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LUIGI BISIO *

SECONDO CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DEL GENERE AMARA IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA: OSSERVAZIONI SU ALCUNE SPECIE DEL SUBG. CELIA E DEL SUBG. BRADYTUS (Coleoptera Carabidae)

ABSTRACT - Contribution to the knowledge of the genus Amara in and in Aosta Valley, : notes about some species of subg. Celia and subg. Bradytus. (Coleoptera Carabidae). Notes about distribution and ecology in Piedmont and Aosta Valley of Amara bifrons, Amara cursitans, Amara fusca, Amara ingenua, Amara municipalis, Amara pallens, Amara apricaria, Amara consularis and Amara fulva are presented.

RIASSUNTO - Vengono presentate alcune osservazioni sulla distribuzione e sull’ecologia in Piemonte e Valle d’Aosta di Amara bifrons, Amara cursitans, Amara fusca, Amara ingenua, Amara municipalis, Amara pallens, Amara aprica- ria, Amara consularis e Amara fulva.

PREMESSA

Dopo un primo contributo dedicato ad Amara (Amara) nigricornis Thomson, 1857 e ad Amara (Leirides) cardui Dejean, 1831 (Bisio, 2002), lo scrivente si occupa in questa nota di alcune specie di Amara appartenenti ai sottogeneri Celia e Bradytus. L’abbinamento dei due subgenera nel presente lavoro è stato suggerito dal fatto che una consistente parte delle entità trattate colonizza, con una certa frequenza, biotopi fortemente antropizzati, quali aree in terra battu- ta, discariche di detriti e di macerie, depositi di materiali da costruzione, vecchi fabbricati in rovina, ecc. Si tratta di ecosistemi semi-artificiali nei quali, spesso, non riescono a insediarsi fitocenosi stabili ma soltanto – e non sempre – essenze ruderali

* via Galilei 4 - 10082 Cuorgnè (TO)

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pioniere la cui presenza, per effetto di frequenti interventi antropici (scavi, interramento, calpestamento, estirpazione, ecc.), risulta spesso piuttosto precaria. Lo scrivente ha condotto per anni ricerche in questi ambienti; tuttavia, nonostante il ritrovamento pressoché regolare di alcune specie del genere Amara (quali, ad esempio, A. municipalis), il numero di esemplari è quasi sempre risultato piuttosto esiguo, in quanto, spesso, la modesta estensione di tali aree non consente indagini su vasta scala. La sola eccezione a questa regola era rappresentata, sino a poco tempo fa, dai reperti discretamente numerosi ottenuti nell’estate del 1989 a Champoluc (Val d’Ayas), in un’area in terra battuta adibita temporanea- mente a deposito di pietre da costruzione: in più riprese venivano trovati 11 es. di A. bifrons, 17 es. di A. municipalis, 5 es. di A. apricaria, 2 es. di A. consularis. Questa cenosi di Amara, a causa del successivo sgombero dei materiali e della conseguente rapida ricolonizzazione da parte della vegeta- zione erbacea spontanea, già nell’anno seguente risultava scomparsa. I reperti copiosi ottenuti recentemente a Verrès (Val d’Ayas), in una di- scarica di detriti e macerie di estensione superficiale relativamente più am- pia del solito (in due riprese sono stati censiti oltre un centinaio di esem- plari di A. municipalis, 4 es. di A. bifrons, 15 es. di A. fusca e 3 es. di A. in- genua), hanno convinto lo scrivente ad approfondire ulteriormente le ri- cerche, i cui esiti positivi contribuiscono a ridimensionare in parte la fama di rarità, in alcuni casi immeritata, attribuita ad alcune tra le specie prese in considerazione. Il presente lavoro propone i risultati di queste ricerche e riassume lo stato attuale delle conoscenze sulla corologia e, soprattutto, sull’ecologia di quasi tutte le specie piemontesi e valdostane appartenenti ai due subge- nera in oggetto, con l’esclusione dei due taxa più comuni Amara (Celia) er- ratica (Duftschmid, 1812) e Amara (Celia) quenseli (Schönherr, 1806).

Amara (Celia) bifrons (Gyllenhal, 1810)

Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). In Piemonte e Valle d’Aosta conosco la specie delle seguenti stazioni: - Torino Stura, 2 es. 24.X.1972, G. Boffa leg., in coll. Giachino (in verb.); (TO), 5 es. 25.V.1973, G. Boffa leg., in coll. Giachino (in verb.); Casale Monferrato (AL), Fiu- me Po (Allegro & Sciaky, 2001); Frassineto Po (AL), 1 es. IX.1993, 1 es. 25.V.1996 (Al- legro in verb.); Morano Po (AL), 1 es. VIII.1997, Varalda leg. (Allegro in verb.); Bassi- gnana (AL) (terrazzi fluviali pensili del Po) 4 es. 5.X.1980! Moncalvo (AT), 1 es. 21.V.2000 (Allegro in verb.);

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- Val Tanaro: Monte Fronté (Magistretti, 1965); Sella di Carnino (Magistretti, 1965); Piz- zo di Ormea (Magistretti, 1965); - Val Maira: Colle del Mulo, 1 es. 26.VI.1966, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); - Val Varaita: S. Anna di Bellino m 1000, 1 es. 19.VIII.1994! - Valle Po: Crissolo (Magistretti, 1965); Pian della Regina m 1800, 1 es. 5.VI.1984! Pian del Re (Magistretti, 1965); - Val Pellice: Colle della Gianna (Magistretti, 1965); Grange della Gianna (Comba dei Carbonieri) m 1800, 1 es. 17.V.1992 (Bisio, 2004); - Val Germanasca: m 600, 2 es. 6.X.2003! - : Conca di Selleries, Cristalliera-Orsiera, m 2400, 1 es. 21.VI.1975 Ribetta leg., in coll. Giachino (in verb.); - Val di Susa: Moncenisio (Magistretti, 1965); - Valli di Lanzo: Lago Malciaussia m 1800, 1 es. 20.V.1981! Pian della Mussa m 1800, 1 es. 15.VI.2000! m 850, 2 es. 8.X.2002! - Valle Orco: (Magistretti, 1965); Calsazio () m 500, 1 es. 6.XII.2003! Cuorgné m 400, 1 es. 8.XII.1997! m 300, 1 es. 13.XI.2003! - Val Chiusella: m 450, 1 es. 13.X.2004! - Valle di La Thuile: Piccolo San Bernardo (Magistretti, 1965); - Valle del Gran San Bernardo: Gran San Bernardo (Magistretti, 1965); - Valtournenche: Cervinia (Magistretti, 1965); - Val d’Ayas: Verrès m 450, 4 es. 17.X.2003! Challant Saint Anselme m 1000, 2 es. 3.V.2003! Champoluc m 1550, 6 es. 6.VIII.1989, 3 es. 7.VIII.1989, 2 es. 10.IX.1989! Extrepieraz (Brusson) m 1400, 1 es. 2.VIII.1988, 1 es. 30.VIII.1988, 1 es. 9.VIII.1991! Estoul (Brusson) m 1800, 1 es. 6.IX.1989, 1 es. 3.VIII.1990! - Valle di Gressoney: Gressoney (Magistretti, 1965); Gressoney, 1 es. 4.VII.1937, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); - Val Sesia: Baraggia di Pian Rosa (Romagnano Sesia) (Pescarolo, 1994); Parco Regionale delle Lame di Sesia (Casale et al., 1994); Riserva Naturale Speciale Confluenza Po-Sesia (Allegro & Sciaky, 2001); - Valle del Ticino: Baraggia di Bellinzago (Pescarolo, 1991); - Val Vigezzo: Malesco (Magistretti, 1965). Diffusa in Piemonte dalla pianura a 2400 m, A. bifrons occupa prevalen- temente suoli sabbiosi e limosi ben drenati per presenza di ghiaia, denudati o appena colonizzati dalla vegetazione pioniera. Si rinviene lungo gli argini dei torrenti su sedimenti recenti (Chialam- berto, Cuorgnè, Salassa, Challant Saint Anselme), lungo gli aridi terrazzi fluviali pensili del Po (Bassignana) e nei pianori alluvionali a granulometria grossolana delle valli alpine (ad esempio al Pian della Mussa e al Lago Mal- ciaussia). Manifesta anche una certa tendenza alla sinantropia (peraltro me- no spiccata rispetta ad altre specie): colonizza talora le discariche di detriti e macerie (Pomaretto, Verrès), i suoli sottoposti recentemente a scavo e ri- porto (Estoul) o a lavorazioni agricole – Pescarolo (1991, 1994) la segnala comune o presente con regolarità negli incolti recenti –, i depositi di mate- riali da costruzione (Champoluc). A Extrepieraz gli esemplari sono stati rinvenuti deambulanti in ore notturne nel cortile di una casa.

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Pur essendo ampiamente diffusa, non risulta mai molto abbondante. Spesso in sintopìa con A. municipalis.

Amara (Celia) cursitans (Zimmermann, 1832)

Corotipo: Europeo (EUR). In Piemonte la specie è nota delle seguenti stazioni: - Val Pellice: Saret () m 1000, 1 es. 8.X.1989 (Bisio, 2004); - Valle di Oropa: Oropa (Magistretti, 1965). Monzini & Romano (2001) osservano che «La diffusione di A. cursitans rimane tuttora largamente frammentata in Italia, mentre la specie è ben dif- fusa in Dalmazia» e attribuiscono le attuali lacune a «difetto di ricerche ap- propriate». Per quanto riguarda il Piemonte, credo che la specie sia da con- siderarsi un’entità oggettivamente rara, come sembrano dimostrare gli esiti negativi delle ricerche specializzate dedicate dallo scrivente alle specie del gen. Amara e i reiterati tentativi di ritrovarla nella stazione della Val Pellice. L’individuo in questione è stato trovato, alla base di un muretto a secco, lungo terrazzamenti in esposizione Sud poco a valle della località citata.

Amara (Celia) fusca Dejean, 1828

Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). In Piemonte e Valle d’Aosta la specie è nota soltanto delle seguenti loca- lità: - Valle Scrivia: Stazzano (Müller, 1926); - Val d’Ayas: Verrès m 450, 9 es. 17.X.2003, 6 es. 3.XI.2003! Indicata come psammofila (Magistretti, 1965), A. fusca è stata rinvenuta nella già citata discarica di detriti e macerie di Verrès in sintopia con A. in- genua, A. bifrons e A. municipalis. Si tratta della prima segnalazione per la Valle d’Aosta. Jeannel (1942) la segnala molto comune lungo i litorali dell’Atlantico e del Mediterraneo e come rara all’interno. Il quadro dei reperti del Piemonte e della Valle d’Ao- sta pare confermare la rarità della specie nelle zone interne.

Amara (Celia) ingenua (Duftschmid, 1812)

Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Nelle Alpi occidentali italiane A. ingenua è nota delle seguenti località: - Val Varaita, 1 es. 13.VIII.1938, G. Pozzi leg., in coll. Giachino (in verb.); - Val d’Ayas: Verrès m 450, 3 es. 17.X.2003! - Valpelline, m 1300, 3 es. 17.VII.1981 P.M. Giachino leg. (in verb.).

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I reperti confermano dopo molti anni le segnalazioni di Porta (1923) e di Luigioni (1929) relative alla presenza di A. ingenua in «Piemonte», indi- cazione geografica che nelle intenzione dei due autori designa l’intero ver- sante italiano delle Alpi Occidentali, poiché, all’epoca, la Valle d’Aosta non era ancora una regione autonoma, ma solo una provincia del Piemonte. Anche questa specie sembra oggettivamente rara: i tre esemplari di Verrès sono gli unici trovati dallo scrivente nel corso di molti anni di ricer- che. Conosco anche una piccola serie di esemplari di Ospedaletti (Liguria) trovati sulla spiaggia (Giuntelli leg.). La presenza della specie nella discarica di Verrès conferma la tendenza al- la sinantropia segnalata da Jeannel (1942) e da Magistretti (1965). Gli indivi- dui sono stati trovati in sintopìa con A. fusca, A. bifrons e A. municipalis.

Amara (Celia) municipalis bischoffi Jedlicka, 1946 Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). In Piemonte e Valle d’Aosta è nota delle seguenti località: - Torino (Magistretti, 1965: sub municipalis municipalis); Racconigi (TO) (Magistretti, 1965: sub municipalis municipalis); Bosco del Gerbasso () (TO), 1 es. 29.V.2000, M. Rastelli leg., in coll. Giachino (in verb.); Casale Monferrato (AL), Fiume Po (Allegro & Sciaky, 2001); Tortona (AL) (Magistretti, 1965: sub municipalis munici- palis); (TO) (alluvioni del Po), 1 es. 4.IV.1981! (TO) m 300, 3 es. 8.III.2004! Crescentino (VC) (alluvioni del Po), 1 es. 10.IV.1986! Crevola (NO), 1 es. 1 XI.1995 Pescarolo leg. (Allegro in verb.); - Val Curone: Gremiasco (Magistretti, 1965: sub municipalis municipalis); - Valle Stura: Ferrere m 1900, 2 es. 30.VI.1990! - Val Pellice: m 550, 3 es. 13.II.1981 (Bisio, 2001); m 650, 6 es. 5.I.2003 (Bisio, 2004); - Val Chisone: m 500, 4 es. 3.I.2004! Inverso m 550, 18 es. 2.I.2004! Colle delle Finestre m 2000, 2 es. 18.VI.1978! - Val Germanasca: Pomaretto m 600, 5 es. 3.I.2004! - Val di Susa: Rivoli (Magistretti, 1965: sub municipalis municipalis); - Valle Orco: Bardonetto () m 570, 17 es. 10.I.2004! Sparone m 500, 1 es. 28.X.1996! Calsazio (Sparone) m 500, 20 es. 6.XII.2003! Pont Canavese m 500, 12 es. 7.II.2004! Cuorgnè m 400, 14 es. 13.XII.2003! Salassa m 300, 1 es. 13.XI.2003! Rivaro- lo Canavese m 300, 5 es. 18.XI.2003! - Val Soana: Pont Canavese m 500, 1 es. 28.X.1996 (Bisio, 2003); - Valle Sacra: Cappella Belice (Chiesanuova) m 1000, 1 es. 24.III.1988! - Val Chiusella: m 600, 5 es. 24.XI.2003! Monti Pelati () m 500, 1 es. 12.III.1989, P.M. Giachino leg.; - Val d’Ayas: Verrès m 450, numerosissimi esemplari (ne sono stati osservati sicuramente più di 100) 17.X.2003, 3.XI.2003! Champoluc m 1550, 9 es. 7. VIII.1989, 8 es. 10.IX.1989! - Val Sesia: Baraggia di Pian Rosa (Romagnano Sesia) (Pescarolo, 1994: sub municipalis municipalis);

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- Valle del Ticino: Baraggia di Bellinzago (Pescarolo, 1991: sub municipalis municipalis); - Val Grande: Cicogna, Pescarolo leg. (Vigna Taglianti et al., 1999). A. municipalis, diffusa dalla pianura a 2000 m, è considerata assai rara da Jeannel (1942), Magistretti (1965) ne segnala per il Piemonte un nume- ro limitato di stazioni. In realtà essa presenta una diffusione piuttosto di- scontinua in quanto sembra prediligere prevalentemente suoli di neofor- mazione o suoli denudati per intervento antropico (terreni sottoposti a sca- vo o riporto) appena ricolonizzati dalla vegetazione. Lo scrivente ha ottenuto un notevole numero di reperti sui sedimenti sabbioso-limosi depositati, nel corso dell’evento alluvionale dell’ottobre 2000, sugli argini e sui terrazzi fluviali dei Torrenti Pellice (Villar Pellice), Chisone (Villar Perosa, Inverso Pinasca), Germanasca (Pomaretto), Orco (Bardonetto, Calsazio, Pont Canavese, Cuorgnè, Salassa, Rivarolo) e Chiu- sella (Trausella). Al momento dei ritrovamenti questi substrati risultavano colonizzati da una copertura ancora molto discontinua di fitocenosi rude- rali pioniere, il cui insediamento è stato probabilmente ritardato sia dagli interventi di sistemazione successivi all’evento alluvionale, sia dalla marca- ta xericità superficiale dei sedimenti stessi. La futura evoluzione del manto vegetale – il bosco di ripa sembra il climax più probabile data la presenza in certi tratti di novellame di salice (Salix ssp.) e di robinia (Robinia pseu- doacacia) – causerà probabilmente la scomparsa di queste popolazioni di A. municipalis. Inoltre la specie si rinviene con una certa regolarità nelle discariche di detriti e/o macerie (Ferrere, Torre Pellice, Sparone, Pont Ca- navese, Cappella Belice, Quincinetto). Qui il numero di esemplari è peral- tro quasi sempre molto ridotto, soprattutto perché tali discariche occupa- no, per lo più, aree di modesta estensione. Dove l’estensione è appena maggiore – come a Verrès – i reperti sono risultati, anche in questi biotopi, piuttosto copiosi. Relativamente numerosi anche gli individui nel già citato deposito di pietre da costruzione di Champoluc. Pescarolo (1991, 1994) la segnala comune o presente con regolarità an- che negli incolti recenti.

Amara (Celia) pallens Sturm, 1825

Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). Conosco la specie delle seguenti stazioni piemontesi e valdostane: - Val Tanaro: Monte Saccarello (Magistretti, 1965: sub praetermissa); dint. Bochin d’Aseo (M. Mongioie) 1 es. 4.VI.1982, A. Beda leg, in coll. Giachino (in verb.); - Val Pesio (Magistretti, 1965: sub praetermissa): Monti delle Carsene m 2300, 1 es. 27.VI.1989!

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- Val Vermenagna: Colle di Tenda (Magistretti, 1965: sub praetermissa); - Val Maira: Colle del Mulo (Marmora) m 2200, 2 es. 3.VI.2001! Chiappera m 2400, 1 es. 8.VII.2000 (Allegro in verb.); - Val Varaita: Colle dell’Agnello (Chianale) m 2300, 1 es. 22.VI.1999! - Valle Po: Crissolo (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Pian del Re (Magistretti, 1965: sub praetermissa); - Val Pellice: Conca del Prà m 1750, 1 es. 20.VI.2000 (Bisio, 2004); - Val Germanasca: Punta Vergia-Bergerie della Balma (Rodoretto) m 2000, 1 es. 5.VI.1994! - Val di Susa: Valle delle Finestre (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Colle delle Fine- stre m 2176, 1 es. 22.VI.1989, P.M. Giachino leg., (in verb.);Monte Genevris (Magi- stretti, 1965: sub praetermissa); Moncenisio (Magistretti, 1965: sub praetermissa); ibi- dem, 2 es. 15.VIII.1938, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); - Valli di Lanzo: Lago Malciaussia m, 1800, 1 es. 5.VII.1990! (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Pian Ciamarella (Pian della Mussa) m 2000, 1 es. 11.VI.1999! Passo Ghicet Sea (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Vallone di Sea (Forno Alpi Graie) m 1800, 2 es. 11.IX.1990! - Valle Orco: Ceresole Reale (Magistretti, 1965: sub praetermissa); - Val Soana: (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Grange la Reale (Piamprato) m 2000, 1 es. 1.VI.1981(Bisio, 2003); - Valle di Cogne: Bardoney (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Lago Ponton (Lillaz) m 2800, 3 es. 9.VIII.1999! Rifugio V. Sella m 2584, 1 es. 14-15.VII.1972, M. e T. Cerruti, in coll. Giachino (in verb.); - Valsavaranche (Dodero, 1927: sub praetermissa); - Val Grisanche: Col du Mont (Surier) m 2650, 2 es. 14.VIII.1998, 1 es. 30.VII.2003! Lac du Fond (Planaval) m 2450, 1 es. 25.VII.1998! - Valle di La Thuile: Piccolo San Bernardo (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Mont Fourchaz (Vallone del Breuil) m 2500, 1 es. 28.VII.1997! Vallone di Chavannes (La Thuile) m 2600, 1 es. 12.VII.1968, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); ibidem a m 2000, 1 es. 19.VI.1994 (Allegro in verb.); - Val Ferret: Col Ferret (Magistretti, 1965: sub praetermissa); - Valle del Gran San Bernardo: Gran San Bernardo (Magistretti, 1965: sub praetermissa); - Valle di St. Barthelèmy: Colle Vessona (Lignan) m 2700, 1 es. 30.VII.1997! Col de Cha- leby (Lignan) m 2680, 2 es. 12.VIII.2003! Oratorio di Cuney m 2600, 4 es. 29.VII.1998! - Valtournenche: Cervinia (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Bec Pio Merlo (Cervinia) m 2350-2450 (Focarile, 1976); - Val d’Ayas: Alpe Tournalin Superiore (St. Jacques) m 2500, 1 es. 2.VIII.1989! Palon di Tzere (St. Jacques) m 2600, 1 es. 28.VII.1985! Alpe di Verra (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Champoluc (Magistretti, 1965: sub praetermissa) (sicuramente a quote su- periori); Passo del Rothorn (Champoluc) m 2600, 32 es. 5.VIII.1985! Estoul (Brusson) m 2000, 1 es. 9.IX.1989! Colle Ranzola (Estoul, Brusson) m 2100, 1 es. 19.VI.1986! Punta Regina (Estoul, Brusson) m 2000, 17 es. in varie date! Passo di Frudière (Grai- nes) m 2300, 1 es. 13.VIII.1985, 1 es. 13.VII.1989! - Valle di Gressoney: Col d’Olen (Magistretti, 1965: sub praetermissa); Colle del Loo (Gressoney St. Jean) m 2300, 23 es. in varie date (fig. 1)! - Valle di Oropa: Oropa (Magistretti, 1965: sub praetermissa) (probabilmente a quote su- periori); - Val Sesia: Col d’Olen (Alagna) m 2500, 1 es. 20.VIII.1995 (Allegro in verb.);

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- Valle Anzasca: Macugnaga (Magistretti, 1965: sub praetermissa); - Val Divedro: Alpe Veglia, 1 es. VII.1939, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); - Valle Devero: Alpe Devero (Magistretti, 1965: sub praetermissa) (probabilmente a quote superiori); - Val Formazza: Passo di S. Giacomo (Magistretti, 1965: sub praetermissa). L’elenco delle stazioni e il rispettivo numero di esemplari censito dallo scrivente sembrano confermare la distribuzione piuttosto eterogenea che A. pallens presenta lungo l’arco alpino occidentale piemontese già delinea- ta da Focarile (1987: sub praetermissa) in una cartina corologica dedicata alla specie. Infatti sui monti della Valle d’Aosta questa entità risulta relati- vamente diffusa sul territorio in modo quasi continuo: la densità delle sta- zioni è piuttosto elevata, i reperti sono talora relativamente abbondanti e, in alcune stazioni, – quali, ad esempio, il Colle del Loo (fig. 1) e il Col du Mont (fig. 2) – regolari. Nelle Alpi Graie canavesane, nelle Cozie e nelle Marittime, invece, le popolazioni sembrano decisamente più discontinue e il numero di esemplari rinvenuto è sempre molto ridotto. Specie orofila, A. pallens popola, a quote comprese tra 1750 e 2650 m, le praterie alpine su suoli ben drenati lungo i crinali delle creste (figg. 2 e 3) e nei pianori alluvionali. In tali ambienti è spesso in sintopìa con A. quenseli e talora, nelle zone dove gli areali si sovrappongono, con A. cardui (ad esempio al Passo di Frudière).

Amara (Bradytus) apricaria (Paykull, 1790)

Corotipo: Oloartico (OLA). Le stazioni piemontesi note sono le seguenti: - Torino (Magistretti, 1965); Lucento (Magistretti, 1965); - Valle Scrivia: Gavi (Magistretti, 1965); - Val Tanaro: Monte Fronté (Magistretti, 1965); Monesi m 1500, 3 es. 28.V.1984! Carni- no 1 es. 28.V.1988! - Valle Gesso: Laghi di Valscura (Terme di Valdieri) m 2300, 2 es. 23.VII.1996 (Allegro in verb.); - Val Vermenagna: Col di Tenda (Magistretti, 1965); Meire Cros (Limone Piemonte) m 1500, 2 es. 15.VIII.1970 Cantamessa leg. (Allegro in verb.); - Valle Stura: Vinadio (Magistretti, 1965); Colle della Lombarda m 2400, 3 es. 11.IX.1994 (Allegro in verb.); - Val Maira: Dronero (Magistretti, 1965); Grange Resplendino (Acceglio) m 1700, 2 es. 25.V.1992! Col Bicocca (Elva) m 2200, 12 es. 8.V.1983! - Val Varaita: Grange del Rio (Vallone Soustra, Chianale) m 2087, 8 es. 24.V.1980! Meire Cassart (Sampeyre) m 1822, 3 es. 23.IV.2003! - Valle Po: Monviso (Magistretti, 1965); Pian della Regina m 1800, 1 es. 22.V.1988! - Val Pellice: Garneireugna (Vallone Giulian, Bobbio Pellice) m 1100,1 es. 20.IV.1992 (Bisio, 2004);

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- Valle di Susa: Sestrière (Magistretti, 1965); Colle del , 2 es. 14-18.VIII.1938, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); , 1 es. 29.VI.1983, P.M. Giachino leg. (in verb.); (Magistretti, 1965); Moncenisio (Magistretti, 1965); - Valli di Lanzo: Lago Malciaussia m 1800, 4 es. 20.V.1981! Trapette (Margone) m 1 es. 15.V.1990! Balme (Magistretti, 1965); Pian della Mussa m 1800, 1 es. 23.V.1990! Rivot- ti (Pialpetta) m 1600, 1 es. 14.V.1991! - Valle Orco: Ceresole Reale (Magistretti, 1965); ibidem 4 es. 21.VIII.1979, P.M. Giachi- no leg. (in verb.); - Valle di Cogne: Cogne (Magistretti, 1965); - Valle di La Thuile: Piccolo S. Bernardo (Magistretti, 1965); La Thuile (Magistretti, 1965); ibidem a m 1800, 1 es. 12.IX.1995 (Allegro in verb.); - alta Valle d’Aosta: Courmayeur (Magistretti, 1965); Pré St. Didier, 4 es. 19.IX.1993 (Al- legro in verb.); - Valtournenche (Magistretti, 1965); - Val d’Ayas: Alpe Mezan (Antagnod) m 2000, 3 es. 9.IX. 1989! Champoluc m 1550, 5 es. 10.IX.1989! Extrepieraz (Brusson) m 1400, 4 es. 2.VIII.1988! Estoul (Brusson) m 1800, 3 es. 14.V.1989! A. apricaria è un entità xerofila che popola prevalentemente i piani montano e subalpino tra 1100 e 2100 m. Essa manifesta una notevole ten- denza alla sinantropia: la si rinviene con una certa frequenza su aree in ter- ra battuta – quali cortili e strade – negli immediati dintorni degli abitati e,

Fig. 1 - Il Vallone del Colle del Loo nella Valle di Gressoney (25.VI.2003), sede di una delle popolazioni più numerose di A. pallens.

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in quota, degli alpeggi. Qui si rinviene su aree compattate dal frequente calpestio e su suoli ammoniacali.

Amara (Bradytus) consularis (Duftschmid, 1812) Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). In Piemonte e Valle d’Aosta conosco la specie delle seguenti stazioni: - Val Curone: Gremiasco (Magistretti, 1965); - Valle Scrivia: Gavi (Magistretti, 1965); - Val Tanaro: Viozene, 1 es. VIII.1941, B. Bari leg., in coll. Giachino (in verb.); ibidem (Casale in verb.); - Val Pesio (Magistretti, 1965); - Val Vermenagna: Limone (Magistretti, 1965); - Valle Stura: Moiola (Magistretti, 1965); ibidem (Casale in verb.); Vinadio (Magistretti, 1965); - Val Varaita: S. Anna di Sampeyre m 1200, 23.IV.1989! - Valle Po: Crissolo (Magistretti, 1965); - Val Pellice: Torre Pellice m 550, 1 es. 3.V.1978, 1 es. 22.VIII.1978, 1 es. 29.IV.1979, 1 es. 2.VII.1980 (Bisio, 2001); Saret (Bobbio Pellice) m 1000, 1 es. 11.IV.1985 (Bisio,

Fig. 2 - Il crinale ghiaioso del Col du Mont (14.VIII.1998) stazione di A. pallens in Valgrisanche.

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2004); Loc. Serre Sarsenà (Bobbio Pellice) m 1300, 8.IV.1996 (Bisio, 2004); Villanova m 1250, 1 es. 23.IV.2001 (Bisio, 2004); Loc. Pertusel (Villar Pellice) m 1178, 1 es. 22.IV.2002 (Bisio, 2004); - Val Germanasca: Pomieri (Ghigo di Praly) m 1600, 1 es. 5.V.2003, 7 es. 17.V.2004! Bo- vile (Riclaretto) m 1400, 1 es. 5.IV.2004! - Val Chisone: (Magistretti, 1965); - Valli di Lanzo: Balme (Magistretti, 1965); ibidem 1 es. 13.VII.1967, Cantamessa leg. (Allegro, 2000); - Valle Orco: Ceresole Reale (Magistretti, 1965); - Val Soana: Ronco Canavese (Magistretti, 1965); - alta Valle d’Aosta: Courmayeur (Magistretti, 1965); - Valle di La Thuile: Vallone di Chavannes m 2000, 1 es. 19.IX.1993 (Allegro in verb.); - Valtournenche (Magistretti, 1965); - Val d’Ayas: Champoluc m 1550, 2 es. 10.IX.1989! Extrepieraz (Brusson) m 1400, 1 es. 21.VII.1989, 1 es. 9.IX.1989! Graines (Brusson) m 1300, 1 es. 28.IV.2003! Brusson (Magistretti, 1965). A. consularis è un’entità xerofila che popola i piani submontano e mon- tano tra 500 e 2000 m. Meno frequente della specie precedente, la si rinvie- ne talora lungo terrazzamenti coltivati in esposizione calda (Pomieri, Grai- nes), ma soprattutto nei dintorni degli abitati, sotto detriti di crollo di fab-

Fig. 3 - Pendii detritici a valle del Colle Vessona (30.VII.1997) stazione di A. pal- lens nella Valle di St. Barthelèmy.

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bricati in rovina e nei cortili (S. Anna di Sampeyre, Saret, Villanova, Serre Sarsenà, Pertusel, Torre Pellice, Bovile, Extrepieraz).

Amara (Bradytus) fulva (Degeer, 1774)

Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). Conosco la specie delle seguenti stazioni piemontesi: - , Fiume Po, numerosi esemplari 14.V.1977, 2 es. 15.XI.1979! - Casalgrasso, Fiume Po, 3. Es. 5.VI.1979! - Val Sesia: Riserva Naturale Speciale Confluenza Po-Sesia (Allegro & Sciaky, 2001). A. fulva si rinviene, in Piemonte, lungo i corsi d’acqua in pianura. I re- perti, per lo più, non sono mai numerosi, ma la sua rarità sembra più appa- rente che reale. Infatti, come lo scrivente ha osservato lungo le rive del Po a Carignano in data 14.V.1977, la specie, tipicamente psammofila, compare in gran numero di individui, dopo le piene, nelle fessure che si formano nei sedimenti limosi a causa del loro graduale disseccamento. In questi mi- croambienti risulta frequentemente sintopica con Poecilus (Metapedius) striatopunctatus (Duftschmid, 1812), altra entità che si rinviene in altret- tanto numerosi esemplari soltanto nella situazione ora descritta.

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare vivamente: - il prof. Achille Casale, del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Sassari, per la revisione critica del manoscritto; - il dr. Gianni Allegro di Moncalvo (AT) e il dr. Pier Mauro Giachino di Torino per la comunicazione di dati corologici; - tutti coloro che mi hanno accompagnato durante le escursioni effettuate: mia moglie Anna Maria e mia figlia Laura; mia cognata Maria Clara; l’amico Piero Giuntelli.

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