PAGINA 6 L'UNITÀ POLITICA INTERNA MERCOLEDÌ 5 AGOST01992 La resa La sinistra respinge il diktat del segretario sul partito È stata accolta la richiesta ma non riesce a mettersi d'accordo su un'ipotesi alternativa del leader referendario dei conti Gli andreottiani stanno a Guardare. De Mita: «Mi sono rotto» Bianco: «Con lui problemi Gava a Scotti: «Troppa acredine. Hai solo 3 anni meno di me... » politici non personali» Al parlamentino Fermi tutti, traballa la sedia di Forlani anche Segni In un clima di confusione il Gn sospeso fino a venerdì potrà parlare

Acque agitate nella De, che riprenderà i lavori del Con­ FABIO INWINKL siglio nazionale solo venerdì mattina, anche causa dell'attività parlamentare. Ma sono due giorni di pas­ •• ROMA. Adesso che ha sardo dalla Bicamerale è stato avuto il via libera, Mario Segni un gravissimo errore. Mazzola sione. Nella sinistra cresce la fronda a De Mita e l'op­ deve aspettare la ripresa di un non esclude che Segni voglia posizione a Forlani. Gli andreottiani aspettano, e alza­ Consiglio nazionale che sono lasciare lo scudocrociato: ma, no il prezzo del loro consenso. Gli uomini di Marini in molti a voler rimandare, al­ proprio per questo «è ancor chiedono spazio al vertice del partito. Gava a Scotti: meno per le decisioni più rile­ più sbagliato fare gesti come «Troppa acredine...e hai tre anni meno di me» vanti, a tempi migliori. Ieri mat­ questo». tina è stato il capogruppo dei Contro l'esclusione del lea­ deputali Gerardo Bianco a co­ der dei referendum dalla com­ municare al leader referenda­ ALBBRTOLBISS missione per le rifome si regi­ rio che De Mita aveva accolto stra una lettera a Forlani e De •• ROMA. Allora presidente, del segretario, tutto è più diffi­ la sua richiesta di poter parlare Mita di quattro consiglieri re­ lo riconvoca stasera il Consi­ cile. davanti al parlamentino de­ gionali de del Piemonte (Ner- glio nazionale? "Non lo so. Sto De Mita è reduce da una riu­ mocristiano (di cui il deputato viani. Peano, Leo e Montabo- pensando di chiuderlo pro­ nione della sinistra in cui sono sardo non fa parte). In quel ne). Una decisione definita prio. Mi hanno rotto...». Ciriaco stati proprio i Bodrato, i Manni­ momento la ripresa dei lavori, «non comprensibile dall'opi­ De Mita, a mattinata inoltrata, no. gli Elia, oltre ad uno scate­ avviati lunedi pomeriggio con nione pubblica oltre che so­ ha un moto di stizza all'ennesi­ nato Martinazzoli, a puntare > la relazione di Forlani, era pro­ stanzialmente ingiusta». I quat­ ma domanda dei cronisti. Ha piedi. Lunedi sera si erano visti grammata per il tardo pome­ appena terminato una lunga anche i «quaranta», e France­ tro firmatari chiedono perciò •passeggiata» in Transatlantico sco D'Onofrio riferisce: «Quella riggio, dopo le votazioni alla che essa venga opportuna­ a braccetto con Giorgio La relazione non la voteremo II segretario Camera sul decreto antimafia. mente corretta e che «l'espe- Malfa. Chiacchiera a lungo an­ mai». Una dichiarazione di della De Ma i tempi del lavoro parla­ nenza dell'on. Segni possa es­ che con Lucio Magri, di Rifon­ guerra. È un altro uomo non Arnaldo mentare si sono allungati, sere adeguatamente valorizza­ dazione comunista. Ma di che certo uso ai colpi di testa, co­ Forlani mentre si complicavano i con­ ta dal partito in ogni sua si occupa il presidente del più me il direttore della Discussio­ durante trasti in seno alle varie aree espressione». grande partito italiano, che ne Antonino Zamboni, a farsi la sua dello scudocrociato. Si è cosi sembra precipitato in una crisi Sul fronte delle riforme sono portavoce della «pioposta» che relazione deciso di rimandare la prose­ di identità e di scontorto dopo > «leader di mezzo» della sini­ cuzione del Cn a venerdì matti­ ripresi i lavori della commissio­ il «diktat» pronunciato da For­ al Consiglio stra hanno avanzato di fronte a na. Ed è in quel momento, ne Affari costituzionali della lani al «parlamentino» del «rin­ un De Mita sempre più alle nazionale dunque, che Segni dovrebbe Camera, impegnata ad esami­ novamento»? Resto ma dovete strette: «Non ci sono le condi­ nare le proposte sull'elezione obbedirmi, ha detto il mite Ar­ zioni per dire un si a Forlani. intervenire per sviluppare la sua contestazione nei confron­ diretta del sindaco. In proposi­ naldo evocando rischi mortali Adesso approviamo soltanto to Segni ammonisce al rispetto per la De. Nei momenti del pe­ ti del gruppo dirigente del par­ la parte che riferisce sulla for­ della volontà espressa con l'i­ ricolo lo Scudocrociato ha mazione del governo. Il resto tito, che lo ha escluso dalla sempre risposto con disciplina lo rimandiamo a settembre: commissione bicamerale per niziativa referendaria: «Sono al richiamo dell'unità. Ma que­ nuovo assetto di vertice, nuove le riforme. Anche se, come si è depositate in Cassazioneun sta volta le cose non sembrano regole e data del congresso». detto, l'aria è quella di rinviare milione e mezzo di firme per filare liscie. È un po' nervoso Un modo per distinguersi net­ la sostanza politica del con­ introdurre in tutti i Comuni il si­ De Mita. Tra una votazione e tamente, pur senza pretendere fronto a settembre: cosicché il stema elettorale maggioritario. l'altra sul maxidecreto antima­ di «affondare» subito il trabal­ Non basta quindi un meccani­ fia cerca consensi alla sua can­ lante Forlani. Dunque nella si­ ce l'ex ministro se voterà la re­ nelle scelte». dice che può essere una buo­ spiro alla ricerca di un accor­ mose «nuove regole» è realisti­ discorso rischia di cadere su una platea ormai di nient'altro smo che assicuri al cittadino didatura al vertice della neoe­ nistra è maretta. E l'ex delfino lazione di Forlani o no. Dice Forse è qui che può deli­ na soluzione. E il luogotente do. «Questi due giorni - com­ co. Dalla sinistra più inquieta chi lo amministrerà, occorre però che mancano passaggi nearsi un compromesso. An­ forlaniano Casini non lo esclu­ menta il capogruppo Gerardo sale una domanda «di politi­ preoccupata che delle ferie. letta commissione bicamerale di De Mita Mastella, il più ir­ anche che possa scegliere la per le riforme. Sono mesi che ruente dei «tagliateste», può di­ essenziali: va ancora bene a che i «forzanovisti», gli amici di de. «È ragionevole», dice pren­ Bianco - non possono che ca», ma non è molto chiaro di In ogni caso, come ha tenu­ ci punta. Ha rifiutato la poltro­ re in Transatlantico: «Ricordate distanza di un anno la propo­ , non sf'a'ccon- dendo sottobraccio Mario Se­ portare bene». Forlani traballa, quale. Forlani paria poco, ma maggioranza in consiglio co­ to a precisare Bianco, l'aver munale in modo che vi sia un na di presidente della Camera quella canzoncina? Eravamo sta di riforma elettorale della tentano del discorso di Forlani. gni. Ma Carlo Fracanzani rilan­ ma la sua debolezza è anche per lui dicono i fatti: l'accordo accordato la parola a Segni in vista d! quel traguardo. For­ De a cui il segretario sembra Pino Pisicchio nferisce della cia: «La sinistra deve presentar­ una forca. Gli scontenti sono sul costo del lavoro, l'equani­ sistema di effettiva governabili­ in quattro a ballare l'hully-gul- non è un'eccezione per il Cn se non è solo ambizione per­ ty... poi siamo diventati tanti e incollato? E non è un pasticcio riunione di corrente tenuta l'al­ si con un suo documento e un tanti, però pochi credono alla me benedizione del de Scalfa- tà». Meccanismi diversi da sonale: è II - pensa il presiden­ tantL.Questi - ripete un po' il «testo unico» sull'elezione di­ tra sera: «Ci vuole una rivolu­ suo candidato alla segreteria». possibilità del rapido aggregar­ ro, un governo che sembra ca­ democristiano. «E successo al­ quello elettorale maggioritario, te della De - che potrà nascere ossessivamente - il congresso retta dei sindaci? Si può davve­ zione copernicana, e una par­ Non convince l'insistenza di si di un fronte alternativo all'at­ varsela meglio del previsto. tre volte - ha detto - e poi noi insomma, non impedirebbero la svolta negli equilibri politici non lo vogliono proprio fa­ ro credere ad introdurre la nor­ tecipazione sostanziale alla fa­ De Mita: «E chi ce lo vota il no­ tuale scricchiolante maggio­ Non sono fatti che spingono siamo un grande partito libera­ la celebrazione del referen­ di cui ha bisogno la povera Ita­ re...». ma delIMncompatibilita» tra se di transizione fino al con­ stro candidato? Gli accordi ranza. «Non succederà niente molto a quel famoso «allarga­ le e vogliamo chiarimenti poli­ dum. Segni invita a far presto e lia uscita dal 6 aprile, martoria­ ministri e parlamentari senza gresso». È l'idea di un allarga­ vanno fatti con il Grande cen­ - commenta sconsolato Enzo mento» a sinistra. Ma su questo tici, non solleviamo questioni il presidente della commissio­ ta dalle bombe mafiose e Ma cosa dicono le altre «ani­ pensare ad una diversa confi­ mento del vertice del partito a tro...». E lo cerca l'accordo De Scotti - se avessero gii occhi nemmeno i contestatori di For­ formali. Avevo proposto a Se­ strangolata dalla crisi econo­ gurazione istituzionale? Curio­ tutte le componenti, in forme Mita, andando a trovare al Se­ aperti il cambiamento ci sa­ lani e De Mita dicono granché. ne, il de Adriano Cìaffi, intende me» della De? Gli andreottiani gni di intervenire nella riunio­ concludere nella giornata di mica. La svolta ci vuole, ma ci aspettano, e sembrano aver samente sono gli stessi rilievi di tali da garantire quel «segnale nato Aantonio Gava. Ma anche rebbe, ma siccome non hanno E in serata sul «rinnovatore» ne di gruppo ma lui ha preferi­ merito che indica anche un di rinnovamento immediato» Tarcisio Gittl lo contesta: «Che gli occhi aperti...». E poi osser­ Scotti, si abbatte dopo l'ab­ oggi l'esame di merito del vorrà ancora un po' di tempo. scelto il ruolo di «provocare» la to chiedere di parlare in Cn e il Forse è per questo che reagi­ Calogero Mannino. Ma è dav­ che la semplice conferma di cos'è oggi il Grande centro? va: «Bisogna andare al con­ braccio dell'altra sera all'Eur la provvedimento per poi giunge­ sinistra e tenere Forlani sulla gruppo ha appoggiato volen­ sce con irritazione alle pressio­ corda. vero ipotizzabile un incontro Forlani non darebbe né all'in­ Quello che proponeva Lega gresso, e dopo quattro anni è battuta al fiele del vecchio Ga­ re all'approvazione definitiva ni che invece montano nelle fi­ insiste: «L'esito di questo Con­ tra Andreotti e gli uomini di De terno né all'esterno del partito. segretario, quello che oggi tutto cambiato. Chi di noi è va: «Se avesse parlato con me­ tieri la sua richiesta». Insom­ entro i primi giorni di settem­ ma, «con Segni non ci sono le dei suoi. Prima che Forlani siglio nazionale dipende tutto Mita? L'agguerrita «armata» di È l'idea che. a metà della propone Forlani, quello di davvero legittimato?». Una no acredine...va bene il rinno­ bre. Ma il percorso non è privo parlasse, era quasi riuscito a dalla sinistra. Che cosa decide­ Giulio, comunque, alza il prez­ giornata, riformula e rilancia Scotti?». considerazione simile a quella vamento, ma forse va notato problemi personali ma politici, di ostacoli ! («pubblicani han­ convincere alla calma non so­ ranno di fare? Noi i nostri pro­ zo: «Non vogliamo fare da ruo­ De Mita per tentare una media­ Dunque la De si è incartata? di Casini, uomo di Forlani: «Un che che lui ha appena tre anni ed è bene che si chiariscano». no ribadito ieri la loro opposi­ ta di scorta - protesta il luogo­ congresso con le vecchie rego­ meno di me, e che è addirittu­ lo Martinazzoli, o il truppone blemi intemi gli abbiamo risol­ zione: una «commissione di Forse è presto per dirlo. Il rin­ Intanto Francesco Mazzola, vi­ zione al testo unificato che lo dei «tagliatori di teste», ma uo­ tenente Baruffi - non pensia­ le sarebbe un disastro per la ra più anziano di una legislatu­ ti. Loro alla fine si distingue­ gestione» che alfianchi Forlani vio a venerdì del Consiglio na­ cepresidente dei senatori de, stesso Gaffi ha ricavato dalle mini posati come Leopoldo ranno? Hanno una proposta? E mo a rotture, ma a visualizzare De». Anche questo è un punto ra. Se avessi fatto io un discor­ fino al congresso. Anche il mi­ zionale - e ad oggi è stata spo­ ribadisce in una dichiarazione varie proposte di iniziativa par­ Elia, , Calogero il Grande centro, che perde un i distinguo». E chiede più coin­ nistro Nicola Mancino, assai stata anche la riunione del di forza del segretario: l'obietti­ so del genere, sarei stato credi­ critica sulla relazione Forlani volgimento «nella gestione e vo di avere per l'autunno le fa­ bile? E cosa avreste scritto?». lamentare. Mannino. Dopo quel discorso uomo come Scotti?». Non lo di- prudente nelle dichiarazioni, gruppo parlamentare - da re­ che l'esclusione del deputato «Ci saremo nel '93?»: nella Balena Bianca s'insinua il dubbio

•• ROMA. Ci sarà ancora la De nel '93? Riusci­ Ma il tempo, dove lo trovate? Il Biancofiore rà a sopravvivere al Duemila? Bandiera bianca Qualcuno dalla tribuna delTEur lancia l'allarme mica si è messo in testa di avere altri 45 anni (senza scudo) su piazza del Gesù? Domande per andare avanti con tutto comodo? Ricono­ impegnative, altroché. Veramente a lanciare Vincenzo Luigi sce Carlo Fracanzani, ex ministro delle Parteci­ 1'ailarme è stato Guido Bodrato, uno dei leader D'Onofrio: «Sei, sette mesi per la cura giusta» pazioni statali: «Il tempo, soprattutto in questo della sinistra. «Tra sei-otto mesi la De può non Scotti Baruffi e, a destra, e, a sinistra. caso, ha un'incidenza decisiva. E il tempo che esserci più», ha avvertito i suoi. E Giorgio La abbiamo davanti, per dare delle risposto, non Guido Formigoni: «Previsioni dettate dai desideri» Sergio Malfa, inquieto segretario repubblicano, ha ri­ consente dilazioni, non consente rinvìi». E allo­ lanciato: «Questa De dei "plstoteros" rischia di Bodrato Mattarella scomparire entro il Duemila». Robetta di anni, Fracanzani: «Attenti, il tempo è davvero poco» ra tutti al lavoro, gente dello scudocrociato, insomma, e addio allegri dorotei, pensosi della che «il morbo infuria/ il pan ci manca/ sul sinistra, pratici andreottiani, pasticcioni forza­ ponte sventola/ bandiera bianca (sempre sen­ za scudo n.d.r.)...». Oddio, non che alla De novisti... E che ne dicono, i di­ STBFANO DI MICHELB retti interessati? Si trascinano manchi il pane - neanche il per il Transatlantico, fuggono companatico, per la verità - per i corridoi, salgono e scen­ ma c'è già chi pensa al partito dono da decine di macchine Scotti Baruffi prossimo venturo. Come An­ blindate. E rimandano: riman­ gelo Sanza, fedele di De Mita: dano le dimissioni di Forlani, Bodrato «Se il partito soprawiv» ad un rimandano il Consiglio nazio­ «Carte false «La Malfa? accerchiamento laici-sla, co­ nale, rimandano il congres­ «Non si può Pensi a me quello del "partito che so... Inimitabile De. per conservare non esiste" o dei partisti di Se­ Ma prima diamo la parola il potere» rinviare salvarsi lui» gni, la De del Duemila io la al Super Guastatore di questi immagino progressista, con giorni, al «Tarzan» del Golfo sempre tutto» connotazioni fortemente di si­ che ha mandato al diavolo la nistra». Accidenti, e chi con­ poltrona ministeriale e ha preso a sberle lo sta­ correrebbe alla creazione di to maggiore del partito. Commenta Enzo Scot­ questa mirabile creatura? Sanza non ha dubbi: ti: «Mi aspettavo gli sputi, ma non che cercasse­ che non si può rinviare tutto". C'è una tenden­ so di infantilismo. Lascio a La Malfa l'onere «Quelli che sono i liberal nella cultura demo­ ro con gli sputi di spegnere l'incendio». Circon­ za molto forte al degrado politico, in certe real­ della scelta». cratica americana: chi sta dalla parte dei pove­ dato da giornalisti, si sfoga alla buvette di Mon­ tà tra breve la De potrebbe non esserci più. Bi­ Mattarella Allora, vecchia Balena Bianca, come stai ri, per diventare un punto di riferimento per gli tecitorio. E lancia macigni contro il fortino di sogna assumere prima le nostre decisioni, non messa? Davvero rischi di fare una brutta fine? emarginati. Gli stessi che alla fine dell'Ottocen­ piazza del Gesù, dove sono asserragliati i pa­ aspettare i tempi del congresso». Questo dice «Cerchiamo Scuote il capo , vicesegretario to si ritrovarono nelle intuizioni di Luigi Stur- droni del Biancofiore. «Gente che è stata per Bodrato, mentre vuota la sua cassetta delle let­ del partito: «Non è proprio questo l'orizzonte». zo». Figuratevi se Sanza allora vuol sentir parla­ cinquanta anni al potere e che è disposta a fa­ tere. Butta pacchi di fogli nel cestino, poi ri­ Ah, no? E che state facendo perchè non sia re qualsiasi cosa per restarci sei mesi di più». di mantenerci re di somigliare a uno del Pcus... «Dobbiamo prende: «Il Consiglio nazionale? Man, mi 6 questo? «Ma come fai a dire: vorrei campare il solo liberarci di qualche incrostazione», dice, Basta? Forse si. Ma raccogliamo ancora una sembrato di vedere un atteggiamento di censu­ confidenza dell'ex ministro: «1 vertici della De in salute» più a lungo possibile? Vivendo nella maniera facendo l'elogio di Mastro Lindo. ra rispetto alla gravità dei problemi. È come se più salubre possibile!». «Rinnovamento? E cosa Cosa serve alla De? Fa un lungo elenco l'an- mi hanno fatto sapere che è un gran peccato il congresso fosse un alibi per non assumere che proprio io sia finito cost: io che potevo es­ significa?». A porsi la domanda (bella doman­ dreottiano Luigi Baruffi, responsabile dell'or­ sere il successore alla segreteria...» decisioni». E si potrebbe dire: De uguale Pcus? da, comunque) è Gabriele Mori, neodeputato ganizzazione di Piazza del Gesù: «Gli serve un «Beh, non ci sono ragioni per dirlo. Dipende da di Roma. E cosi si risponde: «Se è quello che linguaggio più comprensibile, delle scelte Che ritrattino, vero? E che dosi massicce di noi. nel nostro caso non è la storia che decide». esprime il direttore di Repubblica, Eugenio racchiudere in questo: ragazzi, non c'C tempo. anche Roberto Formigoni, leader carismatico comprensibili, meno bizantinismi e un appara­ veleni, dietro i merletti della vecchia Signora in Dipende dai democristiani, allora. E che fan­ Scalfari, non è nelle tradizioni della De. E quel­ to organizzativo adatto ad una fase nuova...». no, questi democristiani? «Quella di Guido è Dice l'ex sottosegretario amico di Cossiga: «Il del Movimento popolare, carico di preferenze Bianco! Toma in mente una micidiale battuta lo di Segni gli somiglia molto. Comunque Scal­ Ma La Malfa dice che forse al Duemila nean­ una provocazione, non una previsione - ribat­ rinnovamento deve cominciare oggi. Se aspet­ in quel di Milano. Dice: «Le parole di Bodrato di Francesco Cossiga, quando esercitava la fari non ha mai portato bene». E allora, chi si che arrivate... «Lui pensi a salvare il Pri. prim. professione di Picconatore a tutto campo: «De te Paolo Cabras, senatore della sinistra -. Cer­ tiamo sei-otto mesi può avvenire l'autodissolu- sono accettabili se rappresentano uno sprone incarica della bisogna? Niente di meno che «i di occuparsi degli altri». Già, ognuno si occup. uguale Pcus». Partito di brezneviani, di vecchi to, la situazione è grave, il Consiglio nazionale zione della base, anche se per gran parte del a lavorare. Se invece vogliono dipingere un ri­ soliti noti». Spiega Morì: «L'attuale gruppo diri­ dei suoi guai. E non disturbate la De, che- intan­ satrapi al potere, di potenti rinchiusi in una tor­ è frastagliato... Bisogna cambiare subito, non mondo cattolico la De è ancora un riferimen­ catto epocale, non corrispondono alla realtà». gente si è liberato della fascia intermedia che re forse neanche più d'avorio. È cosi? Si è are­ rinviare. Ma noi possiamo solo avviare un pro­ to». Gradisce il paragone con il Pcus, D'Ono­ E La Malfa, che non vi vede varcare la soglia deteneva le tessere ed ora è in grado di fare il to ha messo il cartello fuori del portone di piaz­ nata la Balena? Ha finito 11 suo ossigeno? Sen­ cesso». frio? No, ma... «Non si può fare. Però finora il del terzo millennio? Ride, Formigoni: «In politi­ rinnovamento. Sennòchi deve farlo, i vari Scot­ za del Gesù: «Rinnovamento in corso». Poi tiamo Guido Bodrato, che ha lanciato l'allar­ In mezzo al Transatlantico offre la sua anali­ nostro partito non ha dato risposte adeguate al ca le previsioni oltre un lasso di tempo piccolo ti e Mastella che dal partito hanno avuto tutto, chissà quando finiranno i lavori... me: «lo ho detto semplicemente: "Guardate si Francesco D'Onofrio. Analisi che si potrebbe bisogno di rinnovamento». Va avanti e indietro sono o la proiezione di un desiderio o un sen­ micacomeme?».