Anno XL - N. 257 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - art. 1, c. 1 - D.L. n. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 - n. 46 - Filiale di Varese 51 Serie Ordinaria - Lunedı` 20 dicembre 2010

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALE

SOMMARIO

Si informa che dall’1 gennaio 2011 il BURL sara` disponibile esclusi- vamente in formato digitale con validita` legale, consultabile dal sito www.bollettino.regione.lombardia.it

Avviso di rettifica n. 51/01-Se.O. 2010 [4.5.0] Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente interventi normativi in materia di attivita` di estetista», pubbli- cata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 49 Se.O. del 16 novembre 2010 ...... 3745

A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/93 [1.3.0] Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale ...... 3745 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/94 [5.3.2] Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG)...... 3746 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/95 [3.2.0] Mozione concernente interventi presso il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la disciplina delle profes- sionisanitarie...... 3748 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/96 [1.1.1] Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla Regione Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni lombardi...... 3748 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/97 [1.1.3] Mozione concernente l’invito alla Regione a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte del tassista milanese LucaMassari...... 3749 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/98 [1.1.3] Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di buon vicinato con le autorita`elvetiche...... 3749 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/99 [4.6.1] Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari di provenienza locale ...... 3750 Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre 2010 - n. IX/100 [4.7.3] Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle donne ..... 3750

B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto presidente Regione Lombardia 13 dicembre 2010 - n. 12996 [1.3.3] Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di , Germasino e , in provincia di , e per la denominazione del nuovo , tenutosi nel Comune di Gravedona ..... 3751 Decreto presidente Regione Lombardia 14 dicembre 2010 - n. 13063 [1.3.3] Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo .... 3751 Decreto presidente Regione Lombardia 14 dicembre 2010 - n. 13070 [1.3.3] Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Germasino ...... 3752

4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato 1.3.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali 5.3.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Cave e torbiere 3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanita` 1.1.1 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Rapporti Stato-Regioni 1.1.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Affari di politica internazionale e comunitaria 4.6.1 SVILUPPO ECONOMICO / Attivita` terziarie / Commercio 4.7.3 SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro / Pari opportunita` 1.3.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali / Circoscrizioni comunali e provinciali – 3742 – Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria N. 51 - Lunedı` 20 dicembre 2010 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre 2010 - n. 9/876 [4.1.0] Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno 2010 (l.r. n. 25/2007) ...... 3752 Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre 2010 - n. 9/939 [3.2.0] Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009 . . 3753 D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza Decreto dirigente struttura 9 dicembre 2010 - n. 12919 [2.4.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento degli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2011 a titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del tasso di inflazione programmata ..... 3768 Decreto dirigente struttura 10 dicembre 2010 - n. 12960 [4.0.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambien- te, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione ProgettoAMICA...... 3769 Decreto dirigente struttura 15 dicembre 2010 - n. 13125 [4.1.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani» – Anno 2010 ...... 3771 D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12355 [4.0.0] Concessione dei contributi per la redazione dei business plan – Fondo di Garanzia Made in Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autorizzazione alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria alla liquidazione (IV provvedimento) ...... 3797 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12361 [4.0.0] Non ammissione della societa` Display s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 ...... 3798 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12362 [4.0.0] Non ammissione della societa` Cisart Engineering Project Aluminium Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 3799 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12363 [4.0.0] Non ammissione della societa` 4Service Italia s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 ...... 3800 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12364 [4.0.0] Non ammissione della societa` Alv S.p.A. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013...... 3800 Decreto dirigente unita` organizzativa 30 novembre 2010 - n. 12365 [4.0.0] Non ammissione della societa` Officina Meccanica Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . 3801 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12410 [4.0.0] Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle candidature ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali ed esclusione delle candidature non ammes- se (III provvedimento attuativo del d.d.u.o. 4290/2010 e 5598/2010) ...... 3802 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12442 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.TEC Engineering s.r.l...... 3809 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12443 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A...... 3810 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12444 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roadrunnerfoot Engineering s.r.l ...... 3811 Decreto dirigente unita` organizzativa 1 dicembre 2010 - n. 12445 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applica- zioni Industriali (CISI) s.c.r.l ...... 3812 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12555 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono Elettronica Internazionale s.r.l ...... 3813 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12598 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tricot s.r.l ...... 3814 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12599 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l...... 3816

4.1.0 SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali 3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanita` 2.4.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Demanio e patrimonio 4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO Bollettino Ufficiale – 3743 –

Serie Ordinaria N. 51 - Lunedı` 20 dicembre 2010

Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12600 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l ...... 3817 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12601 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali Fratelli s.r.l...... 3818 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12602 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l...... 3819 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12607 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Sistemi S.p.A...... 3821 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12609 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pegasus Microdesign s.r.l...... 3822 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12610 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo Gavazzi Space S.p.A...... 3823 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12611 [4.0.0] Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati Group s.r.l...... 3824 Decreto dirigente unita` organizzativa 3 dicembre 2010 - n. 12697 [4.4.0] Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND – 1º provvedimento delle domande ammesse e non ammesse e approvazione linee guida di rendicontazione ...... 3825 Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2010 - n. 12429 [4.5.0] Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internaziona- lizzazione» ...... 3851 D.G. Agricoltura Decreto dirigente unita` organizzativa 3 dicembre 2010 - n. 12811 [4.3.1] Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione ...... 3852 D.G. Ambiente, energia e reti Decreto direttore generale 3 dicembre 2010 - n. 12843 [5.3.4] Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’assegnazione di contributi agli Enti pubblici per interventi di mobilita` sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio 2010 – Proroga dei termini per la presentazione delle domande di contributo ...... 3853 Decreto dirigente unita` organizzativa 2 dicembre 2010 - n. 12563 [5.3.1] Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il completamento delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del 19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564 del 17 marzo 2010, da realizzarsi presso l’area di proprieta` Nylstar s.r.l. in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno Dugnano e Varedo ...... 3854 Decreto dirigente struttura 24 novembre 2010 - n. 11946 [5.0.0] Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi» da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) – Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di compatibilita` ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 . . 3854 Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2010 - n. 12441 [5.0.0] Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una capacita` complessiva di 5.780 capi, in localita` Ca’ Matta nel Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Sturla Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilita` ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 ...... 3855 D.G. Casa Decreto dirigente struttura 13 dicembre 2010 - n. 13054 [5.1.2] Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato»...... 3856 D.G. Cultura Decreto dirigente struttura 20 ottobre 2010 - n. 10611 [3.5.0] Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 – Anno 2010 – D.d.s. 9 febbraio 2010, n. 976 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 – Bilancio 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00...... 3868 Decreto dirigente struttura 27 ottobre 2010 - n. 10906 [3.5.0] Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o di interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno 2010 – D.d.s. n. 1024 del 9 febbraio 2010 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 153.750,00 . . . 3873

4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO 4.4.0 SVILUPPO ECONOMICO / Industria 4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato 4.3.1 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario 5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento 5.3.1 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Beni ambientali e aree protette 5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO 5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica 3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita` culturali – 3744 – Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria N. 51 - Lunedı` 20 dicembre 2010

Decreto dirigente struttura 29 novembre 2010 - n. 12211 [3.4.0] Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r. 39/74 e l.r. 1/2000 – Anno 2010 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 120.000,00...... 3878 Decreto dirigente struttura 13 dicembre 2010 - n. 13052 [3.5.0] Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre 2010 n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare progetti ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre 2010 – Approvazione dei criteri, delle modalita` d’intervento e degli strumenti per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima guerra mondiale in Lombardia ex l.r. 28/2008»...... 3880 D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarieta` sociale Decreto direttore generale 10 dicembre 2010 - n. 12948 [3.1.0] Modalita` di erogazione dei contributi alle famiglie di persone con disabilita` o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazione ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per l’anno 2010 ...... 3881 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 3 dicembre 2010 - n. 12689 [3.3.0] L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione graduatoria e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per l’acquisto di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno 2010 – Assunzione di spesa e contestuale liquida- zione di A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428 ...... 3884 Decreto dirigente struttura 3 dicembre 2010 - n. 12770 [3.3.0] Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio 2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul Capitolo 2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno 2010 ...... 3886

3.4.0 SERVIZI SOCIALI / Diritto allo studio 3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita` culturali 3.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza 3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale Bollettino Ufficiale – 3745 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

[BUR2010011] [4.5.0] Avviso di rettifica n. 51/01-Se.O. 2010 Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente A) CONSIGLIO REGIONALE interventi normativi in materia di attivita` di estetista», pubblicata [BUR2010012] [1.3.0] sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 49 Se.O. del D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/93 16 novembre 2010 Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accer- tamento fiscale Al primo alinea del dispositivo di cui alla d.c.r. richiamata in oggetto, al posto di «.. di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16 dicem- Presidenza del Vice Presidente Nicoli Cristiani bre 1983, n. 73..», si legga «... di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16 IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA dicembre 1989, n. 73..». Vista la mozione n. 23 presentata in data 20 settembre 2010 A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano Delibera – di approvare la mozione n. 23 concernente la partecipazio- ne dei Comuni all’accertamento fiscale, nel testo che cosı` re- cita: «Il Consiglio regionale della Lombardia Premesso che: – l’art. 1 del d.l. 30 settembre 2005, convertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, successivamente modificato dal d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, prevede la partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale riconoscendo a questi il 33 per cento delle imposte erariali, oltre sanzioni ed interessi, effettivamente riscosse sulla base della suddetta partecipazione; – il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 187461 del 3 dicembre 2007 ha introdotto una prima discipli- na riguardante le modalita` con le quali dovra` realizzarsi la par- tecipazione dei Comuni all’attivita` di accertamento fiscale; – la Regione Toscana, con la l.r. del 23 dicembre 2009, n. 77, all’art. 1 ha previsto la possibilita` di riconoscere il 50 per cento delle imposte regionali, oltre sanzioni ed interessi, riscosse in base all’attivita` di partecipazione dei Comuni all’accertamento attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione con la Regione; – sulla principale stampa nazionale e lombarda sono, da ulti- mo, apparsi numerosi articoli sulla sottoscrizione di una conven- zione di collaborazione tra il Comune di Milano e l’Agenzia delle Entrate della Lombardia che riportano dati molto significativi sul- la portata degli accertamenti effettuati sulla base della colla- borazione con i Comuni; – da quanto emerso sulla suddetta stampa, quasi tutti i capo- luoghi di Provincia lombardi hanno gia` sottoscritto la convenzio- ne con l’Agenzia delle Entrate oltre ad un riguardevole numero di Comuni (oltre 50); – nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate organizzera` dei corsi di formazione per i funzionari dei Comuni lombardi che hanno sottoscritto la convenzione; – ormai da numerosi anni e` stato chiesto allo Stato da parte delle Regioni di essere coinvolte nell’accertamento fiscale; Considerato che: – gli ultimi tagli alla spesa locale hanno notevolmente ridotto le finanze sia delle Regioni che dei Comuni; – il fenomeno della collaborazione dei Comuni all’accerta- mento sia assumendo dimensioni di indubbio interesse; – dagli accertamenti emessi sulla base delle segnalazioni dei Comuni lombardi anche la Regione avra` i suoi benefici in termi- ni di maggiori imposte regionali incassate (IRAP, addizionale re- gionale, bollo auto, etc.); – i Comuni potrebbero avere un ulteriore importante stimolo ad aumentare l’attivita` di collaborazione, dedicando maggiori risorse a tale attivita` qualora venissero incentivati con l’ulteriore partecipazione alle entrate tributarie regionali e di conseguen- za anche la Regione ne trarrebbe indubbio beneficio; – i benefici economici a favore della Regione sulla base del coinvolgimento dei Comuni deriverebbero non solo dall’au- mento delle entrate tributarie, ma anche dall’emersione dell’il- legittima fruizione di agevolazioni da parte di soggetti che, alla luce delle informazioni ottenute dai Comuni, risultano non avere i prescritti requisiti; – l’attivita` di formazione indirizzata dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni potrebbe essere indirizzata anche ai dipendenti della Regione; – l’art. 18, comma 9, del d.l. 78/2010 sancisce che le quote delle maggiori somme derivanti dalla suddetta partecipazione dei Comuni sono trasferite dallo Stato alle Regioni a statuto ordi- nario, a quelle a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano, e che su tali somme spetta ai predetti enti – 3746 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 riconoscere ai Comuni le somme dovute a titolo di partecipa- – in particolare a pagina 4, sono riportate esattamente le se- zione all’accertamento; guenti affermazioni: “nella fattispecie di cui e` causa, la decisio- – le Regioni possano svolgere una funzione di coordinamento ne del Consiglio di stralciare dal Piano cave dell’ambito ATEg38 e sostegno ai Comuni, nonche´ mettere a loro disposizione stru- risulta assolutamente priva di motivazione, soprattutto in relazio- menti tecnici, amministrativi e informatici finalizzati ad una effi- ne alla gia` ricordata circostanza che sia la Provincia di Berga- cace lotta all’evasione fiscale; mo sia la Giunta, ma anche a ben vedere la stessa Commissio- ne consiliare, si erano espresse a favore dell’inserimento del – i proventi degli accertamenti dovrebbero essere equamen- nuovo ambito, per cui la decisione finale di stralcio dell’ambito te divisi fra tutti i livelli istituzionali che partecipano al recupero medesimo avrebbe dovuto essere supportata da una motiva- dell’evasione fiscale; zione che desse atto delle ragioni tecniche e giuridiche ma non Impegna la Giunta regionale certo politiche che inducevano l’organo consiliare di stia – ad attivare, qualora arrivassero tributi dall’azione di accer- scelta”; tamento fiscale dei Comuni, un tavolo istituzionale congiunto – inoltre a pag. 6 si legge: “per effetto della presente senten- tra Regione, Comuni lombardi e Agenzia delle Entrate della za, resta ovviamente salvo il potere del Consiglio regionale di Lombardia per definire i termini per la sottoscrizione di una con- determinarsi nuovamente in merito all’ATEg38 del Piano cave venzione che consenta alla Regione di riconoscere ai Comuni della Provincia di Bergamo, nel rispetto pero` dell’obbligo di mo- il 50 per cento delle maggiori imposte regionali incassate sulla tivazione e dello svolgimento di un’adeguata istruttoria, come scorta della loro partecipazione all’accertamento fiscale; esposto nella presente pronuncia”; – a prevedere una normativa regionale idonea a disciplinare Preso atto che: le modalita` di intervento della Regione all’attivita` di partecipa- – a seguito della sentenza del TAR, la Regione Lombardia non zione all’accertamento fiscale; ha fatto ricorso al Consiglio di Stato; – a sollecitare l’approvazione di una normativa statale ido- – durante l’audizione dell’ARPA in commissione VI in data 9 nea a disciplinare le modalita` di intervento della Regione all’at- dicembre 2009 sono state confermate una serie di perplessita` tivita` di partecipazione all’accertamento fiscale sui tributi era- riguardo al progetto per quanto riguarda gli aspetti ambientali; riali e che la medesima normativa preveda, inoltre, l’erogazione – Regione Lombardia con delibera n. 11016 del 13 gennaio alla Regione dei tributi erariali riscossi grazie agli accertamenti 2010 ad oggetto “Ottemperanza alla sentenza del TAR della fiscali compiuti.». Lombardia n. 3734/2009 del 5 maggio 2009 con l’inserimento nel Il vice presidente: Franco Nicoli Cristiani Piano cave della Provincia di Bergamo dell’ATEg38 in Comune Il consigliere segretario: Carlo Spreafico di Caravaggio”, ha definito la seguente prescrizione: “di assog- Il consigliere segretario provvisorio: gettare il progetto dell’ATEg38 a valutazione d’impatto ambien- Renzo Bossi tale, ai sensi del d.lgs. 152/2006, e s.m.i., nella quale dovranno Il segretario dell’Assemblea consiliare: essere esaminati adeguatamente gli aspetti geologici, stratigra- Mario Quaglini fici e idrogeologici con particolare riferimento alle integrazioni e aggiornamenti indicati nella nota dell’ARPA, prot. 148856 [BUR2010013] [5.3.2] dell’11 novembre 2009”; D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/94 Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio Richiamando le motivazioni tecniche qui allegate e sostenute di Caravaggio (BG) da una vasta mobilitazione da parte dei sindaci del circondario cremasco e della Provincia di Bergamo e di numerose associa- Presidenza del Presidente Boni zioni e categorie economiche in particolare quelle agricole, contro la realizzazione della cava stessa; IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la mozione n. 5 presentata in data 10 giugno 2010; Impegna la Giunta regionale Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale; – a considerare le motivazioni qui allegate; A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazio- – ad approfondirle comunque in sede di conferenza di servizi ne a scrutinio segreto, che da` il seguente risultato: o attraverso uno studio d’impatto ambientale, il piu` completo possibile, in modo da dimostrare l’assoluta non idoneita` del sito • consiglieri presenti: n. 69, ad ospitare una cava; • consiglieri votanti: n. 69, – a chiedere alla commissione consiliare competente l’aper- • voti favorevoli: n. 35, tura di una nuova adeguata istruttoria, sulla base delle risultan- • voti contrari: n. 34, ze esposte dall’ARPA, dal documento tecnico allegato e dalle risultanze di eventuali audizioni con i portatori di interesse dei • astenuti: n. //; territori coinvolti, a partire dai sindaci e dalle categorie econo- Delibera miche.». – di approvare la mozione n. 5 concernente l’apertura di una Il presidente: Davide Boni nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG), nel testo che cosı` Il consigliere segretario: Carlo Spreafico recita: Il consigliere segretario provvisorio: Renzo Bossi «Il Consiglio regionale della Lombardia Il segretario dell’Assemblea consiliare: Premesso che: Mario Quaglini – il 14 maggio 2008 il Consiglio regionale ha approvato con ——— • ——— delibera n. 619 il Piano cave della Provincia di Bergamo; – lo stesso Piano cave e` stato approvato con una serie di DOCUMENTO DI SINTESI DA UTILIZZARE PER L’APERTURA emendamenti che prevedevano la soppressione di alcuni am- DI UNA NUOVA E ADEGUATA ISTRUTTORIA biti territoriali estrattivi proposti; CIRCA LA CAVA DI CARAVAGGIO (ATEg38) – in particolare, uno degli emendamenti accolti ha compor- PREMESSA tato la soppressione dell’ATEg38, noto come ambito estrattivo Negli scorsi anni e` stato eseguito uno studio idrogeologico ed nel Comune di Caravaggio, con 36 voti favorevoli e 26 voti con- agronomico finalizzato a valutare la compatibilita` ambientale trari; e le alterazioni idrogeologiche prodotte dall’apertura di una Considerato che: cava per inerti (sabbia e ghiaia), le cui caratteristiche sono trat- te dal Nuovo Piano Cave 2003-2012 della Provincia di Bergamo, – a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regiona- ai sensi della l.r. 14/98. le del Piano cave di Bergamo alcuni operatori sono ricorsi al ` TAR della Lombardia per chiedere il reintegro dei siti cassati; E evidente che la Cava ATEg38, localizzata sul territorio di Ca- ravaggio (BG) ma di fatto collocata a ridosso della Provincia di – per quanto riguarda l’ATEg38, l’impresa Edile Luigi Cividini Cremona in uno dei territori piu` ricchi d’acqua, se realizzata ha presentato ricorso; andra` ad interessare l’ambiente dei fontanili con tutta una serie Vista: di ricadute negative di carattere economico che colpira` pe- – la sentenza del TAR Lombardia n. 3734 del 5 maggio 2009 santemente gli agricoltori e i consorzi irrigui. con la quale viene accolto il ricorso della ditta Luigi Cividini per La presente relazione vuole, in modo molto sintetico, mettere l’annullamento della sopracitata d.c.r. 619/2008 nella parte in a disposizione degli elementi tecnici affinche´ possa essere av- cui il Consiglio regionale ha disposto lo stralcio dal piano cave viata un’adeguata istruttoria che porti a conclusioni che giusti- dell’ambito territoriale estrattivo – ATEg38 – in Comune di Cara- fichino l’esclusione della stessa cava dal Piano Cave della Pro- vaggio; vincia di Bergamo. Bollettino Ufficiale – 3747 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

I dati dell’ATE Ambito Territoriale Estrattivo g38 nella scheda proposta dal Piano Provinciale sono i seguenti: Caratteristiche dell’Ambito Territoriale Estrattivo ATEg38: • superficie: 13 ha; • soggiacenza falda: 1 m; • presenza lungo i margini est ed ovest di una roggia; • cascine sparse all’intorno; • strade campestri. Riserve e produzioni (m3): • riserve stimate: 2.400.000 (3.000.000); • produzione prevista nel decennio: 2.000.000 (3.000.000 dopo modifica regionale); • riserve residue: 400.000 (0). Prescrizioni tecniche per la coltivazione: • profondita` massima di escavazione in falda: 25 m dal p.c. (35 m dal p.c.) dopo modifica regionale; • la profondita` massima di escavazione dovra` comunque es- sere definita anche in funzione di apposite indagini dirette inerenti alle caratteristiche stratigrafiche dell’area, alla pre- Figura 1: Piezometria con presenza cava in falda senza di orizzonti argillosi di protezione delle falde, alla pre- In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame, e` senza di risorgive e di pozzi per acqua che captino le stesse stato calcolato il bilancio idrico. falde entro distanze conformi alle norme vigenti. I valori in uscita dalla falda (outflows) e quelli in entrata (in- Prescrizioni tecniche per il recupero ambientale: flows) sono espressi in metri cubi / giorno. • destinazione finale: naturalistica; Il Fontanile Campo dei fiori fornisce una portata di 12.437 3 • recupero scarpate: rinverdimento e creazione di zone u- m /g, ossia 144 l/s si rileva una riduzione di 19 l/s, pari al 12%. mide; Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.126 m3/g, ossia 25 l/s, si rileva una riduzione di 1 l/s, pari al 6%. • recupero fondo cava: a laghetto. Ulteriori prescrizioni: • la progettazione e la realizzazione degli interventi dovra` garantire la contestualita` delle fasi di coltivazione e recu- pero, la presenza di fasce alberate con funzione di barriera naturale per l’abbattimento dei rumori in fase di coltivazio- ne e di schermatura e di ripristino ambientale nelle fasi suc- cessive di recupero e post-operam, l’accessibilita` delle sponde in condizioni di sicurezza, la percorribilita` pedonale lungo il perimetro, l’accesso al corpo d’acqua anche con mezzi d’opera e di soccorso, per interventi; • gli interventi dovranno essere progettati e realizzati tenen- do conto delle necessita` di prevedere una morfologia del fondo del bacino che, pur entro la massima profondita` di escavazione consentita sia comunque compatibile con la necessita` di garantire i migliori risultati in termini idrobiolo- gici; • la convenzione con il Comune dovra` prevedere e regola- mentare gli interventi di manutenzione del bacino successi- vamente al completamento del recupero ed alla dismissio- ne della cava come tale. Figura 2: Bilancio di flusso del Fontanile Campo dei fiori Sulla base di dati geologici, geomorfologici, idrogeologici e La presenza della cava in falda determina un abbassamento dei parametri degli acquiferi, ricavati mediante l’elaborazione calcolato di circa 50 cm al limite di monte della cava, e di 5 di acquisizioni dirette in campagna e dati bibliografici, e` stato cm nei pressi del Fontanile Campo dei Fiori. ricostruito il modello concettuale previsionale della presenza di cava in falda, ottenendo una stima delle perturbazioni indotte dallo scavo. Bilancio di flusso senza il lago di cava In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame, e` stato calcolato il bilancio idrico. I valori in uscita dalla falda (outflows) e quelli in entrata (inflows) sono espressi in metri cubi / giorno. Il Fontanile Campo dei Fiori fornisce una portata di 14.063 m3/g, (163 l/s). Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.258 m3/g, (26 l/s). I Fontanili della Morgola forniscono una portata di 7.306 m3/g, ossia 85 l/s. Simulazione di scenari futuri: bilancio di flusso con il lago di cava L’introduzione della cava in falda comporta la modificazione freatimetrica della falda con la relativa variazione dei livelli in corrispondenza delle teste dei fontanili e il fondo di quest’ultime. Figura 3: Simulazione dell’abbassamento Le influenze sono quantificate in dislivelli espressi in cm. L’aspet- del livello piezometrico in 4 pozzi posti in sequenza to piu` importante risulta comunque la traduzione di tali variazio- ni di livello in variazioni di portata mediante il calcolo dei bilan- Sempre trattando il bilancio idrico della prima falda non va cio di massa delle celle interessate da ciascun fontanile. sottovalutata l’uscita provocata dal l’evaporazione dell’acqua – 3748 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 dal lago di cava. Considerandola stimabile nell’ordine di 5 Delibera mm/g (memorie dell’Istituto Italiano di Idrobiologia – dott. De – di approvare la mozione n. 37 concernente interventi pres- Marchi, 1977) si calcola una portata uscente dalla falda di 6-7 so il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la l/s. disciplina delle professioni sanitarie, nel testo che cosı` recita: E` possibile stimare la quantificazione delle perdite di capacita` dell’acquifero in una percentuale compresa tra il 12% ed il 15%. «Il Consiglio regionale della Lombardia Questo significa che i comprensori irrigui a valle (Guadazzola Premesso che: e Molinara), sarebbero privati di un’apporto di acqua di pari – la legge 1 febbraio 2006, n. 43 ha cercato di dettare una entita` con notevoli ripercussioni sull’autonomia irrigua attual- disciplina organica e sistematica nel settore delle professioni sa- mente garantita dai fontanili di una vasta porzione di territorio nitarie; ca. 650 Ha. – come e` noto, le professioni sanitarie, pur rappresentando Considerazioni sul tessuto agronomico un nodo cruciale dell’assistenza sanitaria, sono state finora re- Le caratteristiche agronomiche sono state rilevate in situ allo golate da una disciplina non adeguata; scopo di evidenziare la necessita` di protezione delle biocenosi Considerato che: di alcuni fontanili e rogge, la salvaguardia paesistica e ambien- – provvedimenti di diverso rango normativo, tra loro non tale ed, infine, per la tutela del reddito agricolo di un lembo di coordinati ed eterogenei, hanno per lungo tempo ostacolato pianura che si estende ben oltre la ristretta zona d’indagine, lo sviluppo delle professioni sanitarie, impedendo una loro evo- interessando diversi Comuni, per giungere fino alle porte di luzione conforme ai piu` recenti mutamenti del sistema sanitario; Crema. – le importanti innovazioni previste dalla legge 43/2006 riman- Considerazioni finali gono ancora oggi inattuate; La ricca e complessa vegetazione, con la fauna un tempo – il superamento di quella situazione di disparita` di trattamen- comune ovunque, ai nostri giorni si va sempre piu` rarefacendo, to tra le professioni sanitarie gia` organizzate in ordini e collegi e a causa dell’intensificazione dell’agricoltura e del crescente in- quelle che ancora non presentano tali articolazioni, e` destinato quinamento delle acque superficiali dei canali, trovando nei ad influire positivamente sia sulla lotta all’abusivismo che sulla fontanili una delle ultime aree rifugio. promozione della qualita` delle prestazioni erogate; I fontanili e il loro bosco sono quindi elementi di strategica Preso atto che: importanza nella difesa e salvaguardia di elementi oramai unici in queste porzioni di pianura, non solo dal punto di vista naturali- – la delega al Governo ad istituire appositi ordini professionali stico e paesaggistico. per ciascuna area organica di professioni sanitarie contenuta nella legge 43/2006 e` scaduta sia nel passaggio dalla XIV alla Conservarla, non e` solo un atto di civilta` e di consapevolezza XV legislatura che nel successivo differimento; dei valori ambientali nella politica del territorio, ma rappresenta il legame con gli usi e le consuetudini di un passato, alla cui – che il ritardo nell’attuazione di questa importante riforma di conservazione si deve dedicare lo stesso impegno che viene settore ha reso necessaria la presentazione di una proposta di profuso nelle conservazione dei beni culturali. legge parlamentare attualmente in discussione alla Commissio- Riconoscimento di una dovuta gratitudine alle generazioni ne Sanita` del Senato della Repubblica; che hanno consentilo, con un lavoro incessante nei secoli, di Invita il Presidente della Regione consegnarci risorse idriche mirabili per l’aspetto idraulico e pae- e il proprio Presidente saggistico. – secondo le rispettive competenze, a chiedere al Governo Anche solo valutando gli aspetti economici dell’intervento e- e al Parlamento un intervento tempestivo per l’approvazione di strattivo proposto, dovrebbero essere attentamente considerati una legge parlamentare volta a recuperare i principi e i criteri di tutti i costi indiretti e le diseconomie procurate al sistema am- riforma contenuti negli obiettivi perseguiti dalla legge 43/2006.». bientale circostante, in quanto: Il presidente: Davide Boni – distrugge i suoli migliori del comprensorio ad elevata riten- Il consigliere segretario: Carlo Spreafico zione idrica e potere protettivo, che risultano adatti alla di- Il consigliere segretario provvisorio: stribuzione di liquami agro-zootecnici, e presentano un’ele- Renzo Bossi vata fertilita` chimica; Il segretario dell’Assemblea consiliare: – interferisce negativamente sulle portate della Roggia Rino Mario Quaglini e Guadazzolo, drenando le acque di questi canali, provo- cando perdite di portata oggi difficilmente determinabili, [BUR2010015] [1.1.1] ma che potrebbero essere significative; D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/96 Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla Regione – determina l’abbassamento della falda a monte dell’inter- Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni lombardi vento e quindi diminuisce le portate dei fontanili Fontana Campo dei Fiori e Fontanine, obbligando i rispettivi Consorzi Presidenza del Presidente Boni a dotarsi di impianti idrovori, con costi d’istallazione, ma so- prattutto di gestione annua che, se scontati all’attualita` e IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA rapportati agli oltre 640 ettari interessati, sono ingenti. Vista la mozione n. 43 presentata in data 9 novembre 2010; L’intervento, infine, e` anche in contrasto con: Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale; – il protocollo d’intesa fra Provincia di Bergamo e Consorzio A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazio- di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, sottoscritto in ne a scrutinio segreto, che da` il seguente risultato: data 21 ottobre 2004, per la collaborazione nella gestione • consiglieri presenti: n. 63, delle risorse idriche, fra le cui finalita` sono previste iniziative di salvaguardia e valorizzazione dei fontanili della bassa • consiglieri votanti: n. 62, pianura; • voti favorevoli: n. 37, – con la l.r. n. 7 del 16 giugno 2003 «Norme in materia di boni- • voti contrari: n. 25, fiche e irrigazione» che, all’articolo 14 impegna la Giunta • astenuti: n. //; regionale a predisporre un apposito progetto fontanili, fina- lizzato alla loro conservazione e valorizzazione; Delibera – Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 2 Misura 216 «Recu- – di approvare la mozione n. 43 concernente le azioni rivolte pero dei fontanili». al sostegno alla Regione Veneto per i danni causati dall’alluvio- Milano, 10 giugno 2010 ne e ai Comuni lombardi, nel testo che cosı` recita:

[BUR2010014] [3.2.0] «Il Consiglio regionale della Lombardia D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/95 Premesso che: Mozione concernente interventi presso il Governo per l’appro- – il Veneto e` stata la Regione piu` colpita dal maltempo dei vazione di una norma nazionale per la disciplina delle professio- primi giorni di novembre e che nei giorni scorsi si sono verificati ni sanitarie gravi eventi alluvionali; Presidenza del Presidente Boni – lo straripamento del Bacchiglione, del Timonchio e di altri IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA corsi d’acqua hanno provocato gravissimi danni al territorio del Vista la mozione n. 37 presentata in data 27 ottobre 2010; Veneto; A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con – ci sono stati diversi feriti e alcuni morti; votazione palese, per alzata di mano – ci sono zone coperte da tre metri di fango e cinquanta Bollettino Ufficiale – 3749 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 chilometri di strade allagate e a tratti interrotte da frane di varia citare il ricordo, nell’azione finalizzata a che non si riproducano entita` ; analoghi episodi, vi e` il mondo politico; – sono stati colpiti centotrenta Comuni, sono state chiuse tre- Verificato che dal sindaco di Milano, dal Presidente della cento imprese, migliaia di abitazioni non sono piu` agibili, solo Giunta della Provincia di Milano, dal Presidente della Giunta nel Comune di Vicenza sono state colpite 5.202 famiglie, sono della Regione Lombardia e da numerosissimi altri esponenti poli- state danneggiate vaste zone agricole e sono state danneg- tici, appartenenti e non ai consessi comunale, provinciale e re- giate scuole, edifici pubblici, Chiese, monumenti, ...; gionale, le prese di posizione, come e` giusto che sia, non sono – anche le Province lombarde hanno avuto danni molto rile- mancate: dalle espressioni di condanna del drammatico gesto vanti a causa del maltempo; a quelle di vicinanza ai familiari della vittima, sino alle enuncia- zioni da parte dei Presidenti dei rispettivi Consigli comunale, pro- Considerato: vinciale, regionale, con l’osservanza di un minuto di silenzio pri- – il quasi completo disinteresse mediatico nei confronti di ma dell’inizio dei lavori; questi gravissimi eventi; Valutato che oltre a mantenere vivo il ricordo della vittima – che la Regione Lombardia, in segno di una sentita e con- occorre che le istituzioni siano propugnatrici di un forte segnale, creta solidarieta` , ha immediatamente inviato la colonna mobile questa volta non piu` solo attraverso le parole ma con fatti con- regionale in aiuto al Popolo Veneto; creti e capaci di lasciare un segno sia nei confronti di coloro – che i Veneti, seguendo l’indole padana che li contraddi- che durante il processo si appurera` siano stati i materiali esecu- stingue, sono abituati a reagire e ad arrangiarsi prima di lamen- tori di tale esecrabile fatto, sia di incidere sull’iter del processo tarsi e non aspettano che qualcun’altro risolva i problemi per che si andra` a celebrare: uno tra questi e` rappresentato dalla loro; costituzione di parte civile, Ritenuto che: Impegna il Presidente della Regione Lombardia – la Lombardia vuole e deve dare il suo supporto al Popolo e la Giunta regionale Veneto, vista anche l’attuale situazione economica non favore- nonche´ si impegna vole; – ad attivarsi nella predisposizione ed attuazione di tutti que- – la Lombardia non puo` accettare che questi eventi passino gli strumenti piu` idonei a garantire e a far sı` che Regione Lom- quasi inosservati dall’opinione pubblica; bardia si costituisca parte civile nel conseguente processo pe- Impegna la Giunta regionale nale, che avra` come principale obiettivo quello di far luce sul- l’intera vicenda che ha portato alla brutale aggressione ed alla – sentite le Province e sulla base della disponibilita` delle orga- successiva morte di Luca Massari, appurandone verita` ere- nizzazioni di volontariato, a implementare l’organico della co- sponsabilita` .». lonna mobile regionale inviata in aiuto al Popolo Veneto; Il presidente: Davide Boni – a diffondere il piu` possibile le informazione relative a questa Il consigliere segretario: Carlo Spreafico drammatica situazione, anche mettendo a conoscenza dei Il consigliere segretario provvisorio: lombardi il numero di conto corrente attivato dalla Regione Ve- Renzo Bossi neto su cui poter versare eventuali contributi di solidarieta` ; Il segretario dell’Assemblea consiliare: – a sostenere il Veneto anche attraverso un contributo eco- Mario Quaglini nomico; [BUR2010017] [1.1.3] – ad aiutare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, le Pro- D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/98 vince e i Comuni lombardi negli interventi per rimediare ai danni Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di del maltempo.». buon vicinato con le autorita` elvetiche Il presidente: Davide Boni Il consigliere segretario: Carlo Spreafico Presidenza del Presidente Boni Il consigliere segretario provvisorio: IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Renzo Bossi Il segretario dell’Assemblea consiliare: Vista la mozione n. 25 presentata in data 30 settembre 2010; Mario Quaglini A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano [BUR2010016] [1.1.3] D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/97 Delibera Mozione concernente l’invito alla Regione a costituirsi parte ci- – di approvare la mozione n. 25 concernente le iniziative a vile nel processo penale per la morte del tassista milanese Luca sostegno di politiche di buon vicinato con le autorita` elvetiche, Massari nel testo che cosı` recita: Presidenza del Presidente Boni «Il Consiglio regionale della Lombardia IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Premesso che: Vista la mozione n. 54 presentata in data 17 novembre 2010; – da qualche tempo si sta diffondendo in territorio elvetico A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con una campagna di carattere razzista che tende ad assimilare i votazione palese, per alzata di mano lavoratori transfrontalieri italiani e lo stesso Ministro Tremonti a soggetti spregevoli: topi che ingrassano nel formaggio svizzero; Delibera – l’iniziativa di stampo razzista e` fortemente offensiva non – di approvare la mozione n. 54 concernente l’invito alla Re- solo verso gli oltre 45.000 lavoratori transfrontalieri ma anche nel- gione a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte la sua stereotipata xenofobia verso l’intero popolo italiano; del tassista milanese Luca Massari, nel testo che cosı` recita: Considerato che: «Il Consiglio regionale della Lombardia – i rapporti di buon vicinato sono stati l’elemento che nel pas- Premesso che dopo un mese di coma, alle 12.07 dell’11 no- sato hanno permesso la crescita economica e sociale delle ri- vembre 2010, e` stata battuta dalle agenzie di stampa la notizia spettive comunita` ; della morte di Luca Massari, il tassista di 38 anni massacrato di – la continua integrazione e l’accoglienza hanno da sempre botte al quartiere Stadera di Milano; caratterizzato le comunita` civili e la Svizzera per molte persone Constatato che questa, come molte altre, rappresenta una oppresse nei propri Paesi ha rappresentato nel passato una pos- morte assurda per le dinamiche sviluppatesi e per la violenza sibile meta; perpetrata; – il flusso dei lavoratori transfrontalieri e gli scambi di confine Considerato che sia il barbaro pestaggio cui Luca Massari e` rappresentano una reciproca ricchezza non solo economica stato sottoposto sino alla morte, sia tutto cio` che intorno ad esso ma anche culturale e sociale; e` ruotato, non puo` rimanere confinato nell’ambito comunale in – i sentimenti di chiusura e paura verso il diverso si fanno piu` cui il drammatico episodio si e` verificato: Milano; acuti nei momenti di incertezza economica, ma vanno com- Preso atto che tale delitto propone uno spaccato della socie- battuti con le armi della democrazia e della tolleranza, le uni- ta` ,ilpiu` doloroso ed inquietante, di cui ciascun cittadino po- che che permettono alle comunita` di riprendere a crescere e trebbe potenzialmente ritrovarsi vittima e che per l’incredibile svilupparsi; crudelta` incarnata e per l’insensatezza dei gesti compiuti, non Ribadito il valore della tolleranza e condannate con fermezza puo` essere sottaciuta; tutte le manifestazioni di intolleranza, xenofobia e razzismo, da Atteso che tra i primi soggetti cui e` affidato il compito di eser- qualunque parte esse vengano; – 3750 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Impegna la Giunta regionale – l’utilizzo di prodotti a “chilometro zero” nell’ambito della ri- – ad attuare tutte le iniziative affinche´ siano tutelate e raffor- storazione scolastica puo` diventare un momento educativo per zate le relazioni di buon vicinato tra le comunita` confinanti e promuovere corrette abitudini alimentari favorendo anche la siano tutelati i diritti di tutti i cittadini; salvaguardia delle culture eno-gastronomiche lombarde; – ad attivarsi presso il nostro Governo perche´ sia manifestata – l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilo- alle autorita` elvetiche il profondo disagio delle nostre comunita` metro zero” puo` avere ricadute positive in termini di sostenibilita` , e siano tempestivamente attivate tutte le iniziative tese a riaffer- anche attraverso la riduzione dell’impatto ambientale legato al mare il reciproco rispetto culturale e morale tra le rispettive co- trasporto ed alla conservazione dei prodotti; munita` ; – incentivando il consumo di prodotti a “chilometro zero”, in- – a promuovere con le competenti autorita` cantonali tutte direttamente si va a sostenere i produttori locali lombardi e le quelle iniziative volte a favorire una effettiva integrazione tra le piccole e medie imprese di trasformazione alimentare attive nel diverse realta` confinanti.». territorio lombardo; Il presidente: Davide Boni Invita la Giunta regionale Il consigliere segretario: Carlo Spreafico – ad inserire tra i propri suggerimenti relativi alle linee guida Il consigliere segretario provvisorio: per la refezione scolastica il principio dell’approvvigionamento Renzo Bossi ravvicinato di prodotti alimentari (c.d. chilometro zero), indican- Il segretario dell’Assemblea consiliare: do, in aggiunta, precisi criteri di priorita` per questi prodotti da Mario Quaglini seguire nei capitolati d’appalto della refezione scolastica per [BUR2010018] [4.6.1] l’aggiudicazione della fornitura; D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/99 – a sollecitare anche gli altri enti locali lombardi a promuove- Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refe- re l’orientamento del consumo dei prodotti di provenienza lo- zione scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari di cale in mense pubbliche, nella ristorazione collettiva e in tutti i provenienza locale supermercati e negozi di vicinato, nonche´ commercio ambu- lante.». Presidenza del Presidente Boni Il presidente: Davide Boni IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Il consigliere segretario: Carlo Spreafico Vista la mozione n. 44 presentata in data 9 novembre 2010; Il consigliere segretario provvisorio: A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con Renzo Bossi votazione palese, per alzata di mano Il segretario dell’Assemblea consiliare: Mario Quaglini Delibera – di approvare la mozione n. 44 concernente la modifica del- [BUR2010019] [4.7.3] D.c.r. 23 novembre 2010 - n. IX/100 le linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare di prodotti alimentari di provenienza locale, nel testo che cosı` episodi di violenza e abusi sulle donne recita: «Il Consiglio regionale della Lombardia Presidenza del Presidente Boni Premesso che: IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA – con d.d.u.o. n. 14833, dell’1 agosto 2002, Regione Lombar- Vista la mozione n. 56 presentata in data 23 novembre 2010; dia ha approvato le proprie linee guida per la refezione scolasti- A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con ca, con le quali vengono date importanti indicazioni per la ge- votazione palese, per alzata di mano stione del servizio e per una sana e corretta alimentazione pres- so le mense delle scuole lombarde; Delibera – l’obiettivo primario della ristorazione scolastica e` quello di – di approvare la mozione n. 56 concernente l’adozione di garantire un pasto sicuro sul piano igienico-nutrizionale e allo politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle stesso tempo gradevole ed accettato dagli utenti, senza igno- donne, nel testo che cosı` recita: rare la forte valenza educativa di questo processo; «Il Consiglio regionale della Lombardia – si ribadisce la validita` dei principi contenuti nelle linee guida Preso atto che il fenomeno della violenza, sia essa perpetrata vigenti, richiamandone alcuni contenuti di particolare interesse, nei confronti delle donne che dei bambini, ha acquisito negli quali i riferimenti alle abitudini alimentari locali, la promozione ultimi anni spazi sempre piu` importanti all’interno dell’informa- dell’utilizzo di prodotti dall’origine controllata, prodotti biologici, zione tanto da incrementare la sensibilita` sociale verso questo prodotti tipici; tema; – Regione Lombardia, tramite le proprie Direzioni Generali Sa- Visto che la violenza di genere rappresenta una violazione nita` e Agricoltura, e` da anni impegnata nella promozione del dei diritti umani fondamentali, una minaccia per la salute, un consumo di prodotti alimentari tipici e dall’origine controllata, ostacolo al godimento della propria liberta` individuale; e` una riconoscendone la validita` sia dal punto di vista del l’alimenta- vicenda sociale e culturale radicata profondamente nelle rela- zione, sia sotto l’aspetto della conservazione delle identita` cul- zioni tra donne e uomini, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro e di turali legate alla produzione di alimenti caratteristici; studio, nelle citta` ; Considerato che: Constatato che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sa- – l’evoluzione normativa, soprattutto quella specifica sui pro- nita` , almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali dotti alimentari, i nuovi orientamenti concernenti le modalita` di da parte di un uomo nel corso della sua vita; gestione, le nuove problematiche alimentari emerse negli ultimi Considerato che anche in Lombardia il fenomeno assume un anni, nonche´ le esperienze recentemente acquisite, rendono peso rilevante, in particolare nelle aree urbane, non solo per necessario un aggiornamento periodico delle linee guida ap- quanto riguarda i fatti piu` eclatanti riportati dalla cronaca, ma provate nel 2002, adeguandole con le modifiche necessarie e anche e soprattutto, come testimonia l’esperienza quotidiana sottolineando alcuni aspetti di particolare interesse; dei centri antiviolenza, da una recrudescenza di quelle “violen- – la necessita` di integrare le attuali linee guida regionali e` gia` ze invisibili” che si consumano fra le mura domestiche; stata evidenziata, in occasione dell’elaborazione di provvedi- Si impegna e impegna il Presidente della Regione menti regionali di programmazione e persino il Piano Regionale e la Giunta regionale di Sviluppo di questa legislatura prevede da parte della Regio- – ad intraprendere politiche volte a contrastare gli episodi di ne l’opportunita` di incentivare la commercializzazione ed il con- maltrattamento, di violenza e abuso sessuale e a favorire iniziati- sumo di prodotti a “chilometro zero”; ve di contrasto al fenomeno dello stalking; – molto recentemente si e` sviluppato il principio dei prodotti – ad intervenire in sede normativa, cosı` come previsto anche a “chilometro zero”, ossia prodotti alimentari biologici e dalla dal Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) adottato, per elabo- tracciabilita` documentabile, la cui origine agricola e` nelle vici- rare uno specifico piano antiviolenza volto a favorire la costitu- nanze del luogo di consumo; zione di una rete – di prevenzione, formazione, accoglienza, Rilevato che: assistenza, ascolto, ricerca – fra soggetti istituzionali, realta` asso- – l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilo- ciative e del volontariato, case delle donne maltrattate, servizi metro zero” garantisce maggiormente in termini di freschezza di pronto intervento, luoghi di accoglienza e centri antiviolenza dei prodotti, raccolte orto-frutticole piu` recenti e al giusto grado che si occupano del sostegno, soccorso, assistenza, consulenza di maturazione, minor utilizzo di conservanti; legale e psicologica alle donne vittime di violenza; Bollettino Ufficiale – 3751 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

– ad aderire ed a promuovere campagne di sensibilizzazione e d’informazione sul tema, anche allo scopo di produrre un Denominazione: Voti cambiamento nella coltura che produce violenza.». – Alto Lario 54 Il presidente: Davide Boni – 688 Il consigliere segretario: Carlo Spreafico – San Gregorio 7 Il consigliere segretario provvisorio: Renzo Bossi – San Jorio 14 Il segretario dell’Assemblea consiliare: – ha dichiarato che il risultato del referendum e` stato CON- Mario Quaglini TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasi- no, Gravedona, in provincia di Como. ORDINA B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983, n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento [BUR20100110] [1.3.3] sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. D.p.g.r. 13 dicembre 2010 - n. 12996 Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Roberto Formigoni Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in pro- [BUR20100111] [1.3.3] vincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, D.p.g.r. 14 dicembre 2010 - n. 13063 tenutosi nel Comune di Gravedona Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in pro- Visto l’art. 133 della Costituzione; vincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale; Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la Visto l’art. 133 della Costituzione; l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abro- gativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del 31 Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale; luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni); Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi Richiamata la d.c.r. del 14 settembre 2010 n. IX/44, con la regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la quale e` stata deliberata l’effettuazione del referendum consulti- l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abro- vo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino, gativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del 31 Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni); nuovo Comune, con il seguente quesito: Richiamata la d.c.r. del 14 settembre 2010 n. IX/44, con la «Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gra- quale e` stata deliberata l’effettuazione del referendum regio- vedona siano unificati? nale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Volete che il nuovo Comune sia denominato: Germasino, Gravedona, in provincia di Como e per la denomi- nazione del nuovo Comune, con il seguente quesito: a. Castel del Lario; «Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gra- b. Alto Lario; vedona siano unificati? c. Gravedona ed Uniti; Volete che il nuovo Comune sia denominato: d. San Gregorio; a. Castel del Lario; e. San Jorio?»; Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre 2010 b. Alto Lario; con il quale e` stato indetto, per il giorno 14 novembre 2010, il c. Gravedona ed Uniti; referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di d. San Gregorio; Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di e. San Jorio?»; Como e per la denominazione del nuovo Comune; Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre 2010 Visto il provvedimento in data 30 settembre 2010 con il quale con il quale e` stato indetto, per il giorno 14 novembre 2010, il il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile; Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Visto il verbale redatto in data 18 novembre 2010 dall’Ufficio Como e per la denominazione del nuovo Comune; Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati: Visto il provvedimento in data 30 settembre 2010 con il quale 1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente; il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale 2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente; Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile; 3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente; Visto il verbale redatto in data 18 novembre 2010 dall’Ufficio 4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere compo- Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati: nente; 1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente; 5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente; 2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente; 6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente; 3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente; nonche´ dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha assistito con funzioni di Segretario; 4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere compo- nente; Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum: 5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente; – ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del refe- rendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consi- 6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente; glio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e nonche´ dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha per la denominazione del nuovo comune, tenutosi nel Comune assistito con funzioni di Segretario; di Gravedona: Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum: Esito del quesito relativo alla fusione – ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del refe- con i Comuni di Consiglio di Rumo e Germasino rendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consi- glio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e Comune di GRAVEDONA per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune Numero complessivo degli elettori: 2482 di Consiglio di Rumo: Numero complessivo dei votanti: 1450 Esito del quesito relativo alla fusione Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 627 con i Comuni di Germasino e Gravedona Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 811 Comune di CONSIGLIO DI RUMO Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune Numero complessivo degli elettori: 1031 Denominazione: Voti Numero complessivo dei votanti: 664 – Castel del Lario 222 Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 299 – 3752 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Comune di CONSIGLIO DI RUMO Comune di GERMASINO Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 354 Numero complessivo dei votanti: 182 Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 100 Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 82 Denominazione: Voti – Castel del Lario 216 Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune – Alto Lario 54 Denominazione: Voti – Gravedona ed Uniti 48 – Castel del Lario 94 – San Gregorio 125 – Alto Lario 10 – San Jorio 19 – Gravedona ed Uniti 5 – ha dichiarato che il risultato del referendum e` stato CON- – San Gregorio 1 TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasi- – San Jorio 25 no, Gravedona, in provincia di Como. ORDINA – ha dichiarato che il risultato del referendum e` stato FAVO- REVOLE alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasi- ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30 della legge regionale no, Gravedona, in provincia di Como. 28 aprile 1983, n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. ORDINA Roberto Formigoni ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983, [BUR20100112] [1.3.3] n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento D.p.g.r. 14 dicembre 2010 - n. 13070 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Roberto Formigoni Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in pro- vincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Germasino IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Visto l’art. 133 della Costituzione; C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale; [BUR20100113] [4.1.0] Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi D.g.r. 1 dicembre 2010 - n. 9/876 regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno 2010 (l.r. l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abro- n. 25/2007) gativo della Regione Lombardia – Abrogazione della l.r. del 31 LA GIUNTA REGIONALE luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni); Richiamata la d.c.r. del 14 settembre 2010 n. IX/44, con la Visti: quale e` stata deliberata l’effettuazione del referendum consulti- – la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della vo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino, popolazione dei territori montani»e in particolare l’art. 4 che isti- Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del tuisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito denomi- nuovo Comune, con il seguente quesito: nato «Fondo», disciplinando altresı` il finanziamento del Fondo e «Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gra- le modalita` di accesso dei soggetti beneficiari; vedona siano unificati? – la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunita` Montane della Lom- Volete che il nuovo Comune sia denominato: bardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno a. Castel del Lario; all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.; b. Alto Lario; – i decreti del Presidente della Giunta regionale nn. da 6479 c. Gravedona ed Uniti; a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3º Suppl. Straord. del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 26 dell’1 luglio d. San Gregorio; 2009, di costituzione delle Comunita` Montane ai sensi della l.r. e. San Jorio?»; 19/2008; Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre 2010 – il PRS della IX legislatura, approvato con d.c.r. n. IX/56/2010; con il quale e` stato indetto, per il giorno 14 novembre 2010, il referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Dato atto che: Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di – il «Fondo» di cui all’art. 4, comma 3, l.r. 25/2007, deve essere Como e per la denominazione del nuovo Comune; ripartito tra le zone omogenee ed i Comuni montani capoluogo Visto il provvedimento in data 30 settembre 2010 con il quale di provincia, esclusi dalle zone omogenee, ai sensi dell’art. 27, il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale comma 5, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile; – ai sensi dell’art. 4, comma 4 della l.r. 25/2007 le risorse costi- Visto il verbale redatto in data 18 novembre 2010 dall’Ufficio tuenti il Fondo vengono assegnate per la realizzazione di pro- Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati: getti coerenti con quanto indicato all’art. 2 «Azioni per lo svilup- 1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente; po della montagna» della medesima e con le linee di indirizzo contenute nel PRS; 2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente; 3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente; – la Regione Lombardia ha ritenuto di stanziare sul Fondo re- gionale della montagna per gli interventi speciali la somma 4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere compo- complessiva di 19 milioni di euro (art. 12, comma 1 della l.r. nente; 25/2007) che trovera` copertura sull’apposito cap. n. 6.5.6.3.114 5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente; 4454 del bilancio 2011-2012; 6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente; Considerato che l’art. 23, comma 6-bis, della l.r. 19/2008 pre- nonche´ dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha vede che per le Comunita` Montane derivanti da fusione di pre- assistito con funzioni di Segretario; vigenti zone omogenee si mantenga l’assegnazione della quo- Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum: ta fissa del Fondo regionale per la montagna sulla base delle – ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del refe- zone omogenee individuate ai sensi della l.r. 6/2002 (Disciplina rendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consi- delle Comunita` Montane); glio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e Ritenuto, per quanto sopra, di applicare, per il riparto 2010, il per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune parametro della quota fissa del Fondo, di cui all’articolo 4, com- di Germasino: ma 3, lett. a) della l.r. 25/2007, alle zone omogenee come indivi- Esito del quesito relativo alla fusione duate ai sensi della l.r. 6/2002; con i Comuni di Consiglio di Rumo e Gravedona Dato atto che le strutture regionali competenti hanno provve- duto: Comune di GERMASINO – alla contabilizzazione delle risorse destinate all’attuazione Numero complessivo degli elettori: 219 di progetti e interventi, relativi ai piani di riparto delle annualita` Bollettino Ufficiale – 3753 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

2000-2009 e rinunciati dalle Comunita` Montane stesse e dai Co- – di ripartire tra le zone omogenee, come individuate ai sensi muni montani capoluogo di provincia; della l.r. 6/2002, e i Comuni montani capoluogo di provincia la – alla contabilizzazione delle economie accertate relative a somma di 19 milioni di euro concernente il «Fondo regionale per progetti conclusi; la montagna» di cui agli artt.4e12dellal.r. 25/2007 relativa – all’individuazione delle risorse complessive a disposizione di all’annualita` 2010 che trovera` copertura sull’apposito capitolo ogni zona omogenea e dei Comuni montani capoluogo di pro- n. 6.5.6.3.114 4454 del bilancio 2011-2012, cosı` come riportato in vincia; Allegato A – Tabella 1, unitamente alla contabilizzazione delle somme relative alle economie realizzate ed alle rinunce riferite Rilevato che per quanto sopra il Fondo 2010 viene ripartito ai riparti del Fondo del periodo 2000-2009, parte integrante e come riportato in AllegatoA–Tabella 1, parte integrante e so- sostanziale del presente provvedimento; stanziale del presente provvedimento; – di dare atto che il dirigente competente adottera` , con suc- Dato atto che il bando per la presentazione dei progetti e la cessivo provvedimento, il bando per la presentazione dei pro- relativa modulistica saranno adottati con decreto del dirigente getti e la relativa modulistica in conformita` all’art. 5 «Attuazione competente in conformita` all’art. 5 «Attuazione degli interventi degli interventi per la montagna» della l.r. 25/2007; per la montagna» della l.r. 25/2007; Ad unanimita` dei voti espressi nelle forme di legge: – di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Delibera Il segretario: Pilloni per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integral- mente richiamati: ——— • ———

ALLEGATO Tabella 1: Riparto «Fondo regionale della montagna per gli interventi speciali» riparto 2010 e somme relative alle economie e alle rinunce riferite ai riparti del Fondo per la montagna 2000-2009

Somme relative alle economie Stanziamento 2010 realizzate e alle rinunce riferite Totale a ZONA OMOGENEA Riparto fondo ai riparti del Fondo disposizione per la montagna per la montagna 2000-2009 1 DELL’OLTREPO` PAVESE 10.816,19 833.595,00 844.411,19 2 ALTO GARDA BRESCIANO 138.057,25 647.435,00 785.492,25 3 DI VALLE SABBIA 125.000,00 793.758,00 918.758,00 4 DELLA VALLE TROMPIA 53.291,76 777.581,00 830.872,76 5 DI VALLE CAMONICA 100.479,46 1.337.117,00 1.437.596,46 6 DEL SEBINO BRESCIANO 23.330,69 453.998,00 477.328,69 7 DEI LAGHI BERGAMASCHI 95.328,78 1.150.244,00 1.245.572,78 8 VALLE SERIANA 14.354,00 1.318.158,00 1.332.512,00 9 DI SCALVE 38.572,21 667.703,00 706.275,21 10 VALLE BREMBANA 7.059,55 855.262,00 862.321,55 11 VALLE IMAGNA 27.994,38 374.359,00 402.353,38 12 LARIO ORIENTALE – VALLE SAN MARTINO 338.057,78 846.432,00 1.184.489,78 13 VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO E RIVIERA 14.492,28 631.759,00 646.251,28 14 TRIANGOLO LARIANO 70.372,41 601.674,00 672.046,41 15 LARIO INTELVESE 60.500,00 461.847,00 522.347,00 16 VALLI DEL LARIO E DEL CERESIO 317.827,82 1.018.261,00 1.336.088,82 17 ALTA VALTELLINA 112.776,00 1.204.815,00 1.317.591,00 18 VALTELLINA DI TIRANO 233.867,92 714.434,00 948.301,92 19 VALTELLINA DI SONDRIO 95.874,23 986.587,00 1.082.461,23 20 VALTELLINA DI MORBEGNO 0,00 732.246,00 732.246,00 21 DELLA VALCHIAVENNA 75.399,80 865.971,00 941.370,80 22 DEL PIAMBELLO 27.691,15 719.774,00 747.465,15 23 VALLI DEL VERBANO 801.604,36 878.371,00 1.679.975,36

37 COMO 40.118,36 3.854,00 43.972,36 39 LECCO 139.945,98 37.825,00 177.770,98 43 SONDRIO 14.533,76 76.680,00 91.213,76 45 VARESE 10.260,00 10.260,00 20.520,00 2.987.606,11 19.000.000,00 21.987.606,11

[BUR20100114] [3.2.0] 1. educazione sanitaria e zoofila; D.g.r. 1 dicembre 2010 - n. 9/939 Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di 2. controllo demografico della popolazione animale; educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della 3. prevenzione del randagismo»; popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi Richiamata la d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicembre 2007 recante dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009 «Nomina della Consulta Regionale per la difesa degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo», con la quale LA GIUNTA REGIONALE e` stata nominata la consulta regionale ai sensi dell’art. 16, com- Vista la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico ma 6 legge regionale 16/2006 (ora art. 117 comma 6 della leg- delle leggi regionali in materia di sanita` » ed in particolare l’art. ge 30 dicembre 2009, n. 33), cosı` come da ultimo modificata 117, comma 1 con il quale viene stabilito che: «Al fine di garanti- con d.g.r. n. 8/7443 del 13 giugno 2008; re la salute pubblica e la tutela degli animali d’affezione, la Preso atto del documento, allegato 1 parte integrante del Giunta regionale, con la collaborazione tecnica della consulta presente provvedimento, recante «Piano Regionale Triennale regionale di cui al comma 6, acquisito il parere della Commis- degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo de- sione Consiliare competente, approva il Piano Regionale Trien- mografico della popolazione animale e di prevenzione del ran- nale degli interventi in materia di: dagismo» predisposto con la collaborazione tecnica della Con- – 3754 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 sulta Regionale per la tutela degli animali d’affezione e per la h) la promozione delle iniziative di informazione di cui all’arti- prevenzione del randagismo di cui alla d.g.r. sopra richiamata; colo 3, comma 4, lettera a), della legge 281/1991; Dato atto altresı` che per l’assunzione del presente provvedi- i) i criteri per l’organizzazione dei corsi d’aggiornamento o mento il citato art. 117, comma 1, legge regionale 33/2009 pre- di formazione professionale di cui all’articolo 3, comma 4, vede che sia acquisito il parere della Commissione Consiliare lettera b), della legge 281/1991. competente; Il «piano», in conformita` alla l.r. n. 33/2009 definisce, nella so- Dato atto che, in data 20 ottobre 2010, la III Commissione stanza, le azioni per contrastare il fenomeno del randagismo Consiliare ha espresso parere favorevole, raccomandando un e dell’abbandono degli animali d’affezione, attraverso l’utilizzo incremento del finanziamento destinato alla promozione degli della specifiche risorse assegnate annualmente dallo Stato ai Uffici Diritti Animali (UDA) e riducendo, corrispondentemente, il sensi della l. n. 281/1991. finanziamento destinato al risanamento o alla realizzazione di Il presente documento e` stato approntato con la collabora- canili mediante convenzione con associazioni; zione tecnica della Consulta regionale per la tutela degli ani- Ritenuto di mantenere invariata l’originaria destinazione dei mali d’affezione e per la prevenzione del randagismo, costitui- finanziamenti, allo scopo di sostenere, in una prima fase, la rea- ta, ai sensi della l.r. n. 33/2009, con d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicem- lizzazione di una rete di canili in grado di soddisfare le richieste bre 2007. del territorio regionale, rimandando a interventi successivi il po- tenziamento della rete degli UDA, anche avvalendosi di even- tuali risorse non utilizzate per i progetti di interventi sui canili; INDICE Vagliate e assunte come proprie le predette determinazioni; I. PREMESSA A voti unanimi espressi nelle forme di legge; – La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e Delibera sociali 1. Di approvare il documento recante «Piano Regionale Trien- – Come intervenire nale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di control- – Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge lo demografico della popolazione animale e di prevenzione del n. 33/2009 randagismo» – allegato 1, parte integrante del presente atto – Le competenze (Regione, ASL, Comuni, Province) deliberativo. 2. Di demandare alla Direzione Generale Sanita` l’assunzione – Le risorse per l’attuazione degli interventi di tutti i provvedimenti necessari all’attuazione delle procedure – Tempi per l’attuazione degli interventi di cui al presente provvedimento. II. GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE N. 33/2009 3. Di dare atto che le spese derivanti dall’attuazione degli III. INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE interventi previsti dal piano triennale in oggetto, nella misura di 1. Educazione sanitaria e zoofila C 6.149.800,00, sono assicurate dalle disponibilita` ex legge 2. Controllo demografico della popolazione animale 281/91, gia` stanziate nel bilancio regionale 2010 al capitolo di spesa 5.1.3.2.62.3739. 3. Prevenzione del randagismo (Identificazione degli Ani- 4. Di dare atto altresı` che, allo scopo di ampliare gli interventi mali – Anagrafe Canina Regionale, U/ffici Diritti Animali, del presente piano, in sede di approvazione dei bilanci per gli Canili comunali – Realizzazione/ristrutturazione) esercizi 2011/2012 le disponibilita` finanziarie potranno essere in- Tab.1–Areediintervento, progetti finanziabili, finanziamenti crementate con appositi stanziamenti autonomi. Tab.2–Totalefinanziamenti per Area di intervento 5. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Allegato A Regione Lombardia e sul sito web della Regione Lombardia Allegato B www.sanita.regione.lombardia.it. Il segretario: Pilloni ———•——— I – PREMESSA La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e sociali ALLEGATO 1 Negli ultimi decenni gli animali definiti da «affezione» hanno PIANO REGIONALE TRIENNALE DEGLI INTERVENTI DI EDUCAZIONE assunto un posto sempre piu` di rilievo nella nostra societa` ed e` SANITARIA E ZOOFILA, DI CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA cresciuto il numero di persone che vive con animali domestici. POPOLAZIONE ANIMALE E DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO Il mutare delle condizioni di convivenza fra uomo e animale, Con la l.r. n. 33/2009, Titolo VIII, capo II «Norme relative alla soprattutto nei contesti urbani, ha contribuito a far crescere an- tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo» che la sensibilita` nei confronti di questi ultimi e a far maturare Regione Lombardia disciplina e promuove la prevenzione del l’esigenza per il legislatore di introdurre, nell’ordinamento giuridi- randagismo e la protezione e la tutela degli animali d’affezione; co statale e regionale, il riconoscimento della dignita` degli ani- a tal fine affida alla Giunta, con la collaborazione tecnica della mali, la necessita` di proteggerli e tutelare il loro benessere. Tut- Consulta regionale, il compito di approvare il «Piano regionale tavia nella societa` moderna si verifica anche che cani e gatti triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di siano considerati un bene di consumo e come tale vengano controllo demografico della popolazione animale e di preven- acquistati, senza considerarne le necessita` specifiche. Pertanto, zione del randagismo» che, sulla base dei dati risultanti dall’ana- ad una crescente attenzione verso gli animali fa da contraltare grafe canina e dal censimento delle colonie feline presenti sul una pratica ancora diffusa di abbandoni. Il randagismo, qualo- territorio, nonche´ dalle strutture di ricovero pubbliche e private, ra non contrastato, puo` rappresentare un problema rilevante prevede: sul piano sanitario e sociale a causa degli effetti negativi che a) i criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani da esso derivano: il peggioramento del livello di igiene urbana, e della formazione di colonie urbane di gatti liberi; l’aumento del rischio di diffusione delle zoonosi e di episodi di aggressione alle persone, i danni al patrimonio zootecnico e b) le risorse per l’attuazione dei tre ambiti d’intervento deter- quelli piu` difficilmente quantificabili, ma altrettanto rilevanti, al- minati dalla legge regionale (educazione sanitaria e zoofi- l’ecosistema. Occorre inoltre considerare l’impatto negativo la, controllo demografico della popolazione animale e che questo fenomeno puo` determinare sull’immagine del terri- prevenzione del randagismo); torio, sia per il degrado ambientale, sia in quanto indicatore di c) i tempi di attuazione delle fasi del piano secondo criteri di una scarsa sensibilita` nei confronti degli animali che spesso e` priorita` e le relative scadenze; correlata ad un senso civico insufficiente. d) l’individuazione dei criteri per la valutazione dell’efficacia Se i cani vaganti rappresentano un pericolo sulle strade e un e dell’efficienza degli interventi e per la verifica del rag- potenziale veicolo di diffusione di malattie, quelli catturati (tra i giungimento degli obiettivi; quali vi sono purtroppo quelli abbandonati dall’uomo) hanno e) le modalita` di partecipazione delle associazioni di volonta- bisogno di essere ricoverati in strutture adeguate e curati nel riato, scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifi- modo migliore possibile. E` necessario pertanto promuovere una ca del raggiungimento degli obiettivi; cultura della responsabilita` , sostenere l’anagrafe canina, incen- f) le modalita` che consentano una uniforme raccolta e dif- tivare le adozioni, ridurre i tempi di permanenza degli animali fusione dei dati; nei ricoveri, condannare e contrastare i comportamenti danno- g) le modalita` di utilizzazione della quota assegnata dallo si, compresi quelli che determinano insalubrita` , talvolta, anche Stato ai sensi dell’articolo 3 della legge 281/1991 e delle nei canili. norme vigenti; E` il caso inoltre di sottolineare che «la lotta al randagismo e Bollettino Ufficiale – 3755 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 controllo della popolazione canina e il controllo delle popola- benessere agli animali ed una serena convivenza con la cittadi- zioni sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute uma- nanza. na e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente» sono attivita` Accanto alla realizzazione di un insieme di interventi integrati, che rientrano nelle aree d’intervento del Livello Essenziale di che richiedono l’impiego di risorse, non va sottovalutata l’utilita` Assistenza (LEA) della «Sanita` pubblica veterinaria – Sanita` ani- dell’applicazione di sanzioni, per aumentare l’efficacia degli in- male», cioe` tra le prestazioni del SSN che devono essere garanti- terventi stessi. Di tale attivita` sono disponibili per ora i dati relativi te in modo uniforme sul territorio nazionale. alle sanzioni comminate dalle ASL per le infrazioni alla l.r. Come intervenire n. 33/2009, che rispetto al 2007, sono passate, nel 2008 da 803 La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione a 1322. rientra nella piu` generale cultura della responsabilita` di cittadi- Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge nanza e si regge su quattro pilastri: n. 33/2009 1. Anagrafe canina La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione 2. Controllo della riproduzione hanno una dimensione territoriale regionale e vanno viste con un’ottica di piano, per migliorare l’impiego delle risorse a dispo- 3. Educazione ad un corretto rapporto uomo/animale sizione. Il piano deve quindi favorire il coinvolgimento degli atto- 4. Sanzioni ri interessati al fenomeno, prevedendo la sinergia tra pubblico Il randagismo dei cani e` diffuso in tutta Italia, con variazioni e privato, ciascuno secondo il proprio ruolo: anche notevoli tra le diverse regioni. • il pubblico, sulla base del principio della sussidiarieta` verti- La Lombardia, pur collocandosi fra le regioni con il minor nu- cale, quale titolare delle funzioni attribuite dalla legislazione mero di cani vaganti, deve comunque catturare ogni anno cir- esclusiva e regolatore del sistema, ca 11.000 cani sul proprio territorio e gestirli nei canili sanitari e • la libera professione veterinaria ed il volontariato, sulla base rifugio, nei quali sono presenti i cani gia` ricoverati negli anni del principio della sussidiarieta` orizzontale. precedenti, non reclamati dal proprietario e non adottati. Con la legge regionale n. 33/2009, Regione Lombardia ha de- Considerando che circa 7.500 sono cani smarriti e vengono finito le strategie per rispondere ad una duplice necessita` : resi al proprietario, quelli che restano sono da considerarsi cani • contrastare il fenomeno del randagismo canino e il prolife- abbandonati da proprietari che non hanno ancora assorbito rare delle colonie feline; a tal fine il legislatore: una cultura della responsabilita` . Questi cittadini possono entrare facilmente in possesso di un cane, perche´ vi e` una produzione – ha individuato nella conoscenza del fenomeno la prima costante ed esuberante di nuovi soggetti, e altrettanto facil- strada da percorrere per poterlo governare: la mappatu- mente, alle prime difficolta` , tendono ad abbandonarli. Sono i ra del randagismo canino, il censimento delle colonie fe- cani che si ritrovano nelle strade e nei canili e che andranno a line, l’informatizzazione dell’anagrafe canina ne sono i gravare sulle risorse pubbliche. principali strumenti; Ogni investimento per controllare e ridurre il fenomeno gene- – ha previsto poi gli interventi di natura sanitaria, quali la ra redditivita` , in quanto comporta per la pubblica amministra- cura, la profilassi e la sterilizzazione di cani e gatti, attra- zione notevoli risparmi nel tempo, considerando non solo le spe- verso l’azione di ASL e Comuni anche in collaborazione se sostenute per l’accalappiamento e per il mantenimento dei con i cittadini e le associazioni; cani presso i rifugi, ma anche i costi sociali generati dal vaganti- • contrastare i comportamenti umani dannosi per gli animali smo, come ad esempio gli incidenti stradali o le aggressioni. d’affezione; a tal fine la legge ha previsto: Fino a che gli interventi di educazione ad un corretto rappor- – interventi di promozione dei comportamenti virtuosi e to uomo/animale non sortiranno l’effetto di accrescere il nume- della cultura del rispetto verso gli animali: dall’informazio- ro delle persone responsabili, l’obiettivo a breve termine che si ne e sensibilizzazione dei cittadini, alla formazione degli pone il legislatore e` quello di diminuire le nascite e cioe` di fare operatori; in modo che nascano annualmente solo cani destinati ai pro- – interventi di natura regolativa, per stabilire le condizioni prietari responsabili. Questo significa da un lato aumentare il di mantenimento adeguate al benessere degli animali, numero delle persone responsabili, dall’altro tendere alla «cre- sia quando si trovano presso i relativi possessori o deten- scita zero» della popolazione canina. tori, sia quando si trovano in strutture sanitarie e di rico- Modificare il modo di gestire le nascite dei cani e` un obiettivo vero; di interesse pubblico, da raggiungere anche agendo sulla re- – sanzioni, al fine di perseguire quei comportamenti che si sponsabilita` dei proprietari, creando la consapevolezza che il configurano come veri e propri maltrattamenti. controllo della riproduzione degli animali e` un dovere etico, inti- Le competenze mamente connesso con la cultura dell’adozione responsabile. • In capo alla Regione E non e` solo il bravo proprietario a dover essere responsabile, ma anche tutti gli operatori del settore, con in prima linea il La Regione: veterinario di fiducia, che prima di consigliare o assecondare – istituisce l’anagrafe canina regionale informatizzata, ne de- nuove cucciolate, dovrebbe contribuire a informare sulla op- finisce le modalita` di funzionamento e provvede al suo col- portunita` del controllo delle nascite. legamento con la CRS-SISS; Anche il legislatore potrebbe farsi carico di approntare nuovi – definisce i criteri per il risanamento dei canili comunali e per strumenti per disincentivare la produzione di cani, come ad e- la costruzione di nuovi rifugi per animali; sempio la reintroduzione della tassa di possesso, e l’esonero dal – costituisce la Consulta regionale; suo pagamento nel caso che l’animale sia sterilizzato. – redige il «Piano regionale triennale degli interventi di edu- Nell’ambito della tutela degli animali da affezione, il legislato- cazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della re riserva un’attenzione a parte sui gatti che vivono liberamente popolazione animale e di prevenzione del randagismo» in nelle colonie. Tali animali sono tutelati dalla legge, ma spesso, collaborazione con la Consulta regionale; se non vengono adeguatamente gestiti, creano inconvenienti – promuove un protocollo d’intesa con le aziende farmaceu- di tipo igienico-sanitario, causando rimostranze nei cittadini, tiche, per la concessione alle strutture di ricovero pubbliche che, nei casi piu` estremi, si possono anche tradurre in atti di e private senza fini di lucro, di agevolazioni sull’acquisto di crudelta` . medicinali destinati alle cure degli animali ospitati; Una colonia di gatti si puo` ritrovare in ogni luogo urbanizzato – provvede altresı` agli indennizzi, per le perdite di capi di be- ove sia presente una «nicchia ecologica» adatta, cioe` un terri- stiame causate da cani randagi o inselvatichiti. torio in cui vengono offerte risorse ambientali necessarie per la sopravvivenza e vi sia disponibilita` di alimenti. In mancanza di La Regione ha inoltre il compito di stabilire con apposito Re- «nemici naturali» e con sovrabbondanza di cibo, la popolazione golamento: tende a crescere numericamente, fintanto che il sovraffolla- a) i requisiti strutturali e le modalita` di gestione delle strutture mento non rende gli animali piu` vulnerabili all’aggressione da di ricovero sanitario degli animali di affezione e dei rifugi parte di agenti patogeni che, aumentando il tasso di mortalita` , per animali; ne riequilibrano la consistenza, al prezzo di inutili sofferenze e b) i requisiti strutturali e le modalita` di gestione delle strutture rischi igienico-sanitari. private deputate al ricovero, al pensionamento, all’alleva- Anche in questo caso il legislatore ha previsto che, accanto mento o al commercio degli animali d’affezione; ad un percorso di educazione ad un corretto rapporto c) le procedure per il rilascio dell’autorizzazione, da parte del uomo/animale, vi sia un intervento sul controllo delle nascite, sindaco, alle strutture per il ricovero e la vendita degli ani- al fine di impedire il sovraffollamento, garantire un adeguato mali d’affezione; – 3756 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

d) le procedure per l’affidamento e la cessione degli animali Tale piano di zona, che puo` essere adottato attraverso un ricoverati presso i canili comunali; accordo di programma, e` volto a favorire la formazione di siste- e) l’obbligo a chiunque gestisce strutture pubbliche o private mi locali di intervento, a definire criteri di ripartizione della spesa per il ricovero di animali, oppure esercita l’attivita` di com- a carico di ciascun Comune, delle ASL e degli altri soggetti fir- mercio o di allevamento, di tenere apposito registro degli matari dell’accordo, e a prevedere iniziative di formazione e animali introdotti. di aggiornamento degli operatori. All’accordo di programma possono partecipare anche altri soggetti pubblici, associazioni • In capo alle ASL e privati, che attraverso l’accreditamento o specifiche forme La legge regionale affida alle ASL funzioni e attivita` sanitarie di concertazione concorrono, anche con proprie risorse, alla necessarie a garantire sul territorio regionale gli interventi previsti realizzazione dell’insieme degli interventi previsti nel piano. per la realizzazione delle disposizioni della legge stessa, quali: • Modalita` di partecipazione delle associazioni di volontaria- – la gestione dell’anagrafe canina; to, scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifica – l’organizzazione, d’intesa con i Comuni, dell’attivita` di ac- del raggiungimento degli obiettivi calappiamento dei cani vaganti e il loro ricovero presso il La legge regionale prevede diverse modalita` di partecipazio- canile sanitario, per il tempo previsto ai fini della profilassi ne di tutti i soggetti in causa nell’attuazione delle disposizioni antirabbica; previste: le associazioni di volontariato e i privati possono colla- – il controllo sanitario dei cani e dei gatti morsicatori, ai fini borare con gli enti locali e i servizi veterinari ASL nella gestione della profilassi della rabbia; delle colonie feline e nella prestazione del servizio di ricovero di – il censimento, d’intesa con i Comuni, delle colonie feline, animali non di proprieta` ; inoltre le associazioni possono parteci- nonche´ la raccolta dei gatti che vivono in liberta` ,aifini pare all’attuazione di progetti educativi con le scuole o di cam- della loro sterilizzazione; pagne informative sugli obiettivi della legge regionale. – la stipula, d’intesa con i Comuni, di accordi di collaborazio- Le risorse per l’attuazione degli interventi ne con i privati e le associazioni per la gestione delle colo- Per le spese derivanti dall’attuazione del Titolo VIII, capo II nie feline; della l.r. 33/2009, nella misura di 6.149.800,00 euro, e cioe` gli – il controllo demografico della popolazione canina (cani ri- interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demo- coverati nei canili sanitari, quando necessario); grafico della popolazione animale e di prevenzione del randa- – l’attivita` di vigilanza, di prevenzione e accertamento delle gismo, la Regione provvede con i fondi statali stanziati ai sensi infrazioni; della legge 281/1991; una quota del 25% e` destinata per le fun- – gli interventi di pronto soccorso atti alla stabilizzazione di zioni di competenza della Regione e delle ASL, mentre il 75% e` cani vaganti o gatti che vivono in liberta` , ritrovati feriti o riservato per le funzioni di competenza degli enti locali. gravemente malati. Il finanziamento del presente Piano Triennale e` suddiviso • In capo ai Comuni come indicato nelle tabelle1e2. Ai Comuni, anche associati, competono: Tempi per l’attuazione degli interventi – la dotazione di strutture di ricovero con funzioni di canile Gli interventi previsti dal presente piano, salvo dove espressa- sanitario e di canile rifugio; mente indicato, devono essere attivati entro un anno dalla – l’organizzazione, d’intesa con le ASL, dell’attivita` di acca- data di approvazione del Piano e realizzati entro la scadenza lappiamento dei cani vaganti; del Piano. – il ricovero dei cani vaganti, trascorso il periodo di osserva- Modalita` per una uniforme raccolta e diffusione dei dati zione da parte dell’ASL, non reclamati dal proprietario; Il sistema informativo dell’Anagrafe Canina Regionale (ACR) – il controllo demografico della popolazione canina (cani ri- ha sviluppato diverse funzionalita` per aggregare i dati relativi coverati nei canili rifugio e, eventualmente, cani di pro- all’attivita` svolta sul territorio regionale e quindi molti dati di inte- prieta` ); resse sono ricavabili dalla stessa Anagrafe; in generale comun- – il ricovero di cani e i gatti sequestrati dall’autorita` giudizia- que le procedure per l’assegnazione delle risorse dovranno pre- ria, affidati dalla forza pubblica o ceduti dal proprietario; vedere specifiche modalita` di rendicontazione sui singoli inter- venti, per la loro raccolta a livello regionale. – la predisposizione di sportelli per l’anagrafe canina; – il censimento, d’intesa con le ASL, delle colonie feline; In allegato a questo documento viene riportato un elenco, non esaustivo, degli indicatori utili a conoscere in modo piu` ap- – la stipula, d’intesa con le ASL, di accordi di collaborazione profondito il fenomeno dell’abbandono dei cani e della forma- con privati e associazioni per la gestione delle colonie fe- zione delle colonie feline (allegato A). Gli indicatori che non line; sono ricavabili dall’Anagrafe, saranno raccolti dagli enti locali, – la realizzazione di campagne informative; eventualmente tramite gli UDA. – l’attivita` di vigilanza, di prevenzione e l’accertamento delle II – GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE 33/2009 infrazioni; Gli obiettivi che Regione Lombardia intende raggiungere – il rilascio delle autorizzazioni alle strutture per il ricovero e la sono finalizzati a: vendita degli animali d’affezione. ` – educare a una corretta relazione uomo-animali e promuo- E prevista inoltre la facolta` di istituire l’Ufficio Diritti Animali e vere un’etica del rispetto verso gli animali, come sancito tra un fondo per le sterilizzazioni di cani e gatti, i cui proprietari versi- gli elementi qualificativi individuati nello Statuto; no in stato di indigenza. – garantire la salute pubblica ed il benessere animale attra- • In capo alle Province verso il controllo sanitario degli animali ricoverati; La legge regionale demanda alle Province il compito di orga- – promuovere le iscrizioni in Anagrafe Canina Regionale, nizzare corsi di qualificazione per volontari. E` prevista inoltre la – ridurre i tempi di permanenza degli animali nelle strutture di facolta` di: ricovero, favorendo gli affidi e le adozioni; – promuovere la mappatura del randagismo, – razionalizzare e ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni – raccogliere le istanze di cittadini, di enti e associazioni; pubbliche per il mantenimento dei cani accalappiati; – coordinare le associazioni iscritte nel registro provinciale del – ridurre gli abbandoni, i maltrattamenti e piu` in generale, i volontariato, comportamenti sanzionati dalla legge regionale; – prevenire comportamenti anti-etici o reati, mediante stru- – garantire la presenza sul territorio di strutture sanitarie e di menti di vigilanza e promozione culturale. rifugio adeguate alle esigenze di benessere e cura degli Le Province, come i Comuni, possono svolgere tali attivita` me- animali; diante l’apertura degli Uffici Diritti Animali o sportelli per i citta- – controllare la popolazione dei cani e dei gatti, mediante la dini. limitazione delle nascite; Nella logica di progetti di rete integrata, i Comuni associati – accrescere la professionalita` degli operatori coinvolti nella negli ambiti territoriali di una ASL e d’intesa con la stessa e con settore della tutela degli animali d’affezione. altri partner interessati, possono, secondo le indicazioni del pia- no regionale triennale, definire a loro volta un piano di zona Alla base dell’intervento normativo sta quindi l’ipotesi che, nel coerente con questo. In tale previsione, vista anche la dimen- tempo, si possa: sione territoriale delle ASL, e` auspicabile anche un ruolo attivo – ridurre il randagismo e la proliferazione incontrollata di po- delle Provincie. polazioni feline e canine; Bollettino Ufficiale – 3757 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

– ridurre i problemi sanitari e di sicurezza pubblica che il ran- L’educazione deve essere rivolta non solo ai cittadini che non dagismo provoca alla collettivita` ; possiedono animali o non li conoscono, ma anche a quelli che – accrescere il benessere degli animali d’affezione nelle di- li hanno e non li gestiscono correttamente, contravvenendo verse situazioni in cui essi si trovano a convivere con l’uomo; quindi alle regole della civile convivenza: per entrambe le cate- gorie vanno diffuse e condivise pratiche di «buon vicinato». – diffondere e consolidare la capacita` dei cittadini lombardi di rispettare la dignita` degli animali d’affezione. Occorre inoltre promuovere «buone pratiche individuali e so- ciali» attraverso la conoscenza dei doveri da parte dei proprie- Il raggiungimento di tali obiettivi viene ottenuto mediante la tari, al fine di garantire il possesso responsabile degli animali realizzazione di un insieme di azioni riconducibili a tre tipologie d’affezione, che comprenda anche la conoscenza delle norme di interventi, di seguito descritti. di riferimento, come, ad esempio, l’obbligo di identificazione III – INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE dei cani e della loro iscrizione all’anagrafe. 1. EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.3. Educazione non formale Analisi della situazione Percorsi di apprendimento non formali costituiscono il terzo ambito di promozione educativa e formativa. L’educazione all’incontro tra gli esseri umani e gli esseri ani- Questo tipo di formazione e` rivolta in particolare a: mali ha come obiettivo la diffusione di una cultura sociale im- prontata al rispetto dei diritti di ogni vivente. • volontari delle associazioni animaliste e protezioniste coin- volti in attivita` di carattere operativo (ad es. collaborazione L’educazione si traduce in ambiti diversi: quello formale, costi- nei rifugi, per quanto riguarda il benessere degli animali in tuito dai percorsi di istruzione e formazione scolastica, quello attesa di adozione, la promozione dell’affido di cani e gatti informale, (iniziative di formazione ed informazione) manifestato in nuclei familiari adeguati, oppure le gestione delle colo- nei diversi contesti sociali in cui ci si trova a vivere, quello non nie feline) nonche´ culturale e di informazione, nelle scuole formale, (percorsi di riqualificazione, aggiornamento o prepara- e sul territorio. Una funzione particolare e` poi quella delle zione specifica certificata, non compresi nell’educazione for- guardie zoofile cui e` riconosciuta la qualifica di guardia giu- male), espresso da percorsi di apprendimento di competenze rata, ai sensi del T.U.LL.PP.SS., che svolgono opera di pre- non istituzionali, ma comunque tali da consentire il raggiungi- venzione e repressione di illeciti in danno agli animali (limi- mento di saperi e abilita` utili ad affrontare le diverse situazioni e tatamente alle specifiche funzioni in campo zoofilo, attribui- problematiche connesse alle realta` degli animali. te loro dalla legge 20 luglio 2004 n. 189) e che affiancano 1.1. Educazione formale gli organi pubblici preposti nell’opera di vigilanza sul rispet- L’educazione al rispetto dei diritti degli animali nella Scuola to della normativa sulla protezione degli animali. Svolgono trova la sua collocazione nell’ambito delle «competenze di cit- controlli sull’identificazione dei cani, sugli abbandoni e sul tadinanza» come emergono dalle disposizioni normative che randagismo. stanno accompagnando l’evoluzione della Scuola, espresse A fronte di questo grande impegno si registra l’assenza di dalle Raccomandazioni del Consiglio europeo del 18 dicembre un riferimento formativo adeguato, che e` altra cosa da ‘06, recante indicazioni per l’apprendimento permanente. quello per le varie figure specializzate del settore cinofilo A livello nazionale, i riferimenti sono ben indicati dalle linee di (istruttori, addestratori, ecc.); educazione alla «cittadinanza e alla Costituzione», come speci- • personale che opera nei canili, al quale va assicurata un’a- ficati dalla l. 169/08, declinati nelle aree e lungo gli assi di cono- deguata formazione, al fine di gestire correttamente gli ani- scenza e competenza dei diversi cicli di studio, in coerenza con mali che governa, prevenire l’insorgere di disturbi del com- la legge di riforma della Scuola 53/03. portamento o supportare il veterinario comportamentalista I riferimenti regionali, relativamente alle competenze in mate- in caso di interventi mirati: senza il supporto adeguato da ria di istruzione, sono espressi dalla legge 19/07, che promuove parte di chi entra quotidianamente in contatto con il sog- la collaborazione tra istituzioni scolastiche e la costituzione di getto da recuperare non e` possibile prevedere risultati con- reti, anche in relazione con gli enti locali. Tali modalita` si posso- creti di benessere animale; no concretizzare mediante protocolli e convenzioni, come ad • personale (dipendente di Comuni, ASL o anche volontario) esempio si e` realizzato in questi anni, in particolare negli ambiti che svolge funzioni legate alla prevenzione del randagismo dell’educazione alla salute o dell’educazione ambientale, tra e alla tutela degli animali d’affezione presso Uffici Diritti Ani- Regione e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. mali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale; L’attuazione di interventi mirati di educazione al rispetto della • proprietari di cani, per l’acquisizione delle fondamentali no- vita animale in ambito scolastico e` peraltro gia` prevista nella zioni relative alla conduzione responsabile dell’animale (ri- legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione spetto dei doveri, prevenzione di comportamenti indeside- del randagismo n. 281/1991. rati); oppure per il conseguimento del «patentino», in caso di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giu- Avendo a riferimento tali indicazioni normative, si puo` conclu- dizio di «cane impegnativo (ai sensi dell’O.M. 3 marzo dere che l’educazione alla cittadinanza e` anche educazione 2009). al rispetto degli animali. Tanto piu` gli utenti entreranno in contatto diretto con opera- Una corretta e efficace educazione verso la realta` degli ani- tori adeguati, tanto piu` questi ultimi potranno agire in termini mali si puo` realizzare mediante: di prevenzione e di diffusione culturale, unici strumenti atti al • il raccordo tra i diversi soggetti pubblici e privati (asl, enti controllo dei fenomeni di abbandono e di maltrattamento che locali, istituzioni scolastiche, organizzazioni professionali ve- tanto incidono sul benessere animale e gravano sulla comunita` . terinarie, associazioni animaliste, etc.); Inoltre, sempre piu` spesso si rende necessaria la presenza di • la focalizzazione di partnership sul territorio, nella prospetti- figure specialistiche quali gli educatori cinofili o operatori della va della costruzione di un piano educativo condiviso per lo pet-therapy, per i quali sarebbe opportuno individuare dei per- sviluppo di consapevolezze e competenze culturali neces- corsi di formazione «ufficiali»; tuttavia, almeno nella prima fase sarie per lo sviluppo civile di un territorio; di pianificazione degli interventi di attuazione della l.r. • l’inserimento dell’educazione all’ambiente e al rispetto de- n. 16/2006, si rende necessario rimandarli a tempi successivi. gli animali nei curricula scolastici, come espressioni fonda- mentali dell’educazione alla cittadinanza e legalita` , attra- 1.1 Educazione formale verso le diverse discipline scolastiche; OBIETTIVO REGIONALE • la realizzazione di progetti ed azioni espressi e cofinanziati Gli obiettivi regionali consistono in attivazione di percorsi siste- da bandi coerenti con accordi tra Regione e Ufficio Scola- matici di: stico Regionale per la Lombardia, che inseriscano, come • educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi e al possibili attivita` scolastiche negli ambiti dell’educazione corretto rapporto con la natura, alla cittadinanza, l’educazione alla relazione uomo-animali • conoscenza di diritti, doveri e responsabilita` (individuali e ed al rispetto dei diritti degli animali. collettive) nei riguardi degli animali quali componenti es- 1.2. Educazione informale senziali del contesto sociale, La cultura del rapporto uomo-animali e del rispetto dei diritti • educazione sui rischi sanitari associati al rapporto con gli degli animali va oltre i percorsi di formazione scolastica e per- animali e alla loro prevenzione. mea il sentire della societa` , che, soprattutto nei contesti di forte Gli istituti del ciclo primario e gli istituti secondari di primo gra- inurbamento, non e` generalmente preparata e consapevole do costituiscono, almeno in questo primo momento e senza e- nei confronti di una realta` estranea, non conosciuta e apprez- scludere gli istituti scolastici superiori, il target di riferimento priori- zata. tario. – 3758 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Azioni • Incentivi all’organizzazione di eventi mirati (es. «Il mese del – Pianificazione di percorsi curriculari e integrativi al curricu- chip»). lum di tipo educativo ed informativo, basati sulla creazione Modalita` di situazioni anche ludiche che permettano ai ragazzi di Le azioni verranno realizzate con la collaborazione con la riflettere sul loro rapporto con gli animali Struttura Progetti di qualita` , ricerca e comunicazione della D.G. – Attivazione di strumenti utili quali, ad esempio: Sanita` , nei limiti di un fondo di C 150.000,00. • laboratori didattici (presso fattorie didattiche, oasi fauni- Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi stiche, parchi regionali, parchi canile, etc.), Numero interventi realizzati, per tipologia. • convegni, seminari e workshop, • concorsi o mostre, 1.3 Educazione non formale • sito web, news. OBIETTIVO REGIONALE I percorsi scolastici di educazione sanitaria e zoofila degli a- L’obiettivo regionale generale consiste nel promuovere per- lunni prevedono il coinvolgimento degli insegnanti, favorendo corsi di qualificazione e formazione non formali che avranno a la collaborazione con tutti i soggetti disponibili e motivati all’im- loro volta come obiettivi, a seconda delle funzioni svolte dai pegno nel settore (enti locali, ASL, universita` , istituzioni scolasti- destinatari: che, veterinari, associazioni di protezione ambientale ricono- • fornire una base culturale e didattica sulle modalita` com- sciute). portamentali e relazionali del cane, finalizzata al benessere Contributi regionali per la realizzazione dei progetti nel cam- dell’animale nella struttura di degenza e al suo corretto re- po scolastico vengono assegnati da Regione Lombardia me- cupero e reinserimento in un nucleo familiare adeguato; diante bando, da emanare coerentemente con la program- • creare competenze di base che possano essere di suppor- mazione del sistema scolastico. to alle figure professionali presenti nel rifugio/canile (veteri- Finanziamento nario, consulente comportamentalista, tecnico riabilita- Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo tivo); perduto e` pari al 60% dell’importo richiesto, fino a un massimo • fornire, a chi e` sul campo, le conoscenze atte a una corret- di C 30.000,00 assegnati per ciascun progetto, nei limiti di un ta gestione delle colonie feline, e gli strumenti per interfac- fondo di C 450.000,00. ciarsi con la popolazione e con le istituzioni; Criteri di ammissione al cofinanziamento • qualificare le azioni di vigilanza sul rispetto delle norme a tutela degli animali; I progetti che concorrono al cofinanziamento devono essere presentati da un istituto scolastico, con il ruolo di capofila e • fornire una idonea base culturale e normativa del persona- coordinatore di rete. le che andra` ad operare nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale). Soggetti coinvolti: Azioni – Regione Lombardia (D.G. Sanita` – D.G. Istruzione); 1. Corsi per operatori – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia; Pianificazione di corsi di formazione modulari e progressivi, in – Istituti scolastici; base ai destinatari e alle rispettive esigenze formative. – Partner del progetto. I moduli si articolano in: Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi 1) indirizzo formativo di base; Considerato che tale iniziativa non puo` avvalersi di prece- 2) indirizzo formativo avanzato; denti analoghe esperienze, il grado di impiego del fondo dispo- nibile, il numero di progetti realizzati nelle scuole dagli enti com- 3) indirizzo formativo perfezionato; petenti (Comuni, Province, Regione) e dalle associazioni di cui 4) indirizzo specialistico. all’art. 120 della l.r. n. 33/2009 e numero di alunni coinvolti, pos- Gli obiettivi di ogni indirizzo sono definiti in funzione delle attivi- sono essere considerati indicatori idonei a valutare il raggiungi- ta` a cui, rispettivamente e progressivamente, preparano gli o- mento dell’obiettivo. peratori. I contenuti di seguito indicati sono orientativi e possono essere modificati sulla base di esigenze specifiche. 1.2 Educazione informale (cultura sociale) Indirizzo formativo di base OBIETTIVO REGIONALE Destinatari: volontari delle associazioni, personale che opera L’obiettivo regionale generale consiste nella crescita del be- nei canili (compresi allevamenti, pensioni e strutture commer- nessere sociale collegato alla convivenza con gli animali, attra- ciali) e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, sportelli Anagrafe verso la promozione di pratiche individuali e sociali finalizzate canina) all’arricchimento culturale, al consolidamento di comporta- menti positivi, anche attraverso la conoscenza dei doveri che il – fornire una base di conoscenze sulla gestione degli animali possesso di un animale comporta. ospitati in canile, finalizzata al governo degli stessi nel rispet- to del benessere dell’animale nella struttura di degenza, re- L’obiettivo prioritario consiste nel dare un forte impulso di cul- lativamente a: corretto approccio al cane e al gatto (ele- tura sociale per la responsabilizzazione del proprietario volta menti di etologia delle specie, modalita` e segnali di comu- alla tutela dell’animale. Il messaggio istituzionale e` finalizzato a nicazione intra e interspecifica, elementi di corretta manua- raggiungere il maggior numero possibile di proprietari di cani. lita` d’uso di mezzi di contenzione degli animali e museruola, Azioni anche a fini di gestione istantanea di situazioni problemati- Azioni di comunicazione, attraverso supporti editoriali e inter- che impreviste), corretto soddisfacimento delle esigenze fi- net, diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo, siologiche delle specie (tempi e modalita` di somministrazio- con l’intento di raggiungere tutte le fasce di cittadini, per divul- ne di alimenti e bevanda, tempi e modalita` di accesso alle gare la conoscenza dei comportamenti positivi nei confronti aree esterne di sgambatura), criteri di igiene generale e di della lotta al randagismo e della tutela degli animali d’affezio- pulizia dei ricoveri in presenza degli animali; elementi sanita- ne, per promuovere l’iscrizione all’Anagrafe Canina del proprio ri di base per l’individuazione di stati dell’animale sospetti animaleeivantaggi della sterilizzazione. di anormalita` ; • Sito web Regione Lombardia e Direzione Generale Sanita` – formare alla gestione delle colonie feline. • Pubblicazione articoli/schede/rubrica sulla rivista Sanita` in- Indirizzo formativo avanzato forma della D.G. Sanita` Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera • Pubblicazione di articoli divulgativi/Creazione di una rubri- nei canili rifugio e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, ASL, ca fissa su quotidiani (nazionali, locali, free press) o riviste di sportelli Anagrafe canina) categoria e all’interno di trasmissioni radiofoniche e televi- – fornire conoscenze di base sulla normativa nazionale, regio- sive nale e locale a tutela degli animali; formare alla capacita` • Produzione materiale informativo (depliant, brochure) sui di relazione con le figure istituzionali (medici veterinari ASL, diversi ambiti della legge 33/2009 (anche tramite il coinvol- autorita` comunali ...); formare alla gestione del rapporto gimento di associazioni di cui all’art. 120 della l.r. n. 33/2009) con il pubblico; fornire conoscenze sulle problematiche nel- fruibile attraverso gli Spazi Regione, gli studi veterinari, o a la quotidiana relazione con gli animali che vivono in ambito supporto di progetti locali urbano; formare alla relazione con l’animale nella fase di Bollettino Ufficiale – 3759 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

socializzazione; fornire elementi di conoscenza per il moni- In questo contesto, il controllo della riproduzione si ottiene toraggio del benessere animale (riconoscimento dei segni con l’utilizzo congiunto degli strumenti disponibili (educazione di stress), nozioni di approccio al cane traumatizzato e/o alla riproduzione responsabile per i proprietari, sterilizzazione chi- aggressivo, nozioni di base di primo soccorso, nozioni di assi- rurgica o farmacologica per gli animali). stenza nelle fasi pre e post intervento chirurgico, nozioni di La sterilizzazione dei cani dati in affido dai canili consente inol- somministrazione delle terapie secondo prescrizione veteri- tre un cambio culturale nella popolazione, che ad oggi consi- naria. dera normale sterilizzare il gatto che tiene in casa, ma non il Indirizzo formativo perfezionato cane. In altri paesi tale evoluzione e` gia` avvenuta e la pratica della sterilizzazione volontaria e` molto diffusa anche per i cani. Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera nei canili pubblici Il controllo della riproduzione avviene con modalita` differenti, a seconda che si tratti di cani dei canili, di gatti di colonia o di – fornire competenze relative all’affido degli animali per l’in- cani e gatti di proprieta` e prevede una strategia d’intervento serimento in famiglia (valutazione delle caratteristiche del- articolata, che declini i criteri di priorita` , individui gli erogatori l’animale in rapporto a quelle del potenziale proprietario); delle prestazioni ed i requisiti che devono possedere e governi formare al rapporto con il cittadino; creare una competen- la dinamica dei costi. za di base che possa essere di supporto alle figure professio- nali presenti nel rifugio/canile (veterinario, consulente com- • Cani dei canili portamentalista, tecnico riabilitativo); formare alla gestione A fronte di un numero di circa 11.500 cani vaganti catturati e organizzativa e amministrativa del canile. ricoverati nel 2008 (dati forniti dall’ACR) presso i canili pubblici Indirizzo specialistico in Lombardia, circa il 46% di questi sono stati restituiti al legittimo proprietario, e il 38% (circa 4.500) sono stati affidati ad un nuovo Destinatari: volontari delle associazioni per il conseguimento proprietario. della qualifica di guardia particolare giurata (ai sensi del T.U.LL.PP.SS) I cani ricoverati presso i canili sanitari e rifugi lombardi presenti al 31 ottobre 2009 ammontavano a circa 4.800 soggetti. – formare sulla legislazione in materia di tutela degli animali (non solo animali «d’affezione») e sul sistema sanzionatorio. La sterilizzazione di questi cani, di proprieta` del Comune dove sono stati rinvenuti, previene la possibilita` di gravidanze indesi- 2. Corsi per proprietari di cani derate durante la permanenza nel canile e favorisce la riduzio- Pianificazione di corsi mirati a conseguire l’acquisizione delle ne delle nascite una volta che i cani sono stati adottati dai fondamentali nozioni relative alla conduzione responsabile del- nuovi proprietari. l’animale per: Tale procedura comporta un notevole impegno finanziario • favorire una civile convivenza, soprattutto in ambito ur- ed organizzativo da parte delle ASL e dei Comuni. bano, Il dato disponibile delle sterilizzazioni dei cani e` relativo all’atti- • ridurre e prevenire i rischi per l’incolumita` pubblica, vita` delle ASL; tale attivita` , benche´ limitata, negli ultimi anni e` in • conseguire l’attestazione denominata «patentino», in caso aumento (vedi tabella) e corrisponde, nel 2008, a 730 cani. di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giu- Cani dizio di «cane impegnativo» (ai sensi dell’O.M. 3 marzo 2009), sulla base dei criteri e delle linee guida Ministeriali. M F TOTALE Enti erogatori 1998 168 536 704 L’IREF organizza i corsi per il personale che andra` ad operare 1999 140 539 679 nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Poli- 2000 117 456 573 zia Locale, personale che opera nei canili pubblici). 2001 135 404 539 Le Province organizzano i corsi per il volontari delle associazio- nieicittadini (direttamente o tramite Universita` , Associazioni o 2002 158 496 654 Istituti di formazione pubblici o privati, o industria privata) e per 2003 121 287 408 il personale che opera nelle strutture private (allevamenti, pen- sioni e strutture commerciali), nell’ambito di percorsi formativi 2005 183 305 488 concordati tra la Provincia e le ASL, i Comuni e le associazioni. 2006 142 313 455 Finanziamento 2007 168 530 698 Il piano segue contemporaneamente due linee di intervento, 2008 264 466 730 prevedendo appositi finanziamenti dedicati o compartecipa- zione ai finanziamenti. • Gatti di colonia • Organizzazione diretta e finanziamento da parte della Re- Il censimento delle colonie di gatti della Lombardia non e` gione (tramite IREF o Istituti di formazione privati o associa- disponibile in modo completo e di conseguenza non e` noto zioni) il numero presunto dei gatti presenti. Il dato disponibile delle • Compartecipazione finanziaria della Regione ai corsi di for- sterilizzazioni dei gatti di colonia e` relativo all’attivita` delle ASL e mazione organizzati dalle Province. mostra un costante aumento negli ultimi anni (vedi tabella, rela- tiva al periodo 1998-2008) e corrisponde, nel 2008, a 7350 gatti. Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento di e- Il numero dei gatti sterilizzati direttamente da chi gestisce le co- ducazione non formale e stabilito in C 300.000,00. ` lonie, o tramite Associazioni o Comuni, non e` attualmente rile- Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi vabile. Numero interventi di formazione realizzati (suddivisi per indiriz- zo) e numero di persone coinvolte (suddivise per «tipologia»). Gatti M F TOTALE 2. CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE ANIMALE 1998 1.349 3.449 4.798 Analisi della situazione 1999 1.639 3.744 5.383 Il controllo della riproduzione produce effetti favorevoli sul randagismo canino e sul benessere delle colonie feline. 2000 3.495 4.276 7.771 L’approccio teoricamente piu` efficace considera che un in- 2001 1.130 2.548 3.678 tervento di sterilizzazione sui soli maschi sarebbe risolutivo ed e- 2002 1.357 3.269 4.626 conomicamente vantaggioso, a condizione che interessi una quota epidemiologicamente significativa di soggetti pari alme- 2003 1.065 3.348 4.413 no al 70% – 80% di una popolazione. Il calcolo piu` preciso della 2005 1.289 3.137 4.426 dinamica di una popolazione richiede la conoscenza di alcuni parametri, quali ad esempio la densita` , la capacita` portante 2006 1.572 4.177 5.749 di un territorio, il tasso intrinseco di accrescimento e quindi un 2007 2.110 4.618 6.728 censimento. In mancanza di tali dati e basandosi su stime, si 2008 2.474 4.876 7.350 deve necessariamente cambiare approccio, cercando d’inter- venire sul maggior numero possibile di soggetti, indipendente- Da giugno 2009, la Regione ha predisposto in ACR la funzione mente dal sesso, per ridurre le possibilita` d’incontro fecondo ed relativa al censimento delle colonie feline e alla registrazione il numero delle gravidanze portate a termine. delle sterilizzazioni: l’alimentazione di questa banca dati regio- – 3760 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 nale delle colonie consentira` di avere un quadro complessivo • con un incentivo economico in relazione alla sostenibilita` dell’entita` del fenomeno, ottenendo in tal modo due risultati: della spesa da parte dell’utente, tenuto conto delle con- 1. possibilita` di programmare gli interventi di sterilizzazione, dizioni economiche del nucleo familiare anche sulla scorta di criteri di priorita` (colonie con problemi – viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali e degradate igienico sanitari, colonie molto numerose, ospedali, scuole e per i quali il proprietario, non dovendo sopportare seri ecc.); disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un 2. avere un quadro della distribuzione delle colonie sul territo- impellente interesse al controllo demografico: rio. • opportuni incentivi alla sterilizzazione, anche indipendenti dalla situazione reddituale, se previsto da specifici pro- • Cani di proprieta` getti che ne valutano l’efficacia. In ACR sono registrati 940.000 cani circa. Questo numero tut- tavia non rispecchia completamente la realta` in quanto i de- • Gatti di colonia cessi non sempre vengono segnalati; inoltre permangono alcu- – tutti gli animali (maschi e femmine) presenti in una colonia ni problemi, legati al recupero dei dati dalle precedenti ana- censita dovrebbero essere sterilizzati in un arco temporale grafi comunali in ACR (vedi parte relativa all’anagrafe regiona- ridotto. le). Il numero dei cani di proprieta` gia` sterilizzati non e` un dato Tutti i dati relativi a censimento colonie feline e interventi di obbligatorio e quindi non e` noto: tuttavia e` risaputo che, a par- sterilizzazione vanno registrati in anagrafe. te i casi in cui la sterilizzazione e` necessaria per motivi sanitari, normalmente i proprietari dei cani non sono portati a sterilizzare Erogatori i propri animali. Nella realta` lombarda, uno dei problemi del In Regione Lombardia non tutte le ASL dispongono di strutture randagismo e` rappresentato dai cani incustoditi, cioe` animali adeguatamente attrezzate proprie o disponibili presso altri enti accuditi da un proprietario che tuttavia non si preoccupa di pubblici o privati e con un numero sufficiente di operatori, per controllarne la riproduzione o di ricercarli qualora non ritornino a effettuare direttamente le prestazioni, mentre invece esistono casa. Tali animali costituiscono la principale fonte di gravidanze numerose strutture Veterinarie Private in grado di erogare le pre- indesiderate e quindi di potenziali cucciolate abbandonate o stazioni di sterilizzazione, in modo capillare sul territorio. cedute incautamente e destinate al ricovero nei canili. Le azioni previste possono di conseguenza essere effettuate, E` necessario tenere in debita considerazione anche che le secondo le modalita` di attuazione previste nei progetti di ASL e condizioni di disagio economico e/o di fragilita` sociale in cui Enti locali, da: vive un proprietario possono ritardare o essere d’ostacolo al • Dipartimenti Veterinari della ASL, direttamente, nelle struttu- controllo volontario della riproduzione dei propri animali tramite re a disposizione con personale dipendente o in attivita` li- la sterilizzazione. Tale intervento quindi, in quanto obiettivo di bero professionale intramoenia richiesta dall’azienda op- pubblica utilita` , dovrebbe essere fruibile anche dai soggetti in pure con veterinari liberi professionisti convenzionati condizioni di indigenza. Cio` avviene anche secondo i principi • Medici Veterinari libero professionisti accreditati dalle ASL, di sussidiarieta` , riconoscendo ed agevolando il ruolo degli orga- nelle strutture in possesso dei requisiti, che, per la loro distri- nismi non lucrativi, delle organizzazioni di volontariato e del pri- buzione piu` capillare nel territorio, potrebbero essere mag- vato. L’accesso ai servizi previsti dal Piano triennale, puo` avveni- giormente coinvolti per le iniziative di sterilizzazione a favore re, come per le altre prestazioni socio assistenziali, tenuto conto dei privati, per animali di proprieta` o adottati dalle strutture delle condizioni economiche del nucleo familiare, secondo cri- pubbliche teri unificati di valutazione della situazione economica e indici • Facolta` di Medicina Veterinaria, nell’ambito della propria di capacita` contributiva gia` in uso. attivita` didattica e di ricerca. Obiettivo Regionale I progetti presentati dalle ASL e dagli Enti locali per partecipa- L’obiettivo regionale generale consiste nel sostenere la realiz- re al bando regionale prevederanno la determinazione dei flussi zazione dei progetti che abbiamo come scopo quello di au- di prestazioni da assegnare agli erogatori. mentare gli interventi di sterilizzazione della popolazione canina Requisiti per accedere ai progetti di sterilizzazione e felina, secondo i criteri indicati dal presente piano. Gli erogatori, per accedere ai progetti di sterilizzazione, devo- Criteri d’intervento no essere dotati di un ambiente attrezzato per l’attivita` chirurgi- E` opportuno suggerire alcuni criteri con cui identificare in ca secondo le buone pratiche veterinarie. modo prioritario le categorie di animali da sterilizzare e ai quali Costo delle prestazioni professionali e`piu` conveniente destinare gli incentivi, sulla base della proba- bile futura attivita` riproduttiva; vanno quindi tenuti in considera- Il settore della clinica e chirurgia in medicina veterinaria rico- zione: nosce una tumultuosa crescita di conoscenza e di tecnologia e quindi di costi. • l’eta` del soggetto e quindi la durata della carriera riprodut- tiva, ricomprendendo tra i soggetti che possono essere ste- Il nodo dei costi professionali (sterilizzazioni ed iscrizioni in ACR) rilizzati anche gli animali prepuberi, va tenuto sotto controllo per evitare che si traduca o in una notevole linea di spesa o all’opposto in una corsa al ribasso, in • il sesso (le femmine sono quelle che effettivamente si ripro- assenza di principi di appropriatezza condivisi. ducono), Il principio ispiratore del Piano triennale e` la tutela degli ani- • il controllo diretto sull’animale e quindi la possibilita` di impe- mali d’affezione, mediante una oculata ed appropriata gestio- dirne la riproduzione anche con metodi non chirurgici, ne delle risorse economiche disponibili. • la normativa, per cui i cani di canile ed i gatti di colonia E` in quest’ottica che si rende necessario prevedere misure a devono essere sterilizzati, salvo controindicazioni, garanzia della qualita` delle prestazioni professionali da una par- • l’eventuale «collocabilita` » per i cani di canile, ovvero la te e di congruita` e prevedibilita` della spesa dall’altra, anche prospettiva piu` o meno favorevole di poter essere adottati con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra la Regione, le (es. cani di razza rispetto a meticci). organizzazioni professionali e gli Ordini Provinciali dei Veterinari Sinteticamente, si possono presentare le seguenti situazioni: sui costi delle prestazioni, coerente con lo «studio indicativo in materia di compensi professionali del medico veterinario», frutto • Cani di canile di una indagine economica effettuata dalla FNOVI sotto l’egi- – con buone probabilita` di essere adottati e per i quali la da del Ministero della Salute ed in ottemperanza delle linee gui- sterilizzazione e` opportuna, da prodotte dal Consiglio Superiore di Sanita` , secondo gli im- – destinati alla lungodegenza e per i quali sono anche possi- porti riportati nella tabella allegato al presente piano (ALL. B). bili, in alternativa alla sterilizzazione, modalita` di ricovero Gli erogatori istituzionali potranno fare riferimento al tariffario re- che ne impediscano la riproduzione. Attualmente, il nume- gionale. ro consistente dei lungodegenti, messo in relazione con i Azioni posti disponibili nei canili lombardi, e` di ostacolo oggettivo alla realizzazione di tali modalita` di ricovero. Finanziamento di progetti presentati dalle ASL o dagli Enti lo- cali, realizzati con il coinvolgimento dei soggetti no profit con • Cani di proprieta` finalita` statutarie coerenti con quelle della l.r. all’art. 120 della l.r. – viventi all’interno della dimora del proprietario e per i quali n. 33/2009, degli Ordini dei Medici Veterinari e con l’Universita` , e` probabile l’interesse dello stesso ad un controllo della ri- finalizzati ad aumentare le sterilizzazioni dei cani e dei gatti, in produzione: coerenza con i criteri indicati dal Piano, secondo i tre ambiti • a proprio carico ed indipendentemente dagli aiuti eco- d’intervento di seguito indicati, integrati e coordinati tra di loro: nomici 1. cani dei canili pubblici; Bollettino Ufficiale – 3761 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

2. gatti di colonia; Il Piano triennale prevede complessivamente per le sterilizza- 3. cani e gatti di proprieta` . zioni, un impegno complessivo di spesa fino a 1.400.000,00 euro. 1. Cani dei canili pubblici Indicatori e Verifica Nell’ipotesi di dedicare alla sterilizzazione dei cani che an- – azione 1: Indicatore: numero cani sterilizzati anno/ numero nualmente vengono ricoverati nei canili pubblici e non restituiti di cani introdotti anno nei canili pubblici, tolti quelli restituiti al loro proprietario, nel triennio, fino a C 900.000, sulla base del al proprietario costo per un cane di taglia media pari a C 200, il numero mini- – azione 2: Indicatori: aumento sterilizzazioni rispetto anno mo preventivabile di sterilizzazioni nel triennio e` di circa 4.500 precedente e/o incremento del censimento delle colonie sterilizzazioni, aumentabili in funzione della quota di contribuzio- feline rispetto anno precedente; rapporto tra il numero dei ne del fondo regionale. progetti approvati e quello dei progetti conclusi e rendi- 2. Gatti di colonia contati Occorre incentivare il censimento delle colonie e la sterilizza- – azione 3: numero di animali sterilizzati/numero di animali da zione dei gatti. Per ottenere un risultato misurabile e duraturo, sterilizzare (secondo il progetto presentato: % di realizzazio- l’intervento sulle colonie feline e` condizionato da: ne del progetto) • conoscenza dettagliata della colonia, ottenuta con un so- 3. PREVENZIONE DEL RANDAGISMO pralluogo preventivo e la progettazione dell’intervento, an- Sotto la voce «Prevenzione del randagismo» sono stati accor- che ai fini del censimento, pati gli interventi di: • coinvolgimento di chi si occupa della colonia e/o delle • Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale, associazioni, • organizzazione delle catture di tutti gli animali e nel minor • Uffici Diritti Animali, tempo possibile, con priorita` alle femmine in evidente gravi- • Canili comunali: realizzazione/ristrutturazione, danza, in quanto il compimento di tali interventi concorre, nel suo insie- • monitoraggio successivo, per intervenire tempestivamente me, a contrastare il fenomeno del randagismo. in caso di immissioni di soggetti estranei con ripresa dell’atti- 3.1 Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale vita` riproduttiva, (ACR) • omogenea raccolta e circolazione dei dati, Analisi della situazione • registrazione delle colonie nella sezione appositamente predisposta in ACR. Nella prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’af- fezione, l’anagrafe e` una risorsa fondamentale, potente ed e- L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito conomica e la sua efficacia e` direttamente conseguente alla bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti delle ASL sua efficienza. e degli Enti locali per la sterilizzazione dei gatti di colonia, sulla base del censimento delle colonie stesse. In particolare, i pro- La sua efficacia si misura: getti devono soddisfare le condizioni declinate. 1. nella capacita` del sistema di collegare in modo certo ed Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati, con un aggiornato ogni cane ad un proprietario, contributo da definire sulla spesa preventivata, nei limiti di un 2. nel permettere la conoscenza approfondita della popola- fondo di C 400.000; ipotizzando il costo medio su di un gatto pari zione di riferimento. a C 100,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio e` La sua efficienza si misura: superiore a 4.000 gatti. 1. nella qualita` del dato, in termini di correttezza e comple- 3. Cani di proprieta` tezza, nell’aggiornamento ed in termini di risultato utile nel- L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito la consultazione bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti di ASL e 2. nella misura della popolazione canina registrata, che deve Enti locali per incentivare le sterilizzazioni degli animali di proprie- tendere alla totalita` . ta` , coerentemente agli obiettivi regionali. L’Anagrafe Canina di Regione Lombardia (ACR) registra la Criteri di priorita` potrebbero essere individuati per le seguenti popolazione canina identificata, presente sul territorio, collega- categorie: ta ai dati del proprietario e del detentore. Nell’anagrafe sono • cani adottati dai canili rifugio o dai canili sanitari (prima inseriti anche i dati delle strutture di ricovero, quali canili rifugio, che siano trascorsi i 60 giorni dal ritrovamento); canili sanitari e allevamenti, presenti sul territorio lombardo. • cani guida per ciechi; L’anagrafe e` stata estesa anche ad altri animali da compa- • cani di associazioni (tipo da valanga, da salvataggio, pro- gnia e ad oggi gestisce le informazioni di gatti e furetti. tezione civile ecc.); I cani iscritti in ACR sono oggi circa 940.000: questo dato ac- • cani e gatti di proprieta` di cittadini appartenenti a catego- corpa sia i cani iscritti negli ultimi anni, da quando cioe` e` entra- rie socialmente deboli. ta in funzione l’anagrafe regionale ed e` stato reso obbligatorio Nei progetti dovranno essere indicate le modalita` di controllo l’uso del microchip quale mezzo di identificazione dei cani in dell’effettiva proprieta` , risultante dall’ACR, dei cani destinatari Lombardia, sia i cani che erano registrati nelle preesistenti ana- dei benefici e, se non in contrasto con la finalita` del progetto, grafi locali (dei Comuni e delle ASL) e che si sono potuti recupe- un numero massimo di soggetti per proprietario beneficiario. rare, anche se in modo impreciso e non completo. Per equita` ed uniformita` regionale, e` necessario che i costi La presenza quindi in ACR di dati pregressi e quindi in parte sostenuti per la sterilizzazione dei cani di proprieta` siano ripartiti incompleti o inesatti insieme con il fatto che spesso i decessi, per il 60% a carico del proprietario e per la restante quota in soprattutto nel passato, non venissero comunicati, rappresenta- parti uguali al Comune (risorse proprie) e alla Regione. no ancora un limite per un’ottimale qualita` del dato: tuttavia negli ultimi anni si sono fatti notevoli progressi, anche grazie al Nel caso in cui il progetto preveda un accesso libero alle steri- consistente impegno delle ASL e di Lombardia Informatica per lizzazioni per i cittadini in situazioni di disagio economico, accer- la «pulizia» dei dati. tato con gli strumenti gia` in uso per gli interventi socio-assisten- ziali (dichiarazione ISEE), gli oneri a carico del Comune potranno Ulteriori miglioramenti della qualita` dei dati si potranno avere essere diversamente ripartiti a discrezione dell’ente propo- quando, come previsto anche dalla l.r. n. 33/2009, sara` attiva nente. l’integrazione con la banca dati degli Assistiti di Regione Lom- bardia. Nel caso in cui il progetto preveda interventi, valutati come efficaci, su animali viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali Oggi quindi l’ACR si puo` considerare pronta a ricevere in e degradate e per i quali il proprietario, non dovendo sopporta- modo efficiente i dati di nuova immissione, anche perche´ ha re seri disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un subı`to numerosi interventi manutentivi e migliorativi, sia nell’inter- impellente interesse al controllo demografico, gli incentivi po- faccia utente che nell’architettura della banca dati ed e` sotto- tranno essere concessi anche indipendentemente dalla situa- posta a costante revisione. zione reddituale. La Regione e le ASL hanno nel frattempo contribuito ad ac- Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati con un crescere la responsabilizzazione delle figure accreditate ad ac- contributo del 20% della spesa preventivata e nei limiti di un cedere all’anagrafe e le procedure di registrazione sono suffi- fondo di 100.000,00 euro. Ipotizzando il costo su di un cane pari cientemente conosciute ed aggiornate. a C 200,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio Pur in assenza di dati attendibili, anche dall’esame dei dati e` di 2.500 cani. piu` recenti relativi ai cani vaganti ricoverati nei canili pubblici e – 3762 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 restituiti al proprietario, si puo` stimare che almeno il 50% dei cani lo demografico) per la definizione del costo di riferimento presenti sono correttamente iscritti in ACR (e quindi, in caso di dell’identificazione e delle registrazioni che il veterinario LP smarrimento, sono restituibili al proprietario). effettua in ACR; Appare opportuno precisare che in Lombardia non esistono • momenti di «raduno di massa» utili per facilitare da un lato dei cani che nascono e vivono in liberta` in numero significati- la mobilita` degli utenti e dall’altra massimizzare i risultati. vamente rilevante e che cioe si possano classificare a tutti gli ` Responsabilizzare gli addetti ai controlli territoriali (azione 2) effetti come randagi. Ne consegue che il cane che viene rinve- nuto vagante e` quasi sicuramente di proprieta` ,sie` smarrito o Le iniziative d’informazione ed incentivazione pongono il pro- quantomeno non e` stato attentamente custodito, oppure e` prietario nelle migliori condizioni per adempiere all’obbligo d’i- stato consapevolmente abbandonato. scrivere il proprio cane in ACR. La mancata iscrizione e` di conse- guenza una precisa espressione di noncuranza delle regole da Varie sono le motivazioni per cui i proprietari non rispettano la parete dell’interessato. Diviene quindi opportuna una significa- normativa sull’anagrafe: tiva attivita` di controllo territoriale del maggior numero possibile • alcuni proprietari non iscrivono coscientemente i propri di cani. cani, per evitare di assumersene ogni responsabilita` ; L’attivita` territoriale presenta alcune oggettive criticita` ,ilcui •piu` generalmente, i proprietari «dimenticano» di iscrivere in superamento e` necessario per facilitare ed aumentare i con- anagrafe gli animali, non per scelta consapevole, ma per- trolli. che´ le attuali frenetiche condizioni di vita, inducono a ri- 1. La lettura del microchip da parte degli organi di controllo mandare gli impegni che si ritengono meno urgenti e non richiede come minimo la disponibilita` dell’apposito lettore. prioritari. Poiche´ tutti sono convinti di avere sempre sotto controllo il proprio animale, in molti rimandano l’iscrizione 2. In caso in cui il cane controllato risulti identificato, per poter ad una occasione futura; verificare l’effettiva iscrizione e la corrispondenza dei dati, attualmente e` necessario accedere all’ACR tramite una • il costo dell’iscrizione, che nonostante vada sostenuto una connessione internet (PC portatile, telefono mobile adatto sola volta nella vita dell’animale, per una certa fascia di o posticipazione del controllo da ufficio). popolazione puo` pero` rappresentare una criticita` per il pro- prio bilancio famigliare, magari per le motivazioni del punto 3. Le figure istituzionali addette ai controlli territoriali sull’appli- precedente; cazione della l.r. n. 33/2009, se non gia` particolarmente sensibili alla tutela degli animali, non sempre «gradiscono» • alcuni proprietari, pur avendo iscritto il cane, si dimenticano tali attivita` . od omettono di segnalare all’ACR le variazioni intervenute successivamente. Il piano triennale prevede di conseguenza di rendere disponi- bili strumenti e risorse. E` il caso tuttavia di sottolineare che, nel corso del 2009, il nu- mero di nuove iscrizioni in ACR e` stato di circa 116.000 cani. Si • Lettori di microchip tratta di un numero decisamente consistente, ottenuto anche • Sistema SMS, che rappresenta la soluzione piu` economica, grazie all’impegno profuso in questi ultimi anni da Regione, ASL semplice, efficiente per collegare il controllore all’anagra- e Comuni nel promuovere questa azione. fe, in quanto e` sufficiente un semplice cellulare. L’invio e la ricezione degli SMS e` di gran lunga piu` affidabile (sempre OBIETTIVO REGIONALE presente) di una connessione dati (problemi di copertura) Migliorare l’efficienza dell’ACR, incrementando le iscrizioni in ed il costo del collegamento e` di soli due SMS Anagrafe Canina Regionale e la qualita` dei dati presenti. • Formazione (prevista nel capitolo relativo all’intervento per L’obiettivo triennale e` un incremento delle iscrizioni e il colle- l’educazione sanitaria e zoofila/educazione ai diritti anima- gamento con la banca dati degli Assistiti di Regione Lombardia. li, educazione non formale) e incentivi per il personale inca- Azioni ricato dei controlli (personale delle ASL, della Polizia Locale e delle altre autorita` di Pubblica Sicurezza). E` infatti impor- Il piano segue contemporaneamente 4 azioni principali, inte- tante applicare un meccanismo premiante agli operatori grate tra di loro e cosı` declinabili: che piu` si impegnano nelle attivita` , in relazione ai risultati • Formo ed informo: coincide con l’intervento per l’educa- numerici raggiunti dai singoli operatori negli accessi al siste- zione sanitaria e zoofila (educazione formale, informale, ma SMS verificati e nella contestazione di Sommari Processi non formale) Verbali per le infrazioni rilevate. Infatti, la norma assegna la • Facilito l’iscrizione (incentivi: azione 1) titolarita` della funzione sanzionatoria alle ASL, e i proventi • Attivo controlli territoriali (responsabilizzare gli addetti: azio- derivanti dalle sanzioni vengono utilizzati per finanziare l’ap- ne 2) plicazione della legge. • Punisco severamente (adeguamento normativo: azione 3). Normativa (azione 3) Incentivi all’iscrizione (azione 1) Oggetto di eventuale ulteriore valutazione potrebbero es- L’iscrizione in ACR avviene presso le ASL e i veterinari Libero sere: Professionisti accreditati, ai quali, nel 2008, e` stata estesa la pos- • la proposta di un significativo inasprimento delle sanzioni sibilita` di effettuare anche i principali aggiornamenti dell’ACR previste dalla l.r. n. 33/2009 per quanto riguarda l’inosser- (es. cambi di proprieta` ). Le specifiche iniziative di comunicazio- vanza delle norme che disciplinano l’anagrafe canina, ne espressamente dedicate alla categoria (previste nel Piano • l’inserimento, nel Programma Statistico Nazionale e nei nel capitolo dedicato all’educazione sanitaria), devono rag- censimenti da questo previsti (il prossimo nel 2011), di rileva- giungere il risultato che ogni cane che esce da una struttura zioni statistiche di interesse pubblico sulla presenza e quali- pubblica o da un ambulatorio privato sia identificato. ta` dei pets detenuti nelle famiglie italiane. • L’iscrizione in ACR presso gli ambulatori pubblici delle ASL, Finanziamento pur offerta mediamente a costi contenuti (circa 12,00 Per ottenere un aumento delle iscrizioni dei cani in anagrafe euro), non e` sempre sufficientemente stimolante per l’uten- quindi si prevede di finanziare o compartecipare al finanzia- za, in quanto la dislocazione territoriale degli stessi non puo ` mento con un apposito bando regionale, progetti di ASL e Enti essere considerata capillare e sufficientemente «comoda», locali, con il coinvolgimento degli Ordini provinciali dei Medici cosı da annullare il vantaggio del costo contenuto con il ` Veterinari e dei soggetti no profit con finalita` statutarie coerenti disagio dello spostamento necessario. con quelle della l.r. n. 33/2009, che siano coerenti con le 3 azioni • L’iscrizione in ACR presso i Veterinari Libero Professionisti ac- descritte dal Piano e prevedendo: creditati, in quanto presenti con una rete capillare di «spor- • il servizio di piattaforma per il sistema SMS, che consenta, telli anagrafe» su tutto il territorio regionale, rappresenta il attraverso una numerazione dedicata, la ricezione e l’inol- cardine del successo dell’anagrafe pubblica nel sistema tro degli SMS da e verso tutti gli operatori, il colloquio con lombardo: il costo dell’identificazione e` variabile e comun- la/le anagrafiche canine ed il monitoraggio del traffico, que superiore a quello praticato dalle ASL. con una previsione di spesa di C 50.000, Per incentivare le iscrizioni e` opportuno aumentare l’offerta di • strumenti per i controlli (lettori microchip) in numero tale da prestazioni da parte delle ASL e dei veterinari libero professionisti dotare tutti i mezzi di servizio territoriale dell’ente parteci- ed agire anche sulla leva economica. pante, con un contributo del 100% della spesa preventiva- L’adozione sinergica di due iniziative puo` compendiare le ta e nei limiti di un fondo di 225.000 euro; ipotizzando il co- due esigenze, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo sto per lettore pari a C 150 (eventuale possibilita` di sfruttare prefissato: le opportunita` di impiego della Centrale Regionale Acquisti • protocollo d’intesa (previsto nel capitolo del piano Control- per ottenere prezzo piu` vantaggioso), il numero preventiva- Bollettino Ufficiale – 3763 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

bile di lettori e` di 1500 circa; il finanziamento di tale iniziativa comunali» pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom- e` da reperire, eventualmente mediante il finanziamento bardia n. 27, 1º Suppl. Ord. del 30 giugno 2008). statale dell’esercizio 2009, ancora da introitare, I costi di gestione sono almeno in parte compensati dall’au- • l’implementazione dei fondi dei sistemi premianti ed incen- mento delle adozioni di cani e dalla conseguente riduzione del- tivanti del personale, previsti contrattualmente dai rispettivi le spese di mantenimento. CCNL, per gli obiettivi indicati e in relazione ai risultati nu- 4. Ambiti minimi d’intervento merici raggiunti dai singoli operatori, nei limiti di un fondo di C 50.000. UDA Comunali: Indicatori e verifica Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009 affida ai Comuni: Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di in- cremento delle iscrizioni in seguito alle azioni declinate, e` neces- • Predisposizione di strutture di ricovero con funzioni di canile sario partire dal dato medio di base delle iscrizioni in anagrafe sanitario e di canile rifugio in un anno. Ponendo come relativamente costante il numero di • Prestazione del servizio di ricovero anche mediante con- cani presente in Regione (decessi pari a nuovi nati), si rileva in venzioni con enti pubblici, associazioni, cooperative sociali ACR il numero dei nuovi iscritti di eta` inferiore all’anno (numero • Sportello per anagrafe canina (aggiornamento variazioni che descrive quanto gia` avviene ora in assenza degli interventi anagrafiche) e Campagne informative del piano – dato fornito da ACR). Le iscrizioni ulteriori a tale • Prevenzione e accertamento infrazioni previste, mediante dato, sono da considerare come risultato delle azioni del piano. la Polizia Locale 3.2. Ufficio Diritti Animali (U.D.A.) • Rilascio delle autorizzazioni al funzionamento per le struttu- re adibite a ricovero degli animali d’affezione Analisi della situazione • Stipula di accordi di collaborazione con privati e associa- 1. Cosa e` un Ufficio Diritti Animali (U.D.A.) zioni per la gestione e il censimento delle colonie feline, L’accresciuta sensibilita` verso gli animali, la maggiore con- d’intesa con le ASL centrazione di essi nei luoghi urbani e la proliferazione delle leg- • Istituzione fondo sterilizzazioni di cani e gatti i cui proprietari gi in materia, hanno fatto sı` che sempre piu` amministrazioni, versino in stato di indigenza. comunali e provinciali, abbiano scelto di impegnarsi maggior- mente per rispondere sia alle esigenze dei cittadini umani che UDA Provinciali: a quelle dei «non umani», gli altri animali. E` aumentata sempre Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009 piu` l’attenzione e gli studi verso la cosiddetta «fauna urbana» e affida alle Province: si e` raggiunta una conoscenza di tale realta` che puo` fornire • l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di qualificazione agli Enti interessati le basi per poter mettere in atto misure tese per gli operatori volontari delle associazioni di cui all’artico- sia alla salvaguardia della biodiversita` sia al consolidarsi di un lo 120, della l.r. n. 33/2009, sulla base delle indicazioni con- equilibrio duraturo nell’ecosistema urbano, con azioni program- tenute nel presente Piano regionale, ai fini dell’esercizio mate che vadano oltre i semplici interventi di emergenza. dell’attivita` di collaborazione con l’ASL e gli enti locali; Negli ultimi anni, le amministrazioni locali piu` all’avanguardia • promozione mappatura situazione esistente, per la preven- hanno scelto di affidare la gestione di queste problematiche a zione del randagismo; strutture create su misura: gli Uffici per i Diritti degli Animali. Roma • raccolta delle istanze di amministrazioni pubbliche, enti, e` la prima citta` che, dal 1994, ha istituito un ufficio che si occu- associazioni e privati che sollecitano interventi, informazioni pa esclusivamente delle politiche dei diritti animali, con l’obietti- o coordinamenti operativi; vo di diffondere una cultura animalista rivolta a modificare il rapporto esistente tra uomo ed animali sul territorio urbano, per • coordinamento delle associazioni iscritte al registro provin- migliorarne la convivenza. Negli ultimi anni, molte altre citta` e ciale del volontariato. province come Milano, Napoli, Firenze, Bologna e Venezia si 5. Ulteriori ambiti d’intervento sono dotate di un ufficio di questo tipo; inoltre la legge regiona- I compiti, le iniziative e gli interventi propri di un Ufficio Diritti le prevede espressamente che gli enti locali possano dotar- Animali comunale e provinciale possono essere ulteriormente sene. ampliati, con servizi di informazione ed aiuto ai cittadini e con Ad oggi non esiste un censimento degli U.D.A., ma sono circa attivita` rivolte alla promozione del benessere animale. 50 gli enti locali in Lombardia che si sono organizzati con questo 6. Indicatori di verifica dell’attivita` svolta da un U.D.A. servizio. Ogni amministrazione ha la possibilita` di verificare la qualita` 2. Finalita` degli U.D.A. del servizio svolto dalla propria struttura U.D.A., facendo riferi- Le finalita` di questo ufficio sono quelle di esercitare le compe- mento a questi parametri indicativi: tenze che la l.r. 33/2009 affida agli enti locali in materia di tutela • ore di apertura dello sportello al pubblico (Comuni) degli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, in • campagne di adozione effettuate (Comuni) coerenza con gli obiettivi della legge stessa. • diminuzione dei cani ospiti del rifugio (Comuni) Sinteticamente, l’U.D.A. ha il compito di comunicare i diritti degli animali per costruire, sostenere e gestire una nuova rela- • mappatura delle colonie feline (Comuni) zione tra cittadini e istituzioni. L’U.D.A. non deve essere un servi- • campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza (Co- zio estemporaneo, bensı` deve essere basato sulla continuita` , muni e Province) con una diretta relazione con i cittadini. • campagne di educazione nelle scuole (Comuni e Pro- 3. Organizzazione tipo di un Ufficio Diritti Animali vince) L’Ufficio Diritti Animali e` strutturato preferibilmente secondo il • corsi di formazione per volontari (Province) seguente modello organizzativo: • mappature canili e rifugi, ricognizioni, raccolte dati (Pro- – Back Office (preparazione della modulistica, raccolta, ge- vince). stione e organizzazione delle informazioni, gestione delle OBIETTIVO REGIONALE tecnologie informatiche web/mail) Incrementare la presenza di Uffici Diritti Animali nei Comuni e – Front Office (sportello con interfaccia diretta e visibile tra nelle Province lombarde. cittadini e amministrazione per fornire informazioni, acco- gliere domande, attivare procedure, spiegare opportu- Azioni nita` ). U.D.A. Provinciali (Azione 1) Puo` essere gestito da personale del Comune e puo` collabo- Per incentivare la realizzazione di U.D.A. e` utile investire priori- rare con associazioni di cui all’art. 120 della l.r. 33/2009, oppure tariamente sull’istituzione di tali strutture nelle Province; gli U.D.A. essere esternalizzato alle stesse associazioni. istituiti presso le Province hanno il compito di promuovere analo- Il servizio U.D.A. puo` essere attivato anche tra piu` Comuni e/o ghe strutture nei Comuni del proprio territorio, coordinare gli Comunita` Montane, possibilmente anche sulla base dell’asso- U.D.A. comunali e tramite lo studio della mappatura della situa- ciazionismo intercomunale, nelle due forme di gestione associa- zione esistente, collaborare con la Regione per l’ottimizzazione ta dei servizi comunali: l’unione di Comuni lombarda elaComu- nello stanziamento dei fondi disponibili per la attuazione della nita` Montana (titolo III, l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunita` l.r. n. 33/2009. montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di Comuni L’obiettivo triennale e` l’attivazione di U.D.A. in tutte le 12 pro- lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi vince della regione. – 3764 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

U.D.A. Comunali (Azione 2) te. Allo stesso modo, il servizio di ricovero puo` essere esternaliz- I Comuni, singoli o associati e le Comunita` Montane potranno zato ad associazioni, cooperative sociali o privati. usufruire direttamente dei finanziamenti disponibili. Tutte le strutture adibite a canile sanitario e canile rifugio pre- L’obiettivo triennale e` l’attivazione di U.D.A. in almeno 100 senti in Lombardia risultano registrate nella banca dati dell’ACR Comuni della regione, almeno 4 per provincia. e sono in numero complessivo di 114, cosı` ripartite: Formazione del personale (Azione 3) Sanitario Rifugio Il personale dipendente e non, degli U.D.A. delle Province e BG 1 7 dei Comuni, dovra` partecipare a corsi formativi e di aggiorna- BS 1 9 mento, in materia di diritti degli animali e normativa sul benesse- CO 1 6 re animale, finalizzati a migliorarne l’attivita` . CR 2 3 [Vedi Area 1 – Educazione, progetti] LC 1 2 Finanziamento LO 0 5 Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento e` sta- MI 10 22 bilito in 500.000 euro, di seguito ripartito. MN 4 5 U.D.A. Provinciali (Azione 1) PV 4 11 Per l’avvio di nuovi U.D.A. l’ammontare del contributo a fon- SO 1 1 do perduto di C100.000,00 verra` ripartito in base alle richieste delle province, fino a un massimo di C 25.000,00 per ogni singolo VA 5 13 progetto. 30 84

U.D.A. Comunali (Azione 2) 30 canili sanitari ASL, di cui: Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo • 17 di proprieta` di Comuni o ASL perduto di C 400.000,00 verra` ripartito in base alle richieste dei • 13 di proprieta` di privati Comuni fino a un massimo di C 12.000,00, per l’avvio di nuovi U.D.A., e fino a un massimo di C 8.000,00, per quelli esistenti. Proprieta` Sanitario Rifugio La Regione finanzia i costi di avviamento e di dotazione stru- ASL 5 0 mentale specifica degli Uffici e le prime iniziative di promosse Comune 12 23 dagli U.D.A. Associazione 0 13 Vincoli per l’accesso al bando: Privato 13 31 • Impegno da parte dell’ente interessato, al mantenimento Non det. 0 17 anche con proprie risorse del servizio U.D.A. per almeno 5 anni. 84 canili rifugio,dicui: • Obbligo di partecipazione a corsi di formazione per il perso- • 23 di proprieta` dei Comuni nale dipendente e non, operante nell’U.D.A. • 31diprivati Valutazione dei progetti: • 13 di associazioni. I singoli progetti saranno esaminati e valutati sulla base dei Tutte le province hanno a disposizione nel proprio territorio seguenti requisiti: uno o piu` canili sanitari, tranne Lodi, che si avvale di una struttu- • Assegnazione di personale dipendente ra in provincia di Milano. • Collaborazione con associazioni di cui alla l.r. n. 33/2009 In tutte le province sono presenti canili rifugio. L’ACR consente • Percentuale di autofinanziamento di inserire, per ogni canile rifugio, i Comuni con cui e` convenzio- nato. • Conformita` alle indicazioni minime di organizzazione tipo e L’esigenza di costruire nuovi canili rifugio e` difficilmente rileva- ambiti minimi di intervento. bile in modo oggettivo. In Lombardia inoltre non sussiste un’e- Indicatori e verifica mergenza pari a quella presente in altre regioni, dove tali strut- Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di in- ture mancano del tutto o sono gravemente insufficienti. E` inve- cremento degli U.D.A. e` necessario partire da un censimento ce probabile che numerose strutture esistenti richiedano inter- delle strutture attive presso i Comuni e le Province della Lombar- venti straordinari di manutenzione o di ristrutturazione, anche dia, al momento dell’approvazione del presente Piano Trien- per adeguarsi ai requisiti previsti dal r.r. n. 2/2008. Anche que- nale. st’ultima fattispecie e` tuttavia difficilmente accertabile a priori. E` altresı` utile una verifica delle modalita` organizzative e strut- La necessita` di avere canili nuovi puo` quindi essere interpreta- turali delle strutture esistenti al fine di rilevare i seguenti dati: ta come una risposta alla carenza di strutture prossime ai Comu- ni, che attualmente si devono necessariamente rivolgere a • gestione diretta da parte della P.A.; strutture lontane: tale situazione e` abbastanza tipica delle zone • gestione in convenzione con associazioni di volontariato; di montagna. In altri casi invece risulta piu` conveniente costruire • tipologia servizi offerti. una struttura nuova, piuttosto che ristrutturarne una esistente. 3.3. Canili Occorre inoltre tenere conto che, con il consolidamento delle iniziative gia` in corso per la prevenzione del randagismo (identi- Analisi della situazione ficazione, sterilizzazione, adozione, educazione), il numero degli Gli animali d’affezione devono essere adeguatamente rico- animali ricoverati nei canili rifugio sara` destinato progressiva- verati in apposite strutture, nel momento in cui vengono presi mente a diminuire. in carico dalla Pubblica Amministrazione nei casi previsti dalle A conferma di questa constatazione sono ora disponibili i dati vigenti norme. del 2008 dell’ACR, dai quali si desume che il numero di cani in Per poter essere adeguatamente ricoverati, gli animali de- ingresso nei canili rifugio (circa 5.600) e` leggermente inferiore al vono: numero di cani in uscita dagli stessi canili (circa 5.800). • vivere in strutture idonee; Un altro fenomeno da considerare riguardo le dinamiche del- • essere governati con la massima attenzione al loro benes- la popolazione canina in ingresso nei rifugi, consiste nell’aumen- sere psico-fisico; to della tipologia dei cani riferibile a soggetti difficilmente adot- tabili, in quanto appartenenti alle razze piu` «difficili» (es. pitbull). • avere opportunita` di adozione. A tale fine ai Comuni compete la predisposizione delle struttu- OBIETTIVO REGIONALE re di ricovero deputate alle funzioni di canile sanitario e di cani- Realizzazione di strutture pubbliche (canili sanitari e canili rifu- le rifugio, cosı` come la prestazione del servizio di ricovero di ani- gio), prioritariamente tramite ristrutturazione di quelle esistenti o mali d’affezione catturati o raccolti. Alla ASL compete il servizio in alternativa tramite costruzione di nuove strutture, dove neces- di ricovero sanitario, nei tempi e modi previsti dalla l.r. sario, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: n. 33/2009. – assicurare il rispetto della normativa vigente in materia di Ogni Comune dovrebbe dunque dotarsi di una propria strut- prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affe- tura. Quando cio` non puo` avvenire, puo` consorziarsi con altri zione; Comuni o appoggiarsi a strutture gia` esistenti pubbliche o priva- – ottimizzare la gestione dei cani senza proprietario e ospitati Bollettino Ufficiale – 3765 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

in rifugi a spese delle amministrazioni comunali, con l’obiet- tivo di incentivarne l’adozione in famiglia; – monitorare, per il tramite dell’ACR, l’effettivo adempimento dei Comuni all’obbligo di predisporre le necessarie strutture deputate alla funzione di canile sanitario e canile rifugio e con quali modalita` vengono gestiti (tramite associazioni, cooperative sociali, privati); – garantire la continuita` ed il miglioramento della qualita` dei servizi, nonche´ l’economicita` , anche sulla base dell’asso- ciazionismo intercomunale, nelle due forme di gestione associata dei servizi comunali: l’Unione di Comuni e la Co- munita` Montana. Per ovviare alla carenza di canili, che in determinate aree e` particolarmente sentita, accanto alla realizzazione di strutture pubbliche, in base al principio di sussidiarieta` , ai sensi dell’art. 108, comma 1, lettera b) della l.r. n. 33/2009, la Regione intende sostenere anche i progetti proposti dagli enti locali che intendo- no far fronte alla necessita` mediante convenzioni con associa- zioni che si fanno carico delle attivita` finalizzate alla tutela degli animali d’affezione e alla prevenzione del randagismo, di cui all’art. 120 della l.r. n. 33/2009. Azioni Al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’otti- mizzazione dell’impiego delle risorse disponibili, si rende neces- sario il finanziamento dei lavori di risanamento o di realizzazione di nuove strutture, che dovranno essere conformi ai parametri minimi strutturali disposti nel Regolamento regionale 2/2008. La valutazione del punteggio da assegnare ad ogni singolo pro- getto che partecipera` ai bandi per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione/costruzione, dovra` fare riferimento ai vincoli d’impiego di cui al presente documento. Finanziamento La dotazione finanziaria disponibile per l’attuazione degli in- terventi ammonta a 3.250.000,00 euro, suddivisa in: – 750.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risana- mento delle strutture pubbliche esistenti, fino ad un massi- mo di 50.000,00 euro per singola struttura, – 1.500.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di rea- lizzazione di nuove strutture pubbliche, fino ad un massimo di 150.000,00 euro per singola struttura, – 1.000.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risa- namento di strutture esistenti o di realizzazione di nuove strutture, mediante convenzioni con associazioni, iscritte nel registro regionale, ai sensi dell’art. 108, comma 1, lettera b) della l.r. n. 33/2009. Il cofinanziamento non puo` superare, per singolo progetto, l’importo di 50.000,00 euro per il risa- namento e di 150.000,00 euro per la realizzazione di nuove strutture. Vincoli d’impiego Beneficiari: Comuni, singoli o associati, Comunita` Montane. Destinazione dichiarata per almeno 10 anni dal collaudo. Prioritari sono considerati quegli interventi che migliorino la di- sponibilita` di strutture di ricovero in aree geografiche che ne sono prive. Criteri per la graduatoria: • progetto (fasi e tempi di realizzazione) • disponibilita` immediata terreno • numero di cani catturati all’anno nel Comune/Comuni ne- gli ultimi tre anni • numero di cani dati in adozione all’anno nel Comune/Co- muni negli ultimi tre anni • numero di canili di proprieta` dei Comuni esistenti nella pro- vincia e loro capacita` • ambito territoriale interessato (densita` strutture presenti sul territorio) associazione di Comuni • canile gia` esistente, ma non ristrutturabile (per localizzazio- ne, eccessiva fatiscenza ... etc.) • economicita` ed efficienza (partecipazione ai costi, reperi- mento altre fonti di finanziamento). Viene demandata alla Giunta regionale l’adozione degli atti per la presentazione dei progetti di risanamento o di realizzazio- ne di nuove strutture per il ricovero degli animali d’affezione catturati o raccolti. Indicatori e verifica Numero di progetti presentati / numero nuovi canili o canili ristrutturati. – 3766 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 0,00 ) A 3.000,00 2.000,00 2.000,00 5.000,00 2.000,00 25.000,00 50.000,00 30.000,00 49.800,00 12.000,00 150.000,00 150.000,00 v. TAB. di riferimento v. TAB. di riferimento v. TAB. di riferimento 0,00 150,00 1.439 60.000,00 70.000,00 50.000,00 60.000,00 49.800,00 ) a progetto ( 100.000,00 750.000,00 450.000,00 150.000,00 110.000,00 400.000,00 100.000,00 400.000,00 900.000,00 A 1.500.000,00 1.000.000,00 ( essere ottenuta o riducendo le altre voci, ` TOT. Finanziamento Max finanziamento 215.850,00 sto intervento puo ` esistenti 8.000,00 nuova attivazione TOTALE FINANZIAMENTO PIANO TRIENNALE 2010/2012 6.149.800,00 tari e medie emedie) per Progetti formativi per docenti (di scuole elementari, 1.2.2 Produzione materiale informativo Guardie zoofile volontarie, delle associazioniDipendenti ex pubblici art. 120 l.r. n. 33/2009 Personale pubblico operante inAnagrafe canili, canina UDA, Polizia Locale,Cittadini ASL, sportelli Proprietari di animali«Attestato» [corsi v. per Ord. Min. proprietari Sal. di 3 cani, marzo 2009] per conseguimento 2.1.2 Contributo per sterilizzazione gatti2.1.3 di Contributo colonia per sterilizzazione cani e gatti di proprieta 3.1.3 Incentivi e formazione per il personale incaricato dei controlli 3.2.2 Incentivi per U.D.A. comunali 3.3.2 Incentivi per costruzione rifugi pubblici 3.1.2 Fornitura lettori microchip (1) Volontari del no-profit Operatori volontari, delle associazioni ex art. 120 l.r. n. 33/2009 3.2 U.D.A. 3.2.1 Incentivi per U.D.A. provinciali nuova attivazione in convenzione ex art. 108, comma 1, lettera b) 2.1 Sterilizzazioni 2.1.1 Contributo per sterilizzazione cani nei canili 3.1 Anagrafe Canina 3.1.1 Piattaforma S.M.S. 1.3 Educazione non-formale 1.1 Educazione formale (scuole) 1.1.1. Progetti di educazione sanitaria e zoofila per gli alunni di elemen- (Corsi qualificazione e formazione) 3.4 Risanamento e costruzione canili 3.4.1 Risanamento e costruzione canili in convenzione con associazioni, 1.2 Educazione informale (cultura sociale) 1.2.1 Sito web dedicato 3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici 3.3.1 Incentivi per risanamento rifugi pubblici vento, progetti finanziabili, finanziamenti INTERVENTI TEMATICHE PER AREA BORSA PROGETTI FINANZIABILI /Cofinanziamento (1) /cofinanziamento (1) 2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO oppure con il finanziamento statale 2009 3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA Tab.1–Areediinter (1) Finanziamento per l’acquisto di 1 lettore microchip per ognuno dei 1439 Comuni. I costi non sono coperti dal fondo disponibile; la copertura di que Bollettino Ufficiale – 3767 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Tabella2–Suddivisione finanziamenti per area d’intervento 1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.1 Educazione formale (scuole) C 450.000,00 C 900.000,00 1.2 Educazione informale (cultura sociale) C 150.000,00 1.3 Educazione non-formale (Corsi di quali- C 300.000,00 ficazione e formazione) 2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO 2.1.1 Sterilizzazione cani nei canili C 900.000,00 C 1.400.000,00 2.1.2 Sterilizzazione gatti di colonia C 400.000,00 2.1.3 Sterilizzazione cani e gatti di proprieta` C 100.000,00 3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 3.1 Anagrafe Canina C 99.800,00 C 3.849.800,00 3.2 U.D.A. C 500.000,00 3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici C 2.250.000,00 3.4 Risanamento e costruzione canili in C 1.000.000,00 convenzione con associazioni, ex art. 108, comma 1, lettera b) TOTALE C 6.149.800,00

ALLEGATO A – n. cani ceduti dal proprietario nell’anno in corso Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono 6. Indicatore F educazione al rispetto degli animali dei cani e della formazione di colonie feline – tipologia e frequenza degli interventi educativi promossi Sono di seguito riportati tutti gli indicatori utili per conoscere nelle scuole dagli enti competenti (Comuni, Province, Re- in modo piu` approfondito il fenomeno dell’abbandono dei cani gione) e dalle associazioni di volontariato e della formazione delle colonie feline. – tipologia e frequenza degli interventi di sensibilizzazione del- • Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani la popolazione 1. Indicatore F quantita` animali esistenti – tipologia e frequenza degli interventi di formazione del per- – n. cani iscritti in anagrafe (distinzione tra microchip e ta- sonale/volontari operanti nelle strutture di ricovero tuaggio) • Criteri per l’analisi della formazione di colonie urbane di gatti – n. cani presenti nei canili (distinguere tra sanitari, rifugio, liberi zoofili, amatoriali) 1. Indicatore F quantita` animali esistenti – n. cani presenti negli allevamenti – dati censimento colonie feline – n. cani presenti in esercizi commerciali (fissi e ambulanti) – n. gatti iscritti in anagrafe (per i gatti liberi tramite il censi- 2. Indicatore F modalita` di reperimento di un cane da parte mento delle colonie, e per i gatti di proprieta` anche se non dei cittadini obbligatorio) – n. cani adottati in canile 2. Indicatore F gestione colonie feline – n. cani acquistati in negozio – presenza linee operative sui criteri di riconoscimento delle – n. cani acquistati in allevamento colonie feline 3. Indicatore F strutture adibite a ricovero cani – presenza accordi di collaborazione con ass.ni/privati per – n. canili sanitari cattura gatti liberi – n. canili rifugio proprieta` di enti locali – soggetto erogatore del servizio di sterilizzazione delle colo- – n. canili rifugio proprieta` di privati nie (ASL/Medici veterinari libero professionisti) – n. canili privati gestiti in collaborazione con associazioni – numero di interventi su gatti feriti – n. canili zoofili – soggetto incaricato della cattura dei gatti liberi e successi- va reintroduzione nel proprio habitat – n. canili amatoriali – dove viene effettuata la degenza post-operatoria (struttura – n. pensioni ASL; clinica veterinaria privata; reparto degenza associazio- – n. allevamenti ne protezionista; altro ...) 4. Indicatore F attivita` di ogni singola struttura (canile sanita- – presenza di aree delimitate o segnalate indicanti la presen- rio o rifugio) za di una colonia felina – capacita` massima della struttura 3. Indicatore F modalita` di reperimento di un gatto da parte – gestore della struttura (personale del Comune/volontari di dei cittadini associazioni/personale privato/..) – n. gatti adottati in gattili/canili – presenza di un’associazione di volontariato nella struttura – n. gatti acquistati in negozio – n. di animali entrati in canile per ogni anno di attivita` – n. gatti acquistati in allevamento – n. dei cani riaffidati al proprietario nell’ultimo anno 4. Indicatore F strutture adibite a ricovero gatti – n. dei cani dati in adozione per ogni anno di attivita` –eta` media degli animali dati in adozione – n. gattili (comunali/privati) – n. dei cani dati in adozione e poi rientrati in canile per ogni – canili anno di attivita` 5. Indicatore F attivita` di ogni singola struttura – numero di cani deceduti per ogni anno di attivita` – capacita` massima della struttura –eta` media di cani presenti in ciascuna struttura – gestore della struttura (personale del Comune/volontari di – patologie piu` comuni associazioni/personale privato/...) – vaccinazioni e profilassi effettuate – presenza di un’associazione di volontariato nella struttura – percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di atti- – n. di animali entrati in gattile per ogni anno di attivita` vita` – n. dei gatti riaffidati al proprietario nell’ultimo anno – apertura al pubblico – n. dei gatti dati in adozione – percorsi di recupero caratteriale per cani problematici –eta` media degli animali dati in adozione – n. di interventi su cani feriti – n. dei gatti dati in adozione e poi rientrati in gattile/canile – attivita` di socializzazione con persone e/o altri animali per ogni anno di attivita` 5. Indicatore F cause di entrata dei cani nei canili – numero di gatti deceduti per ogni anno di attivita` – n. di cani oggetto di sequestro per ogni anno di attivita` –eta` media di gatti presenti in ciascuna struttura – n. cani vaganti accalappiati nell’anno in corso – patologie piu` comuni – 3768 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

– vaccinazioni e profilassi effettuate la riscossione dei canoni di concessione per l’uso dei beni del – percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di atti- demanio idrico»; vita` – la d.g.r. n. 7/5245 del 22 giugno 2001 «Modalita` per la riscos- – apertura al pubblico sione dei canoni e per la determinazione ed il versamento del – n. di interventi su gatti feriti deposito cauzionale relativi alle concessioni di derivazioni di ac- que pubbliche»; 6. Indicatore F cause di entrata dei gatti nei gattili – la d.g.r. n. 8/962 del 27 ottobre 2005 «Determinazione dei – n. di gatti oggetto di sequestro per ogni anno di attivita` canoni per l’uso di acque pubbliche a decorrere dall’anno – n. di gatti rinvenuti abbandonati nell’anno in corso 2006»; – n. di gatti ceduti dal proprietario nell’anno in corso – il d.d.u.o. 31 ottobre 2006, n. 12171 «Adeguamento degli im- – n. di gatti di colonie libere, ricoverati per cure nell’anno in porti dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2007 a titolo di corso canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di con- ———•——— cessione per l’occupazione e l’uso dei beni del demanio idrico (canoni regionali di polizia idraulica) nella misura del tasso di ALLEGATO B: Tariffe sterilizzazione proposte da FNOVI e ANMVI inflazione programmata»; Tariffario C – la d.g.r. n. 8/5775 del 31 ottobre 2007 «Determinazione dei (IVA ed ENPAV canoni per l’uso delle acque pubbliche per l’anno 2008»; comprese) – il d.d.s. n. 13367 del 19 novembre 2008 «Adeguamento degli Gatto maschio 90,00 importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2009 a titolo Gatta femmina 150,00 di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di Cagna femmina fino a 10 kg 190,00 concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di poli- Cane maschio fino a 10 kg 140,00 zia idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»; Cane femmina da 10,1 kg a 25kg 220,00 – il d.d.s. n. 13898 dell’11 dicembre 2009 «Adeguamento de- Cane maschio da 10,1 kg a 25kg 170,00 gli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2010 a tito- Cane femmina da 25,1 a 40 kg 270,00 lo di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di Cane maschio da 25,1 a 40 kg 200,00 concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di poli- Cane oltre 40 kg femmina 320,00 zia idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»; Cane maschio oltre 40 kg 240,00 Vista la l.r. 14 luglio 2003 n. 10 recante «Riordino delle disposi- zioni legislative regionali in materia tributaria – Testo unico della disciplina dei tributi regionali»; Considerato che, ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giu- D) ATTI DIRIGENZIALI gno 2009, n. 10, entro il 31 dicembre di ciascun anno e in relazio- GIUNTA REGIONALE ne agli importi dovuti per l’anno successivo, la direzione compe- Presidenza tente procede con decreto dirigenziale all’aumento della tarif- fa dei canoni nella misura del tasso di inflazione programmato, [BUR20100115] [2.4.0] limitatamente in relazione alle fattispecie per le quali non sia D.d.s. 9 dicembre 2010 - n. 12919 intervenuta una nuova determinazione della misura dei canoni Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento fissata ai sensi del comma 5 del citato art. 6 della l.r. 10/2009 degli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2011 a con deliberazione della Giunta regionale; titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del tasso di inflazione programmata Preso atto dello schema di Decisione di Finanza Pubblica per gli anni 2011-2013 deliberato dal Consiglio dei Ministri del 29 set- IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA tembre 2010 ed in particolare della tavola 1.4 relativa al quadro GESTIONE TRIBUTI REGIONALI macroeconomico nella quale viene indicato per il 2011 un tasso Visto il r.d. 11 dicembre 1933 n. 1775 «Testo unico delle disposi- di inflazione programmata pari all’1,5%; zioni di legge sulle acque e impianti elettrici» ed, in particolare, Valutata la necessita` , da parte del dirigente della Struttura l’art. 35 relativo alle modalita` di determinazione del canone an- Federalismo Fiscale e Tutela delle Entrate Tributarie, di adegua- nuo relativo alle utenze di acqua pubblica; re ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10, gli Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambien- importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno 2011, a titolo tale»; di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubblica nella mi- Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e sura del tasso di inflazione programmata, aumentandoli compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, dell’1,5%, rendendo noto che l’adeguamento in questione non in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59», al- si applica in relazione alle tipologie di canoni che sono state l’art. 89 (Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali) con il oggetto di determinazione specifica adottata con provvedi- quale lo Stato ha disposto, in particolare, il conferimento alle mento della Giunta regionale per la medesima annualita` ai sen- Regioni delle funzioni relative a: si di quanto disposto all’art. 6, comma 5 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10; – comma 1, lettera i) – gestione del demanio idrico, ivi com- prese tutte le funzioni amministrative relative alle derivazioni Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione e utilizzazione in materia di organizzazione e personale» ed i provvedimenti delle acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotter- organizzativi della IX legislatura; raneo nonche´ alla determinazione dei canoni di concessio- Decreta ne e all’introito dei relativi proventi; – comma 1, lettera g) polizia delle acque, anche con riguar- 1. di adeguare ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno do alla applicazione del regio decreto 11 dicembre 1933, 2009, n. 10, gli importi dovuti alla Regione Lombardia per l’anno n. 1775; 2011, a titolo di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubbli- ca nella misura del tasso di inflazione programmata, aumentan- Visto il regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 «Disciplina doli dell’1,5% rispetto alla misura vigente nell’anno 2010; dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo del- l’acqua a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo del- 2. di approvare l’allegata tabella A, che forma parte inte- l’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della grante e sostanziale del presente atto, contenente, a titolo rico- legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 ed in particolare gli gnitivo, gli importi unitari dei canoni demaniali per l’uso dell’ac- articoli3e34; qua pubblica per l’anno 2011 gia` rivalutati dell’1,5% rispetto alla Visto l’articolo 6 della la legge regionale 29 giugno 2009, n. 10 misura vigente nell’anno 2010; «Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse econo- 3. di pubblicare il presente atto e il relativo allegato sul Bolletti- mico generale – Collegato ordinamentale»; no Ufficiale della Regione Lombardia. Vista la legge regionale 16 dicembre 2003, n. 26, ed in parti- Il dirigente della Struttura colare gli articoli 44, comma 1, lettera c) e 52 comma 4; Gestione Tributi Regionali: Richiamati i seguenti provvedimenti: Danilo Musumeci – la d.g.r. n. 6/41315 del 5 febbraio 1999 «Prime modalita` per ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 3769 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

ALLEGATO «A» CANONI PER L’USO DI ACQUA PUBBLICA – ANNO 2011 USI Tipologia Unita` di misura Canone unitario Usi art. 3, comma 4), r.r. 2/2006 a) potabile canone C/modulo 2.152,67 canone minimo C 358,79 b) irriguo canone src (1) C/modulo 50,51 canone crc (2) C/modulo 25,25 canone bnt (3) C/ha 0,50 canone minimo C 35,74 c) idroelettrico (produzione forza motrice) canone C/kW 14,68 canone minimo C 129,16 d) Industriale (4) canone C/modulo 16.617,03 canone minimo C 2.265,96 e) piscicolo (ittiogenico) canone C/modulo 358,79 canone minimo C 129,16 f) zootecnico canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 g) igienico canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 h) antincendio canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 i) autolavaggio canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 j) lavaggio strade canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 k) innaffiamento aree verdi o aree sportive canone C/modulo 358,79 canone minimo C 129,16 l) scambio termico in impianti a pompa di calore canone C/modulo 1.076,31 canone minimo C 129,16 m) navigazione interna canone C/modulo 50,51 canone minimo C 35,74 n) didattico/scientifico canone C/modulo 50,51 canone minimo C 35,74 Usi art. 3, comma 5), r.r. 2/2006 usi diversi (altro uso) canone 1.076,31 canone minimo C 129,16 Uso art. 34, comma 10), r.r. 2/2006 riconoscimento demanialita` canone minimo C 522,84 NOTE: L’unita` di misura per la determinazione del canone e` il «modulo» corrispondente ad una portata di 100 l/s, tranne che per l’uso idroelettrico nel cui caso il canone e` calcolato sulla Potenza Nominale Media annua espressa in kW (art. 34 del regola- mento regionale 2/2006). (1): Senza restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933) (2): Con restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933) (3): Bocca non tassata (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933) (4): Dal 2008 anche il modulo industriale e` pari a 100 l/s Per la descrizione degli usi si rimanda agli articoli3e34delregolamento regionale 2/2006.

[BUR20100116] [4.0.0] la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni D.d.s. 10 dicembre 2010 - n. 12960 conseguenti» identificando Finlombarda S.p.A. quale gestore Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito del Fondo medesimo, definendo le modalita` per la presentazio- a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambiente, a- ne da parte delle imprese di idee progettuali finalizzate a sele- groalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul zionare, valutare e censire le migliori e innovative idee proget- «Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei pri- tuali provenienti dal territorio lombardo; vati e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 inte- grata con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione Pro- – la d.g.r. n. 8927/2009 che ha integrato e modificato alcuni getto AMICA dispositivi della d.g.r. n. 7025/2008, stabilendo di procedere al- l’emanazione del «Bando di invito a presentare progetti innova- IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA tivi nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e mani- UNIVERSITA` E RICERCA fatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle Viste: espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti» sulle se- guenti tematiche: – la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007, recante «Stru- 1. Agroalimentare: Funzionalizzazione, tracciabilita` e pac- menti di competitivita` per le imprese e per il territorio della Lom- kaging delle produzioni tipiche regionali bardia», con la quale la Regione intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo, territoriale e sociale lombar- 2. Energia-ambiente: Trattamento e sfruttamento dei rifiuti do delineando, fra l’altro, obiettivi, strumenti e modalita` di per- 3. Salute: Sistema di assistenza in remoto per anziani seguimento, ed in particolare l’art. 3 comma 1 il quale deman- 4. Manifatturiero Avanzato: Aeronautica e Micro Meccanica da alla Giunta regionale, anche attraverso le societa` a parteci- definendo la dotazione finanziaria del bando complessivamen- pazione regionale, l’attuazione della legge medesima median- te in C 20 milioni, i dettagli e le modalita` di presentazione, le te le azioni realizzate con gli strumenti da essa previsti; norme e le procedure per la selezione e valutazione delle do- – la d.g.r. n. 7025 del 9 aprile 2008, che istituito il «Fondo per mande, la gestione di controllo, in itinere e finale e applicare il – 3770 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto creto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimenta- 214/3 del 9 agosto 2008, con particolare riferimento all’articolo re, salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per 6 e alla sezione 7, artt. 30-37; la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni – d.g.r. n. 10669 del 2 dicembre 2009 che ha stabilito la dota- conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con zione complessiva del bando emanato con decreto n. 3186 d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valuta- dell’1 aprile 2009 sopracitato in C 27.000.000,00, al fine di con- zione» e del «Comitato espressioni di interesse»; sentire il possibile finanziamento di un maggior numero di pro- – il decreto n. 14433 del 23 dicembre 2009 con oggetto: getti considerati ammissibili e che abbiano comunque raggiun- «Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori ener- to un punteggio ponderato minimo complessivo non inferiore a gia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanza- 60 punti, cosı` come previsto dal dispositivo di cui al decreto to a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di n. 3186/2009; interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con Richiamati: d.g.r. 8927/2009: approvazione degli esiti dell’istruttoria di am- – il decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009 avente ad oggetto «Ap- missibilita` formale e della valutazione preliminare di merito» con provazione del bando di invito a presentare progetti innovativi particolare riferimento all’allegato B1, elenco dei soggetti am- nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manufat- messi alla fase di valutazione finale; turiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle – il decreto n. 4999 del 13 maggio 2010 con aggetto. «Bando espressioni di interesse dei privati ed azioni conseguenti» istituito di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-am- con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009»; biente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a va- – il decreto n. 8385 del 10 agosto 2009 avente per oggetto lere sul «fondo per la promozione delle espressioni di interesse «Decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimenta- 8927/2009: approvazione graduatoria finale iniziative proget- re, salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per tuali ammesse e non ammesse: concessione intervento finan- la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni ziario; conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con Dato che le Societa` partner del progetto AMICA (ammesso d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valuta- nella graduatoria finale con il succitato decreto 4999/2010), zione» e del «Comitato espressioni di interesse»; sono state ammesse a contributo per l’importo indicato nell’al- – il decreto n. 10518 del 16 ottobre 2009 di integrazione al legato A dello stesso decreto ed in particolare secondo la se- decreto n. 8535 del 10 agosto 2009 avente per oggetto: «De- guente ripartizione: Intervento Costo totale Finanziamento Contributo finanziario PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto AA Aconcesso A Importo complessivo sul progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000 Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37 Istituto Superiore Mario Boella 360.000 113.519,89 79.449,99 Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65 Universita` dell’Insubria (Dipartimento di informatica e Comunicazione) 180.000 56.759,94 9.724,99 Vista la richiesta dell’8 luglio 2010 della Societa` Present S.p.A., partner capofila del progetto AMICA, agli atti regionali prot. A1.2010.0090606 del 27 luglio 2010, con la quale la Societa` Present, richiede, a nome di tutte le aziende partner del progetto AMICA, l’autorizzazione a rimodulare il piano finanziario secondo la seguente ripartizione: Intervento Costo totale Finanziamento Contributo finanziario PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto AA Aconcesso A Importo complessivo sul Progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000 Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37 Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99 Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65 Universita` dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.519,89 79.449,99 Considerato che in base al punto 7.4 «vicende del partenaria- attivita` sono entrambi organismi di ricerca e beneficiano quindi to» del bando approvato con il succitato decreto 3186/2009 nel della stessa intensita` d’aiuto; caso in cui si verifichino, nel corso della realizzazione del Proget- Verificato, altresı`, anche tramite il supporto dei soggetti ed to, eventi inerenti un Partner che incidano sul compimento delle organi preposti alle fasi di pre-selezione di merito e di valutazio- attivita` progettuali di sua competenza, gli altri provvederanno, ne finale finali previsti dal bando sopramenzionato e nello speci- per il tramite del capofila, a comunicare: fico la nota del componente del nucleo di valutazione esperto • la sostituzione con un soggetto in possesso dei requisiti di per la tematica salute trasmessa nel novembre 2010, che la pro- posta di spostamento di attivita` dall’Istituto Superiore Mario ammissibilita` sopra richiamati, o Boella all’Universita` dell’Insubria e la conseguente richiesta di • il prosieguo delle attivita` , a condizione che: rimodulazione del piano finanziario e del contributo e finanzia- – venga garantito in ogni caso il raggiungimento degli o- mento concesso, non incide in modo significativo sul proseguio biettivi del Progetto; delle attivita` del progetto e sulla qualita` progettuale del proget- to che risulta comunque superiore alla soglia minima finanziabi- – il venir meno del Partner non comporti una diminuzione le in base ai criteri definiti nel bando; del costo totale del Progetto presentato superiore al 20% Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nel e non deve essere tale da comportare la riduzione del «Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori ener- costo del Progetto per una somma eccedente gia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero avanza- C 250.000,00 (duecentocinquantamila/00); to a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di Regione Lombardia autorizzera` la sostituzione o il prosieguo interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con delle attivita` a seguito della valutazione delle vicende sottopo- d.g.r. 8927/2009», emanato con decreto n. 3186/2009, la cui ste, anche con il supporto dei soggetti ed organi preposti alle graduatoria e` stata approvata con il succitato decreto fasi di pre-selezione di merito e di valutazione finale (di cui ai 4999/2010, di approvare la rimodulazione del piano finanziario successivi articoli 11, 12 e 13 del bando succitato), della conse- del progetto Amica e il conseguente spostamento di parte del- guente eventualita` di procedere alla rideterminazione dell’enti- le attivita` dall’Istituto Superiore Mario Boella all’Universita` dell’In- ta` dell’Intervento Finanziario; subria e di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollet- tino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione Verificato che, dal punto di vista della verifica di ammissibilita` Lombardia all’indirizzo, formale, non sussistono rideterminazioni dell’entita` dell’interven- http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c= to finanziario, non ci sono variazioni nella compagine del parte- Redazionale_P&childpagename=Regione%2FDetail&cid= nariato e che i due partner per i quali avviene lo scambio di 1213284203954&pagename=RGNWrapper, Bollettino Ufficiale – 3771 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2 mentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo del Reg. 800/2008 e di comunicare l’esito della valutazione alla per la promozione delle espressioni di interesse dei privati istituto Societa` Present che ha presentato l’istanza di rimodulazione con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. 8927/2009», emana- delle attivita` e piano finanziario del progetto; to con decreto n. 3186/2009, di: Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, non- – di approvare la rimodulazione del piano finanziario appro- che´ il regolamento di contabilita` e la legge regionale di appro- vato e ammesso rettificando il Decreto 4999/2010, rispetto agli vazione del bilancio e previsione dell’anno in corso; importi indicati per il progetto Amica, autorizzando lo sposta- Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali mento di parte delle attivita` dall’Istituto Superiore Mario Boella in materia di organizzazione e personale», nonche´ i provvedi- all’Universita` dell’Insubria e rideterminando il contributo secon- menti organizzativi conseguenti; do la seguente ripartizione: Decreta ai sensi delle disposizioni contenute nel «Bando di invito a pre- sentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroali-

Intervento Costo totale Finanziamento Contributo finanziario PARTNER DEL PROGETTO AMICA codice ID 12780767 – area salute progetto a fondo perduto AA Aconcesso A Importo complessivo sul progetto 1.800.000,00 529.449,99 370.550,01 900.000 Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37 Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99 Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65 Universita` dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.519,89 79.449,99

– di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Richiamato il secondo comma del dispositivo della d.g.r. Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Regione Lom- 9/876/2010 che da mandato al dirigente competente di prov- bardia all’indirizzo, vedere all’adozione del bando e della modulistica per la pre- http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c= sentazione dei progetti; Redazionale_P&childpagename=Regione%2FDetail&cid= Ritenuto di approvare il Bando 2010 relativo alla l.r. 25/2007 1213284203954&pagename=RGNWrapper, «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori mon- in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2 tani»; del Reg. 800/2008; Vista la l.r. 20/2008 nonche´ i provvedimenti organizzativi della – di disporre che Finlombarda S.p.A., in qualita` di Soggetto IX legislatura; Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione, ai sensi della normativa vigente, del predetto esito alla Societa` Decreta Present S.p.A., partner capofila del progetto Amica, che ha pre- • di approvare il Bando 2010 relativo alla l.r. 25/2007 «Inter- sentato l’istanza di rimodulazione delle attivita` e del piano fi- venti regionali in favore della popolazione dei territori montani» nanziario a nome di tutte le aziende partner del progetto. parte integrante e sostanziale del presente decreto; Il dirigente della Struttura Universita` e Ricerca: • di dare atto che gli interventi di cui al Bando 2010 del Fon- Armando De Crinito do regionale della montagna trovano copertura sul cap.

[BUR20100117] [4.1.0] 6.5.6.3114.4454 del bilancio 2011-2012; D.d.s. 15 dicembre 2010 - n. 13125 • di disporre la pubblicazione integrale del presente decreto Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom- presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi re- bardia. gionali in favore della popolazione dei territori montani» – Anno Il dirigente della struttura 2010 attuazione progetti speciali ed Expo 2015: IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA Stefano Buratti ATTUAZIONE PROGETTI SPECIALI ED EXPO 2015 ——— • ——— Visti: • la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani» e in particolare l’art. 4 che istituisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito deno- minato «Fondo», disciplinando altresı` il finanziamento del Fondo e le modalita` di accesso dei soggetti beneficiari; • la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunita` montane della Lom- bardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.; • i dd.p.g.r. nn. da 6479 a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3º Suppl. Straord. del Bollettino Ufficiale della Regione Lom- bardia n. 26 dell’1 luglio 2009, di costituzione delle Comunita` montane ai sensi della l.r. 19/2008; • la l.r. 23 ottobre 2009 n. 22 «Disciplina del Consiglio delle autonomie locali della Lombardia, ai sensi dell’art. 54 dello Sta- tuto d’autonomia» ed in particolare l’art. 15, pubblicata sul Bol- lettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 43, 1º Supplemento Ordinario del 26 ottobre 2009; • la d.g.r. 9/876/2010 che al primo comma del dispositivo ri- partisce il Fondo per l’annualita` 2010 come riportato in Allegato A – Tabella 1 dello stesso provvedimento; Rilevato altresı` che in attuazione del primo comma del delibe- rato della sopraccitata d.g.r. 9/876/2010 vengono attribuite a ciascuna zona omogenea le risorse del Fondo, resesi disponibili da economie e rinunce su progetti relativi ai riparti 2000-2009, come indicato in Allegato A – Tabella 1 dello stesso provvedi- mento; Dato atto che la Regione Lombardia ha ritenuto di stanziare sul Fondo la somma complessiva di 19 milioni di euro, (art. 12, comma 1 della l.r. 25/2007) che trovera` copertura sul cap. 6.5.6.3.114.4454 del bilancio 2011-2012;

3772 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani l.r.l.r.l.r. 25/2007 Bando anno 2010 PRESIDENZA – DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA

UNITÀ ORGANIZZATIVA PROGRAMMAZIONE

Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015

INDICE

SEZIONE 1 ––– ZONE OMOGENEE 1. FINALITÀ E RISORSE 2. SOGGETTI BENEFICIARI 3. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO 3.1 Presentazione delle domande 3.2 Contenuti della domanda 3.3 Ammissibilità al finanziamento 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E PUNTEGGI 4.1 Criteri generali per l’assegnazione dei punteggi 4.2 Criteri della Comunità montana: punteggi e indicazioni per la compilazione della graduatoria 5. ISTRUTTORIA 5.1 Istruttoria preliminare 5.2 Assegnazione punteggi 5.3 Formazione della graduatoria provvisoria 5.4 Approvazione e trasmissione della graduatoria provvisoria 5.7 Riconoscimento delle spese di istruttoria 5.8 Garanzie per gli esclusi 6. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE 6.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto) 6.2 Avvio intervento, inizio e conclusione lavori 6.2.1 Avvio dell’intervento e inizio lavori 6.2.2 Stato avanzamento lavori 6.2.3 Conclusione lavori 6.3 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo 7. PROROGHE, VARIANTI IN CORSO D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA 7.1 Proroghe e decadenza 7.3 Rinunce 8. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI 8.1 Controllo 8.2 Monitoraggio

SEZIONE 2 ––– COMUNI CAPOLUOGO DI PROVINPROVINCIACIACIACIA 1. FINALITÀ, RISORSE E SOGGETTI BENEFICIARI 2. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO 2.1 Presentazione, contenuto delle domande e ammissibilità al finanziamento 3. ISTRUTTORIA E APPROVAZIONE DEI PROGETTI 4. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE 4.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto) 4.2 Avvio intervento e inizio lavori 4.3 Stato avanzamento lavori 4.4 Conclusione lavori 4.5 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo 5. PROROGHE, VARIANTI IN CORSO D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA 5.1 Proroghe e decadenza 5.2 Modifiche e Varianti in corso d’opera 5.3 Rinunce 6. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI 6.1 Controllo 6.2 Monitoraggio

SEZIONE 3 RIFERIMENTRIFERIMENTII UTILI E INFORMATIVA PRIVACY

Bollettino Ufficiale 3773 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

SEZIONE 1 ––– ZONE OMOGENEE 1.1.1. FINALITÀ E RISORRISORSESESESE Per la valorizzazione e la tutela dei territori montani, Regione Lombardia ha promulgato la legge 15 ottobre 2007 n. 25 “Interventi a favore della popolazione dei territori montani” ed ha istituito il fondo regionale per la montagna (art. 4). Il fondo è stato ripartito con Delibera IX/876/2010 e col medesimo provvedimento sono state riassegnate alle zone omogenee le risorse derivanti da economie e rinunce sul Fondo per la montagna delle annualità precedenti.

Per l’anno 2010 Regione Lombardia ha stanziato sul Fondo regionale della montagna la somma complessiva di € 19 Mln, che trova copertura finanziaria nell’apposito capitolo del bilancio 2011.

Le attività finanziabili, sono riportate in Allegato 1 e perseguono le finalità della l.r. 25/2007, art. 2 comma 1, e dei documenti di programmazione regionale vigenti.

2.2.2. SOGGETTI BENEFICIARI Possono usufruire dei contributi di cui al p.to 1 le autonomie locali e funzionali e altri soggetti pubblici e privati che contribuiscono alla tutela, allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio montano (l.r. 25/2007, art. 1, c. 3), nei limiti previsti dalla normativa di riferimento in tema di aiuti di stato. A tal fine: a) le imprese devono:  risultare iscritte e attive presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente;  avere sede legale o operativa in Regione Lombardia; b) le associazioni, fondazioni, consorzi con personalità giuridica, ecc. devono:  essere iscritte nel registro delle persone giuridiche;  avere sede legale o operativa in Regione Lombardia

Le eventuali imprese richiedenti devono soddisfare, pena la non ammissibilità della domanda, le seguenti condizioni, presentando una dichiarazione (Allegato 11) sottoscritta dal legale rappresentante che dichiari di:  non trovarsi in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà e, in particolare, non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;  aver assolto agli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro ai sensi della normativa vigente;  non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative previste dal d.p.c.m. 23 maggio 2007 ex art. 1, comma 1223, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea.  rispettare la disciplina comunitaria del “de minimis” (regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 ) e successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima impresa non deve superare i 200.000,00 € nell’arco degli ultimi 3 esercizi finanziari. L’impresa è pertanto tenuta a rendere la dichiarazione per gli aiuti ricevuti in regime “de minimis”.

3.3.3. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO Tutti i soggetti aventi i requisiti per accedere ai finanziamenti possono presentare domande, coerenti con le finalità di cui al punto 1, alle Comunità montane territorialmente competenti con le modalità di seguito indicate.

3.1 Presentazione delle domande Sono ammesse all’istruttoria le domande di finanziamento presentate alla Comunità montana della zona omogenea di riferimento a partire dal 14 gennaio 2011 e non oltre il 25 febbraio 2011: fa fede la data di protocollo della Comunità montana in entrata. Qualora la Comunità montana intenda partecipare al presente bando con propri progetti deve provvedere entro il 25 febbraio 2011 ad approvarli con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea.

3.2 Contenuti della domanda La domanda deve essere redatta in duplice copia secondo lo schema dell’Allegato 2 “Modello di domanda per la presentazione del progetto”, completa della documentazione prevista in Allegato 3, “Elenco degli elaborati da consegnare”e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente, pena esclusione della domanda.

3.3 AAAmmissibilitàAmmissibilità al finanziamento Sono ammissibili a finanziamento i progetti:

1. che rispondano alle finalità di cui al punto 1 (Allegato 1); 2. che possiedano tutti i requisiti stabiliti nel presente bando; 3. che non siano stati avviati prima della data di pubblicazione del presente bando;

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4. le cui domande siano correttamente compilate in ogni loro parte (Allegati 2 e 3); 5. che abbiano un costo non inferiore a € 50.000,00; 6. se riguardanti opere pubbliche siano almeno allo stadio di progettazione preliminare ai sensi del Codice degli Appalti, per le altre tipologie presentino una dettagliata descrizione dell’intervento da realizzare, dei relativi importi e dei costi unitari come indicato in Allegato 3; 7. abbiano un tempo di realizzazione massimo pari a: a. 2 anni per importo lavori inferiore o uguale a € 500.000,00; b. 3 anni per importo lavori superiore a € 500.000,00; 8. non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie per i quali sia esplicitamente prevista la non cumulabilità con altri finanziamenti; 9. siano conformi alle norme regionali, nazionali e comunitarie.

Qualora non sussista anche solo uno dei requisiti sopra elencati la domanda è automaticamente esclusa dal bando.

4.4.4. CRITERI DI VALUTAZIONE E PUNTEGGI La valutazione dei progetti presentati ai fini dell’assegnazione del punteggio, attraverso i criteri di seguito dettagliati, privilegia:  interventi che prevedono compartecipazioni finanziarie;  interventi ricompresi in strumenti di programmazione negoziata di cui alla legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 “Programmazione negoziata regionale”  interventi ubicati in territorio classificato a svantaggio alto o medio sulla base della classificazione approvata dalla Giunta regionale alla data del 14 gennaio 2011, data entro la quale la Comunità montana deve pubblicare i propri criteri.  interventi riferibili alle priorità indicate nel PRS della IX Legislatura di cui alla DCR n. IX/56 del 28 settembre 2010.

Ad ogni progetto può essere assegnato un punteggio massimo di 100 punti, di cui 70 attribuiti secondo criteri generali indicati dal presente bando e riportati in Tab. 1, e 30 assegnati sulla base dei criteri stabiliti dalla Comunità montana, punto 4.2.

4.14.14.1 Criteri generali per l’assegnazione dei punteggipunteggi Per la compilazione della graduatoria, i punteggi relativi ai criteri generali sono attribuiti sulla base dei criteri indicati in Tab. 1.

Tab. 1 Attribuzione pun punteggiteggi

Criterio Range punteggio Punteggio 1 ––– Quota di ccofinanziamentoofinanziamento < a 20% 0 ≥ 20% e < 30% 3 ≥ 30% e < 40% 5 ≥ 40% e < 50% 7 ≥ 50% e < 60% 9 ≥ 60% e < 70% 11 ≥ 70% e < 80% 13 ≥ 80% 15 < € 300.000,00 0 2 Costo totale del progetto ≥ € 300.000,00 10 333 Inserito in strumenti di programmazione negoziata No strumenti p.n, 0 (Se inserito in più strumenti non si sommano i punteggi ma si considera l'int ervento APQ ex l. 662/96 5 come se inserito solo nello strumento con punteggio maggiore) ADP ex l. 267/2000 5 CRP o ADP o AQST o PISL ex l.r. 2/2003 10 444 Intervento riferibile ad almeno una delle finalitàfinalità No 0 nnnn.nn. 3,7,9,10, 13, 14 dell’dell’AllegatoAllegato 1 Sì 10 5 ––– Presentato da più soggetti NO 0 2 1 ≥ 3 e ≤ 5 2 ≥ 6 5 definitiva 5 6 Livello di progettazione esecutiva 10

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Criterio Range punteggio Punteggio 7 ––– ÈÈÈ ubicato in comuni a svantaggio da basso ad elevato (secondo la basso 2 classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della medio 5 pubblicazione dei criteri da parte della Comunità Montana) elevato 10 In caso di progetto ubicato in più comuni si provvede alla media, arrotondata a due cifre decimali, applicando la seguente formula: Più comuni a diverso grado di Da 2 a 10 Punteggio assegnato = (numero com. svantaggio basso X 2 + numero com. svantaggio svantaggio medio X 5+ numero com. svantaggio elevato X 10)/ numero totale comuni

4.2 Criteri della Comunità montana: punteggi e indicazindicazioniioni per la compilazione della graduatoriagraduatoria

I criteri della Comunità montana devono essere deliberati dalla giunta esecutiva e pubblicati all’Albo della Comunità montana entro il 14 Gennaio 2011. Ai fini della formazione della graduatoria la Comunità montana può adottare criteri propri per un punteggio massimo di 30 punti su 100. Nella delibera in cui definisce i propri criteri, la Comunità montana, al fine della composizione della graduatoria, definisce inoltre quale criterio adottare per i progetti che ottengano pari punteggio, in particolare per quelli che eventualmente risultino parzialmente finanziabili sulla base della disponibilità finanziaria assegnata alla zona omogenea di riferimento. I criteri della Comunità montana:

 non devono essere riferiti alla natura giuridica del soggetto proponente;  non possono essere superiori a 15 punti per ciascun criterio;  devono essere deliberati dalla giunta esecutiva entro il 14 gennaio 2011e pubblicati all’Albo della Comunità montana nella stessa data e fino al 25 febbraio 2011;  devono essere trasmessi alla Sede Territoriale competente entro il 28 gennaio 2011 secondo lo schema di cui all’Allegato 4.

5.5.5. ISTRUTTORIA 5.1 Istruttoria preliminare Il termine per la conclusione dell’istruttoria preliminare è fissato al 11 Marzo 2011.

Entro tale termine la Comunità montana :  verifica la completezza delle domande e della documentazione allegata alle stesse sulla base dell’Allegato 5 (check list). Le domande non complete vengono escluse. L’esclusione delle domande e dei relativi progetti deve essere motivata e riportata nell’Allegato 6;  può, qualora ritenuto necessario, richiedere ai soggetti proponenti eventuali chiarimenti/integrazioni alla documentazione presentata. Tali chiarimenti/integrazioni sono ammessi esclusivamente su esplicita richiesta della Comunità montana di riferimento, da fornirsi entro il giorno 11 Marzo 2011, termine previsto per la verifica della completezza della domanda da parte della Comunità montana stessa.  deve pubblicare all’Albo entro il giorno 11 Marzo 2011 e fino al 18 aprile 2011 l’elenco motivato dei progetti esclusi;  deve trasmettere alla Sede Territoriale competente una delle due copie delle domande presentate dai soggetti proponenti corredate da tutti gli elaborati progettuali richiesti;  deve trasmettere alla Sede Territoriale competente l’Allegato 6;  può promuovere una verifica congiunta per la valutazione delle domande ammissibili con la Sede Territoriale competente al fine di dirimere eventuali casi di particolare complessità.

5.2 AssegnazioAssegnazionene punteggi La Comunità montana valuta le domande ammissibili a finanziamento e assegna ad ogni progetto un punteggio da 0 a 100, sulla base dei criteri riportati in tab.1 e di propri criteri (punti 4.1 e 4.2) compilando per ogni singolo progetto l’Allegato 7.

5.3 Formazione della graduatoria provvisoria A seguito dell’istruttoria preliminare e dell’assegnazione dei punteggi, la Comunità compila la graduatoria provvisoria dei progetti ammissibili a finanziamento riportando in Allegato 8, in ordine decrescente di punteggio, ciascun progetto.

5.4 Approvazione e trasmissione della graduatoria provvprovvisoriaisoria Entro il 18 aprile 2011 la graduatoria provvisoria deve essere compilata secondo lo schema dell’Allegato 8 e deve essere:

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 approvata con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea della Comunità montana;  pubblicata all’Albo della Comunità montana per almeno 15 giorni;  trasmessa per le verifiche (di cui al p.to 5.5) alla Sede Territoriale competente, unitamente alla relativa delibera di approvazione e delle schede per ogni singolo progetto (Allegato 7).

5.5 Verifica da parte delle Sedi Territoriali ed approvazione della graduatoria definitiva La Sede Territoriale entro il 10 maggio 2011 , avvalendosi della documentazione progettuale ricevuta dalla Comunità montana (p.ti 3.3 e 4.1):  effettua la verifica della conformità dei progetti rispetto ai contenuti richiesti dal presente bando;  effettua la verifica della congruità dei punteggi assegnati dalla Comunità montana ed in particolare verifica la eventuale conformità rispetto agli strumenti di programmazione negoziata ex l.r. 2/2003 dichiarati anche avvalendosi delle Direzioni Generali della Giunta Regionale;  può chiedere chiarimenti o precisazioni in merito ai progetti presentati da fornirsi in tempi compatibili con quelli previsti per la conclusione dell’istruttoria;  sulla base degli esiti delle verifiche di cui sopra trasmette alla Comunità montana, secondo l’Allegato 9, la graduatoria provvisoria con le eventuali modifiche apportate;

La Comunità montana entro il 24 maggio 2011: 1. prende atto della graduatoria trasmessa dalla Sede Territoriale e della quota del Fondo Regionale per la Montagna assegnata alla zona omogenea, al netto delle spese di istruttoria di cui al successivo punto 5.7; 2. ove siano presenti progetti a pari punteggio e/o finanziabili solo parzialmente, applica agli stessi i criteri di cui al p.to 4.2; per il progetto in graduatoria che risulti parzialmente finanziabile rispetto alla quota di finanziamento richiesta, la Comunità montana deve preventivamente verificare che il beneficiario fornisca le garanzie per la copertura della quota residua non finanziata con contributo regionale, in caso negativo si scorre la graduatoria; 3. approva la graduatoria definitiva con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea; 4. pubblica la graduatoria definitiva all’Albo della Comunità montana per almeno 15 giorni a partire dal giorno successivo all’approvazione; 5. trasmette la graduatoria definitiva (Allegato 10) alla Sede Territoriale competente, per il seguito dell’istruttoria.

5.6 Approvazione finale dei progetti A seguito del ricevimento della delibera della Comunità montana di cui al punto precedente, la Giunta regionale provvede ad approvare l’elenco dei progetti ammissibili a finanziamento. Il programma di finanziamento degli interventi è approvato con decreto del Dirigente della struttura regionale competente secondo quanto previsto dall’art. 5 comma 6 della l.r. 25/2007. Tutti i successivi atti inerenti la gestione operativa dei progetti ammessi a finanziamento saranno adottati dal Dirigente della Sede Territoriale competente.

5.7 Riconoscimento delle spese di istruttoria Per la gestione dell’istruttoria, per il monitoraggio dell’avanzamento dei progetti e la gestione del fondo regionale per la montagna, Regione Lombardia riconosce alla Comunità montana, che lo richieda contestualmente alla trasmissione della graduatoria definitiva, le spese di istruttoria per un importo complessivo non superiore al 10% della quota di riparto del Fondo regionale per la montagna destinata alla zona omogenea per l’anno 2010 (non si applica alle risorse derivanti dalle economie dei riparti precedenti). Qualora la Comunità montana richieda il riconoscimento delle spese di istruttoria, la quota del fondo disponibile per finanziare i progetti è di conseguenza ridotta dell’importo richiesto.

5.8 Garanzie per gli esclusi Eventuali richieste motivate, da parte dei soggetti proponenti, di ammissione all’istruttoria delle domande escluse dovranno pervenire alla Sede Territoriale competente, da parte dei soggetti proponenti, entro il 18 aprile 2011. La Sede Territoriale valuta le motivazioni addotte ed eventualmente ammette in graduatoria il progetto escluso in coerenza con i tempi di istruttoria del presente bando.

6.6.6. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE 6.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto) Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi al finanziamento, la Comunità montana comunica alla Sede Territoriale competente l’elenco degli interventi riportante codice identificativo e Codice Unico di Progetto (CUP), precedentemente richiesto dalle Stazioni Appaltanti, ai sensi della delibera CIPE 143/02 e smi. La mancata comunicazione del CUP, qualora obbligatorio, costituisce elemento ostativo all’erogazione del contributo.

Bollettino Ufficiale 3777 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

6.2 Avvio intervento, inizio e conclusione lavori 6.2.1 Avvio dell’intervento e inizio lavori L’inizio lavori deve avvenire entro e non oltre 270 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi e del relativo beneficio finanziario, a pena di decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, salvo proroga da richiedersi nei termini di cui al p.to 7.1.

L’inizio lavori deve essere comunicato da parte del beneficiario entro 15 giorni alla Comunità montana di riferimento con l’invio della seguente documentazione: a) opere pubbliche :

 copia del progetto esecutivo,  dichiarazione di avvenuta validazione del progetto o parere delle strutture regionali competenti in materia di lavori pubblici ai sensi della l.r. 1/2000 e smi e del DDS 155/2009 della Direzione Generale OO.PP  contratto di appalto;  certificato di inizio lavori (per gli interventi che si realizzano con il concorso di più opere pubbliche, il certificato di inizio lavori ed il contratto d’appalto devono riferirsi a tutte le opere contemplate). b) altri interventi:

 soggetti pubblici: determina dirigenziale o del responsabile del servizio attestante l’avvio dell’intervento;  soggetti privati: dichiarazione del legale rappresentante, ai sensi del d.P.R. 445/2000, attestante l’avvio dell’intervento.

La Comunità montana entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione di cui sopra verifica la completezza della documentazione stessa e trasmette alla Sede Territoriale competente, secondo le modalità indicate al punto 6.3: 1. la data di inizio lavori; 2. la richiesta del 1° SAL pari al 30%.

6.2.2 Stato avanzamento lavori Per l’erogazione del contributo di cui al successivo punto 6.3 il beneficiario deve presentare alla Comunità montana idonea certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori nella misura minima del 50 % dei costi sostenuti rispetto ai costi previsti. La Comunità montana provvede a trasmetterlo alla Sede Territoriale competente secondo le modalità di cui allo stesso punto 6.3.

6.2.3 Conclusione lavori Il termine di fine lavori è fissato in un massimo di 2 anni a decorrere dalla data di inizio lavori per i progetti di costo inferiore o uguale a € 500.000,00 ed in un massimo di 3 anni per i progetti di costo superiore a € 500.000,00. Decorsi 60 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori e comunque entro 60 giorni dal termine ultimo di fine lavori, i soggetti beneficiari devono far pervenire alla Comunità montana il certificato di regolare esecuzione o il certificato di collaudo. Nei casi in cui non sia applicabile il d.P.R. n. 554/1999 deve essere trasmessa la relazione nella quale siano elencate tutte le spese sostenute dal beneficiario per la realizzazione dell’opera, la deliberazione o determinazione di approvazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e della relazione di cui sopra, oppure altra idonea documentazione. Qualora i beneficiari siano persone giuridiche di diritto pubblico o privato devono presentare relazione tecnica descrittiva delle realizzazioni e dei risultati ottenuti oltre a uno schema analitico di rendicontazione delle spese sostenute, ed ogni altro documento che la Comunità montana ritenga necessario per verificare l’avvenuta realizzazione del progetto e certificare le spese effettuate.

6.3 Procedure di liquidazione e modalità di erogazioneerogazione del contributo I pagamenti vengono liquidati con le seguenti modalità:  1° SAL : 30% del contributo ad inizio lavori, come specificato al punto 6.2.1;  2° SAL : 40% del contributo a seguito della presentazione della certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori come specificato al punto 6.2.2;  Saldo : 30 % del contributo (salvo economie) a conclusione lavori, come specificato al punto 6.2.3.

Il beneficiario del finanziamento, se diverso dalla Comunità montana, richiede il contributo alla Comunità montana di riferimento, fornendo la documentazione necessaria di cui al punto 6.2. Nel caso il beneficiario del finanziamento sia la Comunità montana stessa è necessario che la documentazione di cui al punto 6.2 sia approvata con determina del Dirigente competente o del responsabile del servizio.

3778 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

La Comunità montana verifica la correttezza della documentazione progettuale e degli atti attestanti lo stato dei lavori (inizio, avanzamento, fine) dei progetti relativi alle zone omogenee di riferimento e certifica le spese avvenute. Le spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie, consulenze professionali, ecc.) sono riconosciute nella misura massima del 10% dell'importo a base d’asta. Nel caso l’intervento si concluda con economie il contributo, se minore del costo del progetto, viene ridotto della stessa misura percentuale. A verifica avvenuta la Comunità montana con determina del Dirigente competente o del responsabile del servizio chiede alla Sede Territoriale competente l’erogazione dei contributi spettanti. La Sede Territoriale, verificata la completezza della richiesta di erogazione, provvede, entro 60 giorni dal ricevimento, alla liquidazione del contributo spettante alla Comunità montana.

7.7.7. PROROGHE, VARIANTI IN CORSO D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA 7.1 Proroghe e decadenza I termini per l’avvio e la realizzazione dell’intervento sono stabiliti dal presente bando a pena di decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti. La proroga può essere disposta, su richiesta del beneficiario, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per un periodo non superiore complessivamente a 180 giorni (l.r. 34/78, art. 27, c. 3 e 4). La proroga di 180 giorni deve essere richiesta da parte del beneficiario prima della scadenza del termine di inizio e/o fine lavori alla Comunità montana, la quale deve a sua volta comunicare l’eventuale approvazione alla Sede Territoriale competente entro 30 giorni dal ricevimento della stessa. Nel caso in cui sia la Comunità montana stessa per un proprio progetto a dover richiedere una proroga, la richiesta deve essere trasmessa dal RUP alla Sede Territoriale competente, contestualmente alla documentazione attestante le motivazioni per cause non dipendenti dalla propria volontà. La Sede Territoriale si esprime entro 30 gg. dal ricevimento della stessa. L’eventuale ulteriore proroga, oltre i 180 gg. in base ai casi di cui sopra, previo conforme parere del Nucleo di Valutazione di cui all’articolo 1 della legge regionale del 27 febbraio 2007, n. 5, è adottata: - dalla Comunità montana nel caso sia un beneficiario diverso dalla Comunità montana stessa a richiederla; - dalla Sede Territoriale competente nel caso sia la Comunità montana a richiederla.

Nel primo caso la Comunità montana dovrà trasmettere la richiesta del beneficiario alla Sede Territoriale competente per la richiesta di parere al Nucleo di Valutazione. Il mancato rispetto dei termini, in assenza di provvedimento regionale di proroga, determina la decadenza dal diritto ai benefici regionali e il conseguente recupero in una unica soluzione delle somme eventualmente già erogate; la decadenza ricorre anche per situazioni di accertate difformità sostanziali tra il progetto finanziato e le opere realizzate.

In caso di decadenza del finanziamento si osservano le disposizioni cui all’art. 27 della l.r. 34/78 secondo le modalità di cui alla d.g.r. 8177 del 13 ottobre 2008. La pronuncia di decadenza è comunicata al beneficiario e, fatta salva ogni altra responsabilità, comporta l’obbligo di restituzione delle somme erogate corrispondenti agli interventi o alle parti di interventi non ancora realizzati.

7.2 Modifiche e vvvariantivarianti in corso d’opera Le modifiche tecniche del progetto e/o del relativo costo complessivo sono ammesse qualora comportino:

 aumento del costo complessivo: il contributo regionale resta invariato;  diminuzione del costo complessivo: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.  nessuna variazione al costo complessivo: il contributo regionale resta confermato purchè le modifiche delle opere siano conformi alla normativa vigente e non comportino modifiche sostanziali.

Sono ammesse modifiche al piano finanziario del progetto che comportino:

 un aumento del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale resta invariato, deve essere garantita da parte del beneficiario la copertura finanziaria;  una diminuzione del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.

La Comunità montana, dopo aver valutato la richiesta di modifica pervenuta da parte del beneficiario, nei successivi 30 giorni deve trasmettere alla Sede Territoriale competente l’approvazione di tale modifica, indicando: - codice, titolo, contributo e costo del progetto; - atto di approvazione della modifica; - descrizione della modifica in base a quanto sopra indicato; - eventuale nuovo piano finanziario in caso di modifica in tal senso.

Bollettino Ufficiale 3779 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Qualora sia la Comunità montana medesima attuatore del progetto e/o beneficiario del contributo regionale, la richiesta di modifica deve essere valutata dalla Sede Territoriale competente che si esprime entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta. Il Dirigente della Sede Territoriale competente assume i necessari atti di aggiornamento del piano finanziario di cui al punto 5.6.

Le varianti in corso d’opera sono ammesse ai sensi dell’art. 132 del Codice degli Appalti. I beneficiari si impegnano ad indire l’appalto in base allo sviluppo del progetto definitivo o esecutivo in coerenza con il progetto preliminare proposto ai fini del contributo regionale. L’autorizzazione di eventuali varianti in corso d’opera rispetto al progetto approvato non potrà comunque comportare oneri aggiuntivi a carico della Regione.

7.3 Rinunce Nel caso il beneficiario rinunci alla realizzazione dell’intervento finanziato, il relativo contributo regionale può essere riutilizzato scorrendo la graduatoria oppure può essere riassegnato alla medesima zona omogenea con il riparto successivo. La Comunità montana con delibera prende atto della rinuncia e può procedere allo scorrimento della graduatoria. La delibera di presa d’atto della rinuncia dove essere trasmessa alla Sede Territoriale per gli adempimenti successivi indicando codice, titolo, contributo e costo del progetto.

8.8.8. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI 8.1 Controllo La Struttura competente per il tramite delle Sedi Territoriali può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli presso le sedi dei soggetti beneficiari e delle Comunità montane allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti ammessi al finanziamento, il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte dai soggetti beneficiari e dalle Comunità montane.

A tal fine i beneficiari, con la domanda di presentazione dei progetti si impegnano a tenere a disposizione della Regione, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al progetto per un periodo non inferiore a 5 anni dalla data di erogazione del contributo.

8.2 Monitoraggio Le Comunità montane entro il 30 marzo di ogni anno predispongono una relazione consuntiva relativa allo stato di avanzamento dei progetti e dell’utilizzo delle risorse assegnate, anche attraverso gli impegni di spesa assunti al 31 dicembre dell’anno precedente da trasmettere alla Sede Territoriale competente entro il 30 aprile di ogni anno. I beneficiari, diversi dalle Comunità montane sono tenuti a presentare tale documentazione alle Comunità montane 15 giorni prima di quanto stabilito per le comunità stesse

SEZIONE 2 ––– COMUNCOMUNII CAPOLUOGO DIDIDI PROVINCIA 111 FINALITÀ, RISORSE E SOGGETTI BENEFICIARI Per la valorizzazione e la tutela dei territori montani, Regione Lombardia ha promulgato la legge 15 ottobre 2007 n. 25 “Interventi a favore della popolazione dei territori montani” ed ha istituito il fondo regionale per la montagna (art. 4). Il fondo è stato ripartito con Delibera IX/876/2010 e col medesimo provvedimento sono state riassegnate alle zone omogenee le risorse derivanti da economie e rinunce sul Fondo per la montagna delle annualità precedenti anche ai Comuni capoluogo di provincia, individuati quali Soggetti Beneficiari. Le attività finanziabili, sono riportate in Allegato 1 e perseguono le finalità della l.r. 25/2007, art. 2 comma 1, e dei documenti di programmazione regionale vigenti.

222 PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO I Comuni capoluogo di provincia possono presentare le domande di finanziamento, coerenti con le finalità di cui al punto 1, alle Sedi Territoriali di Regione Lombardia territorialmente competenti con le modalità di seguito indicate.

2.12.12.1 Presentazione, contenuto delle domande e ammissibilità al finanziamento Sono ammesse all’istruttoria le domande di finanziamento presentate entro il 25 febbraio 2011 alla Sede Territoriale di riferimento: fa fede la data di protocollo della Sede Territoriale in entrata. La domanda completa della documentazione prevista in Allegato 3, “Elenco degli elaborati da consegnare” deve riportare:  codice del progetto,  titolo del progetto  costo complessivo, contributo richiesto e eventuale cofinanziamento, specificandone le fonti

3780 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Sono ammissibili a finanziamento i progetti: 1. che rispondano alle finalità di cui al punto 1 (Allegato 1); 2. che possiedano tutti i requisiti stabiliti nel presente bando; 3. che non siano stati avviati prima della data di pubblicazione del presente bando; 4. le cui domande siano complete della documentazione di cui all’Allegati 3; 5. se riguardanti opere pubbliche siano almeno allo stadio di progettazione preliminare ai sensi del Codice degli Appalti, per le altre tipologie presentino una dettagliata descrizione dell’intervento da realizzare, dei relativi importi e dei costi unitari come indicato in Allegato 3; 6. abbiano un tempo di realizzazione massimo pari a: a. 2 anni per importo lavori inferiore o uguale a € 500.000,00; b. 3 anni per importo lavori superiore a € 500.000,00; 7. non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie per i quali sia esplicitamente prevista la non cumulabilità con altri finanziamenti; 8. siano conformi alle norme regionali, nazionali e comunitarie.

Qualora non sussista anche solo uno dei requisiti sopra elencati la domanda è automaticamente esclusa dal bando.

333 ISTRUTTORIA E APPROVAZIONE DEI PROGETTI La Sede Territoriale entro il 18 aprile 2011 , avvalendosi della documentazione progettuale ricevuta dal Comune capoluogo di provincia:  effettua la verifica della fattibilità tecnicoeconomica e della conformità dei progetti rispetto ai contenuti richiesti dal presente bando;  può chiedere chiarimenti in merito ai progetti presentati da fornirsi in tempi compatibili con quelli previsti per la conclusione dell’istruttoria;  trasmette alla Struttura competente della Giunta Regionale il parere relativo ai progetti presentati per il seguito dell’istruttoria.

444 AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE 4.14.14.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto) Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi al finanziamento, il Comune capoluogo di provincia comunica alla Sede Territoriale competente l’elenco degli interventi riportante codice identificativo e Codice Unico di Progetto (CUP), ai sensi della delibera CIPE 143/02 e smi. La mancata comunicazione del CUP, qualora obbligatorio, costituisce elemento ostativo all’erogazione del contributo.

4.24.24.2 Avvio intervento e inizio lavori L’inizio lavori deve avvenire entro e non oltre 270 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi e del relativo beneficio finanziario, a pena di decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, salvo proroga da richiedersi nei termini di cui al successivo punto 5.1.

L’inizio lavori, accompagnato dalla richiesta del 1° SAL del 30%, deve essere comunicato con l’invio della seguente documentazione: a) opere pubbliche :

 copia del progetto esecutivo,  dichiarazione di avvenuta validazione del progetto o parere delle strutture regionali competenti in materia di lavori pubblici ai sensi della l.r. 1/2000 e smi e del DDS 155/2009 della Direzione Generale OO.PP  contratto di appalto;  certificato di inizio lavori (per gli interventi che si realizzano con il concorso di più opere pubbliche, il certificato di inizio lavori ed il contratto d’appalto devono riferirsi a tutte le opere contemplate). b) altri interventi: determina dirigenziale attestante l’avvio dell’intervento; 4.34.34.3 Stato avanzamento lavori Per l’erogazione del contributo di cui al successivo punto 4.5 il Comune capoluogo di provincia deve presentare alla Sede Territoriale idonea certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori nella misura minima del 50% dei costi sostenuti rispetto ai costi previsti.

4.44.44.4 Conclusione lavori Il termine di fine lavori è fissato in un massimo di 2 anni a decorrere dalla data di inizio lavori per i progetti di costo inferiore o uguale a € 500.000,00 ed in un massimo di 3 anni per i progetti di costo superiore a € 500.000,00.

Bollettino Ufficiale 3781 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Decorsi 60 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori e comunque entro 60 giorni dal termine ultimo di fine lavori, il Comune capoluogo di provincia deve far pervenire alla Sede Territoriale il certificato di regolare esecuzione o il certificato di collaudo. Nei casi in cui non sia applicabile il d.P.R. n. 554/1999 deve essere trasmessa la relazione nella quale siano elencate tutte le spese sostenute dal beneficiario per la realizzazione dell’opera, la deliberazione o determinazione di approvazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e della relazione di cui sopra, oppure altra idonea documentazione.

4.54.54.5 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo I pagamenti vengono liquidati con le seguenti modalità:

 1° SAL : 30% del contributo ad inizio lavori, come specificato al punto 4.2;  2° SAL : 40% del contributo a seguito della presentazione della certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori come specificato al punto 4.3;  Saldo : 30 % del contributo (salvo economie) a conclusione lavori, come specificato al punto 4.4.

È necessario che la documentazione attestante lo stato dei lavori sia approvata con delibera di Giunta o determina del Dirigente preposto. Le spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie, consulenze professionali, ecc.) sono riconosciute nella misura massima del 10% dell'importo a base d’asta. La Sede Territoriale verifica la correttezza della documentazione progettuale e degli atti attestanti lo stato dei lavori (inizio, avanzamento, fine) dei progetti relativi del Comune capoluogo e provvede, entro 60 giorni dal ricevimento, alla liquidazione del contributo spettante. Nel caso l’intervento si concluda con economie il contributo, se minore del costo del progetto, viene ridotto della stessa misura percentuale.

555 PROROGHE, VARIANTI IN CORSO D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA 5.15.15.1 Proroghe e decadenza I termini per l’avvio e la realizzazione dell’intervento sono stabiliti dal presente bando a pena di decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti. La proroga può essere disposta, su richiesta del Comune capoluogo, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per un periodo non superiore complessivamente a 180 giorni (l.r. 34/78, art. 27, c. 3 e 4). La proroga di 180 giorni deve essere richiesta da parte del Comune capoluogo prima della scadenza del termine di inizio e/o fine lavori alla Sede Territoriale competente. L’eventuale ulteriore proroga, oltre i 180 gg. è adottata dal Comune capoluogo previo conforme parere del Nucleo di Valutazione di cui all’articolo 1 della legge regionale del 27 febbraio 2007, n. 5.

Il mancato rispetto dei termini, in assenza di provvedimento regionale di proroga, determina la decadenza dal diritto ai benefici regionali e il conseguente recupero in una unica soluzione delle somme eventualmente già erogate; la decadenza ricorre anche per situazioni di accertate difformità sostanziali tra il progetto finanziato e le opere realizzate.

In caso di decadenza del finanziamento si osservano le disposizioni cui all’art. 27 della l.r. 34/78 secondo le modalità di cui alla d.g.r. 8177 del 13 ottobre 2008. La pronuncia di decadenza è comunicata al beneficiario e, fatta salva ogni altra responsabilità, comporta l’obbligo di restituzione delle somme erogate corrispondenti agli interventi o alle parti di interventi non ancora realizzati.

5.25.25.2 Modifiche e Varianti in corso d’opera Le modifiche tecniche del progetto e/o del relativo costo complessivo sono ammesse qualora comportino:  aumento del costo complessivo: il contributo regionale resta invariato;  diminuzione del costo complessivo: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.  nessuna variazione al costo complessivo: il contributo regionale resta confermato purchè le modifiche delle opere siano conformi alla normativa vigente e non comportino modifiche sostanziali.

Sono ammesse modifiche al piano finanziario del progetto che comportino:  un aumento del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale resta invariato, deve essere garantita da parte del beneficiario la copertura finanziaria;  una diminuzione del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.

Il Comune capoluogo deve trasmettere alla Sede Territoriale competente la richiesta di modifica indicando: - codice, titolo, contributo e costo del progetto;

3782 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

- atto di approvazione della modifica; - descrizione della modifica in base a quanto sopra indicato; - eventuale nuovo piano finanziario in caso di modifica in tal senso.

La Sede Territoriale competente si esprime entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta. Il Dirigente della Sede Territoriale competente assume i necessari atti di aggiornamento del piano finanziario di cui al punto 5.6. Le varianti in corso d’opera sono ammesse ai sensi dell’art. 132 del Codice degli Appalti. I beneficiari si impegnano ad indire l’appalto in base allo sviluppo del progetto definitivo o esecutivo in coerenza con il progetto preliminare proposto ai fini del contributo regionale. L’autorizzazione di eventuali varianti in corso d’opera rispetto al progetto approvato non potrà comunque comportare oneri aggiuntivi a carico della Regione.

5.35.35.3 Rinunce Nel caso il Comune capoluogo rinunci alla realizzazione dell’intervento finanziato, il relativo contributo regionale può essere riassegnato al medesimo Comune capoluogo con il riparto successivo, a condizione che il provvedimento di rinuncia venga trasmesso alla Sede Territoriale competente per gli adempimenti successivi indicando codice, titolo, contributo e costo del progetto.

666 CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLDELLOO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI 6.16.16.1 Controllo La Struttura competente per il tramite delle Sedi Territoriali può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli presso il Comune capoluogo allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti ammessi al finanziamento, il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte.

A tal fine il Comune capoluogo con la domanda di presentazione dei progetti si impegna a tenere a disposizione della Regione, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al progetto per un periodo non inferiore a 5 anni dalla data di erogazione del contributo.

6.26.26.2 Monitoraggio I Comuni capoluogo entro il 30 marzo di ogni anno predispongono una relazione consuntiva relativa allo stato di avanzamento dei progetti e dell’utilizzo delle risorse assegnate, anche attraverso gli impegni di spesa assunti al 31 dicembre dell’anno precedente da trasmettere alla Sede Territoriale competente entro il 30 aprile di ogni anno.

Bollettino Ufficiale 3783 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

SEZIONE 3 RIFERIMENTI UTILI E INFORMATIVA PRIVACY Qualsiasi informazione relativa al presente bando potrà essere richiesta all’indirizzo: [email protected] o agli Spazio Regione delle Sedi Territoriali competenti.

Le sedi e gli orari del Protocollo Locale Federato sono i seguenti:

Orario di apertura al pubblico

Lunedì ––– Giovedì: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.3016.30

Venerdì: dalle 9.00 alle 12.00.

BERGAMO Via XX Settembre, 18/A (Sede Territoriale di Bergamo) BRESCIA Via Dalmazia, 92/94 c (Sede Territoriale di Brescia) COMO Via Luigi Einaudi, 1 (Sede Territoriale di Como) LECCO C.so Promessi Sposi, 132 (Sede Territoriale di Lecco) PAVIA Via Cesare Battisti, 150 (Sede Territoriale di Pavia) SONDRIO Via Del Gesù, 17 (Sede Territoriale di Sondrio) VARESE Via Belforte, 22 (Sede Territoriale di Varese)

Le comunicazioni da inviare alla Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015 devono essere indirizzate a:

Regione Lombardia Direzione Centrale Programmazione Integrata Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015 Via Fabio Filzi, 22 20124 Milano (MI)

Si informa, ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, che:

1. titolari del trattamento dei dati sono:  la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del Presidente della Giunta – Via F. Filzi n. 22 – 20124 Milano;  le Comunità montane, nella persona del Presidente protempore.

2. Responsabili del trattamento dei dati sono:  per la Regione Lombardia: Il D.C. della Programmazione Integrata  per le Comunità montane: il Segretario Generale, fatte salve diverse determinazioni dell’ente.

Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dello svolgimento delle istruttorie per l’erogazione dei contributi previsti nel presente bando. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I dati acquisiti in esecuzione del presente bando verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.

3784 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 1

Finalità cui devono riferirsi le attività finanziabili

Con il fondo montagna 2010 sono finanziabili progetti che perseguono le finalità di sviluppo del territorio montano sintetizzate nei principali strumenti di programmazione economico finanziaria, territoriale e normativi vigenti. In particolare sono ammessi quegli interventi che perseguono le seguenti finalità:

Codice FINALITA’

111 Prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e difesa del suolo, implementazione e miglioramento degli strumenti di monitoraggio e conoscenza del territorio; 222 Conservazione e valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio montano e tutela della qualità dei fondovalle; 333 Utilizzo ecocompatibile delle risorse montane con particolare attenzione alla risorsa acqua; 444 Protezione, valorizzazione e miglioramento della qualità delle foreste, del sistema dei parchi e delle aree protette e conservazione e tutela della biodiversità; 555 Rinaturalizzazione degli ambiti naturali compromessi e riqualificazione delle aree dismesse; 666 Valorizzazione dei beni ambientali, del patrimonio storicoculturale (con particolare attenzione al miglioramento dell’accessibilità/fruibilità complessiva), delle realtà museali e delle biblioteche locali, dell'identità locale e delle lingue parlate locali; 777 Promozione e diffusione dell’uso di energie alternative e rinnovabili e miglioramento dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio; 888 Miglioramento della competitività e dei servizi alle imprese con particolare attenzione alle eccellenze di montagna; incentivazione e sostegno all’aggregazione delle imprese artigiane in materia di internazionalizzazione; 999 Valorizzazione e sostegno del comparto agroforestale, dei settori artigianale e commerciale e dei mestieri tradizionali, anche attraverso un’adeguata formazione professionale; promozione della ricomposizione fondiaria di montagna a favore, in particolare, dei giovani; 101010 Promozione e sostegno del comparto agroforestale, delle produzioni tipiche locali, della multifunzionalità aziendale; 111111 Promozione e incentivazione dell’imprenditoria in montagna, in particolare giovanile e femminile; 121212 Valorizzazione del capitale umano e miglioramento dell'offerta formativa; 131313 Ampliamento e miglioramento dell'offerta turistica con particolare attenzione alla sostenibilità, all'ecocompatibilità, alla destagionalizzazione dei flussi turistici, alla valorizzazione dei sentieri, dei rifugi alpini e dell’impiantistica sportiva, alla realizzazione delle piste ciclabili oltre a interventi per campeggi e soggiorni didattico – educativi; 141414 Interventi integrati di sostegno pubblicoprivati al commercio tradizionale al dettaglio attraverso la riqualificazione e l’aumento di attrattività dei luoghi di fruizione pubblica; 151515 Sostegno delle manifestazioni fieristiche 161616 Sviluppo e promozione degli insediamenti produttivi; 171717 Incentivazione e miglioramento dei servizi ai cittadini, con particolare attenzione alle zone scarsamente popolate, anche attraverso lo sviluppo di sportelli multifunzionali e di nuovi modelli organizzativi per lo sviluppo dell’associazionismo in montagna; sostegno delle forme di collaborazione e associazionismo tra diversi soggetti pubblici e privati, anche in relazione a quanto stabilito dalla legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 (Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia); 181818 Diffusione dell’informatizzazione a banda larga e dei servizi ad essa connessi con particolare attenzione alla riduzione del digital divide; 191919 Miglioramento dell'offerta socioassistenziale e sanitaria, anche attraverso l’attivazione di servizi di telemedicina; 202020 Miglioramento del sistema della viabilità locale e del trasporto pubblico locale; 212121 Promozione di una mobilità sostenibile e non impattante su ambiente e paesaggio. 222222 Potenziamento, ammodernamento e messa in sicurezza di reti e infrastrutture e miglioramento delle condizioni di accessibilità (anche in rapporto alle necessità di interscambio con mercati italiani ed esteri);

Bollettino Ufficiale 3785 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 2 ModelModellolo di domanda per la presentazione del progettoprogetto

Alla Comunità Montana

SOGGETTO BENEFICIARIO

INDIRIZZO (sede legale o operativa)

______TELEFONO ______FAX ______EMAIL ______

Tipo di soggetto: Ente pubblico Autonomia funzionale Soggetto Privato

TITOLO DEL PROGETTO ______(lunghezza massima 200 caratteri) ______

TIPO PROGETTO E LOCALIZZAZIONE opera pubblica altro ______(elencare il/i comuni in cui viene realizzato l’intervento)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO E RISULTATI ATTESI (Descrivere sinteticamente l’intervento e i suoi obiettivi) ______

PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo ttotaleotale di progetto, IVA inclusa Cofinanziamento Richiesta contributo l.r. 25/07 IVA esclusa se recuperabile se non recuperabile € € € €

Per la compilazione dei punti seguenti fare riferimento alla Tabella 1 del bando.

1 COFINANZIAMENTO In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamenteesclusivamente fonti che non preveprevedanodano il divietodivieto di cumulabilità.

Cofinanziamento (specificare) Pubblico Privato € FonteFonteFonte

2 INSERITO IN STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA NO SI’

Strumenti SI Data di formalizzazione stipula, soggetto responsabile/capofila sottoscrizione, approvazione, etc. APQ ex l. 662/96 ADP ex l. 267/2000 CRP o ADP ex l.r. 2/2003 PISL ex l.r. 2/2003 AQST ex l.r. 2/2003

3786 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

3 PROGETTO RIFERIBILE ALLA FINALITÀ DELL’ALLEGATO 1

NO SI’ ______(specificare finalità indicare il numero)

4 PRESENTATO DA PIPIÙÙÙÙ SOGGETTI NO SI’

(riportare la denominazione dei soggetti e indicare il soggetto attuatore e/o capofila )

Capofila soggetto 1 ______soggetto 2______soggetto 3 ______

5 LIVELLO PROGETTUALE PER OO.PP. E IMPORTI SUPERIORI A 500.500.000000 EURO

Preliminare Definitiva Esecutiva NO SI’ NO SI’ NO SI’

6 UBICATO IN COMUNE/I A GRADO DI SVANTAGGIO (secondo la classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della pubblicazione dei criteri da parte della comunità montana) (In caso di ubicazione in più comuni specificarne il numero)

BASSO n. _____ MEDIO n. _____ ELEVATO n. _____

Si dichiara che il progetto è conforme alle norme regionali, nazionali e comunitarie (punto 3.3, alinea 9)

Timbro e firma legale rappresentante o del Capofila se presentato da più soggetti

______

Bollettino Ufficiale 3787 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 3/1 Elenco elaborati da consegnare

PER OPERE PUBBLICHE (realizzate da soggetti aventi natura pubblicistica e da organismi di diritto pubblico – art. 3, comma 26, d.lgs. 163/2006):

 Progetto preliminare – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 18 del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, oltre alla verifica del progetto preliminare di cui all’art. 46 del d.P.R. 554/99  Progetto definitivo – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 25 del d.P.R. 554/99  Progetto esecutivo – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 35 del d.P.R. 554/99, compreso il verbale di validazione del progetto esecutivo di cui all’art. 47 del d.P.R. 554/99

cronoprogramma per il progetto preliminare, definitivo, esecutivo provvedimento amministrativo di approvazione dei progetti

PER ALTRE TIPOLOGIE DI INTERVENTO:

delibera degli organi societari o dichiarazione del legale rappresentante riportante: 1. approvazione dell’iniziativa prevista nella domanda di contributo; 2. impegno a non richiedere altri contributi pubblici per gli investimenti oggetto della domanda; 3. impegno a terminare l’investimento nei tempi previsti; 4. impegno a tenere un sistema contabile distinto o un apposito codice contabile per tutte le transazioni relative all’operazione finanziaria; impegno a collaborare con gli incaricati dei controlli e a fornire tutti i documenti eventualmente richiesti.

In caso di partecipazione di più soggetti: lettere di adesione dei soggetti alla richiesta di finanziamento

Nel caso di impresa: certificato di iscrizione al registro delle imprese rilasciato dalla CCIAA attestante l’iscrizione e la vigenza, che la ditta non si trovi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata e concordato preventivo e che non abbia in corso procedimenti che possano determinare una delle predette procedure; dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. 445/2000 attestante la tipologia di impresa (microimpresa, piccola impresa, media impresa o grande impresa) secondo quanto definito dalla Raccomandazione 2003/361/CE.

Nel caso di associazione, fondazione o altro: certificato relativo all’iscrizione nel registro delle persone giuridiche statuto e atto costitutivo

Oltre alla documentazione amministrativa suddetta vanno prodotti anche: dettagliata relazione illustrativa di intervento e costo complessivo; cronoprogramma; elenco dei prezzi unitari; documentazione comprovante il titolo di godimento dell’area o dell’immobile su cui è previsto l’investimento e visura catastale in corso di validità; per lavori ediliedili: o progetto esecutivo (computo metrico analitico a firma di un tecnico qualificato a cui siano applicati i prezzi unitari non superiori a quelli contenuti nel Prezzario delle Opere Pubbliche della Regione Lombardia o, in alternativa, analisi prezzi di cui all’art. 35, lett. i) del d.P.R. 554/99; tavole progettuali quotate riportanti le opere edili e gli impianti rispondenti alla documentazione fornita o da fornire al comune di competenza per ottenimento dei permessi urbanisticiedilizi necessari); o permesso di costruire o DIA, ovvero documento rilasciato dal comune comprovante che i mappali su cui è previsto l’investimento siano destinati all’attività oggetto del finanziamento (certificato di destinazione urbanistica di cui al 2° e 3° comma dell’art. 30 del d.P.R. 6.06.2001, n. 380); per impianti generici, macchinari e altre attrezzatureure: o 3 preventivi comparativi in originale (nel caso di beni altamente specializzati o di investimenti a completamento di forniture preesistenti per le quali sia impossibile reperire più fornitori, un tecnico qualificato deve fornire una dichiarazione specifica attestante l’impossibilità di individuare dette concorrenti, allegando una relazione tecnica giustificativa).

Allegato 3/2

3788 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

DA COMPILARE E SOTTOSCRIVERE DA PARTE DEL PROGETTISTA

Titolo del progetto

ELENCO DEGLI ELABORATI AI SENSI DEL d.P.R. 554/99

Elenco degli elaborati allegati

1)

2)

……

Elenco degli elaborati non necnecessitatiessitati

1)

2)

……

Visti gli elaborati sopra elencati si dichiara che in base al d.P.R. 554/99 il livello di progettazione è allo stato

□ preliminare

□ definitivo

□ esecutivo

Timbro e firma del progettista

______

Bollettino Ufficiale 3789 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 4

Criteri della Comunità montana

I criteri della Comunità montana (punto 4.2 del bando):

 non devono essere riferiti alla natura giuridica del soggetto proponente

 non possono essere superiori a 15 punti per ciascun criterio.

 devono essere deliberati dalla giunta esecutiva e pubblicati all’Albo della Comunità montana non oltre il 14 gennaio 2011 e fino al 11 marzo 2011;

 devono essere trasmessi alla Sede territoriale competente entro il 28 gennaio 2011

CRITERI DI VALUTAZIONE SCELTI DALLA COMUNITÀ MONTANA

Criterio Motivazione della scelta (*)(*)(*) Range punteggio (**)(**)(**) Punteggio (**)(**)(**) 888 – ……………………………………………... …………………………………………………. ………………………………………………….

(riportare il primo criterio di valutazione scelto dalla CM) 999 – ……………………………………………... …………………………………………………. ………………………………………………….

(riportare l’eventuale secondo criterio di valutazione scelto dalla CM) 101010 – ……………………………………………... …………………………………………………. ………………………………………………….

(riportare l’eventuale terzo criterio di valutazione scelto dalla CM)

(*) indicare una breve motivazione che ha portato la CM a scegliere il criterio di valutazione indicato) (**) indicare i valori assegnati ai criteri e il relativo punteggio

Indicare inoltre quale criterio adottare per i progetti che ottengano pari punteggio, in particolare per quelli che eventualmente risultino parzialmente finanziabili sulla base della disponibilità finanziaria assegnata alla zona omogenea di riferimento:

3790 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 5 Check list BENEFICIARIO ______COD. PROGETTO______/______/ 2010 ______

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO (ALL. 2) SISISI NONONO ALTROALTROALTRO

Sede legale o operativa Regione Lombardia

COMPLETEZZA DELLA DOMANDA ––– ALL. 2

n. DICHIARAZIONI ED ELABORATI ––– ALL. 3 e ALL. 11 SISISI NONONO ALTROALTROALTRO 111 INFORMAZIONI GENERALI 1/1 Inoltre per Imprese Iscrizione CCIAA Dichiarazione sostitutiva attestante la tipologia impresa 1/2 Associazioni, fondazione o altro Certificato iscrizione nel registro delle persone giuridiche Statuto e atto costitutivo 222 LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO E ATTIVITÀ FINANZIABILE Nel territorio della zona omogenea Specificata l’attività finanziabile 333 IMPORTO (il costo del progetto non deve essere inferiore a 30.000 €))) Con IVA Dichiarazione di recuperabilità o no dell’IVA 444 DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE 4/1 Opera pubbliche Relazione ed elaborati progettuali (preliminare, definitivo o esecutivo – p.to 3.2 – 6 del

bando) Cronoprogramma

Provvedimento amministrativo di approvazione dei progetti 4/2 Altre tipologie d’intervento Relazione dettagliata tecnico illustrativa Cronoprogramma Elenco prezzi unitari Documentazione comprovante il titolo di godimento dell’area su cui è previsto l’intervento 4/2.1 Per lavori edili Progetto esecutivo Permesso di costruire o DIA, ovvero documento rilasciato dal Comune comprovante i

mappali su cui è previsto l’intervento sono destinati all’attività oggetto di finanziamento 4/2.2 Per impianti generici, macchinari e altre attrezzatattrezzatureure Per impianti generici, macchinari e altre attrezzature, 3 preventivi comparativi in originale. 555 IN CASO DI PARTECIPAZIONE DI PIÙ SOGGETTI Lettera d’adesione dei singoli 666 PER ASSOCIAZIONI , FONDAZIONI O ALTRO Approvazione dell’iniziativa (verbale del consiglio direttivo) Impegno a non richiedere altri contributi Impegno a terminare l’investimento nel tempo previsto Impegno a tenere un sistema contabile distinto o con un apposito codice contabile 777 DICHIARAZIONE ALLEGATO. 11 Solo per le imprese

Bollettino Ufficiale 3791 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 6

Schema di presentazione dell’eledell’elenconco delle domande escluseescluse alle Sedi Territoriali (Da pubblicare sull’Albo a partire dal 25 marzo 2011 e da inviare alla Sede territoriale competente)

Alla Sede Territoriale di______

COMUNITA’ MONTANA

TOTALE PROGETTI ESCLUSI ______

ELENCO DEI PROGETTI ESCLUSI DAL BANDO

BENEFICIARIO TITOLO PROGETTO COCOCONTRIBUTOCO NTRIBUTO COD. PROG. MOTIVAZIONE DELL’ESCLUSIONE (MAX 200 CARATTERI) RICHIESTO

3792 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 7

Modulo per l’assegnazione dei punteggi ai progetti presentati

2010 CODICE DEL PROGETTO (identificativo z.o. ) (numero progetto) / (anno)

SOGGETTO BENEFICIARIO______BENEFICIARIO______(Indicare l’Ente Comunità montana, Comune, Soggetto Privato che presenta il progetto)

Tipo di soggetto Ente pubblico Autonomia funzionale Soggetto Privato

TITOLO DEL PROGETTO ______(lunghezza massima 200 caratteri)

LOCALIZZAZIONE opera pubblica: ______(elencare i Comuni in cui viene realizzato l’intervento) altro: ______(elencare i Comuni in cui viene realizzato l’intervento)

TABELLA PER ASSEGNAZIONE DEL PUNTEGGIO

Criterio Range punteggio Punteggio Punteggio assegnato Criteri assegnati dalla Regione Lombardia < a 20% 0 1 ––– Quota di cofinanziamento ≥ 20% e < 30% 3 ≥ 30% e < 40% 5 ≥ 40% e < 50% 7 ≥ 50% e < 60% 9 ≥ 60% e < 70% 11 ≥ 70% e < 80% 13 ≥ 80% 15 < € 300.000,00 0 2 Costo totale del prprogettoogetto ≥ € 300.000,00 10 No strumenti p.n, 0 3 Inserito in strumenti di programmazione negoziata APQ ex l. 662/96 5 (Se inserito in più strumenti non si sommano i punteggi ma si considera ADP ex l. 267/2000 5 l'intervento come se inserito solo nello strumento con punteggio maggiore) CRP o ADP o AQST o PISL ex 10 l.r. 2/2003 4 Intervento riferibile ad almeno una delle finalitàfinalità No 0 nn. 3,7,9,10, 13, 14 dell’Allegato 1 Sì 10 NO 0 5 ––– Presentato da più soggetti 2 1 ≥ 3 e ≤ 5 2 ≥ 6 5 definitiva 5 6 Livello di progettazione Esecutiva 10

Bollettino Ufficiale 3793 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Criterio Range punteggio Punteggio Punteggio assegnato Criteri assegnati dalla Regione Lombardia 7 ––– E’ ubicato in comuni a svantaggio da basso ad elevelevatoato (secondo la basso 2 classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della Medio 5 pubblicazione dei criteri da parte della Comunità Montana) In caso di progetto ubicato in più comuni si provvede alla media, elevato 10 arrotondata a due cifre decimali, applicando la seguente formula: Più comuni a diverso grado Da 2 a 10 Punteggio assegnato = (numero com. svantaggio basso X 2 + numero di svantaggio co m. svantaggio medio X 5+ numero com. svantaggio elevato X 10)/ numero totale comuni

TOTALE PARZIALE / 1 MAX 70/100 Criterio Range punteggio Punteggio Punteggio assegnato Criteri assegnati dalla Comunità montana 888 – A DISCREZIONE DELLA CM …………………………………………………. …………………………………………………. (riportare il primo criterio di valutazione scelto dalla CM) 999 – A DISCREZIONE DELLA CM …………………………………………………. …………………………………………………. (riportare l’eventuale secondo criterio di valutazione scelto dalla CM) 101010 – A DISCREZIONE DELLA CM …………………………………………………. …………………………………………………. (riportare l’eventuale terzo criterio di valutazione scelto dalla CM) TOTALE PARZIALE / 2 MAX 30/100

TOTALE PUNTEGGIO ASSEGNATO AL PROGETTO Max 100/100

3794 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 8

Schema di presentazione dell’elenco delle domande ammissibili al finanziamento e composizione della graduatoria provvisoria (da compilarsi da parte della Comunità montana e da trasmettere alla Sede Territoriale)

Alla Sede Territoriale di______

COMUNITA’ MONTANA ______

TOTALE PROGETTI PRESENTATI ______(Indicare il numero dei progetti inseriti in graduatoria)

GRADUATORIA PROVVISORIA DEI PROGETTI PRESENTATI (in ordine ddecrescenteecrescente di punteggio)

Ordine CRITERIO PER CODICE TITOLO PROGETTO SOGGETTO CONTRIBUTO PUNTEGGIO di COSTO TOTALE PARIMERITO PROGETTO BENEFICIARIO RICHIESTO ASSEGNATO priorità 1 __/__/2010 2 __/__/2010 3 __/__/2010 4 __/__/2010 5 __/__/2010 6 __/__/2010 … __/__/2010

ALLEGATO 9

Schema di trasmissione della graduatoria provvisoria da parte della Sede territoriale alla Comunità montana

GRADUATORIA PROVVISORIA DEI PROGETTI

TITOLO PUNTEGGIO Nuovo motivazioni Ordine di CODICE SOGGETTO COSTO CONTRIBUTO PROGETTO ASSEGNATO da punteggio priorità PROGETTO BENEFICIARIO TOTALE RICHIESTO CMCMCM 1 __/__/2010 2 __/__/2010 3 __/__/2010 4 __/__/2010 5 __/__/2010 6 __/__/2010 … __/__/2010

Bollettino Ufficiale 3795 Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 10

Schema di trasmissione della graduatoria definitiva

Alla Struttura Sviluppo Rete Ster e Aree Montane Via F. Filzi, 22 20124 MILANO

Alla Sede Territoriale di______

COMUNITA’ MONTANA ______

NUMERO DEI PROGETTI INSERITI IN GRADUATORIA ______

GRADUATORIA DEFINITIVA DEI PROGETTI

Ordine di CODICE TITOLO PROGETTO SOGGETTO COSTO CONTRIBUTO PUNTEGGIO priorità PROGETTO BENEFICIARIO TOTALE RICHIESTO ASSEGNATO 1 __/__/2010 2 __/__/2010 3 __/__/2010 4 __/__/2010 5 __/__/2010 6 __/__/2010 … __/__/2010

3796 Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

ALLEGATO 11

D I C H I A R A Z I O N E

ll sottoscritto …………………………………………………..legale rappresentante/amministratore unico della impresa/ Società ………………………………………………………………………………………………………….….. con sede legale …………………………………………………………………….……………………………………….. ………………………………………………………………..………………………………………………….……………... partita IVA……………………………………………………………………………………………………………………… con riferimento al progetto presentato alla Comunità Montana ……………………………………………………… avente ad oggetto…………………………………………………………………………………………………………... ………………………………………………………………………………………………………..………………………... al fine di ottenere finanziamento, ex l.r. 25/2007 “Bando montagna anno 2010”, consapevole delle sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci di cui al d.P.R. 445/2000:

D I C H I A R A CHE L’IMPRESA/SOCIETA’/ ETC..

1. non si trova in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà e, in particolare, non si trova in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente; 2. ha assolto agli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro ai sensi della normativa vigente; 3. non si trovar in nessuna delle situazioni ostative previste dal d.p.c.m. 23 maggio 2007 ex art. 1, comma 1223, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea; 4. rispetta la disciplina comunitaria del “ de minimis ” (regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 ) e successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima impresa non deve superare € 200.000,00 nell’arco di 3 esercizi finanziari. L’impresa/società/etc.. è pertanto tenuta a rendere la dichiarazione per gli aiuti ricevuti in regime “ de minimis ”: …………………………………………………..………………………………………………………………………….. ………………………………………………….…………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………….

li,……………………………………………………….

Legale Rappresentante/Amministratore Unico (timbro e firma)

………………………………………………..

Bollettino Ufficiale – 3797 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

re generale della Direzione Generale Industria, PMI e Coopera- D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione zione, dott. Roberto Cova, con la quale la societa` finanziaria regionale Finlombarda S.p.A. e` incaricata della gestione del [BUR20100118] [4.0.0] D.d.u.o. 30 novembre 2010 - n. 12355 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy»; Concessione dei contributi per la redazione dei business plan – • il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento in Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autoriz- gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea zazione alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria alla di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della liquidazione (IV provvedimento) conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in partico- lare: ` IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA – la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro am- Visti: montare entro un limite massimo di C 4.000,00; • il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e – la concessione ed erogazione con provvedimenti del re- del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Svi- sponsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della co- luppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) noscenza» del Programma Operativo Regionale Competiti- n. 1783/1999; vita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – • il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Svilup- di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo po Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesio- abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di ne e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; ammissibilita` ; • il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 di- – l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie ap- cembre 2006 che stabilisce le modalita` di applicazione del Re- positamente ad esso destinate, ammontanti ad golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni C 4.000.000,00; generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo So- • l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bol- n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e Concorsi Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; n. 30 del 29 luglio 2009; • il Programma Operativo Regionale della Lombardia 2007- Vista la nota del 18 giugno 2009 dell’Autorita` di Gestione POR 2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` », approvato FESR che autorizza l’utilizzo del capitolo 3.3.2.3.381.7131 «Spese dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º per l’attuazione del Programma FESR – Asse I Innovazione ed agosto 2007, nell’ambito del quale e` prevista l’istituzione del economia della conoscenza» per l’importo di C 4.000.000,00 per Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la cre- la concessione di contributi alle imprese ai fini della predisposi- scita competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizio- zione dei business plan funzionali all’accesso ai finanziamenti ni di accesso al credito delle imprese operanti in Lombardia; del Fondo di Garanzia Made in Lombardy nonche´ la nota del • la d.g.r. n. 88297/2008 con la quale, fra l’altro, e` stata istitui- 13 gennaio 2010 prot. R1.2010.0000488 con la quale si autorizza ta presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria la U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria Struttura Cen- denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dota- trale Ragioneria e bilancio ad effettuare le liquidazioni degli im- zione complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del pegni assunti sui capitoli 7131, 7132, 7133, 7134 e 7135 afferenti bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo alle risorse del POR FESR 2007-2013; 7131; Dato atto: • la d.g.r. n. 88298/2008 avente ad oggetto «Programma O- • che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso perativo Competitivita` Regionale e Occupazione FESR 2007- gli esiti istruttori di 17 domande di contributo (voucher) finalizza- 2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»; te alla predisposizione dei business plan con proposta positiva • la d.g.r. 8/11177/2010 avente ad oggetto «Programma O- come risulta dalle note e dalla documentazione agli atti della perativo Competitivita` regionale ed occupazione FESR 2007- competente Struttura Innovazione, Economia della Conoscen- 2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r. za e Reti di impresa; 8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto, • che le verifiche documentali effettuate dalla competente il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza e Reti di im- di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situa- presa responsabile dell’istruttoria allegate al presente decreto zione di crisi finanziaria ed economica; (check list documentale) confermano l’ammissibilita` alla con- Richiamati: cessione del contributo (voucher) delle seguenti imprese per i • la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal diretto- rispettivi importi: Importo fattura Codice Contributo Beneficiario Id progetto consulenza Beneficiario voucher (IVA esclusa) Euromec s.r.l. 495900 24045794 6.000,00 4.000,00 Idropan dell’Orto depuratori s.r.l. 782501 24220420 5.000,00 3.750,00 Executive s.r.l. 385590 24051586 4.500,00 3.375,00 Antares Vision s.r.l. 783575 23638730 6.000,00 4.000,00 TTL Tecno Tempranova Lombarda s.r.l. 782504 23221264 4.000,00 3.000,00 Martinenghi s.r.l. 249181 24125857 4.800,00 3.600,00 ZA.MA. s.r.l. 782503 24090341 7.000,00 4.000,00 IHI Charging Systems International S.p.A. 242851 24223198 8.000,00 4.000,00 Gianazza Angelo S.p.A. 409474 24346871 6.000,00 4.000,00 Eelectron S.p.A. 583077 24457097 3.796,00 2.847,00 I.T.A.S. S.p.A. 316786 24253645 5.500,00 4.000,00 Metal Technology s.r.l. 782499 24253604 5.500,00 4.000,00 A.L.P.A. Azienda Lavorazione Prodotti Ausiliari S.p.A. 102215 24190811 7.000,00 4.000,00 Matec Group s.r.l. 782500 23148566 5.000,00 3.750,00 Pata S.p.A. 783574 24470557 5.500,00 4.000,00 V.C.M. s.r.l. 760631 24178632 6.000,00 4.000,00 F.N.C. Fabbrica Nazionale Cilindri S.p.A. 107579 24470491 5.000,00 3.750,00 TOTALE 94.596,00 64.072,00 – 3798 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Ritenuto pertanto: 5. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente – di impegnare, a favore delle imprese sopra richiamate e atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; nei limiti degli importi ad ognuna riconosciuti, la somma 6. di trasmettere copia del presente provvedimento: C complessiva di 64.072,00 – con spesa a carico dell’UPB • alle imprese interessate 3.3.2.3.381, capitolo 7131 del Bilancio di previsione per l’e- sercizio finanziario 2010; • al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Fin- lombarda S.p.A.; – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio, alla liquidazione • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; a favore delle imprese sopra richiamate e nei limiti degli 7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento importi ad ognuna riconosciuti della somma complessiva di sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di C 64.072,00 – con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capi- Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- tolo 7131 del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario grammazione Comunitaria 2007-2013» e sul sito www.industria.re- 2010; gione.lombardia.it. Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1.2010.0008126 con Il dirigente dell’U.O. Competitivita` : la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- Cristina Colombo ca al Dirigente della U.O. Competitivita` dottoressa Cristina Co- [BUR20100119] [4.0.0] lombo che le e` stato affidato l’incarico di Responsabile dell’As- D.d.u.o. 30 novembre 2010 - n. 12361 se I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program- Non ammissione della societa` Display s.r.l. al contributo (vou- ma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007- cher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia 2013; Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007- Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, non- 2013 che´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione di bilancio di previsione dell’anno in corso; IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX Visti: legislatura; • il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Svi- nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- luppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) bilita` dei flussi finanziari)»; n. 1783/1999; Decreta • il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 1. di concedere il contributo (voucher) per la redazione del 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Svilup- business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fon- po Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesio- do di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle modalita` di ne e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; presentazione ed erogazione dei contributi per la redazione dei • il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 di- Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione cembre 2006 che stabilisce le modalita` di applicazione del Re- ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)» a favo- golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni re delle imprese indicate nella seguente tabella e per i rispettivi generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo So- importi: ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Contributo BENEFICIARIO Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; voucher • il Programma Operativo Regionale della Lombardia 2007- Euromec s.r.l. 4.000,00 2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` », approvato Idropan dell’orto depuratori s.r.l. 3.750,00 dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º Executive s.r.l. 3.375,00 agosto 2007, nell’ambito del quale e` prevista l’istituzione del Antares vision s.r.l. 4.000,00 Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la cre- scita competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizio- TTL Tecno Tempranova Lombarda s.r.l. 3.000,00 ni di accesso al credito delle imprese operanti in Lombardia; Martinenghi s.r.l. 3.600,00 • la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, e` stata istitui- ZA.MA. s.r.l. 4.000,00 ta presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria IHI Charging Systems International S.p.A. 4.000,00 denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dota- C Gianazza Angelo S.p.A. 4.000,00 zione complessiva di 35.000.000,00 a valere sul capitolo del bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo Eelectron S.p.A. 2.847,00 7131; I.T.A.S. S.p.A. 4.000,00 • la deliberazione della Giunta regionale n. 8/8298/2008 a- Metal Technology s.r.l. 4.000,00 vente ad oggetto «Programma Operativo Competitivita` Regio- A.L.P.A. Azienda Lavorazione Prodotti Ausiliari S.p.A. 4.000,00 nale e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione Matec Group s.r.l. 4.000,00 – Primo provvedimento»; Pata S.p.A. 4.000,00 • la d.g.r. 8/11177/2010 avente ad oggetto «Programma O- perativo Competitivita` regionale ed occupazione FESR 2007- V.C.M. s.r.l. 4.000,00 2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r. F.N.C. Fabbrica Nazionale Cilindri S.p.A. 3.750,00 8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto, il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure 2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situa- zione di crisi finanziaria ed economica; • Beneficiario/Ruolo: Voucher Made in Lombardy – IV provv.; Richiamati: • codice: 37612; • la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal diretto- • capitolo: 3.3.2.3.381.7131; re generale della Direzione Generale Industria, PMI e Coopera- • importo anno 1: 64.072,00; zione, dott. Roberto Cova, con la quale la societa` finanziaria regionale Finlombarda S.p.A. e` incaricata della gestione del • importo anno 2: 0,00; «Fondo di Garanzia Made in Lombardy»; • importo anno 3: 0,00; • il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made 3. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- in Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- ria Struttura Centrale Ragioneria e bilancio, alla liquidazione a gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea favore delle imprese indicate al punto 1. e nei limiti degli importi di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della ad ognuna riconosciuti, la somma complessiva di C 64.072,00 – conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in partico- con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo 7131 del Bilan- lare: cio di previsione per l’esercizio finanziario 2010; – la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro am- 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere montare entro un limite massimo di C 4.000,00; la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- – la concessione ed erogazione con provvedimenti del re- guenza delle verifiche di carattere contabile amministrativo sponsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della co- previste dalla normativa vigente; noscenza» del Programma Operativo Regionale Competiti- Bollettino Ufficiale – 3799 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

vita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo So- FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; ammissibilita` ; • il Programma Operativo Regionale della Lombardia 2007- – l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie ap- 2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` », approvato positamente ad esso destinate, ammontanti ad dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del C 4.000.000,00; 1º agosto 2007, nell’ambito del quale e` prevista l’istituzione del • l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la cre- a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bol- scita competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizio- lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e concorsi ni di accesso al credito delle imprese operanti in Lombardia; n. 30 del 29 luglio 2009; • la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, e` stata istitui- Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e ta presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizza- denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dota- C zione del business plan; zione complessiva di 35.000.000,00 a valere sul capitolo del bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha tra- 7131; smesso l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (vou- cher) presentata dalla societa` Display s.r.l. con proposta negati- • la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma O- va per mancanza delle caratteristiche di innovativita` del pro- perativo Competitivita` Regionale e Occupazione FESR 2007- getto previste per l’accesso all’iniziativa Made in Lombardy 2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»; come risulta dalla nota e dalla documentazione agli atti della • la d.g.r. 8/11177/2010 avente ad oggetto «Programma O- competente Struttura Innovazione, Economia della Conoscen- perativo Competitivita` regionale ed occupazione FESR 2007- za e Reti di impresa; 2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r. Ritenuto pertanto di non concedere alla Display s.r.l. il contri- 8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto, buto (voucher) per la realizzazione del business plan per assen- il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure za del requisito di ammissibilita` previsto dall’art. 7 dell’avviso di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situa- pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – In- zione di crisi finanziaria ed economica; serzione e concorsi n. 30 del 29 luglio 2009 (coerenza del pro- Richiamati: gramma di investimento con il «POR Competitivita` FESR 2007- • la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal diretto- 2013 – Asse 1: istituzione del Fondo di Garanzia Made in Lom- re generale della Direzione Generale Industria, PMI e Coopera- bardy»); zione, dott. Roberto Cova, con la quale la societa` finanziaria Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1.2010.0008126 con regionale Finlombarda S.p.A. e` incaricata della gestione del la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- «Fondo di Garanzia Made in Lombardy»; ca al Dirigente della U.O. Competitivita` dottoressa Cristina Co- • il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made lombo che le e` stato affidato l’incarico di Responsabile dell’As- in Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- se I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program- gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea ma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007- di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della 2013; conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in partico- Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX lare: legislatura; – la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro am- montare entro un limite massimo di C 4.000,00; Decreta – la concessione ed erogazione con provvedimenti del re- 1. di non ammettere la societa` Display s.r.l. con sede a Bassa- sponsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della co- no Bresciano (BS) in via Brescia 60/a al contributo (voucher) fi- noscenza» del Programma Operativo Regionale Competiti- nalizzato alla predisposizione dei business plan previsto dal vita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della ammissibilita` ; conoscenza – POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate – l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie ap- in premessa che si intendono interamente riportate; positamente ad esso destinate, ammontanti ad 2. trasmettere copia del presente provvedimento: C 4.000.000,00; • all’impresa interessata, • l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari • al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Fin- a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bol- lombarda S.p.A., lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e Concorsi • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; n. 30 del 29 luglio 2009; 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizza- zione del Business Plan; Il dirigente dell’U.O. Competitivita` : Cristina Colombo Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha tra- smesso l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (vou- [BUR20100120] [4.0.0] cher) presentata dalla societa` Cisart Engineering Project Alumi- D.d.u.o. 30 novembre 2010 - n. 12362 nium Technology Group s.r.l. con proposta negativa in quanto Non ammissione della societa` Cisart Engineering Project Alumi- l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo mini- nium Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la re- mo finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla nota e dazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombar- dalla documentazione agli atti della competente Struttura Inno- dy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 vazione, Economia della Conoscenza e Reti di impresa; IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` Ritenuto pertanto di non concedere alla Cisart Engineering Project Aluminium Technology Group s.r.l. il contributo (voucher) Visti: per la realizzazione del business plan per assenza del requisito • il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e di ammissibilita` del programma di investimento previsto dall’art. del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Svi- 7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale luppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) della Regione Lombardia – Inserzione e Concorsi n. 30 del 29 n. 1783/1999; luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle spese ammissi- • il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio bili il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti chirografari, 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Svilup- deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso pubblico); po Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesio- Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1.2010.0008126 con ne e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- • il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 di- ca al dirigente della U.O. Competitivita` dottoressa Cristina Co- cembre 2006 che stabilisce le modalita` di applicazione del Re- lombo che le e` stato affidato l’incarico di Responsabile dell’As- golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni se I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program- – 3800 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 ma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007- in Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- 2013; gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della legislatura; conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in partico- lare: Decreta – la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro am- 1. di non ammettere la societa` Cisart Engineering Project Alu- montare entro un limite massimo di C 4.000,00; minium Technology Group s.r.l. con sede a Cologne (BS) in via – la concessione ed erogazione con provvedimenti del re- Roma 70 al contributo (voucher) finalizzato alla predisposizione sponsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della co- dei Business Plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 noscenza» del Programma Operativo Regionale Competiti- «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle modali- vita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – ta` di presentazione ed erogazione dei contributi per la redazio- FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda ne dei Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innova- di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo zione ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)» abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di per le motivazioni indicate in premessa che si intendono intera- ammissibilita` ; mente riportate; – l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie ap- 2. trasmettere copia del presente provvedimento: positamente ad esso destinate, ammontanti ad • all’impresa interessata, C 4.000.000,00; • al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Fin- • l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari lombarda S.p.A., a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bol- • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e concorsi 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento n. 30 del 29 luglio 2009; sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e Il dirigente dell’U.O. Competitivita` : criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizza- Cristina Colombo zione del business plan; Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo, ha tra- [BUR20100121] [4.0.0] smesso l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (vou- D.d.u.o. 30 novembre 2010 - n. 12363 cher) presentata dalla societa` 4Service Italia s.r.l. con proposta Non ammissione della societa` 4Service Italia s.r.l. al contributo negativa in quanto all’atto della presentazione della domanda (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garan- la fattura relativa alla predisposizione del business plan risultava zia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR pagata e rimborsata, come risulta dalla nota e dalla documen- 2007-2013 tazione agli atti della competente Struttura Innovazione, Econo- IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` mia della Conoscenza e Reti di impresa; Visti: Ritenuto pertanto di non concedere alla 4Service Italia s.r.l. il contributo (voucher) per la realizzazione del business plan per • il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e assenza del requisito di ammissibilita` previsto dall’art. 9, quarto del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Svi- alinea, dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regio- luppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) ne Lombardia – Inserzione e Concorsi n. 30 del 29 luglio 2009 ai n. 1783/1999; sensi del quale le spese di consulenza per la predisposizione del • il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio business plan devono essere rendicontate in fase di presentazio- 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Svilup- ne della domanda mediante la presentazione, tra l’altro, della po Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesio- copia della fattura o giustificativo di spesa debitamente quie- ne e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; tanzati e della documentazione attestante l’avvenuto paga- • il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 di- mento; cembre 2006 che stabilisce le modalita` di applicazione del Re- Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1.2010.0008126 con golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo So- ca al dirigente della U.O. Competitivita` dottoressa Cristina Co- ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) lombo che le e` stato affidato l’incarico di Responsabile dell’As- n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al se I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; ma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007- • il Programma Operativo Regionale della Lombardia 2007- 2013; 2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` », approvato Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º legislatura; agosto 2007, nell’ambito del quale e` prevista l’istituzione del Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la cre- Decreta scita competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizio- 1. di non ammettere la societa` 4Service Italia s.r.l. con sede ni di accesso al credito delle imprese operanti in Lombardia; a Lipomo (CO) in via degli Alpini 156 al contributo (voucher) • la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, e` stata istitui- finalizzato alla predisposizione dei business plan previsto dal ta presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dota- Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- zione complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della 7131; conoscenza – POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate in premessa che si intendono interamente riportate; • la deliberazione della Giunta regionale n. 8/8298/2008 a- vente ad oggetto «Programma Operativo Competitivita` Regio- 2. trasmettere copia del presente provvedimento: nale e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – all’impresa interessata, – Primo provvedimento»; – al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Fin- • la d.g.r. 8/11177/2010 avente ad oggetto «Programma O- lombarda S.p.A., perativo Competitivita` regionale ed occupazione FESR 2007- – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; 2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r. 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento 8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure Il dirigente dell’U.O. Competitivita` : di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situa- Cristina Colombo zione di crisi finanziaria ed economica; Richiamati: [BUR20100122] [4.0.0] D.d.u.o. 30 novembre 2010 - n. 12364 • la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Diretto- Non ammissione della societa` Alv S.p.A. al contributo (voucher) re Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Coopera- per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in zione, dott. Roberto Cova, con la quale la societa` finanziaria Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 regionale Finlombarda S.p.A. e` incaricata della gestione del «Fondo di Garanzia Made in Lombardy»; IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` • il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made Visti: Bollettino Ufficiale – 3801 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

• il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del requisito di ammissibilita` del programma di investimento pre- del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Svi- visto dall’art. 7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bol- luppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e Concorsi n. 1783/1999; n. 30 del 29 luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle • il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio spese ammissibili il cui importo minimo, nel caso dei finanzia- 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Svilup- menti chirografari, deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 del- po Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesio- l’avviso pubblico); ne e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1.2010.0008126 con • il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 di- la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- cembre 2006 che stabilisce le modalita` di applicazione del Re- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` dottoressa Cristina Co- golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni lombo che le e` stato affidato l’incarico di Responsabile dell’As- generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo So- se I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program- ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) ma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007- n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al 2013; Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX • il Programma Operativo Regionale della Lombardia 2007- legislatura; 2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` », approvato Decreta dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º 1. di non ammettere la societa` Alv S.p.A. con sede a Milano agosto 2007, nell’ambito del quale e` prevista l’istituzione del (MI) in piazza San Babila 5 al contributo (voucher) finalizzato alla Fondo di garanzia «Made in Lombardy» per supportare la cre- predisposizione dei business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 scita competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizio- del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disci- ni di accesso al credito delle imprese operanti in Lombardia; plina delle modalita` di presentazione ed erogazione dei contri- • la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, e` stata istitui- buti per la redazione dei Business Plan (Linea di intervento ta presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della conoscenza – denominata «Fondo di garanzia Made in Lombardy» con dota- POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate in premessa zione complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del che si intendono interamente riportate; bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo 2. trasmettere copia del presente provvedimento: 7131; • all’impresa interessata, • la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma O- perativo Competitivita` Regionale e Occupazione FESR 2007- • al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Fin- 2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»; lombarda S.p.A., • la d.g.r. n. 8/11177/2010 avente ad oggetto «Programma • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; Operativo Competitivita` regionale ed occupazione FESR 2007- 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento 2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r. sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. 8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto, Il dirigente dell’U.O. Competitivita` : il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure Cristina Colombo di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situa- zione di crisi finanziaria ed economica; [BUR20100123] [4.0.0] D.d.u.o. 30 novembre 2010 - n. 12365 Richiamati: Non ammissione della societa` Officina Meccanica Mantovani • la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Diretto- di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la reda- re Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Coopera- zione del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy zione, dott. Roberto Cova, con la quale la societa` finanziaria Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 regionale Finlombarda S.p.A. e` incaricata della gestione del «Fondo di Garanzia Made in Lombardy»; IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` • il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made Visti: in Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- • il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Svi- di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della luppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in partico- n. 1783/1999; lare: • il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio – la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro am- 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Svilup- montare entro un limite massimo di C 4.000,00; po Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesio- – la concessione ed erogazione con provvedimenti del re- ne e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; sponsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della co- • il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 di- noscenza» del Programma Operativo Regionale Competiti- cembre 2006 che stabilisce le modalita` di applicazione del Re- vita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – golamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo So- di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al ammissibilita` ; Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; – l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie ap- • il Programma Operativo Regionale della Lombardia 2007- positamente ad esso destinate, ammontanti ad 2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` », approvato C 4.000.000,00; dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º • l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari agosto 2007, nell’ambito del quale e` prevista l’istituzione del a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bol- Fondo di garanzia «Made in Lombardy» per supportare la cre- lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e Concorsi scita competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizio- n. 30 del 29 luglio 2009; ni di accesso al credito delle imprese operanti in Lombardia; Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e • la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, e` stata istitui- criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizza- ta presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria zione del business plan; denominata «Fondo di garanzia Made in Lombardy» con dota- Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha tra- zione complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del smesso l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (vou- bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo cher) presentata dalla societa` Alv S.p.A. con proposta negativa 7131; in quanto l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’im- • la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma O- porto minimo finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla perativo Competitivita` Regionale e Occupazione FESR 2007- nota e dalla documentazione agli atti della competente Strut- 2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»; tura Innovazione, Economia della Conoscenza e Reti di im- • la d.g.r. n. 8/11177/2010 avente ad oggetto «Programma presa; Operativo Competitivita` regionale ed occupazione FESR 2007- Ritenuto pertanto di non concedere alla Alv S.p.A. il contribu- 2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r. to (voucher) per la realizzazione del business plan per assenza 8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto, – 3802 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure [BUR20100124] [4.0.0] D.d.u.o. 1 dicembre 2010 - n. 12410 di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situa- Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del proget- zione di crisi finanziaria ed economica; to TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’effi- Richiamati: cienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea • la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Diretto- di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle candidature re Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Coopera- ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up azien- zione, dott. Roberto Cova, con la quale la societa` finanziaria dali ed esclusione delle candidature non ammesse (III provve- regionale Finlombarda S.p.A. e` incaricata della gestione del dimento attuativo del d.d.u.o. 4290/2010 e 5598/2010) «Fondo di Garanzia Made in Lombardy»; • il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITA` in Lombardy – Disciplina delle modalita` di presentazione ed ero- Visti gazione dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea – i Regolamenti CE: di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in partico- • n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del lare: 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regio- nale e recante abrogazione del Regolamento (CE) – la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro am- n. 1783/1999 e successive modifiche; montare entro un limite massimo di C 4.000,00; • n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 Luglio 2006, recante di- – la concessione ed erogazione con provvedimenti del re- sposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regiona- sponsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della co- le, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e noscenza» del Programma Operativo Regionale Competiti- che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successi- vita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – ve modifiche; FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo • n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di che stabilisce le modalita` di applicazione del Regola- ammissibilita` ; mento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizio- – l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie ap- ni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale positamente ad esso destinate, ammontanti ad (FESR), sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione C 4.000.000,00; e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Eu- ropeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di svilup- • l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari po regionale e successive modifiche; a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bol- lettino Ufficiale della Regione Lombardia – Inserzione e concorsi – le decisioni della Commissione Europea: n. 30 del 29 luglio 2009; • C [2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato ap- Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e provato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il perio- criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizza- do 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Pro- zione del business plan; grammi Operativi Regionali; Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha tra- • C [2007] 3784 dell’1 agosto 2007 con la quale e` stato smesso l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (vou- approvato il Programma Operativo Regionale della Lom- cher) presentata dalla societa` Officina Meccanica Mantovani bardia 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competiti- di Mantovani Angelo s.a.s. con proposta negativa in quanto vita` e successive modifiche»; l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo mini- – la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto mo finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla nota e «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- dalla documentazione agli atti della competente Struttura Inno- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- vazione, Economia della Conoscenza e Reti di impresa; mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse 1 «Innovazione ed Ritenuto pertanto di non concedere alla Officina Meccanica economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. il contributo (voucher) tervento 1.1.2.1 «Sostegno alla crescita della capacita` competi- per la realizzazione del business plan per assenza del requisito tiva delle imprese lombarde» ed in particolare, l’Azione C «Tec- di ammissibilita` del programma di investimento previsto dall’art. nologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza energetica 7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale diffusa» finalizzata ad incentivare e sostenere interventi volti al della Regione Lombardia – Inserzione e concorsi n. 30 del 29 risparmio energetico ed alla produzione di energia tramite il ri- luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle spese ammissi- corso a fonti energetiche alternative nelle piccole e medie im- bili il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti chirografari, prese lombarde e s.m.i.; deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso pubblico); – la delibera della Giunta regionale n. 8/10905 del 23 dicem- Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1.2010.0008126 con bre 2009 avente ad oggetto «Attivazione del progetto TREND – la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- Lineadiintervento1.1.2.1AzioneC–Asse1–PORFESR 2007- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` dottoressa Cristina Co- 2013»; lombo che le e` stato affidato l’incarico di Responsabile dell’As- se I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program- – la d.g.r. n. 9/324 del 28 luglio 2010 avente ad oggetto «Pro- ma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007- gramma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazione 2013; FESR 2007-2013. Modifiche linee guida di attuazione»; Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX – il d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile 2010 relativo all’istituzione di legislatura; un elenco di fornitori di servizi per check up aziendali in attuazio- ne della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione Decreta per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007- 1. di non ammettere la societa` Officina Meccanica Mantova- 2013 – Asse 1 – Linea d’intervento 1.1.2.1. – Azione C) integrato ni di Mantovani Angelo s.a.s. con sede a Gambolo` (PV) in viale dal d.d.u.o. 5598 del 27 maggio 2010 che prevede la possibilita` Industria 40/42 al contributo (voucher) finalizzato alla predisposi- per le imprese di avvalersi di altri soggetti fornitori di servizi nel- zione dei business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio l’ambito dell’efficienza energetica rispetto a quelli che hanno 2009 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle presentato candidatura ai sensi del citato decreto n. 4290 del modalita` di presentazione ed erogazione dei contributi per la 27 aprile 2010; redazione dei Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse – la lettera di incarico prot. R1.2010.0016094 del 23 dicembre I Innovazione ed economia della conoscenza – POR FESR 2007- 2009 CESTEC S.p.A. per il supporto alla realizzazione del progetto 2013)» per le motivazioni indicate in premessa che si intendono TREND; interamente riportate; 2. trasmettere copia del presente provvedimento: – il d.d.u.o. n. 8084 del 12 agosto 2010 avente ad oggetto «Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del pro- • all’impresa interessata, getto TREND “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’ef- • al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Fin- ficienza energetica diffusa” (POR FESR 2007-2013 – ASSE 1 – Li- lombarda S.p.A., nea di intervento 1.1.2.1 – Azione C): istituzione dell’elenco di • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; fornitori di servizi per check-up aziendali (I provvedimento attua- 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento tivo del d.d.u.o. 4290/2010 e 5598/2010)»; sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. – il d.d.u.o. n. 9135 del 27 settembre 2010 avente ad oggetto Il dirigente dell’U.O. Competitivita` : «Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del pro- Cristina Colombo getto TREND “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’ef- Bollettino Ufficiale – 3803 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

ficienza energetica diffusa” (POR FESR 2007-2013 – ASSE 1 – Li- nea di intervento 1.1.2.1 – Azione C): inserimento candidature nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali (II provve- dimento attuativo del d.d.u.o. 4290/2010 e 5598/2010)»; Richiamata la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Stru- menti di competitivita` per le imprese e per il territorio della Lom- bardia», con la quale la Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comunitari, intende supportare la crescita com- petitiva del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo; Considerato: • che l’art. 7 del citato decreto 4290 del 27 aprile 2010 e s.m.i. «Istruttoria ed ammissione nell’elenco fornitori di servizi» prevede che il responsabile del procedimento disponga con decreto l’inserimento delle candidature nell’elenco fornitori di servizi e l’esclusione delle candidature non ammesse; • che il medesimo articolo dispone che l’elenco verra` perio- dicamente aggiornato e pubblicato sul sito www.trend.regio- ne.lombardia.it ed avra` validita` fino al 31 dicembre 2011; Preso atto dell’esito dell’istruttoria svolta da CESTEC S.p.A. e presentata al responsabile del procedimento in data 23 settem- bre 2010, dove si evidenziano le candidature dei fornitori di ser- vizi pervenute alla data del 23 settembre 2010 risultate ammissi- bili a seguito della valutazione; Ritenuto di inserire nell’elenco fornitori le candidature ammes- se pervenute alla data del 23 settembre 2010; Considerato che la Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione svolge per il FESR le funzioni di Autorita` di Gestione del Programma Operativo Regionale Competitivita` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – FESR; Vista la nota del 11 giugno 2010 prot. n. R1 2010.0008126 con la quale l’Autorita` di gestione del POR FESR 2007-2013 comunica alla dottoressa Cristina Colombo che le e` stato affidato l’incari- co di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della conoscenza» del Programma Operativo Regionale Competitivi- ta` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – FESR; Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in ma- teria di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organiz- zativi della IX legislatura; Decreta 1. di inserire nell’elenco fornitori le candidature ammesse cosı` come indicato nell’allegato 1 e di escludere le candidature non ammesse cosı` come indicato nell’allegato 2, pervenute alla data del 22 ottobre 2010, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul sito della Re- gione Lombardia – Direzione Generale Industria, Artigianato, E- dilizia e Cooperazione – www.industria.regione.lombardia.it –e sul Portale della Regione Lombardia – www.regione.lombar- dia.it – nell’area «Programmazione Comunitaria 2007-2013». La dirigente della U.O. competitivita` : Cristina Colombo ———•——— ei riai .5 0dcmr 2010 dicembre 20 - 51 N. Ordinaria Serie ALLEGATO 1

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Posta Data invio Nome Cognome Scheda Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione certificata C.I. CV Attestato EGE fornitore di servizi

ܙ Autovalutazione t Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 24/09/2010 ✓ Giavanni Maria Scanzi ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Tecno habitat S.p.A. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 26/09/2010 ✓ Lucio Vascotto ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente ✓ ✓✓✓ di azienda Erisse soluzioni

27/09/2010 Daniele Palma Ammissibile – 3804 – ܙ Valutazione di per l’energia s.r.l. soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato

ܙ Autovalutazione t Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente ABB S.p.A. 29/09/2010 ✓ Andrea Carozzi ✓✓✓ di azienda Ammissibile ܙ Valutazione di Process Automation Div. soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 29/09/2010 ✓ Ezio Pescosolido ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Lario HT Consulting s.r.l. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte Ufficiale Bollettino dell’azienda ܙ Dipendente 29/09/2010 ✓ Matteo Santambrogio ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato oltioUfficiale Bollettino DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Posta Data invio Nome Cognome Scheda Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione certificata C.I. CV Attestato EGE fornitore di servizi t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 29/09/2010 ✓ Simone Bologni ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato

ܙ Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 30/09/2010 ✓ Marco Agostinelli ✓✓✓t Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 30/09/2010 ✓ Michele Puggioni ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda PieMme s.r.l. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato – 3805 – t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 01/10/2010 ✓ Christian Montani ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione

ܙ Valutazione da parte 2010 dicembre 20 - 51 N. Ordinaria Serie dell’azienda ܙ Dipendente 01/10/2010 ✓ Claudio Rolandi ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 01/10/2010 ✓ Davide Morcelli ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato ei riai .5 0dcmr 2010 dicembre 20 - 51 N. Ordinaria Serie DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Posta Data invio Nome Cognome Scheda Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione certificata C.I. CV Attestato EGE fornitore di servizi t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 04/10/2010 ✓ Stefano Montanelli ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 05/10/2010 ✓ Arturo Mucci ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 07/10/2010 ✓ Federica Guarnaschelli ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato – 3806 – t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 08/10/2010 ✓ Roberto Vincenzi ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 11/10/2010 ✓ Davide Bergna ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Synergy s.r.l. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente ✓ ✓✓✓ di azienda 12/10/2010 Riccardo Ferrari ܙ Valutazione di – Ammissibile Ufficiale Bollettino soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato oltioUfficiale Bollettino DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Posta Data invio Nome Cognome Scheda Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione certificata C.I. CV Attestato EGE fornitore di servizi ܙ Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 12/10/2010 ✓ Bruno Vitale ✓✓✓t Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 12/10/2010 ✓ Stefano Nicolodi ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Enertech Solution Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 13/10/2010 ✓ Mario Maistrello ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Studio ER ing. Associati Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato – 3807 – t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 13/10/2010 ✓ Saverio Magni ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Energynet s.r.l. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato

ܙ Autovalutazione

t Valutazione da parte 2010 dicembre 20 - 51 N. Ordinaria Serie dell’azienda t Dipendente 14/10/2010 ✓ Enrico Caffagni ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda Energynet s.r.l. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato

ܙ Autovalutazione t Valutazione da parte dell’azienda t Dipendente 14/10/2010 ✓ Enrico Puggioni ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda PieMme Energia s.r.l. Ammissibile soggetto terzo ܙ Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato ei riai .5 0dcmr 2010 dicembre 20 - 51 N. Ordinaria Serie DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Posta Data invio Nome Cognome Scheda Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione certificata C.I. CV Attestato EGE fornitore di servizi t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 14/10/2010 ✓ Fabiano Caltabiano ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 15/10/2010 ✓ Giorgio Targa ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato t Autovalutazione ܙ Valutazione da parte dell’azienda ܙ Dipendente 21/10/2010 ✓ Marco Belardi ✓✓✓ܙ Valutazione di di azienda – Ammissibile soggetto terzo t Professionista ܙ Certifcazione di soggetto accreditato 88– 3808 –

ALLEGATO 2

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Posta Dipendente Data invio Nome Cognome Scheda Ragione sociale Esito valutazione certificata C.I. CV Attestato EGE aziendale fornitore di servizi Non ammissibile per non conformita` della qualifica di esperto in gestio- ne dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al Andrea Antonielli punto 5 «Requisiti di ammissibilita` dei fornitori di servizi» della manifesta- zione di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile 2010 Non ammissibile per non conformita` della qualifica di esperto in gestio- ne dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al Rubens Zucca punto 5 «Requisiti di ammissibilita` dei fornitori di servizi» della manifesta- zione di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile 2010 Non ammissibile per non conformita` della qualifica di esperto in gestio- ne dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al Marcella Raschiotti punto 5 «Requisiti di ammissibilita` dei fornitori di servizi» della manifesta- zione di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile 2010 oltioUfficiale Bollettino Bollettino Ufficiale – 3809 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

[BUR20100125] [4.0.0] sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» D.d.u.o. 1 dicembre 2010 - n. 12442 che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- processi o servizi gia` esistenti; quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- pazione – ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.- • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore TEC Engineering s.r.l. di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato Visti: n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- • i Regolamenti CE: vazione; – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- marzo 2008; ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- del 26 giugno 2009; golamento generale di esenzione per categoria); Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); • le decisioni della Commissione Europea: Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- concesso il contributo a favore del raggruppamento con vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo mandataria/capofila la societa` CON.TEC Engineering s.r.l. ID 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- progetto 13797729, pari a C 763.938,10; mi Operativi Regionali; Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per ti», relativamente a: le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la – accettazione del contributo; Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- – avvio del progetto; duttivo, territoriale e sociale lombardo; – costituzione in ATI/associazione di partenariato; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto – richiesta di erogazione della prima quota del contributo «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- to complessivo concesso, previa presentazione di idonee mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed polizze assicurative a copertura dell’intero importo; economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» avanzamento del progetto; che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO CON.TEC Engineering s.r.l. Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazioni SA 485/34/966.166 108.915,50 BLS s.r.l. Banca Intesa San Paolo S.p.A. 07305/8200/487307 130.528,28 28 Universita` degli Studi Milano-Bicocca Banca Popolare di Sondrio FIF 180018/10 73.121,90 STA s.r.l. Allianz S.p.A. 069594351 69.403,38 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 381.969,06

Ritenuto pertanto: Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- somma complessiva di C 381.969,06 con spesa a carico dell’UPB damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- ed economia della conoscenza» del Programma operativo ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti di bilancio di previsione dell’anno in corso; degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX C 381.969,06 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo legislatura; 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` – 3810 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- dalla presente disposizione; mi Operativi Regionali; Decreta – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per • Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandata- le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la ria CONT.TEC Engineering; Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- • codice: 37635; tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- duttivo, territoriale e sociale lombardo; • capitolo: 3.3.2.3.381.7131; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto • importo anno 1: 381.969,06; «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- • importo anno 2: 0,00; ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- • importo anno 3: 0,00; mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessi- che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione va di C 381.969,08 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capi- A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e tolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007- sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» 2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; processi o servizi gia` esistenti; 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del previste dalla normativa vigente; 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- – ai soggetti interessati; vazione; – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 gione.lombardia.it. giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri Il dirigente: Cristina Colombo soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- [BUR20100126] [4.0.0] me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del D.d.u.o. 1 dicembre 2010 - n. 12443 decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di interven- marzo 2008; to 1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazione alla Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A. plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` del 26 giugno 2009; Visti: Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 • i Regolamenti CE: del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- concesso il contributo a favore del raggruppamento con ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; mandataria/capofila la societa` Molmed S.p.A. ID progetto – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che 13799758, pari a C 1.438.303,03; stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio ti», relativamente a: relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; – accettazione del contributo; – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- – avvio del progetto; chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- – costituzione in ATI/associazione di partenariato; golamento generale di esenzione per categoria); – richiesta di erogazione della prima quota del contributo – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- to complessivo concesso, previa presentazione di idonee rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- polizze assicurative a copertura dell’intero importo; ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > • le decisioni della Commissione Europea: avanzamento del progetto; – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo stata garantita con la seguente polizza fideiussoria: Bollettino Ufficiale – 3811 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Molmed S.p.A. Banca Esperia S.p.A. 237 719.151,52 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 719.151,52

Ritenuto pertanto: Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che somma complessiva di C 719.151,52 con spesa a carico dell’UPB stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato C 719.151,52 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 golamento generale di esenzione per categoria); Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione • le decisioni della Commissione Europea: ed economia della conoscenza» del Programma operativo – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione mi Operativi Regionali; di bilancio di previsione dell’anno in corso; – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia legislatura; 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- dalla presente disposizione; tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- Decreta duttivo, territoriale e sociale lombardo; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto 1. di impegnare la somma di C 719.151,52 con imputazione «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- corso, a favore di Molmed S.p.A (cod. 783627); mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» C 719.151,52 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere processi o servizi gia` esistenti; la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); previste dalla normativa vigente; • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato • al soggetto interessato; n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- vazione; • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- gione.lombardia.it. • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca Il dirigente: Cristina Colombo disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri [BUR20100127] [4.0.0] soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- D.d.u.o. 1 dicembre 2010 - n. 12444 me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- marzo 2008; ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- pazione – ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roa- cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- drunnerfoot Engineering s.r.l plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` del 26 giugno 2009; Visti: Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 • i Regolamenti CE: del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato – 3812 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 concesso il contributo a favore del raggruppamento con – costituzione in ATI/associazione di partenariato; mandataria/capofila la societa` Roadrunnerfoot Engineering s.r.l – richiesta di erogazione della prima quota del contributo ID progetto 13811297, pari a C 424.179,70; concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- to complessivo concesso, previa presentazione di idonee tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 polizze assicurative a copertura dell’intero importo; «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > ti», relativamente a: avanzamento del progetto; – accettazione del contributo; Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` – avvio del progetto; stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105161090 212.089,86 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 212.089,86

Ritenuto pertanto: quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra pazione – ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consor- richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la zio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applicazioni Indu- somma complessiva di C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB striali (CISI) s.c.r.l 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; Visti: – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- • i Regolamenti CE: ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- ed economia della conoscenza» del Programma operativo ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- di bilancio di previsione dell’anno in corso; chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- legislatura; golamento generale di esenzione per categoria); Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- dalla presente disposizione; ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Decreta • le decisioni della Commissione Europea: C 1. di impegnare la somma di 212.089,86 con imputazione – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo corso, a favore di Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. (cod. 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- 783983); mi Operativi Regionali; 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; duttivo, territoriale e sociale lombardo; 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- previste dalla normativa vigente; tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- – ai soggetti interessati; novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, gione.lombardia.it. processi o servizi gia` esistenti; Il dirigente: Cristina Colombo • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore

[BUR20100128] [4.0.0] di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); D.d.u.o. 1 dicembre 2010 - n. 12445 • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- vazione; Bollettino Ufficiale – 3813 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

• il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- concesso il contributo a favore del raggruppamento con vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 mandataria/capofila la societa` Consorzio Interdisciplinare Studi del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; Biomolecolari e Applicazioni IndustrialiID progetto 13825819, pari • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 a C 1.500.000,00; giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 ti», relativamente a: marzo 2008; – accettazione del contributo; Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la – avvio del progetto; quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- – costituzione in ATI/associazione di partenariato; cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento – richiesta di erogazione della prima quota del contributo 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- del 26 giugno 2009; to complessivo concesso, previa presentazione di idonee polizze assicurative a copertura dell’intero importo; Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle avanzamento del progetto; Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Consorzio Interdisciplinare Studi Biomolecolari e Coface Assicurazioni S.p.A. 1891524 750.000,00 Applicazioni Industriali TOTALE pari al 50% del contributo concesso 750.000,00

Ritenuto pertanto: • al soggetto interessato; – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento somma complessiva di C 750.000,00 con spesa a carico dell’UPB sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; gione.lombardia.it. – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- Il dirigente: Cristina Colombo ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a [BUR20100129] [4.0.0] favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12555 degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di C Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- 750.000,00 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; pazione – ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con Elettronica Internazionale s.r.l la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione Visti: ed economia della conoscenza» del Programma operativo • i Regolamenti CE: competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; di bilancio di previsione dell’anno in corso; – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul legislatura; Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) dalla presente disposizione; n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- Decreta ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento 1. di impegnare la somma di C 750.000,00 con imputazione (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; corso, a favore di Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomoleco- – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- lari Ed (cod. 783613); chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione golamento generale di esenzione per categoria); a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- C 750,000,00 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; • le decisioni della Commissione Europea: 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo 4. i far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere la 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguen- mi Operativi Regionali; za delle verifiche di carattere contabile e amministrativo previ- – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- ste dalla normativa vigente; vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; – 3814 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

• la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la marzo 2008; Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- duttivo, territoriale e sociale lombardo; cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- del 26 giugno 2009; mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» concesso il contributo a favore del raggruppamento con che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- mandataria/capofila la societa` Ozono Elettronica Internaziona- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- le s.r.l ID progetto 13726167, pari a C 917.711,33; luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- ` processi o servizi gia esistenti; tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del ti», relativamente a: 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato – accettazione del contributo; n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- – avvio del progetto; vazione; – costituzione in ATI/associazione di partenariato; • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del – richiesta di erogazione della prima quota del contributo 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 to complessivo concesso, previa presentazione di idonee del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; polizze assicurative a copertura dell’intero importo; • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri avanzamento del progetto; soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Ozono Elettronica Internazionale s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105181768 459.855,69 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 459.855,69

Ritenuto pertanto: C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- somma complessiva di C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; 4. di fa salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti previste dalla normativa vigente; degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo • ai soggetti interessati; 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- • all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- gione.lombardia.it. damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della conoscenza» del Programma operativo Il dirigente: Cristina Colombo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; [BUR20100130] [4.0.0] Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12598 nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- di bilancio di previsione dell’anno in corso; vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- legislatura; quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- pazione – ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tri- Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- cot s.r.l l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` dalla presente disposizione; Visti: Decreta • i Regolamenti CE: 1. di impegnare la somma di C 459.855,69 con imputazione – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale corso, a favore di Ozono Elettronica Internazionale s.r.l. (cod. e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; 777214); – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che Bollettino Ufficiale – 3815 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul vazione; Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri golamento generale di esenzione per categoria); soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- marzo 2008; ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- • le decisioni della Commissione Europea: cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- del 26 giugno 2009; mi Operativi Regionali; Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita`»; interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- concesso il contributo a favore del raggruppamento con duttivo, territoriale e sociale lombardo; mandataria/capofila la societa` Tiba Tricot s.r.l ID progetto C • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto 13587782, pari a 1.196.233,21; «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- ti», relativamente a: ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- – accettazione del contributo; novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» – avvio del progetto; che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e – costituzione in ATI/associazione di partenariato; sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» – richiesta di erogazione della prima quota del contributo che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- to complessivo concesso, previa presentazione di idonee luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, polizze assicurative a copertura dell’intero importo; processi o servizi gia` esistenti; istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); avanzamento del progetto; • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Tiba Tricot s.r.l. Banca Popolare di Bergamo S.p.A. 47262/1 121.419,00 Noyfil S.p.A. Banca Popolare di Sondrio FDI 179672/10 64.134,63 Tessitura Fibre Artificiali A. Lazzati & C. S.p.A. Unicredit Corporate Banking 460831382921 81.199,53 Leucadia S.p.A. Milano LP Assicurazioni 3324500067068 89.700,00 Ecoconsult Ambiente Qualita` Sicurezza s.r.l. Helvetia Assicurazioni 34/966.133 65.914,32 Alsco Italia s.r.l. Coface Assicurazioni S.p.A. 1890595 46.977,50 Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor Banca Popolare di Sondrio FDI 179548/10 64.447,09 Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation Banca Regionale Europea 10/100307 64.324,55 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 598.116,62

Ritenuto pertanto: ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la ed economia della conoscenza» del Programma operativo somma complessiva di C 598.111,62 con spesa a carico dell’UPB competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; di bilancio di previsione dell’anno in corso; – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a legislatura; favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` C 598.111,62 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 dalla presente disposizione; Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; Decreta Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: – 3816 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia • Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandata- 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; ria Tiba Tricot s.r.l.; • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per • codice: 37674; le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la • capitolo: 3.3.2.3.381.7131; Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- • importo anno 1: 598.116,62; tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- • importo anno 2: 0,00; duttivo, territoriale e sociale lombardo; • importo anno 3: 0,00; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessi- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- va di C 598.116,62 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capi- ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- tolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007- novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» 2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- processi o servizi gia` esistenti; guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo previste dalla normativa vigente; • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del – ai soggetti interessati; 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento vazione; sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 gione.lombardia.it. del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; Il dirigente: Cristina Colombo • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 [BUR20100131] [4.0.0] giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12599 disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di interven- soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- to 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione alla me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID marzo 2008; Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l. Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- Visti: plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento • i Regolamenti CE: 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 del 26 giugno 2009; luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) concesso il contributo a favore del raggruppamento con n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul mandataria/capofila la societa` For.Tex s.r.l. ID progetto Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- 13809904, pari a C 781.310,55; ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato ti», relativamente a: comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- – accettazione del contributo; golamento generale di esenzione per categoria); – avvio del progetto; – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- – costituzione in ATI/associazione di partenariato; rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- – richiesta di erogazione della prima quota del contributo ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; to complessivo concesso, previa presentazione di idonee • le decisioni della Commissione Europea: polizze assicurative a copertura dell’intero importo; – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- avanzamento del progetto; mi Operativi Regionali; Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO For.Tex s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105183468 55.375,00 Know Net s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105183468 41.076,62 Iter s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105183468 39.319,33 Pozzi Electa S.p.A. Milano Assicurazioni 6100105183468 39.252,90 Bollettino Ufficiale – 3817 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Fratelli Robustelli s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105183468 87.633,00 T.P.A. S.p.A. Milano Assicurazioni 6100105183468 79.207,37 Politecnico di Milano Milano Assicurazioni 6100105183468 48.791,08 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 390.655,30

Ritenuto pertanto: della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` somma complessiva di C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB Visti: 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- • i Regolamenti CE: noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio ed economia della conoscenza» del Programma operativo relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- di bilancio di previsione dell’anno in corso; golamento generale di esenzione per categoria); Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il legislatura; Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti • le decisioni della Commissione Europea: dalla presente disposizione; – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- Decreta vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: mi Operativi Regionali; – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- • Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandata- vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia ria For.Tex. s.r.l; 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; • codice: 37672; • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per • capitolo: 3.3.2.3.381.7131; le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- • importo anno 1: 390.655,30; tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- • importo anno 2: 0,00; duttivo, territoriale e sociale lombardo; • importo anno 3: 0,00; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed a favore deI singolI soggettI beneficiari sopra richiamatI e nei economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessi- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- va di C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capi- ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- tolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007- novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» 2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- processi o servizi gia` esistenti; guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo previste dalla normativa vigente; • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del – ai soggetti interessati; 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento vazione; sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 gione.lombardia.it. del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; Il dirigente: Cristina Colombo • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca [BUR20100132] [4.0.0] disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12600 soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di interven- me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del to 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione alla decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione marzo 2008; – 3818 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento ti», relativamente a: 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 – accettazione del contributo; del 26 giugno 2009; – avvio del progetto; Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- – costituzione in ATI/associazione di partenariato; duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per – richiesta di erogazione della prima quota del contributo interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 to complessivo concesso, previa presentazione di idonee – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); polizze assicurative a copertura dell’intero importo; Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > concesso il contributo a favore del raggruppamento con profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > mandataria/capofila la societa` Ellegi s.r.l. ID progetto 13699455, avanzamento del progetto; pari a C 723.549,56; Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Ellegi s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105179552 76.280,62 Politecnico di Milano Milano Assicurazioni 6100105179552 69.233,18 Innovative Security Solutions s.r.l. in breve pure «ISS Milano Assicurazioni 6100105179552 56.053,34 s.r.l.» Hortus s.r.l.. Milano Assicurazioni 6100105179552 64.984,08 Fluidmesh Networks s.r.l. Milano Assicurazioni 6100105179552 95.223,58 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 361.774,80

Ritenuto pertanto: 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo somma complessiva di C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB previste dalla normativa vigente; 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- – ai soggetti interessati; noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 gione.lombardia.it. Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- Il dirigente: Cristina Colombo cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; [BUR20100133] [4.0.0] Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12601 la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- ed economia della conoscenza» del Programma operativo quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; pazione – ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, Fratelli s.r.l. nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione ` di bilancio di previsione dell’anno in corso; IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX Visti: legislatura; • i Regolamenti CE: Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; dalla presente disposizione; – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- Decreta sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che • Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandata- stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) ria Ellegi s.r.l; n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul • codice: 37670; Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- • capitolo: 3.3.2.3.381.713; ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio • importo anno 1: 361.774,80; relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; • importo anno 2: 0,00; – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- • importo anno 3: 0,00; chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- golamento generale di esenzione per categoria); ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessi- Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- va di C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capi- rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- tolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007- ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda 2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; • le decisioni della Commissione Europea: 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo Bollettino Ufficiale – 3819 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- mi Operativi Regionali; me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia marzo 2008; 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 duttivo, territoriale e sociale lombardo; del 26 giugno 2009; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» concesso il contributo a favore del raggruppamento con che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione mandataria/capofila la societa` Pozzali Fratelli s.r.l. ID progetto A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e 13650049, pari a C 1.310.221,51; sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- processi o servizi gia` esistenti; ti», relativamente a: • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore – accettazione del contributo; di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); – avvio del progetto; • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato – costituzione in ATI/associazione di partenariato; n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- – richiesta di erogazione della prima quota del contributo vazione; concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del to complessivo concesso, previa presentazione di idonee 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- polizze assicurative a copertura dell’intero importo; vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 avanzamento del progetto; giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Pozzali Fratelli s.r.l. Coface Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazioni 1892386 655.110,76 S.p.A. TOTALE pari al 50% del contributo concesso 655.110,76

Ritenuto pertanto: a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra nei limiti dell’importo iconosciuto, la somma complessiva di richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo somma complessiva di C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo previste dalla normativa vigente; 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- – ai soggetti interessati; cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- ed economia della conoscenza» del Programma operativo grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; gione.lombardia.it. Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, Il dirigente: Cristina Colombo nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione [BUR20100134] [4.0.0] di bilancio di previsione dell’anno in corso; D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12602 Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- legislatura; vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti pazione – ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro dalla presente disposizione; Diagnostic Bioprobes s.r.l. Decreta IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` 1. di impegnare la somma di C 655.110,76 con imputazione Visti: al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in • i Regolamenti CE: corso, a favore di Pozzali F.lli s.n.c. (cod. 136530); – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; – 3820 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; vazione; – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 golamento generale di esenzione per categoria); marzo 2008; – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 • le decisioni della Commissione Europea: del 26 giugno 2009; – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per mi Operativi Regionali; interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per concesso il contributo a favore del raggruppamento con le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la mandataria/capofila la societa` Dia.Pro Diagnositc Bioprebes Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- S.p.A. ID progetto 13269241, pari a C 1.441.941,65; tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- duttivo, territoriale e sociale lombardo; tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- ti», relativamente a: mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- – accettazione del contributo; tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- – avvio del progetto; ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- – costituzione in ATI/associazione di partenariato; novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» – richiesta di erogazione della prima quota del contributo che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e to complessivo concesso, previa presentazione di idonee sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» polizze assicurative a copertura dell’intero importo; che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > processi o servizi gia` esistenti; avanzamento del progetto; • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Dia.Pro Diagnostic Bioprobes S.p.A. Arfin – Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazioni 6009997 720.970,84 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 720.970,84

Ritenuto pertanto: Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti somma complessiva di C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB dalla presente disposizione; 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- Decreta noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; 1. di impegnare la somma di C 720.970,84 con imputazione – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a corso, a favore di Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l. (cod. favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti 454073); degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente ed economia della conoscenza» del Programma operativo atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- di bilancio di previsione dell’anno in corso; guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX previste dalla normativa vigente; legislatura; 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: Bollettino Ufficiale – 3821 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

– ai soggetti interessati; tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» gione.lombardia.it. che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- Il dirigente: Cristina Colombo luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, [BUR20100135] [4.0.0] processi o servizi gia` esistenti; D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12607 • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato pazione – ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Si- n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- stemi S.p.A. vazione; • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- Visti: vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 • i Regolamenti CE: del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; marzo 2008; – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2009; relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle golamento generale di esenzione per categoria); Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- concesso il contributo a favore del raggruppamento con ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda mandataria/capofila la societa` NPO Sistemi S.p.A. ID progetto alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; 13769726, pari a C 1.080.295,30; • le decisioni della Commissione Europea: Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- mi Operativi Regionali; ti», relativamente a: – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- – accettazione del contributo; vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia – avvio del progetto; 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; – costituzione in ATI/associazione di partenariato; • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la – richiesta di erogazione della prima quota del contributo Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- to complessivo concesso, previa presentazione di idonee duttivo, territoriale e sociale lombardo; polizze assicurative a copertura dell’intero importo; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- avanzamento del progetto; mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO NPO Sistemi S.p.A. Coface Assicurazioni S.p.A. 1892253 540.147,66 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 540.147,66

Ritenuto pertanto: Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con somma complessiva di C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; ed economia della conoscenza» del Programma operativo competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di di bilancio di previsione dell’anno in corso; C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 legislatura; – 3822 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per dalla presente disposizione; le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la Decreta Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- 1. di impegnare la somma di C 540.147,66 con imputazione tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in duttivo, territoriale e sociale lombardo; corso, a favore di NPO Sistemi S.p.A. (cod. 315440); • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo processi o servizi gia` esistenti; previste dalla normativa vigente; • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); – ai soggetti interessati; • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di vazione; Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- gione.lombardia.it.. vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 Il dirigente: Cristina Colombo del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;

[BUR20100136] [4.0.0] • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12609 giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 pazione – ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pega- marzo 2008; sus Microdesign s.r.l. Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- Visti: plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento • i Regolamenti CE: 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 del 26 giugno 2009; luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) concesso il contributo a favore del raggruppamento con n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul mandataria/capofila la societa` Pegasus Microdesign s.r.l. ID Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- progetto 13648971, pari a C 1.384.108,27; ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato ti», relativamente a: comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- – accettazione del contributo; golamento generale di esenzione per categoria); – avvio del progetto; – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- – costituzione in ATI/associazione di partenariato; rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- – richiesta di erogazione della prima quota del contributo ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; to complessivo concesso, previa presentazione di idonee • le decisioni della Commissione Europea: polizze assicurative a copertura dell’intero importo; – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- avanzamento del progetto; mi Operativi Regionali; Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Pegasus Microdesign s.r.l. Elba Assicurazioni S.p.A. 192933 312.149,63 Euro Instruments Trading s.r.l. BCC crediTo Cooperativo 6682 90.564,82 Technoprobe S.p.A. Elba Assicurazioni S.p.A. 192983 174.121,39 Stmicroelectronics s.r.l. Banca Popolare di Bergamo 814/72 115.218,30 Bollettino Ufficiale – 3823 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Politecnico di Milano Quota ripartita sugli altri beneficiari 0,00 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 692.054,14

Ritenuto pertanto: • i Regolamenti CE: – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale somma complessiva di C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione golamento generale di esenzione per categoria); ed economia della conoscenza» del Programma operativo – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda di bilancio di previsione dell’anno in corso; alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX • le decisioni della Commissione Europea: legislatura; – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti mi Operativi Regionali; dalla presente disposizione; – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- Decreta vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la • Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandata- Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- ria Pegasus Microdesign s.r.l.; tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- • codice: 37658; duttivo, territoriale e sociale lombardo; • capitolo: 3.3.2.381.7131; • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto • importo anno 1: 692.054,14; «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- • importo anno 2: 0,00; ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- • importo anno 3: 0,00; mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessi- che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione va di C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capi- A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e tolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007- sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» 2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; processi o servizi gia` esistenti; 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del previste dalla normativa vigente; 12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- – ai soggetti interessati; vazione; – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 gione.lombardia.it. giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca Il dirigente: Cristina Colombo disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- [BUR20100137] [4.0.0] me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12610 decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di inter- marzo 2008; vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- pazione – ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento Gavazzi Space S.p.A. 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` del 26 giugno 2009; Visti: Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 – 3824 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- – accettazione del contributo; duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per – avvio del progetto; interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 – costituzione in ATI/associazione di partenariato; – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); – richiesta di erogazione della prima quota del contributo Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- concesso il contributo a favore del raggruppamento con to complessivo concesso, previa presentazione di idonee mandataria/capofila la societa` Carlo Gavazzi Space S.p.A. ID polizze assicurative a copertura dell’intero importo; progetto 13758084, pari a C 794.890,24; istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 gestione bandi: ID25 tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 > > «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» avanzamento del progetto; e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` ti», relativamente a: stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Carlo Gavazzi Space S.p.A. Confidi Italia PMI 73052D 398.945,13 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 398.945,13

Ritenuto pertanto: ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li- – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra quidazione della quota di contributo concesso a titolo di antici- richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la pazione – ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati somma complessiva di C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB Group s.r.l. 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITA` ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; Visti: – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- • i Regolamenti CE: ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 sizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- ed economia della conoscenza» del Programma operativo ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- di bilancio di previsione dell’anno in corso; chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (re- legislatura; golamento generale di esenzione per categoria); Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- – n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni gene- dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti rali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo so- dalla presente disposizione; ciale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Decreta • le decisioni della Commissione Europea: 1. di impegnare la somma di C 398.945,13 con imputazione al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in – C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- corso, a favore di Carlo Gavazzi Space S.p.A. (cod. 158438); vato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- mi Operativi Regionali; ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e – C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale e` stato appro- nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma com- vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia plessiva di C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` »; capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR • la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; Regione Lombardia, in coerenza con gli orientamenti comuni- 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente tari, intende supportare la crescita competitiva del sistema pro- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; duttivo, territoriale e sociale lombardo; 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere • la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- «Programma Operativo Regionale Competitivita` e Occupazio- guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo ne FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedi- previste dalla normativa vigente; mento» con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: economia della conoscenza», e` stata individuata la linea di in- tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazio- – ai soggetti interessati; ne di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’in- – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; novazione di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale» 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie» grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di colla- gione.lombardia.it. borazione tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo svi- Il dirigente: Cristina Colombo luppo sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti, processi o servizi gia` esistenti; [BUR20100138] [4.0.0] D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12611 • la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Inter- di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01); vento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio- • la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del Bollettino Ufficiale – 3825 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013 n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e inno- – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A); vazione; Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/2010 sopra citato e` stato • il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del concesso il contributo a favore del raggruppamento con 27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 appro- mandataria/capofila la societa` Galbiati Group s.r.l. ID progetto vato con la decisione della Commissione europea C(2007)6461 13690679, pari a C 1.102.933,42; del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto; Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela- • la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27 tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13 giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca «Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi» disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contribu- soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regi- ti», relativamente a: me di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del – accettazione del contributo; decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27 – avvio del progetto; marzo 2008; – costituzione in ATI/associazione di partenariato; Vista la nota del 1º aprile 2010 prot.n. R1.2010.0004460 con la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comuni- – richiesta di erogazione della prima quota del contributo cato al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria com- concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contribu- plessiva di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento to complessivo concesso, previa presentazione di idonee 1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508 polizze assicurative a copertura dell’intero importo; del 26 giugno 2009; istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ > Visto il decreto del Dirigente dell’Unita` Organizzativa n. 5578 profilo 69 POR Competitivita` 2007-2013 > gestione bandi: ID25 > del 27 maggio 2010 con il quale sono state approvate le gra- avanzamento del progetto; duatorie e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione e` interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO Galbiati Group s.r.l. Coface Assicurazioni 1890255 293.433,38 Colmegna S.p.A. Coface assicurazioni 1891990 158.258,50 Flame Spray S.p.A. Quota garantita dal beneficiario Galbiati Group 0,00 Politecnico di Milano Banca Popolare di Sondrio 179989/10 99.774,84 TOTALE pari al 50% del contributo concesso 551.466,72

Ritenuto pertanto: capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR – di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; somma complessiva di C 551.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del program- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; ma FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della co- 4. di far salvo il diritto della Regione Lombardia di richiedere noscenza» del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010; la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conse- – di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanzia- guenza delle verifiche di carattere contabile e amministrativo ria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a previste dalla normativa vigente; favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti 5. di trasmettere copia del presente provvedimento: degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di – ai soggetti interessati; C 551.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013 – all’Autorita` di Gestione del POR Competitivita` 2007-2013; Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilan- 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento cio regionale per l’esercizio finanziario 2010; sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul portale di Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot.n. R1.2010.00088126 con Regione Lombardia www.regione.lombardia.it nell’area «Pro- la quale l’Autorita` di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni- grammazione Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.re- ca al Dirigente della U.O. Competitivita` Cristina Colombo l’affi- gione.lombardia.it. damento dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione Il dirigente: Cristina Colombo ed economia della conoscenza» del Programma operativo [BUR20100139] [4.4.0] competitivita` regionale e occupazione FESR 2007-2013; D.d.u.o. 3 dicembre 2010 - n. 12697 Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge di approvazione check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 – di bilancio di previsione dell’anno in corso; Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX – 1º provvedimento delle domande ammesse e non ammesse legislatura; e approvazione linee guida di rendicontazione Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nel- IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITA` l’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilita` Visti: dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti • i Regolamenti CE: dalla presente disposizione; – n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 Decreta luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999 tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: e successive modifiche; – n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante dispo- • Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandata- sizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul ria Galbiati Group s.r.l.; Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abro- • codice: 37665; ga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive modifi- • capitolo: 3.3.2.3.381.7131; che; • importo anno 1: 551.466,72; – n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che • importo anno 2: 0,00; stabilisce le modalita` di applicazione del Regolamento (CE) • importo anno 3: 0,00; n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo So- 2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finan- ciale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento ziaria Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e successi- nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma com- ve modifiche; plessiva di C 551.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, – n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 rela- – 3826 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

tivo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007- aiuti d’importanza minore – «de minimis» – (Gazzetta Ufficia- 2013 – Asse 1 – Linea d’intervento 1.1.2.1. – Azione C) integrato le dell’Unione Europea L 379 del 28 dicembre 2006) e suc- dal d.d.u.o. 5598 del 27 maggio 2010 che prevede la possibilita` cessive modifiche; per le imprese di avvalersi di altri soggetti fornitori di servizi nel- – n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che di- l’ambito dell’efficienza energetica rispetto a quelli che hanno chiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato presentato candidatura ai sensi del citato decreto n. 4290 del Comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato 27 aprile 2010; (regolamento generale di esenzione per categoria) e suc- • il d.d.u.o. n. 8033 del 10 agosto 2010 relativo al bando per cessive modifiche; l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check up e- • le decisioni della Commissione Europea: nergetici presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di – C(2007) 3329 del 13 luglio 2007 con la quale e` stato appro- intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND, che prevede vato il il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo modalita` di istruttoria «a sportello» e le risorse necessarie assen- 2007-2013, la cui implementazione e` costituita dai Program- tite; mi Operativi Regionali; Ritenuto: – C(2007) 3784 dell’1 agosto 2007 con la quale e` stato appro- • di approvare un primo elenco delle domande ammesse e vato il Programma Operativo Regionale della Lombardia non ammesse pervenute alla data del 30 settembre 2010, 2007-2013 (POR Lombardia) Obiettivo «Competitivita` e suc- anche a seguito di documentazione integrativa richiesta, cessive modifiche»; pervenuta entro il 29 novembre 2010; – C(2009) 4277 del 28 maggio 2009, approvazione aiuto di • di approvare il manuale di linee guida di rendicontazione Stato n. 248/2009 Italia «Aiuti di importo limitato»; ed i relativi allegati per la Richiesta di liquidazione presenta- • le comunicazioni della Commissione Europea: ta dai beneficiari tramite il sistema informatico; – «Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvatag- Dato atto che il manuale di linee guida sopra citate sono gio e la ristrutturazione di imprese in difficolta` » (2004/C coerenti con le modalita` e le condizioni di partecipazione al 244/02), bando di gara sopra citato e sono state condivise con l’Autorita` – Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misu- di Gestione; re di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamen- Considerato che la Direzione Generale Industria, Artigianato, to nell’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica Edilizia e Cooperazione svolge per il FESR le funzioni di Autorita` del 22 gennaio 2009 come modificata dalla Comunicazio- di Gestione del Programma Operativo Regionale Competitivita` ne del 25 febbraio 2009 (2009/C 16/01 e 2009/C 83/01); 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – FESR; • il d.P.R. del 3 ottobre 2008, n. 196, regolamento di esecuzio- Vista la nota dell’11 giugno 2010 prot. n. R1 2010.0008126 con ne del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni ge- la quale l’Autorita` di gestione del POR FESR 2007-2013 comunica nerali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale alla dottoressa Cristina Colombo che le e` stato affidato l’incari- europeo e sul fondo di coesione; co di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della • il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giu- conoscenza» del Programma Operativo Regionale Competitivi- gno 2009, concernente le modalita` di applicazione della Co- ta` 2007-2013 – Obiettivo Competitivita` e Occupazione – FESR; municazione della Commissione 2009/C 16/01; Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in ma- • la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di teria di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organiz- competitivita` per le imprese e per il territorio della Lombardia», zativi della IX legislatura; con la quale la Regione Lombardia, in coerenza con gli orienta- menti comunitari, intende supportare la crescita competitiva Decreta del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo; 1. di approvare un primo elenco delle domande ammesse e • la delibera della Giunta regionale n. 8298 del 29 ottobre non ammesse pervenute alla data del 30 settembre 2010 anche 2008, avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale a seguito di documentazione integrativa richiesta, pervenuta Competitivita` e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di entro il 29 novembre 2010, cosı` come indicato nell’Allegato 1 attuazione – Primo provvedimento» con la quale, nell’ambito e nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della conoscenza», e` provvedimento; stata individuata la linea di intervento 1.1.2.1 «Sostegno alla cre- 2. di disporre che con successivi provvedimenti si procedera` scita della capacita` competitiva delle imprese lombarde» ed in all’approvazione delle istanze pervenute successivamente; particolare, l’Azione C «Tecnologia ed innovazione per il rispar- 3. di approvare il manuale «Linee guida di rendicontazione – mio e l’efficienza energetica diffusa» finalizzata ad incentivare Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di e sostenere interventi volti al risparmio energetico ed alla produ- check up energetici presso le MPMI» – Progetto TREND – ed i zione di energia tramite il ricorso a fonti energetiche alternative relativi allegati a supporto della Richiesta di liquidazione presen- nelle piccole e medie imprese lombarde e s.m.i.; tata dai Soggetti Beneficiari, che costituisce parte integrante e • la delibera della Giunta regionale n. 8/10905 del 23 dicem- sostanziale del presente provvedimento; bre 2009 avente ad oggetto «Attivazione del progetto Trend – 4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento Linea di intervento 1.1.2.1 AzioneC–Asse1–PORFESR 2007- sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul sito della Re- 2013»; gione Lombardia – Direzione Generale Industria, Artigianato, • la delibera della Giunta regionale n. 9/324 del 28 luglio 2010 Edilizia e Cooperazione– www.industria.regione.lombardia.it –e avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale Compe- sul Portale della Regione Lombardia – www.regione.lombar- titivita` e Occupazione FESR 2007-2013. Modifiche linee guida di dia.it – nell’area «Programmazione Comunitaria 2007-2013». attuazione»; La dirigente della U.O. Competitivita` : • il d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile 2010 relativo all’istituzione di Cristina Colombo un elenco di fornitori di servizi per check up aziendali in attuazio- ne della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione ——— • ———

ALLEGATO 1 – ELENCO DOMANDE AMMESSE

Contributo regionale Spese ID a Fondo perduto Ragione Sociale ammissibili progetto ammesso (A) (C) 24166706 EPICATEX S.R.L. 5.000 3.750 24165959 G.M.G. S.R.L. 6.000 4.500 24172087 B.G.P. PRESSOFUSIONE S.R.L. 6.500 4.875 24173322 OFFICINE MECCANICHE GIUSEPPE LAFRANCONI S.P.A. 4.600 3.450 24166084 O.P.S. OFFICINE PRESSOFUSIONE SCOTTI S.R.L. 6.700 5.000 24169829 EURO-KEMICAL S.R.L. 5.000 3.750 24170157 GUIROS S.P.A. 6.700 5.000 24165628 TSASOLUTIONS S.R.L. 6.700 5.000 Bollettino Ufficiale – 3827 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Contributo regionale Spese ID a Fondo perduto Ragione Sociale ammissibili progetto ammesso (A) (C) 24177844 MOTORIT S.R.L. 6.500 4.875 24175845 F.LLI SCALVINONI LEGNAMI S.N.C. DI SCALVINONI GIACOMO E VALENTINO 5.000 3.750 24167680 CALZE B.C. S.R.L. 7.000 5.000 24174590 CAMP S.P.A. COSTRUZIONE ARTICOLI MONTAGNA – PREMANA 7.000 5.000 24175939 COMOFIL S.R.L. 6.100 4.575 24166008 S&HS.R.L. 2.950 2.213 24165368 AUTOSYSTEM CLIMATRONIC S.R.L. 4.850 3.637 24165378 RECUPERATOR S.R.L. 7.000 5.000 24165365 M.E.G.A. – S.P.A. 5.000 3.500 24165389 GRAZIOLI REMAC S.R.L. MACCHINE AGRICOLE 6.700 5.000 24165379 FMN MARTINELLI S.P.A. 6.000 4.500 24166433 MAB S.P.A. 6.500 4.875 24165845 IDEALPLASTIC S.P.A. 5.000 3.750 24165354 FARINA PRESSE S.R.L. 3.600 2.700 24165566 MARCOLINI GIUSEPPE S.N.C. DI MARCOLINI FRANCO, ROBERTO & C. 3.400 2.550 24166166 PORRO INDUSTRIA MOBILI S.R.L. 7.000 5.000 24165489 SALUMIFICIO PEDRAZZOLI S.P.A. 4.300 3.225 24165941 INDUPLAST – S.P.A. 5.000 3.750 24165592 ORI INDUSTRIA S.P.A. 7.800 5.000 24166624 ATAM WINDINGS S.R.L. 5.000 3.750 24165992 METALGOI RECINZIONI S.R.L. 6.000 4.500 24165388 LA CIBEK S.N.C. DI ZANI CILIO & C. 5.000 3.750 24165333 DIACHEM S.P.A. 5.000 3.750 24165614 LATERIZI BRIONI S.R.L. 6.700 5.000 24165600 BERRA S.R.L. 6.700 5.000 24165343 PROSETEX TESSITURA JACQUARD S.P.A. 7.500 5.000 24165714 FORNERIA CARRA DI CARRA MASSIMO & C. S.N.C. 6.700 5.000 24165716 PLASTEVA S.R.L. 5.000 3.750 24165917 A.D.E.A. AMIDI DESTRINE ED AFFINI S.R.L. 4.000 3.000 24166530 DE BERT DI BERTOLETTI PIETRO 3.000 2.250 24165618 ITALTERGI S.R.L. 5.000 3.750 24166444 GIZETA CALZE S.R.L. 5.000 3.750 24166570 DYEBERG S.P.A. 7.000 5.000 24165588 VIGANO` S.P.A. 4.600 3.450 24165998 NUOVA SITT S.R.L. 5.000 3.750 24165385 G.B.M. DI BERNASCONI PAOLO E C. S.A.S 6.700 5.000 24166540 GIEMME S.R.L. 7.000 5.000 24166047 FONDERIE ARIOTTI S.P.A. 7.000 5.000 24167799 RAINOLDI MAC S.R.L. 6.700 5.000 24166593 STORTI S.P.A. 7.000 5.000 24165625 I.T.A.S. – INDUSTRIA TRAFILERIA APPLICAZIONI SPECIALI – S.P.A. O PIU` BREVEMENTE I.T.A.S. S.P.A. 5.000 3.750 24166590 NUOVA PICAFOND S.R.L. 5.000 3.750 24166597 BETTEGHELLA S.R.L. 7.000 5.000 24166031 FELLI COLOR S.P.A. 6.000 4.500 24165351 PELLINI S.P.A. 5.000 3.750 24166309 NASTROFLEX S.P.A. 8.000 5.000 24168801 OSRA INDUSTRIES S.R.L. 7.000 5.000 24166572 BESENZONI S.P.A. 6.000 4.500 24165691 HABITAT – LEGNO S.P.A. 7.000 5.000 24165900 ABRA BETA S.P.A. 5.000 3.750 24166851 GALIMBERTI FRATELLI S.P.A. 7.000 5.000 24168866 TECNOR S.R.L. 7.000 5.000 24168437 GRATTAROLA S.R.L. 5.600 4.200 24167051 GHIRINGHELLI S.R.L. 7.000 5.000 24165387 LA TIPOGRAFICA VARESE S.P.A. 6.000 4.500 24167834 PALINI VERNICI S.R.L. 3.500 2.625 – 3828 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

ALLEGATO 2 – ELENCO DOMANDE NON AMMESSE ID progetto Ragione Sociale Motivo inammissibilita` 24166622 VALDIGRANO DI FLAVIO PAGANI S.R.L. L’impresa non e` una MPMI

LINEE GUIDA DI RENDICONTAZIONE Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI INDICE 1. PREMESSA 2. INFORMAZIONI DA TRASMETTERE PRIMA DELLA FASE DI RENDICONTAZIONE 3. RICHIESTA DI CONTRIBUTO 3.1 Entita` e modalita` di erogazione del contributo 3.2 Rideterminazione del contributo 4. SPESE AMMISSIBILI 5. CONDIZIONE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE 6. DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE IN FASE DI RENDICONTAZIONE 6.1 Documentazione tecnica da produrre in sede di rendicontazione 7. OBBLIGHI DEI SOGGETTI BENEFICIARI

1. PREMESSA Le presenti «Linee guida» contengono le modalita` cui devono attenersi, per la rendicontazione delle spese effettuate e la richiesta di liquidazione del contributo, i soggetti agevolati a valere sul bando «per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check- up energetici presso le MPMI», approvato con d.d.u.o. 10 agosto 2010 n. 8033 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 33 – Serie Ordinaria – del 16 agosto 2010. La richiesta di liquidazione dovra` essere corredata dalla rendicontazione finale delle spese sostenute e da una relazione tecnica descrittiva della fase di check-up energetico realizzato. Una volta ricevuta la rendicontazione unitamente alla richiesta di erogazione del contributo, verra` effettuato il controllo di eleggibi- lita` e ammissibilita` delle spese sostenute dai beneficiari da parte di Regione Lombardia avvalendosi anche del supporto di un’assi- stenza tecnica dedicata. 2. INFORMAZIONI DA TRASMETTERE PRIMA DELLA FASE DI RENDICONTAZIONE I soggetti beneficiari, prima di procedere alla rendicontazione delle spese sostenute e alla contestuale richiesta di liquidazione del contributo, dovranno segnalare a Regione Lombardia eventuali modifiche intervenute nella scelta del fornitore di servizi incaricato di svolgere il check-up energetico e indicato in fase di presentazione della domanda. I soggetti beneficiari dovranno quindi inviare comunicazione, firmata digitalmente dal legale rappresentante, in formato pdf ai seguenti indirizzi: [email protected],[email protected] e trasmessa via fax al n. 02/67656361. La comunicazione dovra` indicare: – nominativo del fornitore di servizi e ID candidatura, nel caso in cui il professionista indicato sia un esperto in gestione dell’energia qualificato in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009 presente nell’elenco approvato da Regione Lombardia; – nominativo del fornitore di servizi, c.f., riferimento e-mail, riferimento telefono, P.I. se libero professionista o in alternativa Ragione Sociale e partita IVA dell’azienda per conto della quale opera, nel caso in cui il professionista indicato sia altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese. 3. RICHIESTA DI CONTRIBUTO La Richiesta di Liquidazione dovra` essere presentata dai Soggetti Beneficiari esclusivamente con procedura informatica, mediante accesso al Sistema Informativo Integrato della Programmazione Comunitaria 2007-2013 «Finanziamenti online» (https://gefo.servizirl.it/), secondo le indicazioni riportate nelle presenti linee guida. Detta richiesta dovra` essere trasmessa digitalmen- te a partire dal 20 dicembre 2010 e comunque entro il 28 febbraio 2011 a conclusione dell’attivita` di check-up; si considera conclusio- ne dell’attivita` la data di quietanza dell’ultimo titolo di spesa. Tale termine potra` essere prorogato dal Dirigente competente a fronte di richiesta debitamente motivata. Nello specifico, i soggetti che intendono procedere nella rendicontazione delle spese sostenute devono: 1. accedere a «Finanziamenti online» (https://gefo.servizirl.it/) a cui sara` possibile accedere utilizzando i codici personali di accesso (login/password) rilasciati dal sistema in fase di presentazione della domanda di accesso al contributo; 2. compilare, seguendo la procedura guidata, le sezioni presenti accedendo all’«area rendicontazione» inserendo tutte le infor- mazioni richieste; 3. al termine del caricamento dei dati richiesti dal sistema procedere all’invio elettronico della domanda di rendicontazione previa apposizione della firma digitale del Legale Rappresentante dell’impresa sul modulo richiesta di liquidazione come gene- rato dalla procedura online (Allegato 1). Il sistema informativo (nella sezione «DOCUMENTI» del bando Trend, accessibile dal menu` punto «4) Bandi») rendera` disponibile un manuale d’uso a supporto dei soggetti beneficiari per la corretta compilazione. 3.1 Entita` e modalita` di erogazione del contributo Il contributo concesso verra` erogato a fondo perduto fino ad un massimo di 5.000,00 euro per singolo progetto ed impresa nei limiti stabiliti dal decreto di concessione dei contributi. L’entita` del finanziamento concessa al Soggetto Beneficiario non potra` in ogni caso superare il 75% dei costi ritenuti ammissibili. L’erogazione del contributo verra` effettuata in un’unica soluzione, a saldo, dietro presentazione da parte dell’impresa beneficiaria della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle spese. Una volta effettuato il controllo sui documenti richiesti in fase di rendicontazione, Regione Lombardia, previa verifica della regolari- ta` e completezza della documentazione di spesa, provvedera` all’erogazione del contributo ritenuto ammissibile. Regione Lombardia provvedera` all’erogazione del contributo ritenuto ammissibile entro 90 giorni dal ricevimento della documen- tazione completa. 3.2 Rideterminazione del contributo In sede di erogazione del contributo Regione Lombardia puo` procedere alla rideterminazione dello stesso in relazione a variazioni dell’ammontare delle spese rendicontate. I finanziamenti concessi non potranno in ogni caso essere aumentati rispetto al contributo ammesso al termine della fase di istruttoria. Bollettino Ufficiale – 3829 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

4. SPESE AMMISSIBILI Nel rispetto delle indicazioni e dei limiti indicati nel bando, sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa e di costo: a) consulenze per la realizzazione del check-up energetico fatturate dall’esperto in gestione dell’energia, definito ai sensi dell’art. 3 del bando, indicato dall’impresa in fase di compilazione della domanda di adesione al bando. Nel caso in cui l’esperto operi per conto di una societa` la fattura dovra` essere emessa dall’impresa stessa. 5. CONDIZIONE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE Sono rendicontabili le spese effettivamente sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda sino al 28 febbraio 2011 dal solo soggetto che ha presentato la domanda di contributo. Per spesa effettivamente sostenuta si intende qualunque spesa ammessa al contributo il cui titolo (fattura o documento contabile di valore probatorio equivalente) sia stato emesso e quietanzato a partire dalla data di presentazione della domanda (ai fini di detto termine fara` fede incontrovertibilmente la data e l’ora di protocollazione informatica da parte del Sistema Informativo) e fino alla data di inoltro a Regione Lombardia della richiesta di liquidazione del contributo. L’attestazione del pagamento delle spese effettivamente sostenute dovra` avvenire mediante esibizione di copia conforme all’ori- ginale di fatture o documento equivalente con regolare quietanza attestata mediante copia di bonifico bancario o copia di assegno bancario non trasferibile o circolare e copia di estratto conto bancario da cui risulti l’addebito. Sugli originali delle fatture o documento equipollente dovra` essere riportata, in modo indelebile, la dicitura «Spesa agevolata a valere sul POR-FESR 2007/2013 – Linea di intervento 1.1.2.1 “Sostegno alla crescita della capacita` competitiva delle imprese lom- barde”». 5.1 Criteri di ammissibilita` Le spese ammissibili riguardano i costi direttamente imputabili alle attivita` di progetto, al netto dell’IVA, e di altre imposte e tasse. Non sono considerate ammissibili le spese quietanzate per contanti e con assegni. Tutte le spese rendicontate devono: • derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, convenzioni, lettere d’incarico, ecc.), da cui risultino chiaramente l’oggetto della prestazione o fornitura, il suo importo, la sua pertinenza e connessione all’intervento, i termini di consegna, le modalita` di pagamento; • essere effettivamente sostenuti e giustificati da fatture quietanzate. Sono in ogni caso escluse dal finanziamento le spese: a) fatturate all’impresa beneficiaria dal Legale Rappresentante, dai Soci dell’impresa, da Societa` con rapporti di controllo o collegamento cosı` come definito dall’art. 2359 del Codice Civile; b) relative ad imposte, spese notarili, interessi passivi, oneri accessori; c) destinate alla rimunerazione di attivita` di servizi realizzate presso impresa diversa da quella richiedente. 6. DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE IN FASE DI RENDICONTAZIONE La domanda di liquidazione deve essere corredata dalla seguente documentazione (documenti da caricare obbligatoriamente a sistema): • copia della documentazione atta a comprovare gli impegni assunti in relazione a tutte le spese ammissibili rendicontate (p.e. fatture e incarichi di consulenza affidati); • copia della documentazione atta a comprovare l’avvenuto integrale pagamento di tutte le spese ammissibili rendicontate (p.e. bonifici bancari quietanzati); • relazione tecnica sull’attivita` di check-up energetico (v. successivo punto 6.1 - 1); • dati puntuali relativi all’esito dell’attivita` di check-up energetico restituiti come da modello allegato (Allegato 2); (v. successivo punto 6.1 - 2); • Quadro riassuntivo delle spese sostenute e quietanziate firmato digitalmente dal legale rappresentante e dal revisore dei conti (Allegato 3); • Sezione D2 – Esperienze fornitore di servizi: da compilare e sottoscrivere a cura del fornitore di servizi solo nel caso in cui l’impresa non si avvalga di un esperto in gestione dell’energia candidatosi alla Manifestazione di interesse di Regione Lombardia (Allegato 4); • DURC. I modelli da utilizzare (Allegati 2-3-4, presenti in allegato alle presenti Linee guida come fac-simile) saranno resi disponibili diretta- mente sul Sistema informativo nonche´ scaricabili anche dal sito della Direzione Generale Industria Artigianato, Edilizia e Cooperazio- ne, www.industria.regione.lombardia.it e dal sito di progetto www.trend.regione.lombardia.it. Le fatture o i mandati di pagamento devono essere debitamente quietanzati, cioe` supportati da documentazione prodotta dall’Istituto bancario cassiere e/o tesoriere attestante univocamente il trasferimento finanziario della partita in oggetto. A titolo esemplificativo le modalita` di quietanza ritenute valide sono: • quietanza apposta direttamente sul mandato di pagamento completa dei seguenti elementi: – timbro dell’istituto bancario cassiere e/o tesoriere; – data del pagamento; • ricevute bancarie attestanti l’avvenuto pagamento; • contabili bancarie attestanti l’avvenuto pagamento. La documentazione tecnica attestante l’avvenuta conclusione delle attivita` di check-up energetico dovra` essere redatta secon- do le indicazioni riportate al successivo paragrafo 6.1. 6.1 Documentazione tecnica da produrre in sede di rendicontazione Gli esiti delle attivita` di check-up energetico svolte presso il sito produttivo individuato dovranno essere attestati mediante: 1) predisposizione di una relazione tecnica che riporti in maniera chiara ed esauriente gli obiettivi dell’attivita` di check-up e la descrizione delle varie fasi, ovvero acquisizione dei dati sui consumi di energia e sui macchinari/apparecchi/tecnologie utilizzati; elaborazione dei dati al fine di individuare le criticita` e opportunita` di miglioramento; elencazione di tutti i possibili interventi proposti per l’incremento di efficienza/riduzione dei consumi, con relativa analisi tecnico-economica e elaborazione di indici di valutazione/ comparazione. La relazione dovra` essere coerente con quanto dichiarato, in sede di presentazione della domanda, con la proposta di check- up ed in particolare con riferimento alla Sezione B e C dell’Allegato 1 al bando. La relazione dovra` inoltre essere firmata dal professionista incaricato esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese, indicato dall’impresa beneficiaria in fase di presentazione della domanda al bando. 2) Restituzione attraverso la compilazione dell’apposito documento («Esiti check-up energetico», Allegato 2 alle presenti linee guida) dei dati relativi agli esiti del check-up energetico. Nello specifico: – 3830 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

• GANTT/cronoprogramma attivita` (comprensivo delle attivita` di sopralluogo); • consumi energetici generali (energia elettrica, gas metano, ecc.) e potenze installate dell’unita` produttiva indagata; • impianti/apparecchiature/macchinari installati (impianti di riscaldamento e produzione ACS, climatizzazione estiva, sistemi di illuminazione, apparecchiature elettriche, ecc.); • elenco e valutazione attraverso opportuni indicatori degli interventi di efficientamento proposti (indicare per ciascun intervento il costo di investimento, risparmio economico annuale, tempo di ritorno, energia risparmiata, riduzione emissioni). I due documenti dovranno essere obbligatoriamente caricati a sistema in fase di rendicontazione delle spese. Relativamente al documento «Esiti del check-up energetico» – Allegato 2, solo ed esclusivamente la sezione/foglio denominato «Elenco attivita` check-up» dovra` essere stampata e firmata dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria e dal professionista incaricato e, successivamente, caricata a sistema. 7. OBBLIGHI DEI SOGGETTI BENEFICIARI I soggetti beneficiari sono obbligati, pena la revoca del contributo, al rispetto di tutte le condizioni previste per la tipologia di contributo concesso. Lo svolgimento delle attivita` e dei costi sostenuti deve essere conforme al progetto originario ammesso a beneficio. I Soggetti Beneficiari, oltre a quanto specificato nei precedenti articoli, pena la decadenza del contributo, sono obbligati a: • fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni eventualmente richieste; • ottemperare alle prescrizioni contenute nel bando e negli atti a questo conseguenti; • segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni o localizzazioni relative agli investimenti preventivati; • assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attivita` in conformita` alle domande di ammissione presentate; salvo eventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla Regione; • assicurare una contabilita` separata o una apposita codifica che consenta di individuare chiaramente le spese relative all’inter- vento finanziato; • conservare la documentazione originale di spesa per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di quietanza dell’ultimo titolo di spesa relativo all’investimento oggetto di contributo; • non cumulare i contributi previsti dal presente bando con altri contributi ottenuti per le medesime spese salvo quelle previste per i Titoli di Efficienza Energetica di cui ai Decreti M.A.P. (elettricita` e gas) del 20 luglio 2004 e successive modifiche ed integrazioni; • evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dello stesso, che esso e` realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato italiano e di Regione Lombardia, in applicazione del Regolamento (CE) 1083/2006 (art. 69) e del Regolamento (CE) 1828/2006, e secondo le modalita` previste dalle linee guida per le attivita` di Comunicazione del POR FESR, disponibili all’indirizzo www.fesr.regione.lombardia.it. I Soggetti Beneficiari sono tenuti a • corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici disposti da Regione Lombardia, in ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento (CE) 1083/2006, per effettuare il monitoraggio dei progetti agevolati; • ad acconsentire e a favorire lo svolgimento di tutti i controlli disposti da Regione Lombardia, da competenti organismi statali, dalla Commissione europea e da altri organi dell’Unione europea competenti in materia, anche mediante ispezioni e sopralluo- ghi, al fine di verificare la veridicita` delle informazioni rese nella relazione di check-up presentata e le condizioni per il manteni- mento delle agevolazioni. Inoltre, • qualora i Soggetti Beneficiari non rispettino le indicazioni ed i vincoli contenuti nel bando e nelle presenti linee guida, ovvero nel caso in cui le attivita` realizzate e/o i risultati conseguiti non siano conformi a quanto indicato nel progetto ritenuto ammissibile, la concessione dell’aiuto finanziario e` soggetta a decadenza. La decadenza e` disposta con decreto del responsabile del procedimento; • l’aiuto finanziario e` altresı` soggetto a decadenza qualora: – il beneficiario comunichi la rinuncia al finanziamento concesso; – in sede di verifica da parte dei competenti uffici regionali o di altri soggetti competenti, siano riscontrate irregolarita` attuative o la mancanza dei requisiti sulla base dei quali esso e` stato concesso ed erogato ovvero le dichiarazioni rese e sottoscritte risultino mendaci; – la richiesta di liquidazione non pervenga nei modi e nei tempi previsti; • qualora i Soggetti Beneficiari intendano rinunciare al contributo concesso e/o alla realizzazione dell’intervento, devono darne immediata comunicazione al responsabile del procedimento, mediante comunicazione formale inviata per lettera Raccoman- data a.r. al seguente indirizzo: Regione Lombardia Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione U.O. Competitivita` Palazzo Lombardia ViaM.Gioia,37 20124 MILANO MI

Bollettino Ufficiale - 3831 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

RICHIE STA DI LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO

Spett. Regione Lombardia D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione Al Dirigente della U.O. Competitività Palazzo Lombardia Via M. Gioia, 37 20124 Milano

POR Competitività 2007-2013 LINEA DI INTERINTERVENTOVENTO 1.1.2.1 ––– AZIONE CCC

OGGETTO: Richiesta di liquidazione del contributo

Soggetto Beneficiario [da sistema] Id progetto [da sistema] Totale spesa ammissibile [spesa presentata in adesione]

Il/La sottoscritto/a [da sistema] ……………………………………………………………………………………………. Nato/a a ……………………………………. Prov………………… il………………………………………………………. Codice fiscale [da sistema]……………….. residente in …………………………………………………………………. Via …………………………………………………… n. ……….. CAP ………………. Prov ……………………………… in qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa [da sistema]sistema]………………………………………………….. Codice fiscale…[da[da sistema]sistema]…………………………Partita IVA [da sistema]sistema]…………………………………..……… Matricola Inps Datore di Lavoro:……………………………………. Numero dipendenti (alla presentazione della domanda):…………. con sede legale nel Comune di [da sistema]]]]………………Cap . [da sistema]sistema]. Prov……[da[da sistema]sistema]…………….. Via …[da[da sistema]sistema]………… …………… n ……[da[da sistema]sistema]……………………………………………………………..

Visto il D.d.u.o. del 10 agosto 2010 n. 8033 con il quale è stato approvato il bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” contenente le modalità di accesso e richiesta del contributo, nonché le condizioni di ammissibilità degli interventi e delle relative spese; Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 76 del d.P.R. 445/2000;

CCCHIEDEHIEDEHIEDE l’erogazione a valere sul bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” del contributo di € …………… a fronte di spese sostenute pari a €[da sistema totale spese imputate]. da accreditarsi sul c/c n. [da sistema] presso la banca [da sistema] Agenzia di [da sistema] IBAN [da sistema] intestato a [da sistema].

- 3832 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

A TAL FINE DICHIARA  di aver realizzato il check-up nel rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti dal bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” (D.d.u.o. 10 agosto 2010 - n. 8033);  di conservare la documentazione originale di spesa per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di quietanza dell’ultimo titolo di spesa relativo all’investimento oggetto di contributo;  di non cumulare i contributi previsti dal presente bando con altri contributi ottenuti per le medesime spese salvo quelle previste per i Titoli di Efficienza Energetica di cui ai Decreti M..P. (elettricità e gas) del 20/07/2004 e s.m.i.;  di assicurare una contabilità separata o una apposita codifica che consenta di individuare chiaramente le spese relative all’intervento finanziato;  di fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni eventualmente richieste;  di segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni o localizzazioni relative agli investimenti preventivati;  di assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attività in conformità alle domande di ammissione presentate; salvo eventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla Regione;  di evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dello stesso, che esso è realizzato con il concorso di risorse dell’Unione europea, dello Stato italiano e di Regione Lombardia, in applicazione del regolamento (CE) 1083/2006 (art.69) e del regolamento (CE) 1828/2006, e secondo le modalità previste dalle linee guida per  che sono state allegate nel Sistema Informativo le copie elettroniche dei documenti giustificativi di spesa e le relative quietanze, sui cui originali è stata apposta in modo indelebile la dicitura indicata nelle Linee Guida di Rendicontazione;  che le copie elettroniche dei documenti giustificativi di spesa e le relative quietanze sono conformi all’originale.

DICHIARA che dalla data ______alla data ______, presso l’unità operativa ubicata in [da sistema], via [da sistema], n. civ. [da sistema], Prov. [da sistema], è stato effettuato il check-up energetico oggetto di richiesta di contributo a valere sul bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” (D.d.u.o. 10 agosto 2010 - n. 8033)

ALLEGA  copia della documentazione comprovante gli impegni assunti in relazione a tutte le spese ammissibili rendicontate;  copia della documentazione comprovante avvenuto integrale pagamento di tutte le spese ammissibili rendicontate;  Relazione tecnica attestante la conclusione delle attività, il raggiungimento degli obiettivi previsti ed i risultati dell’attività di check-up eseguita, firmata da un esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese;  Sezione D2 dell’Allegato 1 del bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI debitamente compilata e sottoscritta a cura del fornitore di servizi (dada allegarsi solo nel caso in cuicui l’impresa si avvalga di professionista non presente nell’elenco di Regione Lombardia di esperti in gestione dell’energia qualificati in accordo alla Norma UNI CEI 113311339:2009:20099 );  Modulo excel contenente i risultati del check-up energetico;  Cronoprogramma attività check-up firmato dal fornitore di servizi incaricato e dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria  Attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile (Documento Unico di Regolarità Contributiva - DURC).

Data [DATA DI INVIO DEL MODULO ]

Firma del Rappresentate Legale Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 82/2005

Bollettino Ufficiale - 3833 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Guida alla Compilazione del Modulo di Riepilogo Risultati CheckCheck----upup

Campi da compilare a cura dell'utente

Campi compilati automaticamente dal foglio elettronico

Sezioni presenti nel Modulo di Riepilogo Risultati CheckCheck----upup

Elenco Attività Check-up

GANTT Check-up

Dati Unità Produttiva

Consumi Energetici

Riscaldamento e Climatizzazione

Illuminazione

Apparecchiature Elettriche

Energia Termica di Processo

Scheda di Riepilogo Interventi

Intervento #1 : : Intervento #15

- 3834 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Elenco delle attività svolte durante il checkcheck----upup energetico

Durata Codice Data inizio attività Data termine attività Attività attività Attività [gg/mm/aa hh.mm] [gg/mm/aa hh.mm] [giorni] A Analisi Preliminare A.1 Incontro con il committente per stabilire gli obiettivi del check-up Raccolta dati (consumi di energia elettrica, di combustibili, A.2 contratti di fornitura, diagnosi energetiche precedenti, ecc…) A.3 Altra attività (specificare) A.4 Altra attività (specificare) A.5 Altra attività ( specificare) A.6 Altra attività (specificare) B Sopralluogo in Azienda Raccolta dati in situ (dati di targa macchinari, impianti termici e/o B.1 elettrici, ecc…) B.2 Metering Incontro con eventuali energy manager aziendali e responsabili B.3 linee produttive B.4 Altra attività (specificare) B.5 Altra attività (specificare) B.6 Altra attività (specificare) B.7 Altra attività (specificare) C Analisi Dati e Proposte di Intervento C.1 Analisi dat i e ricostruzione flussi energetici C.2 Eventuale modellazione sistema energetico unità produttiva Elaborazione indicatori energetici e confronto con indici di C.3 riferimento (benchmark, migliori tecnologie, ecc.) C.4 Individuazione ambi ti di possibile intervento C.5 Altra attività (specificare) C.6 Altra attività (specificare) C.7 Altra attività (specificare) C.8 Altra attività (specificare) D Comunicazione Risultati del CheckCheck----up al Committente D.1 Pre sentazione e prima discussione esiti attività con committente D.2 Eventuali approfondimenti D.3 Altra attività (specificare) D.4 Altra attività (specificare) D.5 Altra attività (specificare) D.6 Altra attività (specificare)

Firma del legale rappresentante Firma del professionista incaricato

Bollettino Ufficiale - 3835 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Il grafico sottostante si compila automaticamente in base alle informazioni inserite nel foglio "Elenco Attività CheckCheck----up"up"

- 3836 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Dati Generali Unità Produttiva Soggetta a CheckCheck----upup Energetico Denominazione Numero Addetti (ultimo dato disponibile) Fatturato Annuo (ultimo dato disponibile) € Numero turni giornalieri Spesa complessiva delle risorse energetiche impiegate (ultimo dato disponibile) € Incidenza percentuale della Spesa complessiva delle risorse energetiche impiegate sul Fatturato % Volumi di produzione annui (ultimo dato disponibile) (Selezionare)

Riepilogo Consumi Energetici e Potenza Installata

Consumi e Spese Energetiche Medie Consumo medio ultimi 3 anni Energia Elettrica kWh/anno Spesa media ultimi 3 anni Energia Elettrica €/anno Consumo medio ultimi 3 anni Gas Metano Nm3/anno Spesa media ultimi 3 anni Gas Metano €/anno Consumo medio ultimi 3 anni Gasolio l/anno Spesa media ultimi 3 anni Gasolio €/anno Consumo medio ultimi 3 anni GPL l/anno Spesa media ultimi 3 anni GPL €/anno Consumo medio ultimi 3 anni Olio Combustibile l/anno Spesa media ultimi 3 anni Olio Combustibile €/anno Consumo medio ultimi 3 anni Legna kg/anno Spesa media ultimi 3 anni Legna €/anno Consumo medio ultimi 3 anni altri Combustibili tep/anno Spesa media ultimi 3 anni altri Combustibili €/anno Potenza Installata Impianti di Riscaldamento e Produzione ACS 0 kW Impianti di Climatizzazione 0 kW Illuminazione 0 kW Apparecchiature Elettriche 0 kW Impianti di Processo 0 kW

Consumi di Energia Elettrica e Combustibili

Energia Elettrica 2007 kWh/anno Consumo annuale di energia elettrica 2008 kWh/anno 2009 kWh/anno 2007 €/anno Spesa annuale per l'approvigionamento di energia elettrica 2008 €/anno 2009 €/anno L'energia elettrica viene acquistata nel mercato libero? (Selezionare) Esistono unità di autoproduzione di energia elettrica? (Selezionare)

Combustibili Gas Naturale 20 07 Nm3/anno Consumo annuale 2008 Nm3/anno 2009 Nm3/anno 2007 €/anno Spesa annuale per approvigionamento 2008 €/anno 2009 €/anno

Bollettino Ufficiale - 3837 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Percentuale stimata di gas naturale utilizzata per: Riscaldamento % Processi produttivi % Gasolio 2007 l/anno Consumo annuale 2008 l/anno 2009 l/anno 2007 €/anno Spesa annuale per approvigionamento 2008 €/anno 2009 €/anno

GPL 2007 l/anno Consumo annuale 2008 l/anno 2009 l/anno 2007 €/anno Spesa annuale per approvigionamento 2008 €/anno 2009 €/anno

Olio Combustibile 2007 l/anno Consumo annuale 2008 l/anno 2009 l/anno 2007 €/anno Spesa annuale per approvigionamento 2008 €/anno 2009 €/anno

Legna 2007 kg/anno Consumo annuale 2008 kg/anno 2009 kg/anno 2007 €/anno Spesa annuale per approvigionamento 2008 €/anno 2009 €/anno Altri Combustibili 2007 Nm3/anno 2008 Nm3/anno 2009 Nm3/anno Consumo annuale 2007 tep/anno 2008 tep/anno 2009 tep/anno 2007 €/anno Spesa annuale per approvigionamento 2008 €/anno 2009 €/anno Stima della percentuale di combustibili diversi dal gas naturale utilizzata per: Riscaldamento % Processi produttivi %

200720072007 000 tep/anno ConsConsConsumoCons umo TOTALE ENERGIA PRIMARIA 200820082008 000 tep/anno 200920092009 000 tep/anno

- 3838 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Impianti di Riscaldamento e Produzione ACS

Impianto 1 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie riscaldata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 2 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie riscaldata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 3 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie riscaldata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 4 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie riscaldata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 5 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie riscaldata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

TTTotaleTotale Potenza Installata 000 kwkwkw

Bollettino Ufficiale - 3839 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Impianti di Climatizzazione Estiva

Impianto 1 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie raffrescata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 2 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie raffrescata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 3 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie raffrescata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 4 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie raffrescata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Impianto 5 Tecnologia di generazione (Selezionare) Superficie raffrescata m 2 Anno installazione Potenza installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Sistema di distribuzione (Selezionare)

Totale Potenza Installata 000 kwkwkw

- 3840 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Sistemi di IlluminaziIlluminazioneoneoneone

Area 1 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

AreaAreaArea 2 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 3 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 4 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 5 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 6 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 7 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW

Bollettino Ufficiale - 3841 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno Area 8 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 9 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Area 10 Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini, esterno, ecc.) Superficie illuminata m 2 Tecnologia (Selezionare) Potenza installata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo h/anno

Totale Potenza Installata 000 kwkwkw

Apparecchiature Elettriche Utilizzate

ApparecchiaturApparecchiaturaa 1 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 2 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 3 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 4 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

- 3842 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Apparecchiatura 5 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 6 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 7 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 8 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 9 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 10 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 11 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 12 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Bollettino Ufficiale - 3843 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Apparecchiatura 13 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 14 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Apparecchiatura 15 Tipologia (Selezionare) Potenza impegnata kW Classe di efficienza (Selezionare) Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena h/anno potenza)

Totale Potenza Installata 000 kwkwkw

Impianti di Produzione di Energia Termica per Processi Produttivi

Impianto 1 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 2 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 3 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 4 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

- 3844 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Impianto 5 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 6 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 7 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta Impianto 8 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 9 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Impianto 10 Tecnologia (Selezionare) Anno installazione Potenza nominale installata kW Efficienza (Selezionare indice prestazionale) Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare) Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia (Selezionare) prodotta

Totale Potenza Installata 000 kwkwkw

Bollettino Ufficiale - 3845 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Interventi Proposti ---Riepilogo-Riepilogo Costi/Benefici

Energia Risparmiata Emissioni di Costo RispaRispaRisparmioRispa rmio Tempo di Ritorno CO2 evitate kg Denominazione Intervento Annuo kWh/anno Semplice anni eq di € €/anno/anno/anno tep/anno CO2/anno Intervento 1 0 0 0 0 0 Intervento 2 0 0 0 0 0 Intervento 3 0 0 0 0 0 Intervento 4 0 0 0 0 0 Intervento 5 0 0 0 0 0 Intervento 6 0 0 0 0 0 Intervento 7 0 0 0 0 0 Intervento 8 0 0 0 0 0 Intervento 9 0 0 0 0 0 Intervento 10 0 0 0 0 0 Intervento 11 0 0 0 0 0 Intervento 12 0 0 0 0 0 Intervento 13 0 0 0 0 0 Intervento 14 0 0 0 0 0 Intervento 15 0 0 0 0 0 Totale 000 000 000 000 000

Intervento 1: (Denominazione intervento)

Descrizione della Condizione Attuale

Descrizione della Proposta d'Intervento

Costo stimato

- 3846 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Risparmi Energetici ed Economici PrevPrevistiisti Energia Elettrica Risparmio di Energia Elettrica Annuo kWh/anno Costo Unitario Energia Elettrica €/kWh Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per kWh Elettrico in Lombardia 0,4086668 kg eq di CO 2 per kWh

Emissioni di CO2 Evitate 0 kg eq di CO 2 /anno

Combustibili Gas Naturale mc/anno Risparmio Energetico Annuo 0 kwh/anno 0 tep/anno Costo Unitario Gas Naturale €/mc Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per mc di Gas Naturale 1,8 8496 kg eq di CO 2 per mc

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2 /anno Gasolio l/anno Risparmio Energetico Annuo 0 kwh/anno 0 tep/anno Costo Unitario Gasolio €/l Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per l di Gasolio 2,2717926 kg eq di CO 2 per l

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2 /anno GPL l/anno Risparmio Energetico Annuo 0 kwh/anno 0 tep/anno Costo Unitario GPL €/l Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per l di GPL 1,6117002 kg eq di CO 2 per l

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2 /anno Olio Combustibile l/anno Risparmio Energetico Annuo 0 kwh/anno 0 tep/anno Costo Unitario Olio Combustibile €/l Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per l di Olio Combustibile 2,480472 kg eq di CO 2 per l

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2 /anno Legna kg/anno Risparmio Energetico Annuo 0 kwh/anno 0 tep/anno Costo Unitario Legna €/kg Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per kg di legna 1,7472 kg eq di CO 2 per kg

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2 /anno Altri Combustibili l/anno -kg/anno -…/anno Risparmio Energetico Annuo kwh/anno tep/anno Costo Unitario Combustibile €/l -€/kg -€/… Risparmio Economico Annuo 0 €/anno

Emissioni di CO 2 per l-kg di combustibile kg eq di CO 2 per l-kg-…

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2 /anno Totale (Energia Elettrica + Termica) 0 kWh/anno Energia Risparmiata 0,00 tep/anno Costi Energetici Risparmiati 0 €/anno Tempo di Ritorno dell'investimento (semplice) anni

Emissioni di CO 2 evitate 0 kg eq di CO 2/anno

Bollettino Ufficiale - 3847 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE SPESE

DENOMINAZIONE ATTIVITA’ N. FATTURA DATA FATTURA IMPORTO DATA PAGAMENTO MODALITA’ FORNITORE (al netto IVA) PAGAMENTO 1 2 3 4 5 TOTALE

Firmato dal Legale Rappresentante dell’Impresa

e dal Revisore Contabile

- 3848 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

REGIONE LOMBARDIA PROGRAMMA OPERATIVO REGREGIONALEIONALE 20072007----20132013 OBIETTIVO “COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE”

ASSE 1 Innovazione ed economia della conoscenza

LINEA DI INTERVENTO 1.1.2.1 Sostegno alla crescita della capacità competitiva delle imprese lombarde

AZIONE C Progetto TREND (TTTTecnologia ed innovazione per il RRRisparmioR e l’efficienza ENENENergeticaEN DDDiffusa)D

BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI CHECKCHECK----UPUP ENERGETICI PRESSO LE MPMI

AAAAAALLLLLLLLLLLLEEEEEEGGGGGGAAAAAATTTTTTOOOOOO 111111:::::: SSSSSSEEEEEEZZZZZZIIIIIIIIIOOOOOONNNNNNEEEEEE DDDDDD222222

Bollettino Ufficiale - 3849 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Sezione D2 --- DATI RELATIVI ALL’ESPERTO CHE EFFETTUERÀ IL CHECHECKCKCKCK----UPUP ENERGETICO (da compilarsi A CURA DEL FORNITORE DI SERVIZI solo nel caso in cui NON RISULTI candidato nella manifestazione di interesse promossa da Regione Lombardia) N.B.:N.B.:N.B.: in fase di rendicontazione, come previsto dall’art. 14 del presente bando, la richiesta di liquidazione dovrà essere corredata dalla relazione tecnica attestante la conclusione delle attività, il raggiungimento degli obiettivi previsti ed i risultati dell’attività di check-up eseguita, firmata da un esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese. In quest’ultimo caso, l’esperto dovrà aggiungere alla relazione tecnica del check-up anche i dati sotto indicati della sezione D2 debitamente compilata e sottoscritta

Incarichi ricoperti in ambito di efficienza energetica

TIPO DI INCARICO Anni di esperienza Energy manager

Consulente energetico

Certificatore energetico

Consulente EN 16001 e/o ISO 14000

Progettazione di servizi d’impianto

Gestione dei servizi d’impianto

Gestione operations Altro (specificare):

Competenze nei settori manifatturieri riguardo ad energia e configurazioni impiantistiche (da 1 a 4: 1 – poco, 4 – molto)

Energia Configurazioni impiantistiche industrie alimentari e delle bevande (cod. Ateco

C10, C11); industrie tessili, dell’abbigliamento, pelle e accessori

(cod. Ateco C13, C14, C15); industrie del legno e dei prodotti in legno e sughero

(esclusi i mobili) (cod. Ateco C16); fabbricazione di prodotti chimici (cod. Ateco C20); fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (cod. Ateco C22); fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (cod. Ateco C23); metallurgia (cod. Ateco C24); fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (cod. Ateco C25); fabbricazione di compu ter e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi (cod. Ateco C26); fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elett riche (cod. Ateco C27); fabbricazione, riparazione e manutenzione di macchine ed apparecchi meccanici (cod. Ateco C28, C33.1);

- 3850 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

Energia Configurazioni impiantistiche fabbricazione di mobili (cod. Ateco C30) Altro settore (specificare):

Competenze nei seguenti sistemi di impianto (da 1 a 4: 1 – poco, 4 – molto)

Generazione e distribuzione calore/vapore Aria compressa Azionamenti Motori Cogenerazione Energia geotermica Energia solare Energia da biomassa HVAC Illuminazione Altro (specificare):

Bollettino Ufficiale – 3851 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

[BUR20100140] [4.5.0] sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito www.in- D.d.s. 1 dicembre 2010 - n. 12429 dustria.regione.lombardia.it. Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionaliz- Il dirigente: zazione» Milena Bianchi ——— • ——— IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO Visti: – la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitivita` per le imprese e per il territorio della Lombardia», con la quale la Regione Lombardia, in coerenza con gli orienta- menti comunitari, intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo; – la d.g.r. n. 8/5130 del 18 luglio 2007 con la quale e` stato istituito presso Finlombarda S.p.A. il «Fondo di Rotazione per l’Im- prenditorialita` – FRIM» ai sensi della l.r. 1/2007 e sono stati intro- dotti e definiti i criteri applicativi delle sei linee di intervento del Fondo, tra le quali la linea di intervento n. 6 riguardante l’inter- nazionalizzazione; – la d.g.r. n. 7903 del 6 agosto 2008 con la quale: •e` stata attivata la linea di intervento 6 «Internazionalizzazio- ne» del Fondo di rotazione per l’imprenditorialita` (FRIM) che individua, tra l’altro, la misura di intervento «Fondo di Rota- zione per l’Internazionalizzazione – FRI»; • sono stati integrati i criteri applicativi cosı` come definiti nel- l’Allegato «A» della sopra richiamata d.g.r. n. 5130; • si stabilisce che la gestione delle misure di intervento siano affidate a Finlombarda S.p.A., societa` finanziaria di Regio- ne Lombardia; – i decreti del d.d.s.: • n. 1630 del 19 febbraio 2009 avente ad oggetto «Attivazio- ne del Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione (FRI)»; • n. 1686 del 20 febbraio 2009 con cui e` stato approvato il bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazio- ne» che individua i programmi di investimento ammissibili, nonche´ criteri e termini per la presentazione delle doman- de di agevolazione; Richiamata la lettera di incarico a Finlombarda S.p.A. relativa alla gestione del Fondo per l’internazionalizzazione a valere sul- la linea di intervento 6 «Internazionalizzazione», sottoscritta dalle parti in data 14 ottobre 2008 e registrata al n. 11817 del 27 otto- bre 2008 della Raccolta Convenzioni e Contratti, con la quale si incarica Finlombarda S.p.A. (o Gestore) per lo svolgimento delle attivita` di seguito indicate: – assistenza tecnica alla D.G. Industria; – gestione amministrativa e contabile della Misura; – gestione operativa della misura; Considerato che, in base a quanto stabilito al punto 10 «Mo- dalita` di valutazione e concessione degli interventi finanziari» del citato decreto n. 1686 del 20 febbraio 2009: – l’istruttoria dei progetti viene effettuata dal Gestore che ne trasmette alla D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Coopera- zione gli esiti; – il dirigente competente della D.G. Industria, Artigianato, E- dilizia e Cooperazione provvede ad emanare il decreto di concessione dell’intervento finanziario; Vista la nota del 12 novembre 2010 ns. prot. n. R1.2010.0017048 con la quale Finlombarda S.p.A. trasmette alla D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione gli esiti istruttori relativi a n. 1 domanda presentata a valere sul Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione; Recepite le risultanze degli esiti istruttori; Ritenuto di approvare l’allegato 1 «domande ammesse» (par- te integrante e sostanziale del presente provvedimento); Vista la legge regionale n. 20/2008 ed i provvedimenti orga- nizzativi della IX legislatura; Decreta In base a quanto esposto nelle premesse: 1. Di approvare l’allegato 1 «domande ammesse» (parte inte- grante e sostanziale del presente provvedimento). 2. Di comunicare alle imprese interessate gli esiti della valuta- zione. 3. Di dare atto che per quanto non specificato nel presente provvedimento si fa riferimento a quanto stabilito nel decreto n. 1686 del 2 marzo 2009 ed alla normativa vigente. 4. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento – 3852 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

D.G. Agricoltura

[BUR20100141] [4.3.1] D.d.u.o. 3 dicembre 2010 - n. 12811 Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and ALLEGATO 1 Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione IL DIRIGENTE DELL’UNITA` ORGANIZZATIVA COMPETITIVITA` DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE AGROALIMENTARI

concesso Vista la domanda di accreditamento, prot. numero

Totale intervento M1.2010.0014704 del 23 agosto 2010, per l’effettuazione di anali- si per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione presentata da Camilo Gianinazzi, in qualita` di rappresentante legale dell’azienda International Plant Analysis and Diagnositcs s.r.l. con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza, 26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969; Visto il d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 697 «Regolamento recante norme di attuazione della Direttiva 92/34/CEE relativa alla com- mercializzazione delle piantine da frutto destinate alla produzio- ne e dei relativi materiali di moltiplicazione» che all’art. 3 defini- sce la competenza delle Regioni nell’accreditamento dei labo- ratori; Visto il d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 698 «Regolamento recante norme di attuazione della Direttiva 92/33/CEE relativa alla com- mercializzazione delle piantine di ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione ad eccezione delle sementi» che all’art. 3 de- finisce la competenza delle Regioni nell’accreditamento dei la- boratori;

TOTALE 72.000,00 48.000,00 120.000,00 Visto il d.m. 14 aprile 1997 «Recepimento delle Direttive della Commissione n. 93/61/CEE del 2 luglio 1993 e dir. 93/62/CEE del 5 luglio 1993, relative alle norme tecniche sulla commercializza- zione delle piantine di ortaggi e dei materiali di moltiplicazione di ortaggi, ad eccezione delle sementi; Visto il d.m. 14 aprile 1997 «Recepimento delle Direttive produttivo

Insediamento n. 93/48/CEE del 23 giugno 1993, n. 93/64/CEE del 5 luglio 1993 e n. 93/79/CEE del 21 settembre 1993, relative alle norme tecni- che sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto destinate alla produzione di frutto; Visto il d.lgs. 19 maggio 2000, n. 151 relativo all’attuazione del- la Direttiva n. 98/56/CE del Consiglio del 20 luglio 1998 relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali che, all’art. 10, definisce le competenze del- DOMANDE AMMESSE le Regioni nell’accreditamento dei laboratori; Visto il d.m. 9 agosto 2000 «Recepimento delle Direttive della Commissione n. 99/66/CE, n. 99/67/CE, n. 99/68/CE e n. 99/69/CE del 28 giugno 1999, relative alle norme tecniche sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali, in applicazione del d.lgs. 19 maggio 2000, n. 151; Visto il decreto del Direttore Generale Agricoltura del 14 giu- gno 1999 «Procedure di accreditamento e controllo dei fornitori e dei laboratori per i materiali di moltiplicazione e i vegetali di qualita` CE»; Dato atto che ai sensi della sopracitata normativa, l’accredi- tamento dei laboratori di analisi per l’accertamento delle fito- patologie di qualita` di cui al d.m. 14 aprile 1997 viene effettuato dalla Struttura regionale responsabile per il Servizio fitosanitario regionale; Considerato che ai sensi dell’art. 10, comma 2, dei decreti 14 aprile 1997 e dell’art. 8, comma 3 del decreto 9 agosto 2000, i laboratori per poter ottenere il riconoscimento a svolgere le pre- viste tipologie di analisi, devono possedere le strumentazioni ed essere condotti da personale tecnico-scientifico abilitato con esperienza pregressa in tale settore di attivita` ; Visto l’elenco allegato alla domanda di accreditamento del- le strumentazioni disponibili presso IPAD; Visto i curriculum vitæ allegati alla domanda di accredita- mento dai quali si evince la competenza scientifica per l’attua- zione di analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltipli- cazione; Vista la relazione tecnica, agli atti della scrivente Struttura, del dott. Beniamino Cavagna, responsabile della Posizione Organiz- A: intervento diretto B: joint venture zativa Servizi Fitosanitari a Supporto della Competitivita` delle Im- Cod. prog. Azienda Comune Prov. Paese Programma Tip. (*) Finanziamento finanziario prese Agricole e Sorveglianza sugli Agroecosistemi, che attesta l’esistenza e l’idoneita` della strumentazione in possesso del la- boratorio IPAD di Lodi per l’esecuzione delle analisi per il control- 1 13702370 Sidermes S.p.A. Desio MI 300.000,00 300.000,00 Russia B 72.000,00 48.000,00 120.000,00 77/100 N. Investimento Investimento Contributo a Punteggio

dom.lo presentato dello ammesso stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da or- fondo perso attribuito

LEGENDA TIPOLOGIA taggi e dei relativi materiali di moltiplicazione; Bollettino Ufficiale – 3853 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Considerato che sulla base dell’istruttoria tecnica condotta • il decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 a firma della Dirigente dalla scrivente Struttura, il laboratorio International Plant Analysis pro-tempore della U.O. Riduzione emissioni in atmosfera e soste- and Diagnostics con sede legale in via Einstein – Cascina Co- nibilita` ambientale della Direzione Qualita` dell’Ambiente recan- dazza, 26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969, e` te l’indizione del «bando per l’assegnazione di contributi agli risultato idoneo ad eseguire le analisi e ad emettere i relativi Enti pubblici per progetti di mobilita` sostenibile ed a basso con- certificati di attestazione per le seguenti categorie: sumo energetico riguardanti il parco veicoli» pubblicato sul Bol- a. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da lettino Ufficiale della Regione Lombardia Se.O. n. 35 del 31 ago- frutto e dei relativi materiali di moltiplicazione; sto 2009, nonche´ i termini in esso contenuti per la presentazione b. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da delle domande di contributo, decorrenti dal 14 settembre 2009 ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione; e terminanti il 30 giugno 2010; Visto l’art. 17 della l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonche´ i provvedi- • la d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio 2010, pubblicata sul Bol- menti organizzativi della IX legislatura; lettino Ufficiale della Regione Lombardia Se.O. n. 8 del 22 feb- braio 2010, recante «Contributi agli Enti pubblici per interventi di Decreta mobilita` sostenibile e a basso consumo energetico riguardante Recepite le motivazioni in premessa: il parco veicoli – Modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 8/9960 del 1. di accreditare, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 21 dicembre 29 luglio 2009»; 1996 n. 697 e del d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 698, e dell’art. 10 • il decreto a firma della Dirigente pro-tempore della U.O. d.lgs. 151/2000 e relativi decreti attuativi: decreti 14 aprile 1997, Riduzione emissioni in atmosfera e sostenibilita` ambientale della decreto 9 agosto 2000, il laboratorio International Plant Analysis Direzione Qualita` dell’Ambiente n. 1729 del 25 febbraio 2010, and Diagnostics con sede legale in via Einstein – Cascina Co- pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Se.O. dazza, 26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969, per n. 11 del 15 marzo 2010, con il quale si e` provveduto a realizzare, l’effettuazione delle analisi per le seguenti categorie di mate- nel testo del bando, le modifiche e le integrazioni disposte dalla riali: sopra citata deliberazione; a. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da • il decreto n. 6220 del 22 giugno 2010, a firma del Direttore frutto e dei relativi materiali di moltiplicazione; Generale della Direzione Ambiente, Energia e Reti, pubblicato b. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Se.O. n. 27 del 5 ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione; luglio 2010, con cui e` stata disposta la proroga al 31 dicembre 2010 della scadenza per la presentazione delle domande di 2. di individuare come responsabile scientifico del laboratorio contributo da parte dei soggetti beneficiari; il dr. Camilo Gianinazzi, in qualita` di rappresentante legale del- l’azienda International Plant Analysis and Diagnositcs; • l’indirizzo del sito temporaneo www.rinnovoparcoveicoli.it presso il quale gli Enti presentano, con modalita` on line e proce- 3. per le analisi dovranno essere adottati idonei protocolli dura a sportello, le domande di contributo; scientifici; Considerate le condizioni previste per l’attuazione del bando 4. e` fatto obbligo di pubblicizzare le tariffe praticate dando- in questione, tra queste: ne comunicazione allo scrivente Servizio; • l’ammontare delle risorse finanziarie complessivamente 5. l’accreditamento del laboratorio International Plant Analy- messe a disposizione per l’attuazione del bando stesso, pari ad sis and Diagnositcs ha valore abilitante unicamente per le anali- C 3.600.000,00, di cui, per l’esercizio 2009, C 2.000.000,00, a vale- si di cui al punto 1, per altre analisi contemplate dai decreti 14 re sul cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni aprile 1997 e dal d.m. 9 agosto 2000, il titolare del laboratorio conferite alle Regioni in materia ambientale» e C 400.000,00, a dovra` acquisire specifiche autorizzazioni; valere sul cap. 6.4.3.3.161.5789 «Trasferimenti statali per investi- 6. il Servizio fitosanitario regionale condurra` regolari ispezioni, menti per l’esercizio delle funzioni conferite alla Regione in ma- almeno una volta all’anno, al fine di verificare il permanere del- teria ambientale» e per l’esercizio 2010, C 1.000.000,00, a valere le condizioni e il rispetto delle prescrizioni contenute nel presen- sul cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni con- te provvedimento; ferite alle Regioni in materia ambientale» e C 200.000,00, a vale- 7. di dare comunicazione dell’avvenuto accreditamento del re sul cap. 6.4.3.3.161.5789 «Trasferimenti statali per investimenti laboratorio al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Fo- per l’esercizio delle funzioni conferite alla Regione in materia restali; ambientale»; 8. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale del- • i soggetti titolati a presentare domanda di contributo, ov- la Regione Lombardia. verosia: Comuni, Unioni di Comuni, ai sensi dell’art 32 del d.lgs. Il dirigente dell’U.O. Competitivita` n. 267/200 (t.u.e.l.), Province, Consorzi, ai sensi dell’art. 31 del delle imprese e delle filiere agroalimentari: d.lgs. n. 267/200 (t.u.e.l.), Societa` «in house» ai sensi dell’art. 113 Antonio Tagliaferri del d.lgs. n. 267/200 (t.u.e.l.), e sue successive modifiche ed inte- grazioni, Enti dipendenti, Enti sanitari, e gli altri Enti pubblici costi- tuenti il sistema regionale, appartenenti alle lettere a), b) e c) dell’allegato A (art. 1, comma 1) della legge regionale D.G. Ambiente, energia e reti n. 30/2006 (all. 2); [BUR20100142] [5.3.4] Valutato che, in prossimita` della data di scadenza del bando, D.d.g. 3 dicembre 2010 - n. 12843 risultano disponibili risorse finanziarie in misura adeguata a moti- Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’asse- vare la proroga della durata del bando stesso, convenuta per gnazione di contributi agli Enti pubblici per interventi di mobilita` consentire l’ulteriore partecipazione degli Enti ai benefici della sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco misura regionale in argomento, allo scopo di attuare azioni ef- veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio 2010 – ficaci di riduzione dell’inquinamento atmosferico sia locale che Proroga dei termini per la presentazione delle domande di con- globale, ottenute, anche, con la sostituzione dei veicoli inqui- tributo nanti con veicoli a basso o a nullo impatto ambientale; IL DIRETTORE GENERALE Stabilita, pertanto, la nuova data di scadenza per la presen- DELLA DIREZIONE AMBIENTE, ENERGIA E RETI tazione delle domande di contributo da parte dei soggetti be- Visti: neficiari, nel prossimo 30 giugno 2011; • la d.g.r. n. 8/9960 del 29 luglio 2009 con cui sono stati ap- Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali ´ provati: i criteri e le modalita` per l’assegnazione di contributi in materia di organizzazione e personale», nonche i provvedi- menti organizzativi della IX legislatura; agli enti pubblici per interventi di mobilita` sostenibile e a basso consumo energetico, l’ammontare delle risorse finanziare da Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni, non- destinare, complessivamente, alla realizzazione di detti inter- che´ il regolamento di contabilita` e la legge regionale di appro- venti e lo schema di Convenzione con ANCI Lombardia conte- vazione del bilancio di previsione in corso; nente le procedure per la promozione, l’assistenza alla presen- Decreta tazione delle domande e la gestione del bando di incentivazio- 1. di prorogare al 30 giugno 2011 il termine ultimo per la pre- ne nonche´ del monitoraggio degli esiti dell’attuazione dello sentazione delle domande di contributo, da parte degli Enti in- stesso; teressati, sul «bando per l’assegnazione di contributi agli Enti • la Convenzione con ANCI Lombardia per la gestione delle pubblici per progetti di mobilita` sostenibile ed a basso consumo procedure di cui alla citata delibera, sottoscritta dalle parti inte- energetico riguardanti il parco veicoli», precedentemente fis- ressate il 4 agosto 2009 e registrata nella raccolta Convenzioni sato al 31 dicembre 2010, (d.d.g. n. 6220 del 22 giugno 2010, e Contratti di Regione Lombardia con numero di repertorio Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Se.O. n. 27 del 5 12962/RCC il 18 agosto 2009; luglio 2010); – 3854 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

2. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollet- • Settore 9 e Settore 10, in quanto sono stati concluse le attivi- tino Ufficiale della Regione Lombardia. ta` di bonifica dell’amianto e verificate da ASL, durante il sopral- Il direttore generale: luogo del 22 aprile 2010, Franco Picco • sono state concluse le procedure di gara per l’assegnazio- ne delle opere di bonifica da realizzarsi nei diversi settori; [BUR20100143] [5.3.1] D.d.u.o. 2 dicembre 2010 - n. 12563 Dato atto che l’istanza di cui sopra prevede il completamen- Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il to dei lavori di bonifica nell’area della societa` Nylstar s.r.l. in completamento delle operazioni di bonifica approvate ed au- fallimento, per i settori «Settore 2» (Casananda), Settore 9» e torizzate con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del «Settore 10», entro il 31 gennaio 2011; 19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564 del 17 Ritenuto, per quanto sopra, di rinnovare alla societa` Nylstar marzo 2010, da realizzarsi presso l’area di proprieta` Nylstar s.r.l. s.r.l. in fallimento l’autorizzazione per la realizzazione degli inter- in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno Dugnano e venti di bonifica nelle aree «Settore 2», Settore 9» e «Settore 10», Varedo previsti dai progetti di bonifica autorizzati con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o. n. 2522/2008; ` IL DIRIGENTE DELL’UNITA ORGANIZZATIVA Ritenuto di far salvo tutto quanto gia` approvato e autorizzato TUTELA AMBIENTALE con i dd.d.u.o. 17465/2004, 19399/2005, 2522/2008 e 2564/2010; Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante le norme in materia Vista la l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonche´ i provvedimenti orga- ambientale e, in particolare, il Titolo V parte quarta «Bonifica nizzativi dell’IX legislatura; dei siti contaminati»; Decreta Vista la l.r. 27 dicembre 2006, n. 30, recante le «Disposizioni legislative per l’attuazione del documento di programmazione 1. di rinnovare alla societa` Nylstar s.r.l. in fallimento, con sede economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’art. 9-ter della l.r. in via Friuli, 55 a Cesano Maderno, rappresentata dai Curatori 31 marzo 1978, n. 34 – Collegato 2007»; Fallimentari, dott. Rolando Brambilla e dott. Marco Cordaro (con sede in via Garibaldi, 6/C – Desio), l’autorizzazione per la Richiamata la d.g.r. 27 giugno 2006, n. 2838, «Modalita` appli- realizzazione degli interventi di bonifica nelle aree «Settore 2», cative del Titolo V «Bonifica di siti contaminati» della parte quar- Settore 9» e «Settore 10», previsti dai progetti di bonifica autoriz- ta del d.lgs. 152/2006 – Norme in materia ambientale»; zati con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o. n. 2522/2008; Vista la l.r. 27 dicembre 2006, n. 30 con cui sono state trasferite 2. di dare atto che l’ultimazione dei lavori di bonifica, nelle le competenze ai Comuni per i siti inquinati di solo interesse co- aree c.d. Settori 2, 9, 10 di proprieta` della societa` Nylstar s.r.l. in munale; fallimento, dovra` essere completato entro la fine del mese di Vista la d.g.r. n. 4033 del 24 gennaio 2007 con cui sono state gennaio 2011, con il rispetto di quanto previsto dai progetti ap- indicate le prime modalita` di applicazione dell’art. 5 della cita- provati con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del ta l.r. n. 30/2006; 19 dicembre 2005 e n. 2522 del 13 marzo 2008; Ricordato che nel territorio dei Comuni di Paderno Dugnano, 3. di dare atto che spettano alla Provincia di Milano e di in Provincia di Milano, e di Limbiate e Varedo, in Provincia di Monza Brianza e all’ARPA Lombardia le attivita` di controllo, di Monza-Brianza e` ubicato il sito da bonifica di interesse regionale cui all’art. 248, comma 1, del d.lgs. 152/2006; denominato «ex-SNIA», che comprende aree di proprieta` della 4. di far salvo tutto quanto gia` approvato e autorizzato con i societa` Nylstar s.r.l. in fallimento; dd.d.u.o. 17465/2004, 19399/2005, 2522/2008 e 2564/2010; Richiamati i propri decreti: 5. di dare atto che l’efficacia del presente atto decorre dalla • n. 17465 del 13 ottobre 2004, avente per oggetto «Sito di data di notifica al soggetto interessato; interesse regionale “ex-SNIA” ubicato nei Comuni di Varedo e 6. di dare atto che eventuali proroghe potranno essere con- Paderno Dugnano – Approvazione della zona dismessa ubicata cesse sulla base della presentazione di idonea documentazio- a Nord delle aree interne nel sito “ex-SNIA”, di proprieta` della ne che ne comprovi la reale necessita` ; societa` Nylstar S.p.A., ed autorizzazione alla realizzazione degli 7. di trasmettere il presente atto alla Provincia di Milano, alla interventi in esso previsti ai sensi e per gli effetti dell’art. 17 del Provincia di Monza e Brianza, all’ARPA Lombardia, ai Comuni di d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e dell’art. 10 del d.m. 25 ottobre Varedo, Paderno Dugnano e Limbiate, alla Nylstar s.r.l. in falli- 1999, n. 471»; mento, rappresentata dai Curatori Fallimentari dott. Rolando • n. 19399 del 19 dicembre 2005, avente per oggetto: «Sito di Brambilla e dott. Marco Cordaro (con sede in via Garibaldi, 6/C interesse regionale ex SNIA, ubicato nei Comuni di Varedo e – Desio), e alla societa` Casananda s.r.l., con sede legale in viale Paderno Dugnano – Approvazione del progetto definitivo di bo- Zara,9–20100Milano; nifica dell’area esterna del comparto “Casananda” e dei 8. di provvedere a pubblicare il presente provvedimento sul “Comparti Est e Sud/Est alla vasca antincendio”, ed autorizza- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; zione alla realizzazione degli interventi in esso previsti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 17 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e del- 9. di dare atto, ai sensi dell’art. 3, legge 7 agosto 1990, n. 241, l’art. 10 del d.m. 25 ottobre 1999, n. 471»; s.m.i., che contro il presente provvedimento, potra` essere pre- sentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regio- • n. 2522 del 13 marzo 2008, avente per oggetto: «Presa d’at- nale, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di comunicazione del- to dello stato di avanzamento degli interventi di bonifica in cor- lo stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repub- so sul sito inquinato di interesse regionale ex SNIA, ubicato nei blica entro 120 (centoventi) giorni dalla predetta data. Comuni di Paderno Dugnano, Limbiate e Varedo, ed approva- zione del progetto definitivo di bonifica dei settori 9 e 10 e con- Il dirigente dell’unita` organizzativa: testuale autorizzazione alla societa` Nylstar s.r.l. in fallimento e in Angelo Elefanti esercizio provvisorio, per la realizzazione degli interventi in esso [BUR20100144] [5.0.0] previsti»; D.d.s. 24 novembre 2010 - n. 11946 • n. 2564 del 17 marzo 2010 avente per oggetto «Autorizzazio- Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non perico- ne ai sensi dell’art. 242 del d.lgs. 152/2006 alla societa` Fallimento losi» da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) – Nylstar s.r.l. per la proroga dei termini di scadenza per la realizza- Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di zione delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate con compatibilita` ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 i decreti n. 19399 del 19 dicembre 2005 e n. 2522 del 13 marzo IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA 2008»; VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE Vista la nota agli atti regionali, con la quale la Societa` Nylstar Omissis s.r.l. in fallimento ha trasmesso ulteriore istanza di rinnovo dei tempi necessari per la realizzazione degli interventi di bonifica Decreta nelle aree «Settore 2», Settore 9» e «Settore 10», previsti dai pro- 1. di esprimere – ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 152/2006 – giudi- getti di bonifica autorizzati con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o. zio negativo in ordine alla compatibilita` ambientale del proget- n. 2522/2008; to per la realizzazione e gestione di una discarica per rifiuti spe- Considerato che l’istanza, di proroga per la conclusione degli ciali non pericolosi, da realizzarsi nel Comune di Cazzago San interventi di bonifica e` cosı` motivata: Martino (BS), presentato da DRR s.r.l. Divisione Rifiuti e Riciclati; • Settore 2, area di proprieta` dalla societa` Casananda s.r.l., 2. di trasmettere copia del presente decreto a: DRR s.r.l. Divi- in quanto la proprieta` ha concesso, con lettera del 29 giugno sione Rifiuti e Riciclati – Proponente, 2010, l’autorizzazione ad accedere all’area, per procedere agli di informare contestualmente i seguenti soggetti dell’avvenu- interventi di demolizione degli edifici presenti e di bonifica; ta decisione finale e delle modalita` di reperimento della stessa: Bollettino Ufficiale – 3855 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

• Comune di Cazzago San Martino, guasti agli apparati di movimentazione dei reflui; l’intero • Comune di Berlingo, sistema di vasche, sottogrigliati e condotte sia sottoposto a regolare manutenzione e a periodica verifica di tenuta; • Comune di Travagliato f. in sede di a.i.a., e comunque prima di procedere all’utilizzo • Comune di Rovato agronomico dei reflui zootecnici nella configurazione di • Provincia di Brescia, progetto, il proponente adegui il relativo piano operativo • ARPA Lombardia, aziendale – in termini di carico zootecnico e di superficie • Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urba- agraria a disposizione – nei tempi e nei modi previsti dalla nistica; specifica normativa di settore [d.g.r. 8/5868 del 21 novem- bre 2007]; nel caso di indisponibilita` di adeguate superfici 3. di provvedere altresı` alla pubblicazione sul Bollettino Uffi- ciale della Regione Lombardia della sola parte dispositiva del sia proporzionalmente limitato il numero dei capi allevati; presente decreto; g. il trasporto dei liquami, dei mezzi di approvvigionamento in fasedicantieree–aregime–degli animali, sia effettuato 4. di provvedere altresı` alla pubblicazione integrale del pre- utilizzando percorsi esterni ai centri abitati; ove cio non ri- sente provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.- ` sultasse possibile, siano concordati con le Amministrazioni lombardia.it/silvia; comunali interessate specifici itinerari e/o fasce orarie di 5. contro il presente decreto e` proponibile ricorso giurisdizio- transito; nale presso il TAR della Lombardia secondo le modalita` di cui h. si rammenta che: al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero e` ammesso ricorso straordi- nario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni – l’aumento della portata derivata dai pozzi aziendali, ov- dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. vero l’attivazione di nuovi punti di prelievo, sono soggetti a preventiva specifica autorizzazione, e i prelievi stessi Il dirigente: Filippo Dadone devono essere misurati con apposito contatore, secon- [BUR20100145] [5.0.0] do quanto disposto dalla parte terza del d.lgs. 152/06; D.d.s. 1 dicembre 2010 - n. 12441 – per lo stoccaggio delle carcasse dovranno essere instal- Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una late idonee celle di congelamento collocate all’esterno capacita` complessiva di 5.780 capi, in localita` Ca’ Matta nel del perimetro dell’area di allevamento, ferme restando Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Stur- le specifiche disposizioni dell’Autorita` sanitaria; la Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilita` ambientale ai • quadro ambientale: sensi del d.lgs. 152/2006 i. per tutelare il suolo e le acque da inquinanti derivanti da IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA reflui non adeguatamente stabilizzati e igienizzati, o span- VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE dimenti effettuati in periodi agronomicamente non corret- Omissis ti, l’immissione degli animali nelle nuove stalle dovra` essere subordinata alla piena operativita` delle strutture di stoc- Decreta caggio previste dal progetto; 1. di esprimere – ai sensi del d.lgs. 152/2006 – giudizio positivo j. ai fini dell’esercizio dell’impianto nella configurazione di in ordine alla compatibilita` ambientale del progetto di amplia- progetto, il proponente predisponga ed attui – nell’ambito mento dell’allevamento suinicolo, per una capacita` complessi- del piano che sara` parte integrante dell’a.i.a. – azioni di va di 5.780 capi, in localita` Ca’ Matta nel Comune di Cella monitoraggio: Dati (CR), secondo la soluzione progettuale prospettata negli – della soggiacenza della falda e della qualita` delle ac- elaborati depositati dalla proponente Azienda Agricola Sturla que sotterranee in piezometri stabili di tipo aperto, a Luigi, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizio- monte e a valle idrogeologica delle vasche di stoccag- ni, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi gio dei liquami, per verificare l’assenza di contaminazio- provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto ni dovute all’esercizio dell’attivita` zootecnica; la prima stesso: campagna di misure sia eseguita antecedentemente • quadro progettuale e gestionale e fase di costruzione: alla realizzazione delle opere in progetto; a. ai fini dell’approvazione del progetto edilizio, il proponente – delle emissioni in atmosfera, con particolare riguardo ad dettagli esecutivamente, in accordo con il Comune di ammoniaca e metano; si proceda contestualmente, in Cella Dati, l’aspetto delle coperture, le facciate dei ca- fase di esercizio, alla verifica della propagazione degli pannoni, i serramenti, secondo i caratteri estetici propri odori verso i recettori sensibili; delle cascine del Cremonese, secondo quanto contenuto – della pressione sonora ad impianto in esercizio nella nel Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP), configurazione di progetto, con almeno una campagna fermo restando il rispetto dei criteri definiti nelle linee guida di verifica dell’effettiva rispondenza della situazione al «Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale» approvate calcolo previsionale; il funzionamento di pompe e mulini con decreto regionale n. 20109 del 29 dicembre 2005 [Bol- a motore sia ordinariamente limitato al periodo diurno; lettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3º Suppl. Straor- dinario al n. 6 del 10 febbraio 2006]; presupposti e modalita` di conduzione delle suddette a- zioni di monitoraggio saranno definite in sede di a.i.a.; b. preventivamente e/o contestualmente all’ampliamento in progetto, l’attuale intersezione tra la strada SP 87 e la stra- k. ad esito dei risultati dei monitoraggi – validati da ARPA da carraia di accesso all’allevamento dovra` essere riquali- Lombardia e dalla Provincia di Cremona, ed inviati anche ficata al fine di migliorarne le condizioni di sicurezza; le re- al Comune di Cella Dati – il proponente dovra` provvedere lative modalita` saranno concordate con la Provincia di alla eventuale installazione di ulteriori presidi e alla loro co- Cremona in sede di procedura per il rilascio dell’autorizza- stante manutenzione; zione integrata ambientale (a.i.a.); • assetto paesaggistico ed ecosistemico: c. durante la fase di costruzione delle strutture in progetto sia l. il proponente sviluppi, in accordo con il Comune di Cella perseguita la massima limitazione delle emissioni di rumore, Dati – contestualmente alle azioni di cui al precedente gas di scarico e polvere, adottando macchine adeguata- punto a.) – il progetto esecutivo delle opere di mitigazione mente silenziate e le normali cautele previste nella corretta ambientale ed ecosistemica, integrando quanto proposto gestione di un cantiere edile; gli eventuali depositi di mate- nello s.i.a. depositato mediante un doppio filare di pioppo riale dovranno avvenire all’interno del sedime recintato; cipressino e una barriera vegetale costituita da arbusti d. l’immissione dei reflui nelle vasche di maturazione avven- quali il Nocciolo e il Biancospino, in particolare nei settori ga dal basso, per impedire la rottura del «cappello» sulla orientale e meridionale del centro aziendale, al fine di mi- superficie del liquame e limitare la propagazione di odori; nimizzare ulteriormente l’impatto visivo, contrastare le e- si attui inoltre, in fase di esercizio, una periodica verifica missioni di odori e tendere ad un aumento della potenziali- della propagazione di odori verso recettori sensibili, valu- ta` biologica locale; la realizzazione di tali interventi dovra` tando l’opportunita` di intervenire con specifici sistemi di anticipare le opere edili o comunque dovra` essere termi- abbattimento; nata prima della richiesta di agibilita` ; e. al fine di prevenire tracimazioni e` opportuno garantire un m. si suggerisce inoltre di valutare la possibilita` di installare battente di sicurezza delle vasche pari a 30 cm, con l’in- pannelli fotovoltaici sulle nuove coperture, per ridurre l’im- stallazione di sistemi di allarme e controllo automatico che patto dell’aumentato fabbisogno energetico; comandino il blocco delle pompe di mandata del liqua- • ulteriori prescrizioni di dettaglio e MTD: mee–piu` in generale – siano atti a segnalare anomalie o n. eventuali ulteriori prescrizioni di dettaglio – in particolare – 3856 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

finalizzate al maggiore allineamento alle migliori tecniche re la locazione collegata ad un patto di futura vendita, come disponibili (MTD) sul piano progettuale e/o gestionale – po- del resto espressamente previsto dall’art. 43, comma 2, lett. e) tranno essere emesse in sede di autorizzazione integrata della l.r. 4 dicembre 2009, n. 27; ambientale; Considerato che, con l’occasione, si e` altresı` provveduto a 2. la Provincia di Cremona, in qualita` di Autorita` competente una revisione della convenzione tipo al fine di aggiornarla ad al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale del progetto alcune modifiche normative intervenute nel frattempo e per eli- in parola, e il Comune di Cella Dati, sono tenuti a vigilare sul minare alcune incongruenze presenti nell’articolato; rispetto delle prescrizioni di cui al precedente punto 1, cosı` Ritenuto pertanto necessario procedere a una modifica del come recepite nel provvedimento di autorizzazione/approva- bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abi- zione, e a segnalare tempestivamente alla Struttura VIA even- tativi a canone convenzionato, in modo da adeguarlo a quan- tuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del d.lgs. to stabilito nella convenzione tipo; 152/2006; Atteso che, poiche´ l’attuale bando limita l’accesso agli inter- 3. ai sensi dell’art. 26, comma 6, del d.lgs. 152/2006, il proget- venti il cui titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro il to in parola dovra` essere realizzato entro cinque anni dalla data 31 dicembre 2010, appare opportuno posticipare tale termine di pubblicazione del presente provvedimento; di un anno in modo da consentire una maggiore partecipa- 4. di trasmettere copia del presente decreto al proponente zione; Azienda Agricola Sturla Luigi; Ritenuto per quanto sopra di modificare il bando di cui all’al- 5. di informare contestualmente dell’avvenuta decisione fi- legato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione nale, e delle modalita` di reperimento della stessa, il Comune di bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abita- Cella Dati, il Comune di Sospiro, la Provincia di Cremona, e tivi a canone convenzionato», gia` modificato dal decreto ARPA Lombardia; n. 14350 del 22 dicembre 2009; 6. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del- Visti l’allegato A) «Quadro sinottico delle modifiche apporta- la Regione Lombardia della Regione Lombardia della sola par- te» e l’allegato B) «Bando per l’accesso al fondo per la realizza- te dispositiva del presente decreto; zione di servizi abitativi a canone convenzionato», che riportano 7. di provvedere altresı` alla pubblicazione integrale del pre- i documenti cosı` come modificati; sente provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.- Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, nonche´ i provvedimenti organiz- lombardia.it/silvia; zativi della IX legislatura regionale ed in particolare la d.g.r. n. 48 8. di rendere noto che contro il presente decreto e` proponi- del 26 maggio 2010 con la quale, tra l’altro, e` stato affidato al bile ricorso giurisdizionale presso il TAR della Lombardia secondo dott. Paolo Boneschi l’incarico di Dirigente della Struttura Attua- le modalita` di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero e` ammes- zione programmi e strumenti finanziari innovativi della Direzione so ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente en- Generale Casa; tro 60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del pre- Decreta sente atto. Per i motivi espressi in premessa: Il dirigente: Filippo Dadone 1. di approvare le modifiche apportate all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a cano- D.G. Casa ne convenzionato», gia` modificato dal decreto n. 14350 del 22 [BUR20100146] [5.1.2] dicembre 2009, come meglio specificato nell’allegato A) «Qua- D.d.s. 13 dicembre 2010 - n. 13054 dro sinottico delle modifiche apportate» unito a far parte inte- Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 grante e sostanziale del presente atto; «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la realizzazio- 2. di dare atto che al presente provvedimento viene allegata ne di servizi abitativi a canone convenzionato» la versione aggiornata del «Bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato», come IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA meglio specificato nell’allegato B) unito a far parte integrante ATTUAZIONE PROGRAMMI e sostanziale del presente atto; E STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI Vista la l.r. 4 dicembre 2009, n. 27, che riunisce le disposizioni 3. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della legislative regionali in materia di edilizia residenziale pubblica, e Regione Lombardia e sul sito internet della Direzione Generale in particolare gli artt. da 42 a 44 che riportano le disposizioni Casa http://www.casa.regione.lombardia.it. contenute nella l.r. 13 luglio 2007, n. 14 «Innovazioni del sistema Il dirigente della struttura: regionale dell’edilizia residenziale pubblica: disciplina dei servizi Paolo Boneschi abitativi a canone convenzionato»; ——— • ——— Richiamate: • la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008, con cui sono stati approvati lo schema di convenzione tipo per la realizzazione e gestione di interventi destinati a servizi abitativi a canone con- venzionato e i relativi allegati; suballegati A1 «Guida per il con- trollo e la rendicontazione dei costi e delle risorse di progetto», A2 «Guida per il controllo e la rendicontazione dei costi e delle risorse di progetto per aziende che adottano internamente un sistema di contabilita` per commessa industriale – Rendiconta- zionesemplificata»eB«Descrizione tecnica per la realizzazione e la gestione di immobili da adibire a servizi abitativa a canone convenzionato»; • la d.g.r. n. 8/9060 del 4 marzo 2009, con cui sono stati ap- provate modifiche allo schema di convenzione tipo e agli alle- gati approvati con la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008; • la d.g.r. n. 8/9278 dell’8 aprile 2009, con cui sono stati ap- provati i criteri per l’accesso al fondo per la realizzazione di servi- zi abitativi a canone convenzionato; • il decreto del dirigente dell’Unita` Organizzativa Politiche e Interventi per la Casa n. 4223 del 29 aprile 2009 con cui e` stato approvato il bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato; • il decreto del dirigente dell’Unita` Organizzativa Politiche e Interventi per la Casa n. 14350 del 22 dicembre 2009 con cui sono state approvate alcune modifiche al bando per quanto attiene alle modalita` di determinazione dell’agevolazione; Considerato che con d.g.r. n. 9/834 del 24 novembre 2010 lo schema di convenzione e` stato modificato al fine di contempla-

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ALLEGATO A

“Quadro sinottico delle modifiche apportate”

TESTO VIGENTE TESTO MODIFICATO 1. FINALITÀ 1. FINALITÀ Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati da soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla da soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla casa a persone considerate meritevoli del sostegno casa a persone considerate meritevoli del sostegno pubblico. Tali interventi costituiscono servizio abitativo pubblico. Tali interventi costituiscono servizio abitativo nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, ai sensi della nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, ai sensi della l.r. 8 novembre 2007, n. 14 e per gli effetti di cui alla l.r. 11 L.R. 8 novembre 2007, n. 14 4 dicembre 2009, n. 27 marzo 2005, n. 12. “Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica” e per gli effetti di cui alla l.r. 11 marzo 2005, n. 12.

2. ENTE GESTORE 2. ENTE GESTORE Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008 Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008 si è costituito presso Finlombarda SPA il fondo per i servizi si è costituito presso Finlombarda SPA il fondo per i servizi abitativi a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della abitativi a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della l.r. 8 novembre 2007, n. 14. l.r. 8 novembre 2007, n. 14 (ora art. 44 della L.R. n. 27/2009).

3. RISORSE FINANZIARIE 3. RISORSE FINANZIARIE Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e 2010, per la Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e 2010, per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato ammontano complessivamente ad € 14.434.900,00 così ammontano complessivamente ad € 14.434.900,00 così suddivise: suddivise: - anno 2008 € 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto n. H anno 2008 € 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo n. 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo costituito presso Finlombarda SpA ai sensi dell'art. 3 della costituito presso Finlombarda SpA ai sensi dell'art. 3 della L.r. 14/2007; L.r. 14/2007; - anno 2009 € 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB H anno 2009 € 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni 5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni agevolati” agevolati” - anno 2010 € 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB H anno 2010 € 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni 5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni agevolati” agevolati” I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere finanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree finanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE del 6 marzo 2009 in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE del 6 marzo 2009 ed ad approvazione formale del Programma Attuativo ed ad approvazione formale del Programma Attuativo Regionale da parte del MISE; nello specifico, potranno Regionale da parte del MISE; nello specifico, potranno essere utilizzate le risorse destinate alla linea d’azione 2.2.1 essere utilizzate le risorse destinate alla linea d’azione 2.2.1 “Incremento dell’offerta abitativa (esistente e nuova) per la “Incremento dell’offerta abitativa (esistente e nuova) per la migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso modalità migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso modalità finanziarie innovative” del programma suddetto. finanziarie innovative” del programma suddetto.

4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO 4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO Il presente bando viene aperto con la procedura Il presente bando viene aperto con la procedura “valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D. Lgs “valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D. Lgs 123/1998. La scadenza del presente bando è fissata “a 123/1998. La scadenza del presente bando è fissata “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili. sportello” fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili o all’individuazione di diverse modalità di accesso al fondo da parte della Giunta Regionale. Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti pubblici e privati che: pubblici e privati che: - hanno sottoscritto convenzione con Regione Lombardia H hanno sottoscritto convenzione con Regione Lombardia e Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 2 e Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 2 della L.r. 8 novembre 2007, n. 14 e secondo quanto della L.r. 8 novembre 2007, n. 14 43 della L.R. n. 27/2009 definito nella Convenzione tipo approvata con DGR e secondo quanto definito nella Convenzione tipo

Bollettino Ufficiale - 3858 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

8/8456 del 19 novembre 2008 e successivamente approvata con DGR 8/8456 del 19 novembre 2008 e modificata con DGR 8/9060 del 4 marzo 2009. successivamente modificata con DGR 8/9060 del 4 marzo 2009 e DGR 9/834 del 24 novembre 2010 . - hanno sede operativa in Lombardia alla data di H hanno sede operativa in Lombardia alla data di emanazione del presente bando. emanazione del presente bando. - non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di H non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente. vigente. L’insieme di tali requisiti costituisce condizione L’insieme di tali requisiti costituisce condizione indispensabile per l’ammissibilità della domanda. indispensabile per l’ammissibilità della domanda. I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del presente bando, devono fare riferimento a interventi i cui presente bando, devono fare riferimento a interventi i cui lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio 2005 ovvero il lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio 2005 ovvero il cui cui titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e non non oltre il 31 dicembre 2010. oltre il 31 dicembre 2010 2011.

5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO 5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO La domanda di accesso al fondo deve essere corredata La domanda di accesso al fondo deve riguardare interventi da: che rispondano alla logica "cielo - terra" nel caso di locazione permanente e/o temporanea, salvo che lo stesso intervento preveda anche interventi di locazione collegata a un patto di futura vendita ovvero qualora l'amministrazione comunale abbia negoziato con l'operatore la realizzazione di quote di edilizia destinata all'affitto a canone convenzionato all'interno di piani urbanistici attuativi. La domanda deve essere corredata da: 1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e 1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e registrata con Regione Lombardia e Comune competente registrata con Regione Lombardia e Comune competente per territorio unitamente a tutti i suoi allegati; per territorio unitamente a tutti i suoi allegati; 2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui 2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui si intende dare risposta, articolata in categorie di utenza; si intende dare risposta, articolata in categorie di utenza; 3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o 3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o attestazione di inizio lavori o certificazione di agibilità; attestazione di inizio lavori o certificazione di agibilità; 4. piano economico finanziario dell’intervento predisposto 4. piano economico finanziario dell’intervento predisposto secondo la modulistica di cui al punto successivo; secondo la modulistica di cui al punto successivo; 5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di 5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed Istituto di Credito al fine della realizzazione Istituto di Credito al fine della realizzazione dell’investimento dell’investimento ammesso ad agevolazione; ammesso ad agevolazione; 6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 DPR 252 del 6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 DPR 252 del 03/06/1998; 03/06/1998; 7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il 7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il Soggetto Attuatore ed il Comune competente per Soggetto Attuatore ed il Comune competente per territorio; territorio; 8. attestazione, da parte dei competenti uffici del comune 8. attestazione, da parte dei competenti uffici del comune di ______di ______provincia di ______, del prezzo provincia di ______, del prezzo di cessione sul territorio comunale per gli di cessione sul territorio comunale per gli alloggi di edilizia residenziale convenzionale determinato in alloggi di edilizia residenziale convenzionale determinato €/mq; in €/mq; 9. certificato d’iscrizione alla CCIAA; 9. certificato d’iscrizione alla CCIAA; 10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi 10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi del deposito in CCIAA; del deposito in CCIAA; 11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in 11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in corso aggiornata; corso aggiornata; La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme alla modulistica di cui al successivo articolo e corredata di alla modulistica di cui al successivo articolo e corredata di tutte le attestazioni e allegati richiesti. tutte le attestazioni e allegati richiesti. La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale documentazione costituisce elemento di inammissibilità documentazione costituisce elemento di inammissibilità della domanda di accesso al fondo. della domanda di accesso al fondo.

- 3859 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

6. MODULISTICA 6. MODULISTICA La modulistica per la presentazione della domanda di La modulistica per la presentazione della domanda di accesso al fondo per la realizzazione di interventi di SACC accesso al fondo per la realizzazione di interventi di SACC si sostanzierà: si sostanzierà: - domanda di accesso al fondo; - domanda di accesso al fondo; - modello A caratteristiche generali degli interventi; -modello A caratteristiche generali degli interventi; - modello B caratteristiche del contratto di mutuo - modello B caratteristiche del contratto di mutuo sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato; canone convenzionato; - modello C modalità e tempi di realizzazione degli - modello C modalità e tempi di realizzazione degli interventi; interventi; - modello D1 alloggi da assegnare a canone - modello D1 alloggi da assegnare a canone convenzionato; convenzionato anche collegato a un patto di futura vendita; - modello D2 posti letto da assegnare in locazione - modello D2 posti letto da assegnare in locazione temporanea – tipologia a camere; temporanea – tipologia a camere; - modello D3 posti letto da assegnare in locazione - modello D3 posti letto da assegnare in locazione temporanea – tipologia a minialloggi; temporanea – tipologia a minialloggi; - modello D4 posti letto da assegnare in locazione - modello D4 posti letto da assegnare in locazione temporanea – tipologia ad appartamenti; temporanea – tipologia ad appartamenti; - modello E piano economico finanziario dell’intervento e - modello E piano economico finanziario dell’intervento e stima dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al stima dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al fondo regionale. fondo regionale.

Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata a Regione Lombardia utilizzando le modalità di cui al a Regione Lombardia utilizzando le modalità di cui al successivo art. 12. successivo art. 12.

7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO 7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE (SIEG) (DECISIONE 28/11/2005/842/CE) GENERALE (SIEG) (DECISIONE 28/11/2005/842/CE) Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale pubblica, Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale pubblica qualificato come servizio di interesse economico generale sociale, qualificato come servizio di interesse economico (SIEG), il Soggetto Attuatore dichiara di accettare generale (SIEG), il Soggetto Attuatore dichiara di accettare incondizionatamente gli obblighi previsti a tal fine per non incondizionatamente gli obblighi relativi e le modalità di incorrere in situazione di aiuti di stato vietati dalla disciplina calcolo della compensazione, previsti a tal fine per non comunitaria. incorrere in situazione di aiuti di stato vietati dalla disciplina comunitaria.

8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE 8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE Per le finalità di cui all’art. 1 Regione Lombardia, con DGR. Per le finalità di cui all’art. 1 Regione Lombardia, con DGR. n. VIII/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito n. VIII/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito un’agevolazione il cui scopo è la riduzione del tasso un’agevolazione il cui scopo è la riduzione del tasso d’interesse applicato dagli Istituti di Credito sui d’interesse applicato dagli Istituti di Credito sui finanziamenti concessi a fronte di programmi di intervento finanziamenti concessi a fronte di programmi di intervento di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14. di cui all’art. 1 della l.r . 13 luglio 2007, n. 14 42 della L.R. n. L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli 27/2009. interessi da pagare sulla base del piano d’ammortamento L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli del mutuo relativo all’investimento ammesso interessi da pagare sulla base del piano d’ammortamento all’agevolazione e gli interessi relativi al piano di del mutuo relativo all’investimento ammesso ammortamento di un mutuo di uguale importo e durata all’agevolazione e gli interessi relativi al piano di ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al ammortamento di un mutuo di uguale importo e durata tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al il tasso considerato sarà quello vigente alla data di tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il presentazione della domanda. Il valore dell’agevolazione tasso considerato sarà quello vigente alla data di così calcolato sarà attualizzato al tasso di attualizzazione presentazione della domanda. Il valore dell’agevolazione fissato dalla Commissione Europea alla data di così calcolato sarà attualizzato al tasso di attualizzazione presentazione della domanda di accesso al fondo SACC fissato dalla Commissione Europea alla data di in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di presentazione della domanda di accesso al fondo SACC Regione Lombardia . in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di Regione Lombardia. La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al certificato di agibilità delle opere realizzate sarà certificato di agibilità, se successivo, delle opere realizzate

Bollettino Ufficiale - 3860 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010 capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in sarà capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in vigore alla data di presentazione della domanda di vigore alla data di presentazione della domanda di accesso al fondo SACC in formato cartaceo presso gli accesso al fondo SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di Regione Lombardia ) fissato dalla uffici del protocollo di Regione Lombardia) fissato dalla Commissione Europea, per un periodo pari al periodo Commissione Europea, per un periodo pari al periodo intercorrente tra la prima e la seconda erogazione. intercorrente tra la prima e la seconda erogazione. Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo all’investimento ammesso all’agevolazione fosse inferiore all’investimento ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai ai 2 punti percentuali, il contributo sarebbe pari al valore 2 punti percentuali, il contributo sarebbe pari al valore attuale (attualizzato come descritto sopra) dell’intero attuale (attualizzato come descritto sopra) dell’intero ammontare degli interessi del contratto di finanziamento. ammontare degli interessi del contratto di finanziamento. Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia un periodo di preammortamento di due anni e un periodo di preammortamento di due anni e successivamente un piano di ammortamento alla successivamente un piano di ammortamento alla francese (a rata costante) con rate semestrali posticipate. francese (a rata costante) con rate semestrali posticipate. Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero caratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si caratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si considererà un mutuo con le già citate caratteristiche e considererà un mutuo con le già citate caratteristiche e con durata, importo e tasso pari a quelli del finanziamento con durata, importo e tasso pari a quelli del finanziamento relativo all’investimento ammesso ad agevolazione. relativo all’investimento ammesso ad agevolazione. In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto Attuatore dovrà essere massimo l’80% del valore Attuatore dovrà essere massimo l’80% del valore convenzionale dell’alloggio (o dell’investimento) e la convenzionale dell’alloggio (o dell’investimento) e la durata durata non potrà eccedere la durata massima dei trenta non potrà eccedere la durata massima dei trenta anni. anni. Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) è calcolato Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) è calcolato sommando all’eventuale costo dell’area il costo di sommando al costo dell’area il costo di realizzazione realizzazione dell’intervento. Quest’ultimo si ottiene dell’intervento. Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la moltiplicando la superficie commerciale per il costo di superficie commerciale per il costo di realizzazione. Il realizzazione. Il costo di realizzazione al metro quadrato è costo di realizzazione al metro quadrato è definito definito mediante i seguenti costi standard di realizzazione: mediante i seguenti costi standard di realizzazione: - per interventi con inizio lavori a partire dal 1 gennaio 2005 - per interventi con inizio lavori a partire dal 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2007: € 1.250 per ogni metro 2005 e fino al 31 dicembre 2007: € 1.250 per ogni metro quadrato di superficie commerciale dell’alloggio; quadrato di superficie commerciale dell’alloggio; - per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a - per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a partire dal 1 gennaio 2008: € 1.390 per ogni metro partire dal 1 gennaio 2008: € 1.390 per ogni metro quadrato di superficie commerciale alloggio. quadrato di superficie commerciale alloggio. Per superficie commerciale si intende: Per superficie commerciale si intende: - intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori - intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori interni ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se interni ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se confinanti con altro alloggio e/o con parti comuni; al 100% confinanti con altro alloggio e/o con parti comuni; al in ogni altro caso), maggiorata del 50% della superficie dei 100% in ogni altro caso), maggiorata del 50% della balconi e terrazze e del 25% della superficie della cantina, superficie dei balconi e terrazze e del 25% della superficie la comproprietà delle della cantina, la comproprietà delle parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata con una maggiorazione della totale superficie con una maggiorazione della totale superficie commerciale pari al 4%. commerciale pari al 4%. - un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità - un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità abitativa nel caso in cui l’intervento abitativa nel caso in cui l’intervento comprenda la realizzazione di box e posti auto coperti comprenda la realizzazione di box e posti auto coperti. pertinenziali agli alloggi a canone convenzionato. Per realizzazione di alloggi da assegnare in locazione a canone convenzionato, anche collegata a un patto di futura vendita, si intendono appartamenti fino ad un massimo di sei utenti per una superficie commerciale massima di 120 mq. Ai sensi del DM 22/4/2008, i vani abitabili – esclusi quindi i vani accessori quali bagno e cucina – non possono comunque essere superiori a cinque. Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è: Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è: - il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di - il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferimento ovvero deve risultare da atto certo ed essere trasferimento ovvero deve risultare da atto certo ed essere confermato sulla base di una perizia giurata a cura di confermato sulla base di una perizia giurata a c ura di

- 3861 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010 tecnico abilitato; tecnico abilitato . In ogni caso il valore non può essere superiore a quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia del Territorio, da produrre a cura e spese del soggetto attuatore; - il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di - il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferimento nel caso di area assegnata dal Comune al trasferimento nel caso di area assegnata dal Comune al Soggetto Attuatore; Soggetto Attuatore; - il valore praticato dal Comune per la monetizzazione - il valore praticato dal Comune per la monetizzazione degli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è degli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è stata modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, stata modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni. n. 12 e successive modificazioni. Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova costruzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della L.R. costruzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della L.R. 12/2005. 12/2005. Le agevolazioni previste dal presente bando non sono Le agevolazioni previste dal presente bando non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spese. le medesime spese.

9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE 9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone, Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone, che ai sensi dell’art. 2, comma 2 lett. d) della l.r. 14/2007 che ai sensi dell’art. 2, comma 2 lett. d) della l.r . 14/2007 deve essere inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri 43, comma 3, lett. d) della L.R. n. 27/2009 deve essere di realizzazione e gestione dell’immobile e comunque non inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri di essere superiore al 5% del prezzo di cessione fissato a realizzazione e gestione dell’immobile, tenendo conto livello comunale per gli alloggi in edilizia residenziale della redditività dell’investimento, e comunque non essere convenzionata. superiore al 5% del prezzo di cessione fissato a livello comunale per gli alloggi in edilizia residenziale convenzionata. Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere oggetto di revisione annuale in base alle variazioni oggetto di revisione annuale in base alle variazioni dell’indice ISTAT “costo della vita”. dell’indice ISTAT “costo della vita”.

10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO 10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO La destinazione d’uso dell’immobile è di trenta anni e La destinazione d’uso dell’immobile è di trenta anni e viene iscritta sui pubblici registri immobiliari ai fini viene (locazione permanente /temporanea/ collegata a un dell’opponibilità a terzi aventi causa dai titolari. Sono a patto di futura vendita) e le limitazioni alla disponibilità dei carico del Soggetto Attuatore i costi di trascrizione e diritti reali sulle unità immobiliari oggetto dell’intervento rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere deve essere iscritta sui pubblici registri immobiliari ai fini opponibile a chiunque. dell’opponibilità a terzi per la durata di trenta anni ovvero di otto anni nel caso di locazione collegata a un patto di futura vendita. Sono a carico del Soggetto Attuatore i costi di trascrizione e rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere opponibile a chiunque.

11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE 11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire una polizza Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire una polizza fidejussoria, il cui valore sarà pari al valore del contributo fidejussoria, il cui valore sarà pari al valore del contributo erogato, fino al completamento dei lavori di costruzione erogato, fino al completamento dei lavori di costruzione (collaudo finale delle opere realizzate ovvero certificato di (collaudo finale delle o pere realizzate ovvero certificato di agibilità). Negli anni successivi l’importo garantito si ridurrà agibilità). Negli anni successivi l’importo garantito si ridurrà progressivamente di anno in anno, in proporzione al progressivamente di anno in anno, in proporzione al numero di anni residui di vita della convenzione. numero di anni residui di vita della convenzione. Non verrà costituita alcuna polizza nella eventualità che Non verrà costituita alcuna polizza nella eventuali tà che per l’attuazione dell’intervento venga pretesa dal Comune per l’attuazione dell’intervento venga pretesa dal Comune altra polizza assicurativa. In tal caso, quest’ultima dovrà altra polizza assicurativa. In tal caso, quest’ultima dovrà garantire anche l’esatta osservanza di tutte le obbligazioni garantire anche l’esatta osservanza di tutte le obbligazioni previste dalla convenzione dei servizi abitativi a canone previste dalla convenzione dei servizi abitativi a canone convenzionato. convenzionat o. Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire a favore di Regione Lombardia fino all’avvenuta stipulazione dei contratti di locazione degli alloggi e sempre che gli alloggi

Bollettino Ufficiale - 3862 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010

siano provvisti del certificato di agibilità una garanzia fideiussoria aventi le seguenti caratteristiche: - rinuncia al beneficio della preventiva escussione del soggetto attuatore, di cui all’art. 1944 del c.c.; - attivazione a prima richiesta scritta da parte di Regione Lombardia; - impegno a versare le somme richieste, fino alla concorrenza massima dell’importo oggetto della garanzia, entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta; - obbligo del rinnovo automatico per almeno 180 giorni qualora prima della scadenza non sia stata svincolata dagli uffici regionali La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto assicurativo o bancario ed avere durata pari a quella assicurativo o bancario ed avere durata pari a quella della convenzione con rinunzia, da parte del destinatario, della convenzione con rinunzia, da parte del destinatario, all’osservanza dei termini di cui all’art. 1957 c.c., e non all’osservanza dei termini di cui all’art. 1957 c.c., e non potrà essere soggetta, in nessun caso, a revoca da parte potrà essere soggetta, in nessun caso, a revo ca da parte del garante. del garante . Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà costituire causa di recesso del garante, mentre potrà costituire causa di recesso del garante, mentre potrà essere motivo di risoluzione della convenzione in danno essere motivo di risoluzione della convenzione in danno del del Soggetto Attuatore. La polizza verrà svincolata su Soggetto Attuatore. richiesta del Soggetto Attuatore, da Regione Lombardia La polizza verrà svincolata, su richiesta de l Soggetto all’atto della constatazione dell’avvenuta compensazione. Attuatore, da Regione Lombardia all’atto della In luogo della fidejussione di cui al presente articolo il constatazione dell’avvenuta compensazione. Soggetto Attuatore potrà accendere per eguale importo e In luogo della fidejussione di cui al presente articolo Prima per la durata della convenzione ipoteca di grado dello svincolo della garanzia di cui sopra, il Soggetto immediatamente successivo a quello eventualmente Attuatore potrà accendere per eguale importo e può acceso in favore dell’Istituto di credito fondiario che abbia scegliere tra: finanziato l’iniziativa. - la costituzione di una nuova garanzia avente le stesse caratteristiche, di importo pari all’agevolazione di cui ha beneficiato, che si riduca progressivamente di anno in anno, in proporzione al numero di anni residui di vita della convenzione; - ovvero iscrivere a favore di Regione Lombardia per un importo equivalente al finanziamento erogato e a mantenere per la durata della convenzione ipoteca di grado immediatamente successivo a quello eventualmente acceso in favore dell’Istituto di credito fondiario che abbia finanziato l’iniziativa. Prima della scadenza del termine previsto dall’art. 2847 del codice civile, il Soggetto attuatore è pertanto obbligato a rinnovare l’iscrizione per il periodo residuo di vigenza della convenzione.

12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE 12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere presentata via web, pena l’inammissibilità, a Regione presentata via web, pena l’inammissibilità, a Regione Lombardia utilizzando la procedura telematica che sarà Lombardia utilizzando la procedura telematica che sarà resa disponibile, mediante registrazione al Centro Servizi resa disponibile, mediante registrazione al Centro Servizi accessibile dal sito a partire dalle ore 9.30 del giorno 15 accessibile dal sito a partire dalle ore 9.30 del giorno 15 giugno 2009 fino ad esaurimento dei fondi annuali giugno 2009 fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili. disponibili. Il Soggetto Attuatore, una volta completata la Il Soggetto Attuatore, una volta completata la compilazione della domanda, oltre all’invio telematico compilazione della domanda, oltre all’invio telematico della stessa a Regione dovrà, pena inammissibilità, della stessa a Regione dovrà, pena inammissibilità, stampare la domanda di accesso unitamente alla stampare la domanda di accesso unitamente alla modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla in modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla in originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente agli uffici del Protocollo di Regione Lombardia entro e non agli uffici del oltre 10 giorni dall’invio informatico. Protocollo di Regione Lombardia entro e non oltre 10 giorni La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la dall’invio informatico.

- 3863 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010 documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la attestare i contenuti individuati al precedente art. 4. documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a attestare i contenuti individuati al precedente art. 4. mano, presso gli sportelli del protocollo di Regione La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a Lombardia di: mano, presso gli sportelli del protocollo di Regione - Milano Via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 - Protocollo Lombardia di: Generale H Milano Via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 - Protocollo - Bergamo Via XX Settembre, 18/a - Sede Territoriale di Generale Bergamo - H Bergamo Via XX Settembre, 18/a - Sede Territoriale di - Brescia Via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) - Sede Bergamo – Territoriale di Brescia - H Brescia Via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) - Sede - Como Via L. Einaudi, n. 1 - Sede Territoriale di - Como - Territoriale di Brescia - - Cremona Via Dante, 136 - Sede Territoriale di - Cremona H Como Via L. Einaudi, n. 1 - Sede Territoriale di - Como - H Cremona Via Dante, 136 - Sede Territoriale di - Cremona - Lecco C.so Promessi Sposi, 132 - Sede Territoriale di - Lecco- H Lecco C.so Promessi Sposi, 132 - Sede Territoriale di - Legnano Via Cavallotti, 11/13 - Spazio Regione Legnano - Lecco- - Lodi Via Hausmann, 7/11 - Sede Territoriale di Lodi - H Legnano Via Cavallotti, 11/13 - Spazio Regione Legnano - Mantova C.so V. Emanuele, 57 - Sede Territoriale di - Mantova - H Lodi Via Hausmann, 7/11 - Sede Territoriale di Lodi - - Monza P.za Cambiaghi, 3 - Sede Territoriale di Monza - H Mantova C.so V. Emanuele, 57 - Sede Territoriale di H Pavia V.le C. Battisti, 150 - Sede Territoriale di Pavia - Mantova - - Sondrio Via del Gesù, 17 - Sede Territoriale di Sondrio - H Monza P.za Cambiaghi, 3 - Sede Territoriale di Monza - - Varese V.le Belforte, 22 - Sede Territoriale di Varese - H Pavia V.le C. Battisti, 150 - Sede Territoriale di Pavia - nei seguenti orari: H Sondrio Via del Gesù, 17 - Sede Territoriale di Sondrio - lunedì – giovedì dalle 9 alle 12 – dalle 14.30 alle 16.00 H Varese V.le Belforte, 22 - Sede Territoriale di Varese - - venerdì dalle 9 alle 12 nei seguenti orari: - lunedì – giovedì dalle 9 alle 12 – dalle 14.30 alle 16.00 - venerdì dalle 9 alle 12

13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE 13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE Il bando verrà aperto con la procedura “valutativa a Il bando verrà aperto con la procedura “valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D.Lgs 123/1998. sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D.Lgs 123/1998. L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla data di ricevimento della domanda di accesso al fondo, data di ricevimento della domanda di accesso al fondo, con sospensione dei termini nel periodo dal 1 agosto al 31 con sospensione dei termini nel periodo dal 1 agosto al 31 agosto. Regione Lombardia direttamente o tramite l’ente agosto. Regione Lombardia direttamente o tramite l’ente gestore, si riserva, in ogni caso, di chiedere le informazioni gestore, si riserva, in ogni caso, di chiedere le informazioni aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta valutazione delle proposte. In caso di documentazione valutazione delle proposte. In caso di documentazione carente o di richiesta di ulteriori informazioni, tale termine carente o di richiesta di ulteriori informazioni, tale termine decorre dalla data di ricevimento della documentazione decorre dalla data di ricevimento della documentazione integrativa. integrativa. L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi: L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi: - istruttoria tecnico - formale, a cura del responsabile del - istruttoria tecnico - formale, a cura del responsabile del procedimento, finalizzata a verificare i requisiti di procedimento, finalizzata a verificare i requisiti di ammissibilità dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati ammissibilità dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati di cui ai precedenti artt. 4 e 5; di cui ai precedenti art. 4 e 5; - istruttoria tecnico-finanziaria a cura di Finlombarda, - istruttoria tecnico - finanziaria a cura di Finlombarda, soggetto gestore del fondo di cui all’art. 3 della l.r 14/2007, soggetto gestore del fondo di cui all’art. 3 della l.r 14/2007 finalizzata: 44 della L.R.n. 27/2009, finalizzata: 1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di 1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di agevolazione per abbattimento tasso; agevolazione per abbattimento tasso; 2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano 2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano economico finanziario presentato con quanto economico finanziario presentato con quanto previsto dal contratto di mutuo; previsto dal contratto di mutuo; 3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano 3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano economico finanziario dell’intervento; economico finanziario dell’intervento; 4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto 4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto con il livello di “margine utile ragionevole” con il livello di “margine utile ragionevole”

Bollettino Ufficiale - 3864 - Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010 indicato nella DGR n. VIII/8456 del 18 novembre 2008 e indicato nella DGR n. VIII/8456 del 18 novembre 2008 e s.m.i. s.m.i. Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico-finanziaria Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico – solo i progetti che hanno superato le fase di istruttoria finanziaria solo i progetti che hanno superato le fase di tecnico-formale. istruttoria tecnico - formale. Gli esiti dell’istruttoria tecnico - finanziaria verranno Gli esiti dell’istruttoria tecnico - finanziaria verranno rassegnati da Finlombarda al dirigente pro tempore rassegnati da Finlombarda al dirigente pro tempore dell’Unità Organizzativa Politiche ed Interventi per la casa dell’Unità Organizzativa/Struttura ______che procederà all’approvazione delle proposte ammissibili Politiche ed Interventi per la casa che procederà con proprio atto, autorizzando Finlombarda all’erogazione all’approvazione delle proposte ammissibili con proprio dell’agevolazione concessa secondo le modalità stabilite atto, autorizzando Finlombarda all’erogazione al successivo art. 14. dell’agevolazione concessa secondo le modalità stabilite Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai al successivo art. 14. Soggetti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai provvedimento dirigenziale e pubblicato sul sito internet Soggetti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del http// provvedimento dirigenziale e pubblicato sul sito internet http// della Direzione Generale Casa.

14. MODALITÀ DI EROGAZIONE 14. MODALITÀ DI EROGAZIONE L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il 50% a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad 50% a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad inizio lavori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al inizio lavori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al certificato di agibilità delle opere realizzate. certificato di agibilità delle opere realizzate. Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione l’intervento non fosse ancora iniziato l’erogazione l’intervento non fosse ancora iniziato l’erogazione dell’agevolazione avverrà in una fase successiva, previa dell’agevolazione avverrà in una fase successiva, previa richiesta da parte del Soggetto Attuatore corredata da richiesta da parte del Soggetto Attuatore corredata da idonea documentazione attestante l’avvenuto inizio lavori. idonea documentazione attestante l’avvenuto inizio lavori. Analogamente l’erogazione del residuo 50% Analogamente l’erogazione del residuo 50% dell’agevolazione potrà avvenire su richiesta del Soggetto dell’agevolazione potrà avvenire su richiesta del Soggetto Attuatore corredata da idonea documentazione Attuatore corredata da idonea documentazione attestante attestante il collaudo finale delle opere realizzate. il collaudo finale delle opere realizzate e l’agibilità degli alloggi.

15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI 15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i vincoli definiti sia in sede di convenzione che di vincoli definiti sia in sede di convenzione che di concessione dell’agevolazione, nonché nel caso in cui la concessione dell’agevolazione, nonché nel caso in cui la realizzazione sia difforme, nel contenuto e nei risultati, alla realizzazione sia difforme, nel contenuto e nei risultati, alla proposta presentata ed alle dichiarazioni rese. proposta presentata ed alle dichiarazioni rese. I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare all’agevolazione concessa e/o alla realizzazione della all’agevolazione concessa e/o alla realizzazione della proposta, devono dare immediata comunicazione di proposta, devono dare immediata comunicazione di rinuncia a Regione Lombardia che provvederà ad rinuncia a Regione Lombardia che provvederà ad adottare il relativo provvedimento di revoca. Qualora adottare il relativo provvedimento di revoca. Qualora l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto attuatore l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto attuatore dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione del dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta incrementata da un interesse pari al tasso ufficiale di incrementata da un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data dell’ordinativo di pagamento. dell’ordinativo di pagamento.

16. DISPOSIZIONI FINALI 16. DISPOSIZIONI FINALI Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo approvato con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008 e approvato con DGR 8/8456 del 19 novembre 2008 e successivamente modificato con DGR 8/9060 del 4 marzo successivamente modificato con DGR 8/9060 del 4 marzo 2009. 2009 e DGR 9/834 del 24 novembre 2010. I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente bando verranno utilizzati ai sensi del d.lgs. 196/2003, bando verranno utilizzati ai sensi del D.Lgs. 196/2003, esclusivamente per le finalità relative allo specifico esclusivamente per le finalità relative allo specifico

- 3865 - Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 – 20 dicembre 2010 procedimento secondo le modalità previste dalle leggi e procedimento secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamento vigenti. dai regolamento vigenti. Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi vigenti in materia. vigenti in materia. Si richiama l’attenzione del Soggetto attuatore sul rispetto della normativa antimafia e in particolare a quanto previsto dalla legge 13 agosto 2010 n.136 recante "Piano straordinario contro le mafie, nonché la delega al Governo in materia antimafia". Responsabile del procedimento di cui al presente bando Responsabile del procedimento di cui al presente bando e e delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro- delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro – tempore dell’Unità Organizzativa Politiche ed Interventi per tempore dell’Unità Organizzativa/Struttura ______la Casa della Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche Politiche ed Intervent i per la Casa della Direzione Generale – Regione Lombardia, con sede in via Taramelli, 12 – Casa e Opere Pubbliche – Regione Lombardia, con sede 20124 Milano. in via ______Taramelli, 12 – 20124 Milano. Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli adempimenti ad esso collegati potrà essere richiesta a: adempimenti ad esso collegati potrà essere richiesta al Pellegatta Antonella posta elettronica: seguente indirizzo di Pellegatta Antonella posta elettronica: [email protected] [email protected] ovvero telefonando al n. telefono 02/6765.6130 telefono 02/6765.2521 o ai riferimenti presenti sul sito Giacalone Edith posta elettronica: www.casa.regione.lombardia.it o contattando Giaca lone [email protected] Edith posta elettronica: [email protected] telefono 02/6765.2818 telefono 02/6765.2818 Finlombarda telefono 02/760441 Finlombarda telefono 02/760441 Titolari del trattamento dei dati sono: - La Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del Titolari del trattamento dei dati sono: Presidente pro-tempore –via Filzi, 22 – 20124 – Milano; - La Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del - Finlombarda SpA, nella persona del Presidente pro- Presidente pro-tempore –via Filzi, 22 – 20124 – Milano; tempore – P.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano. - Finlombarda SpA, nella persona del Presidente pro- Responsabili del trattamento dei dati sono: tempore – P.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano. - Per Regione Lombardia, il Direttore Generale pro-tempore Responsabili del trattamento dei dati sono: della Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche –via - Per Regione Lombardia, il Direttore Generale pro- Taramelli, 12 – 20124 – Milano ; tempore della Direzione Generale Casa e Opere - Per Finlombarda SpA, il Direttore Generale pro-tempore – Pubbliche –via Taramelli, 12 – 20124 – Milano; P.za Belgioioso, 2 – 20121 - Milano - Per Finlombarda SpA, il Direttore Generale pro-tempore – P.za Belgioioso, 2 – 20121 - Milano

– 3866 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

ALLEGATO B) L’insieme di tali requisiti costituisce condizione indispensabile BANDO PER L’ACCESSO AL FONDO PER LA REALIZZAZIONE per l’ammissibilita` della domanda. DI SERVIZI ABITATITIVI A CANONE CONVENZIONATO I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del pre- sente bando, devono fare riferimento a interventi i cui lavori INDICE siano iniziati a partire dal 1º gennaio 2005 ovvero il cui titolo 1. Finalita` abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e non oltre il 31 2. Ente Gestore dicembre 2011. 3. Risorse Finanziarie 5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO 4. Chi puo` accedere la Fondo La domanda di accesso al fondo deve riguardare interventi 5. Contenuti della domanda di accesso al Fondo che rispondano alla logica «cielo-terra» nel caso di locazione 6. Modulistica permanente e/o temporanea, salvo che lo stesso intervento 7. Obblighi di Servizio di Interesse Economico Generale (SIEG) preveda anche interventi di locazione collegata a un patto di (Decisione 28 novembre 2005/842/CE) futura vendita ovvero qualora l’amministrazione comunale ab- 8. Modalita` di determinazione dell’agevolazione bia negoziato con l’operatore la realizzazione di quote di edili- 9. Modalita` di determinazione del canone zia destinata all’affitto a canone convenzionato all’interno di piani urbanistici attuativi. La domanda deve essere corredata 10. Durata del servizio abitativo da: 11. Obblighi del Soggetto Attuatore 1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e registrata 12. Modalita` e termini di presentazione delle proposte con Regione Lombardia e Comune competente per terri- 13. Valutazione delle proposte torio unitamente a tutti i suoi allegati; 14. Modalita` di erogazione 2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui si 15. Rinunce, revoche e sanzioni intende dare risposta, articolata in categorie di utenza; 16. Disposizioni finali 3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o at- testazione di inizio lavori o certificazione di agibilita` ; 1. FINALITA` 4. piano economico-finanziario dell’intervento predisposto Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati da secondo la modulistica di cui al punto successivo; soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla casa a per- 5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di sone considerate meritevoli del sostegno pubblico. Tali interven- ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed Isti- ti costituiscono servizio abitativo nell’ambito dell’edilizia residen- tuto di Credito al fine della realizzazione dell’investimento ziale pubblica, ai sensi della l.r. 4 dicembre 2009, n. 27 «Testo ammesso ad agevolazione; unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pub- 6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 d.P.R. 252 del 3 blica» e per gli effetti di cui alla l.r. 11 marzo 2005, n. 12. giugno 1998; 2. ENTE GESTORE 7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008 si e` Soggetto Attuatore ed il Comune competente per territo- costituito presso Finlombarda S.p.A. il fondo per i servizi abitativi rio; a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della l.r. 8 novembre 8. attestazione, da parte dei competenti uffici del Comune 2007, n. 14 (ora art. 44 della l.r. n. 27/2009). di ...... Provincia di ...... , del prezzo di cessione sul territorio comunale per gli alloggi di edilizia 3. RISORSE FINANZIARIE residenziale convenzionale determinato in C/mq; Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e 2010, per la realizzazio- 9. certificato d’iscrizione alla CCIAA; ne di servizi abitativi a canone convenzionato ammontano complessivamente ad C 14.434.900,00 cosı` suddivise: 10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi del deposito in CCIAA; • anno 2008 C 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto n. 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo costituito presso 11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in cor- Finlombarda S.p.A. ai sensi dell’art. 3 della l.r. 14/2007; so aggiornata. La domanda di accesso al fondo dovra` essere conforme alla • anno 2009 C 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393 modulistica di cui al successivo articolo e corredata di tutte le capitolo 7145 «Alloggi in locazione a canoni agevolati»; attestazioni e allegati richiesti. • anno 2010 C 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393 La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale docu- capitolo 7145 «Alloggi in locazione a canoni agevolati». mentazione costituisce elemento di inammissibilita` della do- I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere fi- manda di accesso al fondo. nanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree Sottoutiliz- zate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione in Gazzetta 6. MODULISTICA Ufficiale della delibera CIPE del 6 marzo 2009 ed ad approvazio- La modulistica per la presentazione della domanda di acces- ne formale del Programma Attuativo Regionale da parte del so al fondo per la realizzazione di interventi di SACC si sostan- MISE; nello specifico, potranno essere utilizzate le risorse destina- ziera` : te alla linea d’azione 2.2.1 «Incremento dell’offerta abitativa (e- – domanda di accesso al fondo; sistente e nuova) per la migliore vivibilita` nelle aree urbane at- – modello A caratteristiche generali degli interventi; traverso modalita` finanziarie innovative» del programma sud- detto. – modello B caratteristiche del contratto di mutuo sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzio- 4. CHI PUO` ACCEDERE AL FONDO nato; Il presente bando viene aperto con la procedura «valutativa – modello C modalita` e tempi di realizzazione degli interventi; a sportello» di cui al comma 3 art. 5 del d.lgs. 123/1998. La sca- – modello D1 alloggi da assegnare a canone convenzionato denza del presente bando e` fissata «a sportello» fino ad esauri- anche collegato a un patto di futura vendita; mento dei fondi annuali disponibili o all’individuazione di diverse – modello D2 posti letto da assegnare in locazione tempora- modalita` di accesso al fondo da parte della Giunta regionale. nea – tipologia a camere; Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti pub- – modello D3 posti letto da assegnare in locazione tempora- blici e privati che: nea – tipologia a minialloggi; • hanno sottoscritto convenzione con Regione Lombardia e – modello D4 posti letto da assegnare in locazione tempora- Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 43 della nea – tipologia ad appartamenti; l.r. n. 27/2009 e secondo quanto definito nella Convenzione tipo approvata con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008 e – modello E piano economico-finanziario dell’intervento e sti- successivamente modificata con d.g.r. 8/9060 del 4 marzo ma dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al fon- 2009 e d.g.r. 9/834 del 24 novembre 2010; do regionale. • hanno sede operativa in Lombardia alla data di emanazio- Tutta la documentazione sopraddetta dovra` essere inviata a ne del presente bando; Regione Lombardia utilizzando le modalita` di cui al successivo art. 12. • non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di am- ministrazione controllata, di concordato preventivo o in 7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa (SIEG) (DECISIONE 28 NOVEMBRE 2005/842/CE) vigente. Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale sociale, quali- Bollettino Ufficiale – 3867 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

ficato come servizio di interesse economico generale (SIEG), il – il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferi- Soggetto Attuatore dichiara di accettare incondizionatamente mento. In ogni caso il valore non puo` essere superiore a gli obblighi relativi e le modalita` di calcolo della compensazio- quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia del Territorio, da ne, previsti a tal fine per non incorrere in situazione di aiuti di produrre a cura e spese del soggetto attuatore; Stato vietati dalla disciplina comunitaria. – il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di tra- 8. MODALITA` DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE sferimento nel caso di area assegnata dal Comune al Sog- getto Attuatore; Per le finalita` di cui all’art. 1 Regione Lombardia, con d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito un’agevolazione il – il valore praticato dal Comune per la monetizzazione degli cui scopo e` la riduzione del tasso d’interesse applicato dagli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso e` stata Istituti di Credito sui finanziamenti concessi a fronte di program- modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e mi di intervento di cui all’art. 42 della l.r. n. 27/2009. successive modificazioni. L’agevolazione sara` calcolata come differenza tra gli interessi Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova co- da pagare sulla base del piano d’ammortamento del mutuo struzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della l.r. 12/2005. relativo all’investimento ammesso all’agevolazione e gli interessi Le agevolazioni previste dal presente bando non sono cumu- relativi al piano di ammortamento di un mutuo di uguale impor- labili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesi- to e durata ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispet- me spese. to al tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il 9. MODALITA` DI DETERMINAZIONE DEL CANONE tasso considerato sara` quello vigente alla data di presentazione Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone, che della domanda. Il valore dell’agevolazione cosı calcolato sara ` ` ai sensi dell’art. 43, comma 3, lett. d) della l.r. n. 27/2009 deve attualizzato al tasso di attualizzazione fissato dalla Commissione essere inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri di realizza- Europea alla data di presentazione della domanda di accesso zione e gestione dell’immobile, tenendo conto della redditivita` al fondo SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocol- dell’investimento, e comunque non essere superiore al 5% del lo di Regione Lombardia. prezzo di cessione fissato a livello comunale per gli alloggi in La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al edilizia residenziale convenzionata. certificato di agibilita` , se successivo, delle opere realizzate sara` Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovra` essere capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in vigore alla oggetto di revisione annuale in base alle variazioni dell’indice data di presentazione della domanda di accesso al fondo ISTAT «costo della vita». SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di Re- gione Lombardia) fissato dalla Commissione Europea, per un 10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO periodo pari al periodo intercorrente tra la prima e la seconda La destinazione d’uso dell’immobile (locazione permanente / erogazione. temporanea / collegata a un patto di futura vendita) e le limita- Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo all’investimento zioni alla disponibilita` dei diritti reali sulle unita` immobiliari ogget- ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai 2 punti percentuali, to dell’intervento deve essere iscritta sui pubblici registri immobi- il contributo sarebbe pari al valore attuale (attualizzato come liari ai fini dell’opponibilita` a terzi per la durata di trenta anni descritto sopra) dell’intero ammontare degli interessi del con- ovvero di otto anni nel caso di locazione collegata a un patto tratto di finanziamento. di futura vendita. Sono a carico del Soggetto Attuatore i costi di trascrizione e rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia un opponibile a chiunque. periodo di preammortamento di due anni e successivamente un piano di ammortamento alla francese (a rata costante) con 11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE rate semestrali posticipate. Il Soggetto Attuatore e` obbligato a costituire a favore di Re- Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero ca- gione Lombardia fino all’avvenuta stipulazione dei contratti di ratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si conside- locazione degli alloggi e sempre che gli alloggi siano provvisti rera` un mutuo con le gia` citate caratteristiche e con durata, del certificato di agibilita` una garanzia fideiussoria aventi le se- importo e tasso pari a quelli del finanziamento relativo all’investi- guenti caratteristiche: mento ammesso ad agevolazione. – rinuncia al beneficio della preventiva escussione del sog- In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto Attuatore getto attuatore, di cui all’art. 1944 del c.c.; dovra` essere massimo l’80% del valore convenzionale dell’allog- – attivazione a prima richiesta scritta da parte di Regione gio (o dell’investimento) e la durata non potra` eccedere la du- Lombardia; rata massima dei trenta anni. – impegno a versare le somme richieste, fino alla concorren- Il costo totale dell’investimento e` calcolato sommando all’e- za massima dell’importo oggetto della garanzia, entro 15 ventuale costo dell’area il costo di realizzazione dell’intervento. giorni dal ricevimento della richiesta; Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la superficie commerciale – obbligo del rinnovo automatico per almeno 180 giorni qua- per i seguenti costi standard di realizzazione: lora prima della scadenza non sia stata svincolata dagli uf- – per interventi con inizio lavori a partire dal 1º gennaio 2005 fici regionali. e fino al 31 dicembre 2007: C 1.250 per ogni metro quadra- La polizza dovra` essere rilasciata da primario istituto assicurati- to di superficie commerciale dell’alloggio; vo o bancario. – per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a parti- Il mancato pagamento del premio di polizza non potra` costi- re dal 1º gennaio 2008: C 1.390 per ogni metro quadrato di tuire causa di recesso del garante, mentre potra` essere motivo superficie commerciale alloggio. di risoluzione della convenzione in danno del Soggetto Attua- Per superficie commerciale si intende: tore. – intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori interni Prima dello svincolo della garanzia di cui sopra, il Soggetto ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se confinanti con Attuatore puo` scegliere tra: altro alloggio e/o con parti comuni; al 100% in ogni altro – la costituzione di una nuova garanzia avente le stesse ca- caso), maggiorata del 50% della superficie dei balconi e ratteristiche, di importo pari all’agevolazione di cui ha be- terrazze e del 25% della superficie della cantina, la compro- neficiato, che si riduca progressivamente di anno in anno, prieta` delle parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene in proporzione al numero di anni residui di vita della con- valutata con una maggiorazione della totale superficie venzione; commerciale pari al 4%; – ovvero iscrivere a favore di Regione Lombardia per un im- –unbonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unita` porto equivalente al finanziamento erogato e a mantenere abitativa nel caso in cui l’intervento comprenda la realizza- per la durata della convenzione ipoteca di grado immedia- zione di box e posti auto coperti pertinenziali agli alloggi a tamente successivo a quello eventualmente acceso in fa- canone convenzionato. vore dell’Istituto di credito fondiario che abbia finanziato l’iniziativa. Per realizzazione di alloggi da assegnare in locazione a cano- ne convenzionato, anche collegata a un patto di futura vendi- Prima della scadenza del termine previsto dall’art. 2847 del ta, si intendono appartamenti fino ad un massimo di sei utenti codice civile, il Soggetto attuatore e` pertanto obbligato a rin- per una superficie commerciale massima di 120 mq. Ai sensi del novare l’iscrizione per il periodo residuo di vigenza della con- d.m. 22 aprile 2008, i vani abitabili – esclusi quindi i vani accessori venzione. quali bagno e cucina – non possono comunque essere superiori 12. MODALITA` E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE a cinque. La domanda di accesso al Fondo SACC dovra` essere presen- Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento e` : tata via web, pena l’inammissibilita` , a Regione Lombardia utiliz- – 3868 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 zando la procedura telematica che sara` resa disponibile, me- Il risultato finale della valutazione verra` comunicato ai Sog- diante registrazione al Centro Servizi accessibile dal sito a partire getti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del provvedi- dalle ore 9.30 del giorno 15 giugno 2009 fino ad esaurimento mento dirigenziale e pubblicato sul sito internet della Direzione dei fondi annuali disponibili. Generale Casa. Il Soggetto Attuatore, una volta completata la compilazione 14. MODALITA` DI EROGAZIONE della domanda, oltre all’invio telematico della stessa a Regione L’agevolazione sara` erogata al Soggetto Attuatore per il 50% dovra` , pena inammissibilita` , stampare la domanda di accesso a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad inizio la- unitamente alla modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscri- vori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al certificato verla in originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamen- di agibilita` delle opere realizzate. te agli uffici del Protocollo di Regione Lombardia entro e non oltre 10 giorni dall’invio informatico. Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione l’inter- vento non fosse ancora iniziato l’erogazione dell’agevolazione La domanda di accesso dovra` essere corredata di tutta la avverra` in una fase successiva, previa richiesta da parte del documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad attestare i Soggetto Attuatore corredata da idonea documentazione at- contenuti individuati al precedente art. 4. testante l’avvenuto inizio lavori. La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a Analogamente l’erogazione del residuo 50% dell’agevolazio- mano, presso gli sportelli del protocollo di Regione Lombardia ne potra` avvenire su richiesta del Soggetto Attuatore corredata di: da idonea documentazione attestante il collaudo finale delle • Milano via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 opere realizzate e l’agibilita` degli alloggi. Protocollo Generale; 15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI • Bergamo via XX Settembre, 18/a L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente Sede Territoriale di Bergamo; qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i vin- • Brescia via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) coli definiti sia in sede di convenzione che di concessione dell’a- Sede Territoriale di Brescia; gevolazione, nonche´ nel caso in cui la realizzazione sia difforme, • Como via L. Einaudi, n. 1 – Sede Territoriale di Como; nel contenuto e nei risultati, alla proposta presentata ed alle • Cremona via Dante, 136 – Sede Territoriale di Cremona; dichiarazioni rese. • Lecco c.so Promessi Sposi, 132 – Sede Territoriale di Lecco; I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare all’agevola- • Legnano via Cavallotti, 11/13 – Spazio Regione Legnano; zione concessa e/o alla realizzazione della proposta, devono dare immediata comunicazione di rinuncia a Regione Lombar- • Lodi via Hausmann, 7/11 – Sede Territoriale di Lodi; dia che provvedera` ad adottare il relativo provvedimento di • Mantova c.so V. Emanuele, 57 – Sede Territoriale di Man- revoca. Qualora l’agevolazione sia gia` stata erogata, il Sogget- tova; to attuatore dovra` restituire, entro 30 giorni dalla comunicazio- • Monza p.za Cambiaghi,3–SedeTerritoriale di Monza; ne del provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta incre- • Pavia v.le C. Battisti, 150 – Sede Territoriale di Pavia; mentata da un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data dell’ordinativo di pa- • Sondrio via del Gesu`, 17 – Sede Territoriale di Sondrio; gamento. • Varese v.le Belforte, 22 – Sede Territoriale di Varese; 16. DISPOSIZIONI FINALI nei seguenti orari: Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto – lunedı`-giovedı` dalle 9.00 alle 12.00 – dalle 14.30 alle 16.00; Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo approvato – venerdı` dalle 9.00 alle 12.00. con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008, successivamente modi- 13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE ficato con d.g.r. 8/9060 del 4 marzo 2009 e d.g.r. 9/834 del 24 novembre 2010. Il bando verra` aperto con la procedura «valutativa a sportel- lo» di cui al comma 3 art. 5 del d.lgs. 123/1998. I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente bando verranno utilizzati ai sensi del d.lgs. 196/2003, esclusiva- L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverra` secondo mente per le finalita` relative allo specifico procedimento secon- l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla do le modalita` previste dalle leggi e dai regolamento vigenti. data di ricevimento della domanda di accesso al fondo, con sospensione dei termini nel periodo dall’1 agosto al 31 agosto. Le dichiarazioni mendaci, le falsita` negli atti, e l’uso di atti falsi Regione Lombardia direttamente o tramite l’ente gestore, si ri- sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi vigenti in serva, in ogni caso, di chiedere le informazioni aggiuntive che materia. si rendessero necessarie per la corretta valutazione delle propo- Si richiama l’attenzione del Soggetto attuatore sul rispetto del- ste. In caso di documentazione carente o di richiesta di ulteriori la normativa antimafia e in particolare a quanto previsto dalla informazioni, tale termine decorre dalla data di ricevimento del- legge 13 agosto 2010 n. 136 recante «Piano straordinario contro la documentazione integrativa. le mafie, nonche´ la delega al Governo in materia antimafia». L’istruttoria si articolera` nelle seguenti fasi: Responsabile del procedimento di cui al presente bando e – istruttoria tecnico-formale, a cura del responsabile del pro- delle procedure ad esso conseguenti e` il dirigente pro-tempore cedimento, finalizzata a verificare i requisiti di ammissibilita` dell’Unita` Organizzativa/Struttura ...... della dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati di cui ai pre- Direzione Generale Casa – Regione Lombardia, con sede in via cedenti artt.4e5; ...... – 20124 Milano. – istruttoria tecnico-finanziaria a cura di Finlombarda, sogget- Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli adempimenti to gestore del fondo di cui all’art. 44 della l.r. n. 27/2009, ad esso collegati potra` essere richiesta al seguente indirizzo di finalizzata: posta elettronica: [email protected] ovvero telefonan- do al n. 02/6765.2521 o ai riferimenti presenti sul sito www.casa.- 1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di regione.lombardia.it o contattando Finlombarda tel. 02/760441. agevolazione per abbattimento tasso; Titolari del trattamento dei dati sono: 2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano economico finanziario presentato con quanto previsto • la Giunta regionale della Lombardia, nella persona del Pre- dal contratto di mutuo; sidente pro-tempore – via Filzi, 22 – 20124 – Milano; 3. ad una verifica di congruita` dei costi riportati nel piano • Finlombarda S.p.A., nella persona del Presidente pro-tem- economico finanziario dell’intervento; pore –p.zaBelgioioso,2–20121–Milano. 4. al calcolo della redditivita` dell’intervento e al raffronto Responsabili del trattamento dei dati sono: con il livello di «margine utile ragionevole» indicato nella • per Regione Lombardia, il Direttore Generale pro-tempore d.g.r. n. 8/8456 del 18 novembre 2008 e s.m.i. della Direzione Generale Casa; Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico-finanziaria • per Finlombarda S.p.A., il Direttore Generale pro-tempore – solo i progetti che hanno superato le fase di istruttoria tecnico- p.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano. formale. Gli esiti dell’istruttoria tecnico-finanziaria verranno rassegnati da Finlombarda al dirigente pro-tempore dell’Unita` Organizzati- D.G. Cultura va/Struttura ...... che procedera` [BUR20100147] [3.5.0] all’approvazione delle proposte ammissibili con proprio atto, D.d.s. 20 ottobre 2010 - n. 10611 autorizzando Finlombarda all’erogazione dell’agevolazione Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi concessa secondo le modalita` stabilite al successivo art. 14. in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 – Anno Bollettino Ufficiale – 3869 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

2010 – D.d.s. 9 febbraio 2010, n. 976 – Assunzione dell’impegno l’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 – Bilancio per una cifra complessiva di C 140.000,00; 2010 e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00 Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno per un im- porto pari a C 140.000,00 a valere sulla UPB 2.3.2.2.59, cap. 2021 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA e alla liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% della somma, MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI pari a C 105.000,00, come stabilito dal citato bando; Vista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblio- Vista la legge regionale di contabilita` del 31 marzo 1978, n. 34 teche e archivi storici di enti locali o di interesse locale», e in e successive modifiche e integrazioni, nonche´ il regolamento di particolare l’art. 26; contabilita` e la legge regionale di approvazione del bilancio Richiamata la d.g.r. del 3 febbraio 2010 n. 11159 «Programma dell’anno in corso; regionale triennale 2010-2012 in materia di biblioteche e archivi Accertata la disponibilita` di competenza e di cassa del capi- storici di enti locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della tolo di bilancio in corso, al quale imputare le spese da pagarsi; l.r. 14 dicembre 1985, n. 81»; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali Vista la relazione dell’istruttoria agli atti presso la Struttura Mu- in materia di organizzazione e personale», nonche´ i provvedi- sei, biblioteche, archivi, che sintetizza le attivita` svolte dal nu- menti organizzativi della IX legislatura; cleo di valutazione, individuato con decreto del 9 febbraio 2010 Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra n. 976 e composto da funzionari regionali della Struttura Musei, nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- biblioteche, archivi, P.o. Archivi storici e portale lombardia beni bilita` dei flussi finanziari); culturali; Decreta Ritenuto di procedere all’approvazione della graduatoria de- 1. di approvare la graduatoria degli interventi nonche´ le rela- gli interventi, formulate in base alle attivita` istruttorie effettuate tive assegnazioni, formulate in base alle attivita` istruttorie effet- dal nucleo di valutazione, comprendenti i progetti non ammessi tuate dal nucleo di valutazione di cui al decreto n. 976, cosı` all’istruttoria, i progetti ammessi ma non finanziabili per manca- come specificati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale to raggiungimento del punteggio, i progetti che hanno ottenu- del presente atto, per una cifra complessiva di C 140.000,00; to una valutazione pari o superiore a 50 punti ammessi alle rela- 2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tive assegnazioni di cofinanziamento, cosı` come specificati nel- tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati;

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3 BANDO ARCHIVI STORICI 2010 – L.R. 81/85 – IMPEGNO E AC- 37242 2.3.2.2.59.2021 105.000 0 0 CONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI BANDO ARCHIVI STORICI 2010 – L.R. 81/85 – IMPEGNO E SAL- 37246 2.3.2.2.59.2021 35.000 0 0 DO 25% CONTRIBUTI ASSEGNATI

3. di liquidare: Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare BANDO ARCHIVI STORICI 2010 – L.R. 81/85 – IMPEGNO E AC- 37242 2.3.2.2.59.2021 2010/0/0 105.000,00 CONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI

Cod. Benef. Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA Indirizzo Ruolo 37242 BANDO ARCHIVI STORICI 2010 – L.R. 81/85 – IMPEGNO E ACCONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente 2. Censimenti e guide tematiche o settoriali. atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; Sotto il profilo generale dell’ammissibilita` sono stati considerati 5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allega- i seguenti requisiti obbligatori: tipologia dei beneficiari, presen- to A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della tazione della domanda nei termini, adozione di specifiche de- Regione Lombardia, nonche´ sui siti web istituzionali della Regio- scrittive in linea con gli standard vigenti, applicativi informatici ne Lombardia. che producano dati allineati ai tracciati dei software regionali, Il dirigente della Struttura completezza della documentazione, cofinanziamento pari al- Musei, Biblioteche, Archivi: meno al 30% del costo totale del progetto, rispetto delle soglie minima e massima per il costo totale del progetto (7.000- Claudio Gamba 40.000). ———•——— Delle 75 domande pervenute, 65 sono state tutte ritenute am- ALLEGATO A missibili (6 progetti di censimenti e guide tematiche e n. 59 pro- Relazione sull’istruttoria e gli esiti del Bando per la realizzazione getti di riordino e inventariazione). Otto domande sono state di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici (l.r. escluse per le motivazioni previste dal bando e due sono state 14 dicembre 1985, n. 81) – Anno 2010, approvato con d.d.s. 9 escluse perche´ non inviate on-line. febbraio 2010, n. 976, pubbl. in Bollettino Ufficiale della Regione Nella valutazione sono stati applicati i sottoindicati criteri pre- Lombardia S.O. n. 8 del 22 febbraio 2010 visti dal bando La presente graduatoria e` deliberata in attuazione della l.r. Elementi di valutazione Punteggio 14 dicembre 1981, n. 85, che assegna alla Regione il compito Integrazione con altri beni culturali Da0a20 di «promuovere direttamente gli interventi concernenti le biblio- Si intendono gli interventi su complessi ar- 0 teche e archivi storici di enti locali o di interesse locali», e della chivistici in grado di produrre testimonian- l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 concernente funzioni e compiti della re- 10 nel caso di collezioni/ ze relative ad altri beni culturali oggetto raccolte o fondi foto- gione nell’ambito della conservazione, gestione, promozione e di catalogazione in ambito SIRBeC (es. ar- grafici in corso di ca- valorizzazione dei beni culturali e della l.r. 10 marzo 2009, n. 4 e chivi di musei, di architetture, serie carta- talogazione cee di fondi fotografici ecc.) in part. l’art. 3 (modifiche alla l.r. 81/85). 20 nel caso di collezioni/ La d.g.r. 3 febbraio 2010 n. 11159 «Programma regionale trien- Tali beni e lo stato della catalogazione andranno puntualmente illustrati nel do- raccolte o fondi foto- nale 2010-2012 in materia di biblioteche e archivi storici di enti cumento di progetto grafici gia` catalogati locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14 dicem- Sviluppo della gestione associata e di si- Da0a20 bre 1985, n. 81» (a seguito di parere della commissione consilia- stema re), interviene anche sullo sviluppo degli archivi storici di perti- 0 nenza degli enti locali. Si intende valutare l’effettivo utilizzo per il 5 nel caso di associa- progetto presentato di risorse finanziarie, zioni comprendenti Su queste basi la D.G. Cultura ha pubblicato, per l’anno 2010, organizzative, tecnologiche in forma coo- sino a tre enti un bando «Approvazione del bando per la realizzazione di inter- perativa, sistemica o di rete. L’adesione a sistemi e/o reti di cooperazione deve es- 10 nel caso di 4 o piu` venti in materia di valorizzazione degli archivi storici» anno 2010 enti (d.d.s. 9 febbraio 2010, n. 976). sere formalizzata e documentata 20 nel caso di comunita` Tipologie di intervento montane, province o 1. Riordino e inventariazione informatizzata degli archivi stori- altri soggetti per pro- ci attraverso il software Sesamo getti d’area – 3870 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

fotografici ecc.), la cui documentazione e` presente nell’archi- Elementi di valutazione Punteggio vio storico; se detti beni sono in corso di catalogazione 10 punti, Prosecuzione e completamento di inter- Da0a10 se sono gia` stati catalogati 20 punti. venti pluriennali 0 progetto nuovo Per la voce «Sviluppo della gestione associata» sono stati Si intende riferirsi a progetti che abbiano 5 progetti in corso e re- assegnati: 5 punti ai soggetti associati sino a 3 enti; 10 punti sino gia` fruito di contributi regionali e siano sta- golarmente realizzati a4opiu` enti; 20 punti per comunita` montane, province o altri ti correttamente realizzati per le fasi pre- soggetti per progetti d’area. viste 10 progetti in via di completamento Per la voce «Prosecuzione e completamento di interventi» Quota di cofinanziamento eccedente la Da0a20 sono stati assegnati: 5 punti per i progetti gia` avviati negli anni soglia minima richiesta 0 equivalente al mini- precedenti e regolarmente realizzati e 10 punti per quelli il cui Si ricorda che l’impegno al cofinanzia- mo o fino al 5% ec- completamento e` previsto nel corrente 2010 o al massimo nel mento per la soglia minima prevista e` cedente la soglia mi- prossimo 2011. condizione necessaria di ammissibilita` del nima L’attivita` istruttoria e` consistita nell’esame delle domande, ef- progetto 10 tra 6 e 30% oltre la so- fettuato di concerto con la Soprintendenza archivistica per la glia minima Lombardia per la verifica dei nulla osta quale approvazione di 20 piu` del 30% oltre la merito del progetto specifico, nella acquisizione di informazioni soglia minima dirette anche tramite sopralluoghi e infine nell’assegnazione dei Organicita` del progetto, con particolare Da0a15 punteggi. riferimento a: Delle 65 domande ammissibili, 29 sono state effettivamente chiarezza nell’esporre gli obiettivi ammesse a finanziamento in quanto hanno raggiunto, come indicazione precisa dei risultati attesi indicazione dei tempi e delle fasi di realiz- previsto dal bando, un punteggio uguale o superiore a 50: (n. 2 zazione Comunita` montane, n. 2 province, n. 9 comuni, n. 7 unione di articolazione e completezza della relazio- Comuni o Comuni convenzionati, n. 9 privati). ne tecnico-scientifica Nonostante la robusta selezione non e` stato possibile soddisfa- congruita` della pianificazione finanziaria re per intero le richieste di finanziamento delle domande am- Rilevanza storico-culturale Da0a15 messe, il contributo si aggira mediamente attorno al 50% di Si intende la antichita` e la integrita` della quanto richiesto. Si discostano da questa media percentuale documentazione conservata nel caso si solo alcuni interventi che hanno richiesto finanziamenti minimi. interventi di riordino e inventariazione o la Complessivamente i preventivi di spesa per tutti i n. 29 proget- dimensione territoriale e specificita` della documentazione per la produzione di gui- ti presentati e ammessi a contributo ammontano a circa de o censimenti 632.415,00 euro, di cui circa 347.589,00 euro come cofinanzia- mento degli enti e 284.825,00 euro richiesti a Regione Lombar- In particolare per la voce «Integrazione con altri beni culturali» dia. La disponibilita` finanziaria messa a bando e` stata di si intendono i soggetti titolari di beni culturali (storico, artistici, 140.000,00.

PROGETTI FINANZIATI (PUNTEGGIO > 0 = 50)

Codice Contributo Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25% beneficiario assegnato 1 75 BS COMUNITA` MONTANA Servizi del Sistema Bibliotecario GARDONE V.T. 13605 5.000,00 3.750,00 1.250,00 DI VALLE TROMPIA e Archivistico della Comunita` Montana della Valle Trompia per l’ordinamento, l’inventariazione e la promozione degli archivi storici degli enti locali 2 65 MI AZIENDA DI SERVIZI Tra solidarieta` e assistenza: due MILANO 18666 3.500,00 2.625,00 875,00 ALLA PERSONA ISTITUTI secoli al Pio Albergo Trivulzio. MILANESI MARTINITT E Progetto per il riordino e STELLINE E PIO l’inventariazione dell’archivio ALBERGO TRIVULZIO storico centrale dell’amministrazione degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio 3 65 CR COMUNE DI Ordinamento, inventariazione, CASALBUTTANO 10719 3.300,00 2.475,00 825,00 CASALBUTTANO ED informatizzazione e promozione ED UNITI UNITI degli archivi storici dei Comuni di Casalbuttano ed Uniti (Comune capofila), Bordolano e Corte de’ Cortesi con Cignone, Cappella Cantone, Cicognolo, Cappella de’ Picenardi e Palazzo Pignano 4 65 BS COMUNE DI SALO` La memoria della Magnifica SALO` 10420 2.000,00 1.500,00 500,00 Patria. Ordinamento, invent. e valorizzazione dell’Archivio della Riviera del Garda 5 65 CR COMUNE DI SOSPIRO Riordino e inventariazione degli SOSPIRO 10802 4.000,00 3.000,00 1.000,00 archivi storici dei Comuni di Sospiro, Gadesco Pieve Delmona, Malagnino e Bonemerse 6 65 CR COMUNITA` MONTANA Servizio archivistico territoriale SALE 13603 6.000,00 4.500,00 1.500,00 DEL SEBINO del Sebino bresciano per MARASINO BRESCIANO l’ordinamento, l’inventariazione e la promozione degli archivi storici comunali 7 65 MI FONDAZIONE MUSEO Ordinamento e inventariazione MILANO 12512 15.000,00 11.250,00 3.750,00 NAZIONALE DELLA dell’archivio storico del Museo SCIENZA E DELLA Nazionale della Scienza e della TECNOLOGIA Tecnologia «LEONARDO DA VINCI» Bollettino Ufficiale – 3871 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Codice Contributo Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25% beneficiario assegnato 8 65 PV UNIVERSITA` DEGLI Schedatura, riordino e PAVIA 135351 10.000,00 7.500,00 2.500,00 STUDI DI PAVIA inventariaz. inform. della terza sez. dell’archivio storico dell’Universita` e proseguim. dei lavori di riordino e invent. dell’archivio del Museo per la Storia dell’Universita` 9 60 BG ASSOCIAZIONE Fonti lombarde per la storia dei LURANO 114329 2.000,00 1.500,00 500,00 GIOVANNI SECCO restauratori italiani. Guida SUARDO tematica digitale 10 60 MN COMUNE DI Riordino ed inventariazione MANTOVA 10848 2.200,00 1.650,00 550,00 MANTOVA – informatizzata dei due fondi ARCHIVIO STORICO antichi, Protocollo Riservato ed COMUNALE Ente Comunale di Assistenza ed Opere Pie aggregate 11 55 MI ACCADEMIA DI BELLE Riordino e inventariazione MILANO 28215 6.000,00 4.500,00 1.500,00 ARTI DI BRERA dell’Archivio storico dell’Accademia di Brera (partizioni Carpi e Tea, 1776- 1945) e il fondo Registri (1825- 1967) 12 55 VA COMUNE DI CASSANO Progetto di riordino e CASSANO 11445 2.200,00 1.650,00 550,00 MAGNAGO inventariazione dell’archivio MAGNAGO storico del Comune di Cassano Magnago (VA) Anni 1789-1966 e archivi aggregati 13 55 PV COMUNE DI MEDE Ordinamento, inventariazione e MEDE 11225 6.000,00 4.500,00 1.500,00 valorizzazione degli Archivi storici dei Comuni di Mede, Olevano di Lomellina, Lomello, Galliavola, Garlasco e Zerbolo` , riuniti in convenzione per la gestione del servizio archivistico 14 55 PV COMUNE DI PIETRA Ordinamento, inventariazione PIETRA DE’ 11248 6.500,00 4.875,00 1.625,00 DE’ GIORGI informatizzata e valorizzazione GIORGI degli archivi storici dei Comuni convenz. di Pietra de’ Giorgi, Cigognola, Castana, Canneto Pavese, Mornico Losana, Varzi, Pizzale, uniti in convenzione per la gestione del servizio archivistico 15 55 MN PROVINCIA DI Riordino e inventariazione della MANTOVA 11605 2.500,00 1.875,00 625,00 MANTOVA ARCHIVIO sezione storica dell’archivio STORICO Provinciale di Mantova 16 55 MI PROVINCIA DI Censimento, inventariazione e MILANO 11606 6.000,00 4.500,00 1.500,00 MILANO ordinamento dei principali fondi dell’archivio storico del Brefotrofio provinciale di Milano (1483-2004). Seconda annualita` 17 55 PV UNIONE DEI COMUNI Prosecuzione del progetto di FRASCAROLO 250074 5.000,00 3.750,00 1.250,00 DI FRASCAROLO E ordinamento, inventariazione TORRE BERETTI E informatizzata e valorizzazione CASTELLARO degli archivi storici convenzionati 18 50 MI ASSOCIAZIONE Censimento e recupero degli MILANO 343576 8.000,00 6.000,00 2.000,00 ARCHIVIO DEL archivi del lavoro in area LAVORO lombarda 19 50 BS COMUNE DI CHIARI – Revisione riordino e CHIARI 10302 4.000,00 3.000,00 1.000,00 BIBLIOTECA inventariazione dell’archivio COMUNALE FAUSTO storico del Comune di Chiari SABEO (sezioni 1797-1897) e ricostituzione della sua integrita` 20 50 MN COMUNE DI CANNETO Riordino e inventariazione CANNETO 10826 3.000,00 2.250,00 750,00 SULL’OGLIO dell’archivio storico del SULL’OGLIO comunale (1428-1950) 21 50 CO COMUNE DI COMO Riordino dell’archivio comunale COMO 10531 7.000,00 5.250,00 1.750,00 di Como con redazione di elenchi di consistenza informatizzati 22 50 CR COMUNE DI Progetto per il riordino e MANDELLO DEL 10597 2.500,00 1.875,00 625,00 MANDELLO DEL LARIO l’inventariazione dell’archivio LARIO storico del Comune di Mandello del Lario e degli archivi aggregati 23 50 MB COMUNE DI MONZA La memoria della carita` Ricchi MONZA 11037 2.500,00 1.875,00 625,00 e poveri a Monza (sec. XIX-XX) – Terza parte: archivio storico osp. San Gerardo 24 50 MN ACCADEMIA Riordino e inventariazione MANTOVA 24897 5.500,00 4.125,00 1.375,00 NAZIONALE dell’archivio storico VIRGILIANA dell’Accademia Virgiliana 25 50 MI INAF – OSSERVATORIO Archivi astronomici storici MILANO 774519 4.000,00 3.000,00 1.000,00 ASTRONOMICO DI lombardi: guida tematica alle BRERA fonti per una storia della scienza e della tecnologia – 3872 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Codice Contributo Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25% beneficiario assegnato 26 50 PV COMUNE DI MORTARA Riordino, inventariazione MORTARA 11239 4.500,00 3.375,00 1.125,00 informatizzata e valorizzazione degli archivi storici dei Comuni di Mortara, Castello d’Agogna, Cassolnovo riuniti in convenzione per la gestione del servizio archivistico 27 50 PV COMUNE DI Ordinamento, inventariazione SANT’ANGELO 11281 5.000,00 3.750,00 1.250,00 SANT’ANGELO inform. e valorizzazione degli LOMELLINA LOMELLINA archivi storici dei Comuni di Sant’Angelo Lomellina, Rosasco, Velezzo L., Castelnovetto, Confienza, e Cozzo riuniti in convenzione per la gestione del servizio archivistico 28 50 MB COMUNE DI SEREGNO La memoria del tempo – MILANO 11096 3.000,00 2.250,00 750,00 Progetto di riordino e inventariazione informatizzata dell’Archivio storico del Comune di Seregno. 2º lotto: 1951-1968 29 50 BS CENTRO STUDI E Riordino, revisione SALO` 339944 3.800,00 2.850,00 950,00 DOCUMENTAZIONE dell’inventario in Sesamo dei SUL PERIODO STORICO fondi Graziani e Susmel DELLA R.S.I. TOTALE 29 progetti ammessi a 140.000,00 105.000,00 35.000,00 contributo

PROGETTI NON FINANZIATI (PUNTEGGIO < 50) Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune 30 45 BS COMUNE DI CASTENEDOLO Progetto di intervento per l’archivio storico comunale di Castenedolo CASTENEDOLO 31 45 BS COMUNE DI GAVARDO Progetto generale di intervento per l’archivio del Comune di GAVARDO Gavardo 32 45 CR COMUNE DI CREMA – Riordino e inventariazione informatizzata degli archivi della biblioteca CREMA BIBLIOTECA comunale di Crema VI lotto 2009 Archivio Dolfin Compostella di Sanguineto 33 45 MN COMUNE DI MEDOLE Progetto di riordino e invent. Archivi storici dei Comuni compresi nel MEDOLE sistema archivistico Alto Mantovano 34 45 CR COMUNE DI SAN BASSANO Prosecuzione ordinam., invent., informatizz. e promozione SAN BASSANO dell’archivio aggregato di Barzaniga (Annicco), promozione degli archivi storici di San Bassano, Annicco, Casalmorano, Crotta d’Adda, Pizzighettone e Grumello Cremonese 35 45 LC COMUNE DI TACENO Riordino, inventariazione informatizzata e valorizzazione degli archivi TACENO storici dei Comuni di Taceno, Esino Lario, Perledo e Varenna della Provincia di Pavia, anni 1947-1967 36 45 SO COMUNE DI VALDISOTTO Riordino e sistemazione dell’archivio storico del Comune di Valdisotto VALDISOTTO 37 45 MI FONDAZIONE A. E Oltre l’illustrazione. Il segno della professione – riordino e invent. di MILANO A. MONDADORI fonti per la storia dell’editoria 38 45 BS PROVINCIA DI BRESCIA – Recupero e riordino documentazione divenuta storica al 1970. Terza BRESCIA ARCHIVIO STORICO annualita` 39 45 BS COMUNITA` MONTANA DI Censimento degli archivi comunali dell’Unione dei Comuni della BRENO VALLE CAMONICA Valsaviore 40 45 LC COMUNITA` MONTANA Censimento degli archivi dei Comuni compresi nel territorio della BARZIO VALSASSINA – Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera del Lago – Seconda VALVARRONE – VAL annualita` D’ESINO E RIVIERA 41 45 PV PROVINCIA DI PAVIA Riordino, inventariazione informatizzata e valorizzazione dell’archivio PAVIA storico della Provincia di Pavia, anni 1947-1967 42 40 MI AIAP – ASSOCIAZIONE Gli archivi di comunicazione visiva in Lombardia. Censimento e info- MILANO ITALIANA PROGETTAZIONE visualizzazione delle fonti PER LA COMUNICAZIONE VISIVA 43 40 PV ASSOCIAZIONE Navigli ducali: mappe e documenti d’archivio. Riordino e invent. dei VIGEVANO IRRIGAZIONE EST SESIA – compendi archivistici dei piu` antichi navigli lomellini ARCHIVIO STORICO DELLE ACQUE E DELLE TERRE IRRIGUE 44 40 BG AZIENDA OSPEDALIERA Luogo di accoglienza e cura medica: le origini dell’osped. Riuniti di BERGAMO OSPED. RIUNITI DI Bergamo. Invent., ordinam. e pubbl. on line archivio storico BERGAMO 45 40 LC COMUNE DI BARZIO Riordino archivio storico BERGAMO 46 40 BS COMUNE DI PUEGNAGO Progetto di intervento per l’ordinamento e l’inventariazione PUEGNAGO DEL GARDA DEL GARDA dell’archivio comunale integrato 47 40 MN COMUNE DI REVERE Riordino ed inventariazione della sezione novecentesca dell’archivio REVERE del Comune di Revere, anni 1897-1965 48 40 MI CROCE ROSSA ITALIANA Ordinamento e inventariazione attraverso il software sesamo degli MILANO COMITATO LOCALE DI archivi storici del Comitato regionale, prov. e locale della CRI di MILANO Milano 49 40 PV FONDAZIONE IRCCS Archivio storico dell’Ospedale San Matteo di Pavia II lotto PAVIA POLICLINICO SAN MATTEO Bollettino Ufficiale – 3873 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune 50 40 MI SOCIETA` ARTE E STORIA – Progetto di riordino e invent. Informatizzata dell’archivio della Societa` LEGNANO DEP. LOMBARDA DI STORIA Arte e storia di Legnano PATRIA – SEZ. DI LEGNANO 51 40 PV UNIONE DEI COMUNI DI Ordinamento, inventariazione inform. e valorizzazione degli archivi PIEVE DEL CAIRO PIEVE DEL CAIRO E storici dei Comuni di Gambarana, Pieve del Cairo e San Giorgio di GAMBARANA Lomellina 52 40 MI UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI Riordino, inventariazione e valorizzazione on-line dell’archivio Tito MILANO MILANO – BICOCCA Vignoli (1824-1914) 53 35 CR COMUNE DI CREMONA Riordino e inventariazione delle Raccolte comunali Manoscritti e CREMONA Doni, lasciti e depositi (sezioni dell’Archivio storico comunale, depositato presso l’Archivio di stato di Cremona) 54 35 MN COMUNE DI DOSOLO Riordino e inventariazione della sezione storica dell’archivio DOSOLO comunale di Dosolo 1826/1970 55 35 BS COMUNE DI GARGNANO Ordinamento e inventariazione complete di documentazione e GARGNANO raccolte storiche 56 35 PV COMUNE DI VERRETTO Riordino e inventariazione dell’archivio storico del Comune di VERRETTO Verretto (carteggio 1898-1969) 57 35 MI FONDAZIONE CENTRO DI Completamento dei lavori per il riordino del Fondo Carlo Alberto MILANO DOCUMENTAZIONE Viterbo EBRAICA CONTEMPORANEA – C.D.E.C. ONLUS 58 35 MI FONDAZIONE MANSUTTI Polizze di assicurazione dal XVI al XX secolo MILANO ONLUS 59 35 MI ISTITUTO NAZ. PER LA Aggiornamento della Guida agli Archivi della Resistenza MILANO STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA 60 30 VA COMUNE DI LAVENO Intervento di riordino, inventariazione ed informatizzazione LAVENO MOMBELLO MOMBELLO dell’archivio del senatore Aristide Marchetti 61 30 MI POLITECNICO DI MILANO Riordino e inventariazione dell’archivio Carlo De Carli mediante il MILANO software Sesamo 62 25 BS COMUNE DI DESENZANO Riordino archivio storico ex Comune di Rivoltella DESENZANO DEL GARDA DEL GARDA 63 25 MI COMUNE DI GAGGIANO Riordino e inventariazione dell’archivio storico comunale GAGGIANO 64 25 PV COMUNE DI VERRUA PO Riordino ed inventariazione dell’archivio storico del Comune di VERRUA PO Verrua Po e archivi aggregati (1814-1969) 65 25 BS FONDAZIONE CIVILTA` Ordinamento e inventariazione del Fondo Caprioli. Ricognizione BRESCIA BRESCIANA ONLUS quantitativa ed inventario sommario del Fondo Ospedale Maggiore di Brescia Tot. n. 36 progetti non ammessi a contributo – punteggio inferiore a 50

PROGETTI NON AMMISSIBILI MOTIVAZIONE BG FONDAZIONE FAMIGLIA LEGLER Ente privato non gestore di museo CR COMUNE DI ISOLA DOVARESE Costi errati CR SCUOLA MEDIA STATALE G. VAILATI Richiesta non pertinente MN ISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO DI ASOLA Richiesta non pertinente MI FONDAZ. MEMORIA DELLA DEPORTAZIONE Ente privato non gestore di museo o museo MI OUTIS – CENTRO NAZ. DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA Ente privato non gestore di museo o museo MI PONTIFICIO ISTITUTO AMBROSIANO DI MUSICA SACRA Richiesta non pertinente MI SOCIETA` STORICA LOMBARDA Ente privato non gestore di museo o museo Tot. n. 8 progetti non ammessi all’istruttoria

[BUR20100148] [3.5.0] n. 1024/2010 e composto da funzionari regionali della Struttura D.d.s. 27 ottobre 2010 - n. 10906 Musei, Biblioteche e Archivi; Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o di Ritenuto di procedere all’approvazione delle graduatorie de- interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno 2010 – D.d.s. n. 1024 del 9 gli interventi e relative assegnazioni di contributo, formulate in febbraio 2010 – Assunzione dell’impegno di spesa di base alle attivita` istruttorie, effettuate dal Nucleo di Valutazione, A 205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio 2010 e con- comprendenti i progetti non ammessi all’istruttoria, i progetti testuale liquidazione della somma di A 153.750,00 ammessi ma non finanziabili per esaurimento delle dotazioni fi- nanziarie e i progetti che hanno avuto assegnazioni di finan- IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ziamento, cosı` come specificato nell’allegato A, parte integran- MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI te e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo Vista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblio- di C 205.000,00; teche e archivi storici di enti locali o di interesse locale», e in Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno di spesa particolare l’art. 26; per un importo pari a C 205.000,00 a valere sull’UPB 2.3.2.2.59 Richiamati: capitolo 2021 e alla liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% C – la d.g.r. 3 febbraio 2010 n. 11159 «Programma regionale dei contributi assegnati, pari a 153.750,00 come stabilito dal triennale 2010-2012 in materia di biblioteche e archivi storici di citato bando; enti locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14 Vista la legge regionale di contabilita` del 31 marzo 1978, n. 34 dicembre 1985 n. 81»; e successive modifiche e integrazioni, nonche´ il Regolamento – il d.d.s. 9 febbraio 2010 n. 1024 «Approvazione del bando di contabilita` e la legge regionale di approvazione del bilancio per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di dell’anno in corso; biblioteche di enti locali o di interesse locale, anno 2010 (l.r. 14 Accertata la disponibilita` di competenza e di cassa del capi- dicembre 1985, n. 81)»; tolo 2021 del bilancio 2010 al quale imputare le spese da pa- Vista la relazione sull’istruttoria, che sintetizza le attivita` svolte garsi; dal Nucleo di Valutazione, individuato con decreto Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali – 3874 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 in materia di organizzazione e personale», nonche´ i provvedi- Risorse regionali messe a bando menti organizzativi della IX legislatura; Le risorse regionali complessive messe a disposizione per l’at- Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra tuazione del bando 2010 ammontano a C 205.000,00 cosı` ripar- nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- tite tra le due tipologie sopra indicate: bilita` dei flussi finanziari); A) C 175.000,00 Decreta B) C 30.000,00. 1. di approvare la graduatoria degli interventi, nonche´ le rela- Esiti dell’istruttoria del bando tive assegnazioni di contributo, formulate in base alle attivita` L’istruttoria si e` svolta con la puntuale verifica e applicazione istruttorie effettuate dal Nucleo di Valutazione di cui al decreto dei criteri contenuti nelle griglie di valutazione predisposte per n. 1024/2010, cosı` come specificato nell’allegato A, parte inte- ciascuna tipologia di intervento. grante e sostanziale del presente atto, per un importo comples- sivo di C 205.000,00; • Sono state presentate complessivamente 76 domande di finanziamento: 64 per la tipologiaAe12perlatipologiaB 2. di impegnare la somma di C 205.000,00, a favore di l.r. 81/1985 anno 2010 graduatoria biblioteche (cod. 37317) con • Per entrambe le tipologie tutte le domande pervenute imputazione al capitolo di spesa 2.3.2.2.59.2021 dell’esercizio fi- sono state ammesse alla fase istruttoria nanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilita` di compe- • Ricevono il contributo interventi, fino all’esaurimento delle tenza e di cassa; risorse messe a bando. 3. di liquidare la somma di C 153.750,00, a favore di l.r. 81/1985 Esiti istruttoria delle domande riferite alla tipologia A anno 2010 liquidazione 75% quale primo acconto graduatoria Per questa tipologia sono pervenute 64 proposte di intervento biblioteche (cod. 37321); con un costo totale ammissibile di C 766.821,00; i contributi ri- 4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente chiesti ammontano a C 481.015,21 a fronte di un impegno al atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; cofinanziamento da parte degli enti richiedenti pari a C 5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allega- 285.807,00. to A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della Si evidenzia che oltre il 70% delle richieste e` stato presentato Regione Lombardia, nonche´ sui siti web istituzionali della Regio- da biblioteche partecipanti alla rete del Servizio Bibliotecario ne Lombardia. Nazionale (SBN). Il dirigente: Mediante le risorse messe a bando, pari a C 175.000,00, sareb- Claudio Gamba be stato possibile assegnare l’intero contributo richiesto a 22 ———•——— progetti sui 64 pervenuti. Come espressamente previsto, al fine di consentire il finanziamento di un maggior numero di interventi si e` ritenuto opportuno attribuire un contributo regionale pari Relazione sull’istruttoria e gli esiti del Bando per la realizzazione a una quota percentuale, calcolata sul contributo richiesto in di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti ragione del punteggio conseguito, portando i progetti finanziati locali o di interesse locale (l.r. 14 dicembre 1985, n. 81) Anno da 22 a 39. 2010 – Approvato con d.d.s. 9 febbraio 2010 n. 1024 Sulla base della suddetta valutazione e` stata quindi predispo- Il bando e` finalizzato al cofinanziamento di interventi mirati al sta una graduatoria nella quale sono riportati in ordine di pun- potenziamento e alla diffusione di servizi bibliotecari di enti lo- teggio i 64 interventi risultati ammissibili al finanziamento regio- cali o di interesse locale e prevede le seguenti tipologie d’inter- nale, distinti tra i primi 39 immediatamente finanziati e i successi- vento: vi 25 al momento non finanziabili. A) Catalogazione di fondi librari e documentari di pertinenza di biblioteche di enti locali o di interesse locale, con parti- Esiti istruttoria delle domande riferite alla tipologia B colare riguardo all’arricchimento del catalogo SBN (Servi- Per questa tipologia sono pervenute 12 proposte di interven- zio Bibliotecario Nazionale); gli interventi di catalogazione to, tutte risultate ammissibili, per un costo totale di C 139.262,00. informatizzata (ex novo da libro, oppure di recupero del I contributi richiesti dai 12 soggetti ammontano complessiva- patrimonio pregresso), utilizzeranno standard biblioteco- mente a C 68.530,00. nomici nazionali e internazionali, nonche´ procedure infor- Mediante le risorse messe a bando, pari a C 30.000,00, e` risul- matiche consolidate e condivise, che consentano utilizzi tato possibile il finanziamento di 7 progetti, assegnando un con- cooperativi in rete. tributo regionale quasi pari all’importo richiesto. B) Formazione e aggiornamento del personale delle bibliote- E` stata predisposta una graduatoria nella quale sono riportati che: attivita` di progettazione, organizzazione e realizzazio- in ordine di punteggio i 12 interventi risultati ammissibili al finan- ne di corsi e seminari di aggiornamento e riqualificazione ziamento regionale, distinti tra i primi 7 immediatamente finan- professionale destinati al personale in servizio. ziatieisuccessivi 5 al momento non finanziabili. CATALOGAZIONE Cod. Totale Contributo Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25% beneficiario punteggio assegnato 1 VA Comune di Varese Varese Recupero catalografico in 24 7.200,00 5.400,00 1.800,00 (Biblioteca Civica) SBN dei documenti antichi del Fondo storico (Schedario Staderini – 2º lotto) 2 MI Comune di Milano Milano Recupero del pregresso in 24 7.200,00 5.400,00 1.800,00 (Civica Raccolta SBN. Catalogazione «libro in delle Stampe mano» di 2500 volumi Achille Bertarelli) moderni 3 VA Fondazione Gallarate Catalogazione in SBN del 24 3.000,00 2.250,00 750,00 Galleria d’Arte fondo pregresso Moderna e Contemporanea Silvio Zanella (Biblioteca specialistica Museo MAGA) 4 LC Comune di Lecco Lecco Catalogazione in SBN degli 23 2.660,00 1.995,00 665,00 (Biblioteca civica articoli di riviste di storia e U. Pozzoli) cultura locale della provincia di Lecco (prosecuzione e conclusione) 5 MI Circolo Filologico Milano Catalogazione in SBN dei 23 4.200,00 3.150,00 1.050,00 Milanese fondi librari della biblioteca 6 MI Comune di Milano Milano Recupero in SBN del Fondo 23 7.350,00 5.512,50 1.837,50 (Museo Civico di antico Storia Naturale) Bollettino Ufficiale – 3875 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Cod. Totale Contributo Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25% beneficiario punteggio assegnato 7 PV Comune di Voghera Recupero in SBN del fondo 23 3.500,00 2.625,00 875,00 Voghera librario ottocentesco (Biblioteca Civica Ricottiana) 8 VA Comune di Gallarate Prosecuzione della 23 7.550,00 5.662,50 1.887,50 Gallarate catalogazione SBN delle (Biblioteca Civica edizioni del secolo XVIII Luigi Majno) 9 BG Parrocchia Vilminore di Scalve Conclusione del progetto di 22 3.000,00 2.250,00 750,00 Arcipresbiterale catalogazione in SBN del Plebana di S. fondo librario «Donazione Maria Assunta e S. Monsignor Gaetano Bonicelli» Pietro Apostolo 10 BS Fondazione Il Gardone Riviera Prosecuzione della 22 5.400,00 4.050,00 1.350,00 Vittoriale degli catalogazione in SBN dei Italiani volumi della biblioteca privata di Gabriele D’Annunzio 11 MI Associazione Sesto San Giovanni Catalogazione in SBN di un 22 4.860,00 3.645,00 1.215,00 Bibliolavoro fondo di contratti di lavoro e di articoli di periodici 12 MI Fondazione Istituto Sesto San Giovanni Catalogazione e 22 5.400,00 4.050,00 1.350,00 per la storia soggettazione in SBN della dell’eta` biblioteca Acli «Giuseppe contemporanea Trotta» (Isec) Onlus 13 MI Conservatorio Milano Bonifica in SBN della 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00 statale di musica catalogazione del Fondo G. Verdi di Milano Cappella Santa Barbara 14 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN dei 22 2.850,00 2.137,50 712,50 Artistica Poldi fondi storia e critica d’arte, Pezzoli Onlus collezionismo, mostre, arte figurativa e delle nuove acquisizioni 15 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN di fondi 22 3.600,00 2.700,00 900,00 Giangiacomo speciali: riforme economiche Feltrinelli e rinnovamento politico in Francia e Italia nell’eta` della Rivoluzione francese 16 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN del 22 4.580,00 3.435,00 1.145,00 Centro di Fondo musicale di YUVAL Documentazione Italia Ebraica Contemporanea CDEC – Onlus 17 MI Fondazione IRCCS Milano Catalogazione dei periodici 22 4.320,00 3.240,00 1.080,00 Ca’ Granda della Biblioteca Ostetrico- Ospedale ginecologica Mangiagalli, Maggiore delle raccolte librarie Policlinico dell’Ospedale Maggiore Policlinico 18 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN di fondi 22 5.370,00 4.027,50 1.342,50 Memoria della librari italiani inerenti la Deportazione Deportazione, la Resistenza (Biblioteca italiana, la storia Archivio Pina e contemporanea e la storia Aldo Ravelli) Onlus d’Italia 19 MN Comune di Mantova Catalogazione in SBN del 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00 Mantova fondo librario di storia del (Biblioteca diritto italiano e di storia comunale) dell’ebraismo del prof. Vittore Colorni 20 PV Universita` degli Pavia Prosecuzione della 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00 Studi di Pavia – catalogazione informatizzata Centro Ricerca del Fondo Alfredo Giuliani sulla Tradizione (Polo SBN PAV) Manoscritta di Autori Moderni e Contemporanei 21 PV Universita` degli Pavia Un affresco del percorso 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00 Studi di Pavia – scientifico/medico degli Polo bibliotecario scienziati pavesi: scientifico tecnico catalogazione dei documenti medico presenti nei fondi storici delle biblioteche (Polo SBN PAV) 22 BG Associazione per Bergamo Catalogazione in SBN dei 22 6.000,00 4.500,00 1.500,00 la Galleria d’arte fondi librari della Biblioteca Moderna e dell’Accademia Carrara Contemporanea di Bergamo Onlus 23 BG Fondazione Dalmine Libri, industria, lavoro: un 21 2.800,00 2.100,00 700,00 Dalmine patrimonio che cresce. Completamento catalogazione in SBN dei fondi librari – 3876 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Cod. Totale Contributo Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25% beneficiario punteggio assegnato 24 BG Istituto Bergamo Catalogazione in SBN del 21 3.260,00 2.445,00 815,00 Bergamasco per Fondo opuscoli la Storia della Resistenza e dell’Eta` contemporanea 25 MI Associazione Italia Milano Catalogazione in SBN dei 21 3.300,00 2.475,00 825,00 – Russia fondi librari della biblioteca Lombardia dell’Associazione 26 MI Associazione Milano Completamento 21 2.300,00 1.725,00 575,00 Politeia – Centro catalogazione analitica in per la Ricerca e la SBN dei volumi collettanei Formazione in della biblioteca di Politeia Politica ed Etica 27 MI Comune di Milano Milano Recupero catalografico in 21 5.700,00 4.275,00 1.425,00 (Biblioteca SBN di una prima selezione Comunale dal Catalogo Cinema Centrale) 28 MI Fondazione Milano Conclusione del progetto 21 5.200,00 3.900,00 1.300,00 Culturale San pluriennale di recupero in SBN Fedele dei volumi della Biblioteca della Fondazione 29 MI Istituto Leone XIII Milano Catalogazione in SBN del 21 2.200,00 1.650,00 550,00 Fondo Letture Sezione 8 30 MI Istituto Nazionale Milano Integrazione e qualificazione 21 4.100,00 3.075,00 1.025,00 per la Storia del della bibliografia storica Movimento di contemporanea con Liberazione In particolare riferimento alla Italia storia locale e dell’Italia unita nel Novecento (SBN) 31 MI Accademia Milano La gastronomia italiana nel 21 5.000,00 3.750,00 1.250,00 Italiana della fondo di letteratura grigia Cucina dell’Accademia Italiana della Cucina (SBN) 32 MI Casa di Riposo MIlano Inventariazione, 21 4.500,00 3.375,00 1.125,00 per Musicisti catalogazione e fruibilita` in Fondazione SBN del patrimonio Giuseppe Verdi bibliografico della Casa di Riposo per Musicisti 33 MN Associazione dei Mantova Catalogazione in SBN del 21 3.700,00 2.775,00 925,00 Mantovani nel Fondo documentale del Mondo Centro di ricerca sull’emigrazione 34 MN Conservatorio di Mantova Catalogazione in SBN del 21 2.200,00 1.650,00 550,00 Musica Lucio materiale musicale a stampa Campiani 35 MN Istituto Mantovano Mantova Completamento 21 2.600,00 1.950,00 650,00 di Storia catalogazione in SBN fondo Contemporanea Gandini e catalogazione fondi Camerlenghi e Armani 36 MN Accademia Mantova Completamento 21 5.500,00 4.125,00 1.375,00 Nazionale catalogazione in SBN Fondo Virgiliana Viterbi e Fondo Tommasi 37 PV Seminario Pavia Catalogazione Fondo 21 1.600,00 1.200,00 400,00 Vescovile Pavia bibliografico Mons. Tosi (Polo SBN PAV) 38 VA Comune di Varese Varese Catalogazione in SBN del 21 3.800,00 2.850,00 950,00 (Civico Liceo patrimonio della Biblioteca Musicale del Liceo (CD e parti per Malipiero) pianoforte solo) 39 VA Comune di Tradate Focus Classica – il piacere 21 4.000,00 3.000,00 1.000,00 Tradate dell’ascolto (Biblioteca comunale) 40 BS Centro Camuno di Capo di Ponte Catalogazione in SBN dei 20 Studi Preistorici nuovi arrivi librari della biblioteca 41 BS Provincia di Brescia Catalogazione Fondo librario 20 Brescia RSI nella Rete bibliotecaria provinciale bresciana 42 CR Centro Fumetto Cremona Integrazione, catalogazione 20 Andrea Pazienza informatizzata, revisione, classificazione e catalogazione del patrimonio librario (terza annualita` ) 43 MB Istituto per la Cesano Maderno Catalogazione in SBN di un 20 Storia dell’Arte terzo lotto di periodici Lombarda Onlus dell’Emeroteca ISAL 44 MI Archeion – Amici Milano Catalogazione in SBN di libri 20 dell’Archivio di appartenenti al Fondo Stato di Milano Avvocatura dello stato Onlus riguardanti il diritto e la storia giuridica (secc. XVI – XX) Bollettino Ufficiale – 3877 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Cod. Totale Contributo Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25% beneficiario punteggio assegnato 45 MI Fondazione Milano «I libri di Alba». Catalogazione 20 Arnoldo e Alberto della Biblioteca personale di Mondadori Alba de Ce´ spedes 46 MN Comune di Mantova Catalogazione in SBN dei 20 Mantova fondi in lingua (Biblioteca Mediateca G. Baratta) 47 VA Sistema Saronno Catalogazione partecipata a 20 Bibliotecario livello sistemico e provinciale: Consortile Antonio recupero pregresso dei Panizzi Sistemi bibliotecari di Gallarate e Saronno e inserimento in OPAC 48 MI Comune Di Milano Milano Riorganizzazione, riordino e 19 (Raccolte catalogazione informatizzata Artistiche del in SBN dei fondi librari Castello Sforzesco) costituenti la Biblioteca delle Raccolte Artistiche 49 MI Societa Nazionale Milano Arricchimento catalogo SBN 19 di Mutuo Soccorso con recupero del patrimonio Cesare Pozzo pregresso (libri di tema ferroviario e mutualistico) 50 MI Associazione Sesto San Giovanni Arricchimento catalogo SBN 19 Archivio del di contratti di lavoro e Lavoro monografie in lingua straniera 51 MN Fondazione Rivarolo Riqualificazione del fondo 19 Sanguanini Mantovano musicale della Fondazione Rivarolo Onlus Sanguanini (catalogazione del materiale riguardante il Maestro Gorni Kramer nativo rivarolese) 52 MI Veneranda Milano Progetto Ottocento 18 Biblioteca Ambrosiana 53 MI Associazione Milano Catalogazione e 18 Connecting pubblicazione on line del Cultures catalogo dei documenti digitali (ER e NBM) del Centro di Documentazione Arti Visive 54 BS Centro Studi e Salo` Catalogazione del fondo di 17 Documentazione libri e periodici «Filippo sul periodo storico Anfuso» della R.S.I. 55 MI Centro Milano Catalogazione e messa in 17 Ambrosiano di rete del patrimonio librario e Documentazione documentale degli uffici di e Studi Religiosi Pastorale dei Migranti e di Pastorale del Lavoro dell’Arcidiocesi 56 MI Fondazione Casa Milano Nuovi orizzonti sulla 17 della Carita` marginalita` sociale. Angelo Abriani Catalogazione Biblioteca del Confine 57 PV Comune di mortara Catalogazione informatizzata 17 Mortara del fondo documentario (Biblioteca civica della Sezione locale. F. Pezza) Completamento. 58 MB Comune di Nova Nova Milanese Cartografia storica novese 16 Milanese dal 1859 al 1949 59 MB Comune di Besana in Brianza Fondo Salvioni progetto arte 16 Besana in Brianza 60 MI Provincia di Milano Catalogazione dei fondi 16 Milano librari afferenti l’Archivio Istituti Provinciali Assistenza Infanzia Milano – sezione Brefotrofio 61 PV Istituto Superiore di Pavia Gli autografi e i fondi 16 Studi Musicali F. manoscritti preziosi della Vittadini biblioteca dell’ISSM F. Vittadini 62 BG Fondazione Bergamo P.I.P. Periodicals Indexing 15 Alasca – Archivio Project sviluppato in ambito lombardo F.I.A.F. Fe´ de´ ration dell’audiovisivo e Internationale des Archives servizi culturali du Film annessi 63 MI Fondazione Museo Milano Recupero patrimonio 15 Nazionale della pregresso con intervento di Scienza e della correzione e aggiunta Tecnologia indicizzazione per soggetto Leonardo da Vinci (progetto pluriennale) 64 BS Fondazione Borgo San Biblioteca Mediateca della 14 Castello di Giacomo Bassa Bresciana Padernello TOTALE 175.000,00 131.250,00 43.750,00 – 3878 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

FORMAZIONE

Cod. Totale Contributo Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25% beneficiario punteggio assegnato 1 VA Provincia di Varese Comunicare il valore delle 26 4.600,00 3.450,00 1.150,00 Varese biblioteche: misurazione, comunicazione e marketing in contesto di rete per aumentare l’impatto nel territorio 2 LO Provincia di Lodi Lodi Progettare la biblioteca: 25 5.600,00 4.200,00 1.400,00 nuovi orizzonti 3 LC Provincia di Lecco Lecco La formazione dei bibliotecari 20 2.800,00 2.100,00 700,00 – Sistema per il nuovo software Q-Series Bibliotecario della Provincia di Lecco 4 PV Comune di Vigevano Leggere un gioco da 20 2.800,00 2.100,00 700,00 Vigevano – bambini. Nati per leggere in Istituzione Cultura Lomellina Citta` di Vigevano 5 SO Provincia di Sondrio Strumenti per il miglioramento 20 4.600,00 3.450,00 1.150,00 Sondrio dei servizi bibliotecari e per la definizione di un progetto di comunicazione, promozione e marketing di sistema 6 CR Provincia di Cremona «Cooperare e coordinare: 17 5.600,00 4.200,00 1.400,00 Cremona proposte innovative per l’organizzazione sistemica delle biblioteche cremonesi» 7 MI Fondazione per Abbiategrasso Tutti lettori. Facilitare 17 4.000,00 3.000,00 1.000,00 leggere – l’accesso in biblioteca ai Biblioteche Sud bambini disabili Ovest Milano 8 BS Comune di Rezzato Consultazione: giochi di 16 Rezzato – Sistema prospettiva. Laboratorio per Bibliotecario bibliotecari sui concetti di Intercomunale management e marketing «Brescia Est» per una biblioteca a misura di utente. 9 MI Consorzio Sistema Paderno Dugnano Contenuti e modelli 15 Bibliotecario Nord- organizzativi per la biblioteca Ovest digitale pubblica 10 CR Comune di Crema Crema Rete di biblioteche accessibili 14 – Sistema – Percorso aggiornamento Bibliotecario per bibliotecari e operatori Cremasco culturali Soresinese 11 BS Comune di Chiari Chiari La disseminazione 13 – Sistema informativa. La gestione dei Bibliotecario Sud contenuti bibliotecari nel web Ovest Bresciano 2.0 12 MI Comune di Vimercate Progetto di formazione 12 Vimercate – continua per i bibliotecari del Sistema Sistema Bibliotecario Bibliotecario del Vimercatese Vimercatese TOTALI 30.000,00 22.500,00 7.500,00

[BUR20100149] [3.4.0] Richiamato il proprio decreto del 20 settembre 2010, n. 8805 D.d.s. 29 novembre 2010 - n. 12211 «Approvazione dell’invito a presentare domanda, da parte del- Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi le province lombarde, per la concessione di contributi per la di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r. 39/74 realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi e l.r. 1/2000 – Anno 2010 – Assunzione dell’impegno di spesa di museali locali», col quale, tra l’altro, si sono stabiliti modalita` e A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio 2010 e conte- criteri relativi alle attivita` di istruttoria, valutazione e formazione stuale liquidazione della somma di A 120.000,00 della graduatoria; IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA Vista la relazione dell’istruttoria agli atti presso la Struttura Mu- MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI sei, biblioteche, archivi, che sintetizza le attivita` svolte dal nu- Vista la l.r. 12 luglio 1974, n. 39 «Norme in materia di musei di cleo di valutazione, individuato con decreto del 20 settembre enti locali o di interesse locale», e successive modificazioni ed 2010 n. 8805, e composto da funzionari regionali della Unita` Or- integrazioni, e, in particolare, l’art. 6 che prevede che i musei ganizzativa Istituti e luoghi della Cultura; possano consorziarsi fra di loro, oppure stipulare convenzioni, per utilizzare il servizio di conservatorato; Ritenuto di procedere all’approvazione della graduatoria de- gli interventi, formulata in base alle attivita` istruttorie effettuate Vista la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle au- dal nucleo di valutazione, comprendente il progetto non am- tonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, messo all’istruttoria, cosı` come specificato nell’allegato A, parte n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo integrante e sostanziale del presente atto, per una cifra com- Stato alle regioni ed agli enti locali in attuazione del Capo I plessiva di C 160.000,00; della legge 15 marzo 1997, n. 59)» che, all’articolo 4, comma 134, lettera a), individua, tra le funzioni amministrative delegate Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno per un im- alle province, le attivita` e lo sviluppo dei sistemi museali locali; porto pari a C 160.000,00 a valere sul cap. 2.3.2.2.59.5406 e alla Richiamata la d.g.r. 20 maggio 2009, n. 9468 «Approvazione liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% della somma, pari C di criteri e modalita` di intervento in materia di musei di enti locali ad 120.000,00, come stabilito dal citato invito alla presentazio- o di interesse locale, in attuazione della l.r. 39/74», nonche´ la ne di domanda da parte delle Province; d.g.r. 13 gennaio 2010, n. 11001, che individua, tra l’altro, le risor- Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra se necessarie all’attuazione di tali attivita` sul cap. 2.3.2.2.59.5406 nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- «Contributi alle province per lo sviluppo di sistemi museali locali»; bilita` dei flussi finanziari); Bollettino Ufficiale – 3879 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Accertata la disponibilita` di competenza e di cassa del cap. • Sistematizzazione dei servizi per gli utenti, 2.3.2.2.59.5406 «Contributi alle province per lo sviluppo di Sistemi • Valorizzazione del patrimonio musealizzato, anche interre- Museali locali» del bilancio dell’esercizio in corso; lato col patrimonio ambientale e paesaggistico del territo- Vista la legge regionale di contabilita` del 31 marzo 1978, n. 34 rio. e successive modifiche e integrazioni, nonche´ il regolamento di Il periodo di attuazione degli interventi e` riferito a programmi contabilita` e la legge regionale di approvazione del bilancio da svolgersi nel periodo 2010-2012 e articolati per singole an- dell’anno in corso; nualita` . Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali Per entrambe le categorie di progetto la soglia minima e` sta- in materia di organizzazione e personale», nonche´ i provvedi- ta fissata a 10.000,00 euro e la soglia massima a 50.000,00 euro, menti organizzativi della IX legislatura; compresa IVA, per singola annualita` . Decreta Sotto il profilo generale dell’ammissibilita` sono stati considerati 1. di approvare la graduatoria degli interventi nonche´ le rela- i seguenti requisiti obbligatori: tive assegnazioni, formulate in base alle attivita` istruttorie effet- • compilazione della domanda in ogni sua parte e corredata tuate dal nucleo di valutazione, di cui al decreto n. 8805/2010, da firma; cosı come specificati nell’allegato A, parte integrante e sostan- ` • presentazione entro i termini di scadenza; ziale del presente atto, per una cifra complessiva di C 160.000,00; • cofinanziamento pari almeno al 30% del costo dell’inter- vento presentato; 2. di impegnare la somma di C 160.000,00 a favore delle Pro- vince individuate (ruolo n. 37571) impegno totale alle Province • rispetto delle soglie minima e massima del costo totale an- per contributi Sistemi Museali locali anno 2010 (cod. 37571) con nuale; imputazione al capitolo di spesa 2.3.2.2.59.5406 dell’esercizio fi- • rispetto delle tipologie di intervento ammissibili; nanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilita` di compe- • presenta del progetto/programma di sviluppo. tenza e di cassa; Delle 11 domande pervenute, 10 sono state ritenute ammissi- C 3. di liquidare la somma di 120.000,00, a favore delle Provin- bili (7 progetti volti alla individuazione e mantenimento di una ce individuate (ruolo n. 37567) acconto 75% alle Province per opiu` figure professionali di tipo tecnico-scientifico da destinare contributi Sistemi Museali locali anno 2010 (cod. 37567); al coordinamento e/o alla realizzazione di progetti finalizzati allo 4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente sviluppo dei sistemi museali locali e 3 progetti rivolti alla realizza- atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; zione di progetti di sistema). 5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allega- Una domanda e` stata esclusa in quanto presentata da un to A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della soggetto non previsto fra i soggetti destinatari. Regione Lombardia, nonche´ sui siti web istituzionali della Regio- Nella valutazione sono stati assegnati i punteggi in base agli ne Lombardia. elementi oggettivi relativi al sistema/i cui si riferisce il progetto Il dirigente della Struttura ed ai contenuti del progetto stesso in base alla tabella prevista Musei, Biblioteche, Archivi: nel citato d.d.s. n. 8805/2010. Claudio Gamba Per i progetti relativi ad almeno un Sistema museale ricono- ———•——— sciuto da Regione Lombardia, sono stati assegnati 3 punti. ALLEGATO «A» Per quanto attiene la consistenza numerica nel sistema/i, di cui al progetto, di musei e raccolte museali riconosciuti da re- APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA PER LA REALIZZAZIONE DI gione Lombardia, sono stati assegnati 1 punto, se all’interno del INTERVENTI DI SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI MUSEALI sistema/i era presente un solo soggetto riconosciuto, 3 punti per LOCALI L.R. 39/74 E L.R. 1/2000 – ANNO 2010 – ASSUNZIONE DEL- quanto attiene sistemi con almeno 3 soggetti riconosciuti e 5 L’IMPEGNO DI SPESA DI A 160.000,00 A VALERE SUL CAPITOLO punti per i progetti nei quali erano coinvolti oltre 3 soggetti rico- 5406 – BILANCIO 2010 E CONTESTUALE LIQUIDAZIONE DELLA nosciuti. SOMMA DI A 120.000,00 Per quanto riguarda la consistenza numerica delle adesioni al sistema/i di cui al progetto sono stati assegnati 2 punti per ade- Relazione sull’istruttoria e gli esiti dell’invito a presentare doman- sioni fino a 6 soggetti, 4 punti per adesioni da 6 a 10 soggetti e da, da parte delle Province Lombarde, per la concessione di 6 punti per adesioni superiori alle dieci unita` . contributi per la realizzazione di interventi di sviluppo e valoriz- ` zazione dei sistemi museali locali (l.r. 12 luglio 1974 n. 39 e l.r. 5 E stato individuato un massimo di 10 punti per la valutazione gennaio 2000, n. 1) – Anno 2010, approvato con d.d.s. 20 set- della qualita` del piano di lavoro e dell’organizzazione del pro- tembre 2010, n. 8805. getto, anche in relazione al personale impiegato. La presente graduatoria e` deliberata in attuazione della l.r. Sono stati, inoltre, assegnati 2,5 punti ogni 5% di cofinanzia- 12 luglio 1974, n. 39, che individua la possibilita` per gli Enti locali mento in eccedenza rispetto alla quota di finanziamento mini- di consorziarsi tra loro e stipulare convenzioni con gli enti locali ma, fissata al 30%. proprietari di un museo medio o grande per utilizzare il servizio Per i progetti rivolti all’ampliamento delle adesioni al sistema di conservatorato e della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1, che individua, museale e` stato assegnato un punteggio fino ad un massimo di tra le funzioni amministrative delegate alle province, le attivita` 6 punti; anche per i progetti che presentano programmi di svi- e lo sviluppo dei sistemi museali locali. luppo di nuove attivita` di gestione associata e` stato assegnato Su queste basi la D.G. Cultura ha pubblicato, per l’anno 2010, un punteggio massimo di 6 punti. un «Invito a presentare domanda, da parte delle Province Lom- L’attivita` istruttoria e` consistita nell’esame delle domande, barde, per la concessione di contributi per la realizzazione di nella acquisizione di informazioni dirette e, infine, nell’assegna- interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi museali locali zione dei punteggi. (d.d.s. 20 settembre 2010 n. 8805)». Tutte le 10 domande ammissibili sono state ammesse a finan- Interventi finanziabili ziamento. Il sostegno economico e` diretto: Complessivamente il costo complessivo dei 10 progetti pre- C A) all’individuazione e mantenimento di una o piu` figure pro- sentati e ammessi a contributo ammonta ad 260.846,00, di fessionali di tipo tecnico-scientificico da destinare al coordina- cui 95.433,80 euro come quota di cofinanziamento da parte mento e/o alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo degli enti e 165.412,20 euro richiesti come contributo a Regione dei sistemi museali locali e coerenti con gli obiettivi strategici Lombardia. individuati dal citato decreto 8805/2010; A fronte di una disponibilita` finanziaria, messa a bando, di B) alla realizzazione di progetti di sistema di: 160.000,00 euro, e` stato concesso l’intero ammontare del contri- buto richiesto ai progetti relativi a sistemi museali locali ricono- • Formazione e aggiornamento del personale, sciuti ed e` stato ridotto il contributo, concesso alla Provincia di • Comunicazione, Milano, che ottiene il ha ottenuto il 77,90% del contributo richie- • Supporto al raggiungimento e mantenimento degli stan- sto, in quanto non ha alcun sistema museale locale ricono- dard minimi di funzionamento, sciuto. – 3880 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Progetti Finanziati SISTEMI MUSEALI LOCALI RICONOSCIUTI

Contributo ENTE PROGETTO Punti assegnato in Euro Provincia di LODI Progetto di sviluppo e valorizzazione del Sistema Museale Lodigiano. 32 23.775,00 Provincia di MANTOVA Ideazione e sviluppo di progettualita` per la valorizzazione del Sistema museale provinciale. 26 17.850,00 Provincia di BRESCIA Mantenimento di una figura professionale di tipo tecnico-scientifico da destinare al coordinamen- 23 17.000,00 to e alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo di sistemi museali locali. Provincia di VARESE Sviluppo della struttura di servizio centrale per il coordinamento delle attivita` museali del territorio 21,5 17.550,00 provinciale. Provincia di PAVIA Mantenimento di figure professionali di tipo tecnico-scientifico gia` presenti ed individuazione di 21 7.000,00 nuove professionalita` da destinare al coordinamento e alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo del sistema «Lomellina Musei». Provincia di LECCO Coordinamento e valorizzazione del Sistema Museale della Provincia di Lecco 20 14.220,00 Provincia di SONDRIO Individuazione e mantenimento di una figura professionale che si occupera` del consolidamento 19,5 14.300,00 del Sistema Museale della Valtellina e del coordinamento, nell’ambito della comunicazione, dei due sistemi museali della provincia di Sondrio. Provincia di CREMONA Progetto per il Sistema Museale della Provincia di Cremona – Supporto al raggiungimento e man- 19 12.000,00 tenimento degli standard minimi di funzionamento e sistematizzazione dei servizi per gli utenti. Provincia di BERGAMO «Comunicazione per i musei e sistemi museali: editing e stampa “Guida musei” in lingua straniera 19 17.217,20 e messa in rete di informazioni museali»; «Corso di formazione per operatori museali addetti alla comunicazione tramite i totem multimediali»; «Valorizzazione del patrimonio musealizzato con svi- luppo progetto visite guidate per scuole». Provincia di MILANO Verso il Sistema Museale Provinciale 10 19.087,80 TOTALE 160.000,00

Progetto Non Ammissibile • Linea di finanziamento A: ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte MUSEO DEL CICLISMO – MADONNA DEL GHISALLO – COMO Lombarda) «Linee d’azione per l’invito a presentare pro- getti riferiti alla valorizzazione delle vestigia della Prima Progetto «Servizi museali – Potenziamento bookshop e mer- Guerra Mondiale presenti sul territorio della Lombardia – ex chandising del Museo» l.r. 28/2008» per la seguente motivazione: il soggetto pre- MOTIVAZIONE sentatore non fornisce nel piano programmatico di proget- Il soggetto richiedente non e` una Provincia Lombarda. to l’indicazione della gestione biennale del sito Web-Albo dei caduti, cosı` come richiesto dal bando. Inoltre l’ente [BUR20100150] [3.5.0] D.d.s. 13 dicembre 2010 - n. 13052 presentatore non ha particolare esperienza nella ricerca Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre 2010 storica sul periodo della Grande Guerra; n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare progetti • Linea di finanziamento B: Universita` degli Studi di Milano, ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre 2010 – Approvazione Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spet- dei criteri, delle modalita` d’intervento e degli strumenti per la tacolo «Memoria di Pietra. Ricognizione e studio sui monu- promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Pri- menti dedicati ai caduti della Grande Guerra in Lombar- ma guerra mondiale in Lombardia ex l.r. 28/2008» dia» per la seguente motivazione: il progetto afferisce alle Province di Milano, Monza e Bergamo mentre invece il IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA bando ha indicato le province di Milano, Monza e Brescia; ARCHIVIO DI ETNOGRAFIA, ECOMUSEI, PATRIMONIO IMMATERIALE Accertato che la disponibilita` finanziaria quale contributo previsto per la realizzazione dei progetti ritenuti finanziabili e` pari Vista la l.r. 14 novembre 2008, n. 28 avente per oggetto «Pro- C mozione e valorizzazione del patrimonio storico della Prima a 100.000,00, a valere sull’UPB 2.3.1.3.56.7369 del Bilancio 2010 guerra mondiale in Lombardia» ed in particolare l’art. 13 com- «Spese di investimento per la valorizzazione e lo sviluppo del ma 4 in cui si precisa che «gli interventi sono approvati dalla patrimonio storico della Prima guerra mondiale in Lombardia»; Giunta regionale sentito il parere del Comitato scientifico di cui Ritenuto pertanto di procedere ad impegnare a favore della all’art. 10 e della competente Commissione consiliare»; «Societa` Storica per la Guerra Bianca» la somma di C 60.000,00 Richiamata la d.g.r. del 13 ottobre 2010 n. 9/623: «Approvazio- e a favore del «Politecnico di Milano Dipartimento di Progetta- ne dei criteri, delle modalita` d’intervento e degli strumenti per zione dell’Architettura» la somma di C 40.000,00; la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra Prima guerra mondiale in Lombardia ex l.r. 28/2008»; nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- Richiamato altresı`, il d.d.s. del 21 ottobre 2010 n. 10701 «Invito bilita` dei flussi finanziari); a presentare progetti ai sensi della d.g.r. del 13 ottobre 2010 Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed n. 9/623: Approvazione dei criteri, delle modalita` d’intervento e integrazioni, nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge re- degli strumenti per la promozione e la valorizzazione del patri- gionale di approvazione del bilancio dell’anno in corso; monio storico della Prima guerra mondiale in Lombardia ex l.r. Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle leggi regionali 28/2008»; in materia di organizzazione e personale, nonche´ i provvedi- Preso atto che sono pervenuti alla competente Struttura della menti organizzativi della IX legislatura; Direzione Generale Cultura n. 4 progetti, di cui n. 2 Linea di fi- nanziamentoAen.2Lineadifinanziamento B; Decreta Considerato che i progetti pervenuti sono stati valutati dal 1. di dichiarare ammessi al finanziamento i seguenti progetti: Nucleo di valutazione in data 10 dicembre 2010 cosı` come pre- • Linea di finanziamentoA–Societa` Storica per la Guerra visto dalle Linee d’azione allegato 1 parte integrante del d.d.s. Bianca: «Digitalizzazione dell’Albo dei Caduti lombardi del- n. 10701 del 21 ottobre 2010 e che Il Nucleo di Valutazione ha la Prima Guerra Mondiale» per la somma di C 60.000,00; ritenuto finanziabili i seguenti progetti: • Linea di finanziamento B – Politecnico di Milano, Diparti- • Linea di finanziamento A: Societa` Storica per la Guerra mento di Progettazione dell’Architettura: «Conoscere, Con- Bianca, in partenariato con il Museo della Guerra Bianca in servare e Comunicare attraverso il digitale: i monumenti e Adamello: «Digitalizzazione dell’Albo dei Caduti lombardi gli arredi vegetali connessi alla Grande Guerra in Lombar- della Prima Guerra Mondiale»; dia» per la somma di C 40.000,00; • Linea di finanziamento B: Politecnico di Milano – Diparti- C mento di Progettazione dell’Architettura: «Conoscere, Con- pari a un totale di 100.000,00; servare e Comunicare attraverso il digitale: i monumenti e 2. di dichiarare non ammessi al finanziamento i seguenti pro- gli arredi vegetali connessi alla Grande Guerra in Lombar- getti: dia»; • Linea di finanziamento A – ISAL (Istituto per la Storia dell’Ar- Considerato inoltre che il Nucleo di Valutazione non ha ritenu- te Lombarda) «Linee d’azione per l’invito a presentare pro- to finanziabili i seguenti progetti: getti riferiti alla valorizzazione delle vestigia della Prima Bollettino Ufficiale – 3881 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Guerra Mondiale presenti sul territorio della Lombardia – ex 3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente l.r. 28/2008»; atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; • Linea di finanziamento B – Universita` degli Studi di Milano, 4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spet- Regione Lombardia. tacolo «Memoria di Pietra. Ricognizione e studio sui monu- 1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella menti dedicati ai caduti della Grande Guerra in Lombar- tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: dia»; per le motivazioni espresse in premessa;

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3 SOCIETA` STORICA PER LA GUERRA BIANCA 599718 2.3.1.3.56.7369 60.000,00 0,00 0,00 POLITECNICO DI MILANO 22741 2.3.1.3.56.7369 40.000,00 0,00 0,00

2. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso. Il dirigente della Struttura Archivio di etnografia, ecomusei, patrimonio immateriale: Fosco Massimiliano Magaraggia

Dato atto che le risorse disponibili per l’anno 2010 sull’UPB D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione 5.2.2.2.91 – capitolo 5109 del bilancio regionale, da destinare e solidarieta` sociale per l’erogazione dei contributi in questione ammontano a C 2.552.000,00; [BUR20100151] [3.1.0] D.d.g. 10 dicembre 2010 - n. 12948 Ritenuto pertanto di procedere all’assegnazione ed erogazio- Modalita` di erogazione dei contributi alle famiglie di persone ne delle risorse disponibili per l’anno 2010 alle ASL negli importi con disabilita` o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di specificati nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del pre- strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazio- sente provvedimento, a valere sull’UPB 5.2.2.2.91 – capitolo 5109 ne ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per del bilancio regionale per l’esercizio 2010; l’anno 2010 Dato atto che le ASL sono tenute ad assolvere al debito infor- mativo compilando i modelli trasmessi dalla Direzione Generale IL DIRETTORE GENERALE Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarieta` Sociale; DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA` SOCIALE Vista la l.r. n. 34/78 e il Regolamento regionale di contabilita` n. 1/01 e loro successive modifiche ed integrazioni nonche´ la Visto l’art. 4, commi4e5dellalegge regionale n. 23 del 6 legge di approvazione del bilancio regionale per l’anno in dicembre 1999, per l’erogazione dei contributi alle famiglie di corso; persone con disabilita` o al singolo soggetto disabile per l’acqui- sto di strumenti tecnologicamente avanzati; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico in materia di orga- Vista la d.g.r. n. 1642 del 29 dicembre 2005, avente per ogget- nizzazione e personale», nonche´ i provvedimenti organizzativi to: «Ripartizione delle risorse del fondo nazionale per le politiche della IX legislatura; sociali in applicazione della legge 8 novembre 2000, n. 328 e Vista la d.g.r. 29 aprile 2010, n. 4, con la quale e` stata costitui- dell’art. 4, commi4e5,dellal.r. del 6 dicembre 1999 n. 23 – ta la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione Anno 2005»; e Solidarieta` Sociale ed e` stato affidato l’incarico di direttore Dato atto che la citata d.g.r. n. 1642/05 stabilisce che l’asse- generale della stessa al dott. Roberto Albonetti; gnazione delle risorse regionali destinate all’acquisto di stru- Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra menti tecnologicamente avanzati per soggetti disabili, a partire nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- dal 2006, sara` effettuata con decreto del direttore generale bilita` dei flussi finanziari); della Direzione Famiglia e Solidarieta` Sociale, utilizzando il crite- Decreta rio dell’incidenza della popolazione nella fascia di eta` 0-64 anni; 1) di approvare l’allegato 1 «Indicazioni per l’erogazione di Considerato che la l.r. 30 dicembre 2008, n. 38 «Disposizioni in contributi alle famiglie di persone con disabilita` o al singolo sog- materia sanitaria, sociosanitaria e sociale – Collegato» (Bolletti- getto disabile per l’acquisto di strumenti tecnologicamente a- no Ufficiale della Regione Lombardia n. 53, 3º Suppl. Ord. del 31 vanzati – Anno 2010», parte integrante e sostanziale del presen- dicembre 2008) ha modificato l’art. 4 comma 4 della l.r. n. 23/99 te provvedimento; prevedendo che i contributi ai portatori di handicap sono con- cessi, «... senza alcun limite di eta` e compatibilmente con le 2) di assegnare alle ASL le risorse per l’anno 2010, pari a com- C risorse disponibili»; plessivi 2.552.000,00, per l’erogazione dei contributi alle fami- glie di persone con disabilita` o al singolo soggetto disabile per Preso atto che la l.r. 2 febbraio 2010, n. 4 «Disposizione in favo- l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati ai sensi del- re dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento», in parti- l’art. 4, commi4e5dellal.r. n. 23/1999, negli importi specificati colare l’art. 4, prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente prov- finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologici, per facilitare i per- vedimento; corsi didattici degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei soggetti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA); 3) di impegnare e contestualmente liquidare la somma di C Richiamati i precedenti provvedimenti della Direzione Gene- 2.552.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 5.2.2.2.91.5109 rale Famiglia e Solidarieta` Sociale, dd.d.g. 23 maggio 2006, dell’esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponi- n. 5632, 18 luglio 2007, n. 8015, 4 agosto 2008, n. 8594 e 17 no- bilita` di competenza e di cassa, a favore BENEFICIARI DIVERSI vembre 2009 n. 12101, con i quali sono state definite le modalita` (cod. 37682); di attuazione per l’erogazione dei contributi alle famiglie di per- 4) di trasmettere il presente provvedimento alle ASL indicate sone con disabilita` e al singolo soggetto disabile per l’acquisto nell’allegato 2; di strumenti tecnologicamente avanzati e assegnate le relative 5) di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della risorse alle ASL; Regione Lombardia e sul sito internet della Direzione Generale Ritenuto: Famiglia e Solidarieta` Sociale. • di determinare i criteri e le modalita` di erogazione dei con- Il direttore generale: tributi per l’anno 2010 cosı` come riportati nell’allegato 1, Roberto Albonetti parte integrante del presente provvedimento; ——— • ——— • di stabilire che le ASL procederanno all’utilizzo delle risorse assegnate secondo le modalita` previste dallo stesso allega- ALLEGATO 1 to 1, parte integrante del presente provvedimento; Legge regionale 23/99 – art. 4, commi4e5 • di destinare almeno il 40% delle risorse complessivamente disponibili anno 2010, esclusivamente a finanziare le richie- Indicazioni per l’erogazione di contributi alle famiglie ste di strumenti rientranti tra i dispositivi/sistemi «domotici»; di persone con disabilita` o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati Considerato che gli eventuali residui sulle assegnazioni dello scorso anno potranno essere utilizzati anche ad integrazione del Anno 2010 budget a disposizione per il 2010; Come negli anni scorsi, si intende promuovere l’acquisto di – 3882 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010 tecnologie, ivi comprese quelle comunemente definite col ter- Viene fatta eccezione per le richieste: mine di «domotica», per il miglioramento dell’accessibilita` del- • di dispositivi/sistemi domotici e strumenti per la casa in ge- l’ambiente domestico e finalizzate ad estendere le abilita` della nere; persona. In particolare, tenendo conto che le domande di con- • di adeguamento/potenziamento dell’ausilio determinato: tributo dei cittadini volte all’acquisto di ausili rientranti in tale fattispecie sono piu` che raddoppiate dal 2005 ad oggi, per l’an- – da variazioni delle abilita` della persona disabile; no 2010, le ASL dovranno destinare alla «domotica» almeno il – dalla necessita` di sostituzione di un ausilio/strumento gia` 40% delle risorse erogate dalla Regione. A tal fine si richiamano in dotazione non piu` funzionante le precisazioni gia` fornite al riguardo, lo scorso anno: purche´ acquistati entrambi con il contributo ai sensi della l.r. • il termine «domotica» ricomprende, ai fini dell’attuazione 23/99. della l.r. 23/99, oltre ai dispositivi comunemente rientranti 3. STRUMENTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO nella «domotica» (vedi allegato B al d.d.g. n. 5632 del 23 Sono ammissibili a finanziamento: maggio 2006) anche tutti quegli ausili o strumentazioni di vario tipo che favoriscono l’autonomia o la vita indipen- • strumenti acquistati o acquisiti temporaneamente in regi- dente all’interno della propria abitazione; me di noleggio, affitto, leasing o abbonamento; ` • per agevolare i cittadini nell’acquisto di dispositivi/strumenti • strumenti gia in dotazione alla famiglia che devono essere domotici, che spesso sono particolarmente costosi, in alter- adattati/trasformati; nativa alla presentazione della fattura, e` ammissibile una • qualsiasi servizio necessario a rendere lo strumento effetti- dichiarazione rilasciata dalla ditta fornitrice (o banca o fi- vamente utilizzabile (installazione/personalizzazione, forma- nanziaria) riportante il piano di rateizzazione relativo all’ac- zione all’utilizzo, manutenzione e costi tecnici di funziona- quisto effettuato; mento, etc.). • al fine di aiutare il cittadino nella scelta degli strumenti tec- Alla luce degli obiettivi di cui al punto 1 sono finanziabili le nologicamente avanzati, e` opportuno che le ASL promuo- richieste di contributo che: vano una diffusa e corretta informazione, non solo relativa- • prevedano l’acquisizione di strumenti che rientrino nella de- mente a termini e procedure del bando, ma anche alle finizione di ausilio dello standard internazionale EN ISO 9999: plurime opportunita` riservate dalla l.r. 23/99 ai cittadini disa- «qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tec- bili. Pertanto dovranno essere attuate specifiche azioni di nologico, di produzione specializzata o di Comune com- orientamento con particolare attenzione proprio a tutti gli mercio, destinato a prevenire, compensare, alleviare una ausili che favoriscono la vita indipendente. menomazione o una disabilita` » ivi compresi ausili/dispositivi domotici, applicativi informatici, software e adattamenti 1. OBIETTIVI del computer sviluppati per compensare le diverse disabili- Si confermano le finalita` e gli obiettivi, gia` indicati negli anni ta` (esempio: software per compensare deficit uditivi o visivi, scorsi che di seguito si richiamano: adattamento tastiere, sistemi di puntamento, emulatori di L’ausilio/strumento, individuato come necessario all’interno mouse, dispositivi domotici, etc.); del progetto sociale e/o educativo, deve prioritariamente: • prevedano l’adattamento dell’autoveicolo (di proprieta` o • contribuire all’autonomia della persona disabile con parti- in comodato d’uso sia del famigliare che del disabile) al colare riferimento al miglioramento dell’ambiente dome- fine di garantire il trasporto alla persona disabile nei luoghi stico; di lavoro o di socializzazione; • sviluppare le potenzialita` della persona disabile in relazione • personal computer e relativi applicativi necessari a soddi- alle sue possibilita` di integrazione sociale e lavorativa; sfare quanto previsto nell’art. 4 della l.r. n. 4/2010; • compensare le diverse limitazioni funzionali, siano esse mo- • prevedano l’acquisto di ausili riconducibili al Nomenclatore torie, visive, uditive, intellettive e del linguaggio. Tariffario valutando attentamente il progetto individualizza- In generale si sottolinea che, l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99 to in relazione alla finalita` d’integrazione sociale o lavorati- finalizza le risorse messe a disposizione dalla Regione per l’acqui- va stabilita dalla l.r. 23/99 e coinvolgendo anche eventual- sto di strumenti tecnologicamente avanzati, all’integrazione ed mente gli operatori degli «uffici protesi» delle ASL come spe- al reinserimento sociale e professionale delle persone con disa- cificato al paragrafo 6. bilita` ; tale finalita` va perseguita con particolare attenzione, Sono inoltre ammissibili in quanto riconducibili: stante l’entita` delle risorse, nella formulazione della graduatoria • gli ausili per non udenti non ricompresi nel nomenclatore, di priorita` che deve essere realmente correlata alle potenzialita` quali vibratori, sistemi FM o IR limitatamente ai minori in eta` della persona, alle sue possibilita` e capacita` di integrazione nei prescolare nonche´ il secondo processore, non a scatola, luoghi di lavoro e nei contesti sociali, alla presenza o assenza di prioritariamente per minori; figure di riferimento e di aiuto (a puro titolo esemplificativo il PC • le protesi acustiche, limitatamente alle persone affette da potrebbe essere finanziabile in casi eccezionali, laddove effetti- sordita` pari o superiore a 65 decibel medi (500-1000-2000 vamente le condizioni di mobilita` e di «relazione col mondo» Hz) nell’orecchio migliore e ai minori con sordita` pari a 50 della persona disabile non sono altrimenti perseguibili perche´ la decibel medi (500-1000-2000 Hz) nell’orecchio migliore; persona e` confinata all’interno della propria abitazione ...). • per gli ausili ad alto contenuto tecnologico con forte con- La coerenza dell’acquisto dello strumento con la finalita` della notazione sanitaria, per i quali il comparto sanitario preve- l.r. 23/99 e gli obiettivi sopra esposti e` criterio fondamentale per de un contributo per l’acquisto, la richiesta e` ammissibile la concessione del contributo. La verifica sull’adeguatezza del- previa documentazione che attesti la necessita` dell’ausilio l’ausilio compete al nucleo di valutazione dell’ASL di cui al suc- da parte della persona disabile. Il contributo viene calcola- cessivo punto 6. to in relazione al contributo sanitario, tenendo presente 2. BENEFICIARI che comunque la somma dei due contributi non deve su- perare il 70% del costo complessivo dell’ausilio. La l.r. 30 dicembre 2008, n. 38 «Disposizioni in materia sanitaria, socio-sanitaria e sociale – Collegato» (Bollettino Ufficiale della 4. STRUMENTI NON AMMESSI A FINANZIAMENTO Regione Lombardia n. 53, 3º Suppl. Ord. del 31 dicembre 2008) Sono escluse le richieste di servizi, strumenti, ausili e protesi che ha modificato l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99 prevedendo che hanno le seguenti proprieta` : i contributi ai portatori di handicap sono concessi, «... senza al- • sussidi didattici che possono essere ottenuti grazie alle vi- cun limite di eta` e compatibilmente con le risorse disponibili». genti disposizioni concernenti il diritto allo studio; Pertanto, in ottemperanza alla intervenuta modifica di legge, • modifiche degli strumenti di guida dell’autoveicolo a favo- sono beneficiarie tutte le persone disabili che vivono da sole o re di persone disabili titolari di patente speciale per le quali in famiglia indipendentemente dall’eta` . sono erogati i contributi ai sensi dell’art. 27 della legge La l.r. 2 febbraio 2010, n. 4 «Disposizioni in favore dei soggetti 104/92; con disturbi specifici di apprendimento», in particolare l’art. 4 • provvidenze di cui alla legge 9 gennaio 1989, n. 13 «Disposi- prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, finalizzati all’ac- zioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle bar- quisto di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi didattici riere architettoniche negli edifici privati», comprese le abi- degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei soggetti con tazioni che sono state costruite successivamente all’anno DSA. 1989; Coloro che hanno gia` usufruito precedentemente dei bene- • benefici ottenibili dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione fici della l.r. 23/99 art. 4, commi 4 e 5, possono presentare una contro gli Infortuni sul Lavoro e le malattie professionali in nuova domanda solo dopo 3 anni. Si precisa che i tre anni de- quanto la persona richiedente e` beneficiaria delle provvi- corrono dalla data di presentazione della richiesta. denze di tale ente; Bollettino Ufficiale – 3883 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

• benefici ottenibili attraverso altre forme di contribuzione, in volto a favorire una vita indipendente o una maggiore autono- quanto la persona disabile e/o la sua famiglia, possono u- mia o un miglioramento della qualita` di vita del disabile e deve sufruirne in ragione della loro situazione (quali ad esempio: contenere: studente universitario, beneficiario di polizze assicurative • i dati clinico-anamnestici della persona disabile; specifiche ecc.); • le motivazioni che giustificano la necessita` dello strumento/ • ausili che rientrano nelle categorie di ausili previste dal No- ausilio e gli obiettivi che si possono raggiungere con la do- menclatore Tariffario delle protesi (d.m. 332/99 – Ministero tazione dell’ausilio in termini di integrazione sociale, lavora- della Sanita` ed eventuali successive modifiche e/o integra- tiva, scolastica o di sviluppo dell’autonomia; zioni). • la durata del progetto (periodo entro il quale si pensa di Sono da ritenersi non ammissibili se non in casi eccezionali: realizzare gli obiettivi); • apparecchi o impianti di climatizzazione/condiziona- • la modalita` di verifica dei risultati attesi sia nei confronti del- mento; la persona disabile, sia della famiglia. • fotocamere, videocamere analogiche e digitali; 6. VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE PRESENTATE PER IL 2010 E FOR- • telefoni mobili, palmari, impianti di navigazione satellitare; MULAZIONE DELLE GRADUATORIE • HI-FI, lettori DVD, televisori, ecc.; Per la valutazione delle domande, le ASL sono tenute: • personal computer, da tavolo o portatile, solo se collegato • ad istituire apposito nucleo di valutazione per l’istruttoria e ad applicativi necessari a compensare le diverse disabilita` . la valutazione delle domande nonche´ la per la definizione In questo caso e` ovviamente ammissibile, fermi restando i delle graduatorie; massimali fissati al successivo punto 8), sia il costo del com- puter che quello degli applicativi; • ad individuare, sulla base delle indicazioni generali fornite dal presente atto, e tenendo presente la finalita` prima del- • hardware e software di base (cioe` privi di applicativi desti- l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99, soprattutto in presenza di nati alla specifica compensazione di disabilita` ). risorse limitate rispetto alle richieste pervenute, criteri pun- Queste tipologie di strumenti saranno valutate solo ad esauri- tuali per la valutazione delle domande e la conseguente mento della graduatoria qualora la disponibilita` del budget lo formulazione delle graduatorie in relazione alla coerenza consenta; si raccomanda un’attenta valutazione del progetto, dello strumento con quanto definito nel progetto individua- tenendo conto che comunque lo strumento/ausilio deve essere lizzato, agli obiettivi da raggiungere con l’acquisto di uno finalizzato alla compensazione di una disabilita`. specifico strumento (acquisizione autonomia, possibilita` di 5. MODALITA` DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA accedere ai luoghi di lavoro, di studio, di socializzazione, migliore qualita` della vita, ecc.), al piu` alto contenuto tec- Le domande devono essere presentate alla ASL territorial- nologico degli ausili, al grado di disabilita` , ecc. mente competente presso il Dipartimento ASSI – Servizio Disabili –, secondo le indicazioni fornite dagli stessi. Si ritiene opportuno che il nucleo di valutazione sia integrato con competenze specifiche provenienti dalle UONPIA per la va- Per il corrente anno, le domande devono pervenire entro il 14 lutazione delle domande relative a strumenti/ausili da fornire a febbraio 2011. bambini disabili (vedi dislessie ecc.) e da operatori degli uffici Possono essere presentate domande per un solo strumento «protesi» delle ASL per i casi di valutazione della riconducibilita` . corredate dalla seguente documentazione: I contributi sono assegnati nella misura del 70% del costo com- • prescrizione del medico specialista (pubblico o privato) plessivo dell’ausilio, e comunque secondo le modalita` indicate che motivi la necessita` e la conformita` dello strumento/au- nel successivo punto 8), procedendo dall’inizio della graduato- silio con il progetto sociale ed educativo individualizzato; ria fino all’esaurimento del budget. • copia della certificazione di invalidita` o della certificazione Si ribadisce che le richieste: di alunno disabile; • riferite agli ausili per non udenti, non ricompresi nel nomen- • certificazione dello specialista per patologie che causano clatore qualora il secondo processore, non a scatola, sia disabilita` e non necessariamente accertate attraverso le richiesto per > di 18 anni; forme di cui sopra (ad esempio la dislessia). In tali casi parti- • riferite agli strumenti finanziabili solo in casi eccezionali, colare attenzione dovra` essere data alla verifica della dia- gnosi, anche attraverso un confronto con le UONPIA; saranno eventualmente valutate, solo dopo l’esaurimento delle ` ` • dichiarazione di eventuale presenza di ausili nonche´ relati- graduatorie di priorita e solo qualora la disponibilita del budget assegnato ai sensi del presente d.d.g. lo consenta. vo supporto assistenziale gia` in dotazione alla persona disa- bile e/o alla sua famiglia; Le richieste escluse dal finanziamento per esaurimento del ` • autocertificazione del cittadino che attesti di non aver fat- budget non costituiranno priorita per l’anno successivo, fermo to richiesta di altro finanziamento pubblico o di non dispor- restando che ovviamente potranno essere ripresentate. re in forma gratuita dell’ausilio oggetto della domanda e/o Si rammenta inoltre, che le graduatorie dovranno comunque di non aver ricevuto altri finanziamenti ai sensi dell’art. 4, essere definite per il territorio di tutta l’ASL e non per distretto al commi4e5,dellal.r. 23/99 nel precedente triennio; fine di non creare disomogeneita` ne´ relativamente ai criteri, ne´ • dichiarazione di accettazione della quota di comparteci- relativamente alle disponibilita` . pazione al costo; Il Piano dei finanziamenti, comprensivo delle graduatorie e • copia di preventivo o di fattura/ricevuta fiscale indicante dei criteri di valutazione individuati, dovra` essere approvato con l’elenco degli strumenti con il dettaglio tecnico ed il relativo deliberazione del direttore generale. costo. La fattura/ricevuta fiscale non dovra` essere antece- Le ASL, completato il piano delle assegnazioni, ne daranno dente 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, comunicazione ai beneficiari ed erogheranno il contributo en- ad esclusione dei casi in cui la richiesta gia` presentata l’an- tro 60 giorni dal ricevimento di idonea documentazione conta- no precedente non sia stata accolta per esaurimento fondi bile fiscale attestante l’acquisizione dello strumento. e venga ripresentata nuovamente per l’anno in corso. 7. MODALITA` OPERATIVE In caso di ausili o strumenti acquistati tramite rateizzazione, qualora non fosse disponibile la fattura, e` possibile presen- Come detto, le domande devono essere pervenute alle ASL tare anche copia del contratto di finanziamento rilasciato entro il 14 febbraio 2011. Tali enti formulano, a seguito dell’istrut- dalla ditta fornitrice o dalla finanziaria; toria delle stesse, due specifiche graduatorie relativamente ai dispositivi/sistemi domotici e agli altri strumenti. E` necessario che • eventuale dichiarazione dell’Azienda fornitrice, responsabi- le ASL diano la massima diffusione al presente provvedimento le dell’installazione di avvenuta personalizzazione, di adde- nonche´ alle modalita` di presentazione delle domande da parte stramento o collaudo. dei cittadini cosı` come definito dalle stesse ASL. La domanda deve essere accompagnata dal progetto indi- Particolare attenzione dovra` essere dedicata ad accompa- vidualizzato, per la stesura del quale ci si puo` avvalere dell’equi- gnare i cittadini e le loro famiglie nel processo di presentazione pe pluridisciplinare/operatori specialisti della ASL territorialmen- della richiesta, con particolare riferimento alla divulgazione del- te competente o eventualmente in alternativa, del medico le opportunita` che i dispositivi/sistemi domotici possono riservare specialista (pubblico o privato) in raccordo con gli operatori alle persone con disabilita` . della ASL. Un’efficace azione di promozione locale dell’informazione – 5.1 Progetto individualizzato anche con gli specialisti prescrittori e gli estensori del progetto Il progetto individualizzato, che deve obbligatoriamente ac- – puo` avere un primo risultato in termini di riduzione delle do- compagnare la domanda, e` un progetto sociale/educativo mande non prioritarie. – 3884 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Si richiamano di seguito gli adempimenti delle ASL per la pre- disposizione dei piani di assegnazione. D.G. Istruzione, formazione e lavoro

Le ASL provvedono a: [BUR20100152] [3.3.0] • definire l’ammontare del budget da destinare al finanzia- D.d.s. 3 dicembre 2010 - n. 12689 mento delle richieste di strumenti rientranti tra i dispositivi/ L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione gradua- sistemi «domotici»; toria e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per l’acquisto • individuare i criteri per la formulazione delle graduatorie di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno anno 2010; 2010 – Assunzione di spesa e contestuale liquidazione di A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428 • istituire il nucleo di valutazione, valutare le domande perve- nute e formulare le graduatorie di priorita` ; IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA • valutare, conseguentemente ad eventuali residui del bud- SISTEMA EDUCATIVO E ISTRUZIONE get ai sensi del presente d.d.g., le domande non prioritarie Vista la legge regionale 5 maggio 2004 n. 11 – articolo 5, com- formulando l’ulteriore graduatoria. ma 3; 8. LIMITI DI SPESA AMMISSIBILE Vista la d.g.r. 28 luglio 2010, n. 6/317 «Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2010 e bilancio pluriennale 2010-2012 Le domande vengono accolte e successivamente valutate a legislazione vigente e programmatico – 16º provvedimento» solo se prevedono una spesa pari o superiore a 260 euro e sono che prevede, sul capitolo 2.1.1.3.278.428, una ulteriore dotazio- corredate dalla documentazione sopra elencata. ne di competenza e di cassa pari ad C 400.000,00 finalizzata Il tetto massimo di spesa ammissibile e` di 15.500 euro. alla realizzazione di interventi urgenti e di ristrutturazione di edi- I contributi sono concessi nella misura del 70% della spesa fici scolastici pubblici e per l’acquisto di mezzi di trasporto collet- ammissibile con le seguenti precisazioni: tivo scolastico; • personal computer da tavolo: contributo massimo erogabi- Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 9/634 del 13 le, comprensivo di software di base e di tutte le periferiche, ottobre 2010 con cui sono state approvate le modalita` per l’as- 300 euro; segnazione dei contributi per l’acquisto di mezzi di trasporto col- • personal computer portatile: contributo massimo erogabi- lettivo scolastico, per l’anno 2010, ai sensi dell’art. 5 comma 3 le, comprensivo di software di base e di tutte le periferiche, e dell’art. 11 comma 3 della legge regionale 5 maggio 2004 500 euro; n. 11, destinando a tale scopo la somma complessiva di C • in caso di richieste di personal computer che comprendo- 400.000,00, all’UPB 2.1.1.3.278 cap. 428; no, oltre all’hardware, anche software specifici previsti dal Vista la circolare regionale n. 15 del 15 ottobre 2010 «Termini progetto (es. software per compensare deficit uditivi o visi- di presentazione domande di contributo per l’acquisto di auto- vi, adattamento tastiere, sistemi di puntamento, emulatori veicoli utilizzabili anche per il trasporto di alunni Anno 2010» pub- di mouse, ecc.), nel preventivo e nella documentazione blicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Supple- d’acquisto, i costi dovranno essere indicati separatamente, mento Straordinario al n. 43 del 25 ottobre 2010; al fine di poter rispettare per l’hardware i massimi consentiti Considerato che alla data di chiusura del bando risultavano di cui sopra e utilizzare il criterio del 70% per l’acquisto pervenute n. 56 richieste per l’assegnazione dei contributi per del/dei software; l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo scolastico, delle quali • protesi acustiche riconducibili: contributo massimo erogabi- n. 6, riportate nell’allegato «C», parte integrante e sostanziale le, 2.000 euro. del presente decreto, ritenute non accoglibili per mancanza dei requisiti prescritti; 9. SCADENZE E DEBITO INFORMATIVO Considerato inoltre che le 50 istanze accoglibili sono state in- Le ASL dovranno trasmettere alla D.G. Famiglia e Solidarieta` dicate nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del pre- Sociale entro il 15 aprile 2011: sente decreto, in ordine di graduatoria, sulla base dei criteri sta- • deliberazione di approvazione del piano delle assegnazioni biliti con la succitata d.g.r. n. 9/634 del 13 ottobre 2010; comprensiva dei criteri adottati nonche´ dei modelli di ren- Considerato che la disponibilita` di fondi pari a C 400.000,00 dicontazione debitamente compilati che costituiscono de- consente di finanziare solo le prime 14 istanze della graduatoria, bito informativo nei confronti della Regione; elencate nell’allegato «B», parte integrante e sostanziale del • breve relazione di sintesi che evidenzi punti di forza ed e- presente decreto; ventuali criticita` emerse, situazione aggiornata delle liqui- Ritenuto necessario procedere alla assunzione dell’impegno dazioni effettuate relativamente ai contributi assegnati per di spesa e alla contestuale liquidazione di C 400.000,00 a favore l’anno precedente. Le tabelle per la rendicontazione del delle Amministrazioni comunali riportate nel citato allegato «B», debito informativo saranno inviate alle ASL dalla U.O. Siste- parte integrante e sostanziale del presente decreto; ma sociale della scrivente Direzione Generale. Vista la legge regionale n. 20/2008 nonche´ i provvedimenti organizzativi della IX legislatura; ALLEGATO 2 Visto il d.d.g. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 7245 del 21 ASSEGNAZIONE ED EROGAZIONE RISORSE luglio 2010 inerente l’assegnazione delle risorse finanziarie dell’e- Acquisto strumenti tecnologicamente avanzati sercizio 2010 ai Dirigenti delle U.O. e delle Strutture e successive L.r. 23/99 art. 4, commi4e5 modificazione e/o integrazioni; ANNO 2010 Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- Importo assegnato N. ASL bilita` dei flussi finanziari); (cap. 5109 – ruolo n. 37682) Decreta 301 BERGAMO 282.364,00 1. di approvare la graduatoria relativa a n. 50 istanze per l’ac- 302 BRESCIA 296.432,00 quisto di mezzi di trasporto collettivo scolastico come indicato 303 COMO 153.245,00 nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente 304 CREMONA 94.033,00 decreto; 305 LECCO 87.761,00 2. di approvare il Piano di riparto come indicato nell’allegato «B», parte integrante e sostanziale del presente decreto e di 306 LODI 60.603,00 assegnare alle Amministrazioni comunali elencate nello stesso i 307 MANTOVA 107.160,00 contributi indicati a fianco di ciascun beneficiario; 308 MILANO 409.204,00 3. di ritenere non accoglibili le n. 6 istanze elencate nell’alle- 309 MILANO 1 241.865,00 gato «C», parte integrante e sostanziale del presente decreto; 310 MILANO 2 164.724,00 4. di impegnare e contestualmente liquidare la somma di C 400.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 2.1.1.3.278.428 del- 311 MONZA-BRIANZA 211.744,00 l’esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilita` 312 PAVIA 141.345,00 di competenza e di cassa, a favore dei Beneficiari contributi l.r. 313 SONDRIO 47.452,00 11/2004 piano 2010 (ruolo 37608); 314 VARESE 227.694,00 5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. 315 VALLECAMONICA-SEBINO 26.374,00 Il dirigente della Struttura: TOTALE ASL 2.552.000,00 Paolo Formigoni Bollettino Ufficiale – 3885 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

ALLEGATO «A»

L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO FONDI BILANCIO ANNO 2010 GRADUATORIA DOMANDE RICEVUTE

Scuole Costo Contr. Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo dell’obbligo automezzo anni prec. 1 MENCONICO 11226 416 17,5 Nessuna 32.709,00 16.354,00 No 2 CURIGLIA CON MONTEVIASCO 114665 187 17,8 Nessuna 23.688,00 11.844,00 No 3 CIMBERGO 103049 576 21,8 Nessuna 56.786,00 28.393,00 No 4 FORTUNAGO 11201 402 23 Nessuna 31.283,00 15.642,00 No 5 GAMBARANA 11204 256 23,3 Nessuna 34.922,00 17.461,00 No 6 106611 360 31,6 Nessuna 44.500,00 22.250,00 No 8 NICORVO 11240 364 47,3 Nessuna 37.228,00 18.614,00 No 8 LOVERO 11365 666 47,3 Nessuna 64.780,00 32.390,00 No 9 SAN CIPRIANO PO 11270 492 48,1 Nessuna 99.390,00 49.695,00 No 10 MAZZO DI VALTELLINA 113673 1075 67,7 Nessuna 90.030,00 45.015,00 No 11 CASTELLO CABIAGLIO 114483 567 70,2 Nessuna 107.000,00 53.500,00 No 12 REZZAGO 10652 303 71,2 Nessuna 52.250,00 26.125,00 No 13 TROVO 11302 986 81,3 Nessuna 83.500,00 41.750,00 No 14 CERCINO 11344 756 111 Nessuna 73.200,00 20.967,00 No 15 MARZIO 115046 307 145 Nessuna 15.950,00 7.975,00 No 16 CREMENAGA 114617 814 169,4 Nessuna 53.200,00 26.600,00 No 17 VIGANO SAN MARTINO 102407 1213 271 Nessuna 27.974,00 13.987,00 No 18 DREZZO 105496 1173 515 Nessuna 57.500,00 28.750,00 No 19 ORNICA 101554 182 14,7 1 scuola 29.685,00 14.842,00 No 20 MONTICELLI PAVESE 11236 737 33 1 scuola 78.800,00 39.400,00 No 21 BORGO PRIOLO 111533 1414 48,5 1 scuola 21.978,00 10.989,00 No 22 REDONDESCO 108660 1333 72,5 1 scuola 20.136,00 10.068,00 No 23 PESCAROLO ED UNITI 107725 1593 89,4 1 scuola 123.241,00 61.620,00 No 24 CALVATONE 10712 1292 92,7 1 scuola 139.000,00 69.500,00 No 25 MALAGNINO 107591 1372 105,6 1 scuola 99.500,00 49.750,00 No 26 BOFFALORA D’ADDA 10913 1640 128,3 1 scuola 104.820,00 52.410,00 No 27 VIADANICA 102399 1112 188,6 1 scuola 61.400,00 30.700,00 No 28 ANNONE DI BRIANZA 104641 2256 343,1 1 scuola 33.900,00 16.950,00 No 29 BRENNA 10485 1945 373,9 1 scuola 105.550,00 52.775,00 No 30 VALBONDIONE 102273 1123 12,1 2 scuole 21.200,00 10.600,00 No 31 CEVO 103018 960 29,2 2 scuole 72.400,00 36.200,00 No 32 RUINO 11269 769 38,1 2 scuole 34.500,00 17.250,00 No 33 ZAVATTARELLO 113213 1081 41,2 2 scuole 21.305,00 10.652,00 No 34 GROMO 101216 1245 61,1 2 scuole 31.054,00 15.527,00 No 35 CASELLE LANDI 109449 1736 68 2 scuole 59.500,00 29.750,00 No 36 PIEVE SAN GIACOMO 107787 1597 95,4 2 scuole 112.000,00 56.000,00 No 37 AGNOSINE 102532 1833 137,4 2 scuole 25.362,00 12.681,00 No 38 MONTE ISOLA 103615 1807 144,7 2 scuole 109.000,00 54.500,00 No 39 PREDORE 101784 1902 153,3 2 scuole 14.392,00 7.196,00 No 40 ROMAGNESE 112650 768 30,4 2 scuole 12.150,00 6.075,00 2005 41 SUARDI 11291 698 71,7 Nessuna 15.134,00 7.567,00 2006 42 CLAINO CON OSTENO 105279 544 40,3 Nessuna 55.500,00 27.750,00 2007 43 GALLIAVOLA 11203 222 27,2 Nessuna 20.611,00 10.306,00 2008 44 PIETRA DE’ GIORGI 11248 933 79,3 Nessuna 68.040,00 34.020,00 2008 45 S. MARGHERITA DI STAFFORA 11279 565 16,8 1 scuola 17.130,00 8.565,00 2008 46 TEMU` 104351 1052 23,5 1 scuola 58.700,00 29.350,00 2008 47 MONTALTO PAVESE 112312 943 50,4 1 scuola 53.422,00 26.711,00 2008 48 SEMIANA 11285 249 25,8 Nessuna 39.092,00 19.546,00 2009 49 OLEVANO DI LOMELLINA 11241 819 50 Nessuna 20.600,00 10.300,00 2009 50 PIEVE D’OLMI 10777 1278 60,3 Nessuna 12.534,00 6.267,00 2009

ALLEGATO «B»

L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO FONDI BILANCIO ANNO 2010 GRADUATORIA DOMANDE FINANZIATE

Scuole Costo Contr. Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo dell’obbligo automezzo anni prec. 1 MENCONICO 11226 416 17,5 Nessuna 32.709,00 16.354,00 No 2 CURIGLIA CON MONTEVIASCO 114665 187 17,8 Nessuna 23.688,00 11.844,00 No – 3886 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

Scuole Costo Contr. Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo dell’obbligo automezzo anni prec. 3 CIMBERGO 103049 576 21,8 Nessuna 56.786,00 28.393,00 No 4 FORTUNAGO 11201 402 23 Nessuna 31.283,00 15.642,00 No 5 GAMBARANA 11204 256 23,3 Nessuna 34.922,00 17.461,00 No 6 SAN NAZZARO VAL CAVARGNA 106611 360 31,6 Nessuna 44.500,00 22.250,00 No 8 NICORVO 11240 364 47,3 Nessuna 37.228,00 18.614,00 No 8 LOVERO 11365 666 47,3 Nessuna 64.780,00 32.390,00 No 9 SAN CIPRIANO PO 492 48,1 Nessuna 99.390,00 49.695,00 No 10 MAZZO DI VALTELLINA 113673 1075 67,7 Nessuna 90.030,00 45.015,00 No 11 CASTELLO CABIAGLIO 114483 567 70,2 Nessuna 107.000,00 53.500,00 No 12 REZZAGO 10652 303 71,2 Nessuna 52.250,00 26.125,00 No 13 TROVO 11302 986 81,3 Nessuna 83.500,00 41.750,00 No 14 CERCINO 11344 756 111 Nessuna 73.200,00 20.967,00 No

ALLEGATO «C»

L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO FONDI BILANCIO ANNO 2010 ELENCO DOMANDE ESCLUSE

N. COMUNE MOTIVAZIONI DI ESCLUSIONE 1 MERLINO (LO) Non e` indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004 2 ANZANO DEL PARCO (CO) Non e` indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004 3 MARZANO (PV) Non e` indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004 4 CASSANO VALCUVIA (VA) Non e` indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004 5 CASALZUIGNO (VA) Non e` indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004 6 BREME (PV) Hanno ritirato la richiesta

[BUR20100153] [3.3.0] ordinate secondo le modalita` e i parametri stabiliti dalla succi- D.d.s. 3 dicembre 2010 - n. 12770 tata deliberazione della Giunta regionale n. 8/11254 del 10 feb- Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di o- braio 2010, in base alla data di presentazione delle stesse, come pere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio indicato e specificato nell’allegato «A», parte integrante e so- 2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di stanziale del presente decreto; A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul Capitolo 2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno 2010 Preso atto che tali richieste rientrano nelle tipologie di inter- vento previste dalla legge regionale 1/2000; IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA Ritenuto, per garantire l’agibilita` degli edifici scolastici, di SISTEMA EDUCATIVO E ISTRUZIONE assegnare la somma di C 300.000,00 per le opere di edilizia sco- Vista la legge regionale 5 gennaio 2000 n. 1, art. 4, comma lastica indifferibili ed urgenti, sull’UPB 2.1.2.3.78 al Cap. 5747, a 107 quater il quale dispone che «oltre agli interventi di cui al favore degli Enti indicati nel citato allegato A), parte integrante comma 107, la Giunta regionale puo` procedere al finanzia- e sostanziale del presente decreto; mento di opere edilizie che non possono essere differite per esi- Ritenuto necessario procedere, con il presente atto, alla for- genze sorte a seguito di eventi che compromettano l’agibilita` male assunzione dell’impegno di spesa e alla contestuale liqui- degli edifici scolastici e che non siano altrimenti finanziabili all’in- dazione per C 260.143,00; terno delle ordinarie procedure previste dalla Regione e dagli Ritenuto inoltre di procedere all’impegno di C 8.000,00 a favo- Enti locali»; re Scuola Materna «Fenzi-Marabelli» – Abuzzano (PV), e Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 8/11254 del 10 C 31.857,00 a favore della Scuola Materna «Casa dei Bambini» febbraio 2010 avente per oggetto: «Determinazione in merito di Oggiono (LC) prevedendo la relativa liquidazione in ordine ad interventi ordinari e urgenti di edilizia scolastica» che, a vale- alle tempistiche di esecuzione dei lavori; re sull’UPB 2.1.1.3.278 – Bilancio di esercizio anno 2010, riserva la Verificato che la predetta spesa, pari alla somma complessi- somma di C 500.000,00 sul Capitolo 5747, per interventi urgenti va di C 300.000,00, rientra nella tipologia di spese imputabili alla su edifici scolastici (art. 4 comma 107 quater, l.r. 1/2000); UPB 2.1.1.3.278 Cap. 5747 e che lo stesso presenta la necessaria Considerato che la programmazione finanziaria prevista al- disponibilita` di competenza e di cassa; l’UPB 2.1.1.3.278 – cap. 5747, di cui alla d.g.r. 13 ottobre 2010 Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni e n. 9/634, ha previsto uno stanziamento ulteriore di C 500.000,00 integrazioni, nonche´ il regolamento di contabilita` e la legge re- per interventi urgenti su edifici scolastici pubblici e privati; gionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in Considerata l’urgenza dei lavori da eseguire, i suddetti stan- corso; ziamenti possono essere utilizzati per finanziare interventi indiffe- Vista la l.r. n. 20/2008 nonche´ i provvedimenti organizzativi ribili ogni qualvolta si rendesse necessario e comunque entro della IX legislatura; l’anno di competenza e nei limiti della disponibilita` finanziaria; Visti i d.d.s. n. 3166 del 30 marzo 2010 e n. 7339 del 23 luglio Visto il d.d.g. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 7245 del 21 2010 relativi all’assegnazione di contributi straordinari per la rea- luglio 2010 inerente l’assegnazione delle risorse finanziarie dell’e- lizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili e urgenti ai sercizio 2010 ai Dirigenti delle U.O. e delle Strutture e successive sensi della succitata l.r. n. 1/2000, per un importo complessivo di modificazione e/o integrazioni; C 500.000,00; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra Preso atto che, sono pervenute alla Regione Lombardia altre nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia- istanze e che, dall’esame e dalla valutazione delle stesse da bilita` dei flussi finanziari); parte della competente Struttura Sistema Educativo e Istruzione, Decreta della Direzione Generale «Istruzione, Formazione e Lavoro», n. 8 1. di approvare l’assegnazione di contributi straordinari per la sono risultate complete della documentazione prevista e della realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti relazione redatta, previo sopralluogo, da tecnici delle compe- dirette a garantire l’agibilita` degli edifici scolastici, rientranti nel- tenti Sedi Territoriali della Regione Lombardia (S.T.E.R.), attestanti le tipologie di intervento previste dalla legge regionale 1/2000, l’esistenza della reale necessita` e urgenza dell’intervento; per un importo complessivo di C 300.000,00 a favore degli enti Dato atto che le suddette istanze, debitamente esaminate, indicati nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del pre- valutate e considerate meritevoli di accoglimento, sono state sente decreto; Bollettino Ufficiale – 3887 – Serie Ordinaria N. 51 - 20 dicembre 2010

2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3 BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI 37633 2.1.1.3.278.5747 260.143,00 0,00 0,00 ARCOBALENO COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS 106552 2.1.1.3.278.5747 8.000,00 0,00 0,00 COOPERATIVA SOCIALE NUOVA SCUOLA A R.L. 163132 2.1.1.3.278.5747 31.857,00 0,00 0,00

3. di liquidare: Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI 37633 2.1.1.3.278.5747 2010/0/0 260.143,00

Cod. Benef. Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA Indirizzo Ruolo 37633 BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; 5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della Struttura: Paolo Formigoni ——— • ———

ALLEGATO «A» LEGGE REGIONALE 5 GENNAIO 2000 N. 1 ART. 4 COMMA 107 QUATER ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI PER L’ESECUZIONE DI OPERE DI EDILIZIA SCOLASTICA IMPREVEDIBILI, URGENTI E INDIFFERIBILI ASSUNZIONE IMPEGNO DI SPESA E CONTESTUALE LIQUIDAZIONE FONDI BILANCIO 2010

Date N. ord. Ente beneficiario Codice Importo Contributo Importo da Importo da OPERE esecuzione Data e scuola Beneficiario opere assegnato impegnare liquidare lavori 1 Scuola Materna «A. Rifacimento solai I.L. 16.08.2010 217668 10.000 5.000 5.000 5.000 08.06.10 Pedretti» – Presezzo (BG) A.L. 01.10.2010 F.L. 01.10.2010 2 Comune di Gera Lario Sostituzione caldaia I.L. 30.10.2010 10563 83.830 67.064 67.064 67.064 11.06.10 (CO) – Secondaria A.L. 30.11.2010 F.L. 30.12.2010 3 Comune di Porto Sistemazione tetto I.L. 04.04.2011 11519 105.600 68.640 68.640 68.640 26.07.10 Valtravaglia (VA) – A.L. 03.06.2011 Primaria F.L. 03.07.2011 4 Comune di Consiglio di Sistemazione copertura I.L. 01.06.2011 10532 35.598 23.139 23.139 23.139 08.09.10 Rumo (CO) – Primaria A.L. 31.08.2011 F.L. 31.08.2011 5 Scuola Materna «Fenzi Sistemazione copertura I.L. 30.10.2010 106552 16.000 8.000 8.000 0 13.09.10 Marabelli» – Albuzzano A.L. 15.12.2010 (PV) F.L. 15.12.2010 6 Comune di Grontardo Sostituzione tubature impianto I.L. 14.10.2010 10753 20.000 13.000 13.000 13.000 01.10.10 (CR) – Primaria termico A.L. 30.10.2010 F.L. 30.10.2010 7 Comune di Cassano Consolidamento solai I.L. 10.01.2011 11445 166.600 83.300 83.300 83.300 04.11.10 Magnago (VA) – A.L. 28.02.2011 Secondaria F.L. 15.04.2011 8 Scuola Materna «Casa Impermeabilizzazione terrazzo I.L. 15.12.2010 163132 63.956 31.857 31.857 0 18.11.10 dei Bambini» – Oggiono Sistemazione servizi igienici A.L. 15.05.2011 (LC) F.L. 15.05.2011 TOTALE 300.000 300.000 260.143