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L‟ADOLESCENTE NELLA SCUOLA

prima parte

L’esperienza scolastica è molto importante, per il processo di crescita della persona e, nella maggior parte dei casi, l’impegno scolastico accompagna il soggetto dall’infanzia all’ età adulta. In questo periodo l’ adolescente confronta i propri risultati con quelli ottenuti da altri coeta- nei presenti nello stesso ambiente. Il riconoscimento che gli viene fornito circa la capacità di essere all’ altezza del compi- to e di saper trovare strategie adeguate alla risoluzione delle ANNO VI N.RO 9 difficoltà incontrate, incide sul processo di costruzione della propria identità. del 01/10/2011 Costruire un’immagine positiva di se stesso, intesa come ―insieme strutturato di elementi e di informazioni significative, ricevute dagli altri e contempo-raneamente 1 costruite dall’individuo a proposito di sé‖. l’immagine di sé, elaborata nel quadro dell’esperienza scolastica, s’incrementa * Sull’adolescenza * Sull’adolescenza attraverso l’interazione prolungata con alcuni adulti significativi (i docenti) e il * L. Menapace confronto con quei coetanei, che mostrano di superare, con maggiore o minore * Venere Ercina difficoltà, i diversi problemi posti dalla scuola: e rispetto a loro che il soggetto valuta i * Menandro propri risultati. * I grandi misteri I rapporti che s’instaurano tra l’insegnante e i ragazzi sono molto importanti; tali * Nicodelate relazioni, a volte, sono tempestose, perché caratterizzate da paure e tensioni, raramente * Donizetti entusiasmanti. Nell’analizzare questi rapporti si può verificare un parallelismo con i * Gerardina rapporti tra ragazzi e genitori. A differenza che con i genitori, non si è verificato quel * La Lucania processo di svalutazione che tende a verificarsi in concomitanza con il riattivarsi del * Proverbi e detti complesso edipico e con l’esigenza di un suo superamento, attraverso lo spostamento * Momento tenero dell’energia libidica su persone esterne alla famiglia e la ricerca di altri modelli come gli * Pagina medica insegnanti. Con questi ultimi, non si è stabilito un sistema di rapporti affettivi/emotivi, * Note antropologiche analogo a quello che si è sviluppato nei confronti delle figure genitoriali, da cui un * Carlo Persepoli preadolescente tende a liberarsi. Durante gli anni della scuola elementare il bambino ha * Inc.tro alla scaletta imparato a leggere, scrivere e far di conto, inoltre ha imparato ad interagire con i * Desdemona compagni. Ha appreso come si fa studiare, memorizzare e stare attento alla lezione * L’Eros ab antiquo anche quando la curiosità del bambino non è più attratta dall’argomento. * Devianza Durante il periodo scolastico che precede le medie, l’insegnante rappresenta per lui 2 * Dentro la città una specie di padre o di madre che guida i suoi progressi nello sviluppo, ed oltre oltre a * Critica letteraria fornire nozioni all’alunno, è attento ed interessato allo sviluppo della sua persona. * Piatti tipici Con lo sviluppo del pensiero ipotetico/deduttivo, sorge nel ragazzo un interesse per * Eopo e Fedro in nap. alcune discipline, come la filosofia o la matematica. Il pensiero deduttivo suscita in lui * Plombieres 2 il desiderio di poter partecipare, attraverso una discussione alla pari, alla verifica delle * Lo sapevate che affermazioni che l’insegnante fa ed anche a certe scelte, che riguardano i contenuti dello * Salerno dei filobus studio, le modalità con cui affrontarli o certi aspetti più generali della vita scolastica. * Leviora Il docente dovrebbe essere aperto al dialogo ed ascoltare i ragazzi, non solamente valutarli come fossero un numero o una lettera, perché deve porsi sul piano stesso degli allievi, guardare le cose con i loro occhi e imparare a parlare il loro stesso linguaggio, se vuole essere veramente compreso, deve cioè essere, dentro il gruppo classe, come un amico fra amici, pur essendo istituzionalmente al di sopra del gruppo. Tutto ciò dev’essere, poi, categorico nella scuola elementare.3 (continua) ù

Andropos 1) CARBONE TIRELLI L.;‖ PUBERTA’ ED ADOLESCENZA‖; FRANCO ANGELI, 2006. 2) PETROLLI G.; ― I NUOVI ADOLESCENTI ―; RAFFAELLO CORTINA EDITORE. 2) POTITO D., BERNARDI V., BUZI F., LORINI R.; ―ADOLESCENTE FRA PSICHE E SOMA‖; UTET.

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LA DONNA NELLA STORIA

LIDIA MENAPACE

Prese parte, giovanissima, alla Resistenza come della missione in Afganistan, staffetta partigiana e nel dopoguerra fu impegnata posizione secondo i contesta- nei movimenti cattolici, in particolare con la FUCI, tori quantomeno incoerente organizzazione giovanile della Democrazia Cristia- verso i settori dell' opinione na. All'inizio degli Anni Sessanta, comincia a pubblica di cui ella diceva di insegnare in Cattolica; poi, trasferitasi in Alto volersi far interprete in cam- Adige nel 1964 fu - assieme a Waltraud Gebert pagna elettorale. Dal 6 feb-

Deeg - la prima donna eletta nel consiglio provin- braio 2007 al 28 aprile 2008 ciale di Bolzano, e, in quella stessa legislatura, ha ricoperto la carica di presidente della Commis- anche la prima donna ad entrare nella Giunta sione parlamentare di inchiesta sull'uranio impove- provinciale. Simpatizzò per il Partito Comunista rito. Lidia Menapace, all'anagrafe Lidia Brisca è Italiano e, nel 1969, venne chiamata dai fondatori nata a Novara, il 3 aprile 1924. nel primo nucleo de Il Manifesto. Nel 1973 è stata Nel 2009 Lidia Menapace si candida alle ele- tra le promotrici del Movimento Cristiani per il zioni europee nella lista anticapitalista PRC-PdCI Socialismo. nella circoscrizione Nord-Est. Nell'aprile 2011 en- Nelle elezioni politiche del 2006, viene eletta al tra a far parte del Comitato Nazionale ANPI. Senato nelle liste di Rifondazione Comunista e fu in corsa per la presidenza della Repubblica, con i voti di Rifondazione insieme a quelli dei rappre- IL VESCOVO, LA MONACA E LA BADESSA ______sentanti parlamentari dei Verdi, PdCI e Rosa nel

Pugno. I tre atti, del commediografo Franco Pastore, si Numerose le sue pubblicazioni, tra cui: Il futu- ispirano alla sesta novella de‟ “ Il Novellino ” di rismo. Ideologia e linguaggio (1968); L'ermetismo. Masuccio Salernitano. ù FRANCO PASTORE Ideologia e linguaggio (1968); Per un movimento La storia è ambientata nella Saler- IL VESCOVO LA MONACA E L‟ABBADESSA no del 1400, nel monastero di San Lo- (Commedia ) politico di liberazione della donna (1973); La De- mocrazia Cristiana (1974); Economia politica del- renzo e si snoda brillantemente attraver- la differenza sessuale (1987); Né indifesa né in so un intricato e divertentissimo intrec- cio di situazioni ed avvenimenti, capaci divisa (1988); Il papa chiede perdono: le donne di tenere lo spettatore nella continua A. I. T. W. glielo accorderanno? (2000); Resisté (2001) e ANDROPOS IN THE WORLD EDIZIONI aspettativa di un risvolto piccante o di Nonviolenza (2004). Poco dopo la nascita del governo Prodi è un colpo di scena. proposta alla presidenza della Commissione Difesa Il linguaggio, perfettamente adeguato ai luoghi e ai al Senato, gesto considerato un affronto da alcuni tempi, viene vivificato dal colorito intercalare di Giovan- elementi della Casa delle Libertà visto il suo nino, un contadino di Barbatianus, che è l‟inconsapevole artefice di tutta la vicenda. Veramente efficace e singolare antimilitarismo. è il richiamo a ballate e villanelle del 1300, che danno al A scatenare le polemiche, una sua intervista a lavoro un interessante sapore di avventura storico- Francesco Battistini del Corriere della Sera , nella antropologica. quale descrive inutilmente costose e inquinanti le Il ritmo incalzante degli avvenimenti, legati dall‟ Frecce Tricolori. La mattina stessa della pubbli- humus tipico della “ Commedia dell‟arte ”, evidenzia la cazione dell'intervista, al posto della Menapace finalità esclusiva della rappresentazione: divertire lo viene imprevedibilmente eletto il senatore Sergio spettatore. Le conclusioni inseriscono la storia in un contesto,che De Gregorio (Italia dei Valori), sostenuto dall'op- posizione. Ultimamente è stata duramente conte- da il senso dell‟attualità, tanto che l‟autore pare che dica: stata da alcuni settori del movimento pacifista per - - Nihil novum sub sole!- per la sua scelta di votare il rifinanziamento

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MITOLOGIA GRECO-LATINA VENERE ERICINA (λύtoς)

Dicono che Erice fosse figlio di Afrodite e di più adatta ad ospitare il culto della divinità che Bute, un re indigeno di fama eccezionale ; rappresentò la Natura fecondatrice. Ad Erice si questi, per la nobiltà da parte della madre, celebravano i riti religiosi degli Elimi conosciuti in era ammirato dagli abitanti del posto e tutto il Mediterraneo. Oggi vi si svolgono convegni regnava su parte dell'isola. Fondò anche una e seminari scientifici di livello internazionale. città, Erice, degna di menzione, situata in un Il santuario, che i Fenicio-Cartaginesi, buoni luogo elevato; sulla rocca della città innalzò il alleati degli Elimi, dedicarono alla dea, richiamò sacro recinto della madre, e lo abbellì con la grandi folle da tutto il mondo allora conosciuto ed costruzione del tempio e l'abbondanza dei Erice divenne centro religioso non solamente del doni. La dea, in virtù della devozione degli paese elimo, ma anche di tutti i popoli del Medi- abitanti del luogo e dell'onore triButetole dal terraneo, che s’incontrarono sull'alta sua vetta. figlio, amava in modo straordinario la città: Come l'ariete, simbolo della fecondità, la colomba perciò la stessa Afrodite è detta Ericina. era sacra a Venere. Grandi schiere di colombe, Visibile fino al limite ultimo del vasto oriz- allevate nel recinto sacro del tempio, volavano per zonte circostante, la vetta più elevata del tutto l'anno intorno alle mura di esso. monte Erice era la prima terra siciliana che Quando, verso la metà del mese di Agosto, l’ardito navigante fenicio avvistava dopo la esse si allontanavano veloci verso la Libia, traversata del Canale di Sicilia. Se la cima del secondo la credenza, verso la Colombaia di monte si mostrava chiaramente contornata Trapani, avevano inizio le feste Anagogie, che dall’azzurro del cielo, era segno che si godeva segnavano la fine dell'anno rituale. Durante i del favore della divinità; se invece la vetta era giorni di assenza delle colombe il tempio veniva nascosta da fitta nebbia, bisognava propiziarsi ornato a festa in attesa del loro ritorno, che la dea sdegnata. Sulla rupe cilindrica dalle avveniva puntualmente a nove giorni dalla balze scoscese ed inaccessibili sull’area occu- partenza: le candide volatili allora, guidate dalla pata oggi dal castello normanno, sorse il stessa dea, mutata in colomba dalle penne rosse, famosissimo tempio di Venere Ericina. si posavano svolazzando sulle alte mura del La cima del monte solitario non poteva tempio. essere

VESUVIOWEB.COM Di Aniello Langella1 Cultura, arte, ricerche di sapore antropologico, sulla vasta area tra il vulcano ed il mare La porta di Capotorre – Villa Angelica – Le torri aragonesi – Vico Equense - Sorrento e Capri - I Funari – La villanella – Diz.rio torrese – Eros a Pompei – La lenga turrese - Santa Maria di Costantinopoli a Torre del Greco di A. Langella- L’incendio vesuviano del 26 aprile del 72 – Il monastero della SS. Trinità di Vico Equense – L’incendio vesuviano dell’aprile del 1872 – Soprannomi sarnesi di A. Mirabella – Il Vesuvio e la sirena – Storie di lazzari e briganti – il Vesuvio tra il 21 ed il 23 – Lettere di un fante dal fronte russo – Tecniche edilizie e materiali nella costruzione di Pompei – Il mestiere di conciaossa - Georg Braun e Franz Hogenberg ritraggono Napoli nel 1572.

NOVITA’ DEL MESE: Pietro Vitiello: Nord e Sud Salvatore Argenziano: „Na Maniàta Salvatore Argenziano: „Na funa ngànna Flavia Russo: I bombardamenti alleati sul Vesuvio Salvatore Piccolo - Noa e la canzone napoletana Salvatore Argenziano - Al Number Two Capri: anni Cinquanta Aniello Langella - La Strada Regia delle Calabrie e il V miglio a Torre del Greco Onofrio Melvetti - La chiesa di Santa Maria dell‟Ospedale PARTE SECONDA CONTATTIweb: www.vesuvioweb.com - [email protected]

1) Nato a Torre del Greco, nel 1978 si laurea in Medicina e Chirurgia alla Federico II di Napoli. In seguito, si specializza in Ortopedia e Traumatologia a Padova ed in Riabilitazione a Trieste Assunto in Ente Ospedaliero Monfalcone, nel 2000, fonda il Gruppo Archeologico del Mandamento Isontino. Ha scritto numerose pubblicazioni scientifiche e, da più di 30 anni, studia Torre ed il Vesuvio con amore e dedizione.

CIF - CENTRO ITALIANO FEMMINILE – Sede di Salerno Associazione nata nel 44, quale collegamento di donne e di associazioni d’ispirazione cristiana, per contribuire alla ricostruzione del Paese, attraverso la partecipazione democratica, l'impegno di promozione umana e di solidarietà. Via G.Ruggi, 42 - Tel. 089.711.276 – FAX 089.845.348.9 CENTRO ANTIVIOLENZA – RISPONDE IL 1522

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I C O M M E D I O G R A F I G R E C I A cura di Andropos

La parola commedia è tutta greca: κωμῳδία, "comodìa", infatti, è composta da κῶμος, "Kòmos", corteo festivo e ᾠδή, "odè", canto. Di qui il suo intimo legame con indica le antiche feste propiziatorie in onore delle divinità elleniche, con probabile riferimento ai culti dionisiaci . Peraltro, anche i primi ludi scenici romani furono istituiti, secondo Tito Livio, per scongiurare una pestilenza invocando il favore degli dèi. I padri della lingua italiana, per commedia intesero un componimento poetico che comportasse un lieto fine, ed in uno stile che fosse a metà strada fra la tragedia e l'elegia. Dante, infatti, intitolò comedìa il suo poema e considerò tragedia l‟Eneide di Virgilio. La commedia assunse una sua struttura ed una sua autonomia durante le fallofòrie dionisiache e la prima gara teatrale fra autori comici si svolse ad Atene nel 486 a.C. In altre città si erano sviluppate forme di spettacolo burlesche, come le farse di Megara, composte di danze e scherzi. Spettacoli simili si svolgevano alla corte del tiranno Gerone, in Sicilia, di cui purtroppo, non ci sono pervenuti i testi. Secondo Aristotele, i primi autori di testi teatrali comici furono i siciliani Formide ed Epicarmo, per cui, la commedia siracusana precedette quella attica. Di Epicarmo ci restano pochi frammenti di un'opera comica (mimo). A differenza della tragedia greca, che iniziò il suo declino negli anni immediatamente successivi alla morte di Euripide, il genere comico continuò successivamente a mantenere per molto tempo la propria vitalità, sopravvivendo fino alla metà del III secolo a.C., adattandosi sia a cambiamenti politici, che culturali e sociali. I commentatori antichi distinsero tre fasi della commedia greca: quella arcaica, che va dalle origini, al IV secolo a.C.; la commedia di mezzo, che va dal 388 a.C., all'inizio dell'Ellenismo (323 a.C.); la commedia nuova, che coincide con l'età ellenistica. Dopo l'ultima fase, il genere comico continuò all'interno della cultura latina, con i commediografi latini, autori delle “palliate”. Il maggiore rappresentante della commedia attica è Aristofane l'unico commediografo di questo periodo, di cui ci siano pervenuti testi completi. Egli utilizzò elementi fantastici e introdusse la satira politica fino all'attacco personale, secondo il principio dell' ὀνομαζηὶ κωμῳδεῖν, cioè ironizzare su di una persona attraverso il suo nome. La Commedia Attica di mezzo ebbe tra i suoi maggiori esponenti Antifane, Anassandride e Alessi. In questo periodo, il teatro comico perde le sue caratteristiche di satira politica e si orienta verso commedie "disimpegnate". I protagonisti sono personaggi tratti dalla realtà quotidiana, specialmente gli umili. Nella commedia Attica di mezzo è presente anche un capovolgimento comico di episodi mitologici, una sorta di "parodia mitologica". L'ultima fase della commedia attica coincide con l'età ellenistica. I temi della commedia si adattano alla nuova realtà, spostandosi dall'analisi dei problemi politici all'universo dell'individuo. I personaggi rientrano tutti in uno schema, che diventerà tipico nella commedia romana e, più tardi, nella commedia dell'arte: i giovani innamorati, il vecchio scorbutico, lo schiavo astuto ed il crapulone. Il maggior esponente della commedia nuova è Menandro (IV-III secolo a.C.). MENANDRO - Menandro scrisse ad Atene settant'anni dopo la morte di Aristofane: la società greca aveva subito enormi cambiamenti. Egli fu il massimo esponente della Commedia Nuova. L'Ellenismo era un periodo in cui il ruolo predominante dell'intellettuale non si concretizzava nella partecipazione attiva alla vita politica in senso stretto, bensì nell'intrattenimento di un pubblico elitario. La produzione menandrea mal si adatta all'interesse politico, egli intende attuare un'indagine sull'uomo, attraverso uno squarcio nel quotidiano da cui possiamo tutti noi trarre i tratti più autentici dell'individuo comune. Le sue opere sono: ("Lo Scudo"; pervenuta per circa una metà) - Georgos ("L'Agricoltore") - Dis Exapaton ("Il Duplice Ingannatore") - (l'unica opera pervenuta nella sua interezza) - Encheiridion ("Il Manuale") - ("L'Arbitrato"; pervenuta in gran parte) - Heros ("L'Eroe") – Hypobolimaios - Karchedonios ("Il Cartaginese") -Kitharistes ("Il Citaredo") – Kolax Koneiazomenai - Leukadia – Methe – Misoumenos - Naukleros ("Il Capitano della Nave") – Orge - ("La donna tosata") – Perinthia - Plokion ("La Collana") - Pseudherakles ("Il falso Ercole") - (La donna di Samo) - Sentenze. Non una commedia ma una raccolta di aforismi di saggezza popolare, sulle donne, l'amicizia, l'educazione, la fortuna. - Sikyonioi o Sikyonios – Synaristosai - Phasma ("Il Fantasma") – Theophoroumene – Trophonios.

Aspis ( ἀσπίς )

TRAMA : La rappresentazione si origina da uno scudo che, SINOSSI:) Aspis è il termine generico che indica lo scudo abbandonato da un soldato in battaglia, ingenera nel servo la dell'oplita, il soldato di fanteria pesante della Grecia antica. falsa convinzione della morte del suo padrone. Il gioco di L’Aspis di Menandro afferma i valori democratici del suo intrigo ruota intorno a un avido vecchio avaro, Smikrines, e pubblico ateniese, ritraendo il matrimonio come una sorta di due giovani, il soldato mercenario Kleostratos e sua sorella. Lo ricompensa.Si evincie chiaramente che Menandro rappresenta schiavo fedele Tao torna dalla guerra in Asia Minore con lo nelle commedie un uomo autentico e comune, con i suoi pregi scudo martoriato del suo padrone, egli crede che Kleostratos e difetti. Questi ultimi vengono amplificati. sia caduto in battaglia. Lo zio avido del soldato, Smikrines, Il commediografo sperimenta la reazione di questi caratteri vuole mettere le mani sul ricco bottino del soldato che Tao ha e di questi uomini a diverse situazioni, mostrandoci come un pure riportato. Così egli dichiara che sposerà sua sorella, erede individuo di quel genere avrebbe provato e vissuto del soldato. Smikrines invoca la legge ateniese che obbliga il quell'evento o quell’altro. Tuttavia, l'indagine non è completa, parente maschio a sposare l’ereditiera orfana (epiclera). poiché gran parte delle vicende sono avulse da una serenità Questa è una notizia devastante per Chaireas, che è innamorato generale, in cui il sentimento più forte è la tristezza per la della ragazza e avrebbe dovuto sposarla. Con un piano morte di un caro. astuto,Tao salva la situazione: nel mentre che organizza un Menandro, infine, evidenzia ed auspica il sentimento di finto funerale, giunge il soldato Kleostratos, che era solo stato unione, fratellanza e amicizia tra gli uomini, i quali non preso prigioniero. Alla fine tutto procederà come doveva devono combattersi tra di loro o odiarsi per il proprio essere e l’avidità di Smikrines è punita. pensiero, la patria di origine o la condizione sociale.

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I GRANDI MISTERI

UNA PIRAMIDE DI 10.000 ANNI FA A YONAGUNI YONAGUNI INGEGNERIA ANTIDILUVIANA Una civiltà che in un lontano passato dovette esercitare una grossa influenza su tutto il globoLe rovine terracqueo. e la piramide sommersa a Yonaguni, posti al largo Una certa agitazione regna fra gli studiosi giapponesi, in Nondel Marsono della altrimenti Cina, nello spiegabili stretto che collega le notevoli il Giappone analogie a quanto tra le analisicostruzioni e gli studi peruviane sembrano e confermare boliviane che e il Formosa e sommersi a 25 metri sotto il livello del mare, complesso sottomarino di Ryukyu ha strette relazioni con le quellerappresentano giapponesi. per gli scopritori la testimonianza di una rovine precolombiane ed egiziane.Forse si trattava di un sito civiltà vissuta oltre 10.000 anni fa. Sempre più ci si accorge religioso e cerimoniale che non ha corrispondenze con che i miti, le antiche tradizioni popolari, finanche le chiac- nessun'altra architettura sacra dell'estremo Oriente e che si chiere di anziani marinai, hanno solide basi su cui poggiare lega invece a siti archeologici presenti in altre parti del il loro contorno a volte fiabesco, a volte fantastico, con cui mondo. In particolare, l'intero complesso sottomarino come affascinano da sempre chi presta loro attenzione. progetto architettonico è sorprendentemente simile alla città Il professor Wen Miin Tian ha voluto approfondire tali Inca di Pachacamac in Perù. Il professar Kimura si dichiara ―voci di popolo‖, accorgendosi ben presto che il mormorio convinto che il tutto è opera di un popolo molto intelligente era sostenuto anche dalla mitologia locale. Si parla di antiche "con un alto grado di conoscenza tecnologica e di cui finora vestigia sommerse in acque relativamente profonde. Ma non avevamo nessuna traccia". Anche l'età stimata del esistevano davvero? E se sì, da quanto tempo erano sepolte complesso lascia perplessi: Teruaku Ishi, docente di geologia dal mare? Chi le aveva erette? Molti gli interrogativi che all'Università di Tokio, sostiene che la Piramide sommersa attanagliavano la mente di Wen. potrebbe risalire almeno all'ottomila a.C. Altri studiosi la Posti al largo del Mar della Cina, nello stretto che collega retrodatano addirittura al 12.000 a.C.: come dire, più antica il Giappone a Formosa e sommersi a 25 metri sotto il livello delle piramidi d'Egitto. La corrispondenza architettonica tra del mare, rappresentano per gli scopritori la testimonianza di le strutture sommerse di Okinawa e i templi egiziani, una civiltà vissuta oltre 10.000 anni fa. mesopotamici e mesoamericani pone sul tavolo le argo- Le costruzioni, di enormi dimensioni, hanno suscitato mentazioni che gli studiosi di paleoastronautica hanno sino eccitazione e sgomento nella comunità archeologica interna- ad oggi avanzato e che molti archeologi solo ora iniziano a zionale. Le caratteristiche architettoniche di quella che può prendere in considerazione: vale a dire la presenza di una essere considerata una colossale struttura, di grandezza civiltà planetaria evoluta, antecedente il diluvio, Atlantide o paragonabile a quella della piramide di Cheope, sono la leggendaria Mu, (oppure ciò che i giapponesi chiamano la accostabili alle costruzioni mesopotamiche chiamate mitica Onogorojima) della cui cultura prediluviana si Ziggurat, piramidi a gradoni, tipiche dell'area medioorientale. trovano tracce nei monumenti megalitici sparsi un po' Non possono quindi essere associate a niente che abbia a che ovunque nel mondo. Il fatto che la Piramide di Ryukyu sia fare con le culture nipponica e cinese a noi note. In posta sotto il livello delle acque è un indizio consistente del precedenza nessuno aveva fatto caso alla presenza di queste fatto che la civiltà che la eresse scomparve con il diluvio. costruzioni ed il professar Kimura è stato il primo ad aver Che il Giappone facesse parte, migliaia di anni fa, di un capito che la struttura non era opera della natura, bensì antico impero scomparso, era già stato ipotizzato nel 1968 da dell'uomo. Inoltre, nella stessa zona, ritrovamenti di altre W. Raymond Drake nel suo libro Spacemen in the Ancient costruzioni si sono aggiunti alla scoperta principale, a East, in cui il Sol Levante viene inserito all'interno dei conferma che, sommerso a poche decine di metri sotto la continente di Lemuria. Drake scrive che i primi coloni del superficie marina, un intero complesso architettonico era in Giappone erano uomini di razza bianca, custodi della attesa di essere scoperto e fornire una nuova chiave di lettura conoscenza lemuriana. La bandiera del Sole nascente, alla storia della civiltà orientale e mondiale. simbolo dei Giappone, rappresenterebbe ancora il sacro Al sito sottomarino si sono interessati anche il geologo simbolo di Lemuria. "Come gli lndù, i Cinesi e gli Egiziani, i Robert Schoch e l'egittologo John Antony West, sostenitori Giapponesi hanno avuto ben dodici dinastie di imperatori dell'esistenza di Atlantide e consulenti per gli approfonditi divini afferma Drake che hanno regnato per 18.000 anni, studi di Robert Bauval e Graham Hancock, che hanno suggerendo una dominazione di origine cosmica. Gli considerato la struttura opera della natura. Ma Kimura ha etnologi concordano sul fatto che i primi antenati dei replicato a queste affermazioni. Giapponesi erano uomini bianchi che soggiogarono gli "Se i gradoni fossero il risultato dell'erosione causata dalle autoctoni Ainu, oggi quasi del tutto scomparsi, iniziando correnti marine ha dichiarato Kimura lo stesso fenomeno così la stirpe Yamato. Analisi linguistiche suggeriscono che sarebbe leggibile anche sulle rocce circostanti. La scoperta di la lingua giapponese ha affinità con il babilonese". Ciò ciò che sembra essere una strada che cinge l'intero conferma che non sono i soli monumenti a fornire le tracce complesso, conferma che è solo opera dell’uomo". Dopo che di una radice culturale comune di epoca antidiluviana tra le le immagini del luogo sono state divulgate, Schoch e West popolazioni dell'antichità. hanno dovuto ammettere il loro errore. (Da: www.oopart.it)

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NICODEMATE

LE QUOTE ROSA

Quanna „a “f…arfalla” se sente regina pe‟ chille che stanno attuorne è na vera ruvina

Immaginate la mia reazione alle notizie che i TAR Orbene, la questione la si può dibattere come si (organismi giuridici che affermano impunemente ora un vuole, ma per me resta sempre una umiliazione principio ora il suo contrario) hanno imposto ad alcune addirittura incostituzionale, in quanto di fronte alla legge giunte di Enti Locali di nominare delle assessoresse siamo tutti uguali a prescindere dal sesso, dalla reli- per rispettare le cd ―quote rosa‖. gione, dalla razza. E non mi si venga a dire che si vuol D’altra parte dal 2012 i Cda delle aziende quotate in proteggere una minoranza in quanto le donne sono in Borsa, o a partecipazione pubblica, dovranno essere Italiana una maggioranza e in alcuni settori e composti almeno per un quinto da donne. Dal 2015 professioni raggiungono quote che superano di molto il almeno per un terzo. Infatti, con 438 sì, 27 no e 64 50% come, ad esempio, nella scuola di ogni ordine e astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva la grado. Una cosa è certa: Indira Gandi, Golda Meir, legge sulle quote rosa. Margaret Thacher, Angela Merckel, Maria Curie, Grazia Questo perché sono totalmente contrario a inserire Deledda, Madre Teresa di Calcutta hanno governato all'interno degli organi politici istituzionali elettivi e non popoli e ottenuto premi Nobel non perché avevano la ( e perché non fra gli scaricatori di porto, i minatori, f…arfalla, ma le palle, come suol dirsi, e cioè capacità e nelle fonderie ed altri posti simili?) delle persone solo meriti. perché muniti di f…arfalla. Ma tant’è: per le femmine il curriculum prevede una D’altra parte se si vuole essere precisi la sola voce: lu pilu, come vuole Cetto Laqualunque. percentuale dovrebbe essere del 50%, altrimenti alcuni maschi dovranno arrangiarsi da soli. Renato Nicodemo Se poi l’organismo è formato da un numero dispari di ______persone, l’ultima dovrà essere per forza un ermafrodito Renato Nicodemo: nato a Laurito, è laureato in Pedagogia e o, se non si trova, si aggiunge un posto, così come, ad Dirigente scolastico. Abilitato per l‟insegnamento delle lettere, è esempio, fu fatto quando non riuscendo ad assegnare un autore di articoli pedagogicodidattici, di legislazione scolastica e noterelle. Appassionato di studi mariani, cura la pagina mariana di seggio di senatore di Roma ad un Orsini o ad un alcune riviste cattoliche. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni; Colonna si raddoppiarono i seggi, oppure si usa il qui di seguito alcuni titoli: La Vergine nel Corano, La Vergine nella criterio dell’alternanza:una volta maschio, una volta Divina Commedia, Antologia mariana, Umile ed Alta, Il bel pae-se, I femmina. nuovi programmi della scuola elementare, Verso i nuovi Orientamenti ed altro. Bisognerebbe stabilire anche una Luxuria a quale quota appartiene, se a quella blu o rosa. Ed ai gay e alle IL VALORE PRAGMATICO DEI SOPRANNOMI A SARNO lesbiche non riserviamo niente? E le donne dovranno essere belle o brutte? Nella Un testo che non può mancare in commedia di Aristofane ―Le donne in parlamento‖ è A.Mirabella una buona libreria. Il soprannome, previsto che per evitare che a letto andassero solo le Il valore l’orma di un’identità forte, in un pragmatico affascinante contesto di microanalisi belle gli uomini prima di andare con una donna bella dei soprannomi a Sorno debbano andare con una brutta. Ne deriva che bisogna antropologica, che ci porta alla cono- scenza di strategie occupazionali, di ripartire equamente gli scanni per le belle e le brutte. Brunolibri aspetti sociali e di implicanze geogra- Nel caso sempre di numero dispari si potrà stabilire che fiche. Un libro stupefacente, finalizza- l’ultima abbia un bel c…orpo e un brutto viso o to al recupero ed alla conservazione di un patrimonio viceversa. culturale e linguistico quasi scomparso, che viene offerto ai Certo che queste donne, essendo state inserite solo nostri lettori italiani e stranieri, per la modica somma di 9,00 euro, più le spese di spedizione. Lo si può ordinare perché donne, per farsi sentire non possono che dichiarare lo sciopero del sesso, come nella commedia presso la direzione del giornale, alle note coordinate, o richiederlo direttamente all’autore: del citato Aristofane, Lisistrata,perché è appunto il Prof. Alberto Mirabella - Tel. 089.220556 sesso che li ha portate a quel posto in virtù della predetta e-mail: [email protected] ―quota rosa‖.

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STORIA DELLA MUSICA

LA NASCITA DEL MELODRAMMA Gaetano Donizetti

IL Melodramma (dal greco μέλος = canto o musica + precedenti di Benedetto Marcello (Il Teatro alla moda, δράμα = azione scenica) è sinonimo di opera lirica, 1720) e di Carlo Goldoni (Il teatro comico , 1750) e che nata a Firenze nel XVI secolo circa. Il termine è talvolta fu per Donizetti un esercizio pre-paratorio per Le utilizzato anche per indicare il libretto di un'opera (ad convenienze e le inconvenienze teatrali, del 1827, in esempio, ci si riferisce comunemente ai libretti di Pietro parte già accennato anche nel personaggio di Flagiolet Metastasio usando la parola "melodrammi"), inter- della Lettera anonima. Il libretto di quest'opera fu il pretando l'etimologia come dramma per canto anziché primo che Donizetti scrisse da sé. Il compositore aveva come abbinamento di canto e azione. avuto un periodo di crisi che superò grazie alla Nato a Bergamo, il 27 novembre del 1797, da una collaborazione di Jacopo Ferretti, il quale lo aiutò a famiglia di umile condizione, fu ammesso alle lezioni delineare uno stile personale. L'amicizia e la caritatevoli di musica tenute da Johann Simon Mayr e collaborazione professionale con Ferretti durarono a dimostrò ben presto un talento notevole, riuscendo a lungo, destando in lui il gusto per la parola e rimediare alla modesta qualità della voce (era rassicurandolo sulla possibilità di scrivere libretti anche necessario svolgere egregiamente il servizio di cantore da solo. Negli stessi anni dovette preoccuparsi del per poter proseguire i corsi gratuiti) con i progressi mantenimento della moglie Virginia, sposata nel 1828, nello studio della musica. Fu proprio Mayr ad aprire ed ebbe il dolore della perdita del figlio primogenito. La all'allievo prediletto le possibilità di successo curandone produzione fu spesso di routine. prima la formazione ed affidandolo poi alle cure di Fu nel 1830, con Anna Bolena, scritta in soli trenta Stanislao Mattei. A Bologna, dove proseguiva gli studi giorni per il Teatro Carcano di Milano, che Donizetti musicali, Donizetti scrisse la sua prima opera teatrale, Il ebbe il primo grande successo interna-zionale, Pigmalione, che sarà rappresentata postuma, e mostrando una piena maturità artistica. Nel 1832, dopo interessanti composizioni strumentali e sacre. Sempre il l'insuccesso di Ugo, conte di Parigi, il pubblico maestro Mayr, insieme al Bartolomeo Merelli, gli milanese del Teatro della Cannobiana applaudì L'elisir procurò la prima scrittura per un'opera al Teatro S. Luca d'amore, su libretto di Felice Romani da una commedia di Venezia: andrà in scena Enrico di Borgogna il 19 di Eugène Scribe. L'anno successivo, sempre a Milano, novembre 1818. Conclusa l'esperienza veneziana, il fu presentata con successo Lucrezia Borgia eAl Teatro compositore fu a Roma, presso l'impresario Paterni, San Carlo di Napoli la prima di Lucia di Lammermoor, come sostituto di Mayr. Sul libretto poco felice del su versi di Salvadore Cammarano, fu un trionfo. Merelli, scrisse Zoraida di Granata, che sarebbe L'anno seguente il Belisario fu applaudito alla comunque stata revisionata due anni dopo, con l'aiuto Fenice, ma l'anno fu funestato dalla morte del padre, del Ferretti. Al termine dell'opera si recò a Napoli per della madre e della seconda figlia. Due anni dopo supervisionare l'esecuzione di Atalia di Mayr, oratorio sarebbero mancate anche la terza figlia e la moglie, che diretto da Gioachino Rossini. morì di colera il 30 luglio 1837. Furono momenti di In seguito alla fuga del direttore con la Colbran, sconforto totale («Senza padre, senza madre, senza l'impresario Barbaja assunse Donizetti, che debuttò il moglie senza figli... per chi lavoro dunque ? ... Tutto, 12 maggio del 1822 con La zingara, opera semiseria su tutto ho perduto»), ma Donizetti non smise mai di libretto del Tottola. In sala era presente Vincenzo lavorare, componendo in questi anni sia opere buffe che Bellini, che rimase ammirato dalla scrittura contrap- drammi romantici come Roberto Devereux e Maria de puntistica del settimino, ma che in seguito non ricambiò Rudenz. Presto Donizetti si decise a lasciare Napoli e la stima profonda che Donizetti aveva per lui. Questo nell'ottobre del 1838 era già a Parigi. Scrisse La fille du periodo fu caratterizzato dalle numerose farse. La régiment, che debuttò all'Opéra-Comique nel febbraio lettera anonima, andata in scena nel giugno del 1822 al del 1840, e preparò una versione francese del Poliuto, Teatro del Fondo, attirò l'attenzione della critica, che intitolata Les martyrs. L'anno seguente scrisse La apprezzò la padronanza con cui Donizetti affrontò il favorita, riciclando pagine di un'opera mai conclusa: genere buffo napoletano. Il contratto con Barbaja lo L'ange du Nisida. Si era ormai giunti al 1843, anno di impegnò per quattro opere l'anno. Subito dopo la composizione del Don Pasquale. La pazzia, provocata rappresentazione di Alfredo il Grande, egli mise mano dalla sifilide, lo fece rinchiudere nel manicomio di Ivry, al Fortunato inganno, satira teatrale ispirata ai da cui uscì solo qualche mese prima della morte.

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PER IL RACCONTO DEL MESE , UNA STORIA REALMENTE VISSUTA

GERANDINA di Franco Pastore

Gente che va e che viene, senza sosta e sen- Ma ecco l‟infermiera che ritorna, speria- za riguardo per chi soffre. Vengono prepara- mo che non aggiunga altre flebo a questa ti come per una festa o un incontro convivia- che sta finendo: le senza invito; col sorriso idiota stampato - Eccolo qua, il mio simpaticone! - sulle facce e profumati, come travestiti in - Cosa posso fare per voi? - calore. Si siedono sui letti, alzano la voce - Qualcosa potrebbe…- le dico maliziosamen- come se fossero al bar, con uno sguardo glo- te e stendendo la mano come se dovesse pog- bale e compassato alla camerata ed ha chi giarvi sopra qualcosa, ma fa finta di non sta rantolando, pronto ad esalare l‟ultimo avermi sentito ed aggiunge altre flebo sulla respiro. sommità dell‟asta, pronte a sostituire quella Io me ne sto per i casi miei, nell‟attesa che si stà svuotando. paziente della mia ora, godendomi qualche Mio figlio sta sorridendo, meglio così, infermiera decente e le carezze di mio figlio, sembra meno teso ed io posso appisolarmi. che spera ancora di riportarmi a casa per il - Salve, ragazzi! – si sente improv- novantacinquesimo compleanno. Povero fi- visamente nel silenzio della camerata. È glio mio! Non ho sbagliato a volergli tanto quello balordo del cappellano che, ogni bene da dare l‟impressione di preferirlo agli giorno, a quest‟ora, viene a fare il suo show. altri, ma era solo un modo di ricompensarlo Tutto sommato è una brava persona, con la per tanta dedizione. L‟unica cosa che mi di- barba ed il sorriso buono di Padre Pio. Mi spiace è di non avere con me la mia Gerar- sta fissando, ha già capito che me ne sto dina, con le sue chiappe dure ed il sorriso di andando, ecco, si avvicina: Sisina,una simpatica contadinotta dell‟agro, - Preghiamo tutti per il nostro caro che sapeva ben soddisfare le mie esuberanze fratello Armando! - iniziano a pregare, giovanili. Non è che Maria, l‟ostetrica paga- compreso mio figlio che ha le lacrime agli nese, non sapesse fare all‟amore, ma non occhi. Abbasso le palpebre e prego anch‟io, aveva estro e pensava esclusivamente al suo mentre il rompiballe fa il segno della Croce e piacere. Tanina, invece, una splendida tren- raccomanda la mia anima a Dio. tenne del mio paese, sapeva come accender- - Vorrei dirgli che sono in pace e che non mi: misteriosa e graffiante, giocava con i ho paura, ma la testa ricade sul cuscino ed miei capelli biondi, alitandomi sull‟orecchio egli va a far chiasso in un‟altra camerata. come una gattina in amore. Ma la più Vorrei vedere la mia Gerardina. spregiudicata era Nobile, una brunetta sen- - Certo, ho avuto tante donne, ma l‟unica za scrupoli, che correva dietro tutti i panta- che ho veramente amato, per tutta la mia loni del quartiere. Olga, poi, era la “Madda- vita, è mia moglie Nora, buona, dolce, sen- lena” della situazione, per lei ogni occasione sibile e soprattutto paziente, ha sopportato era buona per “festeggiare” alla sua tutte le mie intemperanze. E si che non sono maniera. stato un tipo facile, con le mie scappatelle ed Giannina era una bambola tascabile, bru- i miei errori! Povera donna, ha fatto una na, delicata e piccolina, sospirava come vita di sacrifici nelle ristrettezze del Giulietta da Rimini davanti al suo Romeo. dopoguerra, quando non c‟era spazio nem- La sua vocina era tutta un fremito, quando meno per i sogni. Questa sera verrà a farmi veniva a prendere il piacere nel folto giar- visita con mia figlia ed i miei nipoti, spe- dino di mio nonno, profumato d‟aranci e riamo che me la fanno coricare vicino, è una biancospini. settimana che non sento il suo calore.

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Come mi manca Gerardina! L‟ho conosciuta Sto per affrontare la mia ultima notte in sette anni fa, quando ancora ero ospedale e mi preparo all‟impresa. Incubi e autosufficiente, fu mia figlia a chiamarla sogni si alternano con un ritmo impres- come collaboratrice domestica e lentamente, sionante. A tarda ora viene Ermanno, il mio giorno dopo giorno, si è insinuata nella mia primo nipote, figlio del mio primogenito: vecchiaia, divenendo dispensabile. Per un - Ciao nonno, come stai?- suo sorriso, un suo tenero atteggiamento, ho - Non sto bene !- gli rispondo laconicamente accettato ogni cosa, dal bagno alla tenera e ripiombo nel mio torpore. carezza delle sue mani, nella pratica Cerco di far passare in fretta questa notte, quotidiana delle pulizie intime. Ed è stata presto sarò liberato ! Franco se ne va e Gino questa intimità a cementare un legame così prende il suo posto. Lentamente, compaiono forte. Purtroppo, da qualche mese, mi ha le prime luci dell‟alba ed incomincio a lasciato per non so quali problemi e mi prepararmi. I miei fratelli sono tutti ai piedi manca terribilmente, speriamo che mi venga del mio letto, ma aspetto i miei genitori. a salutare prima ch‟io parta. Cesare mi sorride ed Alfredo mi dice che - Questa volta non ce la faccio…!- sussurro a stanno per arrivare. Si aprono le porte della mio figlio che mi sta baciando sul capo. Poi, camerata ed entrano gli infermieri per le la sorpresa più grande: sono tutte qua le mie terapie. Mi attaccano un‟altra flebo. Sorrido. donne! Sisina, Maria, Giannina, Olga, Arriva la colazione e Gino cerca di farmi bere Giulia, tutte quante e tutte giovani e belle! una tazza di latte. Sento una voce familiare, Quasi mi vergogno di farmi vedere così mi giro ed eccola lì la mia Gerardina è vecchio. Sorrido a tutte ed esse sono ansiose venuta a salutarmi, ora posso andarmene in di portarmi con loro, ma non è possibile, mia pace. Mio padre e mia madre sono arrivati e moglie non è ancora venuta. Maria mi si si avvicinano, cerco di alzarmi per andare avvicina e mi permette di carezzarla. Una loro incontro. Gerardina mi sostiene nello mano fresca si posa sulla mia fronte: sforzo. Gli occhi incominciano a storcersi, riconosco il tocco, è la mano della mia prima di chiudersi per sempre. Gino corre Norina. nel corridoio alla ricerca di un medico. - Sei venuta, finalmente!- Piange il mio povero figliolo, ma sono già tra - Caro!- le braccia di mia madre e, mentre Gerardina - Vieni coricati con me!- mi adagia delicatamente sul cuscino, con - Non posso, siamo in ospedale!- mamma sto già volando verso il sole. - Ma sei mia moglie! – cerco di obiettare, [Dalla raccolta IL GUSTO DELLA VITA] senza successo. Non riesco a dirle nulla e le bacio la mano, come per sussurrarle: -Grazie FABIO NERI ci ricorda che: per il bene che mi hai voluto!- e gliela bacio “Un uomo che si vanta di non cambiare mai ancora e, questa volta, come per dirle addio. opinione è uno che si impegna a camminare Ecco, l‟orario di visita è finito e se ne vanno sempre in linea retta, un cretino che crede tutti, anche la mia Norina, che mi lancia all'infallibilità. In realtà, non esistono principi, ci dalla porta un ultimo sguardo, con gli occhi sono soltanto avvenimenti; non esistono leggi, ci umidi di pianto. Se ne vanno convinti che sono soltanto circostanze: l'uomo superiore sposa torneranno ancora; è consuetudine di tutti gli avvenimenti e le circostanze per guidarli”. (J. Wolfgang Goethe) gli uomini pensare che le situazioni durino all‟infinito.

Franco Pastore LE TUE LABBRA P O E S I E E LA ZIZZEIDE ( Liriche ) R A C C O N T I . I T CIOMMA (Inferno salernitano) Poesia licenziosa di Franco Pastore http://www.poesieracconti.it Racconti Ed. ANTITESI - Roma 2007 Ed. Androposin the world

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Andropos in the world INTERESSANTE INCONTRO CULTURALE “ALLA SCALETTA”

Mirabella disserta sulle favole di Aisopos e di Fedro in napoletano, nelle due pubblicazioni di Franco Pastore

Giovedì, 8 settem- riferimenti ai vizi ed ai difetti degli uomini. bre, nonostante il cal- Il Mirabella ha concluso la sua dissertazione , do impietoso, nel sa- evidenziando la felice scelta lessicale, che bene aveva lone della “ Scaletta”, reso, nelle due opere, i concetti di stupidità, d‟ingordi- in corso V. Emanuele, gia e di tutti i difetti umani evidenziati nelle fabulae. si è concretizzato l‟in- L‟intervento dell‟autore ha ratificato quanto già contro di presentazione detto dal Mirabella, esplicitando i motivi della sua delle due pubblicazioni di Franco Pastore: Aisopos preferenza per la lingua e la letteratura greca. Il e Fedro, le favole in napoletano. Pastore ha chiuso il suo Dopo la sanguigna introduzione di Nello intervento con la recita Tortora, il padrone di casa, nonché Direttore del zione di alcune favole giornale satirico “Brontolo”, ha preso la parola il in napoletano. noto saggista, Alberto Mirabella, il quale, in modo Dopo la breve presen- rapido e disinvolto, ha dimostrato la difficoltà di tazione della poetessa M. elaborazione, sia pure libera e creativa, di testi D‟Alma Talento, sul far della sera, l‟incontro si è così lontani dai nostri tempi. Di poi, ha evidenziato concluso con i dolcini della Direttrice di “Andropos in come, per la loro universalità, ancora oggi, le fa- the world” ed un simpatico brindisi offerto dal Diret - vole rivestono carattere di attualità, per i palesi tore della “Scaletta”.

Rosa Maria Pastore

A.L.I.A.S. Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori

È LIETA DI PRESENTARE LA PREMIAZIONE DEL XIX CONCORSO LETTERARIO INTERNAZIONALE PRESENTANO: FRANK DI BLASI E SABRINA GORIA INTRODUCONO E PRESENTANO I PREMI: IL CONSOLE GENERALE D’ITALIA IN MELBOURNE ed il DIRETTORE DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DR. MARCO MATACOTTA CORDELLA – DR. STEFANO FOSSATI LA GIURIA SARÀ PRESENTATA AL PUBBLICO PRIMA DEL LANCIO DELL’ANTOLOGIA A.L.I.A.S. 2011 LA SERATA SARÀ ALLIETATA DAL CORO A.L.I.A.S. DIRETTO DA NICODEMO LA ROSA DALL’ITALIA LA CANTANTE AURORA BRUNO PRESENTAZIONE DI LIBRI DEGLI AUTORI A.L.I.A.S. VENERDÌ 14 OTTOBRE 011 – ORE 18.00 501 RECEPTIONS, BARKLY STREET FOOTSCRAY ______PER ULTERIORI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI RIVOLGERSI A GIOVANNA GUZZARDI  (03) 9337 1680 -  [email protected]

PERSONALE DI PITTURA ED ALTRO DI A. THELLUNG

In occasione dei suoi 80 anni, l’editrice d’arte Il Cigno Galileo Galilei ha organizzato una personale di pittura e altro all’artista A.Thellung. L’inaugurazione avverrà giovedì 6 ottobre dalle 18 fino alle 22. La mostra sarà allestita in Roma, nei locali del Museo Umberto Mastro-ianni, piazza San Salvatore il Lauro 15 (via dei Coronari) e resterà poi aperta fino al 21 ottobre (orario 10/13 – 16/19, sabato e domenica chiuso). Prenota: www.antoniothellung.it

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IL SUD, UN TERRITORIO DA SCOPRIRE

LA LUCANIA (a cura di Franco Pastore)

Antico distretto dell'Italia del Sud, la Lucania si Alcune iscrizioni estendeva dal mar Tirreno fino al golfo di Taranto. in lingua osca soprav- Comprendeva quindi: a nord-ovest, la parte centro- vissero principalmen- meridionale dell'odierna Provincia di Salerno, con gli te nei caratteri greci su attuali Cilento e Vallo di Diano, e la zona sannita alcune monete, a par- dell'Irpinia; a sud, la parte nordorientale dell’alta tire dal III secolo a.C. Calabria, da Castrovillari a Sibari; al centro, conteneva I Lucani, insieme ai tutta l’attuale regione Basilicata. I limiti precisi erano: la Sanniti loro affini, si ri- Valle del Sele a nord-ovest, che la separava dalla bellarono nuovamente al dominio romano con la Campania; la Valle del Bradano a est-sud-est, che la Guerra sociale (90–88 a.C.), che portò i popoli della separava dall'Apulia; i due fiumi Lao e Crati, che a sud- Lucania al declino completo. In questo periodo infatti sud-ovest la separavano dalla Bruzia. Quasi tutto il Strabone parla dello svuotamento delle città greche territorio era occupato dagli Appennini e a nord era del litorale e l’affermazione della malaria nelle delimitato dalla catena dei monti Alburni; comprendeva pianure e nelle valli. il golfo di Policastro fino alle vette del Monte Sirino e Le poche città dell'entroterra non avevano nessuna del Pollino, oltrepassati i quali si arrivava alla foce del importanza. Da qui iniziò un potente disboscamento Lao. Verso est le montagne degradavano in altipiani fino delle foreste per il legno delle navi romane e quindi a giungere alla Piana di Metaponto e al golfo di Taranto. l’origine dei pascoli che segnarono la fine di orsi e ―A Silero regio tertia et ager Lucanus Bruttiusque lupi. incipit [...]. Flumen Laus fuit et oppidum eodem nomine, Durante l’era di Augusto la Lucania fu unita al ab eo Bruttium litus [...]. Est inter Sirim et Acirim distretto dei Bruzi per costituire la Regio III, ― Luca- Heraclea, aliquando Siris vocitata, flumina Talandrum, nia et Bruttii‖. Casuentum, oppidum Metapontum, quo tertia Italiae Dopo la caduta dell'Impero romano la Lucania regio finitur. Mediterranei Bruttiorum Aprustani tantum; entrò a far parte dei domini longobardi del ducato di Lucanorum autem [...]. Praeterea interisse Thebas Benevento. Dal 968, con il dominio bizantino, venne Lucanas Cato auctor est, et Pandosiam Lucanorum creato il thema di Lucania con capitale Tursikon. Il urbem fuisse Theopompus, in qua Alexander Epirotes thema venne inquadrato all'interno del catepanato occubuerit.”1 d'Italia assieme al thema di Langobardia e al thema di Caratterizzata da estesi boschi, vide il sorgere di città, Calabria. Successivamente, con l'arrivo dei Normanni, quali:Metaponto ,Siris ed Eraclea, Posidonia (Paestum), il thema scomparve e venne proclamato, nel 1059, il Potentia, Bantia, Acheruntia, Grumentum, Muranum, Ducato di Puglia, Calabria e Sicilia, con capitale Atina, Strapellum, Buxentum, Popilii, Tegianum, Sontia, prima Melfi, in seguito Salerno e infine Palermo. Pandosia, Cosilinum (Padula), Eburi e Volcei. Melfi rimase comunque un punto di riferimento della La Lucania era attraversata dalle grandi direttrici delle loro epoca. vie consilari via Popilia, via Herculia e via Appia. Sotto il dominio normanno e con lo spostamento I Lucani, di lingua osca, si insediarono nell'area nel V della capitale del ducato l'antica Lucania scomparve e secolo a.C.; essi ebbero una costituzione democratica, il giustizierato prese il nome attuale, Basilicata, salvo in tempo di guerra, quando un dittatore veniva perdendo i territori della Campania meridionale ma scelto fra dai magistrati normali. All'inizio del IV secolo acquisendo altri come la zona del Vulture e la restante a.C. si espansero verso sud-ovest, nell'attuale Calabria, parte dell'attuale provincia di Matera. dove vennero in conflitto con i Greci della Magna ______Grecia, in particolare con Siracusa che riuscì a dividere i 1)Plinio il vecchio – Naturalis Historia – III 71/97,98: ―Dal Sele Lucani e a sbarrare loro il passo. parte la III regione ed inizia il territorio di Lucania e Bruzio [...]. Il L'espansionismo del popolo italico si volse allora fiume Lao è omonimo di una città: da esso inizia la costa del verso est, dove si scontrò con Taranto. Furono i Romani Bruzio. [...] Tra il fiume Siris e l'Aciris c'è Heraclea, a volte a dare ai Lucani una unità regionale, nell’orbita della chiamata Siris. Ai fiumi Acalandro e Casuento ed alla città di Metaponto termina la III regione d'Italia. Sono mediterranei, tra i Magna Grecia. popoli bruzi, solo gli Aprustani, tra i Lucani solo gli abitanti di La Lucania fu attraversata dalle Guerre sannitiche e Atena [...] Tra l'altro, sappiamo da Catone che è scomparsa Tebe di dalle Guerre pirriche contro la potenza in ascesa di Lucania, da Teopompo che scomparve Pandosia, nella quale morì Roma, che riuscì infine a sottometterla nel 275 a.C.. Alessandro d'Epiro‖.

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PROVERBI, DETTI E MODI DI DIRE

 Lu quazz ca' nun vol fott ric' ca' trova gli pile p'nnand.  'Ngasa d' pezzente nun manchene stozze

 Quann' lu cule mena vent' lu miereche stà allabente  Turrone d' fera: tutta carta niente cupeta. Dora Sirica

 Damm' temp' ca t' spertusa, disce lu pappèle a la fava Esplicatio: Questo mese, dedichiamo l‟analisi semantica a termini al dialetto lucano. Per chi non ha voglia di lavorare ogni scusa è buona.La generosità dei poveri è proverbiale. Quando il corpo ha tutte le sue funzioni, non vié occasione per il medico.Il torrone della fiera è più carta che dolciume.Dammi tempo che ti buco, disse il verme alla fava; comunque, col tempo, ogni cosa viene a compimento.

Implicanze semantiche:

Quazz : s.m., membro m.; alterazione dal lat. volg. cattia, da cui anche cazzuola. Fotte : dal lat. futuere, con ependesi e raddoppio centrale.Far figli, fregare. Pile : pelo, capello: dall‟accusativo latino pilu-m. Ngàsa : nap. „ncasà, preemere, spingere dentro; dal latino volgare in-capsare (nella cassa) con aferesi. Derivati: „ncasata (riferito a pioggia o ad atto sessuale). Stozze: anche tozze, da tursu-m evol. in turza, da cui, per assim. regress. tuzza. Cule : culo, sedere, sost. masch.; dall‟acc. latino culu-m. Spertose: da spertusà, trans., traforare,bucare, trapassare. Etimologia: dal lat. volg. pertusiare, prec. da s frequentativa. Cupeta: torrone, dal part. pass. di cupio: cupitum, da cui cupita ergo il volg cupèta. Pappele:ev. da pappece, insetto che divora; dall‟acc. del lat. volg. pappice-m.

L’ITALIA E L’ARTE La magia del colore

Gaetano Rispoli è nato a Salerno, ha conseguito la laurea in Scienze politiche ed ha insegnato per diversi anni. Egli ha diretto i corsi C.I.M.E. ed è stato in cantatto con esponenti della cultura cittadina e nazionale, da Achille Papa al Beraglia, a Carlo Levi ed a Domenico Rea. Pittore di razza, così scrive di lui Carmine Manzi:‖ … leggere la sua pit- tura vuol dire fare la conoscenza con un mondoche a prima vista ti scon- volge, ma poi ti rinfranca e t rasserena… come se dalla radici venisse fuo- ri un grido che è di riscossa: una natura cher geme e trionfa, che si scuote… e canta la sua vittoria…” Ancora meglio, il Sala scrive: ‖ …Echi letterari e filosofici… non insidiano la pittura del Rispoli, che ha brani di struggente intensità …” ed il Crescinbene:” Fluttuano le cime degli alberi, come la linfa nel legno, come le foglie nel vento, come le tinte cangianti nelle ore del

giorno.L‟albero…si fa chiarore oltre il visibile … si fa soffio di vita”. “ … Un uomo senza radici, conclude Serafino Pugliese, sindaco di Ottati, è un uomo senza identità … al Rispoli va l‟intensa riconoscenza della popolazione di Ottati e … la mia personale‖. Che dire ancora? Quando un uomo consacra all’Arte la sua anima, le parole tacciono e la vita diviene ―magia che supera la cronaca”, come ci si congiungesse ad un ad una sorta di pensiero universale, dove il ―PANTA REI‖ si trasfigura in movimenti dell’animo, che corre all’infinito, in cerca della sua splendida ed inenarrabile primavera. Franco Pastore

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ANDANDO A FICHI (Nell’alta valle del Sele) Erano più di cento le braccia che dalla terra scoscesa mi offrivano miele,

sotto lo sguardo sereno della verde valle del Sele. I fichi si nascondevano dietro il verde delle foglie e, alla calda brezza, facevano capolino, come monache allegre,

desiose di offrirsi al bacio cocente del sole. Ma fui io a ghermirli, striat i e dolci come ambrosia, morbid i e caldi,

come il bacio d’una tenera fanciulla, nel fresco mattutino dell’estate che finiva.

(Franco Pastore – “Aspettando l‟alba”) APPROFONDIMENTO LINGUISTICO

LE FIGURE RETORICHE DI SUONO Se vogliamo comprendere il senso globale di un testo non basta individuare i temi e i motivi, ma anche gli elementi formali che lo realizzano. In un testo poetico poi, i suoni, nel loro disporsi in parallelismi o in strutture divergenti, entrano in relazione con il senso, ne arricchiscono la struttura e ne rivelano sfumature segrete. Dunque, l'insieme delle strutture foniche deve essere analizzato nel suo intreccio con gli altri livelli, perchè partecipa a pieno titolo alla costruzione del contenuto.

PARONOMASIA:

Dal greco paronomasía, composto da pará, «vicino», e onomasía, «denominazione», è una figura retorica che consiste nell'accostare due o più parole che abbiano suono molto simile e ma di significato diverso. Può essere usata per rendere perentoria l'associazione tra due concetti, o per esaltare la musicalità di un verso, non escluso i giochi di parole. In poesia:  "...e non mi si partia dinanzi al volto anzi 'mpediva tanto il mio cammino ch'i' fui per ritornar più volte volto." (Dante nella Divina Commedia Inferno Canto I verso 36)

Nelle espressioni idiomatiche:  "Carta canta"  "Dalle stelle alle stalle"  "Chi non risica non rosica"  "Senza arte né parte"  "Volente o nolente"  "Chi dice donna dice danno"  "Il troppo stroppia"

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LA PAGINA MEDICA

ALIMENTAZIONE IN AUTUNNO

La sera si fa più tenera e dolce: cambiano i colori nei in un quantitativo più alto di qualunque altro ortaggio, viali, nei parchi, nei boschi e nei giardini. E' l'autunno. dal 3 al 6 per cento a seconda delle specie. Via libera Anche in tavola, dopo l'esplosione dei frutti estivi, la allora a boleti, finferli, russole, chiodini, ovoli e mazze di mensa si fa più tranquilla. Bisogna prepararsi all'inverno, tamburo che possono comparire anche sulla tavola di chi prevenirne i malanni, mantenendo equilibrato l'apporto di tiene d'occhio la bilancia. A patto però di non consumarli vitamine, di sali minerali, di proteine di elevata qualità. fritti o con intingoli che ne aumentano il potere calorico”. Servono i frutti di stagione, quelli color giallo oro, che E come frutta? sembrano aver racchiuso in se il sole dell'estate. Così la L'UVA, un frutto terapeutico, un nutrimento com- zucca lessata, al forno o in minestra, con olio extra pleto. Le sue proprietà alimentari e curative sono notevoli: vergine di oliva, fonte di vitamina A, E il dolce caco e da sempre è considerata tra i frutti più importanti per la insalate d'autunno, come l'indivia. salute dell'uomo. La sua polpa è ricchissima di zuccheri, Freschi e ancora pieni di succhi sono i pomodori: ottima la presenza di vitamina A, B, C e di sali minerali frullati crudi col basilico e l'olio extra vergine, saranno (calcio, potassio, fosforo, sodio, ferro e magnesio) e acidi per un pò il punto di forza per un salubre piatto di pasta. organici estremamente utili, come il tartarico, il malico e il La pasta è raccomandata tutti i giorni, tutto l'anno a citrico. L'uva è indicata per il ricambio delle funzioni patto di essere in peso forma. Meglio assumerla a renali, nella gotta, nella calcolosi, nell'uricemia, per la mezzogiorno, quando si ha il tempo di consumare le stipsi intestinale. Particolarmente utile nella dieta di calorie. E' la ricetta antica dei nostro Paese giovani e anziani. mediterraneo, fin da quando, secoli fa, si sono scoperte LA PERA, un frutto antico di quasi 4000 anni. Così le qualità dei pomodoro. Il frutto venuto dall'America è testimoniano i resti fossili ritrovati negli insediamenti diventato ben presto un trionfo per la nostra tavolo. umani del neolitico. La regione che detiene il primato della Piatto povero, eppure così ricco e importante per la produzione in Italia è l'Emilia: il 60% del milione di buona salute, che i Paesi dei Nord lo stanno adottando tonnellate di pere italiane viene da qui. Frutto che aiuta come alternativa alla loro dieta troppo ricca di carni e di l'organismo a mantenere in perfetta forma, la pera è ricca grassi. Al pomodoro, accoppiamo pure: di minerali come il potassio, il fosforo, il calcio, il IL FAGIOLO, un dono del Nuovo mondo, giunto magnesio e di molti antagonisti dei radicali liberi. dall’ Europa, dopo la scoperta dell'America. Privo di “A dare una marcia in più a questi agrumi – spiega grassi, il fagiolo è il legume per eccellenza, ricchissimo di Manuela Pastore - è la vitamina C. Tanto che bastano uno sostanze utili all'organismo. Ogni 100 grammi, insieme o due arance o manderini al giorno per assicurarsi il con 104 calorie, .fornisce significative percen-tuali di fabbisogno giornaliero di questa sostanza antiossidante vitamine, soprattutto la A, la BI, la B2, la PP e sali più che mai utile in questa stagione poiché aiuta a minerali come potassio (400 mg), ferro (160 mg), fosforo mantenere efficiente il sistema immu-nitario. Prova ne è (85mg);in misura minore magnesio, calcio, sodio e rame. che alcune cellule del sistema immunitario contengono Inoltre contiene alcune importantis-sime emoglobuline. livelli sorprendentemente elevati di vitamina C che Ma non dimentichiamo le buone lenticchie, i ceci e la vengono interamente utilizzati durante l'attivazione delle soia! difese immunitarie. Ma attenzione: per assumere ogni IL RADICCHIO, pieno di fibre, elementi indi- giorno la dose ottimale di vitamina C è bene ricordarsi che spensabili per la prevenzione di numerosi tumori inte- è molto "delicata". Viene distrutta dal calore, dalla luce, stinali. Il suo uso commestibile risale alla notte dei tempi, dal lavaggio troppo prolungato e si perde rapidamente se quando la disponibilità di radici e vegetali era sinonimo di la frutta viene lasciata all'aria tagliata a pezzi o spremuta. sopravvivenza. Il valore nutritivo del radicchio sta nel suo [ Da humanitasalute.it] contenuto di vitamine (A, B2 e C), di sali minerali e appunto di fibre. “In un etto ci sono solo 5 calorie e ben "Neutrini più veloci della luce" 1,2 grammi di fibre. Nella nostra gastronomia i funghi Particelle sparate da Ginevra al Gran Sasso hanno infranto hanno un posto d’onore. A ben ragione, perché hanno il muro considerato invalicabile dalla fisica. I risultati, se due grandi pregi: un contenuto calorico bassissimo e per confermati, possono rimettere in discussione le regole della fisica, cristallizzate dalle teorie di Einstein, secondo le quali contro un elevato contenuto di fibra alimentare. Per niente nell'universo può superare la velocità della luce. Un quanto riguarda le calorie, ne forniscono non più di 20- gruppo di ricercatori del Cern e dell'Infn guidato dall'italiano 22 per 100 grammi di prodotto fresco per l’elevato Antonio Ereditato ha registrato che i neutrini possono viag- contenuto di acqua, ben 88 per cento. La loro capacità di giare oltre quel limite. Le particelle hanno coperto i 730 saziare è dovuta invece al contenuto di fibra, 2.5-5 per chilometri che separano i laboratori di Ginevra da quelli del Gran Sasso a una velocità più alta di quella della luce. cento a seconda delle varietà; contengono poi proteine

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NOTE ANTROPOLOGICHE:

LIBERTA‟ CHE NON RITORNA

A cura di Vincenzo Andraus

Uscito dal carcere dopo aver scon- e proprio annientamento psico-fisico con la messa tato parecchi anni di detenzione, in posa di nuova edilizia carceraria, centrata sul è subito rientrato praticamente contenimento, sul mantenimento, sulla costruzione nella stessa cella per avere com- non troppo velata di una stessa dinamica inca- messo un altro furto. Un ex de- pacitante per drogati, extracomunitari, disperati-

tenuto dorme sotto un ponte co- diseredati, e una moltitudine di malati psichici che perto da un sacco a pelo, sopravvive chiedendo un dovrebbero essere trattati in strutture ―doppia euro di elemosina, perché non vuole rientrare da diagnosi‖. dove è appena uscito. Un carcere di delinquenti, certamente sì, ma Un altro ancora mi dice che da giorni cerca scomposto per le tante parole che nascondono una disperatamente una sistemazione, un lavoro qua- realtà feroce e debordante, quando le immagini ci lunque, una possibilità di ritornare a sentirsi un sbattono in viso, e sono scatti rubati, colti all’im- uomo libero davvero, e non solamente perché sono provviso, che sfuggono le censure, peccati culturali stati spalancati i blindati del carcere dove era inconfessabili, ma che drammaticamente a volte rinchiuso. trapelano, bucano le grate, i muri di cinta, tra- E’ sufficiente avvicinare tante persone alla volgendo le indifferenze colpevoli. deriva, ascoltare uomini e donne in ginocchio, Ciò non è solamente una violazione del pensare provare a dedicare qualche attimo di prossimità con e progettare una giustizia più giusta perché equa per ragazzi assai più vecchi della loro età per tutti, una società migliore perché onestamente comprendere come la libertà riacquistata non sia convocata a partecipare a un progetto, una quella terra promessa che avevano immaginato. magistratura efficace perché posta nella condizione E’ una umanità dolente che vaga come un no- di incidere sulle priorità delle illegalità diffuse, una made senza una meta precisa, alla ricerca di popolazione detenuta finalmente intesa di persone, qualcosa che pare non esserci, dove altre sono le mai più di soli numeri e cose da affidare a una pena priorità, le necessità impellenti non più procra- svuotata della sua utilità. stinabili, che pensare a chi è appena uscito da quel Quell’uomo che dorme all’addiaccio, forse do- contenitore che non definisce mai cosa sia uscito vrebbe esser assunto come monito, più che come dalle sue interiora. semplice miserabile da annoverare alla schiera dei Governi, ministri, politici, non fanno attenzione a reietti, affinché prevenzione e difesa sociale non questa indifferenza cui è costretto il panorama impediscano l’unica garanzia a tutela della collet- penitenziario italiano, tanto meno alle persone tività, quella della risocializzazione e del reinseri- ristrette, a quelle che scontano la loro pena, alle altre mento del condannato una volta espiata la pena. che ritornano in seno al consorzio civile. Al carcere è richiesto di risolvere tutte le Hotel Mercure di Torre del Greco contraddizioni sociali, ma egli stesso lo è: mentre Il 16 settembre, alle 20.30, si è tenuta una molti dichiarano di considerare il carcere e la pena sfilata di abiti d’epoca, d’alta moda e da sposa, un uno strumento ultimo, altrettanti varcano i suoi percorso nella storia e nello stile dell’Italia,dalla cancelli facendo divenire la prigione un buco nero, Belle Epoque alla Dolce Vita degli anni 50’, fino al dove il sovraffollamento, indubbiamente patologia pop-rock degli anni 70’. Sfileranno gli abiti di endemica all’Amministrazione Penitenziaria, miete Atelier Mimmo e Ferdinand Atelier Spose. Momenti musicali di Pepito, Pina Di Grazia e l’Ignazio coscienze, umanità, vittime, spesso si trasforma in un vero e proprio coperchio per nascondere assenze Scassillo Quintet (accompagnato da A. Palomba, G. Falasca, G.Perillo, P. De Paola). Hanno condotto: e mancanze tutte politiche, riconducibili a quella Salvatore Perillo e S. Del Monaco. volontà politica che vorrebbe risolvere un vero

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OMAGGIO AD UN GRANDE POETA della vita:

Carlo Persepoli (A cura di Andropos) Carlo Pedersoli nasce in una famiglia benestante, originaria italiani" per un film western e per fare colpo a livello della provincia di Brescia, nel rione napoletano di Santa Lucia, internazionale; inoltre, questa trovata avrebbe reso più in particolare, come ricorderà più volte, nello stesso palazzo appetitose le opere e i personaggi interpretati. Carlo Pedersoli dello scrittore Luciano De Crescenzo con cui nel 1935 inizia a si crea quindi il suo pseudonimo, ovvero Bud Spencer (in frequentare le scuole elementari nella sua città, ottenendo buoni omaggio all'attore Spencer Tracy e alla birra Bud) mentre risultati. Si appassiona a diversi sport, in particolare al nuoto, per Mario Girotti sceglie il suo da una lista di venti nomi inventati. il quale dimostra una grande predisposizione, vincendo subito Nel 1970 la coppia gira lo spaghetti-western Lo chiamavano alcuni premi. Trinità, per la regia di E.B. Clucher (pseudonimo di Enzo Nel 1940, Carlo lascia Napoli insieme alla famiglia per Barboni), diventato nel tempo un vero e proprio film cult, che motivi legati al lavoro del padre, e si trasferisce a Roma, dove ha riscosso un grandissimo successo non solo in Italia. L'anno inizia le scuole superiori ed entra a far parte di un club di nuoto. seguente arriva la consacrazione definitiva con il sequel del Conclusi gli studi con il massimo dei voti, non ancora film ...continuavano a chiamarlo Trinità, sempre con la regia diciassettenne, si iscrive all'Università di Roma, dove studia di E.B. Clucher, che riesce a replicare il successo al botteghino chimica. Nel 1947 la famiglia si trasferisce nuovamente, questa in tutta Europa, elevando Bud e Terence al rango di star volta in Sud America, e Carlo è quindi obbligato ad abbandonare internazionali. gli studi. A Rio de Janeiro lavora a una catena di montaggio, a Sei anni dopo il successo dei due Trinità, Bud e Terence Buenos Aires lavora come bibliotecario e in Uruguay diventa tornano ad essere diretti da E.B. Clucher in I due superpiedi segretario dell'ambasciata italiana. quasi piatti, riscuotendo ancora una volta un buon successo di Dopo alterne vicende, torna a Roma e partecipa alle pubblico. Negli anni successivi girano altri due film insieme, Olimpiadi di Roma 1960. Successivamente sposa Maria Amato, Pari e dispari (1978) e Io sto con gli ippopotami (1979), un di sei anni più giovane e conosciuta ben quindici anni prima. Il altro film cult, diretto da Italo Zingarelli. padre della moglie è il noto proprietario di sale cinema- Bud Spencer sperimenta anche altri generi cinematografici: tografiche, nonché produttore cinematografico, Giuseppe Amato il thriller, lasciandosi dirigere da Dario Argento in 4 mosche di (detto Peppino), ma inizialmente Carlo non sembra interessato al velluto grigio (1971), e il dramma di denuncia civile con grande schermo, ciò nonostante firma un contratto con l'etichetta Torino nera (1972) di Carlo Lizzani, ma ovviamente il musicale RCA, scrivendo i testi per popolari cantanti italiani, successo è sicuramente minore rispetto alla popolarità come Ornella Vanoni e Nico Fidenco e anche qualche colonna internazionale che riguarda le pellicole che lo accoppiano a sonora. L'anno seguente, 1961, viene alla luce Giuseppe, il Terence Hill: negli stessi anni infatti la coppia prosegue il primo figlio, al quale segue nel 1962 Christiana. Nel 1964 il suo proprio cammino trionfale, girando pellicole come Più forte, contratto con la RCA scade e il suocero muore. La situazione ragazzi! (1972), ...altrimenti ci arrabbiamo! 1974) e Porgi porta Carlo a buttarsi in affari diversi, diventando un produttore l'altra guancia, che si piazzano immancabilmente ai primi posti di documentari per la RAI. dei film più visti nelle sale cinematografiche italiane. Nel 1967 Giuseppe Colizzi gli offre un ruolo in un film che Nel 1972 nasce Diamante, la terza figlia di Bud, oggi anch'essa Carlo accetta dopo qualche esitazione. Carlo racconta infatti che attrice, avendo lavorato col nome d'arte di Diamy Spencer inizialmente rifiutò la parte perché gli venne offerta una paga di insieme al padre in Superfantagenio (1986) di Bruno Corbucci sole 1 milione di lire, quando la sua richiesta fu di 4 milioni di e Un piede in paradiso (1991) di E.B. Clucher. lire perché aveva quattro cambiali in scadenza. Anche il L'anno seguente inaugura la fortunata serie di Piedone lo colloquio con il regista non era andato particolarmente bene: la sbirro (1973, 1975, 1978, 1980), nata da una sua stessa idea e barba non se la faceva ancora crescere ed a cavallo non sapeva che lo vede protagonista assoluto (senza quindi la compagnia andare. Nonostante questo il regista non riuscì a trovare nessuno dell'amico Terence) per la regia di Steno, indimenticato re della con la sua struttura fisica, pertanto dopo qualche tempo lo commedia all'italiana.Nel 1979, Bud riceve il premio Jupiter richiamò e gli offrì la parte alle condizioni che Carlo aveva come star più popolare in Germania; l'anno seguente torna al richiesto. Sul set conosce il suo partner di lavoro, un altro genere western dieci anni dopo l'ultima esperienza con la giovane attore con al suo attivo varie pellicole ma in ruoli pellicola Occhio alla penna. secondari e sconosciuto al grande pubblico, Mario Girotti, il Nel 1999, pochi giorni dopo il trionfo di Roberto Benigni a futuro inseparabile compagno e meglio noto come Terence Hill. Los Angeles nella notte degli Oscar per La vita è bella, la Il film Dio perdona... io no! è la prima pellicola della coppia, popolare rivista americana Time, sulla scia dell'evento, diventata poi nel tempo inossidabile per questo genere di pubblica una classifica degli "attori italiani più famosi del produzioni. Alle due star nelle presentazioni in locandina viene mondo" nella quale Bud Spencer occupa il primo posto, seguito consigliato di cambiare i propri nomi, considerati "troppo da Terence Hill al secondo.

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l’influenza di Dante in Argentina

Il 12 settembre, nel Palacio Barolo di Buenos Aires, dalle 18,30, ora locale argentina, si sono avuti una serie di DA NEW YORK contributi per esplorare l’opera del poeta fiorentino e la CRISTINA FONTANELLI SCRIVE sua influenza, in Italia e nel continente americano. Il primo intervento è stato quello dell’ambasciatore Raffaele Cari amici, Campa-nella, con una relazione dal titolo Dante: el ho una notizia incredibile per hombre y el poeta. Per il diplomatico italiano era condividere con voi. Sono sta- l’occasione di presentare il risultato delle proprie ricerche, ta invitata da PBS in un con- recentemente condensate nel testo Dante y la Comedia. Il certo di Andrea Bocelli al Cen- libro, pubblicato con il sostegno delle Università per tral Park. Questo evento "tut- Stranieri di Siena e Perugia, del consorzio ICoN e della to esaurito" farà storia. Società Dante Alighieri, affianca caratteristiche Andrea ha invitato luminari come Celine Dion, Tony divulgative a un quadro per la comprensione della poesia Bennett, David Foster, Chris Botti ed altri a suonare dantesca a livello storico e umano. con lui! Mi sento onorata e privilegiata da backstage e Insieme al Campanella sono stati presenti la dottoressa nella zona VIP fare commenti, cantando un po 'e Leonor Fleming, che ha esposto i rapporti tra gli scrittori intervistando gli spettatori felici! Voglio condi-videre argentini e Dante, l’architetto Gustavo Adolfo García, con questo privilegio con gli ospiti regolari della PBS - la una relazione sull’impronta dantesca nell’arte e nella bella Denise Richardson, WQXR di Midge Woolsey e cultura argentina, ed infine Claudia Fernández Greco, che Paolo Lombardi. Lo speciale è stato girato dal vivo e ha proposto le ―interpretazioni‖ nelle traduzioni in andrà in onda nel mese di dicembre. Ci vediamo sul spagnolo della Commedia per i lettori argentini. canale 13, anche se mi piacerebbe vedervi a uno dei Il Palacio Barolo rappresenta un vero e proprio miei prossimi eventi - Apprezzo tutta la lealtà che mi omaggio alla Commedia. L’edificio è stato infatti avete sempre dimostrato, cari amici miei. progettato dall’architetto italiano, Mario Palanti, secondo Con tanto amore, le linee della cosmologia dantesca. Il fabbricato, la cui Cristina costruzione si è conclusa nel 1923, è composto da ventidue piani, divisi in tre ―sezioni‖. La struttura sotterranea e il Riflessione mensile pianterreno rappre-sentano l’Inferno, i piani dal primo al quattordicesimo il Purgatorio, quelli dal quindi-cesimo al I PARLAMENTARI HANNO: STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE ventiduesimo il Paradiso. L’edificio raggiunge i cento STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese PORTABORSE circa Euro metri di altezza, un metro per ogni canto della Commedia. 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare) RIMBORSO SPESE Per dodici anni è stato il palazzo più alto di Buenos Aires e AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) ESENTASSE oggi ospita uffici, negozi e un teatro nella parte TELEFONO CELLULARE gratis sotterranea. TESSERA DEL CINEMA gratis L’incontro Dante, Italia y Argentina, è stato TESSERA TEATRO gratis TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis organizzato in collaborazione con il Consorzio ICoN e FRANCOBOLLI gratis con la Fundación Cultural Patrimonium, ha ricevuto il VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis patrocinio dell’Ambasciata Italiana di Buenos Aires, della CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis Dirección de organiza-ciones Intermedias y Dirección PISCINE E PALESTRE gratis FFSS gratis General de Relaciones Institucionales de Cancillería AEREO DI STATO gratis Argentina, dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, AMBASCIATE gratis del centro di studi rinascimentali della Harvard University, CLINICHE, VISITE MED. E MEDICINE gratis della rivista Tenzone – Asociación Complutense de ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis ASSICURAZIONE MORTE gratis Dantología, della cattedra di Storia della lingua italiana AUTO BLU CON AUTISTA gratis dell’Univer-sità degli studi di Pisa, dell’Onabe RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro (Organismo Nacional de Administración de Bienes) e della 1.472.000,00). Fundación del Banco de la Nación Argentina. E NOI? PAGHIAMO TASSE, FACCIAMO DEBITI E VIVIAMO UNA CRISI CHE E’ SOLO InfoItaliCoN NOSTRA!

IL BASILISCO A.L.I.A.S.

* * PERIODICO DI CULTURA ACC. LETTERARIA ITALO- BRONTOLO PRESID. ROCCO RISOLIA RICERCA E SVILUPPO PER AUSTRALIANA Mensile satirico-culturale E-mail:[email protected] LE POLITICHE SOCIALI SCRITTORI - di Nello Tortora Direttore Scientifico http://www.alias.org.au/ Tel./fax 089.750196-089.7014561 Salerno – tel. 089797917 Natale Ammaturo MELBOURNE - AUSTRALIA

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UNA DONNA NELLA LETTERATURA

DESDEMONA

Desdemona, che in greco significa sfortunata, è scorge nelle sue mani il fazzoletto della sposa, che Jago un a veneziana di bellezza che fugge con Otello, un ha provveduto a far giungere nella dimora del giovane. moro al servizio della Repubblica Veneta. Ella Mentre uno squillo di tromba proclama il suo amore per Otello e difende la sua e un colpo di cannone annun- scelta. Suo padre accetta a malincuore l'unione, ma ciano l'approdo della trireme avverte Otello che lei un giorno lo ingannerà. Quando veneziana, Otello,ormai certo Otello viene inviato a Cipro nella linea del dovere, dell'adulterio della moglie, de- Desdemona lo accompa-gna. È sera, infuria un violento cide con Jago come e quando temporale. Gli ufficiali, i soldati e il popolo di Cipro ucciderla.La sala si riempie di assistono atterriti al difficile attracco della nave di dignitari, gentiluomini e dame. Desdemona, in preda a Otello, il generale dell'Armata Veneta. Appena messo un profondo turbamento, presenzia alla cerimonia ac - piede a terra, il Moro proclama la sua vittoria contro il compagnata da Emilia. nemico musulmano. L'alfiere Jago – che nutre per lui L'Ambasciatore della Repubblica Veneta reca un un odio profondo – trae in disparte Roderigo, un messaggio del Doge: Otello è richiamato a Venezia, gentiluomo veneziano segreta-mente innamorato di Cassio sarà il suo successore a Cipro. Lodovico invita Desdemona, e gli confida il proprio odio per Cassio, Otello a confortare la sposa in lacrime, ma il Moro, che l'ufficiale che usurpa il suo gra-do di capitano. Poi, per legge nel dolore della sposa la conferma del tradimento, suscitare la gelosia di Roderigo, spinge Cassio a bere perso ogni controllo, la aggredisce brutalmente: «A fino ad ubriacarsi e a cantare le lodi di Desdemona. terra!... e piangi!...» Poi ordina a tutti i presenti, stu- Roderigo abbocca e provoca il rivale, i due si battono, pefatti e inorriditi, di andarsene, maledice Desdemona e, l'ex governatore Montano si interpone per fermarli e in preda ad una terribile crisi convulsiva, cade a terra viene ferito. Il clamore della zuffa fa accorrere Otello tramortito. Mentre di fuori si inneggia al « Leon di Ve- che punisce Cassio degra-dandolo. nezia», Jago, con feroce ironia, esclama: «Ecco il Sopraggiunge Desdemona. Il Moro ordina a tutti Leone!». di allontanarsi e rievoca con lei i ricordi tumultuosi della In preda a un triste presentimento, Desdemona si pre- sua vita e la nascita del loro amore. Una dolce notte li para per la notte assistita dalla fedele Emilia e intona attende. Jago continua a tessere la sua tela: consiglia un'antica canzone. Poi, prima di addormentarsi, prega la Cassio di rivolgersi a Desdemona, affinché interceda Madonna. Otello entra da una porta segreta, si avvicina per lui presso il marito, e insinua a poco a poco in alla sposa e la bacia. Poi, quando Desdemona si sveglia, Otello il dubbio che fra il bell'ufficiale e la sua sposa sia la invita a chiedere perdono al cielo per i suoi peccati nata una tresca. Ignara di tutto, Desdemona si rivolge poiché la sua morte è ormai vicina. La donna tenta ad Otello perorando con calore la causa di Cassio e disperatamente di difendersi ma viene soffocata dal inavvertitamente lascia cadere il prezioso fazzoletto che marito con il suo cuscino. Emilia bussa alla porta ed lo sposo le aveva donato come pegno d'amore. Jago lo entra appena in tempo per raccogliere le ultime parole raccoglie sottraendolo alla moglie Emilia, ancella di della sua signora: «al mio signor mi raccomanda... Desdemona. Quindi narra ad Otello di aver udito Cassio muoio innocente...». Otello accusa Desdemona di tra- rivolgere in sogno parole d'amore a Desdemona e dirlo, ed Emilia gli rivela che Cassio ha ucciso Roderigo. afferma di aver visto il fazzoletto di lei nelle mani Alle grida di Emilia - «Otello uccise Desdemona!» - dell'affascinante ufficiale. Al colmo dell'ira e della accorrono tutti gli ospiti del castello. Jago fugge inse- gelosia, il Moro giura di vendicarsi. guito dai soldati, dopo che la moglie ha smascherato da- Un araldo annuncia l'arrivo imminente della galea vanti a tutti l'inganno del fazzoletto. Ora tutto è chiaro: che reca a Cipro gli ambasciatori di Venezia. Otello Otello si trafigge col pugnale sul corpo della moglie e incontra Desdemona, che ingenuamente torna a muore baciandola un'ultima volta. perorare la causa di Cassio, e le chiede di fasciargli la ( A cura di M.Boris) fronte col fazzoletto. L'imbarazzo della sposa, che si accorge di averlo perduto e non può esaudire la sua richiesta, e l'insistenza con cui ella torna a parlargli di PIU FORTE DELLA MORTE Cassio, fanno esplodere la furia di Otello che, incurante È tale il titolo della nuova pubblica- delle lacrime della sposa, la insulta e la scaccia.Jago nel zione del drammaturgo salernitano Franco frat-tempo ha predisposto un colloquio con Cassio, allo Pastore. Trattasi di un dramma storico in sco-po di fornire ad Otello una prova, all'apparenza incon-futabile, del tradimento. Il Moro assiste nascosto due tempi, sul martirio di S. Felice e Santa all'in-contro dei due ufficiali e, pur non comprendendo Costanza, avvenuto al tempo di Nerone, tutto, crede di capirne il senso: ode Cassio pronunciare nel Locus Puritatis del territorio di Nuce- il nome di Desdemona, lo vede sorridere compiaciuto e ria Costantia (Dalla Red.ne di Pagani)

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L‟EROS NEI SECOLI Viaggio nell‟eros: dal paleolitico all‟antica Roma (a cura di Andropos) I primi documenti di accoppiamenti umani risalgono un oggetto di particolare rilievo o censura. all'alto paleolitico e tali rapporti non si possono Quantunque non esistano raffigurazioni ero-tiche di identificare come relazioni di coppia, perché ancora non atti sessuali umani veri e propri nella cultura egizia, esistevano le condizioni sociali per una unione essa ci ha lasciato parecchi scritti sull‟argomento: già istituzionalizzata. I primi uomini cercavano di sedurre a quell‟epoca esistevano gli strip tease e le danzatrici una compagna, attirandone l'attenzione con la propria che usavano la loro arte per sedurre; del resto, la abilità e forza. donna dell‟antico Egitto era una donna che coman- Iil bacio, come gesto erotico, era sconosciuto a molti dava, libera, seducente e aggressiva. popoli; la sua nascita si deve all'uso materno di All‟inizio della storia di Roma, le donne si passare, durante lo svezzamento, atto che , oltre alla sposavano dai dodici anni in su e i matrimoni erano mera trasmis-sione del cibo, aveva una forte valenza combinati, ma le giovani spose impararono a servirsi affettiva. per il proprio piacere degli uomini castrati, che I primitivi, accoppiandosi da dietro “sicut animalia”, potevano comunque avere un‟erezione, e per questo senza preliminari, avevano amplessi rapidissimi; questo non esitavano a far castrare gli schiavi più belli. anche per una questione di sicurezza: infatti, durante Con la conquista del divorzio, le donne romane l'accoppiamento, i due erano facili prede di belve. Solo impararono anche il sottile gioco della seduzione, con l'evoluzione l'uomo arriverà al rapporto tradi- curando l‟aspetto, esaltando la propria bellezza e zionale, ed all'uso del bacio come gesto erotico. Con la nascondendo le imperfezioni con il truccandosi. Esse nascita delle religioni, l'erotismo inizia ad essere vissuto frequentavano le terme, imparavano a danzare e a meno liberamente, soprattutto nelle religioni monoteiste ricorrere, all‟occorrenza, a pratiche magiche, quali e tutto ciò che è eros verrà etichettato come peccato. filtri amorosi, riti e sacrifici umani. Ovunque sorsero Uno dei popoli che hanno lasciato un'ampia docu- lupanari, dove le prostitute esercitavano la professione, mentazione visiva dell'erotismo, sono gli Etruschi. I loro disciplinate da leggi, promulgate soprattutto per affreschi abbondano di simboli fallici, presenti ovunque, rimpinguare le casse dello stato. E che dire sulle persino nelle tombe. Questo popolo, privo d‟inibizioni, si cerimonie propiziatorie in onore di Venere Ericina? Le dedicava ad attività erotiche collettive, pubbliche o sacerdotesse, le ierodule, praticavano la prostituzione private; uomini e donne avevano piena libertà di scelta rituale, attirando folle di ogni razza e di ogni lingua. Il sessuale. Qualsiasi atto, anche il semplice mangiare o console Marcello trasportò da Erice il trono e la statua ballare, era denso di un significato misterioso che si della Dea cui Orazio diede l‟appellativo di “Erycina avvicinava sensualmente alla umanità degli Dei. ridens”. Anche gli gli antichi egizi avevano una visione sana dell‟erotismo. Amore, procreazione e piacere erano il ACCADEMIA ROVERETANA DEGLI AGIATI significato dell‟atto amoroso, a cui davano lo stesso valore che esso ha nella natura. La stessa rappre- sentazione degli déi indica lo stretto rapporto che c‟era Il secondo incontro del ciclo Italia mia è tra sessualità e religione: il Dio Min, par exempla, dedicato alla memoria di Sergio Raffaelli (Volano veniva rappresentato con il fallo eretto, quale simbolo 1934-Roma 2010): storico della lingua italiana e del cinema, studioso di politiche linguistiche e di della fecondità, mentre Osiride, dio della vegetazione e onomastica, nonché apprezzato docente universi- della fecondità della della terra, veniva rappresentato tario. mummiforme, con il fallo che si ergeva dalle bende, Nella seconda parte dell‟incontro, Patrizia quale simbolo dell‟energia vitale che sconfigge la morte. Cordin, docente di Glottologia e Linguistica La cultura erotica egizia è ricca di raffigurazioni presso l‟Università di Trento, e Massimo Fanfani, riguardanti il sesso. Nei geroglifici, significava seme, docente di Storia della lingua italiana presso gloria o progenitura; mentre, il geroglifico per l‟Università di Firenze, tracceranno un profilo di rappresentare la donna era una vulva, rappresentata Sergio Raffaelli. con un triangolo pubico semplice, non essendo ritenuto

PARTECIPIAMO.IT Cancello ed Arnone ATENEUM portale d’arte e letteratura UN OSSERVATORIO SUL News di www.partecipiamo.it MONDO DELL‟UNIVERSITA‟ ------di Tilde Maisto Franco Pastore http://www.dentroroma.it/ http://www.andropos.eu/PAGIN http://www.cancelloedarnonenews.com/ Le favole in napoletano [email protected] AUNISA.html

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L‟OSPITE DELLA SETTIMANA NON C‟È PEGGIOR SORDO …

Sassate dalle finestre, passanti presi di mira, confrontrarsi, di comprendersi e comprendere l’altro. automobili rigate, docenti passati al setaccio dai pugni, Sono vittime predestinate, di un nomadismo nell‟ostentazione di una prepotenza che non conosce la dell’errore, privo di uno sbocco e ripetuto sino alla vergogna della sanzione. Bullismo, prevaricazione, nausea, mentre straripa il dolore, che non ce la fa più violenza, è pratica fino all‟ultimo giorno di scuola, a rimanere pancia a terra e, sebbene da sempre si come a voler significare che abbiamo iniziato l‟anno verifichino atteggiamenti- comportamenti aggressivi scolastico male e lo abbiamo concluso anche peggio. e poi violenti, occorre riprendere in mano il bandolo E’ il caso di continuare a puntare il dito sui della matassa, bisogna rifarlo ogni volta che serve, ragazzini delle elementari, delle medie inferiori e non avere timore delle risposte che urtano alla nostra superiori, accusandoli di essere i dispensatori di sof- porta di genitori, è urgente chiederci: ma se non si ferenze e dolori, indicandoli come i devastatori delle diventa bulli, violenti, criminali all’improvviso, dimore del sapere? come è potuto accadere che nostro figlio?… E’ ancora il caso di avere nel mirino quelli che sono Un grande scrittore ci ha insegnato molto della tenuti meno in considerazione dal sistema sociale, poi buona vita da vivere: “chi è nell’errore compensa quando accade il botto eclatante, solo allora ne per- con la violenza ciò che gli manca in verità e forza”. cepiamo il danno, ma come se non fossimo del tutto Il mondo adulto, la famiglia, sarà bene si chieda quale coscienti che è stato provocato da noi adulti, da noi valore consegnare alla correttezza e alla continuità di educatori, da noi portatori di grandi parole e pochi educare per riuscire davvero a crescere insieme. comportamenti, refrattari a comprendere che volenti o nolenti ne paghiamo tutti le conseguenze. Vincenzo andraous Sassate che arrivano dritte al cuore, ci vogliono dire qualcosa, ce lo gridano pure, ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Dentro una classe, vicino a una scuola, sotto casa, LUIGI DE LISE gli attori e le comparse si defilano, si sciolgono, si Un drammaturgo sarnese ricompongono. E’ una comunità educativa che non nella Napoli borbonica conosce la tattica, la strategia, è un agglomerato costantemente in difesa, che ogni tanto minaccia sconquassi, ma riduce la risposta autorevole, perché in Una prestigiosa ri- cerca sul letterato, credito di autorità, con l’urto e il fastidio di una nota, di poeta e drammatur- una sospensione, di una bocciatura. go, nella napoli bor- Riduce e ricuce la risposta da formulare come bonica, Luigi de comunità pedagogica genitoriale, non riesce a Lise, un autore che immaginare lo scarto necessario per non difendere occupa un posto im- l’indifendibile, per non negare l’evidenza di una portante nella storia fragilità che abbisogna di aiuto, di sostegno, di altre del teatro italiano ot- tocentesco. capacità per venire fuori dalle sabbie mobili in cui si è Egli rappresentò le cacciata la famiglia. ansie e la voglia di Il Ministro Gelmini ha detto che ―bisogna riscatto delle classi rilanciare un progetto educativo e nessuno si può più bisognose, che chiamare fuori‖, come a dire educare e collaborare è lottavano per so- opera di tutti, impegno irrinunciabile di quella pravvivere e resi- stere alla violenza e solidarietà sociale che tiene insieme valori di alla sopraffazione. riferimento quali libertà e giustizia. Il problema sta nel niente corposo che traveste di Nunzia Cerbone, Felice Marciano, Emilio Prisco, LUIGI DE dalle tante maschere ordinarie il quotidiano di tanti LISE – Edizioni dell‟Ippogrifo, pag. 175, prezzo € 10,00 – giovani, in quel nulla indossate a casaccio, il pericolo- Sarno, 2011. pieno della violenza che lega insieme, e rimanda a una Per inf. ed altro: [email protected] insoddisfazione malata dall’incapacità di parlare, di

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UNO SGUARDO DENTRO LA CITTA‟ DI SALERNO

DOPO L’ESTATE di Sofia Gargano

L’estate è ormai giunta al termine ed io, vigile come al solito sulla nostra città, ho notato con piacere che il turismo è in forte aumento, il numero degli stranieri che visitano la nostra bella Salerno cresce di anno in anno, affollando soprattutto le aree del centro storico e di Corso Vittorio Ema- nuele. Le notti della movida di Via Roma sono state quanto mai tranquille, in queste serate calde, permettendo così di trascorrere piacevoli serate in compagnia di amici in completa spensieratezza. Ma allora direte voi qual è il problema? I problemi si sono presentati all’indomani: la Questa volta non è colpa dei salernitani, noi ci città è sporca, i cestini strabordano di rifiuti, con la proviamo a mantenere la nostra città pulita, sono conseguente messa a terra di bottiglie e cartoni di servizi preposti ad essere carenti. pizza, a cui si aggiungono feci di cani, ad orna- Possibile che una città in pieno sviluppo mento di piazze e marciapiedi. Ho notato, tra turistico possa permettersi certi scivoloni? l’altro, che il servizio di ―pulizia‖, super efficiente E la periferia che rappresenta la parte più intorno al Palazzo di Città e in centro, è carente grande della città, chi la supporta? nel resto della città. Va da sé che urgono risposte!

Badia di Cava dei Tirreni - Salerno

Abbazia

Benedettina della SS.Trinità.

Il 26 agosto 2011, alle ore 17,00, si sono uniti in matrimonio, con la benedizione

del Santo Padre, Gaetano Lambiase e Laura Mirabella, figlia del noto saggista, prof.

Alberto Mirabella, collaboratore della nostra Rivista. Uno splendido ricevimento sì è

tenuto con parenti ed amici all‟Hotel Scapolatiello di Cava de‟ Tirreni.

Ai neo sposi ed ai genitori gli auguri vivissimi di tutto lo Staff.

n. d. D.

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EPPURE NON SE NE PARLA Il PIU’ GRANDE VULCANO D’EUROPA NEL TIRRENO MERIDIONALE

Scoperto negli anni venti del XX secolo e battezzato causato maremoti nelle regioni costiere tirreniche in onore dello scienziato italiano Luigi Ferdinando dell'Italia meridionale. Marsili, questo vulcano sottomarino è stato studiato a Assieme al Magnaghi, al Vavilov e al Palinuro, il partire dal 2005 nell'ambito di progetti strategici del Marsili è inserito fra i vulcani sottomarini pericolosi del CNR per mezzo di un sistema multibeam e di reti Mar Tirreno. Mostra, come già avvenuto per il Vavilov, integrate di monitoraggio per osservazioni oceaniche. il rischio di un esteso collasso in un unico evento di un Con i suoi 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza crinale del monte. Inoltre, rilievi idrogeologici fatti in (pari a 2100 chilometri quadrati di superficie) il Marsili acque profonde indicano l'attività geotermica del Mar- rappresenta uno dei vulcani più estesi d'Europa. Il mon- sili insieme a quella di: Enarete, Eolo, Sisifo, e la Sec- te si eleva per circa 3000 metri dal fondo marino, ca del Capo, altre fonti idroter-mali profonde del raggiungendo con la sommità la quota di circa 450 me- Tirreno meridionale. tri al di sotto della superficie del mar Tirreno. Nel febbraio 2010 la nave oceanografica Urania, del L'area batiale costituita dal bacino del Marsili è CNR, ha iniziato una campagna di studi sul vulcano caratterizzata da un basamento a crosta oceanica (o sommerso. Sono stati rilevati rischi di crolli poten- pseudooceanica) con uno spessore crostale ridotto a zialmente pericolosi che testimoniano una notevole soli 10 km, analogo a quello dell'area batiale dell'adia- instabilità. Una regione significativamente grande del- cente bacino del Vavilov, sito a occidente del Marsili. La la sommità del Marsili risulta inoltre costituita da roc- presenza di una crosta sottile è tipica del vulcanismo di ce di bassa densità, fortemente indebolite da feno- retro-arco, dove predominano le rocce tholeiitiche. I meni di alterazione idrotermale; cosa che farebbe bacini di Marsili e Vavilov sono divisi da una soglia prevedere un evento di collasso di grandi dimensioni. batimetrica con direzione Nord-Sud e spessore crostale Il sismologo Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Na- di 15 km, quindi più elevato. Il bacino del Marsili è il zionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha dichia- settore oceanizzato più recente (2 Ma) del bacino di rato: « La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano retro-arco del Mar Tirreno, ancora immaturo, e il non è strutturalmente solido, le sue pareti sono seamount Marsili, che ne occupa la parte assiale, costi- fragili, la camera magmatica è di dimensioni consi- tuisce l'unico elemento significativo, dal punto di vista derevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e topografico, della piana abissale. potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento. Secondo l'interpretazione di Marani, il vulcano sot- »« Il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di tomarino Marsili è un centro di espansione dilatato del metri cubi di materiale, che sarebbe capace di bacino Marsili. generare un'onda di grande potenza. Gli indizi raccolti I fenomeni vulcanici sul monte Marsili sono tuttora ora sono precisi, ma non si possono fare previsioni. Il attivi e sui fianchi si stanno sviluppando numerosi rischio è reale e di difficile valutazione. Quello che apparati vulcanici satelliti. I magmi del Marsili sono si- serve è un sistema continuo di monitoraggio, per mili per composizione a quelli rilevati nell'arco Eoliano, garantire attendibilità » Scrive il giornalista Giovanni la cui attività vulcanica è attribuita alla subduzione di Caprara sul Corriere della Sera, del 29 marzo 2010, antica crosta Tetidea (subduzione Ionica). Si stima che intervistando Enzo Boschi: « La caduta rapida di una l'età d'inizio dell'attività vulcanica del Marsili sia infe- notevole massa di materiale — spiega Boschi — riore a 200 mila anni. Sono state inoltre rilevate tracce scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le di collassi di materiale dai fianchi di alcuni dei vulcani coste della Campania, della Calabria e della Sicilia sottomarini i quali potrebbero aver provocando disastri. » (continua)

STRANEZZE E PINZILLACCHERE

QUAGLIETTA DI CALABRITTO (AV) – Gli abitanti di via Sinerchie, n.5, stanno ancora attendendo, a sei mesi dalla richiesta, che si metta la lampadina al lampione sul lato nord della piazza. Pare che i nuovi amministratori abbiano avuto difficoltà a reperire i fondi per l’acquisto di una lampada. Mala tempora currunt.

Kissimmee, Florida - John Opperman-Green, aveva appena rapinato un supermercato della catena 7-Eleven. Uscito dal supermercato, si è allontanato un po’ a piedi, e poi ha chiesto un passaggio. Un’auto si è fermata, ma dopo un po’ Green ha avuto una sorpresa: il conducente si è fermato, gli ha puntato un’arma e lo ha rapinato del denaro che aveva in tasca – quello che aveva appena rapinato. Il ragazzo ha allora pensato di chiamare la polizia. Ma purtroppo per lui, non ha avuto fantasia per spiegare da dove veniva, dove stava andando, e come mai aveva quei soldi in tasca. Nonostante si sia reso conto della gaffe che stava facendo, il giovane ha tentato di giustificarsi trovando diverse scuse. Ma la polizia lo ha interrogato e lo ha associato indiscutibilmente non solo alla rapina appena compiuta al 7-Eleven, ma anche ad una avvenuta il giorno prima ad una stazione di servizio.

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PIATTI TIPICI NELLA TERRA DEGLI AUSONI

a cura di Rosa Maria Pastore

La Campania - Terra degli Ausoni e degli Opici, verso l' VIII sec. a.C., fu invasa, sulle coste, dai Greci, i fondatori di Cuma e di Partenope, rifondata poi come Neapolis, tra la fine del VI e l' inizio del V seco- lo a.C. Ma nel VI sec., le zone interne della regione furono occupate dagli Etruschi, che diedero vita ad ad una lega di dodici città con a capo Capua. Nella seconda metà del V sec. a.C., iniziò l'invasione dei Sanniti, che conquistarono Capua ( nel 440 circa ) e Cuma ( 425 circa). Gli invasori imposero il loro do- minio e la loro lingua, diventando così un solo popolo: gli Osci.Con la discesa di Annibale, a nulla valse organizzarsi contro Roma, durante la seconda guerra punica, la regione subì un profondo processo di di romanizzazione, e solo Napoli e Pompei conservarono le loro radici elleniche. La Campania divenne ne sotto Diocleziano una provincia a sé, mantenendo la sua unità anche sotto gli Ostrogoti e i Bizantini. Con l'occupazione longobarda di Benevento (570 circa), la regione fu divisa tra il ducato di Benevento, comprendente Capua, Salerno e Napoli e la regione costiera centrale. Amalfi, invece, arricchitasi coi traffici marittimi, riuscì nei sec. IX-XI a divenire un fiorente ducato indipendente. Dopo la definitiva conquista di Napoli, da parte dei Normanni, nel 1139, la Campania, nei sec. XII e XIII, fu compresa nel regno di Sicilia, divenendo prima un possedimento degli Angioini e poi degli Aragonesi. Dal 1503 al 1707, fu dominio della Spagna e, subito dopo, degli Austriaci (dal 1707 al 1734). Questa fusione di radici culturali, di usi e costumi di popoli diversi, ha avuto una influenza benefica sulla bellezza delle donne campane e sull’arte culinaria.

UN PRANZO AFRODISIACO A SAN MARZANO San Marzano sul Sarno è un comune italiano di 10.126 abitanti, della provincia di Salerno, in Campania. Appartiene geograficamente all'Agro Nocerino Sarnese, nel settore limitrofo all'area vesuviana. Il Santo Patrono è San Biagio. È un paese agricolo, dove si coltiva il celebre pomodoro S.Marzano.

ANTIPASTO TRIANGOLI DI MOZZARELLA IN CARROZZA

Ingredienti e preparazione Ammorbidire un poco le fette di pancarrè nel latte, mettere una fetta di mozzarella spessa 1 cm fra due fette di pane, dopo averle spruzzate di sale e tagliarle in modo da formare due triangoli. Passarle nella farina, nell‟uovo sbattuto e nel pane grattugiato. Mettere al fuoco il padellone con l‟olio di frittura: quando l‟olio fuma, friggere i triamgoli; scolarli croccanti e dorati; farli asciugare sopra una carta assorbente l‟olio eccedente, salare e servire caldi.

PRIMO PIATTO SPAGHETTI ALLA DISPERATA

Ingredienti e preparazione (per 6) In grosso tegame far soffriggere in olio d‟oliva mezza cipolla a fettine. Unire 500 gr di pomodori freschi spellati e scolati oppure pelati, farli asciugare a fuoco vivo per pochi minuti. Tritare 25 gr di olive piccole e nere, 25 gr di capperi, 50 gr di funghi sott‟olio, 3 acciughe salate e senza lisca e mettere tutto in un tegamino con olio, origano, abbondante pepe e sale se necessario. Far scaldare il trito, unirlo ai pomodori e lasciare insaporire. Nel frattempo far cuocere gli spaghetti in acqua salata in ebollizione e scolarli molto al dente; versarli nel tegame con la salsa, farli insaporire un istante e servire.

SECONDO PIATTO POLPETTONE DI MAIALE E VITELLO Ingredienti e preparazione (per 6) Tritare 250 gr di maiale, 250 gr di vitello e150 gr di prosciutto crudo. Mescolare le carni tritate con 3 uova, 1 cucchiaio di olio, pepe e sale. Formare un rotolo, infarinarlo e metterlo in una teglia con 80 gr di burro. Farlo rosolare prima a fuoco vivo per 10 minuti circa, poi a fuoco moderato rivoltandolo adagio. Servirlo tagliato a fette.

CONTORNO INDIVIA BELGA GRATINATA Ingredienti e preparazione (per 6) Lavare 6 cespi di indivia belga e lessarli in acqua salata in ebollizione con qualche goccia di succo di limone. Lasciarli cuocere per circa 30 minuti. Sgocciolarli e metterli in una pirofila imburrata. Cospargerli di parmigiano abbondante e qualche fiocchetto di burro. Farli gratinare al forno.

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DOLCE

BUDINO DI BANANE Ingredienti e preparazione (per 6) Far bollire ½ litro di latte per qualche minuto, sciogliervi 2 biscotti secchi. Sbucciare 4 banane, unirle a pezzetti al latte e passare tutto al setaccio. Aggiungere 90 gr di zucchero, una bustina di vaniglia, 1 uovo intero e 4 tuorli sbattuti, 1 cucchiaino di succo di limone. Riempire con il composto uno stampo da budino imburrato e far cuocere per 1 ora a bagnomaria. Servire il budino freddo coperto con salsa di fragole.

VINO PIEDIROSSO POMPEIANO Antico vitigno a bacca rossa coltivato in Campania, menzionato da Plinio. Localmente viene denominato “Pér e palummo”, il cui nome deriva dal colore che il trancio assume poco prima del periodo della vendemmia, rosso come quello del “piede” del colombo. Classificazione: IGT rosso -Uvaggio: Piedirosso 100% - Grado alcoolico: 12,5% - Va servito a 18° -

______La cucina della Campania “I nostri chef”, Il Mattino - Gastronomia salernitana di A. Talarco, ed. Salernu - Cucina dalla A alla Z di L. Carnacina, Fabbri Editori - Le mille e una… ricetta, S. Fraia Editore - Mille ricette, Garzanti - L‟antica cucina della Campania , Il Mattino - Giorni ricchi .

PASSEGGIANDO PER SALERNO

San Felice in Felline La chiesa amata dagli sposi

A Torrione Alto, nel rione Sala Abbagnano, c’e la chiesa di San Felice in Felline, piccola ma molto suggestiva, scelta da moltissime coppie per celebrarvi le loro nozze. La chiesa è dedicata al presbitero e martire salernitano Felice, le cui spoglie si conservano nella Cappella dei Santi Martiri Salernitani, insieme alle spoglie dei martiri Fortunato, Caio e Ante (o Andes) . Essi subirono il martirio all'epoca delle persecuzioni di Diocleziano (303-310); ); i primi tre furono decapitati presso il Tempio di Priapo che era situato presso la foce dell'Irno; Felice fu invece decollato nella località "Felline" (denominazione probabilmente dovuta alla presenza in zona di cave d'argilla). Risalente ai secoli X-XI, la chiesa di S. Felice in Felline fu donata ai Benedettini da Teoperga, figlia di Emerisio e vedova del longobardo Ragebrando, e fu frequentata fino al XVI secolo. Subì poi un graduale decadimento finché, ormai ridotta a rudere, nel 1958 fu acquistata da un italo-americano residente a Boston, che la donò alla Curia Arcivescovile. Il suo completo restauro avvenne nel 1960, ad opera di un armatore salernitano. Il 1 Aprile del 1961 la chiesa veniva restituita al culto dei cittadini , con tutti i suoi paramenti sacri e la campana. Per quanto riguarda l’architettura, l’edificio ha pianta rettangolare e l’unica navata non è altro che la fusione di due cappelle attigue di epoche diverse. La facciata principale è abbellita da un portale con un arco a tutto sesto, mentre il campanile a vela ha due monofore. All’interno, nell’abside più grande, vi sono gli affreschi cinquecenteschi incorniciati di stucco, quasi certamente realizzati dal Sabatini. Nell’abside minore troviamo affreschi di scuola salernitana, risalenti al 400. Grazie all’ottimo impegno di don Luigi Zoccola e dei suoi parrocchiani, la chiesa di S. Felice in Felline è ora un fiore all’occhiello di tutta la comunità religiosa..

A cura di Rosa Maria Pastore

NOTA BIBLIOGRAFICA ______

NOTA BIBLIOGRAFICA L. CARELLA, Salerno, ed. R. Reggiani Salerno PAVONE M. A.. Correnti pittoriche dal Cinque al Settecento CRISCI G., - CAMPAGNA A., Salerno Sacra

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R.M.Pastore

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GERUSALEMME Lo scontro finale

Gerusalemme è forse, fra tutte, la città più celebre da un ricondurre a Gerusalemme. Abramo fu benedetto da punto di vista storico, profetico e religioso. Nonostante «Melchizedek re di Salem» a cui offrì le sue decime conti solo 700.000 abitanti, nessun’altra città ha avuto o (vv. 18-20). Ebrei 7:1-3 identifica il re-sacerdote avrà un simile impatto sull’umanità. Molte nazioni hanno Melchizedek come il futuro Cristo, il Salvatore di tutta cercato di conquistare Gerusalemme e in tante ci sono l’umanità: «Infatti... il suo nome significa innanzitutto riuscite. Fra le varie scalate ricordiamo quella di Re re di giustizia» e anche «re di Salem», cioè «re di Davide, di Nabucadonosor, dell’Impero Romano, del pace»... «Senza padre, senza madre, senza Califfato Islamico, dei Crociati cristiani, dei Britannici e genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, infine degli Israeliti. Sono passati secoli fra l’ultimo ma fatto simile al Figlio di Dio, egli rimane sacerdote governo ebraico di Gerusalemme e l’insediamento in eterno». Qualche secolo dopo, Giosuè, successore britannico nella città durante la Prima Guerra Mondiale di Mosè e comandante di Israele, attraversò il fiume che portò alla ricostituzione della patria ebraica che Giordano e conquistò la Terra Promessa (Giosuè qualche decennio dopo sarebbe diventata lo stato 15:63; Giudici 1:21). Circa quattro secoli dopo, Re moderno di Israele. Negli ultimi 60 anni, diverse forze o Davide conquistò la città (1 Cronache 11:4-5). gruppi musulmani hanno rivendicato o tentato di Gerusalemme divenne la capitale delle 12 tribù conquistare Gerusalemme. Resta sempre una zona d’Israele» (Gold, pag. 36). I Babilonesi, comandati dal critica dal punto di vista geopolitico e religioso. Per i re Nabucadonosor, conquistarono Gerusalemme nel Musulmani, Gerusalemme è la terza città santa dopo la 586 a.C. ed esiliarono molti Giudei. Successivamente Mecca, luogo di nascita di Maometto, e Medina, dove l’esercito persiano conquistò Babilonia (539 a.C.) visse e morì Maometto. Credono che Gerusalemme sia il consentendo ai Giudei di tornare a Gerusalemme per luogo da cui Maometto ascese al cielo, dalla roccia che si ricostruire il tempio e la città ai tempi di Ezra e trovava dove ora sorge il Duomo della Roccia, Neemia. sull’imponente piattaforma del Monte del Tempio portata Circa un secolo dopo Neemia, Alessandro Magno, a termine dal re biblico Erode il Grande. durante la sua campagna militare in quella zona nel Molti studiosi biblici e archeologi ritengono inoltre che 331 a.C., visitò Gerusalemme e fu benevolo nei Erode fece ricostruire il tempio ebraico nello stesso confronti degli Ebrei. Lo storico ebreo Flavio Giuseppe punto dove l’aveva fatto costruire re Salomone mille scrisse che Alessandro Magno portò persino un’offerta anni prima. Dore Gold, ex ambasciatore israeliano alle al tempio (Antiquities of the Jews, libro 11, cap. 8, Nazioni Unite e attuale presidente del Jerusalem Center sec. 4-5). for Public Affairs, considera Gerusalemme il possibile Nel 168 a.C., uno dei successori del regno diviso di elemento scatenante di una jihad apocalittica globale. Alessandro, il re di Siria, Antioco Epifano, conquistò (The Fight for Jerusalem (2007, pag. 22-23). Gerusalemme, profanando deliberatamente il tempio. Attualmente, la città di Gerusalemme è contesa fra tre «Antioco Epifano introdusse divinità straniere all’inter- credi religiosi: Giudaismo, Cristianesimo e Islam. Al no del tempio nel secondo secolo a.C., e e di decise di conflitto si aggiungono Israele e le Autorità Nazionali condannare a morte gli osservatori del Sabato» (Gold, Palestinesi che a loro volta rivendicano Gerusalemme pag. 47). I Giudei si ribellarono (167-4 a.C.) e rigua- come loro capitale. Gli Ebrei la reclamano e gli Arabi la dagnarono l’indipendenza di cui bene-ficiarono fino a esigono. Ma cosa ancor più importante è che Gesù Cristo quando i Romani assunsero il controllo di Gerusa- risorto la rivendica come Sua. In effetti Gerusalemme lemme nel 64 a.C. In seguito alla rivolta giudaica, nel appartiene a Dio, sebbene ciò non sembri essere lo stato 70 d.C., i Romani distrussero il tempio di Erode e attuale delle cose. La citta di Gerusalemme è menzio- rasero al suolo Gerusalemme. nata nella storia di Abramo circa 4000 anni fa, dato che La Parola di Dio dice che Gerusalemme sarà il il Monte del Tempio è per tradizione definito il Monte centro focale di una guerra mondiale alla fine dei Moriah: «In Genesi 22:2, Dio chiede ad Abramo di tempi (Zaccaria 12:1-9; 14:1-2). Eserciti imponenti si portare il figlio Isacco nella ‘Terra di Moriah’. Il Midrash raduneranno vicino a Megiddo (Armagheddon) nella — parte della prima documenta-zione rabbinica zona settentrionale di Israele (Apocalisse 16:16), a compilata dopo la distruzione del Secondo Tempio – breve distanza da Gerusalemme dove avrà luogo la analizza le varie possibili radici ebraiche della parola battaglia finale in cui tutti gli eserciti saranno sconfitti ‘Moriah,’ che significa luogo in cui istruzione (hora’ah), (vedi Gioele 3:9-16; Apocalisse 14:14-20; Zaccaria timore religioso (yir’ah), o luce (orah) ‘furono proclamati 14:12), e allora il Messia, Gesù Cristo al Suo ritorno, al mondo’. In breve, gli atti religiosi associati al Monte stabilirà la pace mondiale nella Sua grande città di Moriah hanno un significato universale per tutta pace. Sarà una città senza muraglie. Gerusalemme l’umanità» (pag. 45). Dore Gold continua sostenendo inizierà davvero a svolgere il suo ruolo di Città Santa che «Dio scelse il nome Gerusalemme (Yerusha-layim) per tutta l’umanità. Tutti saliranno a Gerusalemme quale unione dei termini Yir’eh [timore religioso] e per apprendere la via divina di vita (Zacc. 14:16).[…] Shalem [pace]». In Genesi 14, troviamo una delle prime indicazioni di un sito di pace molto particolare che può (Da LA BUONA NOTIZIA)

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IULIA TAURINORUM E PANORMUS DUE CITTA‟, UNA CELTICA E L‟ALTRA FENICE, A CONFRONTO,

I primi insediamenti nell'area dell'attuale Torino risal- Ne è un esempio l'interno delle grotte dell'Addaura, su un gono al III secolo a.C., riferiti a uno o più villaggi di un versante di Monte Pellegrino, in cui si aprono alcune popolo Celto-Ligure conosciuto con il nome di Taurini, che cavità abitate durante il paleolitico ed il mesolitico. occupava anche le valli di Susa e di Lanzo. All'interno, in cui sono state ritrovate ossa e strumenti Secondo alcune fonti, uno di questi insediamenti utilizzati per la caccia, si trova un vasto e ricco complesso (Taurasia) avrebbe ostacolato la marcia di Annibale nel suo di incisioni, databili tra l'epigravettiano finale e il me- attacco a Roma attraverso le Alpi, resistendogli per ben tre solitico, raffiguranti figure antropomorfe e zoomorfe. giorni. Palermo fu fondata dai Fenici della città di Tiro nel L'origine vera e propria della città può essere comunque 734 a.C. con il nome Zyz. Fino a quel momento l'area era fatta risalire al castrum costruito durante le guerre galliche di stata un emporio commerciale e base d'appoggio per la Giulio Cesare. Nel 28 a.C. il castrum divenne colonia, con il Sicilia nord-occidentale. nome di Julia Augusta Taurinorum, da cui deriverà poi il Acquisita una certa importanza commerciale grazie moderno nome di Torino. Nel 312, per la successione alla alla sua posizione ma soprattutto ai due fiumi (il Kemonia carica di imperatore romano, si svolse la Battaglia di Torino ed il Papireto), divenne meta ambita per i Greci che tra le truppe di Massenzio e quelle di Costantino che poi ne popolavano la parte orientale della Sicilia, che, tuttavia, uscì vincitore. non riuscirono mai a conquistarla. Dopo la caduta dell'Impero Romano Torino passò sotto il La prima conquista avvenne da parte dei Romani, che, controllo degli Ostrogoti, dei Longobardi e dei Franchi di dopo un lungo assedio, riuscirono a sottrarla ai Cartaginesi Carlo Magno (773). di Amilcare Barca, costretti a rifugiarsi alle falde del Nel 940 fu fondata la Marca di Torino, controllata dalla monte Pellegrino (all'epoca chiamato Ercta): i tentativi di cosiddetta dinastia arduinica che, attraverso il matrimonio riconquista dei Cartaginesi risultarono vani e la città tra la sua ultima discendente, Adelaide di Susa, con Oddone, divenne una conquista romana col nome di Panormus. il figlio di Umberto Biancamano (fondatore della casa Sotto il governo di Roma, Palermo continuò a ricoprire il Savoia), portò la città sotto l'influenza della dinastia ruolo di porto strategico nel Mediterraneo, vivendo un savoiarda. periodo di assoluta tranquillità per diversi secoli. Palermo Dopo alterne vicende che videro nei secoli seguenti anche fu città romana fino a quando le invasioni barbariche l'elezione della città a libero comune, Torino venne inglobata causarono il saccheggio e la devastazione della città. definitivamente nei possedimenti dei Savoia che nel È il quinto comune italiano per popolazione dopo Roma, frattempo avevano ottenuto l'elevazione al rango di duchi. Milano, Napoli e Torino e trentunesimo a livello europeo; Nel 1559, dopo la Pace di Cateau-Cambrésis, la città è, inoltre, il principale centro urbano della Sicilia. L'area divenne capitale del ducato di Savoia, che precedentemente metropolitana di Palermo, che comprende il capoluogo aveva gravitato su Chambéry, e venne dotata di mura siciliano ed altri 26 comuni, conta oltre 1.000.000 di moderne e di una cittadella pentagonale. abitanti. Il XVII secolo vide la città ed il ducato ingrandirsi con Estesa lungo l'omonimo golfo e adagiata sulla pianura l'acquisizione, da parte di quest'ultimo di Asti, del della Conca d'Oro, così chiamata per via delle colorazioni Monferrato e di uno sbocco sul mare, mentre la città usciva tipiche degli agrumi, essa è circondata completamente da dal perimetro delle mura romane. una cinta muraria naturale: i monti di Palermo. Nel 1706 avvenne l'Assedio di Torino da parte delle truppe La sua storia millenaria le ha regalato un notevole franco-spagnole. La città e l'esercito piemontese resistettero patrimonio artistico ed architettonico che spazia dai resti per centodiciassette giorni e respinsero così l'assedio. delle mura puniche per giungere a ville in stile liberty, Nel 1713 i duchi di Savoia ottennero il titolo di re, prima passando dalle residenze in stile arabo-normanno, alle di Sicilia e poi di Sardegna. Torino divenne de facto la chiese barocche ed ai teatri neoclassici. Per ragioni capitale del regno con poco più di sedicimila abitanti. culturali, artistiche ed economiche è stata tra le maggiori Il Congresso di Vienna e la Restaurazione diedero al città del Mediterraneo ed oggi è fra le principali mete Piemonte Genova e tutta la Liguria (allora Repubblica di turistiche del Sud Italia e tra le maggiori mete Genova) gettando così, anche se involontariamente, le basi croceristiche del bacino mediterraneo. del processo che porterà in poco più di cinquant'anni Già capitale nel 1816, e poi seconda città per all'Unità d'Italia di cui il regno sabaudo fu il principale importanza, dopo Napoli, nel Regno delle due Sicilie, artefice. Torino fu la prima capitale del nuovo Stato unitario prima del 1861, Palermo subì un declino economico con la dal 1861 al 1865. Dopodiché la capitale divenne Firenze e nascita del Regno d'Italia. poi, dal 1870, Roma. È sede dell'Assemblea regionale siciliana, dell'omo- L'area della piana di Palermo e i monti circostanti nima Università degli Studi e della principale arcidiocesi conservano resti di presenza umana sin dalla Preistoria. regionale.

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AESOPOS ET PHAEDRUS IN NAPOLETANO (Dal libro di F. Pastore “ Aìsopos, favole in napoletano ” )

‘O lupo ‘jéve appriésse ‘e pecurèlle, ‘O LUPO E ‘O PASTORE ma non faceva loro nesciùnu male. (‘O lupe perde ‘o pìle ma non ‘o vizio) ‘E guardava, tanto ch’èrane belle , e ‘a pazienza è ‘na virtù ca vale. ‘O pastore s’abituàje a vederlo cumme ‘n’amico fedele, ‘nu protettore, e ci affidàje ‘e pecore a chìllu signòre. Ma cùmme ’na mattina jètte in città, ‘o lupo se mettètte ‘a faticà: ce scannàje ‘e pecore una ad una, p’accìre e po’ sfizie ‘e magnà,

e ne lasciàje viva sulo qualcuna. Quànne turnàje ’o pastore, gridàje, parlànne a se stesso: No, nu’ so’ ‘nu pastore, ie so’ fess , che s’àdda jettà ndà ‘nu dirupo, ‘agge affidato ‘e pèchere ‘a ‘nu lupo!-

Traduzione dal vernacolo – Un lupo andava al seguito di un gregge di pecore, senza far loro alcun male. Il pastore,sulle prime, lo teneva a bada come un nemico,e lo sorvegliava con estrema diffidenza.Ma quello ostinatamente lo seguiva, senza arrischiare il minimo tentativo di rapina. Così gradatamente il pastore si convinse di avere in lui un custode, piuttosto che un nemico intenzio-nato a danneggiarlo. Un giorno ebbe bisogno di recarsi in città, gli lasciò le pecore in custodia e partì tranquillo. Ma il lupo seppe cogliere l'occasione: si lanciò sul gregge e ne fece strage sbranandone una gran parte. Il pas tore, quando fu di ritorno e vide la rovina del suo gregge, esclamò: - Mi sta bene! Quale stupidità mi ha spinto ad affidare le pecore ad un lupo? Allo stesso modo, coloro che affidano i propri beni a persone avide naturalmente li perdono. Lexicon necessarium: Appriésse: avv. e prep.; da ad-pressu(m), appresso. Scannàje: Scannò le pecore. Jettà: lanciarsi giù; dal lat jectāre, int. di jacěre..

LO SAPEVATE CHE

 Il rumore prodotto da un aereo che oltrepassa il muro del suono non è inferiore a quello di una macchina che oltrepassa il muro di casa  Una ventina di anni fa alla centrale nucleare del Garigliano successe qualcosa, mettendo a rischio un vasto territorio, dal Volturno al Circeo. Non molti lo sanno. Ma è possibile che ci sia stata anche una Cernobyl italiana. «E se anche non volessimo usare i toni della catastrofe come precisa Mauro Cristaldi, docente di anatomia comparata all’Università La Sapienza di Roma, gli effetti nefasti registrati nell’area sono innegabili e sufficientemente documentati».  Numerosi farmaci di uso comune interferiscono con il sonno: gli antidepressivi, gli ansiolitici, gli estratti tiroidei, i broncodilatatori contro l’asma, i betabloccanti e gli steroidi. Persino i barbiturici e altri ipnotici possono portare rapidamente a una grave insonnia persistente.  Un industriale della Brianza è stato arrestato per sbaglio dopo alcune intercettazioni telefoniche? I carabinieri sentendo far richieste al cellulare per 50 sedie o 100 sgabelli, hanno pensato subito ad un gergo per mascherare il traffico di dosi di droga.  Il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna promuove un seminario di approfondimento dedicato all’opera dei poeti Dino Campana, Camillo Sbarbaro e Clemente Rebora, rivolto a studenti dell’Università di Bologna e a persone interessate alla conoscenza della poesia italiana del Novecento. Gli incontri (sei della durata di un’ora e mezzo ciascuno) si terranno ogni martedì a partire da martedì 26 ottobre e sino al 6 dicembre, dalle ore 18,30 alle ore 20,00 presso il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e saranno condotti dal poeta Giancarlo Sissa.  Il TOPONIMO Quaglietta è nato da aqua-electa (scelta per le acque), evoluto, nel 1200, in Quallecta, infatti, si legge di Roberto de Quallecta (appunto, aqua –electa), da cui l’attuale Quaglietta.

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DENTRO LA STORIA: GLI ACCORDI DI PLOMBIERES (parte seconda) LETTERA ESPLICATIVA DEL CONTE CAVOUR A VITTORIO EMANUELE

Baden 24 luglio 1858. ragione. Con 100.000 si bloccherebbero le piazze forti del Mincio e "Dopo aver regolato la sorte futura dell’Italia, l’Imperatore mi dell’Adige, e si custodirebbero i passi del Tirolo; 200.000 per la chiese che cosa avrebbe la Francia, e se V. M. cederebbe la Carinzia e la Stiria marcerebbero sopra Vienna. La Francia fornirebbe Savoia e la Contea di Nizza. — Risposi che V. M., professando 200.000 uomini; la Sardegna e le altre province d’Italia gli altri 100.000. il principio delle nazionalità, comprendeva che la Savoia per Il contingente italiano forse sembrerà debole a V. M.; ma se Ella riflette conseguenza dovesse essere riunita alla Francia; che perciò Ella che, trattasi di forze che bisogna fare operare, di forze in linea, Ella era pronta a farne il sacrificio, quantunque le costasse riconoscerà che per avere 100.000 uomini disponibili, ne occorrono immensamente il rinunziare ad un paese che era stato culla 150.000 sotto le armi. della sua famiglia, e ad un popolo che avea dato ai suoi antenati "Mi sembrò che l’Imperatore abbia idee assai giuste sulla maniera di tante prove di affezione e di fedeltà. Che, quanto a Nizza, la condurre la guerra, e sulla parte che vi devono prendere i due paesi. questione era diversa, perché i Nizzardi per la loro origine, Riconobbe che la Francia dovea fare della Spezia la sua gran piazza lingua e costumi appartenevano più al Piemonte che alla d’armi, e operare specialmente sulla sponda destra del Po, fino a che Francia, e che per conseguenza la loro unione all’Impero si sia conquistata la padronanza del corso di questo fiume, forzando gli sarebbe contraria a quello stesso principio, per far trionfare il Austriaci a chiudersi nelle fortezze. Vi sarebbero dunque due grandi quale si pigliavano le armi. — L’Imperatore allora si accarezzò eserciti, dei quali l’uno comandato da V. M. e l’altro dall’Imperatore in più volte i mustacchi, e si contentò di aggiungere, che queste persona. per lui erano cose del tutto secondarie, delle quali si avrebbe il "D’accordo sulla questione militare, noi ci trovammo d’accordo anche tempo di occuparsi poi. sulla questione finanziaria, che devo far conoscere a V. M. essere "Passando quindi all’esame dei mezzi da adoperarsi affinché la guerra quella che preoccupa in modo speciale l’Imperatore. Egli acconsente avesse un riuscimento favorevole, l’Imperatore osservò che tuttavia di fornirci il materiale di guerra che potrà abbisognare, e di bisognava cercare d’isolar l’Austria e di aver a fare con essa sola; facilitarci a Parigi la negoziazione di un prestito. Quanto al concorso imperocché era per questo che gli stava tanto a cuore che la guerra delle province italiane, sia di denaro che di robe, egli crede che procedesse da un motivo, il quale non spaventasse le altre potenze bisogna prevalersene, salvando però fino ad un certo punto i riguardi. del continente e che fosse popolare in Inghilterra. L’Imperatore parve Gli argomenti che ho avuto l’onore di riassumere a V. M. il più convinto che quello da noi adottato corrispondeva al doppio fine. brevemente possibile, furono oggetto di un colloquio coll’Imperatore, "L’Imperatore conta positivamente sulla neutralità dell’Inghilterra; egli che durò dalle 11 del mattino alle 3 del pomeriggio. A 3 ore mi ha raccomandato che noi usassimo di tutte le nostre forze per l’Imperatore mi congedò, impegnandomi a tornare alle 4 per fare con agire sull’opinione pubblica di quel paese a fine di costringere il lui una passeggiata in carrozza. governo, che ne è schiavo, a nulla intraprendere in favore dell’Austria. "All’ora indicata salimmo sopra un elegante phaëton, tirato da due Egli conta pure sull’antipatia del Principe di Prussia contro gli cavalli americani, che erano guidati dall’Imperatore seguito da un servo Austriaci, [...] perché la Prussia non si pronunci contro di noi. solo. Egli mi condusse per tre ore in mezzo alle foreste e ai declivi, che "Quanto alla Russia, egli ha promessa formale, più volte ripetutagli formano dei Vosgi una delle più pittoresche contrade della Francia. dall’Imperatore Alessandro, che non avrebbe contrastato i suoi "Appena fummo usciti dalle vie di Plombières, l’Imperatore entrò disegni sulla Italia. Se l’Imperatore non s’illude, come io sono inclinato nell’argomento del matrimonio del principe Napoleone, chiedendomi a credere, per tutto quello che egli mi ha detto, l’impresa sarebbe quali fossero in proposito le intenzioni di V. M. — Risposi che Vostra ridotta a una guerra tra la Francia e noi da una parte, e l’Austria Maestà si era trovata in una posizione assai imbarazzante, allorché le dall’altra. comunicai le proposte fattemi da Bixio; imperocché Ella aveva avuto "L’Imperatore tuttavia considera che l’impresa, ancorché ridotta a dei dubbî sulle intenzioni che egli, l’Imperatore, nutriva intorno a ciò; queste proporzioni, è di una estrema importanza e presenta difficoltà che, ricordando un certo colloquio avuto da V. M. con lui a Parigi nel immense; l’Austria, bisogna non dissimularselo, ha immense risorse 1855 intorno al principe Napoleone, e ai suoi disegni di matrimonio con militari. Le guerre dell’Impero lo hanno provato chiaramente. la Duchessa di Genova, non sapeva bene apporsi. (continua ) Napoleone ebbe un bel batterla per 15 anni in Italia e in Germania, ebbe un bel distruggere gran numero dei suoi eserciti, toglierle SONO FINALMENTE DISPONIBILI, IN province, sottoporla a schiaccianti tasse di guerra; egli l’ha sempre PUBBLICAZIONI CARTACEE, DI trovata sui campi di battaglia pronta a ricominciare la lotta. E bisogna FRANCO PASTORE: conoscere che alla fine delle guerre dell’Impero, alla terribile battaglia di Lipsia, sono stati ancora i battaglioni austriaci quelli che hanno “Phaedrus” ed “Aἲsopos” maggiormente contribuito alla disfatta dell’esercito francese. [...] LE PIU’ BELLE FAVOLE DI FEDRO ED ESOPO, GIA’ Dunque per forzare l’Austria a rinunciare all’Italia, due o tre battaglie TRADOTTE NEL 1986 E RIELABORATE SU DISCO, IN vinte nelle valli del Po e del Tagliamento non basterebbero; bisognerà DIVERTENTI VERSI NAPOLETANI. ___ necessariamente entrare dentro i confini dell’Impero e, ficcandole la Per ordinare, servirsi dell’e-mail: spada nel cuore, cioè nella stessa Vienna, costringerla a sottoscrivere [email protected] la pace sulle basi prima stabilite. "Per giungere a questo fine ci vogliono forze assai considerevoli. L’Imperatore le calcola a 300.000 uomini, almeno: e io credo che ha

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IMMAGINI D’UN ALTRO TEMPO:

LA SALERNO DEI FILOBUS

privati a chiedere le concessioni delle linee e a realizzare le reti (dei tram prima e dei filobus dopo). Non a caso, come evidenzia Francesco D’Acunto, presidente del Cstp - nella presentazione del volume "Cera una volta il tram - 1906-2006 - Cento anni di trasporto pubblico nella provincia di Salerno " (a cura di Alderisio Alfani, Eduardo Bevere, Gerardo Chiaro e Andrea Cozzolino) - la missione iniziale di quelle società era il trasporto collettivo. si diramava, infatti, la sezione urbana diretta al porto.

Agli inizi degli anni '30 un nuovo veicolo si impone nel panorama dei trasporti pubblici: la filovia. Ritenuta più affidabile e più veloce, essa gradualmente prende il soprav-vento sul vecchio tram. La Società Anonima delle Tranvie Elettriche della Provincia di Salerno predispone, quindi, un piano di ammodernamento e di ampliamento dei propri servizi sostituendo alcuni tram con i nuovi mezzi e creando nuove linee filoviarie nelle zone meridionali ed orientali della città e della provincia. L‟Azienda, infatti, chiede al Ministero delle Comunica- zioni la concessione per l‟impianto della filovia sul tratto Solo in seguito, con la proprietà passata agli enti locali, è diventata il trasporto pubblico. E una società a capitale privato Salerno – Pontecagnano e presenta domanda al Comune capoluogo per trasformare l‟impianto interno della città ha interesse a realizzare utili, pertanto lo sviluppo delle rete fu da tranviario a filoviario. strettamente connessa alle esigenza di trasporto degli operai Il filobus era una via di mezzo tra il vecchio tram e il verso gli opifici industriali: le fabbriche conserviere dell’Agro nocerino, i tabacchifici di Cava, Pontecagnano e Battipaglia; le moderno autobs: del primo aveva perso le rotaie e i cotoniere e le fabbriche di mattoni della Valle dell’Irno. Ed è binari, ma conservava l’alimentazione elettrica del lungo queste tre direttrici che si sviluppò la rete dei tram e motore; con il secondo aveva in comune le ruote di successivamente dei filobus. gomma, ma non l’alimentazione del motore che restava Nel 1953 la So.Me.Tra., subentrata alla Saim, aveva in elettrica. A differenza del tram aveva più possibilità di esercizio undici linee filoviarie, di cui quattro urbane ( 1 "via manovra, ma la direzione di marcia era comunque Indipendenza - orfanotrofio Umberto I"; 2 "Porto-Fratte"; 6 vincolata dalla "filovia", cioè dai cavi elettrici aerei da "teatro Verdi-Pastena"; 11 "Torrione-Fratte") e 7 extraurbane (3 cui, attraverso due aste (trolley), il filobus prelevava nero "Salerno Ferrovia - Cava dei Tirreni deposito"; 3 rosso l’energia elettrica per alimentare il motore. "Salerno-piazza S. Francesco - Camerelle"; 4 "Salerno Torrione Ogni tanto, in corrispondenza delle interconessioni -Pompei"; 5 "Salerno teatro Verdi - S. Antonio di dei cavi, le aste sobbalzavano e provocavano scintille. E Pontecagnano"; 7 "Salerno Ferrovia - Baronissi"; 8 "Salerno qualche volta capitava anche che l’autista, per superare teatro Verdi -Battipaglia"; 9 "Camerelle -Roccapiemonte - un’auto parcheggiata in curva o in doppia fila si allonta- Siano"; 10 "Salerno teatro Verdi - Mercato S. Severino". Sempre nava un po’ troppo dalla "filovia", così i pattini in testa nel 1953 le linee dei bus, invece, erano solo due ed entrambe alle aste si staccavano e il filobus si fermava. Allora il urbane: la numero 12 "piazza Amendola- Mercatello" e la numero 13 "Pastena-Giovi". Rispetto agli autobus i filobus bigliettaio (i ticket si acquistavano a bordo ed erano tenuti in una custodia di legno) scendeva e armeggiava erano molto più economici e dunque più convenienti per con le carrucole sul lato posteriore della vettura per un’azienda che all’epoca era ancora privata. Molti anziani autoferrotranvieri sostengono che proprio nel rimettere a posto le aste sui cavi elettrici. Dopodiché si passaggio al pubblico può essere ricercata una delle cause della ripartiva. Forse non tutti sanno che l’azienda salernitana di scellerata dismissione della rete filoviaria: la gestione del parco trasporto (oggi Cstp e prima ancora Atacs, Sometra, Saim, bus, soprattutto per il rifornimento di carburante e le Teps) aveva una rete filoviaria, a doppio bifilare, tra le più manutenzioni, era molto più "redditizia" dal punto di vista della estese d’Italia: ben 74,5 chilometri. In sostanza tutto il clientela politica. Il colpo mortale alla rete filoviaria lo assestò, vecchio tracciato dei tram, realizzato dai belgi della "Società però, il terremoto del 23 novembre del 1980. La chiusura di tranvie elettriche della Provincia di Salerno" a partire dal strade e le deviazioni dei percorsi a seguito dei crolli, 1907 (il primo tratto Salerno-Vietri sul Mare - Cava de’ determinaro l’abbandono delle rete filoviaria. Negli anni ’90 Tirreni fu inaugurato nell’agosto del 1909) e successi- diversi comuni, tra cui Salerno, anziché battersi per ripristinare vamente potenziato ed esteso dalla Saim, la società dell’on. la rete rimossero i cavi elettrici sul prorio territorio. Carmine De Martino. Sì perché all’inizio furono i

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LEVIORA!

Cose dell‟altro mondo - Un agricoltore texano va in vacanza in Australia. Qui incontra un agricoltore australiano e incominciano a discutere. L'australiano mostra il suo campo di grano e il texano: - Oh! Noi in Texas abbiamo campi di grano che sono grandi il doppio!- I due fanno un giro per la fattoria e l'australiano mostra la sua mandria. Al che il texano: - Oh! Noi in Texas abbiamo mandrie che sono grandi almeno tre volte le vostre!- Vanno avanti a parlare, ma il texano si interrompe quando vede un gruppo di canguri: - Oh! Che cosa sono quelli?- L'australiano risponde con uno sguardo incredulo:- Come? Non avete le cavallette in Texas?- O ci fai o ci sei - Intorno alla mezzanotte squilla il telefono: - Pronto! Parlo con il Dott. Rossi, veterinario?- - Sì, cosa c'è?- - Il mio cagnolino si stava accoppiando con una bella barboncina ma è rimasto attaccato e non si stacca più, cosa devo fare?- - Provi a gettargli addosso un secchio d'acqua fredda!- - Grazie. Poco dopo... DRIINNN!!! - Sì?- - Dottore sono sempre io, l'acqua non ha funzionato, che devo fare?- - Provi a spaventarlo con dei rumori improvvisi, tante volte la paura procura delle contrazioni e...- - Grazie mille dottore!- Poco dopo suona di nuovo il telefono. - E' ancora lei?- - Sì, nemmeno lo spavento ha funzionato, che devo fare?- - Gli dica che lo chiamano al telefono!- - Ma come? Pensa proprio che funzioni?- - Sicuro! Con me ha già funzionato tre volte, purtroppo!- Sui simpatici carabinieri - Un carabiniere va in discoteca e incontra una donna. Dopo qualche bicchiere e qualche parola lui dice alla donna:- Allora..si và a casa tua?- Lei risponde: - Si però ho il ciclo!- Lui dice:- Non ti preoccupare io vengo con la panda!-

Quando il mondo è pazzo - Due mucche al pascolo: - Che succede, perché ti agiti così?- - Domani è il compleanno di mio figlio…- - Sì, ma perchè ti scuoti così?- - Sto preparando la panna montata.. !- Quando ci si mette il destino - Dottore, non riesco a smettere di fumare!- Ha provato con le caramelle?- - Per provare ho provato, ma non s‟accendono! - È vecchia, ma è sempre divertente - La mamma divorziata e risposata chiede al figlio:- Allora, com'è andata con il tuo nuovo babbo mentre ero via? - - Bene, mamma. Ogni mattina mi portava in barca al centro del lago e poi mi lasciava tornare a nuoto-. - Ma non era una nuotata troppo lunga per te?- - No, mamma, andava bene. La parte difficile era solo all'inizio, quando dovevo uscire dal sacco...- Freddure ed altro - Perché il tacchino non gioca mai a poker? - Per paura di essere spennato come un pollo!- - Cosa fa un partigiano sopra i fili della corrente elettrica ?? La resistenza! - Mamma, mamma per favore mi porti al circo?- -No figliolo se vogliono vederrti devono venire a casa!- - Qual'e' il nome più bello per una ragazza? - - IKEA !- - E' svedese, costa poco,te la porti subito a casa e te la monti in 5 minuti!- - È difficile pensare liberamente.È più facile non pensare affatto. - Se la vita ti sorride ha una paresi.

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NON È VERO CHE LA PIZZA TRADIZIONALE, Cancello ed Arnone News A LIEVITAZIONE NATURALE, NON ESISTE PIU’

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Di Matilde Maisto una soluzione d’informazione giovane e brillante e-mail: [email protected]

NOMI E TITOLI DELLA VERGINE

DI

Renato Nicodemo

2010, pag. 128 - euro 20 - Editore: Viva Liber Spedizione gratuita in Italia

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