n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE Dove guardare le Inaugurati i Audiogamma distribuirà produrrà Olimpiadi: Discovery+ MediaWorld Smart in esclusiva JBL, Mark videogiochi mobile. La TIM Vision e Rai 04 di Roma e Torino 08 Levinson e Arcam 09 concorrenza spinge 16 TIMVision Box anche per i non clienti Tutte le FAQ e le risposte sul servizio Dal 15 luglio TIM Vision è sottoscrivibile da tutti senza alcun vincolo di operatore, anche da chi non è cliente TIM. L’offerta completa e tutte le info 02 Arriva la TV Academy di DDAY.it 26 Prima puntata: dal 4K all’8K Siete sicuri di sapere tutto sul formato 8K? Nella prima puntata di TV Academy scopriremo storia, Auricolari B&W PI7 potenzialità e vantaggi del nuovo formato 05 Ecco come suonano Amazon Alexa cresce ancora 42 Tutte le novità in arrivo Amazon mette a disposizione più di 50 nuove feature Mercedes-Benz per rendere Alexa ancora più completa. La voce resta la 100% elettrica regina, ma non basta più: arrivano anche i widget entro la fine del 2030 15 IN PROVA IN QUESTO NUMERO 22 28 31 37

Apple iMac 24” M1 Diprogress Duo, due Xperia 1 III Panasonic JZ2000 Non per tutti telecomandi è meglio Unico, come il prezzo L’OLED dà spettacolo n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE ENTERTAINMENT Cresciuta come piattaforma per film e serie TV, nel 2021 Tim Vision diventa ancora più grande. Ecco l’offerta completa TIM Vision, offerta aperta a tutti gli operatori Tutte le domande e le risposte sul servizio Dal 15 luglio l’offerta è aperta a tutti, anche a chi non vuole cambiare operatore. E da adesso può abbonarsi ugualmente

di Roberto PEZZALI IM ha annunciato, ufficialmente, la nuova stagione di TIM Vision. A partire dal 15 luglio, inoltre, TIM Vi- Tsion sarà sottoscrivibile da tutti senza avere alcun vincolo di operatore: anche chi non è cliente TIM potrà sottoscrivere TIM Vision, che di fatto diventa un’offerta che aggrega i contenuti nativi della piattaforma creata da TIM negli anni scorsi, come alternativa a Netflix e Pri- me Video, ai contenuti di partner proposti in bundle a prezzo scontato. Per sottoscrivere l’offerta, nel caso in cui un cliente sia cliente per la parte di connettività di un altro operatore e voglia mantenere il suo operatore per- ché si trova bene è necessario, per motivi anagrafici e di pagamento, recarsi nei negozi TIM. I già clienti potran- no fare tutto tramite call center. TIM Vision è diventata, come detto, una piattaforma che aggrega più contenuti, e proprio per questo motivo sono previsti diversi piani con diversi prezzi, che saranno comunque configurabili a seconda delle esigenze del cliente con opzioni e ag- Dreams’ diretto da Luca Guadagnino. Per le serie TV il sere anche la casa della Serie A Femminile, trasmetten- giunte a partire soprattutto dal secondo anno, quando 19 agosto arriverà ‘The Good Fight’ con la quinta stagio- do in diretta tutti i match del campionato – di cui cinque finiscono le promozioni. ne (la serie completa è disponibile solo su TimVision) in esclusiva e uno in co-esclusiva -, le final four di Super- mentre prossimamente, sempre in anteprima esclusi- coppa e quarti, semifinali e finale di Coppa Italia, per un I CONTENUTI DISPONIBILI TRAMITE va, arriverà ‘The North Water’ con Colin Farrell, basata totale di oltre 140 partite. TIM VISION E TRAMITE I VARI SERVIZI sull’omonimo romanzo di Ian McGuire. COLLEGATI Dal prossimo autunno sarà disponibile inoltre la serie DAZN (inclusa in tutti i piani) Tim Vision (inclusa in tutti i piani) TV in anteprima esclusiva ‘Chapelwaite’ con Adrien Su DAZN sarà visibile la Serie A TIM, la UEFA Europa Cresciuta negli ultimi anni come piattaforma per film e Brody ispirata al racconto ‘Jerusalem’s Lot’ di Stephen League e alcune partite della UEFA Conference League, Serie TV, nel 2021 Tim Vision diventa ancora più grande. King mentre il catalogo si arricchirà nei prossimi mesi la Serie BKT, la Liga spagnola, la FA Cup inglese, il Mo- Arriveranno oltre 80 pellicole di cinema internazionale anche di importanti successi TV comunque già passa- toGP, la NFL, l’UFC, Matchroom, GGG e Golden Boy per di Sony Pictures, molte delle quali in prima finestra di ti su altri cataloghi pay TV come ‘Orphan Black’, ‘The la boxe e Indycar. visione pay. Good Doctor’, ‘Timeless’ e ‘The Shield’. Grazie all’accordo siglato con Sony ci sarà anche una Spazio anche per i più piccoli, ad agosto ad esempio Infinity+ (inclusa in tutti i piani solo per 12 mesi) selezione dei film Sony più importanti di prossima uscita arriveranno 128 episodi rimasterizzati di ‘Holly e Benji’, e Tutti i film e le serie TV di Infinity oltre ai 104 match di in sala, che saranno successivamente disponibili in pri- spazio alle produzioni originali. UEFA Champions League a stagione e alle 17 partite di- ma finestra di abbonamento su TimVision senza costi Ad accompagnare il campionato ci sarà uno show de- sponibili in chiaro su . aggiuntivi. Prossimamente arriveranno anche in esclu- dicato al Fantacalcio: otto talent provenienti dal mondo siva due docu-film sulla vita e la carriera di due icone dello sport, dello spettacolo e della musica, appassiona- Discovery+ (inclusa in tutti i piani) italiane: Ennio Morricone e Salvatore Ferragamo: ‘En- ti di calcio, analizzeranno i risultati della giornata prece- Tutti i contenuti del piano intrattenimento di Discovery+, nio: il maestro’, diretto e raccontato dal regista premio dente, stileranno la classifica, studieranno le formazioni inclusi gli originals. Oscar Giuseppe Tornatore e ‘Salvatore: Shoemaker of e lo stato fisico dei giocatori. TimVision continuerà a es- Eurosport (inclusa in tutti i piani solo per 12 mesi) Le offerte sono valide solo per chi La programmazione completa dei Giochi Olimpici Tokyo attiverà TIM Vision fino al 28 luglio. 2020 incluso il canale in alta definizione Eurosport 4K, i Agosto, nel caso dei due piani base, tre grandi Giri, il tennis con i tornei del Grande Slam, la sarà interamente offerto da TIM e si Serie A di basket, i Giochi Olimpici di Pechino 2022 e inizierà a pagare da settembre per tutti gli sport invernali, il golf con le esclusive del PGA 12 mesi, al termine dei quali si può Tour e l’European Tour, i motori delle 24 ore di Le Mans e decidere di continuare, a prezzo molti altri importanti appuntamenti da non perdere. pieno, o di disdire senza penali. Si dovrà restituire solo il TIM Vision Disney+ (incluso solo in alcuni piani) Box che sarà offerto in comodato Il catalogo completo di Disney+, con i canali Star Wars, gratuito. L’attivazione costa 9.99 Marvel, Disney, Pixar e Star euro.

segue a pagina 03 

 torna al sommario 2 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

cata una nuova offerta che si potrà scegliere se ac- sera ha distribuito un aggiornamento a tutti i TIM Vi- ENTERTAINMENT cettare o no) sion Box, anche quelli già installati, per permettere TIM Vision, le FAQ e le risposte • Netflix HD la ricezione di contenuti in Multicast, quindi con una segue Da pagina 02  trasmissione “uno” a “molti” che dovrebbe evitare Cosa include l’offerta da 34.99 euro/mese congestioni di rete e problematiche. Altri operatori po- Costi trebbero fare lo stesso, ma al momento non abbiamo • Costo attivazione: 9.99 euro notizie a riguardo. Netflix (incluso solo in alcuni piani) • Costo fino a fine agosto: 10 euro Il catalogo completo di Netflix in versione HD (non 4K). • Costo per 12 mesi dal 1 settembre 2021 al 1 settem- Con l’offerta TIM Vision si avrà accesso Per avere la versione 4K si deve pagare una opzione bre 2022: 34.99 euro a Discovery+ con Eurosport, quindi tutti aggiuntiva. • Costo dal 1 ottobre 2022: 49,99 euro i canali delle olimpiadi? Contenuti Si, per 12 mesi sarà inserita negli abbonamenti l’intero TUTTE LE RISPOSTE A TUTTE LE DOMANDE • Tim vision pacchetto Eurosport, quindi sia i canali di base sia tutti Ecco tutte le FAQ sul servizio TIM Vision: • DAZN i canali aggiuntivi previsti per le Olimpiadi. • Infinity+ per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubblicata Cosa include l’offerta da 19.99 euro /mese una nuova offerta che si potrà scegliere se accettare Quando uno sottoscrive un piano Costi o no) arrivano gli account separati per i vari • Costo attivazione: 9.99 euro • Discovery+ servizi? Posso usare l’account DAZN • Costo fino a fine agosto: gratis • Eurosport per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubbli- su altri dispositivi? • Costo per 12 mesi dal 1 settembre 2021 al 1 settem- cata una nuova offerta che si potrà scegliere se ac- Si, ogni servizio, che sia Disney+, Infinity, DAZN o bre 2022: 19.99 euro cettare o no) Netflix avrà le sue credenziali di accesso che un uten- • Costo dal 1 ottobre 2022: 34,99 euro • Netflix HD te può usare per le smart TV, per e tablet, Contenuti • Disney+ con i limiti di condivisioni dei singoli provider. TIM Vi- • Tim vision sion si limita ad aggregare offerta e fatturazione. • DAZN Come sarà il TIM Vision Box? • Infinity+ per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubblicata Secondo TIM il nuovo set top box sarà il più evoluto de- Non sono interessato al calcio posso una nuova offerta che si potrà scegliere se accettare coder mai dato da un operatore pay TV. Il telecomando sottoscrivere ugualmente TIM Vision? o no) sarà bluetooth, ci sarà la ricerca vocale, sarà abilitato Si, esistono tre piani base che includono tutto tranne • Discovery+ come dispositivo Chromecast e avrà anche il Play Store il calcio di DAZN. C’è un piano solo TIM Vision, Disco- • Eurosport per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubbli- per scaricare tutte le altre app. very e Disney+ a 9.99 euro al mese, un piano TIM Vi- cata una nuova offerta che si potrà scegliere se ac- Avrà anche un tuner digitale terrestre DVB-T2 per il ca- sion, Discovery e Netflix a 14.99 euro al mese e un cettare o no) nale di backup e sarà abilitato per la ricezione dei con- piano con TIM Vision, Discovery, Netflix e Disney+ a tenuti in Multicast. Sarà anche l’unico modo per vedere i 19.99 euro al mese. Questi piani non sono in promo- Cosa include l’offerta da 24.99 euro/mese contenuti in 4K di Eurosport. zione per 12 mesi, quello che si paga è fisso per sem- Costi pre. Sono semplicemente piani scontati rispetto agli • Costo attivazione: 9.99 euro Il canale di backup del digitale terrestre abbonamenti singoli. • Costo fino a fine agosto: gratis funzionerà a tutti anche senza rete TIM? • Costo per 12 mesi dal 1 settembre 2021 al 1 settem- Si, il canale di backup funzionerà quando la connessio- Sono andato in negozio ma mi chiedono bre 2022: 24.99 euro ne non è sufficientemente stabile. Sarà un canale aperto di sottoscrivere una SIM TIM con • Costo dal 1 ottobre 2022: 39,99 euro a tutti, anche chi è cliente di un altro operatore ma ha Ricarica Automatica. Perchè? Contenuti sottoscritto TIM Vision e preso in comodato d’uso il TIM La SIM è inclusa nei 9.99 euro di attivazione e serve • Tim vision Vision Box. solo per pagamento e fatturazione. È una SIM di servi- • DAZN zio per identificare e gestire il cliente, non ha costi di • Infinity+ per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubblicata Il canale di backup sarà il HD? attivazione ne’ costi ricorrenti. Si può anche tenere in una nuova offerta che si potrà scegliere se accettare Si, il canale di backup sarà un canale in alta definizione. un cassetto. o no) • Discovery+ Se ci sono più partite in contemporanea Si può acquistare semplicemente • Eurosport per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubbli- il canale di backup le farà vedere tutte? il TIMVISION Box se uno vuole un cata una nuova offerta che si potrà accettare o no) Il canale di backup ci sarà solo sulle partite che DAZN bel decoder Android e non vuole il • Disney+ avrà in esclusiva e se ci sono più partite in contempo- comodato con il servizio streaming? ranea sarà DAZN a scegliere quella da distribuire sul Il TIMVISION Box è dato in comodato d’uso gratuito ai Cosa include l’offerta da 29.99 euro/mese canale DVB-T che sarà quindi un solo canale. clienti che attivano una delle offerte TIMVISION Calcio Costi e Sport. Non è possibile acquistare solo il prodotto de- • Costo attivazione: 9.99 euro Ci saranno partite in 4K? coder TIMVISION Box senza attivare una delle offerte • Costo fino a fine agosto: 10 euro TIM è pronta a trasmettere grazie al Multicast e tramite TIMVISION. • Costo per 12 mesi dal 1 settembre 2021 al 1 settem- il suo decoder eventi in 4K. La dimostrazione è il canale bre 2022: 29.99 euro olimpico, che sarà in 4K. La scelta tuttavia per gli altri I decoder che TIM sta spedendo ai nuovi • Costo dal 1 ottobre 2022: 44,99 euro canali spetta agli editori che li producono: se DAZN ren- clienti sono ancora i vecchi decoder Contenuti derà disponibili i flussi 4K o Infinity renderà disponibili TIM Vision? • Tim vision anche i canali 4K TIM tramite Multicast e tramite il suo Tutti i decoder TIMVISION Box sono Android e con- • DAZN set top box trasmetterà alla massima qualità. sentono la fruizione di tutti i contenuti Calcio e Sport • Infinity+ per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubblicata e di intrattenimento, sia TIMVISION che di tutti nostri una nuova offerta che si potrà accettare o no) Il multicast sarà fruibile solo tramite TIM partner. E sono stati aggiornati per il multicast. I nuovi • Discovery+ Vision Box? decoder stanno arrivando in queste settimane, e qual- • Eurosport per 12 mesi (dopo i 12 mesi sarà pubbli- TIM lo ha abilitato per la sua rete e a partire da ieri cuno poterbbe ricevere ancora il modello attuale.

 torna al sommario 3 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE ENTERTAINMENT Le complessità dei diritti TV e degli accordi di distribuzione tengono banco Jeff Bezos è Dove vedere le Olimpiadi, gratis e a pagamento andato nello spazio. Ed è Da Discovery+ a TIM Vision e Rai, ecco la guida tornato dopo 10 Solo Discovery+ farà vedere tutto, ma i canali Eurosport sono disponibili anche su altre piattaforme minuti. Via ai di Roberto PEZZALI viaggi turistici ’appuntamento con le Olimpiadi, dal spaziali 23 luglio all’8 agosto, è un appun- Il viaggio nello spazio Ltamento particolare: un po’ perché siamo in piena estate, quindi in periodo dell’uomo più ricco del di vacanze, un po’ perché la 32esima mondo oltre i 100 km edizione dei Giochi Olimpici si svolge a Tokyo e la maggior parte delle gare è dalla Terra provando concentrata durante la notte o la mattina l’esperienza dell’assenza . La storia vuole, soprattutto se par- di peso ha segnato liamo di Olimpiadi, che si possa accende- re la TV e vedere tutto senza problemi. Invernali Beijing 2022 e tutta la parte di poter accedere ai contenuti che saranno l’inizio di un’epoca Purtroppo non è più così: Discovery sarà intrattenimento di discovery+ originals. di fatto “integrati”. l’unica emittente che, tramite Discovery+, di Sergio DONATO trasmetterà tutto l’evento. Per la precisio- Eurosport Player Sky: niente Olimpiadi ne, saranno oltre 3000 le ore live che la Si vede tutto al momento, i canali Eurosport piattaforma trasmetterà nei 17 giorni di Coloro che sono abbonati a Eurosport trasmetteranno altro competizione, fino a 30 canali in contem- Player hanno accesso a tutti i contenuti. Nonostante Sky abbia un accordo che poranea dedicati a tutte le 48 discipline e Per i nuovi clienti è ovviamente consiglia- prevede i canali Discovery sulla sua a tutti i 339 eventi previsti, dall’inizio alla to passare da Discovery+ per fruire dello piattaforma, il contratto che ha stipulato fine della premiazione, senza interruzio- sconto promozionale. con Discovery esclude al momento la Jeff Bezos è andato nello spazio a ni. Con un occhio speciale alla squadra visione delle Olimpiadi. Questo vuol dire bordo della capsula del sistema di azzurra. RAI: 200 ore su digitale che mentre i due canali Eurosport HD lancio New Shepard. Ha oltrepas- terrestre e satellite, niente su DAZN trasmetteranno la sintesi e gli sato la quota di 100 km in un volo Le diverse opzioni: streaming eventi principali, su Sky verrà trasmesso suborbitale ed è atterrato dopo cir- gratuite e a pagamento La Rai ha preso i diritti per il broadcasting altro, ma non le Olimpiadi. In queste setti- ca 10 minuti in una zona desertica Dove possono vedere gli italiani le Olim- tradizionale ma non ha preso i diritti per mane le cose potrebbero cambiare: è un del Texas insieme ai tre compagni piadi? Ecco uno specchietto riepilogativo. lo streaming. Questo vuol dire che potrà semplice accordo economico, Discovery di volo: il fratello di Bezos, Mark, trasmettere circa 200 ore su chiede a Sky di pagare i diritti aggiuntivi. l’ex aviatrice Wally Funk di 82 anni Discovery+: 3000 ore e 30 ma solo tramite digitale terrestre o satel- Se lo facesse avrebbe gli stessi contenu- e il diciottenne Oliver Daemen, il canali lite (Tivusat). Non ci sarà quindi Rai Play, ti di DAZN, quindi la sintesi. primo turista pagante della storia Gli abbonati a Discovery+ avranno ac- e non sarà possibile guardare le gare da della Blue Origin. Daemen e Funk cesso in streaming a tutti i contenuti e smartphone o in differita. TIM Vision: tutte le 3000 ore, e sono diventati rispettivamente a tutte le gare, con un numero di canali pure il canale 4K in esclusiva l’astronauta più giovane e più an- variabili che arriverà anche a 30 canali DAZN: due canali gratis per Gli abbonati a TIM Vision avranno ac- ziano al mondo. Blue Origin è la nei momenti di necessità. Chi si iscriverà chi è abbonato con i momenti cesso senza pagare nulla di più all’intera compagnia spaziale fondata da dal 19 luglio al 1 agosto (scaricando l’app salienti programmazione di Discovery+. Quindi a Jeff Bezos, già fondatore ed ex su tutti i principali store o visitando disco- chi è abbonato a DAZN può vedere sen- tutte le 3000 ore di contenuti. Non solo: CEO di Amazon, nonché attual- veryplus.it) potrà godere di 3 giorni di za costi aggiuntivi i due canali Eurosport attraverso il TimVision Box Eurosport tra- mente uomo più ricco del mondo. trial e, oltre alla sottoscrizione men- 1 HD e Eurosport 2 HD. Su questi canali smetterà in esclusiva il canale Eurosport Il viaggio suborbitale NS16 a cui ha sile, potrà scegliere di abbonarsi per 12 verrà trasmessa una sintesi degli eventi 4K, con le migliori gare della manifesta- partecipato Bezos è stato anche il mesi a 29,99 euro complessivi. principali. zione in Ultra HD. Sarà un canale solo, primo della Blue Origin con perso- L’app di Discovery Plus è presente sul- ma sarà l’unico modo per vedere parte nale umano dopo le 15 missioni di la maggior parte dei dispositivi e delle dell’evento in 4K. Rai, anche tramite Ti- test del sistema di lancio New She- Smart TV, e il prezzo è assolutamente Tutto l’evento ma si paga di più vùsat, non ha i diritti per il 4K. pard. Al’interno della capsula in ragionevole se si calcola che è comun- Discovery+ è disponibile anche come cima al modulo c’erano solo i quat- que un abbonamento annuale e che, al “Channel” per gli abbonati di Amazon Fastweb: i clienti fibra tro turisti spaziali, poiché il viaggio termine delle Olimpiadi, ci saranno co- Prime Video. Chi si abbona tramite Ama- e mobile le vedranno gratis della New Shepard è completa- munque altri eventi sportivi. Tra questi i zon pagherà con il suo account Amazon L’operatore è main partner del Coni e mente automatizzato e non richie- Grandi Giri di ciclismo (con la Vuelta in e avrà accesso a tutti i contenuti e a tutti dell’Italia Team: tutti gli abbonati fibra e de la presenza di piloti o ingegne- esclusiva), i tre Grandi Slam del tennis i 30 canali, quindi sarà come avere l’app mobile di Fastweb hanno accesso gratu- ri. Nella capsula, i 4 hanno potuto (Us Open, Australian Open e Roland di Discovery+. L’unico limite è che si pa- itamente per tre mesi a tutti i contenuti provare l’esperienza dell’assenza Garros), la serie A di basket, gli sport gano 3,99 € al mese, quindi niente offer- di Discovery+, compresi quindi i Giochi di peso per circa 4 minuti mentre si invernali, il golf e la 24 Ore di Le Mans. ta annuale, e si è vincolati al passaggio Olimpici di Tokyo 2020. Vedranno tutti i godevano il paesaggio della Terra Saranno inclusi anche i Giochi Olimpici tramite l’app Amazon Prime Video per canali e tutti gli eventi. vista da una quota di oltre 100 km.

 torna al sommario 4 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TV E VIDEO Siete sicuri di sapere tutto sul formato 8K? E se vi dicessimo che non è il successore del 4K, ma anzi il suo progenitore? TV Academy, prima puntata: dal 4K all’8K Storia, potenzialità e vantaggi del nuovo formato In questo primo episodio, andremo alla scoperta del formato, delle sue origini e vantaggi, in un viaggio che ha diverse sorprese

di Paolo CENTOFANTI envenuti al primo appuntamento con la TV Aca- demy, una nuova serie di approfondimenti in cui Bci addentreremo in alcune delle ultime tecnologie in ambito TV: HDR, HDMI 2.1, Mini LED, Quantum Dots, e molto altro ancora. Nostro partner in questo viaggio è Samsung, interessata come noi ad aumentare la com- petenza e la consapevolezza tecnologica degli utenti. I contenuti, in ogni caso, rimangono approfondimenti in- dipendenti di DDay.it, certamente illustrati con immagini video Samsung, ma privi di condizionamenti. Dopo questa doverosa precisazione, siamo pronti per partire con questo primo episodio in cui parleremo di 8K, formato che rappresenta l’ultima frontiera dell’evoluzio- ne degli standard TV, ma le cui caratteristiche e obiettivi sono ancora poco compresi, portando spesso a sottova- reso futile in futuro lo sviluppo di ulteriori formati. Pun- pixel. Nasce ufficialmente il nuovo formato Super Hi-Vi- lutarne le potenzialità. Ne ripercorriamo brevemente la tarono quindi direttamente ad un formato televisivo da sion. Nel 2005, NHK porterà il suo Super Hi-Vision a storia e cercheremo di soddisfare ogni curiosità. oltre 4000 linee di scansione (all’epoca si ragionava an- EXPO 2005 in Giappone, per la prima presentazione Il formato video “definitivo” che nacque prima del 4K cora in termini di catodici) e con audio 3D, pensato al grande pubblico, mentre nel 2008 verrà presentata Lo sapevate che l’idea del formato 8K nasce ben prima per offrire un angolo di visione di 100 gradi su schermi la prima trasmissione sperimentale satellitarelab in Super dell’avvento dei TV 4K? Siamo abituati a pensare all’8K da almeno 100 pollici. Hi-Vision all’IBC di Amsterdam, con la collaborazione di come il successore del 4K, ma a dirla tutta, le prime ricer- La prima presentazione di un sistema Super Hi-Vision av- RAI e BBC. NHK ha acceso le prime trasmissioni satelli- che su uno standard televisivo 8K risalgono addirittura venne nel 2002, quando NHK mostrò all’inaugurazione tari 8K in Giappone nel 2018, in anticipo rispetto ai piani al 1995, prima ancora che si affacciassero sul mercato dei suoi Science & Technology Research Laboratories originari presentati agli inizi degli anni 2000. i primi televisori in alta definizione. L’invenzione dell’8K un sistema con risoluzione di 7680 x 4320 pixel e au- la dobbiamo agli ingegneri giapponesi dei laboratori dio a 22.2 canali. Il primo video fu presentato nel 2003 Ma da dove arrivano le sigle 8K e 4K? della mitica emittente nipponica NHK, che a partire dalla attraverso un sistema prototipo che sfruttava 16 video Nel 2007 la SMPTE (Society of Motion Picture and Te- seconda metà degli anni ’90 iniziarono i lavori sullo svi- recorder HD per riprendere le immagini da 4 sensori con levision Engineers) formalizzerà ufficialmente il nuovo luppo di quella che battezzarono Super Hi-Vision, evolu- risoluzione di 3840x2048 pixel opportunamente combi- formato promosso dalla NHK definendo per la prima zione dell’Hi-Vision, come veniva chiamata in Giappone nati per creare un fotogramma da 7680 x 4320 pixel. volta l’Ultra High Definition Television o UHDTV nelle l’alta definizione, paese che avviò per primo trasmissioni Occhio a questi numeri, che ci dicono le caratteristiche due risoluzioni che sono quelle che oggi conosciamo: regolari con definizione superiore a quella standard. principali del formato 8K: il sistema presentato da NHK UHDTV1 con risoluzione di 3840x2160 pixel e UHDTV2 Mentre in Europa si gettavano le basi per l’avvento della offriva infatti una risoluzione pari a 16 volte quella di un con risoluzione 7840x4320 pixel. Oggi vengono co- TV digitale, l’NHK voleva creare uno standard televisivo segnale HD, e 4 volte quella del formato che oggi comu- munemente indicate rispettivamente come 4K e 8K, definitivo, con caratteristiche cioè che avrebbero rag- nemente chiamiamo 4K, che ha una risoluzione vicina giunto i limiti del sistema percettivo umano e avrebbero a quella di quei primi sensori di immagine, 3840x2160 segue a pagina 06 

Presentazione in Giappone da parte di NHK del formato Super Hi-Vision nel 2005 con uno dei primi video 8K della storia. Per la vi- sualizzazione all’epoca venivano utilizzati due videoproiettori custom Dai nostri archivi. Nel 2006, Pioneer presentò al D-ILA 4K opportuna- CEATEC di Tokyo un prototipo di pannello al pla- mente allineati per sma da 18 pollici con pixel da 0,36 x 0,36 mm di avere risoluzione 8K dimensione. Avrebbe dovuto essere il mattoncino sul verde e 4K su rosso alla base dei futuri televisori al plasma 8K da e blu. 125 pollici, che però non videro mai la luce. Fu Panasonic invece a presentare un plasma da 145 pollici 8K ben 6 anni dopo, nel 2012, sempre in collaborazione con NHK.

 torna al sommario 5 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

Le raccomandazioni dell’I- TV E VIDEO TU in termini di distanza TV Academy: Dal 4K all’8K di visione per i vari formati segue Da pagina 05  video.

ma perché? Le sigle hanno il dono della brevità, ma il legame con la storia della Super Hi-Vision e le riso- luzioni di cui sopra potrebbe non sembrare così ovvio. Anche se come abbiamo visto l’Ultra HD affonda le sue radici nel mondo del Broadcasting, le diciture 4K e 8K rispecchiano in realtà quello che è il vocabolario dell’in- dustria cinematografica. Se nel primo caso si ragionava in termini di risoluzione verticale e linee di scansione per analogia al tubo catodico, nel mondo del cinema un giorno schermi grandi come pareti e che avessero dello schermo, con un angolo di visione di circa 30 gra- il riferimento era costituito dalla pellicola e in particola- una risoluzione tale da apparire come vere e proprie fi- di, nel caso degli schermi 8K la distanza ottimale è pari re dalla sua larghezza (i famosi 35 mm e 70 mm). Con nestre su un altro mondo, creando un senso di totale im- a circa 0,8 volte l’altezza dello schermo, per un angolo l’avvento del digitale, anziché misurare la larghezza del mersione e “presenza”. Le principali dimostrazioni della di visione di ben 96 gradi (come riferimento, l’angolo di fotogramma in mm si cominciò a contare i pixel, cioè la Super Hi-Vision nei primi anni 2000 erano accompagna- visione di un visore VR come l’Oculus Quest 2 è di 90 risoluzione orizzontale: in ambito cinema il 4K è definito te da materiale illustrativo che dipingevano classici ap- gradi). L’angolo di visione dell’uomo è di circa 200 gradi con una risoluzione di 4096x2160 pixel, quindi quattro partamenti giapponesi (rinomatamente non molto ampi), considerando la vista periferica monoculare e di circa mila pixel circa in larghezza, da cui appunto il 4 seguito con finestre “elettroniche” che ne allargavano artificial- 120 gradi in termini di visione binoculare, per cui siamo dalla K intesa come simbolo delle migliaia. In ambito vi- mente gli orizzonti. Un’immagine 8K è composta da 33 davvero vicini al concetto di immersione totale. deo i pixel sono 3840, un po’ meno di 4000, ma la sigla milioni di pixel, un numero che consente di avvicinarsi 4K funziona lo stesso. Per l’8K il discorso è esattamente moltissimo allo schermo senza percepire i singoli pixel Stessa distanza, ma schermi lo stesso: 7680 sono infatti quasi 8000 pixel e anche e quindi, in un certo senso, di “non vedere” lo schermo sempre più grandi in questo caso nel cinema c’è un formato leggermente per quello che è. Per capire come l’8K può cambiare l’esperienza di visio- più largo, con 8192 pixel in orizzontale. Sarà proprio il Avvicinarsi allo schermo ha come conseguenza diretta ne vediamo qualche esempio concreto. Parametri come cinema a sancire l’affermazione del 4K come tappa tran- quella di aumentare l’angolo di visione, cioè la porzione dimensione e risoluzione dello schermo, sono intrinse- sitoria verso l’8K, formato che venne adottato per la riso- del nostro campo visivo che sarà occupata dall’imma- camente legati alla distanza tra display e spettatore e luzione grossolanamente comparabile a quella media di gine da esso proiettata. Maggiore è l’angolo di visione, quindi all’angolo di visione, parametri che vanno com- una pellicola a 35 mm ( in realtà dare un numero preciso superiore è il coinvolgimento suscitato nello spettatore binati in modo da garantire un buon coinvolgimento e alla risoluzione in pixel della pellicola è particolarmente e l’obiettivo dell’8K è quello di creare una sensazione di allo stesso tempo permettere di apprezzare il livello di arduo a causa dei numerosi fattori di cui tenere conto), presenza realistica. dettaglio, ma senza superare la soglia oltre cui la griglia oltre naturalmente che per i limiti tecnologici dell’epoca Tradizionalmente, l’SMPTE ha sempre raccomandato dei pixel diventi evidente. Con l’8K ci si scontra - come che non consentivano di spengersi oltre. un angolo di visione ideale di almeno 30 gradi per una da obiettivi degli ingegneri che hanno lavorato alla Su- buona esperienza cinematografica; secondo le racco- per Hi-Vision - con i limiti del sistema percettivo umano. 8K non solo per immagini più definite, ma mandazioni THX invece l’angolo dovrebbe essere di al- Prendiamo uno schermo da 65 pollici (altezza di circa per una maggiore immersione meno 40 gradi. Ma l’8K permette di arrivare ad angoli di 80 cm e larghezza di 144 cm) e mettiamoci nel caso Come abbiamo visto l’obiettivo degli ingegneri giappo- visione molto più elevati prima di arrivare al limite della ideale di avere una vista da 10/10 (o 20/20). La bontà nesi era quello di creare un ultimo formato “definitivo” risoluzione del nostro occhio. Quant’è quindi l’angolo di della nostra vista determina infatti la nostra capacità di per qualità di immagine, ma anche per angolo di visione. visione ottimale per uno schermo 8K? Se l’alta definizio- percepire i dettagli e in base a ciò l’ITU-R ha pubblicato Il sogno che inseguivano i giapponesi all’epoca dello ne era stata concepita in modo tale che la distanza di una raccomandazione (BT.1845) in cui ha specificato di- sviluppo della Super Hi-Vision era infatti quello di creare visione ottimale fosse pari all’incirca a tre volte l’altezza stanza e angolo di visione ottimali per i principali formati di immagine. Rifacendoci alle linee guida dell’ITU, nel caso di un di- Il The Wall di splay in alta definizione (1920x1080 pixel) la distanza Samsung è di visione ottimale sarebbe di circa 2,6 metri. Passan- quanto di oggi do ad una risoluzione 4K (3840x2160 pixel), la soglia ci sia di più si- si dimezza a circa 1,3 metri. Saliamo ancora, fino all’8K mile all’originale (7680x4320 pixel), e la distanza oltre cui comincerem- visione di NHK, mo a percepire la griglia di pixel diminuisce fino ad schermi ultra appena 0,6 metri circa. Ora consideriamo l’angolo di definiti e capaci visione: passeremmo dai 31° del full HD, ai circa 58° del di immergere 4K per finire con i 96° dell’8K. Possiamo approcciare completamente l’argomento anche da un altro punto di vista, mante- gli spettatori nendo fissa la distanza di visione, cioè la distanza tra il nell’esperienza nostro divano e lo schermo. Prendiamo rispetto all’e- di visione. sempio appena visto come riferimento una distanza di 2,5 metri. Con un TV full HD, abbiamo visto, il polli-

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TV E VIDEO TV Academy: Dal 4K all’8K segue Da pagina 06 

ciaggio ideale è di circa 65 pollici. Con il 4K possiamo spingerci già fino ad un massimo di 126 pollici, uno schermo con la ragguardevole base di quasi 2,8 metri. E con l’8K? Lo schermo ottimale avrebbe un’altezza di circa 3,1 metri e una larghezza di circa 5,5 metri, per una diagonale di oltre 170 pollici: un’intera parete di casa come immaginato dagli ingegneri dell’NHK e da Il MicroLED, con la possibilità di essere completamente modulare, permetterà di costruire schermi su quella distanza non percepiremmo i singoli pixel con misura, luminosi e con risoluzione 8K. In questo senso, Samsung è stata pioniera con il lancio della prima un risultato straordinario. Oggi non esistono TV con gamma di prodotti MicroLED anche per il mercato consumer, seppure i prezzi siano ancora quelli di beni queste caratteristiche, ma lo sviluppo della tecnologia di lusso. MicroLED potrebbe consentire tra qualche anno di raggiungere davvero un simile risultato. Quanto abbiamo visto fino ad ora è vero per contenuti la testa da un lato all’altro dello schermo e avremmo x 1,06 metri), la distanza di visione ottimale per avere pensati per sfruttare appieno un tale angolo di visione difficoltà a seguire il quadro di insieme con uno scher- un angolo di 70 gradi è di circa 1,3 metri, la stessa che e la raccomandazione ITU che abbiamo citato è proprio mo così grande. Con i contenuti tradizionali, in realtà, abbiamo visto essere ottimale per uno schermo 4K da rivolta ai creatori affinché tengano conto della distanza un angolo di visione di circa 70 gradi viene considerato 65 pollici. Detto in altri termini, il passaggio da 4K a 8K di visione ottimale. Ma la maggior parte dei contenuti di il massimo per ottenere una visione confortevole, per a parità di distanza di visione di 1,3 metri, ci consenti- oggi non sono ancora concepiti per una simile fruizio- una distanza di visione di circa 1,27 volte l’altezza dello rebbe già oggi di aumentare la diagonale del TV da 65 ne. L’effetto sarebbe come quello che si ottiene quan- schermo. Prendendo come esempio un tipico schermo pollici a 85 pollici senza introdurre una percezione di do ci si siede in prima fila al cinema: dovremmo girare 8K che si trova oggi in commercio da 85 pollici (1,88 perdita di qualità e aumentando il nostro coinvolgimen- to con un angolo di visione confortevole. Negli esempi qui sotto, abbiamo gamma Samsung dello scorso Ciò è importante nel momento confrontato un video nativo anno, l’ottimo Q950TS. In questo in cui la visione avviene con uno Con l’avvento dell’upscaling basato su 8K su YouTube riprodotto in caso è possibile vedere come schermo più grande e molto più Intelligenza Artificiale, l’8K ha senso 4K su un TV 4K, in 4K su un TV l’immagine “upscalata” sul TV ravvicinata. Ma è interessante anche in assenza di contenuti nativi 8K in upscaling e infine in 8K 8K risulti comunque più detta- osservare anche il minimo L’obiezione classica che spesso accompagna le di- su un TV 8K. La prova è stata gliata della versione 4K su un divario che c’è tra la versione 4K scussioni sull’8K è legata alla disponibilità dei contenu- effettuata con il QLED top di TV con quella risoluzione nativa. “upscalata” e l’8K nativo. ti in questo formato. Giustamente viene infatti fatto os- servare che a parte rare eccezioni (come la partnership stretta da Samsung con Chili ad esempio) la maggior clicca sulle immagini per l’originale parte dei servizi di video non offrono an- cora video in 8K, mentre un nuovo formato di supporto ottico capace di supportare la massima risoluzione Ul- tra HD difficilmente vedrà la luce nell’immediato futuro. E allora, a parte i benefici in termini di dimensione dello schermo e coinvolgimento, tutti pixel sprecati? C’è un aspetto molto importante di cui tenere conto e da non sottovalutare ed è quello dei passi da gigante che sono stati fatti nelle tecnologie di elaborazione del segnale Fotogramma in 4K su TV 4K. Si grazie all’avvento di tecniche di intelligenza artificiale tratta di una porzione di un video come machine learning e deep learning. Queste tec- 8K disponibile su YouTube. niche vanno al di là della “semplice” interpolazione dei pixel, grazie alla capacità di riconoscere ciò che ritrae un fotogramma e di ricostruire meticolosamente i pixel mancanti in modo adattativo in base al contenuto dell’immagine. Ad esempio, questi algoritmi consento- no di identificare il viso di un soggetto e di applicare la migliore tecnica di upscaling grazie all’addestramento del software su centinaia di immagini simili. Per capire il livello di evoluzione raggiunto da questi La versione 4K di un filmato “upscalata” su TV 8K e la stessa algoritmi basti pensare che Samsung quest’anno ha versione nativa 8K. L’8K è più dettagliato, ma l’upscaler basato su introdotto un nuovo processore con 16 reti neurali ad- intelligenza artificiale ci arriva molto vicino. Lo stesso fotogramma “upscalato” destrate per altrettanti aspetti dell’immagine. da 4k in 8K su TV Samsung Q950TS, Questi algoritmi consentono di creare un’immagine il top di gamma 8K del 2020. Si noti 8K a partire da un’immagine 4K in grado di sfruttare la maggiore precisione delle linee la maggiore risoluzione dello schermo per riprodurre sulla torre sulla destra. un’immagine più realistica.

 torna al sommario 7 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MERCATO DDAY.it è andata a curiosare all’inaugurazione del nuovo MediaWorld Smart di Piazza Castello a Torino. Ecco le novità Inaugurati i MediaWorld Smart di Roma e Torino Tanti prodotti, assistenza e lo “scaffale infinito” Il negozio ha una concentrazione molto alta di prodotti e di personale. E c’è quello che MediaWorld chiama lo “scaffale infinito”

di Franco AQUINI

ediaWorld continua a credere nella formula dei negozi “smart” e ci crede così tanto da aprirne Maltri due nella stessa giornata: il primo in pieno centro a Torino, nella centralissima Piazza Castello, e il secondo nel popolare quartiere Tuscolano a Roma. I due negozi fanno parte di un mini-lotto di negozi “smart” di nuova apertura e portano a quattro gli store MediaWorld di questo tipo già operativi in Italia. DDAY.it era presente all’inaugurazione del negozio di Torino, andando a curiosare all’interno di questa nuova concezione di negozio, che sta a metà tra il punto di ri- tiro e il negozio di prossimità. Un negozio fisico dove si può acquistare sia quello che c’è in esposizione e in ma- gazzino, sia online, tramite una TV touch in bella vista. Lo “scaffale infinito” è virtuale ma assistito tela, appunto quella di prossimità degli uffici, ma anche Un MediaWorld Smart è un negozio dalle dimensioni più turisti o clienti residenziali, va ad aggiungersi alla nostra piccole di quelli a cui ci ha abituato la catena. Quello di clientela classica.” Torino, per esempio, è di 400 mq tra area espositiva e magazzino, contro i 1.500-2.000 e più di un megastore DDAY.it: Si può dire che la densità di personale per convenzionale. Dentro, disposta su due piani, c’è l’espo- cliente in questo tipo di negozi è molto alta? sizione di tutte le tipologie di prodotti (TV, smartphone, Cosimelli: “Assolutamente si, questo infatti risponde computer, lavatrici, frigoriferi, etc.); c’è il personale de- a una delle finalità primarie di questo tipo di negozio, dicato a dare assistenza ai clienti e un magazzino per DDAY.it: È un negozio più piccolo rispetto a quello che che è quella di dare servizio. Ovviamente il personale poter garantire la pronta consegna dei prodotti. A colpo siamo abituati a vedere, però sembra esserci tutto da un valore aggiunto unitamente allo scaffale infinto d’occhio non mancano merceologie, è come se si trat- Emanuele Cosimelli: “Si, l’obiettivo è proprio quello di che mette a disposizione dei nostri clienti la totalità del tasse di un negozio più “denso”. In più, però, c’è anche avere un assortimento completo, che possa rispondere catalogo. In questo senso è una nostra scelta voluta.” l’esperienza online. Grazie a un grande schermo touch alle esigenze della nostra clientela, in uno spazio che è - MediaWorld lo chiama “scaffale infinito” - il cliente può molto diverso rispetto ai nostri format tradizionali.” DDAY.it: In pratica volete abbattere il problema prin- acquistare online con il supporto di un addetto. Il tutto cipale del consumatore, che spesso è quello di non nel rispetto della privacy: il cliente non ha bisogno di DDAY.it: Per dare l’idea di un’attenzione maggiore alla sapere cosa comprare. fare l’accesso col suo account, ma sarà il personale a clientela? Cosimelli: “Sì, l’idea è quella di passare da transazio- concludere l’acquisto online. Chi invece ha già piena di- Cosimelli: “Si, senza tuttavia snaturare lo spirito Me- ne a relazione. Da questo punto di vista il MediaWorld mestichezza con il sito MediaWorld e ha già un account, diaWorld, che è quello di un vasto assortimento che Smart è fondamentale.” probabilmente comprerà da casa, ma potrà usare il Me- è possibile trovare anche qui, il numero di prodotti in diaWorld Smart come punto di ritiro. esposizione è molto elevato.” DDAY.it: Abbiamo visto anche un’area post vendita Tutto ciò che viene acquistato online può essere, ov- per le riparazioni di smartphone e altro. viamente, consegnato sia a casa che direttamente nel DDAY.it: Quindi quello che c’è in esposizione si può Cosimelli: “Sì e questo è di nuovo un vantaggio del ne- negozio, così da rappresentare un punto strategico sia comprare direttamente, non solo online? gozio di prossimità: un cliente che ha un problema può per il servizio di pickup che per il pick&pay. Cosimelli: “Sì, questo tra l’altro risponde anche alla logi- entrare e avere il telefono riparato o l’assistenza su un MediaWorld Smart quindi è un concetto di negozio ca di pickup point e alla omnicanalità sulla quale stiamo prodotto.” nuovo, figlio anche della pandemia e delle chiusure puntando da anni: avere un negozio che non è solo di che hanno costretto la grande distribuzione a ripensa- prossimità, ma che offre anche la possibilità di effettua- DDAY.it: Per concludere: che programmi avete per re completamente non soltanto il canale di vendita, ma re pickup in una zona di uffici e di shopping.” questo tipo di negozi nel 2021? anche il rapporto col cliente. Un negozio di prossimità, Cosimelli: “Intanto apriamo anche a Roma ed è una di dimensioni più piccole, ha una densità di personale DDAY.it: Vi aspettate un tipo di clientela differente da cosa molto importante visto il periodo. Siamo molto con- più alta, può venire incontro più facilmente alle esi- questo format rispetto a quella che frequenta i negozi tenti di come sta andando il progetto pilota di Varese, genze della clientela e magari sfruttare una diffusione tradizionali? con tante soddisfazioni sia in termini numerici che per più capillare rispetto ai classici negozi dalle metrature Cosimelli: “Sicuramente la nostra clientela tradizionale la clientela. Torino e Roma sono sicuramente dei passi più ampie. Per l’occasione abbiamo scambiato qual- ci riconosce e il fatto di essere arrivati in centro città ci importanti per il consolidamento del format sul quale che parola con Emanuele Cosimelli, Country Manager rende più vicini, aumenta la nostra presenza sul territo- puntiamo, perché indubbiamente ci consente di essere Finance di Mediamarket. rio. Dall’altro lato, intercettare nuove tipologie di clien- più capillari, soprattutto nel centro delle città”.

 torna al sommario 8 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MERCATO Audiogamma ha comunicato che diffonderà sul mercato italiano tre grandi nomi del settore audio mondiale Audiogamma distribuirà tre storici brand audio JBL, Mark Levinson e Arcam in esclusiva per l’Italia Per JBL, distribuirà le linee HDI, Classic, Studio Monitors, Summit e Conceal, per Levinson gli storici amplificatori integrati e altro

di Sergio DONATO udiogamma fa filotto e ha annunciato la distribu- zione in esclusiva in Italia di tre aziende storiche Adella diffusione e dell’amplificazione del suono: Mark Levinson, JBL e Arcam. Mark Levinson e la sua scapigliata libertà sonora Mark Levinson affonda le sue radici nel Connecticut; l’anno è il 1972. Fu fondata dal suo omonimo, bassista e ingegnere del suono. Passando tra le decadi attraverso gli storici finali ML2, ML20.6, ML29 e il finale verticale 33 del 2004, si arriva ai giorni nostri, con Mark Levinson che fa parte della rosa dei marchi del gruppo Harman International, e Audiogamma che si accinge a distribu- JBL, un colosso del suono medio-alti, doppio reflex e woofer da 16,5 cm. 4349 è ire in Italia i suoi prodotti. Tre gli amplificatori integrati, distribuito da Audiogamma invece la prima dotata di tromba HDI in Sonoglass con N°5802, N°5805 e N°585.5 in grado di erogare rispet- Nata nel 1927, JBL è un’azienda dedita alla diffusione doppio driver D2415K da 3,8 cm, il woofer è da 30 cm e tivamente 2 X 125W i primi due e 2 X 200W il top di sonora molto conosciuta anche dai non appassionati con una bobina mobile da ben 3 pollici. Chiude la fila la gamma, tutti su 8 ohm e in classe AB. N°5802 ha solo perché riesce a soddisfare le esigenze dell’ascolto ama- top di gamma 4367, dotata di doppio driver D2430 da con ingressi digitali, mentre il N°5805 ha anche gli RCA, toriale e professionale. Acquistata nel 2017 da Samsung 75mm per i medio alti e woofer da 38 cm con magnete XLR e Phono MM/MC. Sono dotati dello stesso converti- insieme al resto del gruppo Harman, Audiogamma avrà in neodimio. Quattro modelli anche per la serie Sum- tore D/A 32bit/384KHz compatibile DSD 11.2MHz, MQA cura della distribuzione in Italia delle linee HDI, Classic, mit, di diverse dimensioni e prezzo, che rappresenta e con connettività Bluetooth aptX HD. Sono tre anche i Studio Monitors, Summit e Conceal. l’apice del catalogo JBL. Si comincia con S3900, che è preamplificatori, N°5206, N°523 e N°526. N°5206 ha un La serie HDI è caratterizzata dall’utilizzo combinato della il modello di ingresso: doppio woofer da 25 cm, 1 twe- design circuitale in pura classe A, stadio phono MM/MC, tecnologia brevettata High Definition Imaging (HDI), con eter da 5 cm e un supertweeter da 1,9 cm.. Segue la DAC 32bit/384KHz Bluetooth con aptX HD e ingressi/ i driver a compressione 2410H-2, anch’essi brevetto di S4700, che adotta lo stesso woofer della 4367, ma con uscite XLR/RCA e uscita cuffia 6,3 mm in classe A. JBL. La linea è composta da un diffusore bookshelf, HDI- le alte frequenze riprodotte da una coppia di driver a Anche i finali si raggruppano in un terzetto: N°5302, 1600, un due vie in bass reflex con un woofer da 16,5 compressione in titanio in un gruppo a doppia tromba N°536 e N°534. 2 X 135 W il più piccolo, con possibilità cm. Due diffusori da pavimento, HDI-3600 e HDI-3800, SonoGlass con tweeter da 2 pollici e supertweeter in bridged, trasfor- entrambi 2,5 vie in titanio da 0,75 pollici. La vetta si fa più vicina con la K2 N°536 matore toroidale bass refelex, con S9900, con un woofer da 38 cm in alnico e un gruppo da 1.100 VA e con- 3 woofer ciascuno motore dal peso di ben 16 kg e tweeter-supertweeter densatori di filtro rispettivamente con cupola in berillio e magneti in neodimio. Infine, il da 10.000 uF per da 16,5 cm e 20 top della gamma JBL, massima espressione del co- canale. N°534, cm. Completano struttore: le Everest DD67000. Tre vie con due woofer EVEREST DD67000 stereo, è invece la gamma un ca- a tre strati da 38 cm in alnico, tweeter a compressione capace di erogare nale centrale, HDI- in berillio da 10 cm e un super-tweeter da 2,5 cm che 2 X 250 W su 8 ohm con una polarizzazione molto spin- 4500, 2,5 vie in bass reflex con quadruplo woofer da 13 arriva fino a 60 kHz. La serie Conceal è la più riservata ta, sezione di alimentazione da 1800 VA e connettori cm, e un subwoofer, HDI-1200P, dotato di un woofer da del gruppo: è una linea di prodotti da incasso compo- di uscita Hurricane. N°536 è la sua versione mono con 30 cm e di una potenza di 1000W in classe D. sta da tre modelli e un subwoofer, tutti caratterizzati da 400 W su 8 ohm. La gamma Classic comprende - oltre alla leggendaria rivestimento esterno verniciabile Fidelity Glass. C62 è Tra le sorgenti digitali di Mark Levinson distribuite da Au- L100 Classic, rivisitazione della L100 dei primi anni ’70 un 2 vie con woofer da 16,5 cm e tweeter a cupola da diogamma c’è N°5101: un lettore CD/SACD, e streamer - L82 Classic, un due vie con woofer da 20 cm, e infine 2,5 cm. Gli somiglia molto C83, che si differenzia solo di rete con DAC 32/192 incorporato e stadio di uscita L100 Classic 75 e SA750, entrambi prodotti per cele- per la gamma bassa, adottando driver da 20 cm. C86 PurePath con uscite RCA e XLR; e N°519, lettore CD, brare il 75° anniversario dell’azienda. L100 Classic 75 è è invece composto da due differenti unità, una ospita Streamer di rete e DAC con display TFT da 5” già pronto una versione speciale e celebrativa delle L100, mentre il solo woofer da 20 cm, e l’altra è dotata di quatto mi- per Roon. Ha connettività Bluetooth, Spotify, Tidal, Qo- SA750 è un amplificatore integrato estremamente evo- drange da 3 cm e un tweeter a cupola da 2,5 cm. Infine buz, Deezer, Rhapsody, Napster e Radio internet, con 2 luto ed esteticamente ispirato a SA600 (il suo gemello il subwoofer C82W con due unità separate con woofer ingressi USB-A per HDD e uscita cuffia 6,3 mm. degli anni 60). È dotato di DSP con DIRAC e funzioni da 20 cm l’una. C’è anche il giradischi, N°5105, con braccio da 10” re- Network, e può erogare erogare 120 W per canale su 8 golabile in altezza in fibra di carbonio e headshell in- ohm. La serie Studio Monitors introduce i prodotti pro- Arcam, da Albione all’Italia tegrato in alluminio. Piatto da 30cm del peso di 6Kg sumer. Quattro i modelli, a partire dalla 4312G, diffusore Audiogamma ha comunicato anche che distribuirà in e regolazione elettronica della velocità. Anche nella a 3 vie dotato di un woofer da 30 cm e un driver da 12,5 esclusiva i prodotti Arcam, storico marchio britannico versione N°5105MC con testina Ortofon Quintet Black cm. Poi la 4309, la più piccola con tromba esponenziale e appartenente anch’esso al grande gruppo Harman premontata. a compressione con driver in Teonex da 2,5 cm per i International Industries.

 torna al sommario 9 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MERCATO In tre anni sono calate le connessioni in rame mentre crescono FTTC, FTTH, e FWA Intel, voci di In ,1 milioni di linee FTTH totali trattative per Spedizioni +63%. I dati di AGCOM GlobalFoundries Gli italiani navigano per 11,6 GB al mese e le consegne domestiche sono aumentate del 63% L’acquisto per 30 di Sergio DONATO miliardi di dollari Intel starebbe trattando l’acquisto ’Autorità per le Garanzie nelle Co- di GlobalFoundries per circa 30 municazioni (AGCOM), nel suo Os- miliardi di dollari. GlobalFoundries Lservatorio sulle Comunicazioni del produce processori per terzi ed è la 12 luglio, ha tirato le somme al 12 marzo terza fonderia al mondo per quote 2021 sulla situazione delle connessioni di mercato. La voce dell’acquisto italiane, sui risultati dell’editoria, delle di GlobalFoundries arriva dal Wall televisioni e anche del settore postale. Street Journal, che ha potuto sentire persone informate sulle trattative. In Italia ci sono 2,1 milioni Tuttavia, le intenzioni di acquisto di connessioni FTTH sembrerebbero non includere i Il Garante ha detto che se nel marzo dirigenti di GlobalFoundries, ha riferito un portavoce della società. 2017 oltre l’80% degli accessi alla rete GlobalFoundries è nata 12 anni fa, fissa era in rame, dopo quattro anni solo le SIM usate dalle persone, Iliad zo posto l’informazione rizomatica del quando è stata scorporata da AMD. questi sono scesi al 33% (con una fles- tocca il 9,7% di quota di mercato di SIM TG3 Regionale serale che ha uno share Soprattutto dopo l’arrivo del nuovo sione di 9,93 milioni di linee). Sono con- con una crescita del 2,3% su base an- del 15,3%. CEO, Pat Gelsinger, Intel sta spingendo seguentemente aumentati gli accessi nua. Interessante il dato sul consumo molto per recuperare una posizione FTTC (+7,11 milioni di unità), FTTH (+1,65 medio unitario mensile di dati nel primo I quotidiani calano. In tre di punta nello sviluppo e nella milioni) e FWA (+ 0,70 milioni). Il totale trimestre dell’anno, che è stato stimato anni vaporizzato il 42% realizzazione di processori. L’eventuale delle connessioni in FTTH (Fiber To The in circa 11,6 GB/mese, in crescita di oltre delle copie cartacee acquisto di GlobalFoundries potrebbe Home) in Italia a fine marzo 2021 è di il 40% su base annua, mentre nel pri- Nell’editoria i quotidiani cartacei e di- anche essere letta come la volontà di 2,1 milioni. Le linee con velocità pari o mo trimestre del 2021 oltre il 72% delle gitali confermano la tendenza in calo Intel di fare fronte con le proprie forze superiori ai 100 Mbit/s tra marzo 2017 linee usate da persone ha effettuato di copie vendute, registrando su base alla carenza di semiconduttori che lo e marzo 2021 sono passate dal 5,6 al traffico dati. annua una flessione del 9% e un totale stesso Gelsinger ha detto che “durerà 55,1% del totale. TIM è il maggiore ope- di copie vendute di 50 milioni. ancora diversi anni”. ratore con il 42,2%, seguito da Vodafo- Comanda Mamma Rai AGCOM ha anche osservato l’anda- ne con il 16,4%, Fastweb con il 15,1% e Nel settore televisivo la Rai guarda tutti mento da marzo 2017 a marzo 2021. WindTre con il 13,9%. dall’alto con 4,3 milioni di telespetta- In questo periodo le copie giornaliere Osservando l’utilizzo di internet, tori nel giorno medio e raggiunge uno cartacee complessivamente vendute AGCOM ha scoperto che, nel mese di share del 37,5% rispetto a marzo 2020. passano da 50 a 29 milioni, con una marzo 2021, 44 milioni di utenti medi si prende il secondo posto: contrazione del 42%. giornalieri hanno navigato in rete per un 3,7 milioni di telespettatori nel giorno MAGAZINE totale di 66 ore di navigazione mensi- medio ma registra una diminuzione del- Sempre più corrieri per le le a persona. Tra i social, Facebook ha la propria quota (-0,3 %) che si attesta strade. Crescono le consegne avuto 35,9 milioni di utenti unici e una domestiche dinamica in contrazione su base an- Il settore postale è in crescita. I ricavi nuale (-2,5 milioni di navigatori), ma si rispetto a marzo 2020 sono cresciuti di MAGAZINE conferma la principale piattaforma uti- ben il 25,5%. Se il servizio di corrispon- Estratto dai quotidiani online lizzata dagli utenti. Sorprendentemente denza registra -7,9% su base annua, www.DDAY.it Registrazione Tribunale di Milano Pinterest segna +3,1 milioni di utenti e comprensibilmente cresce la conse- n. 416 del 28 settembre 2009 Tik Tok +3,4 milioni di utenti. gna dei pacchi: +41,9% su base annua, e con i servizi di consegna nazionali che www.DMOVE.it Registrazione Tribunale di Milano Gli italiani consumano 11,6 evidenziano una crescita non lontana n. 308 del’8 novembre 2017 GB di dati al mese dal 50%. Se si guarda ai volumi invece Nel settore della rete mobile, le sim che ai ricavi, i servizi di corrispondenza direttore responsabile Gianfranco Giardina complessive superano i 104 milioni re- al 31,8%. Nello stesso periodo, calano mostrano un calo del 6%, mentre i pac- editing gistrando una crescita su base annua di leggermente /Sky (-0,6%) e chi movimentati gonfiano il petto con Maria Chiara Candiago 1,2 milioni di unità. Sono aumentate in (-0,6%), mentre stabile risulta quel- un +62,9% e tenendo conto solo delle Editore modo consistente le SIM M2M (Machine la di Discovery. Complessivamente gli consegne domestiche. Scripta Manent Servizi Editoriali srl to Machine), spinte da un +2 milioni di altri operatori evidenziano una dato in Il principale operatore è il Gruppo Po- via Gallarate, 76 - 20151 Milano schede SIM nello stesso periodo. controtendenza con +2 punti percen- ste Italiane con il 36,1%, sebbene mo- P.I. 11967100154 Tim guida il mercato con il 29,0%, se- tuali di ascolti che complessivamente stri una flessione del 5,7% su base an- Per informazioni [email protected] guita da Vodafone, 28,7% e Wind Tre raggiungono il 14,2%. Il TG1 e il TG5 nua, seguito da BRT con il 13,6%, e da 25,3%, mentre Iliad si prende il 7,2%. Se sono i telegiornali più seguiti: 11,3 mi- Amazon che, con una crescita del 4,3% Per la pubblicità [email protected] si escludono le M2M e si considerano lioni di spettatori totali tra i due. Al ter- rispetto a marzo 2020 sale al 12,4%.

 torna al sommario 10 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MERCATO Il NICT di Tokyo ha raggiunto l’incredibile velocità di 319 Tb/s su 3.001 km di distanza Addio ad Albino Fibra ottica a velocità record: 319 Tb/s Sonato, storico presidente di Su distanza di 3.001 km e cavo da 4 core Euronics e Aires. Ha usato una fibra ottica multi-core coupled da 4 core, cioè composta da 4 fasci di fibre ottiche Più di tutti di Sergio DONATO ha creduto all’ l National Institute of Information and associazionismo Communications Technology giap- Addio ad Albino Sonato, Iponese (NICT) ha raggiunto l’impres- sionante velocità di trasmissione di 319 protagonista a cavallo Tb/s (terabit al secondo) su una distanza tra i due secoli del di 3.001 km usando una fibra ottica mul- mercato dell’elettronica ti-core coupled da 4 core, cioè compo- sta da quattro fasci di fibre ottiche. di consumo Il NICT di Tokyo non è per niente nuovo a questi record: nell’aprile del 2020 era 319 Tb/s su 3.001 km: (diametro di 0,125 mm) e multiplazione di Gianfranco GIARDINA già riuscito a trasmettere per 2.040 km velocità pazzesche per un a divisione di lunghezza d’onda (Wa- a un velocità di 172 Tb/s su una fibra cavo da 4 core velength Division Multiplex, WDM) con multi-core coupled da 3 core. Le fibre I ricercatori del NICT hanno ottenuto un particolare metodo di amplificazione multi-core coupled hanno una pluralità quindi un altro record: sono riusciti a tra- del segnale chiamato Raman. di nuclei (i fili di fibra ottica) e un rive- smettere le bande S, C e L (differenzia- Questa comprensibile complessità nel stimento che li circonda. I nuclei sono te in base alla lunghezza d’onda della tradurre il risultato ottenuto dai ricerca- disposti in modo tale che le superfici luce) con un data rate di 319 Tb/s su una tori può essere spiegata se prendiamo periferiche dei nuclei adiacenti siano in distanza di 3.001 km usando un cavo degli esempi più concreti. I ricercato- Albino Sonato è scomparso ad 81 contatto tra loro. multi-core coupled da 4 core standard ri hanno detto che il risultato è ottimo anni. È stato un grande imprendi- in vista dei cavi SDM ai quali sarà ri- tore del nostro settore con la Derta chiesta una capacità di trasmissione SpA, con diversi negozi in Trivene- sempre maggiore. Già, ma cosa sono i to; ma soprattutto aveva un talen- MERCATO L’emendamento chiedeva di alzare di molto i limiti cavi SDM (Space Division Multiplexing, to particolare nel fare sistema, nel ovvero multiplazione a divisione di spa- mettere assieme forze buone del zio)? Sono speciali cavi sottomarini che mercato per associare realtà in fer- I limiti del 5G non saranno alzati si dipanano sotto gli oceani per dare ma concorrenza tra loro ma trop- vite alle note dorsali di internet. Uno po piccole per poter confrontarsi Bocciato emendamento di Italia Viva degli ultimi posati è il cavo Dunant di da pari con le grandi catene che Google nell’Atlantico, srotolato lungo stavano via via affermandosi. Fu di Massimiliano DI MARCO 6.400 km da Virginia Beach negli Stati seguendo questi principi di unione limiti delle emissioni del 5G non si toc- Uniti a Saint-Hilaire-de-Riez in Francia, che Sonato nel 1999 ispirò e tenne cano. La commissione alla Camera ha e composto da 12 paia di nuclei di fibre a battesimo la nascita di Euronics I infatti bocciato un emendamento pro- ottiche; che gli danno una capacità di Italia, di cui fu presidente ininterrot- mosso da Italia Viva, che mirava a equi- trasmissione di 250 Tb/s. tamente per vent’anni, dopo aver parare i limiti di emissioni italiani a quelli I cavi sottomarini più tradizionali sono collaborato alla creazione di Euro- suggeriti dalla Commissione Internaziona- composti da 4 a 8 coppie di nuclei di nics International. Ma non solo: con le sulla Protezione per le Radiazioni Non fibre. Gli SDM possono essere da 12, una grande intuizione, nel 2005 Ionizzanti (ICNIRP). L’emendamento era stato presentato al DL Recovery, ma, come il Dunant di Google, o da 16 coppie fondò, con Pierluigi Bernasconi, riporta l’Ansa, è stato bocciato insieme a tutti gli altri emendamenti che non sono di nuclei. Ottenere una capacità di tra- Aires, l’associazione dei retailer stati esaminati e su cu non era stato espresso un esplicito parere dei relatori e del smissione di 319 Tb/s su 3.000 km usan- specializzati, che spezzò l’assen- Governo. Attualmente in Italia i limiti delle emissioni elettromagnetiche è di 20 V/m, do un cavo multi-core da 4 nuclei, ma za dei rivenditori di elettronica dai che scende a 6 V/m nelle aree ad alta densità abitativa. L’ICNIRP ha suggerito un con la tecnica WDM invece della SDM, tavoli istituzionali. Di Aires Sonato limite, già precauzionale, di 61 V/m, che è adottato in vari Paesi esteri, fra cui Stati permetterebbe di triplicare le attuali ca- fu presidente per lunghi anni. Ri- Uniti e Francia, mentre altri hanno preferito un approccio intermedio: in Grecia il pacità di trasmissione massime usando cordiamo Albino Sonato come un limite è di 47 V/m, mentre in Belgio è di 31 V/m. cavi dello stesso diametro complessivo. grande tessitore di rapporti e di reti In Italia, insomma, è stato scelto un limite delle emissioni dieci volte più basso di Il NICT fa sapere che il cavo multi-core di fiducia attorno ai quali gettare quello precauzionale suggerito dall’ICNIRP.. Cosa comporta avere un limite così da 4 core con diametro di placcatura ponti per unire realtà altrimenti di- basso? Le antenne per le reti mobili devono avere un’intensità molto limitata; quin- standard è attraente per la nuova tecno- stanti; e quando è stato il momen- di, per garantire una copertura omogenea, come ci si aspetta per una rete mobile, è logia delle fibre SDM in high-throughput to, è stato capace di fare un passo necessario installare molte più antenne di quanto sarebbe necessario se i limiti fos- e i collegamenti a lunga distanza, dal indietro e passare dai protagonisti sero più alti e quindi anche le emissioni delle antenne. Ciò comporta più richieste momento che è compatibile con l’infra- agli spettatori del mercato, senza di permessi, un impatto ambientale maggiore e, sintetizzando, costi di sviluppo più struttura dei cavi convenzionali e do- mai cadere nella tentazione di ac- alti per l’implementazione del 5G in Italia. Un problema che gli operatori del settore vrebbe avere un’affidabilità meccanica cettare un ruolo da comparsa pur hanno presentato in più occasioni. paragonabile alle fibre monomodali. di essere sul palcoscenico.

 torna al sommario 11 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MERCATO Il Parlamento Europeo ha approvato una deroga per i fornitori di servizi di comunicazione, per contrastare la pedopornografia Email e chat saranno controllate nell’Unione Europea Cosa cambia per le piattaforme social e per gli utenti? Abbiamo intervistato Matteo Navacci, consulente per la protezione dei dati e co-fondatore dell’associazione Privacy Network

di Massimiliano DI MARCO l 6 luglio il Parlamento Europeo ha votato a favore di una specifica deroga alla direttiva ePrivacy. L’obiettivo? IPermettere ai fornitori di servizi di messaggistica e non solo di scansionare automaticamente le email e le chat (da Messenger a Gmail) per verificare ed eventualmente segnalare la presenza di materiale pedopornografico. La deroga è stata approvata con 537 voti a favore, 133 voti contrari e 24 astenuti. Patrick Breyer, europarlamentare del Partito Pirata, no- toriamente contrario a tale regolamento, ha definito la deroga “l’adozione del primo regolamento nell’Unione Europea per la sorveglianza di massa”. Per parlare delle implicazioni di questa deroga, di cosa implichi per gli utenti e di come si comporteranno nel sicurezza nonostante la crittografia, ndr). Lo scopo è prossimo futuro le piattaforme social e le applicazioni trovare un bilanciamento tra il fatto che la crittografia di messaggistica, abbiamo intervistato Matteo Navac- forte è una misura di tutela per i diritti fondamentali delle ci, consulente per la protezione dei dati e co-fondatore persone e per la sicurezza delle infrastrutture critiche dell’associazione Privacy Network, associazione che europee, ma è anche un ostacolo a questa attività di vuole sensibilizzare sulla protezione dei dati personali ricerca di contenuti illegali e all’attività di perseguimento e i diritti digitali. del crimine. Hanno già fatto una ricerca tecnica e sono trapelati dei documenti che mostrano tantissime opzio- DDAY.it: Cosa prevede la deroga, nota anche come ni tecniche su come bypassare questo problema della regolamento “Chat Control”? crittografia.” Matteo Navacci: “Il regolamento prevede qualcosa che viene, in realtà, già fatta. L’Unione Europea ha previsto DDAY.it: Un esempio? Matteo Navacci, co-fondatore di Privacy Network un quadro normativo temporaneo che garantisce la Navacci: “Ce n’è uno che prevede di accedere ai conte- legittimità di alcune operazioni che vengono fatte dai nuti prima che vengano crittografati.” fornitori di servizi di telecomunicazione. Sostanzialmen- li, soprattutto foto e video e non l’audio, che è escluso te si tratta della scansione automatizzata dei messaggi, espressamente”. DDAY.it: Penetrare nel dispositivo che sta inviando l’al- delle chat, della posta elettronica e qualsiasi altro tipo di legato insomma. servizio di comunicazione, compresi gli OTT, tipo What- DDAY.it: Giusto per essere chiari: nel caso di un’email, Navacci: “Esatto. Dare la possibilità a questi provider sApp, Instagram, Direct. quindi, verrebbero scansionati gli allegati se fossero di servizi di inserire delle backdoor o degli spyware nei Si è reso necessario per un motivo formale. A dicembre foto e video o anche il testo? dispositivi delle persone in modo tale che si possa au- 2020 è entrato in vigore il nuovo Codice europeo delle Navacci: “Sarebbero scansionati gli allegati. Questo al- tomaticamente scansionare la memoria del dispositivo comunicazioni elettroniche, che per la prima volta ha in- meno è l’ambito legale. Quello tecnico, invece, ci dice alla ricerca di contenuti illegali.” serito tra gli operatori a cui si rivolge anche gli OTT. Così che questo regolamento può essere un pericolo per la facendo a queste entità si è applicata anche la direttiva crittografia, fra le altre cose. L’aspetto più diretto è che DDAY.it: Insomma, nel dubbio io ti intercetto perché tu ePrivacy, cioè quella direttiva europea che dispone il potrebbe compromettere lo sviluppo e la commercializ- potresti, forse, inviare un allegato che è illegale. divieto della sorveglianza, dell’intercettazione dei mes- zazione di prodotti con crittografia forte, quindi end to Navacci: “È l’assurdità di qualsiasi attività di sorveglian- saggi e delle comunicazioni delle persone senza il loro end, nell’ambito dell’Unione Europea perché per scan- za di massa, non solo questa della comunicazione elet- consenso o senza un’autorizzazione specifica. sionare i contenuti delle comunicazioni bisogna elimina- troniche. Capovolgi i principi costituzionali italiani ed eu- Quindi è stato necessario fare questo regolamento tem- re il limite della crittografia end to end. ropei. Le intercettazioni si fanno su gravi indizi di reato, poraneo in deroga alla direttiva ePrivacy per permette- Quando c’è la crittografia end to end i contenuti delle mentre qua si fa il contrario: io ti intercetto per cercare re a questi operatori di scansionare le chat e i servizi di comunicazioni sono crittografati prima che lascino di- indizi di reato”. messaggistica alla ricerca di contenuti illeciti. In partico- spositivo: nessuno può intercettarli e scansionare i con- lare, lo scopo è quello di ricercare e segnalare contenuti tenuti perché vengono decifrati solo nel momento in cui DDAY.it: Chi è autorizzato a fare queste scansioni au- pedopornografici.” arrivano al dispositivo del destinatario. Quindi la stra- tomatiche degli allegati delle email, dei messaggi di tegia indiretta del Consiglio dell’Unione Europea e del- testo e in generale di foto e video? DDAY.it: Le piattaforme social e i fornitori di servizi di la Commissione Europea è anche di trovare modi per Navacci: “Sono autorizzati tutti i provider di comunica- messaggistica potranno scansionare i messaggi a pre- bypassare il “problema” della crittografia end to end. zione e gli OTT. Tutti i soggetti che rientrano nel Codice scindere? C’è una risoluzione del Consiglio Europeo che si chia- europeo delle comunicazione elettroniche sono so- Navacci: “Nell’ambito dei paletti messi da regolamento. ma “Security through encryption and security despite segue a pagina 13  Per esempio, si parla soltanto di contenuti multimedia- encryption” (la sicurezza attraverso la crittografia e la

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scansionano le immagini e creano un hash, cioè una DDAY.it: Se ci sono strumenti dotati di crittografia SOCIAL MEDIA E WEB stringa alfanumerica, che viene acquisita dall’operatore end to end che possono essere usati dai criminali, Email e chat saranno controllate e confrontata con dei database che contengono altre questo regolamento a cosa serve esattamente? nell’Unione Europea stringe di quel tipo e che rappresentano immagini pe- Navacci: “Finisce sempre così con queste restrizioni segue Da pagina 12  dopornografiche già presenti nell’archivio. Nelle inten- sugli strumenti di tutela come la crittografia che ov- zioni dell’Unione Europea per agevolare questa attività, viamente, come qualsiasi altra tecnologica, vengono c’è la creazione di un database europeo di immagini usate anche dai criminali. Alla fine a farne i conti sono stanzialmente autorizzati da questo regolamento che pedopornografiche. Non significa che nel database le persone per bene. Esistono già protocolli open deroga la direttiva ePrivacy. Nel codice si parla di “num- ci saranno le immagini di per sé, ma quelle immagini source, come Matrix, che spesso viene usato dai mi- ber-independent interpersonal communication servi- saranno trattate attraverso delle funzioni di hashing: le litari in Francia o in Germania, ma possono essere ces” (servizi di comunicazione interpersonali e indipen- immagini potranno poi essere confrontate dagli opera- usati da chiunque.Si dice spesso che la crittografia denti da un numero di telefono), che sostanzialmente è tori che fanno l’attività di scansione. Nel momento in cui avvantaggia il crimine, ma è retorica. Tutta la tecno- quello di cui abbiamo parlato. In realtà sono attività che c’è un match positivo, quella immagine viene segnalata logia, dall’alba dei tempi, è nata per avvantaggiare loro già facevano, specialmente se si parla di OTT tipo alle autorità e inizia tutto il processo, anche di indagine.” l’uomo. È chiaro che avvantaggiando l’umanità intera Facebook. Facebook è uno di quelli che fa più segnala- si avvantaggia anche il crimine. Si potrebbe dire che zioni in assoluto: tipo 16 milioni all’anno.” DDAY.it: Il regolamento ChatControl come interagisce anche le auto abbiano reso più facile fare una rapina, con il Regolamento Generale per la Protezione dei ma non per questo bandiamo le auto.” DDAY.it Diciamo che l’Unione Europea si è creata da Dati Personali (noto come GDPR)? sola un ostacolo nel momento in cui ha inserito gli Navacci: “Qui si parla di sorveglianza delle comunica- La retorica della crittografia come strumento per i OTT nel codice delle comunicazioni elettroniche euro- zioni elettroniche, quindi la normativa primaria e che si criminali può essere anche uno strumento politico pee e quindi nella direttiva ePrivacy. Ha dovuto copri- applica è la ePrivacy. La direttiva ePrivacy parla di pri- per attecchire a persone poco avvezze al digitale e re un buco che si era autocreata. vacy, di riservatezza nelle comunicazioni elettroniche. Il che poi vanno a votare gli europarlamentari... Navacci: “Si è messa i bastoni fra le ruote da sola e GDPR riguarda la protezione dei diritti delle persone nel Navacci: “Sì. Il regolamento ChatControl è passato poi ha deciso di togliere il bastone. Questo regolamen- trattamento dei loro dati personali. Ovviamente il GDPR in sordina, non ne ha parlato quasi nessuno, non c’è to è temporaneo, durerà circa tre anni, e non obbliga i si applica ai soggetti interessati, ma significa semplice- stato dibattito politico. È chiaro che se fai passare il provider fare questa attività. Semplicemente si limita a mente che, per esempio, io devo informare le persone messaggio che la crittografia è cattiva perché così dire “continuate a fare quello che stavate facendo, noi di questa attività. Pur nella sua semplicità, è un punto non permette di rintracciare i criminali, è chiaro che la siamo contenti e ve lo rendiamo anche legale perché abbastanza critico. Informare le persone vuol dire far persona media che non ne capisce è d’accordo. non si applica la direttiva ePrivacy. Ma la volontà della arrivare le informazioni in maniera comprensibile e Nessuno sano di mente direbbe “no non voglio com- Commissione Europea è quella di fare un regolamen- io vorrei capire come faranno a informare le persone battere la pedopornografia” o “non voglio combattere to permanente, che vada a obbligare questi operatori che sono sottoposte a sorveglianza continuativa e alla il terrorismo”: è retorica fine a sé stessa perché non è a fare queste cose e disciplini le modalità con cui fare scansione delle immagini e dei video. così.Ogni stato nel mondo ha una sua concezione di queste attività.” Il secondo problema è relativo agli algoritmi di ricerca e terrorismo: quello che per me è un patriota, magari scansione. Presumo che saranno adottati anche siste- per te è un mafioso. Quindi che vuol dire lotta al ter- DDAY.it: Da quando sarà in vigore? mi di apprendimento automatico e Intelligenza Artificia- rorismo? È tutto molto fosco. Sono cose che possono Navacci: “Il ChatControl è stato approvato, ma non è le. In quel caso si applicherebbe l’articolo 22 del GDPR, cambiare da un momento all’altro. Nel momento in cui ancora in vigore. Per quello permanente, invece, i lavori che prevede specifiche garanzie e tutele nell’ambito stabilisci un obbligo istituzionale di inserire una back- inizieranno nella seconda metà del 2021.” delle scansioni. Per esempio poter contestare la deci- door o uno spyware o quello che ti pare per superare sione e ottenere l’intervento umano. Al momento è tutto la crittografia, stai sicuro che prima o poi verrà abusa- DDAY.it: Ciò come va a influenzare l’utente? Ora un molto vago e non ci sono indicazioni chiare.” to perché è un potere enorme. utente deve avere più o meno timore per la propria Molti non si rendono conto che, dal punto di vista privacy rispetto a prima? DDAY.it: Prima hai collegato la questione del Cha- tecnico, le conversazioni sono riservate soltanto nel Navacci: “Nel breve termine cambierà poco: sono at- tControl alla crittografia, che da una parte viene vista momento in cui tu hai certezza di usare il meccanismo tività che già facevano. Sicuramente sappiamo che come una difesa per la privacy, ma anche come un di crittografia forte end to end che non sia compro- da parte della Commissione Europea c’è una spinta ostacolo al lavoro delle forze dell’ordine. Spesso si messo”. per incentivare questa attività. È molto probabile che dice “lasciate una porta aperta per l’autorità” senza data la forte spinta politica ci siano anche degli incen- capire che una porta aperta è aperta per chiunque e DDAY.it: in definitiva, rispetto a prima del regolamen- tivi per aumentare queste attività di scansione. Anche non soltanto per una persona. Su questo punto, quin- to ChatControl la situazione è migliore, è peggiore o chi prima non le faceva perché non era il suo interesse, di, non può esistere un compromesso? è uguale per chi comunica attraverso le applicazioni magari adesso, sapendo che c’è un regolamento che Navacci: “Una sorta di accesso solo per autorità o solo messaggistica? lo renderà obbligatorio, è possibile che inizi già ad im- nei casi in cui sia davvero necessario è una stupidata Navacci: “Come percezione, secondo me dovrebbe plementare dei sistemi per farlo. perché è stato dimostrato più volte da tantissimi ricer- essere peggiore. Chi adesso sa che c’è questo rego- A lungo termine c’è la questione sul problema della crit- catori nel mondo della crittografia che non funziona, lamento e sa che vengono effettuate alcune attività tografia, che potrebbe portare altri problemi ancora più perché quella stessa porta può essere usata poi anche dovrebbe prendere in considerazione i rischi che ne gravi alle persone.” da chi quella porta non deve usarla. Possono essere derivano. Dal punto di vista tecnico invece cambia cybercriminali o anche fornitori di servizi nel caso in cui poco perché già lo facevano anche prima. Sul lungo DDAY.it: In che modo il sistema capisce che sto invian- le chiavi siano in possesso dei provider di servizi. Può termine sicuramente andranno ad aumentare le inter- do la foto di mia nipote a un parente e non sto distri- essere abusata dalle autorità stesse. cettazioni fino ad arrivare al momento in cui saranno buendo materiale pedopornografico? La legge non è scritta su pietra: le leggi cambiano, i go- obbligatorie: a quel punto la situazione sarebbe sicu- Navacci: “Neanche gli interessa di capire a chi la stai verni cambiano. Oggi la necessità è la lotta alla pedo- ramente peggiorativa. mandando. Tendenzialmente quell’informazione, cioè a pornografia, domani può essere l’antiterrorismo e poi i Nel momento in cui ti rendo obbligatorio scansionare chi la stai mandando, potrebbe anche non rientrare nei crimini ideologici. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro le comunicazioni, allora vuol dire che ti devo dare an- parametri di licealità. L’interesse è di intercettare il più e inserire una backdoor per un accesso eccezionale che gli strumenti per farlo. Per cui si torna al discorso possibile contenuti pedopornografici, rimuoverli dalla da parte dell’autorità comporta anche tutti questi rischi. della crittografia e ai modi di superarla, altrimenti non rete e segnalarli alle autorità. Come fanno? Gli algoritmi Una volta che rompi la crittografia rimane rotta.” può essere obbligatorio.”

 torna al sommario 13 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MOBILE Le metalenti sono lenti su scala nanometrica fatte da materiali che riducono lo spessore delle ottiche Huawei P50, Samsung fa ricerche sulle metalenti presentazione il 29 luglio. Il Metterà “nano-obiettivi” negli smartphone CEO Richard Samsung pensa a come metterle in produzione e usarle per le fotocamere per gli smartphone Yu: “Aprirà di Sergio DONATO una nuova era amsung sta conducendo ricerche nel settore tecnologiche sulle metalenti, cioè Ssu lenti composte non da vetro, ma fotografico” da nanoparticelle di altri materiali che Il top di gamma sarà consentono di ridurre lo spessore delle ottiche, e che quindi sarebbero adat- presentato il 29 luglio te per l’impiego nelle fotocamere degli e punterà fortissimo sul smartphone. A riferire della ricerca è sta- comparto fotografico. to il direttore del Corporate R&D Institute di Samsung durante un’intervista a mar- L’obiettivo è quello di gine dell’evento Nano Korea 2021 che si 7 elementi, cioè composte da 7 metalenti. Federico Capasso le portò alla ribalta e risollevare le vendite è tenuto a Seul. Samsung sta ricercando Samsung sta anche cercando di applica- spinse il World Economic Forum a inserir- modi di applicare la nanotecnologia alle re la nanotecnologia ai suoi condensatori le nel 2019 tra le prime dieci tecnologie di P. AGIZZA lenti e di inserire i risultati in un contesto per renderli più sottili e quindi ottenere un emergenti al mondo. Una metalente non produttivo, dato che gli “stampi” per otte- vantaggio su tutto il modulo della fotoca- è fatta di vetro ma, almeno nello studio di nere le metalenti richiedono la difficile -ge mera, e non solo. Si è iniziato a parlare di Harvard, di nanoparticelle di biossido di ti- stione di dimensioni nanometriche. Sam- metalenti nel 2016, quando uno studio di tanio, che se organizzato in nanostrutture sung è già riuscita a produrre ottiche con Harvard guidato dal ricercatore italiano è stato visto avere caratteristiche ottiche simili al vetro, in quanto non assorbe o di- sperde la luce. MOBILE Avrà lo stesso sensore principale del OnePlus 9 Pro La nanostruttura di una metalente è da Il P50, prossimo telefono di fascia vedere come un insieme di nano-pilastri alta di Huawei, sarà presentato il di biossido di titanio, che nel loro com- 29 luglio. A comunicarlo è la stes- OnePlus Nord 2 ufficiale plesso sono distesi su uno strato nano- sa azienda cinese, tramite i suoi metrico, e organizzati in modo tale che account ufficiali di Twitter e Weibo. Quello che serve al giusto prezzo ogni tipo di “costruzione” del pilastro sia Oltre all’appuntamento per quella in grado di gestire in modo diverso le data, non è stata rilasciata nessu- di Roberto PEZZALI onde luminose che lo attraversano. na informazione sul dispositivo. Su arrivato il giorno di OnePlus Nord 2. La pri- Nello studio di Harvard del 2016, i risul- Weibo, però, il CEO Richard Yu ha ma impressione è che OnePlus abbia fatto tati sulle metalenti offrivano una qualità pubblicizzato il prodotto parlando Èun ottimo lavoro, dimostrando che è que- di obiettivi allo stato dell’, con il van- di “una nuova era nel settore della sta la fascia dove può esprimere il meglio del taggio di essere su scala nanometrica e fotografia”, rendendo così palese suo potenziale. Riteniamo il OnePlus 9 Pro un con ingrandimenti fino a 170x. In quello quale sarà il settore su cui Huawei ottimo telefono, ma resta comunque un prezzo studio ci si riferiva soprattutto ad appli- punterà forte. L’annuncio ufficiale di listino davvero ambizioso che lo colloca in un cazioni sulla microscopia e la spettrosco- sull’arrivo di P50 ha diradato al- segmento difficile. Il produttore cinese, sempre pia. Avere in uno smartphone un gruppo cune nubi: la difficoltà a produrre i più inglobato all’interno della casa madre Oppo, mette sul piatto lo stesso sensore prin- “nano-ottico” formato da metalenti signifi- chip Kirin, combinate alle sanzioni cipale del OnePlus 9 e del OnePlus 9 Pro unito ad un processore Mediatek che, rea- cherebbe avere un recupero consistente americane, avevano fatto teme- lizzato da TSMC a 6 nanometri, rappresenta uno scomodo competitor per i SoC top di nello spessore dell’intero modulo della re un ridimensionamento in casa gamma Qualcomm, che quest’anno hanno sofferto la produzione Samsung portando fotocamere senza perderne le caratte- Huawei. Il P50 è un modello at- in dote una efficienza energetica non troppo alta e un surriscaldamento elevato per ristiche ottiche. Abbiamo visto che per tesissimo: la società cinese punta alcuni elementi, vedi la GPU. Non solo: il sensore principale che sul OnePlus 9 non era ottenere particolari lunghezza focali i pro- sul top di gamma per invertire una stabilizzato sul nuovo Nord guadagna addirittura la stabilizzazione, che non dovrebbe duttori hanno dovuto stendere orizzontal- tendenza che, dal famoso ban di fare una grossa differenza nel 90% dei casi ma sugli scatti con pochissima luce aiuta a mente gli obiettivi nei telefoni inventan- Trump e dalla successiva impossi- ridurre di qualche stop il tempo di posa portando la sensibilità minima ad 1 lux. Il punto di dosi i moduli periscopici. bilità di utilizzare i servizi Google in forza del Nord 2 è la fotocamera, che è rimasto ormai l’unico punto di differenziazione Le ottiche per gli smartphone, che fanno poi, l’ha vista precipitare nei dati di tra i vari produttori. Qui il sensore principale è il Sony IMX766 da 50 megapixel, che se- comunque parte dell’innovativo settore vendita. Secondo le rilevazioni di condo OnePlus è in grado di catturare il 56% di luce in più rispetto al Sony IMX586 del fotografico dei dispositivi mobili, sono un Canalys, Huawei non è più nem- primo Nord. Il telefono ricalca nel design il OnePlus 9, nel tentativo di mantenere una sottocampo di ricerca che nell’ultimo pe- meno fra i primi cinque produttori certa identità di linguaggio visivo. Lo schermo è un altro componente già visto su altri riodo sta avendo un’accelerazione inte- per vendite nel Q2 2021. Nello modelli, AMOLED da 6.43” con fotocamera nello schermo e 2400 x 1080 pixel, aspect ressante e che ha portato Xiaomi a crea- stesso periodo del 2020, Huawei ratio 20:9. 6, 8 e 12 GB i tagli di RAM, 128 GB e 256 GB i tagli di storage UFS 3.1: in Italia re la lente liquida, e soprattutto a inserirla aveva operato uno storico sorpas- la versione da 6 GB non è al momento prevista. La batteria è a due celle e da 4500 in un processo produttivo che ha portato so su Samsung, posizionandosi al mAh: grazie a Warp Charge 65 si carica dallo 0-100% in meno di 35 minuti. all’annuncio del Mi Mix FOLD. primo posto per dispositivi venduti.

 torna al sommario 14 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE SMARTHOME All’Alexa Live Developer Day, Amazon mette a disposizione più di 50 nuove feature, per rendere Alexa sempre più completa Alexa cresce ancora: tutte le novità in arrivo La voce resta la regina, ma non basta più: arrivano anche i widget, che diventeranno interessantissimi in chiave smart home

di Roberto PEZZALI edere in Alexa un semplice assistente vocale, che risponde dall’altoparlante di un Echo o da Vun telefono con l’app dedicata, è assolutamente riduttivo. Amazon, in questi anni, ha disegnato attorno ad Alexa quello che è un vero ecosistema progettato e arricchito dal contributo di oltre 900.000 sviluppatori in tutto il mondo. Quando si pensa ai tanto criticati store, il primo pensiero va ad AppStore di Apple e al Play Store di Google, ma se chiamiamo le skill con il loro nome, ap- plicazioni a interazione vocale, e guardiamo il numero di skill disponibili, più di 130.000, possiamo iniziare ad inquadrare dove sta andando e come sta cambiando Alexa. Amazon ha un vero AppStore di app vocali, che possono essere anche acquistate (con il classico split 70/30) e che dispongono anche di in-app purchase, ridurrà il tempo necessario per ascoltare brani o podcast proprio come le vere app a cui siamo abituati. tramite le skill, il secondo è lo Song Request Skill Com- All’Alexa Live Developer Day, il colosso di Seattle ha ponent ed è pensato proprio per la richiesta dei brani. messo in scena, virtualmente, quello che è stato il suo Cosa vuol dire? Un po’ come si faceva con i jukebox, più grande evento dedicato agli sviluppatori degli ultimi uno sviluppatore potrà creare applicazioni interattive anni e ha introdotto oltre 50 diverse funzionalità che ar- che mettono in collegamento le richieste di più dispositi- riveranno sui dispositivi Alexa nei prossimi mesi. In Italia, vi in contemporanea: si pensi ad esempio alla skill di una ma non è una sorpresa, non arriverà ovviamente tutto: emittente radio, alla quale gli utenti in ascolto possono come sempre, la distribuzione delle funzioni è legata a Send to phone chiedere le canzoni e queste automaticamente vengo- criteri di distribuzioni geografica, anche se gli sviluppa- no mixate dal DJ in studio, in tempo reale, a seconda di tori di skill italiani avranno comunque accesso a quelle quelli che sono i desideri degli ascoltatori. che sono le tre funzioni a nostro avviso più importanti. potranno costruire veri pannelli di controllo “touch” per La prima di queste ci mostra quella che è la visione di attivare rapidamente una sequenza di comandi, spe- Food Skill API e Send to Phone Amazon per Alexa in futuro, una sua naturale evoluzio- gnere tutte le luci o selezionare scenari predefiniti. Altre due novità sono legate al food delivery e all’intera- ne rivolta a quei dispositivi dotati di schermo. Alexa è zione tra smart speaker e smartphone. Grazie alla Food nata come assistente vocale, e parte delle sue interazio- Alexa Shopping Actions Skill API potranno nascere tutta una serie di skill legate ni sono legate, e continueranno ad esserlo, a richieste Altra grande novità che arriverà in Italia sono le Alexa alla consegna del cibo a domicilio, integrate con il siste- fatte tramite il linguaggio che viene analizzato dalla rete Shopping Actions, o banalmente i comandi “compra su- ma di pagamento, con la gestione degli ordini e con la neurale, scomposto e interpretato dalla skill. bito” o “metti nel carrello”. consegna. Si potrà, per esempio, ordinare una pizza tra- La voce, per Alexa, è il “touch screen” dei tablet o degli Gli sviluppatori potranno iniziare a creare skill per Echo mite Alexa senza dover telefonare al ristorante se que- smartphone, il mouse e la tastiera dei desktop, e questa che prevedono l’acquisto di prodotti disponibili sul nego- sto ristorante sarà previsto una skill. I vari servizi come resterà sempre la modalità di interazione principale. Ne- zio di Amazon. Ogni marketplace potrà quindi realizzare Deliveroo o Just Eat sono i principali destinatari di que- gli ultimi anni sono comparsi tuttavia gli Echo Show: alle skill per vendere i prodotti del proprio negozio, e sarà sta nuova libreria: una persona potrà chiedere ad Alexa richieste con la voce si affiancano elementi interattivi interessante vedere cosa gli sviluppatori si inventeran- un cibo particolare e l’assistente vocale gli risponderà sullo schermo, pensati per dare informazioni aggiuntive no per far decollare l’e-Commerce a comando vocale. Il con l’elenco dei ristoranti che possono consegnarglielo, che la voce, per ovvi limiti, non può dare. sistema funziona già oggi quando si chiede ad Alexa di indicando anche il prezzo e i tempi. Se i comandi vocali acquistare qualcosa, ma in futuro grazie a questa novità non dovessero bastare, vuoi perché serve una auten- APL Widgets arrivano anche sugli smart si potrà restringere la ricerca ad oggetti specifici o anche ticazione, arriva il “Send to Phone”: Alexa potrà usare speaker con display ad un singolo oggetto. La skill del Trivial Pursuit potreb- lo smartphone dell’utente per finalizzare alcune ope- Amazon ha annunciato gli APL Widgets: i widget a cui be ad esempio chiedere all’utente se vuole comprare razioni o collegarsi a specifiche app sullo smartphone. siamo abituati sui vari sistemi operativi arrivano anche Trivial su Amazon dopo ogni partita. Trattandosi di acqui- Un esempio di skill che sfrutta questa funzionalità verrà sugli smart speaker con display. Gli sviluppatori potranno sto, e quindi un qualcosa di sensibile che richiede anche pubblicata da McDonald in Inghilterra: tramite la skill una creare una vista dinamica e interattiva che permetterà di una transazione economica, Amazon ci ha assicurato persona potrà usare la voce per trovare il ristorante più interagire con le skill senza necessariamente chiamarle: che questa modalità sfrutterà tutti i criteri di protezione vicino e sapere quali sono le offerte, ma per poter sfrut- si potrà modificare un to-do, o semplicemente eliminare già presenti per la funzione di acquisto attuale, per im- tare i coupon verrà inviato un link allo smartphone, trami- un oggetto dalla lista della spesa senza dover passare pedire che un bambino possa ordinare, a voce, decine te push Notification, che collegherà le informazioni della dal comando vocale che richiederebbe più tempo. I wi- di cose senza l’autorizzazione dei genitori. skill alle informazioni presenti nell’applicazione stessa. dget diventeranno assolutamente interessanti in chiave Dalle analisi delle abitudini di utilizzo nei vari paesi, il Non tutto arriverà in Italia. Amazon ha però conferma- smart home: oggi sono circa 140.000 i dispositivi che team di Alexa ha capito che uno degli utilizzi principali to che Matter, il nuovo protocollo di interoperabilità che si possono controllare con Alexa, e molti utenti hanno fatti dalle persone su Echo e altri dispositivi compatibili unirà finalmente tutti gli ecosistemi smart permettendo costruito sulla base offerta da Amazon tutto il sistema è quello relativo alla richiesta di musica, podcast o sta- ad Alexa di dialogare con HomeKit di Apple e con Go- di comando e routine per accendere luci, tapparelle, in- zioni radio. Per questo motivo ha introdotto due nuovi ogle Home, sarà disponibile nei prossimi mesi anche serire allarmi e gestire termometri. Grazie ai widget si componenti: il primo si chiama Interactive Media Skill e sugli Echo italiani.

 torna al sommario 15 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE GAMING Sarà gratuito in locale e online (ma alcune modalità di gioco saranno vendute come DLC) Netflix produrrà PES si chiamerà eFootball e sarà gratuito videogiochi mobile. La Tutto ciò che sappiamo sulla rivoluzione PES concorrenza Gli utenti PlayStation potranno sfidare quelli Xbox e PC e viceversa. In inverno versioni iOS e Android sempre più forte di Pasquale AGIZZA spinge la società onami ha svelato eFootball, simula- ad agire tore calcistico sviluppato con Unreal Sta calando l’interesse KEngine gratuito. Il gioco sarà disponi- bile quest’autunno e arriverà su PS5, PS4, verso i contenuti di Xbox Series X|S, e PC. Previste Netflix, che ha quindi anche due versioni mobili – per iOS e An- droid – che saranno pronte per il periodo annunciato che si invernale. Di fatto, sostituisce la serie Pro espanderà anche nei Evolution Soccer, che negli ultimi anni, ap- videogiochi cominciando punto, era stata rinominata eFootball PES. Il gioco sarà sviluppato con il motore gra- da quelli mobile fico Unreal Engine. L’utilizzo del motore grafico, in combinazione con le animazio- eFootball è un progetto che si anche le funzioni di Team Building per di Massimiliano DI MARCO ni revisionate e migliorate promettono un svilupperà in tre fase: la prima creare da zero un proprio team e le fun- importante passo avanti in termini di gra- versione a ottobre zioni Campionati Online, che consenti- fica. Le animazioni dei calciatori saranno, Nel trailer di presentazione la casa giap- ranno di scegliere la nostra squadra del secondo quanto dichiarato dall’azienda, ponese ha anche mostrato la tabella di cuore ed utilizzarla per competere a livel- il punto forte di eFootball, con l’utilizzo di marcia che seguirà nello sviluppo del lo mondiale. una nuova tecnica che converte la vasta gioco. Per l’inizio dell’autunno eFootball Infine, il gioco prenderà la sua forma Netflix ha confermato che inclu- gamma di movimenti che i giocatori ese- consentirà di giocare online in modalità definitiva nel periodo invernale, quando derà anche i videogiochi nei suoi guono in campo in una serie di animazio- cross-generation (un utente PS5 potrà arriverà anche il supporto ai controller abbonamenti. Nella lettera agli ni selezionando, poi, quella più accurata sfidare un utente PS4, un utente PC o un per dispositivi Mobile, saranno estese investitori con cui ha annunciato i in tempo reale. L’altra grande novità è utente Xbox e viceversa) e di giocare in le funzionalità cross-generation anche a risultati fiscali del secondo trime- quello dell’utilizzo della formula gratuita: locale delle amichevoli utilizzando alcu- smartphone e tablet e prenderanno il via stre 2021, la società ha spiegato di si potrà giocare liberamente a eFootball, ne squadre selezionate, fra cui Juventus, i tornei eSport professionali e amatoriali. essere “nella fase iniziale” dell’e- ma l’azienda metterà in vendita alcune Manchester United, Arsenal e Barcellona. Sono previste novità più semplici, ma spansione nei videogiochi, che ha modalità di gioco come DLC opzionali. Ad autunno inoltrato si aggiungeranno altrettanto trasformative: per correre bi- paragonato a quella già avvenuta sogna tenere premuto il grilletto destro, nei documentari e nei film di ani- ossia come accade in FIFA, simulazione mazione. I giochi faranno parte GAMING Valve annuncia Steam Deck. Ricorda Nintendo Switch calcistica di Electronic Arts. Per anni inve- dell’abbonamento senza costi ag- ce PES ha preferito configurare questo giuntivi. Con i videogiochi, Netflix Steam Deck è un PC portatile movimento al dorsale destro, una delle punta ad aumentare il coinvolgi- principali differenze sul campo virtuale fra mento degli abbonati e quindi ad le due serie. alzare le probabilità che continui- Anche se sembra una console Saranno Lionel Messi e Neymar i testimo- no a pagare la loro mensilità. Allo nial di eFootball. Ma lo sviluppo del gioco stesso tempo, Netflix non sembra di Pasquale AGIZZA potrà contare anche sui suggerimenti dei aver istituito degli studi interni di alve ha annunciato Steam Deck, due assi spagnoli Andres Iniesta e Gerard sviluppo, il che lascia presume- un PC portatile che, per forma e di- Piqué. Il producer della serie, Seitaro Ki- re che farà produrre dei giochi Vmensioni, è molto simile a Nintendo mura, ha riferito a IGN che i lavori per la a terze parti su licenza delle sue Switch. All’interno sono inclusi un proces- trasformazione di PES sono iniziati circa popolari serie TV e film, e non sore AMD Zen 2 quad-core, con scheda due anni fa e hanno coinciso con l’immi- ha nemmeno riferito dell’entità video integrata AMD RDNA 2, e 16 GB di nente transizione alla nuova generazione dell’investimento sui videogiochi. memoria RAM LPDDR5. È dotato di uno di console e ai “cambiamenti del merca- La concorrenza nel settore è sem- schermo touch LCD da 7” a 800p 16:10. to”. Per Kimura, l’edizione mobile di PES, pre più forte: Prime Video, Apple Rispetto a Nintendo Switch, Steam Deck può contare su un ricchissimo parco di anch’essa gratuita, ha dimostrato che si TV+, Disney+ e, all’estero, anche opzioni di controllo. Tramite porta USB Type-C, con il giusto cavo Steam Deck può può raggiungere una soddisfacente so- , HBO Max e Paramount+. essere collegato a un monitor o un televisore. Deck utilizzerà una nuova versione stenibilità con questa formula. WarnerMedia e Discovery saran- di SteamOS pensata appositamente per il dispositivo. Anche se il sistema è quindi “Speriamo che gli appassionati di calcio no fuse in un unico grande polo basato su Linux, sarà possibile eseguire gran parte dei giochi che girano su Win- di tutto il mondo - ha detto Kimura - si dello streaming. Netflix ha previ- dows grazie a Proton, lo strumento di compatibilità sviluppato dalla stessa Valve. godranno il gioco come un’esperienza sto di aggiungere 3,5 milioni di L’utilizzo di un sistema operativo basato su Linux vuol dire anche che Steam Deck completamente nuova anziché vederlo abbonati entro la fine del terzo può essere usato come qualsiasi altro computer. Il modello più economico di Steam solo come un aggiornamento di ciò che trimestre, al di sotto delle aspetta- Deck avrà 64 GB di spazio di archiviazione eMMC e sarà venduto a 419 euro. è arrivato prima”. tive di 5,5 milioni.

 torna al sommario 16 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE GAMING Al Google for Games Developer Summit la società ha annunciato alcune novità per Android 12 e Stadia Google, le novità per Stadia e per Android 12 Google vuole restare al centro dei videogiochi Su mobile si potrà iniziare a giocare prima di aver finito il download. Editori e sviluppatori guadagneranno di più fino al 2023

di Massimiliano DI MARCO are videogiochi è complesso: permettere agli altri di farlo un po’ meno. Google ha imparato a sue Fspese che per costruire l’infrastruttura aziendale necessaria alla produzione dei progetti multimilionari che servono per creare esclusive di valore ci vogliono anni e potrebbe non portare a niente. Così, per Stadia ha deciso di seguire la strada di Android: una piattaforma dove fosse facile arrivare e remunerativo restare. Le no- vità per Stadia e per Android 12 presentato al Google for Games Developer Summit hanno indicato la strada della società per ampliare il catalogo di giochi sulle due piat- taforme e per ottimizzare l’esperienza per gli utenti finali.

Android 12: nuova dashboard piattaforme, come PlayStation e Xbox: il sistema inizia a Inoltre, il 70% dei ricavi generati dall’abbonamento a e più controllo scaricare gli asset essenziali per poter avviare le prime Stadia Pro, che abilita funzioni aggiuntive come lo stre- Per Android 12, Google ha annunciato alcune novità ore di gioco, mentre finisce il download di tutto il pac- aming in 4K HDR e l’audio surround 5.1, sarà con gli svi- per gli sviluppatori, che semplificano la configurazione chetto. La funzione sarà introdotta da Android 12. Ciò, ha luppatori sulla base del tempo speso dagli utenti nei vari dell’esperienza per gli utenti e rispondono ad alcune spiegato Greg Hartrell, product manager di Google Play giochi. A ulteriore aggiunta, nel 2022 Google introdur- delle richieste che erano state fatte. e Android, servirà a permettere agli utenti di giocare rà la funzione Click to Play. Gli streamer, per esempio, Su selezionati dispositivi Android nel 2021 - gli altri se- nel giro di pochi secondi anziché minuti. È normale che potranno condividere un link per permettere ad altri di guiranno nel 2022 - sarà accessibile una nuova dashbo- più aumentano le aspettative degli utenti e più gli svi- accedere al gioco e iniziare la prova gratuita di Stadia: se ard nei videogiochi. Google ha spiegato che è stata ide- luppatori devono proporre una veste grafica avanzata; diventeranno abbonati a Stadia Pro, gli streamer riceve- ata per agevolare alcune funzioni come la cattura delle ma asset in alta definizione prevedono anche download ranno 10 dollari per ogni utente. Ciò significa che Google schermata e la registrazione dei video; ma servirà anche più lunghi. Secondo le stime di Google, con questa fun- sta spingendo sia per rendere Stadia più remunerativo per attivare la modalità non disturbare. Quest’ultima zione ci vorrà meno della metà del tempo per iniziare a per gli sviluppatori e gli editori di videogiochi sia per gli non è quella di sistema: si disattiverà automaticamente giocare. Per raggiungere questo risultato, il sistema stu- streamer più popolari, in modo che possa guadagnare quando l’utente esce dal gioco. In maniera simile, l’uten- dia automaticamente le sessioni anonimizzate dei primi dalla visibilità che danno alla piattaforma. A oggi Stadia te potrà scegliere fra tre diverse opzioni per bilanciare le utenti che scaricano il gioco, riconoscendo quali asset include oltre 180 giochi, ha comunicato Careen Yapp del prestazioni e il consumo energetico: servono per iniziare a giocare. A quel punto, ottimizza il team di sviluppo del business di Stadia. • la modalità Prestazioni servirà per massimizzare i fo- download in modo da ridurre il tempo necessario. Que- Stadia ha bisogno di ulteriori giochi, però, e di titoli che togrammi per secondo, anche a costo di consumare sta funzione sarà un’esclusiva di Android 12 perché è possano anche evidenziare i vantaggi di operare in più rapidamente la batteria parte di un aggiornamento del file system previsto con cloud. Il beneficio più grande di una piattaforma di stre- • la modalità Risparmio Batteria serve prevedibilmen- la nuova versione del sistema operativo. aming è poter avere un gioco accessibile su smartpho- te a ridurre il carico sul System on Chip per salva- Inoltre, Google ha previsto una serie di strumenti per gli ne, smart TV, computer Windows, Apple e Chromebook guardare l’autonomia sviluppatori per contrastare il cheating e gli utilizzi delle e tablet. Per gli sviluppatori, però, ciò significa anche • la modalità Standard è quella bilanciata. applicazioni non autorizzate, unificate nelle Play Integri- dover testare il gioco su tanti dispositivi; qualcosa che, L’utente potrà decidere che configurazione usare per ty API. Il server del gioco, in breve, può verificare se il infatti, tendenzialmente non viene fatto, ha sottolineato ogni singolo gioco: in tal modo, può scegliere quali gio- gioco può verificare il dispositivo usato e il pacchetto del Elisabeth Morant, producer manager di Stadia: meno del chi spingere al massimo e per quali invece non serve. gioco installato. Il tutto avviene in tempo reale. Il server 1% dei test viene fatto su Chromecast, ossia dove effetti- Per fare ciò, gli sviluppatori dovranno integrare le Game del gioco fa una chiamata al gioco a seguito di un’azione vamente molte persone useranno Stadia. Mode API. da parte dell’utente (per esempio ha effettuato l’accesso Perciò, Google ha semplificato il lavoro degli sviluppa- Durante le sessioni, Google ha snocciolato alcuni dei a una partita online). A quel punto, il gioco comunica con tori e già all’interno di Visual Studio sarà più semplice dati che riguardano i videogiochi su Android. L’utilizzo il server di Play, che dà il suo verdetto al gioco che a sua verificare le prestazioni e l’interfaccia del proprio gioco su tablet è aumentato del 30% su base annua e sul Play volta lo invia al server. A seconda del risultato della veri- su vari dispositivi. Per raggiungere lo stesso obiettivo - Store sono stati registrati 2,5 miliardi di utenti attivi ogni fica (cioè se l’utente è “valido” o no), lo sviluppatore può facilitare il lavoro degli editori e degli sviluppatori e am- mese. I Paesi in cui è stata registrata la crescita mag- prevedere varie azioni, fra cui cacciare l’utente. pliare il catalogo di Stadia - Google intende semplificare giore sono i “BRIIIM”. Brasile, Russia, India, Indonesia e le operazioni di certificazione: ha rimosso 30 parametri, Messico. I generi più popolari sono stati sport, sparatut- Stadia: percentuali più alte ai giochi ritenuti non impattanti sull’esperienza dell’utente, e ne to in prima persona e Multiplayer Online Battle Arena fino a 2 milioni di dollari ha semplificati altri 25. Per Stadia l’obiettivo è quello, (come Honor of Kings di Tencent e League of Legends: Google ha inoltre annunciato che ridurrà la sua quota quindi, di creare un equivalente di Android in streaming, Wild Rift di Riot Games). sui ricavi di alcuni giochi. In particolare, fino ai 3 milio- ma per giochi a budget più alto: una piattaforma trasver- Un’altra novità interessante riguarda la possibilità di ini- ni di dollari di fatturato Google tratterrà il 15% anziché il sale e neutrale, anziché un diretto concorrente di Play- ziare a giocare anche mentre il sistema sta scaricando il 30%, lasciando il resto allo sviluppatore. Ciò varrà fino Station, Nintendo e Xbox (come, in realtà, Google aveva gioco. Si tratta di un meccanismo già presente su altre dal prossimo 1° ottobre alla fine del 2023. volutamente posizionato Stadia nel 2019).

 torna al sommario 17 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE PC Funziona con ogni dispositivo. Anche con Fire TV Stick o iPad. punta sulla facilità di utilizzo Clubhouse, basta Windows 365 ufficiale. Completamente in cloud inviti: il social Sarà disponibile per le aziende a partire dal 2 agosto con a bordo o Windows 11 network ora è aperto a tutti di Sergio DONATO on è la prima volta che vediamo Clubhouse punta a Windows disponibile come siste- portare subito tutti gli Nma operativo nel cloud: Microsoft utenti in coda (si parla stessa lo ha offerto come opzione nei di 10 milioni) all’interno piani di Azure usando il nome di Azure Virtual Desktop, e ci sono aziende come del social. Servirà a dare Citrix che da anni offrono ai loro clienti nuova linfa a un social questa possibilità. Tuttavia con Windows che sembra essersi 365 Microsoft vuole rendere molto più semplice l’adozione di una soluzione avvitato su sé stesso? simile: per una azienda basteranno due click per creare un nuovo computer e as- di Pasquale AGIZZA segnarlo ad una persona o ad un collabo- to e veloce a Windows. La soluzione è Sebbene in lavoro di Microsoft sia al ratore in remoto. dedicata esclusivamente alle aziende e momento indirizzato verso gli ambienti Un computer già configurato per l’ac- sarà disponibile a partire dal prossimo lavorativi, e si sposa alla perfezione con cesso alle reti aziendali, con tutti i criteri 2 agosto, con un costo singolo per ogni le esigenze di molte aziende che sfrut- di dominio e sicurezza già importati e sessione (o computer) che verrà creato. teranno nei prossimi anni modalità di pronto all’uso, che non richiede neppure Microsoft inizialmente lo proporrà con la lavoro ibrido, è evidente, come nel caso troppi accorgimenti a livello di sicurezza versione Business o la versione Enterpri- di GamePass e xCloud, che il futuro di Mi- Grandi novità per Clubhouse, il come una VPN perché si tratta di una ses- se di Windows, e ci saranno diverse con- crosoft passi dal cloud, e una soluzione social network con chat audio: sione nel cloud che è già sicura e protetta figurazioni hardware: in tutto ci saranno simile la potremo vedere in futuro anche l’uscita dalla fase beta si tradurrà dall’infrastruttura Microsoft. 12 tipologie diverse di sessioni che pos- abbinata ad un piano consumer, quindi nell’abbandono del sistema a inviti. Oltre alla facilità di “deploy”, Microsoft sono essere create, partendo da quella con monitor dotati di mouse e tastiera Tutti gli utenti interessati potranno punta anche alla facilità di accesso: il con una sola CPU, 2 GB di RAM e 64 capaci di connettersi a Windows da ogni dunque registrarsi ed accedere al sistema è ottimizzato per funzionare GB di storage per arrivare a quella con 8 posto del mondo. social. Secondo quanto dichiarato all’istante con ogni browser moderno, CPU, 32 GB di RAM e 512 GB di storage, Già oggi Windows 365 potrebbe esse- dai fondatori Paul Davison e Rohan quindi Windows sbarcherà, in versione quindi dal “thin client” alla workstation re usato su una Fire TV Stick, su un TV Seth, la lista d’attesa per ottenere cloud, anche su Android o iPhone. Da più potente. Ci saranno anche diverse Samsung o su una Xbox, senza alcun l’ingresso al social è composta da smartphone, da tablet, da workstation configurazioni intermedie con prezzi problema. E senza un costoso hardware 10 milioni di utenti circa, a cui sarà Linux: ogni sistema che avrà un browser variabili, prezzi che saranno ufficializzati da mantenere che vecchia rapidamente gradualmente data la possibilità di moderno permetterà l’accesso comple- quando la soluzione sarà in vendita. con il passare del tempo. accedere. L’eliminazione del siste- ma su invito non è l’unica novità. È stato inaugurato il nuovo logo e PC Nvidia ha mostrato una RTX 3060 all’opera su un processore Mediatek con architettura Arm un nuovo personaggio nell’icona dell’applicazione: Justin “Meezy” Williams, manager di alcuni rapper Le schede RTX Nvidia funzionano con processori Arm sulla cresta dell’onda in America. L’eliminazione della “coda” per Le vedremo presto sui prossimi Chromebook? entrare nel social network, insie- me all’allargamento ai dispositivi Ray tracing e DLSS aprono le porte dei Chromebook con Mediatek Arm e schede Nvidia RTX dedicate Android e alla novità delle chat testuali sembrano essere l’ultimo di Sergio DONATO SoC, per dare vita alla grafica del- tentativo per dare freschezza ad le due demo e ai calcoli del moto- un’app che sembra vicino al decli- n una demo presentata alla GDC re di gioco idTech di id Software, no. Dopo essere stata, insieme a 2021, Nvidia ha mostrato per la prima è stata usata per la prima volta Zoom e le altre app per le video- Ivolta una scheda grafica RTX 3060 una scheda separata: una nuova chiamate, l’app simbolo del 2020, usata su un sistema con un processore GeForce RTX 3060 che si è oc- dai 9 milioni di utenti al mese che Arm di Mediatek: una soluzione che apre cupata anche della gestione del scaricavano l’app nel periodo del le porte ai Chromebook con GPU RTX di ray tracing e del DLSS di Nvidia. boom, si è scesi a poche centinaia Nvidia. Le demo sono state in realtà due La linea di SoC Kompanio di Mediatek, Chromebook avranno tutti una GPU RTX di migliaia di nuovi utenti. Netto il e hanno mostrato di cosa è capace una che è sempre stata una soluzione Arm, dedicata, ma che ora è uno scenario plau- calo anche per l’utenza attiva. Non RTX 3060 su un processore Arm. Per far dal 2016 accompagna la maggior parte sibile. Inoltre, l’acquisto di Arm da parte di si può dimenticare poi come la girare le demo è stato usato il SoC Media- dei Chromebook sul mercato; e il top di Nvidia per 40 miliardi di dollari è in una si- concorrenza abbia risposto pron- Tek Kompanio 1200 da 6 nm con quattro gamma Kompanio 1200 troverà posto nei tuazione di stallo; l’interesse di Nvidia nei tamente a Clubhouse con iniziati- CPU Cortex-A78 e quattro Cortex-A55. Al prossimi modelli di Chromebook di fascia SoC Arm potrebbe essere valutato come ve molto simili senza però gli strin- posto della GPU Mali-G57 integrata nel alta. Questo non significa che i prossimi un diretto coinvolgimento economico. genti paletti messi da Clubhouse.

 torna al sommario 18 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE PC Dopo Francia e Inghilterra è il turno dell’Italia: Mozilla VPN è disponibile nel nostro Paese, sottoscrivibile in tre diversi piani Mozilla VPN è ora disponibile anche in Italia Privacy e sicurezza a 5 euro al mese. La prova Permetterà di navigare in modo sicuro e protetto da ogni dispositivo: iOS, Android e computer Linux, Mac e Windows

di Roberto PEZZALI

a VPN di Mozilla arriva anche in Italia: ora si potrà sottoscrivere in tre diversi piani, che prevedono il Lpagamento mensile di 9.99 euro ogni mese, di 6.99 euro al mese se si paga ogni 6 mesi e di 4.99 euro al mese se si sottoscrive per un anno intero. Il piano annuale costa quindi 60 euro all’anno, e garan- tisce una navigazione sicura e senza vincoli di sorta: Mozilla promette di non bloccare né i download né lo streaming video, e neppure di ridurre la velocità di na- vigazione che resterà sempre quella massima possibile in relazione ovviamente alla disponibilità di banda sui server. A cosa serve una VPN? Di fatto è un travestimento, che permette di navigare liberamente senza essere rico- nosciuti. Mozilla ha lanciato la sua VPN per un motivo La lista dei server è disponibile sul sito di Mullvad, ma è molto semplice: milioni di persone oggi si affidano per la anche inutile guardarla: alcuni server sono 10 Gbps e navigazione a quelli che sono hotspot pubblici. C’è chi altri a 1 Gbps, ma il server viene scelto random dal client lavora dai bar, chi invece lavora come “ospite” presso a seconda della disponibilità e per rendere il sistema più altri uffici: tutto il traffico che facciamo con il nostro- com sicuro, l’utente può solo scegliere la location. puter, anche se ormai su connessione criptata e sicura, Perché WireGuard? Perché è decisamente più veloce e può essere intercettato da chi gestisce quell’hotspot e più avanzato di OpenVPN: i codice open di WireGuard quella connessione. La VPN protegge così la privacy ha poco più di 4000 linee di codice, pochissime se e permette una navigazione in totale sicurezza. Mozil- consideriamo che OpenVPN ne ha quasi 70.000 e che la più volte specifica che la sua VPN è pensata per chi IPSec, altra soluzione, ne ha 112.000. Su una soluzione viaggia e usa spesso hotspot pubblici, ma ovviamente che deve garantire la massima sicurezza dei dati avere la soluzione è adatto anche a chi solitamente naviga da meno linee vuol dire avere anche un maggior control- casa e vuole semplicemente nascondere a terzi le sue lo su eventuali bug. Non solo: WireGuard è molto più abitudini. veloce nella fase di “handshake”, visto che lavora più o meno come SSH e si scambia le chiavi pubbliche, ed è dati usando la normale connessione non protetta, e l’ef- Usarla è semplicissimo: scegli il server e anche molto più leggero. ficacia della VPN viene meno. Il Kill Switch evita questo, vai Mozilla con Firefox da anni spinge per la privacy e la si- e su tutti i client Mozilla lo ha integrato attivo di default. L’utilizzo della VPN di Mozilla è assolutamente semplice: curezza in rete, e ovviamente un fornitore di VPN deve Le prestazioni sono legate molto al server scelto e basta scaricare il client, inserire le proprie credenziali e prima di tutto dare “fiducia”: se è vero che non diamo anche al tipo di client: collegandosi allo stesso server far partire la navigazione protetta. Il numero massimo di più i nostri dati a chi gestisce gli hotspot e i server, è da Linux o da macOS si riesce a spuntare una velocità dispositivi supportati è 5 e ci sono al momento circa 400 anche vero che li stiamo dando a chi gestisce la VPN. leggermente superiore rispetto a Windows, e la stes- server a cui appoggiarsi in giro per il mondo: Mozilla si Qui l’azienda ci mette la faccia, e promette che “non sa cosa vale per iOS rispetto ad Android. La latenza è appoggia a Mullvad come fornitore di VPN, e tra i server mantengono alcun registro delle attività in rete, non comunque decisamente ridotta, e la connessione ci è di Mullvad (800) si connette a quelli sui quali è installato tracciano e non condividono questi dati” con nessuno. sembrata assolutamente stabile. WireGuard come servizio VPN (sugli altri c’è OpenVPN). E, ovviamente, non li rivendono. “Raccogliamo solo ciò Su Android, volendo, è presente anche lo Split Tunnel: di cui abbiamo bisogno, cercando, quando possibile, di permette di scegliere quali app navigano in modo sicu- rendere anonimi i dati raccolti ed eliminandoli quando ro e quali no. Probabilmente è questo l’elemento che non sono più necessari” spiegano nelle FAQ. L’uso del- impatta leggermente sulle performance a livello di traf- la VPN è semplicissima: basta scaricare il client, inserire fico e latenza. username e password, scegliere il server e connettersi. Una cosa dev’essere ben chiara: la VPN di Mozilla è una In meno di due secondi il tunnel è attivo, e per tutti i VPN pensata per chi vuole tutelare la propria privacy e client, cosa non da poco, è presente anche la funzione per chi vuole navigare in modo sicuro e protetto. Non “kill switch” attiva di default. è pensata per chi vuole effettuare “abusi”: Netflix, ad Il Kill Switch è una funzione molto nota a chi usa una esempio, da molte “location” riesce a rilevare la pre- VPN: blocca ogni i tipo di connessione nel caso in cui la senza della VPN e soprattutto non esistono client per VPN cada o sia instabile, per evitare che vengano fatte FireTV Stick o per Smart TV, cosa che di fatto disinnesca chiamate in chiaro. Questo è un aspetto spesso sotto-

valutato quando si usa una VPN, ma in molti casi se la segue a pagina 20  VPN cade il client e il server continuano a scambiarsi

 torna al sommario 19 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE SMARTHOME Imballaggi o etichette intelligenti, ma anche sistemi di monitoraggio monouso per la salute: è il futuro dell’IoT Scossa nell’IoT: è nato il primo processore Arm flessibile Servirà (anche) per etichette e imballaggi intelligenti Il futuro dell’IoT sembra più luminoso ora che Arm ha creato il primo SoC flessibile funzionante non basato su wafer di silicio anche un sistema di produzione chiamato byte di ROM. Il parti- di Sergio DONATO FlexLogIC capace di realizzare TFT, cioè colare interessante l mondo dell’internet delle cose (IoT, Thin Film Transistor, i transistor a film sotti- è che PlasticARM è Internet of Things) potrebbe ricevere le. Entrambe collaborano fin dal 2013 pro- fabbricato usando Ia breve una scossa epocale. Arm Re- prio per esplorare la fattibilità di un pro- una linea di produ- search e PragmatIC hanno realizzato cessore flessibile basato su Arm, e che in zione commerciale PlasticArm, il primo processore Arm non parte aveva già ottenuto un risultato con ‘fab-in-a-box’, FlexLo- in silicio al mondo che introduce sviluppi la presentazione nel 2015 di un prototipo gIC21. Quindi, la sua concreti dell’elettronica flessibile; e che non funzionante. Oggi invece, il proces- produzione in scala potrebbe essere adottata anche per gli sore è una realtà concreta, perché quello ha già tutte le tecno- imballaggi o per la medicina. Non è la che è uscito dallo studio pubblicato an- logie necessarie per prima volta che l’elettronica si fa flessibile, che su Nature è un SoC Arm flessibile poter essere attivata. I circuiti TFT IGZO mentazione della ROM non permette di esistono già dei prototipi di sensori, me- che funziona. I dispositivi elettronici flessi- sono realizzati utilizzando attrezzature cambiare o aggiornare il codice del pro- morie o diodi con questa caratteristica, bili, a differenza dei dispositivi a semicon- convenzionali per la lavorazione dei se- gramma dopo la fabbricazione, anche se ma finora è mancato un processore che duttore convenzionali, sono costruiti su miconduttori adattate e configurate per potrebbe essere possibile in implemen- fosse anch’esso flessibile e che potesse substrati alternativi come carta, plastica o produrre dispositivi su un substrato fles- tazioni future; per esempio, tramite ROM seguire la “natura” degli altri componenti. fogli di metallo. Utilizzando materiali semi- sibile di poliammide con uno spessore programmabili. John Biggs, ingegnere di Arm Research è quella parte di Arm che conduttori a film sottile come ossidi di me- inferiore a 30 μm. Hanno una lunghezza Arm Research che ha contribuito alla rea- con una combinazione di ricerca interna tallo o silicio amorfo, ma anche organici, del canale di 0,8 μm e una tensione di ali- lizzazione di PlasticArm, ha detto: “Quan- e collaborazione con partner accademici si hanno una serie di vantaggi rispetto al mentazione minima di 3 V. PlasticArm è do i microprocessori a bassissimo costo e industriali cerca di trovare soluzioni tec- silicio, tra cui la sottigliezza, l’adattabilità e funzionante e ha eseguito tutti e tre i pro- diventeranno commerciabili, si apriranno nologiche che sfruttino l’architettura Arm. i bassi costi di produzione. grammi di test scritti in modo tale che le tutti i tipi di mercati con interessanti casi PragmatIC è invece la piattaforma tecno- PlasticArm è un SoC basato su Cortex-M0 istruzioni provassero tutte le unità funzio- d’uso come sensori intelligenti, etichette logica di circuiti integrati flessibili che ha a 32 bit, con soli 128 byte di RAM e 456 nali all’interno della CPU. L’attuale imple- intelligenti e imballaggi intelligenti.”

PC Mozilla VPN, la prova

segue Da pagina 19 

l’utilizzo come VPN per proteggere una eventuale visio- ne IPTV “pezz8 style”. Mozilla infatti, sebbene tuteli la privacy degli utenti, chie- de comunque una registrazione tramite carta di credito al servizio, quindi non è del tutto anonima come altre VPN che offrono anche il multi-hop e sono pensate per proteggere attività illecite. Trattandosi poi di una azien- Connessione VPN su nodo di New York. Connessione non protetta. da americana è comunque soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti, e deve fornire i pochi dati raccolti nel caso in cui le vengano chiesti. Mozilla è molto chiara un record del tuo account (che include l’indirizzo di parte dei log del server. Quando usi il servizio Mo- nella gestione del dati richiesti da chi usa la VPN. Ecco fatturazione e le ultime quattro cifre del tuo meto- zilla VPN, il nostro partner Mullvad non mantiene quali dati raccoglie. do di pagamento) e lo stato del tuo abbonamento. alcun log sul server con le tue attività sulla rete. • Informazioni sull’account Firefox: indirizzo email, le Mozilla non memorizza i dettagli completi del pa- Nel complesso la soluzione Mozilla è un ottimo com- impostazioni locali e l’indirizzo IP. gamento. promesso tra facilità, velocità e prezzo. Non ci sono • Informazioni sulla posizione. Mozilla VPN riceve • Dati relativi alle interazioni. Mozilla riceve dati sulle costi nascosti, non si paga a traffico: con un abbona- il tuo indirizzo IP dal tuo account Firefox quando ti tue interazioni con Mozilla VPN, incluso quando ef- mento che viene venduto ad un prezzo tutto somma- registri e usi il servizio. Usiamo l’indirizzo IP per in- fettui l’accesso e quando richiedi l’elenco dei server. to contenuto, 60 euro all’anno, una persona può pro- dividuare la tua posizione approssimativa in quanto • Dati tecnici. Mozilla riceve informazioni di base da teggere la sua navigazione e tutelare la sua privacy Mozilla VPN attualmente è disponibile solo in alcuni Mozilla VPN in merito alla versione VPN installata con tutti i dispositivi che usa, dal tablet allo smartpho- Paesi. e ai dispositivi su cui è installata, incluso il sistema ne passando per i PC vari, sia di casa che dell’ufficio. • Informazioni sul pagamento. Quando ti iscrivi a operativo e la configurazione hardware. Quando Un account è sufficiente anche per i dispositivi di una Mozilla VPN, il tuo addebito sarà gestito tramite Mozilla VPN si connette ai nostri server per autenti- intera famiglia, ma si deve comunque stare attenti al uno dei nostri fornitori terzi di servizi di pagamento: care e aggiornare il tuo account Mozilla VPN, il tuo numero: massimo 5, su questo Mozilla è abbastanza Stripe, Apple, PayPal o Google Pay. Mozilla riceve indirizzo IP viene raccolto temporaneamente come inflessibile.

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TV DIGITALE

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di Roberto PEZZALI

’iMac da 24” non è un computer per tutti. E’ un Mac per famiglie, è un computer che mette davanti in Lprimo piano il design, e può farlo perché grazie al processore M1 riesce comunque a garantire prestazioni che sono sovra-abbondanti per la maggior parte degli acquirenti tipo. L’iMac da 24” vuole anche essere un computer che non offre preoccupazioni di sorta: out of video the box, chi lo compra, si troverà il classico prodotto Ap- ple, costruito in modo impeccabile, e una volta acceso si renderà conto che ha tutto quello che gli serve per usa- re un computer in modo sicuro, semplice e immediato. La forza dell’iMac da 24” è il suo essere un computer che nessun altro a breve riuscirà ad imitare: se non fosse per il processore M1 e macOS, perfettamente cucito su quel processore, sarebbe stato impossibile condensare l’intero computer in soli 11 mm di spessore, invece le pre- stazioni del processore fatto in casa lo hanno permesso. Nei prossimi anni sicuramente troveremo sul mercato lab processori altrettanto validi, e con una altrettanto eccel- Apple iMac 24” M1 lente resa in termini di prestazioni e consumi, ma l’iMac IL PERFETTO COMPUTER DA FAMIGLIA. PREZZO ALTO, 1.499,00 € da 24” può contare su un secondo elemento che con- MA È UN INVESTIMENTO CHE SI AMMORTIZZA ferma ulteriormente la sua unicità e lo rende difficilmen- L’iMac 24” è un computer fa famiglia, quel computer che può anche essere esibito al centro di un monolocale moderno senza apparire fuori te imitabile: il colore. posto. Oggi non esistono computer simili: ci sono tanti all in one, ma nessuno offre quello che Apple può garantire. E non stiamo parlando solo del design sottile, ma anche dell’essere Apple: la “mela” è ormai uno status symbol e piazzare un iMac colorato, subito identificabile, Se pensiamo a quelli che possono essere i difetti di sulle scrivanie di un ufficio, ad una reception o in un soggiorno è diverso da piazzare un seppur ottimo PC. L’iMac da 24” tuttavia non è solo questo iMac, crediamo che il più grande sia l’impossi- design: offre le stesse prestazioni dei MacBook con processore M1 e sono prestazioni che oggi, se guardiamo anche ai consumi, un desktop bilità di avere alcuni colori, quelli forse più belli, nella all in one riesce a raggiungere. E stiamo parlando sia degli altri iMac sia dei PC, indifferentemente. Con la maggior parte delle applicazioni configurazione di base. Per avere l’arancio, ad esempio, riscritte nativamente per Apple Silicon, e a breve l’arrivo di Monterey che offre alcune feature uniche per i processori fatti in casa, l’iMac da 24” riesce ad essere anche uno dei computer più veloci nella sua classe. Un computer che ha sicuramente un costo non indifferente, ma o il viola, si deve pagare di più: la versione base costa che questo costo lo mantiene anche nel tempo grazie ad aggiornamenti costanti e al valore del brand. Ancora oggi ci sono iMac del 2013 1.499 euro e prevede solo quattro colori, quella interme- che funzionano benissimo, e questo iMac da 24” potrebbe durare anche lui una decina di anni senza problemi, con un costo che alla fine, se dia costa 1.719 euro e permette di scegliere i tre colori diluito, non è poi così alto. Usarlo tutti i giorni è un piacere, e chi arriva dal vecchio 21.5” o da un iMac da 27” avrà la sensazione di aver fatto più particolari, oltre ovviamente ad avere anche alcuni un salto enorme, anche in termini di prestazioni. L’unico dubbio che avrà, con il passare dei giorni, è se lo schermo da 24” non sia alla fine un po’ troppo piccolo. vantaggi come un core in più lato GPU, la porta ether- sull’alimentatore (ma si può avere anche sulla base pagando), due porte USB aggiuntive che, vedremo poi, Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo non sono fondamentali. C’è anche la Magic Keyboard 8.9 9 9 10 9 9 8 con TouchID, anche lei a nostro avviso non fondamen- tale ma comoda. L’importanza data da Apple al colore lo si vede anche nei dettagli: non è solo il desktop ad COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Schermo, webcam e audio di ottima qualità Tre colori sono disponibili solo spendendo di più essere colorato, la scocca in alluminio, ma anche tutti gli Design e varietà di colori: al momento è un prodotto unico Una politica di upgrade hardware aftermarket sarebbe accessori abbinati lo sono, incluso il cavo di alimentazio- Il processore M1 garantisce eccellenti prestazioni unite a gradita ne e il cavo di ricarica degli accessori. Se si calcolano consumi decisamente bassi Essendo fortemente personalizzato sia i ricambi sia acquisti le 7 varianti cromatiche e tutti gli accessori abbinati, e si aggiuntivi sono da ordinare

calcola che per le tastiere serve comunque una tastiera Per avere le diversa a seconda delle diverse localizzazioni, lo sforzo tre finiture più in termini di supply chain per mettere sul mercato un particolari si prodotto simile è un qualcosa che solo Apple può soste- devono met- nere. Resta da capire se la gestione di eventuali ricambi tere sul piatto sarà immediata: l’alimentatore usa infatti un cavo dedi- 200 euro in più cato, lo vedremo dopo, ed il cavo ha lo stesso colore del desktop, sia il filo stesso sia il connettore. Se si brucia per un sovraccarico il trasformatore di un MacBook con porta Type C lo si cambia al volo, anche con uno di ter- ze parti, ed è disponibile come ricambio ovunque, se si

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TEST Apple iMac 24” M1 segue Da pagina 22 

brucia il caricatore dell’iMac da 24” viola non è certo che ci sia il ricambio disponibile: dev’essere ordinato presso la rete di assistenza. La stessa cosa vale si sei vuole ad esempio la tastiera con TouchID after market del colore dell’iMac, anche lei come ogni accessorio deve essere ordinato. Vantaggi e svantaggi della eccessiva persona- lizzazione. La porta di rete è inserita nell’alimentatore. Inizial- Il magnete è centrale e porta anche il polo posi- Memoria e storage, quale prendere? mente pensavamo utilizzare Power Over Ethernet, tivo. I 12 piccoli contatti sferici all’interno sono Se il colore è oggi la scelta più difficile per chi deve -ac invece è un vero cavo di rete che passa tramite quelli del cavo ethernet, con 4 contatti aggiuntivi quistare un Mac, soprattutto in virtù dei vincoli messi da contatto e coppie incrociate. perché il connettore può essere inserito anche Apple ad alcune finiture, c’è anche la questione stora- ruotato a 180° ge e RAM. Di base Apple nei negozi vende tre versioni da 1.499, 1.719 e 1.949 euro, ma sul sito come sempre è possibile personalizzare l’acquisto. La nota particolare è sarebbe quello base da 1.499 euro: se serve la porta di allo spessore. Non tanto dell’alimentatore, c’è tanto di la presenza, per tutte e tre le versioni preconfigurate, di rete basta aggiungere 26 euro in più, ma per il resto è un quello spazio libero all’interno che l’alimentatore ci sa- 8 GB di RAM come base: il processore M1 al momento computer che offre grandissime soddisfazioni e rispetto rebbe anche stato, ma del connettore di alimentazione. viene venduto solo con 8 GB o 16 GB di RAM, e le me- alle altre versioni, per il target a cui è destinato, non mo- Se Apple avesse inserito l’alimentatore nella scocca morie sono saldate sopra il SoC. Abbiamo fatto decine stra alcun punto debole. avrebbe dovuto inserire nel Mac o il connettore femmi- di prove, e per il modo in cui il processore usa la me- na a 2 poli di alimentazione classico o quello a 3 poli dei moria sono davvero rare le volte in cui servono più di 8 Prima il design, poi tutto il resto vecchi iMac: solo il connettore occupava 2 centimetri. GB. Potremmo citare ad esempio la virtualizzazione, la Un processore come l’M1 è finito all’interno di un iPad Non potendo standardizzare un nuovo connettore a compilazione di certi progetti di sviluppo o altri task, ma Pro: batterie, spessore di pochi millimetri e schermo mini 220V o a 110V, le procedure di sicurezza e standardiz- sono tutti ambiti per i quali l’iMac da 24” non è certo la LED. Per Apple non è stato troppo faticoso inserirlo all’in- zazione avrebbero richiesto anni, ha preferito tenere macchina adatta. Ad uno sviluppatore consiglieremmo terno di un iMac, e probabilmente poteva osare ancora l’alimentatore esterno e creare un nuovo connettore cento volte un Mac mini da 16 GB con un monitor ester- di più sul fronte dello spessore, ma aveva un limite “fisi- MagSafe compatto che trasporta corrente continua a no, non certo questo computer. co” da rispettare: quello dei connettori Thunderbolt sul basso voltaggio. Non si poteva usare USB Type C? Te- L’istinto sarebbe quello di dire: “Compralo con 16 GB retro. Tutto il processo di ingegnerizzazione e le soluzio- oricamente si, anche perché con il display alla massima perché poi non si possono più aggiungere” ma ci siamo ni adottate infatti sono legate alla necessità di avere un luminosità e con il volume al massimo, sotto sforzo, non resi conto che spesso le configurazioni di Apple sem- computer che sia sottile. Il più sottile che si poteva crea- passiamo i 100 watt massimi che l’USB Type C può tra- brano pensate per far spendere alla gente più di quanto re. Per non rinunciare al jack audio, e onestamente non sportare. La nostra misura dice 83 watt a pieno carico realmente serve, con il pensiero fisso che “in futuro” più capiamo perché Apple non ci abbia rinunciato visto che con il volume al massimo e lo schermo alla massima RAM, o uno storage più grande, potrebbero servire. ormai ha spinto tutti coloro che hanno un loro prodotto luminosità. Tuttavia l’alimentatore che viene dato, da La stessa cosa vale per lo storage, che di base è di 256 ad acquistare le AirPods, il jack audio è stato inserito di 143 watt, considera anche eventuali accessori che si po- GB ma anche nella versione da 1.949 euro è di 512 GB. profilo, sul fianco. La sua lunghezza, infatti, impediva di trebbero collegare e forse il Type C era sufficiente per il Restiamo convinti che, anche guardando l’ingombro inserirlo diretto. Ci sono stati invece, per una frazione solo computer ma non se c’era un iPad Pro collegato ad delle app più comuni, 256 GB siano più che sufficienti di millimetro, le prese Thunderbolt / USB 4.0, due nel una presa sul retro, che assorbe in ricarica circa 30 watt. per la maggior parte delle persone, anzi, aiutano anche nostro esemplare, e le prese USB 3.0, anche qui due. L’iMac da 24” è costruito attorno al design: la sua base, il a tenere ordinato il Mac senza avere file, anche pesanti, Sull’utilità di avere quattro prese di questo tipo su un suo snodo, il profilo e anche la linea scelta. Che può pia- abbandonati all’interno del disco. Riteniamo più utile in- iMac da 24” nutriamo qualche dubbio: su una worksta- cere o non piacere, perché il “mento” sotto lo schermo vestire nello spazio di iCloud, soluzione che garantisce tion servono, non ci piove, ma su un computer da fami- è un qualcosa che Apple se voleva poteva togliere sen- il perfetto allineamento di risorse tra i vari device Apple: glia dove ormai quasi tutto viene fatto tramite wireless, za problemi. Rientra tuttavia nell’iconicità del prodotto, note, mail, foto e anche i documenti possono essere anche il trasferimento dei file con AirDrop, avremmo un po’ come il notch sull’iPhone. Lo abbiamo visto con raggiunti da ogni dispositivo. Il “nostro” iMac da 24”, quasi preferito avere lo slot per la card SD sul fianco in- i televisori prima e gli smartphone dopo: la sparizione quindi, se non fosse per la mancanza di alcuni colori, sieme al jack e una sola USB sempre di lato. Sul retro delle cornici li sta facendo apparire tutti uguali, e oggi è queste porte sono scomode, e se si tratta di un accesso- proprio grazie alla tacca dell’iPhone che si riesce subito rio il cavo che penzola rischia di sporcare una linea che a riconoscere un melafonino tra dieci smartphone An- è stata pensata per essere il più pulita possibile. Ne è droid. Per l’iMac vale lo stesso: il mento c’è, e se non pia- dimostrazione la porta di rete, che Apple avrebbe volen- ce si possono sempre attaccare i post-it. Senza sarebbe tieri omesso non fosse stato per il fatto che questo iMac apparso forse troppo anonimo. Una nota: sarebbe stato è perfetto in una reception o negli uffici: la porta ether- bello avere un MagSafe per ricaricare un iPhone o le Air- net non ci sarebbe mai stata negli 11 mm di spessore Pods nella base: lo spazio c’era, e avrebbe evitato uno ed è stata così messa nell’alimentatore. I dati della rete scomodo e antiestetico filo sul retro. vengono trasmessi al Mac usando dodici piccoli contat- ti sferici nel connettore circolare: dovrebbero essere 8 Audio e video al massimo: per l’ethernet, tuttavia ci sono 4 contatti aggiuntivi per quello che tutti si aspettano rendere il collegamento funzionante anche con il con- Alla fascia di utenza alla quale questo computer è desti- nettore ruotato di 180°. segue a pagina 24  L’alimentatore è esterno, e anche questa scelta è legata

 torna al sommario 23 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

LA WEBCAM DELL’IMAC DA 24” LA WEBCAM DEL MACBOOK PRO DA 16” TEST Apple iMac 24” M1 segue Da pagina 23 

nato non serve affatto un eccesso di potenza. Non vuo- le processori con decine di core, e nemmeno una sche- da grafica da primo della classe: vuole una interfaccia che non si blocchi e applicazioni che siano rapidissime Qui sopra, la differenza tra MacBook Pro da 16” e iMac da 24”, nelle stesse identiche condizioni. ad aprirsi, e sull’iMac da 24” lo sono, ma vuole soprat- tutto ottimo video, ottimo audio e un’ottima webcam. Spesso nel mondo degli all-in-one si tende a privile- logica. Buono l’apporto di bassi, buona la pressione larsi completamente. Chi sviluppa ama il tema scuro, giare quelle che sono le specifiche del computer salvo sonora senza distorsioni, buona la “presa” audio, non perché può lavorare la sera, senza distrazioni, immer- poi trascurare aspetti ritenuti magari secondari, che da podcast ma comunque più che adeguata per tene- so nel suo monitor e con lo schermo che rappresen- invece sono per un pubblico famigliare fondamentali. re una videochiamata mentre si passeggia per la - ta l’unico elemento visibile, quello che richiede tutta Si pensi ad esempio alla webcam: durante la pande- za. Infine c’è lo schermo: Apple ha inserito un LCD da la nostra concentrazione. Le cornici nere dei monitor mia decine di persone hanno provato in ogni modo 23.5” che va a sostituire quello del 21.5”. Ricordiamoci rappresentano la barriera tra quello che succede nel ad avere un’immagine decorosa durante le sessioni di infatti che questo iMac sostituisce la versione picco- computer e quello che succede fuori. Apple ha messo videoconferenza. Le videocamere 720p dei notebook, la dell’iMac, quella anche meno venduta. Riducendo sugli iMac la cornice bianca, e sicuramente è una scelta incluse quelle dei notebook Apple, offrono una qualità la cornice Apple ha tenuto praticamente le stesse di- voluta e ragionata più volte. Non è solo una questione ben al di sotto delle aspettative di ciascuno. La camera mensioni del vecchio modello, ma ha un pannello più di design, ma è più un segno di connotazione per il montata sull’iMac da 24” non è una webcam Logitech grande con una risoluzione più alta: 4480 x 2520 al prodotto: l’iMac da 24” deve vivere e far parte di un Brio 4K, ma è in assoluto la webcam con la miglior qua- posto di 4096 x 2304. La densità, tuttavia, è esatta- ambiente, non deve essere un qualcosa di isolato. Non lità mai vista su un iMac. mente la stessa. Non nascondiamo che essendo abi- è quel Mac pensato per la massima concentrazione e Meglio ancora di quella dell’iMac da 27” recentemente tuati all’iMac da 27”, è quello più diffuso, lo schermo di per il lavoro, è semplicemente un computer. Non perso- rinnovato, perché sebbene entrambe condividano lo questo iMac non sembra enorme, un pollice in più non nal, ma family, dove ogni persona accede al suo profilo stesso sensore 1080p sul modello che stiamo provan- avrebbe fatto male, ma resta comunque una dimensio- usando il touch ID. do ora l’ISP (Image Processor) del SoC M1 risolve tutti ne ben bilanciata per lavorare da vicino. Non solo: 24” i problemi di posizionamento e di illuminazione. Apple sono la dimensione perfetta per funzionare in un mo- Le prestazioni che ti aspetti usa lo stesso riconoscimento del volto usato anche nolocale sia come computer sia come schermo TV da Per questo iMac da 24” vale tutto quello che abbiamo sugli iPhone, applica gli effetti di smoothing e le luci guardare dal letto, grazie anche ad AirPlay finalmente già detto nella lunghissima prova del MacBook Pro fatta ritratto oltre al tone mapping per avere un viso sempre integrato dentro Monterey. a novembre, e la velocità del processore M1, ora che la perfettamente visibile anche in condizioni di luminosità Lo schermo è luminoso, arriva quasi a 500 nits (476 maggior parte delle applicazioni sono ottimizzate, non difficile, come una finestra di lato o alle spalle. Unica nits), e ci troviamo davanti al solito pannello wide co- si discute: difficile trovare un all in one che vada così cosa forse un eccesso di sharpening, ma non è una lor con un’ottima resa in termini di angolo di visione veloce a parità di prezzo. foto, è una webcam. Con macOS Monterey, che ab- e con True Tone per compensare la luce ambiente. Esistono sicuramente computer più veloci, ma non sono biamo provato, arriva anche la sfocatura con machine L’unica nota è una leggerissima e appena percettibile certo family PC da esporre in soggiorno e sono pensati learning che funziona molto meglio di quella integrata vignettatura su un lato, quello dove non arriva la luce per altro. Hanno anche, giusto dirlo, altri consumi. all’interno delle varie app, spesso approssimativa. Per dell’edge led: si nota soprattutto su schermate bian- All’interno dell’iMac da 24” Apple ha inserito una coppia molti utenti evoluti questa può sembrare una scioc- che quando si lavora completamente al buio. C’è un di ventole (una nella versione base) che in altre soluzioni chezza, ma il fatto di apparire bene nelle webcam du- ultimo aspetto da trattare, che apparentemente riguar- basate su M1 non sono state inserite: in realtà servono rante le riunioni per molti è più importante che avere 4 da il design ma che invece è più legato allo schermo più a far circolare l’aria calda generata inevitabilmen- core in più o 16 GB di RAM in aggiunta. stesso e alla visione, ovvero la cornice bianca. Esiste te dal pannello LCD che a tenere fresco il processore. A questo si aggiunge anche una resa audio davvero di un motivo se oggi gli iMac hanno una grossa cornice Apple M1, come si è visto sul MacBook Air e sull’iPad, buona qualità se pensiamo allo spessore del prodot- nera, e se la cornice su molti monitor professionali non to: sono addirittura più grandi i diffusori della scheda sparisce: la cornice nera aiuta chi sta lavorando ad iso- segue a pagina 25 

L’alimentatore da 143 Watt è pensato non solo per il Mac, che consuma molto Un magsafe nella base per ricaricare il telefono o le AirPods sarebbe stata meno, ma anche per eventuali accessori collegati. una chicca ben gradita.

 torna al sommario 24 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

TEST Apple iMac 24” M1 segue Da pagina 24 

non scalda neppure tanto. Con la dissipazione di tipo attivo l’iMac da 24” riesce comunque a tenere i core Firestorm al massimo del clock per lungo tempo senza mai piegarsi. Ci teniamo a precisare che questo processore, per quanto ottimo, non fa miracoli: questo è un all in one pensato per lavorare come elemento singolo, e se ini- Cambiare una sola schedina è un lavoro da meno di Persino l’interno dei connettori USB Type ziamo ad usare configurazioni multi-monitor ovviamen- un’ora. Apple potrebbe iniziare a pensare agli upgrade C al posto di essere nero è colorato dello te inizia a far fatica, soprattutto lato grafico se abbiamo aftermarket stesso colore della scocca così poca RAM. Sarebbe sciocco, tuttavia, prendere una macchina simile per affiancare ad un monitor che non si abbina esteticamente, meglio a quel punto un SSD e RAM aftermarket. La sostituzione della piccola Consumi, sicurezza e software: Mac Mini. Si può usare per sviluppare foto RAW, per scheda di un iMac richiede meno di mezz’ora di ma- all inclusive fare editing musicale, per fare editing fotografico e vi- nodopera, e qualcuno potrebbe anche apprezzare. Spesso un All-in-one non è veramente all-in-one: c’è deo e per programmare. Quanto? Gestisce benissimo Inoltre, sempre per un azienda molto attenta all’am- l’hardware, ma manca la componente software. i filmati 4K con due o tre tracce sulla timeline, ma se biente, sarebbe stato intelligente pensare a questa Chi compra un all-in-one Windows si trova spesso a iniziamo a mettere video di altissima qualità in ProRes soluzione all-in-one come ad una soluzione aggior- dover installare una serie di applicazioni, cercando soffre un pelo. L’utente tipo di questo iMac lavora con il nabile per qualche anno: tra tre anni saranno pochi anche la soluzione migliore, per riuscire a portarlo al 4K, ma è probabile che i suoi file di partenza siano i file coloro che pensano di cambiare questo iMac, andrà giusto livello di produttività. Microsoft, purtroppo, non di un iPhone in 4K a 60p, che l’iMac si divora con disin- ancora benissimo, ma potrebbe esserci qualcuno di- può per ovvi motivi inserire suite complete all’interno voltura. Stessa cosa per lo sviluppo: Xcode è veloce, sposto a spendere anche 600 euro per cambiare la di Windows e i partner, che dovrebbero dare all’uten- molte librerie funzionano bene, ma resta comunque scheda all’interno con una versione più veloce. te una esperienza completa, si guardano bene dal un MacBook con un monitor enorme. È un computer Dispiace sempre, dopo un po’ di anni, trovarsi negli farlo: alcuni danno delle trial che poi vanno pagate. per le famiglie, non è una workstation e non pretende iMac con una parte “computer” datata e una parte Chi compra un Mac lo paga sicuramente di più, ma si nemmeno di esserlo, tuttavia con molte applicazioni display che invece è ancora migliore di molti monitor trova dentro tutto quello che gli serve. funziona meglio di molte workstation e avendo una che si possano acquistare a parte. Anche l’iMac da Ci sono Pages, Numbers e Keynote che svolgono la doppia porta Thunderbolt qualcuno potrebbe anche 24”, come tutti gli ultimi iMac prodotti da Apple, non funzione di Office, e sebbene non siano perfetti come essere tentato di usarlo con Logic o con Final Cut. permette di usare i display come monitor Thunder- la versione Microsoft (Pages a volte non tiene la for- Il teardown di iFixit ci mostra che, come sui MacBook, bolt esterno per una questione puramente tecnica, mattazione nella conversione in doc) restano comun- anche sugli iMac RAM e SSD sono saldati e insosti- che comunque Apple, se avesse voluto, avrebbe po- que applicativi completi e gratuiti. C’è Foto per l’orga- tuibili. Sulla RAM non si può dire nulla: è per forza di tuto in qualche modo gestire. Sempre dal teardown nizzazione degli album e lo sviluppo dei RAW, ci sono cose saldata sul SoC, anche per una questione di pre- di iFixit c’è una piccola chicca che mostra in modo Garageband e iMovie per musica e video, c’è Swift stazioni. C’è però un aspetto che ci preme sottoline- evidente la differenza tra Apple e decine di altre Playground per approcciarsi al coding oltre ad una se- are: un tempo un iMac era un prodotto complesso da aziende: la parte interna dei connettori USB Type C rie di utility gratuite e ben fatte scaricabili dallo store. smontare, oggi tutto il computer è una piccola schedi- è in tinta con il resto del corpo. Una parte minuscola, A questo si aggiunge anche la sicurezza di avere ag- na alta 4 cm e lunga 20. Bene che per una questione che praticamente nessuno vede, che poteva essere giornamenti garantiti nel tempo, versioni gratuite del di prestazioni sia tutto saldato e compatto, ma Apple nera senza alcun problema: Apple ha curato anche sistema operativo ogni anno, perfetta integrazione ormai è una azienda talmente grande e con una rete quel piccolo dettaglio, e a chi spende così tanto per con gli altri prodotti della famiglia Apple che sicura- di assistenza presso gli Apple Store talmente effi- un computer alla fine questa meticolosità quasi esa- mente, chi guarda a questo prodotto, o ha già o sarà ciente da poter permettersi una politica di upgrade di gerata non può che far piacere. invogliato a comprare per chiudere il cerchio. Un utente Windows, se escludiamo la pirateria, ha solo due soluzioni: o paga per avere programmi equi- valenti, ma spesso è anche difficile trovare il prodotto giusto per un utente non troppo esperto, o si affida all’opensource, ma anche qui l’utente famigliare po- trebbe trovarsi disorientato da logiche e interfacce non troppo user friendly. Per l’editing video ci sarebbe ad esempio Resolve che è gratis, ma non è certo un programma in stile iMovie. Photoshop Elements e Premiere Elements, che possono essere gli equivalenti di iMovie e Foto, costano comunque 150 euro se presi insieme. C’è anche un aspetto legato ai consumi: anche se l’a- ll grafico mostra un benchmark del processore M1 montato sull’iMac da 24” confrontato con quello limentatore è da 143 watt, noi non siamo mai riusciti dell’iPad Pro e con quello dei due MacBook, Air e Pro. Questo iMac non è un computer da “produzione”, ad andare oltre gli 80 watt durante l’utilizzo dell’iMac ma il grafico serve semplicemente per far capire che il processore viene gestito esattamente allo stesso con un accessorio collegato. modo su un tablet, su un micro-computer e su un all-in one. Viene gestito così anche sul MacBook Pro a È un computer che, rispetto a molti altri PC, consuma batteria, stessi consumi, stessi limiti termici, stesse prestazioni. davvero pochissimo.

 torna al sommario 25 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TEST In prova gli auricolari più prestigiosi del marchio britannico. Funzionano in modalità wireless, ma si può usare anche il filo Auricolari wireless B&W PI7, la recensione Come suonano gli auricolari dallo storico brand Si può anche collegare una qualsiasi sorgente alla custodia, che poi provvederà a trasmettere la musica senza fili agli auricolari

di Roberto FAGGIANO l mercato degli auricolari di fascia elevata è ormai quasi affollato come quello dei modelli più econo- Imici, la richiesta di qualità è tanta e ogni marchio cerca di conquistare la sua fetta di profitti. Buona ul- tima arriva Bowers & Wilkins con la coppia PI5 e PI7, questi ultimi sono i top di gamma e con i loro 399 euro di prezzo di listino si rivolgono a chi desidera il meglio in assoluto. I PI7 non sono solo i classici auricolari con Bluetooth ma hanno pure l’esclusiva della possibilità video di collegare una qualsiasi sorgente alla loro custodia, che poi provvederà a trasmettere la musica senza fili agli auricolari. Inoltre troviamo la riduzione del rumore con tecnologia adattiva per tenere conto delle condi- zioni ambientali, regolando il circuito di conseguen- za; ulteriori regolazioni si possono aggiungere anche dall’applicazione di controllo. L’estetica è molto per- sonale, con dimensioni esuberanti e finiture in parte cavo o in modalità wireless. La finitura è disponibile in l’applicazione dedicata per usufruire delle diverse metalliche molto accurate. Per gli incontentabili non versione bianca o nera. modalità di riduzione del rumore. manca la possibilità di usare gli assistenti vocali. Una volta scoperto il tastino giusto il collegamento In dotazione troviamo due cavetti USB, il primo è I dettagli tecnici bluetooth sembra quello di una decina labdi anni fa, con quello solito di tipo C per la ricarica ma il secondo I PI7 utilizzano il meglio della tecnologia disponibile fischi, sibili, interruzioni, sganci e gracchiamenti che ha da un lato un terminale minijack per collegare la nella costruzione acustica e nella trasmissione wire- poi in genere cessano dopo qualche secondo (ma a custodia a una qualsiasi sorgente musicale. Con que- less. Per quanto riguarda gli altoparlanti viene usato volte bisogna rifare la procedura per avere un colle- sta modalità la trasmissione wireless avviene dalla un sistema a due vie con un trasduttore dinamico da gamento pulito). Non accade sempre e non sembra custodia agli auricolari, una modalità unica che può 9,2 mm e un minuscolo tweeter inserito in una strut- neppure dipendere da un eccesso di dispositivi nel- far comodo a chi desidera usare i PI7 anche in casa tura tubolare con un piccolo miracolo di progettazio- lo stesso ambiente, dato che si è ripetuto in diverse con dispositivi senza Bluetooth oppure aggirando il ne per far stare il tutto nello spazio disponibile. Per il situazioni. Stesso inconveniente utilizzando il colle- Bluetooth di vecchia generazione di altri dispositivi. bluetooth oltre ai classici codec base e AAC è pre- gamento via cavo alla custodia che poi trasmette il Inoltre, cosa non da poco, permette l’uso in aereo. sente anche l’aptX in versione HD Adaptive e bassa segnale agli auricolari. Il risultato dovrebbe essere una migliore resa musi- latenza. Utilizzando uno smartphone compatibile con Altro problema pratico è l’ingombro degli auricolari cale, primario obiettivo di ogni prodotto B&W. Se sia processore Qualcomm la trasmissione tra il dispositi- che, pur essendo molto leggeri, riempiono fisicamen- davvero utile o vada considerato come un gadget lo vo e i due auricolari avviene a 24 bit. te l’orecchio, anche se per fortuna ci sono in dota- dirà la prova d’ascolto, tuttavia si tratta di una esclusi- Per la riduzione del rumore e per la funzione vivavo- zione tre diverse misure di adattatori. I vari comandi va assoluta di questi auricolari. ce vengono usati complessivamente sei microfoni vanno impostati con un tocco rapido sulla superficie L’autonomia non è da record per la categoria, 4 ore mentre il sistema di cancellazione del rumore è già esterna dell’auricolare sinistro e destro, una zona per gli auricolari e 20 ore compresa la riserva dispo- predisposto per adattarsi ai rumori esterni e si può ul- molto grande che si può toccare per sbaglio molto nibile nella custodia con riduzione del rumore attiva; teriormente regolare tramite l’applicazione B&W He- facilmente. Inoltre la conferma delle operazioni avvie- l’autonomia residua precisa è visibile tramite l’appli- adphones. Quest’ultima è decisamente essenziale, ne con un semplice suono sempre uguale e senza cazione dedicata. La ricarica si può effettuare tramite manca soprattutto qualsiasi possibilità di modificare indicazioni vocali, un’altra caratteristica sgradevole la risposta in frequenza. su auricolari di questo prezzo. Qualche problema con il bluetooth L’ascolto mette tutti d’accordo Dopo avere descritto le qualità tecniche di questi auri- Finite le lagnanze passiamo ai lati positivi perchè colari bisogna anche dire che i PI7 non sono esenti da questi auricolari suonano davvero bene, non siamo problemi pratici. Iniziamo dai fondamentali: le istruzio- ai livelli delle cuffie B&W ma ci siamo molto vicini. ni rapide si esauriscono in un foglietto illustrato trop- La musica arriva in modo pulito, dinamico, naturale, po semplice e non molto chiaro; per esempio il tastino tridimensionale e senza asprezze o rimbombi. Forse da usare per stabilire il primo collegamento con il tele- la gamma bassa resta leggermente indietro ma que- fono non è ben disegnato e può essere confuso con il sto è un bene con lo streaming compresso. Usando più grande tasto frontale che ha altre funzioni, inoltre musica Flac l’ascolto è un vero piacere e invita a è davvero molto piccolo e chi ha dita poco affusolate continuare a lungo tempo nonostante la presenza o con unghie corte potrebbe avere molta difficoltà a piuttosto ingombrante degli auricolari stessi. La pro- Non solo gli auricolari sono grandi ma pure la premerlo. Per capire bene ogni dettaglio delle funzio- custodia è più grande della media. ni bisogna scaricare il PDF dal sito e scaricare anche segue a pagina 27 

 torna al sommario 26 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE HI FI E HOME CINEMA Yamaha propone delle nuove cuffie con elaborazione sonora 3D per svariate situazioni ambientali Yamaha YH-L700A, le cuffie con suono 3D e Head Tracking Le diverse elaborazioni creano un suono coinvolgente che porta nel migliore posto al cinema o tra il pubblico di un concerto dal vivo

di Roberto FAGGIANO troducono il concetto di suoni 3D a 360° suoni a 360° vanno di moda ma lascia- per diverse situazioni ambientali. Dall’ap- no molto perplessi gli appassionati di plicazione di controllo infatti si può sce- Imusica. Un marchio come Yamaha che gliere tra diverse modalità di ascolto: ha inventato il DSP e le elaborazioni am- Cinema. Drama e video musicale per la bientali, però, non poteva lasciarsi scap- riproduzione di filmati, Audio Room. Mu- pare l’occasione di dire la sua in materia. sica di sottofondo, Outdoor live e Con- Ecco quindi le nuove YH-L700A, nell’a- cert Hall per l’ascolto musicale. spetto classiche cuffie over ear, che -in Le diverse elaborazioni creano un suono immersivo e coinvolgente che porta nel migliore posto a sedere al cinema o tra il pubblico di un concerto dal vivo. Ol- tre a questo la funzione Head Tracking controlla e segue la posizione della te- del rumore, con le consuete diverse assistenti vocali Siri e Google, oltre sta dell’ascoltatore rispetto al dispositivo modalità per non isolarsi completamen- alla possibilità di usare anche il colle- che funge da riproduttore e regola di te dall’esterno e il Listening Care tipico gamento cablato (con il quale la cuffia conseguenza la modalità di riproduzione di Yamaha, che garantisce buona resa diventa Hi-Res compatibile). Interes- avvolgente. Il risultato dovrebbe essere sonora e dinamica anche senza alzare santi i dati sull’autonomia: 34 ore con un suono che porta la centro della scena, troppo il volume. Passando alle caratte- sistema di cancellazione del rumore indipendentemente dai contenuti e dalla ristiche tecniche più consuete troviamo attivo, che crollano a 11 ore se si attiva sorgente, quindi anche con musica o fil- ampi padiglioni imbottiti con la tipica pure il circuito 3D Sound Field. Il prez- mati in semplice modalità stereo. A que- forma squadrata delle cuffieamaha, Y zo di listino che è fissato a ben 549 ste innovative caratteristiche si aggiunge trasduttori da 40 mm, Bluetooth 5.0 euro, superiore a quello di molte cuffie la funzione di riduzione e cancellazione con aptX Adaptive, compatibilità con di livello assoluto.

TEST B&W PI7

segue Da pagina 26 

fondità della scena è notevole e si possono cogliere le differenze nelle registrazioni, con voci sempre ben in primo piano e mai sibilanti, gli acuti sono squillanti solo quando serve. Sempre con le migliori registra- zioni si vorrebbe qualche basso in più ma la dinamica è comunque corretta e si può ascoltare con soddi- sfazione anche musica classica. Abbiamo provato anche il collegamento via cavo usando l’uscita cuffia con volume regolabile del nostro lettore CD. Per pri-

ma cosa bisogna regolare quasi al minimo il livello di ambiente con lo gli stessi rumori, meno se ci si muove uscita per evitare la saturazione, poi la musica giunge o cambiano rapidamente gli influssi esterni. In com- in modo praticamente uguale alla modalità wireless e penso non ci sono fruscii o altri fastidiosi effetti, non è cioè sempre benissimo. comunque questo il punto di forza dei PI7. La riduzione del rumore avviene in primo luogo per l’i- I PI7 sono auricolari da scegliere soprattutto per solamento acustico fisico creato dagli stessi auricola- ascoltare musica in modo impeccabile, se la cosa ri, però ottenere un silenziamento totale è impossibile non vi interessa o volete una riduzione del rumore - come su tutti gli auricolari d’altronde - e la variante eccellente dovete rivolgervi altrove. Con questa pre- disponibile tramite app non cambia di molto le cose. messa gli auricolari valgono il loro prezzo e la trovata Più che di cancellazione dobbiamo parlare di attenua- del collegamento via cavo sulla custodia può essere zione mentre la modalità adattativa in base ai rumori molto utile. La concorrenza però è molto forte e non esterni è efficace soprattutto se si rimane fermi in un si può battere con la sola tradizione.

 torna al sommario 27 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TEST Diprogress DPT207HD Duo è dotato di un telecomando standard e di uno semplificato ma entrambi utilizzabili anche per il TV Decoder Diprogress DPT207HD Duo in prova Il decoder DVB-T2 con doppio telecomando Il decoder è affidabile, semplice da usare e con il gadget del doppio telecomando che aumenta il valore del rapporto qualità/prezzo

di Roberto FAGGIANO ei televisori di fascia alta è molto comune trovare in dotazione due telecomandi, uno completo di Ntutte le funzioni e un altro semplificato in modo da evitare la classica lotta da divano per il dominio sullo “strumento di potere” e anche per facilitare le cose a chi davanti alla tv si limita a cambiare canale e volume. Proprio la stessa cosa accade con il decoder Diprogress DPT207HD Duo (prezzo di listino 49 euro), un aggior- nato apparecchio pronto per lo switch-off e approvato video per il Bonus Tv da 50 euro, che ha appunto in dotazio- ne due telecomandi. Il primo telecomando è il classico della categoria, economico nella fattura ma con buona ergonomia, il secondo ha solo i tasti essenziali numerici, i tasti direzionali per cambio canale e volume e anche due tasti programmabili per il tv. La dotazione di due telecomandi sarà particolarmente utile in una famiglia dove ci sono persone esperte e altre a digiuno di tec- nologia, ognuno userà il telecomando più adatto. Sul telecomando completo i tasti dedicati al televisore con lab apprendimento degli impulsi permettono di variare il volume, selezionare la sorgente e accendere o spegne- re l’apparecchio mentre sul telecomando semplificato le funzioni sono ridotte all’accensione/spegnimento e alla scelta della sorgente. Il decoder ha una presa USB frontale per la riproduzione di file multimediali ma non è abilitato alla registrazione o al Time Shift. Disponibile bito la ricerca canali, un OK sul telecomando e l’utente invece un timer per accendere e spegnere il decoder meno esperto ha finito i suoi compiti. il tempo di ricerca agli orari prestabiliti. delle emittenti tv è di circa 3 minuti mentre lo zapping Il pannello frontale del decoder è particolarmente ricco tra i canali è praticamente immediato con un attimo di di comandi perchè, oltre al display e alla presa USB c’è attesa per il passaggio tra canali SD e HD. una minuscola tastiera con tasti direzionali per svolgere Il menù su schermo ha una bella grafica ed è in buon ita- tanto di scritta “Please wait”; il televideo è accessibile ogni funzione direttamente. I tasti sono davvero piccoli liano, ci sono tutte le consuete voci dedicate alla ricerca solo dal telecomando completo e le pagine accessibi- ma in caso di emergenza con i telecomandi è meglio canali, impostazioni del tv e lettura file multimediali da li con i tasti colorati non sono standard, chi usa molto che niente. Ricco anche il retro, con ingresso d’antenna chiavette USB. L’aggiornamento del firmware è via USB questo strumento di aggiornamento non trova qui il suo e uscita passante, uscite HDMI e Scart, uscita audio di- o etere mentre il collegamento web - solo cablato - è decoder ideale. Le immagini televisive sono di buona gitale coassiale, una presa di rete cablata e il connettore dedicato a ricevere un’applicazione sul meteo e le app qualità con il collegamento HDMI, colori naturali e det- per l’alimentatore esterno. In dotazione ci sono le pile di news di Yahoo e BBC, funzioni forse eccessive e non tagli abbastanza nitidi, abbiamo visto di peggio. La ri- per un telecomando ma nessun cavo di collegamento. essenziali su un decoder di questo tipo. Per quanto ri- produzione di file multimediali è stata molto buona, con Le istruzioni sono complete e ben redatte anche se guarda il tempo di accensione del decoder dallo stand- acquisizione rapida dei contenuti e altrettanto rapida stampate con caratteri piuttosto piccoli. by è di circa 20 secondi, non proprio rapidissimo ma riproduzione dei file musicali MP3, immagini JPEG e fil- nella media della categoria. mati AVI, MP4 e MKV. Il Diprogress DPT207HD Duo si Inizio facile ma la ricerca Incerta la ricezione del televideo che presenta una è dimostrato un buon decoder, affidabile, semplice da è davvero lenta strana grafica allungata con caratteri non standard e usare e con il gadget del doppio telecomando che au- L’inizio dell’installazione è molto semplice e propone su- ha tempi molto lunghi di caricamento delle pagine con menta il valore del rapporto qualità/prezzo.

 torna al sommario 28 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TEST La versione aggiornata del diffusore scandinavo, ora completo di Wi-Fi, Chromecast, AirPlay2 e Bluetooth. Rivisto anche il design Audio Pro C10 MkII, il diffusore tuttofare in prova L’estetica è più elegante con la griglia frontale. il C10 merita un ascolto ma per dare il meglio di sé esige un posizionamento preciso

di Roberto FAGGIANO iguardo i diffusori della svedese Audio Pro si è sem- pre parlato bene dal punto di vista acustico, mentre Rfrequenti erano le critiche sulle funzioni multimedia- li, spesso poco aggiornate. Per rimediare ecco la nuova versione del già noto C10, il diffusore di punta che ora guadagna il suffisso MkII e si presenta in regola con le esigenze minime di un moder- no diffusore destinato al multiroom: ora ci sono Chrome- video cast, Wi-Fi, AirPlay 2, Spotify Connect e Bluetooth. È sta- ta modificata anche l’estetica sin troppo originale, con la semplice aggiunta di una griglia frontale in tessuto. Abbandonata anche la vistosa maniglia per il trasporto, forse poco utile per un diffusore che non è proprio un portatile, se non altro perché è alimentabile solo a rete finitura satinata, più robusto che raffinato ma molti lo e non ha una batteria. Ora sul pannello superiore c’è preferiranno ai mobili in plastica di molti concorrenti. Le una elegante tastiera con finitura metallica che racchiu- dimensioni sono compatte ma non trascurabili, abbiamo de tutti i comandi principali e sei tasti di preselezione 32 x 16 x 18 cm (L x A x P) che richiamano l’ingombro di per richiamare subito i servizi di streaming più utilizzati. un buon diffusore da scaffale, quindi per posizionarlo Il prezzo di listino è di 399 euro: non pochi ma in linea serve un ripiano solido (il peso è di quasi 4 kg) e con lab con i migliori concorrenti. L’estetica ha guadagnato solo la possibilità di distanziarsi dalla parete posteriore di al- una griglia frontale, ma è indubbio che il diffusore cam- meno 15-20 cm per non rischiare rimbombi sui bassi. bi completamente tra la versione senza griglia e quella Dall’applicazione di controllo si possono variare i toni con, solo questione di gusti ma con la griglia il diffusore alti e bassi ma comunque è meglio trattare il C10 come è elegante e discreto mentre senza griglia gli altoparlan- un vero diffusore che non va collocato dove capita. Per ti lo rendono molto più vistoso e personale. Anche sen- le connessioni senza fili c’è il Wi-Fi dual band e il Blue- za la griglia i delicati tweeter sono comunque protetti da tooth 4.2. adeguata al prezzo di listino anche se abbiamo posto il una robusta rete metallica. La finitura del mobile in legno diffusore in condizioni ideali. Poi però ci basta cambia- è disponibile in colore bianco, nero e grigio con la griglia Da solo o in multiroom resta sempre re brano scegliendo musica meglio registrata e tutto coordinata; alla base si notano i piedini conici in gomma un ottimo diffusore cambia, la gamma bassa diventa molto meglio control- come su un vero diffusore per eliminare le vibrazioni e Per il collegamento iniziale scegliamo l’applicazione di lata e si possono apprezzare il dettaglio sugli strumenti quelli frontali sono più alti di quelli posteriori, in modo da Audio Pro, che sarà utile anche per gestire la musica e ottime voci; la ricostruzione tridimensionale dipende orientare leggermente il diffusore verso l’alto e migliora- dalle diverse applicazioni di streaming, da eventuali molto dal punto di ascolto perchè se si lascia il centro re la dispersione sonora. server musicali o di quella semplicemente archiviata su esatto del diffusore la scena si restringe e perde defini- In tema di collegamenti abbiamo già parlato di quelli smartphone e tablet. Si può volendo iniziare con Goo- zione, pur restando ascoltabile e in linea con la classe senza fili, ma al C10 MkII si possono collegare anche sor- gle Home, e poi passare all’app proprietaria. di prezzo. L’ascolto di brani Flac conferma che il C10 è genti fisiche tramite un ingresso rca stereo e c’è anche La grafica è molto semplice e chiara, ci sono i servizi un vero diffusore ed esalta la musica meglio registrata, l’uscita per un eventuale subwoofer, cavallo di battaglia di streaming più diffusi, le radio internet, regolazione mettendo viceversa impietosamente in primo piano i del marchio svedese. Quindi il diffusore si può usare volume e toni, impostazione delle preselezioni e la difetti o l’eccessiva compressione delle registrazioni anche con un lettore CD, con un televisore o con un gestione di eventuali altri diffusori Audio Pro nel mul- scadenti. Abbiamo anche collegato via cavo il nostro giradischi dotato di stadio phono. Sul lato posteriore tro- tiroom. lettore CD e la resa è stata molto buona, pur rimanen- viamo anche il vistoso accordo reflex per gli altoparlanti, Se dal punto di vista estetico la griglia fa la differenza, do una piccola preferenza per il medio basso che non cosa che implica molta attenzione nel collocamento in non ci sono conseguenze invece sulla resa acustica, sempre è gradevole. Con il semplice Bluetooth la resa ambiente per non falsare la resa in gamma bassa. Per il fermo restando che il doppio tweeter comporta una rimane buona e con lo streaming non ci sono partico- controllo del diffusore si possono usare diverse applica- migliore resa stereofonica se ci si posiziona esatta- lari differenze nella resa sonora. zioni, prima di tutto la sua proprietaria, ma poi il diffusore mente davanti al centro del diffusore. La potenza è più che sufficiente anche per un locale di è presente anche in Chromecast e da Spotify. I formati Iniziamo l’ascolto con Spotify e la resa non è delle medie dimensioni e si può spingere sul volume senza supportati vanno dall’MP3 fino al Flac, passando Apple migliori: troppi bassi e musica complessivamente non rischiare distorsioni; al limite si può abbassare di un lossless, WMA e AAC. paio di tacche il livello dei bassi tramite l’app per ripor- tare un equilibrio degno di un vero diffusore passivo di Un diffusore solo per una configurazione pari prezzo. La gamma acuta non predomina e anzi po- stereo trà sembrare arretrata se non si dispone bene il diffuso- Il C10 MKII utilizza un sistema di altoparlanti stereo in re. Certo i concorrenti non mancano e con la stessa cifra accordo reflex, vengono utilizzati due tweeter a cupola si può anche avere una coppia stereo sempre adatta al da 2 cm e un midwoofer da 13 cm; per pilotarli ci sono multiroom (Sonos One SL), però il C10 ha una sua preci- tre amplificatori in classe D con potenza di 2 x 20 + 40 sa personalità e merita un ascolto anche se per dare il W. Quindi un buon spiegamento di forze per una resa meglio di sé esige un posizionamento piuttosto preciso sonora senza compromessi. Il mobile è in legno con e non va messo a caso su un ripiano.

 torna al sommario 29 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TEST Abbiamo provato il decoder DVB-T2 di Telesystem, che è particolarmente indicato per chi è a digiuno di tecnologia Decoder DVB-T2 Telesystem Facile, la recensione Il decoder da 36 euro semplice di nome e di fatto Telesystem Facile è un oggetto facile da installare e con le sole funzioni essenziali. In evidenza il telecomando semplificato

di Roberto FAGGIANO i chiama Facile il decoder DVB-T2 di Telesy- stem che si rivolge al pubblico meno attratto Sdalla tecnologia e dalle sue complicazioni, già il fatto di non aver utilizzato una delle solite astruse sigle alfanumeriche ci dice lo sforzo fatto dal marchio italiano per avvicinarsi alle esigenze del pubblico che ha bisogno di un nuovo decoder in vista dello video switch-off ma ne avrebbe fatto volentieri a meno. Il prezzo di listino è di quelli tra i più accessibili - 36,90 euro - e può anche usufruire del bonus di 50 euro per i soggetti che ne hanno i requisiti. In tal caso si prende gratis. L’aspetto è molto semplice e compatto: sul frontale solo un display che indica il canale o l’ora esatta ol- tre alla presa USB per chiavette di memoria utili per la riproduzione multimediale o per la funzione Time Shift. Sul retro l’ingresso antenna e le uscite scart lab e HDMI oltre alla presa per l’alimentatore esterno. Molto interessante il telecomando, studiato per la massima semplicità: tasti molto grandi, tastiera nu- merica e tasti a freccia per cambio canale e volume con conferma centrale e qualche altro tasto per le poche funzioni accessorie; non è previsto l’utilizzo diretto per un televisore per evitare complicazioni. In complesso un telecomando utilizzabile senza diffi- coltà veramente da tutti. In fatto di semplicità forse si canali è di circa 3 minuti, non pochissimi perchè il tasti freccia oppure impostando ogni volta la pagina è esagerato con le istruzioni, che si concludono con decoder su ogni frequenza cerca separatamente le desiderata. un foglietto di quattro facciate dove manca l’illustra- emittenti in DVB-T e DVB-T2; poi bisogna anche ri- L’aggiornamento del firmware può essere fatto solo zione del telecomando. Niente di grave perché l’in- solvere eventuali conflitti LCN. I canali 100 e 200 si via chiavetta usb. Da notare un certo riscaldamento stallazione è guidata tramite il menu su schermo e in vedono e la buona sensibilità in antenna potrà fare del decoder durante l’utilizzo, in mancanza di ferito- pochi minuti è tutto pronto. Volendo ci sono anche comodo a chi non ha un impianto da manuale. Se ie di aerazione sarà meglio evitare posizionamenti funzioni non essenziali come la guida programmi e non si desidera seguire l’ordinamento standard LCN troppo incassati, ma il decoder è talmente piccolo le impostazioni video se non si vuole sfruttare l’im- si possono realizzare liste di canali preferiti. Dopo la (14 x 3 x 9 cm, L x A x P le dimensioni) che troverà fa- postazione automatica. Quasi inutile ricordare che il prima impostazione il tempo di accensione è di 15 cilmente spazio accanto al tv. Per quanto riguarda la decoder arriva al consumatore privo delle pile del secondi, quindi abbastanza rapido, lo zapping tra i riproduzione di file multimediali abbiamo riscontrato telecomando e senza alcun cavo di collegamento. canali è praticamente immediato con il solito pic- l’impossibilità di collegare il nostro piccolo hard disk colo ritardo passando da canali SD a HD. Maggiori esterno che usiamo per i test e che mai finora era Avvio rapido, zapping veloce incertezze con il televideo, le cui pagine vengono stato rifiutato da altri decoder. Veniamo ora alla fase dell’installazione con la rela- caricate lentamente, inoltre mancano i tasti colorati Rimediamo copiando i file su una semplice chiavet- tiva tempistica: il tempo complessivo della ricerca e quindi bisogna procedere pagina per pagina con i ta e tutto torna a funzionare. Musica MP3, immagini JPEG e filmati MP4, AVI e MKV vengono riprodotti rapidamente e con buona qualità anche se proba- bilmente questa funzione nemmeno interesserà al tipico utente di un decoder come questo. La qualità delle immagini televisive è molto buona utilizzando il collegamento HDMI, nulla da invidiare a quelle del nostro tv di riferimento di piccola taglia usato per l’occasione. Il Telesystem Facile si è quindi dimostrato un buon decoder per lo switch-off, come dice il suo nome adatto al pubblico meno interessato alla tecnologia. Visto il prezzo di listino, non sarebbe stata sgradita la dotazione di batterie per il telecomando e cavo di collegamento al tv.

 torna al sommario 30 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TEST Lo smartphone di punta Sony è una versione rivista e corretta del modello che non ci aveva fatto impazzire lo scorso anno Sony Xperia 1 III. Unico, ma il prezzo è davvero alto Sony cambia poco, ma cambia dove serve. Resta purtroppo un prezzo fuori mercato. La prova con il test di autonomia

di Sergio DONATO ono quasi due smartphone gemelli, diversi soprat- tutto nelle dimensioni e in alcun dettagli. Stiamo Sparlando di Xperia 1 III e di Xperia 5 III: 6.5” il primo e 6.1” il secondo. Tra le nostre mani, per questa recen- sione, ci è finito l’Xperia 1 III, il modello di punta. Sony chiede 1.299 euro per quello che è il suo flagship, e il prezzo difficilmente cambierà nel tempo per la distri- buzione molto selettiva e il numero di pezzi comunque video ridotto che Sony produce. Xperia 1 III, inutile girarci attor- no, è come gli altri smartphone Xperia annunciati negli ultimi anni una sorta di segnaposto nel mondo mobile: Sony vuole restare con un piede in un settore impor- tantissimo, ma al momento si accontenta di presidiare il suo piccolo spazio senza sgomitare e senza allargarsi. A prima vista, se guardiamo il mondo degli smartphone di oggi e quello che viene offerto da molti produttori, Sony Xperia 1 III soprattutto cinesi, il Sony Xperia 1 III appare totalmente UN OTTIMO TELEFONO, MA IL PREZZO STONA. SOPRATTUTTO 139,00 € fuori mercato: non solo per il prezzo alto, ma anche per CON SOLI DUE ANNI DI AGGIORNAMENTO alcune soluzioni adottate che non sono forse le migliori lab che si potevano scegliere. Ci riferiamo, e lo vedremo Sony fa bene a chiamarlo Xperia 1 III, perché ricordando la nomenclatura spesso usato per le fotocamere ci troviamo davanti ad una versione rivista e corretta dell’Xperia 1 II. Corretta dove serve: lo schermo OLED grazie ad una gestione più conservativa non solo consuma di meno, ma dopo, alla scelta ad esempio di uno schermo 4K energi- risulta anche molto più leggibile alla luce del sole. Allo stesso modo la sezione fotocamera e videocamera è oggi organizzata meglio, e chi ha voro, o alla forma molto stretta e allungata con le cornici “mano” con l’Xperia si divertirà parecchio. Un telefono pensato soprattutto per l’utente Sony che ha anche una fotocamera Alfa, con una serie sopra e sotto. Per capire l’Xperia 1 III bisogna tuttavia di chicche che sono veri e propri inediti: il tele a doppia focale è un tuttofare ottimo che risolve il problema attuale di molti top di gamma, capire un po’ i giapponesi, e il loro modo puro e onesto ovvero una focale troppo spinta e l’assenza di un 3x intermedio da usare per i ritratti. A questo si aggiunge una forma pratica, un LED di stato, un ottimo audio e tanti altri piccoli dettagli. di approcciare la tecnologia. Un modo che funziona in Bisogna sempre ricordarsi che è un telefono Sony, e non è facile, e forse neppure giusto, paragonarlo ad alti smartphone che invece puntano tutti quei settori, come quello delle TV e della fotografia, tutto su quelli che sono i trend del momento. Ha una forma insolita, ma pratica, ha uno schermo allungato e piatto preciso e fedele nella che non sono stati contaminati dalla folle ricorsa al mar- riproduzione, senza notch e sensori sotto lo schermo. keting voluta dai produttori cinesi e dove non c’è una Il suo problema è il prezzo: 1.299 euro sono un prezzo davvero alto e sarebbe difficile consigliarlo anche se avesse avuto 4 anni di aggiorna- menti garantiti. Il problema vero è che non li ha: al momento Sony garantisce i classici due anni per sicurezza e sistema, e questa decisione è Apple che detiene la fascia premium. difficile da giustificare e da digerire. Sony non accetta quelli che possono essere compro- messi fuori dai classici dogmi, e difficilmente vedremo sui telefoni di fascia alta un notch, o una fotocamera Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo all’interno dello schermo: piuttosto restano le cornici, 7.5 9 7 7 7 7 6 sottili, e resta quella forma a telecomando che molti cri- ticano ma che alla fine non è poi così scomoda. COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Sony ha comunque il suo nutrito gruppo di sostenitori, e Schermo di ottima qualità Prezzo decisamente elevato se lo scorso anno abbiamo aspramente criticato Xperia Design pulito, minimale e originale Politica di aggiornamento non al livello del prodotto Tante regolazioni nell’app foto e video di default 1 II per alcune mancanze legate proprio a quello che è il Ricezione migliorabile DNA di Sony, ricordiamo ad esempio i ritratti scattati con il grandangolo, quest’anno Sony ha corretto tutti i pro- blemi e ha anche portato qualche novità che nessuno, Stile che piace non si cambia: 21:9 ma con tallica per perpetrare l’atto criminale, e di solito non fa in questi anni, ha proposto. Snapdragon 888 parte delle persone che si frequentano. Ci riferiamo ad esempio al tele periscopico con doppia Xperia 1 III arriva con il suo formato 21:9 e con un peso I tasti fisici sono tutti a destra. Bilanciere, tasto di stan- focale. che, sebbene sulla bilancia registri 186 grammi, non si dby con sensore per le impronte, tasto per l’assistente avverte. Lo spessore da 8,2 mm viene nascosto dallo sti- Google e tasto per lo scatto fotografico. Non c’è quindi il le “a mattonella” del telefono che dichiara le sue inten- sensore per le impronte sotto lo schermo OLED e nem- zioni di design in modo netto. Schermo piatto (evviva!), meno il riconoscimento del viso. Il sensore di impronte cornici sottili e fronte e mento contenuti. C’è anche la laterale è un po’ sensibile al sudore. notifica LED, che è un di più sempre apprezzato quando C’è la porta jack audio da 3,5 mm, e lo diciamo subito, c’è. Snapdragon 888, 12 GB di RAM e 256 GB di spazio dato che siamo in tema: Xperia 1 III è uno dei telefoni di archiviazione sono i “numeri” del telefono con An- con la migliore qualità audio che ci è capitato di provare droid 11, che quindi si presenta pronto all’etichetta “top recentemente. E non stiamo parlando solo del DAC per di gamma” di Sony. Il cassetto Dual SIM ibrido (quindi le cuffie ma anche dell’ascolto tramite i due altoparlan- può ospitare anche una scheda SD) non ha bisogno del- ti stereo. La connessione jack è stata provata con file la clip metallica e si tira fuori con l’unghia. Una scelta che FLAC e MP3. L’ascolto è “morbido” e preciso senza sof- potrebbe non piacere a tutti: a noi sì, perché chi vuole segue a pagina 32  rubare una SIM si porta comunque dietro una clip me-

 torna al sommario 31 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

TEST Sony Xperia 1 III segue Da pagina 31 

ferenze dovute a distorsioni o a frequenze taglienti. Il palcoscenico è ampio e la gamma bassa è corposa. Lo schermo, come abbiamo già detto, è un 4K da 120 Hz selezionabili. Quindi la frequenza di aggiornamento La “Variable Telephoto Lens” da 70 mm e 105 mm. dello schermo non è adattiva ma la si deve scegliere ap- positamente tra 60 Hz e 120 Hz. Una soluzione più che comprensibile se si pensa che non a tutti interessano e appartenenza di Xperia 1 III, senza però stupire più di che se non si attivano i 120 Hz si risparmia anche batte- tanto. In ogni caso, non abbiamo mai avuto problemi nel ria, che è da 4.500 mAh, e si è dimostrata abbastanza chiamare o nel ricevere, e le conversazioni hanno sem- capace nel nostro specifico test. pre avuto un’ottima qualità audio e una buona qualità di L’uso quotidiano ha confermato i valori delle nostre segnale. L’accuratezza del GPS in condizioni difficili è di routine di test automatizzate. Se si scatta e si riprende circa 4,5 metri: un risultato più che buono. come se non ci fosse un domani, la batteria va giù in Il riscaldarsi dello Snapdragon 888 non ha inciso duran- fretta, ma se si fa un uso anche sostenuto del telefono te le telefonate e l’uso normale del telefono, conside- trattandolo da “smartphone”, la giornata si copre con rando anche che la nostra prova si è svolta in estate. rilassatezza. Dopo un’intensa sessione di foto o video, però, se si Tornando allo schermo 4K, sulla carta 3.840 x 1.644 pixel riceve una chiamata il calore all’orecchio si fa notare. sono eccessivi, però due persone su tre a cui abbiamo fatto vedere il telefono hanno detto: “Bello, lo schermo!” Un telefono pensato per “fare immagini” Si riferivano soprattutto alla qualità dell’OLED, capace Xperia 1 III è indubbiamente un telefono che punta mol- di gestire i 10 bit, ma che Sony indica con precisione tissimo sulle sue capacità fotografiche e video. E sono essere in realtà un 8 bit con 2 bit di dithering. due le grandi novità di questa terza iterazione: l’app C’è inoltre da precisare che il telefono non “va sempre per la fotocamera che finalmente ingloba sia i comandi a 4K”, sceglie in base ai contenuti e purtroppo non pos- “pro” sia la modalità chiamata BASIC per il punta e scat- tamente una caratteristica che accomuna tutte le foto: siamo dire quale siano le variabili di cui tiene conto. Può ta quotidiano adatto a tutti; e poi la lente periscopica a Sony non fa uso dell’effetto “pennellata a olio” sui par- scegliere tra 2.560 x 1.096 e 3.840 x 1.644 entrambe a doppia lunghezza focale, che può funzionare come tele ticolari per dare l’impressione di maggior dettaglio, ma- 60 Hz o 120 Hz per un totale di quattro modalità diverse. da 70 mm o come tele da 105 mm equivalenti. gari incrementando anche il contrasto sui bordi. L’app di Netflix si ferma per specifiche solo all Full HD. Sony la chiama “Variable Telephoto Lens”. Non è un Questa tecnica è usata sempre più spesso dalla foto- Alla piena luce del sole lo schermo si comporta benissi- zoom ottico: si limita a far scegliere con un solo “ele- grafia computazionale degli smartphone, e con risultati mo, così come con i contenuti HDR10 delle piattaforme mento” periscopico due lunghezze focali ottiche. Nulla altalenanti. Le foto di Xperia 1 III sembrano invece “sem- di streaming o HLG di YouTube. Un bel passo in avanti però vieta di zoomare digitalmente tra le due lunghez- plicemente” foto scattate da una macchina fotografica rispetto al modello precedente che risultava poco visibi- ze, e anche oltre, perché si può arrivare fino a 300 mm. digitale. Lo si nota se si zooma su uno qualsiasi degli le alla luce del sole. Cerchiamo però di andare con ordine e presentiamo i scatti di questa recensione. Al di là di qualche impasta- La ricezione si è dimostrata nella media per la fascia di moduli delle fotocamere posteriori disposti verticalmen- mento per la focale da 105 mm con poca luce, la “pen- te quasi sul bordo. Tutti i moduli, come ormai da tradi- nellata a olio” è totalmente assente: ed è un gran pregio. zione della linea, hanno sensori da 12 MP, e sono Exmor L’app della fotocamera si chiama “Photography Pro” e, Rs di Sony, quindi niente pixel binning con sensori da come abbiamo detto, questa volta ha “tutto dentro”: il 48, 64, o 108 MP che accoppiano i pixel adiacenti per punta e scatta adatto a qualsiasi utente, ma anche i set- recuperare luminosità: soluzione usata ormai da quasi taggi per i più esperti. tutti i telefoni Android. Recentemente è sfuggito a que- La modalità base si chiama BASIC e le varie focali sono sta scelta solo il Samsung Galaxy S20 FE. rappresentate con i soliti numeri seguiti dal segno “X” Tutte le fotocamere hanno l’autofocus Dual Pixel a rile- per indicare la moltiplicazione dell’ingrandimento rispet- vamento di fase. A guidare il terzetto, in cima a tutte, c’è to alla camera principale da 24 mm equivalenti: quindi la ultra grandangolare da 16 mm equivalenti con aper- 0,7x per il 16mm, 1x per la 24 mm, 2,9x per la 70 mm tura F2.2. Il sensore è grande 1/2.5”. A scendere c’è la e 4,4x per la 105 mm. Ognuna delle quattro focali ha camera principale da 24 mm F1.7 con sensore da 1/1.7”, un ingrandimento digitale che arriva fino a quando non pixel da 1.8 µm e stabilizzazione ottica. passa la palla all’ottica che le è superiore. La focale da Buon ultima la camera “periscopica” a doppia focale: 105 mm può però arrivare fino a 12,4x, cioè a circa 300 70 mm F2.2 e 105 mm F2.8, al servizio di un sensore mm equivalenti avendo la possibilità di gestire l’interpo- da 1/2.9”, e anch’essa con stabilizzatore ottico. In mezzo lazione anche con l’intelligenza artificiale. alle tre c’è il sensore ToF da 0.3 MP che viene sfrutta- Nella modalità BASIC si può modificare il bilanciamento to dal “Real Time Tracking” per valutare la distanza dal del bianco, l’esposizione, il numero di scatti consecutivi soggetto e, grazie al machine learning, gestire anche (fino a 20 fps), l’autoscatto, il flash e la risoluzione della soggetti che escono temporaneamente dalla scena ipo- foto scegliendo di conseguenza anche il formato, 4:3, tizzando una possibile posizione di rientro nel quadro. 16:9, 1:1, o 3:2. La risoluzione piena da 12,2 MP (4.032 x Tutte le lenti sono Zeiss con tecnologia di rivestimento 3.024) è data dal rapporto 4:3. Esempio di uno zoom digitale della camera 1x fino T*. Usando Xperia 1 III per scattare, al di là dei punti di a 2,9x. segue a pagina 33  forza dell’una o dell’altra ottica, si nota quasi immedia-

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TEST Sony Xperia 1 III segue Da pagina 32 

In alto a sinistra c’è il menu “Altro” che introduce alla mo- dalità video “Rallentatore” (solo a 720p), il “Selfie ritratto” per gli autoscatti con bokeh, il “Panorama” per le omoni- me fotografie e l”Effetto creativo” per scorrere una serie di 19 filtri che daranno un carattere particolare ai nostri scatti. Toccando la scritta BASIC, si può scegliere tra le altre modalità di scatto che comprendono AUTO, P, S, M, e MR per richiamare un’impostazione manuale settata in in una giornata di pieno sole per provare ad avere l’effet- precedenza. Per chi mastica un po’ di fotografia, si tratta to di un soggetto in movimento, avrà come risultato una di nomenclature facili da comprendere, ma che hanno scena completamente sovraesposta perché la velocità caratteristiche proprie perché i sensori e le ottiche che di 1/50 non potrà essere bilanciata da un diaframma più devono gestire sono quelli di uno smartphone e non di chiuso che, per esempio, per la camera principale da 24 una fotocamera. Per qualsiasi modalità al di fuori della mm sarà sempre a F1.7. Stessa cosa per la modalità M: si BASIC, il telefono si predispone allo scatto in orizzontale può intervenire su tutti i parametri tranne che sull’aper- e quindi l’interfaccia grafica seguirà questa decisione tura del diaframma. progettuale. Per scattare si dovrà usare il tasto fisico apposito, che a quel punto si troverà in alto a destra sul Che foto fa Xperia 1 III? bordo del telefono. Ovviamente, sarà possibile scattare Con il titolo generico di questo paragrafo vogliamo evi- anche tenendo lo smartphone in verticale, ma la UI non denziare due elementi che ci hanno colpito subito negli seguirà il nuovo orientamento. scatti di Xperia 1 III: i colori e la luce. Le foto scattate dal In tutte queste modalità di scatto l’interfaccia avrà sulla nuovo top di gamma Sony hanno colori incredibilmente destra un serie di regolazioni affini a quelle delle mac- fedeli alla realtà. Lo strumento per verificarlo sono stati chine fotografiche Sony, anche per aspetto grafico. Si i nostri occhi, ma per tentare di fare capire anche ai let- 16 e 24 mm, ottiche su cui poter contare potrà scegliere il modo di avanzamento (dallo scatto tori la bontà della resa dei colori abbiamo fatto un test: sempre singolo alla raffica da 20 fps, fino allo scatto temporizza- abbiamo scattato lo stesso soggetto con Xperia 1 III e La camera da 16 mm e 24 mm hanno comportamenti to di 10 secondi), e poi il tipo di autofocus (se continuo, con un telefono che ha ottiche curate specificamente da molto simili e riescono a produrre foto molto ben bilan- singolo o manuale), l’area della messa a fuoco (centro o Zeiss: Vivo X60 Pro (che ha un modulo principale con ciate per colori, dettaglio e gamma. Il dettaglio non è grandangolo), la compensazione dell’esposizione, il va- focale da 25 mm, e molto vicina ai 24 mm del Sony). così incisivo come in altri telefoni che lo spingono a for- lore ISO, il modo di misurazione dell’esposizione, il flash, Il risultato, sebbene tocca comunque fidarsi della nostra za. È però molto preciso e “naturale”, verrebbe da dire. il blocco dell’esposizione, il bilanciamento del bianco, percezione, è che soprattutto il rosso dello scivolo è più Il 16 mm, però, perde un po’ di dettaglio ai bordi della l’autofocus sugli occhi/volto, il formato del file (JPEG, naturale nella foto scattata da Xperia 1 III, perché in real- scena, che risultano più morbidi: un comportamento RAW o RAW+JPEG), le proporzioni della foto (4:3 – 12 tà è un rosso che tende all’arancione. Ma anche i verdi non completamente nuovo per questo tipo di focali usa- MP, 16:9 – 9 MP, 1:1 – 9 MP, 3:2 – 10 MP), e infine la scelta sono più vicini alla realtà, per non parlare della luce com- te sugli smartphone. tra gamma dinamica automatica o HDR automatico. plessiva. Era una giornata uggiosa, la luce che si vede Il 24 mm è la “camera principale”, la 1x in modalità BA- Se si sceglie la modalità P (Program), oltre a tutti gli altri nella foto di Xperia era quella che si percepiva stando SIC, e dà al fotografo tantissima sicurezza. parametri, si potrà decidere con più facilità tramite menu lì, nel parco. Una cosa che si nota subito di quando si Sebbene durante le nostre sortite fotografiche abbiamo di scelta apposito la compensazione manuale dell’espo- scatta con Xperia 1 III è che, a prima vista, l’anteprima quasi sempre trovato brutto tempo, quando non bruttis- sizione. In modalità S (Shutter), si potrà scegliere la velo- ripresa dallo schermo di quella che poi sarà la foto la- simo, il 24 mm di Xperia 1 III ci ha restituito esattamente il cità di scatto dell’otturatore. Tuttavia, trattandosi di uno scia interdetti perché l’immagine può apparire sfocata e smartphone, che quindi avrà sempre un diaframma fisso priva di dettagli. È come se si vedesse la scena prima di a seconda dell’ottica scelta, impostare la velocità di 1/50 qualsiasi tipo di processo di acquisizione e conversione. segue a pagina 34 

16 MM I NOSTRI SCATTI DI PROVA clicca per l’originale

VIVO X60 PRO SONY XPERIA 1 III

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70 MM TEST I NOSTRI SCATTI DI PROVA Sony Xperia 1 III clicca per l’originale segue Da pagina 33  70 MM ricordo di quei momenti quando abbiamo rivisto le foto. Per fortuna ci sono state anche giornate di sole per po- ter mettere alla prova le abilità fotografiche del Sony, e soprattutto per testare il suo HDR. 70 mm e 105 mm, la Variable Telephoto Lens di Sony 105 MM La fotocamera periscopica di Sony può gestire otti- camente la focale da 70 mm e quella da 105 mm, più le interpolazioni digitali tra le due e quelle oltre i 105 mm, che possono arrivare fino circa 300 mm, anche con anche l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Abbiamo voluto mettere alla prova il 70 mm in Apriamo con una foto da 70 mm (che purtroppo ab- condizioni di pochissima luce. Nella chiesa che biamo dovuto ruotare leggermente a causa dell’o- già ci ha ospitato per gli scatti del 16 mm e 24 rizzonte non allineato), per evidenziare l’ottimo com- mm, abbiamo usato il 70 mm per immortalare gli portamento della lente in una situazione con soggetti affreschi. All’inizio siamo rimasti un po’ delusi, ma illuminati e sfondi in ombra e penombra. poi abbiamo capito che la mancanza di dettaglio e Per passare a parlare del 105 mm, l’altra focale Con un’illuminazione più canonica, i risultati non cam- la moribidezza dell’immagine derivava dalle pen- ottica ospitata dal modulo periscopico abbiamo biano. Il 70 mm è una buonissima lente che può rega- nellate degli affreschi. Se si guardano le colonne e voluto fare uno scatto di confronto con lo stesso lare grandi soddisfazioni. le cornici, i dettagli ci sono, ma sempre nello stile soggetto ripreso a 70 mm e a 105 mm. I risultati Sony, cioè in modo non artificiale. ci sembrano ottimi.

segue a pagina 35 

I NOSTRI SCATTI DI PROVA clicca per l’originale 70 MM

16 MM 16 MM

70 MM

Abbiamo provato a stressare il 16 mm in una chiesa molto buia e lui ci ha premiato con delle foto da applausi; considerando anche che in entrambe c’erano zone cariche di luce provenienti dalle vetrate.

In questa foto, scattata con un rapporto di 16:9 invece di 4:3, la corona luminosa rap- presentata dalla nuvo- la dietro il campanile della chiesa ha scelto di sfidare Xperia 1 III, e ci sembra che il Con un’illuminazione più canonica, i risultati telefono di Sony ne sia non cambiano. Il 70 mm è una buonissima lente uscito vincitore. Era che può regalare grandi soddisfazioni. Abbiamo una foto difficilissima incluso anche uno scatto con un cielo nuvoloso da portare a casa. che avrebbe potuto mettere in difficoltà obiettivo e sensore, ma i dettagli sono stati conservati.

segue a pagina 33 

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TEST 105 MM 300 MM DIGITALI SENZA IA Sony Xperia 1 III segue Da pagina 34 

Effetto bokeh fino a 105 mm Il 105 mm può aprirci le porte di un altro argomento di discussione e recensione: Xperia 1 III finalmente offre l’effetto bokeh su tutte le focali ottiche tranne il 16 mm. In questo scatto abbiamo provato il bokeh computazionale con il 105 mm, ma trattandosi di una focale già lunga di per sé e un’opzione che può esse- 300 MM DIGITALI CON IA re anche messa da parte. Lo abbiamo quindi provato Dato che il 105 mm può essere usato anche con il 70 mm e, a scendere, con la camera principa- per raccogliere i particolari di un monumento, le da 24 mm. Trattandosi di un bokeh digitale, conta anche al chiuso, lo abbiamo testato nella stessa molto quanto “effetto viene caricato” tramite l’appo- situazione di stress della chiesa. Anche in questo sita barra di regolazione. Con il 24 mm lo abbiamo caso, le pennellate dell’affresco sono morbide, ma accentuato anche per vedere la capacità di scontorno colonne e cornici matengono l’incisività, sebbene dei capelli. Sul 70 mm siamo stati più cauti e la foto ha leggermente inferiore a quella del 70 mm. infatti un risultato migliore. In caso di focali già lunghe come la 70 mm, il nostro consiglio è di lasciar fare allo sfocato derivato dalla lunghezza focale che, va da sé, avrà un risultato molto più naturale. Xperia 1 III ha anche il tracciamento dei soggetti, che vengono Il 105 mm può spingersi con gradualità anche matenuti a fuoco anche se si muovono sulla scena e fino ai 300 mm “digitali”. Lo può fare con scompaiono momentaneamente dietro un ostacolo, o senza l’aiuto dell’IA. Gli scatti sostenuti per esempio. Il comportamento di questa funzione ha dall’intelligenza artificiale hanno più dettagli sui avuto risultati altalenanti con sganci saltuari. L’autofo- bordi dell’immagine, ma si tratta pur sempre di cus del viso e degli occhi invece è eccezionale. Che un’interpolazione in entrambi i casi, e questa si abbiano gli occhiali o si sia in casa in penombra, per Selfie dalla focale da 300 mm digitale ha più che altro una Xperia 1 III non c’è alcun problema, riesce a trovare fotocamera funzione di “emergenza”, per portare a casa il visi e occhi ovunque ci siano. Ci ha davvero stupiti. frontale da soggetto altrimenti irraggiungibile. peria 1 III non ha una modalità “Scatto notturno” in 8 MP con quanto tale, ma si adatta alla scena esaminando cosa stabiliz- ha di fronte come per tutti gli scatti. Non è possibile zazione 70 MM disattivare questa “attitudine IA”, è sempre attiva ma, ottica. come si è visto anche negli scatti precedenti, non ha comportamenti innaturali come in altri telefoni, per esempio: non aumenta la saturazione dei colori. Il Il 70 mm e il 105 telefono si accorge che è notte osservando la lumi- mm non sembrano nosità ambientale e, non inserendo a forza la luce nei soffrire troppo la posti in cui ce n’è poca, al calar della sera gli scat- notte. Portano il ti ancora una volta replicano quello che il fotografo risultato a casa a vede (se non si interviene manualmente sui parametri patto che ci sia una di scatto con l’apposita modalità “M”). buona illumina- zione. Video in 4K, 2.39:1 H.265 e HLG con Cinema Pro Si sono due modi per registrare video con Xperia 1 III, video video dall’app della fotocamera o da quella chiamata Cinema Pro che, come si intuisce dal nome, è dedicata a un uso più professionale. Xperia 1 III riesce a registrare a una risoluzione di 4K 30p con tutte le focali. Il Full HD può arrivare a 60p. Dettaglio non da poco: per nessuna del- le risoluzioni viene effettuato un crop dell’immagine. lab lab Cinema Pro può registrare video in 2K e in 4K, con il 4K che può anche spingersi fino a 120 fps per i “filmati al rallentatore”, ma che può anche restare nei territori più Xperia 1III Xperia 1III conosciuti dei frame rate da 24, 25, 30 e 60 fps. Il for- Test Parco - Sony Xperia 1 III 4K (29,97 FPS) Test Cinema Pro 4K 2 391 120 fps HLG mato di acquisizione è sempre e solo 2.39:1, così come Il formato di acquisizione è sempre e solo 2.39:1, Un video in 4K, sempre girato con Cinema Pro si registra sempre in H.265 e l’HLG non è disattivabile. così come si registra sempre in H.265 e l’HLG in HDR, ma a 120 fps, cioè al rallentatore. non è disattivabile. segue a pagina 36 

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TEST Sony Xperia 1 III segue Da pagina 35 

In considerazione di questi elementi, la post produzio- ne dei filmati può essere fatta correttamente solo da chi ha la capacità di poter gestire il flusso di lavoro in H.265 con HLG. Per esempio, DaVinci Resolve, nella versione gratuita, può importare video in H.265, ma l’output sarà in H.264. Noi, anche per mettere alla pro- va la “mobilità” dello smartphone, abbiamo fatto tutto DDAY HEAVY - 9 ORE E 53 MINUTI dal telefono. È possibile scegliere anche delle “pelli- cole” per dare un tono particolare al girato: c’è anche Nel test del videogame vediamo il VeniceCS che simula la telecamera professionale come anche Sony abbia inserito alcu- omonima di Sony. Girati i filmati, usando anche focali ni sistemi che cercano di ottimizzare diverse, li abbiamo tagliati e poi montati, tutto attraver- i consumi dosando la potenza dello so Cinema Pro. Naturalmente, è un montaggio sempli- Snapdragon. In qualche caso parte ce, senza testo ed effetti, perché l’app non lo consente. a 35/37 fps e poi, quando si rende Nella nostra prova abbiamo colpevolmente disattivato conto che il gioco chiede di spingere, per errore la stabilizzazione, che altrimenti svolge il va a 60 fps. Essendo di fabbrica proprio lavoro egregiamente. impostato a 60 Hz non arriva mai ai 120 fps della versione rinnovata del Autonomia molto buona nostro giochino “gpu stress”. I risultati del test di laboratorio La temperatura va rapportata a Con uno schermo 4K OLED a 120 Hz e una batteria da quelle che sono le temperature di soli 4500 mAh non ci aspettavamo un risultato eccezio- oggi esterne, comunque molto alte. nale in termini di autonomia, e invece ci dobbiamo ricre- Il fatto che passi di poco i 40° non dere: nella configurazione di default fa segnare le 10 preoccupa affatto. Il sensore è sulla ore sul test più pesante, che salgono a 13 in quello ad batteria, e dobbiamo dire che Sony uso medio. Un risultato simile, nonostante all’interno ha gestito bene il raffreddamento ci sia un processore Snapdragon 888, è legato so- dell’accumulatore al litio, molto prattutto alla configurazione abbastanza conservativa importante, separandolo da quello di Sony: è vero che lo schermo è un OLED 4K, ma è del SoC che invece in qualche caso anche vero che la risoluzione di rendering è ben più scalda parecchio. bassa e gli stessi 120 Hz sono disabilitati di default, un utente li deve attivare a mano. Una pratica, questa, La curva di assorbimento istanta- che sempre più produttori stanno adottando: se un neo ci mostra come il telefono non utente non è un super appassionato e non è consape- abbia mai picchi enormi, ma sia vole della presenza di questa funzione probabilmen- comunque abbastanza conservativo te lo smartphone resterà sempre a 60 Hz, perché la nel consumo. Questo perché Sony funzione ad alto refresh viene annegata nella funzioni ha limitato la luminosità di picco avanzate del display. dell’OLED che è ben più bassa di quella di molti competitor che oggi DDay Heavy - 9 ore e 53 minuti puntano anche ai 1300 nits. Inoltre In modalità Heavy il Sony non si comporta affatto in modalità stand-by il battery drain male. Non è il migliore, ma crediamo che se avesse è praticamente nullo. avuto uno schermo QHD al posto di 4K avrebbe gua- dagnato almeno un’altra ora. Sony ha fatto un ottimo DDAY MEDIUM - 13 ORE E 12 MINUTI lavoro di ottimizzazione, anche in relazione alle tem- perature di esercizio. DDay Medium - 13 ore e 12 minuti In modalità Medium esce ovviamente tutto più sem- plice. Sony passa tranquillamente le 13 ore, il che vuol dire che porta senza problemi a fine giornata con una buona riserva di energia.Resta sempre l’ot- timo comportamento in stand-by, con assorbimento praticamente nullo quando il telefono è spento. Le temperature, visto il test meno provante, scendono di In modalità Medium, arriva senza problemi a fine Le temperature scendono di qualche grado e se qualche grado, e se avessimo fatto il test in inverno giornata con una buona riserva di energia. avessimo fatto il test in inverno probabilmente probabilmente sarebbero state ancora più basse. sarebbero state ancora più basse.

 torna al sommario 36 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE TEST Il nuovo TV top di gamma Panasonic si dimostra l’OLED più luminoso sul mercato, con una qualità di immagine che ha pochi pari TV Panasonic OLED JZ2000, la recensione Immagini spettacolari, ma sguardo al passato La piattaforma software sente il peso del tempo che passa e il design è uguale da anni. Per Panasonic è ora di evolvere

di Paolo CENTOFANTI nche quest’anno Panasonic ha rinnovato la sua gamma di TV OLED con diverse serie che Apassano dalla sigla HZ dello scorso anno alla JZ. Il top di gamma è sempre rappresentato dal nume- ro 2000 ed è sempre contraddistinto da un pannello OLED custom: Panasonic è stata infatti la prima azienda a mettere le mani sul pannello di LG Display per spin- gerne al limite le prestazioni. Quest’anno c’è una novi- video tà, perché sono due le serie nel catalogo Panasonic a sfoggiare il pannello custom, JZ1500 e JZ2000. Il top di gamma, oggetto di questa prova, ha un qualcosa in più rispetto allo scorso anno e alla serie inferiore, un nuovo dissipatore che permette di spingere ancora un po’ più in là il pannello OLED, che però non è quello di nuova generazione sviluppato da LG Display e adottato quest’anno da Sony ed LG Electronics. Panasonic ha infatti deciso di continuare con il collaudato display che Panasonic TX-55JZ2000E ben conosce e che ormai ha ben imparato a padroneg- IMMAGINI DA PRIMO DELLA CLASSE, MA A QUESTO PREZZO 2999,00 € giare. Per il resto le novità sono in realtà ben poche: ANCHE IL RESTO DEVE ESSERE AL TOP lab il sistema audio Technics diventa ancora più completo per meglio supportare le colonne sonore Dolby Atmos, La qualità di immagine che il nuovo JZ2000 sa esprimere - come già lo era per la gamma OLED dello scorso anno - è ai vertici della categoria, cambia la forma della staffa, c’è una nuova funzione de- al pari del Sony A90J e forse anche un pelo sopra. Più che discreto anche il sistema audio integrato che sa restituire bassi corposi come ben pochi altri TV sul mercato. Ma sotto gli altri punti di vista, il divario che si sta creando tra i prodotti Panasonic e la concorrenza si allarga sem- finita MyScenery e fa il suo ingresso l’ormai immanca- pre più. La piattaforma software dell’azienda nipponica, quella che gestisce i menù di sistema e le funzionalità di base per intenderci, salvo bile Intelligenza Artificiale. Ma è anche un TV che sotto piccoli ritocchi rimane da anni sempre la stessa, così come il design del prodotto, mentre il resto del mondo evolve. Anche la sezione smart TV certi aspetti è l’antitesi dell’evoluzione, che ripresenta lo mostra da tempo segni di immobilità e pur avendo diversi pregi - tra cui immediatezza d’uso e la velocità - non ha la ricchezza e la versatilità stesso design di due anni fa e una piattaforma software di altri ecosistemi. Se il prezzo fosse pari o inferiore a quello della concorrenza si potrebbe anche chiudere un occhio, ma con un listino di 400 euro superiore al più diretto concorrente, che offre prestazioni comparabili ma con un prodotto decisamente più completo, queste mancanze che comincia a sentire il peso del tempo che passa. cominciano a pesare. Per chi la qualità di immagine viene prima di tutto, a qualsiasi costo.

Fuori nulla cambia o quasi Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo Esteticamente il TV JZ2000 è essenzialmente iden- 8.7 10 7 8 9 7 tico ai modelli che si sono succeduti negli ultimi anni. 9 Un design classico e inconfutabilmente... Panasonic. Il COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE pannello ha una cornice nera spessa pochi millimetri Qualità di immagine superlativa Passano gli anni ma il software non evolve e si vede intorno alla parte attiva e sotto il bordo inferiore trova Calibrazione di fabbrica precisa Prezzo elevato Sezione audio da non sottovalutare posto la soundbar che corre lungo tutta la larghezza del televisore e che il piedistallo tiene a circa 3 cm massimo dal filo del piano d’appoggio. Linee squadrate, molto mo, simile a quella del TV HZ1500 che abbiamo testato tano finalmente specifiche HDMI 2.1 come VRR, ALLM classiche, senza orpelli. Il piedistallo è costituito da una lo scorso anno. Il posteriore è più massiccio rispetto ad e segnali 4K fino a 120 Hz, seppure con un asterisco di piantana circolare e che permette di ruotare lo scher- altri televisori OLED per la presenza del sistema audio cui tenere conto: inizialmente il TV visualizzerà video 4K integrato che è composto oltre che dai tre speaker a 120 Hz o VRR fino a 120 fps con risoluzione verticale frontali e dai due “top” speaker che già trovavamo sul dimezzata, fino all’uscita più avanti nel corso dell’anno modello dello scorso anno, anche da due altoparlanti di un apposito aggiornamento firmware che sbloccherà posteriori laterali, che contribuiscono a restituire l’audio la piena risoluzione. tridimensionale Dolby Atmos o virtualizzato da quello Il motivo di ciò non è chiaro, ma Panasonic dice che la che Panasonic definisce 360° Soundscape PRO. A ciò questione non dipende solo dall’azienda, il che lascia si aggiunge un potente subwoofer sempre sul retro. presupporre che ci possa essere un problema da risol- Come risultato lo spessore del TV raggiunge i 7 cm su vere o con il fornitore del controller HDMI o di compati- buona parte della superficie. bilità con alcune sorgenti (forse le console?). A livello di connessioni non abbiamo particolari novità in Unica vera novità sotto il profilo del design riguarda il numero degli ingressi disponibili, con 4 porte HDMI e 3 telecomando, che almeno lui finalmente si rinnova. Il USB (di cui una 3.0 e due 2.0), a cui si aggiungono usci- telecomando in dotazione con il JZ2000 è di dimensio- ta audio digitale ottica, uscita per le cuffie, terminali di ni generose e anche contraddistinto da un bel peso. Il antenna, doppio slot Common Interface e porta di rete. segue a pagina 38  Sul fronte delle porte HDMI i primi due ingressi suppor-

 torna al sommario 37 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

TEST TV Panasonic OLED JZ2000 segue Da pagina 37 

pannello superiore è metallico e i tasti ben distanziati ma purtroppo non retroilluminati. Come ormai di moda, La schermata principale di MyHomeScreen 6 è L’interfaccia non si è evoluta granché negli ulti- troviamo ben quattro tasti per le principali app video, più semplice e funzionale e soprattutto non nasconde mi anni, ma anche il supporto degli sviluppatori un quinto tasto personalizzabile. Anche il tasto dedicato il contenuto in riproduzione. stenta a decollare. per il Filmmaker Mode può essere personalizzato e as- segnato ad un’altra modalità di immagine. Piattaforma Smart TV e Menù: serve un cambio di passo Chi sperava in novità su questo fronte rimarrà deluso. Con una certa ostinazione, anche la line up 2021 di TV Panasonic sfoggia la piattaforma di smart TV basata su ciò che rimane di FirefoxOS e soprattutto il sistema di menù che bene o male accompagna i TV Pansonic da dieci anni a questa parte. Quanto meno si è rinnovato il telecomando. Diciamolo subito: a livello di funzionalità e regolazioni non manca davvero quasi nulla. Se togliamo I menù sono molto completi e il design e layout L’app a scelta può sostituire la guida TV l’assenza soprattutto dell’app Disney+ (su cui però Pa- non sono cambiati rispetto ai modelli degli scorsi di “sistema” per DVB-T o DVB-S, ma non per nasonic dice di essere al lavoro) e la nuova Mediaset In- anni. Compare però questa nuova barra di accesso tutti e due. Il servizio include alcuni canali in finity+, o la compatibilità con AirPlay 2 di Apple, c’è qua- rapido, personalizzabile e che consente di confi- streaming gratuiti internazionali. si tutto quello che serve davvero. C’è la funzione PVR, gurare al volo le impostazioni di uso più comune. DLNA, possibilità di condividere sulla rete locale il flusso in uscita dai tuner DVB, e c’è pure la compatibilità con passo con le quote di mercato; l’ecosistema di Panaso- mini di luminosità massima, tarata su circa 90 cd/mq, un gli assistenti vocali di Google e Amazon. È l’esperienza nic non ha gli stessi numeri di Android TV, ma nemmeno valore che mortifica un po’ troppo le potenzialità del TV. d’uso nel suo complesso che è ormai incredibilmente di Tizen o WebOS e lo “store” delle applicazioni è un Professionale 1 e 2 corrispondono rispettivamente a mo- fuori moda. I menù di sistema sono molto classici, grafi- po’ stantio. Per quanto riguarda gli altri aspetti, come la dalità giorno, con un gamma di 2.2, e notte/scura che camente grigi e molto “densi” e cominciano ad apparire gestione dei canali TV, ritroviamo gli stessi menù essen- invece utilizza la curva BT.1886. Entrambe sono estre- un po’ troppo vecchi rispetto alla concorrenza. ziali che ben conosciamo, che su un prodotto di questa mamente precise sotto tutti i punti di vista, come testi- Panasonic è consapevole di questo, e la giustificazione fascia stonano davvero. Panasonic ha integrato l’app moniato dai nostri grafici, con un valore medio di DeltaE ufficiale di questa scelta è che tutto il know how accu- Xumo per rimpiazzare l’essenziale guida TV classica talmente basso che a nostro avviso non giustifica alcun mulato negli anni sugli algoritmi di video processing, della sua vecchia piattaforma, ma l’utente deve innan- tentativo di cercare di fare di meglio. nonché alcune funzionalità specifiche, sono costruiti su zitutto scegliere in fase di installazione se associarla a Passando alla modalità HDR il TV risulta invece meno delle librerie profondamente integrate nella piattaforma digitale terrestre o satellite, visto che non funziona con preciso, con un risultato sicuramente buono, ma non che gestisce anche i menù di sistema. Inoltre, sempre entrambe. Ma l’app non ci è parsa né particolarmente ai livelli di accuratezza dei preset SDR. Panasonic offre secondo Panasonic, alcune di queste funzionalità non bella né molto stabile a dire il vero, tanto quasi da prefe- banchi di memoria separati per SDR e HDR ed è possibi- sarebbero facilmente traducibili su un nuovo sistema rire piuttosto il buon vecchio menù. le accedere a diverse regolazioni anche in quest’ultima come Android TV. Si potrebbe obiettare che gli inge- modalità. Di default, abbiamo notato che il tone mapping gneri di Sony non sembrano aver avuto tutti questi pro- Il JZ2000 è un TV che non necessita eseguito dal processore si tenga leggermente al di sotto blemi a fare altrettanto, ma non ci resta che prendere di calibrazione: è già perfetto così della curva PQ per buona parte del range coperto dal atto della posizione di Panasonic. Nella sua semplicità Dove siamo sicuri di non trovare brutte sorprese con il TV, il che porta a riprodurre toni meno luminosi rispetto l’interfaccia MyHomeScreen ha i suoi aspetti positivi: nuovo top di gamma Panasonic è invece sul versante al riferimento. Le impostazioni da questo punto di vista la piattaforma è estremamente leggera, la schermata della qualità video e già i primi rilievi strumentali ci danno sono un po’ ambigue, perché in modalità HDR perman- principale rimane in sovraimpressione senza interrom- buone indicazioni. Il nuovo JZ2000 è uno di quei TV che gono i controlli del gamma con gli stessi riferimenti e pere la fruizione dei contenuti, le app si aprono istanta- non richiede di alcun ritocco rispetto alle impostazioni di livelli della modalità SDR. Di fatto, è bastato portare l’im- neamente, la grafica è molto essenziale ma funzionale. fabbrica, nonostante tra l’altro i menù offrano una note- postazione del gamma da 2.2 a 2.1 per ottenere una mi- La novità principale introdotta quest’anno è la nuova vole profondità in termini di regolazioni possibili. Per i più gliore aderenza alla curva PQ da parte dell’algoritmo di funzionalità MyScenery, che per certi versi ricorda una pigri e meno pignoli Panasonic ha integrato quest’anno Tone Mapping, ottenendo i buoni risultati che mostriamo versione evoluta della schermata di idle di Android TV. un algoritmo di IA che sceglie le impostazioni migliori nell’immagine 2. Anche i modelli di quest’anno sono ca- Si tratta di una modalità che visualizza immagini salva- di immagine in funzione del contenuto visualizzato, una librabili automaticamente con Calman e apposito colo- schermo o animazioni in combinazione ad un sottofon- funzione che oggi tutti devono avere più per ragioni di rimetro, con connessione al TV attraverso la semplice do musicale rilassante e con la visualizzazione di data e marketing che per soddisfare il target di un televisore connessione alla rete locale. Abbiamo ottenuto risultati ora. In alternativa, oltre ai contenuti pre-caricati è pos- come questo. Anche perché con il JZ2000, una volta ac- poco consistenti con questa procedura e addirittura, la sibile utilizzare immagini o filmati personali da unità di ceso e completata la configurazione iniziale, infatti, ba- calibrazione automatica ha peggiorato i già buoni para- memoria connesse alle porte USB. Il limite maggiore sta come modalità di immagine selezionare il Filmmaker metri di default, segno che qualcosa a livello software (o per la piattaforma è lo stesso che contraddistingue altri Mode o il preset Professionale 1 o 2 per godere di una lato Calman o lato TV) non è ancora pronto. tentativi analoghi di portare avanti soluzioni proprietarie, perfetta calibrazione di fabbrica. Il Filmmaker Mode è segue a pagina 39  cioè il supporto da parte degli sviluppatori, che va di pari molto buono ma forse un po’ troppo conservativo in ter-

 torna al sommario 38 n.249 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE

TEST TV Panasonic OLED JZ2000 1 2 segue Da pagina 38 

Con il Luminance Booster si superano i 1500 nits Nelle normali misure della scala di grigio, il TV Panasonic ha esibito senza problemi una luminosità di picco intor- no alle 830 cd/mq con finestra del 10% e preset Profes- sionale 1 o 2 allineati al punto di bianco D65. Con una finestradel 2% e dando tempo al pannello di “scaldarsi” (mantenendo visualizzato cioè il pattern per diversi se- condi) il TV arriva agilmente fino a 950 cd/mq prima che intervenga il limitatore. Panasonic ha implementato sulla Misure “out of the box” con preset Professionale 1. La scala di grigio aderisce alla curva PQ fino a serie JZ2000 quello che ha battezzato Luminance Bo- circa il 55% di stimolo a patto di impostare il oster, un ulteriore miglioramento nella dissipazione del parametro gamma su 2.1, dopo di che si tiene calore del pannello che consente di spingere per alcuni leggermente al di sotto. Il Tone Mapping mantiene istanti oltre i 1000 nits la luminosità massima esprimibile. i dettagli sulle alte luci fino a livello di segnale di Panasonic ha riprogettato il dissipatore, con una nuova 1000 nit. lamina più leggera che non fa utilizzo di rame e che costituisce la principale differenza con la nuova serie JZ1500 che è più assimilabile all’HZ2000 dello scorso anno. Quello che possiamo dire è che in effetti impo- fin qui quest’anno, ma il quadro di insieme dipinge una stando il TV sul preset di immagine Dinamico, abbiamo resa che soddisfa sotto ogni punto di vista: contrasto, visto il JZ2000 toccare la ragguardevole (per un OLED, dinamica, naturalezza della resa cromatica, tridimensio- ma non solo) cifra di 1530 cd/mq. Ora, va precisato che nalità della scena, precisione delle ombre, pulizia delle in questa modalità le immagini sono praticamente in- immagini, livello di dettaglio. Anche l’uniformità del pan- guardabili, ma si tratta senza dubbio di un record per nello (almeno per l’esemplare giunto in redazione per un TV OLED (con l’A90J di Sony avevamo toccato in la prova) è davvero esemplare. La resa con i contenuti condizioni simili circa 1300 cd/mq). Con contenuti reali e HDR è assolutamente spettacolare e il TV brilla (lette- corretta calibrazione delle immagini, abbiamo registrato ralmente) per dinamica con i contenuti che spingono valori molto più vicini a quelli ottenuti con i segnali test, maggiormente. Nel complesso, il TV ci è parso sullo Il tone mapping segue già appastanza da vale a dire tra le 800 e le 900 cd/mq, ma la visione di un stesso livello dell’A90J di Sony sul fronte della qualità vicino la curva PQ, ma è possibile disabilitarlo film dall’alta gamma dinamica come Mad Max in Ultra video, con forse una maggiore precisione sulle sfuma- impostando un taglio netto al livello di segnale e HD Blu-ray, ci fa pensare che i riflessi accecanti delle ture nelle scene più scure (il Sony presentava un leg- luminosità che si preferisce. In ogni caso il limite cromature riescano a spingersi tranquillamente oltre, in gero effetto di contouring che sul Panasonic è assente). massimo rimane 1000 nit. modo simile a quanto abbiamo visto di recente sul Sony Sul fronte video solo due punti ci sentiamo di portare A90J. Valgono le stesse considerazioni che abbiamo all’attenzione. A differenza di altri produttori, Panasonic fatto per il G1 e in parte per l’A90J: è difficile misurare non ha ancora del tutto risolto la comparsa di qualche l’impatto reale delle potenzialità in termini di massima artefatto di blocking nelle sfumature più scure prossime chiama Panasonic il suo algoritmo di interpolazione) è luminosità esprimibile dal pannello. Lo schermo può tec- al nero in presenza di materiale compresso con i princi- piuttosto “delicato” e solo con i contenuti 24p diventa un nicamente spingere, ma lo fa in condizioni particolari e pali servizi di streaming. Capita di rado e in modo poco po’ più evidente come effetto. Da notare che ingaggian- in modo che non è così scontato cogliere se non in un evidente, ma può succedere. Inoltre abbiamo notato, do già su minimo l’IFC, il flickering introdotto dai valori confronto side by side. Quello che possiamo dire è che sempre parlando di compressione, almeno con le app di più alti di black frame insertion scompare completamen- sotto questo aspetto, il JZ2000 appartiene alla stessa streaming integrate, una certa tendenza a rendere ben te. Molto interessante la resa del sistema audio che ci ha classe del Sony A90J e uno step sopra al G1 di LG. visibili gli artefatti quando presenti (in particolare con stupiti soprattutto per la capacità di risposta sulle basse Netflix e Amazon Prime Video) e soprattutto con i canali frequenze, con un livello di profondità che è difficile -ri Qualità video spettacolare TV sia via digitale terrestre che via satellite. L’upscaling scontrare con i diffusori integrati nei televisori. Anche la Descrivere le performance video del nuovo JZ2000 di è di ottima qualità. Con i canali TV non è in grado di fare spazialità del suono è notevole e seppure non si possa Panasonic è molto semplice: si tratta di un TV pratica- miracoli e anche quelli in alta definizione appaiono un parlare di un vero e proprio sistema surround, è possibi- mente perfetto. Potremmo chiudere i nostri commenti po’ impastati, ma con Blu-ray e contenuti in strreaming le percepire un fronte sonoro molto ampio e profondo. qui, perché tutto quello che segue è veramente cerca- la resa è senza dubbio ottima. Per quanto riguarda ulte- La risposta in frequenza ci è parsa molto ampia, così re il pelo nell’uovo e andare oltre quello che il grande riori dettagli che vale la pena menzionare, la risoluzione come la gamma dinamica è in grado di ben supportare pubblico è in grado forse di apprezzare. Nonostante le in movimento, senza ricorrere a motion interpolation e le colonne sonore più movimentate. L’unico aspetto che misure strumentali possano dipingere un quadro anco- black frame insertion si attesta sulle classiche 300 linee non ci ha convinto appieno è la resa dei dialoghi, che ci ra migliorabile, almeno per quanto riguarda i contenuti circa, che più che raddoppiano ingaggiando uno dei sono parsi sempre un filo inscatolati e poco incisivi, an- in formato HDR, la realtà è che il nuovo top di gamma due sistemi già su impostazione minima. I risultati miglio- che giocando con le varie impostazioni a disposizione. Panasonic offre immagini straordinariamente appaganti ri si ottengono con sia l’interpolazione dei fotogrammi Rimane comunque un buon sistema audio, seppure un con qualsiasi tipo di contenuto. Per certi versi non sap- che l’inserimento di fotogrammi neri su minimo, senza TV di questa classe meriti un impianto audio dedicato. piamo neanche spiegare nel dettaglio in quale aspetto un’eccessiva perdita di luminosità e senza particolari Nell’attesa di decidersi a investire anche su questo fron- in particolare è superiore ad altri TV che abbiamo visto artefatti di movimento. L’Intelligent Frame Creation (così te, l’audio integrato può tamponare dignitosamente.

 torna al sommario 39 EUROPEI DI CALCIO 27 PARTITE IN 4K IL GRANDE SPORT TUTTO IL MEGLIO DELLA TV CON TIVÙSAT SEMPRE OVUNQUE GRATIS

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Per riuscir- un’accelerazione nello ci, tutte le nuove architetture lanciate dal sviluppo di powertrain 2025 in poi saranno soltanto elettriche. da 800V con tecnologia L’accelerazione nel passaggio della fi- losofia costruttiva e di alimentazione di derivata dal mondo Mercedes-Benz sarà progressivo e co- delle corse stante, e metterà in campo investimenti per oltre 40 miliardi dal 2022 al 2030. Dal 2025 solo piattaforme pacità della batteria di oltre 200 Gigawat- di C. STELLARI elettriche tora e prevede di creare otto Gigafabbri- Entro il 2022 Mercedes-Benz avrà a listi- che per la produzione di celle, insieme ai no veicoli elettrici a batteria in tutti i seg- suoi partner in tutto il mondo. Le nuove Tesla rivende menti in cui è presente. Poi, dal 2025, la fabbriche si aggiungeranno alla già pia- Stella a tre punte ha già pianificato l’u- nificata rete di nove impianti dedicati alla Maxwell scita di tre piattaforme esclusivamente realizzazione di sistemi di batterie. elettriche: Mercedes lavorerà con partner come Si- L’azienda britannica GKN Auto- Technologies • MB.EA sarà usata per la fascia del laNano per aumentare la densità di ener- motive, recentemente salita agli segmento medio e large; gia utilizzando il composito silicio-carbo- onori delle cronache per i licen- dopo averle preso • AMG.EA, come il nome fa già inten- nio nell’anodo. In questo modo intende ziamenti nel nostro Paese, ha an- dere, sarà una piattaforma per veicoli aumentare l’autonomia e ridurre i tempi nunciato un’accelerazione nello gli elettrodi a elettrici ad alte prestazioni a marchio di ricarica. sviluppo di sistemi di propulsione AMG; Molta cura sarà data anche alla standar- di nuova generazione. I nuovi secco per • VAN.EA sarà la base elettrica per i dizzazione, tale per cui Mercedes vuole sistemi di propulsione elettrica nuovi van elettrici e veicoli commer- che le batterie siano adatte all’uso in oltre GKN, compatibili con powertrain le celle 4680 ciali leggeri. il 90% di tutte le auto e van di sua pro- a 800V, sono in avanzata fase Dopo averla acquistata nel maggio del Per dare una spinta al suo passaggio duzione. Se si parla di batterie si parla di di messa a punto e saranno ba- 2019 per 235 milioni di dollari, Tesla completo all’elettrico, Mercedes-Benz ricarica. Infatti. Mercedes sta lavorando sati su tecnologia derivata dal ha rivenduto Maxwell Technologies, ha dichiarato che acquisirà la società di alla definizione di nuovi standard nella mondo delle corse: GKN è infatti azienda esperta in ultracondensatori motori elettrici YASA con sede nel Regno ricarica come “Plug & Charge”, che con- impegnata in Formula E a fianco a una società in parte composta da Unito: si tratta di un’azienda con una gran- sentirà ai clienti di collegare, caricare e di Jaguar Racing. I nuovi motori ex dirigenti di Maxwell, la UCAP de competenza nei motori a flusso assia- scollegare senza ulteriori passaggi ne- elettrici di GKN saranno più leg- Power. Quando Tesla ha acquistato le attraverso la quale Mercedes vuole svi- cessari per l’autenticazione e l’elabora- geri, compatti e più efficienti, Maxwell Technologies, ha integrato luppare motori ad alte prestazioni. I motori zione dei pagamenti. Plug & Charge en- questo permetterà di aumentare il business degli ultracondensatori elettrici interni, come l’eATS 2.0, sono una trerà in funzione con il lancio sul mercato l’autonomia e di utilizzare batte- dell’azienda, ma in realtà si è scoperto parte fondamentale della strategia con dell’EQS entro la fine del 2021. rie più piccole e meno costose. che probabilmente era più interessata una chiara attenzione all’efficienza e al Continua la collaborazione con Shell che Liam Butterworth, CEO di GKN alla tecnologia di elettrodi a secco per costo complessivo dell’intero sistema, entro il 2025 porterà i clienti Mercedes Automotive a tal proposito ha le celle che Maxwell aveva appena inclusi inverter e software. In modo mol- ad avere un accesso migliore alla rete Re- dichiarato: “Questi motori com- finito di sviluppare in quel periodo. to netto, Mercedes dice di guardare alla charge di Shell composta da oltre 30.000 patibili con architetture a 800 Tesla ha usato gli elettrodi a secco Cina per riuscire nella sua svolta elettrica. punti di ricarica in Europa, Cina e Nord Volt contribuiranno allo sviluppo ideati da Maxwell Technologies per le Ha affidato al grande mercato cinese dei America, inclusi gli oltre 10.000 caricab- di auto elettriche con maggiori nuove celle 4680, che comporranno la veicoli a nuova energia “un ruolo chiave atterie ad alta potenza in tutto il mondo. prestazioni e minori consumi. Ma nuova batteria strutturale; il numero, ricordiamo, si riferisce alle dimensioni nell’accelerazione della strategia di elet- Mercedes, al termine della sua pianifica- permetteranno anche di abbas- della singola cella di un pacco. La cella trificazione di Mercedes-Benz.” zione elettrica da qui al 2030 e oltre, ha sare i costi, perché motori più 4680 di Tesla è un cilindro con un voluto ricordare il lavoro che sta facendo efficienti permettono di adottare diametro di 46 mm e una lunghezza di Nulla è lasciato al caso: sulla Vision EQXX che avrà la sua prima batterie più piccole e meno care”. 80 mm. Dopo avere usato gli elettrodi sviluppo di batterie e sistemi mondiale nel 2022. Si tratta di un’auto Secondo quanto dichiarato da a secco “acquistati” insieme a Maxwell di ricarica elettrica con un’autonomia reale di oltre GKN, i nuovi sistemi di propul- Technologies, Tesla ha quindi deciso di Mercedes non può gestire un passaggio 1.000 chilometri, puntando a un valore ad sione elettrica sono prossimi ad vendere il marchio e la tecnologia degli così epocale senza avere cura anche del- una sola cifra per kWh per 100 chilometri entrare in produzione e saranno ultracondensatori di Maxwell Technolo- lo sviluppo delle batterie. La società ha (oltre 9,6 km per kWh) a velocità di guida disponibili sulle auto elettriche di gies alla UCAP Power. fatto sapere che avrà bisogno di una ca- autostradali normali. larga produzione tra tre anni.

 torna al sommario 41 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Due le versioni ibride plug-in con potenze di sistema fino a 165 kW Volkswagen, La nuova Opel Astra si rifà il trucco l’elettrico decolla nel 2021. ID.4 Arriverà in due versioni ibride plug-in in testa e ibride Alla mascherina Vizor e alle forme asciutte e muscolose si abbina la nuova filosofiaelettrica da record di Sergio DONATO Il rapporto di a nuova Opel Astra è venuta al Volkswagen sui primi mondo portando con sé, fin da su- sei mesi del 2021 Lbito, due versioni ibride plug-in. La sesta generazione della celebre com- fotografa un successo patta è stata completamente ridisegna- sempre più dirompente ta sulla piattaforma EMP2 di Stellantis e per quel che riguarda sarà per Opel la prima del segmento a incontrare l’alimentazione elettrica. l’elettrico

Due versioni ibride fino a 165 kW e 60 km di autonomia in ne meno spinta, non essendoci ancora elettrico indicazioni precise, potrebbe ispirarsi Tuttavia, Opel è rimasta un po’ abbot- alla Peugeot 308 e quindi avere una tonata sulle due versioni ibride plug-in. potenza di sistema di 180 CV, mante- Se la potenza delle versioni benzina nendo lo stesso motore elettrico. La e diesel è rispettivamente di 81 kW batteria dovrebbe essere per entrambe di Pasquale AGIZZA (110 CV) e 96 kW (130 CV), alle ibride le PHEV Astra la stessa da 12,4 kWh di Più di 170mila veicoli venduti in sei plug-in è stata accostata una potenza Peugeot che garantisce 60 chilometri mesi, con un +165,2% rispetto allo fino a 165 kW (225 CV). Tra queste due di autonomia in elettrico. stesso periodo dello scorso anno versioni ibride, il modello di punta sarà duta: 4,374 metri con un passo però al- e prospettive per il futuro ancora senza dubbio quello da 165 kW di po- Muscoli asciutti lungatosi di 13 mm. È larga 1,86 metri e il migliori. Sono questi gli eccezio- tenza di sistema, che dovrebbe essere Opel ha dato all’Astra linee tutte nuove, bagagliaio è da 422 litri. nali numeri del comparto elettrico raggiunta combinando il motore a ben- sebbene sia più lunga di soli 4 millimetri Lo stile dell’Astra è asciutto e muscoloso di Volkswagen, messi in evidenza zina a uno elettrico da 80 kW. La versio- rispetto alla generazione che l’ha prece- e porta avanti il nuovo volto della casa dal marchio tedesco stesso con il con quell’Opel Vizor che stravolge la consueto rapporto sulle vendite di mascherina frontale già incontrato sulla metà anno. La conferma di Herbert DMOVE Probabilmente in Europa senza modifiche sostanziali Mokka. È disponibile anche una verni- Diess come CEO dell’azienda a ciatura bicolore come optional, cioè la fine 2020, con il lancio della stra- mascherina nera sul frontale combinata tegia Together 2025+ dove l’elet- Rivian conferma ufficialmente con un tetto dello stesso colore. I fari arri- trico è priorità assoluta, aveva già vano direttamente dai segmenti premium resa chiara la visione del futuro Nel 2022, R1T e R1S in Europa e sono gli Intelli-Lux Pixel Light hanno 84 di Volkswagen. E i dati di vendita LED per elemento e quindi illuminano stanno dando ragione. Sono stati di M. ZOCCHI la strada con un totale di 168 LED. Opel infatti consegnati 170.939 modelli ivian, finanziata anche da Amazon, dovrebbe essere vicinissima alle prime dice che il fascio luminoso si adegua in BEV in tutto il mondo nei primi sei consegne in terra statunitense. In effetti l’ultima tempistica offerta ai clienti in pochi millisecondi non accecando gli altri mesi dell’anno, con un +165,2% ri- Rattesa parlava di luglio 2021, e ancora non ci sono novità in merito. automobilisti. Le vetture in avvicinamen- spetto ai primi sei mesi del 2020. Nel frattempo però Rivian ha confermato, rispondendo via mail a clienti interessati, to o che precedono sono “tagliate fuori” Particolarmente alti i dati riguar- il futuro approdo in Europa. In realtà già nel gennaio 2020 Rivian ci aveva confer- da un cono d’ombra lasciando l’illumina- danti il Q2 del 2021, chiuso con ben mato la volontà di arrivare nel Vecchio Continente, anche in Italia, durante una zione al massimo tutto intorno. Portata e 110.991 unità consegnate (+259,7% chiacchierata informale a Las Vegas. Ora la tempistica appare più chiara e dovreb- direzione della luce variano in base alla rispetto al Q2 2020). Ottimi anche i be svolgersi secondo queste tappe. situazione di guida e all’ambiente circo- dati dell’ibrido plug-in, con 171.300 Se effettivamente le consegne americane non verranno ulteriormente postici- stante. Gli interni dicono addio agli stru- unità consegnate nei primi sei pate, a luglio i clienti in USA verranno accontentati, e saranno seguiti da quelli menti analogici. mesi del 2021 e un +204,2% rispet- canadesi in novembre. Gli ordini europei dovrebbero invece essere aperti in un Anche nella nuova Astra si aprono le to ai primi sei mesi del 2020. La momento non meglio precisato dell’inizio del 2022, con consegne che seguiran- porte agli schermi panoramici completa- ID.4 sta macinando ottimi numeri: il no successivamente. Nessuna menzio- mente digitali: due da 10”. Tra i sistemi di SUV tedesco è infatti il modello più ne, per ora, per la vociferata fabbrica assistenza alla guida ci sono telecamere venduto della casa in questo 2021, in Europa, il che lascerebbe pensare e sensori integrati con connettività e-ho- con 37,292 vetture consegnate nei che almeno in una prima fase i mezzi rizon nel sistema Intelli-Drive. Ancora primi sei mesi dell’anno. Secondo arriverebbero direttamente dagli Sta- nEssuna indicazione sui prezzi, ma Opel posto per la ID.3, con 31,177 vettu- ti Uniti, come fatto da Tesla per tanti fa sapere che gli ordini saranno aperti il re consegnate, seguono poi Audi anni, prima di decidere di aprire una prossimo autunno e le consegne delle e-tron, Porsche Taycan e Volkswa- fabbrica locale a Berlino. vetture cominceranno a inizio 2022. gen e-up.

 torna al sommario 42 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA L’UE cala l’asso: si va verso lo stop alla vendita di auto con motore a combustione Rotativo Wankel, UE: stop auto a benzina e diesel nel 2035 Mazda ci ripensa: non sarà Più tasse su combustibili, meno su energia il range extender Nel pacchetto clima dell’UE, sono previsti inoltre più incentivi per l’acquisto di auto elettriche della MX-30 di Massimiliano ZOCCHI Sembra che la casa a Commissione Europea ha presen- giapponese abbia tato il pacchetto clima, per ridurre accantonato l’idea Ldel 55% le emissioni di CO2 entro il 2030, e azzerarle completamente en- di utilizzare il motore tro il 2050. Non si tratta di un attacco Wankel come piccolo alla mobilità privata, ma certamente è un REX nella MX-30 settore su cui Bruxelles vuole intervenire duramente. elettrica. Tuttavia il Dal 2023 verrebbe applicato un nuovo progetto resta aperto sistema di tassazione, che non considera per applicazioni future più solo i volumi, ma anche il contenuto energetico dei combustibili, e di conse- Megawatt/ora a 58 centesimi. incentivi all’acquisto di auto elettriche, guenza le possibili emissioni di CO2. E Ma non è tutto, perché per la prima volta efficientamento energetico degli edifici di M. ZOCCHI la Commissione rivela che tramite una viene ufficializzata la data in cui nei -Pa ed altri interventi. La Presidente della simulazione delle nuove norme ci sareb- esi dell’Unione verrebbe vietata la ven- Commissione, Ursula Von Der Leyen ha be un innalzamento della tassazione mi- dita di auto con motore a combustione: dichiarato: “è il nostro compito genera- nima sulla benzina, passando da 0,359 a 2035. E come fare dunque per accelera- zionale, che ci deve unire e incoraggiare. 0,385 centesimi al litro, e stessa sorte per re il ricambio del parco circolante? Con Non si tratta solo di assicurare il benes- il gasolio, da 0,330 a 0,419 centesimi al le stesse nuove tasse di cui sopra, che sere della nostra generazione, ma anche litro. Allo stesso tempo però ci sarà uno confluirebbero in un fondo sociale, che si quella dei nostri figli e nipoti. Non ’èc un Sembrava ormai fatta per il ritor- sconto notevole per l’energia elettrica, le stima in 70 miliardi in 7 an ni (dal 2023) compito più grande e più nobile di que- no del motore rotativo Wankel, cui imposte passerebbero da un euro a che a sua volta servirebbe per finanziare sto e l’Europa è pronta a guidare”. lo stesso che nei decenni scorsi aveva decretato il grande succes- so della Mazda RX-7 e successiva- mente anche il premio di motore RETE DI RICARICA Il piano conta di completare i lavori entro il 2025 in 700 località italiane dell’anno per la Mazda RX-8. E proprio Mazda doveva riportarlo Enel X e Volkswagen insieme in una joint venture in vita, utilizzandolo come range extender per la sua prima vettu- ra elettrica, la MX-30. La vettura 3.000 colonnine ultra-fast in Italia entro il 2025 infatti monta una batteria da soli 35,5 kWh, e l’idea era di renderla Le 3.000 colonnine HPC potranno essere usate da qualsiasi veicolo elettrico più appetibile per chi desiderasse di S. DONATO autonomia più alte. Tuttavia una ruppo Volkswagen e Enel X fonte vicina all’azienda ha fatto formeranno una joint venture sapere che sembrerebbe che il G(50/50) per portare sul territorio progetto sia stato accantonato, italiano più di 3.000 punti di ricarica fino per una questione di costi, dato a 350 kW in circa 700 località. che era prevista anche una batte- Nonostante l’ingresso di Volkswagen nel ria leggermente più grande. L’uso progetto, la rete sarà disponibile per tut- del Wankel resta però aperto per te le auto elettriche e sarà sviluppata da utilizzi futuri, anche se non su auto Enel X, la società del Gruppo Enel che elettriche. Piuttosto Mazda pensa gestisce la omonima rete di ricarica e i di utilizzarlo per ibride seriali, dove relativi servizi a essa associati. L’installa- joint venture si concentrerà sui centri sperienza di ricarica veloce. Volkswagen la leggerezza del Wankel, e la pos- zione dei 3.000 punti di ricarica in Italia urbani, sulle tratte principali più utilizzate fa l’esempio di una ID.3 carica in soli 20 sibilità di farlo girare a regimi fissi, sarà realizzata tra il 2021 e il 2025. La dai pendolari e sulle principali strade ex- minuti. La joint venture è stata firmata potrebbero essere l’ideale, per joint venture eserciterà le sue funzioni in tra-urbane. Gli obiettivi principali sono di dalle rispettive società, ma ora si aspetta alimentare batterie in questo caso Italia come operatore di punti di ricarica incrementare l’adozione di veicoli elet- il perfezionamento dell’operazione con più piccole. Sempre che nel frat- (Charging Point Operator, “CPO”) pos- trici tra gli automobilisti urbani che non l’autorizzazione amministrativa relativa tempo siano stati risolti gli storici sedendo, investendo, e gestendo una dispongono di parcheggi privati, ridurre alla procedura di golden power presso problemi della camera di scoppia rete di punti di ricarica ad alta potenza l’”ansia da ricarica legata alle distanze” la Presidenza del Consiglio dei Ministri ellittica, ovvero il consumo di olio (High Power Charging, HPC). Enel X e specialmente per i pendolari che percor- italiano e i nulla osta rilasciati dalle com- e la fuoriuscita di incombusti, oltre Volkswagen hanno fatto sapere che la rono le tratte più lunghe, e fornire un’e- petenti Autorità Antitrust. all’usura degli apici.

 torna al sommario 43 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Il refrigerante è pensato per impattare il meno possibile sull’autonomia delle auto Volkswagen Daikin, il segreto in un nuovo refrigerante annuncia il SUV elettrico ID.8. Più autonomia con il climatizzatore acceso Sarà lungo più L’arrivo del refrigerenate è previsto nel 2025, sarebbe l’esordio di Daikin nel settore dell’automotive di cinque metri, di P. AGIZZA con ottima on il caldo asfissiante, è impossibi- le non notare quanto il raffredda- autonomia Cmento dell’abitacolo pesi sui con- Le dimensioni saranno sumi e in special modo, sull’autonomia simili a quelle delle auto elettriche. Anche Daikin, la famosissima azienda della Atlas, un SUV giapponese di condizionatori d’aria, commercializzato in si è posta il problema, sviluppando un Nord America e Cina. particolare tipo di liquido refrigerante per auto elettriche capace di rendere Tanto spazio dovrebbe l’utilizzo del condizionatore meno ener- elettrica con il condizionatore in funzio- produttore di condizionatori d’aria giap- significare anche ottima givoro e migliorare sensibilmente, di ne potrebbe migliorare addirittura del ponese e fra i più importanti al mondo, autonomia conseguenza, l’autonomia dei veicoli. 50% utilizzando il loro liquido refrige- non ha nessuno sbocco nel mercato Nello specifico, il liquido refrigerante di rante rispetto a quello attualmente in automobilistico. di P. AGIZZA Daikin riduce la potenza richiesta per la uso. Prima di arrivare sul mercato, però, Il refrigerante più utilizzato per le auto, compressione del liquido – il meccani- il liquido refrigerante di Daikin dovrà infatti, è un prodotto sviluppato con- smo alla base del raffreddamento o del passare una lunga serie di test interni giuntamente dalle aziende americane riscaldamento del veicolo – consuman- e delle autorità. L’azienda prevede di Honeywell e Chemours. Il futuro utilizzo do quindi meno energia. mettere in vendita il suo prodotto entro del liquido Daikin potrebbe portare quin- Secondo i calcoli degli ingegneri giap- la fine del 2025. In chiusura una curio- di l’azienda giapponese ad esordire nel ponesi, l’autonomia sprecata da un’auto sità: nonostante Daikin sia il più grande mondo delle autovetture. Volkswagen è al lavoro su un nuo- vo SUV elettrico, che si chiamerà FONTI RINNOVABILI Il sistema di cogenerazione coniuga eolico, solare ed energia marina ID.8 ed avrà dimensioni molto im- portanti. È quanto annunciato dal colosso tedesco, che continua nel Saipem presenta l’innovativa tecnologia SUISO suo proposito di ottenere la lea- dership nel settore dell’elettrico. Una soluzione per la produzione di idrogeno verde Anche se il veicolo è stato annun- ciato ufficialmente, l’unica notizia Verrà utilizzato per la prima volta all’interno del progetto Agnes al largo della costa ravennate certa è che l’ID.8 utilizzerà la po- di G. FAVETTI liedrica piattaforma MEB alla base degli altri modelli elettrici del mar- ome si apprende dal comunicato chio tedesco. Per quel che riguar- sul sito ufficiale Saipem, il na- da le dimensioni, ID.8 dovrebbe Cscente hub energetico offshore essere molto simile all’Atlas, il SUV Agnes, che sorgerà al largo della costa che Volkswagen commercializza adriatica di Ravenna grazie alla partner- in Nord America e Cina. Parliamo, ship con QINT’X, società operante nel dunque, di una lunghezza di poco settore delle rinnovabili, sarà il primo caso superiore ai cinque metri, con un di applicazione di SUISO, una tecnologia passo di circa tre metri. Nessuna di nuova generazione nata dall’esigenza notizia certa per quel che riguar- di produrre idrogeno senza creare CO2, sostenibili per accompagnare i propri SUISO permetterebbe la riconversione da motorizzazione o prezzo della che integra in uno stesso sistema diverse clienti nella transizione energetica. La so- di infrastrutture marine nel settore oil&- futura soluzione Volkswagen. Le fonti di energia rinnovabile quali l’eolico luzione è adattabile a molteplici tipologie gas ormai giunte alla fine del loro ciclo ipotesi sono molte, e parlano di galleggiante, il solare flottante e l’energia di siti marini e alle diverse necessità di di vita ed inoltre l’ossigeno rilasciato dal un motore da 300-400 cavalli ed marina con l’obiettivo di alimentare, insie- produzione. Il know-how maturato nella processo produttivo dell’idrogeno verde un’autonomia da record agevola- me o singolarmente, elettrolizzatori per la progettazione e realizzazione di infra- potrà essere utilizzato in vari ambiti come ta dalle dimensioni imponenti del produzione di idrogeno verde installati su strutture e impianti tecnologicamente l’acquicoltura o la produzione di alghe. Il mezzo. Le indiscrezioni parlano piattaforme offshore già esistenti. avanzati consente a Saipem di coprire marchio è stato depositato presso l’Uffi- di un arrivo sul mercato europeo Francesco Caio, Amministratore Delega- la catena del valore legata alla produ- cio dell’Unione Europea per la Proprietà previsto per i primi mesi del 2023 to di Saipem, ha commentato: “Il marchio zione di idrogeno verde e di essere un Intellettuale (EUIPO) e potrebbe segnare ma dal produttore tedesco non è SUISO è un esempio della capacità di partner strategico nel percorso verso la un importante passo in avanti verso la trapelata nessuna informazione Saipem di offrire soluzioni innovative e net zero economy”. L’ampia versatilità di decarbonizzazione del nostro Paese. ufficiale.

 torna al sommario 44 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Ora si può ricevere il Full Self-Driving sulle Tesla con un abbonamento mensile Smart pensa in Tesla lancia l’abbonamento Full Self-Driving grande con un nuovo SUV 1500 $ chiesti anche ai vecchi proprietari tutto elettrico Smart Automobile ha Poi ci ripensa e il prezzo scende a 1000 $ svelato le immagini di un Tesla chiedeva 1.500 dollari per un aggiornamento hardware a chi non aveva il pacchetto FSD concept che ritraggono Ma le lamentele dei vecchi proprietari Tesla hanno fatto scendere il prezzo a 1.000 dollari un SUV elettrico: il debutto è atteso al di Sergio DONATO esla ha lanciato l’abbonamento salone di Monaco a mensile chiamato Full Self-Driv- settembre, l’arrivo del Ting che, al costo di 199 dollari al modello definitivo sul mese, o di 99 dollari al mese per coloro mercato è previsto nel che avevano già acquistato il pacchetto Autopilot avanzato, darebbe finalmente corso del 2022 accesso a una guida autonoma più avan- zata. Un’offerta, però, che chiede anche di C. STELLARI 1.500 dollari di spesa aggiuntiva se non si possiede un veicolo con un computer di bordo FSD con Hardware 3.0. ta automatico, il cambio automatico di tele nate in rete dopo l’annuncio, ha Guida autonoma avanzata corsia, il parcheggio automatico, il “Sum- deciso di ridurre il costo dell’aggiorna- a 199 dollari al mese mon” e il controllo dei semafori e dei mento hardware per questi proprietari a Il Full Self-Driving è già disponibile come segnali di stop. In futuro saranno abilità 1.000 dollari. Smart non è nuova al mondo elet- acquisto una tantum al prezzo di 7.500 completamente autonome, ma per il mo- trico, ma a quanto pare ora ha euro anche in Italia. Tesla ha aggiunto la mento è ancora richiesta l’attenzione del Il caos nato da un post deciso di pensare “più in grande” possibilità di averlo come abbonamen- conducente. sul blog del 2016 con un SUV elettrico le cui dimen- to mensile al prezzo di 99 dollari o 199 C’è da precisare però che anche i vecchi Per poter far completamente luce sulla sioni si possono ipotizzare in circa dollari – in base alla presenza o meno proprietari di Tesla - prodotte prima della vicenda bisognerebbe leggere il contrat- 4 metri di lunghezza. Nelle imma- dell’Autopilot avanzato – ma chieden- metà del 2019 - che avevano acquistato il to di vendita in mano ai possessori delle gini, svelate con un teaser, si nota do un consistente sacrificio economico pacchetto completo FSD (in Italia si chia- vecchie Tesla, perché finora le proteste il tetto panoramico caratterizzato proprio a coloro che avevano creduto in ma “Guida autonoma al massimo poten- nascono dalla riesumazione di un vec- da una cornice oro opaco chiama- Tesla più di tutti gli altri. Stiamo parlando ziale” e costa 7.500 euro) stanno riceven- chio post di Tesla del 2016 nel quale ta Ring of Light (cerchio di luce) della spesa aggiuntiva di 1.500 dollari per do l’upgrade hardware gratuitamente. la società diceva: “Siamo entusiasti di che circonda il grande cristallo pa- l’aggiornamento del computer di bordo. L’extra di 1.500 dollari è per chi vuole annunciare che, a partire da oggi, tutti i noramico dotato di illuminazione La disponibilità del nuovo abbonamen- usare la modalità in abbonamento ma veicoli Tesla prodotti nella nostra fabbri- dedicata. Oltre alle dimensioni più to mensile è comparso sull’app di Tesla non aveva preso il pacchetto completo ca - compresa la Model 3 - avranno l’har- generose, è evidente la ricerca con il messaggio: “La capacità Full Sel- FSD con la vettura. Tuttavia, gli fu detto dware necessario per la piena capacità di un nuovo stile: “smart evolve, f-Driving è ora disponibile come abbona- che la vettura aveva già tutto per la guida di guida autonoma a un livello di sicurez- diventa più premium e high-tech, mento mensile. Aggiorna la tua [Modello autonoma avanzata, ed è comunque una za sostanzialmente superiore a quello di acquisendo un livello di sofistica- e VIN dell’auto, ndr] per 199 dollari al spesa imprevista. un conducente umano.” Il titolo del post zione e qualità ancora più eleva- mese (tasse escluse) per sperimentare Tesla, probabilmente spinta dalle lamen- era: “Tutte le auto Tesla in produzione to”, ha dichiarato Kai Sieber, Head caratteristiche come Navigare con il pilo- ora hanno il Full Self-Driving”. Un titolo of Design smart nel team di Gor- ta automatico, Cambio di corsia automa- che poteva essere fuorviante. den Wagener. L’intenzione da par- tico, Auto Park, Summon e Controllo dei Se però si va a leggere la pagina di sup- te di smart è evidentemente quel- semafori e dei segnali di stop.” porto relativa all’FSD, anche in italiano, la di aprirsi verso nuovi segmenti. Attualmente, tutti i modelli Tesla sono Tesla dice chiaramente che: “Se hai ac- La piattaforma utilizzata dovrebbe dotati dell’Autopilot di base, una serie di quistato la funzione Guida autonoma essere quella modulare SEA, che funzioni di assistenza alla guida e di si- completa e disponi di computer Autopi- Geely impiegherà in futuro anche curezza che includono il mantenimento lot 2.0 o 2.5, potrai ricevere un’installa- per il nuovo SUV Volvo XC20. automatico della corsia, il cruise control zione gratuita del nostro computer FSD Inoltre, non è difficile ipotizzare consapevole del traffico e altre caratteri- (Hardware 3.0, ndr).” l’adozione di un sistema di info- stiche di sicurezza standard come l’assi- Resta da capire quanto questa infor- tainment tra i più avanzati, dotato stenza alla frenata d’emergenza. mazione fosse chiara a chi comprò una di una piena connettività e con Il pacchetto “Full Self-Driving” (FSD) va Tesla nel 2016 e fino alla metà del 2019, assistente vocale. Ne sapremo di oltre e aggiunge altre caratteristiche di dato che nel 2016 i dubbi di Tesla circa più al Salone di Monaco, a settem- assistenza alla guida che permettono le mancanza di capacità degli Autopilot bre; l’arrivo del modello definitivo all’auto di prendere più decisioni da sola dell’epoca nel gestire l’FSD non erano sul mercato è invece previsto nel e includono la navigazione con il pilo- ancora venuti a galla. corso del 2022.

 torna al sommario 45 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE BICI ELETTRICA La casa croata svela il modello T5 pensato per coniugare trekking ed utilizzo in città Honda porta Greyp pensa anche al trekking con T5 le sue batterie estraibili per L’eBike high-tech sempre connessa moto anche in una Costa più di 4mila euro, ha una e-SIM per essere sempre connessi e fa più di 100 km con una carica mini scavatrice di Pasquale AGIZZA elettrica reyp è un’azienda croata di bici- Honda e Komatsu clette elettriche che si sta facen- hanno trasformato una Gdo notare sul mercato per le sue soluzioni di alto livello e l’utilizzo di un mini scavatrice in mezzo gran numero di soluzioni tecnologiche. elettrico, usando le Costola di Rimac, l’obiettivo della società batterie intercambiabili è quello di portare lo stesso approccio che contraddistingue l’azienda automo- per moto e scooter bilistica nel mondo delle biciclette. Uno degli ultimi modelli lanciati da Greyp la T5 ha un’autonomia di 100 chilometri alla quale la bicicletta è sempre connes- di M. ZOCCHI è la e-SUV T5 che, come lascia intende- con la pedalata assistita. La batteria, uti- sa. Fulcro centrale dell’esperienza è poi re il nome, coniuga un design pensato lizzata anche in altri modelli del marchio, l’applicazione di Greyp, che può funzio- per il trekking ad alcune soluzioni pen- è posizionata in un supporto ancorato nare in due modi distinti: c’è la modalità sate per l’utilizzo in città. al tubo obliquo. Per quel che riguarda Dashboard che, come lascia intende- Il primo aspetto da notare è che la T5 è la invece la parte trekking, T5 integra una re il nome, trasforma il cellulare in una prima bicicletta elettrica di Greyp a non forcella RockShox Debonair con 100 mm dashboard estesa capace di mostrare utilizzare un telaio in carbonio: la biciclet- di sospensione capace, grazie anche ad esempio una mappa con navigatore Honda mira a creare un ecosiste- ta è infatti composta di alluminio, con un alla ruota anteriore da 29 pollici, di offri- passo-passo. ma condiviso, con protagoniste le manubrio largo in stile mountain-bike e re un’ottima maneggevolezza anche sui L’altra modalità si chiama Remote, e sue batterie estraibili ed intercam- una geometria pensata per stare a metà terreni più accidentati. rende lo smartphone più simile ad un biabili, originariamente sviluppate fra l’esigenza di agilità e comodità. A bor- telecomando per la bicicletta. In questa per moto e scooter elettrici. Per do abbiamo un motore a trazione centra- A bordo una e-SIM per essere modalità sarà possibile bloccare la bici- far ciò, ha iniziato ad elettrificare le MPF con velocità massima limitata a sempre connessi cletta da remoto, spegnerla completa- diversi veicoli e macchinari, anche 25 chilometri orari, cambio a dodici ve- Come detto in apertura, tutti i modelli di mente o scattare una foto. ad uso industriale e civile. Come la locità e un set di freni a disco idraulici a e-bike di Greyp possono contare su una Così come la sua casa madre Rimac, scavatrice Komatsu PC 01, che ha doppio pistone. Molto interessanti i dati dotazione tecnologia di prim’ordine, e la Greyp si rivolge ad una nicchia ben pre- detto addio al motore a combustio- riguardanti l’autonomia: grazie all’utilizzo T5 non fa eccezione: a bordo troviamo, cisa del mercato: il prezzo di partenza ne, per accoglierne uno elettrico, di una batteria da 700 Wh fatta in casa, ad esempio, una e-SIM integrata grazie della T5 è fissato infatti a 4.499 euro. sempre di Honda, accompagnato da una coppia delle suddette bat- terie. La scavatrice è stata modifi- AUTO ELETTRICA Sviluppate in collaborazione con Lucid, debutteranno sulla Air a fine anno cata con un vano posteriore per aggancio batterie, e il motore elet- trico alimenta sia gli spostamenti, Pirelli, pneumatici specifici per auto elettriche sia la parte idraulica della scavatri- ce. Honda ha rilasciato una dichia- Si chiamano P-ZERO HL, debutto con la Lucid Air razione: “Aggiungendo un’ampia varietà di attrezzature per l’inge- Sopportano fino al 20% di peso in più rispetto agli pneumatici standard della casa milanese gneria civile e l’edilizia elettrificate all’operazione di alimentazione di P. AGIZZA in più di peso rispetto intelligente che include già i pro- rogettate specificatamente per auto ad uno pneumatico XL dotti di mobilità e alimentazione elettriche, con la capacità di soppor- della stessa grandezza. elettrificati di Honda, Honda sta Ptare il peso maggiore dovuto alle Gli pneumatici P-ZERO cercando di stabilire un’ampia rete batterie ma offrendo, al tempo stesso, HL integreranno an- di sistemi di condivisione della bat- una bassissima resistenza al rotola- che la tecnologia Pirelli teria basati sul sistema MPP. (Mo- mento. Sono queste le caratteristiche di Elect, grazie alla quale bile Power Packs) Perseguendo P-ZERO HL, i nuovi pneumatici di Pirelli potranno contare su ulteriormente l’azzeramento delle che debutteranno con la Lucid Air a fine una bassissima resi- emissioni e l’utilizzo di energia anno. stenza al rotolamento. rinnovabile nei cantieri dei propri Come intuibile, l’HL della sigla (High Inoltre saranno realizzati con una parti- è avvalsa della collaborazione di Lucid clienti, Honda continuerà a dare Load) indica che questi pneumatici ad colare mescola progettata per migliorare Motors, e come detto debutteranno pro- il proprio contributo alla realizza- alto carico sono in grado di supportare il l’aderenza e per gestire meglio la coppia prio sull’attesissima Lucid Air, nelle misu- zione di una società sostenibile e 20% in più di peso rispetto a uno pneu- istantanea fornita dai propulsori elettrici. razioni HL 245/35R21 per l’anteriore e HL “circolare” che punta a un impatto matico standard della casa italiana e il 9% Nello sviluppo degli pneumatici Pirelli si 265/35R21 per il posteriore. ambientale zero”.

 torna al sommario 46 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Il contratto verrà finalizzato ad agosto, la produzione inizierà il prossimo anno Il gigante Lightyear stringe un accordo con Valmet delle flotte commerciali Saranno partner per produrre Lightyear One elettrificate XL I vertici di Lightyear hanno individuato in Valmet il partner perfetto per produrre elettriche solari Fleet investe in di Giulia FAVETTI eNow. Presto opo un lungo processo di se- lezione i vertici dell’olandese Li- l’acquisizione? Dghtyear hanno individuato nella XL Fleet fornirà batterie casa automobilistica Valmet il partner e sistemi di elettronica perfetto con cui proseguire il cammino per la produzione di auto elettriche so- di potenza per le nuove lari. “La nostra esperienza come produt- unità di refrigerazione tore di automobili e la nostra attenzione di eNow. Ma potrebbe alla mobilità elettrica e ai sistemi di bat- terie ci rendono predestinati a processi esserci molto di più: le in cui la mobilità deve essere ridefinita. con Lightyear, a cui verrà probabilmen- feriore di due terzi dell’attuale, ed è molto due aziende hanno già Siamo pronti per entrare in nuove aree te dedicata una linea di assemblaggio probabile che la partnership con Valmet stipulato un accordo per nella produzione di automobili e siamo specificaper la produzione del Lightyear giocherà un ruolo importante in tal sen- quindi lieti che Lightyear ci abbia scelto One, è indubbiamente una forte spinta so. Secondo quanto trapelato a Gennaio l’acquisto di eNow ad come partner di produzione”, ha orgo- verso quel traguardo. 2020 la Società prevede di aumentare un prezzo stabilito gliosamente affermato Olaf Bongwald, Nelle intenzioni dei vertici della start up la produzione di auto solari a 100.000 CEO di Valmet Automotive. olandese, nata dal team solare di TU Ein- unità annuali a partire dal 2023, cia- di P. AGIZZA La casa automobilistica, che da Ottobre dhoven, cui abbiamo dedicato diversi scuna con un prezzo di vendita di circa 2020 ha deciso di concentrarsi solo ed articoli (l’ultimo dei quali pubblicato solo 50.000 euro; oltre all’accordo con Val- esclusivamente sulla mobilità elettrica, poche settimane fa proprio sul Lightye- met, Lightyear sta raccogliendo capitale sta investendo molto nell’ampliamento ar One) c’è una corposa riduzione del attraverso vari investitori, arrivando a della sua capacità di produzione di batte- prezzo dei propri veicoli, che al momento raccogliere 48 milioni di dollari a Marzo. rie puntando a ricoprire un ruolo chiave supera i 100.000 €, con il lancio di una Un secondo finanziamento azionario è come produttore a contratto e l’accordo versione più economica con un costo in- previsto entro la fine dell’anno. Il gigante della gestione di flotte commerciali elettriche ed ibride XL Fleet ha annunciato una col- laborazione con l’azienda spe- AUTO ELETTRICA Produzione al via il prossimo settembre. Aperti i preordini per il mercato cinese cializzata in sistemi di energia rin- novabile per autocarri e rimorchi pesanti eNow. In base all’accordo, Prezzi aggressivi per la nuova berlina XPeng P5 XL Fleet fornirà batterie e sistemi di elettronica di potenza per le pri- In Cina si parte da meno di 25.000 dollari me 1.000 nuove unità di refrige- razione per il trasporto elettriche Si parte da 160.000 yuan (24.600$) nella versione base per arrivare a 230.000 yuan (35.400$) eTRU di eNow, pensate specifica- tamente per il mercato dei rimor- di M. ZOCCHI chi commerciali di classe 8. a nuova berlina elettrica di XPeng, Oltre alla collaborazione nell’am- la P5, sembra essere davvero una bito delle unità di refrigerazione, L“game changer”, proprio come era l’accordo prevede anche un cor- stata presentata allo scorso salone di poso investimento di XL Fleet Shangai. Questo almeno stando ai prezzi in eNow: si parla di tre milioni di annunciati dal costruttore: la P5 sarà infatti dollari per una parte della so- in vendita sul mercato cinese da 160,000 dichiarata secondo il ciclo NEDC va da per l’assistenza alla guida. Tutte le ver- cietà, con l’accordo che prevede a 230.000 yuan (24.600 – 35.400 $ cir- 460km a 600 km. La tecnologia Lidar, su sioni arrivano “di serie” sul mercato con anche la possibilità, per XL Fleet, ca), a seconda della versione, prezzi sulla cui XPeng aveva messo l’accento duran- l’XPILOT 2.5: gli utenti che desiderano le di acquistare tutta eNow ad un carta decisamente inferiori a quelli della te la presentazione della P5, sarà dispo- versioni più avanzate dell’ADAS XPILOT prezzo già concordato. XL Fleet Tesla Model 3, con la qual la P5 si mette nibile in realtà solo sulle versioni 550P dovranno effettuare un upgrade pagan- è la più grande realtà americana naturale competizione: la Model 3 è infatti e 600P, grazie all’utilizzo di due sensori do di tasca propria un importo aggiuntivo, nel campo della gestione di flotte in vendita in Cina a partire da 250,900 Lidar abbinati all’hardware del sistema di al momento non noto. La produzione del- commerciali elettriche. eNow è yuan ($38,650). La XPeng P5 sarà dispo- guida XPILOT 3.5. L’XPILOT 3.0 della P5 la XPeng P5 inizierà il prossimo settem- invece un’azienda specializzata in nibile in Cina in ben 6 versioni. 460G, 550E si avvale invece di sensori radar bre, con le prime consegne sul mercato sistemi di energia rinnovabile per 460E, 550G, 550E, 550P e 600P, in or- con lunghezza d’onda pari a 5 mm, di 12 cinese previste a ottobre. Sono già aperti autocarri e rimorchi pesanti. dine crescente di dotazione; l’autonomia sensori ultrasonici e di 13 videocamere i preordini riservati ai clienti cinesi.

 torna al sommario 47 n.81 / 21 26 LUGLIO 2021 MAGAZINE MOBILITÀ SOSTENIBILE Obblighi e regole sono compresi in una proposta della “Fit for 55” Supercharger La richiesta della Commissione europea Tesla aperti ad auto di altri Obbligo installazione di stazioni di ricarica costruttori entro Stazioni di ricarica ogni 60 km in entrambi i sensi di marcia, e c’è spazio anche per l’idrogeno la fine dell’anno, di Sergio DONATO parola di Musk. a Commissione europea ha pre- sentato la proposta “Fit for 55” che, Ma come e dove? Lnell’ambito del Green Deal euro- Entro la fine di peo, mira a ridurre le emissioni nette quest’anno si potrà di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. caricare la propria auto Nel pacchetto di 13 proposte ce n’è una elettrica utilizzando che tocca con precisione le stazioni di la rete Supercharger, ricarica e l’obbligo per gli Stati membri di garantire un livello minimo di potenza anche se non è una di ricarica sul territorio. Tesla, ma al momento 2030. Inoltre, gli Stati membri devono bano della rete TEN-T come definito nel i dettagli non sono Stazioni di ricarica ogni 60 km garantire ogni 60 km sulla rete globale regolamento sugli orientamenti TEN-T, La proposta è quella che riguarda la (comprehensive) TEN-T 300 kW di ca- in particolare per servire i camion di ancora chiari revisione del regolamento sull’infra- pacità installata, di cui almeno uno da consegna urbani. struttura per i combustibili alternativi, e 150kW, entro il 2030 e 600kW di capa- di Claudio STELLARI che impone agli Stati membri non solo cità installata, di cui almeno due punti di C’è spazio anche per l’idrogeno di aumentare la capacità di ricarica in ricarica da 150kW, entro il 2035. Per i veicoli che vanno a idrogeno, la linea con le vendite di autovetture a Spieghiamo con una mappa di ANAS, proposta dice che gli Stati membri de- emissioni zero, ma regolamenta anche la differenza tra la rete centrale (core) vono garantire ogni 150 km sulla rete la disposizione delle stazioni di ricarica e la rete globale (comprehensive) della centrale TEN-T almeno una stazione sul territorio. rete TEN-T in Italia. che serva entrambe le direzioni per i Secondo la proposta, lungo rete stra- Per quanto riguarda la ricarica dei ca- veicoli pesanti a 700 bar (mentre 350 Solo chi possiede una Tesla può dale transeuropea dei trasporti TEN-T mion (HDV, heavy-duty vehicles), le spe- bar è opzionale) entro il 2030. I veicoli utilizzare la rete Supercharger (Trans-European Transport Network) cifiche sono le seguenti, e ovviamente leggeri devono essere abilitati a rifornir- per caricare la propria auto, que- che raccoglie le vie di comunicazione non obbliga ad avere stazioni di ricarica si in tutte le stazioni. Le stazioni devono sto almeno finora. A breve però le più importanti dell’Europa, per le auto separate, che quindi nello stesso luo- fornire una capacità minima giornaliera cose potrebbero cambiare: Elon elettriche dovrà essere installata una go possono accogliere anche le auto, di 2 tonnellate. Gli Stati membri devono Musk ha infatti confermato che stazione di ricarica ogni 60 km e in en- sebbene con le potenze viste in prece- garantire che almeno una stazione di ri- la rete di ricarica esclusiva Tesla trambi i sensi di marcia con queste spe- denza: fornimento di idrogeno sia installata per sarà aperta entro la fine dell’anno cifiche caratteristiche: Per i camion gli Stati membri devono ogni nodo urbano della rete TEN-T con anche ad auto di altri costruttori. Gli Stati membri devono garantire al- garantire almeno 700kW di capacità in- una capacità di 2 tonnellate di idrogeno In realtà non si tratta di una novità meno 300 kw di capacità installata, stallata, con punti di ricarica da 350kW al giorno entro il 2030. del tutto inattesa: Tesla aveva già compreso almeno un punto di ricarica (o superiori), ogni 60 km in ogni dire- Inoltre, gli Stati membri devono garan- manifestato più volte l’intenzione da 150kW, ogni 60 km in ogni direzione zione sulla rete centrale TEN-T entro tire che ogni 450 km sulla rete TEN-T di aprire i propri Supercharger sulla rete centrale TEN-T entro il 2025 il 2025 e 1.400 kW di capacità instal- una stazione di rifornimento di idrogeno alle auto di altri costruttori, lo e 600kW di capacità installata, compre- lata con punti di ricarica da 350kW (o serva idrogeno liquido ai camion e che scorso mese in particolare Tesla si almeno due 150kW in ogni direzione superiori) entro il 2030. Inoltre, gli l’idrogeno liquido sia servito in almeno aveva confermato al governo sulla rete centrale (core) TEN-T entro il Stati membri devono garantire almeno un terzo dei nodi urbani. norvegese che prevedeva di apri- 700kW di capacità installata, con punti re la propria rete ad altre case au- di ricarica da 350kW (o superiori) ogni Colonnine ben indicate tomobilistiche, per ottenere l’ac- 100 km sulla rete globale TEN-T entro e metodi di pagamento cesso ai sussidi previsti; anche il il 2030 e 1400 kW di capacità installata alternativi Governo Tedesco ha chiesto l’a- con punti di ricarica da 350kW (o supe- La proposta europea sull’infrastruttura pertura della rete Supercharger. riori) entro il 2035. dei combustibili alternativi nel Fit for 55 Il piano di apertura è ambizioso, Gli Stati membi devono garantire che il prevede anche l’uso di sepcifici segnali soprattutto considerata la time- parcheggio notturno sicuro per i veicoli stradali con i quali dovranno essere in- line molto stretta, con l’apertura pesanti abbia almeno una stazione di dicate le colonnine installate in città e fissata entro la fine dell’anno. ricarica di almeno 100kW entro il 2030. nei parcheggi delle autostrade. Ci sono infatti diversi aspetti da Inoltre, devono garantire un minimo di Saranno inoltre rinnovati i metodi di pa- mettere a punto: Tesla dovrà ade- capacità di ricarica elettrica (600 kW in- gamento che comprenderanno l’uso di guare la propria app e, problema stallati nel 2025 e 1,2 kW installati nel carte di credito - anche contactless - e il non da meno, dovrà affrontare il 2030 attraverso punti di ricarica di al- QR code, oltre ai sistemi di abbonamen- discorso dei costi di carica e del meno 150 kW ciascuno) in ogni nodo ur- to già implementati. sistema di pagamento.

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