IL DISSESTO GEOLCX:;ICO E GEOAMBlEr-.:T.\LE Il'\' ITALIA Plb\IOXTE 21 pressi di Cogoleto, i fanghi tossici dello stabilimento in territorio comunale di Niell a Belbo, e il T. Belbo chimico Stoppani. A Genova si ripete l'allagamento d i disalvea in sponda destra per circa 100 m minacciando Sampierdarena. In provincia di Savona si verificano la frazione di ·Madonna delle Rose in comune di S. frane e allagamenti a Celle Ligure e Albisola; nell'en­ Stefano Belbo UO/lle: Tropeano e Terzano, 1987). trOterra il F. Bormida invade la statale presso Dego; /3-/ j maggio /948. - Le precipitazioni innescano a Cairo :Montenotte straripa il rio S. La zzaro lungo la piene dei corsi d'acqua a carattere regionale. In strada che lo fiancheggia raggiungendo abitazioni; vari provincia d i Cuneo il T. :Maira, colmo di detriti franamenti interrompono la SS. n. 29 a Quiliano convogliati dal T. ~Iollasco. invade e alluviona il (Cadibona) e tra Millesimo e Cengio; il T. Straripa comune di Acceglio; le acque dello di Demonte a Urbe, località S. Pietro, a danno di campi e caseggiati Icsionano gravemente il ponte situa tO in località UOilli: la Repubblica, 25.8.1 987; Tropeano, 1989). Festiona del comune di Demonte. In provincia di 5-6 ottobre /987. - «Alluvioni» si manifestano nel Torino il T. Thuras, tributari o della Doria Riparia, bacino idrografico del T. Vara, in provincia di La alluviona la frazione Bousson in territorio comunale Spezia; colpiti i territOri comunali di Ca rrodano, Carro, di Cesana Torinese UO/lle: Govi, 1976). Mai ssana, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago /0 agosto /948. - In provincia di Asti, in seguito UOille: DM 8.4. 1988, n. 320-F in CU 2 1 apr., n. 93). a nubifragio, il Rio Garbazzola esonda su ambo le / 9olfobre /988. - Nell'alto bacino dci Bormida si sponde per 0,5 km distruggendo edifi ci della frazione segnalano diffuse interruzioni lungo IO strade comu­ Berta di Calamandrana, e asportando parte della nali di ~lurialdo per franamenti, processi di erosione massicciata ferroviaria (fOl1/P: Tropeano e Terzano, concentrata e alluvionamenti, in particolare da parte 1987). del rio Fontanelle. Alcuni franamenti si ri versano sulla 3-5 sPII,mbre / 948. Nubifragi, alluvioni e frane strada presso Roccavignale. Esonda nuovamente il rio colpiscono il Piemonte sud-occidentale. Le piogge S. Lazzaro presso Cairo .Montenotte. A Dego, in iniziano nella notte tra il3 e il4 settembre. In provincia località Bormiola, si manifesta una piccola frana di di Torino il giorno 4 il Rio Gerardo (bacino F. Dora scivola mento e qualche tributario accenna a straripare Riparia) distrugge ancora la strada Bussoleno-Mattie UOille: T ropeano, 1989). per un tratto di circa 900 metri. I dissesti maggiori si registrano nell'area a sud del , compresa tra il fianco meridionale del ~Ionferrato e la fascia bassa delle Langhe (tab. I). 1.2. CRONISTOR I E P1E~IONTESI Jn provincia di Cuneo il g iorno 4 i torrenti Chcrasca e Talloria, afflu enti del F. , esondano (il primo alle ore 9, il secondo due ore dopo). Il comune di 3-4 ",aggio /947. - In provincia di Torino, nel Alba, strettO nella morsa delle acque nei pressi della bacino idrografico del fiume Dora Riparia, la piena confluenza sul Tanaro, viene alla gato; un centin aio di del Rio Gerardo sommerge o asporta suol i agrari nella case sono rese inabitabili e alcune distrutte; gravi danni frazione Fornelli e Santa Petronilla del comune di alle fabbriche situate nel fondovalle; numerosi quintali Bussoleno. Vengono sommersi 18 ha di terreno; crolla di cereali del consorzio agrario vengono mescolati alla un ponte a Petronilla. Il materiale trasportato a va ll e dal Rio Gerardo e dal vicino T. Pi ssagl io è di circa un milione di mc UOllle: Mortara e Tropeano, 1978). Tab. lo - Alluvione in Piclllome, 3-5 seltembre 1948. 25-26 sel/wlbre /947. - Località idem c.s. uova piena del Rio Gerardo che distrugge la strada di pro\'ince interessate Torino, Cuneo, Vercelli, Asti, Ales­ sandria all acciamento Bussoleno-:Mattie per un tratto di 500 corsi d'acqua che provo­ Belbo, , Chera sca, Gerasco, m; si rinnova l'alluvionamento delle campagne, a cano sommcrsioni cIo Rosrero, Talloria, Tanaro, T inella, luoghi sepolte da o ltre un metro di depositi. Sempre di ssesti Vogna in provincia di Torino la piena del Rio Perilleux, principali centri abitati al­ Alba (C N), Asti (AT), Borgomale IU\'ion:ui Alluvionati (C l), Canelli (AT), affl uente di sinistra del F. Do ra di Bardonecchia, Costigliole Saluzzo (CN), Incisa provoca l'ostruzione dell'alveo in prossimità della foce, Scapaccino (A T), 1 izza Monferra­ to (A T). Oviglio (AL) nonchè della 55. n. 335 scaricandovi rilevanti depositi ponti crollali 2 terrosi e ghiaiosi UOille: Mortara e Tropeano, 1978). pomi lesionari 30 (non meno di) 3-4 maggio / 948. - In provincia di Cuneo il Rio moni I (a Canelli) Giani abbatte un ponte dell a strada provinciale n. 3 1 22 V. CATENACCI melma. La linea ferroviaria A lessandria-A lba viene za, S. Elena, Taschetto, Tinella, Torre, Vogliere), IO interrotta in sei tratti. 11 T . Belbo, anch'esso affluente i principali centri abitati allagati e alluvionati di cui 4 del Tanaro, allaga il territorio comuna le di S. Stefano in provincia di Cuneo ( Bossolasco, Neive, Rocchetta Belbo. Lungo la strada Bosia-Lequio Berria crollano Belbo, S. Stefano Belbo), 4 in provincia di Asti (Canelli, il ponte sul Rio Rostero e quello sul Belbo in località Castelnuovo Belbo, Incisa Scapaccino, Nizza ~Monfer­ Bulla. Cede anche il vecchio ponte lungo la SS. n. 29 rato) e 2 in guella di Alessand ria (Bergamasco, Ovi­ e buona parte del rilevato in località Campetto del glio), Il i ponti distrutti (di cui IO in provincia di comune di Borgomale. Il T. Tinella esonda allagando Cuneo e I in quell a di Asti); non meno di una trentina alcune ca se della frazione Bog lierto in territorio co­ sono i fabbricati crollati e circa 145 quelli danneggiati munale di Castigli ole Sa luzzo. (18 croll ati e 97 danneggiati in provincia di Asti, 8 In alta Valsesia, provincia di Verce ll i, si reg istrano crollati e 49 danneggiati in guella di ). severi dissesti idrogeologici lungo l'alveo del T. Vogna Sconvolta la rete viaria e ferroviaria , con numerosi e al piede della conoide su llo sbocco del fondova ll e, tratti completamente asportati; ingenti i danni alle con danni agli edifici di Riva Valdobbia. infrastrutture; frequend, ma poco documentati, i In provincia di Asti i guasti sono ancora maggiori. movimenti fra nosi (a Cossano Belbo si riattiva un Le acg ue del Tanaro allagano Asti, guelle del Bel bo franamento già manifesto nel 1941 ). Danni ingenti allagano Nizza Mo nferrato e Canell i con g ravi danni anche nel bac ino del Bormida, soprattutto in provincia alle cantine enologiche. di Cuneo, dove esondano il F. Bormida e molti suoi tributari (fii Cherello, S. Giovanni, Tosi, Levice, T . A Canelli, in particolare, le acque del Belbo in va­ Uzzone, ecc.), con alluvioni, franamenti, abbatt imento dono vaste aree in sinistra e le zone di via Nizza e via di ponricelli e altri va ri dissesti in particolare nei Buenos Ayres sulla destra; in piazza Cavour crolla territori comunali di Saliceto, Ivionesiglio, Prunetto, un'abitazione e parte di altri fabbricati (una trentina Gorzegno, CortemiUa, Bergolo, Torre Bormida, Pez­ di case les ionate e inagibili) in altre zone (via Prati, zolo Uzzone. Secondo alcune fonti i due eventi (giorni area Mariano, ecc.). A Nizza le acq ue del Belbo, ro tto 3-4 e 12- 14) avrebbero concorso a determinare circa l'argine formato dal rilevato ferroviario a sud dell'a­ 1.000 famig Ue senZ3tetto e a causare, in provincia di bitato, e quello di via Valle S. Giov~nni, provocano Asti, circa 50 morti (fallii : Botta, 1977; Tropeano e allagamenti dell'ordine di 1,20 fino a 3,50 m (Piazzetta Terzano, 1987; Tropeano, 1989). Don Bosco); 8 fabb ri caci restano distrutti. A Incisa Scapaccino l'inondazione provoca il crollo di alcuni 2-3 maggio 1949. - ]n provincia di Torino il Rio fabbricati nelle borgate Ghiare e Madonna. A Castel­ Gerardo distrugge la nuova strada provvisoria per nuovo Belbo crolla il ponte di accesso alla sta zione Bu ssoleno, e ancora esonda asportando un ponticello ferroviaria, e viene lesionato quello limitrofo di Incisa (fOllie: Mortara e Tropeano, 1978). Scapacci no. 23 maggio-3 gil/gllo /949. - I n Piemonte occidentale In provi ncia di Alessandria le acgue del Belbo « ..... il livello del Po aumenta, e le acque travolgono rompono l'argine a protezione dell a parte ba ssa di argini, corrodono sponde, si aprono nuovi alvei, Oviglio provocando sommersioni dell 'ordine di m 3 all agando terreni e borgate» (follte: Angius 1949 in circa; in questa zona, per la piena congiunta del Anselmo e T ropeano, 1978). Belbo e del Tanaro, vengono distrutti o danneggiati IO fa bbricati rurali , e insa bbiati circa 400 ha di /8-20 II/glia /949. - In provincia di Alessandria il terreni, con gravi danni anche alla viabilità comuna­ Rio Soria alluviona una casa rura le presso A rzello in le (coperta da depositi alluvionali fino a 0,40 m territorio comunale di Melazzo. Ad Acqui il rio d'altezza) (fallii : L. 2 1. 10. 1950, n. 98 1; Botta, 1977; Ravanasco straripa a danno degli stabilimenti term ali depositando 20 mila mc di detriti. A Strevi il rio Crosio ~1 ortara e Tropeano, 1978; Tropeano e Terzano, 1987). allaga la fe rrovia e il borgo inferiore depositando mezzo metro di melma (fOllie : Tropeano, 1989). / 2- /4 settembre 1948. - A pochi giorni da ll 'allu­ vione precedente un altro nubifragio colpisce le 21 settembre 1949. - N uovo straripamento del rio Langhe e il Monferrato, peggiorando la simazione e Crosio, in provincia di A lessandria, che all aga un'a­ distruggendo le prime e più urgenti opere di ripa ra- bitazione provocando una vittima (fonte : Tropeano, , ZIQne. 1989). Nel solo bacino idrografico del Belbo sono almeno /0 agosto /950. - In provincia di Cuneo il comune 14 i corsi d'acqua che disalveano (Belbo, Annunziata, di Sommariva Bosco viene allagato da ll e acque del Carnali, Castiglione, Fuino, Gallareto, :Marzano, N iz- Rio Pocapagli a (fOllie: Govi e al., 1979). Il. DI SSESTO ( ;F,OI.OGICO E (tEO,\lIIBIENTr\LE IN Il'r\ Ll I\ PIE~I()~TE 23

10-12 febbraio 1951. - In provincia di Cuneo, nel viabilità comunale. Per alcuni la ca usa principale bacino del Belbo, viene alluvionato ancora una volta dell'inondazione è imputabile all'improvvisa apertura l'abitato di S. Stefano; una frana quasi seppe li sce due delle paratoie del Lago di Ari gnano. abimzioni di Cossano Belbo dove avviene anche un In provin cia di Vercelli i dissesti colpiscono in cedimento nella piazza comunale. Nel bacino del particolare la Valsesia, con esondazioni e allagamenti, Bormida il rio Ritano, per scalzamento al piede, e danni ai comuni di Riva Va ldobbia e Civiasco. provoca franamenti lungo la via l\ lonte Grappa nel In provincia di Cuneo, quasi al limite con quella comune di Levice; presso Conemilia una frana coin­ di Torino, vasti allagamenti colpiscono il terri torio volge la 55. n. 29 e un'altra la provinciale per l\cqui. comunale di Caramagna Piemonte. dovuti all 'esonda­ In provincia di Asti le acque del T. N izza invadono zione dei canali irrig ui e a 5 rotte del T. Ricchiardo l'abitato omonimo con un'altezza di m l, IO presso (4 in sponda si nistra, I in sponda destra, con grave la confluenza col T. Belbo, danneggiando gravemente danno all e abitazioni della frazione Gangaglietti). Nel una decina di fabbricati . Jn provincia di Alessandria, bacino del Belbo, nel solo tratto cuneese, il fo ndovall e nel baci no del Belbo, vengono all uvionati (con una principale subisce erosioni spondali su un'area com­ copertura mel mosa di 0,30 m) i centri abitati di plessiva di o ltre O, 17 kmq. ]n territorio di S. Stefano Bergamasco e di Ovigli o, nonchè terreni per comples­ Belbo l'area all uvionata viene stimata in 25 ha; sivi 950 ha. Nel bacino del Bormida alessandrino una nell'abitato un movimento fra noso investe l'ospedale fra na di scivolamento planare si produce in località provocando 2 morti; viene as portato un tratto della Roreto presso il confine comunale tra Prasco e strada per la stazione e un tratto di acquedOtto, con Marsasco; alcune frane colpiscono l'abitato di Parodi lesioni ad edifici e crollo parziale di una casa nella Ligure; il T. Orba allaga circa 150 ha di terreno presso frazione Entra ci ne; inoltre resta del tutto sommersa Casal Ce rmel li. Sempre nell ' Alessandrino un evento la zona di confl uenza tra il T. Tinella e il T. Belbo alluvionale di notevole g ra vità si manifesta in Valle con allagamenti della ferrovia e di abitazioni, e il crollo Cerrina, che ricade nel bacino del T. Stura del di un ponte in località Roviglione. Dissesti idrogeo­ Monferraro (follii Mortara, 1978; Tropeano e Ter­ logici si manifestano a Cerreto Langhe, Bosia (dove za no, 1987; Tropeano, 1989). il Belbo e il Ri o Berria fo rmano un deposito all uvionale 26-28 mdy,io 1951. - In provincia di Torino il Ri o di 900 mc in locali tà Ca mpetto), Castino (con frana­ Perilleux, affluente di sinistra del F. Dora di Bardo­ menti diffusi nelle frazioni S. Evasio, Bricco, Porri no, necchi a, provoca i medesi mi guasti già citati con Perletto, S. Elena), Rocchetta Belbo (l'abitato alluvio­ l'evento del 25-26 settembre 1947 (fOllte: ~ [ ortara e nato dal Ri o Annunziata, numerose piccole frane, I Tropeano, 1978). ponte sul Belbo demolito), Cossano Belbo (non meno di 7 ha asportati, 1,25 ha all uvionati, diffusi franamenti, 16 11/glio 1951. - Nizza 1Il0nferrato, in provincia asportato l ponte lungo la strada di S. Pietro), Camo di Asti, viene nuovamente alluvionata con un'al tezza (pericolose erosioni all a base dei versanti, 2 frane dj d'acqua da 0,50 a 2,80 m e la deposizione di una coltre ci rca 500 mc, I ponte crollato sul rio Scappino), T rezzo melmosa da 0,20 a 0,80 m; gravi danni subi scono 55 Tinella (asportazione di tratti del corpo strada le), fabbricati in via Spalto Nord U OII/e: Tropeano e Castiglione T inella (una ventina di franamenti in Terzano, 1987). terreni coltivati, I fa bbricato lesionato da frane in IO -II lIooembre 1951 . - L'evento è quello che località S. Carlo, esondazioni lungo il Ri o Bera con provoca l'alluvione nel Polesine veneto. allu vionamenti di seminati vi su o ltre mezzo ettaro). In provi ncia di Torino, nel bacino idrografico del Ne l bacino del Bormida esondano il fiume omonimo, T. Banna, 20 case della frazione Pessione in territori o i torrenti Uzzone e Tatorba; numerosissimi tributari comunale di Chieri sono in ondate dall'emissario del minori (non meno di 2 1) disalveano elo provocano Lago di Arignano. Viene allagata buona parte del consistenti erosioni spondali (circa 8 ha all uviona ti eIa territorio comunale di Po irino. Nel comune di Santena asportati). Un ponte ri sulta lesionato e al meno 4 avvengono diverse rotte nell 'a rg ine destro del Banna passarelle distrutte. I territori comunali interessati da nell e tenute Sansalvà e Venosta, nonchè a valle del allu vioni elo frane sono quelli di Bergolo, Castelletto ponte in località Benne c Cna Biciocca. Altre ro tte in Uzzone, Cortemilia, Gorzegno, Gottasecca, Levice, sponda sinistra estendono l'all agamento, che interessa Monastero d i Vasco, Monesiglio, Perletto, Pezzolo pressochè l'intero circondario di Santena, fino a oriente Uzzone, Prunetto, Sa li ceto, Torre Bormi da. della strada per Vi ll astell one. Nel capoluogo una In provincia di Asti. bacino del Belbo, disalveano cinquantina di case sono allagate; ta lora il livello delle il T. Tinella e i rii Vogliere, Va lle Gall o, Va ll e Fausano acque supera m 0,80. Notevoli i danni arrecati alla e Va l Calosso su un'area di 200 ha in territorio 24 V. CATEN ACCI comunale di Calosso. Le acque del T. Belbo allagano di Locana (Rosone, ecc.) per incremento di fasi di l'abitato di Canelli (a ltezza m l ,50) provocando lo ripresa di movimenti franosi, già attivi negli anni '40, sgombero di 50 abitazioni, il cedimento di un pil one connessi a una deformazione gra vitati va profonda che del ponte nel centro del paese; inoltre il T. Rocchea coinvolge la dorsale Orco-Pianroncno, attraversata da abbatte un ponte lungo la strada Canell i-Loazzolo, e gallerie d.i derivazione di un impianto idroelettrico una frana asporta il corpo stradale della Canelli-Robini; (fOllte: Ramasco e al., 1989). nella zona il Belbo sommerge 70 ha. Presso Calaman­ agosto /954. - Dissesti idrogeologici nell'alta Val drana il Rio Ri anone esonda in località S. Vito (2 m Sesia e nel Biellese (provincia di Vercell i), e tra d'acq ua), e alrri guasti vengono prodorti dai rii Quincinetto e Traversell a (provincia di Torino) (follte: Garbazzola e Marzano, nonché dal Belbo. Il Ri o Nizza Relazione su ll'attività svolta nel 1981 dall'Istituto per sommerge nuovamente Nizza Monferrato danneg­ la Protezione Idrogeologica del Bacino Padano, C R, giando 5 edifici in via Spalto lord; vengono asportati Torino). circa 50 m di bi nari ferroviari. Allagata Incisa Sca­ 7-9 giugllo /955. - In provincia di Cuneo, nell'alta paccino dal Belbo (m 1,80) con danni a numerosi valle dello , l'apporto detritico del edifici e crollo di una casa. eI bacino del Bormida T. Puriac in piena provoca dissesti in territorio esondano il Bormida e i rii :Massa e Turco; dissesti comunale di Argentera. In provincia di Torino, in idrogeologici colpiscono in part icolare i comuni di seguito a una piena, il Rio Perilleux - affluente della Cessole, Castel Boglione, Sessame e Vesime. Dora di Bardonecchia - disalvea nel tratto apica le della In provincia di Alessandria viene asportato un conoide e minaccia la vicina frazione di Geney; un ponte provvisorio a Castelnuovo Bormida (presso la ramo secondario unicamente a quello attivo, interrom­ stazione ferroviaria). A Bergamasco viene di nuovo pe la SS. n. 335 lasciandovi cospicui depositi. Tale sommerso il borgo Aie con 60 abitazioni rurali; anche massa di detriti si accresce col ripetersi di una piena Oviglio (parte bassa) viene allagata, fi no al primo il giorno 9, seppellendo circa 300 m di strada (follti: piano dell e case, da un T. Belbo con portata massima Gavi, 1976; Mortara e Tropeano, 1978). stimata in 700 mc/sec. Alluvioni di no te vole gravità 20giugll0 /955. - In provincia di Torino il T. Prebec si verificano nel bacino del T. Stura del Monferrato (bacino idrografico della Dora Riparia) alluviona e in Valle Cerrina. el bacino del Bormida esondano il danneggia opere idrauliche (follte : Mortara, 1975). fiume omonimo, il F. e tributari minori (rii // luglio /955. - L'abitato di Sommariva Bosco, Boglione, Budello, Serro, ecc.). Un ponte resta lesi0- in provincia di Cuneo, viene invaso dalle acq ue del nato e circa 2700 ha di terreno ri su ltano allu vionati. Ri o Pocapaglia (fol/te: Gavi e al. , 1979). I di ssesti colpiscono i comuni di Alessandria, Bi stagno, , Cassinell e, Castelnuovo Scrivia, Castellazzo 25-28 marzo /956. - In provincia di Torino, nel Bormida, Francavill a Bisio, Frugarolo, ["[olare, Parodi bacino del T. Banna, il territorio compreso tra Ande­ Ligure, Prasco, Ri va ha , Rocca Grima lda, Sezzadio, zeno, Ri va di Chieri e Pessione viene allagato per un Terzo (fol/ti: Maraga, 1978; Mortara, 1978; Tropeano centinaio di ettari con l'isolamento di molti cascinali, e Terzano, 1987; Tropeano, 1989). mentre in comune di Santena (località Biciocca) si profila la minaccia di una grave inondazione del Banna, luglio 1952. - Evento alluvionale di notevole gravità tracimato in sponda destra; fortunatamente le acque nel bacino del T. Stura di Monferrato (Valle Cerrina) defluiscono rapidamente senza ul teriori danni. Nel (follte : Mortara, 1978). bacino del T. Belbo, nel trattO Cuneese, si verificano 27-28 settembre /953. - In provincia di Torino il dissesti su un'area di 4 ha di rerreno in località Bozzi Rio Gerardo disalvea in frazione Fornelli con l'ormai del comune di iella Belbo con abbattimento di 2 consueta interruzione della strada Bussoleno-:Mattie cascinali. Nel tratto Astigiano il Belbo in piena provoca per un centinaio di metri. inondazioni nelle campagne di Nizza ~1onferrato e ]n provincia di Alessandria dissesti all uvionali nel Incisa Scapaccino. In provincia di Alessandria il Belbo bacino del T. Stura di Monferrato in Valle Cerrina esonda in sponda destra a Oviglio all agando 300 ha (fol/ti: Mortara, 1978; Mortara e Tropeano, 1978). (fol/ti: Anselmo e Tropeano, 1978; Tropeano e Ter­ 18-19 ottobre /953. - Alluvioni nelle province di zano, 1987). Torino e di Alessandria; stesse aree sopra citate (fonti : 24-26 settembre /956. - In provincia di Alessandria Mortara e Tropeano, 1978; Mortara, 1978). il T. asporta una passarella in località Schiapato, fim ottobre 1953. - Nella va ll e del T. Orco, in ne lesiona un'altra in località Fogli e alluviona terreni provincia di Torino, vengono evacuate 230 persone tra Melazzo e Cartosio. Il T. Caramagna allaga una e centinaia di capi di bestiame da frazioni del comune cascina presso ; una frana interrompe la strada IL DISSESTO G EO LOGICO E GEOAJ\lBIENTALE IN ITALIA PIEJ\IONTE 25 tra Cremolino e Ovada, un'altra abbatte una casa a T hures (Dora Riparia), 91,2 mm a Pragelato (Ch i­ Cassinelle VOIlIe: Tropeano, 1989). sone), 105 mm a Chiana le (Varaita), 90,8 mm ad prima qll"dicina aprile 1957. - ]n provincia di Cuneo, Acceglio (Maira), 115, 8 mm a Pietraporzio (S tura di Demonte), 248 rum a Terme Valdieri (Gesso). l nel bacino del T. R icchiardo ~ affluenre del Po ~ piogge intense provocano allagamenti che colpiscono deflu ssi dei corsi d'acqua, che incontrano terreni già il comune di Caramagna Piemonte, per esondazione imbibiti da piogge precedenti, vengono incrementati dei ca nali irrigui e del T. Ricchiardo, con danni alle dalla fus ione delle coltri nevose ancora abbastanza abitazioni della frazione Gangaglietti. Numerose frane estese. in tutto il territorio collinare compreso tra i fiumi J maggiori danni si registrano nelle province di Tanaro e Bormida di Millesi mo. Si aggrava la situa­ Cuneo e di Torino. Le valli più duramente colpite zione della frana di Arnulfi nel comune di Cherasco sono, nell'ordine, guelle della Dori a Riparia, Stura di Demonte, Maifa e Varaita. (sponda destra del Tanaro) dove è ancora vivo tra gli abitanti il ricordo d i movimenti franosi avvenU[i negli In provincia di Cuneo, in alta vall e dello Stura di anni 191 7- 18, 1935-36, 1944. Demonte, lo sbarramento di un corso d'acqua provo­ cato dalla demolizione di un ponticello favorisce Nel bacino del T. Belbo, si riattiva un movimento l'alluvionamento dell'abitato di Argentera che viene franoso incombente su Cossano Belbo (borgata Te­ sommerso da una coltre detri tica fin oltre la metà miano); piccole frane interrompono la strada per Case altezza dei pianterreni. Poco pi ù a valle si registrano Pii netti in territorio comunale di Trezzo Tinella, dove estesi danni a case, strade e colture di Bersezio e di viene coinvolta per 400 m anche la strada per Casa Preinardo (frazioni di Argentera) ad opera dell'eleva­ Passatore da una frana estesa su 25 ha. Il T. Tinella tissimo trasporto dei tributari minori; a Bersezio lo esonda sommergendo vari ettari di terreni e una casa Stura erode in sponda sinistra asportando la sede colonica nel comune di Castigliole Sal uzzo. Sempre stradale e abbattendo una casa. Estesi danni a Pietra­ nel bacino del Belbo, in provincia di Asti, vengono porzio per il ruolo negativo costituito dall'ostruzione allagati ha di terreni agricoli presso Canelli e reSta 60 del ponte dello Stura. A Pianche frazione di Vinadio, interrotta per frana la strada per Cassinasco. Pure il T. Stura esonda interrompendo in più punti la SS. interrotta da 2 frane è la strada Asti-Nizza presso n. 21 e asportando il ponte di collegamento con la Castelnuovo Calcea. Nizza Monferrato è di nuovo frazione Ri viera; più a valle lo Stura lesiona gravemente allagata dalle acq ue del rio omonimo che raggiungono il ponte di Festiona. J n Val Nlaira il comune di Acceglio l'altezza di m con gravi danni a un centinaio 0,70-1,20 viene in gran parre alluvionaw dai detriti del T. di edifi ci nella parre bassa dell'abitato. Sorre analoga ~r(ollasco; nell 'alta Val Varaita è il comune di Ponte­ per Incisa Scapaccino e Castelnuovo Belbo (sgombe­ chianale ad essere invaso da ll e alluvioni del Rio Ri ve t. rate rispettivamente una ventina di case). Il Belbo nel Nel bacino del T. Belbo un movimento franoso tratto Alessandrino sommerge 20 ha tra Carentino e per scorrimento coinvolge circa IO ha di vigneto in Bergamasco, e inonda 160 ha di terreni presso Oviglio. territorio comunale di Trezzo Tinella; vari fra namenti Sempre in provinca di Alessandria si verificano dissesti si verificano in territorio di Cossano Belbo (località anche in Valle Cerrina (bacino del T. Stura del Temiano, Berè, Clasone); cede pure per 50 m la strada Monferrato) e in Val d'Erro; il F. Bormida esonda a provinciale J\1ango-Castiglione Tinella in locali tà Val­ Strevi e Ri valta su 16 ha di coltivi, e a Castellazzo divilla; frane sparse si registrano a Castino, Borgomale, sommerge 30 ha in località Boschetto (fon/i: Maraga, S. Stefano Belbo. Nel bacino del Bormida dissesti per Mortara, Sarza na, Tropeano e 1978; 1978; 1978; frane, alluvionamenri ed erosioni si verificano soprat­ Terzano, Tropeano, 1987; 1989). tutto nei territori comunali di Castelletto Uzzone, 12-15 giugllo 1957. ~ Evento alluvionale che per Levice, Pezzolo Uzzone. estensione dei territori interessati e per entità dei danni In provincia di Torino, nell'alta Val Chi sone, si coll oca al secondo posto tra i 26 eventi a carattere l'abitato di Borgata Sestriere viene sommerso dalle regionale (dopo guello dell'ortobre 1857) che si sono acque del T . Chisonetto per deviazione imposta finora succeduti a partire dall'inizio del 1800. Le dall'apporto solido del T. Crous. Nell'alta va ll e della precipitazioni, nei cingue giorni dall ' II al 15 giugno, D oria Riparia i torrenti Thuras e Ripa ostruiscono superano di 2-4 volte i va lori medi dell 'intero mese tutti i ponti dell a frazione Bousson in territorio di giugno. Nelle 24 ore le altezze di piogge raggiun­ comunale di Cesana Torinese. Sempre in Val di Susa gono 94,4 mm a Ce resole Reale (Orco), 119 e 145 (bacino della Dora Riparia) si verifica di nuovo la mm rispettivamente a Forme Alpi Graie e Balme (Stura piena del Rio Gerardo e del T. Prebec. 11 primo asporta di Lanzo), 107 e 126 mm rispettivamente a Susa e il ponte di collegamento con la frazione Combe di 26 v. CATENACCI

Bussoleno e provoca esondazioni e alluvÌonamenti maggio 1959. - Esonda il T. Grana (affluente del lungo la conoide con interruzione cle lia 55. Il. 24. 11 Po) in provincia di A lessandria Uonle: Tecneco, secondo spazza via decine di briglie nell a parre alta 1973). dell'alveo; a valle vengono danneggiate strade, case, marzo-aprile /959. - Nel bacino del Bormida, in ferrovie e 4 ponti. Nell'abitato di Chianocco le acque provincia di Cuneo, si verificano frane nei comuni di del torrente rompono in sponda sinistra devastando Saliceto, Gottasecca e Castelletto Uzzone, come pure le frazioni Colombè, Vindroiere, Crotte e 100 ha di nei territori di Loazzolo e Montalbone in provincia terrenti coltivati. A nord della Val di Susa, lungo la di Asti, con danni alla viabilita c altre infrastrutture Val Viù, sono numerosi i dissesti per alluvionamento (fOllie: Tropeano, 1989). ed eros ioni, in particolare nel territorio comunale di fine settembre 1959. - In provincia di Cuneo il T. Usseglio. Secondo fonti ufficiali sono 100 i territOri Ricchiardo rompe l'argine in sponda destra presso la comunali colpiti di cui 64 in provincia di Cuneo e 36 fra zione Gangag lietti nel territorio comunale di Cara­ in provincia di Torino (follli: L. 13.7. 1957, n. 554; magna Piemonte, già colpito il 10. 11.1 957 (fOllie: L. 25.7. 1957, n. 595; DM 10.8. 1957; DPCM Maraga, 1978). 12.2. 1958; DPCM 15.3. 1960; Mortara, 1975; Govi, 1976; Mortara e Tropeano, 1978; Tropeano, 1989). lardo aulmmo 1959. - Ulteriore movimento della frana di Arnulfi sul Tanaro in provincia di Cuneo. l/oIJel/lbre 1957. - Evento alluvionale in Valle Cer­ Tracimano i corsi d'acqua artificiali siti nel territorio rina, bacino del T. Stura del iV[onferrato, provincia di comunale di Caramagna Piemonte. 11 2 dicembre, nel Alessandria (fOllie: Mortara, 1978). bacino del T. Belbo, si verificano franamenti nel 13-14 aprii, /958. - Nel bacino ci el T. Belbo, comune di Bossolasco con interruzione di 2 strade e provincia di Asti, si verificano frane presso Canell i lesioni a un fabbricato, e una frana di 1000 mc a (località Bellini) e presso il castello. Il T. Tinella Lequio presso il T. Berria. Interrotte per frane due straripa su un'area di 200 ha interrompendo la strade a Cossano Belbo (località Tartairolo e S. Libera), viabilità presso Calosso; il Rio Nizza straripa a la strada Camo-S. Stefano Belbo ostruita da 3 frane. Castelnuovo Calcea (località Opessina) superando il el bacino del Bormida il fi ume omonimo asporta un piano stradale. Le acgue del T. Belbo allagano lungo tratto di strada presso Monesig lio; franamenti ancora una volta il territorio di Incisa Scapaccino e, si verificano in territOrio di Levice (località Muzzono), in provincia di Alessandria, la parte ba ssa del Castelletto Uzzone, Pezzolo Uzzone, Gorzegno (loca­ comune di Bergamasco e le campagne di O vig lio, lità Valtoltagna, frana d i circa 1500 mCJ). Nell' Asti­ dove vengono alluvionati 200 ha di terreni Uonle : giano sono isolate per franamenti le frazioni Garbaz­ Tropeano e Terzano, 1987). zola e Bru ciati in comune di Ca lamandrana; a Incisa primavera e aulmmo 1958. - Piogge persistenti Scapaccino il T. Belbo travolge i nuovi argini e abbatte provocano ulteriori movimenti dell a frana di Arnulfi il ponte di Borgo l mpero e g uello provvisorio delle sul Tanaro, comune di Cherasco in provincia di Ghiare. In provincia di A lessandria ri sultano all agati Cuneo (vedi evento prima guindicina aprile 1957). Il 400 ha a Borgo Aie in comune di Bergamasco, e altri g iorno 22 novembre, in provincia di Alessandria, 400 ha a Oviglio con danni ad alcune case. Nel bacino una frana per crollo provoca una vittima a Terzo, del Bormida si verificano frane a Spigno Monferrato, locali tà le Rocche (fOllli: Sorzana, 1980; Tropeano, Rocche di Terzo, Rocca Grimalda, con danni alla 1990). viabilità (fotlli : tvlaraga, 1978; Sorzana, 1980; Tropea­ 19 agoslo 1958. - In Val d'Ossola (provincia di no e Terzano, 1987; T ropeano, 1989). Novara) la piena del T. Diveria travolge e uccide primavera 1960. - In provincia di Cuneo il movi­ alcune persone in località S. Giovanni; i cadaveri mento franoso di Arnulfi nel comune di Cherasco vengono recuperati 12 km più a valle nell'alveo del (sponda destra del F. Tanaro), provoca lesioni in 12 F. Toce (fOllie: Mortara, 1988). edifici ru rali. Una frana di IO mi la mc distrugge un fine dicembre 1958. - Ad Alessandria il rio Lovassina vigneto in località Cossanotto del comune di Cossano allaga IOha di terreno della frazione Spinetta Marengo, Belbo (fOllie: Sorzana, 1980; Tropeano e Terzano, raggiungendo anche alcune abitazioni in loca lirà Bet­ 1987). tale (fOllie: Tropeano, 1989). /7-19 dicembre 1960. - In provincia di Torino 25 marzo 1959. - A Canelli, provincia di Asti, un precipitazioni piovose provocano l'esondazione dei movimento franoso di circa 100 mila mc ostruisce collettOri irrig ui del terri torio comunale di Ca rma ­ l'a lveo del Rio Oliva e due tratti di strada in locali tà gnola (bacino idrografico del T. Ricchiardo); l'all aga­ Cavolpi (fOllie: Tropeano e Terzano, 1987). mento nell'abitato raggiunge a,ltezze di circa l m sul IL DISSESTO GEOLOGICO E GEOAl'III3IENTAJ.E IN ITAI.lA PIEMO~TE 27

piano stradale. In provincia di Cuneo nel bacino del / -2 sel/embre /963. - In provincia di Alessandria, T. Belbo movimenti franosi si verificano a Niell a bacino del Bormid a, va ri franamenti interrompono la Belbo, Cerreto Langhe (una casa lesionata in località strada Ovada-A cqui e quell a di Olbicella. A Ovada Capelletta), Cravanzana (un fabbricato lesionato), Cos­ un'abitazione è circondata dalle acque del T. Orba sano, Camo (una frana di circa 50 mila mc con minacce straripato. I I T. sommerge e asporta la per un'abitazione; dissesti analoghi in località S. Pietro­ passerella in località Mulino Nuovo presso Casaleggio Vigneto del Pozzo su un'area di 2,5 ha ), Trezzo Tinella Boiro, Presso Vol taggio il T. Morsone asporta due tratti (con danni a colture), Neviglie (2 frane di complessivi della strada comunale adiacente (foJ/le: Tropeano, 1989). 6800 mc in località :Mainardi a danno di coltivi, altre 3-71/o1'elllbre /963. - ln provincia d i Alessandria, in frazione Gaiotte con lesioni a una casa rurale), S. bacino del Bormida, varie frane si verificano in valle Stefano B. (2 case lesionate in località Marini, e una Orba, una delle qllali as porta per 130 m la Strada in frazione Valdivilla), Molare-Olbicella. A Castell etto d'Orba il T. A Ibedosa In provincia di Asti, sempre nel bacino del Belbo, allaga il molino Morando e asporta una passerella ; la straripa il Ri o Nizza; la parte bassa del territOrio di piena del T. A l'bara danneggia terreni coltivati e una Castelnuovo Belbo viene all uvionata. casa; il l'io Arbarola lesiona un muro di sponda. Presso In provincia di Torino il territOrio comunale di Franconalto (Val Lemme) una frana di circa 1500 mc Santena (bacino idrografico del T. Banna) viene minaccia le case della frazione Castagnola (folJte: allagato con danni alle vie di comunicazione e alle T ropeano, 1989). coltivazioni (follli: Anselmo e Tropeano, 1978; Ma­ JillC anllo /963. - Sono atti vi movimenti franosi o raga, 1978; T ropeano e Terzano, 1987) permangono situazioni di pericolosità nei territori 6-/0Ilovembre /962. - In provincia di Cuneo una piena del T. Belbo asporta il ponte lungo la strada intercomunale Niella B. - Bossolasco. Nel bacino del Bornida, l'abitato di Cortemilia viene in parte allagato dal Bo rmida di Mi ll esimo; nello stesso bacino, in provincia di Alessandria, i dissesti coinvolgono la viabi lità presso Ponzone, Castell etto d'Erro, Prasco. ] tOrrenti Orba e Stura straripano nel basso Ovadese; a Rivolta Bormida oltre 200 ha di terreni sono sommersi (fonli: Tropeano e Terzano, 1987; Tropea­ no, 1989). genllaio 1963. - Ne l comune di Cigl iè (Langhe, provincia di Cuneo), su l versante sottOstante al Ca­ stello, già sede in passato di movimenti franosi, si manifesta una frana per scorrimento che coinvolge circa 180 mi la mq interessando l'estremità dell'abitatO e provocando il croll o di IO case (fig. 2) (f01l/e: Cortemi glia e Terranova, 1969). 6 aprile 1963. - In provincia di Asti esonda il T. Nizza lungo tutto il suo fondovalle interrompendo per 4 km la strada per Asti. La viabilità provinciale viene interrotta dal Rio CocitOnella nella va llata di S. Marzano e dal Ri o Magazzino (s trada Asti-Bobbio) presso Canelli. J terreni di Castelnuovo vengono allagati dalle acque del T. Belbo (fOllte: Tropeano e Terzano, 1987). 18 Ilfglio 1963. - In provincia di Torino il Ri o Pcrilleux, affluente di sinistra del F. D ora di Bardo­ Fig. 2. Territorio comunale di Cigliè in provincia di Cuneo. Effcni del movimento franoso dci gennaio 1963 (da Brugnrr t necchia, disalvea e provoca di nuovo l'inondazione Valdinucci, J973b). della 55. n. 335 (vedere eventi del giugno 1955 e Effuls oJ ti lalldJlid, lJIol'uJ/enl O" inhabiled ploct ollbe maggio 1951 ) (f01l/e: Mortara e Tropeano, 1978). 101/'" 01 Cigliè (CIII/eo), jtJ!IIlo,:y 1963. 28 V. CATENACO comunali sottoelencati (il numero arabo indica il luogo e frazione S. Michele), Rodello ( l, Rio Eremita, numero dei movimenti franosi): forse anche dissesti idraulici), So/icelo (frane in pro­ iII provincia di Alessandria: prietà private), S. Michele MOlldovi ( I, abitatO capoluo­ go), Salita Vittoria ti' Alba ( I, frazione Villa), S. Stefallo Alfiano Nalla ( l , interessa alcune case della frazione Roero ( I, abitatO capoluogo), So",allo ( I, abitatO capo­ Cadorna), Call/ùlo ( l , frazione Brusaschetto, da trasfe­ luogo), Trezzo Tillella ( I, località Case PassatOre), rire 200 abitanti), Calltalllpo Ligllre (bac ino T. Besante, Valdieri (2, frazioni S. Anna-Tetto Baudete e Lauset­ 4, località Colonne, Pall avicino-Semega, Borgo Ador­ tO), Val",ala (I, Casa Zuli poco sotto l'abitatO capo­ no-Pessinate-Campana, frazioni Zebedassi-Vigaponzo luogo), Villadio ( l , fra zione Neraissa), Viola ( I, fra­ di Dernice), Carrega Ligllre (a lta Val , 2, Iocalità zione Castello); Coonio e fra zione Daglio), Coniolo ( I, località Cascina, da spostare 20 persone), Derllice (bacino T. Arzola, 2, in provincia di Novara: località Bregni e Vigana-Fontanelle), Fabbrica Curone Bogllallco ( I, sponda sinistra T. Bogna, con pericoli (a lta Va l Curone, 4, frazioni Bruggi, Galagni, Lunass i, per diversi centri abitati), Cm'oladomla ( I, località S. Forotondo), Garbaglla (I, frazione Agliani e località Giovanni in destra T . Diveria, con perico lo per diversi S. Cristina-Ca dei Bianchi. in corso procedure di cemri abitati), Loreglia (I . fra zione Chesio, eseg uito trasferimento abitati), Grell/iasco ( l, abitato capoluo­ consolidamentO solo parzia le), Masera (I, presso l'a­ go), Gralldolla (I, abitato capoluogo), Lu ( I, ve rsa nte bitatO capoluogo), Re, Malesco e ViIIeffe (diverse frane eSt di Bric Rosa, due case coinvolte), Molare ( I, località lungo sponde T. Melezzo o ri entale e T. Loana), S. Lucia fino al T. Orba, coinvo lta strada comunale), Trolltallo (I , Rio Ravello-T. Melezzo), Valstrolla (I, MOlltacllto (bacino T. Museglia, 5, loca li tà Magraforte, tra l'abitato capoluogo e la frazione Luzzogno, lavori Gregani, Serbaro, Giarolo-Benegass i, Poggio-Solaro­ consolidamento in parte eseguiti); Restagassi), MOlltecastello ( I, abitato capoluogo), Mor­ in provincia di Torino: bel/o ( l, loca lità Costa), POlltestllra ( I, fra zione Vialarda, Bardollecchia ( I, località Mi ll aures) , Ceresole Reale ( I, alcune case coinvolte), POZzol Groppo ( l , località località Cortevecchio), Cesana Torinese ( I, minaccia Mongarizzo-Rio Serena), Ricaldone ( I, località Caval­ centri abitati di Bousson, Thuras, Ruilles), Chialall/berlo Ieri), Roccaforte Ligllre (3, località S. Martino-Camere ( l , fraz ioni Balmamenera e In verso), Exilles ( I, località Vecchie, fra zione Chiappella e località Campo Rev), Mean), Frollt ( I), GraICa/Jallo ( I, frazione Ricchiardi), Voltaggio ( l , località Cascinetta fino al T. Carbonasca); Locana (2, località D er Bianc e fra zioni Rosone­ Ùl prOlJùlcia di Cuneo: Bertodasco), Novalesa ( I, località S. Anna), Pra",ollo Acceglio ( I, 10nte capoluogo). Aisolle ( I, abitato, (I, località Toumin Inferiore), ROllco Callavese ( I, in elenco tra quelli da consolidare), Alba ( I, località località CrestO), Salbertralld (2, località Cassas e SS. n. Confine Benevello), Argentera ( I, SS. in abitato), Barge 24), Verma Savoia ( I, località Rocca di Verrua). (I, località Bagnolo), Barolo (I, abitato Veme e strada Le superfici franose ammontano a 3286 ha nella provinciale), Bellillo ( I, frazione Plej net, da consolidare provincia di A lessandria, 598 ha nella provincia di a cura dello Stato), Briga Alta ( I, frazione Upega), Cuneo, 69 ha nella provincia di Novara e 286 ha nella Canosio ( 1, frazione Preit-Ressia), Castino ( I, frazione provi ncia di Torino. I centri abitati minacciati da frane Vernetta), Cella (l , stazione ferroviaria), Cberasco ( I, sono complessivamente 37, ci rca 18 in più rispetto a località S. Michele), Cigliè (I, abitato capoluogo), una rilevazione del 1957 UOil te: ministero LL. PP., Clavesalla ( I, abitato capoluogo), Cossallo Belbo (2, indag ine sui movimenti franosi in Ita lia, 1964). abitato capoluogo e case rurali), Costigliole SalllZZo (I, 3/ lIIarzo / 964. - In provincia di Asti straripa il fra zione Ceretto), Cuneo ( I. fra zione Ronchi), Dial10 T. Belbo in località Ponte Verde e nella parte bassa ti' Alba (2, frazioni Pittatore e regione Pli ma), Doglialli di Nizza Monferraro. 11 T. Belbo e il Rio Gall arero ( I, strada provinciale per Somano), u vice ( I, abitato allagano vaste zone presso Incisa Scapaccino, dove capoluogo), MortI/ora (I, Vallone Marmora), MOlltallera una frana interrompe la strada per Bo rgo Vi ll a. ( I, abitato), MOllterosso ( I, località S. Lucia), MOllt", Roero (I, abitato), Narzol. (I, poco a nord del A Calamandrana, in loca lità Toso, una frana coin­ capoluogo presso Vi ll aggio Orfani), Neviglie ( I, loca­ volge 2 ha di terreno, abbatte una casa e ne lesiona lità Stufagno), Niella Be/bo (I , frazione Bozzi), Or",ea un'altra UOilte: Tropeano e Terzano. 1987). (3, fra zioni Pornassino e Chionea, T. Rebianco), Pagllo 20 gillgllO / 964. - In provincia di Alessandria, bacino ( I, fraz ione Castell ar), Perletto ( I, fraz ione Ch iappe), del Bormida, la ferrovia viene interrotta intorno al Pocapaglia ( l , abitato e strada), POlltecbiallale (2, regione km 28 presso Denice per lo strari pamento del rio Pategun e borgata Ruette), Prazzo (2, abitato capo- Basilei UOilte: T ropeano, 1989). IL DISSESTO GEOLOGICO E GEOAMBIEt»TALE IN ITA LIA PIEi\IONTE 29

all/lfll1l0 1964. - A monte dell 'abitato d i Levice, in Monferrato improvvisi svuota menti di precari sbar­ provincia d.i Cuneo (bacino del Bormida) si manifesta ra menti lungo l'alveo torrenti zio provocati dall 'accu­ un cedimeIHo di versaIHe per circa 5 ha, che interrompe mulo di alberi e sterpagli e provocano l'isolamento e la strada per Bergolo (fOllIe: Tropeano, 1989). la demolizione delle spalle dei ponti. Nel bacino del Belbo viene allagata la frazione Borgo Aie di Berga­ /5-/6 ollobre / 966. - Nubifragi e alluvioni interes­ masco; anche a Ovig li o il T. Belbo in onda 700 ha sa no le provincie di Alessandria e di Asti. Nel danneggiando 52 abitazioni. Nel bacino del T. Erro ,Monferrato alessandrino danni notevoli si registrano dissesti erosivi e franosi colpiscono in particolare i nell a Valle Cerrina (bacino idrografico del T. Stura). comuni di Pareto , ~ '( a l vicino, Canosio e :Melazzo, con Nel bacino del T. E rro alessandrino le piene dei corsi danneggiamento di fondi rustici e coltivi. d'acqua (rii Roboaro, Belbicino, Gallarero, S. Pietro, In provincia di Vercell i 24 frazioni lungo la Valle S. Martino, Forno, Pl issone, Calcinara, :Melazzo) Stura (Biellese) vengono sconvolte dall e acque e dalle abbattono complessivamente 8 ponticelli; movimenti frane. Gravi danni all 'industria laniera costringono franos i coinvolgono e interrompono strade comunali alla sospensione dal la voro numerosi addetti. Le piene e interpoderali nei comuni di 1\blvicino, Pareto, di maggior violenza si manifestano nello Strona di Ca rtosio, Castelletto d'Erro ( 16 strade), Melazzo ( 16 Cassaro (a fflu ente del T. Cervo) e nello Strona di strade, 6 case coloniche di strutte O danneggiate). Ben G uardabosone (affluente del T. Sessera). Distrutto il documentati dissesti si ril evano nei territori comunali ponte sul Sessera a Crevalcuore; asportato un ponte di Acqui, Alice Bel Coll e, Bistagno, Cassinelle, Cava­ tra Quaregna e Cossato; d istrutta l'a utostrada A/4 tore, Cremolino, D enice, Grognardo, Lerma, Molare, Milano-Torino all'altezza di Balocco e di Cigli ano. Un Montechiaro d'Acqui, Morbello, Ovada, Predosa, elicottero di soccorso p recipita nell e acque d'inonda­ Ponti, Prasco, Rica ld one, Sezzadio, Spigno !v(onfer­ zione (salvo l'eq uipaggio). Isolata la Va ll e Mosso. rato, Terzo, Visone. Anche in provincia di Cuneo si Parzialmente all agati gli abitati d i Vercelli e Trino verificano danni, in particolare a Camerana , .Monesi­ Vercell ese. Evacuato per frana l'abitato di Pistolesa. glio e Levice. ] morti sono 2, in provincia di Inquinati da fango ci rca 150 mi la quintali di ri so. Alessandria (l' uno travolto dalle acque del ri o Stana­ Seriamente danneggiate anche le aziende vini cole di vazzo a Sezzadio, l'altro travolto dal ri o Bicogno a Gattinara. 'Movimenti franosi si manifestano in terri­ Cassine). A favore delle popolazioni lo Stato concede torio comunale di Civiasco in Valsesia. Con decreta­ provvidenze ripartite fra 28 comuni di cui 25 in zione d' urgenza lo Stato elenca i comuni che devono provincia di Alessandria e 3 in provincia di Asti. Le adottare un «piano di ricostruzione); essi sono: aziende agricole danneggiate risulrano ricadere in 63 Vallemosso, Mosso S. Maria, Pi stolesa, Veglio Mosso, comuni di cui 50 in provincia d i Alessandria e 13 in Camandona, Callabiana, Selve ÌVb rconi, Pettin engo, provincia di Asti (fallii: DPR 9. 11 . 1966 in G.U. n. Biogli o, Vall e S. Nicolao, Vall anzengo, Zumagli a, 280, ed. straord.; DM 21. 12. 1966 in G .U. 29 marzo, Ronco Bi ell ese, Ternengo, Piatto, Valdango, Cerreto n. 79; DM 2 1.12. 1966 in G. U. 1 aprile, n. 82; Mortara, Castell o, Cossato, Soprana, Mezzana Mortigliengo, 1978; Tropeano e al., 1987; Tropeano, 1989). Strona, Casapinta, Crosa, Lessona, Quaregna, Trivero, 2-4 Ilovembre 1968. - Piogge intense, da 103 a 404 Coggiola, Portula, Pray. mm in 24 ore (s uperiori rispettivamente di I, Il e In provincia di Asti croll ano in rapida successione 1,83 volte dei massimi conosciuti) innescano alluvioni i ponti per Villadeati e per ; il li vello e frane nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo, dello Stura in località Gaminella, già allagata pef Novara e Ve rcelli. Particolarmente colpi to il Biellese, esondazione del Rio omonimo, au menta fino a som­ l'Astigiano e il Novarese (Val Sesia). mergere centinaia d'ettari di terreno sotto o ltre 2 m ]n provincia di Alessandria, nel bacino del Bormida, d'acqua. I comuni di N izza Monferrato e Incisa ,'area complessivamente allagata dal T. Orba ammonta Scapaccino devono anch'essi adottare il «piano di a circa 800 ha; le aree all agate dal Bormida, tra Ri valta ricostruzione)). Interro tte in numerosi punti le vie di e Sezzadio, ammonta no a circa 900 ha; dalla pianura comunicazioni stradali e fe rroviarie; inservibil i i servizi di Gamalero fino alla strada statale Alessandria­ essenziali . Nel bacin o del Belbo un centinaio di case Spinella la superficie inondata è di 280 ha. Subiscono d i Castagnola Lanze vengono sommerse dalle acq ue consistenti dissesti (a llu vionamenti, frane, erosioni), del T. Tinella fin o al primo piano; a Ca nelli la piena con danni all e infrastrutture, i territori comunali di del Belbo (portata di circa 300 mc/sec per 14 ore) Alice Bel Colle, Belforte, Carrosio, Cassine, Castel­ danneggia IO aziende industriali, 170 artigianali, 143 nuovo Bormida, Denice, Franconalto, Ovada, Prasco, commerciali; 300 ha di terreni vengono alluvionati a Ricaldone, Sezzadio, Visone. Lungo il T. Stura di Ca landrana; il Ri o izza esonda in valle Ormea di 30 v. CATENACCI

Moasca e nella va llata dell'Opessina presso Castel­ Tab. 3. - Dissesti idrogeologici in Piemonte, 2-4 novembre nuovo Ca lcea; il centro abitato di N izza viene 1968. all agato dal torrente omonimo e dal Belbo (3 m in via Tacca, 2 m nell e vie Spalta o rci e Tripoli), con A!cuni esempi: lesio ni a circa 60 fa bbricati (3 vecchi stabili cro ll a­ provincia di Asti no); a Incisa Scapaccino l'acqua giunge al primo case distrutrc 20 piano dell e abi tazioni per rotture dell'argine del edifici gravo danneggiati 60 Belbo a Bo rgo I "'pero. Nel bacino del Bo rmida edifici les ionati 300 allu vioni elo frane colpiscono in modo partico lare i fabbricati rut'.1li danneggiati 380 territori di Bubbio, Cessole, Loazzolo, N[onastero, st rade poderali inagibili 300 Mombaldone, Ponti, Sessame, Spigno Monferrato , terreno sommerso (ha) 5.000 Vesime. provincia di Ve rce lli case distrune 71 Nel Cuneese tra i bacini idrografici particolarmente case inagibili 185 colpiti è quell o del Belbo, dove i frequanti fenomeni fabb riche d istrutte 20 all uvionali e franosi (tab. 2) procurano rilevanti da nni fabbriche danneggiate 44 alle abitazioni e alla viabili tà. cl baci no del Bormida moni (da a!t uvioni) 64 frane elo all uvioni interessano i comuni d i Cortemilia, senzatetto 1.035 Castelnuovo di Ceva, Camerana, G o rzegno, Gottasec­ provincia di Novara ca, Levice, Pruneno, Sa li ceto. corsi d'acqua che straripano l\ gogna, Terdoppo, Sesia ponti distrutti 5 Nel Novarese si verificano dissesti nel bacino morti (pe r fra na) 8 idrografico del Sesia e del Toce. Crolla un ponte a fe riti IO G ra vellona T oce e un altro a Ro magnano Sesia. Ingenti senzatetto 300 danni al settore agri colo dell a bassa pianura, in g ran pane allagata. In montagna numerose frane sconvol­ gono la Va l d 'Ossola e le valli laterali; particolarmente Complessivamente, secondo fonti uffi ciali , i mo rti colpiti i territori comunali di Macug naga, Ceppo sono 72 (inizialmente si supponevano circa 120 vittime Mo relli , Bannio Anzino e Piedimulera, tuni in Va ll e a causa dei dispersi ). Ingentiss imi i danni (tab. 3). t\ Anzasca; il comune d i Piedimulera viene smembrato favore delle popo lazioni vengono concesse provvi­ da una frana che provoca 8 vittime. Parzial mente denze ripartite fra 576 comuni, di cui 58 in provincia sgomberato il comune cii G ravellone T oce, m inacciato d i Alessandria, 97 in provincia di Asti, 164 in provincia da fra ne; gravi dissesti a Premosell o Chiovenda per di Cuneo, 88 in provincia d i Novara, 169 in provincia un movimento franoso a monte dell e frazioni Cuzzago di Vercelli. e Fri gnin. Le aziende agricole danneggiate ri sultano ricadere Dissesti franosi anche sulle pendici montuose tra in 446 comuni, di cui 70 in provincia cii Alessandria, Nonio e Omegna. Allagate numerose località riviera­ III in provincia di Asti, 62 in provincia di Cuneo, sche ci el Lago Maggiore. Sconvolta la rete stradale; 49 in provincia di Vercelli. Per la situazione cii g ra ve interrotta la SS. del Sempione. cri si econom ica, che nel settore dell ' industri a ha provocato la sospensione parzial e o totale di atti vità lavorati ve, ai fini dell a corresponsione del trattamento Tab. 2. - Dissesti id rogeologici nel bacino idrografico del T. previsto per legge, vengono indicati 102 comuni di Belbo, provincia di Cuneo, a ll uvione 2-4 novembre 1968 ('). cui Il in provincia di Asti , I in provincia d i Cuneo e 90 in provincia cii Vercell i (fallii: DM 6. 11 . 1968 in corsi d'acqua che esonda- Belbo, Rio Acquafredda, Rio Sango- CU 7 nov., n. 284; DL 7. 11 . \968, n. 1118; DPR no nea, Rio S. J\ laria, Tinella 10. 11.1 968 in CU Il nov., n. 287; DL 19. 11.1 968, superficie alluvionata non meno dì 350 ha n. 1149; DPR 22. 11.1968 in CU 25 nov., n. 299; DM ponti dist rutti 3 7. \2. \968 in GU 19 fe b., n. 45, CU 19 feb., n. 47, comuni alluvionati Bosia, Bossolasco, J\ lombarcaro, CU 2\ fe b., n. 47; DPCM 10. 12. 1968 in GU 12 dic., Montezemolo, Rocchetta Belbo, S. Stefano Belbo n. 3 15; OL 18. \2.1968, n. 1232; DL 18. 12. 1968, n. comuni con frane Arguello, Borgomale, Castiglione T i- 1233; L. 12 .2. 1969, n. 7; DM 20.2. 1969 in C U 19 nella, Castino, Cossano Belbo, Le­ apr., n. 10 1; DM 4.8. 1969 in CU 2 1 sett., n. 245; quio Berria, Montezemolo, iel la Belbo, S. Stefano l3clbo DPCM 26.9. 1969 in CU IO Ott., n. 258; L. 16.5. 1970, n. 335; Onida, 1968; Giuffrida, \968; Ca [[aro e al. , (-) Dali dllNnli do Troptano , T' f':{ono ( / 987) . 1970; Peretti, 1973; Botta, 1977; Noè e Rossi Do ria, [L D[SSESTO C;EO!.OG[CO E GEOt\I\W[ENT,\LE IN ITt\ I.It\ P IE~IO",TE 3\

1979; Travaglini , 1980; Migl iorini, 198 1; Tropeano I n provincia di Alessandria, tra i g iorni 18 e 21 e Terzano, 1987; Tropeano e al., 1987; Tropeano, fe bbraio, i torrenti Stura del Monferrato c Rotaldo 1989). allagano le ca mpagne rispettivameme presso Murisen­ 13 Iliglio 1970. - Alcuni corsi d'acqua <

- preceduta da rico rrente apertura di fessurazioni - il provoca lesioni a due pile del viadotto sul Rio 13 marzo, interessando un'area di circa l kmq e un Chi aggi nel comune di Priero (follie : Govi e al,. volume di materiali di circa IO milioni di mc; la frana 1979). si sposta in massa nel solco vallivo del Rio Gamba, /3·/5 agoslo 1972. - In provincia di Torino si ostruendolo, e ri gonfiandosi plasticamente si sospinge sviluppano alluvioni nel territori o comunale di Bus­ in parte contro il versanre opposto fino ad alrezze di soleno (bacino Dora Riparia) ad opera della piena del IO metri. lei bacino del Bormida per la « vastità dei Rio Gerardo, che investe la frazione G iordan i; cede movimenti franosi in atto» vengono sgomberate nu­ un po nte per aggiramento e sottoescavazione, un altro merose abitazioni del comune di Torre Bormida, a viene asportato. Nel bacino dell'Orco il Rio Arianes vall e della borgata Fossata; a Cortemilia una frana provoca l'interruzione della 5S. n. 460 in terri torio abbatte una casa in reg ione G orera; a Perletto si attiva comunale di Noasca, sca ricando detriti dell'o rdine di un cedimento sull'estensione di 60 ha in locali tà qualche migli aio di mc UOI/li: Mo rtara e T ropeano, Tatorba con minaccia ad edifici . A Bergolo dissesti 1978; Govi e al., 1979). franosi provocano lo sgombero di una cinquantina di 9 dicembre 1972. - Sul Lago d'Orta, in provincia fa mig li e. di ovara, cede improvvisamente un tratto di sponda In provincia di To rino esondano, nel periodo 18-21 a Ronco di Pella, mobili zza ndo circa 15 mi la mc di febbra io, i torrenti Meletta e Banna, e i rii T epice, materiali e provocando la di struzione d i un fabbricato Santena e Riassola, con allagamento di campagne rustico (fOllie : Govi e al. , 1979). soprattutto nei territori comunali di Ri va d i Chieri, / ·2 gellllaio 1973. - In provincia di Torino il T. Poirino e Santena, e co n imerruzioni dell a SS. n. 29. Banna esonda nei pressi d i Poirino, interro mpe la 55. Nel tronco del Banna compreso tra la SS. n. 29 e il n. 29 e si propaga a valle in territorio di Santena. In ponte di Santena l'a rea allagata risulta di oltre 400 ha. provincia di Alessandria le acque del T. Stura del Diffusi franamemi si manifestano nell a collina di N[onferrato (Val Cerrina) scalzano e provocano il To rino, in particolar modo sul versante settentrionale crollo del ponte per Casa lino. In provincia di Asti i da Moncalieri a San Raffaele Cimena. A Monca li eri, torrenti Rotaldo, Triversa e Sernella provocano limi­ in Via Segantini, una frana lesiona un fabbricato e la tati allagamenti presso Nizza Monferrato, dove av­ viabilità locale; nel comune d Torino, presso Villa ve ngono anche franamenti sparsi (foll/i: i\1ortara, 1978; Fiorini, una frana coin volge alcuni edifi ci, la strada Anselmo e T ropeano, 1978, Govi e al. , 1979,). d'accesso all a borgata Tetti Bertoglio e la SS. n. lO. 7 genllaio / 973. - Una frana di circa 200 mc Lo Stato, ri conosce l'esistenza di pubblica calamità interrompe la linea ferroviaria T orino-Savona presso per 55 comuni in provincia di Cuneo e concede Castellino Tanaro in provincia di Cuneo, in un sito provvidenze per danni ad aziende agrarie di 250 già colpiro nel febbraio e nel marzo 1972 (fOllie: Govi territori comunali, di cui 58 in provincia di Asti, 47 e al., 1979). in provincia di Alessandria, 152 in provincia di Cuneo, 37 in provincia d i T orino, I l in provincia di Vercelli . 23 genllaio /973. - Un franamento contiguo a quello (follli: DM 23.9. 1972 in GU 4 dic. , n. 314; DM verificatosi il 7 gennaio interrompe la ferrovia presso 4. 12. 1972 in GU 5 feb., n. 32; DPCM 29. 1.1973 in Castellino Tanaro (fOllie: Govi e al., 1979). GU 30 gen. , n. 26; DPCM 3.3. 1975; Dagnino e al. , 5 maggio 1973. - Un nubifragio nell'alta va ll e della 1977; Anselmo, 1978; Anselmo e Tropeano, 1978; D oria Riparia in provincia di Torino provoca una Maraga, 1978; Mortara, 1978; Tropeano, 1978; Govi piena nel Rio Perilleux con la conseguente interruzione e al., 1979; Govi e Sorza na, 1982; T ropeano 1989). della SS. n. 235. Presso Bardonecchia si manifestano fen omeni d i riattivazione nella grande frana di Nlil­ 20 aprile / 972. - In provincia di Cuneo, presso laures (follti : Mortara e Tropeano, 1978; Govi e al. , Brossasco in Val Varaira, un'anomalia di funziona­ 1979). mento dell'impianto idroelettrico produce la fuoriu­ scita improvvisa d'una massa d'acqua dal sistema di 6 II/aggio /973. - Una piena del Rio del Pis nell'alta sca rico dell'invaso; la colata rapida di materiale ostrui­ Val Chisone, in provincia di To ri no, provoca un sce il corso d'acqua e l'onda di piena attraversa la cospicuo alluvionamento della conoide e l'interruzione frazione di Costabell a ri versando alcune mi g li aia di della SS. n. 23 che l'attraversa (follie: Govi e al. , 1979). mc di detriti sui territori latisranti, ostruendo anche 29111aggio 1973. - Crolla il ponte di Caragli o lungo le strade provincial i (fOllie: Govi ed al. , 1979). h SS. 11. 22, in provincia d i Cuneo, a causa di una 24111aggio / 972. - Nell'alto bacino idrografico del piena del T. Grana; il ponte d i Bernezzo, appena a Tanaro, in provincia di Cuneo, una frana di 1500 mc monte, subisce parziale scalza mento delle fondazioni. IL DISSESTO GEOLOGICO E G EOAÌ\!BIENTAI.E IN ITALI,\ PIEÌ\IOKfE 33

Per lo straripamento del T. Orco presso Pont Cana vese Tab. S. - Dissesti idrogeologici in Piemonte, 18-19 settembre 1973. viene interrotta la SS. n, 460. ]n provincia di Vercell i franamemi sparsi si veri ­ province interessate Clmeo, Asti, Torino, Alessandria ficano nel Biellese lungo la media vall e del T. Cervo; corsi d'ac'lua che straripa­ Borbore, Sragna, Bruido, Canale, Ca­ una frana si abbatte in località Cavallo nel comune di no nale i\ lagrclli, Cocito, Moira, Niz­ %.a, Piccolo, Pocapaglia, Ricch iar­ Biella; a Camburzano una casa viene parzialmente do. R iddone, R oggia St u ra, d istrutta per il franamento dell a scarpata sovras ta nte; Sernella, Stellonc, T iglione. Tinel­ la , Valle Aiello, Varaita il ponte sul T. Ce rvo a vall e di Cossato, subisce il parziale scalza mento del muro d'ala in destra per territori comunali allagati: erosione di fondo Gavi e al., 1979). in pro\'. Cuneo Alba, Canale, Cavallerleone, Rossa na, (fOllie: S.Stefano I3c1bo, Sommariva del Bosco 26 agoslo 1973. - V io lento nubifragio , in provincia in provo Asti Asti d i Cuneo, colpisce il rilievo del M. Bracco situato in prov, Torino Carmagnola, Villa Stellone nell'alto bacino del Po; il territorio comunale di Envie, in provo Alessandria Morano sul Po al piede del versante montuoso, subisce consistenti edifici allagati 1300 circa (1200 il Carmagnola) dissesti. Esondano il Rio Tagliata e i suoi affluenti interruzioni slradali 40 circa minori. allagando e allu vionando la rete stradale e interruzioni ferroviarie lO circa numerose abitazioni (fOllli : DM 11.6. 1974 in GU 7 ag., n. 207; Gavi e al., 1979). Il tratto dell'alveo era ricorrentemente instabile da /8· /9 sel/ell/bre 1973. - N ubifragi provocano danni una CJuindicina d'anni addietro, pr fenomeni di nell e province di Cuneo, Asti, Torino e Alessandria disalveamento in sponda destra (follIe : Govi e al., (tab. 5). 1979). In provincia di Cuneo si verifi cano locali vasci 6 gillgllo 1973. - In provincia di Alessandria, in Va l allagamenti cii terreni limitrofi all 'asta principale della Cerrina, un nubifragio proyoca la piena del T. Stura bassa Val Varaita. Il Rio Bruido e il T. Moira del :Monferrato che distrugge il ponte presso Pozzo provocano alcuni all agamenti rispetti vamente nei ter­ di Murisengo e ne danneggia al tri tra i quali quello ritori comunali di Rossana e cii Cavall erl eone. L'abitato di Piancerreto. In provincia d i Torino il Ri o Gerardo, di Sommariva Bosco viene in vaso dalle acque del Rio presso Bu ssoleno, disalvea in sponda destra e provoca Pocapaglia che già in passato andò soggetto a ricorrenti l'i nterruzione dell a SS. n. 24 (follli: Mortara, 1978; piene estive cii gravità analoga ( IO agosto 1950, Il Mortara e Tropeano, 1978). luglio 1955). La periferia di Alba è invasa dall e acq ue 8-9 gillgllo /973. - In provincia di Cuneo un piccolo dei rii Riddone e Pi ccolo. ]n territorio comunale di corso d'acCJua straripa nel comune di Beinette a seguito Canale straripa il rio omonimo e il Ri o di Valle Aiello. di una fran a che ne aveva ostrui to l'alveo, e provoca così pure il T. Borbo re che sommerge alcune centinaia l'allagamento della Borgata Ambrogi. Tra Front e di ettari di terreno agrario. Ri varossa, in provincia di Torino, il tronco inrermedio In provincia di T orino il Ri o Stell one abbatte un del T. Malone, in seguito a una piena, subisce erosioni ponte nel territorio comunale di Villastellone e som­ la terali a ca rico di terreni in buona parte boschivi che merge decine di ettari di terreno. Carmagnola subisce ammontano a circa 15 ha; in precedenza i dissesti, in g ravi danneggiamenti per l'esondazione del T. Ri c­ CJuesta zona, si risolvevano in semplici esondazioni chiardo, le cui acque rompono l'argine destro in località (fOllie: Gavi e al., 1979). S. Bartolomeo e all agano circa 1200 edifici. /4 1l/glio /973. - In provincia di Torino, nella bassa In p rovincia di Asti esondano il T. Tiglione e i Val di Susa, la piena dei torrenti M.essa e Vangeirone corsi d 'acqua minori come i rii Btagna e Cocito. In provoca limitati allagamemi presso D rubiaglio nel va ll e Belbo esondano i torrenti Tinella, Nizza e comune di Avigli ana. Sernell a. A Venaria una piena non eccezionale ciel T. Stu ra In p rovincia di Alessandri a, in slllistra del Po di di Lanzo provoca il crollo, presso la frazione di fronte a , fuoriescono le acque del Ca nale Altessano, di un ponte per sottoescavazione delle pil e; fi1ag relli e della Roggia Stu ra in territorio comunale poco a monte il T. Geronda, affluente dello Stura, di ;'''[orano su l Po. (follli: DM 20. 12. 1973 in GU I l aggi ra e abbatte la spalla sini stra del ponte ferroviario. feb., n. 39; DPCM 3. 11. 1975 in GU 13 marzo, n. L'autostrada Torino-Mi lano viene interrotta presso 68; DPCM 24.2. 1975; JVIaraga, 1978; Gavi e al. Settimo Torinese per tracimazione del Baleara uova. 1979). 34 V. CATEN/\CCI

Le vice si segnala un cedimento di versante in località Tab. 6. - Dissesti idrogeologici in Piemonte, 17-19 febbraio 1974. S.Anronio coinvolgente un'area di 30 ha. 1n provincia di Torino si verificano estesi allaga­ province interessate Asti, Cuneo, Torino, Alessandria menti delle campagne tra Poirino e Santena da parte corsi d'acqua che straripa­ Bantu, Belbo, Be rbare, Nizza, Pasco­ del T. Banna. A Carmagnola si rinnova con maggior no lo, Ricchiardo, Stura del Monfer­ ralD, T anaro, Tinella, Trivcrsa, gravità l'all agamento del centro abitato causato dal T. Versa Ricchiardo e favorito dai dissesti prodotti durante lcrrilOri comunali allagati: l'evento del settembre 1973. In Val di Susa una piccola in provo Asti Asti, Canelli, Nizza .Monferrato, S. frana ostruisce la line ferrov iaria Torino-Modane Damiano d' I\sti in provo Cuneo Casalgrasso, S. Stefano Belbo all'imbocco della galleria {( La Tag liata» presso Chio­ In pro\' . T orino Carmagnola, Poirino, Santena mome; un treno merci urta contro l'ostacolo impre­ m provo A lessandria Alessandria, Felizzano vistO e precipi ta nel F. D ora Riparia. Nell'alta Valle frane numerosissimc, con imerruzione stra- dell'Orco, presso la frazione Rosone, nel comune di dali e ferroviarie (una provoca il deragliamento di un treno); riatti­ Locana, la SS. n. 460 viene interrotta da una frana vazione delle grandi frane di Ar­ staccatas i dal versante sinistro, ricorrentemente sog­ nulfi e di Somano getto a dissesti. 11 18 febbraio, nel comune di Torino, un franamento di circa 2400 mc di detriti interrompe la SS. n. IO all'altezza d i Villa Martina, provocando 17-19 febbraio 1974. - N ubifragi con dann i g ra vi danni a un edificio e distruggendo alcuni veicoli. alle province di Asti, Cuneo, Torino e Alessandria Tra Moncalieri e S. Raffaele Cimeno (Collina Torinese) (tab. 6). si riattivano le frane del febbraio 1972. In provincia di As ti le acque all a confluenza dei In provincia di Alessandria, nel bacino del T. Stura torrenti Nizza e Belbo allagano alcuni quartieri di del Monferrato (Valle Cerrin a), la piena delle acgue Nizza Monferrato, il cui territorio, insieme a quello lesiona alcuni ponti e provoca il crollo di q uell o di di Canelli, è anche interessato da numerosi movimenti Piancerreto nel comune di Cerrina, già dannegg iato franosi. Allagamenti si verificano anche presso Asti nel giugno 1973. Locali esondazioni del Tanaro ad opera delle acque dei torrenti Trivers.a, Versa e interessano Fel izzano, dove la linea ferroviaria Torino­ Borbore; quest'ultimo interrompe la SS. n. 23 1 presso Genova rimane interrotta per circa 300 metri. Ad la località Stazione S. Damiano d'Asti, seppellendola ovest di Alessandria il canale Dc Ferrari all aga la con un consistente deposito fangoso. Locali esonda­ frazione S. Michele. A Be rgamasco, nel bacino del zione del F. Tanaro interessano Variglie presso Asti. Belbo, vengono sommersi 200 ha di terreni UOllti: Numerose frane colpiscono il territorio comunale di DM 3. 1.1974 in CU 21 ott., n. 279; DM 8.8. 1974 in Canelli. GU 21 nov., n. 303; Govi, 1974; Sorzana, 1980; Govi In provincia di Cuneo, sempre nel bacino del Belbo, e Sorzana, 1982; Ttopeano, 1978; Mortara, 1978; movimenti franosi, in gran parte per riattivazione di Anselmo e Tropeano, 1978; Maraga, 1978; Govi e scorri menti, interrompono la viabilità nei territori di al., 1979; Tropeano e Terzano 1987; Tropeano, 1989). S. Benedetto B. , Serravalle Langhe, Lequio Berria, 4-5 ottobre 1976. - Crolla, per scalzamento di un Cossano B., Camo, Castiglione Tinella, S. Stefano pilastro, il ponte su ll'Orba a Casal Cermelli, in pro­ Belbo; lo straripamento del Rio Pascolo danneggia vincia di Alessandria (foll/e : Tropeano, 1989). seriamente l'abitato di Casalg rasso. Frane si verificano nei territori di Alba, Diano cl ' Alba (in particolare sul 29-31 ottobre 1976. - All uvioni con esondazioni e versante sini stro del Ri o Montelupo), Rodello. Presso frane colpiscono la provincia d i Alessandria (fig. 3) Cherasco si riatti va, il giorno 18, la frana di Arnulfi (foll/e: DM 3 1. 5.1978 in GU 9 giu., n. 159). (vedere evento primavera 1960) che coinvolge 4-5 maggio 1977. - ubifragi (soprattutto nei giorni 19 milioni di mc di materiali e provoca, tra l'altro, la e 20) e conseguenti dissesti idrogeologici interessano traslazione di 3-5 m della sede stradale per Canova. l'area piemontese (tab. 7) provocando, tra l'altro, sei Si riattiva la frana di Somano (evento 13 marzo 1972) mo rti. che coinvolge un'area di circa 70 ha. Le acque del T. Numerosi i danni in provincia di Torino. Tinella sommergono la borgata Stazione del comune Nell a va lle del T. Chisone sono particolarmente di S. Stefano Belbo. Nel bacino del Bormida frana un colpiti i territori comunali di Pragelato, Usseaux, tratto della strada provinciale in località S. Michele Roure, Perosa Argentina, Pinasca, Villar Perosa, S. del comune di Saliceto. A Monesig lio cede in località Germano Chisone, Pramollo, Porte, Pinerolo. A Pra­ Scorticata un lungo tratto della strada per Ceva. Presso gelato esondano tutti i torrenti minori con rottura IL DISSESTO GEOl.OGICO E GEOt\ MI ~ IENTALE IN ITALI ,\ PIEMONTE 35

Tab. 7. - Dissesti idrogeologici in Piemonte. maggio 1977.

province numero dei comuni con dissesti Alessandria 132 Asti 83 Cunco 196 71 Torino 190 Vercelli 115

aree geografiche colpite in provincia di Torino Val Chisone

Fig. 3. - TerrilOrio comunale di Acqui Terme in provincia di Valle Germanasca Alessandria. Efferri di un movimcnto franoso, su un fienile della Val Pellice frazione Mercta, avvcnuto il 29-3 1 ottobre 1976 (gentile concusione Val di Ala di V Coaolo, Rtgiont PÙI!IOflle). Val di Susa E1fu/s of Il Illnds/idt NIOl'tl!lm/ 011 a farl!ls/tad ;" rllral dislricl 0f tbt toum 0f Acqui Terme ( Alu$(1ndria ), Oc/obtr 29·3/, /976. degli argini del T. Chisone; a Usseaux viene domolito Nel tratto terminale del T. Pellice i territori allagati il ponte Laux; a Roure rompe gli argini il Rio Russa; si estendono g lobalmente su un'area di 2.250 ha circa, a Perosa Argentin a rottura degli argini del T. Chisone maggiore dell a superficie inondata dalla grande piena e isola mento di numerose frazioni; a Pinasca restano del 1920 che fu di 1. 800 ha circa. Numerosi tratti di danneggiaù due ponti e numerose frane isolano alcune sede stradale vengono asportati presso Bobbio Pellice frazioni; a Villar Perosa è inagibile il ponte su l Chisone e Villar Pellice; in quest'ultima località si registra e viene danneggiata la SS. del Sestriere; a S. Germano l'allu vionamento del cimitero, l'innesco di numerose Chisone ri su ltano lesionate e danneggiate le arginature frane, l'isolamento di case coloniche e l'impedimento del tOrrente e la viabilità e resta danneggiatO il ponte dei passaggi dell e mandri e per gli alpeggi. A Torre Palestro; a Pramollo esondano tutti i torrenti minori; Pellice le fra ne provocano dissesti stradali e crolli dei a Porte si verificano tre grosse frane e risulta danneg­ muri di sostegno; risultano danneggiati anche i canali giatO l'acquedotto; anche a Pinerolo la situazione irrigui e g li impianti sportivi. A Luserna S. Giovanni risu lta critica per dissesti all'acquedotto. numerose frazioni restano isolate per frane, inoltre Nell a va ll e del T. Germanasca risulta interrotta la crolla un ponte e risultano danneggiati l'acquedotto strada provinciale nei pressi di Salza Pinerolo, dove e g li impianti sportivi. Strade di ssestate dai franamenti il livello del torrente è a quote superiori delljl sede a Lusernetta e Rorà; in quest'ultima località ri sulta stradale; a Massello, che risulta sommersa da fango e danneggiato un ponte nella zona Mulini. Ad Angrogna detriti, viene danneggiata la centrale elettrica; a Prali resta danneggiato il ponte Lausa e le frane isolano restano danneggiati gli acquedotti e le sedi stradali, e alcune frazioni; ri sultano anche impediti i passaggi ri sultano impediti i passaggi delle mandrie verso g li delle mandrie per gli alpeggi. A Bricherasio l'acgue­ alpeggi. A Perrero i negozi e le abitazioni sono in vas i dotto e i canali irrigui subiscono darUleggiamenti. da fango, e numerose frane minacciano l'abitato con Croll a un ponte a Garzigliana e un'altro a Bibiana, conseguente sgombero d i 75 persone che vengono dove resta danneggiato un canale irriguo e dove si alloggiate in caserma o in albergo; isolate le frazioni verifica la rottura deg li argini del T. Pellice. Riclaretto c Ghiotti; danneggiati 3 acquedotti c la rete In Val di Ala, sulla sinistra orografica del T. Stura fognaria. Anche Pomaretto risulta invasa da fango e di Ala, si riattiva il d issesto nell 'ambito della paleofrana detriti. posta sul versante prospiciente il comune di Chialam­ Nella Valle del Pell ice la portata mass ima al Ponte berto, con crolli parzial i e lesioni nell e abitazioni uelle di Bibiana è di circa 900 mc/sec, valore paragonabile frazioni Balmavera e Pianardi, già dissestate a seguito a quelli riscontrati in occasione dei quattro maggiori dell'evento del 1974. eventi verificatisi tra il 1839 e il 1945. I defl ussi dei In Val di Susa (F. Dora Riparia) si registrano torrenti minori sono accompagnati da abbondantissi­ difficoltà a Bardonecchia, Cesana e Sauze d'Oulx per mo trasporto solido (tra 2 1 e 47 mc/sec) con gravI raggiungere rispettivamente le frazioni Melezct, Si­ effetti per gli insediamenti abitativi e ponti. gnalunga e Sportinia; a Oulx, dove esondano i torrenti 36 V. CATENACCI minori con danni all e strade, una g rossa frana incol11- Bosco Marengo la piena del T. Orba provoca la be su abitazioni private; a Salbertrand ed Exilles si rottura dell'argine destro sommergendo con un verifica una grave situazione per la compromissione metro d'acqua la campagna fino alla confluenza col degli argini della Dora Riparia; a Chiomonte risulta Bormida, alla periferia di Alessandria. Nel bacino del danneggiato un ponte che accede alla frazione Ramat T. Erro movimenti franosi interessano la viabil ità e ove insiste una centrale elettrica e dove crolla un le colture agrarie nei comuni di Pareco e Malvicino; edificio privato con autoparcheggio. A G ravere disal­ a Cartosio l'Erro sommerge un cantiere e danneggia veano i torrenti minori con danni all a viabili tà e gli impianti dcll 'acguedotto consortile. Sui versanti isolamento delle frazioni Gelassa e Colpacero. Disse­ dell'Acque se e della Val Lemme i litotipi più state anche le strade di Giaglione, Mompantero, diffusamente cqinvolti in movimenti di massa sono le Venaus e Novalena. A Susa restano danneggiate le «Arenarie di Serravall e» e le «Marnc di Cessole», su fognatu re della piazza centrale, e distrutte le massic­ cui si manifestano, rispettivamente, frane di colata ciate di numerose vie centrali. A Meana cedono gli (talora con elevatissima concentrazione, fino a oltre argini del T. Gili o e vengono danneggiati vari tratti 60 frane per Kmq) e frane di scivola mento planare. della strada provinciale per Colle Finestre. A ll agate Frane di questo tipo, su superfici estese anche l ha, tutte le cantine della frazione Menolzio (comune di si manifestano presso Acgui ( L ussiro, M. Stregofor­ Mattie) . Tra Bussoleno e Chianocco due sottopassag­ te), Visone, Prasco, Morsasco (Va ll e Luvia), Morbel­ gi fe rroviari risultano intasati da massi che ostacolano lo (località Barbasco), Ovada, Belforte, Gavi, Parodi il normale deflusso delle acque. Ligure (Cadepiaggio). Fenomeni esasperati di erosio­ Nella valle dell a Dora Baltea, in corrispondenza di ne laterale, disalveamento, trasporto solido in sospen­ Albiano d'Ivrea, frana un muraglione a sostegno di sione, esondazione, si verificano lungo gran parte una collina su cui insiste un edificio scolastico. A della rete idrografica; tra i territori più colpiti vi sono Mercenasco numerose abitazioni vengono allagate, quelli di Parodi Ligure e Gavi, il cui abitato è invaso franano muri di sostegno e vengono lesionati i piloni da materiali di colata provenienti dal versante sotto il di alcuni piccoli ponti. Forte, con distruzione di case; esondano i torrenti , Lemme, Albedosa, e altri corsi minori, come il Lo Stato concede provvidenze a 787 comuni di cui T. Ardana che distrugge un'abitazione presso Bosio. 132 in provincia di Alessandria, 83 in provincia di Presso Casaleggio Boiro una frana di circa 100 mila Asti, 196 in provincia di Cuneo, 7 1 in provincia di mc sbarra il corso del T. Piota facendo innalzare Novara, 190 in provincia i Torino e 11 5 in quella di l'alveo a mOnte di 15-20 m; viene abbattuto il ponte Vercelli (follti: Min. Interno; DM 5.7. 1977 in GU 19 in località Silecchi. Le aree sommerse dall'esondazio­ luglio, n. 196; L. 8.8. 1977, n. 639; DPCM 6.10. 1977; ne del T. Orba, nel tronco tra Ovada e la foce, Anselmo, 1978 e 1979; Govi, 1978; Ben e al., 1986). ammontano a 22,8 Kmq. Presso Alessandria l'eson­ 6-10 ol/obre /977. - N ubifragio di entità più ampia dazione del Bormida, tra la confluenza dell 'Orba e il del precedente interessa nei giorni 6-7 quasi l'intero Tanaro, si estende su un'area dell'ordine di 30 Kmq. bacino dell'Orba e in parte quelli dello Scrivia e del Nell a sola provincia le interruzioni lungo le strade Bormida, estendendosi - nella notte tra il 7 e 8 - verso provinciali comprese nel bacino del Bormida sono nord investendo alcuni settori dei bacini di Sesia e del una trentina. Toce (province di Alessandria, Vercelli , Novara e In Valsesia (Vercelli) numerosissimi territori co­ Torino). munali ~ tra i quali il comune di Civiasco (già coinvolto Nell' Alessandrino meridionale le altezze d i pioggia nel novembre 1968) - vengono interessati da movi­ per periodi di 24 ore superano in qualche caso i valori menti fra nosi e alluvionamenti. critici precedenti, con massimi di intensità di 50-60 Nella Val d'assola (Novara) il F. Toce esonda mm/h. T al i precipitazioni determinano nella rete idro­ allagando i territori di Beura, Pieve Vergonte e Ponte grafica del bacino dell'Orba, in poche ore, la piena Migiandone. dei corsi d'acqua ed estesi franamenti nei versanti, con l territori comunali soggetti a dissesti, secondo i distruzione di numerosi edifici e manufatti ed il collasso dati ufficiali , sono 299 di cui 116 in p rovincia di generale delle infrastrutture. Il T. Stura, la sera del Alessandria, 14 in provincia di Asti, 35 in provincia giorno 6, travolge il ponte per Belforte e provoca di Novara, 35 in provincia di Torino e 99 in provincia danni all a perife ria di Ovada per l'ostacolo creato da di Vercelli (follti: DM 28. 1 2.1977 in GU 14. 1.78, n. due ponti affiancati costruiti con pile sfal sate. Tra lo 14; L.3.1.1978, n. 2; DPCM 15.3.78; Govi, 1978; Stura e il Lemme guasi tutti i corsi d'acqua minori Anselmo, 1978 e 1979; Tropeano e al. , 19 87; Tro­ esondano invadendo tutto il fondovalle. A valle di peano, 1989). IL DISSESTO GEOLOGICO I GEOAMBlEi'\T,\LE IN ITALl/\ PIE;"IO;\:TF 37

Fig. 4. Abitato di Beura Cardezza in Val d'Ossola, provincia Fig. 5. Val Sesia in provincia di Vercelli. Esempio di di lovara. Effcni della violenta attività torrenti zia lungo un corso danneggiamcnto in aR-a abitata per rianiv3zione di un conoide, d'ac'lua minore, alluvionc dci 7 agosto 1978 (gtn/i/r eonmsionr di I ~ . allu\,ioni dci 6- 1O agosto 1978 (grnli/r ronrmionr di I ~ . Corr%, Rrgionr Cou%, Rrgioflt Pifl1lonlf). Pirmon/t).

J::.ffu/ 0f stl'trr lransporl eapaeity ;" a I1Iinor I1IOIl1l/a;,1 Da,,/agt rtlll/ling frO l1l rraelil'a/io" oj a al/m'ial dr/rila/ sIno", fltar Bturo Cordrua, Duo/a Vallry (!'\'ol'ara), AltgNS/ 7, 1978. fall . Jrsio FaI/i)' (I ?trrtlli). AltgIIS/6- /0, /978.

gennaiojebbraio / 978. - Dissesti franosi interessa­ valle del Soana affluente di si ni sta dell'Orco (province no il bacino del Be lbo ricadenti in provincia di A­ di Novara, To rino, Vercelli e Asti). sti, con coinvolgimento di terreni coltivati e strade In Val d'Ossola (bacino idrografico del F. Toce, comunali, come a Canelli, Nizza ?vlonferrato, Vaglio provincia di Novara), rovesci d i piogge sull a Va l Serra, I ncisa Scapaccino, Castelnuovo Belbo, Bruno. Vigezzo e su ll a media va ll e dell ' Anzasca provocano Non meno di 3 edifici ri sulrano lesionati UOf//e: franamenti d iffusi sui versanti, ondate di piena nei Tropeano e Terzano, 1987). corsi d'acqua e il generale collasso delle infrastrutture; 18 i morti (figg. 4- 11 ). La densi tà dei dissesti ed i marzo / 978. - Ancora dissesti nei bacini del Bel­ fenomeni di parossismo indicano che l'evento ha bo e del Bormida, con un vasto cedimento di ver­ raggiunto la massima intensità in due aree distinte: sante presso Castino (30 ha coinvolti, isolata la fra­ una sul versante si nistro della Va l Vigezzo fino alla zione S. Bovo), e ripresa di un altro (già attivo in testata del T. ~ I elezzo occidentale e del Fenecchio; passato) in territorio di Bergolo (località Brcngera, )'altra su lla media Valle Anzasca tra Bannio Anzimo una casa semidistrutta), provincia di Cuneo. Frana­ e Calasca-Castiglione, dove un trasporto di massa menti diffusi in provincia di Asti (nel bacino del torrentizio travolge una casa e provoca una delle Belbo : Ca losso, Rocchetta Palafea, Calamendrana, vi ttime. All e ore 18 del 7 agosto i tributari di destra Castelnuovo Calcea, Nizza Monferrato, Incisa Sca­ del ~ l elezzo occidentale sono in piena estrema; alle paccino; nel bacino del Bormida: Bubbio, Cassina­ 18, IOcro ll a il ponte di Malesco su l Melczzo orientale; sco, Olmo Gentile, Roccaverano, Monastero Bormi­ all e 18,25 crolla il ponte di Prestinone; verso le 18,30 da, Sessame, Castel Boglione), con interruzioni di avvengono imponenti alluvionamenti a Druogno e strade comunali, d issestamento di colture agrarie, Gagnome; all e 18,40 l'onda di piena del Fenecchio si lesionamenro di fabbricaci (6 a Castelnuovo Calcea). abbatte su lla centrale idroelettrica posta alla confluenza In provincia di Alessandria, in territorio di Spigno con l' lsorno; all e 19 vengono aperte del tuttO le paratie Monferrato, si manifesta un cedimento di versante dell'invaso d i Agarina. In Val di Ala, provincia di di circa 3 ha, soprasmnte la SS. n. 30; analogo fe­ Torino, si manifestano ulteriori dissesti per riattiva­ nomeno, su un fronte di circa 300 m, minaccia a­ zione della paleofrana di Chialamberto (vedi evento bitazioni in località Teneve di Ponti UOllli: Tropea­ del maggio 1977). no e Terzano, 1987; Tropeano, 1989). In Valsesia (provincia di Vercelli) si ripetono i 6-/0 agoslo /978. Nubifragi caratterizzati da dissesti già avvenuti nel comune di Riva Valdobbia precipitazioni di elevata intensità e breve durata nel settembre 1948; altri si manifestano nel comune interessano una fasc ia di territorio estesa dall'alta va ll e di Campertogno (follti : DM 1. 12. 1978 in GU 29 dic., del Ticino p relacualc all a media Val Sesia, all a bassa n. 36 1; L. 19. 1.1 979, n. 17; Anselmo, 1979; «Geolo­ valle di Champorcher in destra della Dora Baltea, alla gi », 1979; Mortara, 1988; Be n e al. , 1986). 38 V. CATENACCI

Fig. 6. Domodossola, Va l d'Ossola, provincia di Novara. Aspelto di un danneggiamento per trasporti in massa torrentizi ad opera di corsi d'acqua minori, alluvioni del 6-10 agosto 1978 (gtnlilt (o1Jcwione ANSA). - Domage ruu/ting frO'H highl tramporl copaciJy in the minor !!IOIlII/aiR s/rea"'! mi/h debrù jlou/ ifftcls, DOH,odoISOlo fouw, Ossola Va/!9 (NoraTa) , Augiti/S, /978.

19 111glio 1979. - Nell'alta Valle Anzasca, a monte dimenti successivi dell o sbarramento si innescano dell'abitato di Macugnaga (provincia d Novara), si due maggiori pulsazioni di piena (ore 13,25 e 13,45) verifi ca un fenomeno di rapido svuotamento del di cui la seconda, più imponente per il notevole Lago delle Locce (q 2.200, g ruppo del M. Rosa). contenuto in materi ale solido, sommerge e distrugge Il giorno 12 l'acqua lam biva la soglia di sfioro, la stazione dell a seggiovia dell'Alpe Burki ed al­ e tale stato permaneva fino al giorno 19 guanda, luviona il fondovall e per circa I km, su una larghezza alle orc 12, inizia lo svuotamento probabilemente media di 150 m. All e ore 17,20 il li vello del lago dovuto all'apertura di varchi più ampi lungo le ri sulta essere sceso dì ci rca 5 m sotto la soglia vie di deflusso dell 'emi ssario sotterraneo. Le acque di sfioro; sono usciti circa 300 mi la mc d'acqua, vengono a g io rno alcune centinaia di metri più tre quarti dei qual i defluiti tra le o re 12,40 e le a vall e, attraverso crepacci sul lato destro del g hiac­ 15. Per fo rtunata casualità, nonOStante la presenza ciaio Belvedere. All e 12,40 il custode del Rifugio Zamboni osserva che da un vicino cordone morenico in zona di numerosi turisti, non si lamentano vittime. fuoriescono notevoli quantità d'acqua miste a ma­ Analoghi fenomeni, anche se di più modesta entità, teriali detritici, che si immettono nell'alveo del T. si erano manifestati il 13 lug lio 1970 e il 2 agosto Pedriola lungo il quale, all'altezza del R ifugio Bel­ 1978 (fO llie : Relazione sull 'atti vità svolta nel 1979 vedere, trovano un forte impedimento al deflusso dall' Istituto per la Protezione Idrogeologica nel Ba­ per un preesistente accumulo valanghivo. Per ce- cino Padano, CNR, T o ri no). IL DISSESTO (j EO LOGICO E GEOAI\1BIEi\!TALE IN IT t\1.JA PI E~IO;-';TE 39

14 ottobre 1979. - Evento idrologico interessa la per il costruendo nuovo ponte di Candelo Umili: media Va l d'Ossola (F. Toce, provincia di Novara) e Relazione sull'attività svolta nel 1979 dall'Istituto per il bacino del F. Sesia (provincia di Vercelli). Lungo la Protezione Idrogeologica ci el Bacino Padano, CNR. l'alveo del Toce si verificano esondazion i nelle stesse Torino; DI'CM 14.5. 1980). località allagate nell'ottobre 1977 e nell'agosto 1978 22 sellembre 1980. - Nell' Alessandrino meri­ (Beura, Pieve Vergante, Ponte Migiandone). Le acgue dionale un evento di pioggia si concentra nei dei tOrrenti Isorno e Melezzo occidentale distruggono dintorni di Voltaggio, nell'alto bacino del T. Lemme alcuni manufatti ri costruiti dopo l'evento del 1978 (253 mm di pioggia tra le ore 9 del 22 e le (passerella di Pontetto, SS. della Val Vigezzo presso ore 9 del 23). La piena del Ri o Morsone, che Masera). attraversa Voltaggio, provoca danni lungo la strada In Val Sesia la zona più colpira è la stessa che fu limi trofa ed interruzioni alle tubazioni dell'acque­ al centro del nubifragio nei giorni lO e Il novembre dotto. Presso Gavi straripano i torrenti Ardana 1951, ovvero quella a E-NE di Borgosesia, tra Rozzo e Neirone; dissesti vari colpiscono strade locali Cadegatti di Borgosesia e Cellio, dove si manifestano in territorio di Bosio Uonli : Relazione sull 'attività oltre 100 frane (di ti po superficia le) e intensi processi svolra nel 1980 dall'Istituto per la Protezione I­ erosivi ed all uvionali lungo tutti i corsi d'acqua. lei drogeologica del Bacino l'adano, CNR, Totino; sottobacino del T. Sessera le all uvioni prodotte da Tropeano, 1989). piccoli tributari danneggiano alcune abitazioni di Pray 16-17 ottobre 1980. - In provincia di Alessandria e Crevacuore, così come accadde nel novembre 1968. la piena del T. Gorzente e del rio Boiro danneggia le Nel Biell ese la piena del T. Elvo provoca il crollo del opere di attraversamento presso Casaleggio Boiro. vecchio ponte di Salussola; quella del T. Cervo Varie frane interrompono la viabilità comunale a determina l'aggiramento e sifonamento della traversa :Mornese. I torrenti Stura e Orba straripano nell a parte

Fig. 7. Masera in Val d'Ossola, presso la confluenza con il T . J\lelezzo, provincia di Novara. Aspetto di un danneggiamemo sulla SS. n. 337 per probabile scalzamento al piede ad opera delle acque torrentizie, alluvione dc! 6- 10 agosto 1978 (epl/ile concn sione ANSA). - undslide damage lo a slale road flear Masera, Ossola Val/q (NOI'tlrtl ), AlfglfsI6- IO, 1978. 40 V. CATENACCI

Fig. 8. - Stazione fe rrovia ria di Druogno in Val Vigezzo, provincia di Novara. I binari della fe rrovia sono completamente sepolti da fanghi alluvionali, 6- 10 agosto 1978 (gentile concessione A N SA). - Buriol o/ raihl'fly lints from f/ood muddy sedimtnl, Dmogno slalion (V,gezzo V ali'.) , Not'ora), AI/gusl 6-10, /978.

bassa di Ovada. I rii Rondaneto, Borde e Riolo T orino, Vercelli e ovara). Diversi fi umi, soprattut­ producono allu vioni con danni in territorio di Ca­ to nel tratto di pianura, provocano allagamenti di priata d'Orba. Diffu si dissesti coinvolgono le reti breve durata e lim.itata estensione. Presso Pareto viabili di Montaldeo e Voltaggio. Presso Carrosio (bacino del T. Erro, provincia di Alessandtia) il Ri o sono asportate le rampe d'accesso all e passerelle sul Sbernera sconvolge un tratto della strada Roboaro­ T. Lemme; il tio Bisenzio e il fio Canavile alluviona­ Miogliola (follti: Relazione sull 'atti vità svolta nel no terreni colti vi. Presso Gavi l'alveo del Lemme è 198 1 dall'Istituto per la Protezione ldrogeologica colmato da ingente quantità di detriti e il torrente del Bacino Padano, CNR, Torino; T ropeano e al., straripa. L'Orba esonda anche a Predosa e a Casa l 1987). Cermell i; presso Predosa alrri danni vengono provo­ 8 agosto 1981. - Nell'alta Valle di Susa, in provincia cati dal T . Stavanazzo. 11 rio Cervino e una vicina di Torino, un violento scroscio di pioggia, durato roggia esondano nell'abitato di Bosco Marengo fino poco più di un'ora, provoca nei piccoli tributa ri presso all 'altezza di 0,60 m danneggiando 25 edifici. Le Beaulard e Rochemolles (terri tori di Bardonecchia e campagne di Frugarolo sono sommerse per lo strari­ O ulx) fe nomenni di trasporto di massa con lunghe pamento dei rii Lavassina, Ri ato, Smerdaro, Acqua­ colate di fango e detriti minuti, a luoghi con inglobati nera e di una roggia (fonti: DM 28.1.1981 in GU IO massi fino a 4-5 mc (follte: Relazione sull'attività svolta feb., n. 39; Tropeano, 1989). nel 198 1 dall' Istituto per la Protezione Idrogeologica del Bacino Padano, CNR, Torin o). 28 marzo-3 aprile 1981. - Piogge continue ma di bassa intensità provocano fenomeni di piena nei corsi 22-24 settembre 1981. - Allu vioni nell a Vall e Chi u­ d'acqua della fascia prealpina compresa tra il F. Tanaro sella (provincia di Torino), nell'alta valle del T. Cervo presso Mondovì e la Val d'Ossola (province di Cuneo, e nell a Vall e di Rassa in Val Sesia (provincia di IL DISSESTO G I .oI.OGICO E GEOAl'II BlEf\:TA I.E I~ ITA LI A PIEM ON TI ~ 4\

Vercell i), e nella bassa Va l d'Osso la (p rovincia di giugno-agosto /982. N ubifragi, frequenti soprat- Novara); i maggiori danni sono connessi all a violenta tuttO nel mese di luglio, interessano più o meno tune attività torrentizia dei corsi d'acqua minori. le province piemontesi. Consistenti danni alle colture; Il T. Bersella, tributario del T. Chiusella, trascina particolarmente colpiti da dissesti i seguenti territori enormi quantità di detriti d'ogni dimensione presso comunali: l'abitato di Traversella; il T. Renanchio provoca - in prOVlnCIa di Alessandria: Bosco :Marengo, trasporti di massi voluminosi, fino a 25 mc, presso Frugarolo; - in prOV incIa di Asti: Agl iano, Asti fraz. Ma­ Quincinetto; analoghi dissesti si verificano allo ranotto, Castelnuovo Calcea, Moasca, J\lonraldo Sca­ sbocco a valle del T. Chiobbia (Vall e del Cervo) e rampi, Rocchetta Palafea, Sessame, S. ]\'[arzano O­ sulle conoidi di diversi cributari nell 'alta Valle Sesia liveto; (Verce ll i), come nei pressi di Campertogno. La stessa in provincia di Cuneo: Castelletto Stura, Castel­ zona era stata simultameamente colpita da alluvioni lino Tanaro, Cherasco, Chiusa Pesio, Fossano, Govo­ altrettanro gravi nell'agosto e nell'ottobre 1954 1910. ne, I\lagliano Alpi, ll-Iondovi, Paroldo, Roascio, Tor­ ln provincia di Alessandria, nel bacino del T. Erro, resina, Verzuolo; esondano i rii Roboaro e Sbernera presso Pareto - in provincia di Novara: Briga Novarese; provocando interruzioni al traffico. 11 T. Valla in - in provincia di Vercell i: Asigliano, Ca resana, piena lesiona il ponte di Spigno J\ lonferrato (fon/i : Costanzana, Desana, Fontanetto Po, J\ lotta dei Conti, Relazione sull'attività svolta nel 198 1 dall ' Istituto per Palazzolo, Pertengo, Pezzana, Prarolo, Rive, Ronsec­ la Protezione Idrogeologica del Bacino Padano, co, Stroppiano, Tricerro, Trino, Vercelli; CNR, Torino; Tropeano e al., 1987; Tropeano, in provincia di Torino: Castagneto Po, Casal­ 1989). borgone.

Fig. 9. Druogno in Va l Vigez7.o, provincia di Novara. Aspetto di danneggiamento in zona abitata, alluvione del 6- 10 agosto 1987 (gentile conwsione A NJA).

- A speCI oj dflH/flge in fI inhabiled plafe, f)m0l. flO ( [ 'igezzo [' allry , NOl"flra), A/WlSt 6-/0, /978. 42 V. CATENACCI

Fig. lO. - Toceno in Val Vigezzo, provincia di Novara. Aspetto di un danneggiamento in zona abitata pe r trasporto in massa torrenti zio, alluvione del 6- 10 agosto 1978 (genlilt COllewiOl/t ANSA).

- Aspec/ oJ dO!J/age in 011 inhabiltd pIace fronl high Iransporl capacity oj d minor mounlain slrtom, Toceno (Vigl'ZZo Valley, Not'ora ), Al/gll!1 6-10, /978.

Per la provincia di Vercelli, ri guardo alle colture, 26-28 setlembre 1982. - In provincia di Alessandria risulta la seguente situazione: il T. Erro in piena devasta lo sbarramento in località Cascata e Guado del comune di Carrosio, isolando tipo di coltura Ha danneggiati Prodotto pcrdulO (q) abitazioni e danneggiando infrastrutture fluviali. In riSO 7.200 259.200 provi ncia di Novara, in Val Formazza, lungo le ultime mais 850 54.000 rampe dell a strada provinciale Valle Antigoria, che da orticole 2 200 Domodossola porta al Passo S. Giacomo e poi in pioppeti 550 Svizzera, precipitano per crollo massi isolati anche di notevoli dimensioni (follti : l'Unità, 30.8. 1985; la Re­ pubblica, 30.8. 1985; Tropeano, 1989). (follti: DPCM 10. 11.1 982; DM 5. 1.1 983, n. 2; DM 13.5. 1983, n. 486; DM 23.7. 1983, n. 980; Ministero 20-23 ottobre 1982. - Il T. Erro, in provincia di Interno). A lessandria, esonda in sponda destra in territorio di Melazzo, località Filatore, provocando lesioni a difese 22-23 settembre 1982. - «Alluvione)) lO provinCia sponda li e minacciando lo scalzamento dell'oleodotto di Vercelli. Comuni interessati: Ailoche, Andorno e dell'acq uedotto che ivi lo attraversano in suhalveo Micca, Biella, Borgosesia, Carcoforo, Cossato, Creva­ (fOllie: T ropeano, 1989). cuore, Curino, Guardabosone, Massazza, Miagliano, Ponderano, Quarona, Ronco Biellese, Sagliano Micca, 26-28 1I0vembre 1982. - In provincia di Ales­ Sandigliano, Trivero, Villa del Bosco (fol/te : DPCM sandria, bacino del Bormida, si manifestano fra­ 23.2. 1983). namenti a Visone, Prasco e Trisobbio. Il fio Va- [L D[ SS I. ~ T() (a ~ OUX; [ CO E G EO A ,\IH[E~T /'L E [1'\ [TAU A P I l:. ~I()'TI ~ 43

lancone straripa in località Ravino del terriwrio di morti. In Va l Vigezzo la piena del T. Melezzo orientale Strevi, a danno di 15 ha di terreni cohivati. Presso travolge e uccide una persona che percorreva un argine Castelspina il rio Coltrame esonda su vasto tratto. 1\ presso Re; sempre in Va l Vigezzo la piena del T. il rio Orbicella esonda sulla Loana, afflu ente del Melezzo, abbatte un ponticello campagna; l'Orba esonda tra Capriata e Predosa. Un provocando la morte di un uomo. Sulle sponde del franamento interrompe la strada tra Francavilla Bisio Lago Maggiore, presso Cannobio, il T . Ca nnobino e Tassarolo (fOIl/e: Tropeano, 1989). spazza via i campeggi « Ri viera» e «Vall e Romantica»; ",aggio 1983. Piogge prolungate nel ovarese in quest'ultimo sito d ue turisti olandesi vengono provocano l'esondazione dell e acque del Lago Mag­ travolti e uccisi dalle acque nelle loro autovetture. giore per un lungo tratto della riviera tra Pallanza, Interruzioni per frane in diversi punti della strada Ferolo c Baveno (foll/e: l'Unità 23.5. 1983). provinciale della Va ll e Strona, soprattutto in corri­ spondenza del km 8 e nelle frazioni Piano del Forno 2 agosto 1983. Nel bacino del Bormida ale ssan- e Preia in comune di Va lstrona, nanchè su lla 55. del drino si man ifestano frane lungo le strade comunali Sempione in Val Vigezzo. Crolla un ponte pedonale di Terzo, Jv[ontalto Bormida, Cremolino, dove il rio a Crealla, frazione di Falmenta. Il torrente S. Bernar­ Pian dell'Elmo, ostruito da smottamento, si ri versa dino, a monte del ponte del Pl uso presso Verbania, sulla sede viabile. Interrotta per frana una strada a erode una vasta area di terreno in località Santina Castel letto d'Orba (foll/e: Tropeano, 1989). (foll/i: Il Messaggero, 12.9. 1983; l'Unità, 12.9. 1983; 10·11 selle",br, 1983. - Violento nubifragio sul Ord.ze 7.2. 1984 n. 117jFPC, 22. 1. 1985 n. 468jFPC Novarese, in particolare nella zona comptendente la del ministro per il coordinamenw della protezione Val Vigezzo, la Valgrande e la Va ll e Cannobina; 4 civile).

Fi g. Il . Toceno in Val Vigezzo, provi ncia di Novara . Aspctto della pia zza principale dell'abitaro complet:lmcnlc sommersa dai detriti del trasport o in massa torrentizio, alluvione dci 6-10 agosto 1978 (~ en lile (ol/assioll' ANSA). Themaill!qllftrtojJh . Jou"l/oj Toalloill l ~igrzzo l ..alley(Nol.ara ) mlirtlybllritdfro!!.tI.bris flou', A lIgu!J 6-10, 1978. 44 V. CAT EN/\ CCI

22 dice",bre 1985. - In provincia di Torino, in Va l di Susa, viene interrotta per frana la ferrovia Torino­ Modane tra Meana dì Susa e Chiomonte, in località Cantalupo (fOllte: La Stampa, 24.12. 1985). ",orzo-aprile /986. - Inguinamenro dell a falda acquifera di Casale NIonferrato in provincia di Ales­ sandria (fi gg. 12- 15). Il 17 marzo alcuni cittadini di Casale M., tra i quali il Si ndaco, avvertono odore sgradevole e colore g iall ognolo nell'acgua delle loro abitazioni. Le analisi confermano un inquinamento con percentuali di feno li , d imetil -anilina e altre sostan-

Fig. 12. - Inquinamento della falda acquifera di Casale Mon­ ferrato in provincia di Alessandria. Ci lindro disperdente che gli inquinatori avevano interrato e riempito con cion olarne drenante per faci litare l'i mmissione di fenoli e altre sostanze tossiche e nocive. Località Cerreto di S. l\Iaria del Tempio, marzo-aprile 1986 lfolografld dtlfaulo re) . GrOU1tdulaler conlaminaliOIl of Casale M onferrato (A­ Imandria) in /be Po Basin, Marcb-April /986. Tbe (mIe1l/ C)'lillder II/ilized as absorbillg tnll in order lo admil toxic mbslances i!) indlls/rial t"'as/n lIIegal!J u'hole /ank Imch have discharged Ihe residllal fll/ids, alld Iltar!J ali of Casale M. 40.000 residen/s u'ere mry'ecled lo risk.

novelllbre-dicembre /984. - Diffusi casi di gastroen­ terite acuta si verificano nel comune di Caluso, in provincia di Torino, per effetto dell 'inquinamento dell'acqua emunta da 3 pozzi che alimentano la rete idrica comunale (fOllte: Ord. 7.2. 1985 n. 485fFPC del ministro per il coordinamentO della protezione civile). 1-/0 ",orzo /985. - Piogge e franamenti nell a zona collinare dell' Alessandrino meridionale; in partico lare, frane di rapido sci volamento di masse rocciose si manifestano in prossimità di frazioni abitate nel co­ mune di O vada (fonle : Relazione sull 'attività svolta nel 1985 dall'Istituto di Protezione Idrogeolog ica per la Pianura Padana, CNR, T orino). 29 agosto 1985. - In Val Formazza, nel o varese, un costone di circa 2. 000 mc di roccia si distacca dall e pendici del Monte Castell o - alle ore 9,50 - e crolla Fig. 13, - Terrirorio comunale di C'lsa le Monferrato in pro­ all'altezza di Sottofrua sulla strada che costeggiando il vincia di Alessandria, località Cerreto di S. Maria del Tempio, Sa ltO del Toce collega la Val Formazza alla diga di marzo-aprile 1986. Il primo scavo eseguito in corrispondenza dell'imerramento del cilindro disperdente. L'acqua di falda visibile l'vl orasco. Il croll o, «annunciato» in precedenza (vedere al fondo è a 8,50 m dal piano di campagna. La foto in bianco c evento del 28.9.82), travolge due auto provocando 3 nero non evidenzia le chiazze oleose in sospensione, né le vistose vittime e 6 feriti (di cui uno con amputazione dell e colorazioni violette nel sedimento inquinato, formato da ghiaie più o meno sabbiose. Il deflusso sotterraneo muove ve rso la zona gambe) (follti : la Repubblica, 30.8.1985; art. 8 L. Piardarossa , 400 m a est, dove il campo-pozzi assicurava l'alimen­ 21.11.1985, n. 662). tazione idropotabile per circa 40.000 abi tanti di Casale (folografia del! autore). ottobre 1985. - Nell'alto Novarese, in Va ll e Can­ Pollulioll disas/er DJ Casale M onferra/o (Alessandria), nobina, frane per croll o si verificano a monte dell e Cerreto of S. Maria del T emPio zone, March-April 1986. The firs/ excal!ation in Ihe sile DJ /be absorbillg u,~/1. Unconfined u/aler-Iable in frazioni N ivetta e Lunecco in territorio comunale di santtY-pebb/y allt/llial depositI wi/holll a'[J Sllperficial prolec/ing In)·er . T be Cavaglio Spaccia (fOllIe : D ipartimento della Protezione flow direclion is eas/ulard wbere a/ 400 fii awqy /he welljield of Piardaro!sa Civ il e, Roma). SIIpplied grOlllldwaler for drinking /lsages to Casale Monferralo. IL DISSESTO (il'(lLOGICO E G~OA~ IBI ENT \LI Il\. ITALIA PIEMO~TE 45

l'a utista della Ecosyslem (u na società di trattamento dei reflui), anch'egli arrestato insieme al presidente di detta società. Lo Stato imerviene finanziando opere di emergenza, tra le quali la posa di una condotta by-pass per allacciare l'acguedotto del ~Ionferrato alla rete di Casale ~ L , e la reali zzazione di un centro di sroccaggio provvisorio del terreno inquinato asportato (fonti: atti Amministrazione Comunale di Casale :M.; varie testate della stampa nazionale; osservazioni di­ rette dello scrivente; Civita e al., 1987). 7-9 aprii, /986. - Nubifragi colpiscono settori delle province di Alessandria, Torino e Vercelli. Fig. 14. - Territorio comunale di Casale l\ lonferrato in pro­ In provincia di Alessandria una grossa frana o­ vincia di Alessandria, loca lità Cerreto di S. Maria dci Tempio, april e struisce la 55. n. 456 dci Turchino nei pressi di Ovada 1986. Fossa renangolare di stoccaggio (perimetro esterno 50x25 m, profondità 3,5 m) realizzata in corrisponden7.a della discarica 111 località Ciutti. clandestina e impermeabili7.zata. Poiche il terreno inolhltion disalltr of CaJale Monferrato (AltJJandria ) , Ctrrtlo of S. Maria dtl Tempio ZOIJt, A1arch-April /986. Rtclallgular I/oclenge bole (50x25:..:3,5 111) for 3500 W.II1. aboJlt oJ cOIl/all/illa/ed udifllm/J. ze di natura wssica e nociva. Viene vietato a circa 42.000 abitanti l'uso a scopo alimentare e per lavaggi (orali, congiuntivali e genitali) dell 'acqua proveniente daWacquedotto comunale e da pozzi privati. L'acqua viene fornita da auwborti dej VV.F. di Alessandria, Vicenza e Bologna, nonchè da auwmezzi dell 'eserciw, e distribuita in va ri punti del terriwri o comunale mediante 54 serbawi in vetroresina. Nel frattempo le indagini si concentrano in un terreno situato in loca lità S. ~Iaria del T empio dove era staw segnalato un insolito via vai notturno di un automezzo pesante. Gl i scavi, effettuati a fianco di un capannone dove uno strano tubo metallico sporgeva tra le insalate, portano alla luce una d iscarica clande­ stina costruita a regola d'arte, con un cilindro di cemento adeguatamente forato per favorire la disper­ sione posato a circa 3 m di profondità e appositamente circoscritto e riempito con ciottolame drenante. Gli in c)uinatori , parcheggiato l'autOmezzo a fianco del capannone, coll egavano (probabilmente con un tubo flessibi le) i fusti al tubo metallico sporgeme dal terreno immettendo i reflui nella discarica, SOttO la c)uale (8 m dal piano di campagna) scorre la falda acq uifera; il Fig. 15. - Territorio comunale di Casale lonfcrrnto in pro­ rutto a poche centinaia di metri dai pozzi di approv­ \'incia di Alessandria, inquinamento dell'acquifero, aprile 1986. Condotla by-pass d'emergenza per allacciare l'acquedotto del 1\lon­ vigionamento (zona Piardarossa) dell'acquedotto co­ ferrato al la rete di Casa le (fotografia de/Fall/ore). munale. Vengono arrestati il proprietario del terreno - POIIN/ioll dù"'/tr 0f Calale Monferra/o (AlnJ(llIdria ) . e suo genero, quest'ultimo in rapporti di parentela con ApriI /986. By-pau u'a/tr pipe oJ uJlergttJey. 46 v. CATENACCI abbandonano le loro abitazioni per la caduta di detriti dall'Istituto per la Protezione Idrogeologica del Bacino e massi staccatisi all e ore 16,45 dalle pendici del monte Padano, CNR, Torino). Cue, che distruggono parte dei vigneti che producono 14 gillgllO 1986. - Nubifragio con piogge torrenziali il vino rosso «Carema}). e allagamenti interessano vari e aree della provincia di In provincia di Vercelli è particolarmente colpita Cuneo, tra le quali le va ll i dei torrenti Maira, Gesso la Val Sesia; frane interrompono la strada Camperto~ e Vermenagna dove si producono cospicui trasporti gno~Alag na e le arterie provinciali della Val Sermenza di materiali lungo gli alvei (follti: La Stampa, e Val d'Egna che conducono rispettivamente a Rima 15.6.1986; Relazione sull'attività svolta nel 1986 e Carcoforo. A Venaria crolla il pilastro di una dall'Istituto per la Protezione Idrogeologica del Bacino passerella pedonale sul T. Geronda (follti: Il Secolo Padano, CNR, Torino). XIX, La Stampa, 10.4.1986; II Giornale d'Italia, fille 011110 1986. - Risultano attivi, tra gli altri, 14.4. 1986). numerosi dissesti idrogeologici che comportano con­ 11 -12 aprile 1986. - In provincia di Vercelli una dizioni di pericolo per persone c beni nei seguenti grossa frana interrompe la 55. per Vall e :Mosso, nel territori comunali: Biellese; alcune frane isolano dal fondovalle i comuni in provincia di Novara: di Rima, Valdobbia, Alagna e Carcoforo (fOllie: Giomi, - bacino idrografico F. Toce: Trasquera (Val Di­ 1986). vedro, movimento franoso in località Paglino), Bo­ 24-28 aprile 1986. - Maltempo con piogge intense gnanco (Valle Bognanco, movimento franoso in località e precipitazioni nevose alle alte quote interessa vari S. Lorenzo e Graniga), Domodossola (bassa Val d'Os­ settori delle province di Novara, Torino e Alessandri a. sola, movimento franoso a monte dell'abitato), Vil­ In provincia di Novara, vengono interrotte da ladossola (bassa Val d'Ossola, dissesti in frazione valanghe e frane la SS. n. 33 del Sempione in località Valpiana e altri lungo l'alveo dei torrenti Bagna~ Pagliano e la strada provinciale S. Domenico~ Varzo. Bognanco), Pieve Vergollte (bassa Val d'Ossola, dissesti In Val Cannobina, nel territorio comunale di Cavagl io all e arginature del T. Marnazza), Prelllosello Cbiovenda Spoccia, sette famiglie vengono evacuate dalla frazione (bassa Val d'Ossola, movimento franoso in frazione Lunecco per frane di crollo dalla sovrastante parete Cuzzago e un altro in località Frignin), Mergozzo (bassa rocciosa, fenomeno già avvenuto nell'ottobre 1985. Val d'Ossola, movimento franoso a monte della Nell'alta Vall e Anzasca valanghe e frane interrompono frazione Albo), Mamgllaga (a lta Valle Anzasca, movi­ la SS. n. 549 in località T estarena e Macugnana. In menti franosi su strada provinciale Prelo, Loreglio, Vall e Strona una frana interrompe la strada provin­ Chesio, dissesti alle arginature del T. Anza in località ciale; sei nuclei fami li ari (22 persone) vengono evacuati Pecetto), Ceppo Morelli (a lta Valle Anzasca, sovrallu­ per un incombente movimento franoso a Loregli a. vionamento e possibilità di trasporti di massa con Esondano i laghi Maggiore e d'Orta provocando pericolo per le frazioni Borgone e Canti nello), Bannio allagamenti rispettivamente a Verbania e Omeglia AIiZilio (media Vall e Anzasca, dissesto al piede del (evacuati i pazienti degli ospedali civili di Omeglia e versante sinistro del T. Olocchia in corrispondenza di Orta). delle frazioni Soi di Mezzo e Soi di Fuori), Piedillluiera In provincia di Torino, a Carema, vengono sgom~ (bassa Valle Anzasca, dissesti sul versante che sovrasta berate altre 100 persone (vedere evento 7-9 aprile l'abitato Capoluogo), Loreglia (Valstrona, movimenti 1986) per il pericolo d'estensione dell'area di crollo. franosi in frazione Chesio), Valstrona (dissesti franosi ln provincia di Alessandria viene interrotto il lungo strada provinciale e in frazione Preia); traffico ferroviario tra Alessandria e Casale Monferrato in provincia di Vercelli: per smottamenti nei pressi di Borgo S. Martino; danni - bacino idrografico F. Sesia: Cravagliana (sotto ~ al le produzioni agricole e alle strutture aziendali nei bacino T. Mastallone, masse rocciose incombenti su territori comunali di Avolasca e Garbagna (fonti: contrada Voj e sulla strada provinciale di accesso a Dipartimento Protezione Civile, Roma; La Stampa, Fobello-Cervatto), Alaglla Valsesia (alta Valsesia, dis­ 26-28-29.4. 1986; DM 15.7. 1987, n. 111 2 in GU 17 sesti in alveo del T. Vogna e al piede della conoide dic., n. 2 17). torrentizia con pericolo per la strada statale, dei terreni 21 ",aggio 1986. - In provincia di Cuneo, a seguito coltivi e degli edifici già colpiti da eventi alluvionali di precipitazioni con 123 mm in 2 ore, nei baci.ni dei tra i quali quelli del 20.9. 1920, 3.9. 1948, 8.11.1 951 torrenti Ricchiardo e Pocapaglia si producono nume~ e 7.8. 1979), Call/pertogllo (alta Valsesia, dissesti lungo rosi dissesti legati essenzialmente alla presenza antro~ il T. Basalei e il Ri o Bolè presso le rispettive confluenze pica (fol1te: Relazione sull'attività svolta ne) 1986 con il F. Sesia, con pericolo per le frazioni Villa e IL DISSESTO GEOLOGICO E (;E()M.mIE~ TALE IN ITALIA - I\O~T /\ 47

Piana, la strada statale e alcune case isolate; area g ià lungo il Rio Riale che il 3 1.1 0. 1944 alluvionò la interessata da eventi alluvionali il 26.9.1958, il frazione Biò di Borgofranco distruggendo 5 case); 7.4. 1978 e il 21.9. 198 1), Rassa (alta Valsesia, frana­ bacino idrog rafico F. Dora di Bardomecchia: menei per crollo con traietrorie che interessano il Bardol1ecchia (alta Valle di Susa, movimenti franosi e centro abitaro; in passaro sono avenuti crolli nel altri dissesti idrogeologici sul versante di .Millaures e dicembre 1958, novembre 1962, febbraio 1963 e lu ngo le aste di Rio Fosse, Ri o Rho, Rio Frejus e Rio inverno 1978-79), Piode (a lta Valsesia, movimenti Rochemolles), Salberlrand (a lta Valle di Susa, dissesti franosi lungo il versante che costeggia la strada al piede di un franamento in località Serra la Voute comunale Piode-Meggiana), Scopello (a lta Valsesia, presso l'alveo del T. Doria R iparia); dissesti all e sponde di Rio Ramello), Cù;iosco (riatti va­ bacino T. Chisone: Perrero (Valle Germanasca, zione di un vasro movimen(Q franoso a mOnte del movimento franoso incombente sull'intero abitato capoluogo, già colpito nel 1857 guando la frazione capoluogo nonchè sul sottostante alveo del T. Ger­ Peracino venne distrutta; altri franamenti si manife­ manasca; nel maggio 1977 il ve rsante a monte dell 'a­ starono il 10.11.1951, nel novembre 1968 e ottobre bitato fu interessato da un movimento franoso di vaste 1977; nell'aprile 1986 sul versante a monte dell'abitato propo rzioni che procurò seri danni alle sottostanti si apre una fenditura), Piedicavallo (sotlobacino T. abitazioni; indagini successive evidenzieranno l'esi­ Cervo, dissesti lungo il T. Chiobbia tra le confluenze stenza di un piano di scorrimento profondo, dell'or­ con il Rio Vadescola e il T. Cervo, con pericolo di dine di 32 m, coinvolgente una massa di I milione di inondazioni delle frazioni Nlontesinaro e Pinchiolo già mc con spostamento verso val le di 0,30-0,40 m/anno); colpite dalla piena del 22.9.1981 con asportazione di collina di Torino: Nfonctllieri (dissesti vari nel edifici di civile abitazione), Rosazza (sotrobacino T. centro abitato di Revigliasco); Cervo, dissesti nella zona di confluenza tra il T. Cervo iII pro/lùJcia di Asti: e il T. Chiobba in corrispondenza del centro abitato, Monfcrrato: Marmorito Passerano (a lto corso T. con pericolo per la località Vittone g ià interessata dalla Triversa, movimenti franosi lungo la via Recinto), piena del settembre 1981 ; dissesti lungo il T. Pragnetta /Isti (movimenti franosi nell e località Serra Bosia, presso la confluenza con Rio Sol tino con pericolo per Serra ~ l arza n otto, Revignano, Serravalle-Bricco Cali­ il rione Blina); garis), Cisterna d'Asti (dissesti idrogeologici in via in provincia di Torino: Annunziata), Rocca d'Arazzo (movimenti franosi che - bacino idrog rafico T. Orco: Noasca (Valle Lo­ minacciano l'abitato), Costigliole d'Asli (movimento cana, dissesti idrogeologici nella frazione Piandellera, franoso in frazione Annunziata), Agliano (movimento ancora da trasferire per disposto legislativo); franoso che interessa il centro abitatO); - bacino idrografico F. Dora Baltea: Carema (fra­ in provincia di Cuneo: namenti per crollo che incombono su ll'abitaro; dissesli Langhe: Lo A'/orra (movimento franoso 111 Via idraulici lu ngo il T. Fonniera con pericolo per il setto re Marconi), Dogliani (movimento franoso in località orientale dell'abitato già alluvionato nel 1626, 1839, Pianezza), Cigliè (movimento franoso nel centro abi­ 1873, 1926, 1934 e 1981 ), Quincinetto (franamenti per tato); crollo dalle l'endici che sovrastano l'abitato C dissesti - bacino T. Maira: Dronero (dissesti idrogeologici idraul ici lungo i torrenti Renalchio e Granero che g ià ne l centro abitato, già colpito dall e alluvioni nel giugno procurarono alluvionamenti nel 1666, 1705, 1753, 1957); 1846, 1910 e 198 1), Selli))Jo Villone (franamenti per bacino T. Ellero: FroboStI Sol/alla (dissesto fra­ crollo dallc parcti rocciosc che sovrastano la frazione noso in località Bergamini; terri torio g ià interessato Cesnole, minacciata nell'aprile 1986 da massi di alcune dalle alluvioni del giugno 1957 e dell'autunno 1968); centinaia di mc), TOI'agnasco (franamenti per crollo dalla in prollil1cio di Alessandria: parete che sovrasta il margine occidentale deWabitato; - bacino id rografico F. Bormida: RicaldollC (dissesti il croll o più recente è avvenuto nel 1984), l'..rollloglio idrogeologici nell'abitato capoluogo), CaNJlore (movi­ (franamenti per crollo dal versante che sovrasta l'abi­ mento franoso in località Prati e S. Bernardo); tato; nell'ottobre 1866 un franamento di terra e roccia bacino idrografico T. Curone: Gremiasco (movi­ distrusse completamente la frazione Bogonio),Qllossolo menti franosi nell e località Codevico e Stemigliano), (d issesti idraulici lungo il T. Pi sone e frane per crollo Fabbrica Curone (movimenti franosi nelle frazioni Re­ dalle pareti rocciose che sovrastano il settore meridio ~ Il1cneg lia, Forotondo, Costa Se rra, Serra Costa, Pre­ naie del capoluogo; nel giugno 1942 process i alluvio­ dag lia e Lunassi); nali distrussero 27 case provocando 7 vittime), Andrate - bacino idrografico T. Bo rbera: Albera Ligure (T. (movim ento franoso in località Piste e dissesti idraulici Agnellasco, dissesti franosi in località S. Maria e 48 v. CATENACCI

Molino), Cabella LigI/re (dissesto franoso in località In provincia di Torino vengono colpiti i comuni Cosola). dell'alto Canavese e della Dora Baltea canavesana, della (follti: varie ordinanze del ministro per il coordi­ Valle Sacra e della Valle Chiusell a. namento della protezione civile, periodo 1986-87; In provincia di Novara si registrano danni ai rapporti IRpl-CNR To rino). comuni dell e va lli Antigorio-Formazza, Antrona, An­ zasca, Bognanco, Cannobina, Ossola, Strona, Vigezzo. ",orzo /987. - Inguinamento dell e fa lde freatiche In Val D 'Ossola il F. Toce rompe gli argini; crollano in corri spondenza delle d iscariche di sostanze tOssiche trc dei cinque pont.i che coll egano Formazza al e nocive nei comuni di Valenza Po (provincia di fondovalle. Presso Borgomanero, a Gattino, pesanti Alessandria) e di Marano Ticino (provincia di Novara) danni vengono riportati nelle locali tà Mottorosso, (foll/e : Ord. n. 11 76/FPC 2 1.9. 1987 del ministro per Mad. Assunta, S. :Martino, Martina. Un pastore resta il coordinamento della protezione civile). ferito alla testa in modo gra ve da un masso. Lungo marzo-aprile 1987. ~ Emergenza idrica in vari la strada provinciale per Croci o un'auro viene investita comuni dell e province di Alessandria e di Vercelli per da una fra na; fcriti g ravemente i due occupanti. inquinamento da bema zone delle falde acqui fere che In provincia di Vercelli vengono colpiti i comuni ali mentano gli acquedotti comunali. Lo Stato stanzia dell'alta Valsesia, alta Valle del Cervo, Valle Sessera fondi per il rifornimento con autobotti di acqua e Valle E rro. potabile, per la realizzazione di impianti di depurazione In provincia di Alessandria vengono danneggiati a filtri polivalenti o per la caprazione di nuove sorgenti, i comuni dell e valli Lemme, Erro, Bormida e Orba; o per allacciamenti con altri acquedotti anche In all agate le ca mpagne di Ovada e di Acq ui T erme; una provincia di Cuneo (fallii: Ord.ze 23.3.1987 n. persona, sorpresa in zona golenale dall'onda cii piena 93 1/FPC; 7.4. 1987 n. 953/FPC, 27.7.1987 n. del T. E rro, viene travolta e muore. A Tassarolo un 108 1/FPC e 17.8.1988 n. 154/FPC del ministro per movimento franoso interessa la periferia nord-orien­ il coordinamento dell a protezione civile). tale dell 'abitato. Presso Cavatore si riattiva in parte 1 II/glia 1987. - Violento temporal e si abbatte su una frana per scorrimento presso il ramo sinistro del Bardonecchia, in provincia di Torino; il T. Gorge rio Ravanasco, con minaccia d i ostruzione dell'al veo. straripa in località Pian del Colle. Ostru ita dalle acque Una frana per colamento si produce sotto il castello la strada provinciale per Melezet presso il confine di . 11 T . Stanavasso straripa nell'abi­ italo-francese. Viene inondato un campeggio a Coop tato di Sezzadio. di Pian del Colle (fonte: Dipartimento Protezione Complessivamente secondo i dati ufficiali, sono Civil e, Roma). 149 i territori comunali con dissesti, di cui 24 in provincia di Torino, 24 in provincia di Novara, 37 17-19 II/glia 1987. - In provincia di Novara il in provincia di Vercell i e 64 in provincia di Alessandria maltempo (che imperversa in Valtellina) determina, (foll/i: Ord.ze 9.9.1987 n. 1150/FPC, 14.9. 1987 n. con le intense precipitazioni piovose, l'innalzamento 1161 /FPC, 6.10.1987 n. I I 93/FPC, 4.11.1987 n. del livell o del Lago Maggiore che aumenta di circa 2 1238/FPC, 19.11.1987 n. 1269/FPC del ministro per m oltre la media. Sono in vase dalle acque P.za Garibaldi il coordinamento protezione civile; DI'CM 30.12.1987 di Verbania Pall anza e Via Carlini a Feriolo di Baveno in CU 5.1 .88, n. 3; la Repubblica, 26.8.1987; Tropeano (fOllie: prefettura di Novara). e al., 1987; T ropeano, 1989). 31 IlIglio 1987. - Tempo rale in provincia di Cuneo settembre 1987. - Ad Alessandria, in corrispondenza provoca la rracimazione d i alcuni canali nell' Albense; dell'area occupata dallo stabilimento ex-Baratta, si numerose le cantine allagate. Interrotta la SS. n. 29 determina l'inquinamento da tetracloroetilene della per movimento fra noso. fa lda acquifera che ali menta alcuni pozzi dai quali Piogge anche in provincia di Torino, dove si attInge l'acquedotto comunale (fonte: Ord.za determinano franamenti presso Exilles in Val di Susa, I I 73/FPC 21.9.1987 del ministro per il coordinamento in concomitanza ai lavori per una strada di servizio protezione ci vil e). all'autostrada in costruzione, con preoccupazioni circa /6-/7 dicembre /987. - A Orsara Bormida, in le possibilità di ostruzioni dell 'alveo della D oria provincia d i Alessandria, si verifi ca un crollo di blocchi Riparia (fonli: Dipartimento Protezione Civil e, Roma; distaccati dalla parete marnoso-arenacea soprastante l'Unità, 1. 8. 1987). alcune case nell 'abitaro (foll/e : Tropeano, 1989). 24-26 agoslo 1987. - Nubifragi nelle province di 14 ottobre 1988. - In provin cia di Novara strari pa Torino, Novara, Vercell i e Alessandria. il Lago Maggiore a Verbania-Pall anza per le piene dei IL DISSLSTO (;!.OI.OGICO E GEOAMBIE 'TALi:'. IN IT /\L1/\ ~ A05T/\ 49 fiume T oce e Ticino e dei corsi d'acqua mi no ri , (foti/i: DM 7.3. 1949 in CU 29 apr., n. 98; L. all agando P.za Garibaldi e V. le delle Magno lie. N u­ 2 \.1 0. 1950, n. 98; Gavi, 1976). merosi gli scantinati riempiti dalle acque lungo la fascia lIIaggio 1949. - D issesti idrogeologici si manifestano rivierasca; all agata la piana tra Fondotoce (con i campi a Champoluc in territorio comunale di Ayas, g ià colpito sportivi) e Feriolo in territorio comunale di Baveno. dall'evento precendente per l'interazione dei trasporti Per «piogge alluvionali ) si registrano danni alle solidi del T. Evancon e del suo tributario T , Mascognaz infrastrutture aziendali e alle produzioni agricole neJle (f0/1Ir: Gavi, 1976). province di Cuneo (territori cumunali di Borgomale 12-15 giugllo 1957. L'evento è lo stesso che colpisce e Castigl ione Tinella), di Torino (territori di Alice vio lentemente anche tutta la regione piemontese. Le Supe ri ore, Borgiallo, Castellamonte, tastelnuovo Ni­ precipitazioni piovose nel bacino dell a Doria Riparia gra, Chiesannova, Cintano, Colleretto Castelmuovo, superano i val o ri mcdi dell'intero mese di g iugno. Lugnacco), di Vercell i (territori di .Muzza no, Netro, Nelle 24 ore le altezze d i pioggia raggiungono i 39 Vald uggia), di Alessandria (territori d i Castellania, mm ad Aosta, i 73 mm a Champoluc, i 95 mm a Castell etto d'Erro, COSta Vescovato, Cremolino, tvle­ Gressoney. La fus ione dell e nevi incrementa i defl ussi lazzo, Montechiaro d'Acqui, Morsasco, Ponzone, Ri ­ delle acque; la po rtata della Dora Baltea raggiunge i volta Bormida, Sale, S. Cri stoforo, Sa nt' Agata, Sarez­ 630 mc/sec ad Aosta, quella del T . Evancon raggiunge zano, Spigno Monferrato, Spineto Scrivia, Tagliolo 8 1 mc/sec a Champoluc. Frane ed etOsioni di sponda Monfe rrato, Viguzzolo) e di Asti (territori di Casta­ con in genti danni all e opere viarie e conseguenti gnole delle Lanze, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, isolamenti di abitati caratterizzano soprattutto le va lli Nizza I\[onferrato) (foll/i: l'Unità, 15. 10. 1988; DM di Gressoney, Rhemes e Savaranche; dissesti idrogeo­ 10.7. 1989, n. 1045 in CU 27 lu glio). logici interessano i territori comunali di Rhemes Notre IO luglio 1989. - Violenri temporal i interessano Dame, Rhemes Saint Georges e Valsavaranche, Inoltre va ri e zone del Piemonte. Nell ' Astig iano i comuni di presso "Morgex il T . Columba, in piena, asporta un S, Damiano e Cisterna restano isolati per alcune orc ponticello e 40 mCI d i terreno. Nel comune di Cogne, a causa d i allagamenti; i vigili del fuoco traggono in poco a vall e dell'abitato di Valmontey, il Ri o Chene­ salvo tre persone rimaste imprigionate in un'auto biere provoca l'a ll uvionamento della strada di fondo­ semisommersa dall'acqua. ln provincia di ovara un va ll e. Numerosi d issesti all e opere di difesa lungo i franamento interro mpe la strada costiera del Lago corsi d'acqua (zona golenale dell a Dora Baltea com­ d'Orta, tra Ronco e Pella. Lo Stato concede provvi­ presa tra Pont Sant Martin e Vi ll eneuve; zona golenale denze, per danni all e produzioni agri cole e alle opere dei torrenti in destra dell a Do ra Baltea; zona golenale di bonifica, ai comuni d i Asti, Calamandrana, Cessole, del torrente Lys per il tratto tra l ss ime e Gressoney; Costigliole d'Asti , i\lloncalvo, Nizza Monferrato e zona golenale del torrente Evancon per il tratto tra Olmo Gentile; nonchè, per la provincia di Cuneo, ai Brussou e Champoluc). L'abitato di Champoluc subi­ comuni di Alba, Canale d'Alba, (dove le acque sce notevoli danni analogamente a quanto verificatosi danneggiano un mulino), Govone, Roddi e Sale delle nel maggio 1949 e il 4-5 settembre 1948. Erosioni di Langhe (foti/i: Ansa, 10 .7. 1989; DM 29. 12. 1989 n. sponda, inondazioni e alluvionamentj con danni a 2206 in CU 17.2. 1990, n. 40). ponti, tratti di strade e d i linee ferroviarie, edifici e 25 luglio 1989. - J Il provincia di Novara, a seguitO colture si registrano tra Gressan presso Aosta e di un temporale, si verificano dissesti con franamenti Chatillon, e a va ll e di Montjevet (fonti: DM 10.8.1957 nel basso Verbano e nelle limitrofe coll ine del Ver­ in CU2 1 ag., n. 207; L. 13 .7. 1957, n. 554; Anselmo gante; allagamenti si producono nelle zona di Arona e al., 1971; Gavi, 1976; De Gemini e T ropeano, 1979). (fon/e: li Giorno, 27.7. 1989). fine anno 1963. - Sono atti vi movimenti franosi o Nota: ùtformazioni a caralJere sin/elico Iono con/iml/' n, Ila Pllbblica­ persistono situazioni di peri colosità nei terri tori co­ zione da floi rim'N/a, qH,wdo la pruente n/,n/oria,ra iII corso di slan/pa, daltitolo «Banca Dati Geologica)), a CNra del Sellor, Pm'ttlzione del munali sottoelencati: Rischio geologico, me/ereologico e sismico della Regione Piemonle, - comune d i Antey S, Andrè, un movimento franoso minaccia una strada dell 'abitato capoluogo; un altro coinvolge un versante boschivo e una strada in località Peti t Monde; un terzo dissesto 1.3. CRONISTORI E V A LDOSTANE franoso viene segnalato in località oarza; un'altro movimento franoso interessa l'asta del T . Luis; un 4-5 sellelllbre 1948. - Intensi fenomeni alluvionali q ui nto movimento minaccia l'abitato e una strada di interessano il bacino idrografico della Do ra Ba ltea Buisson;