SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

Ente proponente il progetto:

VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo)

Codice di accreditamento: NZ 00946

Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE 1

CARATTERISTICHE PROGETTO

Titolo del progetto:

C’ERA UNA VOLTA

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: Assistenza Area: Minori Codifica: A02

Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori mi- surabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il Progetto C’ERA UNA VOLTA nasce dall’esigenza di dare una risposta ad alcuni bisogni emersi dal territorio calabrese ed espressi dalle famiglie ai diversi centri dove il progetto sarà realizzato:

 Bisogno per i bambini di 2-5 anni di spazi di accoglienza, gioco, intrattenimento e socia- lizzazione  Bisogno per i bambini di 2-5 anni di spazi sicuri dedicati alla loro cura nei tempi in cui i genitori, soprattutto donne in difficoltà, hanno necessità di lavorare (conciliazione tra tem- po di lavoro e tempo di cura della famiglia)  Bisogno di essere accuditi e di vivere un tempo di serenità per i bambini di 2-5 anni negli orari antecedenti e successivi l’inizio e la fine della scuola, sia come supporto ai bambini, sia per far fronte al problema delle famiglie che hanno necessità per qualsiasi motivo (la- voro, spese, visite mediche, ecc) di affidare momentaneamente i figli a dei centri.

Gli aspetti qualificanti di questo servizio sono:

 Accoglienza e assistenza, cura e accompagnamento  Assistenza nella socializzazione guidata e libera con attività ludico ricreative e di ani- mazione  Sostegno alle famiglie e attenzione al dialogo bambini-famiglie

Le attività del presente progetto si svolgeranno presso i centri:

 Figlie Di Maria Ausiliatrice 2 - Via S. Giovanni Bosco 2 89025 (RC)  Istituto Maria Ausiliatrice - Via Maria Ausiliatrice 3 89133 Reggio Di (RC)  Asilo Infantile Genova Firenze - Via Asilo 18 89018 (RC)  Istituto Maria Ausiliatrice - Via S. Giovanni Bosco 7 88068 Soverato (CZ) -  Figlie Di Maria Ausiliatrice - Via Carmine 2 87019 Spezzano Albanese (CS)

I TERRITORI DEL NOSTRO PROGETTO

I territori interessati al nostro progetto sono:

Nella provincia di le città di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Rosarno Nella provincia di la città di Soverato Nella provincia di Cosenza il centro di Spezzano Albanese

DESTINATARI DIRETTI DEL PROGETTO

I destinatari del progetto saranno 350 bambini italiani e stranieri di età compresa tra i 2 e i 5 an- ni con i loro bisogni, provenienti dalle città dove è collocata ogni struttura, ma anche dai paesi limitrofi

DESTINATARI NUMERO SAP Istituto Maria Ausiliatrice - Via Maria Ausilia- Bambini 2-5 anni 120 trice 3 - 89133 Reggio Di Calabria (Rc) Asilo Infantile Genova Firenze - Via Asilo 18 Bambini 2-5 anni 60 89018 Villa San Giovanni (Rc) Figlie Di Maria Ausiliatrice 2 - Via S. Giovanni Bambini 2-5 anni 50 Bosco 2 - 89025 Rosarno (Rc) Istituto Maria Ausiliatrice - Via S. Giovanni Bo- Bambini 2-5 anni 60 sco 7 - 88068 Soverato (Cz) Figlie Di Maria Ausiliatrice - Via Carmine 2 Bambini 2-5 anni 60 87019 Spezzano Albanese (Cs)

DESTINATARI INDIRETTI

‐ I genitori dei Bambini che vengono così sostenuti nella conciliazione tra tempi di lavoro e tempi della famiglia, nel compito genitoriale ‐ Il territorio che viene a beneficiare di un servizio fin troppo disatteso a beneficio del suo stesso sviluppo e della sua stessa rigenerazione ‐ La rete locale composta dalle istituzioni locali e dai diversi soggetti, associazioni, organi- smi, parrocchie ecc.. potranno recuperare un’attenzione verso un’età che ha specifiche esigenze evolutive e che è portatrice di un patrimonio enorme da coltivare per il bene stesso della comunità

Obiettivi del progetto:

OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO

Il progetto C’ERA UNA VOLTA nasce con l’obiettivo di creare spazi di integrazione e so- cializzazione, in cui i bambini possano condividere momenti, sperimentare la libertà del gioco e l’interazione con gli altri.

Prevedere spazi dedicati ai bambini, fornisce alla comunità uno strumento per prevenire e con- trastare vari tipi di disagio, promuovere processi di inclusione e pari opportunità. La condivisione, il contatto, la partecipazione, sono tutti elementi fondamentali nella crescita di un bambino e ne caratterizzano l’identità e la partecipazione attiva nella comunità. L’intervento progettuale intende dunque porre un’attenzione particolare alla fascia 2-5 anni, una fascia delicata da cui dipendono le scelte e la maturazione futura del bambino, ma vuole anche essere una risposta ai bisogni delle famiglie (conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro, sostegno alla genitorialità, confronto genitori - figli in esperienze di co- municazione e di interazioni tipiche di questa età).

Il progetto, con l’offerta di un servizio integrativo per l’infanzia, intende anche dare un apporto per una crescita del tessuto della comunità territoriale in termini di sviluppo, di rigenerazione e di miglioramento, anche tenendo presente il basso tasso di natalità. Tale tasso potrebbe essere influenzato dalla carenza (o mancanza in alcuni casi) di strutture a cui le famiglie possono affi- dare i propri piccoli.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO

OBIETTIVO SPECIFICO 1: Accrescere nei Bambini 2-5 anni la possibilità di

‐ usufruire di spazi di socializzazione e di aggregazione sociale, ‐ attuare alcuni diritti fondamentali, ‐ sperimentare attraverso il gioco e alcune attività culturali alcune competenze specifiche dell’età, il proprio valore e il valore dell’altro, il valore della comuni- tà territoriale

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Ridurre situazioni di stress e esperienze di abbandono nei Bambini 2-5 anni in alcuni momenti della giornata

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Sostenere le famiglie dei Bambini 2-5 anni sul piano della co- municazione, della relazione con i figli, con la conciliazione tra tempi di lavoro e tempo della famiglia

OBIETTIVO SPECIFICO 1: Accrescere nei Bambini 2-5 anni la possibilità di

‐ usufruire di spazi di socializzazione e di aggregazione sociale, ‐ attuare alcuni diritti fondamentali, ‐ sperimentare attraverso il gioco e alcune attività culturali alcune competenze specifiche dell’età, il proprio valore e il valore dell’altro, il valore della comunità territoriale

Situazione Risultato Criticità Indicatore di partenza atteso Povertà di spazi per i Bambini N° bambini che mostrano 2-5 anni, spazi sempre più ri- interesse per le attività (gio- 110 300 dotti della socializzazione e co, teatro, canto, musica, dell’ incontro, dei giochi e pittura…) dello svago N° dei partecipanti che co- - 200 munica (esprime sentimenti

e contenuti, pone doman- de…) su cartoni animati e altri filmati visti insieme Percentuale dei destinatari che aumenta la propria pro- 40% 80% pensione a socializzare con gli altri bambini Manifesto gradimento delle famiglie dei destinatari ser- 0 70% vizi offerti

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Ridurre situazioni di stress e esperienze di abbandono nei Bam- bini 2-5 anni in alcuni momenti della giornata

Situazione Criticità Indicatore Risultato atteso di partenza La povertà educativa che si esprime Riduzione della fre- Il 10% in al- anche nell’abbandono in alcuni quenza del pianto nel 80% meno il 90% momenti importanti della giornata momento di arrivo al dei Bambini e della vita (accoglienza pre e post centro scolastica, affidamento sistematico Grado di riduzione a figure che possono stimolare mol- dello stress di fronte del 30% in to la dimensione affettiva, meno a racconti, a situazio- 70% almeno il 75% quella relazionale tra pari e cogni- ni e compiti assegnati dei destinatari tiva)

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Sostenere le famiglie dei Bambini 2-5 anni sul piano della co- municazione, della relazione con i figli, con la conciliazione tra tempi di lavoro e tempo della famiglia

Situazione Criticità Indicatore Risultato atteso di partenza La difficoltà della cura da N. genitori che partecipano agli appuntamenti di attività di parte di famiglie disagiate sul 200 piano relazionale e comuni- gioco con i propri figli - cativo … all’interno del centro Miglioramento delle capacità comunicative genitori e figli e Del 30% in almeno il nel nucleo familiare 40% delle famiglie Miglioramento della situazio- Almeno il 30% trova … sul piano della concilia- ne lavorativa dei genitori, in lavoro o migliora la zione tra tempi di lavoro e - tempi della famiglia … particolare la mamma qualità del suo lavoro … sul piano della consape- Partecipazione agli incontri almeno il 50% di volezza dell’importanza tematici genitori coinvolti nel dell’età 2-5 anni progetto Miglioramento dell’attenzione Almeno il 70% dei da parte dei genitori alle carat- partecipanti al centro

teristiche dell’età 2-5 anni e agli incontri tema- tici

Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in ser- vizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Le azioni e le attività saranno effettuate nella medesima modalità in tutte le SAP.

OBIETTIVO SPECIFICO 1: Accrescere nei Bambini 2-5 anni la possibilità di ‐ usufruire di spazi di socializzazione e di aggregazione sociale, ‐ attuare alcuni diritti fondamentali, ‐ sperimentare attraverso il gioco e alcune attività culturali alcune competenze specifiche dell’età, il proprio valore e il valore dell’altro, il valore della comuni- tà territoriale ‐ NUMERO AZIONI ATTIVITA’ Destinatari Azione 1: TRA FANTASIA E REALTA’. IL GIOCO, IL CANTO, IL TEATRO, LA MUSICA… INTRATTENIMENTO… Proposta di esperienze che Attività 1.1.1: organizzazione e animazione dei giochi per favoriscano Bambini con coinvolgimento mirato di quel- socializzazione li che si isolano

e integrazione Attività 1.1.2: realizzazione di laboratori di pittura

Attività 1.1.3: visione e discussione di cartoni animati, fil- mati, ecc

Attività 1.1.4: attività di intrattenimento (feste in periodi 350 particolari dell’anno come Natale, carnevale e festività religiose)

Attività 1.1.5: Momenti di gioco libero. Creare spazi si-

stematici in cui i Bambini possono esprimere

in libertà se stessi attraverso il gioco, gestire

in modo personale spazi e attività, stare con

gli altri. L’animatore o chi per lui è ovviamente sem- pre presente e osserva, interviene al momen- to opportuno I laboratori saranno luoghi di socializzazione, scambio nel corso dei quali i bambini potranno acquisire e sviluppare capacità espressive ed artistiche (musica, danza, teatro, manualità…)

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Ridurre situazioni di stress e esperienze di abbandono nei Bambini 2-5 anni in alcuni momenti della giornata

Azione 2: IL TEATRO, I RACCONTI, LE MA-

Attivazione di laboratori che SCHERE, I CARTONI ANIMATI. Per gestire situazioni difficili Tutti i aiutano i bambini a decantare alcune paure, a sperimentare Attività 2.1.1: Laboratorio di teatro Bambini, alcune competenze, a sentirsi Attività 2.1.2: Laboratorio di racconto attra- divisi in parte di un gruppo e di una sto- verso l’utilizzo delle masche- gruppi e per ria più grandi, di non essere so- re giorni di at- lo di fronte a varie situazioni di Attività 2.1.3. Laboratorio di racconti attra- tività difficoltà e mettersi in gioco verso l’utilizzo delle masche- comunicando ciò che sente re

Attività 2.1.4. Racconto di fiabe Attività 2.1.5. Racconto di fatti veramente accaduti Attività 2.1.6. Visione insieme di cartoni animati o altri filmati

Le attività saranno suddivise per i giorni di tutto l’anno settimanalmente (due volte a set- timana) Dopo ogni attività i Bambini saranno invitati ad esprimere attraverso il disegno, ma anche attraverso piccole discussioni quanto è avvenuto Il disegno può essere individuale o anche di gruppo

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Sostenere le famiglie dei Bambini 2-5 anni sul piano della co- municazione, della relazione con i figli, con la conciliazione tra tempi di lavoro e tempo della famiglia

Azione 3: STIAMO CON I NOSTRI FIGLI4

Attivazione di spazi di incon- Attività 3.1.1. Giochiamo insieme ai nostri ai tro e di confronto con i propri nostri figli. - Tutte le fa- figli anche attraverso il gioco, Attività 3.1.2. Giochi di squadra genitori e miglie dei spazi di confronto su tematiche bambini bambini. Con educative, di comunicazione e Attività 3.1.3. Attività libere dei genitori in- loro sarà de- di elaborazione di vissuti e per- sieme ad altri genitori mentre i cisa la moda- corsi lavorativi figli giocano lità di inter-

PUNTO ASCOLTO GENITORI IN PRE- vento e i CARIETA’ LAVORATIVA tempi

Attività 3.2.1. Attività di ascolto e di confron- Tutti i geni- to per i genitori in situazione di tori che lo precarietà lavorativa e indivi- desiderano duazione insieme di un percorso di possibile risoluzione del pro- blema

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ Attività 3.3.1: Quattro Incontri tematici (la -Tutte le fa- comunicazione, le regole, l’uso miglie dei della televisione e del compu- minori che ter, il gioco, i comportamenti desiderano problematici). partecipare Attività 3.3.2: Training sul tema: prendersi cura di sé per prendersi cura dei propri figli (percorso sistemati- co di 4 mesi, due incontri al me- se). Il training prevede l’attivazione di una dinamica il cui centro sono le fasi evolutive della prima e seconda infanzia e anche oltre Il training sarà un’occasione di sostegno per i genitori e di confronto con gli altri genitori che affrontano le difficoltà connesse alla cre- scita dei figli nelle differenti fasi della vita. Il training sarà tenuto da specialisti

Tabella con cronoprogramma

DIAGRAMMA DI GANTT

M E S I AZIONI ATTIVITA’ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Attività 1.1.1. Attività 1.1.2. Azione 1 Attività 1.1.3. Attività 1.1.4. Attività 1.4.5. Attività 2.1.1. Attività 2.1.2. Attività 2.1.3. Azione 2 Attività 2.1.4. Attività 2.1.5. Attività 2.1.6. Attività 3.1.1. Attività 3.1.2. Attività 3.1.3. Azione 3 Attività 3.2.1. Attività .3.3.1. Attività .3.3.2.

Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifi- ca delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

PROFESSIONALITÀ ATTIVITÀ/COMPETENZE In ogni SAP è presente un responsabile di progetto, che a titolo volontario interviene per consentire il N. 5 Responsabili di Progetto ( 1 corretto svolgimento delle attività come previsto per ogni SAP) dal progetto. Inoltre fornisce la sua competenza per: promuovere le attività dell’iniziativa, sensibilizzare gli attori locali, verificare e monitorare tutte le azioni. Sono esperti di settore che già collaborano con il VI- DES nel settore dell’educazione e nella sede di at- N. 10 Esperti di settore per le at- tuazione del progetto. Nell’ambito del progetto inte- tività con i bambini ragiscono con la OLP e i volontari in servizio civi- (2 per ogni SAP) le per lo svolgimento delle attività specifiche con i bambini, dalla fase preparatoria di progettazione a quella vera e propria di realizzazione. Sono esperti che conducono gli incontri tematici con i genitori. Sono facilitatori ed hanno nell’ambito de- gli argomenti da trattare N. 5. Esperti (uno per sede) Uno di loro sarà esperto nel mercato del lavoro e sarà presente in alcuni momenti per il punto ascolto geni- tori che hanno bisogno di confrontarsi sulle tematiche inerenti al mercato del lavoro. N. 5 Psicologi/Pedagogisti Saranno punto di riferimento per l’associazione nei

(Uno per ogni sede) casi di bambini e genitori particolarmente disagiati Guideranno il training genitori sull’arte della cura. Daranno indicazione agli animatori con competenze specifiche per la gestione del punto ascolto per geni- tori in ricerca per migliorare la loro realtà lavorativa In possesso di competenze relazionali ed esperienza nell’area dell’animazione socio-culturale e di cono- N. 10 Animatori/educatori scenze delle tecniche di animazione ludico- ricreativa. (2 per ogni SAP) Supporteranno i vari esperti e nel caso hanno compe- tenze specifiche assumeranno anche alcuni compiti (punto ascolto genitori, teatro…) Gestiscono le attività di segreteria con la tenuta dei documenti, offerta informazione. Stilano documenti e schede, archiviano, hanno il contatto telefonico degli N. 5 Addetti alla Segreteria utenti (famiglie), gestione dell’archivio delle iscrizio- (1 per ogni SAP) ni, aggiornamento delle rubriche e degli indirizzari, distribuzione di materiali per la pubblicizzazione delle iniziative, appuntamenti e contatti con i vari soggetti che partecipano al progetto.

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Nell’ambito del progetto, i volontari avranno il ruolo di figura educativa di supporto, facilitato- re della comunicazione e delle interazioni tra i bambini, animatore delle attività ricreative rivol- te ai destinatari. Ogni volontario in servizio civile, supportato e coordinato dalle diverse figure professionali, diverrà parte integrante, previa informazione e formazione specifica, dell’équipe di progetto della SAP alla quale sarà assegnato e contribuirà secondo il suo ruolo e le sue speci- fiche competenze ed attitudini alle varie attività del progetto, collaborando fattivamente anche alle eventuali attività esterne attinenti al progetto e svolgendo in particolare le attività di seguito descritte

OBIETTIVO SPECIFICO 1: Accrescere nei Bambini 2-5 anni la possibilità di ‐ usufruire di spazi di socializzazione e di aggregazione sociale, ‐ attuare alcuni diritti fondamentali, ‐ sperimentare attraverso il gioco e alcune attività culturali alcune competenze specifiche dell’età, il proprio valore e il valore dell’altro, il valore della comu- nità territoriale

AZIONI ATTIVITA’ RUOLO DEI VOLONTARI Azione 1: TRA FANTASIA E REALTA’. IL Proposta di GIOCO, IL CANTO, IL TEATRO, esperienze che LA MUSICA … INTRATTENI- favoriscano MENTO… socializzazione Attività 1.1.1: organizzazione e ‐ Collaborazione nell’ organizza- e integrazione animazione dei giochi zione dei giochi e delle attività per Bambini con coin- ‐ Presenza quotidiana ai momenti volgimento mirato di informali e formali quelli che si isolano ‐ Accolgono, assistono, accom- pagnano, supportano i Bambini Attività 1.1.2: realizzazione di pic- in tutti i momenti delle attività e coli laboratori di pittura della presenza al Centro Attività 1.1.3: visione e discussione ‐ Collaborare con gli esperti di cartoni animati, filma- nell’organizzazione degli am- ti, ecc bienti e strumenti necessari per

Attività 1.1.4: attività di intratteni- la realizzazione delle diverse at-

mento (feste in periodi tività. Preparano essi stessi fa- particolari dell’anno co- cendosi responsabili me Natale, carnevale e ‐ Incoraggiano i destinatari accre- festività religiose) scendo la fiducia nelle loro ca- pacità Attività 1.1.5: gioco libero. Creare ‐ Preparano gli ambienti e il ma- spazi sistematici in cui i teriale utile Bambini possono espri- ‐ Sono presenti, assistono, si ren- mere in libertà se stessi dono responsabili durante il attraverso il gioco, gesti- gioco libero dei bambini, fanno re in modo personale un breve report dell’attività a spazi e attività, stare con mo’ di scheda gli altri. L’animatore o chi per lui è ovvia- mente sempre presente e osserva … interviene al momento opportuno

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Ridurre situazioni di stress e esperienze di abbandono nei Bambini 2-5 anni in alcuni momenti della giornata

AZIONI ATTIVITA’ RUOLO DEI VOLONTARI

Azione 2: IL TEATRO, I RACCONTI, LE MASCHERE, I CARTONI ANI- ‐ Collaborazione nell’ organizza- Attivazione di MATI. zione dei giochi e delle attività laboratori che Per gestire situazioni difficili ‐ Presenza quotidiana ai momenti aiutano i bam- Attività 2.1.1: Laboratorio di teatro informali e formali bini a decantare Attività 2.1.2: Laboratorio di raccon- ‐ Accolgono, assistono, accom- alcune paure, a to attraverso l’utilizzo pagnano, supportano i Bambini sperimentare delle maschere in tutti i momenti delle attività e alcune compe- Attività 2.1.3. Laboratorio di rac- della presenza al Centro tenze, a sentirsi conti attraverso l’ uti- ‐ Collaborare con gli esperti nell’ parte di un lizzo delle maschere organizzazione degli ambienti e gruppo e di una Attività 2.1.4. Racconto di fiabe strumenti necessari per la rea- storia più gran- Attività 2.1.5. Racconto di fatti ve- lizzazione delle diverse attività. di, di non esse- ramente accaduti Preparano essi stessi facendosi re solo di fronte Attività 2.1.6. Visione insieme di responsabili a varie situa- cartoni animati o altri

zioni di diffi- filmati ‐ Incoraggiano i destinatari accre- coltà e mettersi Le attività saranno suddivise per i scendo la fiducia nelle loro ca- in gioco comu- giorni di tutto l’anno settimanalmente pacità nicando ciò che (due volte a settimana) Dopo ogni ‐ Preparano gli ambienti e il ma- sente attività i Bambini saranno invitati ad teriale utile esprimere attraverso il disegno, ma ‐ Osservano i Bambini e stilano anche attraverso piccole discussioni una scheda quanto è avvenuto Il disegno può essere individuale o anche di gruppo

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Sostenere le famiglie dei Bambini 2-5 anni sul piano della co- municazione, della relazione con i figli, con la conciliazione tra tempi di lavoro e tempo della famiglia

AZIONI ATTIVITA’ RUOLO DEI VOLONTARI Azione 3: STIAMO CON I NOSTRI FIGLI

Attivazione di Attività 3.1.1. Giochiamo insieme ai Preparare gli ambienti, gli strumenti spazi di incon- nostri ai nostri figli. necessari allo svolgimento dei mo- tro e di con- Attività 3.1.2. Giochi di squadra ge- menti di insieme genitori – bambini fronto con i nitori e bambini e in tutta la fase dell’attività 3.1.1. propri figli an- Attività 3.1.3. Attività libere dei geni- facendosi attenti osservatori della che attraverso tori insieme ad altri ge- dinamica il gioco, spazi nitori mentre i figli gio- Collaborare nella promozione, or- di confronto su cano ganizzazione e gestione degli incon- tematiche edu- tri formativi per i genitori cative, di comu- PUNTO ASCOLTO GENITORI Aiutare nelle attività di punto ascol- nicazione e di IN PRECARIETA’ LAVORATIVA to con la preparazione dei materiali elaborazione di e degli ambienti vissuti e percor- Attività 3.2.1. Attività di ascolto e di si lavorativi confronto per i genitori in situazione di preca- rietà lavorativa e indi- viduazione insieme di un percorso di possibile risoluzione del proble- ma

SOSTEGNO ALLA GENITORIA- LITÀ Attività 3.3.1: Quattro incontri tema- tici (la comunicazione, le regole, l’uso della te- levisione e del compu- ter, il gioco, i compor- tamenti problematici). Attività 3.3.2: Training sul tema: prendersi cura di sé per prendersi cura dei pro- pri figli (percorso si- stematico di 4 mesi, due incontri al mese). Il training prevede l’attivazione di una di-

namica il cui centro so- no le fasi evolutive del- la prima e seconda in- fanzia e anche oltre Il training sarà un’occasione di so- stegno per i genitori e di confronto con gli altri genitori che affrontano le difficoltà connesse alla crescita dei figli nelle differenti fasi della vi- ta. Il training sarà tenuto da specialisti

Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 14

Numero posti senza vitto e alloggio: 14

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30

Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

 Rispetto del regolamento interno (codice etico e modello organizzativo), rivolto al personale educativo della sede, ossia comportarsi conformemente alla condivisione delle finalità edu- cative della sede di servizio e al rispetto delle sue finalità religiose  Rispetto della normativa sulla privacy  Disponibilità alle sessioni di formazione, aggiornamento e verifica previste dell’Ente  Adeguamento alle esigenze del servizio, flessibilità oraria  Disponibilità, soprattutto nel periodo estivo a trasferimenti per momentanei distaccamenti per la miglior realizzazione delle attività  Disponibilità a spostamenti interni e a turnazioni di mansioni.  Usufruire di alcuni giorni di permesso durante la chiusura estiva della sede di attuazione del progetto per sospensione delle attività.

Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi degli Operatori Nominativi dei Responsabili N. Cod. Locali di Progetto Locali di Ente Accreditato Sede di attuazione del pro- vol. N. Indirizzo ident. se- getto per de sede Cognome e nome Cognome e nome

ISTITUTO MARIA AUSI- Reggio Di Calabria Via Maria Ausiliatrice 3- 1 25365 2 Crocitta Caterina Luongo Giuliana LIATRICE (RC) 89133 ASILO INFANTILE GE- Villa San Giovanni Via Asilo, n.18, 2 25364 2 Caputo Anna Luongo Giuliana NOVA FIRENZE (RC) 89018 FIGLIE DI MARIA AUSI- Via San Giovanni Bosco, 3 Rosarno (RC) 15309 3 Gentile Domenica Luongo Giuliana LIATRICE 2 n.2, 89025 ISTITUTO MARIA AUSI- Via San Giovanni Bosco, n. Di Palo Paola 4 Soverato (CZ) 15311 5 LIATRICE 7, 88068 Viscomi Maria

FIGLIE DI MARIA AUSI- Spezzano Albanese Via Carmine, n.2, 5 10081 2 Germano’ Maria LIATRICE (CS) 87019

Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si rinvia al Sistema di selezione verificato in sede di accreditamento.

Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indi- cazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Si rinvia al Sistema di selezione verificato in sede di accreditamento.

Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Dal momento che il progetto riguarda attività educative, in sede di selezione saranno consi- derati requisiti preferenziali:

‐ Titolo di studio: diploma scuola superiore di II grado (Nel caso di bando indetto nel periodo degli esami di maturità potranno presentare domanda anche i maturandi). ‐ Attitudine o interesse a lavorare con i bambini della prima infanzia, soprattutto quelli che presentano disagi socioculturali. ‐ Un orientamento personale all’impegno sociale con persone a rischio di emargina- zione sociale a causa delle condizioni di vita ‐ la propensione al lavoro in equipe e l’interesse personale all’impegno sociale con fasce a rischio di emarginazione sociale; ‐ l’esperienza pregressa, l’attitudine o l’interesse del volontario a lavorare con bambi- ni da 0 a 5 anni; ‐ l’interesse a sperimentarsi in attività assistenziali nei confronti dei più piccoli

Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

 LA PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE “AUXILIUM” co- dice fiscale n. 06753231007, con sede in Roma in Via Cremolino, n. 141, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, si impegna in qualità di copromotore e partner nell’ambito del progetto suddetto, ad offrire:

‐ l’intervento di due docenti supervisori nelle attività di pianificazione e nella prepara- zione degli incontri; ‐ la collaborazione di due specialisti in metodologia pedagogica e didattica per la rea- lizzazione di sussidi didattici atti a trasmettere messaggi efficaci e costruttivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche coinvolte nel progetto, per prevenire e/o con- tenere l’insorgere di comportamenti inadeguati nell’uso di internet e per favorire l’applicazione dei diritti umani ‐ mettere a disposizione la ricca biblioteca di cui dispone anche on line mediante l’accesso all’area riservata. (accordo di copromozione e partenariato allegato)

 Ente Non Profit: Associazione C.G.S. ANEMOS - Cinecircoli Giovanili Socioculturali - Via E. Alvino, 9 – 80127 NAPOLI - CF 95162690630 C.G.S. ANEMOS è un’associazione culturale che lavora nel campo della comunicazio- ne con e per i ragazzi. Si interessa di teatro, musica, danza, cinema e si preoccupa della formazione culturale dei minori e dei giovani in tutto l’arco della loro fase evolutiva, particolarmente attenta alla prevenzione del disagio. Nella presente iniziativa CGS ANEMOS, nel rispetto della sua mission, si impegna a

‐ elaborare delle schede per la presentazione di cartoni animati e aiutare gli educa- tori ad una lettura critica degli stessi, ‐ animare attraverso un proprio volontario la visione di cartoni animati con i bam- bini destinatari del progetto, ‐ animare un laboratorio di musica e/o teatro con i bambini destinatari del progetto ‐ a curare un piccolo spettacolo con i bambini, da definire con i responsabili del progetto

 Ente Profit: Ditta GERARDI e FORTURA srl, Viale Kennedy 119, 80124 NAPOLI - P.IVA 07697070634 La Ditta GERARDI – FORTURA vanta una lunga esperienza maturata nel tempo e rappresenta un punto di snodo importante per la vendita di giocattoli ai bambini, è inte- ressata alla crescita e all’educazione dei bimbi attraverso il gioco educativo, è interes- sata ai temi dell’inclusione e dell’accoglienza di tutti i bambini, soprattutto quelli in si- tuazione di indigenza ‐ Nella presente iniziativa GERARDI e FORTURA srl, nel rispetto del suo ruolo istituzionale e della sua mission, nella presente iniziativa si impegna, in qualità di partner, di collaborare con l’Ente VIDES fornendo alcuni giochi che favori- scano le esperienze ludiche dei bambini soprattutto quelli più bisognosi.

Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per lo svolgimento di tutte le attività previste dal progetto complessivamente:

REGGIO Strumenti/attrezzature 1 Computer portatile CALABRIA 1 Computer per la segreteria 1 Lettore DVD 2 Stampante 1 Fotocopiatrice 1 Videoproiettore 1 Videocamera Ambienti/strutture 1 Segreteria/sportello informativo 1 Salone-teatro con spazi per l’accoglienza e la ge- stione dell’accoglienza 1 Sale da gioco attrezzate per bambini e per genitori e bambini 5 Aule per attività

1 aula per la formazione dei genitori 1 Cortile

VILLA SAN Strumenti/attrezzature 2 Computer portatile GIOVANNI 1 Stampante 1 Videoproiettore 2 Fotocopiatrice 1 Videocamera Ambienti/strutture 1 Lettore DVD 1 Stampante 1 Videoproiettore 1 Fotocopiatrice 1 Videocamera 1 computer portatile

ROSARNO Strumenti/attrezzature 2 Computer portatili

1 Lettore DVD 3 Stampante 1 Videoproiettore 1 Fotocopiatrice 1 Videocamera Ambienti/strutture 1 Segreteria/sportello informativo 1 Salone polifunzionale 1 Sale da gioco attrezzate per bambini e per genitori e bambini 5 Aule per attività 1 aula per la formazione dei genitori 1 Cortile

SOVERATO Strumenti/attrezzature 1 Lettore DVD

1 Stampante 1 Videoproiettore 1 Fotocopiatrice 1 Videocamera 1 Lettore DVD

1 Stampante Ambienti/strutture 1 Segreteria 1 Sala come spazio per l’incontro con i genitori 2 Salone teatro 1 Sale da gioco attrezzate per bambini e per genitori e bambini 5 Aule per attività 1 aula per la formazione dei genitori 1 Cortile

SPEZZANO Strumenti/attrezzature 2 Computer portatile

ALBANESE 1 Stampante 1 Videoproiettore 2 Fotocopiatrice 1 Videocamera Ambienti/strutture 1 Segreteria/sportello informativo 1 Salone polifunzionale 1 Sale da gioco attrezzate per bambini e per genitori e bambini 5 Aule per attività 1 aula per la formazione dei genitori 1 Cortile

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

Eventuali crediti formativi riconosciuti:

- La Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM” - CF 06753231007. - Il VIDES, come organismo non governativo (ONG), è riconosciuto soggetto erogatore di formazione.

Eventuali tirocini riconosciuti :

La Facoltà di Scienze dell’Educazione “AUXILIUM” CF 06753231007, con sede a Roma, riconosce l’esperienza di Servizio Civile Volontario svolta nel suddetto progetto, attribuendo CFU di tirocinio ai sensi dell’art. 10 comma 5 del DM 270/2004 (come da allegato).

Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Per la certificazione di competenze e professionalità acquisite dai volontari nell’ espletamen- to del servizio civile l’Ente si affiderà all’ASSOCIAZIONE CIOFS/FP, con sede in Roma, Via di San Saba,14 - P. IVA 04611401003 - membro associato della rete FECBOP Federa- tion Europeenne des centres de Bilan et d’Orientation Professionelle, rete che è disciplinata dalla legge francese che riunisce organismi che realizzano servizi d’orientamento professio- nale ed in particolare bilanci di competenze. L’ente suddetto valuta e certifica le seguenti competenze attinenti al progetto che contribui- ranno alla crescita professionale dei volontari nell’ambito del settore educazione e promo- zione sociale.

Competenze di base:

conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word, power point, internet e posta elettronica); conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, indivi- duando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane; conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli pro- fessionali, flussi comunicativi, ecc…).

Competenze trasversali:

capacità relazionali ed osservative capacità di ascolto e interazione con le varie fasce di età capacità di integrarsi con le altre figure /ruoli professionali e non capacità di fronteggiare imprevisti, affrontare eventuali problemi e/o conflitti che si possono creare capacità di lavorare in team e per progetti; capacità di gestire i processi comunicativi interni ed esterni; capacità di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità capacità di adottare stili di comportamento propositivi ed improntati alla cordialità e cortesia capacità di lavorare in team con gli altri volontari ricercando sempre forme di collabo- razione capacità di adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e ora- ri capacità di collaborare con il personale dell’Ente e con i colleghi coinvolti nel progetto

in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere capacità di leggere i dati che emergono dall'analisi e osservazione di monitoraggio

Competenze tecnico professionali acquisibili attraverso l’espletamento delle attività previste:

conoscenza delle principali teorie riguardanti i minori capacità di trovare risposte concrete ai numerosi problemi posti dal contesto sociale capacità di analizzare e definire le esigenze dei piccoli individuando le azioni/soluzioni adeguate progettazione e realizzazione di laboratori creativi e ricreativi organizzazione e creazione di momenti ricreativi coinvolgenti capacità di supportare l’organizzazione e la gestione di momenti di animazione/ socia- lizzazione e di distensione

Le competenze verranno valutate alla fine del progetto di servizio civile attraverso le se- guenti modalità:

Valutazione dossier del candidato Colloquio per verifica competenze Prova pratica delle competenze acquisite

Formazione generale dei volontari

Sede di realizzazione:

Le sedi di realizzazione della formazione dei volontari saranno le sedi locali:

 Figlie Di Maria Ausiliatrice 2 - Via S. Giovanni Bosco 2 - 89025 Rosarno (RC)  Istituto Maria Ausiliatrice - Via Maria Ausiliatrice 3 - 89133 Reggio Di Calabria (RC)  Asilo Infantile Genova Firenze - Via Asilo 18 - 89018 Villa San Giovanni (RC)  Istituto Maria Ausiliatrice - Via S. Giovanni Bosco 7 - 88068 Soverato (CZ)  Figlie Di Maria Ausiliatrice - Via Carmine 2 - 87019 Spezzano Albanese (CS)

Sono previsti due incontri zonali a:

 Soverato - Istituto Maria Ausiliatrice, - Via San Giovanni Bosco, 7  Rosarno, Figlie Di Maria Ausiliatrice 2 - Via San Giovanni Bosco, 2

Modalità di attuazione:

La formazione generale sarà effettuata in proprio dall’Ente con formatori accreditati, affian- cati da un’equipe di persone qualificate. Durante gli incontri di macroarea e zonali, è previsto se necessario, l’intervento anche di esperti per l’approfondimento delle tematiche specifiche dell’incontro.

Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI’

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

In coerenza con gli obiettivi della formazione generale si utilizzeranno metodologie parteci- pative, dinamiche di gruppo, cooperative learning, e tutto ciò che può favorire un apprendi- mento adeguato all’ambito educativo-sociale e una relazione “orizzontale” di tipo interattiva tra il volontario e il formatore. L’Ente VIDES considera “formazione” anche la rilettura dell’esperienza di servizio che i vo- lontari attuano, nella convinzione che “imparare facendo esperienza” risulta un percorso ef- ficace e valido per l’anno di servizio, ma soprattutto per la loro vita. Sia nei corsi residenziali che durante l’anno di servizio civile i giovani avranno la possibilità di confrontarsi ed arricchirsi di testimonianze significative anche trasmesse da ex volontari di SC. La formazione sarà programmata dall’equipe di formazione ed erogata con l’utilizzo di tre diverse metodologie:

‐ lezione frontale (35%): interattiva, all’inizio del servizio, negli incontri zonali utilizzando

 interventi di esperti (dove si ritiene necessario);  dibattiti;  testimonianze;  analisi di testi con particolare attenzione alla Costituzione Italiana;  suggerimenti di letture adeguate;  momenti di riflessione e discussione tra i partecipanti su ogni te- matica trattata.

‐ dinamiche non formali (40%): mediante tecniche formative che stimolano le dinamiche di gruppo, case studies, training group, giochi di ruolo, out-door training; condivisione in plenaria e in piccoli gruppi; visione di film, documentari e power point creati ad hoc.

‐ formazione a distanza (25%): con l’utilizzo della piattaforma e-learning, per l’ appro- fondimento dei vari argomenti trattati negli incontri formativi, se- condo le seguenti modalità:

 Auto-apprendimento asincrono attraverso la fruizione di conte- nuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione e la proposta di simulazioni on-line ed esercitazioni. Eventuali quesiti e/o avvisi potranno essere pubblicati in bacheca, sce- gliendo i destinatari.  Apprendimento in sincrono attraverso l’utilizzo del forum vir- tuale e i contatti diretti on line con il docente-formatore, preve- dendo la registrazione di tutti i contributi in un giornale di lezio- ne.  Apprendimento collaborativo attraverso la creazione di comunità virtuali quali il forum.

I contenuti della formazione saranno predisposti in maniera flessibile ed adattabile ai volon- tari che avranno la possibilità di “scaricare” e consultare le lezioni e l’ elenco degli ar- gomenti trattati anche off-line.

Al termine di ogni modulo è previsto un test di valutazione del grado di apprendimento raggiunto (on-line o off-line) e al termine del complessivo monte di ore previsto per la formazione a distanza, un test di valutazione finale per la valutazione delle conoscenze e competenze acquisite.

La piattaforma e-learning prevede un registro delle presenze (sezione reports) che memorizza gli accessi di tutti gli utenti, specificando l’orario e la durata complessiva delle connessioni attive.

In piattaforma, pertanto, sarà possibile verificare sia globalmente che individualmente per ogni singolo utente, quanto segue:

numero totale utenti registrati numero totale accessi in piattaforma numero visitatori unici numero visualizzazioni pagine media pagine visitate per ogni sessione utente numero totale operazioni download di lezioni numero totale operazioni download di raccolte numero totale operazioni download di verifiche numero totale operazioni download

Tutti i contributi che si riterranno utili per completare la formazione dei volontari troveranno ampio spazio in database condivisi con modalità di accesso semplificata e in talune aree con possibilità di pubblicazione di file suggeriti dal volontario stesso. Il continuo monitoraggio e la valutazione di ogni modulo formativo costituiranno le leve per assicurare il livello della formazione e il raggiungimento dei risultati attesi, relativamente ai contenuti, al grado di corrispondenza del progetto e delle azioni intraprese.

Verifiche previste e relativi strumenti utilizzati anche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti.

Al fine di valutare l’apprendimento di nuove conoscenze e competenze e la crescita indivi- duale dei volontari, si prevede:

 L’applicazione di un test d’ingresso per valutare il livello di conoscenze iniziale  La somministrazione di un test finale per verificare i livelli di apprendimento rag- giunti e le competenze acquisite

Per quanto riguarda la formazione a distanza la piattaforma e-learning prevede:

 un test di autovalutazione del grado di apprendimento raggiunto (per ogni modulo)  monitoraggio dell’interazione  strumenti di comunicazione intergruppo  pubblicazione dei dati

Per la formazione generale (lezioni frontali e dinamiche non formali) e piattaforma e- learning è previsto il registro di presenze che nel caso della piattaforma memorizza gli acces- si di tutti gli utenti, specificando l’orario e la durata complessiva delle connessioni attive. La formazione sarà direttamente seguita dall’équipe di formatori che, in collaborazione con i responsabili di ogni sede operativa, verificherà il percorso di crescita umana e professionale dei volontari. In particolare:

 Gradimento: soddisfazione che il programma formativo ha generato nei volontari;  Apprendimento: valutazione delle conoscenze e capacità relazionali apprese;  Trasferimento dei contenuti: verificare quale cambiamento ha determinato la forma- zione nella vita relazionale e professionale del volontario (“assessment” iniziale e fi- nale)

Contenuti della formazione:

Come esplicitato nel modello formativo consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questo verificato, nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate con Decreto n. 160/2013, mirerà a consoli- dare nei volontari l’identità del “Servizio Civile” quale espressione per promuovere i valori costituzionali fondamentali della nostra comunità, la difesa della Repubblica e delle sue isti- tuzioni, così come disegnati ed articolati nella nostra Costituzione. Attraverso la formazione si vorrà pertanto fornire ai giovani quegli strumenti concettuali ne- cessari per:

. far vivere loro correttamente l’esperienza del servizio civile nella sua funzione di difesa civile, non armata e non violenta della Patria; . contribuire a sviluppare la cultura del servizio civile quale esercizio di un diritto . di cittadinanza e espressione di una “collaborazione civica” promossa e organizzata dalla Stato e realizzata attraverso l’Ente; . far crescere e maturare nei giovani il senso di appartenenza alla comunità e tradurre in comportamenti ed azioni le idee e i valori sanciti dalla nostra Costituzione; . promuovere nella comunità di appartenenza i valori ed i diritti universali dell’uomo;

Il percorso formativo sarà inizialmente presentato, condiviso e discusso con i volontari in servizio, in modo da “personalizzarlo al gruppo” e attivare quel senso di appartenenza al percorso che è presupposto alla partecipazione e all’apprendimento. La formazione, pertanto, sarà intesa come un processo di crescita della persona in tutti i suoi aspetti e verterà sui seguenti argomenti:

riflettere sull’identità del servizio civile nazionale: la sua funzione di difesa della Patria e nello specifico, di “difesa civile non armata e non violenta; approfondire il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con l’ obiezione di coscienza; la difesa della Patria nella forma non armata, non violenta e pacifista; conoscere la normativa vigente: legge 64/01 - D.lgs 77/02 – la Costituzione Italiana - le istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed economiche in cui il volontario è inserito, al fine di apprendere le regole di condotta ed i valori necessari per vivere ed interagire cor- rettamente con la comunità di appartenenza; favorire una profonda riflessione sulla propria esperienza e il proprio posto nella società; promuovere la crescita del senso di cittadinanza e di appartenenza alla comunità civile; educare alla solidarietà e gratuità; approfondire il senso della scelta del servizio civile e del suo significato sociale e politi- co; acquisire consapevolezza del valore formativo e umano dell’esperienza del servizio civi- le; conoscere le normative specifiche che lo regolano; approfondire tematiche connesse al valore della solidarietà, della cittadinanza attiva, della prevenzione, dell’impegno civile, dell’integrazione sociale, dell’uguaglianza, della pace e della non violenza per contribuire a costruire un mondo più giusto ed equo; approfondire la conoscenza del Vides, la sua “vision” e “mission”, la rete territoriale e in- ternazionale con cui collabora e i suoi 25 anni di storia; conoscere il progetto e la realtà territoriale in cui il volontario dovrà operare per renderlo sempre più propositivo, protagonista e responsabile.

La formazione generale seguirà le macroaree e i moduli formativi proposti dalle linee guida:

1. “Valore e identità del SCN

1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo 1.2 Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta a) La difesa civile non armata e non violenta: i principi costituzionali della solida- rietà, dell’uguaglianza …. b) La gestione e trasformazione non violenta dei conflitti; prevenzione delle guerra; peacekeeping; peace-enforcing e peacebuilding. Pace e diritti umani: dalla Costituzione italiana alla Carta Europea e agli ordina- menti delle Nazioni Unite 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2. “La cittadinanza attiva

2.1 Formazione civica 2.2 Le forme di cittadinanza

2.3 La protezione civile 2.4 La partecipazione dei volontari nel servizio civile 2.5 La solidarietà e le forme di cittadinanza 2.6 Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato 2.7 Diritti e doveri del volontario in servizio civile

3. “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

3.1 Presentazione dell’ente VIDES e dell’Istituto salesiano delle Figlie di Maria Ausi- liatrice 3.2 Il lavoro per progetti 3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure 3.4 Disciplina del rapporto tra l’Ente VIDES e i volontari 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.

Durata:

La formazione generale sarà erogata e certificata nel sistema Helios entro il 180° giorno dall’avvio del progetto stesso.

Le 48 ore di formazione generale saranno così articolate:

24 ore di formazione generale iniziale presso ciascuna sede:

‐ Istituto Maria Ausiliatrice - Via Maria Ausiliatrice 3 - 89133 Reggio Di Calabria (RC) ‐ Asilo Infantile Genova Firenze - Via Asilo, 18 - Villa San Giovanni (RC); ‐ Figlie Di Maria Ausiliatrice 2 - Via San Giovanni Bosco, 2 - Rosarno (RC); ‐ Istituto Maria Ausiliatrice - Via San Giovanni Bosco, 7 - Soverato (CZ) ‐ Istituto Figlie Di Maria Ausiliatrice - Via Carmine, 2 - Spezzano Albanese (CS).

12 ore di incontri zonali in due incontri, ognuno di sei ore presso:

‐ Istituto Maria Ausiliatrice - Via San Giovanni Bosco, 7 - Soverato ‐ Figlie Di Maria Ausiliatrice 2” - Via San Giovanni Bosco, 2 – Rosarno

12 ore di formazione a distanza per approfondimento degli argomenti, comprensive sia del tempo trascorso on line che di quello off line

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

Sede di realizzazione:

Le sedi della formazione specifica sono le sedi di attuazione del progetto:

‐ Istituto Maria Ausiliatrice - Via Maria Ausiliatrice 3 - 89133 Reggio Di Calabria (RC) ‐ Asilo Infantile Genova Firenze - Via Asilo, 18 - Villa San Giovanni (RC); ‐ Figlie Di Maria Ausiliatrice 2 - Via San Giovanni Bosco, 2 - Rosarno (RC); ‐ Istituto Maria Ausiliatrice - Via San Giovanni Bosco, 7 - Soverato (CZ) ‐ Istituto Figlie Di Maria Ausiliatrice - Via Carmine, 2 - Spezzano Albanese (CS).

Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio dall’Ente con formatori accreditati, affiancati da un’equipe di persone qualificate. Per alcuni temi specifici si procederà con l’utilizzo della piattaforma e-learning.

Competenze specifiche del/i formatore/i:

Cognome e Titolo Competenze Esperienze Nome Insegnamento – Forma- Laurea in Scienze Pedagogiche, educative, zione di Operatori e Di Palo Paola dell’ Educazione formative, di animazione animatori Pedagogia Coordinamento Coordinamento attività culturali ludico-creative Esperienze di insegna- Formative, relazionali e mento, formazione, ani- Gioia Marinella Laurea in Lettere gestionali, mediazione mazione e coordinamen- educativa e animazione to Dal 2013 al 2014 diretto- re regionale CIOFS/FP Puglia sede operativa di Coordinatrice del Diploma abilita- Fragagnano (TA) Pappada’ CIOFS/FP Soverato zione grado pre- Già coordinatrice del Antonietta Gestionali, organizzati- paratorio Centro Diurno di Taran- ve to Paolo VI, animatrice e formatrice, Coordinatrice MGS Brienza e Soverato Competenze nell’Ambito della forma- Pellegrini Diploma Magi- nell’Ambito della for- zione e organizzati- Maria Teresa strale mazione e organizzati- vo/gestionale vo/gestionale Formazione, insegna- Formatrice presso Ente Abilitazione mento, coordinamento, CIOFS/FP, animatrice, Vono Concetta scuola gestione risorse umane, insegnante, coordinatrice dell’infanzia amministrazione Esperienze significative e pluriennali nel campo della formazione e in- formazione sui rischi Responsabile della si- connessi con le attività curezza preventiva e in cui i volontari saran- protezione. Lanzetta Car- Laurea in Inge- no impegnati, sulle misu- Redattore di documenti mine (Esperto) gneria Chimica re di sicurezza da adotta- di valutazione dei ri- re, le attività di protezio- schi e di piani operati- ne attuate nelle sedi di vi della sicurezza progetto presso le quale ho svolto e svolgo ordi- nariamente attività di consulenza

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica si prefigge di far acquisire al volontario le competenze educative comuni a tutti i progetti, nonché gli strumenti necessari per affrontare al meglio lo svolgi- mento delle attività. La formazione specifica assume quindi, anche, un valore di orientamento professionale per i volontari.

Tecniche e metodologie di realizzazione previste

Accoglienza-Inserimento: incontri iniziali finalizzati alla conoscenza del progetto e all’inserimento dei volontari nella sede di attuazione (lezione frontale) Formazione sul campo: sono previsti vari momenti formativi in itinere (valutati anche in base ai volontari selezionati) per una attenta analisi dei ruoli e delle mansioni svolte. (lezioni frontali e dinamiche non formali Verifica delle competenze acquisite: durante l’anno sono previsti, con scadenza trime- strale, incontri di verifica per una presa di coscienza da parte dei volontari dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi stabiliti e delle competenze acquisite. (dinamiche non formali) Per alcuni contenuti specifici verrà utilizzata la formazione a distanza con l’utilizzo della piattaforma e-learning La formazione specifica, oltre agli incontri formativi programmati, si svolge quotidianamente attraverso: la spiegazione teorica, l’affiancamento pratico nelle mansioni che il volontario deve svolgere, la verifica e lettura critica delle stesse, avvalendosi in particolare della metodologia del “learning by doing.”

Al volontario entro il 90° giorno di servizio verrà proposto, da parte del responsabile della sicurezza della sede dove svolge il suo servizio, un corso di formazione e informazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Certificazione della formazione generale e specifica erogata Il VIDES provvederà a certificare le ore di formazione generale e specifica svolte predispo- nendo per ciascuna SAP, una scheda “registrazione delle presenze” per ogni incontro for- mativo. Ogni scheda sarà così articolata:

‐ luogo di svolgimento del corso di formazione; ‐ data e orario in cui è stata erogata la formazione, con firma del volontario, all’inizio e fine della lezione; ‐ nominativo del docente e qualifica; ‐ tematica approfondita; ‐ metodologia utilizzata; ‐ clima rilevato tra i partecipanti secondo una scala a tre items: . confusione . interesse . spirito di collaborazione . coinvolgimento generale

Per la formazione a distanza saranno predisposti appositi report di download e consultazioni personalizzate

Contenuti della formazione:

Obiettivi della formazione specifica sono:

 Conoscere e assumere concretamente e nei dettagli il progetto in cui ci si inseri- sce con l’esperienza di servizio civile;  acquisire le capacità e le competenze relazionali, organizzative, professionali e/o tecniche;  acquisire i contenuti per le competenze necessarie allo svolgimento delle singole attività;  conoscere le attuali traduzioni del sistema preventivo di don Bosco, le problema- tiche educative e gli strumenti di analisi educativa nello stile della preventività salesiana;  verificare la propria inclinazione verso l’ambito specifico.

MODULI FORMAZIONE SPECIFICA

Modulo ARGOMENTO DURATA 1 Presentazione del progetto 6 ore Presentazione dell’Ente, del territorio, e dei destinatari 2 10 ore del progetto 3 Lavorare con i Bambini 2-5 anni: compiti di sviluppo 8 ore 4 Tecniche di gestione e animazione 8 ore 5 Comunicazione con i Bambini 8 ore 6 Orientamento e analisi fabbisogno 10 ore 7 Animazione culturale e socializzazione 10 ore 8 Sostegno alla famiglia e accompagnamento 8 ore Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di 9 4 ore volontari in progetti di servizio civile TOTALE 72 ore

Modulo 1 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO - 6 ore Docente: VONO CONCETTA e OLP di ogni sede

. Informazioni di tipo logistico . Presentazione nel dettaglio delle attività in cui i volontari saranno impegnati . Presentazione del team di lavoro . Approfondimento sui requisiti motivazionali e formativi per diventare un operato- re della Comunità Educante . Predisposizione piano di lavoro personale

Modulo 2 L’ENTE, IL TERRITORIO, I DESTINATARI DEL PROGETTO Docente: PAPPADA’ ANTONIETTA e OLP di ogni sede

. Conoscenza dell’Ente e della sede di attuazione progetto . Conoscenza bisogni del territorio e dei destinatari del progetto . Forme di disagio infantile, adolescenziale e giovanile presenti in loco . Le figure educative, la comunità educante e le reti interattive in atto . L’organizzazione e gestione di eventi.

Modulo 3

LAVORARE CON I BAMBINI 2-5 ANNI: COMPITI DI SVILUPPO Docente: PAOLA DI PALO e OLP di ogni sede

. Le fasi di sviluppo del Bambino . Competenze e compiti di sviluppo . Il Sistema Preventivo come stile relazionale specifico con i bambini e gli adulti educatori.

Modulo 4 TECNICHE DI GESTIONE E ANIMAZIONE Docente: MARINELLA GIOIA e OLP di ogni sede

. Tecniche di gestione del gruppo . Tecniche di gestione della didattica . Tecniche ludico-ricreative . Tecniche di animazione sportiva . Tecniche di gestione dei casi particolari e problematici

Modulo 5 COMUNICAZIONE CON I BAMBINI Docente: PAOLA DI PALO e OLP di ogni sede

. Comunicazione e Sistema Preventivo . Ascolto attivo . La comunicazione tramite il gioco e il disegno . Tecniche di comunicazione . Uso della strumentazione tecnica: videoproiettore, PC, Internet, Software specifici

Modulo 6 ORIENTAMENTO E ANALISI FABBISOGNO (formazione sul campo e affian- camento esperti) Docente: PELLEGRINI MARIA TERESA e OLP di ogni sede

. Strumenti di analisi, monitoraggio e verifica risultati; . Tecniche di elaborazione dati, reportistica e progettualità; . Analisi di interessi e attitudini dei singoli e individuazione di gruppi omogenei di destinatari

Modulo 7 ANIMAZIONE CULTURALE E SOCIALIZZAZIONE Docente: GIOIA MARINELLA e OLP di ogni sede

. Tecniche di comunicazione e team building, la differenza come valore, l’apertura all’altro e la diversità . centralità della comunicazione nella dinamica educativa e sociale; . lavorare in equipe: dinamiche e problematiche, organizzazione attività di gruppo, mediazione conflitti, ripartizione di compiti, sviluppo autonomia operativa; . sperimentare il metodo dell’animazione socioculturale; . problematiche legate all’interculturalità; . progettazione e gestione di attività e dei laboratori:  di attività espressive  di giochi di relazione

Modulo 8 SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E ACCOMPAGNAMENTO Docente: DI PALO PAOLA e OLP di ogni sede

. le tecniche di comunicazione interpersonale . l’empatia . l’ascolto

. l’interpretazione dei bisogni dell’utente . la relazione d’aiuto . gestire i rapporti con gli enti esterni, con le istituzioni e con le associazioni

Modulo 9 FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DI VOLONTARI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE (Esperto) Docente: Ing. LANZETTA CARMINE e OLP di ogni sede

. Presentazione degli eventuali rischi connessi alle attività in cui i volontari saranno impegnati . Informazione sulle misure di sicurezza e le attività di protezione e prevenzione attuate nella sede di progetto

Durata:

La formazione specifica sarà erogata per un totale di 72 ore secondo le seguenti modalità:

• 70% delle ore previste (50,4 ore) entro il 90°giorno dall’avvio del progetto • 30% delle ore rimanenti (21,6 ore) entro il 270° giorno dall’avvio del progetto

Altri elementi della formazione

Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predi- sposto:

Si rimanda al sistema di monitoraggio della formazione presentato e verificato dall’Ufficio Nazionale in sede di accreditamento.

Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente