAZN. La manager rivendica il ruolo e le strategie di DAZN Diquattro (DAZN): “Abbiamo aperto una strada nuova, siamo consapevoli dei rischi e non abbiamo paura” La manager gestisce una società che ha espanso come poche la propria riconoscibilità: “Chi innova, qualcosa deve rischiare” di GIanfranco GIARDINA margine della conferenza stampa, abbiamo incon- trato per un’intervista esclusiva Veronica Diquattro, Avice presidente esecutivo di DAZN per il Sud Euro- pa (ha appena lanciato il network in Spagna) e giovane manager con importanti esperienze nel settore digita- le: giunge infatti alla guida di DAZN nel nostro Paese e nel resto del Sud Europa dopo aver ricoperto un ruolo analogo per Spotify; prima ancora ha militato in Google, per la quale ha lavorato al lancio del Play Store in Italia. E ora si trova a gestire, con piglio deciso e con un età che ancora inizia per “3”, una società che, nel bene e nel male, ha espanso come poche altre la riconoscibilità del proprio nome e del proprio brand: un anno fa, nessuno, ma proprio nessuno, conosceva il brand DAZN e men che meno poteva ipotizzare che si sarebbe accaparrata, tra gli altri diritti, 3 partite a giornata della Serie A. DAZN? ha CDN proprietarie abbia frenato o non favorito il Diquattro: “Ora siamo in linea con le aspettative. Se traffico di DAZN? Conflitto di interesse? DDAY: Partiamo da qualche polemica degli ultimi gior- fossimo ancora sul mercato con il prodotto dello scorso Diquattro: “Può essere. Noi continueremo a lavorare ni: voi avete ritenuto ingeneroso il nostro articolo con- agosto non avremmo certamente il 75% di sentiment per migliorare la rete e, per evitare eventuali atteggia- tenente delle vostre dichiarazioni tratte dai documenti positivo sui social…” menti non limpidi, andremo nella direzione che ha già di un’istruttoria dell’Antitrust… intrapreso Netflix:mettere sul sito, in maniera molto Veronica Diquattro: “C’è un punto importante da capi- DDAY: La ricerca commissionata dall’Antitrust nell’am- trasparente, la lista degli Internet Service Provider che re: il documento dell’Autorità riporta più che delle nostre bito dell’istruttoria Sky-R2 dà numeri meno entusiasti- permettono di avere una migliore visione, ognuno con dichiarazioni, degli estratti dagli atti. Il verbale che noi ci: la percezione della qualità di DAZN da parte del- il proprio rating. Ovviamente noi facciamo di tutto per- abbiamo firmato e che contiene la nostra posizione è l’utenza sarebbe “media” nel 52% dei casi e “bassa” ché il nostro cliente veda bene; ma dobbiamo anche diverso…” nel 25%... metterlo in condizione di capire se ci sono elementi che Diquattro: “È una metrica del tutto diversa dal senti- vanno al di là del nostro controllo, perché possa porre DDAY: Vuol dire che il documento dell’Antitrust non è ment. E comunque la ricerca commissionata dall’Autho- i giusti correttivi”. fedele? rity è di gennaio, pagavamo ancora la coda delle prime Diquattro: “No, non voglio dire questo. È un riassunto e esperienze. Ora la situazione è molto cambiata, la per- DDAY: Quindi, anche dopo l’esperienza di questi mesi, un riportato di quanto è stato trattato durante l’istrutto- cezione di DAZN è molto differente anche se sono pas- siete convinti che sia giusto e possibile fare streaming ria. Ma mai DAZN ha detto quello è stato inserito”. sati pochi mesi. Tanto è vero che la partita più seguita in esclusiva di eventi live super-seguiti, come la Serie in questa stagione è stata Inter-Juventus del 27 aprile, A, in Italia senza creare disservizio? DDAY: OK, la prendo come una smentita. Qual è quin- un mese fa: se il servizio fosse stato così deteriore, le Diquattro: “Assolutamente sì, altrimenti non saremmo di la vostra posizione sulla fattibilità dello streaming in persone nei mesi ci avrebbero abbandonato, invece di entrati sul mercato e non continueremmo ad investire. diretta di eventi importanti in esclusiva? aumentare”. La qualità deve continuare ad aumentare, ovviamente; Diquattro: “Va fatta una premessa: siamo arrivati sul ma ora siamo sicuramente in linea”. mercato e abbiamo trovato in Italia una situazione del- DDAY: C’è che dice che una copertura valida di un l’infrastruttura internet in Italia chiaramente in ritardo evento live come la Serie A sia veramente difficoltosa DDAY: Parliamo del divieto per Sky a negoziare esclu- rispetto alla media europea, con bitrate sensibilmente da fare appoggiandosi solo a CDN di terze parti come sive per lo streaming per i prossimi tre anni? Questo vi più bassi di altri Paesi, sia della Germania, cosa che ci Akamai e Limelight, senza coinvolgere direttamente i avvantaggia non poco, anche in vista dei diritti 2021- si aspetta, che anche della Spagna, cosa che ci ha stu- provider… 2024 della Serie A… pito. Detto questo, nel primo mese siamo andati in dif- Diquattro: “Non è vero. Noi abbiamo fatto diversi test Diquattro: “Bisognerà vedere cosa succederà, dato ficoltà, l’abbiamo sempre riconosciuto. Noi ovviamente esplorando un cambio di architettura, andando anche che la sentenza non è definitiva, anzi… Si aprirebbero prima di entrare sul mercato italiano abbiamo fatto dei su CDN locali o proprietarie: non abbiamo percepito mille scenari su cui è impossibile ora speculare…” test, ma non era possibile simulare completamente la miglioramenti sensibili. La chiave non è quella ma al resistenza dell’infrastruttura al gran numero di accessi massimo il tipo di rapporto che Akamai ha con tutti gli DDAY: Se restasse così? reali che poi abbiamo avuto. Quindi ci siamo mossi sin Internet service provider. Noi su questo aspetto siamo Diquattro: “Non solo c’è un impatto su Sky ma anche da subito, sia ottimizzando il player, con una media di in prima linea: ci sediamo in un tavolo a tre, noi, il nostro sui detentori dei diritti, che non potranno vendere le due aggiornamenti al mese circa, che migliorando le fornitore di CDN e il provider e cerchiamo di chiarire esclusive streaming a Sky e quindi tenderanno a impac- CDN in collaborazione con Akamai e Limelight, il tutto quali siano gli accordi economici e operativi, perché il chettare i diritti diversamente per massimizzare i propri per compensare i limiti dell’infrastruttura nazionale”. nostro traffico deve passare…”

DDAY: Come giudicate ora il livello di servizio di DDAY: Può essere che qualche operatore di rete che segue a pagina 19 

 torna al sommario 18 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

dei bar anche agli abbonati Sky che hanno acquistato maglie un po’ più larghe… Ora i nostri controlli incrociati il Ticket DAZN? Questo avrebbe alleggerito anche l’in- sono attivati e il sistema apprende sempre meglio come ENTERTAINMENT frastruttura di rete… identificare gli utilizzi indebiti del mese di prova. I primi Intervista a Veronica Diquattro (DAZN) Diquattro: “Sono dei rischi che si prende un operatore utenti sono già stati bloccati e stiamo vedendo dei ri- segue Da pagina 18  che apre una strada e fa qualcosa di nuovo. Ne erava- sultati. Per l’anno prossimo stiamo valutando il da farsi: mo consapevoli e non ci spaventano. Le difficoltà iniziali potrebbe darsi che il mese gratuito di trial venga meno le stiamo vivendo in ogni Paese dove apriamo, però il oppure che venga utilizzato solo in attività promozionali introiti. In ogni caso, noi preferiamo non rilasciare dichia- nostro obiettivo è operare solo sullo streaming e fare in periodi particolari dell’anno o per chi acquista deter- razioni su questa vicenda e su tutte quelle che riguarda- capire quali sono i vantaggi collegati a questa modalità minati apparecchi”. no i competitor”. di fruizione”. DDAY: Se vado in questo momento su Internet e digito DDAY: Perché la Lega Calcio, interrogata dall’Antitrust, DDAY: Quali sono questi vantaggi? IPTV, ho l’imbarazzo della scelta. Ma voi fate qualcosa sostiene che lo streaming della Serie A non può esse- Diquattro: “Per un prezzo, che è minimo, hai a disposi- per cercare di frenare la pirateria in streaming, i “pez- re competitivo con gli altri mezzi di trasmissione alme- zione tutto il catalogo che vuoi, in qualsiasi momento, su zotti” e cose simili? no fino al 2024? qualsiasi dispositivo, in maniera semplice e immediata, Diquattro: “La nostra azienda, prima dell’Italia, non Diquattro: “Secondo me anche in quel caso è un discor- senza la necessità di contratti complicati, sostenere co- aveva mai dovuto affrontare un fenomeno simile con so di estrapolazione un po’ parziale…”. sti di attivazione e avere vincoli temporali”. questi numeri: si parla addirittura di due milioni e mezzo di utenti in queste condizioni. Il nostro team centrale a DDAY: Questi estensori del documento dell’Antitrust DDAY: Sulle modalità contrattuali non ci sono dubbi: Londra sta lavorando con partner esterni specializzati, sono proprio dei pasticcioni… anche le pay TV tradizionali dovranno abituarsi che per identificare le sorgenti di IPTV illegali da bloccare Diquattro: “Credo che si intendesse che lo streaming con opportune attività di repressione. In Italia ci siamo resta complementare alle altre forme di fruizione”. associati a FAPAV (Federazione per la tutela dei conte- nuti audiovisivi e multimediali, ndr), a cui abbiamo dato DDAY: D’accordo, ma il sabato sera, quando c’è la il mandato anche a rappresentarci in eventuali azioni partita di Serie A DAZN, lo streaming è esclusivo, non legali”. complementare. E per vostra scelta. Diquattro: “La Lega ne fa un discorso a livello più alto, DDAY: Basta questo? non del singolo evento. Se il loro pensiero fosse coeren- Diquattro: “Manca in realtà cultura nell’utente finale su te con la vostra interpretazione, non ci avrebbero dato cosa possa comportare essere legati in qualche modo i diritti. La questione affidabilità è oramai superata, non a un’IPTV illegale. Manca questa consapevolezza…” vale più la pena parlarne”. clienti-ostaggio con i vincoli di rinnovo annuali e penali DDAY: Chi aderisce a queste reti non ha il minimo dub- DDAY: La percezione è che ci siano ancora dei delta alla disdetta nel futuro non se ne potranno avere. Ma bio su cosa stia facendo, non è che crede, sotto sotto, qualitativi e di affidabilità a seconda del player e della onestamente anche con Sky Go e con Premium Play, di comperare un accesso legale a un prezzo affare… piattaforma hardware utilizzata… finché c’era, oltre alla visione dei canali lineari, si ha il Diquattro: “Diciamo che non hanno consapevolezza Diquattro: “Quello dipende molto anche dai nostri part- catalogo e i canali in diretta in streaming, no? di dove vanno a finire i loro soldi e soprattutto di dove ner, cioè i produttori di hardware che permettono la rice- Diquattro: “Beh, la user experience è un po’ diversa, vanno a finire i loro dati. Le persone danno i propri dati a zione dello streaming di DAZN. Anche loro dovrebbero con un’autenticazione più complessa e con il limite al degli sconosciuti, probabilmente poco onesti, con molta fare degli aggiornamenti e non sempre sono tempestivi numero di device. La nostra user experience è tale e superficialità”. nel farlo. Su alcuni device, per esempio, non stiamo più quale a quella di Netflix e di Spotify. Il tutto a un prezzo rilasciando aggiornamenti dell’applicazione, perché se molto accessibile, che è diventato oramai una specie DDAY: A lei che ha un precedente professionale im- il produttore non aggiorna prima altri componenti, si di riferimento”. portante in Spotify, chiedo: quando la pirateria musi- rischia l’incompatibilità e il miglioramento non avver- cale è andata scemando? Negli anni in cui si facevano rebbe. Noi abbiamo un player completamente nuovo, DDAY: Una cosa che è forse mancata è stata un’azio- gli “appelli morali”? con prestazioni migliori, che gestisce molto bene le ne di presidio dei negozi di elettronica: quanto sareb- Diquattro: “Eh, quando è nato un servizio a prezzo giu- codifiche adattative; ma purtroppo è presente solo su be stato bello avere ad agosto scorso dei banchetti sto che era in grado di soddisfare la domanda…” alcuni device, come per esempio, in ordine sparso, i TV “DAZN Help Desk”… Sony Android, TIM Box, la Fire TV Stick e XBox One: Diquattro: “Sono d’accordo: l’anno scorso un’attività di DDAY: Cambiamo discorso: il Ticket DAZN sarà ancora con questi sistemi, come con altri, si hanno le migliori questo tipo sarebbe servita e avrebbe aiutato moltissi- disponibile per i clienti Sky nella prossima stagione? prestazioni”. mo, ma non abbiamo avuto tempo di allestirla, anche Diquattro: “Ne stiamo discutendo proprio in questi gior- perché il team era in allestimento. Oggi con i nostri part- ni. Abbiamo un accordo commerciale in essere che in DDAY: Questa - dicono tutti - è l’era dell’omnicanali- ner, come Samsung, Google, e così via, stiamo valutan- realtà continua anche nei prossimi mesi: stiamo valu- tà: bisogna arrivare ovunque e su tutti i mezzi per ac- do delle attività di promozione e di formazione congiun- tando se rinnovare l’accordo e a quali condizioni”. contentare un utente sempre più abituato a fruire dei te in vista della nuova stagione”. contenuti dove vuole. Voi avete scelto di essere solo DDAY: Sky si appresta a diventare un operatore di rete in streaming: niente digitale terrestre, che è molto co- DDAY: La tecnica della multi-attivazione dei mesi gra- a tutti gli effetti, con una rete che dovrebbe essere stoso; ma anche niente satellite. Come mai, visto che tis, utilizzata da molti utenti per continuare a vedere i particolarmente ottimizzata proprio per lo streaming. avete anche i diritti? contenuti di DAZN senza pagare è inevitabile o tollera- State valutando di collaborare anche mettendo una Diquattro: “L’obiettivo della nostra azienda è di lanciare ta? E soprattutto: funzionerà anche in futuro? replica della vostra offerta anche nei data center Sky? un servizio di streaming, altrimenti saremmo entrati nel Diquattro: “Siamo consapevoli che questa pratica Diquattro: “Non abbiamo accordi di questo tipo al mo- mercato con un modello di business diverso”. esiste. Per il primo anno l’abbiamo tollerata, anche se mento; li valuteremo quando Sky entrerà nella fase più abbiamo implementato nel corso dei mesi tutta una se- operativa, come abbiamo fatto con tutti gli altri opera- DDAY: Ma non ritiene che i disservizi, i meme sui so- rie di controlli. A oggi i fraudulent trial possono essere tori principali del mercato. Siamo aperti a considerare cial, il danno di immagine siano costati di più del pic- identificati. Abbiamo pensato che fosse necessario, in ogni azione che possa migliorare l’esperienza dei nostri colo investimento necessario per aprire il canale sat una fase di cambiamento così radicale, lasciare certe clienti”.

 torna al sommario 19 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition ENTERTAINMENT Nelle evidenze dell’istruttoria dell’Antitrust contro Sky, emergono dichiarazioni scioccanti di DAZN DAZN: “In Italia Internet è lenta, lo streaming ha qualità inferiore”. E la Lega Calcio le lascia l’esclusiva La società ammette che in Italia non si può fare (bene) streaming di grandi eventi in diretta. E le telco sono pure d’accordo

di Gianfranco GIARDINA asta aver voglia di leggersi tutte le 130 pagine del pronunciamento dell’Antitrust sulla vicenda B Sky-R2 per scoprirne delle belle. Come il fatto che DAZN ritenga che allo stato dei fatti e chissà per quanto tempo ancora non sia possibile fare diretta (quella vera) via streaming. E farla di qualità. E pensare che DAZN, pur detenendo i diritti per alcune partite di Serie A in esclusiva per tutte le piattaforme, ha deciso deliberatamente (e a nostro avviso anche contro gli in- teressi dei cittadini) di distribuire questi contenuti solo in streaming. Infatti - come si legge nel lungo docu- mento dell’Authority, DAZN ha rilasciato letteralmente la seguente dichiarazione: “[sussiste in Italia] un elemento strutturale di ritardo tecnologico che, nonostante gli sforzi attuali fatti con CDN e ISP, mette sotto pres- E la Lega Calcio, che a DAZN ha concesso i contenuti picchi di traffico”. Cioè in pratica anche la Lega Calcio sione il servizio streaming di eventi live. Infatti, in esclusiva, cosa dice? Il paradosso prosegue, sem- riconosce che non solo ora ma fino al 2024 non ci sa- soprattutto con riferimento agli eventi di Se- pre nel documento dell’Authority: ranno assolutamente le condizioni per avere partite in rie A, dove il numero di utenti che visionano esclusiva streaming. E lo dice dopo averle concesse La Lega Calcio, allo stesso modo, ritiene che sin dal 2018 in esclusiva ad un operatore che intende contemporaneamente il contenuto dal vivo almeno per il prossimo ciclo di assegnazione sono elevate, si è osservato un fenomeno di trasmettere solo via streaming. E, malgrado ciò, non (2021-2024), le piattaforme distributive tradi- fa nulla per pretendere che la visione dei propri con- saturazione della capacità di trasmissione via zionali (satellitare e digitale terrestre) saranno tenuti venga tutelata e diffusa su piattaforme in grado internet delle reti italiane. Tale fenomeno ha necessarie per la distribuzione dei diritti della di renderle decorosamente visibili in diretta. l’effetto di rallentare la visione dei contenuti Serie A. Infatti, a parere della stessa, Internet E gli altri operatori di rete che cosa ne pensano? Pa- da parte degli utenti”. non può rappresentare una metodologia di- reri unanimi, lo streaming di grandi eventi live per il stributiva sufficiente al fine di competere con momento non s’ha da fare. A parere di TIM “le piat- E ancora, il documento dell’Antitrust prosegue: taforme internet non consentono di offrire, allo stato, le piattaforme tradizionali per l’acquisizione un servizio paragonabile alle piattaforme tradizionali Secondo Dazn in Italia il bitrate è sensibilmen- dei diritti della Serie A e per la loro distribuzio- in termini di qualità. Secondo la stessa, attualmente, te inferiore rispetto agli altri paesi in cui la ne, sia in relazione ai problemi tecnici di tra- la distribuzione internet non permette il vero live- stessa opera, con la conseguenza di avere una smissione che con riferimento alla relazione di streaming (ma bensì un near-live streaming con ritardi qualità inferiore dello streaming del contenu- complementarità (e non sostituibilità) dell’of- di 30 secondi-1 minuto), a causa dei tempi di latenza to audiovisivo. Le problematiche, a parere di ferta Internet rispetto a quella tradizionale. della rete”. A ancora - sempre dallo stesso documen- Dazn, si riscontrano principalmente a to - “Vodafone concorda con tali valutazioni. In livello della rete di accesso ed è quin- particolare, rileva la presenza di un problema di non dipendente dagli investimenti di limitazione tecnologica, specialmente per talune tipologie di contenuti che, benché vi per il miglioramento delle CDN e dei possano essere ingenti investimenti, sono dif- collegamenti con gli internet provider, ficilmente superabili allo stato”. ma legata principalmente allo stato Allora, la conclusione è chiara: nei proclami dei dell’infrastrutturazione della rete di comunicati stampa, va tutto bene, siamo lan- accesso. ciati nel futuro dello streaming universale. Poi, nelle dichiarazioni, certamente più sincere, le- Se fossimo in una situazione normale, un gate a un procedimento dell’Authority Antitrust, operatore che detiene in esclusiva anche emerge una verità ben più triste: un servizio di per i prossimi due anni i diritti di tre partite streaming di partite di Serie A in esclusiva non di Serie A a giornata e che arriva a queste è fattibile con livelli di servizio adeguati, ora e conclusioni dovrebbe immediatamente aprire per i prossimi anni. DAZN, la Lega Calcio e anche i propri diritti alle altre piattaforme, prendendo atto E ancora la Lega Calcio - si legge nel lungo docu- l’AGCM prendano atto delle loro stesse dichiarazioni e di una situazione fuori controllo e fuori dal proprio mento - “ha osservato che Amazon Video, negli Stati cambino strategia, sin dal prossimo campionato. Con controllo. Invece, decide deliberatamente di creare Uniti, in occasione dell’offerta degli eventi di Tennis buona pace di tutti coloro che da mesi oramai vogliono un disservizio. Open ha subito un’interruzione dei servizi dovuta ai convincerci che le parabole sono da seppellire.

 torna al sommario 20 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MOBILE Nonostante il tracollo costante di Sony Mobile, la corporazione crede anche nel mobile Sony non rinuncia agli smartphone Xperia 1 disponibile Il CEO Sony ha dichiarato che per l’azienda gli smartphone Xperia sono ancora indispensabili dall’11 giugno a 949 euro. di Riccardo DANZO onostante il tracollo costante di Essere diversi Sony Mobile, la corporazione premierà? N crede anche nel mobile. Anzi, ri- lancia: sono “indispensabili” per Sony, Il top di gamma della secondo il presidente e amministratore casa giapponese delegato Kenichiro Yoshida. è prenotabile su La divisione smartphone di Sony è nata da una joint venture con la svedese Amazon. Costerà 949 Ericsson nel 2001. Nel 2012 il marchio euro e sarà uno dei Sony-Ericsson è passato sotto il pie- primi smartphone con no controllo dell’azienda giapponese diventando Sony Mobile Communica- schermo 21:9 tions. Attualmente la quota di mercato è sotto l’1%; i dispositivi venduti a livello di Pasquale AGIZZA globale sono circa 6,5 milioni. serie Xperia per vivere una esperienza business nel corso del prossimo anno “Vediamo gli smartphone come hard- di gioco omnicanale. La dichiarazione fiscale e pertanto ha effettuato alcune ware per l’intrattenimento e un compo- può suonare stonata rispetto ai risultati azioni strategiche con l’obiettivo di ra- nente necessario per far sì che il nostro pubblicati alla chiusura dell’anno fisca- zionalizzazione i costi di produzione e marchio hardware sia sostenibile” ha le di marzo. Molti azionisti vorrebbero ottimizzare i costi di distribuzione ridu- detto Yoshida. “Le giovani generazioni infatti che questo business venisse cendo i paesi dove vengono distribuiti i non guardano più la TV. Il primo punto chiuso al fine di ridurre le perdite che propri dispositivi della divisione mobile di contatto è lo smartphone”. Seguen- si sono verificate. Parlando di numeri, (l’aspettativa è un taglio del 50%). Ora è ufficiale. , il do questa idea l’azienda sta cercando le perdite del precedente anno fiscale La nuova strategia di distribuzione di nuovo top di gamma della casa di creare una sinergia tra smartphone ammontano a 879,5 milioni di dollari Sony Mobile prevede che i dispositi- giapponese, arriverà in Italia e console che possa portare gli utenti (l’equivalente di 97,1 miliardi di yen). vi vengano venduti principalmente in l’11 giugno, e costerà 949 euro. Playstation a comprare i dispositivi della L’azienda mira a rendere redditizio il Giappone e sul mercato europeo. Le prenotazioni sono aperte su Amazon, e sarà disponibile in quattro diverse colorazioni. Le APP WORLD Google ha ufficializzato la lista dei 40 paesi che riceveranno l’aggiornamento speranze sono quelle di riportare la divisione smartphone in acque più tranquille dal punto di vista Aggiornamento Google Maps ufficiale in Italia finanziario. L’Xperia 1 dovrebbe essere il primo tassello per ripor- tare in alto il nome Sony in cam- Ora segnalerà anche autovelox e limiti di velocità po smartphone. Lo smartphone La novità è in fase di rilascio sia su Android che su iOS, anche se su Android era già disponibile si presenta con uno schermo da 6.5” in un inedito fattore di forma di Franco AQUINI Serbia, Slovac- 21:9 e risoluzione 4K. Lo scher- ’introduzione delle indicazioni sulla chia, Sud Africa, mo potrà contare su una serie velocità e sugli autovelox in Google Spagna, Svezia, di feature derivate dall’apprez- L Maps è finalmente ufficiale anche Tunisia e Zimba- zata gamma di TV Bravia, ma la in Italia. La conferma arriva direttamente bwe. La novità è risoluzione così elevata potrebbe da Google insieme alla lista dei 40 paesi in fase di rilascio aumentare i consumi senza van- in cui è previsto l’aggiornamento con la sia su Android che taggi tangibili in termini di risolu- funzionalità precedentemente limitata a su iOS. Stando zione. Il processore è l’octa-core Waze, l’app specifica per la navigazione alle dichiarazioni Snapdragon 855, con scheda sempre di casa Google. L’elenco di paesi di molti utenti, su grafica Adreno 640 e coadiuvato in cui inizierà il rilascio della novità com- Android la funzio- da 6GB di RAM. La memoria è di prende Australia, Brasile, Stati Uniti, Ca- nalità sarebbe già molto in ritardo rispetto a Waze, proba- 128GB e spicca il supporto per nada, Regno Unito, India, Messico, Russia, largamente disponibile, mentre sull’App bilmente perché Google Maps non è microSD fino a 512GB. Giappone, Andorra, Bosnia Herzegovina, Store di Apple l’aggiornamento non è an- un’applicazione specificamente dedicata La batteria da 3330 mAh offre Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Esto- cora stato pubblicato. Il limite di velocità alla navigazione, ma un vero motore di la tecnologia di ricarica rapida e nia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Islanda, verrà indicato in un angolo basso dell’ap- ricerca per attività commerciali, negozi e un’aggressiva modalità di rispar- Israele, Italia, Giordania, Kuwait, Latvia, plicazione, mentre gli autovelox saranno attrazioni turistiche. In ogni caso una gra- mio energetico chiamata STAMI- Lituania, Malta, Marocco, Namibia, Paesi visibili sulla strada mentre si è in modalità ditissima aggiunta per tutti gli utenti che NA: sembra piccola per un top, Bassi, Norvegia, Oman, Polonia, Porto- navigazione, sempre accompagnati dal- utilizzano esclusivamente Google Maps ma Sony è sempre stata brava a gallo, Qatar, Romania, Arabia Saudita, l’avviso vocale. L’aggiornamento arriva anche per la navigazione. ottimizzare il tutto.

 torna al sommario 21 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MOBILE A partire dall’ 8 il b-brand di Huawei ha iniziato la sua scalata verso il successo Il nuovo iPod Touch non è più Honor = Huawei a un prezzo più basso un iPod. 249 euro Un’equazione che adesso non vale più per entrare nel Honor offriva quello che dava Huawei ad un prezzo più basso. Le cose però sono cambiate mondo Apple di Roberto PEZZALI Apple ha aggiornato l’hardware di iPod e non puoi prenderti un Huawei, perché costa troppo, prendi un Touch, integrando un S Honor. e hanno A10 (chip del 2016) e venduto tanto, e sono stati i prodotti posizionandolo come che hanno reso Honor un marchio rico- nosciuto e di successo, proprio perché dispositivo da gioco in davano quello che dava Huawei ad un vista di Apple Arcade. La prezzo più basso. porta di accesso ai servizi Honor si è sempre distinta, a parole, da Huawei: doveva essere il brand “leg- Apple al prezzo più gero” per un target giovane, per i “bra- basso per un device iOS ve”, ma a conti fatti questa distinzio- buoni smartphone che possano com- dire più diffrazioni e meno nitidezza. ne non c’è mai stata. I prodotti erano petere con gli altri prodotti sul mercato Honor ha un’ottima modalità notte ba- di Sergio DONATO quelli, il design era quello, l’economia a parità di prezzo, senza però togliere sata sul multiscatto, e una lente così di scala faceva il resto: Huawei produ- vendite e immagine d’innovazione al aperta forse non serviva neppure. ceva e pensava i suoi top di gamma, e fratello maggiore. A questo si aggiunge un sensore tele quando la filiera produttiva era avvia- Pro, che dovrebbe essere il che rispetto al magico periscopio da ta arrivavano modelli simili a marchio top di Honor, è un prodotto “standard” 125 mm del P30 Pro sfigura e un obiet- Honor. Quando l’azienda è la stessa senza nessuna feature che possa spin- tivo super wide che non è al livello di non importa da dove arriva il fatturato, gere qualcuno a desiderarlo ardente- quello usato da Huawei sui modelli top. l’importante è vendere. In Honor gli mente, come può capitare con un P30 Huawei riesce a fare, usando la lente utenti hanno sempre visto questo: le Pro. Non ha uno schermo OLED, non super grandangolare, un eccellente Apple rinnova iPod Touch e lo por- migliori tecnologie Huawei al prezzo ha un sensore di impronte sotto lo super macro con autofocus che riesce ta alla settima generazione, ma giusto. Anzi, qualche volta Honor ha schermo, non ha ricarica wireless né a mettere a fuoco ad una distanza mi- lo fa toccando solo il processore, pure stupito anticipando qualche inno- waterproof. Quello che ha è la normali- nima, 2.5 cm. Honor ha pensato inve- mettendogli dentro un A10 Fusion vazione: GPU Turbo è arrivata prima su tà, quelle funzioni che hanno i migliori ce di inserire un obiettivo macro con del 2016, e prevedendo solo tre Honor, e poi è stata messa su Huawei, modelli di oggi nella fascia di prezzo fuoco fisso a 4 cm che difficilmente si tagli di archiviazione: 32, 128 e e lo stesso si può dire per tante altre può considerare macro: non è un 256 GB. La camera frontale conta piccole novità legate ad altre feature 100 mm, non offre alcun ingran- ancora una risoluzione da 1,2 MP e software. dimento, si limita solo a scattare la posteriore è rimasta a 8 MP. Lo Guardando i nuovi Honor 20 e Honor da vicinissimo ma con una risolu- schermo ha lo stesso formato da 20 Pro, 499 euro e 599 euro di listi- zione di 1024 x 768, risoluzione 4” e continuano a mancare il Touch no, sembra che di questa strategia da webcam di dieci anni fa. La ID, il Face ID e di conseguenza Ap- sia rimasta solo una parte, ovvero la macrofotografia è un’altra cosa. I ple Pay, che può vivere solo grazie necessità di riutilizzare componenti e quattro obiettivi sembrano esse- alle due funzionalità di sicurezza. Il design. Perché l’Honor 20 Pro sem- re solo un pretesto per arrivare Bluetooth non ha superato la soglia bra fatto apposta per assomigliare, al numero magico, quattro, senza della versione 4.1. Il taglio da 32 GB in tutto e per tutto, ad un P30 ma però che ci sia la reale necessità costa 249 euro, quello da 128 GB allo stesso tempo condivide davvero di averli. Honor 20 Pro potrebbe 359 euro, mentre per i 256 GB ser- poco con il P30 e il P30 Pro. Oggi chi dei 550 euro. La camera da 48 mega- essere messo a confronto con il P30 vono 469 euro. Crediamo che iPod compra Honor 20 Pro spende meno di di Sony si trova anche sui telefoni liscio, ma anche qui perde sulle spe- possa servire come sentiero per quanto spenderebbe per un P30 Pro, di fascia bassa ed è buona solo per il cifiche: quest’ultimo è più compatto, quella parte di utenza, magari mol- ma non ha neppure le ultime tecnolo- numero di pixel, 48 milioni. I numeri, ha l’OLED, ha il nuovo sensore da to giovane, che si vorrà condurre gie Huawei. lo sappiamo, aiutano a vendere. E’ la 204.600 iso, ha il super macro a 2.5 nei territori di Apple Arcade, il ser- Dov’è la batteria da 4.200 mAh? Do- stessa fotocamera che si trova anche cm fatto con l’ottica wide, quindi a 16 vizio su abbonamento che Apple v’è il sensore Time of Flight? E il super su un Note 7 Pro (200 euro), megapixel ed è IP53. lancerà nei prossimi mesi. iL’idea sensore da 40 megapixel, dove sono una fotocamera che non fa miracoli e Certo, costa comunque meno, ma a di un dispositivo dedicato soprat- lo zoom periscopico, la ricarica wire- che nel 99% dei casi viene usata a 12 599 euro oggi si trova veramente di tutto alla musica è superata. iPod less diretta e inversa? Nessuno lo am- megapixel per evitare foto da 10 MB tutto. La magia di Honor, prodotti come Touch, in questo senso, non è più metterà mai, ma Huawei ha tagliato le l’una. Honor ci ha messo però una len- i top Huawei a prezzo basso è finita. un iPod; è un dispositivo pensato ali a Honor, stava volando un po’ trop- te da f/1.4 di apertura: è la più ampia Restano solo ottimi smartphone, che per godere di vari tipi di contenuti po. Le ha tolto parte delle tecnologie apertura mai vista su uno smartphone, in questo mercato di cloni potremmo di intrattenimento: videogiochi, film migliori e ha riportato gli smartphone ma non sempre questo è un vantaggio, definire “identici a tutti gli altri”: forse e serie TV (visto l’ampliamento di Honor al loro ruolo originario: essere una lente molto aperta vuole anche Honor ci aveva abituato troppo bene. Apple TV).

 torna al sommario 22 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition PC La tecnologia lavora su 4 diversi livelli e coniuga privacy ed efficacia delle campagne pubblicitarie Usi Sophos? Con l’ultima patch Apple, la nuova tecnologia di Safari preserva di Windows 7 la privacy senza danneggiare la pubblicità il PC potrebbe Potrebbe diventare il nuovo standard del web. Arriverà presto nelle nuove versioni di Safari non partire più di Pasquale AGIZZA Un’incompatibilità fra i prodotti di sicurezza a storia di Internet e della pubblicità somiglia, da sempre, ad un cane che Sophos e l’ultimo L si morde la coda. Se Internet è gratui- aggiornamento di to, e se la maggior parte dei siti mondiali Windows 7 blocca la sono gratuiti lo si deve alla pubblicità. Ma è indubbio che molte volte l’aggressività macchina all’avvio. delle campagne pubblicitarie online, fra Sophos consiglia annunci a tutto schermo e video di perso- di disinstallare ne veramente euforiche che partono da soli, ha contribuito ad esasperare l’uten- l’aggiornamento za fino a portarla all’uso di estensioni per bloccare completamente la pubblicità. condivisi con altri siti per tracciare un’iden- anche al blocco del tracciamento cross- di Pasquale AGIZZA Più gli utenti le bloccano e più le pubbli- tikit digitale precisissimo dell’utente. site attivo in modo predefinito su Safari La vulnerabilità CVE-2019-0708, cità diventano aggressive. Un cane che si Per venire incontro alle esigenze di pri- fin dall’aggiornamento iOS 11 e macOS resa pubblica di recente, è una morde la coda, appunto. vacy della sua utenza, senza però dan- High Sierra del 2017. Dal punto di vista delle più gravi scoperte negli ultimi Oltre all’aspetto visibile della pubblicità, neggiare troppo le campagne pubblicita- pratico, la funzionalità che Apple integre- tempi. La falla permette l’esecuzio- c’è poi quello più nascosto che agisce rie degli inserzionisti, Apple ha messo a rà nel corso delle prossime settimane in ne di codice remoto, e ricorda la sulla raccolta indiscriminata dei dati degli punto una nuova tecnologia chiamata Pri- Safari funziona su quattro distinti livelli di vulnerabilità alla base di Wanna- utenti. In pratica i gestori delle campagne vacy Preserving Ad Click Attribution, che sicurezza. Il primo livello riguarda il codice Cry. Microsoft è intervenuta subito pubblicitarie possono sapere tutto di noi. sarà integrata nelle nuove versioni di Sa- di monitoraggio con cui viene identificato con un aggiornamento risolutivo e Quali siti visitiamo, cosa compriamo, cosa fari. La nuova tecnologia parte dall’espe- l’utente. Oggi questo è dato è composto a causa della gravità della falla ha vediamo. E tutti questi dati vengono, poi, rienza che Apple ha accumulato grazie da moltissime cifre e lettere, e questo rilasciato l’aggiornamento anche rende l’utente molto riconoscibile. Apple per sistemi operativi vecchissimi ha deciso che Safari dimezzerà le cifre come Windows XP e Windows del codice di monitoraggio, dimezzando 2003. Ma il rilascio dell’aggiorna- PC Le indiscrezioni dal sito coreano The Elec e da Ming-Chi Kuo quindi le possibilità che il sistema ricono- mento non è filato liscio per tutti. sca con così tanta precisione l’utente. Ne sanno qualcosa i clienti del- Il secondo punto riguarda il fatto che solo l’azienda di sicurezza Sophos, che Display OLED di Samsung sui il sito su cui è caricato il banner può tener dopo l’applicazione della patch traccia del clic sul banner e raccogliere i hanno visto il loro PC bloccato sulla MacBook Pro 16” e i nuovi iPad Pro? dati. Nessun dato sarà più inviato a terzi schermata d’errore. Per ripristinare fuori dal sito. Il terzo livello di protezione il funzionamento della macchina di Riccardo DANZO riguarda le tempistiche con cui il browser Sophos consiglia di disinstallare na delle fonti più attendibili rilascerà i dati agli inserzionisti. Safari po- l’ultimo aggiornamento di sicurez- quando si parla di tutto il mon- trà bloccare questi dati fino a due giorni za di Windows, esponendoli però U do Apple e non solo, Ming-Chi prima di concederli ai gestori degli spazi ai rischi di una vulnerabilità critica. Kuo, ha recentemente previsto l’ar- pubblicitari, per rendere più difficoltosa “Microsoft e Sophos hanno lavora- rivo sul mercato, entro fine anno, di la raccolta dei dati sugli utenti. L’ultimo li- to fianco a fianco per identificare un nuovo MacBook Pro da 16 pollici vello di protezione riguarda, invece, i dati e risolvere il problema” si legge dal design completamente rinnovato. dell’utente che i gestori delle campagne in una nota inviata da Sophos. Kuo, tuttavia, non ha rilasciato ulteriori pubblicitarie possono vedere, che con “Microsoft ha fornito le seguenti informazioni riguardo le caratteristi- Safari saranno molto di meno rispetto informazioni: gli utenti di Windows che tecniche del nuovo portatile di Apple ma oggi, il sito koreano The Elec, ha allo standard. Apple attiverà in automa- Defender ATP (Advanced Threat confermato l’arrivo di questo nuovo Macbook Pro, sottolineando che sarà dotato di tico su Safari queste nuove politiche sul- Protection) su Windows 7 e Win- un display OLED da 16 pollici realizzato da Samsung. Non solo, sempre secondo il la privacy. Oltre che sui suoi dispositivi, dows Server 2008 R2 potrebbero sito koreano, Samsung fornirà ad Apple i display OLED anche per i nuovi iPad Pro, però, Apple ha intenzione di proporre la riscontrare alcuni problemi nell’in- previsti per la fine di quest’anno o l’inizio dell’anno venturo. nuova tecnologia al consorzio che gesti- stallazione degli aggiornamenti Se le indiscrezioni dovessero rilevarsi vere, è molto probabile che il listino prezzi di te il World Wide Web, con la speranza Windows. Microsoft è consape- questi nuovi dispositivi non sia di certo “economico”. Attualmente, infatti, il display che venga inserita in quanti più browser vole del problema e rilascerà una OLED è una delle componenti che più incide sul costo di iPhone XS e Apple Watch possibili. Apple punta, in poche parole, a patch per Windows Defender ATP. e, sui grandi schermi di MacBook Pro e iPad Pro, è probabile che esso incida ancora fare della sua tecnologia lo standard per Non è richiesta alcuna azione da maggiormente. Lo stesso Kuo, comunque, ha affermato che il passaggio ai display l’Internet che verrà e sostituire la vetusta parte degli utenti, il fix verrà auto- OLED sarà solo momentaneo. Per il 2021, infatti, Apple prevede di iniziare ad utiliz- tecnologia del Do-Not-Track che non ha maticamente installato dal Micro- zare i display mini-LED per i propri dispositivi. raccolto i risultati sperati. soft Monitoring Agent Service.”

 torna al sommario 23 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition PC Asus ha scelto di celebrare i primi 30 anni di attività presentando in anteprima al Computex 2019 di Taipei la nuova linea di ZenBook ZenBook Pro Duo ha due schermi, entrambi 4K. Le novità di Asus Aggiornati tre modelli con la versione 2.0 di ScreenPad. ZenBook Pro Duo ha lo schermo principale OLED 4K da 15,6” e uno largo la metà

di Gaetano MERO dedicati al gioco. Tre i modelli ZenBook dotati di ScreenPad qui in versione 2.0, sus ha scelto di celebrare i primi un secondario che sostitui- 30 anni di attività presentando in sce il touchpad classico, corredato da Aanteprima al Computex 2019 di interfaccia ancora più intuitiva simile ora Taipei la nuova linea di ZenBook, tutti a quella di uno smartphone e in grado equipaggiati con ScreenPad, e annun- di richiamare velocemente le funzionali- ciando un aggiornamento completo del- tà delle app in background facilitando il la famiglia di Republic of Gamers lavoro. ZenBook 13 (UX334), ZenBook 14 (UX434) e ZenBook 15 (UX534), i cui nomi rispecchiano le diagonali del di- splay nello specifico da 13.3’’, 14 e 15.6’’, monteranno display NanoEdge con cor- nici ridotte all’osso su tutti e quattro i lati e rapporto schermo-corpo che arriva al 95% nel modello da 13 pollici. Le confi- 1650 Max-Q, 16 GB di RAM, unità SSD di ZenBook Edition 30 (UX334FL), un gurazioni prevedono CPU Intel Core fino PCI Express e Wi-Fi di classe Gigabit. modello bianco perla con copertura in a i7 di ottava generazione, supporto per La versione da 13 pollici sarà disponibi- pelle realizzata in Italia e cucita a mano, scheda grafica NVIDIA GeForce GTX le anche in edizione limitata col nome con logo in rilievo in oro rosa. ZenBook Pro Duo ha due schermi 4K PC Asus ha presentato anche un quar- Beneficiano dell’upgrade solo i modelli con la touch bar, sia da 13” che da 15”. Prezzi invariati to modello che prende il nome di ZenBook Pro Duo (UX581) e che mon- Apple rinnova parte della gamma MacBook Pro terà l’inedito ScreenPad Plus. Si tratta di un laptop che include uno schermo principale OLED 4K UHD da 15,6” con Processori più potenti e nuova tastiera risoluzione 3840x2160 e rapporto 16:9 Apple introduce nei modelli con touch bar i processori di ultima generazione Intel, anche a 8 core e uno schermo secondario largo circa la metà, ma anch’esso 4K, dotato di di Riccardo DANZO che una versione con funzionalità smart. È disponibile anche processore a 8 core, il con schermo principale da 14”. prezzi restano invariati, ma la potenza nuovo CPU Intel Core Il software ScreenXpert offre agli utenti cresce. Apple ha rinnovato parte della i9 a 2,3GHz. Secondo la possibilità di gestire in modo sem- I gamma MacBook Pro: parte, perché i Apple questa versione plice ed intuitivo il doppio schermo, modelli che traggono beneficio dall’up- offre prestazioni due integrando perfettamente comandi grade sono solo quelli con la touch bar, volte più veloci rispet- e funzioni. È possibile trasferire su sia da 13” che da 15”. I prezzi di ingresso to al MacBook Pro con ScreenPad Plus app, menu, audio non cambiano: €2.099 e €2.899 rispet- processore quad-core , social o qualsiasi tipo di finestra tivamente, ma per le configurazioni più e prestazioni del 40% riducendo l’ingombro sullo schermo potenti si arriva a spendere anche 7.000 superiori rispetto al principale e ottimizzando il flusso di euro. Gran parte di questo prezzo è tutta- MacBook Pro 6-core, ed è il MacBook Pro butterfly cambiando il materiale posto tra lavoro. Accanto alla tastiera è inoltre via composto dal disco super veloce SSD, più veloce mai prodotto. Il prezzo base è i tasti e le cerniere, e questa volta si spera presente un tastierino numerico illu- che nel taglio da 4 TB costa 3.360 euro di 3.399 euro, ma se si vuole una CPU da che la soluzione sia definitiva: ricordiamo minato a LED integrato nel touchpad. in più. I MacBook restano la scelta pre- 8 core con un clock più elevato, 2.4 ghz, infatti che la tastiera dei MacBook Pro e ZenBook Pro Duo monterà CPU Intel ferita da molti sviluppatori e creativi che servono 220 euro in più. L’upgrade consi- degli altri MacBook recenti, realizzata con Core di ultima generazione fino a Core vogliono un portatile potente sul campo, gliato è però quello legato alla GPU: la Ra- il nuovo sistema a escursione ridotta, ha i9, RAM fino a 32 GB, GPU NVIDIA Ge- e per soddisfare le esigenze di coloro che deon Pro 560X può essere sostituita dal- creato a molti utenti problemi di blocchi Force RTX 2060 (UX581) o GeForce avevano bisogno di ancora più potenza l’eccellente Pro Vega 20 con 4GB di RAM e mancata digitazione, che Apple ha ri- MX250 (UX481), unità di archiviazione Apple ha introdotto per la prima volta an- spendendo 420 euro, anche se a questo solto con interventi in garanzia. L’ultima SSD PCIe 3.0 x4 da 1 TB. Il set completo prezzo si potrebbe fare una riflessione versione, la seconda, ha creato tuttavia di porte include una porta USB Type-C sull’acquisto della GPU esterna Black molti meno problemi e questo upgrade Thunderbolt 3, a cui si aggiunge WiFi Magic, soluzione adottata con successo di tastiera dev’essere visto come un in- 6 (802.11ax), Bluetooth 5.0 e supporto da molti utenti professionali e supportata tervento migliorativo per un componente ad Amazon Alexa. Presente anche la a pieno da MacOS Mojave. Oltre al pro- comunque importantissimo. I MacBook cerniera ErgoLift che ottimizza il flusso cessore cambia anche la tastiera: Apple Pro rinnovati sono già disponibili sullo d’aria sotto il laptop per prestazioni ter- rivede per la terza volta la sua tastiera store Apple. miche migliori.

 torna al sommario 24 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition PC Qualcomm ha mostrato il benchmark ottenuto con il nuovo processore dedicato a portatili e ultraleggeri Lenovo Project Limitless, il Windows, Office e giochi: Qualcomm primo portatile Snapdragon 8CX batte Intel Core i5 5G al mondo Lo Snapdragon si è dimostrato molto più veloce dei processori Intel e la batteria dura il doppio Lenovo e Qualcomm stanno lavorando al di Roberto PEZZALI applicazioni che sotto architettura X86 gira- primo portatile 5G al risultati li ha dati Qualcomm, quindi no native, mentre con mondo. Autonomia e sono da prendere con le pinze. Ma ha lo Snapdragon sono prestazioni saranno i I anche chiesto a tutti di provare: utiliz- emulate: Qualcomm zando PCMark 10 come benchmark e ap- batte Intel anche con suoi veri punti di forza, plicazioni di uso comunue come Office, il codice che non è com- ma non sarà sul mercato nuovo SoC su architettura ARM Snapdra- pilato nativamente per gon 8cx di Qualcomm, annunciato allo il processore. Presta- prima del prossimo anno Snapdragon Summit, ha eguagliato e in zioni migliori anche in certe situazioni battuto un processore ambito grafico, 37.10 con processore Qualcomm non avranno di Riccardo DANZO Core i5-8250U di Intel. Da anni Qual- FPS contro 29i .47 FPS del processore nulla da invidiare a quelle che si ottengo- comm insiste nel portare avanti l’idea che Intel. L’unica differenza è la risoluzione no con Intel e grafica integrata. Secondo Snapdragon per i computer ultra portatili dello schermo, leggermente superiore alcune demo anche giochi come Fortni- è una soluzione migliore di quella offerta nel prodotto con processore Intel, diffe- te (che però non usa Unity) girerebbero da Intel, perché oltre ad avere ovvi bene- renza che potrebbe impattare anche sul- a 50 fps su un ultra portatile. E poi c’è fici in termini di batteria è anche “always l’autonomia, molto superiore sul prodotto Electon, che è la piattaforma più usata connected”, ma le prestazioni non sem- con processore ARM. Il divario potrebbe per compilare in formato nativo web app: pre hanno dato ragione a Qualcomm. allargarsi ulteriormente nei prossimi mesi Spotify, Slack e moltissime app desktop Lenovo e Qualcomm hanno annun- Ora però, stando ai benchmark, le pre- quando sia Unity che Electron verranno Windows sono compilate con Electron. A ciato Project Limitless, il primo por- stazioni ci sono Con applicazioni come resi disponibili per piattaforma ARM. Unity giugno dovrebbe arrivare il supporto na- tatile al mondo dotato di connetti- Office e Edge, ad esempio, Snapdragon è oggi il game engine più diffuso al mon- tivo, e gli sviluppatori potranno così adat- vità 5G. In arrivo nel 2020, il nuovo riesce a fare meglio del Core i5. E, cosa do, e quando verrà ricompilato per ARM tare molte app per farle girare al meglio PC di Lenovo sarà equipaggiato dal da non sottovalutare, stiamo parlando di le prestazioni dei giochi su Windows 10 sui computer Windows on Snapdragon. nuovo processore Qualcomm de- dicato, ovvero lo Snapdragon 8cx. Pur trattandosi di un prototipo an- PC Disponibilità dei primi sistemi OEM laptop e Ultrabook prevista per le festività invernali del 2019 cora in fase di definizione, la nuova piattaforma Qualcomm su cui è ba- sata Project Limitless sembra esse- Processori Intel “Ice Lake” a 10 nm nei PC entro fine anno re davvero promettente. Secondo i benchmark, infatti, le prestazioni di Migliori prestazioni grafiche, all’intelligenza artificiale e alla connettività Thunderbolt 3 e Wi-Fi 6 Snapdragon 8cx sono addirittura migliori dei processori Intel Core di Riccardo DANZO raddoppiata rispetto i5 della generazione U, come l’i5- resentati al CES 2019, i processori ai Whiskey Lake su 8250U con il quale è stato messo di decima generazione Ice Lake di contenuti 4K e ottiene a confronto. Secondo i test effet- P Intel fanno la loro comparsa anche miglioramenti anche tuali con PC Mark, realizzati su due al Computex e si dicono pronti a essere in ambito gaming. A differenti portatili, il processore di distribuiti, con la disponibilità dei primi proposito di contenuti, Qualcomm ottiene risultati migliori sistemi OEM laptop e Ultrabook prevista la Iris Plus permette la rispetto a quello Intel sotto quasi per le festività invernali del 2019. Infatti, visione di video HDR tutti punti di vista. Non solo, anche per il momento, la decima generazione 4K a 10 bit. Gli Ice Lake per quanto riguarda la parte grafi- di processori Intel emetterà i primi vagiti sono anche i primi processori Intel ad osservare anche in ottica “Project Athe- ca, dedicata ad una Adreno 680, solo all’interno di PC portatili, dato che abilitare l’intelligenza artificiale ad alte na”, cioè il progetto che Intel sta portando i test effettuati con 3DMark Night sono state mostrate le U-Series e Y-Se- prestazioni sfruttando il DL Boost per i avanti nello sviluppo di computer ultrasot- Raid mostrano un maggiore po- ries dei processori mobile. I modelli in ar- carichi di lavoro a bassa latenza e otte- tili, sempre connessi e con un’autonomia tenza del sistema creato da Qual- rivo sono i classici i3, i5 e i7 dotati fino a 4 nendo prestazioni complessive migliori di energetica certificata. comm. Nonostante le prestazioni core e 8 thread tramite tecnologia Hyper- 2,5 volte rispetto a un i7 Whiskey Lake di Nel corso dell’evento Intel al Computex il decisamente migliori, l’autonomia Threading, con frequenza Turbo massima ottava generazione a 14 nm. Per quanto direttore del Client Computing Group del- offerta da Snapdragon 8cx sembra fino a 4,1 GHz e di frequenza di clock della riguarda la connettività, gli Ice Lake go- la società, Gregory Bryant, ha mostrato in essere addirittura doppia rispetto GPU integrata fino a 1,1 GHz. Il processo dono di funzionalità Thunderbolt 3 e Wi- anteprima alcuni dei laptop che rispetta- alla controparte Intel. Sempre se- produttivo a 10 nm e il nuovo core “Sunny Fi 6 (Gig+) integrate, che permetteranno no già la versione 1.0 delle specifiche del condo i benchmark, infatti, il nuovo Cove” non sono l’unica novità degli Ice ai produttori OEM un lavoro più agevole progetto Athena. Si tratta di: Acer Swift processore di Qualcomm riesce Lake di Intel. A fare loro compagnia c’è nella realizzazione delle schede madri e 5, Dell XPS 13” 2 in 1, HP Envy 13” Wood a raggiungere le 16 ore di lavoro la nuova architettura grafica basata su In- consumi più contenuti. Infatti, i processori Series, che include anche funzionalità di continue senza la necessità di es- tel Iris Plus, che offre una codifica HEVC di decima generazione di Intel sono da Alexa, e Lenovo Yoga S940. sere ricaricato.

 torna al sommario 25 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition PC Al Computex, Dell presenta la serie premium XPS in una veste completamente rinnovata Radeon RX 5000 è la nuova GPU Rinnovati Dell XPS 15” e il 2 in 1 da 13” Navi di AMD che Autonomia fino a 20 ore per il laptop da 15,6” sfida RTX Tra le novità interessanti, schermo OLED con HDR, processori Intel di decima generazione e Wi-Fi 6 di Nvidia di Giuseppe RUSSO La nuova GPU Navi e la nuova architettura gennaio abbiamo assistito alla pre- sentazione del laptop XPS da 13”. RDNA danno forma AAl Computex, Dell ha presentato alla famiglia di schede il resto della flotta in una veste comple- video Radeon RX 5000 tamente rinnovata. Arrivano in versione 2019 il 15,6” e il 2 in 1 da 13”. che mirano a sfidare e Il 15,6” subisce un importante restyling. battere le RTX di Nvidia Qui i progettisti hanno fatto un ottimo lavoro su cornici e webcam riuscendo di Sergio DONATO ad incastonare lo schermo in un “corpo” (costituito da alluminio) che sarebbe Al Computex 2019, AMD ha svela- quello di un portatile da 14”. Il peso si to per la prima volta la nuova GPU attesta su circa 1,8 kg che può arrivare NAVI con processo produttivo a 7 a circa 2 kg a seconda della configura- nm basata sulla nuova architettura zione scelta (a incidere maggiormente il WiFi 6. Contrariamente alla tendenza di porto 16:10 e sarà possibile scegliere tra RDNA, che andranno a sostituire peso della batteria). mercato, questo laptop sarà dotato an- una versione con schermo Full HD (500 rispettivamente la GPU Vega e Lo schermo sarà un LCD Full HD confi- che di slot per schede SD. nits di luminosità e contrasto 1800:1) o l’architettura GNC (Graphics Core gurabile anche in versione 4K antirifles- L’aspetto sotto cui Dell ha spinto in que- 4K (500 nits e contrasto 1500:1). Next) della precedente generazio- so con luminosità di 500 nits e contrasto sto modello è l’autonomia: con la bat- Sotto il cofano troverà alloggio uno dei ne di schede video AMD. Il nome 1500:1 in entrambi i casi. Sarà possibile teria più grande (da 97 WHr) l’azienda processori a 10nm Intel di decima gene- NAVI lo abbiamo già sentito ac- scegliere anche un schermo OLED an- assicura che sarà possibile superare le razione presentati contemporaneamen- costato a PlayStation 5, che infatti tiriflesso con picco di luminosità a 400 20 ore di autonomia. La disponibilità al- te al Computex. Il processore sul mo- avrà una versione specifica della nits, contrasto 100.000:1 e una gamma l’acquisto è attesa nel corso delle pros- dello di base sarà il i3-1005 G1, ma fra GPU per la console Sony. AMD colori DCI-P3. Sotto la scocca troviamo sime settimane. Il prezzo di partenza le opzioni di configurazione ci saranno ha mostrato invece la GPU che come CPU di base una Intel Core i5- sarà di 1.000 dollari (circa 900 euro) che anche i5 i3-1005 G1 oppure un i7-1065 finirà nei PC dei videogiocatori e 9300H configurabile in alternativa con diventano 1.900 dollari nel caso in cui si G7. La RAM, di tipo LPDDR4, sarà pari che darà vita alla nuova famiglia di i7-9750H oppure i9-9980HK. Come scelga la variante con schermo OLED. a 4 GB sulla configurazione base, che schede Radeon RX 5000 Series. scheda grafica sarà adottata una Nvidia potrà essere configurata anche in ver- Le Radeon RX5000 avranno RAM GeForce GTX 1650 da 4 GB. La RAM XPS 2 in 1 da 13” in versione sione 8, 16 e 32 GB. Le porte disponibili GDDR6 e supporteranno lo stan- nel modello base sarà di 8 GB, ma sarà Full HD e 4K saranno due Thunderbolt 3, slot micro dard PCIe 4.0. In combinazione possibile scegliere in alternativa 16, 32 Il nuovo Dell XPS 13 2-in-1 sarà più sotti- SD e jack cuffie da 3,5 mm.a L batteria con la nuova architettura RDNA, o 64GB. Gli ingressi disponibili saranno le della precedente generazione (si par- sarà da 51 WHr e dovrebbe assicurare, secondo AMD saranno in grado due porte USB 3.1, una porta Thunder- la di una riduzione dell’8%) ma ciò non nella versione con schermo Full HD, circa di ottenere il 25% di prestazioni in bolt 3, jack cuffie da 3,5mm e una porta inciderà sulle prestazioni che, al con- 16 ore di autonomia. Sul fronte connettivi- più per clock, e addirittura il 50% di HDMI 2.0. L’archiviazione sarà affidata trario, Dell sostiene dovrebbero essere tà saranno disponibili Bluetooth 5 e Wi-Fi prestazioni in più per watt. Il CEO ad una unità allo stato solido PCIe (SSD) superiori del 250%. Con il nuovo design 6. Il peso dovrebbe attestarsi su 1,30 kg in di AMD, Lisa Su, e Scott Herkel- da 256GB; in alternativa sarà possibile arriverà anche un sistema di raffredda- linea con i laptop dello stesso segmento man, il direttore della divisione Ra- scegliere tra 512 GB, 1 TB o 2 TB. Sul mento appositamente progettato. di mercato. L’XPS 2 in 1 avrà un prezzo di deon Technology, hanno mostrato fronte connettività saranno disponibili Il nuovo 2 in 1 ora sarà dotato di uno partenza di 900 euro e dovrebbe essere in parallelo il benchmark del video- il bluetooth di quinta generazione ed il schermo da 13,4” con il particolare rap- disponibile sul mercato da luglio. gioco Strange Brigade processato da una scheda Nvidia RTX 2070 e da una AMD Radeon RX 5700. La Radeon si è dimostrata più veloce del 10% rispetto a Nvidia. Si è par- lato anche di ray tracing: “Non c’è dubbio - ha detto Herkelman - che il ray tracing sia il futuro della gra- fica e dei videogiochi, ma le mec- caniche di supporto, la prontezza dell’ecosistema siano tutti elemen- ti importanti.” Le nuove AMD Ra- deon della serie RX 5000 saranno disponibili a luglio, dettagli e prezzi nel corso dell’E3, il 10 giugno.

 torna al sommario 26 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition TV E VIDEO Uno schermo LG OLED Transparent permette di vedere gli oggetti posti dietro di esso OLED, prezzo mai così basso Gli schermi OLED trasparenti di LG in Italia 899 euro Sanno di fantascienza, effetto garantito per un LG da 55” LG ha aumentato la trasparenza al 38% pensando espressamente alle realtà professionali L’offerta del negozio Yeppon su eBay è di Sergio DONATO per un TV LG 55B8 4K li schermi OLED Transparent di OLED: 899 euro per un LG arrivano in Italia e si rivolgono 4K del 2018 con HDR, G direttamente alle aziende e alle realtà professionali. Il nome del prodot- Dolby Vision e Dolby to è autoesplicativo: si tratta di pannelli Atmos possono far OLED trasparenti che, proprio per le loro caratteristiche, si prestano a installazioni venire voglia di entrare particolari, come per esempio a corredo nell’universo OLED di una mostra museale o come sofisticati schermi pubblicitari. LG dichiara che se la di Sergio DONATO trasparenza negli schermi LCD dello stes- so tipo è del 10%; negli OLED con tecno- piuttosto che sul bianco. La decisione ha dalla luce. Ovviamente, i contenuti devo- Era successo a novembre dello logia auto-illuminante la trasparenza arri- permesso di avere il bordo dello scher- no essere studiati con il preciso scopo di scorso anno abbattendo la soglia va fino al 38%. In caso di visione frontale mo appena visibile quando il contenuto essere trasmessi da un OLED trasparen- psicologica dei 1.000 euro, ma dello schermo, gli oggetti posti dietro di ha uno sfondo nero. Inoltre, i colori chiari, te, non perché servano accorgimenti tec- il TV 4K OLED LG 55B8 finisce esso sono intellegibili e si sovrappongo- non avendo alcuna interazione con la tra- nologici particolari, ma perché i creativi ancora una volta nel “cesto degli no alle immagini riprodotte sullo schermo. sparenza, risultano molto più vividi e reali devono realizzare i video sapendo quali sconti” del negozio di Yeppon su Da parte di LG, la scelta del colore a cui rispetto ai display che scelgono il bianco saranno le “zone buie” dell’immagine eBay. Anche se ha il processore affidare la trasparenza è caduta sul nero, come colore da lasciare “attraversare” che si vorranno rendere trasparenti. Alpha 7 del 2017, stiamo comun- que parlando di un OLED 4K del 2018 che viene venduto a 899 euro. Il modello oggetto dell’of- TV E VIDEO Dopo Google Assistant, i modelli 2019 dei LG si aprono anche ad Amazon Alexa ferta è il 55B8PLA che rispetto al 55B8SLC ha dalla sua diffusori da 2.2 canali e 40 W audio di poten- LG TV, Alexa arriva in Italia entro l’estate za, quindi 20 W in più. È il modello più economico della linea 2018 di E c’è anche la compatibilità con AirPlay 2 LG, ma la differenza sostanziale rispetto al fratello maggiore C8, Il lancio dell’app previsto in America per il prossimo mese, in Europa arriverà entro l’estate che abbiamo recensito, sta in quel processore Alpha 7, che nei con- di Pasquale AGIZZA fronti dell’Alpha 9 del C8 ha, sulla opo aver implementato il suppor- carta, una profondità d’immagine to a Google Assistant a partire inferiore perché non utilizza i nuovi D dai modelli ThinQ del 2018, LG algoritmi dell’Object Depth Enhan- raddoppia ed apre le porte all’arrivo di cer e ha una riduzione del rumore Alexa. L’assistente virtuale di Amazon, meno efficace. Tuttavia, il B8 è un compatibile con tutti i modelli ThinQ 4K, supporta HDR 10, HDR 10 Pro, rilasciati da LG nel 2019, arriverà il pros- HLG, Dolby Vision e Dolby Atmos simo mese sul mercato nordamericano, e ha WebOS come sistema opera- per poi raggiungere entro l’estate altre tivo. Nel momento in cui scriviamo, 14 nazioni comprese l’Italia. l’ultimo aggiornamento software è Grazie all’installazione dell’app di il 4.10.65 che è stato messo in rete Alexa, i clienti LG potranno porre del- nata periodicamente per garantire tutti musicale. Sarà possibile, inoltre, con- il 27 aprile. Come ovvio pensare, le domande all’assistente, controllare i nuovi aggiornamenti e funzionalità. trollare Siri direttamente dal televisore. trattandosi di un modello 2018, ri- i prodotti smart home compatibili, ac- Oltre al supporto Alexa, per determina- “L’arrivo delle funzionalità di Alexa è ceve quindi anche un supporto co- cedere alle Alexa Skills e molto altro ti modelli di TV che fanno parte della un altro esempio dell’impegno di LG stante, dato che gli aggiornamenti ancora. Il tutto interfacciandosi con la famiglia OLED e NanoCell sarà aggiun- nel semplificare la vita dei clienti” ha sul sito LG arrivano a distanza di TV, senza bisogno di altri dispositivi ta la compatibilità ad AirPlay 2. Sarà dichiarato Brian Kwon, presidente del- quattro mesi l’uno dall’altro. In altri esterni. Il supporto ad Alexa significa possibile, quindi, collegare al televisore le divisioni Mobile Communications e negozi online il 55B8 viene vendu- anche la possibilità di usare le Routine. un iPhone o un iPad e guardare i video Home Entertainment di LG. “Continue- to a circa 1.400 euro e sullo stesso Sarà quindi possibile concatenare una dall’app Apple TV, le foto presenti sul remo ad arricchire l’esperienza utente sito Yeppon il B8 ha un cartellino di serie di azioni tramite un unico coman- dispositivo, ascoltare la musica dal cel- sviluppando sempre più caratteristiche 959,99 euro. Le scorte vendute su do. L’applicazione, inoltre, sarà aggior- lulare o attraverso i servizi di streaming e servizi di Intelligenza Artificiale”. eBay non dureranno a lungo.

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www.audiogamma.it n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition SOCIAL MEDIA E WEB Arriva anche in Italia Film, una nuova funzionalità proposta da Facebook Dati di Flipboard a rischio per 9 Facebook Film approda in Italia. Dagli mesi. L’azienda orari ai biglietti, l’esperienza si fa social resetta tutte le Consentirà di ricevere informazioni sui film in uscita e sulla programmazione e di condividerle password clic direttamente sul sito Per mesi qualcuno di Gaetano MERO del cinema, dove dispo- ha avuto accesso ad rriva in Italia Film, una nuova fun- nibile l’e-commerce, sul alcuni database di zionalità proposta da Facebook quale viene effettuato il Flipboard contenenti Ache consentirà agli utenti del social pagamento e completa- network di visualizzare tutti gli spettacoli ta la transazione. A fine dati come password, cinematografici nelle vicinanze, ovunque procedura, il cinema email e nomi reali. ci si trovi grazie alla geolocalizzazione, e invia all’acquirente una di condividere le informazioni con i propri conferma via email con Resettate le password e contatti. Per provare Film è sufficiente -ac il codice a barre o il QR i token digitali legati ad cedere al menu generale di Facebook e code dell’e-ticket, a se- account terzi selezionare l’icona con l’immagine di una conda di quanto previsto dal sistema di uscita o in programmazione, saranno di- bobina cinematografica. A quel punto ap- e-commerce utilizzato, in modo quindi sponibili i pulsanti “Mi interessa” e “Con- di Massimiliano DI MARCO pariranno due sezioni: “Film”, con l’elenco indipendente da Facebook. Al lancio di trolla Orari”, che permettono di rimanere degli spettacoli in programmazione, la Film nel nostro Paese si accompagna una aggiornati sull’uscita del film nelle sale e Dal 2 giugno 2018 al 23 marzo descrizione, il trailer, tutte le informazioni serie di nuove opzioni che, dal 3 giugno, di acquistare il biglietto con un solo clic. 2019 e poi nuovamente il 21 e il su cast e regista e “Cinema”, con la lista saranno a disposizione di tutte le major Warner Bros. Entertainment Italia è la 22 aprile, Flipboard ha registrato delle sale, gli orari degli spettacoli e i link per rendere ancora più interattiva l’espe- prima major a testare da subito queste un accesso non autorizzato ad per acquistare il biglietto online. rienza cinematografica per ciascuno dei nuove funzionalità, in occasione dell’usci- alcuni database che contengono Una volta selezionati film e sala, i bigliet- loro titoli. Ad esempio, per coloro che ta nelle sale italiane di Godzilla II King of le informazioni degli utenti, fra cui ti possono essere acquistati con un solo apporranno un like alla Pagina del film in the Monsters. “il vostro nome, il nome utente Flipboard, la password protetta criptograficamente e l’indirizzo SOCIAL MEDIA E WEB Per tutti gli altri utenti la strada dei blocchi pubblicitari è a un vicolo cieco? email”. In maniera precauzionale, la società ha resettato le password degli utenti “anche se le password Google ha intenzione di bloccare gli ad blocker in Chrome erano protette in maniera criptata e non tutte le informazioni dell’ac- count dell’utente erano coinvolte”. Il blocco sarebbe ammesso solo per gli utenti aziendali Ogni mese circa 150 milioni di per- Il rischio è che gli utenti migrino in massa verso i browser che non scoraggiano gli adblocker sone in tutto il mondo usano il ser- vizio di aggregazione delle notizie. di Sergio DONATO non l’intera webRequest Flipboard ha anche avvisato che API (anche se il blocco nel caso in cui l’account sia con- a notizia circolava nell’ambiente già sarà ancora disponibile nesso ad altri account di terze par- da gennaio di quest’anno, quando per le distribuzioni azien- ti, “inclusi account social media, i L Google ha pubblicato una propo- dali).” Di fatto, Google sta database possono aver contenuto sta, Manifest V3, con cui mirava a una dicendo che i clienti azien- token digitali usati per connette- modifica dei permessi delle estensioni dali potranno fare ancora re il proprio account Flipboard a del browser Chrome e che garantirebbe uso degli ad blocker, ma tale account di terzi.” In ogni caso, l’uso degli adblocker solo agli utenti di per tutti gli altri la strada dei specifica la società, non sono sta- tipo aziendale. Tutto nasce dalla modifica blocchi pubblicitari sembra te riscontrate prove di accessi ad che Google vorrebbe fare all’API webRe- arrivata a un vicolo cieco. È abbia capito di dover tranquillizzare gli account terzi connessi a quello di quest di Chrome che al momento per- facile pensare che la scelta dell’azienda utenti, sebbene non faccia riferimento Flipboard. Anche in questo caso, mette di bloccare gli annunci pubblicitari sia stata pilotata dalla salute dei contenuti alla “distinzione” tra clienti. Un portavoce come misura precauzionale, sono prima che siano caricati. Google vuole in- pubblicitari messa in pericolo dalle esten- di Google infatti ha detto: “Chrome sup- stati sostituiti e cancellati tutti i to- vece eliminare questa capacità di blocco. sioni di blocco. È altrettanto facile imma- porta l’uso e lo sviluppo degli ad blocker. ken digitali “dove possibile”. La società di Mountain View ha risposto ginare che la fiducia posta in Chrome Stiamo lavorando attivamente con la La società ha avvisato in ogni alla serie di lamentele incentrate soprat- per molti utenti potrebbe valer bene un comunità di sviluppatori per ottenere fee- caso che “non raccogliamo dagli tutto sulla preoccupazione da parte degli ad blocker e non è escluso che Google dback e intervenire sulla progettazione utenti i numeri di codice previ- utenti di non poter usare estensioni che stia mettendo in gioco una grossa fetta di di un sistema di filtraggio dei contenuti denziale o altri mezzi di identi- possano bloccare la pubblicità sui siti utenti che potrebbe migrare verso altri lidi che limita la quantità di dati sensibili del ficazione emessi dal governo, internet. Ma una parte della risposta ha senza restrizioni. In una parola: il browser browser condivisi con terze parti.” Anche numeri di conti bancari, carte di creato ancora più scompiglio: “Chrome Firefox. In una nota inviata ai colleghi di alla luce di queste parole, però, un blocco credito, o altre informazioni finan- vuole disattivare le capacità di blocco 9to5Google, sembra però che la socie- totale delle pubblicità sembra comunque ziarie, né questi sono stati coin- della webRequest API in Manifest V3, tà stia correggendo il tiro o comunque fuori dai futuri programmi di Google. volti nell’incidente”.

 torna al sommario 29 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition GAMING Il servizio in abbonamento mensile di Microsoft sbarca anche su PC. Oltre 100 i giochi al lancio L’Intellimouse di Microsoft Ufficiale: Xbox Game Pass arriva su PC diventa un Gears 5 e altri giochi in vendita su Steam mouse per I giochi sviluppati in casa arriveranno anche sugli altri store, eliminando l’esclusiva dello store Windows videogiocatori di Pasquale AGIZZA Il mouse sarà il La casa americana ha poi primo di Microsoft ad box Game Pass arriva anche sui PC affermato di essere in trat- Windows 10. Così come su console tativa con ben 75 studi per abbandonare il sensore Xprevederà la possibilità di giocare ampliare in modo impor- proprietario e adottare quanto si vuole a fronte di un abbona- tante il catalogo d giochi una soluzione già vista mento mensile. Nello specifico, Xbox presenti sulla piattaforma. Game Pass per PC offrirà, in maniera I membri Xbox Game Pass nella concorrenza, analoga a quanto succede sulla console, per PC riceveranno, inol- realizzata da Pixart l’accesso a una libreria di oltre 100 giochi. tre, uno sconto del 20% Fra i partner si segnalano nomi di rilievo qualora decidessero di Pass, Microsoft ha svelato anche altre di Pasquale AGIZZA quali Bethesda, Deep Silver, Devolver Di- comprare un gioco presente nella libreria, informazioni sulla strategia dell’azienda ri- gital, Paradox Interactive e SEGA. Anche e del 10% su tutti i giochi in vendita nel guardo il gioco su PC. Fari puntati sul gio- la politica riguardante i giochi sviluppati ma non inclusi nel Game- co cross-network, cioè la possibilità per gli direttamente da Microsoft sarà uguale a Pass. Sconto del 10% anche sull’acquisto utenti PC di sfidare i giocatori su console quella messa in atto sulle console: i giochi di DLC ed oggetti di gioco. Microsoft dà e viceversa. La visione di Microsoft, poi, è arriveranno su Game Pass per PC lo stes- appuntamento all’E3 in programma fra quella di non porre limiti ai giocatori, e per so giorno dell’uscita globale, compresi i due settimane per la lista dei giochi inclusi questo motivo i giochi sviluppati in casa nuovi progetti degli studi Obsidian e inXi- e i dettagli sul funzionamento di Xbox Ga- arriveranno anche sugli altri store, elimi- le, recentemente acquisiti da Microsoft. mePass per PC. Oltre all’arrivo del Game nando l’esclusiva dello store di Windows. L’Intellimouse di Microsoft è sta- to uno dei più innovativi e iconici modelli di mouse mai realizzati. Nel 2017 Microsoft ha rispolverato GAMING In un breve video su Twitter rilasciato da un reporter giapponese, il primo confronto il marchio Intellimouse, lanciando il modello Classic. Design retrò ed ergonomico, tasti aggiuntivi sul Ecco un primo assaggio di PlayStation 5 fianco sinistro e tutta la qualità e robustezza a cui eravamo abitua- Il confronto con la PS4 Pro è impietoso ti i pezzi forti. Da oggi, al modello La nuova console fa registrare prestazioni eccezionali, battendo di gran lunga la “vecchia” console Classic si aggiunge anche il mo- dello Pro, che sposta l’asticella di Pasquale AGIZZA della qualità ancora più in alto e sposa i videogiocatori. Rispetto al ony ha concesso un primo assag- modello lanciato nel 2007, infatti, il gio della potenza bruta di PlaySta- nuovo Intellimouse Pro aggiunge Stion 5, durante il IR Day 2019. In un alcune caratteristiche molto inte- brevissimo video condiviso su Twitter ressanti pur mantenendo lo stesso dal giornalista del The Wall Street Jour- design. Via libera, quindi, a un nuo- nal Takashi Mochizuki, infatti, vediamo vo sensore e a tasti programmabili. un confronto fra la nuovissima e misterio- Trova spazio anche un piccolo LED sa console e una PS4 Pro. Oggetto dello che può essere impostato con vari scontro è il gioco Marvel’s Spider-Man, e colori. Microsoft per la prima volta in particolare i tempi di caricamento del abbandona il sensore progettato in gioco stesso. Questo riferimento tecnico che in termini di retrocompatibilità. Nelle “ovunque, in qualsiasi momento e senza casa: utilizza il sensore Pixart 3389, venne usato da Sony stessa quando ha intenzioni di Sony ci sarebbe, infatti, la disconnessioni”. Un interessante affer- attualmente uno dei migliori sul anticipato i primi dettagli tecnici riguar- creazione di un sistema di retrocompa- mazione perché tocca tanto lo streaming mercato e viene adottato dalle so- danti l’hardware della console di pros- tibilità che renda il passaggio alla nuova (PlayStation Now è attivo da anni) quanto luzioni per videogiocatori di Logite- sima generazione. Le prestazioni sono generazione più veloce e fluido. Altre ca- un hardware portatile come quello di Nin- ch, Razer e SteelSeries fra gli altri. di livello superiore rispetto all’attuale ratteristiche di PlayStation 5 confermate tendo Switch. Nel secondo caso, invece, Prende il posto del sensore Blue- generazione. Nel video possiamo nota- a oggi includono: SSD, scheda grafica Sony ha palesato l’intenzione di rendere Track che Microsoft adotta per tutti re come una scena che ha richiesto un compatibile con il ray tracing, audio 3D PlayStation 5 la migliore console della gli altri dispositivi di puntamento. Il caricamento di circa 8 secondi su PS4 e supporto agli schermi 8K. nuova generazione. Per raggiungere tale mouse arriverà sul Microsoft Store Pro, venga caricata in meno di un secon- Molto interessanti anche altre due di- risultato, continuerà a lavorare duramente e su Amazon dal 5 giugno, ad un do sulla nuova console. Prestazioni del chiarazioni di Sony pronunciate durante per mantenere e migliorare i rapporti con prezzo di 60 dollari. Già aperti i genere fanno ben sperare per la nuova la presentazione. Nella prima si legge gli sviluppatori esterni, che hanno sempre preordini, ma il lancio in Europa è console, sia in termini di potenza bruta che PlayStation 5 permetterà di giocare fatto la fortuna di qualsiasi console. programmato per luglio.

 torna al sommario 30 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition GAMING L’arrivo di Xbox Game Pass su PC e dei giochi Microsoft su Steam crea una situazione particolare Microsoft promette 14 La strana posizione di Microsoft nei game PC nuove esclusive Un po’ alleata e un po’ rivale di Steam Xbox One e PC L’azienda da anni sta lavorando diversamente in tutti i settori. I videogiochi non fanno eccezione all’E3 di Massimiliano DI MARCO Fra i nomi più importanti Gears of War 5, Halo on l’avvento di Game Pass su PC la posizione di Microsoft nel mondo Infinitee un nuovo C videoludico del PC sarà senz’al- gioco della serie Forza tro curiosa. Da una parte, infatti, sarà un Motorsport. Microsoft editore come tanti altri facendo arrivare alcuni dei suoi futuri giochi, come Gears promette numerose 5, anche su Steam. L’importante è poter nuove esclusive per fornire ai suoi consumatori il ventaglio l’imminente E3 più vasto possibile di canali di acquisto, anche se ciò significa declassare la ne- di Pasquale AGIZZA cessità del Microsoft Store per fruire dei suoi videogiochi. Dall’altra parte, invece, la casa di Red- mond andrà di traverso a Steam, con sta tenendo da tempo. Lo stesso che ha E questi rivali commerciali, allora? Man un’offerta parallela e allo stesso tempo portato a un accordo storico tra Sony mano che l’hardware diventerà sempre alternativa: un servizio su abbonamen- e Microsoft, con la seconda che fornirà meno centrale - a dimostrazione di ciò to mensile che offre decine di giochi l’infrastruttura tecnica e la piattaforma i giochi PlayStation 4 possono essere di prime e terze parti. Con l’avvento su (Azure) alla società giapponese per il giocati in streaming su PC, per esem- PC, Microsoft cercherà naturalmente di suo servizio di streaming di videogiochi, pio - la concorrenza della società di Microsoft ha intenzione di lasciare accattivarsi il benestare di altri partner e PlayStation Now; il medesimo atteggia- Redmond assumerà nuove forme; anzi, il segno all’E3 e per farlo presente- di continuare ad ampliare il catalogo di mento che, anni fa, ha portato i servizi ha già assunto nuove forme: Amazon rà una corposa quantità di produ- giochi, molti dei quali, ovviamente, sono Office su iPhone e adiP o un sottosiste- e Google nel cloud per le aziende ed zioni di terze parti. Saranno, infatti, presenti anche su altri negozi digitali per ma Linux integrato in Windows 10. Una Electronic Arts quando lancerà il suo ben 14 i giochi degli studi interni di PC. Senza dimenticare che, tramite il Mi- situazione, come detto, curiosa, ma che servizio di streaming (ha acquisito lo Microsoft per Xbox One e PC che crosoft Store, la società offre un servizio fa nascere contemporaneamente nuovi scorso anno la tecnologia di GameFly) si alterneranno sul palco, Una tale identico a quello di Steam, sono due esempi. In altri abbondanza è da ricercare anche sebbene siano pochissimi casi, il rapporto ha due nelle recenti acquisizioni fatte da gli sviluppatori di terze parti facce: è vero che Microsoft Microsoft che si è portata a casa che lo hanno usato come sfrutta l’App Store di Apple gli studi , Ninja vetrina. Da un punto di vi- per veicolare a utenti e Theory, , Compulsion sta cinico, può sembrare aziende i suoi servizi, ma Games e The Initiative. I 5 studi che Microsoft voglia tene- contemporaneamente sfi- vanno ad aggiungersi agli altri stu- re il piede in due scarpe: da la casa di Cupertino nei di acquisiti qualche tempo fa, cioè piacere a tutti senza scon- sistemi desktop supportan- Obsidian e inXile. Oltre al nuovo tentare nessuno. La ben do (e ci mancherebbe al- capitolo della serie Gears of War più semplice verità è che tro) Windows 10 come stru- (Gears 5), sarà sul palco anche la sua nuova posizione sul mento migliore di macOS. Halo Infinite. Le indiscrezioni parla- PC conferma, una volta Il campo di battaglia ha una no di un nuovo capitolo della serie ancora, come l’azienda prospettiva più ampia: le Forza Motorsport, ma la star della Nel corso della conferenza E3, programmata il 9 giugno, Mi- californiana sia fondamen- piattaforme. Intese nel loro serata potrebbe essere il quarto crosoft fornirà ulteriori dettagli circa Xbox Game Pass su PC. talmente agnostica: poco senso più generale, cioè capitolo della saga di Fable atte- importa dove e come gli come l’insieme degli stru- so ormai da più di 9 anni. Il nuovo utenti esperiscono i suoi menti abilitatori di nuovi tipi Fable vedrebbe al lavoro proprio giochi - iPad, Xbox One, Steam - perché interrogativi. Se Microsoft è potenzial- di esperienze (dal cloud fino alla realtà Playground Games e il debutto l’importante è che ci giochino. mente partner di qualunque azienda, ha aumentata). I videogiochi sono soltanto sul mercato non dovrebbe essere Se un tempo Halo era sinonimo di Xbox ancora dei concorrenti? E quali sono? Le l’ennesimo caso in cui Microsoft ha ab- molto lontano. I 14 giochi saranno e quindi la serie poteva essere fruita so- vecchie rivalità non esistono più perché bandonato vecchie inimicizie, in favore disponibili nel catalogo del servizio lamente su hardware Xbox, oggi non lo Microsoft per prima è oggi un’azienda di un servizio più concreto per gli utenti su abbonamento Game Pass fin è più e la Master Chief Collection è stata meno rigida e più flessibile quando si finali. Così che, al di là di curiose situa- dal lancio. Microsoft ha ufficializ- tra le prime produzioni a essere allarga- parla di fare affari. Riprendendo il sopra- zioni, i consumatori ora abbia la libertà zato l’arrivo di Game Pass anche ta a Steam. A conti fatti, nulla di strano: citato esempio dell’accordo con Sony, di scegliere: Game Pass o Steam? Per su PC e, se la società continuerà Phil Spencer, numero uno Xbox, sta met- poco importa che PlayStation e Xbox Microsoft è una situazione “win win”: se a seguire la propria politica com- tendo in pratica nel settore videoludico siano dirette concorrenti nel mercato gli utenti giocano ai suoi videogiochi, lei merciale, ognuno di questi 14 titoli l’atteggiamento che l’intera Microsoft console; il cloud è un’altra questione. vince comunque. andrà ad arricchire il catalogo.

 torna al sommario 31 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition SCIENZA E FUTURO Il riferimento per il chilogrammo era un cilindretto metallico altro circa 4 centimetri custodito in Francia Il chilogrammo non è più lo stesso: è determinato dalla fisica Deterioratosi nel corso dei suoi 150 anni, si è ricorsi alla costante di Planck per dare al chilogrammo una nuova identità

di Sergio DONATO protetto e curato, nel corso degli anni l chilogrammo non è più il chilogram- ha perso una massa equivalente a 50 mo, ma è comunque il chilogrammo. microgrammi, come riportato da uno I L’affermazione stramba ha una sua studio dall’Istituto di Tecnologia della verità, perché il cilindro di metallo con- Georgia, negli Stati Uniti, già nel 2007. servato in Francia da circa 150 anni, e Ciò sta a significare semplicemente che rappresentava fisicamente l’unità di che il chilo non pesava più un chilo. La misura del chilogrammo, è stato sosti- perdita di massa probabilmente è stata tuito da un calcolo matematico che tie- dovuta a spostamenti ridotti, ma comun- ne conto della costante di Planck. Per- que necessari, nel corso dei 144 anni di ché la costante di Planck non cambia vita del cilindro, o forse anche alla subli- mai nel tempo. Il cilindretto di metallo mazione della lega di metallo. Avere un invece sì: si stava deteriorando. Il chilo- riferimento esatto di un’unità di misura grammo così come lo conoscevamo era permette a tutti gli strumenti costruiti La fisica per bilancia scrizione del chilogrammo, inserendola un cilindro realizzato in una lega di iridio sulla base del riferimento stesso di ave- Il chilo aveva dei cloni distribuiti nel mon- nel processo di modifica del Sistema in- (10%) e platino (90%) alto 39 mm, co- re la precisione necessaria, specie nei do affinché gli Stati potessero produrre ternazionale delle unità di misura, che il struito nel 1875 e conservato sotto una campi che lo richiedono. Trattandosi in strumenti precisi, ma il riferimento stesso 16 novembre 2018 ha condotto alla defi- tripla campana di vetro presso l’Ufficio questo caso di bilance, dobbiamo pen- dei cloni non poteva subire modifiche nizione delle unità di misura in termini di internazionale dei pesi e delle misure, sare a settori come la chimica o la far- senza perdere il proprio ruolo. Così, già costanti fondamentali della fisica. a Sèvres, in Francia. Il cilindro, seppure maceutica, per esempio. dal 2010, si è pensato a una nuova de- Così come è successo per il metro, la cui definizione dal 1983 è legata “alla distanza che la luce percorre nel vuoto in un tempo pari a 1/299.792.458 di se- SCIENZA E FUTURO La potenza di calcolo degli smartphone può essere usata per la ricerca condo”, per il chilogrammo la sua defini- zione fa uso della costante di Planck per manifestarsi. Trasformando i joule in kg, Mentre dormi lo smartphone aiuta la ricerca sul cancro la costante di Planck è di 6.62607015 × 10-34 m2 kg/s, e associa la frequenza di La nuova frontiera del calcolo distribuito darà una mano a ricercatori nella ricostruzione 3D del genoma una particella quantistica alla sua ener- gia, che a sua volta può essere correla- di Pasquale AGIZZA stituisce ai ricercatori. ta alla massa. Sapendo che la costante utti potremo contribuire a sconfig- L’app sarà scaricabile è immutabile e avendo in essa anche gere il cancro, grazie al nostro smar- gratuitamente da App il kg come unità di misura, è relativa- Ttphone. È questo l’ambizioso pro- Store e PlayStore, mente facile per i matematici fissare il getto DreamLab, che vede alleati l’AIRC funzionerà sia tramite valore del chilogrammo per l’eternità e e la fondazione Vodafone allo scopo di Wi-Fi sia tramite con- senza deterioramenti materiali. Tuttavia, accelerare la ricerca e riuscire, magari, a nessione mobile e gli è grazie a uno strumento materiale che trovare la cura per quello che può essere utenti potranno deci- si è stati in grado di misurare e certifica- definito il male del secolo. Il progetto di dere la quantità di dati re il peso di un chilogrammo usando la DreamLab si basa sui principi del calco- da donare alla ricerca. corrente e la tensione elettrica: si tratta lo distribuito. Semplificando, nel calcolo Per i clienti Vodafone della bilancia di Watt. Presente in soli distribuito un problema è diviso in molti l’utilizzo dell’applicazio- anche da parte di fondazione Vodafone: cinque o sei laboratori al mondo, la bi- compiti ognuno dei quali è risolto da un ne non comporta il consumo del traffico “Dopo il successo del lancio in Australia, lancia si serve dell’interazione tra la cor- singolo computer. I risultati vanno poi a dati. “Il cancro è una malattia del geno- Nuova Zelanda e Regno Unito, Dream- rente e il campo magnetico per effet- formare un “mosaico” di soluzioni che ma, cioè del complesso di informazioni Lab arriva anche in Italia, testimoniando tuare la pesatura di una massa. A partire fornisce la risoluzione completa del pro- genetiche contenute nel nostro DNA “ ancora una volta l’impegno della nostra dal 2016, ci sono volute tre pesature nel blema. Ed è proprio questo l’approccio di spiega Francesco Ferrari, ricercatore e Fondazione nel favorire l’uso delle nuove corso di due anni su tre bilance di Watt DreamLab. Quando i nostri smartphone dirigente AIRC “Attraverso i dati elaborati tecnologie come strumento di innova- diverse per determinare la sostituzione saranno inutilizzati e collegati alla rete grazie a DreamLab riusciremo ad avere zione sociale e di miglioramento della del cilindro francese con la costante di elettrica, come nel caso ad esempio del- analisi avanzate su dati di architettura 3D vita delle persone” afferma Maria Cristi- Planck, e con un’incertezza di 19 parti la ricarica notturna, la loro potenza potrà della cromatina, per identificare in cellule na Ferradini, dirigente della Fondazione per miliardo. Per le nostre bilance non essere messa a servizio del progetto di normali i punti di contatto (geni bersaglio) “Lo smartphone diventa uno strumento cambierà niente, continueranno a fun- ricerca “Genoma in 3D”. Questa ricerca e in seguito utilizzare questi risultati per fondamentale per venire incontro ai bi- zionare come hanno sempre fatto; ma si occupa di caratterizzare in modo ac- interpretare quali mutazioni sono impor- sogni sociali e, con DreamLab, anche un sapremo che le prossime avranno una curato la struttura tridimensionale del tanti per la prognosi in pazienti di tumore aiuto prezioso per accelerare la ricerca precisione immutabile, in teoria; perché DNA all’interno del nucleo cellulare. Dal al seno. Il progetto potrà essere esteso in sul cancro. DreamLab è un importante nella pratica dipenderà dai costrutto- punto di vista tecnico, l’app scarica piccoli futuro anche ad altri tipi di tumore.” Sod- esempio della potenza trasformativa del- ri delle stesse, o dalla nostra onestà pacchetti di dati, li elabora ed infine li re- disfazione per il lancio di questo progetto la connettività e della tecnologia”. quando useremo quella del bagno.

 torna al sommario 32 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition SMARTHOME Si avvicinano le vacanze e, per partire tranquilli, sarebbe meglio dotare casa di un buon sistema di videosorveglianza Le vacanze si avvicinano? Ecco come allestire un sistema di videosorveglianza con un NAS La guida all’installazione di un kit di videosorveglianza che si appoggia al NAS Synology DS1019+ e la VisualStation VS960HD

di Franco AQUINI er stare veramente tranquilli quando si è fuori casa c’è un sistema solo: guardarla con i propri occhi. P Un sistema di video sorveglianza però può esse- re complicato e costoso. Bisogna tirare cavi, installare centraline e infine configurare la rete affinché sia- rag giungibile anche da fuori. Tutto questo se si opta per un impianto classico. Da qualche anno però c’è un altro sistema, di certo molto più semplice da installare e in alcuni casi anche meno costoso, ovvero l’uso di teleca- mere IP e di un NAS (vedremo più avanti di cosa si tratta) per la gestione delle registrazioni e la programmazione delle telecamere. Con un vantaggio fondamentale: il NAS può essere usato anche per mille altri scopi, es- sendo una macchina versatile e molto utile sia in am- bito professionale che personale. Sul mercato ci sono Perché un impianto di videosorveglianza? le, almeno a livello hardware, a un NAS. Permette però diverse soluzioni e quella presa in esame questa volta soltanto la connessione di videocamere, la visualizzazio- è una delle più gettonate sul mercato. I NAS Synology La prima domanda da porsi è se veramente serve un ne delle immagini e la registrazione. Un NAS invece ha infatti adottano da tempo una soluzione specifica per la impianto di videosorveglianza. I motivi possono essere molte funzionalità che un DVR non ha. Si tratta di un vero videosorveglianza, con un’applicazione che permette molteplici, ma ognuno di questi porta a scelte differenti. e proprio server (anzi, è in grado di operare come molti di configurare il tutto e poter controllare le telecamere Monitorare l’esterno di casa, ad esempio, richiederà vi- server differenti). Non è certo lo scopo di questa guida, in modo semplice, senza complesse configurazioni di deocamere resistenti alle intemperie e la configurazione dove ci concentreremo sulla videosorveglianza, ma un rete, attraverso un browser web o un’app per smartpho- della registrazione basata sulla rilevazione di movimen- NAS può essere utilizzato per centralizzare i backup dei ne.Quella presa in esame è ovviamente una soltanto ti. Magari escludendo dalla registrazione le ore diurne, computer, per raccogliere automaticamente le foto di delle soluzioni possibili. Synology ha in catalogo molti dove il normale via vai di persone farebbe scattare inutil- computer e smartphone, per condividere i documenti in prodotti differenti che permettono allo stesso modo di mente la registrazione. Avere tante ore di registrazione, maniera sicura anche quando si è fuori casa e molto al- realizzare impianti di videosorveglianza senza spendere oltre a riempire velocemente lo spazio a disposizione, tro. Un NAS di solito facilita parecchio la configurazione cifre importanti. In questo caso abbiamo preso in esa- rende complicate le operazioni di ricerca delle clip nel per l’accesso dall’esterno. Un vantaggio non da poco, me un NAS DiskStation DS1019+, una macchina ecce- caso in cui si abbia bisogno di controllarle. Monitorare perché elimina la necessità di diventare esperti tecnici zionale con 5 alloggiamenti a disposizione per ospitare l’interno di casa, al contrario, porta a scelte totalmente di rete e mettere mano alla configurazione di router, altrettanti hard disk da 3,5 pollici da utilizzare in diverse opposte. Questo è il caso, ad esempio, in cui si vuole firewall e porte varie. Infine, proprio grazie alla sua gran- configurazioni. È importante specificare come Synology poter controllare un animale o una persona anziana. In de versatilità, può essere riciclato per altri utilizzi e non aggiorni costantemente la sua piattaforma per la video- questo caso può essere sufficiente la sola modalità di richiede l’intervento di un tecnico specializzato per l’in- sorveglianza, chiamata Surveillance Station, implemen- visualizzazione in diretta. La registrazione diventa quasi stallazione. È proprio come un piccolo computer dedica- tando costantemente nuovi modelli di telecamere. Ad superflua se non, magari, nelle ore notturne. Infine può to che, secondo le necessità, può svolgere altri compiti e oggi sono moltissime le marche supportate, per cui si esserci il caso in cui si vuole monitorare una seconda può essere persino spostato da una casa all’altra senza riesce facilmente ad adattare qualsiasi telecamera si ac- casa, che rimane chiusa la maggior parte del tempo. difficoltà. quisti, purché sia una telecamera IP, ovvero che lavora Meglio, nella maggior parte dei casi, optare quindi per su rete LAN. una registrazione basata sul movimento, ma attiva 24 2 - VisualStation: le telecamere sul TV ore su 24, 7 giorni su 7. Questi sono soltanto alcuni degli Synology ha creato la VisualStation VS960HD, che altro scenari possibili, quelli reali possono essere molti di più. non è che un miniPC, grande circa 15 cm di lato, con al- Proprio per questo è opportuno capire prima qual è la l’interno l’applicazione Surveillance Station tale e quale a reale esigenza e poi scegliere di conseguenza hardware quella utilizzabile tramite il NAS. Il vantaggio? VisualSta- e strategia di registrazione. tion è collegabile a uno o più monitor e si può facilmente montare sul retro stesso del display.. Impianto con di sorveglianza con NAS o affidarsi al classico video recorder 3 - L’installazione del NAS digitale? L’installazione dei NAS Synology è un’operazione molto Una delle domande più frequenti, nonché uno dei primi rapida che può richiedere al massimo qualche decina di dubbi che sorge spontaneamente in chi inizia a pensare minuti anche per chi non ha mai utilizzato questi dispositi- a un impianto di videosorveglianza, è se usare un clas- vi. Ci sono, fondamentalmente, due cose da fare: la prima sico impianto basato su DVR (digital video recorder), è installare i dischi, la seconda e configurare il sistema. È oppure affidarsi a un sistema totalmente digitale basato un po’ come assemblare un PC e poi installarci sopra il su telecamere IP e NAS. Ovviamente sono due scelte completamente differenti. Un DVR è una macchina simi- segue a pagina 34 

 torna al sommario 33 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

SMARTHOME Come allestire un sistema di videosorveglianza con un NAS segue Da pagina 33  sistema operativo, ma molto più semplice. I NAS possono ospitare da uno a più dischi (in questi modelli da scrivania, di solito, il massimo è cinque, come per questo modello). Che differenza c’è tra uno e cinque dischi? Si potrebbe pensare che all’aumentare dei dischi corrisponda più spa- zio a disposizione, ma non è sempre così. O meglio, è anche così, dipende da come lo si vuole configurare. deve ottenere un indirizzo preciso e univoco, detto Configurare gli Hard Disk in Raid indirizzo IP. Diamo per scontato che questa configura- Come si collega alla propria rete Quando si utilizzano più dischi - sia che si parli di compu- zione venga fornita in automatico dal router domestico, un dispositivo senza display? ter, sia che si parli di NAS o server - si può ricorrere a una che è la situazione comune al 99% degli scenari, rima- Sembra banale, ma non lo è. Come faccio a mettere in tecnologia denominata RAID. Ci sono diverse tipologie ne quindi solo il problema di sapere qual è l’indirizzo rete un dispositivo che non ha né display né eventuali di RAID, ma lo scopo è quello di accorpare diversi dischi IP assegnato al NAS, per poterlo raggiungere tramite tastiere? Partiamo dal caso più semplice, ovvero quel- fisici in uno o più volumi virtuali. In questo modo si può il browser web. Con i NAS Synology tutto questo non lo che abbiamo testato. Le due telecamere Axis che ci decidere di configurare il proprio set di dischi per privile- è necessario, perché basterà digitare nel browser l’in- sono state fornite sono due modelli con alimentazione giare la velocità, la sicurezza oppure entrambi. Facciamo dirizzo find.synology.com per trovare automaticamente POE, che sta per Power Over Ethernet. È la tipologia più un esempio molto semplice con due dischi. Con un tipo il NAS e iniziare la configurazione. Una volta trovato il comune sia in ambito professionale che domestico. Ba- di configurazione Raid 0, ad esempio, posso sommare i NAS ed aver premuto il tasto “connetti”, viene lanciata sta infatti collegare un cavo di rete per avere sia il colle- due dischi ottenendo la capienza totale dei due dischi la procedura d’installazione di DSM (DiskStation Mana- gamento dati che l’alimentazione. Stiamo parlando quin- messi insieme, nonché la somma delle due interfacce di ger) che è il vero sistema operativo dei NAS Synology. di di telecamere cablate, dove bisogna fisicamente tirare trasmissioni dati, ottenendo di fatto il doppio di capienza Un po’ come fosse Windows per i PC. In pochi clic si un cavo di rete dal router alla telecamera stessa. Colle- e il doppio della velocità nei trasferimenti. Qual è il pro- è già pronti per utilizzarlo, ma in questa fase bisogna gare un dispositivo del genere tramite il cavo e non col blema? Che i dati saranno sparsi tra i due dischi e alla fare attenzione a un dettaglio che se trascurato può Wi-Fi può sembrare scomodo, ma spesso lì dove andrà rottura di uno dei due perderò il 100% dei dati presenti creare più di un problema. Viene richiesta infatti la con- piazzata la telecamera è più semplice portare un cavo sul volume. In pratica si aumenta di parecchio la possi- figurazione di due account: il primo è l’account ammi- di rete che una presa della correte. C’è ovviamente la bilità di avere una perdita di dati. All’estremo opposto nistratore per accedere al NAS, il secondo è l’account possibilità di adottare una telecamera totalmente senza c’è il Raid 1, anche detto mirror, dove un disco contiene QuickConnect, che è il sistema che semplifica l’accesso fili, ovvero alimentata tramite batteria, ma è un’opportu- la copia speculare (e in tempo reale) dell’altro. In questo dall’esterno e dall’app. Mischiare le due cose è molto nità che è il caso di valutare soltanto per la propria casa caso si ha ovviamente il massimo della sicurezza a sca- pericoloso e non è così complicato rimanere chiusi fuori o per un ambiente dove si vive quotidianamente (tipo pito delle performance. Se si guasta un disco, però, pos- ed essere costretti a resettare e a ricominciare da capo. l’ufficio). Se il router, come detto prima in occasione della so utilizzare l’altro senza perdere dati. Tra i due estremi, Il sistema DSM a questo punto è praticamente configu- configurazione del NAS, è abilitato per la distribuzione ovviamente, ci sono molte configurazioni che mettono rato, rimane soltanto da configurare i dischi e sceglie- automatica degli indirizzi IP (in gergo tecnico si chiama insieme i vantaggi dell’una e dell’altra tecnica. Nel nostro re in quale modalità usarli. Ecco quindi che verrà utile DHCP), allora la telecamera sarà già pronta per l’uso. caso, per semplificare l’installazione e contenere i costi, la spiegazione sul RAID. I due volumi potranno essere Prima però una piccola aggiuntiva sul discorso POE. Il abbiamo utilizzato due dischi meccanici da 2 terabyte configurati facilmente in RAID 1 per garantire la massima semplice router che abbiamo a casa infatti non è capa- l’uno, configurati in modalità Raid 1 per ottenere il massi- sicurezza possibile. Terminata questa fase, DSM propor- ce di alimentarla, quindi tra il router e la videocamera va mo della sicurezza. L’obiettivo infatti è quello di utilizzare rà l’installazione di un pacchetto base di applicazioni, tra posto un altro dispositivo capace di farlo. Può essere ad l’impianto per la videosorveglianza. Un compito per cui le quali non c’è però Surveillance Station. Quest’ultima esempio uno switch, che altro non è che una “ciabatta” la velocità di un disco è sufficiente, così come la capien- andrà quindi installata dal Centro Pacchetti, un vero app di porte di rete (i puristi e gli esperti di rete ci perdone- za di 2 terabyte, se ben configurato. store interno al sistema DSM. A questo punto il NAS è ranno questa semplificazione voluta).. Attenzione però praticamente configurato, tutto il resto della configura- ai requisiti di alimentazione della videocamera, l’energia Fase 1: L’installazione dei dischi zione riguarderà le telecamere e la registrazione, per fornita dallo switch potrebbe non bastare. In ogni caso, L’installazione è molto semplice. Synology ha realizzato cui andrà fatto direttamente all’interno dell’applicazione un sistema che semplifica al massimo l’installazione dei Surveillance Station, argomento della prossima scheda. dischi, senza necessità di viti o cacciaviti. Come si può vedere dalle foto, basta estrarre i cassetti dal NAS, mon- 4 - Configurazione delle videocamere tare le due staffe ai lati del disco col sistema a incastro, Una volta avviata l’app Surveillance Station, verrà aper- alloggiarlo all’interno del cassetto e reinserirlo all’interno ta una nuova scheda sul browser con all’interno le ap- del NAS. plicazioni specifiche per la videosorveglianza. Quelle fondamentali sono due: la prima è quella per vedere le Fase 2: Configurazione del NAS videocamere in tempo reale e consultare le registrazio- Una volta acceso il NAS, basterà attendere qualche mi- ni; la seconda è quella per la configurazione e l’aggiunta nuto per accedere alla configurazione, che è completa- delle videocamere.Accedendo a quest’ultima, si aprirà mente web. Quindi la compatibilità con i sistemi operativi un pannello vuoto con un’icona che raffigura una len- è totale e non c’è bisogno di installare alcun software. te d’ingrandimento. La funzione è semplice: cercare le Anche in questo caso Synology ha fatto un ottimo lavoro videocamere in rete. La ricerca e la configurazione del- nel semplificare una fase che normalmente così facile la videocamera quindi è molto semplice, diverso però non è. Quando si collega un dispositivo in rete, infatti, è metterla in rete. Per questo è necessario aprire una sia esso collegato al cavo di rete che al Wi-Fi, questo piccola parentesi. segue a pagina 35 

 torna al sommario 34 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

SMARTHOME direttamente verso il NAS. QuickConnect richiederà sol- Come allestire un sistema tanto nome utente e password (create nella primissima di videosorveglianza con un NAS fase di configurazione del NAS). Una volta fatto l’acces- so, si avrà la possibilità di guardare le videocamere in segue Da pagina 34  tempo reale oppure di consultare le registrazioni. se non si vuole acquistare uno switch, è sempre possibi- Con Home Mode la registrazione si attiva le adottare un iniettore POE (spesso fornito in dotazione o si disattiva in base alla posizione con la videocamera). Si tratta di un piccolo sdoppiatore Una funzionalità da sottolineare nell’app è quella della dove collegare il cavo di rete proveniente dalla videoca- Home Mode, che sfrutta Geofence per attivare un profilo mera e un alimentatore. All’altro capo dell’iniettore c’è il di registrazione differente. Con Geofence, il NAS sfrutte- plug di rete che va inserito nel router. In questo modo, rà lo smartphone per sapere quando siamo in una certa Le due schermate dell’app DS CAM, tramite le l’alimentatore collegato all’iniettore alimenterà la video- zona geografica. Quindi, tramite una comoda funzione quali poter osservare le telecamere dal vivo oppu- camera all’altro capo del cavo. Una volta alimentata la che permette di tracciare un cerchio su una mappa, re consultare le registrazioni videocamera, questa prenderà un suo indirizzo di rete. possiamo definire il perimetro dell’ambiente videosor- Si può interagire con la videocamera direttamente trami- vegliato (per esempio casa o ufficio). A questo punto, te una pagina web (chiaramente inserendo l’indirizzo IP tramite Home Mode, possiamo far sì che quando entria- della stessa nella barra degli indirizzi oppure digitando mo in questo perimetro, si attivi un profilo differente di un indirizzo speciale che ricerca all’interno della rete il di- registrazione. spositivo) o affidarsi più semplicemente, come in questo caso, all’applicazione Surveillance Station e configurarla 6 - Quanto costa? direttamente dal NAS. Elencate tutte le funzionalità di questo tipo di videosor- veglianza, rimane un solo aspetto da trattare: la spesa E se la videocamera è Wi-Fi? alla quale si va incontro. Abbiamo fatto diverse ipotesi Se la videocamera è Wi-Fi, il più delle volte avrà bisogno basate su tre scenari tipici e sul tipo di impianto che si di essere configurata tramite un’app per smartphone. At- vuole realizzare. Sempre basandoci sul NAS di Synology tenzione a questo punto, perché questa modalità di con- che abbiamo testato con i due dischi da 2 Terabyte. figurazione è comune a moltissimi dispositivi Wi-Fi che non hanno display (quindi termostati, stampanti, allarmi, Scenario A: videosorvegliare casa ecc.). Quando si accende il dispositivo, questo genera con 4 telecamere cablate una sua rete Wi-Fi. Per configurarlo correttamente biso- Il Synology DS1019+ può essere acquistato sui princi- gna aprire l’app fornita dal produttore, collegarsi al Wi-Fi pali negozi online a poco più di 750 euro, a cui vanno generato dal dispositivo e una volta che il collegamento aggiunti i due hard disk (consigliamo i WD RED, pensati diretto viene stabilito, si inseriscono i parametri della no- appositamente per l’uso nei NAS). I dischi costano circa stra rete Wi-Fi domestica. Il dispositivo si scollegherà e si 79 euro l’uno. Il NAS inoltre include 2 licenze per l’uso ricollegherà alla rete di casa, ricevendo il consueto indi- di altrettante videocamere. Se si desidera collegarne di rizzo IP dal router. A questo punto la telecamera è pronta più, il costo per ogni licenza aggiuntiva è di 49 euro. per essere aggiunta alla Surveillance Station. Sulle telecamere il discorso si complica, perché la scel- si possono prendere in considerazioni modelli come la ta è molto ampia. Quella che avevamo a disposizione, REOLINK RLC-410W, una videocamera Wi-Fi che opera 5 - La gestione con l’app le AXIS, sono modelli abbastanza costosi, ma c’è una sulle due bande 2,4 GHz e 5 GHz, dotata di zoom ottico All’interno della configurazione delle videocamera si vasta gamma di videocamere più economiche, ugual- e resistenza all’acqua certificata IP66 (quindi completa- gioca la partita più importante: quando deve registrare? mente supportate da Surveillance Station, soprattutto mente resistente alla pioggia, ma non all’immersione). Con quale qualità? Qual è l’area sensibile dove rilevare se si sceglie un modello solo da interno. La Samsung In questo caso si evita la spesa dello switch POE, ma i movimenti? Sono tutti parametri che si possono impo- QND-6010R, ad esempio, è un modello a bulbo che regi- bisognerà avere a disposizione la corrente là dove si in- stare dalla scheda di configurazione delle videocamera. stra in FullHD con codifica h.265 (quindi con la massima tende installare la telecamera (difficile trovare modelli a Surveillance Station prevede 4 preimpostazioni: si può efficienza) e costa circa 135 euro. Infine bisogna conside- batteria di questo genere). impostare la registrazione continua, il rilevamento del rare uno switch POE per alimentare le telecamere tramite -Synology DS1019+ = 760 € movimento e altre due impostazioni personalizzate. cavo. Importantissimo nella scelta è la capacità di alimen- -WD RED 2 TB x 2 = 158 € Sulla base di queste quattro scelte, ognuna con il suo tazione di quest’ultimo. Il modello D-Link DGS-1008P, ad -Licenze aggiuntive Surveillance Station x 2 = 98 € colore, si può colorare la griglia dei giorni e delle fasce esempio, ha 8 porte di rete, di cui 4 capaci di alimentare -REOLINK RLC-410W x 4 = 300 € orarie scegliendo quando impostare un tipo di registra- dispositivi POE. La capacità massima è di 63W e la video- Totale 1.316 € circa zione oppure un’altra. Si può decidere, ad esempio, di camera Samsung di cui abbiamo parlato, la QND-6010R, registrare sulla base della rilevazione movimenti durante ne consuma 7. Lo switch quindi riuscirà quindi ad alimen- Scenario C: videosorvegliare l’ufficio con 2 la notte e in continuo durante il giorno. Oppure non regi- tarle correttamente. Il costo è di 65 euro. telecamera Wi-Fi strare completamente durante il giorno e in continuo la -Synology DS1019+ = 760 € È il caso meno dispendioso in assoluto perché si evita notte. E tutto questo si può impostare a livello di singola -WD RED 2 TB x 2 = 158 € l’acquisto di licenze aggiuntive e dello switch POE. In telecamera. Ovviamente non manca il discorso qualità. -Licenze aggiuntive Surveillance Station x 2 = 98 € questo caso la spesa è di poco sopra i mille euro, un Innanzi tutto la risoluzione, che dipende ovviamente dal- -Samsung QND-6010R x 4 = 540 € esborso accettabilissimo per la sicurezza del proprio le caratteristiche della singola videocamera, ma anche -Switch POE D-Link DGS-1008P = 65€ ambiente lavorativo. Senza considerare tutto quello che l’algoritmo di codifica. Totale 1.621 € circa un NAS può aggiungere a un ambiente lavorativo in fatto di sicurezza dei dati (backup) e funzionalità. Accesso da remoto con l’app DS CAM Scenario B: videosorvegliare casa o -Synology DS1019+ = 760 € L’app con cui controllare videocamere e registrazioni da giardino con 4 telecamera Wi-Fi -WD RED 2 TB x 2 = 158 € remoto si chiama DS Cam ed è disponibile sia su Android Nel caso in cui non si desideri tirare cavi, implementan- -REOLINK RLC-410W x 2 = 150 € che su iOS. Tramite questa app è possibile fare l’accesso do quindi videocamere Wi-Fi (magari anche in esterno), Totale 1.068 € circa

 torna al sommario 35 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition SMARTHOME Echo Show ha un fratellino: Echo Show 5. Stesse funzionalità a metà del prezzo Il cestino della spazzatura che Amazon Echo Show 5: schermo e videocamera si apre con un a soli 90 euro. Con un occhio alla privacy comando vocale Design compatto, schermo da 5,5 pollici, audio potente e un copri-telecamera integrato per la privacy Simplehuman propone accessori intelligenti di Roberto PEZZALI to oggi” e le registrazioni verranno cancellate. Ama- per la casa come il cho Show ha un fratellino: Echo zon ha anche annunciato cestino che si apre con Show 5 promette le stesse funziona- l’arrivo di un nuovo por- un comando vocale o E lità del modello da 229 euro a meno tale sulla privacy di Alexa della metà del prezzo. Nel mondo dei di- che “offrirà un’unica fonte un movimento. Ma c’è spositivi Alexa il video è un elemento di di informazioni su come anche il dispenser di rilievo: gli smart speaker hanno dei limiti sono progettati i dispositi- che solo le immagini possono abbatte- vi Echo e su come control- sapone e lo scolapiatti re. Echo Show 5 può mostrare i video di lare la propria esperienza intelligente Vevo, le cover da Amazon Music, Spotify, con Alexa.” Il piccolo Echo Deezer, permette di vedere i contenuti Show 5, oltre allo scher- di Franco AQUINI di Prime Video e le notizie da Sky TG24, mo da 5.5”, include diver- ANSA, Gazzetta dello Sport e altri provi- se novità software: c’è un nuovo pannello maticamente la luminosità dello schermo der. A breve arriverà anche l’integrazione di controllo per la Casa Intelligente, dal in base a quella della stanza. Non manca con wikiHow: basterà chiedere ad Alexa quale è possibile visualizzare i feed delle infine la funzione a nostro avviso più utile “Come faccio a…” per avere su schermo telecamere di sicurezza e dei termostati di Show, ovvero la possibilità di rimane- le istruzioni visuali. Echo Show 5 è stato connessi alla rete, accedere ai dispositivi re in contatto con amici e familiari effet- pensato da Amazon con un occhio alla utilizzati di recente e gestire i dispositivi tuando videochiamate hands-free verso privacy: oltre al pulsante di disattivazione intelligenti per gruppo. E non manca la dispositivi Echo Spot o Echo Show oppu- del microfono e della videocamera che funzionalità di comunicazione bidirezio- re su Skype. Echo Show 5, visto il costo, A chi non piacerebbe, quando ci si scollega elettronicamente i componenti, nale se viene collegato ai videocitofoni diventa utile per mettere un dispositivo di trova in cucina con le mani occu- su Show 5 è stato aggiunto un copri-tele- Ring. Come su Echo Show ci sono poi le comunicazione visivo e bidirezionale in pate, che pronunciando le parole camera integrato che consente di coprire Routine mattutine e serali, la possibilità casa di parenti e famigliari. “open can” il cestino dei rifiuti si facilmente la telecamera lasciando co- di scegliere tra nuove tipologie di qua- Echo Show 5 verrà distribuito in due co- apra automaticamente per lasciar- munque inalterate le funzionalità. dranti differenti per l’orologio e quella di lori, nero antracite e sabbia, e il prezzo è ci gettare i rifiuti? Questo cestino Amazon sta aggiungendo anche una impostare Show in modalità cornice di- di 89,99 €. Entrambi i modelli sono dispo- esiste e lo produce Simplehuman, serie di modalità per gestire le conversa- gitale con le foto di famiglia. Amazon ha nibili in pre-ordine da oggi su www.ama- azienda specializzata in disposi- zioni memorizzate: a breve si potrà dire introdotto anche una nuova modalità di il- zon.it/echoshow5 con le spedizioni che tivi tecnologici che migliorano la “Alexa, cancella tutto quello che ho det- luminazione ambientale che regola auto- inizieranno in Italia il 26 giugno. vita in casa, soprattutto in cucina. A prima vista sembra un comune cestino da 58 litri in acciaio spaz- SMARTHOME LG ha lanciato una nuova serie di frigoriferi chiamati Multidoor Slim. Sono più compatti zolato, ma all’interno si nasconde un dispositivo intelligente capace di riconoscere il comando vocale LG Multidoor Slim con InstaView è largo solo 83 cm o un gesto della mano o del piede per aprirsi. Il che ne fa un oggetto Integrano tutti i migliori sistemi di conservazione. InstaView permette di vedere l’interno senza aprirlo utilissimo in cucina. Quante volte è di Franco AQUINI capitato di avere le mani occupa- costantemente la te o insaponate e di dover gettar G ha lanciato una nuova gamma di temperatura interna, via qualcosa? Sempre con le mani frigoriferi multidoor, Multidoor Slim. cercando di conte- occupate, può essere utile il di- L I 7 centimetri in meno rispetto alla nere le fluttuazioni spensare di sapone: con sensore media dei frigoriferi di questa tipologia ne tra il più e il meno 0,5 di movimento, rilascia una piccola fanno uno dei più compatti. La larghezza gradi. L’innovativo quantità di sapone quando si pas- di 83 cm non ha impedito a LG di inserire compressore Linear sa la mano sotto il beccuccio. il dispenser drink & ice, così come i siste- Inverter è in grado Infine lo scolapiatti intelligente: tra- mi per mantenere fresco più a lungo il di ridurre i consumi mite un beccuccio orientabile, per- cibo. Si chiamano DoorCooling+ e Linear energetici del 32% e mette di scolare l’acqua raccolta Cooling e lavorano in combinazione per il rumore del 25%. In sul fondo direttamente nel lavello. mantenere le condizioni ottimali all’inter- più, è garantito 10 anni. Ci sono una serie permette di vedere l’interno del frigo Sul sito italiano si può acquistare lo no del frigo. DoorCooling+ consiste in di funzioni accessorie che vale la pena senza doverlo aprire. Basta dare due col- scolapiatti a 89,99 euro, il dispen- un getto d’aria fredda in corrispondenza menzionare. Le 8 bocchette di ventilazio- petti sulla porta per sbirciare all’interno. ser di sapone da 237 ml a 49,99 della porta, in modo da mantenere la tem- ne per ogni ripiano, ad esempio, oppure Il prezzo consigliato al pubblico per LG euro e il cestino con sensore di peratura stabile anche quando si apre il il sistema Pure N Fresh che elimina gli Multidoor Slim è di 2.799 euro, la versione movimento e riconoscimento vo- frigo. Linear Cooling invece controlla odori sgradevoli. La tecnologia InstaView, InstaView costa 3.999 euro. cale a 249,99 euro.

 torna al sommario 36 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition SMARTHOME I due robot lavorano anche in modo collaborativo: prima viene aspirata la polvere e poi lavato il pavimento a umido iRobot presenta Roomba s9 + e Braava Jet m6 I robot che collaborano per una pulizia completa Le tecnologie implementate offrono agli utenti il massimo della tecnologia oggi disponibile nel campo della pulizia automatizzata

di Giuseppe RUSSO

ei mesi scorsi, iRobot ha introdotto con Roomba i7+ (il nostro test) la capacità del robot di svuo- N tare in autonomia il cassetto raccogli-polvere. Con la presentazione di Roomba s9+ e Braava jet m6, iRobot vuole spostare nuovamente l’asticella un po’ più in alto per i suoi concorrenti. Secondo l’azienda, in- fatti, utilizzando i due prodotti in accoppiata ci si potrà quasi dimenticare delle pulizie. Colin Angle, Presidente e Ceo di iRobot ne è convinto: “I due nuovi prodotti, infatti, non solo consentono agli utenti di dimenticarsi di pulire i pavimenti per intere settimane ma possono lavorare insieme, aspirando e lavando i pavimenti in totale autonomia”. I due robot, sono molto diversi fra loro. Il robot Roomba s9+ ha la funzione di aspirapol- vere e beneficia così come il suo predecessore della base di ricarica con sistema di svuotamento automa- tico. Braava jet m6 è il robot che svolge la funzione di è che la tecnologia di collaborazione Imprint Link è re- titor la adottasse”. La forma a D permette di avere le lavapavimenti. Come già il Roomba i7, anche questi trocompatibile anche con il modello di qualche mese fa famose spazzole contrapposte di Roomba sulla parte ultimi robot sono dotati della funzionalità avanzata di e non solo con l’S9+: in questo caso gli utenti potranno anteriore della macchina (e quindi più vicina agli spi- navigazione e mappatura: sono infatti capaci di ap- limitarsi all’acquisto del robot lavapavimenti per ottene- goli) e averle più larghe. prendere autonomamente la mappa della casa, me- re un risultato completo senza dover acquistare anche Il robot è così in grado di aumentare la velocità di co- morizzarla e dividere gli spazi in ambienti logici diver- l’ultimo modello di robot aspirapolvere. pertura della superficie. La spazzola rotante nell’an- si. Questi stessi ambienti possono essere richiamati al La logica di funzionamento della modalità combinata è golo anteriore sinistro è in grado di recuperare tutto momento della partenza della pulizia come destinazio- la seguente: prima va l’aspirapolvere e, quando questo lo sporco anche negli angoli e lungo gli spigoli, molto ne esclusiva dell’operazione, così da indirizzare il robot ha finito il ciclo di pulizia, parte il lavapavimenti. Insom- meglio di quanto non si potesse fare con altre archi- solo nelle stanze che si vogliono pulire. ma, un gioco di squadra che prima era possibile rea- tetture. Il prezzo da pagare è una forma che potrebbe lizzare solo tramite una ricetta su IFTTT, un metodo un prestarsi meno a spazi angusti e case “difficili”: chi Imprint Link Technology: la nuova po’ troppo “nerd” per essere davvero per tutti. avesse situazioni di questo tipo, può valutare proba- tecnologia collaborativa bilmente con maggior successo i Roomba dalla forma Con i due nuovi modelli di robot per le pulizie è stata Roomba s9+: cosa cambia rispetto alla circolare, più adatti a districarsi tra mobili, sedie e altri introdotta la tecnologia Imprint Link. Questa tecnologia generazione precedente ostacoli “stretti”. consente ai robot di operare sequenzialmente in modo Roomba s9+ non sarà soltanto in grado di collaborare Il nuovo S9+, che diventa il top di gamma Roomba, ha combinato per offrire una pulizia più completa. con altri robot ma è proprio una macchina di nuova anche un nuovo sistema di aspirazione: il motore è lo La pulizia combinata è configu- concezione. Per la prima volta stesso adottato sull’i7, ma cambia completamente l’ar- rabile attraverso l’app iRobot iRobot abbandona la forma ton- chitettura dei condotti. Infatti, grazie al cambiamento HOME. L’applicazione consen- da per approdare a una sagoma di layout, ora il serbatoio è centrale e molto vicino al te anche di decidere in quali a D, già impiegata da altri brand. punto di aspirazione. Questo si dovrebbe tradurre stanze i due robot dovranno “Ma iRobot - ci fanno notare in un aumento considerevole della potenza reale di lavorare. - aveva depositato questo rap- aspirazione, dato che le cadute di carico del condotto Una notizia che farà felici i pos- porto di forma quasi 10 anni fa, sono decisamente inferiori. Inoltre, come per gli altri sessori del modello Roomba i7+ prima che qualsiasi altro compe- Roomba, nel momento in cui il robot rileva la presenza di un tappeto, grazie alla tecnologia Power Boost, il robot aumenta automaticamente la potenza di aspira- zione per rimuovere lo sporco dalle fibre del tessuto. Sull’S9 è stato poi introdotto, sotto la maschera fronta- le semitrasparente, un nuovo sensore 3D che analiz- za costantemente ciò che si trova davanti al robot con una frequenza di 25 volte al secondo che consente di memorizzare la planimetria della casa con maggiore precisione. Come già avveniva con i robot di prece-

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 torna al sommario 37 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition HI-FI E HOME CINEMA Bose lancia la nuova cuffia 700, una Noise Cancelling con un nuovo circuito dotato di “realtà aumentata” Bose rilancia le cuffie con tecnologia di riduzione del rumore Questa tecnologia gestisce al meglio la cancellazione del rumore. Rispetto all’attuale gamma QC cambia anche l’estetica

di Roberto FAGGIANO sigla QC, proprio per rimarcare un taglio a gamma di cuffie Bose Quiet netto con il passato ma ribadire la volontà Comfort con cancellazione del ru- di affermarsi nella fascia più alta del mer- L more è sulla breccia da moltissimi cato. Ciò che spicca della nuova 700 è anni ed è sempre stata leader di merca- l’estetica più leggera e moderna rispetto to. Però i tempi cambiano e i concorrenti alla QC35, anche se i materiali sembrano non si sono limitati a copiare il progetto sostanzialmente i medesimi. Quello che Bose, ma lo hanno raggiunto e forse mi- non si vede è il nuovo circuito BOSE AR, gliorato con ottimi risultati commerciali. che sfrutta la realtà aumentata per elabo- Bose ha quindi rotto gli indugi, presen- rare una migliore gestione della cancel- tando il nuovo modello Noise Cancelling lazione del rumore, per le conversazioni Headphones 700 (prezzo: 399 dollari). telefoniche e per l’utilizzo degli assistenti Un nome decisamente lungo nel quale vocali integrati di Google e Amazon. Per spicca però la mancanza della storica la riduzione del rumore vengono utilizzati quattro microfoni (interni ed esterni) e il re attivo per la riproduzione musicale. design dei padiglioni acustici che con- livello può essere regolato in dieci diver- Per il collegamento senza fili c’è il Blue- sente di ottenere il massimo isolamento se modalità oppure rapidamente escluso tooth con 20 ore di autonomia della o la massima trasparenza a seconda con un tasto dedicato. Presenti anche dei batteria, ma si può anche utilizzare il delle esigenze dell’utente. sensori di movimento e posizione che classico cavetto minijack. Nella pre- Migliorati anche i comandi touch sul vanno ad aumentare i dati elaborati dal sentazione della nuova cuffia 700 Bose padiglione, ora più intuitivi e reattivi. La processore AR. La cuffia è inoltre gesti- parla di un miglioramento rispetto alla nuova cuffia Bose 700 è già ordinabile bile dall’apposita applicazione, tramite la QC35 in termini di cancellazione del ru- negli Stati Uniti, non ancora noti i tempi quale si può interagire con l’equalizzato- more e di resa musicale, con un nuovo di distribuzione in Italia.

SMARTHOME pulizia complete; dopodiché va sostituito il sacchet- iRobot Roomba s9 + e Braava Jet m6 to. Alla nostra domanda su perché sia stato reinserito un sacchetto, la risposta del tecnico di iRobot è stata segue Da pagina37  improntata alla ricerca dell’igiene: “Non vogliamo che il nostro cliente entri in contatto per nessun motivo con lo sporco. Solo in questa maniera possiamo ga- rantirlo”. dente generazione, le pulizie sono schedulabili dal- l’App iRobot Home. Le pulizie potranno essere avviate Braava jet m6: rimuove anche anche manualmente attraverso il pulsante fisico pre- le macchie di unto sente sul dispositivo oppure utilizzando un assistente Il robot lavapavimenti Braava jet m6 è notevolmente vocale come Google Assistant o Alexa. Una notizia cresciuto in dimensioni rispetto ai piccoli predeces- che farà sicuramente felici gli utenti che soffrono di sori e questo è un bene per la capacità di coprire la allergie primaverili è che su questo dispositivo è stato superficie. In dotazione ci sono due panni: uno per introdotto - secondo le dichiarazioni di iRobot -, per pulizia a secco e uno per lavaggio ad acqua. Anche la prima volta su un robot, un sistema anti-allergeni. Il questo robot può essere comandato attraverso l’app sistema è in grado di intrappolare e catturare pollini e iRobot HOME, oltre che avviato premendo il pulsan- allergeni come muffa, polline e acari della polvere. te “CLEAN” o tramite comando vocale con Alexa o La stazione di ricarica con sistema di svuotamento Google Assistant. Le modalità di funzionamento sono automatico è in grado di accogliere nel sacchetto due: in modalità lavaggio ad acqua, il robot è in grado in essa contenuto ben il risultato di 30 operazioni di di pulire non solo superfici asciutte ma anche di ri- muovere le macchie di unto, presenti in zone come la cucina. In modalità Pulizia a secco, lo specifico panno, sfruttando la forza elettrostatica, attira verso il robot i detriti come polvere, briciole, capelli e peli di animali domestici: questa funzione è più utile, ovviamente, per Prezzi e disponibilità: belli ma cari chi non ha anche un Roomba per l’aspirazione vera Il robot aspirapolvere Roomba s9+ con Clean Base™ Au- e propria. All’acquisto saranno disponibili all’interno tomatic Dirt Disposal sarà disponibile in Italia dal mese della confezione due panni per la pulizia a secco, due di luglio (ma forse anche qualche settimana dopo) al panni per il lavaggio ad acqua oltre ad un panno riu- prezzo suggerito al pubblico di 1.499€. Il robot lavapa- tilizzabile ed una detergente pulente. Ulteriori panni vimenti Braava jet m6 sarà disponibile in Italia dal mese potranno essere acquistati separatamente. di luglio al prezzo suggerito al pubblico di 699€.

 torna al sommario 38 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition TEST Siamo volati a Monaco di Baviera per provare (in poche ore) il nuovo top di gamma 8K di Sony, un TV per pochissimi Recensione TV 8K Sony ZG9: un “mondo di luce” bellissimo da vedere ma difficile da scegliere ZG9 è un “bestione” da 85” e 17mila euro che non ha rivali per la luminosità ma purtroppo paga il troppo anticipo sui tempi di Gianfranco GARDINA a premessa è necessaria: il TV di cui parliamo in questo articolo e che abbiamo provato in antepri- L ma costa 17.000 euro. Diciassettemila. E questo perché è un 8K, il primo in questa risoluzione di Sony; e perché ha una dimensione poderosa: 85”. Questo video ne fa, per mille motivi (ma uno un po’ più rilevante degli altri, il prezzo), un TV per pochissimi. Quello che, per ragioni che vedremo, potrebbe essere chiamato un esercizio di stile, una dimostrazione di capacità progettuale che Sony ha voluto esprimere e che dif- ficilmente entrerà nelle case di molte persone. Con questa consapevolezza, per una volta, non abbiamo ospitato il TV in prova presso i nostri laboratori, ma siamo andati noi da lui: un esemplare è stato infatti Sony ZG9 approntato in un hotel di Monaco di Baviera, dove UN TOP DI GAMMA VERO IL CUI LIMITE È DI ESSERE 8K 16.999,00 € abbiamo potuto provarlo, anche se solo per qualche lab ora, in teoria solo tre. Volendo massimizzare il tempo Alla fine della nostra giornata con lo ZG9 viviamo sentimenti contrastanti: abbiamo passato alcune ore a vedere immagini con una qualità, un di visione, abbiamo condiviso il nostro slot con l’amico dettaglio e una gamma dinamica impressionanti. Un vero top di gamma con prestazioni, per esempio sulla luminosità e sulla capacità di avere Emidio Frattaroli di AVMagazine.it, raddoppiando così neri profondi (malgrado la tecnologia LCD), probabilmente mai viste prima in un prodotto consumer. Ma a casa di un potenziale acquirente, almeno per il momento, si porterebbe solo una parte della magia che abbiamo visto, anche perché, stante alcuni limiti dell’elettronica e il tempo a disposizione, comunque insufficiente per dell’ambiente smart, a oggi non è possibile per un utente vedere neppure un’immagine in 8K, né da file né da Youtube e simili. Certo, in 4K un test approfondito. il TV è bellissimo, soprattutto con contenuti HDR (è anche compatibile con Dolby Vision), un vero top di gamma con nessun compromesso sul fronte della qualità d’immagine. Ma con un grande difetto: costa 3 volte l’XG95, il top di gamma 4K della stessa Sony. E purtroppo, a meno di ragionare totalmente “no budget”, non si riesce a trovare la giustificazione economica per triplicare la propria spesa e passare a questo 8K, Per Sony l’8K va dagli 85” in su che per ora resta non sfruttabile come tale. È questo il paradosso: nessuno vuol comperare qualcosa che non potrà usare. Se il pannello non La scelta di Sony all’ultimo CES per i propri TV top di fosse stato 8K (e il prezzo adeguato di conseguenza) sarebbe stato un boccone comunque prelibato ma più facile da digerire. gamma era stata chiara: sposare l’OLED per tutti tagli medi (55” e 65” e 77”) e portare il top di gamma LCD Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo sulle grandissime dimensioni: 85” e 98”. Su queste pre- 7.9 9 7 9 8 8 6 messe e con un obiettivo chiaro nasce lo ZG9: per Sony l’8K esiste e ha senso solo da 85”. E ovviamente la riso- COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE luzione 8K nativa del pannello è la prima caratteristica Luminosità senza rivali Prezzo per pochissimi che si cita di questo TV, anche se - a conti fatti - la meno Gestione del local dimmig eccellente Non accetta contenuti 8K da USB e dalla rete importante. Si tratta certamente di un TV non “slim”: lo Ottima progettazione della sezione audio Consumi “allegri” spessore è d’altri tempi, ben 12 centimetri. Tanto per es- sere un TV piatto, nulla per un TV da quasi due metri di base e 75 chilogrammi di peso. Questo spessore è una quantità ingente di pixel, cosa che quindi potreb- in parte giustificato dall’architettura FALD: lo ZG9, infat- be non tenere questo TV al riparo da possibili effetti di video ti è full LED con un numero di zone non dichiarato ma blooming sulle altissime luci su fondo nero. Spessore che dovrebbe arrivare a 720 aree, teoricamente non e peso costringono a una base “importante”: Sony ha male. Va comunque considerato che le oltre 700 aree optato per due solidi appoggi laterali, dall’estetica non devono dividersi una superficie enorme di schermo e leggiadra, dove probabilmente ha contato più la neces- sità di assoluta stabilità rispetto alla ricerca estetica. Si tratta anche di un TV che potremmo definire “della lab maturità” di Sony: in questo ZG9 ci sono tecnologie e innovazioni che Sony ha messo a punto negli anni e raffinato generazione dopo generazione, fino ad Sony 8K ZG9 arrivare a risultati incredibili solo qualche anno fa. A Le valutazioni con Frattaroli (Avmagazine) partire proprio dalla retroilluminazione Backlight Ma- ster Drive, che si basa proprio sul perfezionamento via su ogni fotogramma per garantire un incremento di degli algoritmi, introdotti oramai diversi anno fa, per nitidezza e un’interpolazione che risulti più reale possi- controbilanciare la luce parassita che, nella divisione bile: questa tecnologia, seppur in embrione, sbarcò già a zone, sfugge alle aree cui è destinata. E poi X-Rea- sui tubi catodici alla fine degli anni ‘90, quando ancora lity Pro, ovverosia l’algoritmo di scaling che si basa su nessuno osava neppure parlare di intelligenza artificiale. un doppio database di immagini di esempio e pro- cessi ottimizzati su ognuna di esse da applicare via segue a pagina 38 

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TEST TV 8K Sony ZG9 segue Da pagina 39 

E poi, Android TV, alla versione 8 (Oreo), diventato uno standard su tutti gli smart TV Sony. Il complicato proces- samento dell’immagine a 8K (33 milioni di pixel) viene fatto dal processore X1 Ultimate, quello che equipaggia anche i TV top 4K di Sony. E dobbiamo dire che erava- mo curiosi di vederlo in funzione: malgrado Sony abbia sempre asserito di aver progettato questo processore con in mente l’8K e TV iper-luminosi (addirittura ven- ne dimostrato come prototipo con un TV 8K da 10mila NITS) Il fatto che poi l’X1 Ultimate venisse applicato an- che su TV 4K (con un quarto dei pixel e quindi del carico elaborativo) ha fatto un po’ pensare. Sembrava strano fatti un player di contenuti 8K HDR, anche a che Sony sprecasse risorse mettendo su un TV 4K un 60p, collegato a uno dei 4 ingressi HDMI 2.1 processore adatto anche a un 8K. E invece - lo diciamo del TV, con una serie non banale di filmati subito anticipando qualche tema - il TV non ha mostrato in 8K. Si tratta comunque di un apparecchio glitch né difficoltà in fase di visualizzazione di immagini non consumer: il player esce con 4 con- in 8K a 60p che nel rescaling da Full HD e da 4K: questo nessioni HDMI 2.0 (praticamente i quattro processore è davvero potente. Non lo stesso potremo quadranti dell’immagine completa) che ven- dire di quello che gestisce l’ambiente smart TV. gono convogliati in un box in grado di sincro- nizzarli perfettamente e ricostruire il quadro Il nostro test: condizioni ideali ma poco 8K da inviare via HDMI 2.1 al TV. tempo Un “accrocchio” necessario in questa fare La stanza di hotel in cui Sony ha “alloggiato” lo ZG9 era per inviare al TV un segnale poderoso (33 megapixel per contenuti 8K: oggi non è certo un problema, ma nel tem- indubbiamente ben organizzata: tende coprenti alle fine- 60 volte al secondo), in mancanza di apparecchi consu- po questa limitazione potrebbe diventare un peccato di stre, buio completo, pareti scure (seppur non nere). mer in grado di riprodurre contenuti 8K. Va segnalato gioventù capace di pesare sulla longevità dell’apparec- Ma era anche ben equipaggiata: insieme al TV c’era in- che delle quattro HDMI, solo una è abilitata ad accettare chio. Le immagini 8K presenti sul player, caratterizzate da un bitrate che sfiora i 200 megabit/sec, erano quelle già viste in altre occasioni, a partire dal CES 2018 e 2019 di Las Vegas e all’ISE di Amsterdam: le scene del carneva- Qui sotto una serie di fotografie fatte allo schermo, senza particolari ritocchi se non una ricompressione della gamma dinamica per portarla negli ambiti delle immagini adatte a Web. le di Rio prodotte da Globo (condizionate un po’, forse, dall’illuminazione artificiale), delle splendide riprese di scenari peruviani, alcune clip ambientate al carneva- le di Venezia e la celebre clip 8K tratta dal generatore grafico di GranTurismo, il gioco automobilistico. A questi contenuti abbiamo affiancato anche la visione di alcuni materiali 4K che conosciamo bene, un UltraHD Blu-ray (Mad Max - Fury Road) e anche qualche minuto di canale televisivo (tedesco) in HD. Nella dotazione allestita da Sony per l’occasione, anche un clamoroso “arsenale” di apparecchi di misura e ca- librazione, con addirittura due spettrometri Minolta CS- 2000, colorimetri e sonde: fin troppo rispetto al tempo In questo controluce (che in foto rende certa- La cosa più impressionante è la sequenza in disponibile. Non c’è stato modo di fare una vera e propria mente meno che a occhio nudo) si vede come computer graphic da GranTurismo: le auto calibrazione, che avrebbe assorbito gran parte del tem- le tinte calde del tramonto, anche nei picchi di con i fari accesi che ci vengono incontro po a nostra disposizione, ma ci siamo limitati a misurare il luminosità, non perdano saturazione. sono ipercoinvolgenti. E questo perché i display per capirne le potenzialità. fari sono effettivamente “accesi”, come se ci fossero dei fari dietro lo schermo, non Certo che l’8K è proprio “da paura” l’immagine dei fari, ma proprio i fari.Chiaro Vedere su un TV 8K da 85” immagini di riferimento, ov- che in queste condizioni si possono creare viamente in 8K HDR, con tutta la potenza luminosa che scene incredibili. si vuole a disposizione, è una pura goduria. Seduti a due metri di distanza, bisogna sforzarsi per trovare difetti al- l’immagine: il dettaglio è clamoroso, la gamma dinamica Anche in questo tramonto, si scorge un’ot- esaltante, i contrasti quasi iperrealistici. Il server Sony che tima saturazione, una leggibilità dei dettagli eroga i contenuti gira a ripetizione, con una ventina di alle basse luci e un sole che (non in foto, minuti di contenuti, tanto che abbiamo modo di rivedere ovviamente) spinge come un matto.

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 torna al sommario 40 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

TEST TV 8K Sony ZG9 segue Da pagina 40 

le stesse scene alcune volte. E se al primo giro ci si lascia coinvolgere dai colori e dai dettagli, dopo si cerca di di- ventare più critici. Ma niente: con questo tipo di immagini, a questo TV si può dire davvero poco. Gli incarnati sono perfetti; il volume colore molto ampio, con tinte che resta- no super sature anche alle altissime luminosità; banding assente; e soprattutto contrasto percepito molto alto. In questo scatto lo schermo in un fermo Da una posizione più defilata e leggermente più immagine come si percepisce da una visione rialzata, si perde qualcosa sulle tinte calde, ma 8K a metà: muscoli mostrati, ma poca frontale. la sensazione, soprattutto a occhio nudo, è di utilità pratica una visione costante. Mentre iniziamo a vedere le prime (incredibili) immagini in 8K, ci si siede di fianco un “pensiero cattivo”, che inizia a distrarci: ma nel mondo reale cosa potremmo vedere in 8K a casa nostra, con la qualità che ci scorre davanti? A noi interessa relativamente fare una prova “teorica”, di sola tecnologia. Vogliamo capire cosa ci si può fare davvero con un TV 8K di questo tipo. C’è un problema, o meglio - secondo gli ingegneri di Sony - una caratteristi- ca, di cui siamo stati avvisati poco prima di arrivare a Mo- naco: il TV accetta immagini 8K solo dall’HDMI 4 (e non dalle altre); niente 8K neppure dalla porta USB e neppure dalla rete. In realtà, ad essere limitato a una risoluzione 4K è tutto l’ambiente Smart TV Android e il processore La visione da un punto di vista rialzato Anche forzando ancora di più l’angolo, MediaTek MT5893 che lo governa. Questo vuol dire perde contrasto e saturazione. la situazione non cambia e il nero resta nero. niente media player 8K, ma solo 4K. E niente YouTube 8K. Questo, in un’era in cui gli unici contenuti 8K acces- sibili ai consumatori sono probabilmente file da scaricare unicità. Risultati poderosi, anche in considerazione della gli altri TV. Una capacità di questo tipo potrebbe servire dalla rete o contenuti da YouTube, è una tara difficile da superficie dello schermo. Questa “macchina della luce” a poco per il momento: a patto di trovare contenuti HDR, mandare giù. Anche perché - al contrario - sul Samsung cambia le regole del gioco della visione televisiva: siamo questi difficilmente hanno un livello di picco di luminosità 8K, il Q900R, i file 8K da hard disk USB vengono letti a intensità paragonabili a quelle della luce diurna, tan- superiore ai 1000 NITS. Ma - questa volta sì - una riserva con successo: questo TV si basa sul sistema operativo to che, a fine prova, decidiamo di aprire la tenda posta di luce di questo tipo potrebbe davvero tornare utile con Tizen, totalmente nella disponibilità di Samsung, che evi- dietro al TV. In pieno giorno, in una giornata luminosa la diffusione di contenuti con grading fatto a 2000 NITS o dentemente è stato modificato per gestire anche segnali e “biancastra” (il peggio che possa capitare), la visione più che potrebbero diventare più diffusi in futuro. e codifiche 8K. Certamente, è vero che un TV si acquista controluce non è disturbante, una cosa che non aveva- Questa riserva di luce potrebbe scaricarsi sui consumi: anche in prospettiva futura, quando magari ci saranno mo mai visto. Tanto che la nostra macchina fotografica, lo ZG9 da 85” ha un consumo massimo di 920 watt, che media player HDMI consumer in grado di gestire segnali che certamente ha una gamma dinamica inferiore a probabilmente raggiunge solo in HDR e con schermate 8K. Ma il limite dell’ambiente smart che forse non avrà un quella dell’occhio, riesce a catturare allo stesso momen- molto luminose. Ma comunque si tratta di un consumo upgrade all’8K neanche in futuro (crediamo che il SOC to lo schermo del TV nella stanza scura e il panorama non banale, quasi doppio rispetto al Q900R di Samsung MediaTek non riesca a gestirlo) è un macigno che ci fa ri- fuori dalla finestra, pienamente illuminato, senza bruciare di pari dimensioni e più che doppio rispetto a 85” 4K più tenere - come dicevamo all’inzio - che la caratteristica 8K l’esterno o chiudere eccessivamente l’immagine del TV: convenzionali. Così lo ZG9 si porta a casa una non invi- non possa che essere considerata, se si vuol stare con i una cosa impossibile con la stragrande maggioranza de- diabile classe energetica “D”. Ma d’altronde una luminosi- piedi per terra, solo un aspetto quasi marginale di questo tà così fuori dal comune non può che avere consumi fuori ZG9. Unica consolazione sul fronte delle connessioni, è dal comune. Per equità dobbiamo dire che se il Q900R che la porta USB può essere utilizzata per la funzione di di Samsung (l’8K 2018) riusciva a fermarsi a “C”, il modello registrazione su hard disk delle trasmissioni TV. nuovo, il Q950R, si pone anch’esso in classe “D”. Una riserva di luce per un HDR da sogno L’angolo di visione: ottimo in orizzontale Tagliamo corto: la qualità migliore dello ZG9 di Sony è ma attenzione al verticale quella di saper spingere incredibilmente sulla luminosità. Un’altra caratteristica promossa da Sony è la capacità di Basti pensare che, con la finestra pari al 10% del quadro, questo TV di rimanere coerente anche sotto angoli di vi- raggiunge una luminosità reale di 3000 NITS e che, con sione lontani dalla perpendicolare. lo schermo interamente bianco, si arriva a sfiorare i 900 L’architettura del pannello è VA (Vertical Allign) ma equi- NITS, il tutto nelle modalità “normali”, come Cinema o paggiata con la tecnologia X-Wide Angle di Sony, che Professionale. Se si opta per le modalità “scalibrate” e generalmente dà prestazioni molto buone. Questa è una fotografia fatta allo schermo del TV superluminose, si arriva a sfiorare i 4000 NITS. Va detto che con un TV da 85” che, stante la risoluzione non fotoritoccata. Volendo aprire gli scuri a dismi- Questi livelli da urlo vengono mantenuti per oltre un mi- 8K, potrebbe essere visto da molto vicino, la costanza sura, per cercare tracce di blooming, riusciamo a nuto di fila prima che il TV decida di ridurre leggermente dell’immagine al variare dell’angolo di visione è molto vedere prima i nostri riflessi sullo schermo che le l’emissione luminosa per difendere l’alimentazione evi- tracce del poco alone attorno alla scritta bianca. dentemente messa sotto pressione, anche questa una segue a pagina 42 

 torna al sommario 41 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

TEST L’upscaling: un buon lavoro. Ma forse TV 8K Sony ZG9 non basta per giustificare l’8K In mancanza di contenuti 8K, i produttori sono porta- segue Da pagina 41  ti a proporre i propri TV in questa risoluzione come macchine “da upscaling”. Ovverosia ideali per miglio- rare la visione di contenuti a risoluzione più bassa. rilevante, visto che anche il singolo spettatore vede parti Certo, pixel in più, se ben gestiti, non fanno mai male. vicine e lontane dello schermo sotto angoli ben diversi, Ma non è facile dire se la ragion d’essere di un TV 8K soprattutto se il punto di vista non è centrato. In effetti lo come questo può essere trovata nella capacità di up- ZG9 tiene duro anche al variare dell’angolo orizzontale e scaling. La visione delle immagini 4K, soprattutto se anzi pare che su questo aspetto si sia fatto un ulteriore HDR, è gradevolissima, con picchi luminosi eccitanti passo avanti: si perde forse un filo di saturazione, ma la e dettaglio abbondante, anche su un 85” guardato luminosità appare costante e comunque il feeling del- a due metri di distanza. Sul dettaglio, però, va fatta l’immagine in generale non cambia. Cosa diversa sulla qualche riflessione: la grana sulle immagini di Mad verticale: semplicemente alzandosi in piedi, il TV cambia Max, che certamente ne è affetto in alcune scene, ci drasticamente carattere. In tempi di OLED, con la sua è parsa fortemente enfatizzata. Può essere che l’algo- costanza di luminosità, contrasto e saturazione al variare ritmo, in cerca di recuperare dettaglio per sfruttare a dell’angolo, non è facile dimenticarsi questa caratteristi- pieno l’8K, in alcuni frangenti cada in qualche tranello ca. Tanto più che, nella nostra prova, il TV è appoggiato di troppo. Da sempre non abbiamo mai ritenuto l’up- per terra e il nostro punto di vista, su un divano pur bas- scaling un’attività in grado davvero di creare nuovo so, è probabilmente troppo rialzato rispetto all’ottimizza- dettaglio: ci accontentiamo se non vengono fatti gran- zione del pannello. Da lodare invece l’uniformità: almeno di danni. E lo ZG9 si comporta bene da questo punto Dietro le lamelle della cornice si nasconde uno a occhio nudo, schermate bianche e grigie chiare (tra le di vista: non esagera con le maschere di contrasto e l’im- speaker (sembra un due vie più condotto bass più infide da questo punto di vista) non lasciano intrav- magine resta equilibrata e dettagliata anche sullo scher- reflex). Ogni canale (4 frontali più 4 posteriori) è vedere macchie o sensibili vignettature. Un risultato di mo molto grande, ovviamente senza la “croccantezza” di amplificato con la potenza di 10 watt. grande valore per un display così grande e pesante, per un 8K nativo. Buono anche il sistema di compensazione il quale anche solo le operazioni di trasporto e montag- dei microscatti (X-Motion Clarity) : di fatto si tratta di un gio possono essere insidie non da poco per la stabilità sistema di miglioramento della nitidezza percepita della più due destinati ai bassi nella parte posteriore. I quattro micro-geometrica del pannello, da cui consegue la per- fluidità del movimento frontali sono posti nella cornice lamellare, che è un po’ fetta uniformità. più generosa del normale per questo (e anche per una Niente blooming a occhio nudo migliore dissipazione del calore), due sopra e due sotto 720 zone di retroilluminazione sono tante o poche? Da lo schermo. In questo modo, la percezione acustica è di un punto di vista totalmente teorico, avremo pace solo una sorgente posizionata occhio e croce al centro dello quando le zone saranno tante quante i pixel, ovvero con schermo. Forse, per evitare addirittura un’eccessiva fo- un display “self emitting” come l’OLED o anche i micro- calizzazione al centro, il circuito audio è equipaggiato LED. Di conseguenza, si potrebbe pensare che 720 aree con un DSP in grado di ricreare virtualmente l’effetto per 33 milioni di pixel e una superficie di schermo quasi surround o comunque di allargare molto l’immagine due metri quadri siano largamente insufficienti. Dobbia- acustica della musica e degli effetti, tenendo invece i mo dire che non lo sono affatto all’atto pratico: il bloo- dialoghi (se correttamente formattati sul canale centrale) ming non è particolarmente visibile, soprattutto a occhio in mezzo allo schermo. Alla prima accensione del TV, nudo (forzando la sensibilità della fotocamera invece rimaniamo un po’ sbigottiti: lo stage audio è amplissimo qualcosa si coglie). Per esempio, il logo Sony bianco su mentre noi ce lo aspettavamo piantato nel centro dello fondo del tutto nero non mostra aloni di alcun tipo e men schermo. Ovviamente si tratta dell’impostazione di “al- che meno lo fanno immagini, anche molto contrastate, largamento” surround che è al massimo. Riportata a va- da film e video. Forse sono con alcuni sottotitoli, ovvia- lori più moderati, il sistema dimostra di funzionare bene, mente non materiali HDR, si può intravvedere qualcosa. anche se resta percepibile che la sorgente delle voci Non a caso sono oramai anni che Sony ci ha dimostrato non è puntiforme. Probabilmente, però, il nostro punto di saper compensare in maniera egregia le sbavature di visione e ascolto è molto ravvicinato rispetto a quello della retroilluminazione LED con una contromaschera che accadrebbe normalmente. nel pilotaggio del pannello LCD e su questo ZG9 ci pare A questo proposito, data la dimensione super-generosa davvero che questo algoritmo abbia raggiunto un nuovo del TV e la presenza di ben quattro woofer sul posterio- livello di riferimento. re, ci saremmo forse aspettati una maggiore presenza in gamma bassa, che c’è ma non lascia a bocca aper- Come risolvere il problema dell’audio su ta. La colpa può essere anche del pesante tendaggio un TV così grande posto dietro il TV: una parete avrebbe sfruttato meglio Un altro aspetto che fa questo TV speciale è la gestione l’architettura bass reflex, migliorando la percezione delle dell’audio: su LCD non si può emettere il suono diretta- basse. Probabilmente, correggendo la risposta del si- mente dallo schermo, come la stessa Sony ha fatto sugli stema sulle basse, si può ottenere qualcosa di più (non OLED. La classica soundbar sotto lo schermo avrebbe, abbiamo avuto tempo di provare): a questo proposito In foto un dettaglio dei due woofer, non gigan- nel caso dello ZG9, avuto effetti non certo buoni. Un TV torna molto utile l’equalizzatore grafico a schermo per la teschi, con a fianco un condotto bass reflex in 8K si vede da vicino e lo schermo è molto grande: una correzione dei toni. Da segnalare anche la modalità “ca- grado ovviamente di dare il meglio di sè con il TV soundbar avrebbe svelato in maniera evidente la propria nale centrale” che permette di collegare il TV al morsetto ridossato a una parete. Nel nostro caso una tenda presenza nella parte bassa dello schermo e avrebbe of- di potenza di un amplificatore home theater (ovviamente in velluto era il peggio per far rendere la gamma ferto un’immagine acustica incoerente con quella visiva. a quello del canale centrale) e far funzionare il sistema bassa. Per questo Sony ha integrato quattro speaker frontali, audio del TV come speaker centrale.

 torna al sommario 42 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition TEST Inizia una prova lunga un mese con le prime considerazioni sulla nuova mirrorless full frame di casa Panasonic Lumix S1, la mirrorless full frame di Panasonic Il test, parte prima: unboxing e hands-on In un video mostriamo il corpo macchina e le due ottiche zoom che ci accompagneranno fra riprese fotografiche e video

di Gianfranco GIARDINA

inalmente è arrivata la fotocamera full frame di Panasonic, la Lumix S1, che avevamo visto in ante- F prima lo scorso febbraio a Barcellona. È arrivata in redazione, pur con qualche settimana di ritardo rispetto agli annunci iniziali, nella versione da 24,2 megapixel, quella più economica (ma siamo comunque a 2500 euro per il solo corpo) e più versatile, dato che è più adatta alle riprese video rispetto alla sorella maggiore S1R. La Lumix S1 è una, l’ennesima, mirrorless a forma- to intero che però non è il classico modello “copia e incolla” della A7 di Sony. A partire dal fattore di forma: si perde la linea un po’ più compatta delle mirrorless e si torna sul formato delle reflex. Un prodotto dalla vocazione professionale o per lo meno prosumer che video merita una prova approfondita. Con questo prodotto inauguriamo infatti un nuovo format di recensione, non più in un unico articolo lunghissimo, ma strutturato in tanti articoli più brevi, rilasciati via via che i test vengono effettuati e linkati tra di loro. In questo articolo analiz- ziamo le caratteristiche del prodotto e vediamo cosa contiene la confezione, il più classico degli “unboxing”, lab anche in video. L’unboxing e il primo contatto Lumix S1 con la Lumix S1 e le sue due ottiche Prima puntata: unboxing Le nostre prove, oltre a riguardare le classiche situa- L’ergonomia di una macchina così grande è un zioni di ripresa fotografica (ritratto, panorama, foto bilizzato a due assi. Ad essere stabilizzato è anche fatto abbastanza nuovo per Panasonic, che è abi- sportiva, street photography) e video, ripercorreran- il corpo macchina, che integra uno stabilizzatore a tuata a corpi macchina più compatti. Proveremo no le caratteristiche peculiari di questa macchina. cinque assi: la particolarità è che macchina e obiet- se le scelte fatte sono vincenti. Una prova, per esempio, riguarderà la modalità high tivi si parlano e sono in grado di coordinare l’azione resolution: la S1, è in grado infatti di usare i micro- dei rispettivi stabilizzatori: secondo Panasonic questo movimenti dello stabilizzatore per effettuare una se- sistema è in grado di permettere un guadagno di 6 quenza di 8 scatti da unire in un’unica immagine da stop evitando il micromosso. Per questo motivo ef- lizzazione è effettivamente efficace come promesso. 96 megapixel, 12.000 x 8.000. Nella nostra prova la S1 fettueremo anche una serie di scatti a mano libera, Un’altra caratteristica molto promossa da Panasonic, sarà accompagnata da due ottiche della serie S (due soprattutto con il tele, per vedere se l’effetto di stabi- è la velocità e la precisione dell’autofocus, che pro- delle tre nuove ottiche con attacco L): un 24-105 F4 veremo sia in modalità fotografica con i soggetti in stabilizzato e uno 70-200, sempre F4 e sempre sta- rapido movimento e con gli scatti a raffica, che con le riprese video, dove un autofocus veloce e affidabile è importantissimo. Per quello che riguarda il video, poi, oltre alla riprese convenzionali, proveremo a girare in 4K a 60 fps: la S1 permette questo frame rate ma solo sulla porzione centrale del sensore, quindi stingendo con fattore 1,5 l’angolo inquadrato. Proveremo anche a catturare il video con codifica 4:2:2 con un recorder esterno collegato all’uscita HDMI, per verificare le dif- ferenze. Testeremo anche la ripresa timelapse in mac- e tutte le funzionalità di controllo remoto della macchina effettuabili grazie alla connessione Wi-Fi e Il corpo macchina dalle dimensioni generose alla nuova app Lumix Sync. Il tutto, ovviamente, valu- In questo scatto, la S1 è equipaggiata con lo zoom della S1 permette di recuperare il display LCD tando - questa volta soggettivamente - l’ergonomia, 24-105, un’ottica più versatile del classico 24-70 nella parte superiore, tipico delle reflex e di fatto l’utilizzo del mirino oculare, che promette di essere in dotazione alle mirrorless full frame, e che è abbandonato nelle mirrorless APS-C e presente in tra i migliori del mercato, l’organizzazione dei menu. Il anche disponibile in kit con la macchina. versione ridotta su Nikon Z e Canon EOS R. tutto nel corso di un mese di prova.

 torna al sommario 43 Serie ES56 32”/40” Android TV

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TCL_ES56_A4.indd 1 04/04/19 13:02 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition TEST Il nuovo iPad Mini è veloce, comodo e reattivo ma è in controtendenza rispetto al mercato che vuole i grandi schermi Apple iPad Mini 2019. Mai fermarsi alle apparenze La versione 2019 resta il miglior tablet in questo formato, dove non contano la RAM o la velocità, ma è il software a dettare legge

di Riccardo DANZO opo quasi 4 anni dall’ultimo aggiornamento, in totale controtendenza rispetto ad un mercato D che predilige sempre più frequentemente dispo- sitivi dalle grosse dimensioni, Apple ha deciso di rinno- vare il più piccolo della sua linea di tablet, ovvero iPad Mini. Un aggiornamento minore, almeno esteticamen- te. Apple ha deciso di non stravolgere il lavoro fatto con la precedente generazione e il risultato è sotto gli video occhi di tutti: il design della scocca esterna e le cornici attorno al display sono rimaste le stesse delle prece- denti versioni che, oramai, risalgono a circa 7 anni fa. All’interno, invece, iPad Mini 2019 è cambiato molto, e pur non supportando alcune delle novità più recenti di casa Apple (come la nuova Pencil o la USB Type C) ci troviamo davanti ad un dispositivo di tutto rispetto. Una scelta quella di non avere Pencil o Type C comunque ragionata e necessaria per distinguere iPad da iPad iPad Mini 2019 Pro: iPad Mini, iPad e iPad Air rappresentano infatti la IL SOLITO IPAD MINI: PIÙ POTENZA, APPLE PENCIL 459,00 € terna di prodotti consumer, e il connettore Lightning ne E ZERO CONCORRENTI lab è testimonianza. Qualcuno potrebbe essere portato a Il nuovo iPad Mini non stravolge il lavoro fatto in precedenza da Apple. Tolto qualche ritocco qua e là, soprattutto sotto la scocca, per tenere pensare che ci sono troppi iPad in un mercato in con- il passo con le tecnologie che avanzano, non c’è nulla di veramente innovativo nell’aggiornamento di quest’anno. D’altronde la concorrenza trazione, ma a nostro avviso l’unica critica che si può Android, al contrario di quanto succede nel mondo smartphone, è decisamente meno presente nel settore tablet: l’iPad Mini è un prodotto senza concorrenti. iPad Mini era fino ad oggi il miglior tablet che si poteva comprare in questa fascia di prezzo e la versione 2019 resta il muovere a Apple è di aver usato due nomi diversi per miglior tablet che si può comprare in questo formato. E non contano la risoluzione, la RAM o la velocità: i tablet sono forse il prodotto dove due prodotti identici: iPad Mini è un iPad Air più picco- l’hardware ha la minore rilevanza e il software riveste un ruolo primario. lo, e Apple avrebbe potuto benissimo tenere iPad Air come nome offrendo i due tagli, 10.5” e 7.9”. Il consu- matore si sarebbe trovato così davanti a due modelli Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo di diverse dimensioni sia per Pro che per Air, con la 8.3 9 8 7 9 7 8 versione “low cost” a completare il set. COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Ottime prestazioni Design datato, è uguale a 7 anni fa Un grosso salto in avanti per le Tutte le stesse caratteristiche tecniche di iPad Air in un Compatibilità solo con la prima generazione di Apple Pencil formato più piccolo (non inclusa) prestazioni iOS su tablet è decisamente meglio di Android A questo prezzo 256 GB di storage erano il minimo A livello di prestazioni il nuovo iPad Mini è un grosso step in avanti rispetto alla precedente generazione. Dal processore Apple A8 da 2 core a 1,5GHz di iPad Mini 4, infatti, si è passato al più recente Apple A12 Bio- Apple A12X montato sui nuovi iPad Pro ma, da quan- comodo, non ci sono i nuovi speaker posti nella parte nic da 6 core a 2,5GHz. Non si tratta del nuovissimo to abbiamo visto, è più che sufficiente. Anzi, sembra superiore del dispositivo ma la qualità audio, conside- quasi eccessivo. Nell’uso di tutti i giorni iPad Mini 2019 rando le dimensioni, è più che buona e la fotocamera è veloce e reattivo, in linea con le prestazioni di iPad da 8 megapixel, con apertura da f/2.4, è un po’ vetusta Air 2019 con il quale condivide praticamente tutte le ma scatta comunque buone foto. Ricordiamo che più caratteristiche. che le fotografie Apple usa la camera per la realtà au- Molte delle tecnologie utilizzate nel nuovo iPad Mini mentata: le foto non si fanno con un tablet sono un tuffo nel passato, ma bisogna ammettere che Inoltre, tanto per tornare indietro di qualche anno, è tutto funziona come si deve. Non c’è il Face ID ma c’è presente il jack audio da 3.5mm. Per fortuna, perché il Touch ID di seconda generazione che è pratico e su un tablet serve e non poco. L’utente che si è inna- morato del design del Pro potrebbe storcere il naso guardando le spesse cornici attorno al display dell’iPad Mini, che danno quell’idea di vecchio stile, ma provate a immaginare un iPad Mini con la forma dell’iPad Pro. Sarebbe davvero difficile da impugnare con quelle cornici sottilissime, e si andrebbe a coprire parte dello schermo impugnandolo in orizzontale. Sarà anche “old style”, ma non riusciamo ad immaginare un design mi- gliore per un prodotto comunque così ridotto.

segue a pagina 46 

 torna al sommario 45 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition MOBILE Samsung ha realizzato i primi chip che supportano la ricarica a 100W, già prevista nello standard USB Type C Power Delivery La ricarica rapida a 100 W per smartphone rende inutili le soluzioni proprietarie L’arrivo della soluzione Samsung, adottabile da tutti i produttori, rende inutili gli sforzi fatti finora per trovare strade alternative

di Roberto PEZZALI questi prodotti unici e a far capire che amsung ha annunciato l’arrivo dei quando esiste uno standard è meglio primi chip USB Type-C che suppor- adeguarsi e attendere. Il Power Delivery Stano il Power Delivery fino a 100 è lo standard per la distribuzione di ener- Watt. Di ricarica rapida e Power Delivery gia tramite connessione USB ed è pro- abbiamo già parlat nel lungo approfon- mosso dal consorzio USB: fino ad oggi, dimento scritto a riguardo. soprattutto sugli smartphone, la potenza L’arrivo dei nuovi SE8A e MM101 PD, que- erogabile era decisamente più bassa e sta la sigla dei nuovi processori, è però questo ha portato molti produttori a sce- decisamente importante perché permet- gliere una strada alternativa. Oppo, One terà ai produttori di smartphone e di ap- Plus e Huawei, ad esempio, si sono fatti il parecchiature di portare la ricarica rapida loro standard di ricarica rapida che rende al massimo livello oggi consentito dallo obbligatorio l’adozione di un caricatore standard ufficiale. I due chip includono specifico e di un cavo specifico. diverse funzionalità, come la possibilità L’arrivo della nuova soluzione Samsung, di aggiornamento per eventuali standard che è ovviamente adottabile da tutti i caricatori che possono essere usati in prodotti. Con i chip Power Delivery che futuri, la protezione dei dispositivi dal produttori (il chip è già in produzione), modo efficiente solo con pochi prodot- arrivano a 100 watt, e l’imminente arrivo tentativo di furto di dati quando si colle- rende di fatto inutili tutti gli sforzi fatti ti, una contraddizione se si pensa che degli smartphone con ricarica super ra- gano a cavi e caricatori in luoghi pubblici fino ad oggi per trovare strade alterna- l’Unione Europea aveva voluto un cari- pida, le varie soluzioni alternative fuori e tanto altro ancora, ma sono proprio i tive e scorciatoie. Le soluzioni alternati- catore unico proprio per fare in modo standard, che offrono potenza inferiore, 100 watt di potenza gestibili a rendere ve hanno messo in casa delle persone che potesse essere riutilizzato su più non hanno più ragione di essere.

TEST biente circostante. Manca all’appello solo il supporto a iPad Mini 2019 ProMotion per la gestione di refresh rate più elevati, ma

segue Da pagina 45  sul “piccolo” schermo di iPad Mini se ne sente meno la mancanza. Unico neo il nero: resta un LCD, e quando si guardano i film, soprattutto al buio, non si può fare a meno di notare come i neri siano grigi. Lo schermo del- Apple Pencil funziona, ma su uno schermo l’iPad Pro, calibrato e perfetto, non rappresentava una così piccolo non offre grossi vantaggi eccezione e anche quello del Mini soffre le basse luci, Anche per quanto riguarda la compatibilità con Apple da vero LCD. Chissà quando vedremo il primo iPad con Pencil, il nuovo iPad Mini rimane fermo alla prima ge- schermo OLED. Molto buona l’autonomia: con un utilizzo nerazione. La “vecchia” Pencil funziona davvero bene, medio di un paio d’ore al giorno, passando dalla naviga- anche se l’iPad Mini si presta meno all’utilizzo di una zione web alla fruizione di contenuti video in streaming, penna proprio per le ridotte dimensioni del display. Se infatti, potete tranquillamente ricaricarlo ogni 4/5 giorni l’iPad deve essere un foglio, meglio averlo più grande e scordarvi di portare il caricabatterie fuori da casa. Per possibile. Apple ha offerto comunque la possibilità di assurdo, inoltre, se per iPad Pro l’interfaccia grafica e la usare la penna anche sul 7.9”, ma dovendo scegliere compatibilità di alcune app con iOS iniziano ad andare un tablet per disegnare e scrivere forse è meglio pun- stretto, su iPad Mini il software sembra essere davve- tare sui tagli più grandi. La ricarica della Pencil di prima ro cucito su misura. Se l’ambizione di iPad Pro è quella generazione è poi davvero scomoda: la probabilità di di sostituire totalmente il portatile, quella di iPad Mini è perdere il “tappino” che copre il connettore Lightning di essere un tablet a tutti gli effetti, un prodotto che sta ampio il prezzo sarebbe stato ottimo, ma 64 GB non della penna è altissima. esattamente nel mezzo tra uno smartphone e un Mac. sono tantissimi per un tablet e nel 2019 avere su un pro- dotto premium come questo solo 64 GB è una stonatu- Il display è eccellente. Autonomia ok Con l’iPad a 299 a chi serve l’iPad Mini? ra che si sente. Il Mini ha l’unico vero vantaggio nelle di- Tralasciando tutte queste “piccolezze,” iPad Mini 2019 Chi dovrebbe comprare iPad Mini 2019? È difficile dare mensioni e nella portabilità: lo vediamo come prodotto rimane un dispositivo davvero piacevole da utilizzare, una risposta a questa domanda, soprattutto se l’iPad perfetto per chi ha una borsetta piccola, quindi pubblico soprattutto grazie all’ottimo display. Pur non essendo base si trova nei negozi a 299 euro e supporta Apple femminile, o per chi non vuole rinunciare al portatile e un mostro sulla carta, il pannello utilizzato da Apple è Pencil. Il problema di Apple è semplice: se prendiamo vuole affiancarlo ad un tablet, magari per guardare i film davvero di buona qualità. La risoluzione di 1536 x 2048 200 applicazioni per iPad, 190 di queste girano sul ta- su uno schermo più grosso o per leggere una rivista in pixel (324ppi) è più che sufficiente per un tablet e la lumi- blet da 299 euro come girano sull’iPad Pro. E il Mini digitale. iPad sarebbe troppo pesante, iPad Air troppo nosità di 500 nits lo rende leggibile anche sotto la luce non fa differenza: l’iPad non ha problemi di prestazio- grande. Da considerare poi che al prezzo di partenza di del sole, grazie anche ad un efficace schermo antirifles- ni, soprattutto se il suo utilizzo è legato alla fruizione di 459€ dobbiamo aggiungere quello di Apple Pencil, che so. Anche sul Mini è stata poi introdotta la tecnologia contenuti e non alla produzione. Il prezzo di partenza di costa 99€ ma che su uno schermo così piccolo non è TrueTone, che adatta dinamicamente la temperatura 459€ per il taglio da 64GB Wi-Fi non è poi basso come sfruttabile al meglio e la Smart Cover, che costa 45€. Si colore dello schermo uniformandola alla luce dell’am- si pensa: se il quantitativo di memoria fosse stato più toccano quasi i 600€.

 torna al sommario 46 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition TEST Ci siamo presi qualche giorno in più per testare a fondo il nuovo OnePlus 7 Pro al fine di saggiarne potenzialità e limiti Recensione OnePlus 7 Pro. La velocità prima di tutto OnePlus 7 Pro convince ma allo stesso tempo non stupisce: è uno smartphone incredibilmente veloce, però non perfetto

di Vittorio Romano BARASSI el nuovo OnePlus 7 Pro abbiamo già detto molto e dopo una corposa anteprima, un’analisi su tut- D te le cose che non ci sono piaciute nella prima settimana di utilizzo e a seguito di un più ampio discorso sull’ormai mutata natura di un prodotto che qualche anno fa veniva venduto come “flagship killer” a prezzi incredibili, oggi torniamo sul prodotto mettendo a fuoco gli aspetti che solo con una prova più approfondita si potevano affrontare in piena consapevolezza. Partiamo subito con l’affermare che OnePlus 7 Pro non è riuscito a stupirci più di tanto, pur essendo esattamente quel di- spositivo che ci aspettavamo di trovare una volta aperta la classica confezione di vendita. OnePlus 7 Pro è un prodotto estremamente concreto, realizzato e rifinito con cura e che, probabilmente, sarà in grado di soddi- OnePlus 7 Pro 709,00 € sfare ogni tipologia di utente. UN GRANDE SMARTPHONE (IN TUTTI I SENSI), MA IL PREZZO “POCO ONEPLUS” LASCIA L’AMARO IN BOCCA Addio notch, benvenuta fotocamera a Inutile girarci troppo attorno: OnePlus 7 Pro è uno smartphone coi fiocchi, ma il fatto di aver fissato il prezzo di listino d’attacco a 709 euro (la versione 12/256 GB da noi provata costa 829 euro) fa scendere immediatamente l’entusiasmo. Il primissimo OnePlus One di qualche anno fa scomparsa era un “top di gamma” acquistabile a 269 euro mentre oggi ci troviamo dinanzi alla stessa tipologia di dispositivo che però costa tre volte di Come anticipato nella già citata anteprima, OnePlus 7 più. Il mercato è certamente cambiato, i prezzi di tutti i dispositivi sono lievitati in maniera importante ma la sensazione è quella di trovarsi Pro è certamente uno smartphone grande e pesante; dinanzi ad un dispositivo “snaturato”, forse pronto per proporsi al grande pubblico ma che certamente farà storcere il naso agli affezionati del gli oltre 200 grammi di peso e il display da 6,67 pollici brand. Il “flagship killer” non esiste più; è rimasto solo il “flagship”, un dispositivo che non manca di niente e che sotto certi aspetti è davvero si sentono e si vedono tutti, ma le sensazioni di solidità mostruoso. Samsung e Huawei però, praticamente (leggasi street price), costano uguale... e di qualità sono lì a riequilibrare i piatti della bilancia. In OnePlus hanno deciso di eliminare il notch, elemento Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo che tanto ha fatto discutere nel recente passato e che 8.2 8 9 8 8 8 8 ormai pare essere entrato nel dimenticatoio; il frontale del dispositivo è esclusivamente dedicato al display, con COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE capsula auricolare appena visibile nella porzione supe- Prestazioni superlative, è lo smartphone più potente OxygenOS ancora non maturo al 100% riore della scocca (che sembra integrare il sensore di Display molto convincente Fotocamere non sfruttate a pieno Sensore per le impronte velocissimo e preciso Prezzo ormai allineato alla concorrenza prossimità) e sensore di luminosità - di qualità, ma forse non il più veloce/preciso che abbiamo mai provato - na- scosto nella porzione alta del pannello stesso. L’eliminazione del notch porta con sé il solito proble- ma: dove posizionare la camera frontale? Gli ingegneri mo notato che un po’ di polvere tende ad accumularsi Il Face Unlock stesso sembra essere migliorato rispetto di OnePlus hanno deciso di proporre una soluzione a (e queste relative “infiltrazioni” sono probabilmente la alle già ottime precedenti apparizioni; nonostante non scomparsa, con il modulo da 16 megapixel (Sony IMX471) causa dell’impossibilità di ricevere certificazione IP68). garantisca il grado di sicurezza di altri sistemi analoghi e obiettivo f/2.0 che fa capolino in maniera piuttosto ra- OnePlus assicura che il tutto è realizzato per supportare o del riconoscimento delle impronte digitali, il sistema pida e silenziosa solo quando strettamente necessario. oltre 300.000 cicli; in queste settimane continueremo a pare più preciso e funziona anche con meno luce rispet- Il meccanismo sembra solido anche se dopo qualche provare ripetutamente ad aprire e chiudere la fotoca- to a quanto visto con i precedenti due modelli. Oltre che giorno di utilizzo e quindi di aperture/chiusure anche mera, anche perché “forzando” l’attivazione del Face al software ci sentiamo di dare parte del merito anche solo per “il gusto” di apprezzare il movimento, abbia- Unlock, sistema di sblocco che riconosce i tratti somatici alla fotocamera frontale, di livello superiore se si pren- del viso, non è così difficile arrivare a centinaia di cicli dono in esempio OnePlus 6 e 6T, ma forse ancora un al giorno. La fotocamera a scomparsa è direttamente gradino inferiore ad altre soluzioni analoghe proposte collegata al sistema di accelerometri: se si effettuano da grandi marchi concorrenti. movimenti bruschi o il sistema “intuisce” la possibilità di Il sistema di riconoscimento delle impronte digitali è cer- caduta, la fotocamera rientra. tamente l’elemento che più ci è piaciuto di questo One- Plus 7 Pro; è “integrato” nel display ed è estremamente preciso nella sua logica di funzionamento. Dopo qualche ora di “apprendimento” il riconoscimento avviene in maniera istantanea (poco più di due decimi di secondo) e non c’è neppure bisogno di essere troppo precisi nel posizionare il dito sulla porzione dedicata di display. Per attivare il sistema si può effettuare un tap sullo schermo, premere il tasto di blocco/sblocco latera-

segue a pagina 48 

 torna al sommario 47 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

CLICCA SULLE FOTO PER L’INGRANDIMENTO TEST OnePlus 7 Pro segue Da pagina 47 

le oppure attivare l’opzione Ambient che attiva il display una volta alzato il dispositivo. Al di sopra dell’appena ci- tato pulsante di sblocco vi è l’ormai immancabile slider zigrinato che permette di passare velocemente tra le modalità suoneria, vibrazione e silenzioso; sebbene la sua utilità rimanga indiscutibile, rispetto al passato risulta La qualità delle foto è molto buona in le; il software UltraShot a corredo dona alle un po’ più morbido negli scatti e, soprattutto quando lo si qualsiasi momento della giornata, ma lo immagini il giusto livello di dettaglio, cattura inserisce o lo si estrae dalle tasche dei pantaloni, non di smartphone dà chiaramente il meglio di sé in colori realistici e gestisce senza troppi pro- rado capita di effettuare uno switch non voluto. condizioni di buona illuminazione ambienta- blemi l’HDR.

Prestazioni da primo della classe, Fotocamera 3X Fotocamera principale Fotocamera 3X impossibile chiedere di più OnePlus si è sempre contraddistinta per la sua filoso- fia, la quale mette davanti a tutto le prestazioni con a braccetto un prezzo di listino molto aggressivo; OnePlus 7 Pro, pur non proponendo più quell’appetibilità prez- zo/prestazioni del passato, resta comunque un prodotto estremamente potente, essendo probabilmente il dispo- sitivo Android più performante attualmente presente sul mercato. Tutto concorre a rendere lo smartphone veloce: il SoC, la RAM, le memorie e pure il display sono pensati per offrire il massimo. Lo Snapdragon 855 di Qualcomm La seconda fotocamera del corposo modulo è offre una qualità più che buona e restituisce è quanto di meglio si possa trovare oggi sul mercato dei caratterizzata da un sensore da 8 megapixel risultati soddisfacenti, magari non esattamen- chipset, i 12 GB di RAM LPDDR4X sono ottimizzati per e da un obiettivo 78mm f/2.4 stabilizzato te concepiti per la stampa su grande formato privilegiare le app o i giochi più frequentemente utiliz- otticamente; OnePlus ha dunque installato ma certamente adatti alla condivisione su zati dall’utente (RAM Boost) mentre le memorie UFS 3.0 uno zoom 3x perfetto per i ritratti, il quale Facebook o Instagram. 2-Lane (nel nostro caso sono 256 i GB a disposizione) offrono una velocità di lettura/scrittura (rispettivamente quasi 1,5 GB/s e 400 MB/s) che molti dispositivi della stessa fascia di mercato non riescono neppure ad av- CLICCA SULLE FOTO PER L’INGRANDIMENTO vicinare. Manca la possibilità di espandere la memoria con microSD, ma con i tagli di memoria che partono da 128GB non è che sia poi una pecca così grande. La modalità Gaming è stata migliorata, ottimizzando la grafica, perfezionando l’audio (ora stereo, certificato Dolby Atmos) e introducendo un nuovo sistema di vibra- zione (disponibile anche al di fuori di questa modalità) capace di ridurre a zero il ritardo di funzionamento. One- Plus ha messo a punto un sistema di raffreddamento a liquido a dieci livelli che impedisce l’eccessivo surriscal- damento delle componenti e dunque anche il rallen- tamento delle stesse. La scocca non diventa mai così Le fotografie presentano dettagli non eccezio- spenti; la distorsione ai bordi si nota, ma non calda da risultare fastidiosa, fattore riscontrabile anche nali e pure i colori risultano sempre abbastanza risulta mai troppo fastidiosa. dopo lunghe sessioni di gioco intenso. Presente la Zen Mode, interessante interpretazione della modalità “non Fotocamera principale Fotocamera grandangolare Fotocamera 3X disturbare” che, una volta attivata, impedisce all’utente di sfruttare lo smartphone per 20 minuti: tutte le notifi- che vengono disattivate, tutte le app sono inaccessibi- li (tranne la fotocamera) ed è possibile solo effettuare chiamate d’emergenza. Un bel modo per staccare la spina per qualche minuto. (ovviamente non manca la possibilità di condividere il risultato finale sui social) OxygenOS, niente meno che una solida interfaccia gra- fica realizzata sulle già ottime fondamenta di Android 9.0 Pie, è esattamente quello che ci aspettavamo di trovare e come sempre accade al momento del lancio a terza fotocamera offerta da OnePlus 7 Pro è gradi: è probabilmente la più utile tra tutte ma è L sul mercato di un nuovo OnePlus, pecca un minimo di una 16 megapixel con obiettivo ultra-grandan- anche quella che meno ci ha convinto.

golare f/2.2 capace di un campo visivo di 117 segue a pagina 49 

 torna al sommario 48 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

TEST Discutibile semmai è la scelta di optare per bordi molto OnePlus 7 Pro arrotondati, molto vicini nella curvatura - ma leggermen- te meno estremi - a quelli di Edge segue Da pagina 48  di qualche anno or sono, i quali fanno perdere un po’ in ergonomia e mal si sposano con alcune applicazioni. A stabilità. Lo smartphone risulta sempre utilizzabile ma un volte viene rilevato qualche tocco di troppo ai bordi e paio di volte siamo incappati in crash o freeze di alcune ogni tanto il sensore di prossimità non è così preciso nel app e in una occasione siamo stati catapultati nella mo- disattivare il pannello quando ce ne sarebbe il bisogno. dalità provvisoria. Solita storia: nelle prossime settimane Buona l’autonomia di sistema offerta dalla batteria da OnePlus risolverà ogni problema e ben presto si avrà 4000mAh integrata; si copre tranquillamente un’intera un sistema solido e affidabile, con nessuna mancanza in giornata lavorativa e si va spesso anche oltre. Lo smar- termini di dotazione e prestazioni. Già nel corso di que- tphone sembra soffrire un po’ nei periodi di scarsa rice- ste prime settimane di utilizzo, a fronte di due aggiorna- zione del segnale telefonico, con un consumo forse leg- menti del software, abbiamo potuto apprezzare notevoli germente superiore alla media, ma mai preoccupante; miglioramenti in ogni comparto. buono il consumo in stand-by e buona è pure la capacità di ricezione anche in zone il cui la potenza di segnale è Display di qualità e dalle curve davvero bassa. Tutto sommato si è al cospetto anche di “pericolose” un buonissimo telefono. (inteso nel senso stretto del ter- Il display da 6,67 pollici QHD+ da 3120x1440 pixel (516 mine). Molto efficace la ricarica rapida Warp Charge 30, ppi, formato 19,5:9, protetto da Gorilla Glass 5) domina evoluzione del già buonissimo sistema Dash Charge: il isce risultati soddisfacenti, magari non esattamente con- perfettamente la scena, proponendo colori realistici e caricatore è di dimensioni maggiori ma questo permette cepiti per la stampa su grande formato ma certamente un’ottima luminosità; il pannello supporta lo standard di passare da uno smartphone completamente scarico adatti alla condivisione su Facebook o Instagram. La ter- HDR10+, modalità che si attiva automaticamente quan- al 50% di batteria in soli venti minuti di collegamento za fotocamera offerta da OnePlus 7 Pro è una 16 mega- do si entra nelle applicazioni di YouTube, Netflix e Ama- alla rete elettrica. Manca la ricarica wireless così come pixel con obiettivo ultra-grandangolare f/2.2 capace di zon Prime Video, riproducendo ovviamente contenuti assente è il Wi-Fi 6. un campo visivo di 117 gradi: è probabilmente la più utile realizzati sfruttando questa caratteristica. Nell’utilizzo di tra tutte ma è anche quella che meno ci ha convinto. Le tutti i giorni non si fa fatica ad apprezzare il deciso passo Tre fotocamere versatili, ma “nightscape fotografie presentano dettagli non eccezionali e pure i in avanti fatto da OnePlus con questo display; il refresh mode” non entusiasma colori risultano sempre abbastanza spenti; la distorsione rate fissato a 90Hz (tecnologia Fluid AMOLED) fa sì che Gran lavoro da parte di OnePlus per quanto concerne le ai bordi si nota, ma non risulta mai troppo fastidiosa. Il il dispositivo risulti ancor più reattivo rispetto a quello cui fotocamere; l’azienda ha deciso di installare su OnePlus rumore sparisce e lascia spazio a “pennellate” che ten- si è normalmente abituati e la differenza la si percepisce 7 Pro un modulo composto da tre sensori con altrettanti dono a far scomparire ogni parvenza di intimo dettaglio; chiaramente provando ad affiancare a OnePlus 7 Pro un differenti obiettivi posti dinanzi ad essi. vale lo stesso discorso fatto per lo zoom 3x: perfetta per qualsiasi altro smartphone presente sul mercato. Il sensore principale è il Sony IMX586 da 48 megapixel i social, meno per qualsiasi altro utilizzo. OnePlus 7 Pro è da mezzo pollice (quindi con pixel da 1,6 micrometri) già in grado di registrare filmati fino a 2160/60p e la qualità visto su , qui installato alle spalle di una lente delle clip è in linea con le aspettative e con il posizio- a sette elementi f/1.6 ed arricchito di stabilizzatore ottico namento di mercato. Quello che più ci ha lasciato l’a- d’immagine, così come di uno elettronico. La qualità del- maro in bocca è l’impossibilità di utilizzare le tre lenti in le foto è molto buona in qualsiasi momento della giorna- maniera dinamica; i video vengono registrati esclusiva- ta, ma lo smartphone dà chiaramente il meglio di sé in mente con il sensore principale da 48 megapixel, quindi condizioni di buona illuminazione ambientale; il software lo zoom (fino a 10x) è gestito elettronicamente e non vi UltraShot a corredo dona alle immagini il giusto livello di è modo di arrivare ai 117 gradi di FOV offerti dal gran- dettaglio, cattura colori realistici e gestisce senza trop- dangolo. Si tratta di una mancanza importante, probabil- pi problemi l’HDR. La seconda fotocamera del corposo mente dettata dall’impossibilità di garantire una qualità modulo è caratterizzata da un sensore da 8 megapixel video soddisfacente; solo i prossimi mesi ci diranno se e da un obiettivo 78mm f/2.4 stabilizzato otticamente; OnePlus estrarrà il coniglio dal cilindro, proponendo un OnePlus ha dunque installato uno zoom 3x perfetto per aggiornamento software in grado di implementare que- i ritratti, il quale offre una qualità più che buona e restitu- sta caratteristica.

CLICCA SULLE FOTO PER L’INGRANDIMENTO

Flash attivo Flash spento Nightscape mode

La modalità notturna, che OnePlus chiama ad effettuare uno zoom sulle fotografie si “nightscape mode” funziona bene, restituisce intuisce subito quanto pesante sia la mano immagini bilanciate e colorate, ma andando del software.

 torna al sommario 49 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition TEST 499 euro è il valore che Oppo dà a una nuova fotocamera a scomparsa e a un design e a una costruzione impeccabili Oppo Reno, lo smartphone giusto per stupire C’è anche una doppia fotocamera posteriore con sensore da 48 MP e schermo senza notch. Se non fosse per quel ColorOS 6...

di Sergio DONATO

ppo torna a fare uso della camera anteriore a scomparsa. Questa volta però non è un monoci- Oglio come nel Find X, ma un cipiglio obliquo che sembra un occhiolino serio rivolto alla tecnologia. Se avete bisogno di attenzione, quella fotocamera anterio- re ve la darà, perché attirerà sguardi a non finire. Se invece avete altri interessi nella vita, la camera anteriore vi farà comunque felici, perché “affogando nel Reno” video darà allo schermo tutto lo spazio che uno schermo do- vrebbe avere, rendendo l’uso quotidiano più funziona- le. Se non fosse per quel ColorOS 6 che ha bisogno solo di qualche ritocco qua e là. Uno schermo libero di essere uno schermo Oppo Reno L’Oppo Reno sembra voler dare sostanza alla sua voglia TRIONFO DI COSTRUZIONE E DESIGN. LO SCHERMO È WOW 499,00 € di fare tecnologia anche nelle dimensioni e nel peso, non cercando di nasconderle ma dando a esse un sen- In modo inelegante, per parlare dell’Oppo Reno bisogna considerare anche uno smartphone che non c’entra con la recensione: l’Oppo Reno so di genuinità percepibile. Il Reno è un telefono che si 10x Zoom. 499 euro il primo, 799 euro il secondo. Alla luce di quei 300 euro di differenza, giustificati quasi solo dallo zoom ibridolab del Reno più sente e si vede. La nostra bilancia dice che pesa 185 costoso, l’Oppo Reno “liscio” acquista tutto un altro senso. Eppure, il fratello maggiore sembra relegarlo a una classe media un po’ troppo grammi e se ne accorgono anche le nostre mani, che costosa. Con l’855 sarebbe stato un vero top. Invece l’Oppo Reno è un telefono accomodante, che ha qualche piccolo inciampo solo a causa dell’interfaccia ColorOS che potrebbe facilitare l’esperienza utente con più che probabili aggiornamenti, dato che nel corso della nostra percepiscono anche quei 9 mm di spessore. Non c’è recensione ne abbiamo già visto uno che ha ottimizzato il consumo energetico in standby e migliorato la fotocamera. fastidio nella manifestazione nel reale dell’Oppo Reno, È un telefono solido, costruito molto bene e ottimo per la visione di contenuti video, finanche sorprendente con quelli audio grazie alle cuffie a ma è un telefono che vuole fare sentire la sua cura co- filo in dotazione. La camera anteriore a scomparsa può sembrare solo un effetto “wow”, ma permette allo schermo di dedicarsi all’attività più struttiva, che sacrifica un po’ gli ingombri ma eleva la importante, quella di contenere solo le informazioni visive e senza spazi da dividere con notch dalle forme bizzarre. È proprio quello schermo che sembra così ampio, pur già con i suoi 6,4”, a rendere l’Oppo Reno un telefono “comodo”, e ci riesce perché una parte di esso è nascosta e classe media a cui si rivolge (in un certo senso). La parte spunta fuori solo quando serve veramente. frontale è un rettangolo nero. Niente notch, niente fori, niente menti. Niente di niente. Una struttura uniforme e buia interrotta solo dalla cornice sottilissima. Il retro, Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo sempre in vetro, ma opaco, si svasa sui bordi per dare 7.9 8 8 8 8 9 7 identità a una buona presa. Misura 156,6 x 74,3 mm. Dei 9 mm di spessore abbiamo già parlato, ma dobbiamo COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE fare notare un’accortezza intelligente: quella piccola Costruzione complessiva Il prezzo un po’ alto semisfera ceramica sotto le due fotocamere posterio- La camera anteriore e lo spazio che lascia allo schermo Qualche leggera mancanza del ColorOS 6 ri che permette agli obiettivi di non avere attriti con le La qualità riproduttiva dei contenuti video superfici dure sulle quali verrà disteso lo smartphone, ma che fa pace comunque col design. Chiunque vedrà il vostro Oppo Reno scambierà quella semisfera per la piccolo foro del microfono, e al centro la bocca Type-C video terza fotocamera, appagando vanità inconfessabili. che accoglierà il cavo di buona fattura e lungo 1 me- Sul bordo corre una scanalatura centrale che aiuta a di- tro che si accompagna al caricabatterie con tecnologia strarre l’occhio più che ad aiutare la presa. Lato destro, VOCC Oppo per la ricarica veloce da 5V e 2A. il pulsante di accensione. Lato sinistro, il bilanciere del Il telefono arriva con una cover di gomma robusta e volume con al di sopra un vassoio a scomparsa per le 2 spessa, funzionale, ma che lo ingrossa molto. La pel- SIM ben costruito. Sul bordo inferiore c’è a destra l’alto- licola protettiva sullo schermo preinstallata da Oppo parlante mono, a sinistra l’ingresso jack per le cuffie e il quasi non si vede. Però lo smartphone non ha alcuna lab Oppo Reno Video anteprima del modello con Zoom 10x

certificazione di impermeabilità, né di resistenza alla polvere, forse a causa del vero effetto “wow” dell’Op- po Reno: quella fotocamera anteriore a scomparsa sul bordo superiore che contiene obiettivo, capsula auricolare, luce frontale (non flash), flash e torcia -po

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 torna al sommario 50 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

TEST Oppo Reno segue Da pagina 50 

steriore, e che quando spunta dalla scocca del telefono assume le sembianze del cipiglio buono della tecno- logia. Nonostante sia una vicina parente della camera dell’Oppo Find X, l’effetto è garantito. Per il momento, tutti ne rimangono stupiti e vogliono rivederlo ancora, e ancora, e ancora. Video tagliati col bisturi Lo schermo è un AMOLED da 6,4” con risoluzione 2340 x 1080 pixel e rapporto 18:9 che si comporta mol- camera anteriore grazie al riconoscimento facciale, e funziona lo stesso ma prende il nome di Real Sensa- to bene. Ma non benissimo con le scritte. Il testo nero qui si potrebbe aprire un capitolo a parte, dato che la fo- round. La voce però si dilata un po’ troppo sui due su sfondo bianco soffre un po’ dell’effetto ringing che tocamera è a scomparsa, e si potrebbe sospettare della canali, sfibrandosi e impastando le medie e le basse si manifesta attorno ai bordi dei caratteri, forse per un lentezza del sistema meccanico, e dire in modo pre- frequenze. Con il lettore Pulsar (non compreso), invece filtro passa-alto a cui si è voluto dare più importanza per giudizievole che “non serve a niente”. Però, secondo gli algoritmi Real non si attivano: cioè non ci sono diffe- il resto dei contenuti, dato che si nota solo sulle scritte Oppo, la camera impiega 0,8 secondi ad aprirsi e infatti renze all’ascolto con o senza tecnologia audio. e solo in condizioni di forte contrasto, come appunto un non facciamo in tempo a contare “uno” che il sistema di Al di fuori dell’ascolto in cuffia, l’altoparlante mono si testo nero su uno sfondo bianco. Non dà fastidio, è mol- riconoscimento ci ha già dato il permesso di accedere concentra sui decibel piuttosto che sulla qualità di to leggero, e col tempo si tende a ignorarlo. Quella stes- al telefono. Nell’uso quotidiano non è il metodo più ve- ascolto. Il suono è potente, le notifiche e le chiamate sa incisività toglie invece il fiato nella visione dei video. loce del mondo, ma quel leggero ritardo non dà molto godranno sempre della vostra attenzione. Le frequen- Lo schermo è luminoso, tagliente e riceve una grossa fastidio. Se distrattamente si preme il pulsante fisico ze più basse ci sono, ma non c’è da aspettarsi miracoli, mano dal design del Reno che non ha elementi di di- per accendere lo schermo e si scorre il dito verso l’alto e nemmeno erano stati promessi. a capsula auricolare strazioni rappresentati da notch a gocce o a barchetta; dopo aver letto la notifica che ci interessa, la camera fa per l’ascolto delle telefonate e dei messaggi vocali è e il mento nero nella parte inferiore è poco più di una capolino, ci riconosce e poi torna dentro con un lievis- inclusa nella fotocamera a scomparsa che, quando è palpebra sottilissima. Nonostante le dimensioni ridotte simo “bzzz” meccanico. Tuttavia, la camera non ha un chiusa, le riserva soltanto uno spiffero per emettere dello schermo di uno smartphone, vedere un contenuto sensore a infrarossi, e il riconoscimento facciale al buio l’audio di chi ci sta chiamando. Il risultato non è dei mi- Netflix su questo display restituisce un elevato senso di completo è impossibile, anche se in condizioni di scarsa gliori, ma nulla che possa dirsi dannoso. Stranamente, tridimensionalità e di estensione della scena, salvo ov- luminosità riesce comunque a fare il suo dovere. le chiamate ricevute tramite le app di messaggistica viamente il crop applicato dall’app per adattare i video hanno una qualità nettamente superiore: la voce si apre al formato 18:9. Gli angoli di visione sono ottimi, e solo Le cuffie incluse che non ti aspetti e ha più dettagli. inclinando lo schermo di circa 80 gradi si iniziano a ve- Per parlare dell’audio non si può fare a meno di cita- Il ColorOS rovina un po’ i piani. La batteria sorprende dere le prime sfumature verdi. All’interno dello scher- re le cuffie in-ear a filo incluse nella confezione, che si L’Oppo Reno sente un po’ la mancanza di un led di notifi- mo c’è anche un sensore d’impronte ottico, che quindi sono rivelate una piacevole sorpresa. Sono cuffie ben ca o di una simbologia a schermo bloccato. Le notifiche illumina una parte del pannello OLED per verificare la fatte che riescono a essere equilibrate e trasparenti. Per possono accendere momentaneamente lo schermo se corrispondenza dell’impronta. Ci è apparso molto ve- l’ascolto in cuffia, Oppo fa uso della tecnologia Real HD il telefono è in blocco, ma quando il display torna buio loce. Sebbene per il momento i sensori affogati nello Sound sviluppata in collaborazione con la svedese Di- non c’è nulla che vi ricorderà cosa è successo mentre schermo abbiano bisogno di una pressione maggiore rac. Le cuffie possono farne anche a meno, tuttavia Real eravate distratti. del dito rispetto a quelli tradizionali, quello dell’Oppo HD Sound espande la voce sui due canali e rafforza i Oppo Reno fa uso dell’interfaccia ColorOS 6 basata Reno richiede meno “peso” sullo schermo. Se però si bassi, a discapito delle frequenze medie che un po’ si su Android 9 Pie. Di quest’ultimo, purtroppo prende la vuole riaccedere immediatamente con l’impronta dopo diluiscono: come accade alle percussioni del FLAC di gestione sonora delle notifiche che lascia alle app la aver spento lo schermo, bisogna aspettare l’inizio del- “Killing Me” di Tal Wilkenfeld. È comunque un effetto determinazione dei suoni. Significa che se l’app non lo l’animazione grafica dell’impronta digitale, che impiega non troppo invasivo che a più di qualcuno potrebbe pia- prevede espressamente, il suono di notifica sarà quello circa 2 secondi prima di fare di nuovo la sua comparsa. cere. Con altri software di riproduzione che non siano predefinito e uguale per tutte le altre notifiche. Risulta- L’accesso al sistema può essere garantito anche dalla l’app Musica fornita con lo smartphone, la tecnologia to: quasi tutte le app si manifestano con lo stesso suono e, in assenza di un led o di una simbologia a schermo bloccato, per capire quale app richiede la nostra atten- Clicca sulle foto per vedere l’ingrandimento. zione saremo costretti a sbloccare il telefono. Il Reno ha dentro di sé un processore Snapdragon 710 e una scheda grafica Adreno 616, più che sufficienti per -ren dere il telefono reattivo e veloce. L’esperienza utente ne esce più che soddisfatta. La memoria di sistema di 6 GB si fa forte della sua quantità e nonostante ordiniate di chiudere tutte le app, lei dirà che non ce n’è bisogno e ne lascerà qualcuna aperta. I 256 GB di archiviazione invece non richiedono commenti ulteriori, se non che sono abbastanza per non prevedere espansioni tramite una scheda esterna, che infatti non è prevista a livello Una foto a 12 megapixel Uno scatto a 48 megapixel Un altro scatto a 48 megapixel

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 torna al sommario 51 n.201 / 19 3 GIUGNO 2019 MAGAZINE edition

TEST camere posteriori da 48 MP F1.7 e 5 MP F2.4. Il senso- re da 48 MP è un “trasformista” dotato della tecnologia Oppo Reno Quad Bayer, che gli permette di quadruplicare la sen- segue Da pagina 51  sibilità e diventare un sensore da 12 MP. A ogni avvio dell’app, la camera sarà sempre settata sul rapporto “Predefinito 4:3” che acquisirà foto con risoluzione da 12 hardware. MP. Gli scatti a 48 MP si possono ottenere impostando All’interno delle opzioni di sistema, Color OS non ci per- l’opzione “4:3 (48 MP)”. mette di vedere il grafico dettagliato della carica della Indipendentemente dalla risoluzione usata, i risultati batteria e quindi di controllare l’attività energetica nel sono molto buoni. Gli scatti possono fare uso del rico- corso della giornata. Ci dice quali sono le app che in noscimento della scena dell’intelligenza artificiale, ma percentuale consumano più batteria, ma è un po’ poco. anche senza di essa i colori sono di solito un po’ trop- Color OS non ci permette nemmeno di eliminare dalla po saturi. Il dettaglio è sempre molto buono, e anche il home una cartella con all’interno più app se prima non bokeh ottenuto con il vicendevole supporto delle due le abbiamo cancellate una per una: attività che faremo camere posteriori è gradevole e non risulta artificioso. due volte nell’intera vita dello smartphone, ma perché Quando fuori è buio, l’app e la camera possono fare rintanarsi quando non viene usata, lo schermo beneficia creare certi limiti? La regolazione automatica della lumi- uso della funzione “Notte”, anche se poi si scopre che di spazio in più che non deve dividere con notch di varie nosità è incostante. Quando funziona, è gentile e molto questa impostazione permette al software di calcolare fogge, a tutto vantaggio del design e dell’uso reale del sensibile, ma può capitare che sia un po’ pigra. Ottima la autonomamente il tempo di esposizione dello scatto. Il telefono. Si può formare polvere sulla camera a scom- possibilità di richiamare un menù a scomparsa a sinistra valore non viene visualizzato nel sistema standard usato parsa anche quando è chiusa? È capitato, ma nulla che dello schermo quando si usa il telefono in orizzontale. dalla fotografia, ma con un conto alla rovescia durante faccia pensare a depositi maggiori. “E chissà quanto può All’interno ci sono scorciatoie che permettono di apri- il quale l’app suggerisce di mantenere ferma la fotoca- durare una cosa così!”, viene anche da chiedersi. Oppo re app a scelta, collezionare screenshot o silenziare le mera. Il timer può arrivare a contare anche 5 secondi, dice che può essere utilizzata per 200.000 volte. Alla notifiche: molto utile quando si sta guardando un video. durante i quali sarò impossibile rimanere immobili. Tra faccia dei selfie! Nel corso della prova, la camera non La ricezione in 4G è ottima. Non abbiamo riscontrato l’altro, a patto che ci sia sufficiente luce artificiale, la ca- ha manifestato problemi. Se si prova a spingerla con problemi di sorta. Ci ha invece stupito positivamente la mera scatta foto notturne molto buone anche senza la una certa forza quando è aperta, la camera si richiude batteria da 3765 mAh, che con uso moderato, ma co- funzione “notte” attivata, che quindi è consigliabile solo come se le avessimo impartito il comando software. Se munque funzionale, può arrivare a completare anche in condizioni di pochissima luce. La camera anteriore da si prova ad aprirla cercando di impedirle in movimento due giorni d’uso. La ricarica si avvale della tecnologia 16 MP scatta selfie che danno soddisfazione e che si av- con una forza moderata, la camera vince la pressione e Oppo VOOC che, partendo dal 5%, dopo 15 minuti porta valgono anche di algoritmi per il miglioramento del vol- spunta dallo scomparto, ubbidiente. la carica al 32%, dopo 30 minuti al 58%, e dopo un’ora to. Non avendo una seconda camera a darle supporto, Per quanto riguarda i video, l’Oppo Reno può registrare all’88% generando solo un lieve tepore sul retro del- l’effetto bokeh è ottenuto via software ma i risultati sono in H.264 o H.265 in 4k e anche a 720p, 1080p a 30 o l’Oppo. Certo, si deve usare il caricatore proprietario e mediamente buoni, con solo qualche occasionale incer- a 60 fps, però con un leggero crop. Inoltre, le registra- il cavo dedicato. tezza sulle trame sottili formate dai capelli ai bordi della zioni a 60 fotogrammi per secondo perdono la stabiliz- testa. L’idea di nascondere la camera frontale nel corpo zazione dell’immagine. Il 4K invece non presenta crop La camera anteriore e quella nicchia del telefono può sembrare una tecnologia a tutti i costi delle immagini e può registrare solo a 30 fps e senza tutta sua ma, a meno che non siate autoritrattisti compulsivi, è stabilizzazione dell’immagine. I video registrati sono di Per le foto e il video Oppo Reno si affida, oltre che alla forse l’hardware meno usato di uno smartphone. Dando buona qualità, soprattutto se visti attraverso il display camera a scomparsa anteriore da 16 MP F2.0, alle due alla camera uno scompartimento tutto suo nel quale può dell’Oppo Reno.

Clicca sulle foto per vedere l’ingrandimento.

12 MP - zoom 1x 12 MP - zoom 2x

Crop Macro 1532 x 1780 da foto a 48 MP

12 MP con funzione “Notte” 12 MP senza funzione “Notte”

 torna al sommario 52 Dammi il cinque!

ALLEGATO B MODELLO 730-1 redditi 2007 Scheda per la scelta della destinazione Da consegnare unitamente alla dichiarazione Mod. 730/2008 al sostituto d’imposta, al dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF C.A.F. o al professionista abilitato, utilizzando genzia l’apposita busta chiusa contrassegnata sui ntrate lembi di chiusura.

CODICE FISCALE CONTRIBUENTE (obbligatorio) COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile) NOME SESSO (M o F)

DATI DATA DI NASCITA COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA PROVINCIA (sigla) ANAGRAFICI GIORNO MESE ANNO

LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF NON SONO IN ALCUN MODO ALTERNATIVE FRA LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE ESPRESSE ENTRAMBE LE SCELTE

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

Stato Chiesa cattolica UnioneOgni Chiese anno cristiane in avventiste Italia del nascono 7° giorno 30.000Assemblee bambini di Dio in Italia prematuri, Il tuo 5 per mille di cui circa 5000 hanno un peso inferiore a 1500 gr...... Questi bambini hanno bisogno...... di cure, controlli puòChiesa Valdese cambiare unione delle chiese metodiste e valdesi Chiesa la Evangelica vita Luterana in Italia e Unioneassistenza Comunità Ebraiche Italianeper molti anni...... di molti bambini...... E anche i loro genitori hanno bisogno del tuo aiuto. In aggiunta a quanto indicato nell’informativa sul trattamento dei dati,Le contenutadonazioni nelad paragrafoAISTMAR 3 delle Onlus istruzioni, vengono si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenziainteramente delle Entrate per impiegateattuare la scelta. per: prematuri. - l’assistenza delle gravidanze a rischio o patologiche AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle sette istituzioni beneficiarie della quota dell'otto per mille dell'IRPEF, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente.- la La cura scelta e il deve supporto essere al fatta neonato esclusivamente prematuro per una delle istituzioni beneficiarie. e alla sua famiglia nel percorso di sviluppo e crescita ELa non mancanza della ti firma costa in uno dei sette riquadrinulla. previsti costituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la ri- partizione della quota d’imposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. Le quote non attribuite spettanti alle Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Valdese Unione delle Chiese metodiste e Valdesi, sono devolute alla gestione statale.

Oppure puoi sostenere AISTMAR Onlus con versamenti su: SOSTIENI AISTMAR Onlus con il tuo 5 per mille SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF• C/C Postale:(in caso 29328200 di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) • C/C BancoPosta: IBAN: IT 05 Z 07601 01600 000029328200 Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, presso Posta di via Sambuco,Finanziamento 15 agli - Milanoenti Sui delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute della ricerca scientifica e della università che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), • C/C Bancario: IBAN: IT 30 R 05216 01619 000 000 003641 moduli del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale presso Credito Valtellinese, Agenzia n°14 - Milano CUD, 730 FIRMA FIRMA . . .Mario ...... Rossi ...... o Unico Tutto il personale di AISTMAR Onlus è volontario. L’intero ricavato delle donazioni viene scrivi Codice fiscale del 97028210157 impiegatoCodice fiscale in delcure e assistenza ai neonati prematuri e patologici e alle loro famiglie. beneficiario (eventuale) beneficiario (eventuale)

Finanziamento agli enti Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche in possesso della ricerca sanitaria del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI a norma di legge AISTMAR Onlus - via della Commenda, 12 - 20122 Milano - www.aistmar.it FIRMA FIRMA ...... FONDAZIONE IRCCS CA’ GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO AISTMAR Onlus Codice fiscale del Codice fiscale Associazionedel Italiana per lo Studio e la Tutela della Maternità ad alto Rischio Dipartimentobeneficiario (eventuale) per la Salute delle Donna, del Bambino e del Neonato beneficiario (eventuale) U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale In aggiunta a quanto indicatovia Francesco nell’informativa Sforza, 28 sul - 20122 trattamento Milano dei dati, contenuta nel paragrafo 3 delle istruzioni, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta. AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell’IRPEF, il contri- buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscale di un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.

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