n. 14

Stramilano Amare riflessioni Riecco la Cina Giovani talenti Milano, 23 marzo - 39ª Stramilano Storie maled ette

Lo dico subito è un titolo inventato mondo. Sì, il mondo. Azioniamo la Marchei e di per cercare di attirare l’attenzione macchina del tempo e ritorniamo nel Gianni Dema - del lettore. Di maledetto fortunata - 1985. L’era di Albertin Cova, ragio - donna. Cova di mente nell’atletica non c’è nulla e niere baffuto, magro come un se - Stramilano ne neppure nella Stramilano che vado a ghess, direbbero a Milano e lui che è aveva già vinte raccontare. Il problema è che appena brianzolo capirebbe sicuramente il si - due e l’anno suc - ho acceso il computer per digitare i gnificato. Cova aveva già vinto il ti - cessivo il Fior di tasti e scrivere dell’ultima edizione tolo europeo nel 1982, il mondiale Roccia con i vari della kermesse meneghina, mi sono nell’83 e l’oro olimpico , l’anno suc - Martinelli, Onesti, passati davanti agli occhi, un po’ di cessivo. Il ragioniere aveva fatto Alzati, Gelosa e quelle manifestazioni alle quali ho anche un pensierino sulla maratona e Mesto decisero di partecipato attivamente (come con - la Stramilano aveva risposto pre - puntare sull’astro corrente) e la maggioranza delle sente. Traduzione: ci pensiamo noi nascente del fon - volte come giornalista. Negli anni ot - ad allestire il tutto, nel contesto della dismo italiano, tanta commentando in registrata la gara con interviste ai protagonisti per una delle prime televisioni pri - vate che ai tempi nascevano come funghi, in seguito come redattore di una rivista, poi per un quotidiano sportivo, ora per alcuni siti web. A destra: il keniano Come passa il tempo e il modo di co - Thomas Lokomwa mentre taglia il traguardo. Sopra: municare. Onestamente sulla Strami - . A sinistra il lano di marzo non avrei moltissimo gruppone alla partenza. zurro, proprio qualche giorno prima prio pupillo: rimase esterrefatto Sotto il gruppo dei da dire. Sì, ha vinto Thomas Lo - migliori. dell’ultima Stramilano. Così la sera quando capì avrebbe trovato Cova komwa, keniano, di 26 anni, un più (foto E. Panciera). prima della gara sulla distanza clas - sulla linea di partenza. La prima che discreto fondista della tribù dei sica della mezza maratona, Cova tappa a casa di Giorgio Rondelli in Turkana, che già si era messo in evi - nostra manifestazione, ci piazziamo tale che due ruppe gli indugi telefonò alla Strami - Viale Papiniano, dove Alberto mangiò denza da noi arrivando terzo alla una maratona vera e propria. Pur - anni dopo vinse l’alloro olim - lano per avvisarli del suo arrivo. un paio di fette di prosciutto, poi il ri - “Cinque Mulini”, che tra le donne ha troppo Alberto quell’anno si infor - pico in quel di Seul in mara - Aveva fatto bene in conti, pur cor - scaldamento di corsa verso Piazza vinto la connazionale Lucy Murigi tunò e dovette dire addio all’idea sui tona. Cova in quel periodo di rendo senza ingaggio (il budget era Duomo. Finì come tutti immagina - che entrambi fanno parte di una ini - 42km e 195 metri, che tra l’altro non marzo si trovava a Tirrenia in esaurito) sapeva che come primo vano, gran volata di Albero ai danni ziativa benefica che coinvolge l’Africa affrontò mai. Gli amici della gara me - allenamento. Venne contattato premio c’era una fiammante Fiat Ca - di Bordin, terzo Marco Gozzano. Per e che è rappresentata da noi in zona neghina non si persero d’animo e al - per tempo da una azienda di brio Bertone rossa. Niente male anni il campione olimpico di Los An - Varese. Mi fermo qui. Il resto è nella lestirono una maratona a staffetta tre articoli sportivi di stanza a Pe - come gingillo. Allora premi e denaro geles si vide girare su una splendida norma, come lo è stato a Roma nella componenti per squadra. A Milano rugia, che per alcuni anni or - non che corressero a fiumi, ma certa - Fiat Cabrio. Bordin se ne tornò a sua maratona che ha sbandierato un sbarcò niente di meno che il lusitano ganizzò un evento su strada di mente non mancavano. La mattina il casa con il premio per il secondo ar - incredibile numero di arrivati: oltre Carlos Lopes che una settimana un certo interesse. La que - fido compagno di squa - rivato: un motorino! Se non vado er - 14.000. Ma quant’era il tempo mas - prima si era impossessato del pri - stione con Cova andò per le dra della Pro Patria si mise alla guida rato la Stramilano di allora veniva simo? Si parla di oltre 6 ore!!! Preferi - mato del mondo di maratona in quel lunghe, la società sbandierò dell’auto e portò a Milano Alberto contrassegnata da un colore, quel - sco ricordare una delle tante di Rotterdam, con Capitulo e Rios, pure che Cova non avesse in - Cova. All’uscita del casello autostra - l’anno era il giallo. La Gazzetta dello Stramilano che avevano succo. Per fece a fettine tutte le altre formazioni tenzione di sfidare troppi afri - dale Cova incontrò uno stupito Lu - Sport titolò: “Giallo alla Stramilano”. succo intendo lotte interne tra i no - Cova appena ripresosi dall’infortunio, cani, il fatto tra l’altro è stato ciano Gigliotti, tecnico di Bordin, che Che tempi! Che sfide! stri fondisti che allora dominavano il finì lontano in compagnia di Marco smentito, dallo stesso ex az - arrivava a Milano per seguire il pro - Walter Brambilla Anch’io ho A cuore aperto Chiacchierata con Franco Angelotti, presidente della perse letteralmente le tracce. Dopo il suo intervento chi - Bracco Atletica sui temi della nazionale in vista della rurgico non si sa più nulla. E’ guarita? Ha ripreso a sal - corso sulle stagione che ci porterà agli Europei di Zurigo. tare? E di Libania? Si sa che durante l’inverno si allena Nell’ormai lontano 1990 agli Europei di Spalato la nazio - (sverna) al sole degli Stati Uniti (S. Diego?) per poi arri - nale italiana di atletica conquistò un numero di medaglie vare da noi quando la stagione è iniziata per cercare una impensabili per l’attuale momento che adesso sta vivendo. finale mondiale o olimpica che non è mai arrivata oppure Pensate che nel mezzofondo prolungato Totò Antibo vinse una medaglia continentale sempre sfuggita, leggi Barcel - strade lona o , dove l’impresa era alla sua portata. Nes - 5 e 10 mila, con terzo, le siepi, Gelindo Bordin su la maratona, Annarita suno ha mai pensato di schierarla durante l’inverno al Sidoti la marcia di 10km con Ileana Salvador terza. Sem - coperto? Chissà, forse preparando per tempo i Mondiali di pre parlando di mezzofondo il bronzo nei Sopot… Il pranzo di lavoro è poi proseguito innaffiandolo 3000, mentre la staffetta veloce italiana composta da con un ottimo vinello del tipo: la 4x400 dei giovani Tricca, di Milano Lorenzi, Danesini e Rontini dove sono andati a fare danni? Longo, Madonia, Floris e Tilli salì sul terzo gradino del Tricca si è visto al coperto, ma gli altri? Non avrebbero do - Pubblichiamo la testimonianza, rac - è impressionante: eravamo tutti noi E’ stata un’esperienza eccezionale: podio in una gara che vide i transalpini centrare addirit - tura il primato del mondo. Al termine di quei giorni allo vuto fare faville? E Josè Reynaldo Bencosme de Leon, al - colta da Giuliana Cassani, di Arthur Milanesi insieme contro il cronome - vedere Milano, dal punto di vista lenato niente di meno che da ? Infortunato Kenney, mitico giocatore di basket tro! del corridore; avere l’appoggio dei Stadio Poljud in riva all’Adriatico, poco prima che scoppiasse la guerra dei Balcani, anche se i se - sì, ma da quanto? E Michael Tumi, sfavillante rimasto nel cuore dei milanesi. Il quel periodo la corsa copriva tifosi Milanesi lungo la corsa ed sotto tetto un anno fa e sino al maggio 2013 Ho dei bellissimi ricordi della mia circa 13 km e speravo di farla in avere l’appoggio dei nuovi amici du - gnali erano visibilissimi, Vanni Loriga in - viato de “Il Corriere dello Sport”, mise, in spolvero addirittura europeo. Poi, pure Stramilano che corsi negli anni ot - meno di un’ora. Quando gli agoni - rante la corsa! Poi, finire all’Arena come si suol dire, sotto torchio, l’allora lui infortunato e caduto nel dimentica - tanta. sti, venendo dal Duomo, ci sono dove, in estate, ero andato a vedere . toio. Nei pranzi di lavoro, si sa, non ci i presidente della Federazione Gianni t t Feci una visita a Milano e fui ospite passati davanti siamo partiti gi - la Notturna dell’Arena con tanti o Gola, salito al trono dopo le dimis - l si deve abbuffare, allora ci siamo ac - e g contentati di un primo piatto: e la di un mio amico. Il giorno dopo, rando a sinistra lungo il Corso Vene - campioni internazionali di atletica sioni di Primo Nebiolo nel 1989. Lo - n A per mantenermi in forma, feci “foo - zia, poi a destra ed a destra ancora leggera. Rivedere, dopo la corsa, i o nostra 4x100? Dove sono finiti i ve - riga attaccò sia verbalmente, con i c n a locisti che nel 2010 a Barcellona ting” dall’appartamento in zona Cin - sul Viale Abruzzi. In zona Viale Um - nuovi amici-corridori addolciva dovuti modi, sia ben chiaro, l’allora r que Giornate lungo Corso XXII bria i miei nuovi amici mi hanno af - l’amarezza del mio tempo: 1 ora e presidente e il quotidiano sportivo F sono arrivati secondi cancellando Marzo, poi in Viale Corsica fino a Li - fiancato dicendo “Vai Arturo! Ce la 16 secondi! romano titolò: “A squarciagola”. nell’Albo dei primati niente di meno nate, andata e ritorno. Al rientro, il farai in meno di un’ora!” oppure Forza Milano! Forza Olimpia Milano! Che c’azzecca con quello che sto per che Mennea & Soci? Purtroppo mio amico mi suggerì di partecipare “Bravo Arturo, continua così!” Forza Stramilano! dire, calma adesso ci arrivo. Nessuna Franco Angelotti sostiene che manca una programmazione o se questa è pa - alla Stramilano che era in pro - intenzione di scrivere squarciando chissà cosa, ho solo parlato con Franco lesata come quest’anno: gli Europei, è gramma il giorno successivo (dome - sinceramente poco: un obiettivo unico è ri - nica mattina). Così nel pomeriggio La scheda di Arthur Kenney Angelotti, ex consigliere nazionale Fidal, presidente della Bracco Atletica. Un dirigente duttivo se un atleta s’infortuna o per qualsivo - sono andato in Corso Vittorio Ema - Kenney giocò nella Power Memorial High School, nelle cui fila mili - glia motivo sbaglia gara, ha buttato un anno. Il dolce e il nuele II e mi sono iscritto alla gara. sportivo da sempre attivissimo con la nostra disciplina. tava anche Lew Alcindor (che cambierà poi nome in Kareem Abdul- Impossibile non conoscere Franco Angelotti le sue batta - caffè l’abbiamo tenuto per la città di Milano e l’atletica. Un Domenica mattina, piuttosto presto, Jabbar). La squadra venne poi eletta tra le più forti di ogni epoca a glie per la Notturna di Milano che ha tenuto in vita per corpo estraneo o quasi. Milano vive sulla Stramilano e seguendo le indicazioni degli orga - livello di high school. Dopo aver giocato in massima serie francese con il Le Mans, venne oltre un decennio, la sua squadra di atletica nata sulle ce - sulla Maratona e questa ha sinceramente pochi seguaci. E’ nizzatori, mi sono presentato in via ingaggiato dall'Olimpia Milano guidata da Cesare Rubini. Rimase in neri della compianta Snam, per poi divenire Camelot e poi partita male e migliorarla è compito assai improbo: l’atle - Palestro. Ho subito incominciato a Italia tre stagioni, riuscendo a vincere la Coppa delle Coppe nel 1971 ancora Bracco Atletica. Una vita dedicata all’atletica, la tica è un’altra cosa. L’Arena il tempio, nel mese di aprile è fare amicizia coi corridori, chi fa - e nel 1972, oltre allo scudetto 1972 e alla Coppa Italia nello stesso chiusa per rifacimento del prato. Una decisione presa anno. In breve seppe distinguersi riuscendo a conquistare la tifoseria sua, non solo come dirigente, ma anche come giornalista. ceva parte di un determinato Club, milanese grazie al suo impegno e alle sue doti agonistiche. Uno degli Con Franco una lunga chiacchierata in un giorno lavora - senza consultare le società che hanno, ad esempio, orga - chi di un altro. Poi ognuno dei episodi che lo caratterizzarono maggiormente è quello legato alla tivo in pieno centro vicino alla Stazione Centrale, dove il nizzato i corsi per i giovanissimi. Telefonate, battaglie poi nuovi amici voleva presentarmi a rissa con Zoran Slavnic: durante un incontro di Coppa delle Coppe il presidente del sodalizio ha il suo ufficio, poi in un buon ri - la decisione degli organi competenti di lasciare libere un giocatore jugoslavo tentò di colpire il coach Rubini con un calcio al - qualche altro corridore, qualcuno storante dove sia Franco che il sottoscritto hanno deciso paio di corsie. Due parole sull’amministrazione c destra o l'inguine; Kenney cercò di vendicare il proprio allenatore inse - sinistra che sia, piazza all’assessorato una persona che anche tifoso del Simmenthal. Nello guendo Slavnic fino alle tribune, venendo anche colpito da che era meglio cominciare la conversazione. Si comincia delle discipline sportive conosce ben poco, se non nulla. spazio di 10 minuti, avevo 25 amici manganellate e dalla reazione dei tifosi rivali. con un antipasto interessante: “che fine hanno fatto”. Ap - Terminata l'esperienza milanese tornò al Le Mans, rimanendovi fino punto, ci siamo detti con Franco che fine hanno fatto An - Gli esempi negli ultimi 20 anni sono addirittura molteplici. nuovi e mi avevano adottato come al 1975. Fece poi ritorno in Italia disputando una stagione in Serie Lo zucchero nel caffè? Meglio berlo amaro perché dopo gli socio onorario di 3 club! Erano tutti A2 alla Partenope Napoli Basket. Tornò poi negli Stati Uniti e intra - tonietta Di Martino, Andrew Howe, Libania Grenot, per parlare degli atleti più in vista. Di Andrew si sa che sta Assoluti dello scorso anno e i Societari che si terranno a curiosi della mia esperienza alla Ma - prese la carriera manageriale. settembre, potrebbe fermarsi tutto. Per il 2015 anno ratona di New York (nel 1982 la Nel 2013 l'Olimpia Milano ha deciso di ritirare ufficialmente la sua bene…. Che dovrebbe gareggiare entro breve tempo… maglietta con il numero 18, indossata per l'ultima volta da Nicolò Che forse si dedicherà anche ai 400… ma la sua assenza dell’Expo del ritorno della Notturna non se ne parla. A Mi - corsi in 2 ore, 58 minuti, 57 se - Melli nella stagione 2012-2013. dai campi di gara è imbarazzante. Di Antonietta si sono lano siamo, il caffè si beve amaro, sino all’ultima goccia. condi). La fratellanza tra i corridori Walter Brambilla Amaro Lomello, 23 marzo - 45º Trofeo Frigerio La Cina è vicina risveglio Sono passati trent’anni da quel lon - decenni or sono il vento infastidì della giornata si è avuto quando al tano maggio 1984 ma è come se il notevolmente le marciatrici, il 23 via si sono presentatati i campioni e Dopo anni di sonno critico (quanti? azzurro. Non si tratta tempo si fosse fermato. Il piccolo marzo tutti i partecipanti al Trofeo le campionesse. Una prova di soli Quindici, venti?) il mondo dello sport di dar colpe o asse - paese governato dalle zanzare è rima - Frigerio hanno dovuto fare i conti cinque chilometri ma egualmente si accorge, anche ai massimi livelli, gnare voti: però è vero sto quasi immutato. Certo, ai vecchi con freddo, acqua e vento. Tempe - entusiasmante, dove i marciatori del livello (bassissimo) in cui è piom - che le ultime gestioni problemi se ne sono aggiunti altri, orientali hanno domi - bata l’atletica italiana. Lo ha fatto, Fidal, da Gola a Giomi forse più gravi, ma l’uomo partito nato in lungo e in largo. per esempio, Giovanni Malagò, il passando anche per il dalla profonda Lomellina per poter Una piccola rivincita sempre sorprendente neo-presidente grande , non sopravvivere è ritornato, suo mal - covata per trent’anni. del Coni, il signore che, grazie a un sono riuscite a tenere alto il li - grado, alle origini. Dopo una vita pas - Una immensa soddisfa - magnifico programma di rilancio e di vello competitivo dell’atletica ita - Giovanni Malagò, presidente Coni sata a scoprire talenti, avvicinare allo zione per chi, il vecchio riforme che affascinò i presidenti fe - liana. Scoppole memorabili sono sport centinaia di bambini, percorso e indomabile Pietro, derali, convincendo un pugno di loro arrivate dalle principali manifesta - l’Italia sportiva deve moltissimo, sta le strade di mezzo emisfero, frequen - non si è mai stancato di a cambiare idea all’ultimo momento, zioni internazionali, ma quel che diventando sempre più un ente stac - tato alcuni fra i più grandi campioni mettere in primo piano battè nella corsa a Palazzo H il navi - conta è che, contemporaneamente cato dalla realtà sociale, arroccato su del “tacco e punta” lo abbiamo rivisto la vecchia passione che gato ma prudente Pagnozzi. Bene: in alla sparizione dell’Italia dai meda - posizioni difensive, incerto nei movi - nuovamente in questo minuscolo vil - da sempre lo divora: la un’intervista alla Gazzetta (13 marzo glieri importanti, la nostra atletica ha menti anche quando si tratta di far laggio da dove era partito. marcia, sia essa prati - 2014, in occasione del suo primo tristemente perso la sua base tec - chiarezza su situazioni che lo riguar - Siamo a Lomello, profonda campa - cata da olimpionici, anno da presidente), Malagò ha spa - nica. Affondano le vocazioni, e altro dano, o almeno lo sfiorano. Vogliamo gna in provincia di Pavia sulle rive campioni mondiali o rato a zero su calcio e atletica. Sul non può accadere in un sistema che, parlare, stando sempre nell’orticello dell’Agogna, noto nel mondo per il semplici appassionati e primo: . Sull’atletica: . Il riferimento ai Mondiali in - nuoto (vero Malagò?), dimenticando muova le mani non avendo paura di Ottanta del secolo scorso. Maggio Hong Liu (Cina) 22:10, 2. Yefang Ji (Cina) door di Sopor è apparso evidente: che le discipline sportive hanno biso - sporcarsele, faccia pressione, non si 22:10, 3. Federica Curiazzi (Atl. Bergamo) 1984 dicevamo. Sulle strade di Lo - ratura invernale a rovinare la festa. 22:34, 4. L. Polli (Svizzera) 22:39, 5. Gior - zero medaglie e quarantesimo posto gno di habitat particolari. Se a Mi - accontenti delle scuse (e degli alibi) mello si vedono, per la prima volta L’entusiasmo di Pietro, e di tutti gli dano (Fiamme Azzurre) 23:54. nella classifica per Nazioni, peggior lano, per esempio, l’Arena chiude per dei suoi presidenti federali. Il Giomi, che viene da un’espe - indosso una maglia rosso fuoco. però ha avuto la dentissimo. Sorvoliamo sul calcio: il dall’utilizzo massiccio e incontrollato, rienza pluriennale sul campo, ha Sono cinesi. Atlete che si confron - meglio sulle in - nostro pensiero è quello di milioni di dove vanno ad allenarsi i velocisti e i ereditato una situazione pessima, tano con l’elite della marcia europea temperie. italiani appassionati di pallone, ma mezzofondisti? Reparto scuola: ma accettando di diventare il presi - e italiana. Non era facile, allora, far Sin dal primo non fanatici al punto da non capire basta, Malagò, con la storiella del dente dell’atletica si è assunto uscire dai patri confini uomini e mattino si son quanto la monocultura sportiva abbia rapporto da reinventare, di basi anche la responsabilità di provare a donne della terra più popolosa del viste frotte di pic - fatto male al sistema sportivo nazio - nuove per una più stretta collabora - cambiare la tendenza. Per ora non ci pianeta. Figurarsi per una “sem - coli atleti impe - nale. Sull’atletica, invece, ci sentiamo zione, di incontri con il ministro di sta riuscendo. L’Olimpiade di Rio si plice” gara di marcia. Ma l’uomo, gnati sul di dare un caloroso benvenuto a Ma - turno per riallacciare i temi dello annuncia come un bagno di sangue. con la faccia da pescatore greco, percorso. Tutto è lagò nel club degli scettici, di coloro sport a quelli dell’educazione di base. Siamo rassegnati a guardare oltre. Ma riuscì in quell’epica impresa. filato liscio, senza cioè che, negli ultimi decenni, hanno Basta. Più che parole, servono fatti. anche preoccupati, per l’assenza di L’uomo, Pietro Pastorini, nel marzo inconvenienti di assistito con angoscia e rabbia al pro - E i fatti dicono che il magnifico Coni, idee, progetti e speranze di rilancio. scorso si è ripetuto. Come allora il sorta. Natural - gressivo disfacimento del movimento al quale – sia detto senza ironia - Claudio Colombo tempo non è stato clemente. Tre mente il clou delli, sia dal lato tecnico che da quello Alla scoperta di un giovane talento umano. “E' un allenatore – dice – che mi mette a mio completo agio, ride, scherza, è sempre presente, sempre disponibile con tutti e non è vero, come ho sentito dire, che ammazza gli Obiettivo Rio 2016 atleti. Se devo trovargli un piccolo di - fetto è che spesso mi dice: e poi all' indomani mi fa fare tutt'altra cosa. Ma Se c'è qualcuno che, seguendo con impegno l'atletica, gorie ragazze e cadette, impone un dominio assoluto sta - a me va bene lo stesso e mi adeguo non ha mai sentito il nome di Nicole Svetlana Reina ar - bilendo le migliori prestazioni italiane di categoria con senza problemi”. rossisca e, se ne ha l'ardire, alzi la mano. Per chi invece tanto di titolo tricolore nei 2000 piani e nella campestre. La portacolori del Cus Pro Patria si al - l'atletica la segue così così, allora ecco un suo ritrattino. Chiaro che, stando così le cose, Svetlana ha tutte le possi - lena cinque o sei volte la settimana Nicole nasce il 25 settembre 1997 in Ucraina, a Merefa, bilità di puntare a un'atletica di assoluto valore. con una sola seduta giornaliera. Per la località di circa 25.000 abitanti sita nella provincia della Si dà il caso che a poche centinaia di metri da lei abiti stagione in corso punta, tra l'altro, ai grande città di Kharkiv. Ha cinque fratelli. A cinque anni un certo Giorgio Rondelli. Figuriamoci se un allenatore Campionati Italiani e alle Olimpiadi viene adottata dai coniugi lombardi Angelo Reina e Nuc - del genere – ha allenato decine di grandi atleti tra i quali Giovanili di Nanchino (Cina). Se tutto cia Ghezzi – i due hanno già adottato un'altra bambina Gaetano Erba, Alberto Cova, Francesco Panetta – non procederà come da progetto, do - ucraina nata nel '96, Anna Chiara, lanciatrice di giavel - intuisce il talento della biondina e figuriamoci se alla ra - vrebbe cimentarsi nelle siepi. Ed è lotto – e si stabilisce in Ita - gazza non giunge la fama di proprio in questa specialità lia. Da quel tempo in Rondelli. Affare presto che tanto lei quanto Ron - A destra: Nicole Svetlana Reina Ucraina è tornata una sola fatto: nel 2013 Svetlana delli mettono nel mirino con il suo tecnico Giorgio Rondelli. volta, nel luglio 2013 in oc - passa al Cus Pro Patria e l'Olimpiade 2016 di Rio de Nella pagina ac - casione dei Mondiali Under Giorgio diventa il suo alle - Janeiro. E questo la dice canto, la vediamo impegnata in una 18 di Donetsk. Riguardo le natore. I successi, e che lunga su entrambi i perso - gara indoor. gravi vicende ucraine di successi, non tardano ad ar - naggi. (foto E. Panciera). questi ultimi tempi, Svetlana rivare anche nella categoria Tra gli atleti in attività am - dice che “E' un bel casino, allievi. Uno per tutti: a fine mira Margherita Magnani, Giulia Viola un problema che non sarà luglio 2013 vince il titolo ita - ed Elisa Cova. Ha conosciuto Alberto facile risolvere”. liano assoluto nei 3000 siepi Cova e Gaetano Erba e ne è rimasta La ragazzina, occhi azzurri, col tempo di 10'13”89 col affascinata. Tra le avversarie più peri - I “numeri” di Nicole Svetlana Reina capelli biondi, 1,62 d'altezza quale – lei solo allieva! - si colose mette Angelica Olmo e France - 2013 Titolo italiano di cross per 45 kg, si dimostra un piazza al 10° posto nella sca Tommasi. 1500 4'23”58 Titoli italiani : tipo deciso e spigliato. A graduatoria italiana assoluta La maggior gioia dall'atletica? La vit - 3000 9'37”51 2000 siepi dieci anni fa qualche gara di all-time. Con questo titolo toria nei 3000 siepi che le ha dato il ti - 5000 16'53”85 3000 piani corsa e da quel momento si diventa la campionessa na - tolo italiano assoluto. La maggior 2000 siepi 6'40”70 10 km su strada appassiona all'atletica tanto zionale più giovane di sem - delusione? Il 5° posto ai Mondiali di 3000 siepi 10'13”89 Cross da farne in seguito una ra - pre. Donetsk dove puntava al podio (fu 5a 10 km su strada 36'22”50 Assoluto 3000 siepi gione di vita. In quegli anni Svetlana frequenta il se - nei 2000 siepi, preceduta solo da due gioca a calcio, a basket, condo anno di Agraria keniane e da due etiopi). 2014 nuota, è iperattiva. Ancora presso l'Istituto “Pareto” di Svetlana simpatizza per l'Inter; ama la 3000 indoor 9'32”89 oggi il calcio è il suo secondo Novate. Si sposta con l'auto - pastasciutta, il carpaccio ed è una di - sport preferito: non fa par - bus o spesso va e torna a voratrice di banane. E' stata ferma tite, ma gioca volentieri con piedi (40' tra andata e ri - per due mesi (dicembre 2013/gennaio 2014) per un'in - 17enne che risiede in Sicilia e che è allenato, lui pure, amici occasionali arrivando torno). Il profitto, dice, è di - fiammazione al ginocchio sinistro; grande è stato il suo da Rondelli. Claudio due anni fa l'ha vista in gara in tele - anche a più di cento palleggi screto, anche se la difficoltà disappunto per non poter così partecipare agli Europei visione e ha preso subito contatto con lei tramite Face - consecutivi. Riesce bene in dello studio qualche volta la di cross di Belgrado. Quando è tornata a gareggiare, il book. Data la distanza non si vedono spesso, ma “A me tutto, ma particolarmente manda in crisi. 23 febbraio è giunta 5a sui 3000 indoor ad Ancona con sta bene lo stesso – dice Nicole – così non ci oppri - nelle corse di atletica. Detto che attualmente gio - un tempo di 9'32”89 che migliorava di ben 16” secondi il miamo”. Risiedendo a Novate Mila - stra dai 1500 ai 10.000, suo personale/allieve, migliore anche del primato junio - Questo il ritrattino dell'allieva Nicole Svetlana Reina. nese, nel 2007 si iscrive al - dalle siepi – specialità da lei res! Poi, il 9 marzo, agli Italiani di cross di Nove (Vi) vin - Siamo fiduciosi che in futuro molti altri pittori, intesi l'Atletica Novese dove, di gran lunga prediletta – ceva il titolo italiano dopo aver pilotato il giorno prima come “media”, le faranno tanti altri ritratti ben più cele - allenata da Alberto Meroni, alle campestri, Nicole nutre alla vittoria nelle staffette a quattro il suo Club. brativi di questo. resta sino al 2012. Nelle cate - una gran stima verso Ron - Il suo ragazzo è Claudio Grasso, un buon mezzofondista Ennio Buongiovanni