MUSEUMMuseum ed Ezio Pagano Ezio Pagano e Museum un binomio inscindibile nella realtà artistica contemporanea sicilia

LUOGHI di Anna Maria Ruta Museum Ph Sandro Scalia

Il museo è il tempio delle Muse, il luogo delle Arti, del Bello, Sicilia, che diventa subito un polo d’attrazione, noto in tutta un luogo sacro, deputato in passato solo alla conservazione l’Italia e all’estero e in cui Pagano convoglia tutto il materia- e alla protezione delle opere d’arte, oggi sede di fruizione le raccolto, artistico e documentario, da far fruire ad un culturale in un’accezione molto più ampia, perfino nel tem- pubblico attento, da fare utilizzare alle giovani generazioni po: conserva anche l’arte contemporanea, facendone og- in vena di studio e da lasciare ai posteri a testimonianza getto di culto e di studio approfondito. Il Museum di Baghe- dell’importante patrimonio artistico accumulatosi nell’isola ria, centro di poesia, come la definiva Marinetti negli anni anche e soprattutto nel recente passato: senza l’assillo di ‘30, e d’arte tout court, come può dirsi oggi, è uno di questi delineare per forza lo stereotipo di un’identità artistica isola- luoghi sacri, che fa anche riflettere sulla stessa città che lo na, ma nella volontà di documentare soprattutto la quanti-

info ospita, una città che non smette di sorprendere per le viva- tà stragrande di nomi e di esperienze che l’isola ha genera- . ci intelligenze e straordinarie personalità creative, note in to e continua a generare, capaci di confrontarsi, senza ntis

A Italia e nel mondo, che ha generato nel tempo. Ezio Paga- sfigurare, con le più note realtà nazionali e internazionali.

RT no è una di queste per l’opera di risveglio e di rinnovamento Che poi da questo possa venir fuori un profilo identitario A culturale portata avanti attraverso l’instancabile azione di dell’arte isolana è un’ulteriore conquista non da poco. La scoperta e di messa in luce di tanti artisti, che ha proposto Sicilia è terra di attraversamenti e di passaggi al centro del 16 all’attenzione critica e pubblica negli anni, nelle varie situa- Mediterraneo, - dice Pagano - vittima di varie colonizzazio- zioni espositive delle sue gallerie e per la carica culturale ni, da cui tuttavia è derivato anche qualcosa di positivo, nel emozionale e quindi concreta istillata nella sua città, fin dal- flusso e riflusso di merci e di intelligenze, di bene economico la sua prima giovinezza, da quando ancora in calzoncini e di spirito creativo: le varie sovrapposizioni culturali che vi si corti ha cominciato a frequentare , Renato sono stratificate, hanno favorito il nascere di idee e di opere Guttuso, Ferdinando Scianna, Peppuccio Tornatore. Con d’arte, infiammate dalla luce e dai colori dell’isola, hanno loro parlava, si confrontava, imparava, mentre il suo DNA lo consentito l’avanzata di letterati e di artisti, tutti di notevole spingeva all’azione, al fare. Così, tra il 1965 e il ’66, inaugura, spessore, ma nell’assenza di gruppi intellettuali capaci di ricavandola da un’antica casa bagherese, la Galleria svolgere la funzione di forza centripeta, di polo di rinnova- dell’Alcova, titolo suggeritogli da Ignazio Buttitta, mentre il mento, molti giovani artisti, per affermarsi, sono stati costret- logo viene ideato dall’allora giovane pittore Raffaello Pirai- ti ad emigrare e a cercare altrove, in centri economica- no. Non è soddisfatto e inventa una seconda galleria, Cen- tro Uno delle Arti, nell’angolo di un negozio di cornici, che vende anche quadri e riproduzioni. Ma non c’è due senza tre, si dice, e sempre negli anni ’60 ne apre una terza di gal- leria, più importante, Il Nibbio, nel quartiere nuovo della Cit- tà, inaugurata da , dal Sindaco e da don Armando Trigona della Floresta. Bisogna aspettare poi i pri- mi anni ’80, perché un’altra galleria, Il Poliedro, divenuta presto Galleria Ezio Pagano, consolidi Ezio nel territorio pa- lermitano e oltre come uno dei punti di riferimento per la conoscenza dell’arte contemporanea. Questa storia oggi è più leggibile, per la capillare opera di ricerca e pulitura di carte accumulate negli anni e recentemente venute alla luce, che consentono di ricostruire con maggiore precisio- ne e con documenti d’epoca l’articolata storia del suo la- voro galleristico. Pagano non si ferma lì e fa costruire un edi- ficio in cui crea la sua nuova casa e in cui, conuna articolata gestazione che dall’ideazione del 1990 arriva alla realizzazione solo nel 1997, organizza una struttura museale Fausto Pirandello Bagnanti, 1962 propria, Museum. Osservatorio per l’Arte contemporanea in pastello a cera e tempera su carta, cm 22x28 Nino Franchina Pietro Consagra Ventaglio per ferragosto, 1985 Bifrontale, 1995 bronzo, cm 43x22x7,5 bronzo, cm 45x27,7x7,7 info . ntis

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Antonio Sanfilippo Senza titolo, 1951 Virgole, 1981 tempera su carta, cm 35x50 sicofoil su legno dipinto, cm 160x100 (sette elementi) mente solidi, puntelli e strumenti idonei alla propria notorietà. 1994, che testimonia un interessante percorso d’arte con- Il lavoro di Pagano allora è volto a scandagliare e archivia- temporanea attraverso mattonelle di ceramica, create ap- re tutte le personalità di artisti che la sua terra ha generato positamente dai più significativi artisti. Ezio Pagano ha orga- nel contemporaneo, anche le più nascoste, anche quelle nizzato oltre un centinaio di mostre in Europa, negli Stati che non operano più qui, ma nel mondo, gli artisti emigrati, Uniti, in Canada, in Australia, Brasile, Argentina, Venezuela, e la sua attenzione è volta perfino a quelli che, stranieri, si in Cina perfino con opere di Pablo Picasso (serie erotica), fermano a creare nell’isola. Museum è allora il nodo di una Salvador Dalì, Graham Sutherland, Renato Guttuso, Carla rete, in cui confluiscono esempi e testimonianze delle più Accardi, Valerio Adami, Lorenzo Viani, Emilio Vedova, Titina importanti correnti artistiche dal dopo-guerra ad oggi, uni- Maselli, Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Fosco co tempio dell’arte contemporanea a e in Sicilia Maraini, Giuseppe Tornatore, Ferdinando Scianna, Leo Ma- fino a poco tempo fa, nell’assenza di simili realtà museali. tiz, José Morea, Hsiao Chin, con cui ha intessuto rapporti di Oggi ce ne sono tante, anche private, divenute Fondazioni, profonda amicizia. Non dimentica gli incontri con Giorgio ma non sempre con mostre permanenti: c’è Gibellina, cui De Chirico al Caffè Greco di Roma, con Primo Conti nella ha cominciato a pensare dopo il tragico sua casa-studio di Fiesole, con Sebastian Matta e Balthus a terremoto della Valle del Belice, che lo ha fatto incontrare Bagheria, con Franchina e Turcato, con Consagra e con con Pagano, che un Museo di tal genere ideava già men- Palma Bucarelli, che paragona il suo Museo per la «cura e talmente dai primissimi anni ’60, e quel particolarissimo, ma la raffinatezza» al Barnes di Filadelfia. Un rapporto unico ha parziale museo che è la Fiumara d’Arte di Antonio Presti a avuto con Renato Guttuso, di cui celebra il settantesimo Tusa. A Palermo c’é il Museo Riso, ancora tuttavia non fun- compleanno con la pubblicazione di un libro dedicato al zionante come tale e si attende il Museo Comunale di Arte periodo giovanile e per cui organizza per la Provincia regio- Contemporanea; a Catania ci sono la Fondazione Puglisi- nale di Palermo, a palazzo Comitini, la storica mostra, Gut- Cosentino e la Fondazione Brodbeck, ma non sono, almeno tuso e la Sicilia, e con Sal Scarpitta, con il quale vantava non ancora, Musei permanenti, mentre lo è invece quello un’amicizia straordinaria e forse una lontana parentela, ma straordinario museo d’arte dal dopoguerra ad oggi che è si gloria di aver conosciuto Bruno Bischofberger che lo viene Epicentro, a Gala di Barcellona Pozzo di Gotto, nato nel a trovare a Bagheria e Leo Castelli che va ad incontrare a New York, tra i più grandi galleristi del mondo, rapporti tut- ti che gli hanno consentito di mettere insieme le opere di Museum, un percorso che attraversa tutte le maggiori cor- renti dell’arte contemporanea aprendosi con quel Virgole (1981) di Carla Accardi, che crea subito, all’ingresso, un forte impatto emotivo nel visitatore attento, spingendolo ad inoltrarsi con curiosità e rispetto nei meandri di iter che da Antonio Sanfilippo e Pietro Consagra passano per Nino Franchina e Franco Cannilla, per Piero Guccione, Renato Guttuso e Sebastiano Carta, per Pupino Samonà e l’ama- to Sal Scarpitta con la straordinaria Egg walker, per Emilio Fosco Maraini Isgrò e Turi Simeti, ma non mancano maestri come Mimì Laz- B. Berenson a Villa Palagonia, 1953 zaro, Pippo Rizzo, Elio Marchegiani, gli anacronisti Piruca e fotografia in bianco e nero, cm 40x30 Abate, Pino Pinelli, Paolo Scirpa, Filippo Scroppo e i grandi fotografi siciliani Giuseppe Tornatore, Ferdinando Scianna e il bagherese a metà Fosco Maraini, con quel toccante ritratto di Bernard Berenson a villa Palagonia del ’53 e le venti fotografie di Frida Kahlo scattate da Leo Matiz. Ma ci sono poi quasi tutti i nomi di quelli che hanno fatto l’arte in Sicilia negli ultimi decenni e le recenti acquisizioni del Museo per donazioni come quella importante dello scultore Augu- Emilio Isgrò sto Perez. Pagano è un uomo sereno, dalla parola fluida e Cancellatura squadrata, 1979 inchiostro su libro, cm 32x45x6,8 puntuale - è stato anche poeta - ed ama raccontare con ampiezza di particolari le vicende complesse e articolate di una vita varia, mossa, che lo hanno portato ad essere quello che è, un gallerista noto nel mondo, un uomo che fa cultura, oltre che con l’attività espositiva e museale, anche

info come editore con la collana dei Tascabili dell’Arte, idea- . ta nel 1984 come supporto alle mostre da lui allestite, de ntis

A I quaderni dell’Arte e di una serie di video-cataloghi. Ma

RT fonda anche nel 1985 l’Associazione Artecontemporanea, A nell’89 con il sempre compianto Filiberto Menna il movimen- to Pittura-Scrittura-Scultura e nel ’93 con altri bagheresi l’Isti- 18 tuto per la promozione del patrimonio culturale di Bagheria, dal 2001 al 2004 organizza con Eva di Stefano tre cicli di Alessandro Bazan Salvatore Scarpitta Abbandono, 1995 Egg walker, 1992 importanti conferenze, che hanno consentito di ascoltare a olio su tela, cm 100x100 bronzo, cm 42x10x16 Bagheria la parola di Gillo Dorfles, cui ha fatto conferire la cittadinanza onoraria dal Comune per l’impulso dato alla cultura della città, di Enrico Crispolti, di Vittorio Fagone, Re- nato Barilli, Emilio Isgrò, Piero Guccione e di altri. Per il futu- ro Pagano vuole potenziare il lavoro che sta svolgendo, un lavoro in progress, cui collaborano anche gli studenti, (ha stipulato una convenzione sia con la Scuola di specializza- zione in Arte Contemporanea con l’Università di Siena sia con la Cattedra di Arte Contemporanea della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo), un lavoro di ricerca, di ar- chiviazione e di studio attorno all’ A.S.A.S. (Archivio Storico Artisti Siciliani), che attualmente registra già 3806 nomi di ar- tisti siciliani dal 1880 al 1980 con relativa scheda informativa e bibliografica. Un lavoro prezioso, di grande utilità, cui non Pietro Consagra potrà non attingere chiunque faccia ricerca o voglia sem- Bifrontale, 1995 plicemente conoscere la realtà artistica contemporanea bronzo, cm 45x27,7x7,7 della Sicilia. Meritati, dunque, tutti i premi e i riconoscimenti Pino Pinelli assegnatigli in Italia (è vice-presidente del CRASES, Centro Pittura R, 1995 tecnica mista, 5 elementi, dimensioni variabili Regionale Attività Socio-culturali all’Estero e in Sicilia) e so- prattutto all’estero, in particolare in Australia e in Argentina, dove è molto stimato e conosciuto (cittadinanza onoraria della città di Valencia del Venezuela, partecipazione su invito, unico straniero, al Forum di tutti i direttori dei musei argentini per la progettazione di una Biennale d’Arte, rico- MUSEUM noscimento della Camera dei deputati argentina). Un sici- Osservatorio per l’Arte Contemporanea in Sicilia liano illustre Pagano, come tanti ce ne sono nel mondo, che Via Luigi Cherubini, 12 - 90011 Bagheria (PA) vanno “scovati” e messi in adeguata luce. www.museum-bagheria.it be lungo,anche perilsoloXXsecolo. diventereb - l’elenco poichè pochissimi citarne per solo giani, Giuseppe Migneco, Salvatore Fiume, Emilio Isgrò, Elio Marche- Ac- cardi, Pietro Carla Consagra, Antonio Sanfilippo, Carmelo Cappello, Perez, Augusto Messina, Francesco Tornatore, Greco, Emilio Giuseppe Scianna, Ferdinando Guttuso, Renato come Doc siciliani i poi e siciliane; sono origini cui le Paladino Mimmo hanno o Savinio Chirico, DNA de Giorgio nel come: siciliano, l’humus che artisti degli potenza la e ricchezza la ti altrimen- motivare saprei non io ma azzardata, risulterà alcuni per siciliana artistica situazione della lettura Questa Camilleri. Sciascia, Pirandello, a esempio, ad pensi, si letteratura: nella propria rispetto al resto del Paese, e questo è evidente anche un’identità ha siciliani dai prodotta l’arte che sottolineare nel stra terra sia fertile, anche se, purtroppo, matrigna. Si converrà no- la come comprendere facile è culla, spesso stata è Sicilia la cui di Mediterraneo del Paesi i con rapporti ai grazie coli, se- nei accumulata culturale ricchezza la considera si Se E.P. nazionale? inter- panorama al rispetto siciliana contemporanea tistica A.T.L.R. fruitore nel nuove dimensioni. evocare di grado in magia quella è fondo, l’Arte in che credo, risposte: altre dare so Non essa. di nutrirci possiamo modo questo in Solo all’arte. serve cosa ma l’arte, serve cosa a non me, secondo chiederci, Dovremmo seco. l’aspetto di mercato e quelli che s’interessano solo al valore intrin- nell’arte vedono che quelli distratta, osservazione una ad limitano si che quelli fruitori: di tipologie il fruitore. diverse è Esistono chi verificare importante è certo Di corpo. il ta alimen- cibo il come così spirito lo alimenta fatto: di dato un mento tutte le forme di cultura; sarà un luogo comune, ma è nutri- sono come così nutrimento, un è L’arte articolata. sta Pagano. Ezio cos’é perleil’artecontemporanea? Rocca. La Tindara Angela foto diFerdinandoScianna Ezio PaganoaSãoPaulo Può descriverci il suo punto di vista sulla situazione ar- situazione sulla vista di punto suo il descriverci Può La domanda è complessa, prevede una rispo- una prevede complessa, è domanda La Secondo lei a cosa serve l’arte e l’arte serve cosa a lei Secondo vità culturale.L’arte, perme,èunamissione. nel territorio siciliano ma anche all’estero, con una mirata atti - zioni e, sopratutto, con una continua sensibilizzazione non solo pubblica- conferenze, mostre, con ciò, tutto di sviluppo allo contribuito certamente ha anni, negli Museum, interessante. rie, nuove fondazioni e nuovi musei con una programmazione piacere che, tra mille difficoltà, stanno nascendo nuove galle- con Noto dimenticare. meglio è che cose viste sono si cui in momenti e eccezionali mostre realizzate sono si cui in menti mo- stati sono ci che dire posso Sicilia la riguarda quanto Per vivere. di possibilità la avuto ho che occasioni innumerevoli le emozionante è stato incontrare lei. Mi è difficile però, elencare te visitare la casa-museo di Peggy Guggenheim a Venezia, ed der Moderne di Monaco di Baviera. In Italia è stato interessan - Pinakothek della quella Europa, in contemporanea d’arte ne collezio - complete più delle una ad 2003 nel visita la orgoglio essere tra gli invitati all’anteprima; devo anche registrare con di privilegio il avuto ho dove York, New di Museum genheim Gug- al 1996 nel Rauschenberg Robert di mostra grande alla visita la dimenticare posso Non Beuys. a Leonardo da esposti, capolavori dei valore l’indiscusso per che vastità la per sia te, che mi ha certamente Angeles arricchito e Los impressionato positivamen- di Museum Getty del collezione la visitato ho te E.P. Ho visitato tanti musei e tantissime mostre; più recentemen- più? EqualitraquelleallestiteinSicilia? A.T.L.R. una societàpartitocraticapiuttostochemeritocratica. è colpa della pochezza culturale dei direttori, ovvero, frutto di accade, quando questo, ma diseducativo, è accade spesso cambia. Certo, portare dentro musei i dei musei funzione opere la di e dilettanti, musei come i anche tempo, nel cambiano dell’arte funzione la e l’arte Come così. giusto è Perché E.P. fa riservate ai“grandissimi”.Perché? tempo poco a fino rassegne in presenti sono e manenti per - collezione delle parte far a entrano giovanissimi i anche A.T.L.R. per conoscereleoperedegliartistisicilianidelXXsecolo. “Museum”. Oggi“Museum”èlastrutturadiriferimento dell’Osservatorio perl’ArteContemporaneainSicilia alla casa-museodiPeggyGuggenheimaVenezia, Quali sono le mostre visitate che le sono interessate di Un tempo i musei consacravano gli artisti storici. Oggi Idea chediverràrealtànel1994,conl’istituzione Verso lametàdeglianni’70,dopounavisita nasce adEzioPaganol‘ideaperunmuseo Ezio Pagano d’arte contemporaneainSicilia. di AngelaTindaraLaRocca Intervista a 19 ARTA ntis.info L’INTERVISTA