COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PARERE n. 100 del 16 dicembre 2010 (o.d.g. 3 del 16 dicembre 2010)

OGGETTO: Comune di Povegliano (TV). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”;

– La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 16 dicembre 2010 come da nota n. 645835/45.06 del 10.12.2010 del Dirigente della Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), segretario della commissione;

– Il Comune di Povegliano (TV), con note n. 11887/AS dell’23.11.09, n.5140 del 24.05.2010 , n. 11197/AS del 24.11.2010, ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS;

– Il Comune di Povegliano ha approvato con DGC n. 115 del 15.10.2008 il “Documento Preliminare e lo schema di accordo di pianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale; In data 21.10.10 è stato sottoscritto l’accordo di pianificazione tra Regione, Comune e Provincia. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del PAT, oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Povegliano, con DGC n. 144 del 03.12.2008 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune di Povegliano con DCC n. 64 del 28.09.2009, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune e sui due quotidiani:” Il Gazzettino” e “La Tribuna” del 27.11.09; Entro i termini, sono pervenute 3 osservazioni, nessuna delle quali inerente il Rapporto Ambientale.

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SUL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 119 del 07.10.2008 aveva espresso parere favorevole sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al Documento Preliminare con alcune prescrizioni che dovevano essere ottemperate in sede di stesura del Rapporto Ambientale.

− INTEGRAZIONI AL RAPPORTO AMBIENTALE FORNITE IN SEDE ISTRUTTORIA In sede istruttoria è emersa la necessità di acquisire la documentazione in ordine alle procedure seguite nonché maggiori elementi di conoscenza ed integrazioni al Rapporto Ambientale presentato. Il Comune di Povegliano ha inviato all’Unità di Progetto Coordinamento Commissioni la nota prot. 11197 del 24.11.2010 contenente le integrazioni richieste in data 26.10.2010 con lettera prot. 560514.

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Nello specifico sono state approfondire le valutazioni di coerenza tra le scelte del PAT ed i principi di sostenibilità, quanto le relazioni tra obiettivi di piano e linee di sviluppo della pianificazione vigente. E’ stato condotto un approfondimento della metodologia di analisi ed è stata predisposta una comparazione degli scenari alternativi di piano. L’approfondimento di tali tematiche non ha alterato il giudizio complessivo finale di valutazione del PAT, andando, anzi, a risaltare l’aderenza tra obiettivi strategici del PAT e indirizzi dello sviluppo sostenibile. La metodologia sviluppata per la valutazione degli scenari ha confermato la scelta di piano come migliorativa tra le opzioni considerate, fornendo uno strumento maggiormente utile a definire i miglioramenti apportati dall’implementazione dello scenario di piano.

− INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il territorio del comune di Povegliano si sviluppa all’interno di un quadrante geografico delimitato a nord dal fiume Piave e dai colli Asolani, a sud dal fiume Sile e ad est dal Piave, e tagliato in direzione nord-sud dal canale Giavera. Compreso tra i 70 e i 40 metri sul livello del mare, con un’escursione altimetrica di soli 30 metri, il comune si estende su una superficie di 12,9 kmq, nei quali rientrano le frazioni di Santandrà e Camalò. Il confina a nord con i comuni di , Giavera del Montello e Arcade; a sud con Ponzano e . La maglia infrastrutturale che caratterizza il territorio comunale di Povegliano trova la sua origine nella centuriazione romana – e nello specifico è inquadrabile in una maglia con orientamento NO-SE, con vertice su e lato ovest coincidente con la Strada Feltrina, Schiavonesca e Postumia avevano il ruolo di collegamento tra le diverse centuriazioni a est della regione, ma anche quello di dorsali di riferimento per l’intero sistema insediativo. La collocazione in cui Povegliano e le due frazione si sono sviluppate è conferma di tale stratificazione storica – vista la posizione su antichi segni della centuriazione, quali sono la SP55 e la SP90. In realtà la posizione di Povegliano è al centro di un ideale triangolo ai cui vertici sono le città di , e Treviso e i cui lati sono dati, ad ovest, da strada Feltrino e ferrovia; ad est, l’autostrada, la Pontebbana e la ferrovia. Sono poi i due assi della Schiavonesca e della Postumia – con orientamento EO – che attraversano il triangolo facendo da dorsali per il sostegno della viabilità provinciale. All’interno della struttura descritta si introdurrà un elemento forte quale quello dato dalla realizzazione della Pedemontana – e nello specifico, del casello di Povegliano. Esso diventerà la “porta” di accesso al sistema della mobilità territoriale e il punto di convergenza del sistema delle relazioni locali. La nuova infrastruttura avrà anche il compito di assorbire il peso sulla rete locale del traffico di attraversamento, che ora penalizza fortemente tutti i centri abitati.

− INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Il sistema insediativo Il comune di Povegliano è costituito, nel suo carattere insediativo, da un sistema policentrico composto dal centro urbano di Povegliano e dalle frazioni, più o meno di eguale dimensione, di Santandrà e Camalò. Esse sono appunto parte di un sistema insediativo storico, come dimostra il fatto che siano sorte attestate su antichi tracciati appartenenti al sistema di centuriazione – riscontrabili nella SP55 e nella SP90. Lo sviluppo dei centri abitati è avvenuto per lo più lungo la viabilità principale, se non cambiando poi direzione nel periodo più recente, e allargandosi in profondità, sul retro della cortina edilizia. In particolar modo si nota come i diversi centri abitati si siano sviluppati secondo tendenze diversificate. Camalò ha infatti avuto uno sviluppo meno dispersivo, tanto che all’oggi risulta il nucleo con il maggio peso insediativo. Povegliano e Santadrà tentono invece a seguire dinamiche legate principalmente alla creazione di un tessuto strettamente connesso alla rete viabilistica. Da considerare come l’area produttiva localizzata a nord di Povegliano sia caratterizzata da una diretta connessione con l’area produttiva di Giavera del Montello. I tre nuclei abitati - e in particolar modo Camalò – risentono della presenza numerosa e diffusa di attività non direttamente connesse con le destinazioni residenziali, che sono state dagli stessi inglobate nella loro crescita e sviluppo avvenuti in particolare nell’ultimo decennio.

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Popolazione Nei primi settant’anni del secolo scorso Povegliano ha conosciuto una lenta crescita, passando dai circa 2.000 abitanti, ai 3.073 abitanti del 1971. Nei successivi tre decenni il ritmo di crescita è lievemente migliorato, portando la popolazione residente a 4.127 unità nel 2001. Negli ultimi sei anni l’incremento demografico è continuato al ritmo di circa 100 abitanti all’anno (4.908 abitanti al 2008). Sulla base di queste premesse, il valutatore ipotizza un incremento nel prossimo decennio di circa 1.000 persone (mille abitanti in dieci anni), dovuto in misura maggiore al saldo sociale determinato da un’offerta di condizioni ambientali e localizzative favorevoli, sia alla scala territoriale che a quella locale. Su una popolazione totale residente all’interno del territorio comunale di Povegliano di poco più di 4.000 abitanti, risulta che il tasso di occupazione si attesti intorno al 54,6%, leggermente maggiore quindi del tasso di occupazione dell’intera provincia. Il tasso di disoccupazione risulta invece decisamente inferiore, attestandosi intorno al 2,6%, rispetto al 4,1% della provincia. Al 2007 il numero di stranieri presenti nel territorio comunale di Povegliano è di 295 unità. Se si confronta il dato del 2007 con quelli del 2001 e del 2004 si osserva come il numero di stranieri sia aumentato nel corso degli anni (rispetto al 2001 il numero di stranieri è aumentato di quasi 2,5 volte), anche se non si è assistito ad un incremento della percentuale di stranieri sulla popolazione totale nel corso degli anni. Notevole interesse rivestono i dati riguardanti l’evoluzione del numero delle famiglie e la composizione stessa del nucleo familiare. Questi, confermando una tendenza diffusa su tutto il territorio nazionale, dimostrano come il numero delle famiglie sia cresciuto in maniera sensibile rispetto all’andamento demografico (si passa dalle 556 famiglie del 1951, alle 1.135 del 1991, fino alle 1.650 del 2006); di contro il nucleo familiare ha subito una progressiva diminuzione dei suoi componenti, seguendo quelle che sono le dinamiche sociali diffuse sul territorio nazionale, passando da una media di 5,52 componenti nel 1951, a 3,10 del 1991, ed a 2,90 del 2006. Nel futuro, a fronte di un incremento demografico, aumenterà significativamente il numero delle famiglie residenti a Povegliano, stabilizzandosi intorno alle 3.000 unità, e con esse la domanda di abitazioni. Nei tempi lunghi si può prevedere pertanto un incremento di oltre 1.500 famiglie. Nel prossimo decennio si può stimare un incremento di circa 450 nuove famiglie, in conformità ad una composizione media del nucleo familiare attestata intorno a 2,60 unità. Abitazioni L’analisi della crescita delle abitazioni occupate mostra che pur in presenza di una crescita ulteriore si è ormai invertita la tendenza, con una riduzione progressiva della percentuale di incremento. L’orizzonte futuro potrebbe essere caratterizzato da un numero di abitazioni occupate sostanzialmente uguale a quello delle famiglie, con un incremento rispetto alle abitazioni attuali di circa 450 unità abitative nel prossimo decennio. In sintesi, per i prossimi 10 anni si può immaginare una popolazione che tende a raggiungere i 6.000 residenti, con un incremento degli immigrati stranieri, un aumento di circa 450 famiglie e d’altrettante abitazioni occupate. Dal punto di vista della dimensione media degli alloggi il mercato immobiliare di Povegliano registra elementi che lo differenziano rispetto a quello di altre realtà della Provincia di Treviso. Negli anni ’90 infatti, si registra una dimensione media degli alloggi costruiti (comprensiva degli ampliamenti dell’esistente) ancora molto alta, anche se in via di riduzione (500 mc per alloggio medio, 176 mc per abitante). Il dato, che va ulteriormente depurato dalla quota di ampliamento degli edifici esistenti che contiene, è leggermente superiore alla dimensione media di tutti gli alloggi presenti a Povegliano nel 2001 (491 mc per alloggio medio, 172 mc per abitante). Si tratta di un valore che risulta inferiore di circa il 60% da quello che si ottiene stimando il rapporto tra tutto il volume costruito nel territorio del PAT con destinazione residenziale, ed utilizzato da persone residenti, e la popolazione insediata. Sulla base delle informazioni contenute nel quadro conoscitivo infatti risulta un rapporto di circa 292 mc/abitante (considerando solo gli edifici con destinazione residenziale occupati da residenti). Tale rapporto risulta molto più articolato se valutato nei singoli ATO appartenenti al sistema insediativo. Tale differenza si può in parte spiegare col fatto che nella volumetria a destinazione residenziale complessiva la destinazione a servizi pubblici e terziario diffuso ha una certa consistenza.

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Ai fini del dimensionamento si è pertanto scelta una via intermedia, considerando 200 mc abitante per il nuovo carico insediativo. Salute e sanità All’interno del territorio comunale non vi è la presenza di strutture ospedaliere. Il comune fa riferimento alla ripartizione territoriale dell’ASL n.9. L’ospedale di riferimento per la popolazione del comune è l’Ospedale Civile di Treviso, a una distanza di circa 15 km, raggiungibile attraverso la SS13. Per alcuni servizi territoriali come il consultorio, il comune si serve del Distretto n. 2 localizzato a Paese. Si precisa come, all’interno del comune, non siano presenti attività o ambiti che possano creare danni alla salute, quali attività produttive o siti a rischio di incidenti rilevanti. Reti di servizi Le reti idrica, fognaria, di illuminazione pubblica e delle infrastrutture di telecomunicazione non presentano, all’interno del territorio comunale, particolari problemi. Ogni area urbanizzata del comune di Povegliano è coperta dalla rete dei servizi principali, quali la rete del servizio idrico e fognario, quella elettrica e la rete delle infrastrutture di telecomunicazione. Nello specifico, in quanto alla rete idrica, essa è presente e completa e la distribuzione dell’acqua potabile soddisfa l’intero fabbisogno della popolazione residente. Rispetto al trattamento e alla depurazione delle acque reflue, la rete fognaria esiste ma solo una parte dei reflui convogliati nella stessa confluiscono negli impianti di depurazione. Attività insediate Dall’esame dei dati rappresentativi delle attività economiche insediate all’interno del territorio comunale di Povegliano emerge come, al 2001, risultino insediate 347 imprese, operanti per la maggior parte all’interno dei settori di commercio (25%), costruzioni (21%) e in misura minore attività immobiliari e servizi alle imprese (13,8%) e servizi pubblici (9,2%). Si rileva come i dati utilizzati siano quelli relativi al censimento del 2001, così come riportati all’interno del Quadro Conoscitivo Regionale. Si riporta come il tessuto produttivo di Povegliano abbia subito uno sviluppo che non ha alterato sensibilmente l’assetto del settore. Tuttavia si evidenzia come la vicinanza temporale del prossimo censimento (2011) potrà intervenire all’interno della problematica. Il valutatore dichiara che in fase di attuazione del sistema di monitoraggio e gestione del piano, i dati relativi alla componente socio-economica saranno utilmente aggiornati. Settore primario Sulla base dei dati del Censimento generale dell’industria e dei servizi (ISTAT 2001) nel comune di Povegliano il settore primario risponde a nemmeno lo 0,2% delle unità locali – 4 unità locali in agricoltura su 373 in totale. Lo sviluppo delle attività industriali e di estrazione ha prodotto una riduzione costante dell’attività agricola; il numero delle aziende agricole (344 nell’anno 2000) ha avuto una variazione rispetto al 1990 corrispondente a -27,9%, nonostante la SAU – come risulta dagli ultimi censimenti – corrisponda oggi a circa 1062 ha, pari all’80% della Superficie Territoriale Comunale. Le aziende presenti sono a conduzione delle aziende agricole è familiare (il 96%) ed hanno dimensioni comunque molto ridotte. Nel territorio comunale di Povegliano sono presenti diversi allevamenti. Gli animali più allevati appartengono alla categoria bovini con 2.541 capi per 65 aziende, gli avicoli (44 aziende per 1.305 capi), a seguire suini, conigli ed equini. Turismo Il comune di Povegliano, data la sua prossimità al colle del Montello e la sua accessibilità, rappresenta una insindacabile risorsa dal punto di vista turistico e un riferimento all’interno dei percorsi del piano territoriale turistico (“Strada dei Vini del Montello e dei Colli Asolani” e la “Strada dei vini del Piave”). Mobilità Il sistema infrastrutturale viario che caratterizza il territorio comunale si può identificare in due livelli: il sistema della viabilità provinciale (SSPP55 e 90) attestato sulla Schiavonesca e convergente a sud sulla Postumia; la rete locale, caratterizzata da un sistema di strade secondarie di relazione tra i centri abitati; l’ex SP48, unica eccezione in questa maglia geometrica, che partendo da Camalò raggiunge Santandrà e prosegue poi per Villorba tagliando con direzione nord/ovest-sud/est l’intero territorio comunale.

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− STATO DELL’AMBIENTE La determinazione e la valutazione di stato delle componenti ambientali, effettuata nel Quadro Conoscitivo, permettono di identificare le informazioni in grado di rappresentare e valutare lo stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano e costituisce il riferimento indispensabile per la definizione degli obiettivi e dei contenuti di piano per la valutazione di sostenibilità. Il capitolo relativo all’analisi dell’ambiente è stato approfondito con una trattazione di dettaglio per singola matrice; il quadro conoscitivo peraltro già analizzato in sede di Rapporto Ambientale Preliminare, poi implementato in sede di Rapporto Ambientale, appare completo e sufficientemente sviluppato al fine di poter rappresentare lo stato del territorio in esame. Alcune tematiche sono state affrontate con informazioni datate (censimento ISTAT del 2001) ma a detta del valutatore sicuramente rappresentative della situazione attuale del territorio analizzato.

− CRITICITA’ EMERSE DAL QUADRO CONOSCITIVO La definizione della criticità del territorio rappresenta un’analisi del contesto ambientale che permette l’identificazione di tutti gli elementi di sensibilità ambientale e territoriale potenzialmente esistenti nel territorio in studio. Esse sono principalmente dei fattori di disturbo, che determinano degli scostamenti in negativo rispetto alle condizioni normali che ci si possono attendere in ragione delle caratteristiche del contesto preso in considerazione. Si riporta una sintesi delle criticità relative al territorio del comune di Povegliano, intese come gli elementi che meritano una particolare attenzione in fase di pianificazione, risultante dall’analisi dei dati a disposizione descritti nel rapporto sullo stato dell’ambiente. Aria In seguito ai rilevamenti effettuati da ARPAV è emerso come il territorio comunale risulti, in una situazione sfavorevole rispetto a tutti gli elementi inquinanti considerati. Nella fattispecie rientra nella ZONA «A1 Provincia» per tutte le sostanze analizzate, caratterizzata da una densità emissiva compresa tra 7 t/a kmq e 20 t/a kmq. Si fa presente che il Piano di Azione/risanamento è stato presentato all’amministrazione provinciale di Treviso. Nel territorio comunale si osservano inoltre, elevate emissioni di CO 2, le principali sorgenti responsabili delle quali sono individuabili nei trasporti stradali (37%), nelle attività legate alla combustione non industriale (31%) e industriale (19%). Acqua Il territorio comunale rientra nell’area designata come zona vulnerabile da nitrati di origine agricola ai sensi dell’art. 92 del D.Lgs. 152/06. I dati relativi ai carichi trofici potenziali evidenziano un carico unitario di azoto zootecnico medio, pari a 100 Kg/ha, a cui si aggiungono circa 170 Kg/ha di azoto da concimi minerali, con un carico complessivo di azoto (272 Kg/ha) ben superiore a quelli che sono i fabbisogni delle coltivazioni (stimabili in circa 140 Kg/ha). Il settore zootecnico immette nei corpi idrici una quantità di azoto quasi sei volte maggiore a quella immessa dal settore industriale e ancora superiore è lo scostamento con le attività civili. Anche l’inquinamento da fosforo è imputabile in larga misura alle attività agricole e zootecniche che utilizzano azoto e fosforo come fertilizzanti in quanto elementi nutritivi fondamentali per soddisfare i fabbisogni delle pianti. Azoto e fosforo utilizzati per la concimazione delle colture possono derivare sia da concimi minerali od organici che da deiezioni zootecniche, ovvero letami o liquami provenienti dall’allevamento aziendale o da allevamenti terzi. Dovrebbe essere perseguito un migliore bilanciamento tra azoto distribuito al terreno e azoto necessario per la coltivazione allo scopo di evitare rischi di percolazione dell’azoto nelle acque sotterranee, particolarmente elevato su tutto il territorio comunale caratterizzato da una bassa capacità protettiva. Una particolare attenzione dovrà essere posta nel regolamentare l’insediamento di eventuali nuovi allevamenti o l’ampliamento degli esistenti con l’obiettivo di mantenere il carico di azoto zootecnico su livelli compatibili con i fabbisogni delle colture agrarie. Suolo e sottosuolo La rilevante presenza delle cave, se da un lato rappresenta un settore economico di rilievo, dall’altro incide negativamente nel sistema ambientale, alterando i possibili sistemi connettivi ecologici, così come all’alterazione del contesto visivo paesaggistico.

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In prossimità dei siti di cava, l’edificabilità è preclusa per penalità molto elevata poichè sussistono problemi geotecnici quali instabilità delle scarpate, possibili cedimenti all’interno delle aree prossime al coronamento degli scavi, scadenti caratteristiche geomeccaniche dei terreni. Si devono inoltre considerare come la particolare struttura permeabile del suolo permetta una diretta percolazione di sostanze inquinanti in falda. Allo stesso modo si evidenzia come l’attività di escavazione generi una movimentazione di mezzi pesanti che deve essere considerata come esternalità di particolare rilevanza. All’interno del comune di Povegliano il Piano di Assetto Idrogeologico del Piave individua un’area a moderata pericolosità idraulica che interessa una parte del corso del canale Giavera, in un tratto a partire dal centro abitato di Povegliano verso nord. Sono in oltre individuabili alcune aree definite come aree esondate da alluvioni, ravvisabili lungo tutto la fascia di territorio compresa tra il corso del Giavera e la SP55, nel tratto in cui attraversa il centro di Povegliano; lungo tutto il corso del Giavera e le aree agricole ad esso contermini, dal centro di Povegliano verso sud; in alcune zone di territorio agricolo tra Camalò e Santandrà, o tra lo stesso e il corso del Giavera – interessate anche da ristagno idrico e deflusso difficoltoso. Sistemi ecorelazionali Le relazioni ambientali nel territorio di Povegliano sono rivolte verso nord al Montello e verso sud con il fiume Sile. Entrambe le relazioni si appoggiano alla linea del torrente Giavera principale linea di relazione ambientale tra i due nodi della rete ecologica regionale (Montello e Sile). Al contrario del sistema nord/sud, incentrato sul torrente, le relazioni est/ovest risultano più deboli, in assenza di componenti lineari significative (fiumi o corsi d’acqua). Le cave inoltre in assenza di una loro riqualificazione ambientale costituiscono elementi di interruzione della continuità ecologica. Pressione antropica Gli elementi che generano pressione all’interno del sistema territoriale di Povegliano sono essenzialmente di due tipi, legato al sistema infrastrutturale e l’altro connesso al tessuto insediativo. Nel primo caso le pressioni più rilevanti sono riconducibili alla SP56 alla SP48 e alla SP55 che percorrono da nord a sud e da est ad ovest il territorio comunale. Il tessuto insediativo sviluppa il suo carico sia per il contesto residenziale che per quello produttivo, con una capacità potenziale di disturbo maggiore per quest’ultimo. Si evidenzia come i due macrosistemi si vengano a sommare tra loro, definendo ambiti dove la pressione antropica è data da disturbi derivanti in modo congiunto da sistema infrastrutturale e insediativo. La situazione attuale sarà aggravata dalla realizzazione della Pedemontana, che aggiungerà nuove aree sottoposte a pressione, nonché un nuovo elemento di assoluto rilievo per gli impatti che si potrebbero venire a generare in relazione alla pressione antropica (fattori acustici, visivi, qualità dell’aria). Radiazioni non ionizzanti Si evidenzia come il territorio comunale risulta interessato dall’attraversamento di elettrodotti di potenza 132 kV (Kilovolt), parti di quattro linee elettriche differenti; un tratto delle stesse interessa il centro abitato di Santandrà, senza però coinvolgere in particolare siti sensibili. Si evidenzia inoltre la presenza di impianti per la telecomunicazione. In base alle comunicazioni di detenzione che pervengono ai sensi della LR 29/1993, risultano a gennaio 2009 in funzione nel territorio comunale 7 stazioni radio base per telefonia cellulare e un impianto televisivo alcuni in corrispondenza di zone abitate. Mobilità L’attuale sistema della mobilità risulta contrassegnato da un pesante sfruttamento della rete locale che assorbe il peso del traffico di attraversamento. E il caso delle SP56 e SP55 che collegando i principali centri urbani dell’area incidono con il traffico sul nucleo del capoluogo, di Santandrà e Camalò. La Pedemontana con il bypass di raccordo tra il casello e la Postumia avranno il compito di assorbire buona parte di questo traffico. Agricoltura Si individua la presenza di allevamenti in contesti diversi, i quali, per le caratteristiche fisico-chimiche degli scarti, possono costituire potenziali elementi di alterazione dello stato qualitativo e degli equilibri del sistema ambientale, sia localmente che su scala più ampia.

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− OBIETTIVI E AZIONI DEL PAT Gli obiettivi del PAT del Comune di Povegliano sono stati sviluppati in relazione ai sistemi che costituiscono il tessuto territoriale. I cinque sistemi individuati sono: • Fisico; • Ambientale; • Territoriale; • Sociale; • Paesaggistico. Gli obiettivi, in primo luogo, trovano diretta relazione con le criticità emerse in prima fase di analisi dello stato ambientale, e successivamente si considerano ipotesi di sviluppo e valorizzazione. Sistema Obiettivo Strategia Azione/Strategia (art.NTA) Messa in sicurezza del Riduzione dei rischi nelle Prevedere nuove urbanizzazioni che territorio da eventuali aree classificate con gradi di tengano conto della capacità della rete esondazioni o ristagno pericolosità idraulica scolante (art. 12, comma 3) Fisico di acqua Riduzione dei rischi nelle Salvaguardare le vie di deflusso dell'acqua Difesa idrogeologica aree classificate con gradi di per garantire lo scolo ed eliminare le pericolosità idrogeologica possibilità di ristagno (art. 12, comma 4) Tutela dell’agroecosistema negli Ambiti territoriali di importanza ambientale. Tutela Salvaguardia del sistema Ricostruzione della flora arboreo - dell'agroecosistema agricolo arbustiva degli ambienti boschivi di pianura (art. 9, commi 8) Naturalizzazione e nuova forestazione (art.9) ripristino della continuità dei corridoi Ambiente ecologici (art. 9, comma 15) Salvaguardia e conservazione limitazione dell'impatto delle barriere Aumento della dell'habitat naturale (flora e infrastrutturali ed urbane mediante la biodiversità fauna) e delle potenzialità di predisposizione di opportune misure di sviluppo compensazione (art. 9, comma 13) realizzazione di varchi infrastrutturali così da consentire gli attraversamenti della fauna in corrispondenza delle zone o punti di discontinuità (art.9, comma 20). Miglioramento della qualità territoriale mediante interventi di riqualificazione e potenziamento dei servizi pubblici e riqualificazione e riordino degli spazi Intervenire all'interno del aperti (art. 13) tessuto esistente Riqualificazione Rigenerazione dei tessuti edilizi degradati urbana (art. 13, comma 7) Rilocalizzazione e ricomposizione degli edifici incongrui (art.14, comma 25) Articolare la nuove espansione sulla base Guidare le nuove espansioni di indicazioni morfologiche e di contesto Territorio (art. 14) Riduzione del traffico locale mediante la progettazione di una nuova viabilità di progetto di rilevanza locale (art. 14, comma 2) Riqualificazione Riordino della rete Realizzazione della nuova viabilità di infrastrutturale rilevanza strategica (art. 14, comma 1) Realizzazione di itinerari ciclabili al fine di incrementare la connessione territoriale (art. 14, comma 3 ) Ridurre il consumo di Limitare la sottrazione di Disciplina degli interventi in zona agricola UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 7

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suolo suolo agricolo (art. 15) Limitare le trasformazioni (art. 13) Evitare la dispersione Incremento della densità Favorire tipologie insediative finalizzati a delle risorse territoriale limitare l'uso di superficie (art. 14) Intervenire all'interno del Incrementare la dotazione dei servizi Sociale tessuto esistente pubblici in funzione delle necessità (art. Efficienze ed efficacia 13) dei servizi pubblici Aumentare l'accessibilità dei servizi esistenti (art. 13) Individuazione dei coni Conservazione e valorizzazione dei coni visuali visuali (art. 9, comma 4) Predisposizione della rete di Salvaguardia dei manufatti e delle Creazione di un itinerari di interesse storico attrezzature di arredo agli itinerari esistenti Paesaggio sistema territoriale di testimoniale e paesaggistico e predisposizione di nuovi itinerari se valore fruibile necessario (art.8, comma 2) Tutela dei centri storici, dei Valorizzazione e riqualificazione delle percorsi monumentali, degli invarianti di natura storico - monumentale edifici storico - testimoniali (art. 10)

− PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE e PARTECIPAZIONE Il Comune di Povegliano, con DGC n. 144 del 03.12.2008 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione. Come dichiarato dal responsabile dell’area tecnica del Comune di Povegliano in data 24/05/2010, ai sensi dell’allegato B1, fase 5 della DGRV 791/2009, a seguito dell’adozione in data 28/09/2009 del PAT, del R.A. e della Sintesi non Tecnica, tutta la documentazione è stata inviata ai soggetti individuati aventi competenza in materia amministrativa ambientale. Durante il periodo di deposito, dal 27/11/2009 al 26/01/2010 (deposito pubblicizzato mediante avviso su n. 2 quotidiani a diffusione locale, BUR, e sito Web del Comune) sono pervenute n. 3 osservazioni non attinenti a questioni ambientali e n. 4 osservazioni/Pareri da parte dei seguenti Enti: Istituto Regionale Ville venete, Provincia di Treviso, Consorzio di Bonifica Destra Piave, Genio Civile di Treviso. Il responsabile dell’area tecnica del Comune di Povegliano, sempre con la dichiarazione del 24/05/2010, afferma che nessuna delle osservazioni/pareri pervenuti contiene proposte di modifica al piano di Assetto del territorio, e che l’osservazione dell’ARPAV riferita al Documento Preliminare, giunta dopo la delibera di chiusura della fase di concertazione, è stata tenuta in considerazione nella stesura del PAT e del R.A.

− VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA ED INTERNA il Rapporto Ambientale ha verificato la congruità di Obiettivi ed Azioni di Piano nei riguardi delle componenti ambientali (Coerenza interna) e degli strumenti di governo urbanistico (Coerenza esterna). La coerenza interna Il processo di valutazione ambientale è stato completato sviluppando l’analisi di coerenza del Piano (sue azioni) con gli obiettivi del Piano medesimo; il valutatore afferma che il PAT ha attinenza diretta solo con alcune componenti. L’analisi viene sviluppata secondo successive valutazioni. Il valutatore riporta una tabella riassuntiva delle questioni ambientali rilevanti connesse con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Il valutatore riporta inoltre una tabella riassuntiva dove vengono messe in risalto le scelte di piano con gli obiettivi di sostenibilità definiti a livello comunitario. La coerenza esterna Il valutatore riporta una analisi di Coerenza con la pianificazione di grado superiore e quindi una verifica se le scelte operate sono coerenti alle scelte e alle priorità individuate a più ampia scala. In particolare è stata valutata la coerenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriali, quali PTRC e PTCP, oltre che a PRTRA; Piano Regionale di risanamento delle acque; Piano di tutela delle acque, Modello strutturale degli acquedotti del Veneto; Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili, Piano regionale Attività di UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 8

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cava, Piano regionale dei trasporti, Piano triennale di interventi per l’adeguamento delle rete viaria 2009-2011, Piano energetico regionale. Il valutatore riporta una generale coerenza del PAT con i piani di settore sopra citati.

− AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI Il piano si sviluppa definendo l’assetto del territorio su base delle caratteristiche territoriali e l’aspetto quantitativo determinato dal dimensionamento di piano. Ne deriva la determinazione del disegno di sviluppo del PAT che - in considerazione degli elementi costitutivi del territorio, sulla base degli elementi morfologici, legati alla rete dei corsi d’acqua e alla viabilità – definisce una figura in grado di esprimere l’organizzazione strutturale del territorio di Povegliano, definendo le varie porzioni che lo costituiscono in diverse tipologie di ambiti (ATO – Ambito Territoriale Omogeneo). Per ATO si intendono le porzioni di territorio in riferimento alle quali si ritiene possano essere unitariamente considerate e risolte in termini sistemici pluralità di problemi di scala urbana e territoriale, caratterizzate da specifici assetti funzionali ed urbanistici e conseguenti politiche di interventi. Gli ATO individuati dal PAT per specifici contesti territoriali sulla base di valutazioni di carattere geografico, storico, paesaggistico ed insediativo sono: ATO n. 1 Via Molinella L’ambito territoriale è disposto nel quadrante orientale del comune, ed è prevalentemente utilizzato per la produzione agricola. L’edificato, di dimensioni contenute, si allinea lungo via Molinella, che attraversa l’area da est a ovest, con qualche modesto addensamento in frangia alla viabilità minore disposta a pettine. Il margine occidentale dell’ATO è costituito dal corso del Torrente Giavera, al quale si accompagna un ambito di importanza eco relazionale. Il territorio sarà interessato dal tracciato della Superstrada Pedemontana Veneta, che si sviluppa, all’interno dell’ATO, dal margine sud-est a quello nord-ovest. ATO n. 2 Belgiardino Si tratta di un ambito a prevalente utilizzazione agricola che si sviluppa da nord a sud del territorio comunale, assicurando una congrua separazione tra i centri abitati di Povegliano, Santandrà e Camalò. All’interno dell’area si trovano alcuni nuclei insediativi, di dimensioni e grado di grado di saturazione piuttosto contenuto, localizzati lungo la viabilità principale: Via Belgiardino e Via Santandrà. La realizzazione della Pedemontana avrà un’interferenza limitata nella fascia più settentrionale del contesto. ATO n. 3 Povegliano ATO di Povegliano occupa l’area più settentrionale del territorio comunale, all’interno del quale si trova il centro abitato, formatosi in corrispondenza del nodo viabilistico tra la SP 90 e SP 56. Il tessuto residenziale, di dimensioni congrue, presenta un buon livello di saturazione lungo gli assi viari, con la presenza di alcuni episodi di interesse storico testimoniale ed una significativa dotazione di servizi pubblici. Nelle aree più esterne sono presenti attività produttive incongrue. Le dinamiche di riqualificazione, trasformazione e sviluppo, alcune già in atto, mirano al consolidamento del tessuto e alla definizione di un margine ben definito. La fascia settentrionale dell’ambito territoriale è attraversata dalla Superstrada Pedemontana che avrà un raccordo con la viabilità locale proprio in adiacenza all’area produttiva di Povegliano, di cui si prevede il rafforzamento strategico, direttamente connessa con quella del comune di Giavera. Una nuova viabilità di raccordo con la SP 102 (Via Postumia) in comune di è prevista in direzione nord-sud, con funzione circonvallazione locale del centro urbano. In adiacenza al tracciato della Pedemontana ed al corso del Giavera, si individua un ambito finalizzato alla creazione di un sistema eco-relazionale di livello territoriale. ATO n. 4 Santandrà L’ambito comprende l’abitato di Santandrà che si sviluppa in relazione agli assi viabilistici principali, la SP56 che va da nord a sud, e Via Santandrà che corre da est a ovest. Il tessuto risulta più compatto lungo quest’ultima direttrice, in relazione al centro storico della frazione. L’ambito più meridionale, oltre a risultare più frammentato presenta alcune attività in sede impropria ed una modesta area artigianale di cui si prevede un’azione di riqualificazione in funzione del previsto tracciato di

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collegamento tra la Pedemontana e la SP102 (Via Postumia) a Ponzano Veneto che interessa l’area a nord-est dell’abitato. ATO n. 5 Camalò L’ATO occupa l’area più occidentale del territorio comunale, caratterizzata da ampi spazi ad uso agricolo e un centro abitato di buone dimensioni, dotato di servizi pubblici e sviluppato a partire dal centro storico posto all’intersezione tra la SP55 e Via Santandrà. Il tessuto edilizio, ampio ed a bassa densità è caratterizzato dalla presenza alcune attività produttive insediate in zona impropria, e da un’area già utilizzata da un impianto agroindustriale da riqualificare in parte a fini residenziali, anche mediante l’utilizzo del credito edilizio. A contatto con il centro urbano, si trova un’area produttiva caratterizzata da utilizzi eterogenei e la cui difficile accessibilità non consente ulteriori espansioni, imponendo una strategia di riconversione ad altri utilizzi (direzionale, terziario diffuso, logistica) che ne riduca la funzione produttiva. All’interno dell’area ovest si trova un ambito di cava attiva di consistenti dimensioni.

− DIMENSIONAMENTO DEL PIANO Il R.A. riporta una schedatura riassuntiva del dimensionamento del PAT che per ATO può essere riassunto e schematizzato come segue: ATO N.1 Stato di PRG non Previsione TOTALI fatto attuato aggiuntiva PAT Abitanti 241 56 - 297 Volume aggiuntivo mc - 8400 - 8400 Mc/abitante teorico - 150 200 200 ATO N.2 Abitanti 274 33 - 307 Volume aggiuntivo mc - 5000 - 5000 Mc/abitante teorico - 150 200 200 ATO N.3 Abitanti 1167 800 100 2067 Volume aggiuntivo mc - 120000 20000 140000 Mc/abitante teorico - 150 200 200 ATO N.4 Abitanti 1159 768 100 2027 Volume aggiuntivo mc - 115200 20000 135200 Mc/abitante teorico - 150 200 200 ATO N.5 Abitanti 2159 796 100 3055 Volume aggiuntivo mc - 119400 20000 139400 Mc/abitante teorico - 150 200 200

− VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE E OPZIONE ZERO Probabile evoluzione del territorio in assenza di piano (opzione zero) Viene in primo luogo considerato il possibile assetto che il territorio potrebbe avere a seguito della decisione di non adottare alcuna azione, ovvero il disegno complessivo che si verrebbe a generare in assenza di un nuovo piano, considerando una dinamica di continuità con la vigente strumentazione urbanistica e le tendenze socio-economiche che interessano l’area. Va considerato come la pianificazione vigente recepisce già il progetto di livello superiore della superstrada Pedemontana Veneta. Dalle tavole di PRG la localizzazione del tracciato è in buona parte definita così come le fasce di rispetto. Non è però indicato l’esatta individuazione del casello autostradale, una porta di accesso al sistema della mobilità territoriale e punto di convergenza delle relazioni locali. Il disegno prefigurato dal quadro pianificatorio vigente risulta mirato, in larga misura, a riconfermare gli assetti insediativi che hanno portato all’attuale struttura del territorio. Sul piano ambientale il piano tutela alcuni ambiti agricoli localizzati lungo i bordi nord e sud del comune che conservano particolare integrità ambientale senza prevedere però relazioni lineari tra le

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA aree, pregiudicandone, quindi il ruolo di connettori ecologici tra i sistemi naturalistici di grande scala (SIC/ZPS del Montello e del Piave) Il piano risponde alle aspettative di una realtà sostanzialmente policentrica , un sistema sviluppatosi sulla viabilità principale e composto dai tre centri urbani equivalenti per dimensione di Povegliano con le frazioni di Camalò e Santandrà. Il PRG mira al consolidamento di questi tre poli: a partire dai nuclei storici attestatosi sulle ville ormai inglobate nell’edificato, le espansioni previste spingono in profondità, sul retro della prima cortina edilizia. Questo consolidamento urbano viene previsto legandolo ad una buona qualità degli spazi. Questa condizione viene assicurata dalla localizzando di aree a standard all’interno del tessuto insediativo. La previsione di queste zone a servizi per le dimensioni consistenti di alcune, pone però difficoltà nella reale attuazione dello trasformazioni. Inoltre il piano unitamente alla densificazione residenziale non prevede la riqualificazione di quei tessuti degradati, che necessitano di interventi di recupero e miglioramento della qualità fisica e funzionale. Tale scenario di riferimento, si articola sulla base di uno sviluppo che tende a consolidare l’attuale stato e le odierne dinamiche insediative, senza tener però conto delle sopragiunte sensibilità e del quadro conoscitivo che si è venuto ad implementare, sia a livello locale che territoriale. Come già riferito il piano vigente recepisce la linea della superstrada Pedemontana Veneta ma non il casello che ad oggi è previsto in prossimità del confine nord del comune. Questo assume un ruolo importante come nodo infrastrutturale che innesta in nuovo tracciato di raccordo con la Postumia e la nuova viabilità di accesso alla zona industriale prossima a Giavera del Montello. Ne deriva che le aree in prossimità dell’opera acquisiranno un rilevanza strategica. L’assetto pianificatorio locale vigente pertanto non corrisponde pienamente al nuovo ruolo che Povegliano sta assumendo in relazione a queste nuove componenti infrastrutturali. Il nuovo quadro infrastrutturale, con la realizzazione della superstrada e delle nuove bretelle, vede l’alleggerimento della pressione veicolare sulla rete provinciale, aprendo prospettive di valorizzazione e ipotesi di riqualificazione dei centri che nella pianificazione vigente non viene considerata. Scenari alternativi Il valutatore riporta due possibili scenari alternativi: Scenario 1 Un possibile scenario futuro di piano, recepisce la presenza del nuovo tracciato della superstrada Pedemontana senza valorizzarne le potenzialità. L’accessibilità locale continua ad appoggiarsi al sistema viario attestato sulla schiavonesca e convergente a sud sulla Postumia: le SP 55 e SP 90. In questo scenario le opportunità localizzative vengono estremamente limitate. Nei tre centri urbani è possibile ipotizzare completamenti di minima del tessuto residenziale e delle funzioni. I nuclei sparsi costituiti dalle zone E4 in particolare quello su via Santandrà e quello centrale di Belgiardino vengono bloccati limitandone ogni forma di consolidamento a vantaggio di una ricomposizione paesaggistica e ambientale. Il nucleo su via Molinetta, propaggine orientale dell’abitato di Povegliano viene declassato a territorio agricolo, lasciando aperto un ampio varco ecologico a supporto dell’esistente corridoio del Giavera. Sul piano della produzione, mancando un’ossatura infrastrutturale di accesso alla rete primaria è ipotizzabile un blocco delle espansioni produttive con l’ esclusione delle espansioni già previste da PRG a Camalò. Le aree già presenti a Camalò e Santandrà vengono destinate a riconversione in coerenza con gli indirizzi del PTCP provinciale per questi ambiti. Sul piano ambientale e paesaggistico si possono riservare ampie aree agricole ai margini degli abitati e del tracciato autostradale della Pedemontana per costituire una rete di connessione ecologica con il Montello complementare al canale Giavera. Anche il settore centrale con il progressivo depotenziamento dei nuclei sparsi diviene un importante agrosistema di connessione ecologica e di fruizione paesaggistica. Scenario 2 Un ulteriore scenario eleva il ruolo del casello come porta di accesso al sistema autostradale regionale rafforzandolo come polarizzatore della crescita urbana ed economica di Povegliano. In questa prospettiva il comune vede fortificato il baricentro produttivo a nord ovest del capoluogo. Nelle aree intorno al casello si vanno a concentrare le attività che richiedono forte accessibilità e visibilità. E quindi ipotizzabile l’espansione della zona industriale confinante con Giavera del Montello ad est e ad ovest della SP 90. L’area produttiva di Camalò viene ampliata e al suo interno oltre al

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produttivo si può prevedere un buona quantità di commerciale poiché viene agganciata dalla nuova strada delle cave che conduce agevolmente al casello autostradale. In questo scenario la nuova infrastruttura portante è il secondo tratto della bretella delle cave che by- passa Camalò a sud e si dirige verso il casello a nord. Per i centri così liberati dal traffico si apre la possibilità di una riqualificazione sia dell’edificato, sia delle opere legate alla mobilità ciclabile locale, di collegamento tra i centri abitati. Per i borghi diffusi di Belgiardino e quello lungo via Santandrà dislocati nel settore centrale, viene ipotizzato il completamento e il consolidamento. In questo scenario la disponibilità di nuove aree produttive può incentivare la ricollocazione di molte delle attività in sede impropria presenti nel territorio comunale, creando le condizioni per sviluppare una rete di mantenimento di ampie aree agricole e di varchi. D’altra parte , però, a nord di Povegliano l’alta concentrazione produttiva andrebbe a occupare buona parte delle aree a cavallo della nuova infrastruttura. Questo pregiudicherebbe la realizzazione di un importante corridoio ambientale sulla linea delle cave.

− SCENARIO DEL PAT Lo scenario assunto dal piano si pone in continuità rispetto le dinamiche insediative che hanno definito la realtà di Povegliano, confermando la vocazione quale polo residenziale dell’alta pianura trevigiana. Particolare attenzione viene posta sulla relazione tra necessità insediative e qualità degli spazi, sia del costruito che del non costruito. La volontà è quella di legare quindi la crescita residenziale ed economica alla dotazione di servizi, degli elementi di qualità urbana e di tutti quegli elementi capaci di ridefinire un contesto naturalistico locale e territoriale. Il piano considera infatti primario dare una risposta alle necessità insediative, in termini di sviluppo, ma ancor più in termini di qualità del vivere. Vengono previsti interventi di nuova edificazione, a consolidamento del tessuto esistente in tutti tre i centri e interventi di recupero e riqualificazione degli ambiti degradati o compromessi, come quello ad est di Camalò. Rispetto agli scenari 1 e 2 il piano muta l’ossatura infrastrutturale territoriale. Tenendo fisso il punto di accesso alla rete primaria garantito dal casello, si prevede un nuovo tracciato di raccordo tra la Pedemontana e la Postumia a Ponzano e non più ad est di Camalò con la strada delle cave. Questa soluzione prevede un by pass a sud del capoluogo che intercetta la SP 48 a Villorba spostando verso est il baricentro delle opportunità localizzative. Infatti per quanto riguarda gli insediamenti produttivi il piano considera quanto esposto all’interno degli scenari 1 e 2. Per l’area produttiva in comune con Giavera, il piano riconosce un limitato ampliamento verso il margine sud, riservando una buona fascia di territorio agricolo alla costituzione del corridoio ecologico. Per la zona di Camalò in assenza di un agevole accesso al casello viene confermato l’ampliamento ma avrà un ruolo di sito logistico, in grado di ospitare terziario diffuso e artigianato di servizio ma non centri di vendita e commercio. Per la zona artigianale di Santandrà si prevede un’azione di riqualificazione in funzione del previsto tracciato di collegamento tra la Pedemontana e la SP102 Postumia che tange la zona stessa lungo il margine orientale. Viene inoltre considerata la relazione tra crescita urbana e valorizzazione ambientale. Mentre si completa la forma urbana dei tre centri, si prevede il depotenziamento della capacità volumetrica già assegnata da PRG dei borghi diffusi come Belgiardino. In questo modo si aprono prospettive di riqualificazione ambientale e paesaggistica di tutto il settore centrale. Se da un lato con le nuove infrastrutture ed espansioni si attuano processi di riduzione di superficie naturale, o si introducono elementi di disturbo (carico antropico), dall’altro si operano azioni di miglioramento della qualità e capacità ecologica, andando a bilanciare la perdita di superficie di valore ambientale con l’aumento del valore della superficie a disposizione (superficie naturale equivalente).Questo viene operato con la realizzazione del corridoio ecologico che attraversando il territorio da nord – est a sud –ovest intercetta gli ambiti delle cave prossime ad una riqualificazione ambientale.

− METODOLOGIA DI VALUTAZIONE Il Rapporto Ambientale esplica le sue finalità valutative mediante la costruzione di scenari differenziati che prefigurano i possibili effetti sull’ambiente conseguenti alle diverse scelte di piano.

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Il PAT prevede i probabili assetti ambientali derivanti dalle azioni del Piano (scenario di PAT) ma anche da possibili scenari alternativi. Il valutatore riporta una tabella riassuntiva al fine di effettuare una comparazione degli scenari in modo da definirne in modo sintetico le linee d’azione principali. Scenario 1 Limitazione dell'espansione residenziale Blocco dell'espansione degli insediamenti sparsi Espansione produttiva a conferma del PRG Tutela del sistema paesaggistico dell'area agricola Creazione di un corridoio ecologico in relazione al Giavera Creazione di un sistema ecorelazionale a margine della SPV Scenario 2 Rafforzamento del polo produttivo legato al casello della SPV Rafforzamento del polo produttivo e commerciale legato al casello della SPV Completamento e ampliamento dei nuclei residenziali Adeguamento e potenziamento del sistema viabilistico locale Rafforzamento delle relazioni extra comunali Creazione di una viabilità verso ovest Scenario 3 (PAT) Legare la crescita urbana alla valorizzazione ambientale Rafforzamento dei tre nuclei abitati principali Maggior peso al recupero dei tessuti degradati Rafforzamento del polo produttivo e commerciale legato al casello della SPV Creazione di una viabilità verso est Blocco dell'espansione degli insediamenti sparsi Il sistema di valutazione si basa sulla considerazione degli effetti che le azioni strategiche dei tre scenari possono venire a produrre all’interno delle componenti ambientali principali, e degli elementi che possono avere attinenza con le trasformazioni indotte dal PAT. Questa prima valutazione esclude l’opzione zero in quanto non produttrice di interventi di rilievo sulla maggior parte delle componenti ambientali e risultando carente nelle azioni legate alla componente paesaggistica. Lo scenario due si sviluppa seguendo le dinamiche del PRG approfondendone alcuni tematismi. Il valutatore ha predisposto delle matrici che per ogni azione di uno specifico scenario, individuano per ogni componente, diversi fattori, capaci di specificare e misurare il grado di alterazione prodotto. L’effetto delle stesse è definito da tre parametri, ossia la direzione (che misura se il fattore migliora o peggiora rispetto allo stato attuale), la magnitudo (che definisce il grado di alterazione), l’estensione spaziale (che determina il grado di coinvolgimento del territorio in termini spaziali). La valutazione degli effetti è stata valutata con un range variabile da 0 a 3 ossia da uno stato di invarianza ad uno di alterazione. Il confronto delle matrici riportate dal valutatore pone come decisamente scadenti i risultati emersi per gli scenari 0 e 2. La valutazione si focalizza quindi in relazione agli scenari 1 e 3, maggiormente capaci di migliorare lo stato qualitativo del contesto locale. Nello specifico si nota come lo scenario 3 possa produrre effetti migliorativi maggiori rispetto l’1. Gli effetti maggiormente significativi per lo scenario 3 riguardano gli elementi che identificano il contesto antropico, in relazione agli interventi di carattere insediativo e sociale. Lo scenario 1 produce, rispetto all’opzione 3, effetti migliorativi più evidenti in relazione alle componenti naturalistiche, in ragione di una maggior tutela del sistema. Complessivamente si ritiene migliorativo lo scenario 3 (scenario del PAT), dove sviluppo delle componenti naturalistiche e dei fattori antropici definiscono un aumento della qualità globale, compensando esigenze di tutela e valorizzazione ambientale con necessità di sviluppo socio-economico, nel rispetto delle criticità locali.

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La considerazione di azioni legate allo sviluppo del tessuto residenziale quanto del produttivo, appare necessario per legare il territorio alle dinamiche di sviluppo legate all’inserimento della Pedemontana Veneta. Si ritiene che le azioni di tutela e valorizzazione ambientali possano venire a compensare le possibili criticità. Si ritiene infatti come le azioni di sviluppo antropico possano risultare utili al reperimento di risorse utili alla mitigazione e compensazione ambientale, conto all’aumento delle valenze paesaggistiche. Nella seguente tabella il valutatore mette in evidenza gli effetti che ogni azione può provocare nel lungo e breve periodo. Effetto nullo o voce non significativa Effetto positivo ☺ Effetto negativo ☻ Nel breve periodo ↓ Nel lungo periodo → Effetto che può essere mitigato ○ Effetto che non può essere mitigato ● Effetto reversibile □ Effetto non reversibile ■

AZIONE/STRATEGIA Tipologia degli SISTEMA Obiettivo Strategia (art. delle N. di A. di Effetti effetti riferimento) Riduzione dei Messa in Limitare le rischi nelle ☺☻ ↓ ● □ sicurezza del Prevedere nuove trasformazioni aree territorio da urbanizzazioni che tengano classificate con eventuali conto della capacità della rete Aumentare la gradi di esondazioni o scolante (art. 12, comma 3) sicurezza per la pericolosità ☺ → ristagno di acqua popolazione per il idraulica territorio Fisico Riduzione dei Limitare le rischi nelle Salvaguardare le vie di ☺☻ ↓ ● □ trasformazioni aree deflusso dell'acqua per Difesa classificate con garantire lo scolo ed eliminare idrogeologica Aumentare la gradi di le possibilità di ristagno (art. sicurezza per la ☺ → pericolosità 12, comma 4) popolazione per il idrogeologica territorio Sottrazione di ☺ territorio alle ↓ ● □ ☻ Ricostruzione della flora trasformazioni arborea – arbustiva degli Aumento della ambienti boschivi (art. 9, qualità degli spazi ☻ ↓ Salvaguardia e comma 8) agricoli conservazione Aumento della Aumento della dell'sistema ☺ ↓ biodiversità qualità ambientale naturale (flora e fauna) Vincolo alle ☺ Eliminazione degli elementi di trasformazioni ↓ ● □ compromissione della qualità ☻ Ambiente ambientale (art.9) Aumento della qualità ambientale ☺ ↓ Sottrazione di ☺ territorio alle ↓ ● □ Individuazione degli ambiti di Ripristino della individuazione trasformazioni ☻ importanza ambientale (art. 9) continuità e dei corridoi Aumento della realizzazione di ecologici di qualità ambientale ☺ → un sistema connessione tra Sottrazione di ☺ integrato di rete le aree naturali Ripristino della continuità dei territorio alle ↓ ● □ ecologica e i nodi locali corridoi ecologici (art. 9, trasformazioni ☻ comma 15) Aumento della qualità ambientale ☺ →

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Limitazione dell' impatto delle barriere mediante la Aumento della predisposizione misure di qualità ambientale ☺ ↓ compensazione (art. 9, comma 13) Realizzazione di varchi infrastrutturali consentendo Aumento della attraversamenti della fauna qualità ambientale ☺ ↓ (art. 9, comma 20). Miglioramento della qualità Limite alle ☺ della struttura insediativa tipologie di ↓ ● □ mediante interventi di trasformazione ☻ riqualificazione e potenziamento dei servizi Aumento della Intervenire pubblici e riqualificazione e qualità degli spazi ☺ ↓ all'interno del riordino degli spazi aperti (art. urbani tessuto 13) Riqualificazione esistente Aumento della Rigenerazione dei tessuti urbana qualità degli spazi edilizi degradati (art. 13) ☺ ↓ urbani Rilocalizzazione e Aumento della ricomposizione degli edifici qualità degli spazi ☺ ↓ incongrui (art.13) urbani Articolare le nuove espansioni Guidare le sulla base di indicazioni Mantenimento nuove morfologiche e di contesto (art. della forma urbana ☺ → espansioni Territorio 13) Limite alle ☺ tipologie di Limitare la ↓ ● □ Ridurre il Disciplina degli interventi in trasformazione ☻ sottrazione di consumo di suolo zona agricola (art. 15) Aumento della suolo agricolo qualità degli spazi ☺ → agricoli Riduzione del traffico locale mediante la progettazione di Fluidificazione del una nuova viabilità di progetto traffico locale ☺ → di rilevanza locale (art. 14) Realizzazione della nuova Creazione di nuovi Riqualificazione Riordino della ☺ viabilità di rilevanza strategica assetti di infrastrutturale rete ↓ ○ □ (art. 14, comma 1) accessibilità ☻ Realizzazione di itinerari Aumento della ciclabili al fine di incrementare fruizione del la connessione territoriale ☺ ↓ territorio (art.14, comma 3) ☺ Limitare le trasformazioni Limitare le ↓ ● □ Evitare la Incremento (art. 13) trasformazioni ☻ dispersione delle della densità Favorire tipologie insediative risorse territoriale Minor consumo di finalizzati a limitare l'uso di suolo ☺ ↓ superficie (art. 13) Sociale Incrementare la dotazione dei Aumento della Intervenire servizi pubblici in funzione ☺ ↓ Efficienze ed qualità urbana all'interno del delle necessità (art. 13) efficacia dei tessuto servizi pubblici esistente Aumentare l'accessibilità dei Aumento della servizi esistenti (art. 13) qualità urbana ☺ ↓

Limitare le ☺ conservazione e valorizzazione trasformazioni ↓ ● □ Individuazione ☻ Creazione di un dei coni visuali (art. 8, comma dei coni visuali Aumento della sistema 4) Paesaggio qualità ☺ ↓ territoriale di paesaggistica valore fruibile Predisposizion predisposizione di nuovi Aumento della e della rete di itinerari in particolare quello in qualità ☺ ↓ itinerari di adiacenza del torrente Giavera paesaggistica UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 15

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interesse (art. 8, comma 2) Aumento della paesaggistico qualità urbana ☺ ↓ Tutela dei Aumento della centri storici, qualità ☺ ↓ delle paesaggistica pertinenze scoperte, degli Valorizzazione e edifici storico – riqualificazione delle invarianti testimoniali, di natura storico - dell’agro monumentale (art. 10) Aumento della centuriato e qualità urbana ☺ ↓ delle aree soggette a rischio archeologico Da evidenziare come la definizione della reversibilità degli effetti e la loro compensazione sia indicata per i soli effetti negativi, che necessitano infatti di azioni di limitazione dell’impatto o l’eliminazione degli stessi nel caso questi non appaiano sostenibili. Nello specifica si evidenziano alcune particolari situazioni. Gli interventi legati all’individuazione di nuove urbanizzazioni che tengano conto della capacità della rete scolante, così come l’intenzione di salvaguardare le vie di deflusso dell'acqua per garantire lo scolo ed eliminare le possibilità di ristagno, hanno come effetto di limitare le trasformazioni. Se da un lato tale effetto viene valutato positivamente, proprio in ragione della fragilità idrogeologica, dall’altro vanno considerate le ricadute definite dalle definizione di limiti e vincoli allo sviluppo antropico, proprio in prossimità di aree attualmente già antropizzate. Tale effetto, letto in relazione alle necessità di sviluppo antropico e socio-economico, non appare mitigabile, trattandosi di fatto nell’apposizione di un vincolo, tuttavia compensabile attraverso l’individuazione di aree di sviluppo insediativo in altre aree idonee. Va considerata la reversibilità dell’azione, dal momento in cui, di fatto, non si preclude la futura realizzazione di manufatti abitativi, nel momento in cui vengano a modificarsi le condizioni di penalità idraulica. Le azioni di ricostruzione della flora arborea – arbustiva degli ambienti boschivi, riferibile alle strategie di salvaguardia e conservazione dell'sistema naturale, produrranno effetti positivi, in ragione dello sviluppo del valore naturalistico del territorio e della connettività ecologia, tuttavia verranno a creare un limite alla possibile espansione delle attività antropiche, sia in relazione al puro sviluppo residenziale, che all’utilizzo a fini produttivi primari del territorio. In tal senso si è definito un doppio impatto. Si è valutato come l’effetto negativo non sia mitigabile, trattandosi di fatto in un uso del territorio che preclude altre tipologie di utilizzo. Appare tuttavia un azione compensata nel momento in cui il Piano individua aree destinate allo sviluppo insediativo o di tutela delle realtà produttive agricole. Si ritiene comunque di considerare un certo livello di reversibilità dell’azione, dal momento in cui tale azione consente la possibilità, futura, di individuare una diversa destinazione d’uso del territorio. Similmente si è valutato l’effetto indotto dalla strategia finalizzata all’eliminazione degli elementi di compromissione della qualità ambientale, così come la disciplina degli interventi in zona agricola e conservazione e valorizzazione dei coni visuali . Anche in questo caso si tratta di azioni di tutela del patrimonio naturalistico e paesaggistico e del tessuto agrario, attraverso un’apposizione di un vicolo all’espansione insediativa o ad altro utilizzo del territorio. Le azioni legate alla miglioramento della qualità della struttura insediativa mediante interventi di riqualificazione e potenziamento dei servizi pubblici e riqualificazione e riordino degli spazi aperti agiscono in modo più specifico e particolare in considerazione di determinati ambiti e tipologie insediative. Se da un lato questo appare migliorativo sotto il profilo della qualità urbana, in termini estetici e di servizi per la collettività, dall’altra comporta la rimozioni attività produttive qui insediate. In tal senso si evidenzia un aspetto di limitazione dell’assetto socio-economico. Va evidenziato come si tratti di un’azione non mitigabile, ma soprattutto non reversibile, andando di fatto a rimuovere una situazione reale. Tuttavia, trattandosi di interventi da svilupparsi con accordi di programma, verranno sviluppate azioni capaci di compensare la rimozione delle attività tramite ricollocazione delle stesse in aree più consone. Per quanto riguarda le azioni legate alla realizzazione della nuova viabilità di rilevanza strategica, si colgono gli aspetti positivi quanto negativi che si accompagnano alla costruzione di nuovi assi di

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collegamento. Si da una quindi prima valutazione complessiva evidenziando come solamente in fase di definizione progettuali delle opere sarà possibile definire gli effetti specifici delle opere, positivi e negativi, così come delle loro mitigazioni. Va infine evidenziato come molte delle azioni, riportate anche in precedenza, vengano di fatto a limitare l’espansione insediativa. Si tratta di azioni volte alla tutela delle realtà naturalistiche o per assicurare una difesa del territorio. Tali azioni vanno lette anche dal punto di vista delle necessità di carattere sociale, impedendo un espansione non regolamenta che di fatto verrebbe a pesare in modo significativo non solo sul piano ambientale, ma anche sociale, in termino di spesa ed investimento collettivo al fine di assicurare le dotazioni di standard e servizi collettivi (viabilità, sottoservizi, manutenzione,…) oltre che effetti dovuti a tutte le esternalità connesse al vivere urbano (prime fra tutte legate al traffico veicolare). Tale scelta tuttavia viene a definire un principio limitante della libera, e singola, potenzialità edificatoria, andando ad incidere sulla proprietà privata e single aspettative. Tali aspetti appaiono non mitigabili, dal momento che non producono effetti fisici reali, tuttavia compensati attraverso la formazione di credito edilizio o accordi di programma. Tuttavia non pregiudicano la futura realizzazione di espansioni insediative, che saranno valutate in relazione alla pianificazione futura. Va quindi evidenziato come, pur individuando azioni non mitigabili, non si debba considerare come la realizzazione di tali azioni venga a limitare la sostenibilità del PAT. Per diverse ricadute si tratta di effetti che non hanno una componete fisica, ma si tratta di azioni che limitano una diverso utilizzo del territorio apponendo una sorta di “vincolo”. Si evidenzia tuttavia come tale situazione appaia compensabile, e compensata da linee di azione che il PAT individua come percorribili, e che dovranno essere specificate in fase successiva all’entrata in vigore del piano.

− INDICATORI Nella scelta degli indicatori viene fatta una distinzione fra indicatori descrittivi e prestazionali; ogni indicatore è riferito ad un sistema. Attraverso l’analisi degli indicatori il valutatore delinea la struttura che caratterizza il territorio di Povegliano e quella che si svilupperà a seguito dell’implementazione del piano. Ad ogni indicatore è stato dato un peso in funzione dell’impatto sulla naturalità Considerando la componente fisica del territorio si evidenzia che è la parte nord del capoluogo a presentare le maggiori situazioni critiche. Nella valutazione del sistema ambientale, la parte meridionale riferita all’ATO4 presenta un livello di qualità ambientale molto basso, ulteriormente in diminuzione nello scenario futuro. Gli altri ATO si distinguono invece per un livello di naturalità superiore. Nel caso dell’ATO 3, riferita all’ambito insediativo del capoluogo, alla notevole sottrazione di spazio naturale, il piano prevede la costruzione di un ampio sistema di connessione ambientale, che ne aumenta il livello di naturalità in termini percentuali. Anche nelle ATO 2 e 5 la costituzione a corridoio ecologico di ampie face di territorio produce un incremento futuro del grado di naturalità. Si può affermare, in generale, che la riduzione quantitativa di superfici naturali viene compensato da un aumento delle caratteristiche qualitative all’interno di tutto il territorio comunale. La componente territoriale agisce sia a scala comunale sia all’interno dei contesti urbani. A scala comunale le azioni di riqualificazione ambientale degli ambiti di cava previsti da piano incidono in modo evidente nelle ATO 2 e 5. Sul fronte degli insediamenti i previsti interventi di riconversione operano una riduzione delle componenti di degrado urbano, che si localizzano prevalentemente in corrispondenza dei tessuti residenziali più densi. Allo stesso modo il sistema sociale risente di condizioni di maggior difficoltà all’interno del tessuto residenziale. Diminuiscono in previsione i mq/abitante di superficie insediativa nelle ATO 2 3 4 e 5 pur rimanendo elevato il valore. Aumenta in modo quasi omogeneo la dotazione di standard per abitante in quasi tutte le ATO ad esclusione della 1, allineando così le diverse realtà insediative in modo da minimizzare la disparità.

− MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE Le opere di mitigazione realizzabili in fase di attuazione delle scelte di piano, vengono indicate in riferimento alle tematiche di riferimento principali, questa rappresenta un indicazione “minima” sulla base della quale sviluppare specifici interventi di mitigazione in relazione alla realizzazione delle opere,

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che in considerazione degli ambiti all’interno di cui si viene ad agire, e alla tipologia dell’intervento dovranno essere specificate. Campo Interventi di NTA di Funzione d'azione mitigazione riferimento mascheramento inserimento paesaggistico Piantumazione di continuità ecologica art. 7 margine abbattimento dell'inquinamento Opere mantenimento della stabilità dei suoli viarie riduzione dei disturbi acustici Barriere art. 7 riduzione dei disturbi acustici antirumore Creazione di continuità ecologica art. 8 e 9 varchi funzionalità del sistema idrico Nuova Ricomposizione inserimento paesaggistico art. 9 edificazione vegetale mantenimento della stabilità dei suoli inserimento paesaggistico Interventi Piantumazione di art. 7 continuità ecologica idraulici sponda mantenimento della stabilità dei suoli

− IMPRONTA ECOLOGICA Il metodo di analisi utilizzato per determinare gli effetti delle azioni di piano è volto ad evidenziare il peso delle trasformazioni previste dal PAT e delle alterazioni indotte dal nuovo asseto del territorio. Il modello definisce un disegno degli effetti prodotti a seguito della realizzazione delle azioni del PAT andando a misurare le alterazioni in senso positivo e negativo della qualità ambientale che definisce il territorio comunale di Povegliano. Si procede quindi alla definizione delle aree che vengono interessate da azioni di valorizzazione ambientale e ambiti sottoposti a pressioni antropiche, incrociando tali elementi si viene a simulare uno stato ambientale che tiene conto delle dinamiche previste dal PAT. L’analisi sviluppata sulla base di tale modello viene a sostituire la valutazione definita dal metodo dell’impronta ecologica, e permette di elaborare degli indicatori utili alla valutazione del piano e gestione dello stesso, che definiscono i parametri valutativi della componete ambientale. La valutazione degli effetti del piano è stata condotta in due momenti. In prima fase sono stati definiti i probabili impatti generati dall’implementazione delle scelte di piano, all’interno di un ottica complessiva. In seconda istanza sono stati simulati gli effetti del piano in termini di alterazione di alcuni fattori chiave, uno positivo, il grado di naturalità, e uno negativo, il sistema delle pressioni antropiche. L’analisi del grado di naturalità è stata condotta a partire dallo stato di fatto, identificando e suddividendo gli spazi non costruiti in base alle loro caratteristiche e funzionalità naturalistiche - ecologiche. L’analisi così sviluppata ha permesso di costruire una classificazione basata sull’identificazione della tipologia di ambiente, suddiviso a sua volta in funzione delle caratteristiche di stato. Per ogni tipologia di stato è stato assegnato un valore che ne definisce l’indice di qualità ambientale. Il valutatore riporta una cartografia comparativa riferita allo stato di fatto (2009) ed al futuro (2030). Tale analisi è risultata inoltre funzionale alla costruzione degli indicatori del sistema ambientale. Il metodo di analisi così sviluppato è volto ad evidenziare il peso delle trasformazioni previste dal PAT e delle alterazioni indotte dal nuovo asseto del territorio. Il modello definisce un disegno degli effetti prodotti a seguito della realizzazione delle azioni del PAT andando a misurare le alterazioni in senso positivo e negativo della qualità ambientale che definisce il territorio comunale di Povegliano. Confrontando lo stato di fatto con quello previsto dal piano si nota come le espansioni urbane, e soprattutto la realizzazione del sistema infrastrutturale di carattere territoriale, provochi una riduzione delle aree di valore ambientale. Le aree maggiormente interessate tuttavia sono caratterizzate da un

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basso peso ambientale, risultando in larga parte destinate ad attività agricola con una bassa valenza ambientale di per se o come elementi di connessione. A fronte di tali riduzioni nello scenario al 2030 si verifica un aumento del valore ambientale, definito da un aumento della qualità naturalistica di particolari ambiti o elementi, che assumono rilevanza per la capacità connettiva del sistema, quanto per la possibilità di creare zone cuscinetto. Si passa così da una situazione attuale, che presenta un buona presenza di elementi naturalistici, e superfici boscate lungo la linea del Giavera, ad un sistema articolato che rafforza ambientalmente le aree limitrofe al fiume stesso e sviluppa un nuovo corridoio sulla direttrice nord- est/sud ovest. Questo sistema strutturato di aree agricole, si lega in modo diretto al tracciato della Pedemontana costituendo ampie fasce di mitigazione sia verso nord che verso l’abitato del capoluogo. Il corridoio intercetta gli ambiti di cava prevedendone la ricomposizione ambientale che ne aumenta di conseguenza il grado di naturalità. L’analisi delle pressioni permette di valutare il peso delle trasformazioni previste, in particolare in relazione all’uso antropico del territorio.

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE All’interno del processo di VAS è stata predisposta apposita VIncA. Si rileva come all’interno del territorio comunale non siano presenti aree SIC o ZPS. Allo stesso modo non sono presenti in stretta prossimità del confine comunale habitat ricompresi all’interno del sistema Rete natura 2000. La valutazione delle scelte di Piano, tenendo conto delle diverse tipologie di intervento e localizzazioni, ha rilevato come non vi siano interferenze dirette nè indirette con ambiti di particolare interesse e sensibilità individuati dal progetto rete Natura 2000, come, peraltro, dichiarato nello screening della VIncA redatto nell’aprile 2009.

− SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED ECONOMICA Dall’esame degli indicatori prestazionali e descrittivi riportati si ritiene che siano state affrontate anche le tematiche di sostenibilità sociale ed economica del PAT.

− IL MONITORAGGIO Il monitoraggio è stato sviluppato sulla base degli indicatori proposti nel corso della valutazione al fine di predisporre un quadro coerente tra fase analitica e gestione del piano, dove sia possibile confrontare direttamente lo stato di fatto ambientale iniziale con gli effetti derivanti dalla sua attuazione. Questo tipo di controllo permette di verificare progressivamente le scelte effettuate sulla base di coerenza obiettivo-risultato e attuazione-effetti, con la possibilità di intervenire progressivamente aggiustando il percorso attuativo del piano. Va considerata inoltre la possibilità di registrare situazioni discrepanti rispetto le dinamiche previste, queste devono essere considerate sulla base di una possibile ridefinizione delle strategie, configurando così il piano come uno strumento estremamente flessibile, basato sulla progressiva costruzione di un processo pianificatorio aperto. INDICATORI PRESTAZIONALI Ente Sistema Indicatore Aggiornamento Competente indice di qualità naturale Comune Triennale Ambientale indice di qualità ambientale Comune Triennale indice di qualità territoriale Comune Triennale Indice di sottrazione Comune Triennale Indice di qualità territoriale Comune Annuale riqualificazione e riconversione Comune Annuale Territoriale edifici puntuali Comune Annuale superficie agricola Comune Annuale superficie insediativa Comune Annuale Sociale densità abitativa Comune Annuale standard a servizi pubblici Comune Annuale UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 19

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INDICATORI DESCRITTIVI COMPONENTE Indicatore Fonte Aggiornamento CO 2 ARPAV annuale CO ARPAV annuale PM10 ARPAV annuale Aria Nox ARPAV annuale Sox ARPAV annuale Benzene ARPAV annuale IBE ARPAV annuale LIM ARPAV annuale corsi d'acqua principali SECA ARPAV annuale SACA ARPAV annuale civile ARPAV annuale carico organico industriale ARPAV annuale Acqua civile ARPAV annuale carico potenziale trofico agro zootecnico ARPAV annuale azoto industriale ARPAV annuale civile ARPAV annuale carico potenziale trofico agro zootecnico ARPAV annuale fosforo industriale ARPAV annuale Suolo uso del suolo Comune annuale radiazioni ionizzanti ARPAV annuale Salute umana radiazioni non ionizzanti ARPAV annuale rifiuti prodotti Comune annuale Rifiuti rifiuti destinati a raccolta differenziata Comune annuale numero di abitanti Comune annuale residenti per ettaro Comune annuale stranieri Comune annuale stranieri su popolazione Comune annuale tasso di natalità Comune annuale Demografia tasso di mortalità Comune annuale saldo naturale Comune annuale saldo sociale Comune annuale indice di vecchiaia Comune annuale indice di dipendenza Comune annuale numero di abitazioni Comune annuale numero di famiglie Comune annuale numero medio di componenti per famiglia Comune annuale Società numero di imprese Regione Veneto annuale occupati Regione Veneto annuale dimensione media delle attività Regione Veneto annuale

− PARERI DELLE AUTORITA' AMBIENTALI Come dichiarato dal responsabile dell’area tecnica del Comune di Povegliano (TV) in data 24/05/2010, a seguito dell’adozione del PAT, del R.A. e della Sintesi non Tecnica, si sensi dell’allegato B1, fase 5 della DGRV 791/2009, sono stati inviati i documenti adottati ai soggetti aventi competenza amministrativa in materia ambientale, e di questi sono pervenuti durante il periodo di pubblicazione N. 4 Osservazioni/Pareri: • Parere Istituto Regionale Ville Venete prot. n. 5332 del 10.12.2009; • Parere della Provincia di Treviso prot. n. 125671 del 14.12.09; • Parere Destra Piave prot. n. 7612 del 24.12.09; • Parere Distretto Bacino Idrografico Piave, Livenza, Sile prot. n. 38489 del 25.01.10; Lo stesso responsabile dichiara che nessuno dei pareri formulati contiene proposte di modifica al PAT e che l’osservazione dell’ARPAV riferita al Documento Preliminare, giunta dopo la delibera di chiusura della fase di concertazione, è stata tenuta in considerazione nella stesura del PAT e del Rapporto Ambientale.

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− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO Come risulta dalla dichiarazione del responsabile di area tecnica del Comune di Povegliano del 07.12.2010, “gli elaborati del PAT riportano le reali destinazioni d’uso del territorio”.

− DICHIARAZIONE SULLA VERIFICA DELLE EVENTUALI VARIAZIONI DI DESTINAZIONE RISPETTO AI VIGENTI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI, DELLE AREE SU CUI SIANO IN CORSO AUTORIZZAZIONI REGIONALI E/O PROVINCIALI Come risulta dalla dichiarazione resa da parte del responsabile di Area Tecnica del Comune di Povegliano datata 24.11.2010, precedentemente all’adozione del PAT e del Rapporto Ambientale, è stata effettuata un attenta verifica delle variazioni di destinazione, rispetto al PRG vigente, delle aree su cui sono in corso autorizzazioni regionali e/o provinciali.

− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO E COERENZA DEI LIMITI FISICI DELLA NUOVA EDIFICAZIONE CON LE PREVISIONI DI PIANI REGIONALI/PROVINCIALI APPROVATI In allegato al Rapporto Ambientale è stata elaborata una tavola che indica la coerenza delle azioni del PAT rispetto alla zonizzazione dei Comuni limitrofi.

− OSSERVAZIONI Come dichiarato dal responsabile dell’area tecnica del Comune di Povegliano in data 24/05/2010, a seguito dell’adozione del PAT, del R.A. e della Sintesi non Tecnica, si sensi dell’allegato B1, fase 5 della DGRV 791/2009, sono state avviate le procedure di pubblicazione, durante le quali sono pervenute complessivamente n. 3 osservazioni ma nessuna riferita a questioni ambientali o al Rapporto Ambientale.

− L’ Unità di Progetto Coordinamento Commissioni, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale, nel confermare i criteri assunti dal PAT, approfondisce gli obiettivi del Documento Preliminare evidenziando le specifiche azioni inserite nelle NTA, divise sia per componenti ambientali e socio-economiche, che per obiettivi. La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione ai principi di sostenibilità ambientale ed alla pianificazione sovraordinata. Per quanto riguarda il monitoraggio sono stati individuati alcuni indicatori da misurare in sede di attuazione.

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - le DDGR 791/2009 e 1587/2010

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

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TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di Povegliano (TV) a condizione che siano ottemperate le seguenti

PRESCRIZIONI 1. prima dell’approvazione del Piano : 1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. dovrà essere inserito il seguente articolo relativo al piano di monitoraggio: “Criteri di verifica e modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio. Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: INDICATORI PRESTAZIONALI Ente Aggiorna Sistema Indicatore Compete mento nte indice di qualità naturale Comune Triennale Ambientale indice di qualità ambientale Comune Triennale indice di qualità territoriale Comune Triennale Indice di sottrazione Comune Triennale Indice di qualità territoriale Comune Annuale riqualificazione e riconversione Comune Annuale Territoriale edifici puntuali Comune Annuale superficie agricola Comune Annuale superficie insediativa Comune Annuale Sociale densità abitativa Comune Annuale standard a servizi pubblici Comune Annuale INDICATORI DESCRITTIVI Aggiorna COMPONENTE Indicatore Fonte mento CO 2 ARPAV annuale CO ARPAV annuale PM10 ARPAV annuale Aria Nox ARPAV annuale Sox ARPAV annuale Benzene ARPAV annuale IBE ARPAV annuale LIM ARPAV annuale corsi d'acqua principali SECA ARPAV annuale SACA ARPAV annuale civile ARPAV annuale carico organico industriale ARPAV annuale Acqua civile ARPAV annuale carico potenziale trofico agro zootecnico ARPAV annuale azoto industriale ARPAV annuale civile ARPAV annuale carico potenziale trofico agro zootecnico ARPAV annuale fosforo industriale ARPAV annuale Suolo uso del suolo Comune annuale radiazioni ionizzanti ARPAV annuale Salute umana radiazioni non ionizzanti ARPAV annuale

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rifiuti prodotti Comune annuale Rifiuti rifiuti destinati a raccolta differenziata Comune annuale numero di abitanti Comune annuale residenti per ettaro Comune annuale stranieri Comune annuale stranieri su popolazione Comune annuale tasso di natalità Comune annuale Demografia tasso di mortalità Comune annuale saldo naturale Comune annuale saldo sociale Comune annuale indice di vecchiaia Comune annuale indice di dipendenza Comune annuale numero di abitazioni Comune annuale numero di famiglie Comune annuale numero medio di componenti per famiglia Comune annuale Regione Società numero di imprese Veneto annuale Regione occupati Veneto annuale Regione dimensione media delle attività Veneto annuale Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato a cura del Comune proponente, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. L’amministrazione comunale, d’intesa con la Provincia di Treviso, attiva il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e socio-economica, provvede a redigere ogni tre anni specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operino nei confronti del Piano. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio. 1.1.2. per quanto riguarda il contenimento dell’inquinamento luminoso e l’incremento del risparmio energetico occorre inserire un articolo riportante le seguenti prescrizioni: • Per l'illuminazione di impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo devono essere impiegati criteri e mezzi per evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti. • Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un'inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell'impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre. • È fatto divieto di utilizzare per fini pubblicitari fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo, anche in maniera provvisoria. • Per l'illuminazione di edifici e monumenti, gli apparecchi di illuminazione devono essere spenti entro le ore ventiquattro. • L'illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall'alto verso il basso. Per le insegne dotate di illuminazione propria, il flusso totale emesso non deve superare i 4500 lumen. In ogni caso, per tutte le insegne non preposte alla sicurezza, a servizi di pubblica utilità ed all'individuazione di impianti di distribuzione self service è prescritto lo spegnimento entro le ore 24 o, al più tardi, entro l'orario di chiusura dell'esercizio. • E' vietato installare all'aperto apparecchi illuminanti che disperdono la luce al di fuori degli spazi funzionalmente dedicati e in particolare, verso la volta celeste. • Tutti gli impianti di illuminazione pubblica devono utilizzare lampade a ristretto spettro di emissione; allo stato attuale della tecnologia rispettano questi requisiti le lampade al sodio ad alta pressione, da preferire lungo le strade urbane ed extraurbane, nelle zone industriali,nei centri storici e per l'illuminazione dei giardini pubblici e dei passaggi pedonali. Nei luoghi in cui non é essenziale un’accurata percezione dei colori, possono

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essere utilizzate, in alternativa, lampade al sodio a bassa pressione (ad emissione pressoché monocromatica). • E’ vietata l’installazione all’aperto di apparecchi illuminanti che disperdono la loro luce verso l’alto. 1.2. nella legenda dell’elaborato 3 “Carta della Fragilità” , relativamente alla Compatibilità Geologica, sostituire “art. 12” con “art. 11” , mentre per le aree soggette a Dissesto Idrogeologico sostituire “art. 13” con “art. 12” . 1.3. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria. 1.4. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.5. Il Comune di Povegliano deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del Piano : 2.1. Il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. Il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 2.3. In sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO Il Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale per le Infrastrutture) Ing. Silvano Vernizzi

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della U. P. Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 24 pagine

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