COMUNE DI (Provincia di )

progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai sensi del d.p.r. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in c.da Furchi

Ditta: Epifani Teodosio (eurofrutta 2001).

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A VAS

Prog. dott. Arch. Cosimo Lomonaco dott. Arch. Mara Brandi Cons. Sc. VAS Prof. Ing. Carmelo Maria Torre Coll. dott. Ing. Valentina Sannicandro

Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 2 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

INTRODUZIONE ...... 4 Premessa ...... 4 1.1 Scopo del documento ...... 5 2 Percorso metodologico adottato ...... 7 2.1 Riferimenti metodologici ...... 7 3 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO IN VARIANTE SUAP ...... 9 3.1 Inquadramento urbanistico...... 9 3.2 destinazione d’uso e aspetti progettuali di carattere urbanistico ...... 12 3.3 Aspetti progettuali di carattere architettonico edilizio ...... 13 3.4 Descrizione del ciclo produttivo ...... 16 4 COMPONENTI TEMATICHE AMBIENTALI PERTINENTI AL PIANO ...... 22 4.1 Idrogeologia ...... 22 4.2 Geomorfologia ...... 24 4.3 Suolo e sismicità ...... 25 4.4 Elementi del paesaggio ...... 26 4.5 Ecosistemi ...... 27 4.6 Recettori antropici sensibili. Emissioni elettromagnetiche...... 30 4.7 Inquinamento luminoso ...... 31 4.8 Accessibilità dell’area ...... 32 4.9 Clima acustico e qualità dell’aria ...... 32 5 VINCOLI, TUTELE E INDIRIZZI SPECIFICI ...... 34 5.1 Siti di interesse naturalistico di importanza comunitaria e aree naturali protette statali e regionali ...... 34 5.2 Strumenti di pianificazione paesaggistica della regione Puglia: Piano urbanistico territoriale tematico. PAESAGGIO (PUTT/p) ...... 37 5.3 Strumenti di pianificazione paesaggistica: Piano Paesaggistico Territoriale regionale (PPTR) 39 5.4 Piano di Tutela delle Acque (PTA) ...... 41 5.5 Piano Stralcio dell’Assetto Idrogeologico (PAI) ...... 44 5.6 Piano Regionale dei Trasporti (PRT) ...... 46 5.7 Piano Regionale per le Attività Estrattive (PRAE) ...... 46 6 POTENZIALI EFFETTI ATTESI E SPECIFICHE RISPOSTE ASSOCIATE ...... 48

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6.1 Valutazione delle interferenze potenziali ...... 48 6.2 Sintesi delle interferenze ...... 48 7 CONSULTAZIONE ...... 51 7.1 Elenco Soggetti competenti in materia ambientale da consultare ...... 51 8 ALLEGATI ...... 52

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INTRODUZIONE

Premessa di sensibilità ambientale delle aree Il presente rapporto costituisce elaborato interessate. redatto ai fini della Verifica di Il D.Lgs 152/2006 e s.m.i. specifica all’art. 6 i Assoggettabilità a VAS per l’insediamento di piani da sottoporre a VAS (oggetto della un’attività produttiva per la trasformazione e disciplina), e all’art. 12 norma la verifica di la commercializzazione di prodotti assoggettabilità a VAS dei piani, individuando ortofrutticoli ai sensi del d.p.r. n°447/98 e ss. nell’autorità competente il soggetto che mm. ed ii. in C.da Furchi, Comune di esprime il provvedimento di verifica. Carovigno (BR). In Particolare l’art. 12 del DLgs descrive con il La procedura di Valutazione Ambientale testo a seguire le modalità di svolgimento Strategica, definita inizialmente nella della procedura:

Direttiva 42/2001/CE, e recepita a livello Art. 12. nazionale con il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Testo Unico dell'Ambiente), così Verifica di assoggettabilità come modificato dal D. Lgs. 16 gennaio 2008, 1. Nel caso di piani e programmi di cui all'articolo 6, n.4 e dal D. Lgs. 29 giugno 2010, n.128) è comma 3, l'Autorità procedente trasmette all'Autorità stata di recente interessata nel contesto competente, su supporto cartaceo ed informatico, un rapporto preliminare comprendente una descrizione regionale da una norma generale (Legge del piano o programma e le informazioni e i dati Regionale n. 44 del 14.12.2012). Si è in attesa necessari alla verifica degli impatti significativi di più specifici regolamenti da promulgare in sull'ambiente dell'attuazione del piano o programma, riferimento ai piani e programmi di ciascun facendo riferimento ai criteri dell'allegato I del settore (urbanistico, ambientale, energetico presente decreto. ecc). riguarda i programmi e i piani sul 2. L'Autorità competente in collaborazione con territorio, ed “ha la finalità di assicurare che l'Autorità procedente, individua i soggetti competenti l'attività antropica sia compatibile con le in materia ambientale da consultare e trasmette loro il condizioni di uno sviluppo sostenibile, e quindi documento preliminare per acquisirne il parere. Il parere e' inviato entro trenta giorni all'autorità nel rispetto della capacità rigenerativa degli competente ed all'autorità procedente. ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione 3. Salvo quanto diversamente concordato dall'Autorità dei vantaggi connessi all'attività economica” competente con l'Autorità procedente, l'Autorità competente, sulla base degli elementi di cui (Autorità Ambientale del Molise, 2013). all'allegato I del presente decreto e tenuto conto delle Scopo della “Verifica di Assoggettabilità” è di osservazioni pervenute, verifica se il piano o programma possa avere impatti significativi valutare, preventivamente, se i piani possano sull'ambiente. avere effetti significativi sull'ambiente e debbano essere sottoposti alla fase di 4. L'Autorità competente, sentita l'Autorità valutazione (VAS) secondo le disposizioni del procedente, tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione di cui al D.Lgs. 152/2006 considerato il diverso livello comma 1, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o il programma

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 5 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 e, se del preposto alla Decisione è la Regione Puglia, e caso, definendo le necessarie prescrizioni.5. Il risultato il servizio preposto a formulare il parere della verifica di assoggettabilità, comprese le relativo alla rilevanza degli effetti ambientali motivazioni, deve essere reso pubblico. illustrati nel presente rapporto, è l’Ufficio Nel caso in esame, l’Autorità Procedente è il VAS. Comune di Carovigno, e l’Autorità Tali informazioni riguardano le caratteristiche Competente è la Regione Puglia Assessorato del piano, le caratteristiche degli effetti attesi alla Qualità dell’Ambiente, che esercita le sue dalla sua attuazione e delle aree competenze tramite l’Ufficio VAS Regionale. potenzialmente coinvolte da essi. L’articolo 1 della Legge regionale 44.2012 definisce ai punti i e j il contenuto della Riferimento per la stesura del presente verifica di assoggettabilità, come: elaborato sono state le indicazioni contenute nella Direttiva Europea e nei relativi decreto “ i) …. Verifica attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se piani, di recepimento nazionale con i rispettivi programmi ovvero le loro modifiche, allegati: possano avere effetti significativi sull’ambiente e debbano essere  Direttiva 42/2001/CE sottoposti alla fase di valutazione  D.Lgs. 152/2006 così come secondo le disposizioni della presente legge, considerato il diverso livello di modificato ed integrato dal sensibilità ambientale delle aree D.Lgs. 4/2008 e dal interessate;” D.Lgs.128/2010 e Allegati I e VI.  La procedura si conclude con il Legge provvedimento di verifica, ovvero:  Circolare n. 1/2008 del Settore “ j) ….: il provvedimento Ecologia esplicativa delle obbligatorio e vincolante dell’autorità procedure di Valutazione competente che conclude la verifica di assoggettabilità;” Ambientale Strategica (VAS) Definendo cosi la eventuale necessità di previste dal D.Lgs. 16 gennaio procedere ad una valutazione completa o esentando il piano/programma dalla stessa. 2008, n. 4 (D.G.R. n. 981 del 13.06.2008 pubblicata sul B.U.R.P. n. 117 del 22.07.2008) 1.1 Scopo del documento  Circolare esplicativa della Il presente rapporto ha lo scopo di fornire procedura di VIA e VAS ai fini all’Autorità Competente, che deve esprimere della attuazione della Parte il provvedimento di verifica, le informazioni necessarie alla formulazione di una decisione Seconda del D.Lgs. 152/2006, in merito alla necessità di ulteriori valutazioni come modificato dal D.Lgs. ambientali relative alla variante in oggetto. 4/2008 (D.G.R. n. 2614 del Nel caso in esame l’Ente Competente

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28.12.2009 pubblicata sul generare sull'ambiente secondo gli elementi B.U.R.P. n. 15 del 25.01.2010) di cui all'Allegato I del Decreto.  Legge Regionale n. 44 del La verifica della influenza del SUAP con altri 14.12.2012 strumenti di pianificazione e programmazione regionale è stata fatta La normativa regionale, ai sensi dell'art. 5 considerando quelli ritenuti in grado di avere della D.G.R. n. 981/08, prevede che la verifica interazioni dirette o indirette con la variante di assoggettabilità a V.A.S., si applichi ai piani stessa. In particolare sono stati considerati: ed ai programmi di cui ai commi 3 e 3-bis normativa comunitaria sulle aree naturali, dell'art. 6 del D.Lgs. 4/2008. L'obiettivo è PUTT/p, PTA, PRAE, PAI, PRG, PTCP. quello di verificare "se il piano o il programma possa avere effetti significativi Per gli aspetti metodologici di analisi e sull'ambiente". valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida in materia di VAS Il presente Rapporto Ambientale Preliminare emerse a livello regionale, nazionale ed individua, descrive e valuta gli effetti internazionale. significativi che la variante al PRG potrebbe

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2 Percorso metodologico adottato

2.1 Riferimenti metodologici 2.1.1 Fasi operative del percorso di Il processo di Verifica di Assoggettabilità alla valutazione individuato VAS del SUAP della ditta Epifani effettuato secondo quanto prescritto dall’art. 12 del In riferimento a quanto sopra indicato le fasi D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., e dagli articoli 7 del processo sono oggi regolate dalla legge e 8 della Legge Regionale n.44 del 2012. regionale 44/2012:

L'Allegato I del Decreto 152/2006 descrive i 1. l’autorità procedente formalizza con atto amministrativo, monocratico o collegiale, la proposta criteri atti a valutare se un piano possieda o di piano o programma comprendente il rapporto meno le caratteristiche per essere sottoposto preliminare di verifica e presenta all’autorità a procedimento di Valutazione Ambientale competente un’istanza corredata della seguente Strategica. documentazione, su supporto informatico, ovvero, nei casi di particolare Il primo importante passo, dunque, consiste difficoltà di ordine tecnico, anche su supporto nella verifica della significatività dei possibili cartaceo: effetti ambientali, che riguardano principalmente: a) il rapporto preliminare di verifica, comprendente una descrizione del piano o programma e le  la natura del Piano o del informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Programma e dei progetti che piano o programma, secondo i criteri dell’allegato I si considerano compresi in alla Parte Seconda del d.lgs. 152/2006; esso, b) copia dell’atto amministrativo di formalizzazione della proposta di piano o programma comprensiva del  le caratteristiche dell'area rapporto preliminare di verifica di cui alla lettera a);

interessata dal c) elaborati del piano o programma utili alla Piano/programma e del valutazione dei possibili impatti significativi sull’ambiente; relativo stato dell'ambiente, d) proposta di elenco dei soggetti competenti in  i caratteri quantitativi e materia ambientale e degli enti territoriali interessati qualitativi dei potenziali da consultare; impatti, i fattori di pressione e) i contributi, i pareri e le osservazioni pertinenti al piano o programma, eventualmente già espressi dai ambientale che li generano, e soggetti competenti in materia ambientale e dagli enti le eventuali possibili territoriali interessati, nonché gli esiti di qualsiasi altra forma di consultazione e partecipazione pubblica già mitigazioni. effettuata.

2. L’autorità competente individua i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territoriali

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 9 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

3 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO IN VARIANTE SUAP

3.1 Inquadramento urbanistico. diritto precedente, pur con gli aggiornamenti del presente PUG.

L'area di intervento ricade nell'agro di Tutte le superfici delle aree di pertinenza degli Carovigno, ubicata sul fianco ovest della insediamenti, come indicate negli elaborati progettuali Strada Carovigno - S. Sabina, in c.da Furchi è e negli atti approvativi, si considerano “asservite” a tipizzata nel Programma di Fabbricazione con tali destinazioni d’uso ed alle volumetrie concesse. come Zona Agricola di tipo B2. Per tutte le strutture previste, dopo la realizzazione è ammessa: La destinazione agricola è riconfermata nel Piano Urbanistico generale adottato, che - la manutenzione ordinaria e straordinaria; prevede per le zone “D6 destinate ad attività - il risanamento igienico-edilizio; produttive (artigianali e commerciali) previste in variante al PdF e approvate ai - la ristrutturazione.” sensi del D.P.R. N. 447/’98” di recepire le Sull’area non sussistono vincoli paesaggistici ex legge destinazioni d’uso, le volumetrie e le superfici 29.06.1939 n°1497. coperte degli insediamenti produttivi di tipo Il suolo interessato dalla proposta ha commerciale ed artigianale, già approvati ai un’estensione di circa 65.815 mq ed è censito sensi del D.P.R. N. 447/’98 e ss.mm.ii. in catasto terreni al Foglio 17 mappale 137; di Le previsioni di PUG recitano a tal proposito forma irregolare, ad est ha l’accesso diretto all’art. 65 delle NTA quanto segue: dalla strada comunale, mentre, per i restanti lati risulta chiuso da altra proprietà. Coerentemente con i criteri del citato decreto, si precisa che le previsioni di Piano, riportate negli Sul terreno esiste un fabbricato rurale censito elaborati descrittivi e grafici, relative agli insediamenti in catasto fabbricati al foglio 17, mappale 78. ex D.P.R. n.447/’98 e ss.mm.ii. sono determinate in forza degli atti compiuti precedentemente alla sua Per il Piano Urbanistico Territoriale Tematico redazione e tra la prima consegna della parte per il Paesaggio (PUTT/p) l’area è ricompresa programmatica del P.U.G. e il suo successivo aggiornamento. nell’Ambito Territoriale esteso “E”, di valore normale. Dagli allegati di progetto si rilevano Pertanto nell’ipotesi che gli interventi riportati, non i seguenti parametri dimensionali sono realizzati nei tempi e con le modalità previste dagli atti autorizzativi, le zone interessate dagli interventi in questione ritornano allo stato di fatto e di

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PARAMETRI URBANISTICI CONSENTITO in zona IN PROGETTO P.I.P.

Superficie del terreno mq Fg.17, p.lla n°137 65.815,00 Superficie del lotto interessata dalla variante mq urbanistica 6.530,30 Superficie coperta fabbricato esistente 287,00 Volume fabbricato esistente 1.148,00 Superficie coperta mq 10.400,00 3.139,52 Volume mq 3.139,52 x 10,00 mc 52.000,00 31.395,20 PARAMETRI EDILIZI Sup. Altezza ml Coperta mq Deposito prodotto da lavorare/lavorato 860,00 10,00 Impiantistica 1038,73 10,00 Cella frigo 257,75 8,00 Vendita 345,40 5,00 Servizi connessi alla vendita 605,10 10,00 Superficie totale al netto delle murature 3.106,98 10,00

Ai sensi dell’art. 5 del D.M. 2 aprile 1968 urbanistica pari a 3.139,52 mq, la superficie a n°1444, negli insediamenti di carattere standard derivante è la seguente: artigianale, la superficie da destinare a SL = mq 6.530,30; standard urbanistici non può essere inferiore al 10% dell’intera superficie. Standard di legge: 10% di SL

Per effetto della norma con una superficie Le aree da cedere misurano pertanto 653 del lotto interessata dalla variante mq.

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Figura 1 Progetto Architettonico del capannone e sua localizzazione

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3.2 destinazione d’uso e aspetti limitrofe, garantendo la valorizzazione delle peculiarità del sito ed un’adeguata progettuali di carattere organizzazione degli spazi riservati alla urbanistico lavorazione, alla vendita e alla circolazione dei probabili fornitori/acquirenti. Il progetto riguarda l'insediamento di un’attività produttiva per la trasformazione e L’intervento consiste nella realizzazione di commercializzazione dei prodotti. un’ampia struttura a capannone di circa 3000 Attualmente l’attività di cui si tratta è mq di cui una parte è destinata all’attività praticata nell’ambito nel centro urbano di lavorativa, suddivisa in tre settori, ossia Carovigno ed è attualmente finalizzata alla deposito prodotto da lavorare/lavorato, vendita dei prodotti ortofrutticoli. impianti e cella ed un’altra destinata ai servizi connessi con la vendita stessa (sia all’ingrosso La relazione progettuale evidenzia la sia al dettaglio) ossia spogliatoi, servizi necessità di ampliare tale attività igienici, uffici, vani tecnici, deposito ecc. . dedicandosi, oltre alla vendita, anche alla trasformazione dei prodotti ortofrutticoli in “prodotti di IV gamma”, in altre parole, A seguito dei rilievi mossi dall’Assessorato alimenti freschi, già puliti e tagliati, pronti per Qualità del Territorio della Regione Puglia essere consumati immediatamente (oppure riguardo alla presenza di alberi di ulivo nella previa cottura) nell’arco di 7-21 giorni. zona interessata dal progetto sono state La morfologia del terreno ha portato ad introdotte delle “modifiche progettuali impostare il costruito da nord a sud nel necessarie ai fini dell’assenso” nello spirito rispetto del fondamentale principio dell’art. 14 quater della legge n°241/1990, al insediativo, ossia senza creare alterazioni o fine di poter superare gli elementi ostativi del sbarramenti nella fruizione delle aree progetto nella sua precedente versione.

Figura 2 Foto-inserimento approssimativo dell’intervento

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A tal proposito la proposta oggetto della L’intervento prevede parcheggi dimensionati presente verifica prevede lo spostamento dei ai sensi dell'art. 9 della legge n. 122 del volumi destinati all’impianto produttivo e 24/03/1989 di adeguate dimensioni che sarà delle aree a standard urbanistici in una zona contornato, come pure i fabbricati da priva di alberi di ulivo di pregio, garantendo alberature esistenti e da nuovi soggetti pertanto il mantenimento degli alberi arborei e/o arbustivi della flora locale. interessati dalla prima proposta progettuale Gli interventi fanno si che dalle strade di e, riducendo notevolmente il numero di accesso (la strada comunale per Santa esemplari da spostare che non presentano Sabina) non siano visibili le strutture del caratteristiche significative. Capannone

Figura 3 Sezione longitudinale per la valutazione della copertura visuale del fabbricato, per la presenza della cortina olivetata

tradizioni locali ossia pietra, lecablock ecc. con 3.3 Aspetti progettuali di carattere superfici di colore chiaro preferibilmente bianco. architettonico edilizio Gli infissi saranno in alluminio o pvc di colore verde bottiglia. Si riporta quanto descritto nella relazione tecnica: Per le aree a parcheggio e quelle carrabili con relativi piazzali è previsto l'impiego di muretti bassi in pietra a L’edificio sarà interamente intonacato e rivestito con secco per la loro delimitazione. Materiali chiari materiali che garantiranno il rispetto delle tipiche

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 14 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica naturali quali pietra e sabbia silicea costipata (risetta), Le murature in elevazione, saranno realizzate con rullata e rifinita per la pavimentazione. pannelli in cls presso vibrati o muratura in gasbeton da cm. 30; i divisori interni saranno eseguiti in tufelle da 9 Ampie zone verdi saranno realizzate nell'area di cm- di spessore da intonacare su entrambe le facce. proprietà. I terrazzi di copertura e la loro impermeabil- Tutti i lavori di costruzione saranno eseguiti con coibentazione saranno realizzati secondo le indicazioni materiali scelti e di prima qualità e dovranno dal progettista ed avranno una pendenza non rispondere alle leggi e regolamenti vigenti quali inferiore al 2% per ogni area di compluvio del terrazzo direttive CEE, regolamenti ecc. solare.

Saranno vietati l'uso di materiali igroscopici o che I pluviali di scarico, posti a vista sulla facciata e saldati presentino salnitrati o che provengano comunque da alle bacinelle saranno di lamiera zincata a sezione luoghi malsani. circolare Ø100 mm.

Prima dì dare inizio a qualsiasi categoria di lavori, Le acque pluviali che si raccoglieranno saranno dovranno essere espletate tutte le indagini e le indirizzate alla riserva idrica e saranno utilizzate per ricerche necessarie onde poter convalidare le previsioni irrigazione. di progetto. ISOLAMENTO TERMICO Tutte le strutture portanti, per ciò che riguarderà fondazioni, pilastri, travi, cordoli, ecc., saranno Per il rispetto della legge n°10 del 09/01/1991 e del realizzati in calcestruzzo armato gettato in opera, con suo regolamento D.P.R. 26/08/1993 n°412, sarà solai in latero-cemento e travetti precompressi, o in assicurato un perfetto isolamento termico ed acustico alternativa sarà realizzato interamente con strutture dell’edificio. prefabbricate opportunamente rivestite con materiali idonei per la loro coibentazione e finitura di colore Ovviamente i valori della coibenza saranno differenti bianco tipico delle tradizioni locali. per i diversi materiali ma complessivamente il Cd di progetto dovrà necessariamente risultare uguale a I solai e tutte le strutture saranno calcolati per i quelli imposti dalla legge: in caso contrario dovranno sovraccarichi di legge. aumentarsi gli spessori dei materiali e nella fattispecie gli intonaci che potranno diventare anche di tipo Come già sì accennava, il calpestio dei locali, molto isolante. vicino al terreno di fondazione saranno realizzati per mezzo di un vespaio in pietrame calcareo selezionato Particolare cura ed attenzione dovrà tenersi per del diametro 8-25 o mediante posa d’igloo in pvc, da abbattere ogni ponte termico e quindi per evitare ogni mantenere, ove possibile, arieggiato attraverso tubi o fenomeno di formazione di condense. percorsi di areazione sfocianti in spazi aperti e chiusi da griglia sull'esterno per evitare l'intrusione di - AREAZIONE E VENTILAZIONE DEGLI AMBIENTI animali. Tutti gli ambienti sono assicurati da areazione naturale Sul vespaio sarà realizzato un massetto in calcestruzzo a mezzo dì finestre e/o porte-finestre, poste a diretto armato con rete elettrosaldata e dello spessore contatto con l'esterno e determinate in luce minimo di 8 cm. architettonica in ragione dì almeno 1/8 della superficie del pavimento per soddisfare anche i rapporti Sul massetto e sulle fondazioni, prima di stendere la d’illuminazione. pavimentazione od elevare le murature o comunque le strutture in elevazione, sarà steso uno strato - AREAZIONE ARTIFICIALE impermeabile di almeno 3 mm. dì spessore, che poi I servizi igienici sono direttamente arieggiati sarà saldato a quello delle pareti verticali per impedire dall'esterno. eventuali infiltrazioni di acqua e rendere gli ambienti igienicamente salubri. - IMPIANTI

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L'edificio sarà dotato di ogni "sub-sistema" atto a -Flessibilità. conferirgli igienicìtà, funzionalità, benessere, confort e sicurezza in ogni suo aspetto si da tenere un habitat in Inoltre, il PHD, grazie alle sue elevate caratteristiche dì linea con le più avanzate esigenze umane e scorrevolezza, assicura un deflusso rapido ed un sicuro tecnologiche. impedimento alla formazione dei depositi ed ancora, essendo un cattivo conduttore di calore, non provoca Detti "sub-sistemì" saranno costituiti principalmente condensazioni. dagli "impianti tecnologici" che nello specifico saranno progettati, composti ed eseguiti a perfetta regola L'impianto sarà posto in opportuna pendenza che deve d'arte, secondo le regole della buona tecnica e essere il più uniforme possibile e compresa entro valori soprattutto nel rispetto dei dettami della legge n°46 ottimali di 1,5 - 4,0% in modo da assicurare una del 05.03.1990, del suo regolamento dì attuazione cui velocità dell'acqua tale da favorire un'auto pulizia delle D.P.R. 06.12.1991 n°447 e di ogni norma tecnico- condotte. giuridica che eventualmente potrà essere emanata. I cambiamenti di direzione saranno da ridurre al Gli impianti interni al nostro intervento saranno minimo indispensabile e da eseguire possibilmente con eseguiti sottotraccia e centralizzati, salvo indicazioni curve a 45°. contrarie per impianti speciali e norme antincendio. L'impianto dovrà essere composto in modo tale da IMPIANTO IDRICO poter essere reso il più possibile ispezionabile.

L'edificio sarà approvvigionato con acqua potabile Un'opportuna ventilazione di un impianto di scarico, mediante allacciamento diretto alla riserva idrica di oltre a provvedere alla esalazione dei gas di fogna, adeguata capacità e nello specifico tutto l'impianto ed generalmente, esclude anche la formazione di i suoi complementari saranno progettati, composti ed pressioni e relative depressioni idrostatiche nelle eseguiti nel rispetto delle normative vigenti con condotte, evitando quindi il riempimento totale di materiali riportanti il marchio CE. colonne e collettori.

IMPIANTO FOGNANTE Pertanto, impianto di scarico, dato l'andamento delle condotte, sarà aerato con il sistema detto della Per ciò che attiene lo smaltimento delle acque reflue "Ventilazione primaria" sì da permettere il passaggio e/o di fogna, la strada provinciale Carovigno/S. Sabina del necessario quantitativo d'aria fino all'uscita dei sulla quale è prospiciente l’intervento, è dotata di sifoni degli apparecchi idrosanitari e di quelli di condotta per lo smaltimento delle acque nere servizio. attraverso rete pubblica fognaria. Particolare attenzione sarà posta sulla scelta dei sifoni L'impianto fognante, non ponendo nessuna ed in particolare per quelli a pavimenti che devono particolarità rispetto all'uso corrente, sarà realizzato possedere "livelli d'acqua" opportuni per garantirsi secondo i metodi consueti, in polietilene ad alta contro la loro essiccazione precoce. densità (HDPE) (PHD in maniera semplificata) tipo GEBERIT o similari, tale da garantire: IMPIANTO ELETTRICO

-Resistenza alle aggressioni chimiche, Sotto la voce generica di "IMPIANTO ELETTRICO" si intende più specificatamente far rientrare: -Resistenza alle acque radioattive; - IMPIANTO ELETTRICO per alimentazione in B.T. ENEL -Resistenza all'acqua calda fino a 100°C; e gli impianti complementari:

-Resistenza al gelo; - IMPIANTO DI MESSA A TERRA;

-Resistenza all'abrasione; - IMPIANTO TELEFONICO INTERNO;

-Resistenza all'urto (infrangibilità a temperatura - IMPIANTO DI CONVERSAZIONE E CHIAMATA; ambiente);

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- IMPIANTO CENTRALIZZATO DI ANTENNA TV e relativa Di seguito si riporta l’organizzazione del ciclo messa a terra; produttivo. - IMPIANTO ANTINTRUSIONE.

Tutti gli impianti saranno progettati, composti ed eseguiti a perfetta regola d'arte secondo le regole 3.4 Descrizione del ciclo produttivo della buona tecnica e soprattutto nel rispetto dei dettami della legge n°46 del 05.03.1990, del suo Sono riportati dalla relazione Tecnica i tre regolamento di attuazione cui D.P.R. 06.12.1991 n°447 percorsi distinti del ciclo produttivo illustrati e di ogni norma tecnico-giuridica che eventualmente in figura: potrà essere emanata. Il Percorso ROSSO del prodotto da lavorare, In particolare si precisa che, ove richiesto la ditta installatrice, ai sensi dell'art. 6 della legge n°46, prima quindi da trasformare in “prodotto di IV di iniziare l'esecuzione degli impianti dovrà redigere a gamma”; sua cura e spese i progetti tecnico- esecutivi-esplicativi e lì dovrà depositare presso gli organi competenti oltre Il Percorso BLU della vendita, dunque degli che presso la committenza e la direzione lavori. acquirenti all’ingrosso che devono ritirare dal deposito il prodotto già lavorato; Ulteriori aspetti progettuali sono descritti nelle relazioni prodotte in riferimento agli Il Percorso verde dei rifiuti (o scarti) derivanti impianti di smaltimento delle acque di prima dalla prima fase di lavorazione, che vengono piaggia e di seconda pioggia, oltre che trasportati nelle masserie limitrofe o dell’impianto di smaltimento e di comunque locali, da usare come concime o, subirrigazione di cui si riportano a seguire i se in buono stato, come mangime per gli principali dati. animali da allevamento.

Figura 4 Descrizione dei percorsi

Percorso ROSSO.

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Fase 1 “ACCETTAZIONE”: Si trova all’interno del fredda (8 °C) contenente cloro in minima quantità per capannone, vicino l’ingresso ed è necessario, in allontanare le impurità e gli ultimi scarti. quanto, il fornitore o acquirente deve adempiere ad un’iniziale fase d’ufficio riguardante la registrazione Fase 6 “LAVAGGIO”: Le verdure così trasformate sono del prodotto arrivato, la compilazione di registri ed poi lavate in acqua clorata con una temperatura di 0- eventuali controlli. 2°C, al fine di assicurare una buona conservazione del prodotto e di proteggerlo dall’ossidazione. Risciacquo Fase 2 “VERIFICA MERCI-PESA”: Il prodotto appena e centrifugazione. arrivato, destinato alla lavorazione è pesato, con il mezzo di trasporto, su una pedana di ferro, ubicata Fase 7 “CONFEZIONAMENTO”: Pesatura del prodotto all’esterno; tagliato e lavato; confezionamento in sacchetti o vaschette mediante un miscuglio di gas quali l’anidride Fase 3 “SCARICO”: Il prodotto ortofrutticolo è scaricato carbonica e l’azoto. Le verdure sono così conservate nel deposito e sistemato in appositi container prima di per circa 7 giorni alla temperatura di 0-4 °C. essere lavorato. Fase 8 “IMMAGAZZINAMENTO”: Il prodotto lavorato è Fase 4 “SELEZIONE”: E’ divisa in una prima fase di “pre- trasportato nel magazzino e sistemato in maniera tale selezione” eseguita a mano nel deposito, nel quale da essere pronto per la commercializzazione. sono raccolti e distinti, gli scarti (in maniera tale da farli conferire in appositi container esterni), e una Fase 9 “USCITA PRODOTTO LAVORATO”: E’ uno dei seconda selezione, su appositi nastri di cernita, in nodi più importanti di questo ciclo produttivo perché è maniera tale da portare a lavorazione solo i prodotti la fase in cui è caricato il prodotto lavorato, quindi la migliori, che possono diventare di IV gamma. Gli scarti successiva intersezione dei tre percorsi prima distinti. oscillano tra il 20% e il 60% del prodotto grezzo.

Fase 5 “TAGLIO E PRELAVAGGIO”: Consiste in una lavorazione automatizzata; le verdure possono essere pelate meccanicamente (ove necessiti) quindi lavate. Le verdure a foglia sono lavate dopo essere state separate dal cespo. Il prelavaggio avviene in acqua

Figura 5 Percorso Rosso

Percorso BLU. adempiere un’iniziale fase d’ufficio riguardante la registrazione del mezzo arrivato, pagamenti, la Fase 1 “ACCETTAZIONE”: Si trova all’interno del capannone, lì dove il fornitore o acquirente devono

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 18 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica compilazione di registri e quant’altro è necessaria per l’acquirente, mediante un percorso esterno e ben la commercializzazione del prodotto già lavorato. definito, si reca al magazzino, (ubicato a nord della struttura) per adempiere il carico della merce appena Fase 9 “USCITA PRODOTTO LAVORATO”: In questo acquistata. caso si passa subito all’ultima fase del ciclo produttivo:

Figura 6 Percorso Blu

Percorso VERDE dei rifiuti. migliori, che possono diventare di IV gamma. Gli scarti oscillano tra il 20% e il 60% del prodotto grezzo. Fase 4 “SELEZIONE”: E’ divisa in una prima fase di “pre- selezione” eseguita a mano nel deposito, nel quale Fase R “DEPOSITO IN CONTAINER”: Gli scarti derivanti sono raccolti e distinti, gli scarti (in maniera tale da dalla selezione del prodotto da lavorare, vendono farli conferire in appositi container esterni), e una depositati in appositi container esterni, ubicati in zone seconda selezione, su appositi nastri di cernita, in facilmente fruibili, per essere, poi caricati e trasportati maniera tale da portare a lavorazione solo i prodotti nelle masserie locali o comunque smaltiti.

Figura 7 Percorso Verde

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Vengono proposti nel progetto sistemi monoblocco prefabbricate, costruite in c.a., (PLUVIOKLINN e SEPAROIL) prodotti da con funzione di separazione della prima- aziende locali (della Provincia di Brindisi) e pioggia, accumulo temporaneo e trattamento pertanto conformi alle norme Regionali. Si delle acque raccolte. riportano le caratteristiche tecniche presenti La logica operativa del sistema di nel sito della casa produttrice e riportate trattamento è regolata attraverso un quadro nella relazione tecnica relativa allo elettrico opportunamente predisposto per smaltimento acque.. gestire il sollevamento e trattamento delle PLUVIOKLINN è un sistema prefabbricato acque, nelle ore successive all’evento studiato per trattare le acque di prima- meteorico. Predisponendo così l’impianto a pioggia, con un procedimento di separazione ricevere nuove acque di prima-pioggia, a coalescenza dell’inquinamento sospeso decorse 48 ore di tempo asciutto. decantabile.

L’impianto si compone di una serie di vasche

Figura 8 Trattamento acque di prima pioggia

Lo schema funzionale prevede l’ingresso delle acque di prima-pioggia in una vasca di accumulo opportunamente dimensionata per il volume di trattamento richiesto. Uno speciale vasca con funzione di scolmatore a monte del bacino di accumulo, consente lo sfioramento delle acque una volta raggiunta la massima capienza. Decorso un certo numero di ore senza una ripresa di pioggia, le acque di prima-pioggia così accumulate vengono sollevate e inviate verso la vasca di affinamento per la rimozione dell’inquinamento oleoso in sospensione. Quest’ultima realizzata con l’impiego di separatore a coalescenza Separoil, secondo la norma UNI EN858. Di seguito si riporta uno schema a blocchi funzionali dell’impianto:

Il sollevamento e trattamento delle acque DIMENSIONAMENTO avviene in automatico attraverso le funzioni Il sistema PLUVIOKLINN è disponibile in programmabili del quadro elettrico. grandezze variabili e il dimensionamento va effettuato secondo l’area da servire o il Dopo ogni fase di trattamento il sistema si volume di prima-pioggia da trattare. resetta automaticamente, predisponendosi per la ricezione delle acque di prima-pioggia di un nuovo evento meteorico. Per superfici di maggiore estensione l’impianto è realizzato su richiesta

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Tutte le vasche che compongono l’impianto alla rete di scarico e solette di copertura con sono costruite a monoblocco in c.a. a chiusini d’ispezione in ghisa sferoidale (C250) perfetta tenuta stagna, complete di già incorporati. rivestimento epossidico bicomponente Quadro elettrico con funzionalità aut/man resistente agli acidi e idrocarburi. Le superfici realizzato in cassetta poliestere a tenuta esterne delle vasche sono invece trattate con stagna (IP65), completo di timer regolabile e emulsione bituminosa. sonde unipolari in acciaio inox, ettropompa Le vasche sono fornite in cantiere già sommergibile e corpo motore in acciaio inox complete di innesti (m/f) per il collegamento con girante in ghisa.

Figura 9 Schema di impianto completo di separatore

SEPAROIL è un disoleatore compatto per il caratterizza per la grande semplicità di trattamento in linea di scarichi inquinati da gestione e posa in opera. E' un sistema che liquidi leggeri flottanti di origine minerale. non impiega filtri nè parti soggette ad usura Prodotto in una vasta gamma di modelli per ed è fornito in cantiere pronto per soddisfare le più ampie esigenze progettuali. l'installazione e il suo utilizzo.

L’impianto è un della tipologia a coalescenza L'impianto è costruito in "taglie" standard di Classe I, secondo le norme UNI EN 858. E' secondo le grandezze fissate dalla norma. A un sistema di depurazione di tipo partire da una portata di 1,5 l/s. fino ad una gravimetrico che agisce secondo leggi fisiche capacità di 40 l/s. Impianti di capacità con l'ausilio di sistemi coalescenti a pacchi superiore sono realizzati , in conformità alla lamellari. norma, secondo la portata da trattare.

L'impianto è costituito da un monoblocco L’impianto va installato completamente prefabbricato dimensionato e strutturato per interrato vicino alla sorgente dello scarico, in consentire, secondo la portata dello scarico, aree ben areate e facilmente accessibili per il la rimozione di materiale flottante entro i montaggio e la pulizia. L'impianto è fornito valori limite fissati dalla norma. SEPAROIL si pronto alla posa. Per il montaggio è

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 21 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica sufficiente la realizzazione di uno scavo di L’impianto dispone di uno o più chiusini di dimensioni adeguate a contenere il ispezione per consentire il prelievo del manufatto e di un sottofondo, materiale separato e la pulizia della vasca e preferibilmente in cls, per consentire il dei suoi componenti. posizionamento del separatore in posizione piana.

Figura 10 Localizzazione dell’impianto e la subirrigazione

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4 COMPONENTI TEMATICHE AMBIENTALI PERTINENTI AL PIANO

Per definire un quadro interpretativo dello Gravina” e nelle aree contermini sono stato ambientale dell’area oggetto di presenti in superficie gli strati litoidi della valutazione, sono stati individuati i principali formazione del Calcare di Bari (Cretaceo), i elementi di sensibilità, vulnerabilità e criticità terreni terrazzati di origine marina “Depositi ambientale di diretto interesse con l’area post-Calabriani” (Pleistocene); sul fondo delle stessa. depressioni carsiche (lame, doline) sono in genere presenti terreni alluvionali. I caratteri Per proporre l’acquisizione dei pareri di permeabilità delle citate formazioni favorevoli delle Amministrazioni competenti permettono la presenza nei calcari mesozoici, riguardo agli aspetti ambientali, idrogeologici di una falda profonda tenuta in pressione dai e sismici, è stato eseguito un studio del livelli dolomitici, la quale si rinviene a quale, in questa fase di analisi, si profondità intorno ai 150 m dal piano riporteranno gli elementi salienti. campagna nel territorio urbano e nelle zone 4.1 Idrogeologia contermini.

Dal punto di vista idrogeologico, nella zona affiorano i banchi delle “Calcareniti di

Figura 11 Mappa delle aree soggette a rischio idrogeologico – Fonte Rapporto Ambientale PUG di Carovigno

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La relazione tecnica di accompagnamento caratteristiche determinano per la falda profonda una alla richiesta di autorizzazione all’attività di elevata trasmissività. scarico delle acque presentata dalla ditta Le vie preferenziali di deflusso delle acque sono i giunti Epifani alla Provincia di Brindisi (Decreto 282 di strato o i contatti fra rocce a differente porosità. del Cd/A del 21/11/2003 descrive come L’area non è compresa nelle perimetrazioni segue la permeabilità degli strati: del Piano di Assetto Idrogeologico approvato L’acquifero in oggetto è del tipo “Acquifero dall’AdB Puglia in data 30.11.2005 e smi, sia fessurato” costituito da calcari e/o dolomie al per quanto riguarda il rischio idraulico che letto e calcareniti a granulometria variabile geomorfologico. Con riferimento alle NTA del (composizione carbonatica) al tetto. Esso PAI, la zona in oggetto dista oltre 150 m dal presenta sia microfratture (0.1 -- 1)mm che reticolo idrografico, pertanto non verri e propri canali sotterranei dove l’acqua rappresenta un’area di pertinenza fluviale né si muove di moto turbolento determinando un’area golenale. Pertanto non si è un ampliamento delle cavità per azione nell’ambito degli artt. 6 – 10 delle NTA del meccanica. PAI.

La porosità primaria (dovuta ai meati nati con la L’area oggetto di studio non è inoltre roccia)è scarsa mentre quella secondaria è assai interessata da vincolo PAI geomorfologico elevata (dovuta alle fratture di origine carsica). Queste che riguarda il rischio da cavità.

Figura 12– Carta dei Vincoli Idrogeologici su base PUTT – Fonte: Sit Puglia

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circa 14 km lungo il Mare Adriatico con una 4.2 Geomorfologia larghezza media di circa 3 km; quest’ultima si Il territorio del Comune di Carovigno spinge in lieve declivio e dolci ondulazioni lambisce da sudest l’ambito Murgiano, e si fino a poco oltre la linea ferroviaria; articola nelle seguenti unità stratigrafiche: una zona intermedia, compresa tra i Calcare di Altamura precedenti elementi geomorfologici, corrispondente ad una scarpata a tratti Calcarenite di Gravina piuttosto ripida, solcata da numerose Sabbie fini e limi palustri incisioni e solchi di ruscellamento.

Terre rosse nei depositi eluviali e colluviali. Dalla Carta Geologica Generale del Comune di Carovigno, rinviene che l’unica unità Come riportato nel rapporto Ambientale del presente nell’area oggetto di edificazione tra PUG di Carovigno, la struttura geologica quelle citate è quella del Calcare di Altamura. risulta caratterizzata dalla presenza di un Essa è caratterizzata da calcare micritico basamento carbonatico solcato da sistemi di microfossilifero e da calcare a Rudiste in faglie dirette ad inclinazione sub-verticale, sequenza di norme cicliche, regolarmente orientate secondo direzioni NW-SE e NE-SW, stratificare; lo spessore affiorante si aggira che determinando un ribassamento intorno ai 1000 metri e generalmente è di progressivo secondo uno schema a “gradini”. colore grigio chiaro.

La scarpata che separa l’altopiano delle In particolare, è possibile individuare Murge dalla fascia costiera e dalla piana elementi geomorfologici riconducibili allo Brindisina, corrisponde ad un’antica parete di schema litografico della fascia costiera, valido faglia fortemente rielaborata e notevolmente per un’area estesa di circa 4 km di raggio, in arretrata dall’erosione. cui ricade l’ambito di intervento. Infatti, all’interno delle incisioni vallive e lungo il Nel territorio comunale si registra la presenza litorale sono presenti depositi alluvionali di di numerose cave, attive ed inattive, alcune spessore ridotto composti da materiale delle quali anche di carattere storico, argilloso rossastro e clasti derivanti da calcari sebbene il Piano Regionale per le attività Cretacici e dalle calcareniti Pleistoceniche. In Estrattive non evidenzi bacini. Alcune delle sintesi, il sistema litologico lapideo del cave inattive si prestano a nuovi utilizzi. Calcare di Altamura è caratterizzato da falde La morfologia è quindi lievemente ondulata. profonde; la permeabilità è dovuta alla Si possono distinguere tre zone: presenza di fratture e di fessure.

l’estesa area interna, con caratteristiche di Dalla carta geomorfologica si evince che altopiano, con quote topografiche che l’area d’intervento non interferisce con le raggiungono massimi di circa 170 metri doline e con i cigli di scarpata localizzati s.l.m.; rispettivamente a sud e a nord del lotto.

la fascia costiera (con quote che vanno da un metro a 50,00 m s.l.m.) con uno sviluppo di

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Figura 13– Carta Geomorfologica su base PUTT – Fonte: Sit Puglia

situ, si evince il modello geosismico riferito 4.3 Suolo e sismicità all’area investigata: Il territorio del Comune di Carovigno (BR) non La presente indagine geologico-geotecnica è consistita era classificato sismico ai sensi del D.M. in un rilevamento geologico di ricognizione, mediante 19.03.1982. L’ordinanza P.C.M. n.3274 del il quale sono state individuate la roccia imposta, e di 23.03.2003 riclassifica l’intero territorio uno studio idrogeologico di massima, per verificare nazionale. In tale quadro il Comune di l’eventuale iterazione tra le acque superficiali e/o di falda con le strutture fondazionali dell’opera da Carovigno ricade in zona sismica 4. Inoltre realizzare. con l’entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la stima della pericolosità sismica viene La caratterizzazione geotecnica delle rocce viene definita mediante un approccio “sito esplicitata sulla base di indagini (Sondaggi a Tomografia elettrica e Sondaggi Sismici a Rifrazione) dipendente” e non più tramite un criterio svolte dallo scrivente in un’area prossima a quella “zona dipendente”. Pertanto l’azione sismica oggetto del presente lavoro, nella quale affiorano di progetto in base alla quale valutare il litologie analoghe a quelle in oggetto. Sono stati rispetto dei diversi stati limite presi in utilizzati anche dati reperiti da studi universitari e da ricerche bibliografiche. considerazione viene definita partendo dalla pericolosità di base del sito di costruzione, I risultati ci suggeriscono le seguenti considerazioni: che è l’elemento essenziale di conoscenza a) In base al valore dell’indice RMR, nel nostro caso per la determinazione dell’azione sismica. pari a 52, l’ammasso roccioso rientra nella classe III ed è classificato come “Discreto”. A questa classe Dallo studio geologico e geotecnico svolto dal corrispondono valori di coesione maggiori di 1,5 Dott. M. Brandi, in seguito alle prove svolte in kg/cmq e angolo di attrito di 35 gradi. L’ammasso può essere cavato solo mediante l’utilizzo di mezzi

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 26 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica meccanici dotati di “martellone” con l’ottenimento di diverse decine di metri a centinaia di metri, una elevata frammentazione dei liti e formazione di caratterizzati da valori di Vs30 compresi tra 180 e 360 ghiaino e breccia durante lo scavo. m/sec; b) Le indagini eseguite hanno evidenziato lungo gli d. Depositi di terreni granulari da sciolti a poco stendimenti situazioni analoghe le cui caratteristiche addensati oppure coesivi da poco a mediamente sono di seguito riportate: consistenti: caratterizzati da valori di Vs < 180 m/sec

- area superficiale costituita da terreno vegetale con e. Profili di terreno costituiti da strati superficiali spessore variabile sino ai 70cm inutilizzabile come alluvionali: con valori di Vs30 simili a quelli dei tipi C o piano di posa fondale. La velocità di propagazione D e spessore compreso tra 5 e 20 metri, giacenti s di un delle onde sismiche in questo strato è pari a 400m/s; substrato di materiale più rigido con Vs30 > 800 m/sec

- area sub superficiale fratturata e carsificata con Il suolo di fondazione rientra pertanto nel caso della presenza di fratturazioni modeste in alcuni casi categoria A con valore di Vs30 pari a 962.55 m/sec; la riempite da terreno vegetale. Lo spessore è superiore litologia risulta perciò rigida e litoide costituita da agli 8m. La velocità di propagazione delle onde calcari cretacici debolmente fratturati. sismiche aumenta sino ai 2400m/s. Il risultato conferisce sicurezza per le strutture in elevazione. 4.4 Elementi del paesaggio c) La roccia imposto assume valori di portanza via via Da un punto di vista paesaggistico l’area di più considerevoli all’aumentare della profondità. Il progetto, si pone in una periferia a nord del valore medio calcolato per lo strato fondale è pari a 5,40 kg/cm2. Il calcolo della capacità portante è stato centro abitato, in stretto contatto con la effettuato per strutture fondali dotate di dimensioni e campagna. Facendo riferimento al patto città forma simili a quelle ipotizzate per i calcoli matematici. campagna del PPTR, essa può essere d) La falda di acqua sotterranea è riscontrabile ben al interpretata come un “parco agricolo disotto del piano campagna e quindi del piano di posa multifunzionale”, di cui si riporta la delle fondazioni, pertanto non interesserà in alcun definizione: modo le stesse. Le acque di ruscellamento superficiale seguono le vie preferenziali di deflusso ben individuate - I parchi agricoli multifunzionali: è la proposta di nell’area in oggetto; territori periurbani più vasti del “ristretto” che mostrano una condivisione d’intenti, a volte solo di e) I cedimenti assoluti e differenziali, viste le progetto, a volte invece sociale perché insorge dal caratteristiche meccaniche dei terreni di posa delle basso, per i modi in cui è condivisa dai suoi abitanti. I strutture portanti, saranno nei limiti previsti dalla parchi agricoli sono territori agro-urbani o agro- norma. ambientali che propongono forme di agricoltura di prossimità che alle attività agricole associa le Le categorie di suolo individuate dall’OPCM 3274/03 esternalità dell’agricoltura multifunzionale che sono le seguenti: produce, oltre ad agricoltura di qualità, salvaguardia a. Formazioni litoidi o suoli omogenei molto rigidi: idrogeologica, qualità del paesaggio, complessità caratterizzati da valori di Vs30 superiori a 800 m/sec; ecologica e chiusura locale dei cicli, fruibilità dello spazio rurale, valorizzazione dell’edilizia rurale diffusa b. Depositi di sabbie o ghiaie molto addensate o argille e monumentale, attivazione di sistemi economici molto consistenti: con spessori di diverse centinaia di locali; il parco agricolo è portatore di nuovi valori metri, caratterizzati da un graduale miglioramento ecologici, sociali, culturali e simbolici. delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi tra 360 e 800 m/sec; Siamo di fronte quindi ad una area periferica che si presta allo sviluppo agro-ambientale c. Depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate, o ma anche economico vista l’attività che si di argille di media consistenza: con spessori variabili da intende insediare.

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 27 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

Figura 14 – Ambito della Campagna Brindisina (fonte: PPTR)

Figura 15– Carta Catasto delle Grotte su base PUTT – Fonte: Sit Puglia

Inoltre, il Comune di Carovigno è  ecosistema edificato (centri urbani, caratterizzato dalla presenza di grotte insediamenti abitativi, infrastrutture); localizzate soprattutto nell’area periferica.  sistema del “litorale”; 4.5 Ecosistemi  il sistema della “Murgia Costiera”;

Il sistema ambientale che caratterizza il  sistema del “ della Murgia”. territorio di Carovigno comprende al suo interno le seguenti unità ecosistemiche principali:

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 28 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

Figura 16 – Mappa degli Habitat ad elevato valore conservazioni stico - Fonte Rapporto Ambientale PUG di Carovigno

Tra le unità ecosistemiche naturali terrestri il Le morfologie prevalenti sono sistema del “litorale” è compreso rappresentate da piane, forme di origine nell’intervallo altimetrico di 0-5 m s.l.m., marina, terrazzi marini, scarpate di faglia si estende dalla linea di costa ad una e forme di versante. I suoli sono in distanza mediamente posta a 200 m da maggioranza sottili. L’uso del suolo è questa; raggiunge la distanza massima di prevalentemente costituito da oliveti. La circa 1 km in prossimità di Torre Guaceto. vegetazione naturale e seminaturale Nel sistema sono compresi numerosi costituita da boschi. habitat costieri delle scogliere, spiagge, Con riferimento specifico all’area in oggetto, dune di sabbia e degli ambienti umidi questa non presenta al suo interno siti e/o retrodunali definiti di importanza biotopi di particolare valore dal punto di vista prioritaria e comunitaria per la naturalistico e/o scientifico; né lembi di conservazione ai sensi della direttiva habitat prioritario e/o d’interesse habitat 92/43/CEE. Sono rari gli esempi di comunitario di cui alla direttiva 92.43.CEE. comunità boschive (boschetto di Torre Essa risulta in parte caratterizzata da aree Guaceto). Il sistema della “Murgia naturali e/o seminaturali (boschi, macchia costiera”, invece è mediamente compreso mediterranea,…) e/o dotati di naturalità nell’intervallo altimetrico di 5-30 m s.l.m. I (incolto, pascolo); infatti sussiste un sistema suoli sono in maggioranza sottili ed adatti botanico-vegetazionale contraddistinto da soprattutto alla coltivazione dell’olivo e uliveti e dalla esistenza di un bosco e relativo del fico. La vegetazione spontanea è territorio contermine con il quale interferisce termofila, con caratteristiche simili a quella la parte terminale dell’area stessa. Tuttavia riscontrabile nel Salento centro- sull’area, ricadente nel Programma di meridionale. Fabbricazione con destinazione di "Zona

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 29 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

Agricola di tipo b2", non sussiste il vincolo paesaggistico ex legge 29.06.1939 n°1497.

Figura 17 – Carta dei Boschi, Macchia, Biotopi e Parchi su base PUTT – Fonte: Sit Puglia

Figura 18– Carta dei Vincoli Faunistici su base PUTT – Fonte: Sit Puglia

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Figura 19 – Carta dei Vincoli Ex Legge 1947 su base PUTT – Fonte: Sit Puglia

telefonia cellulare localizzati a circa 1 km di 4.6 Recettori antropici sensibili. distanza: gestore Vodafone Omnitel N.V. Emissioni elettromagnetiche. posizionato a nord dell’area in esame (C.da Torre di Ferro); gestore Telecom s.p.a. Attraverso le rilevazioni dell’ARPA, si nota posizionato ad ovest del fabbricato (Strada che nell’immediato intorno non sono Vicinale NASI). Dunque non vi sono punti segnalate presenze di fonti di emissioni sensibili per cui tali fonti risulterebbero elettromagnetiche. dannose. Il catasto degli impianti Attivi, mappato nella figura a seguire, individua due impianti per

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Figura 20 – Catasto delle fonti di emissione (ARPA)

4.7 Inquinamento luminoso presenti particolari fonti di inquinamento luminoso (come ad esempio illuminazione Come mostra l’immagine a seguire, il esterna di centri commerciali o insegne fabbricato esistente per il quale è richiesto pubblicitarie o altre attività similari), né l’ampliamento è situato in un’area periferica, recettori sensibili al disturbo. Il comune non è a nord del centro abitato. Pertanto, non sono dotato di piano comunale in materia.

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Figura 21 – Immagine satellitare 2013 - fonte Google Earth

4.8 Accessibilità dell’area acustico, ma si segnala che per l’area oggetto di verifica non sono presenti fonti di rumore L’ambito oggetto di variante è già dotato di rilevanti ad eccezione di quelli generabili dai un buon grado di infrastrutturazione, macchinari per la lavorazione caratterizzato dalla presenza della Strada nell’insediamento produttivo e dal traffico. Provinciale 34 e pertanto non risultano necessarie significative opere complementari Nelle diverse previsioni di piano (Pre-PUG, di collegamento. PUG 2009, PUG 2011) le tre ipotesi mostrate (zero-uno-due) prevedono una bassa aliquota 4.9 Clima acustico e qualità di pressione della viabilità ricadente nella zona di studio. Quindi è possibile ritenere il dell’aria livello di inquinamento acustico al di sotto di Il comune di Carovigno non possiede un livelli significativi. Piano di zonizzazione e di risanamento

Tabella 1– Catasto delle fonti di emissione (ARPA)

Provincia di Brindisi, rilevamenti ARPA gennaio-aprile 2013 Nome Centralina Comune Inquinante Valore N. giorni di superamento* .. Francavilla Fontana PM10 0 - Mesagne PM10 21 4 San Pancrazio .. San Pancrazio Salentino PM10 23 6 San Pietro Vernotico PM10 19 5

Relativamente alla qualità dell’aria la fonte esercitata dalla viabilità è ritenuta, oltre che principale di inquinamento nella zona è il prevista, relativamente debole, per cui anche traffico lungo la direttrice della SP 34. in questo caso si può ritenere che non ci Tuttavia come suddetto, la pressione

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Figura 22 – Carta della Pressione Potenziale della viabilità esistente (ipotesi pre-PUG, PUG 2009, PUG 2011) - Fonte Rapporto Ambientale PUG di Carovigno

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5 VINCOLI, TUTELE E INDIRIZZI SPECIFICI

Successivamente è intervenuta la direttiva n. 5.1 Siti di interesse naturalistico di 92.43.CEE denominata “Direttiva Habitat”. importanza comunitaria e aree Tale direttiva ha l’obiettivo di contribuire a naturali protette statali e salvaguardare la biodiversità mediante la regionali conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna Uno dei primi atti di cooperazione selvatiche nel territorio comunitario. La internazionale, in tema di tutela ambientale, nuova direttiva prevede l’istituzione di un è rappresentato dalla “Convenzione sulle sistema europeo di aree protette, zone umide di importanza internazionale, denominato Natura 2000, in un quadro specialmente come habitat di uccelli complessivo di protezione degli habitat e acquatici” sottoscritta nel 1971 a Ramsar delle specie minacciate nell’ambito (Iran) e ratificata dall’Italia con il D.P.R. n. 448 dell’Unione Europea. del 13.03.1976. Nel territorio comunale di Carovigno, come Sono state individuate sul territorio italiano evidenziato nel capitolo Ecosistemi, sono n. 47 zone umide di importanza presenti la Riserva Naturale Statale di Torre internazionale, di cui 3 in Puglia (Saline di Guaceto, e la corrispondente Riserva Marina, Margherita di Savoia, Torre Guaceto e Le oltre al SIC. Cesine). L’area oggetto di tale analisi non rientra nelle suddette aree. Inoltre, la L.R. 19.97 individua aree di particolare interesse naturalistico ed Con la direttiva comunitaria n. 409.79 ambientale da tutelare e valorizzare, “Protezione delle specie di uccelli selvatici e facendole rientrare in un’ottica di sviluppo dei loro habitat” si è fatto obbligo agli Stati nuovo e sostenibile, da affiancare alle aree membri di classificare i territori idonei come protette già istituite di livello internazionale, “Zone di Protezione Speciale (ZPS)” per le nazionale, regionale e locale. All’art. 5 Titolo specie particolarmente vulnerabili e di II, la legge regionale elenca 4 aree meritevoli adottare misure per il controllo del prelievo di tutela ricadenti nella provincia di: venatorio delle varie specie, subordinandolo alla conservazione delle stesse. L’unica ZPS in provincia di Bari è denominata “Murgia Alta” e non comprende l’area di intervento.

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Parchi Nazionali Alta Murgia Gargano Bosco Incoronata Costa Otranto - S.Maria di Leuca e Bosco di Tricase Duna di Torre Canne - Torre di San Leonardo Fiume Ofanto - Lama Balice Parchi Regionali Litorale di Punta Pizzo e Isola di Sant'Andrea Litorale di Ugento Palude e Bosco di Rauccio - Sorgenti Idume Porto Selvaggio e Palude del Capitano Salina di Punta Contessa Terra delle Gravine Porto Cesareo Aree Marine Protette Torre Guaceto Isole Tremiti Torre Guaceto Falascone Foresta Umbra Il Monte Ischitella e Carpino Isola di Varano Lago di Lesina (parte orientale) Le Cesine Riserve Statali Marinella Stornara Masseria Combattenti Monte Barone Murge Orientali Palude di Frattarolo Saline di Margherita di Savoia San Cataldo Sfilzi Stornara Bosco delle Pianelle Bosco di Cerano Bosco di Santa Teresa e dei Lucci Riserve Regionali Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore Litorale Tarantino Orientale (Foce del Chidro, Vecchia Salina e dune di Torre Colimena, palude del Conte e duna costiera, boschi Cuturi e Rosamarina) La L.R. 19 del 24/7/1997 definisce un Ente regionale, individuando in particolare nella gestore unico, a carattere provinciale, che provincia di Brindisi 4 aree di preminente svolga attività di programmazione e interesse naturalistico, ambientale e monitoraggio delle aree protette con vincolo paesaggistico:

1. Bosco di Santa Teresa e dei Lucci (Brindisi) Aree di particolare interesse naturalistico ed 2. Bosco di Cerano (Brindisi, San Pietro Vernotico) ambientale (LR 19.97) 3. Salina di Punta della Contessa (Brindisi) 4. Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo (, ).

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Solo per le prime tre, successive leggi Pertanto, alla luce delle considerazioni in regionali hanno in effetti istituito le relative precedenza riportate, si può affermare che Riserve Naturali Regionali Orientate (Bosco di non sussiste alcuna disarmonia, in materia di Santa Teresa e dei Lucci e Bosco di Cerano) o aree naturali protette, tra la programmazione il Parco Naturale Regionale (Salina di Punta e la pianificazione comunitaria, nazionale e della Contessa, comprendente anche Fiume regionale e le previsioni dell’intervento Grande), affidandone la gestione all'Ente di proposto dal progetto. gestione delle aree naturali protette della Pertanto l’area non risulta interessata da provincia di Brindisi, ad oggi non ancora prescrizioni particolari derivanti dalla istituito. presenza di aree protette

Figura 23 – Aree SIC. Assessorato all’Ecologia, Ufficio Parchi e tutela della biodiversità, Regione Puglia

Figura 24 – Aree ZPS. Assessorato all’Ecologia, Ufficio Parchi e tutela della biodiversità, Regione Puglia

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Figura 25 – Aree Protette. Assessorato all’Ecologia, Ufficio Parchi e tutela della biodiversità, Regione Puglia

disciplina i processi di trasformazione fisica e 5.2 Strumenti di pianificazione l'uso del territorio allo scopo di: paesaggistica della regione  tutelarne l'identità storica e Puglia: Piano urbanistico culturale; territoriale tematico.  rendere compatibili la qualità PAESAGGIO (PUTT/p) del paesaggio, delle sue Il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per componenti strutturanti, e il il Paesaggio e i Beni Ambientali (PUTT.PBA) suo uso sociale, della Regione Puglia, elaborato ai sensi della Legge Regionale n. 56 del 30 maggio 1980 in  promuovere la salvaguardia e attuazione della Legge n. 431 dell’8 agosto valorizzazione delle risorse 1985 e approvato con D.G.R. n. 1748 del 15 territoriali. dicembre 2000 (BURP n. 6 del 11.01.2001),

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Figura 26 – PUTT/P Ambiti Territoriali Estesi. Fonte: SIT Puglia

Il Piano definisce cinque tipologie di ambiti costitutivo, sussista la presenza di vincoli territoriali estesi in funzione del loro valore (diffusi) che ne individui una paesaggistico e ambientale: significatività;  valore eccezionale (ATE A), laddove  valore normale (ATE E), laddove non è sussistano condizioni di rappresentatività dichiarabile un significativo valore di almeno un bene costitutivo di Paesaggistico. riconosciuta unicità e.o singolarità, con o Quindi, Secondo lo strumento di tutela senza prescrizioni vincolistiche paesistica P.U.T.T., in attuazione della legge preesistenti; Galasso (08 agosto 1985, n°431, il lotto ricade in ambito territoriale esteso “E” e non  valore rilevante (ATE B), laddove sussiste in esso alcun ambito territoriale sussistano condizioni di compresenza di distinto.

più beni costitutivi con o senza Pertanto l’area non risulta interessata da prescrizioni vincolistiche preesistenti; prescrizioni particolari del Piano

 valore distinguibile (ATE C), laddove sussistano condizioni di presenza di un bene costitutivo con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti;  valore relativo (ATE D), laddove pur non essendoci la presenza di un bene

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5.3 Strumenti di pianificazione Il paesaggio rurale si è dunque costituito in relazione a questi elementi, ed è caratterizzato da forme di paesaggistica: Piano sfruttamento estensive (cerealicoltura e pascolo nelle Paesaggistico Territoriale aree umide) e arretrate (alto livello di concentrazione della proprietà fondiaria, spopolamento e scarsa regionale (PPTR) trasformazione agricola e valorizzazione fondiaria) di un territorio in larga parte paludoso, che solo molto Il territorio comunale di Carovigno si colloca recentemente si è modificato, favorendo le colture negli Ambiti Paesaggistici del PPTR della orticole e il vigneto in percentuale molto maggiore rispetto ad altri paesaggi rurali pugliesi, nei confronti “Piana Brindisina”. Per quanto riguarda le dell’oliveto, che pure rimane la coltura predominante tipologie di paesaggio nelle quali si colloca nell’ambito. L’insediamento urbano si presenta l’area oggetto di questo rapporto, le figure storicamente accentrato e di medie dimensioni (cosa territoriali caratteristiche del paesaggio che consente la persistenza di ampi “vuoti” con coincidono con l’ambito, che ovviamente è destinazione agricola), di struttura spesso molto risalente …… funzionalmente poco organizzato dalla quello della Campagna Irrigua Brindisina. Si città attualmente capoluogo (Brindisi ndr) e riporta quasi testualmente la descrizione organizzato da un doppio sistema di comunicazioni, d’ambito del PPTR. stellare intorno ai centri (di origine preromana e rifunzionalizzato nei sistemi viari di campagna),34WE e Invarianti paesaggistiche lineare lungo la grande direttrice costituita dal tratto della via Appia tra Taranto e Brindisi. I caratteri originari dell’insediamento e dei paesaggi rurali storici sono costituiti dalla presenza di numerosi piccoli corsi d’acqua e sorgenti d’acqua dolce

Figura 27 – Il Paesaggio della Piana Irrigua Brindisina (fonte: PPTR)

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Essendo l’area oggetto del rapporto dell’assenso” nello spirito dell’art. 14 quater della ambientale di superficie limitata rispetto al legge n°241/1990, al fine di poter superare gli elementi pregiudizievoli del progetto così come contesto, non si rilevano interferenze con il presentato in precedenza legati alla presenza degli paesaggio se non quelle legate al tema degli alberi d’ulivo. ulivi secolari. Infatti si è deciso di spostare l’ubicazione dell’impianto Il progetto nella sua versione iniziale ha avuto produttivo e delle aree a standard urbanistici in una parere negativo dall’Ufficio Paesaggio zona di proprietà priva di alberi di ulivo di pregio, garantendo pertanto il mantenimento degli alberi dell’Assessorato alla qualità del Territorio a interessati dalla prima proposta progettuale e, causa dell’interferenza rilevata con il riducendo notevolmente il numero di esemplari da paesaggio degli ulivi secolari. Il progetto è spostare (n°19) che non presentano caratteristiche stato rivisto significative.”

Inoltre, dalla relazione tecnica si evince L’effetto della riduzione e dello spostamento quanto segue: dei volumi (si vedano le Note RUP sulle conferenze di servizi allegate) si è tradotto “In particolare si rappresenta che l’insediamento nell’interessamento di un area al margine di produttivo in questione è stato oggetto di riunioni di conferenza dei servizi ancora senza esito, ambiti in parte già privi della trama probabilmente a seguito dei rilievi mossi alla proposta dell’uliveto, che potrebbe ricostituirsi se la dalla Regione Puglia – Assessorato Qualità del traslazione concordata con l’ispettorato Territorio riguardo alla presenza di alberi di ulivo nella agrario provinciale andasse a riaddensare di zona interessata; ciò detto ed al fine di addivenire ulivi l’area spoglia posta ad ovest del corpo di quanto prima all’esame favorevole della proposta sono introdotte “modifiche progettuali necessarie ai fini fabbrica del Capannone.

Figura 28 – Il Paesaggio nell’ambito di inserimento del progetto visibile nell’ingrandimento con ipotesi di sezione a dx e a sinistra nel contesto più ampio, con in evidenza sul margine ovest l’area di possibile infittimento, attualmente spoglia di ulivi (Fonte Google Maps aggiornamento 2013)

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Nell’ipotesi progettuale iniziale il progetto particolarmente sensibili. Le misure di interessava il trasferimento/rimozione di 92 salvaguardia adottate vengono distinte in: alberi di ulivo, successivamente ridotti a 19.  Misure di Tutela quali-quantitava dei In questa seconda ipotesi l’ispettorato provinciale di Brindisi con una sua Nota (prot. corpi idrici sotterranei; 108733 del 17.11.2010) comunicava alla Ditta  Misure di salvaguardia per le zone di promotrice della Proposta SUAP la protezione speciale idrogeologica; disponibilità a rilasciare nulla osta, previo esito della conferenza di Servizi.  Misure integrative. Nelle aree di Tutela quali-quantitativa il PTA L’addensamento intorno degli alberi spostati prescrive l’adozione dei seguenti al capannone dovrebbe essere effettuato in provvedimenti: maniera tale da coprire la visuale dalla strada se posto a est, o ripristinare il paesaggio degli I. Prescrizioni ulivi se posto ad ovest del volume del capannone.  rilascio delle concessioni con l’obbligo di installare un misuratore di portata con 5.4 Piano di Tutela delle Acque relativo limitatore; (PTA)  chiusura dei pozzi senza la prescritta Il territorio comunale di Carovigno si trova autorizzazione; inoltre a lambire le zone interessate dalla  divieto d’uso dell’acqua di falda a scopo presenza dell’”Acquifero del Salento”individuato nel “Piano di Tutela delle potabile nelle aree già individuate come Acque (PTA)”. Nella delibera di adozione del vulnerabili da nitrati di origine agricola Progetto di Piano di Tutela delle Acque del con deliberazione di G.R. n. 2036 del 2007, si evidenzia la necessità di porre in essere con una certa urgenza e per l’intero 30.12.2005. territorio pugliese, alcune “Prime misure di Tra le aree sensibili e particolarmente salvaguardia”, in considerazione del fatto che vulnerabili da nitrati è presente quella di le risultanze delle indagini condotte hanno evidenziato problematiche territoriali Torre Guaceto, come si evince dalla tabella relativamente alle risorse idriche sotterranee. seguente (Monografia Acquifero del Salento, Tenuto conto delle problematiche, PTA, pag. 7): contestualmente all’adozione del PTA sono state appunto emanate le misure di salvaguardia relativamente ad alcune aree

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II. Aree di vincolo d’uso degli acquiferi interessato dalla circolazione di acque dolci e di transizione, Nella Tav.B del PTA - Aree di vincolo d’uso degli acquiferi. In particolare al punto 2.2 - venga indicato preventivamente il recapito “Acquifero Carsico della Murgia” vengono finale delle acque usate, nel rispetto della indicate le Aree interessate da normativa vigente; contaminazione salina relativamente ai vari c) In sede di rinnovo della concessione, territori comunali, con le indicazioni catastali. devono essere sottoposte a verifica le quote Nelle aree di cui alla Tavola B del Piano di di attestazione dei pozzi al di sotto del livello Tutela delle Acque - Aree interessate da mare, con l’avvertenza che le stesse non contaminazione salina risultino superiori a 25 volte il valore del carico piezometrico in quota assoluta (riferita a) è sospeso il rilascio di nuove concessioni al l.m.m.). per il prelievo di acque dolci di falda da utilizzare a fini irrigui o industriali; d) In sede di rinnovo della concessione, nel determinare la portata massima emungibile b) è consentito il prelievo di acque marine di occorre considerare che la stessa non invasione continentale per usi produttivi, determini una depressione dinamica del (itticoltura, mitilicoltura) per impianti di carico piezometrico assoluto superiore al scambio termico o dissalazione a condizione 50% del valore dello stesso carico e che: comunque tale che le acque estratte abbiano - le opere di captazione siano realizzate in caratteristiche qualitative compatibili con le maniera tale da assicurare il perfetto caratteristiche dei terreni e delle colture da isolamento del perforo nel tratto di acquifero irrigare.

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Figura 29 – Ambito di Carovigno (PTA) non sono evidenti corsi d’acqua significativi.

Nelle aree di cui alla Tavola B del Piano di 60% del valore dello stesso carico e che i Tutela delle Acque - Aree di tutela quali valori del contenuto salino (Residuo fisso a quantitativa: 180°C) e la concentrazione dello ione cloro (espresso in mg.l di Cl-) delle colture da a) In sede di rilascio di nuove autorizzazione irrigare. alla ricerca, andranno verificate le quote previste di attestazione dei pozzi al di sotto Il PTA, sulla base delle risultanze degli studi del livello mare, con il vincolo che le stesse eseguiti, delimita alcuni comparti fisico non risultino superiori a 25 volte il valore del geografici del territorio pugliese, di grande carico piezometrico espresso in quota valenza per l’alimentazione dei corpi idrici assoluta (riferita al l.m.m.). A tale vincolo si sotterranei. Per il territorio del Comune di potrà derogare nelle aree in cui la Carovigno, non risultano presenti zone di circolazione idrica si esplica in condizioni protezione speciale idrogeologica di tipo confinate al di sotto del livello mare. Di tale “qualiquantitativa”, come illustrato nella circostanza dovrà essere data testimonianza figura a seguire. nella relazione idrogeologica a corredo della Pertanto l’area non risulta interessata da richiesta di autorizzazione. prescrizioni particolari del Piano b) In sede di rilascio o di rinnovo della concessione, nel determinare la portata massima emungibile, si richiede che la stessa non determini una depressione dinamica del carico piezometrico assoluto superiore al

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Figura 30 – Ambito di Carovigno (PTA) non sono presenti zone di protezione speciale.

5.5 Piano Stralcio dell’Assetto miglioramento delle condizioni di regime idraulico e della stabilità geomorfologica necessario a ridurre gli Idrogeologico (PAI) attuali livelli di pericolosità e a consentire uno sviluppo sostenibile del territorio nel rispetto degli assetti L’Autorità di Bacino per la Puglia, con naturali, della loro tendenza evolutiva e delle delibera del Comitato Istituzionale n. 25 del potenzialità d'uso.

15.12.2004, ha adottato il Piano di Bacino 2. Il PAI costituisce Piano Stralcio del Piano di Bacino, della Regione Puglia “Stralcio Assetto ai sensi dall’articolo 17 comma 6 ter della Legge 18 Idrogeologico” e le relative misure di maggio 1989, n. 183, ha valore di piano territoriale di salvaguardia (PAI), ai sensi dell’art.19 della settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e legge n. 183.1989, dell’art. 1 D.L. n. 180.1998, programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla convertito con modificazioni nella legge conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del 267.1998 e dell’art. 1 bis del D.L. n.279.2000, suolo ricadente nel territorio di competenza convertito con modificazioni nella legge dell’Autorità di Bacino della Puglia. n.365.2000, nonché dell’art.9 della legge Allo stato attuale il PAI è esecutivo; pertanto regionale n.19.2002. vincolante per tutti gli Enti Pubblici e per i Con successiva delibera n. 39 del 30.11.2005 privati comunque interessati alla ha approvato il Piano di Bacino Stralcio realizzazione di opere all’interno delle aree Assetto Idrogeologico, relativo al territorio di così come perimetrate dal Piano. competenza dell’Autorità di Bacino della Nelle NTA del PAI, vengono definiti i regimi di Regione Puglia. tutela e salvaguardia per le aree perimetrate, Nelle Norme Tecniche di Attuazione, all’art. con definizione della pericolosità 1, vengono definite le “Finalità, contenuti ed geomorfologica (PG) e della pericolosità effetti del Piano Stralcio per l’Assetto idraulica, con le relative classi di Rischio. Idrogeologico (PAI)”

1. Il Piano di Bacino Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino della Puglia (PAI) è finalizzato al Pericolosità geomorfologica

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 Pericolosità geomorfologica molto  elevato R3: per il quale sono possibili elevata (PG3) problemi per l'incolumità delle persone,  Pericolosità geomorfologica elevata danni funzionali agli edifici e alle (PG2) infrastrutture, con conseguente  Pericolosità geomorfologica media e inagibilità degli stessi, l’interruzione di moderata (PG1) funzionalità delle attività Pericolosità idraulica socioeconomiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale;  Pericolosità idraulica alta (A.P.)  molto elevato R4: per il quale sono  Pericolosità idraulica media (M.P.) possibili la perdita di vite umane e lesioni  Pericolosità idraulica bassa (B.P.) gravi alle persone, danni gravi agli edifici, Definizione delle Classi di Rischio alle infrastrutture ed al patrimonio  moderato R1: per il quale i danni sociali, ambientale e la distruzione di attività economici e al patrimonio ambientale socio economiche. sono marginali; Come si evince dalla cartografia qui di seguito  medio R2: per il quale sono possibili riportata, l’area oggetto dell’intervento e danni minori agli edifici, alle quelle limitrofe non rientrano tra quelle perimetrate dall’Autorità di Bacino con il infrastrutture e al patrimonio ambientale (PAI) Piano di Assetto Idrogeologico. che non pregiudicano l'incolumità del Pertanto l’area non risulta interessata da personale, l'agibilità degli edifici e la prescrizioni particolari del Piano funzionalità delle attività economiche;

Figura 31 – Individuazione Aree a Pericolosità e Rischio Idraulico e Geomorfologico, Rischio Idraulico e ambito di intervento

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 46 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

riguardante i “Principi, indirizzi e linee di 5.6 Piano Regionale dei Trasporti intervento in materia di Piano Regionale dei (PRT) Trasporti”. Il Piano Attuativo riguarda la definizione di tutti gli interventi Il Piano Attuativo 2009-2013 del PRT della infrastrutturali per le modalità stradale, Regione Puglia è il primo redatto in ferroviaria, marittima ed aerea e delle conformità all’art. 7 della L.R. 18.2002, come relative caratteristiche, interrelazioni e modificato dalla LR 32.2007 , e sulla base dei priorità di attuazione. contenuti della L.R. 16 del 23 giugno 2008

Figura 32 – PRT Progetto Attuativo, Tavola Stradale, stralcio del Comune di Carovigno. Regione Puglia

In particolare il Piano Attuativo Regionale dei adiacenze, non risulta posizionato alcun trasporti 2009-2013 prevede il rafforzamento Bacino di estrazione. degli assi stradali già presenti, per cui non Pertanto l’area non risulta interessata da inficerà rispetto al lotto in questione. prescrizioni particolari del Piano Pertanto l’area non risulta interessata da prescrizioni particolari del Piano

5.7 Piano Regionale per le Attività Estrattive (PRAE)

L’area oggetto di trasformazione non realizza alcuna interferenza localizzativa con il predetto strumento di pianificazione regionale, in quanto nell’area oggetto di intervento, nonché nelle sue immediate

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 47 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

Figura 33 – Ambito di Carovigno (PRAE) non sono presenti bacini estrattivi.

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 48 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

6 POTENZIALI EFFETTI ATTESI E SPECIFICHE RISPOSTE ASSOCIATE

Sustainability Dashboard si basa su cinque 6.1 Valutazione delle interferenze Indicilivelli di sostenibilitàStato Attuale articolatiPRG secondo una PUG potenziali regola valutativa fondata sul confronto con la Estensione dell’improntasituazione in assenza di piano/progetto.

Nel valutare le interferenze trasformazione- ambiente, si fa riferimento al Cruscotto dei InsularizzazioneI giudizi si articolano così come segue nello sostenibilità (Sustainability Dashboard). Il schema.

Conservazione Naturalità

Peggioramento rispetto alla situazione attualeDe -noncontestualizza zione reversibile o rilevante patrimonio storico

Peggioramento rispetto alla situazione attuale reversibile o Perdita di qualità non rilevante percettiva

Assenza di cambiamenti rilevanti rispetto allo statoPressione attuale da Attività Inquinanti

Miglioramento rispetto alla situazione attuale con un livello limitato di certezza Consumo di suolo da dispersione insediativa

Miglioramento evidente rispetto alla situazione attuale.

Figura 34 – Scala del Cruscotto di Sostenibilità

6.2 Sintesi delle interferenze localizzazione del capannone risulta il più povero di fusti nell’area. L’analisi condotta evidenzia che i potenziali impatti sono fondamentalmente legati più L’opificio si inserisce in un area nella quale che a consumi di risorse (molto limitati data non sono previste particolari criticità dal la dimensione dell’attività) al paesaggio e al punto di vista della tutela delle acque. trattamento delle acque. Entrambi i temi In ogni caso vengono predisposte delle sono stati affrontati nella fase progettuale, e opportune misure progettuali e son state proposte soluzioni sufficientemente impiantistiche. accettabili. L’attività non movimenta sostanze pericolose Il capannone è stato rilocalizzato in funzione di cui alla tabella 3 del D. Lgs152/06 della riduzione dell’impatto sul patrimonio degli ulivi. I dettagli sono riportati nella tabella riassuntiva a seguire. Alcuni ulivi saranno traslati nello stesso fondo, che nella zona a ovest della

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Progetto per l’insediamento di un’attività produttiva per la Rapporto Ambientale ai fini della 49 trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ai Verifica di Assoggettabilità a sensi del D.P.R. n°447/98 e ss. mm. ed ii. in C.da Furchi di Carovigno Valutazione Ambientale Strategica

Categorie Impatti Descrizione effetto Risposte nella attuazione Livello di di potenziali attesi ambientale dell’ipotesi di mitigazione sostenibilità pressione La realizzazione di nuovi Il progetto impatta al minimo Perdita di suolo edifici può incrementare il possibili limitando alla superficie consumo di suolo coperta quella impermeabile.

Il progetto prevede interventi di edilizia industriale, che fondamentalmente creano

incrementi di domanda di acque L’incremento degli consumo risorsa potabili. La dimensione insediamenti crea nuova idrica dell’incremento di domanda è domanda d’acqua comunque limitata. Parte CONSUMI dell’acqua domandata verrà recuperata e riutilizzata per altri usi (sub-irrigazione aree verdi).

Consumo limitato. Nel Bilancio complessivo l’incremento della L’incremento degli domanda è relativo alle attività consumo risorsa insediamenti crea nuova di lavorazione, in quanto le energetica domanda di energia preesistenti esprimevano già una domanda di energia nella sede attuale dell’attività

Categorie Impatti Descrizione effetto Risposte nella attuazione Livello di di potenziali attesi ambientale dell’ipotesi di mitigazione sostenibilità pressione In fase di cantiere e a Non c’è interferenza Interferenza con le regime va verificata Flora e Fauna specie l’interferenza con specie

floristiche e faunistiche

Gli interventi sulla Non vi sono interventi sulla Rischio Deflusso Acque viabilità possono variare il viabilità. idrogeologico regime delle acque

I volumi e le opere Il progetto prevede la esterne modificano il traslazione di alcuni ulivi (da 92 paesaggio nella prima ipotesi a 19 nella seconda in accordo con le indicazioni dell’Ufficio Provinciale di Brindisi per Ingombri e spazi l’Agricoltura). Paesaggio aperti A tal fine è stato riubicato il volume del capannone previo accordi per ridurre il numero di piante e per occupare aree di minor pregio rispetto a quelle del circondario.

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Categorie Impatti Descrizione effetto Risposte nella attuazione Livello di di potenziali attesi ambientale dell’ipotesi di mitigazione sostenibilità pressione L’incremento degli Il livello di esposizione nell’area, Emissioni insediamenti crea nuova è molto limitato elettromagnetiche esposizione a campi

elettromagnetici

L’incremento degli Non vi sono emissioni di rilievo. insediamenti crea nuove Il trasferimento all’esterno del Emissioni in emissioni. centro urbano delle attività atmosfera ridurrà comunque l’esposizione a fonti inquinanti nell’abitato

L’incremento degli Non sono previste in progetto insediamenti crea nuove fonti rilevanti di inquinamento fonti di illuminazione luminoso, o attività

caratterizzate da particolari Inquinamento emissioni di rumore. Il luminoso e acustico EMISSIONI trasferimento all’esterno del centro urbano delle attività ridurrà l’esposizione a fonti inquinanti nell’abitato

Le acque di dilavamento e Le soluzioni progettuali adottate Inquinamento del piovane costituiscono il in riferimento al trattamento suolo principale elemento delle acque di prima pioggia

inquinante limitano al minimo i rischi

In fase di cantiere si crea Quantità di rifiuti modesta e la necessità di smaltire analoga a quella prodotta rifiuti solidi, e inerti nell’attività attualmente

Gestione rifiuti insediata nel centro urbano. L’attività non movimenta sostanze pericolose (tab. 3A D. Lgs152/06)

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7 CONSULTAZIONE

piano o programma, gli ulteriori seguenti enti 7.1 Elenco Soggetti competenti in sono individuati come soggetti competenti in materia ambientale da materia ambientale: consultare  Consorzi di Bonifica;

Nel disegno di Legge VAS Regionale,  Autorità portuali o marittime; approvato dal Consiglio Regionale il 4  Enti Parco; Dicembre 2012, i seguenti enti sono sempre individuati come soggetti competenti in  Enti di Gestione dei siti della Rete Natura materia ambientale: 2000.

A) Servizi Regionali con compiti di tutela Nel caso dell’Area in esame, i secondi non ambientale e paesaggistica, ovvero con sono necessariamente soggetti da consultare, compiti di pianificazione e programmazione di in quanto l’are della ritipizzazione non rilevanza ambientale; interferisce con siti di interesse comunitario, B) Servizi Provinciali con compiti di tutela o aree protette, o aree portuali. ambientale e paesaggistica, ovvero con compiti di pianificazione e programmazione di Pertanto sono Soggetti da consultare quelli rilevanza ambientale; appartenenti al primo elenco (dalla lettera

C) Autorità Idrica Pugliese; “a” alla lettera “g”).

D) Agenzia Regionale per la Prevenzione e la In particolare vanno interpellati il Servizio Protezione dell’Ambiente della Puglia (ARPA); Tutela della Acque, il Servizio VAS, regionali, il servizio ambiente e rifiuti provinciale, E) Autorità di Bacino competente per il territorio interessato; l’Autorità di Bacino della Puglia, l’ARPA, l’Acquedotto Pugliese, l’Azienda Sanitaria F) Azienda Sanitaria Locale competente per il Locale competente per il territorio territorio interessato; interessato (ASL BA e la Direzione regionale G) Direzione regionale per i beni culturali e per i beni culturali e paesaggistici della Puglia. paesaggistici della Puglia;

Laddove il territorio su cui esercitano le rispettive competenze risulti interessato, anche parzialmente, dalle previsioni di un

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8 ALLEGATI

Comunicazioni RSUAP relative a conferenze di servizi Comunicazioni RSUAP relative a permesso di costruire

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