C 58/12 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea 21.2.2020

ALTRI ATTI

COMMISSIONE EUROPEA

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2020/C 58/08)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).

COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«Crémant de Loire»

PDO-FR-A0391-AM01

Data della comunicazione: 22 novembre 2019

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1. Zona geografica La zona geografica è così modificata: «Tutte le fasi di produzione hanno luogo nella zona geografica il cui perimetro comprende il territorio dei seguenti comuni, sulla base del codice ufficiale geografico del 2018: — dipartimento di Deux-Sèvres: Argenton-l’Église, Bouillé-Loretz, Brion-près-Thouet, Louzy, Mauzé-Thouarsais, Oiron, Saint-Cyr-la-Lande, Sainte-Radegonde, Sainte-Verge, Saint-Martin-de-Mâcon, Saint-Martin-de-Sanzay, Thouars, Tourtenay, Val-en-Vignes (ex territori dei comuni delegati di Bouillé-Saint-Paul e Cersay); — dipartimento d’Indre-et-Loire: , Anché, Artannes-sur-Indre, Athée-sur-Cher, Avoine, Avon-les-Roches, Azay-le-Rideau, Azay-sur-Cher, Beaumont-en-Véron, , Bléré, Bossay-sur-Claise, , , Candes- Saint-Martin, , Chambray-lès-, Chançay, Chanceaux-sur-Choisille, La Chapelle-sur-Loire, Chargé, Cheillé, Chemillé-sur-Indrois, , , , Chouzé-sur-Loire, , Cinq-Mars-la-Pile, Civray-de-Touraine, Coteaux-sur-Loire (ex territori dei comuni delegati di Ingrandes-de-Touraine, Saint-Michel-sur- Loire e Saint-Patrice), , Cravant-les-Côteaux, La Croix-en-Touraine, , , Draché, Épeigné-les- Bois, , , , Genillé, , L’Île-Bouchard, Joué-lès-Tours, (ex territorio del comune delegato di Langeais), Larçay, Lémeré, Lerné, Lignières-de-Touraine, Ligré, , Lussault-sur-Loire, Luynes, Luzillé, Marçay, Montlouis-sur-Loire, Montreuil-en-Touraine, , Nazelles-Négron, Neuillé-le-Lierre, , , Parçay-Meslay, Pocé-sur-Cisse, Pont-de-Ruan, , Restigné, Reugny, Rigny-Ussé, Rivarennes, Rivière, La Roche-Clermault, , Saché, Saint-Avertin, Saint-Benoît-la-Forêt, Sainte-Maure-de-Touraine, Saint-Étienne-de-Chigny, Saint-Germain-sur-Vienne, Saint-Martin-le-Beau, Saint-Nicolas-de-Bourgueil, Saint-Ouen- les-Vignes, Saint-Règle, Savigny-en-Véron, Savonnières, , , Souvigny-de-Touraine, , , , Thizay, Tours, Vallères, Véretz, Vernou-sur-Brenne, Villaines-les-Rochers, ; — dipartimento di Loir-et-Cher: Angé, , Candé-sur-Beuvron, Cellettes, , Châteauvieux, Châtillon-sur-Cher, Chaumont-sur-Loire, Chémery, Cheverny, Chissay-en-Touraine, Chitenay, Choussy, Contres, Cormeray, Couddes, Couffy, Cour-Cheverny, Faverolles-sur-Cher, Feings, Fougères-sur-Bièvre, Fresnes, Huisseau-sur-Cosson, Mareuil-sur- Cher, , Méhers, Mesland, Meusnes, , Monthou-sur-Bièvre, Monthou-sur-Cher, Les Montils, , Mont-près-Chambord, Montrichard Val de Cher (ex territori dei comuni delegati di Bourré e Montrichard), Muides-sur-Loire, Noyers-sur-Cher, Oisly, Ouchamps, Pontlevoy, Pouillé, Rilly-sur-Loire, Saint- Aignan, Saint-Claude-de-Diray, Saint-Dyé-sur-Loire, Saint-Georges-sur-Cher, Saint-Julien-de-Chédon, Saint-Laurent- Nouan, Saint-Romain-sur-Cher, Sambin, Sassay, Seigy, Seur, Soings-en-Sologne, Thenay, Thésée, Tour-en-Sologne, Valaire, Valencisse (ex territori dei comuni delegati di Chambon-sur-Cisse e Molineuf),Vallières-les-Grandes, Valloire-sur-Cisse (ex territorio del comune delegato di Chouzy-sur-Cisse), Veuzain-sur-Loire (ex territorio del comune delegato di ), Vineuil;

(1) GU L 9 del 11.1.2019, pag. 2. 21.2.2020 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea C 58/13

— dipartimento di Maine-et-Loire: Allonnes, Angers, Antoigné, Artannes-sur-Thouet, Aubigné-sur-Layon, Beaulieu- sur-Layon, Bellevigne-en-Layon (ex territori dei comuni delegati di Champ-sur-Layon, Faveraye-Machelles, Faye- d’Anjou, Rablay-sur-Layon e Thouarcé), Blaison-Saint-Sulpice (ex territori dei comuni delegati di Blaison-Gohier e Saint-Sulpice), , Brain-sur-Allonnes, Brézé, Brissac Loire Aubance (ex territori dei comuni delegati di Alleuds, Brissac-Quincé, Charcé-Saint-Ellier-sur-Aubance, Chemellier, Coutures, Luigné, Saint-Rémy-la-Varenne, Saint-Saturnin-sur-Loire e Vauchrétien), Brossay, Cernusson, Chacé, Chalonnes-sur-Loire, Champtocé-sur-Loire, Chaudefonds-sur-Layon, Chemillé-en-Anjou (ex territori dei comuni delegati di Chanzeaux, La Jumellière e Valanjou), Cizay-la-Madeleine, Cléré-sur-Layon, Le Coudray-Macouard, Courchamps, Denée, Dénezé-sous-Doué, Distré, Doué-en-Anjou (ex territori dei comuni delegati di Brigné, Concourson-sur-Layon, Doué-la-Fontaine, Forges, Meigné, Montfort, Saint-Georges-sur-Layon e Les Verchers-sur-Layon), Épieds, Fontevraud-l’Abbaye, Les Garennes sur Loire (ex territori dei comuni delegati di Juigné-sur-Loire e Saint-Jean-des-Mauvrets), Gennes-Val-de-Loire (ex territori dei comuni delegati di Chênehutte-Trêves-Cunault, Gennes, Grézillé, Saint-Georges-des-Sept-Voies e ), Huillé, Ingrandes-Le Fresne sur Loire (ex territorio del comune delegato di Ingrandes), Jarzé Villages (ex territorio del comune delegato di Lué-en-Baugeois), Louresse-Rochemenier, Lys-Haut-Layon (ex territori dei comuni delegati di Cerqueux-sous-Passavant, La Fosse-de-Tigné, Nueil-sur-Layon, Tancoigné, Tigné, Trémont e Vihiers), Mauges-sur-Loire (ex territori dei comuni delegati di La Chapelle-Saint-Florent, Le Mesnil-en-Vallée, Montjean-sur- Loire, La Pommeraye, Saint-Florent-le-Vieil, Saint-Laurent-de-la-Plaine e Saint-Laurent-du-Mottay), Mazé-Milon (ex territorio del comune delegato di Fontaine-Milon), Montilliers, Montreuil-Bellay, , Mozé-sur-Louet, Mûrs-Erigné, Orée d’Anjou (ex territori dei comuni delegati di Bouzillé, Champtoceaux, Drain, Landemont, Liré e La Varenne), Parnay, Passavant-sur-Layon, La Possonnière, Le Puy-Notre-Dame, Rochefort-sur-Loire, Rou-Marson, Saint-Cyr-en-Bourg, Sainte-Gemmes-sur-Loire, Saint-Georges-sur-Loire, Saint-Germain-des-Prés, Saint-Just-sur- Dive, Saint-Macaire-du-Bois, Saint-Melaine-sur-Aubance, , Savennières, Soulaines-sur-Aubance, Souzay- Champigny, Terranjou (ex territori dei comuni delegati di Chavagnes, Martigné-Briand e Notre-Dame-d’Allençon), Tuffalun (ex territori dei comuni delegati di -Château, Louerre e Noyant-la-Plaine), , Les Ulmes, Val-du-Layon (ex territori dei comuni delegati di Saint-Aubin-de-Luigné e Saint-Lambert-du-Lattay), Varennes-sur- Loire, Varrains, Vaudelnay, Villevêque;

— dipartimento di Vienne: Berrie, Curçay-sur-Dive, Glénouze, Pouançay, Ranton, Saint-Léger-de-Montbrillais, Saix, Ternay, Les Trois-Moutiers.

I documenti cartografici che rappresentano la zona geografica possono essere consultati sul sito web dell’Institut national de l’origine et de la qualité.»

Modifica redazionale: il nuovo elenco di entità amministrative tiene conto delle fusioni o di altre modifiche di zonizzazione amministrativa verificatesi dopo l’approvazione del disciplinare di produzione. Per rafforzare la certezza del diritto, questo elenco fa riferimento alla versione vigente del codice ufficiale geografico, pubblicato annualmente dall’INSEE. Il perimetro della zona geografica resta assolutamente identico.

Ai fini di una migliore informazione del pubblico viene infine segnalata la disponibilità, sul sito internet dell’INAO, dei documenti cartografici che raffigurano la zona geografica.

La parte del documento unico relativa alla zona geografica è modificata di conseguenza al punto 6.

2. Superficie parcellare delimitata

Al capitolo 1, sezione IV, punto 2, primo paragrafo del disciplinare di produzione della DOP «Crémant de Loire», dopo i termini «10 febbraio 2011» sono aggiunti i termini «e del 20 giugno 2018» e dopo i termini «5 settembre 2007» sono aggiunti termini «10 luglio 2014 e 19 gennaio 2017».

Tale modifica è finalizzata a inserire la data di approvazione, da parte dell’autorità nazionale competente, di una modifica della superficie parcellare delimitata all’interno della zona geografica di produzione. La delimitazione delle parcelle consiste nell’individuare, all’interno della zona geografica di produzione, le parcelle idonee alla produzione della denominazione di origine protetta in esame.

Il documento unico non è interessato da tale modifica.

3. Disposizioni agroambientali

Al capitolo 1, sezione VI, punto 2, viene aggiunto il seguente testo: «Nella distanza interfilare è obbligatoria una copertura vegetale controllata, naturale o seminata; in assenza di tale copertura, l’operatore effettua la lavorazione del terreno per gestire la vegetazione naturale o dimostra di utilizzare prodotti di biocontrollo approvati dalle autorità pubbliche in materia di viticoltura. Se su una parcella si utilizzano erbicidi di biocontrollo, è vietato ricorrere ad altri erbicidi.

Tali disposizioni non si applicano alle parcelle vitate nelle quali la distanza tra i filari è inferiore o uguale a 1,70 metri.» C 58/14 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea 21.2.2020

Tale modifica s’inserisce nell’ambito dell’attuale evoluzione delle pratiche degli operatori a favore dell’agroecologia in tutti i vigneti dell’Anjou e riflette la crescente sensibilizzazione per la tematica ambientale nei percorsi tecnici. Favorendo la presenza di una copertura vegetale, la pratica della diserbatura meccanica o l’uso di prodotti di biocontrollo, tale modifica porta a una riduzione del ricorso ad erbicidi chimici. Tale riduzione degli erbicidi deve portare a un rafforzamento della protezione dei terreni viticoli e alla preservazione delle loro funzionalità naturali (fertilità, biodiversità, purificazione biologica), contribuendo in tal modo alla qualità e alla genuinità dei vini e rafforzando la nozione di «terroir» (territorio). La disposizione specifica esclude dall’ambito di applicazione delle disposizioni agroambientali le vigne la cui distanza tra i filari è inferiore o uguale a 1,70 metri. In effetti, le zone di produzione delle DOC «Crémant de Loire» e «Rosé de Loire» sono vaste e comprendono una certa diversità di pratiche, legate alle variazioni dell’ambiente naturale. Nella parte orientale della zona vitivinicola, i rischi di gelate primaverili sono maggiori e i suoli sabbiosi filtranti accentuano il deficit idrico delle vigne in estate. In questo contesto, non è sembrato auspicabile imporre l’applicazione di misure agroambientali nelle vigne strette, generalmente più dense e più basse. Il documento unico non è interessato da tale modifica.

4. Divieto di raccolta Al capitolo I, sezione VII, punto 1, è soppressa la frase «La data di inizio raccolta è stabilita in base alle disposizioni dell’articolo D. 645-6 del codice rurale e della pesca marittima». Oggi non è più necessario stabilire una data di inizio raccolta in quanto gli operatori possono ormai contare su un’ampia gamma di strumenti che consentono loro di valutare al meglio la maturazione delle uve. Ogni operatore dispone di vari strumenti e attrezzature, sia individuali che collettivi, che gli permettono di determinare con precisione la data ottimale per iniziare la raccolta in ogni parcella in base agli obiettivi di produzione. Il documento unico non è interessato da tale modifica.

5. Commercializzazione dei vini Nel capitolo 1, sezione IX, punto 5, la lettera b) riguardante la data della commercializzazione dei vini tra depositari autorizzati è cancellata. Il documento unico non è interessato da tale modifica.

6. Legame con la zona geografica Il legame è stato rivisto per aggiornare il numero di comuni interessati (255 anziché 318). La parte del documento unico relativa al legame è modificata di conseguenza al punto 8.

7. Misure transitorie Le misure transitorie di cui alla sezione XI, punto 1, del disciplinare scadute sono soppresse. Il documento unico non è interessato da tale modifica.

8. Registri Al capitolo 2, sezione II, punto 3, il termine «potenziale» è sostituito con «naturale». Per coerenza con la modalità di redazione utilizzata in tutti i disciplinari di produzione per la zona di Anjou Saumur, la dicitura «titolo alcolometrico volumico naturale» sostituisce le espressioni «titolo potenziale» o «grado». Tali modifiche migliorano la leggibilità di detti disciplinari di produzione. L’armonizzazione delle disposizioni relative alla tenuta dei registri mira a facilitare la redazione del piano di ispezione e il controllo di tali registri. Il documento unico non è interessato da tale modifica.

9. Punti principali da verificare Il capitolo III è stato rivisto per garantire coerenza tra i disciplinari della zona di Anjou-Saumur per quanto riguarda la formulazione dei punti principali da verificare. Il documento unico non è interessato da tale modifica. 21.2.2020 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea C 58/15

DOCUMENTO UNICO

1. Nome del prodotto Crémant de Loire

2. Tipo di indicazione geografica DOP - Denominazione di origine protetta

3. Categorie di prodotti vitivinicoli

5. Vino spumante di qualità

4. Descrizione del vino (dei vini)

Caratteristiche I vini sono vini spumanti di qualità rosati e bianchi. I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 9 %. I vini di base che non sono stati oggetto di alcun arricchimento presentano un titolo alcolometrico volumico effettivo massimo pari al 12 % e un tenore massimo in zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio) di 24 grammi per litro. I vini di base che sono stati sottoposti ad arricchimento presentano, dopo la fermentazione, un tenore in zuccheri fermentescibili (glucosio + fruttosio) inferiore a 5 grammi per litro. In seguito all’arricchimento i vini di base non superano il titolo alcolometrico volumico totale dell’11,6 %. Prima della sboccatura i vini presentano una sovrapressione di anidride carbonica almeno pari a 4 bar, misurata a una temperatura di 20 °C; in seguito alla sboccatura, essi presentano invece un tenore in anidride solforosa inferiore o uguale a 150 milligrammi per litro. I tenori in acidità totale, acidità volatile e anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa dell’Unione. I vini, dopo la fermentazione secondaria e prima dell’aggiunta di sciroppo di dosaggio, e in caso di arricchimento del mosto, non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

Acidità totale minima

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro) Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligram­ mi per litro)

Descrizione Il «Crémant de Loire» è un vino spumante prevalentemente bianco e in misura minore rosato. Presenta un’effervescenza regolare composta da serie di bolle fini, delicate e persistenti. Al naso evoca spesso aromi di fiori bianchi mescolati a note fruttate quali pesca o albicocca. Al palato si presenta raffinato e armonioso, con una buona combinazione di freschezza e dolcezza.

5. Pratiche di vinificazione

a. Pratiche enologiche essenziali Pratiche enologiche specifiche C 58/16 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea 21.2.2020

Densità di impianto - Distanza Pratica colturale a) Vigne situate nella zona geografica della denominazione di origine controllata «Anjou»: - la densità minima d’impianto della vigna è di 4 000 ceppi per ettaro. Le vigne non possono presentare una distanza interfilare superiore a 2,50 m e la distanza tra i ceppi dello stesso filare non può essere inferiore a 1 m; - le parcelle di vigne con una densità d’impianto inferiore a 4 000 ceppi/ha, ma superiore o uguale a 3 300 ceppi/ha beneficiano, per la raccolta, del diritto alla DOC, fermo restando il rispetto delle disposizioni relative alle norme di palizzamento e di altezza del fogliame previste dal disciplinare. In queste parcelle di vigne la distanza interfilare non può essere superiore a 3 m mentre la distanza tra i ceppi dello stesso filare non può essere inferiore a 1 m. b) Vigne situate nella zona geografica della denominazione di origine controllata «Touraine»: la densità minima d’impianto della vigna è di 4 500 ceppi per ettaro. Le vigne non possono presentare una distanza interfilare superiore a 2,10 metri e la distanza tra i ceppi dello stesso filare non può essere inferiore a 1 m. c) Vigne situate nella zona geografica della denominazione di origine controllata «Cheverny»: la densità minima d’impianto della vigna è di 4 500 ceppi per ettaro. Le vigne non possono presentare una distanza interfilare superiore a 2,10 metri. La distanza tra i ceppi dello stesso filare è compresa tra 0,90 e 1,20 metri.

Norme in materia di potatura e palizzamento della vigna Pratica colturale Le vigne vengono potate entro il 30 aprile, secondo le norme dettagliate riportate nel disciplinare di produzione che specificano, per ciascun vitigno, il numero massimo di gemme franche per ceppo. — Vigne situate nella zona geografica della denominazione di origine controllata «Anjou»: l’altezza del fogliame sul palizzamento deve essere almeno pari a 0,6 volte la distanza tra i filari; tale altezza va misurata tra il limite inferiore del fogliame, stabilito ad almeno 0,40 metri dal suolo e il limite di cimatura superiore, stabilito ad almeno 0,20 metri sopra il filo superiore del palizzamento. Le parcelle vitate la cui densità al momento dell’impianto è inferiore a 4 000 ceppi per ettaro ma superiore o uguale a 3 300 ceppi per ettaro soddisfano anche le seguenti norme in materia di palizzamento: l’altezza minima dei pali del palizzamento fuori terra è di 1,90 metri; il palizzamento comprende 4 livelli di filo; l’altezza minima del filo superiore è di 1,85 metri dal suolo. — Vigne situate nella zona geografica della denominazione di origine controllata «Touraine» e «Cheverny»: l’altezza del fogliame sul palizzamento deve essere almeno pari a 0,6 volte la distanza tra i filari; tale altezza va misurata tra il limite inferiore del fogliame, stabilito ad almeno 0,30 metri dal suolo e il limite di cimatura superiore, stabilito ad almeno 0,20 metri sopra il filo superiore del palizzamento.

Irrigazione Pratica colturale È vietata l’irrigazione.

Raccolta Pratica colturale I vini sono ottenuti da uve raccolte manualmente. È vietato l’uso di macchine per la raccolta delle uve. Le uve vengono trasportate in contenitori non stagni. I contenitori non possono avere dimensioni superiori a 1,20 × 1,20 metri per lato, con un’altezza massima delle uve di 0,40 metri. Il tempo che intercorre tra la raccolta delle uve e la pressatura non può superare le 24 ore.

Pratica enologica specifica a) In seguito all’arricchimento i vini di base non superano il titolo alcolometrico volumico totale dell’11,6 %. I vini, dopo la fermentazione secondaria e prima dell’aggiunta di sciroppo di dosaggio, e in caso di arricchimento del mosto, non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %. b) Oltre alla disposizione di cui sopra, i vini devono rispettare, in materia di pratiche enologiche, tutte le disposizioni obbligatorie previste a livello dell’UE e dal Code rural et de la pêche maritime (codice rurale e della pesca marittima). c) Le strutture di pressatura devono soddisfare i criteri relativi al ricevimento delle uve vendemmiate, alle presse e all’esecuzione della pressatura, al caricamento delle presse, al frazionamento dei succhi e all’igiene, come stabilito nel disciplinare di produzione. Le uve vengono versate intere nella pressa. I vini di base sono ottenuti nel limite di 100 litri di mosti per 150 chilogrammi di uva utilizzata. 21.2.2020 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea C 58/17

b. Rese massime

80 ettolitri per ettaro.

6. Zona geografica delimitata

Tutte le fasi della produzione si svolgono nella zona geografica il cui perimetro comprende il territorio dei seguenti comuni, sulla base del codice geografico ufficiale del 2018:

— dipartimento di Deux-Sèvres: Argenton-l’Église, Bouillé-Loretz, Brion-près-Thouet, Louzy, Mauzé-Thouarsais, Oiron, Saint-Cyr-la-Lande, Sainte-Radegonde, Sainte-Verge, Saint-Martin-de-Mâcon, Saint-Martin-de-Sanzay, Thouars, Tourtenay, Val-en-Vignes (ex territori dei comuni delegati di Bouillé-Saint-Paul e Cersay);

— dipartimento d’Indre-et-Loire: Amboise, Anché, Artannes-sur-Indre, Athée-sur-Cher, Avoine, Avon-les-Roches, Azay-le-Rideau, Azay-sur-Cher, Beaumont-en-Véron, Benais, Bléré, Bossay-sur-Claise, Bourgueil, Brizay, Candes- Saint-Martin, Cangey, Chambray-lès-Tours, Chançay, Chanceaux-sur-Choisille, La Chapelle-sur-Loire, Chargé, Cheillé, Chemillé-sur-Indrois, Chenonceaux, Chinon, Chisseaux, Chouzé-sur-Loire, Cinais, Cinq-Mars-la-Pile, Civray-de-Touraine, Coteaux-sur-Loire (ex territori dei comuni delegati di Ingrandes-de-Touraine, Saint-Michel-sur- Loire e Saint-Patrice), Couziers, Cravant-les-Côteaux, La Croix-en-Touraine, Crouzilles, Dierre, Draché, Épeigné-les- Bois, Esvres, Fondettes, Francueil, Genillé, Huismes, L’Île-Bouchard, Joué-lès-Tours, Langeais (ex territorio del comune delegato di Langeais), Larçay, Lémeré, Lerné, Lignières-de-Touraine, Ligré, Limeray, Lussault-sur-Loire, Luynes, Luzillé, Marçay, Montlouis-sur-Loire, Montreuil-en-Touraine, Mosnes, Nazelles-Négron, Neuillé-le-Lierre, Noizay, Panzoult, Parçay-Meslay, Pocé-sur-Cisse, Pont-de-Ruan, Razines, Restigné, Reugny, Rigny-Ussé, Rivarennes, Rivière, La Roche-Clermault, Rochecorbon, Saché, Saint-Avertin, Saint-Benoît-la-Forêt, Sainte-Maure-de-Touraine, Saint-Étienne-de-Chigny, Saint-Germain-sur-Vienne, Saint-Martin-le-Beau, Saint-Nicolas-de-Bourgueil, Saint-Ouen- les-Vignes, Saint-Règle, Savigny-en-Véron, Savonnières, Sazilly, Seuilly, Souvigny-de-Touraine, Tavant, Theneuil, Thilouze, Thizay, Tours, Vallères, Véretz, Vernou-sur-Brenne, Villaines-les-Rochers, Vouvray;

— dipartimento di Loir-et-Cher: Angé, Blois, Candé-sur-Beuvron, Cellettes, Chailles, Châteauvieux, Châtillon-sur-Cher, Chaumont-sur-Loire, Chémery, Cheverny, Chissay-en-Touraine, Chitenay, Choussy, Contres, Cormeray, Couddes, Couffy, Cour-Cheverny, Faverolles-sur-Cher, Feings, Fougères-sur-Bièvre, Fresnes, Huisseau-sur-Cosson, Mareuil-sur- Cher, Maslives, Méhers, Mesland, Meusnes, Monteaux, Monthou-sur-Bièvre, Monthou-sur-Cher, Les Montils, Montlivault, Mont-près-Chambord, Montrichard Val de Cher (ex territori dei comuni delegati di Bourré e Montrichard), Muides-sur-Loire, Noyers-sur-Cher, Oisly, Ouchamps, Pontlevoy, Pouillé, Rilly-sur-Loire, Saint- Aignan, Saint-Claude-de-Diray, Saint-Dyé-sur-Loire, Saint-Georges-sur-Cher, Saint-Julien-de-Chédon, Saint-Laurent- Nouan, Saint-Romain-sur-Cher, Sambin, Sassay, Seigy, Seur, Soings-en-Sologne, Thenay, Thésée, Tour-en-Sologne, Valaire, Valencisse (ex territori dei comuni delegati di Chambon-sur-Cisse e Molineuf),Vallières-les-Grandes, Valloire-sur-Cisse (ex territorio del comune delegato di Chouzy-sur-Cisse), Veuzain-sur-Loire (ex territorio del comune delegato di Onzain), Vineuil;

— dipartimento di Maine-et-Loire: Allonnes, Angers, Antoigné, Artannes-sur-Thouet, Aubigné-sur-Layon, Beaulieu- sur-Layon, Bellevigne-en-Layon (ex territori dei comuni delegati di Champ-sur-Layon, Faveraye-Machelles, Faye- d’Anjou, Rablay-sur-Layon e Thouarcé), Blaison-Saint-Sulpice (ex territori dei comuni delegati di Blaison-Gohier e Saint-Sulpice), Bouchemaine, Brain-sur-Allonnes, Brézé, Brissac Loire Aubance (ex territori dei comuni delegati di Alleuds, Brissac-Quincé, Charcé-Saint-Ellier-sur-Aubance, Chemellier, Coutures, Luigné, Saint-Rémy-la-Varenne, Saint-Saturnin-sur-Loire e Vauchrétien), Brossay, Cernusson, Chacé, Chalonnes-sur-Loire, Champtocé-sur-Loire, Chaudefonds-sur-Layon, Chemillé-en-Anjou (ex territori dei comuni delegati di Chanzeaux, La Jumellière e Valanjou), Cizay-la-Madeleine, Cléré-sur-Layon, Le Coudray-Macouard, Courchamps, Denée, Dénezé-sous-Doué, Distré, Doué-en-Anjou (ex territori dei comuni delegati di Brigné, Concourson-sur-Layon, Doué-la-Fontaine, Forges, Meigné, Montfort, Saint-Georges-sur-Layon e Les Verchers-sur-Layon), Épieds, Fontevraud-l’Abbaye, Les Garennes sur Loire (ex territori dei comuni delegati di Juigné-sur-Loire e Saint-Jean-des-Mauvrets), Gennes-Val-de-Loire (ex territori dei comuni delegati di Chênehutte-Trêves-Cunault, Gennes, Grézillé, Saint-Georges-des-Sept-Voies e Le Thoureil), Huillé, Ingrandes-Le Fresne sur Loire (ex territorio del comune delegato di Ingrandes), Jarzé Villages (ex territorio del comune delegato di Lué-en-Baugeois), Louresse-Rochemenier, Lys-Haut-Layon (ex territori dei comuni delegati di Cerqueux-sous-Passavant, La Fosse-de-Tigné, Nueil-sur-Layon, Tancoigné, Tigné, Trémont e Vihiers), Mauges-sur-Loire (ex territori dei comuni delegati di La Chapelle-Saint-Florent, Le Mesnil-en-Vallée, Montjean-sur- Loire, La Pommeraye, Saint-Florent-le-Vieil, Saint-Laurent-de-la-Plaine e Saint-Laurent-du-Mottay), Mazé-Milon (ex territorio del comune delegato di Fontaine-Milon), Montilliers, Montreuil-Bellay, Montsoreau, Mozé-sur-Louet, Mûrs-Erigné, Orée d’Anjou (ex territori dei comuni delegati di Bouzillé, Champtoceaux, Drain, Landemont, Liré e La Varenne), Parnay, Passavant-sur-Layon, La Possonnière, Le Puy-Notre-Dame, Rochefort-sur-Loire, Rou-Marson, Saint-Cyr-en-Bourg, Sainte-Gemmes-sur-Loire, Saint-Georges-sur-Loire, Saint-Germain-des-Prés, Saint-Just-sur- Dive, Saint-Macaire-du-Bois, Saint-Melaine-sur-Aubance, Saumur, Savennières, Soulaines-sur-Aubance, Souzay- Champigny, Terranjou (ex territori dei comuni delegati di Chavagnes, Martigné-Briand e Notre-Dame-d’Allençon), Tuffalun (ex territori dei comuni delegati di Ambillou-Château, Louerre e Noyant-la-Plaine), Turquant, Les Ulmes, Val-du-Layon (ex territori dei comuni delegati di Saint-Aubin-de-Luigné e Saint-Lambert-du-Lattay), Varennes-sur- Loire, Varrains, Vaudelnay, Villevêque; C 58/18 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea 21.2.2020

— dipartimento di Vienne: Berrie, Curçay-sur-Dive, Glénouze, Pouançay, Ranton, Saint-Léger-de-Montbrillais, Saix, Ternay, Les Trois-Moutiers.

I documenti cartografici che rappresentano la zona geografica sono consultabili sul sito internet dell’Institut national de l’origine et de la qualité.

7. Varietà principale/i di uve da vino

Pinot noir N - Pinot Nero N

Chardonnay B

Chenin B

Grolleau Gris G

Grolleau N

Cabernet franc N

Cabernet Sauvignon N

Pineau d’Aunis N

8. Descrizione del legame/dei legami

1. Informazioni sulla zona geografica

a) Descrizione dei fattori naturali rilevanti per il legame

La zona geografica si estende su un altopiano ondulato corrispondente geologicamente alle formazioni primarie dei contrafforti del Massiccio armoricano e alle più recenti formazioni dell’era secondaria e, in misura minore, dell’era Terziaria, del margine sud-occidentale del bacino parigino. La zona geografica si sviluppa lungo la Loira e i suoi affluenti, Vienne, Indre e Cher, per circa 200 chilometri. Nel 2018 si estendeva su 255 comuni, alcuni dei quali sono famosi per il loro castello.

Le parcelle delimitate per la raccolta presentano suoli scistosi o argillo-scistosi nella parte occidentale e suoli argillo- calcarei (Cenomaniano, Turoniano, Senoniano ed Eocene) nella parte orientale. Questi suoli sono accumunati tutti dalla particolarità di presentare moderate riserve utili di acqua e buone capacità di drenaggio.

Lo stadio geologico del Turoniano è essenziale, essendo all’origine della pietra di tufo il cui sfruttamento, attraverso una moltitudine di cave, ha consentito la costruzione dei castelli della Loira e, più in generale, dell’intero patrimonio architettonico della regione, lasciando così innumerevoli cavità. Tali cave sono diventate cantine, con una temperatura e un’umidità costanti, dedicate alla coltivazione di funghi e alla conservazione del vino.

Il clima è oceanico, con alcune sfumature. Il margine orientale, corrispondente alla zona viticola di Sologne, ha un’influenza più continentale con precipitazioni annuali cumulative leggermente superiori rispetto al resto della zona geografica e comprese tra 550 millimetri e 650 millimetri. A ovest, dove l’influenza oceanica è più marcata, le temperature sono regolari, gli inverni sono miti e il caldo estivo rimane moderato. Al contrario, verso est, le escursioni termiche tendono ad aumentare. In questo contesto generale, la rete idrografica costituita dalla Loira e dai suoi affluenti svolge un ruolo di regolatore termico.

b) Descrizione dei fattori umani rilevanti per il legame

La storia di questa zona vitivinicola è relativamente antica ed è legata allo sviluppo di numerosi monasteri e abbazie fortemente radicati nella regione. Saint Grégoire de Tours, nella sua opera «Histoire de », riporta nel VI secolo una vasta coltivazione della vite in questa regione e l’uso di «traquettes» (spaventapasseri) per scacciare gli uccelli quando le uve sono mature. Questa zona vitivinicola conosce il suo pieno sviluppo nel XVII e XVIII secolo, grazie al commercio sviluppato dagli olandesi. In effetti, questi ultimi, disponendo di una flotta importante, percorrono la Loira per venire ad approvvigionarsi di vini, soprattutto bianchi, a Ponts-de-Cé, a Saumur, a Vouvray, sviluppando così un mercato di vini di qualità per i «vini per il mare». 21.2.2020 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea C 58/19

La produzione di vini spumanti risale all’inizio del XIX secolo e ha origine nella scoperta della particolarità dei vini di Saumur, ottenuti dal vitigno Chenin B, di sviluppare una seconda fermentazione. Molto presto, consapevole di tale particolarità e della sua sorprendente somiglianza con i vini dello «Champagne», Jean-Baptiste Ackerman sviluppa, a partire dal 1811, la produzione di vini spumanti secondo il metodo tradizionale. Nel 1838 una commissione incaricata di esaminare i prodotti presentati alla fiera industriale di Angers dichiara: «Questi vini sono perfettamente chiari e limpidi; la loro schiuma è bianca, vivace e frizzante...È dimostrata la possibilità di produrre qui da noi vini dello stesso livello di quelli dello Champagne».

In meno di mezzo secolo, l’effetto di emulazione prodotto da questi primi risultati fa sì che molti imprenditori si affidino al parere della commissione. Nascono così le «Grandes Maisons» (grandi cantine): «Veuve Amiot», «Bouvet- Ladubay», «Langlois-Château» e «Monmousseau». Le cavità scavate per l’estrazione del tufo diventano i luoghi privilegiati di elaborazione dei vini spumanti. Si scavano persino gallerie adibite unicamente alla conservazione delle bottiglie. Gli anni 1845-1875, grazie all’aumento del tenore di vita dei francesi e allo sviluppo delle ferrovie, sono quelli dell’apertura di nuovi orizzonti commerciali per i produttori di vini spumanti. Nel 1874 sono 4 milioni le bottiglie spedite in tutta Europa e il XX secolo vede crescere la fama dei vini spumanti della Valle della Loira.

La denominazione di origine controllata «Crémant de Loire» viene riconosciuta con decreto del 17 ottobre 1975. I produttori avevano già da tempo dimostrato quanto fosse importante il rispetto della materia prima nel contesto della produzione di vini spumanti. Con l’adozione delle norme di produzione stabilite in tale decreto, i produttori dimostrano di prediligere la raccolta manuale, la collocazione delle uve intere nella pressa, una pressatura delicata e un periodo di conservazione piuttosto lungo «sur lattes»(su listelli).

Nel 2009 la produzione annua è stata di 13 milioni di bottiglie.

2. Informazioni sulla qualità e le caratteristiche del prodotto

Il «Crémant de Loire» è un vino spumante prevalentemente bianco e in misura minore rosato. Presenta un’effervescenza regolare composta da serie di bolle fini, delicate e persistenti. Al naso evoca spesso aromi di fiori bianchi mescolati a note fruttate quali pesca o albicocca. Al palato si presenta raffinato e armonioso, con una buona combinazione di freschezza e dolcezza.

3. Interazioni causali

La zona vitivinicola si è sviluppata sotto l’influenza della rete idrografica della Loira, per quasi 200 chilometri. Le variazioni mesoclimatiche, all’interno della zona geografica, e i contesti pedologici estremamente diversi, hanno consentito ai produttori di favorire l’impianto di vitigni diversi in linea con le loro caratteristiche. Tale diversità dei contesti viticoli presenta vantaggi non trascurabili per gli assemblaggi nella produzione di cuvée.

Grazie in particolare alla capacità dei vini ottenuti dal vitigno Chenin B di effettuare una seconda fermentazione, i produttori, in particolare quelli di Saumur e Vouvray, hanno imparato a controllare la formazione di spuma naturale in bottiglia. Forti di tale successo e consapevoli di elaborare un prodotto rinomato, i produttori osservano e sviluppano tecniche che consentono di garantire una qualità ineccepibile. La presenza di cantine scavate nel tufo ha costituito quindi un fattore favorevole allo sviluppo della produzione di questi vini che richiede ampi spazi temperati per la conservazione e la manipolazione.

Le condizioni di produzione legate alla raccolta, in particolare al trasporto delle uve vendemmiate, sono finalizzate a rispettare l’integrità delle uve fino alla fase di pressatura e a limitare i fenomeni di ossidazione. La pressatura effettuata in un ambiente appositamente adibito, con attrezzature adeguate, seguendo norme che definiscono un rapporto preciso tra il peso delle uve vendemmiate utilizzate e il volume dei mosti estratti, garantiscono la qualità e la limpidezza dei succhi così ottenuti. Forti dell’esperienza acquisita nel corso di oltre un secolo, i produttori di vini spumanti possiedono competenze altissime nella composizione delle loro cuvée. Un lungo periodo di affinamento consente al vino di sviluppare le proprie caratteristiche aromatiche, la propria complessità e la propria finezza.

Un viticoltore dell’Anjou, negli anni Ottanta, ha affermato: «Il Crémant de Loire è il frutto di moderne tecniche utilizzate per servire meglio la tradizione». La reputazione di tale vino spumante, bianco o rosato, di cui si fregia la Valle della Loira e destinato sia al mercato nazionale che all’esportazione, non cessa di crescere. C 58/20 IT Gazzetta uff iciale dell’Unione europea 21.2.2020

9. Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Etichettatura Quadro normativo: legislazione nazionale. Tipo di condizione ulteriore: disposizioni supplementari in materia di etichettatura. Descrizione della condizione: Tutte le menzioni facoltative il cui utilizzo, in virtù delle disposizioni dell’Unione, può essere regolamentato dagli Stati membri, sono iscritte sulle etichette con caratteri le cui dimensioni non superano, né in altezza né in larghezza, il doppio di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata. Il nome della denominazione di origine controllata può essere integrato dalla denominazione geografica «Val de Loire». Le dimensioni dei caratteri di tale denominazione geografica non superano, né in altezza né in larghezza, i due terzi di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata. Il nome della denominazione di origine controllata è scritto sul tappo, sulla parte contenuta nel collo della bottiglia. L’etichettatura dei vini che beneficiano della denominazione di origine controllata può precisare il nome di un’unità geografica più piccola a condizione: — che si tratti di una località accatastata; — che essa figuri nella dichiarazione di raccolta. Il nome della località accatastata è stampato con caratteri le cui dimensioni non superano, né in altezza né in larghezza, la metà di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

Confezionamento Quadro normativo: legislazione nazionale. Tipo di condizione ulteriore: confezionamento nella zona geografica delimitata. Descrizione della condizione: I vini sono ottenuti mediante seconda fermentazione in bottiglie di vetro. L’imbottigliamento in bottiglie di vetro, nelle quali avviene la fermentazione secondaria, viene effettuato a partire dal 1° dicembre successivo alla raccolta. La durata di conservazione in bottiglia su fecce non può essere inferiore a 9 mesi. I vini sono ottenuti e commercializzati in bottiglie all’interno delle quali è avvenuta la fermentazione secondaria, fatta eccezione per i vini venduti in bottiglie di volume inferiore o uguale a 37,5 centilitri o superiore a 150 centilitri. I vini sono commercializzati al consumatore dopo un periodo minimo di affinamento di 12 mesi dalla data di imbottigliamento.

Link al disciplinare del prodotto

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-baeb17d6-5e61-48e0-ab86-d4c28e387778.