Anno XL - N. 257 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - art. 1, c. 1 - D.L. n. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 - n. 46 - Filiale di Varese 51 Serie Ordinaria - Lunedı` 20 dicembre 2010
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
Si informa che dall’1 gennaio 2011 il BURL sara` disponibile esclusi- vamente in formato digitale con validita` legale, consultabile dal sito www.bollettino.regione.lombardia.it
Avviso di rettifica n. 51/01-Se.O. 2010 [4.5.0] Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente interventi normativi in materia di attivita` di estetista», pubbli- cata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 49 Se.O. del 16 novembre 2010 ...... 3745
A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/93 [1.3.0] Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale ...... 3745 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/94 [5.3.2] Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG)...... 3746 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/95 [3.2.0] Mozione concernente interventi presso il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la disciplina delle profes- sionisanitarie...... 3748 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/96 [1.1.1] Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla Regione Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni lombardi...... 3748 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/97 [1.1.3] Mozione concernente l’invito alla Regione a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte del tassista milanese LucaMassari...... 3749 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/98 [1.1.3] Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di buon vicinato con le autorita`elvetiche...... 3749 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/99 [4.6.1] Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari di provenienza locale ...... 3750 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/100 [4.7.3] Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle donne ..... 3750
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto presidente Regione Lombardia 13 dicembre 2010 - n. 12996 [1.3.3] Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Gravedona ..... 3751 Decreto presidente Regione Lombardia 14 dicembre 2010 - n. 13063 [1.3.3] Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo .... 3751 Decreto presidente Regione Lombardia 14 dicembre 2010 - n. 13070 [1.3.3] Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Germasino ...... 3752
4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato 1.3.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali 5.3.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Cave e torbiere 3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanita` 1.1.1 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Rapporti Stato-Regioni 1.1.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Affari di politica internazionale e comunitaria 4.6.1 SVILUPPO ECONOMICO / Attivita` terziarie / Commercio 4.7.3 SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro / Pari opportunita` 1.3.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali / Circoscrizioni comunali e provinciali – 3742 – Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria N. 51 - Lunedı` 20 dicembre 2010 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre 2010 - n. 9/876 [4.1.0] Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno 2010 (l.r. n. 25/2007) ...... 3752 Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre 2010 - n. 9/939 [3.2.0] Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009 . . 3753 D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza Decreto dirigente struttura 9 dicembre 2010 - n. 12919 [2.4.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento degli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2011 a titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del tasso di inflazione programmata ..... 3768 Decreto dirigente struttura 10 dicembre 2010 - n. 12960 [4.0.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambien- te, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione ProgettoAMICA...... 3769 Decreto dirigente struttura 15 dicembre 2010 - n. 13125 [4.1.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani» – Anno 2010 ...... 3771 D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12355 [4.0.0] Concessione dei contributi per la redazione dei business plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autorizzazione alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria alla liquidazione (IV provvedimento) ...... 3797 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12361 [4.0.0] Non ammissione della societa` Display s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 ...... 3798 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12362 [4.0.0] Non ammissione della societa` Cisart Engineering Project Aluminium Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 3799 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12363 [4.0.0] Non ammissione della societa` 4Service Italia s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 ...... 3800 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12364 [4.0.0] Non ammissione della societa` Alv S.p.A. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013...... 3800 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12365 [4.0.0] Non ammissione della societa` Officina Meccanica Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . 3801 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12410 [4.0.0] Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle candidature ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali ed esclusione delle candidature non ammes- se (III provvedimento attuativo del d.d.u.o. 4290/2010 e 5598/2010) ...... 3802 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12442 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.TEC Engineering s.r.l...... 3809 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12443 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A...... 3810 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12444 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roadrunnerfoot Engineering s.r.l ...... 3811 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12445 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applica- zioni Industriali (CISI) s.c.r.l ...... 3812 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12555 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono Elettronica Internazionale s.r.l ...... 3813 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12598 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tricot s.r.l ...... 3814 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12599 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l...... 3816
4.1.0 SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali 3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanita` 2.4.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Demanio e patrimonio 4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO Bollettino Ufficiale – 3743 –
Serie Ordinaria N. 51 - Lunedı` 20 dicembre 2010
Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12600 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l ...... 3817 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12601 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali Fratelli s.r.l...... 3818 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12602 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l...... 3819 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12607 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Sistemi S.p.A...... 3821 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12609 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pegasus Microdesign s.r.l...... 3822 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12610 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo Gavazzi Space S.p.A...... 3823 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12611 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati Group s.r.l...... 3824 Decreto dirigente unita` organizzativa 3 dicembre 2010 - n. 12697 [4.4.0] Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND – 1º provvedimento delle domande ammesse e non ammesse e approvazione linee guida di rendicontazione ...... 3825 Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2010 - n. 12429 [4.5.0] Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internaziona- lizzazione» ...... 3851 D.G. Agricoltura Decreto dirigente unita` organizzativa 3 dicembre 2010 - n. 12811 [4.3.1] Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione ...... 3852 D.G. Ambiente, energia e reti Decreto direttore generale 3 dicembre 2010 - n. 12843 [5.3.4] Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’assegnazione di contributi agli Enti pubblici per interventi di mobilita` sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio 2010 – Proroga dei termini per la presentazione delle domande di contributo ...... 3853 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12563 [5.3.1] Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il completamento delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del 19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564 del 17 marzo 2010, da realizzarsi presso l’area di proprieta` Nylstar s.r.l. in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno Dugnano e Varedo ...... 3854 Decreto dirigente struttura 24 novembre 2010 - n. 11946 [5.0.0] Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi» da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) – Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di compatibilita` ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 . . 3854 Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2010 - n. 12441 [5.0.0] Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una capacita` complessiva di 5.780 capi, in localita` Ca’ Matta nel Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Sturla Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilita` ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 ...... 3855 D.G. Casa Decreto dirigente struttura 13 dicembre 2010 - n. 13054 [5.1.2] Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato»...... 3856 D.G. Cultura Decreto dirigente struttura 20 ottobre 2010 - n. 10611 [3.5.0] Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 – Anno 2010 – D.d.s. 9 febbraio 2010, n. 976 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 – Bilancio 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00...... 3868 Decreto dirigente struttura 27 ottobre 2010 - n. 10906 [3.5.0] Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o di interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno 2010 – D.d.s. n. 1024 del 9 febbraio 2010 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 153.750,00 . . . 3873
4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO 4.4.0 SVILUPPO ECONOMICO / Industria 4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato 4.3.1 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario 5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento 5.3.1 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Beni ambientali e aree protette 5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO 5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica 3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita` culturali – 3744 – Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria N. 51 - Lunedı` 20 dicembre 2010
Decreto dirigente struttura 29 novembre 2010 - n. 12211 [3.4.0] Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r. 39/74 e l.r. 1/2000 – Anno 2010 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 120.000,00...... 3878 Decreto dirigente struttura 13 dicembre 2010 - n. 13052 [3.5.0] Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre 2010 n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare progetti ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre 2010 – Approvazione dei criteri, delle modalita` d’intervento e degli strumenti per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima guerra mondiale in Lombardia ex l.r. 28/2008»...... 3880 D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarieta` sociale Decreto direttore generale 10 dicembre 2010 - n. 12948 [3.1.0] Modalita` di erogazione dei contributi alle famiglie di persone con disabilita` o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazione ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per l’anno 2010 ...... 3881 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 3 dicembre 2010 - n. 12689 [3.3.0] L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione graduatoria e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per l’acquisto di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno 2010 – Assunzione di spesa e contestuale liquida- zione di A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428 ...... 3884 Decreto dirigente struttura 3 dicembre 2010 - n. 12770 [3.3.0] Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio 2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul Capitolo 2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno 2010 ...... 3886
3.4.0 SERVIZI SOCIALI / Diritto allo studio 3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita` culturali 3.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza 3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale Bollettino Ufficiale – 3745 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
[BUR2010011] [4.5.0] Avviso di rettifica n. 51/01-Se.O. 2010 Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente A) CONSIGLIO REGIONALE interventi normativi in materia di attivita` di estetista», pubblicata [BUR2010012] [1.3.0] sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 49 Se.O. del D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/93 16 novembre 2010 Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accer- tamento fiscale Al primo alinea del dispositivo di cui alla d.c.r. richiamata in oggetto, al posto di «.. di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16 dicem- Presidenza del Vice Presidente Nicoli Cristiani bre 1983, n. 73..», si legga «... di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16 IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA dicembre 1989, n. 73..». Vista la mozione n. 23 presentata in data 20 settembre 2010 A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano Delibera – di approvare la mozione n. 23 concernente la partecipazio- ne dei Comuni all’accertamento fiscale, nel testo che cosı` re- cita: «Il Consiglio regionale della Lombardia Premesso che: – l’art. 1 del d.l. 30 settembre 2005, convertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, successivamente modificato dal d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, prevede la partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale riconoscendo a questi il 33 per cento delle imposte erariali, oltre sanzioni ed interessi, effettivamente riscosse sulla base della suddetta partecipazione; – il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 187461 del 3 dicembre 2007 ha introdotto una prima discipli- na riguardante le modalita` con le quali dovra` realizzarsi la par- tecipazione dei Comuni all’attivita` di accertamento fiscale; – la Regione Toscana, con la l.r. del 23 dicembre 2009, n. 77, all’art. 1 ha previsto la possibilita` di riconoscere il 50 per cento delle imposte regionali, oltre sanzioni ed interessi, riscosse in base all’attivita` di partecipazione dei Comuni all’accertamento attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione con la Regione; – sulla principale stampa nazionale e lombarda sono, da ulti- mo, apparsi numerosi articoli sulla sottoscrizione di una conven- zione di collaborazione tra il Comune di Milano e l’Agenzia delle Entrate della Lombardia che riportano dati molto significativi sul- la portata degli accertamenti effettuati sulla base della colla- borazione con i Comuni; – da quanto emerso sulla suddetta stampa, quasi tutti i capo- luoghi di Provincia lombardi hanno gia` sottoscritto la convenzio- ne con l’Agenzia delle Entrate oltre ad un riguardevole numero di Comuni (oltre 50); – nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate organizzera` dei corsi di formazione per i funzionari dei Comuni lombardi che hanno sottoscritto la convenzione; – ormai da numerosi anni e` stato chiesto allo Stato da parte delle Regioni di essere coinvolte nell’accertamento fiscale; Considerato che: – gli ultimi tagli alla spesa locale hanno notevolmente ridotto le finanze sia delle Regioni che dei Comuni; – il fenomeno della collaborazione dei Comuni all’accerta- mento sia assumendo dimensioni di indubbio interesse; – dagli accertamenti emessi sulla base delle segnalazioni dei Comuni lombardi anche la Regione avra` i suoi benefici in termi- ni di maggiori imposte regionali incassate (IRAP, addizionale re- gionale, bollo auto, etc.); – i Comuni potrebbero avere un ulteriore importante stimolo ad aumentare l’attivita` di collaborazione, dedicando maggiori risorse a tale attivita` qualora venissero incentivati con l’ulteriore partecipazione alle entrate tributarie regionali e di conseguen- za anche la Regione ne trarrebbe indubbio beneficio; – i benefici economici a favore della Regione sulla base del coinvolgimento dei Comuni deriverebbero non solo dall’au- mento delle entrate tributarie, ma anche dall’emersione dell’il- legittima fruizione di agevolazioni da parte di soggetti che, alla luce delle informazioni ottenute dai Comuni, risultano non avere i prescritti requisiti; – l’attivita` di formazione indirizzata dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni potrebbe essere indirizzata anche ai dipendenti della Regione; – l’art. 18, comma 9, del d.l. 78/2010 sancisce che le quote delle maggiori somme derivanti dalla suddetta partecipazione dei Comuni sono trasferite dallo Stato alle Regioni a statuto ordi- nario, a quelle a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano, e che su tali somme spetta ai predetti enti – 3746 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 riconoscere ai Comuni le somme dovute a titolo di partecipa- – in particolare a pagina 4, sono riportate esattamente le se- zione all’accertamento; guenti affermazioni: “nella fattispecie di cui e` causa, la decisio- – le Regioni possano svolgere una funzione di coordinamento ne del Consiglio di stralciare dal Piano cave dell’ambito ATEg38 e sostegno ai Comuni, nonche´ mettere a loro disposizione stru- risulta assolutamente priva di motivazione, soprattutto in relazio- menti tecnici, amministrativi e informatici finalizzati ad una effi- ne alla gia` ricordata circostanza che sia la Provincia di Berga- cace lotta all’evasione fiscale; mo sia la Giunta, ma anche a ben vedere la stessa Commissio- ne consiliare, si erano espresse a favore dell’inserimento del – i proventi degli accertamenti dovrebbero essere equamen- nuovo ambito, per cui la decisione finale di stralcio dell’ambito te divisi fra tutti i livelli istituzionali che partecipano al recupero medesimo avrebbe dovuto essere supportata da una motiva- dell’evasione fiscale; zione che desse atto delle ragioni tecniche e giuridiche ma non Impegna la Giunta regionale certo politiche che inducevano l’organo consiliare di stia – ad attivare, qualora arrivassero tributi dall’azione di accer- scelta”; tamento fiscale dei Comuni, un tavolo istituzionale congiunto – inoltre a pag. 6 si legge: “per effetto della presente senten- tra Regione, Comuni lombardi e Agenzia delle Entrate della za, resta ovviamente salvo il potere del Consiglio regionale di Lombardia per definire i termini per la sottoscrizione di una con- determinarsi nuovamente in merito all’ATEg38 del Piano cave venzione che consenta alla Regione di riconoscere ai Comuni della Provincia di Bergamo, nel rispetto pero` dell’obbligo di mo- il 50 per cento delle maggiori imposte regionali incassate sulla tivazione e dello svolgimento di un’adeguata istruttoria, come scorta della loro partecipazione all’accertamento fiscale; esposto nella presente pronuncia”; – a prevedere una normativa regionale idonea a disciplinare Preso atto che: le modalita` di intervento della Regione all’attivita` di partecipa- – a seguito della sentenza del TAR, la Regione Lombardia non zione all’accertamento fiscale; ha fatto ricorso al Consiglio di Stato; – a sollecitare l’approvazione di una normativa statale ido- – durante l’audizione dell’ARPA in commissione VI in data 9 nea a disciplinare le modalita` di intervento della Regione all’at- dicembre 2009 sono state confermate una serie di perplessita` tivita` di partecipazione all’accertamento fiscale sui tributi era- riguardo al progetto per quanto riguarda gli aspetti ambientali; riali e che la medesima normativa preveda, inoltre, l’erogazione – Regione Lombardia con delibera n. 11016 del 13 gennaio alla Regione dei tributi erariali riscossi grazie agli accertamenti 2010 ad oggetto “Ottemperanza alla sentenza del TAR della fiscali compiuti.». Lombardia n. 3734/2009 del 5 maggio 2009 con l’inserimento nel Il vice presidente: Franco Nicoli Cristiani Piano cave della Provincia di Bergamo dell’ATEg38 in Comune Il consigliere segretario: Carlo Spreafico di Caravaggio”, ha definito la seguente prescrizione: “di assog- Il consigliere segretario provvisorio: gettare il progetto dell’ATEg38 a valutazione d’impatto ambien- Renzo Bossi tale, ai sensi del d.lgs. 152/2006, e s.m.i., nella quale dovranno Il segretario dell’Assemblea consiliare: essere esaminati adeguatamente gli aspetti geologici, stratigra- Mario Quaglini fici e idrogeologici con particolare riferimento alle integrazioni e aggiornamenti indicati nella nota dell’ARPA, prot. 148856 [BUR2010013] [5.3.2] dell’11 novembre 2009”; D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/94 Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio Richiamando le motivazioni tecniche qui allegate e sostenute di Caravaggio (BG) da una vasta mobilitazione da parte dei sindaci del circondario cremasco e della Provincia di Bergamo e di numerose associa- Presidenza del Presidente Boni zioni e categorie economiche in particolare quelle agricole, contro la realizzazione della cava stessa; IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la mozione n. 5 presentata in data 10 giugno 2010; Impegna la Giunta regionale Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale; – a considerare le motivazioni qui allegate; A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazio- – ad approfondirle comunque in sede di conferenza di servizi ne a scrutinio segreto, che da` il seguente risultato: o attraverso uno studio d’impatto ambientale, il piu` completo possibile, in modo da dimostrare l’assoluta non idoneita` del sito • consiglieri presenti: n. 69, ad ospitare una cava; • consiglieri votanti: n. 69, – a chiedere alla commissione consiliare competente l’aper- • voti favorevoli: n. 35, tura di una nuova adeguata istruttoria, sulla base delle risultan- • voti contrari: n. 34, ze esposte dall’ARPA, dal documento tecnico allegato e dalle risultanze di eventuali audizioni con i portatori di interesse dei • astenuti: n. //; territori coinvolti, a partire dai sindaci e dalle categorie econo- Delibera miche.». – di approvare la mozione n. 5 concernente l’apertura di una Il presidente: Davide Boni nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG), nel testo che cosı` Il consigliere segretario: Carlo Spreafico recita: Il consigliere segretario provvisorio: Renzo Bossi «Il Consiglio regionale della Lombardia Il segretario dell’Assemblea consiliare: Premesso che: Mario Quaglini – il 14 maggio 2008 il Consiglio regionale ha approvato con ——— • ——— delibera n. 619 il Piano cave della Provincia di Bergamo; – lo stesso Piano cave e` stato approvato con una serie di DOCUMENTO DI SINTESI DA UTILIZZARE PER L’APERTURA emendamenti che prevedevano la soppressione di alcuni am- DI UNA NUOVA E ADEGUATA ISTRUTTORIA biti territoriali estrattivi proposti; CIRCA LA CAVA DI CARAVAGGIO (ATEg38) – in particolare, uno degli emendamenti accolti ha compor- PREMESSA tato la soppressione dell’ATEg38, noto come ambito estrattivo Negli scorsi anni e` stato eseguito uno studio idrogeologico ed nel Comune di Caravaggio, con 36 voti favorevoli e 26 voti con- agronomico finalizzato a valutare la compatibilita` ambientale trari; e le alterazioni idrogeologiche prodotte dall’apertura di una Considerato che: cava per inerti (sabbia e ghiaia), le cui caratteristiche sono trat- te dal Nuovo Piano Cave 2003-2012 della Provincia di Bergamo, – a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regiona- ai sensi della l.r. 14/98. le del Piano cave di Bergamo alcuni operatori sono ricorsi al ` TAR della Lombardia per chiedere il reintegro dei siti cassati; E evidente che la Cava ATEg38, localizzata sul territorio di Ca- ravaggio (BG) ma di fatto collocata a ridosso della Provincia di – per quanto riguarda l’ATEg38, l’impresa Edile Luigi Cividini Cremona in uno dei territori piu` ricchi d’acqua, se realizzata ha presentato ricorso; andra` ad interessare l’ambiente dei fontanili con tutta una serie Vista: di ricadute negative di carattere economico che colpira` pe- – la sentenza del TAR Lombardia n. 3734 del 5 maggio 2009 santemente gli agricoltori e i consorzi irrigui. con la quale viene accolto il ricorso della ditta Luigi Cividini per La presente relazione vuole, in modo molto sintetico, mettere l’annullamento della sopracitata d.c.r. 619/2008 nella parte in a disposizione degli elementi tecnici affinche´ possa essere av- cui il Consiglio regionale ha disposto lo stralcio dal piano cave viata un’adeguata istruttoria che porti a conclusioni che giusti- dell’ambito territoriale estrattivo – ATEg38 – in Comune di Cara- fichino l’esclusione della stessa cava dal Piano Cave della Pro- vaggio; vincia di Bergamo. Bollettino Ufficiale – 3747 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
I dati dell’ATE Ambito Territoriale Estrattivo g38 nella scheda proposta dal Piano Provinciale sono i seguenti: Caratteristiche dell’Ambito Territoriale Estrattivo ATEg38: • superficie: 13 ha; • soggiacenza falda: 1 m; • presenza lungo i margini est ed ovest di una roggia; • cascine sparse all’intorno; • strade campestri. Riserve e produzioni (m3): • riserve stimate: 2.400.000 (3.000.000); • produzione prevista nel decennio: 2.000.000 (3.000.000 dopo modifica regionale); • riserve residue: 400.000 (0). Prescrizioni tecniche per la coltivazione: • profondita` massima di escavazione in falda: 25 m dal p.c. (35 m dal p.c.) dopo modifica regionale; • la profondita` massima di escavazione dovra` comunque es- sere definita anche in funzione di apposite indagini dirette inerenti alle caratteristiche stratigrafiche dell’area, alla pre- Figura 1: Piezometria con presenza cava in falda senza di orizzonti argillosi di protezione delle falde, alla pre- In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame, e` senza di risorgive e di pozzi per acqua che captino le stesse stato calcolato il bilancio idrico. falde entro distanze conformi alle norme vigenti. I valori in uscita dalla falda (outflows) e quelli in entrata (in- Prescrizioni tecniche per il recupero ambientale: flows) sono espressi in metri cubi / giorno. • destinazione finale: naturalistica; Il Fontanile Campo dei fiori fornisce una portata di 12.437 3 • recupero scarpate: rinverdimento e creazione di zone u- m /g, ossia 144 l/s si rileva una riduzione di 19 l/s, pari al 12%. mide; Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.126 m3/g, ossia 25 l/s, si rileva una riduzione di 1 l/s, pari al 6%. • recupero fondo cava: a laghetto. Ulteriori prescrizioni: • la progettazione e la realizzazione degli interventi dovra` garantire la contestualita` delle fasi di coltivazione e recu- pero, la presenza di fasce alberate con funzione di barriera naturale per l’abbattimento dei rumori in fase di coltivazio- ne e di schermatura e di ripristino ambientale nelle fasi suc- cessive di recupero e post-operam, l’accessibilita` delle sponde in condizioni di sicurezza, la percorribilita` pedonale lungo il perimetro, l’accesso al corpo d’acqua anche con mezzi d’opera e di soccorso, per interventi; • gli interventi dovranno essere progettati e realizzati tenen- do conto delle necessita` di prevedere una morfologia del fondo del bacino che, pur entro la massima profondita` di escavazione consentita sia comunque compatibile con la necessita` di garantire i migliori risultati in termini idrobiolo- gici; • la convenzione con il Comune dovra` prevedere e regola- mentare gli interventi di manutenzione del bacino successi- vamente al completamento del recupero ed alla dismissio- ne della cava come tale. Figura 2: Bilancio di flusso del Fontanile Campo dei fiori Sulla base di dati geologici, geomorfologici, idrogeologici e La presenza della cava in falda determina un abbassamento dei parametri degli acquiferi, ricavati mediante l’elaborazione calcolato di circa 50 cm al limite di monte della cava, e di 5 di acquisizioni dirette in campagna e dati bibliografici, e` stato cm nei pressi del Fontanile Campo dei Fiori. ricostruito il modello concettuale previsionale della presenza di cava in falda, ottenendo una stima delle perturbazioni indotte dallo scavo. Bilancio di flusso senza il lago di cava In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame, e` stato calcolato il bilancio idrico. I valori in uscita dalla falda (outflows) e quelli in entrata (inflows) sono espressi in metri cubi / giorno. Il Fontanile Campo dei Fiori fornisce una portata di 14.063 m3/g, (163 l/s). Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.258 m3/g, (26 l/s). I Fontanili della Morgola forniscono una portata di 7.306 m3/g, ossia 85 l/s. Simulazione di scenari futuri: bilancio di flusso con il lago di cava L’introduzione della cava in falda comporta la modificazione freatimetrica della falda con la relativa variazione dei livelli in corrispondenza delle teste dei fontanili e il fondo di quest’ultime. Figura 3: Simulazione dell’abbassamento Le influenze sono quantificate in dislivelli espressi in cm. L’aspet- del livello piezometrico in 4 pozzi posti in sequenza to piu` importante risulta comunque la traduzione di tali variazio- ni di livello in variazioni di portata mediante il calcolo dei bilan- Sempre trattando il bilancio idrico della prima falda non va cio di massa delle celle interessate da ciascun fontanile. sottovalutata l’uscita provocata dal l’evaporazione dell’acqua – 3748 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 dal lago di cava. Considerandola stimabile nell’ordine di 5 Delibera mm/g (memorie dell’Istituto Italiano di Idrobiologia – dott. De – di approvare la mozione n. 37 concernente interventi pres- Marchi, 1977) si calcola una portata uscente dalla falda di 6-7 so il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la l/s. disciplina delle professioni sanitarie, nel testo che cosı` recita: E` possibile stimare la quantificazione delle perdite di capacita` dell’acquifero in una percentuale compresa tra il 12% ed il 15%. «Il Consiglio regionale della Lombardia Questo significa che i comprensori irrigui a valle (Guadazzola Premesso che: e Molinara), sarebbero privati di un’apporto di acqua di pari – la legge 1 febbraio 2006, n. 43 ha cercato di dettare una entita` con notevoli ripercussioni sull’autonomia irrigua attual- disciplina organica e sistematica nel settore delle professioni sa- mente garantita dai fontanili di una vasta porzione di territorio nitarie; ca. 650 Ha. – come e` noto, le professioni sanitarie, pur rappresentando Considerazioni sul tessuto agronomico un nodo cruciale dell’assistenza sanitaria, sono state finora re- Le caratteristiche agronomiche sono state rilevate in situ allo golate da una disciplina non adeguata; scopo di evidenziare la necessita` di protezione delle biocenosi Considerato che: di alcuni fontanili e rogge, la salvaguardia paesistica e ambien- – provvedimenti di diverso rango normativo, tra loro non tale ed, infine, per la tutela del reddito agricolo di un lembo di coordinati ed eterogenei, hanno per lungo tempo ostacolato pianura che si estende ben oltre la ristretta zona d’indagine, lo sviluppo delle professioni sanitarie, impedendo una loro evo- interessando diversi Comuni, per giungere fino alle porte di luzione conforme ai piu` recenti mutamenti del sistema sanitario; Crema. – le importanti innovazioni previste dalla legge 43/2006 riman- Considerazioni finali gono ancora oggi inattuate; La ricca e complessa vegetazione, con la fauna un tempo – il superamento di quella situazione di disparita` di trattamen- comune ovunque, ai nostri giorni si va sempre piu` rarefacendo, to tra le professioni sanitarie gia` organizzate in ordini e collegi e a causa dell’intensificazione dell’agricoltura e del crescente in- quelle che ancora non presentano tali articolazioni, e` destinato quinamento delle acque superficiali dei canali, trovando nei ad influire positivamente sia sulla lotta all’abusivismo che sulla fontanili una delle ultime aree rifugio. promozione della qualita` delle prestazioni erogate; I fontanili e il loro bosco sono quindi elementi di strategica Preso atto che: importanza nella difesa e salvaguardia di elementi oramai unici in queste porzioni di pianura, non solo dal punto di vista naturali- – la delega al Governo ad istituire appositi ordini professionali stico e paesaggistico. per ciascuna area organica di professioni sanitarie contenuta nella legge 43/2006 e` scaduta sia nel passaggio dalla XIV alla Conservarla, non e` solo un atto di civilta` e di consapevolezza XV legislatura che nel successivo differimento; dei valori ambientali nella politica del territorio, ma rappresenta il legame con gli usi e le consuetudini di un passato, alla cui – che il ritardo nell’attuazione di questa importante riforma di conservazione si deve dedicare lo stesso impegno che viene settore ha reso necessaria la presentazione di una proposta di profuso nelle conservazione dei beni culturali. legge parlamentare attualmente in discussione alla Commissio- Riconoscimento di una dovuta gratitudine alle generazioni ne Sanita` del Senato della Repubblica; che hanno consentilo, con un lavoro incessante nei secoli, di Invita il Presidente della Regione consegnarci risorse idriche mirabili per l’aspetto idraulico e pae- e il proprio Presidente saggistico. – secondo le rispettive competenze, a chiedere al Governo Anche solo valutando gli aspetti economici dell’intervento e- e al Parlamento un intervento tempestivo per l’approvazione di strattivo proposto, dovrebbero essere attentamente considerati una legge parlamentare volta a recuperare i principi e i criteri di tutti i costi indiretti e le diseconomie procurate al sistema am- riforma contenuti negli obiettivi perseguiti dalla legge 43/2006.». bientale circostante, in quanto: Il presidente: Davide Boni – distrugge i suoli migliori del comprensorio ad elevata riten- Il consigliere segretario: Carlo Spreafico zione idrica e potere protettivo, che risultano adatti alla di- Il consigliere segretario provvisorio: stribuzione di liquami agro-zootecnici, e presentano un’ele- Renzo Bossi vata fertilita` chimica; Il segretario dell’Assemblea consiliare: – interferisce negativamente sulle portate della Roggia Rino Mario Quaglini e Guadazzolo, drenando le acque di questi canali, provo- cando perdite di portata oggi difficilmente determinabili, [BUR2010015] [1.1.1] ma che potrebbero essere significative; D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/96 Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla Regione – determina l’abbassamento della falda a monte dell’inter- Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni lombardi vento e quindi diminuisce le portate dei fontanili Fontana Campo dei Fiori e Fontanine, obbligando i rispettivi Consorzi Presidenza del Presidente Boni a dotarsi di impianti idrovori, con costi d’istallazione, ma so- prattutto di gestione annua che, se scontati all’attualita` e IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA rapportati agli oltre 640 ettari interessati, sono ingenti. Vista la mozione n. 43 presentata in data 9 novembre 2010; L’intervento, infine, e` anche in contrasto con: Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale; – il protocollo d’intesa fra Provincia di Bergamo e Consorzio A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazio- di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, sottoscritto in ne a scrutinio segreto, che da` il seguente risultato: data 21 ottobre 2004, per la collaborazione nella gestione • consiglieri presenti: n. 63, delle risorse idriche, fra le cui finalita` sono previste iniziative di salvaguardia e valorizzazione dei fontanili della bassa • consiglieri votanti: n. 62, pianura; • voti favorevoli: n. 37, – con la l.r. n. 7 del 16 giugno 2003 «Norme in materia di boni- • voti contrari: n. 25, fiche e irrigazione» che, all’articolo 14 impegna la Giunta • astenuti: n. //; regionale a predisporre un apposito progetto fontanili, fina- lizzato alla loro conservazione e valorizzazione; Delibera – Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 2 Misura 216 «Recu- – di approvare la mozione n. 43 concernente le azioni rivolte pero dei fontanili». al sostegno alla Regione Veneto per i danni causati dall’alluvio- Milano, 10 giugno 2010 ne e ai Comuni lombardi, nel testo che cosı` recita:
[BUR2010014] [3.2.0] «Il Consiglio regionale della Lombardia D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/95 Premesso che: Mozione concernente interventi presso il Governo per l’appro- – il Veneto e` stata la Regione piu` colpita dal maltempo dei vazione di una norma nazionale per la disciplina delle professio- primi giorni di novembre e che nei giorni scorsi si sono verificati ni sanitarie gravi eventi alluvionali; Presidenza del Presidente Boni – lo straripamento del Bacchiglione, del Timonchio e di altri IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA corsi d’acqua hanno provocato gravissimi danni al territorio del Vista la mozione n. 37 presentata in data 27 ottobre 2010; Veneto; A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con – ci sono stati diversi feriti e alcuni morti; votazione palese, per alzata di mano – ci sono zone coperte da tre metri di fango e cinquanta Bollettino Ufficiale – 3749 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 chilometri di strade allagate e a tratti interrotte da frane di varia citare il ricordo, nell’azione finalizzata a che non si riproducano entita` ; analoghi episodi, vi e` il mondo politico; – sono stati colpiti centotrenta Comuni, sono state chiuse tre- Verificato che dal sindaco di Milano, dal Presidente della cento imprese, migliaia di abitazioni non sono piu` agibili, solo Giunta della Provincia di Milano, dal Presidente della Giunta nel Comune di Vicenza sono state colpite 5.202 famiglie, sono della Regione Lombardia e da numerosissimi altri esponenti poli- state danneggiate vaste zone agricole e sono state danneg- tici, appartenenti e non ai consessi comunale, provinciale e re- giate scuole, edifici pubblici, Chiese, monumenti, ...; gionale, le prese di posizione, come e` giusto che sia, non sono – anche le Province lombarde hanno avuto danni molto rile- mancate: dalle espressioni di condanna del drammatico gesto vanti a causa del maltempo; a quelle di vicinanza ai familiari della vittima, sino alle enuncia- zioni da parte dei Presidenti dei rispettivi Consigli comunale, pro- Considerato: vinciale, regionale, con l’osservanza di un minuto di silenzio pri- – il quasi completo disinteresse mediatico nei confronti di ma dell’inizio dei lavori; questi gravissimi eventi; Valutato che oltre a mantenere vivo il ricordo della vittima – che la Regione Lombardia, in segno di una sentita e con- occorre che le istituzioni siano propugnatrici di un forte segnale, creta solidarieta` , ha immediatamente inviato la colonna mobile questa volta non piu` solo attraverso le parole ma con fatti con- regionale in aiuto al Popolo Veneto; creti e capaci di lasciare un segno sia nei confronti di coloro – che i Veneti, seguendo l’indole padana che li contraddi- che durante il processo si appurera` siano stati i materiali esecu- stingue, sono abituati a reagire e ad arrangiarsi prima di lamen- tori di tale esecrabile fatto, sia di incidere sull’iter del processo tarsi e non aspettano che qualcun’altro risolva i problemi per che si andra` a celebrare: uno tra questi e` rappresentato dalla loro; costituzione di parte civile, Ritenuto che: Impegna il Presidente della Regione Lombardia – la Lombardia vuole e deve dare il suo supporto al Popolo e la Giunta regionale Veneto, vista anche l’attuale situazione economica non favore- nonche´ si impegna vole; – ad attivarsi nella predisposizione ed attuazione di tutti que- – la Lombardia non puo` accettare che questi eventi passino gli strumenti piu` idonei a garantire e a far sı` che Regione Lom- quasi inosservati dall’opinione pubblica; bardia si costituisca parte civile nel conseguente processo pe- Impegna la Giunta regionale nale, che avra` come principale obiettivo quello di far luce sul- l’intera vicenda che ha portato alla brutale aggressione ed alla – sentite le Province e sulla base della disponibilita` delle orga- successiva morte di Luca Massari, appurandone verita` ere- nizzazioni di volontariato, a implementare l’organico della co- sponsabilita` .». lonna mobile regionale inviata in aiuto al Popolo Veneto; Il presidente: Davide Boni – a diffondere il piu` possibile le informazione relative a questa Il consigliere segretario: Carlo Spreafico drammatica situazione, anche mettendo a conoscenza dei Il consigliere segretario provvisorio: lombardi il numero di conto corrente attivato dalla Regione Ve- Renzo Bossi neto su cui poter versare eventuali contributi di solidarieta` ; Il segretario dell’Assemblea consiliare: – a sostenere il Veneto anche attraverso un contributo eco- Mario Quaglini nomico; [BUR2010017] [1.1.3] – ad aiutare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, le Pro- D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/98 vince e i Comuni lombardi negli interventi per rimediare ai danni Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di del maltempo.». buon vicinato con le autorita` elvetiche Il presidente: Davide Boni Il consigliere segretario: Carlo Spreafico Presidenza del Presidente Boni Il consigliere segretario provvisorio: IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Renzo Bossi Il segretario dell’Assemblea consiliare: Vista la mozione n. 25 presentata in data 30 settembre 2010; Mario Quaglini A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano [BUR2010016] [1.1.3] D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/97 Delibera Mozione concernente l’invito alla Regione a costituirsi parte ci- – di approvare la mozione n. 25 concernente le iniziative a vile nel processo penale per la morte del tassista milanese Luca sostegno di politiche di buon vicinato con le autorita` elvetiche, Massari nel testo che cosı` recita: Presidenza del Presidente Boni «Il Consiglio regionale della Lombardia IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Premesso che: Vista la mozione n. 54 presentata in data 17 novembre 2010; – da qualche tempo si sta diffondendo in territorio elvetico A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con una campagna di carattere razzista che tende ad assimilare i votazione palese, per alzata di mano lavoratori transfrontalieri italiani e lo stesso Ministro Tremonti a soggetti spregevoli: topi che ingrassano nel formaggio svizzero; Delibera – l’iniziativa di stampo razzista e` fortemente offensiva non – di approvare la mozione n. 54 concernente l’invito alla Re- solo verso gli oltre 45.000 lavoratori transfrontalieri ma anche nel- gione a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte la sua stereotipata xenofobia verso l’intero popolo italiano; del tassista milanese Luca Massari, nel testo che cosı` recita: Considerato che: «Il Consiglio regionale della Lombardia – i rapporti di buon vicinato sono stati l’elemento che nel pas- Premesso che dopo un mese di coma, alle 12.07 dell’11 no- sato hanno permesso la crescita economica e sociale delle ri- vembre 2010, e` stata battuta dalle agenzie di stampa la notizia spettive comunita` ; della morte di Luca Massari, il tassista di 38 anni massacrato di – la continua integrazione e l’accoglienza hanno da sempre botte al quartiere Stadera di Milano; caratterizzato le comunita` civili e la Svizzera per molte persone Constatato che questa, come molte altre, rappresenta una oppresse nei propri Paesi ha rappresentato nel passato una pos- morte assurda per le dinamiche sviluppatesi e per la violenza sibile meta; perpetrata; – il flusso dei lavoratori transfrontalieri e gli scambi di confine Considerato che sia il barbaro pestaggio cui Luca Massari e` rappresentano una reciproca ricchezza non solo economica stato sottoposto sino alla morte, sia tutto cio` che intorno ad esso ma anche culturale e sociale; e` ruotato, non puo` rimanere confinato nell’ambito comunale in – i sentimenti di chiusura e paura verso il diverso si fanno piu` cui il drammatico episodio si e` verificato: Milano; acuti nei momenti di incertezza economica, ma vanno com- Preso atto che tale delitto propone uno spaccato della socie- battuti con le armi della democrazia e della tolleranza, le uni- ta` ,ilpiu` doloroso ed inquietante, di cui ciascun cittadino po- che che permettono alle comunita` di riprendere a crescere e trebbe potenzialmente ritrovarsi vittima e che per l’incredibile svilupparsi; crudelta` incarnata e per l’insensatezza dei gesti compiuti, non Ribadito il valore della tolleranza e condannate con fermezza puo` essere sottaciuta; tutte le manifestazioni di intolleranza, xenofobia e razzismo, da Atteso che tra i primi soggetti cui e` affidato il compito di eser- qualunque parte esse vengano; – 3750 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
Impegna la Giunta regionale – l’utilizzo di prodotti a “chilometro zero” nell’ambito della ri- – ad attuare tutte le iniziative affinche´ siano tutelate e raffor- storazione scolastica puo` diventare un momento educativo per zate le relazioni di buon vicinato tra le comunita` confinanti e promuovere corrette abitudini alimentari favorendo anche la siano tutelati i diritti di tutti i cittadini; salvaguardia delle culture eno-gastronomiche lombarde; – ad attivarsi presso il nostro Governo perche´ sia manifestata – l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilo- alle autorita` elvetiche il profondo disagio delle nostre comunita` metro zero” puo` avere ricadute positive in termini di sostenibilita` , e siano tempestivamente attivate tutte le iniziative tese a riaffer- anche attraverso la riduzione dell’impatto ambientale legato al mare il reciproco rispetto culturale e morale tra le rispettive co- trasporto ed alla conservazione dei prodotti; munita` ; – incentivando il consumo di prodotti a “chilometro zero”, in- – a promuovere con le competenti autorita` cantonali tutte direttamente si va a sostenere i produttori locali lombardi e le quelle iniziative volte a favorire una effettiva integrazione tra le piccole e medie imprese di trasformazione alimentare attive nel diverse realta` confinanti.». territorio lombardo; Il presidente: Davide Boni Invita la Giunta regionale Il consigliere segretario: Carlo Spreafico – ad inserire tra i propri suggerimenti relativi alle linee guida Il consigliere segretario provvisorio: per la refezione scolastica il principio dell’approvvigionamento Renzo Bossi ravvicinato di prodotti alimentari (c.d. chilometro zero), indican- Il segretario dell’Assemblea consiliare: do, in aggiunta, precisi criteri di priorita` per questi prodotti da Mario Quaglini seguire nei capitolati d’appalto della refezione scolastica per [BUR2010018] [4.6.1] l’aggiudicazione della fornitura; D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/99 – a sollecitare anche gli altri enti locali lombardi a promuove- Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refe- re l’orientamento del consumo dei prodotti di provenienza lo- zione scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari di cale in mense pubbliche, nella ristorazione collettiva e in tutti i provenienza locale supermercati e negozi di vicinato, nonche´ commercio ambu- lante.». Presidenza del Presidente Boni Il presidente: Davide Boni IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Il consigliere segretario: Carlo Spreafico Vista la mozione n. 44 presentata in data 9 novembre 2010; Il consigliere segretario provvisorio: A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con Renzo Bossi votazione palese, per alzata di mano Il segretario dell’Assemblea consiliare: Mario Quaglini Delibera – di approvare la mozione n. 44 concernente la modifica del- [BUR2010019] [4.7.3] D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/100 le linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare di prodotti alimentari di provenienza locale, nel testo che cosı` episodi di violenza e abusi sulle donne recita: «Il Consiglio regionale della Lombardia Presidenza del Presidente Boni Premesso che: IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA – con d.d.u.o. n. 14833, dell’1 agosto 2002, Regione Lombar- Vista la mozione n. 56 presentata in data 23 novembre 2010; dia ha approvato le proprie linee guida per la refezione scolasti- A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con ca, con le quali vengono date importanti indicazioni per la ge- votazione palese, per alzata di mano stione del servizio e per una sana e corretta alimentazione pres- so le mense delle scuole lombarde; Delibera – l’obiettivo primario della ristorazione scolastica e` quello di – di approvare la mozione n. 56 concernente l’adozione di garantire un pasto sicuro sul piano igienico-nutrizionale e allo politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle stesso tempo gradevole ed accettato dagli utenti, senza igno- donne, nel testo che cosı` recita: rare la forte valenza educativa di questo processo; «Il Consiglio regionale della Lombardia – si ribadisce la validita` dei principi contenuti nelle linee guida Preso atto che il fenomeno della violenza, sia essa perpetrata vigenti, richiamandone alcuni contenuti di particolare interesse, nei confronti delle donne che dei bambini, ha acquisito negli quali i riferimenti alle abitudini alimentari locali, la promozione ultimi anni spazi sempre piu` importanti all’interno dell’informa- dell’utilizzo di prodotti dall’origine controllata, prodotti biologici, zione tanto da incrementare la sensibilita` sociale verso questo prodotti tipici; tema; – Regione Lombardia, tramite le proprie Direzioni Generali Sa- Visto che la violenza di genere rappresenta una violazione nita` e Agricoltura, e` da anni impegnata nella promozione del dei diritti umani fondamentali, una minaccia per la salute, un consumo di prodotti alimentari tipici e dall’origine controllata, ostacolo al godimento della propria liberta` individuale; e` una riconoscendone la validita` sia dal punto di vista del l’alimenta- vicenda sociale e culturale radicata profondamente nelle rela- zione, sia sotto l’aspetto della conservazione delle identita` cul- zioni tra donne e uomini, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro e di turali legate alla produzione di alimenti caratteristici; studio, nelle citta` ; Considerato che: Constatato che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sa- – l’evoluzione normativa, soprattutto quella specifica sui pro- nita` , almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali dotti alimentari, i nuovi orientamenti concernenti le modalita` di da parte di un uomo nel corso della sua vita; gestione, le nuove problematiche alimentari emerse negli ultimi Considerato che anche in Lombardia il fenomeno assume un anni, nonche´ le esperienze recentemente acquisite, rendono peso rilevante, in particolare nelle aree urbane, non solo per necessario un aggiornamento periodico delle linee guida ap- quanto riguarda i fatti piu` eclatanti riportati dalla cronaca, ma provate nel 2002, adeguandole con le modifiche necessarie e anche e soprattutto, come testimonia l’esperienza quotidiana sottolineando alcuni aspetti di particolare interesse; dei centri antiviolenza, da una recrudescenza di quelle “violen- – la necessita` di integrare le attuali linee guida regionali e` gia` ze invisibili” che si consumano fra le mura domestiche; stata evidenziata, in occasione dell’elaborazione di provvedi- Si impegna e impegna il Presidente della Regione menti regionali di programmazione e persino il Piano Regionale e la Giunta regionale di Sviluppo di questa legislatura prevede da parte della Regio- – ad intraprendere politiche volte a contrastare gli episodi di ne l’opportunita` di incentivare la commercializzazione ed il con- maltrattamento, di violenza e abuso sessuale e a favorire iniziati- sumo di prodotti a “chilometro zero”; ve di contrasto al fenomeno dello stalking; – molto recentemente si e` sviluppato il principio dei prodotti – ad intervenire in sede normativa, cosı` come previsto anche a “chilometro zero”, ossia prodotti alimentari biologici e dalla dal Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) adottato, per elabo- tracciabilita` documentabile, la cui origine agricola e` nelle vici- rare uno specifico piano antiviolenza volto a favorire la costitu- nanze del luogo di consumo; zione di una rete – di prevenzione, formazione, accoglienza, Rilevato che: assistenza, ascolto, ricerca – fra soggetti istituzionali, realta` asso- – l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilo- ciative e del volontariato, case delle donne maltrattate, servizi metro zero” garantisce maggiormente in termini di freschezza di pronto intervento, luoghi di accoglienza e centri antiviolenza dei prodotti, raccolte orto-frutticole piu` recenti e al giusto grado che si occupano del sostegno, soccorso, assistenza, consulenza di maturazione, minor utilizzo di conservanti; legale e psicologica alle donne vittime di violenza; Bollettino Ufficiale – 3751 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
– ad aderire ed a promuovere campagne di sensibilizzazione e d’informazione sul tema, anche allo scopo di produrre un Denominazione: Voti cambiamento nella coltura che produce violenza.». – Alto Lario 54 Il presidente: Davide Boni – Gravedona ed Uniti 688 Il consigliere segretario: Carlo Spreafico – San Gregorio 7 Il consigliere segretario provvisorio: Renzo Bossi – San Jorio 14 Il segretario dell’Assemblea consiliare: – ha dichiarato che il risultato del referendum e` stato CON- Mario Quaglini TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasi- no, Gravedona, in provincia di Como. ORDINA B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983, n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento [BUR20100110] [1.3.3] sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. D.p.g.r. 13 dicembre 2010 - n. 12996 Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Roberto Formigoni Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in pro- [BUR20100111] [1.3.3] vincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, D.p.g.r. 14 dicembre 2010 - n. 13063 tenutosi nel Comune di Gravedona Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in pro- Visto l’art. 133 della Costituzione; vincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale; Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la Visto l’art. 133 della Costituzione; l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abro- gativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del 31 Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale; luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni); Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi Richiamata la d.c.r. del 14 settembre 2010 n. IX/44, con la regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la quale e` stata deliberata l’effettuazione del referendum consulti- l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abro- vo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino, gativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del 31 Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni); nuovo Comune, con il seguente quesito: Richiamata la d.c.r. del 14 settembre 2010 n. IX/44, con la «Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gra- quale e` stata deliberata l’effettuazione del referendum regio- vedona siano unificati? nale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Volete che il nuovo Comune sia denominato: Germasino, Gravedona, in provincia di Como e per la denomi- nazione del nuovo Comune, con il seguente quesito: a. Castel del Lario; «Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gra- b. Alto Lario; vedona siano unificati? c. Gravedona ed Uniti; Volete che il nuovo Comune sia denominato: d. San Gregorio; a. Castel del Lario; e. San Jorio?»; Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre 2010 b. Alto Lario; con il quale e` stato indetto, per il giorno 14 novembre 2010, il c. Gravedona ed Uniti; referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di d. San Gregorio; Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di e. San Jorio?»; Como e per la denominazione del nuovo Comune; Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre 2010 Visto il provvedimento in data 30 settembre 2010 con il quale con il quale e` stato indetto, per il giorno 14 novembre 2010, il il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile; Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Visto il verbale redatto in data 18 novembre 2010 dall’Ufficio Como e per la denominazione del nuovo Comune; Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati: Visto il provvedimento in data 30 settembre 2010 con il quale 1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente; il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale 2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente; Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile; 3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente; Visto il verbale redatto in data 18 novembre 2010 dall’Ufficio 4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere compo- Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati: nente; 1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente; 5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente; 2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente; 6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente; 3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente; nonche´ dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha assistito con funzioni di Segretario; 4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere compo- nente; Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum: 5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente; – ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del refe- rendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consi- 6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente; glio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e nonche´ dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha per la denominazione del nuovo comune, tenutosi nel Comune assistito con funzioni di Segretario; di Gravedona: Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum: Esito del quesito relativo alla fusione – ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del refe- con i Comuni di Consiglio di Rumo e Germasino rendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consi- glio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e Comune di GRAVEDONA per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune Numero complessivo degli elettori: 2482 di Consiglio di Rumo: Numero complessivo dei votanti: 1450 Esito del quesito relativo alla fusione Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 627 con i Comuni di Germasino e Gravedona Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 811 Comune di CONSIGLIO DI RUMO Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune Numero complessivo degli elettori: 1031 Denominazione: Voti Numero complessivo dei votanti: 664 – Castel del Lario 222 Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 299 – 3752 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
Comune di CONSIGLIO DI RUMO Comune di GERMASINO Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 354 Numero complessivo dei votanti: 182 Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 100 Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 82 Denominazione: Voti – Castel del Lario 216 Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune – Alto Lario 54 Denominazione: Voti – Gravedona ed Uniti 48 – Castel del Lario 94 – San Gregorio 125 – Alto Lario 10 – San Jorio 19 – Gravedona ed Uniti 5 – ha dichiarato che il risultato del referendum e` stato CON- – San Gregorio 1 TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasi- – San Jorio 25 no, Gravedona, in provincia di Como. ORDINA – ha dichiarato che il risultato del referendum e` stato FAVO- REVOLE alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasi- ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30 della legge regionale no, Gravedona, in provincia di Como. 28 aprile 1983, n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. ORDINA Roberto Formigoni ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983, [BUR20100112] [1.3.3] n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento D.p.g.r. 14 dicembre 2010 - n. 13070 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Roberto Formigoni Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in pro- vincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Germasino IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Visto l’art. 133 della Costituzione; C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale; [BUR20100113] [4.1.0] Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi D.g.r. 1 dicembre 2010 - n. 9/876 regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno 2010 (l.r. l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abro- n. 25/2007) gativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del 31 LA GIUNTA REGIONALE luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni); Richiamata la d.c.r. del 14 settembre 2010 n. IX/44, con la Visti: quale e` stata deliberata l’effettuazione del referendum consulti- – la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della vo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino, popolazione dei territori montani»e in particolare l’art. 4 che isti- Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del tuisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito denomi- nuovo Comune, con il seguente quesito: nato «Fondo», disciplinando altresı` il finanziamento del Fondo e «Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gra- le modalita` di accesso dei soggetti beneficiari; vedona siano unificati? – la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunita` Montane della Lom- Volete che il nuovo Comune sia denominato: bardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno a. Castel del Lario; all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.; b. Alto Lario; – i decreti del Presidente della Giunta regionale nn. da 6479 c. Gravedona ed Uniti; a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3º Suppl. Straord. del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 26 dell’1 luglio d. San Gregorio; 2009, di costituzione delle Comunita` Montane ai sensi della l.r. e. San Jorio?»; 19/2008; Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre 2010 – il PRS della IX legislatura, approvato con d.c.r. n. IX/56/2010; con il quale e` stato indetto, per il giorno 14 novembre 2010, il referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Dato atto che: Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di – il «Fondo» di cui all’art. 4, comma 3, l.r. 25/2007, deve essere Como e per la denominazione del nuovo Comune; ripartito tra le zone omogenee ed i Comuni montani capoluogo Visto il provvedimento in data 30 settembre 2010 con il quale di provincia, esclusi dalle zone omogenee, ai sensi dell’art. 27, il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale comma 5, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile; – ai sensi dell’art. 4, comma 4 della l.r. 25/2007 le risorse costi- Visto il verbale redatto in data 18 novembre 2010 dall’Ufficio tuenti il Fondo vengono assegnate per la realizzazione di pro- Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati: getti coerenti con quanto indicato all’art. 2 «Azioni per lo svilup- 1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente; po della montagna» della medesima e con le linee di indirizzo contenute nel PRS; 2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente; 3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente; – la Regione Lombardia ha ritenuto di stanziare sul Fondo re- gionale della montagna per gli interventi speciali la somma 4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere compo- complessiva di 19 milioni di euro (art. 12, comma 1 della l.r. nente; 25/2007) che trovera` copertura sull’apposito cap. n. 6.5.6.3.114 5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente; 4454 del bilancio 2011-2012; 6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente; Considerato che l’art. 23, comma 6-bis, della l.r. 19/2008 pre- nonche´ dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha vede che per le Comunita` Montane derivanti da fusione di pre- assistito con funzioni di Segretario; vigenti zone omogenee si mantenga l’assegnazione della quo- Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum: ta fissa del Fondo regionale per la montagna sulla base delle – ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del refe- zone omogenee individuate ai sensi della l.r. 6/2002 (Disciplina rendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consi- delle Comunita` Montane); glio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e Ritenuto, per quanto sopra, di applicare, per il riparto 2010, il per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune parametro della quota fissa del Fondo, di cui all’articolo 4, com- di Germasino: ma 3, lett. a) della l.r. 25/2007, alle zone omogenee come indivi- Esito del quesito relativo alla fusione duate ai sensi della l.r. 6/2002; con i Comuni di Consiglio di Rumo e Gravedona Dato atto che le strutture regionali competenti hanno provve- duto: Comune di GERMASINO – alla contabilizzazione delle risorse destinate all’attuazione Numero complessivo degli elettori: 219 di progetti e interventi, relativi ai piani di riparto delle annualita` Bollettino Ufficiale – 3753 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
2000-2009 e rinunciati dalle Comunita` Montane stesse e dai Co- – di ripartire tra le zone omogenee, come individuate ai sensi muni montani capoluogo di provincia; della l.r. 6/2002, e i Comuni montani capoluogo di provincia la – alla contabilizzazione delle economie accertate relative a somma di 19 milioni di euro concernente il «Fondo regionale per progetti conclusi; la montagna» di cui agli artt.4e12dellal.r. 25/2007 relativa – all’individuazione delle risorse complessive a disposizione di all’annualita` 2010 che trovera` copertura sull’apposito capitolo ogni zona omogenea e dei Comuni montani capoluogo di pro- n. 6.5.6.3.114 4454 del bilancio 2011-2012, cosı` come riportato in vincia; Allegato A – Tabella 1, unitamente alla contabilizzazione delle somme relative alle economie realizzate ed alle rinunce riferite Rilevato che per quanto sopra il Fondo 2010 viene ripartito ai riparti del Fondo del periodo 2000-2009, parte integrante e come riportato in AllegatoA–Tabella 1, parte integrante e so- sostanziale del presente provvedimento; stanziale del presente provvedimento; – di dare atto che il dirigente competente adottera` , con suc- Dato atto che il bando per la presentazione dei progetti e la cessivo provvedimento, il bando per la presentazione dei pro- relativa modulistica saranno adottati con decreto del dirigente getti e la relativa modulistica in conformita` all’art. 5 «Attuazione competente in conformita` all’art. 5 «Attuazione degli interventi degli interventi per la montagna» della l.r. 25/2007; per la montagna» della l.r. 25/2007; Ad unanimita` dei voti espressi nelle forme di legge: – di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Delibera Il segretario: Pilloni per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integral- mente richiamati: ——— • ———
ALLEGATO Tabella 1: Riparto «Fondo regionale della montagna per gli interventi speciali» riparto 2010 e somme relative alle economie e alle rinunce riferite ai riparti del Fondo per la montagna 2000-2009
Somme relative alle economie Stanziamento 2010 realizzate e alle rinunce riferite Totale a ZONA OMOGENEA Riparto fondo ai riparti del Fondo disposizione per la montagna per la montagna 2000-2009 1 DELL’OLTREPO` PAVESE 10.816,19 833.595,00 844.411,19 2 ALTO GARDA BRESCIANO 138.057,25 647.435,00 785.492,25 3 DI VALLE SABBIA 125.000,00 793.758,00 918.758,00 4 DELLA VALLE TROMPIA 53.291,76 777.581,00 830.872,76 5 DI VALLE CAMONICA 100.479,46 1.337.117,00 1.437.596,46 6 DEL SEBINO BRESCIANO 23.330,69 453.998,00 477.328,69 7 DEI LAGHI BERGAMASCHI 95.328,78 1.150.244,00 1.245.572,78 8 VALLE SERIANA 14.354,00 1.318.158,00 1.332.512,00 9 DI SCALVE 38.572,21 667.703,00 706.275,21 10 VALLE BREMBANA 7.059,55 855.262,00 862.321,55 11 VALLE IMAGNA 27.994,38 374.359,00 402.353,38 12 LARIO ORIENTALE – VALLE SAN MARTINO 338.057,78 846.432,00 1.184.489,78 13 VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO E RIVIERA 14.492,28 631.759,00 646.251,28 14 TRIANGOLO LARIANO 70.372,41 601.674,00 672.046,41 15 LARIO INTELVESE 60.500,00 461.847,00 522.347,00 16 VALLI DEL LARIO E DEL CERESIO 317.827,82 1.018.261,00 1.336.088,82 17 ALTA VALTELLINA 112.776,00 1.204.815,00 1.317.591,00 18 VALTELLINA DI TIRANO 233.867,92 714.434,00 948.301,92 19 VALTELLINA DI SONDRIO 95.874,23 986.587,00 1.082.461,23 20 VALTELLINA DI MORBEGNO 0,00 732.246,00 732.246,00 21 DELLA VALCHIAVENNA 75.399,80 865.971,00 941.370,80 22 DEL PIAMBELLO 27.691,15 719.774,00 747.465,15 23 VALLI DEL VERBANO 801.604,36 878.371,00 1.679.975,36
37 COMO 40.118,36 3.854,00 43.972,36 39 LECCO 139.945,98 37.825,00 177.770,98 43 SONDRIO 14.533,76 76.680,00 91.213,76 45 VARESE 10.260,00 10.260,00 20.520,00 2.987.606,11 19.000.000,00 21.987.606,11
[BUR20100114] [3.2.0] 1. educazione sanitaria e zoofila; D.g.r. 1 dicembre 2010 - n. 9/939 Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di 2. controllo demografico della popolazione animale; educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della 3. prevenzione del randagismo»; popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi Richiamata la d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicembre 2007 recante dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009 «Nomina della Consulta Regionale per la difesa degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo», con la quale LA GIUNTA REGIONALE e` stata nominata la consulta regionale ai sensi dell’art. 16, com- Vista la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico ma 6 legge regionale 16/2006 (ora art. 117 comma 6 della leg- delle leggi regionali in materia di sanita` » ed in particolare l’art. ge 30 dicembre 2009, n. 33), cosı` come da ultimo modificata 117, comma 1 con il quale viene stabilito che: «Al fine di garanti- con d.g.r. n. 8/7443 del 13 giugno 2008; re la salute pubblica e la tutela degli animali d’affezione, la Preso atto del documento, allegato 1 parte integrante del Giunta regionale, con la collaborazione tecnica della consulta presente provvedimento, recante «Piano Regionale Triennale regionale di cui al comma 6, acquisito il parere della Commis- degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo de- sione Consiliare competente, approva il Piano Regionale Trien- mografico della popolazione animale e di prevenzione del ran- nale degli interventi in materia di: dagismo» predisposto con la collaborazione tecnica della Con- – 3754 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 sulta Regionale per la tutela degli animali d’affezione e per la h) la promozione delle iniziative di informazione di cui all’arti- prevenzione del randagismo di cui alla d.g.r. sopra richiamata; colo 3, comma 4, lettera a), della legge 281/1991; Dato atto altresı` che per l’assunzione del presente provvedi- i) i criteri per l’organizzazione dei corsi d’aggiornamento o mento il citato art. 117, comma 1, legge regionale 33/2009 pre- di formazione professionale di cui all’articolo 3, comma 4, vede che sia acquisito il parere della Commissione Consiliare lettera b), della legge 281/1991. competente; Il «piano», in conformita` alla l.r. n. 33/2009 definisce, nella so- Dato atto che, in data 20 ottobre 2010, la III Commissione stanza, le azioni per contrastare il fenomeno del randagismo Consiliare ha espresso parere favorevole, raccomandando un e dell’abbandono degli animali d’affezione, attraverso l’utilizzo incremento del finanziamento destinato alla promozione degli della specifiche risorse assegnate annualmente dallo Stato ai Uffici Diritti Animali (UDA) e riducendo, corrispondentemente, il sensi della l. n. 281/1991. finanziamento destinato al risanamento o alla realizzazione di Il presente documento e` stato approntato con la collabora- canili mediante convenzione con associazioni; zione tecnica della Consulta regionale per la tutela degli ani- Ritenuto di mantenere invariata l’originaria destinazione dei mali d’affezione e per la prevenzione del randagismo, costitui- finanziamenti, allo scopo di sostenere, in una prima fase, la rea- ta, ai sensi della l.r. n. 33/2009, con d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicem- lizzazione di una rete di canili in grado di soddisfare le richieste bre 2007. del territorio regionale, rimandando a interventi successivi il po- tenziamento della rete degli UDA, anche avvalendosi di even- tuali risorse non utilizzate per i progetti di interventi sui canili; INDICE Vagliate e assunte come proprie le predette determinazioni; I. PREMESSA A voti unanimi espressi nelle forme di legge; – La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e Delibera sociali 1. Di approvare il documento recante «Piano Regionale Trien- – Come intervenire nale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di control- – Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge lo demografico della popolazione animale e di prevenzione del n. 33/2009 randagismo» – allegato 1, parte integrante del presente atto – Le competenze (Regione, ASL, Comuni, Province) deliberativo. 2. Di demandare alla Direzione Generale Sanita` l’assunzione – Le risorse per l’attuazione degli interventi di tutti i provvedimenti necessari all’attuazione delle procedure – Tempi per l’attuazione degli interventi di cui al presente provvedimento. II. GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE N. 33/2009 3. Di dare atto che le spese derivanti dall’attuazione degli III. INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE interventi previsti dal piano triennale in oggetto, nella misura di 1. Educazione sanitaria e zoofila C 6.149.800,00, sono assicurate dalle disponibilita` ex legge 2. Controllo demografico della popolazione animale 281/91, gia` stanziate nel bilancio regionale 2010 al capitolo di spesa 5.1.3.2.62.3739. 3. Prevenzione del randagismo (Identificazione degli Ani- 4. Di dare atto altresı` che, allo scopo di ampliare gli interventi mali – Anagrafe Canina Regionale, U/ffici Diritti Animali, del presente piano, in sede di approvazione dei bilanci per gli Canili comunali – Realizzazione/ristrutturazione) esercizi 2011/2012 le disponibilita` finanziarie potranno essere in- Tab.1–Areediintervento, progetti finanziabili, finanziamenti crementate con appositi stanziamenti autonomi. Tab.2–Totalefinanziamenti per Area di intervento 5. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Allegato A Regione Lombardia e sul sito web della Regione Lombardia Allegato B www.sanita.regione.lombardia.it. Il segretario: Pilloni ———•——— I – PREMESSA La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e sociali ALLEGATO 1 Negli ultimi decenni gli animali definiti da «affezione» hanno PIANO REGIONALE TRIENNALE DEGLI INTERVENTI DI EDUCAZIONE assunto un posto sempre piu` di rilievo nella nostra societa` ed e` SANITARIA E ZOOFILA, DI CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA cresciuto il numero di persone che vive con animali domestici. POPOLAZIONE ANIMALE E DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO Il mutare delle condizioni di convivenza fra uomo e animale, Con la l.r. n. 33/2009, Titolo VIII, capo II «Norme relative alla soprattutto nei contesti urbani, ha contribuito a far crescere an- tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo» che la sensibilita` nei confronti di questi ultimi e a far maturare Regione Lombardia disciplina e promuove la prevenzione del l’esigenza per il legislatore di introdurre, nell’ordinamento giuridi- randagismo e la protezione e la tutela degli animali d’affezione; co statale e regionale, il riconoscimento della dignita` degli ani- a tal fine affida alla Giunta, con la collaborazione tecnica della mali, la necessita` di proteggerli e tutelare il loro benessere. Tut- Consulta regionale, il compito di approvare il «Piano regionale tavia nella societa` moderna si verifica anche che cani e gatti triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di siano considerati un bene di consumo e come tale vengano controllo demografico della popolazione animale e di preven- acquistati, senza considerarne le necessita` specifiche. Pertanto, zione del randagismo» che, sulla base dei dati risultanti dall’ana- ad una crescente attenzione verso gli animali fa da contraltare grafe canina e dal censimento delle colonie feline presenti sul una pratica ancora diffusa di abbandoni. Il randagismo, qualo- territorio, nonche´ dalle strutture di ricovero pubbliche e private, ra non contrastato, puo` rappresentare un problema rilevante prevede: sul piano sanitario e sociale a causa degli effetti negativi che a) i criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani da esso derivano: il peggioramento del livello di igiene urbana, e della formazione di colonie urbane di gatti liberi; l’aumento del rischio di diffusione delle zoonosi e di episodi di aggressione alle persone, i danni al patrimonio zootecnico e b) le risorse per l’attuazione dei tre ambiti d’intervento deter- quelli piu` difficilmente quantificabili, ma altrettanto rilevanti, al- minati dalla legge regionale (educazione sanitaria e zoofi- l’ecosistema. Occorre inoltre considerare l’impatto negativo la, controllo demografico della popolazione animale e che questo fenomeno puo` determinare sull’immagine del terri- prevenzione del randagismo); torio, sia per il degrado ambientale, sia in quanto indicatore di c) i tempi di attuazione delle fasi del piano secondo criteri di una scarsa sensibilita` nei confronti degli animali che spesso e` priorita` e le relative scadenze; correlata ad un senso civico insufficiente. d) l’individuazione dei criteri per la valutazione dell’efficacia Se i cani vaganti rappresentano un pericolo sulle strade e un e dell’efficienza degli interventi e per la verifica del rag- potenziale veicolo di diffusione di malattie, quelli catturati (tra i giungimento degli obiettivi; quali vi sono purtroppo quelli abbandonati dall’uomo) hanno e) le modalita` di partecipazione delle associazioni di volonta- bisogno di essere ricoverati in strutture adeguate e curati nel riato, scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifi- modo migliore possibile. E` necessario pertanto promuovere una ca del raggiungimento degli obiettivi; cultura della responsabilita` , sostenere l’anagrafe canina, incen- f) le modalita` che consentano una uniforme raccolta e dif- tivare le adozioni, ridurre i tempi di permanenza degli animali fusione dei dati; nei ricoveri, condannare e contrastare i comportamenti danno- g) le modalita` di utilizzazione della quota assegnata dallo si, compresi quelli che determinano insalubrita` , talvolta, anche Stato ai sensi dell’articolo 3 della legge 281/1991 e delle nei canili. norme vigenti; E` il caso inoltre di sottolineare che «la lotta al randagismo e Bollettino Ufficiale – 3755 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 controllo della popolazione canina e il controllo delle popola- benessere agli animali ed una serena convivenza con la cittadi- zioni sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute uma- nanza. na e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente» sono attivita` Accanto alla realizzazione di un insieme di interventi integrati, che rientrano nelle aree d’intervento del Livello Essenziale di che richiedono l’impiego di risorse, non va sottovalutata l’utilita` Assistenza (LEA) della «Sanita` pubblica veterinaria – Sanita` ani- dell’applicazione di sanzioni, per aumentare l’efficacia degli in- male», cioe` tra le prestazioni del SSN che devono essere garanti- terventi stessi. Di tale attivita` sono disponibili per ora i dati relativi te in modo uniforme sul territorio nazionale. alle sanzioni comminate dalle ASL per le infrazioni alla l.r. Come intervenire n. 33/2009, che rispetto al 2007, sono passate, nel 2008 da 803 La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione a 1322. rientra nella piu` generale cultura della responsabilita` di cittadi- Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge nanza e si regge su quattro pilastri: n. 33/2009 1. Anagrafe canina La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione 2. Controllo della riproduzione hanno una dimensione territoriale regionale e vanno viste con un’ottica di piano, per migliorare l’impiego delle risorse a dispo- 3. Educazione ad un corretto rapporto uomo/animale sizione. Il piano deve quindi favorire il coinvolgimento degli atto- 4. Sanzioni ri interessati al fenomeno, prevedendo la sinergia tra pubblico Il randagismo dei cani e` diffuso in tutta Italia, con variazioni e privato, ciascuno secondo il proprio ruolo: anche notevoli tra le diverse regioni. • il pubblico, sulla base del principio della sussidiarieta` verti- La Lombardia, pur collocandosi fra le regioni con il minor nu- cale, quale titolare delle funzioni attribuite dalla legislazione mero di cani vaganti, deve comunque catturare ogni anno cir- esclusiva e regolatore del sistema, ca 11.000 cani sul proprio territorio e gestirli nei canili sanitari e • la libera professione veterinaria ed il volontariato, sulla base rifugio, nei quali sono presenti i cani gia` ricoverati negli anni del principio della sussidiarieta` orizzontale. precedenti, non reclamati dal proprietario e non adottati. Con la legge regionale n. 33/2009, Regione Lombardia ha de- Considerando che circa 7.500 sono cani smarriti e vengono finito le strategie per rispondere ad una duplice necessita` : resi al proprietario, quelli che restano sono da considerarsi cani • contrastare il fenomeno del randagismo canino e il prolife- abbandonati da proprietari che non hanno ancora assorbito rare delle colonie feline; a tal fine il legislatore: una cultura della responsabilita` . Questi cittadini possono entrare facilmente in possesso di un cane, perche´ vi e` una produzione – ha individuato nella conoscenza del fenomeno la prima costante ed esuberante di nuovi soggetti, e altrettanto facil- strada da percorrere per poterlo governare: la mappatu- mente, alle prime difficolta` , tendono ad abbandonarli. Sono i ra del randagismo canino, il censimento delle colonie fe- cani che si ritrovano nelle strade e nei canili e che andranno a line, l’informatizzazione dell’anagrafe canina ne sono i gravare sulle risorse pubbliche. principali strumenti; Ogni investimento per controllare e ridurre il fenomeno gene- – ha previsto poi gli interventi di natura sanitaria, quali la ra redditivita` , in quanto comporta per la pubblica amministra- cura, la profilassi e la sterilizzazione di cani e gatti, attra- zione notevoli risparmi nel tempo, considerando non solo le spe- verso l’azione di ASL e Comuni anche in collaborazione se sostenute per l’accalappiamento e per il mantenimento dei con i cittadini e le associazioni; cani presso i rifugi, ma anche i costi sociali generati dal vaganti- • contrastare i comportamenti umani dannosi per gli animali smo, come ad esempio gli incidenti stradali o le aggressioni. d’affezione; a tal fine la legge ha previsto: Fino a che gli interventi di educazione ad un corretto rappor- – interventi di promozione dei comportamenti virtuosi e to uomo/animale non sortiranno l’effetto di accrescere il nume- della cultura del rispetto verso gli animali: dall’informazio- ro delle persone responsabili, l’obiettivo a breve termine che si ne e sensibilizzazione dei cittadini, alla formazione degli pone il legislatore e` quello di diminuire le nascite e cioe` di fare operatori; in modo che nascano annualmente solo cani destinati ai pro- – interventi di natura regolativa, per stabilire le condizioni prietari responsabili. Questo significa da un lato aumentare il di mantenimento adeguate al benessere degli animali, numero delle persone responsabili, dall’altro tendere alla «cre- sia quando si trovano presso i relativi possessori o deten- scita zero» della popolazione canina. tori, sia quando si trovano in strutture sanitarie e di rico- Modificare il modo di gestire le nascite dei cani e` un obiettivo vero; di interesse pubblico, da raggiungere anche agendo sulla re- – sanzioni, al fine di perseguire quei comportamenti che si sponsabilita` dei proprietari, creando la consapevolezza che il configurano come veri e propri maltrattamenti. controllo della riproduzione degli animali e` un dovere etico, inti- Le competenze mamente connesso con la cultura dell’adozione responsabile. • In capo alla Regione E non e` solo il bravo proprietario a dover essere responsabile, ma anche tutti gli operatori del settore, con in prima linea il La Regione: veterinario di fiducia, che prima di consigliare o assecondare – istituisce l’anagrafe canina regionale informatizzata, ne de- nuove cucciolate, dovrebbe contribuire a informare sulla op- finisce le modalita` di funzionamento e provvede al suo col- portunita` del controllo delle nascite. legamento con la CRS-SISS; Anche il legislatore potrebbe farsi carico di approntare nuovi – definisce i criteri per il risanamento dei canili comunali e per strumenti per disincentivare la produzione di cani, come ad e- la costruzione di nuovi rifugi per animali; sempio la reintroduzione della tassa di possesso, e l’esonero dal – costituisce la Consulta regionale; suo pagamento nel caso che l’animale sia sterilizzato. – redige il «Piano regionale triennale degli interventi di edu- Nell’ambito della tutela degli animali da affezione, il legislato- cazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della re riserva un’attenzione a parte sui gatti che vivono liberamente popolazione animale e di prevenzione del randagismo» in nelle colonie. Tali animali sono tutelati dalla legge, ma spesso, collaborazione con la Consulta regionale; se non vengono adeguatamente gestiti, creano inconvenienti – promuove un protocollo d’intesa con le aziende farmaceu- di tipo igienico-sanitario, causando rimostranze nei cittadini, tiche, per la concessione alle strutture di ricovero pubbliche che, nei casi piu` estremi, si possono anche tradurre in atti di e private senza fini di lucro, di agevolazioni sull’acquisto di crudelta` . medicinali destinati alle cure degli animali ospitati; Una colonia di gatti si puo` ritrovare in ogni luogo urbanizzato – provvede altresı` agli indennizzi, per le perdite di capi di be- ove sia presente una «nicchia ecologica» adatta, cioe` un terri- stiame causate da cani randagi o inselvatichiti. torio in cui vengono offerte risorse ambientali necessarie per la sopravvivenza e vi sia disponibilita` di alimenti. In mancanza di La Regione ha inoltre il compito di stabilire con apposito Re- «nemici naturali» e con sovrabbondanza di cibo, la popolazione golamento: tende a crescere numericamente, fintanto che il sovraffolla- a) i requisiti strutturali e le modalita` di gestione delle strutture mento non rende gli animali piu` vulnerabili all’aggressione da di ricovero sanitario degli animali di affezione e dei rifugi parte di agenti patogeni che, aumentando il tasso di mortalita` , per animali; ne riequilibrano la consistenza, al prezzo di inutili sofferenze e b) i requisiti strutturali e le modalita` di gestione delle strutture rischi igienico-sanitari. private deputate al ricovero, al pensionamento, all’alleva- Anche in questo caso il legislatore ha previsto che, accanto mento o al commercio degli animali d’affezione; ad un percorso di educazione ad un corretto rapporto c) le procedure per il rilascio dell’autorizzazione, da parte del uomo/animale, vi sia un intervento sul controllo delle nascite, sindaco, alle strutture per il ricovero e la vendita degli ani- al fine di impedire il sovraffollamento, garantire un adeguato mali d’affezione; – 3756 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
d) le procedure per l’affidamento e la cessione degli animali Tale piano di zona, che puo` essere adottato attraverso un ricoverati presso i canili comunali; accordo di programma, e` volto a favorire la formazione di siste- e) l’obbligo a chiunque gestisce strutture pubbliche o private mi locali di intervento, a definire criteri di ripartizione della spesa per il ricovero di animali, oppure esercita l’attivita` di com- a carico di ciascun Comune, delle ASL e degli altri soggetti fir- mercio o di allevamento, di tenere apposito registro degli matari dell’accordo, e a prevedere iniziative di formazione e animali introdotti. di aggiornamento degli operatori. All’accordo di programma possono partecipare anche altri soggetti pubblici, associazioni • In capo alle ASL e privati, che attraverso l’accreditamento o specifiche forme La legge regionale affida alle ASL funzioni e attivita` sanitarie di concertazione concorrono, anche con proprie risorse, alla necessarie a garantire sul territorio regionale gli interventi previsti realizzazione dell’insieme degli interventi previsti nel piano. per la realizzazione delle disposizioni della legge stessa, quali: • Modalita` di partecipazione delle associazioni di volontaria- – la gestione dell’anagrafe canina; to, scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifica – l’organizzazione, d’intesa con i Comuni, dell’attivita` di ac- del raggiungimento degli obiettivi calappiamento dei cani vaganti e il loro ricovero presso il La legge regionale prevede diverse modalita` di partecipazio- canile sanitario, per il tempo previsto ai fini della profilassi ne di tutti i soggetti in causa nell’attuazione delle disposizioni antirabbica; previste: le associazioni di volontariato e i privati possono colla- – il controllo sanitario dei cani e dei gatti morsicatori, ai fini borare con gli enti locali e i servizi veterinari ASL nella gestione della profilassi della rabbia; delle colonie feline e nella prestazione del servizio di ricovero di – il censimento, d’intesa con i Comuni, delle colonie feline, animali non di proprieta` ; inoltre le associazioni possono parteci- nonche´ la raccolta dei gatti che vivono in liberta` ,aifini pare all’attuazione di progetti educativi con le scuole o di cam- della loro sterilizzazione; pagne informative sugli obiettivi della legge regionale. – la stipula, d’intesa con i Comuni, di accordi di collaborazio- Le risorse per l’attuazione degli interventi ne con i privati e le associazioni per la gestione delle colo- Per le spese derivanti dall’attuazione del Titolo VIII, capo II nie feline; della l.r. 33/2009, nella misura di 6.149.800,00 euro, e cioe` gli – il controllo demografico della popolazione canina (cani ri- interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demo- coverati nei canili sanitari, quando necessario); grafico della popolazione animale e di prevenzione del randa- – l’attivita` di vigilanza, di prevenzione e accertamento delle gismo, la Regione provvede con i fondi statali stanziati ai sensi infrazioni; della legge 281/1991; una quota del 25% e` destinata per le fun- – gli interventi di pronto soccorso atti alla stabilizzazione di zioni di competenza della Regione e delle ASL, mentre il 75% e` cani vaganti o gatti che vivono in liberta` , ritrovati feriti o riservato per le funzioni di competenza degli enti locali. gravemente malati. Il finanziamento del presente Piano Triennale e` suddiviso • In capo ai Comuni come indicato nelle tabelle1e2. Ai Comuni, anche associati, competono: Tempi per l’attuazione degli interventi – la dotazione di strutture di ricovero con funzioni di canile Gli interventi previsti dal presente piano, salvo dove espressa- sanitario e di canile rifugio; mente indicato, devono essere attivati entro un anno dalla – l’organizzazione, d’intesa con le ASL, dell’attivita` di acca- data di approvazione del Piano e realizzati entro la scadenza lappiamento dei cani vaganti; del Piano. – il ricovero dei cani vaganti, trascorso il periodo di osserva- Modalita` per una uniforme raccolta e diffusione dei dati zione da parte dell’ASL, non reclamati dal proprietario; Il sistema informativo dell’Anagrafe Canina Regionale (ACR) – il controllo demografico della popolazione canina (cani ri- ha sviluppato diverse funzionalita` per aggregare i dati relativi coverati nei canili rifugio e, eventualmente, cani di pro- all’attivita` svolta sul territorio regionale e quindi molti dati di inte- prieta` ); resse sono ricavabili dalla stessa Anagrafe; in generale comun- – il ricovero di cani e i gatti sequestrati dall’autorita` giudizia- que le procedure per l’assegnazione delle risorse dovranno pre- ria, affidati dalla forza pubblica o ceduti dal proprietario; vedere specifiche modalita` di rendicontazione sui singoli inter- venti, per la loro raccolta a livello regionale. – la predisposizione di sportelli per l’anagrafe canina; – il censimento, d’intesa con le ASL, delle colonie feline; In allegato a questo documento viene riportato un elenco, non esaustivo, degli indicatori utili a conoscere in modo piu` ap- – la stipula, d’intesa con le ASL, di accordi di collaborazione profondito il fenomeno dell’abbandono dei cani e della forma- con privati e associazioni per la gestione delle colonie fe- zione delle colonie feline (allegato A). Gli indicatori che non line; sono ricavabili dall’Anagrafe, saranno raccolti dagli enti locali, – la realizzazione di campagne informative; eventualmente tramite gli UDA. – l’attivita` di vigilanza, di prevenzione e l’accertamento delle II – GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE 33/2009 infrazioni; Gli obiettivi che Regione Lombardia intende raggiungere – il rilascio delle autorizzazioni alle strutture per il ricovero e la sono finalizzati a: vendita degli animali d’affezione. ` – educare a una corretta relazione uomo-animali e promuo- E prevista inoltre la facolta` di istituire l’Ufficio Diritti Animali e vere un’etica del rispetto verso gli animali, come sancito tra un fondo per le sterilizzazioni di cani e gatti, i cui proprietari versi- gli elementi qualificativi individuati nello Statuto; no in stato di indigenza. – garantire la salute pubblica ed il benessere animale attra- • In capo alle Province verso il controllo sanitario degli animali ricoverati; La legge regionale demanda alle Province il compito di orga- – promuovere le iscrizioni in Anagrafe Canina Regionale, nizzare corsi di qualificazione per volontari. E` prevista inoltre la – ridurre i tempi di permanenza degli animali nelle strutture di facolta` di: ricovero, favorendo gli affidi e le adozioni; – promuovere la mappatura del randagismo, – razionalizzare e ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni – raccogliere le istanze di cittadini, di enti e associazioni; pubbliche per il mantenimento dei cani accalappiati; – coordinare le associazioni iscritte nel registro provinciale del – ridurre gli abbandoni, i maltrattamenti e piu` in generale, i volontariato, comportamenti sanzionati dalla legge regionale; – prevenire comportamenti anti-etici o reati, mediante stru- – garantire la presenza sul territorio di strutture sanitarie e di menti di vigilanza e promozione culturale. rifugio adeguate alle esigenze di benessere e cura degli Le Province, come i Comuni, possono svolgere tali attivita` me- animali; diante l’apertura degli Uffici Diritti Animali o sportelli per i citta- – controllare la popolazione dei cani e dei gatti, mediante la dini. limitazione delle nascite; Nella logica di progetti di rete integrata, i Comuni associati – accrescere la professionalita` degli operatori coinvolti nella negli ambiti territoriali di una ASL e d’intesa con la stessa e con settore della tutela degli animali d’affezione. altri partner interessati, possono, secondo le indicazioni del pia- no regionale triennale, definire a loro volta un piano di zona Alla base dell’intervento normativo sta quindi l’ipotesi che, nel coerente con questo. In tale previsione, vista anche la dimen- tempo, si possa: sione territoriale delle ASL, e` auspicabile anche un ruolo attivo – ridurre il randagismo e la proliferazione incontrollata di po- delle Provincie. polazioni feline e canine; Bollettino Ufficiale – 3757 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
– ridurre i problemi sanitari e di sicurezza pubblica che il ran- L’educazione deve essere rivolta non solo ai cittadini che non dagismo provoca alla collettivita` ; possiedono animali o non li conoscono, ma anche a quelli che – accrescere il benessere degli animali d’affezione nelle di- li hanno e non li gestiscono correttamente, contravvenendo verse situazioni in cui essi si trovano a convivere con l’uomo; quindi alle regole della civile convivenza: per entrambe le cate- gorie vanno diffuse e condivise pratiche di «buon vicinato». – diffondere e consolidare la capacita` dei cittadini lombardi di rispettare la dignita` degli animali d’affezione. Occorre inoltre promuovere «buone pratiche individuali e so- ciali» attraverso la conoscenza dei doveri da parte dei proprie- Il raggiungimento di tali obiettivi viene ottenuto mediante la tari, al fine di garantire il possesso responsabile degli animali realizzazione di un insieme di azioni riconducibili a tre tipologie d’affezione, che comprenda anche la conoscenza delle norme di interventi, di seguito descritti. di riferimento, come, ad esempio, l’obbligo di identificazione III – INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE dei cani e della loro iscrizione all’anagrafe. 1. EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.3. Educazione non formale Analisi della situazione Percorsi di apprendimento non formali costituiscono il terzo ambito di promozione educativa e formativa. L’educazione all’incontro tra gli esseri umani e gli esseri ani- Questo tipo di formazione e` rivolta in particolare a: mali ha come obiettivo la diffusione di una cultura sociale im- prontata al rispetto dei diritti di ogni vivente. • volontari delle associazioni animaliste e protezioniste coin- volti in attivita` di carattere operativo (ad es. collaborazione L’educazione si traduce in ambiti diversi: quello formale, costi- nei rifugi, per quanto riguarda il benessere degli animali in tuito dai percorsi di istruzione e formazione scolastica, quello attesa di adozione, la promozione dell’affido di cani e gatti informale, (iniziative di formazione ed informazione) manifestato in nuclei familiari adeguati, oppure le gestione delle colo- nei diversi contesti sociali in cui ci si trova a vivere, quello non nie feline) nonche´ culturale e di informazione, nelle scuole formale, (percorsi di riqualificazione, aggiornamento o prepara- e sul territorio. Una funzione particolare e` poi quella delle zione specifica certificata, non compresi nell’educazione for- guardie zoofile cui e` riconosciuta la qualifica di guardia giu- male), espresso da percorsi di apprendimento di competenze rata, ai sensi del T.U.LL.PP.SS., che svolgono opera di pre- non istituzionali, ma comunque tali da consentire il raggiungi- venzione e repressione di illeciti in danno agli animali (limi- mento di saperi e abilita` utili ad affrontare le diverse situazioni e tatamente alle specifiche funzioni in campo zoofilo, attribui- problematiche connesse alle realta` degli animali. te loro dalla legge 20 luglio 2004 n. 189) e che affiancano 1.1. Educazione formale gli organi pubblici preposti nell’opera di vigilanza sul rispet- L’educazione al rispetto dei diritti degli animali nella Scuola to della normativa sulla protezione degli animali. Svolgono trova la sua collocazione nell’ambito delle «competenze di cit- controlli sull’identificazione dei cani, sugli abbandoni e sul tadinanza» come emergono dalle disposizioni normative che randagismo. stanno accompagnando l’evoluzione della Scuola, espresse A fronte di questo grande impegno si registra l’assenza di dalle Raccomandazioni del Consiglio europeo del 18 dicembre un riferimento formativo adeguato, che e` altra cosa da ‘06, recante indicazioni per l’apprendimento permanente. quello per le varie figure specializzate del settore cinofilo A livello nazionale, i riferimenti sono ben indicati dalle linee di (istruttori, addestratori, ecc.); educazione alla «cittadinanza e alla Costituzione», come speci- • personale che opera nei canili, al quale va assicurata un’a- ficati dalla l. 169/08, declinati nelle aree e lungo gli assi di cono- deguata formazione, al fine di gestire correttamente gli ani- scenza e competenza dei diversi cicli di studio, in coerenza con mali che governa, prevenire l’insorgere di disturbi del com- la legge di riforma della Scuola 53/03. portamento o supportare il veterinario comportamentalista I riferimenti regionali, relativamente alle competenze in mate- in caso di interventi mirati: senza il supporto adeguato da ria di istruzione, sono espressi dalla legge 19/07, che promuove parte di chi entra quotidianamente in contatto con il sog- la collaborazione tra istituzioni scolastiche e la costituzione di getto da recuperare non e` possibile prevedere risultati con- reti, anche in relazione con gli enti locali. Tali modalita` si posso- creti di benessere animale; no concretizzare mediante protocolli e convenzioni, come ad • personale (dipendente di Comuni, ASL o anche volontario) esempio si e` realizzato in questi anni, in particolare negli ambiti che svolge funzioni legate alla prevenzione del randagismo dell’educazione alla salute o dell’educazione ambientale, tra e alla tutela degli animali d’affezione presso Uffici Diritti Ani- Regione e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. mali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale; L’attuazione di interventi mirati di educazione al rispetto della • proprietari di cani, per l’acquisizione delle fondamentali no- vita animale in ambito scolastico e` peraltro gia` prevista nella zioni relative alla conduzione responsabile dell’animale (ri- legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione spetto dei doveri, prevenzione di comportamenti indeside- del randagismo n. 281/1991. rati); oppure per il conseguimento del «patentino», in caso di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giu- Avendo a riferimento tali indicazioni normative, si puo` conclu- dizio di «cane impegnativo (ai sensi dell’O.M. 3 marzo dere che l’educazione alla cittadinanza e` anche educazione 2009). al rispetto degli animali. Tanto piu` gli utenti entreranno in contatto diretto con opera- Una corretta e efficace educazione verso la realta` degli ani- tori adeguati, tanto piu` questi ultimi potranno agire in termini mali si puo` realizzare mediante: di prevenzione e di diffusione culturale, unici strumenti atti al • il raccordo tra i diversi soggetti pubblici e privati (asl, enti controllo dei fenomeni di abbandono e di maltrattamento che locali, istituzioni scolastiche, organizzazioni professionali ve- tanto incidono sul benessere animale e gravano sulla comunita` . terinarie, associazioni animaliste, etc.); Inoltre, sempre piu` spesso si rende necessaria la presenza di • la focalizzazione di partnership sul territorio, nella prospetti- figure specialistiche quali gli educatori cinofili o operatori della va della costruzione di un piano educativo condiviso per lo pet-therapy, per i quali sarebbe opportuno individuare dei per- sviluppo di consapevolezze e competenze culturali neces- corsi di formazione «ufficiali»; tuttavia, almeno nella prima fase sarie per lo sviluppo civile di un territorio; di pianificazione degli interventi di attuazione della l.r. • l’inserimento dell’educazione all’ambiente e al rispetto de- n. 16/2006, si rende necessario rimandarli a tempi successivi. gli animali nei curricula scolastici, come espressioni fonda- mentali dell’educazione alla cittadinanza e legalita` , attra- 1.1 Educazione formale verso le diverse discipline scolastiche; OBIETTIVO REGIONALE • la realizzazione di progetti ed azioni espressi e cofinanziati Gli obiettivi regionali consistono in attivazione di percorsi siste- da bandi coerenti con accordi tra Regione e Ufficio Scola- matici di: stico Regionale per la Lombardia, che inseriscano, come • educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi e al possibili attivita` scolastiche negli ambiti dell’educazione corretto rapporto con la natura, alla cittadinanza, l’educazione alla relazione uomo-animali • conoscenza di diritti, doveri e responsabilita` (individuali e ed al rispetto dei diritti degli animali. collettive) nei riguardi degli animali quali componenti es- 1.2. Educazione informale senziali del contesto sociale, La cultura del rapporto uomo-animali e del rispetto dei diritti • educazione sui rischi sanitari associati al rapporto con gli degli animali va oltre i percorsi di formazione scolastica e per- animali e alla loro prevenzione. mea il sentire della societa` , che, soprattutto nei contesti di forte Gli istituti del ciclo primario e gli istituti secondari di primo gra- inurbamento, non e` generalmente preparata e consapevole do costituiscono, almeno in questo primo momento e senza e- nei confronti di una realta` estranea, non conosciuta e apprez- scludere gli istituti scolastici superiori, il target di riferimento priori- zata. tario. – 3758 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
Azioni • Incentivi all’organizzazione di eventi mirati (es. «Il mese del – Pianificazione di percorsi curriculari e integrativi al curricu- chip»). lum di tipo educativo ed informativo, basati sulla creazione Modalita` di situazioni anche ludiche che permettano ai ragazzi di Le azioni verranno realizzate con la collaborazione con la riflettere sul loro rapporto con gli animali Struttura Progetti di qualita` , ricerca e comunicazione della D.G. – Attivazione di strumenti utili quali, ad esempio: Sanita` , nei limiti di un fondo di C 150.000,00. • laboratori didattici (presso fattorie didattiche, oasi fauni- Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi stiche, parchi regionali, parchi canile, etc.), Numero interventi realizzati, per tipologia. • convegni, seminari e workshop, • concorsi o mostre, 1.3 Educazione non formale • sito web, news. OBIETTIVO REGIONALE I percorsi scolastici di educazione sanitaria e zoofila degli a- L’obiettivo regionale generale consiste nel promuovere per- lunni prevedono il coinvolgimento degli insegnanti, favorendo corsi di qualificazione e formazione non formali che avranno a la collaborazione con tutti i soggetti disponibili e motivati all’im- loro volta come obiettivi, a seconda delle funzioni svolte dai pegno nel settore (enti locali, ASL, universita` , istituzioni scolasti- destinatari: che, veterinari, associazioni di protezione ambientale ricono- • fornire una base culturale e didattica sulle modalita` com- sciute). portamentali e relazionali del cane, finalizzata al benessere Contributi regionali per la realizzazione dei progetti nel cam- dell’animale nella struttura di degenza e al suo corretto re- po scolastico vengono assegnati da Regione Lombardia me- cupero e reinserimento in un nucleo familiare adeguato; diante bando, da emanare coerentemente con la program- • creare competenze di base che possano essere di suppor- mazione del sistema scolastico. to alle figure professionali presenti nel rifugio/canile (veteri- Finanziamento nario, consulente comportamentalista, tecnico riabilita- Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo tivo); perduto e` pari al 60% dell’importo richiesto, fino a un massimo • fornire, a chi e` sul campo, le conoscenze atte a una corret- di C 30.000,00 assegnati per ciascun progetto, nei limiti di un ta gestione delle colonie feline, e gli strumenti per interfac- fondo di C 450.000,00. ciarsi con la popolazione e con le istituzioni; Criteri di ammissione al cofinanziamento • qualificare le azioni di vigilanza sul rispetto delle norme a tutela degli animali; I progetti che concorrono al cofinanziamento devono essere presentati da un istituto scolastico, con il ruolo di capofila e • fornire una idonea base culturale e normativa del persona- coordinatore di rete. le che andra` ad operare nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale). Soggetti coinvolti: Azioni – Regione Lombardia (D.G. Sanita` – D.G. Istruzione); 1. Corsi per operatori – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia; Pianificazione di corsi di formazione modulari e progressivi, in – Istituti scolastici; base ai destinatari e alle rispettive esigenze formative. – Partner del progetto. I moduli si articolano in: Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi 1) indirizzo formativo di base; Considerato che tale iniziativa non puo` avvalersi di prece- 2) indirizzo formativo avanzato; denti analoghe esperienze, il grado di impiego del fondo dispo- nibile, il numero di progetti realizzati nelle scuole dagli enti com- 3) indirizzo formativo perfezionato; petenti (Comuni, Province, Regione) e dalle associazioni di cui 4) indirizzo specialistico. all’art. 120 della l.r. n. 33/2009 e numero di alunni coinvolti, pos- Gli obiettivi di ogni indirizzo sono definiti in funzione delle attivi- sono essere considerati indicatori idonei a valutare il raggiungi- ta` a cui, rispettivamente e progressivamente, preparano gli o- mento dell’obiettivo. peratori. I contenuti di seguito indicati sono orientativi e possono essere modificati sulla base di esigenze specifiche. 1.2 Educazione informale (cultura sociale) Indirizzo formativo di base OBIETTIVO REGIONALE Destinatari: volontari delle associazioni, personale che opera L’obiettivo regionale generale consiste nella crescita del be- nei canili (compresi allevamenti, pensioni e strutture commer- nessere sociale collegato alla convivenza con gli animali, attra- ciali) e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, sportelli Anagrafe verso la promozione di pratiche individuali e sociali finalizzate canina) all’arricchimento culturale, al consolidamento di comporta- menti positivi, anche attraverso la conoscenza dei doveri che il – fornire una base di conoscenze sulla gestione degli animali possesso di un animale comporta. ospitati in canile, finalizzata al governo degli stessi nel rispet- to del benessere dell’animale nella struttura di degenza, re- L’obiettivo prioritario consiste nel dare un forte impulso di cul- lativamente a: corretto approccio al cane e al gatto (ele- tura sociale per la responsabilizzazione del proprietario volta menti di etologia delle specie, modalita` e segnali di comu- alla tutela dell’animale. Il messaggio istituzionale e` finalizzato a nicazione intra e interspecifica, elementi di corretta manua- raggiungere il maggior numero possibile di proprietari di cani. lita` d’uso di mezzi di contenzione degli animali e museruola, Azioni anche a fini di gestione istantanea di situazioni problemati- Azioni di comunicazione, attraverso supporti editoriali e inter- che impreviste), corretto soddisfacimento delle esigenze fi- net, diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo, siologiche delle specie (tempi e modalita` di somministrazio- con l’intento di raggiungere tutte le fasce di cittadini, per divul- ne di alimenti e bevanda, tempi e modalita` di accesso alle gare la conoscenza dei comportamenti positivi nei confronti aree esterne di sgambatura), criteri di igiene generale e di della lotta al randagismo e della tutela degli animali d’affezio- pulizia dei ricoveri in presenza degli animali; elementi sanita- ne, per promuovere l’iscrizione all’Anagrafe Canina del proprio ri di base per l’individuazione di stati dell’animale sospetti animaleeivantaggi della sterilizzazione. di anormalita` ; • Sito web Regione Lombardia e Direzione Generale Sanita` – formare alla gestione delle colonie feline. • Pubblicazione articoli/schede/rubrica sulla rivista Sanita` in- Indirizzo formativo avanzato forma della D.G. Sanita` Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera • Pubblicazione di articoli divulgativi/Creazione di una rubri- nei canili rifugio e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, ASL, ca fissa su quotidiani (nazionali, locali, free press) o riviste di sportelli Anagrafe canina) categoria e all’interno di trasmissioni radiofoniche e televi- – fornire conoscenze di base sulla normativa nazionale, regio- sive nale e locale a tutela degli animali; formare alla capacita` • Produzione materiale informativo (depliant, brochure) sui di relazione con le figure istituzionali (medici veterinari ASL, diversi ambiti della legge 33/2009 (anche tramite il coinvol- autorita` comunali ...); formare alla gestione del rapporto gimento di associazioni di cui all’art. 120 della l.r. n. 33/2009) con il pubblico; fornire conoscenze sulle problematiche nel- fruibile attraverso gli Spazi Regione, gli studi veterinari, o a la quotidiana relazione con gli animali che vivono in ambito supporto di progetti locali urbano; formare alla relazione con l’animale nella fase di Bollettino Ufficiale – 3759 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
socializzazione; fornire elementi di conoscenza per il moni- In questo contesto, il controllo della riproduzione si ottiene toraggio del benessere animale (riconoscimento dei segni con l’utilizzo congiunto degli strumenti disponibili (educazione di stress), nozioni di approccio al cane traumatizzato e/o alla riproduzione responsabile per i proprietari, sterilizzazione chi- aggressivo, nozioni di base di primo soccorso, nozioni di assi- rurgica o farmacologica per gli animali). stenza nelle fasi pre e post intervento chirurgico, nozioni di La sterilizzazione dei cani dati in affido dai canili consente inol- somministrazione delle terapie secondo prescrizione veteri- tre un cambio culturale nella popolazione, che ad oggi consi- naria. dera normale sterilizzare il gatto che tiene in casa, ma non il Indirizzo formativo perfezionato cane. In altri paesi tale evoluzione e` gia` avvenuta e la pratica della sterilizzazione volontaria e` molto diffusa anche per i cani. Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera nei canili pubblici Il controllo della riproduzione avviene con modalita` differenti, a seconda che si tratti di cani dei canili, di gatti di colonia o di – fornire competenze relative all’affido degli animali per l’in- cani e gatti di proprieta` e prevede una strategia d’intervento serimento in famiglia (valutazione delle caratteristiche del- articolata, che declini i criteri di priorita` , individui gli erogatori l’animale in rapporto a quelle del potenziale proprietario); delle prestazioni ed i requisiti che devono possedere e governi formare al rapporto con il cittadino; creare una competen- la dinamica dei costi. za di base che possa essere di supporto alle figure professio- nali presenti nel rifugio/canile (veterinario, consulente com- • Cani dei canili portamentalista, tecnico riabilitativo); formare alla gestione A fronte di un numero di circa 11.500 cani vaganti catturati e organizzativa e amministrativa del canile. ricoverati nel 2008 (dati forniti dall’ACR) presso i canili pubblici Indirizzo specialistico in Lombardia, circa il 46% di questi sono stati restituiti al legittimo proprietario, e il 38% (circa 4.500) sono stati affidati ad un nuovo Destinatari: volontari delle associazioni per il conseguimento proprietario. della qualifica di guardia particolare giurata (ai sensi del T.U.LL.PP.SS) I cani ricoverati presso i canili sanitari e rifugi lombardi presenti al 31 ottobre 2009 ammontavano a circa 4.800 soggetti. – formare sulla legislazione in materia di tutela degli animali (non solo animali «d’affezione») e sul sistema sanzionatorio. La sterilizzazione di questi cani, di proprieta` del Comune dove sono stati rinvenuti, previene la possibilita` di gravidanze indesi- 2. Corsi per proprietari di cani derate durante la permanenza nel canile e favorisce la riduzio- Pianificazione di corsi mirati a conseguire l’acquisizione delle ne delle nascite una volta che i cani sono stati adottati dai fondamentali nozioni relative alla conduzione responsabile del- nuovi proprietari. l’animale per: Tale procedura comporta un notevole impegno finanziario • favorire una civile convivenza, soprattutto in ambito ur- ed organizzativo da parte delle ASL e dei Comuni. bano, Il dato disponibile delle sterilizzazioni dei cani e` relativo all’atti- • ridurre e prevenire i rischi per l’incolumita` pubblica, vita` delle ASL; tale attivita` , benche´ limitata, negli ultimi anni e` in • conseguire l’attestazione denominata «patentino», in caso aumento (vedi tabella) e corrisponde, nel 2008, a 730 cani. di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giu- Cani dizio di «cane impegnativo» (ai sensi dell’O.M. 3 marzo 2009), sulla base dei criteri e delle linee guida Ministeriali. M F TOTALE Enti erogatori 1998 168 536 704 L’IREF organizza i corsi per il personale che andra` ad operare 1999 140 539 679 nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Poli- 2000 117 456 573 zia Locale, personale che opera nei canili pubblici). 2001 135 404 539 Le Province organizzano i corsi per il volontari delle associazio- nieicittadini (direttamente o tramite Universita` , Associazioni o 2002 158 496 654 Istituti di formazione pubblici o privati, o industria privata) e per 2003 121 287 408 il personale che opera nelle strutture private (allevamenti, pen- sioni e strutture commerciali), nell’ambito di percorsi formativi 2005 183 305 488 concordati tra la Provincia e le ASL, i Comuni e le associazioni. 2006 142 313 455 Finanziamento 2007 168 530 698 Il piano segue contemporaneamente due linee di intervento, 2008 264 466 730 prevedendo appositi finanziamenti dedicati o compartecipa- zione ai finanziamenti. • Gatti di colonia • Organizzazione diretta e finanziamento da parte della Re- Il censimento delle colonie di gatti della Lombardia non e` gione (tramite IREF o Istituti di formazione privati o associa- disponibile in modo completo e di conseguenza non e` noto zioni) il numero presunto dei gatti presenti. Il dato disponibile delle • Compartecipazione finanziaria della Regione ai corsi di for- sterilizzazioni dei gatti di colonia e` relativo all’attivita` delle ASL e mazione organizzati dalle Province. mostra un costante aumento negli ultimi anni (vedi tabella, rela- tiva al periodo 1998-2008) e corrisponde, nel 2008, a 7350 gatti. Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento di e- Il numero dei gatti sterilizzati direttamente da chi gestisce le co- ducazione non formale e stabilito in C 300.000,00. ` lonie, o tramite Associazioni o Comuni, non e` attualmente rile- Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi vabile. Numero interventi di formazione realizzati (suddivisi per indiriz- zo) e numero di persone coinvolte (suddivise per «tipologia»). Gatti M F TOTALE 2. CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE ANIMALE 1998 1.349 3.449 4.798 Analisi della situazione 1999 1.639 3.744 5.383 Il controllo della riproduzione produce effetti favorevoli sul randagismo canino e sul benessere delle colonie feline. 2000 3.495 4.276 7.771 L’approccio teoricamente piu` efficace considera che un in- 2001 1.130 2.548 3.678 tervento di sterilizzazione sui soli maschi sarebbe risolutivo ed e- 2002 1.357 3.269 4.626 conomicamente vantaggioso, a condizione che interessi una quota epidemiologicamente significativa di soggetti pari alme- 2003 1.065 3.348 4.413 no al 70% – 80% di una popolazione. Il calcolo piu` preciso della 2005 1.289 3.137 4.426 dinamica di una popolazione richiede la conoscenza di alcuni parametri, quali ad esempio la densita` , la capacita` portante 2006 1.572 4.177 5.749 di un territorio, il tasso intrinseco di accrescimento e quindi un 2007 2.110 4.618 6.728 censimento. In mancanza di tali dati e basandosi su stime, si 2008 2.474 4.876 7.350 deve necessariamente cambiare approccio, cercando d’inter- venire sul maggior numero possibile di soggetti, indipendente- Da giugno 2009, la Regione ha predisposto in ACR la funzione mente dal sesso, per ridurre le possibilita` d’incontro fecondo ed relativa al censimento delle colonie feline e alla registrazione il numero delle gravidanze portate a termine. delle sterilizzazioni: l’alimentazione di questa banca dati regio- – 3760 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 nale delle colonie consentira` di avere un quadro complessivo • con un incentivo economico in relazione alla sostenibilita` dell’entita` del fenomeno, ottenendo in tal modo due risultati: della spesa da parte dell’utente, tenuto conto delle con- 1. possibilita` di programmare gli interventi di sterilizzazione, dizioni economiche del nucleo familiare anche sulla scorta di criteri di priorita` (colonie con problemi – viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali e degradate igienico sanitari, colonie molto numerose, ospedali, scuole e per i quali il proprietario, non dovendo sopportare seri ecc.); disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un 2. avere un quadro della distribuzione delle colonie sul territo- impellente interesse al controllo demografico: rio. • opportuni incentivi alla sterilizzazione, anche indipendenti dalla situazione reddituale, se previsto da specifici pro- • Cani di proprieta` getti che ne valutano l’efficacia. In ACR sono registrati 940.000 cani circa. Questo numero tut- tavia non rispecchia completamente la realta` in quanto i de- • Gatti di colonia cessi non sempre vengono segnalati; inoltre permangono alcu- – tutti gli animali (maschi e femmine) presenti in una colonia ni problemi, legati al recupero dei dati dalle precedenti ana- censita dovrebbero essere sterilizzati in un arco temporale grafi comunali in ACR (vedi parte relativa all’anagrafe regiona- ridotto. le). Il numero dei cani di proprieta` gia` sterilizzati non e` un dato Tutti i dati relativi a censimento colonie feline e interventi di obbligatorio e quindi non e` noto: tuttavia e` risaputo che, a par- sterilizzazione vanno registrati in anagrafe. te i casi in cui la sterilizzazione e` necessaria per motivi sanitari, normalmente i proprietari dei cani non sono portati a sterilizzare Erogatori i propri animali. Nella realta` lombarda, uno dei problemi del In Regione Lombardia non tutte le ASL dispongono di strutture randagismo e` rappresentato dai cani incustoditi, cioe` animali adeguatamente attrezzate proprie o disponibili presso altri enti accuditi da un proprietario che tuttavia non si preoccupa di pubblici o privati e con un numero sufficiente di operatori, per controllarne la riproduzione o di ricercarli qualora non ritornino a effettuare direttamente le prestazioni, mentre invece esistono casa. Tali animali costituiscono la principale fonte di gravidanze numerose strutture Veterinarie Private in grado di erogare le pre- indesiderate e quindi di potenziali cucciolate abbandonate o stazioni di sterilizzazione, in modo capillare sul territorio. cedute incautamente e destinate al ricovero nei canili. Le azioni previste possono di conseguenza essere effettuate, E` necessario tenere in debita considerazione anche che le secondo le modalita` di attuazione previste nei progetti di ASL e condizioni di disagio economico e/o di fragilita` sociale in cui Enti locali, da: vive un proprietario possono ritardare o essere d’ostacolo al • Dipartimenti Veterinari della ASL, direttamente, nelle struttu- controllo volontario della riproduzione dei propri animali tramite re a disposizione con personale dipendente o in attivita` li- la sterilizzazione. Tale intervento quindi, in quanto obiettivo di bero professionale intramoenia richiesta dall’azienda op- pubblica utilita` , dovrebbe essere fruibile anche dai soggetti in pure con veterinari liberi professionisti convenzionati condizioni di indigenza. Cio` avviene anche secondo i principi • Medici Veterinari libero professionisti accreditati dalle ASL, di sussidiarieta` , riconoscendo ed agevolando il ruolo degli orga- nelle strutture in possesso dei requisiti, che, per la loro distri- nismi non lucrativi, delle organizzazioni di volontariato e del pri- buzione piu` capillare nel territorio, potrebbero essere mag- vato. L’accesso ai servizi previsti dal Piano triennale, puo` avveni- giormente coinvolti per le iniziative di sterilizzazione a favore re, come per le altre prestazioni socio assistenziali, tenuto conto dei privati, per animali di proprieta` o adottati dalle strutture delle condizioni economiche del nucleo familiare, secondo cri- pubbliche teri unificati di valutazione della situazione economica e indici • Facolta` di Medicina Veterinaria, nell’ambito della propria di capacita` contributiva gia` in uso. attivita` didattica e di ricerca. Obiettivo Regionale I progetti presentati dalle ASL e dagli Enti locali per partecipa- L’obiettivo regionale generale consiste nel sostenere la realiz- re al bando regionale prevederanno la determinazione dei flussi zazione dei progetti che abbiamo come scopo quello di au- di prestazioni da assegnare agli erogatori. mentare gli interventi di sterilizzazione della popolazione canina Requisiti per accedere ai progetti di sterilizzazione e felina, secondo i criteri indicati dal presente piano. Gli erogatori, per accedere ai progetti di sterilizzazione, devo- Criteri d’intervento no essere dotati di un ambiente attrezzato per l’attivita` chirurgi- E` opportuno suggerire alcuni criteri con cui identificare in ca secondo le buone pratiche veterinarie. modo prioritario le categorie di animali da sterilizzare e ai quali Costo delle prestazioni professionali e`piu` conveniente destinare gli incentivi, sulla base della proba- bile futura attivita` riproduttiva; vanno quindi tenuti in considera- Il settore della clinica e chirurgia in medicina veterinaria rico- zione: nosce una tumultuosa crescita di conoscenza e di tecnologia e quindi di costi. • l’eta` del soggetto e quindi la durata della carriera riprodut- tiva, ricomprendendo tra i soggetti che possono essere ste- Il nodo dei costi professionali (sterilizzazioni ed iscrizioni in ACR) rilizzati anche gli animali prepuberi, va tenuto sotto controllo per evitare che si traduca o in una notevole linea di spesa o all’opposto in una corsa al ribasso, in • il sesso (le femmine sono quelle che effettivamente si ripro- assenza di principi di appropriatezza condivisi. ducono), Il principio ispiratore del Piano triennale e` la tutela degli ani- • il controllo diretto sull’animale e quindi la possibilita` di impe- mali d’affezione, mediante una oculata ed appropriata gestio- dirne la riproduzione anche con metodi non chirurgici, ne delle risorse economiche disponibili. • la normativa, per cui i cani di canile ed i gatti di colonia E` in quest’ottica che si rende necessario prevedere misure a devono essere sterilizzati, salvo controindicazioni, garanzia della qualita` delle prestazioni professionali da una par- • l’eventuale «collocabilita` » per i cani di canile, ovvero la te e di congruita` e prevedibilita` della spesa dall’altra, anche prospettiva piu` o meno favorevole di poter essere adottati con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra la Regione, le (es. cani di razza rispetto a meticci). organizzazioni professionali e gli Ordini Provinciali dei Veterinari Sinteticamente, si possono presentare le seguenti situazioni: sui costi delle prestazioni, coerente con lo «studio indicativo in materia di compensi professionali del medico veterinario», frutto • Cani di canile di una indagine economica effettuata dalla FNOVI sotto l’egi- – con buone probabilita` di essere adottati e per i quali la da del Ministero della Salute ed in ottemperanza delle linee gui- sterilizzazione e` opportuna, da prodotte dal Consiglio Superiore di Sanita` , secondo gli im- – destinati alla lungodegenza e per i quali sono anche possi- porti riportati nella tabella allegato al presente piano (ALL. B). bili, in alternativa alla sterilizzazione, modalita` di ricovero Gli erogatori istituzionali potranno fare riferimento al tariffario re- che ne impediscano la riproduzione. Attualmente, il nume- gionale. ro consistente dei lungodegenti, messo in relazione con i Azioni posti disponibili nei canili lombardi, e` di ostacolo oggettivo alla realizzazione di tali modalita` di ricovero. Finanziamento di progetti presentati dalle ASL o dagli Enti lo- cali, realizzati con il coinvolgimento dei soggetti no profit con • Cani di proprieta` finalita` statutarie coerenti con quelle della l.r. all’art. 120 della l.r. – viventi all’interno della dimora del proprietario e per i quali n. 33/2009, degli Ordini dei Medici Veterinari e con l’Universita` , e` probabile l’interesse dello stesso ad un controllo della ri- finalizzati ad aumentare le sterilizzazioni dei cani e dei gatti, in produzione: coerenza con i criteri indicati dal Piano, secondo i tre ambiti • a proprio carico ed indipendentemente dagli aiuti eco- d’intervento di seguito indicati, integrati e coordinati tra di loro: nomici 1. cani dei canili pubblici; Bollettino Ufficiale – 3761 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
2. gatti di colonia; Il Piano triennale prevede complessivamente per le sterilizza- 3. cani e gatti di proprieta` . zioni, un impegno complessivo di spesa fino a 1.400.000,00 euro. 1. Cani dei canili pubblici Indicatori e Verifica Nell’ipotesi di dedicare alla sterilizzazione dei cani che an- – azione 1: Indicatore: numero cani sterilizzati anno/ numero nualmente vengono ricoverati nei canili pubblici e non restituiti di cani introdotti anno nei canili pubblici, tolti quelli restituiti al loro proprietario, nel triennio, fino a C 900.000, sulla base del al proprietario costo per un cane di taglia media pari a C 200, il numero mini- – azione 2: Indicatori: aumento sterilizzazioni rispetto anno mo preventivabile di sterilizzazioni nel triennio e` di circa 4.500 precedente e/o incremento del censimento delle colonie sterilizzazioni, aumentabili in funzione della quota di contribuzio- feline rispetto anno precedente; rapporto tra il numero dei ne del fondo regionale. progetti approvati e quello dei progetti conclusi e rendi- 2. Gatti di colonia contati Occorre incentivare il censimento delle colonie e la sterilizza- – azione 3: numero di animali sterilizzati/numero di animali da zione dei gatti. Per ottenere un risultato misurabile e duraturo, sterilizzare (secondo il progetto presentato: % di realizzazio- l’intervento sulle colonie feline e` condizionato da: ne del progetto) • conoscenza dettagliata della colonia, ottenuta con un so- 3. PREVENZIONE DEL RANDAGISMO pralluogo preventivo e la progettazione dell’intervento, an- Sotto la voce «Prevenzione del randagismo» sono stati accor- che ai fini del censimento, pati gli interventi di: • coinvolgimento di chi si occupa della colonia e/o delle • Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale, associazioni, • organizzazione delle catture di tutti gli animali e nel minor • Uffici Diritti Animali, tempo possibile, con priorita` alle femmine in evidente gravi- • Canili comunali: realizzazione/ristrutturazione, danza, in quanto il compimento di tali interventi concorre, nel suo insie- • monitoraggio successivo, per intervenire tempestivamente me, a contrastare il fenomeno del randagismo. in caso di immissioni di soggetti estranei con ripresa dell’atti- 3.1 Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale vita` riproduttiva, (ACR) • omogenea raccolta e circolazione dei dati, Analisi della situazione • registrazione delle colonie nella sezione appositamente predisposta in ACR. Nella prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’af- fezione, l’anagrafe e` una risorsa fondamentale, potente ed e- L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito conomica e la sua efficacia e` direttamente conseguente alla bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti delle ASL sua efficienza. e degli Enti locali per la sterilizzazione dei gatti di colonia, sulla base del censimento delle colonie stesse. In particolare, i pro- La sua efficacia si misura: getti devono soddisfare le condizioni declinate. 1. nella capacita` del sistema di collegare in modo certo ed Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati, con un aggiornato ogni cane ad un proprietario, contributo da definire sulla spesa preventivata, nei limiti di un 2. nel permettere la conoscenza approfondita della popola- fondo di C 400.000; ipotizzando il costo medio su di un gatto pari zione di riferimento. a C 100,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio e` La sua efficienza si misura: superiore a 4.000 gatti. 1. nella qualita` del dato, in termini di correttezza e comple- 3. Cani di proprieta` tezza, nell’aggiornamento ed in termini di risultato utile nel- L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito la consultazione bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti di ASL e 2. nella misura della popolazione canina registrata, che deve Enti locali per incentivare le sterilizzazioni degli animali di proprie- tendere alla totalita` . ta` , coerentemente agli obiettivi regionali. L’Anagrafe Canina di Regione Lombardia (ACR) registra la Criteri di priorita` potrebbero essere individuati per le seguenti popolazione canina identificata, presente sul territorio, collega- categorie: ta ai dati del proprietario e del detentore. Nell’anagrafe sono • cani adottati dai canili rifugio o dai canili sanitari (prima inseriti anche i dati delle strutture di ricovero, quali canili rifugio, che siano trascorsi i 60 giorni dal ritrovamento); canili sanitari e allevamenti, presenti sul territorio lombardo. • cani guida per ciechi; L’anagrafe e` stata estesa anche ad altri animali da compa- • cani di associazioni (tipo da valanga, da salvataggio, pro- gnia e ad oggi gestisce le informazioni di gatti e furetti. tezione civile ecc.); I cani iscritti in ACR sono oggi circa 940.000: questo dato ac- • cani e gatti di proprieta` di cittadini appartenenti a catego- corpa sia i cani iscritti negli ultimi anni, da quando cioe` e` entra- rie socialmente deboli. ta in funzione l’anagrafe regionale ed e` stato reso obbligatorio Nei progetti dovranno essere indicate le modalita` di controllo l’uso del microchip quale mezzo di identificazione dei cani in dell’effettiva proprieta` , risultante dall’ACR, dei cani destinatari Lombardia, sia i cani che erano registrati nelle preesistenti ana- dei benefici e, se non in contrasto con la finalita` del progetto, grafi locali (dei Comuni e delle ASL) e che si sono potuti recupe- un numero massimo di soggetti per proprietario beneficiario. rare, anche se in modo impreciso e non completo. Per equita` ed uniformita` regionale, e` necessario che i costi La presenza quindi in ACR di dati pregressi e quindi in parte sostenuti per la sterilizzazione dei cani di proprieta` siano ripartiti incompleti o inesatti insieme con il fatto che spesso i decessi, per il 60% a carico del proprietario e per la restante quota in soprattutto nel passato, non venissero comunicati, rappresenta- parti uguali al Comune (risorse proprie) e alla Regione. no ancora un limite per un’ottimale qualita` del dato: tuttavia negli ultimi anni si sono fatti notevoli progressi, anche grazie al Nel caso in cui il progetto preveda un accesso libero alle steri- consistente impegno delle ASL e di Lombardia Informatica per lizzazioni per i cittadini in situazioni di disagio economico, accer- la «pulizia» dei dati. tato con gli strumenti gia` in uso per gli interventi socio-assisten- ziali (dichiarazione ISEE), gli oneri a carico del Comune potranno Ulteriori miglioramenti della qualita` dei dati si potranno avere essere diversamente ripartiti a discrezione dell’ente propo- quando, come previsto anche dalla l.r. n. 33/2009, sara` attiva nente. l’integrazione con la banca dati degli Assistiti di Regione Lom- bardia. Nel caso in cui il progetto preveda interventi, valutati come efficaci, su animali viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali Oggi quindi l’ACR si puo` considerare pronta a ricevere in e degradate e per i quali il proprietario, non dovendo sopporta- modo efficiente i dati di nuova immissione, anche perche´ ha re seri disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un subı`to numerosi interventi manutentivi e migliorativi, sia nell’inter- impellente interesse al controllo demografico, gli incentivi po- faccia utente che nell’architettura della banca dati ed e` sotto- tranno essere concessi anche indipendentemente dalla situa- posta a costante revisione. zione reddituale. La Regione e le ASL hanno nel frattempo contribuito ad ac- Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati con un crescere la responsabilizzazione delle figure accreditate ad ac- contributo del 20% della spesa preventivata e nei limiti di un cedere all’anagrafe e le procedure di registrazione sono suffi- fondo di 100.000,00 euro. Ipotizzando il costo su di un cane pari cientemente conosciute ed aggiornate. a C 200,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio Pur in assenza di dati attendibili, anche dall’esame dei dati e` di 2.500 cani. piu` recenti relativi ai cani vaganti ricoverati nei canili pubblici e – 3762 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 restituiti al proprietario, si puo` stimare che almeno il 50% dei cani lo demografico) per la definizione del costo di riferimento presenti sono correttamente iscritti in ACR (e quindi, in caso di dell’identificazione e delle registrazioni che il veterinario LP smarrimento, sono restituibili al proprietario). effettua in ACR; Appare opportuno precisare che in Lombardia non esistono • momenti di «raduno di massa» utili per facilitare da un lato dei cani che nascono e vivono in liberta` in numero significati- la mobilita` degli utenti e dall’altra massimizzare i risultati. vamente rilevante e che cioe si possano classificare a tutti gli ` Responsabilizzare gli addetti ai controlli territoriali (azione 2) effetti come randagi. Ne consegue che il cane che viene rinve- nuto vagante e` quasi sicuramente di proprieta` ,sie` smarrito o Le iniziative d’informazione ed incentivazione pongono il pro- quantomeno non e` stato attentamente custodito, oppure e` prietario nelle migliori condizioni per adempiere all’obbligo d’i- stato consapevolmente abbandonato. scrivere il proprio cane in ACR. La mancata iscrizione e` di conse- guenza una precisa espressione di noncuranza delle regole da Varie sono le motivazioni per cui i proprietari non rispettano la parete dell’interessato. Diviene quindi opportuna una significa- normativa sull’anagrafe: tiva attivita` di controllo territoriale del maggior numero possibile • alcuni proprietari non iscrivono coscientemente i propri di cani. cani, per evitare di assumersene ogni responsabilita` ; L’attivita` territoriale presenta alcune oggettive criticita` ,ilcui •piu` generalmente, i proprietari «dimenticano» di iscrivere in superamento e` necessario per facilitare ed aumentare i con- anagrafe gli animali, non per scelta consapevole, ma per- trolli. che´ le attuali frenetiche condizioni di vita, inducono a ri- 1. La lettura del microchip da parte degli organi di controllo mandare gli impegni che si ritengono meno urgenti e non richiede come minimo la disponibilita` dell’apposito lettore. prioritari. Poiche´ tutti sono convinti di avere sempre sotto controllo il proprio animale, in molti rimandano l’iscrizione 2. In caso in cui il cane controllato risulti identificato, per poter ad una occasione futura; verificare l’effettiva iscrizione e la corrispondenza dei dati, attualmente e` necessario accedere all’ACR tramite una • il costo dell’iscrizione, che nonostante vada sostenuto una connessione internet (PC portatile, telefono mobile adatto sola volta nella vita dell’animale, per una certa fascia di o posticipazione del controllo da ufficio). popolazione puo` pero` rappresentare una criticita` per il pro- prio bilancio famigliare, magari per le motivazioni del punto 3. Le figure istituzionali addette ai controlli territoriali sull’appli- precedente; cazione della l.r. n. 33/2009, se non gia` particolarmente sensibili alla tutela degli animali, non sempre «gradiscono» • alcuni proprietari, pur avendo iscritto il cane, si dimenticano tali attivita` . od omettono di segnalare all’ACR le variazioni intervenute successivamente. Il piano triennale prevede di conseguenza di rendere disponi- bili strumenti e risorse. E` il caso tuttavia di sottolineare che, nel corso del 2009, il nu- mero di nuove iscrizioni in ACR e` stato di circa 116.000 cani. Si • Lettori di microchip tratta di un numero decisamente consistente, ottenuto anche • Sistema SMS, che rappresenta la soluzione piu` economica, grazie all’impegno profuso in questi ultimi anni da Regione, ASL semplice, efficiente per collegare il controllore all’anagra- e Comuni nel promuovere questa azione. fe, in quanto e` sufficiente un semplice cellulare. L’invio e la ricezione degli SMS e` di gran lunga piu` affidabile (sempre OBIETTIVO REGIONALE presente) di una connessione dati (problemi di copertura) Migliorare l’efficienza dell’ACR, incrementando le iscrizioni in ed il costo del collegamento e` di soli due SMS Anagrafe Canina Regionale e la qualita` dei dati presenti. • Formazione (prevista nel capitolo relativo all’intervento per L’obiettivo triennale e` un incremento delle iscrizioni e il colle- l’educazione sanitaria e zoofila/educazione ai diritti anima- gamento con la banca dati degli Assistiti di Regione Lombardia. li, educazione non formale) e incentivi per il personale inca- Azioni ricato dei controlli (personale delle ASL, della Polizia Locale e delle altre autorita` di Pubblica Sicurezza). E` infatti impor- Il piano segue contemporaneamente 4 azioni principali, inte- tante applicare un meccanismo premiante agli operatori grate tra di loro e cosı` declinabili: che piu` si impegnano nelle attivita` , in relazione ai risultati • Formo ed informo: coincide con l’intervento per l’educa- numerici raggiunti dai singoli operatori negli accessi al siste- zione sanitaria e zoofila (educazione formale, informale, ma SMS verificati e nella contestazione di Sommari Processi non formale) Verbali per le infrazioni rilevate. Infatti, la norma assegna la • Facilito l’iscrizione (incentivi: azione 1) titolarita` della funzione sanzionatoria alle ASL, e i proventi • Attivo controlli territoriali (responsabilizzare gli addetti: azio- derivanti dalle sanzioni vengono utilizzati per finanziare l’ap- ne 2) plicazione della legge. • Punisco severamente (adeguamento normativo: azione 3). Normativa (azione 3) Incentivi all’iscrizione (azione 1) Oggetto di eventuale ulteriore valutazione potrebbero es- L’iscrizione in ACR avviene presso le ASL e i veterinari Libero sere: Professionisti accreditati, ai quali, nel 2008, e` stata estesa la pos- • la proposta di un significativo inasprimento delle sanzioni sibilita` di effettuare anche i principali aggiornamenti dell’ACR previste dalla l.r. n. 33/2009 per quanto riguarda l’inosser- (es. cambi di proprieta` ). Le specifiche iniziative di comunicazio- vanza delle norme che disciplinano l’anagrafe canina, ne espressamente dedicate alla categoria (previste nel Piano • l’inserimento, nel Programma Statistico Nazionale e nei nel capitolo dedicato all’educazione sanitaria), devono rag- censimenti da questo previsti (il prossimo nel 2011), di rileva- giungere il risultato che ogni cane che esce da una struttura zioni statistiche di interesse pubblico sulla presenza e quali- pubblica o da un ambulatorio privato sia identificato. ta` dei pets detenuti nelle famiglie italiane. • L’iscrizione in ACR presso gli ambulatori pubblici delle ASL, Finanziamento pur offerta mediamente a costi contenuti (circa 12,00 Per ottenere un aumento delle iscrizioni dei cani in anagrafe euro), non e` sempre sufficientemente stimolante per l’uten- quindi si prevede di finanziare o compartecipare al finanzia- za, in quanto la dislocazione territoriale degli stessi non puo ` mento con un apposito bando regionale, progetti di ASL e Enti essere considerata capillare e sufficientemente «comoda», locali, con il coinvolgimento degli Ordini provinciali dei Medici cosı da annullare il vantaggio del costo contenuto con il ` Veterinari e dei soggetti no profit con finalita` statutarie coerenti disagio dello spostamento necessario. con quelle della l.r. n. 33/2009, che siano coerenti con le 3 azioni • L’iscrizione in ACR presso i Veterinari Libero Professionisti ac- descritte dal Piano e prevedendo: creditati, in quanto presenti con una rete capillare di «spor- • il servizio di piattaforma per il sistema SMS, che consenta, telli anagrafe» su tutto il territorio regionale, rappresenta il attraverso una numerazione dedicata, la ricezione e l’inol- cardine del successo dell’anagrafe pubblica nel sistema tro degli SMS da e verso tutti gli operatori, il colloquio con lombardo: il costo dell’identificazione e` variabile e comun- la/le anagrafiche canine ed il monitoraggio del traffico, que superiore a quello praticato dalle ASL. con una previsione di spesa di C 50.000, Per incentivare le iscrizioni e` opportuno aumentare l’offerta di • strumenti per i controlli (lettori microchip) in numero tale da prestazioni da parte delle ASL e dei veterinari libero professionisti dotare tutti i mezzi di servizio territoriale dell’ente parteci- ed agire anche sulla leva economica. pante, con un contributo del 100% della spesa preventiva- L’adozione sinergica di due iniziative puo` compendiare le ta e nei limiti di un fondo di 225.000 euro; ipotizzando il co- due esigenze, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo sto per lettore pari a C 150 (eventuale possibilita` di sfruttare prefissato: le opportunita` di impiego della Centrale Regionale Acquisti • protocollo d’intesa (previsto nel capitolo del piano Control- per ottenere prezzo piu` vantaggioso), il numero preventiva- Bollettino Ufficiale – 3763 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
bile di lettori e` di 1500 circa; il finanziamento di tale iniziativa comunali» pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom- e` da reperire, eventualmente mediante il finanziamento bardia n. 27, 1º Suppl. Ord. del 30 giugno 2008). statale dell’esercizio 2009, ancora da introitare, I costi di gestione sono almeno in parte compensati dall’au- • l’implementazione dei fondi dei sistemi premianti ed incen- mento delle adozioni di cani e dalla conseguente riduzione del- tivanti del personale, previsti contrattualmente dai rispettivi le spese di mantenimento. CCNL, per gli obiettivi indicati e in relazione ai risultati nu- 4. Ambiti minimi d’intervento merici raggiunti dai singoli operatori, nei limiti di un fondo di C 50.000. UDA Comunali: Indicatori e verifica Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009 affida ai Comuni: Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di in- cremento delle iscrizioni in seguito alle azioni declinate, e` neces- • Predisposizione di strutture di ricovero con funzioni di canile sario partire dal dato medio di base delle iscrizioni in anagrafe sanitario e di canile rifugio in un anno. Ponendo come relativamente costante il numero di • Prestazione del servizio di ricovero anche mediante con- cani presente in Regione (decessi pari a nuovi nati), si rileva in venzioni con enti pubblici, associazioni, cooperative sociali ACR il numero dei nuovi iscritti di eta` inferiore all’anno (numero • Sportello per anagrafe canina (aggiornamento variazioni che descrive quanto gia` avviene ora in assenza degli interventi anagrafiche) e Campagne informative del piano – dato fornito da ACR). Le iscrizioni ulteriori a tale • Prevenzione e accertamento infrazioni previste, mediante dato, sono da considerare come risultato delle azioni del piano. la Polizia Locale 3.2. Ufficio Diritti Animali (U.D.A.) • Rilascio delle autorizzazioni al funzionamento per le struttu- re adibite a ricovero degli animali d’affezione Analisi della situazione • Stipula di accordi di collaborazione con privati e associa- 1. Cosa e` un Ufficio Diritti Animali (U.D.A.) zioni per la gestione e il censimento delle colonie feline, L’accresciuta sensibilita` verso gli animali, la maggiore con- d’intesa con le ASL centrazione di essi nei luoghi urbani e la proliferazione delle leg- • Istituzione fondo sterilizzazioni di cani e gatti i cui proprietari gi in materia, hanno fatto sı` che sempre piu` amministrazioni, versino in stato di indigenza. comunali e provinciali, abbiano scelto di impegnarsi maggior- mente per rispondere sia alle esigenze dei cittadini umani che UDA Provinciali: a quelle dei «non umani», gli altri animali. E` aumentata sempre Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009 piu` l’attenzione e gli studi verso la cosiddetta «fauna urbana» e affida alle Province: si e` raggiunta una conoscenza di tale realta` che puo` fornire • l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di qualificazione agli Enti interessati le basi per poter mettere in atto misure tese per gli operatori volontari delle associazioni di cui all’artico- sia alla salvaguardia della biodiversita` sia al consolidarsi di un lo 120, della l.r. n. 33/2009, sulla base delle indicazioni con- equilibrio duraturo nell’ecosistema urbano, con azioni program- tenute nel presente Piano regionale, ai fini dell’esercizio mate che vadano oltre i semplici interventi di emergenza. dell’attivita` di collaborazione con l’ASL e gli enti locali; Negli ultimi anni, le amministrazioni locali piu` all’avanguardia • promozione mappatura situazione esistente, per la preven- hanno scelto di affidare la gestione di queste problematiche a zione del randagismo; strutture create su misura: gli Uffici per i Diritti degli Animali. Roma • raccolta delle istanze di amministrazioni pubbliche, enti, e` la prima citta` che, dal 1994, ha istituito un ufficio che si occu- associazioni e privati che sollecitano interventi, informazioni pa esclusivamente delle politiche dei diritti animali, con l’obietti- o coordinamenti operativi; vo di diffondere una cultura animalista rivolta a modificare il rapporto esistente tra uomo ed animali sul territorio urbano, per • coordinamento delle associazioni iscritte al registro provin- migliorarne la convivenza. Negli ultimi anni, molte altre citta` e ciale del volontariato. province come Milano, Napoli, Firenze, Bologna e Venezia si 5. Ulteriori ambiti d’intervento sono dotate di un ufficio di questo tipo; inoltre la legge regiona- I compiti, le iniziative e gli interventi propri di un Ufficio Diritti le prevede espressamente che gli enti locali possano dotar- Animali comunale e provinciale possono essere ulteriormente sene. ampliati, con servizi di informazione ed aiuto ai cittadini e con Ad oggi non esiste un censimento degli U.D.A., ma sono circa attivita` rivolte alla promozione del benessere animale. 50 gli enti locali in Lombardia che si sono organizzati con questo 6. Indicatori di verifica dell’attivita` svolta da un U.D.A. servizio. Ogni amministrazione ha la possibilita` di verificare la qualita` 2. Finalita` degli U.D.A. del servizio svolto dalla propria struttura U.D.A., facendo riferi- Le finalita` di questo ufficio sono quelle di esercitare le compe- mento a questi parametri indicativi: tenze che la l.r. 33/2009 affida agli enti locali in materia di tutela • ore di apertura dello sportello al pubblico (Comuni) degli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, in • campagne di adozione effettuate (Comuni) coerenza con gli obiettivi della legge stessa. • diminuzione dei cani ospiti del rifugio (Comuni) Sinteticamente, l’U.D.A. ha il compito di comunicare i diritti degli animali per costruire, sostenere e gestire una nuova rela- • mappatura delle colonie feline (Comuni) zione tra cittadini e istituzioni. L’U.D.A. non deve essere un servi- • campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza (Co- zio estemporaneo, bensı` deve essere basato sulla continuita` , muni e Province) con una diretta relazione con i cittadini. • campagne di educazione nelle scuole (Comuni e Pro- 3. Organizzazione tipo di un Ufficio Diritti Animali vince) L’Ufficio Diritti Animali e` strutturato preferibilmente secondo il • corsi di formazione per volontari (Province) seguente modello organizzativo: • mappature canili e rifugi, ricognizioni, raccolte dati (Pro- – Back Office (preparazione della modulistica, raccolta, ge- vince). stione e organizzazione delle informazioni, gestione delle OBIETTIVO REGIONALE tecnologie informatiche web/mail) Incrementare la presenza di Uffici Diritti Animali nei Comuni e – Front Office (sportello con interfaccia diretta e visibile tra nelle Province lombarde. cittadini e amministrazione per fornire informazioni, acco- gliere domande, attivare procedure, spiegare opportu- Azioni nita` ). U.D.A. Provinciali (Azione 1) Puo` essere gestito da personale del Comune e puo` collabo- Per incentivare la realizzazione di U.D.A. e` utile investire priori- rare con associazioni di cui all’art. 120 della l.r. 33/2009, oppure tariamente sull’istituzione di tali strutture nelle Province; gli U.D.A. essere esternalizzato alle stesse associazioni. istituiti presso le Province hanno il compito di promuovere analo- Il servizio U.D.A. puo` essere attivato anche tra piu` Comuni e/o ghe strutture nei Comuni del proprio territorio, coordinare gli Comunita` Montane, possibilmente anche sulla base dell’asso- U.D.A. comunali e tramite lo studio della mappatura della situa- ciazionismo intercomunale, nelle due forme di gestione associa- zione esistente, collaborare con la Regione per l’ottimizzazione ta dei servizi comunali: l’unione di Comuni lombarda elaComu- nello stanziamento dei fondi disponibili per la attuazione della nita` Montana (titolo III, l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunita` l.r. n. 33/2009. montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di Comuni L’obiettivo triennale e` l’attivazione di U.D.A. in tutte le 12 pro- lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi vince della regione. – 3764 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
U.D.A. Comunali (Azione 2) te. Allo stesso modo, il servizio di ricovero puo` essere esternaliz- I Comuni, singoli o associati e le Comunita` Montane potranno zato ad associazioni, cooperative sociali o privati. usufruire direttamente dei finanziamenti disponibili. Tutte le strutture adibite a canile sanitario e canile rifugio pre- L’obiettivo triennale e` l’attivazione di U.D.A. in almeno 100 senti in Lombardia risultano registrate nella banca dati dell’ACR Comuni della regione, almeno 4 per provincia. e sono in numero complessivo di 114, cosı` ripartite: Formazione del personale (Azione 3) Sanitario Rifugio Il personale dipendente e non, degli U.D.A. delle Province e BG 1 7 dei Comuni, dovra` partecipare a corsi formativi e di aggiorna- BS 1 9 mento, in materia di diritti degli animali e normativa sul benesse- CO 1 6 re animale, finalizzati a migliorarne l’attivita` . CR 2 3 [Vedi Area 1 – Educazione, progetti] LC 1 2 Finanziamento LO 0 5 Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento e` sta- MI 10 22 bilito in 500.000 euro, di seguito ripartito. MN 4 5 U.D.A. Provinciali (Azione 1) PV 4 11 Per l’avvio di nuovi U.D.A. l’ammontare del contributo a fon- SO 1 1 do perduto di C100.000,00 verra` ripartito in base alle richieste delle province, fino a un massimo di C 25.000,00 per ogni singolo VA 5 13 progetto. 30 84
U.D.A. Comunali (Azione 2) 30 canili sanitari ASL, di cui: Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo • 17 di proprieta` di Comuni o ASL perduto di C 400.000,00 verra` ripartito in base alle richieste dei • 13 di proprieta` di privati Comuni fino a un massimo di C 12.000,00, per l’avvio di nuovi U.D.A., e fino a un massimo di C 8.000,00, per quelli esistenti. Proprieta` Sanitario Rifugio La Regione finanzia i costi di avviamento e di dotazione stru- ASL 5 0 mentale specifica degli Uffici e le prime iniziative di promosse Comune 12 23 dagli U.D.A. Associazione 0 13 Vincoli per l’accesso al bando: Privato 13 31 • Impegno da parte dell’ente interessato, al mantenimento Non det. 0 17 anche con proprie risorse del servizio U.D.A. per almeno 5 anni. 84 canili rifugio,dicui: • Obbligo di partecipazione a corsi di formazione per il perso- • 23 di proprieta` dei Comuni nale dipendente e non, operante nell’U.D.A. • 31diprivati Valutazione dei progetti: • 13 di associazioni. I singoli progetti saranno esaminati e valutati sulla base dei Tutte le province hanno a disposizione nel proprio territorio seguenti requisiti: uno o piu` canili sanitari, tranne Lodi, che si avvale di una struttu- • Assegnazione di personale dipendente ra in provincia di Milano. • Collaborazione con associazioni di cui alla l.r. n. 33/2009 In tutte le province sono presenti canili rifugio. L’ACR consente • Percentuale di autofinanziamento di inserire, per ogni canile rifugio, i Comuni con cui e` convenzio- nato. • Conformita` alle indicazioni minime di organizzazione tipo e L’esigenza di costruire nuovi canili rifugio e` difficilmente rileva- ambiti minimi di intervento. bile in modo oggettivo. In Lombardia inoltre non sussiste un’e- Indicatori e verifica mergenza pari a quella presente in altre regioni, dove tali strut- Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di in- ture mancano del tutto o sono gravemente insufficienti. E` inve- cremento degli U.D.A. e` necessario partire da un censimento ce probabile che numerose strutture esistenti richiedano inter- delle strutture attive presso i Comuni e le Province della Lombar- venti straordinari di manutenzione o di ristrutturazione, anche dia, al momento dell’approvazione del presente Piano Trien- per adeguarsi ai requisiti previsti dal r.r. n. 2/2008. Anche que- nale. st’ultima fattispecie e` tuttavia difficilmente accertabile a priori. E` altresı` utile una verifica delle modalita` organizzative e strut- La necessita` di avere canili nuovi puo` quindi essere interpreta- turali delle strutture esistenti al fine di rilevare i seguenti dati: ta come una risposta alla carenza di strutture prossime ai Comu- ni, che attualmente si devono necessariamente rivolgere a • gestione diretta da parte della P.A.; strutture lontane: tale situazione e` abbastanza tipica delle zone • gestione in convenzione con associazioni di volontariato; di montagna. In altri casi invece risulta piu` conveniente costruire • tipologia servizi offerti. una struttura nuova, piuttosto che ristrutturarne una esistente. 3.3. Canili Occorre inoltre tenere conto che, con il consolidamento delle iniziative gia` in corso per la prevenzione del randagismo (identi- Analisi della situazione ficazione, sterilizzazione, adozione, educazione), il numero degli Gli animali d’affezione devono essere adeguatamente rico- animali ricoverati nei canili rifugio sara` destinato progressiva- verati in apposite strutture, nel momento in cui vengono presi mente a diminuire. in carico dalla Pubblica Amministrazione nei casi previsti dalle A conferma di questa constatazione sono ora disponibili i dati vigenti norme. del 2008 dell’ACR, dai quali si desume che il numero di cani in Per poter essere adeguatamente ricoverati, gli animali de- ingresso nei canili rifugio (circa 5.600) e` leggermente inferiore al vono: numero di cani in uscita dagli stessi canili (circa 5.800). • vivere in strutture idonee; Un altro fenomeno da considerare riguardo le dinamiche del- • essere governati con la massima attenzione al loro benes- la popolazione canina in ingresso nei rifugi, consiste nell’aumen- sere psico-fisico; to della tipologia dei cani riferibile a soggetti difficilmente adot- tabili, in quanto appartenenti alle razze piu` «difficili» (es. pitbull). • avere opportunita` di adozione. A tale fine ai Comuni compete la predisposizione delle struttu- OBIETTIVO REGIONALE re di ricovero deputate alle funzioni di canile sanitario e di cani- Realizzazione di strutture pubbliche (canili sanitari e canili rifu- le rifugio, cosı` come la prestazione del servizio di ricovero di ani- gio), prioritariamente tramite ristrutturazione di quelle esistenti o mali d’affezione catturati o raccolti. Alla ASL compete il servizio in alternativa tramite costruzione di nuove strutture, dove neces- di ricovero sanitario, nei tempi e modi previsti dalla l.r. sario, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: n. 33/2009. – assicurare il rispetto della normativa vigente in materia di Ogni Comune dovrebbe dunque dotarsi di una propria strut- prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affe- tura. Quando cio` non puo` avvenire, puo` consorziarsi con altri zione; Comuni o appoggiarsi a strutture gia` esistenti pubbliche o priva- – ottimizzare la gestione dei cani senza proprietario e ospitati Bollettino Ufficiale – 3765 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
in rifugi a spese delle amministrazioni comunali, con l’obiet- tivo di incentivarne l’adozione in famiglia; – monitorare, per il tramite dell’ACR, l’effettivo adempimento dei Comuni all’obbligo di predisporre le necessarie strutture deputate alla funzione di canile sanitario e canile rifugio e con quali modalita` vengono gestiti (tramite associazioni, cooperative sociali, privati); – garantire la continuita` ed il miglioramento della qualita` dei servizi, nonche´ l’economicita` , anche sulla base dell’asso- ciazionismo intercomunale, nelle due forme di gestione associata dei servizi comunali: l’Unione di Comuni e la Co- munita` Montana. Per ovviare alla carenza di canili, che in determinate aree e` particolarmente sentita, accanto alla realizzazione di strutture pubbliche, in base al principio di sussidiarieta` , ai sensi dell’art. 108, comma 1, lettera b) della l.r. n. 33/2009, la Regione intende sostenere anche i progetti proposti dagli enti locali che intendo- no far fronte alla necessita` mediante convenzioni con associa- zioni che si fanno carico delle attivita` finalizzate alla tutela degli animali d’affezione e alla prevenzione del randagismo, di cui all’art. 120 della l.r. n. 33/2009. Azioni Al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’otti- mizzazione dell’impiego delle risorse disponibili, si rende neces- sario il finanziamento dei lavori di risanamento o di realizzazione di nuove strutture, che dovranno essere conformi ai parametri minimi strutturali disposti nel Regolamento regionale 2/2008. La valutazione del punteggio da assegnare ad ogni singolo pro- getto che partecipera` ai bandi per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione/costruzione, dovra` fare riferimento ai vincoli d’impiego di cui al presente documento. Finanziamento La dotazione finanziaria disponibile per l’attuazione degli in- terventi ammonta a 3.250.000,00 euro, suddivisa in: – 750.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risana- mento delle strutture pubbliche esistenti, fino ad un massi- mo di 50.000,00 euro per singola struttura, – 1.500.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di rea- lizzazione di nuove strutture pubbliche, fino ad un massimo di 150.000,00 euro per singola struttura, – 1.000.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risa- namento di strutture esistenti o di realizzazione di nuove strutture, mediante convenzioni con associazioni, iscritte nel registro regionale, ai sensi dell’art. 108, comma 1, lettera b) della l.r. n. 33/2009. Il cofinanziamento non puo` superare, per singolo progetto, l’importo di 50.000,00 euro per il risa- namento e di 150.000,00 euro per la realizzazione di nuove strutture. Vincoli d’impiego Beneficiari: Comuni, singoli o associati, Comunita` Montane. Destinazione dichiarata per almeno 10 anni dal collaudo. Prioritari sono considerati quegli interventi che migliorino la di- sponibilita` di strutture di ricovero in aree geografiche che ne sono prive. Criteri per la graduatoria: • progetto (fasi e tempi di realizzazione) • disponibilita` immediata terreno • numero di cani catturati all’anno nel Comune/Comuni ne- gli ultimi tre anni • numero di cani dati in adozione all’anno nel Comune/Co- muni negli ultimi tre anni • numero di canili di proprieta` dei Comuni esistenti nella pro- vincia e loro capacita` • ambito territoriale interessato (densita` strutture presenti sul territorio) associazione di Comuni • canile gia` esistente, ma non ristrutturabile (per localizzazio- ne, eccessiva fatiscenza ... etc.) • economicita` ed efficienza (partecipazione ai costi, reperi- mento altre fonti di finanziamento). Viene demandata alla Giunta regionale l’adozione degli atti per la presentazione dei progetti di risanamento o di realizzazio- ne di nuove strutture per il ricovero degli animali d’affezione catturati o raccolti. Indicatori e verifica Numero di progetti presentati / numero nuovi canili o canili ristrutturati. – 3766 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 0,00 ) A 3.000,00 2.000,00 2.000,00 5.000,00 2.000,00 25.000,00 50.000,00 30.000,00 49.800,00 12.000,00 150.000,00 150.000,00 v. TAB. di riferimento v. TAB. di riferimento v. TAB. di riferimento 0,00 150,00 1.439 60.000,00 70.000,00 50.000,00 60.000,00 49.800,00 ) a progetto ( 100.000,00 750.000,00 450.000,00 150.000,00 110.000,00 400.000,00 100.000,00 400.000,00 900.000,00 A 1.500.000,00 1.000.000,00 ( essere ottenuta o riducendo le altre voci, ` TOT. Finanziamento Max finanziamento 215.850,00 sto intervento puo ` esistenti 8.000,00 nuova attivazione TOTALE FINANZIAMENTO PIANO TRIENNALE 2010/2012 6.149.800,00 tari e medie emedie) per Progetti formativi per docenti (di scuole elementari, 1.2.2 Produzione materiale informativo Guardie zoofile volontarie, delle associazioniDipendenti ex pubblici art. 120 l.r. n. 33/2009 Personale pubblico operante inAnagrafe canili, canina UDA, Polizia Locale,Cittadini ASL, sportelli Proprietari di animali«Attestato» [corsi v. per Ord. Min. proprietari Sal. di 3 cani, marzo 2009] per conseguimento 2.1.2 Contributo per sterilizzazione gatti2.1.3 di Contributo colonia per sterilizzazione cani e gatti di proprieta 3.1.3 Incentivi e formazione per il personale incaricato dei controlli 3.2.2 Incentivi per U.D.A. comunali 3.3.2 Incentivi per costruzione rifugi pubblici 3.1.2 Fornitura lettori microchip (1) Volontari del no-profit Operatori volontari, delle associazioni ex art. 120 l.r. n. 33/2009 3.2 U.D.A. 3.2.1 Incentivi per U.D.A. provinciali nuova attivazione in convenzione ex art. 108, comma 1, lettera b) 2.1 Sterilizzazioni 2.1.1 Contributo per sterilizzazione cani nei canili 3.1 Anagrafe Canina 3.1.1 Piattaforma S.M.S. 1.3 Educazione non-formale 1.1 Educazione formale (scuole) 1.1.1. Progetti di educazione sanitaria e zoofila per gli alunni di elemen- (Corsi qualificazione e formazione) 3.4 Risanamento e costruzione canili 3.4.1 Risanamento e costruzione canili in convenzione con associazioni, 1.2 Educazione informale (cultura sociale) 1.2.1 Sito web dedicato 3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici 3.3.1 Incentivi per risanamento rifugi pubblici vento, progetti finanziabili, finanziamenti INTERVENTI TEMATICHE PER AREA BORSA PROGETTI FINANZIABILI /Cofinanziamento (1) /cofinanziamento (1) 2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO oppure con il finanziamento statale 2009 3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA Tab.1–Areediinter (1) Finanziamento per l’acquisto di 1 lettore microchip per ognuno dei 1439 Comuni. I costi non sono coperti dal fondo disponibile; la copertura di que Bollettino Ufficiale – 3767 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
Tabella2–Suddivisione finanziamenti per area d’intervento 1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.1 Educazione formale (scuole) C 450.000,00 C 900.000,00 1.2 Educazione informale (cultura sociale) C 150.000,00 1.3 Educazione non-formale (Corsi di quali- C 300.000,00 ficazione e formazione) 2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO 2.1.1 Sterilizzazione cani nei canili C 900.000,00 C 1.400.000,00 2.1.2 Sterilizzazione gatti di colonia C 400.000,00 2.1.3 Sterilizzazione cani e gatti di proprieta` C 100.000,00 3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 3.1 Anagrafe Canina C 99.800,00 C 3.849.800,00 3.2 U.D.A. C 500.000,00 3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici C 2.250.000,00 3.4 Risanamento e costruzione canili in C 1.000.000,00 convenzione con associazioni, ex art. 108, comma 1, lettera b) TOTALE C 6.149.800,00
ALLEGATO A – n. cani ceduti dal proprietario nell’anno in corso Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono 6. Indicatore F educazione al rispetto degli animali dei cani e della formazione di colonie feline – tipologia e frequenza degli interventi educativi promossi Sono di seguito riportati tutti gli indicatori utili per conoscere nelle scuole dagli enti competenti (Comuni, Province, Re- in modo piu` approfondito il fenomeno dell’abbandono dei cani gione) e dalle associazioni di volontariato e della formazione delle colonie feline. – tipologia e frequenza degli interventi di sensibilizzazione del- • Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani la popolazione 1. Indicatore F quantita` animali esistenti – tipologia e frequenza degli interventi di formazione del per- – n. cani iscritti in anagrafe (distinzione tra microchip e ta- sonale/volontari operanti nelle strutture di ricovero tuaggio) • Criteri per l’analisi della formazione di colonie urbane di gatti – n. cani presenti nei canili (distinguere tra sanitari, rifugio, liberi zoofili, amatoriali) 1. Indicatore F quantita` animali esistenti – n. cani presenti negli allevamenti – dati censimento colonie feline – n. cani presenti in esercizi commerciali (fissi e ambulanti) – n. gatti iscritti in anagrafe (per i gatti liberi tramite il censi- 2. Indicatore F modalita` di reperimento di un cane da parte mento delle colonie, e per i gatti di proprieta` anche se non dei cittadini obbligatorio) – n. cani adottati in canile 2. Indicatore F gestione colonie feline – n. cani acquistati in negozio – presenza linee operative sui criteri di riconoscimento delle – n. cani acquistati in allevamento colonie feline 3. Indicatore F strutture adibite a ricovero cani – presenza accordi di collaborazione con ass.ni/privati per – n. canili sanitari cattura gatti liberi – n. canili rifugio proprieta` di enti locali – soggetto erogatore del servizio di sterilizzazione delle colo- – n. canili rifugio proprieta` di privati nie (ASL/Medici veterinari libero professionisti) – n. canili privati gestiti in collaborazione con associazioni – numero di interventi su gatti feriti – n. canili zoofili – soggetto incaricato della cattura dei gatti liberi e successi- va reintroduzione nel proprio habitat – n. canili amatoriali – dove viene effettuata la degenza post-operatoria (struttura – n. pensioni ASL; clinica veterinaria privata; reparto degenza associazio- – n. allevamenti ne protezionista; altro ...) 4. Indicatore F attivita` di ogni singola struttura (canile sanita- – presenza di aree delimitate o segnalate indicanti la presen- rio o rifugio) za di una colonia felina – capacita` massima della struttura 3. Indicatore F modalita` di reperimento di un gatto da parte – gestore della struttura (personale del Comune/volontari di dei cittadini associazioni/personale privato/..) – n. gatti adottati in gattili/canili – presenza di un’associazione di volontariato nella struttura – n. gatti acquistati in negozio – n. di animali entrati in canile per ogni anno di attivita` – n. gatti acquistati in allevamento – n. dei cani riaffidati al proprietario nell’ultimo anno 4. Indicatore F strutture adibite a ricovero gatti – n. dei cani dati in adozione per ogni anno di attivita` –eta` media degli animali dati in adozione – n. gattili (comunali/privati) – n. dei cani dati in adozione e poi rientrati in canile per ogni – canili anno di attivita` 5. Indicatore F attivita` di ogni singola struttura – numero di cani deceduti per ogni anno di attivita` – capacita` massima della struttura –eta` media di cani presenti in ciascuna struttura – gestore della struttura (personale del Comune/volontari di – patologie piu` comuni associazioni/personale privato/...) – vaccinazioni e profilassi effettuate – presenza di un’associazione di volontariato nella struttura – percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di atti- – n. di animali entrati in gattile per ogni anno di attivita` vita` – n. dei gatti riaffidati al proprietario nell’ultimo anno – apertura al pubblico – n. dei gatti dati in adozione – percorsi di recupero caratteriale per cani problematici –eta` media degli animali dati in adozione – n. di interventi su cani feriti – n. dei gatti dati in adozione e poi rientrati in gattile/canile – attivita` di socializzazione con persone e/o altri animali per ogni anno di attivita` 5. Indicatore F cause di entrata dei cani nei canili – numero di gatti deceduti per ogni anno di attivita` – n. di cani oggetto di sequestro per ogni anno di attivita` –eta` media di gatti presenti in ciascuna struttura – n. cani vaganti accalappiati nell’anno in corso – patologie piu` comuni – 3768 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
– vaccinazioni e profilassi effettuate la riscossione dei canoni di concessione per l’uso dei beni del – percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di atti- demanio idrico»; vita` – la d.g.r. n. 7/5245 del 22 giugno 2001 «Modalita` per la riscos- – apertura al pubblico sione dei canoni e per la determinazione ed il versamento del – n. di interventi su gatti feriti deposito cauzionale relativi alle concessioni di derivazioni di ac- que pubbliche»; 6. Indicatore F cause di entrata dei gatti nei gattili – la d.g.r. n. 8/962 del 27 ottobre 2005 «Determinazione dei – n. di gatti oggetto di sequestro per ogni anno di attivita` canoni per l’uso di acque pubbliche a decorrere dall’anno – n. di gatti rinvenuti abbandonati nell’anno in corso 2006»; – n. di gatti ceduti dal proprietario nell’anno in corso – il d.d.u.o. 31 ottobre 2006, n. 12171 «Adeguamento degli im- – n. di gatti di colonie libere, ricoverati per cure nell’anno in porti dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2007 a titolo di corso canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di con- ———•——— cessione per l’occupazione e l’uso dei beni del demanio idrico (canoni regionali di polizia idraulica) nella misura del tasso di ALLEGATO B: Tariffe sterilizzazione proposte da FNOVI e ANMVI inflazione programmata»; Tariffario C – la d.g.r. n. 8/5775 del 31 ottobre 2007 «Determinazione dei (IVA ed ENPAV canoni per l’uso delle acque pubbliche per l’anno 2008»; comprese) – il d.d.s. n. 13367 del 19 novembre 2008 «Adeguamento degli Gatto maschio 90,00 importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2009 a titolo Gatta femmina 150,00 di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di Cagna femmina fino a 10 kg 190,00 concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di poli- Cane maschio fino a 10 kg 140,00 zia idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»; Cane femmina da 10,1 kg a 25kg 220,00 – il d.d.s. n. 13898 dell’11 dicembre 2009 «Adeguamento de- Cane maschio da 10,1 kg a 25kg 170,00 gli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2010 a tito- Cane femmina da 25,1 a 40 kg 270,00 lo di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di Cane maschio da 25,1 a 40 kg 200,00 concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di poli- Cane oltre 40 kg femmina 320,00 zia idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»; Cane maschio oltre 40 kg 240,00 Vista la l.r. 14 luglio 2003 n. 10 recante «Riordino delle disposi- zioni legislative regionali in materia tributaria – Testo unico della disciplina dei tributi regionali»; Considerato che, ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giu- D) ATTI DIRIGENZIALI gno 2009, n. 10, entro il 31 dicembre di ciascun anno e in relazio- GIUNTA REGIONALE ne agli importi dovuti per l’anno successivo, la direzione compe- Presidenza tente procede con decreto dirigenziale all’aumento della tarif- fa dei canoni nella misura del tasso di inflazione programmato, [BUR20100115] [2.4.0] limitatamente in relazione alle fattispecie per le quali non sia D.d.s. 9 dicembre 2010 - n. 12919 intervenuta una nuova determinazione della misura dei canoni Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento fissata ai sensi del comma 5 del citato art. 6 della l.r. 10/2009 degli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2011 a con deliberazione della Giunta regionale; titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del tasso di inflazione programmata Preso atto dello schema di Decisione di Finanza Pubblica per gli anni 2011-2013 deliberato dal Consiglio dei Ministri del 29 set- IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA tembre 2010 ed in particolare della tavola 1.4 relativa al quadro GESTIONE TRIBUTI REGIONALI macroeconomico nella quale viene indicato per il 2011 un tasso Visto il r.d. 11 dicembre 1933 n. 1775 «Testo unico delle disposi- di inflazione programmata pari all’1,5%; zioni di legge sulle acque e impianti elettrici» ed, in particolare, Valutata la necessita` , da parte del dirigente della Struttura l’art. 35 relativo alle modalita` di determinazione del canone an- Federalismo Fiscale e Tutela delle Entrate Tributarie, di adegua- nuo relativo alle utenze di acqua pubblica; re ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10, gli Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambien- importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2011, a titolo tale»; di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubblica nella mi- Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e sura del tasso di inflazione programmata, aumentandoli compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, dell’1,5%, rendendo noto che l’adeguamento in questione non in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59», al- si applica in relazione alle tipologie di canoni che sono state l’art. 89 (Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali) con il oggetto di determinazione specifica adottata con provvedi- quale lo Stato ha disposto, in particolare, il conferimento alle mento della Giunta regionale per la medesima annualita` ai sen- Regioni delle funzioni relative a: si di quanto disposto all’art. 6, comma 5 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10; – comma 1, lettera i) – gestione del demanio idrico, ivi com- prese tutte le funzioni amministrative relative alle derivazioni Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione e utilizzazione in materia di organizzazione e personale» ed i provvedimenti delle acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotter- organizzativi della IX legislatura; raneo nonche´ alla determinazione dei canoni di concessio- Decreta ne e all’introito dei relativi proventi; – comma 1, lettera g) polizia delle acque, anche con riguar- 1. di adeguare ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno do alla applicazione del regio decreto 11 dicembre 1933, 2009, n. 10, gli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno n. 1775; 2011, a titolo di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubbli- ca nella misura del tasso di inflazione programmata, aumentan- Visto il regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 «Disciplina doli dell’1,5% rispetto alla misura vigente nell’anno 2010; dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo del- l’acqua a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo del- 2. di approvare l’allegata tabella A, che forma parte inte- l’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della grante e sostanziale del presente atto, contenente, a titolo rico- legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 ed in particolare gli gnitivo, gli importi unitari dei canoni demaniali per l’uso dell’ac- articoli3e34; qua pubblica per l’anno 2011 gia` rivalutati dell’1,5% rispetto alla Visto l’articolo 6 della la legge regionale 29 giugno 2009, n. 10 misura vigente nell’anno 2010; «Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse econo- 3. di pubblicare il presente atto e il relativo allegato sul Bolletti- mico generale – Collegato ordinamentale»; no Ufficiale della Regione Lombardia. Vista la legge regionale 16 dicembre 2003, n. 26, ed in parti- Il dirigente della Struttura colare gli articoli 44, comma 1, lettera c) e 52 comma 4; Gestione Tributi Regionali: Richiamati i seguenti provvedimenti: Danilo Musumeci – la d.g.r. n. 6/41315 del 5 febbraio 1999 «Prime modalita` per ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 3769 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
ALLEGATO «A» CANONI PER L’USO DI ACQUA PUBBLICA – ANNO 2011 USI Tipologia Unita` di misura Canone unitario Usi art. 3, comma 4), r.r. 2/2006 a) potabile canone C/modulo 2.152,67 canone minimo C 358,79 b) irriguo canone src (1) C/modulo 50,51 canone crc (2) C/modulo 25,25 canone bnt (3) C/ha 0,50 canone minimo C 35,74 c) idroelettrico (produzione forza motrice) canone C/kW 14,68 canone minimo C 129,16 d) Industriale (4) canone C/modulo 16.617,03 canone minimo C 2.265,96 e) piscicolo (ittiogenico) canone C/modulo 358,79 canone minimo C 129,16 f) zootecnico canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 g) igienico canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 h) antincendio canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 i) autolavaggio canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 j) lavaggio strade canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 k) innaffiamento aree verdi o aree sportive canone C/modulo 358,79 canone minimo C 129,16 l) scambio termico in impianti a pompa di calore canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 m) navigazione interna canone C/modulo 50,51 canone minimo C 35,74 n) didattico/scientifico canone C/modulo 50,51 canone minimo C 35,74 Usi art. 3, comma 5), r.r. 2/2006 usi diversi (altro uso) canone 1.076,31 canone minimo C 129,16 Uso art. 34, comma 10), r.r. 2/2006 riconoscimento demanialita` canone minimo C 522,84 NOTE: L’unita` di misura per la determinazione del canone e` il «modulo» corrispondente ad una portata di 100 l/s, tranne che per l’uso idroelettrico nel cui caso il canone e` calcolato sulla Potenza Nominale Media annua espressa in kW (art. 34 del regola- mento regionale 2/2006). (1): Senza restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933) (2): Con restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933) (3): Bocca non tassata (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933) (4): Dal 2008 anche il modulo industriale e` pari a 100 l/s Per la descrizione degli usi si rimanda agli articoli3e34delregolamento regionale 2/2006.
[BUR20100116] [4.0.0] la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni D.d.s. 10 dicembre 2010 - n. 12960 conseguenti» identificando Finlombarda S.p.A. quale gestore Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito del Fondo medesimo, definendo le modalita` per la presentazio- a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambiente, a- ne da parte delle imprese di idee progettuali finalizzate a sele- groalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul zionare, valutare e censire le migliori e innovative idee proget- «Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei pri- tuali provenienti dal territorio lombardo; vati e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 inte- grata con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione Pro- – la d.g.r. n. 8927/2009 che ha integrato e modificato alcuni getto AMICA dispositivi della d.g.r. n. 7025/2008, stabilendo di procedere al- l’emanazione del «Bando di invito a presentare progetti innova- IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA tivi nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e mani- UNIVERSITA` E RICERCA fatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle Viste: espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti» sulle se- guenti tematiche: – la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007, recante «Stru- 1. Agroalimentare: Funzionalizzazione, tracciabilita` e pac- menti di competitivita` per le imprese e per il territorio della Lom- kaging delle produzioni tipiche regionali bardia», con la quale la Regione intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo, territoriale e sociale lombar- 2. Energia-ambiente: Trattamento e sfruttamento dei rifiuti do delineando, fra l’altro, obiettivi, strumenti e modalita` di per- 3. Salute: Sistema di assistenza in remoto per anziani seguimento, ed in particolare l’art. 3 comma 1 il quale deman- 4. Manifatturiero Avanzato: Aeronautica e Micro Meccanica da alla Giunta regionale, anche attraverso le societa` a parteci- definendo la dotazione finanziaria del bando complessivamen- pazione regionale, l’attuazione della legge medesima median- te in C 20 milioni, i dettagli e le modalita` di presentazione, le te le azioni realizzate con gli strumenti da essa previsti; norme e le procedure per la selezione e valutazione delle do- – la d.g.r. n. 7025 del 9 aprile 2008, che istituito il «Fondo per mande, la gestione di controllo, in itinere e finale e applicare il – 3770 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010
Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto creto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimenta- 214/3 del 9 agosto 2008, con particolare riferimento all’articolo re, salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per 6 e alla sezione 7, artt. 30-37; la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni – d.g.r. n. 10669 del 2 dicembre 2009 che ha stabilito la dota- conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con zione complessiva del bando emanato con decreto n. 3186 d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valuta- dell’1 aprile 2009 sopracitato in C 27.000.000,00, al fine di con- zione» e del «Comitato espressioni di interesse»; sentire il possibile finanziamento di un maggior numero di pro- – il decreto n. 14433 del 23 dicembre 2009 con oggetto: getti considerati ammissibili e che abbiano comunque raggiun- «Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori ener- to un punteggio ponderato minimo complessivo non inferiore a gia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanza- 60 punti, cosı` come previsto dal dispositivo di cui al decreto to a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di n. 3186/2009; interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con Richiamati: d.g.r. 8927/2009: approvazione degli esiti dell’istruttoria di am- – il decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009 avente ad oggetto «Ap- missibilita` formale e della valutazione preliminare di merito» con provazione del bando di invito a presentare progetti innovativi particolare riferimento all’allegato B1, elenco dei soggetti am- nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manufat- messi alla fase di valutazione finale; turiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle – il decreto n. 4999 del 13 maggio 2010 con aggetto. «Bando espressioni di interesse dei privati ed azioni conseguenti» istituito di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-am- con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009»; biente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a va- – il decreto n. 8385 del 10 agosto 2009 avente per oggetto lere sul «fondo per la promozione delle espressioni di interesse «Decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimenta- 8927/2009: approvazione graduatoria finale iniziative proget- re, salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per tuali ammesse e non ammesse: concessione intervento finan- la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni ziario; conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con Dato che le Societa` partner del progetto AMICA (ammesso d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valuta- nella graduatoria finale con il succitato decreto 4999/2010), zione» e del «Comitato espressioni di interesse»; sono state ammesse a contributo per l’importo indicato nell’al- – il decreto n. 10518 del 16 ottobre 2009 di integrazione al legato A dello stesso decreto ed in particolare secondo la se- decreto n. 8535 del 10 agosto 2009 avente per oggetto: «De- guente ripartizione: Intervento Costo totale Finanziamento Contributo finanziario PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto AA Aconcesso A Importo complessivo sul progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000 Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37 Istituto Superiore Mario Boella 360.000 113.519,89 79.449,99 Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65 Universita` dell’Insubria (Dipartimento di informatica e Comunicazione) 180.000 56.759,94 9.724,99 Vista la richiesta dell’8 luglio 2010 della Societa` Present S.p.A., partner capofila del progetto AMICA, agli atti regionali prot. A1.2010.0090606 del 27 luglio 2010, con la quale la Societa` Present, richiede, a nome di tutte le aziende partner del progetto AMICA, l’autorizzazione a rimodulare il piano finanziario secondo la seguente ripartizione: Intervento Costo totale Finanziamento Contributo finanziario PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto AA Aconcesso A Importo complessivo sul Progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000 Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37 Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99 Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65 Universita` dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.519,89 79.449,99 Considerato che in base al punto 7.4 «vicende del partenaria- attivita` sono entrambi organismi di ricerca e beneficiano quindi to» del bando approvato con il succitato decreto 3186/2009 nel della stessa intensita` d’aiuto; caso in cui si verifichino, nel corso della realizzazione del Proget- Verificato, altresı`, anche tramite il supporto dei soggetti ed to, eventi inerenti un Partner che incidano sul compimento delle organi preposti alle fasi di pre-selezione di merito e di valutazio- attivita` progettuali di sua competenza, gli altri provvederanno, ne finale finali previsti dal bando sopramenzionato e nello speci- per il tramite del capofila, a comunicare: fico la nota del componente del nucleo di valutazione esperto • la sostituzione con un soggetto in possesso dei requisiti di per la tematica salute trasmessa nel novembre 2010, che la pro- posta di spostamento di attivita` dall’Istituto Superiore Mario ammissibilita` sopra richiamati, o Boella all’Universita` dell’Insubria e la conseguente richiesta di • il prosieguo delle attivita` , a condizione che: rimodulazione del piano finanziario e del contributo e finanzia- – venga garantito in ogni caso il raggiungimento degli o- mento concesso, non incide in modo significativo sul proseguio biettivi del Progetto; delle attivita` del progetto e sulla qualita` progettuale del proget- to che risulta comunque superiore alla soglia minima finanziabi- – il venir meno del Partner non comporti una diminuzione le in base ai criteri definiti nel bando; del costo totale del Progetto presentato superiore al 20% Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nel e non deve essere tale da comportare la riduzione del «Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori ener- costo del Progetto per una somma eccedente gia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanza- C 250.000,00 (duecentocinquantamila/00); to a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di Regione Lombardia autorizzera` la sostituzione o il prosieguo interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con delle attivita` a seguito della valutazione delle vicende sottopo- d.g.r. 8927/2009», emanato con decreto n. 3186/2009, la cui ste, anche con il supporto dei soggetti ed organi preposti alle graduatoria e` stata approvata con il succitato decreto fasi di pre-selezione di merito e di valutazione finale (di cui ai 4999/2010, di approvare la rimodulazione del piano finanziario successivi articoli 11, 12 e 13 del bando succitato), della conse- del progetto Amica e il conseguente spostamento di parte del- guente eventualita` di procedere alla rideterminazione dell’enti- le attivita` dall’Istituto Superiore Mario Boella all’Universita` dell’In- ta` dell’Intervento Finanziario; subria e di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollet- tino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione Verificato che, dal punto di vista della verifica di ammissibilita` Lombardia all’indirizzo, formale, non sussistono rideterminazioni dell’entita` dell’interven- http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c= to finanziario, non ci sono variazioni nella compagine del parte- Redazionale_P&childpagename=Regione%2FDetail&cid= nariato e che i due partner per i quali avviene lo scambio di 1213284203954&pagename=RGNWrapper, Bollettino Ufficiale – 3771 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2 mentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo del Reg. 800/2008 e di comunicare l’esito della valutazione alla per la promozione delle espressioni di interesse dei privati istituto Societa` Present che ha presentato l’istanza di rimodulazione con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. 8927/2009», emana- delle attivita` e piano finanziario del progetto; to con decreto n. 3186/2009, di: Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, non- – di approvare la rimodulazione del piano finanziario appro- che´ il regolamento di contabilita` e la legge regionale di appro- vato e ammesso rettificando il Decreto 4999/2010, rispetto agli vazione del bilancio e previsione dell’anno in corso; importi indicati per il progetto Amica, autorizzando lo sposta- Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali mento di parte delle attivita` dall’Istituto Superiore Mario Boella in materia di organizzazione e personale», nonche´ i provvedi- all’Universita` dell’Insubria e rideterminando il contributo secon- menti organizzativi conseguenti; do la seguente ripartizione: Decreta ai sensi delle disposizioni contenute nel «Bando di invito a pre- sentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroali-
Intervento Costo totale Finanziamento Contributo finanziario PARTNER DEL PROGETTO AMICA codice ID 12780767 – area salute progetto a fondo perduto AA Aconcesso A Importo complessivo sul progetto 1.800.000,00 529.449,99 370.550,01 900.000 Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37 Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99 Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65 Universita` dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.519,89 79.449,99
– di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Richiamato il secondo comma del dispositivo della d.g.r. Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione Lom- 9/876/2010 che da mandato al dirigente competente di prov- bardia all’indirizzo, vedere all’adozione del bando e della modulistica per la pre- http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c= sentazione dei progetti; Redazionale_P&childpagename=Regione%2FDetail&cid= Ritenuto di approvare il Bando 2010 relativo alla l.r. 25/2007 1213284203954&pagename=RGNWrapper, «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori mon- in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2 tani»; del Reg. 800/2008; Vista la l.r. 20/2008 nonche´ i provvedimenti organizzativi della – di disporre che Finlombarda S.p.A., in qualita` di Soggetto IX legislatura; Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione, ai sensi della normativa vigente, del predetto esito alla Societa` Decreta Present S.p.A., partner capofila del progetto Amica, che ha pre- • di approvare il Bando 2010 relativo alla l.r. 25/2007 «Inter- sentato l’istanza di rimodulazione delle attivita` e del piano fi- venti regionali in favore della popolazione dei territori montani» nanziario a nome di tutte le aziende partner del progetto. parte integrante e sostanziale del presente decreto; Il dirigente della Struttura Universita` e Ricerca: • di dare atto che gli interventi di cui al Bando 2010 del Fon- Armando De Crinito do regionale della montagna trovano copertura sul cap.
[BUR20100117] [4.1.0] 6.5.6.3114.4454 del bilancio 2011-2012; D.d.s. 15 dicembre 2010 - n. 13125 • di disporre la pubblicazione integrale del presente decreto Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom- presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi re- bardia. gionali in favore della popolazione dei territori montani» – Anno Il dirigente della struttura 2010 attuazione progetti speciali ed Expo 2015: IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA Stefano Buratti ATTUAZIONE PROGETTI SPECIALI ED EXPO 2015 ——— • ——— Visti: • la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani» e in particolare l’art. 4 che istituisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito deno- minato «Fondo», disciplinando altresı` il finanziamento del Fondo e le modalita` di accesso dei soggetti beneficiari; • la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunita` montane della Lom- bardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.; • i dd.p.g.r. nn. da 6479 a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3º Suppl. Straord. del Bollettino Ufficiale della Regione Lom- bardia n. 26 dell’1 luglio 2009, di costituzione delle Comunita` montane ai sensi della l.r. 19/2008; • la l.r. 23 ottobre 2009 n. 22 «Disciplina del Consiglio delle autonomie locali della Lombardia, ai sensi dell’art. 54 dello Sta- tuto d’autonomia» ed in particolare l’art. 15, pubblicata sul Bol- lettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 43, 1º Supplemento Ordinario del 26 ottobre 2009; • la d.g.r. 9/876/2010 che al primo comma del dispositivo ri- partisce il Fondo per l’annualita` 2010 come riportato in Allegato A – Tabella 1 dello stesso provvedimento; Rilevato altresı` che in attuazione del primo comma del delibe- rato della sopraccitata d.g.r. 9/876/2010 vengono attribuite a ciascuna zona omogenea le risorse del Fondo, resesi disponibili da economie e rinunce su progetti relativi ai riparti 2000-2009, come indicato in Allegato A – Tabella 1 dello stesso provvedi- mento; Dato atto che la Regione Lombardia ha ritenuto di stanziare sul Fondo la somma complessiva di 19 milioni di euro, (art. 12, comma 1 della l.r. 25/2007) che trovera` copertura sul cap. 6.5.6.3.114.4454 del bilancio 2011-2012;