156 V. CATENACCI superficiale tra la capitale e il litorale. lo molte zone Tab. 53. - Comuni abruzzesi colpiti dal terremoto del 5 l'acqua raggiunge i 2 metri d 'altezza, con allagamenti settembre 1950. di locali seminterrati e di appartamenti ai piani terra, e con crolli di mura perimetral i. N umerosi g li abitanti provincia di L'Aquila : L'Aquila, Barete, Cagnano, Campotosto, tratti in salvo da mezzi anfibi. Le zone più colpite Calascio, Capitignano, Castel del 1\11onte, Lucoli, Montereale, sono quelle di Acilia, Vitinia, Casalpalocco, Fiumicino, Pizzoli, Santo Stefano di Scssanio, Scoppito; Ostia, Torvaianica. Gravi situazioni di emergenza si provincia di : , , , , Bussi, , Caramanico, Carpineto Nora, Casti­ verificano nelle borgate Punta Malafede, Casal Ber­ glione a Casauria, , , Citta Sant' Angelo, nocchi, Corte Maggiore, Ponte del Ladrone, via Ci\'itaquana, , , Corvara, , Vellutello e via Suriano. A sud-est di Roma tra E lice, Fa rindola, Lettomanoppcllo, Lorcro Aprutino, Manop­ pello, , , , Penne, Pe­ l'aeroporto di Ciampino e il raccordo anulare, eson­ scosansonesco, , , , , Roccamo­ dano le acque del fosso Acqua Mariana alluvionando rice, , , Salle, Sant'Eufemia a Maiella, San Valentino i piani terra e gli scantinati della borgata Gregna S. in Abruz.Cit., Se rramonacesca, Tocco Casauria, Torre dei Passeri, , , Villa Cel iera; Andrea UOilli: , 21 -22. 10. 1990; l'Unità 2.11.1990). provi ncia di Teramo: Teramo, Canzano, Va lle Castellana, Sil vi, Corropoli, Basciano, Torano Nuovo, tI'lorro d'Oro, Nereto, 25 e 28 ottobre 1990. - In provincia di Roma si Ancarano, Cortino, Santo Egidio Vibrata, Cellino Attanasio, abbattono nuovamente piogge intense e nubifragi lungo Rocca Santa Maria, Montorio Vomano, Notaresco, Mosciano Sant' Angelo, Pietracamela, Cermignano, Roseto Abruzzi, Pineto, la fa scia cosdcrJ, in particolare sui territori comunali di Castiglione Messer Raim., Controguerra, Atri, Colonnella, Ci­ Ardea e Anzio. Allagamenti consistenti si formano a vitella Tronto, Colledara, Castellalto, Sant'Omero, Castel Casta­ Lido dei Pini (A rdea) e Lavinio (Anzio), richiedendosi gna, Montefino, Tossicia, Crognaleto, Tortoreto, Fano Adriano, Bellante, Torricella Sicura, Giulianova, Pen na Sant'Andrea, Isola l'intervento di mezzi anfibi dei vigili del fuoco per talune Gran Sasso, Bi senti, Arsita, Castelli, Castilenti, Campli. circostanze di emergenza. Si aggravano le situazioni lungo il li tOrale romano g ià colpito la settimana p recedente UOllle: , 26.10.1990). Il dicembre 1990. - La piena del F. G arigli ano 8 agosto /95/. - Terremoto con intensità intorno al V JJ g rado interessa la provincia d i Teramo. Lo Stato impedisce il drenaggio dei tributari minori in corri­ spondenza della piana a monte dell a focc. lo territorio eroga fondi per la riparazione di edifici UOllli: DM CU comunale di Castelforte, al limite tra le province di 13 .7. 1953 in 23 ott., n. 244; Carrozzo e al., 1973). Latina e di Caserta, le inondazioni determinano si tua­ / settembre 1951. - «Terremoto»; lo Stato stanzia zioni di emergenza che richiedono "intervento di mezzi fondi per la riparazione di edifici UO/lle: L. 19.3.1955, anfibi e di elkoueri per il soccorso alle persone (fonte: n. 188). , 12. 12. I 990). a11110 /954. - Movimenti franosi per scorrimento si innescano in territorio comunale di , pro­ vincia di , soprattutto in corrispondenza del versante destro del F. Sinello, poco a sud-est dell'a­ bitato. Negli anni successivi, soprattutto nel decennio 1.13. CRONISTORIE A BR UZZESI 1966-1976, i franamenti - alcuni dei quali evoluti a cola mento di detriti - renderanno precaria la viabilità a""o 1949. - Movimenti franosi sul versante sinistro della zona, in particolare della strada provinciale che della valle del F. Trigno provocano danni e interruzioni unisce a Castiglione Messer Marino dove SI del traffico sulla SS. n. 18 (Istonia) in territorio allacccia alla SS. n. 16 (Istonia). comunale di , provincia di Chieti (fonte : Sempre in provincia di Chieti risultano attivi «Relazione De Marchi », 1974). movimenti franosi in ambedue i margini della dorsale 5 settembre 1950. - Terremoto di magnitudo 5,5 e su cui insiste l'abitato di , i cui intensità dell'VIII g rado all'epicentro localizzato pres­ fabbri cati sono quasi tutti interessati da crepe, fratture, so il confine Lazio- (zona Fiamignano-Tor­ pareti i.nclinate, a causa di pregressi dissesti franosi: ninparte). Lo Stato dichiara che sono applicabili UOllli: Motta, 1954; Liberatore, 1976). p rovvidenze a 100 comuni di cui 12 in provincia di 22 110vembre /955. - Grande movimento franoso l' Aquila, 43 in provincia di Pescara e 45 in quella di per crollo interessa la zona orientale dell'abitato di Teramo (fig. 57) (tab. 53) UO/lli: DM 1.2.1952 in CU , in provincia di Chieti, coinvolgendo compIe s­ 9 apr., n. 52 e n. 85; DM 20.9.1952 in CU Il feb., sivmente circa 25 ha tra il ciglio della falesia e la n. 34; Carrozzo e al., 1973). ferrovia adriatica. Crollano opere di consolidamento, IL DISSESTO GEOLOGICO E G EOAMBlEi'!TALE IN ITA LI A ABRU ZZO 157

Fig. 57. Aspetto del danneggiamento a Teramo, terremOi o cl cl 5 senembre 1950 (gentilt concusiont ANSA). Earlhqlla/u dal1Jagt in tht Ttral/lo , Jtpltlnbtr 5, /950. 158 V. CATENACCI numerose case di abitazione e fabbricati di uso pubbli­ ), Ortolla ( I, capoluogo), Pagliela (I, minaccia co. La chiesa di S. Pietro e numerose altre abitazioni la fra zione S. Canziano), Palella ( I, capoluogo), restano pericolosmente presso il ciglio del franamentO. ( I, coinvolge strada Trignina tra i km 32 e 34), Più a valle il materiale franato interessa la 55. n. 16 e la (3, capoluogo e zona T. Avello-Palombaro), ferrovia. Già in passato si verificarono movimenti ( l , versante sud -est dell'abitato). Pennapiedi­ franosi di questo tipo nell a medesima zona; l'ultimo è monte (I, località Bocca di Valle), (I, capoluogo), del 1946 (fonte: Vecellio, 1961 ; arri Regione Abruzzo; Pietraferrazzano ( I, capoluogo), ( I, capo­ cortese informazione del prof. U. Ventrig lia del- luogo), Polllltri (2, coinvolgono l' abitato e il cimitero 1' lsr.GeoI.AppI.Fac. Ingegneria, Roma). comunale), ( I, capoluogo), (I, capoluo­ 231"arzo J96 J. - Scosse sismiche, che si proseg uono go), R occa S. Ciovanni (I, capoluogo), ( I, fi no al 6 aprile, interessano la provincia di "Aquila. Lo capoluogo), (3, frazioni Fatticce, S. Stato stanzia fondi per la riparazione di edi fici nei Giusto e Acquaviva), (I, località comuni di Rocca di Botte e Ca stellafi ume UOIlte: DM Sangritana II, I km dopo Villa S. Maria), (2, 12.9. 1963 in CU 9 nov., n. 275; Carrozzo e al., 1973). capoluogo e SP n. 98 in località Monte Serbo), S. Giovallni L ipiollc (l, minaccia zona ovest abitato), S. fine anllO 1963. - Sono arrivi movimenti franosi o Martino Marrucina (I, capoluogo), Schiavi d'AbruZZo (I, perman gono situazioni di pericolosità nei seguenti capoluogo), (I, capoluogo), Torino di territori comunali, molti abitati dei quali sono inclusi Sangro (I, capoluogo), (I, Fosso Vallone), da decenni neg li elenchi di quelli da consolidare e/o (I, capoluogo), ( I, capoluogo), trasferi re totalmente o parzialmente a cura dello Stato Vasto (2, località Angherre Casarza e SS n. 16), ViI/a S. (il numero arabo tra parentesi, quando presente, SI Maria ( I, capoluogo); riferisce al numero dei movimenti franosi); in provincia di Chieti: il1 provincia di l'Aquila: Altillo (3, capoluogo e comrada Acca-S. Angelo e Trovarello), Atessa (dissesti vari presso il capoluogo e Allversa degli AbrtlZZi (I, coinvolge SP tra Anversa e movimento franoso che coinvolge la SP Marrucina), Villalago), Ate/eta (2, frazione Carceri e località Coti­ Bomba, (I, presso l'abitato), Buccbiallico ( I, ca), Callsallo (3, coinvolgono la SP), Capestrallo (cedi­ capoluogo), Cartlllcbio (I, località La ma), Casacallditel/a menti di cav ità sotterranee lungo Via del Lago), (I, frazione Dendalo), Casalallgllida (3, località Ripe, Caporciano (cedimenti di cavità sotterranee in Via Costa Pinciara, Cese e Vallone , con minaccia ag li abitati Pozzo e Salita Forno), Castel di Ieri ( I, coinvolge SS. n. e alla SP n. 98), Casalillcollirada( I, capoluogo), (I , 5 ai km 152- 154), Caslelvecchio Subequo (crolli di ca vità capoluogo), CastelFrClltano ( I, capoluogo), Casle/g1lido­ sorrerranee alla periferia dell 'abitato), Fagnallo Allo Ile ( I, versante settentrionale del capoluogo), Castiglione (idem, frazione Ripa), Cagliallo Aterno (I, coinvolge Messer A1arino (I, lungo T. Gelso, minaccia abitato), zona del cimitero S. Giovanni), l'Aquila ( I, frazione S. Celenza sul Trigllo ( I, località Tratturo), Chieli (6, Marco di Preturo), Lllcoli (I, strada comunale tratto coinvolgono parzialmente il capoluogo, altri tre abitati Collimenro-S. Amonio), MOlltereale (2, coinvolgono la e tre strade provinciali), Civitella A1esser Raimondo (I, SP Pi cente e una strada comunale), Pacentro (dissesti capoluogo), (2, coinvolgono l'abitato e la lungo la SP Pacemrana fino a Guado S. Leonardo), SP Villa S. Maria-Pennadomo), (2, capoluogo e Pescocostanzo ( l , località Monastero), Poggio PiccllSe 1500 m di strada dopo il pome Treste), ( I , (cedimenti di cavità sotterranee rione Piede la Terra), capoluogo), Fara Filortlm Petri(2, capoluogo e SP n. 44 Prata d'Ansidof/ia (dissesti con cedimenti su via 28 in località Colle Perluzzi), Fara s.Martillo (I, capoluo­ Ottobre e via Peltuino, crollo (U una abitazione, lesioni go), Filello (l, capoluogo), Fresagrandillara (l, presso il in altre), Roccaraso (dissesti lungo SP Sangrina), S. capoluogo), Frisa (I, capoluogo), (l , capoluogo), Benedetto in Perillis (crolli per cavità sotterranee, lesioni CessopalClla ( I, capoluogo), Cissi ( I, Vallone Foci), in fabbricati dci capoluogo), S. Demetrio Veslilli (cedi­ Ciuliallo Teatino ( I, capoluogo), Cllardiagrele (I, capo­ menti idem c.s. con crolli di tre fabbricati delle frazioni luogo), Cllilmi ( I, capoluogo), Lanta d,i Peliglli (2, Coll arano e S. Giovanni), S . Pio delle Call1ere (i dem LS., località Ripa e Colle S. Rinaldo), Lallciano (2, capoluo­ v ia Protettore del capoluogo e frazione Castelnuovo), go e SP Frisa in località Colle Pi zzuto), Lelltella ( I, bivio Scali/IO (di ssesti lungo SP), Scoppito (dissesti lungo SP Lentella-Fresagrandinara), (I, località M. Sor­ Amitermina, località Caprarella), Tiolle degli AbruZZi (3, bo), Montazzoli (2, coinvolgono la SP Perano-Casti­ coinvolgono il cimitero e la periferia dell'abitato), glione), MOllteodorisio ( I, con pericolo per gli abitati sul Vittorito (dissesti che coinvolgono la SP in località S. versa me Sinell o), Orsogllo (2, capoluogo e SI' - Venanzio c al bi vio con la SS n. 17); IL DISS ESTO GEOLOGICO E GEOA~1BIENTALE IN IT ALIA ABRUZZO 159 ili provincia di Pescara : del la frazione di erito c un'insegnante elementare) Alanno ( I, minaccia l'abitato), Carall/anico Terllle ( I, (follte : 11 Centro, 2. 12. 1987). loca li tà Pisciarell o , Lamatu re, Fosso Renale, con mj­ 011110 1968. - A O rtona, in provincia di Chieti, due nacci a per l'abitato), CarpiI/eta l\Jora (I , minaccia frane coin volgono rispettivamente una villa in avan­ l'abita to), Castigliolle Casallria (I, minaccia l'abitato), za to stato di costruzione e il ristorante Faro, situato Castigllallo ( I, minaccia l'abitato), Città S . Allgelo ( I, al piede dell a fa lesia, che viene distrutto (fonte : D 'An­ min accia l'abitato), Civilella Casal/ava (d issesti va ri ), nibale, 1977). Collecorvino ( I, mi naccia l'abi tatO), COrl1ora ( I, mi naccia aI/ilO 1969. - A O nona, in provincia d i Chieti , frana l'abitato), ( I, minaccia l'abitato), Farilldola (4, parte dell a rupe situata a nord dell 'oratori o Sal esiani località Monaio d'Angri , Fossi Ca nneto e Acquafran­ (fOllte: D 'Annibale, 1977). china, Baricell e, con minaccia all'abitato), L elloll/anop­ pello (!, mi naccia l'abitato), L oreto Aprl/lltillo ( I, minac­ m1flO 1971. - A O nona, in provincia di Chi eti, il cia l'abitato), PenJJe (2, coi nvolgono strada per Arsita e taglio operato al piede del versa nte per realizzare la fraz ione S. D omenico), Pescosansollesco (3, local ità un'arteria stradale provoca il franamento ci el pendio Ambrosia na, vecchio paese e località Rio Candido), a sud dell'o ratorio Salesiani, co involgendo circa 100 Piane/la (I, min accia l'abitato), Picciano ( I, minaccia mi la mc d i terreno su un fronte di 250 m. l'abitato), Pietrallico (I, local ità Fosso Rota), Salle ( I, Gli interventi affrettati eseguiti dopo il di ssesto minaccia l'abitato), S. Eufell/ia a Allaiella (3, locali tà non migli o reranno la stabili tà del versa nte (follte: Mul ino-Fosso Cupo e la strada per Ca ramanico, abitato D 'Annibale, 1977). di Roccacaramanico), Serralllonacesca ( I, minaccia l'abi­ aprile 197 I . - « Alluvione» e « movimento franoso» tato), (2, con minaccia per il capo luogo e la in p rovincia di Chie ti (fOllte: DM 5. 10. 197 1 in CU frazione Vi ll a S . .Maria ), T occo Casauria ( I, minaccia suppl. ord. 13 gen. , n. lO). l'abi ta to), Tllrrivalignani ( I, mi naccia "abi tato), Vicoli 26 J/ovemb re 1972. Scosse sismiche, con e- ( I, minaccia l'abitato), 3 (d issesti vari); picentro localizzato al confine Umbria-Marche in prOlJùtcia di Teralllo: (monti Sibi lli ni) si ri sentono in provin cia di Te­ Ancarano, Bellante, Cal/zano, Castel Castaglla, Castel- ramo. Lo Stato predis pone provvidenze per i 10110, Caslelli, Cellino AI/alltasio, Cerlllignano, AlolltefillO, comunj d i Valle Castellana, Rocca S. 1\1a ria, T or­ Notaresco, Penna S. Andrea, Ripallolli, Silvi e Tossicia ricella Sicura, Civitell a del Tronto, Campl i e (con di ssesti franosi presso i capoluoghi e minacc ia per Te ra mo (follte: DM 9.2. 1973 111 CU 18 apr. , zone abitate), Call1pii (dissesti presso il capo lu ogo e in n. 10 1). località Villa Masseri e Ca mpigli o), S. Egidio ( I, locali tà 15 gel/llaio 1973. - Nell a valle del Sa ngro, provincia Faraone), Teralllo (dissesti in loca li tà Sci usciano, S. di Chieti, un vasto movimento franoso si manifesta Pietro Lacum, 1\1ia no, Vill a Romjta), Valle Castellalla al Fosso dell e Ba rche p resso Bomba (fOllie: Del Prete (2, fraz ioni Valle Pezzata e Vignatico). e Spi rolo, 1975). Le superfici franose ammontano a circa 3935 ha in /3· 14 marzo 1973. - A Campli, nel Teramano, provincia di Chieti, a 254 ha in p rovinc ia di Pescara, a movimenti franosi concomitanti a precipi tazioni pio­ non meno di 34 ha (ma i dati sono molto incompleti) in vose costringono a fare evacuare una decina di quella di l'Aquila e a J 870 ha in q uell a di Teramo. I abitazioni . Sempre in provincia di T eramo si registrano cen tri abi ta ti mi nacciati da dissesd sono 107, ci rca 34 in d issesti idrogeologici a Pineto, iVlontori o al Vomano, più ri spetto a una rilevazione effettuata nel 1957 (fonte : T orricell a Sicura, Va ll e Castell ana. A M.osciano S. ministero LL.PP., indagine sui movimenti franosi in Angelo straripa un laghetto coll inare provocando Ita lia, 1964). l'allu vionamento dell a ca mpagna sottostante (fonte: anno 1965. - D all a parete rocciosa che sovrasta Momento Sera, 14.3 . 1973). il centro storico di Rocca Pia, in provincia di l'Aq uila, 18 aprìle 1973. - In destra orog rafica dell a va ll e un masso di grosse dimensioni croll a su un fa bbricato del F. Sang ro, all'altezza del Lago di Bomba, provincia danneggiando i muri petimetrali e sfondando parte di Chieti, un movimento franoso per scorrimento del tetto (follte: atti amministraz ione comunale d i rotazionale interessa la pendice immediatamente sot­ Rocca Pia). tostante il d i Coll edimezzo. Il franamento, febb raio /968. Frana per croll o si abbatte sulla che può aver costitui to la ripresa parziale di un vecchio strada provin ciale per Ton ea in territorio comunale movimento franoso, provoca uno spostamento verti­ di CrognaletO, provinci a di Teramo, in vestendo u­ cale del terreno di circa 25 m e una traslazione n'auto e uccidendo due persone (il medico condotto o ri zzontale intorno ai 50 m; vengono letteralmente 160 V. CATENACCI

(raneiate due strade provinciati, la Bomha-Villa S. Maia di l'Aquila e di Chieti, notevolmente amplificato dallo e Bomba-Colledimezzo(fonte: Del Prete, 1979). stato di fatiscenza dei fabbricati (tab. 54). Frequenti i prima decade giugno 1976. - Si riattiva un movimento danni al1e reti idriche (Ateleta, Roccaraso, ecc.). franoso nell'abitato d i Vall e Castell ana in provincia di Teramo, che provoca dissesti e lesioni ad alcuni caseggiati situati a monte e a valle della strada Tab. 54. - Terremoti dei Monti Meta-Mainarde, regione provinciale e in prossimità del municipio (fonte: atti abruzzese, 7- 11 maggio 1984. Regione Abruzzo). setlembre-ollobre 1976. - Un movimento franoso VIII grado: (a rea epicentrale): Alfedena, Barrea, Civitella Alfe­ la dena, Villetta Barrea interessa contrada Castelnuovo in territorio cQmuna­ VH grado: Ateleta, Campo di Giove, Cansano, Caramanico le di Campli, ptovi ncia di Teramo, provocando il crollo Terme, Castel di Sangro, , Lama dei un Pel igni , Opi, Palena, Pescasseroli, Pescocostanzo, di fabbricato adibito a frantoio. Riattivazioni del Rivisondoli, Roccaraso, S. Eufemia Maiella, Scon­ franamento si verificheranno negli anni successivi, n one, Sulmona. almeno fino al 1986 (fonte: atti Regione Abruzzo). 19-20 oltobre 1978. - «Alluvione>} in provincia di Teramo (fonte: DM l.l2. 1978 in GU 14 dic., n. 348; L 'emergenza più pressante è la sistemazione prov­ L. reg. 19. 1.1 979, n. 17). visoria degli 11.230 senzatetto (di cui 8000 in provincia anno 1979. - Nell a frazione Meta del comune di di l'Aquila), cifra che sembra potersi ridimensionare Civitella Roveto, provincia di l'Aquila, si dattivano una volta espletate le verifiche di stabilità dei fa bbricati. alcuni movimenti franosi (a lmeno due) che compor­ Alcuni dati tratti da fonti giornalistiche: tano cedimenti di fo ndazioni di edifici e conseguenti - Alfedena: 50% delle abitazioni evacuate, 800 ordinanze di sgombero, nonchè viva apprensione tra senza tetto, 3 feriti; la popolazione trattandosi di un abitato già trasferito - Ateleta: lesioni al 40% dei fabbricati, oltre 300 (e mal rilocalizzato) a seguito del terremoto del 1915 senza tetto; (fonte: atti Regione Abruzzo). - Barrea: numerose lesioni, crollato il campanile 26 giugno 1983. - Nubifragi sull a fascia costiera della chiesa parrocchiale, circa 300 senzatetto; compresa tra le foci dei fiumi Vomano e Pescara. - Bugnara: lesionato il Palazzo Ducale, lesionate Interrotta la SS. n. 16 per alluvionamenti di materiali due chiese parrocchiali; fangosi; ostruite le opere di canalizzazione e allaga­ - Castel di Sangro: circa 800 senzatetto di cui 80 menti nell e zone di Silvi (provincia di Teramo) e di nella frazione Rocca Cinquemiglia; (provincia di Pescara) (fonte: , - Civitell a Alfedena: 100 senzatetto, 3 feriti; I. 7. 1983). - Opi: evacuata la parte abitata della collina S. novembre 1983. - In territorio comunale di Valle Francesco (che g uarda verso M. Marsicano), crollato Castellana, in provincia di Teramo, la riattivazione di il tetto della Chiesa Madre, crollato il campanil e della un lento movimento franoso interessa parte della chiesa parrocchiale; frazione S. Vito, amplificando preesistenti lesioni alla - Pescasseroli : evacuato il centro storico, circa casa parrocchiale, alla parte nuova della chiesa, all'e­ 11 00 senza tetto; dificio scolastico elementare, e a un fabbricato privato - Pescocostanzo: danneggiata la Collegiata di S. (fonte: atti Regione Abruzzo). Maria, lesioni al Palazzo Fonsago, IO feriti; - Rivisondoli: 880 senzateno; febbraio 1984. - Ad Anversa degli Abruzzi, in - Scontrone: oltre il 70% delle abitazioni evacuate, provincia di l'Aquila, un movimento franoso in località circa 400 senzateno, 4 feriti. Fraunito provoca lesioni ad alcuni fabbricati posti al Dei 198 comuni dichiarati danneggiati dallo Stato margine della SS. n. 479 (fonte: Il Centro, Il .11. 1986). (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania), 6 1 ricadono in aprile 1984. - È in atto un lento movimento franoso Abruzzo, di cui 32 in provincia di l'Aquila, 17 in nel comune di Campli , provincia di Teramo, che provincia di Chieti e 12 in provincia di Pescara (tab. provoca dissesti al muro di sostegno in via della Scala 55). Su un totale di circa 36.000 senzatetto nelle quattro Santa (fonte: atti Regione Abruzzo). reg ioni coinvolte, 11.230 ricadono in Abruzzo (fonti: Il 7- 11 maggio 1984. - Scosse sismiche interessano Messaggero, l'Unità, la Repubblica, Il Tempo, periodo una vasta area appenninica aIrintorno del g ruppo 8- 14 maggio 1984; Ord. 20. 11.1 984 n. 43 1jFPCfZA montuoso Meta-Mainarde (vedere cronistorie laziali). del ministro per il coordinamento della protezione Diffuso il danneggiamento in va rie zone delle province civile; Console e al., 1984; Ferri e Gorin, 1988). IL DISSESTO GEOLOGICO E GEOAMBIENTALE IN ITALIA - ABRUZZO 161

scalza mento della platea di fondazione di due edifici Tab. 55. - Comuni dichiarati danneggiati, province di L'Aquila, Chieti e Pescara, terremoti del 7 e Il maggio 1984. situati presso il cigli o mo rfologico, con lesionameoto dei manufatti più esterni (muri, terrazzi, ecc.) (fonti: atti provincia di L'Aquila: Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Regio ne Abruzzo; Ord. 6.3. 1987 n. 9l4/FPC/ZA del Barrea, Bisegna, Bugnara, Campo di Giove, Cansano, Casteldieri, ministro per il coordinamento della protezione civile). Castel di Sangro, Civitella Alfedena, Cocullo, Corfinio, Intro­ dacqua, Opi, Pacentro, Pescasseroli, Pescocostanzo, Pettorano ",arzo 1986. - In territorio comunale di Basciano, sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Ri visondoli, Rocca­ casa le, Rocca Pia, Roccaraso, Scanno, Scontrone, Sulmona, provincia di Teramo, si riattiva una frana per colamen­ Villalago, Villetta Barrea, Vittorito; to in località Pantano che provoca dissesti a una strada provincia di Chieti: , Civitella Messer Raimondo, consortile e minaccia la stabilità di un edificio di Colle di .Macine, Fara Filiorum Preti, Gamberale, , G uardiagrele, , , Palena, Pizzfi>fer­ proprietà privata. Vari dissesti si reg istrano anche in rato, Rapino, Rocca Monte Piano, Rocca Scalegna, Roio del altre zone del Teramano; dal bollettino regionale Anas Sangro, Taranta Peligna, Torricella Peligna; si apprende che movimenti franosi provocano interru­ provincia di Pescara: Abbateggio, Bolognano, , , , Popoli, Sant'Eufemia a Maiella, zioni delle strade statali n. 262 (di Campli), n. 553 (di San Valentino in Abruzzo Citeriore, Scafa, Se rramonacesca, Atri), n. 5 (Tiburtina) (fonti : atti Regione Abruzzo; Il Tocco Casauria, Turrivalignani; Giornale d 'h alia, 26.3. 1986). Senzatetto: 11. 230 (8. 000 in provo di L'Aquila, 470 in provo di Chieti, 2.760 in provo di Pescara) (cifre provvisorie). 13 giugno 1986. - In provincia di l'Aquila disalvea il F. Aterno in territorio comunale di Montereale allagan­ do, tra l'altro, 5-6 abitazioni della frazione Marana che vengono evacuate. Più a nord-est, sempre in provincia autulIl/o 1985. ~ In territorio comunale di Teramo di l'Aqui la, d ue movimenti franosi si verificano in la rottura di una condotta dell'acquedotto del Ruzzo territorio comunale di Campotosto, provocando l'in­ favorisce l'innesco di un movimento franoso in località quinamento dell'acquedotto e minacciando la frazione S. Agostino che minaccia alcuni ed ifici di civil e di Ortolano, posta 300 m sotto il li vello deU'invaso abitazione (fonte: atti Regione Abruzzo). id roelettrico; i circa 100 abitanti della frazione abban­ 6 novembre 1985. - Le piogge provocano all agamenti donano spontaneamente le abi tazioni trovando riparo a Pescara e dan n.i all e colture delle zone contermini presso il villaggio Enel di Provvidenza. (fonte : li Tempo, 7. 11.1 985). In provincia di Teramo resta interrotta la viabilità febbraio 1986. - In territorio comunale di Teramo negli intorni di Anco rano per esondazione del F. un movimento franoso in atto coinvolge il versante Tronto (fonti: Dipartimento Protezione Civile, Roma; meridionale su cui insiste la frazione Miano, lambendo l'Unità, 15 .6. 1986). tre fabbricati e la strada provinciale di ingresso giugno /986. - Si riartiva un movimento franoso all'abitatO. Tra le cause pred isponenti non è estranea nell'abitato di Valle Castell ana in provincia di Teramo, la rottura della condotta dell'acquedotto del Ruzzo, provocando dissesti aHa viabilità e lesioni ad alcuni avvenuta qualche mese prima. Sempre in provincia di edifici (fonte: atti Regione Abruzzo). Teramo un esteso e profondo movimento franoso 30 settembre 1986. - A Scanno, in provincia di interessa il territorio comunale di Montefino in cor­ l'Aquila, dal fianco orientale del Vallone del Ca rapale, rispondenza del versante nord-orientale della collina poco a sud dell'abitato, si stacca un blocco di roccia su cui insiste la fraz ione Muraglie; il franamento del diametro medio di circa 2 m che, sfiorando il muro provoca il completo dissesto di un tratto di strada di cinta di un'abitazione, si abbatte sul piazzale isolando alcune fattorie (follte: atti Regione Abruzzo). antistante la stazione dell a seggiovia distruggendo 1 marzo 1986. - Un movimento franoso per un'auto in sosta. Nessun danno alle persone, essendosi scorrimento rQ[azionale si verifica in territorio comu­ il fatw verificato alle o re 0,30. Numerose volte in nale di Vasto, provincia di Chieti, provocando dissesti passato si erano manifestate, lungo il perimetro del­ all e infras trutture in locali tà Cono a Mare e alla platea in l'abitato, frane per cro llo da vari punti del versan te c.a. all'intorno di due edifici di recente costruzione, di (fonte : atti amministrazione comunale di Scanno; Il cui uno occupato da 7 famiglie (circa 20 persone) che Centro, 8. 10.1986). vengono evacuate Uonti: Repo rter, 3. 1.1986; atti 24-25 ottobre 1986. - Croll a un fabbricato a Gissi, Regione Abruzzo; Ord. 6.3. 1987 n. 9 l4/FPC/ZA del provincia di Chieti; le cause sono direttamente con­ ministro per il coordinamento della protezione civile). nesse alla di ssolutione della roccia gessosa sottostante. 9 marzo 1986. - Frana per crollo interessa la In passato furono frequentemente adottati provvedi­ sommità della fa lesia in localùà Via Tre Segni del menti di sgombero, abbattimento, transenna mento, comune di Vasto, provincia di Chieti, provocando lo ripristino (atti amministrazione comunale di Gissi). 162 V. CATEl\,: ACCI

terra e fa ngo a monte dell a strada provinciale in corrispondenza di via G rue; frane per scorrimento e cola mento lu ngo il versante sinistro del F. Leomogna, di fronte al capoluogo; - comune di Rocca S. Nlari a, frana per scorrimento di roccia in blocco che minaccia il centro abitato; iII provillcia di Pescara: - comune di Lettomanoppello, rimobilizzazione di frane per scorrimento rotazionale e colamento in corrispondenza del settore nord-occidentale del capo­ luogo, da via Stefani-Corso V. Emanuele (il cui allineamento corrisponde al cig li o del franamento) alla località Chiuse (fig. 59). Tra il 1954 e il 1968 i dissesti

Fig. 58. ~ Castelli in provincia di Teramo. II versante è interessato in q uesta zona costrinsero ad abbattere circa 80 da fenomeni g ravitativi di sfaldamento facilitati da erosioni calan­ fabbricati; il comune è inserito tra quelli da trasferire chivc. Alcuni edifici lungo il ciglio sono colpiti da dissesti stati ci parzialmente a cura e spese dello Stato (decreti n. (fotografia dtlf(Jlltort , 6 aprilt 1987). V itll' 01 slopt illslabilily al Calltlli ( Terall/o). 908/ 192 1 e n. 1285/ 1954); comune d i Manoppell o, movimento per lento scorrimento in località Scesa Castello e S. Leandro, che ha provocato dissesti statici ad alcuni fabbricati 2-4 l1oveflJbre / 986. Piogge intense e venti fortissi­ con conseguente sgombero degli occupanti; mi Interessano varie zone dell a fasc ia costiera e - comune di Pianell a, movimento per scorrimento dell'entroterra. In provincia di Pescara esonda il F. superficiale su l versante compreso tra il municipi o e Sa line in territorio comunale di Città S. Angelo la località S. Lucia; all agando circa lO kmq di terreni coltivati, isolando - comune di , movimento franoso una decina di case coloniche e un'opificio, provocando che ha già investito l'opera di presa dell'acguedotto il crollo di un ponte e l'interruzione dell a SS. n. 16. Paritell i; Dissesti si verificano anche nel Teramano; il F. comune di Scafa, riattivazione di una frana per Vomano provoca allagarnenti a Roseto degli Abruzzi. colamento sul versante prospiciente la contrada Cesare; L'esistenza di «eccezionale calamità)) viene dichiarata ordinanze di sgombero pe r 5 fa bbricati (2 1 persone); per i territori comuna li di Città S. Angelo (Pescara), - comune di Tocco a Casauria, movimenti franosi Arsita, Bisenti, Cell ino Attanasio, Atri , Notaresco, vari sul versante nord-occidentale che deli mita l'abi_ Silvi, Montefino, Cermignano, Castilenti e Castiglione tato; in passato si sono verificati crolli o gravi Messer Raimondo (Teramo) (fOllli: DM 24.6. 1987 in lesionamenti di numerose abitazioni; GU 26 ag., n. 198; d'Italia, 5. 11. 1986). - comune di Torre dei Passeri, predisposizione a 7 noveflJbre 1986. I n territorio comunale di Raiano, franamenti per crollo dalle pareti rocciose che sovra­ provincia di l'Aquila, si verifica una frana per crollo stano la località Castell uccio; da ll e pareti rocciose prospicienti l'Eremo di S. Ve­ comune di Vill a Celiera, movimento franoso per nanzio, situatO al piede della gola solca'. dal F. Atern o. scorrimento lento (soliflusso-colamento) nel l'abitato Il franamento invesle il piazzale antistante l'Eremo, capoluogo, che coinvolge una superficie di circa I ha; in quel momento non frequentatO (fOllie: Il Centro, 20. I 1.1986). in provincia di l'Aquila: - comune di Anversa degli Abruzzi, movimentO fillO al1110 / 986. Risultano attivi, tra gl i altri, i fra noso per lento scorrimento rotazionale nella pendice seguenti movimenti franosi dei q ua li non si d ispone nord-occid entale dell'abitato, su una superficie d i circa delle date di neoformazione o di riattivazione; 1,5 ha, che coinvolge la SS. n. 479 per Scanno e per in provincia di Teralllo : Cocullo, e che in passato ha interessatO abitazioni - comune di Campli, frana per scorrimento che private e il campo sportivo; coinvolge circa 5 mila mq di terreno su un fronte comune di Barisciano, franamenti per cedimenti di 200 m; di grotte sotterranee carsiche elo antropiche, soprat­ - comune di Castell i, instabilità dell a pendice in tutto in fraz ione Picenze; destra del F. Leomogna, alla cui sommità insiste - comune di Capistrell o, predisposizio ne a frana­ l'abitato capoluogo (fig. 58); fra ne per colamenro di menti per croll o e rotola mento rapido di massi dai IL DISSESTO GEOLOGICO E GEOAM BI ENTALE IN ITALIA ABRUZZO 163

ve rsanti sug li abitati dell e frazioni Ricetto e ~,I a ­ - comune di Civita d'Antino, predisposizione a donnina; fr anamenti per crollo sull 'abitato; - comune di Cappadocia, piccolo movimento fra­ - comune di :Morino, predi sposizione a franamenti noso per scorrimento lento in via Veneto, favorito per croll o lungo il versante meridionale della fraz ione dall 'immissione diretta nel sottosuolo dell e acque Rendinara; bianche e nere, con lesionamenti in 4 edifici; predi­ - comune di Opi, in stabilità per franamenti per sposizione a frane per crollo dalle pareti rocciose di crollo dal bordo settentrionale dello sperone calcareo .M. Arezzo che sovrastano la frazione di Petrella Liri; sul cigli o del cluale insistono numerose abitazioni - comune di Caporciano, con distacchi e crolli (fig. 60); dalle volte di numerose grotte di ori gine carsica cIo - comune di O ricola, movimenti franosi nella pane antropica; predisposizione a franamenti per croll o dalle alta dell'abitato, probabilmente in nescati da indiscipli­ pareti rocciose che sovrastano l'abitato; già effettuati, nati sbancamenti; a partire dal 1963, interventi di abbattimento di - comune di Pacentro, predis posizione a frana­ fabbricati, sgomberi e transennamenti; menti per crollo del versante sud-orientale dell a - comune di Carsoli , movimento franoso che Montagna del :Morrone in località 5. Rocco, con interessa la zona di vi a 5carcella; pericolo al transito sulla 55. n. 487 per Caramanico e - comune di Castell afiume, movimenti franosi alla per alcuni edifici (fig. 6 1); periferia meridionale del capoluogo; predisposizione - comune di Pescina, movimento franoso che a distacchi e crolli di massi dalle pareti rocciose che interessa il versante compreso tra il Castello a monte sovrastano la frazione Pagliara, già oggetto d i conso­ e la via Umbrone a va ll e; lidamento negl i anni trenta; - comune di Rocca Pia, predisposizione a frana­ - comune di Celano, movimenti franosi nella zona menti per crollo dall e pareti rocciose che sovrastano di via Ag uila e di «sotto Castello» con minacc ia per l'abitato capoluogo; crolli di massi si abbattero no a la stabili tà di una schiera di fabbricati; idem sul versante ridosso dell e abitazioni in concomitanza dei terremoti meridionale dell'abitato, tra via Cotarelo e via dell a del 7 e Il maggio 1984; nel 1956 un enorme masso Cittadell a; precipitò su un fabbricatO;

Fig. 59. Lettomanoppello in provincia di Pescara. n) Orlo dci \'ersante nord~occidenrale; consolidamenri sul ciglio di un movimento franoso tuttora attivo. Tra il 1954 e il 1968 i di ssesti in questa zona costrinsero ad abbattere circa 80 fabb ricati. b) Il basso versante, sede di rimobilizzazionc di movimenti franosi per scorrimenri rotazionali c cola menti ancora attivi nel 1987. I fabbricati visibili sono dissestati o distrutti da franamenti pregrcssi (fotografir dr/I'allto re, 9 aprilr 1987). LtlfolluJ1/oppello (Pescara), 1987. a) Consolidation in the headwal scarp or an acti\'c ( 1987) landslidc. b) This slope borders the town of Lettomanoppello which was slilllhc centre of complex landslidcs in 1987. 164 V. CATENACCI

Fig. 61. - Loca lità San Rocco, ai piedi della Montagna del Morrone, territorio comunale di Pacentro in provincia di l'Aquila. Crolli e rotolamenti di rocce determinano pericolo per il transito lungo la strada statale per Caramani co e per alcuni edifici (fotografia dtlfaulore, /987). - Thù s/opt iI jrtqutnl/y afftcltd by jalls Dj individuaI bouldtrs or b/orh Dj rork mosl!J Iriggtrtd by Iht txpansion Dj waltr dut lo jruzing andlor by stiun;r arliviJy. San RO(co ntar Paunlro (f Aquila), 1987.

nel tratto abitato della via Orientale già lesionata insieme ad alcuni fabbricati; - comune d i , movimenti franosi per crolli, ribaltamenti e scorri menti nel settore nord­ o rientale dell'altipiano travertinoso (con sottostanti

Fig. 60. Abitato di Opi in provincia di l'Aquila. Zona scltent rionale dello sperone calcareo, con predisposizione a frana· menti pe r crollo, sul cui ciglio insistono numerose case (fotografia dtlfOlltOTt, aprile 1987). - HOl/su thal art localtd al the top 0/ rnrbonalt ulall parlùHlar/y hazardoNs and sHutpliblt lo mCI! fa/Il. Opi (f AqHila), 1987.

- comune di S. Pio delle Camere, situazione analoga a quella di Barisciano; - comune di Tagliacozzo, movimenti franosi sul versante occidentale della frazione Poggctcllo, con dissesti alla strada di circonvallazione; - comune di Villetta Barrea, predisposizione a franamenti per crollo dalle pa.reti calcaree che incombono su via Coste e via Borgonuovo del capoluogo (fig. 62); in provincia di Chieti: - comune di Gessopalena, riattivazione di un franamento in località Valle Fontana, esteso su una superficie di circa 1,5 ha, il cui movimento retrogres­ sivo ha già asporraro circa 30 m della sede srradale di via Pagliarello, provocato dissesti alla strada provin­ Fig. 62. - Abitato di Villetta Barrea in provincia di l'Aquila. ciale Gessopalena-Casoli, lesionato un fabbricato in Blocchi di roccia (dolomie prevalenti), anche di grosse dimensioni, sono spesso precipitati sui sottostanti fabbricati (fotografia dtlf aulore, via Garibaldi; /987). ~ comune di , movimento franoso - Fall.mass oj dolomit~ rock can raust rtal dang~ r for tbe lento interessa la strada di circonvallazione, soprattutto bomes, VilleJJa Barrea (f Aquila), 1987. IL DISSESTO GEOLOGICO l:. Gl:.OA M I ~I E NTALE IN ITALIA MOLISE 165 argille) che sovrasta la frazione lIlontepiano. el medes im o luogo il 24 giugno 1765 si verificò un imponente franamento che investì l'intero abitatO provocando la mOrte di 500 persone (fOllli: atti Regione Abru zzo; Dipart imento Protezione Civ il e, Roma). 3-4 marzo /987. - In terrirorio comunale di Bal­ soran o, provincia di l'Aqu ila, cade per croll o un g rosso masso staccatosi dalla pare te rocciosa subverti ca le di un a propagine del M. Serra Alta, abbattendosi sull e vici nan ze dell'abi ta to di Case Alfonsi (follie: atti Regione Abruzzo). prima decade aprile / 987. - In territori o comunale di To rri cell a Pel igna, provincia di Chieti, si riattiva un movimento franoso per colamento in località Solagne, con ciglio a breve dista nza da un allineamen to di case. Il Fig. 63. - Frana di Caramanico Terme in provincia di Pesca ra, di ssesto è un 'appendice di un più vasto movimento 2-3 luglio 1989. Il franamento ha gravemente coinvoho la st rada statale che corre al piede del versa nte occidentale della Maiella franoso che interessa la strada provinciale Torricell a P. (folografia di G. Bigi, Diparlillltnlo SdtnZt dtlla Ttrra, Unù·ersÙà di - Pennadomo la cui sede stradale è continuamente Roma). oggetto di lavori di ripristin o. Il territorio comunale è Landslidt damagt lo o slolt rood along lbe ~ 'u l slopt oj al contempo interessato da altri due di ssesti attivi. 1M Maùlla MIs. ntar Caramanico Ttrme ( Pucara). Tht long c10sllrt oj 1M road arOllstd dim}//Itnl amo"g Iht ruidtnls. La"dslidt mot'tltunl oj JIi& L'uno, in loca li d Fossi, ha già lesionato un muro di 2-3, /989. sostegno; l'a ltro , in località Follascoso (zona Castell a· ra) , è dato dall a predisposizione a fenomeni di cro ll o gellllaio /988. - In provincia di l'Aguila di venta dalle pareti rocciose che sovrastano la sede strada le critica la situazione della frazione Tremonti nel comune della provinciale « Peli gna » e alcun e ab itazion i (follie: di Tag li acozzo, per in combenti perico li dovuti a atti amministrazione comunale di Torrice ll a Peligna). franamenti per crollo dalle pareti rocciose, già da tempo 3/ iI",!io /987. - Nel pomeriggio violenti rovesci segnalati dal genio civile (fOllie: Ord. 18.3.1988 n. SI ri versan o lu ngo la fasc ia costiera e nell'entroterra. 1395/FPC del ministro per il coordinamento della In provin cia di Chieti dissesti idrogeologici, con danni protezione civil e). all e produzioni agricole, si verificano nei territori illiZio lIovembre / 988. - Piogge intense nelle province comunali di S. Eusanio del Sangro, Po llutri e . di Teramo, Pescara e Ch ieti. Nel Teramano dissesti A Teramo la rOttu ra di un argine del ca nale di idrogeologici si manifestano soprattutto nella zona dj scolo del depuratore della rete fognaria rende tempo­ Roseto degli Abruzzi. A Pesca ra , in 48 o re. cadono ranea mente inattivo l'i mpianto (follti : Dipart imento 11 5 mm di pioggia; va ri e zone della città vengono Protezione Civile, Roma; DM 4. 12. 1987 n. 2071 in in vase da fango . Dissesti franosi si registran o a CU 5. 1.1 988, n. 3). Far indola dove ri sulta interrotta la viabi lità. Dissesti 26110vembre /987. - Presso Nerito (contrada Pala­ idrogeologici di ffusi anche nel Chietino (fOllie: La dini), frazione del comune di Crognaleto in provin cia Stampa, 6. I l. 1988). di Teramo, una frana per croll o innesca il ro tolamemo febbraio J989. - Per ri attivazione di un movimento di un eno rme macigno che si abbatte a pochi metri franoso di venta critica la stabilità di una parte dell'abita­ da una casa. Apprensione tra g li abitanti per il ricordo to di , in provincia di Chieti, tra l'antico castello di quanto avvenuto nel febbraio 1968 (fOllie: II Centro, aragonese (pericolante da una trentina d'anni) e Colle 2. 12. 1987). Costantinopoli. L'instabilità dell 'area, abitata da 1500- fille 011110 / 98 7. - Sono attivi dissesti idrogeologici 2000 persone, è ulteriormente compromessa da l traffi­ a Colledi mezzo, Chieti, Castelfrenra no, , Letto­ co l'esame sulla 55. n. 16 (A driatica) (fOllli : Dipartimen­ pal ena, S. Vito Chietin o e Villa S. Maria in ptovincia to Protezione Civil e, Roma; l'Unità, 18.2. 1989). di Chieti, e a Bisegna e Ri visondoli in provin cia di 2-6111glio /989. - el Teramano «piogge all uvio­ l'Agu ila (foll/i: Ord.ze 23.3. 1988 n. 1400/FpC, na li» innescano di ssesti idrogeologici, con danni so­ 12.3. 1988 n. I 433fF PC, 13. 12. 1989 n. I 858fFPC, prattutto all e opere di bonifica, nei territo ri comuna li 30.7. 1990 n. 1989fF PC del ministro per il coordina­ di Atri, Bisenti, Colledora, Co rtin o, Isola del Gran mento della protezione civile). Sasso d'lrali a, Torricell a Sicura. A Isola del Gran Sasso 166 V. C/\TENt\CCi un pullman diretto a un santuario rimane bloccato in anch' esso per scorrimento, interessa la zona denominata balia di acque torrenziali. Calvario, già compromessa da un poderoso sbancamento I n provincia di Pescara, al piede del versante e dall'immissione di acque di fogna direttameme nel occidentale della Maiella, un movimento fra noso sottosuolo; il suo ciglio lambisce via Borgo e Corso coinvolge circa 5 milioni di mc di terreno interrompen­ Marconi (follti: Valdinucci 1956 e 1965). do la SS. n. 487 tra Caramanico Terme e S. Eufemia a 011110 1961. - Movimento franoso per scorrimento, Maiella c coinvolgendo la frazione Pisciarello. Per con superficie di rottura non molto profonda, interessa assicurare il coll egamento verrà costruita una variante - in provincia di Campobasso - la porzione occidentale provvisoria che aggira a mOnte la fra na inerpicandosi dell'abitato di Tufara in località Coelacchio (follte: atti per 12 km; proteste degli abitanti che non vedono amministrazione comunale di Tufara). ancora risolta la situazione nel gennaio 1990 (fig. 63). aprile 1962. - A Casacalenda, in provincia di (follti: 11 Resto del Carlino, 4.7. 1989; DM Campobasso, si riattiva un lentissimo movimento 2. 10. 1989 in GU 6 nov., n. 259; Ord. ze 25. 10. 1989 franoso che interessa il versante meridionale dell 'altura n. 18 14/FPC e 17. 11.l989 n. 1823/FPC de l ministro su cui insiste l'abitato, fino alla stazione fe rroviaria per il coordinamento dell a protezione civile; l'Unità, ubicata pi ù a valle. 11 ciglio del franamento coinvolge 13. 1. 1990; DM 22. 12 .1989 in GU 22 .1 . 1990, n. 17). direttamente il centro abitato ai lati della 55. n. 87 fine 011110 1989. - Sono attivi dissesti idrogeologici (Sannitica), provocando lesioni anche gravi a fabbricati nel territorio comunale di Pietracamela, in provincia in via D i Blasio (numeri civici 5,7 e 9), Vico Mameli di Teramo (fO llie: Ord. 5.4.1990 n. 1894/FPC del (numeri 13, 15, 17 e 19) e Largo Bovio (n. 38). mi nistro per il coordinamento della protezione civile). Vengono sgomberare 7 famiglie. Negli anni successivi, per oltre un decennio, l'aggravàmento delle lesioni comporterà complessivamente una ventina di ordinan­ ze di sgombero (cinque con il ricorso della forza pubblica) e l'abbattimento di alcuni fabbricati perico­ 1. 14. CRONISTORIE j\IOLlSANE Iami. Testimonianze di questo movimento franoso, che successivamente verrà attribuito a scorrimento, si alltunno 1949. ~ «All uvioni» in provincia di Cam­ riscontrano in una relazione del reale genio civile di pobasso (follti : L. 4.11.1 950, n. 985; D M 7.3. 195 1 in Campobasso del 30 giugno 19 10, che si era occupato GU 19 mag., n. 11 3). della frana dal gennaio 1900, le cui risultanze portarono nel 19 16 acl includere il comune nell'elenco di quelli 011110 1953. - Un vasto movimento franoso, proba­ da consolidare a cura e spese dello Stato (fonle: atti bilmente in atto da molto tempo, interessa il territorio amministrazione comunale d i Casacalenda). comunale di Petacciato, in provincia di Campobasso, comp reso tra l'abitato capoluogo e il mare, coinvolgen­ 21 agosto 1962. - Un terremoto con epicentro 10 do più o meno tutte le strade della zona e la strada Campani a (area cli S. Arcangelo T rimonte), di magnitu­ fe rrata. Complessivamente sono 14 i fa bbricati disse­ do 6,2 e intensità del IX-VIII grado all 'epicentro, stati, alcuni dei quali pericolanti e sgomberati (fOllie: provoca danneggiamenti in 50 comuni della provincia atti amministrazione comunale di Petacciato). di Campobasso. Lo Stato predispone provvidenze per i settembre 1956. - ]n provincia di Campobasso due lenti comuni di Ururi, Gambatesa e S. j\I[artino in Pensilis ma imponenti movimenti franosi, in atto da tempo, (follti: DL 5.9. 1962, n. 13 12; Di Fi li ppo e Peronaci, interessano porzioni abitate del comune di Trivento, in 1963; Cavall o e Penta, 1964; Spadea e al., 1985). destra del F. Trigno, e determineranno nel 1964 alino 1963. - Crolli d i roccia si manifestano sul l'inclusione dell'abitato tra quelli da consoli dare e versante meridionale di M. Marrone (gruppo montuo­ trasferire parzialmente a cura e spese dell o Stato. L'uno, so delle Mainarde) inducendo allo sgombero di alcune con carattere traslativo, demolisce senza speranza di abitazioni dell a frazione di Rocchetta Alta in territorio salvezza il Rione Casalotti, situato a sud dci centro abitato, comunale di Rocchetta al Volturno, provincia di sul lato sinistro dell a strada provinciale «T rignina») Isernia. La frazione di Rocchetta Alta fu coinvolta da provenendo da Campobasso; lo spostamento retrogressi­ una gigantesca frana per crollo nel 1908 (fonle: arri vo del ciglio di frana, che aveva dissestato o demolito gli amministrazione comunale di Roccherra al Volturno). edifici di via III Casalotti, provoca ora gravi lesioni agli fine O!lNO /963. - Sono arrivi movimenti franosi o edifici compresi tra via II Casalotti, Corso Mastroiacovo permangono situazioni di pericolosità per dissesti (compreso l'edificio scolastico) e via I Casalotti, i cui idrogeologici nei seguenti territori comunali (l'indi­ abitan ti vengono evacuati. L'altro movimento franoso, cazione «in elenco» si rifer isce a luoghi abitati,