ARRETRATI L IRE 3.000 – EURO 1.55 SPEDIZ. IN ABBON. POST. 45\% anno 78 n.178 lunedì 24 settembre 2001 lire 1.500 (euro 0.77) www.unita.it ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – FILIALE DI ROMA

La realtà romanzesca: sono giudicati ancora Berlusconi potrà tollerare «In ambienti riservati intossicati dal blocco questo stato di cose?». i nostri servizi segreti sovietico. Quanto ancora Libero, 23 settembre, pag. 1 L’America avverte: siamo tutti in pericolo I governi alleati informati che sono possibili altri attentati. I Taleban dicono: Bin Laden sparito Bush va avanti, non escluso l’uso di armi nucleari. Sharon spezza la speranza in Medio Oriente

L’America lancia l’allarme: sono possibili nuovi attentati. Tutti i go- FRONTIERE IL SENSO verni alleati sono stati informati e il panico rimbalza dall’Europa al Giappone. I Taleban avvertono che MALEDETTE DI UNA Bin Laden è scomparso e non è più in Afghanistan. Ma gli Usa non ci FRONTIERE TRAGEDIA credono e vanno avanti. Il ministro della Difesa Rumsfeld non ha esclu- so l’uso di armi nucleari nella guer- Predrag Matvejevic Gianni D’Elia ra che sta per iniziare. Intanto lo spiraglio di pace aperto in Medio n'analisi dei tragici av- iamo in una stretta Oriente si chiude di nuovo. Sharon, venimenti di cui siamo mortale». Bisogna pesa- pressato dall’estrema destra, ha im- U testimoni si compone «S re le parole, è vero. Le pedito l’incontro tra Peres e Arafat di fatti, dati, ipotesi, intervi- ha dette un poeta francese, Ber- previsto per ieri. ste spaventose e, soprattutto, nard Noël, in Italia per il pre- immagini. mio Camaiore. Oggi sembrano ALLE PAGINE 2-8 Possiamo parlare di quanto parole pesate. Fino al 10 settem- siamo scioccati, ma non pos- bre di quest’anno terribile, sem- siamo definire a parole un brava che, almeno nel Primo Kazakhstan evento di dimensioni inaudi- Mondo, fossero di nuovo in te come questo. Se tentiamo campo ad affrontarsi i due pro- di affrontare i fatti dei giorni tagonisti, che abbiamo visto a Il Papa stanco passati dal punto di vista cul- Genova: il Sistema, come si turale, i termini che ci vengo- chiamava una volta (e non vedi continua no immediatamente alla perché non si debba più chia- mente sono esasperazione, mare così, tanto più oggi, che è a parlare costernazione, stupefazione, davvero un Sistema Globale) e i scoramento, rabbia e lutto. Movimenti, fortemente giovani- di pace Ma persino queste parole mi li, ma infragenerazionali, della sembrano inadeguate, insuffi- critica politica e ecologica inter- MONTEFORTE A PAGINA 5 cienti, deboli. Siamo obbliga- nazionale. ti a confrontarci con l'idea di Di nuovo, come negli anni fata- vulnerabilità, parola che oggi li (fra ’68 e ’77), la scena pareva viene ripetuta di continuo. occupata finalmente dalla con- Le nostre città sembrano im- traddizione, su cui in molti ri- provvisamente più esposte ai flettiamo in vario modo da an- pericoli dopo che sono stati ni, la contraddizione che ci sta «È un governo degli affari propri» attaccati i due luoghi all'appa- a cuore: quella tra la libertà dei renza meglio difesi. Il caratte- corpi e la Storia. Una sconfitta re devastatore di questo ancora bruciante, per usare D’Alema chiude la Festa dell’Unità: Berlusconi non approfitti della guerra, il suo conflitto resta drammatico avvenimento su- un’altra definizione autocritica. pera tutto ciò che abbiamo Il metodo di lotta sbagliato, la visto finora e ci avvicina alle violenza specchiata del Sistema, DALL’INVIATO Ninni Andriolo più estreme visioni apocalitti- hanno prodotto l’isolamento e Referendum Scuola che di certa letteratura e del il contrario del consenso; la pau- cinema di Hollywood. Stupi- ra ha già affrontato una volta i REGGIO EMILIA Colpire gli assassini è un dovere morale. I sce la coordinazione degli Movimenti Giovanili. Il ministro Gasparri in tv: terroristi, che a New York e a Washington hanno usato i mezzi e eventi, la logistica, il modo in Il terrorismo e la pratica della i ricatti della guerra, colpendo gli Usa hanno colpito tutti noi. LA MORATTI È UN TRUMAN SHOW cui le operazioni sono state violenza e della morte hanno cittadini, non andate a votare Ma ora bisogna evitare rappresaglie cieche e chiarire bene che ideate, pianificate, organizza- distrutto molte speranze di mol- «lo scontro non è tra Occidente e Islam», non c’è un «impero Marina Boscaino te, realizzate con diabolica tissime persone, che avrebbero del male». Massimo D’Alema, concludendo la Festa nazionale perfezione. voluto esprimersi in altro mo- ROMA Votare? E perché mai. Meglio stare alla larga dai seggi. Il de «l’Unità», parla della gravissima crisi internazionale e lancia chiunque abbia avuto la di- che si sono adoperati per conclu- I nordamericani, e non solo do. «consiglio agli italiani» arriva dal ministro Gasparri che ieri un avvertimento al governo: Berlusconi, non approfitti di que- savventura d’inoltrarsi nel dere le pratiche di immissione in loro, non credevano che i ter- Le scene di violenza di Genova davanti alle telecamere del Tg2 ha recitato un esilarante spot sta situazione, non scambi il senso di responsabilità del centrosi- A mondo kafkiano del Prov- ruolo dei docenti entro la fatidica roristi degli Stati cosiddetti ir- richiamavano l’autoaffossamen- contro il referendum sul federalismo: «Potremmo anche dirvi di nistra per un cedimento. «Berlusconi aveva chiesto dieci anni veditorato di Roma durante gli data del 30 agosto. responsabili potessero rag- to del Movimento del ’77, nella votare no, ma questo referendum non ha quorum e questa per occuparsi dell’Italia, Ma non aveva detto che i primi sei mesi ultimi 20 giorni, non può essere Non è assolutamente mia inten- giungere un livello tecnologi- sua spirale di odio gratuito con- riforma non ha cuore. Non c'è il quorum e non c’è il cuore. gli servivano per occuparsi degli affari suoi e di quelli dei suoi sfuggita una comunicazione del zione sostenere che quel ringrazia- co così sofisticato e una tale tro le cose, che presto passò alle Quindi, potete anche votare no, ma gli italiani hanno già deciso: amici». D’Alema parla anche del congresso dei Ds: è giusto Provveditore Roberto Fedeli - re- mento e quelle lodi non fossero capacità di impiegare quella persone fisiche, senza voler tace- la maggior parte di loro quella domenica non andrà a votare». discutere, ma occorre saper guardare avanti in chiave unitaria. plicata in numerosi cartellini ap- più che meritati. tecnologia, livello che ha su- re nulla delle provocazioni e Rafforzare i Ds ma mantenendo e rafforzando anche l’unità pesi alle pareti - in cui il Provvedi- perato quello occidentale. violenze di Stato. A PAGINA 10 dell’Ulivo. tore stesso ringrazia i dipendenti SEGUE A PAGINA 31 A PAGINA 9 SEGUE A PAGINA 30 SEGUE A PAGINA 30

Musica I rossoneri battono la Lazio, i nerazzurri il Torino.. Prima vittoria per la Roma. Scorrettezze e violenze in campo Milan e Inter, la Juve non è più sola Il campionato MA CHI FERMA I VIOLENTI?

MASSIMO MAURO È morto o visto l’Inter di Hector gredire sensibilmente se vuole Isaac Stern, H Cùper vincere a Torino puntare allo scudetto. Il centro- senza aver giocato una buona par- campo può e deve dare molto di il violinista tita. Il tecnico argentino ha rag- più, specialmente nel costruire la giunto la Juventus al comando manovra offensiva. del ‘900 della classifica, ma non c’è dub- bio che la su squadra debba pro- SEGUE A PAGINA 17 MONTECCHI A PAGINA 22 NELLO SPORT

Usa terrorismo attentato (la guerra in america) Usa terrorismo attentato (la guerra in america) ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 2 - 24/09/01

2 oggi lunedì 24 settembre 2001

Il nemico numero uno degli Usa sarebbe ancora in Afghanistan. Nel nord è cominciata la battaglia Putin concede lo spazio aereo Il presidente russo Vladimir Putin DALL’ INVIATO Gabriel Bertinetto s'è impegnato a concedere l'uso dello spazio aereo russo agli Stati Uniti per condurre operazioni an- QUETTA Come per incanto, Bin Laden ti-terrorismo. Lo indica, nella sua non c’è più. «È scomparso, da tre giorni edizione on line, il settimanale abbiamo perso le sue tracce, forse ha pas- “Time”, che fa riferimento alla tele- sato il confine», comunicano i Taleban. E fonata di ieri l’altro tra Putin e il hanno l’aria di dire: avete visto, ha segui- presidente americano George W. to la raccomandazione dei nostri Ulema, Bush. se ne è andato, non lo proteggiamo più, Secondo “Time”, nella telefonata non ha senso attaccarci. Una mossa, quel- Putin ha anche detto a Bush che la dei signori di Kabul, tanto ingenua sarebbe personalmente intervenu- quanto tempestiva. Ingenua perché tutti to presso i leader delle ex Repub- sanno, e il nemico americano prima di bliche sovietiche dell'Asia centra- ogni altro, quanto il miliardario terrorista le perché i loro Paesi partecipino e i teocrati afghani vivono in simbiosi. alla coalizione anti-terrorismo. Inimmaginabile che Osama sparisca sen- Il settimanale, che cita «un'alta za che il Mullah Omar e i suoi compagni fonte diplomatica», dice che la te- nulla ne sappiano. Tempestiva perché i lefonata è durata un'ora. Putin ha preliminari dell’offensiva anti-taleban so- parlato con Bush -scrive sempre no in pieno svolgimento, e gli studenti “Time” - durante una pausa di del Corano evidentemente cominciano a una riunione di sei ore del suo fiutare meglio il pericolo, tentano di cor- gabinetto, a Soci, sul Mar Nero. rere ai ripari. A Quetta, ulti- mo grande centro abitato pakistano, sulla direttrice che porta oltre confi- ne all’attuale capi- tale religiosa del- l’Afghanistan, Kan- dahar, la notizia ca- Kabul chiama alle armi la su una città im- mersa in un’atmo- sfera schizofreni- ca. Severi controlli di polizia limitano i movimenti degli «Bin Laden è scomparso» stranieri come se incombessero peri- coli imminenti, Scatta l’offensiva militare dell’opposizione afghana mentre nel centro la popolazione prosegue i suoi arrivino smentite, che una pattuaglia del- normali commer- l’Sas infiltratasi fino alle porte di Kabul è trattative a Roma ci. Nei pressi della stata sorpresa da una formazione dei Tale- Masjid Road, tra i ban. Ne è nata una sparatoria che ha co- barbieri di strada e stretto i Rangers a ritirarsi. Fortunatamen- i venditori di pi- te senza vittime. stacchi e uva pas- È evidente che l’operazione interna- sa, i passanti si am- zionale contro Bin Laden e i suoi protetto- L’ex re incontra l’inviato Onu massano a grappo- ri afghani è entrata in una fase diversa lo intorno ai gior- dalla pura progettazione. Siamo ai preli- nalisti occidentali minari dell’attacco, benché ancora non si esprimendo indi- sappia quale forma esso assumerà nel mo- Presto vedrà gli uomini di Massud gnazione per «l’ag- mento del pieno dispiegamento. Mentre gressione del- aerei e navi americani ed inglesi continua- l’America al- no ad affluire in zona d’operazioni, le ex re dell’Afghanistan Zahir ministro degli Esteri del governo afghano l’Islam» e indi- avanguardie della coalizione internaziona- Shah, dopo esseregiunto in esilio in esilio di Burhanuddin Rabbani. È l’uo- gnandosi perché le già vibrano i primi colpi d’assaggio. L’ in Italia nel 1973 ed essererima- mo, secondo quanto dichiarato dall’amba- «Bush giudica sen- L’«alleanza del Nord» sembra esserne or- sto nell’ombra per quasi trent’anni, è ora sciatore dell’opposizione anti-Taleban alle za fornire le pro- mai parte di fatto, tanto che Abdullah tornato alla ribalta come possibile elemen- Nazioni Unite, Ravan Farhadi, che può ve». Sono atteggia- Abdullah vanta «contatti diretti con gli to intorno al quale catalizzare il popolo e efficacementefare da tramite tra l’Allean- menti diffusi tra la americani» e già ipotizza per il dopo vitto- le forze politiche afghane che si oppongono za e i paesi occidentali in caso di collabora- gente meno colta, ria un «governo di ampia coalizione». Ag- al regimedei Taleban. Ieri ha incontrato a zione in una eventualeazione di rappresa- e alimentati dalla giunge, il ministro degli Esteri di Rabba- Roma il rappresentantespeciale dell’Onu glia in Afghanistan da parte delle truppe propaganda fonda- ni, che «il problema principale non è co- per l’Afghanistan Francesc Vendrell, che statunitensi.Uomo privo di esperienzami- mentalista. Ma stranamente la guerra an- tare e logistico offerto da Tagikistan e Uz- Una donna richiamati ieri alle armi per la difesa di munque il rivesciamento dei Taleban, ma dopo un colloquio durato circa un’ora ha litare e di comando, ma che, sempresecon- cora sembra un sostantivo astratto in ra- bekistan, e soprattutto dalla Russia, che pakistana Kabul. I Taleban sono colpiti in pieno la cacciata dei terroristi dal paese». riferito che l’ex re «avrà un ruolo molto do il giudizio di Farhadi, emergeràpresto gionamenti intrisi di retorica e di emotivi- nelle due Repubbliche ex sovietiche conti- mostraun petto dall’offensiva dell’«alleanza del Oggi a Islamabad dovrebbe arrivare importante per il futuro del suo paese». come il leader generaledel movimento. tà, e non l’evento che potrebbe sconvolge- nua a esercitare una grande influenza, i manifesto Nord», che sanno essere appoggiata sta- una delegazione di alti ufficiali delle forze Già nei prossimi giorni arriveranno invece Altro leader delle forze di opposizione e re la vita di milioni di persone. Compresi miliziani sono scesi verso Sud, utilizzan- di Bin Laden volta in maniera consistente da potenti armate statunitensi per discutere con i a Roma per incontrarsi con l’ex sovrano i capo ufficiale del movimento,è il presiden- gli abitanti di questa città, che vive dei do anche mezzi corazzati e hanno ricon- in alto paesi stranieri. E soffrono il logorante la- pakistani i dettagli dei piani d’azione. Nel- rappresentanti dell’Alleanza del Nord, il te esiliato Rabbani. Anch’esso di etnia ta- traffici con l’Afghanistan e ha una forte quistato una serie di località da cui i Tale- munizioni vorio ai fianchi che viene condotto con l’attesa il ministro degli Esteri Abdul Sat- movimento afghano che da anni si oppone gika è stato professore di Diritto islamico presenza di immigrati da quel paese. La ban li avevano cacciati, in particolare nel- incursioni di commando e voli di aerei tar ha ribadito la posizione del suo gover- al regimedei Taleban. Per il momentonon all’università di Kabul, ha fondato il parti- guerra qui non potrebbe essere il dram- le provincie di Balko, Samangan e spia. Si conoscono due episodi. no: «L’accordo con Washington riguar- sono stati fatti trapelarenomi, ma è proba- to della Jamiat-i-Islami che si è battuto ma degli altri. Tanto più che in un punto Takhar. Nei combattimenti sostengono La caduta, forse l’abbattimento di un da, in termini generali, problemi di intelli- bile che ai prossimi appuntamenti parteci- contro i tentatividi laicizzazione del paese che le mappe non indicano, in mezzo al di avere ucciso 80 soldati nemici e di ave- Drome, una sorta di siluro bianco lungo gence, sorvolo aereo del territorio e sup- peranno l’attuale leader militare dell’Alle- e, nel 1992, è stato elettopresidentedell’Af- deserto del Beluchistan e non lontano da re fatto 200 prigionieri. Dall’altra parte si tre metri, comandato a distanza ed equi- porto logistico. anza, il generale Mohammad Fahim ghanistan. Ruolo che ha ricoperto fino al qua, si trova una base militare segreta che negano le perdite ma si ammette di aver paggiato con apparecchiature fotografi- Bisogna ancora discutere i dettagli». Khan, e l’attuale leader diplomatico, Ab- 1996 quando, avendo i Taleban conquista- agli americani potrebbe risultare assai uti- perso terreno. Anche se è difficile credere che e visori infrarossi. Possono volare Intanto Islamabad incamera il premio del- dullah Abdullah. to il potere,vennecostrettoall’esilio. È tut- le, se Islamabad accettasse di concederne ai trionfalistici proclami dell’«alleanza del molto basso, e vengono usati per racco- la scelta di campo inequivoca in favore Fahim è statonominato comandante gene- tora capo del governo in esilio e vieneanco- l’uso. Nord», che ieri sera sosteneva di controlla- gliere informazioni dettagliate sulla con- degli Usa contro gli ex amici taleban. Gli rale delle milizie dell’Alleanza all’indoma- ra considerato dalle Nazioni Unite come il La favola di Bin Laden svanito nel re già un terzo del territorio nazionale. formazione del suolo o sulla presenza di Stati Uniti cancellano le sanzioni varate ni della morte di Ahmad Shah Massud, legittimo capo di Stato dell’Afghanistan. nulla non commuove gli Usa, che replica- Un’avanzata così rapida coinciderebbe in- truppe o depositi di armi. La notizia è nel 1998, sia contro il Pakistan sia contro mortalmente ferito da un ordigno esplosi- Mantieneil suo posto all’Onu e ha ambasi- no subito a muso duro, ripetendo per fatti con un autentico collasso del regime dell’altro giorno, ma solo ieri fonti della l’India, in seguito ai test nucleari effettua- vo nascosto in una telecamera il 9 settem- cate in 33 paesi. Osservatoriinternaziona- l’ennesima volta l’ingiunzione, quasi un dei Taleban, che al momento in cui è Cia hanno ufficiosamente confermato. ti da entrambi i paesi. Vengono così ri- bre. Di etnia tagika, è da molti considerato li ritengono sia lui, al momento, l’uomo ritornello ormai: consegnatelo o prepara- scoppata la crisi, erano padroni incontra- L’altra vicenda, ancora più drammatica, mosse le limitazioni alla vendita d’armi e come un semplice rimpiazzo temporaneo. che può giocare un efficace ruolo di media- tevi a subirne le conseguenze. Eppure nel- stati del 90% del paese. ha per protagoniste le teste di cuoio ingle- alla concessione di aiuti finanziari. La di- Poche, al momento, le informazioni che si zione fra i diversi gruppi che fanno parte la sua ipocrita contorsione la storia contie- Certo gli studenti del Corano sono in si. Scrivono due giornali di Londra, senza sastrata economica pakistana tira un so- hanno sul suo conto. dell’Alleanza. ne un elemento di verità. Il capo di Al difficoltà. Centomila cittadini sono stati che dal ministero della Difesa britannico spiro di sollievo. Abdullah Abdullah ricopre l’incarico di s.c. Qaida (la base), la struttura che coordina organizzazioni terroristiche attive in 60 paesi, avrebbe infatti abbandonato la re- Londra teme la ritorsione per l’appoggio politico e militare fornito da Blair a Bush. Rafforzate le misure di sicurezza. Si pensa a introdurre la carta di identità gione in cui abitualmente risiedeva, spo- standosi probabilmente più a Nord. Per quanto si sa, Osama aveva tre dimore: una villa presso Kandhar, e due basi montane, rispettivamente a Est e a Afghanistan, primi scontri tra inglesi e studenti del Corano Nord di quella città, sui monti Sur Ghar e sulle alture vicine a Tarin Kot. Sapeva di essere un bersaglio facilissimo, se fosse Alfio Bernabei Mondiale, alludendo alla piattaforma cuare questa stazione della metropoli- smo e i servizi segreti danno la caccia carta di identità. Fino ad oggi i britan- Bin Laden». Sono tornati in strada an- rimasto nei luoghi ormai noti all’intelli- morale di chi si lanciò in guerra con- tana o il tale edificio. C’è gente che alle possibili basi operative dei seguaci nici sono riusciti a farne a meno. che i membri della vecchia Cnd, la gence di mezzo mondo. E ha sgombrato tro le forze del nazifascismo. I piani evita di uscire di casa. Il capo della di Osama bin Laden nel Regno Unito. Con alcuni milioni di musulmani Campaign for Nuclear Disarmament il campo. Solo che anziché seguire l’invito LONDRA Spalla a spalla con gli Stati militari anglo-americani sono in atto. polizia di Scotland Yard, John Stevens Tre persone sono state arrestate e ri- che risiedono nel Regno Unito, la stra- che nacque una cinquantina d’anni. degli Ulema ad espatriare, si è addentrato Uniti, qualsiasi cosa capiti. Sul piano Un contingente di Sas, le teste di cuo- è stato molto esplicito: «Dopo New mangono sotto interrogatorio. Uno di grande maggioranza di nazionalità bri- Hanno manifestato in varie città bri- ancora di più nell’interno dell’Afghani- politico e militare l’intesa è perfetta. I io britanniche, ha già scambiato i pri- York il prossimo bersaglio dei terrori- loro è un algerino, Lofti Raissi. Fino tannica, Blair ha invitato i media a tanniche con i cartelli «no war». Ci stan, rifugiandosi nei recessi montuosi compiti sono divisi a seconda delle mi colpi d’arma da fuoco con soldati sti potrebbe essere Londra». Vengono ad un mese fa seguiva lezioni di volo non abbinare in alcun modo l’islam sono voci che raccomandano cautela dell’Uruzgan. Così almeno sostiene Ab- competenze belliche o diplomatiche. talebani vicino a Kabul. alla mente il parlamento di Westmin- vicino a Londra ed è stato trovato in col terrorismo, evitando l’espressione all’interno dello stesso gabinetto di go- dullah Abdullah, ministro degli Esteri del Nei prossimi giorni toccherà al mini- Anche sul piano interno Blair ha ster, la City, Downing Street, perfino possesso anche di un certificato otte- «terrorismo islamico». verno. Le riserve espresse consistono, governo afghano in esilio di Burhanud- stro degli Esteri britannico Jack Straw riattivato il cosidetto «blitz spirit» che Buckingham Palace. Blair ha detto nuto presso un centro di aviazione L’impressione generale è che Blair sul piano militare, nell’esortazione a din Rabbani, quello che l’Onu riconosce di intrattenersi col presidente Khata- permise al popolo britannico, ai milio- che bisogna stare in guardia davanti americano. Un altro è un cittadino stia dando prova di statesmanship ma- non fare delle vittime innocenti, e su come legittimo. Interpellato a Dushanbe, mi per sentire come l’Iran pensa di ni di londinesi in particolare, di tenere alla possibilità di un attacco batteriolo- dell’Arabia Saudita arrestato a Birmin- tura e misurata, con un’influenza «cal- quello politico, a lanciare una campa- capitale del Tagikistan, Abdullah ha ag- contribuire all’alleanza contro il terro- alto il morale sotto l’attacco del nemi- gico, alle armi chimiche. Si pensa in gham. Secondo l’Fbi alcuni dei dirotta- mante» sul linguaggio di Bush. Come gna globale che combatta le cause che giunto di ritenere che assieme a Bin La- rismo. Così quello che non può fare il co. Il riferimento al blitz vale come particolare alla metropolitana dove tori si sarebbero fermati nel Regno ha già rilevato un sondaggio sul Guar- sono dietro alla rabbia creata dall’in- den sia fuggito anche il Mullah Omar, presidente Bush lo fa il premier Tony esortazione a tenere gli occhi e le orec- ogni giorno transitano quasi tre milio- Unito prima di raggiungere l’Ameri- dian, circa il 65% dei britannici è a giustizia, dalla fame, dalla povertà. Cla- guida religiosa suprema del regime di Ka- Blair. È la «special relationship» ce- chie aperti, per le strade, tra il pubbli- ni di persone. Venerdì scorso c’è stata ca. Ci sono state delle dimostrazioni favore dell’attacco militare contro or- ire Short, ministro per lo sviluppo al- bul. mentata dalla storia, riallacciata con la co. Ci sono 1.500 agenti in più a Lon- una riunione dell’Emergency Plan- in favore di bin Laden in piena Lon- ganizzazioni terroristiche. Non man- l’Estero ha detto: «Capiamo benissi- Una ritirata strategica insomma, cui guerra imminente. «Non c’è paese dra che sorvegliano tutto e tutti. Passa- ning Society alla quale hanno parteci- dra. Se non ci sono stati degli arresti è cano i pacifisti, gli intellettuali contro mo perché gli americani, così arrabbia- si contrappone da settentrione l’offensiva amico più vero e più sincero del Re- no in macchina, in motocicletta o van- pato vigili del fuoco, esperti sulla con- solo perché si è voluto evitare di au- la guerra come il commediografo Ha- ti, vogliono buttarsi contro qualcuno. scatenata negli ultimi due giorni dall’«alle- gno Unito», ha detto Bush. Blair dal no avanti e indietro per i marciapiedi taminazione dei cibi ed ospedalieri. mentare la tensione. La sorveglianza rold Pinter, e i deputati laburisti che Ma non si può chiedere a tutti di se- anza del Nord», braccio armato del gover- canto suo ha evocato l’alleanza an- della capitale dove la tensione è alta. Gli ospedali sono già in allerta. aumenterà nei riguardi di tutti. Si par- dissentono da Blair perché si corre il guirli solo perché hanno un mucchio no in esilio. Rinvigoriti dal sostegno mili- glo-americana della Seconda Guerra Ogni tanto arrivano gli ordini di eva- Intanto le forze dell’antiterrori- la di nuove leggi e di introdurre una pericolo di creare «dieci, cento, mille di aerei, di navi e di armi». Usa terrorismo attentato (la guerra in america) ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 3 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 oggi 3

Commandos in azione per catturare Bin Laden. Clinton: diedi io l’ordine di ucciderlo dopo gli attentati del ‘98 Bush padre: sono fuori gioco la squadra di mio figlio è la migliore WASHINGTON «Sono fuori dal gioco e non ho più un ruolo». In un'intervista a Time, di cui il settimanale anticipa alcuni estratti, parla l'ex presidente degli Sta- ti Uniti George Bush, il padre dell'attuale presidente e il vincitore della Guerra del Golfo. Nell'intervista, Bush senior smentisce di avere chia- mato, dopo gli attacchi terroristici contro l'America dell'11 settembre, numerosi leader arabi, come era stato detto e scritto. «Non voglio mettermi in mezzo con gli uomini di mio figlio: sono i migliori», dice Bush sr. L'ex presidente prodiga poi elogi alla gestione della crisi da parte del figlio e sottolinea le differenze tra la Guerra del Golfo e questa. «Non so proprio - dice - come George W. sia riuscito a non commuoversi di più, durante il discorso al Congresso» di giovedì. Proprio ieri il presidente ha premiato Pakistan e India per l'appoggio fornito alla campagna contro il terrori- smo con la revoca delle sanzioni adottate da Washin- gton nel 1998 nei confronti delle due nazioni rivali a causa dei test nucleari. Il mantenimento delle misure «non è nell'interesse della sicurezza nazionale», ha scritto il presidente degli Stati Uniti.

Bruno Marolo

WASHINGTON George Bush non ac- cetta scuse. Non crede ai taleban del- l’Afganistan, che dicono di non sape- re dov’è il suo nemico Osama Bin Bush pronto a colpire: non credo ai Taleban Laden. Minaccia di seppellirli sotto un diluvio di bombe se non lo indi- cheranno ai suoi giustizieri. E il mini- Il ministro della Difesa Rumsfeld non esclude anche l’uso delle armi nucleari stro della difesa Donald Rumsfeld, per la seconda volta in pochi giorni, ha rifiutato di smentire esplicitamen- chi dice di averlo visto uscire a cavallo gano in Pakistan, allargando le brac- segnarci Osama o esporsi alle ritorsio- trebbe rivelare scottanti retroscena cialisti dello stato maggiore del Penta- tiva. E i militari hanno il compito di te l’assurda ipotesi di una guerra ato- dal villaggio di Shahar – i – Ansari, cia con finta rassegnazione, ieri ha as- ni di una coalizione internazionale sui governi che lo hanno protetto e gono e dei servizi segreti. In un primo coordinare con i colleghi pachistani mica. diretto verso luoghi in cui non potreb- sicurato: «Lo abbiamo cercato, ma da che capisce come l’Afganistan abbia finanziato per anni, o sul modo in cui tempo era previsto l’invio di una mis- l’azione dei commandos che si trova- A un intervistatore della rete tele- bero arrivare inseguitori motorizzati. due giorni abbiamo perso la traccia». dato asilo ai terroristi per molto tem- gli agenti americani della Cia si servi- sione diplomatica, guidata dal sottose- no ai confini dell’Afganistan. visiva CBS, che gli domandava se Altri sostengono che si nasconda con «Non ci crediamo – ha replicato po». La stessa reazione hanno avuto il rono di lui contro l’Unione Sovietica gretario di stato aggiunto Christina L’omicidio di personalità stranie- l’uso delle armi nucleari sia escluso, tre mogli e una nidiata di bambini tra Condi Rice, consigliera del presidente ministro Rumsfeld e il segretario di negli anni 80. Basterebbe rivelare il Rocca. re è stato vietato ai servizi segreti ame- Rumsfeld ha dato una risposta che la popolazione amica nella provincia Bush per la sicurezza nazionale – e Stato Colin Powell. suo nascondiglio agli agenti speciali Il presidente Bush ha deciso che ricani dal presidente Gerald Ford, sul- non dice nulla. «Che io sappia – ha di Uruzga. Altri ancora forniscono non ci lasceremo dissuadere da rispo- Non è necessario arrestare il fug- che hanno il compito di liquidarlo. in questo momento non servono i di- l’onda dell’indignazione pubblica per dichiarato – gli Stati Uniti non hanno una lista di covi in tutte le regioni, da ste come questa. I talibani devono giasco e consegnarlo a un tribunale Da Washington è partita per il Paki- plomatici. Come egli dice spesso, è il le manovre del suo predecessore Ri- mai escluso una eventualità simile». Nimruz a Kabul. E l’ambasciatore af- prendere una decisione difficile: con- americano o internazionale dove po- stan una delegazione militare, con spe- momento dell’azione, non della tratta- chard Nixon. Quello di Ford era un Mai durante la guerra fredda, e nep- decreto presidenziale, qualunque pre- pure oggi. L’arsenale nucleare perde- sidente poteva revocarlo senza infor- rebbe ogni efficacia se si escludesse la mare il parlamento. Ora sappiamo possibilità di usarlo. Efficacia dissuasi- Washington Post che è stato revocato. «Nel 1998 – ha va, nella lunga prova di forza con ammesso Bill Clinton – diedi l’ordine l’Unione Sovietica. Efficacia intimida- di arrestare Osama Bin Laden e se toria, ora che gli Stati Uniti vogliono stretta sorveglianza» da parte dell'Fbi, che non ha effet- necessario di ucciderlo. Prendemmo costringere gli alleati di Osama Bin tuato alcun arresto tra loro perché si tratta di persone contatti con un gruppo ribelle in Afga- Laden a tradirlo per salvare se stessi. Terroristi infiltrati entrate legalmente negli Usa negli ultimi anni e non nistan per organizzare l’omicidio, ma Il ministro Rumsfeld non è impaz- coinvolte in attività illegali. non avevamo abbastanza informazio- zito. Parla così perché gli Stati Uniti L'Fbi era a conoscenza «da anni» del fatto che ni per riuscire. Ora però abbiamo il hanno un piano che diventa sempre nelle scuole di volo alcuni presunti affiliati all'organizzazione terroristica sostegno di gente che non ci avrebbe più chiaro: cercare tra i complici di di bin Laden frequentavano scuole di volo negli Usa. sostenuto allora». Perché tanti segreti Osama qualcuno che lo liquidi come Lo scrive sempre il «Washington Post» citando un alto vengono improvvisamente rivelati al Gaspare Pisciotta liquidò suo cugino L’Fbi sapeva funzionario dell'amministrazione e testimonianze pro- pubblico? Perché le fughe di notizie Salvatore Giuliano. L’ordine di ucci- cessuali. «Non siamo stati in grado di collegare la sulla presenza in Pachistan di com- dere è stato dato tre anni fa. L’ex presi- frequentazione di scuole di volo da parte di sospetti mandos con la licenza di uccidere? dente Bill Clinton ha confermato di NEW YORK L'Fbi sapeva che presunti terroristi vicini terroristi con quello che poi si è verificato l'11 settem- Viene il sospetto che si voglia coprire essersi deciso al grande passo dopo gli ad Al Qaida, la multinazionale del terrore che fa capo bre», ha detto il funzionario, che ha chiesto l'anonima- qualcuno, come molti anni fa in Sici- attentati contro le ambasciate ameri- al miliardario saudita Osama bin Laden, vivevano ne- to. Mentre prosegue la ricerca di un fantomatico co- lia i carabinieri inscenarono un con- cane in Africa nel 1998. I reparti spe- gli Stati Uniti da anni e frequentavano scuole di volo mandante brizzolato, emerge dalle indagini che Moha- flitto a fuoco per coprire Pisciotta e ciali americani e britannici incaricati senza mai avere il sospetto di un imminente pericolo. med Atta, il dirottatore suicida del primo aereo che ha far credere che il bandito Giuliano di organizzare l’operazione sono già La stampa Usa ha pubblicato ieri una serie di articoli colpito le Torri gemelle, ha avuto un ruolo di primo fosse morto per mano della legge. Il in Pakistan. Ma Osama Bin Laden sulle omissioni delle agenzie di intelligence che getta- piano nell'organizzazione degli attentati. Secondo il vicepresidente Dick Cheney ha soste- non si trova. E gli americani agitano no un'ombra inquietante sull'efficienza dell'intero ap- settimanale «Newsweek», Atta avrebbe anche lasciato nuto con chiarezza che la lotta al ter- perfino lo spauracchio della bomba parato di difesa interna americano. un breve testamento prima di imbarcarsi sul volo della rorismo non si può fare mantenendo atomica, per costringere chi sa dove si Quattro o cinque cellule di Al Qaida erano presen- morte in cui si diceva «pronto ad incontrare Dio». le mani pulite. nasconde a parlare, a fare in modo ti negli Stati Uniti da anni. Secondo il «Washington Fonti dei servizi segreti Usa hanno poi rivelato che Mentre le forze americane strin- che egli soltanto paghi per i settemila Post», gli investigatori non hanno però riscontrato l'organizzazione di Bin Laden ha una centrale europea gono la morsa sull’Afganistan, il go- morti di New York e Washington, e alcun collegamento tra gli agenti «in sonno» e i 19 agli ordini di un comandante che ha il compito di verno di George Bush cerca un assassi- svanisca l’incubo della guerra. dirottatori suicidi responsabili degli attentati dell'11 coordinare le varie operazioni terroristiche orchestra- no che lo liberi di Osama Bin Laden Dov’è Osama? In Afganistan c’è settembre. Il giornale rivela che le cellule erano «sotto te nei campi di addestramento in Afghanistan. senza bisogno di una guerra.

L’INTERVISTA. Parla il professor Abd el Fattah, direttore del centro studi strategici del Cairo, esperto di integralismo islamico «Attenti a cercare solo lo sceicco Osama non è lui la mente della centrale del terrore»

Umberto De Giovannangeli smo islamico nel mondo arabo – stan negli anni Ottanta, quando mi- nemico sionista e la mancata soluzio- sta l’esercizio della forza e un scontro di civiltà non basta per l’Oc- che è ancora saldamente nelle mani non deve cadere nella trappola degli gliaia di giovani arabi e musulmani ne della questione palestinese offro- potenziamento della coopera- cidente portare dalla propria parte i dei capi clan». integralisti, riproponendo un assio- accorsero per combattere contro no argomenti forti per ingrossare le zione tra i servizi segreti per regimi che più hanno “flirtato” con Professor el Fattah, chi è real- «Senza il sostegno di regimi co- ma pericolosissimo tra Islam e terro- l’esercito sovietico. Non è certo un proprie fila. Ma non v’è dubbio che sconfiggere i gruppi integrali- il “network” di Osama Bin Laden. mente Osama Bin Laden? me quello yemenita, pachistano, e re». Nello stesso tempo, però, «l’Eu- segreto che in Afghanistan esistono gli integralisti si siano orientati ad sti? Bisogna saper parlare anche e soprat- «Uno strumento e non il grande per altri versi dell’Arabia Saudita, ol- ropa non deve divenire la retrovia basi di addestramento per i agire laddove si aprono nuove con- «Il lavoro di intelligence è indi- tutto ai popoli arabi e islamici, ad manovratore.Certo, uno tre che dei Taleban il “mito” dell’im- dei gruppi integralisti islamici, illu- “combattenti di Allah”. In Afghani- traddizioni ed emergono interessi di spensabile ma da solo non può basta- una multitudine in cerca di giustizia “strumento” dotato di indubbie qua- prendibile miliardario saudita, Osa- dendosi di poter trovare un modus stan non ha trovato rifugio solo Bin portata strategica per l’Occidente. re. La violenza politica non va affron- e rispetto, dimostrando con atti poli- lità organizzative, di rare capacità fi- ma Bin Laden, non esisterebbe. E vivendi con gli integralisti che preser- Laden ma il fior fiore del fondamen- Pensiamo al Caucaso e alle nuove tata solo con la repressione. Occorre tici che non è il “jihad”, la guerra nanziarie, in grado di riportare ad non esisterebbero killer così bene ad- vi territorio e obiettivi europei dai talismo arabo e musulmano. Ed oggi rotte del petrolio, ma anche al conflit- invece mettere in campo soluzioni santa armata, la via per ottenere giu- unità guppi divisi da antiche rivalità destrati e in possesso di solide coper- colpi dei “kamikaze di Allah, in cam- i veri padroni dell’Afganistan non so- to, mai sopito, India-Pakistan. In gio- politiche capaci di togliere spazio stizia e rispetto». etnico-religiose, ma sarebbe un tragi- ture finanziarie se negli anni Ottan- bio di un allentamento dell’azione no gli studenti di teologia ma Bin co, è bene ricordarlo sempre, è il con- agli integralisti. E soprattutto occor- Bene addestrati, dotati di ar- co errore di sopravalutazione ritene- ta, in funzione antisovietica. i sauditi repressiva. Uno scambio illusorio, Laden e i suoi cinquemila miliziani trollo delle enormi risorse di gas e re evitare di criminalizzare l’intero mamenti sofisticati e di solide re che la sua eliminazione, tutt’altro e gli americani non avessero finanzia- tanto più alla luce dei sanguinosi at- bene armati e altrettanto motivati. petrolio dell’Asia centrale». mondo arabo e islamico. Perché è coperture finanziarie. C’è solo che facile, porti alla distruzione del- to il “Jihad” degli islamici, Bin Laden tentati terroristici di New York e Ci troviamo di fronte ad una situa- L’America ha promesso una proprio l’innesco di uno scontro di questo dietro la forza del- l’articolata rete del terrorismo islami- compreso. Per non parlare del Paki- Washington». zione senza precedenti: quella di dura reazione militare. Ma ba- civiltà l’obiettivo dei terroristi». l’Islam radicale armato? co. Per capire chi è realmente Osama stan che per le sue mire di potenza Professor el Fattah, alla luce un’organizzazione terroristica che si Come evitare di cadere in que- «No, non c’è solo questo. La for- Bin Laden occorre ricostruire i suoi regionale non ha disdegnato di soste- dell’attacco agli Usa si può af- fa Stato». sta trappola? za dei gruppi integralisti, penso in spostamenti e quelli dei suoi capitali, nere militarmente e politicamente i fermare che esiste un piano di Dal Medio Oriente il baricen- Non esiste una centrale «Circoscrivendo l’uso della for- particolare ad “Hamas” palestinese o indagare sulle relazioni miliardarie Taleban. Ottenendo via libera da destabilizzazione messo in at- tro dei gruppi del terrorismo ‘‘ za, innanzitutto, indirizzandola con- a “Hezbollah” in Libano, è nella loro della sua famiglia con insospettabili Washington». Cosa c’è dietro Osa- to da un’unica centrale del ter- islamico tende ad estendersi unica del terrorismo tro coloro che hanno realmente idea- capacità di tenere strettamente unite potentati petroliferi che dall’Arabia ma Bin Laden e chi ha contribuito a rorismo islamico? in altre direzioni: nel Caucaso, islamico. Il miliardario to e organizzato gli attentati alle Tor- le azioni “esemplari” con un’iniziati- si dipanano sino al ricco Texas. Vor- rafforzare il suo «network» terroristi- «Non credo che esista un’unica ad esempio, e nell’area asiati- re Gemelle e al Pentagono senza coin- va di massa strettamente legata al ter- rebbe dire indagare su banche euro- co? Interrogativi angoscianti dopo centrale, una sorta di “Direzione stra- ca. saudita è solo volgere le popolazioni civili che sono ritorio in cui si opera. Con le azioni pee compiacenti, su ricchi rampolli l’attacco agli Usa, che rigiriamo al tegica” unificata del variegato arcipe- «Nell’era della globalizzazione e un grande ostaggio dei terroristi. Il rischio è che terroristiche “Hamas” fa politica, nel della dinastia saudita, su petrolieri del professor Abd el Fattah, direttore lago dell’estremismo armato islami- dell’interdipendenza anche l’”inter- la reazione americana sia usata da senso che in questo modo, con que- americani molto legati a Bush se- del prestigioso Centro studi strategi- co. Certamente, però, esistono dei nazionale” islamica si è globalizzata. collettore varie potenze, dalla Russia a Israele, sti strumenti ritiene di potersi radica- nior. E allora si capirebbe che l’opzio- ci di «Al Ahram» del Cairo. «L’Occi- forti vincoli ideologici e operativi. E Il Medio Oriente resta sempre per regolare i propri conti con la gue- re all’interno di una società palestine- ne militare è davvero marginale nella dente – sottolinea el Fattah, conside- l’occasione per cementare questi lega- un’area privilegiata per gli integrali- riglia islamica cecena o con l’integra- se che resta tribale e divisa in clan e lotta al terrorismo globalizzato e ai rato il maggiore esperto di integrali- mi l’ha offerta la guerra in Afghani- sti, soprattutto perché l’esistenza del lismo palestinese. Ma per evitare lo di incidere sulla struttura del potere suoi potentissimi manovratori». Usa terrorismo attentato (la guerra in america) ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 4 - 24/09/01

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Gli investigatori avrebbero informato i giapponesi anche del possibile uso di armi chimiche e batteriologiche Sequestrati manuali Bruno Marolo e materiali chimici WASHINGTON Ora tocca all’Euro- NEW YORK Un manuale per lo spar- pa e al Giappone. Gli Stati Uni- gimento dal cielo di antiparassitari ti hanno dato l’allarme agli alle- scoperto in un nascondiglio dei ter- ati: i terroristi preparano un at- roristi; un quintale di materiali chi- tacco ancora più micidiale di mici sequestrati a Bruxelles in un quello che ha provocato quasi appartamento sopra un ristorante settemila morti nel martedì del- nordafricano; la segnalazione che l’Apocalisse. Da Tokyo rimbal- arriva da Tokyo di un nuovo immi- za la notizia, rivelata dagli inve- nente e devastante attentato, stavol- stigatori americani ai giappone- ta con armi chimiche e batteriologi- si, che nei piani dei kamikaze che: negli Usa è massima allerta per di Osama Bin Laden è previsto la possibilità che gli uomini di Osa- l’uso di armi chimiche e batte- ma si preparino a colpire di nuovo. riologiche. Nella lista dei possi- L'esistenza del manuale per lo spar- bili obiettivi vi sono le centrali gimento di antipasassitari da aerei è nucleari del Pakistan. stata rivelata dal settimanale Time. Secondo l’agenzia giappo- «La sua scoperta ha creato ulteriore nese Jiji, il primo ministro Juni- preoccupazione tra gli esperti di an- chiro Koizumi è stato avvertito titerrorismo: temono che i seguaci dagli americani che la seconda di Bin Laden abbiano cercato - o offensiva del terrorismo po- stiano tuttora cercando - di disper- trebbe essere sferrata nel giro dere agenti chimici o batteriologici di una settimana contro i paesi da aerei usati di solito per scopo della Nato e tutti coloro che agricolo», ha scritto il settimanale. hanno promesso di collabora- re con gli Stati Uniti. Koizumi arriverà oggi a Washington, per consultarsi con il presiden- te George Bush. Vale la pena di ricordare che alla vigilia dei massacri del- l’11 settembre il governo ame- ricano aveva dichiarato lo sta- to di massimo allarme nelle «Colpiranno ancora, gli alleati degli Usa sotto tiro» sue basi in Giappone. Ora, il dipartimento di Stato ha consi- gliato ai cittadini di non viag- Da Tokyo rimbalza l’allarme attentati: gli americani ci hanno avvertiti del pericolo giare all’estero, a meno che non vi siano gravi motivi. Nes- sun paese è sicuro. E’ il panico. Proprio quello in Italia che vogliono i mandanti dei ka- mikaze lanciati contro il Penta- gono e i grattacieli gemelli di scelte dal terrorisdta miliardario. Nel pae- New York. La paura degli ame- se delle Aquile, si apprende, Bin Laden ricani si diffonde come un con- Massima allerta in Vaticano avrebbe ottimi rapporti di affari con la tagio negli altri paesi industria- rete di trafficanti di armi e di stupefacen- lizzati, rallenta ogni attività, ti. Nel 1998, del resto, una operazione spinge le economie verso una a rischio gli obiettivi sensibili congiunta dell Cia statunitense e dei ser- recessione globale. Viene in vizi segreti albanesi, portò all’arresto di mente l’ammonimento del pre- Shawki Salama, uno stretto collaborato- sidente Frank Delano Rosse- ROMA Le strategie di controllo degli termine inchieste sulle organizzazioni re di Bin Laden. Salama fu il primo a velt, all’indomani dell’attacco obiettivi sensibili non sono cambiate do- estremiste islamiche. Cresce anche l’allar- parlare di una «gigantesca operazione» di Pearl Harbor: «Non c’è nul- po l’attentato alle Torri gemelle dell’11 me e la collaborazione a livello europeo. contro gli interessi Usa nel mondo. L’in- la da temere, salvo la paura settembre. Ma sotto osservazione riman- Sabato scorso la collaborazione tra Uci- tero gruppo, detto dei «veterani d’Alba- stessa». La paura ha un effetto gono gli obiettivi giudicati sensibili, so- gos (l’antiterrorismo italiano), polizie in- nia», Maged Mustafa, Mohamed Henry, più terribile dei germi dell’an- prattutto quei luoghi considerati simbo- glese, tedesca ed algerina, ha consentito Shawki Salama e Mohamed Hassan Mah- trace e del vaiolo. L’unico anti- lici come il Vaticano. Notizie di attentati l’arresto di un militante del Gia algerino, mud, venne estradato e processato in doto è la ragione, e la ragione alla Santa Sede da parte di gruppi del latitante dal 1998, quando in Italia venne Egitto. Alcuni degli imputati fecero con- dice che le armi batteriologi- fanatismo islamico, sono circolate negli sgominata una cellula salafita che forni- fessioni dettagliate sulle attività della che non sono alla portata di Stati Uniti con riferimenti molto precisi. va armi e sostegno logistico ai militanti Jihad all'estero e sui rapporti tra il capo tutti, sono estremamente diffi- pericolose». Bin Laden, l’inafferrabile nemi- Un mussulmano Aumentata la vigilanza, ieri la Santa Se- integralisti. In quell'occasione, vennero dell' organizzazione, Aiman El Zawahri cili da produrre e da custodire. Gli ispettori dell’Ònu han- co numero uno di George Bu- pakistano de ha chiesto al comune di Roma di inoltre sequestrati documenti falsi, mate- (rifugiatosi in Afghanistan) ed il miliar- Dieci anni fa la setta giappone- no cercato per anni in Irak i sh, è ancora attiva in molti pae- durante una sospendere per qualche tempo il tradi- riale propagandistico e somme di denaro dario saudita Ossama Ben Laden. se Aum Shinriko voleva uccide- mezzi di sterminio del regime si, compresi gli Stati Uniti. Se- manifestazione zionale mercatino di bancarelle di gad- di provenienza illecita. Notizie sulla rete balcanica del miliar- re milioni di persone, ma i ger- e sono stati beffati. Il regime di condo il Washington Post gli contro gli Usa get sacri. E’ aumentata la soglia di atten- Alto livello di attenzione anche per le dario terrorista, sono state diffuse nei mi sparsi nella metropolitana Saddam Hussein, che ha nega- investigatori hanno individua- zione per aeroporti, grandi stazioni fer- basi militari italiane e americane. Si trat- giorni scorsi dal ministro dell’Interno di Tokyo furono quasi senza to loro l’accesso in molti im- to da quattro a cinque cellule roviarie e basi militari. Nessuna confer- ta del livello di allerta Bravo, il secondo serbo Dusan Mihajlovic. Secondo effetto. «Il traffico sulle auto- pianti industriali, possiede sicu- di una decina di militanti cia- ma su voci di possibili attentati contro le di una scala che parte dal meno grave Mihajlovic, l'organizzazione di Bin La- strade è un pericolo maggiore ramente armi chimiche, come scuna. Tutta gente che si com- alte cariche dello Stato, dal Presidente Alfa e sale poi al Bravo, al Charlie fino al den «ha due basi in Bosnia Erzegovina, delle armi biologiche», spiega il gas nervino usato per stron- porta in modo irreprensibile della Repubblica a quelli di Camera e più grave Delta. Nelle basi Usa di Aviano due in Kosovo ed è presente in Albania e Jonathan Tucker, un esperto care una rivolta dei curdi, e aspettando di essere attivata Senato, tali da rendere necessario un lo- e Sigonella e Nato di Camp-Derby a Li- Macedonia». «Conosciamo gli uomini dell’ufficio di Washington del probabilmente ha anche armi dal capo. ro spostamento in zone protette e riser- vorno, dopo lo stato di massimo allarme che dirigono le filiali dell'organizzazione Monterey Institute of Interna- biologiche. Finora si è guarda- Questa strategia è stata de- vate. Gli investigatori che si occupano di (D-Delta) nei giorni successivi all' 11 set- mondiale di Bin Laden» nei Balcani, ha tional Studies. to bene dall’usarle, perché la scritta da Jamal Fadl, il pentito antiterrorismo assicurano infatti che la tembre, il grado di allerta ha oscillato tra detto il ministro precisando che il suo Niente lascia credere che i rappresaglia americana sareb- che ha testimoniato contro i situazione è sostanzialmente immutata i livelli Bravo e Charlie e si mantiene tale dicastero dispone di «numerose informa- terroristi abbiano a disposizio- be terribile. Ora George Bush complici nel processo per gli rispetto al giorno degli attentati, quando tuttora. zioni sulle attività del terrorista più cono- ne questo tipo di armi, e abbia- ha proclamato: «Chi non è con attentati alle ambasciate ameri- sono state alzate notevolmente le misure Nessuna conferma ufficiale, ma da sciuto al mondo» e offrendo a Washin- no deciso di usarle. Ma non lo me è con i terroristi». Se vera- cane in Africa. I sicari di Osa- di attenzione nei confronti di obiettivi indiscrezioni circolate negli ambienti dei gton «tutto l'aiuto possibile». Nei giorni si può neppure escludere con mente gli americani sferrasse- ma Bin Landen si trasferiscono sensibili ed è stato dato nuovo vigore servizi, si apprende di un aumento della scorsi a Podgorica, in Montenegro, c’è assoluta certezza. Molti, in tut- ro un’offensiva senza quartiere nei paesi ai quali egli ha dichia- alle indagini su cellule islamiche in Ita- collaborazione dei nostri 007 con la poli- stato un summit dei ministri degli inter- to il mondo, hanno paura, e le contro l’Irak, una risposta con rato guerra e rimangono in at- lia. Proprio nei giorni scorsi, a Roma, c’è zia e l’intelligence albanese dopo le noti- ni di alcuni paesi balcanici conclusasi autorità americane non sono armi batteriologiche non po- tesa di ordini anche per anni, stato un vertice dei magistrati delle varie zie circolate nelle ultime ore sui possibili con un impegno alla cooperazione nella in grado di rassicurarli. Hanno trebbe essere esclusa. pronti a colpire il nemico alle procure italiane (Napoli, Milano, Tori- rifugi esteri di Osama Bin Laden. I Balca- lotta al terrorismo e alla criminalità orga- paura anche loro. L’organizzazione di Osama spalle. no) che in questi anni hanno portato a ni e l’Albania risultano tra le mete pre- nizzata. L’avvertimento al Giappo- ne e ad altri paesi si basa in parte su materiale trovato in L’America ha messo da parte il baseball e trasformato il suo luogo culto in un luogo di preghiera. Rudolph Giuliani esorta: dobbiamo smettere di avere paura casa di Zacarias Moussaoui, un algerino arrestato dopo gli attentati dell’11 settembre. Se- condo l’Fbi Zacarias era stato addestrato per diventare uno New York ricorda i suoi morti allo Yankee Stadium dei kamikaze di Osama Bin La- den. Ma aveva la testa dura e non riuscì a prendere il brevet- NEW YORK Per i newyorchesi era un Emerald Society della polizia hanno ex sindaci democratici David Dinkins skyline ferito di Manhattan. to per pilotare aerei di linea. simbolo della città, come l'Empire Sta- suonato il lamentoso Amazing Grace e Ed Koch hanno aperto la strada in Lo Yankee Stadium è nel Bronx: Gli venne allora assegnato un te Building e Central Park, come le mentre sulle tribune venivano innalza- processione al repubblicano Rudolph ad alcuni chilometri di distanza, sulla altro incarico: doveva specializ- Torri che non ci sono più: era il tem- te le foto scolorite degli scomparsi: An- Giuliani. punta sud di Manhattan, dall'11 set- zarsi nel manovrare gli aerei pio di Joe Di Maggio, il luogo dove la gel Oliarbe, Salman Hamdani, Chri- La preghiera è stata trasmessa in tembre si scava con sempre meno spe- cisterna usati dagli agricoltori New York della Grande Depressione stian Regenhardt e tanti altri fantasmi diretta tv e su maxi- schermi negli sta- ranza: nessun sopravvissuto è stato americani per spargere conci- veniva a dimenticare i suoi guai. Ma di questa tragedia del «melting pot» di di Coney Island a Brooklyn e a Sta- trovato tra le macerie di 'Ground Zerò mi o insetticidi. Manuali di ieri lo Yankee Stadium ha messo da newyorchese. ten Island. Un'analoga manifestazio- dall'indomani degli attentati, ma i soc- istruzioni per questo tipo di ae- parte il baseball e si è trasformato in Oprah Winfrey e James Earl Jones ne si è svolta a Washington, la capitale corritori continuano a cercare attac- rei sono stati trovati tra le sue casa di preghiera in ricordo delle vitti- hanno fatto da guida alla cerimonia. vittima dell'attacco gemello dei terrori- candosi a un filo sempre più tenue. carte. me del World Trade Center. Bette Midler, Placido Domingo e una sti, con l' altro aereo fatto precipitare «Siamo arrivati al livello dello Ci vuole poco a capire che Per New York il baseball è una troupe di Broadway hanno cantato al- sul Pentagono. E, in serata, si sono shopping mall: qualcuno potrebbe un aereo cisterna potrebbe religione, ma è da prima delle stragi la cerimonia. raccolti in preghiera i parenti delle vit- avercela fatta vivendo per 12 giorni di spargere germi letali su una dell 11 settembre che gli Yankees non «È arrivato il momento del ritor- time che venivano dal New Jersey: la acqua e panini», ha sperato Donald grande città come si sparge giocano in casa. E ieri, per la prima no alla normalita», ha detto il sindaco cerimonia, in un parco, ha avuto co- Hull, un vigile del fuoco venuto da DDT su una palude, e gli esseri volta da quel martedì nero e in uno Rudolph Giuliani che, subito dopo gli me sfondo la statua della Libertà e lo Los Angeles. Per i residenti di Manhat- umani morirebbero come mo- stadio blindato, sui suoi spalti non si tan è intanto cominciato un lento e sche. Domenica 16 settembre sono raccolti i tifosi: tra le migliaia di frammentario ritorno alla normalità: le autorità americane hanno persone ammesse alla «Preghiera per Niente zaini: una La preghiera è stata centinaia di persone sono state auto- vietato l’uso di questi aerei su l' America» quasi tutte erano legate rizzate a rientrare nei loro apparta- tutto il territorio nazionale. direttamente a qualcuno che dal so- bandiera a stelle e trasmessa in diretta tv e menti, ma altri 4.000 sono ancora tem- Dopo qualche giorno il divieto gno americano del World Trade Cen- strisce, a ciascuno una ‘‘ su maxi schermi negli ‘‘ poraneamente senza casa. è stato rievocato, ma i piloti ter non è tornato più. attentati, aveva tentato di organizzare La cerimonia di ieri ha raccolto E ad Atlantic City nel New Jersey, delle cisterne volanti hanno or- Una bandiera a stelle e strisce a rosa, niente fazzoletti l'evento a Central Park, ma aveva do- l'elite religiosa e politica di New York: stadi di Coney Island, tra strette misure di sicurezza, è stata dine di tenersi lontani dalle cit- testa, a ciascuno una rosa, ma non per asciugare le vuto desistere per motivi di sicurezza: il cardinale cattolico Edward Egan e Brooklyn e Staten eletta Miss America: ma, a dispetto tà, e sul sito internet della loro fazzoletti per asciugare le lacrime. «Dobbiamo tutti smettere di avere pa- l'imam dell' Islam Izak el-Pasha han- delle previsioni della vigilia che le can- associazione vi è l’avvertimen- Niente zaini, borse o termos per bibite lacrime ura. Non avere paura non significa no pregato con leader religiosi ebrei, Island didate di New York o del Distretto di to di «vigilare e segnalare ogni sono stati fatti passare agli ingressi, cancellare le emozioni, significa non protestanti, greco-ortodossi e sikh. Columbia avrebbero ottenuto voti di attività sospetta, in particolare mentre in cielo gli elicotteri pattuglia- permettere che le emozioni dominino L'ex presidente Bill Clinton ha accom- simpatia, Miss Oregon, Katie Har- l’acquisto di sostanze chimiche vano il quartiere. Le cornamuse della la nostra vita». pagnato la moglie senatrice Hillary, gli man, ha strappato la corona. Usa terrorismo attentato (la guerra in america) ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 5 - 24/09/01

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Tra celebrazioni religiose e incontri la seconda giornata della visita di Giovanni Paolo II ad Astana Alessio II polemico : Non è gradita la visita nella repubblica ex Urss Le autorità ortodosse russe del Pa- lo II, anticipando il pontefice nei pa proprio non ne vogliono sapere. luoghi della sua visita pastorale. Og- Di più: la visita in Kazakhstan è sta- gi Alessio II sarà in Armenia, paese ta paragonata a un oltraggio, il ca- che costituisce la seconda tappa po della Chiesa di Roma doveva del viaggio papale. L'Armenia è in chiedere il permesso agli ortodossi realtà un nodo cruciale sia per gli per il suo viaggio. Per il Patriarcato ortodossi che per i cattolici. La Chie- di Mosca infatti le uniche repubbli- sa locale ha strettissimi rapporti che dell'ex Unione sovietica che con Roma e marcia già da qualche non rientrano nella sfera d'influen- anno verso un accordo definitivo za ortodossa sono la Georgia e l'Ar- per rientrare sotto la sfera de della menia. Così il portavoce di Alessio Santa Sede. E forse sarà proprio la II, il metropolita Kirill, ha dichiarato prossima visita del papa a segnare all'agenzia Novosti: «Sarebbe stato la «piena comunione» fra il «Catho- normale se il papa avesse fatto ri- licos» Karekin II e papa Wojtyla. chiesta al Patriarcato di Mosca e D'altro canto Mosca sta facendo avesse ottenuto il consenso di Ales- pressioni affinché la Chiesa armena sio II. Ma non è avvenuto nulla di mantenga una sua autonomia. Ed tutto questo». Per tutta risposta ora quello che sembrava un flebile Alessio II ha deciso di ripetere quan- dialogo ecumenico, si è trasforma- to mise in pratica all'epoca della to sempre di più in un confronto visita papale in Ucraina: farà una serrato per la conquista della supre- sorta di breve controviaggio paralle- mazia fra i cristiani d'oriente. lo rispetto a quello di Giovanni Pao- F.Pel.

Roberto Monteforte

ROMA «Esorto cristiani e musul- mani a pregare insieme per la pa- ce. Con tutto il mio cuore, implo- ro il Signore affinché mantenga il Il Papa: non fate guerre in nome della fede mondo in pace». «Non dobbiamo permettere che quel che è accadu- to porti a un allargamento delle Dal Kazakhstan Wojtyla invita cristiani e musulmani a difendere la pace divisioni: la religione non deve mai essere usata come motivo di conflitto». In queste frasi pronun- ora cedere «ai miti del consumi- kazakho ha ringraziato il pontefi- to festosamente. «Il vostro è un non succeda a voi di essere ora ciate da Giovanni Paolo II, in in- smo e dell'edonismo importati ce per la sua decisione di visitare il Paese in cui la convivenza e l'ar- preda della violenza non meno di- glese al termine della messa cele- dall'Occidente» e ciò sarà possibi- Kazakhstan nonostante la difficile monia tra popoli differenti posso- struttrice del "nulla"» ha afferma- brata ieri mattina ad Astana nella le se saranno rinforzati gli ideali situazione internazionale, lo ha lo- no essere additate al mondo come to il pontefice insistendo su di piazza della Madre Patria, vi è il delle persone e questo sarà terre- dato per l'esortazione pronuncia- segno eloquente della chiamata di una sua preoccupazione costante, senso della seconda giornata del no «missionario» per la chiesa cat- ta durante l'Angelus dal pontefice tutti gli uomini a vivere insieme legata al destino delle repubbliche pontefice in Kazakhstan, una gior- tolica. «Non passare dal comuni- perché cristiani e musulmani si nella pace, nella conoscenza ed ac- ex comuniste. Alla fine Giovanni nata fitta di avvenimenti. smo al consumismo» è questa la uniscano per la pace e perché il coglienza reciproca, nella scoper- Paolo II che ha scambiato battute In una mattinata sferzata da preoccupazione del pontefice. mondo non scivoli verso la guer- ta progressiva e nella valorizzazio- scherzose con i giovani e li ha invi- un gelido vento siberiano e illumi- Nel pomeriggio vi è stata la ra. Nazarbayev ha quindi rivolto ne delle tradizioni proprie di cia- tati a visitarlo a Roma. nata da un pallido sole,tra severe visita di cortesia al Presidente del- un appello perché la lotta al terro- scuno» ha detto loro, sottolinean- Un viaggio quello in Kazakh- misure di sicurezza, il Papa ha ce- la Repubblica, Nursultan Nazar- rismo sia sostenuta dalla coopera- do come il Kazakhstan sia terra di stan che giorno dopo giorno assu- lebrato la Messa e ha recitato l’An- bayev, che ha incontrato Giovan- zione di tutti e non si trasformi in incontro, di scambio, di novità, me in modo sempre più preciso i gelus Domini in una piazza affol- ni Paolo II, nel palazzo presiden- una guerra tra religioni o tra na- che «stimola in ciascuno l'interes- contorni di un pellegrinaggio di lata da 50.000 fedeli provenienti ziale di Astana. Durante l’incon- zioni forti e nazioni piccole. «Non se per nuove scoperte e induce a pace che il pontefice affida al mon- anche da altri paesi e tra cui molti tro, che si è svolto nel grande e si può equiparare i terroristi - ha vivere la differenza non come una do offrendo come modello di tol- cristiani ortodossi e musulmani. luminoso salone presidenziale, il alla fine ammonito - ad un popo- minaccia ma come un arricchi- leranza e di coesistenza proprio Durante la sua omelia Giovanni Papa ha fatto notare come a di- lo o ad una nazione. I terroristi mento». Giovanni Paolo II ha vo- l’esperienza della nazione asiatica, Paolo II ha sostenuto che «l'asso- spetto dei «molti che nei giorni agiscono contro la civiltà». luto aggiungere un’altra conside- ponte tra Oriente e Occidente, luta unicità di Dio» è una verità scorsi, pensavano che questo viag- A conclusione della giornata razione. Ha invitato i giovani a multietnica e plurireligiosa, che che i cristiani «hanno ereditato gio non sarebbe stato possibile a Giovanni Paolo II ha visitato guardare al futuro puntando su ha costruito su di una storia dram- dai figli di Israele e condividono causa dei tragici avvenimenti ne- l’Università «Euroasia» di Astana, valori umani e spirituali saldi. matica di sofferenze e di deporta- con i fedeli musulmani». Il Papa gli Stati Uniti. Invece questo viag- dove nell’aula magna ha incontra- «Dopo i guasti causati dalla vio- zioni la scommessa del proprio invitato a pregare per questo pae- gio c'è stato». Il capo dello Stato to gli studenti. che lo hanno accol- lenza mortificante dell'ideologia, presente. se e per i suoi abitanti «affinché, nella varietà delle sue componen- ti etniche, culturali e religiose, pro- Immagini del gredisca nella giustizia, nella soli- viaggio del Papa darietà e nella pace. Progredisca in Kazakhstan grazie alla collaborazione, in parti- Siete un colare, di cristiani e musulmani, impegnati ogni giorno, fianco a esempio di fianco, nell'umile ricerca della vo- ‘‘ convivenza lontà di Dio». «Voglio rivolgere un grave invito a tutti, ai cristiani tra popoli da e ai seguaci di altre religioni, affin- indicare al ché lavoriamo insieme per edifica- re un mondo senza violenza, un mondo mondo che ami la vita e cresca in giustizia e solidarietà». «Da que- sto luogo - ha continuato - invito cristiani e musulmani a levare una intensa preghiera all'unico, potente Dio di cui siamo tutti fi- gli, affinché il bene supremo della pace possa regnare nel mondo». «Possa la gente ovunque, rafforza- ta dalla divina saggezza - ha auspi- cato - lavorare per una civiltà dell' Non convincono il Vaticano gli allarmi che lo indicano come prossimo possibile obiettivo del terrorismo fondamentalista islamico amore, in cui non ci sia spazio per l'odio, la discriminazione o la vio- lenza». Il messaggio è chiarissi- mo, nessuna rottura tra Occiden- te e Islam, anzi un rafforzamento La Santa Sede: non ci minacciano i musulmani del dialogo sui valori e sulle scelte concrete di giustizia per assicura- re un futuro all’umanità. È stata Francesco Peloso Armenia: in origine quello che il da parte dei servizi di sicurezza ita- schio. Da ultimo Silvestrini ha affer- l'Iraq che colpirebbe solo la popola- finalizzato alla distruzione di un si- questa la risposta del pontefice ai Papa, insieme al suo entourage, ave- liani e di altri paesi che anche il mato qualche giorno fa: «Potrebbe zione. Una decisa presa di posizio- to religioso cristiano in Medio venti di guerra che si fanno sem- va programmato, era un viaggio di Vaticano e il Giovanni Paolo II po- darsi che una parte di loro (i terrori- ne in favore della ripresa delle trat- Oriente. Ma dove potrebbe nascere pre più minacciosi e che rischia- ROMA In questi giorni nei cieli del evangelizzazione, di dialogo ecume- tevano essere fra gli obiettivi del sti, ndr) sia tentata dall'idea di col- tative fra palestinesi e israeliani, un simile progetto? Diversi sono i mo di sconvolgere da un momen- Caucaso c'è un aereo che non ap- nico con altre chiese, di incontro terrorismo di matrice integralista pire oltre ai simboli della potenza con la volontà di ridiscutere lo sta- paesi dove l'estremismo terrorista to all’altro l’Afghanistan che non partiene a nessun esercito, che non con altre religioni. Poi, dopo l'11 religiosa. In particolare sono stati economica un simbolo religioso. tus di Gerusalemme. Senza contare islamico colpisce i cristiani. L'Egit- dista più di duemila chilometri atterrerà in nessuna base militare, settembre, la trasferta asiatica del messi sotto accusa gli estremisti isla- Ma questo Papa ha fatto tutto quel- l'accoglienza che le strutture cattoli- to rientra in questa categoria, men- dal paese che lo ospita. che non è in contatto con nessuna pontefice si è colorata immediata- mici delle Filippine che avrebbero lo che poteva in tutti i modi per che hanno offerto a migliaia di im- tre in Sudan è addirittura il gover- Dopo la celebrazione e il di- portaerei. Giovanni Paolo II ha de- mente di altre sfumature: i cristiani progettato un attentato contro ca- offrire amicizia». Quindi il cardina- migrati provenienti dai paesi islami- no a promuovere azioni di questo scorso tenuto a conclusione del ciso di rispettare fino in fondo il e i musulmani, la contrapposizione po della Chiesa di Roma. le ha ricordato la posizione del pon- ci, o i diversi momenti di dialogo tipo. L'Algeria ha visto cadere espo- Angelus il Papa si è intrattenuto a calendario del suo 95˚ viaggio apo- fra civiltà, lo scontro fra Europa e Ma davvero è possibile che a tefice contro la guerra del Golfo. promossi dal papa. E tuttavia anco- nenti della Chiesa ad opera degli pranzo presso la Nunziatura apo- stolico e di sorvolare - nonostante i oriente. E il Papa ha accettato la distanza di vent'anni da quel 13 Dello stesso avviso il card. Tonini: ra ieri Bill Clinton ha ricordato che estremisti del Gia, in Pakistan la stolica con gli «ordinari» dell’Asia rischi - una regione che vive giorni sfida, ha deciso di partire ugual- maggio del 1981, un'altra mano, do- gli attentati hanno un significato sotto la sua presidenza diversi atten- situazione rimane durissima per i centrale. È stata questa un’occasio- di attesa drammatica. Kazakhstan e mente per quanto l'accelerazione po quella del terrorista turco di politico ed economico prima anco- tati terroristici sono stati sventati cristiani, in altri stati ci sono forti ne per ribadire ai vescovi il valore di una crisi che portava il mondo estrema destra Alì Agca, volesse pre- ra che religioso. Sembra dunque di dai servizi segreti americani, fra limitazioni al culto. Eppure fra la dell’unità tra i cristiani, del con- sull'orlo di una guerra sconsigliava mere il grilletto o il detonatore per capire che per la Chiesa l'attacco questi uno contro il papa e un altro maggioranza dei paesi e delle comu- fronto ecumenico con i fratelli del- di proseguire nell'iniziativa. Lo ha colpire la Santa Sede e la guida spiri- terroristico in atto ha motivazioni nità di religione musulmana e la la chiesa Ortodossa e del rispetto detto lui stesso ieri, in italiano: fino tuale di circa un miliardo di cattoli- che esulano sostanzialmente da Chiesa cattolica non vi sono conflit- per le altre religioni,in particolare Il pontefice è un all'ultimo è sembrato che fosse ne- ci? Per molti degli uomini di Chie- quelle culturali o religiose: nessuna La Chiesa ti particolari, spesso anzi si apre il per la comunità musulmana ed cessario rinviare il viaggio. Domani sa con maggiore esperienza è poco contrapposizione fra Islam e cristia- dilago. Una situazione frastagliata anche «per chi si professa non cre- simbolo della pace volerà in Armenia il Papa, sotto la probabile - anche se non è escluso nesimo ma piuttosto uno scontro non è tra gli obiettivi dunque, non uniforme, e non per ‘‘ dente», ribadendo anche l’esigen- può essere nel mirino ‘‘ scorta silenziosa dei radar, con i si- del tutto - che il Vaticano finisca geopolitico che trae origine dai rap- prioritari del forza sovrapponibile al terrorismo. za che la Chiesa cattolica eserciti stemi missilistici degli eserciti di nel mirino dell'integralismo islami- porti di forza internazionali. Diver- Una cosa però sembra certa: in que- la sua vocazione missionaria sul di chi vuole che mezzo mondo che scruteranno nel co. Dal segretario di Stato card. An- si sono i «gesti» di questo pontefice terrorismo sto momento Giovanni Paolo II è il terreno dei valori umani e spiri- prevalgano violenza e cielo per prevenire un possibile at- gelo Sodano, a uomini di lungo cor- in favore di un dialogo interreligio- dei fondamentalisti simbolo vivente di un pensiero di tuali. La gente del Kazakhstan, tentato contro l'uomo della pace e so come i porporati Ersilio Tonini so, basta ricordarne alcuni: la visita pace, di una proposta di dialogo fra uscita dal «lungo inverno della do- terrore dell'incontro con l'Islam. Stretto in e Achille Silvestrini, tutti hanno nella grande moschea di Damasco islamici popoli e governi. Per questo, forse, minazione comunista, con la sua questa morsa di fuoco Giovanni Pa- escluso che la Santa Sede possa tro- nel giugno scorso, l'opposizione può essere nel mirino di quanti vo- pretesa di sradicare Dio» - ha af- olo II ha corso i suoi rischi. varsi fra le priorità del terrorismo, della Santa Sede - ripetuta varie vol- gliono che prevalgano la violenza e fermato il pontefice - non deve Già nei giorni scorsi era emerso pur persistendo un margine di ri- te in sede Onu - all'embargo contro il terrore. Usa terrorismo attentato (la guerra in america) ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 6 - 24/09/01

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Riaprono le piazze finanziarie dopo la più brutta settimana degli ultimi anni. Pesa ancora l’incertezza Sindrome-guerra sulle Borse Wall Street in emergenza Le autorità Usa prorogano il «paracadute» finanziario

Roberto Rossi Intervista a Epifani (Cgil) MILANO I mercati azionari riaprono all’insegna dell’incertezza della guer- frenata dello sviluppo». la restrizione di domanda per inve- ra e con la paura di una possibile Quale incidenza avrà questo stimenti che deriva da una riduzio- recessione economica. La tensione è Il crollo dei mercati riduce calo rispetto alle previsioni ne tanto drastica dei valori di Borsa, talmente alta che ieri la Sec, l’orga- del governo? e sulla quale non sappiamo ancora no che vigila sul funzionamento di «Noi diciamo al governo che la quando e come ci potrà essere una Wall Street, ha deciso di prorogare gli investimenti delle imprese sua impostazione, quella del Dpef, è ripresa, avrà sicuramente a breve di altri cinque giorni lavorativi, sbagliata perché contava su una pro- l’effetto di scoraggiare gli investi- quindi per tutta la prossima settima- spettiva di sviluppo dietro l’angolo, menti». na di Borsa, le misure straordinarie Giovanni Laccabò no le imprese quotate in Borsa e le in sintonia con una politica dell’of- E quindi? Quali saranno le adottate prima della riapertura di famiglie che possiedono titoli. In ferta molto forte. Ora questa filoso- conseguenze immediate? lunedì scorso. Aggiungendo, al tem- queste settimane, dopo un anno in fia dev’essere ripensata perché se il «Il mercato sarà molto più diffi- po stesso, anche nuove facilitazioni, MILANO Il crollo delle Borse rende cui le Borse sono andate calando, governo non sostiene con denaro cile: si riduce la domanda aggregata come quella di rinviare a novembre più incerto il futuro di grandi grup- assistiamo ad una forte perdita da pubblico la domanda, ed in questa agli investimenti e ai consumi, si tutti i rapporti sui mercati azionari pi come Fiat, Telecom e Pirelli e parte dei piccoli risparmiatori. Per fase anche la domanda per consu- accentua la competizione per regge- riguardo l’andamento dei fondi e il altri alle prese con mutamenti stra- una parte si tratta di perdita effetti- mi, diventa ancora più forte l’effet- re il mercato e, ecco il punto più comportamento degli operatori sui tegici. Guglielmo Epifani, numero va, per una parte di perdita virtuale, to deprimente sullo sviluppo econo- delicato, si spostano nel tempo i singoli mercati. Inoltre, resta la pos- due Cgil, conferma e analizza le pre- ma l’esito è identico perché, unita mico e sulle aspettative delle impre- grossi investimenti sulla qualità. sibilità per le aziende di comprare occupazioni. all’incertezza per il futuro, questa se». Questo tipo di crisi rinvierà nel tem- azioni proprie (buy-back) oltre il li- Perché non c’è da stare tran- situazione tende a deprimere i con- E le imprese? In particolare i po il riposizionamento del nostro mite del 10%. quilli? sumi e la domanda, motivo per cui grandi gruppi? sistema». Dal punto di vista economico, «La crisi di tutte le Borse mon- le famiglie tenderanno a rimandare «La situazione è altrettanto gra- E l’ottimismo di Fazio e di la vera partita per vedere lo stato di diali è l’indicatore dell’inquietudine gli acquisti e a ridimensionare la spe- ve. Poiché la risorsa borsistica serve Tremonti? salute della Borsa americana non sa- per il futuro, dell’incertezza che re- sa di casa». ad alimentare i finanziamenti del- «È normale per un governo mo- rà oggi. Il vero appuntamento sarà gna tra gli operatori e nelle famiglie. Perché preoccupa il calo di l’impresa, i gruppi la cui patrimo- strare il volto positivo, ma oggi que- per domani. Martedì sarà il giorno È una spia negativa per il futuro consumi familiari? nializzazione in Borsa viene dimez- sta situazione non prevedibile accen- nel quale si potrà capire se il perio- economico e sociale perché riflette «Perché non è vero, come co- zata nell’arco di qualche mese si ri- tua l’incertezza, anche per gli inter- do nero delle Borse, almeno quelle l’assenza di uno scenario prevedibi- munemente si ritiene, che l’investi- trovano ora con un autofinanzia- venti sul Sud, e non possiamo stare statunitensi, ma di riflesso anche le o razionalmente utile per le deci- mento finanziario riguardi prevalen- mento ridotto. È vero che per fortu- tranquilli nemmeno per la grande quelle europee, potrà dirsi finito. sioni economiche». temente società e istituzioni finan- na i tassi di interesse sui prestiti si industria come Pirelli, Montedison, Domani saranno resi pubblici i dati L’incertezza dunque coinvol- ziarie. La maggior parte è ancora in mantengono a livelli relativamente Fiat o Telecom e altri settori impe- sulla fiducia dei consumatori nel me- ge anche le famiglie? mano alle famiglie: ecco perché si bassi e che le banche centrali stanno gnati in processi di posizionamento se di settembre. Il dato non è di «Gli effetti del crollo riguarda- può prevedere un forte effetto di iniettando liquidità nel sistema, ma e di nuove strategie industriali». poco conto. Per due ragioni. Primo perchè riflette le aspettative delle fa- miglie americane sul futuro. E sarà una recessione alla quale mai nessu- nessuno conosce il principio né tan- ri hanno sottolineato come in que- prare. E accanto alle debolezze dovu- altri due aspetti. I movimenti attor- avrebbe, però, già opposto il suo ri- interessante vedere quale sarà stato no ha creduto veramente. tomeno la fine sta gravando in mo- sta fase di mercato, dominata dalle te alla situazione contingente, Mila- no a Mediobanca, che oggin riumi- fiuto. Al suo posto un nutrito grup- l’impatto dell’attacco terroristico di Anche dal punto di vista politi- do determinante sulle prospettive tensioni politiche internazionali, sia no sconta anche quelle croniche. In- sce il consiglio di amministrazione, po di pretendenti: dall’ex presidente martedì 11 settembre sulle coscien- co gli interrogativi non mancano. sia dei mercati sia dell’economia difficile utilizzare gli strumenti tipi- nanzitutto la forte concentrazione e la presentazione del piano indu- di Generali, Alfonso Desiata (appog- ze dei consumatori medi americani. Gli operatori di Borsa americani ed con il risultato dello stallo di entram- ci dell’analisi, dai fondamentali di in pochi settori, come quello banca- striale di Pirelli-Telecom. Secondo giato da Banca di Roma e Fiat), al- Ma poi anche perchè negli Stati Uni- europei non hanno ancora capito bi. bilancio ai grafici dell’analisi tecni- rio o assicutrativo che hanno risenti- fonti finanziarie, a sostituire il presi- l’attuale vice-presidente Antoine ti i consumi rappresentano circa i che cosa implichi guerra totale al La riapertura di oggi dei mercati ca. Un operatore ci ha detto: «Ci to non poco della crisi. Ma poi an- dente dell’istituto di via Filodram- Bernheim, fino all’ipotesi di un tec- due terzi del prodotto interno lor- terrorismo. Gli Stati Uniti potrebbe- avrà un significato pregnante anche sono titoli offerti a prezzi stracciati. che la forte propensione, tutta no- matici, Francesco Cingano, il cui nico come Piergaetano Marchetti. do. Una loro diminuzione potrebbe ro scatenare l’attacco contro i taleba- per la nostra Borsa. Venerdì, Piazza Se il mondo non finisce da qui a tre strana, di investire in buoni del teso- mandato è giunto ormai a scadenza, Per Telecom, invece, in settimana rendere la situazione più preoccu- ni dando così il via a una guerra Affari ha chiuso con il peggiore risul- anni, varrebbe la pena comprare a ro. l’attuale amministratore delegato, sarà il giorno della verità. Marco pante di quanto non si immagini e dagli esiti incerti e dalla durata inde- tato in Europa. Sono saltate tutte le pieni mani». Il problema è che però La settimana di finanza italiana Vincenzo Maranghi, avrebbe contat- Tronchetti Provera dovrà esporre il spalancare le porte nei confronti di finita. L’attesa di un conflitto di cui resistenze psicologiche. Molti gesto- adesso nessuno se la sente di com- si presenta interessante anche per tato Francesco Cossiga. Il quale piano industriale tanto agognato. Usa terrorismo attentato (la guerra in america) 22.00 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 7 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 oggi 7

Dopo l’attacco alle Torri si è aperto una dramma sociale enorme. Cresce la richiesta di un intervento dello Stato

DALL’INVIATO Piero Sansonetti

NEW YORK L'impatto sociale della strage dell'11 settembre per New York è devastante. La società ameri- cana ha mezzi di protezione sociale New York scopre la sua povertà molto ridotti rispetto agli standard europei o italiani. E quindi una capa- cità minima di tenuta di fronte a un Clandestini, camerieri, operai, impiegati: migliaia di persone senza lavoro e senza futuro evento così sconvolgente. E' indife- sa, è fragile. I newyorchesi hanno dimostrato doti umane straordina- avevano assicurazione sanitaria e della zona circostanze abbiano porta- parte la tragedia umana, le famiglie destini. Il "popolo delle due Torri" rie, grandi capacità organizzative, non hanno i soldi per pagare l'ospe- to alla perdita di circa 150 mila posti di molti di questi bambini vedono il era composto in parte da classe me- un gigantesco orgoglio collettivo. E dale che ha aggiustato la frattura. di lavoro nella sola Manhattan. Qua- loro reddito dimezzarsi, o addirittu- dia, impiegata e ben pagata nei setto- hanno fronteggiato in questo modo, Migliaia di dollari. E per di più Jenni- si come se fosse rimasta disoccupata ra sparire, se a lavorare era solo il ri alti della finanza o della new eco- con risultati eccellenti, i primi dieci fer dovrà restarsene a casa per cin- una città intera come Firenze. Alcu- genitore morto sulle Torri. Un dram- nomy, in parte dal popolino: i lavo- giorni del dopo-strage. Sono stati que o sei settimane e questo vuol ni hanno perso il lavoro definitiva- ma travolgente per i più poveri, ma ranti delle pulizie, i ragazzi dei risto- eroici. Ora però si tratta di affronta- dire cinque o sei settimane senza sti- mente, alcuni per un certo tempo, anche per la classe media. L'assenza ranti, dei bar, i pony. Molti di loro re problemi di riorganizzazione del- pendio. In America è così. Il mutuo ma sarà un tempo lungo: mesi. Si di strumenti di protezione sociale, e erano immigrati illegali. Alcuni so- la vita civile e sociale per i quali non scade venerdì prossimo, e c'è la rata calcola anche - dato assai più ag- la stessa struttura "debole" di quella no morti, e la loro morte non risulta bastano i buoni sentimenti e non della retta scolastica dei bambini. Co- ghiacciante - che l'11 settembre circa che potremmo chiamare la "famiglia e non è stata conteggiata, come non basta nemmeno la passione del sin- me si fa? 1.500 bambini newyorkesi siano ri- allargata", rendono facilissimo, in era conteggiata la loro vita. Altri so- daco Giuliani. Occorre una struttu- ***** masti orfani. La maggioranza di pa- America, il passaggio improvviso no rimasti in mezzo a una strada. A ra permanente. Si calcola che il crollo delle Torri dre, alcuni di madre, pochissimi, per dalla classe media alla povertà. Poi New York l'immigrazione clandesti- E paradossalmente l'America è e il blocco del World Trade Centre e fortuna, di entrambi i genitori. A c'è il dramma degli immigrati clan- na è parte integrante dell'economia. uno dei paesi occidentali più deboli Anzi, è un carburante molto potente su questo piano. Basta prendere in per spingere in alto i profitti. Perché considerazione tre dati: l'assenza del- fornisce forza lavoro a prezzi bassissi- la sanità pubblica e dunque del dirit- mi (assai sotto il salario minimo sta- to gratuito alle cure e alla salute; l'as- Petrolio, mercoledì il vertice Opec bilito per legge). Il problema degli senza di norme che garantiscano il Gli irregolari immigrati clandestini non è affatto posto di lavoro o almeno una cassa VIENNA L'Opec, l'organizzazione torri gemelle ed al Pentagono. Ma secondario. integrazione; un sistema pensionisti- dei Paesi esportatori di petrolio, vi- nonostante gli attentati, il timore di morti sotto Il ministro della Giustizia ha re- co minimo, assolutamente non ade- ve momenti difficili prima della una recessione aveva fatto calare ‘‘ le macerie so note le modalità attraverso le qua- guato al costo della vita. A questo prossima riunione plenaria di mer- di nuovo il petrolio ai 26 dollari al li i cittadini colpiti dall'attentato po- bisogna aggiungere un altro elemen- coledì a Vienna. Il prezzo del petro- barile di venerdì scorso. o feriti tranno ottenere dei risarcimenti. Ci to: c'è una fetta consistente di popo- lio è in una fase di estrema volatili- In una stima elaborata pochi giorni non risultano sono due vie: la prima è quella di lazione - gli immigrati clandestini, tà. Dopo gli attentati negli Stati Uni- prima degli attentati, il cartello ave- fare causa alle compagnie aree, ma il cioè alcune centinaia di migliaia di ti infatti risente, per un verso del va ridotto le sue previsioni di cresci- ufficialmente governo sconsiglia, perché i processi persone a New York city - per i quali timore di una recessione mondiale, ta della domanda allo 0,8 per cen- saranno lunghi, e se saranno troppi non è previsto nessun tipo di soste- per l'altro di un possibile conflitto to. Per il 2001, la domanda giorna- porteranno al fallimento delle com- gno, seppur minimo, perché di loro che possa coinvolgere il Goldo Per- liera di greggio si attesterà sui Operatori pagnie aeree o delle società di assicu- non è riconosciuta neanche l'esisten- sico e le rotte del petrolio. 76,35 milioni di barili; soltanto 640 della razione che le coprivano, e dunque za. A questo punto nel dibattito poli- Mentre una recessione potrebbe mila in più dell'anno precedente. borsa nessuno cittadino vedrà un dollaro. tico americano, in modo molto som- provocare una riduzione della do- In questo clima d'incertezza si riu- di Wall Solo spese. La seconda via è quella di messo, si affaccia la domanda: sicuri manda mondiale e, di conseguen- niranno mercoledì a Vienna i mini- Street rinunciare a fare causa alle compa- che abbiamo fatto un buon lavoro za, un calo del prezzo del petrolio, stri dell'energia e del petrolio dei gnie e in questo modo si ha diritto a in questi decenni a rendere sempre una guerra potrebbe avere l'effetto Paese produttori, per decidere la chiedere l'aiuto stanziato dallo Sta- più piccolo lo Stato e a demonizzare opposto e far salire in modo dram- strategia di produzione dei prossi- to. Sarà un giudice a decidere caso chiunque contestasse questa linea? matico il costo del barile di greg- mi mesi. per caso con quale somma compen- Sicuri che non converrà cambiare gio. Nei mesi precedenti la guerra Il quadro è complesso anche per le sare le vittime. Tenendo conto però linea? E - se si deciderà di cambiare del Golfo nel 1991, il prezzo del possibili tensioni politiche tra pro- che la cifra complessiva stanziata linea - a chi dovrà correre in soccor- petrolio salì a 41 dollari al barile. duttori filoamericani, come Arabia dall'amministrazione a questo sco- so, lo Stato: al capitale, all'impresa, o Questa volta, il primo movimento Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi, e po non può essere superata. Natural- ai cittadini? del greggio è stato al rialzo: salì di altri assai lontani dagli interessi de- mente i clandestini - scampati o pa- ***** 4 dollari al barile toccando i 31 dol- gli Stati Uniti, come Iran, Iraq, Li- renti di vittime - non hanno diritto a Cathy Nash è una signora di una lari poche ore dopo gli attacchi alle bia. nessun compenso. cinquantina d'anni. Capelli lunghi, ***** bionda, piuttosto bella. Fa l'infermie- Adesso si pone la questione poli- ra. Ha due figlie ed è anche nonna. L’attentato alle Torri gemelle ha distrutto circa 2milioni di metri quadrati di uffici, pari al 20% di tutta l’area di Downtown tica. Come può essere affrontata una E' divorziata. Una delle figlie ha 11 crisi del genere senza ricorrere a "più anni, l'altra 28, si chiama Jennifer ed Stato"? La politica americana da al- è a sua volta madre di una bambina meno vent'anni si basa sulla lotta al di 5 anni. Vivono tutte e quattro "big-governement", cioè agli eccessi insieme, a Brooklyn. La loro storia Ora la comunità degli affari cerca nuovi spazi di intervento della politica nell'eco- l'ha raccontata ieri il "New York Ti- nomia e nella vita civile e sociale. mes". La mattina dell'11 settembre Era la parola d'ordine dei repubblica- Cathy e Jennifer erano a Soho, a un Gildo Campesato di New York è l'ambizione di qualsi- fondi pensione ed istituzioni finan- per il fatto che gli edifici devastati area sia perché, comunque vada, ni, ma anche Clinton - dopo essere chilometro e mezzo, più o meno, asi società americana o internazio- ziarie per gli investimenti nel merca- sono di Class A, il top della qualità, ben difficilmente il quartiere colpi- stato strabattuto nel suo tentativo di dalle Torri. Quando scoppiò il pan- nale di una certa importanza che to dell'edilizia. L'attentato avrebbe concentrati per lo più proprio nella to verrà ricostruito restituendo agli riforma sanitaria - si era allineato, demonio si misero a correre, come ROMA E adesso, dove ci trasferia- abbia a che fare direttamente o indi- messo fuori uso, tra edifici distrutti parte bassa di Manhattan, quella uffici distrutti lo stesso spazio loro seppure con qualche prudenza. Co- tutti. Ma in senso inverso: la gente mo? E' l'assillo di moltissime socie- rettamente col mercato mondiale ed aree attualmente inagibili, qual- colpita. Le finanziarie non potran- riservato prima delle devastazioni. me può essere affrontata una crisi scappava cercando scampo verso il tà che avevano i loro uffici negli dei capitali. Tutti vogliono restare cosa come 2,8 milioni di metri qua- no dunque facilmente trovare in al- Oltre aver cambiato la sky-line di così, senza Stato? Anche i conserva- nord della città, madre e figlia corre- edifici rasi al suolo o comunque dove erano. Ma non sarà facile. Per dri di uffici. Terminata la fase di tre della città qualcosa di adeguato New York, l'attentato alle torri ge- tori ora avanzano qualche ipotesi di vano controcorrente, verso sud. Ca- danneggiati dalla distruzione delle una ragione molto semplice: non vi prima emergenza, New York si tro- alle loro esigenze di prestigio: appe- melle rischia di incidere sullo spa- intervento pubblico. Che sarebbe il thy è infermiera e ha sentito il dove- Twin Towers. La più lesta a muover- sono uffici sufficienti a colmare le verà con 2 milioni di metri quadri na la metà degli spazi disponibili zio sociale di Manhattan. Forse mol- rovesciamento della linea Bush. re di andare ad aiutare i feriti. Verso si è stata la Bank of New York che richieste di tutti, nemmeno in altre di uffici in meno: il 5% del totale sull'isola è di questo tipo. ti di quei funzionari in completo L'unico che continua ad opporsi è il le 11 i pompieri hanno estratto il ha subito affittato quasi 60.000 me- parti della città che non siano il offerto da Manhattan, ma ben il Prima degli attentati, nell'intera scuro e dall'aria perennemente af- vecchio Greenspan, il capo della Ban- corpo di un poliziotto, gamba ma- tri quadri di uffici in un'altra zona quartiere di Wall Street. la superfi- 20% di quanto esisteva a Down- Manhattan era vuoto il 6,7% degli frettata che eravamo soliti incrocia- ca centrale che ha servito sotto tanti ciullata. Serve un chirurgo, subito, di Manhattan per i suoi 3.500 impie- cie di uffici devastata è superore alla town, il quartiere finanziario, pri- spazi per uffici. Si calcola che tale re dalle parti di Wall Street, dovre- presidenti, repubblicani o democra- bisogna amputare, se no muore. Ca- gati restati senza posto dove lavora- quantità di spazio commerciale at- ma del crollo delle Torri Gemelle. cifra sarà più che dimezzata nello mo andare nel New Jersey o altrove tici. Lo stesso ministro del tesoro thy trova il chirurgo e un po' di ferri, re. tualmente libero nell'intera Manhat- L'elenco del disastro è impres- spazio di appena poche settimane. a Manhattan per rivederli ancora. O'Neal - un super liberista da far inizia l'operazione. Il chirurgo però Rimanere nel cuore finanziario tan. sionante: sono stati completamente Nell'anno della recessione, os- sembrare comunista Berlusconi - ha bisogno di una certa pinza, Cathy Più di qualcuno dovrà dunque distrutte le due torri del World Tra- servano a RReef, New York sarà ammette che qualche intervento bi- lascia la figlia col medico e va a cerca- lasciare il quartiere degli affari e tra- de Center, l'edificio Sette ed altre l'unica area degli Stati Uniti a pre- sognerà farlo. O' Neal però propone re la pinza, la trova, ma tornando è Si prevede sferirsi nelle aree vicine, ad esempio strutture minori per un totale di 1,2 sentare quest'anno un mercato dell' Banche e finanziarie di ridurre le tasse alle imprese, le colpita da un blocco di cemento che nel Northern New Jersey o a Long milioni di metri quadri. Ma sono edilizia commerciale in tensione. I tasse sulla speculazione finanziaria e si è staccato da un palazzo, è a terra un forte aumento Island. C'è già chi si sta preparando stati seriamente danneggiati nume- prezzi degli affitti sono previsti in stanno pensando sui capitali. I democratici invece ‘‘ con la gamba fratturata. La figlia la del costo degli affitti ‘‘ al trasloco. Questa inattesa "fuga" rosi altri "building" della zona: il crescita: roba da boom, dunque, di lasciare chiedono che siano bloccati, almeno vede, la soccorre, la porta ad un ospe- degli uffici di banche e finanziarie Liberty Plaza, due edifici del World piuttosto che da crisi. per l'emergenza, i tagli alle tasse sui daletto da campo, la sdraia per terra a Manhattan, da New York è un'altra diretta con- Financial Center, il Bankers Trust E non è detto che i nuovi edifici New York redditi più alti che erano stati appro- con un po' di ghiaccio e torna ad per la mancanza seguenza degli attentati. Plaza ed altre diverse costruzioni ora in costruzione possano far fron- per trasferirsi vati a primavera dal Congresso. aiutare i medici. Il poliziotto si salva: Una delle prime e più accurate per un totale di 1,6 milioni di metri te alle accresciute esigenze: molti Nessuno , per il momento, pen- è zoppo ma vivo. Ora madre e figlia di offerta stime delle devastazioni che hanno quadri. spazi sono già stati pre-affittati a altrove sa a intervenire sulla struttura, cioè a se ne stanno in casa, lei con la gam- colpito Manhattan è stata messa a La domanda di nuove sedi da lavori ancora in corso. riformare il Welfare, che ormai è al- ba ingessata e le due Torri disegnate punto da RReef, una società di San parte delle società che operavano Ed il futuro? Rimane incerto. lo stremo e non garantisce più nessu- sul gesso bianco. Sono nei guai. Non Francisco consulente dei principali nell'area si fa ancor più affannosa Sia sui tempi della rinascita dell' no. Usa terrorismo attentato (la guerra in america) ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 8 - 24/09/01

8 oggi lunedì 24 settembre 2001

Powell telefona al premier per tentare di salvare il colloquio. Si lavora per riaprire uno spiraglio Tel Aviv: «Non c’è Umberto De Giovannangeli Saddam dietro Osama» Quell’incontro non s’ha da fare. An- Il capo dello spionaggio militare zi no, può anche avvenire se la cal- d’Israele, generale Amos Malka, ma sul terreno durerà per altre 24 ha escluso responsabilità irache- ore. Ma i falchi della destra ebraica ne negli attacchi terroristici contro minacciano un’immediata crisi di l’Usa dell’11 settembre: «Non ve- governo se quel vertice «della vergo- do un legame diretto fra l’Irak e i gna» si terrà. Sul fronte opposto, dirottamenti aerei e gli attacchi ter- però, Washington non molla la pre- roristici negli Usa», ha affermato sa e spinge per il faccia a faccia tra Molka in un’intervista al quotidia- Peres e Arafat. Le congetture sul- no di Tel Aviv Yedioth Ahronot. l’immediato futuro lasciano il cam- «So che molta gente - ha aggiunto po ad una sola certezza: l’incontro - si è chiesta se questo tipo di tra Shimon Peres e Yasser Arafat attacchi può avvenire con l’aiuto annunciato per ieri è stato annulla- di un Paese e punta immediata- to per il veto di Ariel Sharon. Un mente l’indice contro Irak e Iran. «no» che suona come uno schiaffo Ma per quel che concerne i servizi in faccia al premio Nobel per la pa- di informazione - sottolinea - non ce, un’umiliazione gratuita, una fe- sono in grado per il momento di rita difficilmente rimarginabile. indicare un collegamento». La set- Tutto era pronto per l’atteso vertice timana scorsa anche esponenti tra il ministro degli Esteri israeliano dei servizi segreti statunitensi ave- e il leader palestinese. In nottata, vano escluso collegamenti fra gli nella sua redidenza di Tel Aviv, Pe- attacchi alle Torre Gemelli e al Pen- res aveva concordato assieme a due tagono con il regime di Saddam». emissari di Arafat non solo l’agen- da dell’incontro ma anche un docu- mento finale congiunto. Tutto era pronto. Ma pronti erano anche i falchi della destra. Pronti con il loro ultimatum ad «Arik il duro»: sa dai il via libera a quel vertice - bollato dall’ex premier (Likud) Benjamin Netanyahu come un «vergognoso cedimento» - la crisi di governo Sharon annulla l’incontro Peres-Arafat scatterà automaticamente. E così, pressato dai falchi - secondo cui Arafat non ha ancora ordinato ai Il ministro israeliano si prende una vacanza per protesta. Gli Usa insistono per il summit suoi servizi di sicurezza di impedire nuovi attentati in Israele - Sharon ha fatto notare ad un incredulo Pe- Il presidente res che ancora nei Territori non si è dell’autorità territori stabilita la calma necessaria per la palestinese riuscita del vertice, riferendosi in Arafat particolare ai colpi di mortaio che co costretto a fare i conti con «la necessi- l’altra notte erano stati esplosi in tà di opporsi, anche con le armi, a chi una colonia di Gaza. Per rappresa- Israele chiede l’estradizione di Barguthi conosce solo la logica delle armi e della glia i carri armati con la stella di brutalità». Ma non ha nulla del capo guer- Davide erano penetrati nella cittadi- rigliero. «Io - dice - sono un dirigente na palestinese di Dir el Balah. Il capo di Fatah: non vogliono il dialogo politico, eletto democraticamente. Tutto Stavolta, «Shimon la colomba» il mio tempo è dedicato a difendere il ha mostrato gli artigli. La sua reazio- mio popolo da una occupazione milita- ne è immediata. «Questo è davvero «Beh, è già un passo avanti. Prima mi che stiamo facendo: lottare contro chi re». Un impegno che certo non verrà me- troppo, la misura è colma», dice ai volevano ammazzare, ora si occupa, violando la legalità internaziona- no dopo la richiesta di estradizione avan- suoi più stretti collaboratori. La “accontentano” di chiedere la mia estra- le, i Territori palestinesi». In questi dodi- zata da Israele. «È carta straccia - ripete - controffensiva politica inizia con la dizione. La sfrontatezza degli israeliani ci mesi di rivolta, Barguthi ha visto più solo carta straccia». Il segretario generale decisione di disertare la seduta di non conosce limiti. Per loro, ogni palesti- volte la morte sfiorarlo: «Sì - ammette - di Al-Fatah non è l’unico esponente pale- governo e con l’avvio di consulta- nese che combatte per i suoi diritti nazio- gli israeliani ci hanno provato a farmi stinese ad essere entrato ieri nel mirino zioni con i ministri laburisti, a co- nali è un terrorista da eliminare. Ad Ariel fuori, con i cecchini e i loro elicotteri della giustizia israeliana. Poche ore prima minciare da quello alla Difesa Ben- Sharon posso solo dire che le sue teste di “Apache”. Gli è andata male». In uno di dell’annuncio della richiesta di estradizio- yamin Ben Eliezer, a cui Peres con- cuio sanno dove trovarmi. Che vengano questi attacchi, i razzi aria-terra sparati ne avanzata contro di lui, fonti della poli- fessa di aver pensato in un primo a prendermi». La sua voce non sembra dagli «Apache» colpirono la vettura in zia di Gerusalemme avevano rivelato, momento di dimettersi e di aver tradire emozione né rabbia. Marwan Bar- cui viaggiavano due stretti collaboratori e sempre alla radio militare, della possibile deciso poi di prendere una breve guthi è nel suo ufficio di Ramallah, sede guardie del corpo di Barguthi. L’auto fu apertura di un procedimento per l’incri- vacanza di protesta. «Non ci sono di Al-Fatah, quando lo raggiungiamo te- sventrata e i due morirono sul colpo. «So- minazione del Muftì di Gerusalemme, ultimatum di Peres a Sharon», chia- lefonicamente. Non appare sorpreso dal- lo all’ultimo istante - rivela - decisi di sheikh Akrama Sabri, massima autorità risce ai microfoni della radio statale la richiesta avanzata dalle autorità israe- non seguirli». Il capo di Al-Fatah, puntua- religiosa dei palestinesi nella Città Santa: il segretario uscente del partito labu- liane: «Nello stesso giorno in cui Sharon lizza la radio militare israeliana, è sospet- «Dopo aver chiuso l’Orient House - di- rista Raanan Cohen, al termine del- sconfessa il suo ministro degli Esteri e tato di aver intrapreso contro lo Stato chiara all’Unità Ziad Abu Ziad, ministro la consultazione. «Domani (oggi, pone il veto all’incontro con Arafat - os- ebraico attività armate e di essere respon- dell’Anp per Gerusalemme - gli israeliani ndr.) - annuncia - andremo da Sha- serva Barguthi - Israele chiede la mia sabile della morte di alcuni cittadini israe- vogliono anche criminalizzare le nostre ron per un incontro chiarificatore». estradizione. È un modo come un altro liani. «Israele - ribatte Barguthi - ha mes- autorità religioso. L’obiettivo di Sharon è Cohen ha però chiarito che i laburi- per dimostrare l’impossibilità di qualsia- so in atto ta tempo una campagna di vero quello di fare di Gerusalemme una città sti non intendono uscire dal gover- si dialogo». Solo alcuni giorni fa, e proprio terrorismo di Sato elimando off limits per tutti i palestinesi». A Ramal- no in questa circostanza, in quanto «Non è stato segnalato alcun inci- «no» che spiazza i palestinesi. «La Marwan Barguthi aveva concesso all’Uni- decine di militanti e attivisti dell’Intifada. lah, intanto, una folla si raduna davanti ritengono che sia ancora possibile dente da stamattina (ieri, ndr.) - giornata odierna - denuncia il mini- tà un’intervista in cui spiegava perché, E se qualcuno dovrebbe proprio essere all’edificio che ospita il quartier generale organizzare l’incontro Peres-Arafat afferma -. Ciò significa che i palesti- stro dell’Informazione palestinese nonostante l’ordine impartito da Arafat, condotto in tribunale questi è semmai di Al-Fatah. Sono lì per esprimere il soste- «e realizzare così - sottolinea - una nesi hanno capito che l’incontro tra Yasser Abed Rabbo - ha chiaramen- l’Intifada non si sarebbe arrestata. Ed og- Ariel Sharon, che dovrebbe rispondere gno al loro leader, per ribadire che l’Inti- richiesta esplicita del segretario di Arafat e Peres può avvenire se re- te mostrato al mondo se siano i gi, dopo la «provocazione dei falchi al dell’accusa di crimini di guerra». Il riferi- fada non si arresterà «fino a quando la Stato Usa Colin Powell». gna la calma e spero che questa cal- palestinesi o gli israeliani a cercare governo in Israele» quele ragioni risalta- mento è al coinvolgimento, sia pur indi- bandiera palestinese non sventolerà su Ma a quell’incontro «chiarifica- ma sarà mantenuta fino a domani di ridurre le violenze». «Ad ogni no con ancora maggiore nettezza: «Ogni retto, di Sharon, allora ministro della Di- Al-Quds» (Gerusalemme). Barguthi strin- tore» Shimon Peres non partecipe- sera (oggi, ndr.). modo - aggiunge con una punta di popolo sotto occupazione - ribadisce il fesa, nel massacro di palestinesi inermi, ge decine di mano, sorride, e rilancia la rà. Di conseguenza, saranno i mini- In questo caso, lascia intendere veleno - la prossima volta che Pers leader di Al-Fatah - ha il diritto di lottare in maggioranza donne, bambini, anziani, sua sfida ad Ariel Sharon: «Sono qui, lo stri del Labour, tutti insieme, a deci- il ministro, il più volte rinviato in- ci chiamerà gli chiederemo se parla per la propria libertà. Il diritto alla resi- perpetrato dai falangisti libanesi nei cam- aspetto. Che venga a prendermi. E i Terri- dere se abbandonare la coalizione contro potrebbe finalmente svolge- anche a nome di Sharon, o solo per stenza è contemplato anche dalla Con- pi profughi libanesi di Sabra e Chatila. tori si trasformeranno nel Vietnam di di governo. La «carta americana» è re stasera. Ma al momento resta un se stesso». venzione di Ginevra. Ed è proprio quello Marwan Barguthi si considera un politi- Israele». u.d.g. l’ultimo appiglio per Peres. Lo stes- so Powell ha avuto nelle ultime ore ripetute conversazioni telefoniche L’INTERVISTA. Parla la leader laburista deputata alla Knesset: Sharon si è piegato ai ricatti dell’ultradestra. La nostra unica scelta è uscire dall’esecutivo con Arafat, Sharon e Peres. «In que- sto momento, stiamo lavorando per vedere se esistono, come auspi- chiamo, le condizioni per giungere al più presto all’incontro tra Arafat Yael Dayan: un gesto grave, salta il governo di unità e Peres», dichiara Powell in un’in- tervista alla rete televisiva america- na Abc. Stiamo facendo tutto il pos- «Israele rischia di rimanere Yael Dayan – si è piegato ai ricatti ron. sponsabilità. Le sue parole non devo- vero artefice di questa prova di for- sicurezza. Negoziare, però. E non im- sibile, ripete più volte, col volto tira- ostaggio di una minoranza di fanati- dell’ultradestra e del suo nemico al- «In questo modo è stata scritta no servire da albi per chi aveva deci- za, Benjamin Netanyahu». porre con la forza le nostre volontà, to, Powell. Un messaggio rivolto so- ci che vogliono isolarci dalla Comu- l’interno del Likud, l’ex premier Ne- una delle pagine più tristi e mortifi- so di affossare comunque l’incontro Al di là dei giochi interni, qual come intenderebbero gli oltranzisti. prattutto all’alleato israeliano. La nità internazionale proprio nel mo- tanyahu. In questo modo ha antepo- canti nella recente storia politica di tra Peres e Arafat. I falchi hanno im- è il segno del diktat dei partiti Non si tratta di fare sconti ad Arafat, «diplomazia telefonica» rassicura, mento in cui l’America sta cercando sto i suoi interessi personali, di pote- Israele. I ricatti di tre partiti abbarbi- posto la loro legge a Sharon, cercan- nazionalisti e religiosi? la cui biografia politica è zeppa di almeno in parte, Arafat. Ai suoi in- di non trasformare la sacrosanta rea- re, a quelli del Paese. Un no definiti- cati al potere hanno prevalso sul do di fare del conflitto con i palesti- «È il segno del pregiudizio pro- errori che hanno fatto la fortuna del- terlocutori americani ed europei, il zione contro dei terroristi sanguina- vo all’incontro tra Peres e Arafat buon senso e sull’opportunità, indi- nesi una delle trincee nella guerra prio di chi concepisce il destino di la destra ebraica, ma di comprende- presidente dell’Anp promette che ri in uno scontro con il mondo ara- non può che avere come conseguen- cata dall’intera Comunità internazio- globale al terrorismo, ma non devo- Israele come quello di un Paese in re che la pace comporta dei prezzi non offrirà «alcuna scusa a Israele bo e islamico che avrebbe ricadute za obbligata la nostra uscita da un nale, a cominciare dagli Usa, di co- no trovare copertura da parte di chi guerra permanente contro un mon- per Israele. Il discrimine è tra chi per accusare di terrorismo i palesti- terribili innazitutto in Medio Orien- governo sottoposto ai diktat di una gliere l’occasione determinata da aveva scelto di stare in questo gover- do ostile. Sia chiaro: l’incontro con non crede ad una soluzione militare nesi o per giustificare le aggressioni te». Ed ancora: «Un affronto imper- minoranza fondamentalista». una tragedia, quella che ha colpito no per senso di responsabilità». Arafat non è e, semmai si svolgerà, della crisi israelo-palestinese e quan- in Cisgiordania e a Gaza». Le pres- donabile. Una decisione gravissima Quando sembrava finalmente l’America, per riannodare i fili del Ed ora? non sarà un’apertura di credito al ti ritengono praticabile questa opzio- sioni internazionali e l’atteggiamen- che non può non avere ripercussioni andato in porto, l’atteso verti- dialogo con i palestinesi. Un dialo- «Di certo non possiamo subire buio ai palestinesi. Si tratterà comun- ne». to risoluto di Peres sembrano incri- sul futuro di questo governo di uni- ce tra Peres e Arafat è stato go,e bene ricordarlo, che aveva al questo smacco. La stessa credibilità que di discutere su un effettivo e Siamo all’epilogo dell’espe- nare la granitica risolutezza del pre- tà nazionale. L’apertura di Arafat, le annullato per decisione del suo centro la sicurezza di Israele e personale di Shimon Peres viene totale impegno nella lotta al terrori- rienza di grande coalizione? mier israeliano. Un collaboratore pressioni americane, gli sforzi diplo- premier israeliano Ariel Sha- del suo popolo. Sharon ha deciso messa in discussione. Uno statista smo e di negoziare una pace nella «Sono stata tra i dirigenti laburi- di Sharon lascia intendere che il di- matici dell’Europa, tutto questo per altrimenti, e il suo veto è di quelli della sua levatura non può essere sti che hanno creduto in questa scel- vieto del primo ministro all’incon- Ariel Sharon conta meno dei ricatti destinati a pesare enormemente sul trattato come un burattino a cui si ta, pur sapendo che ci saremmo tro- tro Peres-Arafat «non è di princi- di partiti estremisti che antepongo- Non possiamo futuro di Israele e della pace in Me- dice di andare avanti salvo poi fer- Oggi è l’intera vati di fronte a mille resistenze da pio» e che una volta ripristinata la no i loro interessi e una pregiudizia- ‘‘ dio Oriente». marlo all’ultimo minuto con motiva- ‘‘ parte dell’ala oltranzista della destra. calma nei Territori egli non sbarre- le diffidenza verso i palestinesi alla accettare i ricatti dei Il generale Mofaz, capo di sta- zioni pretestuose utili solo a coprire Comunità Far parte del governo è stato un atto rebbe più la strada al suo furibondo ricerca di un’intesa che ponga fine falchi. Siamo in questo to maggiore dell’esercito, ha dei ricatti politici. Il no di Sharon internazionale, a di responsabilità nei confronti d’Isra- ministro degli Esteri. Ed è lo stesso ad un conflitto che ha già provocato affermato che Arafat non si è sposta obiettivamente il governo di ele e, insieme, il tentativo di non Sharon in serata a correggere, par- troppe devastazioni». Fa fatica a trat- governo solo per dare impegnato a porre fine agli at- unità nazionale su posizioni oltranzi- cominciare dagli Usa, cancellare gli anni del negoziato di zialmente, il tiro: «L’incontro Pe- tenere il proprio disappunto Yael sbocco politico alla tentati. ste che i laburisti, tutti i laburisti a insistere per il pace avviato da Yitzhak Rabin. Ma res-Arafat potrà tenersi, come ave- Dayan, esponente di punta del parti- «A volte, Mofaz più che da gene- non possono accettare. Sharon deve se oggi questi spazi di manovra ven- vo promesso, se la calma sarà pre- to laburista, deputata alla Knesset, crisi rale parla da primo ministro in scegliere: proseguire questa esperien- dialogo gono sbarrati, il senso di quella scel- servata», puntualizza il premier. Ed figlia di Moshe Dayan, il genera- pectore, dimenticando forse che Isra- za di governo o condannarsi ad esse- ta viene meno. E allora combattere- ancora più esplicito è il ministro le-mito della guerra dei Sei giorni. ele è uno Stato democratico fondato re ostaggio di una estrema destra mo la nostra battaglia politica dal- della Difesa, il laburista Ben Eliezer: «Sharon il decisionista – sottolinea sulla divisione dei poteri e delle re- che ha già pronto il suo sostituto: il l’opposizione». u.d.g. l'Unità festa nazionale reggio emilia ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 9 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 la politica 9

Il presidente dei Ds ha chiuso ieri la Festa nazionale dell’Unità davanti a quindicimila persone

Lo scontro non è tra Bisogna sostenere Occidente e Islam. l’Ulivo senza ‘‘ Per bonificare i ‘‘ titubanze, evitando gli giacimenti di odio errori del passato, di non serve una nuova cui anch’io mi sento crociata responsabile D’Alema: Berlusconi dice solo bugie «Con il governo nella lotta al terrorismo, ma non ne approfitti. L’Ulivo, la nostra vera forza»

DALL’INVIATO Ninni Andriolo te smentito dai dati Istat che dimostra- no promosso dal centrosinistra. Il mi- Massimo D’Alema nistro del Tesoro torni in televisione, REGGIO EMILIA «Grazie per essere qui Non si durante il discorso Sulla guerra: dice D’Alema, «per chiedere scusa agli e per essere così tanti nonostante il conclusivo della italiani». tempo inclemente…». Sotto il palco scambi il festa de l’Unità “Individuare La verità è che Berlusconi «aveva bandiere rosse zuppe di pioggia e un ‘‘ nostro ‘‘ e colpire gli chiesto dieci anni per occuparsi del- tappeto di ombrelli. L’appuntamento l’Italia», ma non aveva detto «che i finale, il più importante, il comizio del senso di assassini, ma primi sei mesi gli servivano per occu- presidente della Quercia al popolo dei responsabilità senza cieche parsi degli affari suoi e di quelli dei ventimila arrivato da tutto il centro suoi amici». E giù ad elencare: meno nord con macchine, treni e trecento per cedimento rappresaglie” tasse ai miliardari, modifica della leg- pullman, non smentisce il segno di ge sul falso in bilancio con la prescri- una Festa dell’Unità bersaglio del mal- zione «di un reato che lo interessa», tempo, fin dai primi giorni. L’arena re decisioni tempestive «per favorire «bisogna fare di più» e D’Alema lancia tà per cedimento». “Sì”, quindi a tutte regalie alla grande impresa, divisione del “campovolo” è un ammasso di fan- in ogni modo la ripresa stabile dei ne- a questo punto la proposta che «a fian- le misure che «in modo efficace» pun- del paese, tentativo di azzerare le rifor- go, ma si rimane lo stesso, fino all’ulti- goziati» e per prevedere subito «un co della coalizione mondiale contro il teranno a combattere il terrorismo, me degli ultimi anni, una nuova legge mo, con le scarpe inzuppate o gli stiva- piano speciale di aiuti per le popolazio- terrorismo» («nessuna neutralità», ri- ma “no” a proposte del tipo che si sull’immigrazione che nega ogni prin- loni di gomma calzati dai più previ- ni palestinesi della Cisgiordania e di pete), la sinistra indichi «la priorità di sentono in giro e che tendono «a copri- cipio di solidarietà, nessuna attenzio- denti. In prima fila continua a resiste- Gaza». una coalizione mondiale contro la fa- re le mancate promesse della campa- ne al tema della sicurezza dei cittadini. re uno striscione bianco dei «compa- Qui c’è una grande responsabilità me, la miseria, lo sfruttamento». gna elettorale». E non pensi Berlusco- «E questo sarebbe il consuntivo dei gni di base» che chiedono «un partito della sinistra e del socialismo europeo I Ds, dice a questo punto D’Ale- ni «di approfittare della guerra per far primi cento giorni – esclama D’Alema più unito e più forte». Davanti e die- e anche per questo, afferma D’Alema, ma, stanno dimostrando un grande dimenticare l’impegno ad affrontare il – Per l’amor del cielo fermatevi. Pren- tro, nell’anfiteatro di terra battuta che «bisogna rafforzare l’unità del riformi- senso di responsabilità, ruolo di gover- problema del conflitto d’interessi» che detevi una pausa di riposo». Tra l’al- ha ospitato spettacoli e concerti, facce smo e del socialismo europeo» che pe- no, alto senso dello Stato. «L’Italia e i doveva risolvere e che, invece rimane tro di tutto questo non parla «un siste- attente pronte a sorridere, ad annuire, rò non sono rimasti «inerti» (lo ha nostri alleati internazionali possono là, «vera anomalia nel nuovo sistema ma televisivo ormai asservito agli inte- anche a interrompere un discorso ac- dimostrato «la sinistra al governo in contare sull’Ulivo e su di noi». di relazioni internazionali». I toni so- ressi di un solo padrone» e che ha compagnato da molti applausi, ma an- gran parte d’Europa, e anche in Italia» Ma attenzione. Il messaggio è di- no durissimi: le pensioni, dopo i comi- «paura di disturbare il manovratore». che da lunghi silenzi». con l’impegno «per l’azzeramento del retto a Berlusconi e al centrodestra: , zi elettorali, sono rimaste le stesse; Tre- Toni durissimi, quindi, contro la Reagire, quindi, sapendo che «mu- debito ai paesi poveri». Comunque, non scambiate «la nostra responsabili- monti si è inventato un buco inesisten- «destra». La cui politica richiede scoli e armi da soli non sono sufficien- «un’opposizione forte, decisa, che sap- ti»e occorrono «intelligenza politica, pia presentarsi come un’alternativa di nervi saldi, maturità». Servono queste governo credibile». E qui D’Alema cose per «prosciugare il consenso» che Centodieci pagine, a colloquio con Piero Sansonetti. «Troppi 77 anni? Ho sempre trattato il mio corpo con riguardo» prende anche la strada dell’autocriti- può esserci attorno ai terroristi. ca. Parte dal dopo elezioni. «Abbiamo «Pace, tolleranza, dialogo religio- avvertito nei mesi successivi alla scon- so sono i valori della democrazia, del- fitta la difficoltà di riprendere il filo di l’Europa, dell’America, ma anche valo- un’azione adeguata, efficace – dice - ri profondi della maggioranza dei mus- Un futuro con ideali, la sinistra per Berlinguer Ci sono state incertezze e qualche sulmani, condivisi oltre i confini stori- smarrimento. Adesso bisogna risolle- ci e culturali dell’Occidente». La gente varsi, bisogna ripartire». E questo ci applaude nuovamente. Sono tanti, ri- Il manifesto politico del candidato-segretario affidato ad un libro-intervista richiede «innanzitutto di mantenere e mangono in tanti, malgrado la piog- rafforzare l’unità dell’Ulivo» perché gia che non si placa. «disperdere in una disputa tra i partiti Da Tollo, in provincia di Chieti, on sono troppi 77 anni per non si era accorta che nel mondo si so morale di equità», «non è stata to, discorsivo, autoironico spesso. E base c’è stata un’illusione di fondo, la ritrovata coesione della campagna hanno portato le fisarmoniche e una «N dirigere un partito?», chie- era aperto un campo così grande di macchiata come la parola comuni- nelle risposte mescola passione poli- quella che «Pietro Nenni, al tempo elettorale sarebbe un grave errore. Bi- bandiera rossa dei Ds legata a un ra- de l’inviato dell’Unità Piero Sanso- ingiustizie brucianti?», chiede ad un smo». Si è «incarnata, soprattutto tica e impegno di uomo di scienza. del primo centrosinistra, negli anni sogna sapere che mai come oggi, con mo di Quercia; da Lucignano, in pro- netti: «Ricordo che nell’intervento certo punto l’intervistatore. «Se in Europa, in una tradizione di par- Bisogna denunciare i limiti a cui ‘60, aveva chiamato la stanza dei una destra socialmente iniqua al gover- vincia di Arezzo, sono arrivati con la che ho pronunciato recentemente a l’era dimenticato - risponde Berlin- titi, movimenti sindacali, associazio- può giungere «la mercificazione di bottoni. Cioè che il fatto stesso che no, la nostra vera forza è nell’Ulivo» e “sbanda”, quindici «compagni» del- un convegno organizzato dall’aggre- guer - Perché in verità nell’esperien- ni, che hanno avuto e hanno un tutto, la trasformazione del corpo noi entrassimo nella cabina di co- non «nell’isolamento della sinistra». l’Unione comunale diessina (60% in gazione di centrosinistra che ora mi za italiana, quella dei partiti comu- ruolo molto positivo nella vita dei umano e delle sue parti in oggetto mando potesse risolvere tutti i pro- Cita Francesco Rutelli e la conven- quel paese) “armati” di strumenti: zuc- candida a segretario sostenni l’esi- nisti, socialisti e anche di molti mo- cittadini» («siamo fieri di far parte di mercato», dice, e aggiunge che blemi». E oggi il paese è retto da zione fissata dalla coalizione in prima- ca, caccavella, campanacci, fisarmoni- genza di un ricambio generazionale vimenti cattolici, c’era stata in passa- del Partito del socialismo europeo e questi temi non possono rimanere «un governo di destra». «In pochi vere che sarà «un appuntamento im- che e corni di bue. Per tutto il pome- - risponde Giovanni Berlinguer - . to, una grande attenzione alle sorti dell’Internazionale socialista»). Ma lontani dalla politica. Perché «c’è mesi si sono dissolti giudizi e ottimi- portante». E dice poi che «non biso- riggio hanno suonato e cantato “Bella Non avrei mai creduto che qualcu- dei popoli dell’Asia, dell’Africa, del- adesso bisogna recuperare un rap- una politica economica, una politi- stiche previsioni, formulate anche gna avere titubanze. Evitando gli erro- ciao”o “Romagna mia”, adesso sono no pensasse di fare questo ricambio l’America latina. E in Europa gran- porto con ideali, valori, tensioni. In ca scolastica, una politica delle isti- nel dibattito dei Ds sul dopo voto: ri compiuti nel passato e di cui, an- anche loro all’Arena ad alternare ap- all’indietro. Però è andata così. Che di leader socialisti come Brandt e poche parole, ricollegare la politica tuzioni, ma c’è anche una politica che ci saremmo cioè trovati di fron- ch’io, per la mia parte, mi sento re- plausi e silenzio. Come le cinque devo dirti? Io ho sempre trattato il Palme si sono caratterizzati per aver alla società, superando i limiti di un per la vita». La sinistra, quindi. E i te a un nuovo centrismo, a pruden- sponsabile». «compagne» di Scandiano che hanno mio corpo con riguardo, essendo dedicato una parte considerevole ceto politico che non comunica più Ds, innanzitutto. Fassino? «Se verrà ze democristiane, a linee di moder- La gente applaude, convinta. Un atteso il comizio giocando a “briscola un medico igienista, e il mio corpo del proprio impegno politico a com- con l’esterno, si autoriproduce e eletto sarà un buon segretario». Ma nizzazione». Bisogna “tornare a vin- applauso prolungato. «In questo qua- in cinque” sotto il palco, su un tavoli- mi ha ringraziato funzionando fino battere queste ingiustizie. Poi è su- non riesce a creare idee. Il professio- «mi ha colpito» il fatto che i primi cere”, quindi. Per farlo bisogna rin- dro guardiamo con favore al rafforza- no improvvisato, una copia dell’Unità a questa età. Ne approfitto». Una bentrata l’indifferenza. L’eurocentri- nismo politico? «Credo che abbia 350 firmatari della sua mozione «vi- saldare l’Ulivo confermando «la mento della Margherita», mentre «dal a far da tovaglia («quelle da leggere le delle tante domande e delle tante smo. L’autosufficienza. E quando contribuito a consolidare la struttu- vano tutti nella politica». Cioè «fan- scelta strategica dell’alleanza di cen- nostro congresso dovrà uscire un par- abbiamo in tasca», assicurano mo- risposte che danno corpo alle cento- questi movimenti anti-global sono ra e l’organizzazione dei partiti per no tutti lo stesso mestiere, fanno trosinistra», ma bisogna anche «re- tito più forte e motivato». strando l’edizione di domenica 23 set- dieci pagine del libro pubblicato da- esplosi, i partiti socialisti europei e alcuni decenni, cioè abbia svolto parte di uno stesso ceto: segretari di stituire forza alla sinistra» rafforzan- Sul palco, alle spalle di D’Alema, tembre). gli Editori Riuniti, in vendita da sa- l’internazionale socialista non si so- una funzione assolutamente positi- federazione, deputati italiani e euro- do «l’identità dei Ds come forza del hanno preso posto molti dirigenti del- Dialogo con l’Islam, dunque, spie- bato alla Festa nazionale dell’Unità no resi conto che essi ponevano le va per la nostra democrazia, ma che pei, senatori, consiglieri regionali, socialismo collegata alle organizza- la Quercia. Seduti in prima fila, Berlin- ga D’Alema. «Con quella cultura e e nelle librerie di tutta Italia, stesse esigenze che sono state alla si sia poi trasformato in un gravissi- sindaci, capigruppo, assessori. Non zioni che in Europa e nel mondo guer, Fassino e Morando, l’uno accon- con le forze moderne e di progresso “Giovanni Berlinguer: il futuro che base della nascita del socialismo mo- mo limite - afferma Berlinguer - Si c’è un solo esponente della società pensano per l’umanità a un futuro to all’altro. Alla festa si è visto anche che lottano in quei paesi per consolida- vorrei. Riflessioni raccolte da Piero derno». è creato una specie di ceto separato. civile». «Ho grande rispetto per la di maggior benessere, equità, giusti- Cofferati, che si è recato in direzione, re una politica democratica, spesso Sansonetti”. La parola socialismo? Vuol dire an- Staccato dalla società, autoreplican- politica - dice Berlinguer - anche zia, libertà». prima del comizio, per salutare D’Ale- senza l’aiuto dell’Occidente». E qui un Si parla del congresso Ds, natural- cora molto «perché ha in sé un sen- te, invadente». E spiega che questa per chi vi si dedica in maniera esclu- n.a. ma e gli altri esponenti diessini presen- omaggio a Giovanni Paolo II, «al suo mente e non solo per illustrare la consapevolezza, lo portò nei primi siva. Ma non dobbiamo arroccarci, ti a Reggio Emilia. «C’è un appello che messaggio di pace e di dialogo tra cul- bontà di una mozione, ma per spie- anni ‘90 a rinunciare al mandato altrimenti perdiamo e la politica si proviene dal partito, dai militanti, da- ture e religioni diverse»che contraddi- gare il senso di una candidatura La parola socialismo parlamentare che aveva esercitato allontana sempre più dai cittadini». I governi di gli iscritti – conclude D’Alema - Un ce – il riferimento implicito è alla Lega («oggi sono molto imbarazzato dal per vent’anni. «Sono tornato agli I motivi della sconfitta del 13 mag- appello che dice “non litigate più”. È di Bossi - la paura «della moschea che fatto che alcuni sostengono che alla ha in sé un senso studi, alla ricerca», ricorda. Insom- gio? Il congresso non potrà non di- centrosinistra? “Il un richiamo che va raccolto». ‘‘ domani sorgerà a tre isolati da noi». segreteria Ds è stato candidato un morale di equità. Non ‘‘ ma: il fatto che alla guida del più scuterli. Quanto ai governi di cen- riformismo è stato E allora «discutiamo, confrontia- Insomma: Europa e Usa devono misu- cognome. Mi sembra una sottovalu- grande partito della sinistra italiana trosinistra questi hanno raggiunto moci, votiamo. Ma con il pensiero ri- rarsi con una dimensione dei proble- tazione delle capacità degli iscrit- è stata macchiata vada un intellettuale, un “non-pro- grandi risultati. «Ma il riformismo troppo debole, volto al giorno dopo, quando ci ritro- mi che faccia i conti «con i propri ti»), per richiamare i valori -alti- come la parola fessionista” può essere un vantag- è stato troppo debole e i risultati si bisogna restituire veremo uniti per costruire insieme errori». Il primo? Aver lasciato indebo- che devono guidare il far politica, gio ma solo «a condizione che non vedono: il lavoro è troppo poco va- una sinistra più forte», il presidente lire «l’idea di una pace giusta in Me- per riaffermare radici e prospettive comunismo si assuma questo incarico con sup- lorizzato, il mercato troppo poco forza ai Ds” dei Ds termina il suo discorso, la gente dio Oriente». E di fronte all’ennesimo di una sinistra che non può separar- ponenza». aperto alla libera concorrenza, tor- applaude, gli altoparlanti rimandano stop all’incontro tra Peres e Arafat, si da tematiche e movimenti che Berlinguer rifugge dal “politichese” nano a comandare le grandi fami- le note della “canzone popolare” di Europa e Stati Uniti debbono assume- vanno affermandosi. «La sinistra , usa un linguaggio semplice e diret- glie del capitalismo italiano». Alla Ivano Fossati. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 21.45 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 10 - 24/09/01

10 la politica lunedì 24 settembre 2001

Agenda parlamentare

Referendum, Gasparri – ROMA Lavori d’aula e impe- gni dei deputati del gruppo Ds-Ulivo dal 24 al 27 set- tembre. – Lunedì 24. Ore 15,30 alla fa uno show-contro in tv Camera con eventuale pro- secuzione notturna discus- sione su: ddl 1586, Rileva- Castagnetti: «È grave che un membro del governo inviti a non andare a votare» zione dei cittadini italiani re- sidenti all’estero; ddl 1587, Proroga dei termini per Natalia Lombardo le, con in mano l’ampolla con l’ac- vince e Regioni e che garantisce mazione: «Bisogna capire se Rai e adempimenti relativi al con- qua del Po, ha parlato di “infame l'unità del Paese e l'uguaglianza dei Mediaset intendano o meno dare sumo di carburante agrico- referendum”. Oltretutto sono con- diritti sociali tra tutti i cittadini». vita ad un piano straordinario di lo; ddl 1536, Fermo pesca; ROMA Ore 13, Tg2. E’ l’ora in cui traddittori, perché la consultazione Intanto il Comitato per il Sì, gui- informazione fatto oltre che dalla ddl 1544, Encefalopatia nelle case italiane si scola la pasta è stata chiesta anche da parlamenta- dato da Antonio Bassolino, sta pre- tribune elettorali anche da faccia a spongiforme bovina. per il pranzo di una domenica son- ri di quella che allora era l’opposi- parando il «Referendum Day» per faccia e trasmissioni di informazio- Martedì 25. ore 11 con pro- nacchiosa. Sullo sfondo il Tiggi por- zione». sabato, con manifestazioni in tutta ne. Se questo non accadesse signifi- secuzione pomeridiana ed ta i venti di guerra. Alla fine un «Altro che giuramenti padani»: Italia; cresce il fronte di chi vuole cherebbe probabilmente che ormai eventuale notturna, votazio- servizio ricorda che il 7 ottobre si Massimo D’Alema, alla chiusura confermare la riforma: si associa siamo arrivati alla prova generale ne su: ddl 1586, Rilevazio- vota per il referendum sul federali- della Festa nazionale dell’Unità a «Cittadinanzattiva», movimento di- del “polo unico radiotelevisivo”». nedei cittadini italiani resi- smo, (ma ancora, al di là degli spazi Reggio Emilia, rivendica la battaglia retto da Giovanni Moro, che denun- Oggi pomeriggio dovrebbe esse- denti all’estero; ddl 1587, elettorali trasmessi al di fuori degli per il Sì come uno dei «progetti pro- cia anche il boicottaggio al voto da re eletto il presidente della commis- Proroga dei termini per orari di maggiore ascolto, non si pri» dell’opposizione di centrosini- parte della maggioranza: «A questo sione parlamentare di Vigilanza, se adempimenti relativi al con- spiega ai cittadini in cosa consista la stra: «Noi lavoreremo perché la gen- fine hanno di fatto censurato il ser- i membri del centrodestra non fa- sumo di carburante agrico- riforma). te non stia in casa ma vada a votare vizio pubblico radio tv». ranno saltare per la quarta volta il lo; ddl 1536, Fermo pesca; La par condicio è rispettata, par- sì per rafforzare una riforma che Giuseppe Giulietti, responsabi- numero legale e lasceranno il posto ddl 1544, Encefalopatia la il diessino Fabio Mussi per il Sì e avvicina il potere ai cittadini, una le Ds per l’informazione, insiste sul- a Claudio Petruccioli, dell’opposi- spongiforme bovina. Maurizio Gasparri per il No. O me- riforma invocata da Comuni, Pro- la «intollerabile» mancanza di infor- zione. Mercoledì 26. Mattina e po- glio, la Comunicazione implicita meriggio con eventuale pro- del ministro di An è: non andate a secuzione notturna, votazio- votare. A questo punto per lo stupo- ni su: provvedimenti non re si rischia di far scivolare la pasta Diritto societario conclusi martedì 25; mozio- sul pavimento anziché nella zuppie- ne Violante ed altri ra... Gasparri si lancia in uno scop- n.1-00015 (comunicazioni piettante spot dadaista, uno sketch dell’indirizzo politico-gover- alla Petrolini, una replica dell’imita- nativo). Interrogazioni a ri- zione de “l’Ottavo Nano”. In mezzo Stralcio sulle norme per le coop, esecutivo diviso sposta immediata alle ore minuto fa un «ardito» gioco di paro- 15. le: «Potremmo anche dirvi di vota- Il ministro delle comunicazioni Gasparri Giovedì 27. Mattino e po- re no, ma questo referendum non Pressioni da Fi, Giovanardi: tireremo dritto meriggio con eventuale pro- ha quorum e questa riforma non ha secuzione notturna votazio- cuore. Non c'è il quorum e non c’è ni su: eventuali provvedi- il cuore. Quindi, potete anche vota- ROMA Il diritto societario divide la maggioran- testo sul diritto societario, per poi affrontare accoglie le proteste che pure vengono dal cen- nazionali della rete terrorista e sul riciclaggio menti non conclusi. Ore 15 re no, ma gli italiani hanno già deci- za di centrodestra: un senatore forzista chiede il tema in una legge ad hoc che riveda il siste- trodestra. Carlo Giovanardi, ministro per il di denaro sporco. Una contraddizione segna- in seduta comune Camera so: la maggior parte di loro quella infatti lo stralcio delle norme sulle cooperati- ma «in modo certo e graduale», piuttosto che Rapporti col Parlamento, la boccia in toto e lata anche da Francesco Rutelli, leader del- e Senato elezione di due domenica non andrà a votare». Il ve. Il disegno di legge approvato alla Camera con una «legislazione troppo brusca che po- fa sapere che «il governo non ha nessuna l’Ulivo. Se dovesse passare, infatti, blocchereb- giudici della Corte costitu- pranzo dell’intera famiglia è salvo dovrebbe passare al Senato entro venerdì e trebbe creare disorientamento nella coopera- intenzione» di stralciare le norme sulle coope- be gli scambi di atti giudiziari non solo fra zionale (terzo scrutinio- la per un pelo e magari nella testa di domani se ne discute nell’aula di Palazzo Ma- zione genuina». L’idea dello «stralcio», lancia- rative dal diritto societario. Norme, secondo l’Italia e la Svizzera, ma anche anche quelli chiama avrà inizio dai sena- qualcuno sarà anche sorto il dubbio dama. Ma si sono sollevate voci discordanti ta dal senatore forzista, piace al centrosini- il ministro del Ccd-Cdu, «basate sulla difesa con tutti gli altri paesi. E molte inchieste sul tori). se quorum si scriva con la C. Oppu- anche nel mondo della cooperazione più vici- stra: Enrico Letta, ex ministro dell’Industria della cooperazione vera rispetto a forme eco- riciclaggio mafioso o terrorista potrebbero sal- Mercoledì ci sarà il direttivo re cuore con la Q... no alla centrodestra, qual è la Compagnia ed esponente della Margherita, si aspetta che nomiche» che definisce simili a «grandi im- tare, sia quelle in fase preliminare che in tanti del gruppo Ulivo e giovedì «Questi giochi di parole dimo- delle Opere presieduta da Giorgio Vittadini. il governo accolga la proposta, ma critica prese, a volte monopolistiche». processi in appello. Il ministro della Giusti- l’Assemblea. strano una frequentazione con la E lo stesso Roberto Formigoni è stato piutto- «l’ostinazione» della maggioranza sul pacchet- E non avrà vita più facile la legge sulle zia, Roberto Castelli, difende la legge a spada I lavori del Senato saranno lingua piuttosto incerta, e quando sto critico. to diritto societario e falso in bilancio. «Pro- rogatorie internazionali, che oggi sarà discus- tratta, al di là del parere dei giudici. Ma salta contrassegnati in questa tenta i calembour, Gasparri, gli ven- Giampaolo Bettamio, senatore di Forza posta saggia», secondo Giorgio Benvenuto, il sa dal Csm e martedì in commissione Giusti- agli occhi, come ha denunciato il diessino settimana dall’esame in au- gono male», commenta Fabio Mus- Italia e vicepresidente della commissione in- quale ricorda che fu An a sollevare la questio- zia al Senato. Ma il disegno di legge è stato già Enrico Morando, «la sensazione che si tratti la del ddl sul Falso in bilan- si, vicepresidente della Camera, che dustria a Palazzo Madama, propone lo stral- ne in commissione. bocciato da molti magistrati, tanto più in que- di iniziative di riforma molto ispirate agli inte- cio. nel suo breve spazio televisivo ha cio di tutto ciò che riguarda le cooperative dal Ma il governo si chiude a riccio e non sto momento in cui si indaga sui legami inter- ressi personali del Capo del Governo». detto delle cose, normali, in favore del Sì. Il governo aveva annunciato di non voler dare un’indicazione di voto ai cittadini, ma di assicurare il Ma la stessa Chiesa non ha una voce unica sul tema. Le indicazioni di Giovanni Paolo II discostano dalle preoccupate esternazioni del cardinal Biffi suo impegno per il buon svolgimen- to del referendum. Allora la prima cosa che ci si chiede è come mai sia un ministro a fare propaganda in televisione. «Il governo non dovreb- Vescovi, moderazione sugli immigrati be azzardarsi in questo tipo di mes- saggi spericolati», continua Mussi, «ciò dimostra un imbarazzo profon- Ruini oggi terrà un discorso a Pisa: dalle indiscrezioni si annuncia un monito per la maggioranza dissimo nella maggioranza su come comportarsi, non sanno nemmeno se dire Sì o No. E quello che appare Francesco Peloso mo in questo caso sarà rivolto ai posizione, nel clima di questi gior- primo sulla crisi internazionale: il yani, pur confermando con nettez- la questione della partecipazione come un invito a non votare è inac- politici cattolici e moderati della ni però è possibile che il pensiero cardinale nega decisamente che za la posizione della Chiesa in favo- delle associazioni cattoliche e di cettabile da parte di un ministro». maggioranza, da loro la Chiesa si dell'arcivescovo di Bologna trovi l'islamismo abbia nel suo Dna re del matrimonio quale fonda- diversi uomini di Chiesa al movi- Alleanza nazionale ha sposato la ROMANon è chiamato a un compi- aspetta un vero passo avanti per nuovi consensi oltre a quelli, scon- l'obiettivo della distruzione del cri- mento della famiglia, aveva auspi- mento antiglobalizzaione, quella causa del No più che altro per uno to facile il card. Camillo Ruini: nel far sentire le ragioni dei cattolici. tati, dell'oltranzista Baget Bozzo. stianesimo, e ha spiegato: "in real- cato una maggiore attenzione da che ispirò a Cossiga la definizione spirito di squadra, in pieno feeling corso del Consiglio permanente Tuttavia altre voci si sono levate Ma sulla presa di posizione del pre- tà non esiste l'Islam, dietro questa parte dei sacerdoti verso le forme pungente di "tute porpora" per i con la Lega, per restare sulla posizio- della Cei che si riunisce da oggi a in senso contrario. Fra queste quel- sidente della Cei peseranno senz' parola come è possibile in ogni di convivenza alternative al matri- religiosi che aderirono alla manife- ne contraria alla riforma costituzio- Pisa dovrà spiegare qual è la posi- la consueta del card. Giacomo Bif- altro anche le parole e i gesti del movimento religioso e anche so- monio. E certamente non è un ca- stazione di Genova. Così se la con- nale già tenuta in Parlamento. E si zione della Chiesa in merito al di- fi che ha insistito nel proporre, nei papa. Giovanni Paolo II sta spen- ciale, ci sono molte diversità che so se nell'ordine del giorno dei la- danna della violenza e dell'ideolo- fa portavoce nei messaggi televisivi scusso disegno di legge sull'immi- giorni scorsi, una selezione di tipo dendo ogni sua energia in questi non riusciamo bene a cogliere. Esi- vori del Consiglio che prenderà il gia di alcuni settori di estrema sini- (in serata sul Tg3 parla Gustavo Sel- grazione varato dal governo la set- religioso-culturale da parte dello giorni per tenere aperta la strada stono molte diversificazioni anche via domani, c'è anche l'incontro stra del movimento è scontata, me- va con un tradizionale linguaggio timana scorsa Diverse sono le diffi- Stato italiano nell'accoglienza de- del dialogo fra le due grandi reli- se forse facciamo fatica a distin- nazionale delle famiglie che si ter- no lo è la critica a un modello di politico). coltà, a cominciare proprio dall'at- gli immigrati; in parole povere gioni monoteiste: musulmani e guerle". rà il prossimo 21 e 22 ottobre a sviluppo generatore di squilibri e «È grave che un membro del tuale crisi internazionale che ha frontiere aperte per i cristiani che cristiani credono nell'unico Dio Venerdì è stata poi resa nota la Roma in occasione del ventennale povertà che non piace in primis al governo suggerisca ai cittadini di riaperto la disputa sull'immigra- si integrerebbero meglio nella no- ha detto ieri e ha ricordato le radi- lettera pastorale indirizzata alle fa- della Familaris consortio, l'encicli- pontefice. Ruini quindi dovrà non andare a votare», è il commen- zione di origine musulmana. stra società e porte chiuse o quasi ci comuni che legano ebraismo cri- miglie lombarde. I vescovi della ca di Giovanni Paolo II dedicata guardare in più direzioni tenendo to di Pierluigi Castagnetti, capo- Ruini dovrà mediare tra diver- per gli altri, musulmani in testa stianesimo e islamismo. Il lontano Lombardia, ecco la novità, pur ri- alla famiglia. Anche in questo cam- saldo il rapporto col governo e al- gruppo della Margherita alla Came- se esigenze, tutte - in modo diver- che minerebbero dall'interno i va- Kazakhstan multietnico e multire- conoscendo il primato della fami- po la Chiesa era piena di aspettati- lo stesso tempo precisando le cose ra, «ancora più grave perché non so - rilevanti: da una parte la Cari- lori e le regole di convivenza delle ligioso è diventato addirittura - glia fondata sul matrimonio, chie- ve verso il nuovo governo, ma l'at- che non vanno. Sul piano interno rispetta l’invito del Presidente Ciam- tas che - insieme con altre organiz- società occidentali. Il "rischio - ha nelle parole del pontefice - model- dono gesti e segni profetici per i tesa comincia a durare tropo e an- il presidente dei vescovi cercherà pi e diseduca gli italiani sui valori zazioni cattoliche - chiede una pre- detto l'arcivescovo di Bologna con lo e di convivenza per il mondo divorziati e avanzano la proposta che organizzazioni cattoliche co- di mediare fra le tante facce di una della Carta Costituzionale». sa di posizione esplicita contro il evidente riferimento a quanto av- intero. Altri pesi massimi hanno che le coppie di fatto vengano in me il Forum delle famiglie - pro- Chiesa che forse raramente, come Un atteggiamento, prosegue il provvedimento e si augura che sia venuto in America - è un futuro di fatto suonare però la loro campa- qualche modo regolate dal punto motore di una vasta mobilitazione in questo periodo, aveva partecipa- segretario popolare, «che un gover- il capo della Chiesa italiana, l'auto- lacrime e sangue". na nei giorni scorsi, uno di questi di vista legislativo. Da ricordare in campagna elettorale sui temi to con tutte le proprie energie e no democratico non dovrebbe ave- revolissimo vicario del Papa, a da- Per la verità non è la prima è il card. Carlo Maria Maritini che che qualche settimana fa il Papa, della tutela sociale della famiglia - teste al dibattito politico naziona- re. Gasparri si associa a Bossi, il qua- re voce a quest'esigenza. Il richia- volta che Biffi espone questa sua ha "battuto" due colpi diversi. Il in un discorso ai vescovi urugua- cominciano a non gradire. Quindi le e a quello internazionale.

Nel 6˚ anniversario della scomparsa di ETTORE BADINO la moglie Gioconda, i figli, le nuore, i generi e i nipoti lo ricordano con immutato affetto. Roma, 24-9-2001 Nel 20˚ anniversario della scompar- sa del compagno LIBERO PEDRANTI moglie e figlie lo ricordano con af- fetto e rimpianto. Cardano al Campo, 24-9-2001 24.9.1987 24.9.2001 Nel 14˚ anniversario della scompar- sa del compagno GIUSEPPE FINOTTO Il figlio Sergio ne ricorda l’insegna- mento politico e sindacale e la dirit- tura morale. Cervignano del Friuli, 24-9-2001 Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 20.52 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 11 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 la politica 11

Piazza dell’Unità d’Itlia a Trieste in una foto di Gabriella Mercadini, a destra la Risiera di San Saba La pericolosa deriva di Trieste Tornano nazionalismo e simboli del “ventennio”. Haider accolto con tutti gli onori

DALL’INVIATO Gianni Marsilli

TRIESTE La prima volta che era ve- Sabato il Recuperati nuto a Trieste il Comune gli aveva fatto il vuoto intorno. Racconta leader Oberdan e Roberto Damiani, oggi deputato ‘‘ carinziano è ‘‘ Pagnini, per la Lista Illy e ieri vicesindaco della città: «Io e il sindaco Illy lo stato podestà ignorammo. Mi ricordo che c’era ricevuto in nominato dai un ricevimento e un concerto, e lui se ne stava appartato con tutti i municipio nazisti giornalisti che lo circondavano. Parlava e parlava, felice dell’atten- zione che gli veniva dedicata. Ine- Si sa: dopo più di sette anni di Trieste aveva ritrovato dopo de- tura, ripescasse il mito di Gugliel- prio necessario che la giunta non molti a dire che il vero sindaco è il la presidenza della Risiera. Ma vitabile. Mi saltò la mosca al naso, governo di centrosinistra Trieste è cenni una sorta di condivisione mo Oberdan (mito che peraltro è cambiasse quel regolamento che Menia, Alleanza nazionale, e non messi insieme indicano che c’è il andai da lui e gli spiegai davanti a caduta come una pera cotta nelle municipale. Di interessi, certo, ma frutto di pura retorica patriottar- assegna automaticamente la presi- il forzitalista Di Piazza. rischio di un passo indietro, senza tutti che se era vero che era un mani del centrodestra. Normale e anche di convivenza civile. E’ que- da: si trattava di un esaltato giusti- denza della Risiera di San Sabba La pensa così anche lo storico dubbio. Anche perché le autorità ospite era anche vero che era un democratica alternanza. Ma sto che da qualche tempo scric- ziato dagli austriaci per aver am- all’assessore alla Cultura di turno? Giovanni Miccoli, che sulle vicen- politiche di questi ultimi decenni ospite indesiderato, che si era au- “normale” Trieste non lo è mai chiola. Per la precisione da quan- mazzato un paio di innocenti), E’ toccato a Menia, e formalmente de cittadine ha prodotto più di non hanno svolto un effettivo ri- toinvitato e che per cortesia non stata. E’ un termometro speciale do governa la destra, che ha spes- proponendo di sistemarne il mo- la cosa è ineccepibile. Ma come ogni altro: «Cosa vuole - dice scon- pensamento della storia cittadina. disturbasse la nostra manifestazio- di alcuni indicatori, che segnano so tendenza a muoversi come il numento in una centralissima non pensare alla Comunità ebrai- solato - questo sindaco è persona La crescita democratica, gli stessi ne. Se ne andò borbottando qual- l’invisibile crinale tra l’amor di pa- proverbiale elefante in cristalleria. piazza già a lui intitolata («l’ha fat- ca, tutta sottosopra davanti all’al- di rara rozzezza, una vera catastro- rapporti civili in città rischiano di cosa, ma non replicò». tria e il nazionalismo, per esem- Era proprio necessario che to solo per riequilibrare il monu- trettanto ineccepibile inopportuni- fe. Lui dice di fregarsene degli subire danni seri. Illy ragionava da Poi venne il tempo delle san- pio. Il piedino della pubblica auto- l’onorevole Roberto Menia, di An, mento a Sissi davanti alla stazione, tà politica di quella presidenza? orientamenti politici, e diventa imprenditore: l’apertura ad est co- zioni europee contro l’Austria, i rità fa presto a scivolare di qua o si facesse immortalare sul suo che io ho voluto», dice inviperito Era necessario, sì. quindi naturale che lasci campo me prospettiva di sviluppo della segni di un declino elettorale, il di là. Alla giunta Illy era riuscito di “santino” elettorale nell’atto di il suo predecessore Damiani)? Era Era necessario ad una giunta libero ad Alleanza nazionale, ex città. Bene, ma la memoria storica verdetto dei saggi che metteva sot- camminare dritta. Un po’ la sensi- sventolare il tricolore dal palazzo proprio necessario che la giunta che vuol recuperare l’”italianità” Msi, che qui ha ideologia precisa e non si può rimuovere, neanche in to osservazione i comportamenti bilità mercantile del sindaco, gio- pretorio di Capodistria, rimestan- rimettesse al suo posto il ritratto della città, annegata nei sette anni solida. Nazionalista, per dirla in nome di grandi interessi». E infat- politici del paese. Lui sempre lì, vane e voglioso di liberarsi dei lac- do senza costrutto nelle inesauribi- di Cesare Pagnini nella galleria dei della giunta Illy in volgare una parola. Gli episodi che mi ti rispunta. A volte come farsa, ve- nel suo ridotto carinziano ad ci e lacciuoli di una storia pesante li riserve del revanscismo cittadi- sindaci della città, proprio quel Pa- “cosmopolitismo”. E’ per questo elenca, presi uno per uno, appar- di il duello tra Oberdan e Sissi. A aspettare il momento giusto per e complicata. Un po’ la rivisitazio- no? Era proprio necessario che gnini nominato podestà dai nazi- che l’assessorato alla cultura è di- tengono all’aneddottica cittadina, volte come strumentalizzazione rimettere il naso fuori dalla tana e ne di sé stessa che aveva fatto la sempre il suddetto Menia, nel frat- sti occupatori e zelante applicato- ventato la bandiera della politica non sono poi così gravi: salvo l’as- politica, vedi il blitz di Joerg Hai- andare a caccia di telecamere. sinistra cittadina. Per farla breve: tempo diventato assessore alla Cul- re delle leggi antiebraiche? Era pro- del governo cittadino. E sono in senza di stile per quel che riguarda der. L’ha fatto sabato sera a Trie- ste. Da reuccio palatino, omaggia- to e riverito. Non più dalla porta di servizio, ma dal portone princi- pale del municipio della città. Non c’era il nuovo sindaco Di Qui la Destra si ritrova con il fascismo Piazza, trattenuto a Roma da altri impegni. C’erano però due dei suoi assessori, i signori Giorgio STELIO SPADARO* Rossi e Lucio Gregoretti. Sorrisi e strette di mano, accoglienza che ella nuova Giunta comuna- che nel palazzo municipale ricor- ogni caso un problema rilevante cia perché non corrisponde né all' deve dirsi ufficiale, con tanto di N le di centro-destra a Trie- dano i primi cittadini di Trieste, sotto il profilo della qualità della Italia reale né alla Trieste reale. A foto dal balcone: «Le dò il benve- ste l'Assessorato alla Cultura è sta- quello del "collaborazionista" Ce- democrazia. loro va bene che di Trieste circoli nuto - ha detto Giorgio Rossi - a to attribuito all'on. Roberto Me- sare Pagnini nominato dai nazi- Se Menia alla fine fosse indotto a l'immagine di una città, chiusa nome della città di Trieste, del sin- nia, esponente di punta di Allean- sti dell'Adriatisches Küstenland fare un passo indietro, questo nelle tragedie del suo passato, in- daco Di Piazza e di questa giunta za Nazionale, un partito che ha e, prima, epuratore di avvocati non rappresenterebbe un fatto capace di esercitare il ruolo che le che governa da due mesi». Gli ha un seguito tradizionalmente co- ebrei. positivo per la democrazia a Trie- compete, sostanzialmente isolata spiegato che il governo della città spicuo in città. Tutto questo non è un problema ste, perché non è una cosa positi- dalla madrepatria, ma nella quale è in perfetta sintonia con quello Fra i vari incarichi che spettano a locale soltanto: è un nodo di ca- va per la democrazia il fatto che si possono realizzare svariate ope- della nazione, e che era un vivo Menia, vi è anche quello della rattere nazionale perché sulle vi- un partito che ottiene così tanti razioni. Per farlo basta mettersi piacere avere nella piazza dell’Uni- Presidenza del Comitato della Ri- cende del confine orientale il consensi abbia poi una legittima- d'accordo con loro. tà d’Italia il governatore della Ca- siera di S.Sabba. Ciò ha destato, MSI nei decenni scorsi aveva co- zione dimezzata a tal punto che il Sono convinto che per molti trie- rinzia. naturalmente, vivissime preoccu- struito la sua fortuna di massa e suo principale esponente si trova stini, anche di destra, questa pro- Finito il cordone sanitario. In pazioni negli ambienti antifasci- la sua immagine patriottica. nella situazione imbarazzante spettiva rappresenti un incubo. archivio anche la simpatia che il sti e in particolare nelle Comuni- Non spetta certamente a me giu- che conosciamo e non può assu- Per liberarsene occorre che tutte pimpante Haider aveva detto di tà ebraiche. Qui, infatti, non c'è dicare le motivazioni soggettive mere, senza suscitare vaste pole- le forze politiche nazionali, di de- nutrire per il Terzo Reich: ragazza- stata mai una compiuta ed esplici- che hanno spinto molti giovani a miche, il ruolo che gli compete stra come di sinistra, abbiamo te. Tutto al macero in un sabato ta presa di posizione di Alleanza stare con la RSI per amore di pa- sulla base dell'esistente regola- piena legittimazione. Non siano sera, in quella piazza splendida e Nazionale di rottura con il passa- tria, certo è che la difesa dell'italia- mento comunale. Bisogna essere sotto tutela, come oggi di fatto è lucente di pioggia. Largo ai tambu- to e da qui - da Trieste - si vedo- nità di Trieste, la difesa della di- molto chiari su questo punto. Se Alleanza Nazionale. ri e agli sbandieratori friul-giulia- no bene i limiti, i silenzi e le con- gnità dell'Italia non la dobbiamo Alleanza Nazionale è in una situa- Per questo motivo è interesse di ni, carinziani, sloveni qui convenu- traddizioni nel processo di rinno- alla RSI e alla X Mas, ma all'anti- zione imbarazzante e gode oggi tutti avere a Trieste, e in queste ti su invito dell’Associazione delle vamento complessivo di Allean- fascismo italiano democratico di di una legittimazione dimezzata, regioni di confine, una destra de- tredici casate triestine, che vuol za Nazionale. allora. Alleanza Nazionale dareb- il responsabile è soltanto Allean- mocratica che abbia fatto i conti rinverdire tradizioni e leggende Se c'è un posto in Italia dove era be un contributo importante al za Nazionale. In questi anni lucidamente e serenamente con medievali. Peraltro senza successo indispensabile per la destra rom- Paese e a Trieste se riconoscesse avrebbe potuto affrontare con il passato e che, da destra, dia alcuno: la pioggia e la noia hanno pere nettamente con il fascismo e dopo cinquant'anni che l'italiani- senso critico e responsabilità la una prospettiva di futuro su cui annegato il tutto tra gli scarsi ap- con la RSI, con i guasti da loro tà di Trieste e la democrazia di storia del fascismo a Trieste. Non confrontarci. plausi di un pubblico ancor più prodotti, questo era Trieste. Alle- cui oggi godiamo le dobbiamo a avendolo fatto si ritrova ora ad E' interesse della città e del Paese, scarso e infreddolito. L’unica vera anza Nazionale non lo ha fatto. don Marzari, l'esponente del esercitare un ruolo di governo di- per il ruolo internazionale decisi- attrazione era lui, Joerg Haider. Potevano valorizzare il magistero CLN triestino, e non a Pagnini, mezzato. vo che l'Italia, con la sua presen- Dopo il pistolotto in Comune si culturale del sen. Fisichella, pote- "podestà" dei nazisti. Questo è il E ciò ha un prezzo. Che è quello za e la sua cultura, può avere in era cambiato rapidamente. Exit il vano rifarsi al magistero morale punto. di avere nella Coalizione di cen- tutte queste regioni. cinquantenne sportivo in elegante di Perlasca, il fascista che si fece Alleanza Nazionale deve rispon- tro-destra un ruolo ben diverso Ma questa destra democratica spezzato e colletto aperto, dentro "giusto" salvando migliaia di dere, perché comunque vada la da quello a cui potrebbe legitti- non c'è, e ciò indebolisce Trieste invece un feudatario medievale al- ebrei. Non lo hanno fatto. Il pro- vicenda della Presidenza del Co- mamente aspirare per i voti pre- e indebolisce l'Italia, con le sue la testa del gruppo carinziano blema non riguarda l'eventuale mitato della Risiera - sia che Me- si. Non è un bel destino fare sem- tante ragioni di ieri e le sue op- “Mitteralterliches Friesach” che in- decisione di Menia di delegare ad nia persista nel volere mantener- pre il partner junior di una Forza portunità di oggi. cede al suono dei tamburi per se- altri, ma il silenzio di questi anni la, sia che deleghi qualcun altro a Italia triestina che non ha perso *segretario dei Democratici di Sini- dersi poi sul palco su un apposito e di questi giorni di Alleanza Na- rappresentarlo - l'esito pone in la fisionomia della lobby che ha stra di Trieste trono, anch’esso medievale. Tra i zionale, sul peso e sulle responsa- diretto la Lista per Trieste. E' sot- due Haider un solo punto in co- bilità del fascismo e della RSI e to gli occhi di tutti il silenzio de- mune: il sorriso accattivante e sod- sul danno che fascismo e RSI han- Qui il partito di Fini, gli esponenti di questo partito. La città così non disfatto, come di un principe che no provocato all'immagine della Non una parola in difesa di Me- abbia fatto finalmente cadere le nostra Patria in queste regioni e Alleanza nazionale, nia ma neanche una presa di di- entrerà mai nella ‘‘ mura che invano aveva cinto d’as- invece ancora oggi si riprende il aveva il dovere di ‘‘ stanza, a cominciare da Dipiazza, normalità che merita sedio. Ai giornalisti solo poche pa- mito su cui si fonda la destra, il Sindaco senza memoria, per in- role sui rapporti idilliaci tra le due triestina e nazionale, che la RSI e rompere con il sensibilità e furbizia. Evidente- E non è un problema regioni limitrofe. Poi di nuovo in la X Mas abbiano in quanto tali passato, e non lo ha mente alla Lista per Trieste, ora che riguarda solo la giacca e pantaloni, e via con la difeso l'italianità al confine orien- denominata Forza Italia, va bene moglie Claudia e il corteo di poco tale: ecco allora il significato sim- fatto che di Trieste si continui a parla- Destra medievali Bmw. Missione compiu- bolico dell'atto, fra i primi della re come di una città nella quale ta: il tassello che mancava alla sua Giunta Dipiazza (Forza Italia) di sopravvive un'idea di italianità le- legittimazione era andato a posto. inserire nella galleria dei ritratti gata al fascismo, un'idea postic- Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 21.00 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 12 - 24/09/01

12 Italia lunedì 24 settembre 2001

Maltempo sulla Lombardia Bari, assalto Tre morti in un incidente al bunker dell’Euro MILANO Numerosi incidenti e allagamenti su strade ed La rapina fallisce autostrade lombarde a causa del maltempo. L’incidente più grave si è verificato la notte scorsa a Rezzato, nel BARI Un gruppo di persone - al- bresciano, dove sono morte tre persone nello scontro meno una decina - armate con frontale tra due auto, a causa dell' asfalto reso viscido mitragliette kalasnihov, fucili a dalla pioggia. pompa e pistole - ha assaltato la Sette incidenti, senza gravi conseguenze, sono avvenuti, notte scorsa, nella zone nell' arco di sole cinque ore, sull'autostrada Milano-Vene- industriale di Bari, il Centro zia, in provincia di Bergamo. Si tratta per lo più di tampo- meccanizzato delle Poste Italiane namenti e uscite di strada, causati sempre dal maltempo. dove è stato realizzato uno dei A Dalmine il conducente di un pulmino ha perso il control- bunker per lo stoccaggio degli lo del mezzo che è uscito di strada e si è ribaltato. euro, che in questo periodo Dall’altro ieri piove su tutta la Lombardia, quasi senza vengono distribuiti in tutt' Italia. sosta. Nel Lecchese i primi effetti dell' ondata di maltem- I malfattori si sono impossessati po si sono avvertiti sulle principali vie di comunicazione, solo di 5mila monete (poco meno in particolare sulla Superstrada 36 dove si sono verificati di una decina di milioni di lire) alcuni allagamenti. perché è scattato l' allarme e Una Seat Marbella si è ribaltata, senza gravi conseguenze sono fuggiti. Durante l' assalto per il conducente, in una delle prime gallerie fra Abbadia hanno immobilizzato due e Mandello (Lecco) mentre ieri altri due incidenti, senza guardie giurate e si sono feriti gravi, si sono verificati nel tratto nord del troncone impossessati di una loro pistola. Milano-Lecco. Sempre a causa del maltempo, sono state Secondo prime ipotesi rinviate al pomeriggio le prove di semifinale e finale della investigative, i malfattori, una Coppa del mondo di arrampicata sportiva in corso a volta immobilizzate le guardie Lecco. giurate, hanno sfondato con una Controlli con metal detector per modelle e visitatori alle sfilate milanesi pala meccanica il muro del capannone che ospita il Centro meccanizzato e sono penetrati all' interno. Non sono riusciti però a disattivare il sistema di allarme collegato alla questura e il congegno è scattato. Sul luogo in breve sono giunte pattuglie della sezione volanti che li hanno Milano, caccia al clandestino individuati: sono fuggiti a bordo di tre vetture di grossa cilindrata, una delle quali del tipo fuoristrada e, per evitare di essere raggiunti, hanno disseminato la carreggiata con chiodi a quattro la chiamano operazione sicurezza punte. Un' automobile della polizia è stata bloccata dai chiodi che hanno forato gli pneumatici. Retate e controlli di massa, il piano anti-criminalità della questura Gli agenti hanno notato che hanno dapprima percorso con le vetture i campi che circondano il Giovanni Laccabò da anni dal Comune alle cianfrusa- dell’esperimento, la strada è giusta fronte al reato di povertà saranno centro delle Poste, quindi glie dei venditori occasionali, ma an- anche se a volte desta perplessità: in penalizzati gli immigrati del Senegal attraverso un buco che avevano che i meandri della stazione Centra- una baraccopoli di via Salvanesco, e del Marocco che sognano l’Italia precedentemente praticato nella MILANO In Fiera si aprono i padiglio- le e i chioschi sparpagliati nei crocic- estrema periferia un tempo feudo per sfuggire a povertà e miseria. Al recinzione si sono immessi sull' ni della moda, il viavai delle sfilate è chi soprattutto nelle caldi notte delle bande sanguinarie di Epamo- loro secondo rientro clandestino, an- autostrada. incessante e lo Smau di imminente d’estate. Se la prevenzione segnerà nonda, sono stati arrestati cinque che senza alcun reato nella fedina, La strada su cui si affaccia il apertura preannuncia il solito pieno- un vero salto di qualità, toglierà ter- albanesi: non perché clandestini, dovranno vedersela con la reclusio- Centro meccanizzato è ne. Aggiungi l’allarme terrorismo reno alle risposte emotive della Lega ma perché si erano allacciati abusiva- ne fino a 4 anni, molto più del falso normalmente una strada molto che mette sotto pressione i servizi di e al razzismo delle ronde. Lo stesso mente alla rete elettrica rubando in bilancio. Per la legge del Polo l’im- trafficata e la notte scorsa era sicurezza di Linate e Malpensa, e lo questore Boncoraglio spiega i due energia per avere luce e calore. In migrazione è una minaccia, non percorsa da numerose vetture di spauracchio dei rapinatori di ville cardini che sostengono la svolta: im- via Dunovich, preso un medio spac- una risorsa come invece - secondo il giovani che dalla periferia che quasi ogni notte turba il sonno piego degli agenti della squadra mo- ciatore marocchino con 43 grammi «Monitor del valori sociali e politi- giungevano in città. Almeno una dell’hinterland e della vicina Brian- bile con compiti di intelligence (leg- di eroina e un tunisino. Tre borseg- ci» dell’istituto PeopleSWG - la ve- ventina di automobili sono state za: ne basta e avanza per consigliare gi: raccolta di informazioni) e incre- giatori peruviani sorpresi in Fiera dono il 54 per cento degli italiani. bloccate dalle ruote forate dai occhi aperti e il questore di Milano mento della vigilanza nell’hinter- dove avevano da poco sottratto la Solo due anni fa la maggioranza (61 chiodi e per un caso non si sono Vincenzo Boncoraglio risponde spe- land che richiede il robusto utilizzo borsa ad una distratta visitatrice. In per cento) propendeva per il giudi- verificati incidenti gravi. rimentando nuove formule nei ser- dei carabinieri e, altra novità da non via Benedetto Marcello, 11 maroc- zio negativo, ma il Paese è più avan- Nelle ultime settimane sono vizi di prevenzione. sottovalutare, l’impiego delle polizie chini portati in questura per rissa ti del governo: «Emerge una apertu- giunti in Puglia due treni, uno Obiettivo: prosciugare la palude municipali che conoscono meglio armati di spranghe e cocci di botti- ra verso gli immigrati - dice il diret- all' inizio di settembre l' altro ignota della clandestinità da cui pe- di altri le situazioni a rischio su cui glia. tore Maurizio Pessato - dei quali si alcune settimane dopo, con i sca la malavita. Stesse forze in cam- convogliare gli «interventi interfor- Con la nuova legge, se verrà ap- sottolinea il contributo di arricchi- quali sono state portate in Puglia Un fermo delle forze di polizia po, stesso numero di poliziotti, cara- ze». A giudicare dai primissimi esiti provata, tutto sarà molto peggio. Di mento per l’Italia». complessivamente 600 casse di binieri e finanzieri, ma adeguando euro. Il danaro era stato gli schemi operativi, si riesce ad alza- depositato in numerosi luoghi, re la qualità degli interventi, ed an- Al via la settimana della moda a Milano tra severe misure di sicurezza, progetti di solidarietà, lustrini a stelle e striscie che non erano stati ovviamente che il tiro è più preciso. Con un resi noti, per poi essere po’di enfasi si vuole anche che lo distribuito a istituti di credito e sforzo sia stato premiato dai risulta- uffici postali. ti e il bilancio della questura è ricco Per Poste Italiane, le misure di di arresti, 26 in sole 24 ore, e 36 Metaldetector e vigilantes per le sfilate sicurezza messe in atto «accompagnati per accertamenti». dall'azienda e dalle forze di Il guizzo innovativo del questore polizia «hanno permesso di non è, in realtà, inedito: conoscere il Gianluca Lo Vetro zione la Camera Nazionale della Moda, re». magine ha costruito la sostanza di que in via Montenapoleone lo stilista rendere quasi nulli i danni della nemico per poterlo battere. La for- lasciando invariate le date della manife- Insomma, per un settore che già 103mila miliardi, fondamentali per ha esposto abiti mimetici tra cui un rapina».Il responsabile mula è datata, ma per la prima volta stazione, salvo pregare gli stilisti «di li- prima dell'11 settembre accusava i col- l'economia italiana. giubbotto con lo stemma Airforce e dell'ufficio comunicazione di viene praticata nella caccia al clande- MILANO All'ingresso metaldetector e mitarsi a presentazioni tecniche di ve- pi di una crisi, la situazione si fa pesan- Gli stilisti più sensibili (ma non frasi di pace. Scelta che richiama l'atten- Bari delle Poste italiane, stino. L’idea è di incrementare la controlli ai raggi X. Nei saloni, un servi- stiti: momento di lavoro fondamentale te. Mario Boselli presidente della Came- tutti) che hanno fiutato il clima stanno zione su un altro problema nel quale si Domenico Mazzilli, sottolinea vigilanza sugli obiettivi sensibili, zio di vigilanza in borghese. Le sfilate per questo comparto». Insieme alla fe- ra Nazionale della Moda non dispera: eliminando ogni eccesso o riferimento intrecciano moda, economia e terrori- che «l'allarme, scattato quale appunto il quadrilatero della di Milano Moda Donna hanno preso il ste, però, sono saltate anche alcune sfi- «Ora che diventa più difficile viaggiare a realtà spinose. Se il Marchese di Coc- smo. «La maggior parte delle collezioni immediatamente, ha limitato il moda, mobilitando le pattuglie e, se- via con una nuova organizzazione blin- late per l'assenza di compratori ameri- per turismo, la gente cercherà altre gra- capani devolverà in beneficenza il ca- di questo inverno sono ispirate all'Ame- tempo di azione dei rapinatori e condo, di sguinzagliare gli agenti del- data. Ma non sono solo queste misure cani e giapponesi. Se Prada ha ridotto tificazioni nella moda e nei beni dome- chet della star che avrebbe dovuto ospi- rica e al militare - osserva Francesco li ha costretti alla fuga». la squadra mobile, gente che quan- gli effetti visibili del terrorismo (o guer- da due a uno i suoi appuntamenti, stici, perché si starà di più a casa. Quin- tare, Veronica Etro in dieci giorni ha Martini, direttore artistico di Coveri -. Nel Centro meccanizzato delle do è all’opera lascia la divisa nell’ar- ra, che dir si voglia) sulla fiera del lusso Maska, Cerruti e Samsonite hanno di, non prevedo un crollo della moda. rifatto mezza collezione, eliminando Cosa e a chi venderemo? E cosa propor- Poste italiane della zona madio, nei luoghi dove si presume in passerella sino al 3 ottobre con le completamente annullato i loro show. Semmai, penso a una diversificazione un'intera linea stampata a moretti e re in un simile momento?». Valentino industriale di Bari si smista la si annida il malaffare di piccolo ta- collezioni primavera estate 2002. Col Mentre, Gucci avrebbe pensato a una del settore». grafie islamiche. «Ormai c'è persino il confida che il suo lavoro possa «donare corrispondenza in partenza da glio. Si vedrà in seguito se lo sposta- crollo delle Twin Towers anche il setto- diretta Internet che per molte altre pas- Fatto sta che parlare di tendenze, timore di formulare una dichiarazione almeno un sorriso». Ma il suo socio tutta la Puglia e in arrivo nella mento di truppe avrà causato varchi re più lontano dal tran tran quotidiano serelle è già una realtà curata da indicando che va questo anziché quel pacifista», dice Alviero Martini, che ha Giancarlo Giammetti non ha dubbi: regione. Il bunker realizzato per nella lotta al grande crimine, e allo- con modelle di una bellezza iperbolica, fashionweb.net. colore, suona a dir poco ininfluente, in dato il via alle sfilate insieme a Luciano «Persino un trattato di pace non po- lo stoccaggio degli Euro serve per ra si tireranno i totali. abiti milionari e giri d'affari arci-miliar- «In tutto ciò - aggiunge Ermanno momento in cui la vera novità può esse- Soprani, Marina Babini e Clips. «Gli trebbe farci dimenticare ciò che abbia- la distribuzione - che è già Dove cercare gli irregolari nasco- dari, tutto sempre irrorato da fiumi di Ronchi del gruppo Erreuno - non biso- re l'attacco Usa all'Afghanistan. Non a animi sono talmente sensibili che si ri- mo vissuto: il pensiero che 5mila bam- cominciata - della nuova moneta sti in una metropoli? Piazza Duomo champagne, ha dovuto fare improvvisa- gna dimenticare l'assenza degli arabi caso la stampa si interroga su come schia di essere fraintesi, anche quando bini siano stati accompagnati a scuola agli uffici postali e alle banche in e dintorni offrirebbero tuttora una mente i conti con tragiche realtà. da sempre estimatori e facoltosi com- affrontare la questione, nel rispetto del si lancia un messaggio di pace. Ma in da genitori che non hanno più rivisto. vista della sua entrata in vigore, buona mimetizzazione nonostante Al primo dubbio «sfilare, non sfila- pratori della nostra moda. Con questo comune senso di costernazione ma an- tal senso non mi sono lasciato intimori- Anche la moda dovrà riscrivere il suo nel 2002. la caccia spietata ed inutile ordinata re o rimandare?» ha offerto una solu- clima hanno paura persino a circola- che del lavoro di un settore che sull'im- re». Così, nella vetrina della sua bouti- dizionario».

Criminalità/1 Martedì il sopralluogo Criminalità/2 L’anniversario della morte Indagine G8 Assalto in villa vicino Pavia Rischio frane vicino Pordenone Delitto in Valtellina Migliaia di pellegrini Inchiesta sui pestaggi a Genova ferita una ragazza evacuato mezzo paese Il sindaco: faremo le ronde al santuario di Padre Pio Nuovi avvisi ai poliziotti PAVIA Una 25enne è stata aggredita e ferita PORDENONE Una trentina di abitazioni della SONDRIO Dopo lo sconvolgente omicidio di SAN GIOVANNI ROTONDO Sono ancora GENOVA I pm genovesi che indagano sulle da un rapinatore che ieri ha tentato di parte superiore del paese di Casso, in Loretta Ceni, la 26enne valtellinese uccisa migliaia i pellegrini che affollano il sagrato e presunte violenze della polizia durante il introdursi nella sua villetta di Garlasco provincia di Pordenone, sono state fatte da un italo-domenicano tossicodipendente l'interno della chiesa di Santa Maria delle G8 si riuniranno all' inizio della settimana (Pavia). La giovane, I.B., commessa in un evacuare per motivi precauzionali, dopo di 23 anni per rapinarla della carta Grazie, il santuario di San Giovanni per fare il punto sull' inchiesta. Gli ultimi negozio di casalinghi nella zona, stava che nei giorni scorsi alcuni sassi delle bancomat, il vice sindaco di Dubino, il Rotondo dove sono custodite le spoglie del interrogatori avrebbero chiarito la uscendo dall' abitazione per raggiungere il dimensioni di una decina di metri cubi, paese dove è avvenuto il delitto, annuncia Beato Pio da Pietrelcina. posizione e i movimenti all' interno della padre a casa di una zia. Sulla soglia, però, staccatisi dalla montagna, erano caduti l'intenzione di voler organizzare «ronde Con la celebrazione liturgica delle 18 si scuola Diaz dei poliziotti dei vari uffici. ha trovato l'uomo che l'ha spinta all'interno, nei pressi. «I sassi - ha spiegato il sindaco notturne» per garantire la sicurezza nel sono concluse le manifestazioni religiose I magistrati intendono interrogare a breve puntandole un taglierino all' addome. «Ero di Casso, Luciano Pezzin - sono precipitati piccolo centro valtellinese. Gildo De svoltesi per ricordare il 33/o anniversario gli alti dirigenti di polizia già inquisiti ed è terrorizzata - ha poi detto la ragazza -. Quell' su terreni e prati, a meno di una trentina di Gianni, della Lega Nord, non una mezzi della morte di Padre Pio. La messa è stata probabile che iscrivano nel registro degli uomo, forse un albanese, mi continuava a metri dalle abitazioni. Ma in base ai termini per spiegare che «dopo quello che celebrata dal segretario della indagati anche altri poliziotti presenti al ripetere di non urlare. Io ho gridato e lui mi sopralluoghi compiuti venerdì e ieri con i è accaduto la gente è terrorizzata e non Congregazione per il clero, cardinal bliz. Nei giorni scorsi i pm hanno ha ferita». Il rapinatore è fuggito. «L’episodio Vigili del fuoco e la Protezione civile, escludiamo di organizzare servizi di ronda Terneck Ksaba, il quale, nel corso interrogato il dirigente, il vicedirigente e gli è grave - ha detto il sindaco Enzo Spialtini - sembra che sulla parete esista un' altra direttamente con i residenti per segnalare dell'omelia, ha ricordato che «la spiritualità otto capisquadra del nucleo sperimentale e dovrebbe spingere l'intera comunità del frattura. Non potendo escludere il alle forze dell'ordine tutte le persone e la vita di Padre Pio può essera ancora un antisommossa di Roma. Gli interrogatori, nostro piccolo paese ad un maggior senso verificarsi di un' altra frana, abbiamo sospette». «Il paese - prosegue - è modello per tanti giovani sacerdoti che si secondo la procura, hanno chiarito dove civico». Il sindaco sta avviando un progetto preferito mantenere l' evacuazione della diventato ormai andirivieni di facce losche. avviano nel cammino della nostra chiesa. si trovavano e come si sono mossi dentro perchè privati cittadini che collaborano in parte più esposta del paese, che in Ora ci sono troppi giovani senza lavoro e Anche il Papa può essere un modello, vista la Diaz gli agenti in tenuta antisommossa, stretta sinergia con gli agenti della polizia sostanza ha interessato comunque legati al mondo della droga, molti dei quali la sua instancabilità nel continuare a in divisa atlantica (la divisa estiva) e in municipale. soltanto due persone». extracomunitari». professare la nostra fede in tutto il mondo». borghese. Colore: Composite ----- Stampata: 24/09/01 00.41 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 13 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 13

IL CALCIO SUI MACCHERONI ULTIMA ORA Era ora! Siamo finalmente entrati nel Chievo moderno Si è messo nei guai per uno spot Tardelli fermo un mese «Quando ho visto che la sfera stava Galliani, nuovi colpi dell’antennista preferito di Berlusconi per uscire ho tentato il tutto e per tutto con una rovesciata». Generoso ed esuberante da giocato- re e allenatore, Marco Tardelli non si smentisce Marcello dell’Upim miato. Ecco nel dettaglio qualche gesto tecnico nella sfida impossibile alla Croazia. Mosé Navar- nelle vesti di conteso testimonial. Nell'ultima da consegnare alla storia. ra, biondo e appetitoso, nel doppio ha dato il pubblicità, quella di una camicia dal colletto irre- DE BELLO GALLIANI. L'antennista prefe- meglio di sé: una splendida fascia fermacapelli. prensibile, ha voluto strafare. La sfera era in Intervistato ieri a "Guida al Campionato", Mi- rito da Silvio Berlusconi, dopo il colpo di merca- CHIEVO SUPERSTAR. Cenerentola viag- realtà una perla, staccatasi dal collier di una chele Paramatti (a scelta: il Sandokan di Salara o to messo a segno in Bielorussia, dove nell'inter- gia in carrozza. Il Chievo, fino a un mese fa bruna fantasmagorica sulla scalinata di una vil- l'Aramis di Rovigo) si è scusato per l'opaca pre- vallo ha acquistato Kutusov, un attaccante del primo candidato al Premio Eminflex per la la: un classico del cinema-verità. Ma rivediamo stazione della Juve con queste parole: "Che vole- Bate Borisov che stava giocando bene contro il squadra materasso della stagione 2001-2002, sta la scena alla moviola. La bruna è disperata, te, in campo ciascuno dà il meglio di sé". Chiaro Milan, si è ripetuto a San Siro, mettendo sotto sbranando avversari con l'appetito di Tronchet- SuperMarco si mette in caccia, rischia un primo il riferimento a Montero, sempre a suo agio contratto I laziali Castroman e Simeone alla fine ti Provera. Parlare di un ingresso della matrico- capitombolo scendendo le scale, resiste, si fa nelle chiusure difensive, un pilastro della retro- del primo tempo. Da segnalare il simpatico la nell'élite del calcio è prematuro, comunque largo fra comparse in smoking e infine vede con guardia che garantisce in un colpo solo punti in scambio delle maglie con Gattuso e Serginho, Luca Campedelli, il giovane presidente verone- raccapriccio la perla rimbalzare verso una balau- classifica e punti di sutura, come possono testi- passati contestualmente alle dipendenze di Cra- se, non nasconde le sue ambizioni. Fino a saba- stra: di là c'è il vuoto, il rischio di fare una figura moniare i leccesi Chimenti e Savino. Senza di- gnotti, che in un'intervista alla Domenica Spor- to citava Nick Hornby e ostentava uno stile di m. con la ragazza è altissimo. L'ex allenatore menticare la sua capacità di trascinare i compa- tiva ha prontamente lamentato con toni accora- anglosassone, ieri al quarto gol del Chievo è dell'Inter si sbottona la pancera, si lancia e rag- gni. Il diretto di Davids a Balleri e il jab in ti la mancanza di bandiere nel calcio moderno. scattato in piedi ed ha prontamente fatto le giunge la sferetta. Il tocco acrobatico è da ap- mischia di Trezeguet fanno ben sperare Lippi: Il presidente della Lega Carraro ha ventilato corna al presidente del Piacenza. Un segno di plaudire, la collana tornerà intera, purtroppo finalmente tutta la squadra sta assimilando gli pesanti sanzioni: "Galliani e Cragnotti sono pro- maturità che non è sfuggito ad Aldo Biscardi: l'impatto col suolo risulterà devastante per il schemi. Del resto, quando un arbitro non sa prio birichini, magari glielo dico". "Campedelli sta acquisendo la giusta mentalità fonoschiena. Tardelli, costretto restar fermo un interpretare con fantasia il suo ruolo inventan- ITALIA IN BIANCO. Doveva entrare con per sedersi al tavolo del Processo al fianco di mese, sfoggia ottimismo: «Nel prossimo spot di dosi quei rigori che garantiscono la regolarità gli altri muscolati nella casa virtuale del Grande Zamparini e Menicucci. Ma d'ora in avanti non un dentifricio antiplacca salverò una trota dall' del campionato, tocca ai giocatori rimboccarsi Fratello, il ct Barazzutti gli ha fatto cambiare può sfuggire le responsabilità: il suo silenzio asfissia lanciandomi col deltaplano sul greto di le maniche per ristabilire i reali valori in campo. programma all'ultimo momento e lui ha rispo- sulla fedeltà delle mogli degli arbitri è quanto- un torrente in secca». (Ansa-Mundial) Ma nessun protagonista dello sport si è rispar- sto all'appello della disastrata Italia tennistica meno ambiguo".

rimbalzi

LO STRANO Milano in vetta FASCINO L’Inter trova la vittoria DEL CATTIVO su rigore con il Torino Fernando Acitelli Il Milan non dà tregua alla nuova Lazio cattivi li cercavo in campo per studiare sofisticati modelli di difesa con i quali di Zaccheroni Isognavo invincibile la mia squadra. Cat- Infortunio a Nesta tivi, con un limite però alla ferocia e senza entrate assassine. I cattivi fortificavano il mio animo e con essi in campo mi sembra- va d’avere più opportunità per vincere. In una squadra gli uomini sui quali il mio sguardo s’appuntava erano per l’appunto il “cattivo” e il fuoriclasse. Il primo rappre- La Roma respira sentava la difesa ad oltranza ma anche la Contro la Fiorentina violazione della regola, il secondo incarna- va l’ordine e poteva esprimere anche il alla fine arrivano sentimento della lealtà. Poiché per me il i tre punti con una rete cattivo o i cattivi dovevano essere i difenso- ri, dunque coloro che erano a difesa d’un di Panucci, ma il gioco luogo inviolabile, ci rimanevo male quan- do a calarsi in quei panni vedevo dei cen- e i gol di Batistuta trocampisti. Sivori fu il mio primo disin- sono ancora un’ipotesi canto. Per gli attaccanti ero invece indul- gente perché sapevo come venivano tratta- ti dai difensori in area di rigore. Se esiste una “storia della cattiveria”, un luogo co- mune la vuole nascente in Sudamerica ma la verità è che lì più che altrove il calcio non ha rappresentato mai una interruzio- ne (piacevole!) dalla vita ma piuttosto una continuazione di essa in un campo di cal- cio, e dunque sul terreno di gioco si ripete- vano quei sentimenti di lotta, di difesa dal- le aggressioni e dai soprusi che ogni gior- no coloravano quei luoghi: storie di con- quistadores e “gauchos”, soprusi di piccoli dittatori di quartiere, come nella Palermo di Borges. Una volta i falli dei cattivi diffi- cilmente si coglievano nelle aree di rigore perché una sola telecamera poteva ben po- co ma le platealità non potevano sfuggire e la partita Estudiantes-Milan rimane forse “l’affresco” più importante da cui partire se volessimo inoltrarci in uno studio ri- guardante la cattiveria calcistica. Oggi in campo i calciatori non sono più soli e oc- chi elettronici vegliano sulle loro azioni di gioco ma anche sui loro atti; non è più possibile istruire astuzie illecite e ogni go- mitata o entrata feroce che in mischia un tempo poteva sfuggire a tutti, oggi viene filmata inesorabilmente. Nella partita Lec- ce-Juventus, proprio un sudamericano, Chievo “guascone” Montero, ha acceso gli animi con un fallo La matricola continua “uruguagio”, cattivo e gratuito, sulla tradi- zione Ancheta-Diogo-De Leon. Dentro la a stupire: stavolta porta raffiche di colpi proibiti e le teleca- a farne le spese mere così a filmare ogni cosa. Sulla plateali- tà forse neppure occorre la prova televisiva è stato il Piacenza ma sui falli “svelati successivamente” nu- tro forti dubbi.Quanto mistero scomparso di Novellino liquidato con tutta questa efficienza, con questo desi- con una goleada derio d’inchiodare il colpevole!

coppa davis basket

Venezia affondato La Croazia batte l’Italia Il campionato parte Il Bologna in extremis inguaia i lagunari nello spareggio per la con un «giallo»: Roma e l’allenatore Prandelli . Ivanisevic annuncia in tv Rimonta dell’Udinese supera Luzzi e conquista l’ingaggio di Myers, contro il Perugia il punto decisivo l’agente smentisce Il Parma batte il Brescia classifiche serie a tabelle gli scacchi

14 lo sport lunedì 24 settembre 2001

SERIE A TOTOCALCIO N.6 DEL 23-9-2001 TOTOGOL N.6 DEL 23-9-2001 TOTOSEI N.5 DEL 23-9-2001 TOTOBINGOL N.5 DEL 23-9-2001 TOTIP N.38 DEL 23-9-2001 ATALANTA - VERONA...... 1 ...... 6 ...... ATALANTA - VERONA...... 1-0 ATALANTA - VERONA...... I CORSA...... 2 ATALANTA - VERONA ...... 1-0 CHIEVO - PIACENZA ...... 1 I CORSA ...... X PARMA - BRESCIA...... 1 ...... 7 ...... PARMA - BRESCIA ...... 1-0 CHIEVO - PIACENZA ...... II CORSA...... 1 CHIEVO - PIACENZA...... 4-2 PERUGIA - UDINESE...... 2 ...... 13...... PERUGIA - UDINESE ...... 1-2 PARMA -BRESCIA...... II CORSA...... 2 ROMA - FIORENTINA ...... 1 III CORSA ...... 2 TORINO - INTER...... 2 ...... 15...... ROMA - FIORENTINA ...... 2-1 PERUGIA - UDINESE...... III CORSA ...... 1 LECCE - JUVENTUS ...... 0-0 VENEZIA - BOLOGNA ...... 2 ...... 17...... TORINO - INTER...... 0-1 ROMA - FIORENTINA ...... IV CORSA ...... 2 GENOA - MESSINA...... 1 IV CORSA ...... 1 MILAN - LAZIO...... 2-0 REGGINA - BARI ...... X ...... 23...... VENEZIA - BOLOGNA ...... 0-1 TORINO - INTER V CORSA...... 2 C1A ...... 29...... VICENZA - TERNANA ...... X 7 - 8 - 20 - 26 - 67 - 72 - 86 V CORSA...... 2 Lecco - Cesena 1-2 PARMA - BRESCIA ...... 1-0 BENEVENTO - PESCARA...... 2 ...... 32...... VI CORSA ...... 1 Livorno - Spal 3-3 TRIESTINA - AREZZO ...... 1 VI CORSA ...... 1 Lucchese - Carrarese 1-0 PERUGIA - UDINESE ...... 1-2 MILAN - LAZIO ...... 1 CORSA +...... 14 - 7 Monza - Pisa 1-2 Padova - Albinoleffe 1-1 ROMA - FIORENTINA ...... 2-1 QUOTE QUOTE QUOTE QUOTE Reggiana - Alzano 1-1 QUOTE Montepremi ...... 5.284.704.336 Montepremi...... 566.482.250 Montepremi...... 506.944.439 NESSUN 14...... JACKPOT - 972.083.433 Spezia - Varese 1-1 TORINO - INTER ...... 0-1 Montepremi ...... 7.386.192.411 Nessun 8 ...... Ai 6 ...... 208.263.000 Nessun 7...... Ai 12 ...... 32.780.300 Treviso - Lumezzane 2-0 Ai 13 ...... 4.576.000 Ai 7 ...... 10.225.000 Ai 5 ...... 892.500 Ai 6 ...... 118.674.000 Ai 11 ...... 1.413.000 Triestina - Arezzo 3-2 VENEZIA - BOLOGNA...... 0-1 Ai 12...... 234.000 Ai 6 ...... 230.800 Ai 4...... 39.700 Ai 5...... 4.973.000 Ai 10...... 122.400 Classifica Cesena, Livorno e Treviso 8; Lucchese 7; Spe- zia 6; Alzano, Triestina, Spal, Reggiana e Carra- rese 5; Albinoleffe 4; Pisa, Lecco, Arezzo e Varese 3; Padova, Lumezzane e Monza 2 Prossimo turno Albinoleffe - Reggiana, Alzano - Monza, Arezzo - Padova, Carrarese - Livorno, Cesena - Trevi- so, Lecco - Triestina, Pisa - Spezia, Spal - Luc- chese, Varese - Lumezzane MARCATORI PARTITE IN CASA FUORI CASA RETI FATTE RETI SUBITE Media C1B SQUADRA 4 reti: Shevchenko (Milan, 1 rig.), Kallon

PUNTI inglese Benevento - Pescara 0-3 GVNPGVNPGVNPTCFTCF (Inter, 1 rig.), Chiesa (Fiorentina), Ta- Castelsangro - Avellino 1-2 re (Brescia). Chieti - Taranto 2-1 Milan 10 43102 2 0 0211011 7 45232 3 reti: Muzzi (Udinese), Hubner (Piacen- Fermana - Catania 1-1 za), Inzaghi (Milan), Del Piero (Ju- L'Aquila - Giulianova 1-2 Lanciano - Ascoli 0-2 Juventus 10 43102 2 0 021109 7 22202 ventus), Trezeguet (Juventus), Ma- Nocerina - Lodigiani 3-2 razzina (Chievo). Sassari Torres - Vis Pesaro 0-0 2 reti: Vryzas (Perugia), Chevanton (Lec- Viterbese - Sora 3-2 Inter 10 43102 2 0 021109 6 34222 ce), Giacomazzi (Lecce), Vieri (Inter, 1 rig.), Corini (Chievo, 1 rig.), Perrot- Classifica Chievo 9 43012 2 0 0210110 6 45231 ta (Chievo), Baggio (Brescia, 1 rig.). Ascoli 10; Pescara e Giulianova 9; Catania 8; Viterbese e Avellino 7; Nocerina, Sora, Taranto e Chieti 6; Lodigiani, Vis Pesaro e Fermana 5; Bologna 9 43012 2 0 021013 2 12021 Lanciano e Castelsangro 3; Benevento e Sassa- ri Torres 2; L'Aquila 1 Lecce 6 41302 0 2 021104 1 3312-2 Prossimo turno Ascoli - Sassari Torres, Avellino - Lanciano, Castelsangro - Chieti, Giulianova - Nocerina, Brescia 5 41212 0 2 021016 3 3532-3 Lodigiani - Viterbese, Pescara - Catania, Sora - Benevento, Taranto - Fermana, Vis Pesaro - Udinese 5 41212 0 1 121106 3 3642-3 L'Aquila C2A Parma 5 41212 1 1 020114 3 1422-3 Alessandria - Rondinella I. 1-0 Biellese - Valenzana 2-0 Novara - Castelnuovo G. 2-1 Roma 5 41212 1 1 020114 3 1523-3 Poggibonsi - Pro Vercelli 1-1 Prato - Legnano 2-0 Verona 5 41212 0 2 021013 2 1321-3 Pro Patria - Meda 2-0 Pro Sesto - Pavia 2-2 Sangiovannese - Cremonese 4-1 Piacenza 4 41122 1 0 120116 3 3725-4 PROSSIMO TURNO Viareggio - Montevarchi 2-2

a Fiorentina 3 41032 1 0 120026 3 3103 7-5 5 DI ANDATA 30-9-2001 Classifica BRESCIA ATALANTA Dom. 15,00 Alessandria 12; Viareggio 10; Montevarchi 8; Pro Vercelli 7; Pro Sesto, Pro Patria, Novara e Atalanta 3 41032 1 0 120022 1 1624-5 FIORENTINA VENEZIA Dom. 15,00 Pavia 6; Cremonese 5; Legnano, Castelnuovo INTER BOLOGNA Dom. 15,00 G., Biellese, Prato e Sangiovannese 4; Meda 3; Poggibonsi e Valenzana 2; Rondinella I. 1 Lazio 3 40312 0 2 020111 1 0312-5 JUVENTUS ROMA Sab. 20,30 Prossimo turno LAZIO PARMA Dom. 20,30 Castelnuovo G. - Meda, Cremonese - Viareg- Torino 2 40222 0 0 220203 1 2642-6 gio, Legnano - Biellese, Montevarchi - Nova- PERUGIA MILAN Dom. 15,00 ra, Pavia - Poggibonsi, Prato - Sangiovanne- PIACENZA TORINO Dom. 15,00 se, Pro Vercelli - Pro Patria, Rondinella I. - Perugia 2 40222 0 1 120113 1 2725-6 Pro Sesto, Valenzana - Alessandria UDINESE CHIEVO Dom. 15,00 Venezia 0 40042 0 0 220021 0 1826-8 VERONA LECCE Dom. 15,00 C2B Brescello - Thiene 1-1 Faenza - San Marino 1-2 BASKET Fiorenzuola - Sudtirol 1-1 Gualdo - Sambenedettese 1-1 Montichiari - Mantova 0-0 A1 maschile Poggese - Gubbio 0-0 Kinder BO - Oregon Cantù 61-54 Rimini - Sassuolo 2-0 Teramo - Mestre 2-0 Benetton TV - Roseto Basket 119-74 Trento - Imolese 1-1 Virtus Roma - Viola RC 114-48 ANCONA - CROTONE...... 1-0 SQUADRA P G V N P RF RS M.I. MARCATORI De Vizia AV - Skipper BO 75-85 Classifica 21p.t.: Vieri (Ancona); 5 reti: Ghirardello (Cittadella, 2 rig.). Coop TS - Scavolini PS 89-86 Rimini 12; San Marino, Gubbio e Brescello 10; Empoli 1354101252 4 reti: Schwoch (Vicenza, 3 rig.), Miccoli Teramo 8; Imolese 7; Sambenedettese, Thie- CAGLIARI - SAMPDORIA...... Oggi Adecco MI - Muller VR 80-73 ne, Montichiari, Sudtirol e Mantova 5; Fioren- Genoa 125401731 (Ternana), Mascara (Palermo,1 Fillattice Imola - Montepaschi SI 69-81 zuola e Poggese 4; Gualdo e Trento 2; Faenza COSENZA - COMO...... 1-4 rig.), Carparelli (Genoa), Zaniolo (Co- e Sassuolo 1; Mestre 0 Modena 1153201040 senza), Oliveira Barroso (Como). Biella - Snaidero UD 79-75 4s.t.: Terni (Como); 23s.t.: Zanini (Como); Prossimo turno 3 reti: Stellone (Napoli), Pasino (Modena), Fabriano - Metis VA 85-94 Ancona 11532052027s.t.: Oliveira Barroso (Como); 33s.t.: Mendil Faenza - Gualdo, Fiorenzuola - Teramo, Gubbio (Cosenza); 34s.t.: Oliveira Barroso (Como); Malagò (Genoa), Di Natale (Empoli), Classifica - Montichiari, Poggese - Brescello, San Marino Reggina 10531182-1 Maccarone (Empoli, 1 rig.), Zanini - Sambenedettese, Sassuolo - Imolese, Sudti- Vicenza* 8422085-2EMPOLI - NAPOLI ...... 1-0 (Como). Benetton TV 2110 119 74rol - Rimini, Thiene - Mantova, Trento - Mestre 38s.t.: Cappellini (Empoli); 2 reti: Margiotta (Vicenza), Sommese (Vi- Virtus Roma 2110 114 48 Salernitana 8522185-3 cenza), Nappi (Ternana), Rossi (Sie- MetisVA 2110 94 85 C2C GENOA - MESSINA ...... 3-0 na), Arcadio (Salernitana, 1 rig.), Vi- CoopTS 2110 89 86 Skipper BO 2110 85 75Cavese - Gela 2-3 Cosenza 8522178-310p.t.: Malagò (Genoa); 24p.t.: Carparelli (Ge- gnaroli (Salernitana), Bogdani (Reg- Fasano - Tricase 1-0 Bari noa); 34p.t.: Malagò (Genoa); gina), Dionigi (Reggina) Montepaschi SI 2110 81 69Giugliano - Frosinone n.d. 8 5 22165-1 Adecco MI 2110 80 73Igea Virtus B. - Fidelis Andria 4-2 MODENA - SIENA...... 2-2 Biella 2110 79 75 Como 7521288-2 PROSSIMO TURNO Martina - Catanzaro 1-2 20p.t.: Rossi (Siena); 27p.t.: Milanetto (Mode- Kinder BO 2110 61 54Palmese - Campobasso 3-1 Ternana 7514074-2na); 39p.t.: Campolonghi (Siena)rig.; 35s.t.: Bal- 6a DI ANDATA 30-9-2001 MaboLi 0000 0 0Paternò - Foggia 1-0 zaretti (Siena)aut.; Scavolini PS 0101 86 89Puteolana - Acireale 1-1 Palermo 7521268-4 BARI CROTONE Dom. 15,00 Fabriano 0101 85 94Santanastaia - Nardò 3-1 Crotone 5512266-4PALERMO - CITTADELLA ...... 2-1 CITTADELLA EMPOLI Dom. 15,00 Snaidero UD 0101 75 79 32p.t.: Mascara (Palermo); 16s.t.: Mascara (Pa- De Viazia AV 0101 75 85 Classifica Napoli* 3410347-3lermo)rig.; 37s.t.: Ghirardello (Cittadella); COMO ANCONA Dom. 15,00 Roseto Basket 0101 74119Catanzaro 10; Paternò 9; Cavese, Gela e Trica- COSENZA REGGINA Dom. 15,00 Muller VR 0101 73 80se 7; Giugliano e Campobasso 6; Igea Virtus Messina 3503227-6REGGINA - BARI...... 0-0 Fillattice Imola 0101 69 81B., Nardò e Santanastaia 5; Frosinone, Fidelis MESSINA VICENZA Dom. 15,00 Oregon Cantù 0101 54 61Andria, Martina, Palmese, Foggia, Fasano e Cagliari* 2402236-6 Viola RC 0101 48114Acireale 4; Puteolana 1 SALERNITANA - PISTOIESE ...... 2-0 NAPOLI CAGLIARI Dom. 15,00 Prossimo turno Siena 25023410-738p.t.: Camorani (Salernitana); 24s.t.: Vignaroli PISTOIESE MODENA Dom. 15,00 Prossimo turno Acireale - Santanastaia, Campobasso - Fasano, (Salernitana); Sampdoria* 1401317-7 SAMPDORIA PALERMO Dom. 15,00 Catanzaro - Gela, Fidelis Andria - Giugliano, Skipper BO - Coop TS, Scavolini PS - Adecco MI, Montepaschi SI - Foggia - Palmese, Frosinone - Tricase, Nardò - Cittadella 15014712-8VICENZA - TERNANA...... 1-1 SIENA SALERNITANA Lun. 20,45 Fabriano, Snaidero UD - Fillattice Imola, Muller VR - Virtus Roma, Martina, Paternò - Igea Virtus B., Puteolana - 6s.t.: Miccoli (Ternana); 17s.t.: Sommese (Vicen- Metis VA - De Viazia AV, Viola RC - Benetton TV, Oregon Cantù - Cavese Pistoiese 1501416-8za); TERNANA GENOA Ven. 20,45 Biella, Mabo Li - Kinder BO, Roseto Basket (Riposa) * Una partita in meno

Rinviato match Kramnik - Fritz cutta in una partita contro Lord Cro- c4,e5) giocato per la prima volta A causa dei tragici eventi statuniten- chane). 1. d4,Cf6; 2. c4,e5 (Gambet- dall'italiano Mattia Cavallotti con- si e della difficile situazione interna- to di Budapest). Oppure sono indi- tro Carlo Salvioli nel torneo di Mila- zionale, il match fra Vladimir Kram- cate con il nome di chi per primo, o no del 1881. Rigiocato poi a New nik e il software “Deep Fritz” in pro- più di frequente, le ha utilizzate nel- York 1893, nella partita contro gramma il prossimo mese di otto- la pratica di torneo. Ecco alcune Lasker da Adolf Albin (1848-1920), bre nel sultanato del Barhein è stato aperture che portano il nome di im- all'estero è oggi conosciuto solo con rinviato, sembra al gennaio 2002. portanti giocatori. 1. a3 (apertura il nome di quest'ultimo giocatore. L'attività internazionale continua, Anderssen); 1. b3 (apertura Larsen); Curiosa la storia di una apertura as- ma con molti problemi. Per ora co- 1. f4 (apertura Bird); 1. Cf3 (Apertu- sai poco usata, 1. g4. Anche se il munque sono confermati i Campio- Ab3 d6 8. c3 0-0 9. h3 Ca5 10. Ac2 delle mosse iniziali. Le aperture so- ra Reti); 1. e4,d6 (Difesa Pirc); 1. primo ad usare regolarmente in tor- nati Europei a squadre di Leon in c5 11. d4 Dc7 12. Cbd2 Cc6 13. d5 no assai spesso indicate con i nomi e4,c6 (Difesa Caro-Kann, ideata ver- neo questa mossa iniziale fu il tede- Spagna a novembre e il Campiona- Cd8 14. a4 Tb8 15. Cf1 Ce8 16. Cg3 delle nazioni o delle regioni o delle so la metà dell'Ottocento dall'ingle- sco Karl Ahlhausen (1835-1892), un to del Mondo individuale, maschile g6 17. Ah6 Cg7 18. a:b5 a:b5 19. città in cui per la prima volta si sono se Horatio Caro, che svolse tuttavia libraio di Berlino, la mossa è oggi e femminile, a dicembre a Mosca. A Ch2 f6 20. Cg4 Cf7 21. Ac1 Ad7 22. verificate. Per esempio, 1. c4 (Ingle- tutta la sua attività scacchistica a Ber- nota come Apertura Grob (pronun- proposito di quest'ultimo torneo, la Df3 Cg5 23. Ch6+ Rh8 24. De2 Cf7 se). 1. e4,c5 (Siciliana). 1. e4, e6 lino, e dal viennese Markus Kann). cia Gross) dal nome del maestro Federazione internazionale ha inta- 25. h4 C:h6 26. A:h6 Ta8 27. h5 Db7 (Francese). 1. e4,d5 (Scandinava). 1. 1. e4,Cf6 (Alekhine). 1. e4,e5; 2. Henry Grob (1904-1974), di origine volato trattative con Kasparov per 28. Tab1 Tf7 29. f4 Dc8 30. h:g6 e4,e5; 2. Cf3,Cf6 (Russa). 1. e4,e5; 2. Cf3,d6 (Philidor). 1. e4,e5; 2. boema, naturalizzato svizzero, che farlo partecipare, offrendogli - a det- h:g6 31. Tf1 Ce8 32. f5 Th7 33. Ae3 Cc3 (Viennese). 1. e4,e5; 2. Cf3,Cc6; Cf3,Cc6; 3. c3 (Ponziani). 1. d4,d5; sull'argomento scrisse un libro pub- ta dello stesso campione - «una cifra g:f5 34. e:f5 Cg7 35. Rf2 Ae8 36. Th1 3. Ab5 (Spagnola, ma nel mondo 2. Cf3,Cf6; 3. e3,e6; 4. Cbd2,c5; 5. c3 blicato nel 1942. In realtà la paterni- molto, molto consistente». Af8 37. Dg4 Ta2 38. T:h7+ R:h7 39. nota come Ruy Lopez, dal nome (Colle). 1. e4,e5; 2. Cf3,Cc6; 3. tà di tale mossa è italiana: la utilizzò, Dh4+ Rg8 40. D:f6 Ta7 41. Th1 Ae7 dell'ecclesiastico spagnolo del Cin- Ac4,Ac5; 4. b4 (Gambetto Evans). infatti, con qualche successo per va- La partita della settimana 42. Dh6 Dd8 43. Ce4 Rf7 44. Cg5+ quecento che la ideò). 1. e4,e5; 2. Può succedere a volte che ci siano ri decenni a cavallo tra l'Ottocento e Tatai - Khanukov (Campionato A:g5 45. A:g5 1-0. Cf3,Cc6; 3. d4 (Scozzese). 1. e4,e5; delle 'contestazioni', che di solito si il Novecento l'avvocato Alessandro Europeo Seniores (Over 60), Sa- 2. Cf3,Cc6; 3. Ac4, Ac5; 4. c3 (Italia- risolvono a svantaggio del giocatore Ratto, che per oltre quarant'anni fu int-Vincent 2001). Partita Spagnola I nomi delle aperture Alcuni Lettori na). 1. d4,Cf6 (Difesa Indiana; gioca- meno conosciuto a livello interna- socio e per alcuni anni presidente (C98) = 1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ab5 ci chiedono da dove nascono i nomi ta per la prima volta verso la metà zionale. Un esempio è il Controgam- del circolo di Genova; lui la chiama- a6 4. Aa4 Cf6 5. 0-0 Be7 6. Te1 b5 7. delle aperture, ovvero le sequenze dell'Ottocento dai Brahmini di Cal- betto Albin-Cavallotti (1. d4,d5; 2. va “Apertura Flick”. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 21.44 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 15 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 lo sport 15

TOTTi Quando la palla finisce dalla Negli ultimi minuti viene avanti nel- ZAGO picchia come un pugile, insiste è impreciso, evanescente, sostanzia- parti sue, per gli avversari sono sem- la speranza di recuperare lo svantag- con il gomito. Combatte contro Nu- lente inutile in una formazione come pre guai. In più lotta su ogni pallo- gio. Non perde mai la calma, nei no Gomes con la forza delle mani, quella viola nella quale bisogna com- ne, ha intuizioni luminose, è perico- momenti difficili non si demoraliz- viene ammonito ma subito dopo rifi- battere con le unghie e con i denti. loso anche al tiro dalla distanza. Co- za, ma si butta nella mischia, lottan- la una gomitata in faccia a Vanoli Per fortuna non cade nell’errore della glie una traversa spettacolare dopo do a viso aperto. Che classe. (poi gli chiede scusa e esce dal campo fallosità, ma non è in partita. Manci- una azione personale durante la ANTONIOLI L’anno scorso era un pro- abbracciato a lui). L’arbitro non ve- ni farebbe bene a prenderne atto. quale ubriaca gli avversari. Insom- blema, ora sembra rinato. La concor- de, per sua fortuna, ma è Capello a ROSSI Spreca una buona occasione in ma, Pupone è il migliore in campo, renza per il posto evidentemente gli punirlo lasciandolo negli spogliatoi. contropiede, ma si nota soprattutto giocatore determinante, per una Ro- fa bene. Tentenna sul gol di Adani, Troppo nervoso, poco lucido.Un pe- per la sua debolezza sulla fascia dove ma ancora così incerta. ma si riscatta togliendo dai piedi di ricolo, per i suoi compagni. opera Cafu. Che, per peraltro, non è TORRICELLI La vecchia guardia non Chiesa e Nuno Gomes delle palle pe- AMOROSO dovrebbe essere una spna neanche in grande forma, ma riesce delude. Forte e intelligente, difende ricolosissime. Vola da un palo all’al- nel fianco della squadra avversaria, ad andar via spesso. Confuso, incer- e propone, contrasta e rilancia. E in tro, dà sicurezza alla difesa. invece non c’è. Scompare addirittura to, spaurito. peggiori migliori più si dà da fare per sedare le risse. a.q. per lunghi minuti, poi ricompare, ma a.q.

Aldo Quaglierini

ROMA Una partita strana, dal ritmo in- termittente, qualche idea luminosa, mol- te gomitate e tanti falli. Alla fine vince la Roma che riesce a conquistare i suoi primi tre punti della stagione, a supera- re un brutto momento e a prendersi una iniezione di fiducia per i prossimi appuntamenti (a cominciare dalla sfida Giallorossi di Torino contro la Juve di sabato prossi- abbracciati mo). Ma che fatica. a Totti La Fiorentina è sconfitta, ma esce a dopo il pareggio testa alta dall’Olimpico, combatte fino su rigore alla fine, mette in difficoltà i campioni In alto, Batistuta d’Italia più di una volta e addirittura in azione sfiora il colpaccio. Bravo Mancini, che L’argentino sceglie una tattica prudente ma aperta non è riuscito alle possibilità di Nuno Gomes, di Chie- ancora sa (per la verità non molto in vena ieri) a trovare di Rossi di sfruttare il contropiede. E il gol con Torricelli in buona forma dietro, si può anche sperare di giocare un ruolo non solo da comprimari per il resto del- la stagione. Viste come sono messe le cose in casa viola c’è da esserne soddi- sfatti. Insomma, magari il 2 a 1 per i giallo- rossi ci sta pure, supremazia territoriale (per quanto possa valere) voglia di vince- Roma, è Panucci a scacciare la crisi re, determinazione, qualche pregevole spunto da fuoriclasse (leggi Totti). Però la Fiorentina c’è, e c’è anche il materiale Totti non basta, “Batifantasma”. Ci pensa Christian a battere la Fiorentina all’87’ su cui lavorare per Mancio. Peccato, per quella fallosità, per quella perdita di tem- po inutile e dannosa, per quel ripiegarsi ROMA 2 eccessivo ad ogni avanzare dei romani- spogliatoi sti. I quali, sono in crescita, sì, in quanto FIORENTINA 1Gabriel goleador senza gol a grinta e a forma fisica, ma denotano ancora paurose lacune in difesa, sinistre Montella rigore e sostituzione ingenuità e grandi difficoltà a fare gol. ROMA: Antonioli 6.5; Zebina 6, Samuel 6.5, Zago 4 (1’ st Candela Centrare la porta avversaria è un proble- 6); Cafu 6, Assuncao 6, Tommasi 6, Panucci 6, Totti 7, Batistuta 5, ROMA Non si può parlarne malissimo, perché si muove «Maleducati»: match Capello-Mancini ma per i giocatori della Roma; Tomma- Montella 6 (15’ st Cassano 5, 44’ st Guigou s.v.). molto, si porta dietro mezza difesa avversaria, perché è si, bravo nello spezzare le avanzate avver- FIORENTINA: Taglialatela 6, Torricelli 6.5, Adani 6.5, Moretti 5 una mina vagante, però Batistuta continua a non segna- sarie e nel proporre buoni suggerimenti Vanoli 6; Di Livio 6.5, Baronio 6 (30’ st Rossitto s.v.), Amoroso 5, re, a non inquadrare la porta, perde l’attimo, non coglie sulla gara però soltanto complimenti ai compagni si imbrocchisce quando va Rossi 5 (33’ st Equi Gonzales s.v.); Nuno Gomes 6, Chiesa 6.5. le opportunità che gli si presentano. È un momento così al tiro; Montella, non riesce ad inquadra- e non c’è niente da fare. «Ho già passato momenti simili re la porta, Totti (il migliore in campo) ARBITRO: Messina di Bergamo 5 - ha detto Gabriel qualche giorno fa - non bisogna depri- ROMA Nervosismo in campo e fuori, ma Fabio inattesi complimenti a un nervoso Di Livio («ce nel massimo della sua attenzione colpi- RETI: nel pt 9’ Adani, 12’ Totti su rigore; nel st 43’ Panucci mersi più di tanto perché si superano proprio con la Capello ritrova il fair play quando ammette che ne vorrebbero di giocatori cosi») la questione sce la traversa. Batistuta poi... pazienza e continuando a giocare. So che mi sbloccherò, «un pareggio sarebbe stato più giusto» tra Roma non sia chiusa: «Ci vuole rispetto in campo e io Momento difficile per lui. Perché si NOTE: ammoniti: Moretti, Vanoli, Samuel, Zago, Nuno Gomes, sono sicuro che mi sbloccherò». Anche Capello è sicuro e Fiorentina. Anche se Mancini si toglie lo sfizio ai miei giocatori lo insegno - ha proseguito Ca- muove molto bene Gabriel, si porta sem- Taglialatela, Chiesa e Di Livio. che Bati si sbloccheà visto che continua a schierarlo di rispondergli anche in questo, sottolineando di pello - Tutto è finito infatti quando Torricelli si pre dietro l’attenzione di almento due imperterrito, con il sole o con la neve, lo mette in campo. aver pensato, a un certo punto, «anche di vince- è avvicinato per dirmi che avevo ragione». difensori, ed è rapido a smarcarsi. Però Perché, sicuramente, anche Capello lo sa, questi mo- re». Si parla della gara, e Capello cambia regi- non segna, ed è una malattia cronica. Lo menti si superano continuando a giocare. E gli basta il Fortunata la squadra giallorossa ad aver tro- stro: per i viola solo complimenti: «Questa Fio- vedi in campo, smarrito, smunto, con gol, gli basta un gol, per ritornare a splendere come vato il gol dei tre punti, anche Capello non lo rentina è una delle squadre più difficili da affron- quello sguardo triste, e capisci che le prima, per ritornare Batigol. nasconde. «Maleducato ma sincero - esordisce tare, non ci permetteva mai di essere in superio- cose non vanno. Ci vorrebbe l’energia di viola (molto spumeggianti nella prima furor di gomitate è una pagina di cui Intanto, però, lui corre in lungo e in largo, suggerisce ai ironico il tecnico romanista - un pari obiettiva- rità numerica a centrocampo. Per questo sono un gol, la forza di un guizzo vincente, frazione di gioco) che culminano nel- nessuno vorrebbe parlare ma di cui si compagni la posizione giusta da tenere in campo, ripie- mente sarebbe stato il risultato più equo». La contento perché per vincere oggi ci è voluta una uno dei suoi, per rivederlo, come l’anno vantaggio di Adani (testa su corner), al occuperanno probabilmente i giudici ga anche a proteggere la porta quando si tratta di una battuta è riferita al battibecco del dopo partita squadra che aveva voglia». Poi la sostituzione di scorso, impredibile e potente, raffinato 9’. Il vuoto totale giallorosso dura (per sportivi. punizione pericolosa o di un calcio d’angolo. Però il gol con Mancini. Il tecnico della Fiorentina, piccato Zago: «L'ho tolto per motivi di opportunità... ». e determinante, l’uomo in più in cam- loro fortuna) solo pochi minuti, il tem- Nella ripresa, riprende la saga delle non viene. per gli applausi rivolti dal collega romanista alla Mancini torna a spiegare l'episodio con Ca- po. C’è vicino, ma ancora non centra po di un rigore concesso da Messina per occasioni mancate: Chiesa su punizione A ben guardare, non è il solo, Batistuta, a non centrare la sua panchina, ha aspettato Capello nel sottopas- pello. «Non è successo niente di particolare, i l’obiettivo, la porta. Non ancora, alme- atterramento di Montella ad opera di sfiora; Totti (bellissima azione persona- porta. Anche Montella non segna più. Corre come un saggio per un chiarimento, e invece è finita con miei non si erano accorti che Totti era a terra e no. Qualcuno deve ritenere che manchi Moretti. Totti realizza (12’) e l’Olimpi- le) traversa; Montella-Cassano (fuori). furetto, guizza come una anguilla, ma la porta, neanche accuse di «maleducazione». «Ha preso per catti- non hanno buttato via la palla. Capello è stato pochissimo se è vero che Batistuta è sta- co tira un sospiro di sollievo. Batistuta (fuori clamorosamente); Rossi col binocolo. Non trovandola, ieri, è riuscito almeno a ve maniere i miei applausi polemici alla sua squa- maleducato ad usare quel tono, io non lo avevo to convocato con la nazionale argentino Poi è un susseguirsi di azioni spreca- in contropiede (bravo Antonioli).Ma si procurarsi un rigore, ma per l’impietoso Capello, non dra quando non hanno buttato fuori il pallone fatto quando Zago ha colpito il mio giocatore». per la prossima sfida contro il Para- te (da una parte e dall’altra). Totti-Mon- va sempre più verso il monologo giallo- basta. E inesorabile è arrivata la sostituzione con Cassa- con Totti a terra - spiega Capello - mentre noi lo E sulla gara: «Abbiamo avuto noi le palle gol più guay... tella (parata); Cafu-Totti-Montella (al- rosso. Il gol di Panucci (87’) sembra la no (che, peraltro, non ha fatto molto di più ed è stato, a abbiamo fatto per quattro volte, con un loro limpide, loro ci hanno tenuto nella nostra area La cronaca della partita è ricca di to); Zebina (parata); Nuno Gomes (pa- logica conseguenza della supremazia ter- sua volta sostituito con Guigou). Batistuta e Montella, giocatore a terra. Polemicamente ho fatto i com- ma le creavano solo con traversoni. Sono conten- eventi. Dal primo minuto (Montella in rata di Antonioli, oggi molto bravo) . La ritoriale. Inevitabile conseguenza, per la due campioni fuori forma, due destini diversi. plimenti più volte alla panchina viola per questo; to per quanto fatto dai miei contro una Roma mischia si lacia parare un debole pallone rissa in campo tra Zago (pessimo com- Fiorentina. Gol che scaccia una minac- a.q. e se questo vuol dire essere maleducati, allora sì: grande. Ho pensato anche di vincere, ma ora da Taglialatela), ai ripetuti contropiede portamento) Nuno Gomes e Vanoli a ciosa crisi, per la Roma. io lo sono». L'impressione è che, nonostante gli dobbiamo continuare così».

Ma per la tv giapponese Nel buio un lampo dell’oscuro Nakata Hidetoshi è sempre un mito PARMA Hidetoshi Nakata è un buon giocatore, non un Il Parma in extremis riesce a battere un Brescia che aveva fatto di tutto per meritarsi il pareggio campione. In provincia, a Perugia, brillava di luce pro- pria. Nella Roma, non aveva spazio. A Parma dovrebbe essere il faro assoluto, l’uomo che rende super una Simonetta Melissa PARMA 1medico del Brescia, il leggendario Ernesto sulla linea trova il braccio di Calori, un poco squadra discreta. Ha classe e agilità, manca di un pizzi- Alicicco, interviene a soccorrere Antonio Fi- involontario, ma non viene premiato con il co di determinazione, del piglio del campione. È l’uomo BRESCIA 0lippini, ma egli stesso zoppica abbondante- rigore. E’ la partita dei falli di mano: all’ini- più atteso dei prossimi mondiali, in Corea e Giappone. PARMA Occorre prendere atto che la realtà mente. Il Parma non si muove male. I colle- zio Sensini – il meno volontario -, a fine Come Milosevic, nel Parma rischia di perdersi. Ieri ha del Parma, in questa stagione, la dodicesima gamenti fra i reparti funzionano, scarseggia- primo tempo Cannavaro, che si è girato, con regalato due punti – quelli della vittoria, perché diversa- di fila in serie A, è diversa rispetto a tutte le PARMA: Frey 6.5, Djetou 6, Sensini 6, Cannavaro 6, Diana 6 (26’ st no però le illuminazioni. Nel basket, si direb- il corpo, opponendo il gomito a un tiro di mente sarebbe finita 0-0 -, ma sino all’87’ era stato precedenti, eccetto forse la prima. La squa- Marchionni 6), Almeyda 6 (40’ st Appiah sv), Bolano 5.5, Junior 6,5 Nakata be che Ulivieri si è affidato al doppio pivot. Baggio. Il bilancio dei rigori possibili e non intermittente. Un lampo a metà primo tempo, poi era dra è da centroclassifica. Facendo benissi- 6.5, Milosevic 5 (17’ st Di Vaio 6.5), Bonazzoli 6 In panchina Marco Di Vaio, proprio nel accordati, dunque, è di 2-1 per il Brescia.Il sparito. A 25 anni, Nakata rischia di perdersi. La Roma mo, come ieri, almeno sul piano dell’impe- mese in cui ha debuttato in nazionale, e secondo tempo comincia con uno squillo di se n’è liberata per Cassano, costato una manciata di gno, può arrivare in Uefa dalla porta princi- BRESCIA: Castellazzi 6,5, Petruzzi 5 (37’ st Mero sv), Calori 6, Bonera 5, dentro i lunghi Bonazzoli, ex bresciano, e Bonazzoli. Cross radente e Milosevic che miliardi in più. È adesso che deve dimostrare di essere pale, conquistando il sesto posto. Diversa- Bachini 5.5 (1’ st Esposito 6), A. Filippini 6.5 Giunti 5.5, E. Filippini 6, Sussi Milosevic. Mazzone fa debuttare Sussi, arri- non arriva. Il Parma ci mette ardore e sarà un grande giocatore. Diversamente si sorride ripensan- mente dovrà rimettersi all’Intertoto. La lotta 5 (20’ st Kozminski 5.5), Tare 5.5, Baggio 6.5. vato dal Genoa, al posto di Kozminski ma il sufficiente per beffare il Brescia, come già do a quanto disse nel cuore dell’estate, presentandosi a per lo scudetto, inseguito vanamente per polacco è di certo superiore. Ulivieri è agita- successo all’Inter. Al 7’, Milosevic spreca la Parma: «Sono venuto qui per rivincere lo scudetto. Qui quasi un decennio intero, non è affare giallo- ARBITRO: Trentalange di Torino 5.5 tissimo e, secondo un copione sperimentato migliore delle occasioni. Porta vuota e uno non è mai arrivato, io provo a regalarvelo». Nakata si blù. Ieri pomeriggio, al Tardini, il Parma ha già con l’Inter e che caratterizzerà l’intera dei cannonieri più quotati (48 miliardi) sarebbe dovuto vedere nei migliori Parma, potenzial- dovuto dannarsi per 87’, per battere il Bre- RETE: nel st 42’ Nakata. stagione, è tenuto calmo dall’ex capitano d’Europa adesso è buono per la serie B. Stra- mente, della sua storia. Gli ultimi di Scala, il primo di scia. Il pareggio sarebbe stato più equo. Ha gialloblù Lorenzo Minotti, nuovo team ma- namente la gente gialloblù lo applaude, al- Ancelotti, i primi due di Malesani. Lì poteva rendere da segnato la delusione più colossale del merca- NOTE: Espulso: al 43’ st Bonera, ammoniti: Esposito e Marchionni. nager. Il Brescia fa la classica squadra di l’uscita. La partita si apre, crescono spazi e scudetto una squadra da Champions League, adesso to gialloblù: Nakata. La sessantina di miliar- Mazzone. Difesa attenta, centrocampo a 5, anche le occasioni. Esposito ha la palla ma- potrebbe solo rendere da Champions una squadra da di spesa dal Parma è stata regalata. Non è davanti il lungo, Tare, e il campione, Baggio, tch, perfettamente lanciato da Baggio, ma Uefa. È tutto è più difficile. Una tv commerciale giappo- attaccante, non è centrocampista, dovrebbe che talvolta rientra a rilanciare l’azione. A Frey ricorda di essere un portiere di classe, nese, la Fuji, ha aperto il telegiornale sportivo della essere trequartista ma la vede troppo rara- Diana, arrivato proprio da Brescia (restitui- oltrechè scapestrato, e allora gl’impone lo notte con la notizia, quasi in diretta, della rete di Nakata. mente. Soltanto al 25’ accende la luce: cerca fine si fa trovare pronto sul cross dalla destra sione da destra di Bachini, Frey respinge con to Bachini), per fare l’esterno moderno, in stop. Nel finale, cori di cui non si sentiva il «Uno splendido gol. Finalmente si è ritrovato, è l’anima Bonazzoli, in area, la palla ritorna a lui e di Di Vaio. Cresce, ma troppo lentamente. i piedi. Un attimo dopo termina fuori un grado di coprire la fascia da cima a fondo, bisogno, dalla curva bresciana: “Cannavaro della sua nuova squadra».. costringe Castellazzi al primo intervento ve- Persino più pericoloso, il Brescia. Al 10’, il tiro di Baggio, da posizione invidiabile. La non arrivano palloni. A Milosevic ne arriva terùn” e “Noi non siamo napoletani”. Infine s.m. ro. Bissato su sinistro di Junior. A 3’ dalla Parma rischia subito di capitolare. Conclu- cosa più divertente al quarto d’ora, con il uno al 36’, lo slavo scarta anche il portiere, il lampo di Nakata, a quel punto insperato. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 22.03 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 16 - 24/09/01

16 lo sport lunedì 24 settembre 2001

KALLON Non solo per la freddezza passo, tiro e una buona dose di fanta- GALANTE Aveva fatto l’impossibile ti i suoi limiti. Forse andava sosti- dimostrata in occasione del rigore. Il sia. In mezzo al campo si fa sentire e, per recuperare in tempo utile per tuito prima, sicuramente il Pinga bomber della Sierra Leone fa un gran insieme a Seedorf, è l’uomo in più del- la sfida contro la sua ex squadra. visto negli ultimi dieci minuti la- movimento, è protagonista di tutte le l’Inter. In assoluto ha fatto anche una pro- scia parecchi rimpianti nei cuori azioni d’attacco più pericolose dell’In- va discreta, ma sulla coscienza ha granata. ter. Dopo aver girato l’Italia per anni, DE ASCENTISIl mastino del gli episodi che hanno deciso la ga- sta dimostrando che Moratti ha avuto centrocampo granata è un cagnaccio ra. Il fallo su Ventola che ha causa- GEORGATOS Il mancino greco si ragione nel riportarlo alla casa madre. (come lo aveva definito il suo scoprito- to il rigore e lo sventurato colpo propone in maniera pericolosa Capocannoniere, quattro gol dopo re Fascetti) che non molla mai l’avver- di testa sbagliato da due passi che ben poche volte, mentre è sovente quattro giornate, Cuper può sorridere. sario, che perde un contrasto solo do- poteva significare il pareggio. costretto ad usare le maniere forti po averne vinti nove. Dalle sue parti per arginare il generosissimo DALMAT E meno male che qualcuno non si passa, se l’ex milanista avesse MASPERO Se i ritmi si abbassano Asta. Visto che anche Guly ha avu- pensava di metterlo in vendita nelle anche piedi docili sarebbe pronto per fa diligentemente il suo, ma non to i suoi bravi problemi, la fascia scorse settimane. Il francese è un gioca- la nazionale. Per intanto se lo gode appena si va di corsa l’ex fantasi- sinistra è stata decisamente lacu- peggiori migliori tore coi fiocchi, dotato di cambio di Camolese sta della Cremonese denuncia tut- nosa in casa nerazzurra. Dietro alla Mole sbuca l’Inter Torino battuto da un rigore dei nerazzurri di nuovo primi dopo due anni

Massimo De Marzi TORINO 0 INTER 1Cuper prudente: «Vorrei soffrire meno» TORINO Attenzione all’Inter. In una giornata uggiosa e piovosa gli uomini di E Ronaldo passa il compleanno in panchina Cuper sbancano il Delle Alpi grazie ad TORINO: Bucci 7,5, Galante 5, Delli Carri 6, Fattori 7 Castellini 5, un rigore nel finale, agganciano la Juve Asta 6,5 De Ascentis 7, Lucarelli 5, Brambilla 5.5 (33’ st Pinga 6,5), TORINO Hector Cuper ha un sorri- (in tutti i sensi) il rigore procurato e tornano in testa alla classifica dopo Maspero 5,5 (28’ st Vergassola 5,5), Osmanowski 6 (40’ st Calaiò so grande così, ma cerca di bleffare e l’occasione sfumata in extremis, due anni di attesa, ribadendo di avere i sv). in tutti i modi. «Inter prima? Bue- ma tiene soprattutto a difendere numeri per ambire al traguardo più im- no, sono contento, ma sono im- mister Camolese, la cui posizione portante. Se è vero che i nerazzurri (ieri INTER: Toldo 6.5, Zanetti 6,5, Simic 6, Materazzi 6.5, Georgatos 5, portanti più i tre punti della classi- pare tornata in bilico. «Se rischia in maglia bianca) hanno ottenuto i tre Seedorf 6,5 (32’ st Vivas s.v), Di Biagio 6, Dalmat 7, Guly 6 (28’ st fica». Al tecnico argentino è piaciu- lui è la fine di questo calcio. Sareb- punti nonostante le assenze di Cordo- Emre s.v.), Ventola 6 (38’ st Adriano sv), Kallon 7. ta soprattutto la squadra dei secon- be incredibile metterlo in dubbio ba, Conceicao, Bobo Vieri e Ronaldo, di 45 minuti: «Vorrei soffrire un per aver perso due partite». Il diret- rimasto seduto in panchina per un’ora ARBITRO: Farina 6.5 pò meno, ma l’Inter della ripresa to interessato cerca di incassare il e mezza. Per il Fenomeno, 672 giorni mi è piaciuta e credo che la vittoria k.o. con la consueta serenità, ma fa dopo l’ultima apparizione in campiona- RETI: 28’ st Kallon (rig) sia meritata». E pazienza se il rega- fatica. «Anche oggi abbiamo fatto to (il 21 novembre ‘99 contro il Lecce a lo di compleanno per Ronaldo (25 una buona partita, abbiamo rice- San Siro) rientro rinviato di almeno NOTE: Ammoniti: Materazzi, Delli Carri per gioco scorretto. anni sabato) è stato solamente la vuto tanti applausi, ma restiamo La gioia dei nerazzurri dopo il rigore segnato da Kallon, ancora decisivo una settimana. A prendere il suo ruolo panchina. Il rientro in campionato- con pochi punti». Occorrerebbe ci ha pensato Kallon, bomber di scorta può attendere. «C’era un campo rinforzare la squadra. Qui "Camo- sempre più decisivo. Un giocatore che molto pesante, ci potevano essere la" cerca di essere criptico, ma fini- farebbe molto comodo al Toro di Ca- squadre cortissime che concedono nul- co. Sull’altro fronte Kallon si rende peri- dei pericoli. Meglio non correre sce con l’essere chiarisimo. "Noi l’offensiva nerazzurra sembrava però to la curva nerazzurrra e poi ad abbrac- molese, che ha incamerato ancora una la agli avversari. Il primo brivido arriva coloso in un paio di occasioni, ma sulle rischi». Tanto a fare il Fenomeno siamo sempre vigili sul mercato placarsi e gli uomini di Cuper rischiava- ciare Ronaldo in panchina. Un colpo di volta i complimenti ma è rimasto a boc- al minuto 16 con Di Biagio che innesca fasce l’Inter fatica a costruire. Il finale ci pensa Kallon. «Un altro gol, il per cercare di migliorare questo no grosso su una veloce ripartenza gra- testa di Lucarelli su corner di Osma- ca asciutta, con una graduatoria che ini- Kallon, sul quale Bucci è lesto a sventa- del tempo, comunque, vede il Torino quarto, anche questo decisivo. Co- gruppo". E c’è già chi scommette nata, che Osmanowski non sfruttava a nowski lambiva il palo, ma per vedere zia a piangere. re in uscita. Cinque minuti dopo Vento- salire in cattedra, con Castellini e Asta a sa posso dire? Sono felicissimo». che entro un paio di giorni Dino dovere, cincischiando al momento di impegnato Toldo bisognava attendere i Eppure i granata avevano saputo la, in sospetto fuorigioco, manca una spingere sulle corsie esterne e Brambilla Se l’Inter ride e festeggia, il Toro si Baggio sarà granata. concludere. A venti minuti dalla fine la (cinque) minuti del recupero, quando i imbrigliare bene gli avversari, adottan- ghiottissima occasione, non controllan- a dettare i ritmi al centro del campo. lecca le ferite. Galante maledice m.d.m. partita tornava in equilibrio, ma pro- nuovi entrati Pinga (perché non metter- do una tattica simile a quella che, otto do a dovere un bell’assist di Guly. Il L’opportunità da rete più ghiotta l’han- prio quando iniziava il valzer delle sosti- lo prima?) e Calaiò confezionavano l’oc- giorni prima, era servita per portare via Toro ha un De Ascentis che giganteggia no comunque gli ospiti, anche se è tuzioni ecco arrivare l’attimo fuggente. casione buona per il pari. Quella più un pareggio dall’Olimpico. Il tecnico in mezzo al campo, dietro il libero Fatto- un’opportunità casuale, visto che Fatto- Volata di Kallon sulla fascia destra, invi- clamorosa, comunque, la divorava Fa- del Torino ritrova Galante in difesa, sce- ri è attentissimo, i problemi nascono ri rischia l’autogol per anticipare Vento- sospinta da un Dalmat attivissimo. Sul- sulla fascia destra. Il Toro soffre, forse tante pallone al centro per Ventola, che bio Galante al 93’, spedendo alto da due glie Maspero per il ruolo di trequartista dalla trequarti offensiva in su: latitano la e ci vuole un mezzo miracolo di Buc- la girata di Kallon al 3’ Bucci è prodigio- servirebbe qualche cambio per ridare veniva abbracciato abbracciato con metri un gran cross di Asta dalla linea di e infoltisce il centrocampo per cercare le idee e le occasioni, con Lucarelli che ci per salvare la porta granata. so, mentre due minuti dopo Delli Carri slancio ai granata, ma Camolese preferi- troppo calore dall’ex compagno Galan- fondo. Era dall’ottobre del ‘99 che i ne- di dare pochi sbocchi al gioco dell’Inter tenta improbabili conclusioni dalla di- In avvio di ripresa vengono accesi i è attento a chiudere su Ventola, innesca- sce attendere. Dopo che il solito Seedorf te. Rigore inequivocabile, nonostante le razzurri non erano al primo posto. Se sulle fasce. In effetti, nel quarto d’ora stanza e "speedy" Osmanowski costret- riflettori dello stadio Delle Alpi e sem- to da un gran numero di Seedorf, che aveva servito una gran palla a Ventola, proteste granata, Kallon spiazzava Buc- Ronaldo e Vieri tornano alla svelta, son iniziale non si registrano occasioni, con to a ruotare lungo tutto il fronte d’attac- bra accendersi anche il gioco dell’Inter, inizia ad agire con maggiore frequenza che spediva alto di poco, minuto 17, ci e poi festeggiava andando prima sot- dolori per tutti.

I bianconeri sbancano il Curi (1-2) sfruttando le ingenuità degli uomini di Cosmi Il match risolto al 92’ da Zauli. Ed ora si fa critica la posizione di Prandelli Perugia generoso, anche troppo Il Venezia fa la partita L’Udinese ringrazia e raccoglie ma il Bologna il risultato

Antonello Menconi PERUGIA 1VENEZIA 0sempre dai dirigenti del Venezia, «più bravo di Recoba». Anche il Bo- UDINESE 2BOLOGNA 1logna esibiva il suo nuovo acquisto, PERUGIA Gioca il Perugia, vince l'ex vicentino Zauli che però prima l’Udinese. Ma i ragazzi di Serse Co- stava in panchina, poi è entrato a un smi ci ha messo davvero del proprio PERUGIA: Tardioli 5, Sogliano 6, Dellas 6, Di Loreto 5.5, Zè Maria VENEZIA: Rossi 7, Algerino 6,5, Bjorkolund 5, Viali 5, Conteh quarto d'ora dalla fine, e ha fatto gol per consentire ai friulani di tornarse- 5.5, Tedesco 6, Liverani 5.5 (35’ st Ahn, s.v.), Baiocco 6.5 (25’ st 5, Rukavina 6,5 (9' st De Franceschi 6), Andersson 5 (23' st al 92'. Eppure, fino a venti minuti ne a casa con tre punti che, per co- Grosso, s.v.), Milanese 6, Vryzas 6.5, Bucchi 5.5 (17’ st Samereh Valtolina 5,5), Marasco 6, Bressan 5,5, Bazzani 6,5 (14' st Di dal termine, la partita l'aveva fatta il me si era messa la gara, sembrava s.v.). (12 Cinalli, 25 Samuel, 8 Blasi, 44 Gatti). All. Cosmi 5.5. Napoli 6), Maniero 5,5. (1 Brivio, 6 Cvitanovic, 18 Bilica, 23 Venezia. Una squadra che conferma- Pavan). quanto mai difficile poter conquista- UDINESE: Turci 6, Bertotto 6.5, Sottil 6.5, Zamboni 6 (26’ st Cabal- va la crescita già vista la settimana re. Ma alla fine, ha trionfato la squa- lero, s.v.), Pieri 6, Almiron 6, Helguera 6, Pizarro 6.5, Jorgensen 6 BOLOGNA: Pagliuca 7, Falcone 5,5 (25' st Gamberini 6), Fresi scorsa a San Siro. Non a caso nel dra che è apparsa più esperta e più (10’ st Pinzi 6.5), Iaquinta 5.5, Muzzi 5.5 (36’ st Di Michele, s.v). (21 6, Castellini 6,5, Brioschi 6, Brighi 5,5, Olive 6,5,Wome 6,5 (30' primo tempo il migliore in campo è cinica, capace di approfittare di un De Sanctis, 30 Martinez, 18 Pavon, 28 Nomvete). All. Hodgson 6.5 st Zauli 6,5), Macellari 6, Pecchia 6,5, Cruz 7,5. (12 Coppola, 2 stato il portiere rossoblu Gianluca gol nato da un tiraccio di Pizarro su Zaccardo, 15 Claiton, 23 Tarantino, 32 DellaRocca). Pagliuca, autore di interventi decisi- calcio di punizione da una quaranti- ARBITRO: Rodomonti di Teramo 5.5 vi su Bressan al 32', Bazzani al 34' e ARBITRO: Trefoloni di Siena 5. na di metri, che si è infilato alle spal- RETI: nel pt al 21’ Vryzas, al 44’ Jorgensen; nel st al 23’ Pizarro ancora Bazzani al 37'. A giustificare le del portiere Tardioli. Un gol bef- RETE: nel st 46' Zauli. il gioco scadente del Bologna ci so- fardo, per il quale, alla fine, il sostitu- NOTE: espulsi: Pinzi al 39’ st, ammoniti: Dellas e Sogliano. no le molte assenze, Signori e Loca- to dell’infortunato Mazzantini, ha NOTE: ammoniti: Pagliuca, Marasco, Brioschi e Zauli. telli su tutti. Ma la differenza fra le amesso le proprie responsabilità, di- due squadre l'ha fatta la determina- cendo di esser stato ingannato dalla zione. Il Venezia quando vede passa- traiettoria. Eppure, la giornata era re il tempo senza riuscire a fare gol, iniziata nel migliore dei modi per il l’Udinese ha approfittato della situa- ciata proprio davanti alla panchina ministratore delegato della società Roberto Ferrucci ne», «Lo stimo come tecnico e come si intimorisce. Dal 35' del secondo Perugia, che aveva sbloccato il risul- zione ed è pervenuta alla parità, gra- di Cosmi. Alla mezz’ora della ripre- umbra, Alessandro Gaucci, primo- uomo», «Sì, la situazione in classifi- tempo in poi il Bologna ha colpito tato a conclusione di una spettacola- zie ad un tiro di Jorgensen che era sa, il Perugia ha reclamato un calcio genito del presidente Luciano, assen- ca è pesantissima», eccetera. Certo, un palo, due traverse, ha segnato, e re azione di Baiocco, caparbio nel diretto lontano dalla porta e che in- di rigore per un fallo di mani di te, come al solito, alla partita con i VENEZIA Sarà anche un mestiere stra- degli errori li ha fatti, ha tolto per ha fatto fare a Rossi quel certo tipo riuscire ad andarsene sulla fascia si- vece, grazie alla fortuita deviazione Sottil in un contrasto con Vryzas. friulani. "Nel primo tempo abbia- pagato, ma fare l'allenatore a volte è esempio Rukavina nel momento il di parate che non puoi non definire nistra del campo a Bertotto ed a ser- di Di Loreto, si è infilata alle spalle Nei minuti finali, è stato ancora in- mo visto tutti il miglior Perugia di davvero difficile. Arrivano momen- cui il croato stava facendo girare al miracolose («Sì - dirà negli spoglia- vire il compagno Vryzas all’altezza dello sfortunato Tardioli. Su questo genuo Pinzi, facendosi parare da Cosmi, considerando anche quello ti in cui resti solo come un cane, meglio la squadra. Ma mettere in toi Gegè - mi dite sempre che faccio del primo palo. L’attacante greco h gol il Perugia ha avuto da ridire, Tardioli una girata troppo debole, dello scorso campionato – ha affer- abbandonato da tutti. E tutti sono discussione quello che da tutti viene parate determinanti, ma alla fine anticipato il proprio marcatore Sot- reclamandoi un fallo di Iacquinta ai da buona posizione. Nel dopo-parti- mato il giovane manager – e pur- lì, il dito puntato contro di te, re- considerato tra i dieci migliori alle- perdiamo sempre», «Negli ultimi til e di interno sinistro ha deviato danni di Dellas, che sarebbe potuto ta, Cosmi non si è detto preoccupa- troppo, senza mai tirare in porta, sponsabile di tutto. Colpevole. È natori italiani sarebbe un delitto. dieci minuti non capivo più niente, alle spalle di Turci. Tre minuti più intervenire probabilmente sulla pal- to della situazione in casa propria, l’Udinese ha portato via i tre punti. quello che è successo ieri a Cesare Un suicidio. Resta però l'imprevedi- quelli mi arrivavano dentro l'area tardi gli umbri avrebbero potuto la. Nella ripresa, il Perugia è rientra- anche se la classifica è così precaria Anche se classifica non ci fa sorride- Prandelli, dopo Venezia-Bologna, biltà di Zamparini. Un presidente da ogni angolo»). Sotto accusa la radddoppiare ancora con lo stesso to in campo privo di mordente e la come non lo era mai stata in casa re, non vedo assolutamente i motivi uscito dal campo fra gli insulti di che quando non sa cosa fare, caccia difesa del Venezia, come sempre da tandem, ma questa volta il passag- squadra di Roy Hodgon, pur senza del Perugia da un paio d’anni qa per cui dovremmo essere preoccupa- alcuni tifosi, abituati a mangiare alle- l'allenatore (ricordate i quattro cam- inizio campionato, soprattutto la gio del centrocampista in profondi- mai impressionare per qualità di gio- questa parte. "Mi preoccuperei se ti". Dall’altra parte, Hodgon non ha natori come del resto ha sempre fat- bi di panchina di due anni fa?). Un coppia centrale Viali-Bjorklund. tà per il compagno non era allo stes- co, ha preso fiducia, creando qlache non avessi visto la partita – ha detto nascosto la propria felicità per una to il presidente Zamparini. Quel gol presidente, fra l'altro, che non vede Guidolin, a fine partita, aveva la fac- so fruttuoso, visto che l’attaccante, occasione da rete. La prima con Pin- il tecnico – ma il fatto che sul piano vittoria che fa veramente classifica. del Bologna al 92' proprio non ci l'ora di vendere il Venezia e non cia dello scolaro che sa di averla fat- al momento di allargarsi per tirare zi, servito da Bertotto in piena area del gioco siamo stati nettamente su- "Sapevamo che questa gara sarebe voleva. Un colpo da ko che ha steso avere più a che fare con gli odiati ta franca. Non solo: il gol decisivo in porta, inciampava clamorosamen- e lasciato colpevolmente solo dalla periori ai nostri avversari, mi rende stata difficile – ha detto il tecnico Prandelli al punto da disertare la veneziani che, parole testuali, «mi glielo ha fatto proprio quel giocato- te sulla palla, facendo delirare Co- difesa perugina, ma la conclusione fiducioso per il futuro, anche se è bianconero – ed in campo si è rivela- sala stampa. Ha deciso di parlare hanno sempre trattato a calci in cu- re che da tempo, con ostinazione, smi. Il Perugia ha poi provato a rad- del ventenne centrocampista è stata ovvio che sta crescendo la nostra ta tale, ma, grazie alla nostra atten- così, lui. Col silenzio. Del resto è lo». In tribuna c'erano i due nuovi lui voleva nella sua squadra. Risulta- doppiare, ma fallendo le opportuni- neutralizzata in tuffo da Tardioli. ansia della vittoria. Vorrà dire che zione e alla nostra voglia, siamo riu- uno che ha sempre odiato le banali- acquisti degli arancioneroverdi, l'ar- to: Bologna secondo in classifica a tà con Bucchi (due colpi di testa Poi, un colpo di testa di Milanese cercheremo di riprenderci questi sciti a vincere con merito, legitti- tà del dopo partita. E cosa poteva gentino Donnet, «un giocatore di un punto dalla vetta e Venezia ulti- mancati di un soffio) e con Liverani, parato da Turci su corner di Livera- punti persi domenica prossima con- mando il successo anche con altre venire a dire Prandelli? Ha lasciato assoluto valore internazionale» - pa- mo a zero. Domenica si va a Firen- non preciso su calcio di punizione. ni, quale preludio al gol dell’Udine- tro il Milan". A confermare la vedu- occasioni da rete fallite di pochissi- le frasi di circostanza al dg Gaspa- role testuali di Zamparini - e l'uru- ze, e chissà se sarà ancora Cesare Così, prima di andare al riposo, se, con la punizione di Pizarro, cal- ta del tecnico perugino è stato l’am- mo". rin: «L'allenatore non è in discussio- guaiano Magallanes. Già definito, Prandelli l'allenatore del Venezia. Colore: Composite ----- Stampata: 24/09/01 00.45 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 17 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 lo sport 17

PERUGIA PAKISTAN CALCIO OLANDESE VIOLENZA NEGLI STADI Dopo gli attentati di New York Il governo decide di cancellare Sospesa la partita Willem II-Breda Arrestato tifoso viola: Difficoltà per gli iraniani di Gaucci i Giochi dell’Asia meridionale il pubblico tira... palle da golf tirava bottiglie ai giallorossi flash Calcio mercato bloccato per il Perugia A causa dell’imminente crisi internazionale, Dopo soli venti minuti l’arbitro è stato Le nuove norme antiviolenza iniziano a dopo gli attentati a New York. La società che probabilmente coinvolgerà anche costretto a sospendere la gara del essere applicate. Un tifoso della Fiorentina è umbra dovrà aspettare ancora per far l’Afghanistan, il governo pachistano ha campionato olandese tra Willem II e stato arrestato all’interno dello stadio Olimpico arrivare due calciatori della nazionale cancellato i Giochi dell'Asia meridionale che si Nac Breda. La causa è il fitto lancio in per aver lanciato alcune bottiglie contro i tifosi iraniana, il difensore Rahman Rezai e sarebbero dovuti svolgere nella capitale campo di oggetti metallici e palle da golf. romanisti. Un altro sostenitore viola è stato l’esterno sinistro Vehad Nikhbat, pachistana dal 6 al 15 ottobre. Lo ha reso noto I tifosi della squadra ospite, sotto di un denunciato per aver tentato di entrare allo entrambi di 23 anni. «In questi giorni è il ministro della cultura e sport S.K. Trasseler. gol, hanno bersagliato il portiere stadio con dei bengala. Stessa sorte per sette difficile risolvere qualsiasi problema Il Giochi dell'Asia meridionale si tengono ogni avversario, Geert de Vlieger. Il direttore tifosi della Roma che erano entrati in tribuna burocratico», ha detto l’amministratore due anni tra i membri dell'Associazione di gara Rene Timmink ha dapprima dopo aver scavalcato le inferriate. Una delegato del Perugia calcio, Alessandro asiatica per la cooperazione regionale, sospeso il gioco e poi ha rimandato le sessantina di tifosi fiorentini non sono stati fatti Gaucci. A Perugia è invece già arrivato composta da India, Pakistan, Sri Lanka, squadre negli spogliatoi asserendo che entrare allo stadio perché sprovvisti di biglietti da settimane l’attaccante della Bangladesh, Bhutan, Nepal e Maldive. non vi fossero garanzie per la loro e di documenti. Alcuni di loro sono stati portati nazionale iraniana, Alì Samereh. Potrebbero tenersi tra febbraio e marzo 2002. incolumità. in Questura per essere identificati.

La squadra di Terim raggiunge la Juventus e l’Inter in testa alla classifica. Nesta, Crespo e ko Troppo Milan per la Lazio Dominano i rossoneri, gol di Inzaghi e Laursen. Applausi a Zac

Luca Bottura MILAN 2microfilm «È tempo di essere meno romanti- LAZIO 017’ Palla gol per la Lazio. Lopez scappa via a sinistra e porge un pallone ci e più pragmatici». Mentre tutto ghiottissimo al centro per Crespo. L’argentino colpisce male, Abbiati si il “Meazza” accoglie Alberto Zac- oppone, c’è una ribattuta che va sulla traversa e poi deviata in angolo. cheroni con lo stesso affetto che MILAN: Abbiati 6; Contra 6, Laursen 6.5, Maldini 6, Kaladze 6, usava per difenderlo dagli attac- Gattuso 6 (dal 46’ st Donati sv), Albertini 6 , Serginho 6; Rui Costa 36’ Dopo aver regalato il pallone a Lopez, Kaladze ne combina un’altra. chi a raffica di Silvio Berlusconi, 6.5 (dal 31’ st Pirlo sv); Shevchenko 6 (dal 41’ Javi Moreno sv), Rilancia un pallone sulla propria area, la traiettoria taglia il campo e viene mentre gli ultrà srotolano al popo- Inzaghi 6.5. (1 Rossi, 2 Helveg, 20’ Sarr, 21 Pirlo, 32 Brocchi, 19 intuita da Crespo, che scivola al momento della conclusione. lare "piadina" lenzuoli scritti con Javi Moreno) All. Terim le lacrime, Carlo Pellegatti volta 42’ Segna il Milan. L’azione parte da destra, dove Contra dribbla Pancaro pagina ancor prima del fischio LAZIO: Peruzzi 6.5; Colonnese, 5.5 Nesta 6 (dal 10 st Simeone e anticipa Nesta. Il suo traversone viene insaccato da Pippo Inzaghi di testa d'inizio. Rientra, con ogni eviden- sv), Couto 5.5, Pancaro 5.5, Mendieta 6, D. Baggio 6, Favalli 5 (dal za, tra i suoi doveri di telecronista 29’ Castroman 5); Fiore 5.5; Crespo 5.5 (dal 46’ Kovacevic 5), 6’ Raddoppio del Milan. Albertini pesca Rui Costa sulla destra. Il dedicato. Di voce amica a paga- Lopez (1 Marchegiani, 17 Gottardi, 4. D.Baggio, 21 S.Inzaghi). All. portoghese porge a Laursen che fa poca fatica ad insaccare di testa da due mento, cioè, cui gli abbonati di Zaccheroni. passi. Telepiù possono accedere sempli- 16’ cemente pigiando un tasto. Senza ARBITRO: Racalbuto Il Milan sfiora il terzo gol. Traversone di Inzaghi, Sheva colpisce al neanche chiamare l'166. Via il pro- volo. Peruzzi però fa il miracolo e respinge coi piedi. fessionale Marianella e il convul- RETI: al 42’ Inzaghi, 6’ st Laursen so Altafini, ecco la spalla tecnica 26’ Da Serginho a Inzaghi che colpisce di testa, ma la palla va fuori. Gigi Balestra e, appunto, l'entusia- NOTE: Ammoniti: Kovacevic, Simeone e Fiore per gioco falloso. stico Carlo. Il cavaliere in persona 37’ Si fa vedere la Lazio. Ma il suggerimento di Lopez verso il centro lo volle a Italia Uno ai tempi in dell’area non è sfruttato da Fiore, che colpisce male di piatto. cui "Bubu" Evani era, nelle sue radiocronache, la "littorina della Brianza". Da allora nessuno dei del sole” - ricaccia in gola a Cre- mento, potrebbe pure essere quel- Mendieta per il momento è vivo regia stacca casualmente su una rossoneri s'è salvato dai suoi so- spo l'urlo dello 0-1.Colpa di Kala- lo vero. quanto Rui Costa, Fiore da terza bandiera tricolore col suo bel fa- prannomi. Qualcuno (Nosferatu dze, volato a terra a metà campo Piove, governo Berlusconi. E punta costringe Albertini a più di scio littorio al centro. Solo un atti- Contra, ad esempio) mette persi- con la stessa goffaggine di Inza- il campo viscido ammoscia di pa- una rincorsa, Dino Baggio rin- mo, giusto il tempo capire che la no paura. Qualcun altro (Febo ghi, che pochi minuti prima ave- recchio la partita. L'ingresso di Ca- ghia meglio di Gattuso. E sulla tolleranza zero su certa rumenta è Apollo Rui Costa, Evinrude Ser- va ciccato indecorosamente un stroman per Favalli, alla mezz' sinistra Kaladze balla parecchio. ormai alle spalle. Gli altri, tutti gli ginho, Kaka Kaladze) fa sorridere. cross da destra. Un buco che Pelle- ora, serve a Zaccheroni per cam- Ma Pellegatti è pure menabuono. altri, esultano legittimamente. Sul- Comunque, piace. Tanto che il gatti chiamerebbe «conclusione biare corsia a Pancaro, che va su Dalla tribuna, impone le mani su le macerie della Lazio. Si rompe Pellegatti, come direbbero sui na- coraggiosa». Anzi, la chiama pro- Serginho. E per trovare un mini- Inzaghi («Che bello sarebbe segna- anche Nesta, si bloccano anche i vigli, può permettersi di fare il ca- prio così. Tra citazioni apocrife di mo di pericolosità, ché il Milan re ora») e quello lo accontenta. muscoli di Dino Baggio. Quattro po tifoso criptato e l'inviato sulla Martin Luther King («Semplice intanto s'è spento. Inzaghi sarà pu- Merito di Contra, di una Lazio infortuni tutti uguali, che gettano nazionale per le reti Mediaset. come una colomba sulla fascia di re un “discobolo del quinto seco- improvvisamente regredita a pre- un velo d'inquietudine sulla quali- Per dirla con il Fede rossone- destra»), un elogio al Milan «che lo (pausa) avanti Cristo”, come sepe, del suo cross che Pippo spiz- tà della preparazione biancazzur- ro, il primo quarto d'ora sgorga rende tutte le partite corrette per- dice l'entusiastico Carlo. Starà pu- za dentro. Si strappa Crespo, do- ra. Dentro Kovacevic, - lentissi- «come l'acqua da una polla del ché a Milanello si insegna l'educa- re in aria “per ore, come Michael po essersi mangiato due gol. Con- mo - poi Simeone che sfiora il gol. Monginevro». La Lazio sembra zione» (certo), un rimbalzo della Jordan”. Ma il suo colpo di testa sigli per gli acquisti. Ma la Lazio è stanca, abbattuta e ancora quella che giocava contro linea a Claudio Lippi. Che sta a della mezz'ora fa la barba a un Dopo la testata del 2-0 di pure in dieci. Pellegatti ha la ola Zoff, il Milan ha il possesso delle bordocampo ed è solo un omoni- bibitaro. E la Lazio, pian piano, “Raggio di Luna” Laursen («Il già pronta per un «grandissimo fasce. Tiri in porta, però, nessuno. mo del Pierrot di “Buona domeni- ha preso controllo del centrocam- cross di Rui Costa è morbido co- Milan disegnato quest'estate». Da Filippo Inzaghi ha realizzato il gol dell’1-0 Anzi, al 17' Abbiati - “Il cacciatore ca”. Ma, visto il contesto del com- po, dei ritmi di gara, del pallone. me una mousse al cioccolato») la chi, ça va sans dire.

Apre domani la Juventus che giocherà in Norvegia senza Nedved, Davids e Tudor. Mercoledì Roma e Lazio obbligate a vincere segue dalla prima

del nostro campionato, come An- Champions League, la settimana più delicata gioma e Carboni), Cùper ha otte- Ma chi ferma nuto risultati straordinari. Con i mezzi di Moratti, intenzionato Marzio Cencioni Europa. L'importante - ha concluso ora più che mai ad aprire un ciclo - è andare avanti con i risultati posi- i violenti? vincente, potrà dimostrare il pro- Giovedì Coppa Uefa, Inter ok tivi e con questa mentalità vincente. prio valore di preparatore e di ROMA La Juventus domani sarà di La Roma? Cominceremo a pensarci stratega. nuovo in campo per la seconda par- Rischi per Parma e Fiorentina dopo». Sui canali Stream domani opo aver liquidato con Detto questo dell’Inter, vo- tita del grirone E della Champions andranno in onda anche Spartak un’invenzione di Adriano glio sottolineare un aspetto che League. Archiviato lo 0-0 di Lecce, Neanche un minuto ieri in campo per Ronaldo che Mosca-Bayern Monaco (CalcioStre- Dil Venezia, l’Inter ha battu- mi ha sorpreso: l’eccessivo nervo- il primo stop della stagione, la squa- sulla panchina del Delle Alpi ha festeggiato il sutra- am, ore 18) e Deportivo La Coru- to i granata grazie ad un calcio di sismo di molti giocatori, in parti- dra di Lippi si rituffa nelle coppe sferta di Torino. Il brasiliano, numero nove dell’Inter, na-Manchester United (CalcioStre- rigore, netto quanto inutile, di colare di quelli di Lecce e Juven- ben sapendo che nel successo di tornerà in campo sicuramente giovedì prossimo nella am, ore 20,45). Galante ai danni di Ventola. Epi- tus nel finale della partita di saba- una settimana fa con il Celtic si so- partita di ritorno del primo turno della Coppa Uefa sodi favorevoli, come quelli con- to sera. Mi è apparsa assurda la no viste cose positive ma anche contro i rumeni del Brasov. Il discorso qualificazione, MERCOLEDÌ ROMA-LOKOMOTIV MOSCA tro il Perugia nella prima giorna- manata di Montero sul portiere qualche errore di troppo. del resto, è ampiamente chiuso dal 3-0 dell’andata. PSV EINDHOVEN-LAZIO ta, non vittorie nitide, frutto cioè Cimenti che aveva già preso la Arbitrerà il finlandese Vuorela, calcio d’inizio alle Mercoledì toccherà a Roma e di un gioco convincente. Ma è palla tra le mani. Un gesto da ma- DOMANI ROSENBORG-JUVENTUS 16,30. Lazio scendere in campo. La gara proprio questo che, secondo me, cho, una scorrettezza gratuita. As- (SPORTSTREAM, ore 20,45) L’1-0 del Tardini non è sufficientemente rassicurante dei giallorossi in casa con i russi del deve allarmare la concorrenza. Se surda anche la violenta reazione Domani la Juve gioca in casa di per il Parma che giocherà alle 19 ad Helsinki contro Lokomotiv Mosca sarà trasmessa in quest’Inter, non ancora brillante, di Savino nei confronti del difen- un Rosenborg già sconfitto sette l’HJK. Arbitra il polacco Mikulsk. diretta da SportStream alle 20,45. è in testa, che cosa potrà fare sore uruguaiano che, se non ho giorni fa a domicilio dal Porto. Ma Si prevede una passeggiata per il Milan di Terim che Stesso orario per PSV Eindho- quando avrà recuperato Vieri e letto male, è il primatista di espul- Lippi è ancora legato al campiona- alle 20,45 riceverà i bielorussi del Bate Borisov già ven-Lazio su Italia1. La Roma, fer- soprattutto Ronaldo? sioni nel nostro calcio. Ma anco- to, soprattutto adesso che Inter e superati all’andata 2-0. La direzione dell’incontro è ma ad un punto nella classifica del Giocatori come questi sono ra più assurda è stata la reazione Milan hanno raggiunto i biancone- affidata al tedesco Wack. girone A che vede al comando il in grado davvero di cambiare fac- di Trezeguet, Balleri e soprattutto ri in testa alla classifica. «Il fatto che Al Comunale di Firenze (ore 20,45, arbitra l’inglese Real Madrid (6 punti) davanti al- cia ad una squadra, e intanto mi Davids. ci abbiano raggiunto - ha precisato Riley) i viola di Mancini devono battere gli ucraini del l’Anderlecht (2), ha bisogno di una piacciono due cose di Cùper. La Secondo me, l’arbitro De San- il tecnico toscano - ci sta. Io ho Dniepr per accedere al secondo turno. 0-0 all’andata. vittoria contro i russi (anche loro prima è che non ha fretta di vede- tis ha visto poco oppure ha deci- sempre detto che le prime cinque con un punto) ma non potrà schie- re l’Inter con Ronaldo, ieri lo ha so di chiudere gli occhi. Andava- squadre date per favorite prima o rare il match-winner di ieri, Chri- portato in panchina e non lo ha no espulsi tutti, e mi auguro che poi si sarebbero trovate tutte insie- stian Panucci, tesserato in ritardo. utilizzato, vedo che lo tratta con i la prova televisiva, con i successi- me, è normale». La cosa che preoc- solo limitato a dire che «la squadra vrà fare a meno di cinque giocatori: za oggi alle ore 9) i due “Primavera” Capello spera poi che il Real batta al guanti e fa benissimo. La seconda vi provvedimenti del giudice spor- cupa maggiormente Lippi è l'infor- deve trovare tranquillità e serenità gli squalificati Nedved (che ha scon- Romano e Rondinella. Bernabeu l’Anderlecht. Ancora più è che anche nelle giornate poco tivo, induca tutti ad un comporta- tunio alla caviglia destra patito a in qualsiasi momento della partita tato solo una delle tre giornate di Gianluca Zambrotta attende compromessa la situazione della La- belle - come a Torino - la sua mento più civile. Lecce da Tudor. «Mi dispiace - ha per evitare che si ripetano certi epi- sospensione) e Davids (espulso con- con impazienza la gara con i norve- zio, ultima a 0 punti nel gruppo D Inter ha una logica in base alla Anche in altri stadi, e mi riferi- spiegato - perché Tudor stava facen- sodi». tro il Celtic), e gli infortunati Conte gesi. «Per me - ha detto - sarà l'esor- che vede al comando il Nantes (6) quale si muove sul campo, è abba- sco al caso di Zago in Roma-Fio- do molto bene e, considerate le sue Alla vigilia della partenza per la e Athirson ai quali si è aggiunto Tu- dio assoluto in questa competizio- davanti a PSV e Galatasaray (3). I stanza compatta e controlla tutti i rentina, si sono viste scorrettezze caratteristiche fisiche, sarebbe stato Norvegia la squadra si è ritrovata dor. Da accertare invece le condizio- ne. L'anno scorso tra Olimpiadi e biancoazzurri dovranno fare a me- settori, evitando di esporsi al con- sfuggite agli arbitri e ai guardali- molto importante per la trasferta in ieri al Comunale per un leggero alle- ni di Amoruso che nel corso dell'al- infortunio non ho potuto giocare e no di Crespo e Nesta (infortunatisi tropiede avversario. In questo, nee. Mi chiedo: ma gli assistenti Norvegia. Comunque la nostra rosa namento. In campo solo coloro che lenamento ha rimediato una botta prima della gara con il Celtic ho ieri a San Siro). In dubbio anche la l’Inter somiglia un po’ al Valencia vanno soltanto a vedere la parti- è competitiva». Nessun commento non hanno giocato in campionato, alla caviglia che verrà valutata nelle avuto dei problemi. Per noi è una presenza di Dino Baggio. Zacchero- dello stesso allenatore: in Spagna, ta, senza preoccuparsi, appunto, invece di Lippi sull'espulsione di per gli altri massaggi e defatigante. prossime ore. Sono stati convocati gara importante, perché in caso di ni, appena arrivato alla corte di Cra- con giocatori che non erano di di assistere i direttori di gara? Montero. Il tecnico bianconero si è In Norvegia Marcello Lippi do- per la trasferta in Norvegia (parten- vittoria potrebbe lanciarci anche in gnotti, è già nei guai. primo piano (e con alcuni scarti Massimo Mauro Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 20.39 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 18 - 24/09/01

18 lo sport lunedì 24 settembre 2001

CORINI Un gigante. D’accordo, non sari a cinque minuti dalla fine, sul GAUTIERI Una settimana fa la bella key su ghiaccio. Regalare un rigore al aveva di fronte Davids o Nedved, 4-1. Poche chiacchiere e molta so- prestazione contro la Roma. Oggi Chievo in quelle condizioni non è ma gioca una partita incredibile per stanza. l’avversario diretto, e non solo quel- una gran bella idea e deve accorgerse- qualità e quantità. Uno dei tanti lo, sgusciava via da tutte le parti, in ne anche lui, visto che da quel mo- (troppi) giudicato vecchio ancora VERONA Quella ironica, non continuazione. Le cose sono due: o mento non ne azzecca più una. ragazzino e che ha appena incomin- razzista, non anti-qualcosa. Quella quando vede la Roma vede rosso, o ciato a togliersi sassolini dagli scarpi- che arriva allo stadio in bicicletta (più probabile) la Roma di domenica ARBITRO GABRIELE Direzione ni. col panino sottobraccio per tifare scorsa ne aveva ingigantito la presta- tranquilla. Fino al 15’ del secondo (neanche troppo per la verità) a fa- zione. tempo quando nega al Chievo un ri- DEL NERI Se il Chievo gioca così è vore, mai contro. Quella che è di- gore colossale su Eriberto e al 17’ anche e soprattutto merito suo. Il ventata un isola felice rispetto a real- BOSELLI Al 13’ del primo tempo con quando non vede Cristante rifilare Bentegodi glielo ricorda ogni cin- tà drammaticamente più tristi, ad la sua squadra in vantaggio, improvvi- una gomitata in pieno viso a Manfre- que minuti, lui fa finta di nulla. Im- un mondo di uguali perché tutti sa un intervento in area a metà strada dini. Episodi che passeranno in secon- passibile, continua a chiamare il malati.(Di protagonismo). tra una mossa di Judo e un placcag- do piano perché non influenti sul ri- peggiori migliori pressing sui portatori di palla avver- gio rugbistico, falloso anche nell’hoc- sultato della gara. Comunque gravi. Chievo, la sorpresa che t’aspetti Il “vecchio” Corini suona la carica e anche il Piacenza finisce ko

Francesco Luti CHIEVO 4 PIACENZA 2C’è poca gente, ma c’è tutta la gente VERONA Juve, Inter, eppoi il Chie- vo. E che nessuno parli di miracolo. quella che negli altri stadi non trovi più Quattro giornate di campionato e il CHIEVO: Lupatelli 6, Moro 6,5, D’Angelo 6,5, D’Anna 6, Lanna 6, quartiere di Verona si issa al terzo Eriberto 7 (29’ st Franceschini sv), Perrotta 7,5, Corini 8.5, Manfredi- La gente arriva alla spicciolata, senza perché “costa poco”. Ci sono i neri, i posto in classifica, forte di tre vitto- ni 7, Corradi 6,5 (43’ st De Cesare sv), Marazzina 6,5 (38’ st F. ansia. Come si arriva al cinema o al tanti operai africani della zona, venuti rie solari e di una sconfitta a Tori- Cossato sv). All. Del Neri 7. teatro. C’è un presidente che ti devono a “tifare Eriberto e Manfredini” quelli no, su cui in molti avrebbero specu- PIACENZA: Guardalben 6, Cristante 5, Lamacchi 6, Boselli 5, dire che quello è “il presidente” perché costretti, quando gioca il Verona, a lato a lungo. Qui no,discussioni su Tosto 5,5 (18’ st Mora 6), Gautieri 6,5, Matuzalem 6, Volpi 6, Di sembra una persona “normale”. E i star lontano dallo stadio e anche dai rigori omaggio e chiacchiere da bar Francesco 6 (16’ st Ambrosetti 6), Hubner 6, Poggi 5,5 (9’ st Caccia presidenti, da che calcio è calcio, non suoi dintorni. C’è poca gente ma c’è sulla sudditanza psicologica non 6). All. Novellino 6. hanno mai avuto l’aspetto di persone tutta la gente. Quella che negli altri abitano da queste parti. Unico “normali”. Saluta tutti il signor Campe- stadi non trovi più, che si è stancata di aspetto davvero “miracoloso” della ARBITRO: Gabriele di Frosinone 6 delli, professione pasticcere. Sembra fare la fila, di essere odiata, di avere faccenda. RETI: nel pt 8’ Hubner, 13’ Corini su rigore, 37’ Manfredini; nel st 2’ emozionato questo omino magro ma- paura. L’ultimo ad arrivare, quando Il Chievo corre, lotta, gioca un Perrotta, 23’ Corini, 42’ Hubner. gro, prestato al calcio e neanche trop- tutto è già pronto avrà si e no due calcio moderno, offensivo, mai po convinto che occuparsi di pallone mesi, e un freddo cane. Se ne sta in scontato. E la partita col Piacenza NOTE: ammoniti: Eriberto, Manfredini e Volpi. sia così più interessante che dedicarsi braccio alla madre con l’aria di chi sta- non fa eccezione. La squadra d No- agli amatissimi pandori. C’è la Verona volta ne avrebbe fatto volentieri a me- vellino, rivitalizzata dai due schiaf- ricca, ingioiellata e un po’ snob che no. Ma oggi c’è il Chievo, ci sono tutti. foni rifilati alla Roma la settimana viene perche: «Non c’è violenza» e Che la festa cominci. scorsa, parte bene e già al 9’ l’inossi- Corini, riprende in mano il di- Sulle fasce, Marazzina va via a quella giovane, adolescente che viene f.l. La gioia di Manfredini dopo aver realizzato il gol dabile Hubner sfrutta al meglio un scorso, Manna e Moro danno vita Gautieri quando vuole, Corini a lungo lancio dalla tre quarti, scatta ad un lavoro incessante sulle fasce e centrocampo porta a spasso il pallo- sul filo del fuorigioco, (forse appe- lo svantaggio degli uomini di Del ne come nel cortile di casa sua, ma na oltre) e supera Lupatelli con un Neri dura appena 5’. A rimettere a il vero problema del Piacenza è crea- dini che elude (tanto per cambiare) parte e calcioni dall’altra, l’arbitro bel pallonetto. Uno a zero per il posto le cose per la verità, ci pensa re gioco. Gautieri, vince un rimpallo con Cri- Gabriele ignora per motivi misterio- Serie B. Empoli leader e il Genoa segue a ruota Piacenza, ma per il Chievo non una folle entrata di Boselli su Ma- Una volta in possesso di palla, i stante e scarica un destro imprendi- si un rigore su Eriberto grande co- cambia nulla. razzina in piena area di rigore. Un biancorossi non riescono a costrui- bile sotto la traversa. Riposo. me una casa, poi al 23’ Corini s’in- Al vantaggio ospite i veneti re- intervento stile arti marziali che re idee aggrediti costantemente dai La gara, di fatto, si chiude dopo venta una punizione da 30 metri Baldini e Scoglio plicano mantenendo intatta la tenu- provoca l’inevitabile penalty e to- centrocampisti veronesi, pronti a ri- appena 3’ della ripresa. Corini (sem- semplicemente perfetta e fa dop- ta caratteriale che per molti rappre- glie agli emiliani anche il coraggio partire. Di Francesco si danna l’ani- pre lui) si inventa un contropiede pietta. Chiude Hubner a 3’ dalla sentava un punto interrogativo e di protestare. ma, ma l’iniziativa finisce per passa- da registrare e trasmettere ai poste- fine ma gli applausi (strameritati) che , chissà per quali oscure ragio- La precisa trasformazione di re nelle mani degli avversari, che al ri, resiste ad un paio di cariche, e del Bentegodi, versione salotto buo- lasciano il segno ni, sembra essere un problema solo Corini è il preludio ad un monolo- 37’ capitalizzano la superiorità regala a Perrotta l’occasione di bat- no, sono tutti per il Chievo. di squadroni zeppi di campioni an- go del Chievo che durerà più o me- espressa. Palla in mezzo all'area di tere ancora Guardalben. Ti aspetti E che nessuno parli di miraco- Walter Guagneli l¹attaccante Carparelli arrivato a noiati e un tantino appagati. no tutto il resto della gara. rigore, Marazzina devia per Manfre- la solita mezzora di melina da una lo. quota 4 nella classifica cannonieri. Altro allenatore in grande ascesa è anchine vincenti e panchine Fabio Brini, capace di far salire bollenti. La quinta giornata l¹Ancona al terzo posto della classi- P di serie B concede il ruolo di fica assieme al Modena, grazie alla protagonisti a due allenatori: Silvio politica dei piccoli passi e della mo- Baldini dell’Empoli solo in vetta al- destia. Atalanta, Doni regala la prima vittoria la classifica con 13 punti e Franco Il “fratello d’arte” Massimiliano Scoglio inossidabile conduttore del Vieri regala la vittoria e impreviste Genoa secondo a un punto di di- ambizioni ai marchigiani e al tem- Un punizione capolavoro sblocca il risultato. Un “flop”gli esperimenti di Malesani in attacco stanza. Baldini (42 anni), alla terza po stesso mette in crisi Antonio stagione in Toscana, è uno degli Cabrini e il suo Crotone. Riprende allenatori più intraprendenti d’Ita- quota Zdenek Zeman con la Saler- Rocco Sarubbi TALANTA lia. Strenuo fautore del 4-3-3 e del- nitana che fa fuori la Pistoiese e A 1 la linea verde, tenta la scalata alla spedisce un micidiale siluro alla VERONA 0 serie A con tre attaccanti poco più panchina già traballante di Walter BERGAMO Ci sono momenti nella vi- che ventenni: Maccarone, Rocchi e Nicoletti. Qualche brivido inizia a ta in cui alla prosa si preferisce la Di Natale. In panchina pronto correre anche lungo la schiena di poesia. Per l'Atalanta quel momento ATALANTA: Taibi 6, Rinaldi 6, Paganin 6.5, Carrera 7, Bellini 6.5, all¹uso un quarto Ezio Glerean. È era arrivato. Oltre non era possibile Zauri 6, D.Zenoni 6.5, Berretta 7, Doni 7.5, Saudati 6.5 (20' st baby: Tavano. Ma vero che il suo aspettare. No, la formazione neraz- Rossini 6), Comandini 6 (31' st Pinardi 6) (12 Pinato, 26 Sala, 6 quando succede Cittadella pro- zurra non poteva rischiare di chiude- Dabo, 17 Orlandini, 21 Colombo). All.: Vavassori 7. che una partita in- Napoli, crisi infinita pone il modulo re il ciclo di quattro partite senza un terna non si sbloc- più spregiudica- punto in tasca; c'era bisogno di una VERONA: Doardo 6.5, Gonnella 6 (31’ st G. Colucci 6), Zanchi 6.5, ca (ieri col Napo- Vieri fa diventare to della B con 4 Filippini 6, Oddo 6.5, Mazzola 5.5, L. Colucci 6.5, Seric 6, Camona- sterzata forte che desse uno scossone li), dal cilindro ma- ambizioso l’Ancona attaccanti, ma il alla squadra (si legga una vittoria) resi 6 (15’ st Montano 5.5), Mutu 5.5, Salvetti 5 (33’ pt Gilardino 6.5). gico di Baldini coraggio spesso da cui ripartire per rientrare nella All.: Malesani 5.5. esce Cappellini Riprende quota non fa classifi- coda del "gruppo". Insomma, per ARBITRO: Paparesta di Bari, 6.5 trentenne dai lon- la Salernitana ca. Il fatto di l'Atalanta quella con il Verona era la tani trascorsi mila- avere Ghirardel- classica partita della svolta: o la vitto- RETI: nel pt, 27’ Doni nisti e il gioco è fat- lo in testa alla ria per recuperare terreno o la crisi. NOTE: ammoniti: Rinaldi, Mazzola, Berretta per gioco scorretto. to. L’Empoli balza in testa alla clas- graduatoria dei marcatori con 5 re- «Credo che la mia squadra- ha com- sifica in splendida solitudine. Le ti è una magrissima consolazione. mentato alla fine Vavassori-abbia fortune di Baldini segnano A Palermo i veneti incassano un meritato la vittoria. Un successo que- un¹altra dura penitenza per Luigi pesante 1-3 e restano sconsolata- sto molto importante e non solo dal De Canio e il suo Napoli sempre mente all’ultimo posto con un solo punto di vista della classifica. Abbia- L’atalantino Doni più in crisi. punto, assieme a Pistoiese e Samp- mo attaccato fino alla chiusura sfio- abbracciato dal La classifica piange e la vicenda so- doria, quest’ultima, col nuovo tec- rando lo avete visto la rete del rad- Campionato compagno Saudati cietaria, col lungo e triste balletto nico Bellotto, gioca però stasera doppio.Vero, non siamo ancora per- fra Corbelli e Ferlaino, rischia di nel posticipo col Cagliari (ore fetti, commettiamo molti errori, ma multietnico affossare il calcio partenopeo. Co- 20,45) sulla cui panchina c’è un questi tre punti ci permetterano di me non bastasse, i nubifragi abbat- altro allenatore ad altissimo ri- lavorare con più serenità in prospet- La squadra di Lega Ambiente di Fi- tutisi nei giorni scorsi su Napoli schio: Antonio Sala. tiva. Vero, la squadra è stata rinnova- renze ha vinto il secondo campiona- renderanno inagibile lo stadio San Il Palermo risale la china grazie so- ta, ma il fatto è che non eravamo to italiano Multietnico di calcio “The Paolo per 3 mesi. Si prospetta un prattutto ai gol di Giuseppe Masca- bravissimo lo scorso anno, e non sia- Western Union Football League”. Al- autunno caldissimo per De Canio. ra arrivato dopo la prima giornata mo brocchi adesso. Piangerci addos- la finale, che si è svolta ieri nell'Are- ma" e non solo fuori dal campo. Ma ti, Comandini e lo stesso Doni quasi di Doni, il tecnico veronese cambia: Esulta invece Franco Scoglio (60 di campionato dalla Salernitana e so non ti fa fare molta strada. Rin- na di Milano, hanno partecipato sei torniamo al successo di ieri; grazie allo scadere della gara) hanno avuto entro una prima punta, il giovane anni) dall’alto dei suoi 12 punti. ora cercato da mezza serie A. Loris corrvamo questo obiettivo e lo abbia- squadre. Ai vincitori è anche andata alla rete del fantasista Doni (al 27' l'opportunità per arrotondare. Gilardino e fuori Salvetti che è un Nessuno un mese fa avrebbe scom- Diminissini invece ha salvato il po- mo ottenuto». Si, è vittoria è stata la supercoppa «Western Union-Fi- del primo tempo direttamente su cal- E così non è stato solo per la trequartista. messo un solo euro sul secondo sto andando a vincere col Como a alla fine di novanta minuti tiratissi- nint» oltre ad uno Stage di calcio cio piazzato) l'Atalanta incamera i bravura di Doardo, estremo difenso- «È stata una scelta tattica, a quel posto in classifica dei rossoblu do- Cosenza con un rotondo 4 a 1 mi, un succecsso quello dei bergama- condotto dall'ex campione dell' Inter primi tre punti di questa stagione. re del Verona, e per la scarsa vena punto non potevo fare altro. Si, lo so po 5 giornate. Invece il professore, (doppietta del redivivo Oliveira). schi che porta la firma di Doni (il Mariolino Corso “Centro Diritti” (Bo- Una vittoria, occorre sottolinearlo, delle punte nerazzurre. Il Verona ha che il problema dell'attacco non è nonostante la lunga ed estenuante Scampato pericolo anche per Giu- migliore in campo dell'undici di Va- logna), Senegal (Brescia), un altro che mancava al Comunale di Berga- perso, ma non ha demeritato: la sua nuovo, e così dall'inizio del campio- crisi societaria, ha scommesso su 4 seppe Papadopulo: il suo Siena pa- vassori). Tre punti che allontanto, Senegal (Genova), Marocco (Tori- mo dall'8 febbaraio 2001, dalla gara classifica è più che veriteria. Malesa- nato. Ma io sono obbligato a fare giocatori tunisini (conosciuti nella reggia a Modena e l’allenatore to- ma non si sa fino a quando, i venti no), Zaire (Verona) e appunto Lega con la Juventus e terminato per 2-1 ni cerca di sfruttare al massimo il degli esperimenti, a provare formule sua esperienza sulla panchina della scano tira un sospiro di sollievo di tempesta, tre punti che permetto- Ambiente (Firenze), tutte squadre per i nerazzurri. Allora fu decisiva materiale che ha a disposizione. E nuove con gli uomini che ho a dispo- nazionale africana): il difensore Ba- lasciando l¹ultimo posto in classifi- no al tecnico e ai giocatori nerazzur- composte da extracomunitari, han- una "capocciata" del lungagnone Lo- così manda in campo una prima li- sizione. Certo, ci vorrebbe un tipo dra e i centrocampisti Bouzaiene, ca. I due big match della giornata ri di preparare il derby di domenica no disputato la finale dopo le elimina- renzi, un difensore dai piedi ruvidi, nea nuova, sperimentale e formata come Cossato , assente oltre all'ex di Gabsi e M’Hadhebi. Ha vinto e ora Reggina-Bari e Vicenza-Ternana prossima con il Brescia (partita ad torie alle quali hanno partecipato 36 ieri è stato decisivo Doni, vale a dire da Salvetti, Mutu e Camoranesi. Ma turno, il portiere Ferron, (squalifica- il Genoa vola. A seppellire il malca- sono finiti con altrettanti pareggi: alto rischio per via della rivalità delle squadre per un totale di 648 calciato- il giocatore che più di altri incarna la dei tre solo Mutu è quello che più si to) e Melis, Teodorani, Cassetti) ma pitato Messina con 3 gol da segnalare il quarto gol stagiona- due tifoserie) con più tranquillità. ri. Nella finalissima i “fiorentini” han- figura del leader. Ai padroni di casa avvicina alla figura dell'attaccante è infortunato. L'Atalanta ha merita- (l¹allenatore dei siciliani Arrigoni le del bomber tascabile Fabrizio Condizione ideale per affrontare no battuto ai rigori 7-6 lo Zaire. è bastata una rete, ma sia nel primo (problema che accomuna le due for- to il successo, però la mia squadra inizia a tremare) ci hanno pensato Miccoli (è alto 1,68) che mantiene una gara che si annuncia "caldissi- tempo che nella ripresa (con Sauda- mazioni). Ma quando subisce la rete ha fatto una buona gara». il difensore Malagò (doppietta) e in alto la Ternana di Agostinelli. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 21.40 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 19 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 lo sport 19

CICLISMO & LETTERATURA sempre sensibile Angius) con i quali la Fiab sta cercando di La vita, le imprese, le polemiche Ciclopista del Sole, le due ruote chiedono strada promuovere le legittime aspettative degli enti locali che hanno In sella da Bolzano a Roma per chiedere al Governo risorse e spazio alla bicicletta predisposto migliaia di progetti ai sensi della legge n. 366/98 di Gino Bartali in libreria sulla mobilità ciclistica. Il nucleo della ciclostaffetta sarà formato

flash Marco Benedetti porre l'Italia al passo con gli altri paesi europei, Riccardi quale da un gruppo fisso di cicloescursionisti che pedaleranno per All’inizio di un autunno che per gli appassionati presidente della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), l'intero tragitto di circa 800 Km., coordinati dal responsabile di ciclismo significa soprattutto Mondiali su inforcherà domani la bici per le 10 tappe di una ciclostaffetta nazionale FIAB dell'iniziativa, Gianfranco Fantini oltre al già citato strada frugare tra gli scaffali di una libreria E dopo la Giornata europea senz’auto, la Ciclopista del Sole. A Bolzano-Roma.L'itinerario è quello della "Ciclopista del Sole", Luigi Riccardi insieme al Vice Presidente della FIAB Lello Sforza. potrebbe far rivivere i successi del grande Gino raccontarcelo è Luigi Riccardi, 64 anni di cui gli ultimi 6 spesi a che si concluderà il 4 ottobre nella capitale con una manifestazio- E se qualcuno dei nostri lettori volesse aggregarsi? “Nessun Bartali, che con i suoi 600 mila km di pedalate promuovere la diffusione della bicicletta nel Belpaese,quale con- ne pacifica ed un incontro con i rappresentanti del Governo e del problema” dice sorridendo Riccardi «È già previsto che lungo il attraverso le 964 gare disputate (solo 28 i ritiri) creta e praticabile soluzione alla congestione dei centri urbani, Parlamento ai quali rivolgere le richieste deicicloambientalisti percorso soci FIAB, UISP e chiunque altro condivida la manifesta- ha scritto la storia di questo sport. “Gino Bartali, anneriti dai gas di scarico che con le polveri fini penetrano, italiani. «La nostra intenzione è quella di incontrare i Presidenti zione, possano accompagnarci liberamente e autonomamente, la vita, le imprese, le polemiche” Paolo Costa, intasandoli nei polmoni di tutti noi animali di città. Per porre di Camera e Senato, oltre ai Ministri Lunardi e Matteoli (Infra- per pedalare per pochi chilometri o per più tappe, a seconda 220 pagine, 25.000 Ediciclo Editore. Il libro rimedio a tutto ciò servono 400 miliardi all'anno per sviluppare strutture e Ambiente). Dico intenzione poiché fino ad oggi non della forma fisica e ... mogli permettendo!».Tutte le informazioni appena presentato alla 59a Esposizione anche in Italia una politica del trasporto lavorativo, scolastico e abbiamo avuto nessuna risposta del Governo alle nostre richie- sulla ciclostaffetta lungo la “Ciclopista del Sole” (principale arte- internazionale del ciclo e motociclo di turistico in bicicletta. E per chiedere ufficialmente che a partire ste ufficiali. Speriamo strada facendo (è proprio il caso di dir- ria dell’ancor più ambiziosa Bicitalia, 12.000 chilometri di reti Milano, è il terzo volume della collana Miti dalla prossima finanziaria del governo Berlusconi siano destina- lo...) si accorgano di noi». Un po’ meglio è andata con i capigrup- ciclabili nazionali) si possono trovare sul sito www.fiab-onlus.it dello Sport, curata dall’Ediciclo te risorse non più misere come successo fin'ora, ma adeguate a po di Camera e Senato (tra questi ci dice il Presidente, un o telefonando allo 041 921515.

Morale di questo ko Un tennis spaccato Davis, l’Italia resta in B. Tra le polemiche non serve a nessuno Alla fine ha vinto la Croazia così Di Ivanisevic su Luzzi il punto decisivo. Barazzutti: «Hanno vinto ma sono dei maleducati» come voleva il pronostico e come imponeva il buon senso tennistico. I più forti hanno Massimo Filipponi sconfitto i più deboli anche se, ad un certo punto, la spocchiosa vista da fuori sicurezza dei croati è venuta ROMA La serie A della Coppa Davis meno. rimane lontana. Lo spareggio Ita- Il miracolo di Filippo Volandri, lia-Croazia per approdare al World che sotto un solo implacabile ha Group va ai più forti, cioè a Ljubicic sconfitto un Ivanisevic e Ivanisevic. Il punto decisivo del 3-1 Una montagna di bugie e veleni double-face, è rimasto l’unico di lo conquista Goran domando senza questo week-end romano di troppi problemi Federico Luzzi in tre tennis e polemiche. Molto vicini set: 7-6 6-3 6-4. E, a giudicare da ha finito per danneggiare Federico al successo sono andati Mosè come gioisce subito dopo aver sfrutta- Navarra e Giorgio Galimberti nel to il secondo match point, si intuisce doppio di sabato, il solo vero Davide Sanguinetti no tranquillità e attenzione. In Davis queste che la pura di non farcela, di non grande rammarico di Barazzutti. schermaglie verbali hanno il loro peso e battere l’Italia bambina che pure ave- I due ragazzi all’esordio in coppia Barazzutti avrebbe dovuto vigilare su que- va snobbato in maniera poco elegan- hanno giocato per tre set al di Niente miracolo, niente serie A. Peccato, mi sto invece di gettare benzina sul fuoco. te alla vigilia, l’ha accompagnato per sopra del loro livello è dispiaciuto moltissimo. Luzzi e compagni In molti me lo chiedono e allora rispon- tutto il week-end. Soprattutto dopo ridimensionando Ivanisevic e hanno fatto bella figura trovandosi a due do: con la disponibilità di tutti noi, gli il doppio di sabato. Ieri Goran ha Ljubicic proprio nel match che punti dal 2-1 ma il fatto saliente è che, chiun- “ammutinati” (ma è un termine offensivo), giocato in maniera attenta, determi- credevano già vinto in partenza . que scenderà in campo il prossimo anno, la impedita da una squalifica senza fondamen- nata, perfino attendistica in certi trat- E invece i due giganti croati quel serie A la vedremo come minimo nel 2003 to, la squadra italiana avrebbe avuto sicura- ti. E ha vinto perché nei momenti punto, più che conquistarselo, se con un evidente danno al prestigio del ten- mente più frecce al proprio arco. Il nervosi- decisivi il servizio l’ha assistito e non lo sono visto portare in dono. nis Italiano nel mondo. Se le dichiarazioni smo e gli equilibrismi dialettici di Barazzut- c’è dubbio che nel circuito pochi pos- In ombra Federico Luzzi, il più di Ivanisevic a livello di rabbia agonistica ti sono comprensibili perché questa situa- sono vantare una battuta devastante talentuoso tra i giovani tennisti hanno fatto da potente molla per la determi- zione era evitabile fin dall'inizio anche da come la sua. Luzzi prima ammette di azzurri, che però non ha ancora nazione di Volandri venerdì hanno manda- parte sua (con interviste fuori luogo) e con dover migliorare ancora molto: «Ho sufficiente solidità. Il suo è un to un po’ fuori giri Federico Luzzi, il nume- un po’ di buon senso e di rispetto verso noi alti e bassi incredibili. Non riesco an- tennis ad alto rischio perché, per ro uno carismatico,che resta un gran bel giocatori (e giocatrici) che da anni rappre- cora a stare certi livelli a lungo». Poi vincere lo scambio, Federico ha giocatore soprattutto per il futuro. Luzzi ha sentiamo l'Italia a livello internazionali. però recrimina: «Non sono riuscito a bisogno sempre di “inventare” dato troppo peso alle parole di Goran senza Per il futuro posso solo augurarmi che i far “girare” il match. Ogni volta che qualcosa e contro due tipi concentrarsi sulla lunghezza dei propri col- veri problemi del nostro tennis vengano ne ho avuto la possibilità lui metteva quadrati come Ljubicic e pi. Le interviste pepate durante e dopo gli seriamente affrontati. Non basterebbe un dentro il servizio. Ho capito perché Ivanisevic ha finito per incontri vanno sempre evitate perché tolgo- "colpo di clemenza" a mettere tutto a posto. ha vinto Wimbledon... Però ieri era evidenziare tutti i suoi limiti. stanco...». L’ultimo riferimento al «Mi sono fatto travolgere dalla mancato fair-play dell’avversario: «Il voglia di strafare - l’analisi rispetto non si conquista solo vincen- smentisce: «Non ho nulla contro il perfetta del ventunenne di Arezzo do le partite o vincendo Wimble- team azzurro, anzi sono tutti ragazzi - e mi sono dimenticato di don...». In finale Australia-Francia simpatici. L’Italia non ha giocato con giocare bene». In due match Riferiscono la frase a Ivanisevic la migliore formazione, con Gauden- Luzzi non ha portato a casa che riconosce: «Sono stato arrogan- Promosse Argentina e Spagna zi in campo per noi sarebbe stato più nemmeno un set ma sarebbe te? Sì forse il primo giorno e infatti difficile perché Andrea è un ottimo ingeneroso buttargli la croce ho perso. Sabato sono stati arroganti Si giocherà in Australia la finale della Coppa Davis giocatore sia in singolo che in dop- addosso per una sconfitta che era i doppisti dell’Italia e hanno perso». 2001. Dal 30 novembre al 2 dicembre gli australiani pio. Ma quelli che hanno giocato so- ampiamente preventivabile. La Coppa Davis dei veleni si chiude sfiderà la Francia. Ieri il punto decisivo nella semifina- no stati comunque bravi. Ho detto È triste e allo stesso tempo ancora tra le polemiche. Anche Baraz- le contro la Svezia l’ha portato a casa Lleyton Hewitt. solo che Volandri non aveva un a pesante il clima che si respira zutti ci tiene a far sapere il suo pensie- Il fresco vincitore degli Us Open ha battuto in quattro buona prima palla di servizio. Luzzi all’interno del tennis italiano. ro su Ivanisevic e Ljubicic: ««Sono set il numero uno svedese Thomas Johansson in invece è giovane e ha molto talento. Federazione , Barazzutti e i dei maleducati. Ci hanno presi in gi- quattro set: 7-6 5-7 6-2 6-1. Nell’ultimo singolare, Deve crescere perché ha perso dei giovani da una parte, i ro, insultato, per una settimana. Ci giocato ormai a risultato acquisito, Pat Rafter ha supe- punti sciocchi. In prospettiva può di- “senatori” e anche una buona hanno detto di tutto: che siamo arro- rato Jonas Bjorkman 6-3 6-2. ventare più forte di Volandri». E que- fetta dei tifosi dall’altra. Una ganti, che Navarra ha chiesto i soldi Risultati degli spareggi per l’accesso al World Group: sta non è una rivelazione da esperto: spaccatura esasperata anche da in campo al presidente, che Volandri Argentina-Bielarussia 5-0; Marocco-Belgio 2-2; Re- la classifica Atp già testimonia che un “muro contro muro” ormai ha un servizio da serie C. Ivanisevic e pubblica Ceca-Romania 3-2; Ecuador-Gran Bretagna Luzzi (105) è più forte di Volandri stucchevole. La spaccatura non Ljubicic li rispetto come giocatori, 1-4; Italia-Croazia 2-3; Cile-Slovacchia 2-3; Spa- (141). Ivanisevic ha anche rivelato non ha portato (né poteva) meno come uomini. Forse se dessero gna-Uzbekistan 4-0. India-Usa è stata rinviata al 12 che cosa ha fatto negli spogliatoi do- vantaggi. Ha soltanto caricato di più valore alla parola rispetto vivreb- ottobre. po il match perso con Volandri: «Ero veleno ogni parola, ogni partita, Federico Luzzi è stato sconfitto da Goran Ivanisevic nel 4˚ incontro della sfida Italia-Croazia bero meglio anche nel loro paese. molto arrabbiato, non volevo parlare quasi ogni colpo. Ma nessun Questo l'ho detto anche al loro con nessuno. Ho rotto due racchette italiano può ridere oggi dopo la capitano, che si è dichiarato d'accor- e detto “buona fortuna” a Ljubicic sconfitta. Non possono gioire i do con me e si è scusato». tie-break del terzo set sul 5-4 (e avan- «Avete paura eh?»). Ljubicic, dall’al- danaro), e lo riferirà in conferenza colare che parla benissimo l’italiano che stava per entrare in campo». “dissidenti” (che infatti hanno L’episodio imputato a Navarra ti due set a zero) ha rivolto alla tribu- tra parte della rete vede (o crede di stampa. (è allenato da Riccardo Piatti) la vo- Nell’ultimo, inutile, singolare Vo- tifato per l’Italia) costretti - nel nasce da un equivoco. Il doppista az- na presidenziale il gesto della mano vedere) il gesto dell’indice che sfiora Qualcuno ha visto nel comporta- lontà di seminare comunque zizzania landri ha sconfitto in due set Ivan caso di ritorno - a giocare in B. zurro, poco prima di servire nel con le dita congiunte (come a dire il pollice (in pratica una richiesta di mento dei croati e di Ljubicic in parti- contro lo staff italiano. Ivanisevic Vajda 6-2 6-4. Hanno vinto i croati ma non hanno stravinto e questa è già una buona base di partenza. Per far crescere questo gruppo e per Max è solo decimo, davanti a Valentino. Nella 500 trionfo di Gibernau, nella 250 di Katoh. Melandri e Capirossi cadono. Nella 125 staordinaria gara del sammarinese integrarlo con i migliori. Per non dare più agli avversari nessun tipo di vantaggio. Biaggi e Rossi naufragano sotto la pioggia. Poggiali vince m.f.

Pino Bartoli mentare di prova sul bagnato, Biaggi s'è se l'è sentita di rischiare l'ennesima figu- limitato a dire che ora ha una gara in Gino Borsoi il migliore degli italiani raccia e neppure di azzardare una scelta meno per recuperare su Valentino. Cosa VALENCIA La grande sfida è annegata in di gomme da asciutto che avrebbe potu- che ha pensato anche lo squadrone Apri- poche maledette gocce di pioggia. Spruz- Classe 500 Fonsi Nieto (Spa/Aprilia) 12.371. to consentirgli di recuperare punti pre- lia, beffato una volta ancora dall'inossi- zi di un cielo beffardo che ha ripreso a Ordine d’arrivo: 1) Sete Gibernau Classifica: 1) Daijiro Katoh 247 punti; ziosi da Valentino Rossi. dabile Daijiro Katoh. sorridere prima del via della classe 500 (Spa-Suzuki) 54'39’’391; 2) Alex Bar- 2) Tetsuya Harada 198; 3) Marco Me- Una scelta prudente, una gara anco- Il giapponese della Honda ha colle- spegnendo ambizioni e spettacolo. Così ros (Bra-Honda) a 0.293; 3) Kenny landri 169; 4) Roberto Rolfo 136. ra più accorta che, però, non ha pagato zionato l'ottavo successo stagionale bat- per la prima volta dopo venticinque Roberts (Usa-Suzuki) 1.241;10) Max Classe 125 più di tanto il gladiatore della Yamaha. tendo le moto venete di Tetsuya Harada Gran Premi nessuno dei tre azzurri è Biaggi (Ita-Yamaha) 37.774; 11) Va- Ordine di arrivo: 1) Manuel Poggiali Un solo attacco vero, il sorpasso in stac- e Fonsi Nieto. Subito fuori gioco Marco salito sul podio della classe regina. Non lentino Rossi (Ita/Honda) 40.512 (Smr/Gilera) in 42:45.422; 2) Toni cata su Valentino, un solo punto recupe- Melandri che è stato tamponato da Nie- accadeva dalla gara di Suzuka (Giappo- Classifica mondiale: 1) Rossi 225 pt. Elias (Spa/Honda) a 0.022; 3) Daniel rato dei 43 che erano. Poca roba, come to nel corso del quarto giro e la sua gara ne) del 2000. Sulla pista bagnata Loris 2) Biaggi 183; 3) Capirossi 147. Pedrosa (Spa/Honda) 0.263; 5) Gino la gara del dottore infilato a destra e a è finita lì. Senza danni. Roberto Locatelli Capirossi è caduto due volte, la prima Classe 250 Borsoi (Ita/Aprilia) 0.561. Classifica: manca da piloti che sinora ha persino s'è piazzato settimo davanti a Roberto addirittura nel giro di schieramento, Ordine di arrivo: 1) Daijiro Katoh 1) Toni Elias 178 punti; 2) Manuel doppiato. Dopo la duplice stampata di Rolfo. Nella 125, Manuel Poggiali è riu- mentre le uniche scintille che sono scoc- (Gia/Honda), in 44:01.853; 2). Tetsu- Poggiali 170; 3) Youichi Ui 132; 4) Capirossi, tornato più che mai calimero, scito a cogliere il suo terzo successo irida- cate tra Valentino Rossi e Max Biaggi ya Harada (Gia/Aprilia) a 4.943; 3) Lucio Cecchinello 116. la gara è vissuta sul filo del rallentatore to dopo quelli di Le Mans ed Estoril, il hanno consentito al romano della finché l'asfalto del Ricardo Tormo non secondo consecutivo. Scattato dodicesi- Yamaha di battere il pesarese nella corsa s'è asciugato. mo, Manuel s'è riportato sul gruppetto ad un decimo posto da gregari. Con grande gioia di Barros, Roberts di testa, riuscendo poi a battere sul filo Scelte sbagliate di gomme hanno tragedia di New York, ha festeggiato lo 250, spezzata in due tronconi da uno dri è stato tamponato dallo spagnolo quando il ternano Libero Liberati si ag- e Gibernau che hanno osato optare per di lana l'idolo locale Toni Elias. La vitto- spuntato la daga di Max e reso parimen- spagnolo Sete Gibernau, per la prima scroscio di pioggia, Daijiro Katoh ha re- Fonsi Nieto, terzo. giudicò le ultime tre corse dell'annata le coperture slick e si sono goduti grip e ria ha consentito a Poggiali di portarsi a ti inutilizzabile il missile del pesarese che volta in carriera vincitore di una gara galato alla Honda l'ottavo successo sta- Le uniche soddisfazioni sono arriva- con la sua rossa mezzolitro, che la Casa gloria. Rossi ha recriminato contro gli soli otto punti da Elias in vetta alla classi- ha perso un punticino di vantaggio sul della 500. Il pilota della Suzuki ha prece- gionale, mentre l'Aprilia ha dovuto ac- te dalla combattuta gara della 125 che ha di Arcore non vinceva due o più gare organizzatori, definiti addirittura assassi- fica. Terzo s'è piazzato lospagnoloo Da- rivale di sempre. Su un podio senza duto il brasiliano Alexandre Barros e lo contentarsi di piazzare Tetsuya Harada visto trionfare in volata la Gilera del sam- consecutive. Dopo le due dannate scivo- ni, per non aver concesso come vuole il niel Pedrosa mentre Gino Borsoi, quin- champagne, in onore delle vittime della statunitense Kenny Roberts jr. Nella buon secondo dopo che Marco Melan- marinese Manuel Poggiali. Era dal '57, late di Brno ed Estoril, Max Biaggi non nuovo regolamento una sessione supple- to, è stato il primo degli italiani. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 21.21 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 20 - 24/09/01

20 lo sport lunedì 24 settembre 2001

Basket, nel salotto tv di “Quelli che il calcio” il presidente della Virtus annuncia il colpaccio Roma, sorpresa in diretta «Abbiamo preso Myers» Ma l’agente smentisce Malagò: «Per ora siamo lontani»

Salvatore Maria Righi ca da riempire con ipotesi e congiun- quello più bravo a tenere duro nel aveva preso proprio lui, Carlton tivi. corteggiamento del riminese. Che Myers, la faccia e la voce del basket In sintesi: se ha ragione il clan di nel frattempo, avendo declinato l’in- italiano nonostante abbia doppiato ROMA Myers va, no resta. Myers Myers, il presidente Malagò ha evi- vito di Tanjevic per gli Europei, ha la soglia dei trenta e perso il furore firma qui, no là. E la saga continua. dentemente corso più forte della pal- evaso tutte le pratiche di testimonial dei giorni migliori. Da tre mesi, quando ha lasciato il la. E, se sono davvero rose, fioriran- e campione immagine, punteggian- La favola è durata appena una suo trono di re della Fortitudo, il no magari già oggi. Non si capisce do le spiagge italiane con le sue appa- settimana, sfociando subito nella far- Molleggiato del basket appare e del resto perché un dirigente esper- rizioni. sa, e l’inabissarsi dei sogni reggini scompare come una diva. O, dicono to e stimato dovrebbe annunciare I baschi di Vitoria hanno tenuto ha lasciato le cose come stavano. E i maligni, come una cometa. L’esta- un accordo che non c’è, come fosse e lo hanno perfino convinto a fare cioè col Molleggiato ancora a spas- te del basket è fiorita di tormentoni preda di un raptus da telecamere. A un salto dalle parti dei Pirenei, dove so, a discutere con dirigenti e presi- come fosse un campo di girasoli, ma meno che il suo ottimismo sulla con- gli hanno messo sotto al naso un denti mentre i suoi colleghi si lucida- forse quello del Carlton nazionale è clusione della trattativa sia stato contratto più che buono, ma non vano le scarpe per l’inizio del gran Una schiacciata da premio Oscar. scambiato per ufficialità. abbastanza per lui, che ha continua- ballo. di Carlton Myers: L’ultima, sul disoccupato più in- I dubbi sul futuro del signor 87 to a prendere tempo. Anche perché Tanto che qualcuno ha sospetta- ancora incerto gombrante del mondo, è arrivata ie- punti (record italiano in una partita ha fatto capire che nella sua Rimini to un ritorno di fiamma per la Forti- il futuro dell’ex ri pomeriggio. Ospite della trasmis- sono cominciati col tiramolla tra Ita- ci sta semplicemente da papa. tudo, altri una retromarcia del Tau capitano sione “Quelli che il calcio”, il presi- lia e Europa, perché le sirene greche Figurarsi lo stupore del mondo che ha vissuto il suo blitz a Reggio di Fortitudo dente della Virtus Roma, Giovanni e spagnole hanno trillato a lungo. dei cesti quando l’ingegner Barbaro come una fidanzata tradita prima e Nazionale, Malagò, ha annunciato l’ingaggio Accantonate le altre piste nello Stiva- è sbucato dal nulla per annunciare delle nozze. Niente di tutto questo, Roma cerca due dell’ex capitano biancoblù. Myers le. a cominciare da Pesaro e Roma al (resto del) mondo che la Viola però. Ora è certo, Carlton Myers miliardi per il suo sotto al Colosseo, dunque: rullo di (ma anche Milano), era stato il Tau pensava in grande e per dimostrarlo giocherà a Roma. Forse. ingaggio tamburi e squillo di tromba, un col- paccio a sorpresa (e un ritorno di fiamma, del flirt si parlava mesi fa) proprio all’apertura della stagione. Via al campionato: cadono Udine e Pesaro, regine del mercato, la Benetton conferma il suo momento super. E Recalcati ha già cominciato la sua avventura da ct E proprio l’indomani del comu- nicato che Myers e Recalcati hanno firmato e diffuso per sciogliere i lo- ro impegni con la Viola. Mentre tut- Biella e Trieste, il canestro si illumina da ovest ad est ti si chiedevano che fine avrebbe fat- to il portabandiera dell’Italia a Syd- ney, ecco la risposta nello splendore ROMA Tutto come previsto, al sollevar- rosso) ha messo in vetrina i suoi to- Virtus penare non poco contro l’Ore- Pesaro è ancora in fase di rodag- D’Antoni che marciano come spinti la coppia delle meraviglie Genti- del salotto domenicale di Simona si del sipario sul campionato di basket tem Handlogten (22 punti e 9 rimbal- gon Cantù che quasi non credeva ai gio, come ha dimostrato la Supercop- da turbine. le-Esposito: ieri i friulani hanno cedu- Ventura. numero 80. Compresa l’imbarazzante zi) e Shaw (13+16). propri occhi, e infatti si è fatta portare pa di Genova, e se la tripla “B” si ridu- Treviso ha chiuso infatti con 119 to a Biella (79-75) mandando a refer- Non è finita qui, però, e per que- passeggiata della Virtus Roma sulla Vi- Esclusa Montecatini e con la Vio- via il colpaccio dal colpo di reni bian- ce ad una doppia, i conti non possono punti, uno score da Nba, e ha distribu- to com top-scorer Sartori (17 punti). sto la faccenda pare scritta dalla pen- ola. Le perplessità della vigilia si sono la in queste condizioni (zero stranieri, conero. tornare. Molto bene infatti Booker ito gioco e palloni, visto che il miglior Dopo le incertezze del precampio- na di Simenon. Perché nel pomerig- avverate puntualmente: salvata dal ba- un comunitario di burro, M’Bahia, Lu- Vince anche la Skipper, l’altra me- (22 punti, 4 rimbalzi e 3 assit) e Blair marcatore è stato Nicola (22 punti). A nato la prova che per i cucinieri c’è gio l’agenzia che si occupa dell’im- ratro per i capelli, Reggio Calabria si è ca Ansaloni come Mvp)l’anno zero tà di Bologna, ringraziando tanto per (14+12), poco incisivio Beric, il bom- giudicare da questo inizio, la società ancora molto da lavorare, Biella inve- magine e dei contratti di Myers ha presentata in viale Tiziano con un dei cesti non parte certo con gli squilli cambiare Gregor Fucka (18 punti). ber serbo che dovrebbe dare una mar- del presidente Martinelli farà fatica a ce oltre ai due punti si mette in tasca smentito categoricamente il suo in- squadra Permaflex. La Lamaro ha fat- di tromba. Anche se Charlie Recalcati, Avellino, la piazza che ha consacrato cia in più ai biancorossi. Per la Coop confermarsi come rivelazione della sta- anche il titolo di migliore debuttante. gaggio da parte di Roma. «È vero, to 114 punti, i calabresi nemmeno la nel suo piccolo, ha fatto un piccolo l’ex coach Fortitudo Luca Dalmonte, Nordest l’uomo del giorno è Roberto gione, anche se il campionato senza Livorno riposava, e Fabriano ha cedu- tra le parti c’è una trattativa, ma metà, 48. Il fossato in mezzo, 33 cane- capolavoro: in due giorni è diventato ha retto finchè ha potuto, poi la multi- Casoli (24 punti e 12 rimbalzi), certo retrocessioni lascia al giovanissimo co- to in casa alla Metis Varese (85-94, nessun accordo e tantomeno nessu- stri (o 66 punti), è già scritto nell’albo ct dell’Italia e nonno del piccolo Gian- nazionale irpina (sette americani) si è stimolato dal duello con Blair. ach Cavina notti decisamente tranquil- Pozzecco 25). na firma. Anzi, cominciamo a dubi- dei record. marco. arresa (75-85). Una carriera da mediano, la sua, le. I piemontesi del dinamico presi- tare che ci sarà mai. Ci sembra stra- Vista la situazione, per una volta Per la sua prima volta da pilota di L’unica sorpresa della schedina che per una volta si è vestita da matta- Potrebbero invece diventare un dente Savio, insomma, sono l’unica no che il presidente della Virtus si Caja ha potuto mettere da parte la sua Azzurra si è presentato al Palamalagu- (Siena ok a Imola, Milano parte bene) tore. Non fanno notizia invece i 30 po’ tribolate quelle di Phil Melillo che matricola che non ha pagato dazio al- sia sbilanciato in questo modo di- indole a frenare le partite, mandando ti di Casalecchio, tana della Kinder è l’uno di Trieste, che al debutto da- punti di Mario Boni nel cesto della gli ha lasciato il posto per sedersi sulla la vernice. E non hanno nessuna inten- cendo quelle cose». in doppia cifra sette giocatori. La Vir- con cui ha lottato per due anni guidan- vanti alla platea dei muli ha fatto lo Benetton, purtroppo per Roseto non panchina della Snaidero. zione di campare di gloria. Punto a capo e altra pagina bian- tus americana (cinque yankee in giallo- do la Fortitudo. Ha visto come tutti la sgambetto alla Scavolini. sono bastati a fermare i biancoverdi di A Udine, però, non basta per ora s.m.r. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 18.18 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 21 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 21

IN VENDITA A PARTIRE DA OTTOBRE «muscoli» intorno e sopra alle ruote (da 18" POTREBBE ENTRARE IN PRODUZIONE momento, è una vettura che segna una Prende le mosse dai caccia su Pirelli P Zero «Rosso»), mentre la linea Con la Signum2 la Opel cambia svolta nelle tradizioni stilistiche della marca. aerodinamica prende le mosse dai caccia a La forma di coupé-wagon, dai parafanghi la nuova «Lambo» Murciélago reazione. Di origine aeronautica sono anche il pelle all’insegna dell’hi-tech fortemente accentuati sulle maxi ruote da complesso di alettoni e prese 19" e dal lunotto molto arcuato d'aria dinamiche in funzione di verso l'alto, rompe con gli deportanza e raffreddamento. schemi classici, rassicuranti, Questa GT, due posti, è mossa del design Opel. Ma la vera auto-flash dal supertecnologico 12 cilindri innovazione regna sotto la a V (in alluminio) di 6192 cc per carrozzeria: motore 4.3 V8 a una potenza di 580 CV a 7500 iniezione diretta di benzina giri e una coppia di oltre 66 kgm con 3 valvole per cilindro, e a 5400 giri. Così può superare i 300 Cv; cambio automatico a 330 km l'ora e «bruciare» i 100 5 rapporti con comando km/h con partenza da fermo in elettronico; freni a disco in 3,8 secondi. Motore centrale fibra di carbonio; sterzo a posteriore; trasmissione con rapporto variabile. Quanto alla cambio davanti al motore e qualità della vita a bordo, è differenziale posteriore all'insegna dell'hi-tech. Per Deve il suo nome al capostipite dei Miura, la integrato nel gruppo motopropulsore; trazione La Opel Signum2, per ora solo un prototipo esempio, il sistema di aerazione interna è razza di tori da corrida più famosa, l'erede 4x4 permanente con giunto viscoso centrale. svelato a Francoforte, potrebbe prendere assicurata da fessure nascoste nei supporti della Diablo: la Murciélago presentata al Pronta per entrare sul mercato in ottobre a un presto la strada della produzione di serie e della strumentazione e nel pavimento; sulla Salone di Francoforte, che si è chiuso ieri. La prezzo di circa 430 milioni di lire, la collocarsi tra le nuove versioni di Vectra e plancia ci sono 3 monitor multifunzionali: nuova nata della Casa del «toro», la Lamborghini conta di venderne 70 quest'anno Omega. Almeno per dimensioni: è lunga strumenti digitali, navigatore satellitare, e Lamborghini, ha una carrozzeria in fibra di e 400 nel 2002 per arrivare nel 2003/2004 a 464 cm, larga 179 e alta 146, e ha un passo Internet per il passeggero anteriore, mentre carbonio e acciaio (questo per le due porte ad 1500-1700 consegne fra Murciélago e la molto lungo, 283 cm, che lascia capire la quelli dietro si possono divertire seguendo apertura verticale e il tetto) che accentua i nuova «piccola» prevista fra due anni. spaziosità dell'abitacolo. Di sicuro, per il in cuffia un film sui due lettori DVD.

La storia della Fiat in quadri, manifesti La moto in gran spolvero poster pubblicitari All’Eicma moltissime novità in tutte le nicchie di mercato Massimo Burzio

TORINO Sino al 4 novembre, la Ugo Dallò Galleria d'Arte Moderna e Con- riflettori accesi temporanea di Torino, la GAM, ospita la mostra «Il Manifesto MILANO Al Salone internazionale del Fiat 1899 - 1965». Si tratta di una ciclo e motociclo, mai come questo an- graziosa raccolta di poster, tavole no, abbiamo riscontrato una «esplosio- e quadri tutti provenienti dalla ne» di modelli che copre tutte le nicchie Qui a collezione della famiglia di Gau- di mercato. Se escludiamo, infatti, gli destra, denzio Bono che per 50 anni, dal scooter di 50 cc. penalizzati nelle vendi- l’interes- 1924 al 1974, lavorò alla Fiat ini- te dopo il boom degli anni scorsi, moto sante ziando come «tirocinante opera- e scooteroni si vendono alla grande. Ec- Aprilia io». Un storia all'americana, quel- co, dunque, una carrellata delle Case Blue la di Bono, che, partendo dalla con le principali novità in mostra alla Marlin, catena di montaggio, concluse la 59esima Eicma, chiusasi ieri. studio per sua carriera come amministrato- Aprilia dà ancora una volta lezione una futura re delegato, e che fu commissario di stile con la Blue Marlin, studio di «naked» del comitato che gestì la Fiat nel moto nuda equipaggiata con il noto bici- con un 1945. lindrico 1000 a V. Bellissima nella sua «mille»bi- In mostra alla GAM ci sono 62 essenzialità non è ancora certo se sarà cilindrico opere di pittori come Giorgio De prodotta. Falco R, sportiva non estrema Chirico (sua la 1.400, raffigurata si propone col telaio nero, nuove colora- in un olio del 1950) o di maestri zioni, catalizzatore e scarichi in acciaio della grafica come Mario Sironi inox. Scarabeo 50 viene equipaggiato (la 1900a del 1954) o Marcello col motore Ditech a iniezione diretta Dal Giappone arriva un «incrociatore autostradale»: il Suzuki Dudovich (la Balilla del 1934). raffreddato ad aria. Atlantic, il maxi sco- Spicca, tra gli altri, in questa inte- Lo scooter a tre ruote Scooop della Italjet. In alto, il Suzuki Burgman 650 oter dotato del motore Piaggio 500 cc è Burgman 650 (cc) con cambio automatico anche sequenziale ressante rassegna dell'evoluzione pronto per la commercializzazione a un della comunicazione pubblicita- prezzo intorno a 11.900.000 lire. ria della Fiat, il primo manifesto Benelli presenta il nuovo, molto es- promozionale dell'azienda. È senziale, scooter Naked di 50 e 100 cc a È cominciata con la necessità di muoversi rapidamente atmosferici ed il comfort che lascia intuire, è nato inserita. Infatti, il Suzuki Burgman 650 è dotato di un quello del 1899, creato dal pittore due tempi e apporta abbondanti modifi- in città intasate dalle macchine. Poi, ci si è accorti che come evoluzione del 400, ma è di fatto completamente originale cambio automatico con opzione normale o torinese Carpaneto e raffigura che al cruscotto della serie Velvet di 125, su due ruote ci si può muovere anche lungo tangenziali nuovo. Esso promette di accogliere comodamente due power, oltre a quella sequenziale con comando a una coppia a bordo della carroz- 150, 250 cc. Bella la potente (144 CV) ed autostrade altrettanto intasate. E così sono nati i persone sull'ampia sella dotata di due poggiaschiena pulsante. Il motore ha quattro valvole per cilindro, zella Welleyes dei fratelli Ceirano. Tornado 900 che dovrebbe essere com- maxi scooter sempre più visti in sostituzione della (regolabile per il pilota) e i relativi bagagli nei vani iniezione elettronica e scarico con catalizzatore. Tre Dopo l'acquisto di quest'azienda mercializzata in maggio del 2002. Rivisi- seconda o terza vettura di famiglia. Suzuki propone un ricavati sotto la sella e nello scudo anteriore. Il potenti freni a disco si occupano di fermare la massa da parte di Giovanni Agnelli (il tazione della linea per il Pepe ora dotato «incrociatore autostradale» bicilindrico di ben 650 cc cruscotto da tutte le informazioni necessarie per mezzo dello scooter, che non dovrebbe essere da poco. Il nonno dell'Avvocato) il quadro anche di motore 100 cc a 2 tempi, a un (a quando il 1000?), il Burgman 650. Imponente e di strumenti digitali e «led», ma quello che sorprende è prezzo altrettanto pesante dovrebbe fu utilizzato dalla F.i.a.t. (che allo- prezzo di 4.850.000 lire. rassicurante per la capacità di proteggere dagli agenti l'indicatore del «modo» del cambio e relativa marcia avvicinarsi ai 17 milioni di lire. u.d. ra veniva scritta con i puntini del- BMW R 1150 GS Adventure allesti- le iniziali delle parole Fabbrica Ita- ta per il fuoristrada più impegnativo: liana Automobili Torino) per pro- deserti e strade impraticabili. Si avvale modelli ipersportivi vengono dotati del con la Porsche, che rompe col passato. la VTR 1000 SP-2. KTM parteciperà alla Parigi-Dakar Free di 100 cc. Molta attenzione ha su- muovere il suo primo modello: la della collaudata meccanica della R1150 motore 998 Testastretta plurivincitore Nuovo il modello V Rod, praticamente Italjet Scooop (proprio con 3 «o») è con con l'inedita bicilindrica di 942 cc, scitato il nuovo motore bicilindrico a V 31/2 HP. GS già nota; prezzo lire 24.400.000. La nei campionati SBK. Le apprezzatissime una bella scultura in alluminio e acciaio uno scooter a tre ruote, che si inclina che darà luogo nei prossimi anni a nu- di 850 e 1000 cc che equipaggerà in Ma la GAM di Torino (ingresso F650 CS è una moto che ha come obiet- Monster sono state oggetto di numero- cromato, in vendita a circa 40 milioni come una moto e non richiede l'uso del merose versioni. futuro anche una moto automatica. lire 10.000, ridotti 5.000; orario tivo la facilità d'uso. Monocilindrica se modifiche: iniezione elettronica, cen- da fine anno. La 883 beneficia del nuo- casco, anche se consigliato. Amarcord è Malaguti esce col nuovo Madison Suzuki sorprende con il nuovo 9-19 tutti i giorni, lunedì chiuso) con trasmissione finale a cinghia, si ri- tralina, silenziatori, sospensioni, immo- vo propulsore, verniciato di nero, in una moto di 125 cc stile anni 50, in portato a 400 cc, rinnovato anche nella Burgman 650, scooter maxi dalle presta- espone, anche, una serie d'altri la- volge anche alle donne al prezzo di circa bilizer, ecc. Nuove carene per la serie vendita a 18.860.000 lire. vendita dall'anno prossimo. parte ciclistica per adeguarlo alle mag- zioni autostradali. Il resto della produ- vori che interesseranno, sicura- 16 milioni. Supersport. Honda ampiamente rinnovata nel- Kawasaki 636 è la novità della casa giori prestazioni; lire 13.094.000. zione sportiva rimane invariata. mente, dagli appassionati di auto Cagiva non presenta novità, ma affi- Gilera esordisce nuovamente nelle la meccanica e nell'estetica la VFR; por- di Iwata. Con l'aumento della cilindrata Moto Guzzi allestisce la V11 Le Yamaha aggiorna integralmente la agli amanti dell'arte figurativa ma na tutta la produzione con modifiche di moto con la 600 Supersport che sarà tata a 1261 cc la Pan European con nu- dagli originari 600 aumentano potenza Mans Tenni, una sportiva old style. sua ipersportiva YZF R1 nella ciclistica e anche chi, più semplicemente, de- dettaglio ed accessori. commercializzata da settembre 2002. merose modifiche tecnico-estetiche. La e prestazioni, peraltro non dichiarate. MV Agusta è presente con la sua nel motore a iniezione, nuova la valvola sidera fare un viaggio ideale tra i Ducati stupisce con il prototipo Harley Davidson a quasi cento an- Hornet diventa anche 900. Nuovi moto- La sport-tourer ZZ-R 1200 beneficia straordinaria produzione di moto raffi- ex-up. Ancora più stretta e aggresiva la manifesti murali di un passato, Multistrada, bicilindrico di 992 cc e alle- ni dalla sua fondazione presenta il nuo- re e estetica per la CBR 900 Fireblade, dell'aumento di cilindrata e di protettivi- nate e costose, rivisitate nei dettagli. carena. Modifiche di dettaglio ed affina- purtroppo, ormai lontano. stimento sul genere enduro stradale. I vo motore, progettato in collaborazione che diventa 954 cc. Modifiche anche al- tà della carena. Piaggio espone il nuovo scooter menti nel resto della produzione.

A soli quattro mesi dal lancio sul nostro mercato si amplia l’offerta della media-compatta Peugeot In commercio da un paio di giorni la seconda generazione della grande monovolume della Kia Per la 307 il 2 litri HDI con 110 CV Carnival, spazio a prezzo imbattibile

Rossella Dallò ta (1997 cc) del 90 CV, migliorano tutte le Rossella Dallò indovinati ritocchi alla carrozzeria e ben più prestazioni a dispetto dell'aumento del peso importanti aggiornamenti funzionali degli inter- complessivo della vettura di 40 kg e nonostante La francesina ni, caratterizzati da un nuovo cruscotto e soprat- PARIGI Il Diesel è di moda? La giovanissima la presenza, appunto, del filtro antiparticolato del segmento BOLOGNA Il primo pensiero del management di tutto da sedili confortevoli e modulabili a pro- Peugeot 307 è la dimostrazione lampante di «ammortizzato», in parole povere, dall'adozio- C aggiunge Kia Motors Italia, riunito a Bologna per presen- prio piacimento. Quelli della seconda e terza quanto oggi conti avere sotto il cofano un moto- ne di un Common rail con pre, durante e post 20 cavalli al tare alla stampa nazionale la rinnovata monovo- fila, infatti, possono scorrere di parecchi centi- re a iniezione diretta di gasolio. Infatti, questa iniezione gestito da una centralina elettronica, suo due litri lume Carnival, corre alla tragedia americana. La metri e rimuovere singolarmente. Grazie a que- francesina al momento ha pochi rivali in fatto molto preciso. Infatti il FAP penalizza solo la turbodiesel preoccupazione per quanto accaduto e quanto sta novità, la capienza del bagagliaio varia da un di design; offre una gamma bene articolata in potenza e di un solo cavallo, mentre non influi- Common rail potrà eventualmente succedere non viene sottin- minimo di 619 litri a un massimo di 3616 (1060 quattro livelli, anche di tono assai sportivo, con sce minimamente sulla coppia massima, peral- e anche uno tesa. Un punto interrogativo che resta nell’aria, litri in più del precedente modello) consenten- una buona scelta di accessori di sicurezza e tro cresciuta a 25,5 kgm contro i 20,9 del 90 speciale filtro ma che non inficia i buoni risultati raggiunti do così il carico di oggetti molto ingombranti. comfort montati di serie. Inoltre, non di poco CV, e per di più raggiunta a un regime di rota- anti-particola- dalla Casa coreana, a due soli anni dall’acquisi- Aggiornamenti importanti sono stati fatti conto, è il fatto che già nella gamma di lancio - zione ancora più basso: 1750 giri/min. (1900 to per pulire i zione da parte della Hyundai Motors Corp. anche sui motori: un 2.5 V6 24 valvole da 150 avvenuta solo quattro mesi fa - contempla un 2 l'HDI 90 CV). Il tutto si traduce in un compor- gas di scarico La Kia, infatti, ha «superato alla grande la CV (185 km/h di velocità massima) e un 2.9 16v litri HDI (sigla che identifica i motori turbodie- tamento davvero brillante, che abbiamo avuto crisi del ‘97/’98», tanto che si aspetta quest’anno HPDi, turbodiesel a iniezione diretta, che grazie sel a iniezione diretta common rail, tra l'altro, modo di apprezzare durante una prova sulle utili superiori ai 1100 miliardi. Anche nella filia- a interventi sulle camere di scoppio, l’iniezione, di produzione Peugeot) da 90 cavalli, più che strade e autostrade tra Parigi e Fere en Tardeno- le italiana le previsioni sono buone, nonostante la centralina elettronica, ha una potenza incre- adeguati per questa compatta di segmento C. is. La 307 HDI 110 CV sale di giri con una la mancanza di rifornimento di vetture subita mentata del 15% (145 CV a 3600 giri) e una Ebbene, nonostante tutti questi pregi, sull'onda progressione davvero invidiabile e, grazie a una L’interno nei mesi top di giugno e luglio. A un veloce coppia di 32,2 kgm a 2000 giri. In opzione (2,6 della domanda sempre in crescita la Casa del indovinata rapportatura del cambio, fa persino della Kia recupero delle vendite, che dovrebbe portare il milioni) anche con cambio automatico. Abs e «leone rampante» ha deciso di ampliare ulte- dimenticare che esiste una quinta marcia, anch' Carnival, consuntivo 2001 di Kia Italia a 14.600 consegne Ebd di serie assicurano frenate sempre perfette. riormente l'offerta di propulsori a gasolio im- essa di spinta. Secondo i dati di omologazione, ancora più con un ottimo incremento del 17-18%, contri- E qui viene il bello, i prezzi (da 42,5 a 49,9 mettendo sul mercato, in questi giorni, un nuo- assolutamente veritieri, questa turbodiesel rag- funzionale e buirà non poco la seconda generazione della milioni) competono alla grande con tutti i mo- vo 2 litri HDI (cui seguirà a fine anno un 1400) giunge i 191 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in con nuove Carnival, in vendita da un paio di giorni. delli della concorrenza: al di sotto dei prezzi ancora più potente, 110 CV, e provvisto di un 12,7 secondi e consuma in media 5,2 litri ogni dotazioni di Monovolume di taglia forte (è lunga 4,92 delle versioni base delle altre Case. Inoltre, a particolare dispositivo per la pulizia dei gas di 100 km nel ciclo misto. I prezzi, a seconda degli serie, a metri, 3 cm in più rispetto alla prima serie, larga parità di allestimento, il V6 e l’HPDi sono offer- scarico. allestimenti, vanno da 37,3 a 41 milioni di lire. prezzi molto 1,90, alta 1,80 m e con un passo di 2,90 metri), a ti allo stesso prezzo. Il tutto con l’aggiunta della Con questo propulsore, della stessa cilindra- Un po' cara, ma soldi ben spesi. interessanti cinque porte e sette posti, ha subito pochi ma garanzia di 3 anni, tipica del gruppo Koelliker. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 22.34 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 22 - 24/09/01

22 lunedì 24 settembre 2001

NO, NON SIAMO IN VENA PER BAMBOLETTE VOODOO Gianluca Lo Vetro

TORNANO I ROXY MUSIC MODA: LA REGINA È NUDA ti vestiti restano nella moda. E se ne restano. La Così, Roberto Cavalli ha realizzato uno speciale paio PIPPO & ALAIN, ADAMO CONTRO ADAMO Si esibiranno oggi al Filaforum di È più forte di «lei»: anche in tempi di crisi mondiale la regina è nuda. di jeans Moulin Rouge, che verranno battuti all’asta Pippo Baudo ha rinunciato a fare la passerella di Milano, nell'unica tappa italiana del moda non può fare a meno di gag e trovatine per far ALIBI DI GUERRA martedì prossimo, quando Nicole Kidman sbarcherà Simonetta Ravizza con una mantella di persiano ne- loro tour mondiale, i Roxy Music, parlare. Ieri hanno preso il via le sfilate di Milano Diciamoci la verità, il lutto in nome del quale molti a Roma per presentare l’omonimo film. ro. Ma sarà comunque seduto alla sfilata della pellic- riunitisi a quasi 20 anni dallo Moda Donna primavera estate 2002. E nonostante stilisti hanno annullato i loro eventi odora di scusa. Giovedì, invece, verrà il turno dell’arte. Alla galleria ciaia. Anche Alain Delon, celebre testimonial di que- scioglimento. Leader del gruppo è l’appello della Camera Nazionale della Moda a non Certo l’assenza di tanti americani alle sfilate ha impo- Giò Marconi saranno battuti 23 pezzi di designer sta maison, non ha rinunciato ad intervenire all’even- Brian Ferry, accompagnato da organizzare frizzi e lazzi che esulassero dalla mera sto drastici tagli. Prada, ad esempio, farà una sola realizzati sulla tela jeans di un azienda che non occor- to. Anche gli Adami soffrono di una sindrome alla Andy Mackay e Phil Manzanera, ma presentazione degli abiti abbiamo ricevuto l’invito di sfilata. Armani e Versace hanno saggiamente annulla- re menzionare. Tanto l’operazione è a favore di Child Eva contro Eva che non si smorza di fronte a nulla... senza Brian Eno. Eleganza Ines Valentinitsch: una bambolina voodoo con tanto to feste e cocktail . Ma dietro tante altre defezioni c’è il Priority. DELTA V: LO SWING DELLA SICUREZZA glamour, musica sensuale e di spille infilzate. «Mi sono autotrafitta per ironia», crollo. Della borsa degli stilisti... . Nel frattempo Valentino ha inaugurato la sua bouti- Alle porte delle sfilate, c’è un responsabile dei controlli raffinata sono gli ingredienti che spiega la stilista. Verissimo, perché molti invitati han- BENEFICIENZA: que milanese con la vendita di mille borse in tessuto molto particolare. È Carlo Bertotti, anima del gruppo hanno decretato il successo dei no istantaneamente buttato la trovata nel cestino del- UN’OTTIMA SCAPPATOIA MONDANA vintage di vecchie collezioni. Il ricavato in termini di Delta V che quest’estate ha riportato al successo il Roxy negli anni '70 e che l’immondizia. Gli animi non sono più disponibili a In tempi di crisi, le uniche mondanità accettabili sono quattrini sarà devoluto ai familiari delle vittime del- brano del califfo Un’ estate fa. Anche qualche cantan- ritroviamo in «The best of Roxy questi giochetti mediatici. Per cause di forza maggiore quelle per beneficenza: una scappatoia mondana, tan- l’attentato alle Twin Towers. Il ritorno mediatico del- te non è una primadonna e non tutti i modaioli se la i vipelloni live Music», l’antologia uscita da poco. s’impone una nuova sobrietà. Così, scopriremo quan- to «buona». l’operazione, invece, resta tutto a favore del couturier. tirano.

Era considerato Uto Ughi: il suo era «un suono sacro» Non amava il più grande ROMA Lascia un vuoto profondo nel mondo della grande Schönberg ‘‘ violinista vivente musica e della cultura la scomparsa di Isaac Stern. A comin- ‘‘ e nemmeno ciare dai suoi colleghi, da chi ne ha condiviso la passione e Il suo cuore ha la professione. Da colleghi come Uto Ughi, che l’aveva invita- Paganini: «Sono ceduto ieri to ad una cerimonia che si terrà a fine settembre a Roma, troppo pesante per dove l’amico italiano gli avrebbe conferito un importante l’altro, a 81 anni premio. Commossa e intensa la reazione del violinista italia- fare il trapezista» no alla notizia della morte del celeberrimo e straordinario musicista americano. «Quello di Isaac Stern era un suono Giordano Montecchi sacro - ha commentato Uto Ughi - Stern è stato l'ultimo novero delle sue registrazioni: «Sono trop- rappresentante dei grandi violinisti del Novecento. Tra que- po pesante - osservava in proposito col sti è stato, certamente, il più interessante degli ultimi cin- suo proverbiale humour - per fare il trape- saac Stern è morto l’altro ieri al Cor- quant’anni, il più profondo nell'interpretazione dei grandi zista». In effetti, la dimensione più vera di nell Medical Center di New York. In- classici». Isaac Stern, aspetto che in un certo senso è I farto, pare. Forse ci sono stati o ci Non solo. Secondo Ughi, Isaac Stern «possedeva una straor- il corollario della sua concezione così pro- sono altri (pochi) grandi violinisti in gra- dinaria capacità di esecuzione sapendo mescolare la dram- fondamente umanistica e «solidale» del fa- do di sopravanzarlo nel singolo passaggio maticità a un candore infantile. Uno stile stellare e rarefatto re musica - la si rintraccia forse, più che virtuosistico, nella sottigliezza interpretati- al tempo stesso. Incredibile il contrasto del suo stile, a metà nel protagonismo concertistico, nella sua va di questo o quell’autore. Ma nessuno tra la zampata del leone e l'innocenza del suono. Un suono - intensa e indimenticabile attività di came- può trovare molto da obiettare quando, ha concluso Uto Ughi - sacrale e mistico, struggente e rista, soprattutto in trio e in quartetto. come in queste ore, si sente dire che Isaac sensuale, ricco di elevazione: un suono sacro, davvero». Memorabile, fra il 1961 e il 1984, resta il Stern era il più grande violinista vivente e Uto Ughi ha fatto sapere che il prossimo 29 settembre sarà, suo sodalizio col pianista Evgenij Istomin forse anche qualcosa di più. La generosità, comunque, assegnato ad Isaac Stern, alla memoria, il Pre- e il violoncellista Leonard Rose, cui segue la passione, l’ironia, l’intelligenza, ma so- mio internazionale «Omaggio a Roma», che il violinista statu- la collaborazione con Emmanuel Ax, Jai- prattutto il cuore, l’umanità erano ciò che nitense avrebbe dovuto ritirare al Teatro dell'Opera della me Laredo e Yo-Yo Ma, incentrate attor- dava al suo talento smisurato una dimen- capitale. no alla produzione da camera ottocente- sione e una forza di seduzione forse in- sca e romantica, da Beethoven, a Schu- comparabili. mann, a Brahms. In televisione si sono riviste le immagini Musicalmente e umanamente parlando la di quel suo memorabile concerto di Geru- prosopopea, l’atteggiarsi a genio, erano le salemme, nel 1991. Erano i mesi della qualità più distanti dal carattere di Isaac Guerra del Golfo e a un tratto, allo scatta- Stern. Ricordo una mia amica americana, re dell’allarme per un attacco di missili che aveva conosciuto Isaac Stern, la quale Scud, il pubblico in sala indossa le masche- mi raccontò un episodio divertente che re antigas. Il concerto viene interrotto. La non so se sia riportato nella vasta aneddoti- Filarmonica di Israele diretta da Zubin ca che Stern ha accumulato nel corso di Mehta lascia il palco, ma lui no. Stern una carriera degna di un autore di afori- riprende il violino e attacca la Partita in re smi. Una sera Stern stava recandosi a pie- minore di Bach, imperterrito e invulnerabi- di alla Carnegie Hall, per tenervi un con- le. Il pubblico, dapprima impaurito, rac- certo. Vedendolo già vestito in abito scuro conterà poi in un’intervista, cominciò da musicista, una signora scambiandolo pian piano a rasserenarsi e dopo un po’ la per un orchestrale, lo fermò per chiedergli tensione era svanita. Nello scrivere così, su quale era la strada per arrivare alla Carne- due piedi, di questo artista scomparso, ri- gie Hall. Al che Stern le rispose: «Studiare, sulta impossibile sottrarsi a questa imma- studiare e ancora studiare». gine affascinante e soggiogante di un musi- L’umorismo, la marca indelebile della sa- cista che nell’arco di una carriera durata pienza yiddish, hanno da sempre accom- quasi settant’anni, ha ostentato con una pagnato Stern, sia in strada, nei rapporti spavalderia indomabile non tanto la sua umani, nelle aule dove amava spendere le virtù di interprete, ma la sua fede nel ruo- sue energie come insegnante, sia sul palco- lo taumaturgico della musica, nella sua scenico, proiettandolo in una sfera della qualità di medicina dell’umanità. comunicazione musicale che trascende e Stern era nato il 21 luglio 1920 a Kreminie- azzera ogni retorica, ogni idea di superiori- cz in Russia, da genito- tà inarrivabile e riconduce il sublime a ri ebrei. A dieci mesi materia quotidiana, accessibile, per tutti. di età arrivò in Ameri- In televisione, sullo schermo, Stern non si ca, a San Francisco, do- è mai tirato indietro di fronte all’idea di po che i suoi erano 1991, missili su Gerusalemme, far giungere a chiunque il suo messaggio fuggiti per scampare musicale, rifiutando di confinarsi nel ruo- ai pogrom. La solita tutti fuggono ma lui continua a lo di artista di culto, esclusivo ed esoteri- storia: l’ebreo ramin- co: «Io non riesco a considerarmi Isaac go che si vendica della Stern. Isaac Stern è qualcosa che sto anco- sorte affermando il suonare fino alla fine... ra costruendo, giorno per giorno. Solo suo genio. Stern aveva quando ho davanti un impiegato scoccia- impressa profonda- Arte e civiltà gli devono molto to, allora sì tiro fuori il nome di Isaac mente nel suo caratte- Stern, e la cosa mi torna molto utile». re la memoria e la con- Di lui si potrebbe dire che, nel fondo, ha sapevolezza della pro- Isaac sempre coltivato le sue radici di klezmo- pria origine. Ma in merito alla sorprenden- allora impediti. Qualcosa di analogo, se- Stern rim, il musicista yiddish di strada che ralle- te fioritura di grandi artisti di origine condo Stern, a ciò che accade oggi con il gra e consola la gente del villaggio. Signifi- ebraica che popolano la storia della musi- grande proliferare di musicisti asiatici - cativa è in questo senso la sua straordina- ca del XX secolo, il violinista aveva una cinesi, coreani, giapponesi - nel momento ria interpretazione della colonna sonora sua tesi curiosa. Questa esplosione di talen- in cui è venuta a cadere una barriera cultu- del musical di Norman Jewison, The Fidd- ti, anziché declinarla in termini di superio- rale secolare. ler on the Roof (Il violinista sul tetto), musi- rità o di orgoglio etnico, egli la considera- Quando - fra non molto presumibilmente ca diretta e orchestrata da John Williams va come la conseguenza della fuga dal - ci troveremo di fronte a una «Stern edi- che proprio con questo lavoro si guada- ghetto, come il venir meno di un tappo tion» la statura di questo violinista gnò il primo dei suoi numerosi Oscar. che tenendo compresse le potenzialità, la ebreo-russo-americano potrà misurarsi Isaac Stern, come Bernstein, come Ho- creatività della sua gente, la metteva nella anche nel metro e passa di cd nelle quali rowitz e altri grandissimi era un emblema, condizione di espandersi liberamente, di verranno raccolte le sue innumerevoli regi- un emblema di civiltà. Che egli scompaia lasciar esplodere i propri talenti fino ad strazioni. Il suo repertorio sterminato spa- ora, in un momento così atroce e sospeso ziava da Vivaldi e Bach, fino al Novecento, nella paura di ciò che potrà accadere, e

un secolo che Stern ha affrontato frequen- che la sua scomparsa sia dovuta al cedi- Umanità, intelligenza, temente, con dedizione da apostolo, ado- mento del cuore, di quel cuore che ha umorismo: era uno dei perandosi per imporne gli autori nelle sale pompato per decenni, convinto e instanca- ‘‘ da concerto e dichiarando apertamente i bile nel regalare agli uomini ciò che Stern tanti ebrei erranti. Era suoi amori e le sue idiosincrasie: per Schö riteneva fosse un bene supremo, una ma- nberg ad esempio, del quale non ha mai gia capace di rendere migliori gli uomini, riuscito a vendicarsi della voluto incidere il concerto per violino. A suona come una campana a morto, come sorte divenendo chi osservava che il Concerto di Schö un ammonimento nel quale si percepisce nberg era come uno Schumann con l’ag- qualcosa di funesto, di inesorabile. C’è pe- un genio giunta di dissonanze, Stern ribatteva che a rò quel suo sguardo ilare, quell’entusia- lui sembrava piuttosto uno Schumann smo incrollabile e soprattutto quella sua senza Schumann. musica indimenticabile a fare da antidoto Neppure Paganini d’altronde è entrato nel ai presagi troppo lugubri ed epidermici. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 21.10 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 23 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 in scena 23

NEKROSIUS A PARMA CON IL TRIPLO SHAKESPEARE MEGLIO FARE LA POPSTAR IN CINA CHE IL KARAOKE A LIVERPOOL Il regista lituano Eimuntas Nekrosius Bruno Vecchi torna al Teatro Festival Parma per presentare l’intera sua trilogia VITA DA CANTARE sta di Le relazioni pericolose, viaggiava al limite bric-à-brac commerciali di magliette, gadgets, ma- pla X, la storia di un atleta specialista degli sport shakespeariana, che costituirà l’evento Larry Cox ha 22 anni. E a Liverpool è il più famoso dell'incesto. Per non smentire la sua fama di bad nifesti e pupazzetti vari. E le pubblicità ispirate al estremi che viene reclutato dal governo americano centrale della 19/a edizione del festival. cantante di karaoke bar. Specialità che sulla fidu- girl, Sarah Michelle Gellar ne combinerà di cotte e film, dalle scarpe da footing ai cellulari. Ma la per infiltrarsi in una organizzazione criminale. Per Con attenzione allo scambio culturale cia potrebbe farlo diventare l'ospite fisso di qualun- di crude in Havard Story di James Toback. Contro notizia più curiosa e spiritosa arriva dalle pagine il ruolo, Vin Diesel ha ottenuto un compenso di internazionale, la manifestazione si apre que talk show televisivo di seconda serata. Ma Bar- il parere del suo agente che l'aveva sconsigliata di del tabloid popolare The Sun. Pare, infatti, che i dieci milioni di dollari. Quanto alle controfigure, il 29 settembre con l'Amleto di ry ha anche un sogno: diventare una pop star in accettare la parte. Ma la reginetta dei college movie guardiani di uno zoo inglese abbiano avuto l'idea anche quelle dovrebbero essere a carico della produ- Nekrosius. Gli appuntamenti: Amleto Cina. Un sogno che sta quasi per realizzare. Perso- ha capito come gira il vento a Hollywood. E tra un di proporre il film ad alcuni degli «ospiti» del giardi- zione. anche il 30 settembre, Macbeth il 2 e 3 naggio insolito, non c'è che dire. Talmente insolito ruolo scandaloso e l'altro, l'anno prossimo si conce- no zoologico. Risultato: gli animali hanno accolto GRAFFITI ottobre e Otello il 6 e 7 ottobre. I tre che Lawrence Bender e Peter Gabriel si sono associa- derà una «pausa» nella versione cinematografica la proiezione con curiosità mista a entusiasmo. «Ho indossato il personaggio al cento per cento. Mi spettacoli sono considerati simbolici di ti per immortalare la sua storia in un film. Una via del cartoon Scooby-Doo, accanto a Freddie Prinz- DOPPIO DI COPPIA sentivo sexy e potente e per un po' di tempo sono un teatro che conserva l'autenticità della di mezzo tra La febbre del sabato sera e Full le Jr. Della serie: basta che si parli di me. Rob Cohen e Vin Diesel hanno fatto il pieno al box rimasto scimmia anche dopo la fine delle riprese. ricerca riuscendo comunque a Monty, promettono. Ci sarà da credergli? PRIMATI DA PRIMATO office con Fast and Furious, film di carambole Tim Burton ha riacceso il fuoco che c'era in me: se conquistare gli spettatori. Per il regista CATTIVA RAGAZZA Riviste inglesi, russe, americane. Periodi specialisti- automobilistiche e adrenaliniche rincorse. Contenti me lo chiede sono disposto a fare il seguito del lituano è in programma anche un Nella serie tv Buffy faceva girare la testa ad un ci e non, Il pianeta delle scimmie ha fatto un del risultato, i due hanno deciso di replicare. E, a film», Tim Burton, interprete del Generale Thade

eventi incontro con il pubblico, il 4 ottobre. treset vampiro. In Cruel Intentions, versione giovanili- magnifico filotto di copertine. Senza contare il partire da novembre, si ritroveranno sul set di Tri- in Il pianeta delle scimmie. Jazz, quando il contrabbasso è il leader Due grandi cd in uscita: il primo firmato da Dave Holland, il secondo da Charlie Haden

Francesco Màndica genealogia atrick Süskind odia il contrab- basso: lo odia talmente tanto da dell’improvvisazione totale, la permeabilità di cuo- P aver scritto un’accorata invetti- ri, martelletti, corde e piatti. Ecco allora un altro va contro uno strumento scomodo, in- Da Mingus a Carter sfortunato profeta del contrabbasso moderno significante, ingombrante. Peccato, lo Scott La Faro, James Dean del pizzicato, morto scrittore bavarese, reso celebre dal ro- lungo una highway mentre stava cambiando la manzo Profumo, si perde due bei di- poeti a quattro corde marcia del Jazz moderno: assoli in totale libertà schi appena usciti per la storica etichet- giù giù fino all’ultimo lembo d’ebano della sua ta Ecm (guarda caso creatura partorita tastiera. Evans lo lasciava andare libero come un da un illustre conterraneo, Manfred l contrabbasso: quattro corde, un’anima (la par- elefante che abbia scoperto all’improvviso di avere Eicher, mentore di Keith Jarrett). Due te più interna dello strumento dove il suono un bel paio d’ali. grandi contrabbassisti, otto corde, po- Idiventa grave, scuro e sontuoso) e polpastrelli E che dire di Eddie Gomez altro prodotto della chi grilli per la testa: ecco la ricetta. doloranti. Dal Violon d’Ingres al prodigio del Jazz premiata ditta Evans e trio: nato portoricano, cre- Charlie Haden ci regala il diario di che ha liberato per sempre questo strumento dalla sciuto dietro ad un pezzo di legno, maturato con un viaggio fatto mano nella mano con gabbia afona in cui per secoli è stato relegato. A un suono acido e spigoloso ma che nasconde la Egberto Gismonti chitarrista e pianista partire dal mitico Jimmy Blanton, bassista dell’or- vena lirica delle canzoni intonate sotto un portico brasiliano dall’eccezionale carisma chestra di Duke Ellington, morto di tubercolosi di San Juan. umano e sonoro (guardatelo nelle foto poco più che ventenne lasciando una preziosa ere- Paul Chambers, Sam Jones, Ron Carter triade di copertina è uno strano incrocio fra dità a tutti i suoi seguaci di corda: basta con il bum tutta nera per un bassismo nato dal blues come Che Guevara e il comandante Mas- bum bum. Il contrabbasso è melodia, basta farlo quella nota glissata che ci fa sentire tutti un po’ sud). Un concerto rimasto nel cassetto cantare con quella sua voce da zio ubriaco che si neri dentro, neri come Mingus (se è esistito un per tanto tempo, registrato più di dieci ritrova. uomo-contrabbasso era proprio il grande Char- anni fa quando la città di Montreal Dopo di lui niente è più stato come prima: les), che poi tanto nero non era. Ed il settantacin- volle celebrare l’arte del grande con- l’era del be bop contrassegnata da Mr Slam quenne Ray Brown? Un caposcuola, provate ad trabbassista del Midwest con una serie Stewart che riabilitò anche il tanto odiato archetto ascoltare il suo ultimo cd (Superbass 2, Telearc) tre di concerti con il Gotha della musica (ore ed ore di ragli stonati sulle corde coperte di contrabbassi tre che improvvisano insieme e canta- improvvisata. Intimi , lirici e diafani i pece) archetto e canto un’ottava sopra ed il gioco no meglio dei tre tenori: con lui il giovane Chri- due musicisti si studiano, si lanciano e’ fatto. Poi la rivoluzione vellutata del piano trio a stian McBride, deliziosamente debordante e John sguardi e note compiaciuti, fissando cavallo fra la guerra di Corea e lo sfacelo del Viet- Clayton, virtuoso dell’archetto e grande arrangia- l’orizzonte sterminato del pubblico nam: il grande pianista Bill Evans volle con se solo tore di filmoni melensi U.S.A. Una chicca. québecoise, e poi giù, a testa bassa pro- bassisti in grado di dialogare, parlare la lingua f.m. ponendo una musica che non sa darsi un’etichetta perché è grande musica. E basta. In Montreal è Jazz, free, tropicali- Maramotti smi. Brasile: dai luciferini ritmi norde- stini al rigore classico di Heitor Villa Lobos passando per l’America, quella che un tempo pensavamo immutabile, quella delle grandi pianure dove Char- lie Haden è cresciuto insieme alla sua famiglia (per anni gli Haden furono gli Abba dell’etere, tutta la famiglia com- preso il piccolo Charlie cantava in un programma radiofonico chiamato ap- punto The Haden Family Show). Ha- den suona il contrabbasso per forza di levare, rischiando ogni singola nota, grassa e pesante, rimbomba sulle casse dello stereo, che sembra non approva- re quanto noi quel Mi basso che arriva dritto dritto allo stomaco. Signori e signore l’unico contrabbassista di cui si riesce a cantare ogni assolo, andan- dogli dietro con un filo di voce, un’ot- tava più in là. Gismonti è in gran serata, un’or- gia di dita e corde (la sua chitarra ne ha ben dodici) ma è al pianoforte che da il meglio di sé: più istintivo di un pianista classico, meno smaliziato (deo gratias) di un palestrato dello swing, tanto delicato da sembrare sfac- ciato, spalma le sue lunghe composi- che in un passato non troppo remoto Qui sopra, Venerdì scorso a Bologna l’unica data italiana della leggendaria formazione americana da trent’anni avvolta nel mistero zioni lungo una strada che da Manaus c’era un gruppo di quattro neri che il arriva idealmente fino a Parigi. Un dia- sfidò la classica a colpi di jazz. E ci contrab- logo a cuore aperto, intenso, quasi not- riuscì: era il Modern Jazz Quartet e bassista turno, che fa da contraltare, come le questo disco in qualche modo è debito- Dave migliori creme di bellezza, al Not for re anche a quella sottile, delicata alchi- Holland A destra, Residents, un musical per l’inferno Nothin”di Dave Holland: va ascoltato mia per cui accanto a Charlie Parker con i finestrini aperti e il sole di lato, trovavi Bach, come dire, la musica è il mitico che scalda una guancia. una ed il caro vecchio cliché della musi- bulbo Vanni Masala go rumorista ed esperto del kitsch, ed il poli- una melma sonora in cui galleggiavano imma- L’enfant prodige che Miles Davis ca colta versus musica incolta va per oculare strumentista Hardy Fox, ma di questa notizia gini che farebbero la felicità di un regista dark chiamò quando volle attaccare la spina sempre abolito, come le discriminazio- con frac, si può tranquillamente dubitare. Di certo, die- come David Lynch. Un po’ alla maniera di alla sua musica è ormai un consumato ni razziali. Possibile un confronto fra i simbolo BOLOGNA Un enorme globo oculare sistemato tro ai Residents ed alla loro Cryptic Corpora- Frank Zappa, ma senza la solarità e lo humor leader alla testa di un gruppo di giova- due contrabbassisti più blasonati del dei al posto della testa guarda un Pianeta sconvol- tion hanno ruotato negli anni artisti e intellet- di quest'ultimo, i Residents fanno a pezzi la ni leoni. mondo improvvisato? No, sarebbe co- Residents to, mentre una voce straziante canta «io sono tuali di ogni genere e specie, da una star quale musica di consumo, i jingles pubblicitari, i Il suo sorriso inglese tutto club me mettere uno accanto all’altro Mi- il mondo, io sono il vero mondo» sull’aria di Captain Beefheart al creatore dei Simpson, il luoghi comuni del rock. Third Reich and Roll, sandwich ed Earl Grey non traggano chelangelo e Mondrian, anche nel più «we are the world, we are the children». È mitico Matt Groening. in apertura, ha messo le cose in chiaro con il in inganno: vigoroso e massiccio Hol- raffinato dei salotti farebbero a cazzot- tutta qui l'essenza e la poetica musical-surrea- A Bologna, i Residents si sono presentati pubblico, rimarcando la durezza che ha ac- land sfodera una serie di composizioni ti. Vista l’assoluta qualità di questi due le dei Residents, leggendaria formazione del con i loro marchi di fabbrica. Una scenogra- compagnato tutto lo spettacolo, una sorta di giocate sull’equilibrio delle voci, sulle dischi spiace solo per Süskind. Non sa rock sperimentale che si è esibita venerdì sera fia composta da gabbie luminose coperte di musical da incubo intervallato da atmosfere armonizzazioni strette di sassofono e cosa si perde al teatro delle Celebrazioni di Bologna, unica tela semitrasparente, costumi e maschere da di stampo brechtiano. Constantinople è stata trombone: in poche parole tutti lì go- data nazionale nell'ambito dell'«Icky Flix» teste-di-cuoio sormontati da lucine, che risal- l'unica composizione rotta da uno strumento mito a gomito con un occhio allo spar- Tour. Pare che questa sia l’ultima tournée del gono alla loro prima esibizione live. Dietro acustico, un sax urlante e distorto. Per il resto tito ed uno alla mano del capo che «In Montreal», gruppo di San Francisco, attivo sulla scena da questi pannelli, uscivano per cantare e danza- sono stati utilizzati dai sei Residents strumen- minuetta con un bel pezzo di legno a trent'anni, anche se i bene informati fanno re Mister Skull, coperto da una sorta di cami- ti elettronici e sintetizzatori. In particolare è forma di donna. Bellissima For All You è tutto free e intendere che qua e là capiterà ancora di ve- cia di forza e una maschera a forma di teschio spiccata una marimba luminosa collegata ad Are, e ci siamo anche noi in quella tropicalismi ‘‘ derli, i vecchi Residents. Comunque, i loro con le antenne, e Molly Harvey in versione un Midi e fatta di tasti e rilievi, con la quale ad giornata d’inverno a fissare il mare gri- volti anche in questa occasione non sono stati pop, con capelli arancioni e abiti fosforescen- ogni percussione veniva assegnato un effetto. giolino da un molo di Brighton beach. in «Not for nothin», svelati, coperti da un mistero che li circonda ti. Mister Blue ha aperto e chiuso lo show, Alla fine, la palla oculare di Mister Blue ha La pacata irruenza che viene fuori ci sono echi fin da quando, nei primi anni '70, fecero irru- accendendo e spegnendo un Dvd che proietta- nuovamente salutato il pubblico, quasi a san- da questo disco è quella inglese dell’ul- zione nel mondo del rock con il loro costume va su uno schermo sovrastante il palco i filma- cire con malinconia l'addio alle scene di un timo scorcio degli anni ’60, la Londra di Blow Up diventato più celebre: dei grandi bulbi oculari ti che hanno accompagnato i brani. Una ven- gruppo che, come pochi altri, ha saputo di Antonioni e dei gruppi caraibici di al posto della testa a sormontare eleganti frac. tina di composizioni, nuove, vecchie o riar- estrarre ed analizzare il lato oscuro di un rock Soho. Il vibrafono di Steve Nelson, Pare che dietro gli pseudonimi dei loro creato- rangiate, hanno composto un unicum oscu- che fa sempre più fatica ad emergere dal gran- braccio destro di Holland, ci racconta ri si nascondano Homer Flynn, un musicolo- ro, dai suoni volutamente sporchi e distorti, de business delle major. Colore: Composite ----- Stampata: 24/09/01 00.43 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 24 - 24/09/01

24 cinema e teatri lunedì 24 settembre 2001

Eden Save L’uomo Le Session 9 The Crazy the Last Dance in più Pornographe Unsaid Beautiful

trame Altro titolo reduce da Venezia, dove Diretto da Thomas Carter II, regista Una delle scoperte di Venezia: Una delle uscite più curiose di Film americano anomalo, diretto Il sottotitolo è «Sotto silenzio», e pote- La trama è sorprendentemente simi- ha ottenuto reazioni divise dalla cri- dalla lunghissima gavetta tv (anche l'esordiente Paolo Sorrentino reg- questo inizio stagione. Opera se- da Brad Anderson, che può essere va tranquillamente diventare il titolo. le a quella di Save the Last Dance,ma tica e molti sbadigli da parte del pub- episodi di Miami Vice), ha stravinto il ge con mano ferma una storia conda di Bertrand Bonello, sele- proficuamente messo a confronto Unsaid significa il «non detto», ma qui non ci sono ballerini. Lei è giova- blico. Comunque è un film di Amos box-office dello scorso week-end ed è molto insolita, la vita parallela di zionata dalla Semaine de la criti- con The Others di Amenabar: anche potremmo tradurlo, in senso psicoa- ne, bianca,carina, di buona famiglia; Gitai, il più importante regista israe- il trionfo del politicamente corretto. due personaggi che hanno nome que di Cannes 2001, è la storia di qui siamo in un universo claustrofo- nalitico, «il rimosso»: Andy Garcia è lui è ispanico e studia per diventare liano, quindi merita attenzione an- Flashdance incontra Indovina chi vie- e cognome uguali (Antonio Pisa- un figlio diciassettenne che cerca bico popolato di inquietanti presen- uno psicologo che non ha saputo «sen- pilota militare. Si conoscono a scuo- che se è meno bello dei precedenti ne a cena: storia d'amore inter-razzia- pia), ma destini diversi. Uno è un il padre. Piccolo dettaglio:papà è ze, e anche qui il confine tra vita e tire» i problemi del figlio che si è suici- la, lei lo punta, lui crede che sia uno Kadosh e Kippur. Racconta gli albo- le nei sobborghi di Chicago. cantante confidenziale, l'altro un un regista di film porno, e nel morte, tra vero e falso è molto labi- dato. Questo si traduce in un crollo di scherzo poi capisce che si fa sul serio. ri della costruzione di Israele, l'arri- Li divide il colore della pelle (lei è calciatore a fine carriera (ogni rife- film non mancano immagini le. Lo spunto è la ristrutturazione di autostima: non sa più essere un mari- Commedia sentimentale all'insegna vo dei primi pionieri, l'inizio di un bianca, lui è nero) ma li unisce rimento a personaggi esistiti, co- hard «rubate» sul set. un vecchio ospedale psichiatrico: il to per la moglie, un padre per la figlia, - di nuovo! - del politicamente cor- sogno che oggi - anche per colpa dei l'amore per la danza. Anche in Ameri- me Franco Califano e Agostino Di Un film molto intellettuale che direttore dei lavori e i quattro ope- un medico per i suoi pazienti. Se la retto. Attenzione alla ragazza, però: è «falchi» di Tel Aviv - rischia ogni ca il messaggio buonista ha fatto sfra- Bartolomei, è puramente voluto). mescola Pasolini, Monteiro e la rai che lo aiutano scoprono ben pre- trama vi ricorda un po’ La stanza del Kirsten Dunst, l'inquietante bambi- giorno di trasformarsi in un incubo. celli. Il titolo è gergo delle balere: signi- Toni Servillo e Andrea Renzi sono memoria di Truffaut (c'è sto che i muri del manicomio gron- figlio, non siete lontani dal vero: anche na di Intervista col vampiro, e sta cre- Nel cast c'è Arthur Miller, fica «tieni l'ultimo ballo» (per me). i due, straordinari, protagonisti. Jean-Pierre Léaud). dano letteralmente dolore e follia. se il tutto è in salsa hollywoodiana. scendo davvero bene. In ogni senso.

MILANO sala 2 Il sarto di Panama MANZONI sala 9 The Others SPLENDOR MULTISALA 90 posti thriller di J. Boorman, con P. Brosnan, G. Rush, J. Lee Curtis Via Manzoni, 40 Tel. 02.76.02.06.50 133 posti thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan Viale Gran Sasso 50 Tel. 02.23.65.124 ANTEO 14,10 (£ 7.000) 16,10-18,10-22,20-22,30 (£ 13.000) 1170 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie 14,40-17,00 (£ 8.000) 19,30-22,10 (£ 14.000) 550 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie Via Milazzo, 9 Tel. 02.65.97.732 avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter sala 10 Paul, Mick e gli altri - The Navigators avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter sala Cento Paul, Mick e gli altri - The Navigators COLOSSEO 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 124 posti drammatico di K. Loach, con J. Duttine, T. Craig 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 100 posti drammatico di K. Loach, con J. Duttine, T. Craig Viale Monte Nero, 84 Tel. 02.59.90.13.61 15,15-17,45 (£ 8.000) 20,10-22,40 (£ 14.000) 175 posti Save the last dance 15,00-16,50 (£ 7.000) 18,40-20,30-22,30 (£ 13.000) sala Allen Adanggaman MEDIOLANUM commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney sala Duecento Luce dei miei occhi 191 posti drammatico di R. G. M'Bala, con R. Ouedraogo, A. N'Guessan, Z. H. Corso Vittorio Emanuele, 24 Tel. 02.76.02.08.18 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 200 posti drammatico di G. Piccioni, con L. Lo Cascio, S. Ceccarelli, S. Orlando Goore Bi 588 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie ORFEO 175 posti Save the last dance 15,10-17,40 (£ 7.000) 20,15-22,30 (£ 13.000) 14,30-16,30 (£ 10.000) 18,30-20,30-22,30 (£ 14.000) avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter Viale Coni Zugna, 50 Tel. 02.89.40.30.39 commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney sala Quattrocento The Gift sala Chaplin Paul, Mick e gli altri - The Navigators 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 2000 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie 15,30 (£ 7.000) 17,50-20,10-22,30 (£ 13.000) 400 posti thriller di S. Raimi, con C. Bianchett, K. Reeves, H. Swank 198 posti drammatico di K. Loach, con J. Duttine, T. Craig avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 15,00-17,20 (£ 7.000) 19,40-22,00 (£ 10.000) 14,30-16,30 (£ 10.000) 18,30-20,30-22,30 (£ 14.000) METROPOL 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) D'ESSAI sala Visconti The Others Viale Piave, 24 Tel. 02.79.99.13 APOLLO 666 posti thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan Riposo Galleria De Cristoforis, 3 Tel. 02.78.03.90 15,30-17,50 (£ 10.000) 20,10-22,30 (£ 14.000) PALESTRINA AUDITORIUM SAN CARLO PANDORA 1200 posti Save the last dance Via Palestrina, 7 Tel. 02.67.02.700 Corso Matteotti, 14 Tel. 02.76.02.04.96 commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney CORALLO MEXICO 225 posti La tigre e il dragone Riposo 15,30-17,45-20,00-22,30 (£ 10.000) Largo Corsia dei Servi, 9 Tel. 02.76.02.07.21 Via Savona, 57 Tel. 02.48.95.18.02 azione di A. Lee, con C. Yun Fat, M. Yeoh, Z. Ziyi 380 posti The hole 362 posti Sotto la sabbia 16,15-18,20-20,25-22,30 (£ 10.000) DE AMICIS ARCOBALENO thriller di N. Hamm, con T. Birch, D. Harrington, K. Knightley drammatico di F. Ozon, con C. Rampling, B. Cremer, J. Nolot Via Caminadella, 15 Tel. 02.86.45.27.16 Viale Tunisia, 11 Tel. 02.29.40.60.54 15,30 (£ 7.000) 17,50-20,10-22,30 (£ 13.000) 20,10-22,30 (£ 10.000) Riposo sala 1 Blow PASQUIROLO Corso Vitt. Emanuele, 28 Tel. 02.76.02.07.57 318 posti drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà DUCALE NUOVO ARTI IL BARCONE 438 posti The unsaid - Sotto silenzio 19,50-22,30 (£ 12.000) Piazza Napoli, 27 Tel. 02.47.71.92.79 Via Mascagni, 8 Tel. 02.76.02.00.48 Via Daverio 7 Tel. 02.54.10.16.71 thriller di T. McLoughilin, con A. Garcia, C. Field, L. Cardellini sala 2 Fast and Furious sala 1 Fast and Furious Riposo Riposo 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 108 posti azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez 359 posti azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez 20,00-22,30 (£ 13.000) 20,00-22,30 (£ 13.000) NUOVO CORSICA SANLORENZO sala 3 Il trionfo dell'amore sala 2 The hole Viale Corsica, 68 Tel. 02.70.00.61.99 Corso di Porta Ticinese, 45 Tel. 02.66.71.20.77 200 posti Spy Kids PLINIUS 108 posti commedia di C. Peploe, con M. Sorvino, B. Kingsley, F. Shaw 128 posti thriller di N. Hamm, con T. Birch, D. Harrington, K. Knightley Viale Abruzzi, 28/30 Tel. 02.29.53.11.03 Riposo 20,00-22,30 (£ 13.000) 20,00-22,30 (£ 13.000) azione di R. Rodriguez, con A. Banderas, C. Cugino 15,00-17,30 (£ 8.000) 19,30-21,30 (£ 13.000) sala 1 Fast and Furious sala 3 Luce dei miei occhi 438 posti azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez ABBIATEGRASSO ARIOSTO 116 posti drammatico di G. Piccioni, con L. Lo Cascio, S. Ceccarelli, S. Orlando 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) Via Ariosto, 16 Tel. 02.48.00.39.01 20,00-22,30 (£ 13.000) NUOVO ORCHIDEA sala 2 Blow AL CORSO C.so S. Pietro, 62 Tel. 02.94.62.616 Riposo sala 4 Le fate ignoranti Via Terraggio, 3 Tel. 02.87.53.89 250 posti drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà Shrek 118 posti drammatico di F. Ozpetek, con M. Buy, S. Accorsi 200 posti Come si fa un Martini 14,45 (£ 7.000) 17,20-19,55-22,30 (£ 13.000) animazione di A. Adamson, V. Jenson ARLECCHINO 20,00-22,30 (£ 13.000) commedia di C. Stella, con E. S. Ricci, E. Fantastichini, M. Scattini sala 3 Luce dei miei occhi Via San Pietro all'Orto, 9 Tel. 02.76.00.12.14 16,15 (£ 7.000) 18,15-20,30-22,30 (£ 12.000) 250 posti drammatico di G. Piccioni, con L. Lo Cascio, S. Ceccarelli, S. Orlando 21,00 300 posti Le pornographe ELISEO 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) erotico di B. Bonello, con J. Regnier Via Torino, 64 Tel. 02.86.92.752 ODEON sala 4 The hole AGRATE BRIANZA 15,30-17,50 (£ 10.000) Chiuso per lavori Via Santa Radegonda, 8 Tel. 02.87.45.47 info/prev.: 02.80.51.041 249 posti thriller di N. Hamm, con T. Birch, D. Harrington, K. Knightley DUSE Anteprima ad inviti sala 1 The Others 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 21,00 (£ 10.000) EXCELSIOR 1169 posti thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan Via M. d'Agrate, 41 Tel. 039.60.58.694 sala 5 Fantasmi da Marte 610 posti Final Fantasy Galleria del Corso, 4 Tel. 02.76.00.23.54 15,20-17,40 (£ 8.000) 20,10-22,40 (£ 14.000) 141 posti fantascienza di J. Carpenter, con I. Cube, N. Henstridge, J. Statham fantastico di H. Sakaguchi BRERA sala Excelsior Fast and Furious sala 2 Bounce 15,00 (£ 7.000) 17,30 (£ 13.000) 21,00 Corso Garibaldi, 99 Tel. 02.29.00.18.90 600 posti azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez 537 posti sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge Sala riservata sala 1 Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie 15,00-17,30 (£ 7.000) 20,00-22,30 (£ 13.000) 14,50-17,20 (£ 8.000) 19,50-22,30 (£ 14.000) 21,00 (£ 13.000) 350 posti avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter sala Mignon Blow sala 3 Bounce sala 6 Il mestiere delle armi ARCORE 15,00-17,30 (£ 10.000) 20,00-22,30 (£ 14.000) 313 posti drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà 250 posti sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge 74 posti drammatico di E. Olmi, con H. Jivkov, S. Grammatico, S. Ceccarelli NUOVO sala 2 Tornando a casa 14,45-17,15 (£ 7.000) 19,50-22,30 (£ 13.000) 14,50-17,20 (£ 8.000) 19,50-22,30 (£ 14.000) 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) Via S. Gregorio, 25 Tel. 039.60.12.493 150 posti drammatico di V. Marra, con S. Scream, G. Iaccarino, S. Iaccarino sala 4 Fantasmi da Marte 632 posti The Gift 14,30-16,30 (£ 10.000) 18,30-20,30-22,30 (£ 14.000) GLORIA 143 posti fantascienza di J. Carpenter, con I. Cube, N. Henstridge, J. Statham thriller di S. Raimi, con C. Bianchett, K. Reeves, H. Swank Corso Vercelli, 18 Tel. 02.48.00.89.08 15,00-17,30 (£ 8.000) 20,00-22,40 (£ 14.000) PRESIDENT 21,00 CAVOUR sala Garbo Bounce sala 5 Final Fantasy Largo Augusto, 1 Tel. 02.76.02.21.90 Piazza Cavour, 3 Tel. 02.65.95.779 316 posti sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge 171 posti fantastico di H. Sakaguchi 253 posti Il trionfo dell'amore ARESE 650 posti The Others 15,00 (£ 7.000) 17,20-20,05-22,30 (£ 14.000) 15,00-17,30 (£ 8.000) 20,00-22,35 (£ 14.000) commedia di C. Peploe, con M. Sorvino, B. Kingsley, F. Shaw thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan sala Marilyn The Gift sala 6 The Gift 17,50-20,10-22,30 (£ 13.000) CINEMA ARESE 15,35 (£ 7.000) 17,50-20,15-22,30 (£ 13.000) 329 posti thriller di S. Raimi, con C. Bianchett, K. Reeves, H. Swank 162 posti thriller di S. Raimi, con C. Bianchett, K. Reeves, H. Swank Via Caduti, 75 Tel. 02.93.80.390 15,10 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 14.000) 15,00-17,30 (£ 8.000) 20,00-22,40 (£ 14.000) Riposo CENTRALE sala 7 Heartbreakers - Vizio di famiglia SAN CARLO Via Torino, 30/32 Tel. 02.87.48.26 MAESTOSO 144 posti commedia di D. Mirkin, con S. Weaver, J. Love Hewitt, R. Liotta Via Morozzo della Rocca 4 Tel. 02.48.13.442 BIASSONO sala 1 L'amore probabilmente Corso Lodi, 39 Tel. 02.55.16.438 14,45-17,20 (£ 8.000) 19,50-22,35 (£ 14.000) 490 posti I cento passi 120 posti drammatico di G. Bertolucci, con S. Bergamasco, M. Melato, R. 1346 posti Blow sala 8 Jurassic Park III drammatico di M. T. Giordana, con L. Lo Cascio, L. M. Burruano, L. CINE TEATRO S. MARIA Celentano drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà 100 posti avventura di J. Johnston, con S. Neill, T. Leoni, W. H. Macy Sardo Via Segramora, 15 Tel. 039.275.56.27 14,10 (£ 7.000) 16,10-18,10-20,20-22,30 (£ 13.000) 15,00 (£ 7.000) 17,30-20,00-22,30 (£ 13.000) 14,40-16,35 (£ 8.000) 18,25-20,30-22,40 (£ 14.000) 20,45 (£ 8.000) Riposo Colore: Composite ----- Stampata: 24/09/01 00.43 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 25 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 cinema e teatri 25

American La cienaga L’ultimo Evolution Il mestiere Intimacy Un affare Psycho bacio delle armi di gusto

Il celebre romanzo di Bret Easton Il titolo significa «la palude» e va Film rivelazione del giovane Ga- State facendo jogging nel deserto Ermanno Olmi, reduce dal festi- Orso d’oro all’ultimo festival di Raffinato noir sul gusto perverso Ellis ha fatto, a Hollywood, il giro inteso in senso letterale e metafo- briele Muccino, apprezzato da dell’Arizona e un meteorite vi val di Cannes, racconta in questo Berlino, il film è ispirato ai rac- della manipolazione, firmato da delle sette chiese. Registi come Da- rico: si riferisce alla zozzissima pi- pubblico e critica. Il racconto è piomba tra capo e collo. Date suo nuovo film la vita breve ed conti dell’ anglo-pachistano Ha- Bernard Rapp, celebre mezzo- bu- vid Cronenberg e divi come Leo- scina nella quale i protagonisti corale e ritrae passioni, tradimen- un’occhiata e vi ritrovate invasi «eroica» di Giovanni delle bande nif Kureishi. Il francese Patrice sto francese col pallino del cine- nardo DiCaprio hanno declinato, cercano refrigerio dall’inverno au- ti e vita di coppia dei trentenni di dagli alieni, che cominciano ad nere, storico capitano di ventura, Chéreau ambienta, infatti, la sto- ma. Al centro del racconto è un e alla fine ce l’ha fatta Mary Har- strale, ma anche ai sentimenti sta- oggi. Una generazione che ha pau- evolversi a velocità supersonica, ucciso giovanissimo da una palla ria a Londra. In un appartamento ricco e ambiguo industriale che ron, chiamando - nel ruolo dello gnanti che regnano fra loro. Ri- ra di crescere, che pensa alla car- riscrivendo a modo loro le teorie di cannone. L’azione si svolge nel si incontrano, ogni mercoledì, assume come assaggiatore perso- yuppy-killer Patrick Bateman - tratto impietoso di una piccola riera, ai soldi, ma teme ogni re- di Darwin... Fantascienza comica, Cinquecento, durante l’invasione due insoliti amanti: l’uno non sa nale un giovane cameriere. l’inglese Christian Bale. Poteva an- borghesia argentina in vacanza, sponsabilità. Nell’affresco, però, secondo un cliché che a Hollywo- dei lanzichenecchi che misero a niente dell’altra. Così va avanti il Tra gustosi manicaretti di alta dar peggio. Il film è meno sangui- con tocchi che hanno fatto parla- sono immortalati anche i loro ge- od ha funzionato più di una vol- sacco Roma, per conto dell’impe- loro rapporto, senza una parola, cucina e vini prestigiosi, l’ignaro noso e visionario del libro: il para- re di Cechov. Il cinema di Buenos nitori: cinquantenni spesso in cri- ta. Ivan Reitman, il regista, dires- ratore. Ne viene fuori un raffina- senza una sola spiegazione. Il tut- giovanotto finirà per diventare gone non ha senso, ma il ritratto Aires e dintorni è fra i più creativi si e insoddisfatti della vita familia- se nel 1984 un classico del genere, tissimo affresco d’epoca che si to fino al giorno in cui l’uomo una sorta di «clone» del suo dato- della Wall Street cinica degli anni del mondo, e l’opera prima di Lu- ri che, a loro volta, hanno paura «Ghostbusters». Ma qui, 17 anni propone come una riflessione sul- deciderà di seguire la sua amante re di lavoro. Dal quale non riusci- ‘80 è giustamente spietato. crecia Martel è da vedere. di invecchiare. dopo, ha proprio perso la mano. la morte e sulla guerra. per scoprire chi è realmente. rà più a distaccarsi, salvo...

BINASCO CINETEATRO FANFULLA METROPOL MULTISALA 17,00-20,00-22,30 Via Volta Tel. 02.25.30.82.92 Viale Pavia, 4 Tel. 0371.30.740 Via Cavallotti, 124 Tel. 039.74.01.28 Pren. 039.74.25.63 Final Fantasy S. LUIGI 300 posti The hole Riposo 557 posti Save the last dance fantastico di H. Sakaguchi Largo Loriga, 1 thriller di N. Hamm, con T. Birch, D. Harrington, K. Knightley commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney 17,00-20,00-22,30 Riposo 21,15 15,00-17,40-20,00-22,30 The hole 270 posti The unsaid - Sotto silenzio thriller di N. Hamm, con T. Birch, D. Harrington, K. Knightley MARZANI 17,00-20,00-22,30 Via Gaffurio, 38 Tel. 0371.42.33.28 thriller di T. McLoughilin, con A. Garcia, C. Field, L. Cardellini BOLLATE CONCOREZZO Il dottor Dolittle 2 590 posti Fast and Furious 15,45-18,00-20,15-22,40 commedia di S. Carr, con E. Murphy, K. Pollak, J. Jones S. LUIGI azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez 270 posti Bounce SPLENDOR 17,00 P.zza S. Martino, 5 Tel. 02.35.02.379 Via De Giorgi, 56 Tel. 039.60.40.948 20,10-22,30 (£ 8.000) sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge Riposo Riposo 15,45-18,00-20,15-22,40 RHO CORNAREDO MODERNO MULTISALA BOLLATE - CASCINA DEL SOLE CAPITOL Corso Adda, 97 Tel. 0371.42.00.17 TEODOLINDA MULTISALA MIGNON sala 1 Bounce Via Martinelli, 55 Tel. 02.93.02.420 AUDITORIUM Via M. di Belfiore, 25 Tel. 02.93.64.79.94 Via Cortelonga, 4 Tel. 039.32.37.88 650 posti Bounce Via Battisti, 14 Tel. 02.35.13.15.3 sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge 550 posti The Others Riposo 20,05-22,30 sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge Riposo thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan 20,15-22,30 (£ 10.000) sala 2 Blow 15,40-18,00-20,20-22,40 (£ 13.000) CORSICO drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà 157 posti Luce dei miei occhi BRESSO 20,05-22,30 drammatico di G. Piccioni, con L. Lo Cascio, S. Ceccarelli, S. Orlando ROXY SAN LUIGI 15,30-17,50-20,10-22,30 (£ 13.000) S. GIUSEPPE Via Dante, 3 Tel. 02.44.71.403 Via Garibaldi, 92 Tel. 02.93.03.571 Via Isimbardi, 30 Tel. 02.66.50.24.94 Riposo Riposo Riposo MACHERIO CUSANO MILANINO PAX TRIANTE ROBECCO SUL NAVIGLIO BRUGHERIO Via Milano, 15 Tel. 0347.087.34.44 Via Duca d'Aosta, 8 Tel. 039.74.80.81 SAN GIOVANNI BOSCO 300 posti Final Fantasy Riposo AGORA' S. GIUSEPPE Via Lauro, 2 Tel. 02.61.33.577 fantastico di H. Sakaguchi P.zza XXI Luglio, 29 Tel. 02.94.97.50.21 Via Italia, 68 Tel. 039.87.01.81 350 posti Bounce 21,00 Riposo Riposo sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge 21,00 MOTTA VISCONTI RONCO BRIANTINO CANEGRATE MAGENTA CINEMA TEATRO ARCOBALENO DESIO Via S. Luigi Tel. 02.90.00.76.91 PIO XII CENTRALE Via della Parrocchia, 39 Tel. 039.60.79.921 AUDITORIUM S. LUIGI CINEMA TEATRO IL CENTRO P.zza V. Veneto, 1/3 Tel. 02.97.29.85.60 Chocolat Via Volontari della Libertà, 3 Tel. 0331.40.34.62 commedia di L. Hallstrom, con J. Binoche, L. Olin, J. Depp Final Fantasy Via Conciliazione, 17 Tel. 0362.62.62.66 Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie Riposo 21,15 fantastico di H. Sakaguchi 470 posti Save the last dance avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 21,00 commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney CARATE BRIANZA 21,15 NOVATE MILANESE ROZZANO L'AGORA' CINEMATEATRO NUOVO Via A. Colombo, 2 Tel. 0362.90.00.22 GARBAGNATE NUOVO FELLINI Via S. Martino, 19 Tel. 02.97.29.13.37 V.le Lombardia, 53 Tel. 02.57.50.19.23 Riposo AUDITORIUM S. LUIGI 361 posti Bounce Via Cascina del Sole, 26 Tel. 02.35.41.641 498 posti Jurassic Park III 528 posti Fast and Furious Via Vismara, 2 Tel. 02.99.59.403 sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez 238 posti Spy Kids avventura di J. Johnston, con S. Neill, T. Leoni, W. H. Macy 21,15 21,15 CARUGATE azione di R. Rodriguez, con A. Banderas, C. Cugino 21,00 DON BOSCO 21,15 Via Pio XI, 36 Tel. 02.92.54.499 MELZO SAN DONATO MILANESE Riposo ITALIA ARCADIA MULTIPLEX OPERA TROISI Via Varese, 29 Tel. 02.99.56.978 Piazza G. Dalla Chiesa Tel. 02.55.60.42.25 440 posti The hole Via M. della Libertà Tel. 02.95.41.64.44 EDUARDO CASSANO D'ADDA Blow Via Giovanni XXIII, 5/f Tel. 02.57.60.38.81 405 posti The Others thriller di N. Hamm, con T. Birch, D. Harrington, K. Knightley thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan 21,15 drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà 276 posti Final Destination ALEXANDRA 17,30-20,00-22,30 21,15 Via Divona, 33 Tel. 0363.61.236 fantastico di J. Wong, con D. Sawa, S. W. Scott, A. Larter Fast and Furious 21,15 Riposo GORGONZOLA azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez 18,30-20,40-22,50 SAN GIULIANO SALA ARGENTIA Jurassic Park III CASSINA DE' PECCHI Via Matteotti, 30 Tel. 02.95.30.06.16 ARISTON avventura di J. Johnston, con S. Neill, T. Leoni, W. H. Macy PADERNO Riposo via Matteotti, 42 Tel. 02.98.46.496 CINEMA ORATORIO 15,10-20,20 422 posti Fast and Furious Via C. Ferrari, 2 Tel. 02.95.29.200 The Others MANZONI Via Manzoni, 19 Tel. 02.91.81.93.4 azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez Chiuso per lavori LEGNANO thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan 21,30 17,40-22,20 560 posti Save the last dance GALLERIA Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney CERNUSCO S. NAVIGLIO P.zza S. Magno Tel. 0331.54.78.65 avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 21,00 SEREGNO 1377 posti Blow 17,20-20,10-22,40 AGORA' drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà Save the last dance ROMA Via Marcelline, 37 Tel. 02.92.45.343 20,10-22,30 Via Umberto I, 14 Tel. 0362.23.13.85 392 posti Save the last dance commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney METROPOLIS MULTISALA 19,50-22,10 320 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney Via Oslavia, 8 Tel. 02.91.89.181 avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 21,15 GOLDEN 285 posti Luce dei miei occhi 21,00 Via M. Venegoni, 112 Tel. 0331.59.22.10 drammatico di G. Piccioni, con L. Lo Cascio, S. Ceccarelli, S. Orlando Riposo MEZZAGO 21,00 MIGNON 180 posti Fast and Furious S. ROCCO Via G. Verdi, 38/d Tel. 02.92.38.098 BLOOM azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez Via Cavour, 83 Tel. 0362.23.05.55 MIGNON Via Curiel, 39 Tel. 039.62.38.53 Riposo 21,00 773 posti Spettacolo musicale Via Palestro, 23 Tel. 0331.54.75.27 Riposo 245 posti The Others CESANO BOSCONE thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan 20,20-20,30 SESTO SAN GIOVANNI CRISTALLO MONZA PESCHIERA Via Pogliani, 7/a Tel. 02.45.80.242 SALA RATTI APOLLO DE SICA APOLLO 550 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie C.so Magenta, 9 Tel. 0331.54.62.91 Via Lecco, 92 Tel. 039.36.26.49 Via D.Sturzo, 2 Tel. 02.55.30.00.86 Via Marelli, 158 Tel. 02.24.81.291 avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 175 posti Save the last dance Riposo 403 posti Blow Riposo 21,15 (£ 8.000) commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà 20,10-22,20 21,30 CORALLO CESANO MADERNO ASTRA Via XXIV Maggio, 87 Tel. 02.22.47.39.39 TEATRO LEGNANO Via Manzoni, 23 Tel. 039.32.31.90 Riposo EXCELSIOR Piazza IV Novembre, 3 Tel. 0331.54.75.29 700 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie PIEVE FISSIRAGA Via S.Carlo, 20 Tel. 0362.54.10.28 700 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 645 posti Bounce avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 15,30-17,40-20,00-22,30 CINELANDIA MULTIPLEX DANTE sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge SS. n. 235 Tel. 0371.23.70.12 Via Falck, 13 Tel. 02.22.47.08.78 21,00 Fast and Furious Riposo CAPITOL azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez LENTATE SUL SEVESO Via A. Pennati, 10 Tel. 039.32.42.72 20,20-22,40 CINISELLO BALSAMO Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie ELENA CINEMA S. ANGELO 850 posti Blow drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter Via San Martino, 1 Tel. 02.24.80.707 MARCONI Via Garibaldi, 49 Tel. 0362.56.24.99 Riposo Via Libertà, 108 Tel. 02.66.01.55.60 Riposo 15,30-17,40-20,00-22,30 (£ 13.000) 20,00-22,40 584 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie Blow avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà LISSONE 20,00-22,40 MANZONI 20,10-22,30 P.zza Petazzi, 18 Tel. 02.24.21.603 CENTRALE The Others Riposo EXCELSIOR P.zza S. Paolo, 5 Tel. 039.32.27.46 thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan PAX Via Don C. Colnaghi, 3 Tel. 039.24.57.233 590 posti Pearl Harbor 20,20-22,35 Riposo guerra di M. Bay, con B. Affleck, J. Hartnett, K. Beckinsale Save the last dance Via Fiume, 19 Tel. 02.66.00.102 21,30 RONDINELLA Riposo commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney Viale Matteotti, 425 Tel. 02.22.47.81.83 LODI 20,10-22,45 Riposo Bounce COLOGNO MONZESE DEL VIALE MAESTOSO sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge Viale Rimembranze, 10 Tel. 0371.42.60.28 Via S. Andrea, 23 Tel. 039.38.05.12 20,10-22,30 SETTIMO MILANESE CINE TEATRO SAN MARCO 483 posti The Others 798 posti Jurassic Park III Via Don P. Giudici 19/21 thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan avventura di J. Johnston, con S. Neill, T. Leoni, W. H. Macy AUDITORIUM Riposo 20,20-22,30 15,45-18,00-20,15-22,30 (£ 13.000) Via Grandi, 4 Tel. 02.32.82.992 PIOLTELLO 180 posti Save the last dance commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney KINEPOLIS 21,00 Via S. Francesco, 33 Tel. 02/92.44.36.1 Fast and Furious teatri azione di R. Cohen, con V. Diesel, P. Walker, M. Rodriguez SOVICO 17,00-20,00-22,30 Bounce NUOVO sentimentale di D. Roos, con B. Affleck, G. Paltrow, N. Henstridge Via Baracca, 22/24 Tel. 039.20.14.667 17,00-20,00-22,30 420 posti Jurassic Park III Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 6 ingressi a L. 90.000 con Riposo Blow avventura di J. Johnston, con S. Neill, T. Leoni, W. H. Macy ARIBERTO 21,15 Via D. Crespi, 9 - Tel. 02.89400455 Lunatica card (info al botteghino) dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19. drammatico di T. Demme, con J. Depp, P. Cruz, J. Mollà TEATRIDITHALIA - TEATRO DI PORTAROMANA 17,00-20,00-22,30 Riposo MANZONI Corso di Porta Romana, 124 - Tel. 02.58315896 La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie TREZZO SULL'ADDA ARSENALE Via Manzoni, 42 - Tel. 02.76000231-76001285 avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter Via C. Correnti,11 - Tel. 02.8321999 Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 da lunedi al venerdì dalle ore 10 alle ore 18. La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. TEATRIDITHALIA - TEATRO ELFO 17,00-20,00-22,30 KING Aperta la Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 dal lunedì al Via Ciro Menotti, 11 - Tel. 02.76110007 The unsaid - Sotto silenzio Via Brasca, 1 Tel. 02.90.90.254 venerdì ore 15/19 NUOVO La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. thriller di T. McLoughilin, con A. Garcia, C. Field, L. Cardellini 900 posti Save the last dance ATELIER CARLO COLLA E FIGLI P.zza San Babila - Tel. 02.781219 17,00-22,30 commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney TEATRINO DEI PUPI The Others 100 posti Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie Via Montegani, 35/1 - Tel. 02.89531301 Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 al lunedì al venerdì dalle Via S. Cristoforo, 1 - Tel. 02.4230249 Riposo ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18 e il sabato dalle ore 10 alle ore Riposo thriller di A. Amenàbar, con N. Kidman, C. Eccleston, F. Flanagan avventura di T. Burton, con M. Wahlberg, T. Roth, H. Bonham-Carter 13. La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. 17,00-20,00-22,30 CARCANO TEATRO DELLA 14EMA Fantasmi da Marte Corso di Porta Romana, 63 - Tel. 02.55181377 NUOVO PICCOLO TEATRO (TEATRO GIORGIO STREHLER) Via Oglio, 18 - Tel. 02.55211300 fantascienza di J. Carpenter, con I. Cube, N. Henstridge, J. Statham Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 da lunedì al venerdì ore Largo Greppi, 1 - Tel. 02.723331 Aperta la Campagna Abbonamenti 2001/2002 dal lunedì al sabato dalle 20,00 VILLASANTA 10-18.30 Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 dal lunedì alla domenica ore 11 alle ore 18 Luce dei miei occhi ASTROLABIO OLMETTO drammatico di G. Piccioni, con L. Lo Cascio, S. Ceccarelli, S. Orlando Via Mameli, 8 CIAK TEATRO DELLE ERBE 17,00-20,00-22,30 Via Sangallo, 33 - Tel. 02.76110093 Via Olmetto, 8a - Tel. 02.875185-86453554 Via Mercato, 3 - Tel. 02.8646498 Riposo Oggi ore 21.00 La cena dei cretini regia di Andrea Brambilla con Zuzzurro Aperta la Campagna Abbonamenti 2001/2002 Riposo Save the last dance e Gaspare presentato da Fox and Gould Produzioni commedia di T. Carter, con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney ORIONE TEATRO LA CRETA 17,00-20,00-22,30 VIMERCATE CRT-SALONE Via Fezzan 1 ang. v.le Caterina da Forlì - Tel. 02.4294437 Via Allodola, 5 - Tel. 02.4153404 The Gift Via Ulisse Dini, 7 - Tel. 02.89011644 La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. Riposo thriller di S. Raimi, con C. Bianchett, K. Reeves, H. Swank CAPITOL MULTISALA La stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre 17,00-20,00-22,30 Via Garibaldi, 24 Tel. 039.66.80.13 OSCAR TEATRO STUDIO Jurassic Park III Riposo FILODRAMMATICI Via Lattanzio, 58 - Tel. 02.55184465 Via Rivoli, 6 - Tel. 02.723331 avventura di J. Johnston, con S. Neill, T. Leoni, W. H. Macy Riposo Via Filodrammatici, 1 - Tel. 02.8693659 Campagna abbonamenti stagione 2001-2002 dal lunedi al sabato dalle Riposo Campagna abbonamenti stagione 2001/2002 Dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle 18.30 ore 11 alle ore 19. Sabato dalle ore 10 alle ore 13 VENTAGLIO NAZIONALE MILANO-MUSICAL OUT OFF Piazza Piemonte, 12 - Tel. 02.48007700 FOYER TEATRO STREHLER Via Dupré, 4 - Tel. 02.39262282 Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 acquisto presso Inteatro Via Rovello, 2 - Tel. 02.723331 La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. Smeraldo dal lunedi al venerdi dalle ore 11 alle ore 18.30. Per informazioni Venerdì 28 settembre ore 16.00 e ore 17.30 ingresso libero Intorno a Louis tel. 02/29017020 Armstrong video jazz, proiezioni guidate di filmati su Armstrong e il suo PAOLO GRASSI - PICCOLO TEATRO mondo intervengono Maurizio Franco, Stefano Zenni, Luca Bragalini Via Rovello, 2 - Tel. 02.723331 VERDI Mercoledì 26 settembre ore 20.30 Il giro del mondo in ottanta giorni Via Pastrengo, 16 - Tel. 02.6071695 FRANCO PARENTI riduzione per marionette di Carlo II Colla ed Eugenio Monti Colla regia di Riposo Via Pierlombardo, 14 - Tel. 02.55184075 Eugenio Monti Colla con la Compagnia Marionettistica «Carlo Colla e figli» Campagna Abbonamenti 2001/2002 dal lunedi al sabato dalle ore 10 alle ore 14 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 SALA FONTANA Via Boltraffio, 21 - Tel. 02.6886314 Musica GRECO La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre Piazza Greco, 11 - Tel. 02.6692456 ALLA SCALA Venerdì 28 settembre ore 21.15 Due donne raccontano monologhi al SALA GREGORIANUM Piazza della Scala - Tel. 02.72003744 femminile di Anna Scardovelli regia di Anna Scardovelli, Gaia Catullo Via Settala, 27 - Tel. 02.29529038 Domenica 7 ottobre in occasione dei quarant'anni di carriera Renato presentato da Dueddì Riposo Bruson baritono musiche di Verdi, Donizetti, Bellini con Carlo Bruno al pianoforte e gli strumentisti del Teatro alla Scala INTEATRO SMERALDO SALA LEONARDO Filarmonica alla Scala: lunedì 24 settembre ore 20.00. Abb. Concerti Filar- Piazza XXV Aprile, 10 - Tel. 02.29006767 Piazza L. Da Vinci - Tel. 02.66988993 monica Concerto Domani ore 20.45 The Shaolin Monks di Dr. Jian Wang Riposo AUDITORIUM DI MILANO LIBERO SAN BABILA Corso San Gottardo (angolo via Torricelli) - Tel. 02.83389201 Via Savona, 10 - Tel. 02.8323126 Corso Venezia, 2/A - Tel. 02.76002985 Campagna Abbonamenti Stagione 2001-2002 tutti i giorni dalle ore 10 Campagna Abbonamenti Stagione 2001/2002 6 ingressi a L. 90.000 con Campagna abbonamenti Stagione 2001-2002 dal lunedi al sabato ore alle ore 19 Cartalibera, acquistabile anche su www.teatrolibero.it 10.30-13 e 15.30-19. La Stagione 2001/2002 inizierà nel mese di ottobre. PALAVOBIS LITTA SPAZIO STUDIO ATTO PRIMO Via Sant' Elia - Tel. 02.38015299 Corso Magenta, 24 - Tel. 02.86454545 Via Turroni, 21 - Tel. 02.7490354 Domani ore 21.00 Obs presentato da Festival Oltre 90 Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 19.59 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 26 - 24/09/01

26 in scena lunedì 24 settembre 2001

Raitre 9.05 Canale5 21.00 Rete4 23.00 Raitre 23.15 IL MATTATORE IL DOTTOR DOLITTLE A PROPOSITO DI HENRY HAREM SUARE Regia di Dino Risi - con Vittorio Gassman, Regia di Betty Thomas - con Eddie Mur- Regia di Mike Nichols - con Harrison Ford, Regia di Ferzan Özpetek - con Marie Gil- da non perdere Dorian Gray, Anna Maria Ferrero, Peppino phy, Ossie Davis, Oliver Platt, Peter Boyle, Annette Bening, Bill Nunn, Nikki Allen. Usa lain, Alex Descas, Lucia Bosé, Valeria Goli- De Filippo. Italia 1959. 104 minuti. Com- Kristen Wilson. Usa 1998. 85 minuti. Com- 1991. 110 minuti. Drammatico. no. Italia/Francia/Turchia 1999. 107 minu- media. media. Un avvocato senza scrupoli vie- ti. Drammatico. Due compari intendono truffare A causa di un incidente il dottor ne ferito gravemente durante Una donna anziana racconta la da vedere un uomo che si rivela un mae- Dolittle riacquista a distanza di una rapina. Entrato in coma, si vicenda dell’ultima odalisca. Al- stro dell’imbroglio. Dopo averli anni il dono speciale ricevuto in risveglia poi senza memoria. la vigilia del crollo dell’Impero smascherati racconta loro la sua tenera età: saper parlare con gli Nel lungo periodo in cui deve Ottomano una bellissima odali- carriera ricca di camaleontici animali. Un cane randagio dif- apprendere di nuovo ogni fun- sca, con l’aiuto di un eunuco, travestimenti e ingegnosi artifi- fonde la voce e la casa del veteri- zione vitale l’uomo inizia una vuol diventare la favorita del sul- così così zi. Risi ritrae un divertente esem- nario si riempie di animali di nuova vita abbandonando ogni tano Abdulhmait anche a costo pio di arte d’arrangiarsi in una ogni tipo. Remake di un film forma di egoismo. Gli interpreti di uccidere. Partorisce alla fine brillante commedia in cui il ve- con Rex Harrison affidato al gre- mettono in secondo piano il to- un erede reale di un regno che si ro mattatore è Gassman. ve repertorio di Murphy. no eccessivamente moralistico. sta sgretolando. da evitare

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Regia di Franza Di Rosa 6.13 ITALIA, ISTRUZIONI PER L’USO Con Grecia Colmenares, Jorge Martinez 8.45 LA MADRE DELLA SPOSA. 10.25 MAGNUM P.I. Telefilm. 12.30 LOIS & CLARK - Regia di Antonio Gerotto. All’interno: “Un Natale molto caldo” 9.05 IL MATTATORE. Film 7.34 ONOREVOLI INTERESSI 7.00 LOVE BOAT. Telefilm. Film Tv (USA, 1973). Con Eve Arden, “Lettera ad una duchessa” LE NUOVE AVVENTURE DI SUPERMAN. 7.00 - 8.00 - 9.00 Tg 1. Notiziario; 10.00 PROTESTANTESIMO. Rubrica. (Italia, 1959). Con Vittorio Gassman, 7.50 INCREDIBILE MA FALSO “Crociera inaugurale” Don Porter, Jennifer Salt. 11.25 NASH BRIDGES. Telefilm. Telefilm 7.05 Tg 1 Economia. Rubrica; “A cura della federazione Italiana Dorian Gray, Anna Maria Ferrero, 8.25 GR 1 SPORT. Notiziario sportivo 7.45 NONNO FELICE. Regia di Burt Brinckerhoff. All’interno: “Un vecchio amico”. Con Don Johnson 13.30 TEMA. Talk show. 7.30 Tg 1 - L.I.S. Notiziario; delle Chiese Evangeliche” Mario Carotenuto. Regia di Dino Risi 8.35 LUNEDÌ SPORT Situation comedy. 9.40 Meteo 5. Previsioni del tempo 12.25 STUDIO APERTO. Notiziario Conduce Rosita Celentano 9.30 Tg 1 - Flash. Notiziario 10.30 TG 2 - 10.30. Notiziario. 10.40 COMINCIAMO BENE ESTATE. 8.50 BEHA A COLORI “Una domenica movimentata” 10.50 UNA FAMIGLIA COME TANTE. 12.50 BELLA VITA. Rubrica 14.30 BLIND DATE. Real Tv. 10.40 APPUNTAMENTO AL CINEMA All’interno: Notizie. Notiziario Rubrica. Conducono Corrado Tedeschi, 9.08 RADIO ANCH’IO SPORT 8.20 TG 4 - RASSEGNA STAMPA. Tf. “Un tranquillo weekend di Guci”. 14.20 SARANNO FAMOSI. Show. Conduce Jane Alexander 10.35 IL BACO DEL MILLENNIO 10.45 LA STRADA PER AVONLEA. 10.35 TG 2 - MEDICINA 33. Rubrica Ilaria D’Amico, Pino Strabioli. 11.00 GR 1 SCIENZA Attualità. (R) Con Chris Burke, Kellie Martin, Conduce Daniele Bossari 15.00 OASI. Rubrica. Telefilm. “La maledizione dei Lloyd”. 10.55 NONSOLOSOLDI. Rubrica Regia di Marco Bazzi. 1ª parte 12.00 GR 1 - COME VANNO GLI AFFARI 8.45 VIVERE MEGLIO. Rubrica Patti Lupone, Bill Smitrovich 14.50 MOSQUITO. Attualità. Conduce Tessa Gelisio Con Sarah Polley, Jackie Burroughs, 11.05 TG 2 - MOTORI. Rubrica 12.30 TG 3 / RAI SPORT NOTIZIE 12.36 BEHA A COLORI 9.30 LIBERA DI AMARE. Telenovela 11.48 ASPETTANDO ITALIANI. Show Conduce Gaia Bermani Amaral. 16.00 SARANNO FAMOSI. Telefilm. Mag Ruffman 11.15 TG 2 MATTINA. Notiziario 12.55 COMINCIAMO BENE ESTATE. 13.20 GR 1 SPORT. Notiziario sportivo 10.30 LA FORZA DEL DESIDERIO. 11.50 GRANDE FRATELLO. Real Tv. (R) Regia di Bernardo Nuti “Non ha mai ballato per mio padre”. 11.30 TG 1. Notiziario 11.30 ANTEPRIMA I FATTI VOSTRI. Rubrica. 2ª parte 13.25 TAM TAM LAVORO Telenovela 12.30 VIVERE. Teleromanzo. 15.30 SABRINA, VITA Con Carlo Imperato 11.35 LA PROVA DEL CUOCO. Gioco. Varietà 13.10 MATLOCK. Telefilm. 13.35 HOBO. A cura di Danilo Gionta 11.30 TG 4 - TELEGIORNALE. Con Alessandro Preziosi, Mavi Felli, DA STREGA. Situation comedy. 17.00 IL LABIRINTO. Conduce Antonella Clerici. Con Beppe 12.00 I FATTI VOSTRI . Varietà “Il collezionista”. Con Andy Griffith, 14.00 GR 1 - MEDICINA E SOCIETÀ Notiziario Lorenzo Ciompi, Sara Ricci “Aria di libertà” Gioco. “Il nuovo gioco virtuale Bigazzi. Regia di Sergio Colabona 13.00 TG 2 - GIORNO. Notiziario Daniel Roebeuck, Carlo Huston 14.10 CON PAROLE MIE 11.40 FORUM. Rubrica 13.00 TG 5. Notiziario 17.30 V.I.P. Telefilm. da perderci la testa”. 12.35 LA SIGNORA IN GIALLO. 13.30 TG 2 COSTUME E SOCIETÀ. 14.00 TG 3. Notiziario 15.05 HO PERSO IL TREND 13.30 TG 4 - TELEGIORNALE. 13.40 BEAUTIFUL. Soap opera “Verità scottanti”. Conduce Tamara Donà Telefilm. “Un padre, un figlio”. Rubrica 14.50 SPECIALE TG 3 AMBIENTE 16.05 BAOBAB Notiziario 14.10 CENTOVETRINE. Teleromanzo Con Pamela Anderson, Shaun Baker 17.30 ROBOTS WARS - 13.50 NOTE E INFORMAZIONI ITALIA: PULIAMO IL MONDO. Rubrica 17.00 GR 1 - COME VANNO GLI AFFARI 14.00 LA RUOTA DELLA FORTUNA. 14.40 UOMINI E DONNE. Talk show. 18.30 STUDIO APERTO. Notiziario giorno Con Angela Lansbury LA GUERRA DEI ROBOT. Gioco. 13.30 TELEGIORNALE. Notiziario SUL REFERENDUM DEL 7 OTTOBRE. 15.10 LA MELEVISIONE E LE SUE 18.00 GR 1 - RADIO CAMPUS Gioco Conduce Maria De Filippi. 19.00 REAL TV. Attualità. Conduce Andrea Lucchetta 14.00 TG 1 ECONOMIA. Rubrica Attualità STORIE. Contenitore. All’interno: 18.50 INCREDIBILE MA FALSO 15.00 SENTIERI. Soap opera Regia di Laura Basile Conduce Guido Bagatta. 18.30 EXTREME. Rubrica. 14.05 CI VEDIAMO IN TV. Varietà. 14.05 SCHERZI D’AMORE. Rubrica Sognando gli animali. Documentario 19.25 GR BORSA - AFTERHOURS 15.50 AMANTI LATINI. 16.10 UN MONDO SENZA TEMPO. Regia di Claudio Bozzatello “La realtà attraverso le immagini Conduce Paolo Limiti. Regia 14.45 AL POSTO TUO. Talk show 16.00 RAI SPORT - 19.33 ASCOLTA, SI FA SERA Film (USA, 1952). Film Tv (USA, 1999). Con Sidney Poitier, 19.58 SARABANDA. Gioco. più spettacolari ed emozionanti”. di Giancarlo Nicotra e Donato Sironi 16.05 SCUOLA DI STREGHE. Telefilm. POMERIGGIO SPORTIVO. Rubrica. 19.40 ZAPPING Con Lana Turner, Ricardo Montalban, Bernie Casey, Dianne Wiest. Conduce Enrico Papi. Conduce Roberta Cardarelli 21.00 ZONA CESARINI - MUSIC CLUB 16.15 LA VITA IN DIRETTA. “La battaglia dei manici di scopa” All’interno: 16.10 Equitazione. 21.05 GR 1 - CALCIO John Lund. All’interno: Regia di Gregg Champion. Regia di Giuliana Baroncelli 19.00 FASCIA PROTETTA. Attualità. Conduce Michele Cucuzza. 18.00 TG 2 - FLASH L.I.S. Notiziario Concorso Internazionale. Bagnaia 21.38 GR1 MILLEVOCI 17.00 Meteo. Previsioni del tempo All’interno: 17.00 Tgcom. Attualità Varietà. Conducono Platinette Regia di Claudia Mencarelli. 18.10 FINALMENTE DISNEY. 17.00 ATLETICA. TOURIN HALF 22.40 UOMINI E CAMION 17.55 SEMBRA IERI. Attualità 18.00 VERISSIMO - TUTTI I COLORI e Roberta Lanfranchi All’interno: 16.50 Tg Parlamento. Attualità; Contenitore per bambino MARATHON. Torino 0.38 LA NOTTE DEI MISTERI 18.55 TG 4 - TELEGIORNALE. DELLA CRONACA. Attualità. 19.30 IL VOLO... DELLA SERA. 17.00 Tg 1. Notiziario 18.30 RAI SPORT SPORTSERA. 17.30 IN VIAGGIO VERSO GEO. Gioco. Notiziario. All’interno: Conduce Benedetta Corbi Talk show. 18.50 QUIZ SHOW. Gioco. Notiziario sportivo Conduce Sveva Sagramola RADIO 2 19.24 Meteo. Previsioni del tempo 18.30 GRANDE FRATELLO. Real Tv Conduce Fabio Volo “L’occasione di una vita”. 18.50 SERENO VARIABILE. Rubrica 17.55 GEO & GEO. Rubrica. Con Sveva GR 2: 6.30 - 7.30 - 8.30 - 10.30 - 12.30 - 19.35 SIPARIO DEL TG 4. Rubrica 18.50 PASSAPAROLA. Gioco. Conduce Conduce Amadeus. 19.10 LAW & ORDER - Sagramola. Regia di Grazia Michelacci 13.30 - 15.30 - 17.30 - 19.30 - 20.30 - 21.30 19.50 LA FORZA DEL DESIDERIO. Gerry Scotti. Regia di Stefano Mignucci Regia di Paolo Carcano. 1ª parte I DUE VOLTI DELLA GIUSTIZIA. Telefilm. 19.00 TG 3. Notiziario 6.00 INCIPIT. Con M.A. Capuzzo Dolcetta Soap opera 19.50 GRANDE FRATELLO. Real Tv 6.01 IL CAMMELLO DI RADIODUE 7.00 JACK FOLLA C’È 20.00 TELEGIORNALE. Notiziario. 20.00 ZORRO. Telefilm. 20.00 RAI SPORT TRE. Rubrica sportiva 7.54 GR SPORT. Notiziario sportivo 20.45 BRAVO BRAVISSIMO. Show. 20.00 TG 5 / METEO 5. Notiziario. 21.00 L’ORA DELLA VIOLENZA. 20.25 100%. Gioco. 20.35 IL FATTO DI ENZO BIAGI. Attualità “Un ballo in maschera” 20.10 BLOB. Attualità. 8.00 FABIO E FIAMMA E LA TRAVE Conduce Mike Bongiorno 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA - Film drammatico (USA, 1996). “Il primo game show condotto 20.40 QUIZ SHOW. Gioco. 2ª parte 20.30 TG 2 - 20.30. Notiziario. 20.30 UN POSTO AL SOLE. NELL’OCCHIO. Regia di Gigi Musca 23.00 A PROPOSITO DI HENRY. LA VOCE DELL’INSOLENZA. Show. Con Tom Berenger, Glenn Plummer, interamente da una voce fuori campo” 20.50 SENZA CONFINI. Miniserie. 20.50 E.R. - MEDICI IN PRIMA LINEA. Teleromanzo 8.45 LA FURIA DI EYMERICH Film drammatico (USA, 1991). Conducono Ezio Greggio, Enzo Iacchetti William Forsythe, Luis Guzman. 21.00 IL PROCESSO DI BISCARDI. “La storia del commissario Palatucci”. Telefilm. “Coraggio Mark”. Con Anthony 20.50 SPECIALE TG 3 PRIMO PIANO. 9.00 IL RUGGITO DEL CONIGLIO Con Harrison Ford, Mikki Allen, 21.00 IL DOTTOR DOLITTLE. Film Regia di Robert Mandel Rubrica. Conduce Aldo Biscardi. Con Sebastiano Somma, Chiara Caselli, Edwards, Eriq La Salle, Noah Wyle Attualità 11.00 IL CAMMELLO DI RADIODUE Annette Bening, Donald Moffat. commedia (USA, 1998). Con Eddie 23.15 LOTTA DI CLASSE. Real Tv. Con Anna Rigon Umberto Bellissimo, Antonella Fattori. 22.35 NIKITA. Telefilm. 22.55 TG 3. Notiziario 12.47 GR SPORT. Notiziario sportivo Regia di Mike Nichols. All’interno: Murphy, Ossie Davis, Oliver Platt, Peter Con Enrico Lucci 23.25 SEX AND THE CITY. Telefilm Regia di Fabrizio Costa. 2ª parte “Prima che io dorma”. Con Peta Wilson, 23.15 HAREM SUARE. 13.00 I FANTONI ANIMATI 23.50 Meteo. Previsioni del tempo. Boyle. Regia di Betty Thomas. 0.25 STUDIO APERTO - LA 24.00 IL VOLO... DELLA NOTTE. Roy Dupuis, Alberta Watson Film drammatico (Italia/Francia, 1999). 13.40 JACK FOLLA C’È 1.05 TG 4 - RASSEGNA STAMPA All’interno: 22.00 Meteo 5 GIORNATA. Notiziario Talk show 22.50 TG 1. Notiziario. 14.33 IL CAMMELLO DI RADIODUE 22.55 PORTA A PORTA. Rubrica 23.25 TG 2 - NOTTE. Notiziario Con Marie Gillain, Alex Descas, 15.00 CATERSPORT 1.30 GLI SCONTENTI. Film (Italia, 1961). 22.47 SPECIALE: DISTRETTO DI POLIZIA 0.35 STUDIO SPORT. Notiziario sportivo 0.35 CALL GAME. Contenitore. di attualità. Conduce Bruno Vespa. 23.55 TG PARLAMENTO. Attualità Lucia Bosè, Valeria Golino 16.00 LA CLASSIFICA TOP OF THE POPS Con Carlo Campanini, Mario Carotenuto, 23.00 MAURIZIO COSTANZO SHOW. 1.00 ANTEPRIMA CHAMPIONS “Il primo programma interattivo di quiz, Regia di Marco Aleotti 0.10 SORGENTE DI VITA. Rubrica. 0.55 TG 3. Notiziario Enrico Viarisio, Lucia Banti. All’interno: Talk show LEAGUE. Rubrica puzzle e rebus enigmistici”

sera 16.30 IL CAMMELLO DI RADIODUE 0.15 TG 1 - NOTTE. Notiziario “A cura dell’Unione 1.05 APPUNTAMENTO AL CINEMA. 18.00 CATERPILLAR 2.15 Meteo. Previsioni del tempo 1.00 TG 5 - NOTTE / METEO 5 1.40 SARANNO FAMOSI. Show. 3.30 FASCIA PROTETTA. Varietà. 0.40 STAMPA OGGI. Attualità delle Comunità Ebraiche Italiane” Rubrica 19.00 FUORI GIRI. A cura di Renzo Ceresa 3.00 STASERA ALLE 11. Film (Italia, 1.30 STRISCIA LA NOTIZIA - Conduce Daniele Bossari. (R) Con Platinette, Roberta Lanfranchi. (R) —.— APPUNTAMENTO AL CINEMA 0.40 APPUNTAMENTO AL CINEMA 1.10 FUORI ORARIO. 19.54 GR SPORT. Notiziario sportivo 1937). Con Memo Benassi, John Lodge, LA VOCE DELL’INSOLENZA. Show. (R) 2.10 MOSQUITO. Attualità. 4.00 EXTREME. 0.50 DIARIO DI UN CRONISTA. 0.45 A TUTTA B. Rubrica. “Gol, COSE (MAI) VISTE. “Vent’anni prima” 20.00 ALLE 8 DELLA SERA Francesca Braggiotti. All’interno: 2.00 GRANDE FRATELLO. Real Tv. (R) Conduce Gaia Bermani Amaral. (R) Conduce Roberta Cardarelli. (R) Rubrica. “La prova difficile” commenti e interviste del campionato 1.15 RAI NEWS 24. 20.35 DISPENSER 3.40 Meteo. Previsioni del tempo 2.30 VERISSIMO - TUTTI I COLORI 2.40 UNA FAMIGLIA DEL 3° TIPO. 4.30 BLIND DATE. Real Tv. 1.25 SOTTOVOCE. Attualità cadetto”. Conduce Paolo Paganini Contenitore di attualità 21.00 IL CAMMELLO DI RADIODUE 4.10 TG 4 - RASSEGNA STAMPA (R) DELLA CRONACA. Attualità. (R) Situation comedy. “Evasori fiscali” Conduce Jane Alexander. (R) 24.00 LA MEZZANOTTE DI RADIODUE

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c†9cecde†RH‰e†RH‰fcsdw cs@‰ c 7.30 PRIMA PAGINA c 13.00 RIDE BENE... CHI RIDE 14.55 PALLA DI NEVE. Film avventura 13.00 LA TERRA DELLA TIGRE. Doc. 9.03 MATTINOTRE 13.15 007, DALLA RUSSIA CON AMORE. 11.05 CALCIO. LIGA. 11.35 I CENTO PASSI. Film drammatico 13.30 MUSIC NON STOP. Musicale ULTIMO. Film commedia (Italia, 1977). (Italia, 1995). Regia di Maurizio Nichetti 14.00 GLI SHAKERS. Documentario. 10.00 RADIOTRE MONDO Film (GB, 1963). Con Sean Connery Real Madrid - Espanyol. (R) (Italia, 2000). Con Luigi Lo Cascio 14.30 TOTAL REQUEST LIVE! Musicale. 10.30 MATTINOTRE. “Diario di un’estate” Con Leo Gullotta 16.40 FINO ALL’INFERNO. Film azione 15.00 TSUNAMI: L’ONDA ASSASSINA. 11.00 I CONCERTI DI MATTINOTRE 15.10 LOS ANGELES SENZA META. 12.45 CALCIO. PREMIER LEAGUE. 13.25 LITTLE RICHARD. Film Conducono Marco, Giorgia 15.00 LA RAGAZZA FUORISTRADA. Film (USA, 1999). Con J.-C. Van Damme Documentario. 11.45 PRIMA VISTA Film commedia (Finlandia/Francia/GB, Leeds United - Derby County. (R) biografico (USA, 2000). Con Leon 15.30 MAD 4 HITS. Musicale commedia (Italia, 1971). Con Zeudi Araya 18.30 CARRINGTON. Film drammatico 16.00 ERUZIONE VULCANICA. Doc. 12.15 TOURNÉE. “Viaggio in Italia” 1998). Regia di Mika Kaurismaki 14.30 US@ SPORT. Rubrica sportiva 14.50 BLADE. Film azione (USA, 1998). 17.20 FLASH. Notiziario 17.00 TRE SOTTO IL LENZUOLO. Film (GB/Francia, 1995). Con Emma Thompson 17.00 I MONDO SOTTERRANEO. Doc. 12.45 MILLEUNO RACCONTI 17.05 LAW & ORDER - 14.55 FOOTBALL. NFL. Arizona - Denver Con Wesley Snipes. Regia di S. Norrington 17.30 SELECT. Musicale. commedia (Italia, 1979). Con Aldo Maccione 20.30 IL SEGNAFILM. Rubrica di cinema 18.00 IL CAVALIERE NERO. Doc. 13.00 LA BARCACCIA SPECIAL VICTIMS UNIT. Telefilm. 17.00 ZONA GOL. “Hilites calcio estero” 16.50 FINAL DESTINATION. Film thriller Conduce Fabrizio Biggio 19.00 CIRANO DI BERGERAC. Film 20.50 CASA STREAM. Varietà. 19.00 LA TERRA DELLA TIGRE. Doc. 14.00 FAHRENHEIT 17.55 FAIL SAFE. Film thriller (USA, 18.00 VOLLEY. CAMPIONATO (USA, 2000). Con Devon Sawa 19.00 MUSIC NON STOP. Musicale drammatico (Francia, 1945). Con Claude Con Serena Dandini e Claudio Masenza 20.00 GLI SHAKERS. Documentario. 14.15 DIARIO ITALIANO 2000). Con R. Dreyfuss. Regia di S. Frears EUROPEO FEMMINILE. Italia - Olanda 18.30 CONTESTO. “Apocalipse Now” 20.00 EUROPEAN TOP 20. Musicale Dauphin. Regia di Fernand Rivers 21.00 ACCORDI E DISACCORDI. Film 21.00 TERRA ESTREMA. Documentari. 14.30 LA STRANA COPPIA 19.25 PAZZO DI TE. Film commedia 19.30 ZONA. Rubrica calcistica 19.30 PER AMORE DEI SOLDI. Film 21.00 DISCO 2000. Musicale. 21.00 MANI DI VELLUTO. Film comico commedia (USA, 1999). Con Sean Penn. “Tsunami: l’onda assassina”; 16.00 LE OCHE DI LORENZ (USA, 2000). Con Freddie Prinze Jr. 20.30 CAMPIONATO ITALIANO DI commedia (USA, 2000). Con Paul Conduce Giorgia Surina (Italia, 1979). Con Adriano Celentano Regia di Woody Allen “Eruzione vulcanica” 18.00 TOURNÉE. “Viaggio in Italia” 21.00 IL MONDO NON BASTA. Film SERIE B. Rubrica sportiva. “Prepartita” Newman. Regia di Marek Kaniesvska 22.00 SEXY DOLLS. Show. 23.00 IL CORPO. Film drammatico 22.50 OCCHIO PER OCCHIO. Rubrica 23.00 I MONDO SOTTERRANEO. 18.15 STORYVILLE. VITE BRUCIATE DAL JAZZ spionaggio (USA/GB, 1999). Con 20.45 CALCIO. CAMPIONATO ITALIANO 21.00 IL GIARDINO DELLE VERGINI Conducono Camila, Fabrizio Biggio (Italia, 1974). Con Enrico Maria Salerno. 23.00 HEIMAT 2 - DUE OCCHI DA Documentario. 19.05 HOLLYWOOD PARTY Pierce Brosnan. Regia di Michael Apted DI SERIE B. Cagliari - Sampdoria SUICIDE. Film drammatico (USA, 2000). 22.30 LOVELINE. Talk show. Con Camila Regia di Luigi Scattini STRANIERO. Film drammatico (Germania, 24.00 SCIMMIE E DRAGHI. Doc. 19.50 RADIOTRE SUITE 23.05 GIORNALE DEL CINEMA. Rubrica 22.50 CALCIO. PREMIER LEAGUE. Con James Woods. Regia di S. Coppola 23.30 UNDRESSED. Telefilm 1.00 LA RAGAZZA FUORISTRADA. 1984). Con Willi Burger. Regia di E. Reitz 0.30 VETERINARI VOLANTI. Doc. 20.00 ORCH. FILARMONICA DELLA SCALA 23.35 AGENTE 007 THUNDERBALL Southampton - Aston Villa 22.35 LA SPOSA DI CHUCKY. Film 23.55 FLASH. Notiziario Film commedia (Italia, 1971). Con Zeudi 0.55 VISIONI. Rubrica di cinema. 1.00 SULLE ORME DEL PUMA. 22.00 OLTRE IL SIPARIO (OPERAZIONE TUONO). Film spionaggio 0.35 ZONA GOL. Rubrica sportiva. horror (USA, 1998). Con Jennifer Tilly 24.00 BRAND: NEW. Musicale. Araya. Regia di Luigi Scattini “Sette giorni di cinema” Documentario. 23.30 STORIE ALLA RADIO (GB, 1966). Con Sean Connery “Hilites calcio estero” (R) 24.00 THE BODY AND THE BICYCLE. Corto Conduce Massimo Coppola 24.00 NOTTE CLASSICA

BOLZANO 12 15 VERONA 14 15 AOSTA 10 14 TRIESTE 15 16 VENEZIA 14 15 MILANO 15 15 TORINO 13 14 MONDOVÌ 13 15 CUNEO 10 13 GENOVA 16 19 IMPERIA 16 17 BOLOGNA 12 17 FIRENZE 16 17 PISA 17 17 ANCONA 11 23 PERUGIA 10 23 PESCARA 14 21 L’AQUILA 11 18 ROMA 17 24 CAMPOBASSO 15 21 BARI 15 29 NAPOLI 16 27 POTENZA 14 24 S. M. DI LEUCA 20 24 R. CALABRIA 21 27 PALERMO 21 33 MESSINA 23 27 CATANIA 18 29 CAGLIARI 22 30 ALGHERO 20 25

HELSINKI 5 18 OSLO 9 14 STOCCOLMA 11 16 COPENAGHEN 10 16 MOSCA 7 20 BERLINO 9 18 VARSAVIA 10 18 LONDRA 8 18 BRUXELLES 5 17 BONN 7 16 FRANCOFORTE 3 16 PARIGI 8 18 VIENNA 10 17 MONACO 7 13 ZURIGO 9 12 GINEVRA 13 14 BELGRADO 12 24 PRAGA 5 16 Nord: molto nuvoloso con precipitazioni diffuse; dal pome- Nord: cielo nuvoloso con residue precipitazioni sparse. Mi- Un sistema nuvoloso, proveniente dall' Atlantico, interessa più direttamen- riggio tendenza ad attenuazione di fenomeni. Centro e sulla glioramento dal pomeriggio. Centro e sulla Sardegna: cielo te il centro ed il nord del nostro paese. BARCELLONA 15 23 ISTANBUL 18 26 MADRID 14 22 Sardegna: condizioni di spiccata variabilità con locali piova- parzialmente nuvoloso con residue precipitazioni. Sud e LISBONA 16 23 ATENE 21 30 AMSTERDAM 11 16 schi. Sud e sulla Sicilia: condizioni di variabilità con possibi- sulla Sicilia: generalmente poco nuvoloso. li isolati piovaschi su Campania e Molise. ALGERI 21 29 MALTA 22 27 BUCAREST 12 24 (voi uomini) Paolo Franco 19.43 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 27 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 27

IL«BRANCATI» A DE SILVA, RISI E ROSCIONI Salvo Fallica a letteratura di scena a Zafferana, un paesino che si inerpi- Silva si è aggiudicato il titolo per la sezione narrativa con Certi fuse in maniera mirabile. Coloro che vivranno ca sulle sommità del suggestivo Etna, nel quale Vitaliano bambini (Einaudi), un romanzo a tinte forti in cui lo scrittore Il premio che ha avuto la sua conclusione nel galà di premiazio- dopo di noi tra cento, LBrancati amava villeggiare nei mesi estivi. È qui che nel partenopeo affronta il tema della camorra con uno stile sui ne condotto da Michele Mirabella, è stato preceduto da giornate 1967 fu fondato il premio Brancati-Zafferana, da un gruppo di generis e con un’introspezione psicologica penetrante e acuta. di dibattiti e convegni e ha avuto uno dei suoi momenti più duecento anni intellettuali che hanno scritto pagine importanti del Novecento Nelo Risi ha avuto la meglio nella sezione poesia con il libro interessanti nella recita di alcune poesie di Salvatore Quasimo- e per i quali adesso italiano ed europeo: Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia e Altro da due (Mondadori). Un raccolta di poesie dallo stile do, effettuta dal figlio Alessandro col supporto di alcune suggesti- Leonardo Sciascia. Fu così che grandi dibattiti e dure polemiche controllato, essenziale e pregnante, che interpreta in maniera ve immagini. apriamo le strade si trasferirono per anni, nei mesi estivi, da Roma anche a Zaffera- chiara il senso e il carattere degli anni che stiamo vivendo: il Il premio Vitaliano Brancati ha nella sua memoria aneddoti e ci ricorderanno na. Nella giuria che doveva assegnare il premio, le divergenze dramma esistenziale della contemporaneità. La poesia, insom- momenti storici di grande valenza. Nel ‘69, per esempio, un erano vere, vi si confrontavano infatti concezioni e visioni diffor- ma, come chiave di lettura dei conflitti interiori dell’uomo gruppo di giovani universitari di destra lo contestò, poiché Paso- con una parola buona? mi della letteratura. Queste polemiche di alto livello furono la post-moderno. lini e Moravia sostenevano all’epoca in maniera provocatoria fortuna del premio, che dopo esser caduto in sordina negli anni Nella sezione saggistica è prevalso invece il Desiderio delle Indie che la giuria doveva essere composta da contadini e operai, Ottanta, è tornato ad avere negli ultimi anni la giusta attenzione di Giancarlo Roscioni (Einaudi). Un saggio-narrazione dove è insomma da persone comuni. La polemica si trasformò in rissa, Anton Cechov a livello nazionale. possibile cogliere il racconto di una ricerca. Nel libro che narra ma il premio resistette. E continua a essere, tutt’oggi, un momen- premi

ex libris «Zio Vanja» Ma veniamo alla XXXII edizione del premio Brancati. Diego De di una missione gesuitica, letteratura, storia e memoria sono to di esperimenti culturali e letterari e di confronto alto.

L’industria era Non è sufficiente un ambiente mutare mentalità ‘‘ sessuofobico ‘‘ È la città, Finché i reparti la società «leggeri» si che dovrebbe femminilizzarono trasformarsi

Maria Serena Palieri porti: una mattina aveva detto «basta, ho un nipote e voglio conoscerlo» e se l’era portato per un mese in vacanza a Taranto, dove era- aolo Franco ha festeggiato l’anno scor- no di stanza. In quel periodo io non facevo so un compleanno importante, i ses- raffronti né cercavo dei modelli: mi accorge- Psant’anni. Con Chiara, la donna con vo di essere una cosa nuova. Andavo in giro cui sta da venticinque anni, quest’anno han- dicendo «guardate che la vera cosa nuova per no organizzato un party sui generis: hanno noi uomini è la gestione della famiglia. Biso- celebrato la «convivenza d’argento» e, lo stes- gna fare un percorso concettuale, vedere cose so giorno, si sono sposati. Ha due figli da un che prima non vedevi, dare valore a cose precedente matrimonio e una nipotina di cin- diverse». Perciò il femminismo è importante, que anni, Giulia. È un uomo alto, con i capel- quando dice «bisogna cambiare la testa agli li ancora tutti castani, e se, a un primo impat- uomini», ma non è tutto lì, sennò poi ci si to, si porge con una sua specie di solennità impantana. reticente (magari è timidezza), poi, quando In quale palude? parla di politica, gesticola e mette su con le Nello scontro con la struttura sociale. Io mani un teatro di discussioni, assemblee, cor- non trovo giusto che un maschio resti in tei. Paolo Franco è un sindacalista che, nel- famiglia fino a 35 anni: e, se ci resta, il proble- l’autunno del 1969, si trovava nel posto giu- ma non è che è maschilista, è che uno gnoc- sto: era il segretario della Fiom, il sindacato co. E così, non sopporto l’idea che la soluzio- dei metalmeccanici, a Torino, città della Fiat. ne sia che le donne facciano il primo figlio a Insomma, era nel più caldo dei posti di quel- carriera fatta, a quarant’anni. Bisognerebbe l’autunno caldo. Era ancora lì nei primi anni che cominciassero a farli all’età giusta e che successivi, quando i metalmeccanici inventa- poi fossero aiutate. Non bisogna tarpare le vano obiettivi di lotta diversi dal solito rinno- aspirazioni né delle donne né degli uomini. vo di contratto, per Ma, se la battaglia porta a questo, a fare figli esempio quel pezzo troppo tardi, allora va aggiornata. Una don- di civiltà in più che na di 35-40 anni ha ormoni diversi. Gestire furono le «150 ore». vrebbe riproporsi nelle strutture politiche e un figlio adolescente a sessant’anni è diverso Nel 1974 fece però Ha ragione Lessing? sociali. Non bastava cambiargli la testa, all’uo- che gestirlo a quaranta. Ed essere nonni a una scelta in contro- mo. Bisognava cambiarcela, la testa, ma non ottanta è diverso che a sessanta: se ne avessi tendenza: chiese il bastava. L’ho capito poi, quando sono diven- ottanta, oggi, non avrei la forza di giocare trasferimento a Ro- Al festival di Edimburgo, in tato ragazzo-padre. con mia nipote, di cazzeggiare con lei e inse- ma, alla Cgil naziona- agosto, la scrittrice Doris Lessing, Avere da solo la responsabilità dei due gnarle a nuotare. le per avere una vita considerata una delle madri del figli in che modo ha influenzato la tua Secondo te noi donne, in questa faccen- meno sregolata e po- movimento delle donne, ha vita professionale? da del «tempo sempre giusto» della ter accudire i due fi- lanciato il suo anatema contro la Letizia, nel ‘74, aveva due anni e mezzo, maternità - a venti o sessant’anni fa lo gli, Luca e Letizia. Si dannosa deriva che, a suo parere, Luca dieci. Li ho tenuti da solo da allora fino stesso - invece che vincenti saremmo trasformò, dice, in avrebbe preso il femminismo: al ‘78. Il primo anno a Torino ho cercato di vittime? Vittime anche di un’ubriaca- «ragazzo padre»: mo- oggi sarebbe approdato a una barcamenarmi, poi ho capito che fare il segre- tura tecnologica? tivi di forza maggio- generica e dannosa condanna del tario Fiom e il padre a tempo pieno era im- Forse sì. re. A seguire, tornò sesso maschile. Noi abbiamo possibile e ho chiesto il trasferimento alla In questi trent’anni il sindacato è cam- in Fiom (segreteria chiesto a uomini italiani di età Cgil nazionale a Roma: lì c’era una situazione biato? Si è femminilizzato? nazionale) e di nuo- diverse cos’è stato il femminismo più ministeriale... Le donne sono più presenti. Ma il sindaca- vo nels indacato «ge- per loro: uno stimolo a crescere o Oggi è considerato un esempio social- to attraversa una fase di chiusura e questo neralista» (segretario una jattura? Hanno risposto Luca mente educativo quello dell’uomo di non stimola il confronto. Pure i giovani, non del Lazio). Come Persico (29 agosto), Tiziano potere o in carriera che molla la spu- mi sembra che abbiano molto spazio. Un tem- l’ha trasformato Scarpa (7 settembre), Gianfranco gna per dedicarsi agli affetti: ha voluto po litigavamo sui contenuti. Adesso ci sono le quella scelta di stare Manfredi (18 settembre). Con fare scuola agli inglesi Tony Blair, per cordate. E dire che il sindacato potrebbe fare: con i figli nel mezzo l’intervista di oggi si conclude il esempio, con il suo congedo per pater- globalizzazione, rapporti uomo-donna, preca- del cammin di una ciclo. nità. Venticinque anni fa tu, nel tuo rietà e costruzione di professionalità... E il carriera? Ce lo spie- ambiente, che reazioni hai provocato? nuovo Welfare: prendiamo la legge quadro gherà. Sono stato penalizzato in termini di car- sull’assistenza varata da Livia Turco a fine Studiavi per di- riera. Ma è stata una scelta. In realtà non legislatura, sui compiti di Comuni e Regioni ventare un inge- un’accelerazione pazzesca della coscienza po- potevo fare altro. Nel sindacato ad alcuni nel ridisegnare l’assistenza a bambini, anzia- gnere e ti sei tro- Paolo Franco, sessant’anni, litica e dei riferimenti culturali e si lasciavano sembrava assurdo, altri erano contenti per- ni, portatori di handicap. La spesa per il Wel- vato alla Fiom: dietro di sé i legami familiari che non erano ché lasciavo libero il posto. fare in Italia e Svezia è simile, ma da noi va com’è succes- soggetti a questa accelerazione: matrimoni E tu, invece, cosa avresti scoperto, poi? quasi tutta in pensioni, non in servizi. La leg- so? sindacalista. Negli anni «caldi» rotti, matrimoni nuovi, quanti ne ho visti. Le difficoltà pratiche, anzitutto, gli orari, ge dice appunto che da quella parte bisogna A tre esami dalla Un fenomeno di massa. Poi, dopo il ‘74-75, organizzare la nostra vita. E mi sembrava di andare: per l’anziano, magari, è meglio un laurea ho conosciuto segretario Fiom a Torino. E ha hanno vinto di nuova gerarchie e burocrazia. non aver pensato abbastanza fino a quel mo- servizio in più che duecentomila lire di pen- i primi movimenti Intanto, era arrivato il femminismo. mento a cose del tipo: come si gioca? come si sione in più. Gli assessorati agli Affari sociali universitari e mi so- visto la fabbrica aprirsi alle donne Ti ricordi quando hai sentito per la racconta una favola? come si mette a letto un sono la Cenerentola, nei nostri Comuni, ri- no un po’ impegna- prima volta questa parola, «femmini- bambino? Oggi sarebbe stato più facile: i gio- spetto a quelli all’Urbanistica o all’Edilizia. to. Era il ‘61, il ‘62, smo»? vani padri queste cose le fanno spontanea- Sarebbe un fronte d’impegno formidabile. quando ad Architet- Non ricordo, ma immagino allora, nei mente e volentieri. Abbiamo fatto questa intervista in casa di tura c’era Nicolini, e a Ingegneria, ecco, c’ero La società industriale è stata, nella sto- alla famiglia. In fabbrica la sessuofo- primissimi anni Settanta, nel sindacato. Ti sentivi migliore di tuo padre? Paolo Franco. Alle sue spalle c’è una libreria. io. Ero a Roma per caso: mio padre era milita- ria umana, forse la più sessuofobica: bia si sentiva? C’erano pezzi di sindacato che avevano co- Non mi sentivo migliore, né più furbo. Vediamo tre titoli di Doris Lessing: Il quinto re di carriera, all’epoca era generale, e girava- uomini dentro i cancelli, a lavorare, Sì. Ma quegli erano proprio gli anni in minciato a elaborare, magari le idee arrivava- Io con lui non mi identificavo per motivi figlio, L’erba canta e Il diario di Jane Somers. mo la penisola. In quegli anni sono entrato separati tutti i giorni e tutto il giorno cui cominciava una fase di trasformazione no dall’America. Le donne avevano una visi- politici e per la sua rigidità nei rapporti uma- A proposito, Lessing l’hai letta? Ti in politica e ho rotto con la mia famiglia. dalle famiglie, donne dentro le case, violentissima: tra il ‘65 e il ‘70 entrò la mano- bile capacità di fare gruppo, cominciavano a ni. Quando Luca aveva quattro-cinque anni piace?

Sono stato cacciato di casa, non ho più visto incollate tutti i giorni e tutto il giorno dopera femminile in parecchi reparti meno parlare di quote, di presenza negli organismi era stata mia madre a voler riprendere i rap- Confesso che mi mette angoscia. Ho let- mio padre per otto anni: abbiamo rotto per pesanti della Fiat Mirafiori, per esempio la dirigenti. to Il quinto figlio, e ho detto «basta». differenze di mentalità e di schieramento, ma selleria, e nelle fabbriche delle lavorazioni più Che effetto ti faceva? Il quinto figlio è effettivamente un roman- certo c’era una difficoltà che veniva da pri- Nell’autunno del ‘69 leggere, fari, accessori. Se, sindacalista uomo, M’interessava, mi sentivo disponibile, Poi, mi sono trovato a fare zo spietato: racconta una maternità vissuta ma, io sono nato mentre lui era in guerra, andavi a parlare alle Sellerie, diventavi ros- ma avevo la sensazione di non capire fino in anziché come un sogno come un incubo. l’ho conosciuto solo quando è tornato dalla la discussione coinvolse so... fondo quali fossero i loro obiettivi: mi sem- il ragazzo-padre: due figli, Però riprovaci, gli proponiamo, prova con ‘‘ prigionia. tutto: perdeva chi restava ‘‘ Per la concentrazione di donne? brava che la critica, pure giusta, del maschili- da solo. Stop alla carriera. Jane Somers: quante cose belle e vere raccon- In facoltà e fuori noi studenti abbiamo Beh, ti mettevano sotto. Ma l’avvento di smo, delle nostre abitudini di maschi, fosse ta su una donna in carriera, piuttosto algida, conosciuto pezzi di sindacato e ci siamo en- fuori, si rompevano queste donne in fabbrica non era un avveni- da condividere. Ma che non bastasse. Allora Ma lì ho cominciato che si scopre un insopprimibile «istinto alla trati. Era la Fiom che all’epoca, sembrerà stra- matrimoni, nascevano mento solo quantitativo: c’erano donne gio- però mi pareva anche che il problema fosse a capire cosa voleva cura» e, forsennata, si mette ad accudire le no ora, aveva due segretari generali, Bozzi e vani, ma anche donne mature, di trentacin- solo riequilibrare le cose nel lavoro e in fami- vecchiette povere di cui è piena Londra. Un Trentin. A fine ‘65 ero nella segreteria torine- coppie nuove que-quarant’anni. In quella fase di movimen- glia: spartirci i compiti. E non mi rendevo il femminismo pezzetto di Jane Somers , cioè la voglia di se, nel ‘67 ero responsabile della Quinta Lega to si è cambiata la testa di tanti e di tante. Si conto che in famiglia il problema non è «fa- essere più umani, c’è in molte e molti di noi, a Mirafiori, poi arrivò il ‘68 e l’incontro con rimettevano in discussione anche rapporti re» delle cose ma «pensarle», pensare all’orga- di questi tempi. Come appunto tu - col tuo il movimento studentesco. personali, familiari, coi paesi d’origine. C’era nizzazione familiare. E che questo, poi, do- racconto - ci sembra, ci dicevi. Colore: Composite scienza & ambiente 19.43 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 29 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 orizzonti 29

Riscaldamento globale Computer Da «Science» Inquinamento Uno studio in Antartide Arriva il virus Nimda Balene e ippopotami Antiossidanti contro assolve l’uomo manda in tilt siti Internet sono cugini stretti i danni da ozono Recenti studi sperimentali eseguiti in Un nuovo virus informatico sta Le balene e gli ippopotami sono cugini stretti. Gli antiossidanti presi per integrare una Antartide, illustrati alla Scuola propagandosi nel mondo, mettendo in Il ritrovamento in Pakistan di un fossile dieta carente di vitamina C possono internazionale di geofisica del Centro ginocchio computer e siti Internet anche vecchio 47 milioni di anni promette di fare contrastare i danni provocati dall’ozono. «Ettore Majorana» di Erice, assolvono importanti. In Italia avrebbe colpito il sito luce su come e quando alcuni mammiferi Questo gas è uno dei maggiori componenti l'uomo dall'accusa di essere il del settimanale cattolico “Famiglia hanno deciso di abbandonare la terraferma dell’aria inquinata delle nostre città. responsabile dell'aumento della Cristiana” e messo fuori uso buona parte per tornare a vivere negli ambienti marini. Altamente reattivo può causare episodi temperatura del pianeta con dei computer della Camera di commercio Secondo i paleontologi dell’Università del infiammatori alle vie respiratorie e a una l'immissione di anidride carbonica. Le di Milano. Si tratta del W32/Nimda, una Michigan guidati da Philip Gingerich, i resti riduzione della capacità polmonare pillole di scienza ricerche sono state condotte con variante del virus W32 che colpisce i dell’antico animale rappresentano l’anello variabile con i tempi di esposizione al gas. perforazioni profonde in Antartide sistemi operativi della Microsoft e di cui si mancante. Una creatura con le ossa delle La ricerca è riportata sul numero di eseguite nell'ambito del «Cape Roberts conoscono molte sottospecie, in caviglie simili a quelle di una pecora e il settembre del Journal of American Project», che ha visto la partecipazione particolare la Red Code. Anzi, il Nimda, cranio come quello di una balena. Questa Thoracic Society, e ha coinvolto 32 soggetti di una equipe di sessanta ricercatori per “forare” le difese, usa proprio i varchi particolare condizione, mai riscontrata in sani, non fumatori in un’età compresa tra i dell'Italia e di Australia, Germania, Gran lasciati nei sistemi operativi da Red Code. precedenza, suggerisce che pecore, cervi, 18 e i 35 anni. Nella prima settimana tutti Bretagna, Nuova Zelanda, Olanda e W32/Nimda per aggredire i computer, in ippopotami e balene discendano da un unico sono stati nutriti con una dieta priva di Usa. «Gli studi in Antartide hanno particolare i grandi server internet della progenitore ancestrale, l’Artiodattilo. Per vitamina C. Successivamente a metà di consentito di appurare che dalla Microsoft, sfrutta alcune debolezze già da avere ulteriori conferme la paleontologia si loro sono stati dati antiossidanti, all’altra il rivoluzione industriale ad oggil'aumento tempo note e per le quali la stessa società dovrà avvalere della tecnologia della biologia placebo. Dopo un’esposizione di 2 ore medio della temperatura del pianeta è di Bill Gates aveva già da quasi un anno molecolare: tracce dell’antenato comune all’ozono i soggetti trattati con gli integratori stato di soli 0,7 gradi» sostiene Carlo pubblicato delle modifiche al codice potrebbero infatti esser rimaste nel Dna delle oltre a avere livelli più alti di vitamina A, C e Alberto Ricci, del dipartimento scienza originario che avrebbero evitato qualsiasi balene e degli ippopotami contemporanei. E mostravano anche prestazioni migliori ai della Terra dell'Università di Siena. intrusione indebita. La ricerca è pubblicata su «Science» test sulla capacità polmonare.

Creata dai ragazzi sordi, oggi viene studiata dai linguisti ATLANTIDE CIVILTÀ La lingua inventata DI PESCATORI Atlantide, la mitica isola di cui parla Platone, potrebbe non essere solo un mito. Così, per lo meno, la pensa Jacques dai bambini di Managua Collina-Girard, professore di archeologia all'Università del Pietro Greco Nella psicolinguistica esiste Mediterraneo di Chomsky una sorta di teoria standard che Aix-en-Provence. è stata elaborata da Noam Collina-Girard sembra essere e labbra si muovono afone e fre- Chomsky. Secondo lo studioso riuscito a trovare i resti di netiche. Le mani roteano in aria americano l’uomo possiede un vero e proprio «organo quella che potrebbe essere Lveloci e silenziose, mentre le di- del linguaggio». O meglio, l’uomo (e solo l’uomo) proprio l'Atlantide di ta si intrecciano, cercando di tener loro possiede nella sua mente una struttura funzionale Platone. Li ha cercati nel dietro. Nessuno afferra i significati dei innata che lo mette in grado di apprendere, in poco luogo più ovvio, quello gesti che da anni alcuni bambini di Ma- tempo, la lingua che parlano i suoi genitori o la descritto dal filosofo greco nei nagua si scambiano tra loro al parco comunità in cui si trova a vivere. Insomma, ciascuno di suoi due dialoghi «Timeo» e giochi, in strada, sullo scuola-bus. In- noi possiede già alla nascita la forma basilare di tutti i «Crizia»: immediatamente al somma, quando sono tra di loro. È solo linguaggi umani. Anzi, possiede quella «grammatica di là delle Colonne d'Ercole, «mimica», tagliano corto gli insegnanti. universale» capace di generare poi la Torre di Babele cioè di quello che oggi si Niente affatto, ribattono sbigottiti e am- delle 6.000 lingue parlate nella nostra epoca e delle chiama Stretto di Gibilterra, mirati i linguisti: quei gesti si rincorro- migliaia di lingue parlate in ogni altra epoca in tutto il dove si dice la civiltà no l’un l’altro seguendo regole precise, mondo. scomparve tra i flutti grammaticali, e, soprattutto, comuni- Naturalmente l’«organo del linguaggio» di cui parla dell'Oceano almeno 9 mila cando concetti complessi. Quei gesti so- Chomsky non contiene in sé il vocabolario di tutte anni prima di Cristo. no l’espressione di un linguaggio. Un queste lingue. Tuttavia contiene le regole generative e Il professore francese ha così linguaggio nuovo e in rapida evoluzio- trasformazionali di una grammatica universale che, iniziato a studiare i percorsi ne, inventato in modo del tutto sponta- applicata in modo iterativo, è capace di produrre e di delle migrazioni dei popoli neo dai bambini sordi del Nicaragua. comprendere le parole e le frasi di una qualsiasi lingua. paleolitici e ha scoperto che Il «Lenguaje de Signos Nicaragüen- Ciascuno di noi applica la «grammatica generativa» fin 19 mila anni prima di se», il linguaggio nicaraguense dei se- dall’infanzia per produrre parole e frasi sintatticamente Cristo, la linea di costa della gni, è nato alla fine degli anni ’70, è corrette nella lingua che utilizza o che sta imparando. Spagna e dell'Africa erano stato scoperto dagli esperti di linguisti- La «grammatica generativa» è un algoritmo universale, molto diverse, soprattutto ca alla metà degli anni ’80 ed è stato di così potente che è in grado di farci inventare, anche a perché il livello del mare era fatto «riconosciuto» come nuova lin- pochi mesi di età, parole e frasi che non abbiamo e non di circa 130 metri più basso gua in formazione dalla comunità scien- avremmo mai potuto sentire prima. È un algoritmo dell’attuale. E, secondo la tifica con un articolo pubblicato nelle creativo. ricostruzione dello studioso, scorse settimane sulla rivista Psychologi- A chi volesse saperne di più consigliamo di leggere non solo Africa ed Europa cal Science. Si tratta di un caso davvero due dei più recenti libri di psicolinguistica pubblicati in erano più vicine, ma anche unico, commenta su Science Steven Italia da Chomsky, «Riflessioni sul linguaggio», edito da immediatamente al di là di Pinker, il direttore del centro di neuro- Einaudi, e «Il linguaggio e i problemi della conoscenza», uno Stretto di Gibilterra, scienze cognitive del Massachusetts In- edito dal Mulino. Inoltre ricordiamo il libro di Steven molto più stretto dell'attuale, stitute of Technology di Boston, che Pinker, «L’istinto del linguaggio», edito da Mondadori e esisteva un'isola che il citava il «Lenguaje de Signos Nicara- il libro di Ray Jackendoff, «Linguaggio ricercatore ha battezzato güense» già nel libro, «L’Istinto del Lin- e natura umana», edito dal Mulino. «Spartel». guaggio», che ha pubblicato in italiano Anche quest’isola circa 11 per i tipi della Mondadori nella prima- mila anni prima di Cristo si vera del 1997. Perché attraverso quei E insegnano ai loro studenti lo spagno- mente, nella necessità di comunicare è ne studiasse l’evoluzione in tempo rea- soldi di cacio di cinque, sei o al massi- consente, da bambini, o di apprendere sarebbe inabissata a causa segni che si sono inventati i bambini lo parlato, non il linguaggio dei segni già noto ai linguisti, che lo designano le. mo dieci anni, hanno appreso il pidgin velocemente un qualsiasi linguaggio in del progressivo innalzamento del Nicaragua noi linguisti per la prima per sordomuti. Ma fuori dalle aule sco- con il nome di «pidgin». Il pidgin non è Ora, sostengono le psicolinguiste ma vi hanno iniettato dentro regole uso nell’ambiente che ci ospita o, all’oc- dei mari dovuto alla fine volta abbiamo la possibilità di studiare, lastiche i bambini trovano scomodo co- un linguaggio vero e proprio, è un mo- Annie Senghas e Marie Coppola, anche grammaticali sempre più complesse e correnza, di inventarne uno del tutto dell'era glaciale, come in tempo reale, come emerge la struttu- municare con una lingua parlata che do piuttosto rudimentale di comunica- il «Lenguaje de Signos Nicaragüense» ora comunicano non con i segni fram- nuovo. L’emergenza del linguaggio è testimoniano i dati ricavati ra di un linguaggio proprio mentre non possono parlare. E così si inventa- re. Spesso però succede che i bambini da pidgin smozzicato si sta trasforman- mentati dei loro fratelli più grandi, ma considerata una delle «invenzioni» più dallo studio delle barriere quel linguaggio viene creato. no dei gesti con cui dialogare in manie- non si accontentino di frammenti di un do in una vera lingua. Una lingua così con un linguaggio ricco e fluente. alte della mente. Forse l’«invenzione» coralline. La nuova lingua nasce per caso, co- ra più comoda. È con questi gesti che linguaggio, ma inventino una comples- ben strutturata e così diversa dalla «mi- Ma c’è di più. Le regole grammati- dell’evoluzione biologica che più di In realtà non tutto combacia me abbiamo detto, alla fine degli anni iniziano a comunicare per strada. sità grammaticale in grado di esprimere mica» originaria, che è bene darle un cali che i nuovi venuti hanno inventato ogni altra caratterizza la mente dell’uo- con il racconto di Platone. Il ’70, quando il nuovo governo sandini- Tuttora i giovani nicaraguensi che la complessità dei concetti che si svilup- altro nome. Il nome di «Idioma de Si- non sono le regole grammaticali della mo. Finora i linguisti avevano dovuto filosofo descrive Atlantide sta del Nicaragua organizza delle scuole alla fine degli anni ’70 si ritrovarono a pano nella loro mente e che hanno il gnos Nicaragüense», di idioma nicara- lingua spagnola o di qualsiasi altra lin- cercare e studiare i resti fossili dell’emer- come un'isola grande come la per bambini sordi. In quel momento scuola dialogano attraverso il «Len- bisogno di comunicare. Spesso succe- guense dei segni. E il bello è che ad aver gua. Sono regole affatto nuove. E que- genza del linguaggio. I bambini sordi Libia e l'Asia unite, mentre bambini che erano rimasti nelle loro guaje de Signos» che inventarono allo- de, quindi, che i bambini trasformino il realizzato l’evoluzione da pidgin a idio- sta, a giudizio di Annie Senghas, Marie del Nicaragua offrono loro l’opportuni- Spartel era al massimo lunga famiglie di parlanti si incontrano per la ra. Fin qui per la verità, non c’è nulla di pidgin in una vera lingua, la loro lingua ma non sono stati i bambini degli anni Coppola e dello stesso Steven Pinker, è tà di analizzare un linguaggio mentre 14 chilometri e larga cinque. prima volta in gran numero e formano nuovo. Questo tipo di linguaggio di madre, che gli esperti chiamano creolo. ’70 diventati adolescenti e poi giovani, una chiara dimostrazione dell’esisten- emerge. E quindi di realizzare il grande Inoltre, non ci sono tracce di una massa critica di persone che hanno compromesso inventato in maniera Si ha notizia di molti pidgin trasformati ma la generazione successiva di bambi- za, teorizzata da Noam Chomsky, di un sogno di Steven Pinker e di tutti i neuro- attività vulcanica, che particolari esigenze di comunicazione. spontanea da persone che non si com- in creolo. Ma nessuna di queste trasfor- ni sordi, quella che ha iniziato a fre- «sistema di acquisizione del linguag- scienziati: studiare come la mente crea secondo i dialoghi avrebbero Gli insegnanti, tuttavia, non sono sordi. prendono e che si trovano, improvvisa- mazioni ha mai avuto un linguista che quentare la scuola dopo il 1983. Quei gio» innato in ciascuno di noi e che ci il linguaggio. distrutto l'isola. Infine, la tanto decantata civiltà atlantidea, considerata la più avanzata dell’antichità, non Sono semplici da costruire, costano poco, tanto è vero che sono state già usate. Poco efficaci nei luoghi all’aperto, ma molto distruttive se lanciate in un ambiente chiuso era probabilmente composta da niente di più che primitive culture di cacciatori e pescatori neolitici. Armi chimiche in mano ai terroristi: una minaccia credibile Ma Collina - Girard respinge tutte queste obiezioni: per lui l'attività vulcanica non fu Federico Ungaro Prima guerra mondiale, quando iprite e fosge- ro di idrogeno e cloruro cianogeno), quelle asfis- Canadian Security Intelligence Service, Inghil- to hanno appoggiato o continuano a farlo i reale, ma un tocco di ne sembrarono essere il grimaldello che avreb- sianti (fosgene) e quelle vescicanti che distrug- terra e Stati Uniti hanno declassificato la formu- terroristi: Iraq, Libia, Corea del Nord e Siria. drammaticità dato al be scardinato i sistemi trincerati. Usate dalle gono la pelle con cui entrano in contatto (i gas la di uno dei gas nervini più potenti, il VX nel Minaccia credibile dunque? «Che si tratti di racconto della fine dell'isola, uvole di gas nervino pompate all'inter- nostre truppe nel conflitto italo-etiopico, non mostarda). E gli antidoti sono pochi e non trop- 1971. Formula che si può trovare nella British una minaccia credibile, lo dimostra il fatto che utile per renderla più no del Parlamento europeo di Stra- trovarono impiego invece nella Seconda guerra po efficaci. Per i vescicanti e asfissianti non ne Library. Una pubblicazione dell'Istituto di ricer- sono già state usate», spiega Ragionieri. «L'uni- comprensibile rispetto del Nsburgo per ucciderne i membri. È que- mondiale se non forse ad opera dei giapponesi. esistono. Per quelli che agiscono sul sangue, ca delle Forze Armate svedesi all'inizio degli co dubbio riguarda la loro efficacia. Si discute lento sollevarsi delle acque. sto l'ultimo scenario del terrorismo internazio- Recentemente, sono state riportate alla ribalta servono iniezioni di nitrito di sodio e sodio anni Ottanta spiega per filo e per segno come ancora se l'attentato di Tokyo abbia provocato Gli errori nelle dimensioni nale disegnato dai servizi segreti occidentali po- dalla feroce repressione di Saddam Hussein con- tiosolfato. Per i nervini, iniezioni di atropina, mettere in piedi un attacco chimico. Molti poche o tante vittime». E in effetti, gli esperti sono dovuti a difficoltà di chi giorni fa. Uno scenario credibile, dicono gli tro i curdi e dai terroristi giapponesi. pochi secondi dopo l'esposizione. esperti ritengono che basti un chimico laureato sono divisi proprio su questo punto. Per alcuni conversione delle unità di esperti, perché le armi chimiche, le cosiddette Dagli anni Quaranta, le principali armi chi- «Entrare in possesso di armi del genere è per mettere in piedi in un piccolo laboratorio le armi chimiche sarebbero inefficaci in luoghi misura egizie con quelle atomiche dei poveri, sono uno degli strumenti miche sono i gas nervini, sostanze cioè che agi- relativamente semplice», spiega Rodolfo Ragio- clandestino. all'aperto particolarmente affollati. Servirebbe- greche. Infine, la civiltà più pericolosi a disposizione dei terroristi. E, scono sul sistema nervoso, portando alla morte nieri, presidente del Forum per i problemi della Nel tentativo di limitare la proliferazione ro infatti litri e litri di sostanze tossiche per atlantidea non era altro che soprattutto, sono state già usate. Era il 1995, in pochi minuti: coloro che ne sono colpiti non Pace e della Guerra e ricercatore confermato delle armi chimiche, è stata elaborata la Chemi- raggiungere le concentrazioni letali richieste. Lo una metafora per infatti, quando alcuni membri della setta Aum riescono più a respirare. I principali sono il del dipartimento di scienza politica e sociologia cal Weapons Convention (CWC), che è entrata stesso se si volessero inquinare gli acquedotti di esemplificare le idee sulla Shinri Kyo uccisero dodici persone nella metro- sarin (usato a Tokyo), il tabun e il VX. Esistono dell'ateneo di Firenze, «non servono certo tec- in vigore nell'aprile del 1997. Nel giugno del una grande città. Molto più probabili gli attac- società ideale del filosofo. politana di Tokyo disperdendovi nell'aria pro- però anche altri tipi di sostanze: i ricercatori nologie o conoscenze particolarmente avanza- 2001 era stata ratificata da 174 Stati. Ce ne sono chi ai luoghi chiusi, come il Parlamento Euro- La ricerca è pubblicata sulla prio un tipo di gas nervino, il sarin. dell'Henry L. Stimson Center, un think thank te». La leggenda del terrorista che naviga sul altri, però, che non l'hanno ancora firmata e peo o le metropolitane. A Tokyo, le vittime rivista «Comptes Rendus de Poco costose, semplici da costruire e diffici- americano di analisti di politica internazionale, web e trova la formula per costruire la bomba che sono sospettati avere un arsenale chimico o sono state relativamente poche. Ma l'organizza- l'Academie des Sciences». li da combattere, le armi chimiche sono apparse ne ricordano altri tre tipi: le sostanze che blocca- atomica è esagerata per le armi nucleari ma non almeno la possibilità di costruirlo. Alcuni di zione della setta giapponese non sembra parago- (Lanci.it) sulla scena dei conflitti moderni nel corso della no la circolazione del sangue nel corpo (cianu- per quelle chimiche. Secondo un rapporto del questi sono sulla lista nera americana, in quan- nabile a quella degli attentatori di New York. Colore: Composite ----- Stampata: 23/09/01 22.09 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 30 - 24/09/01

30 commenti lunedì 24 settembre 2001 La Bibbia, il Corano e la modernità Segue dalla prima a ciò che mi pare più peri- vera pace. no che questo significhi necessaria- coloso è l'abisso che si Il cristianesimo si è adattato ai cambiamenti senza Per quanto concerne il mondo mente cambiare il testo del Cora- n un primo momento tutti ci M aprirà tra il mondo ricco islamico, grazie ai numerosi testi no. chiediamo quali sono i moven- e il mondo povero. modificare i testi sacri. Lo stesso potrebbero fare gli che ho consultato per elaborare il Noi cristiani invece non abbiamo I ti: terrorismo, antiamericani- Vi saranno anche effetti fallimen- mio «Breviario mediterraneo», mi dovuto cambiare nulla dell'Antico smo, fondamentalismo islamico, tari per la globalizzazione, equili- islamici. Ma le resistenze dei teologi sono forti è rimasta impressa una frase pro- e del Nuovo Testamento per co- antiglobalizzazione, localismo, ec- bri implosi e il terrore che accom- nunciata da un credente islamico niugare cristianesimo e modernità cetera, ma in seguito ci concentria- pagna la paura di un nuovo terro- PREDRAG MATVEJEVIC dissidente: «Modernizzare l'Islam e credo che lo stesso principio pos- mo anche sulle conseguenze di re: siamo condannati a vivere con o islamizzare la modernità?». sa valere per il Corano. questi fatti, sia nell'immediato che questa paura e questo può mettere Questo è il grande problema che Neppure in queste ore in cui si a più lungo termine. in predicato proprio la democra- ni che vengono usate in questi mondo islamico e Occidente, ha n altro malinteso è la con- oggi il mondo islamico si trova ad attendono reazioni sul piano mili- La mia opinione è che i motivi e le zia di cui andiamo tanto orgoglio- giorni. Islam e islamismo, come insistito sulla necessità di fare at- fusione tra guerra e atto affrontare. In effetti, non si può tare, bisogna cessare di cercare conseguenze si debbano analizza- si, trasformandola in quello che islamismo e fondamentalismo, tenzione a non lanciare una cam- U terrorista. La guerra aveva islamizzare la modernità come una cultura che tenti alternative di re contemporaneamente. dieci anni fa chiamavo democratu- non sono sinonimi e dovremmo pagna di odio, mentre il presiden- le sue regole, le sue procedure, le noi, sfortunatamente, non siamo civiltà. Temo però che dopo la È facile prevedere che nelle prossi- ra. Chissà che dopo questi fatti, le stare molto attenti a non generaliz- te Bush considerava il Bene con- sue convenzioni che venivano ri- riusciti a cristianizzare la moderni- condanna arrivi la vendetta. me settimane il mondo tenderà a nostre democrazie non si trasfor- zare i fenomeni a cui assistiamo trapposto al Male. spettate - almeno in parte - anche tà. Dall'Illuminismo, tutto un mo- E la vendetta colpisce gli innocen- chiudersi con frontiere più strette, mino in democrature. soprattutto se sono accompagnati Forse devono essere i cristiani i durante il fascismo e lo stalini- vimento di uomini e idee ha impe- ti, mentre i veri colpevoli riescono fastidiosi controlli ai cittadini, Ci sono però altri effetti che ac- da rappresaglie e vendette. primi a tirare in ballo il conflitto smo. dito in Occidente la cristianizza- a sfuggirle. blocco dell'emigrazione e dell'im- compagnano gli attacchi terroristi Occorre indagare senza semplifica- tra mondo povero e mondo ricco. Dopo la caduta del Muro di Berli- zione della modernità. migrazione, limiti alla libertà di dell'11 settembre. Siamo testimo- zioni i rapporti tra questi fatti. Il Precisamente in questo conflitto no siamo usciti dalla Guerra fred- uando si parla di moder- Traduzione di movimento, cancellazione degli ni di malintesi e continue distor- presidente francese Jacques Chi- andrebbero cercati i veri motivi di da e siamo entrati in un periodo nizzare l'Islam, i teologi Cristiana Paternò aiuti ai paesi bisognosi. sioni delle parole e delle espressio- rac, parlando della relazione tra quello che sta accadendo. che non è di guerra ma neppure di Q più fondamentalisti credo- Copyright El Pais

Atipiciachi di Bruno Ugolini la foto del giorno LUTTWACK: AEROPORTI, TROPPA FLESSIBILITA’ uando perfino Lut- la qualità del lavoro, la sua nel cosiddetto terzo setto- tà. Esistono ad esempio pa- twack parla di flessi- efficacia, a danno, in que- re, un settore diverso da ghe miserrime che si ab- Q bilità: Luttwack, la sto caso come in altri, di quello pubblico e da quel- bassano fino ad otto mila flessibilità e il terzo settore tutti i cittadini. lo privato. Sono i «servizi lire l’ora, invece delle ven- emiliano. Quell’osservazione è tor- alla persona», sono le atti- ti mila corrisposte solita- Flessibilità, aeroporti ed nata nel mio ricordo, leg- vità di tutela ambientale e mente per un analogo in- Emilia. gendo di una nuova inda- dei beni culturali, del tem- carico. C’è stato ad un certo pun- gine sul mondo dei nuovi po libero. Siamo, dunque, di fronte, to, negli accesi dibattiti te- lavori in Italia. Ancora Erano un tempo prestazio- sovente, sostiene il sinda- levisivi sui venti di guerra, una volta i promotori so- ni fornite direttamente da- cato, ad un uso distorto un insolito accenno al la- no in Emilia Romagna, gli enti Pubblici. Ora sono dei nuovi lavori. Molte di voro, anzi ai lavori. Uno una regione ricca d’inizia- state affidate in larga misu- queste forme contrattuali degli ospiti di «Porta a por- tive in questo campo, co- ra ad organismi esterni. sono adottate non per esi- ta», il tuttologo e insospet- me abbiamo segnalato an- Così in Emilia Romagna la genze specifiche, connes- tabile Luttwack, accenna- che la scorsa settimana, metà dei servizi alla perso- se al tipo di lavoro richie- va agli scarsi controlli ne- ospitando, tra l’altro, la te- na sono gestiti dai privati, sto, bensì solo per rispar- gli aeroporti americani stimonianza di uno che si con 20 mila occupati che miare. Questo però, pur- che avevano permesso il considera precario fisso, assistono anziani, handi- troppo, va a scapito non passaggio dei terroristi e ma che non rimpiange cer- cappati, tossicodipenden- solo dei lavoratori impie- denunciava le cause di ta- to il «posto» fisso e perma- ti, le cosiddette fasce debo- gati, bensì degli stessi servi- le inadeguatezza. nente. li della società. zi offerti che perdono in Come potete pensare, dice- Una visione di tutt’altra Tra questo popolo di lavo- qualità ed efficacia. va in sostanza, che ci sia- natura è offerta ora da que- ratori, un tempo pubblici, Insomma, torna alla me- no controlli efficienti, vi- sto studio raccontato su sono state adottate forme moria la parabola di Lut- sto che queste delicate «Rassegna Sindacale», da di contratto le più diverse, twack sui delicati lavori di mansioni sono state affida- Mayda Guerzoni. Il mon- dalle collaborazioni coor- controllo negli aeroporti. te a ditte decentrate, con do soggetto ad esame, - dinate e continuative, alle Là dove certe forme di fles- paghe molto basse… Era per volontà di Cgil, Fun- prestazioni occasionali. Il sibilità esasperata, magari la descrizione sommaria zione Pubblica e Nidil sindacato denuncia, però, considerate il non plus ul- di certi lavori «atipici» e (nuove identità lavorati- in questo fiorire di nuovi tra della modernità con- dell’uso spesso strumenta- ve) regionali - è, in questo lavori assai meritevoli dal temporanea, finiscono col le di forme di flessibilità caso, quello di coloro che punto di vista sociale, un nuocere alla stessa sicurez- esasperata che abbassano prestano le loro mansioni grosso rischio di precarie- za di una nazione… Varsavia, una bimba guarda fuori dalle tende verdi della cabina dove entrambi i genitori stanno votando per l’elezione del nuovo parlamento polacco. Io, cittadino, chiedo giustizia. Non guerra GIANNI D’ELIA Segue dalla prima doppio, e il falso dualismo in scontro con la Storia, con la Come dobbiamo rifiutarla tolico e conservatore, come base la diminuzione della donna e cidente) contro il terrorismo. atto tra Occidente e Oriente è «morte per storia». Il pacifismo noi, in Europa, in Italia. Cercan- di partenza: non uccidere, ama dell’altro?) dei Talebani e del L’unica speranza di questo tem- Ora, le stragi orrende in Ameri- implicito nello svolgimento ide- di Leopardi è antimilitarismo. do da subito la pace in Palesti- il tuo prossimo, colpisci l’ingiu- fondamentalismo islamico è un po saranno forse i Movimenti ca sono pietre pesantissime con- ologico della tarda modernità. Il Come cittadino italiano, na, non un’altra guerra per altri stizia con la giustizia della vita, prodotto diretto del fondamen- eretici, fuori dal falso dualismo, tro ogni prospettiva di cambia- fallimento della politica è totale. chiedo giustizia per tutti gli ucci- popoli. Le situazioni di ingiusti- non della morte. È lo stesso che talismo confessionale e consumi- capaci di riformulare un pensie- mento reale del Sistema, che ha Solo la critica poetica, la critica si, i feriti. Di fronte a una crisi zia e di oppressione, di strage troviamo nelle poesie di Noël, stico occidentale: si specchiano ro poetico della politica, guar- prodotto da sé un Controsiste- eretica, da Leopardi a Baudelai- così grande, così spaventosa- quotidiana e secolare, in altre mai così nostre: «La caduta dei due concezioni apparentemente dando solo ai valori e alla giusti- ma, spesso finanziato machiavel- re fino a Pasolini, ha indicato mente cruenta, che per la prima aree del mondo e per molti po- tempi» (Guanda, 2001). Tra il opposte, ma concomitanti, due zia, non più agli interessi e alle licamente (come i Talebani af- un’altra strada, che nessuno ha volta ricade sul suolo dell’Occi- poli, dal Medio Oriente all’Asia, Movimento Prossimo Venturo totalitarismi: il profitto e il con- ipocrisie dell’«amico ieri e nemi- ghani, che ospitano il terrorista raccolto a livello politico. Eppu- dente, non è possibile che solo all’America Latina, la polveriera e il Sistema Presente, c’è oggi il trollo dei corpi. co domani». La verità politica Bin Laden) e senza passare per il re, la solidarietà internazionale la vendetta e la ragione di stato e il lazzaretto africani, dovrebbe- Terrore. È già successo, in Italia, Con una grande differenza, dovrà guidare la pratica politica. sottile (confessioni e ideologie). postulata dalla Ginestra leopar- abbiano (anche da noi, truccate ro condurre a una riflessione au- e ha portato a un sistema in cri- però, che è il portato della rivo- E il primo di questi valori laici Tutti i nemici di oggi dell’Ameri- diana, la «confederazione uma- da giustizia, per i nostri dispersi tocritica fortissima, che solo si, da cui è uscito il peggio, co- luzione francese: la democrazia. dovrà essere: no alla guerra. Al- ca, sono stati dagli Usa prima na» contro il comune nemico, italiani) parola e udienza. Una una ragione non semplicemente me l’odierno governo nazionale Una forma, che riveste una so- trimenti, faranno, di noi tutti, appoggiati. la natura mortale, il destino bio- parola grande la dovrebbe dire politica, ma anche poetica, po- certifica ogni giorno. In nome stanza economica totalizzante, quello che vogliono, contamina- Queste due violenze sono in- logico, più semplicemente il fat- il Movimento Democratico trebbe compiere. della guerra planetaria o di lun- ma una forma che permette la zioni nucleari comprese. Sini- trecciate, e ora schiacciate, da to che dobbiamo tutti «morire Americano, rifiutando, per pri- Perché la poesia, da secoli, ga durata, dichiarata dal presi- critica e il dissenso, almeno sulla stra europea, svegliati, e aiutia- una violenza «esterna», più gran- per natura», apriva una rifonda- ma cosa, la guerra, memore del- ripete quello che sembra oggi il dente Bush al Terrore, verrà col- carta. Bisogna tentare un’altra mo gli americani a fermarsi in de, imprevista. Il Sistema del co- zione della politica, a partire dal la disastrosa campagna del Viet- solo messaggio forte contro la pito il dissenso? Il nazismo spiri- strada: giustizia internazionale tempo, a ritrovare il senso poeti- siddetto bene ha prodotto il suo corpo mortale, appunto, nel suo nam. guerra, il messaggio del Papa cat- tuale (come definire altrimenti (dell’Onu), non guerra (dell’Oc- co della vita, in questa tragedia.

cara unità... ne in "Saggi tra passato e futuro", Vallecchi, 1970). Gino Strada, stinese. Sharon, forte della capacità militare di Israele, vuole sempre le colpe su di noi o sui paesi che ci rappresentano? Se il medico che sta cercando di rientrare in Afganistan per assistere palesemente portare la questione arabo-israeliana sul piano del alcuni mullah sobillano i propri sudditi alla jihad, invece che la popolazione martoriata dal regime dei talebani, ripete nelle conflitto totale. E a quanto pare i richiami a stelle e strisce poco impegnarsi a consegnare Bin Laden e combriccola alla giustizia A scuola dire qualcosa interviste rilasciate in questi giorni: «Oggi più che mai bisogna influiscono più di tanto. Se Peres dovesse dimettersi ogni possibi- internazionale, dobbiamo proprio fare petizioni verso i nostri parlare di pace, bisogna che ognuno, per quel che può lavori per lità di riaprire il processo di pace automaticamente sfumerà con capi di stato? Non dovremmo piuttosto fare pressione sul gover- su 7 mila omicidi? la pace». A scuola, nei contesti educativi, si può lavorare per il tutte le conseguenze (quasi) prevedibili, tra l'altro nell'ambito no afghano affinchè la smetta di proteggere dei criminali? Ci rispetto reciproco, per la vita, per la gestione non distruttiva dei della nuova situazione mondiale un focolaio di guerra in Palesti- prendiamo cura delle donne afgane (si veda quella petizione che Segreteria nazionale Mce conflitti. Si può praticare e costruire una cultura di pace, una na non possiamo permettercelo (se proprio dobbiamo fare un gira in rete da molto tempo) e permettiamo che resti in circola- «Come si può dire qualcosa di intelligente su settemila omici- convivenza interculturale. È una ricerca che oggi, a fronte delle discorso di bassa lega bushiana). La presenza (massiccia) degli zione lo stesso uomo responsabile di come quelle donne vengo- di?», è un interrogativo particolarmente difficile per chi fa l'inse- tragedie avvenute e dei rischi che si aprono, rinnova il suo senso, osservatori Onu e un richiamo serio a Sharon ed i suoi falchi no trattate? gnante o l'educatrice, l'educatore; per gli iscritti dell’Mce che in la sua vitalità. Sappiamo quanto siano importanti, per la pratica sarebbe un primo passo, cui abbinare un intervento sulla questio- Questa deve essere una guerra dichiarata contro il terrorismo questi giorni re-incontrano i ragazzi per cominciare con loro un educativa, la cooperazione, lo scambio e la riflessione sulle espe- ne di Hamas che è ormai chiaramente è sfuggita di mano all'Olp. islamico e da parte nostra si deve essere uniti a far pressione su nuovo anno scolastico. E quei bambini e bambine avranno do- rienze. Se volete raccontare i modi e gli strumenti con cui prova- quei pochi governi islamici (bisogna ricordare che invece sono mande da fare. O forse nasconderanno nel silenzio la paura te ad affrontare queste gravissime questioni coi ragazzi, parlare La difficile molti i mussulmani dalla parte degli Usa! )affinchè si dissocino profonda delle immagini che hanno visto. Immagini che sembra- delle difficoltà che incontrate nel far scuola in questo sfondo, chiaramente dall'integralismo terroristico. no un video gioco e raccontano invece, in diretta, una realtà entrare in contatto con altri che si stanno misurando con gli situazione degli Usa Grazie mille e speriamo in bene, cordiali saluti. orrenda. In un nostro recente incontro la maestra Fernanda stessi problemi, potete far riferimento alla nostra sede nazionale: Goffetti ci ricordava una riflessione di Hannah Arendt sull'inse- Movimento di Cooperazione Educativa via dei Piceni 16, 00185 Stefano Mancini, Bologna gnare: «Gli educatori rappresentano di fronte al giovane un Roma, tel. 064457228; fax 064460386; e-mail [email protected]. Salve, mondo del quale devono dichiararsi responsabili anche se non ho visto girare in rete alcune campagne per intervenire sulla l'hanno fatto loro e anche se lo desiderano diverso. Questa L’Onu subito difficile situazione generatasi con gli atti terroristici negli Usa e responsabilità è implicita nel fatto che gli adulti introducono i volevo fare alcune riflessioni. Infatti sono rimasto molto colpito Le lettere (massimo 20 righe dattiloscritte) vanno indirizza- giovani in un mondo che cambia di continuo. L'insegnante si in Palestina da come queste campagne spostino il problema dai terroristi (e te a: «Cara Unità», via Due Macelli 23/13 00187 Roma o qualifica per conoscere il mondo e per essere in grado di istruire da chi li protegge) ai governi occidentali, quasi che fosse colpa alla casella e-mail «[email protected]» altri in proposito, mentre è autorevole in quanto di quel mondo e-mail di: Ion Cazacu della Nato se dovesse scoppiare una guerra tra Oriente e Occiden- si assume la responsabilità» (Hannah Arendt, Saggio sull'istruzio- È giunto il momento di affrontare seriamente la questione pale- te. Ma possiamo noi essere così bravi, buoni e pii da far ricadere diritti negati ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 31 - 24/09/01

lunedì 24 settembre 2001 commenti 31

A breve termine non ritengo siano probabili nuovi attentati. Le immagini evocate da Stati Uniti e terroristi sono ideologiche

Viviamo in Europa, in uno dei Paesi più non ha il tempo per fermarsi a guardarle. siano proprio le storie di chi non vede rispet- ricchi del mondo. Ci vergogniamo a volte del Vorremmo dare spazio, in questa pagina, alla tati i propri diritti a far partire il bisogno di livello dei nostri consumi, dello spreco che voce di chi rimane fuori dalla grande corsa una politica intesa come ricerca appassionata ne facciamo ogni giorno. E il nostro mondo, che ci coinvolge tutti. parlando dei diritti e paziente di un mondo migliore di quello la società in cui viviamo, è percorso tuttavia negati a chi non è abbastanza forte per difen- che abbiamo costruito finora. potete scrivere dalla sofferenza silenziosa dei vinti, da storie derli. Ragionando sul modo in cui, entrando all’indirizzo e-mail [email protected] o a l’Uni- di emarginazione e violenza che non fanno in risonanza con le ingiustizie che segnano la tà, via Due Macelli 23/13 00187 Roma, Rubri- notizia, che vengono date per scontate da chi vita del pianeta all’inizio del terzo millennio, ca Diritti negati, risponde Luigi Cancrini. giornali di questi giorni parla- pura follia o potrebbero, se ascolta- no di «Giustizia o di Operazio- ti, se ascoltati correggere una situa- I ne Infinita» e di una guerra im- zione anomala di cui il potere di minente. La guerra, si dice, riguar- Bin Laden altro non è che il sinto- derà l’Afghanistan e, probabilmen- mo. I produttori di armi americani te, il Golfo Persico. Fra le basi mili- o europei, russi o cinesi, hanno van- tari da utilizzare in Europa, tre so- Paura e senso d’impotenza: taggi di qualche tipo dal loro com- no italiane. È ragionevole, è giustifi- mercio illegale? cato aver paura? Per quello che mi riguarda, sono Il fallimento di una diplomazia ba- profondamente convinto del fatto sata sulle minacce e sulle posizioni per cui un paese democratico è un di principio, sul muro contro mu- paese in cui a tutte queste doman- ro e sulla richiesta di una resa in- de si risponde prima di mettere a condizionata sembra inevitabile se repentaglio la vita dei cittadini. Ed la controparte è animata da una colpiti gli adulti più dei bambini è soprattutto questo, mi pare il ra- convinzione ideologica o religiosa. gionamento alla base delle paure Un’offensiva diplomatica ha possi- LUIGI CANCRINI suscitate ieri dagli attentati ed oggi bilità di riuscita quando lascia dei plicemente perché, facendolo, ren- re ad accumulare ricchezza agendo, dalle operazioni di guerra «Infini- margini, impliciti o espliciti, dell’av- derebbero di fatto obbligata la san- in proprio o attraverso società più ta». Se la democrazia non esiste in- versario. Se Jihad in arabo vuol dire ta alleanza degli occidentali. Lavora- aro Cancrini, Sono piena di paure, ho voglia di piangere. Lavoro male. o meno anonime sui mercati mon- fatti, i destini nostri, i destini dei guerra santa, il fatto che in Usa si re sui dubbi e sulle divisioni dei il diritto che mi sembra totalmente negato, oggi, è Qualcuno mi dice che devo reagire, qualcuno mi dice che diali. C’è un rapporto di qualche nostri figli sono affidati ad un picco- parli di giustizia in nome di un be- paesi che chiedono oggi agli ameri- C il diritto a capire quello che sta succedendo. Sare- sono depressa e che reagire è impossibile, che ci si deve genere fra i paradisi fiscali, le zone lo gruppo di persone cui davvero ne supremo significa che quello che cani prove certe di colpevolezza pri- mo in guerra fra poco, forse, una guerra di cui ci si dice piuttosto curare. Debbo farlo davvero? Da vecchia compa- del mondo in cui i denari circolano poco potrebbe importare di noi si sta accettando è il piano proprio ma di far partire le rappresaglie è che durerà molto di più dell’ultima guerra mondiale, gna (una parola che non si usa più ed è un peccato) senza che sia necessario dire o sape- gente comune. Puntando su Gori- dello scenario ideologico. Bush e i sicuramente utile a chi di questa una guerra in cui il nemico attaccherà soprattutto i civili, vorrei avere la possibilità di discuterne con qualcuno, di re a chi appartengono e i prosperi zia, i soldati italiani accusavano i suoi hanno parlato di una lotta con- rappresaglia ha paura. Quando la una guerra in cui entreremo perché è obbligatorio entrar- capire di più. affari di una interanzionale del ter- generali e i politici che se ne stava- tro il male del mondo, Ciampi, di guerra scoppierà, tuttavia, il qua- ci. Lorenza Rastelli, Firenze rorismo? I traffici illegali di armi e no tranquilli a casa mentre loro sof- solito un uomo equilibrato, ha ri- dro potrebbe essere molto diverso: di droga si inseriscono naturalmen- frivano e morivano al fronte. La cordato il precedente della lotta se i paesi europei si trasformeranno te in questo tipo di affari come tutti storia rischia di ripetersi oggi: colo- contro il nazismo. In queste condi- in alleati espliciti ed attivi degli ame- in una situazione del genere, dei città di sempre. Che debbano sentir- perfino un dibattito parlamentare, sappiamo da anni: non è a loro che ro che contano davvero, i gruppi zioni, il nemico è cattivo, noi siamo ricani, colpirli diventerà naturale e, militari. Vivere a Roma, centro cul- si orgogliose di avere paura perché dobbiamo chiederci chi giudicherà andrebbe rivolta una guerra infini- economici e finanziari accecati dal- i buoni, uccidere è lecito o natura- probabilmente obbligato.Stiamo turale e spirituale dell’Occidente, la paura è in situazioni come que- se le prove addotte per alterare ta da combattere senza missili né l’idea di dominare il mondo doma- le. Come ai tempi delle guerre di parlando, in effetti di una guerra potrebbe diventare pericoloso. Par- sta, un segno chiaro di salute men- l’uno o l’altro dei paesi di cui si dice bombe utilizzando le armi della tra- ni hanno fatto affari fino a ieri, e religione. Se i fattori della guerra molto diversa da quelle del passato. liamo io e lei, come da persone che tale. Che sentiamo il bisogno di ri- che hanno protetto o promosso gli sparenza dei mercati e della onestà continueranno a fare affari domani santa islamica non cederanno, tut- Impossibilitati a combattere a viso hanno paura? Sì. Sono discorsi di volgere a sé stesso e agli altri delle attentatori sono prove certe. Chi delle transazioni ecnomiche? Quel- con i Bin Laden di turno. I cittadini tavia, quali sono le loro mosse più scoperto su un campo di battaglia persone che hanno paura, che te- domande di fondo.La prima, la più stabilirà se la guerra promette risul- lo legato al riciclaggio del denaro sono e resteranno esposti in prima probabili in futuro? A breve termi- per la inferiorità innegabile dei loro mono per sé e per i loro cari. Che si semplice e la più importante, ri- tati migliori di un’offensiva diplo- sporco è un problema irrisolvibile? linea alle follie di una guerra voluta ne, credo, l’organizzazione di nuo- armamenti, i sostenitori della guer- spaventano vedendo i bambini gio- guarda il problema del dove verran- matica e economica. Chi è in grado Gli appelli dell’Onu per la traspa- e permessa soprattutto da questi vi attentati, non serve soprattutto a ra santa islamica hanno a loro di- care, le discoteche e gli stadi pieni no prese, e da chi, decisioni che di spiegare come e perché, nell’eco- renza delle economie internaziona- gruppi. Da cui loro riusciranno a loro. Difficilmente, mi pare, essi sposizione solo il terrorismo. Le po- di gente che si diverte, il fluire caoti- riguardano la vita di tutti noi. Nel nomia globalizzata di oggi, un uo- li o per il controllo dei gruppi finan- trarre qualche profitto supplemen- colpiranno l’Europa o l’Italia sem- polazioni civili corrono più rischi, co e tranquillo, però, delle nostre momento in cui il governo nega mo come Bin Laden può continua- ziari che li dominano nei fatti sono tare. La scuola, la Moratti e quel gioco da ragazzi MARINA BOSCAINO

Segue dalla prima degli abilitati e degli idonei a tali li apparissero˘ poco convincenti. settimana dall’inizio dell’anno sco- co sforzo degli operatori per rispet- bero coscienziosamente dovuto. te giustizia (o efficienza) è fatta e i movimenti dovevano essere pubbli- Allo stesso tempo, tuttavia, è indi- lastico - quello con «tutti i professo- tare la data vale davvero un pubbli- Purtroppo per il ministro Mo- posti sono riempiti, l’anno scolasti- Il tono enfatico e la pubblicazione cati entro un termine non rispetta- spensabile una riflessione circa il ri al proprio posto», quello del mi- co ringraziamento: le pratiche di ratti, però, qualcosa non è andato co può iniziare serenamente, la stessa, tuttavia, apparivano forte- to dal Provveditorato, che ha quin- bombardamento di messaggi, di racolo organizzativo - il TAR di immissione in ruolo sono state por- per il verso giusto. Capita che˘ la scuola pubblica e la scuola privata mente stridenti con quella consue- di provveduto alla eliminazione parole che in questo triste momen- Roma ha sospeso tutti i tremilacin- tate avanti in tempi rapidissimi, de- scuola non sia - checché se ne vo- azzerano le proprie sostanziali dif- ta atmosfera da girone dantesco, delle domande. Tali ricorsi sono to per la scuola italiana arrivano quecento insegnanti nominati di terminati dal provvidenziale avven- glia dire, nonostante tutto - ferenze, il manager ha coniugato da bolgia infernale che comunque stati accolti. La seconda ondata è dai propri più alti˘ rappresentanti ruolo per Roma e provincia, acco- to del Ministro Moratti che, vindi- un’azienda. Capita che il sistema efficacia ed efficienza e, con quel si respirava nei locali di Via Piancia- determinata da chi non è stato im- istituzionali: messaggi rassicuranti, gliendo tutti i numerosissimi ricor- ce di anni di disorganizzazione, di dell’istruzione - ancora - pubblica senso pragmatico di chi è abituato ni. Tanto da aumentare le messo in ruolo entro il 30 agosto e messaggi di fiducia, messaggi di rin- si presentati. Non è dato, per il mo- inizi d’anno caratterizzati da catte- italiana sia rappresentato da esseri ad organizzare, affida i ruoli dimo- perplessità˘ per quella modalità˘ rivendica il proprio diritto, avendo graziamento, appunto. Ogni atto, mento, sapere in che modo dre vuote seguiti dal gioco perfido - ancora - pensanti, che hanno sa- strando capacità, coraggio, senso così anomala: perché non ringra- constatato l’iniquità˘ di talune no- ogni deliberazione, ogni provvedi- evolverà˘ la situazione. Quel che è e sfiancante delle assegnazioni di crificato anni della propria esisten- della realtà, quel tanto di psicolo- ziare i dipendenti in altro modo? mine. La verità è che ministero e mento viene accompagnato da un certo, oltre al dato civilmente pe- supplenze annuali, di graduatorie za nel tentativo di raggiungere gia che non guasta. Alt, fermiamo- Quale necessità si nascondeva die- provveditorato, per ciò che riguar- corredo verbale che pare - agli oc- sante ma economicamente e spetta- interminabili, di entrate in ruolo l’obiettivo della titolarità di una cat- ci. Qui ci sono le graduatorie; qui tro quel riconoscimento pubblico da le nomine effettuate nel mese di chi di chi lo esprime - esso solo colarmente irrilevante dei diritti di- che non arrivavano mai, ha ritenu- tedra per il quale hanno studiato, ci sono dei punteggi, dei titoli; qui e reiterato? agosto a Roma, non hanno tenuto garanzia dell’efficacia di quei prov- sattesi di tanti docenti, è che genito- to che occupare la poltrona di Via- hanno accumulato titoli, si sono c’è gente che ha più o meno matu- Quelle parole apparivano poco conto del fatto che i primi ricorsi vediementi, di quelle deliberazio- ri e alunni delle scuole di Roma le Trastevere e azzerare magica- creati competenze e conoscenze. E rato dei diritti; qui c’è gente che ha convincenti soprattutto pensando non potevano essere ignorati, pro- ni. Questo equivoco reiterato e dif- potrebbero dover fare i conti con mente le disfunzioni accumulate che, grazie al cielo, non sono anco- sostenuto esami, che attende da an- alla messe di ricorsi che le immis- prio perché avrebbero condiziona- fuso tra forma e sostanza appare situazioni che il Ministro - non si da decenni fosse un semplice gioco ra nelle condizioni, nonostante le ni, che da anni si sbatte da una sioni in ruolo stavano provocando to le nomine stesse: tra i posti di- sempre più pericoloso, tanto più sa quanto strumentalmente o inge- da ragazzi: bastava riempire i bu- umiliazioni in termini economici, parte e dall’altra della città, magari in quel momento e avevano provo- sponibili alcuni avrebbero dovuto che a fronte di quei messaggi - del nuamente - non aveva evidenziato. chi, creare i numeri e, naturalmen- professionali, di riconoscimento dividendosi tra più scuole; qui c’è cato precedentemente. La situazio- essere riservati ai passaggi. Ministro, del Provveditore, spesso E comunque con una non te, divulgarli nel modo più altiso- sociale, di assistere a bocca aperta e gente che ha maturato una profes- ne che si è maturata negli ultimi Alla luce di questa spiegazione dei dirigenti di istituto - non si ri- titolarità˘ effettiva delle cattedre as- nante possibile; assicurare, non im- senza reagire alla rappresentazione sionalità, che ha sempre insegnato mesi comporta infatti due ondate un po’ noiosa, ma utile per com- scontra un’altrettanto persuasiva segnate. Cosa ne è stato della porta come, l’inizio dell’anno scola- - meramente ad uso dello spettato- alle Superiori e non conosce i meto- di ricorsi contro il Provveditorato prendere l’entità˘ del problema, ci incisività reale sui problemi veri qualità˘dell’insegnamento potreb- stico; fare giustizia, poi, del- re attonito, fidando sulla acriticità di didattici delle Medie, e non sa- agli Studi di Roma che, pur riguar- si rende conto come i pubblici rin- della scuola italiana. Il ringrazia- be essere lo spunto per un’ulterio- l’iniquità˘ di trattamento tra scuo- diffusa del pubblico - del migliore prebbe mai insegnare ai bimbi del- dando due situazioni completa- graziamenti del Provveditore Fede- mento pubblico del Provveditore re riflessione. D’altra parte, il titani- la pubblica e scuola privata, pre- dei mondi possibili, dove finalmen- le elementari. E viceversa. Che co- mente differenti, incidono entram- Fedeli è sembrato, immediatamen- miando i docenti di quest’ultima e sa ne facciamo di questa realtà? La be sul numero rilevante di immis- te, un’esternazione in linea con la omologando i loro punteggi a quel- sacrifichiamo sull’altare della per- sioni in ruolo completate entro il politica-spettacolo alla quale sia- li dei docenti della scuola statale. È fetta riuscita della rappresentazio- 30 agosto e sbandierate come un mo ormai abituati da qualche me- imbarazzante che i ministri Berlin- ne? Gli attori si ribellano al regista, risultato dell’efficienza e della se: non importa in che modo, se guer e De Mauro, che pure nella in una rivisitazione empia e tragico- capacità˘ dei primi mesi di reggen- legittimamente, attraverso quali scuola e della scuola hanno vissu- mica di più sublimi rappresentazio- za del Ministero dell’Istruzione da valutazioni˘ e quali mezzi, a prezzo to, non abbiano capito una cosa ni. Il regista riteneva che le cifre parte di Letizia Moratti. di quali professionalità˘ offese; ave- tanto elementare. Forse hanno ve- avrebbero da sole garantito la riu- La prima ondata riguarda i do- vamo detto 30 agosto e 30 agosto è ramente perso troppo tempo a stu- scita dello spettacolo. Ma gli uomi- centi esclusi dagli elenchi definitivi stato. diare il diritto, Wittgenstein, ni non sono numeri, e gli insegnan- di mobilità in termini di passaggi Tuttavia, a distanza di soli 20 amenità˘ del genere, invece di ap- ti sono uomini. L’efficienza non si di cattedra e di ruolo: gli elenchi giorni da quella data, a una sola plicarsi sul marketing, come avreb- improvvisa, ministro Moratti.

sovranazionali. Le comunità politiche altrettanto. Due torri vengono Le due torri crollate fatte crollare nel centro di Manhattan e migliaia di afghani caricano le loro miserie su un carretto per fuggire verso il confine. Il mondo è e la fine dell’era dei dinosauri diventato fluido e senza confini, con buona pace di chi vorrebbe innalzare muri. Merci ed esseri umani ad alta specializzazione non Flavio Baldes hanno patria. Il concetto di guerra fra stati ha sempre meno senso. Le Ci siamo chiesti per anni cosa avesse fatto estinguere i dinosauri ed guerre sono fra comunità (che non sono gli stati). Ogni guerra è per ora lo stiamo vedendo coi nostri occhi. I dinosauri erano la forma di definizione guerra civile o terrorismo, non guerra nazionale. Quando vita più potente della Terra. L’evoluzione, per qualche motivo, aveva c’erano i dinosauri, cioè gli stati, una nazione poteva decidere di privilegiato in loro quelle caratteristiche di forza e grandezza smisura- invadere la Polonia e le altre decidere di reagire, patteggiare, ignorare. ta, che li rendevano invincibili per le altre specie. I più grandi ed Oggi la Romania è il distretto industriale di Treviso, la Polonia quello agguerriti tra loro, non avevano da temere nulla da alcun essere bavarese. In un certo senso non esistono più né la Polonia né la vivente che non fossero loro stessi. Poi all’improvviso si estinsero, Germania. Il mondo è cambiato, ce lo ripete ossessivamente persino forse per una catastrofe, forse semplicemente a causa di quel lento Buttiglione. Ho sentito molta gente in questi giorni parlare di scontro evolvere della natura che rende alcune caratteristiche fisiche e com- di civiltà: integralisti da un lato, Occidente progressivo dall’altro. portamentali meno adatte alla sopravvivenza. I fragili mammiferi Scusate ma non ci credo. Lo scontro tra civiltà è una conseguenza, sembravano più adatti alla vita. Io credo che in questi giorni stiamo non un punto di partenza. Io credo semplicemente che sia finita l’era assistendo ad un’estinzione di dinosauri. Oggi il concetto di popolo dei dinosauri, quelle entità chiare, definite, che erano i pilastri del vacilla, sgretolato da una globalizzazione delle genti e delle culture nostro ordinamento economico-politico internazionale: gli stati, le che rende Milano vicina a Berlino e Prato prossima a Shangai. Il multinazionali, gli organismi internazionali che ne sono emanazione. concetto di comunità geografica economica è stato spazzato via da Sono arrivati i mammiferi. Non forti, ma agili. Meno grandi, ma con una globalizzazione economica e da una organizzazione economica meno bisogni. Meno potenti, ma più sicuri, perché meno esposti. Più di rete. Il software americano è fatto da pakistani, indiani e russi che portati alla rete, alla caccia di gruppo. Meno identificabili. Sono vivono in America e calzano sandali di gomma fatti in Cina da arrivati in tutti i settori della nostra vita e quindi anche nel terrori- aziende americane. Parte dei lavoratori in Italia lavora per mantenere smo. Si capisce bene che questo non è un mondo per dinosauri e La tiratura dell’Unità del 23 settembre è stata di 154.551 copie figli e genitori in Africa. Le comunità etniche ed economiche sono forse, anche i mammiferi cominciano a diventare obsoleti. Colore: Composite Colore: Composite ----- Stampata: 24/09/01 02.03 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 33 - 24/09/01 47 pagina Esauriti i congressi delle Unità di Base, la Esauriti i congressi delle Unità di Base, Il rispetto della proporzionalità nei congressi di Il rispetto della proporzionalità La platea di tutti i delegati, con diritto di voto, ad Esauriti i congressi di Federazione, la Commissione 5. 6. 7. 8. Federazione, di Unione regionale e nazionale è assicurato Federazione, di Unione dei resti. Ed è garantito dalle attraverso il recupero dei rispettivi livelli. I dele- Commissioni per il Congresso sono pertanto aggiuntivi rispetto gati designati con i resti dal Congresso; per questo ogni a quelli eletti direttamente l'eventuale lista deve contenere un nominativo in più, per successivo recupero. eventua- Commissione per il Congresso federale, o di altra dalle varie le istanza, procede al computo dei voti ottenuti corrispon- mozioni politiche; poi calcola la percentuale somma i dente a ciascun documento. Successivamente la rela- delegati ottenuti da ciascuna mozione e ne calcola Per ogni mozione si confronta la percen- tiva percentuale. di delegati eletti. tuale di voti ottenuti con la percentuale è superiore ad 1 si Se la differenza fra le due percentuali mozio- procede al recupero dei resti attribuendo alla/e infe- di delegati ne/mozioni che abbiano una percentuale dei voti il numero di delegati neces- riore alla percentuale A tal fine sario ad ottenere la corrispondenza dei due dati. i dele- la Commissione federale per il Congresso designa a partire gati aggiuntivi attingendo al primo dei non eletti il resto dalle Unità di base dove il documento ha ottenuto per cia- più alto in valore assoluto. Il resto corrisponde, al primo scun documento e per ciascuna Unità di base, un delega- quoziente che non ha consentito l'elezione di to. in analo- regionale per il congresso si incarica di effettuare, per cer- gia con il precedente comma, le stesse operazioni tificare la composizione dell'Assemblea congressuale della regionale. Conclusi i congressi regionali, è compito alla Commissione nazionale per il congresso procedere certificazione dell'Assemblea congressuale nazionale. ogni livello (federale, regionale e nazionale) deve rispetta- re il risultato dei voti conseguiti dalle mozioni nelle Unità di base. A tal fine le Commissioni per il Congresso sono chiamate ad operare gli eventuali riequilibri. La composizione complessiva della Direzione Il numero dei membri elettivi della Direzione Per le elezioni degli organi dirigenti si applicano, a Le liste proposte dai sostenitori delle mozioni sono Qualora si opti per il voto palese, i sostenitori di cia- Qualora si opti per il voto segreto, i sostenitori di cia- Nel caso di più mozioni politiche il congresso decide 3. 4. 1. 2. 1. 2. 3. Articolo 15 (Elezione dei delegati nel caso di più mozioni politiche) Articolo 16 (Elezione degli organi dirigenti) scuna mozione presentano una lista di candidati pari alla quota dei delegati ad essi spettante secondo quanto stabi- lito dal precedente Art. 14. Alla lista dei candidati è allega- to il nome di un candidato di riserva. unificate dalla Presidenza del Congresso in un'unica lista che è sottoposta alla votazione palese del Congresso. scuna mozione politica presentano una lista di candidati superiore almeno di un terzo al numero dei delegati spet- tanti. Ad ogni votante è consegnata una scheda corri- spondente al documento per il quale ha votato, ognuno ha diritto di votare per un numero di candidati pari a non più del 40% degli eligendi. Sono eletti per ciascuna lista i candidati più votati, fermo restando il vincolo della rap- presentanza di sesso. innanzitutto se votare in forma palese o in forma segreta. Il voto segreto è obbligatorio se è richiesto da almeno un decimo degli aventi diritto. seconda che siano stati presentati uno o più documenti politici, le regole e le procedure indicate nei precedenti articoli 15, 16 e17. Nazionale è fissato entro la fine dello svolgimento dei congressi delle Unità di Base dalla Commissione Nazionale per il Congresso. Nazionale deve rispettare il risultato dei voti conseguiti dalle mozioni nelle Unità di base. A tal fine la Commissione per il Congresso è chiamata ad operare l’e- ventuale riequilibrio. Al momento della presentazione della lista un Al momento della presentazione della lista Qualora il Congresso opti per il voto segreto, la Sono solamente le mozioni politiche nazionali a Qualora sia scelto il voto palese, la Commissione Qualora a sostegno di una mozione politica siano Nel caso di una sola mozione, il Congresso decide Il numero dei delegati assegnato ai sostenitori delle I delegati da eleggere sono assegnati a ciascuna lista I delegati da eleggere sono assegnati a ciascuna Nel caso di più liste, ogni partecipante al Congresso Il numero dei delegati spettanti a ciascuna mozione Al termine del dibattito nei congressi delle Unità di Al termine del dibattito Se la lista è accolta, il voto avviene per alzata di mano Se la lista è accolta, il voto avviene per alzata di Per assicurare la più ampia trasparenza e correttezza Per assicurare la più ampia Nei congressi di Federazione, delle Unioni regionali e Nei congressi di Federazione, Il voto sulle mozioni politiche avviene esclusivamen- Il voto sulle mozioni politiche votazione di eventuali altri documenti. votazione di 7. 4. 5. 6. 3. 3. 4. 1. ● (Elezione dei delegati nel caso di una sola mozione) 1. 2. 2. 5. 6. 4. 3. Articolo 14 (Determinazione per del numero dei delegati ciascuna mozione politica e recupero dei resti ai vari livelli) Articolo13 in base ai voti ottenuti ed utilizzando il metodo di calcolo in base ai voti ottenuti ed utilizzando il metodo ciascuna illustrato all’art. 14 e sono dichiarati eletti per lista i candidati che abbiano raccolto più preferenze, fermo restando il vincolo della rappresentanza di sesso come stabilito dello statuto dei Democratici di Sinistra art. 5. Presidenza del congresso fissa un termine entro il quale, con la firma di almeno un decimo dei partecipanti ai con- gressi delle Unità di base o del 10% nei delegati ai congres- si delle istanze superiori, possono essere presentate liste di candidati di numero pari a quello degli eligendi. Nessuno può essere fra i firmatari o tra i candidati di più di una lista. Se viene presentata una sola lista essa viene votata in blocco. Se sono presentate più liste ogni membro del Congresso indica la lista presentata e un numero di prefe- renze non inferiore ad un terzo e non superiore alla metà degli eligendi. L'elezione dei delegati avviene nei modi indicati nell'ultimo periodo del comma precedente. per la lista nel suo complesso. numero di partecipanti al Congresso che sia pari ad alme- numero di partecipanti al Congresso che sia pari con un no il 10% del totale può presentare un'altra lista il 20%. numero di candidati consenzienti pari ad almeno una lista. Nessun candidato può essere proposto in più di il suo voto dichiara pubblicamente per quale lista esprime secondo i e indica esplicitamente una o più preferenze, criteri fissati dalla Commissione elettorale. elettorale sulla base di criteri di rappresentatività e di plu- elettorale sulla base di criteri di rappresentatività a quello ralismo, predispone una lista di numero pari degli eligendi che è sottoposta all'esame dell'assemblea prima di procedere al voto. determinare la ripartizione dei delegati si ottiene dividendo il totale dei voti riportati da ogni documento politico per 1,2,3… sino al numero dei dele- gati complessivi da eleggere, disponendoli in una gradua- toria decrescente. Ciascuna mozione avrà tanti delegati quanti sono i quozienti in essa appartenenti, compresi nella graduatoria, in caso di parità sono eletti entrambi i candidati. state presentate più liste la ripartizione dei delegati è attua- ta con la stessa procedura prevista al comma precedente. innanzitutto se votare in forma palese o in forma segreta, innanzitutto se votare in forma palese o in forma dirigen- con votazione distinta per i delegati, per gli organi se è ti, per quelli di garanzia. Il voto segreto è obbligatorio richiesto da almeno un decimo degli aventi diritto. diverse mozioni è calcolato, nelle Unità di base, dalla pre- sidenza del congresso, appena terminate le votazioni sui documenti politici. nelle votazioni sulle mozioni politiche, ciascun iscritto ai nelle votazioni sulle mozioni DS, deve mostrare la tessera. base si procede subito al voto. Ogni iscritto può votare per base si procede subito al una sola mozione. Nazionale, a ciascuna mozione politica è attribuita la Nazionale, a ciascuna nei congressi delle relative Unità somma dei voti ottenuti di base. te nei congressi delle Unità di base e nelle assemblee con- te nei congressi delle Unità le quali votano i propri delega- gressuali ad essi equiparate, ottenuti da ciascuna delle mozio- ti in proporzione ai voti ni. eletti dai congressi regionali e eletti dai congressi regionali IV in rappresentanza delle organizzazio- eletti dalle autonomie tematiche. dirigenti e di garanzia Ai fini del calcolo per l’assegnazione dei delegati Il voto sulle mozioni politiche è espresso in forma Le Autonomie tematiche hanno diritto di proporre La Commissione Nazionale per il Congresso vigila La Commissione Nazionale per il Congresso La platea dei delegati, di cui ai punti precedenti, al La platea dei delegati, di cui ai punti precedenti, Le operazioni di voto si svolgono tassativamente nel Le Autonomie tematiche nazionali certificate eleggo- Il Congresso Nazionale è composto: Il Congresso Nazionale Da partecipanti con diritto di parola ma non di voto: Da partecipanti con diritto di parola ma non di I membri di diritto non devono superare la quota del I membri di diritto non devono superare la quota voto sulle mozioni politiche, ai sensi dell’art. 3, nei modi indicati dagli articoli successivi; elezione dei delegati (così come previsto dagli articoli 13 o 15), degli organi dirigenti, degli organi di garan- zia e del segretario politico (così come previsto dagli statuti e dai regolamenti vigenti e con le modalità pre- viste dal successivo articolo 16); gli iscritti ai DS eletti nelle assemblee parlamentari e presidenti di Provincia capoluogo di Regione. nazionali e in quella europea; il Presidente della Direzione nazionale; ; la Presidenza del Consiglio nazionale dei Garanti il Presidente nazionale della Sinistra giovanile; la Coordinatrice nazionale delle donne; gli iscritti ai DS presidenti di Regione, sindaci il Presidente nazionale del partito; 3. I. 50 designati dalla Sinistra Giovanile secondo una pro- I. 50 designati dalla Sinistra II. I restanti 950: assegnati in ragione degli III. per Il 50%, da delegati dei voti ottenuti alle per il restante 50%, sulla base IV. Ad ogni Federazione è assegnato un minimo di 2 V. b) Da 15 delegati 2. 1. 2. ● ● 1. a) Da 1.000 delegati ● ● ● ● ● ● 1. c) Dai delegati per funzioni: 4. 5. 3. d) Da 25 delegati 2. Votazione delle mozioni politiche) Votazione elezioni dei delegati, degli organismi Votazione delle mozioni politiche ed Votazione Articolo 12 ( Articolo 11 (Autonomie tematiche) Articolo 10 nazionale) (Composizione del Congresso documenti di carattere tematico così come stabilito dal- l’art. 4 del presente regolamento. sono considerati validi per il conteggio anche i non iscritti ai DS che abbiano aderito all’Autonomia tematica entro il 3 settembre 200. dalla Sinistra Giovanile: Commissione Nazionale per il cedura approvata dalla Congresso. iscritti; nella votazione della quota pro- ultime elezioni politiche, dei Deputati. porzionale della Camera delegati. no i propri delegati secondo una procedura e con le modalità stabilite dalla Commissione nazionale per il Congresso entro il 3 settembre 2001, dopo una consulta- zione con le stesse Autonomie. palese come previsto dallo statuto. seguente ordine: ni di partito all’estero. sull’applicazione della norma antidiscriminatoria conte- sull’applicazione della norma antidiscriminatoria nuta al comma 2 dell’art. 5 dello Statuto Nazionale. dei voti Congresso Nazionale deve rispettare il risultato di base. conseguiti dalle mozioni nei congressi delle Unità è A tal fine la Commissione Nazionale per il Congresso chiamata ad operare l’eventuale riequilibrio. i componenti la Direzione nazionale, il Consiglio nazio- nale dei Garanti, che non siano stati eletti delegati. 30% del totale della platea congressuale. l’Unità l’Unità Il lavoro e la sinistra Regolamento per il 2° Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra Per tornare a vincere La sinistra cambia per governare il futuro. Con l’Italia. Nell’Ulivo. l’Ulivo e costruirePer salvare i Ds, consolidare un nuovo, unitario partito del riformismo socialista Contributo congressuale dei Segretari Regionali piùDonnepiù 26/06/2001 Bozza approvata dalla Direzione Nazionale, in attesa del coordinamento dalla Direzione 26/06/2001 Bozza approvata del testo da parte Commissione Nazionale per il Congresso del Comitato dei Reggenti e della Carta delle Democratiche e dei Democratici di Sinistra d’intenti per il Congresso Giovanni Berlinguer segretario INDICE di sezione al voto dei congressi da sottoporre Le mozioni politiche ai congressi quali vengono eletti i delegati sulla base delle 2 pag. 45 pag. 46 pag. 3 pag. 12 pag. 39 pag. 26 pag. 42 pagina

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Mozione congresso ds Mozione congresso ds : 24/09/01 13.34 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 36 - 24/09/01 47 pagina Esauriti i congressi delle Unità di Base, la Esauriti i congressi delle Unità di Base, Il rispetto della proporzionalità nei congressi di Il rispetto della proporzionalità La platea di tutti i delegati, con diritto di voto, ad Esauriti i congressi di Federazione, la Commissione 5. 6. 7. 8. attuata con la stessa procedura prevista al comma prece- attuata con la stessa procedura dente. regionale e nazionale è assicurato Federazione, di Unione dei resti. Ed è garantito dalle attraverso il recupero I dele- Commissioni per il Congresso dei rispettivi livelli. rispetto gati designati con i resti sono pertanto aggiuntivi per questo a quelli eletti direttamente dal Congresso; per l'e- ogni lista deve contenere un nominativo in più, ventuale successivo recupero. altra even- Commissione per il Congresso federale, o di dalle tuale istanza, procede al computo dei voti ottenuti corri- varie mozioni politiche; poi calcola la percentuale spondente a ciascun documento. Successivamente e ne cal- somma i delegati ottenuti da ciascuna mozione Per ogni mozione si confron- cola la relativa percentuale. di di voti ottenuti con la percentuale ta la percentuale è delegati eletti. Se la differenza fra le due percentuali superiore ad 1 si procede al recupero dei resti attribuendo di alla/e mozione/mozioni che abbiano una percentuale dei voti il numero di delegati inferiore alla percentuale dei due delegati necessario ad ottenere la corrispondenza Congresso dati. A tal fine la Commissione federale per il dei non designa i delegati aggiuntivi attingendo al primo ha eletti a partire dalle Unità di base dove il documento resto corri- ottenuto il resto più alto in valore assoluto. Il Unità di sponde, per ciascun documento e per ciascuna l'elezio- base, al primo quoziente che non ha consentito ne di un delegato. in ana- regionale per il congresso si incarica di effettuare, per logia con il precedente comma, le stesse operazioni certificare la composizione dell'Assemblea congressuale della regionale. Conclusi i congressi regionali, è compito Commissione nazionale per il congresso procedere alla certificazione dell'Assemblea congressuale nazionale. ogni livello (federale, regionale e nazionale) deve rispet- tare il risultato dei voti conseguiti dalle mozioni nelle Unità di base. A tal fine le Commissioni per il Congresso sono chiamate ad operare gli eventuali riequilibri. La composizione complessiva della Direzione Il numero dei membri elettivi della Direzione Per le elezioni degli organi dirigenti si applicano, a Le liste proposte dai sostenitori delle mozioni sono Nel caso di più mozioni politiche il congresso deci- Qualora si opti per il voto palese, i sostenitori di cia- Qualora si opti per il voto segreto, i sostenitori di cia- 4. 2. 3. 1. 2. 3. 1. Articolo 15 (Elezione dei delegati nel caso di più mozioni politiche) Articolo 16 (Elezione degli organi dirigenti) unificate dalla Presidenza del Congresso in un'unica lista che è sottoposta alla votazione palese del Congresso. scuna mozione politica presentano una lista di candidati superiore almeno di un terzo al numero dei delegati spet- tanti. Ad ogni votante è consegnata una scheda corri- spondente al documento per il quale ha votato, ognuno ha diritto di votare per un numero di candidati pari a non più del 40% degli eligendi. Sono eletti per ciascuna lista i candidati più votati, fermo restando il vincolo della rappresentanza di sesso. seconda che siano stati presentati uno o più documenti politici, le regole e le procedure indicate nei precedenti articoli 15, 16 e17. Nazionale è fissato entro la fine dello svolgimento dei congressi delle Unità di Base dalla Commissione Nazionale per il Congresso. Nazionale deve rispettare il risultato dei voti conseguiti dalle mozioni nelle Unità di base. A tal fine la Commissione per il Congresso è chiamata ad operare l’e- ventuale riequilibrio. de innanzitutto se votare in forma palese o in forma segreta. Il voto segreto è obbligatorio se è richiesto da almeno un decimo degli aventi diritto. scuna mozione presentano una lista di candidati pari alla quota dei delegati ad essi spettante secondo quanto stabi- lito dal precedente Art. 14. Alla lista dei candidati è alle- gato il nome di un candidato di riserva. Il voto sulle mozioni politiche avviene esclusiva- Il voto sulle mozioni Al termine del dibattito nei congressi delle Unità di Al termine del dibattito nei congressi delle Unità Nei congressi di Federazione, delle Unioni regionali Per assicurare la più ampia trasparenza e correttezza 3. 4. 5. 6. nelle votazioni sulle mozioni politiche, ciascun iscritto ai nelle votazioni sulle mozioni politiche, ciascun DS, deve mostrare la tessera. mente nei congressi delle Unità di base e nelle assemblee mente nei congressi delle le quali votano i propri congressuali ad essi equiparate, delle delegati in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna mozioni. votare base si procede subito al voto. Ogni iscritto può per una sola mozione. la e Nazionale, a ciascuna mozione politica è attribuita Unità somma dei voti ottenuti nei congressi delle relative di base. Al momento della presentazione della lista un Al momento della presentazione della lista Qualora il Congresso opti per il voto segreto, la Se la lista è accolta, il voto avviene per alzata di Se la lista è accolta, il voto avviene per alzata Sono solamente le mozioni politiche nazionali a Qualora sia scelto il voto palese, la Commissione Qualora a sostegno di una mozione politica siano Nel caso di una sola mozione, il Congresso decide Il numero dei delegati assegnato ai sostenitori delle I delegati da eleggere sono assegnati a ciascuna lista Nel caso di più liste, ogni partecipante al Congresso Il numero dei delegati spettanti a ciascuna mozione 7. 6. 2. 3. 4. 3. 4. 5. 1. 1. 2. Articolo 14 (Determinazione del numero dei delegati per ciascuna mozione politica e recupero dei resti ai vari livelli) Articolo 13 (Elezione dei delegati nel caso di una sola mozione) in base ai voti ottenuti ed utilizzando il metodo di calco- lo illustrato all’art. 14 e sono dichiarati eletti per ciascuna lista i candidati che abbiano raccolto più preferenze, fermo restando il vincolo della rappresentanza di sesso come stabilito dello statuto dei Democratici di Sinistra art. 5. Presidenza del congresso fissa un termine entro il quale, con la firma di almeno un decimo dei partecipanti ai congressi delle Unità di base o del 10% nei delegati ai congressi delle istanze superiori, possono essere presenta- te liste di candidati di numero pari a quello degli eligen- di. Nessuno può essere fra i firmatari o tra i candidati di più di una lista. Se viene presentata una sola lista essa viene votata in blocco. Se sono presentate più liste ogni membro del Congresso indica la lista presentata e un numero di preferenze non inferiore ad un terzo e non superiore alla metà degli eligendi. L'elezione dei delegati avviene nei modi indicati nell'ultimo periodo del comma precedente. state presentate più liste la ripartizione dei delegati è dichiara pubblicamente per quale lista esprime il suo dichiara pubblicamente per quale lista esprime secon- voto e indica esplicitamente una o più preferenze, do i criteri fissati dalla Commissione elettorale. diverse mozioni è calcolato, nelle Unità di base, dalla pre- sidenza del congresso, appena terminate le votazioni sui documenti politici. determinare la ripartizione dei delegati si ottiene dividendo il totale dei voti riportati da ogni documento politico per 1,2,3… sino al numero dei dele- gati complessivi da eleggere, disponendoli in una gradua- toria decrescente. Ciascuna mozione avrà tanti delegati quanti sono i quozienti in essa appartenenti, compresi nella graduatoria, in caso di parità sono eletti entrambi i candidati. elettorale sulla base di criteri di rappresentatività e di plu- elettorale sulla base di criteri di rappresentatività a quello ralismo, predispone una lista di numero pari degli eligendi che è sottoposta all'esame dell'assemblea prima di procedere al voto. mano per la lista nel suo complesso. numero di partecipanti al Congresso che sia pari ad numero di partecipanti al Congresso che sia lista con almeno il 10% del totale può presentare un'altra almeno il un numero di candidati consenzienti pari ad in più di 20%. Nessun candidato può essere proposto una lista. innanzitutto se votare in forma palese o in forma segreta, innanzitutto se votare in forma palese o in forma diri- con votazione distinta per i delegati, per gli organi genti, per quelli di garanzia. Il voto segreto è obbligatorio diritto. se è richiesto da almeno un decimo degli aventi eletti dai congressi regionali e eletti dai congressi regionali IV in rappresentanza delle organizza- eletti dalle autonomie tematiche. smi dirigenti e di garanzia Ai fini del calcolo per l’assegnazione dei delegati Le Autonomie tematiche nazionali certificate eleg- Il voto sulle mozioni politiche è espresso in forma Da partecipanti con diritto di parola ma non di Da partecipanti con diritto di parola ma non Le Autonomie tematiche hanno diritto di proporre I membri di diritto non devono superare la quota La Commissione Nazionale per il Congresso vigila La Commissione Nazionale per il Congresso La platea dei delegati, di cui ai punti precedenti, al La platea dei delegati, di cui ai punti precedenti, Le operazioni di voto si svolgono tassativamente nel Il Congresso Nazionale è composto: Il Congresso Nazionale votazione di eventuali altri documenti. voto sulle mozioni politiche, ai sensi dell’art. 3, nei modi indicati dagli articoli successivi; elezione dei delegati (così come previsto dagli articoli 13 o 15), degli organi dirigenti, degli organi di garan- zia e del segretario politico (così come previsto dagli statuti e dai regolamenti vigenti e con le modalità previste dal successivo articolo 16); gli iscritti ai DS eletti nelle assemblee parlamentari e presidenti di Provincia capoluogo di Regione. nazionali e in quella europea; il Presidente della Direzione nazionale; ; la Presidenza del Consiglio nazionale dei Garanti il Presidente nazionale della Sinistra giovanile; la Coordinatrice nazionale delle donne; gli iscritti ai DS presidenti di Regione, sindaci il Presidente nazionale del partito; a) Da 1.000 delegati Giovanile secondo una I. 50 designati dalla Sinistra II. I restanti 950: assegnati in ragione degli III. per Il 50%, da delegati 50%, sulla base dei voti ottenuti alle per il restante IV. è assegnato un minimo di 2 Ad ogni Federazione V. b) Da 15 delegati c) Dai delegati per funzioni: 3. 1. 2. ● ● ● 1. ● ● ● ● ● ● 1. 2. 5. d) Da 25 delegati 2. 3. 4. Votazione delle mozioni politiche Votazione Votazione delle mozioni politiche) Votazione Articolo 12 ( Articolo 11 (Autonomie tematiche) Articolo 10 Congresso nazionale) (Composizione del ed elezioni dei delegati, degli organi- seguente ordine: dalla Sinistra Giovanile: Commissione Nazionale per procedura approvata dalla il Congresso. iscritti; nella votazione della quota pro- ultime elezioni politiche, dei Deputati. porzionale della Camera delegati. zioni di partito all’estero. sono considerati validi per il conteggio anche i non iscrit- ti ai DS che abbiano aderito all’Autonomia tematica entro il 3 settembre 200. documenti di carattere tematico così come stabilito dal- l’art. 4 del presente regolamento. palese come previsto dallo statuto. gono i propri delegati secondo una procedura e con le modalità stabilite dalla Commissione nazionale per il Congresso entro il 3 settembre 2001, dopo una consulta- zione con le stesse Autonomie. voto: i componenti la Direzione nazionale, il Consiglio nazionale dei Garanti, che non siano stati eletti delegati. Congresso Nazionale deve rispettare il risultato dei voti Congresso Nazionale deve rispettare il risultato Unità di conseguiti dalle mozioni nei congressi delle per il base. A tal fine la Commissione Nazionale Congresso è chiamata ad operare l’eventuale riequilibrio. del 30% del totale della platea congressuale. conte- sull’applicazione della norma antidiscriminatoria nuta al comma 2 dell’art. 5 dello Statuto Nazionale. l’Unità l’Unità Per salvare i Ds, consolidare l’Ulivo e costruirePer salvare i Ds, consolidare un nuovo, unitario partito del riformismo socialista Contributo congressuale dei Segretari Regionali piùDonnepiù Il lavoro e la sinistra Regolamento per il 2° Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra Per tornare a vincere La sinistra cambia per governare il futuro. Con l’Italia. Nell’Ulivo. Carta delle Democratiche e dei Democratici di Sinistra d’intenti per il Congresso Enrico Morando Giovanni Berlinguer Fassino Piero INDICE di sezione al voto dei congressi da sottoporre Le mozioni politiche ai congressi quali vengono eletti i delegati sulla base delle 2 pag. 39 pag. 45 pag. 46 pag. 26 pag. 42 pag. 3 pag. 12 pagina Mozione congresso ds Pagina: UNITA - NAZIONALE - 37 - 24/09/01 3 pagina Non ci sono state solo sottovalutazioni Ci sono stati gravi errori da parte del Gli errori dei Ds Gli errori E’ soprattutto sul piano ideale e dei l’azione dei rilanciare valori che occorre Ds nella società italiana I risultati positivi dei governi dell’Ulivo limiti non ci devono far dimenticare dell’azione di governo maggio. Ma ha pesato nella sconfitta l’in- capacità di costruire alleanze più ampie tra le forze che si opponevano a Berlusconi. ed errori tattici. Ci sono, innanzitutto, ragioni sociali, all’origine della nostra scon- fitta. I dati elettorali degli ultimi anni ci dicono chiaramente che il nostro insedia- mento popolare e democratico è grave- mente incrinato: nel mondo del lavoro, tra gli anziani, nel Mezzogiorno del Paese, tra i giovani e le donne e anche nel complesso mondo delle nuove professioni e della pic- cola e media impresa dove coesistono spes- so grandi arretratezze accanto ad elementi dinamici ed innovativi. partito, che coinvolgono la responsabilità di molti e in qualche misura di tutti, e ritardi anche nell’azione di governo che non possono essere sottaciuti. L’azione del governo ha raggiunto risulta- L’azione Altrettanto evidenti sono le ragioni poli- Sull’esito del voto hanno pesato anche ti positivi e, per molti versi, di grande rilievo. In tanti campi dell’economia, della società, della cultura sono stati avviati cambiamenti solo con l’obiettivo imponenti. Tuttavia dell’Euro e del risanamento è stata piena la capacità di coinvolgere la coscienza degli ita- liani e di acquisirne il consenso, pur di fron- te a pesanti sacrifici. Ma molte parti della società italiana, a partire da quelle più debo- li, non hanno capito le nostre timidezze nella tutela e nella promozione dei diritti dei lavoratori tradizionali e atipici, nella difesa, nell’ampliamento e nelle riforme dello Stato sociale, nella rivendicazione della laicità dello Stato e delle libertà civili. Il Sud del Paese non ha colto una significativa discon- tinuità nelle politiche per lo sviluppo e per l’occupazione. La questione meridionale è stata il tallone d’Achille della nostra azione riformista. Ha così preso corpo un’offensiva politica e culturale della Confindustria, della destra e della Lega tendente a cancellare l’u- niversalismo dei diritti del lavoro, i diritti della contrattazione, i livelli salariali e i fon- damentali diritti di cittadinanza. tiche della nostra sconfitta. Dopo la vitto- ria del ’96 è stato troppo debole il sostegno all’Ulivo. E, in particolare, la seconda fase dell’azione di governo – quella sociale e riformatrice – ha preso corpo con molte timidezze e ritardi, rese confuse dai ripetuti mutamenti di premiership e dalle conti- nue divisioni e conflittualità interne al campo del centrosinistra che offuscavano il conflitto con la destra e che non sono state superate nemmeno nell’imminenza della consultazione elettorale del 13 mag- gio. Gravi sono state le responsabilità di Rifondazione comunista, benché abbia influito anche un nostro deficit di iniziati- va politica. ragioni ideali e identitarie, incertezze e improvvisati revisionismi sul piano dei valori, dei simboli, del linguaggio. Un appannamento del nostro antifascismo. All’indomani della sconfitta sottopo- niamo agli iscritti una piattaforma una maggioranza di politica per dare al partitocentrosinistra L’Ulivo nel maggioritario ha recuperato L’Ulivo Per tornare a vincere non si deve rincor- Per tornare a vincere non Queste sono le ragioni principali che ci Quello che ci muove è una grandissima La svolta è possibile attraverso un bilan- Le tre consecutive sconfitte (elezioni Per questo abbiamo deciso di incontrar- contribuire a costruire un Vogliamo del partito è un bene prezioso L’unità Sono questi i motivi per cui riconoscia- GIOVANNI BERLINGUER GIOVANNI 1. Le ragioni sociali, politiche, ideali della sconfitta e mobilitato consensi importanti negli ulti- mi mesi di campagna per le elezioni del 13 rere un moderatismo che cade nella subal- rere un moderatismo che ma ci vuole una ternità politica e culturale, sinistra, una più riconoscibile moderna e intransigente, opposizione propositiva nel Parlamento e nel Paese, al governo della destra, una più forte coalizione dell’Ulivo e di tutte le forze che si oppon- gono a Berlusconi. hanno spinto a promuovere una mozione di centrosinistra, sottoscritta da compagne e compagni che pure hanno avuto posizio- diversi nel partito a partire dal ni e percorsi Congresso di Torino. preoccupazione per la crisi dei Ds e la scon- fitta dell’Ulivo. In pericolo oggi è la soprav- vivenza, l’autonomia e il futuro della sini- stra italiana. Per evitare questo declino è necessaria una svolta profonda sul piano politico, sociale e culturale. cio dell’esperienza di questi anni che sap- pia vedere gli importanti risultati raggiunti ma anche i limiti e gli errori che ci sono stati e, su questa base, costruire quelle scel- te strategiche che permettano di dare spe- ranza alla sinistra italiana. europee, regionali, politiche) sono uno è in discus- spartiacque per tutti noi. Tutto sione e non è più possibile rimanere rin- chiusi nelle vecchie sicurezze. Essere più di sinistra, per noi, vuol dire essere più chiari e riconoscibili nella nostra idea di società, nella nostra alternativa alla destra. strade nuove. Sottoponiamo ci per cercare agli iscritti una piattaforma politica e pro- grammatica, aperta al contributo di coloro che vorranno aderirvi, per dare una mag- gioranza di centrosinistra al partito. Protagonisti della vita del partito devono tornare ad essere gli iscritti. Congresso vero che, nel rispetto e nel reci- proco ascolto, sappia parlare a tutto il parti- to, al nostro elettorato e al Paese intero. Un Congresso libero che rompa ogni forma di conformismo e di burocratismo che nasce- vano anche da una vita interna asfittica costruita su un grande centro “che era il partito” e poi due ali che erano il dissenso. Anche così, con questa nostra scelta di fare diventare contribuiamo a incontrarci, il nostro partito un vero partito del sociali- smo europeo. che va difeso e affermato. Il confronto aperto e la democrazia interna la favorisco- no, non la minacciano. mo di avere comuni orientamenti e propo- niamo Giovanni Berlinguer alla guida del partito. PER TORNARE A VINCERE PER TORNARE Mozione per il 2°Mozione di Sinistra Nazionale dei Democratici Congresso Riformismo, opposizione intransigente sono gli elementi da con- e propositiva al governotrapporre delle destre. Più sinistra e più Ulivo Premessa. Per tornaregoverno al Premessa. riconoscibi- dell’Italia: una sinistra più e le, una opposizione intransigente propositiva. disconti- occorre Per tornare a vincere nuità di indirizzi e comportamenti poli- tici della sconfitta discontinuità politica della sostenibilità ambientale ne, in Parlamento, nel territorio, nei luoghi di lavoro più equo e più giusto, un’Europa più democratica. Economia ed ecologia si tengono modernizzazione l’Ulivo donne noi, non dell’io Il prossimo Congresso di novembre Il successo di una politica, di un’allean- Noi non abbiamo avuto un generico 1. Le ragioni sociali, politiche, ideali 2. di radicale svolta e Un Congresso 3.4. I Ds e la società italiana dei valori e Una sinistra dei lavori, 5.6. Un nuovo Mezzogiorno 7. Il federalismo che unisce Ricostruire l’opposizio- e allargare 8. Un riformismo forte: un mondo 9. Un riformismo forte: un’altra 10. a vincere: la sinistra e Tornare 11.sinistra e le a vincere: la Tornare 12. a vincere: il partito dei Tornare Premessa Per tornare al governo dell’Italia: una sinistra più riconoscibile, una opposizione intransigente e propositiva dovrà segnare una radicale discontinuità di indirizzi e di comportamenti politici da parte dei Ds. Questa consapevolezza è oggi largamente condivisa nel partito. Ma la discontinuità con il passato non può essere un mero espediente tattico e verbale, bensì il frutto di un’analisi severa e rigorosa delle cause della sconfitta dell’Ulivo, del nostro partito, della sinistra nel suo complesso. E, a nostro avviso, discontinuità vuol dire anzitutto superare alcuni seri limiti rispetto all’identità dei Ds come forza di sinistra, convinta delle proprie ragioni e profonda- mente radicata nel socialismo europeo. za, di un partito dipendono tanto dai con- tenuti e dai valori per i quali ci si impegna, quanto dalla coerenza e dalla credibilità con i quali quei contenuti e quei valori vengono perseguiti. Noi siamo stati, nel- l’ultimo decennio, deficitari, incerti ed oscillanti su entrambi questi fronti. deficit di riformismo ma un deficit di sini- stra, che ha pesato sulla qualità del nostro riformismo, sulla capacità di rappresentare il mondo dei lavori, i diritti sociali e indivi- duali, di misurarsi con le sfide della globa- lizzazione e dello sviluppo sostenibile. l’Unità l’Unità III dei congressi) Le Commissioni per il congresso ai vari livelli I ricorsi riguardanti richieste di annullamento, Ricorsi riguardanti i congressi di base vengono Eventuali contestazioni sulla regolarità del per- Eventuali contestazioni sulla regolarità del 5. 6. 7. 4. designano un proprio rappresentante - scelto preferi- designano un proprio rappresentante - scelto o gli bilmente tra i componenti le stesse commissioni - a parte- organi di garanzia del corrispondente livello cipare ai congressi dei livelli inferiori. Il rappresentan- è stato te fa parte della Presidenza del congresso cui designato, non ha diritto di voto, non interviene nel sulla dibattito congressuale, ha funzioni di garanzia corretta applicazione dei regolamenti congressuali. rivolte alle corso e della gestione dei congressi vanno potere di Commissioni per il congresso che hanno decisione in merito. federali, per gravi irregolarità, dei congressi regionali, presentati o di singole decisioni da essi prese, vanno alla entro 2 giorni dallo svolgimento del Congresso in Commissione nazionale, che è chiamata a decidere, modo insindacabile, entro i 2 giorni successivi. sottoposti, con le stesse modalità, alle commissioni federali e regionali. congressuali di base, garantendo la partecipazione dei congressuali di base, garantendo la partecipazione presentatori di tali documenti o di loro rappresentan- ti. Le Unioni regionali stabiliscono le quote delle I membri di diritto nei congressi delle Unioni I nuovi iscritti 2001 tesserati dopo la data del 3 Le Commissioni Regionali per il Congresso vigi- Procedono altresì, nella stessa sessione o in altra I congressi delle Unioni regionali procedono, al Le Unioni Regionali e le Federazioni definiscono La quota della Direzione Nazionale spettante alle Partecipano con diritto di parola e di voto al con- 7. 4. 5. 1. 2. 1. 2. 3. 6. (Composizione e svolgimento Articolo 8 (Composizione del congresso delle Unità di base) Articolo 9 (I congressi regionali e federali) regionali non devono superare la quota del 30% del totale della platea congressuale. lano sull’applicazione della norma antidiscriminatoria contenuta al comma 2 dell’art. 5 dello Statuto Nazionale. sessione comunque non oltre il 17 dicembre 2001, all'elezione degli organismi dirigenti e di garanzia e del segretario, così come previsto dagli statuti e dai regolamenti vigenti e con le modalità previste dai suc- cessivi articoli 14 e 15 del presente regolamento, e alla elezione del 50% dei componenti la Direzione nazio- nale. singole Unioni regionali viene calcolata con gli stessi criteri previsti per la platea dei delegati al Congresso nazionale (art.10, comma 1, punto a) III e a) IV). gresso dell'Unità di base di appartenenza e possono essere eletti negli organismi dirigenti o di garanzia nonché essere delegati ad un congresso di livello supe- riore, tutti gli iscritti del 2000 che abbiano rinnovato la tessera per l’anno 2001 alla data di apertura del con- gresso e i nuovi iscritti alla data del 3 settembre 2001. settembre partecipano ai Congressi esclusivamente con diritto di parola. in conformità con il regolamento nazionale le norme per lo svolgimento dei congressi regionali e federali. termine del dibattito, all'elezione dei delegati al con- gresso nazionale. Direzioni regionali che saranno elette direttamente quota non potrà dai congressi di Federazione. Tale comunque essere inferiore al 50%. II Le garanzie congressuali La Commissione nazionale per il Congresso La Direzione nazionale delega alla Consiglio La Direzione nazionale Le Unità di base hanno l’obbligo di presentare Le Commissioni per il congresso, ai vari livelli, Le Autonomie tematiche nazionali hanno l’ob- Il Congresso Nazionale in una apposita sessione In particolare, in presenza di più mozioni politi- La Commissione nazionale per il congresso ha il L’assegnazione dei delegati alle diverse assemblee L’assegnazione E’ compito di ciascuna Federazione presentare gli 1. 2. 3. 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. Art. 7 (Le garanzie) Articolo 6 (Anagrafe degli iscritti) Articolo 5 dello Statuto) (Verifica provvede a disciplinare la diffusione più ampia possi- bile del materiale congressuale. hanno il compito di garantire che la fase congressuale si svolga in modo democratico e che in tutte le inizia- tive e in tutti momenti del dibattito congressuale sia assicurata piena parità di diritti, nei modi previsti dal regolamento, a tutte le mozioni politiche. che, le Commissioni per il congresso, d’intesa con gli organi dirigenti ai diversi livelli, promuovono l’illu- strazione delle diverse mozioni in tutte le assemblee congressuali è stabilita sulla base del tesseramento del congressuali è stabilita sulla base del tesseramento rilevati al 2000 e sulla base dei nuovi tesserati 2001 giorno 3 settembre. A partire dalla data di approvazio- viene ne del presente regolamento il Tesseramento per il gestito a tutti i livelli dalle Commissioni e sovrin- Congresso che ne garantiscono la regolarità alla tendono, con la collaborazione delle tesorerie, ai livelli riscossione delle relative quote già stabilite federali e/o regionali. compito di acquisire – coadiuvata dalle commissioni federali e regionali - gli elenchi nominativi degli iscrit- ti alle Federazioni, nei modi ed entro i termini prescritti dai rispettivi regolamenti e comunque in tempo utile a definire la composizione delle platee congressuali federali, gli elenchi completi dei propri iscritti, a norma del regolamento nazionale dell’Anagrafe degli Iscritti. In caso di presunte irregolarità, gli iscritti pos- sono presentare – entro 3 giorni dalla presentazione degli elenchi - formale reclamo alla Commissione federale per il congresso. La Commissione è tenuta a pronunciarsi, in modo insindacabile, entro 2 giorni. elenchi completi degli iscritti alla Commissione regio- nale ed alla Commissione nazionale per il congresso, secondo le modalità e i tempi stabiliti dai rispettivi regolamenti, e comunque in tempo utile per definire la composizione delle rispettive platee congressuali. La comunicazione dell’anagrafe alla Commissione Nazionale deve essere accompagnata dal versamento di lire 2.000 (così come previsto dal regolamento finanziario nazionale) per ogni singolo iscritto. bligo di consegnare gli elenchi nominativi dei propri iscritti direttamente alla Commissione nazionale e di provvedere al versamento di cui al precedente comma, in tempo utile per definire la composizione delle platee congressuali. Nazionale dei Garanti la predisposizione di una analiti- Nazionale dei Garanti statutari necessari. ca verifica degli adeguamenti Statuto esaminerà le proposte di adeguamento dello le propo- proposte dal Consiglio Nazionale dei garanti, contenute ste di modifica statutaria eventualmente congressi nelle mozioni politiche, quelle approvate dai da singoli federali e regionali nonché quelle proposte delegati al Congresso Nazionale. DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA DEI DEMOCRATICI REGOLAMENTO PER IL 2°REGOLAMENTO NAZIONALE CONGRESSO I 46 e Documenti congressuali Almeno 20 membri della Direzione nazionale, Tutte le mozioni debbono essere sottoscritte da le mozioni debbono essere Tutte Il 2° svolge sulla Congresso nazionale dei DS si Entro il giorno 3 settembre vengono depositate La Commissione nazionale per il congresso può la Commissione nazionale per il Congresso cura La presentazione delle mozioni politiche include Analoghe commissioni vengono elette, nel rispet- I Congressi regionali si dovranno svolgere entro il I Congressi regionali si dovranno svolgere entro La Commissione nazionale per il Congresso con il Il 2° "Democratici Congresso nazionale del partito La Direzione nazionale elegge, nel rispetto dell’art. Le commissioni regionali e federali, analogamente, Convocazione del Congresso Convocazione 4. 4. 2. 3. 2. 1. 1. 2. 3. 1. 1. 2. 3. Articolo 4 (Il Progetto 2000 e altri documenti) Articolo 3 (Presentazione delle mozioni politiche) Articolo 2 (Commissione nazionale per il Congresso e per l’Anagrafe degli iscritti) Articolo 1 (Convocazione del Congresso) possono autorizzare la presentazione di documenti su temi politici locali. anche l’eventuale proposta della candidatura alla carica di Segretario politico. to del pluralismo interno, dalle rispettive direzioni a livello di Unioni Regionali e di Federazione, con gli stessi criteri ed analoghi compiti di quella nazionale. la pubblicazione delle mozioni presentate e assicura a tutte piena parità di diritti. autorizzare l’invio alla discussione dei congressi di base di ordini del giorno su temi specifici di particolare rile- vanza, presentati entro il 24 settembre 2001 dai soggetti indicati al precedente comma 2. Qualora approvati, gli ordini del giorno sono trasmessi al livello congressuale successivo. base di mozioni politiche. Comitato per il Progetto stabilisce le modalità attraver- so cui il Congresso Nazionale aggiorna il Progetto 2000. almeno 2.000 iscritti al Partito, una o più Unioni regio- nali, una Autonomia tematica nazionale, una Associazione di tendenza (costituita entro il 25 giugno 2001), la Sinistra giovanile, il Consiglio nazionale dei lavoratori, il Coordinamento nazionale delle donne, possono presentare alle Commissioni per il congresso ai diversi livelli, documenti di carattere politico-cultura- le e tematico, proposti come contributi alla discussione ma non destinati alle votazioni congressuali. 5 dello Statuto, con maggioranza qualificata dei due 5 dello Statuto, con maggioranza qualificata per il terzi dei votanti la Commissione nazionale Della Congresso e per l’Anagrafe degli iscritti. desi- Commissione fanno comunque parte: membri un rappre- gnati dal Consiglio Nazionale dei Garanti e designa- sentante per ciascuna delle mozioni politiche, della to dal primo firmatario entrerà a far parte Commissione. presso la Commissione per il congresso le mozioni politiche. Entro una settimana i primi firmatari posso- no apportare modifiche alle mozioni. almeno 20 membri della Direzione nazionale o, in alternativa, da almeno 200 membri dell'assemblea con- gressuale o da almeno 2.000 iscritti ai DS. di Sinistra" è convocato per i giorni 16-17-18 novem- di Sinistra" è convocato per i giorni 16-17-18 bre 2001. giorno 11 novembre 2001. pagina Mozione congresso ds 45 pagina a cui rispondere: intendono assumere verso le ragioni del lavoro, dei Anche nelle responsabilità di politica internazionale –mal- Anche nelle responsabilità di politica internazionale sono 6) Anche alla luce di queste considerazioni, che non si svolgerà nel pieno del confronto sulla legge finan- ne- procede lungo la strada di demolizione delle riforme rea- ne- procede lungo la strada di demolizione delle all’esercizio lizzate nella passata legislatura e di quelle collegate distributiva dei diritti individuali; sceglie una politica fiscale e non ha prevalentemente orientata agli interessi dell’impresa: incrocia un’idea di qualità dello sviluppo (e per questo non pensa a una parte importante e innovativa di imprenditori); e ad una una revisione della prima parte della Costituzione, che ipotesi di federalismo non solidale e non cooperativo, nazio- può essere aiutata dal tentativo di superare il contratto deboli, lo nale, e quando opererà nei confronti dei ceti più populi- farà senza un quadro di equità, finendo in una logica del stica e di assistenzialismo. Ripropone un’idea di flessibilità lavoro senza regole, uno sviluppo del paese a due velocità. euro- grado gli accorgimenti presi- il governo avrà un profilo risentirà peo diverso da quello tenuto nella passata legislatura, di più degli interessi delle grandi imprese e probabilmente medi- non avrà un autonomo punto di vista nelle questioni terranee e mediorientali. richiamano compiti e problemi da di quadro appunto perché di affrontare con urgenza, il Congresso dei Democratici Proprio questa contemporaneità di scenario, rende ancora Proprio questa contemporaneità di scenario, rende Noi non abbiamo alcuna idea riduttiva o autosufficiente Ma contrapporre questi processi, questi interessi e queste Come è un errore non cogliere il rapporto che lega l’affer- Questa, quindi, è la domanda di fondo Anche i Democratici di Sinistra devono avvertire il diritto- La discussione che nei Democratici di Sinistra si è aperta Per quello che è ancora il partito più grande della sinistra ita- Guido Abadessa, Mario Agostinelli, Aldo Amoretti, Laimer Sinistra Sinistra ziaria e delle scelte in materia di riforma dello Stato. in tutte più urgente l’assunzione del valore sociale del lavoro, dei le sue articolazioni, come elemento centrale dell’identità Democratici di Sinistra. e sappiamo del lavoro nella sua forma di lavoro dipendente, di bene distinguere tra un lavoro che può avere alti contenuti for- autonomia, anche se dipendente, e un lavoro autonomo la cre- malmente ma non nella sostanza. Come non ci sfugge di molti a scita di attività individuali di diverso segno, la spinta e di quel- farsi imprenditori, lo sviluppo dell’economia sociale la no-profit. persone (anche sotto il profilo dei rapporti intergenerazionali) negli avvicendamen- al valore sociale del lavoro, che percorre, ti dei cicli, la vita dei giovani e delle persone anziane, è un errore. mazione di questo valore e la domanda di autonomia, parte- cipazione e democrazia dei lavoratori, che devono vedere diritto e l’esigibilità del fondamentale riconosciuto l’esercizio di validazione degli accordi che li riguardano. percorsi concreti di chi lavora, di chi, giovane o meno, ne concreti di chi lavora, di chi, giovane o percorsi reclama il diritto o la possibilità, di chi, anziano vuole sempre più per sé una vita attiva e uguale dignità? Quale rappresen- tanza diretta, quale radicamento sociale, professionale, azien- dale, territoriale? dovere, e la responsabilità, di promuovere e sostenere scelte politiche in grado di dare forza alle ragioni e ai valori della confederalità, che può essere messa in discussione da compor- tamenti di segno corporativo, populistico, illiberale. sconfitta della dopo il voto, le analisi operate sui mille perché di e i tentativi di proporre plausibili e convincenti percorsi lavoro politico sono troppo generali per una reale svolta di indirizzi e di insediamento e restano per questo al di qua di una efficace risposta alle domande. liana, il tema però, non può essere eluso, e va affrontato con un limpido, democratico e rigoroso confronto di posizioni. Armuzzi, Giorgio Asuni, Danilo Barbi, Oscar Barchiesi, Broccati, Francesco Giacomo Berni, Stefano Bianchi, Marco Cerfeda, Cantafia, Carla Cantone, Giuseppe Casadio, Walter Franco Chiriaco, Sergio Cofferati, Ivano Corraini, Antonio Di Salvo, Alfred Ebner, Crispi, Cesare Damiano, Maria Teresa Fedeli, Diego Guglielmo Epifani, Fulvio Fammoni, Valeria Gallo, Francesco Garufi, Carlo Ghezzi, Mario Giovannetti, Alessio Gramolati, Michele Gravano, Eduardo Guarino, Mauro Guzzonato, Betty Leone, Franco Leone, Giuseppe Marras, Franco Martin i, Raffaele Minelli, Enrico Monti, Paolo Nerozzi, Enrico Panini, Domenico Pantaleo, Antonio Panzeri, Mauro Passalacqua, Achille Passoni, Michele Petraroia, Ferdinando Pignataro, Paolo Pupulin, Gianni Rinaldini, Giovanni Romaniello, Claudio Sabattini, Giuseppe Savino, Tocco. Scudiere, Luciano Silvestri, Marcello Vincenzo quale responsabilità e rappresentanza politica i Democratici di dopo gli anni del risa- , è evidente che un pro- civili, sociali e del lavoro, , dopo i risultati ottenuti a anche sulla spinta di molte persone, anche sulla spinta di molte , è proprio l’allargamento delle insicu- Contributo alla discussione Contributo 4) Tutte le più rilevanti questioni aperte di fronte alla le più rilevanti questioni aperte di fronte 4) Tutte Negli scenari globali, società, agli Stati, alle istituzioni e alle comunità del mondo società, agli Stati, alle istituzioni e alle comunità agli indi- odierno, e per quello che ci riguarda, aperte di fronte essere rizzi dell’azione del nuovo governo del paese, possono affrontate secondo due orientamenti fra loro alternativi. Nella politica e cultura dei diritti Nella dimensione europea IL LAVORO E LA SINISTRA IL LAVORO Anche per quanto attiene alle scelte aperte di fronte al futu- Anche per quanto attiene alle scelte aperte di fronte Nel campo della politica economica, Nel lavoro, la teoria dei diritti a geometria variabile (che si Lo stesso valore strategico che assume oggi la formazione, 5) Dopo la sconfitta del 13 maggio L’unità e il rafforzamento dell’Ulivo è condizione essenziale e il rafforzamento L’unità D’altra parte non bisogna avere illusioni. Il governo –come Nelle politiche sociali rezze, la precarietà dei percorsi lavorativi e la prospettiva di rezze, la precarietà dei percorsi società multiculturali sempre più aperte, nonché i processi di invecchiamento demografico, a richiedere un rinnovato e qualificato sistema di welfare, inteso come strumento di redi- stribuzione (non solo materiale) e di garanzia di cittadinanza attiva, e di condizione di uno sviluppo basato sulla qualità sociale. La scelta opposta, la progressiva riduzione della sua universalità e la sua sostituzione con un sistema di protezioni individuali fondato sul principio assicurativo, si dimostra inef- ficace, più costosa e fortemente discriminatoria. Nel nome della libertà, questa scelta finisce per cancellare le libertà dei più. E in modo particolare quella dei giovani. organizzazioni e movimenti, l’alternativa è chiara: riformare organizzazioni e movimenti, mon- di regolazione del mercato sedi, istituzioni e strumenti e una diale; costruire una nuova legittimazione democratica e obiettivi diversa responsabilità pubblica, assumere finalità Se, condivisi, socialmente ed ambientalmente sostenibili. principi di invece, la scelta è quella di lasciar fare, senza sedi e la regolazione, il risultato sarà quello di allargare ulteriormente paesi pove- forbice di reddito e di condizione tra paesi ricchi e ri, e di arrecare danni irreversibili all’intero pianeta. Lisbona e a Nizza, la responsabilità degli atti da compiere ha la Lisbona e a Nizza, la responsabilità degli atti da compiere porta alla medesima nettezza: da un lato, la via che istituzionale Costituzione e alla riforma compiuta dell’assetto inverso che ha come fine il europeo, dall’altro, il percorso culture ritorno del principio di nazionalità e ispirato da quelle diritti dif- caratterizzate dal nazionalismo, dall’intolleranza, dai ferenziati. di opzioni ro del paese, le prospettive si pongono nei termini o politiche alternative. infine, e nelle differenti ipotesi di riforma dello Stato, al di là del confronto dei modelli formali e dei legittimi orientamenti culturali, etici ed ideali presenti, la scelta al dunque si connette al fondamento e alla titolarità del diritto. Se questo non viene riconosciuto alla singola persona, alla singola donna e al sin- golo cittadino, con uno Stato laico garante attivo di universa- lità ed eguaglianza del diritto, si opera un rovesciamento di funzioni tra cittadini e stato e si apre un conflitto permanente tra cittadini. ritrova nella discussione sulla flessibilità in uscita, nell’idea dei doppi regimi o dei differenziali retributivi per territori) –e che non ha nulla a che fare con l’esigenza di differenti modalità di ogni dei diritti- rende inefficace e senza sostanza esercizio forma di tutela: e porta a un’idea di lavoro senza dignità e senza responsabilità. la formazione continua, come flessibilità positiva che accom- pagna la vita lavorativa, può, al di fuori di una corretta impo- stazione, perdere di significato e ridursi a mera copertura di processi di precarizzazione del lavoro. getto di questo segno –che parte dal programma elettorale dell’Ulivo e ne rende più esplicite le scelte di fondo- vive innanzitutto nei comportamenti di opposizione parlamenta- con re; una funzione democratica alta importante se esercitata rigore, con coerenza, con l’unità dello schieramento di centro- sinistra. di questa prospettiva. Una sola voce, una sola posizione, non è solo l’esigenza di questa fase di lavoro parlamentare, ma anche il valore strategico da sostenere, sulla base di una rifles- sione critica sugli errori compiuti in questi anni. già ha cominciato a fare, malgrado le sue contraddizioni inter- namento dei conti pubblici e l’ingresso nell’Euro, solo una namento dei conti pubblici e l’ingresso nell’Euro, grande ricollocazione qualitativa dei servizi e dei beni prodot- e della formazione, delle reti e delle infrastruttu- ti, della ricerca al paese di re, lo sviluppo e la diffusione dei saperi, può evitare declino, e al scivolare lungo l’asse di un lento ma inarrestabile Destino Mezzogiorno di restare permanentemente indietro. basata che non viene evitato da una politica di competizione e delle prevalentemente sui costi e sulla riduzione dei diritti tutele di chi lavora, cioè su una via bassa dello sviluppo. - a cui ha quindi di 2) Il congresso dei Democratici di Sinistra 1) La sinistra italiana esce gravemente sconfitta dal con- 1) La sinistra italiana esce Europa, la sinistra con minor peso Quella italiana è oggi, in rigore. E Questo giudizio va espresso con grande forza e –e l’Europa- hanno invece bisogno di una sinistra L’Italia moderna Una sinistra di governo, socialista e democratica, fronto elettorale. Perde consensi e voti la sinistra che in questi fronto elettorale. Perde consensi responsabilità di governo, e anni ha avuto una importante sull’identità e sulla cultura di quella di opposizione fondata antagonismo sociale. la più incerta nei riferimenti sociali e consenso, la più divisa, nell’identità e nei programmi. E’ da assumere e rappresentare, declino, ancor prima che sul piano una sinistra che rischia il valori e dei del risultato elettorale, sul piano della cultura, dei simboli e su quello dell’insediamento, dell’organizzazione, della comunicazione. dietro questo processo vi sono errori e non solo perché rimossi o responsabilità del gruppo dirigente che non vanno sottovalutare la realtà, proporsi una ricerca taciuti, ma perché di pura continuità, nell’attesa di un cambia- e un percorso di fuo- mento di fase, non offrirebbe nessuna seria prospettiva irrilevante riuscita dalla crisi e finirebbe per rendere via via più il ruolo e la funzione della sinistra nella nuova situazione. con le altre autorevole, plurale, in grado di definirsi –insieme politico e forze dell’Ulivo- attraverso un compiuto progetto realizzare il sociale: un progetto che abbia l’ambizione di forte di governo delle trasformazioni attraverso un modello tra difesa coesione sociale. Un progetto fondato sul rapporto a partire da delle libertà individuali ed estensione dei diritti, della quelli di cittadinanza; tra assunzione del principio delle responsabilità della scelta e l’obiettivo dell’eguaglianza di autonomia e conoscenza. possibilità e dei diversi percorsi dei propri e rigorosa nelle proposte, deve essere insieme forte passio- valori tradizionali e al tempo stesso capace di far vivere ni, idee, impegno. Per parte nostra, non intendiamo rassegnarci a questo Per parte nostra, non intendiamo rassegnarci 3) Per dare sostanza, anima, identità al progetto La modernità, o meglio l’innovazione, che per una forza di Il lavoro resta uno dei fondamenti principali dell’identità Per una sinistra moderna, che vuole e deve rinnovarsi par- Se non si assume questo punto di vista, anche la sinistra fronte a sé una grande responsabilità: evitare il declino, indica- re una svolta, fare crescere con la partecipazione democratica questo progetto, allargare, con gli altri soggetti sociali e politici della sinistra, l’orizzonte delle scelte comuni, ricostruire nei fatti un partito fortemente radicato e una sua vita partecipata ciò rappresenta una grande e pienamente democratica. Tutto opportunità che non può essere sprecata. declino, a una prospettiva residuale e subalterna delle forze, delle ragioni e della ispirazione storica della sinistra italiana, a partire da quella riformatrice e riformista in cui ritrovare, rimotivare o ricomporre le tante storie individuali e collettive, l’intelligenza, l’energia e la passione di molte cittadine e molti cittadini. E’ nostra convinzione che le ragioni sociali e politi- che che hanno storicamente dato vita e forza alla sinistra non solo non sono esaurite, ma trovano, sia pure in forme diverse, nuovo fondamento nei processi sociali, tecnologici e produtti- vi del mondo di oggi. molti dicono di concorrere e di aspirare, ma che pochi assu- mono come orizzonte di impegno e di fatica - si deve partire dal lavoro, da quel suo valore sociale che attraversa e percorre le molteplici identità dei lavori nel mondo contemporaneo, e nei sim- collettive, che, negli interessi di parte, nelle percezioni boli e nelle rappresentazioni, si tende a fare sparire, a ridurre, a relegare nell’inventario delle cose andate. sinistra è una sfida continua, che si affronta sempre sulla base di un progetto, deve partire dal riconoscimento di questo valore, e delle sue soggettività concrete di uomini e donne, per darne riconoscibilità e rappresentanza politica compiuta. delle persone e della cittadinanza. tendo dai valori antichi e sempre attuali di giustizia sociale ed emancipazione, di libertà e di eguaglianza, il progetto presup- pone una scelta esplicita: innovare difendendo e qualificando i diritti, includere continuamente tutti coloro che vengono esclusi da uno sviluppo ineguale e senza regole; affermare la piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno, dare risposte ai nuovi e vecchi bisogni di donne e uomini; aiutare tutti nella propria autonomia, formazione, libertà di scelta. Nel lavoro e nella vita. finisce per avere come riferimento di fondo i concetti di com- intesi come fini e come tali sovraordinati petizione e mercato rispetto ai diritti, alla dignità e alla libertà eguale delle persone, dei cittadini, dei lavoratori e delle lavoratrici. l’Unità l’Unità Tuttavia la destra non ha sfondato. I voti la destra non ha sfondato. Tuttavia Versatilità, non flessibilità, per tutelare i non flessibilità, per tutelare Versatilità, in tutte le il lavoro diritti e valorizzare sue forme Un riformismo forte, sul rico- fondato politico e sociale noscimento del valore del lavoro reazionari e controriformistici. Ed ha così reazionari e controriformistici. di ceti forti e debo- convogliato il consenso di poveri di reddito li, di ricchi e di poveri, e di informazione. della Casa delle Libertà del 2001 sono molti meno di quelli di Lega e Polo del ’96. La maggioranza degli elettori ha votato contro Berlusconi. Ma era una maggioran- za divisa, il 10% si è trovato fuori dell’Ulivo e delle sue proposte di governo: Democrazia europea, Italia dei valori, Rifondazione comunista. Solo Rifondazione comunista passa la soglia di sbarramento, il “terzaforzismo” fallisce, il voto è fortemente bipolare. E’ giunto il momento di cambiare Oggi c’è bisogno di un riformismo forte: La sinistra ha un senso se il suo orizzon- Per la sinistra il lavoro è libertà e dignità, le grandi organizzazioni di rappre- Tutte La rivoluzione informatica sta radical- La piena e buona occupazione è il anche il linguaggio: non “flessibilità”, ma “versatilità”. Cioè capacità di padroneggia- re i cambiamenti, possibilità di variare il programma, le aspettative, i tempi del lavoro e della vita, disponibilità di cono- scenze capaci di governare l’innovazione degli uomini e delle tecnologica. Vita donne più aperta, che non vuol dire più se è vero precaria e meno tutelata. Perché, che le forme del lavoro come gli stili di vita sono cambiate e si sono diversificate, è altrettanto vero che compito della sinistra rimane quello di immettere anche i nuovi lavori in un quadro di diritti universali e di una riforma della società civile, dell’eco- della politica, della nomia, del mercato, democrazia e delle istituzioni. Noi siamo la sinistra dei lavori, dei valori e della sosteni- bilità ambientale. Per la sinistra non c’è governo democratico e condiviso della modernizzazione senza una chiara scelta di rappresentanza politica e sociale del lavoro. E senza una inequivoca indicazio- e competitività ne: economia, mercato costituiscono strumenti e non fini ultimi della politica e dell’azione collettiva. te strategico è la costruzione di una società più giusta, libera, egualitaria, partecipativa, inclusiva e fondata sulla responsabilità di specie. Una comunità, cioè, con un mag- gior grado di mobilità sociale, di coesione economica, di garanzie, di diritti, di qualità ambientale, di civismo, di tolleranza. In definitiva una comunità con una reale cre- scita di libertà politica, con una più alta considerazione del valore dell’autorealizza- zione e dell’autogoverno delle persone che lavorano. liberazione e diritti: il primo, insomma, dei diritti sociali e politici. Senza esitazione, quindi, va detto che la sinistra non esiste senza riconoscimento di un progetto di società che pone al suo centro il valore sociale del lavoro. sentanza hanno l’esigenza di rinnovarsi e però aprirsi alla società che cambia. Avere indicato i sindacati, e la Cgil in particolare, come agenti della “conservazione” è stato sbagliato e autolesionista. mente cambiando l’universo del lavoro. La dotazione di capitale umano con elevati livelli di formazione è il fattore discrimi- nante. Il lavoro che ha futuro è il lavoro che sa. nostro obiettivo. Incrementare l’informa- la formazione, zione, l’istruzione, la ricerca, il sapere: questi sono gli imperativi di una moderna politica del lavoro e della libertà. Bisogna rinnovare con coraggio i nostri Bisogna rinnovare con L’Italia non è un paese organicamente L’Italia di destra. Per tornare a vincere è necessario col- Per tornare a vincere tra i Ds la distanza che si è creata mare la capa- e la società italiana e ritrovare di oggi i problemi cità di interpretare i Ds, la sinistra, l’Ulivo, quale partito inten- i Ds, la sinistra, l’Ulivo, diamo ricostruire. le fila a nuove gruppi dirigenti, aprendo di donne, di lavora- generazioni di giovani, ogni tori, di intellettuali e combattendo forma di cooptazione, di notabilato, di car- rierismo politico. E’ stato detto, a giustificazione di questo Queste idee si sono rilevate prive di fon- L’origine della crisi della sinistra e dei Ds della L’origine Non basta collocare la crisi dei Ds nel Non basta collocare la La destra ha dispiegato una battaglia 4. Una sinistra dei lavori, dei valori, della sostenibilità ambientale 3. I Ds e la società italiana 3. I Ds e la società silenzio sulle laceranti contraddizioni della globalizzazione, che l’Italia è un Paese organicamente di destra. Il compito della – non può sinistra – si è aggiunto perciò che essere quello di competere politica- mente e culturalmente sul terreno del modernismo. damento. Sul piano politico Berlusconi ha coalizzato il centrodestra, realizzando una inedita sintesi di populismo, liberismo, ultraconservatorismo, spiriti modernisti, è il suo rapporto con la società italiana, la latitanza dai conflitti che hanno investito nell’ultimo ventennio il Mezzogiorno, la condizione femminile, l’universo giovanile, il mondo degli anziani, le vecchie e nuove spesso ha prevalso una povertà. Troppo rappresentazione edulcorata o neutrale della globalizzazione e della modernizzazio- ne. Se ne sono vantate le magnifiche e pro- gressive sorti in ordine agli elementi di libe- ralizzazione e di ampliamento delle oppor- tunità mentre è calato il silenzio su tutto il dal punto di vista resto. L’impoverimento ambientale di vaste zone della terra. potere dell’economia e del L’aumentato e sui ritmi sulla organizzazione mercato della vita individuale e collettiva. La solitu- dine sociale dei lavoratori fordisti e postfor- disti. La crescente inquietudine nei con- fronti di un’etica competitiva che tutto riduce e riconduce - tanto nella sfera priva- ta, quanto nella sfera pubblica - alla dimen- sione della produzione e del consumo. quadro delle metamorfosi della democra- quadro delle metamorfosi dei caratteri zia moderna, del mutamento dei partiti politici, della difficoltà crescente della politica nel governare i mutamenti nazionali e globali. egemonica. Noi non abbiamo trovato idee sufficientemente forti ed autonome per contrastarla. Sono prevalsi un certo disin- canto, una deriva scettica, una rinuncia ad operare nel profondo, là dove si crea senso comune e opinione pubblica, una ideolo- gia del “professionismo politico”. Si sono sviluppate più le funzioni di promozione del personale politico che quelle di forma- zione di una vera, larga, classe dirigente nelle istituzioni e nella società civile. Ciò è tanto più grave quanto più, cadute le com- patte ideologie del dopoguerra, si è venuto sviluppando tra gli elettori un radicalismo civico: il giudizio dei cittadini si fa più intermittente, ravvicinato, severo sui sin- goli atti, sulle visibili scelte quotidiane con- crete, sull’immagine e sul sentimento che si comunica. 4 Dobbiamo saper opporre alla demago- Dobbiamo saper opporre alternativegia della destra proposte in Parlamento e nel serie e credibili, Paese Il Congresso deve partire da un’analisi Il Congresso sconfitta e delle della severa e serena di di commettere sue cause, per evitare nuovo gli stessi errori La carta di identità della sinistra è sem- La carta di identità della Non basta una retorica del cambiamen- Il partito si presenta oggi impoverito E’ fallito il modello di direzione leaderisti- Dobbiamo rendere più efficace e con- Bisogna cambiare rotta, dicendo chiara- Per questo diciamo che senza una since- Non possiamo più oscillare su tutti i 2. Un Congresso di radicale svolta e discontinuità politica Un indebolimento del nostro rapporto Un indebolimento contenuto con il progetto emancipativo repub- nella prima parte della Costituzione principi in essa blicana, nei modernissimi di soli- declinati di libertà ed eguaglianza, legalità e rappre- darietà e democrazia, di sulla difesa sentatività. Abbiamo oscillato morale. della legalità e sulla questione pesante anche Abbiamo pagato un prezzo tipicamente sul terreno di grandi riforme giustizia e del liberali, come quelle della In particolare, è sistema radiotelevisivo. la mancata riso- stato un errore gravissimo luzione del conflitto di interessi. bandiera della brata spesso ridursi alla modernizzazione per la modernizzazione, dell’innovazione per l’innovazione. Così hanno preso corpo la propaganda neolibe- rista, l’ideologia populista e dai tratti auto- ritari delle destre, l’anticomunismo senza comunismo. to, né un generico richiamo all’orgoglio di partito. negli strumenti di formazione e comunica- zione, con una vita interna poco partecipa- ta e democratica. ca, di una “democrazia di mandato” fonda- ta su deleghe in bianco a ristretti gruppi di comando e deboli sistemi collettivi di for- mazione delle idee e delle decisioni. E così si sono arenati i diversi tentativi di riforma organizzativa, fino a quello centrato sul pro- getto di una struttura federale “a rete”. vincente la nostra mobilitazione nel Paese, la nostra opposizione in Parlamento, le nostre proposte alternative presso l’opinio- ne pubblica. mente quali sono i nostri alleati e quali sono i nostri avversari, da che parte stanno ra e impietosa analisi delle ragioni dell’in- successo non ci sarà vera svolta nei Ds. Per questo diciamo che senza un severo e rigo- roso giudizio sulla qualità politica e sociale della vittoria della destra e del governo Berlusconi non ci sarà una opposizione credibile e autorevole nel Paese e nel Parlamento e non si tornerà presto a vince- re. piani. Assai significativi sono stati, dopo il voto, i veri e propri sbandamenti di orien- tamento politico sulle vicende del G8 e di Genova. Rischiamo di assistere smarriti alle inquietudini profonde che attraversano le coscienze e la società civile di fronte alle drammatiche ingiustizie e alle gravi lacera- zioni prodotte dagli attuali processi di omologazione e di globalizzazione. I primi mesi dell’azione di governo dimostrano che il compito dell’opposizione non può essere semplicemente quello di competere con il governo della destra sul terreno del- l’innovazione e della modernizzazione. Sarebbe una grave sottovalutazione della natura del berlusconismo e dell’alleanza da esso cementata. pagina Mozione congresso ds UNITA - NAZIONALE - 39 - 24/09/01 5 pagina Occorre tradurre tutto ciò anche nella Occorre tradurre tutto L’azione di governo mina i delle destre L’azione diritti, rafforza i privilegi ingiusti, lede le libertà costituzionali dei cittadini Difendere la riformaDifendere federalista una “devo- chi propone dell’Ulivo contro il Paese lution” che disgregherebbe allarmanti che meritano una reazione forte allarmanti che meritano e indignata. dirigenti della costruzione di nuovi gruppi capace di inter- sinistra nel Mezzogiorno, di una nuova pretare le ragioni e le virtù questione meridionale. Che sappia restitui- re al Paese il Mezzogiorno come risorsa, non più come terra di rapina elettorale ed economica. Una società più unita e più giusta è una Il federalismo autentico risponde a tale Il federalismo del centrosinistra si con- Le confuse proposte sulla cosiddetta Un federalismo che nel riparto delle risor- Un federalismo dei diritti e non degli 7. Ricostruire e allargare l’opposizione, in Parlamento, nel territorio, nei luoghi di lavoro 6. Il federalismo che unisce società più democratica. Dove l’esercizio del potere è più vicino ai cittadini e più controllabile. Dove l’amministrazione è efficiente e non diventa uno strumento di comando politico. Dove le istituzioni rap- presentative sono autorevoli e riconosciu- te, adeguate a governare i processi di inter- nazionalizzazione delle economie. esigenza. E’ un’idea di pluralità e di suddi- visione della sovranità, in un’Europa politi- camente unita. E’ un’idea di libertà, poiché riconosce la possibilità di autogoverno delle comunità territoriali. trappone al miscuglio di separatismo etni- co, insofferenza per ogni regola e ogni legame di solidarietà, nuovi prorompenti rigurgiti di centralismo che caratterizzano la destra. E’ un federalismo che non nega l’unità del Paese e la piena eguaglianza nei primari diritti di cittadinanza. Questo indi- rizzo, seguito nella precedente legislatura sia nei lavori della Commissione Bicamerale, sia successivamente nella rifor- ma del titolo V della parte II della Costituzione, deve essere pienamente con- fermato. “devolution” fin qui emerse sono arretrate nell’impianto generale rispetto alla riforma approvata dall’Ulivo. E sono al tempo stes- so pericolose per l’unità del Paese perché pongono in discussione il pieno ed eguale riconoscimento dei diritti di tutti in due settori di primario rilievo come la sanità e la scuola. se tenga conto delle differenze profonde che segnano l’Italia, in particolare per quanto riguarda il Mezzogiorno, e non contribuisca ad approfondirle; che non costituisca, dun- que, occasione di ampliare le distanze ma, al contrario, renda possibili e favorisca politi- che dirette ad avvicinare il paese debole al paese forte; che non sia assunto a pretesto o occasione per indebolire le garanzie di egua- li diritti in settori – come la sanità e l’istru- zione – che devono mantenere una essen- ziale connotazione di servizio pubblico ed un carattere universalistico. egoismi, della solidarietà e non della sepa- ratezza. Questo è il federalismo che abbia- mo voluto con la riforma, e che dobbiamo difendere. Nell’interesse dell’Italia, nell’in- teresse del Nord e del Sud. Abbiamo perso le elezioni anzitutto nel La lotta alla mafia La piena e buona occupazione sui serviziInvestire alle persone sinistra in tutto il Paese. Da una parte la sinistra in tutto il Paese. governo polista di sbrigativa tentazione del senza qua- affermare una modernizzazione di legalità e di tra- lità, di far cadere valori sformare il Mezzogiorno in una frontiera ostile e chiusa; dall’altra una ritrovata capa- cità di considerare il Sud come laboratorio per un nuovo modello di sviluppo e per una nuova idea di società, fondate sulla qualità e sulla equità. vec- Mezzogiorno. La destra ha intercettato chie e nuove insicurezze della società meri- dionale. Noi le abbiamo eluse. Dobbiamo ora investire in passione e sensibilità politi- ca verso le grandi sfide che la complessità meridionale ci propone. Dobbiamo costruire nel Sud un blocco sociale ampio e trasversale, caratterizzato da una comune cultura dei diritti. Ma occorre soprattutto cambiare signifi- I messaggi lanciati dal governo Ciò esige anzitutto una politica per la Il Mezzogiorno deve crescere più della A livello nazionale la maggior parte A livello europeo vanno profondamen- E’ in secondo luogo necessaria una poli- cativamente passo nella lotta contro la mafia. Essa è stata nell’ultimo periodo mar- ginale, di routine, distratta. Spesso se ne è persa traccia nel dibattito civile. Lavoriamo consapevolez- si radichi una nuova perché za della lotta alla mafia sapendo che essa non ammette deleghe giudiziarie, ma va condivisa dentro e fuori le istituzioni; non obbedisce solo ad un imperativo etico ma ad una necessità civile, sociale e economica; è un passaggio necessario per un nuovo modello di sviluppo, impedito fino ad oggi anche dalle rendite passive imposte da Cosa Nostra, da un soffocante controllo del territorio e da un’economia mafiosa perva- siva e iniqua per definizione; è l’occasione infine di un impegno visibile per una diffu- sa cultura della legalità, contro ogni mani- festazione di corruzione e di abuso. Berlusconi su questo terreno (il caso e il caso Lunardi) sono segni Taormina piena e buona occupazione fondata su un miglioramento della qualità del lavoro, in termini di salari, stabilità, sicurezza, lega- lità, qualificazione e gratificazione. media nazionale, non come propone la destra con deroghe al ribasso dei minimi salariali e delle tutele giuridiche, ma nel rispetto della contrattazione nazionale e delle conquiste di civiltà dello Stato sociale che vanno consolidate ed estese. delle risorse finanziarie deve essere vincola- ta al rilancio degli investimenti in sicurez- za, infrastrutture, risanamento ambientale, servizi le imprese e l’occupazione, for- per mazione e ricerca. te ripensate e riformate le politiche dell’Unione. Non possono essere conside- rate “aiuti di Stato”, in contrasto con le regole della concorrenza, le misure dirette a combattere tassi di disoccupazione doppi o tripli rispetto alle medie europee. tica coraggiosa e sistematica dei servizi alle persone e di affermazione di un nuovo welfare capace di garantire anzitutto le grandi fasce popolari e giovanili prive di qualsiasi forma di inclusione sociale. Il nostro obiettivo è quello di elevare la qua- lità della vita in tutto il Mezzogiorno inve- stendo prima di tutto sulla formazione e sul sapere, nucleo indispensabile di ogni nuova politica al servizio di questa parte del Paese. Non si può proporre per il Mezzogiorno Non si può proporre una modernizzazione senza coesione economica e, soprattutto, sociale E’ necessario imprimere con maggiore E’ necessario imprimere forza allo sviluppo il segno della qualità sociale ed ambientale L’impegno a rispettare il risultato del a rispettare il risultato L’impegno il lavoro, in tutte le sue Valorizzare Si ripropone oggi, per certi versi aggrava- Il Mezzogiorno è un luogo di forti, anti- La sinistra, a differenza della destra libe- Quella parte del mondo produttivo che concorrenziale con regole Un mercato Ciò significa anche non tollerare che esi- 5. Un nuovo Mezzogiorno inviolabili, in un sistema di garanzie e tute- un sistema di garanzie inviolabili, in un oggetto che va le. Il lavoratore non è soggetto che deve “reso flessibile”, ma un capacità. acquisire sempre nuove dello Statuto dei referendum sull’art. 18 vincolo politico lavoratori costituisce un partito, da far vale- ineludibile per il nostro Paese. Occorre ren- re in Parlamento e nel lo Statuto non va dere chiaro che non solo attraverso la messo in discussione, neppure arbitrato, ma via surrettizia del cosiddetto impegna per rico- anche che la sinistra si e assicurare alle noscere diritti oggi negati sono prive tutele figure lavorative che ne governano sia il in ordine alle regole che per assi- del lavoro, sia il Welfare, mercato curare una rete di protezione e di servizi nei processi di mobilità. forme, vuol dire riconoscere al lavoro dignità sociale e politica, rappresentanza anche simbolica; restituirgli insomma il posto ed il ruolo che gli spetta in una società giusta e democratica. La sinistra affonda qui le sue radici più salde. Il lavo- ro e lo sviluppo sostenibile, i valori della libertà, dell’eguaglianza e della solidarietà sono il suo futuro. ta, una questione meridionale. L’azione dei ta, una questione meridionale. L’azione governi dell’Ulivo è stata insufficiente, poco attenta alle peculiarità storiche, economi- che e civili della società meridionale. Lo dimostra anche il grave risultato elettorale. chi e irrisolti conflitti politici e sociali. E’ nel Sud che si è sempre più approfondito il discrimine politico che oggi separa destra e rista, ha una idea dello sviluppo fondata sulla qualità sociale e ambientale. La qua- lità del sistema Italia sarà sempre più ele- mento di competitività nella dimensione internazionale così come lo saranno la produttivi e l’innovazione dei cicli ricerca, della risorsa la valorizzazione delle merci, lavoro e delle competenze. Anche questo e dare vuol dire oggi regolare il mercato risposta a un’idea corretta di funzione imprenditoriale. è interessata ad uno sviluppo di qualità, a regole condivise dei comportamenti del una rispo- deve potere incontrare mercato, sta che il centrodestra non può né intende dare. condivise implica la possibilità di premiare i comportamenti efficienti. Ciò significa le nostre pic- dare i giusti incentivi perché le innova- cole imprese crescano e perché zioni pervadano tutti i settori e tutte le zone territoriali del Paese. dove tutto sia lecito: calpe- stano mercati stare i diritti dei piccoli risparmiatori, acquisire posizioni di controllo azionario indebitando la società scalata e abbassan- done così il valore, ostacolare la concorren- za mediante la costruzione di “scatole” vuote e di alleanze strumentali. Solo se le regole della concorrenza e dell’efficienza si sarà possibi- applicheranno a tutti i mercati le evitare che la sinistra rincorra falsi miti e assuma atteggiamenti subordinati verso il potere economico. e- l’Unità l’Unità oppure telefo- Aurora Tesio, Maria Edria Toffoli, Carla Tromellini, Maria Edria Toffoli, Aurora Tesio, Vegetti Silvia Claudia Vago, Livia Turco, Lalla Trupia, Marta Licia Viganò, Finzi, Alessandra Veneri, Gabriella Zonna, Katia Francesca Zajczyk, Vincenzi, Zanotti (dove, se non ci siamo, puoi lasciare detto (dove, se non ci siamo, puoi Se desideri, puoi mandare la tua adesione e le tue osservazioni la tua adesione Se desideri, puoi mandare a: [email protected] 06.6711210 alla segreteria telefonica) mail: no: Franca Prisco D'Alessandro, Maria Paola Profumo, D'Alessandro, Maria Franca Prisco Ramello, Pina Re, Franca Anna Pozzi, Donatella Righi, Alfonsina Rinaldi, Rigamonti Berrini, Romana Maria Riviello, Elisa Rocchi, Clara Ripoli, Anna Rizza, Franca Rizzi, Michela Giovanna Rosa, Antonella Marisa Rodano, Simonetta Rizzi, Giulia Rodano, Clara Salviato, Alba Sasso, Romagna, Ersilia Salvato, Scanagatta, Alba Scaramucci, Daniela Sbrollini, Paola Giovanna Senesi, Anna Daniela Scotto di Fassano, Gaetana Sicolo, Clara Signori, Serafini, Marina Sereni, Strada, Giglia Tedesco, Giovanna Stellini, Giuliana 44 Giovanna Melandri, Carolina Menozzi, Loredana Melandri, Carolina Giovanna Adriana Mollaroli, Elena Mezzabotta, Franca Milazzo, Monteforte, Argia Morcavallo, Montecchi, Daniela Roberta Mori, Carmen Motta, Morelli, Teresa Magda Negri, Anna Nista, Pasqualina Napoletano, Ottani, Rossella Ardemia, Vera Oggiano Marzia, Oriani Manuela Paltrinieri, Gloria Ottone, Graziella Pagano, Maria Grazia Passuello, Loriana Panizzi, Anna Pariani, Gina Pedroni, Laura Paterlini, Stefania Paterlini, Pilolli, Ornella Piloni, Roberta Pennacchi, Rosanna Pojaghi, Giorgia Pollastri, Pinotti, Silvana Pisa, Barbara pagina Mozione congresso ds LE - 40 - 24/09/01 43 pagina Per esempio dichiarando in ogni mozione l’impe- Per esempio dichiarando al genere in minoranza che Per esempio affidando norme dello Stato e del Per esempio rispettando e gradi- Per esempio definendo poteri di proposta i luo- Per esempio rendendo trasparenti e partecipati 50% di Jospin in Francia ha osato di più e, con il la vit- In Iran le donne sono state determinanti per la sini- Sarebbe un segno di irreversibile declino per La carta che proponiamo guarda al di intenti Gabriel Garcia Marquez: «Qualcuno mi ha chiesto Marquez: Gabriel Garcia il ventunesimo per rendere quali idee potevo suggerire non fare, secolo un secolo veramente diverso. Perché dissi, l’unica cosa che gli esseri umani non hanno mai da parte che, nei cedere degli uomini il potere provato, sulle donne, invertendo i terminifatti, hanno esercitato se il mondo cambierà.» del comando? Poi vedremo uomo, ci sia una vicesegretaria, o una coordinatrice uomo, ci sia una vicesegretaria, ovviamente. della segreteria. E viceversa, rappresentanza paritaria nei gno a raggiungere una federazione. segretari regionali e di di garanzia, di partito, le presidenze degli organismi congressuali, elettorali. del 5% dei finanziamenti alla nostro statuto per l’uso donne alla sfera pubblica. politica per l’accesso delle nella for- mento da parte dei coordinamenti femminili in gene- mazione delle segreterie e delle sedi esecutive rale. elezioni ghi della formazione delle candidature alle politiche ed amministrative. nel suo donne eleggibili nei comuni, ha ritentato, e isti- paese, un’alleanza tra sinistra e donne, tra donne tuzioni. toria del fronte progressista. stra italiana voltare lo sguardo altrove. ristipu- nuovo contratto sociale che la sinistra deve delle lare con la società, perché affidi nelle mani un donne, al loro progetto, alle loro leadership, mandato di cambiamento. Barbara Pollastrini, , Marisa Abbondanzieri, Chiara E Hanno finora sottoscritto: Acciarini, Marilena Adamo, Roberta Agostini, Tiziana Agostini, Silvana Amati, Sesa Amici, Anna Azzola, Orietta Maria Teresa Arcuri, Annunziata, Viola Baldelli, Liana Barbati, Franca Barbieri, Rossana Barbieri, Silvia Barbieri, Maria Luisa Barrale, Ione Bartoli, Adria Bartolich, Silvia Bartolini, Fiorenza Bassoli, Mariangela Bastico, Rita Battaglia, Simona Benedetti, Daniela Benelli, Patrizia Bergami, Anna Maria Bernasconi, Eletta Bertani, Aurelie Bessemoulin, Monica Bettoni, Bianca Bianchi, Romana Bianchi, Chiara Bisogni, Gianna Bitto, Arianna Bocchini, Cini Boeri, Marida Bolognesi, Deanna Bombardini, Daria Bonfietti, Giovanna Borrello, Michela Bortolozzo, Milvia Boselli, Paola Bottoni, Franca Bozzetti, Bresso, Fiorenza Brioni, Anna Maria Mercedes Bucciarelli, Antonella Busetto, Arianna Camellini, Anna Maria Cannas, Antonella Cantaro, Claudia Cappelletti, Piera Capitelli, Anna Carli, Anna Maria Carloni, Graziella Carneri, Paola Casali, Cristina Cavani, Ondina Ceh, Susanna Cenni, Franca Chiaromonte, Franca Cipriani, Lucia Codurelli, Silvia Colasanti, Fulvia Colombini, Margherita Coluccini, Rita Commisso, Anna Paola Concia, Elana Cordoni, Angela Cortese, Rossella D'Acqui, Moira D'Agostino, Simona D'Agostino, Silvana Dameri, Grazia Daniele Galdi, Emilia De Biasi, Diana De Feo, Lidia De Grada, Anna Del Mugnaio, Alberta De Simone, Antonina Dedoni, Maria Grazia Dessì, Ivana Dettori, Olga Di Serio D'Antona, Franca Donaggio, Ninel Donini, Rosita Donnini, Camilla Fabbri, Rosanna Facchini, Graziella Falconi, Nicoletta Ferraino, Fiorella Ferrarini, Anna Ferrario, Anna Finocchiaro, Marinella Fiume, Carla Franco, Ingrid Fuchs, Rosa Galeazzi, Vittoria Gallato, Annita Garibaldi, Sara Garofani, Palma Gasparini, Carla Gavoni, Paola Gazzolo, Antoinette Gentile, Marta Ghezzi, Fiorella Ghilardotti, Iris Gilioli, Silvana Giraldo, Silvana Giuffré, , Mariella Gramaglia, Margherita Grigolato, Lalla Golfarelli, Giovanna Maria Gruarin, Grignaffini, Mariangela Gritta Grainer, Ilenia Gualdi, Marilina Intrieri, Francesca Izzo, Maria Grazia Labate, Antonia La Nucara, Adriana Laudani, Liberatore, Marina Ligabue, Simona Lembi, Tenna Lucidi, Caterina Liotti, Anna Lizzi Custodi, Marcella Miriam Mafai, Beatrice Magnolfi, Cristina Manfredini, Giuliana Manica, Paola Manzini, Anna Maria Mariani, Paola Mariani, Raffaella Mariani, Francesca Marinaro, Giovanna Martano, Stefania Martini, Pina Maturani, che in interi lo sarà nel percorso tito c’è bisogno. Ma c’è bisogno di un L’autonomia culturale, politica e finanziaria della culturale, politica L’autonomia femminile. Proprio Questo vale per l’autonomia la costruzione di quella sinistra riformista, ’Ulivo è la nostra scelta di fondo. sinistra, del partito, non è un valore dato per sempre, sinistra, del partito, non di innovazione, di ricerca, richiede un costante sforzo può essere autosufficienza. di confronto. Non è, non la spinta a non abbandonare il dalle giovani ci viene femminile che tuttavia cammino dell’autonomia a seconda delle fasi della viene vissuta e riscoperta, vita, con maggiore levità, libertà, voglia di sperimenta- la solle- zione, di scambio di esperienze. Da loro viene lin- citazione più netta a rinnovare forme, contenuti, donne guaggi, luoghi e rappresentanza. Sono giovani e paga- che hanno scommesso sullo studio, la qualità fare, per potere sceglie- no prezzi altissimi per potercela spesso re. O giovani donne i cui sogni e aspirazioni pigrizie, incontrano muri di cecità, antichi egoismi, memoria, ricatti. E allora torna tutto: il senso della della storia, dei pensieri femminili, della sinistra. tito cambiato. 7. L Sono stati fatti molti tentativi di rinnovare il partito. Quando si perde ci si fanno molte domande. Oltre Insomma, costruirlo finalmente quel partito. le parole chiave c’è l’autonomia delle donne Tra E’ giusto che ai principi del nostro stare insieme cor- Diciamo che siamo un partito di uomini e donne, Proponiamo di mantenere la norma antidiscrimina- Per esempio interpretando la direzione politica in E’ il soggetto del bipolarismo da strutturare e conso- E’ il soggetto del bipolarismo da strutturare Ma oggi, anche in vista di un disegno più ambizioso chiari- Le definizioni, le parentele, le leadership si spetta Non è compito di questa carta andare oltre: 8. Di un par par Da anni cerchiamo linguaggi che ci mettano in sinto- Da anni cerchiamo nia con i cambiamenti intervenuti in Italia e nel mondo, che ci consentano di comunicare con chi sta dentro i cambiamenti. Spesso siamo rimasti nell’incer- tezza. Malgrado i molti tentativi non si sono mai affrontati fino in fondo i temi della forma e della cul- tura politica e della vita democratica. sul come siamo oggi dovremmo interrogarci al perché arrivati al minimo storico, su cosa siamo diventati in interi territori e nazionalmente. Significa interrogarci sul partito, sul suo modo d’essere, sulla qualità e l’effi- cacia dei suoi luoghi di discussione, di formazione delle decisioni, sullo stile dei sui gruppi dirigenti, sulla coerenza fra le regole e la pratica concreta, sul ruolo da attribuire alle iscritte e agli iscritti, sulla capacità di aprire canali di comunicazione partecipata con quella fiducia. parte di società che continua a darci sarebbe una bella novità quella di riacquistare la capa- cità di promuovere le energie migliori contro le fedeltà e le piccole nicchie di potere, presenti in tutte le aree, ed affrontare consapevolmente il nodo di una politica come distante, troppo autoreferenziale, percepita molto maschile nei simboli, nei linguaggi, nei volti; una politica che ha girato troppo attorno ai leader e poco si è affidata alle qualità presenti nella società. di questo partito, in questo partito; reinter- come pretarla, ricollocarla nella sinistra più ampia che vogliamo, in una società cambiata, è oggetto costante della nostra ricerca, congressuale, lo è nella battaglia di opposizione; lo sarà nella prossima conferenza nazionale delle Democratiche di sinistra, che ci impegniamo a prepa- rare, nella relazione con le altre, della sinistra, dell’Ulivo, della società. rispondano regole che consentano a uomini e donne di stare insieme con piena cittadinanza. ma non c’è nessuna donna segretaria regionale, pochissime segretarie di Federazione, e leadership fem- minili diffuse che vivono mille difficoltà, basti pensa- re alla scelta delle candidature per i collegi e ai tentativi di non applicare la regola del 50% nel proporzionale. toria, e di fare qualche passo in avanti. modo bilanciato fra i sessi: dove c’è un segretario lidare. Nel futuro, sarà forse il luogo dell’unità dei rifor- lidare. Nel futuro, sarà forse il luogo dell’unità un partito mismi italiani e del loro insediamento in socialista europeo allargato. discon- e più largo, c’è una pregiudiziale su cui segnare tinuità: di un par- popolare, potenzialmente maggioritaria, tito di donne e di uomini, federalista, la con- territori è quasi da reinventare. Questa è anche dizione per non rendere fragile l’Ulivo. solidale in ranno strada facendo, in una competizione e alle base all’evoluzione dei processi politici, sociali, regole che si darà la coalizione. alle mozioni ed ai documenti. Vogliamo battere un Vogliamo tito. to nel par Il dibattito vivrà nelle mozioni, nei documenti. Questa è la nostra intransigenza: un patto, che si E’ un patto che offriamo alla costruzione dei E’ un’intransigenza per chiamare a discutere seria- E’ un patto fra noi per guardare fuori di noi, a Dopo anni intensi, corsi col fiato in gola, anni di Dopo anni intensi, corsi fare i conti con un progetto Eppure ci troviamo a su cui la nostra E’ da questa pesante contraddizione, nel pre- Ma il congresso sarà utile se ci ricollocherà vincere, vogliamo ritornare al governo Vogliamo Ed è tutt’uno con questo disegno la limitazione l’espres- Oggi per la prima volta dall’unità di Italia E’ dunque molto serio il tema di come rafforzare, E sono cruciali linearità e rigore di un’opposizione 6. E’ cresciuto il protagonismo di tante di noi nel confronto aper vincente per la sinistra e per l’Ulivo. la sinistra e per l’Ulivo. vincente per Ci adopereremo perché ognuna possa sentirsi a casa sua, indipendentemente dalle scelte che com- pie. Ci impegniamo perché, fra le ragioni dello schierarsi, ci sia l’adesione a un progetto che faccia i conti con la libertà femminile. in ogni esplicita in questa carta di intenti, perché mozione, programmi, modo d’essere del partito, rego- le per la vita democratica delineino politiche e rappor- ti di forza che abbiano il volto e le idee di tante donne. ciò sia al servizio di una politica radicalmente E perché rinnovata, utile a tanti. documenti unitari del partito fina- su valori, regole, lità che, dal giorno dopo il Congresso, ricostruiran- no speranze, visioni, appartenenza comune. mente uomini e donne di questo partito sul nodo del potere femminile, che non è solo questione di riequili- brio della rappresentanza. O per meglio dire, la rappre- sentanza ha senso se poggia su motivazioni politiche, su progetti, regole, radicamento, leadership territoriali e nazionali. partire da chi ci ha votato. iniziative politiche pregnanti, di svolte, di congressi, di iniziative politiche pregnanti, scontate, di conquiste, la sini- governi, di riforme non paese più bipolare, più euro- stra riformista lascia un con più occupati, anche se attra- peizzato, scolarizzato, nuove e vecchie povertà. versato, specie al sud, da parti (coalizione, partito, gover- sconfitto in molte sue sociale), con un deficit di no, sindacato, radicamento e diffusa e una sinistra ai classe dirigente nazionale minimi storici. rigorosa e severa, che il confronto deve essere ricerca C’è un prima e un dopo il 13 congressuale è iniziato. sugli anni maggio. Ognuna di noi prenderà posizione che abbiamo alle spalle. e su sente e nel futuro: è un dovere, un dovere morale, Italia, in questo ci giochiamo credibilità, funzione in Europa e dialogo con le persone, pronte a riscommet- è un altro tere. Nessuno come noi sa bene che domani giorno. vincere contro una destra del paese. Vogliamo umori pericolosa, aggressiva, capace di sollecitare che speravamo annichiliti. per governo costituito da interessi e culture negative, isti- soddisfare i quali è pronto a mettere in discussione cultu- tuti liberali, legalità, garanzie e diritti, pluralismo settimane rale, conquiste di civiltà. Queste prime per le hanno mostrato il volto di destre pericolose libertà, spudorate nelle regole, socialmente inique. laicità della libertà femminile nei suoi fondamenti: univer- dello stato, autodeterminazione della donna, per la salismo e qualità dello stato sociale, politiche persone, famiglia come condizione di autonomia delle valore fondamentale dell’intervento pubblico nella scuola, nella sanità, nella rete dei servizi sul territorio, delle pluralismo nell’informazione, messa in mora di inte- regole, della trasparenza a partire dal conflitto ressi. sione diretta di una parte dell’impresa milanese assu- me una responsabilità politica nazionale. Essa si serve dell’esperienza, della tecnicalità politica dei molti ex in Forza Italia, ma la dominante è Berlusconi e ciò che rappresenta, come nuovo ceto politico, alleanze socia- li e modelli di governo. Ciò che è avvenuto in Lombardia, nei rapporti sindacali anche col tentativo di isolare la CGIL, nel welfare, nella scuola, nella cultu- ra, potrebbe avvenire su scala nazionale. allargare, innovare rappresentanza e movimento sin- dacale, ragionare su una nuova unità. E’ un fatto che riguarda tutti , attiene ai mutamenti produttivi, a un paese bipolare, ai ruoli tra le parti sociali, alla necessità di tutelare spazi ed espressione dei conflitti. da subito il coinvolgimento delle parti che ricerchi avvertite della società, a partire da chi ci ha votato. l’Unità l’Unità La sinistra europea deve e può rafforzarsi La sinistra europea deve Per una Costituzione democratica europea La tutela ambientale e della biodiversità dell’idea di sviluppo al centro deve essere L’Onu, riformata e rilanciata, deve diventa- riformata e rilanciata, deve L’Onu, composizione di re una sede effettiva di dei conflitti. interessi e di risoluzione proprio a partire da analisi e proposte comuni che puntino a risolvere le grandi contraddizioni che la modernizzazione propone. Per non subire passivamente i processi economici e la ridislocazione dei poteri, l’Internazionale Socialista deve finalmente scendere in campo: riunirla in sessione straordinaria a Genova sarebbe stato un modo autonomo e concreto di dire le nostre opinioni. Noi proponiamo che i Ds richiedano una prima e ravvicina- ta convocazione dell’Internazionale Socialista dedicata alle questioni del com- internazionale e delle sue regole, mercio dei cambiamenti climatici e delle politiche energetiche, della possibilità per i Paesi in via di sviluppo di produrre farmaci senza sottostare ai vincoli della brevettabilità imposti dalle grandi multinazionali, della riforma dell’Onu e delle altre sedi di gover- no a livello internazionale, della estensione dei diritti del lavoro. E’ per noi strategica la scelta di una Questa scelta deve essere aperta ad Est e inter- Dopo la realizzazione del mercato A tal fine occorre andare oltre i risultati, La tutela dell’ambiente non è solo una La qualità della vita, la salute, la sosteni- ricondotte sotto la sovranità Vanno Non è accettabile che al bipolarismo Europa politica e democratica, a partire dalla Carta dei diritti, dal confronto serrato sulla riforma delle istituzioni dell’Unione, da un processo costituente vero e legitti- mato democraticamente. all’area del Mediterraneo. Essa impone uno sviluppo di diritti sociali comuni e sfida le forze del socialismo europeo a fuo- riuscire dai confini nazionali e ad affronta- re con coraggio i problemi di una demo- cratizzazione della globalizzazione. no, della moneta unica, è indispensabile il passaggio verso un governo politico ed economico dell’Europa. Altrimenti, l’avve- nire dei Paesi dell’Unione sarà affidato solo a logiche monetaristiche, al potere esclusi- vo dei banchieri centrali e dei controllori del patto di stabilità. per più versi deludenti, del vertice di Nizza. variabile indipendente nelle decisioni che riguardano lo sviluppo economico ma deve diventare la leva di una nuova idea dello sviluppo. Dieci anni dopo Rio, a Johannesburg nel 2002 si terrà il Summit Mondiale sullo sviluppo sostenibile. La difesa della biosfera è il compito della nostra epoca. Il rispetto degli accordi di Kyoto è un importante primo passo. bilità ambientale, la conservazione dell’e- nergia sono parametri essenziali per entra- re senza rischi nel futuro. Ed è anche un campo di aspra e ravvicinata battaglia poli- tica, soprattutto dopo l’avvento della presi- denza Bush, che sta facendo fare agli Stati dagli impegni Uniti una rapida retromarcia presi con lo smantellamento unilaterale dei principali trattati internazionali. dell’Onu la risoluzione dei conflitti inter- nazionali e le operazioni di “mantenimen- to della pace”. della guerra fredda, fortunatamente finito da tempo, si sostituisca l’unilateralismo degli Usa. In questo contesto particolare impegno va dedicato all’azione per impe- dire che il governo Berlusconi sostenga l’i- niziativa dell’attuale amministrazione sta- tunitense, fortemente contestata dal parti- to democratico di quel paese, per il riarmo all’insegna dello scudo antimissile. E’ improprio perciò appuntare gli strali E’ improprio perciò Bisogna rendere più trasparente e più trasparente Bisogna rendere democratico il funzionamento delle isti- il tuzione sovranazionali e rafforzare ruolo dell’Onu. dell’Internazionale Socialista L’impegno La sinistra non può sottrarsi all’impe- gno che accomuna persone e movimen- lo sviluppo ti di tutto il mondo: rendere mondiale più equo e più giusto confini, dispiegare un’idea della società e confini, dispiegare un’idea alla destra. della vita civile alternativa di credito verso su An e Lega e aprire linee contro il governo è Forza Italia. La battaglia per metterlo in crisi e farlo cadere. Nuovi governi, debbono stabilirli gli elettori. Il G8 ha fatto il suo tempo: i Paesi del rivitalizzate e rese più democrati- Vanno Se mai c’è stato un tempo del riformi- Intere popolazioni sono oggi ai margini Quando i profitti dei dieci più grandi Come forza di governo i Ds hanno pro- 8. Un riformismo forte: equo e un mondo più Europa più più giusto, una democratica. Economia ed ecologia si tengono. G8 rappresentano il 10% della popolazio- ne mondiale, ma i loro Governi hanno il potere di assumere decisioni che riguarda- no la vita di tutti gli abitanti della Terra. che le sedi internazionali, dove le decisioni non possono essere rimesse esclusivamen- di un te alle nazioni più ricche. L’obiettivo governo democratico del pianeta non è utopia da sognatori, ma una esigenza da perseguire tramite una costante, paritaria e continua presenza di tutte le posizioni. smo debole e senza anima sociale, non è certamente questo ciò di cui oggi abbiamo bisogno. Le idee e gli interessi forti della destra vanno contrastati e avversati con idee e interessi altrettanto forti, riconoscibi- li, credibili. Solo così potremo ridare fidu- cia e identità al nostro mondo, al mondo dei lavori e dei saperi, ai senza potere, a tutti coloro che hanno passione per la libertà. dei processi di modernizzazione di cui spesso conoscono solo le drammatiche contraddizioni: lo scivolamento verso il basso di molte economie povere, l’aumen- to del debito e della dipendenza dalle for- niture straniere, l’impoverimento dell’eco- sistema legato a forme di sfruttamento incompatibili con gli equilibri ambientali, la contraddizione ecologica, la distruzione delle garanzie sociali, lo sfruttamento sem- pre più intensivo della manodopera a basso costo rappresentata dagli individui, spesso donne, spesso minori, a cui si chie- de di produrre beni di consumo per i mer- cati occidentali, l’analfabetismo tecnologi- co, il rischio di scomparsa delle culture e delle differenze locali, l’assenza di diritti in particolare, civili democratici. L’Africa dove il debito rappresenta il 60% del Pil, è un moderno inferno. gruppi economici del mondo sono supe- riori al Prodotto interno lordo dell’insieme dei Paesi poveri del mondo ed un essere umano su quattro vive con meno di un dollaro al giorno, lo spazio e la responsabi- lità per la politica sono immensi. Nel Terzo Millennio una sinistra incapace di riempire questo spazio rinuncia ad una sua fonda- mentale funzione politica e ideale. mosso azioni di cui rivendicare il merito a cominciare dalla cancellazione del debito. Ora è necessario un rapporto con le asso- ciazioni, i movimenti, le reti che, in forma non violenta, esprimono le loro proposte e le loro proteste su questi temi. 6 Una opposizione forte, democratica e sulla capa- si deve fondare propositiva nettamente le differen- cità di marcare forze e ze, di collegarsi con le altre nel movimenti di opposizione presenti Paese e di dispiegarsi in Parlamento e nella società Per tornare domani al governo, oggi c’è dev’essere democratica e L’opposizione Il governo di centrodestra non è un di centrodestra non Il governo di interessi nella Il groviglio di conflitti La fulminea condivisione del progetto La condotta del governo a Genova A Genova si è visto crescere in forma di bisogno di una opposizione democratica, in Parlamento, nel Paese, nella società, nei luoghi di lavoro. Per essere forte ed efficace l’opposizione deve organizzarsi ed essere deve darsi strutture, organiz- unita. L’Ulivo zazione, regole democratiche e condivise. Deve anche collegarsi subito alle altre forze dell’opposizione. Deve sviluppare la rela- zione e l’interlocuzione con il movimento sindacale e cooperativo; con l'associazioni- smo economico, civico e politico; con i soggetti del volontariato e del terzo settore. propositiva, intransigente e dura. In può Parlamento e nel Paese. L’opposizione giungere, in determinati rari momenti, a convergenze bipartisan nell’interesse nazio- nale. Ma deve, nell’azione quotidiana e nella visione strategica, avere un suo punto segnare i le differenze, di vista, marcare governo moderato. I primi atti governo moderato. chiaramente l’in- dell’Esecutivo mostrano un Paese con tenzione di fare dell’Italia autoritario. meno diritti, un Paese più non è sciolto. I compagine governativa spostano risorse provvedimenti economici un quadro verso i più ricchi, e prospettano e dei di aggravamento delle diseguaglianze una pretesa di privilegi. Si conferma rischio lo Stato di comando che mette a l’idea leghista della diritto e minaccia (con il quadro del “devolution” che squilibra dal centro- federalismo solidale introdotto la stessa unità sinistra nella Costituzione) nazionale. E’ reale il pericolo di un control- lo pressoché totale, in forma di regime, del sistema dell’informazione, indebolendo le ragioni del servizio pubblico radiotelevisi- vo, la presenza competitiva nel mercato della Rai che la destra vuole “occupare” calpestandone ogni autonomia. Si lancia- no proposte di manomissione di diritti civili e di libertà che soprattutto il movi- mento delle donne ha contribuito ad affer- mare. E’ chiara un’intenzione aggressiva verso l’opposizione democratica. E’ certo che sarà messa in atto un’opera di smantel- lamento delle riforme introdotte o avviate dai governi di centro-sinistra. La sorte dei capisaldi dello Stato sociale è minacciata. di “Scudo spaziale” del Presidente america- no Bush segna una rottura con i principali partners europei e l’adesione ad una politi- ca che porterà inevitabilmente ad una nuova corsa agli armamenti. durante il G8 ha mostrato le sue peggiori credenziali di destra. Si è prodotta una grave lesione nella democrazia italiana. massa un movimento, soprattutto di gio- vani e giovanissimi, che esprime una domanda di partecipazione democratica con le quali delle forme ed una ricerca affermare la volontà di cambiamento del mondo. Questo movimento rifiuta la con- danna della maggioranza dell’umanità alla miseria, alla fame ed alle malattie; si oppo- ne alle guerre ed allo sfruttamento dei popoli e si batte per l’uguaglianza dei diritti per tutti gli uomini e le donne. La sinistra storica ha da portare la sua esperienza: sa quale minaccia sia rappresentata dai grup- pi violenti, verso i quali non può esservi alcuna ambiguità. Ma negherebbe la sua storia se non entrasse in relazione con que- sto movimento e con la domanda di parte- cipazione che esprime. pagina Mozione congresso ds 7 pagina Non può che essere l’Ulivo la scelta Non può che essere strategica ma è una scelta a cui va accompagnata l’individuazione di rego- vivere e democratiche per fare le chiare l’Ulivo Essere un partitoEssere del socialismo europeo comporta sul modo di scelte coerenti sulle alleanze sul progetto, essere, affermare logiche da forti con i deboli e affermare logiche da forti l’idea di una deboli con i forti, e persegue in bilancio alle area di impunità – dal falso Noi contrap- prescrizioni – dei privilegiati. vera cultura dei poniamo l’idea di una un lato una gran- diritti e della legalità: da ogni criminalità, de severità nella lotta ad dall’altro alla mafia e alla corruzione, garanzie più forti per tutti i cittadini, a par- tire dai più deboli. A tal fine difendiamo in modo intransigente l’indipendenza della magistratura. La scelta strategica per governare l’Italia per rappresentare un punto di L’Ulivo, Con la Margherita, che ha avuto un Nessuno riassume da solo l’Ulivo, la casa L’identità del nostro partito come forza L’identità La nostra collocazione nel socialismo forza del socialismo europeo L’essere Alle forze di sinistra che fanno parte La sinistra non vive solo nei partiti poli- 10. Tornare a vincere: 10. Tornare la sinistra e l’Ulivo è l’alleanza dell’Ulivo. I fatti dimostrano tanto che non si tratta di una provvisoria alleanza elettorale, quanto che non può trasformarsi in un partito unico. Coesistono identità distinte, tutte vitali e necessarie. riferimento unitario e strategico, deve cre- scere e radicarsi nel confronto tra le diverse culture ed espressioni politiche che lo ani- mano. buon successo elettorale, intendiamo rafforzare e intensificare rapporti di collabo- razione. del socialismo richiede che sia abbandona- ta l’idea di un partito permanentemente messo un punto precario e transitorio. Va fermo. Esiste ed esisterà, in Italia come in Europa, una funzione storica permanente per un partito di sinistra di ispirazione socialista. europeo è una scelta pienamente acquisita. Ma non può restare uno slogan, comporta scelte coerenti sul modo di essere del parti- to, sul suo progetto, sul suo programma, sulle sue politiche. significa non rimuovere le radici nazionali e la memoria storica dei socialismi italiani, dei partiti politici che li hanno rappresen- tati, del movimento operaio, le cui storie abbiamo giustamente rivisitato in maniera critica. Queste tradizioni, assieme alle cul- ture critiche di ispirazione riformista e libertaria, cristiano-sociali e, più di recente, alle culture femministe, ambientaliste, pacifiste, hanno costituito e costituiscono tuttora uno strumento di emancipazione, progresso e avanzamento democratico dell’Italia. dell’Ulivo (Sdi, Pdci, verdi) proponiamo, come primo realistico passaggio, una fede- razione, come sede nella quale verificare la possibilità di un ulteriore terreno comune. tici. E’ un campo di forze nel quale si collo- cano culture, movimenti, associazioni eco- nomiche e della società civile, sindacato. Il valore delle autonomie, della autonomia dei soggetti non è in discussione. Ma la qualità in un regime politico bipolare va ripensato. Cambia inevitabilmente le rela- zioni tra partito e sindacato. In un quadro più aderente a quello del socialismo euro- peo, di più accentuata alternatività politica e sociale. Bisogna contrastare, senza alcuna Bisogna contrastare, riserva, i tentativi della destra di colpire sistema sociale, a partire da il nostro inve- e rafforzare, quello previdenziale che ce, il modello sociale europeo efficienza, nuovi coniuga maggiore diritti ed equità sociale Gravissimo è l’attacco al mondo della cooperazione mità, con ciò cancellando anche la lezione mità, con ciò cancellando sono il “premium liberale per cui le tasse del costo dei dirit- libertatis” e l’altra faccia ti. Fondamentale è sviluppare “sistemi di Lo Stato sociale non è un freno allo svi- del nostro Stato sociale, L’adeguamento Bisogna pertanto contrastare, senza Un altro tentativo della destra riguarda il Obiettivo fondamentale della sinistra è La rivoluzione informatica crea nuove della conoscenza e Il nuovo “Welfare Nessuna incertezza si può avere da parte Il diritto alla sicurezza e alla giustizia, in welfare” che garantiscano i diritti alla salu- te, all’istruzione, alla previdenza, su base universalistica e al tempo stesso personaliz- zata. luppo ma un fattore di crescita del sistema. I processi di globalizzazione producono, accanto a potenzialità di crescita, nuove diseguaglianze e nuove insicurezze. La rifor- serve a dare risposte in ter- ma del Welfare mini di equità sociale e di nuove garanzie, non già di tagli di prestazioni e di diritti. quindi, non richiede affatto la revisione del suo modello strutturale (che è simile a quel- lo prevalente nell’Europa continentale), per sostituirlo con l’adozione di meccanismi Spetta alle istituzio- privatistici e di mercato. ni pubbliche, organizzate con democrazia, trasparenza e rigore finanziario, tutelare in modo sempre più esteso ed efficace i diritti sociali dei cittadini. E’ questa la sostanza del “modello sociale europeo”. alcuna riserva, i tentativi della destra di col- pire il nostro sistema sociale, a partire da quello previdenziale. Le inadeguatezze del sistema pensionistico italiano non riguar- dano infatti i suoi pretesi costi eccessivi, che sono stati eliminati dalla riforma del centrosinistra. I problemi aperti riguardano la necessità di assicurare il futuro dei giova- ni impegnati nei nuovi lavori e di aumen- tare le pensioni più basse. mondo della cooperazione, che vuole col- pire attraverso misure fiscali inique, rimet- tendo in discussione valori storici di mutualismo e di solidarietà che hanno fatto della cooperazione uno dei settori trainanti dell’economia e della società ita- liana. la giustizia sociale, cioè prima di tutto un’e- qua redistribuzione della ricchezza. Ciò vuol dire combattere vecchie e nuove povertà, invertire, a partire dai salari dei lavoratori, la tendenza all’aumento del divario dei redditi da lavoro rispetto ad altre forme di guadagno. distribu- opportunità per tutti. L’ineguale zione dell’informazione, su scala planetaria e all’interno delle stesse società industriali avanzate, determina pertanto nuove strati- ficazioni sociali, quello che è chiamato “digital divide”. della comunicazione” diventa segno distin- tivo della sinistra del nuovo millennio. nostra nel perseguire l’obiettivo di una società multietnica. La cultura dell’acco- glienza, dell’integrazione, dei diritti – nel quadro delle politiche di regolazione dei flussi migratori avviate positivamente dal centrosinistra – è un’idea di società più aperta e più sicura. una società più democratica, ha bisogno di una continua iniziativa affinché la legge davvero sia eguale per tutti. La destra vuole La nostra idea di modernizzazione incorpora strutturalmente istanze di libertà, eguaglianza e solidarietà La modernità è il “campo di problemi” Per questo qualificare la modernità e Libertà, eguaglianza e solidarietà sono La sinistra ha un’idea di libertà assai più La pluralità delle “libertà” si riflette nella Oggi più di ieri la sinistra può e deve La destra contrappone l’individuo allo La ricetta economica e sociale che ne Per la sinistra la sfida maggiore è proprio Per questo la sinistra deve tornare a 9. Un riformismo forte: un’altra modernizzazione In vista dell’appuntamento del 2004, del In vista dell’appuntamento Costituzione euro- occorre battersi per una basi federali, che pea, democratica e su la Carta dei assuma a suo fondamento del modello euro- diritti e l’”anima sociale” peo. con i quali noi, donne e uomini contem- poranei, interroghiamo la realtà e la ren- diamo intellegibile, non il sistema delle risposte e delle soluzioni già date. La modernità è intrinsecamente portatrice di tensioni, contraddizioni, conflitti. specificare le diverse ipotesi di modernizza- zione è il primo imperativo da assumere di quell’autonomia culturale per l’esercizio che è la base essenziale dell’autonomia politica. valori interdipendenti. ricca di quella della destra, non limitata alla pura e semplice facoltà di scegliere nel un’idea di “libertà” al plurale che mercato, la porta a vedere gli ostacoli da rimuovere tramite l’azione collettiva. La libertà va intesa non solo come requisito individuale ma come impegno sociale. pluralità delle “eguaglianze”. La parola eguaglianza – da troppi lasciata cadere in disuso o nell’oblio – deve animare il rifor- mismo forte della sinistra, non come piat- to egualitarismo, ma come molteplicità delle dimensioni dell’eguaglianza da met- tere in gioco: condizione ambientale, lavo- ro, sesso, età, etnia etc. caratterizzarsi per la scelta di far convivere questi valori. Per questo è essenziale indica- re le diseguaglianze da combattere e le diversità da tutelare. Stato, l’economia all’ambiente e l’iniziativa sostie- privata alla garanzia pubblica perché ne che l’intervento dello Stato è sempre e comunque negativo per il benessere collet- tivo. La destra ripropone l’esistenza di una irrimediabile incompatibilità tra sviluppo economico e sviluppo sociale, secondo la quale all’origine delle difficoltà di molti Paesi (specie europei) a generare occupazio- ne e crescita, vi sarebbe proprio l’intenso sviluppo sociale consentito dal Welfare state. discende è brutale: per avere più crescita occorre più diseguaglianza (e meno libertà), poiché solo una maggiore disegua- glianza (con minore libertà) è in grado di imprimere dinamismo alla società. questa. Smentire l’ipotesi della “incompati- bilità”. Non limitarsi a parlare di una modernizzazione che “si concili” con le esigenze della solidarietà e della coesione sociale, come se la sfera economica produ- cesse inevitabilmente disparità da risarcire per i più sfortunati. E’ necessario, viceversa, identificare e perseguire ipotesi di moder- nizzazione che incorporino strutturalmen- te istanze di equità, di qualità dello svilup- po, di qualità ambientale, di qualità socia- le. discutere apertamente dei fondamenti di legittimità democratica della tassazione, respingendo l’ideologia conservatrice, che considera la tassazione come cosa intrinse- camente negativa e dunque priva di legitti- - l’Unità l’Unità te perché la sinistra volti pagina. perché ad essere inflessibili sulla laicità perché regole, meriti, impegno e perché perché la politica, una sinistra rin- perché perché l’armonizzazione dei diver- perché per la piena occupazione, a partire tà, la loro condizione come te delle donne può esserci la par Ci impegniamo Ci impegniamo Ci impegniamo Ci impegniamo 4. Dalla par Ci impegniamo Ci impegniamo novata, diano più valore alle forme di impegno civile, novata, diano più valore alle forme di impegno della ricer- all’associazionismo, ai luoghi dello studio, ca. dello stato, diritti civili, valore delle differenze, dignità dello stato, diritti civili, valore delle differenze, della e rispetto di ognuno, autodeterminazione un confronto donna, a partire dalla 194. Vogliamo una batta- pubblico sulla bioetica, ci impegniamo in e fonda- glia per regole europee contro oscurantismi mentalismi. si ambiti di vita (formazione, lavoro, cura, tempo per si ambiti di vita (formazione, lavoro, cura, sim- sé, affetti, figli) e ricchezza delle culture (linguaggi, con gli boli, immaginari) porti le donne a governare uomini l’organizzazione sociale e la politica. dal sud. ricono- deontologia professionale vengano finalmente nelle sciuti nella politica, nelle professioni, nei lavori, diffuse: carriere, nella formazione delle classi dirigenti le donne ne uscirebbero a testa alta. Questa amara sconfitta lo impone. Impone una politi- Questa amara sconfitta lo impone. Impone capace di ca più sobria, accogliente, di tanti per tanti, umiltà, a parlare per scelte personali, stile. Ci impone partire da noi stesse; ci impone il traguardo di una nuova generazione di donne e di uomini alla politica. Ci impone di far sentire, combattendo, a chi è meno difeso e a chi è perbene, che siamo da quella parte, di quella parte. mometro di civiltà, come soggetto di alleanza Certo, la sinistra deve saper parlare a tutti. Ma non è Quella che scegliamo è l’Italia delle donne e degli E’ l’Italia delle donne e degli uomini che da tutto E’ un’alleanza che dà più forza agli obiettivi di Gli ultimi, nell’era della velocità tecnologica, dell’ac- Universalità dei diritti, nuovo stato sociale, libertà, 5. Una delle ragioni della sconfitta: non aver scel to le donne, la loro liber ter migliore del paese. mai bastato un rapporto generico tra sinistra e società: per avere forza e credibilità occorre scegliere - nel progetto, nel programma - le parti di società da ren- dere protagoniste e alleate nel cambiamento. uomini che vogliono ridare valore sociale al lavoro, all’onestà personale e professionale, qualità ai lavori, riconoscibilità ai diritti, una flessibilità senza preca- rietà. E’ anche la parte rigorosa e innovativa dell’im- presa, dei saperi, delle professionalità; donne e uomini che investono sulla legalità, sulle regole, sul rispetto delle persone e sulla trasparenza delle istituzioni, del- l’economia, della politica. questo vogliono trarre alimento per una nuova etica pubblica, che scelgono il riconoscimento dell’impe- gno, dei meriti, della conoscenza come leva per sbloc- care una società ancora corporativa, consociativa, di censo, maschile, fino ai vertici più alti della piramide. inclusione, di superamento delle diseguaglianze, che orienta la solidarietà verso la giustizia sociale, che interpreta la libertà come valore da difendere, da accre- scere, da distribuire. cumulo delle conoscenze, della democrazia dell’acces- so, non sono solo i più poveri. Sono coloro che non sanno. Coloro che si sentono fragili innanzi alle inno- vazioni. Coloro che possono perdere un tenore di vita accettabile. O una persona anziana, le cui condizioni di libertà certo sono legate a pensioni più alte, ma anche alla qualità del suo abitare, alla sicurezza, ad un’adeguata rete di servizi sociali, sanitari, o semplice- mente a capire cosa cambia con l’Euro. O chi viene da Di di un lavoro, di sopravvivenza. altri paesi in cerca questi molte sono donne. sono valori che devono intrecciarsi con l’attenzione alle condizioni materiali delle persone - a partire da chi sta peggio - ai salari, alle pensioni, al reddito di cittadi- nanza, alla casa, alla formazione, iniziale e continua, anche per combattere l’insicurezza di periodi di non occupazione che sempre di più si alternano. modifica del- il nodo del potere delle perché le donne attraversino, una perché ; della possibilità che il loro colpo Nel nostro paese è ancora pesante il nella sfera pubblica e sostenendo le rifor- re una spallata per le donne di questo re una nuova frontiera di civiltà. piùDonnepiù Contributo alla discussione alla discussione Contributo E’ una strada obbligata per la sinistra innovare E’ una strada obbligata di un futuro migliore , affidato alle “magni- L’attesa 2. V ivere in questo presente significa attraversare una cultura politica capace di essere visione del una cultura politica mondo, movimento delle coscienze, schieramento. e ai fiche sorti” della sinistra, non parla più alle ragazze ingiustizie ragazzi che non sopportano nel presente le coerenza. e chiedono atti simbolici, esempi personali, delle Ma anche le altre generazioni, quelle del ricordo in piazza, piazze, o quelle della scelta di non andare talvolta quelle generazioni che compongono il popolo di tor- disperso della sinistra, vorrebbero la possibilità fino in fondo. nare a crederci Con questa carta di intenti ci impegniamo a un’ini- Ci impegniamo Le donne nel mondo, nelle loro differenze, premo- Le donne nel mondo, nelle loro differenze, sinistra Non è un caso che la tenacia di donne della E oggi, per la stessa credibilità ed efficacia di istitu- E’ ancora grande il divario tra quanto le donne Per questo nel nostro viaggio-programma è maglia nera in Europa per quanto riguarda L’Italia 3. E’ tempo che la nostra lunga marcia cambi il passo. Occor paese, occor l’inedito e scommettere finalmente sui soggetti che l’inedito e scommettere finalmente sui soggetti tutti, le interpretano il cambiamento: prime fra donne. ziativa diffusa nella società, all’incontro con le donne dell’Ulivo, di una più larga sinistra, e ci impegniamo a segnare il tono e i contenuti del confronto congres- suale. volta per tutte, il confine che le blocca nel rapporto fra condizioni materiali ed aspirazioni, nei redditi, nei i loro lavori, nelle famiglie, nelle istituzioni, e perché talenti non siano sprecati. no per la libertà. E’ una tensione incontenibile. Riguarda la scelta della maternità e lo sconvolgimento la in interi continenti delle previsioni demografiche; tenacia nel voler lavorare e il conseguente mutamento imprendito- del lavoro e zone di creatività del mercato di for- riale persino nelle aree più povere, la volontà vita, della marsi, di essere autonome; la difesa della l’amore pace, della dignità, l’amore per i più piccoli, alla più grande per i disabili; l’attenzione alla salute, morire; qualità del nascere, del curare sé e gli altri, del persone, il rispetto delle diverse fasi dell’esistenza delle fino all’età più avanzata; la scelta della sostenibilità ambientale. diritti, l’u- europea abbia fatto iscrivere, nella Carta dei niversalità della cittadinanza femminile fra i valori fondativi dell’Europa politica, ancora agli albori. zioni sovranazionali, si pone donne nel mondo d’occhio illumini e determini le scelte del futuro, la sua umanizzazione, la redistribuzione di risorse mate- riali, di opportunità per tutti. danno e quanto ricevono dall’organizzazione socia- le e dalla politica. carico sulle loro spalle, il più alto in Europa, la quoti- dianità è pesante per troppe, lo scivolamento in povertà un rischio concreto. Per non parlare di vec- chie e nuove miserie e solitudini, delle violenze, della tratta, delle mafie, degli sfruttamenti. “piùDonnepiù”, prima del 13 maggio, proprio parten- do dall’azione importante dei governi del centrosini- stra e delle donne in particolare, dall’esperienza prezio- sa e tenace di tante amministratrici, dichiaravamo di di voler reinvestire il patrimonio non accontentarci, accumulato in una nuova stagione per le donne del nostro paese. la presenza delle donne in parlamento: 9.5%. Le donne DS sono, fra senatrici e deputate, al 21%, il 3,6 ci sod- che non in più rispetto al ’96: una percentuale disfa per nulla, comunque ottenuta grazie alla deter- minazione di tutte e alla battaglia per le regole. E’ un campanello d’allarme di una democrazia dimezzata, a cui l’Ulivo deve rispondere con piena assunzione di responsabilità, accelerando l’iter della l’art.51di altre norme della Costituzione e per pari opportunità me degli statuti regionali. tito così 42 Amartya nell’economia Sen: «Oggi, verosimilmente, politica dello sviluppo niente ha importanza pari a quella di un riconoscimento adeguato della partecipazione politica, e della funzione direttiva, economica e sociale , delle donne. Si tratta di un aspetto crucialedavvero dello “sviluppo come libertà”.» Carta d’intenti per il Congresso delle Democratiche e dei Democratici di Sinistra Democratiche e dei per il Congresso delle Carta d’intenti , hanno osato di più e, anche per necessità, hanno 1. Non ci accontentiamo del mondo così come è, Siamo in un secolo segnato dalle sfide della moder- Le donne hanno scelto di percorrere la moder- Una modernità che nella globalizzazione mostra E’ una questione di identità per la sinistra nel Di fronte a tutto questo, che è poi la forma sociale euro- di fondo nella sinistra C’è dunque una ricerca tantomeno della politica e del nostro par come sono. Offriamo questa carta con- di intenti al confronto gressuale. di tante e di tanti, libero, in un dibattito Crediamo delle posizioni. che viva nella chiarezza è un tratto della differenze, Abbiamo fiducia nelle nostra storia. nostra identità, della quella Ma condividiamo una scelta e una passione, di un partito valori, ragioni, che sappia rinnovare insieme. Più unito per essere speranze dello stare nella costruzioneaffascinante per la società, credibile di una grande sinistra, più aperto dei all’incontro diversi riformismi, più forte il centro- nel combattere destra e tornare, con l’Ulivo, a governare il paese. Ci lega un destino, quello della libertà femminile come condizione per la libertà di tutti. Essa è il fondamento di questa carta, un impegno di la sinistra scelga le finalmente intransigenza perché dalle donne e così possa vin- donne per farsi scegliere cere. Offriamo dunque questa carta alle mozioni, ai con- di regole tributi, ai documenti di valori, finalità, tutto il partito, protagoniste. di cui vogliamo essere E’ una carta e, per aperta, e migliorare da arricchire chi lo desidera, da sottoscrivere. nità. In questo tempo nuovo le donne sono entrate a testa alta, protagoniste dell’unica rivoluzione indiscus- sa. Con le loro conquiste hanno allargato le libertà, le loro, quelle di tutti. nità accettato il rischio di terreni inesplorati. Di questa fati- ca portano su di sé non solo le gioie ma anche le feri- te. tutti i suoi limiti e richiede pensieri coraggiosi. mondo e nel nostro paese assumere le ingiustizie pla- netarie come riferimento del proprio programma; e su tra politica e questo rimettere in moto quel circuito società consapevole che rende forte, radicale e convin- cente il riformismo. Maggiore autonomia culturale, politica, uno sguardo più penetrante a ciò che ci cir- conda, avrebbero fatto cogliere, ben prima di Genova, le disponibilità, le intuizioni, le inquietudini che nascono dall’esperienza quotidiana delle persone (come si nasce, cosa mangiamo, l’aria che respiriamo, l’orrore dello sfruttamento dei bambini, le malattie, lo scandalo verso la povertà, le grandi migrazioni, lo sde- gno verso le diseguaglianze…). C’è ansia per un futuro sempre meno nelle mani di ciascuno, e insieme voglia della libertà di poter scegliere. della crisi delle rappresentanze istituzionali nei sistemi di democrazia matura, di fronte al vento di movimen- to che è destinato a contaminare speranze e progetti individuali, abbiamo un dovere: non disperdere quelle domande di giustizia e orientarle alla non violenza. Sentiamo la responsabilità di dare un significato alla politica, alla sinistra, per farla riavvicinare, percorrere da una nuova generazione. pea e nel nostro congresso: come prospettare la piat- taforma di una politica che non si accontenta, che non rincorre ma dialoga coi movimenti, e mette a frutto energie traducendole in conquiste legislative, istituzionali sempre più avanzate, per regole di un più equo, per nuovi diritti e libertà, per rifor- mercato me sovranazionali troppo a lungo rinviate. pagina Mozione congresso ds 41 pagina Alessandro Maran - Friuli Piemonte - Pietro Marcenaro Gianfranco Nappi - Campania Enrico Paolini - Abruzzo Carlo Petrone - Basilicata Luciano Pizzetti - Lombardia d'Aosta Giovanni Sandri - Valle Alberto Stramaccioni - Umbria - Puglia Beppe Vacca - Marche Massimo Vannucci Mauro Zani - Emilia Romagna Federazione DS Firenze Becattini Lorenzo – Segretario Federazione DS Parma Beccarelli Pierluigi– Segretario Federazione DS Bologna Caronna Salvatore – Segretario Regionale Toscana Cenni Susanna – Assessore Corsini Paolo – Sindaco di Brescia De Biasi Emilia – Direzione Nazionale DS – Presidente Regione Emilia-Romagna Errani Vasco – Senatrice - Pres. Ist. Gramsci Toscana Franco Vittoria Grignaffini Giovanna - Parlamentare Parlamento Europeo Imbeni Renzo – Vicepresidente Martini Claudio – Presidente Regione Toscana Motta Carmen - Parlamentare Rai Mauro – Segretario Federazione DS Piacenza Soda Antonio – Parlamentare Zanotti Katia – Parlamentare Ceccuzzi Franco – Segretario Federazione DS Siena Draghi Stefano – Professore Università di Milano Anderlini Fausto – Direzione Regionale Emilia-Romagna Emilia-Romagna Reg. Mazzone Umberto – Dir. Gioiellieri Antonio – Seg. Regionale Emilia-Romagna Ramponi Fulvio – Resp. Risorsa Scuola Emilia-Romagna Si pone oggi un’altra esigenza: quella di costruire una Si pone oggi un’altra esigenza: l’onere della responsabilità Alla politica deve restare Roma 24 luglio 2001 soprattutto, le organizzazioni disposte a fornire voti su soprattutto, le organizzazioni ceto politico in eccedenza. Quel comando e ad assorbire tempo è finito. la quale partiti, organizzazioni di rete di relazioni dentro bisogni concorrano – nel rispetto interessi, associazioni di – alla definizione di un com- della reciproca autonomia e di interventiplesso di priorità programmatiche politici. del sindacato, della cooperazione, delle scelte. Al mondo dell’impresa, del volonta- dell’associazionismo culturale, luoghi di confronto. Deve riato, la politica deve offrire non pretendere di metterli sotto proporre loro di contare, e un ruolo può tutela. Solo chi offre un’interlocuzione una scelta di campo, nel sistema legittimamente chiedere sinistra e bipolare. E’ quello che intendiamo fare nella nell’Ulivo. Mauro Bertoldi – Provincia Autonoma Alto Adige Mauro Bondi - Provincia Autonoma di Trento Antonio D'Alete - Molise Luciano De Gaspari - Veneto Roberto Di Rosa - Liguria Agostino Fragai - Toscana Nuccio Iovene - Calabria Carlo Leoni - Lazio menti e statuti che inducano ciascuno ad assumer- menti e statuti che inducano Solo donne e uomini si personali responsabilità. libero. liberi fanno un partito Se il bipolarismo ha vinto, come crediamo, occorre Se il bipolarismo ha vinto, di La stabilizzazione del bipolarismo e il venir meno Non si tratta di riproporre forme superate di collaterali- 6) DELLA IL CAMPO DI FORZE SISTEMA BIPOLARE SINISTRA NEL sapere che la partita politica si svolge su un nuovo campo sapere che la partita politica del gioco. La destra, lo ripetia- di gara, con nuove regole nella acquisizione di questa con- mo, è più avanti di noi di nuove relazioni nelle sapevolezza e nella costruzione mutate condizioni politiche. rimanda ogni suggestione neocentrista e proporzionalista a due questioni, per quanto ci riguarda: la costruzione relazioni dell’Ulivo e la ricostruzione di un sistema di e cul- politiche con le rappresentanze socio-economiche del campo turali che fanno riferimento alla nostra metà di gara. a capo- smo. Non è più il tempo in cui la politica sedeva le associa- tavola e chiamava a raccolta, attorno al tavolo, I partiti zioni amiche. I partiti hanno perso quel primato. sono più, di massa, oltretutto, non ci sono più. Non ci l’Unità l’Unità Antomini Stelvio Antonelli Roberto Viola Arcuri Aresta Giulio Argeri Francesco Arienta Giuseppe Ettore Aristarco Armati Claudio In questi ultimi anni la sinistra ha Ma il nostro rapporto con la società si è Vanno rivisti i meccanismi di selezione Vanno di scelta delle rappre- delle candidature, sentanze e di elezione del segretario Per tornare a vincere, è necessario ridare è necessario Per tornare a vincere, al partito sedi di decisione più democra- tiche e collegiali e agli iscritti maggiore centralità e occasioni di partecipazione ha continuato a prevalere una sottovalu- ha continuato a prevalere di cura e di rinno- tazione delle esigenze per la convin- vamento del partito, forse i consensi della zione che per accrescere sinistra non servisse l’organizzazione ma politica e l’uso bastassero la manovra sapiente delle leve del potere. governato pressoché tutto, dai livelli locali a quelli nazionali, dando prova di onestà, di competenza, di efficienza. Abbiamo riversato sulle esperienze amministrative e di governo non solo migliaia di quadri ma soprattutto la grande maggioranza delle nostre energie intellettuali e politiche. affievolito. Da partito di governo, quale siamo e vogliamo essere, siamo divenuti agli occhi di molti, un partito di potere distante, supponente, votato alla propria autoconservazione. Vanno, per tutte queste ragioni, profon- Vanno, più diritti e più poteri degli Vogliamo più partecipazione. Vogliamo sentire più il noi che non l’io. Vogliamo Per tornare a vincere. Si risale la china se si parte da qui: resti- Serve partito federale, che rompa un Un partito di donne e di uomini ogni Un partito come momento associativo e Un partito che tiene un forte collega- Un partito che raccolga il pluralismo Un partito pluralista, dove non c’è un Un partito in cui si conti non per la damente ripensati e riformati i meccani- smi di selezione delle candidature, di scelta delle rappresentanze nelle istituzioni, di elezione del segretario. Riteniamo in parti- colare sbagliata, alla luce dell’esperienza, l’elezione diretta del segretario, che è cosa diversa dall’assunzione anche personale della responsabilità di una linea politica e programmatica da parte del gruppo diri- gente. Per questo chiederemo al Congresso una modifica dello Statuto. iscritti, più rapporti con gli elettori, più democrazia e più verifiche sull’operato dei dirigenti. tuire agli iscritti il potere di partecipare, decidere, verificare linea e modo di fare del partito, di selezionare candidature in modo democratico e di promuovere grup- pi dirigenti rinnovati e aperti alla società, la cui agenda non sia fatta solo di elezioni e impegni istituzionali. ogni gabbia centralistica al suo interno. giorno e non solo quando lo Statuto lo ricorda a un gruppo dirigente insensibile. aperto per tanti giovani che vogliono cre- scere insieme ai valori della sinistra. mento con i cittadini e i lavoratori italiani all’estero. sociale e culturale della sinistra italiana: di quella storica e di quelle ispirate alla libertà femminile, all’ambientalismo, ai valori del cristianesimo sociale, dei diritti civili e democratici. centro democratico con le ali dissidenti, ma si è tutti “partito”, senza correntismo esasperato. fedeltà a un capo ma per le capacità, il con- senso e il prestigio politico e personale. Amici Giampiero Amiropulo Anna Anatrini Fiorenza Andreolli Giuliano Andreose Francesca Angelini Maurizio Angiuli Vito Angius Giovanna Alunni Proietti Amaro Andrea Amati Aldo Amato Antonio Ambra Concetta Ambrogi Fabiola Ambrogio Franco Amendola G. Contro la personalizzazione della poli- Contro tica, per un partito organizzato nel Paese, democratico, aperto alla società Cambiare la politica: più donne nelle Cambiare dirigenti istituzioni e negli organismi forza ai Ds per dare rinunce femminili a un lavoro legale e rinunce femminili a un diritti ai dei riconosciuto. L’estensione al “lavoro usa e nuovi lavori e il contrasto per parlare alle getta” vanno praticati retributivo e ragazze. Il riconoscimento femminile va pro- professionale del lavoro mosso con più decisione. La tendenza alla personalizzazione Nell’insieme del partito, a tutti i livelli, Ma il cambiamento chiesto dalle donne Ma il cambiamento chiesto Se la modalità prevalente nei nuovi Dando alle donne lo spazio che le Per esempio la direzione politica va Da noi ci si aspetta che difendiamo la 12. Tornare a vincere: 12. Tornare il partito dei noi, non dell’io della politica è un connotato delle moderne democrazie e del rapporto tra mass media e politica (che non va subìto o assunto come valore). Da ciò non deri- va che decisioni del massimo rilievo siano assunte in modo non trasparente e al di fuori di ogni confronto nelle sedi demo- cratiche, come in questi anni è accaduto. Una corretta e democratica gestione colle- giale del partito è il solo antidoto efficace, teso a far sì che la domanda di rapidità nelle scelte e di efficacia comunicativa non si traduca nel personalismo e nella solitudine del potere. non è solo sociale. E’ politico. inven- movimenti è quella non gerarchica tata dalle donne; se l’insofferenza per una politica legata più al destino dei leader che ai progetti è anzitutto femminile; se l’indi- gnazione per la smaccata disuguaglianza e il gusto dello spreco spesso muovono prima le coscienze delle donne e dei giova- ni, allora non si scappa. E’ la politica che bisogna cambiare, le sue priorità, il suo modo d’essere. donne chiedono, ma cambiando anche la logica che governa la vita politica e di un che molte più partito di sinistra. Vogliamo donne trovino nel nostro partito una casa accogliente, un luogo in cui far valere i propri interessi e i propri bisogni. e la partecipazione delle donne L’adesione ai Democratici di sinistra è vitale per il loro futuro. Deve finire il paternalismo. Più donne nelle istituzioni, nel partito e nei suoi organismi dirigenti sono una condi- zione e un obiettivo ambizioso da perse- guire anche con le proposte indicate nella Carta di intenti delle donne del nostro par- tito. interpretata a tutti i livelli in modo bilan- ciato, così come vanno rispettate le leggi dello Stato e il nostro stesso Statuto per l’uso del 5% dei finanziamenti della politi- obiettivi ca per l’accesso delle donne. Tali vanno perseguiti guardando, tra l’altro, alle esperienze della Francia e di altri Paesi europei. legge 194 da una destra reazionaria. Non possiamo in nessun caso accettare sacrifici della nostra posizione sull’autodetermina- zione femminile. Agostinelli Agostino Agostinelli Mario Agostini Mauro Agus Tarcisio Alba Rosa Albergoni Stefano Alfano Pasquale Altieri Egidio 8 C’è un divario tra quanto le donne danno e quanto esse ricevono dall’orga- nizzazione sociale e dalla politica Compito dell’Ulivo è puntare a costrui-Compito dell’Ulivo è puntare che comprenda un centrosinistra re tutte le forze che si oppongono a Berlusconi Ma dev’essere altresì chiaro che, senza la Ma dev’essere altresì chiaro Chi ha a cuore un mondo più libero E’ ora, anche qui, di cambiare rotta. “Il Una sinistra viva, che reagisce ai propri L’Ulivo deve allargare le sue alleanze e L’Ulivo La vittoria di stretta misura del centrode- Berlinguer Giovanni Abate Lucio Abbadessa Guido Abeni Evelino Acampora Vincenzo Accetta Ciro Acciarini Maria Chiara Adduci Marcello 11. Per tornare a vincere: la sinistra e le donne comune dei riformisti. Occorre rilanciarlo comune dei e democratica: e dargli una struttura forte parlamentari, accordi federativi tra i gruppi apertura ai cit- comuni portavoce tematici, nei collegi. tadini dei comitati dell’Ulivo un comune deve essere dunque L’Ulivo diversi fonda- progetto tra soggetti politici dei suoi to sulla più ampia partecipazione occorrono pro- sostenitori. Per svilupparlo chiare e condivise cedure democratiche, dei pro- premier, per la scelta del candidato di direzione. grammi, degli organismi la sua vocazione sinistra, l’Ulivo perde sinistra forte ed maggioritaria. Che di una l’Italia e la sua autonoma hanno bisogno democrazia. deve molto alle donne che hanno comin- ciato a cambiar faccia a questo mondo. Una trasformazione così profonda la sini- stra ha faticato e fatica a riconoscerla. potere femminile – si legge nel documento promosso da molte compagne – non è solo questione di rappresentanza. C’è un divario tra quanto le donne danno e quan- to esse ricevono dall’organizzazione sociale e dalla politica”. errori e alla sconfitta, è una sinistra che sa cambiare anzitutto le proprie politiche sociali e dello sviluppo. Bene abbiamo fatto a raccogliere la sfida del tempo di lavoro che si mangia il tempo di vita, che è soprattutto delle donne. Oggi, dopo la legge sui congedi parentali, occorre di più. Il tema degli orari va completamente rivi- sto. La socializzazione del lavoro di cura va rilanciata con straordinario impegno cul- turale e finanziario. La politica fiscale va il criterio del reddito fami- ripensata perché di troppe liare non diventi il coperchio puntare a costruire un centro-sinistra che comprenda tutte le forze che si oppongo- no a Berlusconi. Ci rivolgiamo in particola- re all’Italia dei valori, che ha raccolto con- sensi di cittadini attenti a temi della lega- lità e della questione morale. Ma soprattut- questo to a Rifondazione comunista. Verso partito, che ha subito anch’esso un duro colpo elettorale, intendiamo assumere una iniziativa politica sui contenuti, per con- durre insieme la battaglia di opposizione alla destra. E’ questa la via per verificare la possibilità di una comune prospettiva di governo. stra ha portato al varo di un Governo, non ineluttabilmente all’apertura di un ciclo. Il rischio c’è. Per questo la sinistra, l’Ulivo, tutto il centro-sinistra hanno il dovere di lanciare ora la sfida, di lavorare ad un pro- getto per l’Italia. Ad una alternativa politi- ca e sociale, ad una idea diversa di moder- nità e civiltà. pagina Mozione congresso ds 9 pagina Gualandi Enrico Galeota Pino Gallanti Giuliano Gallina Mario Gallinaro Mirella Gallo Diego Gallo Franco Gambardella Elisabetta Gambelunghe Domenico Garibaldo Francesco Garufi Francesco Gasparini Pierluigi Gasperoni Pietro Gatti Massimo Gatti Eligio Gavioli Giuseppe Genise Maria Gennari Rizzo Genovesi Alessandro Gentilella L. Gentili Fausto Gentili Sergio Gentilini Debora Geraldi Gianni Gerardini Franco Geremia Mario Gerra Paolo Ghezzi Giorgio Ghezzi Carlo Giancarli Enzo Giannini Ester Giannotti Paolo Giannuso Rossano Giardiello Michele Ginefra Dario Giordano Antonio Giordano G. Giordano Gennaro Giorgi Ambra Giovannetti Mario Giovannini Bruna Giovannone Dino Giovenali Paolo Girardi Eugenio Giuffré Silvana Giulietti Giuseppe Giuseppe Gianpaolo Giusto Angelo Gizzi Camillo Gnudi Sergio Gobbini Carlo Goffredi Maurizio Gori Carlo Gramaglia Mariella Gramolati Alessio Grandi Alfiero Grassi Silvio Grassi Ernesto Gravano Michele Gregori Stefano Grignaffini Giovanna Grignaffini Nene Grilli Italo Grilli Enzo Grillini Franco Grimaldi Amodio Guadagnini Giacomo Gualdi Daniele Guccinelli Renzo Guerra Elisa Guerra Elda Guerra Mauro Guidotti Maria Gusmaroli Attilio Guzzinati Alberto Guzzonato Mauro Iannandrea Fernando Iannone Giuseppe Idda Giovanni Imberti Roberto Imbimbo Nicola Incostante Maria Fortuna Innocenti Renzo Iodice Guido Ionico Maurizio Iovene Nuccio Jannacci Pasquale Jannacci Alessandra La Noce Alessandro La Regina Antonio Labbucci Adriano Labriola Franco Lampa Roberto Landonio Giuseppe Massimo Lanocita F. Larpira Vincenzo Lastri Daniela Lastrucci Mario Laterza Giovanni Latessa Mauro Laudani Adriana Laurelli Luisa Lavorato Giuseppe Lefosse Pino Leon Paolo Leone Betty Leone Franco Dessì Tonino Devoto Gennaro Di Barnaba Walter Di Blasio Gianfranco Di Bonaventura Gino Di Cara Roberto Di Falco Pippo Di Gennaro Claudio Di Lena Pasquale Di Liso Domenico Mario Di Marco Di Marcoberardino Donato Di Marzo Pasquale Di Matteo Roberto Di Matteo Melinda Di Mauro Manlio Di Monte Flora Di Pinto Patrizio Di Salvo Maria Di Sarno R. Di Serio D'Antona Olga Di Siena Piero Claudio Di Turi Gianna Di Virgilio D'Ingian Francesca Disarmo Vincenzo Donato Antonio D'Onchia Domenico Donise Eugenio Donnarumma Teresa Doppiu Giovanni D'Origlia F. Drago Andreino Drudi Michele Duca Eugenio Ebner Alfred Elena Ennio Eletto Franco Engst Massimo Enriotti Bruno Epifani Guglielmo Esposito Carmine Eurichens Vincenzo Fabbri Piergiovanni Facchini Rosanna Faccinetto Angelo Facco Giorgio Faedda Franco Falanga Gianni Falci Fiorella Falcone Filippo Fammoni Fulvio Fanti Guido Farina Gianni Farina Gianni Fasano Giancarlo Fava Claudio Fedeli Paolo Fedeli Valeria Federici Andrea Ferraguti Isa Ferraiuolo Nino Ferrando Franca Ferrante Giovanni Ferrara Lello Ferrara Giovanna Ferrari Davide Ferrari Giovanni Ferrari Edwin Ferrari Alberto Ferrari Andrea Ferraris Roberto Ferraro Giovanni Ferrazzo Luigi Ferri Franco Ferrone Andrea Ferullo Edoardo Festucci Vittorio Festuccia Adalberto Filippelli Armida Filippini Marco Filippini Mario Fiorentini Gianni Fittante Costantino Flamigni Carlo Flammia Angelo Foglia Giuseppe Fois Pietro Fois Peppino Folena Pietro Fondacci Mario Fontana Gigi Forte Gerardo Fossati Filippo Fracchiolla Anna Franco Veronica Fratini Giovanni Fredda Angelo Fredda Marco Freeman Peter Friso Enzo Frullane Roberto Fullone Sandrino Fumagalli Marco Furlan Oliviero Gagliardoni Giorgio Chiarini Tina Chiavacci Francesca Chicchi Giuseppe Chiereghin Nerino Chinaglia Giancarlo Chiola Dante Chiriaco Franco Cialente Massimo Ciambriello Samuele Ciaramella Stefano Ciaravella Michele Ciarlo Pietro Cicogni Luigi Cilia Vincenzo Ciliberti Francesco Cimicchi Stefano Cioffredi Giampiero Cioni Vittorio Cipriani Pippo Cipriano Marco Ciuchicchi Anna Ciuffini Enrica Ciuffreda Antonio Clavelli M. Cobianchi Alessandro Cococcia Giancarlo Cofferati Sergio Coffrini Ermes Cois Antonio Cois Tore Colaiacovo Francesco Colaianni Nicola Colajanni Luigi Colazzilli Giuliano Coldagelli Neno Colleperti Danilo Colombo Anna Colombo Ettore Conforti Michele Consiglio Domenico Consorti Anna Maria Conte Sirio Conti Orazio Coppetto Mario Corallo Salvatore Cordì Rocco Corraini Ivano Correnti Giovanni Corsico Franco Cortese Angela Cosenza Rosita Cosma Salvatore Costa Andrea Costantini Adriana Costantino Maurizio Cotturri Giuseppe Cozzolino Andrea Crispi Antonio Crucianelli Famiano Cucinotta Matteo Cuomo Salvatore B. Curcio D' Elia Cecilia D'Adamo Nino Dall'Aosso Angela Dal Monte Giancarlo Dalzovo Nando D'Amato Paolo Dameri Silvana D'Angelo R. D'Angelo Cecilia Daniele Nino D'Annunzio Nino Dapporto Andrea D'Aqui Rossella Federico D'Arcangeli David Daniele De Angelis Mario De Biasio Calimani De Cesare Walter De Falco Francesca De Felice Ernestina De Gaspari Luciano Ernesto De Marchi Giorgio De Marchis Luca De Marco De Masi Antonio De Minicis Massimo De Nardis Paolo De Nardis Fabio De Nardo Valerio De Pascalis Massimo De Santis Annalisa De Santis Giovanni De Santis Rossano De Simone Andrea De Vescovi Giovanni De Vita Giovanni De Vivo De Zulueta Tana Del Fattore Sandro Delitala Graziella Delli Santi Andrea Deriu Giommaria Derni Denio Desole Gianni Dessanti Luisella Bratelli Claudia Bratti Alessandro Bressanini Otorno Briganti Stefano Brighi Otello Briglio Dino Broccati Marco Brogi Giuseppe Brucoli Vincenzo Bruni Luigi Bruni Paolo Bruno Gameri Antonella Bruschi Paola Brutti Paolo Buffardi Adriana Buffo Gloria Buiatti Marcello Bulgarelli Michele Bulleri Luigi Bontempi Rinaldo Buscalferri Antonella Busilacchi Gianluca Caccavari Rocco Cafaz Ugo Caiazzo Michele Calce Lorenzo Calciati Giovanna Callisto Cosimo Callistri Franco Calvia Nino Calvia Franco Calzati Giuseppe Calzolaio Valerio Camborrino Michele Cammelli Riccardo Camoirano Maura Campagnaro Oscar Campatelli Vassili Campi Gloria Campo Paolo Camusso Susanna Canalis Rino Cangini Lucio Canonica Filippo Cantafia Francesco Cantaro Antonio Canti Domenico Cantillo Giuseppe Cantone Carla Canu Alba Capaldi Antonio Capobianco Laura Capone Franca Capone Sabina Cappanari Gilberto Capuccelli Luciano Caragliano Nadia Carboni Francesco Cardano Anna Cardiel Gaetano Cardillo Enrico Cardulli Alessandro Carloni Anna Maria Carloni Pierluigi Carnevali Giovanni Carnieri Claudio Carpinelli Carlo Carpintieri Salvatore Carra Diego Carra Aldo Carta Felice Caruano Giovanni Casadio Giuseppe Casale Mario Caserta N. Caserta Sergio Caslovich Giuliana Casonato Caterina Castagnotto Paola Castellani Brunello Castorina Paolo Castriotta Franco Casula Luciano Cataldo M. Catelani Giorgio Catena Licio Cavalli Fabio Cavallieri Armando Cavallini Roberto Cavuoto Carmine Ceccotti Guerrino Ceglie Tina Cennamo Aldo Centammo Gennaro Lunella Cercuoni Cerfeda Walter Cerqua Rosalba Cerruti Monica Cervelli Franco Cervellini Massimo Cervera Speranza Cestonaro Andrea Chelo Tonino Salvatore Cherchi Chessa Marcello Chiarante Giuseppe Chiarinelli Bruno Armuzzi Laimer Ascione Enzo Asor Rosa Alberto Asuni Giorgio Atti Raffaele Attili Antonio Auleta Barbara Aurisicchio Raffaele Luca Avino Azzalin Graziano Azzola Maria Teresa Baiardini Paolo Baiardo Anna Baiocchi Mariangela Baldacchini Lorenzo Baldi Alessandro Balduino Armando Ballini Alessia Balloni Alvaro Balzamo Nando Balzano Giuseppe Bandoli Fulvia Baraccetti Arnaldo Baratella Fabio Baravelli Bruna Barbacci Mario Barbaranelli Fabrizio Barbi Danilo Barbieri Ludovica Oscar Barchiesi Bardini Pierluigi Bargossi Maria Luisa Barisciano Arcangelo Barletta Pierfrancesco Barra Francesco Barrale Maria Bartoli Enrico Bartolomeo Sandro Bartolucci Fabrizio Baruffa Giacomo Bassetti Silvano Bassi Stefano Bassolino Antonio Battaglia Pino Battaglia Giovanni Bea Giuseppe Beccutti Giovanna Begliazzi Diego Bellini Giovanni Belluardo Paolo Beltramme Giorgia Benedetti Simonetta Benedino Augusto Benedino Andrea Benetollo Tom Bengiovanni Antonio Beni Paolo Benigni Nicola Bernasconi Anna Berni Giacomo Berrettini Sonia Bertinelli Catia Bertinetti Roberto Besostri Felice Bevilacqua Leonardo Biagi Vinicio Bianchi Stefano Bianchini Gilberto Bianconi Giuliano Bianconi Giorgio Bielli Walter Binaglia Federico Bindini Stefano Bindolino Claudio Bittelli Gabriele Bizzotti Marcello Bo Odino Boarini Vittorio Boatti Antonello Boccali Vladimiro Boffa Costantino Boggero Ugo Boldarino Daniela Bolognesi Pietro Bonaccorso Mario Bonaguido Jacopo Bonamici Roberto Bonavita Massimo Bonello Franco Bongarzone Alessandro Bonifazi Anna Maria Bordo Michele Boretti Nicoletto Borghi Mariella Borgomeo Luca Bornigia Stefano Borrello Giovanna Borriello Antonio Borriello Domenico Borzacchiello Francesco Boscagli Alberto Bossa Luisa Bossi Claudio Boudillon Alfredo Bozzetto Giancarlo Bozzo Nicola Brandolini Marisol l’Unità l’Unità Oltre i confini dell’Ulivo si pone, oggi non domani, il Oltre i confini dell’Ulivo Le definizioni, le parentele, le leadership si chiariranno dai valori che vogliamo affermare, dalla funzione nel dai valori che vogliamo all’Italia e all’Europa. E ripartia- mondo che assegniamo problema dentro l’Ulivo e un mo dalla politica. C’è un Dentro l’Ulivo i diversi sog- problema oltre i suoi confini. con processi di costruzione e getti politici sono alle prese sociali, delle forme della politi- di ricostruzione dei legami leadership. Se ciascuno fa bene il ca, delle identità, delle il vicino, sarà l’Ulivo nel proprio lavoro senza scalciare e ad affermarsi, tanto più se le suo insieme a crescere e sedi per interagire. diversità troveranno modalità altri sog- problema dell’interlocuzione e dell’alleanza con getti politici, con altre culture, neocentriste e neocomuni- spezzare il ste. Solo una tempestiva iniziativa politica può vizioso che ci è costato la sconfitta elettorale e circolo virtuoso di aperto confronto sui proble- aprire un circolo parlamen- mi del Paese, per dare vita a comuni battaglie tari e preparare la riconquista del governo nazionale. la politica è processo ed è dialetti- strada facendo, perché delle ca continua tra la dinamica sociale e il confronto si scle- idee. Quando questa dinamica si spezza la politica formule e rotizza e muore. E restano in campo solo delle dei manichini che le declamano. Nonostante gli apporti significativi che sono Nonostante gli apporti significativi che di Si tratta oggi di costruire un partito. Si tratta Il lato da cui ripartire è quello dell’autonomia. Autonomia, riforma radicale del partito, costru- Un tempo c’era un gruppo dirigente nazionale Bisogna restituire, infine, piena cittadinanza 5) IL PARTITO venuti da altre esperienze e culture del riformismo DS sono italiano, dobbiamo prendere atto che i Poco di sostanzialmente ciò che è rimasto del PCI. una man- più. Molto di meno. Il partito paga oggi paga una cata innovazione politica e organizzativa, politica. deriva personalistica della direzione portato Questo è stato il male maggiore, che ne ha altri con sé. nel paese dare al nome che portiamo delle radici costume reale, una organizzazione efficiente, un aperto e democratico, un gruppo dirigente solidale, largo. E affidabile. E misurato. Nei comportamenti e nel linguaggio. C’è un costume da recuperare, bisogna dirlo chiaramente, un tratto di sobrietà e fun- di disponibilità da pretendere in chi esercita zioni di direzione politica. Oggi il partito è in crisi profonda, abbandonato alle sue funzioni residuali, impoverito negli strumenti di comunicazione e di formazione, deprivato di un vero confronto politi- co. Autonomia culturale, politica e finanziaria. Noi non dobbiamo sentire il bisogno di piacere alla gente che piace. Non abbiamo bisogno di legitti- non abbiamo bisogno di rimozio- mazioni, perciò ni. Solo chi non avverte il proprio passato come un ingombro procede a schiena diritta nel presente e tiene aperta una prospettiva alla sinistra italiana. zione di un nuovo gruppo dirigente. Nuovo non significa rimpastato, in un’operazione in cui cam- biando l’ordine degli incarichi il prodotto non cambi. Nuovo significa nuovo. Altro termine com- prensibile in Europa. stabilizzato al vertice del partito e intorno una periferia che attendeva istruzioni. Oggi siamo alla parodia del centralismo. Il centro si è dimenticato della periferia e viceversa. Dunque la nuova classe dirigente nazionale dovrà corrispondere in modo coerente alle esperienze regionali e locali. Ci dovrà essere coincidenza di ruoli. politica agli iscritti e introdurre modalità di consul- tazione degli elettori. Oggi hanno voce solo le cor- renti. Chi non si organizza non parla e non conta. La stessa articolazione per mozioni del dibattito congressuale può impoverire e semplificare il con- fronto politico. In ogni caso, le mozioni devono rappresentare, almeno una convergenza congres- suale, importante ma contingente, senza trasfor- marsi necessariamente, a congresso finito, in cor- renti chiuse. C’è qualcosa di patologico nel preva- lere inerziale di queste logiche. C’è una limitazione dello spazio di agibilità politica di tutti coloro che non si organizzano in gruppi di pressione. Così non va. Serve modalità di organizzazione che una non comprima i diritti delle aree politiche a rico- noscersi e a pesare in forma collettiva, ma che con- dei diritti indi- senta, nello stesso tempo, l’esercizio viduali dell’iscritto e dell’elettore. Servono regola- In questo senso, è compito della sinistra far tornare In questo senso, è compito Restiamo convinti che l’alfa e l’omega di questa ricerca che l’alfa e l’omega Restiamo convinti alla ribalta sotto la veste antica torni prepotentemente ricchezza prodotta. La sinistra della redistribuzione della flebile di fronte al fatto che non può parlare con voce tra l’enorme aumento dei non c’è ormai più rapporto e la retribuzione e la qualità profitti finanziari e d’impresa del lavoro. la politica, senza nostalgie progressivamente in campo la politica si prolungava nella verso un passato in cui ricorrere alla tentazione di copri- guerra, ma anche senza nell’ultimo ventennio con il re il vuoto da essa lasciato Interiorizzare il drastico ridi- decisionismo leaderistico. politica non servemensionamento della alla sinistra, Bisogna fare tutta la fatica quanto piuttosto alla destra. politica la veste della più larga necessaria per dare alla di una consapevolezza sociale, dell’azione collettiva, modi più nuova partecipazione popolare, nei tempi e nei Da adeguati alla seconda modernità che stiamo vivendo. di qui passa anche il ruolo nazionale e sovranazionale democrati- una sinistra che si fa carico dell’enorme deficit civili, che co, di procedure, di regole, ma anche di valori ritro- si è generato in questo passaggio d’epoca. La sinistra generale, va su questo terreno la sua peculiare funzione sulla nel momento in cui ormai molti s’interrogano necessità di colmare “il vuoto politico della globalizzazio- e nuove ne”, di promuovere e di estendere antiche persone, è libertà. Maggiore libertà nei piani di vita delle Qui è la ciò che noi intendiamo per modernizzazione. chiave per una forte innovazione sociale. Le parentele europee sono chiare e indiscutibili, ma Le parentele europee sono chiare e indiscutibili, Duplice, pertanto, è il nostro problema. Primo: occu- Occorre dare sedi, strumenti, visibilità alla casa comu- Discutere se l’Ulivo debba fare formale riferimento o ferma una concezione matura dell’Ulivo, Teniamo Ripartiamo dai fondamentali: dal merito dei problemi 4) L’ULIVO 4) L’ULIVO l’appartenenza alla famiglia italiana lo è altrettanto. ancoraggio nazionale. Lo hanno deci- è il nostro L’Ulivo dei parti- so gli elettori, prima ancora degli stati maggiori I ti, premiando l’offerta di coalizione al maggioritario. la sfida partiti di centrosinistra hanno perso largamente con quelli di centrodestra, ma l’Ulivo è arrivato a un’in- collatura dalla “Casa delle Libertà”. Molti elettori di sini- stra, che ci avevano abbandonato negli scorsi anni, sono tornati a votare quest’anno per l’Ulivo e, dentro l’Ulivo, hanno fatto scelte diverse, a riprova palese di quanto sia avanzata l’osmosi tra le diverse culture della coalizione e di quanto debole fosse la nostra offerta politica. e reinsediarla nelle nuove di noi, unire la sinistra parci pieghe della società italiana. Ripartire dai problemi del lavoro e dalla vita delle persone, non da nuovi bricolage del ceto politico o da contenziosi sulla leadership. Secondo: costruire la casa comune dei riformisti . Anzi, non ci siamo solo noi in dei riformismi italiani, perché Italia e in Europa a presidiare il versante dei democratici. in Europa e abitano Altre culture riformiste circolano nell’Ulivo italiano, non c’è solo il riformismo socialde- mocratico. ne dell’Ulivo. Saranno i processi politici a definire poi i livelli di integrazione e a sciogliere i nodi degli assetti e delle leadership. Certo, resta fermo , il fatto, per noi, che nessuna forza politica può rinunciare per principio alla insieme, leadership, pena la sua decadenza. Teniamo intanto, ricostruzione della sinistra e costruzione dell’Ulivo, senza rinunciare all’idea di diventare, nel è un tempo, una più grande sinistra democratica. L’Ulivo soggetto politico in evoluzione, così come lo stesso PSE è un campo in evoluzione, sotto la pressione delle formi- dabili trasformazioni sociali e culturali in corso. Dirà il futuro se le loro strade si incontreranno. meno al PSE, dividersi sull’alternativa se noi dobbiamo fare la sinistra dell’Ulivo o, nello stesso tempo, tenere la sinistra e occupare il centro, disputare sulle gambe e sulle teste, tutto ciò è segno di profondo smarrimento e di involuzione politica e culturale. come luogo di espressione e costruzione del centro-sini- come casa stra e forma politica del governo. L’Ulivo, comune è l’insieme dei partiti , dei movimenti, delle associazioni, delle comunità e delle persone che ne costi- tuiscono la composizione molecolare. La sinistra e il suo progetto deve esserne la levatrice, per ciò che ad essa compete. di vita e di lavoro e dalla scelta della rappresentanza sociale: dai sì e dai no che dobbiamo pronunciare, da chi vogliamo rappresentare, dagli interessi che vogliamo tutelare, dall’idea di futuro che proponiamo agli italiani, 40 Bisogna ripartire dal basso. Dal basso dei problemi e da Bisogna ripartire dal basso. sempre Da sola, la leva nazionale del cambiamento è grazie Il lavoro è stato fatto a metà ma è stato avviato, Bisogna credere nel federalismo solidale progettato e, Il mondo che cambia chiede alla sinistra italiana di Nello stesso tempo, vi è un approccio di più largo oriz- fallito il suo disegno, non ha inciso in modo significativo disegno, non ha inciso fallito il suo sulla struttura del siste- sull’assetto dei poteri economici, stessa della sinistra italiana. ma politico, sull’evoluzione lavoro nelle sue varie forme, dai quello dei territori, dal che in questi anni hanno saputo sistemi locali d’impresa e dello svi- dei mercati reagire alle sfide dell’integrazione domande di libertà e autonomia luppo tecnologico, dalle crescono nel campo delle libe- di nuove figure sociali che di autorealizzazione e di re professioni, dalle esigenze da segmenti giovanili e spesso sicurezza che vengono Il riformismo è conquista quoti- femminili della società. anche minuti, delle condi- diana di livelli più avanzati, Il riformismo è sobrio e concre- zioni materiali e culturali. sociali, si misura con la quo- to, si sperimenta nelle realtà nell’epoca più umana. Tanto tidianità della condizione nella del “glocale”, dell’affermazione dei fattori locali competizione globale. di sovra- più inadeguata, per il processo di conferimento Il nità dagli Stati nazionali a organismi sovranazionali. federalismo è la risposta adeguata alla modernità. dirigenti Riformismo molecolare, welfare locale, classi risposta è subnazionali, riforma federalista dello Stato. La qui. Per questo serve una svolta culturale della classe diri- delle gente nazionale, chiamata a gestire la transizione centraliz- funzioni politiche statali dalla vecchia gestione di coordi- zata (governement) alla più moderna funzione namento e indirizzo di un sistema a rete (governance). dal pro- Dove il concetto di governance non si disincarna senza con- getto riformista, non corrisponde ad una resa una dizioni alla complessità ma punta a rendere partecipi delle pluralità di soggetti sociali e politico-istituzionali cadere decisioni sostanziali dell’azione di governo. Senza naziona- nel localismo, garantendo una funzione politica la le alta e forte. Salvaguardando istituti che garantiscano la capa- tenuta del patto nazionale unitario, rafforzando Europa e cità di rappresentare e di promuovere l’Italia in dei poteri, nel mondo. Ma costruendo un nuovo assetto O meglio, un nuovo equilibrio tra il centro e la periferia. tra i tanti centri del Paese. revisione al Centrosinistra. Con le “Bassanini” e con la si sono del titolo V della seconda parte della Costituzione create le condizioni per una profonda trasformazione è decisivo degli assetti statuali. Il passaggio referendario per confermare i risultati raggiunti e per spingere verso il completamento del processo federalista, con la creazione innanzitutto di un Senato federale, giuntura decisiva delle diverse parti del Paese e garante del patto nazionale unitario. in parte, realizzato dal Centrosinistra. Esso è la risposta più adeguata alle stesse esigenze di innovazione istituzio- nale e di autogoverno del Mezzogiorno, come ha ben compreso la migliore cultura meridionalista. Il mezzo- giorno, centro di grandi cambiamenti politici negli anni '90, ha visto il 13 maggio una nettissima affermazione del centro-destra. E' un fatto che richiede, prima del Congresso, un approfondimento e un confronto, riflet- tendo criticamente sulle difficoltà di conoscenza e di impegno che hanno caratterizzato l'esperienza di gover- no del centro-sinistra. misurarsi con questo ordine di problemi. Restare al palo dei vecchi assetti statuali è mortale. Il centralismo è la malattia senile della sinistra italiana. Così come ripetere ogni giorno che noi apparteniamo alla grande famiglia del socialismo europeo e, in ragione della vantata paren- l’identità di innovatori e riformisti tela, autoassegnarci non basta. Il riformismo è governo del cambiamento e incremento della qualità sociale. Non è immagine ed esi- bizione dei leaders. zonte di cui la sinistra deve farsi carico. E’ necessaria una visione globale della sinistra, proprio mentre, dopo l’ap- provazione della “Carta dei diritti dell’Unione Europea”, si è riaperta la discussione sulle forme politiche dell’Unione, sul suo all’allargamento ad est, e mentre sta per diventare realtà quotidiana la moneta unica. C’è una iniziativa convincente da assumere su scala europea, una visione autonoma da rafforzare, se il PSE vuole conqui- stare nei fatti quel protagonismo politico che i consensi elettorali gli assegnano. C’è una grande occasione da cogliere per la sinistra europea, per dar prova della sua capacità di governare i processi d’integrazione mondiale. In questo ambito, c’è da fare qualcosa di analogo a quan- to avvenne all’epoca della prima grande industrializzazio- ne. C’è da immaginare e progettare, nel vivo delle con- traddizioni aperte dal nuovo sviluppo economico traina- to dalle tecnologie informatiche, un nuovo welfare. pagina Mozione congresso ds 39 pagina C’è qualcosa di malato in società avanzate come la C’è qualcosa di malato in società avanzate cultu- Se la politica non mette in discussione i cardini E’ in larga parte passata una visione economicistica Non sono domande oziose. La sinistra, per dare rispo- Non si tratta di avere paura dell’innovazione e della nelle professioni, da un lato, e costi personali in termini nelle professioni, da un di vita, di retribuzioni, di insicu- di privazione di tempo che si rezze sul futuro, dall’altro. E’ soprattutto di questo della sini- deve occupare l’innovazione politica e sociale protezio- stra di governo. Non si tratta solo di aggiungere inelut- ni sul piano sociale ad una flessibilità considerata Ma di tabile nelle forme, nei tempi, nelle retribuzioni. il più agire sulla stessa flessibilità per metterla in sintonia, di vita. possibile, con le opzioni individuali e con i tempi rifiutare Se si vuole la coesione sociale, allora bisogna bisogna qualsiasi approccio acritico alla flessibilità, paradigma respingere l’idea che essa risponda solo al sociale della produttività. in nostra quando si mettono sempre e regolarmente creatività, secondo piano le esigenze delle persone, la loro a indici di sul piano umano e professionale, in omaggio continua produttività e crescita basati sulla diminuzione fare le stes- dei costi. E’ vero che non c’è nulla di male nel vanno se cose a costi minori. Ma se tra i costi minori di computati “costi maggiori” in termini di insicurezza, divario tra stress, di angoscia sociale, di allargamento del se non la ricchi e poveri, i conti sociali non tornano. Chi sinistra deve occuparsi di tutto questo? poi mera- rali ed etici del liberismo economico non può di avere vigliarsi di scoprirsi subalterna e lamentarsi che lasciato libero del tutto il campo ad un’ideologia mora- valorizza il più forte e condanna, persino sul piano innovato, le, il più debole, in quanto colui che non si è assisti- non si è flessibilizzato. Su questo terreno abbiamo to ad un indebolimento della cultura politica della sini- anche riuscendo- stra, che certo in questi anni ha cercato, ci, in Europa, di temperare gli effetti sociali del liberismo economico, ma che ha fatto leva assai poco sulla autono- mia di un diverso approccio al rapporto tra economia e società. la comprensione dei problemi che rischia d’impedirci reali, di fare i conti con le angosce della società moderna. Non sarà che non sempre l’innovazione è la soluzione dei problemi e che, alcune volte, costituisce essa stessa il problema? Meglio ancora, non sarà che dobbiamo dismettere un’idea meccanicistica, in base alla quale l’in- novazione costituisce sempre un avanzamento, per assu- mere un punto di vista più problematico, più veritiero, che non rifiuta l’innovazione ma che la misura con un altro metro, quello della condizione umana, della sua dignità, della sua libertà? ste efficaci, deve tornare a porsi domande efficaci. E vere. E dure. modernizzazione. Si tratta di candidarsi a governarle secondo un punto di vista che guardi alle esigenze inedi- te delle società avanzate (ambiente, tempo libero, consu- mo culturale, …) e ai bisogni di crescita di quelle arretra- te. Innovazione e coesione sociale, è questa la nostra risposta. Governo del cambiamento e integrazione, aper- tura alla modernità e sicurezza dei cittadini. E soprattutto, che investimento strategico sulla formazione e la ricerca, sono le vere leve per arginare il crescere delle nuove povertà culturali e per cogliere le opportunità offerte dalla nuova economia globalizzata. Innovazione, riformismo… sono parole che ci hanno 3) FEDERALISMO E NUOVO RIFORMISMO accompagnato nel decennio scorso e che hanno innerva- to la nostra esperienza di governo. Il bilancio dei governi dell’Ulivo è soddisfacente. Grazie alla passione e alla competenza di molti ministri, il Paese può contare oggi su una legislazione più avanzata in molti campi e su importanti innovazioni. La nostra cultura riformista, tut- tavia, ha peccato di presunzione e di inadeguatezza. Abbiamo speso parole troppo enfatiche: la grande rifor- ma, un grande partito, il grande progetto. C’è stato un di più di dirigismo centralistico e di velleità nella pretesa di realizzare un riformismo dall’alto, tanto in sede di gover- no quanto in sede di partito. La mano centralizzatrice ha In verità questa destra appare più interessata all’occu- In verità questa destra appare più interessata ed Può darsi che questo “cuore di tenebra” si stemperi Contributo alla discussione alla discussione Contributo mediatica e varcato il confine che separa l’immagine mediatica e varcato prova del dalla sostanza, la Destra si è presentata alla elettorali governo abbandonando i timidi impegni di inte- (primo provvedimento: la soluzione del conflitto l’avversa- ressi!) e badando al sodo. Innanzitutto, far fuori buchi di rio. Da qui, le commissioni d’inchiesta, i falsi il suo bilancio (bisogna sottrarre subito al centrosinistra la merito principale, il risanamento del debito pubblico), di pressione sulla RAI per fare piazza pulita, l’emergere e nel rapporto con la Magistratura una “linea Taormina” diritto. di una “linea Bossi” nel rapporto con lo stato di dell’alter- pazione del potere che alle regole del governo il prin- nanza. Non stupisce la sua scarsa sensibilità verso Il siste- cipio liberaldemocratico della divisione dei poteri. come ma maggioritario viene inteso e utilizzato, infatti, ad intera- un mandato elettorale chiuso, non disponibile versante gire con alcuna forma di autonomia, tanto sul istituzionale quanto su quello sociale. Ma oggi è evolva verso politiche più moderate. Può darsi. a palesemente in campo e noi dobbiamo combatterlo nell’ani- viso aperto. Nell’interesse del Paese. Resta infatti dell’inno- mo profondo di questa destra una concezione (l’impresa vazione come inversione di valori fondanti lavoro) e come unico valore costituzionale, al posto del per lo l’uso del revisionismo storico come precondizione sradicamento politico della sinistra. Il processo di crescente integrazione mondiale delle Del resto, una globalizzazione non governata aiuta la Dall’altro, in ambito nazionale, la sinistra deve racco- questa strada si con determinazione Solo percorrendo Il bisogno di uno sviluppo socialmente sostenibile è 2) INNOVAZIONE E COESIONE SOCIALE economie e delle culture che va sotto il nome di globaliz- zazione non va subìto acriticamente né contrastato vel- leitariamente. Esso va governato. Formula facile e logora, che definisce tuttavia un asse politico insuperabile e che comporta due declinazioni ad alta intensità politica. Da un lato, su scala mondiale, la sinistra deve globalizzare le sue relazioni, i suoi istituti, la sua stessa iniziativa politica, per dare una risposta incisiva, non propagandistica, agli intollerabili e crescenti squilibri tra le diverse aree del pia- neta. Diversamente, a cosa serve la sinistra? destra, poiché libera, senza argini, le spinte “darwiniane” oggi si aprono nuovi sce- finanziari. Mentre dei mercati nari all’iniziativa della sinistra, nella difesa e nella esten- sione di vecchi e nuovi diritti di libertà. Nella assunzione della lotta per i “diritti di terza generazione” si innesca un processo di trasformazione della stessa sinistra, che non è più chiamata a tornare a Bad Godesberg e ad Epinay, come se nulla fosse accaduto nel frattempo. La sinistra deve cambiare col mondo che cambia. Senza farsi omo- logare, mantenendo ben saldo il legame con i propri mondi di riferimento, vecchi e nuovi. gliere tutte le innovazioni che la globalizzazione porta con sé, in termini di nuove opportunità di reddito, di vita, di lavoro, accompagnandole con una concreta risposta sul piano delle garanzie individuali e della sicu- rezza sociale, per rispondere alle precarietà che la medesi- ma globalizzazione introduce, dentro e fuori i luoghi di lavoro. ricostruisce una sinistra a largo insediamento popolare. Solo se gli individui e i ceti meno protetti sentiranno accanto a sé una sinistra combattiva e propositiva reagi- ranno alla deriva della solitudine e dell’incertezza, in cui possono diventare facile preda di quell’offerta di protezio- ne autoritaria e paternalistica che lancia allarmi e propo- ne recinzioni. Sinistra popolare significa presente e vici- na. Presente tra i lavoratori , vecchi e nuovi, e vicina ai loro sentimenti e ai loro problemi. Presente nelle relazio- ni sociali, vicina ai bisogni che si manifestano. Non distante, non altezzosa, non sentenziosa. destinato a crescere nella consapevolezza collettiva e per- sonale. I piani di vita dei giovani si misurano sempre più con la competitività esasperata e cominciano a reagire all’attuale stato di cose, che crea un rapporto del tutto squilibrato tra possibilità di avanzamento nel lavoro e DEI SEGRETARI REGIONALI DEI SEGRETARI CONTRIBUTO CONGRESSUALE CONTRIBUTO I DS sono approdati alla scelta irrinunciabile della sini- La sconfitta elettorale di maggio è un passaggio di fase Il bipolarismo è un approdo definitivo del sistema La Destra italiana non va rappresentata come una Lasciata alle spalle la massiccia campagna di seduzione Nella difficile circostanza attuale non ci sembra che il congresso attuale non ci Nella difficile circostanza che sia partito C’è una diffusa preoccupazione modo migliore. nel che Non ci vergogniamo a dire va ascoltata, raccolta, interpretata. e per l’unità del partito per il presente è un bene collettivo e prezioso percorso. stato meglio, un altro Forse sarebbe il futuro. offertoQuello che segue è un contributo alla discussione congres- suale dei DS da parte del Partito di dirigenti regionali che potrà sottoscritto da chiunque – iscritto o non iscritto – ne condivi- essere da i contenuti. I firmatari a diver- aderiranno di questo testo che presumibilmente s’impegnano a sostenernese mozioni congressuali, l’ispirazione di fondo anche partecipando con d’incontro insieme a momenti I firmatariiscritti ed elettori in vista del congresso. di questo docu- politico per serio trasformare il confronto mento ritengono un errore mozioni nella formazione organizzate destinate a vivere di correnti e si impegnano, per quanto personalmente li il Congresso oltre a sottrarsi a questa logica e a questa pratica. riguarda, questo contributo unitario è La volontà che ci muove ad offrire in modo che a diverse mozioni possa corrispondere quella di fare una comune appartenenza di partito. in un condiviso progetto alcunchè e meno che mai il nè bloccare Non vogliamo “azzerare” l’attenzione sulla necessità Bensì richiamare congressuale. percorso cui si svolge il confronto subito il clima generale entro di correggere del è tanto più fondata alla luce tra noi. La nostra preoccupazione che susseguirsi affannoso di posizioni diverse e contraddittorie del G8. hanno caratterizzato l’atteggiamento dei DS in occasione attribuiti a questo documento In questo ambito non possono essere positivamente la discus- altri fini se non quelli rivolti a influenzare sulla base dell’asse politico che qui viene avan- sione congressuale zato con la piena condivisione di tutti i firmatari. 1) IL BIPOLARISMO, LA DESTRA, L’OPPOSIZIONE stra di governo, al campo politico e culturale del sociali- smo europeo. Questa scelta va declinata di contenuti e di strumenti, non va rimessa in discussione nella sua opzio- ne fondamentale. I contenuti programmatici e gli stru- menti politici vanno tuttavia profondamente rinnovati. perso la guida assai rilevante. C’è un prima e un poi. Avere del Paese dopo soli cinque anni di governo è un evento che non può essere sottovalutato e rimosso. Serve un bilancio sereno e severo. Servono limpide assunzioni di responsabilità, serve un nuovo progetto politico e una nuova classe dirigente per la sinistra italiana. politico e si è affermato nei comportamenti elettorali degli italiani. La Destra ha vinto le elezioni e governa il meglio di noi alle rego- si è adeguata Paese, anche perché è chiamato a garantire l’op- le del gioco bipolare. L’Ulivo posizione. Opposizione di merito, non di schieramento, è stato detto. Se si vuole appartenere alla grande famiglia del socialismo europeo occorre adottare, innanzitutto, un linguaggio comprensibile in Europa. Dove l’opposizione si chiama opposizione. E basta. Ma, poiché i bizantinismi non sono mai casuali, occorre precisare che l’opposizione deve essere fermissima nel rendere visibili le distanze politiche, programmatiche e culturali dalla Destra. E deve essere unitaria: deve essere l’opposizione dell’Ulivo, non delle sue singole componenti, peggio se divise all’appun- tamento del merito dei problemi. Occorre definire subito le sedi e gli strumenti comuni dell’opposizione parla- mentare dell’Ulivo e della sua iniziativa politica sul terri- torio. banda di malfattori e la stessa evoluzione democratica delle sue componenti più inquietanti è nell’interesse di tutto il Paese. Ma il blocco di interessi e di (dis)valori che Berlusconi ha unificato e ha portato alla vittoria elettorale contiene spinte che costituiscono una minaccia per alcu- ni istituti liberaldemocratici e per la qualità stessa delle relazioni sociali. Il “core business” della Destra è un impa- sto di progetti tatcheriani e di messaggi populisti. Confondere il galateo parlamentare, che Berlusconi ha prontamente esibito, con la sostanza del suo disegno politico sarebbe un grave abbaglio. l’Unità l’Unità Sestero Maria Grazia Sestero Maria Settimi Aldo Sgroia L. Sheurli Cristiano Sicchi Rita Signorino Elsa Siliani Simone Silvani Silvano Silvestri Luciano Simi Jacopo Simoni Francesco Sinatra Salvatore Sinopoli Francesco Smuraglia Carlo Soda Antonio Soldini Piero Solinas Giuseppina Soriero Pino Sorrentino Antonio Soster Sandra Spagnoli Ugo Spallone Vincenzo Spanghero Bernardino Spanio Chiara Spano Antonello Spatafora Nunziatina Spedaliere Leopoldo Speranza Gianni Spina Giuseppe Spina Francesco Spoto Wanda Sprizzi Mario Sprocati Gianpaolo Squame Giovanni Squassina Arturo Squotto Arturo Stamati Luca Stanzione Pasquale Stea Giuseppe Stefanelli Fernando Stefanini Luigi Striano Vincenzo Maria Tafuli Elvira Talamonti Michele Tamburrano Piero Tamburini Mario Tampieri Enrica Tanca Giovanni Tarpani Pino Tassi Flavio Tattarini Benny Tavella Rosa Tecla Emanuele Tecleme Livia Tedeschini Manlio Temeroli Liberatore Tenna Nino Tilotta Donatello Tinti Marcello Tocco Augusto Todisco Antonio Tognazza Sergio Tolomeo Canio Tolve Claudio Tonel Adele Tonini Roberto Tonini Andrea Topazio Mauro Torelli Giuseppe Torraco Aldo Tortorella Giacomo Tortu Tonino Tosto Felice Trabacchi Nicola Tranfaglia Renzo Travanut Gino Traversini Baratto Franca Trentin Raffaele Trivellini Donato Troiano Giancarlo Trombetta Maurizio Trombotto Lalla Trupia Bernardo Tuccillo Rita Turati Enzo Turchi Urbani Giovanni Lucia Urciuoli Ursino Carmelo Urso Nino Pino Vaienti Valeria Valente Gianfilippo Valentini Fulvio Valon Andrea Vannacci Mauro Vannoni Marina Varnella Vincenzo Vasile Salvatore Vazzana Marco Venanzi Michele Ventricelli Sergio Ventura Lucia Venturi Leo Venturi Donatella Venturi Maria Venzi Ricci Luigi Ricci Raimondo Ricci Collepardi Laura Ricciardi Raffaele Riccò Gianfranco Ridolfini Luigi Riga Graziella Rimassa Fabrizio Rinaldi Ettore Rinaldi Giuseppe Rinaldi Nando Rinaldi Donatella Rinaldini Gianni Rivi Gianluca Riviello Anna Maria Riviezzo Albino Rizzo A. Robustelli Maddalena Roccella Massimo Rodriguez Camilla Romagna Simonetta Romagnoli Rodolfo Romaniello Giovanni Romano Maria Elisa Romizi Caterina Rondelli Leonello Rondini Giuseppe Ronzitti Mino Rosafio Giuseppe Rosati Manola Rosati Stefano Rosemarie Agostino Rossatelli Donatella Rossi Varis Rossi Nino Rotondo Antonio Rotundo Michele Rovaris Renzo Ruggeri Franco Rumiz Mara Russo Franco Ruzziconi Giuseppe Sabatini Sergio Sabato Cataldo Sabattini Claudio Sabiu Viviana Sacconi Guido Sales Isaia Salomoni Maurizio Salvato Ersilia Salvi Cesare Salvicchi C. Sandri Giovanni Sanna Salvatore Sanna Angelo Sanna Ada Sanna Giovanna Santandrea Stefano Santangelo Andrea Santarelli Susy Santelli Giuliano Santini Gianfranco Santochirico Tina Santoni Gabriele Sarritzu Fabio Sarritzu Antonio Sarti Pierluigi Sarti Stefano Sartini Ilva Sartori M. Antonietta Sassano Franco Sassano Andrea Sassi Enrico Sasso Alba Satta Gabriele Savino Giuseppe Sbizzera Giorgio Scala Gavino Scalise Gregorio Scalori Marina Scannagatta Paola Scaramuzzino Carlo Scarfia Cristina Scavo Elisabetta Schiavone Michele Schina Mario Sciacca Roberto Scivoletto Concetto Scola Ettore Scolare Michela Scrivani Osvaldo Scroccu Gianluca Scroccu Manuela Scudiere Vincenzo Sechi Benedetto Sechi Antonello Sechi Franco Selli Lucio Senes Gianmario Sentimenti Mauro Serafini Marco Serra Gianni Serratore Patrizia Serratore Giuseppe Serri Sauro Servalli E. Pannacci Renato Pantaleo Domenico Paolucci Massimo Paolucci Ibio Paolucci Paolo Papi Ugo Parisi Salvatore Parisi Franco Parola Vittorio Passalacqua Mauro Passera Giovanni Passoni Achille Patuelli Maria Paola Peana Carmelo Pelella Enrico Pellegrino Paola Penella Enrico Penna Renzo Pennacchi Laura Pepe F. Perilli Enrico Perinei Fabio Perri Cesare Perrotta Franco Maria Persini Angela Peruzza Paolo Peruzza Marino Pes Billia Peselli Franco Peticca Marco Petraglia Alessia Petraroia Michele Petrella Giuseppe Petrelli Giovanna Petri Paolo Petronella Giuseppe Petrosino V. Pettinari Luciano Pettirossi Ulderico Pezzone Claudio Pezzopane Stefania Piazzi Alessandro Picchetti Santino Piccininno Vito Pieralisi Luigi Pietrucci Aldemaro Pigliapoco Donatella Pignataro Ferdinando Pillai Antonello Pilozzi Nazzareno Pinacoli Rolando Pinciarelli Giampiero Pinna Giampiero Pinna Giampietro Pinotti Roberta Pinto Mimmo Pinto Carmine Piras Marco Pirone Aldo Pisa Silvana Pisano Paolo Pivetta Oreste Pizzinato Antonio Placido Antonio Planamente Luciano Plozatta Amedeo Podestà Adriano Polcaro Anna Maria Polesello Giovannibattista Polichetti A. Polito Casello Pollio Alessandro Pomier Daniel Porro Nicola Porta Lello Portante Stella Potenza Nino Pozzutto Donato Pratesi Alfio Preiti Nicola Premuti Fabrizio Prestinoni Renato Preziosa Paolo Princigalli Giacomo Proietti Manfredo Proietto Maurizio Prost Antonio Pubusa Andrea Punginelli Romano Pupulin Paolo Quintozzi Carlo Raccichini Elio Rambelli Luigi Ramella Carlo Rampa Lorenzo Ramponi Fulvio Ranieri Fabio Rassu Gianni Ravveduto Massimo Re Annna Recanatini Pierino Reccia Antonio Renzi Pierluigi Ribeghini Mirco Ricci Giuseppe Ricci Umberto Melandri Giovanna Mele Giorgio Menghini Sandro Merli Sonia Mescolini Franco Messori Marcello Mezzetti Enrico Miccio Bruno Micele Silvano Micheli Anita Migone Giangiacomo Migro Mario Milanese Isabella Miletta Fernando Milietti Alessandro Militello Giacinto Minardi Luigi Minelli Giovanni Minelli Raffaele Mineo Luciano Mineo Igor Minigozzi Giovanni Minin Stefano Minniti Giulia Mirra E. Missaglia Gianmaria Modaro Laura Mollaroli Adriana Mollichella Marino Monachino Salvatore Monari Antonio Monciatti Marzia Monfrini Gloria Monni Carlo Montagna Giorgio Montalbetti Mauro Montalti Stefano Montalto Claudio Montanari Davide Montaruli Giovanni Monteverde Emiliano Monti Antonio Monti Roberto Montillato Salvatore Montomoli Stelio Morbidelli Alberto Morgia Corrado Moroni Bebo Morreale Vincenzo Morselli Claudio Mosca Cipolletti Moscamora Ivano Motta Attilio Mulè Maria Angela Musoni Werter Mussi Fabio Musumeci Francesco Nadalutti Tiziana Naldi Milena Nanni Franco Napoletano Pasqualina Napolitano Giuseppe Nappi Gianfranco Nardi Claudio Nardo Giorgio Nardone Carmine Natalini Linda Natalizzi Linda Natalizzo Achille Nattero Carla Navarra Ottavio Nello Bruno Nerozzi Paolo Nespoli Ettore Nicchi Paolo Nicchi Marisa Nieddu Mauro Niro Clodomiro Notaris Carlo Alberto Notaro Giuseppe Novello Marco Nur El Din El Gawohary Piero Nurcius Oddati Nicola Oddone Mauro Olmeda Mario Ongaro Luciano Oriolo Francesco Orneli Paolo Ornelli Mario Orpello Pina Osculati Franco Ottavi Michela Ottaviano Franco Pace Davide Pacioni Costantino Pagnini Alessandro Palassello Giovanni Pallavisini Bruno Palmieri Ermenelgildo Palumbo Carlo Panattoni Giorgio Pancrazio Giovanna Pandolfi Emiliano Panfili Leonardo Panini Enrico 10 Leoni Carlo Leoni Tiziana Lettieri Antonio Levi Giorgina Liberatore Gabriella Liberti Antonio Ligorio Andrea Lionelli Maria Liori Gianpiero Lipari Salvo Liso Riccardo Lo Martire Leonardo Lo Schiavo Antonello Lodi Maria Rita Lodi Giuliano Loiacono Salvatore Loizzo Mario Lolli Giovanni Lomaglio Angelo Lombardi Claudio Longhi Guido Longhi Aleandro Lorelli Salvatore Lorenzo Fabio Lovadina Fanny Loveri Diego Lubelli Claudio Lucarini Giuseppe Lusoli Ivana Luzi Lucio Maccatrozzo Sandro Macò Donatella Maffei Mario Magazzini Fabrizio Magazzino Antonio Maggio Antonella Maggio Oiivia Magnani Sabrina Magrini Marcello Maiale Nicola Maida Sarino Maielli Vincenzo Maini Gabriella Majorino Pierfrancesco Mameli Giampaolo Manca Nicola Manca Sandro Mancinelli Giuliano Mancini Armando Mancini Antonio Mancini Piero Manco Vincenzo Mancuso Aurelio Manenti Cristiana Manfredi Massimiliano Manganaro Lilla Mangiapane Giuseppe Mangolini Nicola Maniglio Antonio Manno Nino Mantegazza Tinin Manticane Paolo Mantovani Gaetano Mantovani Ida Marabini Giorgio Maramotti Andre Marangolo Maurizio Amedeo Marcatilli Franco Marcomini Margheriti Riccardo Marinelli Italo Mariotti Gianmarco Maris Gianfranco Mariucci Luigi Mariuz Giuseppe Marmugi Stefano Marongiu Patrizia Marongiu Luisa Marras Andrea Marras Giuseppe Marri Alessia Marroni Gianpiero Marrosu Giusi Marrosu Salvatore Marsili Claudio Martano Giovanna Martelli Enrico Martini Stefano Martini Franco Marzano Arturo Marzi Domenico Marzolani Stefano Marzulli Mario Maschio Giancarlo Masi Gennaro Mastroianni Antonio Matera Michele Mattei Rosita Matteucci Paolo Mattolini Claudio Mauro Giovanni Mazza Ugo Mazzanzanica Claudio Mazzaro Federico Mazzonis Danielle Mazzucca Simone pagina Mozione congresso ds 11 pagina Zollo Antonio Zucchelli Giacomo Zullo Cosimo Zuppardo Angelo Zurlo Luigi Magiar Victor Ledda Giuseppe Mureddu Giuseppe Pinna Mario Zanotti Vania Zanzi Fabiana Zanzi Germano Zasso Livia Zecca Pietro Zecchini Giovanni Zedda Paolo Zedda Massimo Zen Alessandro Viveri Angelo Viveri Mimmo Volpe Salvatore Vozza Zagagni Salvatore Zanelli Severino Zangrossi Ondino Zanghi Michelangelo Zanna Gianfranco Zanotti Katia Vilella Bruno Vilella Franco Viliani Massimo Villone Marta Vincenzi Paola Vita Vincenzo Vita Giacomo Vitale Walter Vitali Vittorio Vittori www.tornareavincere.it Verdicchio Dario Verdicchio Mario Vetere Carlo Vetere Luigi Vidal Licia Viganò Fausto Vigevani Anna Vigilante Adriano Vignali Fabrizio Vigni l’Unità l’Unità Ventriglia Luca; Ventriglia Anna Venturini Sergio; Vercelli Moreno Veronese Marino Veronesi Roberto; Vetralla Ezio Viglietti Andrea Vignoli Mario; Villa Nadesna, Villa Antonio; Villani Rocco Vincenzo Marilù Vinci Marcello Vindigni Radames Viola Enzo; Vitale Cesarino Vitali Roberto; Vitali Carmela Vitiello Mariano; Volpe Giuseppe; Volpicelli Zamparo Francesco; Zanibelli Paolo; Zanin Maurizio; Zappi Gianni Zerbini Donatella Zerbini Fabrizio; Zerlotti Steno; Zinco Immacolata; Zinco Rosa; Zita Roberto Zito Ciro Zoccola Agnese Zonfrillo Luciano; Zubani Vincenzo; Zuccatelli Giuseppe Zuccatelli Squarzanti Anna Zucchini Andrea Zuin Enos; Zulli Mario; Zurri Monica Tosi Gaetano Tosi Federico; Totaro Marcello; Trasmondo Rosario; Trefiletti Guido Trentini Domenico; Trinchillo Nicolina Trincone Sebastiano; Troiano Lucio; Troncone Riccardo; Tropiano Giorgio Trotta Domenico; Truglia Fabio; Truzzi Lanfranco; Turci Teresa; Turco Paolo Tusini Uberto Giovanna Uccello Francesco; Ucci Felice; Uldino Mariella Ulian Lucio; Urzo Antonio; Usai Antonio; Enrico Valassi Sergio Valassi Marco Valente Veronica; Valentino Marco Valento Filomena; Vallefuoco Gabriele; Vallefuoco Luigi Vallorani Gianfranco Valtolina Eva Valvo Maria; Varriale Giuseppe; Vasellin Adriana; Vecchine Rinaldo Vecchione Francesco Vella Giuseppe Velotti Giovanni; Venditto Paolo; Vendramini Mario; Veneruso Aldo; Ventriglia Francesco; Ventriglia Giuseppe; Ventriglia Stumpo Rita Suffritti Antonietta Suma Michele Ezio; Tafuto Vittorio; Tagliaferri Ennore; Tagliapietra Paolo Talamonti Claudio; Talassi Gaetano Talucci Fortunatina; Tammaro Giovanni; Tammaro Giovanni; Tammaro Maria Grazia; Tampieri Filomena; Tancredi Teodorico; Tancredi Giovanna Tani Angelo; Tanzarella Achille; Tarocco Alberto; Tarocco Jacopo Tartarini Elio Tedeschi Dino Telesca Domenico Telesca Francesco; Tempestini Franco; Tenuta Patrizia; Terlizzi Michele Testoni Pietro Tibaldi Yuri; Tielgo Giampaolo Tirone Massimo Tissi Mario Todino Edria Toffoli Edria Toffoli Leonardo; Togna Donatella; Tognon Claudio Tolomelli Nazareno; Tomasucci Maurizio Tomazzoni Alberto; Tonini Maria Luisa; Tonon Mirella Torchio Enzo; Tornelli Alessandro; Torrano Alex Toselli Severino Vincenzo; Sgorbini Walter Sidari Simona; Silva Noemi; Silvagni Giuseppe Silvotti Massimo; Simoni Mauro Simonte Antonio; Sisti Sergio Sisto Franco Sodano Antonio; Soffiati Gabriele; Soffiati Giorgio Solano Anna; Solano Antonio; Solano Maria; Somaini Eugenio Sonsino Egidio Sorrentino Concetta; Sorrentino Giuseppe; Sorrero Angelo Spadafora Giuseppe Spaggiari Gian Carlo Spaggiari Massimo Spagnuolo Vittorio; Spano Lidia Sparacino Carmelo, Spignoli Antonio Spina Ciro; Spina Flora; Spina Vincenzo; Spirito Angelo; Squassabia Battistina; Squillante Antonio; Stanislao Luigi; Stecconi Alessandro Stefanini Stefano Stellini Federica Stingone Anna Stolfa Francesco Storoni Luigi; Stortini Ornello Stortini Ornello; Stretti Michele Stricagnoli Alfonso 38 www.libertaeguale.com/ds.htm Scognamiglio Mariarosaria; Scognamiglio Rosalia; Scognamiglio Salvatore; Scoppa Giovanni Scotto Annamaria; Scundi Liana Scuotto Elena; Scuriatti Giovanni Scuter Antonio; Sebastiani Vittorio; Secchi Marino; Secchi Pierluigi; Segata Pietro Selvaggio Vincenzo; Selvo Giuseppe; Seminara Caterina; Semino Gian Franco Senesi Gianna; Senesi Giovanna Sepe Barbaro; Sepe Nicola; Sequino Filomena; Sequino Franca; Serangeli Alfredo Sergi Mario; Serio Mariangela; Serra Giorgio Serrapica Vincenzo; Servodidio Raffaele; Sessa Gianluca; Elisa Sesti Taramelli Settembre Agostino; Settesoldi Alberto; Schiattarella Cristina; Schiattarella Schiavon Angelo; Schiavone Giovanni Sciamè Giuseppe Scifo’ Renato Scippa Anna Scognamiglio Andrea; Scognamiglio Antonio; Scognamiglio Carmela; Scognamiglio Emma; Scognamiglio Fortuna; Scognamiglio Luigi; pagina Mozione congresso ds 37 pagina Rocco MariaGrazia; Rocco Roberto; Rognoni Carlo; Rogo Renata; Romano Luca; Romano Massimo; Romano Rosario Romeo Concetta; Romeo Francesco Romeo Gennaro; Romeo Luigi; Romeo Olimpia; Ronchi Fabrizio Rongo Ciro; Rosetti Anna Luisa; Rosica Salvatore Rossetti Antonietta; Rossi Adriano; Rossi Afro; Rossi Antonio; Rossi Carla Rossi Ermando; Rossi Giuseppe Rossi Patrizia Rostan Emidio; Rostan Stefania; Rosti Giuseppe; Rota Carlo; Rubano Carlo Alberto; Rubini Antonio Rubino Salvatore Ruffo Vincenzo; Ruggeri Antonio Ruggiero Ciro; Russo Antonio; Russo Concettina; Russo Emilio Russo Filomena; Russo Francesco; Russo Giovanni; Russo Giuseppe; Russo Jole Russo Marcella; Russo Maria; Russo Marianna; Russo Michele; Russo Pasqualina; Russo Pierina; Russo Raffaele; Russo Sergio; Russo Vincenzo; Russomando Paolo Saba Stefano; Sabatino Alfonso; Sabatino Domenico; Sabatino Salvatore; Sabbatini Massimo Sabino Andrea; Sabino Stanislao; Saccardo Paolo; Saggese Salvatore; Saggese Savina; Salerno Brigida; Salvadori Giuseppe; Salvati Michele; Salvatore Alberto; Salza Italo; Sammartino Cajo Sandullo Nunziatina; Sangiorgio Marialuisa Sanna Giovanni Antonio; Sanna Totoni; Sannia Gianluca; Sannino Raffaele; Sansebastiano Riccardo Santamaria Natalino Sante Lorenzo Sante Quaranta Santini Lorenzo Santini Sergio Santo Imma Ermellina Santoni Marco; Santoro Luigi; Santucci Enzo; Santucci Enzo; Saporito Giovanni; Saraco Concetta; Sardi Graziella, Sarnelli Giovanni; Sarpo Gabriele; Sarto Shilla; Savarino Luca Savazzi Cesare; Savini Gabriella; Savio Teresa; Scafora Carmela Scafora Rosaria; Scagliarini Paolo; Scagliola Gioacchino; Scappini Giampaolo; Christian Scarciafratte Scarpa Gian Franco Schaino Concetta; Schiano Castrese; Schiano Giustina; Pietro Salvato Pietropaolo Settimio; Pignalosa Anna; Pignalosa Mariamaddalena; Pignatti Omer Pini Sergio Pinto Gennaro; Pio Barbieri Piovani Nicola Piovano Eugenio Pirone Anna, Pironi Massimo Pirruccio Vito Piscopo Rosita Piva Paolo; Pivetti Giliola Pochet Mario; Poggi Maresa Poggioli Celestino; Polara Giovanni; Polastri Roberto Politi Pier Giuseppe Pollastri Omar Pomo Roberto Pomponio Alfonso; Ponta Sergio Pontrelli Giuseppe; Ponzano Cinzia Francesco; Porcelli Giovanni; Porcelli Rosa; Porcelli Salvatore; Porcelli Nicola; Porcu Porri Nino; Porro Antonella; Porro Carolina; Porta Mirella; Potenza Vittorio; Potrich Daniela; Pozzi Agostino Pozzi Saeda Pozzo Renato; Pozzo Salvatore; Praitano Luigi; Prandini Luciano; Prandini Rubens; Prati Oreste Primi Fiorello; Principe Mario; Provasi Grazia; Proverbio Roberto Puccillo Lucio; Puddu Lello; Puglia Alessandra; Pugliese Rosaria; Pulga Giuliana; Pulga Roberto; Pultrone Francesco; Puspan Elena; Quartiani Erminio; Giulio; Quercini Raffei Giorgio Raffio Carmine; Ragionieri Uliano Raimondi Anna Maria; Raimondi Mario; Raina Maria Ramasso Piero Ramucci Vittorio Ranalli Alfonso; Ranieri Mario Rapalli Igor Rasetto Victor Ratti Emilio Razzo Ernesto; Re Alfredo Rea Edoardo; Rebecchi Germano; Recano Lina; Reggiani Claudio; Renta Gennaro; Renta Lidia; Riccardi Edoardo ; Riccardi Filomena; Ricci Fabrizio Ricci Gabriele Ricci Roberto Ricci Stefano; Riccipetitoni Giovanna Ridola Francesco; Rigamonti Paolo Ripoli Clara; Ripoli Vincenzo Ripoli Vitantonio Risi Augusto, Quistello; Risimini Giovanna; Riva Irene; Rivalta Renzo Rivieri Luigi Rivolta Gian Carlo Rizzi Bruno; Rizzo Salvatore; Roberto Tagliavia; Roccafiorita Vincenzo; Rocchi Pino; Olino Marilena; Olivia Andrea; Olivieri Angelo; Olivieri Anna; Olivieri Fabiano Olivieri Giuseppe; Olivieri Luigi; Olivieri Maria; Olivieri Rino; Olivieri Roberto Olivieri Salvatore; Olivieri Vincenzo Oliviero Giuseppe; Oliviero Mario; Oliviero Pasquale; Oliviero Rosaria; Oojen Andrea Orlandi Riccardo Orsini Anna; Ortolano Ciro; Pacchiari Donato Pacchiari Luigi Pace Guido; Paciolla Gaetano; Pagano Fabrizio; Pagano Francesco Pagano Graziella; Pagliacci Antonio Pagnani Paolo; Paita Francesco Paita Raffaella Palara Francesca Palermo Rosario; Palladini Giovanna; Palladino Ciro; Pallavicini Pierfranco Palma Angelo; Palma Angelo; Palmese Pasquale; Palmese Pasquale; Palmiero Renato Pandolfo Maria; Panico Vincenzo; Pannella Pasquale; Paone Michele; Papa Antonio; Papa Maurizio; Pappalardo Giuseppina; Pardo Rita; Pariota Nino; Parlati Gennaro; Pascale Alfonso; Pasquino Gianfranco; Passero Domenico; Passero Francesco; Pastore Mario; Pastore Michele Pavan Paolo; Pchioli Vincenzo; Pecoraro Alberto Pedraglio Marina Pedroni Piero Pedruccio Pierluigi; Pelella Francesca; Pelella Luca; Pellegrini Gabriele Pellegrino Giovanni; Pellegrino Luigi; Pelliccia Raffaele; Pelliconi Marco Peluso Bianca; Peluso Fabio Pengo Maria; Peracchi Giovanni Perna Antonella; Perna Natalino; Perratella Antonio; Perrella Anna; Perrella Raffaele; Perrella Vincenzo; Pesci Franco Pessino Chiara Pestelli Nella Petillo Aldo; Petix Giuseppe; Petrincola Rosario; Petronio Iaccarino; Petronti Sabina; Petrucci Fabrizio Petrucci Francesco Petruccioli Claudio; Petruzzi Emiliano; Piacentini Renzo Piazza Emanuele Piazza Giuseppe; Picardi Esmeralda; Picardi Giuseppe; Piccinini Aldo Piccolo Agostino; Piccolo Luigi; Piccolo Vincenzo; Picollo Maria Pina Picone Vincenza; Pierinelli David Pierri Enrico; Merolla Raffaele Merolla Raffaele Messina Pietro; Miceli Alberto; Miceli Aldo; Miceli Carmen; Michelini Massimo Micucci Gianfranco Migliaccio Sabatino; Milanesa Michele Milani Andrea; Minerba Mariarosaria; Minervino Assunta; Minervino Giuseppe Minervino Mario Mingardi Stefano Minghetti Gabriele; Minichini Enzo Minichino Anna Minnai Vinicio Minopoli Giuseppina; Minopoli Vincenza; Minopoli Vitale; Mola Michele; Molinelli Marco Molisso Anna; Molisso Daniele; Molisso Immacolata; Molisso Vincenzo; Mona Giovanni Monaco Bianca; Monfredini Ugo Montagenti Lubiano; Montagnini Graziella; Montagnini Pierantonio; Montaguti Lubiano Montanino Gaetano; Monte Immacolata; Montevecchi Franco Monzi Elena Morandi Carlo; Morando Antonio Morando Maria Grazia Morara Sergio Morelli Ciro Moreno Rosario; Morgari Francesca Moro Antonio Moro Graziano Morra Antonio; Morra Domenico; Morra Pasquale; Morra Vincenzo; Moruzzi Mauro Mottini Maurizio Mozzi Luigi Muliere Rocchino Munoz Natalia; Muscariello Concetta; Muscariello Gennaro; Muscariello Gennaro; Muscariello Nicola; Muscariello Pierluigi; Musella Francesco; Musella Giuseppe; Musella Mario; Musolesi Nadia Musolesi Nadia Musso Giovanna Mustacchio Nella; Nacci Giovanni Nannicini Tommaso Napoleone Raffaele Napoletano Grazia; Napoli Pasquale Napoli;tano Anna; Napolitano Carmine Nappo Anna; Nappo Pietro; Nappo Roberto; Nasi Giovanni; Nasi Vincenzo; Natale Nicola; Natale Vincenzo; Navone Carla G. Navone Mariangela Nebbia Agostino Negarville Massimo Negarville Massimo; Negrelli Daniele; Negri Magda; Negri Paolo; Niccolai Carlo Nisticò Franco; Nobilucci Guido Nocera Pietro; Nocerino Annamaria; Nocerino Arturo; Nocerino Mariarosaria; Noli Davide; Notarile Marco; Oddone Colomba Odorisio Fausto; Oliani Riccardo, Revere; Oliani Roberto; Olino Daniela; Macrì Enzo Maestri Dante; Maestri Lucia Maestri Lucio; Maffia Settimio; Magaldi Elena Magnani Clara; Magnani Gianpietro Magnani Paola Magnanini Teresa Maiale Ciro; Maiolini Eliana; Maiolini Filippo; Maione Katia; Maiorano Andrea; Maisto Massimo Malaspina Giuseppe Malpede Nicola; Mancini Michele; Mancino Paolo Manda Carmine; Manetto Francesco; Manetto Giuseppe; Mangherini Alberto Mangherini Michele Mango Antonio; Manigrassi Fabio Mannuccio Frulletti; Mantile Gennaro; Mantovani Ivano Mantovani Silvio; Manzo Michele; Manzoni Immacolata; Marano Anna Marano Daniele Maranzano Vincenzo; Marattin Luigi Wladimiro; Marcelli Calcedonio Marchese Adelma Marcio Maresca Guido; Maresca Salvatore; Marinaro A.; Marinaro Alfonso; Marinaro Cesare; Marinelli Alba Marinelli Renzo Marini Aldo Marini Fabrizio Marino Antonio; Marino Bruno; Marino Giuseppe; Marino Luisa Marmogia Anna; Marostegan Gabriele Marozzi Francesco Marrano Franco; Marrollo Adriano; Martire Antonio; Martire Eelna; Marubbi Anna Marubbi Francesca Marubbi Germano Marulli Gabriella; Marzano Michele; Mascellani Claudio; Mascellani Nadia Mascia Alessandro; Masini Massimo Massari Oreste; Massaro Vincenzo; Mastroianni Franco; Matarese Fabio; Matarrese Mario Mattarese Vincenzo Matteotti Gennaro; Mattiussi Paolo Mauro Domenico Mauro Elvira Mazza Rosario Mazzarella Angelo; Mazzarella Antonio Mazzetti Stefano Mazzocchi Rosa; Mazzoni Alessio Medda Romolo; Medeghini Marco Mejetta Valentino Mele Francesco Mele Gaetano; Mele Giovanni Meloni Salvatore; Meloni Toto; Mennella Filomena; Mensi Liliana Roberto; Mercurio Merlo Lorenzo Merlo Nora Merluzzo Gennaro; Merolla Addolorata Merolla Assunta Merolla Laura Merolla Lucrezia Merolla Luigi Merolla Maria l’Unità l’Unità Per fare questo salto è necessario spiega- Per fare questo salto è necessario Ce n’è abbastanza per dire che "o si Ciò è tanto più necessario di fronte ad Le inquietanti vicende di Genova; la E tutto ciò si accompagna ad una conce- Né è scontata l'irreversibilità del rappor- La nostra sconfitta è tanto più grave per- Ci sono stati certamente errori di gestio- Così come ha pesato la difficoltà del risposta convincente, sulle attese e i biso- risposta convincente, sulle leva sia pure in gni su cui la destra ha fatto modo demagogico e ingannevole. la sinistra, avendo guidato e par- re perché tecipato a governi che sono stati tra i migliori della storia dell'Italia repubblicana, abbia perso tanti consensi. E per quali ragioni l’Ulivo che aveva suscitato tante speranze abbia conosciuto un appanna- mento della sua credibilità. E soprattutto la sinistra, e il nostro partito in par- perché ticolare, scendano ai minimi storici con un elettorato socialmente statico e anagrafica- mente in invecchiamento. Tendenze peraltro già manifestatesi nelle elezioni europee e regionali senza che se ne traesse- ro le dovute conseguenze. cambia o si muore". Urge uno scatto, una svolta radicale, capace di ridefinire l’iden- tità della sinistra e rimotivare la sua funzio- ne nell'Ulivo e nell'Italia. un centrodestra che fin da subito ha reso evidente il suo profilo. spregiudicatezza con cui si è accreditato nell’opinione pubblica un inesistente “buco” finanziario, si è depenalizzato il reato di falso in bilancio, si è modificata la legislazione sulle imprese cooperative; il modo sbrigativo con cui si è marginalizza- ta la concertazione con le parti sociali; la determinazione di messaggi aggressivi su temi sensibili – la devolution, l’immigra- zione, la scuola, le tasse, l’aborto, i licenzia- menti – dicono che siamo di fronte a un centrodestra che scivola verso politiche più maggioranza di destra. Una marcatamente che – anche confidando sul sostegno di settori economici e finanziari - manifesta l’ambizione di consolidare la propria vitto- ria dando luogo a un “lungo ciclo” di governo, non dissimile da quello cono- sciuto in Gran Bretagna con la Tatcher. zione dello Stato e del potere che non esita a sacrificare la preminenza degli interessi generali, a favore di logiche corporative e di interessi di parte. to con l'Europa, considerata dalla destra un "male necessario", anziché una scelta stra- tegica per il futuro dell'Italia. ché giunge al termine di cinque anni di governo. E se un’onesta valutazione non può non riconoscere che l’Italia del 2001 è certamente un paese più forte, più solido, più competitivo, più moderno di quanto non lo fosse cinque anni fa – e questo è merito del centrosinistra e della sinistra - ciò non solo non attenua la gravità della nostra sconfitta, ma rende ancora più stringente la necessità di un’indagine sulle sue ragioni di fondo. ne, incapacità di comunicare al Paese il senso dell'azione di governo, scarsa con- vinzione nel valore dell'Ulivo e della coali- zione, forte difficoltà dei partiti - a partire dal nostro - a mantenere saldi rapporti con la società. E una seria riflessione critica va condotta su passaggi cruciali quali la Bicamerale, il conflitto di interessi, nonché la crisi del governo Prodi e la formazione del governo D'Alema, passaggio di cui si sono sottovalutati gli effetti di indeboli- mento dell’Ulivo e dell’azione di governo. PIERO FASSINO I Democratici di Sinistra vanno al Sul piano internazionale il decennio In Italia il decennio della crisi della E tutto ciò ha prodotto mutamenti La globalizzazione è entrata prepotente- europea ha conosciuto, L’integrazione E nello stesso tempo la società italiana è Cambiamenti che fanno maturare È questo l’orizzonte entro cui si colloca Oggi più che mai c’è bisogno di sinistra Ciò è tanto più vero guardando alla Presentazione Presentazione CUI LA SINISTRA DI ABBIAMO BISOGNO Congresso più impegnativo dalla “svolta” dell’89 ad oggi. E’ alle nostre spalle un decennio che ha cambiato il mondo, l’Europa, l’Italia. della caduta del muro di Berlino, del crollo del comunismo in Europa, della fine dell'e- poca bipolare, dell'euro, della globalizzazio- ne. prima Repubblica e dei suoi partiti, della trasformazione bipolare del sistema politi- co, del Polo e dell'Ulivo, della piena inte- grazione europea del Paese. demografici, sociali, economici, culturali e politici di enorme portata. mente nella nostra vita e ogni giorno di alla più fenomeni fino a ieri circoscritti dimensione nazionale assumono carattere globale, sollecitando a costruire soluzioni globali che contrastino iniquità e ingiusti- zie e diano alla globalizzazione il segno della civiltà e dell’umanità. Ed un punto di fondo dell’identità della sinistra assumere la lotta alle ingiustizie planetarie come asse del proprio programma, anche per mettere tra politica e società in moto quel circuito che rende forte e convincente il riformi- smo. con l’euro, un salto in avanti e si appresta con l’allargamento a nuovi paesi ad avvia- re una seconda grande fase di unificazione politica ed economica del continente, che sollecita sempre di più a pensare il futuro di ogni nazione in Europa e a progettare un ruolo dell’Unione Europea nel mondo che rifugga da ogni forma di “egoismo europeo”. venuta conoscendo trasformazioni che mutano ogni giorno il modo di lavorare, di produrre, di consumare, di comunicare, di vivere. nuove domande di libertà, di rappresen- tanza, di diritti, a cui una sinistra che abbia ambizioni di governo deve sentire la responsabilità di offrire risposte adeguate. il II^ Congresso dei Democratici di Sinistra. Un Congresso che muove dall’idea che valori e idealità per cui la sinistra è nata e vissuta – la libertà, l’uguaglianza, la giusti- zia, la dignità della persona, il lavoro, la solidarietà, le pari opportunità per uomini e donne – non hanno esaurito affatto la loro funzione. Anzi, proprio guardando alla società e al mondo di oggi risulta ancor più evidente la necessità di battersi donna siano ogni uomo e ogni perché liberati da ogni forma di oppressione, di alienazione, di dipendenza o riduzione della propria libertà. e dei suoi valori per governare il futuro. sconfitta del 13 maggio, che chiede a noi – come alle altre forze del centrosinistra una seria discussione sull’esito del voto, sulle ragioni della sconfitta, sull’esperienza di governo, sull’Ulivo e sulla sinistra, sui pro- blemi a cui non siamo riusciti a dare una CON L’ITALIA. NELL’ULIVO. CON L’ITALIA. Mozione per il 2°Mozione di Sinistra dei Democratici Nazionale Congresso LA SINISTRA DI CUI ABBIAMO BISOGNO UNA FORTE OPPOSIZIONE ALLA DI PARLARE CAPACE SOCIETA’ LE RAGIONI DELLA SCONFIT- TA GLOBALIZZARE I DIRITTI - CIVILIZZARE LA GLOBALIZ- ZAZIONE E' IL FUTURO DELL'ITALIA L'EUROPA TENERE INSIEME MODERNI- E DIRITTI TA’ VALORI E LAICITA' LIBERTA’ DELLA SINISTRA E' IL LA PRIMA LIBERTA' LAVORO DEMOCRA- UN SINDACATO TICO, UNITO, AUTONOMO E RICONOSCIUTO PIU’ SAPERE PER IL FUTURO GENERAZIO- DI UNA NUOVA NE L'AMBIENTE MISURA DELLA VITA E INNOVAZIONE QUALITA’ PER LE SFIDE DEL MERCATO PER UN MEZZOGIORNO PRO- TAGONISTA SENZA ULTI- UNA SOCIETA’ MI. PER LA SOCIALE UNO STATO PERSONA. LE TRA UN NUOVO PATTO E LA SINI- DONNE ITALIANE STRA LA CRISI DELLA POLITICA, LA RIFORMA DELLO STATO UNA SINISTRA RIFORMISTA UNITA LA NOSTRA COALIZIONE, L’ULIVO UNA POLITICA FORTE DI PRO- PASSIONI, IDEE, VALORI, GETTI CHE VOGLIAMO IL PARTITO 12 LA SINISTRA CAMBIA PER GOVERNARE IL FUTURO. CAMBIA PER GOVERNARE LA SINISTRA Presentazione - TESI 1. TESI 2. TESI 3. TESI 4. TESI 5. TESI 6. TESI 7. TESI 8. TESI 9. TESI 10. TESI 11. TESI 12. TESI 13. TESI 14. TESI 15. TESI 16. TESI 17. TESI 18. TESI 19. pagina Mozione congresso ds 13 pagina Se è vero che il centrodestra ha raccolto Berlusconi - forte anche di un disponibi- Un simile assemblaggio ha certo in sé Per questo serve da subito un’opposi- fin I temi per una forte opposizione non TESI 1 UNA FORTE OPPOSIZIONE DI PARLARE CAPACE ALLA SOCIETA’ radici strutturaliLa vittoria della destra ha populismo – libe- Con l’intreccio e profonde. vita all’alleanza rismo Berlusconi ha dato ceti sensibili alla tra destra economica, modernità di perde- e ceti popolari timorosi assume conno- Il centrodestra protezioni. re con l'ambizione di dare tati più aggressivi luogo a un lungo ciclo di governo neoliberi- sta. Serve un’opposizione incalzante e forte, riconoscibile e riconosciuta, che saldi istitu- zioni e società intorno credibili. proposte a meno voti del ’96 e che può fruire di un'ampia maggioranza parlamentare in virtù dell’alleanza con la Lega e del sistema maggioritario, tuttavia la vittoria del cen- trodestra ha tratti di solidità assai maggiori di quella del ’94. Oggi il leader del Polo non è più internazionalmente isolato, ma è membro riconosciuto del PPE. Il centro- destra può disporre di un ceto politico espressione di un sistema diffuso di relazio- ni con la società. E il rapporto di Forza Italia con i cittadini non è più affidato sol- tanto alla mediazione televisiva, ma pog- gia su un radicamento sociale crescente. E, soprattutto, se nel ’94 Berlusconi era porta- tore di un generico e confuso “nuovismo”, oggi il Polo si caratterizza per un progetto in cui l’intreccio neoliberismo-populismo le si manifesta capace di intercettare domande e i consensi di una maggioranza, sia pure relativa, di italiani. lità finanziaria enorme e del controllo di una quota consistente del sistema infor- mativo - ha fatto leva su quel potente col- lante che è il populismo, cioè su quel senti- mento dell’anti-politica e dell’anti-Stato, che è radicato nella società italiana e che riemerge ogni qual volta il paese è investito da mutamenti e le forze democratiche stentano a guidare il cambiamento. Ha colpevolizzato la sinistra indicandola come “conservatrice” e ha costruito un’alleanza tra una destra economica esplicitamente antisindacale, settori della società a cui si è promesso di liberare le energie dai vincoli esistenti e parte dei ceti meno abbienti a cui si è fatto credere – con molte promesse - che la destra li avrebbe in ogni caso garantiti. contraddizioni e debolezze emerse nei modesti risultati dei primi "100 giorni" di governo e in diversità di atteggiamenti manifestatesi in più occasioni tra i partiti del centrodestra. Ma sarebbe un errore sot- tovalutare la possibile capacità di tenuta e questa conver- il fascino che può esercitare genza di populismo e neoliberismo, non- ché la tendenza del centrodestra ad assu- mere toni aggressivi, con l'ambizione di dar vita ad un lungo ciclo di governo. zione intransigente e adeguata. Non l’op- posizione stizzita di chi ha perso, né la semplice contrapposizione di tanti no. Serve che, con tem- invece un’opposizione pestività e determinazione, si ispiri ogni giorno agli interessi del Paese e alle domande dei cittadini; un’opposizione capace di accompagnare ad ogni no una proposta più credibile. Un’opposizione riconoscibile, ma anche “riconosciuta” da una vasta parte di opinione pubblica. mancano: norme per il conflitto di interes- si; regole per un’informazione trasparente e pluralista; compimento e attuazione della riforma federalista; rilancio di un’atti- Abbiamo bisogno di una sinistra che di una sinistra Abbiamo bisogno di un’opposi- Una sinistra che sia capace socialismo euro- Proprio l'esperienza del Anche in Italia serve una sinistra che Una sinistra che, superando le divisioni Una sinistra capace di cambiare profon- I DS non possono tornare a vincere se in nessuna forma Non possiamo cullarci Abbiamo bisogno di scelte chiare e intor- Il compito del Congresso è, dunque, Insomma: una sinistra più forte in un assuma definitivamente una cultura rifor- assuma definitivamente politico, pro- mista e un coerente profilo assolvendo grammatico e organizzativo, a cui da tempo così in Italia alla funzione assolvono i partiti negli altri paesi europei socialisti e socialdemocratici. la facile suggestio- zione forte, ma respinga e ruolo rifugiandosi ne di ritrovare identità che avrebbe il solo in un movimentismo l'opposizio- esito di rendere meno credibile di governo a ne e di smarrire la funzione deve sempre cui una sinistra riformista ambire. peo - dalla Germania alla Gran Bretagna, dal Portogallo alla Grecia, dalla Francia all'Olanda – ci dice che là dove la sinistra rinnova se’ stessa, vince; mentre quando crede di ritrovare una identità arroccando- si, perde. “non abbia paura” del futuro e che alla autoconsolatoria tranquillità della conser- vazione preferisca il rischio dell’innovazio- ne, per imprimere alla modernizzazione del Paese il segno dei nostri valori di libertà, giustizia, uguaglianza e civiltà. Una sinistra che voglia vincere e che per vincere sappia cambiare. che l'hanno segnata lungo un secolo, valo- rizzi le diverse radici, esperienze e culture – PDS, Cristiano Sociali, Laburisti e Socialisti, Sinistra repubblicana, Comunisti unitari - incon- si sono che al Congresso di Torino trate nei Democratici di Sinistra e, acco- gliendo la proposta di Giuliano Amato, rilanci l’unità di tutta la sinistra riformista. damente se’ stessa, la sua forma - partito, i suoi rapporti con la società, il suo linguag- gio, la sua organizzazione, i suoi gruppi dirigenti e lo stile politico della sua leader- ship. non si danno un nuovo gruppo dirigente, di donne e di uomini, coeso e consapevo- le non solo degli errori commessi e delle debolezze da correggere, ma deciso a impe- gnare ogni energia politica e intellettuale della sinistra per misurarsi con le grandi sfide dei nuovi tempi. Il messaggio che noi lanciamo al partito è chiaro: non restare sulla difensiva; non proteggersi dai cam- biamenti, ma guidarli; non illudersi che si possa combattere la destra arroccandosi nelle vecchie certezze. di continuismo. Né possiamo permetterci un'altra fase di transizione. Sono anni che il partito vive nell'incertezza e logora le sue forze per il fatto che hanno continuato spesso a sovrapporsi orientamenti e strate- gie difformi e mai chiaramente esplicitate, che si sono tradotte in incertezza di dire- zione e di identità. no ad esse di costruire un nuovo gruppo dirigente che tenga conto di nuove energie emerse in questi anni nel partito, nel gover- no locale, nella società e di una nuova generazione di dirigenti che, intorno ad un segretario autorevole - e riconosciuto non solo nel partito, ma anche nella società - ritrovi collegialità di direzione e solidale corresponsabilità. molto alto. Non si tratta soltanto di sceglie- re una nuova dirigenza del partito, ma di riaffermare le ragioni storiche e politiche della sinistra e della sua autonomia cultu- rale nella fase attuale, ponendo la forza dei DS al servizio sia dell’unità della sinistra, sia del rilancio dell'Ulivo. Ulivo più grande, capace di parlare all'Italia e dare alla società italiana una prospettiva di crescita, progresso, ugua- glianza e libertà. Ma, soprattutto, occorre dare una con- Ma, soprattutto, occorre in evidenza Una seria riflessione mette Difficoltà che non potevano essere È questo, dunque, il passaggio che sta di La sfida tra centrosinistra e centrodestra interpretare meglio le chi saprà Vincerà Servonoun centrosinistra e una sini- Dare una guida democratica ai processi Sono questi gli obiettivi di un Progetto Per questo Progetto serve una sinistra Una sinistra che si pensi nell’Ulivo e centrosinistra a realizzare – come nel ’96 – a realizzare – come nel centrosinistra cosa che, inve- un largo sistema di alleanze ce, è riuscita alla destra. raggiunto perché, vincente spiegazione sul della partecipa- lo straordinario obiettivo meta intorno a cui zione italiana all'euro - determina- l'Ulivo aveva trovato coesione, - si sia anneb- zione, sintonia con il Paese dell'azione poli- biato il profilo riformatore e si sia tica e di governo del centrosinistra incrinata la coesione dell’Ulivo. un "deficit di cul- come questione cruciale dimostrano le tura riformista", come nel misurarsi molte difficoltà incontrate fino in fondo con le trasformazioni del lavoro, con la crisi del vecchio Stato socia- le, con le tante domande di libertà della società italiana, con le nuove sfide impo- ste dalla globalizzazione e dai mercati aperti. superate per il solo fatto di "essere al gover- una politica riformista ha no", perché bisogno della leva del governo per fare le riforme, ma ha altrettanto bisogno di farle vivere nella società. E ciò richiede soggetti – la coalizione, i suoi partiti – capaci di suscitare il consenso dei cittadini intorno alle riforme. fronte a noi. si giocherà intorno alla modernizzazione del paese e alla sua qualità. domande degli italiani, chi saprà leggere i cambiamenti e avrà una più convincente strategia per orientarli. stra capaci di proporre un Progetto per l'Italia, una incisiva piattaforma politica e ideale su cui ricostruire e organizzare uno schieramento alternativo alla destra e costruire una opposizione capace di riconquistare la maggioranza del Paese. di globalizzazione; collocare sempre di più il futuro dell'Italia nella dimensione europea; misurarsi con i cambiamenti senza averne paura e tenere insieme modernità, diritti e giustizia; non lasciare inascoltate le domande di libertà e di lai- cità; fondare sul sapere e sull'innovazione il lavoro e i suoi diritti e il rapporto tra un nuovo costruire impresa e mercato; patto tra uomo e natura; raccogliere le domande di futuro di una nuova genera- zione; mettere la persona – e in primo luogo le donne - al centro di uno stato sociale che renda più sicura la vita di cia- scuno; rifondare la politica e i partiti e riformare le istituzioni per dare ai cittadi- ni uno Stato moderno e di cui si possa avere fiducia; dare adeguata rappresen- tanza politica al ruolo che le donne hanno conquistato nella società, superan- do il grande divario tra quanto le donne danno e quanto ricevono nonché la distanza tra condizioni materiali ed aspi- razioni, nei redditi, nei lavori, nelle carrie- re, nelle famiglie, nelle istituzioni. per l'Italia intorno a cui rilanciare l’Ulivo, che è scelta strategica irreversibile per con- sentire ai diversi riformismi italiani di incontrarsi e insieme di agire per far vivere nella società di oggi e con gli strumenti di oggi i valori di libertà, uguaglianza, giusti- zia, civiltà. nuova che abbia l'ambizione di assolvere - come in altri passaggi cruciali della storia d'Italia - ad una funzione nazionale. concorra a fare dell’Ulivo la “casa dei rifor- va oggi la sinistra misti italiani”, perché pensata in un rapporto organico con le altre forze con cui vogliamo costruire il futuro del Paese. l’Unità l’Unità Icardi Alfio Imbimbo Pina; Imparato Antonella; Imparato Concetta; Imparato Franco; Impegno Berardino; Impegno Donato; Impellizzieri Fernando Imperi Paola; Improta Annapoli; Improta Camaleontepoli; Improta Nandopoli; Incarnato Carmela; Innocenti Silvia; Inserrato Michele Iorio Luisa; Iossi Vincenzo; Iotis Carlo; Ippoliti Amerigo Ippolito Assunta; Ippolito Claudio; Ippolito Gennaro; Ippolito Giuseppe; Iuliano Franco; Ivone Addolorata; Ivone Salvatore; Izzo Carmela; Izzo Immacolata; La Pergola Maria Rosaria La Pergola Patrizia La Pusata Calogero Margherita; La Vecchia Laghi Silverio Lanci Alessandro; Landolfi Nicola Landoni Piera Langella Francesco; Langella Salvatore; Lanni Adolfo Lanni Giovanni; Lanni Virgilio Lanzavecchia Pietro Lanzillo Claudio; Lasagna Giorgio Laudisio Mariarosaria; Lauricella Giovanni Lauritano Daniela Lavino Massimo; Lazzaro Salvatore; Leggiadro Angelo; Leo Gianfilippo; Leonardi Marco Leonardi Roberto Leoncini Pietro Leporati Massimo; Lepore Amedeo; Lepore Gino; Lepore Luciano; Lettera Antonella; Lettieri Donato; Levoni Antonio; Liboni Marcello Liboni Marcello Liccardo Amelia; Liccardo Carmela; Liccardo Ciro; Liccardo Crescenzio; Liccardo Luigi; Liccardo Pasquale; Liccardo Salvatore; Lignante Pasquale Liguori Antonio; Liguori Giuseppe Liguori Renato; Limuti; Litterio Lucio; Livio Giorgio Lo Gatto Attilio; Lo Mundo Toto Locoratolo Bruno; Locoratolo Sergio; Lodi Giovanni Lodi Laura; Loffredo Luigi; Lombardi Gianmassimo Lombardi Luisa Lombardi Maria Cristina Lombardi Pino; Lombardo Gaetano Lombi Maurizio Lonardo Emilio Lorenzi Eva Lorio Carola Lozza Maurizio Luberti Pasquale; Luce Antonio Lucente Anna Lucia Francesco; Luppi Egidio Luppi Fausto Macaluso Emanuele; Macario Claudio Macci Alessandro Macci Benito Macci Dora Gallerani Gianpaolo Galliano Ciro Gallo Antonio; Gallo Guido; Gallo Leonilda; Gallo Roberto Galtiero Salvatore; Gammella Francesco; Gandolfi Paolo Garavini Gianni Garbellini Giulio; Garbo Francesca; Gardinazzi Vania Gardini Giovanni Gargano Pasquale Gargiulo Andrea; Gargiulo Vincenzo; Garofali Roberto Garofano Carmine; Garzia Anna; Gaspare Pisacane; Gaspari Massimo Gasparini Gilberto Gatti Beppe Gatti Ivana Gazzetti Luciana Gazzola Eugenio; Gelati Miledy; Gelsomino Maria Rita, Gemelli Luciano; Gendolavigna Giuseppe Geniola Lidiana; Gennarelli Maddalena; Genovese Rosario Germinale Ernesto Ghiaroni Andrea Ghidini Gustavo Ghio Ilde, Giammello Ernesto Gianluigi Amadei Giannantonio Teresa; Giannini Uliano; Giannoni Francesco Giannoni Francesco; Giannoni Zelindo Giarritiello Michelina; Giavaresco Umberto Gimelli Sergio Gioacchini Andrea; Gioacchini Valeria; Giordano Alessandro; Giordano Amedeo; Giordano Arturo; Giordano Pasquale; Giordano Vincenzo; Giorgi Maria Emilia Giorgio Di Somma; Giovanelli Ferruccio Giovanni Barro; Giovanni Caprio; Giovanni Taurasi Giraldi Catia Giudice Gianfranco Gobbi Marco Golfarelli Lalla Gori Luciano Goria Giuseppe; Gorini Adriano Granata Pasquale; Granato Anna; Granato Bruno; Granato Imma; Grandicelli Marianna Grandicelli Tilde Grassi Salvatore; Grattini Luigi Gravello Nadia Graziutti Daniela; Grazzani Francesco Grazzani Nino; Grazzi Gianni Greco Patrizio Greco Salvatore; Grenni Pasquale; Grossi Elena Grossi Stefano Grosso Valerio; Gruppi Francesco; Gruppuso Stefano Guaitoli Rino Guarini Nadia; Enzo Guercilena Guerra Giorgio Guerzoni Rodolfo Guglielmino Marco; Guida Giovanni; Guida Giuseppe; Guida Luigi; Guindani Giacomo Guzzo Vincenzo Iaccarino Antonino; Iaccarino Fabrizio; Iaccarino Renato Iacone Pasquale; Iarussi Ilia; Fabrizio D'Arienzo Facchinelli Giuseppe; Facchini Paolo Falletta Salvatore; Farri Antonio Fasanella Amedeo; Fasanelli Roberto; Fasano Luciano Fasciolo Alberto Fassetta Silvano Federici Roberta Federici Rossella Federici Stefano; Federico Morando Felaco Grazia Felisio Dino; Ferraresi Giorgio; Ferraresi Marco; Ferrari Andrea; Ferrari Antonio; Ferrari Brunello Ferrari Carlo Alberto; Ferrari Claudio Ferrari Pierino Ferrario Anna; Ferraro Anna Ferraro Liliana Ferraro Silvia Ferraro Vincenzo Ferrarotti Danilo Ferrarotti Danilo Ferretti Rosanna Ferri Giancarlo Ferri Mariarosaria; Ferri Paolo Ferro Bruno; Ferro Luigi; Ferro Mariangela; Ferro Vincenzo; Festa Guglielmo Fidenzi Roberto Figino Serenza Figurelli Michele; Fimmanò Paola; Fiore Beatrice; Fiore Cosimo; Fiore Pasquale; Fiore Salvatore; Fiorentino Vincenzo; Fiorese Giorgio Fiorini Riccardo Firinu Raffaele Flamminio Anna; Flamminio Elisa; Flauto Marisa; Fleury Patrizia; Florio Giulia Focherini Carla; Foco Maura, Fogliazza Deo Fogliazza Deo Foin Mario; Folgherait Fausto; Fontanella; Forloni Antonella; Formigoni Chiara Formigoni Giuseppe; Fornasari Maurizio; Fornoni Giovanni Fornoni Giovanni Frabetti Rolando Fragassi Tito Francabandiera Antonio Franchi Oreste; Francia Fabrizio Franco D'Andrea; Francolina Adriana; Francolino Grazia; Francucci Ernesto; Franzese Domenico; Franzese Francesco; Franzini Romano Frasca Polara Marco; Frascolla Michele Fratini Franco; Fratus Bruno Freda Franco Frigeri Leda; Fuggetta Gennaro; Furno Oscar; Fusco Carmine; Fusto Vincenzina Gabellini Antonio Gabrini Alberto Gaggini Massimo Gala Fiorillo Masimo; Galante Giovanna; Galdiero Daniele; Galeazzi Renato; Galeazzi Renato; Galiero Ciro; Galiero Domenico; Galiero Filomena; Galipur Ghardipour Reza Galizia Biagio; De Muro Giuseppe; De Piro Daniele; De Piro Eleonora; De Piro Fortuna; De Piro Giuseppe; De Piro Marcella; De Piro Nicola; De Piro Ornella; De Piro Vincenzo; De Riso Livia; De Rosa Angela; De Rosa Filomena; De Serpis Salvatore; De Simone Fausto De Stefano Iolanda; De Stefano Maurizio; Sandro; De Vecchi Gianluca; De Vincentiis Alberto; De Vincenzo Debenedetti Franco; Debono Fabio; Defrani Elio Del Buono Irma; Del Carlo Franco Del Gaizo Francesco; Del Prete Massimo; Del Vecchio Mariagrazia; Del Vecchio Delle Curti Enzo; Delucchi Fulvio Demicheli Gisella Desiderio Mauro Di Berardino Nino Di Campli Letizia; Di Costanzo Raffaella; Di Eleonora Silvio Di Emidio Franco Di Fabio Giuseppe; Di Fonzo Giovanni; Di Francescoantonio Galliano; Di Gennaro Anna; Di Gennaro Pasqualina; Di Genova Massimo; Di Giambattista Dario; Di Giamma Salvatore Di Gianni Enzo; Di Giovanni Sergio Di Gregorio Filippo Di Lallo Domenico; Di Lavora Francesco; Di Lorenzo Pietro; Di Maio Biagio; Di Maio Simona; Di Marino Girolamo; Di Maso Vincenzo; Di Matteo Danilo Di Mauro Adele; Di Mauro Lucia; Di Meo Giuseppe; Di Napoli Vincenzo; Di Noia Nicola; Di Porzio Linda; Di Risio Paolo Di Ruocco M; Di Siro Mario; Di Stefano Ciro; Antonio Di Vincenzo Antonio; Di Vuolo Dicembre Rosa Dima Antonio; Dini Marco Dirisio Vincenzo D'Isa Francesco; D'Isa Giovanbattista; Divani Mirko Doganiero Raffaele Donnarumma M.; D'onofrio Serafino Donsanto Wanda; Dossena Marco; Dovere Carmela; Dragonetti Emilia Driganti Sergio; Edoardo Epifani Luigi; Errichiello Bruno; Errichiello Domenico; Errichiello Ermando; Errichiello Giovanni; Esposito Antonio; Esposito Domenico; Esposito Emma; Esposito Gennaro; Esposito Giuseppe Esposito Luigi; Esposito Mariarosaria; Esposito Massimo; Esposito Salvatore Esposito Santa; Esposito Santolo; Mauro; Esposito V. Esposito Vincenzo; Estate Giuseppe; Eugeni Augusto Evangelista Cannevalò; 36 Coratella Ernesto; Corbaro Giovanni; Vincenzo; Corcione Cordono Giovanni; Cordono Simona; Cordua Giorgio; Corradi Franco; Corrado Mario, Corsini Luigi; Coruzzolo Anna Coruzzolo Lucia Coscia Lucio Costa A. Giovanni; Costa Antonio Costa Marisa Costa Paolo; Costagliola Salvatore Costi Galvani Matteo Cotellessa Florindo; Cotti Lamberto Cotticelli Anna; Cova Felice; Cova Paolo; Covi Elvio; Covini Gino Cozzoli Giampiero; Cozzolino Anna Cozzolino Patrizia; Cozzolino Vincenzo Credentino Vincenza; Cremascoli Guido Cremonesi Angelo; Cremonesi Natale Crippo Adalberto; Criscuolo Sergio Croce Andrea; Cuccuru Giampiero; Cuomo Luigi; Cusati Gino; Cusati Giuliana; D’alessandro Carmela D’Alessandro Dora; D’Aloisio Raffaele D’Amico Giuseppe; D’Angelo Nicola; Panfilo; D’Ercole Rosario; D’Ercole D’ippolito Valerio D’Orazio Antonio; D’Orazio Mario; Nives; Da Villa Dabizzi Bruno D'Addosio Tommaso; Daffonchio Dino D'Agostino Michele Dal Cero Marco; Dal Dosso Girolamo; D'Alessandro Prisco Franca; D'Alessandro Rino D'Alessandro Rosanna; Dalle Luche Michela Dallea Adriano D'Alò Giuseppe; D'Alterio Luigi; D'Alterio Paolo; D'Andrea Ciro; Daneri Stefano D'Angelo Cira; D'Angelo Pietro; D'Angiò Ida D'Antonio Antonio; D'Auria Mariarosaria; David Fracchia Davoli Mario; Dazzi Emanuele De Angelis Monica De Benedetti Alberto De Bernardi Alberto De Crescenzio Fabio; De Dominicis Francesco De Falco Antonio; De Falco Carla; De Falco Milena De Falco Raffaella De Falco Salvatore; De Fazio Nadia; De Fleury Concetta De Franco Vincenzo De Fusco Carmen; De Laurentiis Sebastiano; De Lorenzo Gaetano; De Luca Antimo; De Luca Giovanni; De Luca Giuseppe De Luca Pasquale; Antonio; De Luca V. De Lucia Antonio; De Lucia Vincenzo; De Maio Luigi De Martin Giorgio De Martino Mario; De Martino Silvana De Meglio Gennaro; De Micheli Valerio pagina Mozione congresso ds 35 pagina Celentano Giovanni; Celentano Maria; Celentano Silvana; Cellamare Sabina Cenci Gianfranco Centanni Maurizio; Cento Antonio; Cerasuolo Vincenzo; Antonio; Cerchi Ciro; Cerchi Giovanni; Cerchi Umberto; Cerchi Ceroli Claudio; Cerullo Salvatore; Cerutti Giovanna Cerutti G. Antonio; Cesare Ylenia; Chianese Francesco; Chianese Margherita; Chianese Rosa; Chianese Rosaria; Chiapponi Flavio Chieppa Filomena Chiozzotto Marino; Ciabarri Vincenzo Ciancaglini Panfilo; Cianci Franco; Ciannavei Damiano Ciano Damiano Ciano Laura; Cicatiello Antonio; Ciccia Vincenzo; Cicolecchia Domenico; Cielo Roberto; Ciennarelli Antonio; Cigarini Werther Cimini Fausto; Cingala Gilberto; Cingolani Massimo Cionci Guido; Cionfalone Geppina; Ciprian Fabio; Cipriani Anna Isa Cipriani Giovanni; Cirillo Elisabetta Cirillo Emanuele; Cirino Giuseppe; Citarella Anna; Citarella Carlo; Ciuccio Luigi; Ciuffardi Miranda Cobuccio Matteo; Cobuccio Rosa; Cocchi Renato Cocozza Gennaro; Codetta Adalberto Codispoti Giuseppe; Colasante Pantaleone; Coletti Paolo Collolino Carmine; Collotti Francesco Collura Renato; Comi Rinaldo Concer Guglielmo; Conforti Luciana Consolini Alberto; Consorte Giovanni; Conte Giovanni; Conti Mauro Converso Maria; Converso Raffaello; Coppi Domenico Coppola Rosario Coppola Silvestro; Corali Enrico Coran Oliviero 3. Il necessario riconoscimento di nuovi 3. Il necessario riconoscimento que la necessità di vincoli alle soggettività que la necessità di vincoli nuove possibilità individuali, rispetto alle impone non solo aperte dalla scienza, si di coalizione, ma anche uno una ricerca più ampie, poiché sforzo di costruire intese legislative - si tratta di definire le risposte storica - alle nuove possibili in questa fase delle libertà delle chances di allargamento della scien- persone, aperte dallo sviluppo che, per defi- za e della tecnologia. Risposte mai essere intera- nizione, non dovrebbero limitate e mente affidate a maggioranze facilmente reversibili; diritti individuali e di nuove formazioni sociali (convivenze di fatto, unioni diverse dal matrimonio, coppie omosessuali) deve scaturire dallo sforzo creativo di adeguare l'ordinamento ai mutamenti culturali e sociali in atto, combattendo al contempo la pretesa di voler equiparare in modo indifferenziato le nuove realtà a quelle tra- dizionali. Calce Carmela; Calmieri Stefano Cammarota Giancarlo; Campiello Concetta; Canaccini Sandro Cannia Rosa; Canova Claudio Cantarelli Gennaro Canuti Luciano Caparello Raffaele; Capasso Roberto; Capozzi Alfredo; Capozzi Luca; Capozzi Mario; Capozzi Renato; Cappola Amalia; Caprari Sergio; Capriata Marco Capriata Roberto Caprio Giovanni Capuano Angelo; Capuozzo Giovanni Caputi Agostino; Carbonara Elena; Carbone Emilio; Carbone Stefania; Laura Carcano Cardente Giuseppe Cardone Alessandra; Cardone Emanuela; Cardone Giovanni; Carfora Vincenzo; Cargioli Gianluca Cariani Odile Carillo Amedeo; Carlà Marisa Carlucci Luigi; Carnazzola Maurizio Carnevale Girolamo; Carnini Piero Caroccia Edoardo Carotenuto Rosalba; Carrano Massimo; Carrante Rosa Carraturo Vincenza; Caruso Basilio Caruso Gemma; Carvelli Adolfo n Carvelli Massimo Casagrande Adalgisa; Casagrande Franco; Casagrande Luigi; Casagrande Valentina; Casanova Elena; Cascella Antonietta; Casolaro Antonio; Casolaro Titina; Castaniere Enrico; Castellani Antonella Castellari Pietro Castronuovo Fortunato Cataldo Laura; Catapano Francesco; Catellani Pierino Cattani Vanni Catullo Nadia Cavaletto Antonino Cavazzuti Francesco Cazzaniga Marianella Cecchetto Fausto; Cecere Antimo; Cecere Giuseppe; Cecire Matteo Cefalotta Franco Celentano Anna; Celentano Assunta; Bianchi Giovanna Bianchi Massimo Bianchi Mimì; Bianchini Alberto; Bianco Anna Rita; Bianco Guido; Bianconi Enzo; Bianconi Mauro; Bianconi Sarah; Bianconi Sharon; Biandoni Giancarlo Bicchecchi Mauro Bifolco Giovanni; Bignamini Stefano Binelli Gian Carlo Binelli Luca Bisani Fausto; Bisignani Raffaele; Bittini Loretta Boccaccini Lorenzo Boccolini Giovanni; Boggio Elena; Boleto Ivano; Bollani Luigi; Bompani Lidia Bonavita Giovanni; Bonini Paolo Bontempelli Michele Borghese Roberto; Borghesi Gianfranco; Borotti Massimiliano; Borraccia Vincenzo; Borrelli Paola; Borrello Paolo Boselli Adriano Boselli Luisa Bosio Antonio; Bosio Luigi; Bosio Luisa; Bosio Maria; Bosio Vincenza; Bosio Vincenzo; Bossi Carlo Botta Emiliano, Botta Valentina, Bottone Vincenza; Bove Franco; Bovone Barbara Braga Matteo; Braga William; Bragaglia Silvano; Braguzzi Cristina; Brandi Giovanna Brembilla Bruna Bresadola Luciano; Brons Cesare Brossa Luigi Brugnara Angelo Bruna Aldo; Bruni Paola Bruzzi Carlo Bubba Fausto Bucciarelli Anna; Buccico Salvatore; Buccino Enzo; Budulig Maria; Buffa Renato, Bulò Bruno; Buonvino Luigi; Nella prima fase della sua esperienza Nella prima fase della che va supera- Si tratta di un approccio 1. La libertà di coscienza da valorizzare 2. Negli ambiti in cui emerge comun- Buriani Putinati Massimo Burzi Marco Burzomato Claudia Buttari Rocco; Butturini Tiziano Cagnetta Paolo Caianiello Orsola; l'Ulivo ha affrontato il nodo cruciale della l'Ulivo ha affrontato il limitativo e cul- laicità dello Stato in modo in sostanza turalmente povero, ricorrendo dei singoli eletti alla "libertà di coscienza" che di fronte alle scelte politico-legislative una formula si venivano proponendo: rinunciava in par- suggestiva, che tuttavia conse- e alla tenza alla possibile ricerca di soluzioni condi- guente individuazione vise dalla coalizione. politico-culturale to, attraverso una ricerca criteri fonda- che deve fondarsi su alcuni mentali: primariamente non è quella degli eletti, ma quella dei cittadini, rispetto ai quali il diritto posto dallo Stato - a partire da quel- lo penale - si pone come garanzia minima condivisa, sulla base della imprescindibile distinzione tra diritto e morale; Bagnasco Gisella Bagnato Agostino; Bailo Paolo Baldi Silvia Ballabio Stefano Balp Alessandro Balzamo Giovanni; Balzamo Raffaele; Balzaretti Antonio Bandini Oscar Banfi Leonardo Bani Ciro; Barattolo Carmine; Barbano Carmen Barbano Donato Barbano Michele Barbati Luigi; Barbati Raffaele; Barbato Giuseppe; Barbato Maurizio; Barbera Augusto; Barbieri Alfredo Barbieri Claudio Barbieri Franca Barni Simone Barone Gennaro Barone Roberto Barro Giovanni; Bartero Aldo Bartolini Federico Bassi Aldo; Bassi Davide; Bassi Roberta; Bassi Silvano; Basso Ciro Lino; Basso Giorgio; Bassoli Fiorenza Bassoli Giacomo; Bassoli Miranda Basterebbe Gianfranco; Bastianelli Renato; Battafarano Domencio Bava Antonio; Bazzanella Marta; Luigi; Bazzocchi P. Beccari Franco; Beduschi Angelo; Bellati Antonietta; Belotti Virginio Belsole Annunziata; Beneventi Alberto Beniero Luigi; Berarducci Federico; Bergaglio Riccardo Bergami Carlo Alberto Bergomi Adriano Bermuzzi Michele Bernardi Anna Bernardi Franco Bernardi Giulia Bernardi Vittorio Bernile Pasquale; Bernini Gianni Bernozzi Michele Berra Carlo; Bertelli Luigina Bertolini Alberto Bertolini Daniela Bertolini Vincenzo Bertolotti Marco Bertone Vezio Bertuzzi Sandro Bettiol Claudia; Bettoni Monica; Biagi Matteo Bianchi Alessandro; Elenco dei sottoscrittori Per la laicità dello Stato *** Dallo sviluppo scientifico, economi- *** Dallo sviluppo scientifico, Morando Enrico Acciaccaferri Lucio Acciarino Anna; Acciarino Filomena; Acciarino Maria; Acciarino Vincenzo; Acerra Francesco; Acuino Luca; Addati Adriana Agrati Ettore; Aguiari Berra Francesco Aita Luciano; Alamaro Mario; Albarani Tiziano; Alberini Fausto Alberto Bruno Albino Paolo Aldorisio Francesco; Alessandri Donata; Alessandrini Alessandro Alessandrini Carlo; Alfonso Matteo Alice Enrico Allarà Nora Allegretti Adriano Allinoro Gianni; Allocca Luigi; Aloi Mario; Altomani Ezio,; Amatiello Domenico Amendola Olimpia; Amodio Pasqualino; Amura Pasquale; Amura Salvatore; Angioi Mario; Angusti Paolo; Annunziatella Antimo; Antinolfi Angela; Antonini Nadia; Apraga Ciro; Apraga Gaetano; Aprile Enza Giovanni; Arcari Mario; Arcidiacono Michele; Arcopinto Ida Arcuri Ardito Giorgio Arduini Paola Aria Pasquale; Armirante Aldo; Arpaia Ciro; Artuso Gastone; Artuso Marco; Arzani Fausto; Ascione Giuseppe; Ascione Mario; Ascione Pasquale; Assante Maria; Astolfi Alberto; Astolfi Giuseppe; Attanasio Ciro; Atzeni Franca; Aufiero Patrizia; Aurivo Giuseppina; Autiello Giuseppina; Autiero Maria; Autiero Paolo; Luisa; Avagnano Luigi; Avallone Mario Avosani Nunzia; Bacio Terraccini Baggi Marco Bagliani Lorenzo non l’atto ed in cui la parità tra le parti è in cui la parità tra le non l’atto ed la tradizionale assoluta, venendo meno amministrazione, posizione della pubblica investito da una intesa come soggetto connota- potestà “superiore” di incidenza, modi di interven-ta di discrezionalità dei to, sulle situazioni soggettive. co, e civile, emergono domande di nuovi co, e civile, emergono soprat- diritti individuali. Per contrastarle, tutto quando vengono espresse in versio- ne estremizzata, si moltiplicano tentativi che – se avessero successo – produrrebbero una vera e propria regressione del princi- pio di laicità dello Stato. Anche se ciò non avviene senza ostacoli e resistenze, il cen- tro destra tende a farsi interprete di questa offensiva. E' indispensabile una risposta dell'Ulivo e della sinistra. l’Unità l’Unità Un’azione riformatrice per essere com- Un’azione riformatrice opera di risa- Il fatto che la straordinaria il voto Come pure occorre capire perché E qui, allora, si pongono le due questio- presa e assunta dai cittadini deve incidere presa e assunta dai cittadini e rendere visibile a nel vissuto quotidiano cambiamento. ciascuno il vantaggio del namento finanziario messo in campo per l’euro, non sia tuttavia stata percepita come utile a sé da settori - pensionati e fasce di reddito basse – che si sono rivolti alla destra, considerandola più capace di offrire tutela, indica un deficit di rapporto - sia del governo, sia dei partiti del centrosi- nistra - con interessi e sensibilità decisive per qualsiasi politica riformatrice. – mentre ha segnato significativi recuperi al Nord - non ci abbia premiato nel Mezzogiorno, nonostante un indubbio sviluppo promosso dall’azione governati- va, che non ha tuttavia sanato contraddi- zioni e squilibri, su cui Berlusconi ha inne- stato promesse populiste apparse più credi- bili agli elettori. ni di fondo intorno a cui ruota la nostra riflessione: un centrosinistra che voglia interpretare, rappresentare e tenere insie- me l’Italia e le sue domande ha bisogno di una cultura autenticamente riformista capace di misurarsi con i cambiamenti e con le domande – sia di innovazione, sia di tutela e diritti – che vengono da una società in evoluzione. E una cultura rifor- mista, a sua volta, ha bisogno di soggetti – la coalizione e i suoi partiti - che la radichi- no, la vivano, raccolgano intorno a essa energie e consensi nella società. Ed è esat- tamente su questi due terreni che è matu- rata in questi anni la crisi della sinistra ita- liana: all’ambizione progettuale riformatri- ce dell'Ulivo non è corrisposta una altret- tanto alta, moderna e innovativa cultura politica riformista, la cui formazione è stata ostacolata dal fatto che i partiti – a partire dal nostro – si sono rivelati spesso incapaci di cogliere, rappresentare e organizzare le domande della società italiana. non vince senza popolo, senza consenso. non vince senza popolo, La sinistra e il riformismo vanno pensati TESI 3 GLOBALIZZARE I DIRITTI CIVILIZZARE LA GLOBALIZZAZIONE più interdi- in un mondo sempre Viviamo pendente e le politiche nazionali devono del contesto tener conto in misura crescente internazionale. Sinistra e riformismo vanno pensati oggi nei nuovi orizzonti del mondo e Alla mondializzazione bisogna dell’Europa. una guida democratica e capace di dare le disugua- le ingiustizie, ridurre combattere e i diritti, civilizzare glianze, globalizzare cia- la globalizzazione e rendere umanizzare Con il futuro. del proprio scuno padrone popolo di Seattle serve per pas- un confronto una glo- dal “no” al “come” realizzare sare balizzazione dal volto umano. nei nuovi orizzonti del mondo e dell’Europa. Il compromesso keynesiano - su cui la sinistra in ogni paese industrializ- zato ha costruito tante fortune come sin- dacato e come partito - non si è esaurito per caso, ma per il venir meno della dimensione nazionale della crescita e della nazionale con lo coincidenza del mercato Stato, spiazzati ogni giorno da processi di internazionalizzazione e di globalizzazione che hanno reso vani e inefficaci ombrelli protezionistici che giustificavano differen- ze di velocità e di sviluppo. L’elemento vero della competizione globale di oggi è che la competizione non è solo tra impre- se, ma di tutti i fattori sociali e tra sistemi. Né si può dimenticare che sull'esito del Né si può dimenticare Ma ci sono ragioni più profonde legate La prova che era davanti a noi era dav- Quella prova in buona misura noi l'ab- E peraltro l’azione di governo è stata Se, nonostante tutto ciò, l’esito elettorale Essa, in particolare, va individuata in un Per un verso l'ambiguità nella cultura e Questi limiti di cultura politica, noi Ma proprio l'esito del voto ci porta a dire mente il disagio suscitato da quel cambio mente il disagio suscitato che aveva visto di governo nell’elettorato suoi partiti – lo nell’Ulivo – più che nei la politica. strumento per rinnovare la mancata voto ha pesato negativamente intesa elettorale tra Ulivo e altre forze poli- tiche - Rifondazione Comunista e Italia dei - tanto più a fronte di un'alleanza di Valori centro-destra più larga. al riassetto dell'economia e della politica di questo decennio. vero ardua e senza precedenti. Era quella non solo di risanare, ma di modernizzare l’Italia tenendola unita e, quindi, dando risposte alla parte più dinamica dell'Italia - il Nord - senza che ciò significasse l’emargi- nazione del Mezzogiorno e dei settori più deboli della società. E ciò a fronte del disfa- cimento del vecchio sistema politico, le nuove sfide dell’integrazione europea, la e l’avvento mondializzazione dei mercati di una nuova economia basata su una rivoluzione epocale delle tecniche e dei saperi. Il tutto con effetti sconvolgenti non solo sui modi di produrre, ma anche su quelli di vivere e di pensare, sulle vecchie identità sociali e anche sulle paure e sulle speranze degli individui. biamo superata. L'individuazione di errori e limiti nell'azione di governo non può oscurare il fatto che se il Paese è uscito da una crisi che rischiava di travolgerlo ed è riuscito nell'impresa - che nel '96 sembrava impossibile - di rimanere agganciato ai paesi più avanzati dell'Europa e di parteci- pare alla sua integrazione in un ruolo non subalterno, questo è merito del centrosini- stra e, in notevole misura, della sinistra. caratterizzata da riforme che hanno inve- stito ogni settore della vita del Paese: priva- tizzazioni e liberalizzazioni economiche; riforma della scuola, sanità e assistenza; modernizzazione del sistema fiscale e della pubblica amministrazione; creazione di nuova occupazione, rilancio degli investi- menti e strategie per il Mezzogiorno; politi- che per la famiglia e per l’infanzia; impe- gno per un’immigrazione regolata, per la sicurezza dei cittadini e una giustizia certa. E una politica estera che ha restituito all’Italia profilo e ruolo internazionale. non premia il centrosinistra, significa che la spiegazione della nostra sconfitta è più profonda. “deficit di cultura riformista”. nel modo di essere del partito: accanto ad una cultura di governo, a una visione moderna della società e delle sfide che si rivolgono al riformismo, hanno continua- to a convivere sia una vecchia cultura di "opposizione", sia atteggiamenti radicaleg- gianti condizionati assai più dai messaggi mediatici che da una reale conoscenza dei problemi del Paese. Per altro verso, di fron- te alle trasformazioni e ai cambiamenti della società italiana, sono apparsi non del tutto superati atteggiamenti statici, preoc- cupati più di difendere l’esistente che di aprirsi alle innovazioni necessarie a rispon- dere a nuove domande della società e ad assicurare, in condizioni nuove, diritti e sicurezze. abbiamo creduto di poterli superare - anche con una certa illusione "dirigista" – con l’azione di governo pensando che l’”essere al governo” fosse di per sé suffi- ciente per raccogliere consenso intorno ad una politica di riforme. che quando si avviano riforme profonde la leva dell’azione di governo è essenziale, il riformismo ma da sola non basta. Perché 14 Le ragioni della sconfitta sono natural- L'insufficiente capacità di comunicare al Così come ha pesato l’insufficiente Ma le ragioni della sconfitta sono più di LE RAGIONI DELLA SCONFITTA Nonostante i governi – con centrosinistra di e riformel’euro in ogni campo – abbiano fatto dell’Italia un paese più stabile e più forte, non è stato premiato il centrosinistra dagli elettori. Instabilità politica, insufficiente coesione nell’azione di governo,dell’Ulivo, errori dif- ficoltà dei partiti nella società, a stare hanno pesato nell’esito elettorale. Così come hanno pesato la mancata soluzione e il travagliato pas- al conflitto di interessi saggio dal Governo al Governo Prodi D’Alema, di cui si sono sottovalutate le con- seguenze sulla coesione dell’Ulivo. E sull'esi- del centrode- to del voto ha giocato a favore stra un sistema di alleanze più largo. fondo.Abbiamo pagato una insufficiente cultura riformista, spesso incapace di misu- rarsi con i cambiamenti della società; e il radicamento dei partitiminore - anche del ridu- - nella società e la progressiva nostro e capacità di rappresentare zione della loro domande e bisogni dei cittadi- organizzare le riforme al gover- “essere ni. Per realizzare anche “essere no” è essenziale, ma occorre nella società”. Il riformismo non vince senza consenso, senza cittadini. Serve una moderna cultura riformista, una coalizio- ne e partiti le domande, capaci di ascoltare le i cambiamenti e far vivere di orientare riforme nella società. TESI 2 va funzione italiana nelle nuove tappe del- italiana nelle nuove tappe va funzione prosecuzione dell’a- l’integrazione europea; questi anni nella zione riformatrice di pubblica ammi- scuola, nella sanità e nella partire dalla legge nistrazione; impegno, a economico e finanziaria, per uno sviluppo fondato sul- un rapporto impresa-mercato un’effettiva l’innovazione e sulla qualità; opportunità, redistribuzione di redditi, e tutelando i lavoro nel segno dell’equità efficienza ed diritti del mondo del lavoro; forte ruolo delle equità della giustizia; e nella società. Una donne nelle istituzioni le che – ricercando battaglia di opposizione con le altre forze di necessarie convergenze - dovrà svilup- opposizione democratica parsi non solo nelle istituzioni, ma allargar- si alla società coinvolgendo organizzazioni economiche, mondo della cultura, energie della società civile in uno sforzo di elabora- zione e di mobilitazione capaci di dare testa e gambe ad un progetto riformista per l’Italia. mente molte. L’instabilità politica che ha mente molte. L’instabilità portato, in cinque anni, a quattro governi La scarsa convinzione e tre diversi premier. con cui, per troppo tempo, le indebolite forze politiche del centrosinistra hanno sostenuto la coalizione e l’immagine dell’Ulivo. Paese il senso e i contenuti dell'azione di governo. Il minore radicamento sociale del centrosinistra – e anche del nostro partito – e la progressiva riduzione della capacità di rappresentare e organizzare le domande dei cittadini. Né sono mancati errori, tra cui il non essere riusciti a dare soluzione al conflitto di interessi. dibattito che ha accompagnato il passag- gio dal Governo Prodi al Governo D’Alema, con una evidente sottovalutazio- ne - non solo nostra, ma da parte di tutti i partiti della coalizione - delle contraddizio- ni e dei conflitti che quel passaggio avreb- be aperto nell'Ulivo e delle maggiori diffi- coltà che avrebbe determinato nell’azione di governo. E certo ha influito negativa- pagina Mozione congresso ds 15 pagina Così come l’ingresso nel sistema di libe- Così come l’ingresso nel E certo vi è da riflettere criticamente sul Non a caso il Polo delle Libertà ha ripre- Un atteggiamento che in ogni caso, va Ed è la dimensione europea che rende scuola, sanità e assistenza. scuola, sanità e assistenza. di Schenghen e l’assunzio- ra circolazione nella politica ne di responsabilità piene Balcani, nel estera europea – nei Mediterraneo, per l’allargamento – hanno costituito un salto di qualità della parteci- pazione italiana al processo di integrazio- ne, a cui ha dato visibile riconoscimento la nomina di Prodi a Presidente della Commissione Europea. troppo spesso scelte così strategiche perché siano state rappresentate e vissute da trop- pi soltanto come vincolo per un ineludibi- le processo di risanamento finanziario, più che come opportunità di un salto civile dell’Italia. so vigore proprio dopo l’entrata dell’Italia che a molti è apparso nell’Euro: perché l’avvenuto aggancio alla moneta unica fosse ormai sufficiente a garantire – unita- mente all’ingresso di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo – che il legame Italia - Europa non sarebbe stato comunque reci- so, consentendo, anzi, più “spesa” e meno “rigore”, più "libertà" e meno “vincoli”. oggi superato se si vuole che le prossime tappe dell’integrazione europea – l’Euro trat- la ratifica del come moneta circolante; tato di Nizza; l’avvio dell’allargamento alle nuove democrazie dell’Est; la creazione dell’area di libero scambio euromediterra- nea; la realizzazione di politiche comuni in politica estera, di difesa, di sicurezza e giu- stizia; la costruzione di un’Europa sociale; la riforma istituzionale e l'avvio dell'elabo- razione di una Costituzione europea – vedano l’Italia protagonista e, soprattutto, siano vissute dagli italiani come opportu- nità per il nostro Paese e per la loro vita. Nessuna di quelle scelte sarà neutra nei suoi esiti e nelle sue modalità. E non sarà davvero ininfluente come la sinistra – che ha ormai la dimensione europea come DNA della sua identità – saprà battersi di fronte ad un centrodestra il cui europei- smo è fin troppo recente, insidiato ogni giorno dai populismi localistici della Lega, dalle nostalgie protezionistiche di AN e dal neoliberismo senza regole di Forza Italia, incline assai di più ad un acritico allinea- mento alla politiche di Bush, piuttosto che ad una piena partecipazione alle politiche dell'Unione Europea. evidente e irreversibile la scelta compiuta 10 anni fa di radicare la sinistra italiana nell’alveo dell’Internazionale Socialista e del Socialismo Europeo. Una scelta che, forse, troppo spesso e troppo a lungo è stata letta e vissuta nel nostro partito solo come affiliazione utile ad una piena legitti- mazione internazionale, mentre era fonda- ta sulla consapevolezza che per rispondere alle nuove sfide c’è bisogno di cultura, stra- tegie e di strumenti - tra cui partiti e sin- dacati – organizzati su scala mondiale ed europea. TESI 5 TENERE INSIEME E DIRITTI MODERNITA' La modernizzazione il campo del paese è della sfida tra destra e sinistra. Per vincerla la separazione tra la sinistra deve superare modernità e diritti. La destra ha una concezione darwiniana della modernità. La sinistra nasce e vive per la società moderna più giusta e più rendere a ciascuno più libertà,umana, per offrire per affermare antichi diritti e promuoverne nuovi. Modernità, e globa- innovazione, flessibilità esiti dipen- lizzazione non sono neutri. I loro Un fenomeno che ha caratteri struttura- Un fenomeno che ha caratteri ha alle spalle Il nostro paese, d'altra parte, Una politica estera dinamica ispirata ai Accordi bilaterali, politica comune euro- Essi si ispirano all’idea che la persona li e incide sulla demografia, sul mercato del sul mercato li e incide sulla demografia, di organizzazione lavoro, sulle forme stesse un fenomeno della società. E per questo con apertura e che deve essere governato, dalle rigore, per liberare l’immigrazione con sé. paure che sempre porta che ha una storia secolare di emigrazione, una presenza di sedimentato nel mondo milioni di persone di origine italia- 60 circa attingere a questo na. Esso, dunque, può prezioso patrimonio di esperienze di inte- grazione, di dialogo culturale, di valori di tolleranza, di rispetto delle reciproche iden- tità. Questa rete di relazioni può essere non solo un fattore dinamico di internazionaliz- zazione e di proiezione degli interessi nazio- nali, ma anche la base di un orientamento civile ed etico che deve ispirare giuste politi- che di accoglienza e di integrazione di chi immigra verso il nostro paese. principi della pace, della cooperazione, della promozione di uno sviluppo solidale può consentire un governo efficace dei flussi migratori attraverso, da un lato, gli accordi bilaterali con i paesi da cui proven- gono gli immigrati e, dall’altro, promuo- vendo sostegni allo sviluppo di quei mede- simi paesi. pea relativa a tutti gli aspetti dell’immigra- zione, fermo contrasto dell’immigrazione clandestina e dei drammatici fenomeni dello sfruttamento e della riduzione in schiavitù di donne e bambini, promozione di una politica di ingressi regolari e di flussi a numero programmato, politiche di acco- glienza e di formazione, patto di diritti e doveri con le persone immigrate; diritto di elettorato, attivo e passivo, a livello ammi- nistrativo: questi i capisaldi della nostra politica dell’immigrazione a cui la legge ha dato attuazione. Turco-Napolitano immigrata è, appunto, una persona di cui va riconosciuta la piena dignità e con cui contrarre un patto di diritti e doveri. Il più grande merito del centrosinistra è è e sarà sempre più lo spazio, la L’Europa La partecipazione all’euro è stata l’occa- TESI 4 IL FUTURO DELL'ITALIA E' L'EUROPA di più il luogo del sarà sempre L’Europa ha il merito Il centrosinistra futuro. nostro dell’inte- di aver collocato l’Italia nel cuore Con la destra, invece, si grazione europea. rischia un’emarginazione dell’Italia in è una l’Italia in Europa Pensare Europa. le opportu-scelta irrinunciabile per cogliere nità delle nuove tappe dell’integrazione. La collocazione della sinistra italiana nel è un tratto essenziale socialismo europeo della nostra identità riformista. aver pensato il futuro dell’Italia in Europa e il aver costruito le condizioni perché nostro Paese fosse in grado di cogliere un passaggio epocale come la moneta unica per ricollocarsi nel cuore del processo di integrazione europea. dimensione, il luogo entro cui costruire il futuro di ogni donna e di ogni uomo che viva in questo continente. Le politiche nazionali non avranno capacità di incidere e pesare se non si penseranno anche come politiche europee. sione non solo per dare solide basi ad un processo di risanamento finanziario, ma anche per riqualificare gli assetti produttivi e finanziari – con le liberalizzazioni, le pri- vatizzazioni, la modernizzazione del siste- ma fiscale – e per innalzare a standard europei gli assetti sociali, a cominciare da Pace là dove ancora c’è guerra, i Balcani e Pace là dove ancora c’è guerra, Sono queste le nostre ragioni. Sono il Ed è su questo terreno che va costruito il Un aspetto importante della globalizza- E tenere il paese dentro la dimensione E tenere il paese dentro e dell’inte- nuova della mondializzazione ripensare politi- grazione europea, significa che e strumenti del riformismo. luogo; riduzione il Medio Oriente in primo anche per i del debito e accesso ai mercati fame, alle malat- paesi più poveri; lotta alla tutela dei diritti tie e all'esclusione sociale; parte del mondo; dei bambini in ogni di Kyoto sul attuazione del protocollo e contra- clima; riduzione degli armamenti sto allo scudo spaziale e alla proliferazione delle mine antiuomo; forme di regolazione delle transazioni finanziarie internazionali; lotta ai paradisi fiscali, al riciclaggio, alla cor- ruzione, al segreto bancario, alle carenze di promozione di trasparenza dei mercati; un’alfabetizzazione che consenta anche ai paesi poveri di godere delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie informati- che: sono questi obiettivi intorno a cui costruire le risposte a quella “domanda di senso e di giustizia” che oggi viene da tanta parte dell’opinione pubblica e da una nuova generazione che nel segno della glo- balizzazione scopre la politica. E soprattutto saldare quegli obiettivi alla costruzione di una nuova “sovranità globale”, fondata su regole trasparenti e condivise e su istituzio- ni sovranazionali riformate e dotate di poteri e risorse - a partire da un forte rilan- cio dell’ONU - per superare la contraddizio- ne di un mondo globale che rischia, per la crescente inadeguatezza dei poteri naziona- li, di essere governato da poteri non demo- cratici, e di alimentare la spirale delle disu- è soprattutto la mancan- guaglianze. Perché za di efficaci strumenti politici per governa- re la globalizzazione ad acuire la sensazione di insicurezza diffusasi nelle nostre società e a suscitare angosce e timori ai quali si deve dare una risposta. Ecco dove sta il fonda- mento di un nuovo "internazionalismo riformista" capace di globalizzare i diritti, umanizzare e civilizzare la globalizzazione, coglierne le opportunità e combatterne le ingiustizie e i rischi. diritto degli uomini e dei popoli di decidere del loro destino, di difendere le identità cul- turali; di stare nelle grandi reti dell’educa- zione e delle conoscenze; di essere curati; di decidere del corpo e della vita; di conoscere, discutere, essere informati; di decidere su cose come l’ambiente, l’aria, l’acqua, la pace, chi governa. La sinistra deve parlare di questo e organizzarsi politicamente e socialmente nella nuova dimensione glo- bale, per rendere credibili e attuali i suoi valori, soprattutto a quei giovani che si avvicinano alla politica proprio ponendosi domande di “senso” sui destini del mondo. confronto con i nuovi movimenti, come il popolo di Seattle e i 200.000 di Genova, tra i quali vi erano molti giovani della Sinistra Giovanile e uomini e donne del nostro partito e con i tantissimi che parteciperan- Movimenti Perugia-Assisi. no alla marcia verso i quali una sinistra riformista ha il compito non già di identificarsi meccani- camente, ma di riconoscere una piena autonomia e di interloquire, aiutandoli a espellere ogni forma di violenza e favoren- do un approdo alla politica, che consenta di passare dal “no” alla globalizzazione al “come” governarla, renderla più giusta, darle una diversa qualità sociale e culturale. globalizzazione e E questo non solo perché interdipendenza sono processi che coin- volgono già oggi tanta parte del mondo, è come se la questione politica ma perché ne riducono i rischi e se ne accrescono le opportunità; chi orienta, per che cosa e con quale consenso democratico. zione è rappresentato dall’immigrazione, i cui flussi sono in aumento in ogni conti- nente e investono – come già è accaduto ad altri paesi europei – anche l’Italia. l’Unità l’Unità Rispetto a queste innovazioni, le mani- Rispetto a queste innovazioni, penale - e con *** Anche nella giustizia Rispetto a queste esigenze, si deve anzi- Il garantismo non dà luogo ad una giu- Una giustizia penale giusta non deve *** Occorre proseguire coraggiosamente rispetto al merito della controversia, riser- rispetto al merito della a motivi di diritto e vando l'impugnazione decisione di primo vizi di legittimità della grado. sub specie di spe- feste ragioni di efficienza quelle essenziali di ditezza non trascurano garanzia di giustizia. - il valore ancor maggiore preoccupazione anzitutto, nella dell'efficienza va inteso, logica del "servizio pubblico", evitando ogni prospettiva che conduca - in una materia in cui sono in gioco la libertà e l'o- nore delle persone - a differenziazioni sostanziali, in concreto, tra cittadini abbienti e non abbienti rispetto all'eserci- zio del diritto di difesa. D'altra parte, va con pari preoccupazione garantita la tutela delle parti offese dai reati, e l'interesse della collettività all'accertamento delle responsa- bilità e all'applicazione delle sanzioni previ- ste per illeciti gravemente lesivi di rilevanti interessi generali (come la verità e la traspa- renza dei bilanci delle imprese) e beni della vita (come la vita e l'integrità fisica e psichi- ca, contro ogni tipo di violenza alle perso- ne; o come rilevanti interessi patrimoniali, contro ogni tipo di frode od approfitta- mento). tutto perseguire una più robusta "norma- lità" della elaborazione e dell'applicazione della legge penale. Ripugna allo spirito garantista la pratica di previsioni normati- ve eccessivamente discrezionali, voluta- mente imprecise, espressione di una "rin- corsa emergenziale" che dà per persa l'effi- cacia, appunto, dei principi classici del moderno diritto penale dei paesi più pro- grediti nella tutela dei diritti del cittadino. stizia impotente. Una giusta ispirazione garantista (sia sotto il profilo della previsio- ne legislativa, sia sotto quello dell'applica- zione, a partire dalla fase investigativa) si accompagna a un maggiore impegno - economico ed organizzativo- dello Stato nell'assicurare speditezza dei processi (più giudicanti) ed incisività e professionalità delle indagini (più, e sempre più qualifica- ti, inquirenti). Se ad esempio si deve, come noi crediamo, limitare drasticamente il ricorso ai pentiti, si deve corrispondente- mente rafforzare l'attrezzatura investigati- va, sia sotto il profilo del numero, sia sotto quello dell'addestramento della Polizia Giudiziaria e dei magistrati requirenti. Una giustizia normale non dev'essere una giu- stizia debole. reso più serio privilegiare i più abbienti. Va l'istituto del gratuito patrocinio, assicuran- do che esso rappresenti un effettivo servi- zio civico degli avvocati. nel cammino (pienamente delineato in con la Bicamerale e in parte già percorso legge n. 205/00) di una piena equiordina- zione tra giustizia ordinaria e giustizia amministrativa. Ciò significa innanzitutto superare la dicotomia diritto-interesse come criterio di riparto tra le giurisdizioni. È un criterio assolutamente sconosciuto negli altri paesi europei, nei quali –almeno in quelli dell’Europa continentale- si affer- ma ormai prevalentemente la figura di un giudice specializzato per le controversie nelle quali sia parte la pubblica ammini- strazione, che ha competenza su interi blocchi di materie individuati dalla legge ordinaria. Ciò vuol dire non sopprimere il giudice amministrativo, ma farne un giu- dice che ha con quello ordinario identità di status e del quale sono, quindi, piena- mente garantiti l’indipendenza e la ter- zietà attraverso il pieno riconoscimento della capacità di autogoverno; gestore di un giudizio, che ha ad oggetto il rapporto e *** In conclusione: è bene che nel mer- è bene che nel *** In conclusione: Legalità, processo, garanzie cato del lavoro si confrontino e competa- cato del lavoro si confrontino e di rapporto no diversi modelli di impresa al lavoratore tra imprenditori e lavoratori: effettiva di deve essere data la possibilità concreta, il scegliere, in ciascuna situazione corrisponde tipo di rapporto che meglio personali e profes- alle sue caratteristiche specializzazione, di sionali di versatilità o di spostamento, di mobilità o difficoltà di al rischio. Alle propensione o avversione consistenti vecchie tecniche di protezione, e inderogabile di nell’imposizione rigida rapporto di lavoro, un modello standard di sosti- devono affiancarsi e gradualmente ad aumentare tuirsi tecniche nuove volte le possibilità effettive di scelta di ciascun e a compensare i lavoratore nel mercato difetti di dotazione dei lavoratori più debo- li con la fornitura ad essi di servizi aggiun- tivi di formazione, informazione e assisten- za alla mobilità, capaci di moltiplicare le loro opportunità di lavoro e di sottrarli all’emarginazione. *** Al centro della nostra impostazione L'efficienza deve esprimersi sul piano Più precisamente, si deve in linea di *** La piaga dei tempi, e (anche in ragio- A questo fine si dovrà operare una rifor- a) l'incentivazione (anche economica) b) la restrizione degli spazi processuali (e c) la eliminazione del grado di appello riformista sta la preoccupazione di coniu- gare due distinte esigenze: quella dell'effi- cienza del "servizio pubblico-giustizia" e quella della garanzia dei cittadini coinvolti in vicende giudiziarie. della accessibilità, in condizioni non discri- minatorie, per la grande massa dei cittadi- ni: proprio in analogia al concetto di "ser- vizio pubblico" riferito ai servizi di pubblica utilità in genere. L'affermazione comporta il rifiuto di prospettive di efficienza limitate a categorie di utenti più abbienti, e quindi di strumenti "riservati", "privilegiati": pro- spettive negatrici di "quell'egualitarismo che riconosce gli individui" che rappresen- ta un connotato essenziale dell'"offerta" democratica dei servizi sociali fondamen- tali. principio combattere la sempre maggiore divaricazione, rispetto alle concrete possi- bilità di efficiente tutela in giustizia, alla quale si assiste in rapporto alle condizioni economiche dei cittadini. Ma qui, un approccio pragmatico e realistico deve necessariamente distinguere fra giustizia civile e giustizia penale (con uno sguardo anche alla giustizia amministrativa). ne di questi), dei costi complessivi dei pro- cessi, frutto dell'attuale inefficiente organiz- zazione, va combattuta, nell'interesse della collettività degli utenti, non certo privile- giando l'attuale "naturale" deriva verso la scissione fra una giustizia arbitrale, rapida ed autorevole - i costi della quale sono tut- tavia alla portata delle parti più abbienti (in particolare, e pur non esclusivamente, le imprese medio-grandi) - ed una giustizia di Stato di defatigante lentezza per tutti "gli altri". Una giustizia intrinsecamente "ingiu- a senso programmaticamente sta", perché unico: tipicamente punitiva delle attese dei creditori e, in quanto tale, inefficiente sul piano economico. Si deve quindi operare per rafforzare l'efficienza della giustizia "ser- vizio pubblico": e solo quando questo obbiettivo sarà conseguito, l'opzione dei costosi arbitrati perderà il suo attuale signi- ficato gravemente discriminatorio. ma della procedura civile basata su tre essenziali capisaldi: di composizioni "conciliative" delle liti attuali e potenziali. quindi anche temporali) per presentare argomenti e prove. 34 *** Va riscritta la parte dello Statuto rela- *** Va *** La disciplina dei licenziamenti oggi cato: al vecchio sistema, ormai ridotto in sistema, ormai ridotto cato: al vecchio fondati macerie, dei diritti “burocratici”, statale, sulle graduatorie del collocamento sistema capace occorre sostituire un nuovo subordinati di garantire a tutti i lavoratori, su cui può fon- o autonomi, i tre soli diritti e capacità effettiva darsi oggi la loro libertà (quella nel mercato di autodeterminazione politica del lavoro che nel linguaggio della oggi "occupabi- comunitaria è chiamata su tutte le lità"): il diritto all’informazione esistenti, il diritto opportunità di lavoro mirata a alla formazione specificamente all’assistenza per ciascuna di esse, il diritto eventualmente la mobilità geografica le possibilità di necessaria per aumentare occupazione. In questo quadro, i lavoratori più deboli dovranno essere aiutati a neu- tralizzare l’handicap di cui soffrono (di natura sociale, culturale, familiare o psico- fisica) con un sovrappiù di servizi di infor- mazione, formazione mirata e assistenza alla mobilità: una politica attiva volta a garantire pari opportunità effettive per tutti i lavoratori e le lavoratrici nel merca- to. tiva alla rappresentanza sindacale nei luo- ghi di lavoro: occorre garantire un censi- mento periodico dei consensi raccolti tra i lavoratori da ciascuna organizzazione o – sia possibile coalizione sindacale, perché in caso di dissenso tra le organizzazioni – attribuire efficacia generale al contratto col- lettivo stipulato da chi effettivamente rap- presenti la maggioranza dei lavoratori inte- legislativo su questo ressati. L’intervento terreno deve tuttavia evitare di dar vita nei luoghi di lavoro a organismi di rappresen- tanza diversi dalle associazioni sindacali; deve inoltre rispettare e rafforzare autono- mia e piena libertà di queste ultime nella determinazione delle modalità di scelta dei propri rappresentanti sindacali aziendali e nella regolazione dei propri rapporti con essi. Anche su questo terreno occorre com- battere il formarsi di compartimenti stagni tra lavoratori protetti e non protetti: tutti coloro che collaborano continuativamente con l’impresa devono avere lo stesso diritto di voto, la stessa libertà di aggregarsi sinda- calmente come preferiscono e di determi- nare così la composizione delle rappresen- tanze sindacali aziendali. Occorre infine studiare le forme per dare voce anche ai disoccupati, ai precari e agli irregolari al tavolo della negoziazione dei contratti col- lettivi nazionali. assicura una protezione piena soltanto a metà dei lavoratori potenzialmente inte- ressati; e il numero dei protetti va riducen- dosi ogni giorno che passa: secondo i dati più recenti, su cinque neo-assunti solo uno oggi gode di un regime di stabilità, mentre agli altri quattro è riservato, in varie forme, un regime di sostanziale precarietà. Occorre dunque che sia la sinistra a pro- porre una generale riforma, volta a costrui- re un'unica “rete di sicurezza” essenziale, garantita a tutti coloro che prestano la pro- pria opera continuativamente e prevalen- temente per un’impresa, lasciando che al di sopra di questo standard inderogabile, comune a tutto il mondo del lavoro, siano l’azione sindacale e la contrattazione col- lettiva e individuale a costruire liberamen- te modelli diversi di organizzazione e tute- la del lavoro, adatti e adattabili alle esigen- ze di ciascun settore produttivo, di ciascu- na azienda o categoria di aziende, ma anche di ciascun lavoratore o categoria di lavoratori. A questi deve essere assicurata, in particolare, la possibilità effettiva di sce- gliere tra la sicurezza che è data da un rap- porto di lavoro stabile (con i costi che que- sta comporta) e la sicurezza che è data da una maggiore capacità di muoversi nel mercato. pagina Mozione congresso ds 33 pagina E' un fattore che cambia la qualità della Lavoratori più for bilancio - si è manifestata una difficoltà bilancio - si è manifestata del tema che seria a riconoscere la priorità siamo riusciti a stiamo affrontando: tra famiglie e costruire un mix equilibrato imprese, nella individuazione dei destina- tari delle riduzioni di pressione fiscale, ma non abbiamo poi saputo scegliere, tra le famiglie, il sostegno per quelle che si trova- no ad affrontare un problema di assistenza e cura ad un minore, ad un anziano. vita di quella famiglia - e quindi influenza le scelte di vita di ogni suo singolo compo- nente - assai più di altri (ad esempio, il livello assoluto del reddito), ai quali abbia- mo dedicato e dedichiamo maggiore attenzione. ti nel mercato, non *** Chiunque viva del proprio lavoro, e *** La necessaria riforma del sistema di solo in azienda lo svolga continuativamente e prevalente- mente per una determinata impresa, ha le stesse esigenze di tutela della propria salute e integrità personale e della propria libertà sindacale e politica, di una ragionevole garanzia di continuità del lavoro e del red- dito, nonché di una ragionevole sicurezza contro il rischio di indigenza per malattia, invalidità, disoccupazione. Oggi questa protezione è di fatto negata a milioni di lavoratori: precari, “parasubordinati”, irre- golari, i quali, insieme ai lavoratori delle imprese di minime dimensioni, portano sulle proprie spalle quasi tutto il peso della flessibilità necessaria per la competitività internazio- del nostro sistema nei mercati nali. Per altro verso, anche la protezione dei lavoratori subordinati regolari delle imprese di dimensioni medio-grandi inco- mincia a mostrarsi per molti aspetti ineffi- cace - in un sistema produttivo caratteriz- zato da ritmi sempre più intensi di obsole- scenza delle tecnologie applicate e degli esclusivamente cen- stessi prodotti - perché trata sulla posizione del lavoratore in azienda, ignorando la posizione del lavora- del lavoro. Nessun posto tore nel mercato di lavoro, neppure nella grande impresa, può ormai più dirsi “sicuro”; e, nel merca- to, chi perde il posto è oggi di fatto com- pletamente abbandonato a se stesso. tutela del lavoro deve affrontare la questio- ne nella sua globalità, con l’obbiettivo prioritario di una riunificazione del mondo del lavoro, dell’abbattimento di tutte le barriere che oggi lo dividono in compartimenti stagni, creando una con- trapposizione oggettiva di interessi tra chi gode di qualche protezione e chi ne è escluso. A tutti i collaboratori continuativi dell’impresa, quale che sia la forma giuridi- ca della collaborazione, occorre innanzitut- to estendere tutti i diritti di libertà, di sicu- rezza e dignità personale, di tutela piena contro discriminazioni e rappresaglie, garantiti dal vecchio Statuto dei lavoratori del 1970. Ma dello stesso Statuto e della vecchia legislazione del lavoro devono essere riscritte le norme legate a un’orga- nizzazione del lavoro ormai superata: così, ad esempio, quella sulla mobilità in azien- da, legata a un concetto di professionalità statico, incompatibile con il ritmo attuale di mutamento dell’organizzazione produt- tiva; quelle sul tempo di lavoro, ancora strutturate in funzione del modello di pro- duzione fordista, che vedono l’Italia ormai da cinque anni inadempiente rispetto alla direttiva comunitaria n. 104/1993 (entrata in vigore nel 1996); quella sulla protezione dei diritti di riservatezza del lavoratore, risa- lente a un’epoca in cui non esistevano i test psicoattitudinali, ancora i computer, le tecniche di indagine motivazionale. E va completamente riscritta la normativa rela- tiva alla posizione del lavoratore nel mer- La formazione è un bene così prezioso Nell'opporsi a questa proposta - a partire Blair ha trionfato in una campagna elet- Dunque, la piena occupazione è perse- Soprattutto due sono le condizioni fun- Le politiche di governo di questi anni disposizione sono un po' aumentate, ci disposizione sono un secondo un siamo ritrovati a gestirle (addi- gerarchizzato modello centralistico e che "saltava" e rittura, il "concorsone") negava in radice l'autonomia. E' dentro questo vuoto creato dal nostro mancato impegno riformista "diffuso" che ha potuto trovare alimento non il consenso dei più abbienti verso la privatizzazione della scuo- la pubblica o la riproposizione dell'eterno conflitto tra laici e cattolici, ma la tendenza della parte più ricca della popolazione ad "investire privatamente" in formazione e a reclamare agevolazioni fiscali per quell'in- vestimento. da rendere impossibile che lo Stato sia l'u- nica agenzia capace di fornirla. Ma una cosa è la costruzione di un complesso siste- ma formativo che abbia al suo centro la scuola pubblica, fortemente radicata nel territorio, espressione culturale di ciascuna comunità e capace di produrre padronan- za dei linguaggi necessari per il "dialogo" globale. Un sistema che si integri con gli ulteriori investimenti di ciascuno sulla sua specifica e personale formazione continua. Altra cosa è la destrutturazione egoistico- corporativo-confessionale che sembra implicita nella proposta di bonus scolasti- co del centrodestra. da quella che punta al travolgimento della riforma dei cicli - il centrosinistra dovrà saper colmare questo limite della propria iniziativa riformista di governo: a ben vedere, è la formazione a tenere assieme - in una convincente strategia di governo delle innovazioni sociali, economiche e civili in atto - la questione della "occupabi- lità", la questione del rafforzamento dei diritti individuali e delle libertà civili, la questione della sicurezza e quella della competitività nell'economia globale. torale che ha avuto per slogan "più scuole e più ospedali per tutti": qualcuno - alla le proprie di giustificazioni per ricerca sciocchezze sul nuovo corso del Labour britannico - ha sentenziato: "vince perché non parla più di terza via, ma svolta a sini- stra". Non è più semplice vedere in questo slogan elettorale la traduzione di un'inno- vazione della cultura politica e della piat- taforma programmatica della sinistra, che determina un nuovo equilibrio tra doman- di sicurezza degli indi- da di libertà e ricerca vidui? guibile solo riconoscendo priorità alle poli- tiche per la formazione. Ma l'iniziativa per avere cittadini - e soprattutto cittadine - più informati e meglio formati, e dunque più "forti", deve accompagnarsi a quella per accrescere la domanda di servizi alla cioè fuori dal famiglia forniti dal mercato, gravame imposto alla donna all'interno della famiglia stessa. zionali alla piena occupazione: aumentare la partecipazione delle donne alle forze di lavoro (qui è la vera "barriera" che ci fa anomali in Europa), consentendo fra l'altro al sistema produttivo di giovarsi della cre- scita dei livelli di scolarizzazione che inte- ressano le donne stesse; promuovere l'e- spansione dell'occupazione in un campo - quello dei servizi persone e delle atti- alle vità di cura, specie per gli anziani - notoria- mente ad alta intensità di lavoro. hanno avvertito questa esigenza e hanno attraver- di soddisfarla: soprattutto cercato so le politiche fiscali, sia sul versante con- tributivo (l'IRAP e il radicale mutamento che ne è seguito nel finanziamento del ser- vizio sanitario nazionale), sia sul versante tributario in senso stretto. E tuttavia - spe- cie in occasione dell'ultima Legge Finanziaria, la prima di un effettivo regime di riconquistata "libertà" delle scelte di La scelta strategica, in questo campo, è Così, quando le risorse finanziarie a *** L'Italia, all'inizio degli anni '70, era *** Date le tendenze richiamate, la piena Nella stagione di governo che ci sta alle stata ed è quella dell'autonomia degli isti- tuti scolastici, rispetto alla quale siamo stati avari di risorse economiche (il solito vizio centralistico della sinistra) e di impegno politico diffuso sul territorio, a partire da quello del sistema delle istituzioni locali. Non abbiamo ridisegnato il nostro model- lo di governo locale alla luce della nuova priorità - diffondere sicurezza e uguaglian- za attraverso la formazione, così come facemmo a metà degli anni '70 con i servi- zi sociali - e abbiamo lasciato autonomia scolastica e obbligo formativo fino a diciot- to anni nelle sole mani degli insegnanti più impegnati e degli studenti più consa- pevoli, entrambi vittime predestinate della burocrazia di quella che resta - con poco meno di un milione di addetti - la struttura con più personale che esista al mondo. divisione internazionale del lavoro, sotto- divisione internazionale dalla globalizza- posta a forti sollecitazioni zione. tra i paesi meno terziarizzati. Ora sta recu- perando il ritardo. Fra le attività di servizio, quelle ad alta intensità di conoscenza pre- sentano uno straordinario dinamismo: nel il 42% dei servizi acquistati 2000, circa dalle imprese è costituito da servizi avanza- ti (telecomunicazioni, informatica, inter- mediazione monetaria e finanziaria, ricerca e sviluppo). Una quota più che doppia rispetto a quella del 1992!! Dov'è che si accentua il divario tra la situazione italiana e quella media dell'U.E.? Nel minore svi- luppo dei servizi alle famiglie, per i quali l'Italia è cenerentola in Europa. I carichi familiari in Italia continuano a gravare pressoché esclusivamente sulle donne, a tal punto che il tasso di occupazione fem- minile si riduce drasticamente al loro aumentare, e in particolare all'aumentare del numero dei figli. In generale, la trasfor- mazione dell'apparato produttivo italiano sembra avvenire lungo linee che hanno a che fare con la produzione, la distribuzio- ne e la gestione della conoscenza, con la creazione e la gestione d'impresa, con lo sviluppo dei servizi sociali e personali, con la diffusione e la gestione delle tecnologie. Anche le analisi statistiche ci confermano quello che abbiamo intuito da tempo: questo processo di modernizzazione tende ad ampliare le disuguaglianze tra i redditi da lavoro, con la crescita del numero dei lavoratori a basso e bassissimo salario: nel 1995 - i dati più recenti - i lavoratori con una retribuzione oraria pari o inferiore al 50% della media nazionale ammontavano al 2,2% degli occupati, e in essi è più forte la componente femminile, che nel nord est raggiungeva ben il 6% dell'occupazione femminile totale. E' tuttavia importante rilevare che il settore dei servizi - netta- mente il più dinamico - è caratterizzato da salari mediamente più elevati rispetto al settore industriale. occupazione in Italia è raggiungibile nel medio periodo attraverso due scelte politi- che convergenti: più scuola e formazione e più servizi alle famiglie. Due obiettivi a loro volta conseguibili solo attraverso l'ulteriore crescita del protagonismo economico, sociale e civile della donna. spalle abbiamo investito molto sulla scuola e sul sistema formativo, facendola oggetto di un disegno organico di riforma. L'obiettivo di questa strategia riformista - che ha provocato reazioni conservatrici, ma ha anche suscitato energie e impegno - era quello di accrescere la "sicurezza" dei cittadini-lavoratori-consumatori di doma- ni; e di mettere questa sicurezza al servizio di nuovi e più elevati livelli di autonomia e libertà individuali. l’Unità l’Unità Aspetto essenziale per ogni democrazia Aspetto essenziale per Così come occorre riappropriarsi del Non è compito dei partiti, né dello Stato è una piena libertà di comunicazione e è una piena libertà di tanto più vero in informazione. Ciò è di una coincidenza Italia, per il permanere delle figure di nella stessa persona e di proprietario Presidente del Consiglio privato nei settori del principale gruppo Il che televisivo, editoriale e pubblicitario. superare ogni rende urgente agire per esplicita o forma – diretta o indiretta, dominante sul mascherata – di controllo sistema dei media. valore essenziale della laicità – altro valore negli ultimi anni troppo spesso smarrito - come cultura della libera scelta, come rico- noscimento del pluralismo culturale, etico e religioso, come assunzione del limite del- l’azione pubblica. Sono valori essenziali per un riformismo che – anche attraverso l’in- contro tra culture laiche e pensiero religio- so - voglia misurarsi con grandi questioni come la bioetica, le forme della famiglia, la libertà nelle scelte procreative, le nuove il pluralismo educa- frontiere della ricerca, tivo. compiere scelte etiche sulla vita, ma creare un contesto legislativo e culturale nel quale le diverse opzioni possano convive- re, rispettando il principio ultimo della libertà di scelta di ognuno. Anche i proble- mi posti dal grande sviluppo della ricerca genetica, biologica, medica, devono essere affrontati estendendo il confronto e costruendo un rapporto di fiducia tra isti- tuzioni politiche e istituzioni scientifiche. è affidato ormai sempre di più Alla ricerca il futuro dell'umanità. La libertà della ricer- ca deve essere promossa e regolata nel con- testo di un ampio e serio dibattito pubbli- co. La sinistra riformista deve essere sem- in particolare pre più alleata dei ricercatori, che nel nostro paese dei giovani ricercatori non ricevono ancora un sufficiente soste- gno finanziario né adeguato riconosci- mento nella stessa opinione pubblica. Una società libera ha nel lavoro un valo- LA PRIMA LIBERTA' E' IL LAVORO un valore Una società libera ha nel lavoro quantità e qua- fondante imprescindibile, sono misura di libertàlità del lavoro e giu- stizia. Piena e buona occupazione e un’atti- vità per ogni persona sono priorità assolute per una società libera e giusta. e la formazioneIl sapere sono strumenti da nuove il lavoro essenziali per liberare qualità ad ogni forme dare di precarietà, a ciascuno e a ciascuna la e offrire lavoro futuro. libertà il proprio di scegliere era uno, e quasi Ma se fino a ieri il lavoro lo stesso per tutta la vita, oggi è più sempre articolato la cen- e individualizzato. Anche radi- deve, dunque, essere tralità del lavoro i cambiamenti e l’innovazione. cata dentro della rappresentanza La "nuova frontiera" capaci di dar voce a tutti i sta nell'essere lavori. Al liberismo e al corporativismo della destra più univer- con una rete si deve rispondere salistica e inclusiva di diritti. Serve uno "Statuto di tutti i lavori" che individui ed estenda diritti comuni per ogni lavoro. TESI 7 re fondante imprescindibile. Per noi la quantità e la qualità di lavoro che una società sa garantire ai suoi cittadini è uno dei parametri per giudicare se quella società è libera, democratica e giusta. reddito, ma è il lavoro non è solo Perché anche possibilità di realizzare i propri pro- getti di vita. Il lavoro non è solo dipenden- za e alienazione, ma può e deve essere facoltà di scelta, strumento di autorealizza- capacità di rappresentanza sia di strati tra- capacità di rappresentanza nell’angoscia di dizionali che vivono nuovi che pon- minori tutele, sia di strati modernità. gono domande di maggiore Misurarsi con i cambiamenti è anche il Non può non essere materia di seria Libertà è una “nostra” parola. Ma La sinistra deve ritrovare la sua peculiare Ce lo chiedono le donne che hanno Ce lo chiedono i tanti che vivono di Ce lo chiedono scienziati e ricercatori, Ce lo chiede una nuova generazione Queste domande di libertà dobbiamo TESI 6 E LAICITA' LIBERTA' DELLA VALORI SINISTRA C’è una domanda di “libertà” che la sini- stra non ha raccolto e che la destra ha fatto sua in maniera demagogica. Per noi libertà significa maggiori opportunità e maggiori possibilità di scelta per ciascuno e per tutti: in primo luogo libertà dal bisogno, ma anche libertà libertà di agire, di ricerca, libertà di comunicazione, libertà di scegliere il futuro. ed La sinistra deve tornare a promuovere antiche e nuove libertà,estendere riappro- essenziale della laicità, priarsi del valore il pluralismo culturale, etico e riconoscere la libertà riconoscere di scelta. religioso, modo per fare i conti con una forte “domanda di libertà”, un’altra sfida per noi decisiva. riflessione che la destra abbia vinto le ele- zioni utilizzando due parole simbolo della sinistra - cambiamento e libertà – accredi- tando l’idea che solo con la destra ciascuno sia più libero. E se è vero che la destra usa quelle parole in modo demagogico, resta gli elettori abbia- per noi da capire perché no creduto più a loro che a noi. anch’essa – come innovazione e moder- nità - deve essere declinata concretamente. Non basta rivendicarla e pronunciarla in modo indefinito, come fa la destra, perché ciò significa concepirla acriticamente come semplice libertà passiva “da” qualche vin- colo o regola; bisogna invece farla vivere come maggiori opportunità per la vita di ciascuno, come libertà positiva “di” realiz- zare più pienamente se stessi, come libertà di ognuno che si accompagna alla libertà di tutti. funzione generale di promuovere e di estendere antiche e nuove libertà, sul cui riconoscimento è fondata la stessa Costituzione della nostra Repubblica. modificato il lavoro, il rapporto tra tempo di lavoro e tempo di vita, le relazioni tra i sessi e le generazioni, gli stili di vita, senza che tutto ciò si sia tradotto in un generale riconoscimento di ruolo e di effettiva parità di rappresentanza. Donne che, in particolare, chiedono libertà nelle scelte procreative fondate su un’etica della diffe- renza. lavoro autonomo e di impresa, che voglio- no uno Stato e una pubblica amministra- pongono vin- zione efficienti non perché e creano opportunità coli, ma perché accompagnano ciascuno nella crescita. debbano anda- che non capiscono perché re all’estero per mettere la propria intelli- genza al servizio un bene comune. di che guarda con inquietudine al proprio futuro. sentirle come nostre. Una sinistra che a chi chiede libertà rispondesse solo con la paro- la “regole”, rischierebbe di proporre il volto dirigista di chi pensa che la libertà si conce- de. E invece la libertà “si riconosce”. E i sono lo stru- diritti sono essenziali perché mento per consentire a ciascuno di essere più libero. 16 Presentando il Governo alle Camere il La destra ha una concezione darwiniana Noi vogliamo una modernità per tutti, Ma per vincere questa sfida dobbiamo Da un lato, infatti, la modernizzazione Ed è precisamente questo il nodo che Ad esempio, di fronte ad un tema cru- E così di fronte ad un sistema previden- Punto cruciale è sapere che di fronte al dono da chi li dirige, per quali finalità, sulla li dirige, per quali finalità, dono da chi base di quali valori. spesso ha troppo La sinistra ha perso perché dai più di proteggersi dato l’impressione Non si guidare. cambiamenti, che di volerli è più forti se si ha un atteggiamento difensi- bensì se li si vo e di rifiuto dei cambiamenti, autonomia cultura- e orienta con interpreta le e senza subalternità i e facendo vivere sinistra recupererà nostri valori. Solo così la di chi chiede maggio- sia la rappresentanza sia di chi ha bisogno di innovazione, re maggiori protezioni. nuovo Presidente del Consiglio ha dichia- rato che il centrodestra si propone l’obietti- vo di “una seconda grande modernizzazio- ne dell’Italia”, analoga per intensità e ampiezza alla ricostruzione post-bellica e al boom economico. La modernizzazione del Paese è, dunque, il campo della sfida tra centrodestra e centrosinistra. e deregolativa della modernità: come pura liberazione da ogni e qualsiasi regola per la parte più forte della società e come pura soggezione ai meccanismi di selezione per la parte più debo- naturale e di mercato le. non separata dall’equità, dalla giustizia, dalla libertà e che diventi occasione di maggiori opportunità per ciascuno e di civilizzazione dell’intera società. fare i conti con il rapporto tra modernità e diritti. passa per crescenti fattori di dinamizzazio- ne, elasticità, flessibilità, adattabilità, di ogni aspetto della vita del Paese, sia esso il lavoro, i consumi, la produzione, gli stili di vita, i modi di organizzarsi della società. Per altra parte ciascuno di questi fattori di dinamizzazione può mettere a rischio cer- tezze consolidate in cui si svolge la nostra vita. una cultura riformista della sinistra deve essere in grado di sciogliere, superando un atteggiamento che consegna alla destra la modernità e assegna alla sinistra il solo compito di assicurare tutele. Qui c’è la sfida vera per una sinistra riformista che abbia ambizioni di governo: tenere insieme modernità e diritti, realizzando così conte- nuti di civilizzazione e di più alta qualità della vita per tutti e non per pochi. ciale come la mobilità e la flessibilità del lavoro, mentre la destra lo riduce alla “libertà di licenziare”, per noi l’obiettivo è superare la precarietà assicurando anche per chi fa un lavoro flessibile, temporaneo, mobile diritti e certezze quali formazione, remunerazioni adeguate, un sostegno al reddito decoroso anche nei periodi di non- lavoro, tutele previdenziali e sociali, forme di rappresentanza. ziale che deve fare fronte a molte novità – allungamento del tempo di vita, flussi migratori, ingresso delle donne nel merca- to del lavoro, forme di lavoro temporanee o flessibili – l’obiettivo deve essere non già un sistema pensionistico con minori sicu- rezze, ma rafforzare opportunità, diritti e certezze di vita ad ogni persona anziana. cambiamento non si è più forti se ci si limita alla difesa dell’esistente, ma se lo si orienta sulla base di un’autonomia cultura- le e con una elaborazione che vada oltre la tradizione. Modernità, innovazione, flessi- bilità, globalizzazione non sono neutri: assumono connotati e significato a secon- da di chi la dirige, di quali valori la ispira- no, di quali finalità persegue, di come la si governa. Questa è la sfida vera, l’unica con la quale la sinistra può recuperare una pagina Mozione congresso ds 17 pagina to c'è estraneità. Rilanciare unità e autono- to c'è estraneità. Rilanciare mia sindacale, valori irrinunciabili. E' in primo luogo attraverso il sindacato E' in primo luogo attraverso avanzata richie- Una società moderna e è il perno intor- Da un lato, il sindacato Né si può ignorare che il sindacato italia- Oggi il governo e alcuni settori impren- Rappresentare - come spesso fa la destra Si tratta, invece, di rinnovare contenuti Questo è oggi l'orizzonte di un sindaca- Pur nella distinzione dei ruoli di ciascu- che il lavoro si afferma come soggetto col- che il lavoro si afferma i propri diritti lettivo e i lavoratori tutelano e nella società, e partecipano, nell'impresa alle decisioni che li riguardano. sindacali che de un sistema di relazioni delle parti riconosca la funzione essenziale e della concer- sociali, della contrattazione bisogno di più sin- tazione. E, dunque, c’è dacato, e non di meno. no al quale ruota l'intero sistema dei diritti del lavoro, dall'altro non può mai essere dimenticato quanto abbiano contribuito le scelte coraggiose del movimento sindacale confederale al risanamento del Paese e alla politica di aggancio della lira all'euro. no è stato parte attiva di una politica di concertazione che ha contribuito – con la contrattazione e con accordi tra la parti sociali - a superare il divario di competiti- vità e produttività che separava l'Italia dagli altri paesi industriali. ditoriali, in particolare confindustriali, cer- cano apertamente di ridimensionare quel ruolo. È infatti esplicito il tentativo di divi- dere il movimento sindacale e di isolare la CGIL, di alterare le regole contrattuali, di svuotare il metodo della concertazione, di disciplinare in termini autoritari il rapporto in questa direzione le di lavoro. Vanno proposte del Governo sull’art. 18 dello Statuto dei lavoratori che noi respingiamo avrebbero l’unico effetto di accre- perché scere la precarietà dell’impiego. - il sindacato come un impaccio alla cresci- ta è un errore. Non è deprimendo la con- trattazione e il ruolo del sindacato che si garantirà maggiore sviluppo. e metodi delle relazioni sindacali, solleci- tando ogni parte sociale a misurarsi con i nuovi problemi che emergono dalle tra- sformazioni della produzione e del lavoro, aperti e la globalizzazione con i mercati dell'economia. to moderno, il cui raggio d'azione si allarga oltre la sfera contrattuale, e la cui stessa funzione rappresentativa non può più limitarsi solo alle figure classiche della fab- brica fordista. Per questo vanno sostenuti gli sforzi volti a rafforzare un sindacato di tipo nuovo, capace di rappresentare tutti i lavori - e non solo nei luoghi tradizionali della produzione - impegnato non sola- mente a contrattare le condizioni di lavo- ro, ma anche a intervenire sui modelli di sviluppo e sulla loro qualità sociale. Per questo è necessaria una legge sulla rappre- sentanza del sindacato per dare certezza democratica ai lavoratori e circoscrivere così la discrezionalità dell'impresa o della mediazione politica e istituzionale. no, una sinistra riformista ha bisogno di un rapporto – dialettico, ma costante – tra sindacato e rappresentanza politica. Un forte riformismo non ha bisogno di vecchi collateralismi, né di riduzione di recipro- che autonomie. Ma un forte riformismo – basta guardare all’esperienza europea – non può vivere se tra sindacato e rappre- sentanza politica c’è – come troppo spesso è accaduto in questi anni – estraneità e scarsa reciproca comunicazione. Peraltro il rapporto tra sindacato e politica non ai DS riguarda solo DS e CGIL. Sia perché sono iscritti, molto più che nel passato, dirigenti e lavoratori che militano nella CISL e nella UIL – ed è nostro dovere che ciascuno di essi senta il partito come la l’insieme del è propria casa – sia perché movimento sindacale, nella sua autono- Tutto ciò comporta più diritti e un ciò comporta Tutto Si tratta, in sostanza, di promuovere un Sta qui la nuova frontiera della rappre- perseguire uno sviluppo affidato non solo perseguire uno sviluppo affannosa di un costo del lavoro alla ricerca sempre – e perciò sempre più competitivo anche la sicurezza e più teso a comprimere – bensì fonda- la remunerazione del lavoro produttiva, tec- to su una più alta qualità nologica e culturale. E a chi chiede, nuovo quadro di tutele. come la destra di governo e la Confindustria, abbassamento delle tutele, libertà di licenziamento, smantellamento del potere sindacale in azienda, noi rispon- diamo che oggi, partendo dai cambiamen- ti che hanno rivoluzionato il lavoro, serve un più avanzato “Statuto di tutti i lavori”, che ridefinisca i diritti inviolabili e comuni a ogni tipologia lavorativa, a cominciare da una formazione permanente che deve diventare un elemento costitutivo del per una rete lavoro. E dobbiamo batterci più universalistica e inclusiva di diritti: che certifichi i passaggi professionali compiuti negli itinerari di lavoro e formazione; che accompagni i periodi di mobilità con atti- vità formative in vista del reimpiego; che tuteli una effettiva sicurezza fisica e ambientale nei luoghi di lavoro, per non pagare più il prezzo intollerabile- umano, sociale ed economico - di un milione di infortuni, di 1300 morti e di 30 mila inva- lidi sul lavoro ogni anno; che offra a tutti i lavoratori una garanzia di reddito nelle fasi di passaggio da un lavoro ad un altro, rimodulando tutto il sistema degli ammor- tizzatori sociali; che concepisca le forme temporanee di impiego come strumento di accesso al lavoro, ma anche di sua stabi- lizzazione; che investa sempre di più in sapere e formazione per liberare il lavoro – in particolare i lavori flessibili - da nuove forme di precarietà, consentendo a ciascu- no una effettiva libertà di scelta e nuove frontiere di uguaglianza; che rafforzi l’isti- tuto della conciliazione e dell’arbitrato nelle cause di lavoro; che favorisca l’emer- sione del lavoro “nero” e irregolare; che metta a frutto l’anzianità maturata da ogni cittadino - quale che sia il lavoro svol- to – assicurando universalità di prestazioni e di tutele sociali. Così come valorizzazione del lavoro significa anche adeguati ricono- scimenti salariali. sistema di cittadinanza del lavoro che, rispetto al passato, tuteli meglio non sola- mente i diritti, ma anche le “sorti” dei sin- goli, nelle concrete realtà dei differenti luo- del lavoro. ghi di lavoro e mercati sentanza del mondo del lavoro che richie- de sia un forte sindacato – capace di rinno- vare le proprie strategie rivendicative e contrattuali per aderire a un mondo dei lavori sempre meno rappresentato dal solo lavoro industriale della grande fabbrica – sia una sinistra politica capace di parlare e dare voce e rappresentanza a tutte le figure di lavoro. TESI 8 UN SINDACATO UNITO, DEMOCRATICO, AUTONOMO E RICONOSCIUTO C'è bisogno di più sindacato e non di meno. Una società moderna non si governa senza le partiriconoscere sociali, la contrattazione e la concertazione. il sindacato Considerare è un errore. un ostacolo alla crescita contenuti e metodi delle relazio- Rinnovare a sfide nuove. ni sindacali per rispondere Serve sinda- una legge sulla rappresentanza voce ad un universo di lavori cale per dare molto più diversificato. Non c'è sinistra riformista vincente se tra sindacato e parti- La riconquista di un'idea di libertà nel La riconquista di un'idea "Conoscere per poter partecipare consa- Il diritto a progredire professionalmente questa risorsa, investire nel Valorizzare occor- Ciò è tanto più necessario perché Essenziale è misurarsi con un lavoro che, più del lavoro sempre In un mercato Sapere e lavoro sono elementi fondanti Ciò è tanto più vero nella società dell’in- zione, promozione di sé. distintivo dell'iden- lavoro, come elemento della sinistra è tità storica e programmatica tecnologie e da oggi sollecitata dalle nuove delle forme, della grandi cambiamenti del lavo- natura, dei modelli organizzativi anche ai livelli più ro. Cambiamenti che - una cooperazione esecutivi - richiedono intelligente dei lavoratori. pevolmente alle decisioni": questo impera- tivo categorico delle democrazie moderne è vuoto se non si esprime anche in nuove forme di democrazia nel lavoro, che valo- rizzino le potenzialità creatrici di ogni lavo- ratore e lavoratrice. E le trasformazioni del lavoro in questo passaggio di secolo ci dicono che l'esigenza di ampliare gli spazi di autonomia della persona che lavora non riguarda solo il lavoro salariato, ma investe sempre più tutte le forme di lavoro e di attività. e a una maggiore autonomia nel lavoro mediante il sapere, dunque, per noi è il cuore di una proposta strategica che sappia parlare a tutto il Paese, sia alla sua parte più dinamica e competitiva, sia a chi rischia di essere escluso dai processi di modernizza- la principale risorsa da cui zione. Perché dipende, in ultima istanza, lo sviluppo e la capacità competitiva di un'impresa, di un territorio, di una nazione è il lavoro intelli- gente e informato, in grado di innovare e di "risolvere i problemi". lavoro umano, costituisce, inoltre, la vera sfida di una politica economica per la piena e buona occupazione. Perpetuare la separazione tra la quantità dell'occupazio- ne e la sua qualità, il suo senso, il suo poter anche essere scelto, significa riproporre un vecchio approccio all'occupazione mera- che anche mente distributivo e risarcitorio la sinistra ha praticato con sempre minore fortuna. re riconoscere con franchezza che nella cultura del partito si è appannato nel corso degli anni il valore del lavoro come ele- mento costitutivo della nostra stessa iden- tità politica, e occorre riconoscere che al nostro declino elettorale ha concorso anche una riduzione del radicamento nella realtà del lavoro. Non casualmente i pur significativi risultati sul fronte dell’oc- cupazione conseguiti dal centrosinistra – la disoccupazione sotto il 10% per la prima volta dopo 15 anni! - non sono riusciti ad arginare l’offensiva della destra, che è spes- so riuscita a interpretare sia il desiderio di autorealizzazione di chi, all’interno del mondo del lavoro, ha gli strumenti cono- scitivi e professionali per padroneggiare il proprio futuro, sia sulle paure di chi, sul versante opposto, rischia di essere sempre più spinto in uno stato di precarietà. con i mutamenti di questi anni, sempre di meno è e sarà uno solo per tutta la vita. Anche la centralità del lavoro deve essere radicata dentro i cambiamenti e l'innova- zione. articolato, flessibile, individualizzato è sul terreno della formazione e delle nuove responsabilità del lavoro che si può realiz- zare unità e solidarietà non fittizia di un mondo di lavori molto diversi tra loro. l’identità di una sinistra che voglia conti- nuare a battersi per obiettivi di uguaglian- za, di liberazione umana, di riconoscimen- to dei diritti della persona. Lavoro come luogo e forma della realizzazione di ogni donna e ogni uomo. Sapere come stru- mento di tale obiettivo. novazione e dei lavori, dove diffusione del sapere e formazione sono essenziali per l’Unità l’Unità - E' necessaria una nuova grande stagione di immaginazione, sperimentazione, costruzione di una democrazia capace di incontrare i poteri ovunque essi si trovano e capace di articolarsi in modo da confron- tarsi con essi, da accompagnarli in ogni loro azione e manifestazione. E' un compi- to arduo ed esaltante, al quale la sinistra di associare la generalità delle deve cercare persone; è la costruzione difficile e inesau- suo dal ribile della libertà futura, perché successo dipende se il futuro sarà segnato da una libertà per pochi o per molti. Anzi, per tutti. una risorsa decisiva per le strategie di inclu- una risorsa decisiva per grandi temi dell'e- sione e di sviluppo. Dai e dell'ecosistema, quilibrio demografico fino alle politiche di allargamento della partecipazione alle forze di lavoro in Italia, la sinistra riformista risulterà capace di ini- ziativa e di proposta solo se -avendo il rico- noscimento della differenza come proprio principio ispiratore- assumerà le domande delle donne come naturalmente e compiu- tamente "sue". Da questo quadro di riferimento genera- Nuove politiche per un obiettivo anti *** L'entrata nell'Euro rappresenta la Le privatizzazioni e le liberalizzazioni L'attacco politico-ideologico del governo le piccole e medie imprese occorre Verso Scelte politiche di modernizzazione dei Allegato programmatico co: la piena occupazione le – teorico e ideale - della nostra posizione politica facciamo derivare i contenuti di una vera e propria svolta sul terreno della cultura politica e della piattaforma pro- grammatica del partito. Nei paragrafi che seguono, ne indichiamo alcuni, a nostro avviso particolarmente significativi. nuova base dalla quale promuovere le poli- tiche per la modernizzazione e la competi- tività del nostro sistema economico, una volta venuta meno la possibilità di ricorso periodico a svalutazioni della Lira. realizzate dai governi di centrosinistra hanno indotto un nuovo dinamismo negli apparati produttivi, finanziari e dei servizi. Questo dinamismo deve essere ulteriormente sviluppato e garantito da una costante vigilanza contro possibili forme di collusione ed oligopolio, nei con- fronti delle quali l'attuale governo di cen- trodestra non offre alcuna garanzia. Berlusconi contro le cooperative fa temere piuttosto che l'attuale maggioranza punti alla costruzione di un rapporto privilegiato con una sola parte del mondo delle impre- se, in contrasto con il pieno dispiegamento del pluralismo imprenditoriale del nostro paese, di cui le piccole e medie imprese continuano a costituire la componente più dinamica. invece accentuare sia lo sforzo di ulteriore, stabile riduzione della pressione fiscale (IRAP), sia le politiche di sostegno della e dell'innovazione. Occorre infatti ricerca accompagnare lo spostamento delle imprese italiane verso la fascia più alta di tradizional- dei settori in cui sono mercato mente presenti e verso nuove aree più innovative e tecnologicamente avanzate. Questa è anche la condizione per dare respiro alle tendenze positive che sono emerse negli ultimi anni nel sud, anche grazie alle politiche di sostegno degli inve- stimenti pubblici e privati realizzate dal centrosinistra. contesti istituzionali ed amministrativi che accompagnino specifiche politiche fiscali e di sviluppo verso le imprese, sono le condi- zioni per la ricollocazione dell'Italia nella La scelta strategica, in questo campo, è (b) Il secondo è la conoscenza. La sini- Nella stagione di governo che ci sta alle Il centrosinistra dovrà saper colmare (c) Il terzo è la partecipazione democrati- (d) Il quarto è la piena cittadinanza dei la sinistra vuole è una società che esclude la sinistra vuole è una che promuove, l'esclusione, una società non solo organizza e realizza l'inclusione economica e sociale, ma anche culturale e civica. Nella società contemporanea emer- gono continuamente nuovi fattori di esclusione. Identificarli tempestivamente consente di individuare i nuovi soggetti deboli, che reclamano e meritano prote- zione. Meritano di essere aiutati a cammi- nare da soli. La sinistra che pretende di identificare queste politiche di inclusione con la pura difesa del vecchio sistema di garanzie perde il carattere di soggetto pro- tagonista dell’innovazione. stra combatte l'ignoranza, l'impossibilità di accedere a dati e informazioni, l'incapacità di utilizzarli, l'indisponibilità o la perdita degli strumenti che consentono alle perso- ne di accrescere ed aggiornare continua- mente le loro conoscenze. É fondamentale che si continui a produrre nuova cono- non osta- scenza attraverso nuova ricerca, colata da vincoli pregiudiziali di ordine ideologico né da condizionamenti di carat- tere economico, nel quadro di principi di comune umanità. La sinistra di oggi vede che si stanno creando le condizioni e insie- me le domande per cui la diffusione della conoscenza, la generalizzazione dell'acces- so alla conoscenza può avvicinare a uno dei più grandi ideali dell'umanità: l'unifica- zione della specie nella consapevolezza della sorte comune. spalle abbiamo investito molto sulla scuola e sul sistema formativo, facendola oggetto di un disegno organico di riforma. L'obiettivo di questa strategia riformista - che ha provocato reazioni conservatrici, ma ha anche suscitato energie e impegno - era quello di accrescere la "sicurezza" dei cittadini-lavoratori-consumatori di doma- ni; e di mettere questa sicurezza al servizio di nuovi e più elevati livelli di autonomia e libertà individuali. stata ed è quella dell'autonomia degli isti- tuti scolastici, rispetto alla quale siamo stati avari di risorse economiche (il solito vizio centralistico della sinistra) e di impegno politico diffuso sul territorio, a partire da quello del sistema delle istituzioni locali. Non abbiamo ridisegnato il nostro model- lo di governo locale alla luce della nuova priorità - diffondere sicurezza e uguaglian- za attraverso la formazione, così come facemmo a metà degli anni '70 con i servi- zi sociali - e abbiamo lasciato autonomia scolastica e obbligo formativo fino a diciot- to anni nelle sole mani degli insegnanti più impegnati e degli studenti più consa- pevoli, entrambi vittime predestinate della burocrazia di quella che resta - con poco meno di un milione di addetti - la struttura con più personale che esista al mondo. questo limite della propria iniziativa rifor- mista di governo: a ben vedere, è la forma- zione a tenere assieme - in una convincen- te strategia di governo delle innovazioni sociali, economiche e civili in atto - la que- stione della "occupabilità", la questione del rafforzamento dei diritti individuali e delle libertà civili, la questione della sicurezza e quella della competitività nell'economia globale. ca alla decisione. L'inclusione senza la conoscenza condannerebbe una parte grande della umanità a lavori poveri, a ruoli sottomessi. L'inclusione e la cono- scenza senza la possibilità di prendere parte alle decisioni condannerebbe una parte ancora più grande della umanità alla sog- gezione e alla sudditanza. diritti delle donne. Nel mondo globalizza- to, la crescita del protagonismo economi- co, sociale e civile delle donne costituisce 32 Inclusione, conoscenza, partecipazione, piena cittadinanza dei diritti delle obbiettivi essenziali per donne: quattro di la sinistra. In gioco c’è un futuro libertà per molti e non per pochi, un di “libertàfuturo eguale” Una società più ricca e più complessa avanza domande di più libertà, più autonomia: stato federale, liberalizza- più sicurez- zioni, sburocratizza-zione, za personale *** Quattro sono gli obiettivi essenziali (a) Il primo è l'inclusione. La società che *** Nei DS e nella sinistra molti ancora già detto nel preambolo, ma L’abbiamo *** La sinistra e l’Ulivo non hanno per- e l’Ulivo non hanno *** La sinistra ai quali la sinistra nuova deve mirare. condividono la visione classista che ispira- va la vecchia socialdemocrazia e i partiti comunisti; al di là degli orientamenti ideo- logici, molti di più – in pratica- sono aggrappati ai grandi soggetti sociali del pas- sato, alle organizzazioni che li rappresenta- no e alle loro rivendicazioni, alle istituzio- ni concrete che queste hanno contribuito ad affermare. conviene ribadirlo: tanti fanno continui richiami alla necessità che la sinistra si rifondi “a partire dal lavoro”. Questa “rifondazione”, o rivela una modesta ambizione difensiva, oppure si richiama alla grande visione egemonica che la sini- stra condivise nel passato, quella del socia- lismo e del comunismo marxisti. In questa visione il lavoro è sicuramente centrale, e in un senso teoricamente assai forte. forte, ma sbagliato e politica- Teoricamente mente sterile. La “rifondazione” di cui abbiamo bisogno è diversa, è quella che parte dall’individuo e dai suoi piani di vita e che sforza il concetto di libertà il più pos- sibile verso le possibilità effettive dei molti invece di limitarlo al massimo arbitrio dei pochi. É in questo contesto, non certo in uno marxista e classista, che è possibile accogliere senza forzature le domande di libertà, di autonomia, di differenziazione che una società sempre più ricca e com- plessa suscita. Nello stesso mondo del lavo- ro, le sicurezze, le tutele, i “diritti” sono certo crucialmente importanti. Ma non sono più uniformi. É partendo da questa analisi dei mutamenti sociali in atto che noi ci sforziamo da tempo di mettere a fuoco i tratti essenziali del programma politico di un moderno riformismo: corag- giosa riforma federale dello Stato, liberaliz- chiusi ed oligopo- zazione di tutti i mercati listici, sollecitazione di una riforma degli Ordini professionali che impedisca agli insiders di sbarrare l'ingresso agli outsiders, destatalizzazione e sburocratizzazione, sicurezza personale, riduzione della pres- sione fiscale a fini di sviluppo. seguito con coerenza politiche che, in una seguito con coerenza politiche di forte solidarietà logica di inclusione e grado di ampliare sociale, fossero anche in si è trattato di un la sfera delle libertà. Non di giacobini- limite dovuto ad un errore “senza popo- smo, di riformismo dall’alto, accolto con lo”: il popolo che avrebbe direzione c’era, favore iniziative in quella qualcosa di più eccome. Si è trattato di svolta nella cultura grave: è mancata quella poteva nascere politica della sinistra che Esattamente solo da un’aperta battaglia. ultimi dieci anni, è quella svolta che, negli dei partiti socia- stata attuata da gran parte Labour della Terza listi europei – dal New via alla Spd del Nuovo centro, al nuovo corso del partito spagnolo - e che nel PDS- DS è stata tante volte evocata (conclusioni di D’Alema al congresso del ’97, mozione sul socialismo liberale a Torino), di Veltroni ma mai apertamente proposta e fatta oggetto di un’ impegnativa decisione con- gressuale. pagina Mozione congresso ds 31 pagina Il convinto impegno dei DS per l’avvio Attraverso questa mozione noi voglia- È giunto il momento per un nuovo tra un partitoincon-tro profondamente radi-cato nella cultura socialista e la tra-dizione della sinistra liberale la Non si è stati capaci di ampliare sfera delle libertà… non certo per colpa di un riformismo “senza popolo” o calato dall’alto zione può essere perseguito senza far leva zione può essere perseguito politiche, cultura- sulle straordinarie risorse di capacità di li e umane – di militanza, – oggi raccol- rappresentanza e di governo una pretesa di te nei DS. Allo stesso modo, nel perseguimento autosufficienza dei DS all’insuc- di questo progetto lo condanna è indispensabile che il cesso: ecco perché le sue con- Congresso dei DS concepisca clusioni come un atto, per quanto decisivo e condizionante, del più ampio processo di costruzione di un unitario partito del rifor- mismo socialista, nell’Ulivo e per l’Ulivo. della costituente di questo nuovo partito non basta. Né è sufficiente quello di emi- nenti personalità e delle altre forze della tradizione socialista italiana (SDI e PdCI). Esso costituisce tuttavia la condizione indi- spensabile per animare l’impegno di tanti cittadini –giovani e meno giovani- che oggi non partecipano alla vita politica vec- sono stanchi delle della sinistra perché chie divisioni, di cui spesso ignorano le ragioni. Proprio quell’impegno di molti sini- nessuno, nella che è necessario perché stra riformista e di governo, si senta “coop- tato” da qualcun altro. mo chiamare a raccolta anche quanti nei DS sono oggi delusi e sfiduciati, ma posso- no tornare ad entusiasmarsi di fronte a questo progetto unitario, che sollecita ad investire sul futuro, uscendo dall’angusto conflitto tra “ex”. *** Il socialismo del XXI secolo è sociali- dunque esplicitamente promosso il Va In termini politici, qui ed ora va asserito Il socialismo delle libertà smo liberale, è la fusione in un nuovo amalgama dei grandi orientamenti cultu- rali che hanno dominato la sinistra nei due secoli successivi alla Rivoluzione fran- cese: l’orientamento liberale del XIX e quello socialista del XX. Due orientamenti che, quando si sono incontrati –si pensi alla straordinaria fecondità della “fusione” tra Keynes ed il laburismo- hanno dato luogo alla crescita sociale e civile del “seco- lo socialdemocratico”. Ma che si sono spesso presentati come avversari, per gli obiettivi generali che si proponevano come per gli strumenti utilizzati al fine di analizzare l’economia e la società. definitivo superamento di questo contra- sto: la corrente di sinistra del liberalismo, la corrente democratico-liberale, è tanto interessata quanto il socialismo democra- tico a definire e promuovere quel quadro di regole, di istituzioni, di interventi pub- blici, il quale, senza interferire in modo intollerabile con la libertà di alcuno, offra la possibilità al maggior numero di perso- un'effettiva scelta di piani ne di esercitare di vita. Libertà per molti, invece che libertà per pochi. Libertà eguale, insom- ma. che è giunto il momento in cui un partito profondamente radicato nella cultura del movimento socialista faccia i conti non soltanto con la sua variante comunista – siamo convinti che, all’ingrosso, li ha fatti- ma anche con quell’antipatia spontanea verso il pensiero liberale che deriva da decenni di conflitti e incomprensioni. tito della sinistra Regione, di Provincia e Sindaco e per la scel- Regione, di Provincia e Sindaco uninominale. La ta dei candidati di collegio dell’Ulivo deve pre- Federazione dei gruppi sentare una proposta di legge sulle consulta- zioni elettorali primarie ed insistere per la sua approvazione nella prima parte della legislatura, anche legando la tenuta delle primarie al finanziamento della campagna elettorale. Favorire il confronto tra il PSE e i rifor- il confronto Favorire mi-smi “non socialisti”. E noi socialisti dell’ Ulivo abbiamo un compito specia- le ’Ulivo, il PSE e il nuovo par E’ ovvio che si tratta di scelte che non E’ ovvio che si tratta di Non bastano generiche dichiarazioni di Non sarà neppure sufficiente che il L *** L'Ulivo può affermare pienamente la oggi i partiti socialisti sono già Tutti affrontato un duplice problema: apri- Va Il riformismo italiano che si richiama Se la sinistra italiana resta nei confini Nessun progetto che abbia questa ambi- possono essere assunte da una singola possono essere assunte Ma i DS intendo- componente dell’Ulivo. ad un'incal- no finalmente determinarsi zante iniziativa per proporre la loro adozio- ne da parte di tutto l’Ulivo? “disponibilità”, magari seguite dalla tanto pronta quanto sospetta presa d’atto della “indisponibilità” di altri. Ne va della forza e della credibilità dell’opposizione al gover- no Berlusconi. E’ in gioco la possibilità stes- sa di preparare l’alternativa. Non può esse- re in alcun modo sottovalutato il fatto che, in questa prima fase della nuova legislatu- ra, il centrosinistra non abbia saputo parla- re con una sola voce – e si sia anzi clamo- rosamente spaccato – su questioni cruciali. Congresso Nazionale dei DS – a metà novembre – si pronunci favorevolmente su queste proposte di strutturazione dell’Ulivo, se prima di allora, i DS stessi non avranno prodotto fatti politici volti ad innescare questo processo di strutturazione dell’Ulivo, in una prospettiva federativa. propria funzione a condizione che tutte le sue componenti conoscano una profonda innovazione di cultura politica, di piat- taforma programmatica e di struttura orga- nizzativa. luogo di incontro e di reciproco scambio tra questi diversi riformismi. Deve diven- tarlo sempre di più anche il PSE, se vuole corrispondere - come deve - al mutamento da tempo in atto nel PPE, ormai trasforma- to anche formalmente, dopo il congresso di Berlino della scorsa primavera, in casa comune del centrodestra europeo. re il PSE ad un confronto, ad una collabo- razione e ad una vera e propria integrazio- ne con altre forze riformiste di ispirazione cristiana, democratico-laica e ambientali- sta, a partire da quelle che non aderiscono a, o fuoriescono da, un PPE che si trasfor- ma in polo conservatore di centrodestra; costruire un rapporto tra l'Ulivo italiano e il PSE in trasformazione, così che l'Ulivo possa trovare una stabile e coerente collo- cazione nel bipolarismo europeo e il PSE rafforzarsi come asse dell'alternativa di cen- trosinistra ai conservatori europei. all'ispirazione del moderno socialismo europeo può e deve svolgere, in questo senso, un’importante funzione politica. della sua attuale configurazione partitica (due partiti dell’I.S., entrambi percepiti come ex… ciò che furono nel secolo scor- so) non è in grado di portare all’Ulivo il contributo che le è proprio, necessario all’Ulivo. E non è in grado neppure di rea- lizzare quell'innovazione di cultura politi- ca, piattaforma programmatica e leader- ship che ha caratterizzato negli ultimi 10 anni tutti i grandi partiti socialdemocratici d’Europa, rendendoli capaci di governare. utturarlo La "Cosa 2" di Firenze è stata concepita e La "Cosa 2" di Firenze è Noi rifiutiamo la divisione del lavoro tra In Europa, sono i grandi partiti membri Come consolidarlo e str L’Ulivo va dunque consolidato e struttu- L’Ulivo Si propongono precise ed immediate a) La costruzione di una Federazione dei b) In ogni Collegio elettorale della c) Il Comitato Nazionale dell’Ulivo deve successo solo attraverso un'iniziativa con- attraverso un'iniziativa successo solo a quella di con- temporanea e contestuale dell'Ulivo in solidamento e strutturazione di partiti, una vera e propria Federazione singoli cittadini. movimenti, associazioni, certo in per- perseguita se non in antitesi, rispetto al fetta autonomia e separatezza e strutturazio- processo di consolidamento assommandosi ne dell'Ulivo; questo errore, ed alla pretesa di a quello di verticismo ne ha provoca- procedere per cooptazione, E ciò varrebbe to il sostanziale fallimento. di trasfor- anche se prevalesse la tentazione partito autosuffi- mare la Margherita in un ciente, di tipo tradizionale. sinistra e centro - si legga oggi DS e Margherita - dentro l'Ulivo, sia sul piano sociale, sia sul piano politico. Sulla rappre- sentanza sociale basterà ribadire che il campo di forze sociali di cui nei principali paesi europei sono espressione e interpreti le grandi forze del socialismo democratico, è lo stesso che in Italia si riconosce nell'Ulivo. Quanto alla divisione del lavoro sul piano delle alleanze politiche è eviden- te in quale aberrazione essa dovrebbe tra- dursi: la sinistra fa il suo mestiere e si dirige all'alleanza con R.C.; la Margherita fa altrettanto e si occupa di Lista Di Pietro e Democrazia Europea. Risultato: o nessuna alleanza per l'Ulivo, o lo squilibrio del suo profilo politico-programmatico nell'una o nell'altra direzione. E' chiaro che l'Ulivo deve essere capace di alleanze con altre forze politiche, come accade per i grandi partiti del PSE a vocazione maggioritaria. E se l'Ulivo è solido e strutturato come sog- getto portatore della vocazione maggiorita- ria, allora può contrarre le alleanze politi- che di cui ha bisogno per prevalere sul cen- trodestra. Mentre se l'Ulivo è una debole coalizione di partiti, messa su qualche mese prima delle elezioni, può persino accadere quello che sta accadendo dopo il 13 maggio: che ciascuno chieda conto all'altro di alleanze e accordi non fatti, di cui nessuno sa darsi ragione. del PSE a costituire l'asse dell'alternativa di governo al centrodestra: essi possono allearsi con altre formazioni politiche, ma forniscono e propongono agli elettori di centrosinistra la leadership per il governo e la sostanza della piattaforma programmati- ca. In Italia, solo la costruzione dell’Ulivo può dar luogo ad una forza che svolga que- sta stessa funzione politica. Questo è il dato specifico della situazione italiana rispetto alla situazione diffusa in Europa. In Italia il progetto dell’Ulivo assolve a una funzione simile a quella svolta altrove dai grandi partiti del socialismo europeo. rato in una vera e propria Federazione dei diversi riformismi italiani, dotata di regole certe per la selezione democratica della lea- dership, delle candidature uninominali, e per la adozione dei programmi di governo. scelte politiche: gruppi parlamentari dell’Ulivo. Camera deve sorgere un Comitato dell’Ulivo, cui si possa aderire sia individual- mente sia collettivamente – attraverso l’i- scrizione ad uno dei partiti dell’Ulivo, ad un'associazione o movimento. assumersi la responsabilità di elaborare – entro un anno – un regolamento per la tenuta di consultazioni elettorali primarie per la scelta del candidato Presidente del Consiglio, dei candidati Presidente di l’Unità l’Unità L’ambiente è divenuto il principale L’ambiente Ed è significativo che uno dei principali D’altra parte le nuove frontiere a cui è Così come con lo sviluppo di nuove tec- E’, dunque, tema centrale di moderno E ciò è tanto più vero per l’Italia che ha Serve sostenibile che veda uno sviluppo Anche per questo è necessario un salto Più in generale serve una cultura Investire in fonti rinnovabili di energia, beviamo, il cibo che mangiamo, le città in beviamo, il cibo che mangiamo, cui viviamo. e si orga- tema intorno a cui si manifesta nizza la sensibilità di un vasto movimento di opinione di dimensioni globali. temi dell’agenda politica internazionale intorno a cui si sono ridefinite le stesse relazioni tra Stati Uniti ed Europa e tra paesi ricchi e paesi poveri sia il protocollo di Kyoto, per la cui attuazione è necessaria una iniziativa politica che contrasti le ambiguità del governo italiano. in pochi decenni, offrono giunta la ricerca l’opportunità di un salto straordinario nella tutela della vita umana e nella qualità dell’esistenza quotidiana. nologie è oggi possibile una gestione non conflittuale delle trasformazioni ambienta- li e del loro impatto sul territorio e habitat, superando la contrapposizione tra tutela dell’ambiente e modernizzazione infra- strutturale. riformismo la definizione di un nuovo patto tra uomo e natura, come risposta ad una crescita troppo spesso distruttiva di risorse naturali e ecologicamente incon- trollabile. nella dimensione ambientale – le risorse paesaggistiche, il patrimonio culturale, la qualità alimentare, l’industria turistica – un fattore di identità e di sviluppo economico e sociale. Difesa dell’ambiente, prevenzio- ne rispetto ai rischi naturali che flagellano l’Italia, sviluppo ecosostenibile, qualità della vita sono temi fondanti della batta- glia politica e culturale di una sinistra moderna. nella qualità dell’ambiente e dell’habitat di tec- un fattore di promozione di ricerca, nologie, di investimenti, di occupazione. di qualità - verso standard europei - nelle risorse che il nostro paese deve dedicare del sapere, alla alla promozione alla ricerca, sperimentazione, mettendo effettivamente la comunità scientifica nelle condizioni di essere fattore di crescita culturale e sociale. ambientalista che si sottragga ai rischi di un fondamentalismo che vede un danno o un rischio in qualsiasi modifica del rap- porto uomo-natura, quando invece il vero tema è a quali condizioni e per quali obiet- tivi quel rapporto viene cambiato. estendere le aree protette, proseguire la lotta all’abusivismo, favorire una qualità ecologica dell’agricoltura, promuovere l’ap- plicazione di nuove tecnologie sicure nella gestione dei rifiuti e delle scorie, deconge- stionare la mobilità, in primo luogo nei centri urbani: intorno a questi obiettivi si tratta di costruire un modello di sviluppo capace di una più alta qualità sociale e ambientale. Il centrosinistra ha consentito all’Italia un Il centrosinistra salto di qualità nel suo sviluppo. sono essenziali per una I valori dell’impresa società avanzata e vanno coniugati con e diritti. regole Rivoluzione scientifica e innovazione tecno- logica sono la base per un rapporto dinami- e per un innalza- e mercato co tra impresa mento qualitativo di tutti i fattori del siste- ma paese. TESI 11 E QUALITA' PER LE INNOVAZIONE SFIDE DEL MERCATO Anche sulla base della consapevolezza di Le riforme del sistema scolastico varate La difficoltà a superare ostacoli e resisten- Le migliaia di ragazze e ragazzi accorsi a Una nuova generazione si affaccia alla Per questo elaborare una organica ed lavoro che consenta di cogliere opportunità lavoro che consenta di cogliere sia all’estero. Il siste- di impiego sia in Italia, luogo autosuffi- ma scolastico non è più ci si forma una ciente di formazione. Né La formazio- volta per tutte nell'età scolare. e rigida; devono ne non può essere univoca tra istruzio- essere previsti rapporti costanti per- ne nell'età formativa e aggiornamento manente delle conoscenze. questa complessità, va riaffermato con forza il principio che la formazione non può essere semplicemente delegata al mer- cato - come vorrebbe la destra – perché priorità di un sistema educativo moderno deve essere la promozione dell'equità e del- l'uguaglianza delle opportunità per ogni persona, e favorire una competitività del sistema economico fondata sulla qualità. dai governi di centrosinistra erano ispirate a questi criteri e si proponevano di innalza- re il sapere e il saper fare di ogni giovane come condizione per consentire a ciascu- no di cogliere più ampie opportunità di lavoro, di vita e di futuro. ze e a far condividere quelle riforme da una parte non piccole di famiglie e insegnanti, sono un esempio di quel deficit di cultura riformista che la sinistra ha spesso manife- stato nella realizzazione delle riforme. Genova manifestano una sensibilità sui destini del mondo. Il crescente numero di giovani che si impegna nell’associazioni- smo e nel volontariato testimonia di una disponibilità all’impegno civile e politico. Lo stesso voto indica che l’Ulivo ha otte- nuto una quota di voto giovanile superiore a quello del centrodestra. politica e la politica ha il dovere di rispon- dere ad aspettative che si manifestano spesso in modo inedito. innovativa risposta alla questione giovani- le di oggi è fondamentale per la sinistra ita- il grave ritardo su liana: non solo perché questo tema è oramai così consolidato da aver generato una gravissima ed innaturale crisi nel rapporto tra i giovani e la sinistra - ed in particolare con il nostro partito, a cui molto spesso un giovane aderisce princi- palmente per la forza di una tradizione dare familiare - ma soprattutto perché senso e prospettiva ad una nuova genera- zione significa in definitiva porre le basi per l’istituzione di un nuovo “patto per lo sviluppo” che riguarda il mondo del lavo- ro e dei lavori, l’impresa, la società e l’inte- resse generale del paese. L’effetto serra, la desertificazione di inte- L’effetto TESI 10 L'AMBIENTE MISURA DELLA VITA I destini del mondo dipendono dalla tutela di risorse ambientali essenziali, intorno a cui si organizzano movimenti di dimensioni glo- di bali. La qualità ambientale è parametro civiltà e modernità. Serve un nuovo patto tra umanità e natura che, investendo in ricerca e nuove tecnologie, faccia dell’ambiente un di sviluppo, investimenti e lavoro. fattore re regioni continentali, la distruzione di fonti di energia, il sommarsi tragico di fame, malattie e sottosviluppo e degrado ambientale nelle aree più povere del piane- ta – in primo luogo l’Africa – sono la testi- monianza della criticità drammatica a cui è giunta la questione ambientale. Cresce la consapevolezza che i destini del mondo sono legati alla capacità dell’uomo di tute- lare e rinnovare risorse essenziali per la sua vita: l’aria che respiriamo, l’acqua che 18 Per queste ragioni la scelta dell’autono- Per queste ragioni la scelta La distribuzione ineguale e ingiusta di Mentre un futuro non precario o per I giovani guardano al lavoro in modo Chiedono al lavoro di essere compatibi- innovazio- Chiedono formazione perché PIU’ SAPERE PER IL FUTURO DI UNA GENERAZIONE NUOVA La domanda di libertà in partico- proviene dai giovani, finora i più penalizzati lare dalla “modernizzazione senza sviluppo”, che ha tenuto una generazione ai margini delegandone il sostentamento della crescita, alle famiglie. L'accesso alla formazione e al di censo – è leva – senza barriere sapere di qualità e per i decisiva per un lavoro su tanti giovani che vogliono scommettere alti livelli di sé. Ai giovani dobbiamo offrire di libertà alti livelli insieme ad altrettanto di cittadinanza. TESI 9 mia, che deve fare i conti con l’evoluzione mia, che deve le grandi scelte del sistema politico e con davanti al Paese. Il strategiche che stanno e una visibile bipolarismo, d’altra parte, e centrosinistra distinzione tra centrodestra tra quadro poli- mutano anche il rapporto sindaca- tico-istituzionale e organizzazioni li. è irreversibile ma mia sindacale non solo la tesi di chi vedes- va rilanciata, rifiutando – quali gli accordi se in passaggi difficili e le divisio- separati sui contratti a termine – l’esau- ni sul contratto metalmeccanico sindacale. Noi rirsi della politica di unità alla ripresa di siamo vitalmente interessati un processo unitario, condizione essenzia- le sia per una crescita del sindacato che per una efficace politica di concertazione e – nel pieno rispetto della autonomia – sen- tiamo la responsabilità di dover concorrere a una discussione che consenta di ripren- dere e rilanciare il cammino dell’unità. garanzie punisce oggi in primo luogo i gio- vani. Con un ruolo subordinato nel mer- cato del lavoro e nel sistema dei consumi essenziali per una vita quotidiana non pre- caria. E’ il prezzo pagato dalle giovani generazioni al modello di “modernizzazio- ne senza sviluppo” adottato dalle classi dirigenti italiane nell’epoca del tramonto della “prima repubblica” caratterizzata da una crescita trainata dalla domanda di beni di consumo e dal debito pubblico invece che dalla competitività delle impre- se. Una crescita segnata da una chiusura corporativa e “gerontocratica” del mercato del lavoro e dei sistemi di welfare, e da uno sviluppo del nuovo terziario fondato sul- l’assenza di regole e sullo scarso livello di innovazione tecnologica. In altre parole un paese che ha scelto di ritardare il pro- prio declino appoggiandosi ad un alto tasso di consumo delle famiglie e a un eser- cito di giovani inoccupati mantenuti dai genitori e disposti ad accettare bassi salari e scarse garanzie. Un paese, insomma, che non riesce a investire sul proprio futuro e sui propri figli. pochi deve offrire ai giovani alti livelli di libertà ad altrettanto alti livelli di cittadi- nanza. assai diverso da come lo vivevano i loro padri. Scommettono su di sé e sulla pro- pria autopromozione, se è vero che ben il 63% dei giovani tra i 15 e i 25 anni dichia- ra di pensare il futuro “in proprio”. le con libertà di vita, di scelta, di aggiorna- professionali mento, superando oligarchie e barriere corporative che soffocano il dispiegarsi delle potenzialità dei giovani. ne tecnologica e redistribuzione del lavoro vogliono una diffusa e forte produzione di cultura e di sapere e una preparazione al pagina Mozione congresso ds 19 pagina I governi di centrosinistra hanno aper- I governi di centrosinistra Eppure non è così. I primi “cento gior- Ridefinire il rapporto fra la sinistra ed il Una nuova politica per il Mezzogiorno Non meno significativo sarà sostenere la Questione cruciale resta liberare le Un nuovo meridionalismo deve avere La nascita nel 2010 dell’area euromedi- minalità. politiche rivol- to un terreno nuovo nelle te al Mezzogiorno: programmazione project finance per negoziale e territoriale, e nelle gli investimenti nelle infrastrutture dei fondi opere pubbliche, finalizzazione a sostegno degli nazionali e comunitari quelle scelte si investimenti. Tuttavia sono spesso sovrapposte, producendo effetti contradditori e risultati inferiori alle aspettative. Il che ha contribuito ad accre- ditare in molti cittadini del Mezzogiorno la convinzione che per il Sud era stato fatto poco e male e a considerare più cre- dibile, più carica di opportunità, più ricca di prospettive l’offerta politica della destra. ni” del Governo Berlusconi hanno chiari- to fin troppo bene la funzione residuale e clientelare che il Mezzogiorno occupa nell’agenda della destra. Per la sinistra sono ampi i margini di recupero se pre- varranno scelte nette intese a stabilire uno stretto rapporto con quei meridionali che come noi vogliono impedire che “il peggior Mezzogiorno” veramente ritorni. Mezzogiorno significa oggi, quindi, recu- perare lo spirito delle scelte che fin dal una svolta radica- 1992 avevano marcato le nelle politiche per il Sud: dalla lotta alla criminalità al rafforzamento delle capa- cità di governo delle città, alle nuove pro- cedure di trasferimento dei fondi e di superamento del sistema della politica clientelare e della intermediazione delle strutture burocratiche che di quel sistema politico erano l’altra faccia. richiede in primo luogo di “programmare meno, ma meglio”, semplificando le pro- cedure, ricorrendo anche a competenze esterne alle pubbliche amministrazioni, un costante monitoraggio che esercitando eviti al Mezzogiorno di perdere - come ha colpevolmente fatto nel periodo 1994- 1999 e come minaccia di fare per il futuro - migliaia di miliardi di fondi europei. strategia di decentramento già adottata dallo Stato nei confronti delle Regioni sol- lecitando – laddove possibile e necessario – a devolvere competenze e responsabilità – in primo luogo in materia di programma- zione e fondi europei - ai Comuni ed alle loro aggregazioni, superando forme di neocentralismo regionale. tante imprese meridionali tecnologica- mente avanzate, i piccoli imprenditori che chiedono solo di crescere, i moderni meridio- studi professionali, i ricercatori nali dal peso di una politica e di una burocrazia che rappresenta un freno alla crescita e alla competitività. forte la consapevolezza che lo sviluppo del Sud va inserito in una più complessi- va strategia europea. Il Mezzogiorno per la sua storia, le sue potenzialità e la strati- ficazione di culture è luogo ideale di pas- saggio tra l’Europa e i paesi della riva sud del Mediterraneo dove centinaia di milio- ni di donne e di uomini stanno affaccian- dosi allo sviluppo, chiedono investimenti e offrono nuovi mercati. terranea di libero scambio – che com- prenderà i paesi dell’Unione europea e tutti i paesi della riva sud ed est del – Mediterraneo, dal Marocco alla Turchia costituisce per il Mezzogiorno l’occasione per trasformare la sua centralità geografi- ca in centralità strategica, utilizzando i fondi di Agenda 2000 e altre risorse dispo- nibili, per cogliere tutte le opportunità offerte dal grande polmone produttivo e culturale, formativo, commerciale finanziario di tutta l’area. Sono sfide decisive per il Nord, là dove Sono sfide decisive per concezione dell’azione dei poteri pubblici concezione dell’azione intesa non più e della programmazione vincoli, ma crea- come predisposizione di contesti favorevoli zione di opportunità e allo sviluppo. misura maggiore oggi si concentrano in finanza, inter- lavoro, tecnologie, sapere, rapporto di cre- nazionalizzazione, nei europei mercati scente integrazione con tanto più decisive e globali. E sono sfide accanto ad aree per il Mezzogiorno dove - soprattutto di arretratezza inaccettabili nei servizi della ai cittadini e nella qualità di vecchi e vita, nonché nell'incidenza nuovi poteri criminali - si registrano signi- ficativi fenomeni di crescita produttiva , tecnologica e occupazionale. E’ soprattutto nel Mezzogiorno che il Una sconfitta elettorale tanto più Nel Mezzogiorno - e non più solo in Ma c’è anche e ancora un altro TESI 12 PER UN MEZZOGIORNO PROTAGONISTA Nonostante un forte impegno dei governi di per il Sud, nel Mezzogiornocentrosinistra la è stata più sconfitta del centrosinistra grave. C’è un Mezzogiorno che sta cambian- e professio- un tessuto produttivo do e cresce Sud più nale nuovo. Ma c’è anche un altro debole. Questi due Sud si devono incontrare in una politica di sviluppo per tutto il Mezzogiorno. il Nella politica del centrodestra Mezzogiorno è residuale. una sua propo- La sinistra deve rilanciare “meno ma meglio”; inve- sta: programmare Regioni ed Enti locali di effettive stire ogni forma superare di buro- responsabilità; crazia e di intermediazione far clientelare; nuove una cultura dei diritti contro crescere e vecchie mafie e ogni forma di violenza e criminalità. Il bacino mediterraneo occasio- ne di centralità strategica del Mezzogiorno Nord-Sud. nelle relazioni 13 maggio si è misurata, con nettezza, la distanza fra il centrosinistra e gli italiani. Distanza confermata dal voto regionale siciliano. cocente, rispetto all’impegno messo in campo nel Mezzogiorno dal centrosini- stra negli ultimi anni. alcune sue aree - sta emergendo, infatti, molto di nuovo: nuove imprese tecnolo- gicamente avanzate, una capacità di difficili, esportare e competere su mercati una voglia di imprenditorialità , la nascita e tecnologia, una diffu- di poli di ricerca sione dei saperi che sta lasciando il segno su larga parte della gioventù. E pur persi- stendo un’elevata disoccupazione – che deve essere la priorità di ogni intervento - si registrano segnali di incremento del- l’occupazione che dimostrano la possibi- lità di invertire la cronica tendenza alla disoccupazione e sollecitano a proseguire l’impegno in tal senso. A questo Mezzogiorno vogliamo parlare. E’ una domanda, anche qui, di libertà che chie- de da parte nostra fantasia e coraggio. Mezzogiorno, più debole, più bisognoso di diritti e di un potere pubblico sano capace di affermare buona e piena occu- pazione, nuovi diritti di cittadinanza ed al tempo stesso rendere effettivi quei diritti sociali che sono tali da tempo altrove nel Paese e non lo sono ancora nel Mezzogiorno: dall’istruzione alla sanità, dall’assistenza sociale alle condizioni del lavoro e nel lavoro alla sicurezza dei citta- dini, tema che continua ad essere in molte aree del Sud drammaticamente cri- tico per la pervasiva azione di vecchie e nuove mafie e di molteplici forme di cri- I valori dell’impresa – lavoro, competi- I valori dell’impresa – voce e rappre- Alla sinistra spetta dare Noi concepiamo l'impresa, dunque, E' merito delle politiche del centrosini- La rivoluzione scientifica e l’innova- Non meno decisivo è proseguire nella Sono sfide essenziali per tutto il paese Serveche non sia solo programmazione una di opportunità.vincolo, ma creazione zione, spirito imprenditoriale, rischio per- zione, spirito imprenditoriale, professionalità – sonale, autopromozione, società avanzata e sono essenziali per una deve essere un riformismo moderno un sistema di capace di coniugarli con a quei regole e di diritti che consentano la società intera. valori di essere risorsa per di attività che ai sentanza a un universo aggiungersi ogni lavori dipendenti vede attività indipen- giorno nuove forme di denti, autonome, parasubordinate, coo- perative, professionali che tutte concor- rono a determinare la qualità dell’impre- sa e dello sviluppo. E, peraltro, regole e diritti sono necessari per nuove forme di lavoro autonomo che spesso presentano caratteri di precarietà e subalternità non dissimili da quelli che si manifestano in settori di lavoro dipendente. nella sua complessità come un sistema di relazioni sociali, in cui vanno esplorate le possibili forme di partecipazione dei lavo- ratori alle decisioni che li coinvolgono. stra aver promosso e favorito un salto di qualità degli assetti produttivi e finanziari dell'economia italiana. Il risanamento dei conti pubblici, l'aggancio all'Euro e la sta- bilizzazione del cambio, la modernizza- zione del sistema fiscale, le politiche di privatizzazione e liberalizzazione, la pro- mozione - a partire dalla pubblica ammi- nistrazione - della società dell'informazio- ne, la nuova centralità assegnata alle poli- tiche della formazione e di riforma del sistema scolastico ed educativo: sono i tanti aspetti di uno sviluppo non più affi- dato ad un cambio debole o alla sola compressione dei costi, ma ad una più alta e competitiva qualità. zione tecnologica rappresentano anche per i prossimi anni la base materiale non solo per ridefinire le forme del lavoro, ma anche il rapporto tra impresa e mercato, puntando a un innalzamento della qua- lità produttiva del sistema paese; ad una crescita delle dimensioni di impresa e della loro capacità di finanziamento; ad di setto- una effettiva apertura al mercato ri finora protetti; a liberalizzazioni, e non solo privatizzazioni, in settori finora scientifica monopolistici; ad una ricerca sostenuta dei flussi finanziari a livelli europei; ad una formazione permanente del lavoro essenziale per un mercato mobile, ma non precario; a un vasto pro- getto di ammodernamento infrastruttu- rale verso cui orientare forti flussi finan- ziari pubblici e privati; a uno sviluppo sostenibile che assuma l’habitat non solo come vincolo, ma come elemento costi- tutivo di una più alta qualità sociale e civile. modernizzazione delle pubbliche ammi- nistrazioni e nella semplificazione delle procedure - o, meglio, l’eliminazione delle stesse - tutte le volte che diventa di funzioni possibile. L’esternalizzazione svolte dalla Pubblica amministrazione, una trasparente accessibilità alla incenti- vazione delle iniziative imprenditoriali, la liberalizzazione e privatizzazione dei ser- vizi, la tutela della concorrenza in tutte le sue forme, la piena autonomia della ricer- ca e la stretta relazione fra questa ed il mondo produttivo sono le chiavi per rispondere alla parte più attiva e dinami- ca del Paese e per porre le basi per una nuova classe dirigente. se davvero si vogliono cogliere tutte le opportunità che vengono dall’economia globale. Sfide che richiedono una nuova l’Unità l’Unità Rallentato, per la mancata innovazione I DS non sono ancora un partito che gli Il campo di forze sociali che in Europa si riconosce nei parti-ti del PSE, in Italia all’Ulivo fa riferimento all’Ulivo. Tocca la politica delle alle-anze. E tocca di fissare all’Ulivo la respon-sabilità certe pre- regole futuro per la scelta del E non solo mier. dedurre che in Italia la sinistra - cioè un dedurre che in Italia la sinistra - non può e uomo o una donna di governo di alter- non potrà mai guidare un nativa ai conservatori? No. PDS-DS mostrò di Semplicemente, allora il di sotto- ritenere concluso - o comunque valutare - un cammino (quello della costruzione di un partito del socialismo europeo in Italia non connotato come ex comunista e quello del consolidamento di uno stabile soggetto unitario di tutti i rifor- misti) da lui stesso rallentato e contraddet- to. della sua cultura politica e della sua piat- taforma programmatica. Proprio quell'in- novazione che era in atto nei partiti sociali- sti europei quando il PDS aderì all'Internazionale Socialista - una sorta di vera e propria rifondazione della socialde- mocrazia. Contraddetto, con il discorso di D’Alema a Gargonza sopra il rapporto tra partito e Ulivo e con le scelte compiute in proposito negli anni successivi, fino alla preparazione delle elezioni del 13 maggio (le modalità per la scelta del candidato Presidente del Consiglio; la totale assenza di regole per la scelta dei candidati di colle- gio). da come segnato italiani possano percepire una netta discontinuità rispetto al PCI; né come un partito che, da solo, possa incor- porare la “vocazione maggioritaria” o esse- re soggetto-guida dell’intera coalizione. E’ insi- un punto cruciale che spiega perché stiamo tanto sulla strutturazione dell'Ulivo e sul nuovo partito del riformismo sociali- sta: sono queste le due scelte che assegna- no alla sinistra un ruolo non subalterno, e nello stesso tempo politicamente efficace nella costruzione del futuro dell'Italia. *** In Italia il soggetto portatore della Per questo l’Ulivo va coltivato e fatto Se l’Ulivo ha potuto raccogliere il con- E' l'Ulivo che conferisce funzione di L’Ulivo per noi: L’Ulivo federazione di partiti, associazioni, movimenti, individui "vocazione maggioritaria", il soggetto che aspira a governare e si oppone al centrode- stra, è l'Ulivo. E' l’Ulivo lo strumento attra- verso il quale i riformisti italiani possono costruire una credibile proposta di gover- no, fondata su di un nuovo equilibrio tra le esigenze della libertà e quelle della sicu- rezza, contrapponendosi al populismo individualista del centrodestra. crescere, combattendo apertamente tutti i particolarismi e le tentazioni egemoniche delle sue singole componenti che lo hanno indebolito e ne hanno minato la credibilità. senso di un così ampio numero di cittadini – molto al di là della somma dei consensi dei partiti che ne fanno parte – ciò è dovu- come una to al fatto che esso è percepito sorta di organizzazione non partitica, non burocratica, cui si può partecipare anche senza essere iscritti a niente. Questa idea dell’Ulivo deve contaminare e corrodere tutte le vecchie forme-partito. governo ai singoli partiti che ne fanno parte: per questo, l'innovazione e la stessa aggregazione delle singole componenti della coalizione può essere perseguita con Noi pensiamo che la critica e l’opposi- Noi pensiamo che la critica Ulivo, Margherita, DS Insistiamo sull’Ulivo e sul nuovo parti- sono to del riformismo socialista perché le due scelte che assegnano alla sinistra un ruolo non subalterno nella costru- zione del futuro Bene la nascita della Margherita, male nella la tentazione di assorbi-re nei DS) il progetto Margherita (oppure dell’Ulivo zione nei confronti della destra saranno zione nei confronti della meno si conte- tanto più efficaci quanto e di voler esistere sterà alla destra di esistere invece sui tratti e come tale; e si farà leva che la caratteriz- comportamenti illiberali in modo imbaraz- zano e la distinguono simili all'Italia, zante dalle destre dei paesi smettere- Solo così nostri amici e partner. e mo di oscillare fra "demonizzazione" "inciucio". *** Solo pochi anni fa, giusto all’indo- Ma i DS e il centrosinistra hanno perso *** Solo dopo il 12 maggio si sono Il fatto più importante e più carico di mani della costituzione del governo Prodi, il primato dei partiti e la concezione dell’Ulivo come semplice coalizione di par- titi erano convinzioni chiaramente espres- se dai segretari dei due partiti maggiori, il PDS ed il PPI. D’Alema, in particolare, impostò una strategia che partiva da pre- messe esattamente antitetiche a quelle che abbiamo ora esposto: essere il Pds-Ds, gli eredi del comunismo italiano, e non l’Ulivo, il soggetto a vocazione maggiorita- ria, proprio come negli altri grandi paesi europei lo erano i partiti del movimento operaio e socialista. Di qui –al momento della caduta del governo Prodi, provocata dall'irresponsabile scelta di RC– la scelta di portare il leader dei DS alla guida del gover- no, senza quel passaggio elettorale che lo stesso D'Alema aveva tante volte dichiara- to indispensabile. Di qui la forzatura politi- ca sulle elezioni regionali del 2000, per superare quel deficit di legittimazione popolare. sia le Regionali, sia le Politiche. Se ne deve cominciati a fare, anche nell'ambito dell'Ulivo, passi concreti che rivelano l'ab- bandono della tenace pretesa di poter far sopravvivere la nomenclatura partitica pre- cedente la "grande crisi". In precedenza non solo i DS, ma l'insieme dell'Ulivo erano divisi intorno a questa questione; lo dimostrano i lavori della Bicamerale come l'atteggiamento verso il referendum e sulla modifica della legge elettorale. La diversità della posizioni non passava fra i DS e le altre forze dell'Ulivo, ma attraversava l'Ulivo nel suo insieme. potenzialità positive è la costituzione della Margherita. Il tentativo di aggregare in un soggetto politico nuovo forze con tradizio- ni diverse, ciascuna di grande spessore, dimostra che si è finalmente capita la necessità del cambiamento. Dopo questo passo avanti resta da evitare un ultimo errore, che condurrebbe ad un vicolo cieco: immaginare la possibilità di assorbire nella Margherita le ragioni dell'Ulivo nel suo insieme, di fare della sola Margherita il "soggetto a vocazione maggioritaria" o di pensare che l'Ulivo possa sopravvivere a rapporti di "diseguaglianza" o di "egemo- nia" di qualcuno a scapito di altri, si tratti dei DS o della Margherita. Imboccare que- sta strada segnerebbe la morte dell'Ulivo; ne abbiamo avuta più di un’avvisaglia negli anni recenti. E' lecito prevedere e spe- rare che, sulla base delle esperienze fatte, questo errore venga evitato. I DS devono tuttavia avere chiaro che ciò dipende anche da loro. 30 La destra italiana va contrastata dura- mente per i suoi comporta-menti illibe- rali e per la concezione “pro-prietaria” del potere La questione è stata, in buona sostanza, La questione è stata, in Il giudizio sulla destra *** Non c'è chiarezza neppure nel giudi- Sono queste le ragioni specifiche e serie l'hanno determinata e delle trasformazioni l'hanno determinata tale da rendere illu- che ne sono derivate è ogni tentativo di sorio e controproducente quel che c'era restaurare e ristrutturare prima? a scegliere la stra- negata. Il che equivaleva crisi e dei suoi da della "reversibilità" della l'onere dell’argo- effetti, senza assumere E' stato un erro- mentazione e della prova. il più grave. A re grave, probabilmente falliti anche i causa di quell'errore sono risposte convincen- diversi tentativi di dare "grande crisi" aveva ti agli sconquassi che la istituzionale. E' prodotto anche sul terreno – e noi pensia- fallita la Bicamerale, anche il gruppo dirigente mo soprattutto - perché DS ha rinunciato a elaborare una proposta coerente di riforma, illudendosi che fosse possibile surrogarla con l'assunzione della presidenza della commissione stessa da che fallisse Si è lasciato parte del suo leader. per un pugno di voti il referendum del 1999, o apertamente osteggiato o lasciato in pasto alle divergenze esistenti. zio sulla destra. L'insieme del polo di destra, anche dopo l'ingresso di Forza Italia nel PPE, presenta un’ identità confusa e non definita anche per l’esistenza di pesan- ti incongruenze culturali e politiche fra le forze che lo compongono. Sono inoltre evidenti –e hanno segnato pesantemente i primi atti del governo– tratti incompatibili con lo stato di diritto e con i principi libe- rali: i molteplici conflitti di interesse, la proprietà di imponenti mezzi di comuni- cazione, televisiva e non, la disponibilità praticamente illimitata di risorse finanzia- rie da impiegare nella propaganda e nel- l’organizzazione politica. Per non dire di una concezione e di una pratica "proprieta- ria" del potere e dello stato nella quale con- vergono, ciascuno con il suo itinerario sto- rico-culturale, tanto FI quanto AN e la Lega e che proprio per questo può diventare un collante minaccioso per il diritto che tutti i cittadini hanno di vedere la cosa pubblica come una risorsa comune. (oltre quelle "ordinarie", che contrappon- gono sempre e ovunque destra e sinistra) che alimentano un giudizio sulla destra ita- liana e giustificano un contrasto partico- larmente vigili e severi. Ma queste, non altre. C'è chi pensa che se in Italia si enu- clea una destra, questa non può che essere inaffidabile dal punto di vista liberale e democratico; e pensa che, se questa destra prende in mano il governo a seguito di competizioni elettorali maggioritarie, ne derivano necessariamente pericoli autorita- ri e liberticidi. Questo non è un giudizio sulla destra; è un giudizio sull'Italia, la cui democrazia non sarebbe in grado di soste- nere l'alternanza, e risulterebbe stabile e sicura solo se organizzata su un inamovibi- le perno centrale. Solo se affidata alle rego- le proporzionali e alle pratiche consociati- ve. Noi consideriamo sbagliato questo giu- non tiene conto dei dizio sull'Italia: perché cambiamenti intervenuti nella società e non tiene conto della nella cultura; perché collocazione e dei legami internazionali considera attuali dell'Italia; e infine perché il quinquennio 89-94 come un periodo che si può chiudere in parentesi per rimet- tersi sui binari precedenti, dopo il malau- gurato e inopinato deragliamento. E' que- sta incertezza di giudizio che spiega il macroscopico errore compiuto dal centro- sinistra in tema di conflitto di interessi. pagina Mozione congresso ds 29 pagina La crisi politica ’89-’94 ha rotto i ponti La crisi politica ’89-’94 ha rotto Una col passato. Non è reversibile. parte dei DS si è illusa che lo fosse. dove si è sbagliato in Questo fa capire Bicame-rale e le ragioni del mancato del ‘99 impegno nel referendum La lezione di Genova: prendere sul serio La lezione di Genova: prendere di tanti le ragioni dell’indi-gnazione la politica del fare giovani e rafforzare Siamo, di conseguenza, incompatibili con Siamo, di conseguenza, garantite le con- la violenza quando sono Su que- dizioni per una lotta democratica. i riformisti devono sto punto – come tutti – saremo netti, motivati, senza alcuna incertezza o oscillazione. *** L'altro punto archiviato in modo *** L'altro punto archiviato E' rimasto aperto un interrogativo essen- *** I fatti di Genova durante il vertice del *** I fatti di Genova durante Noi dobbiamo tenere nel giusto conto Il modo di rafforzare i ponti non può Il giudizio sulla crisi politica 1989-94 frettoloso e superficiale è la "grande crisi politica" degli anni 89-94. Solo da una let- tura condivisa di quel periodo è possibile far scaturire un nuovo senso di apparte- nenza nazionale e trovare fondamenti di legittimazione alle nuove istituzioni (anco- ra largamente da definire) e ai nuovi sog- getti politici che si sono aggregati, ma fanno fatica a motivarsi in modo positivo e convincente di fronte a sé stessi e di fron- te agli italiani. ziale per fissare una linea di condotta, per dare certezza ai militanti e alla pubblica opinione. Si trattava di una crisi che, per quanto profonda, avrebbe potuto essere reversibile, consentire cioè un ritorno alla sostanza – pur corretta in alcuni aspetti obsoleti – del precedente sistema politico, della precedente articolazione dei partiti? Ovvero la consistenza delle ragioni che G8 forniscono in proposito ampia materia G8 forniscono in proposito e le iniziative dei di riflessione. Le posizioni DS sono state segnate da incertezze e con- traddizioni, le cui cause politiche e cultura- li stanno – a nostro avviso – in quanto abbiamo detto fin qui. In particolare, è sembrato che la sinistra quando è al gover- no organizza il G8 e, quando è all'opposi- zione, manifesta contro. Inoltre, non si è adeguatamente considerata la natura molto differenziata del movimento "anti- globalizzazione", di un sentire molto diffu- so di estraneità verso "la politica" così come noi la interpretiamo. questa posizione di estraneità, non possia- non esistesse. Tra come mo comportarci l'indignazione morale che muove tanti ragazzi e ragazze e le risposte "realistiche" che la politica può fornire i ponti esistono, ma non sono né evidenti né automatici. La sinistra deve rafforzarli. E se non saremo in grado di farlo, la violenza stessa degli slogan, la contestazione radicale di un fenomeno storico considerato come un male assoluto, la concezione stessa che l’infrazione della legge è legittima anche in uno stato democratico quando è moti- vata da dissenso politico o morale, porte- ranno una parte del movimento a posizio- ni eversive, comunque non democratiche. essere quello di abbandonare il ruolo di politici riformisti e realisti, per "stare nel movimento". È quello di prendere sul serio le ragioni dell'indignazione e collegarsi ai pochi obiettivi che alcune parti del movi- mento esprimono. E partire da questi (norme per la regolazione della circolazio- ne di capitali speculativi, remissione del debito, aumento degli aiuti internazionali, dei paesi più effettiva apertura dei mercati forti ai prodotti di quelli dei paesi più poveri), senza cedere di un centimetro rispetto alle obiezioni serie di realismo e di fattibilità. Questo va ribadito anche perché non Questo va ribadito anche perché C’è di nuovo bisogno di dirlo: siamo incompatibili con la violenza. fusione dell'informatica ed altre innovazio- fusione dell'informatica insieme alla comu- ni tecniche, investono i servizinicazione anche la produzione, e soprattutto la finanza, è in atto quella grandiosa riorganizzazione e redistribuzio- ne di poteri che va sotto il nome di globa- le istituzioni della demo- lizzazione. Tutte crazia sono sottoposte ad una fortissima tensione, poiché la politica fatica ad assu- mere quelle dimensioni globali che sole possono consentirle di corrispondere alla globalizzazione economico-finanziaria in l’atteggiamento della sinistra atto. Tuttavia, tradizionale nei confronti della globalizza- zione è sbagliato. Sbagliato non solo nelle e ne esaspera i pericoli conclusioni, perché gli aspetti negativi, che indubbiamente ci sono, a discapito delle occasioni e degli aspetti positivi. E’ sbagliato nell’analisi, rap- presentando il mondo globalizzato in cui viviamo come schiavo delle “multinazio- soggetti nali” o delle “forze di mercato”, impersonali inafferrabili dalla politica e che dominano dall’esterno una dimensio- ne democratica che sarebbe tutta confinata negli stati nazionali. Ma le “forze di merca- to” e le “multinazionali” fanno il bello e il gli Stati Uniti cattivo tempo anche perché ed i principali paesi industrializzati voglio- in no che lo facciano. E lo vogliono perché questi paesi prevalgono (democraticamen- te!) governi che condividono un’analisi e sposano interessi secondo i quali una libe- preferibile ad dei capitali è ra circolazione di controlli internazionale una architettura incisivi. Questa è la visione (e gli interessi) che hanno vinto con Reagan e la Thatcher e che le sinistre non sono riuscite sinora a sconfiggere. Quando ci riusciranno –soprattutto nei principali paesi, negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in Giappone- potranno costruirsi forme di governo internazionali che limitino la propensione alla crisi di una globalizzazione senza con- trolli e consentano interventi più efficaci in quelle aree del mondo dove si concen- tra la maggior miseria. Prendersela con il e l’impo- potere delle “forze di mercato” tenza degli stati nazionali e della democra- zia è una grande scusa per giustificare le passate sconfitte e l’attuale mancanza di idee forti: se la sinistra ha idee chiare, se queste idee sono condivise, se queste sini- stre con idee forti e condivise vincono democraticamente in un numero suffi- ciente di grandi paesi, si possono introdur- re tutti i controlli e creare tutte le istituzio- ni internazionali necessarie a godere dei vantaggi della globalizzazione e a control- larne le conseguenze più negative. sono assenti segnali – non di rado a sinistra – che si possa giungere a considerare la democrazia qualcosa di inutile, se non un impaccio per raggiungere risultati conside- rati giusti e urgenti. Sicuramente la demo- crazia è chiamata a una nuova prova il cui esito non è scontato in partenza. La prova può e deve essere vinta eliminando le attuali aree di impotenza della democrazia, strumenti di e costruendo gli ricercando cui la democrazia ha bisogno per esercitare pienamente la sua efficacia nelle nuove condizioni che si sono create. *** Deriva da qui la necessità che la sini- stra riprenda oggi e motivi di nuovo una posizione nettissima sulla violenza: sull'u- so, la tolleranza, la giustificazione, l’indiffe- renza di fronte alla violenza. La violenza, oggi, oltre a ricadere sotto censure umane e morali, di principio, sempre valide, espri- me l'indifferenza o il rifiuto verso la "que- stione democratica"; segnala la disponibi- lità a disancorare l'azione, le prospettive, le sorti della sinistra dalla democrazia. Noi affidiamo tutto alla democrazia, al suo aggiornamento, al suo potenziamento. Davanti alla globalizzazione non ci si dal mito del mondo lascia incantare La schiavo delle “forze di mercato”. le formesinistra progetta del governo della globalizzazione *** Dopo il crollo del comunismo, e a *** L'Europa è il vero punto debole del è il vero punto debole *** L'Europa non può esse- La politica della sicurezza L'agglomerato delle destre che nel PPE si La globalizzazione seguito di processi che, sulla base della dif- blocco che oggi governa: sia per divarica- blocco che oggi governa: politiche fra le zioni di culture e di strategie sia per- diverse forze che lo compongono, e sociali, e ché le politiche economiche quelle istituzionali probabilmente anche tende, colli- alle quali il governo Berlusconi e con le ten- dono con gli impegni europei Per non dire denze prevalenti in Europa. si trattano que- della disinvoltura con cui di interesse e il falso stioni come il conflitto l'Italia dal senso e in bilancio, che isolano pubblica opi- dal costume comuni della nione europea. né dalla NATO, re sostenuta interamente delegata agli USA che hanno i loro interes- si e i loro punti di vista, non necessaria- mente coincidenti con quelli di altri attori o con quelli medi della comunità mondia- le. La fine dell'assetto bipolare propone con assoluta evidenza la necessità di pensa- re e costruire un nuovo sistema di equili- bri, di corresponsabilità, di governo mon- diale. Con altrettanta evidenza, questo sistema non può reggersi sul solo pilastro statunitense, per quanto forte esso sia. All'indomani del crollo del blocco sovieti- co sembrava che questa consapevolezza fosse molto diffusa. Ma è andata via via oscurandosi e oggi non sono pochi – chi auspicandola, chi temendola – quelli che ritengono possibile l'assunzione da parte degli USA dell'insieme delle "funzioni glo- bali". Nessuna ipotesi di assetto equilibrato e sicuro del mondo può ovviamente pre- scindere dagli USA e dalle sue risorse, a cominciare da quelle concernenti le libertà e la democrazia; ma se gli USA pretendes- da soli le "funzioni globa- sero di esercitare li" –o se lo credessero possibile gli altri– ci troveremmo di fronte non a un nuovo "governo mondiale" ma ad un "unilaterali- smo egemonico", foriero più di tensioni che di sicurezza. addensa non si sa quale idea abbia dell'Europa, come voglia collocarla rispetto agli USA, come e fin dove voglia estenderla ad Est, se e fino a che punto pensi di farle assumere specifiche e proprie responsabi- lità nel campo della sicurezza e lungo quali direttrici e con quali motivazioni geopoliti- che, se e quanto sinceramente accetti i vin- coli della moneta unica e delle relative convergenze, per non dire delle non anco- ra definite eppure necessarie politiche sociali; vincoli che stridono con sbrigativi approcci liberistici e attribuiscono un peso grande alle decisioni assunte in sede politi- ca. La destra, dunque, non appare a suo agio di fronte alle scelte e alle prospettive legate all'unità dell'Europa. La sinistra, ovviamente non solo per questa ragione, deve assumere con la massima determina- zione e coerenza l'idea dell'Europa unita, come punto di riferimento strategico di ne dipende la possi- lungo periodo: perché bilità di immaginare e costruire un nuovo equilibrio, condiviso e democratico, che consenta un accettabile governo del innovare e consente di mondo; perché consolidare la democrazia e le sue istituzio- storico, poli- l'Europa è l'ambito ni; perché tico e culturale nel quale da più tempo e con più impegno (purtroppo anche a prez- l'equilibrio e zo di grandi tragedie) si ricerca l'integrazione fra la libertà e l'eguaglianza, che costituisce la ragion d'essere stessa della sinistra. l’Unità l’Unità Le donne italiane hanno dimostrato di Le donne sono scolarizzate, anche più Nonostante molte leggi elaborate dai Per diventare maggioranza nel paese il E tutto ciò ripropone il problema irrisol- re forme, contenuti, linguaggi, luoghi della re forme, contenuti, linguaggi, donne che rappresentanza. Sono giovani studio e che paga- hanno scommesso sullo fare, per potercela no prezzi altissimi per donne i cui poter scegliere. Sono giovani spesso incontrano sogni e le cui aspirazioni egoismi, pigrizie, muri di cecità, antichi ricatti. avere capacità, competenze e talenti. Eppure le sedi decisionali dell'economia, della politica e dei media non hanno sapu- to avvalersi di tali risorse, né le donne sono riuscite a costruire strategie vincenti per imporsi. La politica resta il luogo più chiu- so ed ostile, come confermano i dati sulla rappresentanza femminile che collocano l'Italia agli ultimi posti in Europa e nel mondo. degli uomini, ma tante volte il loro sbocco occupazionale non è corrispondente alle qualità professionali e sono esse la compo- nente più consistente dei lavoro a tempo determinato. Ma il punto di maggiore sof- ferenza per le donne italiane - che fa paga- re un prezzo a tutta la società - è l'inimici- zia tra il tempo di lavoro e il tempo della cura, delle relazioni e della famiglia. Le conseguenze sono laceranti: l'abbandono del lavoro durante il periodo della mater- nità oppure, fatto ancora più grave, la rinuncia ad avere i figli che si desiderano. governi di centro-sinistra, a favore delle donne – a partire dalla legge sui tempi – anche nel rapporto con le domande e i bisogni delle cittadine italiane si è manife- stato un deficit di cultura riformista. La sinistra deve avvalersi di un nuovo rappor- to tra produzione economica e riproduzio- ne sociale per progettare le politiche eco- nomiche di sviluppo. centrosinistra, e prima di tutto la sinistra, deve dunque promuovere “un nuovo patto con le donne italiane”, ponendo al centro della sua idea di sviluppo del paese la piena cittadinanza femminile nel lavoro, nella vita sociale e familiare, e nelle istitu- zioni, per rendere l’Italia più giusta e più sia efficace è questo patto libera. Perché necessario che vengano adottate tutte le misure legislative e politiche per garantire al Parlamento nazionale e a tutte le altre assemblee politiche rappresentative una rappresentanza delle donne adeguata alla loro presenza nella società italiana. La sfida della modernizzazione solidale si vince con le donne protagoniste - nel '900 e anche nel nuovo secolo - del cambiamen- to. to del potere delle donne nel mondo, nella società e nella politica, per cambiarne rap- presentatività, democraticità, linguaggi, il nuovo contratto logiche, simboli. Perché che la sinistra deve stipulare con la società affidi nelle mani delle donne, a loro pro- getto, un mandato di cambiamento. TESI 15 LA CRISI DELLA POLITICA. LA RIFORMA DELLO STATO La lunga transizione istituzionale non è compiuta. Una crisi che nasce anche dalla mancanza di una visione condivisa della storia nazionale. Su questo nasce la grande forza dell’antipolitica, caratteristica della destra italiana, e di conseguenza la diffi- coltà a riformare il sistema politico e istitu- zionale. Il fallimento della Bicamerale la necessità di riformeripropone che contra- stino derive populiste e plebiscitarie. Riforma federalista dello stato; consolida- mento istituzionale e legislativo del bipolari- Oggi le politiche sociali debbono essere opportunità per donne e uomini; valorizza opportunità per donne l’in- e sostiene le famiglie riconoscendone accompagna sostituibile funzione sociale; e paternità; offre il desiderio di maternità i lavori; crea un un corredo di diritti a tutti di cittadinanza agli immigrati percorso di diritti e di dentro un patto condiviso pieno doveri, a partire dal riconoscimento E fondamen- della loro dignità di persone. essere la universa- to di ogni politica deve l’uguaglianza dei lità delle prestazioni e diritti per ogni persona. considerate, al pari di altre attività, produt- trici di idee, tecnologie, ricchezza e occu- pazione, superando una vecchia concezio- ne che vedeva il welfare come settore sepa- rato rispetto allo sviluppo economico e alle politiche del lavoro. E la finalità pubblica e generale di uguali diritti e prestazioni a ogni cittadino dovrà essere perseguita sia riconoscendo – con risorse adeguate – il ruolo delle strutture pubbliche, sia avva- lendosi di risorse e strutture private, del volontariato e del no profit, coinvolgendo gli attori locali, secondo un principio di sussidiarietà. Libertà, equità, sostenibilità economica, apertura ai cambiamenti: que- sti sono i valori orientativi del welfare del nuovo secolo, al cui centro ci sia la libertà di ogni cittadino, di ogni persona. La riforma della società e l’innovazione Le donne hanno realizzato i cambia- Dalle giovani, in particolare, viene la TESI 14 UN NUOVO PATTO TRA LE DONNE ITALIANE E LA SINISTRA dei più Le donne sono state protagoniste di modernizzazioneincisivi processi e dei cambiamenti del secolo appena trascorso. la demografia, Hanno cambiato il lavoro, la famiglia, i valori della società. Soprattutto, hanno imposto la fine della e separazione fra il tempo della produzione Cambiamenti che della riproduzione. impongono una piena cittadinanza femmi- nella vita sociale, nelle isti- nile nel lavoro, tuzioni. Serve nella politica, nelle istituzioni e nei partiti femminile una rappresentanza che riconosca il ruolo per delle donne costruire una democrazia paritaria. Queste sono le basi di un nuovo patto tra la sini- stra e le donne italiane. dello stato sociale non si possono fare se le donne non ne sono protagoniste. menti più grandi del secolo alle nostre spalle. Hanno cambiato il lavoro, lo hanno "femminilizzato" - anche se in Italia il tasso di occupazione femminile resta tra i più bassi d'Europa - e hanno imposto la fine della separazione tra tempo della produzio- ne e tempo della riproduzione. Hanno cambiato il rapporto tra il tempo di lavoro ed il tempo della cura delle persone. Hanno modificato la composizione demo- grafica del Paese. Hanno riproposto in chiave moderna il valore della famiglia, nei rapporti superando vecchi gerarchie interpersonali e affermando i diritti di cia- scuno. Hanno affermato una nuova idea della libertà, basata sul riconoscimento capace di della differenza sessuale e perciò evidenziare il legame che unisce ciascuna persona all'altra come misura della propria affermazione individuale. E il punto di vista delle donne ha innovato i valori, i sensi comuni, il costume della società moderna. spinta a non abbandonare il cammino del- l’autonomia femminile che viene vissuta e riscoperta a seconda delle fasi della vita, con maggiore libertà, voglia di sperimenta- zione e di scambio di esperienze. Da loro viene la sollecitazione più netta a rinnova- 20 Rispondere alla domanda di libertà l'offensiva respingere Occorre perciò Le politiche di welfare devono risponde- Ma la strategia della cittadinanza, quan- E’ ciò che si chiama “coesione sociale”, a TESI 13 UNA SOCIETA’ SENZA ULTIMI. SOCIALE UNO STATO PER LA PERSONA. a cia- Costruire una società capace di offrire scuno le opportunità gara la per vincere si tratta, come vita. Non della propria soltanto “chi sostiene la destra, di aiutare nes- in modo che ma di fare indietro”, resta una Noi vogliamo indietro. suno resti società in cui non ci siano più gli ultimi e penultimi, ma uguali diritti e pari presta- zioni per ogni cittadino. Per questo, antichi e nuovi diritti della persona sono il fonda- mento della cittadinanza e devono diventa- capace di supe- l'obiettivo di un welfare re formerare di assistenzialismo, di utilizzare strutture private, di e risorse pubbliche e la funzione sociale della fami- valorizzare glia e di avvalersi del contributo essenziale del “terzo settore”. significa assumere i diritti di cittadinanza come il terreno su cui rifondare il welfare del nostro secolo, rigenerandone la funzio- ne. Lo stato sociale non può essere consi- derato come un costoso sistema di garan- zie che frena lo sviluppo, ma come fonte di opportunità, in una società sempre meno rigida nei ruoli e nei tempi di vita, e che per questo restituisca al singolo la scel- ta dell’organizzazione della propria vita. di utilizzare il discre- neo-liberista che cerca dito del sistema di welfare provocato in distorto delle molti cittadini dall'esercizio politiche di tutela, dagli sprechi, dalle inef- ficienze e dagli eccessi burocratici. Per la sinistra è irrinunciabile il carattere univer- salistico del welfare, a partire dalla sanità, dall'istruzione e dalla previdenza. Nel con- tempo il nostro obiettivo deve essere quel- lo di rendere sempre più giusto ed efficien- te il sistema di welfare, tenendo conto delle nuove stratificazioni sociali, dei nuovi lavori e delle nuove povertà, e facendo leva non soltanto sulla macchina statale, ma anche sui doveri e sulle responsabilità sociali. Il welfare del futuro deve recuperare elementi delle sue origini comunitarie e mutualistiche. re a bisogni antichi come il contrasto della povertà - ancora così diffusa nel nostro Paese, anche in fasce sociali come i giovani - ed a domande inedite, differenziate e variabili: l'allungamento della vita media; la riduzione delle nascite; la presenza sem- pre crescente di persone immigrate; il pas- saggio dal lavoro ai lavori; l'innalzamento dei livelli di scolarità soprattutto femminili del e la maggiore apertura del mercato lavoro alle donne; la domanda crescente di di beni ambientali e culturali, la ricerca una dimensione del tempo più umana. Sono domande di libertà e di qualità nuova della vita e richiedono uno stato sociale pensato in modo nuovo. do diventa così ambiziosa, non può fer- marsi alla rivendicazione di diritti, deve porsi il problema di quali siano le istituzio- ni che ne garantiscano a tutti l’effettivo premesse eti- e di quali ne siano le esercizio una comunità – a maggior che. Perché ragione se multietnica e multiculturale – sia forte è necessario anche un senso di condivisione e di responsabilità comune. cui la politica ha il compito di provvedere con istituzioni che la sostengano e supe- rando l’eventuale conflitto tra diritti e coe- sione. Un moderno sistema di protezione sociale si fonda sulla valorizzazione del sapere e della formazione; promuove pari pagina Mozione congresso ds 21 pagina tura e alle esperienze del socialismo euro- peo. Una sinistra che si pensi nell’Ulivo e dell’Ulivo la casa dei rifor- concorra a fare misti italiani. il cammino di unità dei diversi Riprendere riformismi della sinistra avviato al la proposta e raccogliere di Torino Congresso di Giuliano Amato per costruire una sini- divisioni del stra unita capace di superare una larga opinione passato e rappresentare di sinistra. Una sinistra riformista potrà il rapportofavorire tra Ulivo e riformismo europeo. E’ questa, dunque, la sinistra a cui pen- Una sinistra che si pensi nell’Ulivo e Una sinistra che – portando a compi- Un partito di sinistra capace di far E anche in questo caso, peraltro, può Con lo stesso spirito accogliamo la solle- D’altra parte le ragioni che a lungo Nulla giustifica più il permanere a sini- siamo. Una sinistra riformista che fonda la propria identità sull’innovazione, sul rap- porto tra sapere e lavoro, sulla libertà, la cit- tadinanza e i diritti. voglia, con la sua identità riformista, con- tribuire a fare dell’Ulivo la casa comune dei riformisti italiani. mento la “svolta” dell’89/91 - si colloca così a pieno titolo nel pensiero e nelle idea- lità del socialismo democratico, non solo affiliata all’Internazionale socialista perché esprime e pratica quella e al Pse, ma perché cultura politica e programmatica che, da tempo, consente ai partiti socialisti e social- democratici europei di assolvere a una fun- zione dirigente. incontrare e fondere storie, culture e per- corsi diversi riprendendo il cammino al primo Congresso dei avviato a Torino, DS nell’incontro tra il PDS e l’esperienza dei Cristiano sociali, dei Laburisti, dei Comunisti unitari, di Repubblicani e laici. di reciproca contaminazione Un percorso culturale non compiuto e anzi frenato da ritardi e lentezze. soccorrere l’esperienza europea se solo si pensa al contributo decisivo dato da cor- renti radicali e cristiane alla rifondazione del socialismo francese; all’influenza di forti esperienze evangeliche e di culture ambientaliste nei partiti socialdemocratici del Nordeuropa; al fatto che lo stesso Presidente dell’Internazionale Socialista, l’attuale primo ministro portoghese Guterres, è uomo di forti ed esplicite con- vinzioni religiose. citazione di Giuliano Amato a mettere a disposizione le energie del principale parti- to della sinistra italiana, i DS, per costruire una forza socialista plurima nelle radici, ma unita in un solo partito riformista. Un obiettivo di unità che ci siamo sempre posti e per il quale all'indomani del Congresso si dovrà lavorare senza indugi. hanno diviso e contrapposto le diverse anime della sinistra stanno alle nostre spal- le. La storica contrapposizione tra movi- mento comunista e socialdemocrazia è stata risolta dal crollo del Muro di Berlino e dal riconoscimento che l’esperienza del riformismo socialdemocratico è l’unica sinistra che ha vinto le sfide della società contemporanea. Le divisioni politiche che a lungo hanno contrapposto PCI e PSI sono anch’esse consegnate alla storia e oggi gli eredi di quei partiti si riconoscono in comuni valori e idealità, appartengono alle stesse organizzazioni socialiste interna- zionali, stanno insieme nell’Ulivo. stra di più partiti, tanto più quando il voto ci sollecita a dare corso a un progetto poli- tico capace di parlare non solo a quell’elet- torato che già oggi vota per i partiti della sinistra – DS, SDI, Comunisti Italiani, setto- ri ambientalisti - ma anche a un’opinione di sinistra ben più ampia, superando vec- chi schemi e vecchie culture della sinistra del Novecento, riconoscendo la funzione dei molti filoni del riformismo italiano, La questione decisiva è la qualità e la La questione decisiva Più in generale legge elettorale, ruolo E così, per altro verso, la diffusione delle E’ parte essenziale di un assetto istituzio- La legalità oggi è anche prevedibilità Affermare l’autorità della legge e dello Così come essenziale è affermare – non radicale riorganizzazione della pubblica radicale riorganizzazione l’opera amministrazione - proseguendo - e una estensio- avviata dal centrosinistra sulla scorta delle ne del federalismo fiscale, passata legisla- normative approvate nella fiscale fondato su tura. Un federalismo di poteri locali una corresponsabilità piena politiche sociali, sia sia nella gestione delle patto di stabilità. nel rispetto dei criteri del politica, oggi vitalità della democrazia plebiscitarie e da minacciata da tendenze del potere. una struttura oligarchica per un sistema Mantenendo ferma la scelta politico di tipo bipolare – che in questi anni si è consolidato con l’elezione diretta dei Sindaci, Presidenti di Provincia e Presidenti di Regione - occorre intervenire sui modi e le forme del bipolarismo in atto, sui gravi difetti di verticismo e di esasperata persona- lizzazione della vita politica, per ricostruire istituzioni che valorizzino tutte le forme di partecipazione e riconoscano il valore di fondo della rappresentanza politica. centrale delle assemblee elettive, riforma del sistema politico, promozione delle diverse forme di partecipazione dei cittadi- ni alla gestione della cosa pubblica, garan- zie democratiche nel sistema dell’informa- zione, sono tutti capitoli da riscrivere nella prospettiva di una generale democratizza- zione della vita politica. tecnologie informatiche e di Internet apre straordinarie opportunità per rinnovare le forme della democrazia e per ammoderna- re amministrazioni e servizi pubblici, realiz- zando così una nuova governance per il XXI secolo. nale riformato corrispondere alla domanda di legalità e sicurezza, temi che per troppo tempo settori della sinistra hanno conside- rato “di destra”, quando invece sono perce- piti dai cittadini come essenziali per la pro- pria vita quotidiana. delle conseguenze giuridiche dei propri comportamenti; l’incertezza delle leggi, la lentezza della giustizia, la non omogeneità delle decisioni, la non certezza della pena e delle sanzioni recano danni materiali ai cit- tadini e logorano la coesione civile del paese. Stato contro la criminalità organizzata; con- trastare le molte forme di illegalità che generano in molti cittadini una diffusa per- cezione di insicurezza; impedire che forme di corruzione possano nuovamente minare il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni; garantire una giustizia più accessibile e più rapida e un'effettiva certez- za della pena; assicurare alle forze dell’ordi- ne la formazione e le risorse necessarie per una tutela dell’ordine pubblico efficace e rispettosa della legalità: tutto ciò è condizio- ogni cittadino, vivendo in una ne perché società sicura, si senta più libero. solo nelle leggi, ma anche nei comporta- menti e nel senso comune della società – una etica pubblica che ispiri il modo di essere della politica, l’azione dei partiti e l’uso dei pubblici poteri TESI 16 UNA SINISTRA UNITA RIFORMISTA Ciò che serve è dunque una sinistra riformi- identità sull’inno- sta che fondi la propria vazione, sul rapporto e lavoro, tra sapere sulla libertà,e i diritti, sulla cittadinanza fortemente alla cul- ancorata alle idealità, La lunga transizione politica e istituzio- La lunga transizione politica A ciò ha concorso l’incapacità di espri- E’ tempo di offrire una rappresentazione Su questa analisi si è basato il tentativo di La Commissione Bicamerale – la cui isti- Portare a compimento la transizione isti- La riforma federalista approvata dal smo; informazione democratica ; legalità, e giustizia certa;sicurezza impegno perma- e una nuova nente sulla questione morale decisivi per etica pubblica: sono passaggi della vita una generale democratizzazione e larga partecipa-pubblica, alla cui vitalità sono indisso- zione le ragioni della sinistra lubilmente legate. nale - per le modalità con cui è precipitata nale - per le modalità con e per la la crisi della “prima repubblica” dei poteri pubbli- debole tradizione storica ci - non è ancora compiuta. mere un giudizio adeguato sulla vicenda storica repubblicana e di fondare l’apertura di una nuova stagione politica sulla base di una visione condivisa della propria storia. La tendenza a considerare l’Italia un paese intrinsecamente “sbagliato”, segnato da cinquant’anni di partitocrazia e di malaffa- re, è una visione minoritaria che, oltre a non essere all’altezza della storia di una grande nazione quale è l’Italia, ha accen- tuato gli elementi di “memoria divisa”, dando forza al “nuovismo” dell’antipoliti- ca caratteristico della destra italiana, e ha reso più lenta quell’alleanza dei diversi riformismi italiani che – ieri su sponde opposte durante la guerra fredda – oggi sono insieme nell’Ulivo. della storia repubblicana in cui possa rico- noscersi l’insieme della comunità naziona- le, restituendo un’elementare verità storica: pur in una competizione politica che ha conosciuto momenti di conflitto anche aspri e passaggi drammatici - si pensi all’e- versione nera e al terrorismo rosso - le classi dirigenti italiane hanno saputo guidare la ricostruzione e la rinascita del paese nella democrazia e nella pace. E alla storia dell’Italia - diventata in pochi decenni la quinta potenza del pianeta - appartiene con pieno diritto una sinistra italiana capa- sia nel – sia dall’opposizione, ce di esercitare governo - una funzione profondamente nazionale che nessuno può disconoscere. superare la debolezza del sistema politico nel suo complesso agendo sul doppio bina- rio dell’integrazione europea – per rispon- dere alla crisi dello stato-nazione – e della riforma istituzionale della politica italiana. tuzione, in alternativa all'ipotesi dell'Assemblea costituente, era prevista nel programma con cui l’Ulivo vinse le elezioni nel ’96 – rispondeva all’obiettivo di scrivere principi e regole per un “nuovo patto fra gli italiani" e per una nuova fase di vita della Repubblica. Che il tentativo sia fallito – per grave responsabilità della destra – non significa che non dovesse essere perseguito. Semmai ci si deve interrogare fino in fondo se si sia sempre avuta consapevolezza degli ostacoli che Berlusconi avrebbe opposto alle riforme. E, in ogni caso, l’incompiutez- za della transizione istituzionale rappresen- ta un punto di debolezza su cui oggi la destra – forte anche di un’ampia maggio- ranza parlamentare – può fare leva per pro- porre soluzioni plebiscitarie e populiste. tuzionale resta dunque una priorità dell’a- genda politica. centrosinistra – che dovrà trovare compi- mento con il referendum e con una suc- cessiva riforma per l’istituzione del Senato federale - rappresenta un passaggio crucia- le per un nuovo assetto dei poteri e dei rapporti tra stato centrale e territori regio- nali e locali, tra pubbliche amministrazio- ni e formazioni sociali, secondo principi di sussidiarietà e di federalismo cooperati- vo e solidale. La riforma sarà tanto più effi- cace in quanto ad essa si accompagni il pieno trasferimento delle risorse necessarie per reggere le nuove competenze, una l’Unità l’Unità Per noi l’Europa unita è un riferimento Per noi l’Europa strategico. Per la destra che ci governa, è il punto debole Risultato: non si è capita la portata e si è frainteso il senso della dell’Euro nostra parteci-pazione con la Nato nei Balcani *** Un primo effetto negativo è stata la Anche un altro importante passaggio, la Misuriamo adesso tutto il peso di questi Destra e Sinistra di fronte all’Europa *** La svolta che segnò la fine del PCI e che segnò la fine del PCI *** La svolta La sinistra e il governo: risanamento, sicurezza internazionale, Europa scarsa comprensione, quasi la estraneità, verso atti e risultati fra i più rilevanti com- piuti dai governi della tredicesima legisla- tura. Lo si è visto innanzitutto con l'ingres- so dell'Italia nel gruppo di testa dell'Euro: un obiettivo difficilissimo, ma soprattutto straordinario. Una grandissima riforma, non solo per lo spostamento di risorse eco- nomiche dalle rendite agli impieghi pro- colloca duttivi, ma soprattutto perché e trovare l'Italia all’avanguardia nel cercare soluzioni agli inediti, stringenti problemi della sovranità sovranazionale in Europa, capitolo essenziale per disegnare una nuova ipotesi di equilibrio, di cooperazio- ne e di governo democratico del mondo. Il raggiungimento di quel risultato non è stato vissuto come il più grande traguardo di una nuova politica riformista, ma quasi come un passaggio politicamente neutro; come il primo tempo, quello del "risana- mento", rispetto al secondo, quello delle riforme davvero proprie della sinistra. Il quale ha politico e culturale del varco potuto servirsi Bertinotti per affondare il governo dell'Ulivo è stato esattamente questo. consistente e impegnativa partecipazione nei Balcani, è all'intervento NATO militare stata vissuta nei DS in modo diviso: da alcuni come un’abdicazione ai valori e ai principi pacifisti della sinistra; da altri come una prova da sostenere, se non un rospo da ingoiare, per dimostrare la rag- giunta "maturità governativa"; da ben pochi come la partecipazione ad un atto di giustizia internazionale. Il problema vero - l’organizzazione e la garanzia della sicurez- za nel mondo dopo la fine dell'assetto bipolare- non ha raggiunto il grosso del partito. ritardi. Una parte della sinistra, e anche dei DS, considera quello dell'Europa e quello della sicurezza obblighi che possono, al più, essere subiti quando si sta al governo; ma, in sé, dimensioni estranee alla sinistra stessa. Al contrario, proprio oggi si dovreb- bero valorizzare al massimo e sviluppare tanto l'orizzonte dell'Europa quanto quello della sicurezza, grandi questioni aperte sulle quali la maggioranza e il governo attuali sono muti. la nascita del PDS doveva segnare l'inizio di la nascita del PDS doveva E' invece preval- un lavoro lungo e severo. concluso il proces- sa la fretta di dichiarare sinistra nuova. C’è so di transizione ad una del giorno stata la cancellazione dall'ordine che sono rimaste di questioni decisive, In particolare non chiarite e non risolte. due even- sono restati fuori dall'attenzione crollo del comuni- ti di portata storica: il fine dell'assetto smo, con la conseguente la dissoluzione in bipolare del mondo; e del sistema Italia del sistema dei partiti corpo con l’ politico che aveva preso democrati- instaurazione della Repubblica intimamente con- ca, anch'esso peraltro nesso con la collocazione geopolitica del nostro Paese. Crollo del comunismo, fine della prima Crollo Repub-blica: ripartire da lì, per capire meglio limiti ed errori Subito il processo costituente di un Subito il processo nuovo partito del riformismo socialista ponte verso il un Congresso europeo… futuro nucleo cruciale dei problemi che la sinistra nucleo cruciale dei problemi i vuoti, le dimenti- deve affrontare: senza canze, le contraddizioni, e qualche tratto demagogico, che riscontriamo in altri documenti. Non vogliamo fissare dentro il partito nuovi steccati o rinsaldare i vecchi; al contrario, invitiamo tutti a uscire da vec- chi recinti per ritrovarsi su una piattaforma fatta di cultura politica omogenea ai tempi e di iniziative politiche precise e piena- mente coerenti. Questa mozione mira ad affrontare con spirito aperto il rinnova- mento delle strutture del partito, a consoli- dare una sinistra di governo che permetta all’Ulivo di riconquistare la maggioranza. Il nostro sincero contributo alla unità del partito è tutto qui. Non riteniamo utile nessuna ulteriore protesi, nessun preambo- lo burocraticamente tranquillizzante. Il processo di unità è lungo e impegnativo; non si può chiudere con dichiarazione affrettate, generiche e di compromesso. Non è una premessa. E' un esito. *** Non chiediamo al prossimo congres- La costituzione di questo nuovo partito Ciò vale anche per la leadership del par- Innanzitutto per questo siamo contrari I voti raccolti da questa mozione I ritardi e gli errori politici che ci hanno condotto alla sconfitta elettorale e all'attuale crisi. so conclusioni “provvisorie”. Proponiamo di assumere la decisione di partecipare al processo costituente di un moderno parti- to del riformismo socialista europeo, non più "ex qualcosa". –se vuole risultare credibile agli occhi di milioni di elettori che vivono drammatica- mente la crisi della sinistra italiana e il suo apparente avvitarsi in divisioni e recrimi- nazioni tutte dominate dal passato– dovrebbe avviarsi subito dopo il Congresso dei DS e concludersi entro l’estate del 2002: la chiarezza e la tempestività delle decisioni sono condizioni indispensabili per il successo. In questo senso, noi riba- diamo l’esigenza che il Congresso dei DS sia “ponte” verso il futuro, dell’Ulivo e del partito unitario della sinistra riformista. tito dei DS: la grande legittimazione che deriva al segretario della elezione diretta da parte degli iscritti garantisce contro ogni forma di provvisorietà e precarietà, ma proprio per questo reclama il superamento – di fronte agli iscritti, in piena trasparenza – di ogni ambiguità in tema di direzione “duale” del partito. Gli iscritti votano ed eleggono, al Congresso, un segretario con le funzioni di alta direzione e responsabi- lità previste dallo statuto; non un segreta- rio e un leader nella veste del Presidente. danni molto ha prodotto La "diarchia" pesanti negli ultimi anni. Non crediamo per i "caratteri" delle due personalità che l'hanno interpretata, ma per ragioni intrin- seche. alla elezione di un Presidente nel prossimo siamo con- Congresso DS. E anche perché vinti che sia giusto e utile riservare la desi- gnazione di un presidente al nuovo partito che bisogna costituire; nel quale, se i DS decideranno di confluire, non potranno certo dirsi cooptati. andranno a sostegno della candidatura di Enrico Morando a segretario dei DS. 28 Il nostro contributo all’unità del partito:Il nostro una piattaforma omogenea ai tempi, senza bisogno di preamboli Sobrietà, coerenza, disponibilità ad Sobrietà, coerenza, solo questioni di non sono ascoltare: partito“stile” per i dirigenti del nostro *** L’obiettivo della nostra mozione è di *** L’obiettivo *** La piena laicizzazione della politica, non solo dei limiti che la politica ha per limiti che la politica non solo dei quelli che è bene sua natura, ma anche di pensia- ponga a sé stessa. Di conseguenza, apertamente mo si debbano affrontare criteri consuetudi- questioni che, secondo trattare in pubbli- nari, si è propensi a non co e ad affidare a sedi "riservate". Pensiamo l'avvio di una che la riforma della politica, imponga sempre e idea nuova di politica, trasparenza. Siamo comunque la massima convinti che anche le questioni più perciò da quelle che "delicate" - a cominciare e la disponibilità riguardano il reperimento necessarie allo svol- delle risorse finanziarie - debbano gimento delle attività politiche degli ade- essere affrontate dalla generalità renti e che anche le scelte in questo campo debbano coinvolgere la loro responsabilità. Occorre una soluzione adeguata finanzia- riamente e politicamente per l’estinzione del debito del partito. Una soluzione che non sarà mai definita se non sarà final- mente detto chiaramente ad ogni iscritto ed elettore del partito che le dimensioni raggiunte dal debito sono tali da costituire un vero e proprio limite allo sviluppo della funzione democratica del partito stesso. Una buona politica deve consentire a qua- lunque cittadino di sapere da dove essa trae le risorse di cui ha bisogno. Una politi- ca padrona di sé deve essere padrona delle proprie risorse. dispiegare di fronte a tutto il partito il cioè la sua emancipazione da costrizioni ideologiche e da controlli di apparati pone anche il problema dei comportamenti, dello stile dell'azione e della comunicazio- ne da parte degli aderenti e in particolare dei dirigenti, di tutti coloro che hanno cariche e responsabilità pubbliche in nome della sinistra e dell'alleanza alla quale la sinistra partecipa. In passato la "correttez- za" che diveniva talvolta "conformismo" era in un certo senso imposta, veniva all'individuo dall'esterno: si trattava di prenderne atto e di applicarla. Oggi non è più così; ed è un bene, è un segno di emancipazione. Ma proprio per questo, le persone – tutte e in misura proporzionale al loro ruolo, alla loro visibilità – sono chia- mate a trovare in sé stesse la giusta misura degli atti e delle parole, e non solo nell'eser- cizio delle funzioni politiche, ma in ogni viviamo, La società nella quale circostanza. con l'attenzione crescente alle persone, con la diffusione, anzi l'invadenza, dei mezzi di informazione, rende rilevanti anche messaggi involontari e che scaturi- scono da ambiti che con la politica non hanno a che fare. Si è, nella sostanza, giu- dicati per un modo di essere, di agire, di apparire complessivo; e spesso il giudizio si trasferisce dalle persone – tanto più quanto più sono autorevoli e rappresentative – alla parte politica nella quale stanno. La sobrietà, la coerenza, la disponibilità all'a- scolto, la capacità di evitare manifestazioni di sufficienza e di arroganza sono beni che – in genere – i cittadini apprezzano in chi ha funzioni politiche e si attendono in par- ticolare da chi si colloca a sinistra. Senza moralismi e burocratismi dobbiamo sapere che la costruzione di questa immagine sociale dipende dai comportamenti indivi- duali di tutti e chiama dunque in causa la responsabilità di ciascuno. Certo è che una sinistra che coltiva e trasmette questa immagine è più gradita, è sentita più vici- na. pagina Mozione congresso ds 27 pagina Il partito oboli pagati ad altri, alla U.E., alla Nato, oboli pagati ad altri, alla alleati. Un par- alla Confindustria, ai partiti vivere a lungo in tito di sinistra non può in cui i questa condizione di ambiguità, loro o perché suoi leader l'hanno tenuto incerti, o perché stessi erano confusi e della verità, temevano le conseguenze nodo va dunque dello scontro aperto. Il sciolto, anche dividendosi, come ci si è divisi senza alcuna spaccatura irreparabile quando Schroeder e Lafontaine nella S.P.D. si sono scontrati; e in molti altri partiti della sinistra in Europa. Una politica padrona di sé padroneggia Una politica padrona risorse… ci vuole più traspa- le proprie sul debito accumulato dai DS renza Più potere agli iscritti vuol dire: più vuol dire: agli iscritti Più potere riformademocrazia, più responsabilità, più federale del partito, referendum, risorse femminili. E basta con le diar- chie! *** Siamo convintissimi assertori della *** Noi vogliamo che il partito, come Pensiamo che i difetti oggi esistenti, C'è bisogno di una piena corrisponden- piena laicità della politica; consapevoli tutte le sedi attraverso le quali si esprime l'impegno politico nostro e di tutti quanti con noi sono uniti nell'alleanza per il governo, esaltino la responsabilità e il pote- re degli aderenti, di tutti coloro che hanno il diritto di prendere parte alla definizione delle decisioni, si tratti di un punto di pro- gramma o della scelta di una persona; per qualunque ruolo, dal più delimitato al più impegnativo. anche nell'impianto statutario, vadano rimossi non concentrando i poteri in modo centralistico o burocratico, ma disci- plinando ed equilibrando meglio l'esercizio del potere diffuso e "universale", senza il quale la democrazia si restringe e deperisce. Così, ad esempio, non pensiamo che si debba tornare indietro rispetto alla scelta del segretario da parte della generalità degli iscritti. Può tuttavia essere utile a equilibra- re il potere di quel segretario e a rendere trasparente la formazione della maggioran- za che ha il compito e la responsabilità di guidare il partito per un determinato perio- do, la presentazione e la votazione in con- gresso della segreteria che affiancherà e coadiuverà il segretario. Assumeremo a tal fine le iniziative di modifica dello statuto previste dalle norme vigenti. za tra la qualità dei fini che il partito si pre- figge e la qualità dei mezzi impiegati (rego- le per la decisione, verifica delle responsa- bilità). L'asfissia democratica che ha afflitto la vita dei DS ha indebolito l'ipotesi di strutturazione delle funzioni dirigenti sulla democrazia di mandato: essa può essere rilanciata solo in un più equilibrato conte- sto di pesi e contrappesi, dando finalmente attuazione alle norme statutarie relative alla riforma federale del partito; a quelle relative alle consultazioni referendarie tra gli iscritti (usate solo per un referendum sul nuovo simbolo, in partenza svuotato di significato); a quelle relative al partito-fede- razione di componenti politico-culturali ecc…); a quelle - (Associazioni, circoli, recentemente riproposte da un documen- to del Coordinamento nazionale delle donne DS - relative all'equilibrata presenza dei due sessi negli organismi dirigenti. Condizione indispensabile per il realizzarsi di questa compiuta riforma della struttura e dei metodi di gestione del partito è il pieno superamento di qualsiasi forma di stesso; e del partito direzione diarchica comunque di assetti di direzione che non consentano una puntuale applicazione del principio di responsabilità. Questa è la strada che noi indichiamo Il deludente risultato elettorale dei DS - In particolare, non c'è stata rottura di E’ l'incontro tra socialismo e liberalismo Molti sostengono che la sinistra non Questa è una contraddizione grave, che per "salvare i DS", per dare a tutti noi che ne facciamo parte convinzione e slancio, necessari non solo a noi, ma alla forza del- l'opposizione oggi, alle possibilità di vitto- ria dell'Ulivo in un domani vicino. con tutte le nostre forze "salvare Vogliamo vogliamo una sinistra nuova, i DS" perché incisiva e vincente al servizio dell'Italia che amiamo. Pensiamo, e lo diciamo senza reticenza o doppiezza, che i DS si salvano se non pretendono, se non si illudono di poterlo fare da soli, se evitano il pericolo mortale dell'autosufficienza. I DS sono indispensabili per la vitalità e la forza degli altri con i quali si uniscono. Gli altri sono indispensabili a noi per vivere la politica come grande impegno nazionale e inter- nazionale e non come testimonianza minoritaria e triste. identico a quello ottenuto nel 1992, subi- to dopo la nascita del PDS – chiude un ciclo politico: la svolta dell’89 ha sottratto le forze migliori del PCI al crollo del sociali- smo reale e ha dato luogo alla formazione di un partito che è stato protagonista della transizione ad una democrazia dell’alter- nanza. La gestione del partito nel decennio non è tuttavia riuscita a far nascere in Italia un partito che non fosse e non venisse per- cepito come partito ex comunista, ma avesse una cultura politica, un programma e una leadership tali da consentirgli di svolgere la stessa funzione politica che svolgono in Europa i partiti del PSE. continuità rispetto al governo del partito da parte del "centro" dell'ex PCI, così che il nuovo partito è risultato incapace di cogliere e riassumere in sé la pluralità delle diverse tradizioni della sinistra. Anche a Firenze, in occasione della nascita dei DS, ha preteso di procedere per cooptazione dall’alto. Per recuperare il terreno perduto, non è oggi sufficiente quello che –afferma- to e praticato quindici anni fa– forse lo sarebbe stato; cioè affermare che il princi- pale partito della sinistra italiana è mem- bro dell’Internazionale Socialista. Che è un partito socialdemocratico. Pesa la conti- nuità di una cultura della "diversità" che non accetta l'approdo del socialismo libe- rale. che consente ai grandi partiti del sociali- smo europeo di ridefinire la propria fun- zione, i tratti essenziali del proprio pro- gramma: il rapporto tra Stato e mercato, l’organizzazione dello stato sociale, le rela- zioni con i sindacati. Più in generale: il rap- porto tra politica, singoli cittadini e società civile. può essere liberale senza snaturarsi. Se que- sta è una convinzione diffusa, la sua conse- guenza è inevitabile: che in questi anni di governo la sinistra ha fatto una politica che non è la sua; che si è acconciata a por- tarla avanti, se non per cedimento alle ragioni degli avversari, per senso di respon- sabilità nazionale o per condizionamenti internazionali. il congresso dei DS deve affrontare di petto, poiché è il motivo principale dell'at- tuale condizione del partito. Un partito che da un lato vanta, in modo ripetitivo e poco convinto, cinque anni di buon governo; dall'altro, nel profondo, vive la politica condotta in questi anni come una politica non propria, come una serie di re: usare le energie e le risorse dei DS per re: usare le energie e le unità. Vogliamo una grande iniziativa di di tutte le forze del promuovere la raccolta socialista e dare riformismo di ispirazione coerenza all'Ulivo; stabilità, consistenza e tutte le forze vogliamo unire nell'Ulivo destra, per fare riformiste alternative alla di tutti i riformi- dell'Ulivo la casa comune sti e di tutti i riformismi. Su questo punto pensiamo esattamente Per questo consideriamo essenziale l'as- La prospettiva politica gli aspetti della loro condizione sociale, di gli aspetti della loro condizione e gli strumenti per predisporre le occasioni afferri tutto questo una azione politica che gli strumenti tradi- orizzonte. A questo fine di classe" non sono zionali di una "sinistra di mettere a sufficienti; non consentono fuoco i problemi, di elaborare soluzioni efficaci. La sinistra classista, ad esempio, ha sempre avuto difficoltà nell’incorporare nel proprio universo ideologico le doman- de delle donne, anche quelle che riguarda- vano il lavoro. Una sinistra liberale, una sinistra che parte dall’individuo, queste dif- ficoltà non le ha proprio: il riconoscimen- to della differenza è iscritto nel suo codice genetico. l'opposto di quanto sostengono altri nei DS. Una sinistra che si affidi alla sua ottica tradizionale, "classista" e "lavorista", non accentua oggi la sua capacità critica nei confronti della società, né rende più robu- sto il suo riformismo; produce invece una critica e un riformismo poveri. La forza stessa del riformismo dipende dalla apertu- ra ad altre tradizioni, ad altre culture. Esse forniscono elementi indispensabili non solo per il fondamento delle libertà ma anche per comprendere tanti problemi delle persone, per intervenire su aspetti essenziali della loro vita, per aiutarle a migliorarli. sunzione dei principi e degli strumenti del liberalsocialismo anche ai fini di una più efficace critica della odierna condizione sociale. Come consideriamo importantissi- mo l'apporto delle culture personalistiche e comunitarie di ispirazione religiosa che consentono di trarre dalle relazioni e dalle comunità in cui ciascuno è concretamente immerso – a cominciare dalla famiglia - risorse decisive per migliorare la vita delle persone e il livello della civiltà sociale. Vanno decisi due processi politici decisi due processi Vanno (distinti, ma uno condizione dell’ altro): delle forze riformisteaggregazione consoli- Amato) e socialiste (progetto damento dell’Ulivo *** Noi vogliamo così dare saldezza, I DS devono unirsi nell'Ulivo a tutte le Anche per irrobustire l'Ulivo, i DS devo- La nostra proposta si può così riassume- fiducia e prospettiva alle forze che sono oggi nei DS; in particolare a quelle che, provenendo dal PCI, attraverso la svolta di dieci anni fa, hanno voluto approdare alla sponda della sinistra di governo. Siamo convinti che, per farlo, è necessario che queste forze, con il loro prossimo congres- so, decidano di coinvolgersi pienamente in due processi politici distinti ma non sepa- uno è condizio- rabili uno dall'altro, perché ne dell'altro. altre forze del riformismo. L'Ulivo è l'al- leanza per il governo del Paese: il soggetto politico portatore della "vocazione maggio- ritaria", della capacità di competere per il governo; è la dimensione indispensabile che consente di essere forze di governo a tutte quelle che ne fanno parte. no in particolare contribuire alla raccolta delle forze riformiste di origine socialista, compiendo un atto esplicito che affermi - con una nuova discontinuità - la pari dignità delle forze che non provengono dal PCI anche nella formazione e nella scelta della leadership. Questo atto consi- ste, a nostro avviso, nel sostenere il proget- to proposto da Giuliano Amato e nel pro- porne una leadership coerente ad esso. delle forze riformiste di ori- L’aggregazione gine socialista deve essere contemporanea e contestuale al consolidamento dell'Ulivo, alla sua strutturazione democratica e orga- nizzativa, con procedure e istanze comuni chiaramente definite. l’Unità l’Unità I partiti – dopo la lunga notte del fasci- Sappiamo come poi via via si sia prodot- Se oggi è finita la stagione dei grandi Le cose non stanno così. In ogni paese Il vecchio tempo dello Stato dei partiti è Qui sta il ruolo nuovo del partito: sem- ce di agire con efficacia nelle nuove condi- ce di agire con efficacia deve risolvere zioni della società moderna, la democratiz- alcuni problemi essenziali: interna e il pieno zazione della sua vita gli iscritti al proces- accesso da parte di tutti di tutti gli stru- so decisionale; la revisione menti di informazione e di comunicazio- ne, usando le opportunità offerte dalle nuove risorse tecnologiche; la costruzione di canali trasparenti di dialogo con la società, con le competenze, con i movi- menti organizzati; la dotazione di stru- menti efficaci di elaborazione programma- tica; la selezione dei gruppi dirigenti e dei rappresentanti nelle istituzioni con nuovi strumenti di formazione politica e con la valorizzazione delle qualità, delle compe- tenze, dell’autonomia personale; la indivi- duazione di forme e strumenti di finanzia- mento dell’attività politica coerenti con il rigoroso impegno di moralizzazione della vita pubblica e di rigorosa separazione tra politica e affari. smo – furono lo strumento per costruire la democrazia, per dare all’Italia Repubblica e Costituzione, fondandole sui valori del- l’antifascismo, per promuovere la parteci- pazione di grandi masse alla politica, per fare dell’Italia un paese grande e moderno. ta una crescente identificazione tra partiti – in primo luogo quelli al governo – e gestio- ne del potere che ha progressivamente logorato i rapporti tra politica e società, fino all’epilogo di tangentopoli che ha segnato una crisi profonda dei partiti e della loro credibilità nei cittadini. partiti “storici”, ciò non significa più che la politica possa fare a meno dei partiti e che, anzi, essi siano un ostacolo ad una consapevole partecipazione dei cittadini. democratico la politica si organizza attra- verso i partiti come libere e volontarie asso- ciazioni di donne e uomini che si unisco- no in nome di comuni valori e per perse- guire comuni e condivisi obiettivi. Ciò che oggi è necessario è un nuovo tipo di rap- porto tra politica e società, superando le vecchie concezioni del “primato della poli- tica”, ne’ adattarsi alle teorie del “partito personale”, all’idea e alla pratica di un nuovo notabilato che riduce la partecipa- zione politica ad un rapporto di fedeltà personale. Il ruolo del partito politico va reinventato e rilanciato, come elemento essenziale della dialettica democratica in un paese civile e moderno, come essenzia- le punto di collegamento tra le istituzioni e la società, in una prospettiva, quindi, che non può essere solo quella dell’ammini- strazione, dell’azione di governo, ma deve sempre tendere alla crescita democratica della società, al massimo sviluppo della partecipazione, al confronto delle idee e delle culture politiche. finito. Non si può più pensare di governare in nome di un blocco sociale come ai tempi dell’industrialismo. Governare signi- fica sempre più offrire regole capaci non di inibire, ma di favorire la libera scelta di cia- scuno; confrontarsi con una sempre più crescente complessità e varietà di poteri, non solo economici e non solo nazionali; “accompagnare” e orientare, più che diri- gere dall’alto, una società nella sua crescita. Comporta l’uso di strumenti e di canali che i partiti oggi non hanno, cambiare il loro linguaggio, rifondare strumenti di ela- borazione, di iniziativa politica e di relazio- ne con la società. pre meno strumento di gestione del pote- re, ma sempre più fattore di promozione sociale e culturale della comunità. Ciò è tanto più vero in un sistema politico che, tendendo al bipolarismo, consegna alle coalizioni la funzione di governo e affida Analogamente oggi la questione è dare Analogamente oggi la Un Ulivo strutturato e più forte non Il centrosinistra non è uno spazio chiuso Un Ulivo dinamico, capace di parlare no a un progetto di modernizzazione no a un progetto di nell’euro dell’Italia che trovò nell’ingresso all’Europa il e nell’ancoraggio dell’Italia suo elemento più visibile. patto di cittadinan- agli italiani un “nuovo Stato e dell’inte- za”, un nuovo senso dello della integrazione resse nazionale a fronte europea e della globalizzazione. contraddice l’articolazione e il pluralismo della coalizione, ma sollecita una riorganiz- zazione dei diversi riformismi che lo costi- tuiscono. La nascita della Margherita come formazione politica costituisce – dopo il successo elettorale – un passaggio essenzia- le per un Ulivo più coeso e più riconoscibi- le. Analogamente la sinistra deve oggi compiere scelte di unità e di suo rilancio, come condizione per un Ulivo più forte. all’interno del quale la crescita dell’uno sottrae forza e ruolo all’altro, né si tratta di stabilire ruoli precostituiti: alla Margherita il centro, alla sinistra di fare il “suo mestie- re”. La vera sfida per il centrosinistra è ela- borare una visione dell’Italia, anche attra- verso una competizione virtuosa e non conflittuale tra le diverse forze politiche dell’Ulivo, in cui ciascuno punti a espande- re il proprio radicamento. alla società italiana, sarà anche in grado di rilanciare il confronto con le altre forze di opposizione, quali Rifondazione e Comunista, l’Italia dei Valori, quelle Democrazia Europea, ricercando possibili intese che avrebbero potuto dare diverso esito alle elezioni del 13 maggio e hanno favorito il successo nelle elezioni amministrative di grandi città. Un altro grande nodo da sciogliere per In questi anni la forma-partito – capace Anche nella nostra esperienza la forma Un moderno partito della sinistra, capa- La crisi della sinistra si è manifestata anche nella crisi della sua forma - partito. Lo “Stato dei partiti” è finito: più che dirige- e orienta- oggi è decisivo "accompagnare" re, e predisporre la società nella sua crescita re ciascuno abbia più opportu- perché regole alle coalizioni nità. In un sistema bipolare spetta la funzione di governo, servo- mentre no partiti idea- capaci di visioni progettuali, forze, lità, istanze etiche su cui mobilitare intelligenze e passioni. Per questo la politica ha bisogno di partiti forti, strutturati, aper- e di ti alla società, nuovi nel modo di essere agire. TESI 18 UNA POLITICA FORTE DI IDEE, VALORI, PROGETTI PASSIONI, dare credibilità e forza al progetto della sinistra riformista: è il suo soggetto politico organizzato. per anni di leggere e rappresentare la società – ha conosciuto il progressivo ossi- darsi dei canali di comunicazione, un offu- scamento costante di immagine, un impo- verimento di relazioni, una riduzione con- tinua di adesioni e di risorse finanziarie. E tutto ciò si è tradotto in partiti via via più autoreferenziali, spesso più attratti dall’atti- vità amministrativa che non dall’azione nella società. partito e la cultura organizzativa che la ispira, sono gli aspetti su cui, dalla svolta del ’91 a oggi, meno si è inciso. è, in gran parte, ancora L’organizzazione quella ereditata dal Pci, ma più piccola, più povera, più lenta. Si impone una radi- cale svolta, che ripensi la politica organiz- zata e il modo di essere dei partiti nella società italiana di oggi. 22 Un nuovo processo unitario a sinistra Un nuovo processo unitario Il centrosinistra è una scelta strategica, Ridefinire e rilanciare così la funzione di Il risultato elettorale, anche per l’azione Il consolidamento e il radicamento nel ’95 nacque dall’incontro del L’Ulivo Il centrosinistra è una scelta strategica, per- Il centrosinistra né sinistra vincono da soli. ché né centro, va radicato con scelte politiche ed L’Ulivo organizzative nelle istituzioni e nel territo- agli italiani un nuovo patto di cit- rio. Dare la vera sfida per il centro- tadinanza, perché una visione dell’Italia sinistra è elaborare di quella della destra, anche più credibile attraverso una competizione virtuosa e non conflittuale tra le diverse forze politiche dell’Ulivo. Il successo della Margherita rafforza l'Ulivo. Adesso anche la sinistra scelte di unità per un Ulivo deve compiere più grande. TESI 17 LA NOSTRA COALIZIONE, L’ULIVO aprendo una ricerca e un dibattito reale, ricerca aprendo una di coinvolgere spregiudicato, serio, capace sinistra. In tale l’insieme del popolo della è la realizzazione di processo fondamentale e il rilancio unita- una forte unità sindacale Una sini- rio del movimento cooperativo. così anche assol- stra riformista unita potrà di rapporto vere a una funzione essenziale dei riformisti ita- tra l’Ulivo – che è la casa Europeo, liani – e il Partito del Socialismo che rappresenta- laddove siedono i partiti il riformismo. no in ogni paese d’Europa riaprire un dialogo deve tendere anche a con Rifondazione positivo e costruttivo di evidenti Comunista, pur nel permanere divaricazioni programmatiche e strategi- che. E va dunque riaperto il confronto sui contenuti, sugli obiettivi, per creare possi- bilità di convergenza, per l’oggi e per il domani. tanto più in un sistema bipolare in cui i destini di ogni forza politica sono legati indissolubilmente al successo della coali- zione. una sinistra riformista è anche il modo migliore e più proficuo per far crescere l’Ulivo, evitando l'errore compiuto dall’in- sieme della coalizione dopo la vittoria del ’96, quando non si scommise sul valore dell’Ulivo favorendone il logoramento a vantaggio di una frammentazione partitica incapace spesso non solo di coesione, ma anche di sentimenti e linguaggi comuni. efficace svolta da Francesco Rutelli, ha dimostrato la vitalità della coalizione e le possibilità di crescita dell’Ulivo, non come superamento delle identità politiche, ma come luogo permanente di collaborazione strategica tra le diverse componenti del centrosinistra. E il risultato elettorale indica in modo inequivocabile che l’elettorato – in misura peraltro crescente – si identifica nella coalizione. dell’Ulivo è dunque passaggio indispensa- bile per dare all’opposizione profilo e qua- lità adeguata. Ma tale scelta non può avve- nire solo per forza di inerzia post-elettorale. Comporta misure politiche e organizzative consapevoli quali l’organizzazione perma- nente dell’Ulivo nei collegi elettorali, la Federazione dei gruppi parlamentari del centrosinistra, un’azione coordinata e por- tavoce unico nelle Commissioni parla- mentari, una annuale Conferenza pro- grammatica nazionale. Così come occorre individuare metodi di selezione della lea- dership della coalizione e delle candidature che coinvolgano forze politiche, elettori e cittadini. riformismo della sinistra democratica con il riformismo cattolico e i settori più dina- mici della borghesia imprenditoriale intor- pagina Mozione congresso ds 23 pagina Calledda Antonio Calvi Guido Calvisi Giulio Calzone Antonio Caminiti Giuseppe Camocardi Claudio Campagnoli Duccio Campione Vittorio Caneva Franco Cannarozzo Raffaele Canova Valeria Cantaro Antonella Capatti Carmen Capisani Cristiano Capitani Fabio Capitelli Piera Capobianco Franco Capobianco Gianna Capodicasa Angelo Capone Nino Cappella Michele Capriuolo Dante Carapella Giovanni Carbone Vanda Carbone Giuseppe Caredda Giorgio Carella Renzo Carelli Francesco Cariani Italo Carini Ernesto Carletti Giancarlo Carli Carlo Carli Anna Carli Anna Maria Carli Marco Carnaroli Cesare Carnovali Luigi Carofiglio Giuseppe Caroli Gianna Caronna Salvatore Caroselli Stefano Carozza Elio Carpi Umberto Carra Marco Carrozzo Gaetano Carta Tonino Casadei Barbara Casadio Claudio Casali Emilio Cassinelli Germano Castagnoli Maurizio Serve un partito capace di valorizzare i “gruppo diri- Un partito che abbia un E soprattutto un partito diretto non da Profilo a cui corrisponde Piero Fassino Un partito, infine, che riacquisisca il to a rigidi schemi correntizi. base di apparte- suoi dirigenti non sulla ciascuno effettiva- nenze, ma di ciò che e di promuovere mente sa, sa fare e fa di quadri che quella nuova generazione strutture locali. già oggi dirige molte nostre più forti gente”, costituito dalle personalità collocare anche la e riconosciute, capace di maggiore personalizzazione della politica – che è un tratto ineliminabile della demo- crazia moderna – entro una collegialità che valorizzi tutte le potenzialità culturali e intellettuali di cui un partito è ricco e che riconosca adeguatamente funzioni diri- genti a chi proviene da esperienze diverse dal PCI. un leader solitario ma da un Segretario nazionale che offra la più ampia garanzia di una direzione politica salda, di una gestione del partito democratica, di forti relazioni con la società, e di saper costruire intorno a sé un gruppo dirigente ampio, plurale e solidale. che proponiamo come nuovo Segretario nazionale dei DS. valore della “solidarietà”, di cui tutti noi avvertiamo il rischio di uno smarrimento. Un partito ha bisogno di valori, strategie, programmi, obiettivi. Ma tutto ciò non basta se si smarrisce il senso di una comu- ne appartenenza, di un’impresa comune a cui donne e uomini si sentano legati prima di tutto per ragioni etiche e civili. E quella solidarietà è tanto più necessaria nel momento in cui non si vogliono falsi una- nimismi. La possibilità per ciascuno di esprimersi liberamente, e anche di distin- guersi, sarà tanto più feconda quanto più si sia consapevoli che tutti noi siamo impegnati in una comune missione per un comune destino. Borgogno Giuseppe Borioli Daniele Borrelli Luigi Borroni Roberto Botti Silvia Bottoni Giorgio Bova Domenico Bova Giuseppe Bozzano Cesare Bracco Fabrizio Brandolini Sandro Brenta Lino Bresso Mercedes Brigante Giovanni Brigante Salvatore Briganti Mauro Briganti Quirino Brignoli Maria Ines Brina Massimo Broccia Sandro Broccoli Paolo Brun Rosanna Brunale Giovanni Brunato Maria Pia Bruschetti Manuela Bruscia Salvatore Brutti Massimo Bubbico Filippo Budin Milos Buffagni Remo Bugli Vittorio Buglio Salvatore Bulgarelli Vanni Buono Elio Buratto Antonio Gianfranco Burchiellaro Burlando Claudio Bussolotti Sirio Bussoni Mauro Buzio Alberto Buzzi Gianstefano Cabras Antonello Caccavone Michele Caddeo Rossano Caiani Mimmo Caielli Roberto Caivano Pietro Calabrese Ciro Calamante Mauro Caldarola Giuseppe Calderara Giovanni Benelli Daniela Benesperi Paolo Benglia Franco Benigni Beppe Benuzzi Aleardo Benvenuto Giorgio Beretta Nino Bergami Patrizia Bergianti Claudio Bernareggi Luca Bernazzoli Vincenzo Bertelli Alfredo Berti Melissa Bertoldi Mauro Bertolesi Egidio Berton Giancarlo Bertoncini Antonio Bertoni Adriana Bertossi Rita Bertozzi Loretta Besso Cordero Livio Betti Antonio Bettini Goffredo Bezzi Roberto Bianchi Romana Bianco Lello Biasco Salvatore Bignami Gianfranco Biolghini Tiziana Biral Stefano Bisacca Sergio Biscaldi Mauro Bisogni Mariachiara Bissoni Giovanni Boccalini Franco Boccaro Arturo Bocchini Arianna Bocci Mario Boeti Nino Boghi Ferruccio Bolognari Mario Bolognesi Daniele Bolognesi Carlo Bolognesi Marida Bombelli Primo Bonagura Sergio Bonecchi Valerio Bonifacio Paolo Bonini Anna Bonino Giuseppe Bonito Francesco Un partito “di donne e di uomini”, Un partito “di donne Un partito “aperto” che, forte della sua Un partito “democratico e unito” in cui Per questo - ferma restando la libera arti- profondamente nella società e capace di profondamente nella società e di lì trarre le rappresentare la quotidianità politica. ragioni della propria azione nel proprio capace di far vivere davvero femminile e modo di essere la soggettività le donne puntan- per questo di valorizzare all’obiettivo del do nei prossimi tre anni in incarichi di 40% di donne impegnate oltre che a una direzione ai diversi livelli, loro significativa presenza negli esecutivi. autonomia culturale, sia capace di stabilire con le sedi di produzione intellettuale e culturale un dialogo e uno scambio conti- nui, superando definitivamente l’idea di un partito che ha un sapere “suo” da com- parare con altri. la dialettica tra posizioni distinte non sia prigioniera in formazioni correntizie chiu- se e rigide che vanno superate, per favori- con- di una più vera e re, invece, la ricerca sapevole unità, riconoscendo a iscritti ed elettori l’effettiva possibilità di contare e una piena cittadinanza politica. colazione del pluralismo interno - le mozioni congressuali devono esaurire la loro funzione con lo svolgimento del Congresso e non dare luogo a correnti per- manenti. Ed è opportuno che il Congresso nazionale, in sede di revisione dello Statuto, renda più flessibile lo svolgimento dei Congressi prevedendone più modalità (per mozioni, per tesi, per dichiarazioni di intenti, per temi singoli). Così come appa- re opportuno che il Congresso esamini la possibilità, in futuro, di eleggere il Segretario nazionale con voto disgiunto dalle mozioni, in modo da consentire una scelta libera e fondata su più criteri di valu- tazione – linea politica, capacità di direzio- ne, autonomia culturale, accreditamento la esterno – e a chi sarà eletto di esercitare propria responsabilità senza essere vincola- Annichiarico Bernardo Annunziata Anna Antezza Maria Arbocco Gianni Ariazzi Costanzo Artali Mario Ascanio Luigi Asti Maurizio Astolfi Andrea Augusto Enzo Ferdinando Avenali Azzali Sandro Azzi Giancarlo Bacchiocchi Aldo Bagnoli Paolo Baldarelli Francesco Baldari Benemerito Baldassarri Fabio Baldelli Orietta Baldini Bruno Baldisserri Vanda Ballardin Giampiero Balzo Vanio Barbero Alberto Barbieri Paolo Barbieri Silvia Barbieri Giovanni Barbieri Anna Barbini Tito Barbolini Giuliano Bargone Antonio Barigazzi Giuliano Barinotto Dante Barsocchi Paolo Bartolich Adria Basile Vincenzo Bassanini Franco Bassi Daniele Basso Marcello Bastico Mariangela Battafarano Giovanni Battaglia Augusto Becattini Lorenzo Beccarini Lorella Bellanova Teresa Bellini Ornella Bellomo Selma Bellomo Walter Bellotti Massimo Benassi Cesarina Benelli Lucia Mentre i partiti dediti alla gestione del Mentre i partiti dediti Serve un “partito”. dunque Un partito “federale” che traduca nella radicato Un partito “popolare”, perché TESI 19 IL PARTITO CHE VOGLIAMO Serve un partito: aperto popolare, federale, alla società e ai suoi saperi. Un partito che valorizzi le donne ricono- il 40% degli incarichi di direzio- scendo loro ne. Un partito democratico non prigioniero delle correnti. Un partito non da un leader solita- diretto rio, ma da un gruppo dirigente ricco di per- sonalità e esperienze diverse. eletto con voto disgiunto dalle Un segretario i rigidi schemi corren- mozioni, per superare tizi. in grado di rico- Fassino Segretario Piero struire un gruppo dirigente ampio, plurale, solidale. Elenco dei sottoscrittori Piero Fassino Pierluigi Bersani Giorgio Napolitano Livia Turco Abaticchio Ludovico Abbondanzieri Marisa Abis Carlo Acri Antonio Adamo Nicola Adamo Marilena Adani Roberto Adavastro Nicola Addis Vittorio Adduce Salvatore Adornato Francesco Agostini Roberta Agostini Luciano Agostini Vladimiro Argentin Ileana Ariazzk Costanzo Aiello Francesco Aimola Umberto Alberini Guido Alberti Paolo Albonetti Gabriele Alborghetti Guido Alder Tonino Alessio Lorella Alfieri Fiorenzo Allodi Guglielmo Alni Daniele Altobello Sabino Alzetta Nevio Amati Aldo Amati Silvana Amendola Franco Amici Maria Teresa Amodio Fabio Ancona Franco Andalo' Roberto Angelini Giordano Angeloni Luana Angioni Angius Gavino Aniasi Aldo ai partiti di essere strumento di riforma e essere strumento di riforma ai partiti di società. Qui è la organizzazione della partito di gover- svolta da fare. Creare un e i nuovi biso- no che stimoli la creatività di mobilitare gni umani, che sia capace forze, intelligenze, passioni. perdono contatto potere deperiscono e sempre più essen- con la vita, diventano che siano por- ziali nuovi soggetti politici e di istanze tatori di visione progettuale etiche. sua identità organizzativa quella trasfor- mazione dello Stato in senso federalista fondata su nuovi rapporti fra centro e terri- tori regionali e locali e che ritrovi nel grup- po dirigente nazionale la ricchezza delle esperienze di direzione regionale e locale. l’Unità l’Unità Siamo per una sinistra che parta dall’in- la “condi- dividuo. Mettiamo al centro rela- zione sociale”: qualità del lavoro, zioni interpersonali, fra uomo e donna, ambiente, consumi, tempo libero Il lavoro innanzitutto. Certo. innanzitutto. Il lavoro Ma non basta più affidarsi alla sola “centra- lità” del lavoro una logica di "apparati". Il sindacato nel suo insieme appare bloccato entro le logiche tra- dizionali dell'industrialismo; capace di colle- garsi solo con i settori stabilizzati delle imprese medio-grandi, ai quali si aggiungo- no dipendenti pubblici e pensionati. Nelle lavoro più dinamiche del zone del mercato e precarie, frequentate dai giovani e, più in generale, presso ampi settori dell'opinione pubblica, ne deriva un'immagine conserva- trice del sindacato, che conferma e sottoli- nea un'analoga immagine che investe l'inte- ra sinistra. ***La condizione sociale oggi non viene una sinistra capace Le persone cercano *** L'incompiuto rinnovamento segna Il lavoro è anche, naturalmente, un afferrata se ci si limita ai problemi della persona lavoratrice. Le persone sentono che la loro vita, e la qualità che essa assu- me, dipendono altrettanto da altre sfere che hanno acquistato e acquistano peso crescente: l'accesso alle informazioni e alle conoscenze, che è decisivo in tutti gli aspetti del vivere e in tutte le relazioni fra le e le scelte del consu- persone; le gerarchie mo; la situazione e i problemi dell’ambien- te fisico; i rapporti con le burocrazie e gli apparati amministrativi; la qualità delle relazioni tra uomini e donne; l'organizza- zione e le finalità del tempo libero. di questi proble- di misurarsi su tutto l'arco mi, di fornire obiettivi e soluzioni su tutti anche l'analisi della società, il rapporto con le sue trasformazioni, con le sue novità. Il modo di pensare largamente presente nei DS e gli strumenti disponibili continuano ad essere quelli di sempre. Ci si affida ad un'ottica "lavoristica" di carattere generico, più suggestiva che definita. Più il trascina- mento di una gloriosa tradizione che il nucleo di una nuova analisi della società. Beninteso: il valore del lavoro come fonda- mento dell’ispirazione politica e prima ancora etica della sinistra, non è solo un sacrosanto richiamo alla parte più nobile di una lunga storia; mantiene pieno signi- ficato per il presente e per il futuro. Mette infatti in primo piano l'importanza dell’a- spirazione individuale a realizzarsi, secon- do la vocazione personale; dell’operosità come fondamento della vita sociale rispet- to al parassitismo e alla passività sociale; dell’assunzione di responsabilità implicita in ogni attività di lavoro. fenomeno economico e sociologico. Ma la sinistra compirebbe un errore se si affidasse alla cosiddetta "centralità" o "funzione sociale" del lavoro, come se lì ci fosse l'alfa e l'omega dell'ancoraggio sociale, il punto di appoggio della leva che consente la "cri- tica generale" della società e delle diverse "condizioni sociali" che in essa si ritrovano. C’è qui l'eco, per quanto negata, di una concezione "di classe" della sinistra, ancora ferma all'idea che il momento della produ- zione di beni sia quello davvero decisivo per la caratterizzazione della società, per la determinazione della condizione sociale. Nonostante tutto, malgrado i ripetuti A dieci anni di distanza si deve prendere La crisi del vecchio sistema politico recla- mava innovazione della sinistra e del sindacato. Ma la prima si è fermata e l’unità sindacale è addirittura regredita aperto risultasse addirittura dannoso. Non ci riferiamo qui alla capacità di cogliere le novità nella realtà sociale, di collegarsi ad esse, di innovare in conseguenza le politiche di riforma. C'è stato anche questo ritardo e ha pesato. Ma decisivo è stato il mancato compimento dell'innovazione nella cultura, nell'organizzazione, nel modo di far vivere e dirigere il partito. Molte volte abbiamo veri- ficato che novità programmatiche significa- tive, pur elaborate e proposte, sono cadute o in contrasto sono state accantonate perché con modi consuetudinari di pensare e di comportarsi, ancora non superati. richiami alla "socialdemocrazia" e anche ad auspicate "rivoluzioni liberali", nei DS come nel Paese la sinistra viene ancora largamente identificata con il modello rappresentato per mezzo secolo dal PCI. Ci riferiamo al fonda- mento classista e alla ispirazione marxista; e, ancor più, a una cultura politica improntata sì alla "responsabilità" democratica e nazio- nale, ma soprattutto –e nello stesso tempo- orgogliosa della propria "diversità", tipica di una forza che sacrificava l'alternativa di governo al vagheggiamento di un'alternati- va di sistema mai del tutto rifiutata; a moduli organizzativi e di direzione, questi sì di stam- po comunista, basati su una concezione "organica" del partito e sul centralismo democratico, che è innanzitutto una idea del governo del partito affidato per definizione ad un "centro" addetto alla sintesi e all'unifi- cazione delle tendenze di "destra" e di "sini- stra", necessariamente "parziali", quando non "devianti". atto e dichiarare apertamente che l'occasio- ne di rinnovamento offerta con la "svolta della Bolognina" non è stata interamente colta, non ha prodotto tutti gli effetti neces- sari, vuoi per le debolezze e le parzialità in essa presenti fin dall'inizio, vuoi per la fretta restauratrice degli anni successivi. ENRICO MORANDO *** Il ritardo nella necessaria innovazione Le grandi organizzazioni sindacali, pur della sinistra è stato accentuato da quanto è avvenuto, o non è avvenuto, fuori e intorno ai DS. Gli altri raggruppamenti della sinistra hanno anch'essi vissuto un periodo di trava- glio e difficoltà, e non hanno comunque superato i limiti imposti dalla loro piccola dimensione. Il collasso del PSI e la diaspora socialista che ne è conseguita non sono stati contraddetti da significativi processi di riag- gregazione, nonostante l'impegno generoso e la parabola apprezzabile dello SDI. Il defi- nirsi di varie forze e strutture di sinistra cat- tolica, come i nuovi orientamenti maturati nel riformismo democratico laico, repubbli- cano, liberal-democratico non hanno anco- ra prodotto nuovi soggetti, sufficientemente stabili e adeguatamente motivati e fondati. investite dai processi politici scaturiti dalla fine del vecchio sistema politico, hanno mirato soprattutto a tenersene al riparo, come fosse possibile un mutamento genera- le degli strumenti, degli istituti e delle forme della politica, del rapporto fra cittadini e politica, senza che i sindacati stessi fossero chiamati alla prova di un loro cambiamen- to. Cosicché non ha fatto passi avanti l'u- nità sindacale e le divisioni fra le organizza- zioni si sono anzi appesantite e irrigidite in DEL RIFORMISMO SOCIALISTA DEL RIFORMISMO Mozione per il 2°Mozione di Sinistra dei Democratici Nazionale Congresso PER SALVARE I DS, CONSOLIDARE L’ULIVO I DS, CONSOLIDARE PER SALVARE E COSTRUIRE UN NUOVO, UNITARIO PARTITO UN NUOVO, UNITARIO E COSTRUIRE 26 Serve nella cultura, più innovazione del nell’organizzazione, nella direzione partito. Finora è mancata E tocca agli iscritti il coraggio di una da soli, scelta: i DS non possono fare ma devono aprirsi agli altri riformismi A novembre ci giochiamo il futuro dei ci giochiamo il futuro A novembre di dell’Ulivo e la possibilità Ds, il futuro tornare al governo Un grande rinnovamento politico e *** La principale ragione della attuale crisi *** Nei DS si raccoglie la parte più consi- della vita democratica interna e L’asfissia *** Il prossimo congresso dei DS, e Introduzione e sintesi Introduzione e dei DS è il ritardo, fino al blocco, del proces- so di rinnovamento: l'illusione, promossa dal vertice stesso del partito, che il rinnova- mento si potesse considerare concluso subi- to dopo la svolta dell'89 e che il mantenerlo stente delle forze provenienti dal movi- mento operaio e socialista ancora attive sulla scena politica italiana. Una loro crisi definitiva avrebbe effetti pessimi per la società italiana, per la democrazia, per l'Ulivo. Oggi questo pericolo esiste. Bisogna reagire. Noi condividiamo con tutti gli iscritti ai DS e con tutti coloro che parteci- pano all'Ulivo questa preoccupazione e sentiamo vivissimo questo impegno. Ma consideriamo un grave errore l'idea che per salvare i DS si debba far blocco senza anda- re troppo per il sottile, si debbano mettere al bando discussioni e confronti aperti di posizioni, non si debbano "disturbare" gli iscritti ai quali si dovrebbe offrire soltanto immagine di compattezza e certezza di comando. Così facendo, si otterrebbe sol- tanto di aggravare la crisi. La sorte dei DS non dipende dalla capacità di cementare le loro forze attuali, dalla perentorietà con la quale affermano la loro autosufficienza, ma dalla capacità di aprirsi e di comprendere la importanza del rapporto con gli altri rifor- misti, socialisti e non. Le risorse da attivare, alle quali affidarsi, sono invece la formula- zione chiara delle proposte, la loro discus- sione approfondita, libera e sincera, la par- tecipazione più ampia e consapevole degli iscritti e la loro condivisione di responsabi- lità nell'indicare la scelta che considerano più convincente ed efficace. la passività alla quale sono stati indotti gli iscritti -in nome dell'onnipotenza di un ver- tice che peraltro non dava chiare e utili indicazioni politiche- ha avuto pesanti effetti negativi. comunque le scelte che i DS faranno entro il prossimo anno, sono decisivi. Molte cose sono in gioco: l'efficacia dell'opposizione in questa legislatura e la possibilità di vin- cere nella prossima sfida per il governo; la convergenza delle forze provenienti dalle tradizioni socialiste e non socialiste nella casa comune dei riformisti; la stabilità, la solidità e la coesione dell'Ulivo, cioè dello strumento politico a "vocazione maggiori- taria" indispensabile per competere in un sistema bipolare e necessaria alla stessa sinistra per essere "sinistra di governo". Le scelte dei DS al prossimo congresso avran- no conseguenze su tutti questi piani. culturale pagina Mozione congresso ds 25 pagina Tumiati Davide Tumiati Uccella Umberto Ucchielli Palmiro Uggetti Simone Urti Antonio Ignazio Vacca Giuseppe Vacca Stefano Vaccari Michelangelo Valenti Loriano Valentini Matteo Valentino Maurizio Valenzi Cesare Valerio Sara Valmaggi Remo Valsecchi Valerio Vannetti Valter Vanni Massimo Vannucci Gianni Vattimo Luciano Vecchi Sergio Vedovato Fabrizio Venier Michele Ventura Gianfranco Venturi Francesco Verducci Silvano Veronese Ubaldo Versari Ugo Vetere Francesco Viale Michele Vianello Antonio Vicini Livio Viel Adriana Vigneri Adolfo Villani Giuseppe Villani Gianni Villari Luigi Vimercati Marco Vincenzi Mario Vio Antonio Viotto Tarcisio Viscardi Vincenzo Visco Bruno Viserta Rocco Vita Franco Vitali Zaccaria Teresa Zacheo Teresa Zaffagnini Zeno Zagatti Alfredo Zaia Sergio Zampolini Rita Zanella Alessandro Zanetti Carla Zangheri Renato Zanichelli Lino Zanonato Flavio Zanzottera Marco Zappaterra Marcella Zarattini Giglio Zarli Mario Zattoni Giorgio Zeccherini Giancarlo Zidda Mario Zingaretti Nicola Zoffoli Roberto Zoggia Davide Zoppetti Francesco Zoppi Mariella Zucchi Angelo Zunino Massimo Zvech Bruno Siddera Giancarlo Silenzi Giulio Simoncini Gianfranco Simonti Virgilio Siniscalchi Vincenzo Siragusa Lorenzo Smaldone Domenico Solaro Lucia Solaroli Valeriano Solaroli Bruno Solimini Luigi Solinas Antonio Sonego Lodovico Sonno Guglielmo Spadaro Stelio Spagnolini Marino Spagnolo Angelamaria Speciale Roberto Spedicato Antonio Speziale Lillo Spezzano Irene Spialtini Enzo Spissu Giacomo Sposetti Ugo Stagni Massimiliano Bruno Stamerra V. Stanisci Rosa Staniscia Angelo Starnini Sandro Stefanini Radames Stramaccioni Alberto Sturani Fabio Superti Pippo Susini Marco Giuseppe Tadioli Carmine Talarico Renata Talassi Guido Tampieri Ferdinando Targetti Fabrizio Taricco Annalisa Taschi Massimo Tedeschi Orio Teodorani Ninni Terminelli Adelio Terraroli Riccardo Terzi Aurora Tesio Salvatore Tessitore Angela Testone Pietro Tidei Costantino Tidu Lucio Tirozzo Paolo Tizzoni Christian Tommasini Roberto Tontini Franco Torreggiani Bruno Torresin Germano Tosetti Stefano Tosi Quarto Trabacchini Paola Tramezzani Marco Travaglini Mauro Travanut Ivonne Trebbi Oscar Trentin Giorgio Trianni Ennio Triggiani Antonio Trombetta Paolo Trombetti Davide Tronconi Michele Tsantinis Ronchi Gilberto Ronzani Wilner Ropa Loris Rosa Giovanna Rossetti Giorgio Rossi Francesco Rossi Nicola Rossi Enrico Rossiello Giuseppe Rotundo Antonio Rubbi Antonio Ruffini Claudio Ruffini Aida Ruffino Elvio Ruffolo Giorgio Ruggeri Giulietta Rugghia Antonio Russo Antonio Russo Mario Rusticali Franco Ruzzante Piero Sacchi Antonio Sacco Nicola Sala Gino Salerno Franco Saliera Simonetta Salieri Bruno Salieri Raffaella Sami Franco Sandalo Davide Sandi Paolo Sandi Italo Sandirocco Luigi Sandomenico Carmelo Sandri Alfredo Sandri Renato Sangiorgi Savio Sanlorenzo Dino Sanna Alberto Sanna Emanuele Sanson Fausto Santi Rizziero Santoni Sandra Sardella Danilo Sateriale Gaetano Savini Giorgio Scagni Mara Scala Nerio Scalvenzi Lanfranco Scannagatti Roberto Scano Piersandro Scaramucci Alba Scaravella Enrico Scarpetti Lido Scavino Massimo Scheggi Lio Schelotto Gianna Sciamanna Giovanni Secchiari Antonio Secchiaroli Marcello Secci Claudia Sedioli Sauro Segatta Andrea Segnanini Lucio Serafini Toni Serafini Anna Sereni Marina Serra Gianna Serri Linetta Serventi Sergio Sgorbini Stefano Polesana Antonio Poletti Antonio Poli Gigliola Poli Ugo Pollari Nicola Pollastrini Barbara Ponti Athos Carlo Porcari Povero Paola Povia Sergio Pozzi Paola Prantoni Graziano Prati Laura Preda Aldo Preger Edoardo Presa Diego Pretolani Vincenzo Procino Carmela Profumo Paola Prospero Michele Provantini Alberto Pucci Roberto Puccio Giovanni Pulcrano Alessandro Pusceddu Raimondo Quarantini Stefano Rabboni Tiberio Raccagnia Marco Raco Enzo Radice Nora Raffaelli Paolo Raffaldini Franco Ragazzini Paolo Raggini Giuseppe Rai Mauro Raisi Gabriele Rambaldi Angela Ranieri Umberto Rao Beppe Rapisarda Salvatore Rastrelli Gianfranco Rava Lino Reato Giorgio Rebecchi Nara Reccia Angelo Redolfi Melchiorre Reichlin Alfredo Rella Alberto Repetti Romano Reschigna Aldo Revelli Franco Riba Lido Riccaboni Vittorio Ricci Andrea Ricci Alessandro Ricci Gianni Riccio Francesco Riello Aniello Riggio Angelino Rigo Gianni Rigolli Marco Riitano Giuseppe Rinaldi Aniello Ripamonti Fiorangela Rivalta Gigi Rizzato Claudio Rizzo Claudio Roberto Franco Roi Maurizio Rolfo Franco Romagnese Carlo Pagano Giorgio Palombi Daniele Palumbo Walter Paltrinieri Manuela Pampaloni Alessandra Pandolfi Enea Panizzi Fabrizio Pantò Antonino Panzavolta Nivardo Panzera Carlo Paolini Enrico Paolini Carlo Paolucci Stefano Paraboschi Mario Pariani Anna Parini Andrea Parini Bruno Giulia Parisi Sonia Parodi Renato Parroncini Giuseppe Parrucci Cesare Pascarella Gaetano Pasquini Giancarlo Passeri Bruno Passigli Stefano Passuello Mariagrazia Pavesi Giovanni Pedrazzoli Roberto Pedulli Giuliano Pegorer Carlo Pellegrino Enzo Pellicani Gianni Pelucchi Giancarlo Peluffo Vinicio Penati Filippo Perandini Walter Peretto Gabriele Perifano Luigi Perilli Mario Perrone Calogero Persico Paolo Persoglia Sergio Pesci Alessandro Pesoli Giancarlo Petretto Alessandro Petrini Corrado Petrini Paolo Petrone Carlo Petronio Giuseppe Piatti Gianni Piazzai Tolmino Pieri Luca Pigliapoco Sauro Piglionica Donato Piloni Ornella Pincelli Mauro Pino Adele Pirazzini Paolo Pirazzoli Massimo Piredda Stefano Pirisi Giuseppe Pironi Gualtiero Pirozzi Franco Pisani Carlo Pistoni Claudio Pittatore Bruno Pittella Gianni Pittiglio Carlo Pizzetti Luciano Pizzin Stefano Placido Roberto www.pierofassino.it l’Unità l’Unità Melchiorri Gabriele Melilla Gianni Melino Mario Melli Dimitri Melucci Maurizio Menghi Maurizio Vidmer Mercatali Meriggi Nadia Merighi Claudio Merighi Claudia Merola Virginio Messito Francesco Meta Michele Mezzabotta Loredana Mezzetti Massimo Mezzolani Almerino Miani Franca Micheloni Claudio Migliasso Angela Migliavacca Maurizio Miglio Roberto Miglioli Ivano Milano Ferdinando Minellono Remo Minghini Luciano Minieri Angelo Minniti Marco Minnucci Biagio Minnuto Carmen Miotti Roberto Mirabelli Franco Misiani Antonio Mognato Michele Mola Gennaro Molinaro Walter Monachesi Milvia Monelli Savina Montagna Tullio Montalbano Accursio Montaldo Claudio Montanari Roberto Montanari Nanda Montanaro Antonio Montani Daniela Monte Mirto Montecchi Elena Montefalcone Anna Monti Giovanni Monti Claudio Montich Andrea Montino Esterino Morandi Renato Moressa Guido Morgagni Ellero Morgano Roberta Morganti Graziano Morini Silvano Mormone Anna Paola Morri Fabrizio Motta Carmen Mulazzi Giuseppe Mulè Pino Munno Luigi Murgia Franco Murineddu Nini Muzio Candido Muzzarelli Giancarlo Naccarato Alessandro Nannicini Rolando Napoli Giuseppe Nardi Lucio Nardi Giammaria Nardozza Angelo Navarri Alessandra Nazzaro Alfredo Neirotti Amalia Neri Luciano Neri Viviana Niccoli Bruno Nieddu Gianni Nieddu Gonario Nigra Alberto Nista Giorgio Nobili Alberto Nogherotto Giorgio Novarino Carlo Novelli Lina Nudi Massimo Nunes Gino Oddi Giuseppe Oddo Camillo Oliva Gianni Oliverio Mario Olivo Rosario Orandi Francesco Orazio Claudio Ordali Maurizio Oriboni Emilio Orrù Dino Orrù G.Battista Orsello Giampiero Ottolenghi Federico Ottone Rosella Pacciotti Marco Pace Donato Pacenza Franco Pacetti Massimo Pacetti Massimo Pacifico Nazareno Paganelli Lino Paganini Mauro Longhi Livia Lorenzetti Maria Rita Lorenzi Franco Loriana Stella Lovelli Mario Luca Antonio Lucà Mimmo Lucherini Carlo Luciani Massimo Luciani Filippo Lucidi Marcella Lucignano Filippo Lulli Andrea Lumia Giuseppe Luongo Antonio Lupi Tonino Maccato Elio Macciotta Giorgio Maconi Loris Maestri Antonio Mafai Miriam Maggioni Giuseppina Maggioni Maurizio Maglia Giorgio Maglione Costantino Magnani Marino Magno Michele Magnolato Vasco Magnolfi Beatrice Magri Giuseppe Malagnino Ugo Malavasi Demos Malinverno M. Rosa Mammuccini Mariagrazia Manca Daniela Mancina Claudia Mancini Maurizio Mancini Claudio Manciulli Andrea Manfellotto Nello Manfredi Alessandro Manfredini Cristina Mangolini Nello Manica Giuliana Manini Olindo Manni Giuseppe Mannini Ferruccio Manno Luisa Manuzzi Orazio Manzini Paola Maran Alessandro Marani Paola Marantelli Daniele Ivo Marcelli Pietro Marcenaro Gabriele Marchese Giampietro Marchese Ilaria Marchesotti Maino Marchi Massimo Marchignoli Giovanni Marchitelli Paolo Marconcini Marelli Alfredo Margheri Guido Margheri Andrea Mariani Paola Marigliano Enzo Marini Stefano Marini Catiuscia Marinig Renzo Marino Dino Mariotti Arnaldo Mariotti Stefania Maritati Alberto Marra Ubaldo Marrocu Antonio Marroni Angiolo Marroni Carlo Marroni Umberto Martella Andrea Martines Vincenzo Martini Stefania Marzari Aldo Marziano Bruno Mascioni Giuseppe Masini Sonia Masini Nadia Masone Maurizio Massa Elisa Massa Augusto Massarelli Donatella Mattei Fabrizio Matteluzzi Rita Matteucci Fabrizio Mattina Enzo Mattioli Gaetano Mattioli Romeo Maturani Piera Maurandi Pietro Mazza Giancarlo Mazzarano Michele Mazzarello Graziano Mazzei Alfredo Mazzella Antonio Mazzeo Franco Mazzocchi Ermisio Mazzola Giuseppe Mazzoli Alessandro Mazzone Enrico Mazzotti Maria Medici Alfredo Galassi Elvio Galeone Giovanni Gallarotti Nadia Galletti Fauso Galletto Gianluca Galli Pierluigi Gallicchio Giuseppe Gallinari Fabio Galloro Nicola Galluzzi Massimo Gambillara Barbara Gambini Sergio Garatti Bruno Garderoglio Sergio Gardini Paolo Garraffa Costantino Gasbarri Mario Gasparini Daniela Gattari Silvano Gatti Luciano Gay Agostino Gazzola Annibale Gensini Franco Geremicca Andrea Gherghetta Enrico Ghersi Lucio Ghetti Corrado Ghilardi Carlo Ghilardotti Fiorella Ghirardi Gualtiero Giacco Luigi Giacobbe Carlo Giannarelli Paolo Giannico Enzo Giannone M. Grazia Gianotti Renzo Gigante Natalino Giganti Simone Gilioni Mara Giocondi Roberto Giovannelli Fausto Giovannelli Oriano Giovanolla Pierangelo Giove Marianna Giraldi Domenico Giraldo Silvana Girotto Giovanni Giuffrida Gilberto Giuliani Fabrizia Giuliani Fabrizio Giuliano Maria Giulioli Roberto Giustini Alberto Gnassi Andrea Gouthier Anselmo Govoni Carla Gozi Graziano Grandi Alberto Grasselli Franco Grassi Vito Graziani Oscar Graziobelli Liliana Grijuela Fiorenzo Gristia Maurizio Grossi Gaia Gruosso Vito Gualazzini Gabriele Guarnieri Fortunato Guasconi Ambrogio Guccione Carlo Guerini Tiziano Guerrieri Massimo Guerrieri Luciano Guerzoni Roberto Guerzoni Luciano Guiati Giancarlo Ianni Luigi Innamorati Serena Intrieri Marilina Iodice Carlo Irace Alberto Irano Angelo Iuliano Gianni Izzo Francesca La Grotta Rosaria Labate Grazia Labella Domenico Laffi Valentina Lai Silvio Lamberti Gianfranco Lancia Roberto Lancini Ermanno Lanfranchi Valentina Lanucara Antonia Lanza Luigi Lardo Angelo Larizza Rocco Latino Pietro Latorre Nicola Lauricella Angelo Lavarra Enzo Legnini Giovanni Leotta Rosanna Libertucci Giuseppe Licciardi Attilio Lilliu Renato Lippi Alfonso Liverani Giorgio Locardi Mario Locchi Renato Lombardi Norberto De Michelis Roberto De Muru Giovanni De Pandis Antonio De Piccoli Cesare De Ponti Lucia De Querquis Nicola De Ruggero Nicola De Santis Lelio De Simone Alberta Dedoni Tonina Del Frate Pietro Del Mugnaio Anna Gianni Del Vecchio Della Croce Michela Della Portella Ivana Giuseppe Dell'Aversana Delle Donne Pietro Dema Ezio Dessì Maria Grazia D'Este Giovanni Dettori Ivana Di Bisceglie Antonio Di Bonaventura Franco Di Fede Giovanni Di Girolamo Leopoldo Giacomo Di Marco Di Pietro Gianni Di Resta Domenico Di Rosa Roberto Di Santo Donato Di Stanislao Augusto Di Stasi Giovanni Di Stefano Piro Diana Lorenzo Didonato Antonio Diglio Pasquale Dindalini Massimiliano Dinoi Marilena Dipietrangelo Carmine Dispoto Mina Doddoli Giovanni Dolenc Igor Domenici Leonardo Donatelli Franco Donolato Roberto D'Ottavio Umberto Dubois Tea Durbiano Ettore D'Urso Giuseppe D'Uva Antonio Elia Angelo Errani Vasco Errani Marco Esposito Giuseppe Esposito Stefano Esu Mauro Fabbiano Stefano Fabbri Ferdinando Fabbrizzi Simona Falconi Bachisio Fanizza Fiammetta Fardin Gianni Fassini Piergiorgio Fava Adriano Favaretto Luciano Favi Sandro Fecondo Filippo Fedi Marco Fedi Ernesto Felice Giovanni Felissari Osvaldo Feraboli Roberto Ferrari Fabrizio Ferraris Piero Ferraro Aldo Ferrentino Antonio Ferrioli Pasquino Ferrucci Riccardo Fiammenghi Miro Fiano Emanuele Figliulo Michele Filardi Gianna Filippeschi Marco Filippetti Valentino Fina Domenico Finocchiaro Anna Fioroni Angela Fiou Giulio Foglia Giuseppe Folino Vincenzo Fonda Dino Fontana Massimiliano Fontanelli Paolo Foppa Carlo Lorenzo Forcieri Forte Franco Fortuna Daniele Foschi Enzo Franceschetti Fausto Franci Claudio Franco Giorgio Franco Damiano Franco Vittoria Franzoni Maria Rosa Freddi Roberto Fresi Biagio Frisullo Sandro Fusco Mariarosaria Gadda Loris Gaetani Rocco Gaggianesi Sergio 24 Crestonello Giannantonio Creti Onofrio Crippa Giuseppe Crisafulli Mirello Crisci Nicola Cugini Gianni Cugini Renato Cuillo Roberto Cuperlo Gianni Cuppini Giovanni Nives Curcu Curia Giovanni D’Alete Pardo Antonio D’Amico Giovanni D’Annibale Tonino D’Auria Giovanni Da Mario Enrico Dacchioli Giuseppe Dadda Attilio D'Agostino Giuseppe Dalle Rive Ernesto Damante Silvio D'Ambrosio Antonio D'Apice Giuseppe Dati Giuseppe Fiorenzo D'Avanzo De Angelis Francesco De Battista Michele De Biase Mario De Biase Emilia De Brasi Raffaello De Carolis Stelio De Cia Roberto De Col Ermanno De Dominicis Pino De Girolamo Alfredo De Grassi Michele De Luca Vincenzo De Maria Andrea Castellan Giulia Castellan Giulia Castellano Anna Catarinelli Luciana Catizzone Giuseppe Cavalli Marco Cavallina Diego Cavinato Dino Cavini Rino Cazzaniga Franco Cazzaro Bruno Cea Natalina Ceccarelli Vincenzo Ceccherini Fabio Ceccuzzi Franco Cenni Maurizio Cenni Susanna Censi Arianna Cerami Carlo Ceravolo Claudio Cerbi Romana Ceriotti Antonella Cerroni Maurizio Silvio Cherchi Chiama Carlo Chiamparino Sergio Chianale Mauro Chiaromonte Franca Chiarotto Vilmo Chiesa Ezio Chiocchetti Maurizio Chiodi Wanda Chiodini Ivan Chiti Vannino Chiusoli Franco Ciliberto Michele Cinquini Carlo Cioffi Lucio Cipolla Renato Cipolletti Vincenzo Cipriani Franca Cipullo Corrado Cirasino Lorenzo Civati Giuseppe Clerici Mario Cocchi Nerio Codurelli Lucia Coen Federico Cogo Margherita Colangione Angelo Colombini Leda Colonnella Pietro Colucci Giuseppina Coluccini Margherita Comandini Giovanni Concia Paola Concordati Gianfranco Consiglio Nino Conte Luigi Conti Giordano Conti Giuseppe Conti Riccardo Cordioli Carla Cordoni Elena Corsini Andrea Cortese Giuseppe Cosentino Lionello Cosimi Alessandro Costa Radames Costa Marina Costi Luigi Cracolici Antonello Cremonesi Giuseppe pagina