MAURIZIO Interventi di valorizzazione dell’area BEVAGNA archeologica naturalistica tra il lago di e la zona pedemontana in di San Lorenzo Nuovo1

Fig. 1 - Frontespizio del depliant pubblicitario del parco Il Parco delle “Grotte” lità e alle caratteristiche dell’a- obiettivi e finalità rea •Prodotti enogastronomici Il primo passo da fare per valo- La presenza di numerose grotte rizzare questo territorio, per far si e cavità, e la memoria del vecchio che gli interventi proposti siano insediamento di San Lorenzo alle coordinati per costruire un sistema Grotte hanno suggerito di dare organico è necessario istituire un questo nome: Parco delle Grotte. ente parco. Il parco ha un’estensione di Un parco è, in primo luogo, un 1.310 ha, il suo territorio cade in modello di gestione e pianificazio- gran parte nel comune di San ne del territorio con la sua ric- Lorenzo Nuovo ed in piccola mi- chezza ambientale, naturale e pae- sura in quello di ; saggistica e il suo patrimonio di dalle rive del lago di Bolsena arri- beni storici, artistici e architettoni- va a Nord fin oltre la cinta calderi- ci. Tale modello mira a conciliare ca vulsina oltrepassando il centro le esigenze di sviluppo delle co- abitato di ; la munità locali con la salvaguardia quota minima e massima di altitu- dell’ambiente naturale. dine sono rispettivamente 300 m Gli obiettivi e le finalità che ho s.l.m. (riva del lago) e 584 m s.l.m. cercato di perseguire durante la (Monte Landro) con un dislivello stesura di questo progetto tendono di 284 m. alla valorizzazione delle risorse e Nel parco ho istituito due centri alla scoperta di potenzialità ine- visite: spresse. - Il centro visite S.Lazzaro è situa- Ho voluto evidenziare il patri- to lungo la al Km 122 monio naturale, storico, architetto- (fig. 2). nico per realizzare un sistema vivo - Il centro visite Paese Vecchio si dal punto di vista economico. trova in prossimità del vecchio L’area presenta molte potenzia- paese di San Lorenzo (fig. 3). lità nascoste dal punto di vista turistico, lo scopo è quello di crea- Entrambi saranno inseriti in due re un turismo non distruttivo ma casali da ristrutturare. cosciente della delicatezza propria Un’attività importante dal punto di quest’area ricca di caratteri natu- di vista sportivo, economico e na- rali. turalistico sarà la realizzazione del tratti pianeggiante; ai bordi è co- campo da Golf “La Vena”. steggiato da boschi di cerro. Uno dei miei obiettivi era quel- Il campo occupa un’area che si Il percorso del golf club “la lo di diversificare l’offerta, il visita- sviluppa prevalentemente in dire- Vena” è costituito da due circuiti: tore può avere una gamma di al- zione Nord-Sud, situato in una val- 1°) 18 buche mt. 3627 – par 72 ternative: lata immediatamente a Sud della 2°) 9 buche mt. 1778 – par 72; il •Visita al parco, ai musei, alle ne- sorgente la Vena, viene attraversa- par è il numero ideale di colpi con cropoli to dall’omonimo torrente, la mor- cui ogni buca dovrebbe essere • Attività sportive legate alle qua- fologia del suolo è ondulata e a giocata.

1 Questo lavoro di tesi di laurea è sta- to discusso presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” - Prima facoltà di architettura “Ludovico Quaroni” - sotto la supervisione del prof. Enrico Genovesi nell’anno acca- demico 2001/2002; questo articolo e le immagini pubblicate danno una vi- sione parziale del lavoro svolto.

57 Fig. 2 - Centro visite Casale S. Lazzaro. Fig. 3 - Centro visite Casale Paese Vecchio ed ingresso grotta.

Interventi di valorizzazione dell’area archeologica naturalistica tra il lago di Bolsena

Il torrente la Vena ed alcuni cor- l’area nel rispetto delle peculiarità le opportunità rappresentano i si d’acqua minori scorrono nella storiche ed ambientali. vantaggi futuri che occorre esse- vallata in cui sorgerà il golf club re pronti a sfruttare a proprio fa- prima di raggiungere le acque del Analisi SWOT vore, allocando in modo flessibi- lago di Bolsena. le le risorse così da poter otti- Questi suggestivi rivoli d’acqua, L’analisi SWOT è una metodolo- mizzare la prestazione; che segnano il territorio in direzio- gia molto usata nell’ambito del marketing territoriale e per la re- le minacce riguardano invece ne Nord-Sud, sono stati usati nella quegli eventi o mutamenti futuri progettazione del percorso del cir- dazione di progetti e strumenti di pianificazione. che potrebbero avere un grosso cuito come ostacoli nelle buche da impatto sui risultati della strate- essi attraversate. Essa viene utilizzata allo scopo di analizzare i punti di for- gia: occorre tenerne conto cer- I giocatori potranno superare cando di minimizzarli e, se ciò i corsi d’acqua usufruendo di pic- za (Strenghts) e di debolezza (Weaknesses) di un progetto, cer- non è possibile, adeguarvi la coli ponti pedonali in legno, la lo- strategia. ro forma sarà molto semplice e li- cando di capire quali possano neare in modo da non entrare in essere le opportunità (Opportu- L’analisi SWOT si basa su una contrasto con il paesaggio circo- nities) e le possibili minacce matrice, si può applicare a qual- stante. (Threats). siasi soggetto: un progetto, un’a- L’istituzione di un ente parco ha Possiamo dire che: zienda, un prodotto, un ‘iniziativa. lo scopo di mettere a sistema e i punti di forza sono costituiti da La metodologia di valutazione coordinare le iniziative intraprese quegli elementi che giocano a consiste nell’analizzare il proble- finora, sono un esempio gli itine- favore dello sviluppo dell’area; ma da quattro punti di vista diver- rari della ed il sen- i punti di debolezza sono quelli si e contrastanti. tiero dei Briganti. che ostacolano lo sviluppo e che Questo progetto vuole perse- bisognerà superare in qualche Ho analizzato 3 sistemi: sociale, guire lo sviluppo economico del- modo; economico, ambientale.

58 Tabella ANALISI SWOT

SISTEMA SOCIALE (opportunità locali, culturali, svago)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA •Presenza di attività qualificate (museo, • Carenza di opportunità lavorative parco, golf club, agriturismi, commerciale, bed and breakfast )

OPPORTUNITÀ MINACCE • Occasione di aggregazione sociale e • Abbandono del paese da parte dei giovani tempo libero (museo, parco, che emigrano verso le città commerciale, attività sportive,)

SISTEMA ECONOMICO (lavoro, professionalità, cultura e reddito popolazione)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA • Benefici economici in termini di reddito • Servizi inefficienti e di occupazione derivanti dall’acquisto • Degrado dello stock edilizio di beni e servizi • Scarsa capacità imprenditoriale

OPPORTUNITÀ MINACCE • Recupero e valorizzazione del patrimonio • Difficoltà di aprirsi alle novità edilizio • Sinergie tra settori economici diversi: servizi, commerciale, turismo, culturale •Valorizzazione delle risorse umane endogene e la loro crescita culturale

SISTEMA AMBIENTALE (benessere sociale, confort ambientale)

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA • Riqualificazione funzionale degli immobili • Carenza di aree di sosta con panchine • Riqualificazione del verde • Presenza di discariche abusive •Presenze storico-culturali importanti (Necropoli etrusche, Paese Vecchio, San Giovannino in Val di Lago, il paese settecentesco)

OPPORTUNITÀ MINACCE •Tutela ambientale • Miglioramento e valorizzazione del paesaggio • Inquinamento rurale

59 Fig. 4 - Chiesa di San Giovanni in Val di Lago.

Interventi di valorizzazione dell’area archeologica naturalistica tra il lago di Bolsena

Il patrimonio storico

Le emergenze storico-architetto- niche presenti nell’area del parco sono state individuate: • nelle necropoli del periodo etrusco, si passa dalle più anti- che sepolture a “cassone” alle “tombe gentilizie a camera” del VII sec. a.C. Le necropoli sono disseminate in un territorio molto vasto, le principali sono la Civita, Pianezze, sorgeva già una chiesa dedicata a lo, del clima, della morfologia so- Montearso-Pian dell’Aia, Ceppo- S. Giovanni Battista e andata di- no tali da favorire lo svilupparsi di secco, Maccarino, Vallerate, Cam- strutta dopo il terremoto che colpì vari ambiti vegetazionali: gli am- polungo, Vallemuglie, Madonna di San Lorenzo Vecchio, Acquapen- bienti umidi, i boschi, le aree agri- Torano, Casale Torano 2°, Sane, dente, Grotte di Castro il 30 mag- cole. Centocamere. gio 1563 (fig. 4). Gli ambienti umidi caratterizza- • nell’altura su cui sorgeva San L’edificio è purtroppo un rude- no le sponde del lago e dei corsi Lorenzo Vecchio (San Lorenzo re, lasciato alla decadenza e all’ab- d’acqua, molto diffusa è la canna alle Grotte) (VII sec. XVII sec.) bandono, però conserva sempre il palustre (Phragmites australis), i Il vecchio paese fu abbandona- fascino di una costruzione piena tipi arborei più importanti sono il to alla fine del settecento, già da di storia. pioppo ed il salice, in prossimità tempo si trovava in una fase di de- • nel paese settecentesco (1774) della foce dei piccoli corsi d’acqua cadenza per le continue epidemie di San Lorenzo Nuovo è presente la lenticchia d’acqua di malaria che lo colpivano e che Il progetto per la costruzione (Lemna minor) una specie acqua- fecero cessare ogni attività produt- viene affidato inizialmente all’ar- tica che insieme alle alghe (Chara tiva. chitetto Alessandro Dori (1772), il ispida) popola quella fascia che fa Durante il pontificato di Cle- suo lavoro non viene portato da limite tra la terra e l’acqua. mente XIV si decide di ricostruire avanti per motivi di costi e per la Salendo di quota si incontrano il paese in un luogo più salubre morte dello stesso; è il suo succes- le aree boschive che ricoprono le ma non eccessivamente distante sore Francesco Navone che redi- alture e le vallate; sono il cerro dal precedente, l’obiettivo era gerà il progetto attuale, nell’autun- (Quercus cerris), la roverella quello di far rimanere la popola- no del 1774 viene messa la prima (Quercus pubescens) le specie zione che ancora non era emigra- pietra ed i lavori vanno avanti sot- d’alto fusto caducifoglie più nume- ta. to il pontificato di Pio VI. rose; sono accompagnati dall’ace- • nella chiesa di San Giovanni in ro (Acer campestre), l’orniello Val di Lago (1563 inizio della Caratteri vegetazionali (Fraxinus ornus). sua costruzione) e faunistici Le coltivazioni agricole sono di Fu Pietro Tartarino l’artefice del tipo collinare e vedono la presen- progetto della chiesa ottagonale Nel comprensorio del lago di za predominante della patata, poi che fu costruita nel luogo su cui Bolsena le caratteristiche del suo- della vite e dell’olivo, vicino al la-

60 Fig. 5 - Altura San Lorenzo Vecchio, stato attuale e schizzo di un viaggiatore del XVIII sec.

Fig. 6 - Sentiero pianeggiante. Fig. 7 - Sentiero con pendenze moderate go si coltivano anche gli ortaggi. potranno usufruire di aree di sosta La varietà ed il numero delle attrezzate con sedute e tavoli, la specie faunistiche è tanto rilevante localizzazione di queste zone è ed interessante quanto quello del- stata fatta tenendo conto della di- la flora. stanza reciproca, dei luoghi più o I mammiferi che abitano i bo- meno panoramici, delle presenze schi sono il riccio (Erinacesus eu- storico-archeologico-naturalisti- ropaesus), il toporagno degli ap- che. pennini (Sorex samniticus), la le- Questi itinerari (segnalati e con- pre comune (Lepus europaesus), la traddistinti da una denominazione volpe (Vulpes vulpes), l’istrice diversa) contribuiranno alla com- (Hystrix cristata). prensione delle caratteristiche di Tra gli uccelli è da segnalare la questo territorio, per evidenziare presenza di fagiani, pettirossi, la storia e le relazioni delle attività merli, gabbiani, nibbi, svasso mag- umane con l’ambiente naturale. giore. Sono previsti sentieri pedonali, I rettili e gli anfibi avvistati sono per passeggiate a cavallo e moun- la testuggine, la lucertola, la vipe- tain bike. ra, il rospo, la rana. Altre attività sportive che si pos- L’ittiofauna del bacino vulsino è sono svolgere all’interno del parco costituita da goregone, trota, tinca, sono quelle legate alla presenza le del lago; gli agriturismi faranno persico, luccio. del lago (canoa, vela, pesca, nuo- tornare la vita in alcuni casali, tipi- to…); ed anche free climbing at- ci testimoni dell’attività contadina Funzioni ed utilizzazioni trezzando alcune pareti di tufo; ed di questi luoghi. In particolare il del parco infine il bird watching realizzando Casale Piantata Buccelli ed il alcune postazioni di avvistamento Casale Pomele. La morfologia dell’area è molto in legno. I centro visite sono localizzati in eterogenea, si va dalle zone pia- Per quanto riguarda i servizi ai due casali attualmente disabitati: neggianti vicino al lago, alle situa- viaggiatori necessari alla ricezione Casale “Paese Vecchio” e Casale zioni di media collina e collina con si è constatato che la disponibilità “San Lazzaro”. presenza di fossi e dirupi; questa presente è sufficiente a soddisfare Per insediare in essi le nuove varietà di territorio si ripercuote la domanda. funzioni di reception, punto infor- sul paesaggio che i visitatori in- Si è operato lasciando invariato mazioni, book shop, sala espositi- contrano percorrendo gli itinerari il numero e la presenza di risto- va, uffici della direzione, deposito all’interno del parco; ci saranno ranti, agriturismi, ecc; l’iniziativa attrezzi, parcheggio automobili ed sentieri completamente pianeg- privata particolarmente attiva in autobus è necessaria una ristruttu- gianti (fig.6), con pendenze mode- questo settore ha incrementato il razione; la scelta è stata quella di rate (fig.7), con pendenze elevate numero e la qualità delle attrezza- non costruire nuovi edifici ma di (maggiori del 10%, fig.8); sono di- ture, soprattutto di agriturismi. recuperare il patrimonio esistente, versi anche gli ambienti attraversa- La realizzazione del parco po- perché anche se degradato è testi- ti: il bosco, la radura, la riva del la- trebbe consolidare le linee di svi- mone delle tradizioni e degli usi go, i ruscelli, i campi coltivati, le luppo intraprese. locali. grotte. Numerose attività di ricezione Il primo casale adibito a centro Lungo questi percorsi i visitatori verranno localizzate lungo il litora- visite si trova nei pressi del “Paese

61 Fig. 8 - Sentiero con pendenze elevate. Fig. 9 - Le “grotte”, una peculiarità del sistema ambientale.

Fig. 10 - Fontana del “Mascherone”.

Interventi di valorizzazione dell’area archeologica naturalistica tra il lago di Bolsena

410 m. s.l.m. proprio ai piedi di cultura, Bolsena 1989. Monte Landro (594 m. s.l.m.), in Roma di Sisto V, Roma – Palazzo un territorio collinare caratterizza- Venezia 22 gennaio / 30 aprile 1993. Elisabetta MANNA, Il cantiere pittorico to dalla presenza di fitti boschi di del nuovo San Lorenzo, Grotte di cerro e roverella. Castro 1995. Essendo situato sulla strada più A cura di Massimo OLMI – Marzio ZAP- importante sarà la vera porta di ac- PAROLI – Università della Tuscia cesso al parco, da qui partono due , l’Ambiente nella Tuscia la- sentieri escursionistici uno verso ziale – Aree protette e di interesse na- turalistico della provincia di Viterbo, valle (sentiero del “Fosso Grande”) Viterbo 1995. uno verso la collina (sentiero di Vecchio” lungo la Via Cassia Helgard ZEH, Tecniche di ingegneria Monte Landro), entrambi sterrati e naturalistica, Milano 1997. Antica nell’area pianeggiante dove percorribili a piedi, mountain bike A cura di Lorenzo VENZI, Aspetti econo- scorre il torrente la “Vena”, sarà o cavallo. mico estimativi della gestione del un punto di riferimento per i visi- Parco Suburbano “Marturanum”, tatori che faranno escursioni sul- Artena (RM) 1997. l’altura dove sorgeva San Lorenzo BIBLIOGRAFIA Vittorio BURATTINI, La chiesa sovanese- Vecchio. Le origini del vescovato e la traslazio- ne da Statonia (Grotte di Castro) a L’intorno è caratterizzato dalla Gabriele CALINDRI, Saggio statistico storico del Pontificio Stato, Perugia , Pitigliano 1997. presenza di numerose grotte sca- 1829. Tonino PELOSI - Fabio FORTUNATI, vate nel tufo, quella più vicina al Gaetano MORONI ROMANO, Diziona- Ipotesi sul “”… casale essendo di dimensioni rile- rio di erudizione storico-ecclesiastica l’ultimo, grande mistero degli vanti (lunghezza 30 mt.) e confor- da S.Pietro sino ai nostri giorni, Etruschi, Bolsena 1998. mazione regolare, è stata oggetto Venezia 1860. A cura di Roberta CAPELLO – Acaste AURELI, Pio VI e il nuovo paese, Alessandro HOFFMANN, Sviluppo di un intervento di adattamento urbano e sviluppo rurale tra globaliz- per renderla agibile in sicurezza e Grotte di Castro 1926. Giulio SILVESTRELLI, Città castelli e ter- zazione e sostenibilità, Milano 1998. attrezzata per praticare simulazio- re della regione romana. Ricerche di Pietro TAMBURINI, Un museo e il suo ne di scavi archeologici, in modo storia medievale e moderna sino al- territorio – Il museo territoriale del da ricreare un’ambientazione veri- l’anno 1800, Roma 1970. Lago di Bolsena – 1. Dalle origini al tiera e suggestiva, ed essere meta Silvia BORDINI, Il piano urbanistico di periodo etrusco, Bolsena 1998. di studio per gruppi scolastici; si è un centro rurale dello Stato Pon- A cura di Riccardo FRANCOVICH – Andrea ZIFFERERO, Consiglio nazio- inserita una struttura che ha lo tificio. La ricostruzione settecentesca di San Lorenzo Nuovo e l’attività di nale delle ricerche – Università degli scopo di rendere praticabile il pia- A.Dori e F.Navone, in Storia dell’arte studi di , Musei e parchi ar- no di campagna, completa di ap- luglio settembre n.11 p.179-210 anno cheologici, Firenze 1999. parecchi di illuminazione e capace 1971. David GOULD, Golf spettacolare – I per- di supportare l’inserimento di pan- Mario MUNARI, San Lorenzo Nuovo – corsi, la gente e le storie che hanno nelli museali per esposizioni tem- Storia della fondazione 1737-1774, reso grande questo gioco, Milano 1999. poranee, ed infine come protezio- Grotte di Castro 1975. AA.VV., Guida pratica agli alberi e ar- A cura di Pietro TAMBURINI, Un museo ne da eventuali detriti. busti in Italia, Milano 1987. e il suo territorio – Il museo territo- Il centro visite “San Lazzaro” si A cura della biblioteca comunale di riale del Lago di Bolsena – 2 . Dal pe- trova lungo la strada statale n. 2 Bolsena – Bollettino di studi e ricer- riodo romano all’era moderna, Cassia al Km. 122, ad una quota di che, Il lago di Bolsena storia arte e Bolsena 2001.

62