2013

dr. Leoni Maurizio - agronomo REGIONE DEL via Donatori del Sangue, 20 – Fontane di Villorba (TV) ℡ 0422-423000 PROVINCIA DI PADOVA

capogruppo: arch. Roberto Cavallin

COMUNE DI

Oggetto: Piano di Assetto del Territorio del comune di Loreggia (PD)

FASE PROCEDURALE : RRaappppoorrttoo aammbbiiieennttaalllee

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Art. 4 L.R. n.11/2004 “Norme per il governo del territorio”

ai sensi della direttiva 2001/42/CE del 27.06.2001 “Valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente” e della DGR 2988 del 01.10.2004 “Primi indirizzi operativi per la V.A.S. di piani e programmi della

Regione del Veneto”. DGR 3262 del 24.10.2006 - Guida metodologica per la Valutazione Ambientale Strategica. Procedure e modalità

operative. .

Loreggia, 11 Aprile 2013

1. RIFERIMENTI NORMATIVI 6

2. METODOLOGIA DI INDAGINE 7

3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE 11

4. DESCRIZIONE DEL PIANO 12

5. ANALISI PRELIMINARE (SCOPING) 15

6. STATO DELL’AMBIENTE 33

6.1 POPOLAZIONE 34 6.1.1 Profilo demografico 34 6.1.2 Istruzione 35 6.1.3 Situazione occupazionale 36

6.2 ARIA 36 6.2.1 Qualità dell’aria 36 6.2.2 Emissioni in atmosfera 41

6.3 CLIMA 41

6.4 ACQUA 43

6.5 SUOLO E SOTTOSUOLO 50 6.5.1 Inquadramento litologico, geomorfologico e geopedologico 50 6.5.2 Uso del suolo 51 6.5.3 Cave attive e dismesse 51 6.5.4 Discariche 51 6.5.5 Fattori di rischio geologico e idrogeologico 51

6.6 SETTORE PRIMARIO 52

6.7 FLORA 55

6.8 FAUNA 56

6.9 BIODIVERSITÀ 60

6.10 PAESAGGIO 62

6.11 PATRIMONIO CULTURALE , ARCHITETTONICO , ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 64 6.11.1 Ambiti paesaggistici 64 6.11.2 Patrimonio archeologico e architettonico 65

6.12 SALUTE E SANITÀ 65

6.13 SISTEMA INSEDIATIVO 65 6.13.1 Residenziale 65 6.13.2 Produttivo 66

6.14 MOBILITÀ 66

6.15 PIANIFICAZIONE E VINCOLI 67

6.16 AGENTI FISICI 68

2 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 6.16.1 Radiazioni non ionizzanti 68 6.16.2 Radiazioni ionizzanti 69 6.16.3 Rumore 70 6.16.4 Inquinamento luminoso 71

6.17 SISTEMA TURISTICO – RICETTIVO 72

6.18 SISTEMA DEI SERVIZI 73

6.19 RIFIUTI 73

6.20 ENERGIA 74

7. SINTESI DELLE CRITICITA’ 76

8. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE 78

9. CONSULTAZIONI 81

10. PROPOSTA DI POLITICA AMBIENTALE 82

11. ANALISI DELLE ALTERNATIVE 91

11.1 DESCRIZIONE DELLE ALTERNATIVE 91

11.2 VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLE ALTERNATIVE 96

11.3. VALUTAZIONE QUALITATIVA DELLE ALTERNATIVE 100

12. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ SOCIO - ECONOMICA 105

13. VERIFICA DI COERENZA ESTERNA 107

14. VERIFICA DI COERENZA INTERNA 111

15. DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI 116

15.1. INDICATORI DI STATO 117

15.2. INDICATORI DI PERFORMANCE 125

15.3. INDICATORI DI ATTUAZIONE DEL PAT 128

16. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DEL PAT 130

16.1 VALUTAZIONE QUANTITATIVA 130

16.2 VALUTAZIONE QUALITATIVA 130 16.2.1 Valutazione qualitativa dell’opzione zero - PRG 132 16.2.2 Valutazione quantitativa dell’opzione a sviluppo controllato - PAT 150

17. MITIGAZIONI 162

18. MONITORAGGIO 163

3 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

ELABORATI CARTOGRAFICI :

1. Carta della sensibilità e delle pressioni di origine antropica 2. Carta della permeabilità strutturale 3. Carta delle mitigazioni

4 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Il Rapporto Ambientale è il documento che riporta le analisi, i risultati e le valutazioni, relative alla procedura di valutazione ambientale strategica del Piano di Assetto del Territorio del Comune di Loreggia. Il Comune di Loreggia ha aderito al P.A.T.I. del Camposampierese con i comuni di , , , , San Giorgio delle Pertiche, Villanova di Camposampiero, , Piombino Dese, e .

La legge urbanistica regionale n. 11/2004 prevede all’art. 4 che i Comuni, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente provvedano alla V.A.S. derivante dagli effetti della attuazione dei P.A.T., ai sensi della direttiva 2001/42/CE del 27.06.2001 “Valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente”. Il presente rapporto ambientale tiene conto ed integra tutte le indicazioni contenute nel parere espresso dalla Commissione Regionale VAS (parere n. 14 del 17 marzo 2010), di approvazione della relazione ambientale preliminare, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: • far emergere con chiarezza il ruolo della VAS • sviluppare adeguatamente i capitoli relativi alle varie componenti ambientali • individuare gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale del PAT • indicare puntualmente le azioni concrete finalizzate al raggiungimento degli obiettivi indicati • contenere il calcolo del’impronta ecologica derivante dal progetto di piano • individuare, descrivere e valutare le alternative ragionevoli al fine di garantire che gli effetti di attuazione del PAT siano presi in considerazione durante la loro preparazione e prima della loro adozione • aggiornare la zonizzazione acustica • redigere la Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi della DGR 3171 del 10/10/2006 • individuare le linee preferenziali di sviluppo insediativo • tener conto nel processo di valutazione del PAT del complesso delle mitigazioni e/o compensazioni individuate con il PATI tematico del Camposampierese • far sì che gli elaborati cartografici del Piano riportano le reali destinazioni d’uso del territorio • creazione di un elaborato grafico che evidenzi l’uso attuale del territorio relativamente alle tematiche trattate • far sì che le norme di indirizzo del PAT per l’attuazione del Piano degli Interventi garantiscano la contestualità degli interventi in ambito urbano di carattere compensativo in ambito rurale • effettuare, prima dell’adozione del Piano, un’attenta verifica delle eventuali variazioni di destinazione rispetto al vigente strumento urbanistico comunale.

5 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

1. RIFERIMENTI NORMATIVI

La valutazione ambientale strategica (di seguito denominata VAS ) rappresenta lo strumento di integrazione tra le esigenze di promozione dello sviluppo sostenibile e di garanzia di un elevato livello di protezione dell’ambiente. Nell’articolo 4 della LUR, il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) è indicato tra gli strumenti urbanistici da sottoporre alla VAS, che ne evidenzia la congruità rispetto agli obiettivi di sostenibilità, valuta le alternative assunte nell’elaborazione, gli impatti potenziali, le misure di mitigazione e/o di compensazione da inserire nel piano. In mancanza dell’atto di indirizzo di cui all’art 46, comma 1, lettera a) della L.R. 11/2004 “Criteri e modalità di applicazione della VAS”, si terrà conto, oltre che della citata direttiva, dei seguenti riferimenti normativi: • DGR 2988 del 01.10.2004 “Primi indirizzi operativi per la V.A.S. di piani e programmi della Regione del Veneto”; • Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la VAS; • Codice dei beni culturali e del paesaggio (DL 42/2004); • Enplan – valutazione ambientale di piani e progetti – progetto per la messa a punto della metodologia VAS – Regione Emilia Romagna e altre; • DGR 3262 del 24.10.2006 - Guida metodologica per la Valutazione Ambientale Strategica. Procedure e modalità operative; • Decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 – Norme in materia ambientale; • Decreto Legislativo 04/2008; • DGR 791 del 31.03.2009 - Adeguamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica a seguito della modifica alla Parte Seconda del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, cd. "Codice Ambiente", apportata dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4. Indicazioni metodologiche e procedurali.

6 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

2. METODOLOGIA DI INDAGINE

La finalità della VAS è l’integrazione delle politiche ambientali nel processo di pianificazione territoriale, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Per valutazione ambientale strategica si intende quel procedimento che comporta “l’elaborazione di un rapporto di impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale e la messa a disposizione delle informazioni ” (art. 2, lettera b direttiva 2001/42/CE del 27.06.2001), per “ garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ” (art. 1 direttiva 2001/42/CE), nonché la disciplina della fase di monitoraggio per il controllo degli effetti ambientali significativi dell’attuazione del PAT. Si tratta quindi di una procedura che segue la pianificazione lungo tutto il suo iter perseguendo la finalità di indirizzarla a obiettivi di sviluppo che puntino a soddisfare le condizioni di sostenibilità ambientale. La VAS, mettendosi in relazione con le scelte urbanistico – ambientali del Piano di Assetto del Territorio, consente: • di individuare gli effetti ambientali della pianificazione; • di individuare le criticità, anche attraverso le consultazioni pubbliche; • di indicare gli obiettivi di qualità ambientale che si intendono perseguire; • di avviare il monitoraggio degli effetti attraverso l’uso di indicatori della qualità e/o della evoluzione dell’ambiente. Nel rapporto ambientale, prescritto dall’art. 5 della direttiva 42/2001/CE, dovranno essere "individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente, nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obbiettivi e dell’ambito territoriale del piano". Il rapporto ambientale deve contenere quantomeno le informazioni previste nell’allegato 1 della direttiva e cioè: a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o del programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi; b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza l’attuazione del piano o del programma; c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate; d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE;

7 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli stati membri, pertinenti al piano o programma e il modo in cui, durante la loro preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale; f) possibili effetti significativi sull’ambiente (detti effetti devono comprendere quelli primari e secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi), compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori dinamici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori; g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano o del programma; h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste; i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio di cui all’art. 10; j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti. k) dichiarazione di sintesi “in cui si illustri in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o nel programma e come si è tenuto conto, ai sensi dell’art. 8, del rapporto ambientale redatto ai sensi dell’art. 5, dei pareri espressi ai sensi dell’art. 6 e dei risultati delle consultazioni avviate ai sensi dell’art. 7, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate, e le misure adottate in merito al monitoraggio ai sensi dell’art. 10.” .

La procedura di VAS è integrata con le fasi di adozione e approvazione del PAT e si articola nei seguenti passaggi: a) definizione di obiettivi, finalità e priorità , sulla base del documento preliminare, adottato dalla Giunta Comunale e del quadro di riferimento costituito dalle politiche comunitarie, nazionali e regionali in materia di assetto del territorio e di tutela ambientale; b) redazione della relazione ambientale iniziale , sulla base del quadro conoscitivo acquisito in sede di formazione del PAT e di indagini mirate e puntuali, di approfondimento. Lo stato dell’ambiente del comune di Loreggia viene definito sulla base di indicatori ambientali, individuati tenuto conto delle peculiarità del territorio in esame e delle più significative pressioni cui è sottoposto; si adotta quindi il modello DPSIR con le opportune semplificazioni, mentre la scelta degli indicatori viene effettuata sulla base dell’inventario degli indicatori ambientali definiti dalla Conferenza di Alborg, tenuto conto della disponibilità di dati affidabili e delle criticità ambientali evidenziate dalla presente indagine;

8 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

Schema DPSIR

richiedono Forze Impatti Determinanti I D

mitigano regolano eliminano compensano Risposte R generano determinano riducono migliorano rafforzano

Pressioni alterano Stato P S

c) definizione della proposta di piano , articolata in obiettivi ed azioni strategiche; d) valutazione ambientale di sostenibilità: si tratta di valutare gli impatti ambientali delle azioni di piano, in termini di significatività degli effetti. Si adotta come strumento di valutazione qualitativa la matrice Azioni/Componenti ambientali, che permette di individuare il tipo di impatto e di effettuare lo screening degli effetti significativi, volto a definire lo scenario ottimale di crescita. La valutazione quantitativa sarà effettuata sulla base di un set di indicatori descrittivi e di performance e analizzerà le possibili linee di sviluppo insediativi, mediante sovrapposizione dei tematismi del quadro conoscitivo; e) Valutazione di Incidenza Ambientale: si tratta di valutare gli eventuali effetti significativi sulle componenti dei SIC/ZPS generati dalle previsioni di piano, mediante schede di impatto e indicatori ambientali; data la differente procedura di valutazione, la V.Inc.A. sarà sviluppata in modo attinente, ma distinto; f) mitigazioni e compensazioni : attraverso successive iterazioni, si individuano le misure atte a migliorare la compatibilità delle previsioni di piano con la capacità di carico del territorio e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile da perseguire. In questa fase si ricerca una adeguata soluzione ai possibili conflitti tra obiettivi ambientali, sociali ed economici del piano; g) monitoraggio : il processo di VAS non si limita all’approvazione del piano, ma controlla gli effetti ambientali generati dall’attuazione del piano, al fine di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e di apportare misure correttive adeguate. Il piano di monitoraggio va relazionato alle componenti ambientali caratterizzate da impatti ambientali misurabili e da un livello di criticità significativo. Il monitoraggio consiste nella periodica verifica di un set di componenti ambientali e di aree sensibili, attraverso adeguati indicatori di stato e di

9 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) pressione; h) proposta di politica ambientale : definisce le azioni di piano coerenti con la VAS e adeguate a perseguire lo sviluppo sostenibile della comunità. Si esplica in una matrice sequenziale che, a fronte delle criticità evidenziate, individua azioni e strategie da attuare attraverso la normativa (indirizzi, direttive e prescrizioni), le opere di mitigazione, gli interventi di compensazione.

Il rapporto ambientale si articola nelle seguenti parti: 1) Inquadramento territoriale 2) Quadro programmatico 3) Analisi preliminare 4) Stato dell’ambiente 5) Proposta di politica ambientale 6) Analisi delle alternative 7) Valutazione ambientale qualitativa e quantitativa 8) Indicatori 9) Valutazione di sostenibilità del PAT 10) Mitigazioni 11) Piano di monitoraggio

La delineazione dello stato ambientale del territorio del comune di Loreggia è desunta dal quadro conoscitivo, articolato in matrici, secondo le attuali disposizioni regionali (atti di indirizzo di cui alla DGR 3178/2004). Accompagnano la presente relazione ambientale i seguenti elaborati cartografici: 1. Carta della sensibilità e delle pressioni di origine antropica : riporta le aree urbanizzate vulnerabili e le infrastrutture a maggior impatto, oltre agli elementi a maggior valenza ambientale; 2. Carta della permeabilità strutturale : individua una serie di varchi destinati al miglioramento della funzionalità ecologica del territorio aperto; 3. Carta delle mitigazioni : individua le porzioni di territorio da destinate a mitigare gli interventi urbanistici in progetto.

10 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il comune di Loreggia si estende su una superficie territoriale di 19,03 kmq ed ha un andamento pianeggiante, con quote che variano da m. 35,2 s.l.m. a nord-ovest a m. 20,9 a sud-est. Rientra per buona parte nella media pianura, all’interno della fascia delle risorgive. Confina con i comuni di Castelfranco Veneto e in provincia di Treviso; di Piombino Dese, Camposampiero, Santa Giustina in Colle e S. Martino di Lupari in provincia di Padova. La popolazione residente al 31/12/2010 era di 7.259 abitanti, con una densità di 381 ab/kmq. Il comune ricade nell’Ambito Territoriale Ottimale A.T.O. Brenta e nell’ambito di competenza del consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta. Il territorio è attraversato con direttrice nord – sud dalla strada regionale n° 307 “Del Santo”, arteria sulla quale si è sviluppato il sistema insediativo comunale; di recente impianto invece la nuova strada regionale del Santo, a scorrimento veloce, che interseca il territorio di Loreggia ad est del capoluogo; ad ovest del Muson dei Sassi si sviluppa, sempre con direzione nord - ovest/sud - est, la linea ferroviaria Padova – Castelfranco Veneto. Il sistema infrastrutturale è completato dalle strade provinciali, con direzione est – ovest la S.P. n° 71 “Del Marzenego” e la S.P. n° 97 “Sanguettara”. Il territorio comunale ricade nell’area centrale veneta, con sistema insediativo caratterizzato da relazioni di tipo metropolitano a struttura diffusa; sono presenti due centri urbani principali: il capoluogo in posizione baricentrica e la frazione di Loreggiola nella parte occidentale. La parte meridionale del territorio comunale fa parte della centuriazione di Camposampiero (CIS - Musonem). Altro elemento di notevole rilevanza ambientale è il sedime della ex – ferrovia militare Treviso - Ostiglia, che attraversa il territorio in esame nella sua parte sud, con uno sviluppo di circa 4 km. Il territorio comunale è classificato come Zona Vulnerabile ai nitrati di origine agricola con D.C.R. n.62 del 17/05/2006.

11 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

4. DESCRIZIONE DEL PIANO

Il Piano fa proprie le indicazioni del PATI per la definizione degli Ambiti Territoriali Omogenei (A.T.O.), sulla base delle Unità di Paesaggio individuate tenuto conto della morfologia (Montagna, collina, alta e bassa pianura) e dell’integrità degli spazi aperti. Il Piano individua quindi i seguenti A.T.O.: 1. AA1 - Muson Vecchio e sorgenti: è un contesto prevalentemente agricolo e di maggior valenza ambientale e paesaggistica; si sviluppa ad ovest del torrente Muson dei Sassi fino al confine comunale; 2. AG1 - Rio Restega, Marzenego: è un contesto prevalentemente agricolo e si sviluppa nella porzione orientale del territorio comunale limitato ad ovest dal centro abitato di Loreggia; 3. IR1 – Loreggiola: è un contesto prevalentemente residenziale e comprende la frazione di Loreggiola e l’immediato intorno; 4. IR2 – Loreggia: è l’altro contesto residenziale, più grande per estensione rispetto al precedente; comprende il centro abitato di Loreggia ed è limitato a sud dalla ex ferrovia militare Treviso – Ostiglia; 5. IP1 - Zona Industriale Boscalto:è un contesto a prevalente carattere produttivo con alcuni insediamenti residenziali; si sviluppa tra il torrente Muson dei Sassi e la strada regionale n. 307.

12 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Dimensionamento Il PAT determina il limite quantitativo della superficie agricola utilizzata trasformabile in aree urbane: tale conteggio è stato effettuato in modo prudenziale, con riguardo al rapporto tra la superficie agricola utilizzata (S.A.U.) e la superficie territoriale comunale (S.T.C.) calcolata come nell’apposito atto d’indirizzo. La Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale rilevata al 2009 è di 1.336,01 ha. Il rapporto S.A.U./S.T.C. risulta pari a 1.336,01/1.790,43 = 76,30 %, pertanto la superficie trasformabile è apri al 1,30 % della S.A.U.: 1.336,01 ha * 1,30 % = 177.581 mq Il PAT conferma tutte le aree di espansione residenziale, ad oggi non insediate, ma previste dal vigente PRG. Il PAT è dimensionato considerando le esigenze, nell’arco di un decennio, in termini di nuova edificabilità ad uso residenza, facendo rifermento ai seguenti dati: 1. andamento demografico desunto dalla variazione del numero di residenti negli ultimi 10 anni; 2. il fabbisogno volumetrico da soddisfare col PAT è computato al netto della capacità insediativa residua del PRG (le aree già convenzionate, come da direttiva regionale, non vengono considerate per il calcolo della capacità residua del PRG); 3. il volume previsto dal PAT tiene conto anche dei servizi alla residenza, con una incidenza del 20 %. La proiezione demografica per i prossimi 10 anni indica l’incremento della popolazione in 1.715 nuovi abitanti. Inoltre si dovrà tenere conto dell’effetto dovuto alla diminuzione del numero medio di componenti del nucleo famigliare e del volume destinato a servizi alla residenza: il dimensionamento del comparto abitativo, risulterà di 610.875 mc., di cui 311.747 mc. derivanti da PRG, mentre i restanti 299.128 mc sono conseguenti alle previsioni del Piano in esame. Il PAT prevede infine il seguente fabbisogno potenziale per le destinazioni non residenziali: • commerciale/direzionale: 0 mq • produttivo: 43.436 mq • turistico: 0 mq. Per la destinazione produttiva il PAT prevede un incremento del 5%, calcolato sulle aree previste (esistenti e da realizzare) previste dal vigente P.R.G.. Tali consistenze rappresentano il limite potenziale dei nuovi insediamenti: altro elemento, sicuramente di maggior vincolo, è dato dalla SAU trasformabile, già indicata in 177.581 mq.

13 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Ambiti territoriali omogenei L’articolazione del piano si svolge attraverso gli Ambiti Territoriali Omogenei nei quali deve essere suddiviso il territorio comunale sulla base di valutazioni geografiche, storiche, paesaggistiche e insediative. Il territorio di Loreggia è stato suddiviso nelle seguenti ATO: • A.A.1 – MUSON VECCHIO E SORGENTI: prevalgono i caratteri del sistema ambientale e paesaggistico caratterizzato dalla presenza del sistema delle risorgive e dalla rete di corsi d’acqua di risorgiva del fiume Muson Vecchio e roggia Acqualonga, è considerato di interesse strategico per le funzioni agricolo – produttive e per gli aspetti naturalistico – ambientali che lo caratterizzano; Il carico insediativo residuale da PRG è di mc 14.400 (residenziale). Il carico insediativo aggiuntivo da PAT è di mc 14.600 (residenziale). • A.G.1 – RIO RUSTEGA, MARZANEGO: presenta prevalenza dei caratteri del sistema ambientale e paesaggistico con contesto agricolo. Il carico insediativo residuale da PRG è di mc 24.800 (residenziale). Il carico insediativo aggiuntivo da PAT è di mc 20.200 (residenziale). • I.R.1 – LOREGGIOLA: è caratterizzata dalla prevalenza dei caratteri del sistema insediativo con contesto prevalentemente residenziale caratterizzato dalla presenza del centro urbano della frazione Loreggiola; Il carico insediativo residuale da PRG è di mc 58.424 (residenziale). Il carico insediativo aggiuntivo da PAT è di mc 78.076 (residenziale). • I.R.2 – LOREGGIA: è caratterizzata dalla prevalenza dei caratteri del sistema insediativo con contesto prevalentemente residenziale, caratterizzato dalla presenza del centro urbano di Loreggia; Il carico insediativo residuale da PRG è di mc 213.323 (residenziale). Il carico insediativo aggiuntivo da PAT è di mc 183.552 (residenziale). • I.P.1 – ZONA INDUSTRIALE BOSCALTO: prevale il sistema insediativo con contesto misto a dominante produttiva comprendendo al suo interno la zona industriale posta a nord del centro urbano di Loreggia; Il carico insediativo residuale da PRG è di mc 800 (residenziale), mc 23.492 (commerciale/direzionale) e mc 41.123 (produttivo). Il carico insediativo aggiuntivo da PAT è di mc 2.700 (residenziale) e mq 43.436 (produttivo).

14 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

5. ANALISI PRELIMINARE (SCOPING)

E’ finalizzata a individuare l’ambito di influenza del piano, sulla base delle indicazioni degli strumenti di pianificazione e governo del territorio sovraordinati.

Costruzione del quadro pianificatorio e programmatico Vanno considerate le interrelazioni del piano in oggetto con gli altri strumenti pianificatori (piani o programmi) che interessano l’area, quindi le dipendenze derivanti da altri sistemi decisionali e viceversa le influenze su altri contesti di pianificazione, così da delineare un quadro completo di obiettivi e decisioni interessanti l’area di piano.

Piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC) Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento redatto ai sensi della nuova L.R. n° 11/2004 è stato adottato con DGR n. 372 del 17 febbraio 2009 e pubblicato nel BUR n° 22 del 13/03/2009. Il nuovo PTRC definisce otto obiettivi essenziali: 1) un riorientamento delle politiche di sviluppo in chiave di “spazio europeo” in un contesto che vede perdere di significato i vecchi confini geografici; 2) il rafforzamento della capacità di competere del sistema economico regionale definendo i settori da sviluppare, come le nuove tecnologie, nano e bio tecnologie, agroalimentare, turismo/ospitalità, servizi; 3) la capacità di tutelare le risorse territoriali fondamentali e non riproducibili come natura, cultura, storia, paesaggio; 4) la valorizzazione delle città venete come “motore di futuro”, favorendo la razionalizzazione dei nuovi poli urbani (Centri commerciali, Direzionali ecc.), la trasformazione delle grandi aree produttive, la definizione dei cosiddetti “servizi rari” (come parchi tecnologici e scientifici, fiere, etc.), il recupero delle periferie urbane degradate e la limitazione dell’uso del suolo per lo sviluppo insediativo; 5) la definizione, derivandola dal Piano Regionale Trasporti, della rete della mobilità “fast” (vale a dire la logistica, il sistema aeroportuale, i corridoi europei, la portualità) e della mobilità “slow” (vale a dire canali navigabili, strade romantiche, piste ciclabili, alte vie, percorsi tematici ed enogastronomici), nonché l’individuazione di “corridoi energia” e delle reti tecnologiche; 6) la salvaguardia del patrimonio rurale e l’individuazione degli interventi per valorizzare l’agricoltura con produzioni di qualità e tipicità; 7) l’indicazione della rete ecologica del Veneto, da raccordare a quella europea costituita da parchi naturali e territori ad elevata naturalità;

15 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 8) l’individuazione dei “sistemi di paesaggio” come strumenti per favorire interventi mirati di restauro e valorizzazione territoriale alla ricerca di una nuova e moderna sintesi di cultura e natura, e di un nuovo e moderno equilibrio tra uomo e ambiente. Il PTRC effettua una classificazione tipologica dei comuni del Veneto sulla base dei loro caratteri distintivi. Il comune di Loreggia rientra in parte nella “Pianura Agropolitana Centrale” per una piccola porzione meridionale del territorio comunale ed in parte nella “Fascia delle risorgive tra Brenta e Piave” per la maggior parte del territorio. Il PTRC, nel documento programmatico preliminare (capitolo 4.3) effettua una classificazione tipologica dei comuni del veneto sulla base dei loro caratteri distintivi. Il Loreggia rientra nel 2° gruppo (territori del benessere e della solidità produttiva). E’ quello caratterizzato dai comuni più prosperi, che registrano valori elevati di ricchezza e di diffusione delle imprese, ma la cui dinamicità economica non è elevata e in cui vi è una scarsa diffusione dei servizi di livello superiore. Sono centri di minor peso rispetto a quelli del 1° gruppo (le centralità) ma comunque di elevata densità. Il gruppo è caratterizzato da un elevato numero di famiglie e per l’elevato livello di utilizzazione del patrimonio abitativo. Il PTRC classifica il territorio comunale come “aree agropolitane in pianura” con alcune aree “ad elevata utilizzazione agricola” (Tav. 09 – Sistema del territorio rurale e della rete ecologica). Nella seguente tabella viene verificata la coerenza delle azioni di piano con il set di obiettivi strategici del PTRC. Le celle in verde indicano le azioni del P.A.T. che permettono di perseguire gli obiettivi del PTRC, raggruppati nei sei temi di seguito indicati:

16 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

LIVELLO STRATEGICO DEL PTRC Tema Tema 6: Tema 3: 1: Tema Tema 5: Crescita AZIONI DI PIANO Tema 2: Energia Uso 4: Sviluppo sociale Biodiversità e del Mobilità economico e ambiente suolo culturale Piano di tutela delle acque 1 coordinato con gli Enti competenti Migliorare la continuità e 2 permeabilità dei corridoi fluviali 3 Incremento della rete fognaria Rilocalizzazione di attività 4 produttive incompatibili Interventi nei punti critici della 5 rete idraulica Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio Completare e potenziare la rete 7 ciclopedonale protetta Incentivare il risparmio e 8 l’efficienza energetica nelle costruzioni Nuove aree verdi urbane e 9 periurbane Nuova disciplina degli spazi 10 aperti (Piano del Verde) Incentivare la riconversione ed 11 il riuso di edifici rurali Limitazione del consumo di 12 nuovo territorio agricolo Conservazione e 13 potenziamento della rete ecologica comunale Piano di azione per la 14 protezione delle acque profonde Riqualificazione e 15 valorizzazione dei centri abitati Eliminazione/mitigazione 16 dell’impatto di fonti di degrado e di detrattori visivi Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di pubblica 17 fruizione negli edifici di interesse storico - colturale Individuazione delle 18 potenzialità di espansione urbana

17 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) LIVELLO STRATEGICO DEL PTRC Tema Tema 6: Tema 3: 1: Tema Tema 5: Crescita AZIONI DI PIANO Tema 2: Energia Uso 4: Sviluppo sociale Biodiversità e del Mobilità economico e ambiente suolo culturale Adeguamento e potenziamento 19 dei servizi alle persone Favorire l’insediamento di 20 servizi specializzati Miglioramento delle aree 21 produttive esistenti Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorare le 22 condizioni di sicurezza e vivibilità Norme di tutela e prescrizione volte a garantire le opere di mitigazione che devono 23 accompagnare le nuove infrastrutture ad elevato impatto Formazione di corridoi verdi 24 per la mobilità lenta e le attività ricreative Piano di tutela dell’atmosfera 25 coordinato con gli Enti competenti Progetti pilota di valorizzazione 26 dei prodotti tipici locali

18 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) Con DGR n° 4234 del 29/12/2009 la Provincia di Pado va ha approvato il PTCP, che da quella data esplica la sua validità per le misure di salvaguardia. Gli obiettivi generali (finalità) del PTCP, in coerenza con gli obiettivi del Piano Regionale di Sviluppo, sono i seguenti: - orientare l’attività di governo del territorio provinciale; - costituire nel proprio ambito territoriale specificazione, approfondimento ed attuazione delle previsioni contenute nei piani sovraordinati; - costituire il momento di sintesi e di verifica degli strumenti della programmazione e pianificazione settoriale esistenti e di indirizzo alla loro elaborazione; - costituire, assieme agli strumenti di programmazione territoriale regionale, il parametro per l’accertamento di compatibilità degli strumenti della pianificazione urbanistica comunale. Dagli obiettivi generali sono stati poi sviluppati gli obiettivi specifici: a) salvaguardare l’ambiente naturale, culturale ed i paesaggi, valorizzando contestualmente le risorse umane, naturali e culturali; b) sviluppare in modo equilibrato le opportunità insediative, con particolare riguardo alle attività produttive; c) garantire a tutti - singoli, famiglie e imprese – l’accesso alle dotazioni territoriali, in specie a quelle di valenza provinciale; d) perseguire la qualità dell’insediamento urbano – produttivo, sia dell’intera rete urbana, sia delle singole realtà, sui piani funzionale, morfologico e paesaggistico, con l’obiettivo ulteriore di ridurre l’occupazione di suolo, grazie all’azione di rinnovo e recupero urbano delle aree per insediamenti produttivi e la previsione di nuove aree produttive consortili; e) elevare la mobilità di persone, cose ed informazioni per le esigenze economico – finanziarie ed in modo sostenibile per l’ambiente; al riguardo si perseguiranno gli obiettivi di integrazione e riequilibrio modale, privilegiando i trasporti collettivi su ferro. Questi obiettivi costituiscono il riferimento delle politiche di governo del territorio degli enti locali. Le celle in verde indicano le azioni del P.A.T. che permettono di perseguire gli obiettivi del PTCP, raggruppati nei temi di seguito indicati:

19 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) PAESAGGIO AMBIENTE AMBIENTE SISTEMA URBANO – PRODUTTIVO E COMPONENTI DEL P. T. C. P. AMBIENTE NATURALE E SPAZIO FISICO CULTURALE DELLE RETI RURALE Conservazione dei Sviluppare siti, monumenti ed Tutela e Sviluppo di ambiti e di Contenimento del Tutelare le colture e edificazioni di valorizzazione sistemi nei quali sistema insediativo risorse OBIETTIVI DEL P. T. C. P. tecniche Controllo delle Regolamentare Favorire, con pregio storico – degli aspetti favorire diffuso, proposizione geologiche, agronomich fonti inquinanti l’attività adeguata artistico – legati al l’agglomerazione di ulteriori indirizzi idrogeologiche, e con carico ed estrattiva per regolamentazione ambientale, ma paesaggio e urbana, l’evoluzione di urbanistici condivisi ed idrauliche inquinante adeguamento problemi di nei siti più altresì la agli spazi un sistema di a scala provinciale, del territorio degli dei sistemi di abbassamento delicati, l’accesso valorizzazione del aperti con agglomerato dell’area il completamento di provinciale e acquiferi depurazione della falda ed e la patrimonio storico particolare metropolitana e degli un sistema di aree salvaguardare basso o degli indirizzare il frequentazione mediante attenzione alle altri comuni, la protette, AZIONI DI PIANO le persone e le nullo e insediamenti riuso nel tempo libero promozione delle interazioni con creazione di un sistema l‘organizzazione dei cose da necessitanti produttivi e naturalistico degli ambienti reti territoriali i valori nodale dell’alta poli ospedalieri, del situazioni di di minor civili delle cave naturali significative sia ambientali e padovana e di ulteriori polo universitario, rischio presenti quantità monotematiche con gli impatti sistemi urbani lineari in dell’interporto, del e potenziali d’acqua che antropici via di agglomerazione. polo fieristico. pluridisciplinari. Piano di tutela delle acque 1 coordinato con gli Enti competenti Migliorare la continuità e 2 permeabilità dei corridoi fluviali 3 Incremento della rete fognaria Rilocalizzazione di attività 4 produttive incompatibili Interventi nei punti critici della rete 5 idraulica Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio Completare e potenziare la rete 7 ciclopedonale protetta Incentivare il risparmio e l’efficienza 8 energetica nelle costruzioni Nuove aree verdi urbane e 9 periurbane Nuova disciplina degli spazi aperti 10 (Piano del Verde) Incentivare la riconversione ed il 11 riuso di edifici rurali Limitazione del consumo di nuovo 12 territorio agricolo Conservazione e potenziamento 13 della rete ecologica comunale Piano di azione per la protezione 14 delle acque profonde Riqualificazione e valorizzazione 15 dei centri abitati Eliminazione/mitigazione 16 dell’impatto di fonti di degrado e di detrattori visivi PAESAGGIO AMBIENTE AMBIENTE SISTEMA URBANO – PRODUTTIVO E COMPONENTI DEL P. T. C. P. AMBIENTE NATURALE E SPAZIO FISICO CULTURALE DELLE RETI RURALE Conservazione dei Sviluppare siti, monumenti ed Tutela e Sviluppo di ambiti e di Contenimento del Tutelare le colture e edificazioni di valorizzazione sistemi nei quali sistema insediativo risorse OBIETTIVI DEL P. T. C. P. tecniche Controllo delle Regolamentare Favorire, con pregio storico – degli aspetti favorire diffuso, proposizione geologiche, agronomich fonti inquinanti l’attività adeguata artistico – legati al l’agglomerazione di ulteriori indirizzi idrogeologiche, e con carico ed estrattiva per regolamentazione ambientale, ma paesaggio e urbana, l’evoluzione di urbanistici condivisi ed idrauliche inquinante adeguamento problemi di nei siti più altresì la agli spazi un sistema di a scala provinciale, del territorio degli dei sistemi di abbassamento delicati, l’accesso valorizzazione del aperti con agglomerato dell’area il completamento di provinciale e acquiferi depurazione della falda ed e la patrimonio storico particolare metropolitana e degli un sistema di aree salvaguardare basso o degli indirizzare il frequentazione mediante attenzione alle altri comuni, la protette, AZIONI DI PIANO le persone e le nullo e insediamenti riuso nel tempo libero promozione delle interazioni con creazione di un sistema l‘organizzazione dei cose da necessitanti produttivi e naturalistico degli ambienti reti territoriali i valori nodale dell’alta poli ospedalieri, del situazioni di di minor civili delle cave naturali significative sia ambientali e padovana e di ulteriori polo universitario, rischio presenti quantità monotematiche con gli impatti sistemi urbani lineari in dell’interporto, del e potenziali d’acqua che antropici via di agglomerazione. polo fieristico. pluridisciplinari. Incentivi allo sviluppo di funzioni 17 ricettive e di pubblica fruizione negli edifici di interesse storico - colturale Individuazione delle potenzialità di 18 espansione urbana Adeguamento e potenziamento dei 19 servizi alle persone Favorire l’insediamento di servizi 20 specializzati Miglioramento delle aree produttive 21 esistenti Interventi sulla viabilità esistente 22 volti a migliorare le condizioni di sicurezza e vivibilità Norme di tutela e prescrizione volte a garantire le opere di mitigazione 23 che devono accompagnare le nuove infrastrutture ad elevato impatto Formazione di corridoi verdi per la 24 mobilità lenta e le attività ricreative Piano di tutela dell’atmosfera 25 coordinato con gli Enti competenti Progetti pilota di valorizzazione dei 26 prodotti tipici locali

21 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Aree produttive Il PTCP non prevede la presenza di poli produttivi. Individua altresì un ambito/sistema nel quale favorire l’agglomerazione urbana sui poli considerati, il potenziamento della rete dei servizi alla popolazione e delle aree per insediamenti produttivi.

23 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Aree a rischio idraulico Dalla Tav. 2 – Carta delle fragilità emerge la presenza nel territorio di Loreggia di • aree esondabili o a periodico ristagno idrico; • aree a rischio idraulico e idrogeologico in riferimento al P. A. I.

24 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Piano di Assetto del Territorio Intercomunale - PATI del Camposampierese Il Comune di Loreggia rientra nel gruppo di comuni aderenti al “P.A.T.I. del Camposampierese”. Si tratta di un PATI tematico che comprende i seguenti sistemi, a lettura di area vasta: • sistema ambientale • difesa del suolo • infrastrutture e mobilità • sistema ricettivo • servizi a scala sovracomunale • fonti di energia rinnovabile Dopo la sottoscrizione dell’accordo di pianificazione tra i comuni aderenti, la Provincia di Padova e la Regione Veneto, è stato dato avvio alla concertazione e partecipazione sul documento preliminare. Il P. A. T. I. è stato adottato dal tutte le amministrazioni coinvolte. Il comune di Loreggia ha adottato lo stesso con delibera n° 51 del 29 dicemb re 2012. Le principali azioni strategiche contenute nel PATI ed interessanti il territorio di Loreggia sono: • Rete ecologica intercomunale: il PATI si prefigge di migliorare la connettività del territorio aperto individuando le aree a maggior valenza ambientale; • Difesa del suolo: vengono individuate le criticità del territorio e prescritta la Valutazione di Compatibilità Idraulica per le trasformazioni significative; • Agrocenturiato: il PATI fissa indirizzi per la tutela dell’impianto reticolare; • Infrastrutture e mobilità: viene prospettata la possibilità di un collegamento viario da potenziare tra i comuni di Loreggia e Trebaseleghe, senza peraltro individuare un possibile tracciato; • Produttivo: il PATI individua alcuni poli di concentrazione delle aree produttive all’esterno del comune di Loreggia; Il PAT in esame assume le strategie del PATI, implementando le previsioni al dettaglio della scala comunale. Nella seguente tabella viene verificata la coerenza delle azioni di piano con il set di obiettivi strategici del PATI. Le celle in verde indicano le azioni del P.A.T. che permettono di perseguire gli obiettivi del PATI come di seguito indicato:

25 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OBIETTIVI P.A.T.I. CAMPOSAMPIERESE Utilizzare le Utilizzare e gestire in Mantenere e Promuovere la Minimizzare Mantenere e Mantenere e risorse entro i maniera valida sotto il aumentare la partecipazione del AZIONI DI PIANO l’utilizzo delle migliorare il migliorare il Tutela limiti delle profilo ambientale qualità pubblico alle risorse non suolo e le patrimonio storico dell’atmosfera possibilità di sostanze e rifiuti anche dell’ambiente decisioni in materia rinnovabili risorse idriche e colturale rigenerazione pericolosi o inquinanti locale di sviluppo Piano di tutela delle acque coordinato con gli Enti 1 competenti Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi 2 fluviali 3 Incremento della rete fognaria 4 Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili 5 Interventi nei punti critici della rete idraulica Sistematica verifica della compatibilità idraulica 6 degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio Completare e potenziare la rete ciclopedonale 7 protetta Incentivare il risparmio e l’efficienza energetica 8 nelle costruzioni 9 Nuove aree verdi urbane e periurbane Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del 10 Verde) Incentivare la riconversione ed il riuso di edifici 11 rurali 12 Limitazione del consumo di nuovo territorio agricolo Conservazione e potenziamento della rete 13 ecologica comunale Piano di azione per la protezione delle acque 14 profonde 15 Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di 16 degrado e di detrattori visivi Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di 17 pubblica fruizione negli edifici di interesse storico - colturale Individuazione delle potenzialità di espansione 18 urbana Adeguamento e potenziamento dei servizi alle 19 persone 20 Favorire l’insediamento di servizi specializzati 21 Miglioramento delle aree produttive esistenti Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorare 22 le condizioni di sicurezza e vivibilità Norme di tutela e prescrizione volte a garantire le 23 opere di mitigazione che devono accompagnare le nuove infrastrutture ad elevato impatto Formazione di corridoi verdi per la mobilità lenta e 24 le attività ricreative Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli 25 Enti competenti Progetti pilota di valorizzazione dei prodotti tipici 26 locali

Strumento urbanistico vigente Il comune di Loreggia è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 26 del 12-06-1997 e n. 47 del 22-12-1997 e con Delibera della Giunta Regionale n. 3040 04-08-1998. Il Piano è stato oggetto di successive varianti parziali, l’ultima delle quali risale al 2008, adottata con Delibera del Consiglio Comunale n. 53 del 17-12-2007 e approvata con Delibera del Consiglio Comunale n. 17 del 28-03-2008. La potenzialità residua del PRG, per la destinazione residenziale è di 311.747 mc, ripartita tra le diverse ATO come segue: • ATO A.A.1 – MUSON VECCHIO E SORGENTE: 14.400 mc; • ATO A.G.1 – RIO RUSTEGA, MARZENEGO: 24.800 mc; • ATO I.R.1 – LOREGGIOLA: 58.424 mc; • ATO I.R.2 – LOREGGIA : 213.323 mc; • ATO I.P.1 – ZONA INDUSTRIALE BOSCALTO 800 mc.

Altri piani sovraordinati Si evidenziano alcuni progetti di area vasta, che pur non interessando il territorio comunale in esame, si relazionano per la loro valenza con l’ambito comunale di Loreggia: l’accordo di programma, sottoscritto ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. 267/2000 in data 28.02.2003, per la realizzazione di un itinerario ciclopedonale lungo il Muson dei Sassi, al quale hanno aderito tutti i comuni della Provincia di Padova, nel cui territorio ricade l’asta fluviale del Muson dei Sassi. Attualmente è in corso di progettazione la “Realizzazione di un percorso ciclo-turistico lungo la ex – ferrovia militare Treviso - Ostiglia in Provincia di Padova”, nell’ambito dell’intesa programmatica d’area del Camposampierese. Tali progetti di area vasta vanno nella direzione di una incentivazione della mobilità lenta e della fruizione turistica e ricreativa del territorio aperto, che già il vigente P.R.G. recepisce con la previsione di zona F lungo il percorso della ex – ferrovia militare Treviso-Ostiglia.

Definizione dell’ambito di influenza del piano Sulla base dell’analisi preliminare appena delineata, l’area di influenza viene individuata nel territorio del comune di Loreggia e dei comuni contermini: Santa Giustina in Colle, Piombino Dese e Camposampiero in provincia di Padova e Resana e Castelfranco Veneto in provincia di Treviso.

Identificazione dei soggetti coinvolti nelle scelte ed operanti sul territorio Propedeutica ed allo stesso tempo complementare alla definizione della conoscenza è l’individuazione dei soggetti da coinvolgere nel processo di valutazione; si tratta sia di soggetti

istituzionali, Stato, Regioni, Province, Comuni, o altri enti territoriali, cui fa capo il sistema decisionale, sia di soggetti per così dire tecnici, ossia tutte quelle autorità competenti in materia ambientale da cui sono attesi pareri e giudizi, sia, infine, di tutti i soggetti sociali portatori di interesse entro il contesto delle possibili azioni previste e delle dinamiche innescate dal piano.

28 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

ENTI Regione Veneto - Direzione urbanistica Regione Veneto - Ufficio del Genio Civile di Padova Servizio Forestale Regionale di Padova Provincia di Padova - Dipartimento Territorio e Ambiente Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le provincie di Venezia, Belluno, Padova, Treviso Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto Istituto Regionale Ville Venete Consorzio di bonifica Sinistra Medio Brenta Magistrato alle Acque Nucleo Operativo di Padova Direttore del dipartimento ARPAV di Padova Azienda U.L.S.S. N. 15 Agenzia del territorio di Padova Azienda Territoriale per L'Edilizia Residenziale ATER della Provincia di Padova Comando Provinciale Vigili del Fuoco Questura di Padova Azienzia del Demanio di Venezia A.N.A.S. spa - Compartimento di Venezia Veneto Strade Spa Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale "BRENTA" Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Comando Stazione Carabinieri di Piombino Dese ETRA Spa Dirigente scolastico Comune di Castelfranco Veneto Comune di Resana Comune di Piombino Dese Comune di Camposampiero Comune di S. Giustina in Colle Comune di S. Martino di Lupari Enel Terna spa Telecom Italia S.P.A. Snam Gestore rete gas Omnitel pronto Italia Wind Spa

29 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

ASSOCIAZIONI ECONOMICHE Confindustria Padova ANCE Associazione costruttori edili Confedilizia CONFCOMMERCIO ASCOM Confesercenti C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori Coldiretti C.N.A. Confederazione Nazionale Artigianato U.P.A. Unione Provinciale Artigiani sez. Camposampiero C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. Unione Italiana del Lavoro Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Padova Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Padova Ordine dei Geologi - Regione del Veneto Ordine interprovinciale dei Chimici del Veneto Collegio dei Geometri della Provincia di Padova Collegio dei Periti Agrari Collegio dei Periti Industriali Tecnici progettisti

30 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

ASSOCIAZIONI SOCIALI F.I.A.B. – Federazione Italiana Amici della Bicicletta - Onlus WWF Legambiente Italia Nostra LIPU AUSER Padova A.N.C.R. Sezione di Loreggiola A.N.M.I.L. Comitato di Loreggia A.N.U.U. Sezione di Loreggia A.P.S.T.E. A.V.I.S. di Loreggia Arca Atletica Libertas S.A.N.P. Sezione di Loreggia Azione Cattolica Giovani e Ragazzi Parrocchia di Loreggia Biblioteca Comunale Comitato Genitori Corale Lorenzo Perosi Coro Pueri Cantores "Natus Est" Coro Voci Giovani Federcaccia Fondazione Leone Wollemborg o.n.l.u.s. Gas Loreggia G.S. Loreggia Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile Gruppo Ginnastica Loreggia Gruppo Giovani e Gruppo Giovani Animatori Loreggiola Gruppo Missioni e Solidarietà Gruppo Musicale Loreggiola Gruppo Oratorio Loreggiola Gruppo Teatrale La Nuova Leonessa La Locomotiva Onlus Oratorio S. Rocco Parrocchia di Loreggia Parrocchia di Loreggiola Pescatori Sportivi Muson vecchio Polisportiva Dilettantistica Loreggia

31 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) ASSOCIAZIONI SOCIALI A.P.D.Calcio Loreggiola 2000 Polisportiva Libertas Loreggiola - Arti Marziali Proloco Roll Stars Scuola Materna "G.Ganzina" Scuola Materna "L.Wollemborg" Sport in Musica Volley Loreggia Banda Musicale Aurelia Società Sportiva Dilettantistica Volley Loreggia 2006 Fondazione Aiutiamoli a Vivere Comitato San Luigi Tiro alla fune Yankees

32 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

6. STATO DELL’AMBIENTE

Il quadro conoscitivo è desunto da una serie di tematismi e sottotematismi, indicati negli atti di indirizzo di cui alla lettera "f", all’art. 50, comma 1 della L.R. 11/04 e approvati dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 3178 dell' 8.10.2004; ai fini della stesura del PAT risultano pertinenti i seguenti aspetti: 1. profilo demografico 2. aria 3. clima 4. acqua 5. suolo 6. settore primario 7. flora 8. fauna 9. biodiversità 10. paesaggio 11. patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico 12. salute e sanità 13. sistema insediativo residenziale e produttivo 14. mobilità 15. pianificazione e vincoli 16. agenti fisici 17. sistema turistico- ricettivo 18. sistema dei servizi 19. rifiuti 20. energia

I dati contenuti nel Rapporto Ambientale sono desunti dal Quadro Conoscitivo del PATI tematico (ambiente, paesaggio e mobilità) e della Regione Veneto, nonché da fonti bibliografiche, rilievi e monitoraggi riportati nel testo. Per gli aspetti già trattati nel Rapporto Ambientale del PATI si è cercato, ove possibile, di delineare indicazioni specifiche della realtà territoriale del singolo comune. Gli elementi caratterizzanti lo stato dell’ambiente nel comune di Loreggia vengono di seguito delineati, con l’obiettivo di evidenziare i punti di forza e gli elementi di criticità, legati all’uso delle risorse territoriali. Lo stato dell’ambiente è misurato da indicatori che rispondono, per quanto possibile, ai seguenti

33 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) requisiti: • evidenziare le caratteristiche ambientali e territoriali del comune; • rendere misurabili gli obiettivi specifici del PAT; • valutare l’efficacia delle azioni, attraverso il monitoraggio.

Gli indicatori si distinguono in due categorie: • descrittivi: caratterizzano le peculiarità del territorio comunale; • prestazionali: misurano le risposte alle criticità, previste dal PAT.

La scelta degli indicatori si attiene ai criteri di sostenibilità espressi nella Conferenza ONU di Rio de Janeiro del 2002, di seguito riportati: 1. ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili; 2. impiegare le risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione; 3. uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze, degli inquinanti e dei rifiuti pericolosi; 4. conservare e migliorare la stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi; 5. conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche; 6. conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali; 7. conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale; 8. proteggere l’atmosfera; 9. sensibilizzare la popolazione sui problemi ambientali, attraverso l’istruzione e l’informazione in campo ambientale; 10. promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile.

6.1 Popolazione

6.1.1 Profilo demografico

I dati riferiti al comune di Loreggia sono relativi agli anni dal 2002 al 2010 (fonte: ISTAT): in tale periodo la popolazione residente fa riscontrare un incremento, associato anche all’aumento della popolazione straniera residente (tranne nel 2010), come evidenziato nel grafico sottostante.

34 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

Loreggia

Anno 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Popolazione residente 5.929 6.123 6.316 6.516 6.633 6.817 7.094 7.247 7.259

Stranieri 304 429 533 648 700 866 1.043 1.127 1.068

6.1.2 Istruzione

I dati del censimento della popolazione del 2001 evidenziano quanto segue:

Non Diplomati (19 anni conseguimento in su) % scuola dell’obbligo Loreggia 23,4 10,4 Media provinciale 29,9 9,3 Fonte: Istat 2001

Si rileva una incidenza dei diplomati inferiore al dato medio provinciale, in accordo con la elevata presenza di attività manifatturiere e di piccole e medie imprese.

35 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

Analizzando più nel dettaglio:

Diploma di scuola Licenza di scuola Licenza di scuola Laurea secondaria media inferiore elementare superiore Loreggia 159 1.245 1.974 1.431 Fonte: Quadro Conoscitivo

6.1.3 Situazione occupazionale

Il tasso di occupazione nel Comune di Loreggia è del 55%, a fronte di una media provinciale pari al 50,7%. Il tasso di disoccupazione è pari al 3,2%, contro una media provinciale del 4,2%. Tali dati evidenziano una situazione positiva, anche rispetto al dato provinciale. La situazione occupazionale, per settori è indicata in tabella (fonte ISTAT 2002).

Industria Agricoltura Servizi Totale Unità Unità Unità Unità Addetti Addetti Addetti Addetti locali locali locali locali Numero 278 1268 7 11 306 806 591 2085 Incidenza 47,0 60,8 1,2 0,5 51,8 38,7 100 100 %

E’ evidente la predominanza di addetti nel settore dell’industria, mentre in termini di unità locali risulta più numeroso il settore terziario. La densità di unità locali è di 31,1, UL per kmq, dato inferiore alla media provinciale (41,1), in linea con il profilo ancora agricolo di vasti ambiti comunali.

6.2 Aria

6.2.1 Qualità dell’aria

Le azioni da intraprendere a scala comunale dovrebbero rientrare, per essere efficaci, in un Piano di Azione, che dovrà essere coordinato a scala almeno provinciale, se non a livello di bacino aerologico omogeneo, vale a dire l’intera pianura padano – veneta. Inoltre è importante disporre di dati locali, anche mediante rilevamenti periodici con stazioni mobili, al fine di sensibilizzare la popolazione sull’andamento degli inquinanti e sulle cause di tali fenomeni. I problemi di inquinamento dell’aria sono dovuti al traffico veicolare, agli impianti termici ed ai processi di combustione dell’industria. Come in tutti i comuni della pianura veneta – padana, anche nel comune di Loreggia assume

rilevanza il livello di PM 10 . La normativa di riferimento in materia di qualità dell’aria è

rappresentata dal D. Lgs. 155/2010 che regolamenta i livelli in aria di Biossido di zolfo (SO 2),

36 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) biossido di azoto (NO 2), ossidi di azoto (NO X), monossido di carbonio (CO), particolato (PM 10 e

PM 2,5 ), piombo (Pb), benzene (C 6H6), oltre alle concentrazioni di ozono (O 3) e ai livelli nel particolato PM 10 di cadmio (Cd), Nichel (Ni), arsenico (As) e benzo (a) pirene (BaP). Il suddetto decreto fissa i seguenti indicatori: • media annuale sull’anno solare delle misure giornaliere (40 µg/m 3): rappresenta il limite annuale per la protezione della salute umana; • numero di superamenti nell’anno solare del limite giornaliero fissato a 50 µg/m 3: rappresenta il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana che non deve essere superato più di 35 volte per anno civile. La centralina per il monitoraggio dell’aria più vicina al comune è sita a Castelfranco Veneto ed è attiva dal 2010: si tratta di una stazione di background rurale, cioè posizionata in zona rurale per cui non risulta influenzata dal traffico veicolare o dalle attività industriali. I dati rilevati fino ad ora vengono riportati nella tabella sottostante:

CASTELFRANCO VENETO 3 3 ANNO Superamento limite giornaliero di 50 µg/m Medie annuali PM 10 (µg/m ) 2010 88 38 2011 93 40 Fonte: ARPAV

I valori fino ad ora registrati mettono in evidenza una certa criticità: infatti il limite massimo di 35 sforamenti annui è stato abbondantemente superato in entrambi gli anni, mentre la media annua si attesta sui 38 µg/m 3 e sui 40 µg/m 3 rispettivamente per gli anni 2010 e 2011, motivo per cui questi indicatori devo essere mantenuti sono stretta osservazione. L' ozono è un inquinante secondario che si forma in atmosfera a partire da precursori (inquinanti primari) prodotti da varie sorgenti (veicoli a motore, industrie, processi di combustione). Questa reazione è influenzata da variabili meteorologiche come l'intensità delle radiazioni solari, la temperatura, la direzione e la velocità del vento. Generalmente i livelli giornalieri di ozono sono bassi al mattino (fase di innesco delle reazioni fotochimiche) e massimi nelle ore pomeridiane, per poi diminuire progressivamente nelle ore serali quando cala la radiazione solare. Le concentrazioni di ozono possono essere più elevate nelle aree suburbane o rurali rispetto a quelle urbane poiché l’ossido di azoto generato dal traffico veicolare può reagire con l’O 3 sottraendolo all’aria circostante e formando NO 2 e ossigeno molecolare. La presenza di elevati livelli di ozono danneggia la salute umana, quella degli animali e delle piante (influenza la fotosintesi), deteriora i materiali e riduce la visibilità. La normativa in vigore (D. Lgs. 155/2010) stabilisce che: - per valori superiori ai 180 g/m 3 (media di 1 ora) si raggiunga la soglia di informazione;

37 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) - per valori superiori ai 240 g/m 3 (media di 1 ora) si raggiunga la soglia di allarme; - per valori superiori ai 120 g/m 3 (media 8 ore) si raggiunga la soglia obiettivo di lungo termine. Anche per l’ozono, la centralina di monitoraggio di riferimento è quella di Castelfranco Veneto, di cui si riportano i valori registrati nel periodo di attività 2006 – 2011:

CASTELFRANCO VENETO Superamento soglia Superamento soglia Superamento obiettivo a ANNO d’informazione d’allarme lungo termine 2006 41 0 40 2007 43 1 60 2008 12 0 39 2009 26 0 68 2010 6 0 44 2011 26 0 89 Fonte: ARPAV

La normativa di riferimento fissa, per l’ozono, la soglia di obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione a 6.000 g/m 3*h: tale obiettivo non è stato rispettato nella stazione di Castelfranco Veneto, come in nessuna altra stazione in cui tale parametro è stato analizzato. La stazione da cui provengono questi dati è comunque piuttosto lontana dal comune in questione per cui il dato può essere solo indicativo. In linea del tutto generale è comunque possibile desumere che nei mesi estivi si verifichi una situazione di inquinamento da "smog fotochimico" con elevate concentrazioni di ozono. Altro parametro da monitorare per la qualità dell’aria è il monossido di carbonio (CO): questo gas è il risultato della combustione incompleta di sostanze contenenti carbonio e in ambiente urbano viene prodotto principalmente dagli scarichi delle autovetture. Il D. Lgs. 155/2010 individua quale indicatore di questo inquinante il numero di superamenti del valore limite di protezione della salute umana (media mobile 8 h) fissato a 10 mg/m 3: in tutti i punti di campionamento in Veneto non ci sono stati superamenti di tale limite.

Il biossido di azoto (NO 2) viene introdotto in atmosfera come NO che è un gas inodore e incolore che viene gradualmente ossidato a NO 2 da parte di composti ossidanti presenti in atmosfera. La produzione umana di NO 2 deriva principalmente dai processi di combustione dei veicoli a motore, negli impianti di riscaldamento domestico e nelle attività industriali. La normativa di riferimento fissa i seguenti parametri: • media annua dei valori registrati durante l’anno solare (il valore limite per la protezione della salute umana viene fissato a 40 g/m 3);

38 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • numero di superamenti durante l’anno solare della soglia di allarme fissata a 400 g/m 3 per 3 ore consecutive; • numero di supermanti nell’anno solare del limite orario fissato a 200 g/m 3 (valore da non superare per più di 18 volte par anno civile). I dati relativi alla stazione di Castelfranco Veneto vengono di seguito riportati:

CASTELFRANCO VENETO ANNO Media annua Superamento soglia d’allarme Superamento del limite orario 2005 31 0 0 2006 35 0 0 2007 27 0 0 2008 28 0 0 2009 24 0 0 2010 22 0 0 2011 24 0 0 Fonte: ARPAV

Dalla tabella si può notare come nel periodo in considerazione la media annua sia andata calando, mentre gli altri indicatori non abbiamo mai superato i valori fissati per legge confermando così la scarsa pericolosità di questo inquinante nell’area in esame

L’ anidride solforosa (SO 2), quarto inquinante convenzionale misurato, è un tipico inquinante della aree urbane e industriali dove l’elevata densità degli insediamenti ne favorisce l’accumulo soprattutto in condizioni meteorologiche sfavorevoli di debole ricambio delle masse d’aria. Le emissioni di origine antropica sono dovute prevalentemente all’utilizzo di combustibili solidi e liquidi e sono correlate al contenuto di zolfo degli stessi, sia come impurezze sia come costituenti nella formulazione molecolare del combustibile. La diffusa metanizzazione dei centri urbani e la diminuzione del contenuto di zolfo negli oli combustibili hanno ridimensionato notevolmente l’entità delle emissioni di SO 2: infatti per questo inquinante non sono stati registrati superamenti dei limiti previsti per legge in tutto il Veneto. In definitiva appare come principale criticità la presenza di polveri sottili, che dovrà essere affrontata a scala di area vasta con provvedimenti coordinati. Il Piano di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera della regione Veneto definisce la nuova zonizzazione del territorio regionale approvata con DGR 2130 del 23/10/2012: la metodologia utilizzata per la zonizzazione del territorio (è stata valutata la qualità dell’aria con riferimento alla salute umana) ha visto la previa individuazione degli agglomerati e la successiva definizione delle altre zone. Ciascun agglomerato corrisponde ad una zona con popolazione residente superiore a 250.000

39 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) abitanti ed è costituito da un’area urbana principale e dall’insieme delle aree urbane minori che sono connesse a quella principale sul piano demografico, dei servizi e dei flussi di persone e merci. Gli agglomerati individuati sono i seguenti: 1) Agglomerato Venezia (IT0508); 2) Agglomerato Treviso (IT0509); 3) Agglomerato Padova (IT0510); 4) Agglomerato Vicenza (IT0511); 5) Agglomerato Verona (IT0512); 6) Pianura e capoluogo di Bassa pianura (IT0513): comprende i comuni con densità emissiva compresa tra 7 e 20 t/a * kmq, più precisamente la zona centrale della pianura e il comune di Rovigo; 7) Bassa Pianura e i Colli (IT0514): comprende i comuni con remissività inferiore a 7 t/a * kmq, più precisamente la parte orientale della provincia di Venezia, la bassa pianura di Verona, Padova e Venezia, la provincia di Rovigo escluso il comune, i Colli Berici ed Euganei; 8) Prealpi ed Alpi (IT0515): comprende l’area montana della regione dove i comuni hanno la casa comunale ad un’altitudine superiore ai 200m; 9) Valbelluna (IT0516): comprende l’omonima valle comprendente 29 comuni della provincia di Belluno ed il comune capoluogo A seguito di questa nuova zonizzazione, il comune di Loreggia ricade nell’agglomerato IT0513 – Pianura e capoluogo di Bassa Pianura.

LOREGGIA

40 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

6.2.2 Emissioni in atmosfera

Nel 2005 la regione Veneto ha eseguito l’inventario a livello regionale delle emissioni in atmosfera, cioè una raccolta coerente ed ordinata dei valori delle emissioni generate dalle diverse attività naturali od antropiche (trasporti su strada, allevamenti, attività industriali) riferita ad una scala territoriale ed ad un intervento temporale definiti. L’inventario non costituisce un calcolo esatto dell’emissione, ma stima dei contributi emissivi e permette di individuare i settori su cui indirizzare le misure e le azioni per la riduzione delle emissioni inquinanti, fornendo uno strumento fondamentale per la pianificazione di settore (Pano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera). L’inventario regionale delle emissioni è stato prodotto ricorrendo al software IN.EN.AR (INventario EMissioni ARia)

Nella tabella seguente vengono riportate le emissioni (misurate in t/anno, tranne la CO 2 che viene misurata in kt/anno)per ogni composto inquinante, suddivise per ogni macrosettore, riferite al territorio di Loreggia.

Descr izione SO NO COV CH CO CO N O NH PM PTS PM TOTALE macrosettore 2 x 4 2 2 3 10 2.5 Combustione 4,42 12,49 43,45 11,97 188,42 11,77 1,68 0,35 8,14 8,14 7,58 298,40 non industriale Combustione 7,64 50,28 0,63 0,70 3,83 9,23 0,72 0,00 4,37 4,82 1,60 83,82 nell'industria Processi 0,00 0,00 2,57 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,01 0,02 0,01 2,60 produttivi Estrazione e distribuzione 0,00 0,00 6,75 50,33 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 57,08 combustibili Uso di solventi 0,00 0,00 124,98 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,06 0,07 0,02 125,12 Trasporto su 0,24 56,32 36,71 1,96 160,16 11,55 0,40 2,05 4,33 4,33 3,78 281,83 strada Altre sorgenti mobili e 0,68 20,32 6,58 0,08 15,96 2,57 0,55 0,00 2,52 2,65 2,36 54,28 macchinari Trattamento e smaltimento 0,00 0,00 0,03 0,00 0,03 0,00 0,00 0,00 0,01 0,01 0,01 0,09 rifiuti Agricoltura 0,00 1,70 70,45 226,63 0,00 0,00 17,12 164,30 0,69 1,55 0,24 482,66 Altre sorgenti e 0,00 0,00 1,42 0,00 0,52 -0,08 0,00 0,00 0,18 0,18 0,18 2,42 assorbimenti TOTALE 12,99 141,10 293,58 291,67 368,91 35,04 20,47 166,71 20,30 21,78 15,77 1388,30

6.3 Clima

L’evoluzione dei dati termopluviometrici rappresenta un elemento di criticità a livello globale, che

41 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) richiede strategie coordinate alla più ampia scala territoriale. La caratterizzazione del microclima a scala di area vasta evidenzia nel periodo 1961-2002 un incremento della temperatura massima di 1 °C e una riduzione delle precipitazioni medie annue, con una intensificazione degli eventi piovosi estremi. Un altro elemento di perturbazione è dato dalle sorgenti luminose artificiali, che alterano il ciclo notturno, con possibili impatti negativi sulla fauna selvatica. Non sono disponibili dati storici comunali; i soli dati disponibili si riferiscono alla stazione di Castelfranco Veneto (limitrofo al comune di Loreggia) nel decennio dal 1996 al 2005 e sono elencati in tabella.

anno precipitazioni annue giorni piovosi

1996 1.110 104 1997 778 74 1998 948 79 1999 897 84 2000 1.066 85 2001 934 95 2002 1.513 111 2003 787 71 2004 1.271 106 2005 1.259 90 media 1.056 90 Fonte: Quadro Conoscitivo Regione Veneto

TEMPERATURE °C (minima delle minime)

anno gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

1996 -4,5 -6,6 -5,3 2,3 6,4 10,4 9,7 11,4 4 1,1 -2,9 -11,3 1997 -3,7 -4,6 -0,2 -1,8 4 9,4 11,3 10,6 4,7 -3,2 -3,5 -3 1998 -6,9 -7 -4,2 3,2 6,2 10 11,7 8,8 8 0,3 -5,9 -6,8 1999 -6,7 -6,9 -1,8 2,9 10,2 8,2 13,7 12,4 10 3,4 -2,9 -6 2000 -8,2 -4,1 0 3,6 8,5 11,2 9 12,7 9,3 4,8 -0,3 -6,7 2001 -3,7 -4,4 -2,8 0,7 10,1 8,2 12,6 12,8 5,7 7,4 -3,2 -9,6 2002 -8,7 -2,2 -1,3 2,8 7,6 12,8 13,4 13,3 4,5 3,4 -1 -4,5 2003 -8 -6,6 -2,9 -2,6 6,4 15,7 15,7 15,8 5,5 -2,5 -1,8 -9,5 2004 -6 -3,8 -1,9 1,7 6 11 8,9 9,3 4,3 3,1 -4,3 -5,6 2005 -7,6 -6,3 -7,5 0,7 7,6 7,6 11,5 9,8 10,5 3,5 -3,8 -5,7 media -6,4 -5,2 -2,8 1,3 7,3 10,4 11,8 11,7 6,6 2,1 -3 -6,9

42 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

TEMPERATURE °C (media delle medie)

anno gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

1996 4,1 2,6 6,1 12,3 18,5 22,1 21,7 21,9 15,8 12,6 8,5 3,3 1997 4,2 4,9 10 11,2 18,3 20,7 22,5 22,5 18,7 12,5 8,2 4,8 1998 4 5,6 7,9 12 18 22 24,1 24,1 18,1 12,8 6,1 1,9 1999 2,5 2,9 8,7 13,2 18,6 21 23,3 22,6 19,9 13,6 6,7 2,4 2000 0,9 4,5 8,9 14,8 19,2 22,3 21,7 23,4 18,6 14,2 9,7 5,7 2001 4,9 5,7 10,2 12 20,2 20,9 23,6 24,5 16,5 17 6,4 0,8 2002 0,8 5,9 10,7 13 18,7 23,7 23,4 22,8 18,4 13,7 10,6 5,7 2003 2,6 1,8 8,2 11,8 20,1 25,9 25,2 26,5 17,3 11,2 8,7 3,9 2004 1,3 2,5 7,8 12,9 16,5 21,3 22,9 22,8 18,3 15,2 8 5 2005 1,1 2,2 7,6 12,2 18,5 22,6 23,5 20,9 19,3 13,4 7,4 2,6 media 2,6 3,9 8,6 12,5 18,7 22,2 23,2 23,2 18,1 13,6 8 3,6

TEMPERATURE °C (massima delle massime)

anno gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

1996 14,7 14,9 18,7 25,6 30,5 36,7 34,2 33,4 28,1 23,2 21,2 14,5 1997 14 18,5 25,8 24,8 33,3 32 32,8 34,3 32,5 27 18 13,4 1998 12,3 20,9 21,1 24,2 31,5 33 37,3 36,2 29,2 23,9 17,1 10,9 1999 12 14,1 20,7 22,6 30,3 31 32,4 32,5 31 25,1 18,2 12,7 2000 11,1 15,2 18,4 28,9 29,3 32,4 32,6 35,4 29,3 24,8 18,7 15,3 2001 12,2 17,4 21 24,7 33 31,9 33,1 35,4 28,1 28,8 19 13,1 2002 13,2 14,5 23,3 24,4 29,7 37,2 34,1 32,2 29,4 23,3 18,9 14,4 2003 11,7 13,5 19,9 22,8 31,7 38,4 35,7 38,4 30,7 25,2 18,4 14,7 2004 10,1 11,1 22 25,7 28,1 32,9 36,4 32,4 31,5 24,5 24,4 14,8 2005 11,7 12,7 21,3 24,8 33 34,7 34,3 31,2 32,7 22,4 19,3 11,8 media 12,3 15,3 21,2 24,8 31 34 34,3 34,1 30,2 24,8 19,3 13,6 Fonte: Quadro Conoscitivo Regione Veneto

6.4 Acqua

Rappresenta il tema ambientale di maggior pregnanza per il territorio comunale, che è quasi interamente compreso nella fascia delle risorgive. L’area è caratterizzata da un sistema di risorgive diffuse, che pur non evidenziando sempre fontanili, rappresenta un sistema di aree igrofile della massima importanza, rinvenibili soprattutto a monte (comune di Resana e Castelfranco Veneto) e nella frazione di Loreggiola. Va distinto il sistema delle acque profonde dal reticolo idrografico superficiale. Data la complessità del tema “tutela delle acque”, che va affrontata a scala di bacino, va subito evidenziato come le politiche di salvaguardia della risorsa idrica siano riconducibili a distinte competenze regionali, provinciali, dell’autorità di bacino, del consorzio di bonifica, dell’autorità di ambito territoriale ottimale e del comune. Sono soggetti a Vincolo paesaggistico ai sensi del D. Lgs. 42/2004 i seguenti corsi d’acqua:

43 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)  Torrente Muson Vecchio;  Torrente Muson dei Sassi;  Fiume Marzenego;  il Rio Rustego. Sono le principali aste fluviali, che connotano il territorio comunale per la diffusa presenza di corpi arginali, che si elevano sul piano campagna. Il Muson dei Sassi presenta un alveo artificiale ad andamento rettilineo, di tipo pensile, per cui assume notevole rilevanza dal punto di vista idraulico e paesaggistico la presenza di argini. Altri corsi d’acqua pubblici, non sottoposti a vincolo paesaggistico sono: - il Rio Acqualunga; - il Rio Lissavora. Il D. Lgs. 152/2006, che recepisce la Direttiva Europea 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque) ed abroga il precedente D. Lgs. 152/99, introduce un nuovo metodo di classificazione delle acque le cui modalità e criteri tecnici sono descritti nel D.M. 260 del 8/11/2010: la classificazione delle acque superficiali attualmente attinge sia dalla vecchia normativa che dalla nuova utilizzando la prima dove la seconda non risulti ancora completamente applicabile. Lo stato ecologico viene valutato principalmente sulla base della composizione e abbondanza degli elementi di qualità biologica (EQB), dello stato trofico (LIMeco), della presenza di specifici inquinanti e delle condizioni idromorfologiche che caratterizzano l’ecosistema acquatico. Lo stato chimico è definito sulla base degli standard di qualità dei microinquinanti individuati dal D.M. 260/10, cioè sostanze potenzialmente pericolose, che presentano un rischio significativo per o attraverso l’ambiente acquatico. Per i corsi d’acqua sono stati presi in considerazione i risultati del Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM), con riferimento alla metodologia prevista dal D. Lgs 152/1999: nella stazione di monitoraggio 115 a i dati registrati sono riportati nella tabella sottostante.

CORSO LIM SITO ANNO D’ACQUA PUNTI LIVELLO 2010 220 3 115 Muson dei Sassi 2011 210 3

La stazione presa in considerazione si trova a chiusura del bacino del Muson dei Sassi ed è caratterizzata da un territorio misto ad uso urbano ed agricolo, il corso d’acqua risulta canalizzato e rettificato e la qualità risulta influenzata principalmente da pressioni di origine civile ed agricole. Per quanto riguarda il Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori per lo stato ecologico (LIMeco), ai sensi del D. Lgs 152/2006 (indice introdotto dalla nuova normativa), i dati registrati

44 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) dalla stazione di monitoraggio sono i seguenti:

CORSO LIMeco SITO ANNO D’ACQUA PUNTI STATO 2010 0,33 Sufficiente 115 Muson dei Sassi 2011 0,38 Sufficiente

La nuova normativa prevede anche il monitoraggio dei microinquinanti, con i seguenti risultati relativi all’anno 2011:

TIPOLOGIA PRESENZA CATEGORIA INQUINANTE 4 – Nonilfenolo, Di(2 – etilsilftalato), Altri composti Ottilfenolo Benzo(a)pirene, Idrocarburi Benzo(b+k)fluorantene, Policiclici Benzo(ghi)perilene + Indeno(123 – Aromatici cd)pirene Cadmio e composti, Mercurio e Metalli composti, Nichel e composti, Piombo e composti Sostanze Sostanza Alachlor, Atrazina, DDT totale dell’elenco di ricercata e mai Pesticidi (isomeri e metaboliti), Diuron, priorità indicate risultata superiore Esaclorocicloesano, Simazina nella tabella 1/A, al limite di Pesticidi Aldrin, Dieldrin, Endrin, Isodrin allegato 1 del D. quantificazione ciclodiene M. 260/2010 Pentaclorobenzene, 1,2 – Dicloroetano, 1, 2, 3 – Triclorobenzene, 1, 2, 4 – Composti Triclorobenzene, 1, 3, 5 – organo volatili e Triclorobenzene, Benzene, semi volatili Esaclorobenzene, Esaclorobutadiene, Tetracloruro di carbonio, Tricloroetilene, triclorometano (cloroformio) Altri composti Pentaclorofenolo

45 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) TIPOLOGIA PRESENZA CATEGORIA INQUINANTE Idrocarburi Policiclici Antracene, Fluorantene, Naftalene Aromatici 4 – 4’ DDT, Clorpiriphos (Clorpirifos Sostanza non Pesticidi etile), Clorfenvinfos, DDT totale, ricercata Endosulfano, Isoproturon, Trifluralin Composti organo volatili e Diclorometano semivolatili Sostanza per la quale è stata riscontrata Composti almeno una organo volatilli e Tetracloroetilene presenza al di semivolatili sopra del limite di quantificazione Azinfos – metile, Azinfos – etile, Pesticidi Bentazone, Linuron, Malathion, Clorpiriphos metile, Desetilatrazina, Diazinone, Dimetomorf, Eptacloro epossido, Eptenofos, Etion, Sostanza Etofumesate, Forate, Fosalone, Pesticidi singoli Sostanze non ricercata e mai Metidation, Mirex, Phenthoate, appartenenti risultata superiore Phosmet, Pirimifos metile, all’elenco di al limite di Quinalphos, Quizalofop – etile, priorità indicate quantificazione Rimsulforon, Terbufos, Terbutrina nella tabella 1/B, 1, 1, 1 – tricloroetano, 1, 2 – allegato 1 del D. Diclorobenzene, 1, 3 – Composti M. 260/2010 Diclorobenzene, 1,4 – organo volatili Diclorobenzene, Clorobenzene, Toluene, Xileni 4,4 - Diclorofenolo, 2, 4, 5 – Sostanza non Triclorofenolo, 2, 4, 6 – Alofenoli ricercata Triclorofenolo, 2 – clorofenolo, 3 – clorofenolo, 4 – clorofenolo

46 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) TIPOLOGIA PRESENZA CATEGORIA INQUINANTE 2 – Cloroanilina, 3, 4 – Aniline Dicloroanilina, 3 – Cloroanilina, 4 – Cloroanilina Cloro – nitrobenzeni, cloro - Nitroaromatici nitrotolueni Demeton, Dichlorvos, Dimetoato, Eptacloro, Fenitrotion, Fention, Pesticidi Metamidofos, Mevinfos, Ometoato, Ossidementon – metile, Parathion, Parathion metile Ametrina, Captano, Clordano Desisopropilatrazine, Dicamba, Diclorprop, Folpet, Metribuzina, Pesticidi singoli Molinate, Oxadiazon, Pendimetalin, Procimidone, Prometina, Propanil, Triazofos Sostanza per la Metalli Arsenico, Cromo totale quale è stata riscontrata almeno una 2, 4 – D, 2, 4, 5, MCPA, Mecoprop, Pesticidi presenza al di Terbutilazina sopra del limite di quantificazione Sostanza per la quale è stato riscontrato il superamento Pesticidi singoli Metolachlor dello standard di qualità ambientale

Per quanto riguarda il Torrente Muson dei Sassi, sono disponibili dati relativi alla qualità delle acque superficiali rilevati presso la stazione n. 53, presso la derivazione dello scolo Lusore alla confluenza del torrente Lastego. Lo stato ecologico del corso d’acqua (SECA) è individuato dai valori del LIM (livello di inquinamento da macrodescrittori) e dell’indice IBE (indice biotico esteso): per gli anni dal 2002 al 2008, il corso d’acqua si pone in classe 2-3 (buono- sufficiente).

47 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Tali valori si ripetono per l’indice SACA (stato ambientale dei corsi d’acqua) definito sulla base dello stato chimico e del precedente stato ecologico (SECA), variando da buono a sufficiente considerando il periodo 2002-2008. In sostanza tali valori indicano scarsi o, al più, moderati fenomeni di alterazione derivanti dall’attività umana. Le acque sotterranee risultano attualmente normate dal D. Lgs 30 del 16/03/2009 “Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”. Lo stato chimico delle acque sotterranee si basa sul rispetto di norme di qualità, espresse da concentrazioni limite definite a livello europeo per nitrati ed agrofarmaci (standard di qualità), mentre per gli altri inquinanti spetta agli stati membri la definizione dei valori soglia. Un corpo idrico sotterraneo è considerato in buono stato chimico se (vedi grafico sottostante): 1. I valori standard (standard di qualità e valori soglia) delle acque sotterranee non sono superati in nessun punto del monitoraggio; 2. Il valore per uno dei parametri è superato in uno o più punti di monitoraggio, ma un’appropriata indagine dimostra che la capacità del corpo in esame di sostenere gli usi umani non è stata danneggiata in maniera significativa.

48 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) La stazione di misura ed analisi della qualità chimica più vicina al comune di Loreggia si trova a Piombino Dese (Stazione n° 53) per la quale, nel tr iennio 2009 - 2011, sono stati rilevati i seguenti dati:

Stato Composti Composti Inquinanti Anno chimico NO 3 Agrofarmaci organici Metalli organici Clorobenzeni inorganici puntuale volatili aromatici Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, ma entro ma entro ma entro ma entro ma entro gli Non 2009 Buono gli gli gli gli Non misurati standard di misurati standard standard standard standard qualità di qualità di qualità di qualità di qualità Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, ma entro ma entro ma entro ma entro ma entro gli Non 2010 Buono gli gli gli gli Non misurati standard di misurati standard standard standard standard qualità di qualità di qualità di qualità di qualità Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, Ricercata, ma ma entro ma entro ma entro ma entro ma entro gli Non entro gli 2011 Buono gli gli gli gli standard di misurati standard di standard standard standard standard qualità qualità di qualità di qualità di qualità di qualità

Concludendo, di seguito si riassumono le principali fonti di pressione che agiscono sulla matrice acqua all’interno del territorio comunale: • Nel settore agricolo, lo spargimento degli effluenti di allevamento e l’uso degli agrofarmaci effettuati in maniera errata possono favorire il ruscellamento e la lisciviazione di queste sostanze che vanno ad accumularsi nei corpi idrici sia superficiali che sotterranei; • La presenza di scarichi, sia di origine civile che industriale, soprattutto se privi di un’adeguata depurazione, possono concorrere all’accumulo di sostanze inquinanti nei corpi idrici.

Da sottolineare la presenza di pozzi ad uso idropotabile, nella frazione di Loreggiola.

Acquedotto e fognature La rete acquedottistica esistente garantisce una buona copertura del territorio comunale, come si evince dal numero di unità allacciate, pari a 2.165 che corrisponde all’84,74% del totale. Considerando un dato medio di 2,2 abitanti/utenza, si ha un totale di 4.763 abitanti allacciati,

49 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) pari al 65,61% della popolazione residente. Tale dato appare adeguato al contesto territoriale, in quanto la residua frazione di residenti che non dispongono di allacciamento al pubblico acquedotto riguarda essenzialmente i nuclei in zona agricola. Le nuove espansioni residenziali e per servizi previste dal PAT dovranno essere attuate in modo da garantire ai nuovi insediamenti l’allacciamento al pubblico acquedotto. La rete fognaria del territorio comunale appare ben sviluppata con una percentuale di abitanti allacciati al servizio pubblico pari a 69,04%. Le utenze allacciate alla rete fognaria sono 1.764. Il continuo incremento di utenze allacciate alla pubblica fognatura, unitamente al potenziamento della capacità di depurazione, è da ritenersi comunque un elemento di importanza notevole al fine di migliorare il benessere della popolazione e la tutela delle acque.

6.5 Suolo e sottosuolo

6.5.1 Inquadramento litologico, geomorfologico e geopedologico

La principale criticità afferente questo tema è rappresentata dal rischio idraulico. Fenomeni locali di allagamento, generalmente concomitanti a precipitazioni di particolare intensità, si manifestano principalmente in tre forme, anche contemporanee: • difficoltà di drenaggio delle acque meteoriche; • esondazione di corsi d’acqua; • emersione di falda. Gli effetti negativi di tali eventi sono accentuati dalle caratteristiche tecniche inadeguate di alcuni tratti delle reti di smaltimento e delle stesse costruzioni, spesso realizzate con locali interrati. Sono isolabili alcune situazioni problematiche, legate ai singoli corsi d’acqua, per alcune delle quali si sono registrate nel passato esondazioni: Muson dei Sassi, Muson Vecchio, Rustega, Marzenego. Le cause sono individuabili principalmente, oltre che nei caratteri strutturali del territorio che ostacolano il drenaggio dell’acqua: • nella conformazione e struttura della rete idrica, tarata sulle originarie esigenze di regimazione di una vasta regione prettamente agricola che oggi, trasformata dall’intensa urbanizzazione, ha perso quei connotati; • negli interventi umani di trasformazione del territorio che incidono sull’assetto generale del sistema idrico all’interno e a monte del territorio comunale: trasformazione dell’assetto urbanistico del territorio, spostamenti dal normale percorso di deflusso dei corsi d’acqua e interventi di modifica della relativa struttura (tombinamenti, modifiche della sezione e dei materiali dell’alveo), trasformazione dell’assetto agrario del territorio (in particolare nella baulatura e scolinatura);

50 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • in situazioni puntuali di inadeguatezza della rete idrica: impedimenti locali al libero deflusso delle acque (sottopassi, paratoie, spalle di ponti, ecc.), tombinamenti, inadeguatezza della sezione in alcuni tratti, mancata continuità nella manutenzione delle opere idriche del passato (botti a sifone), mancata continuità nella manutenzione degli alvei e relative sponde. Dal punto di vista geomorfologico, assumono importanza i corpi arginali ed i paleoalvei. Altra criticità da considerare è l’inclusione dell’intero territorio comunale nella zona vulnerabile ai nitrati di origine agricola

6.5.2 Uso del suolo

Dalle tavole allegate si evidenziano le principali destinazioni d’uso del territorio. Si evidenziano le seguenti peculiarità: - discreta concentrazione delle aree produttive in alcuni ambiti estesi - dispersione insediativa in zona agricola (nuclei e agglomerati, case sparse, attività produttive in zona impropria) - presenza di barriere artificiali (strade a scorrimento veloce, ferrovia, elettrodotti) e naturali (corsi d’acqua) - elevata frammentazione della maglia poderale Va precisato che tali caratteri sono ordinari nel contesto agropolitano (vedasi Nuovo PTRC) in cui insiste il comune di Loreggia.

6.5.3 Cave attive e dismesse

Nel territorio comunale sono presenti quattro cave estinte; vanno anche considerate due cave nel territorio del comune di Resana e Castelfranco Veneto, che si trovano appena al di là del confine del Comune di Loreggia.

6.5.4 Discariche

Non sono presenti discariche nel territorio comunale.

6.5.5 Fattori di rischio geologico e idrogeologico

La tutela del suolo va intesa sia come difesa idraulica del territorio, sia come salvaguardia del terreno agricolo, risorsa limitata e irriproducibile, il cui stock va espressamente conservato, attraverso una attenta e limitata trasformazione della superficie agricola utilizzata, secondo le indicazioni della legge urbanistica regionale e dei relativi atti di indirizzo.

Nel territorio comunale è presente un rischio idraulico correlato ai fiumi maggiori (Muson dei sassi), un rischio idraulico correlato alla rete secondaria o minore (consorziale) ed infine un

51 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) rischio idraulico connesso alla rete di drenaggio urbana (fognatura bianca). Le condizioni del Muson dei Sassi, nel tratto che interessa Loreggia, possono definirsi accettabili tranne nei tratti in cui l’alveo risulta insufficiente a contenere in condizioni di sicurezza le piene massime prevedibili. Per quanto riguarda le reti di bonifica è rilevabile una situazione generale di invecchiamento e di riduzione dei volumi di invaso; esistono infatti aree in cui possono verificarsi esondazioni in relazione ad eventi di frequenza probabile decennale, quinquennale o minore. Il P.A.I. identifica un’area a pericolosità idraulica moderata nella porzione di territorio comunale compresa tra il fiume Muson dei Sassi e il Muson Vecchio nella porzione meridionale del territorio, nei pressi del confine con il comune di Camposampiero. La pericolosità media è in una porzione di territorio adiacente ma compresa tra il Muson dei Sassi e il centro cittadino di Loreggia. Il Piano dovrà quindi analizzare i problemi emergenti e prefigurare gli interventi necessari, che andranno calibrati a scala di bacino. La porzione nord - ovest del territorio comunale è compresa nella fascia delle risorgive, afferenti il sistema idrografico Muson – Roggia Acqualonga. Tale area, pur non presentando forme di affioramento della falda, quali polle e fontanili, rappresenta un ambito particolarmente sensibile, da sottoporre a tutela, con particolare riguardo alla funzionalità del reticolo idrografico .

6.6 Settore primario

Dai rilievi di campagna (2009) e dai dati della Carta di Copertura dei Suoli della Regione Veneto, emergono i seguenti dati:

USO DEL SUOLO AREA (HA ) PESO PERCENTUALE

Seminativo in area irrigua 1.155,66 91,0% Arboricoltura da legno 10,76 0,8% Tare ed incolti (terreno abbandonato) 4,54 0,4% Colture orticole in serra o sotto plastica 9,98 0,8% Colture orticole in pieno campo 9,98 0,8% Vigneti 20,34 1,6% Frutteti o frutti minori 0,88 0,1% Pioppeti in coltura 13,18 1,0% Prati stabili 24,21 1,9% Serre e vivai 19,03 1,5% Territori agrari con vegetazione naturaliforme 1,08 0,1% TOTALE 1.269,64 100%

52 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) I seminativi rappresentano la coltura principale.

La Superficie Agricola Utilizzata risulta pari a 1.336,01 ha, pari al 76,30 % della superficie territoriale comunale. Secondo quanto riportato nell’allegato A della D.G.R. 3650 del 25/11/2008, la superficie comunale trasformabile è pari all’1,3% della S.A.U. e corrisponde a 177.581 mq.

L’analisi ed elaborazione dei dati del Censimento Agricoltura (ISTAT 2010) permette di comprendere le dinamiche evolutive del settore primario nel comune. Da tali dati è possibile desumere alcune indicazioni sulle dimensioni e caratteristiche dell’attività agricola e sui principali utilizzi del territorio che ne conseguono. Per questo si sono analizzati quelli che sono considerati i dati più significativi tra l’universo di dati raccolti. Tra le caratteristiche strutturali evidenziate dal Censimento dell’Agricoltura 2010, indubbiamente il dato più rilevante riguarda l’aumento della S.A.U. media per azienda: dopo molti anni c’è stato un’inversione di tendenza riguardo la polverizzazione delle aziende agricole in quanto c’è stato un aumento delle aziende con più di 20 ha. La presenza, comunque, di un numero elevato di “minifondi” si riflette anche sulla forma di conduzione che oggigiorno vede la prevalenza delle aziende dirette coltivatrici. La dimensione delle aziende agricole censite nel 2010 è indicata di seguito:

Tavola 1: Superficie Agricola Tipo superficie Ettari TERRITORIALE 1.903 AGRICOLA TOTALE 1.525,33 AGRICOLA UTILIZZATA 1.335,60 S.A.U. MEDIA 2000 3,54 S.A.U. MEDIA 1990 2,56 Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura anno 2010

Tavola 2: Aziende agricole per classe di superficie agricola utilizzata (sup. in ettari) < 2 2 - 5 5 - 10 10 - 20 > 20 totale N° 219 117 20 10 11 377

% sul tot 58,09 31,03 5,31 2,65 2,92 100

Sup. totale 251,78 350,94 131,19 125,74 475,95 1.335,60

% sul tot 18,85 26,28 9,82 9,41 35,64 100 Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura anno 2010

Si rileva una elevata frammentazione e polverizzazione fondiaria, anche se in controtendenza rispetto ai dati del precedente censimento.

53 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Le aziende con dimensione fisica superiore a 5 ettari, pari al 10,88% del totale e corrispondenti in buona parte ad imprese professionali, conducono il 54,87% della superficie agricola utilizzata, con una dimensione media di 17,88 ettari. Nel decennio 2000 - 2010 il dato ISTAT evidenzia una riduzione del numero di aziende di poco meno dell’ 8 %, mentre gli altri parametri analizzati risultano in crescita.

Tavola 3: Variazioni delle superfici nel periodo 2000 - 2010 (sup. in ettari) CENSIMENTO AGRICOLTURA 2010 CENSIMENTO AGRICOLTURA 2000 VARIAZIONE % 2000 - 2010 SUP. SUP. SUP. SUP. SUP. AZIENDE S.A.U. AZIENDE S.A.U. AZIENDE S.A.U. TOTALE MEDIA TOTALE MEDIA TOTALE 377 1.525,33 1.335,60 3,54 409 1.234,98 1.048,27 2,56 - 7,82 % 23,51 % 27,41 % Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura anno 2010

L’utilizzo della S.A.U. emerge dal seguente prospetto e si nota la prevalenza delle colture cerealicole: Tavola 4: utilizzazione della superficie agricola Coltura Superficie % s.a.u. Seminativo 1.317,88 98,67 Vite 8,14 0,61 Vivaio 5,5 0,41 Prati 2,55 0,19 Altre coltivazioni legnose agrarie 1,53 0,11 Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura anno 2010

La quasi totalità della S.A.U. è destinata a colture estensive o collegate all’allevamento zootecnico (seminativi). Le colture ad elevato tasso di attività (vite e vivai) hanno una diffusione marginale. La mappatura di aziende agricole significative (ad esempio ad indirizzo orto florovivaistico, vitivinicolo e zootecnico) sarà oggetto di successivo approfondimento. Una prima quantificazione del carico di azoto di origine zootecnica porta ai seguenti risultati:

54 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

Tavola 5: carico di azoto kg. azoto/ Categoria Numero capi kg. azoto/ capo anno kg. azoto totali ha sau Bovini 1.827 42 76.734 Equini 29 25 725 Caprini 3 3 9 Suini 3.566 10 35.660 Cunicoli 15.200 1 15.200 Avicoli 1.440 0.5 720 Carico di azoto totale 129.048 96,92 Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura anno 2010

Il dato medio di 96,92 kg di azoto ad ettaro è nettamente inferiore al limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro attualmente previsto per i comuni posti in Zona Vulnerabile ai nitrati di origine agricola, come Loreggia. Per quanto riguarda il settore zootecnico, si nota come la consistenza dei bovini è in fase di diminuzione, in modo particolare per quel che riguarda le aziende che praticano l’allevamento di bovini da carne e di vacche da latte. Il numero medio di bovini e di vacche per azienda è invece molto più consistente nel 2000 rispetto al decennio precedente, conseguenza del fatto che la diminuzione del numero di capi non è avvenuta in modo direttamente proporzionale a quella della presenza di aziende specializzate. L’allevamento di vacche da latte rimane comunque l’elemento caratterizzante dell’attività zootecnica nel Comune di Loreggia.

6.7 Flora

L’elemento di maggior interesse è dato dalla vegetazione verticale, presente lungo il reticolo idrografico principale e minore (vegetazione di ripa e siepi campestri). Tali formazioni si rinvengono con differente densità all’interno del territorio comunale: nel territorio aperto della frazione di Loreggiola è individuata una area agricola di interesse ambientale, in cui la presenza di una ricca rete di fossati e di corsi d’acqua ha permesso la conservazione di siepi igrofile, con specie quali Salix alba, Populus nigra, Alnus glutinosa. Non mancano aree dove l’integrità della maglia poderale unitamente alla ricchezza del reticolo idrografico superficiale ha permesso la conservazione della fitta trama di siepi campestri, con presenza di specie proprie delle stazioni mesofile od igrofile, quali l’acero campestre, l’olmo campestre, il platano nello strato arboreo. Rimangono tuttavia significative le pressioni sulla flora, rappresentate innanzitutto dalla urbanizzazione diffusa e dalla progressiva impermeabilizzazione di superfici corrispondenti

55 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) all'espansione edilizia e alle infrastrutture. Tutto ciò ha comportato l'eliminazione della vegetazione campestre e nelle zone di espansione urbana la sostituzione con specie generalmente estranee alla flora potenziale. Un quadro sintetico delle emergenze vegetazionali più significative, riportate per tipologia, è il seguente: • vegetazione idrofita dei corsi d’acqua • vegetazione arborea ed arbustiva igrofila di sponda • vegetazione erbacea e arbustiva igrofila ripariale • boschetti di latifoglie mesofili • parchi e giardini (vegetazione sinantropica, legata alla presenza dell’uomo) • prati stabili Lo stato di salute del patrimonio vegetale è legato essenzialmente alla quantità e qualità delle acque superficiali: è quindi essenziale conservare e possibilmente potenziare il reticolo idrografico, anche in funzione della tutela idraulica del territorio. Come già evidenziato la principale criticità è data dalla progressiva frammentazione della matrice a maggior naturalità, sicché queste formazioni sono rarefatte e spesso isolate.

Fra i tre habitat elencati nella scheda Natura 2000, soltanto l’habitat 3260 “Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion” è presente nella porzione del SIC che ricade nel territorio comunale ma con una composizione specifica decisamente semplificata rispetto a quanto riportato dall’” Interpretation manual of European Union habitats ” (ver. eur 27). Nel corso delle indagini effettuate per la valutazione dell’Indice Biotico Esteso del Muson Vecchio, nella stazione M1 sono state infatti rinvenute alcune delle specie guida di tale habitat ( Myriophyllum spp ., Callitriche spp., Potamogeton spp .) ma mancano specie che caratterizzano questa formazione come Ranunculus fluitans, Sium erectum e Zanichellia palustris. La presenza di alcune piante di Alnus glutinosa, Salix alba, Populus nigra nelle siepi campestri o lungo alcuni fossati non è sufficiente per affermare che in questa porzione del SIC sia presente l’habitat 91E0 “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno – Padion, Alnion incanae, Salicion albae )”.

6.8 Fauna

All’interno del territorio comunale vi è un ambito di Rete Natura 2000: trattasi del S.I.C.” Muson Vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga” (IT3260023).

Avifauna La seguente lista riguarda le specie nidificanti nel territorio circostante e la loro evoluzione tra il

56 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 1983-1988 e il 2003-2006 (Atlante uccelli nidificanti della Provincia di Treviso, 2007 e informazioni tratte dal PTCP della Provincia di Padova). Le specie indicate con un asterisco (*) sono quelle vulnerabili (Atlante uccelli nidificanti, 2007), mentre con due asterischi (**) quelle potenzialmente minacciate. Le specie considerate come indice di qualità ambientale sono indicate in grassetto. L’ambito di indagine è posto a cavallo delle Provincie di Padova e Treviso. I valori numerici indicano la distribuzione delle specie e vanno da un valore massimo di 6 (distribuzione alta in tutte le zone) ad un valore minimo di 0 (assente).

57 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

Specie 1983 - 1988 2003 - 2006 TREND nome comune nome scientifico

Tuffetto Tachybaptus ruficollis 1 3 +2

Tarabusino * Ixobrychus minutus 3 0 -3

Nitticora * Nycticorax nycticorax 1 0 -1

Cigno reale Cygnus olor 0 2 +2

Germano reale Anas platyrhyncos 0 6 +6

Poiana Buteo buteo 0 1 +1

Gheppio Falco tinnunculus 0 4 +4

Lodolaio Falco subbuteo 0 2 +2

Quaglia ** Coturnix coturnix 1 2 +1

Porciglione Rallus acquaticus 2 2 0

Gallinella d’acqua Gallinula chloropus 6 6 0

Folaga Fulica atra 0 3 +3

Corriere piccolo Charadrius dubius 3 1 -2

Pavoncella Vanellus vanellus 1 0 -1

Colombaccio Columba palumbus 1 5 +4

Tortora dal collare Streptopelia decaocto 3 6 +3

Tortora Straptopelia turtur 3 6 +3

Cuculo Cuculus canorus 5 4 -1

Barbagianni ** Tyto alba 5 1 -4

Civetta Athene noctua 6 5 -1

Allocco Strix aluco 3 3 0

Gufo comune Asio otus 0 3 +3

Rondone Apus apus 5 6 +1

Martin pescatore Alcedo atthis 4 6 +2

Upupa Upupa epops 3 1 -2

Torcicollo ** Jynx torquilla 5 6 +1

Picchio verde Picus viridis 2 4 +2

Picchio rosso maggiore Picoides major 3 6 +3

Cappellaccia Galerida cristata 3 0 -3

Allodola ** Alauda arvensis 3 1 -2

Topino Riparia riparia 3 0 -3

Rondine Hirundo rustica 6 6 0

Balestruccio Delichon urbica 6 6 0

Cutrettola Motacilla flava 3 2 -1

Ballerina gialla Motacilla cinerea 3 4 +1

58 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Specie 1983 - 1988 2003 - 2006 TREND nome comune nome scientifico

Ballerina bianca Motacilla alba 3 4 +1

Usignolo Luscinia megarhynchos 6 5 -1

Codirosso spazzacamino Phoenicurus ochruros 0 3 +3

Saltimpalo Saxicola torquata 6 5 -1

Merlo Turdus merula 5 6 +1

Usignolo di fiume ** Cettia cetti 5 6 +1

Beccamoschino Cisticola juncidis 2 0 -2

Cannaiola verdognola ** Acrocephalus palustris 2 2 0

Cannaiola Acrocephalus scirpaceus 3 5 +2

Cannareccione * Acrocephalus arundinaceus 3 1 -2

Canapino Hippolais polyglotta 0 1 +1

Sterpazzola ** Sylvia communis 3 1 -2

Capinera Sylvia atricapilla 6 6 0

Pigliamosche Muscicapa striata 0 5 +5

Codibugnolo Aegithalos caudatus 3 4 +1

Cinciarella Parus caeruleus 1 2 +1

Cinciallegra Parus major 3 6 +3

Pendolino Remiz pendulinus 2 6 +4

Rigogolo Oriolus oriolus 3 3 0

Averla piccola Lanius collurio 3 4 +1

Ghiandaia Garrulus glandarius 0 4 +4

Gazza Pica pica 3 6 +3

Cornacchia grigia Corvus corone cornix 3 6 +3

Storno Sturnus vulgaris 3 6 +3

Passera d’Italia Passer italiae 6 6 0

Passera mattugia ** Passer montanus 4 6 +2

Fringuello Fringilla coelebs 5 4 -1

Verzellino Serinus serinus 6 5 -1

Verdone Carduelis chloris 5 4 -1

Cardellino Carduelis carduelis 5 4 -1

Migliarino di palude Emberiza schoeniclus 2 0 -2

59 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Anfibi e rettili La recente pubblicazione della Associazione Faunisti Veneti - Atlante degli anfibi e dei rettili del Veneto, a cura di L. Bonato, G. Fracasso, R. Pollo, J. Richard, M. Semenzato (2007), ha permesso di formulare la seguente lista, con individuazione del grado di vulnerabilità:

Specie (nome scientifico) Specie (nome italiano) Categoria "LISTA ROSSA" Triturus carnifex ** Tritone crestato Vulnerabile Lissotriton vulgaris Tritone punteggiato Vulnerabile Bombina variegata Ululone dal ventre giallo In pericolo critico Bufo bufo Rospo comune Vulnerabile Bufo viridis Rospo smeraldino Non in pericolo Hyla intermedia Raganella italiana Non in pericolo Rana esculenta Rana verde Non in pericolo Rana dalmatina Rana dalmatina Vulnerabile Rana latastei ** Rana di Lataste Vulnerabile Emys orbicularis ** Testuggine palustre europea Vulnerabile Trachemys scripta Testuggine palustre dalle orecchie rosse Non in pericolo Anguis fragilis ** Orbettino Vulnerabile Lacerta bilineata Ramarro occidentale Vulnerabile Podarcis muralis ** Lucertola muraiola Non in pericolo Zootoca vivipara Lucertola vivipara In pericolo critico Coronella austriaca Colubro liscio Non in pericolo Hierophis viridiflavus Biacco Non in pericolo Natrix natri ** Natrice dal collare Non in pericolo Natrix tessellata ** Natrice tessellata Vulnerabile Zamenis longissimus Saettone comune In pericolo critico

Le specie contrassegnate da due asterischi (**) sono anche inserite nella lista delle specie riportate nel formulario del SIC “ Muson vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga ” (IT3260023). Da sottolineare poi la saltuaria segnalazione di presenze di Lethenteron zanandreai, la c.d. Lampreda padana. In definitiva il territorio di Loreggia presenta ancora ambiti e microhabitat di pregio, che dovranno essere adeguatamente conservati e migliorati, soprattutto attraverso interventi di potenziamento della rete ecologica comunale.

6.9 Biodiversità

Con questo termine si intende la variabilità biologica dei diversi ecosistemi. Passando da ecosistemi ad elevata naturalità ad ambienti antropizzati ed urbanizzati, la biodiversità, misurata

60 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) dal numero di specie viventi presenti nell’area, diminuisce in modo drastico. La tutela e il miglioramento della biodiversità è uno dei dieci criteri chiave espressi nella Conferenza mondiale delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro del 1992. Nell’Unione Europea la direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche ha come obiettivo costituire una rete ecologica europea coerente di zone speciali di conservazione, denominata Natura 2000. Questa rete, formata dai siti in cui si trovano tipi di habitat naturali e specie di fauna e flora di interesse comunitario, deve garantire il mantenimento ovvero, all'occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, di tali habitat. I siti di importanza comunitaria sono ambiti che, nella regione biogeografica cui appartengono, contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di rilevanza comunitaria e la diversità biologica, attraverso un sistema di ambiti costituenti la Rete Natura 2000. La rete "Natura 2000" comprende, oltre ai siti di importanza comunitaria, anche le zone di protezione speciale classificate dagli Stati membri a norma della direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Il territorio comunale è interessato da un sito Rete Natura 2000: il S.I.C. “ Muson Vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga ” (codice IT3260023) che interessa il torrente Muson Vecchio e il Rio Acqualunga che percorrono il territorio comunale in direzione sud-est nella sua porzione occidentale. Si tratta di un insieme di corsi d’acqua di risorgiva, regimati inizialmente in epoca storica, ben conservati e con adiacenti sistemazioni riconducibili ai campi chiusi. Oltre al suddetto SIC, altri sistemi di valore naturalistico ed ambientale sono rappresentati dalla rete di corridoi ecologici che si sviluppa lungo il sedime della ex- ferrovia militare Treviso- Ostiglia, che attraversa il territorio comunale trasversalmente nella sua porzione sud- orientale e lungo i corsi d’acqua (Muson Vecchio, Rio Acqualonga e Muson dei Sassi, Marzenego). La presenza di infrastrutture lineari continue (nuova strada del Santo, ferrovia, viabilità ad elevato traffico veicolare) determina un progressivo effetto di frammentazione della matrice naturale, che richiede quindi azioni in grado di mitigare e contrastare tale effetto. Estendendo l’area di indagine su un territorio più ampio, troviamo altri sistemi ambientali appartenenti alle Rete Natura 2000: • la ZPS “ Sile: sorgenti, paludi di e S. Cristina ” (IT3240011) che interessa i comuni di Piombino Dese in provincia di Padova e , Morgano, Resana, e Quinto di Treviso in provincia di Treviso; è un sistema di risorgive e tratti di corsi d’acqua a dinamica naturale e dista circa 5,75 km dal Comune di Loreggia; • la ZPS “ Prai dei Castelli di Godego ” (IT3240026) che interessa i comuni di Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Riese Pio X e Altivole in provincia di Treviso; si tratta di un paesaggio agrario tradizionale, caratterizzato da ampi prati stabili e fitte alberature, con

61 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) tratti di territorio a campi chiusi e dista circa 6,25 km dal Comune di Loreggia; • la ZPS “ Palude di Onara ” (IT3260001) che interessa i comuni di , e Tombolo in provincia di Padova; è un ambiente di risorgiva caratterizzato dalla presenza di vegetazione idro- igrofila di torbiera bassa neutro- alcalina (schoeneti e molineti) e da vegetazione nemorale ad ontano nero; dista circa 6 km dal Comune di Loreggia; • il SIC “ Palude di Onara e corso d’acqua di risorgiva S. Girolamo ” (IT3260022) che interessa i comuni di Cittadella, San Giorgio in Bosco e Tombolo; è un ambiente di risorgiva del tutto simile al precedente con cui è in stretto contatto e dista dal Comune di Loreggia poco più di 6 km. Di seguito si riportano gli esiti della procedura di screening relativa al Piano in esame:

Le indagini e i rilievi effettuati e le valutazioni espresse sulla base della documentazione disponibile hanno permesso di verificare che non risulta probabile il verificarsi di effetti significativi sul sistema ambientale del SIC “Muson vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga” IT3260023. Si prescrive la redazione della VIncA in fase di Piano degli Interventi per quanto previsto dagli articoli 77 (limitatamente agli ambiti numerati da 1 a 8), 78 (limitatamente all’ambito individuato con il n° 1), 79, 83 (limitatamente all ’ambito individuato con il n° 1), 88, 100, 102(limitatamente all’ambito individuato con il n° 1), 103, 104 delle N.T.A. Si prescrive, altresì, la redazione della VIncA in fase di progetto definitivo per gli articoli 71, 72, 92.

6.10 Paesaggio

Nella più recente accezione, il paesaggio agrario, già definito come la forma impressa dall'uomo al paesaggio naturale nel corso delle proprie attività agricole ha lasciato il posto al paesaggio esteso a tutto il territorio, dagli spazi naturali agli ambiti rurali, urbani e periurbani. La Convenzione europea del paesaggio lo definisce come parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interazioni. Il concetto di paesaggio si è venuto evolvendo dal significato puramente estetico- percettivo a forma di un determinato ambiente, definito dalle caratteristiche fisiche, biologiche e antropiche di un certo territorio. Pertanto una analisi paesaggistica del territorio richiede di considerare almeno tre aspetti, tra loro spesso sovrapposti: a) i caratteri identitari dei luoghi, che testimoniano i segni e l’impronta dei paesaggi storici, come ad esempio: - le ville con i parchi e le abitazioni padronali rurali;

62 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) - i colmelli e i borghi rurali; - la viabilità poderale di impianto storico. b) le valenze naturalistiche, come gli ambiti a campi chiusi; c) la qualità estetica dei luoghi: è l’elemento legato alla percezione dei luoghi; Il paesaggio storico documenta l’incessante processo di stratificazione e trasformazione e testimonia le varie fasi evolutive del territorio. Il paesaggio rurale deve le sue caratteristiche al costante intervento dell’uomo ed è soggetto a trasformazioni conseguenti a modificazioni della redditività dei fattori produttivi impiegati in agricoltura.

Kriegskarte – Von Zach

D’altra parte la collettività esprime sempre più tre tipi di domande, in relazione al territorio rurale: - tutela degli ambienti di pregio; - uso ricreativo degli spazi agricoli;

63 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) - salvaguardia dei beni storici e culturali. Nell’attuale nozione di paesaggio agrario si possono quindi rilevare due aspetti predominanti: - l’interazione tra paesaggio agrario e attività agricola, tant’è che il primo va inteso come forma dell’agroecosistema; - la valenza ambientale, riferita alla capacità di un paesaggio agrario di conservare il patrimonio biogenetico negli ecosistemi; La pressione insediativa ha determinato la presenza crescente di detrattori visivi, quali: - gli elettrodotti ad alta tensione; - i nastri stradali a scorrimento veloce e le opere connesse; - le attività produttive in zona agricola. Il mosaico paesistico comprende numerose tipologie: da quelle rurali a buona integrità fondiaria con diversa dotazione di siepi, agli ambiti agricoli con presenza di edificato rado, agli ambiti con insediamenti diffusi in zona agricola, ai contesti periurbani. Di specifica rilevanza la presenza nella zona sud del comune, dell’ambito ad impianto reticolare, ricadente nell’agro centuriato di Camposampiero. Le principali criticità sono riconducibili alla presenza di edificato diffuso lungo le strade comunali e provinciali, che determina un sensibile effetto negativo sulla percezione del lo spazio agricolo aperto.

6.11 Patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico

6.11.1 Ambiti paesaggistici

La TAV. V1 – Ambiti ed elementi di interesse ambientale individua le aree ed i siti di interesse dal punto di vista paesaggistico: - l’agro centuriato (art. 28 NdA PTRC vigente); - le zone agricole di interesse ambientale (da PRG vigente); - i contesti figurativi (ville e parchi di pertinenza). Nel territorio comunale tutti i principali corsi d’acqua sono sottoposti a vincolo paesaggistico, ai sensi del D. Lgs. 42/2004 (art.142 lettera c):  Torrente Muson Vecchio;  Torrente Muson dei Sassi;  Fiume Marzenego;  Rio Rustego. Tali ambiti sono riconosciuti dal PTRC vigente come ambiti naturalistici di livello regionale (art. 19 NdA PTRC vigente).

64 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 6.11.2 Patrimonio archeologico e architettonico

Nel comune di Loreggia sono presenti diversi elementi significativi di interesse storico- paesistico; in particolare la viabilità storica extraurbana e gli itinerari di interesse storico ambientale come il reticolo stradale dell’agro centuriato che si trova nella porzione meridionale del territorio comunale. La stessa porzione di territorio è soggetta a vincolo archeologico ai sensi del D. Lgs. 42/2004. Sono inoltre da considerarsi patrimonio archeologico comunale i documenti della civiltà industriale, quali i mulini e gli itinerari di interesse storico - ambientale che la Regione intende promuovere “ anche al fine di giungere alla definizione di una tipologia delle funzioni viarie storicamente accertabili nell’area veneta e alla loro evoluzione nel tempo ” (art.30, PTRC).

Il territorio comunale presenta diversi elementi significativi dal punto di vista architettonico. Primi tra tutti le ville, molte delle quali concentrate nel centro di Loreggia: villa Soranzo, villa Chinellato, villa Polcastro - Wollemborg (con l’ampio parco soggetto a vincolo monumentale D. Lgs. 42/2004), villa Rana, villa De Portis; altre si trovano invece in zona rurale come villa Arrigoni- Zago e villa Ascoli, Angeli - Bonsembiante; molto interessante quest’ultima per l’ampio parco di pertinenza caratterizzato da formazioni vegetali di interesse storico- culturale e alberi monumentali. A tal proposito, la villa Polcastro - Wollemborg occupa gran parte del centro storico di Loreggia identificato dal P.R.G. vigente. Tali contesti ad elevata sensibilità dovranno essere adeguatamente valorizzati dal PAT.

6.12 Salute e sanità

Il territorio comunale ricade nella ULSS n. 15 Alta Padovana e non sono presenti strutture ospedaliere.

6.13 Sistema insediativo

6.13.1 Residenziale

Il sistema insediativo della residenza si articola nel centro urbano di Loreggia e nel centro urbano della frazione di Loreggiola. Il centro del capoluogo si è sviluppato lungo l’asse stradale nord-sud (strada regionale n° 307) mentre la frazione di Loreggiola si è sviluppata lungo l’asse stradale est-ovest (strada provinciale n° 97). La parte più a sud del territorio comunale è interessata dalla centuriazione romana di Camposampiero. L’area urbana del capoluogo è così strutturata:

65 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • l’area più antica, costituita dal municipio, dalla chiesa, da villa Wollemborg e da alcuni edifici storici presenti lungo l’asse viario di via Roma; • le aree urbane consolidate che avvolgono il centro, di cui una piccola parte sorte spontaneamente negli anni ’60 – ’70, mentre la parte più consistente è stata realizzata attraverso piani attuativi negli ultimi decenni; • alcune frange urbane che si dilatano dal centro urbano lungo le direttrici viarie costituite dall’asse nord-sud della SR n° 307 e dall’asse est- ovest costituito dalle due strade provinciali n° 97 e 71. L’area urbana di Loreggiola ha uno sviluppo prevalentemente lineare a cavallo della SP n° 97 e si dilata con frange urbane fino a congiungersi e con il capoluogo. Schematicamente il territorio può essere diviso in tre parti: • l’area ad ovest del Muson dei Sassi con il centro urbano di Loreggiola, caratterizzata dalla presenza del sito di interesse comunitario del fiume Muson Vecchio; • l’area compresa tra il Muson Dei Sassi e la nuova SR n° 308 che include l’insediamento urbano del capoluogo e la zona industriale nella parte nord; • l’area ad est della SR n° 308 caratterizzata dalla presenza di insediamenti sparsi misti residenziali - produttivi a sviluppo lineare lungo le principali vie di comunicazione.

6.13.2 Produttivo

Per quanto concerne il sistema secondario, un forte sviluppo si è avuto a nord del centro urbano del capoluogo, dove sono state concentrate dal PRG le attività produttive. La scelta è stata decisamente lungimirante poiché la zona industriale, adiacente alla SR n° 307, è ora servita dalla nuova SR. del Santo, che ha un raccordo con la vecchia SR n° 307 in località Boscalto. La zona produttiva di Loreggia è inoltre molto vicina a quella del comune di Resana, che si trova subito a nord del confine, venendo a formare, in prospettiva, un significativo polo produttivo. Diffuse sono anche le attività produttive poste in zona impropria, puntualmente schedate e normate dal PRG. Le attività commerciali sono costituite prevalentemente da esercizi di vicinato, concentrati sui due centri urbani, ed alcune medie strutture di vendita. Non vi sono nel territorio comunale grandi strutture di vendita, per le quali si fa riferimento a quelle presenti nei comuni di Camposampiero, di Castelfranco o Trebaseleghe. Non sono presenti attività produttive a rischio di incidente rilevante.

6.14 Mobilità

Il territorio del comune è attraversato da viabilità di interesse regionale: la SR 307 Nuova Strada del Santo, che interseca il territorio comunale ad est del capoluogo, con direzione nord – sud:

66 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) sono presenti due svincoli a Boscalto (Resana), subito a nord del confine con Loreggia ed a Loreggia. Tale arteria di scorrimento, con il previsto completamento fino a Castelfranco Veneto e il successivo innesto con la Pedemontana, permetterà di alleggerire notevolmente il traffico di attraversamento del capoluogo (Loreggia) lungo la strada del Santo (sedime storico). La mobilità veicolare in senso est – ovest è imperniata sulle strade provinciali: - la S.P. n° 71 “Del Marzenego”; - la S.P. n° 97 “Sanguettara”. La linea ferroviaria Castelfranco Veneto – Padova taglia in direzione nord-sud il territorio comunale. Le stazioni ferroviarie a servizio del comune di Loreggia sono ubicate a Castelfranco Veneto ed a Camposampiero. L’inclusione della tratta Castelfranco Veneto – Padova nel Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (linea 4), con priorità elevata, avrà una positiva ricaduta sull’offerta di mobilità alternativa a quella su gomma. La mobilità lenta (ciclabile) può utilizzare alcune tratte di piste ciclabili; tuttavia la loro discontinuità determina la presenza di punti critici e di attraversamenti non protetti. Di particolare rilevanza la presenza del sedime della ex – ferrovia militare Treviso - Ostiglia, che attraversa il territorio in esame nella sua parte sud, con uno sviluppo di circa 4 km.. E’ infatti prevista la realizzazione di un tracciato ciclo pedonale, che avrà positivi riflessi sull’offerta di mobilità lenta, in particolare di collegamento del centro di Loreggia con Camposampiero. Nel complesso quindi l’effetto barriera delle infrastrutture lineari, con la conseguente frammentazione della rete ecologica, appare come una delle principali criticità da affrontare, anche se tali opere discendono da scelte progettuali a scala regionale e provinciale, al di fuori delle competenze amministrative comunali.

6.15 Pianificazione e vincoli

A scala comunale l’elemento pianificatorio più significativo è relativo all’ambito S.I.C. “ Muson Vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga ” (codice IT3260023). Trattasi di un corso d’acqua di pianura meandriforme a dinamica naturale e seminaturale con valenze faunistiche e vegetazionali. La TAV. V1 – Ambiti ed elementi di interesse ambientale individua le aree ed i siti di interesse dal punto di vista paesaggistico: - l’agro centuriato; - le zone agricole di interesse ambientale (secondo la perimetrazione del P.R.G. vigente); - i contesti figurativi (ville e parchi di pertinenza). Nel territorio comunale tutti i principali corsi d’acqua sono sottoposti a vincolo paesaggistico, ai sensi del D. Lgs. 42/2004 (art.142 lettera c):  Torrente Muson Vecchio;

67 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)  Torrente Muson dei Sassi;  Fiume Marzenego;  Rio Rustego.

6.16 Agenti fisici

6.16.1 Radiazioni non ionizzanti

Le fonti di radiazioni non ionizzanti sono forme di radiazioni elettromagnetiche – comunemente chiamate campi magnetici – che, al contrario delle ionizzanti, non possiedono l’energia sufficiente per modificare le componenti della materia e degli esseri viventi. Possono essere suddivise in:  campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse (ELF);  radiofrequenze (RF);  microonde (MO);  infrarosso (IR);  luce visibile. La normativa nazionale inerente alla tutela della popolazione dagli effetti dei campi elettromagnetici, disciplina separatamente le basse frequenze (elettrodotti) e le alte frequenze (impianti radiotelevisivi, ponti radio, stazioni radio base per la telefonia mobile, etc). All’interno del territorio del Comune di Loreggia vi sono quattro stazioni radiomobili per la telefonia cellulare (fonte: ARPAV):  via A. Ceccon (Z.I.), gestore Wind  via dell’Artigianato, gestore Telecom;  via Morosino, gestore Wind;  via dello Sport, gestore Omnitel. Gli elettrodotti, invece, attraversano il territorio comunale per una lunghezza complessiva di ml. 8030 e attraversano trasversalmente il territorio comunale: sono tutti da 132 kV per le linee Scorzé - Camposampiero, Castelfranco - Camposampiero e Camposampiero – Simel - Castelfranco. Attualmente i limiti di esposizione ai campi elettrici e magnetici sono stabiliti dal Decreto Applicativo della Legge Quadro sull’inquinamento elettromagnetico n° 36/2001 DPCM del 08/07/2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”. Tale Decreto ha in particolare fissato un’ obiettivo di qualità per l’esposizione all’induzione magnetica pari a 3 µT, valore da osservare nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e in generale di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore, nonché alla progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di

68 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) linee e installazione elettriche già presenti nel territorio. Per il raggiungimento dell’obiettivo di qualità, vanno osservate delle fasce di rispetto, la metodologia di calcolo delle quali è stata indicata dal DMA 29/05/08 pubblicato sulla G. U. serie generale n° 160 del 05/07/2008. Le fasce di rispetto si applicano agli elettrodotti esistenti o in progetto, sia aventi conduttori aerei che interrati, essendo tuttavia escluse dall’applicazione: - le linee esercite a frequenze diverse da quelle di rete (50Hz); - le linee definite di classe zero, ovvero le linee telefoniche, telegrafiche, per segnalazione e comando a distanza in servizio di impianti elettriche; - le linee definite di prima classe, ovvero le linee di trasporto o distribuzione di energia elettrica, la cui tensione nominale è inferiore uguale a 1.000 V e le linee in cavo per illuminazione pubblica in serie la cui tensione nominale è inferiore o uguale a 5.000 V; - le linee in media tensione in cavo cordato a elica (interrate o aeree). L’art. 6 del DPCM 08/07/2003 stabilisce che il calcolo delle fasce di rispetto è di competenza del gestore dell’elettrodotto.

6.16.2 Radiazioni ionizzanti

Le radiazioni ionizzanti sono particelle e onde elettromagnetiche dotate di elevato contenuto energetico, in grado di rompere i legami atomici del corpo urtato e caricare elettricamente atomi e molecole neutri. Le cellule e i tessuti esposti a questo tipo di radiazione subiscono lesioni che possono essere temporanee o permanenti a seconda della dose, della via di esposizione, della radiazione assorbita e della sensibilità del tessuto irradiato. Le fonti di radiazioni ionizzanti si dividono in due grandi categorie: quelle di origine artificiale e quelle di origine naturale. Per le prime si parla di elementi radioattivi entrati in atmosfera a seguito di esperimenti atomici, emissioni dall’attività nucleare, residui di incidenti su area sovranazionale e irradiazione medica a fini diagnostici; si tratta quindi di casi molto particolari, non rilevabili nel territorio comunale. Discorso a parte va invece fatto per le fonti di origine naturale: raggi cosmici (l’intensità dipende dall’altitudine), radioisotopi cosmogenetici (derivano dall’interazione tra raggi cosmici ed atmosfera) e radioisotopi primordiali presenti nella Terra. Tra questi ultimi, particolare attenzione va data al Radon, gas nobile che deriva da processi di decadimento naturale che si svolgono continuamente nella crosta terrestre: questo comporta che alcune aree del territorio regionale possano essere maggiormente soggette a tale fonte di inquinamento. In particolare, indagini ARPAV compiute nel 2002, individuano i comuni “ad alto potenziale di Radon” il cui livello di riferimento è stato fissato a 200 Bq/mc dalla Delibera Regionale n.79 del 18-01-2002. Il comune di Loreggia non rientra in tale elenco (fonte: Quadro Conoscitivo).

69 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

Territorio provinciale: frazioni di abitazioni (%) con livelli eccedenti i 200 Bq/mc dopo interpolazione (Fonte: Indagine Regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale di Radon nel Territorio del Veneto, ARPAV – 2002)

E’ comunque opportuno prevedere, in prospettiva, adeguati monitoraggi del livello di diffusione del problema.

6.16.3 Rumore

Con l’emanazione della Legge Quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26 ottobre 1995 si sono stabiliti i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico. In attuazione dell’art. 3 della Legge Quadro è stato emanato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/11/1997 sulla determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, che stabilisce l’obbligo per i comuni di adottare la classificazione acustica. Tale operazione, generalmente denominata “zonizzazione acustica”, consiste nell’assegnare, a ciascuna porzione omogenea di territorio, una delle sei classi individuate dal decreto, sulla base della prevalenza ed effettiva destinazione d’uso del territorio stesso. A tale proposito il Comune di Loreggia ha realizzato nel 2003 il Piano di zonizzazione acustica. Di seguito si riportano i dati disponibili sui livelli di rumorosità della strada statale di maggior

70 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) rilevanza. L’assenza di autostrade comporta un minor impatto sulla rumorosità da parte del traffico veicolare

DIURNO Codice strada Nome strada RANGE_LAeq,D (dBA) SS n. 307 Del Santo >67

NOTTURNO Codice strada Nome strada RANGE_LAeq,D (dBA) SS n. 307 Del Santo 58-61

Il comune di Loreggia è attraversato da nord a sud dalla linea ferroviaria Camposampiero- Castelfranco con i valori di rumorosità riportati in tabella.

Rumorosità Linea RANGE_LAeq,D (dBA)

DIURNO NOTTURNO Camposampiero - Castelfranco <65 <57

Il comune di Loreggia, per quanto riguarda la criticità acustica in base ai livelli di rumorosità, si pone in classe 3 per la situazione diurna e in classe 2 per quella notturna; classe 4 indica criticità alta e classe 1 indica criticità bassa (fonte: Rapporto sugli indicatori ambientali del Veneto, 2008 – ARPAV). Appare dunque necessario implementare adeguate misure di tutela e mitigazione.

6.16.4 Inquinamento luminoso

L’inquinamento luminoso è l’irradiazione di luce artificiale - lampioni stradali, le torri faro, i globi, le insegne, ecc. - rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste. Gli effetti più significativi prodotti da tale fenomeno sono un aumento della brillanza del cielo notturno e l’allungamento del fotoperiodo negli ambienti aperti. Da uno studio di ARPAV (Rapporto sugli indicatori ambientali del Veneto, 2008) emerge che l’aumento della luminanza totale rispetto alla situazione naturale risulta compresa tra il 300 e il 900% per il comune di Loreggia; tale valore rispecchia il dato medio della fascia centrale della Regione Veneto. La Regione Veneto ha emanato un provvedimento specifico, la Legge Regionale 27 giugno 1997 n. 22 "Norme per la prevenzione dell'inquinamento luminoso", che prescrive misure per la prevenzione dell'inquinamento luminoso sul territorio regionale, al fine di tutelare e migliorare l'ambiente in cui viviamo. In particolare, nell’allegato C (“Criteri tecnici per la progettazione, realizzazione e gestione di impianti di illuminazione esterna”) della suddetta legge si pone il

71 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) limite massimo del 3% di flusso totale emesso verso il cielo da parte di una sorgente di luce artificiale. Il PAT integra le norme con indirizzi volti a contenere questa fonte di inquinamento. Tale provvedimento è stato aggiornato con la Legge Regionale n. 17 del 7 agosto 2009 “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”; le finalità di questo provvedimento sono: - la riduzione dell’inquinamento luminoso e ottico in tutto il territorio regionale; - la riduzione dei consumi energetici dovuti all’illuminazione; - l’uniformità dei criteri di progettazione ai fini del miglioramento della qualità luminosa degli impianti esterni di illuminazione; - la protezione dell’attività di ricerca scientifica e divulgativa svolta dagli osservatori astronomici; - la salvaguardia del cielo stellato; - la protezione dei beni paesistici; - la formazione di tecnici competenti in materia; - la divulgazione al pubblico. Il contenimento dell’inquinamento luminoso appare quindi un tema che il PAT deve affrontare in modo adeguato. In particolare, la nuova Legge Regionale prevede che i comuni entro tre anni si dotino del Piano dell’Illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso (PICIL). Questo “[..] è l'atto di programmazione per la realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione e per ogni intervento di modifica, adeguamento, manutenzione, sostituzione ed integrazione sulle installazioni di illuminazione esistenti nel territorio comunale alla data di entrata in vigore della presente legge. Il PICIL risponde al fine del contenimento dell'inquinamento luminoso, per la valorizzazione del territorio, il miglioramento della qualità della vita, la sicurezza del traffico e delle persone, il risparmio energetico ed individua i finanziamenti disposti per gli interventi programmati e le relative previsioni di spesa. [..]” .

6.17 Sistema turistico – ricettivo

Il comune di Loreggia presenta una discreta potenzialità turistica, rappresentata sia dalla presenza di particolari siti di interesse storico- ambientale, che dalla dipsonibilità di percorsi ciclopedonali di scala sovra comunale (Treviso – Ostiglia). In particolar modo ci si riferisce alla ville di interesse storico già elencate in precedenza, con particolare riferimento alla villa Polcastro - Willemborg del XVI secolo con parco jappelliano dell’Ottocento che è anche sede di una mostra antiquaria. Per quanto riguarda i percorsi ciclopedonali, interessanti sono le potenzialità dei percorsi lungo gli argini del Muson dei Sassi e lungo la ex-ferrovia militare Treviso- Ostiglia. Il comune di Loreggia presenta un indice di turisticità pari a 2,1 (fonte: Quadro conoscitivo –

72 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) anno 2009): tale indice permette di cogliere l’effettivo peso del turismo rispetto alle dimensioni della zona in termini di abitanti. Esso infatti deriva dalla seguente formula: ((presenze/giorni)/popolazione)*100. Come riferimento si prenda il capoluogo di provincia che ha un indice pari a 12,2 e la media provinciale pari a 7,9: il valore viene mantenuto relativamente alto dai centri termali presenti nel territorio provinciale. Dai dati appena riportasti emerge come la potenzialità turistica sia legata soprattutto alla mobilità lenta.

6.18 Sistema dei servizi

Il comune di Loreggia è attraversato dalla linea ferroviaria Padova – Castelfranco Veneto, ma non è dotato di stazione. La stazione più vicina è quella di Camposampiero e dista circa 3 km dal capoluogo. Attualmente è in fase di realizzazione il progetto del servizio ferroviario metropolitano regionale S.F.M.R. che potrebbe, in fase di variante, prevedere la realizzazione di una stazione. E’ prevista l’organizzazione in poli funzionali, al fine di concentrare la localizzazione delle strutture di servizio, con particolare riguardo alle strutture per l’istruzione (polo scolastico). Non vi sono nel territorio comunale grandi strutture di vendita, che si trovano invece nei comuni di Camposampiero, Castelfranco Veneto e Trebaseleghe.

Acquedotto e fognature La rete acquedottistica esistente garantisce una buona copertura del territorio comunale, come si evince dal numero di unità allacciate, pari a 2.165 che corrisponde all’84,74% del totale. Considerando un dato medio di 2,2 abitanti/utenza, si ha un totale di 4.763 abitanti allacciati, pari al 65,61% della popolazione residente. Tale dato appare adeguato al contesto territoriale, in quanto la residua frazione di residenti che non dispongono di allacciamento al pubblico acquedotto riguarda essenzialmente i nuclei in zona agricola. Le nuove espansioni residenziali e per servizi previste dal PAT dovranno essere attuate in modo da garantire ai nuovi insediamenti l’allacciamento al pubblico acquedotto. La rete fognaria del territorio comunale appare ben sviluppata con una percentuale di abitanti allacciati al servizio pubblico pari a 69,04%. Le utenze allacciate alla rete fognaria sono 1.764. Il continuo incremento di utenze allacciate alla pubblica fognatura, unitamente al potenziamento della capacità di depurazione, è da ritenersi comunque un elemento di importanza notevole al fine di migliorare il benessere della popolazione.

6.19 Rifiuti

Come si evince dalla tabella sottostante, il Comune di Loreggia durante il periodo 2004-2010 ha

73 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) incrementato la quota parte di rifiuti soggetti a raccolta differenziata mantenendosi sempre ben al di sopra della media provinciale. Loreggia Media Anno Rifiuti totali (kg) Raccolta differenziata (kg) % Raccolta differenziata provinciale 2004 2.152.310 1.439.750 66,89 53,08 2005 2.231.055 1.555.955 69,74 54,25 2006 2.353.127 1.650.017 70,12 55,10 2007 2.356.520 1.699.870 72,13 56,18 2008 2.464.452 1.799.702 73,03 58,09 2009 2.436.239 1.766.629 72,51 58,93 2010 2.605.531 1.926.791 74,00 59,00 Fonte: Quadro Conoscitivo

Gli obiettivi di percentuale di raccolta differenziata da raggiungere a livello di ATO (Ambito Territoriale Ottimale) - che nel caso specifico coincide con il territorio provinciale - ai sensi della normativa di settore sono: • 40% entro 31.12.2007 (Legge Finanziaria per l’anno 2007); • 45% entro 31.12.2008 (D.Lgs. 152/2006); • 50% entro 31.12.2009 (Legge Finanziaria per l’anno 2007); • 60% entro 31.12.2011 (Legge Finanziaria per l’anno 2007); • 65% entro il 31.12.2012 (D.Lgs. 152/2006). Si può quindi affermare che la percentuale di raccolta differenziata ottenuta nell’ambito comunale è in linea con la normativa vigente.

6.20 Energia

La provincia di Padova importa dall’esterno la maggior parte dell’energia consumata e quest’ultima è costituita quasi esclusivamente da fonti non rinnovabili. Gli usi industriali e domestici costituiscono la richiesta preponderante di energia. La fonte energetica principale è il gas naturale, i cui consumi sono cresciuti nel corso degli anni 2000-2005 del 38% (fonte Quadro conoscitivo – comune di Loreggia). Non sono presenti attività produttive a rischio di incidente rilevante. In merito agli impianti fotovoltaici dalla banca dati del GSE ( http://atlasole.gse.it/atlasole ) sono stati ricavati una serie di dati riassunti nella tabella seguente:

74 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

POTENZA NUMERO TIPOPLOGIA D’IMPIANTO VALORE PERCENTUALE VALORE PERCENTUA LE < 3 kW 92 kW 4 % 32 17 % 3 – 20 kW 978 kW 41 % 136 72 % 20 – 200 kW 1.304 kW 55 % 21 11 % TOTALE 2.374 kW 100 % 18 9 100 %

75 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

7. SINTESI DELLE CRITICITA’

Sulla base dell’analisi territoriale appena riportata, appare opportuno riassumere le criticità emerse associandole alle probabili tendenze; inoltre vengono riportate le NTA che prevedono azioni intese ad affrontare tali criticità.

RIFERIMENTO N.T.A. COMPONENTE CRITICITA’ TENDENZA del PAT L’attuale configurazione del territorio non garantisce in Progressiva riduzione Difesa del suolo significative porzioni la della funzionalità Art. 67 – 68 – 69 – 70 - sicurezza idraulica (rischio di idraulica della rete 71 - 73 esondazioni, allegamenti, scolante. etc.). Crescente inquinamento Peggioramento della Aria Art. 129 – 130 - 131 generato da combustioni. qualità dell’aria. Tutela delle Esiste un potenziale rischio di depauperamento della qualità Crescenti consumi idrici risorse delle acque di falda, ora Art. 41 – 42 - 43 talora non controllati. idropotabili impiegate anche a scopo idropotabile. La progressiva frammentazione e riduzione degli elementi della rete Progressiva ecologica rischia di Art. 99 – 100 – 101 – 102 Rete ecologica frammentazione della compromettere la funzionalità – 103 – 104 – 105 – 106 matrice ambientale. ecologica del territorio aperto e lo stock di biodiversità del territorio. Nonostante la maggior Inquinamento Occorre contrastare il attenzione all’impatto progressivo incremento delle acustico, questa fonte di Art. 130 acustico sorgenti inquinanti. inquinamento tende a propagarsi. Inquinamento Occorre contrastare il Tendenza al diffondersi progressivo incremento delle dell’inquinamento Art. 130 luminoso sorgenti inquinanti. luminoso. Le politiche di incentivazione Necessità di maggior del risparmio energetico e integrazione delle Energia dell’uso delle fonti rinnovabili politiche energetiche Art. 129 – 130 - 131 devono essere maggiormente nella pianificazione del implementate. territorio. Occorre contrastare la Progressivo scadimento progressiva alterazione del Paesaggio dei valori paesaggistici paesaggio, generata Art. 16 – 50 – 52 – 53 – del territorio aperto e dei agrario soprattutto dalla tendenza 98 – 108 – 109 siti di interesse storico all’insediamento diffuso e da culturale. infrastrutture lineari. Emerge soprattutto una elevata concentrazione del Tendenza alla Settore primario patrimonio zootecnico, con frammentazione Art. 75 - 108 – 111 – 112 potenziali rischi di accumulo aziendale e alla – 115 - 117 di nitrati di origine agro – estensivazione. zootecnica.

76 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) RIFERIMENTO N.T.A. COMPONENTE CRITICITA’ TENDENZA del PAT Elevato e progressivo Crescente consumo di Territorio agricolo Art. 79 - 80 consumo di territorio agricolo. suolo agricolo. Va orientata la spontanea dinamica di sviluppo delle attività produttive, al fine di Tendenza Attività produttive Art. 85 - 128 evitare elevati impatti sotto il all’insediamento sparso. profilo ambientale e paesaggistico. Rischio di marginalizzazione Patrimonio Difficoltà di dare dell’edificato del centro funzionalità agli edifici di Art. 57 – 58 – 59 - 60 storico - culturale storico e dei contesti pregio storico. figurativi. - Occorre limitare e prevenire la formazione di frange urbane, a contatto con la Insediamenti matrice agro-produttiva; Tendenza allo sviluppo Art. 76 – 77 – 78 – 79 - - Difficoltà di valorizzazione spontaneo, ad elevato residenziali 80 del patrimonio edilizio consumo di suolo. storico, con tendenziale emarginazione della funzione residenziale. La dispersione dei servizi Offerta di servizi non limita la possibilità di sempre adeguata ai Servizi migliorarne l’efficienza e Art. 87 fabbisogni della l’efficacia e di potenziarne popolazione. l’offerta. Alternative non adeguate alla Crescente impatto del Art. 88 – 89 – 90 – 91 - Mobilità veloce modalità di spostamento su traffico veicolare sugli 105 gomma. insediamenti contigui. Dispersione e Difficoltà di Mobilità lenta frammentazione della rete completamento della rete Art. 76 - 92 ciclabile protetta. ciclabile.

77 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 8. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE

Poiché il comune é interessato dalla presenza nel proprio territorio di un Sito di Importanza Comunitaria e precisamente: S.I.C. “Muson vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga ” (codice IT3260023), la VAS terrà conto delle conclusioni della valutazione di incidenza ambientale, che dovrà essere redatta con i riferimenti normativi di seguito riportati. La direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche ha come obiettivo costituire una rete ecologica europea coerente di zone speciali di conservazione, denominata Natura 2000. Questa rete, formata dai siti in cui si trovano tipi di habitat naturali e specie di fauna e flora di interesse comunitario, deve garantire il mantenimento ovvero, all'occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, di tali habitat. I siti di importanza comunitaria sono ambiti che, nella regione biogeografica cui appartengono, contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di rilevanza comunitaria e la diversità biologica, attraverso un sistema di ambiti costituenti la Rete Natura 2000. La rete "Natura 2000" comprende, oltre ai siti di importanza comunitaria, anche le zone di protezione speciale classificate dagli Stati membri a norma della direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici. L’art. 4 della direttiva 92/43/CEE - cd. Habitat, prevede che qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una opportuna valutazione dell'incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. Alla luce delle conclusioni della valutazione dell'incidenza sul sito e fatto salvo il paragrafo 4, le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l'integrità del sito in causa e, se del caso, previo parere dell'opinione pubblica. Il D.P.R. n. 357/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” , integrato e modificato dal D.P.R. n.120 del 12.03.2003, disciplina le procedure per l’adozione delle misure previste dalla direttiva 92/43/CEE “Habitat”, ai fini della salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali di interesse comunitario e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario. Il richiamato D.P.R. recepisce e dà attuazione alla direttiva “Habitat”, che si prefigge di costituire una rete ecologica europea denominata “Natura 2000”, formata dai Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.). In particolare l’art. 5 prevede che “ nella pianificazione e programmazione territoriale si deve

78 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) tenere conto della valenza naturalistico – ambientale dei siti di importanza comunitaria ”. Tali siti sono stati individuati con Decreto del Ministero dell’Ambiente 3 aprile 2000 “Elenco delle zone di protezione speciale designate ai sensi della direttiva 79/409/CEE e dei siti di importanza comunitaria proposti ai sensi della direttiva 92/43/CEE”. Il recepimento delle disposizioni comunitarie in materia di valutazione di incidenza (D.P.R. n. 357/1997) prevede che ogni piano o progetto insistente su un S.I.C. sia accompagnato da una relazione documentata, finalizzata ad “ individuare e valutare i principali effetti che il piano può avere sul sito di importanza comunitaria, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del medesimo ”. La Commissione Europea – DG Ambiente – ha redatto la guida metodologica alle disposizioni dell’art. 6 – paragrafi 3 e 4 della direttiva Habitat, denominata “Valutazione di piani e progetti avanti un’incidenza significativa su siti della rete Natura 2000, che definisce quattro successivi livelli di analisi dell’incidenza ambientale: I. screening: individuazione delle implicazioni potenziali di un progetto o piano su un sito Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti e determinazione del possibile grado di significatività di tali incidenze; II. valutazione appropriata: analisi approfondita dell’incidenza, tenendo conto della struttura e della funzione del sito e dei suoi obiettivi di conservazione, con individuazione di eventuali interventi di mitigazione; III. valutazione delle soluzioni alternative per l’attuazione del progetto, in grado di prevenire possibili alterazioni dell’integrità del sito IV. in caso di assenza di soluzioni alternative e di permanenza di incidenze negative: individuazione di misure compensative, nel caso in cui si ritenga necessari realizzare comunque il progetto, in considerazione di rilevanti motivi di interesse pubblico. La Regione del Veneto ha definito le “Disposizioni per l’applicazione della normativa comunitaria e statale relativa ai S.I.C., Z.S.C. e Z.P.S.” con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1662 del 22.06.2001 “Direttiva 92/43/CEE, Direttiva 79/409/CEE, D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, D.M. 3 aprile 2000”. Tale provvedimento estende a tutti i S.I.C. individuati dal D.M. 3 aprile 2000 l’applicazione della valutazione di incidenza ambientale, “ atta ad evitare la compromissione dei valori che potrebbero costituire oggetto di tutela a conclusione del procedimento di selezione dei siti ”, previsto dalla direttiva “Habitat”. La relazione d’incidenza deve essere formulata con riferimento ai contenuti di cui all’art. 5 all. G - D.P.R. 357/97, in modo tale da permettere di “ valutare la congruità del piano con le esigenze di conservazione dei caratteri naturalistici ed ambientali della zona ”. La Regione Veneto ha dato attuazione all’applicazione del citato D.P.R. 357/97, con la “Guida metodologica per la valutazione di incidenza”, approvata con D.g.r. n. 2803 del 04.10.2002, e

79 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) modificata ed integrata con Dgr n. 3173 dl 10.10.2006 , alla quale ci si atterrà nella stesura della V.Inc.A.

Di seguito si riporta l’esito della procedura di screening.

Le indagini e i rilievi effettuati e le valutazioni espresse sulla base della documentazione disponibile hanno permesso di verificare che non risulta probabile il verificarsi di effetti significativi sul sistema ambientale del SIC “Muson vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga” IT3260023. Si prescrive la redazione della VIncA in fase di Piano degli Interventi per quanto previsto dagli articoli 77 (limitatamente agli ambiti numerati da 1 a 8), 78 (limitatamente all’ambito individuato con il n° 1), 79, 83 (limitatamente all ’ambito individuato con il n° 1), 88, 100, 102(limitatamente all’ambito individuato con il n° 1), 103, 104 delle N.T.A. Si prescrive, altresì, la redazione della VIncA in fase di progetto definitivo per gli articoli 71, 72, 92.

80 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 9. CONSULTAZIONI

Il quadro conoscitivo e la definizione dello stato attuale dell’ambiente, insieme alle finalità evidenziate nel documento preliminare, ed alle consultazioni condotte con tutti gli attori interessati a partire dal 2010 hanno permesso di definire obiettivi congrui con le criticità rilevate nelle analisi e le conseguenti azioni in grado di raggiungere tali obiettivi. In particolare le consultazioni hanno permesso di individuare i temi percepiti dai cittadini come maggiormente significativi, ai fini della stesura di un Piano strategico sostenibile, come il PAT. Nelle date 08/06/2010, 09/06/2010, sono stati illustrati ai cittadini i contenuti del Documento Preliminare del Piano di Assetto del Territorio. In data 07/06/2010 è stato tenuto un incontro con gli enti pubblici e le associazioni economiche, sociali e di protezione dell’ambiente.

I risultati di tali consultazioni hanno permesso di individuare i seguenti temi significativi: • la tutela delle acque e dell’aria; • la tutela dei suoli ad elevata vocazione agricola, limitandone il consumo; • il potenziamento dei tracciati ciclabili e pedonali volti a migliorare il collegamento tra i diversi centri abitati; • migliorare la qualità architettonica dei nuovi insediamenti urbani. Tali indicazioni sono state recepite nel set di azione previste dal Piano. La consultazione con la Provincia di Padova ha permesso di armonizzare gli obiettivi del PAT con quelli del PTCP. Per quanto attiene alla viabilità esistente, il PAT indica quali tratti siano da potenziare e riqualificare affinché risultino adeguati alle condizioni e all’intensità di traffico esistenti o previste.

81 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

10. PROPOSTA DI POLITICA AMBIENTALE

Nel processo di formazione del Piano di Assetto del Territorio le linee guida, volte alla sostenibilità ambientale possono essere così riassunte: a) evitare il consumo di risorse a ritmi superiori alla capacità di carico del territorio; b) limitare al minimo il consumo di risorse non rinnovabili; c) ridurre al minimo l’occupazione di suolo, attraverso un ordinato sviluppo degli insediamenti; d) migliorare la qualità e l’assetto funzionale degli insediamenti esistenti; e) mantenere e, ove possibile, incrementare la biodiversità e la biomassa; f) favorire l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili e migliorare l’efficienza dei processi energetici. Il documento preliminare e la relazione ambientale iniziale adottati dalla Giunta Comunale di Loreggia con Delibera n. 112 del 26/11/2009 hanno individuato un primo set di obiettivi da considerare prioritari e congrui con le potenzialità e le criticità rilevate nel territorio comunale, nell’ottica di perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio. Tali primi indirizzi sono stati implementati nel Piano e verificati, in termini di sostenibilità, anche sulla base delle indicazioni e delle prescrizioni contenute nel parere di approvazione della Relazione ambientale iniziale, espresso dalla Commissione Regionale VAS con parere n. 14 del 17/03/2010.

In particolare sono stati affrontati i seguenti aspetti: I. analisi dello stato dell’ambiente con particolare attenzione alle criticità emerse nella relazione ambientale iniziale; II. coerenza dello sviluppo insediativo alle risultanze delle indagini sul rischio idraulico e idrogeologico; III. misurazione del consumo di risorse naturalistiche indotto dal Piano; IV. garantire, attraverso il PI, l’efficacia delle norme che prevedono compensazioni e mitigazioni; V. definizione degli obiettivi di sostenibilità economica e sociale; VI. verifica di coerenza interna ed esterna delle azioni del PAT, rispetto agli obiettivi del Piano; VII. valutazione delle ragionevoli alternative al Piano in esame.

82 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Il set di obiettivi, desunto dal documento preliminare e tarato sullo specifico profilo territoriale di Loreggia, è il seguente.

Sistema ambientale • individuare gli ambiti di pregio ambientale meritevoli di specifiche forme di tutela; • individuare le aree degradate definendo gli interventi di riqualificazione e di possibile riconversione; • tutelare le acque superficiali e profonde, con particolare riguardo alle sorgenti, ai corsi d’acqua ed alle risorse idropotabili; • migliorare la continuità e la permeabilità della rete ecologica comunale; • prevenire le forme di inquinamento diffuso dell’aria, del suolo e delle acque, anche attraverso piani di azione coordinati.

Paesaggio • mantenimento e valorizzazione dei caratteri identitari del paesaggio agrario; • favorire la ricomposizione paesistica, con particolare riferimento agli ambiti urbani e periurbani; • valorizzare i beni storico- culturali, con attribuzione di funzioni compatibili con la tutela e la riqualificazione dei siti; • mitigare e attenuare gli interventi di trasformazione del territorio (espansioni urbane e nuove infrastrutture).

Mobilità • migliorare la sicurezza della rete viaria, al fine di migliorare la qualità urbana, in coerenza con il principio dello sviluppo sostenibile; • favorire la mobilità ciclopedonale, migliorandone la continuità dei collegamenti a mobilità lenta tra i centri abitati; • mitigare l’impatto e l’effetto di frammentazione delle infrastrutture viarie.

Spazi aperti • tutelare il suolo agricolo, limitando la sottrazione e l’impermeabilizzazione del suolo; • valorizzare i corridoi fluviali, mediante interventi integrati; • limitare l’edificazione nelle aree agricole, favorendo il recupero, il riuso delle preesistenze e la ricollocazione delle opere incongrue; • favorire la diversificazione dell’attività agricola, con priorità per le funzioni legate alla manutenzione del territorio e al turismo rurale;

83 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Difesa del suolo • individuare le aree a rischio di esondazione, con particolare riferimento alle superfici connesse al sistema idrografico del Muson dei Sassi, per il quale sono state individuate dal PAI due aree a rischio idraulico; • definire gli indirizzi e le prescrizioni per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico.

Sistema insediativo

• consolidare e riequilibrare le aree urbane, mediante recupero, riuso e riqualificazione, con inserimento di nuove funzioni compatibili con la residenza;

• incrementare e favorire la specializzazione dei servizi;

• favorire il consolidamento/riconversione delle attività produttive;

• valorizzare il patrimonio edilizio esistente anche attraverso opportune forme di incentivazione;

• stabilire il dimensionamento delle nuove possibilità insediative per ATO in relazione alle esigenze della comunità locale per soddisfare prioritariamente il fabbisogno abitativo dei nuclei familiari residenti;

• potenziare il sistema delle aree a verde pubblico, integrandolo con i percorsi a mobilità lenta;

• definire standard urbanistici a sostegno della qualità urbana e territoriale;

• sviluppare il turismo locale, secondo criteri di sostenibilità ambientale.

Come azioni strategiche diffuse nel territorio e in grado di incidere positivamente sull’impronta ecologica comunale si considerano prioritarie le seguenti: a) sviluppo e completamento della rete a mobilità lenta comunale e di area vasta; b) interventi agroambientali di ricomposizione degli spazi aperti rurali.

Per ciascuno dei sistemi del contesto territoriale e socio economico vengono definiti gli obiettivi e le rispettive azioni in grado di perseguirli.

84 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

ACQUA E ARIA OBIETTIVI AZIONI

1 Sistema di tutela delle acque coordinato con gli Enti competenti

Tutela e 2 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi fluviali ricomposizione 5 Interventi nei punti critici della rete idraulica A del sistema Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli interventi di 6 idrografico trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio

14 Piano di azione per la protezione delle acque profonde

2 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi fluviali

Tutela delle falde 3 Incremento della rete fognaria B acquifere 5 Interventi nei punti critici della rete idraulica

14 Piano di azione per la protezione delle acque profonde

1 Sistema di tutela delle acque coordinato con gli Enti competenti Garantire la 2 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi fluviali sicurezza C 5 Interventi nei punti critici della rete idraulica idraulica del territorio Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli interventi di 6 trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio

Tutela della 4 Riorganizzazione degli insediamenti produttivi D qualità dell’aria 25 Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti competenti

85 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

SISTEMA AGRICOLO OBIETTIVI AZIONI

4 Riorganizzazione degli insediamenti produttivi Limitare il consumo E 12 Limitazione al consumo di nuovo territorio agricolo di suolo agricolo 18 Individuazione delle potenzialità di espansione urbana

Tutelare le aziende 12 Limitare il consumo di nuovo territorio agricolo F agricole 26 Valorizzazione dei prodotti tipici locali professionali Edificazione in 11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali G zona agricola 12 Limitare il consumo di nuovo territorio agricolo Migliorare la compatibilità H ambientale delle 11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali attività agricole e zootecniche

86 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

RISORSE NATURALISTICHE E PAESAGGIO OBIETTIVI AZIONI Risorse 13 Conservazione e potenziamento della rete ecologica comunale I naturalistiche e 10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) biodiversità Potenziare e 9 Nuove aree verdi urbane e periurbane L migliorare il verde 10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) urbano 15 Riqualificazione dei centri abitati Tutela e 10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) M valorizzazione degli 13 Conservazione e potenziamento della rete ecologica comunale ambiti SIC e ZPS

4 Riorganizzazione degli insediamenti produttivi Tutela e 10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) N ricomposizione del Eliminazione/ mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e di paesaggio 16 detrattori visivi Tutela e valorizzazione dei beni storico- 11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali culturali e del O patrimonio rurale, con attribuzione di ruolo prioritario per 15 Riqualificazione dei centri abitati la riqualificazione degli ambiti

87 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

SISTEMA INSEDIATIVO OBIETTIVI AZIONI

Consolidamento e riequilibrio 7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta delle potenzialità urbane del

territorio, mediante recupero, 9 Nuove aree verdi urbane e periurbane riuso e riqualificazione, con P Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di pubblica inserimento di nuove funzioni 17 compatibili con la residenza, fruizione negli edifici di interesse storico- culturale nel rispetto del principio dello 18 Individuazione delle potenzialità di espansione urbana

sviluppo sostenibile 19 Adeguamento e potenziamento dei servizi alle persone

Definizione della 18 Individuazione delle potenzialità di espansione urbana configurazione del settore produttivo, in termini di Q riconversione/consolidamento degli insediamenti esistenti, 21 Miglioramento delle aree produttive esistenti in coerenza con il principio dello sviluppo sostenibile Norme di tutela e prescrizioni volte a garantire le opere di 23 mitigazione 3 Incremento della rete fognaria

7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta Sviluppo del sistema dei R 20 Favorire l’insediamento di servizi specializzati servizi Formazione di corridoi verdi per la mobilità lenta e le attività 24 ricreative

7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta Razionalizzazione della rete S Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorarne le viaria 22 condizioni di sicurezza e vivibilità Sistema di tutela delle acque coordinato con gli Enti 1 Partecipare ai processi di competenti T pianificazione sovraordinata e 10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) di area vasta Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti 25 competenti

88 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Nella seguente matrice vengono visualizzate le azioni di piano previste in relazione agli obiettivi da perseguire col P.A.T.. La matrice AZIONI/OBIETTIVI, di seguito riportata, permette di cogliere le sinergie e le interazioni principali e secondarie che costituiscono l’elemento fondante del Piano.

89 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) MATRICE OBIETTIVI - AZIONI

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T OBIETTIVI Partecipare ai Sicurezza Limitare il Sistema Falde Qualità Aziende agricole Edilizia Attività agric. e Risorse Verde Ambiti Ricomposizione del Beni storico- Potenzialità Settore Sistema dei Rete processi di idraulica del consumo di idrografico acquifere dell’aria professionali rurale zootecniche naturalistiche urbano SIC/ZPS paesaggio culturali urbane produttivo servizi viaria pianificazione AZIONI territorio suolo agricolo sovraordinata Piano di tutela delle acque coordinato con gli Enti 1 competenti ++ ++ 0 0 0 ++ 0 ++ 0 0 ++ 0 0 0 0 0 0 ++

2 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi fluviali ++ 0 + 0 0 0 0 0 ++ + ++ ++ ++ 0 0 0 0 +

3 Incremento della rete fognaria ++ ++ + 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + + + 0 0

4 Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili ++ ++ 0 0 ++ 0 0 0 0 0 0 + 0 + ++ 0 0 0

5 Interventi nei punti critici della rete idraulica ++ 0 ++ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + + + + 0

Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del 0 0 ++ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + + + + 0 territorio

7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta 0 0 0 ++ 0 0 0 0 0 + 0 + + + 0 + ++ 0

Incentivare il risparmio e l’efficienza energetica nelle 8 costruzioni 0 0 0 ++ 0 0 + 0 0 0 0 0 + + + + 0 0

9 Nuove aree verdi urbane e periurbane 0 0 0 ++ 0 0 0 ++ 0 ++ 0 + 0 + + + + 0

10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) 0 0 0 0 ++ + ++ ++ ++ 0 0 ++ 0 0 0 0 0 0

11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali 0 0 0 0 + + ++ ++ 0 0 0 + + 0 0 0 0 0

12 Limitazione consumo di nuovo territorio agricolo 0 0 0 0 ++ 0 + 0 0 0 0 0 0 + ++ 0 0 0

Conservazione e potenziamento della rete ecologica 13 comunale + 0 + 0 0 0 0 0 ++ ++ ++ ++ 0 ++ + + + 0

14 Piano di azione per la protezione delle acque profonde ++ ++ ++ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

15 Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + ++ ++ 0 0 0 ++ Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e 16 di detrattori visivi 0 0 0 0 0 0 ++ 0 0 0 0 + ++ ++ ++ 0 ++ ++

Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di pubblica 17 fruizione negli edifici di interesse storico- culturale 0 0 0 0 0 0 0 ++ 0 0 0 0 ++ ++ 0 ++ 0 ++

18 Individuazione delle potenzialità di espansione urbana 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 ++ 0 ++ + 0

19 Adeguamento e potenziamento dei servizi alle persone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 ++ ++ ++ ++ 0

20 Favorire l'insediamento di servizi specializzati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + 0 + 0 ++ + 0

21 Miglioramento delle aree produttive esistenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 ++ 0 ++ 0 Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorare le 22 condizioni di sicurezza e vivibilità 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + + ++ 0

Norme di tutela e prescrizioni volte a garantire le opere di 23 mitigazione che devono accompagnare le nuove 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 + 0 0 0 0 ++ 0 infrastrutture ad elevato impatto

Formazione di corridoi verdi per la mobilità lenta e le 24 attività ricreative 0 0 0 0 0 0 + 0 0 0 0 0 0 0 0 ++ ++ 0 Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti 25 competenti 0 0 0 ++ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

26 Progetti pilota di valorizzazione dei prodotti tipici locali 0 0 0 0 0 0 + + 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

LEGENDA

INTERAZIONE PRINCIPALE TRA OBIETTIVO E AZIONE INTERAZIONE SECONDARIA TRA OBIETTIVO E AZIONE

11. ANALISI DELLE ALTERNATIVE

Nella costruzione del Piano il rapporto ambientale deve evidenziare in che modo sono state valutate le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano. Le consultazioni svolte con la popolazione e con le autorità ambientali non hanno generato ipotesi alternative o opzioni attuative, tali da poter configurare differenti scenari di costruzione del Piano di Assetto del Territorio. Le indicazioni tratte dalla fase di concertazione sono infatti orientate alla costruzione di un Piano di Assetto attento alla conservazione delle risorse naturali ed ambientali ed alla riqualificazione del tessuto insediativo esistente. L’esito delle consultazioni svolte e delle osservazioni pervenute delinea chiaramente quali alternative ragionevoli le seguenti: 1. scenario conservativo – opzione zero: permanenza del PRG vigente; 2. scenario a sviluppo controllato – opzione PAT: costruzione di un Piano sulla base di linee strategiche tratte dagli indirizzi e direttive di Piani sovraordinati (PTRC, PTCP, Piani di Settore, etc.) descritte al paragrafo 5 del documento preliminare.

11.1 Descrizione delle alternative

Opzione zero La procedura VAS richiede di individuare le ragionevoli alternative alla proposta di PAT, al fine di minimizzare i possibili effetti derivanti dall’attuazione del PAT. La valutazione ambientale in esame non può prescindere dall’analisi dello scenario di riferimento, rappresentato dal probabile assetto del territorio ipotizzabile, sulla base delle dinamiche spontanee incardinate sul vigente P.R.G.. Nell’ipotesi di conservazione dello status quo (PRG vigente e varianti approvate) l’attività edilizia residua genera 311.747 mc di nuovo volume residenziale, corrispondenti ad un incremento di 2.078 abitanti. La popolazione finale di questa opzione è di 9.337 abitanti. Non si prevede alcuna opera di mitigazione ambientale, ad esclusione di quelle previste da Piani o progetti sovraordinati. La potenzialità residua del PRG, per la destinazione residenziale è di 311.747 mc, con la seguente ripartizione: • ATO A.A.1 – Muson Vecchio e Sorgente: 14.400 mc • ATO A.G.1 – Rio Rustega, Marzanego: 24.800 mc; • ATO I.R.1 – Loreggiola: 58.424 mc; • ATO I.R.2 – Loreggia: 213.323 mc;

91 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • ATO I.P.1 – Zona Industriale Boscalto 800 mc. Tale volumetria massima trova spazio all’interno del tessuto urbano consolidato. Nell’ipotesi di permanenza del vigente strumento urbanistico comunale, le dinamiche prevedibili sono così sintetizzabili: 1. sviluppo di nuove aree urbane, all’interno delle aree ad urbanizzazione consolidata (TAV. P4 - Trasformabilità) con capacità insediativa massima pari a 311.747 mc; 2. recepimento delle previsioni del PTRC, del PTCP e del PATI: trattandosi in massima parte di indirizzi e direttive, nonché prescrizioni vigenti, dovrebbero essere recepiti e resi operativi, per quanto possibile, dal PRG; 3. criticità diffusa, dovuta alla difficoltà di attuare previsioni sovraordinate (es. mitigazioni), con un Piano Regolatore convenzionale. Sulla base di tali considerazione per ogni macro - obiettivo si ipotizza il probabile trend in caso di permanenza del vigente P. R. G.:

Tendenza: progressivo degrado del sistema dei corsi Tutela e ricomposizione del sistema d’acqua e delle risorgive, che rischiano di rivestire un ruolo A idrografico marginale nelle scelte urbanistiche, in mancanza di un efficace strumento di tutela e di pianificazione di interventi. Tendenza: rischio di peggioramento della qualità delle falde, in mancanza di un piano di tutela in cui tutte le B Tutela delle falde acquifere autorità competenti cooperino per conseguire gli obiettivi di piano a scala comunale, ma coerenti con quelli di area vasta. Tendenza : progressivo peggioramento della situazione, Garantire la sicurezza idraulica del C per carenza di indirizzi e prescrizioni e per insufficiente territorio manutenzione e gestione della rete scolante. Tendenza: progressivo peggioramento della qualità dell’aria, in mancanza di un efficace strumento di tutela e D Tutela della qualità dell’aria di pianificazione di interventi coerente a scala comunale e di area vasta. Tendenza: progressiva espansione a nastro o diffusa in E Limitare il consumo di suolo agricolo zona agricola; nuove espansioni in aree ad elevata integrità fondiaria e di pregio paesaggistico. Tendenza: possibile insorgere di conflittualità tra aziende Tutelare le aziende agricole F agricole professionali, anche zootecniche e insediamenti professionali residenziali. Tendenza : ’insediamento diffuso ad elevato consumo di G Edificazione in zona agricola suolo agricolo Tendenza: crescente peso delle esternalità negative Migliorare la compatibilità ambientale H generate dall’agricoltura specializzata e dalla zootecnia, in delle attività agricole e zootecniche mancanza di un piano coordinato anche a scala ampia. Tendenza: progressivo degrado e frammentazione del sistema ambientale, che rischia di assumere un ruolo I Risorse naturalistiche e biodiversità marginale nelle scelte urbanistiche, in mancanza di un efficace quadro pianificatorio e di interventi. Tendenza: probabile replicazione di standard a verde L Potenziare e migliorare il verde urbano assai frammentati e di esigua superficie.

92 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Tendenza: limitata efficacia dello strumento vincolistico, Tutela e miglioramento degli ambiti SIC M spesso limitato ad un appesantimento procedurale delle e ZPS autorizzazioni edilizie. Tendenza: progressivo degrado e frammentazione degli N Tutela e ricomposizione del paesaggio elementi di pregio, a causa di mancanza di incentivi e dei crescenti costi di manutenzione. Tutela e valorizzazione dei beni storico- Tendenza: progressivo isolamento del patrimonio di culturali e del patrimonio rurale, con interesse storico- culturale e possibile insorgere di O attribuzione di ruolo prioritario per la degrado, per mancanza di alternative alla funzione riqualificazione degli ambiti residenziale. Consolidamento e riequilibrio delle potenzialità urbane del territorio, mediante recupero, riuso e Tendenza: progressiva saturazione dei vuoti, con P riqualificazione, con inserimento di probabile replicarsi di modelli insediativi radi, ad elevata nuove funzioni compatibili con la frammentazione territoriale. residenza, nel rispetto del principio dello sviluppo sostenibile Definizione della configurazione del settore produttivo, in termini di Tendenza : elevati impatti ambientali , causati dalla Q riconversione/ consolidamento degli mancanza di zone di transizione tra edificato produttivo e insediamenti esistenti, in coerenza con il zona agricola o residenziale. principio dello sviluppo sostenibile Tendenza : rischio di perdurante squilibrio tra tessuto R Sviluppo del sistema dei servizi insediativo residenziale e offerta di servizi per la popolazione. Tendenza: progressivo congestionamento della rete S Razionalizzazione della rete viaria viaria, in mancanza di una pianificazione di area vasta. Tendenza: difficoltà a realizzare piani di intervento in Partecipare ai processi di pianificazione settori strategici per un equilibrato assetto del territorio, T sovraordinata e di area vasta quali la mobilità, le acque, il comparto agricolo e zootecnico.

Come sopra evidenziato, su molti dei temi strategici è essenziale attuare politiche di intervento coordinate a scala sovracomunale, provinciale e in alcuni casi regionale. Lo scenario di riferimento, costituito dall’attuale modello insediativo e pianificatorio, non permette di affrontare una serie di criticità, evidenziate già nel documento preliminare.

OPZIONE ZERO INDICATORE VALORI Incremento abitanti (n°) 2.078 Incremento volume residenziale (mc) 311.747 Superficie territoriale interessata da mitigazioni ambientali (ha) 0

Il vigente P. R. G. non prevede alcuna mitigazione.

93 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Opzione P.A.T. – Scenario a sviluppo controllato Il dimensionamento del PAT (art. 119 NTA) prevede un nuovo volume residenziale di 299.128 mc, corrispondenti ad un incremento pari a 1.994 abitanti teorici. A questo va sommata la residua potenzialità del PRG vigente, per cui l’incremento volumetrico residenziale al 2020 è di 610.875 mc, corrispondenti ad un incremento di 4.072 abitanti. Per quanto attiene le aree non residenziali, il piano prevede l’espansione di aree produttive (Z. T. O. D del P. R. G.) per 43.436 mq individuati esclusivamente nell’ATO I.P.1 – Zona Industriale Boscalto, a fronte di una consistenza attuale di 654.983 mq, comprendente 590.368 mq di Zone D edificate/occupate e 64.615 mq di Zone D inedificate/non occupate. L’opzione PAT permette infine di riequilibrare il territorio sotto il profilo naturalistico ed ambientale, attraverso interventi di mitigazione, che sono indicati nella tavola delle Mitigazioni e che vengono quantificate nella seguente tabella:

% sul territorio AMBITI DI MITIGAZIONE ha comunale Fasce di mitigazione legate alle infrastrutture 4,3284 0,23 % Zone di ammortizzazione o transizione di valenza ambientale 721,6120 37,92 % TOTALE 725,9404 38,15 %

Il 38 % del territorio comunale sarà interessato da misure di mitigazione e ricomposizione ambientale, che riguardano soprattutto gli spazi aperti e le pertinenze stradali. Gli ambiti di potenziale espansione sono individuati nella TAV P4 – Trasformabilità e ne è stata valutata l’idoneità nel capitolo 16 del presente elaborato; da evidenziare che le espansioni urbane presentano una limitazione importante rappresentata dalla superficie agricola trasformabile massima, che corrisponde a 177.581 mq, pari allo 0,93 % della superficie territoriale comunale. Per le destinazioni non residenziali il PAT prevede il seguente fabbisogno massimo potenziale: • produttivo 43.436 mq; • turistico 0 mq. Tali consistenze rappresentano il limite potenziale dei nuovi insediamenti e risultano collocate all’interno dell’ATO I.P.1 – Zona Industriale Boscalto. Le espansioni urbane potenzialmente realizzabili nell’arco temporale di riferimento del Piano (10 anni) sono volte a soddisfare i fabbisogni insediativi, con finalità strategica di conseguire, con i Piani attuativi, un sostanziale miglioramento della qualità urbana. Le limitate e circoscritte espansioni del tessuto edificato comporterà, a parità di volume edificato, un impatto qualitativamente più favorevole rispetto agli standard da PRG, in quanto le politiche di intervento del PAT sono mirate al miglioramento ed alla ricomposizione ambientale ed alla mitigazione degli interventi edilizi.

94 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Sulla base di tali considerazioni per ogni macro – obiettivo si ipotizzano i processi attivabili in caso di attuazione del PAT:

OBIETTIVI PROCESSI ATTIVABILI - PAT Attuazione di politiche attive per dare centralità alla funzione ecologica e paesaggistica dei corsi d’acqua, A Sistema idrografico quali la progettazione integrata delle aree verdi, il miglioramento della permeabilità dei corridoi fluviali. Implementazione di Piani di area vasta, volti a B Falde acquifere riqualificare i siti sensibili. Maggiore attenzione agli interventi nelle aree a rischio C Sicurezza idraulica del territorio idraulico e di rispetto fluviale. Implementazione di politiche attive di contrasto dell’inquinamento atmosferico, quali lo sviluppo della D Qualità dell’aria mobilità lenta e l’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico. Limitare l’edificato sparso in zona agricola. Le NTA del PAT recepiscono le norme del PTCP intese a E Limitare il consumo di suolo agricolo limitare in modo sostanziale le possibilità di ulteriori edificazioni sparse in zona agricola Limitare la sottrazione di suolo agricolo e favorire la F Aziende agricole professionali permanenza delle aziende agricole professionali. Favorire politiche che contrastino l’edificazione diffusa non funzionale all’attività agricola, a salvaguardia del G Edilizia rurale consumo di suolo e delle aziende agricole professionali. Implementazione di piani di area vasta, quali il Piano di H Attività agricola e zootecnica azione per la prevenzione dell’inquinamento delle acque da nitrati. Politiche attive di tutela degli elementi rilevanti della I Risorse naturalistiche rete ecologica comunale. Inserire il verde urbano quale elemento ordinatore del L Verde urbano riequilibrio degli insediamenti urbani. Incrementare azioni di conservazione e miglioramento M Ambiti SIC/ZPS degli ambiti ricadenti all’interno della rete Natura 2000. Inserire il paesaggio quale componente essenziale N Ricomposizione del paesaggio nella valutazione di tutte le trasformazioni del territorio significative. Dare centralità al patrimonio di interesse storico – O Beni storico – culturali culturale quale elemento strategico di valorizzazione dei centri abitati e dei contesti aperti Messa a punto di politiche atte alla densificazione dei P Potenzialità urbane tessuti urbani ed alla tutela degli spazia aperti. Q Settore produttivo Strategia di selezione dei possibili ampliamenti Attuazione di indirizzi volti alla permanenza e sviluppo R Sistema dei servizi di servizi alla persona. Miglioramento e potenziamento della rete viaria S Rete viaria comunale. Sistematica implementazione dei Piani sovraordinati, Partecipare ai processi di pianificazione T al fine di concentrare le risorse sui temi prioritari sovraordinata nell’area vasta.

95 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Lo scenario di riferimento, sviluppo controllato (attuazione del PAT) porta ad un sistema insediativo con i seguenti indicatori di consistenza:

OPZIONE PAT INDICATORE VALORI Incremento abitanti (n°) 4.072 Incremento volume residenziale (mc) 610.875

Superficie territoriale interessata da mitigazioni ambientali (ha) 725,9404

Sulla base di quanto espresso, per avere un riferimento chiaro a cui indirizzare gli interventi del PAT, nella stesura del piano secondo la LR 11/2004, l’obiettivo fondamentale per indirizzare il territorio verso lo sviluppo sostenibile è quello di migliorare in tutti i settori che presentano una tendenza negativa nei confronti della sostenibilità, l’andamento degli indicatori (gli indicatori dovranno essere eseguiti con il monitoraggio e la gestione del piano).

11.2 Valutazione quantitativa delle alternative

La valutazione delle alternative (PRG e PAT) individuate comporta la necessità di definire i relativi scenari e l’efficacia di ciascuno di essi al conseguimento degli obiettivi del Piano. Lo scenario del Piano viene valutato, distintamente per ciascuna delle due alternative, sulla base della matrici AZIONI/OBIETTIVI, di seguito riportata. Tale matrice deriva da quella riportata nel Capitolo 10 – Proposto di politica ambientale. Per ciascuna delle 468 interazioni azioni → obiettivi viene valutata l’efficacia a conseguire la sostenibilità ambientale e socio – economica del Piano, sulla base della seguente griglia di attribuzione di punteggio:

EFFICACIA AZIONE PUNTEGGIO L’azione permette di conseguire in modo appropriato l’obiettivo di sostenibilità + 2 L’azione permette di conseguire in modo sufficiente l’obiettivo di sostenibilità + 1 L’azione non determina effetti significativi sull’obiettivo di sostenibilità 0 L’azione determina effetti significativi negativi sull’obiettivo di sostenibilità - 1 L’azione è in contrasto con gli obiettivo di sostenibilità - 2

Nella valutazione dell’opzione zero si è tenuto conto che alcuni obiettivi dovrebbero essere perseguiti in adeguamento e recepimento dei Piani sovraordinati (PATI, PTCP, PTRC). Il punteggio totale, che esprime in termini quantitativi un indice di sostenibilità, è il seguente: a) opzione zero: + 38; b) opzione PAT: + 198.

96 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OPZIONE ZERO - PRG

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T OBIETTIVI Partecipare ai Sicurezza Sistema Falde Qualità Limitare il consumo Aziende agricole Edilizia Attività agric. Risorse Ricomposizione Beni storico- Potenzialità Settore Sistema dei processi di idraulica del Verde urbano Ambiti SIC/ZPS Rete viaria idrografico acquifere dell’aria di suolo agricolo professionali rurale e zootecniche naturalistiche del paesaggio culturali urbane produttivo servizi pianificazione AZIONI territorio sovraordinata TOTALE Piano di tutela delle acque coordinato con gli Enti 1 competenti +2 +2 0 0 0 +2 0 +2 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 +2 12 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi 2 fluviali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 Incremento della rete fognaria 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

4 Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

5 Interventi nei punti critici della rete idraulica +2 0 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +1 +1 +1 0 8

Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +1 +1 +1 0 6 del territorio

Completare e potenziare la rete ciclopedonale 7 protetta 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Incentivare il risparmio e l’efficienza energetica nelle 8 costruzioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

9 Nuove aree verdi urbane e periurbane 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

12 Limitazione consumo di nuovo territorio agricolo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Conservazione e potenziamento della rete ecologica 13 comunale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Piano di azione per la protezione delle acque 14 profonde 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15 Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di 16 degrado e di detrattori visivi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di 17 pubblica fruizione negli edifici di interesse storico- 0 0 0 0 0 0 0 +2 0 0 0 0 +2 +2 0 +2 0 +2 10 culturale Individuazione delle potenzialità di espansione 18 urbana 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Adeguamento e potenziamento dei servizi alle 19 persone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

20 Favorire l'insediamento di servizi specializzati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

21 Miglioramento delle aree produttive esistenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorare le 22 condizioni di sicurezza e vivibilità 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Norme di tutela e prescrizioni volte a garantire le 23 opere di mitigazione che devono accompagnare le 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 nuove infrastrutture ad elevato impatto

Formazione di corridoi verdi per la mobilità lenta e le 24 attività ricreative 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti 25 competenti 0 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 Progetti pilota di valorizzazione dei prodotti tipici 26 locali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE 4 2 4 2 0 2 0 4 0 0 2 0 2 4 2 4 2 4 38

97 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OPZIONE PAT – SVILUPPO CONTROLLATO

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T OBIETTIVI Partecipare ai Sicurezza Sistema Falde Qualità Limitare il consumo Aziende agricole Edilizia Attività agric. Risorse Ricomposizione Beni storico- Potenzialità Settore Sistema dei processi di idraulica del Verde urbano Ambiti SIC/ZPS Rete viaria idrografico acquifere dell’aria di suolo agricolo professionali rurale e zootecniche naturalistiche del paesaggio culturali urbane produttivo servizi pianificazione AZIONI territorio sovraordinata TOTALE Piano di tutela delle acque coordinato con gli Enti 1 competenti +2 +2 0 0 0 +2 0 +2 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 +2 12

2 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi fluviali +2 0 +1 0 0 0 0 0 +2 +1 +2 +2 +2 0 0 0 0 +1 13

3 Incremento della rete fognaria +2 +2 +1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +1 +1 0 0 8

4 Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili +2 +2 0 0 +2 0 0 0 0 0 +1 0 +1 +2 0 0 0 10

5 Interventi nei punti critici della rete idraulica +2 0 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +1 +1 +1 0 8

Sistematica verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +1 +1 +1 0 6 territorio

7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta 0 0 0 +2 0 0 0 0 0 +1 0 +1 +1 +1 0 +1 +2 0 9

Incentivare il risparmio e l’efficienza energetica nelle 8 costruzioni 0 0 0 +2 0 0 +1 0 0 0 0 0 +1 +1 +1 +1 0 0 7

9 Nuove aree verdi urbane e periurbane 0 0 0 +2 0 0 0 +2 0 +2 0 +1 0 +1 +1 +1 +1 0 11

10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) 0 0 0 0 +2 +1 +2 +2 +2 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 11

11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali 0 0 0 0 +1 +1 +2 +2 0 0 0 +1 +1 0 0 0 0 0 8

12 Limitazione consumo di nuovo territorio agricolo 0 0 0 0 +2 0 +1 0 0 0 0 0 0 +1 +2 0 0 0 6

Conservazione e potenziamento della rete ecologica 13 comunale +1 0 +1 0 0 0 0 0 +2 +2 +2 +2 0 +2 +1 +1 +1 0 15

14 Piano di azione per la protezione delle acque profonde +2 +2 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6

15 Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +2 +2 0 0 0 +2 7 Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e 16 di detrattori visivi 0 0 0 0 0 0 +2 0 0 0 0 +1 +2 +2 +2 0 +2 +2 13

Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di pubblica 17 fruizione negli edifici di interesse storico- culturale 0 0 0 0 0 0 0 +2 0 0 0 0 +2 +2 0 +2 0 +2 10

18 Individuazione delle potenzialità di espansione urbana 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +2 0 +2 +1 0 5

19 Adeguamento e potenziamento dei servizi alle persone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +2 +2 +2 +2 0 8

20 Favorire l'insediamento di servizi specializzati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 0 +1 0 +2 +1 0 5

21 Miglioramento delle aree produttive esistenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +2 0 +2 0 4

Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorare le 22 condizioni di sicurezza e vivibilità 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 +1 +2 0 4

Norme di tutela e prescrizioni volte a garantire le opere di 23 mitigazione che devono accompagnare le nuove 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 +1 0 0 0 0 +2 0 3 infrastrutture ad elevato impatto

Formazione di corridoi verdi per la mobilità lenta e le 24 attività ricreative 0 0 0 0 0 0 +1 0 0 0 0 0 0 0 0 +2 +2 0 5 Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti 25 competenti 0 0 0 +2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2

26 Progetti pilota di valorizzazione dei prodotti tipici locali 0 0 0 0 0 0 +1 +1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2

TOTALE 13 8 9 8 7 4 10 11 6 6 6 14 11 21 17 18 20 9 198

98 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) La valutazione comparativa appena riportata indica un netto vantaggio dell’opzione PAT rispetto all’opzione zero – PRG.

I dati relativi al dimensionamento del PAT permettono di valutare in termini quantitativi gli effetti delle seguenti alternative. A conclusione delle analisi appena svolte si pongono a confronto due scenari: • Opzione zero (saturazione del PRG vigente); • Attuazione del PAT (100% delle trasformazioni urbane da PAT e saturazione del PRG vigente).

OPZIONE INDICATORE ATTUAZIONE PAT P.R.G. + P.A.T. ZERO ABITANTI (n °) AA1 – Muson Vecchio e Sorgenti 96 97 193 AG1 – Rio Rustega, Marzanego 165 135 300 IR1 – Loreggiola 389 521 910 IR2 – Loreggia 1.422 1.224 2.646 AP1 – Z. I. Boscalto 5 18 23 Incremento abitanti (n.) 2.078 1.994 4.072 CAPACITA’ EDIFICATORIA (mc) AA1 – Muson Vecchio e Sorgenti 14.400 14.600 29.000 AG1 – Rio Rustega, Marzanego 24.800 20.200 45.000 IR1 – Loreggiola 58.424 78.076 136.500 IR2 – Loreggia 213.323 183.552 396.875 AP1 – Z. I. Boscalto 800 2.700 3.500 Incremento volume residenziale (mc.) 311.747 299.128 610.875 MITIGAZIONI Superficie territoriale interessata da mitigazioni 0 725,9404 725,9404 ambientali (ha)

Sulla base di quanto assunto, è dimostrato come l’attuazione del PAT permetta, rispetto alla conservazione dello status quo, una maggior e significativa capacità di orientare il governo del territorio comunale verso lo sviluppo sostenibile , così come definito dal processo di Valutazione Ambientale Strategica. Pertanto la valutazione complessiva di tutti gli elementi di analisi riportati porta a concludere che l’alternativa che permette di conseguire in modo più efficace gli obiettivi di sostenibilità del territorio è il Piano di Assetto del Territorio.

99 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 11.3. Valutazione qualitativa delle alternative

L’individuazione degli impatti è fondamentale per definire gli indicatori che saranno impiegati per verificare il grado di attuazione del piano e il trend evolutivo dell’ambiente. La prima matrice di impatto identifica l’entità di impatto per ciascuna azione su ogni componente del sistema ambientale, che comprende non solo componenti di tipo naturalistico, ma anche elementi antropici, quali la salute umana e la mobilità:  impatto nullo (casella bianca)  impatto positivo (casella verde)  impatto negativo (casella rossa)

100 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OPZIONE ZERO – PRG VIGENTE

MATRICE DI IMPATTO

COMPONENTI AMBIENTALI Aria Aria Flora Flora Suolo Suolo Fauna Fauna Sistema Sistema Acque sup sup Acque Paesaggio insediativo Agricoltura Agricoltura Acque prof Acque prof Popolazione Popolazione AZIONE Salute umana Piano di tutela delle acque coordinato 1 con gli Enti competenti

Migliorare la continuità e permeabilità dei 2 corridoi fluviali

3 Incremento della rete fognaria

Rilocalizzazione di attività produttive 4 incompatibili

Interventi puntuali nei punti critici della 5 rete idraulica

Verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione

Completare e potenziare la rete 7 ciclopedonale protetta

Incentivare il risparmio energetico nelle 8 costruzioni

9 Nuove aree verdi urbane e periurbane

Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano 10 del Verde)

Incentivare la riconversione e il riuso di 11 edifici rurali a fini residenziali

Limitare il consumo di nuovo territorio 12 agricolo Conservazione e potenziamento della 13 rete ecologica comunale

Piano di azione per la protezione delle 14 acque profonde Riqualificazione e valorizzazione dei 15 centri abitati Eliminazione/mitigazione dell’impatto di 16 fonti di degrado e di detrattori

Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive 17 e di pubblica fruizione edifici storico -

culturale Individuazione delle potenzialità di 18 espansione urbana

Adeguamento e potenziamento dei 19 servizi alle persone

Favorire l'insediamento di servizi 20 specializzati

101 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) MATRICE DI IMPATTO

COMPONENTI AMBIENTALI Aria Aria Flora Flora Suolo Suolo Fauna Fauna Sistema Sistema Acque sup sup Acque Paesaggio insediativo Agricoltura Agricoltura Acque prof Acque prof Popolazione Popolazione AZIONE Salute umana Miglioramento delle aree produttive 21 esistenti

Interventi sulla viabilità esistente volti a 22 migliorare le condizioni di sicurezza e

vivibilità Norme di tutela e prescrizioni volte a 23 garantire le opere di mitigazione

Formazione di corridoi verdi per la 24 mobilità lenta e le attività ricreative Piano di tutela dell’atmosfera coordinato 25 con gli Enti competenti

26 Valorizzazione dei prodotti tipici locali

Impatti positivi: 15 Impatti negativi: 10

102 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OPZIONE PAT – SVILUPPO CONTROLLATO

MATRICE DI IMPATTO

COMPONENTI AMBIENTALI Aria Aria Flora Flora Suolo Suolo Fauna Fauna Sistema Sistema Acque sup sup Acque Paesaggio insediativo Agricoltura Agricoltura Acque prof Acque prof Popolazione Popolazione AZIONE Salute umana Piano di tutela delle acque coordinato 1 con gli Enti competenti

Migliorare la continuità e permeabilità dei 2 corridoi fluviali

3 Incremento della rete fognaria

Rilocalizzazione di attività produttive 4 incompatibili

Interventi puntuali nei punti critici della 5 rete idraulica

Verifica della compatibilità idraulica degli 6 interventi di trasformazione

Completare e potenziare la rete 7 ciclopedonale protetta

Incentivare il risparmio energetico nelle 8 costruzioni

9 Nuove aree verdi urbane e periurbane

Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano 10 del Verde)

Incentivare la riconversione e il riuso di 11 edifici rurali a fini residenziali

Limitare il consumo di nuovo territorio 12 agricolo Conservazione e potenziamento della 13 rete ecologica comunale

Piano di azione per la protezione delle 14 acque profonde Riqualificazione e valorizzazione dei 15 centri abitati Eliminazione/mitigazione dell’impatto di 16 fonti di degrado e di detrattori

Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive 17 e di pubblica fruizione

Individuazione delle potenzialità di 18 espansione urbana

Adeguamento e potenziamento dei 19 servizi alle persone

Favorire l'insediamento di servizi 20 specializzati

103 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) MATRICE DI IMPATTO

COMPONENTI AMBIENTALI Aria Aria Flora Flora Suolo Suolo Fauna Fauna Sistema Sistema Acque sup sup Acque Paesaggio insediativo Agricoltura Agricoltura Acque prof Acque prof Popolazione Popolazione AZIONE Salute umana Miglioramento delle aree produttive 21 esistenti

Interventi sulla viabilità esistente volti a 22 migliorare le condizioni di sicurezza e

vivibilità Norme di tutela e prescrizioni volte a 23 garantire le opere di mitigazione

Formazione di corridoi verdi per la 24 mobilità lenta e le attività ricreative Piano di tutela dell’atmosfera coordinato 25 con gli Enti competenti

26 Valorizzazione dei prodotti tipici locali

Impatti positivi: 93 Impatti negativi: 12

La valutazione comparativa appena riportata indica un netto vantaggio dell’opzione PAT rispetto all’opzione zero – PRG.

104 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 12. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ SOCIO - ECONOMICA

La valutazione dei possibili effetti generati dalle azioni di piano permette di individuare le criticità e le opportunità offerte dalle politiche di intervento del PAT/PRG. Il concetto di sostenibilità si sostanzia nella stretta interrelazione tra lo sviluppo economico, sociale ed ambientale; pertanto l’approccio allo sviluppo sostenibile del territorio deve essere quanto più possibile sistemico e di lungo periodo. Le variabili fondamentali che concorrono alla valutazione sono: • la sostenibilità ambientale : lo sviluppo economico deve conservare lo stock di risorse, senza danneggiare i sistemi biologici ed ambientali; • l’equità sociale, intesa come equilibrata partecipazione alle decisioni ed agli effetti delle politiche di governo del territorio, estesa all’aspetto intergenerazionale; • la sostenibilità socio – economica , in termini di impatto sulla creazione di ricchezza nel territorio: ad esempio una eccessiva imposizione di oneri e vincoli nella trasformazione del territorio potrebbe generare meccanismi distorsivi nell’allocazione delle risorse finanziarie ed umane. Secondo il “principio di integrazione” lo sviluppo sostenibile si basa sia sulla protezione dell’ambiente, sia sullo sviluppo economico e sociale e pertanto tutte le azioni del Piano sono state impostate tenendo in considerazione sia gli aspetti ambientali, sia quelli socio – economici. Si è, cioè, prestata attenzione al riequilibrio ambientale ed alla tutela delle sue componenti, ma anche ai problemi di carattere socio –economico la cui soluzione, talvolta, determina pressioni sulle componenti ambientali che devono essere accettate, per motivi di sviluppo, attuando però opere di mitigazioni e compensazione. Si provvede alla valutazione delle alternative di Piano, sotto il profilo della sostenibilità socio – economica. a) OPZIONE ZERO – PRG VIGENTE Le espansioni urbane previste dal PRG non sono inserite in uno scenario che integri le attenzioni ambientali con le finalità di riequilibrio delle funzioni del tessuto insediativo, con incremento dei servizi e degli spazi fruibili dalla popolazione (aree verdi, luoghi di aggregazione) e riconversione delle aree produttive. La riproposizione del modello di sviluppo, pensato negli anni ’80, non permette di affrontare una serie di criticità, che sono evidenziate al punto “Analisi delle Alternative”. Dalle precedenti valutazioni si evince come il conseguimento di obiettivi globali sia meno efficace, rispetto al PAT, in quanto il PRG vigente non affronta in modo strategico tale finalità, per cui i risultati conseguibili con l’opzione zero sono riconducibili ad effetti dei Piani sovraordinati (PTCP e PATI) più che a processi endogeni al PRG.

105 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) b) OPZIONE PAT – SVILUPPO CONTROLLATO Questo scenario permette di attuare politiche di governo del territorio volte a migliorare la qualità della vita nel territorio comunale, attraverso il set di azioni sopra riportato. Su criticità evidenti, quali la non adeguata sicurezza idraulica e la frammentazione della rete ecologica oppure la carenza di servizi alla persona, il PAT prevede interventi integrati (ad esempio attinenti il settore agricolo, idraulico, dei servizi, etc.) e sinergici, al fine di contrastare il trend in atto. Le seguenti azioni di piano sono volte a rendere compatibile e migliorare l’assetto del territorio, con specifico riguardo alla componente antropica (profilo socio – economico).

SET AZIONI DI PIANO 3 Incremento della rete fognaria 5 Interventi nei punti critici della rete idraulica 4 Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili 7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta 8 Incentivare il risparmio e l’efficienza energetico nelle costruzioni 13 Conservazione e potenziamento della rete ecologica comunale 16 Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e di detrattori visivi 19 Adeguamento e potenziamento dei servizi alle persone 21 Miglioramento delle aree produttive esistenti

L’efficacia di questa alternativa è rafforzata dal piano di monitoraggio, che permette di verificare gli effetti del piano in termini di conseguimento degli obiettivi strategici, misurati da specifici indicatori. Pertanto anche sotto il profilo della sostenibilità socio – economica il PAT è l’alternativa che ottimizza gli obiettivi pertinenti.

106 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 13. VERIFICA DI COERENZA ESTERNA

Definita l’alternativa migliore sotto il profilo della sostenibilità socio – economica ed ambientale, vale a dire il PAT, si procede alla valutazione della congruenza dello stesso con gli obiettivi di sostenibilità a scala globale e comunitaria. In particolare si assumono le finalità degli accordi internazionali in materia di cambiamenti climatici, tutela delle risorse idriche, salvaguardia del patrimonio storico, tutela della biodiversità e promozione delle fonti energetiche rinnovabili. La seguente matrice obiettivi/azioni permette di verificare la coerenza del PAT con gli obiettivi di protezione ambientale, consolidati a livello internazionale.

107 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) TABELLA COERENZA ESTERNA

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T

ridurre le emissioni di + + + + CO2

ridurre i consumi clima e + + atmosfera energetici

incrementare il consumo di fonti + + + rinnovabili conservare l'estensione e la

EQUILIBRIO GLOBALE EQUILIBRIO + + + + varietà di ambienti biodiversità naturali

tutelare le specie rare + e vulnerabili mantenere/migliorare la qualità dell'aria a + + + aria scala locale ridurre le emissioni di + + + inquinanti atmosferici

migliorare la qualità + + + + dei corpi idrici

acqua tutelare le risorse + + + idriche

ridurre i consumi + + idrici mantenere/migliorare suolo + + + la fertilità dei suoli

RISORSE NATURALI RISORSE ridurre i consumi di + + + fonti non rinnovabili risorse energetiche valorizzare il potenziale + + rinnovabile riduzione dei rifiuti rifiuti/reflui + prodotti ridurre il livello di clima inquinamento + + acustico acustico

108 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T

aumentare la dotazione di verde + ambiente urbano edificato tutelare/migliorare la + biodiversità urbana

adeguare e mantenere infrastrutture + + infrastrutture sicure per servizi e trasporti

mantenere e ripristinare spazi spazi aperti + + + aperti adeguati e accessibili

migliorare la qualità qualità percepita + + estetica dell'ambiente urbano AMBIENTE ANTROPIZZATO AMBIENTE salvaguardare i monumenti storici e + caratteri architettonici storico- conservare e culturali migliorare il + + + + paesaggio

tutelare/migliorare la condizioni situazione sanitaria e + + sanitarie di sicurezza dei cittadini

Da quanto precede si evince che il PAT è in sintonia e coerente con gli obiettivi di sostenibilità a scala globale .

109 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Una seconda valutazione riguarda invece la verifica di coerenza tra le azioni previste dal PATI del Camposamppierese e recepite dal PAT. Di seguito si riporta l’analisi delle azioni strategiche e la relativa verifica:

Azioni strategiche Livello di Descrizione Azioni PAT PATI coerenza il PATI si prefigge di Vengono recepite gli indirizzi migliorare la connettività della Rete ecologica del Rete ecologica del territorio aperto Camposampierese, con Elevato intercomunale individuando le aree a indicazioni puntuali alla scala maggior valenza comunale ambientale; vengono individuate le criticità del territorio e Il PAT recepisce le criticità prescritta la Valutazione di Difesa del suolo individuate dal PATI e le Elevato Compatibilità Idraulica per prescrizioni normative le trasformazioni significative; il PATI fissa indirizzi per la Il PAT recepisce gli indirizzi e Agrocenturiato tutela dell’impianto le prescrizioni normative del Elevato reticolare; PATI viene prospettata la Trattandosi di semplice possibilità di un indicazione generica, collegamento viario da Infrastrutture e interessante più territori potenziare tra i comuni di Adeguato mobilità comunali, il PAT non Loreggia e Trebaseleghe, individua possibili tracciati, in senza peraltro individuare sintonia con il PATI. un possibile tracciato; il PATI individua alcuni Il PAT individua un ambito poli di concentrazione produttivo di possibile Produttivo delle aree produttive espansione, per soddisfare il Elevato all’esterno del comune di fabbisogno individuato dal Loreggia; PATI a scala comunale

110 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 14. VERIFICA DI COERENZA INTERNA

L’analisi della coerenza interna è stata fatta verificando la congruità degli obiettivi individuati con il Documento Preliminare e gli obiettivi del PAT in esame. Il risultato viene riportato nella tabella seguente. Con riferimento alla tabella sotto riportata, si evidenzia che per ciascun obiettivo del documento preliminare è stato recepito da almeno un obiettivo del PAT.

111 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

OBIETTIVI DEL PAT A B C D E F G H I L M N O P Q R S T

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO

PRELIMINARE Tutela e idrografico sistema ricomposizione del acquifere falde Tutela delle Garantire la sicurezza idraulica del territorio dell’aria qualità Tutela della Limitare il consumo agricolo di suolo Tutelare le professionali aziende agricole zona agricola in Edificazione Migliorare ambientale delle attività la agricole e zootecniche compatibilità biodiversità e Risorse naturalistiche Potenziare e migliorare il urbano verde Tutela e valorizzazione degli ambiti ZPS SIC e Tutela e paesaggio ricomposizione del Tutela e valorizzazione dei storico beni – culturali e del patrimonio rurale, con attribuzione di prioritario ruolo per la ambiti degli riqualificazione Consolidamento e riequilibrio delle potenzialità urbane del territorio, mediate recupero, riqualificazione, con inserimento di riuso nuove funzioni compatibili e con la residenza, nel rispetto del principio sostenibili sviluppo dello Definizione della configurazione del settore produttivo, in riconversione/consolidamento termini degli di insediamenti esistenti, in coerenza con il principio sostenibile dello sviluppo servizi dei sistema del Sviluppo viaria rete della Razionalizzazione Partecipazione ai pianificazione processi sovraoridnata e di di vasta area Individuare gli ambiti di pregio ambientale, meritevoli di + + + + + specifiche forme di tutela. Individuare le aree degradate definendo gli interventi di + + + + riqualificazione e di possibile riconversione. Tutelare le acque superficiali e profonde, con particolare riguardo alle sorgenti, ai corsi d’acqua ed alle risorse + + + + + + idropotabili. Migliorare la continuità e la permeabilità della rete ecologica

Sistema ambientale ambientale Sistema + + + + + + + comunale. Prevenire le forme di inquinamento diffuso dell’aria, del suolo + + + + + + + + + e delle acque, anche attraverso piani di azione coordinati. Mantenimento e valorizzazione dei caratteri identitari del + + + + + + + + + paesaggio agrario. Favorire la ricomposizione paesistica, con particolare + + + riferimento agli ambiti urbani e periurbani. Valorizzazione dei beni storico – culturali, con attribuzione di + Paesaggio Paesaggio funzioni compatibili con la tutela e la riqualificazione dei siti. Mitigare e attenuare gli interventi di trasformazione del + + + + + + + + + + territorio (espansioni urbane e nuove infrastrutture). Migliorare la sicurezza della rete viaria, al fine di migliorare la qualità urbana, in coerenza con il principio dello sviluppo + sostenibile. Favorire la mobilità ciclopedonale, migliorandone la + + + +

Mobilità Mobilità continuità dei collegamenti a mobilità lenta tra i centri abitati. Mitigare l’impatto e l’effetto di frammentazione delle + + + + + + + infrastrutture viarie. Tutelare il suolo agricolo, limitando la sottrazione e + + + + + + l’impermeabilizzazione del suolo. Valorizzare i corridoi fluviali, mediante interventi integrativi. + + + + Limitare l’edificazione nelle aree agricole, favorendo il recupero, il riuso delle preesistenze e la ricollocazione delle + + + + opere incongrue.

Spazia aperti aperti Spazia Favorire la diversificazione dell’attività agricola, con priorità per le funzioni legate alla manutenzione del territorio e al + + + turismo rurale.

112 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OBIETTIVI DEL PAT A B C D E F G H I L M N O P Q R S T

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO

PRELIMINARE Tutela e idrografico sistema ricomposizione del acquifere falde Tutela delle Garantire la sicurezza idraulica del territorio dell’aria qualità Tutela della Limitare il consumo agricolo di suolo Tutelare le professionali aziende agricole zona agricola in Edificazione Migliorare ambientale delle attività la agricole e zootecniche compatibilità biodiversità e Risorse naturalistiche Potenziare e migliorare il urbano verde Tutela e valorizzazione degli ambiti ZPS SIC e Tutela e paesaggio ricomposizione del Tutela e valorizzazione dei storico beni – culturali e del patrimonio rurale, con attribuzione di prioritario ruolo per la ambiti degli riqualificazione Consolidamento e riequilibrio delle potenzialità urbane del territorio, mediate recupero, riqualificazione, con inserimento di riuso nuove funzioni compatibili e con la residenza, nel rispetto del principio sostenibili sviluppo dello Definizione della configurazione del settore produttivo, in riconversione/consolidamento termini degli di insediamenti esistenti, in coerenza con il principio sostenibile dello sviluppo servizi dei sistema del Sviluppo viaria rete della Razionalizzazione Partecipazione ai pianificazione processi sovraoridnata e di di vasta area Individuare le aree a rischio di esondazione, con particolare riferimento alle superfici connesse al sistema idrografico del + + Muson dei Sassi, per il quale sono state individuate dal PAI due aree a rischio idraulico Definire gli indirizzi e le prescrizioni per gli interventi di

Difesa del suolo suolo Difesa del trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone sottoposte a + + + + + + vincolo idrogeologico. Consolidare e riequilibrare le aree urbane, mediante recupero, riuso e riqualificazione, con inserimento di nuove + funzioni compatibili con la residenza. Incrementare e favorire la specializzazione dei servizi. + Favorire il consolidamento/riconversione delle attività + + produttive. Valorizzare il patrimonio edilizio esistente anche attraverso + + + + + opportune forme di incentivazione. Stabilire il dimensionamento delle nuove possibilità insediative per ATO in relazione alle esigenze delle comunità + + + locale per soddisfare prioritariamente il fabbisogno abitativo

Sistema insediativo insediativo Sistema dei nuclei familiari residenti. Potenziare il sistema delle aree a verde pubblico, integrando + + + + con i percorsi a mobilità lenta. Definire standard urbanistici a sostegno della qualità urbana + + e territoriale. Sviluppare il turismo locale, secondo criteri di sostenibilità + ambientale.

113 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Inoltre, è stata fatta un’ulteriore verifica di attuazione degli obiettivi mediante matrici azioni – piano, con riferimento alle norme di attuazione e alle tavole di progetto del PAT. Ciascuna azione di Piano trova corrispondenza in specifiche norme od elaborati di progetto.

VERIFICA ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI INTERVENTI DI PIANO AZIONI NTA(art.) TAVOLE 1 Piano di tutela delle acque coordinato con gli Enti competenti 11-14-39

11-14-24-49-74- 2 Migliorare la continuità e permeabilità dei corridoi fluviali 103-104- 3 Incremento della rete fognaria 43-123-131 4 Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili 83-85 P4 5 Interventi puntuali nei punti critici della rete idraulica 40-49-71-73-99 P3 6 Verifica della compatibilità idraulica degli interventi di trasformazione 24-73 7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta 92 P4 8 Incentivare il risparmio energetico nelle costruzioni 9-123 9 Nuove aree verdi urbane e periurbane 84-99 10 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) 37 11 Incentivare la riconversione e il riuso di edifici rurali a fini residenziali 10-77-82-112 12 Limitazione consumo di nuovo territorio agricolo 76-77-108-112 13 Conservazione e potenziamento della rete ecologica comunale 37-99-105-106 P4 14 Piano di azione per la protezione delle acque profonde 30 15 Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati 10-59-76-93 P4 16 Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e di detrattori 76-81-83-105 P4 17 Incentivi allo sviluppo di funzioni ricettive e di pubblica fruizione 59-84 18 Individuazione delle potenzialità di espansione urbana 77-79 P4 19 Adeguamento e potenziamento dei servizi alle persone 76-77-78-79-84 20 Favorire l'insediamento di servizi specializzati 84-87 21 Miglioramento delle aree produttive esistenti 86 P4 Interventi sulla viabilità esistente volti a migliorare le condizioni di sicurezza e 22 vivibilità 76-88-89-90-91 P4 23 Norme di tutela e prescrizioni volte a garantire le opere di mitigazione 76-81-98 24 Formazione di corridoi verdi per la mobilità lenta e le attività ricreative 92 P4 25 Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti competenti 108 26 Progetti pilota di valorizzazione dei prodotti tipici locali 122 VERIFICA ATTUAZIONE DELLE MITIGAZIONI NTA(art.) TAVOLE

7 Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta 92

9 Nuove aree verdi urbane e periurbane 84-99

114 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) VERIFICA ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI INTERVENTI DI PIANO AZIONI NTA(art.) TAVOLE

37 – 98 – 99 - 10 Nuova disciplina degli spazi aperti 107

13 Conservazione e potenziamento della rete ecologica comunale 37-99-105-106

16 Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e detrattori visivi 76-81-83-105

A conclusione delle verifiche di coerenza interna ed esterna del Piano, di seguito si riporta la tabella riassuntiva con i risultati ottenuti. La valutazione si basa sulla seguente griglia di valutazione: Livello di coerenza - elevato - adeguato - sufficiente - insufficiente

LIVELLO DI ELEMENTI COERENZA PIANO COERENZA CRITICI Piano Territoriale Regionale di Coordinamento Elevato Nessuno (P.T.R.C.) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Adeguato Nessuno Esterna (P.T.C.P.) Piano di Assetto del Territorio Intercomunale Elevato Nessuno (P.A.T.I. del Camposampierese) Piano Regolatore Generale (P.R.G.) Elevato Nessuno

Interna Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) Elevato Nessuno

Pertanto è verificata la coerenza del PAT con i piani sovraordinati e, all’interno del Piano stesso, con gli obiettivi generali e gli strumenti approntati; inoltre non sono state riscontrate contraddizioni di sorta all’interno del PAT. Per quanto riguarda la possibile generazione di effetti cumulativi con altri piani, è stato valutato il possibile effetto cumulativo PATI / PAT: considerando le azioni strategiche indicate al capitolo 5 non si ravvisano effetti cumulativi in quanto le azioni del PAT sono coerenti e recepiscono le indicazioni del PATI.

115 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

15. DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI

Una delle peculiarità della V.A.S. è la necessità di definire dei parametri misurabili, gli indicatori, che permettono in modo immediato di comprendere e verificare il modello logico di attuazione del P.A.T.. Il Piano sarà oggetto di monitoraggio nel tempo, al fine di definire il grado di attuazione degli obiettivi, anche attraverso il Piano degli Interventi. La metodologia più impiegata fa riferimento al modello elaborato dall’OCSE, definito DPSIR: Determinanti – Pressioni – Stato – Impatti - Risposte, secondo il seguente schema:

Tale modello evidenzia l’esistenza, “a monte” delle pressioni, di forze motrici o Determinanti, che in sostanza possono essere identificate con le attività e i processi antropici che causano le pressioni (trasporti, produzione industriale, consumi). Gli indicatori di Pressione descrivono le variabili che direttamente causano i problemi ambientali

(emissioni di CO 2, rumore, ecc.). A “valle” delle pressioni sta invece lo Stato della natura che si modifica a tutti i livelli in seguito alle sollecitazioni umane (temperatura media globale, livelli acustici, ecc.). Il modificarsi dello stato della natura comporta Impatti sul sistema antropico (salute, ecosistemi, danni economici); tali impatti sono per lo più negativi, poiché il modificarsi dello stato della natura in genere coincide con un suo allontanarsi dalle condizioni inizialmente esistenti, favorevoli alla prosperità umana. La società e l’economia, di fronte a tale retroazione negativa, reagiscono fornendo Risposte (politiche ambientali e settoriali, iniziative legislative e pianificazioni) basate sulla consapevolezza dei meccanismi che la determinano. Le risposte sono dirette sia alle cause immediate degli impatti (cambiamenti dello stato) sia alle loro cause più profonde, risalendo fino

116 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) alle pressioni stesse e ai fattori che le generano (Determinanti). La scelta degli indicatori è stata effettuata selezionando i set di grandezze o parametri già disponibili nel Quadro Conoscitivo o tratti dal progetto del PTCP della provincia di Treviso, tenuto conto delle specifiche caratteristiche territoriali del comune di Loreggia.

15.1. Indicatori di stato

Sulla base dello stato attuale dell’ambiente sono stati prima tabulati gli indicatori descrittivi delle differenti componenti ambientali. Per ciascuno di questi viene indicato lo stato attuale, con un giudizio sintetico, per il quale si è impiegata la seguente scala cromatica:

O B S I P

Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione ottima buona sufficiente insufficiente pessima

117 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO Concentrazione Indicatore di qualità S 1 polveri sottili Stato Aria D-Q dell’aria (PM10) Massimo di 35 superamenti annui della soglia di 50 g/m 3. Scala di riferimento Valore limite medio annuale : 40 g/m 3. D. Lgs. 155/2010 Il Piano di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera della regione Veneto definisce la Normativa di nuova zonizzazione del territorio regionale approvata con DGR 3195 del riferimento 17.10.2006: il comune di Loreggia, come tutto il territorio di pianura, è incluso nella zona A1 - provincia con emissività compresa tra 7 e 20 t/anno kmq. Non sono disponibili dati puntuali validi per il comune di Loreggia. Gli unici dati disponibili sono riferiti alla stazione di Castelfranco Veneto (88 sforamenti nel 2010 e 93 nel 2011), Stato attuale mentre la concentrazione media annua rilevata è stata di 38 e 40 I g/m 3 negli anni 2010 e 2011, rispettivamente. Il Quadro Conoscitivo quantifica per macrosettori la presenza di PM10 con un totale di 20 T/a.

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO Densità S 2 Stato Popolazione TUTTI popolazione Scala di riferimento Densità della popolazione (2009) - Normativa di riferimento

Loreggia: 7.259 abitanti totali Stato attuale Densità: 381 ab/kmq S

118 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO Specie di Indice di presenza avifauna delle specie S 3 indicatrici di selezionate dalla Stato FAUNA I-M-N qualità check list degli uccelli ambientale nidificanti. 0 assente 1 distribuzione bassa Scala di riferimento 2 distribuzione media 3 distribuzione alta Direttiva Habitat n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 Normativa di riferimento Direttiva Uccelli n. 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979 Specie di avifauna indicatrici di qualità ambientale: n. 7 Indice di distribuzione (vedi paragrafo 6.8):

Tarabusino (Ixobrychus minutus): 0 Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) : 6 Barbagianni (Tyto alba) : 1 Stato attuale Allocco (Strix aluco): 3 S Martin pescatore (Alcedo atthis): 6

Picchio verde (Picus viridis) : 4 Pendolino (Remiz pendulinus): 6 Punteggio totale: 26

Miglioramento >26 Peggioramento > 26

119 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO Valuta il numero e la Stazioni telefonia potenza delle stazioni S 4 Pressione Salute umana D mobile (prevalentemente telefonia mobile) limiti di esposizione: 20 V/m per il campo elettrico; valore di attenzione: 6 V/m per il campo elettrico (per esposizioni in luoghi in cui la Scala di riferimento permanenza di persone è superiore a 4 ore giornaliere) obiettivo di qualità: 6 V/m per il campo elettrico (da applicare all’aperto in aree e luoghi intensamente frequentati) Normativa di riferimento All’interno del territorio comunale sono presenti quattro antenne Stato attuale radiomobili . S

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO Valuta lo sviluppo degli Elettrodotti ad alta elettrodotti ad alta S 5 Stato Salute umana D tensione tensione nel territorio comunale limiti per il campo elettrico (5 kV/m); Scala di riferimento limiti per l’induzione magnetica (100 T); valori di attenzione (10 T) e gli obiettivi di qualità (3 T) per l’induzione magnetica; Legge quadro n. 36/2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, Normativa di riferimento magnetici ed elettromagnetici. Stato attuale Sviluppo lineare elettrodotti: kml 8,03 S

120 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO Superficie Indica l’estensione del territoriale territorio comunale S 6 inclusa nelle Pressione Acque profonde A-B-F classificata ad elevata aree vulnerabili vulnerabilità da nitrati da nitrati Scala di riferimento Superficie (ettari) Normativa di DCR 62/2006 - Designazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, ai riferimento sensi del D. Lgs 152/1996 art.92. Il territorio comunale rientra nel Bacino Scolante in Laguna di Stato attuale Venezia ai sensi DCR n.23 del 07/05/2003; pertanto è S interamente compreso in zona vulnerabile.

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO

Superficie destinata a Superficie coltivazioni agrarie, al S 7 agricola netto degli incolti, dei Stato AGRICOLTURA G-H utilizzata pioppeti e degli impianti per arboricoltura da legno

Scala di riferimento Superficie in ettari Normativa di ISTAT (tipologia di superficie) riferimento Rilievo aerofotogrammetrico e di campagna (2010) E’ pari a 1.336,54 ha che corrispondono al 75,70% della superficie territoriale. Stato attuale L’evoluzione della SAU dipende dalle dinamiche in atto nel settore B primario, tenuto conto che una porzione significativa del territorio è a copertura boschiva.

121 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO

Percentuale di aree Incidenza aree S 8 sottoposte a specifici Risposta Flora, fauna, acque I-M protette regimi di protezione

Superficie in ettari degli ambiti SIC e ZPS Scala di riferimento

D.P.G.R. n. 1180 del 18 aprile 2006 individuazione SIC - ZPS Normativa di Direttiva Habitat n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 riferimento Direttiva Uccelli n. 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979

Allo stato attuale la superficie comunale interessata dagli ambiti Rete Natura 2000 è pari a 14,94 ha. Stato attuale B Miglioramento > 14,94 ha Peggioramento < 14,94 ha

122 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO

Stato chimico Qualità delle acque S 9 delle acque Risposta Acqua A-B sotterranee sotterranee

SCAS (fonte Quadro Conoscitivo) Scala di riferimento

D.M. 471/99 Normativa di D. Lgs. 31/2001 riferimento D. Lgs. 152/99 Il pozzo è freatico.

anno n. pozzo 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Stato attuale S 585 3 3 3 3 3 3

Miglioramento > 3 Peggioramento < 3

123 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

COMPONENTE OBIETTIVO INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE DI PIANO

Stato ecologico Stato chimico e fisico S 10 dei corsi Risposta Acqua A-B-M dei corsi d’acqua d’acqua

Scala di riferimento SECA – torrente Muson dei Sassi

Normativa di D. Lgs. 152/99 riferimento

Anno Staz. 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Stato attuale 53 2 3 2 3 2 2 2 S

Miglioramento > 3 Peggioramento < 3

124 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

15.2. Indicatori di performance

Gli indicatori prestazionali sono stati individuati con riferimento ad obiettivi significativi del P.A.T.; una seconda tipologia di indicatori è riferita alla misurazione del grado di attuazione del PAT, per cui saranno oggetto di monitoraggio quando sarà operativo il Piano degli Interventi. Per ciascun indicatore si definisce il valore attuale, rispetto al quale sarà possibile col monitoraggio, verificare l’andamento. Pertanto si assume il seguente criterio valutativo: • Giudizio positivo in caso di miglioramento del valore dell’indicatore; • Giudizio negativo in caso di peggioramento del valore dell’indicatore

INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA COMPONENTE OBIETTIVO

AMBIENTALE DI PIANO Misura la disponibilità Superficie Aree effettiva di spazi a P1 Risposta Popolazione E-L verdi fruibili verde pubblico, fruibili dalla popolazione La superficie delle aree verdi pubbliche è stata calcolata considerando le aree verdi aperte al pubblico (parchi e giardini), con esclusione delle superfici destinate allo sport o ad altre destinazioni, che non permettono l’accesso nel tempo libero; è un indicatore della qualità degli spazi urbani e può essere misurato a scala di A.T.O. Valori Comune Aree verdi/abitante (mq) (SAV) Loreggia 14,45

La qualità degli spazi urbani è tanto più elevata quanto maggiore è il valore dell’indice: Scala di riferimento SAV > 14,45 miglioramento SAV < 14,45 peggioramento

125 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA COMPONENTE OBIETTIVO

AMBIENTALE DI PIANO Popolazione % di popolazione P2 servita da Risposta Popolazione B-P-R servita da fognatura fognatura La popolazione collegata alla rete fognaria è riportata in tabella:

popolazione Valori comune servita Loreggia 69,04% Questo indice è correlato alla capacità depurativa dei reflui urbani. La tutela del sistema idrico è tanto più elevata quanto maggiore è il valore dell’indice: Scala di riferimento FOG > 69,04 % miglioramento FOG < 69,04 % peggioramento

126 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA COMPONENTE OBIETTIVO

AMBIENTALE DI PIANO Indice di Decessi annui causati P3 incidentalità da incidenti mortali Stato Mobilità P (INC) verificatesi nel territorio

Loreggia incidenti stradali Anno totali di cui mortali totale morti totale feriti Valori 2000 – 2009 28,6 1 1 43,4

La fonte dei dati è la Direzione del Sistema Statistico Regionale ed i dati sono espressi come media del periodo considerato INC < 28,6 Miglioramento Scala di riferimento INC > 28,6 Peggioramento

127 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 15.3. indicatori di attuazione del PAT

INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA COMPONENTE OBIETTIVO

AMBIENTALE DI PIANO Evidenzia la Rete consistenza degli Flora, fauna, acque PAT1 ecologica elementi costituenti la Stato A-E-I-M-N superficiali comunale rete ecologica comunale La rete ecologica è un sistema fisico e biologico che permette gli scambi di materia e di energia (ad es. il passaggio della fauna selvatica) ed è costituito dalle risorgive, dai corsi d’acqua, dai boschetti, dalle siepi, dalle aree a verde pubblico, ai parchi delle ville. La superficie della rete ecologica viene calcolata applicando alle aree reali coefficienti di riduzione, in base al diverso grado di naturalità:

Valori Area di connessione naturalistica (buffer zone): 1 Area nucleo: 1 Corridoio ecologico secondario: 0,7 Isola ad elevata naturalità: 0,6

Rete ecologica comunale: 1.013,1922 ettari (REC) pari al 52,55% dell’intero territorio La qualità ecologica del territorio è tanto più elevata quanto maggiore è il valore dell’indice: Scala di riferimento REC > 1.013,1922 miglioramento REC < 1.013,1922 peggioramento

128 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA COMPONENTE OBIETTIVO

AMBIENTALE DI PIANO Misura la consistenza Indice di PAT2 e la continuità delle Stato Mobilità I-N-S mobilità lenta piste ciclopedonali Indice di mobilità lenta (IML) = lunghezza dei percorsi ciclopedonali / n° di interruzioni

Valori comune IML Loreggia 231,53

La connessione strutturale è tanto più elevata quanto maggiore è il valore dell’indice: Scala di riferimento IML > 231,53 miglioramento IML < 231,53 peggioramento

INDICATORE DESCRIZIONE TIPOLOGIA COMPONENTE OBIETTIVO

AMBIENTALE DI PIANO

Trasformabilità Attuazione del Salute umana PAT3 E-H-N SAU PAT

Valori SAU trasformabile: la superficie trasformabile è di mq. 177.581.

Scala di riferimento Il trend di consumo della SAU è difficilmente prevedibile, tuttavia si può considerare un obiettivo minimo pari al 60% della SAU trasformabile da raggiungere entro dieci anni dall’operatività del Piano degli Interventi. Tale obiettivo è correlato alla possibilità di miglioramento del territorio, secondo gli obiettivi di sostenibilità su cui si fonda il PAT.

129 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

16. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DEL PAT

Il Piano si articola in obiettivi relazionati al principio di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La matrice di verifica della coerenza esterna del progetto di piano evidenzia come numerose azioni siano volte a perseguire finalità in campo ambientale ormai consolidate almeno a scala europea.

16.1 Valutazione quantitativa

Una prima verifica di sostenibilità a scala ampia è data dall’incidenza degli spazi aperti sulla superficie territoriale. Tale indicatore è dato dal rapporto SAU/superficie territoriale comunale. Il comune di Loreggia, con un rapporto SAU/STC del 76,30 % è al di sopra del dato medio regionale per l’area di pianura (pari al 61,3%). Considerando le caratteristiche morfologiche ed insediative del territorio e le previsioni di espansione, si ritiene opportuno non utilizzare la quota aggiuntiva di sottrazione della SAU del 10 % in modo tale da preservare ulteriormente l’integrità territoriale. Il sistema di mitigazioni e compensazioni ambientali predisposte con il PAT è volto prevalentemente alla creazione di fasce tampone ai margini delle infrastrutture viarie (in particolare l’autostrada e la linea ferroviaria) e alla creazione di zone di ammortizzazione e transizione tra aree a differente indirizzo. Nella tavola V3 – Carta delle mitigazioni, è visibile la localizzazione degli interventi previsti.

16.2 Valutazione qualitativa

La sostenibilità delle trasformazioni urbane dipende anche dalla loro localizzazione. A parità di superficie agricola sottratta, vi possono essere effetti notevolmente diversificati: nel caso ad esempio di estensione di aree già urbanizzate, con regolarizzazione e compattazione del perimetro l’impatto sul territorio è molto più limitato rispetto a nuove zone di espansione, non collegate a preesistenze insediative. Ed ancora, l’alterazione del sistema ambientale è di minor criticità in aree con buona integrità della rete ecologica, rispetto ad altre già compromesse. Le potenziali linee di espansione degli insediamenti urbani sono state valutate sulla base della sovrapposizione degli elementi areali corrispondenti alle tutele ed alle criticità definite nelle tavole di progetto del P.A.T. Le analisi condotte e la lettura degli strumenti sovraordinati, a scala comunale, hanno permesso di individuare le aree idonee alla trasformazione urbanistica, sulla base della localizzazione e

130 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) della entità dei vincoli e delle criticità cartografate. Sono escluse dalle aree di possibile sviluppo insediativo: - Zone ricadenti all’interno delle invarianti di natura ambientale (tavola 2); - Zone ricadenti all’interno di A.T.O. di natura ambientale denominate (A.T.O. AA1 e A.T.O. AG1) - Zone ricadenti in ambiti a rischio idraulico significativo Inoltre, è stato valutato l’inserimento delle nuove aree di espansione previste dal piano, tenuto conto delle fragilità e sensibilità ambientali, come evidenziato dalla tabella seguente:

PARAMETRO PRESENTE ASSENTE

Presenza di vincoli (ville e parchi, pozzi, risorgive, corsi d’acqua, A 1 0 coni visuali, aree rurali integre) B Presenza di invarianti e fragilità idraulica e geologica 1 0 C Prossimità ad urbanizzazione consolidata 0 1

Il parametro A tiene conto degli elementi di pregio e dei vincoli corrispondenti, cartografati in TAV 1 – Vincoli. Il parametro B considera gli elementi oggetto di invariante o di fragilità (TAV 2 – Invarianti e TAV 3 – Fragilità), quali aree a rischio idraulico. Il parametro C assegna una priorità (punteggio 0) alle espansioni connesse a margini urbani consolidati. Il punteggio attribuito a ciascuna espansione deriva dalla somma algebrica dei valori che assumono le quattro variabili appena indicate, secondo la griglia di seguito indicata:

PUNTEGGIO ATTITUDINE 3 INSUFFICIENTE 2 SUFFICIENTE 1 DISCRETA 0 BUONA

131 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 16.2.1 Valutazione qualitativa dell’opzione zero - PRG

Qualora non venga attuato il PAT, il PRG prevede che le nuove espansioni ricadano all’interno di aree precedentemente perimetrate, che vengono di seguito valutate

Aree di urbanizzazione programmate dal PRG compatibili con il PAT: residenza e servizi per la residenza (Art. 78 NTA)

Scheda di valutazione n° 1

1

1

1

0 + 0 + 0 = 0 Attitudine all’espansione: BUONA Le aree presentano una buona attitudine alla trasformazione dato che ricadono in zone prive di invarianti e di fragilità di sorta; inoltre le aree in esame sono volte a ricucire il tessuto urbano consolidato. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO C2 – Zona residenziale non urbanizzata,

132 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) cioè zone non urbanizzate e/o parzialmente urbanizzate (indice territoriale attuale inferiore a 0,5 mc/mq); per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice di edificabilità : aree soggette a strumento urbanistico attuativo (secondo gli indici espressi nel repertorio normativo); • Distanza minima dai confini di proprietà : 5 m (o meno nel caso di consenso di terzi), previa costituzione di idoneo vincolo di in edificabilità fino alla distanza minima di 10 m tra fabbricati; • Distanza minima dalle strade : 5 m per strade di larghezza inferiore a 7 m 7,5 m per strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m; 10 m per strade di larghezza superiore a 15 m. • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m tra parete finestrate; 5 m oppure in aderenza tra pareti cieche • Distanza minima dai limiti di zona : 5 m da zona a destinazione pubblica; 5 m da zona a destinazione privata (nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà). • Altezza : prevista nel repertorio normativo; • Superficie coperta : nessuna limitazione. Le destinazioni d’uso previste sono: - Residenza di qualsiasi tipo; - Negozi, botteghe, mercati, chioschi, bancarelle; - Uffici pubblici e privati; - Magazzini e depositi commerciali; - Laboratori artigianali e di servizio limitatamente alle attività che non rpocurono rumori, fumi e odori molesti, contrari all’igiene e decoro di zona, con un massimo di 251 mq di superficie utile e/o volume massimo di 1.001 mc; - Attività direzionali; - Attività ricettive (Alberghi, ristoranti, bar, escluse sale da ballo); - Autorimesse pubbliche e private; - Tutte le attrezzature pubbliche compatibili; - Sala da esposizione e convegni; - Poliambulatori medici e laboratori di analisi; - Palestrine ed altre attrezzature destinate ad attività sportiva, motoria, riabilitativa e simili pubbliche e/o private La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

133 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 2

2

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA L’area presenta una discreta attitudine alla trasformazione dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio esondazione e/o ristagno idrico; non sono presenti invarianti; inoltre l’area in esame è in prossimità di tessuto urbano consolidato. Dall’analisi del PRG l’area in esame rientra in ZTO C2 – Zona residenziale non urbanizzata, cioè zone non urbanizzate e/o parzialmente urbanizzate (indice territoriale attuale inferiore a 0,5 mc/mq); per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice di edificabilità : aree soggette a strumento urbanistico attuativo (secondo gli indici espressi nel repertorio normativo); • Distanza minima dai confini di proprietà : 5 m (o meno nel caso di consenso di terzi), previa costituzione di idoneo vincolo di in edificabilità fino alla distanza minima di 10 m tra fabbricati; • Distanza minima dalle strade : 5 m per strade di larghezza inferiore a 7 m

134 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 7,5 m per strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m; 10 m per strade di larghezza superiore a 15 m. • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m tra parete finestrate; 5 m oppure in aderenza tra pareti cieche • Distanza minima dai limiti di zona : 5 m da zona a destinazione pubblica; 5 m da zona a destinazione privata (nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà). • Altezza : prevista nel repertorio normativo; • Superficie coperta : nessuna limitazione. Le destinazioni d’uso previste sono: - Residenza di qualsiasi tipo; - Negozi, botteghe, mercati, chioschi, bancarelle; - Uffici pubblici e privati; - Magazzini e depositi commerciali; - Laboratori artigianali e di servizio limitatamente alle attività che non procurano rumori, fumi e odori molesti, contrari all’igiene e decoro di zona, con un massimo di 251 mq di superficie utile e/o volume massimo di 1.001 mc; - Attività direzionali; - Attività ricettive (Alberghi, ristoranti, bar, escluse sale da ballo); - Autorimesse pubbliche e private; - Tutte le attrezzature pubbliche compatibili; - Sala da esposizione e convegni; - Poliambulatori medici e laboratori di analisi; - Palestrine ed altre attrezzature destinate ad attività sportiva, motoria, riabilitativa e simili pubbliche e/o private La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale

135 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 3

3

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA L’area presenta una attitudine alla trasformazione sufficiente dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio esondazione e/o ristagno idrico e si trova in prossimità di aree già insediate; non sono presenti invarianti. Dall’analisi del PRG l’area in esame rientra in ZTO FP – Aree per parcheggi e ZTO FC – Aree per attrezzature di interesse comune civili; per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori:

136 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Z.T.O. Parametri FC – Aree per attrezzature di interesse FP – Aree per parcheggio comune civile Culturale, sociale, sanitaria, amministrativo, Destinazione Parcheggi e spazi di sosta per i servizi tecnologici, attrezzature di d’uso veicoli. interscambio. Previsti dal repertorio normativo, dalle norme Parametri Previsti dal repertorio normativo. specifiche e dalle leggi vigenti; la distanza dai edificatori confini di proprietà deve essere di 5 m. Nelle aree per servizi tecnologici sono ammesse le attrezzature e gli impianti a ciò destinati, nel rispetto di specifiche normative regionali e statali. Nelle aree per stazioni di rifornimento e servizio è consentita l’installazione di nuovi Parcheggi pubblici o di uso impianti commerciali per la distribuzione di pubblico, da realizzarsi anche carburanti al servizio della circolazione su più livelli sopra e sottosuolo, veicolare; gli impianti possono comprendere, Prescrizioni possono essere utilizzati anche oltre alle attrezzature necessarie per e norme per mercato settimanale, fiere l’erogazione, anche strutture per l’assistenza specifiche ed esposizioni di pubblico meccanica ed il lavaggio degli autoveicoli, le interesse e possono essere attività commerciali connesse con attrezzati con manufatti di l’assistenza meccanica, i servizi di ristoro, i arredo. servizi igienici. Le aree per impianti ferroviari sono destinate alle attrezzature attinenti ai servizi ferroviari, sono ammessi gli interventi volti alla realizzazione di servizi sociali per il pubblico ed il personale dipendente delle Ferrovie dello Stato

La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

137 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 4

4

4

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA L’area presenta una discreta attitudine alla trasformazione dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio di esondazione e/o ristagno idrico, non sono presenti invarianti; inoltre l’area in esame è in prossimità di tessuto urbano consolidato. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO C2 – Zona residenziale non urbanizzata, cioè zone non urbanizzate e/o parzialmente urbanizzate (indice territoriale attuale inferiore a 0,5 mc/mq); per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice di edificabilità : aree soggette a strumento urbanistico attuativo (secondo gli indici espressi nel repertorio normativo); • Distanza minima dai confini di proprietà : 5 m (o meno nel caso di consenso di terzi), previa costituzione di idoneo vincolo di in edificabilità fino alla distanza minima di 10 m tra fabbricati; • Distanza minima dalle strade : 5 m per strade di larghezza inferiore a 7 m

138 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 7,5 m per strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m; 10 m per strade di larghezza superiore a 15 m. • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m tra parete finestrate; 5 m oppure in aderenza tra pareti cieche • Distanza minima dai limiti di zona : 5 m da zona a destinazione pubblica; 5 m da zona a destinazione privata (nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà). • Altezza : prevista nel repertorio normativo; • Superficie coperta : nessuna limitazione. Le destinazioni d’uso previste sono: - Residenza di qualsiasi tipo; - Negozi, botteghe, mercati, chioschi, bancarelle; - Uffici pubblici e privati; - Magazzini e depositi commerciali; - Laboratori artigianali e di servizio limitatamente alle attività che non procurano rumori, fumi e odori molesti, contrari all’igiene e decoro di zona, con un massimo di 251 mq di superficie utile e/o volume massimo di 1.001 mc; - Attività direzionali; - Attività ricettive (Alberghi, ristoranti, bar, escluse sale da ballo); - Autorimesse pubbliche e private; - Tutte le attrezzature pubbliche compatibili; - Sala da esposizione e convegni; - Poliambulatori medici e laboratori di analisi; - Palestrine ed altre attrezzature destinate ad attività sportiva, motoria, riabilitativa e simili pubbliche e/o private La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

139 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 5

5

5 5

5

0 + 0 + 0 = 0 Attitudine all’espansione: BUONA L’area presenta una buona attitudine alla trasformazione dato che ricade all’interno di area idonea ai fini urbanistici e non sono presenti invarianti; inoltre l’area in esame è in prossimità di tessuto urbano consolidato. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO C2 – Zona residenziale non urbanizzata, cioè zone non urbanizzate e/o parzialmente urbanizzate (indice territoriale attuale inferiore a 0,5 mc/mq); per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice di edificabilità : aree soggette a strumento urbanistico attuativo (secondo gli indici espressi nel repertorio normativo); • Distanza minima dai confini di proprietà : 5 m (o meno nel caso di consenso di terzi), previa costituzione di idoneo vincolo di in edificabilità fino alla distanza minima di 10 m tra fabbricati; • Distanza minima dalle strade : 5 m per strade di larghezza inferiore a 7 m

140 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 7,5 m per strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m; 10 m per strade di larghezza superiore a 15 m. • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m tra parete finestrate; 5 m oppure in aderenza tra pareti cieche • Distanza minima dai limiti di zona : 5 m da zona a destinazione pubblica; 5 m da zona a destinazione privata (nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà). • Altezza : prevista nel repertorio normativo; • Superficie coperta : nessuna limitazione. Le destinazioni d’uso previste sono: - Residenza di qualsiasi tipo; - Negozi, botteghe, mercati, chioschi, bancarelle; - Uffici pubblici e privati; - Magazzini e depositi commerciali; - Laboratori artigianali e di servizio limitatamente alle attività che non procurano rumori, fumi e odori molesti, contrari all’igiene e decoro di zona, con un massimo di 251 mq di superficie utile e/o volume massimo di 1.001 mc; - Attività direzionali; - Attività ricettive (Alberghi, ristoranti, bar, escluse sale da ballo); - Autorimesse pubbliche e private; - Tutte le attrezzature pubbliche compatibili; - Sala da esposizione e convegni; - Poliambulatori medici e laboratori di analisi; - Palestrine ed altre attrezzature destinate ad attività sportiva, motoria, riabilitativa e simili pubbliche e/o private La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

141 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 6

6

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA L’area presenta una discreta attitudine alla trasformazione dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio di esondazione e/o ristagno idrico, non sono presenti invarianti; inoltre l’area in esame è in prossimità di tessuto urbano consolidato. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO C2 – Zona residenziale non urbanizzata, cioè zone non urbanizzate e/o parzialmente urbanizzate (indice territoriale attuale inferiore a 0,5 mc/mq); per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice di edificabilità : aree soggette a strumento urbanistico attuativo (secondo gli indici espressi nel repertorio normativo); • Distanza minima dai confini di proprietà : 5 m (o meno nel caso di consenso di terzi), previa costituzione di idoneo vincolo di in edificabilità fino alla distanza minima di 10 m tra fabbricati; • Distanza minima dalle strade : 5 m per strade di larghezza inferiore a 7 m

142 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 7,5 m per strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m; 10 m per strade di larghezza superiore a 15 m. • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m tra parete finestrate; 5 m oppure in aderenza tra pareti cieche • Distanza minima dai limiti di zona : 5 m da zona a destinazione pubblica; 5 m da zona a destinazione privata (nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà). • Altezza : prevista nel repertorio normativo; • Superficie coperta : nessuna limitazione. Le destinazioni d’uso previste sono: - Residenza di qualsiasi tipo; - Negozi, botteghe, mercati, chioschi, bancarelle; - Uffici pubblici e privati; - Magazzini e depositi commerciali; - Laboratori artigianali e di servizio limitatamente alle attività che non procurano rumori, fumi e odori molesti, contrari all’igiene e decoro di zona, con un massimo di 251 mq di superficie utile e/o volume massimo di 1.001 mc; - Attività direzionali; - Attività ricettive (Alberghi, ristoranti, bar, escluse sale da ballo); - Autorimesse pubbliche e private; - Tutte le attrezzature pubbliche compatibili; - Sala da esposizione e convegni; - Poliambulatori medici e laboratori di analisi; - Palestrine ed altre attrezzature destinate ad attività sportiva, motoria, riabilitativa e simili pubbliche e/o private La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

143 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Aree di urbanizzazione programmate dal PRG compatibili con il PAT: attività economiche non integrabili con al residenza (Art. 78 NTA)

Scheda di valutazione n° 7

7 7

7 7

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA L’area presenta una attitudine alla trasformazione sufficiente dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio esondazione e/o ristagno idrico ed è contigua ad infrastrutture consolidate, non sono presenti invarianti. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO D1E – Zona produttiva – commerciale di espansione, cioè zone produttive per insediamenti industriali – artigianali - commerciali; per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice massimo di copertura : 60 % della superficie fondiaria;

144 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • Distanza minima dai confini di proprietà : un mezzo dell’altezza, con un minimo di 5 m; • Distanza minima dalle strade : in conformità alle fasce di rispetto riportate nelle tavole del PRG e comunque non inferiore ai 10 m; • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m oppure in aderenza; • Distanza minima dai limiti di zona : metà dell’altezza con un minimo di 5 m da zona a destinazione pubblica; meta dell’altezza con un minimo di 5 m da zona a destinazione privata nel caso in cui il limite di zona coincida con il limite di proprietà; nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà; • Altezza massima : 12 m con esclusione dei volumi tecnici; • Lotto minimo : 1.500 mq per nuovi insediamenti; • Tutela dell’ambiente : gli edifici ed manufatti devono essere integrati nell’ambiente anche a mezzo di alberature ad alto fusto disposte in modo da ridurre l’impatto visuale dei manufatti; Le destinazioni d’uso previste sono: - Costruzione ad uso industriale artigianale e commerciale; alloggi di servizio o del titolare dell’azienda con un massimo di 500 mc per unità produttiva – commerciale e lotto minimo; - Magazzini e depositi; - Uffici pertinenti all’attività, mense, locali di riposo e svago; - Impianti tecnologici; - Mostre; - Stoccaggio di materiali e prodotti, coperture mobili e/o precarie per il carico – scarico e a protezione di materiali e prodotti; - Infrastrutture di servizio ai complessi produttivi; - Attività ed impianti specifici connessi alla destinazione principale; - Locali e strutture indicate dal DPR 19/03/1956 n° 3 03 – Norme per l’igiene e la sicurezza sul lavoro e successive modificazioni. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

145 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 8

8

0 + 1 + 1 = 2 Attitudine all’espansione: SUFFICIENTE L’area presenta una attitudine alla trasformazione sufficiente dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio esondazione e/o ristagno idrico e per la presenza di cave ricolmate; inoltre si trova separata da altre preesistenze consolidate e non sono presenti invarianti. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO D3C – Zona commerciale – alberghiera di completamento; per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice di edificabilità : 1,7 mc/mq mentre nelle aree soggette a strumento urbanistico attuativo, secondo gli indici espressi nel repertorio normativo; • Distanza minima dai confini di proprietà : un mezzo dell’altezza, con un minimo di 5 m; • Distanza minima dalle strade : non inferiore ai 10 m;

146 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m oppure in aderenza; • Distanza minima dai limiti di zona : 5 m da zona a destinazione pubblica, fatte salve le sopraelevazioni per le quali sono ammesse distanze inferiori, con il vincolo di non sopravanzare comunque il fronte verso gli spazi pubblici; 5 m da zona a destinazione privata nel caso in cui il limite di zona coincida con il limite di proprietà; nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà; • Altezza massima : 10 m con esclusione dei volumi tecnici; • Tutela dell’ambiente : gli edifici ed manufatti devono essere integrati nell’ambiente anche a mezzo di alberature ad alto fusto disposte in modo da ridurre l’impatto visuale dei manufatti; Le destinazioni d’uso previste sono: - Attività ricettive di cui alla L. R. 24/1988 quali alberghi, motel; - Bar, ristoranti; - Negozi compresi o collegati alle attività ricettive; - Mostre, sale da esposizione e convegni; - Uffici pubblici e privati collegati alle attività ricettive; - Alloggi di servizio o del titolare dell’azienda con un massimo di 500 mc. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

147 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Aree di urbanizzazione programmate dal PRG compatibili con il PAT: attività economiche non integrabili con al residenza (Art. 78 NTA)

Scheda di valutazione n° 9

9

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA L’area presenta una attitudine alla trasformazione discreta dato che ricade all’interno di area idonea a condizione ai fini urbanistici per il rischio di esondazione e/o ristagno idrico; inoltre si trova a ridosso di altre preesistenze consolidate e non sono presenti invarianti. Dall’analisi del PRG le aree in esame rientrano in ZTO D2E – Zona commerciale – direzionale di espansione; per tali aree le NTA vigenti identificano i seguenti parametri edificatori: • Indice massimo di copertura : 50 % della superficie fondiaria; • Distanza minima dai confini di proprietà : un mezzo dell’altezza, con un minimo di 5 m;

148 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) • Distanza minima dalle strade : in conformità alle fasce di rispetto riportate nelle tavole del PRG e comunque non inferiore ai 10 m; • Distanza minima tra i fabbricati e corpi di fabbrica : la semisomma delle altezze degli edifici con un minimo di 10 m oppure in aderenza; • Distanza minima dai limiti di zona : metà dell’altezza con un minimo di 5 m da zona a destinazione pubblica, fatte salve le sopraelevazioni per le quali sono ammesse distanze inferiori, con il vincolo di non sopravanzare comunque il fronte verso gli spazi pubblici; metà dell’altezza con un minimo di 5 m da zona a destinazione privata nel caso in cui il limite di zona coincida con il limite di proprietà; nessuna limitazione nel caso di medesima proprietà; • Altezza massima : 12 m con esclusione dei volumi tecnici; • Tutela dell’ambiente : gli edifici ed manufatti devono essere integrati nell’ambiente anche a mezzo di alberature ad alto fusto disposte in modo da ridurre l’impatto visuale dei manufatti; Le destinazioni d’uso previste sono: - Negozi; - Attività commerciali a forte fabbisogno di superficie di vendita; - Alloggio di servizio o del titolare dell’azienda con un massimo di 500 mc ammissibili esclusivamente per attività con superficie non superiore a 800 mq; - Magazzini, depositi; - Uffici pertinenti all’attività, mense, locali di riposo e svago, palestre ed altre attrezzature destinate ad attività sportiva, motoria, riabilitativa e simili private e/o pubbliche; - Impianti tecnologici; - Attività commerciale, sale da esposizione e convegni; - Uffici pubblici e privati; - Impianti ed attività a servizio del traffico (garages, officine, distributori, ecc.); - Bar, ristoranti; - Poliambulatori medici e laboratori di analisi; - Infrastrutture di servizio ai complessi commerciali; - Le attività e gli impianti specifici connessi alla destinazione principale; - Artigianato di servizio La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

149 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) 16.2.2 Valutazione quantitativa dell’opzione a sviluppo controllato - PAT

L’opzione a sviluppo controllato – PAT prevede l’edificazione massima di 610.875 mc, di cui 311.474 mc derivanti dal PRG e 299.128 mc di nuove espansioni previste dal PAT. Di seguito viene valutata l’attitudine alla trasformazione delle espansioni previste dal PAT, dato che le volumetrie derivanti dal PRG ricadono all’interno delle aree la cui sostenibilità è stata valutata nel precedente paragrafo.

Linee preferenziali di sviluppo insediativo (Art. 79 NTA)

Scheda di valutazione n° 1

0 + 0 + 0 = 0 Attitudine all’espansione: BUONA Le linee preferenziali di sviluppo insediativo prese in esame hanno un’attitudine buona in quanto ricadono in un’area priva di vincoli (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), idonea ai fini urbanistici (Tav.

150 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) P3 – Carta delle fragilità) e a ridosso di un’area già urbanizzata. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

151 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 2

1 + 1 + 0 = 2 Attitudine all’espansione: SUFFICIENTE Le linee preferenziali di sviluppo insediativo prese in esame hanno un’attitudine sufficiente in quanto ricadono parzialmente all’interno della fascia di rispetto fluviale (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), l’area risulta idonea ai fini urbanistici a condizione, per il rischio di esondazione e/o ristagno idrico (Tav. P3 – Carta delle fragilità); comunque l’area si trova a ridosso di un’area già urbanizzata. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

152 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 3

0 + 1 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA Le linee preferenziali di sviluppo insediativo prese in esame hanno un’attitudine discreta in quanto ricadono all’interno di un’area priva di vincoli (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), l’area risulta idonea ai fini urbanistici a condizione, per il rischio di esondazione e/o ristagno idrico (Tav. P3 – Carta delle fragilità); comunque l’area si trova a ridosso di un tessuto urbano consolidato, a destinazione produttiva. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

153 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 4

1 + 1 + 0 = 2 Attitudine all’espansione: SUFFICIENTE La linea preferenziale di sviluppo insediative presa in esame ha un’attitudine sufficiente in quanto ricade parzialmente all’interno della fascia di rispetto fluviale (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), l’area risulta idonea ai fini urbanistici a condizione, per il rischio di esondazione e/o ristagno idrico (Tav. P3 – Carta delle fragilità); comunque l’area si trova a ridosso di un’area già urbanizzata. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

154 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 5

0 + 0 + 0 = 0 Attitudine all’espansione: BUONA Le linee preferenziali di sviluppo insediativo prese in esame hanno un’attitudine buona in quanto ricadono in un’area priva di vincoli (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), l’area risulta idonea ai fini urbanistici (Tav. P3 – Carta delle fragilità) e si trova a ridosso di un’area già urbanizzata. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

155 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 6

1 + 0 + 0 = 1 Attitudine all’espansione: DISCRETA La linea preferenziale di sviluppo insediativo presa in esame ha un’attitudine discreta in quanto ricade all’interno della fascia di rispetto fluviale (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), l’area risulta idonea ai fini urbanistici (Tav. P3 – Carta delle fragilità) e si trova a ridosso di un’area già urbanizzata. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

156 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Scheda di valutazione n° 7

1 + 1 + 0 = 2 Attitudine all’espansione: SUFFICIENTE La linea preferenziale di sviluppo insediativo presa in esame ha un’attitudine sufficiente in quanto ricade parzialmente all’interno della fascia di rispetto fluviale (Tav. P1A – Carta dei Vincoli), l’area risulta idonea a condizione ai fini urbanistici, per rischio di esondazione e/o ristagno idrico (Tav. P3 – Carta delle fragilità); comunque l’area si trova a ridosso di un’area già urbanizzata. La presente previsione urbanistica viene valutata sostenibile sotto il profilo ambientale.

157 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) A conclusione della disamina si riassumono gli esiti della valutazione di sostenibilità delle trasformazioni previste dal PAT nella tabella che segue:

Azione strategica Numero Destinazione Opzione del sistema Giudizio Valutazione scheda d’uso insediativo La prevista trasformazione risulta sostenibile 1 Residenziale Buona sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione risulta sostenibile 2 Residenziale Discreta sotto il profilo ambientale e socio - economica Aree di La prevista urbanizzazione trasformazione programmata dal Zero - risulta sostenibile PRG compatibile con 3 Residenziale Discreta PRG sotto il profilo il PAT: residenza e ambientale e socio servizi per la - economica residenza La prevista trasformazione risulta sostenibile 4 Residenziale Discreta sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione risulta sostenibile 5 Residenziale Buona sotto il profilo ambientale e socio - economica

158 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Azione strategica Numero Destinazione Opzione del sistema Giudizio Valutazione scheda d’uso insediativo La prevista trasformazione risulta sostenibile 6 Residenziale Discreta sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione Aree di risulta sostenibile 7 Produttivo Discreta urbanizzazione sotto il profilo programmata dal ambientale e socio PRG compatibile con - economica il PAT: attività La prevista economiche non trasformazione integrabili con la risulta sostenibile 8 Produttivo Sufficiente residenza sotto il profilo ambientale e socio - economica Aree di urbanizzazione La prevista programmata dal trasformazione PRG compatibile con risulta sostenibile il PAT: attività 9 Produttivo Discreta sotto il profilo economiche non ambientale e socio integrabili con la - economica residenza da riclassificare La prevista trasformazione Sviluppo Linee preferenziali di risulta sostenibile controllato 1 Residenziale Buona sviluppo insediativo sotto il profilo – PAT ambientale e socio - economica

159 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Azione strategica Numero Destinazione Opzione del sistema Giudizio Valutazione scheda d’uso insediativo La prevista trasformazione risulta sostenibile 2 Residenziale Sufficiente sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione risulta sostenibile 3 Produttivo Discreta sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione risulta sostenibile 4 Servizi Sufficiente sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione risulta sostenibile 5 Residenziale Buona sotto il profilo ambientale e socio - economica La prevista trasformazione risulta sostenibile 6 Residenziale Discreta sotto il profilo ambientale e socio - economica

160 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) Azione strategica Numero Destinazione Opzione del sistema Giudizio Valutazione scheda d’uso insediativo La prevista trasformazione risulta sostenibile 7 Residenziale Sufficiente sotto il profilo ambientale e socio - economica

161 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

17. MITIGAZIONI

Le Norme di attuazione prevedono un articolato sistema di prescrizioni e indirizzi, volto a mitigare gli interventi di trasformazione del territorio. L’impianto normativo del PAT si fonda sul principio della mitigazione/compensazione di ogni intervento di trasformazione significativo, con particolare attenzione alla configurazione degli spazi aperti e delle pertinenze dei fabbricati. Il presente rapporto ambientale ha permesso di evidenziare i possibili effetti negativi generati dalle previsioni insediative previste dal PAT e le aree sensibili sotto il profilo ambientale. Sulla base di tali elementi conoscitivi e progettuali, è possibile delineare le mitigazioni appropriate ad attenuare le perturbazioni dirette ed indirette che si possono verificare a carico delle principali matrici ambientali: acqua, aria, suolo e paesaggio. - Acqua : al fine di prevenire l’inquinamento di tale risorsa si deve prevedere, all’atto della stesura di Piani Urbanistici Attuativi, un adeguato sistema di allacciamento alla rete fognaria pubblica, oppure, se appropriato, il ricorso a sistema di depurazione puntuale; parimenti va previsto l’obbligo di allacciamento alla rete acquedottistica pubblica, nonché la possibilità di recupero dell’acqua piovana per il riutilizzo a fini non potabili (irrigazione, etc.). - Aria : si può ridurre l’inquinamento nei confronti di questa matrice utilizzando fonti energetiche alternative (Solare termico e/o fotovoltaico, geotermico, biomasse) ai convenzionali

combustibili fossili, che comportano importanti immissioni in atmosfera di CO 2, SO 2, NO, Particolato, ecc.. - Suolo : risulta importante, nei confronti di tale matrice, ridurre al massimo l’impermeabilità dello stesso al fine di favorire l’infiltrazione e lo sgrondo delle piogge evitando fenomeni di esondazioni o ristagni idrici in caso di fenomeni intensi. Inoltre la configurazione dell’insediamento urbano dovrà comportare, per quanto possibile, la minore sottrazione di suolo. - Paesaggio : al fine di creare una fascia filtro tra l’edificato e il territorio aperto, va prevista nei futuri insediamenti che si affacciano sul territorio rurale, un’adeguata struttura schermante (fascia tampone, siepe perimetrale abbinata ad eventuali fossi o terrapieni, ecc.) al fine di attenuare la percezione visiva dell’insediamento dal territorio aperto e di evitare le conflittualità che si possono innescare all’atto di alcune pratiche agricole (trattamenti fitosanitari, spargimento di effluenti zootecnici).

162 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)

18. MONITORAGGIO

Ha lo scopo di controllare gli effetti ambientali generati dall’attuazione del piano e di individuare tempestivamente gli eventuali effetti negativi imprevisti; in tal caso il decisore dovrà apportare, se necessario, misure correttive adeguate. Il sistema di monitoraggio è stato relazionato alle componenti ambientali significative per potenziali impatti ambientali misurabili e per il livello di criticità. Il piano di monitoraggio assunto consiste nella periodica verifica di un set di componenti ambientali e di aree sensibili, attraverso opportuni indicatori di stato, di pressione e di attuazione del PAT. Per gli indicatori di stato si prevede un controllo triennale con l’eccezione dell’indicatore faunistico per il quale viene fissata una cadenza più ampia (5 anni), tenuto conto che modifiche di tale assetto richiedono di norma un lasso di tempo maggiore per poter essere rilevate. Per gli indicatori di performance e di attuazione del Piano la verifica a cadenza triennale risulta essere idonea a rilevare l’andamento delle realizzazioni di Piano che richiedono un tempo ragionevole per poter essere attuate, trattandosi prevalentemente di opere pubbliche.

Il Piano di monitoraggio viene descritto nel seguente quadro sinottico:

163 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD) OBIETTIVI DI ENTE SIGLA INDICATORE PARAMETRO PERIODICITÀ PIANO PREPOSTO

INDICATORI DI STATO Concentrazione polveri Superamenti annui S1 D-Q Triennale ARPAV sottili (PM10) delle soglie limite

S2 Densità popolazione Densità popolazione Tutti Triennale Comune

Specie di avifauna S3 indicatrici di qualità Numero di specie I-M-N Quinquennale Comune ambientale Stazioni di telefonia Numero di stazioni di S4 D Triennale Comune mobile telefonia mobile Elettrodotti ad alta S5 Sviluppo lineare D Triennale Comune tensione Superficie territoriale S6 inclusa nelle aree Ha A-B-F Triennale Regione vulnerabili ai nitrati Superficie Agricola S7 Ha G-H Triennale Comune Utilizzata Superficie ambiti Rete S8 Incidenza aree protette Natura 2000 e aree I-M Triennale Comune boscate Stato Chimico delle S9 SCAS A-B Triennale Comune Acque Sotterranee Stato Ecologico dei S10 SECA A-B-M Triennale Comune Corsi d’acqua

INDICATORI DI PERFORMANCE Superficie aree verdi P1 Aree verdi/abitante E-L Triennale Comune fruibili Popolazione servita da P2 % sul totale B-P-R Triennale Comune fognatura P3 Indice di incidentalità Incidenti mortali P Triennale Comune

INDICATORI DI ATTUAZIONE DEL PIANO

Rete ecologica PAT1 R.E.C. A-E-I-M-N Triennale Comune comunale Lunghezza percorsi PAT2 Indice di mobilità lenta ciclopedonali/n. di I-N-S Triennale Comune interruzioni Mq. di superficie PAT3 Trasformazione SAU E-H-N Triennale Comune trasformabile

164 Rapporto Ambientale P. A.T. Loreggia (PD)