REPUBBLICA ITALIANA

Regione Siciliana

Assessorato dei Beni Culturali, Assessorato Territorio e Ambiente Ambientali e della Pubblica Istruzione

in collaborazione con

Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia

Commissione Nazionale Italiana UNESCO

Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Prof. Aurelio Angelini

Esperti scientifici Ing. Maurizio Erbicella Dr. Piergiorgio Pizzuto Dr. Giovanni Ruggieri Dr. Carlo Saggio Dr. Lidia Scimemi Dr. Umberto Spigo Dr. Sergio Todesco Editing GIS ed Elaborazione Elettronica Documentale Sicilia e -Servizi Dipartimento dei Beni culturali ed ambientali Servizio Tutela Unità Operativa XXVIII Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

INDICE

PRESENTAZIONI...... 17 PREMESSA ...... 20 RACCONTARE LE ISOLE EOLIE...... 21 Il territorio ...... 21 Uno sguardo d’insieme sulle isole ...... 21 ...... 21 ...... 23 ...... 24 ...... 24 ...... 25 ...... 26 Salina...... 27 di (isola di Salina) ...... 27 Comune di ...... 28 ...... 28 INTRODUZIONE AI PIANI DI GESTIONE UNESCO ...... 29 PARTE PRIMA ...... 32 IL QUADRO DI RIFERIMENTO GENERALE DEL PIANO...... 32 CAPITOLO I – DEFINIZIONE GENERALE DELLA METODOLOGIA PER LA REDAZIONE, LO SVILUPPO E L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI GESTIONE DEL SITO...... 33 1 Il percorso metodologico...... 33 2 I piani ...... 33 3 Attuazione e valutazione: la gestione del Piano...... 34 4 Monitoraggio...... 34 CAPITOLO II – FASI PROPEDEUTICHE ALL’AVVIO DEL PIANO DI GESTIONE ...... 35 1 Dichiarazione dei valori del sito . Le isole Eolie e il riconoscimento conferito dall’UNESCO 35 2 Isole Eolie e UNESCO. Un rapporto risanato...... 38 3 Gli attori del Piano di Gestione e i soggetti responsabili...... 40 3.1 Un processo partecipato ...... 41 3.2 Forma giuridica del soggetto responsabile...... 43 PARTE SECONDA ...... 45 ANALISI DELLO SCENARIO...... 45 CAPITOLO I – IDENTITA’ STORICA LE ISOLE EOLIE DALLA PREISTORIA ALL’ETA’ NORMANNA...... 46 1 Premessa. Inquadramento storico e archeologico propedeutico alla proposta di perimetrazione del parco archeologico delle Eolie ...... 46 a) L’Identità storica delle Eolie: i denominatori comuni ...... 46 b) La conoscenza archeologica sino ai nostri giorni ...... 46 c) La mappatura dei beni Archeologici Eoliani ...... 47 d) L’apparato cartografico e le schede del P.T.P...... 47 2 La Preistoria ...... 47 2.1 Il Neolitico. Il neolitico medio...... 47 La prima fase del neolitico eoliano ...... 47 La seconda fase del neolitico eoliano...... 48 La terza fase del neolitico eoliano...... 48 2.2 Il tardo neolitico superiore. La cultura di Diana ...... 49 3 L’Eneolitico...... 49 La fine del neolitico e la prima fase dell’Eneolitico: Diana - Spatarella ...... 49 2 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

L’eneolitico antico-medio. La cultura di Piano Conte ...... 49 L’eneolitico tardo. La cultura di Piano Quartara...... 49 4 L’Età del Bronzo ...... 50 4.1 L’età del Bronzo Antico. La cultura di Capo Graziano ...... 50 4.2 La media età del Bronzo. La Cultura del Milazzese ...... 51 4.3 La tarda età del Bronzo. L’Ausonio I...... 52 4.4 L’età del Bronzo finale. L’Ausonio II...... 53 5 L’Età Greca ...... 54 5.1 Dalla fondazione di Lipàra al V secolo a. C...... 54 5.2 Dal IV secolo a.C. alla conquista romana ...... 55 6 L’Età Romana...... 58 6.1 L’età repubblicana...... 58 6.2 L’età imperiale ...... 58 7 Dall’età bizantina all’età normanna ...... 63 8 Dall’età normanna in poi...... 64 CAPITOLO II – APPUNTI PER UN’IDENTITA’ POSSIBILE ...... 66 1 Premessa...... 66 2 Una rivoluzione copernicana...... 66 3 Snodi per un progetto di conoscenza...... 67 4 Un’identità dinamica ...... 68 5 Utopie o sfide per il futuro ...... 69 6 Identità eoliana: quattro esempi ...... 69 6.1 Il mondo dei mestieri...... 70 6.2 Il tempo della festa ...... 71 6.3 Il patrimonio orale ...... 72 6.4 Il sistema degli oggetti ...... 73 CAPITOLO III - L’IMPORTANZA DELLA COMPONENTE GEOLOGICA NELL’EVOLUZIONE STORICA E CULTURALE DELLE ISOLE EOLIE ...... 74 PARTE TERZA ...... 76 LE RISORSE DEL SITO. STATO DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSERVAZIONE .76 CAPITOLO I - LO STATO DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA DELLE ISOLE EOLIE...... 77 1 Il valore fondamentale della biodiversità ...... 77 1.1 Introduzione...... 77 1.2 La convenzione sulla diversità biologica - CDB...... 78 1.3 Countdown 2010 ...... 79 2 La sostenibilità: indirizzo prioritario di gestione per la tutela, la conservazione e la valorizzazione della biodiversità ...... 80 2.1 Il Millenium Ecosistem Assessment ...... 80 2.2 Il sistema biotico eoliano e lo sviluppo sostenibile...... 81 3 Il sistema biotico delle isole Eolie nell’ecoregione del mediterraneo...... 82 3.1 L’esplorazione naturalistica delle Eolie ...... 82 4 La flora dell’arcipelago eoliano ...... 84 4.1 Il sistema floristico e vegetazionale delle Eolie ...... 84 4.2 Dati vegetazionali e floristici relativi ad ogni isola...... 86 Tab. 8 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Alicudi...... 94 4.3 Specie endemiche, subendemiche o interessanti delle Eolie...... 96 4.4 Habitat presenti alle Eolie protetti da normative e direttive internazionali...... 97 5 La fauna dell’arcipelago eoliano ...... 98 5.1 Una visione d’insieme ...... 98 5.2 L’ambiente marino ...... 101 5.3 Specie faunistiche tutelate, endemiche e di particolare interesse...... 104 5.4 Aree di rilevante interesse naturalistico, stato del rischio e sentieri naturalistici...... 112

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CAPITOLO II – IL SISTEMA GEO-VULCANOLOGICO ...... 134 1 Inquadramento geologico dell’arco eoliano...... 134 1.1 Definizione dell’ambiente geodinamico dell’arco eoliano ...... 134 1.2 La rilevanza scientifica dell’arcipelago eoliano in relazione agli aspetti e alle peculiarità di carattere geologico ...... 138 2 Caratteri geovulcanologici delle isole dell’arcipelago eoliano ...... 140 2.1 Introduzione ...... 140 2.2. Stromboli...... 141 2.3 Vulcano ...... 144 2.4 Lipari...... 147 2.5 Panarea ...... 150 2.6 Salina...... 153 2.7 Filicudi ...... 155 2.8 Alicudi...... 158 CAPITOLO III – LA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA ...... 160 1 Caratteristiche strutturali delle economie insulari...... 160 2 Posizionamento e dinamiche delle isole Eolie nel contesto delle isole minori italiane...... 162 3 Il contesto territoriale di riferimento...... 163 4 La dinamica demografica...... 164 5 Il tessuto economico e produttivo ...... 169 5.1 L’agricoltura...... 169 5.2 La pesca...... 169 5.3 Il sistema delle imprese...... 170 5.4 Mercato del lavoro ...... 173 6 Infrastrutture e dotazioni...... 174 6.1 Il sistema dei trasporti: i trasporti urbani ...... 174 6.2 l sistema dei trasporti: i trasporti marittimi...... 174 7 Il sistema turistico ...... 175 7.1 Il movimento dei turisti: la domanda rilevata da fonti ufficiali ...... 176 7.2 Il movimento dei turisti: la domanda non rilevata da fonti ufficiali ...... 180 7.3 I flussi in unità abitative: i risultati di un’indagine ad hoc...... 180 7.4 I flussi di turismo nautico: i risultati di un’indagine ad hoc ...... 181 7.5 L’offerta: la ricettività ufficiale...... 184 7.6 La ricettività nautica...... 186 7.7 Profilo del turista e spesa turistica ...... 190 CAPITOLO IV – LA CULTURA INTANGIBILE...... 193 1 Usi e costumi...... 193 2 Eventi ...... 197 3 Le istituzioni culturali. Le risorse organizzative e intellettuali...... 198 4 Luoghi e itinerari. Il paesaggio come risorsa culturale...... 199 CAPITOLO V – IL SISTEMA DELL’URBANISTICA E DEL PAESAGGIO, ACQUE, TRASPORTI, RIFIUTI ED ENERGIA...... 205 1 La pianificazione sovracomunale...... 205 1.1 Il Piano Territoriale Paesistico dell’arcipelago delle isole Eolie ...... 205 1.2 Il Piano Territoriale della Provincia di ...... 206 2 I territori comunali ...... 206 3 Il territorio del comune di Lipari...... 206 3.1 Isola di Lipari (comune di Lipari)...... 207 3.2 Isola di Alicudi (comune di Lipari)...... 207 3.3 Isola di Filicudi (comune di Lipari) ...... 207 3.4 Isola di Vulcano (comune di Lipari) ...... 208 3.5 Isola di Panarea (comune di Lipari)...... 209

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3.6 Isola di Stromboli (comune di Lipari)...... 209 4 Il nuovo strumento urbanistico generale del comune di Lipari...... 209 5 Isola di Salina ...... 220 5.1 Il territorio del comune di Malfa (isola di Salina)...... 221 5.2 Comune di Leni (isola di Salina)...... 221 5.3 Il territorio del comune di Santa Marina Salina (isola di Salina)...... 222 6 Il Sistema dei trasporti...... 223 6.1 Il trasporto marittimo...... 223 6.2 Il trasporto terrestre ...... 230 6.3 Il trasporto aereo...... 231 7 L’autonomia delle risorse idriche ed energetiche...... 234 8 Gestione dei rifiuti...... 236 9 L’attuale tutela urbanistica ...... 238 PARTE QUARTA...... 241 ANALISI DELLO SCENARIO. LO STATO DEI RISCHI E DEL SISTEMA DI PROTEZIONE ...... 241 CAPITOLO I – L’ANALISI DEI RISCHI CHE MINACCIANO IL PATRIMONIO BIOTICO ...... 242 1 I detrattori del sistema biotico ...... 242 2 Identificazione dei rischi che minacciano il mantenimento delle popolazioni vegetali e faunistiche dell’arcipelago eoliano...... 243 2.1 Degrado e distruzione degli habitat...... 245 2.2 Frammentazione degli habitat ...... 247 2.3 Introduzione specie alloctone invasive...... 250 2.4 Ipersfruttamento ...... 250 2.5 Descrizione e cause delle estinzioni eoliane ...... 250 2.6 Fattori di rischio locali ...... 251 2.7 Fattori di rischio e stato di conservazione delle principali popolazioni di vertebrati...... 252 CAPITOLO II – I RISCHI GEO-VULCANOLOGICI ...... 255 1 Rischi geologici e criticità determinate dalle attività antropiche sul territorio ...... 255 CAPITOLO III – EMERGENZE E TUTELA DEI BENI ARCHEOLOGICI ...... 259 1 Potenziamento della tutela del patrimonio archeologico. Premessa ...... 259 1.1 Interazione fra tutela e processi economici legati al turismo qualificato e strategie di sviluppo sostenibile del P.T.P...... 259 2 Rischi archeologici di ciascuna isola...... 259 2.1 Elenco integrato delle aree archeologiche del P.T.P ...... 261 3 Il rischio di degrado...... 265 CAPITOLO IV – EMERGENZE ECONOMICHE E TURISTICHE ...... 266 1 I fattori endogeni: punti di forza e di debolezza...... 266 2 I fattori esogeni: opportunità e minacce ...... 268 CAPITOLO V – IL SISTEMA ATTUALE DELLA TUTELA E GESTIONE DEL SITO...... 270 1 Uno sguardo d’insieme...... 270 Il Piano Territoriale Paesistico delle isole Eolie ...... 270 Piani urbanistici e funzionali...... 272 Le Riserve Naturali ...... 272 Piani e programmi specifici per la tutela del sito ...... 273 Azienda Regionale Foreste Demaniali ...... 273 Riserva Naturale Orientata dell’isola di Lipari ...... 273 “Parco Nazionale Eolie”...... 273 Accordo di Programma Quadro (APQ) sullo Sviluppo Locale delle isole Minori ...... 274 Interventi nazionali per le isole Minori ...... 274 Interventi regionali per le isole Minori...... 274

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L’Ufficio Speciale per la tutela paesaggistica e la valorizzazione delle isole Eolie...... 274 Patti territoriali ...... 275 Fondi strutturali europei e POR Sicilia ...... 275 Progetti Integrati Territoriali (PIT) ...... 275 2 I soggetti competenti...... 276 CAPITOLO VI – LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ ...... 277 1 Tutela della biodiversità a livello europeo...... 277 1.1 La normativa europea: una rete di zone a protezione speciale per mantenere la biodiversità ...... 277 1.2 Piani di gestione della Rete Natura 2000 ...... 280 2 La tutela della biodiversità eoliana a livello nazionale ...... 282 2.1 Le istituende aree marine protette...... 282 2.2 L’istituendo Parco Nazionale delle Eolie...... 283 3 La tutela della biodiversità eoliana a livello regionale...... 284 CAPITOLO VII – AZIONI DI TUTELA DEL PATRIMONIO GEO-VULCANOLOGICO...287 1 Interventi di gestione e di tutela del territorio...... 287 CAPITOLO VIII – LE RISORSE PER L’ECONOMIA E PER IL TURISMO...... 291 1 Premessa...... 291 2 Livello nazionale...... 292 2.1 L’accordo di Programma Quadro delle Isole Minori e il D.U.P.I.M. 2000-2006...... 292 2.2 La legge 488/92 Isole Minori...... 292 2.3 La legge finanziaria 2008, art. 28...... 293 3 Livello regionale ...... 294 3.1 Gli attori locali e i progetti attuali: 2000-2006...... 294 I Patti territoriali...... 294 Il Gruppo d’Azione Locale (G.A.L.) delle isole Eolie...... 295 I PIT Progetti Integrati Territoriali...... 296 Piano d’Azione Locale (P.A.L.). Finalità e obiettivi...... 297 3.2 I Programmi Regionali 2007-2013...... 298 Gli obiettivi per le Isole Minori nel POR Regione Sicilia 2007-2013...... 299 Agenda 21 locale 2007-2013 ...... 299 Fabbisogno idrico delle isole Minori siciliane...... 300 4 Livello comunitario e fondi strutturali ...... 300 4.1 Gli strumenti finanziari per gli interventi nelle Isole Minori: programmazione 2007-2013 300 4.2 Finanziamenti comunitari in via diretta ...... 301 LIFE + 2007-2013...... 301 Programma energia intelligente 2007 ...... 302 VII Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico ...... 303 4.3 I Fondi strutturali...... 303 INTERREG IV C 2007/2013...... 303 POR SICILIA 2000/2006_fondi residui per le Isole Minori ...... 303 Programma Operativo MED 2007/20013 ...... 304 Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007–2013 - Regione Sicilia...... 304 POIN –(Programma Operativo Interregionale) “Attrattori culturali, naturali e turismo” 2007/2013...... 305 CAPITOLO IX – LA GESTIONE DELLE EMERGENZE DI RILEVANZA ETNO- ANTROPOLOGICA...... 307 1 Il P.T.P.- La tutela e il mantenimento dell’identità territoriale...... 307 2 Norme di carattere generale ...... 308 3 Bozza di normativa ...... 308 CAPITOLO X – SINTESI DELLO STATO DI FATTO DEL SITO. ANALISI SWOT ...... 310 1 La diversità biologica...... 310

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2 La valorizzazione del Patrimonio Archeologico ...... 313 3 La componente geo-vulcanologica...... 315 PARTE QUINTA ...... 317 OBIETTIVI E STRATEGIE DEI PIANI DI AZIONE...... 317 PREMESSA AI PIANI DI AZIONE ...... 318 CAPITOLO I – PIANO DI AZIONE PER LA CONOSCENZA, PROTEZIONE, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ...... 320 1 Preservare i valori del sito ...... 320 2 I progetti del Piano per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ...... 320 3 Obiettivi preliminari ...... 320 3.1 Obiettivo di sistematizzazione dei dati esistenti...... 320 3.2 Aumentare la conoscenza del patrimonio ...... 321 3.3 Obiettivo di aggiornamento e integrazione della pianificazione territoriale e urbanistica....321 3.4 Intensificare le attività di conservazione e manutenzione del sito, a livello non solo ambientale ...... 321 3.5 Potenziare la vigilanza sul sito ...... 321 3.6 Riqualificazione del paesaggio del sito ...... 322 3.7 Obiettivo di adeguare gli strumenti di conoscenza del sito al ruolo di Patrimonio dell’Umanità...... 322 4 Linee guida per la tutela e la protezione del sistema biotico delle isole Eolie...... 324 4.1 Progetti del piano d’azione per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio biologico eoliano...... 325 4. 2 La ricerca...... 326 Progetto Agenzia di Ricerca...... 328 Progetto modelli di gestione per aree protette...... 330 4.3 La conservazione...... 332 Progetto Podarcis...... 333 Progetto Eleonorae ...... 335 Progetto Citiso...... 336 4. 4 Altre possibili azioni di conservazione ...... 337 4.5 La valorizzazione: fruizione, sensibilizzazione e formazione...... 338 Centro servizi natura e sostenibilità ...... 338 Progetto CEA ...... 340 Arte e Natura ...... 340 Progetto Formazione ...... 342 Progetto Ecoturismo...... 343 5 La valorizzazione del patrimonio geo-vulcanologico ...... 344 5.1 Istituzione di geositi ...... 344 5. 2 Realizzazione di un centro studi internazionale ...... 345 6 Conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico ...... 348 6.1 Il Parco Archeologico delle Eolie. Proposte di perimetrazione in itinere. Configurazione e peculiarità del Parco ...... 348 Configurazione del Parco Archeologico Ex L.R. 20/2000...... 348 Le peculiarità del Parco Archeologico delle Eolie...... 348 6.2 Proiezioni sulle odierne prospettive di tutela e di valorizzazione ...... 350 6.3 Proposta di articolazione del Parco Archeologico delle isole ...... 350 I) L’esperienza sinergica nella valorizzazione del Patrimonio archeologico eoliano: presente e futuro ...... 369 II) Dalla conoscenza alla tutela e alla valorizzazione ...... 371 III) Azioni sulla rete museale ...... 372

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IV) Individuazione e pianificazione delle soluzioni maggiormente idonee alla valorizzazione e gestione del Patrimonio Archeologico...... 376 7 Progetti di valorizzazione etno-antropologica: riconversione, conservazione e valorizzazione finalizzata alla creazione di un Museo Regionale della Pomice di Lipari ...... 378 CAPITOLO II – PIANO DI AZIONE PER LA RICERCA E LA VALORIZZAZIONE SOCIALE, CULTURALE ED ECONOMICA...... 384 1 Ampliare e diffondere i valori del sito ...... 384 2 I progetti del piano per la ricerca e la promozione socio-culturale...... 384 3 Obiettivi preliminari...... 384 4 Proposte e azioni per lo sviluppo socio economico ...... 391 4.1 Governance per il sistema turistico locale delle isole Eolie (STL – Eolie) ...... 391 4.2 Sistematizzazione e organizzazione del turismo in appartamenti privati attraverso il modello d’offerta del turismo relazionale integrato (TRI)...... 395 4.3 Sistematizzazione, organizzazione e controllo del turismo nautico nell’arcipelago delle Eolie ...... 398 4.4 Supporto per la nascita di micro imprese innovative per la gestione dei servizi connessi alla fruizione del sito...... 400 4.5 Rafforzamento e consolidamento delle attività economiche presenti...... 402 4.6 Istituzione di un’associazione o consorzio misto produttori-distributori per la creazione e il rafforzamento di filiere economiche a supporto del sistema produttivo locale ...... 404 4.7 Ricerca istruzione e formazione...... 405 4.7.1 Istituzione di un’unità di ricerca sul sito Eolie-UNESCO ...... 405 4.7.2 Istruzione di base: istituzione di un istituto professionale per il turismo e le lingue straniere ...... 406 4.7.3 Formazione tecnico-specialistica ...... 407 4.7.4 Centro per le attività formative legate al mare...... 408 5 Valorizzazione delle specificità etno-antropologiche ...... 409 5.1 Museo della Panaria Film e della cinematografia subacquea eoliana...... 409 5.2 La casa de “Il postino” ...... 411 5.3 Registro delle Eredità Immateriali ...... 412 CAPITOLO III – PIANO PER LA COMUNICAZIONE E IL MARKETING TERRITORIALE ...... 415 1 Un’idea di marketing territoriale per il sito UNESCO isole EOLIE ...... 415 2 Il contesto di riferimento dei progetti di marketing e comunicazione territoriale per le isole Eolie ...... 416 3 Il ruolo della comunicazione...... 420 4 I Progetti del Piano di comunicazione e marketing territoriale...... 421 PARTE SESTA...... 429 ATTUAZIONE, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEL PIANO DI GESTIONE DEL SITO UNESCO ISOLE EOLIE...... 429 CAPITOLO I – PREMESSA AL MONITORAGGIO ...... 430 1 Il monitoraggio nel complesso del Piano di Gestione...... 430 2 Gli indicatori e il modello DPSIR...... 431 CAPITOLO II – L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE ISOLE EOLIE ...... 433 1 Strumenti di attuazione del piano...... 433 1.1 Comitato Guida ...... 433 1. 2 Gruppi di lavoro ...... 433 1. 3 Centro di coordinamento...... 433 CAPITOLO III – IL MONITORAGGIO...... 434 1 Gli indicatori per il monitoraggio ...... 434 2 Descrizione degli indicatori di risultato ...... 435

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2.1 Indicatori degli obiettivi preliminari dei piani di azione per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio...... 435 2.2 Indicatori degli obiettivi preliminari ai piani di azione per la ricerca e la valorizzazione sociale, culturale ed economica...... 436 2.3 Indicatori dei Piani di comunicazione e marketing territoriale ...... 439 3 Il monitoraggio ambientale ...... 442 3.1 Indicatori per lo stato di conservazione della diversità biologica ...... 442 4 Monitoraggio geo-vulcanologico ...... 444 4.1 Interventi propedeutici al monitoraggio e al controllo di gestione ...... 444 5 Strumenti per il monitoraggio economico e turistico...... 445 5.2 Indicatori per il monitoraggio turistico ...... 447 PARTE SETTIMA...... 450 LE RACCOMANDAZIONI POSTE DALL’UNESCO. LE RISPOSTE DEL PIANO DI GESTIONE ...... 450 BIBLIOGRAFIA...... 454

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INDICE DELLE FIGURE

PARTE SECONDA CAPITOLO I

Fig. 1 Filicudi -Capo Graziano - Abitato della fase evoluta e finale della Cultura di Capo Graziano 51

Fig. 2 Panarea - Punta Milazzese - Capanna dell’abitato della Cultura Eponima 52 Fig. 3 Percorsi storici 54 Fig. 4 Lipari.C/da Diana Area archeologica demaniale.Ex terre no vescovile In fondo a d.tratto della fortificazione greca del IV secolo a.C. 56

Fig. 5 Lipari - C/da Diana-Area demaniale - Monumenti sepolcrali di emdia età imperiale romana 60 CAPITOLO III Fig. 1 Carta geologica dell’isola di Vulcano Fonte Corte se et alii, 1892 75 PARTE TERZA CAPITOLO I Fig. 1 Perimetrazioni UNESCO (Lipari) 87 Fig. 2 Carta dell’uso del suolo del PTP (Lipari) 87 Fig. 3 Perimetrazioni UNESCO (Salina) 88 Fig. 4 Carta dell’uso del suolo del PTP (Salina) 88 Fig. 5 Per imetrazioni UNESCO (Vulcano) 90 Fig. 6 Carta dell’uso del suolo del PTP (Vulcano) 90 Fig. 7 Perimetrazioni UNESCO (Stromboli) 91 Fig. 8 Carta dell’uso del suolo del PTP (Stromboli) 91 Fig. 9 Perimetrazioni UNESCO (Filicudi) 92 Fig. 10 Car ta dell’uso del suolo del PTP (Filicudi) 92 Fig. 11 Perimetrazioni UNESCO (Alicudi) 93 Fig. 12 Carta dell’uso del suolo del PTP (Alicudi) 93 Fig. 13 Perimetrazioni UNESCO (Panarea) 95 Fig. 14 Carta dell’uso del suolo del PTP (Panarea) 95 Fig. 15 Perimetrazioni SIC e ZPS (Lipari) 112 Fig. 16 Perimetrazioni SIC e ZPS (Salina) 113 Fig. 17 Perimetrazioni SIC e ZPS (Vulcano) 115 Fig. 18 Perimetrazioni SIC e ZPS (Stromboli) 116 Fig. 19 Perimetrazioni SIC e ZPS (Filicudi) 117 Fig. 2 0 Perimetrazioni SIC e ZPS (Alicudi) 118 Fig. 21 Perimetrazioni SIC e ZPS (Panarea) 119 CAPITOLO II Fig. 1: Isole Eolie 133

Fig. 2 Rappresentazione schematica dei principali apparati vulcanici presenti nella Piana abissale Tirrenica Fonte: Beccal uva et alii,1985 semplificata – disegno da sito Web I.N.G.V. di Catania 134 Fig. 3 Rappresentazione schematica dei meccanismi geodinamici e dei principali lineamenti strutturali del Basso Tirreno nella zona dell’arcipelago eoliano (bacini abissali, arch i vulcanici e catene montuose) Fonte figura tratta dalla nota a cura di A. Anovi - www.associazioni.monet.modena.it/gcvpcm) 135 Fig. 4 Schema delle variazioni della linea di costa per eustatismo Fonte (mod. da: Giacomelli e Scandone, 2007) 136 Fig. 5 Stromboli - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte (mod. 141

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da Pasquaré et al., 1993) Fig. 6 Strombolicchio Fonte Boris Behncke, "'s Volcanoes: The Cradle of Volcanology”) 142 Fig. 7 Vulcano - Orto IT2000 (CGR, Parma) 144 Fig. 8 Vulcano - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte mod. da Calanchi et al., 1996). 145 Fig. 9 Lipari - Orto IT2000 (CGR, Parma) 147 Fig. 10 Lipari - Schema della successione cronologica dell e fasi evolutive principali Fonte mod. da Calanchi et al., 1996) 149 Fig. 11 Panarea - Orto IT2000 (CGR, Parma) 150 Fig. 12 Panarea - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996) 151 Fig. 13 Salina - Orto IT2000 (CGR, Parma) 152 Fig. 14 Salina - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996) 153 Fig. 15 Filicudi - Orto IT2000 (CGR, Parma) 155 Fig. 16 Filicudi - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996) 156 Fig.17: Alicudi – Orto IT2000 (CGR, Parma 157

Fig. 18 Alicudi - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996 ): 1) Paleo-Alicudi e Malopasso; 2) Bazzina; 3) Filo dell’Arpa – Montagnole 158 CAPITOLO V Fig. 1: Immagine cartografie nuovo P.R.G. del comune di Lipari 209 Fig.2: Immagine cartografica approdi principali dell’isola di Lipari. 222 Fig.3: Immagin e planimetrica dell’approdo di Lipari – Marina Corta 223 Fig. 4: Immagine planimetrica dell’approdo di Lipari – Pignataro 223 Fig. 5: Immagine planimetrica dell’approdo di Lipari – Sottomonastero 223 Fig.6: Immagine planimetrica dell’approdo di Al icudi porto. 224 Fig. 7: Immagine planimetrica dell’approdo di Filicudi porto 225 Fig.8: Immagine planimetrica dell’approdo di Santa Marina Salina - porto 226 Fig. 9: Immagine cartografica del sistema della portualità eoliana 228 Fig. 10: Immag ine cartografica del sistema della viabilità eoliana 230 Fig. 11: Immagine cartografica del sistema delle elisuperfici eoliane 231

Fig. 12: Immagine planimetrica della previsione di localizzazione di una aviopista nell’isola di Lipari 232

Fig. 13: Immagine cartografica del sistema dei serbatoi idrici nel contesto eoliano 234 PARTE QUARTA CAPITOLO III Fig. 1 Beni Culturali Territoriali Archeologici 259 CAPITOLO VII Fig. 1 Cave di Pomice 288 PARTE QUINTA CAPITOLO I Fig. 1 Quadro sinott ico degli attori del Piano d’azione per il patrimonio biotico 325

Fig. 2 Lipari -Castello-Trincea di scavo dinanzi alla Chiesa dell’Immacolata-Particolare 352 Fig. 3 L’area demaniale (ex Proprietà Vescovile) in c/da Diana. Ad.in fondo, la fortificazione di età greca 353

Fig. 4 C/da Diana. Le terme di età imperiale romana in area demaniale (ex terreno vescovile) 354 Fig. 5 C/da Diana. Area demaniale presso la pensione Neri. Sarcofagi dalla necropoli greca e monumento funerario di età imperiale rom ana 355

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Fig. 6 Lipari -il cosiddetto “organo di Eolo “. Piccolo edificio termale di età imperiale romana 357

Fig. 7 Lipari - Le Terme di S.Calogero. A d.vasca quadrata di età greca e l’esterno della tholos 358

Fig. 8 S.Marina di Salina.Punta B arone.Complesso termale di età tardo imperiale romana 360 Fig. 9 Salina -La Portella -Un settore del Villaggio della media Età del Bronzo e della sistemazione dell’area con la scala di accesso alla vetta 361

Fig. 10 Panarea -Punta Milazzese.Area del Villaggio Preistorico.Veduta temporanea 362

Fig. 11 Stromboli – S.Vincenzo. Stato dell’Area del villaggio preistorico dell’Età del Bronzo del Bronzo Antico per la quale sono previsti interventi di valorizzazione 364

Fig. 12 Filicudi - Il Piano de l Porto A. d.il filo Braccio dove si estendeva l’abitato più antico della Cultura di Capo Graziano.Sullo sfondo La Montagnola sulla cui vetta si estendeva l’abitato della fase evoluta e tarda della stessa Cultura 365 Fig. 13 Filicudi - Capo Graziano - Capanna dell’abitato della fase evoluta e tarda della Cultura di Capo Graziano 366 Fig. 14 S.Marina Salina.Museo civico.Attuale Sezione Archeologica 371 Fig. 15 Leni -Ricostruzione della capanna neolitica di c/da Rinicedda e del suo contesto (disegno di Enzo Donato) 374

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INDICE DELLE TABELLE

PARTE TERZA CAPITOLO I

Tab. 1: Diversità della flora vascolare del Mediterraneo a confronto con altre regioni del mondo 83 Tab. 2: Piante endemiche, subendemiche, interessanti e tutelate presenti nelle Eolie. In neretto le specie tutelate, fra parentesi quadra i taxa probabilmente estinti 85 Tab. 3 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Lipari 88 Tab. 4 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’iso la di Salina 89 Tab. 5 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Vulcano 90 Tab. 6 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Stromboli 92 Tab. 7 Principali aggruppamenti vegetali ed endemism i presenti nell’isola di Filicudi 93 Tab. 8 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Alicudi 94 Tab. 9 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Panarea 95 Tab. 10 Habitat prioritari tutelat i 98

Tab. 11 Aree marine d’interesse dell’arcipelago eoliano, la loro ubicazione e le principali specie presenti 103

Tab.12: Vertebrati terrestri e marini (esclusi pesci) dell’arcipelago eoliano e relative leggi di tutela 121 Tab. 13: uccelli segnalati per l’arcipelago eoliano tutelate da leggi e convenzioni europee e internazionali. Sono indicate le specie nidificanti (in rosso), i migratori regolari (in blu) e le specie accidentali o imperfettamente conosciute (in verde). Per comodità le specie sono elencate in ordine alfabetico seguendo il nome italiano 122 Tab. 14: Prospetto delle specie endemiche (indicate in grassetto), subendemiche o di particolare interesse biologico o conservazionistico segnalate nell’arcipelago eoliano relativamente a Molluschi Gasteropodi e Insetti oggetto di studio 130 CAPITOLO III Tab. 1 Aspetti strutturali delle isole Eolie 162 Tab. 2 Popolazione e densità abitativa 164 Tab.3 Movimento anagrafico della popolazione residente (dati al 1° gennaio) 164 Tab. 4 Indicatori di struttura della popolazione: indice di vecchiaia 165 Tab. 5 Indicatori di struttura della popolazione: indice di invecchiamento 165 Tab. 6 Indicatori di struttura della popolazione: indice di dipendenza 165 Tab. 7 Indicatori di struttura della popolazione: indice di struttura della popolazione attiva 166 Tab. 8 Indicatori di struttura della popolazione: indice di ricambio della popolazione attiva 167 Tab.9 Aziende agricole e superficie agricola utilizzata 168 Tab. 10 U nità locali e addetti per settore e per comune (2001) 170 Tab.11 Tessuto imprenditoriale: numero di unità locali (2006) 170 Tab. 12 La dinamica imprenditoriale: imprese attive e variazioni tendenziali (2007) 171 Tab.13 Indici di specializzazione delle attività economiche (Ateco) 172 Tab. 14 Forze di lavoro 172 Tab. 15 I tassi del mercato del lavoro 173 Tab.16 Percorrenza annua effettiva – Anno 2001 173 Tab.17 Collegamenti marittimi dai principali porti italiani e siciliani 174 Tab. 18 Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi – Anni 2000-2005 (Valori in migliaia e variazioni percentuali rispetto all’anno precedente) 176

Tab. 19 Arrivi, presenze e permanenza media nelle Eolie, nella provincia di Messina e in Si cilia (2005) 176

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Tab. 20 Arrivi, presenze per tipo di esercizio – Anni 2000-2005 (Valori in migliaia e variazioni percentuali rispetto all’anno precedente) 177 Tab. 21: Distribuzione di arrivi e presenze a livello stagionale. Valori assoluti e perce ntuali 178 Tab. 22: Indici di stagionalità – turisti italiani e stranieri anno 2004 179 Tab. 23: Stima delle presenze non ufficiali nel comune di Lipari anno 2003 180 Tab. 24: Presenze di unità da diporto: totali settimanali stimati, agosto 2004 182 Tab. 25: Stima delle Presenze di turisti nautici - anno 2004 182 Tab. 26: Un confronto tra le presenze turistiche stanziali e nautiche, 2004 182

Tab. 27: Distribuzione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere nelle isole Eoli e (2005) 183

Tab.28: Consistenza e capacità delle strutture ricettive alberghiere, distribuzione per categoria 183 Tab. 29: Consistenza numerica delle strutture alberghiere nelle isole Eolie 184 Tab. 30: Prezzi medi giornalieri per posto letto in € stimati per stagione turistica e per tipologia di alloggio (2003) 185 Tab. 31 Porti e approdi ufficiali nelle isole Eolie per tipologia di approdo (2004) 186 Tab 32 Presenze medie giornaliere di unità da diporto nelle strutture ufficiali e negli approdi liberi, agosto 2004 186 Tab. 33 Concentrazione di unità da diporto nelle isole, agosto 2004 187 Tab. 34: Posti letto per tipologia di imbarcazione 187 Tab. 35: Posti letto su unità cabinate nelle quattro isole, agosto 2004 188 Tab. 3 6: Presenze su unità cabinate nelle quattro isole: totali mensili, agosto 2004 188 Tab. 37: Alcuni profili del turista delle Eolie 190 Tab. 38: Indicatori di Spesa per tipologia* 190 Tab. 39 La Matrice del Prodotto Turistico per gruppo di vacan za 191 CAPITOLO IV Tab. 1 Sagre e manifestazioni religiose dell’isola di Lipari 193 Tab. 2 Sagre e manifestazioni religiose dell’isola di Salina 194 Tab. 3 Sagre e manifestazioni religiose a Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi 195 Tab. 4 Eventi nelle isole Eolie 186 PARTE QUARTA CAPITOLO I Tab. 1 Tabella rapporto perimetro area delle Riserve Regionali delle Isole Eolie 248 Tab. 2: Minacce e stato di conservazione dei vertebrati 252 CAPITOLO IV Tab. 1 Fattori endogeni 265 Tab. 2 Fattori esogeni 267 CAPITOLO VI Tab. 1: ELENCO DELLE ZPS E DEI SIC INDIVIDUATI AI SENSI DELLE DIRETTIVE N. 79/409/CEE E N. 92/43/CEE RICADENTI NELL’ARCIPELAGO EOLIANO 277 Tab. 2 Tabella taxa presenti presso le Isole Eolie tutelati dalle D irettive Comunitarie 279

Tab. 3 - Atti normativi istitutivi delle aree protette delle Isole delle Eolie ai sensi della L.R. 14/88 284 Tab. 4 Normativa a tutela delle risorse naturali delle isole Eolie 285 CAPITOLO VIII Tab. 1 Patto territoriale: Isole Eolie 294 Tab. 2 Alcuni Progetti Realizzati_Isole Eolie 297 Tab. 3 Risorse di livello comunitario Fonte: D. Boi, Sil Oristano 300 CAPITOLO X Tab. 1 Analisi SWOT della situazione della diversità biologica 309 Tab. 2 Analisi SWOT della v alorizzazione e tutela archeologica 313 Tab. 3 Analisi SWOT delle componenti geo -vulcanologiche 315 PARTE QUINTA

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CAPITOLO I Tab. 1 Tavola sinottica degli obiettivi preliminari nell’ambito del piano per la conoscenza, protezione, conservazione e val orizzazione del patrimonio Fonte: Elaborazione propria 323 Tab. 2 Progetto di azione per la ricerca per la biodiversità 328 Tab. 3 Progetto di azione per la ricerca per la biodiversità 330 Tab. 4 Progetto di azione per la conservazione nella bio diversità 333 Tab. 5 Progetto di azione per la conservazione nella biodiversità 334 Tab. 6 Progetto di azione per la conservazione nella biodiversità 335 Tab. 7 Progetto di azione per la fruizione nella biodiversità 337 Tab. 8 Progetto di azion e per l’educazione e la formazione nella biodiversità 338 Tab. 9 Progetto di azione per la sensibilizzazione nella biodiversità 339 Tab. 10 Progetto di azione per la sensibilizzazione nella biodiversità 340 Tab. 11 Progetto di azione per la sensib ilizzazione ed il turismo nella biodiversità 342 Tab. 12 Tavola sinottica delle azioni per la valorizzazione del patrimonio geo -vulcanologico 344 Tab. 13 Tavola sinottica delle azioni per la valorizzazione del patrimonio geo -vulcanologico 345 Ta b. 14 Tavola Sinottica delle azioni in ambito archeologico 376 CAPITOLO II Tab. 1 Tavola sinottica degli obiettivi preliminari nell’ambito del piano per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio 387 Tab. 2 Analisi d ei principali vantaggi e problemi legati alla creazione del STL 390 Tab. 3 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 392 Tab. 4 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 395 Tab. 5 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico 398 Tab. 6 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 400 Tab. 7 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 401 Tab. 8 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 403 Tab. 9 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 404 Tab. 10 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 405 Tab. 11 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio -economico 406 Tab. 12 Tavola sinot tica dell’azione per lo sviluppo socio-economico 407 CAPITOLO III Tab. 1 Analisi SWOT propedeutica al piano di comunicazione e marketing territoriale 417

Tab. 2 Tavola sinottica dei piani di comunicazione e marketing territoriale per le isole Eolie 424 Tab. 1 Indicatori CTN_NEB 441 Tab. 2 Indicatori per le azioni del Piano per la Biodiversità eoliana 441 Tab. 3 Modello per il monitoraggio economico e turistico 444

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INDICE DEGLI ALLEGATI

ALLEGATO I – Bibliografia

ALLEGATO II – Allegati cartografici

ALLEGATO III – Bibliografia base cartografica

Ringraziamenti

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PRESENTAZIONI

Giovanni Puglisi Presidente della Commissione Nazionale Italiana UNESCO

La Commissione Nazionale Italiana godimento - sia per le singole comunità, che UNESCO fin dalla sua istituzione nel 1950, si acquisiscono in tal modo una risorsa in più su è sempre mostrata attenta e vigile verso quello cui far affidamento per potersi confrontare e che avviene nella società civile collaborando, uno strumento in più per creare le migliori nell’ambito delle sue competenze, con gli condizioni di uno sviluppo locale duraturo. Organi centrali e periferici al fine di Si tratta di attuare una modalità gestionale in diffondere gli ideali UNESCO relativamente grado da un lato di dar vita al legame più all’identificazione, la protezione e la tutela, la virtuoso che può - e dovrebbe - esserci tra un trasmissione alle generazioni future dei territorio e il proprio patrimonio, dall’altro di patrimoni culturali e naturali di tutto il rinforzare la centralità che la funzione di mondo, in quanto testimonianze di quella valorizzazione di un bene di natura culturale diversità culturale in grado di ispirare un e/o ambientale può assumere nello sviluppo dialogo autentico tra le culture. Una mission locale della comunità che ne gode. che gode di un respiro più ampio rispetto a La Commissione Nazionale Italiana quelli che possono avere i concetti di UNESCO ha operato in Sicilia in questa “salvaguardia” e “valorizzazione”: direzione, istituendo insieme all’Assessorato promuovendo la collaborazione tra le Nazioni Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e attraverso l’educazione, la scienza e la della Pubblica Istruzione, la “ Fondazione cultura, si vuole infatti contribuire alla pace e UNESCO Sicilia ”. La Regione Siciliana - che alla sicurezza internazionali e ad sostanziale ha tra l’altro compiti esclusivi, miglioramento della qualità della vita per costituzionalmente garantiti, in materia di fasce sempre più ampie di popolazione: come beni culturali – ha così raggiunto un suo si legge, del resto, nel Preambolo dell’Atto personale primato: essere la prima tra le Istitutivo, dove si parla testualmente del regioni italiane a dotarsi di un simile modello “comune benessere dell’umanità”. virtuoso di gestione dei siti UNESCO in essa In questo contesto l’UNESCO assume un presenti. Ma non solo. ruolo di rilievo nel contesto internazionale per La nuova Fondazione si adopererà per la l’attenzione che da sempre dedica, nel quadro redazione dei piani di gestione dei siti siciliani dell'attività scientifica, ai problemi che fanno parte del Patrimonio UNESCO; per dell’inquinamento e, nel settore della cultura e la promozione di nuovi siti candidabili a far dell’ambiente, alla protezione delle risorse parte della lista del patrimonio UNESCO; per storico-artistiche e paesaggistiche di ciascun il monitoraggio delle iniziative intraprese popolo. nell’ambito dei Piani, al fine di correggere La Commissione Nazionale UNESCO si fa eventuali distorsioni e garantire una gestione divulgatrice di queste istanze in Italia, il Paese più efficace e corretta nel tempo. che ha l’onore e l’onere del primato del Tutto ciò a partire dalle adeguate linee maggior numero di siti dichiarati progettuali previste nel Piano di Gestione per dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”. il sito UNESCO isole Eolie in grado di Questo dato deve far riflettere su quanto qualificarne lo sviluppo investendo su cultura, l’Italia abbia senz’altro un’arma in più: poter paesaggio, bellezza e anche su un turismo di contare su questa rilevante ricchezza è infatti qualità, che è un asset certamente strategico, un grosso incentivo sia per l’economia capace di produrre ricchezza civile e nazionale - che può risentire dei benefici materiale, sviluppo di qualità e buona connessi ad un suo ragionato e sostenibile occupazione.

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Giuseppe Sorbello Assessore Regionale Territorio e Ambiente

L’ambiente, il territorio e il paesaggio, cui la nostra terra è ricca e, affinché la Sicilia entrano a pieno diritto nel contesto antropico sia in grado di concretizzare delle sinergie contemporaneo e ne rappresentano un dato, orientate ad una coerente promozione e della cui esistenza non può prescindere sviluppo sostenibile, l’Assessorato Territorio neppure chi non voglia attribuirvi alcun e Ambiente auspica di prendere parte alle valore dal punto di vista culturale. attività della neoistituita Fondazione Nella nostra società, è crescente l’interesse UNESCO Sicilia per la tutela, valorizzazione per l’ambiente, visto come fonte di una e promozione di beni d’interesse ambientale e memoria che nasce essenzialmente dal culturale, nonché, più in generale, per la tutela rispetto delle proprie origini e dalla e la valorizzazione della natura e consapevolezza che i luoghi rappresentano un dell’ambiente. patrimonio inalienabile e irripetibile di valori ambientali, storici e artistici da conservare, I siti dichiarati dall’UNESCO Patrimonio ordinare e proteggere affinché non si perdano dell’Umanità rappresentano, infatti, un le tracce di quella ricchezza di testimonianze obiettivo primario delle azioni del governo che forma la nostra comune identità. regionale perché il loro prestigio - quale Occorre, quindi, assicurare alle generazioni quello delle isole Eolie - rimanga intatto e future la fruizione del patrimonio naturale di riconosciuto in modo universale. L’impegno cui si dispone, ponendo molta attenzione alla si è attuato attraverso degli atti amministrativi sua funzione di testimone di storie ed eventi concreti che tra l’altro, nel caso oltre che a quella di fonte di sviluppo dell’arcipelago eoliano, vanno nella direzione economico. indicata dall’UNESCO: si fa riferimento all’istituzione della Riserva Naturale Per raggiungere tali obiettivi è necessaria la Orientata di Lipari e alla reale possibilità di partecipazione attiva di tutti coloro che realizzare anche un parco naturale regionale svolgono un ruolo attivo nella moderna che comprenda tutte le sette isole per società e che sappiano promuovere una salvaguardare sia gli aspetti naturali sia politica di interscambio tra il territorio, i suoi paesaggistici. beni e la collettività. Pertanto, è necessario che i relativi provvedimenti di tutela e Si vuole orientare l’azione di valorizzazione siano inquadrati in un contesto programmazione verso interventi in grado di programmatico sufficientemente coordinato e far adottare un modello di sviluppo nel quale orientato in una prospettiva che eviti la rovina valorizzazione e fruizione del patrimonio dei luoghi e, allo stesso tempo, controlli naturale occupino una nuova centralità quegli aspetti che in senso economico, all’interno delle politiche territoriali e una sociale, culturale e funzionale condizionano rilevanza strategica nei processi di direttamente e indirettamente la loro organizzazione del territorio. Dall’intreccio conservazione. tra economia e beni ambientali-culturali scaturisce naturalmente, anche la non L’Assessorato Regionale Territorio e trascurabile ricaduta economica, per esempio, Ambiente si è impegnato affinché le politiche dei potenziali flussi di turismo alimentati di tutela e valorizzazione ambientale dei dalla particolare attrattiva delle testimonianze territori siciliani si congiungessero alle storiche e paesaggistiche oggetto di tutela e politiche di salvaguardia dei beni culturali di riqualificazione.

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Antonello Antinoro Assessore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione

I siti del Patrimonio Mondiale appartengono particolare dell’Assessorato Regionale dei moralmente a tutta l’umanità e da ciò Beni Culturali e Ambientali della Regione discende, nel rispetto della sovranità degli Siciliana, per le proprie competenze Stati in cui essi ricadono, una condivisione di istituzionali, in ordine alla sua conservazione responsabilità della comunità internazionale e tutela. In conseguenza di ciò l’Assessorato per assicurarne la tutela e conservazione si è assunto l’onere di provvedere oltre che affinché i valori identitari dei siti siano alla tutela e conservazione anche alla preservati alle generazioni future. valorizzazione del sito provvedendo, secondo L’inserimento, avvenuto nel 2000, delle Isole le prescrizioni Unesco, alla redazione del Eolie nella World Heritage List, ha posto Piano di gestione che fornisce gli indirizzi, all’attenzione di tutta la comunità ampiamente condivisi dagli enti locali, per le internazionale l’altissimo valore naturalistico possibili strategie di sviluppo del sito.La dell’arcipelago quale eccezionale redazione del Piano di gestione delle Eolie testimonianza di fenomenologia vulcanica ed rappresenta il prodotto finale dell’attività ha comportato l’assunzione di precisi impegni condotta ed uno strumento indispensabile per nei confronti dell’Unesco da parte lo sviluppo del territorio coerente con la sua dell’amministrazione regionale ed in riconosciuta importanza naturalistica.

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PREMESSA

Le linee progettuali di questo piano vengono Quarta - si è voluto anche approfondire presentate nella Prima Parte, attraverso l’aspetto della tutela e della l’indicazione non solo dei criteri di merito correzione/prevenzione dei rischi di cui sono fondanti l’inserimento delle Eolie nella WHL, investite. ma anche della metodologia seguita nella sua stesura, dei soggetti responsabili, degli attori Su queste basi nella Parte Quinta si passa ad che vi hanno partecipato apportandovi ipotizzare coerenti strategie di intervento, contributi, suggerimenti e idee. Una menzione finalizzate alla conservazione, valorizzazione, particolare verrà fatta per il ruolo assegnato alla tutela delle specifiche risorse materiali e alla Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia , immateriali delle isole Eolie. Scopo ultimo e ente che contribuirà all’attuazione e al dichiarato è uno sviluppo sostenibile ed monitoraggio del Piano di Gestione. ecocompatibile dell’arcipelago che sia in grado di mantenere – se non addirittura Nella Seconda Parte ci si è invece soffermati migliorare – gli attuali e delicati equilibri sulla storia millenaria delle isole Eolie che naturali presenti nelle isole. contribuisce allo stesso tempo a fornire una mappatura del patrimonio archeologico A tale scopo, nella Parte Sesta di questo eoliano. Sono elementi d’identità del sito che lavoro, si delineeranno opportune strategie di vanta al contempo – come presentato nella controllo e monitoraggio nel tempo di tali Terza Parte - una ricchezza del patrimonio proposte di intervento - ad opera della biotico e geo-vulcanologico inestimabili. Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia – che mirano a sostenere le azioni volte ad Fondamentale, per qualsiasi opera di gestione attuare le linee di gestione. di un territorio complesso e articolato come Sulla base degli elementi sopra esposti, nella quello eoliano, è l’attenta disamina – presente settima e ultima parte, infine, si vuole nella Terza Parte - degli aspetti strutturanti la rafforzare la posizione delle isole Eolie nella società (economia, turismo, aspetti socio- WHL, sia proponendone ulteriori criteri di demografici, etc.) e del sistema merito come “bene naturalistico”, sia dell’urbanistica, del paesaggio, acque, prospettando una candidatura “inedita” come trasporti, rifiuti ed energia, di cui – nella Parte “patrimonio culturale”.

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RACCONTARE LE ISOLE EOLIE

infatti un modello storico nell'evoluzione Il territorio degli studi della vulcanologia mondiale. Amministrativamente l’arcipelago eoliano appartiene alla provincia di Messina, ed è L'arcipelago delle Eolie, a circa 90 km dalla suddiviso in quattro comuni: Lipari, Santa costa nord-est della Sicilia e ricadente nella Marina Salina, Leni e Malfa, con una provincia di Messina, è formato da sette popolazione complessiva di circa 15.000 suggestive isole vulcaniche (Lipari, Vulcano, abitanti su una superficie di circa 115 kmq Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea) (11.500 ha). oltre a cinque più piccole (Basiluzzo, Dattilo, Il territorio del comune di Lipari si estende su Lisca Nera, Bottaro e Lisca Bianca) che - pur sei delle sette isole dell’arcipelago: Lipari, riconducibili alla medesima storia geologica - Alicudi, Filicudi, Vulcano, Panarea e sono emerse dall'acqua e si sono presto Stromboli. diversificate nei loro caratteri più L’isola di Salina è suddivisa significativi: selvagge e brulle alcune, amministrativamente in tre comuni: Santa rigogliose e accoglienti altre, ma tutte Marina Salina, Leni e Malfa. interessate ai flussi migratori dei popoli navigatori del Mediterraneo fin dal 4000 a. C. Complessivamente, le isole si estendono su un Uno sguardo d’insieme sulle isole a superficie di 1.216 kmq, la più grande delle isole Lipari occupa 376 kmq, mentre Panarea 34 kmq. L'arcipelago è un sistema di rilievi Lipari sottomarini di origine vulcanica, che si innalzano da fondali varianti da 1400 a più di L'isola di Lipari, anticamente indicata col 3000 metri, la cui origine risale a circa un nome di “Meligunis”, nome dall’etimologia milione di anni fa. L'arcipelago Eoliano è oscura, è la maggiore delle isole caratterizzato dalle sue peculiari dell’arcipelago, presenta un’estensione caratteristiche ecologiche terrestri e marine, superficiale di 3.760 ha e risulta anche la più dalla sua recente e affascinante storia popolosa, con oltre 10.000 abitanti residenti, geologica, nonché dal suo rilevante valore complessivamente suddivisi tra Lipari centro naturalistico, essendo molte aree interessate (circa 5.000 abitanti) e le numerose frazioni da fenomeni di vulcanismo e di quali ‘Pianoconte’ (circa 1.200 abitanti), idrodinamismo unici nel Tirreno, oggetto di ‘Acquacalda’ (circa 300 abitanti), studio da parte di studiosi di tutto il mondo in “Quattropani” (circa 850 abitanti), ‘Canneto’ particolare per le biocenosi delle zone (circa 2.300 abitanti) e i rimanenti a “Lami”, caratterizzate da idrotermalismo. “Pirrera”, “Serra”. Alla fine dell’ottocento Le isole Eolie sono infatti uno straordinario l’isola di Lipari contava circa 20.000 abitanti. esempio del fenomeno vulcanico ancora in L’isola di Lipari - la più grande corso. dell’arcipelago - si presenta montuosa e Studiate sin dal XVIII sec. le isole hanno frastagliata. Alle due cime principali si fornito alla vulcanologia due tipi di eruzione susseguono piccole zone pianeggianti e un (vulcaniana e stromboliana) e hanno area leggermente in discesa in cui si sorge il occupato, di conseguenza, un posto eminente paese di Lipari. Il centro urbano principale si nell'educazione di tutti i geologi per oltre 200 estende lungo le due pittoresche insenature di anni. Il sito continua fino ad oggi ad arricchire “Marina Lunga” e di “Marina Corta” e si il campo degli studi vulcanologici: la raccoglie attorno al suo castello, una fortezza morfologia delle isole vulcaniche rappresenta naturale costruita su una rocca circondata da

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cinquecenteschi bastioni spagnoli, mostrando contributo, tassello per tassello, la storia numerose testimonianze del passato. omogenea del passaggio in quell'area di L’isola – come del resto tutte le altre civiltà e conquistatori. dell’arcipelago – ha natura vulcanica e la sua Il Parco Archeologico di Lipari si trova in evoluzione geomorfologica si colloca a contrada Diana. Nel parco sono visibili i resti cavallo di un lungo intervallo di tempo di di mura per una lunghezza di circa 50 m, una oltre un milione e cinquecento anni circa, torre del IV sec. a. C. e parte delle durante il quale ben dodici vulcani sono fortificazioni romane fatte costruire da Sesto intervenuti a modellare la sua particolarissima Pompeo. Dietro le mura greche si trovano morfologia; ancora oggi, sull’isola sono una serie di ambienti di età romano-imperiale presenti fenomeni termali tipici delle aree (II sec. d. C.). All’interno delle mura vi è una vulcaniche. strada in cui si possono vedere alcuni Ricca d’ossidiana – una lava vetrificata di prospetti di case dell’età romano imperiale particolare bellezza – e di leggera pietra che si estendevano per la maggior parte sotto pomice – una roccia vulcanica porosa – l’isola la città moderna e le tracce dell’abitato offre al visitatore una serie di splendide distrutto dall’eruzione del VIII secolo a. C. calette, lunghe distese di sabbia e anche All’esterno delle mura vi era la necropoli di alcune spiagge praticamente inaccessibili da cui appaiono pochi resti. Nelle vicinanze terra. Come le altre isole dell’arcipelago, dell’ingresso settentrionale del Parco e del anche il patrimonio naturalistico di Lipari è Palazzo Arcivescovile vi sono resti di messo oggi a serio rischio a causa monumenti funerari di età romana e tombe del dell’imperversare di un crescente numero di I sec. a. C. Nella stessa zona sono presenti turisti poco attenti ai delicati equilibri muri di costruzione di età tardo imperiale che ecologici di cui vive la natura dell’isola. continuano al di là della via della Importantissimo centro di traffici per il Conciliazione, in parte staccata dal Parco. commercio della preziosa ossidiana fin da Nelle terme di San Calogero – per le quali si tempi remotissimi, l’isola rappresenta oggi rinvia all’attento inquadramento storico- uno dei maggiori punti di riferimento per lo archeologico - vi è il più antico impianto studio della successione di civiltà nel bacino termale del mondo antico che risale alla fase mediterraneo; in particolare, l’area su cui finale della Cultura di Capo Graziano (fine sorge l’imponente mole del Castello – XVI-Inizi XV a.C). Le acque termali oggi edificato sul contrafforte naturale che proprietà del comune di Lipari potrebbero, s’innalza sulla piana costiera di Diana – è attraverso un’apposita previsione, essere sempre stata un rifugio naturale per gli isolani valorizzate per implementare le attività e fin dall’età Neolitica. La zona si presenta, l’offerta turistica. Così come nell’area oggi, caratterizzata dalle fortificazioni erette limitrofa all’area del Parco vi sono i resti di dagli Spagnoli nella seconda metà del XVI monumenti funerari di età romano imperiale secolo contro i pirati Turchi; in realtà, però, in sovrapposti alla necropoli greca. All’esterno essa sono inglobate importanti testimonianze del Parco, a sinistra della Circonvallazione, si del passato, che vanno dai resti di villaggi trovano i resti di un ipogeo funerario romano dell’Età del Bronzo fino a mura e torri cruciforme con volta a botte crollata. In Via d’epoca medioevale e successiva. Di G. Marconi (ex Via Diana), in una zona particolare rilievo, le collezioni custodite annessa esterna al parco, sono stati portati alla presso il Museo Eoliano. luce i resti di tre monumenti funerari La peculiare posizione geografica e il fatto dell’ultima età imperiale (sec. IV-V d. C.), che - nei secoli - abbiano conosciuto la visita uno dei quali ha forma basilicale e un altro di numerosi popoli (dai Siculi ai Greci, dai cruciforme. Altri due ipogei funerari romani, Romani ai Normanni e agli Aragonesi) hanno del tipo cruciforme con volta a botte (sec. II d. consentito di creare un vero e proprio Parco C) si trovano uno su via di Piano Conte e Archeologico che oggi ricomprende i siti l’altro sulla circonvallazione esterna presso eoliani più significativi, tutti caratterizzati dal l’incrocio con la stessa via Piano Conte. fatto di ricostruire ciascuno con un suo Nell’area interna al parco e al Museo si

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trovano i sarcofagi in pietra della necropoli Sono numerosi e particolarmente pittoreschi i greca, oltre 1500 tombe ed altri importanti sentieri che attraversano l’isola e che offrono resti archeologici nella necropoli e nel all’escursionista la possibilità di rimanere giardino vescovile di cui si fa ampia letteralmente rapito dallo stupendo panorama trattazione nel corso del capitolo relativo alla terracqueo. Di particolare bellezza sono le proposta di Parco Archeologico. coste dell’isola. Esse sono caratterizzate da Spostandoci a Salina, in contrada Portella si terrazze rivestite di boschi di ginestre e trovano i resti di un villaggio, dove è stato degradanti verso il mare, a cui seguono strette allestito un percorso di visita, con capanne valli, scogliere e coste ora severe, ora ridenti. circolari scomparse probabilmente a causa di Di notevole interesse sono le grotte come un incendio. A Punta Lingua vi sono sono i quella del Maccatore, di S. Bartolomeo, del resti dell’impianto della Salina di età romana. Perciato (forato) e del Bue Marino Nella grotta del Saraceno vi sono, nella (denominata così perché un tempo fu rifugio roccia, delle nicchie e un altare, destinati al della foca monaca) che è la più famosa (le culto, risalenti probabilmente al III secolo d. rocce a strapiombo si alternano alle spiagge). C, sul pianoro di Rinicedda vi sono i resti di Essa si presenta con un'entrata a ogiva, con un una capanna risalenti al Neolitico Medio, caratteristico atrio, con una cavità molto ultimi secoli del V millennio a.C, in contrada ampia e inoltre giochi di luci e di ombre vi Megna sono state portate alla luce alcune producono fenomeni di rifrazione capanne dell’Età del Bronzo Antico. In particolarmente suggestivi. Nei pressi della Contrada Barone recenti scavi hanno portato suddetta Grotta si può vedere la Punta del alla luce un complesso termale della prima età Perciato: diverse cavità trasformate in archi imperiale, in località Mastrognoli recenti dai venti e dal mare. Vicino alla costa scavi hanno portato alla luce un’antica occidentale dell'isola si possono ammirare gli necropoli. Infine in località Perciato si scogli di Montenassari, del Mitra, del Notaro possono vedere i resti di abitazioni rupestri. e quello della Canna (costituito da un getto di lava pietrificato, un obelisco naturale alto 85 metri). Filicudi Collegata al resto dell’isola da una lingua di roccia vulcanica, Capo Graziano – una

piccola collina a tronco di cono che si eleva L’isola di Filicudi, estesa circa 950 ha, si fino a quota 170 metri circa s.l.m. – trova ad una distanza di circa 10 miglia ad rappresenta una vera e propria fortezza ovest da Salina e a 18 miglia, in direzione naturale, scelta dai primi abitanti dell’isola nord-ovest, da Lipari, è lunga 5,5 km e larga 3 per impiantarvi il proprio villaggio. km, mostra la parte emergente del complesso La contornano gruppi di scogli affioranti, di vulcanico di Filicudi. cui il più rilevante è “La Canna” che A pianta ovale, allungata su un asse maggiore fronteggia la costa nord occidentale, di poco più di cinque chilometri e largo tre, innalzandosi come un obelisco alto 85 m l’isola di Filicudi è – in realtà – un grande s.l.m.; seguono lo ‘scoglio di Montenassari’ e complesso vulcanico caratterizzato dalla lo “Scoglietto”. presenza di tre coni eruttivi ormai spenti: Sembra che l’isola sia stata abitata sin dal Fossa delle Felci (773 m.), Montagnola (333 neolitico superiore, intorno a 3.000 a.C. m.) e Torione (281 m.). All'inizio dell'età del Bronzo, forse ancora L’antico nome Phoenicusa, è probabilmente prima della fine del III millennio, sorse dovuto all’abbondanza di Felci che ne nell'isola un grande insediamento, uno dei più ricoprivano il territorio. Il nucleo abitato è vasti insediamenti preistorici delle isole Eolie distribuito tra la costa (Filicudi porto e (Piana del Porto - casa Lopes). Dopo alcuni Pecorini) e una suggestiva zona verde verso secoli, agli inizi del II millennio a.C., l'abitato l’interno, nei pressi della Chiesa di S. Stefano si trasferì dalla riva del mare alla sommità (Valdichiesa). della Montagnola del Capo Graziano. Dopo la conquista di Ausonia delle isole il villaggio fu

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distrutto e l'intera isola di Filicudi rimanese che fino agli inizi del secolo scorso era deserta per molti secoli. Filicudi fu intensivamente coltivata, da una popolazione nuovamente abitata in età greca, inoltre dai che nel diciannovesimo secolo contava oltre resti archeologici ritrovati si pensa che venne 800 abitanti (detti ‘arcudari’, oggi ridotti a abitata anche dai romani e dai cristiano- circa 150). bizantini. Abitata sin dalla preistoria e dall’età ellenica Presso Capo Graziano, sono stati rinvenuti (particolarmente importanti i ritrovamenti di resti di un villaggio di capanne, risalenti tombe e corredi funerari presso Piano Fucile), all'età del bronzo; nelle grotte naturali in l’isola è stata per molti secoli luogo di località Montagnola si trovano interessanti frequenti scorrerie e incursioni di pirati che, reperti archeologici di antiche sepolture e altri infine, costrinsero gli abitanti ad abbandonare interessanti reperti archeologici sono stati l’isola, lasciandola disabitata sino al 1600. A trovati a Piano del Porto. Di età romana sono i testimonianza di queste incursioni resta resti di abitazioni ancora riconoscibili nelle ancora il toponimo del “Timpune delle piane al di sopra della spiaggia sul lato femmine”, una zona fortemente scoscesa in settentrionale del Piano del Porto. Una serie cui, durante le incursioni dei predoni, di oggetti e testimonianze rinvenuti nei resti trovavano ultimo rifugio donne e bambini. delle suddette capanne sono oggi custoditi Il ripopolamento dell’isola, iniziato presso il Museo di Lipari. lentamente dopo il 1600, fece registrare un incremento fino a 1200 abitanti all’inizio del XIX secolo, prima che le emigrazioni verso Alicudi l’America e l’Australia portassero ad un nuovo, progressivo abbandono dei luoghi.

Di forma conica, a pianta pressoché circolare, con una cima che presso Monte Filo dell’Arpa Panarea raggiunge i 675 metri di quota s.l.m., l’isola di Alicudi ha – come il resto dell’arcipelago – origine vulcanica e deve il suo nome alla L’isola, di chiara origine vulcanica, con i suoi diffusa presenza di Erica (da cui, in greco, 3,24 chilometri quadrati di estensione, è la più prese nome di Ericusa). piccola dell’arcipelago eoliano anche se, L’isola – che è la più occidentale delle Eolie e insieme con le sue isolette e con i suoi scogli ha una superficie di circa cinque chilometri limitrofi – Basiluzzo, Spinazzola, Lisca quadrati – ha il suo centro abitato sul pendio Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e orientale della montagna, essendo quello Formiche – rappresenta un unicum occidentale scosceso e praticamente paesaggistico nel suo genere. inabitabile. L’isola difatti - la più naturale, la L’isola si presenta nel versante orientale con più selvaggia e la meno contaminata - ha solo terrazze coltivate e in quello occidentale con due zone pianeggianti: la prima in località alte scogliere rocciose che scendono verso il Bazzina a pochi metri sopra il livello del mare mare. Dal punto di vista geologico l’isola è la e la seconda in località Dirittusu vicino alla più antica delle Eolie. L’attuale parte montagna più alta dell’isola, la Montagnola. dell’isola è una piccola parte di quella Le coste sono quasi tutte a picco sul mare e originaria che è parte sprofondata a causa di seguono un profilo uniforme, senza mai fenomeni vulcano tettonici. formare cale o punte se si eccettua la presenza Secondo le teorie scientifiche più accreditate, di qualche piccola spiaggia. l’isola si sarebbe generata circa 500 mila anni Presso Alicudi, sono state individuate le fa, dalla dissoluzione di un unico complesso tracce di un villaggio del XVII-XVI secolo vulcanico sottomarino che, esplodendo, a.C., ritrovate nelle vicinanze dell’approdo e avrebbe anche dato vita al piccolo arcipelago sulla parte più elevata dell'isola. degli scogli che la incornicia. La parte orientale dell’isola si presenta, ancor Anticamente chiamata Euonymos oggi, per gran parte terrazzata a testimoniare (letteralmente “quella che sta a sinistra”, per il

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fatto che i naviganti provenienti da Lipari L'isola di Vulcano, il cui nome deriva dal dio verso la Sicilia, la trovavano, appunto, sulla romano, anticamente chiamata ‘Hierà’, è loro sinistra), deve probabilmente il suo costituita da quattro vulcani: attuale nome (Panaria: “tutta sconnessa”) alle − “Vulcanello”, alto oltre 120 metri, risultato caratteristiche morfo-geologiche del suo di un'eruzione del II secolo a.C. e collegato territorio. all’estremità settentrionale dell’isola da una Il rilievo più alto – che si trova nel versante stretta lingua di terreno formatasi dai detriti occidentale - è Punta di Corvo, si erge a fino a delle colate laviche. quota 421 metri s.l.m. e i suoi pendii sono − "Gran Cratere" o “Fossa Grande”, alto oltre coltivati. 380 metri, che ha un’attività limitata a delle Numerosi e suggestivi sono ancora oggi i fumarole; difatti l’ultima eruzione, che fenomeni legati alla natura del territorio: da distrusse completamente tutto l’abitato, una piccola sorgente nei pressi di Molo S. risale al 1988/1890 ma, secondo i Pietro sgorgano acque che raggiungono anche vulcanologi, il dio del fuoco è ancora una la temperatura di 50°; nella zona chiamata La minaccia incombente. Caldara, invece, si manifestano fumarole e − Tra i due anzidetti crateri si affacciano le piccoli geyser d’acqua calda a mare. Mare che spettacolari baie, costituite da coste formate emana – superfluo a dirsi – un fascino e una da scogliere frastagliate e colorate, di “Porto bellezza del tutto particolari. Levante” - caratteristica per la sabbia nera e Alla destra del promontorio di Capo finissima protetta dal “faraglione delle Milazzese si apre Cala Junco, una suggestiva Sirene” - e di “Porto Ponente”, famosa e insenatura caratterizzata dal mare cristallino, frequentatissima per le caldissime acque dal colore cangiante, che si frange lungo una dovute a fonti sulfuree sottomarine, causate spiaggia a ciottoli e, su un altro lato, contro dalla fuoriuscita di gas caldi dai fondali. una bella scogliera. Su un largo pianoro − “Monte Saraceno”, alto oltre 481 metri soprastante Cala Junco, sorge un importante s.l.m. sito risalente all’Età del bronzo (1400 circa − Infine, a sud, il “Monte Aria”, alto circa 499 a.C.), che custodisce i resti di un villaggio metri s.l.m, rappresenta la sommità più alta originariamente composto da una cinquantina di Vulcano. di abitazioni e del quale sono stati trovati i Questi ultimi due crateri, oggi, appaiono muretti di base in pietra di 22 capanne ovali, a ormai inattivi. La zona del “Piano”, sella tra il cui se ne aggiunge una a pianta “Gran Cratere” e il “Monte Aria”, è un quadrangolare, probabile luogo di culto altipiano sorprendentemente verde, coltivato a dell’antica comunità primitiva che – dai frutteti e vigneti. reperti rinvenuti – era certamente in contatto La costa occidentale è un susseguirsi di col mondo miceneo. precipizi, di insenature, di grotte marine che si aprono su un mare incontaminato e pescosissimo. Sul fronte orientale si erge una Vulcano montagnola di zolfo e di allume, ai cui piedi gorgoglia un laghetto di fanghi sulfurei molto apprezzati per i loro effetti terapeutici. Qui si Isola sacra al dio Efesto, ha una superficie di possono visitare le fumarole e le grotte, in oltre 20 chilometri quadrati e riveste un parte crollate, dalle quali si estraeva l'allume. notevole interesse di tipo geomorfologico e Sul versante che dà sulle “Bocche di naturalistico per la sua struttura vulcanica, Vulcano” c'è un altro degli spettacoli che peraltro ancora in continua attività fumarolica, rendono un pò tetro il fascino di questa isola: tanto che Vulcano è, tra tutte le Eolie, la “Valle dei Mostri”. Si tratta di rocce e un’isola di particolare specifico interesse per i sabbie nerastre che hanno assunto, a causa suoi fenomeni vulcanici e post-vulcanici che è della continua erosione provocata dal vento, tenuta costantemente sotto controllo sembianze grottesche. L'attività vulcanica ha dall’Istituto di Vulcanologia dell’Università originato anche fanghi naturali ad alto di Catania. contenuto di radon e acque termali di grande

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valore curativo. Le acque termali di “San Mediterraneo in attività da almeno duemila Calogero”, famose nell’antichità durante anni. l'Impero Romano, vennero descritte da La parte di vulcano che noi vediamo è Diodoro Siculo. peraltro solo la parte emersa di un imponente E’ noto che sin dall’antichità fosse presente vulcano di 3.000 metri di altezza il cui nell’isola un’intensa attività vulcanica. La volume complessivo è 25 volte più grande di mitologia vuole che nel cratere del vulcano quello della parte emersa. Stromboli è fosse ubicata l’officina di Efesto, in cui caratterizzata dalla sovrapposizione di più lavoravano i ciclopi. Della presenza di vulcani, al centro si erge la cima più alta, la insediamenti protostorici, restano a Serra Vancori, a nord essa vi è il cratere Cima testimonianza le numerose grotte artificiali e più a nord il cratere attualmente attivo che è (Grotte dei Rossi) scavate nel tufo, che si delimitato da due creste formate da ammassi ritiene abbiano avuto funzione cimiteriale. I di lava (“Filo del Fuoco” e “Filo di Greci e i Romani consideravano l’isola un Baraona”). Un’intensa e cadenzata attività luogo sacro. Remoto nei secoli lo esplosiva, si alterna periodicamente a eruzioni sfruttamento dei giacimenti minerali, che però di ceneri e vapori, con frequenti gorgoglii di solo durante il periodo di insediamento dei lava incandescente; i prodotti delle piccole ma Borboni assunse l’organizzazione di una vera suggestive eruzioni, precipitano senza e propria attività industriale. Dopo i Borboni, arrecare danni lungo la “Sciara di Fuoco”, un l’isola entrò nelle proprietà di un ricco ripido pendio detritico dal fronte di quasi imprenditore scozzese che continuò lo mille metri, che scende a picco sul mare, dove sfruttamento minerario e organizzò la il materiale incandescente si inabissa tra piantumazione dei primi vigneti. L'ultima sbuffi di vapore. eruzione vulcanica, risalente al 1888, Proprio a causa della frequente e abbondante interruppe le attività di coltivazione mineraria attività esplosiva, non sono pochi gli infortuni e provocò uno spopolamento dell’isola. Il – spesso mortali – registrati tra gli tempo e le nuove attività economiche legate al escursionisti che, senza l’ausilio di una guida, turismo – purtroppo sempre più massiccio e si avventurano ad ogni stagione sulle sommità incontrollato – hanno progressivamente del vulcano. Il versante settentrionale ripopolato l’isola. dell’isola si presenta aspro e roccioso mentre quello orientale è più dolce con le sue colline con coltivazioni di viti e olivi. Infine è da Stromboli sottolineare che una delle caratteristiche dell’isola sono le sue stupende, lunghe e

incontaminate spiagge dalla sabbia nera, le L’isola di Stromboli è la più settentrionale piccole calette circondate da rocce di pietra dell’arcipelago delle Eolie, l'ultima ad essere lavica e grotte, tra queste quelle più emersa dal mare, preceduta con ogni interessante è la grotta di Eolo. Lontano circa probabilità dalla nascita di ‘Strombolicchio’, un miglio da Stromboli, si erge un piccolo vulcano distante circa un miglio Strombolicchio, piccolo scoglio di natura dall'isola; presenta un’estensione superficiale vulcanica, con le pareti a picco sul mare, di 1.220 ha e vi risiedono complessivamente descritto dalla fantasia popolare come un vero circa 650 abitanti. e proprio castello di roccia, su cui la mano Il cono vulcanico di Stromboli (dal greco dell’uomo ha collocato un faro. “Strombos”, rotondo) svetta sul Tirreno con i Risale al XVI secolo a.C. il primo stabile suoi 926 metri di altezza, sormontato da un insediamento umano di cui si ha traccia, in perenne pennacchio di fumi che lo rendono contrada San Vincenzo. L’economia famoso in tutto il mondo. Escursionisti e dell’isola, legata a Lipari e alle altre isole curiosi, appassionati naturalisti, scienziati e eoliane, non poteva che basarsi vulcanologi fanno, infatti, a gara per recarsi a essenzialmente sui traffici e sui commerci visitare una delle poche zone vulcaniche del marittimi, essendo – peraltro – Stromboli tappa di passaggio obbligato per i naviganti

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che attraversavano il Mar Tirreno. Nel XIX orientale; Leni, in collina; e Malfa, secolo, l’isola poteva contare su un traffico posizionato su un'altura nella costa organizzato da 65 velieri, che collegavano la settentrionale. Salina è l’unica, tra le isole Sicilia a Napoli. La successiva introduzione dell’arcipelago, che nel 1867 ottenne delle navi a vapore e delle comunicazioni l’indipendenza amministrativa da Lipari e ferroviarie, e il contestuale risveglio degli successivamente, con apposito decreto del elementi naturali – ancora si ricorda il 1909, diede origine ai tre attuali distinti disastroso maremoto del 1930 – provocarono comuni, sorti secondo due diversi interessi di una grave e profonda crisi nella fragile sviluppo, Malfa e Leni, che oggi contano economia dell’isola, che indusse i più ad rispettivamente circa 850 abitanti e circa 680 abbandonare la propria terra e a intraprendere abitanti, per il rapporto con la terra, e Santa la strada dell’emigrazione. I moderni flussi Marina Salina (oggi circa 850 abitanti) per turistici e il risveglio dell’escursionismo quello con il mare e i commerci. naturalistico, offrono oggi all’isola nuove e Delle sette isole eoliane, Salina è l'unica ad interessanti prospettive di sviluppo eco- avere, seppur modeste, delle risorse idriche, compatibile. che hanno permesso la nascita e la crescita Meno ricchi e variegati sono i ritrovamenti d'una vegetazione abbondante, eccezionale effettuati a Stromboli. Nel villaggio di San per un'isola vulcanica. Si rilevano, infatti, Vincenzo, tra i resti delle capanne di un boschi di felci, pini, castagni, querce, villaggio dell’età del Bronzo antico (2200- un’abbondante macchia mediterranea. Sparsi 1400 a.C.) sono stati portati alla luce molti in tutta l’isola sono i cespugli dei capperi, una oggetti riconducibili la cultura di Capo delle preziose produzioni dell'isola, Graziano. Infine nella zona di Ginostra si unitamente ai vigneti per la ‘Malvasia’, trovano alcuni resti risalenti all’età del singolare vino da meditazione dall'intenso Bronzo antico, mentre a Scari è stata portata aroma e dal sapore delicatamente dolce, che alla luce una necropoli greca (IV-III sec. a. ha contribuito al rilancio economico dell'isola C.). di Salina.

Salina Comune di Malfa (isola di Salina)

L’isola di Salina, estesa 2.680 ha, si trova a Malfa, centro originariamente agricolo della nord ovest di Lipari ed è la seconda isola, per costa nord dell’isola, si sviluppa estensione e per popolazione, dell'arcipelago sull’altopiano tra i “Monti dei Porri” e “Fossa delle Eolie (dopo Lipari), con i suoi circa delle Felci”, esteso circa 800 ha. 2.400 abitanti complessivi, è, inoltre, l'isola È uno dei più antichi insediamenti dell’isola, più verde di tutto l'arcipelago eoliano. situato sulla costa settentrionale, ebbe vicende L’isola, anticamente, era chiamata ‘Didyme’ simili a quelle di Lipari, colonia greca nel (gemelli), perché formata da due rilievi, secolo VI a.C., successivamente, conquistato “Fossa delle Felci” (che si eleva oltre 960 dai Romani, subì, infine, le invasioni turche. metri ed è la cima più alta di tutto Malfa, dal 1867 frazione di Salina con quasi l’arcipelago) e “Monte dei Porri” (alto circa 2.200 abitanti, diviene comune autonomo nel 860 metri), che vanno a congiungersi nella 1909. Oggi conta circa 870 abitanti. vallata di “Valdichiesa”, dove è allocato il Oltre il centro di Malfa (circa 670 abitanti), la “Santuario della Madonna del Terzito”. Il frazione di ‘Pollara’ (100 abitanti) è una delle nome attuale deriva, invece, da un laghetto località più belle e selvagge dei dintorni. Il salato in località “Punta Lingua”, che un piccolo borgo è situato al centro di un tempo era utilizzato per l'estrazione del sale anfiteatro roccioso, su un pianoro che termina marino. bruscamente con pareti a strapiombo sul L’isola di Salina è formata da tre comuni: mare; si tratta della parete interna di un Santa Marina Salina, situato sulla costa cratere vulcanico, in gran parte coperto dalle

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acque. Dalla parte opposta, sulla costa Il borgo, che fu sempre compreso nel “feudo orientale è la frazione di “Capo Faro” (100 di Castanea”, seguì le vicende storiche abitanti). dell’isola, abitata durante l’età del bronzo e Durante il periodo estivo la popolazione poi in epoca classica, fu abbandonata dai suoi stanziale almeno si duplica, oltre l’effetto del abitanti a causa delle incursioni dei Saraceni, turismo nautico diportuale e di quello non per essere ripopolata nel corso del Seicento. residente. Santa Marina Salina

Comune di Leni E’ posta al centro della costa orientale dell’isola, occupa un’area quasi pianeggiante Il comune di Leni, situato sulla costa a ridosso del “Monte Fossa delle Felci”. meridionale dell’isola, è collocato in giacitura Borgo tipicamente marinaro situato ai piedi elevata nella depressione tra i due rilievi del Monte Fossa delle Felci sorge sulla costa vulcanici che costituiscono l’isola. Il suo orientale dell’isola, offrendo un paesaggio di territorio, esteso oltre 850 ha, presenta grande bellezza, con il mare limpido, il un’altitudine di circa 200 m s.l.m. porticciolo e i vigneti per la produzione della “Malvasia” sulle colline che la circondano.

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INTRODUZIONE AI PIANI DI GESTIONE UNESCO

Il 16 novembre 1972 è stata adottata a Parigi Il costante incremento dei pericoli cui sono la “Convenzione sulla protezione del esposti i beni culturali e le condizioni patrimonio mondiale, culturale e naturale” economiche non sempre agiate di alcuni stati con la quale gli Stati partecipanti hanno su cui essi ritrovano, hanno fatto sì che la assunto l’obbligo (art. 4 della Convenzione) Comunità internazionale si sentisse in dovere di garantire l’identificazione, la protezione, la di fornire assistenza e aiuto agli Stati che si conservazione, la valorizzazione e la trovassero in difficoltà nell’assicurare con i trasmissione alle generazioni future del propri mezzi la tutela e la trasmissione alle patrimonio culturale e naturale situato nel loro generazioni future di detti beni. territorio. A tale proposito è stato istituito Oggetto dell’attenzione rivolta dall’opinione presso l’UNESCO – Organizzazione delle pubblica internazionale è la tutela di quei beni Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e situati sul territorio di alcuni Stati e per questo la Cultura - (art. 11 della “Convenzione sul soggetti alla giurisdizione di questi ultimi in Patrimonio Mondiale, Naturale e Culturale”) - virtù dell’”outstanding universal value” ad un Comitato intergovernativo per la tutela del essi riconosciuta. patrimonio culturale e naturale mondiale, La protezione dell’UNESCO, perciò non si denominato “Comitato del Patrimonio estende a tutti i beni culturali, ma solo a quelli Mondiale”, che sulla base dei dati forniti da di valore eccezionale universale. ogni stato partecipante è stato incaricato di Il “valore eccezionale universale” è la allestire, aggiornare e diffondere una lista dei differenza che distingue un sito del beni del patrimonio mondiale ritenuti di patrimonio mondiale da uno di quello valore universale eccezionale e di stilare un nazionale; esso viene definito in base a elenco del patrimonio mondiale in pericolo, specifici criteri riguardanti i siti iscrivibili indicando i beni per la cui tutela sono nella World Heritage List. necessari interventi e opere di manutenzione e La Convenzione non comporta alcuna per cui è stata richiesta l’assistenza definizione del valore eccezionale universale. internazionale: la “World Heritage List” Tuttavia le “Operational guidelines for the (WHL). implementation of the World Heritage Con il concetto di “common heritage of Convention”, nella versione del 1996, mankind”, cui si fa riferimento per stabiliscono che i beni culturali saranno l’applicazione della Convenzione per la tutela considerati come di valore universale dei beni culturali e naturali, gli Stati hanno eccezionale se risponderanno ad almeno uno voluto dare espressione all’esigenza da molti dei criteri definiti. avvertita a partire dal 1960, di superare e Questi criteri che definiscono il valore abbandonare la fase di isolamento e di universale eccezionale di un luogo, si sono supremazia culturale che aveva caratterizzato modificati durante l’attività le proprie politiche nei secoli precedenti, e di dell’Organizzazione per la selezione e la riconoscere e accentuare l’interdipendenza stesura della Lista del Patrimonio mondiale, esistente tra le diverse culture. soprattutto in relazione alla necessità di Secondo questo nuovo orientamento, infatti, assicurare la rappresentatività, la credibilità e ogni cultura oltre ad avere pari dignità e l’integrità della Lista stessa. valore, costituisce al contempo parte Oggi i criteri sono quelli presentati dalla integrante della cultura di tutti i popoli. Ciò fa versione del 1997, oltre ai quali deve essere si che la perdita o sparizione di un elemento tenuto in considerazione il criterio di di una cultura di un popolo viene ad essere autenticità che é alla base dell’iscrizione alla considerata dall’opinione pubblica World Heritage List. internazionale come un danno e una perdita Recentemente l’UNESCO ha deciso di per l’umanità intera. rafforzare la sua azione di salvaguardia e

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protezione del patrimonio culturale e naturale In Italia il Ministero per i Beni e le Attività stabilendo l’adozione di politiche attive di Culturali ha istituito, con il decreto del 27 tutela dei beni e provvedendo novembre 2003, la “Commissione consultiva all’individuazione di nuovi strumenti per i Piani di Gestione dei siti UNESCO” che gestionali capaci di conciliare le esigenze di ha provveduto ad elaborare le “Linee guida conservazione dei siti con le dinamiche socio per i Piani di Gestione” che sono state culturali che trasformano continuamente le presentate durante la Seconda Conferenza città e il paesaggio. A tale scopo l’UNESCO Nazionale dei siti italiani iscritti nella Lista ha stabilito nel 2002 che l’inclusione di nuovi del Patrimonio Mondiale che si è tenuta a siti 1 nella Lista del Patrimonio Mondiale Paestum il 25 e 26 maggio 2004. debba essere necessariamente subordinata alla Nella redazione del Piano di Gestione delle predisposizione di Piani di Gestione e, isole Eolie, sono state prese in considerazione successivamente, nel 2004, ha raccomandato le indicazioni guida elaborate dalla tale adempimento anche ai siti già inclusi Commissione Nazionale Siti UNESCO e nella lista prima che la redazione del Piano Sistemi Turistici Locali del Ministero per i fosse, appunto, resa obbligatoria per la stessa Beni e le Attività Culturali ed è stato inclusione nella WHL. necessario apportare delle variazioni al modello per rendere questo strumento gestionale adeguato alle esigenze territoriali, 1 Per essere inclusi nei patrimoni mondiali i siti devono naturalistiche e storiche delle diverse isole avere un valore universale e devono soddisfare almeno componenti l’arcipelago. uno dei criteri fissati per la selezione. Fino al 2004 i criteri erano solo sei in ambito culturale e quattro in I fondamenti prioritari sui quali si è proceduto ambito naturalistico. Dal 2005 esiste un insieme di 10 alla redazione del Piano di Gestione del sito criteri: UNESCO isole Eolie sono: il riconoscimento I. rappresentare un capolavoro del genio creativo del valore universale che rende il sito unico o umano; di eccezionale valore mondiale; uno studio II. testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico aggiornato dell’arcipelago e le sia architettonico sia della tecnologia, artistico o raccomandazioni giunte dall’UNESCO in paesaggistico; merito ad una corretta tutela e valorizzazione III. apportare una testimonianza unica o eccezionale su di tale Patrimonio dell’Umanità. Per questo una tradizione culturale o della civiltà; motivo, nella prima parte di questo Piano di IV. offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o Gestione, è proposta un’attenta riflessione tecnologico illustrante uno dei periodi della storia sulle motivazioni che hanno consentito, nel umana; 2000 l’iscrizione delle isole nella Lista V. essere un esempio eminente dell'interazione umana Patrimonio Mondiale e sono evidenziate le con l'ambiente; caratteristiche storiche, artistiche, culturali e, VI. essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un soprattutto, naturalistico-scientifiche, che significato universale eccezionale (possibilmente in contraddistinguono le isole Eolie, rendendole associazione ad altri punti); uniche e inestimabili. In questa prima sezione, VII. rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di inoltre, vengono presentati i soggetti una bellezza naturale e di una importanza estetica responsabili della redazione del Piano di eccezionale; VIII. essere uno degli esempi rappresentativi di grandi Gestione e sono individuati i principali epoche storiche a testimonianza della vita o dei soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella processi geologici; definizione delle strategie operative e nella IX. essere uno degli esempi eminenti dei processi programmazione delle linee di intervento: sia ecologici e biologici in corso nell'evoluzione soggetti istituzionalmente coinvolti in dell'ecosistema; X. contenere gli habitat naturali più rappresentativi e qualsiasi progetto di intervento sui territori in più importanti per la conservazione delle biodiversità, questione, sia Enti o altre compresi gli istituzioni/associazioni a vario titolo coinvolti spazi minacciati aventi un particolare valore universale nella progettazione e attuazione di tale Piano. eccezionale dal punto di vista della scienza e della La volontà di elaborare un Piano condiviso e conservazione. Dal 1992 le interazioni tra uomo e ambiente sono riconosciute come paesaggi culturali. integrato, punta alla creazione di una 30 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

collaborazione tra i vari soggetti operanti nel strumento strategico e operativo che individua territorio eoliano per la salvaguardia del sito gli obiettivi e provvede alla definizione delle UNESCO. azioni e delle strategie da adottare per il loro Tale cooperazione è un elemento conseguimento. Uno strumento orientato a indispensabile per programmare una strategia sviluppare sinergie conservative, capace di di intervento adeguata alle reali esigenze e per promuovere progetti di tutela e valorizzazione favorire il coordinamento delle risorse coordinati e che siano condivisi dai vari economiche impiegate per la tutela e la soggetti operanti nel territorio per la valorizzazione del luogo. salvaguardia del sito e in grado di favorire Il Piano di Gestione si presenta, quindi, come l’ottimizzazione delle risorse e la uno strumento flessibile in grado di assicurare razionalizzazione degli investimenti la conservazione del valore eccezionale del economici. sito, di analizzare le forze di cambiamento e Il Piano, inoltre, si propone come strumento di modificazione che si manifestano non solo dinamico capace di valutare periodicamente nel contesto culturale, ma anche in quello l’efficacia delle strategie operative selezionate socio-economico e in grado, attraverso il e in grado di sostituire i progetti inefficaci con coinvolgimento di vari soggetti e portatori di nuove azioni adeguate alle particolari interesse, di individuare gli obiettivi e le esigenze temporali del sito. A tale scopo, strategie operative da adottare per assicurare infatti, è previsto, nella fase finale del lo sviluppo sostenibile del sito e la tutela e documento, il monitoraggio delle azioni e dei valorizzazione del suo patrimonio culturale e progetti che, in base all’analisi e al paesaggistico. rilevamento di adeguati indicatori, consente la Il Piano di Gestione, dunque, non vuole verifica del raggiungimento degli obiettivi e limitarsi ad essere un semplice documento di permette di elaborare le opportune correzioni analisi del territorio ma si propone come e apportare i necessari aggiornamenti.

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PARTE PRIMA

IL QUADRO DI RIFERIMENTO GENERALE DEL PIANO

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CAPITOLO I – DEFINIZIONE GENERALE DELLA METODOLOGIA PER LA REDAZIONE, LO SVILUPPO E L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI GESTIONE DEL SITO

l’articolazione dei piani di settore di seguito 1 Il percorso metodologico precisati.

La prima fase di lavoro è di analisi 2 I piani conoscitiva del patrimonio: partendo dall’acquisizione della documentazione esistente circa gli elementi di interesse Nel modello che qui si presenta è sembrato culturale e naturalistico-ambientale presenti opportuno articolare il piano in differenti nell’area, si sono utilizzate le ricerche, i piani settoriali. Tale scelta deriva da censimenti, gli studi di mercato e quelli di considerazioni sia metodologiche sia settore in merito. operative; è tuttavia necessario porre Parallelamente, in questa prima fase, si è l’accento, in ogni caso, sulla stretta prevista l’individuazione degli aspetti che interdipendenza tra le parti del Piano. caratterizzano l’identità territoriale e socio In direzione dell’ottimizzazione del sistema di economica; si tratta quindi di un momento di gestione esistente, ogni piano deve definire valutazione delle risorse territoriali teso a collegamenti e, se opportuno, comprendere i definire l’importanza e il posizionamento dei programmi e progetti in atto o in corso di vari elementi sul mercato di riferimento. definizione, per le diverse tipologie di azioni Successivamente si applicheranno specifiche o interventi, individuati nella fase delle analisi tecniche di indagine statistica quali l’analisi di conoscitive. tipo SWOT (Strengths, Weaknesses, In ogni piano settoriale sono individuati Opportunities, Threats), l’analisi cluster, etc. alcuni obiettivi tematici che si devono In questa fase di analisi della situazione perseguire attraverso una serie d’azioni attuale sarà fatta una ricognizione su soggetti, concrete, modulate in relazione agli specifici finanziamenti, programmi e progetti in atto o ambiti di intervento. in corso di predisposizione. • Il piano di azione per la conoscenza, Fondamentale è la parte dedicata alla protezione, conservazione e valorizzazione definizione degli obiettivi e delle strategie del patrimonio operative per un piano d’interventi e di azioni Sviluppa le tematiche connesse con che ponga in essere le direttrici strategiche e l’incremento della conoscenza del patrimonio, gli obiettivi di lungo periodoal fine di la sua conservazione, restauro, assicurare lo sviluppo sostenibile del sito, la riqualificazione; la prevenzione dei rischi, tutela e valorizzazione del suo patrimonio prevede l’analisi critica degli strumenti per la culturale e paesaggistico. tutela e la pianificazione e la proposta dei Tra questi, si possono citare a titolo di necessari correttivi. esempio: la tutela e conservazione del patrimonio per le future generazioni, la • Il piano di azione per la ricerca e la definizione di linee di sviluppo compatibile valorizzazione sociale, culturale ed con la conservazione, la promozione di un economica turismo consapevole e che induca benefici Individua le modalità per un processo di alla popolazione residente, etc. crescita di consapevolezza da parte delle Si sono quindi individuati delle strategie e popolazioni locali sulla loro identità, espressa degli obiettivi tematici che costituiscono dal sistema patrimoniale del territorio;

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individua inoltre le modalità per la le azioni previste, ad esempio utilizzando una comunicazione all’esterno di tali valori. struttura appositamente costituita. Tale struttura è stata identificata nella • Il piano di azione per la comunicazione e Fondazione UNESCO Sicilia - promossa il marketing territoriale dall'assessorato regionale dei Beni culturali e Indica i legami tra le risorse materiali e Ambientali e della Pubblica Istruzione e dalla immateriali del territorio interessato e Commissione Nazionale Italiana UNESCO - definisce le potenzialità di tale sistema; che ha, tra i suoi compiti istituzionali, la definisce gli obiettivi strategici per la valo- valorizzazione e promozione dei siti siciliani rizzazione integrata delle risorse del territorio, dichiarati Patrimonio dell’Umanità, anche dal anche al fine di un processo ecosostenibile di punto di vista del monitoraggio delle azioni sviluppo attraverso un’adeguata promozione intraprese tra quelle previste negli apposti del territorio. Piani di Gestione. Gli obiettivi tematici potranno essere perseguiti attraverso azioni operative. Per ciascuna di queste azioni si dovranno in 4 Monitoraggio seguito individuare, ai fini di un corretto controllo del loro andamento: A completamento del processo di gestione si 1. i soggetti responsabili della realizzazione; pone il sistema di monitoraggio che deve 2. le competenze che spettano ad ogni essere in condizione di valutare l’effettiva soggetto; realizzazione degli obiettivi programmati e 3. le risorse da utilizzare: attrezzature, delle ricadute, attese sul territorio, di tipo personale, finanziamenti; culturale, economico e sociale. 4. i tempi di realizzazione. Per il monitoraggio si prevede un modello di

controllo delle azioni previste attraverso 3 Attuazione e valutazione: la gestione del adeguati indicatori e parametri d’analisi. Per ognuna delle azioni relative agli obiettivi dei Piano piani settoriali, viene individuato uno specifico indicatore di risultato (espresso in forma numerica) e i relativi sistemi e metodi Il conseguimento di un’intesa e di un di analisi per la valutazione dei risultati coordinamento fra i soggetti responsabili a ottenuti con la realizzazione delle azioni definire strategie e obiettivi, è da considerarsi previste. attività propedeutica alla definizione del In tale maniera, il monitoraggio delle attività Piano. svolte fornisce indicazioni di dettaglio in In ragione delle esperienze condotte sembra merito ai risultati attesi e ottenuti possibile individuare negli strumenti della relativamente a ogni singola azione intrapresa. programmazione negoziata modalità utili a L’andamento temporale della risultante tale scopo; in particolare si possono aritmetica degli indicatori di risultato, per considerare le intese istituzionali, gli accordi ogni singolo piano settoriale, fornirà le di programma e i patti territoriali. indicazioni necessarie per la rielaborazione Per l’attuazione del piano si rende inoltre iterativa del piano. necessario individuare strumenti operativi in grado di promuovere, seguire e valutare tutte

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CAPITOLO II – FASI PROPEDEUTICHE ALL’AVVIO DEL PIANO DI GESTIONE

contribuendo alla formazione di 1 Dichiarazione dei valori del sito . Le isole una classe di scienziati in oltre 200 Eolie e il riconoscimento conferito anni di ricerche. Le isole continuano ancora oggi ad essere dall’UNESCO un ricco terreno di studi e continui processi che ancora stanno mutando l'aspetto del paesaggio e la Le isole Eolie sono state incluse nel dicembre composizione geologica del 2000 nella World Heritage List, la lista dei dell'arcipelago". Siti riconosciuti e dichiarati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, in ragione del Iscrizione: 2000 loro valore universale eccezionale e della Criteri: N (i) sussistenza delle condizioni e garanzie Giustificazione: La morfologia delle isole d’integrità conferite dalle legislazioni e dagli vulcaniche rappresenta un modello storico strumenti di salvaguardia. Nel nostro Paese, nell'evoluzione degli studi della vulcanologia ricchissimo di storia, cultura e monumenti, le mondiale. isole Eolie insieme al Parco del Cilento e le Superfluo argomentare in merito a come le Cinque Terre sono gli unici esempi di caratteristiche geomorfologiche delle isole patrimonio naturale dichiarato bene Eolie sono state e sono tuttora fortemente dell’Umanità. condizionate dall’intensa attività vulcanica. La deliberazione dell’UNESCO è avvenuta il Le isole Eolie sono, infatti, la sommità degli 2/12/2002 a Cairns in Australia, dopo sei anni apparati vulcanici emergenti, in parte attivi, di di istruttoria. Integrità di flora, fauna, un arco magmatico sottomarino in paesaggio, suolo, risorse idriche e aria nonché evoluzione, che quindi rende dominante i caratteri salienti del territorio eoliano sono le nell’immagine paesaggistica eoliana, il ragioni che hanno determinato l’attribuzione tematismo vulcanologico. di tale prestigioso riconoscimento. Nello La presenza di un arco magmatico anomalo e specifico, il fattore che, in special modo, ha di vulcani in attività ha reso le Eolie un centro assicurato all’arcipelago delle Eolie di primario interesse per la Scienza della l’inclusione nella World Heritage List, è stata Terra. la valutazione effettuata dalla IUCN - La continuità quasi ininterrotta International Union for the Conservation of dell’insediamento umano e la centralità delle Nature and Natural Resources: Eolie nel Mar Tirreno meridionale, hanno prodotto culture che hanno lasciato resti di "I peculiari aspetti vulcanici delle straordinario interesse storico e artistico. Le isole rappresentano in maniera isole Eolie sono state nei secoli più recenti un esemplare l'oggetto degli studi della regno lontano e sconosciuto ma data la vulcanologia mondiale. Grazie alle posizione geografica e le loro vicende ricerche avviate nel XVIII secolo, le storiche, sono state spesso considerate isole hanno consentito protagoniste di una cultura e una civiltà l'approfondimento dei due tipi di proprie, autonome e spesso diverse dalla eruzione (vulcaniana e regione a cui geograficamente appartengono. stromboliana) e la trattazione dei Ne sono espressione il mito incentrato sulla temi più importanti della propria realtà geografica e sulla millenaria vulcanologia e geologia moderne 35 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

capacità umana di controllare un ambiente difficile e inospitale. Viaggiatori dei secoli successivi ci daranno Sono gli elementi naturali - acqua, fuoco, aria ragguagli precisi, descrizioni o disegni di e terra - a costituire lo spazio eoliano, cose viste, di episodi vissuti. Uno dei più facendone un territorio singolare, unitario e importanti stranieri approdati nelle nostre unico. Eppure ogni isola é in grado di isole é Déodat de Dolomieu, naturalista, cambiare tra loro questi elementi, ricavandone geologo, pioniere della moderna un'immagine, una fisionomia, una propria vulcanologia, che visitò le Eolie nel luglio organizzazione spaziale e temporale. 1781. Da questa esperienza nacque un'opera Fin dall’antichità queste isole, proprio per lo di serio valore scientifico. Il suo racconto, spettacolo delle coste alte e scoscese, degli incentrato sulla considerazione delle isole, scogli scolpiti dall'erosione del mare e del delle rocce e dei fenomeni vulcanici, é vento, per i vapori emanati dalle loro viscere, interrotto soltanto da riferimenti mitologici e dovettero offrire ai primi viaggiatori in dalla rievocazione di leggende alto transito nel Tirreno meridionale, un terreno medievali. Dolomieu non trascura di fertile per indagini scientifiche, per ricerche di considerare anche la brutta situazione elementi curiosi, per descrizioni liriche, per abitativa di alcune isole mentre, per altro meditazioni interiori, una fucina di sensazioni, verso, positivo é il giudizio che formula sugli di uomini, di avvenimenti e di impressioni da isolani e sui loro caratteri: riportare nei loro libri . "... il loro carattere é molto spiccato; Secondo la mitologia classica le isole Eolie sono coraggiosi, attivi, affezionati al erano la dimora di Eolo, Dio dei venti, che loro paese, svelti, vendicativi e egli teneva racchiusi in una grotta. Per la superstiziosi; ...la migliore truppa mitologia romana, invece, il Dio del fuoco era che il re di Napoli abbia al suo Vulcano, la cui dimora si trovava servizio, é il corpo dei Liparoti". nell’omonima isola dell’arcipelago eoliano. Proprio da Vulcano nascerà, alla fine del Per Jean Houel, pittore e incisore francese, le Medioevo, il nome delle montagne di fuoco Eolie furono un crogiolo di sensazioni e di che chiamiamo vulcani. scoperte, che egli ricordò principalmente I primi accenni storici alle isole Eolie attraverso i colori e gli effetti cromatici dell' risalgono ad Aristotele (384-322 a.C.), che ossidiana, della lava e dello zolfo. descrisse la formazione di un nuovo vulcano Avvicinandosi a Lipari, rimase colpito dalle (probabilmente Vulcanello, attualmente unito rive e dalle rocce rischiarate dagli ultimi raggi all’isola di Vulcano), le cui ceneri coprirono del sole, i cui colori la città di Lipari. L' arcipelago di Eolo e di Vulcano non ha mai "apparivano più belli e la certezza di cessato di richiamare viaggiatori di ogni veder sparire ogni cosa nell’oscurità provenienza: nel `500 fu Tommaso Fazello a della notte rendeva più vivo e far tornare le Eolie alla ribalta, utilizzando prezioso l’incanto di quel momento". numerose notizie di autori classici greci e latini: Certamente lo scrittore più celebre che ebbe modo di visitare le Eolie è Alexandre Dumas. "…La Sicilia, essendo chiusa da tre Il racconto della sua permanenza alle isole é lati, dalla parte del lato vivace e pittoresco, a volte esuberante. Il suo settentrionale ha vicine dieci isole, libro provocò in taluni lettori reazioni benché gli antichi ne abbiano poste negative, essendo stati punti nell’orgoglio solamente sette, comunemente dette nativo da quel distacco che, a loro dire, aveva Liparee, Vulcanie ed Eolie… Ai spinto lo scrittore ad indugiare su aspetti e nostri giorni, consumata ormai la risvolti poco belli e per nulla edificanti, di vita materia, Lipari ha smesso di e di costumi degli Eoliani. emettere fuoco da parecchi anni...".

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In effetti l'autore dà testimonianze di usi e di Lipari e uno scorcio di Stromboli. costumi che appaiono decisamente particolari Ristoratrice é anche l' aria che qui si e che agli abitanti apparivano distanti dalla respira..." realtà isolana. Alicudi viene così definita: Sicuramente l’Arciduca, anche quando "...E' difficile vedere qualcosa di più diminuì i suoi soggiorni alle isole, ebbe nel triste, di più tetro, di più desolato di cuore e davanti agli occhi il ricordo delle sue questa sfortunata isola...un angolo amate isole che, così magnificamente, della terra dimenticato dalla descrisse: creazione e rimasto tale dal tempo del caos”. "Immerse nell’incantevole mare di Dumas rimane affascinato dalla natura, dalle Sicilia, queste piccole isole in modo abitudini culinarie, dai vini locali, dai colori singolare catturarono l'animo mio, del mare che per un gioco di luci ricco di sia che mi apparissero durante le armonia, raffiche tempestose, sia che le contemplassi disseminate di vigneti "cambiò colore cinque o sei volte nell'estate, somiglianti a smeraldi in prima di svanire tra i vapori". un mare di zaffiri".

Ciò che più colpisce Dumas é lo spettacolo Le bellezze naturali e i vari aspetti geologici e delle frequenti eruzioni dello Stromboli: vulcanologici, assieme ai settemila anni di storia testimoniati dalle citazioni di poeti e "...Confesso che questa notte é una scrittori dell’antichità, impongono un coerente delle più curiose che io abbia e impegnato lavoro di salvaguardia e passato della mia vita…Non potevo conservazione del patrimonio, ma anche e staccarmi da quel terribile e soprattutto l’individuazione di quegli indirizzi magnifico spettacolo". di governo dello sviluppo socio-economico e di quelle trasformazioni territoriali capaci di Curiosità, entusiasmo e nostalgia sono gli mantenere nel tempo l’integrità dei valori che elementi fondamentali che hanno spinto il hanno consentito il riconoscimento del sito disegnatore francese Gaston Vuillier (1846- come Patrimonio dell’Umanità. 1915) alla volta delle isole Eolie. Egli narra la Con questo Piano di Gestione si intende sua esperienza in prima persona, rendendo il offrire una puntuale disamina non soltanto di lettore più partecipe. Per Vuillier le Eolie ciò che effettivamente rende l’arcipelago una costituiscono un’entità ambivalente: da una perla naturale e culturale da preservare per le parte il loro sapore esotico, dall’altra generazioni future, ma anche della di quelle l’esistenza di forti richiami a una realtà situazioni critiche in cui versano le isole sociale ben precisa e dura, come quella dei Eolie, che gli stessi letterati del passato minatori della pomice. avevano “osato” raccontare.

Chi però rimase più impressionato dagli Più avanti nel corso di questo lavoro, si aspetti paesaggistici dell'arcipelago fu tracceranno dei programmi di azione tesi Arciduca Luigi Salvatore d'Austria tanto che, soprattutto a far sì che ciò che oggi costituisce a partire dal 1875, i soggiorni alle Eolie si la fonte primaria di ricchezza per le isole fecero più frequenti. La sua residenza Eolie, ovvero il flusso turistico - forte e abituale, a Lipari, era una casa di campagna in all’apparenza inesauribile soprattutto, se non cima al promontorio che si affacciava su due esclusivamente, nel tradizionale periodo insenature: estivo - non finisca per imporsi paradossalmente come una “forza” in grado di "...Da questo punto si offre un intaccare ed erodere le risorse naturali del meraviglioso panorama e una veduta territorio. 37 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Si deve puntare ad uno sviluppo socio- 2 Isole Eolie e UNESCO. Un rapporto economico, ad una valorizzazione del risanato territorio e delle comunità locali attraverso l’attuazione di processi di sostenibilità locale rendendo possibili e concrete le azioni di Sarebbe inutile e controproducente – ai fini di sostegno volte ad un migliore utilizzo del una definizione più puntuale e positiva dei bene caratterizzante l’eccezionalità a livello propositi che questo Piano di Gestione mondiale del sito UNESCO isole Eolie. intende realizzare – ignorare il precedente iter Preservando quelle tradizioni locali che che ha condotto alla stesura di tale documento affondano le loro origini proprio nelle di salvaguardia e valorizzazione del sito. particolarità ambientali del sito e, al L’obbligo – e il monito - di adempiere alle contempo, puntando ad una crescita di più disposizioni della Convenzione sulla ampio respiro di tutta l’economia eoliana, protezione del Patrimonio Mondiale Culturale quest’ultima non sarà privata della sua forza è giunto all’indirizzo del Governo Italiano e, vitale, al contrario: sarà la capacità della con esso, a tutti i competenti Enti e comunità di autoalimentarsi che sosterrà uno Amministrazioni locali, congiuntamente sviluppo finalmente duraturo (perché all’inserimento dell’arcipelago nella Word sostenibile) e non più effimero. Heritage List, la cui candidatura è stata Il turismo, infatti, diventa volano sostenibile esaminata tecnicamente nel corso della per un’area a vocazione conservativa, solo se ventitreesima sessione straordinaria non rappresenta l’unica fonte di reddito per dell’IUCN nel 1999. quanti vivono sul territorio da proteggere. Tale invito è stato, nel corso di questi anni, Si tratta di promuovere delle politiche per il reiterato dall’UNESCO che ha anche territorio che sostengano, supportino e diano provveduto a fissare dei limiti temporali entro spazio alla creazione di un’offerta - e dunque i quali uniformarsi alle direttive date. Pena anche di una potenziale domanda - di per l’inosservanza: il venir meno delle fruizione del sito che sia plurale, diffusa e condizioni che hanno motivato l’inclusione accessibile, senza per questo rinunciare a delle Eolie dall’elenco dei siti Patrimonio realizzare una gestione differenziata, perché dell’Umanità e, conseguentemente, la più qualificata, dell’economia locale in grado cancellazione dell’arcipelago dalla World di migliorare la vivibilità di queste isole, sia Heritage List. Questo sarebbe il primo caso favorendone una crescita sostenibile e una del genere al mondo. fruizione compatibile con le caratteristiche Per molti anni, l’assenza di coordinamento tra ambientali riconosciute, sia incentivando Enti e Istituzioni interessati, la mancanza di anche altri settori economicamente vitali per fondi da mettere a disposizione per tali le comunità eoliane, oltretutto storicamente finalità, hanno fatto sì che non sempre si significativi, in grado di non limitare le fonti garantisse l’osservanza di quei punti fondanti di reddito alle attività tipiche della stagione la decisione dell’UNESCO di dichiarare le estiva. EOLIE luogo Patrimonio dell’Umanità. A tale esigenza, ineludibile anche di là da e a Si tratta, in un certo senso, di salvare il sito prescindere dalla permanenza delle isole dall’uso indiscriminato e inconsapevole che fa nell’elenco UNESCO, si è fatto fronte di se stesso e delle sue preziose risorse. Lo promuovendo la formulazione e approvazione sviluppo sostenibile è lasciare a chi verrà di un adeguato Piano Territoriale Paesistico dopo di noi quantomeno quello che noi oltre che attraverso ulteriori iter legislativi, abbiamo. che in seguito saranno ampiamente descritti E’ in tal senso che questo Piano di Gestione nei loro strumenti e finalità. intende operare, nel rispetto delle linee guida, Nel corso del tempo, numerose esortazioni ad delle indicazioni e, soprattutto, dei moniti più operare nella direzione di un adeguamento volti giunti dalla stessa Commissione alle ragionevoli richieste provenienti Nazionale Italiana UNESCO. dall’UNESCO sono stati lanciati dal presidente della Commissione Nazionale 38 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Italiana UNESCO Prof. Giovanni Puglisi, g. alla modifica del perimetro della istituenda dalle associazione ambientaliste e dei riserva di Lipari con una proposta cittadini. corrispondente ai limiti della Patrimonio dell’Umanità in linea con le Operational L’UNESCO, nonostante abbia accolto Guidelines . Valutazione dell’impatto del positivamente le attività finanziate e, in progetto di realizzazione dell’aeroporto particolar modo, lo sviluppo di chiari limiti nell’isola di Lipari in una delle zone della per la proposta della riserva naturale di Lipari, futura Riserva: Poggio dei funghi, nella verde ha per molto tempo manifestato doverose frazione di Quattropani; perplessità. Ha dunque più volte rinnovato h. alla necessità di considerare attentamente la l’invito al Governo Italiano, di redigere la proposta della creazione di un Parco documentazione stabilita dalla Convenzione. Regionale per le isole Eolie; Nello specifico, nel documento inviato in data i. alla presentazione di una nuova nomina 27 agosto 2007 alla Commissione Nazionale delle isole alla WHL, alla luce della Italiana per l’UNESCO, dopo avere disponibilità di dati scientifici aggiornati esaminato lo stato di conservazione delle isole sui valori naturali dell’isola, includendo Eolie, richiede precise garanzie per il dunque criteri per proteggere gli importanti superamento delle criticità sollevate con habitat costali e marini. l’Adozione 31 Com 7B.24, ponendo l’urgenza di agire in merito: Dopo il recente intervento giudiziario che ha a. al divieto di proseguimento di attività bloccato definitivamente le attività estrattive estrattive nelle aree incluse nel Patrimonio della pomice, è necessario immediatamente Mondiale - e in quelle a questo adiacenti – adempiere a tutte le prescrizioni nonché al divieto di apertura di eventuali dell’UNESCO. nuove miniere; b. alla definizione di scadenze per la E’ stata definitivamente chiusa la cava di rimozione delle scorie di pomice; pomice, è stata avviata la procedura da parte c. all’elaborazione di un Piano di Gestione - della Regione Siciliana, in data 24 gennaio utilizzando la maggior parte dei dati 2008 presso l’assessorato regionale al Lavoro, scientifici disponibili – che includa la per il reinserimento al lavoro dei lavoratori ex definizione delle risorse di finanziamento Pumex nel Museo Archeologico Eoliano necessarie all’assunzione, “Bernabò Brea”. E’ stata avviata la procedura all’implementazione, al monitoraggio e alla per l’istituzione della Riserva Naturale crescita di conoscenza del Piano stesso; terrestre nell'isola di Lipari, così come è in d. alla nomina di un’entità di gestione dirittura d’arrivo al Ministero dell’Ambiente e apposita e garanzia della disponibilità di della Tutela del Territorio e del Mare l’iter per adeguati finanziamenti; l’istituzione dell'Area Marina Protetta, e. all’intraprendere un’esauriente valutazione bisogna da subito – e il Piano di Gestione sull’impatto ecologico e ambientale della vuole essere un contributo in questa direzione proposta di allargamento del porto di Lipari, - sviluppare e sostenere una gestione includendo un’analisi dell’impatto delle navi sostenibile, innovativa e moderna del da crociera sul sito Patrimonio dell’Umanità; territorio e del paesaggio eoliano. f. alla definizione di un progetto, scientificamente fondato, di ricostituzione Le Eolie hanno fatto da supporto a vicende della flora attraverso l’utilizzo di piante umane che hanno costituito sul territorio, in native. Stesura di un solido piano di dialogo con la natura e con le risorse riconversione delle infrastrutture delle miniere vulcaniche delle isole, un ulteriore al fine di soddisfare i bisogni, anche didattici, eccezionale patrimonio culturale, che di ecoturismo, includendo un programma di coniugato alle particolari e uniche specificità reimpiego e/o riabilitazione degli ex vulcaniche presenti, fanno dell'arcipelago uno lavoratori delle cave chiuse; dei più importanti siti scientifici, paesaggistici, archeologici e sottomarini del

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mondo. Si tratta di riconoscere l'unità dei potrebbero alterarne drammaticamente le valori umanistici, archeologici, etno- caratteristiche ambientali e paesaggistiche. antropologici e naturali presenti nell'arcipelago e progettare una loro gestione e valorizzazione, coerente e organica. Per 3 Gli attori del Piano di Gestione e i questo, l’UNESCO ha chiesto di valutare soggetti responsabili esaurientemente ed ampiamente l’impatto ambientale dell’allargamento del Porto di Lipari, incluso la stima dell’impatto delle navi L’inserimento delle isole Eolie nella Lista del da crociera.è da rivedere l’idea di un grande Patrimonio Mondiale dell’Umanità è senza porto privato, nel tratto che va da Marina ombra di dubbio un importante Corta a Pignataro, per barche da diporto, navi riconoscimento internazionale del valore del da crociera. sito che merita di essere mantenuto inalterato. La necessità di redigere un documento di La Valutazione d’Incidenza effettuata in salvaguardia e valorizzazione del sito e occasione della predisposizione del nuovo l’obbligo di adempiere alle disposizioni della Piano regolatore di Lipari, ha stabilito Convenzione sulla protezione del Patrimonio l’incompatibilità dell’aeroporto nell’area mondiale, culturale e naturale hanno sollevato individuata. L’impatto ambientale dell’opera l’esigenza, da parte dell’assessorato dei Beni avrebbe effetti anche su altri livelli: modifica Culturali e Ambientali e della Pubblica del territorio e dell’andamento dei venti, Istruzione, di nominare un coordinatore del inquinamento acustico nonché una Piano con il compito anche di mettere in desertificazione di una vasta area. La relazione l’attività di un gruppo di esperti che costruzione dell’aeroporto a Lipari, in ogni si dedicasse principalmente alla redazione del caso non può avvenire in un sito d’interesse Piano di Gestione congiuntamente naturalistico, così come era stato identificato. all’attivazione e al coordinamento di Infine, occorre tendere verso un turismo fatto collegamenti efficaci tra soggetti competenti e di “viaggiatori”; cultori del bello e rispettosi portatori d’interesse, pubblici e privati, che della natura e per tutti i mesi dell’anno, operano nell’arcipelago eoliano. facendo leva sulla possibilità di presentare Il successo del Piano di Gestione, infatti, un’offerta articolata nel corso dell’anno di dipende essenzialmente dalla capacità di prodotti turistici, culturali, agricoli e questo strumento operativo di favorire il artigianali. coinvolgimento e la collaborazione dei vari soggetti istituzionali (principalmente i Il Piano di Gestione del sito UNESCO isole decisori politici) e locali nei programmi di Eolie vuole rispondere seriamente a queste tutela e salvaguardia del sito UNESCO isole criticità, alla necessità delle isole di fare un Eolie. L’attività di collaborazione è volta alla salto di qualità dal punto di vista dell’utilizzo predisposizione e all’attuazione del piano di della “risorsa turismo” e della crescita socio- gestione inteso come strumento tecnico per la culturale di tutta la comunità eoliana, protezione del patrimonio, per la promozione intendendo con ciò la capacità della comunità culturale e la valorizzazione economica del di guardare a se stessa e alla sua terra come sito proposto: si tratta di una fase fonte di ricchezza da preservare. propedeutica imprescindibile per la redazione In questo lavoro, allora, si propone un dell’elaborato che, però, non può essere progetto di riqualificazione delle isole, delegata solo ai soggetti propriamente tecnici cercando di far fronte alle sue necessità di uno facenti parte, in questo caso, del Gruppo di sviluppo sostenibile, attraverso piani di lavoro. intervento innovativi e qualificanti – nelle I decisori politici locali dovranno impegnarsi metodologie - da quei progetti che – ognuno con le proprie specifiche coinvolgono negativamente porzioni competenze – per la tutela e la gestione del importanti ed espressive di un sito e che territorio attraverso politiche in linea con gli indirizzi previsti dall’UNESCO ed esposti in 40 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

questo Piano di Gestione; dovranno riqualificazione impedendo lo sviluppo di coordinarsi e collaborare per massimizzare i soluzioni di miglioramento tra i vari risultati ottenibili per la salvaguardia del stakeholders. patrimonio, la promozione culturale e lo La governance delle politiche territoriali sviluppo economico. presuppone l’uso di nuovi strumenti di Il gruppo di esperti – coordinato e diretto dal gestione dei processi partecipati e dei processi Prof. Aurelio Angelini - per realizzare il più decisionali che, applicati con metodo, ampio e responsabile processo di apertura e le dovute condizioni istituzionali e partecipazione alla concretizzazione e tecniche, possono contribuire a realizzare attuazione degli obiettivi generali previsti nel progetti di valorizzazione del capitale sociale Piano di Gestione, ha dunque organizzato di un territorio, in termini di competenze, diversi tavoli di concertazione cui hanno conoscenze e capacità progettuali diffuse. partecipato le diverse istituzioni cointeressate alla redazione del Piano: i sindaci dei comuni E’ questo il percorso che si è voluto eoliani, i rappresentati delle associazioni intraprendere nella costruzione del piano di ambientaliste, la Soprintendenza di Messina, gestione per il sito UNESCO isole Eolie, che la Provincia di Messina, l’assessorato ha visto la partecipazione non solo di tutti gli regionale dei Beni Culturali e Ambientali e esperti componenti il gruppo di lavoro della Pubblica Amministrazione - incaricato della vera e propria stesura del Dipartimento Beni Culturali, Ambientali e documento, ma anche dei soggetti E.P, l’assessorato regionale Territorio e istituzionali interessati ai contenuti e alla Ambiente. progettazione del lavoro, soprattutto dopo l’istituzione del tavolo tecnico permanente di cui si dirà oltre. 3.1 Un processo partecipato Sono stati indetti diversi incontri tra le parti coinvolte a partire da quello tenutosi il 16

Qualsiasi progetto mirato a porre le basi di ottobre 2007 - e, a seguire, il 14 novembre uno sviluppo sostenibile che sia orientato ad 2007 e il 21 dicembre 2007 - presso la sede integrare aspetti sociali, economici e dell’assessorato dei Beni Culturali e ambientali, impone che gli attori da ambientali e della Pubblica Istruzione cui coinvolgere per analizzare e trovare soluzioni, hanno partecipato, oltre al Prof. Aurelio debbano essere rappresentativi della più Angelini – coordinatore del progetto di ampia gamma degli attori portatori di interessi redazione del Piano di Gestione isole Eolie - legittimi del territorio locale. gli esperti del Gruppo di Lavoro, i Ne consegue, inevitabilmente, il rappresentanti regionali dell’assessorato coinvolgimento e la partecipazione dei vari BB.CC. dell’Ufficio di Gabinetto, del portatori di interesse specifici e generali Patrimonio UNESCO e del Servizio Tutela (stakeholders ) - nel corso della progettazione del Dipartimento Beni Culturali e ambientali, dei programmi e progetti di qualificazione del nonché le forze istituzionali rappresentative paesaggio intesa come risorsa ambientale, dei comuni eoliani: economica, sociale, culturale - in modo − il sindaco di Lipari; nuovo, concreto in termini di approcci e − il sindaco di Santa Marina Salina; strumenti gestionali. − il sindaco di Leni; Questo è il contesto di fondo dei nuovi − l’assessore alla Cultura del comune di approcci di governance : un sistema di Malfa. interazione dinamica di relazioni tra decisori politici e stakeholders in modo più inclusivo e Questo incontro iniziale è stato indetto: co-responsabile rispetto a modalità decisionali − per acquisire preliminarmente, in via consolidate che si prestano sempre più a ricognitiva, apporti e contributi riguardanti la criticità, e conflitti estenuanti sul territorio, redazione del piano di Gestione isole Eolie; che vanificano i risultati attesi di progetti di − per individuare, in condivisione, le linee guida del Piano di Gestione in itinere;

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− per illustrare le varie fasi per l’elaborazione gennaio 2008 – sono stati invece di carattere Piano di Gestione precisandone la natura di prettamente tecnico e hanno visto coinvolti strumento non cogente, ma piuttosto di esclusivamente i tecnici componenti il documento di indirizzo politico che, proprio Gruppo di Lavoro al fine di fare il punto dello per questo, necessita della condivisione da stato dell’arte dei lavori di stesura del Piano parte della governance sociale e politica; di Gestione e permettere lo scambio di − per esplicitare la necessità di effettuare una informazioni e dati utili alla redazione mappatura economico sociale del territorio partecipata delle singole parti di competenza eoliano, la cui ricognizione non può che di ogni esperto. avvenire con il sostegno dei comuni. Sono stati coinvolti anche i rappresentati Infine, in data 10 gennaio 2008, è stato istituzionali de: presentato il Piano di Gestione delle isole − l’Associazione Legambiente; Eolie presso la Fondazione del Banco di − la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina; Sicilia a . Sono intervenuti: − la Provincia Regionale di Messina; − Danielle Mazzonis, sottosegretario per i − l’Ufficio Isole Minori; Beni e le Attività Culturali con delega − l’assessorato Regionale Territorio e UNESCO; Ambiente; − Gianni Puglisi, presidente Commissione Questa riunione, così come tutte le altre Nazionale Italiana UNESCO; successivamente svoltesi, ha voluto rendere − Lino Leanza, assessore regionale ai Beni partecipi i diversi soggetti dei vari step Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione; previsti per la progettazione, stesura e − Rossana Interlandi, assessore regionale al presentazione del piano alle autorità Territorio e Ambiente; competenti, con l’intento peraltro di − Mariano Bruno, sindaco di Lipari; raccogliere proposte e considerazioni utili alla − Massimo Lo Schiavo, sindaco di Santa strutturazione del Piano di Gestione. Questo è Marina Salina; stato anche lo scopo degli incontri – tenutisi il − Salvatore Longhitano, sindaco di Malfa; 28 dicembre 2007 e l’8 gennaio - presso i comuni eoliani di Lipari e Santa Marina Hanno inoltre partecipato: Salina – tra una rappresentanza del gruppo di - Ottavio Di Bella, Gruppo di Lavoro lavoro guidata dal coordinatore del progetto e UNESCO del Ministero dell’Ambiente e della le forze istituzionali e sociali locali, in seguito Tutela del al quale il sindaco del comune di Santa Territorio e del Mare; Marina Salina, mostrando una partecipazione - le associazioni ambientaliste; attiva al processo di redazione del Piano, ha − la provincia di Messina; inviato un documento nel quale viene − la soprintendenza di Messina; riconfermata la valenza attribuita al beneficio − l’assessorato regionale Turismo, apportato dal patrocinio UNESCO per le isole Comunicazioni e trasporti; Eolie e all’opportunità costituita da un’attenta − l’assessorato regionale all’Industria; tutela e valorizzazione del patrimonio − Corpo Regionale Miniere – Distretto paesistico e ambientale dell’isola. Inoltre sono minerario di Catania, competente per le isole stati sottolineati, con tale intervento, alcuni Eolie; temi che, a parere dell’amministrazione, − gli esperti coinvolti per la formulazione del meritavano un’attenzione particolare nel Piano di Gestione. redigendo Piano e che il Gruppo di lavoro, ha Entro il 15 di gennaio 2008 tutti i soggetti acquisito come momento di ulteriore interessati hanno potuto presentare riflessione per l’elaborazione di iniziative che, osservazioni al PdG e alcune di queste – comunque, si sono mostrate in linea con compatibili con la filosofia del Piano- sono quanto proposto dai rappresentati della stessa state assorbite nel testo finale. amministrazione comunale. Nel corso della riunione del 12 marzo 2008, Alcuni incontri – avvenuti in data 28 poi, tenutasi presso l’Assessorato regionale novembre 2007, 13 dicembre 2007 e 3 dei Beni culturali ed ambientali, è emersa

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l’esigenza di un ulteriore coinvolgimento gestione comune tra enti locali territoriali (art degli attori locali, mediante la creazione di un 25 della legge 8giugno 1990 n. 142, recepita tavolo tecnico permanente , istituito con nota in Sicilia dalla Legge Regionale 11 dicembre assessoriale prot. n. 2078 del 9aprile 2008. 1991 n.48.) per la gestione del sito.

Inoltre, la Regione Siciliana ha istituito la 3.2 Forma giuridica del soggetto Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia responsabile (Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, n. 24 del 25 gennaio 2008), promossa dall'assessorato regionale dei Beni culturali e Nelle Linee Guida del Ministero per i Beni e ambientali e della Pubblica Istruzione e dalla le Attività Culturali. per la redazione dello Commissione Nazionale Italiana UNESCO e strumento del Piano di gestione UNESCO e cui parteciperanno anche l’Assessore nel documento inviato dall’UNESCO regionale al Territorio e Ambiente e i comuni contenente i solleciti, precedentemente citati, eoliani. riguardanti il mantenimento del sito isole Lo scopo della nuova istituzione è quello di Eolie nella WHL, si fa esplicito riferimento divulgare e promuovere - nell'ambito alla necessità di costituire un soggetto dell'educazione, della scienza, della cultura e giuridico preposto al monitoraggio dell'istruzione - lo sviluppo sostenibile, la dell’attuazione del piano di gestione del sito valorizzazione dell'ambiente, dei beni con risorse e competenze utili per valorizzare culturali, del paesaggio, del patrimonio e promuovere la crescita socio-economica del artistico-monumentale della Sicilia. territorio, tutelandone e conservandone quelle La Sicilia è la prima regione in Italia che peculiarità che ne hanno consentito prende un'iniziativa di questo genere volta sia l’iscrizione nel Patrimonio Mondiale alla tutela del suo patrimonio, sia alla dell’Umanità. proposta di inserimento di nuovi siti siciliani L’ordinamento italiano propone diverse nella WHL. formule giuridiche istitutive dei soggetti ai quali affidare la responsabilità nella gestione Di seguito si riporta uno stralcio dello Statuto dei beni culturali e ambientali: dalla semplice della Fondazione Patrimonio UNESCO gestione in economia, alle aziende speciali, Sicilia, esplicativo delle attività e degli scopi alla concessione, convenzione/associazione di tale organo, nonché delle risorse a con soggetti privati, imprese pubblico/private, disposizione per lo svolgimento dei suoi fondazioni, volontariato. La varietà delle compiti istituzionali e, dunque, per le attività formule giuridiche indica che importante è inerenti la gestione dei siti UNESCO in soprattutto quello che il soggetto (o i soggetti Sicilia. responsabili) deve fare nell’ambito dei programmi di azione previsti nel Piano di 1. La Fondazione promuove la tutela, la Gestione, spesso di competenza delle diverse valorizzazione e la gestione dei siti Autorità responsabili. iscritti al “patrimonio universale dell’UNESCO”; la candidatura di nuovi Con riguardo al sito UNESCO delle isole siti a far parte della lista del patrimonio Eolie, nel corso di una riunione svoltasi il 29 UNESCO. maggio 2008, giusta convocazione del 2. La Fondazione può promuovere Ministro dell’Ambiente, i legali conferenze, seminari, congressi, mostre, rappresentanti degli enti locali territoriali assegnare borse di studio, conferire presenti ed il Dirigente Generale del premi, assumere ogni iniziativa, anche di Dipartimento Beni Culturali ed Ambientali, natura editoriale, ritenuta coerente con le intervenuto con delega del sig. Presidente proprie ragioni istitutive. della Regione Siciliana, hanno concordato di 3. La Fondazione opera nel settore della costituire un consorzio pubblico ai sensi della progettazione e pianificazione culturale, vigente normativa che regola forme di dell’informazione e dell’editoria 43 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

promuovendo iniziative atte a diffondere VII. la promozione dell’attività di studio, studi, ricerche, progetti, notizie utili a di ricerca scientifica e di una maggiore conoscenza e diffusione documentazione; dei problemi che interessano la gestione VIII. la realizzazione di un centro di e la valorizzazione dei beni culturali e documentazione multimediale, di uno ambientali. spazio espositivo di arte 4. La Fondazione, per il perseguimento contemporanea e di un Museo del delle finalità sociali può stipulare con Mediterraneo; istituzioni universitarie italiane e IX. la cura, la tutela, la conservazione e straniere, con enti locali e con altri enti l'arricchimento di un proprio pubblici e privati nazionali ed esteri archivio, e la promozione dell'attività accordi volti ad acquisire e a scambiare di ricerca ad esso legata; informazioni di carattere scientifico, X. borse di studio, concorsi e premi a tecnico, economico, letterario, artistico, favore di giovani studiosi e sociologico, giuridico o di altro genere, ricercatori. pertinenti alle proprie finalità, e 6. Per il raggiungimento dei suddetti partecipare ad istituzioni, enti, scopi istituzionali la Fondazione: associazioni anche internazionali aventi a. promuove, progetta, organizza e scopi analoghi o complementari ai gestisce attività formative e seminariali propri. che saranno rivolte anche ai Paesi in 5. Tali scopi vengono perseguiti via di Sviluppo e dell’area attraverso: euromediterranea; I. la tutela e la valorizzazione del b. promuove e organizza ricerche, “Network patrimonio UNESCO”; corsi, convegni, mostre, documentari e II. la redazione dei piani e la gestione pubblicazioni; per i siti che fanno parte del c. amministra e gestisce i beni di cui Patrimonio UNESCO; sarà proprietaria o in concessione, in III. la promozione di nuovi siti modo da conservare o eventualmente candidabili a far parte della lista del ripristinare le loro caratteristiche patrimonio UNESCO; artistiche e storiche; IV. la tutela, la valorizzazione e la d. apre al pubblico le proprietà promozione di beni d’interesse acquisite che abbiano una destinazione ambientale e culturale; museale; V. la tutela e la valorizzazione della e. organizza e promuove viaggi a scopo natura e dell’ambiente; di istruzione, di studio e di formazione VI. la promozione della cultura, dell’arte culturale, manifestazioni e spettacoli. e lo sviluppo sostenibile;

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PARTE SECONDA

ANALISI DELLO SCENARIO

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CAPITOLO I – IDENTITA’ STORICA LE ISOLE EOLIE DALLA PREISTORIA ALL’ETA’ NORMANNA.

1 Premessa. Inquadramento storico e b) La conoscenza archeologica sino ai nostri archeologico propedeutico alla proposta di giorni perimetrazione del parco archeologico delle Eolie Una storia approfondita delle ricerche e degli Studi archeologici nelle Eolie deve risalire almeno agli ultimi decenni del XVIII secolo, ai resoconti, alle descrizioni e ai rilievi di Jean a) L’Identità storica delle Eolie: i Houel, che nel suo “Voyage Pittoresque des denominatori comuni isles de Sicile, de Malte e de Lipari ” dedica ampio spazio, con riproduzioni e rilievi, alle L’introduzione storico-archeologica, con il antichità eoliane allora note. sintetico quadro della successione di civiltà e Nel secolo XIX per l’ampliamento delle culture nell’arcipelago eoliano dal primo ricerche e delle conoscenze risaltano i insediamento antropico all’età normanna e i contributi di W.H. Smyth - l’ufficiale di dati essenziali su singoli siti e ritrovamenti, è marina inglese che studia e rileva le Terme articolata come parte integrante del piano di Romane di c/da Diana a Lipari, messe conoscenza e gestione del patrimonio fortuitamente in luce alla fine del XVIII archeologico, propedeutica allo sviluppo dei secolo - e del Barone Enrico Pirajno di diversi percorsi tematici e operativi e, in Mandralisca, poliedrica figura di intellettuale, particolare, alla proposta di perimetrazione di grande spicco nel complesso quadro dei nuclei del Parco Archeologico ex LR. culturale dell’Ottocento siciliano. A lui si 20/2000. devono le prime ricerche nell’area della I diversi contesti verranno brevemente necropoli di c/da Diana, donde proviene il caratterizzati lungo un percorso diacronico prestigioso complesso di reperti esposto e che dovrebbe consentire una più agevole conservato al Museo Mandralisca di Cefalù, lettura della successiva proposta di fra i quali il famoso cratere siceliota col articolazione del Parco. venditore di tonno. Si cercherà inoltre di porre in risalto i Altri scavi nella necropoli di c/da Diana -dei denominatori comuni dell’identità storica quali non è pervenuta la documentazione- delle diverse fasi culturali dell’Arcipelago, sono stati effettuati da Giuseppe Scolarici nel pur ciascuna con le sue peculiarità: 1879 su commissione dello scozzese James 1) lo stretto rapporto fra i dinamismi storici e i Stevenson, proprietario di impianti industriali caratteri e le risorse peculiari del sistema geo- per la lavorazione dello zolfo e dell’allume a vulcanico; Vulcano: i reperti sono confluiti nel 2) l’eccezionale posizione geografica, di Kelvingrove Museum di Glasgow ed, in “ponte” fra la Sicilia e l’Italia meridionale in misura minore all’Ashmolean Museum di privilegiata proiezione verso lo Stretto di Oxford. Messina, che ne ha favorito, in molte epoche Si deve attendere il XX secolo per l’avvio di storiche, la centralità sulle rotte commerciali e indagini scientificamente documentate a strategiche del Mediterraneo occidentale. Lipari e a Salina. Paolo Orsi, Soprintendente alle Antichità della Sicilia Orientale, effettua una breve ma proficua campagna di ricognizioni e scavi a Lipari (sul Castello, in

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un settore della necropoli, all’ipogeo di S. finanziamento PIM, dalla Soprintendenza ai Nicola) insieme ad un attento sopralluogo a Beni Culturali e ambientali di Messina - Salina. Sezione Archeologica e dal Museo Eoliano: Pochi anni prima Guido Libertini ha delineato ad ogni scheda è allegato uno stralcio della lo stato della conoscenza archeologica e cartografia IGM in scala 1/25.000 d) storica nelle Eolie in un volume (edito nel 1921) che, insieme ai resoconti di Orsi, ha costituito un punto di riferimento sin quasi d) L’apparato cartografico e le schede del alla metà del XX secolo. P.T.P. Negli anni del secondo conflitto mondiale Luigi Bernabò Brea, nominato nel 1942 Soprintendente alle Antichità della Sicilia Questa documentazione ha costituito la base Orientale, inizia la sua attività di ricerca nelle dell’apparato cartografico e delle schede che Eolie che, affiancato da Madeleine Cavalier, rivestono una parte integrante nella motivata porterà avanti per oltre un cinquantennio, con articolazione regime di T.O.6 del P.T.P. risultati di fondamentale importanza nel Citando testualmente il P.T.P: quadro dell’Archeologia Mediterranea: esiti “Gli ambiti contenenti le categorie di beni consolidati da un monumentale corpus di culturali territoriali ad emergenze significanti pubblicazioni e dalle sequenze espositive e di cui al regime normativo sopra indicato didattiche del Museo Archeologico Eoliano, sono quelli rappresentati nella Tavola di da loro creato nel 1954. P.T.P. con la sigla “TO6” (la scala di L’opera di Bernabò Brea e Cavalier ha redazione del piano (1/10.000) conferisce alla stimolato una vasta messe di validi contributi rappresentazione cartografica - per di altri studiosi sui diversi temi localizzazioni minute e puntuali come quelle dell’Archeologia Eoliana, chi proseguendo in archeologiche - valore di indicazione di maniera non passiva sulla loro linea di attenzione con rinvio alle schede indagine e di pensiero chi, invece, in termini archeologiche di dettaglio, alle carte di divergenza che, quando analiticamente e tematiche archeologiche e alla valutazione costruttivamente motivata, ha offerto competente della sez. Archeologica della altrettanti apporti di arricchimento scientifico Soprintendenza di Messina)”. al progredire delle ricerche. Come si indicherà specificatamente nella parte dedicata al “rischio archeologico”, grazie al progredire delle ricerche il c) La mappatura dei beni Archeologici patrimonio di conoscenza dell’archeologia Eoliani eoliana, è stato accresciuto negli ultimi dieci anni dall’individuazione di diversi nuovi siti di rilievo. L’inquadramento storico che segue, si limita ad un essenziale di percorso diacronico, rinviando per ogni approfondimento al 2 La Preistoria complesso di studi cui si è fatto cenno. Per la sintesi dei dati sui numerosi siti citati, 2.1 Il Neolitico. Il neolitico medio ci si è basati, oltre che sulla conoscenza personale-e professionale-di luoghi e bibliografia, sulla documentazione elaborata in occasione di due campagne di censimento La prima fase del neolitico eoliano del patrimonio archeologico eoliano curate nell’ultimo ventennio. I più antichi stanziamenti umani La prima è consistita nella schedatura dell’arcipelago risalgono al neolitico Medio topografica con la sintetica caratterizzazione gli abitati dell’altipiano del Castellaro storica e cronologica di un centinaio di siti Vecchio, nella parte occidentale di Lipari, archeologici curata, nell’ambito di 47 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

eponimo di questa prima fase del neolitico Castellaro di 26 nuclei di ossidiana già Eoliano e di Rinicedda, presso Rinella di lavorati e pronti per l’esportazione. Leni, a Salina, dove è stata messa in luce La scelta del settore occidentale di Lipari per parte di una capanna ovale infossata nel tufo un primo insediamento stabile è soprattutto vulcanico. motivata dalla fertilità dei suoli che ricoprono Il popolamento delle isole in questo periodo è gli altipiani formatisi nella prima fase del legato all’estrazione e alla lavorazione Vulcanismo Eoliano, che ha favorito lo industriale dell’ossidiana prodotta, durante il sviluppo dell’attività agricola. IV periodo del Vulcanismo di Lipari, dalla grande colata di Lami-Pomiciazzo ed esportata su ampio raggio nel Mediterraneo La seconda fase del neolitico eoliano occidentale prima dell’età dei Metalli per ricavarvi strumenti leggeri da taglio di notevole qualità. A partire dalla seconda fase del Neolitico La maggior concentrazione di presenze di Eoliano, le vicende abitative e storiche di ossidiana liparese - nuclei di lavorazione e Lipari sono state ricostruite attraverso utensili - riguarda la Sicilia e l’Italia l’indagine sistematica, dovuta a Luigi meridionale ma le esportazioni sono Bernabò Brea e a Madeleine Cavalier, dei documentate in Liguria, nella Francia giacimenti archeologici dell’imponente meridionale e in diversi siti della costa formazione riolitica (terzo periodo del adriatica. Vulcanismo di Lipari) della Rocca del All’origine della cultura del Castellaro Castello: “prezioso archivio della preistoria e Vecchio sono nuclei etnici provenienti della storia dell’isola” (e dell’intero presumibilmente dalla Sicilia Orientale, come arcipelago), secondo la definizione di attesta la ceramica decorata ad impressioni e Bernabò Brea, la cui straordinaria stratigrafia incisioni del cosiddetto stile di Stentinello, antropica (oltre dodici metri di altezza in dall’omonima fase culturale del Neolitico alcuni punti) si è conservata nei secoli grazie Medio Siciliano. alla coltre di ceneri e sabbia vulcaniche L’associazione della ceramica impressa con gradualmente accumulatevi dal vento, frammenti dipinti a fasce rosse confermerebbe soprattutto di Maestrale. per il Castellaro Vecchio la datazione di Luigi Il secondo periodo del neolitico eoliano, Bernabò Brea agli ultimi secoli del V documentato sinora solo dall’insediamento millennio a.C. contro quella di Sebastiano sul Castello di Lipari (cronologia Bernabò Tusa anticipata alla prima metà del millennio. Brea: primi secoli del IV millennio; In effetti ossidiana liparese si ritrova in siti cronologia Tusa: seconda metà del V medio-neolitici di età più antica: fattore che millennio a.C.) insieme alle affinità con le potrebbe piuttosto indicare - ma il problema coeve culture della Sicilia e dell’Italia rimane aperto - una frequentazione dell’isola meridionale (per la presenza abbondante di per l’estrazione dell’ossidiana precedente al ceramica dipinta a decorazione tricromica), primo impianto stanziale. mostra, sempre per alcune tipologie A Lipari si conservano due eccezionali ceramiche, diffusi rapporti con le culture testimonianze superstiti delle stazioni - neolitiche trans-adriatiche dalla Dalmazia alla officine preistoriche con segni di estrazione Grecia. dell'ossidiana dal fronte della colata e numerosissime schegge e lame di scarto: la La terza fase del neolitico eoliano prima sopra la spiaggia della Papesca lungo la strada Canneto - Acquacalda, il secondo lungo uno dei tornanti della Strada Lami – La terza fase del neolitico eoliano, nella parte Acquacalda in località Lami Coste. iniziale del Tardo neolitico Significativo al tempo stesso, delle tecniche di (cron. Bernabò Brea: del IV millennio; cron. lavorazione e dell’attività commerciale, è il Tusa: prima metà del IV millennio), è rinvenimento nell’area del villaggio del caratterizzata dalla presenza di ceramica del 48 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

cosiddetto stile a decorazione meandro- economica e demografica per le isole Eolie, spiralica di Serra D’Alto, nel quadro di che si trovano ora ai margini delle principali correnti culturali ampiamente estese in Sicilia rotte commerciali, per la probabile forte e nell’Italia centro-meridionale. diminuzione della richiesta di ossidiana che comunque continua ad essere esportata sino agli ultimi secoli dell’eneolitico. 2.2 Il tardo neolitico superiore. La cultura Verso la fine del IV millennio si attardano i di Diana caratteri della precedente cultura del Neolitico Superiore nella fase cosiddetta di Diana - Spatarella, dall’insediamento dell’omonima Al neolitico superiore appartiene la Cultura di località sulle pendici del Monte Giardina a Diana (cron. Bernabò Brea: seconda metà IV Lipari. millennio a. C; cron. Tusa: prima metà del IV Vi sono anche aspetti di novità e negli indizi sec. a.C) che prende nome dalla località ove di contatti con le più evolute civiltà del ricade, nell’attuale area urbana di Lipari, Vicino Oriente oltre che nelle probabili tracce l’abitato più esteso, mentre altri nuclei si della prima pratica della metallurgia, nelle costituiscono sul Castello e sugli altipiani scorie di fusione del rame dai livelli pertinenti occidentali (in particolare a Piano Conte dove all’insediamento di questo periodo sul è stata rinvenuta - in località Mulino a Vento - Castello di Lipari. l’unica tomba conosciuta a Lipari di questo insediamento, a fossa scavata nel tufo vulcanico), oltre che a Salina, Panarea, L’eneolitico antico-medio. La cultura di Stromboli e Filicudi. Piano Conte La considerevole crescita demografica che caratterizza questa fase è legata all’apogeo dell’industria e del commercio dell’ossidiana Fra la fine del IV e i primi secoli del III convalidata, nei contesti, da un’incredibile Millennio si manifesta la cultura di Piano abbondanza di schegge di lavorazione. Conte che a Lipari caratterizza gli Rappresentativa della Cultura di Diana, in insediamenti individuati nella località particolare delle fasi più antiche, è la eponima (nel settore sud occidentale caratteristica ceramica monocroma lucida a dell’isola) e quelli del Castello e di Contrada superficie rosso corallina che, con esemplari Diana. stilisticamente e tecnicamente affini, è La presenza di un insediamento di questa fase presente in numerosi insediamenti del è inoltre accertata a Stromboli, in località Neolitico Superiore nel quadro, secondo la Serra Fareddu nella parte settentrionale definizione di Bernabò Brea e Cavalier “di dell’isola. una vasta koinè culturale che investe il La cultura di Piano Conte - la cui ceramica continente italiano, la Sicilia e Malta”. rivela ancora affinità con produzioni del mediterraneo orientale - mostra ampia diffusione nella Sicilia orientale, dalla costa 3 L’Eneolitico tirrenica settentrionale allo Stretto di Messina (a Camaro) alla media Valle dell’Alcantara.

La fine del neolitico e la prima fase L’eneolitico tardo. La cultura di Piano dell’Eneolitico: Diana - Spatarella Quartara

L’avvento dell’età dei metalli nel All’Eneolitico tardo si ascrive la cultura di Mediterraneo, con la prima fase Piano Quartara, per la prima volta dell’eneolitico, segna l’inizio di un assai riconosciuta a Panarea nella località eponima, lungo periodo di contrazione e recessione che copre gran parte della seconda metà del 49 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

III millennio a.C. e rappresenta per le Eolie un mitico del quale la leggenda più nota è periodo di ulteriore recessione economica e tramandata dal canto X dell’Odissea, riferita culturale. ad Eolo, il dio che ospita Ulisse nella sua Numerose sono le attestazioni di questa facies reggia e gli dona il fatale otre dei venti. a Salina: in territorio di Santa Marina, i Altri studiosi propongono letture diverse, ma villaggi di Serro Brigadiere, con modeste è indubbio che la presenza di gruppi etnici capanne ovoidali infossate nel banco di tufo protogreci nelle Eolie, o di radicate vulcanico e al Serro dell’Acqua ; nella stessa componenti culturali ad essi riferibili, isola; un corredo tombale rinvenuto, agli inizi dimostri come l’Arcipelago abbia costituito del secolo scorso, a Malfa presso la chiesa un’importante base per il controllo di una dell’Immacolata. rotta marina di primaria importanza nel Alla stessa fase appartengono ancora: mediterraneo per la quale passava l’abitato sul Timpone di Ginostra a Stromboli, sicuramente il commercio dei metalli insieme non ancora fatto oggetto di indagini regolari ad altre risorse economiche. con l’eccezione di una breve campagna di L’interesse di genti esterne per le Eolie come surveys nel 1998 dell’Università “La base strategica e commerciale di primo piano Sapienza” diretta dalla Prof. G. Bergonzi; nel basso Tirreno, più che per le loro risorse tracce di un insediamento in c/da Diana a naturali sarà anche alla base della costituzione Lipari. e dello sviluppo delle successive fasi culturali della media e della tarda età del Bronzo (Milazzese e Ausonio). 4 L’Età del Bronzo Le prime fasi della Cultura di Capo 4.1 L’età del Bronzo Antico. La cultura di Graziano

Capo Graziano Gli abitati della fase più antica della Cultura di Capo Graziano - XXI-XX secolo a.C.- si

distribuiscono in posizione “aperta”, presso la Verso la fine del III millennio le Eolie sono costa e nelle aree pianeggianti, senza investite da un flusso di radicali cambiamenti particolari accorgimenti di carattere difensivo: con la nascita e la fioritura della cultura di i grandi insediamenti del Piano del Porto a Capo Graziano che copre un arco di sette Filicudi e quello, nel settore occidentale di secoli, dal XXI-XX sec. alla fine del XVI- contrada Diana a Lipari, in parte sotto il inizio del XV secolo a.C circa, con una moderno centro urbano. rilevante densità demografica in tutto Ad essi sono probabilmente coevi il villaggio l’arcipelago. di Costa Megna a Leni; il probabile I suoi caratteri connotanti incontrano cogenti insediamento costiero di Punta Peppa Maria a punti di contatto nella cultura del Panarea indiziato dalla presenza di un piccolo Protoelladico finale (III) e del Mesoelladico deposito votivo di vasetti miniaturistici; iniziale della Grecia Continentale (Argolide, Calcara di Panarea, interessata da fenomeni Beozia etc.): le tipologie costruttive e fumarolici e costellata di pozzetti votivi, planimetriche delle capanne ovali, dal piano presumibile area sacra dedicata al culto di di calpestio interno a quota inferiore rispetto a divinità salutari date le proprietà terapeutiche quello esterno e dai muri perimetrali in filari delle fumarole; l’insediamento dello Scalo di pietre spesso disposte con tessitura della Palomba e di Contrada Fucile ad cosiddetta a spina di pesce, i riti funerari, le Alicudi,il carico di ceramiche di impasto di forme e le decorazioni vascolari. produzione locale rinvenuto nei fondali Attraverso l’analisi di questi elementi e la marini di Pignataro di Fuori, a Lipari. corrispondenza di dati storici e letterari

L.Bernabò Brea ha riconosciuto nelle genti La fase evoluta della cultura di Capo portatrici della Cultura di Capo Graziano gli Graziano Eoli, protagonisti di un complesso ciclo

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Intorno al XIX-XVIII sec. a.C., per concause Graziano di Filicudi - di assai ampia non facilmente determinabili, ma nelle quali estensione e distribuito su diverse quote - e influisce certamente anche la minaccia di sul Castello di Lipari, al quale corrisponde la invasioni belliche dal mare, gli insediamenti necropoli ad incinerazione della sottostante si concentrano abitualmente in posizioni più contrada Diana. elevate e dominanti che favoriscano le Probabilmente in un periodo successivo cade esigenze difensive e di controllo della costa, l’impianto dei villaggi del Serro dei Cianfi a come gli abitati, a gruppi di capanne ovali, Salina e di San Vincenzo a Stromboli. sulla vetta della Montagnola di Capo

Fig. 1 Filicudi-Capo Graziano - Abitato della fase evoluta e finale della Cultura di Capo Graziano

La fase finale della cultura di Capo Graziano 4.2 La media età del Bronzo. La Cultura del Milazzese Nell’ultima fase della Cultura di Capo Graziano - XVII-XVI secolo a.C. - la costante intensità dei rapporti col mondo egeo è L’inizio della cultura del convalidata non solo dalla copiosa presenza di Milazzese,dall’abitato sul promontorio ceramiche dipinte protomicenee (Miceneo I e eponimo di Panarea, collocato da Bernabo’ II) ma dallo straordinario apporto diretto della Brea verso l’ultimo trentennio del XV secolo cultura architettonica micenea testimoniato a.C. in base soprattutto alla cronologia delle dalla tholos (termale o di destinazione ceramiche micenee presenti nelle fasi più cultuale legata alle qualità salutifere delle recenti, risalirebbe alla fine del XVI sec .o acque?), a falsa cupola in filari digradanti di agli albori del successivo. Queste nuove grandi blocchi lavici nell’area delle terme di indicazioni provengono dalle datazioni al C14 San Calogero a Lipari. su resti organici dai recenti scavi nell’abitato di Portella di Salina . L’assetto culturale mostra forti affinità, principalmente nella tipologia delle

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ceramiche, con la coeva facies di Thapsos controllo strategico e/o difesa, del della Sicilia Orientale. promontorio di Punta Milazzese a Panarea Vi persistono stretti rapporti col mondo (eponimo), delle capanne ellissoidali - alcune miceneo, che caratterizzano anche la cultura delle quali delimitate da un recinto di Thapsos, documentati dall’abbondanza di quadrangolare o vano rettilineo adiacente - del Ceramica del Miceneo III A e III B e da altri Castello di Lipari, della Portella (con capanne manufatti (come le collane in pasta vitrea e circolari) e di Serro Brigadiere (fase più pietre dure dall’abitato della Portella di recente) di Salina e della fase insediativa più Salina), oltre che, fra i frequenti contrassegni recente sulla Montagnola di Capo Graziano a incisi su grandi vasi, da alcuni “segni” di Filicudi. probabile derivazione alfabetica dai sistemi di La diffusione della cultura del Milazzese, scrittura minoico-micenei del lineare A e B oltre che a (la necropoli del predio (similarità riscontrata per la prima volta da Caravello, sotto il castello), nella vicina Bernabò Brea). Calabria tirrenica documenterebbe, una sorta A questa fase culturale appartengono gli di egemonia eoliana in questa fascia estrema abitati, solitamente in posizione dominante di della penisola.

Fig. 2 Panarea - Punta Milazzese - Capanna dell’abitato della Cultura Eponima

Nei primi decenni del XIII secolo a.C. gli 4.3 La tarda età del Bronzo. L’Ausonio I abitati eoliani subiscono un’improvvisa violenta distruzione, i cui segni sono ben

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riconoscibili attraverso i dati di scavo (in particolare tracce d’incendio). 4.4 L’età del Bronzo finale. L’Ausonio II. Si sviluppa così una nuova fase culturale, l’Ausonio I, i cui portatori sono identificati con gruppi etnici provenienti dall’Italia Ai resti dell’impianto precedente si peninsulare - probabilmente dalla Calabria sovrappone, sul Castello, l’abitato Tirrenica - come attestano diverse forme dell’Ausonio II, con capanne ellissoidali più ceramiche rispondenti a quelle della cultura ampie - la maggiore è di m. 15 x 7- continentale sub appenninica. dall’evoluto sistema portante di pali lignei I riscontri fra fonti letterarie ed esiti della inseriti nei muri perimetrali a sostegno della ricerca archeologica conferiscono spessore copertura a doppio spiovente. alla tradizione mitica tramandata da Diodoro Fra la fine dell’Ausonio I e gli inizi del II si Siculo (Diod.V,7-9) relativa agli Ausoni che colloca la necropoli rinvenuta negli anni 50 abitavano la penisola, e alle peripezie di del secolo scorso nella zona pianeggiante ai Liparo, figlio dell’eponimo re Auson, e alla piedi del Castello, nell’attuale Piazza sua venuta dall’Italia nell’isola che da lui Monfalcone, a rito funerario misto con prende nome, e dove successivamente giunge, inumazioni entro grandi pithoi e incinerazioni sempre dall’Italia, Eolo, che sposa una delle entro situlae. figlie di Liparo (anche Diod.IV,67;6). Alcuni corredi delle inumazioni mostrano La nuova fase culturale eoliana rientra in un particolare ricchezza:numerosi bronzi quadro di rivolgimenti storici che hanno (fibule,fermagli per coinvolto il basso Tirreno nel XIII secolo a.C. cinturoni,coltellini,spilloni etc.) sottili e che i dati archeologici rivelano assai braccialetti d’oro, collane e monili in ambra, differenziato e complesso: vi corrisponde, pietra dura, cristallo di rocca che nella Sicilia sud-orientale il radicale attesterebbero ancora, in questa fase iniziale mutamento culturale dalla fase di Thapsos a dell’Ausonio II, rapporti non marginali col quella di Pantalica Nord che si collega con le mondo egeo. tradizioni leggendarie della discesa dei Siculi Le altre isole dell’arcipelago si mostrano in Sicilia e dei figli di Eolo. disabitate anche in questa seconda fase della Nell’arcipelago eoliano le nuove genti cultura ausonia. s’installano nella sola Lipari, con un unico Le forme e le decorazioni della ceramica, pur insediamento arroccato sul Castello, lasciando con rilevanti differenze rispetto alla fase disabitate le altre isole. precedente, continuano a mostrare stretti L’abitato del Castello, databile fra i primi rapporti con le culture della penisola italiana. decenni del XIII e la fine del XII secolo a.C. Nel corso dell’Ausonio II si diradano sino a circa. è costituito da capanne di piccole cessare i rapporti col mondo miceneo, mentre dimensioni, rotonde e ovali. piuttosto frequenti appaiono, attraverso le Continuano,pur mostrandosi più radi,i contatti importazioni ceramiche, i contatti con la Grecia micenea attestati da frammenti commerciali con la Sardegna nuragica. dipinti del Miceneo III b e delle fasi iniziali Intorno alla fine del X secolo l’abitato del Miceneo III C. dell’Ausonio II subisce, per cause belliche Questo centro subisce una violenta non specificate, una radicale e violenta distruzione, probabilmente a causa di genti distruzione provata da un uniforme strato di ancora provenenti dalla penisola, verso la fine incendio messo in evidenza dagli scavi. del XII secolo. Alla fase finale dell’Ausonio I risale l’interramento del grande ripostiglio di bronzi di circa 80 kg (armi e strumenti frammentari, lingotti, grumi etc.) conservato in un pithos di impasto e rinvenuto al di sotto della capanna maggiore dell’abitato successivo.

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Fig. 3 Percorsi storici

Da questo momento inizia un lungo periodo abitanti di Cnido, città dorica dell’Asia di presunto abbandono per l’arcipelago: le minore, insieme a un gruppo dall’isola di ricerche non ci hanno infatti restituito sino ad Rodi, superstiti della sfortunata spedizione di oggi tracce riconoscibili di insediamenti od Pentatlo nella Sicilia Occidentale. anche solo di frequentazione sul suolo di Proprio per la favorevole vicinanza geografica Lipari e delle altre isole per un lungo delle Eolie con le coste siciliane (in intervallo di oltre tre secoli. particolare con Mylai – l’attuale Milazzo, L’isola maggiore, se si deve prestar fede a fondata da Zancle, Messina) e lo Stretto di Diodoro Siculo (Diod.V 9,4), era sede di Messina e con la Magna Grecia, la storia più poche centinaia di indigeni, eredi di Eolo, che antica di Lipara è segnata dalla rivalità, ad accoglievano favorevolmente i Cnidi alterne fortune, con la potenza marinara degli fondatori di Lipara . Etruschi per il predominio strategico e commerciale del Basso Tirreno:conflitti che, in un più ampio quadro “mediterraneo”, 5 L’Età Greca investono anche una città siceliota di ben maggiore importanza come Siracusa. 5.1 Dalla fondazione di Lipàra al V secolo Come ancora ci tramanda Diodoro Siculo (dipl. 9,4-5),durante il periodo iniziale di a. C impianto e sviluppo della colonia i Liparesi applicano, per una più efficace la difesa

contro gli Etruschi, una particolare Cenni storici organizzazione collettivistica gestendo le

mense in comune e dividendosi in due gruppi, Lipara, (il cui più antico nome è Meligunìs ), l’uno dedito a coltivare terre in comune sia a secondo il dettagliato resoconto di Diodoro Lipari sia nelle altre isole, l’altro impegnato Siculo (Diod.V 1-4) viene fondata durante la per mare a tener testa agli etruschi. cinquantesima Olimpiade (580-576 a.C.) da

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La flotta liparese consegue importanti vittorie sugli Etruschi, celebrate - come tramandato da Diodoro (Diod.V,9,5) e da Pausania (X,11,3- 4) e confermato dalla ricerca archeologica - dai donari di ringraziamento offerti dal Le altre isole Liparesi nel santuario di Apollo a Delfi. Nei primi decenni del V secolo a.C. Lipari Lo sfruttamento agricolo dell’entroterra di subisce anche una cruenta conquista da parte Lipara e nelle altre isole è assai precoce come degli Etruschi che successivamente respinge. tramandano Diodoro Siculo e Tucidide che A questo stato di continua tensione bellica menziona Didymae (Salina), Strongyle viene posto fine nel 474 con la definitiva (Stromboli) e Ierà (Vulcano) (Thuc. III,88,2- disfatta degli Etruschi da parte di Ierone di 3). Siracusa, nell’epocale battaglia di Cuma. A Lipari diversi fregi ceramici rinvenuti sul Testimonianze di Lipàra arcaica. soprassuolo documentano una fase tardo La rocca del Castello è sede dell’acropoli arcaica (fine VI-Primi decenni del V secolo della città dove sorgevano i principali edifici a.C.) dell’insediamento agricolo a N. delle sacri e pubblici: fra essi il santuario di Eolo al foci del torrente Fuardo, già segnalato da quale appartiene il grande bothros votivo Libertini, forse in relazione con un sottostante colmo di offerte, nell’area antistante la chiesa scalo. Al contrario, nelle altre isole non dell’Immacolata,dal coperchio in pietra lavica s’impiantano insediamenti duraturi sino alla sormontato dalla figura di un leone, simbolo fine del V secolo a.C., quando è della madrepatria Cnido definitivamente cessata la minaccia delle Un'altra area di spicco nell’organizzazione incursioni etrusche. urbana della colonia greca, e della successiva La frequentazione di Vulcano è naturalmente città romana, contigua, sul lato nord legata allo sfruttamento delle sue risorse all’acropoli, è costituita dalla collina della vulcaniche sin dall’età greca, l’allume e lo Civita (attuale piazza Mazzini). zolfo. Contestuale o di poco successivo alla La ricerca archeologica conferma tale fondazione è lo sviluppo urbano nella piana situazione con gli esigui rinvenimenti sottostante il Castello dove in piazza Arciduca sporadici di ceramica tardo arcaica e della d’Austria (già Monfalcone) si è individuato il prima metà del V secolo a.C. a Salina, dove vi limite occidentale dell’abitato in età tardo sono indizi del primo sfruttamento della arcaica, protetto da una fortificazione in Salina di Lingua, a Panarea ( Euonymos ), a blocchi di pietra lavica locale di taglio pseudo Filicudi ( Erykoussa ). poligonale, databile verso la fine del VI secolo a.C (ricoperta sotto il piano stradale). Strutture murarie della stessa tecnica (che 5.2 Dal IV secolo a.C. alla conquista trova confronto nel cosiddetto “poligonale romana lesbio”,diffuso in diverse città greche dell’Asia Minore e ripreso in Occidente, nelle Cenni storici fortificazioni di Naxos e di Elea),forse riferibili ad un santuario arcaico ricadono nel Nel 397- 396 a.C. durante la guerra fra settore settentrionale dell’area demaniale di Siracusa - governata da Dionisio I – e c/da Diana. Cartagine, viene conquistata dalla flotta Già intorno alla metà del VI secolo a.C. cartaginese di Imilcone e subisce dal nemico inizia, da parte dei Cnidi, l’utilizzo sepolcrale una taglia di 30 talenti. dell’ampia area pianeggiante ad Occidente Agli inizi del IV secolo a.C. risalirebbe il della cinta muraria,l’attuale C/da Diana che primo contatto di Lipara con Roma, verrà adibita a necropoli, con ampliamenti e documentato da Diodoro Siculo (Diod., XIV stratificazioni progressive, senza soluzione di 93,1- 5) e da Tito Livio (V, 28 1-5), dopo la continuità per oltre otto secoli, sino alla tarda cattura, da parte di pirati liparesi, della nave età imperiale romana. che conduceva in Grecia gli ambasciatori 55 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

romani diretti al santuario panellenico di Delfi torre è in vista in c/da Diana nell’ex terreno con un cratere d’oro (decima del bottino dalla vescovile, ora di proprietà demaniale, mentre, conquista della città etrusca di Veio) da più a sud, un’altra torre ricade nell’ex offrire ad Apollo,l’arconte di Lipari Timasiteo proprietà Cirotti, ora acquisita al Demanio. restituisce ai rappresentanti di Roma la libertà Le ragioni difensive che hanno condotto ad e la preziosa offerta. erigere questa poderosa struttura sono Dopo la sconfitta cartaginese Lipàra , legata a probabilmente da mettere in relazione con le Siracusa, gode di una situazione politica vicende della guerra contro i Cartaginesi. alquanto stabile, sino all’inopinata Allo stesso sistema difensivo dovrebbe aggressione del tiranno Agatocle nel 303 a.C. appartenere la torre, conservata per oltre L’ultimo periodo di libertà e prosperità della dodici filari di altezza, all’ingresso nord città greca, in parte contemporaneo alla prima dell’acropoli, inglobata più tardi nelle guerra punica, è caratterizzato dall’alleanza fortificazioni di epoca normanna. con Cartagine della quale l’isola divenne base Immediatamente all’esterno della cinta navale nel 269 a. C., mantenendo questo ruolo muraria e nelle adiacenze della necropoli sono strategico durante la prima guerra punica. stati messi in luce, nell’ex predio Maggiore (poi Monteleone, ora acquisito al demanio), La città: le mura e il santuario resti di un santuario(un altare, due sacelli) dedicato ai culti ctoni (Demetra e Kore ma Agli inizi del IV secolo a.C. il perimetro anche Artemide), in uso almeno dagli ultimi urbano viene esteso di un centinaio di metri decenni del V (l’altare) sino alla prima metà verso Ovest come documenta la linea della del III secolo a.C., con cospicui depositi nuova robusta fortificazione a due cortine di votivi ricchi di terrecotte figurate tardo blocchi lavici di latitandesite del Monte Rosa classiche e del primo ellenismo. con torri quadrate: un ampio tratto con una

Fig. 4 Lipari.C/da Diana Area archeologica demaniale.Ex terreno vescovile In fondo a d.tratto della fortificazione greca del IV secolo a.C.

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La necropoli una continuità di vita attraverso l’età repubblicana e imperiale romana sino almeno I periodi di stabile benessere vissuti da Lipara all’età bizantina: a Costa del Monte, a si riflettono anche sull’alto livello della Mercorella, a Piano Conte, al Castellaro produzione figurativa e sono attestati, oltre Vecchio; a nord della foce del torrente che dall’abbondanza e dalla varietà tipologica Guardo, abitato già in uso fra fine del VI e gli delle terrecotte sacrali dal santuario delle inizi del successivo, al qual è pertinente l’area divinità ctonie, dalla varietà e dalla ricchezza sepolcrale di c/da La Bruca,del IV-III secolo di molti corredi e fosse votive della grande a. C., segnalata da Libertini; la località Cumia necropoli di c/da Diana. lo straordinario sopra Canneto dove è stata individuata una corpus delle terrecotte di soggetto teatrale, piccola area sepolcrale del V e IV secolo a.C. maschere e statuette di attori della tragedia e Dalla fine del V secolo a.C diversi piccoli della Commedia fra la fine del V e la prima nuclei stanziali si sviluppano a Salina, metà del III secolo a.C. la cui prevalente Filicudi, Panarea. presenza della necropoli è stata legata a Almeno dal IV secolo a.C si sviluppa l’abitato particolari aspetti del dionisismo; la varietà costiero, probabilmente legato all’attività tipologica delle terrecotte sacrali, la ceramica pescatoria di Lamie, a S. Marina Salina. figurata policroma del Pittore di Lipari e della Nella stessa isola altri nuclei abitativi rurali sua scuola,attivi nella prima metà del III (gruppi di fattorie) di età ellenistica sono secolo a,C) documentati da rinvenimenti di piccole aree Come si diceva .l’area sepolcrale extraurbana sepolcrali, a c/da Gramignazzo, presso Capo si estende a partire dalle immediate adiacenze Faro, in c/da Zolfo di Malfa, a Leni. della cinta muraria, nel settore occidentale del La presenza di un luogo di culto di età greca paese moderno e, come dimostrano i dati dalle connotazioni religiose forse non stratigrafici, è stata impegnata con progressivi dissimili da quello liparese dell’ex predio ampliamenti e dense sovrapposizioni di maggiore è stata rivelata a Salina nell’area del sepolture e senza reale soluzione di continuità Santuario della Madonna del Terzito (che ha cronologica, in un arco di oltre sette secoli, perpetuato la sacralità del sito in età cristiana) dalla colonia greca (probabilmente sin dalla dal rinvenimento di statuette sacrali del IV e prima generazione) e dalla successiva città della prima metà del III secolo a.C. romana. A Stromboli i corredi del settore di necropoli Nuclei più periferici di necropoli sono stati del IV e della prima metà del III secolo a.C. individuati a Sud Ovest di Lipari, nelle c/de S. pertinente all’abitato costiero di Ficogrande Anna, Porto delle Genti, Mendolita. trovano, in alcune classi di materiali,stretti Sono state sinora esplorate, dalla metà del confronti con la coeva necropoli di Lipari e secolo scorso circa 3000 tombe ad denotano un buon livello sia economico sia inumazione e incinerazione di diverse culturale di questa comunità. tipologie,dai sarcofagi in terracotta e pietra A Panarea nuclei insediativi e piccole aree lavica alle semplici tombe a cappuccina. sepolcrali di età tardo classica ed ellenistica sono stati individuati nelle aree costiere di Il territorio e le altre isole Drauto e S. Pietro: gli strati di ceramica di età ellenistica (e successivamente di epoca Lo sfruttamento agricolo dell’entroterra di romana imperiale) della calcara attestano la Lipari, soprattutto nella parte occidentale continuità di frequentazione dell’area legata dell’isola, si mostra assai intenso e alla sua sacralità. sistematico, in base soprattutto a rinvenimenti di superficie di insediamenti rurali di età tardo La conquista romana classica ed ellenistica, piccoli nuclei abitativi o fattorie, che per la maggior parte mostrano

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La prima guerra punica coinvolge Lipara , Al II secolo a.C. appartiene la sistemazione base cartaginese, con alterne vicende: la residenziale dell’Acropoli (l’attuale Castello): sconfitta, mentre muove contro l’isola, della un impianto con strade ( plateiai-decumani in flotta romana, sotto il comando di C. Cornelio direzione N-S e cardines-stenopoi , Scipione nel 260 a.C. e nello stesso anno, la dell’ampiezza costante di m. 2,80 in direzione successiva epocale vittoria della flotta romana est-ovest) dagli incroci rettilinei - il tracciato al comando di C. Duilio, fra Milazzo e del decumanus è in gran parte ripreso Lipara . dall’attuale via del Castello - e sistema di Dopo altri otto anni di guerra, nel 252-251 canalette assiali, a formare isolati ciascuno a.C., nel corso della prima guerra punica, dell’ampiezza di circa m. 32,50. Lipàra , dopo un lungo assedio da parte della Un organizzazione urbana affine a quella di flotta romana al comando del console Cn. altri, più estesi, impianti urbanistici della Aurelio Cotta, viene duramente conquistata. Sicilia ellenistica come Tindari, Morgantina, L’evento non è solo tramandato dalle fonti Solunto etc. Segmenti di questo tessuto storiche ma concretamente documentato, urbano, caratterizzato da un accurato sistema attraverso la ricerca archeologica, dallo strato di fognature, sono visibili nelle due trincee di di distruzione, coi palesi segni della battaglia, scavo nel settore nord-occidentale del all’esterno della torre della cinta muraria Castello. dell’ex proprietà Cirotti,in c/da Diana. Lipàra durante la guerra civile

6 L’Età Romana Durante la guerra civile fra Ottaviano e Sesto Pompeo, le cui vicende sono narrate da 6.1 L’età repubblicana Appiano e Dione Cassio, Lipara è favorevole a quest’ultimo che impianta basi navali nell’arcipelago. I primi secoli di vita della città sotto il L’alleanza con Sesto Pompeo viene fatta dominio romano in età repubblicana (seconda scontare ai liparesi da Ottaviano con la metà del III-II secolo a.C.), sono connotati, in deportazione di molti di essi a Napoli. base al modesto livello delle suppellettili dei A queste vicende belliche si riporta, in base corredi della necropoli, da un tenore alle evidenze stratigrafiche, il muro di economico non particolarmente elevato. fortificazione in tecnica poco accurata Nel 218 a.C., nel corso della seconda guerra (denotante una certa rapidità nella punica, le Eolie Vulcano e Lipari vengono realizzazione per pressanti ragioni di carattere ancora, per breve tempo, utilizzate dai difensivo) eretto di fronte al braccio Cartaginesi come base navale. occidentale della cinta muraria greca: il Nel II secolo a.C., probabilmente nei primi cosiddetto aggere di Sesto Pompeo del quale decenni, a seguito di un parossismo sono visibili tratti nelle aree demaniali di c/da sottomarino, sorge dal mare Vulcanello: Diana (ex proprietà vescovile ed ex proprietà evento naturale descritto con grande efficacia Cirotti). da Posidonio Rodio in un passo riportato da Nel 36 a.C Agrippa, il comandante della flotta Strabone (Strab.VI,2,11). di Ottaviano riporta, nelle acque fra Lipari e Nel 69 a.C. Lipara , civitas decumana , (con Milazzo, una prima importante vittoria navale l’obbligo di versare la decima) soffre, insieme su Sesto Pompeo, sconfitto poi alle altre numerose città siciliane, le angherie definitivamente, nello stesso anno, a Nauloco. di Verre, propretore di Sicilia, ricordate da Cicerone nelle sue requisitorie (Cic. Actio in Verrem secunda III, 84-85). 6.2 L’età imperiale

L’impianto urbano dell’Acropoli Cenni storici

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A seguito della riorganizzazione Porzioni del tessuto viario - il tracciato amministrativa delle città siciliane, operata da dell’odierno Corso Vittorio Emanuele ricalca Augusto, Lipara , stando alla testimonianza di in gran parte quello di una delle arterie Plinio il Vecchio, diviene oppidum civium principali dell’impianto romano - un romanorum : un municipium i cui abitati decumanus - e di isolati di abitazione di I-III hanno la cittadinanza romana e usufruiscono secolo d.C. a cui si sovrappongono strutture di l’autonomia amministrativa. età tardo antica fra I e V sec.d.C. - sono stati Per il resto, le fonti storiche menzionano messi in luce nell’area demaniale di c/da Lipari e le Eolie solo come luogo di Diana (ex proprietà vescovile), e nella deportazione e pena: vi sono esiliati: nel 205 contigua, sul lato est; area di proprietà d.C. Plautilla, moglie di Caracalla, insieme al Biviano, dove, insieme a parte di una domus fratello Plauziano; nel 417 d.C. Attalo Prisco con peristilio e con resti di pavimenti musivi, (precedentemente nominato imperatore da si è messo in evidenza un tratto di cardo (in Alarico) per ordine dell’imperatore Onorio, direzione E-W) sino al suo incrocio col fra il 506 e il 511 il curiale Iovino, confinato a decumanus . Vulcano da Teodorico Gli isolati di abitazioni si sviluppano In età tardo imperiale le Eolie subiscono gli immediatamente al di là di una strada di effetti dei violenti terremoti che funestano la circonvallazione all’interno delle Sicilia fra IV e V secolo d. C.: in particolare il fortificazioni greche, la cui linea sembra avere catastrofico sisma del 21 luglio 365 d. C., costituito il limite occidentale anche della ricordato da Libanio e S. Gerolamo, che città romana. devasta la Sicilia e l’Africa settentrionale con In questo settore dell’abitato, in un terreno ora violente ripercussioni sino a Cipro e i cui demaniale, presso il Palazzo Vescovile, ricade catastrofici sono ulteriormente accentuati da un complesso termale con mosaici uno tsunami . pavimentali figurati, databile al II-III secolo d. Come mostrato da Bernabò Brea, i segni di C.: scoperto fortuitamente alla fine del XVIII questo movimento tellurico, unito secolo e rilevato ed edito per la prima volta probabilmente a quello di altri nel 1819 dall’ufficiale di marina inglese H.W. cronologicamente non lontani, sono palesi in Smyth. Dopo indagini e nuovi rilievi alla particolare dai dati di scavo (consistenza e metà degli anni 50, è stato di recente oggetto giacitura dei crolli, riscontri stratigrafici) di una nuova campagna di scavi, restauri e emersi nel quartiere di età imperiale di c/da interventi di sistemazione e valorizzazione da Diana e nella piscina romana di S. Calogero e parte della Soprintendenza BB. C.C. A.A. di trovano confronti nelle situazioni messe in Messina nell’ambito di un Progetto POR evidenze in altri contesti di età romana della 2000-2006. Sicilia nord-orientale (Tindari, la Villa Più a sud ovest sorgeva un piccolo anfiteatro, Romana di Patti, le terme di Bagnoli a Capo o più correttamente, un’arena rustica d’Orlando, il teatro di etc.). suburbana, del qual è stato messo in luce la parte settentrionale del muro perimetrale Città e territorio ellittico, nell’ex Predio Maggiore e nell’adiacente giardino dell’Hotel Oriente, a) L’impianto urbano dove si sovrappone ai resti del santuario greco. Diverse sono le testimonianze archeologiche Nella parte sud-occidentale del paese dell’impianto urbano di Liparai e moderno, in Via Franza, in un altro terreno di dell’organizzazione del territorio in età proprietà Biviano, è stata messa in luce parte imperiale. di un quartiere più periferico, di avanzata e Sulla collina della Civita si sono individuati i tarda età imperiale,destinato ad attività resti (attualmente ricoperti) del basamento in lavorative dove insiste anche un modesto calcestruzzo di un edifico la cui destinazione edificio termale. è ancora da definire. b) La necropoli

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per piano Conte; un vasto e imponente Per tutta l’età imperiale prosegue l’utilizzo edificio funerario messo di recente in luce sepolcrale della contrada Diana esteso anche presso l’Istituto tecnico “I.Conti Vainicher”; nelle aree immediatamente a sud ovest, verso l’ipogeo ex de Angelis (lo stesso monumento l’entroterra. riprodotto da J.Houel in un acquerello della Diverse sono le strutture di particolare fine del XVIII secolo) ora demaniale presso la impegno architettonico, ipogei e monumenti circonvallazione esterna. funerari a destinazione familiare, di media e Immediatamente ad Est si estende, in tarda età imperiale: nelle aree demaniali di ex proprietà privata (ex predio Zagami) un proprietà vescovile (sepolcri a cappella settore di necropoli di età tarda imperiale con funeraria a pianta rettangolare del II secolo tombe pagane e cristiane (sia monumenti d.C.); all’interno del Palazzo vescovile(un funerari sia gruppi di sepolture più modeste) e vasto ipogeo poi riutilizzato come cisterna); un ipogeo ebraico all’interno di una cisterna presso la pensione Neri (un sepolcro a riutilizzata. cappella a pianta rettangolare del II secolo d. Un ipogeo funerario isolato di media età C.,un ipogeo a pianta absidata di età tardo imperiale, già riprodotto da un acquarello di imperiale); l’ipogeo di fronte all’Hotel J.Houel ed edito da Paolo Orsi, sorge nelle Filadelfia 2, del II secolo d. C.; in proprietà adiacenze sud orientali del paese, in proprietà privata; l’ipogeo presso le Scuole Elementari privata, presso la chiesetta alto medievale di in proprietà comunale, all’inizio della strada San Nicola.

Fig. 5 Lipari - C/da Diana-Area demaniale - Monumenti sepolcrali di emdia età imperiale romana

Il Territorio altipiani occidentali - e del mare determina, sovente in continuità con gli insediamenti di A Lipari,lo sfruttamento delle risorse del età classica ed ellenistica, lo sviluppo di territorio - per l’agricoltura soprattutto i fertili diversi piccoli nuclei abitativi rurali e/o 60 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

costieri che si protraggono in età bizantina: a imperiale i cui resti non sono ancora stati Piano Greca, alla Fossa del Monte, a Piano oggetto di indagini sistematiche. Conte, a Cugno Martello, Valle Muria (dove ricadono un grande serbatoio, e resti di una fornace riferibile ad un impianto artigianale Le risorse economiche in età greca e romana cui era funzionale il serbatoio), Palmeto, Bruca, Pignataro di Fuori (insediamento di età Le fonti storiche relative alla notorietà e alle tardo imperiale delle Case di Fuori) dalla cui doti di alcuni prodotti del vulcanismo eoliano area proviene un tesoretto monetale della appartengono all’età ellenistica e romana, seconda metà del V secolo d.C. edito da P. quando ormai consolidati erano lo Orsi). sfruttamento intensivo su scala industriale e la diffusione commerciale a largo raggio. Le altre isole Più cospicui appaiono nell’isola i segni d’uso del territorio e delle sue risorse. L’intensificarsi delle ricerche sistematiche a a) Lo sfruttamento dei giacimenti di caolino Salina nell’ultimo quindicennio ha portato, ad di Bagno Secco per l’epoca greca è un significativo accrescimento di conoscenza documentato dai frammenti ceramici del IV- sugli insediamenti di età imperiale nell’isola, III secolo a.C. che forniscono un elemento di spesso,come a Lipari e nelle altre isole, in datazione di alcuni cunicoli sezionati dalle continuità con precedenti impianti di età tardo gallerie di estrazione di età successiva sino a classica ed ellenistica. tempi assai recenti; In particolare: il cospicuo abitato litoraneo lungo la costa orientale,coi nuclei di Lamie e b) L’allume di Vulcano e derivati (Diod. soprattutto di Punta Barone, con resti di un Sic.,V 10,2, Plinio N.H. 183-185; Dioscuride edificio termale e di un impianto per la Samio De Materia medica V 106); lavorazione del pesce, un settore di necropoli con tombe a fossa scavate nel banco tufaceo c) Lo zolfo di Vulcano e derivati (Plinio N. H. di località Mastrognoli a nord di Lingua XXXV 174; Diosc. De materia medica V appartenente ad un piccolo agglomerato rurale 107). A proposito delle due rinomate risorse in relazione col vicino impianto della Salina minerarie di Vulcano, recenti scoperte che come si è detto in quest’epoca è stata archeologiche offrono interessanti intensamente sfruttata; l’abitato di testimonianze. L’officina ceramica di Porto Valdichiesa (a Leni) con annessa necropoli. delle Genti, nei sobborghi meridionali di Lipari, nell’area di un preesistente settore di J. Houel ha infine raffigurato su un necropoli di età greca, in strategica prossimità acquarello, conservato all’Ermitage, i resti di di uno scalo, produceva fra la seconda metà un edificio termale di età romana, di cui fa del I e gli inizi del II sec. d.C. un tipo di menzione nella sua opera, probabilmente anfora (la cosiddetta Richborough 527 ), ubicato oltre lo stagno di Lingua e oggi non utilizzato come contenitore per l’esportazione più visibili. Ha lasciato, inoltre, la di un prodotto locale (presumibilmente raffigurazione dei resti di un edifico termale l’allume o lo zolfo) ritrovato, oltre che in di età romana varie parti dell’Italia, in Francia (nella Gallia Nuclei abitativi e settori di necropoli di età meridionale) e in Inghilterra. Il carico del romana, sono stati individuati a Filicudi relitto tardo romano di Punta Crapazza, (Valdichiesa, Seccagni), a Panarea (Drauto, all’estremità sud orientale di Lipari, ha Punta Peppa Maria), a Stromboli, dove in restituito diversi pani di solfuro d’arsenico rapporto alle dimensioni dell’isola si registra (realgar , usato come colorante) una notevole densità insediativi (in particolare probabilmente originari di Vulcano; gli abitati di S.Vincenzo e Labronzo). Nella parte più elevata del pianoro in vetta a d) La cosiddetta “pietra di Lipari”, lithos Basiluzzo sorgeva una villa di prima età liparaio s, simile ma distinta dalla pomice, rinomato combustibile (Teofrasto, De

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lapidibus , II,14-15, Plinio N. H. XXXVII valorizzazione sia il piccolo bagno 172). denominato Organo di Eolo, in località Piano Greca i cui resti sono noti dalla fine del XVIII e) La pomice impiegata soprattutto secolo grazie al rilievo di J. Houel, possono nell’edilizia, per esempio per alleggerire la avere sfruttato il calore di una vicina struttura delle volte(Plinio N.H. XXXVI 154); fumarola. f) Il caolino delle miniere di Bagnosecco è peraltro addizionato all’argilla della ceramica di produzione locale (figurata - gli ateliers del Pittore di Lipari e seguaci - e a vernice nera) alla quale conferisce una caratteristica tonalità biancastra.

Sin dall’età arcaica è assai intensa l’attività estrattiva di pietra di costruzione. In particolare vengono sfruttate: La colata riodacitica dall'eruzione del Monte S. Angelo. All’età greca risale l’utilizzo della cava di Pulera, nel vallone Fuardo, dai palesi segni di lavorazione in età greca (blocchi parzialmente lavorati, aree di distacco, etc.). Le formazioni latitandesitiche del I periodo del vulcanismo eoliano, in particolare del Monte Rosa, dalle quali viene ricavata una buona pietra da taglio utilizzata fra l’altro nelle fortificazioni del IV secolo a.C.

Il termalismo

Le qualità terapeutiche delle acque termali di Lipari godono nell’antichità di una notevole fortuna attestata dalle fonti (Diod. Sic. V 10,1; Plinio, N. H XXXI 61; Ateneo Deipnosophistae II 42-43 a). La ripresa dello sfruttamento, con apprestamenti stabili, dell’area termale di S. Calogero, è documentata, almeno dall’età classica, alla quale risalgono alcune canalizzazioni. Si conservano diversi resti dell’impianto di età imperiale romana, fra cui la grande piscina voltata (II-III secolo d.C.), sulle balze occidentali, presso la sorgente. A parte le terme urbane di età imperiale menzionate più sopra, nel territorio sfrutta probabilmente le qualità terapeutiche delle acque corroborate da fenomeni di vulcanismo minore. Sia le terme di c/Diana a Lipari, di recente oggetto di un cospicuo intervento di

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Le risorse del mare Le notizie più dettagliate sulla chiesa di Lipari in età bizantina, intorno alla fine del VI secolo La pesca d. C., ci sono pervenute attraverso alcune lettere di papa Gregorio Magno che, fra Diodoro Siculo esalta genericamente l’ottima l’altro, destituisce riportandolo allo stato qualità del pesce eoliano (Diod.V 10,3); monacale il vescovo Agatone. Ateneo ( Deipnosophistae III 104F-105A), Alla fine del VI secolo è già documentato a Polluce e Plinio (N. H. XXXII 21) celebrano Lipari il culto di S. Bartolomeo apostolo, le rispettivamente le sardelle e gli astici e, cui reliquie, secondo una tradizione uscendo dal campo commestibile, il corallo. leggendaria, sarebbero giunte dall’Armenia Alle fonti storiche aggiungiamo, e per quanto sull’isola, alla spiaggia di Porto delle Genti, riguarda i prodotti ittici, la recente entro una cassa miracolosamente galleggiante testimonianza archeologica di un impianto per sul mare. la lavorazione del pesce a Salina, nell’abitato Fra la metà del VII e la metà del IX secolo, di Punta Barone. dovrebbe collocarsi la grande e prolungata Il sale. eruzione medievale del Monte Pelato, in base Il rinvenimento di alcuni fregi ceramici del alla datazione al C 14 del paleosuolo VI-V secolo a.C. documenta un precoce sottostante l’uniforme strato di polvere utilizzo da parte dei Cnidi di Lipari, della pomicifera che sigilla abitualmente i livelli di Salina di Lingua il cui sfruttamento intensivo età tardo antica del centro urbano. dovrebbe risalire almeno all’età ellenistica. A questo evento naturale Bernabò Agli impianti industriali di età romana sembra Brea(contrariamente ad altri studiosi) riporta i appartenere la maggior parte delle strutture fenomeni vulcanici descritta dal monaco superstiti: una serie di vasche è attualmente inglese S. Willibald recatosi in pellegrinaggio sommersa nel laghetto salmastro dal quale a Lipari nel 729 per onorare le reliquie di S. affioravano ancora - alla fine del XVIII secolo Bartolomeo; agli stessi cicli parossistici, al - tratti di muri in facciavista a piccoli ciotoli quale dovette seguire uno spopolamento probabile “opus reticulatum” riprodotti e almeno della parte orientale dell’isola, descritti da Houel che identifica la loro risalgono la formazione del cratere della tessitura con l’ “opus reticulatum”. Forgia Vecchia e le colate ossidianiche delle Tratti di altre vasche della Salina sono emerse Rocche Rosse. nei recenti saggi effettuati ad ovest del Nell’838 Lipari è devastata dagli Arabi, dalla laghetto mentre strutture probabilmente cui furia vengono a stento messe in salvo le reliquie di S. Bartolomeo poi trasferite a Benevento. 7 Dall’età bizantina all’età normanna Per l’oscuro periodo successivo vi è notizia di una battaglia navale fra le flotte bizantina e araba nell’880. L’età bizantina e la conquista araba Testimonianze archeologiche Cenni storici Gia Paolo Orsi attribuisce ad età bizantina un Scarse le notizie storiche anche riguardo tratto di muraglia sovrapposto alla balza all’età bizantina. roccioso all’ingresso Nord del Castello presso Nel 543 i Goti, dopo la conquista di Napoli, la Torre Normanna. stabiliscono una base navale nelle Eolie attiva Presumibilmente alla basilica preesistente forse per una decina di anni. alla cattedrale normanna di S. Bartolomeo sul Lipari è probabilmente sede vescovile dall’età Castello, e distrutto dagli Arabi, appartiene il tardo imperiale. tratto di pavimento con semplice decorazione Il primo vescovo del quale si ha menzione è musiva in tessere bianche rinvenuto sotto il Augusto, presente a Roma in due concili piano d’uso del chiostro del monastero indetti da papa Simmaco nel 501 e nel 502. normanno.

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Ad età bizantina dovrebbero appartenere All’abate Ambrogio e al suo gruppo si deve il alcuni dei fusti delle colonne e dei capitelli graduale ripopolamento di Lipari e delle altre reimpiegati nello stesso chiostro, forse isole, sancito, nel 1095, dal Constitutum , su provenienti proprio dall’impianto chiesastico pergamena conservata all’archivio capitolare più antico. di Patti, documento di straordinaria Un’ipotesi suggestiva, ma necessitante di importanza storica per l’intera Sicilia ulteriori verifiche, indica in una struttura Medievale. ipogeica artificiale sottostante, e antecedente, Dell’originario impianto normanno della la chiesa di S. Giuseppe a Marina Corta, il Cattedrale di S. Bartolomeo è ora visibile luogo dove potrebbero essere state conservate, dopo i recenti restauri parte della zona poco dopo il ritrovamento a Porto delle Genti, absidale (transetto e absidiola nord). i supposti resti di S. Bartolomeo. Le campagne di restauro curate dalla A Lipari modeste strutture abitative Soprintendenza ai Monumenti di Catania e soprattutto ascrivibili al VI secolo si sono poi dalla Soprintendenza B.C.A. di Messina, e sovrapposte all’impianto urbano d’età le contestuali campagne di scavo di Bernabò imperiale di c/da Diana (ex proprietà Brea e Cavalier dell’ultimo ventennio del vescovile). secolo scorso, hanno riportato alle sue forme Nel territorio sono state inoltre individuate originarie il chiostro del monastero fasi insediative d’età bizantina, nell’area di normanno, il cui impianto è datato W. precedenti abitati d’età romana (Piano Greca, Kroenig all’avanzato XII secolo. Pignataro di Fuori, Valle Muria, Palmeto, I fusti delle colonne e alcuni capitelli sono di Castellaro, Quattropani etc). spoglio da distrutti edifici d’età precedente Particolare interesse topografico e storico (ellenistico romana e bizantina). riveste l’insediamento rupestre del Perciato e Ma la singolare decorazione scultorea della del Vallone del Castagno, a Salina, sopra maggior parte degli altri capitelli (motivi Santa Marina, utilizzato probabilmente per fitomorfi e figurazioni animalistiche) è ampio arco di tempo e sicuramente rifugio dei contemporanea, come confermato da Kroenig, superstiti dell’invasione araba. all’impianto del chiostro; per essa è stata però Lacerti di una piccola chiesetta bizantina sono di recente proposto da E. Molteni un diverso emersi a S.Vincenzo di Stromboli nell’area inquadramento. dell’abitato d’età imperiale e tardo antica. A un complesso cultuale di un certo rilievo, almeno a livello locale, farebbe pensare il 8 Dall’età normanna in poi ritrovamento dello splendido frammento di mensa di altare in marmo decorato a rilievo dell’inizio del VI secolo da S. Pietro di Nel 1340 Roberto I d'Angiò s’impadronì di Panarea. Lipari, dando inizio ad un periodo di circa due secoli, durante cui le isole Eolie saranno Il ripopolamento in età normanna contese tra il regno di Sicilia, sotto gli Aragonesi, e il regno di Napoli, sotto gli Dopo la conquista araba l’arcipelago sembra Angioini. Tale periodo di tempo venne essere pressoché disabitato, salvo la presenza trascorso essenzialmente sotto il dominio del di gruppi sparuti e isolati nelle campagne. regno di Napoli, verso cui i regnanti di Lipari Per il ritorno di insediamenti stabili si deve fornirono ripetute prove di fedeltà, che attendere la conquista normanna e la cacciata consentirono di accrescere i privilegi e le degli arabi. esenzioni della città, la quale venne da allora Intorno al 1083 il conte Ruggero inizia il nominata fedelissima ed ebbe l'onore, sotto ripopolamento di Lipari inviandovi un gruppo Ferdinando I d'Aragona re di Napoli, di di monaci benedettini governati dall’abate sormontare il proprio stemma con una corona Ambrogio che fondano un monastero e e con il motto per troppa fedeltà porto l’annessa Cattedrale sul Castello, sui resti corona . Le condizioni economiche erano della chiesa bizantina.

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fiorenti e l'antica capacità marinara della delle Anime Purganti e fece iniziare i lavori Lipari greca era stata rinnovata. per la riedificazione della Cattedrale. Le isole Eolie – dunque - passando attraverso gli svevi, gli angioini e gli aragonesi, Tuttavia, le isole Eolie continuarono a vivere godettero di una notevole prosperità grazie ai sotto il terrore delle incursioni e, nel 1610, privilegi che i vari governi andavano Lipari, dopo continue richieste degli isolani, dispensando. fu staccata dal regno di Napoli e annessa al Regno delle Due Sicilie sotto Filippo III; da Lipari, nella guerra mossa contro gli allora in poi seguì le sorti del regno delle due Angioini, si schiera in loro difesa ma, nel Sicilie e dell'Italia, riunificata sotto la dinastia 1363, passa agli Aragonesi. Per volere di sabauda. Federico III venne data in feudo ad Ulfone di Agli inizi del XIX secolo Lipari divenne lo Procida ma, pochi anni dopo, revocata per scalo obbligato di parecchie linee marittime e tradimento di questi, è concessa a Federico di meta di aristocratici come il duca Luigi Chiaramonte. Nel 1443 entra nei beni del Salvatore d'Austria, grande amico e regno e della Corona di Napoli essendo regina conoscitore delle isole che alla fine del secolo Giovanna e, per decreto di Bonifacio IX, visitò ripetutamente le Eolie, tanto da viene separata dalla Chiesa di Patti. Inizia pubblicare, tra il 1893 e il 1896, ben otto così un periodo di agiatezza e ricchezza che volumi sull’arcipelago. termina, poco dopo, con le incursioni Questo stato di cose contribuì ad un grande saracene. sviluppo economico delle Eolie, basti pensare che nel 1891 gli abitanti superarono le 20.000 Nel 1544, una flotta turca di 150 navi unità e le Eolie esportavano, grazie alla loro capitanata da Ariadeno Barbarossa, alleato dei marineria ricca e capace, malvasia, capperi e francesi contro Carlo V, il sovrano spagnolo pesce conservato. di Napoli, distrusse la città di Lipari dopo undici giorni di assedio: ne bruciò le case e la La storia delle Eolie s’intreccia anche con le cattedrale e deportò 8000 abitanti, l'intera pagine più recenti del nostro passato, quale popolazione, come schiavi. quella del periodo storico tra le due guerre Carlo V decise allora di riedificare la città di mondiali. Lipari e inviò pertanto una colonia di Lipari fu sede, sotto la dittatura fascista, di Spagnoli per restaurare il Castello, cingendolo confino coatto per gli oppositori politici; di mura ancora più poderose delle precedenti: molti combattenti per la libertà furono inviati ancora oggi a chi arriva dal mare esse si al confino nell'isola di Lipari, ove furono presentano con la loro imponenza e bellezza e alloggiati nell'acropoli: nel 1915 venne chiusa si lasciano ammirare soprattutto da chi vuole la colonia penale, ma nel 1926 il fascismo passare attraverso le sue antiche aperture. tentò di riaprirla ma dovette far fronte alla Il sovrano ripopolò l’isola, importando ribellione della popolazione che devastò le immigrati spagnoli e campani e mediante baracche dell'ex penitenziario sul Castello che esenzioni fiscali e privilegi che fecero sì che però, successivamente, venne adibito a gli abitanti dell’isola, scampati alla colonia per i confinati politici antifascisti, con deportazione dei Turchi, tornarono i quali i Liparoti familiarizzano fino alla nell'arcipelago e si prodigarono con ardore Liberazione. per far tornare all'antico splendore Lipari. Li Dopo la guerra, negli stessi padiglioni dei aiutò in questo la benevolenza del Vicerè di confinati, nacque il famoso Museo Napoli e del Papa Paolo III, il quale fece Archeologico Eoliano. erigere le chiese di S. Giuseppe, S. Pietro e

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CAPITOLO II – APPUNTI PER UN’IDENTITA’ POSSIBILE

in Sicilia come altrove, di costruire la propria 1 Premessa identità; attraverso una restituzione di senso a tali strategie è forse possibile oggi promuovere un ampliamento di conoscenza Una riflessione sui beni etno-antropologici utile anche nella particolare prospettiva di eoliani non può oggi prescindere per un verso un'educazione permanente alle patrie dalla considerazione che essi risultano in culturali . E’ appena il caso di ricordare in fondo essere non altro che scarti significativi questa sede quanto sosteneva uno dei padri della modernità in rapporto ai modelli di fondatori dell’antropologia italiana, Ernesto cultura secondo i quali la modernità stessa si è de Martino, a proposito dell’importanza delle imposta come tale; per altro verso, da un più o patrie culturali: “... alla base della vita meno consapevole progetto d'identità con cui culturale del nostro tempo sta l’esigenza di gli abitanti dell’arcipelago àncorano senso e ricordare una patria e di mediare, attraverso la valore a produzioni, forme e aspetti della vita concretezza di questa esperienza, il proprio associata che non fanno più parte del loro rapporto col mondo . Coloro che non hanno orizzonte conoscitivo ed esistenziale. Essi radici, che sono cosmopoliti, si avviano alla avvertono cioè - benché in modo confuso e morte della passione e dell’umano: per non contraddittorio - l'esigenza di costruire parte essere provinciali occorre possedere un della propria attuale identità attraverso un villaggio vivente nella memoria, a cui rapporto dialettico con prodotti di cultura l’immagine e il cuore tornano sempre di espunti, rimossi o superati nel corso della loro nuovo, e che l’opera di scienza o di poesia storia; e nonostante ciò, la distonia di tali riplasma in voce universale”. prodotti con quelli che abitano il loro presente Proprio al fine di fornire nuovi orizzonti ad un non impedisce di considerarli in qualche tipo di approccio scientifico alla realtà che modo delle risorse . spesso si è connotato in senso erudito, finendo Ciò significa che sempre più nelle nostre con l'assumere assai spesso uno sterile società si avverte l’urgenza e la necessità di carattere autoreferenziale, si rende oggi traghettare la propria “patria” attraverso il opportuno ampliare la gamma dei beni mare della globalizzazione e della culturali riconducibili ad una "storia del multiculturalità garantendo il mantenimento territorio", ritenendo applicabile alla realtà dei caratteri peculiari che nel corso dei secoli Eolie lo studio di beni mobili, immobili e ne hanno delineato l’identità. "volatili" che ne hanno a vario titolo definito In realtà, nel caso dei beni di interesse l’identità. Tali beni sono oggi valutabili come antropologico si tratta, com'è evidente, di risorse delle quali occorre in prima istanza porre in essere strategie volte ad assicurare la assicurare la più ampia fruizione da parte conservazione di una memoria oggi sempre delle comunità locali , all’interno di processi più a rischio a seguito della mutazione che da di crescita oggi ineludibili per una alcuni decenni ha determinato in forme partecipazione non subalterna dell'arcipelago progressive e sempre più frenetiche la alla cultura globale che avvolge e attraversa il scomparsa di tratti fondamentali della cultura pianeta. tradizionale e del suo tessuto connettivo. Una riflessione complessiva sulla natura, la storia e il futuro dell’arcipelago Eoliano (ma 2 Una rivoluzione copernicana il discorso vale, naturalmente, per la Sicilia e per il Mezzogiorno d’Italia in genere) non può eludere il confronto con le svariate strategie Un tempo, nell’epoca in cui i beni culturali si che hanno consentito alla cultura tradizionale, chiamavano “patrimonio storico-artistico”,

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tale termine veniva impiegato per definire produttivi (frantoi, palmenti, fornaci etc.), tutte quelle particolari categorie di “oggetti” storia sociale (luoghi della storia minore) e costituenti dei merit wants , dei bisogni domesticazione sacrale del paesaggio meritori, da soddisfare secondo le “concezioni (edicole votive, calvari, viae crucis etc.); del desiderabile”. − le comunità di paese e la loro variegata Con tale operazione, di natura apparentemente fenomenologia, tra cui la ritualità (feste, linguistica, si finiva in pratica con l’occultare processioni, pellegrinaggi, etc.), le memorie sotto una medesima onnicomprensiva coltre orali (fabulazioni, storie di vita, patrimonio l’enorme varietà e ricchezza dei tratti culturali immateriale in genere), i saperi tradizionali che caratterizzavano la società nel suo (abilità e tecniche lavorative, pratiche complesso. artigianali, tecniche del corpo e loro In tale temperie, i beni culturali venivano modalità di trasmissione, etc); dunque colti nella loro veste di emergenze, − i musei , luoghi di raccolta di sistemi piuttosto che considerati parte di un più ampio complessi di oggetti che, nel loro insieme e universo di segni entro il quale ogni elemento nelle loro interrelazioni, strutturano una racchiudesse senso e valore. cultura (esemplari unici specimina della A seguito del mutamento di prospettive di cui cultura di una determinata fascia sociale, di sopra si è fatto cenno, che ha comportato uno stile etnico, di un tratto culturale; serie sostanzialmente il riconoscimento dei forti di oggetti che contengano e rappresentino limiti presenti nelle forme di umanesimo varianti significative; insiemi completi circoscritto che caratterizzavano la cultura organizzati in unità coerenti; collezioni già italiana, anche il bene culturale è stato costituite secondo il gusto e i criteri della individuato attraverso nuove coordinate: si è cultura che le ha formate); giunti pertinentemente a riconoscere che esso − gli individui , nel duplice aspetto di fa parte di un contesto territoriale che lo portatori significativi di una cultura e di esprime. sguardi privilegiati attraverso i quali Tale consapevolezza segna, seppure in modo (attraverso il cui filtro) comprendere e tuttora discontinuo e contraddittorio, la nostra decrittare una cultura (patrimonio orale non modernità, in un momento storico in cui si formalizzato, memorialistica, diari, avverte in tutta Europa l’esigenza di ancorare fotografie, ex voto etc.). gran parte dell’economia e delle dinamiche Tali snodi pregnanti sono veri e propri culturali a processi di valorizzazione delle indicatori delle svariate modalità con cui “piccole patrie” o comunque di elementi l’arcipelago Eoliano ha potuto storicamente pregnanti dell’identità storica locale. declinare la propria identità e, attraverso una restituzione di senso nei loro confronti, è possibile avviare un processo conoscitivo 3 Snodi per un progetto di conoscenza utile anche nella particolare prospettiva di un’educazione permanente alle diversità culturali . Sotto tale aspetto, l’attività da Se si esamina il territorio eoliano per svolgere deve sforzarsi di sperimentare ricavarne elementi di conoscenza nella sempre più efficaci strategie di conoscenza prospettiva sopra delineata, si possono finalizzata all’azione. Attraverso una capillare individuare quattro snodi pregnanti che lo operazione di ricerca e di conoscenza, da connotano in modo antropologicamente avviare soprattutto nelle scuole, i potenziali significativo, contribuendo in misura rilevante fruitori dei beni culturali ricadenti nel a garantire la persistenza della sua identità territorio dell’arcipelago potranno essere storica: destinatari di messaggi istituzionali intorno − i segni dell’antropizzazione che si alla congruità d’intere categorie di beni articolano in plasmazione territoriale in culturali finora sottovalutate, e ricevere così senso stretto (sistema viario, organizzazione informazioni che permettano loro di delle colture, terrazzamenti e muri a secco. sintonizzarsi con le coordinate di ordine etc.), organizzazione delle attività e dei cicli storico, antropologico, esistenziale del

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territorio, lasciando aperti davanti a sé tutto il indagini sul campo e proficui commerci con fascino e tutte le incognite di un incontro non le correnti più spregiudicate della ricerca banale tra forme d’umanità, di strategie e di contemporanea, come ogni forma di cultura beni culturali differenti. vada studiata e valutata inserendola nel Una delle possibili difficoltà che si potranno contesto storico-territoriale suo proprio. incontrare nell’esercizio di una siffatta attività L’identità dell’arcipelago si è venuta istituzionale e nel rapporto d’interlocuzione storicamente costruendo a partire dal suo con i soggetti, pubblici e privati, esistenti nel rapporto con l’ altro ; chi ha attraversato e territorio isolano, consiste nello visitato questi luoghi all’interno di un smantellamento di consolidati pregiudizi o di progetto conoscitivo o commerciale ovvero di cristallizzati modelli di valutazione e di dominio, ha in qualche modo contribuito a comportamento. Il sacco del territorio - che ha innescare un più generale meccanismo di riguardato tanta parte del territorio italiano- e conferimento di senso: le isole Eolie sono così le specificità di ordine antropologico che lo state definite in rapporto al mito (Eolo, Ulisse, hanno connotato, è infatti dovuto a un grumo Efesto, i venti, il mare, il fuoco dei vulcani, i inestricabile fatto di ignoranza, di atavica terremoti), alle figure numinose che ne remissività verso i poteri forti, di pervicace costituiscono la plasmazione cristiana (San tutela di interessi personali. Bartolomeo, San Calogero, la Madonna del Terzito), alle emergenze naturali (l’ossidiana, la pomice, l’allume, il caolino), alle vestigia 4 Un’identità dinamica dell’antichità (tracce e testimonianze dal Neolitico in poi, Siculi, Eoli, Micenei, Ausoni, Cnidii, Tirreni, Siracusani, L’arcipelago eoliano è stato finora, in genere, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, fatto oggetto di indagini volte a delineare i Normanni, Pirati barbareschi), alla cultura contorni del suo passato, ovvero di resoconti materiale (agricoltura e pesca, attività di viaggio ispirati a un minuzioso estrattive e produttive, commercio e padroni descrittivismo naturalistico o allo studio più o di barche, cantieristica), alle determinazioni meno pittoresco della varia umanità che nelle antropiche (i tipi eoliani illustrati isole che lo compongono ha dispiegato le dall’Arciduca) etc. proprie giornate storiche. Le stesse bellezze Dal secondo dopoguerra in poi, attraverso le paesaggistiche, che forse più di ogni altro prime esperienze documentaristiche della aspetto concorrono a segnare l’identità di Panaria Film, e poi con film come Stromboli questi luoghi, sono state finora valutate come di Rossellini, Vulcano di Dieterle, “quadri naturali”, da fruire come tali in un L’Avventura di Antonioni, si determinò una meccanismo di godimento asettico e rarefatto, nuova e differente forma di fruizione: la piuttosto che come spazi sui quali è venuta scoperta delle Eolie da parte del cinema e del esercitandosi, lungo l’arco di alcuni millenni, “mondo moderno” immise tale angolo di un’incessante opera di plasmazione e mondo in un più ampio circuito di turismo, d’antropizzazione da parte delle comunità nel senso pieno del termine. A partire da tale locali. esperienza, che ricalcava, in misura Sono stati in pratica quasi sempre tenuti inversamente proporzionale all’ampiezza del accuratamente separati l’uomo e il territorio in territorio, il processo di trasformazione cui egli è vissuto, ha lavorato, ha prodotto sociale verificatosi in Italia negli anni ’50-’60, cultura, nell’errato convincimento che le due l’identità dell’arcipelago andò incontro a sfide realtà, surrettiziamente piegate a vivere radicali e spesso devastanti per i tradizionali un’improbabile esistenza autonoma, potessero assetti, stratificati come in un palinsesto, che in tal modo esprimere meglio il proprio senso. la cultura eoliana aveva elaborato e prodotto Le moderne scienze umane hanno ormai da nel corso della propria storia. Il passaggio da tempo reso evidente la fallacia di tale bizzarra una comunità la cui sussistenza era assicurata impostazione di stampo vetero-umanistico, dalla caccia, dalla pesca e dalla raccolta, e poi avendo dimostrato, attraverso puntuali dall’agricoltura, dalla pastorizia e dal

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commercio, a una società basata sulle attività 5 Utopie o sfide per il futuro terziarie e su quella particolare logica del profitto che sotto il nome di turismo codifica Come tutelare tali beni, “volatili” per natura o e assume come prassi il mettersi in vetrina, ha resi volatili a seguito di un’avvenuta opacità evidentemente trasformato una cultura della degli sguardi che oggi noi rivolgiamo loro? socialità, della produzione laboriosa, Una prima forma di tutela, ancorché dell’accumulazione dei saperi, dei tempi insufficiente, è la parola, che sempre veicola protetti e dei tempi salvati in una nuova in qualche modo il ricordo. Se ancora si cultura di tipo monadico, caratterizzata da avverte l’esigenza di interrogarsi su tali antagonismo e aggressività, da perdita della marcatori d’identità , è certamente perché tali memoria e dell’esperienza. beni continuano a vivere dentro molti eoliani, In forza di tale ambiguo statuto, le isole Eolie e continuando a parlarne si contribuisce in sono così oggi soggette a un doppio rischio una certa misura ad “allungare la loro vita”. d’opacizzazione della propria identità: un Una seconda e più incisiva forma di tutela è rischio che per un verso si potrebbe ascrivere data dall'eventualità che una seria inversione di a un “difetto di mito”, ossia al luogo comune tendenza giunga a determinare la perdita di che vede nell’arcipelago eoliano un gruppo di quell’opacità dello sguardo di cui si è fatto isole senza memoria , compiacendosi quasi sopra cenno, e viceversa il recupero di una della mutazione che l’ha investito negli ultimi capacità di vedere, evangelicamente, nuovi cieli quaranta anni, al pari di altre vaste zone del e terra nuova: fuor di metafora, di iniziare a nostro paese; e un rischio che viceversa è preparare, come auspicava Bertold Brecht, riconducibile a un “eccesso di mito”, che “l'ora che all'uomo un aiuto sia l'uomo” ( A percepisce l’arcipelago come un territorio coloro che verranno ), che è poi quello che sottratto alla storia e consegnato per sempre Antonino Uccello, mutuandolo da Bach, alla leggenda, un luogo meramente simbolico chiamava “un tempo giusto con amore”. su cui esercitare struggenti quanto ipocrite Il progresso viene oggi percepito come un giaculatorie su una presunta età dell’oro, mai continuo, apparente ascendere de claritate in di fatto esistita ma sempre di nuovo riproposta claritatem recidendo i ponti con il proprio a opera di sguardi estetizzanti assuefatti alla passato; è evidente che a tale percezione sia mistificazione come pratica ordinaria di sottesa una logica dell’oblio, un cieco andare conoscenza. avanti senza mai volgersi a considerare il Come uscire dal doppio vicolo cieco? Forse cammino fatto; è urgente contrapporre a accettando di assumere il contesto culturale questo atteggiamento una volontà eoliano quale precipitato di una vicenda consapevole di memoria. Quest’ultima è umana fortemente complessa e infatti, come ci ha insegnato il più maturo contraddittoria. Noi non potremmo pensiero occidentale da Sant’Agostino a comprendere la cultura tradizionale eoliana né Hegel, un togliere e conservare ; senza cogliere la sua aura se non ne mutuassimo quest’attitudine elementarmente umana il l’identità dalla comparazione tra le varie futuro che ci accingiamo a vivere potrebbe rappresentazioni mentali dell’arcipelago e gli essere ancora più oscuro di quanto il nostro assetti culturali che lo caratterizzano qui e oscuro presente lasci presagire. ora , non smarrendo cioè la consapevolezza che ogni livello di scrittura del suo palinsesto territoriale non può essere decriptato 6 Identità eoliana: quattro esempi disarticolandolo dai tanti altri livelli che esso occulta o dai quali è occultato, dal commercio La storia dell’arcipelago, e la più ampia storia dell’ossidiana al sacco di Ariadeno dell’Europa di cui essa fa parte, hanno espresso Barbarossa, dalla diffusione della fillossera dal Medioevo in poi e fino grossomodo al all’emigrazione, dai terrazzamenti coltivati secondo dopoguerra, al di là dei mutamenti e alle pitture su vetro. delle fratture pure verificabili, un’omogeneità e una continuità strutturale di cui non si è più

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trovato riscontro nella storia dell’ultimo mezzo quali ci si dovesse vergognare e che si cercò in secolo . qualche modo di occultare o rimuovere. Da allora i mestieri non fecero più parte di una cultura genuina (Sapir) e organica ma si 6.1 Il mondo dei mestieri vennero ormai stagliando come massi erratici nel nuovo deserto in cui si celebrava ossessivamente il rito produzione-consumo, un L’insieme dei mestieri ancora esercitati fino a rito i cui officianti dovevano non solo tutti gli anni cinquanta è stato un universo consumare allegramente quanto veniva coerente fatto di linguaggi, tecniche, saperi, prodotto ma anche credere che questo loro quadri di riferimento ergologici e fabrili spesso fosse il migliore dei mondi possibili. assai diversi e distanti tra loro ma tutti in Naturalmente, il fascino naturalistico qualche modo accomunati dalla solidale dell’arcipelago determinò anche forme di partecipazione a un identico fondo di credenze “sfruttamento” turistico del territorio, con le e di valori e dalla condivisione del medesimo conseguenti nuove “professioni” di tipo patrimonio segnico. Tale omogeneità di logistico-alberghiero, per propria natura orizzonti deriva dal fatto che l’esercizio delle proiettate verso una sottovalutazione dei valori attività lavorative tradizionali, consistendo e delle forme culturali proprie del passato. nella sua gran parte nel fornire prodotti e Le attività artigianali, consistenti in strategie servizi elementari ad elementari esigenze e operative manuali e/o strumentali che bisogni, s’inscriveva in un contesto socio- consentono a chi svolge un’attività lavorativa economico in cui prestatori d’opera, fornitori di un controllo diretto su di essa in tutte le fasi servizi, consumatori e utenti partecipavano della produzione di un determinato manufatto della medesima ideologia, di un medesimo o d’esecuzione di un determinato servizio, universo mentale, di un sistema omogeneo di hanno contribuito a scrivere la storia europea, codici culturali organicamente condivisi. Chi dalle grandi civiltà del mondo antico, ha svolto ricerche sulle vicende dell’artigianato attraverso il Medioevo e la Rinascenza in cui eoliano, sulle articolazioni del lavoro esse ricoprirono un ruolo di primo piano nella tradizionale prima dell’avvento del terziario, sa nascita e nell’affermazione della classe bene come proprio a cavallo tra gli anni ’50 e borghese, fino all’età contemporanea, ’60, alla fine del ventennio successivo alla contrassegnata dalla compresenza, più guerra durante il quale - anche in concomitanza alternativa che dialettica, tra forme con i massicci flussi migratorî - si registra il dell’artigianato, dell’industria e dell’arte, le lento ma progressivo collasso dei mestieri quali hanno finito col determinarsi come tradizionali, si sia venuto determinando negli ambiti di produzione diversamente orientati in isolani un generale ripudio delle forme e dei quanto al bilanciamento di qualità e quantità. contenuti della propria cultura. Tale ripudio va Fin dal momento del loro sorgere le forme ordinariamente ascritto al rapporto di causa ed dell’artigianato si sono configurate come effetto istituito tra tipo di lavoro e stigma socio- grumo di competenze lavorative, di saperi economico; si associava cioè all’esercizio di un empirici appresi e trasmessi secondo modalità determinato mestiere o all’uso e alla detenzione affidate alla pratica diretta, al duro tirocinio di un determinato patrimonio oggettuale una della bottega o all’oralità, di tecniche del condizione di miseria e di subalternità. Il lavoro corpo consolidate attraverso secolari strategie manuale, l’ambulantato, le attività di di manipolazione dei materiali, di controllo intrattenimento di tipo ludico e spettacolare che delle fasi lavorative e di abilità somatizzate comportano l’uso della piazza, i mestieri per imitazione. saltuari, occasionali e inscritti in un contesto di E’ evidente che a tale variegato e stratificato precarietà, ancorché per secoli avessero universo della fabrilità di un tempo costituito per una grandissima percentuale di corrispondesse un altrettanto ricco e persone il mezzo ordinario di sostentamento, pregnante universo mentale, fatto di simboli, divennero ad un tratto attività volgari delle di mitologie, di riti e di sogni. Questo patrimonio oggettuale e linguistico

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rappresenta una delle poche reali risorse disciplinando ciò che in genere sfugge ai antropologiche che il nostro paese possiede e controlli e alla disciplina. che ha il dovere storico di conservare per il Attraverso i riti pertanto la comunità futuro. periodicamente si rigenera e si fortifica, Il fatto che la nostra cultura sia venuta meno proprio perché affronta ogni crisi immersa in anche a questo elementare atto di memoria e una "campana da palombaro" (K. Kerènyi), di conservazione, ha portato come ossia muovendosi in un tempo protetto, conseguenza il vivere in un mondo privo di destorificato in quanto collegato a fatti quelle diversità che rendono l’esistenza ricca pregnanti avvenuti "in illo tempore" (M. e degna di essere vissuta. Eliade), in un tempo delle origini fondante e garante della storia stessa. Rito per eccellenza è il momento festivo, che 6.2 Il tempo della festa nella cultura popolare assume una specifica rilevanza. I tempi festivi sono tempi forti, qualitativamente differenziati rispetto ai tempi E’ un tempo sospeso. Esso si presenta come deboli della vita quotidiana e connotati da una una particolare scansione del divenire umano sacralità percepibile anche nel caso di feste mediante la quale gli uomini in società, non religiose. Durante il periodo festivo, attraverso l'assunzione deliberata o come si è detto, si attua la sospensione inconsapevole di modelli di comportamento istituzionale del tempo ordinario, vengono in gran parte eccentrici rispetto a quelli spesso invertiti o soppressi i diversi ruoli adottati nella vita ordinaria, si pongono di sociali e le gerarchie abitualmente vigenti e si fatto in una condizione aurorale, di procede ad una sistematica consumazione effervescenza, in cui il mondo appare ancora delle scorte alimentari che vuole essere atto allo statu nascenti . Ciò comporta che le azioni esorcistico contro la penuria e propiziatorio di compiute, i gesti espressi, le parole dette costante abbondanza. Nel periodo festivo, durante la festa acquistino un’efficacia e una inoltre, l'uomo delle culture arcaiche, pregnanza reali e non simboliche, dato che preindustriali, premoderne (nell’arcipelago, in essi sono gesti, parole, azioni posti in essere primo luogo, le culture agro-pastorale e in un tempo straordinario, in una dimensione contadina e quella alieutica-piscatoria) si temporale né laica né profana, bensì sacra, riconcilia con i propri simili nella misura in eccezionale; essi assumono in tal modo la cui con essi riesce ad elaborare solidalmente veste di atti rituali. Il rito è dunque la parte un tempo rituale protetto, a regime di "elementare" del tempo strutturato per mezzo risparmio, posto cioè fuori della storia e del della quale, all'interno del continuum spazio- divenire, con tutta la carica negativa che storia temporale, è dato operare le discrezioni, e divenire comportano, un tempo in cui si scandire, gli eventi, creare le norme, conferire rivivono determinati temi mitici i sensi. (nell’accezione tradizionale di mito come La cultura popolare eoliana ha costellato di storia vera ), ad esempio il martirio di un riti, di azioni rituali, ogni momento della vita Santo o la passione di Cristo, attraverso una dell'uomo passibile di crisi, ossia del rischio drammatizzazione nella quale l'intera di abdicazione della umana operatività di comunità viene coinvolta. Nel tempo festivo, fronte alla tentazione sempre presente del tempo sacro per eccellenza, le distanze sociali "non c'è niente da fare" e "il nulla avanza". In dunque si accorciano o cessano di esistere, e genere ogni momento importante e gli uomini celebrano la gioia della significativo della vita dell'uomo è per ciò condivisione di una forte esperienza stesso un momento critico dell'esistenza: la comunitaria. Si tratta evidentemente di una nascita, il lavoro, l'amore, la guerra, la fictio , di una pia fraus , dato che la storia non malattia, la morte etc., sono tutti ambiti cessa di accampare i propri diritti e i difficili, esistenziali che richiedono l'intervento di a volte alienanti, rapporti interpersonali e dispositivi culturali (i riti) i quali plasmino il sociali della vita di ogni giorno tornano presto reale e fissino delle regole, controllando e a fare valere le loro esigenze; ma proprio tale

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pia fraus , che l'uomo impone ciclicamente a affiorante attraverso la memoria di pochi sé stesso, consente di sospendere, sia pure per informatori (studi di Macrina Marilena Maffei), un breve periodo, la monotonia di giornate ha conosciuto nella seconda metà del secolo sempre uguali e senza prospettive, e agevola scorso un rapido tracollo. Nel giro di pochi anni un ritorno alla vita ordinaria improntato alla venne dismessa tutta una serie di pratiche riconciliazione e alla tolleranza. fabulatorie (canti popolari, proverbi e modi di Ci troviamo di fronte a un’esigenza, dire, filastrocche e ninne-nanne, fiabe, pressoché universalmente avvertita, di creare leggende, novelle e racconti tramandati dei momenti forti, dei periodi pregnanti nei oralmente etc.) la cui scomparsa contribuì al quali il tempo ritorni per così dire su sé grave quanto irreversibile depauperamento stesso, e si possa stare nella storia come se della cultura locale, con pesantissime ricadute non ci si stesse. sulla omogeneità e ampiezza di registro del Durante tali periodi, culturalmente patrimonio linguistico e dialettale dei ceti determinati (a seconda di esigenze connesse popolari dell’arcipelago. Anche qui, non è con i cicli della vita biologica, o di quella arduo misurare in tutta la sua estensione il naturale, o di quella sociale e produttiva), danno inferto dall'omologazione culturale di vengono compiuti dei riti attraverso i quali si massa perpetrata da televisione e mass-media attua una restaurazione dell'uomo al centro in genere, con la colpevole responsabilità in del proprio universo, o si rivive un certo primo luogo del linguaggio triviale, piatto e particolare dramma risolvendolo sul piano perentorio a un tempo dell'universo simbolico; ma intanto, attraverso questa pubblicitario e del mondo patinato e fasullo rappresentazione mascherata del divenire in dello spettacolo (ciò sia detto senza volere un tempo metastorico, protetto, vengono di demonizzare alcuna delle forme di spettacolo fatto sottratti alla crisi tutti gli altri momenti che costellano la nostra modernità bensì della concreta storia quotidiana che deplorandone l'uso strumentale e manipolatorio intercorrono tra un "tempo forte" e l'altro. che se n’è fatto). E' in ogni caso importante notare che nella In tutte le culture umane, assegnare ai vari situazione di forte mutazione antropologica in luoghi dei nomi che valgano a individuarli cui si trova oggi l’arcipelago Eoliano (alla soddisfa all’esigenza di conferire agli stessi stregua, del resto, dell’intero Paese), la festa domesticità, e di sottrarli così al loro statuto di abbia finito col costituirsi come luogo luoghi ambigui e minacciosi, carichi di rischio deputato per una serie di azioni tutte in e alieni, fonte come tali di paure e di anomia qualche modo volte a mantenere la coesione che perdurano fintanto che non si sia su di essi del gruppo sociale, a preservare l'identità esercitata una qualche opera d’antropizzazione. comunitaria, ad innescare comportamenti Assegnando un nome a un determinato sito, lo collettivi basati su un più o meno consapevole si sottrae così per sempre all’indistinto e lo si esercizio della memoria, avvertito come consegna alla storia. L’interesse antropologico valido baluardo contro ogni possibile rischio dei toponimi è dato dal loro costituirsi come di disgregazione culturale. istruttiva summa del patrimonio mentale e La festa rimane dunque un approccio dell’immaginario collettivo dei gruppi sociali al insostituibile ai fini di un’analisi dei fatti cui interno ha avuto luogo tale attribuzione di culturali e di una indagine storica consapevole nome e, quindi, di conferimento di senso. delle nuove prospettive che le scienze umane Individuare le località e gli spazi significativi hanno aperto nell'ultimo mezzo secolo. attribuendo loro nomi di santi, di vegetali, di animali, di numeri, di colori, di mestieri, di oggetti del lavoro, di fenomeni naturali etc., ha 6.3 Il patrimonio orale consentito all’uomo, lungo l’arco di millenni, di sentirsi sempre al centro del proprio mondo. L’abbandono della toponomastica tradizionale La persistenza del patrimonio orale eoliano, nelle Eolie, di cui la monumentale opera registrabile lungo il corso di svariati secoli e dell’Arciduca Ludwig Salvator ( Die ancora oggi – benché sporadicamente – Liparischen Inseln ) ci tramanda memoria, ha

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certamente comportato, in molti casi, fenomeni anche dal nostro strepito, del nostro vano di spaesamento e di disaffezione agli spazi , che chiacchiericcio, la loro insignificanza dalla fanno anch’essi parte di quella crisi generale logica dell’effimero che governa le nostre che la modernità ha arrecato agli assetti giornate, quella stessa logica che decreta il tradizionali dell’arcipelago. rapido sorgere e declinare degli uomini e delle mode e che pertanto non può - pena la propria messa in discussione - concepire che un oggetto 6.4 Il sistema degli oggetti abbia valore in quanto portatore di una carica affettiva o simbolica che travalicano la novità, il prestigio o la bellezza. Ultimi baluardi materici di un contesto socio- Una conoscenza non superficiale degli oggetti esistenziale ormai collassato e languente, gli di un tempo, del loro spessore, della tecnologia oggetti del mondo di ieri, non più strutturati in sottesa alla loro matericità, dell’ aura che li un sistema all’interno del quale il loro uso pervade e che rinvia alla storia che li ha visti obbedisca alla logica della funzionalità e del vitali, può costituire un ottimo strumento per dover essere piuttosto che a quella dell’estetica verificare i contorni dell’identità eoliana e per e dell’effimero, costituiscono l’estrema pallida rinsaldare un senso d’appartenenza oggi epifania di una cultura che negandosi nei suoi languente. contenuti ha finito col distruggere le sue stesse Campionature significative di oggetti che forme e giunge oggi a testimoniare di se stessa rinviano a forme di cultura eoliana un tempo solo in virtù dell’interesse di un piccolo organiche e oggi dismesse sono offerte nei esercito di raccoglitori, archeologi matti e Musei etno-antropologici sorti negli ultimi anni disperatissimi di un passato del quale solo in alcune isole dell’arcipelago. Di tali musei, adesso iniziamo ad avvertire con sgomento la qui valutati come “musei dell’uomo” a siderale distanza. Chi conosce più un caliaturi prescindere dalla loro denominazione, si o una petra chi spanni ? o chi fa ancora uso fornisce qui di seguito l’elenco: della muschera ? o chi ha più gustato una − Santa Marina Salina, fraz. Lingua - Museo gazzusa c’a pallina ? o conserva ancora la etno-antropologico (Comunale); memoria olfattiva del D.D.T. ? − Malfa-Museo dell’Emigrazione (Comunale); Gli oggetti di una volta costituiscono il primo e − Filicudi Porto- Museo etno-antropologico forse migliore approccio all’identità eoliana. (visitor centres del Museo archeologico Certo, nelle condizioni di degrado e di Eoliano); dispersione in cui essi versano oggi, tali oggetti − Lipari, fraz. Canneto- Museo Etno- non sono quasi mai in grado di raccontare la antropologico (c/o Scuola Media Statale); propria storia, sono oggetti muti e silenziosi, − Lipari- Museo Etnografico Eoliano (privato, relegati nelle vetrine spesso polverose e mute c/o Hotel Oriente). dei musei. Ma forse il loro silenzio deriva

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CAPITOLO III - L’IMPORTANZA DELLA COMPONENTE GEOLOGICA NELL’EVOLUZIONE STORICA E CULTURALE DELLE ISOLE EOLIE

La componente geologica, oltre che per gli sebbene prosegua lo sfruttamento delle aspetti scientifici, ha rivestito, sin dall’età manifestazioni idrotermali localizzate preistorica, un ruolo determinante in diverse nell’ambito dell’arcipelago, che divengono fasi dell’evoluzione storico-culturale anche oggetto di interesse degli studiosi dell’intero complesso insulare eoliano. I primi dell’epoca (Plinio il Vecchio, Strabone). insediamenti umani, infatti, risalenti al Le isole rimangono comunque un fiorente periodo Neolitico medio (V millennio a.C.), si luogo di bagni termali fino al VI secolo d. C., sono stabiliti in queste zone in seguito alla allorquando le condizioni di vita presenza di un’importante risorsa mineraria nell’arcipelago decadono rapidamente a causa per le popolazioni di quell’epoca, anche della contrazione demografica seguita rappresentata dalle colate di ossidiana all’improvvisa e violenta ripresa dell'attività prodotte dalle eruzioni dei vulcani di Lipari vulcanica che, nella parte nord orientale (colate di Pomiciazzo del centro eruttivo di dell’isola di Lipari, dà origine al M. Pelato e Vallone Gabellotto-Fiume Bianco). Le stesse alla colata di ossidiana di Forgia Vecchia. isole, peraltro, anche dopo il declino e la Dopo questo evento vulcanico parossistico definitiva cessazione del commercio dei verificatosi nell’alto Medioevo, tra il VI e manufatti realizzati con questo vetro l’VIII sec. d. C., le isole rimangono deserte vulcanico, avvenuto nell’età del Bronzo in per più di due secoli fino a quando nel 1083, seguito alla progressiva affermazione delle Ruggero, conte di Sicilia, insedia sull'acropoli tecniche di lavorazione dei metalli, non hanno di Lipari un nucleo di monaci benedettini che perso la loro importanza in quanto sono state reintroducono l'agricoltura e riprendono lo in grado di continuare a fornire un materiale sfruttamento delle risorse minerarie (allume e ritenuto allora molto prezioso perchè zolfo). Nell’ambito di tali attività s’inquadra utilizzato nel procedimento della concia delle anche l’estrazione della pietra pomice che, pelli e nella colorazione dei tessuti, oltre che svolta in maniera non sistematica durante la in medicina. Quest’ultimo, in particolare, era colonizzazione greca e romana delle isole e, rappresentato dall’allume, un solfato idrato di in parte, anche nel corso del Medio Evo, si alluminio e di sodio-potassio che veniva sviluppa in maniera più incisiva a partire dalla estratto in notevoli quantità dalle cave ubicate fine del XVII secolo per poi proseguire fino ai a Vulcano e a Lipari. giorni nostri. La presenza di insediamenti umani legata allo Nell’arco di tempo compreso fra il XII e metà sfruttamento di una risorsa mineraria è stato circa del XVII sec d. C., in particolare, le comunque un aspetto caratteristico anche del isole sono esclusivamente oggetto di studi periodo in cui le isole Eolie sono state mirati a definirne la loro precisa collocazione colonizzate dai greci. Questi ultimi, infatti, geografica, mentre assumono poi nuovamente oltre a realizzare i primi impianti idrotermali, importanza dal punto di vista scientifico solo hanno estratto e utilizzato per la fabbricazione verso la fine del 1700. Con l’avvento del vasellame, il caolino prodotto dai gas che dell’Illuminismo e del rinnovato interesse per attraversano i prodotti eruttivi in le osservazioni naturalistiche, l’arcipelago corrispondenza delle fumarole diffuse nella diventa infatti meta dei più illustri studiosi zona occidentale dell’isola di Lipari. dell’epoca come Deodat De Dolomieu che, All’epoca della dominazione romana, invece, dal 12 al 21 Luglio 1781, visitò le isole Eolie le isole subiscono un progressivo declino

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Fig. 1 Carta geologica dell’isola di Vulcano Fonte Cortese et alii, 1892

pubblicando due anni dopo, a sue spese, il dell’Università di Catania), che dettagliato resoconto del viaggio 2. contribuiscono a far affluire verso le Eolie Verso la fine del XIX secolo, l’intero numerosi cultori e studenti provenienti dagli arcipelago è stato oggetto di alcuni studi istituti italiani centro-settentrionali ed esteri. specialistici svolti dal Mercalli, padre della Gli studi svolti in questo periodo, protrattisi moderna sismologia, nonchè di un accurato nell’arco degli ultimi 40 anni, hanno dato rilevamento geologico effettuato dagli origine, in particolare, ad un’imponente Ingegneri Cortese e Sabatini del Regio Corpo letteratura scientifica relativa ai problemi delle Miniere. dell’interpretazione geodinamica e alle Intorno alla metà degli anni ’50 del secolo anomalie dell’arco magmatico eoliano rispetto scorso, si sviluppa invece a livello ad altri sistemi vulcanici analoghi. internazionale, in seguito ad alcune immagini Attualmente, nell’ambito dell’arcipelago la filmate di Stromboli e Vulcano proiettate dal ricerca viene sviluppata da diversi enti vulcanologo Haroun Tazieff, l’interesse (Istituto Nazionale di Vulcanologia (INGV), scientifico legato allo studio e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), all’osservazione dei vulcani eoliani. Università degli Studi di Catania, Messina e Quest’ultimo viene ulteriormente Palermo) che si occupano anche di tematiche incrementato anche in seguito ad alcune inerenti alla protezione dal rischio vulcanico, iniziative turistico-culturali e scientifiche, sismico e dall’emissione di gas tossici ( gas svolte sia da associazioni private italiane e hazard ). straniere (Club Alpino Italiano, Corda Fratres, Connaissance du mond) sia da Enti Universitari (Istituto di Vulcanologia

2 Il resoconto, dal titolo “ Voyage aux Iles de Lipari fait en 1781 ” venne pubblicato presso l’editore Cuchet di Parigi 75 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

PARTE TERZA

LE RISORSE DEL SITO. STATO DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSERVAZIONE

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CAPITOLO I - LO STATO DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA DELLE ISOLE EOLIE

conservazione della natura e alla ecologia 1 Il valore fondamentale della biodiversità applicata, e nel campo della politica ambientale, permettendo l’avvio di piani di sviluppo sostenibile facilmente monitorabili e tra loro efficacemente confrontabili. Queste 1.1 Introduzione caratteristiche generali fanno del sito UNESCO isole Eolie un gioiello di valore Il sito UNESCO isole Eolie rappresenta un incommensurabile sul piano dinamico delle patrimonio naturalistico di inestimabile valore relazioni complesse che connettono il sistema non solo per la struttura geomorfologica che biotico con quello abiotico e questi con quello vanta aspetti vulcanologici di interesse antropologico-sociale ed economico nel internazionale, ma anche per le connotazioni contesto ecoregionale del Mediterraneo biotiche che caratterizzano tutto l’arco centrale. insulare. È proprio la peculiare interazione Queste succinte considerazioni richiedono che dinamica tra sistema biotico e abiotico che si all’analitica trattazione sia anteposta una è svolta nell’arco della storia evolutiva a dare premessa d’orientamento metodologico- forma al volto paesaggistico e naturalistico di valoriale. Organismi viventi e ambienti questo sito unico al mondo. I più o meno abiotici sono strettamente interconnessi grazie recenti, e tutt’ora attivi, fenomeni vulcanici, a flussi di energia e a ciclizzazioni di hanno creato e continuano a creare contesti materiali. Una rete diffusa di informazioni ambientali di particolare interesse per lo fisiche e chimiche connette tutte le parti tra studio dell’evoluzione delle comunità loro, ne garantisce la regolazione omeostatica organiche e degli ecosistemi dell’ecoregione e le rinsalda in unità sistemiche di livello del Mediterraneo centrale. Le ricerche di superiore: gli ecosistemi 3. biogeografia insulare trovano in un tale L’uomo deve la propria sopravvivenza e il contesto ambientale un ideale laboratorio di proprio benessere ai beni e ai servizi che indagine grazie a diverse fondamentali naturalmente vengono forniti dagli caratteristiche del sistema biotico locale. ecosistemi. Eugene Odum li definisce “life– Quest’ultimo presenta una fisionomia support systems” (sistemi che sostengono la 4 generale meno articolata e complessa rispetto vita) proprio in virtù dei benefici che essi ad i contesti mediterranei continentali, pur producono spontaneamente. Gli ecosistemi vantando endemismi, subendemismi, specie sono in grado di autogenerarsi, rare e di particolare interesse sotto il profilo autorinnovarsi, autosostenersi e autoregolarsi. naturalistico. Inoltre la limitatezza territoriale La loro capacità di resistenza e di resilienza posta dai confini insulari rende più facilmente dipende dalla ricchezza di forme di vita di cui attuabili i programmi di ricerca relativi sono costituiti. L’abbondanza di forme di vita all’interazione tra sistemi antropici e sistemi sulla Terra, frutto di miliardi di anni di naturali nelle applicazioni territoriale dei coevoluzione biologica, costituisce il fattore modelli di sviluppo sostenibile. Infine la primario per l’attitudine degli ecosistemi a caratterizzazione geografica dell’arco fornire quei servizi che sorreggono anche la insulare, che lo pone in una posizione centrale vita del genere umano. nel Mediterraneo, e la sua articolazione in diverse unità insulari apre auspicabili scenari 3 Cfr. Odum E.P., Basic Ecology , CBS College futuri, e nel campo della ricerca scientifica Publishing, 1983, (ed.it., Basi di Ecologia , Piccin, relativa alla biogeografia evolutiva, alla 1988, pp. 11, 40). 4Ibidem . 77 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Il sito UNESCO isole Eolie conta circa 900 Infine è d’uopo sottolineare il valore taxa nell’ambito della flora vascolare, quasi il intrinseco della diversità biologica. Ogni 17 % dell’intera flora italiana. Questo dato forma di vita, in quanto tale, va tutelata, riesce a dare una certa misura della ricchezza rispettata e conservata. È il risultato di della biodiversità eoliana se si pongono a complessi processi coevolutivi che nell’arco confronto l’estensione territoriale italiana con di tre miliardi e mezzo di storia della vita quella eoliana. L’arcipelago si estende, infatti, sulla Terra hanno condotto alla costituzione per 117 Km 2, e rappresenta soltanto lo 0,038 dinamica e sempre cangiante della % dell’intera superficie italiana. La ricchezza meravigliosa biosfera che abitiamo e di cui della biodiversità del sistema insulare eoliano abbiamo la responsabilità di fronte alle future è ulteriormente avvalorata dalla presenza di generazioni. La fragilità insita nei contesti endemismi, subendemismi e specie rare e insulari espone le isole Eolie al rischio di interessanti sotto il profilo naturalistico. perdere parte del proprio patrimonio di Questa caratteristica che si presenta in modo diversità biologica. Nonostante una relativa spiccato per i gruppi tassonomici floristici e ripresa di sviluppo dei contesti naturali per quelli faunistici a limitata diffusione eoliani, scaturita in seguito al massiccio conferisce un notevole valore qualitativo al spopolamento verificatosi tra le fine del 19° e sistema biotico eoliano. Le specie a limitata l’inizio del 20° secolo, una serie di minacce diffusione nelle condizione di isolamento continuano ad incombere sulla biodiversità determinate dal contesto insulare eoliana. Ampie aree del territorio eoliano talassogenetico dimostrano infatti una elevata sono oggi libere dalla pressione antropica di propensione alla differenziazione, fino al un tempo e ciò sta permettendo il recupero di punto di dare avvio a processi locali di una serie di componenti autoctone dei biotopi speciazione. Il notevole dinamismo, dovuto a locali. 5 Tuttavia permangono situazioni di insularismo talossogenetico e vulcanesimo criticità che vanno adeguatamente e attivo, che caratterizza il sistema biotico urgentemente affrontate per non correre il eoliano lo connota ulteriormente come rischio di perdere per sempre delle specie inestimabile patrimonio meritevole di uniche, come la Silene hicesiae , una delle 50 protezione e di studio. L’eccezionale interesse specie della flora del Mediterraneo del patrimonio biologico eoliano ha trovato considerate dalla IUCN più minacciate (CR). nel 2002 un’importante conferma nell’ambito della Conferenza Internazionale Il Fuoco tra l’Aria e l’Acqua, che l’UNESCO e la Regione 1.2 La convenzione sulla diversità biologica Sicilia hanno promosso e realizzato a Lipari. - CDB In quell’occasione ai tematismi legati al sistema biotico eoliano si è dedicato un’attenzione pari a quella dimostrata per le L’importanza della biodiversità è stata tematiche vulcanologiche, generalmente suggellata a livello internazionale dalla ritenute a livello internazionale le più Convenzione sulla Diversità Biologica, meritorie di interesse. Anche la recente sottoscritta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 istituzione nell’ambito del Museo e ratificata in Italia il 14 febbraio 1994 con la Archeologico Regionale di Lipari di nuove Legge n. 124. Tale atto normativo sezioni tematiche dedicate alla Paleontologia internazione impegna i paesi firmatari nel e alla Biogeografia insulare rappresenta un perseguimento di tre principali macro- segno inequivocabile di un cambiamento di obiettivi: approccio culturale nei confronti delle Eolie. Sempre più si sente l’esigenza di valorizzare • La conservazione della diversità l’arcipelago eoliano non solo come bene biologica geovulcanologico ma anche e soprattutto • L’uso durevole dei suoi componenti come pregevole e unico “paesaggio” composto da una moltitudine interconessa di 5 IUCN, 1999 World Heritage Nomination, IUCN elementi geologici, biologici e antropici. Technical Evaluation, isole Eolie. 78 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

• La ripartizione giusta ed equa dei proprio valore intrinseco e non costituiscono benefici derivanti dall’utilizzazione soltanto un patrimonio mondiale da delle risorse genetiche conservare per le future generazioni, ma si configurano anche come la base costitutiva di Le parti contraenti si fanno carico quel dinamico e ricco crogiolo di usi, dell’obbligo di cooperare per il perseguimento tradizioni e costumi che fanno della storia e degli obiettivi sovraesposti, a partire dalla dell’attualità antropologica eoliana un tesoro condivisione di una serie di motivazioni di di cultura e di vita. carattere fondamentale. Vengono affermati il La Convenzione sulla Diversità Biologica valore intrinseco della diversità biologica e sottolinea inoltre la necessità di individuare e l’importanza che essa riveste per l’evoluzione creare nuove risorse finanziarie adeguate alla e per la preservazione dei sistemi di realizzazione di interventi di conservazione mantenimento della vita nella biosfera. Sono della diversità biologica e all’uso durevole dei condivise le preoccupazioni che vedono in suoi componenti, individuando nei paesi in atto un processo di depauperazione della via di sviluppo e nei piccoli stati insulari i diversità biologica causato da alcune attività soggetti maggiormente bisognosi di umane e viene individuata la prevenzione investimenti sostanziali. quale strategia prioritaria per arrestare la perdita di biodiversità. Viene anche preso atto dell’attuale incompleto stato delle conoscenze 1.3 Countdown 2010 relative al patrimonio biologico mondiale e della necessità di sviluppare urgentemente strumenti adeguati al loro ampliamento. Si Al fine di arrestare il depauperamento della sottolinea l’esigenza di non considerare la diversità biologica nell’aprile del 2002 la mancanza di certezze scientifiche relative al Conferenza delle Parti della CDB depauperamento della diversità biologica (Convenzione sulla Diversità Biologica), con come motivo valido per negare azioni mirate la Risoluzione VI/26 si è impegnata a ad evitare una tale minaccia o a limitarne gli raggiungere entro il 2010 una significativa effetti. Si riconosce l’importanza di strumenti riduzione dell’attuale tasso di perdita della di conservazioni in situ ed ex situ, biodiversità a livello globale, regionale e sottolineando lo stretto legame di dipendenza nazionale come contributo alla riduzione della che connette le comunità locali alle risorse povertà e a vantaggio di tutta la vita sulla biologiche del loro territorio. Terra. Questo obiettivo è stato Nonostante l’approccio globale al problema successivamente sostenuto dal Summit della conservazione della biodiversità che Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile e pone la diversità biologica come bene di dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite valore universale e inestimabile, la ed è stato incluso come nuovo target tra i Convenzione non dimentica di indicare la Millenium Goals. fondamentale importanza delle risorse Nel febbraio del 2004 a Kuala Lumpur la biologiche per le comunità locali. Queste Conferenza delle Parti della CDB con la infatti fondano le proprie tradizioni e la risoluzione VII/30 ha adottato un piano sulla propria cultura materiale proprio valutazione dei progressi compiuti. Gli sull’interazione con le risorse naturali presenti obiettivi prioritari di tale piano sono: localmente. • Il Piano di Gestione del sito UNESCO delle Facilitare la valutazione dei progressi isole Eolie riconosce questa sostanziale verso l’obiettivo 2010 e la interconnessione tra sistema antropico e comunicazione di questa valutazione • sistema biotico come motivazione prioritaria Rendere coerenti i programmi di delle proprie proposte di conservazione, tutela lavoro della convenzione • e valorizzazione del patrimonio biotico Fornire uno schema flessibile entro il eoliano. La flora e la fauna dell’arco quale potranno essere stabiliti target vulcanico delle Eolie non hanno soltanto un

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nazionali e/o regionali e identificare biodiversità e clima), le più autorevoli gli indicatori istituzioni scientifiche come l’International Council for Science (ICSU) e prestigiose La COP (Conferenza delle Parti) VII della organizzazione come la World Conservation CDB ha individuato in sette Programmi Union (IUCN), si è giunti a riconoscere tematici di lavoro gli ambiti di intervento inequivocabilmente che la possibilità di della Convenzione ed ha inoltre stabilito ridurre la povertà e il sottosviluppo va obiettivi e sotto-obiettivi per ciascuna delle ricercata nella corretta gestione degli aree focali identificate al fine di chiarire ecosistemi. Da essi infatti giungono i servizi l’obiettivo del 2010 e rendere coerenti i fondamentali che l’uomo ha sempre ricevuto programmi di lavoro. Tali obiettivi e sotto- dalla natura e senza i quali metterebbe in obiettivi sono integrati in programmi di pericolo la sua stessa sicurezza e lavoro della Convenzione stessa e forniscono sopravvivenza: la base operativa flessibile entro cui potranno essere sviluppati obiettivi nazionali e/o 1. fornitura di risorse naturali come acqua regionali. dolce, cibo, combustibili, fibre, sostanze Il Piano di Gestione del sito UNESCO isole biochimiche, medicine naturali, Eolie si inserisce, per quel che concerne gli informazioni genetiche; aspetti relativi al sistema biotico, nella 2. regolazione dei processi come il clima, la strategia proposta dalla Conferenza delle Parti qualità dell’aria e dell’acqua, l’erosione, le della Convenzione sulla Diversità Biologica. malattie umane, il ciclo idrico, il Si ritiene che un tale approccio consoliderà il trattamento degli scarti e il controllo processo di sviluppo sostenibile auspicabile biologico; per il contesto territoriale dell’arcipelago 3. formazione del suolo, mantenimento del eoliano, connettendolo ad un processo avviato ciclo dei nutrienti e produzione primaria; a livello internazionale. L’adesione al 4. benefici non materiali: religiosi, spirituali, Countdown 2010 darà infatti risalto culturali, ricreativi, estetici, educativi. internazionale alle azioni che gli scenari del Piano di Gestione del sito UNESCO isole Con la pubblicazione del Millenium Eolie propone in merito alla conservazione e Ecosystem Assessment è stato alla valorizzazione del proprio sistema scientificamente accertato che il benessere biotico. umano è essenzialmente sostenuto dai sistemi naturali e che questi ultimi sono sottoposti ad un prelievo di risorse superiore alla loro 2 La sostenibilità: indirizzo prioritario di capacita di produrne e ad una immissione di gestione per la tutela, la conservazione e la “rifiuti” superiore alla loro capacità di assimilazione. Ne consegue un generale e valorizzazione della biodiversità diffuso depauperamento degli ecosistemi. Per questa ragione il flusso lineare di materia ed 2.1 Il Millenium Ecosistem Assessment energia che l’umanità muove grazie al sistema economico deve mantenersi entro le capacità di carico degli ecosistemi se si vuole Secondo il report che le Nazioni Unite hanno garantirne il mantenimento nel tempo. pubblicato nel 2005 sullo stato attuale degli Il Piano di Gestione del sito UNESCO isole ecosistemi terrestri e sui loro probabili scenari Eolie si pone l’obiettivo di conservare e futuri, sono i sistemi naturali a costituire le valorizzare le risorse che compongono il basi del benessere umano. Dopo quattro anni sistema biotico dell’arcipelago eoliano e di ricerche scientifiche, che hanno coinvolto intende perseguirlo tenendo conto da una l’intero sistema delle Nazioni Unite dedito parte delle esigenze di sviluppo delle alle questioni ambientali (l’UNEP, l’UNDP, comunità locali, dall’altra della capacità di la FAO e l’UNESCO), le quattro convenzioni carico degli ecosistemi che compongono tutto internazionali (zone umide, specie migratrici,

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l’articolato e complesso sistema biotico che le aree disboscate giungono a coprire eoliano. l’intero territorio dell’arcipelago. Si espandono i vitigni, i coltivi e gli oliveti e alla fine dell’ottocento non resta quasi più nulla 2.2 Il sistema biotico eoliano e lo sviluppo dell’originaria copertura forestale. La sostenibile popolazione raggiunge all’epoca un picco numerico, mai più nemmeno sfiorato: 21.000 abitanti contro la metà degli attuali. Una grave Il sistema biotico dell’arco vulcanico delle crisi economica caratterizza il passaggio tra Eolie ha visto negli ultimi 50 anni la perdita Ottocento e Novecento e ciò determina di diversi propri componenti a causa di alcune l’avvio di un flusso migratorio che dimezza la attività umane condotte senza tenere in popolazione residente. L’agricoltura, a causa considerazione il loro potenziale impatto della mancanza di braccia, incomincia a sull’ambiente. Alla fine degli anni ’30 è declinare e a poco a poco la vegetazione scomparsa dalle acque dell’arcipelago la Foca naturale riprende spazio tra i coltivi monaca. Esistono dati che accertano il fatto abbandonati. Negli ultimi decenni le comunità che una popolazione occupasse la Grotta del locali hanno seguito il sogno della crescita Bue Marino a Filicudi. La stessa economica puntando sul turismo di massa, ma toponomastica del sito rappresenta una prova d’altra parte hanno incominciato ad incrinare della presenza storica della specie nelle acque il loro secolare intimo rapporto con la natura. di Filicudi. Infatti nel dialetto locale la Foca La storia dell’uomo nel territorio eoliano monaca viene indicata con il nome di “Voi mostra quanto sia importante la relazione tra marinu”, che letteralmente significa Bue la popolazione e l’uso delle risorse naturali. Il marino. Nell’ottocento veniva praticata nelle Piano di Gestione del sito UNESCO isole acque del Mediterraneo la caccia di questo Eolie si pone l’obiettivo di conservare le magnifico animale e ciò, in mancanza di risorse biologiche del territorio in modo da controlli e studi, ha condotto alla sua favorire un equilibrato sviluppo della scomparsa dalle acque eoliane. Altri casi comunità locale. Questa, a partire da un emblematici di estinzioni locali hanno recupero della propria identità storica- caratterizzato la storia naturalistica delle Eolie culturale, può divenire la protagonista di un come è attestato per la Coturnice. In generale futuro in cui la conservazione dell’ambiente la storia del rapporto tra uomo e natura nel sarà l’enzima del miglioramento della qualità contesto eoliano ha visto aprire molte ferite della vita. Il Piano di Gestione pone la nelle popolazioni animali e vegetali. La sostenibilità dello sviluppo come proprio asse copertura boschiva delle isole è stata strategico di programmazione. Soddisfare le compromessa in tempi molto antichi a causa esigenze attuali senza compromettere le dell’elevato sviluppo demografico in epoche possibilità delle future generazioni non è solo protostoriche. All’epoca della dominazione una questione di equità, ma significa greca e romana si sono succeduti numerosi innanzitutto investire in sicurezza e qualità. disboscamenti e occasionali rimboschimenti, Il Programma d’Azione per il 21° secolo, come fa presumere la presenza del castagno a scaturito nell’ambito della Conferenza di Rio Lipari e a Salina. Secondo le descrizioni del de Janeiro nel 1992, definisce sia gli obiettivi geografo arabo Edrisi, al tempo del grande Re concreti dello sviluppo ecologicamente e Ruggero II era diffuso l’allevamento socialmente sostenibile, che le modalità e gli nell’arcipelago, e ciò avrà contribuito strumenti adeguati al loro perseguimento. all’ulteriore depauperamento della ricchezza Agenda 21, come documento di indirizzo di vegetazionale. Nell’arco del diciassettesimo e carattere internazionale, indica chiaramente diciottesimo secolo le isole sono teatro di quale sia lo scenario di sviluppo sostenibile numerosi contrasti politici per l’acquisizione nella dimensione sociale ed economica e nel dei diritti sull’uso delle risorse forestali e le campo della conservazione e gestione delle aree coltivate raggiungono estensioni risorse. Inoltre affida un ruolo rilevante ad i ragguardevoli. È proprio in questo periodo soggetti sociali e identifica gli strumenti

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attuativi dello sviluppo sostenibile. Con stato della regione del Mediterraneo, la Agenda 21 locale i principi del Piano biodiversità della flora vascolare è d’Azione per il 21° secolo vengono trasposti notevolmente elevata. in una dimensione locale, conferendo alle Su un’area di 2.300.000 Km 2 si contano circa amministrazioni locali un ruolo cruciale sia 25.000 specie di cui la metà endemiche. nella fase di individuazione dei problemi Proprio gli alti indici di endemicità (50%) ambientali, economici e sociali del proprio hanno condotto all’identificazione territorio che nell’identificazione di possibili dell’ecoregione del Mediterraneo come uno soluzioni. Il punto centrale della strategia degli hotspots della biodiversità mondiale 7. locale di Agenda 21 è il coinvolgimento delle Anche la fauna mostra alti indici di popolazioni locali. Il modello di sviluppo che endemicità: 35 delle 62 specie di anfibi sono può armonizzare le esigenze di miglioramento edemici (52%), come 111 delle 179 specie di della qualità della vita con quelle di rettili presenti (62%). conservazione del patrimonio naturale risulta Inoltre l’ecoregione del Mediterraneo è di quindi essenzialmente inclusivo ed endogeno. fondamentale importanza per le popolazioni Il Piano di Gestione del sito UNESCO isole di uccelli migratori, che ogni anno Eolie inquadra il futuro assetto sociale l’attraversano. La Convenzione di Ramsar economico e ambientale dell’arcipelago sulle Aree Umide ha identificato nel proprio negli scenari d’azione delineati da Mediterraneo 160 siti di protezione (Allegato Agenda 21 locale e in essa individua i 3), giungendo a coprire un’area di 1.500.000 principali strumenti per il conseguimento di ha. un armonico e dinamico equilibrio tra In mare si segnala la presenza di 20 specie di esigenze di sviluppo e di conservazione. Il cetacei, ma manca per l’ambiente marino una patrimonio di biodiversità delle isole Eolie completa conoscenza di base delle specie e diviene in questo quadro una delle principali della loro distribuzione. Allo stato attuale i risorse su cui costruire un futuro di qualità e dati sono frammentari. sicurezza per la comunità locale. La Infine, l’ecoregione del Mediterraneo si sostenibilità dello sviluppo richiede che la caratterizza per la ricchezza di isole e isolotti diversità biologica eoliana sia al contempo di cui se ne contano circa 5000. Le isole tutelata e fruita, conservata e promossa, vantano indici di endemicità elevati, giungono valorizzata sia per i suoi valori intriseci sia spesso al 10%. come volano di sviluppo economico e garanzia di miglioramento della qualità della vita locale. 3.1 L’esplorazione naturalistica delle Eolie

3 Il sistema biotico delle isole Eolie Le prime indagini naturalistiche nelle Eolie sono quelle di Lazzaro Spallanzani che alla nell’ecoregione del mediterraneo fine del 1700, sfidando le flottiglie di pirati che scorrazzavano in quel momento sui mari

siciliani, giunse a Lipari per un breve Il sistema biotico eoliano va inquadrato soggiorno a conclusione del quale scrisse nell’ambito dell’ecoregione del Mediterraneo un’opera sugli aspetti geologici e che è caratterizzata da una elevata diversità di vulcanologici dell’arcipelago dedicando però specie ed ecosistemi, mari e terre ad alta produttività, da un clima mite e un paesaggio particolarmente suggestivo. 6 dall’IUCN nel 2001 con il fine di promuovere e Secondo il report del Centro per la rafforzare le politiche nazionali sulla conservazione Cooperazione del Mediterraneo IUCN sullo della biodiversità e sull’uso sostenibile delle risorse. 7 Quezel P., Médail F., La région Méditerranéenne, centre mondiale majeur de biodivesité végé tale , 6 IUCN, Centre For Mediterranean Cooperation: A Agence Régionale pour l’environnement Provence- Regional Situation Analysis , IUCN, 2003. Il Centro per Alpes-Cotes d’Azur, 1995. la Cooperazione del Mediterraneo è stato istituito 82 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

solo una piccola parte ad altre osservazioni e inequivocabile del degrado ambientale che occupandosi per lo più di uccelli. hanno subito le isole nell’ultimo secolo. Fu solo nel 1828 che vennero effettuati i Un’altra interessante figura di naturalista primi studi floristici ad opera di Gussone che ottocentesco innamorato delle Eolie e quella nel corso di una breve ma intensa crociera dell’arciduca Habsburg Lothringen. Questo ebbe modo di fare alcune straordinarie surreale personaggio (si credeva figlio del re scoperte, la più importante delle quali fu il di Francia!) raccolse una marea di dati sulle ritrovamento e la successiva descrizione del Eolie che confluirono poi nel monumentale Cytisus aeolicus, il gigante dei citisi, a Lipari “Die Liparischen inseln” e aiutò lo zoologo e a Stromboli. fiorentino Giglioli che stava raccogliendo Altri naturalisti intanto incuriositi materiale eoliano per la collezione dall’arcipelago che doveva certamente vertebratologica del nascituro museo

Tab. 1: Diversità della flora vascolare del Mediterraneo a confronto con altre regioni del mondo % di specie Regione Area km 2 N. di specie N. di endemismi endemiche

50 % Mediterranean 2,300,000 25,000 12,500

Zaire 2,345,000 11,000 2,800 (approx) 30 % India 3,166,000 15,000 5,000 30 % Australia 7,682,000 22,000 7,600 34 %

apparire assai diverso da oggi, e non temendo fiorentino. Fu il Giglioli a raccogliere i primi più la pirateria compiono interessanti campioni della lucertola eoliana e a segnalare esplorazioni naturalistiche, fra questi i per Lipari il rospo smeraldino. malacologi Reina e Calcara. Il primo su Nei primi del novecento le Eolie tornano ad incarico di Luigi Benoit compì alcune raccolte interessare i botanici, fra questi Loiacono- a Filicudi e Alicudi dove scoprì due Pojero elaborò una nuova lista della flora importanti endemismi: la Hypnophila incerta eoliana che converrà poi nel suo “Flora e l’ Oxychilus alicurensis (Calcara). Inoltre sicula” e scoprì nell’isolotto di svolse le prime indagini paleontologiche delle Strombolicchio una stazione di Baxia Eolie giungendo alla pubblicazione della saxicola , una chenopodiacea allora nota solo “Flora terziaria” di Lipari. per uno scoglio vicino Ischia. Il barone Enrico Pirajno di Mandralisca A Sabatini si deve un importante contributo soggiornò parecchio a Lipari intorno al 1850 e ornitologico, dal quale si evince come nel da attento naturalista ebbe modo di compiere 1930 la coturnice fosse quasi estinta e altre alcune interessanti osservazioni di carattere specie comuni ai tempi del Mandralisca botanico e paleontologico ma soprattutto fossero già in diminuzione. ornitologico, a lui si deve infatti il primo Contemporaneamente iniziano le prime catalogo dell’avifauna delle Eolie che, rimasto indagini entomologiche. Si tratta in verità di inedito fino a poco tempo fa, costituisce un raccolte occasionali e di contributi non importante strumento di confronto fra la fauna sempre rilevanti da un punto di vista ornitologica attuale e quella di circa 150 anni scientifico ma che tuttavia costituiscono una fa. Diverse specie infatti frequenti ai tempi base di lavoro per più importati studi del Mandralisca si sono o estinte (coturnice, successivi di Salfi per gli ortotteri (1931) e di civetta, strolaga minore, moretta tabaccata, Kutter per i formicidi (1927). schiribilla grigliata, croccolone, piviere Negli anni cinquanta del secolo scorso lo tortolino) o fortemente rarefatte, segno zoologo messinese Trischitta raccoglie e invia a Mertens in Germania diversi esemplari di 83 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

lucertole. Mertens dopo averle esaminate fortemente condizionato la struttura del attentamente le classifica come sottospecie di paesaggio vegetale e delle comunità Lacerta sicula dedicandole allo stesso biologiche che esse ospitano. Insieme a Trischitta (ssp. trischittai ) alla moglie di questa, la presenza dell’uomo, insediatosi questi (ssp. raffonei ) o all’isolotto di nelle isole intorno alla fine del V millennio provenienza (ssp. liscabiancae ). In seguito a.C., ha profondamente influenzato da allora tale studio verrà superato da evidenze l’assetto del territorio. ecologiche e genetiche, ma resta tuttavia la La presenza storica dell’uomo si nota dai prima descrizione di una polazione in seguito fianchi delle montagne terrazzati ad uso riferita alla lucertola delle Eolie. agricolo, dai disboscamenti, dalla recente Alle indagini erpetologiche negli anni urbanizzazione. Un tempo estesamente cinquanta si aggiungono quelle teriologiche di coltivate, oggi gran parte delle Eolie offrono Kahamann che portano alla scoperta di una uno splendido esempio di come la popolazione di Quercino e quelle vegetazione spontanea, se lasciata ornitologiche di Moltoni. indisturbata, può ricolonizzare in breve tempo Il culmine del crescente interesse per le Eolie le lenze e le terrazze abbandonate. si ha negli anni sessanta quando viene Gli aspetti vegetazionali sono dominati promosso uno studio denominato “piccole principalmente dalle specie tipiche della isole” nel corso del quale vengono scoperte ecoregione del Mediterraneo centrale. La flora nuove specie soprattutto fra i ragni disderidi, vascolare delle isole Eolie conta quasi 900 gasteropodi polmonati, collemboli, isopodi, specie o sottospecie, quasi il 17 % dell’intera acari oribatidi. flora italiana. La flora non vascolare risulta Nel 1982 viene avviato dal Ministero della invece ancora poco conosciuta. Sono scarse le Pubblica Istruzione il progetto “Biogeografia informazioni scientifiche relative a Funghi, dell’arcipelago eoliano con riferimento anche Alghe e Licheni. Più studiate risultano essere alle Egadi e alle Pelagie”. In seno a tale le Briofite che contano tra Muschi ed Epatica progetto sono derivati importanti contributi un totale di 127 taxa. Il climax vegetazionale sul patrimonio biologico eoliano. è caratterizzato da due fitocenosi: Oleo- Rilevanti contributi recenti sono quelli di Euphorbietum dendroidis e Erico arboreae- Salvo Pasta e Brullo su flora e vegetazione, di Quercetum ilicis. Sono presenti specie Bruno Massa sull’ornitologia, e di Pietro Lo esotiche come Eucalyptus, Acacia e Alnus. Le Cascio che ha pubblicato le prime liste attuali popolazioni di Pinus halepensis e di entomologiche eoliane. Pinus pinaster non hanno origini autoctone, Oggi le Eolie continuano ad interessare un ma sono il risultato di rimboschimenti e numero sempre crescenti di esperti di ogni piantumazioni recenti. Gran parte dei territori branca delle scienze naturali, dalla ha subito un notevole impatto antropico vulcanologia alla paleontologia, degradando allo stato di steppa mediterranea. dall’entomologia alla botanica, dalla biologia Dal punto di vista ecologico prevalgono le evolutiva all’ecologia. erbacee (80-85%), meno rappresentate le piante legnose (10-15%), mentre la forma biologica più frequente è quella terofitica 4 La flora dell’arcipelago eoliano (60%), più rare le emicriptofite e le camefite. I popolamenti floristici delle Eolie sono 4.1 Il sistema floristico e vegetazionale delle composti soprattutto da piante diffuse in gran parte dell’area mediterranea, meno ampio è il Eolie contingente delle piante endemiche esclusive, di subendemismi, e di endemismi tirrenici. La

scarsità del contingente endemico, se Le Eolie rappresentano un esempio confrontato ad altri popolamenti insulari, straordinario di diversità ecologica, deriva da due fattori, la giovine età delle Eolie paesaggistica e naturalistica. La loro origine e la vicinanza col continente che ha vulcanica, relativamente recente, ha

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determinato un isolamento geografico (Ranunculus rupestris ), il garofano delle rupi soltanto parziale. (Dianthus rupicola aeolicus ), la finocchiella Tuttavia benché sia un contingente di Boccone ( Seseli bocconi bocconi), il numericamente ridotto gli endemismi eoliani centauro maggiore ( Centaurium erythraea sono di estremo interesse ecologico e grandiflorum ), il ranuncolo dei prati biogeografico. (Ranunculus pratensis ), il limonio delle Eolie Gli endemismi esclusivi (vedi tabella E), (Limonium minutiflorum ), la pratolina descritti abbondantemente nei prossimi calabrese ( Bellis margaritaelifolia ), la paragrafi, il citiso delle Eolie ( Cytisus violacciocca rossa ( Matthiola incana ), aeolicus ), la silene vellutata ( Silene hicesiae ), l’eliotropo di Boccone ( Heliotropium il fiordaliso delle Eolie ( Centaurea aeolica ), e bocconei ), l’erba perla ( Lithodora la camomilla delle eolie ( Anthemis aeolica ). rosmarinifolia ). Più numerosi i subendemismi (vedi tabella E) Fra le piante rare o interessanti ricordiamo la ossia endemici ad areale più ampio, fra i più presenza di: Lamium purpureum, interessanti segnaliamo: la granata rupicola Wahlenbergia mutabunda, Ajuga orientalis, (Bassia saxicola ), la ginestra del Tirreno Aphanes minutiflora, Silene cretica e (Genista tyrrhena), il ranuncolo rupestre numerose specie di orchidee.

Tab. 2 Piante endemiche, subendemiche, interessanti e tutelate presenti nelle Eolie. In neretto le specie tutelate, fra parentesi quadra i taxa probabilmente estinti

Specie Tutela Anchusella cretica Andryala integrifolia undulata Andryala tenuifolia [Asperula aristatalongiflora] Barlia robertiana Cites allegato B, Lista rossa italiana Convenzione di Berna Direttiva Habitat allegati 2 (specie Bassia saxicola prioritaria) 4, lista rossa italiana, IUCN CR Bellis hybrida Bellis margaritaefolia Blackstonia perfoliata intermedia Calicotome infesta Carlina hispanica Carlina sicula Centaurea aeolica aeolica Centaurium erythraea grandiflorum Cirsium creticum triumphettii Convenzione di Berna Direttiv a Habitat allegati 2 (specie Cytisus aeolicus prioritaria) 4, lista rossa italiana, IUCN VU Daucus foliosus Daucus rupestris Dianthus rupicola aeolicus IUCN VU [Erucastrum virgatum] Erysimum bonannianum Genista thyrrena Helichrysum litoreum Heliotropium bocconei Hyoseris taurina Iberis semperflorens Limodorum abortivum Cites allegato B, Lista rossa europea Limonium minutiflorum

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Lolium temulentum gussonei Lithodora rosmarinifolia Matthiola incana rupestris Neotinea maculata Cites allegato B, Lista rossa europea Ophrys apifera Cites allegato B, Ophrys bombyliflora Cites allegato B, Lista rossa europea Ophrys incubacea Cites allegato B, Lista rossa europea Convenzione di Berna, Cites allegati A-B, Direttiva Habitat [Ophrys lunulata] allegati 2- 4, lista rossa italiana, IUCN LR Ophrys lutea Cites allegato B, Lista rossa europea Ophrys tenthredinifera Cites allegato B, Lista rossa europea Orchis italica Cites allegato B, Lista rossa europea Orchis longicornu Cites allegato B Orchis mori o Cites allegato B, Lista rossa europea Orchis papilionacea Cites allegato B Orchis provincialis Convenzione di Berna, Cites allegato B, Lista rossa europea Orchis tridentata Cites allegato B [Polygonum gussonei Tod.] Ranunculus pratensis Ranunculus rupestris Salvia clandestina Satureja consentina Satureja fruticulosa Senecio ambiguus Senecio squalidus siculus Serapias cordigera Cites allegato B, Lista rossa europea Serapias lingua Cites allegato B, Lista rossa europea Serapias nurrica Serapias parviflora Cites allegato B, Lista rossa europea Serapias vomeracea Cites allegato B, Lista rossa europea Seseli bocconi bocconi Direttiva Habitat allegati 2 (specie prioritaria) 4, lista rossa Silene hicesiae italiana, IUCN CR Silene italica sicula Silene turbinata Sonchus asper nymanii Spiranthes spiralis Cites allegato B, Lista rossa europea Tolpis gussonei Trifolium mutabile

4.2 Dati vegetazionali e floristici relativi ad Lipari ogni isola Lipari è la più grande e antropizzata isola delle Eolie, l’ininterrotta presenza dell’uomo Viene presentata una descrizione generale sui da 7000 anni ha profondamente modificato il principali aspetti vegetazionali di tutte le paesaggio. L’isola infatti al contrario di quello isole e un’analisi delle più importanti e che doveva essere il suo aspetto originario rappresentative associazioni vegetazionali e appare molto brulla a causa dell’intenso un’elenco delle specie endemiche e disboscamento svolto al fine di guadagnare subendemiche presenti. spazi per l’agricoltura e recentemente a causa dei frequenti incendi.

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Fig. 1 Perimetrazioni UNESCO Fig. 2 Carta dell’uso del suolo del PTP

Oggi oltre alle coltivazioni dei tipici vitigni craetica e della Centaurea aeolica , di lembi dell’isola (Malvasia delle Lipari) e alle altre di leccete residue e di una splendida macchia coltivazioni tipicamente agricole, si segnala la acidofila di corbezzolo ed erica (vedi presenza sugli scoscesi dirupi rocciosi del paragrafo su aree d’interesse naturalistico). Diantho centauretum ecolicae , della Scabiosa

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Tab. 3 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Lipari

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. a Limoniun minutifolium su Cytisus aeolicus Guss. • Genista tyrrhenia Valsecchi subs trato roccioso in ambiente costiero. • Matthiola rupestris Rafin . Località Acquacalda. • Dianthus rupicola Biv. ssp . • Aggr. a Dianthus rupicola e Matthiola rupicola incana ssp . Rupestris . Vegetazione • Helichrysum litoreum Guss. rupestre su falesie in località Monte • Centaurium erythraea Pilato, Acquacalda e Pirrera. grandiflorum Biv • Aggr. a Hypparrhenietum hirto- • Ranunculus pratensis Presl Pubescentis e Cenchro cilia ris- • Bellis margaritaelifolia Huter Hyparrhenietum hirtae a Monte • Carlina ispanica globosa Maccaruso e Timpone Pataso e Huter Timpone Ospedale. • Carlina sicula Ten. • Aggr. a Senecioni bicoloris – • Cirsium creticum trimphetti Helichrysetum litorei a Cala Fico e Lacaita. Baia di Cugno Lungo e a Capistello. • Aggr. a Ciston ericion, Quercetalia ilicis, nell’area centro settentrional e dell’isola.

Salina

Nell’isola, e più specificamente nella parte di botaniche mutano con il succedersi delle territorio compreso all’interno della Riserva altitudini, giungendo fino alla cima di Monte Naturale Orientata, le caratteristiche Fossa delle Felci e di Monte dei Porri.

Fig. 3 Perimetrazioni UNESCO Fig. 4 Carta dell’uso del suolo del PTP

Su Monte Fossa delle Felci all’interno di piovosità e della condensazione favorita dai quello che un tempo era l’antico cratere, ci si freschi venti marini. Fitta la macchia imbatte in un rigoglioso bosco di Castagni e arbustiva a Lentisco, Olivastro, Ginestra di Ontani napoletani, contornato da odorosa, Euforbia arborescente e Assenzio Corbezzoli e da splendide e verdissime felci, arbustivo. Più di recente, le pendici del Monte che godono del clima umido, dell’elevata sono state oggetto di una discutibile politica

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di riforestazione a Pino marittimo e Pino frutteti. L’isola costituisce il maggiore d’Aleppo. Il resto del territorio isolano ospita produttore locale di Malvasia. ampie zone di coltivazione a Cappero, Viti e

Tab. 4 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Salina

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. a Limonium minutiflorum in Centaurea aeolica Guss • Genista tyrrhenia Valsecchi località Lingua, a Malfa e a Rinella. • Limonium minutiflorum Guss. Vegetazione alofila. • Matthiola rupestris Rafin. • Aggr. a Salsola soda sulle sponde del • Dianthus rupicola Biv. ssp. laghetto di Lingua (erbacea alofita). rupicola • Aggr. a Dianthus rupicola e Matthiola • Scabiosa cretica L. incana ssp. rupestris . In località Pollara • Helichrysum litoreum Guss. e a Malfa. Vegetazione rupestre. • Aggr. a Helichrysum litoreum in località Pollara (alofita). • Aggr. a Cymbopogon hirtus In località Monte dei Porri e su terreni abbandonati. • Aggr. a Cistus sp. pl . macchia su terreni colpiti da recenti incendi. • Aggr. a Euphorbia dendroides Vallone del Castagno, Vallone di Casella. • Aggr. a Genista thyrrena in località Lingua, Monte dei Porri, Vallone del Castagno, Serro di Pollara, Serro Spinnato, Vallone Casella. • Aggr. a Erica arborea e Arbutus unedo . Versanti esposti a N.NO. • Aggr. a Pinus sp.pl. Monte Fossa delle Felci. Rimboschimento. • Quercus ilex in esemlari isolati relitti presso versante settentrionale di M. Fossa delle Felci e Monte dei Porri. • Castanea sativa Valdichiesa verso Monte Fossa delle Felci.

Vulcano

Tra la vegetazione – non particolarmente Silene Hicesiae , la Bassia saxicola , le Acacie varia – è da segnalare il Cistus incanus e il (Acacia cyanophylla Linde), il giunco, Cistus salvifolius , la Genista ephedroides , (Juncus acutus L.) il leccio, il fico degli l’ Erica arborea , il Cytisus aeolicus , lo ottentotti, le ciperacee, la coloquintide, e la Spartium Juncenum ., la Genista Tyrrhena , la tamerice.

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Fig. 5 Perimetrazioni UNESCO Fig. 6 Carta dell’uso del suolo del PTP

In primavera nell'isola crescono bellissimi gli alberi di limone, di mandarino e arance. fiori come la Centaurea eolica , la Dianthus Infine troviamo piante di rosmarino e di rupicola , l' Iberis semperflores , dei ginestra, il fico d'india e il cappero. Ginandriris sisyrinchium , l' Hyoseris taurina . Si possono inoltre ammirare un po’ ovunque

Tab. 5 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Vulcano

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. ad Agropyron junceum ssp • Cytisus aeolicus • Genista tyrrenia Valsecchi mediterraneum. Aggregazione present e Guss. • Matthiola rupestris Rafin. soltanto sull’isola di Vulcano in località • Centaurea aeolica • Dianthus rupicola Biv. ssp. Vulcanello, legata al substrato sabbioso Guss. rupicola in stazioni vicino al mare. • Helichrysum litoreum Guss. • Aggr. a Helichrysum litoreum vegetazione alofila pioniera su substrato roccioso. Presente nel versante nord-occidentale a Punta Cala Formaggio , scoglio Mastro Minico e versante orientale. • Aggr. a Cymbopogon hirtus . Su terreni abbandonati dalle colture in zona Vulcano Piano. • Aggr. a Cytisus sp.pl. vegetazione arbustiva risultato della degradazione della macchia alta o evoluzione della macchia bas sa. In località Serra dei Fratelli, Serra Punta Lunga, Passo del Piano, pendici Monte Saraceno, Scoglio dell’Arpa, Vallonazzo, Cugno

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Chiatto, Vulcanello. • Aggr. ad Euphorbia dendroides presente nella fascia costiera. • Aggr. a Cytisus aeolicus risultante dall a degradazione del querceto su substrato sabbioso, in stazioni rupestri. Vulcano Piano. • Aggr. a Erica arborea e Arbutus unedo . • Aggr. a Quercus ilex in località Gelso e in contrada Cardo. • Aggr. a Pinus sp . vegetazione esotica introdotta.

Stromboli

Accanto ad una fitta e rigogliosa macchia endemismi quali Cytisus aeolicus, Genista mediterranea, le estreme pendici del vulcano ephedroides e Bassia saxicola . si caratterizzano per la presenza di alcuni

Fig. 7 Perimetrazioni UNESCO Fig. 8 Carta dell’uso del suolo del PTP

Di particolare interesse botanico, la dendroides , i raggruppamenti a Quercus ilex e vegetazione a Matthiola rupestris , Satureya a Centaurea aeolica . Nel versante orientale graeca var. cosentinei e Talpis virgata dell’isola, inoltre, è presente una vegetazione gussonei . a Saccarum Aegyptiacum (graminacea). Rivestono grande importanza paesaggistica la Sono presenti anche alcune coltivazioni di macchia a Genista ephedroides , l’Euphorbia olivi, viti e capperi.

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Tab. 6 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Stromboli

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. a Salsola Kali e Cakile • Cytisus aeolicus • Genista tyrrenia Valsecchi marittima . In località Ficogrande e Guss. • Matthiola rupestris Rafin. Scari. Vegetazione alofila. • Centaurea aeolica • Dianthus rupicola Biv. ssp. • Aggr. a Dianthus rupicola e Matthiola Guss. rupicola incana ssp. rupestris . In località • Daucus foliosus • Helichrysum litoreum Guss. Portedduzza e su Strombolicchio. Guss. Vegetazione rupestre. • Aggr. a Genista thyrrena. In località Malpasso, Scari, Filo del Fuoco e Purtidduzza, su suoli sabbiosi o pietrosi. • Aggr. a Cytisus aeolicus . In località Schicciole e Rina Grande, la specie è un endemismo eoliano e cresce in stazioni rupestri • Aggr. a Centaurea aeolica . In località Purtidduzza, Sciara del Fuoco e Rina Grande. • Aggr. a Saccharum aegyptiacum . La specie è stata introdotta per delimitare i campi, localizzata a Camastra, Scari e Rina Grande. Su vigneti abbandonati.

Filicudi

Il patrimonio verde dell’isola è caratterizzata macchie di Euphorbia dendroides e, nei pressi essenzialmente dalla presenza di formazioni del mare, gruppi di piante alofile. arbustive come quelle del Cisto-Ericion; L’ Euphorbia dendroides è una pianta nell’interno, i terrazzamenti e le coltivazioni perenne, la cui linfa lattiginosa è irritante e agricole si sono massicciamente diffusi, tossica. mentre lungo la costa vegetano vigorose

Fig. 9 Perimetrazioni UNESCO Fig. 10 Carta dell’uso del suolo del PTP

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Vanta un’aspetto ramificato che ricorda le Sui terrazzamenti abbandonati si assiste al forme dei frattali, le foglie lanceolate di graduale ritorno della vegetazione spontanea. colore verde scuro e i fiori sono raccolti in La costa compresa tra Pecorini e Punta Zot ha ombrelle terminali erette composte alto interesse naturalistico per la vegetazione generalmente da 3-8 raggi. solitamente tipica dei suoli calcarei.

Tab. 7 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Filicudi

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. a Limonium minutiflorum e Centaurea aeolica Guss. • Genista tyrrenia Valsecchi Crithmum maritimum. In località Piano • Matthiola rupestris Rafin. del Porto, Capo Graziano, Punta • Dianthus rupicola Biv. ssp. Stimpagnato. Vegetazione alofila. rupicola • Aggr. a Helichrysum litoreum . In • Helichrysum litoreum Guss. località Capo Graziano e Punta • Limonium minutiflorum Guss. Stimpagnato. Vegetazione alofita. • Aggr. a Salsola Ka li e Cakilea marittima . In località Costa Grande, Piano Ospedale, Terra canale. • Aggr.a Pistacea lentiscus e Cystus salvifolius . In località Costa Grande, Timponazzo, Fossa Felci, Riberosse • Aggr. a Euphorbia dendroides. In località Fili di Sciacca, nel trat to di costa centro orientale. • Aggr. a Olea europaea e Pistacea lentiscus . In località Pecorini a mare.

Alicudi

Il territorio è caratterizzato dal degrado spianate e negli stretti terrazzamenti, si dovuto al pascolo eccessivo e dallo sviluppo segnala la presenza di Genista ephedroides , di della gariga sui terreni abbandonati. Accanto Arthemisia arborescens , di Euphorbia ad alcune varietà agricole insediate dendroides ed Erica arborea. faticosamente dall’uomo sulle piccole

Fig. 11 Perimetrazioni UNESCO Fig. 12 Carta dell’uso del suolo del PTP

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Numerose pure le garighe a Cisti; da Nei pressi del centro abitato sono diffusi segnalare, le associazioni alofile a Limonium alcuni piccoli canneti, diverse macchie di minutiflorum ed Helichrysum litoreum . Da fichidindia e numerosi cespugli di capperi. ricordare infine la presenza del Ranunculus Nei piccoli giardinetti attecchisce la rupestris , del Prunus avium , della Scabiosa buganvillea. cretica , del Rosmarinus officinalis e del Fraxinus ornus .

Tab. 8 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Alicudi

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. a Limonium minutiflorum e • Centaurea aeolica • Genista tyrrhenia Valsecchi Crithmum maritimum. Nel settore Guss. • Matthiola rupestris Rafin. occidentalefino a quota 500 mt s.l.m. • Daucus foliosus • Dianthus rupicola Biv. ssp. • Aggr. a e Quercus ilex e Olea Guss. rupicola europaea. Nel settore occidentalefino • Scabiosa cretica L. da quota 500 mt s.l.m. • Helichrysum litoreum Guss. • Aggr. a Cymbopogon hirtus e • Ranunculus rupestris Guss. Oryzopsis meliacea . Fra le località di Pianicello e Sciarratello. • Aggr. a Dianthus rupicola e Matthiola incana ssp. rupestris . In località Filo dell’Arpa e Montagnola. • Aggr. a Euphorbia dendroides. In località Berciato, Pia no di Mandria e Sciaratello su terrazzamenti agricoli abbandonati. • Aggr. a Quercus ilex . Associazione Erico-Quercetum ilicis in forma degradata. Nelle località di Razzino e Chierico.

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Panarea (Umbrellifera), la Scabiosa cretica (Dipsacacea), Ophrys lunulata (Orchideacea). Nel territorio della riserva regionale si trovano Infine tra le varietà agricole, non numerose, si cespugli di lentisco, capperi, mirto insieme ad coltiva la vite, dalla quale ancora oggi si alcune piante rare quali: la Wahlembergia produce, in quantità assai modeste, una (Campanulacea), la Silene hicesiae splendida e vellutata malvasia. (Caryophyllacea), le Seseli bocconei

Fig. 13 Perimetrazioni UNESCO Fig. 14 Carta dell’uso del suolo del PTP

Tab. 9 Principali aggruppamenti vegetali ed endemismi presenti nell’isola di Panarea

Aggruppamenti vegetali Endemismi eoliani Endemismi sud-tirrenici • Aggr. a Limonium minutiflorum. In • Silene hicesiae • Genista tyrrhenia Valsecchi località Fumarole, Villaggio Brullo e Signorello • Iberis semperflorens L. preistorico, Punta Peppe Maria. (esclusiva di • Seseli bocconei Guss. Vegetazione alofila. Panarea). • Limonium minutiflorum Guss. • Aggr. a Dianthus rupicola e Matthiola • Centaurea aeolica • Matthiola rupestris Rafin. incana ssp. rupestris . In località Palisi, Guss. • Dianthus rupicola Biv. ssp. Castello di Salvamento. Vegetazione • Daucus foliosus rupicola rupestre. Guss. • Scabiosa cretica L. • Aggr. a Helichrysum litoreum . • Helichrysum litoreum Guss. Vegetazione alofila riscontrabile nei pressi del Villaggio Preistorico. • Aggr. a Euphorbia dendroides . Nella fascia costiera occidentale. • Aggr. a Olea europea e Pistacea lentiscus . Nella fascia costiera nord occidentale e nel tratto tra Scoglio del Sorcio e Caletta di Zimmari.

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"effettivo" inferiore ai 5 Km 2; 3) la scarsa 4.3 Specie endemiche, subendemiche o capacità di risposta che la specie sembra mostrare ai pesanti fattori di disturbo interessanti delle Eolie 8 antropico come il taglio, l'incendio e il pascolo; 4) la bassa capacità di rinnovazione Specie endemiche: vegetativa e la scarsa germinabilità e vitalità delle plantule in ambiente naturale. Cytisus aeolicus Guss . Il naturale processo di rarefazione è stato Il citiso delle Eolie è un albero della famiglia accelerato dalla pesante trasformazione del delle leguminose un tempo probabilmente territorio, con la scomparsa delle formazioni diffuso anche nel resto dell’arcipelago, come primarie e degli aspetti di macchia secondaria. testimoniato dalle foglie fossili scoperte anni Ciò spiega probabilmente perché gran parte fa nel lago di Timpone Pataso (nella parte dei popolamenti naturali superstiti si trovano occidentale di Lipari), risalenti a circa 100 confinati in habitat semirupestri. mila anni fa. Di questa specie e delle sue La specie va considerata CR (gravemente straordinarie virtù come pianta foraggiera minacciata). Essa figura in Appendice alla parlava già Teofrasto, che la chiamò “colutea” Convenzione di Washington, come specie di (o “colitia”) di Lipari; dopo secoli di oblio, la interesse prioritario nell'Appendice II della sua riscoperta – ad opera del botanico Direttiva 43/92/CEE "Fauna, Flora e Habitat" partenopeo Giovanni Gussone, che visitò le e sulla Lista Rossa redatta da Conti et al. Eolie nel 1828 – rivelò al mondo scientifico (1997). che in queste isole cresceva un autentico I tre popolamenti noti (Vulcano, Stromboli e gigante del genere Cytisus, capace di Alicudi) ricadono all'interno di Siti di raggiungere e superare 8-9 metri di altezza, a Importanza Comunitaria (SIC), nonché di fronte delle dimensioni appena arbustive che Riserve Naturali Regionali: ciò dovrebbe caratterizzano le specie più affini. La notizia costituire una garanzia per una loro ottimale richiamò talmente tanta attenzione che, conservazione nel medio-lungo termine. attraverso una rete di scambi e informazioni Distribuzione : Endemico esclusivo. Presente già fitta durante la metà del XIX secolo, i nelle isole di Alicudi (100 esemplari), semi giunsero in pochi anni nei più lontani Vulcano (150 esemplari) Stromboli (500 orti botanici d’Europa, e un certo Lindley, un esemplari). naturalista inglese, poté pubblicare la prima iconografia della “nuova” specie sugli annali Silene hicesiae Brullo et Signorello di un magazine scientifico britannico. Ma il Cariofillacea perenne alta oltre un metro, citiso era già raro ai tempi della sua densamente tormentosa. Fiorisce tra maggio e riscoperta: l’uomo ne aveva fatto largo uso, giugno, fruttifica tra luglio e agosto. come risorsa forestale, per ricavarne legna da Nonostante la sua fioritura appariscente, con ardere, pali e attrezzi per l’agricoltura, o scapi fiorali alti oltre un metro che dipartono semplicemente eliminandolo per fare spazio da una rosetta di foglie basali perenni, questa alle colture, che in quel secolo giunsero a dare pianta è rimasta ignota ai pur numerosi sostentamento a più di 20 mila abitanti (oggi ricercatori che hanno visitato Panarea e le Eolie ne ospitano appena 12 mila). Alicudi, dove un piccolo popolamento è stato Status di conservazione e tutela: La specie rinvenuto solo pochi anni fa. appare in via di estinzione per motivi naturali, A Panarea cresce lungo il ciglio delle falesie come: 1) l'elevata omogeneità genetica (e esposte a Nord tra Punta Corvo e Castello a quindi ecologica) degli individui superstiti quote comprese tra 300 e 350 metri s. l. m., (cfr. Conte et al., 1998); 2) il basso numero di associata al gruppo di piante rupicole che esemplari maturi dislocati nelle varie costituiscono l’associazione Diantho popolazioni, distribuite su un areale rupicolae-Centauretum aeolicae Barbagallo et alii. Sempre a Panarea cresce anche in

associazione con praticelli di Brachipodium 8 Dati gentilmente forniti da Troia A., nell’ambito del progetto “Eolife99”. retusus Pers. La popolazione di Alicudi in 96 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

contrada Angona occupa un contesto di aeolica ssp. pandataria . Speciazione per transizione tra tipologie rupicole e una isolamento di popolazioni. macchia acidofila con Cistus spp., Genista Distribuzione: Endemica esclusiva è segnalata tyrrhena Valsecchi e Cytisus aeolicus Guss. in tutte le isole dell’arcipelago e in alcuni Anche per questa specie si propone un isolotti minori. modello si speciazione allopatrica per isolamento precedente alla formazione delle Anthemis aeolica Lojacono isole Eolie e risalente probabilmente al Ha foglie più divise ed è di maggiori Messiniano (Boquet et alii, 1978). dimensioni rispetto all’affine A. maritima. Status di conservazione e tutela : La Probabilmente un tempo era diffusa su molti vulnerabilità della Silene hicesiae è connessa isolotti minori e incerte sono le cause di con la sua estrema localizzazione e la sua rarefazione, si ipotizza che possa essere stata specializzazione ecologica. Il pascolo ovino e causata dall’alterazione chimica dei suoli caprino allo stato semibrado costituisce indotta dall’accumulo di nutrienti come probabilmente una severa barriera alla sua conseguenza dell’incremento dei gabbiani. diffusione e potrebbe avere condizionato Distribuzione : Endemica esclusiva, è presente severamente sia la sua distribuzione attuale attualmente soltanto sull’isolotto di Lisca sia la consistenza dei popolamenti superstiti. Bianca (P. Lo Cascio e S. Pasta) in praterie Una minaccia da tenere in seria alofile. È l’endemita più minacciato delle considerazione è costituito dalle specie Eolie. "alloctone" (cioè estranee alla flora locale) che possono espandersi in modo "esplosivo" a Specie subendemiche danno delle specie "autoctone" (cioè Bassia saxicola (Guss.) Probabilmente un spontanee e proprie della flora locale). In tal macroendemismo di speciazione senso, la presenza dell'ailanto, Ailanthus premessiniana Specie endemica del distretto altissima (Miller), nell'area in cui cresce il floristico apulo-siculo, presente popolamento di Silene, è molto minacciosa e esclusivamente a Capri e nell’isolotto di richiede un rapido intervento di Strombolicchio con una trentina di individui. "eradicazione". Status di conservazione e tutela: Appendice I Secondo le più recenti proposte classificatorie della Convenzione di Berna, e come specie di dell'I.U.C.N., la specie andrebbe classificata interesse prioritario nell’Appendice II della come CR (gravemente minacciata). Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat", I due popolamenti noti (Panarea e Alicudi) nonché sulla Lista Rossa Regionale redatta da ricadono all'interno di Siti di Importanza Conti et al. (1997). Sulla base delle più Comunitaria (SIC), nonché di Riserve recenti proposte dell’I.U.C.N., questa specie Naturali Regionali: ciò dovrebbe costituire va inclusa nella categoria CR (gravemente una garanzia per una loro ottimale minacciata). conservazione nel medio-lungo termine. Distribuzione: Endemica esclusiva. Presente a Panarea (300 individui) e ad Alicudi (10 4.4 Habitat presenti alle Eolie protetti da individui). normative e direttive internazionali

Centaurea aeolica Guss. ex Lojacono Per una corretta gestione del patrimonio Pianta perenne a fioritura tardo primaverile naturale è indispensabile riconoscere quali tipi presente in tutte le isole dell’arcipelago in vari di habitat vadano considerati come bersagli ambienti. Dimostra un ottimo stato in prioritari delle politiche di tutela e di ambiente rupestre nell’Associazione Diantho conservazione. A tal fine presentiamo un rupicolae-Centauretum aeolicae Barbagallo quadro sinottico dei principali habitat protetti et alii e semirupestre. A Stromboli anche nella e tutelati a livello comunitario, con macchia bassa. Questa specie appartiene al l’indicazione della presenza dei biotopi di gruppo di Centaurea cineraria e Centaurea ognuna delle isole Eolie.

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Secondo la classificazione Corine, sulle Eolie sono presenti i seguenti habitat da tutelare inclusi nella Direttiva 92\43 CEE. In neretto è riportato l’habitat considerato prioritario dalla suddetta Direttiva comunitaria.

Tab. 10 Habitat prioritari tutelati

Habitat Lip. Sal. Vul. Str. Fil. Ali. Pan. 1240 – falesie costiere mediterrane e X X X con Limonium spp. 2110 – dune mobili embrionali X X X X 2190 – depressioni umide intradunali X X X 2230 – dune con praticelli dei X Malcomietalia 5320 – formazioni basse di Euphorbia X X X X X X sp.pl. presso falesie 6220 – p ercorsi substeppici di graminacee e erbe annue (Thero- X X X X Brachypodietea) 6310 – dehesas a Quercus ssp. X sempreverdi 8130 – macereti W mediterranei o X X X X X X X termofili 8220 – pendii rocciosi silicei con X X X X X X vegetazione casmofitica

marine sulla spiaggia di Lipari, l’unica isola 5 La fauna dell’arcipelago eoliano dell’arcipelago in cui pare sia autoctona. Altre specie normalmente inadatte a coprire 5.1 Una visione d’insieme lunghe distanze si pensa possano arrivare trasportate passivamente dal vento (anemocoria). E il caso ad esempio di alcune I popolamenti vegetali e animali che le Eolie libellule (Calopterix haemorroidalis), ragni, e ospitano sono il risultato di processi di alcuni insetti. Una forma specializzata di colonizzazione (attiva o passiva) delle isole, trasporto è la zoocoria, ossia alcuni animali di cui, durante gli ultimi 7000 anni, ha concorso piccole dimensioni si lasciano trasportare da anche l'uomo, introducendo volontariamente o altre specie di maggiori dimensioni. In questo meno numerose specie. modo si spiega l’origine dei popolamenti Si pone quindi l’interessante questione eolici di coleotteri meloidi che si lasciano dell’origine dei popolamenti animali. Mentre trasportare da imenotteri apoidei. Una forma infatti alcune specie sono dotate di chiara specializzata di zoocoria è l’antropocoria, mobilità, e ci riferiamo ad uccelli, pipistrelli ossia è l’uomo che direttamente o e insetti volatori, per altri il discorso appare indirettamente, contribuisce alla diffusione di più complesso. Un’ipotesi per spiegare alcune specie. Le Eolie sono state colonizzate l’origine di alcune specie come la Testudo a partire da 7000 anni fa ed è a quel periodo hermanni e quella della dispersione delle che si fa risalire l’apparizione nell’arcipelago uova in mare trasportate poi dalle correnti del Mus domesticus , della Podarcis sicula , del

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Rattus rattus, specie introdotte comunque geograficamente isolate dai accidentalmente. Anche il ghiro è stato corrispettivi continentali e questa barriera introdotto dall’uomo, ma in questo caso geografica si traduce in barriera genetica volontariamente. Le cui carni infatti erano rendendo di fatto uniche le popolazioni apprezzate dai romani. La stessa origine eoliane. Osservando infatti, per limitarci ai possiamo attribuire al coniglio che contende semplici parametri biometrici, le dimensioni al ratto nero lo status di specie più frequente e dei micromammiferi eoliani (quercino, ratto diffusa dell’arcipelago. nero, ghiro) si nota come siano più grandi dei Un contingente rilevante delle faune insulari è conspecifici siciliani. Altra caratteristica dato dalle specie endemiche. Sono queste le distintiva è il melanismo accentuato dei entità di maggior interesse biologico e lacertidi e la perdita di mobilità osservata in conservazionistico, infatti oltre ad essere delle alcuni coleotteri. specie interessanti sotto il profilo L’insieme di queste modifiche viene chiamata biogeografico ed ecologico, il loro areale è “sindrome da insularità” e implica anche un circoscritto alle Eolie e in habitat spesso a complessivo aumento della fragilità di queste rischio. È questo il caso di due specie focali specie data dalla perdita di plasticità ecologica come la Podarcis raffonei e le sue sottospecie necessaria per adattarsi agli ecosistemi il cui areale spesso è limitato ad uno scoglio, insulari. e dell’ Eliomys quercinus liparensis , Ecco una breve rassegna della fauna eoliana, sottospecie di gliride presente soltanto in per un’analisi dettagliata dei taxa endemici, in alcuni lembi boschivi di Lipari. rarefazione o tutelati da leggi e convenzioni Fra gli invertebrati il numero di specie internazionali si rimanda al paragrafo 3. endemiche è assai maggiore, sia perché è un gruppo numericamente più consistente, sia Fauna invertebrata perché il ciclo biologico molto più breve accelera i processi di speciazione. Finora sono Gli invertebrati costituiscono una parte stati individuati fra gli insetti: 3 specie rilevante della biodiversità eoliana, sia sotto il endemiche di collemboli, 2 di blattari, 1 di profilo quantitativo (il numero delle specie omotteri, 5 di coleotteri, 1 di lepidotteri, fra i per limitarci agli insetti è dell’ordine delle ragni disderidi, 2 specie, fra i molluschi migliaia) che qualitativo (segnalati finora ben polmonati, 5 specie. Ovviamente molti gruppi 12 endemismi fra gli insetti oggetto di studio). non sono stati indagati mentre altri lo sono Due endemismi eoliani sono stati descritti stati solo superficialmente per cui è altamente recentemente da Alicata tra i ragni disderidi, probabile che fra insetti e gruppi meno l’ Harpactea aeoliensis e la Dysdera appariscenti si nascondano altri endemismi flagillifera aeoliensis entrambi esclusivi di non ancora individuati. Lipari. In generale comunque le faune insulari sono Tra gli Insetti, che sono il gruppo animale più quantitativamente più povere di specie di rappresentato, vanno ricordate le specie un’equivalente porzione di terraferma di pari endemiche dei Collemboli, tra le quali estensione, e ciò soprattutto a causa del minor l’interessante Pseudosinella aeolica numero di habitat che si traduce in un numero localizzata a Panarea e la Frisea lagrecai minore di nicche ecologiche disponibili. diffusa su tutte le isole. Sono noti anche due Ma una scarsezza quantitativa non Blattari Ectobius filicensis, esclusivo di corrisponde ovviamente ad una banalità dei Lipari, Filicudi e Salina, ed Ectobius popolamenti che anzi proprio perché insulari aeoliensis, noto soltanto su quest’ultima, dove acquistano un’importanza biogeografia ed sembra vivere confinato sulla montagna di ecologica enorme. Fossa delle Felci. Infatti, popolazioni di specie ad ampio areale Il lepidottero satiride Hipparchia leighebi è come i geconidi Hemidactylus turcicus e una splendida farfalla diurna esclusiva Tarentola mauritanica , la Podarcis sicula , il dell’arcipelago e presente in tutte le isole, Coluber viridiflavus , il Bufo viridis , il Glis dove è abbastanza comune. Altri lepidotteri glis , il Mus domesticu, il Rattus rattus, sono interessanti sono la Caraxes jasus il cui bruco

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è legato alla macchia di corbezzolo di Salina e Ma mentre per la Rana sp. (oggi estinta) è Lipari, la Gegenes nostradamus in certa la presenza storica, per le Salamandre è rarefazione in tutta Italia e presente a assai probabile un errore di identificazione. Stromboli e la Tyria jacobae e Aletia languida, due eteroceri biogeograficamenti Rettili interessanti. La specie più rappresentativa è la Podarcis I coleotteri sono il gruppo più rappresentato e, raffonei , un’interessante endemismo grazie ai recenti contributi di Lo Cascio, puntiforme localizzato a Vulcano, e negli risulta complessivamente ben studiato dal scogli di Strombolicchio, La Canna e punto di vista sistematico. Sono 5 le entità Faraglione e in forte rarefazione anche per la endemiche finora segnalate: Anoxia forte competizione con la più euriecia matutinalis moltonii, Nalassus pastai, Ocys Podarcis sicula . I due Geconidi Tarantola beatricis, Otiorhynchus meligunensis, mauritanica e Hemydactilus turcicus sono Pseudomeira aeolica. piuttosto comuni in tutto l’arcipelago, inclusi Gli ortotteri censiti sono complessivamente molti isolotti minori. 40 anche se tale numero è destinato ad La testuggine terrestre ( Testudo hermanni ) è aumentare. Importanti sono il presente a Salina, dove pare sia stata Brachycrotaphus tryxalicerus e Brachytrupes introdotta dall’uomo e a Lipari dove invece megacephalus. sembra sia autoctona. Di Omotteri sono segnalate circa 60 specie fra Abbastanza diffuso è poi il Biacco, Coluber cui l’ Addarus eolianus, un cicadellide viridiflavus , chiamato localmente “sierpi endemico di Lipari, Salina e Panarea. niura” (serpe nera) per la caratteristica livrea Gli unici Imenotteri attualmente oggetto di degli individui adulti. Questo splendido studio sono i Formicidi con 4 specie e i Colubride è ingiustamente perseguitato da chi Mutillidi con alcune specie interessanti fra cui lo ritiene pericoloso, anche se il suo morso è la Nemka viduata e la Ronisia ghilianii. assolutamente innocuo. I Gasteropodi Polmonati, gruppo a cui Uccelli appartengono le comuni lumache, sono stati La Fauna ornitologica delle Eolie è studiati da Giusti negli anni 70. Sono un riccamente rappresentata: attualmente sono 47 gruppo di estremo interesse in quanto si tratta le specie nidificanti, alcune delle quale di in alcuni casi di taxa evolutesi su substrati estremo interesse conservazionistico. Falco calcarei che secondariamente si sono riadattati eleonorae, Falco naumanni, Falco al substrato acidofilo. Fra le specie eoliane, peregrinus, Calonectris diomedea, Puffinus circa 50, 5 sono endemiche: Helicotricha yelkouan, Hydrobates pelagicus, Lanius carusoi (presente in tutte e sette le isole), senator, Apus pallidus, Apus melba, Colomba Hypnophila incerta (Lipari, Salina, Filicudi, livia, Otus scops, Tyto alba sono tutte specie Panarea, Stromboli), Limax aeolianus (Salina, incluse nella lista rossa degli uccelli italiani Filicudi), Oxychilus alicurensis (Alicudi,) elaborata da LIPU e dal WWF. Oxychilus la grecai (Filicudi). Molto più elevato è il numero di specie migratorie o svernanti o accidentali segnalate Fauna vertebrata per l’arcipelago: 237 specie, circa il 50% della fauna ornitica italiana, transitano su questo Le particolari condizioni ambientali hanno arcipelago. Questo dato così rilevante è determinato spesso l’insorgere di limiti precisi causato dalla peculiare posizione geografica all’insediamento di alcune faune. Attualmente dell’arcipelago che costituisce una l’unico anfibio certamente presente a Lipari e importantissima area di sosta per i migratori. a Salina è il Bufo viridis, specie in grado di Fra questi, una notevole componente è tollerare prolungati periodi di siccità, e che costituita dagli uccelli acquatici e limicoli che per questo può considerarsi “buona trovano nel lago salmastro di Punta Lingua a colonizzatrice” di piccole isole mediterranee. Salina, e in una piccola zona umida stagionale La presenza di rane e salamandre sono nell’istmo di Vulcano gli unici ambienti ricordate per Lipari alla fine del secolo scorso.

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ottimali per la sosta. dall’altro (la Posidonia limita o addirittura impedisce l’erosione delle coste sabbiose) Mammiferi sarebbero opportune azioni che tutelino I Mammiferi concludono la breve rassegna questo fragile ecosistema. dei Vertebrati, con dodici specie di questa Si ritiene inoltre che la trasparenza delle classe certamente presenti sull’arcipelago. Il acque marine delle coste eoliane oltre a creare gruppo più rappresentato è costituito dai l’habitat idoneo per lo sviluppo del chirotteri, alle Eolie complessivamente posidonieto, crei condizioni di alta risultano ad oggi segnalati Rhinolophus produzione sia delle microalghe pelagiche che ferrumequinum, Myotis blythi (specie incluse per la vegetazione sommersa tali da nella lista rossa della IUCN) , Pipistrellus consentire l'insediamento di una grande pipistrellus, Pipistrellus kuhli, Hypsugo savii, abbondanza di specie planctoniche, Eptesicus serotinus e Tadarida teniotis . bentoniche e aree di nursery per molte specie Fra i lagomorfi, l’unica specie presente su ittiche di alto valore naturalistico e tutte le isole maggiori (con l’eccezione di commerciale. Secondo un recente studio 9 Alicudi) e sull’isolotto di Basiluzzo è il sulla fauna ittica costiera sulle coste delle Coniglio, Oryctolagus cuniculus . I Roditori Eolie sono presenti almeno 37 specie di Gliridi sono rappresentati dal Eliomys teleostei, fra cui assume particolare quercinus liparensis , sottospecie endemica importanza la presenza non sporadica delle dell’isola di Lipari, e da Glis glis, presente cernia bruna ( Epinephelus marginatus ) specie soltanto a Salina. I muridi sono rappresentati rara e non ancora tutelata che subisce da tre specie sinantropiche: Mus domesticus, un’intensa attività di pesca, e diverse specie di Rattus rattus e Apodemus sylvaticus. Di un sarago ( Diplodus puntazzo, D. sargus, D. certo interesse è la presenza del Mustiolo vulgaris ), occhiate ( Oblada melanura ), e la (Suncus etruscus ) un piccolissimo soricide colorate donzelle pavonie ( Thalassoma pavo ). noto per Lipari. Allontanadoci dalle coste, dove le acque si fanno più profonde nuotano in quantità pesci altrove in rarefazione a causa della forte 5.2 L’ambiente marino pressione esercitata dalla pesca. Sono qui comuni i branchi di ricciole ( Seriola dumerili ), lecce ( Lichia amia ), lampughe L’arcipelago eoliano grazie alla posizione (Coyphaena hippurus ) i tonni ( Thunnus geografica che occupa in seno al Mar thynnus ), i pescispada ( Xiphias gladius ). Mediterraneo presenta caratteristiche molto Assieme a questi pesci pelagici nuotano particolari. Vanta infatti fondali oltre 1000 spesso alcuni importanti e ormai rari cetacei, metri di profondità ed è interessato dalle splendidi mammiferi marini attirati dalle correnti marine del vicino stretto di Messina, limpide acque dell’arcipelago e dalle prede da quelle Atlantiche, e da quelle levantine ancora numerose. provenienti dalla parte orientale del bacino Sono stati censiti da uno studio del Necton Mediterraneo. Marine Research Society, una società siciliana I fondali sono in gran parte rocciosi formati di ricerca che realizza dal 2001 studi e dallo scivolamento verso il mare di magmi ricerche sull’ambiente marino, fra maggio e incandescenti o dai massi scagliati da eruzioni agosto del 2007 ben 20 esemplari di esplosive. I fondali sabbiosi sono pochi e di balenottera comune ( Balaenoptera physalus ), piccola estensione, ma dove sono presenti 16 esemplari di capodoglio ( Physeter prosperano estese praterie di Posidonia macrocephalus ), assieme a diversi gruppi di oceanica, purtroppo gravemente depauperate negli ultimi decenni da ancoraggi selvaggi di barche ad uso turistico. Considerata 9 VACCHI e LA MESA, Censimenti ittici costieri. l’importanza biologica da un lato (i isole Eolie. In Caratterizzazione ambientale marina posidonieti sono fra gli ecosistemi marini a isole Eolie e dei bacini limitrofi di Cefalù e Gioia , più elevata diversità) e conservazionistico CoNISMa, Faranda e Povero editori, 1996.

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delfinidi come tursiopi ( Tursiops truncatus ) e lividus e Arbacia lixula ) e astroidi ( Astroides stenelle ( Stenella coeruleoalba ), più rari gli calycularis ). avvistamenti di delfino comune ( Delphinus delphis ), specie che a dispetto del nome è Secca del bagno. A circa 500 a nord-ovest considerata molto rara, e di grampo ( Grampus dell’isolotto del Bagno, è caratterizzato da griseus ). pareti a picco sulle quali prosperano splendide Estremamente interessanti i fondali, fra i gorgonie ( Paramurica clavata, Funicella meglio conservati e ricchi del bacino cavolinii ), cernie di fondo, e castagnole rosse Mediterraneo, dove si possono incontrare (Anthias anthias ). splendidi celenterati come l’ Attinia equina , la Condylactis aurantiaca , l’ Anemone solcata , alcuni interessanti echinodermi come le stelle di mare a cinque punte ( Echinaster sepositus), l’ Ophioderma longicauda , diverse specie di riccio di mare, coloratissime gorgonia (Paramurica clavata, Funicella cavolinii, Funicella singularis), lo spirografo Spirographis spallanzanii . Ma le più interessanti specie che popolano i fondali eoliani sono il cavalluccio di mare (Hippocampus hippocampus ), il mollusco Pinna nobilis, il bivalve più grande del Mediterraneo, e i meravigliosi coraliggeni vero fiore all’occhiello del mare eoliano fra cui il corallo rosso ( Corallium rubrum ), specie in forte rarefazione a causa della pesca illegale per ricavarne gioielli e il Parazoanths axinellae, splendido celenterato simile a quelli costruttori delle barriere coralline. Di notevole interesse paesaggistico appaiono le grotte marine delle Eolie, che si aprono sul mare e che sono state dimora della splendida foca monaca e che oggi sono fra le più affascinanti attrazioni turistiche dell’intero arcipelago. Fra le più belle la Grotta d'Abate e la Grotta del Cavallo a Vulcano, la grotta del Bue Marino, del Maccatore, del Perciato a Filicudi.

Aree marine di interesse naturalistico:

Lipari

Punta Castagna. Questo sito si trova a nord est di Lipari ed è un fondale sabbioso di 15-40 m formatosi per l’accumulo di polveri finissime di pomice e di rocce frutto di frane o eruzioni esplosive. Le specie più osservabili sono i celenterati Attinia equina e Anemonia solcata, stelle di mare a cinque punte (Echinaster sepositus ) e ofiure ( Ophioderma longicauda), ricci di mare ( Paracentrotus

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Salina Vulcano

Punta Marcello : Situato a sud-ovest di Salina Gelso. È un sito caratterizzato da pareti ripide è un fondale roccioso sul quale si insediano che degradano verso un fondale detritico, sia diverse specie ittiche dalla cernia bruna le pareti che il fondale sono ricoperti da (Epinephelus marginatus ), ai re di triglie coralli come il raro Corallium rubrum , il falso (Apogon imberbis ), dai diversi labridi ( Labrus corallo ( Myriapora truncata ) policheti berggylta, Labrus bimaculatus, Crenilabrus sedentari, gorgonie rosse e gialle mediterraneus, Crenilabrus tinca ) alle (Paramuricina clavata ed Eunicella donzelle pavonie ( Thalassoma pavo ), dalle cavolinii ), e poriferi ( Chondrosia reniformis ). murene ( Murena helena ) agli scorfani (Scorpaena scrofa ). Filicudi

Punta Lingua. In questo posto si trova una La Canna . Si tratta di un fondale roccioso splendida prateria di Posidonia oceanica che antistante l’omonimo faraglione caratterizzato costituisce l’habitat ideale di diverse specie da numerose colonie della margherita di mare sessili o poco mobili come le castagnole (Parazoantus axinellae ) e dallo Spirographis (Chromis chromis ), il pesce ago ( Sygnatus spallanzani, attorno a cui nuotano diverse typhle ), il cavalluccio marino ( Hippocampus specie di labridi, cernie, dentici ( Dentex hippocampus ), la Pinna nobilis . dentex ), serrani ( Serranus scriba, Serranus cabilla ) e aragoste ( Palinurus elephas ). Punta delle tre Pietre . A occidente di Salina, tra Santa Marina e Rinella, si ergono tre Alicudi faraglioni di cui solo uno emerso, intorno a cui si trovano triglie di scoglio (M ullus Scoglio Jalera. sito interessante per la surmuletus), saraghi ( Diplodus puntazzo, D. presenza di colonie di Cladocora cespitosa , sargus, D. ), tracine ( Trachinus draco ) e un madreporario e della rara Cypraea lurida . attinie di sabbia ( Condylactis aurantiaca ). Stromboli Secca del Capo. Questa secca si trova a circa tre miglia e mezzo a Nord est di Salina ed è Strombolicchio . È uno scoglio formato da frequentata da piccoli pesci che attirano pareti di basalto che sprofondano nel mare. grandi predatori come lampughe ( Coryphaena Ospita interessanti biocenosi di Poriferi, hippurus ), ricciole ( Seriosa dumenili ), tonni Anellidi marini, Briozoi, Gorgonie, e Alghe (Thunnus thynnus ). incrostanti.

Tab. 11 Aree marine d’interesse dell’arcipelago eoliano, la loro ubicazione e le principali specie presenti

Sito Ubicazione Specie Diverse specie di Celenterati (Anemonia solcata, Attinia equina ), Asteroidi ( Astroides Punta Castagna Nord-est di Lipari calicularis ), Echinodermi (Ophioderma longicauda, Arbacia ligula, Paracentrotus lividus ) Phycis phycis, Polyprion americanum, Anthias anthias , A nord-ovest di Lipari a circa 500 Secca del bagno diverse gorgonie ( Paramuricea m dell’isolotto del Bagno clavata, Funicella cavolinii, Funicella singularis ) Punta Marcello Sud-ovest di Salina Epinephelus marginatus, Apogon 103 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

imberbis, Labrus berggylta, Crenilabrus tinca, Thalassoma pavo, Coris julis, Seriosa dumerili Posidonia oceanica, Chromis chromis, Sygnatus typhle, Punta Lingua Sud-est di Salina Hippocampus hippocampus, Pinna nobilis Mullus surmuletus, Diplodus Est di Salina, fra Santa Marina e Punta delle tre Pietre sargus, Trachinus draco, Rinella Condylactis aurantiaca A circa 3 miglia e mezzo a nord - Coryphaena hippurus, Naucrates Secca del Capo est di Salina , a 4 miglia e mezzo a ductor, Thunnus thynnus sud-ovest di Panarea Chondrosia reniformis, Gelso Sud di Vulcano Halocyntia papillosa, Myriapora truncata, Corallium rubrum Parazoanthus axinellae, A Sud di Filicudi, davanti il Spirographus spallanzani, dentex La Can na faraglione dentex, Sciaena umbra, Palinurus elephas, Serranus scriba Cladocora cespitosa, Cypraea Scoglio Jalera A nord est di Alicudi lurida Spirographus spallanzani, A circa un miglio a nord-est di Strombolicchio . Chondrosia reniformis, Attinia Stromboli equina, Paramuricea clavata

Per una riepilogazione di questi dati vedi 5.3 Specie faunistiche tutelate, endemiche e tabelle A (anfibi, rettili, mammiferi, uccelli di particolare interesse nidificanti), tabella B (Uccelli nidificanti, svernanti, migratori o occidentali sottoposti a tutela) e tabella C (invertebrati endemici, In questo paragrafo faremo un’analisi delle subendemici o di particolare interesse). principali emergenze faunistiche Le specie sono ordinate per gruppo dell’arcipelago eoliano. Abbiamo preso in tassonomico, in neretto sono indicate le specie considerazione tutte quelle specie che per comprese dalla lista rossa nazionale (WWF e motivazioni di tipo biologico (specie LIPU 1999). endemiche, in rarefazione o di particolare interesse biologico) o di tutela legislativa Vertebrati necessitano di particolari misure di protezione. Pesci Per ogni specie viene data una breve Hippocampus hippocampus L. È il comune descrizione, il riferimento a leggi o direttive cavalluccio marino o ippocampo, piccola di tutela già esistenti, informazioni (ove specie facilmente riconoscibile per l’incedere disponibili) sullo status nell’arcipelago, sui ondeggiante ancora diffuso sulle Eolie specie principali fattori di rischio, e sulle località nelle coste di Salina. dove sono presenti. Status di conservazione: in diminuzione in Per gli uccelli, considerata la loro mobilità e tutto il suo areale. la mancanza di dati sulle specie accidentali e La specie è tutelata da: CITES, Allegato D. migratrici sono stati presi in considerazione IUCN: VUA2cd solo quelli di cui è stata accertata la nidificazione. Anfibi

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Bufo viridis Laurenti. Il rospo smeraldino è fa. Sarebbe quindi interessante un confronto l’unico anfibio attualmente presente nelle genetico fra individui siciliani e peninsulari Eolie ed esclusivamente a Lipari e a Salina. con quelli di Lipari per chiarire Infatti benché in queste due isole sono rare le definitivamente l’origine dei suoi pozze d’acqua perenni dove questa specie si popolamenti. riproduce, la sua plasticità ecologica e la Status di conservazione: specie rara a livello capacità di tollerare prolungati periodi di regionale e nazionale, non si hanno notizie siccità ne fanno l’anfibio più diffuso nelle sull’attuale consistenza delle popolazione di isole mediterranee. Lipari dove comunque è rara ed estremamente Tuttavia trattandosi di popolazioni localizzata. geograficamente isolate da quelle continentali Fattori locali di minaccia: la T. hermanni ha sarebbe interessante uno studio di tipo subito un forte declino nel numero degli anatomico-molecolare che chiarisca i rapporti esemplari a causa della pressione antropica filetici fra le specie isolane con quelle nel suo habitat, i frequenti incendi e i prelievi siciliane e peninsulari. a scopo commerciale o di semplice detenzione Il Rospo smeraldino doveva essere molto in giardini privati. diffuso fino alla fine dell’ottocento stando a La specie è tutelata da: Convenzione di Berna, quanto riportato da Habsburg Lothringen, Allegato 2. CITES Allegato 2, Direttiva Enrico Pirajno di Mandralisca e altri, e visto Habitat appendici 2-4. che le acque sorgive e gli stagni erano IUCN : LR/nt numerosi a Salina, Lipari e in altre isole minori. Caretta caretta (Linnaeus) e Dermochelys I siti di riproduzione noti sono ubicati nelle coriacea (Vandelli) sono due tartarughe vasche artificiali presso le Terme di San pelagiche più volte segnalate nei mari eoliani Calogero (Lipari), e lo stagno di Punta Lingua o a volte ritrovate spiaggiate. Pare che la (Salina). Caretta caretta nidificasse a Panarea ma Status di conservazione: globalmente la attualmente sembra improbabile che un specie non è considerata a rischio di evento simile possa riverificarsi. estinzione, ma la popolazione eoliana è in Le specie sono tutelate da: Convenzione di forte rarefazione. Berna Allegato 2, Convenzione di Bonn Fattori locali di minaccia: la specie è Allegato 1, CITES AllegatoA, Direttiva minacciata dalla perdita dell'habitat dovuta Habitat appendici 2-4, IUCN : En A1abd. all’utilizzo delle risorse idriche, da operazioni di bonifica, dall’uso di diserbanti e pesticidi Podarcis raffonei (Mertens) . È la lucertola in agricoltura. simbolo delle Eolie, un raro endemismo oggi La specie è tutelata da: Convenzione di Berna, presente in pochissime località dell’arcipelago Allegato 2. Direttiva Habitat, Allegato 4. e fortemente minacciata. Morfologicamente è molto simile alle altre lucertole mediterranee Rettili dalle quali si distingue per il dorso bruno- Testudo hermanni Gmelin. La Testuggine verdastro e le parti ventrali che variano dal terrestre è presente nelle tre isole maggiori, grigio all’azzurrognolo fino al rosso mattone, Lipari, Salina e Vulcano, dove vive in dalla gola punteggiata di scuro e per altri ambienti vari come coltivi abbandonati, caratteri meno evidenti. Fino agli anni 90 macchie, canneti boscaglie. Fino a non molto veniva considerata una semplice sottospecie tempo fa si è creduto che gli esemplari di della Podarcis wagleriana, ma studi su base testuggine terrestre fossero introdotti genetica ed ecologica hanno dimostrato dall’uomo in tempi recenti e che quindi si l’effettiva validità tassonomica della Podarcis trattasse di una specie alloctona, ma recenti raffonei . Un modello ipotizzato per spiegare ritrovamenti paleontologici nei depositi di l’origine della Podarcis raffonei prevede una brown-tuff di Valle Pera ne hanno appurato la colonizzazione dell’arco vulcanico eoliano da presenza a Lipari in un’epoca antecedente parte di nuclei di Podarcis wagleriana che, in all’arrivo dell’uomo, fra 40.000 e 20.000 anni seguito all’isolamento geografico si sarebbero

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differenziati in un percorso evolutivo separato Podarcis sicula (Rafinesque). La lucertola che avrebbe portato all’evoluzione della campestre è l’altro lacertide presente nelle Podarcis raffonei . Eolie ed è molto più diffuso e comune della È presumibile che questa specie un tempo lucertola eoliana e con la quale entra in fosse molto frequente nell’intero arcipelago competizione a scapito di quest’ultima. È ma oggi la specie è presente esclusivamente a presente in tutte le isole e in gran parte degli Vulcanello (Vulcano) con la sottospecie isolotti minori e con popolazioni consistenti antoninoi, scoglio Faraglione (Salina) con la (fino a 10.000 individui per ettaro). sottospecie alvearioi , scoglio la Canna Recentemente sono stati descritte delle forme (Filicudi) con la sottospecie cucchiarai , e sottospecifiche per gli isolotti Lisca Bianca scoglio Strombolicchio (Stromboli) con la (ssp. liscabiancae ) e Bottaro (ssp. trischittai ), sottospecie nominale. forse prive di reale valore tassonomico ma La Podarcis raffonei va quindi considerata che comunque sono un indice della specie in pericolo in modo critico (Critically differenziazione in atto fra le popolazioni Endangered secondo le categorie IUCN) cioè eoliane e quelle siciliane e peninsulari. ad altissimo rischio di estinzione Status di conservazione : buono. nell’immediato futuro. Si rendono quindi Fattori locali di minaccia: Incendi, scomparsa necessarie delle immediate proposte di tutela dei micro habitat (muretti a secco, ruderi, che comportino la protezione integrale dei siti etc.), antropizzazione. e uno studio su un eventuale ripopolamento. La specie è tutelata da : Convenzione di Berna, Benché oggetto di diversi studi di carattere Allegato 2. Direttiva Habitat, Allegato 4. genetico, ecologico e anatomico sono ancora molti gli aspetti da chiarire sulla biologia di Mammiferi questa specie, a partire dall’effettiva Suncus etruscus (Savi). Il mustiolo è uno dei consistenza delle popolazioni e le relazioni mammiferi più piccoli al mondo con una filetiche con le altre Podarcis mediterranee. lunghezza massima di 6 cm per circa 2 gr di Status di conservazione: l’unico dato perso. È noto solo per Lipari dove è stato sull’entità delle popolazioni di cui si dispone segnalato solo recentemente probabilmente a è quello relativo allo scoglio Faraglione dove causa dei costumi notturni e della forte la popolazione è stimata fra 200 e 400 elusività. individui, poco si sa sulle popolazioni dello La popolazione non è ancora stata studiata, e scoglio la Canna e Strombolicchio, mentre la quindi non si hanno dati sull’effettiva popolazione di Vulcano è in forte consistenza numerica e su eventuali diminuzione. Sono quindi necessarie urgenti differenze biologiche con i con specifici misure per scongiurare una prossima siciliani e peninsulari. estinzione della specie. La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, Fattori locali di minaccia: Il principale fattore Convenzione di Berna, Allegato 3. di disturbo è dato dal degrado ambientale che ha notevolmente ridotto l’habitat della specie, Eliomys quercinus liparensis Kahamann. Il e nelle isole la competizione con la più quercino è un piccolo gliride presente euriecia Podarcis sicula. esclusivamente a Lipari con una sottospecie La specie a tutt’oggi non risulta tutelata da endemica. Le differenza principale che ha nessuna normativa nazionale o internazionale evoluto con i con specifici continentali è un a causa della recente separazione con la chiaro esempio di adattamento alle condizioni congenere Podarcis wagleriana . Quindi in di insularità: taglia maggiore ovvero tendenza attesa di una più puntuale legislazione per la a quello che è stato definito gigantismo sua tutela possiamo fare riferimento alle insulare. Tale caratteristica nel caso specifico stesse direttive valide per la Podarcis del quercino pare sia dovuta alla competizione wagleriana: Convenzione di Berna, Allegato con il ratto nero con cui condivide 2. Direttiva Habitat, Allegato 4. parzialmente l’habitat. L’ecologia, la biologia e lo status di queste popolazioni non sono ancora state studiate anche a causa del

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comportamento notturno ed elusivo di questa I Chirotteri o pipistrelli eoliani solo di recente specie dialettalmente chiamata “surci sono stati oggetti di studio e solo per alcune mastruognulo” (topo furbo), per cui sarebbe isole. Quelle individuate sono specie ad opportuno effettuare queste ricerche anche per ampio areale e piuttosto comuni in Italia, ma elaborare una corretta strategia di gestione di in generale i chirotteri sono un gruppo di questa specie. mammiferi che negli ultimi anni ha subito una Status di conservazione : non si hanno notizie forte rarefazione a causa della distruzione sull’effettiva consistenza della popolazione degli habitat, del degrado ambientale, dell’uso eoliana, ma comunque è estremamente rara e di pesticidi, tanto da essere tutelate da diverse localizzata leggi e direttive nazionali e internazionali. Fattori locali di minaccia: incendi, degrado Diamo l’elenco delle specie e le relative leggi ambientale, competizione con Rattus rattus. di tutela: La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, Rhinolophus ferrumequinum (Schreber), Convenzione di Berna, Allegato 3. ferro di cavallo maggiore, specie tutelata da: IUCN : VU/A1c Legge italiana 157/92. Convenzione di Berna, Allegato 2. Convenzione di Bonn, Allegato 2. Glis glis L.. Il ghiro ha dimensioni maggiori Direttiva Habitat, Allegato 2-4. del quercino con cui condivide il IUCN: LR/cd. comportamento notturno e la notevole Myotis blythii (Tomes), vespertilio di blyth, elusività. È presente solo a Salina fra i specie tutelata da: Legge italiana 157/92. castagneti di monte Fossa delle felci. Convenzione di Berna, Allegato 2. Probabilmente è stato introdotto sull’isola dai Convenzione di Bonn, Allegato 2. Direttiva romani ghiotti delle sue carni e forse la stessa Habitat, Allegato 2-4. presenza dei castagni a Salina (altra specie IUCN: LR/cd diffusa dai romani) deriva dalla necessità di Pipistrellus pipistrellus (Schreber), pipistrello creare un habitat favorevole al suo nano, specie tutelata da: Legge italiana insediamento. 157/92, Convenzione di Berna, Allegato 3. Status di conservazione : la specie è Convenzione di Bonn, Allegato 2. Direttiva minacciata e vulnerabile in tutto il suo areale. Habitat, Allegato 4. La popolazione eoliano non è ancora stata Pipistrellus kuhli (Natterer), pipistrello oggetto di studi biologici o di censimenti che albolimbato, specie tutelata da: Legge italiana possano rivelare l’effettiva consistenza della 157/92, Convenzione di Berna, Allegato 2. popolazione, per cui come per il quercino a Convenzione di Bonn, Allegato 2. Direttiva Lipari, sono opportune queste ricerche Habitat, Allegato 4. finalizzate ad una corretta gestione della Hypsugo savii (Bonaparte), pipistrello di Savi, specie. Legge italiana 157/92, Convenzione di Berna, Fattori locali di minaccia: riduzione degli Allegato 2. Convenzione di Bonn, Allegato 2. habitat a causa di incendi boschivi, tagli, Direttiva Habitat, Allegato 4. pulitura del sottobosco, rimboschimenti con Eptesicus serotinus (Schreber), serotino specie alloctone. comune, Legge italiana 157/92, Convenzione La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, di Berna, Allegato 2. Convenzione di Bonn, Convenzione di Berna, Allegato 3. Allegato 2. Direttiva Habitat, Allegato 4. IUCN : LR/nt Tadarida teniotis (Rafinesque), molosso di Cestoni, Legge italiana 157/92, Convenzione Apodemus sylvaticus (L.) Il topolino selvatico di Berna, Allegato 2. Convenzione di Bonn, è stato recentemente segnalato a Filicudi, Allegato 2. Direttiva Habitat, Allegato 4. sono in corso studi di tipo biologico per Cetacei cercare di capire se si tratta di una sottospecie I cetacei sono un gruppo di mammiferi endemica dell’arcipelago. secondariamente adattatesi all’ambiente La specie non è tutelata. marino, un recente studio dell’ICRAM ha censito per le acque eoliane 5 specie di cetacei Chirotteri

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tutte tutelate da leggi nazionali e convenzioni È un predatore di piccoli uccelli migratori, ma internazionali e inserite in liste rosse: si nutre anche di svariate specie di insetti e Physeter macrocephalus (Linnaeus) non disdegna di integrare la propria dieta con (Balenottera azzurra): Legge italiana 157/92, i rettili. Convenzione di Berna, Allegato 2. CITES, È un grande migratore, i quartieri di Allegato A. Direttiva Habitat, Allegato 4. svernamento sono localizzati in Madagascar e IUCN : VUA1bd. nell’Africa orientale, arriva nei siti di Stenella coeruleoalba (Meyen) (Stenella) nidifiacazione alla fine di marzo-aprile per poi Legge italiana 157/92, Convenzione di Berna, tornare in Africa ad ottobre. Allegato 2. CITES, Allegato A. Direttiva È una specie presente esclusivamente nel Habitat, Allegato 4. IUCN : Lr/cd. Mediterraneo come nidificante e si calcola Delphinus delphis (Linnaeus) (Delfino che l’attuale ammontare della popolazione sia comune) Legge italiana 157/92, Convenzione di circa 7000-7500 coppie di cui circa il 10% di Berna, Allegato 2. CITES, Allegato A. in territorio italiano. Nella frammentata Direttiva Habitat, Allegato 4. distribuzione mediterranea della popolazione Grampus griseus (Cuvier) (Grampo) Legge del Falco della regina il mantenimento ad italiana 157/92, Convenzione di Berna, ovest del nucleo centrale dell’Egeo delle Allegato 2. CITES, Allegato A. Direttiva colonie dell’arco eoliano appare di Habitat, Allegato 4. IUCN : DD. grandissima rilevanza. Tursiops truncatus (Montagu) (Tursiope) Status di conservazione: Specie rara a livello Legge italiana 157/92, Convenzione di Berna, regionale, nazionale ed europeo. Attualmente Allegato 2. CITES, Allegato A. Direttiva la popolazione eoliana è in lenta ripresa, Habitat, Allegato 4. IUCN : DD infatti dopo la diminuzione degli anni ottanta recentemente sono state segnalate colonie di Fattori locali di minaccia : sono tanti i fattori nuova nidificazione e rafforzamento delle di minaccia di questo splendido gruppo consistenze numeriche delle colonie animale. Il più grave è l’impatto con le attività conosciute. La consistenza numerica è stata di pesca, molti rimangono uccisi impigliati studiata recentemente è consiste in circa 110 dalle reti dei pescatori, l’inquinamento coppie suddivise in cinque colonie. Quella più ambientale, i continui spiaggiamenti che pare numerosa è la colonia di Panarea (33 coppie), siano causati dagli ultrasuoni degli scandagli poi ci sono le colonie di Alicudi (30 coppie), che disturbano il loro delicato sistema di Filicudi (30 coppie), Salina (20 coppie). orientamento. Fattori locali di minaccia : Secondo quanto Uccelli rilevato dagli estensori del Piano d’azione Le specie complessivamente osservate finora nazionale (INFS) per il Falco della regina i alle Eolie sono 237, escludendo le specie principali attuali fattori di disturbo sui quali accidentali segnalate una o pochissime volte e bisognerebbe intervenire sono: i predatori le specie estinte o non osservate di recente e i alloctoni, soprattutto il ratto nero, molto migratori, sull’arcipelago sono presenti come diffuso nelle Eolie, ha l’abitudine di predare nidificanti 47 specie tutelate a vari livelli da le uova. convenzioni internazionali, direttive europee, Il degrado ambientale, lo sfruttamento leggi nazionali (vedi tabella B). agricolo intensivo, la distruzione degli Fra queste di particolare interesse: ambienti costieri hanno inciso notevolmente sulla rarefazione della specie. Falco eleonorae Genè. Il Falco della regina Ma i principali fattori di disturbo sono dati rappresenta la specie simbolo delle Eolie. direttamente o indirettamente dall’uomo, Falconide di medie dimensioni presente in soprattutto il rumore e il passaggio di due distinte forme chiara e scura, nidifica numerosi natanti, la costruzione di nelle falesie a strapiombo, nelle cavità della infrastrutture turistiche, un turismo poco roccia o raramente direttamente sul suolo, e responsabile, uso di pesticidi, incidono in comunque sempre nelle zone costiere. modo preponderante.

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Il Falco della regina è stato classificato nel Allegato A-B. Convenzione di Bonn, Allegato 1994 e successivamente nel 2004 da Tucker e 2. Heath come SPEC 2 (specie le cui IUCN : VU popolazione globali sono concentrate in Europa dove godono di uno status di Otus scops (L.). L’Assiolo è il più piccolo conservazione sfavorevole) e come tale è stato strigiforme europeo, nidifica su tutte le isole. oggetto di un preciso piano d’azione elaborato Fattori locali di minaccia : Riduzione e dall’INFS che ne descrive status, biologia, un alterazione dell’habitat. esame dei fattori di rischio e proposte per Status locale di conservazione: Specie non migliorane lo stato di conservazione. minacciata a livello locale. La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, La specie è tutelata da : : Legge italiana Direttiva 79/409 CEE, Allegato 2. 157/92, Convenzione di Berna, Allegato 2. Convenzione di Berna, Allegato 2. CITES, CITES, Allegato A-B. Allegato A. Convenzione di Bonn, Allegato 2. IUCN : LR IUCN : VU Tyto alba (Scopoli). Il barbagianni è uno Falco naumanni Fleischer. Il Grillaio è strigiforme di grandi dimensioni e feroce l’altro falconide coloniale eoliano. predatore di micromammiferi. Nidifica su Status di conservazione: Status indeterminato tutte le isole preferibilmente su vecchi ruderi. a livello regionale. Specie vulnerabile a Fattori locali di minaccia : bracconaggio. livello italiano ed europeo, rara a livello Status di conservazione: Specie non mondiale. Sulle Eolie sono segnalate poche minacciata a livello locale. coppie nidificanti a Monte Fossa delle Felci a La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, Salina. Convenzione di Berna, Allegato 2. CITES, Fattori locali di minaccia: Riduzione degli Allegato A-B. habitat, riduzione e mancanza di cibo, IUCN: LR antropizzazione delle campagne, uso indiscriminato di pesticidi, restauro di vecchi Hydrobates pelagicus (L.). L’uccello delle edifici importanti siti di nidificazione. Tutti tempeste è il più piccolo uccello marino del questi fattori hanno contribuito in maniera Mediterraneo. sostanziale ad una drastica riduzione della Status di conservazione: Specie rara a livello popolazione. globale e in rarefazione. Fino alla fine La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, dell’ottocento era considerato abbastanza Direttiva 79/409 CEE, Allegato 2. diffuso sull’arcipelago, ma successive Convenzione di Berna, Allegato 2. CITES, ricerche non ne avevano accertato la presenza Allegato A. Convenzione di Bonn, Allegato 1. fino al 1993, quando è stata ritrovata una IUCN : VU/A1ace piccola colonia nidificante a Filicudi. Fattori locali di minaccia : inquinamento Falco peregrinus Tunstall. Il Falco pellegrino marino soprattutto per le cosiddette maree è famoso per le sue picchiate che possono nere, distruzione dell’habitat costiero. raggiungere i 200 Kmh. La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, Fattori locali di minaccia : Alterazione e Direttiva 79/409 CEE, Allegato 1, distruzione degli habitat, uso indiscriminato Convenzione di Berna Allegato 2. dei pesticidi. IUCN : VU Status di conservazione: Specie rara a livello regionale, nazionale ed europeo. Sono state Calonectris diomedea (Scopoli). La berta osservate poche coppie nidificanti a Salina e a maggiore è un uccello strettamente legato Filicudi in pareti rocciose a strapiombo. all’ambiente marino. È una specie coloniale La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, che vive in mare per gran parte dell’anno Direttiva 79/409 CEE, Allegato 1. avvicinandosi a terra solo durante la stagione Convenzione di Berna, Allegato 2. CITES, riproduttiva, a maggio-giugno, la coppia

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depone un solo uovo, e il pulcino si invola a presente con una piccola colonia che da una fine estate. quindicina d’anni sverna regolarmente a Status di conservazione: In rarefazione a Lipari. livello globale, sono presenti a Salina circa La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, 100 coppie nidificanti. Convenzione di Berna, Allegato 2. Fattori locali di minaccia. Inquinamento Convenzione di Bonn, Allegato 2. ambientale, degrado dell’habitat costiero. La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, Apus pallidus (Shelley). Il rondone pallido è Direttiva 79/409, Convenzione di Berna, una specie coloniale che nidifica nelle grotte Allegato 2. costiere di Salina, a punta Perciato e punta IUCN : VU Marcello sul versante occidentale di Filicudi, per un totale di circa 20 coppie. Puffinus yelkouan (Acerbi). La berta minore Fattori locali di minaccia: Riduzione e è morfologicamente simile alla berta alterazione degli habitat, uso massiccio di maggiore eccetto che per le dimensioni pesticidi, e distruzione dei siti di ridotte. svernamento. Status di conservazione: In rarefazione a La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, livello globale, rara, alle Eolie sono accertati Convenzione di Berna, Allegato 2. pochi esemplari nidificanti. IUCN : LR Fattori locali di minaccia. Inquinamento ambientale, degrado dell’habitat costiero. Apus melba (L.). Rondone maggiore, più La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, grande del precedente nidifica in colonie poco Convenzione di Berna, Allegato 2. numerose nelle grotte costiere. IUCN : VU Fattori locali di minaccia : Riduzione e alterazione degli habitat, uso massiccio di Merops apiaster (L.). Il Gruccione è un pesticidi, e distruzione dei siti di coloratissimo uccello che alle Eolie è presente svernamento. sia come migratore che come nidificante. La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, Fattori di minaccia: Riduzione e alterazione Convenzione di Berna, Allegato 2. degli habitat, uso massiccio di pesticidi. IUCN : LR Status di conservazione: Specie non minacciata a livello regionale ma in Columba livia (Gmelin). Il piccione selvatico diminuzione. La colonia più numerosa è veniva, e viene tutt’ora, attivamente cacciato quella Vallone Fiume Bianco a Lipari. dall’uomo con l’ausilio di imbarcazioni che La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, stanavano gli uccelli direttamente nei siti di Convenzione di Berna, Allegato 2. riproduzione. Convenzione di Bonn, Allegato 2. Status di conservazione: è presente come nidificante in tutte le isole dell’arcipelago Phalacrocorax aristotelis (Desmaresti). Il (eccetto Stromboli e Panarea) con colonie di Marangone dal ciuffo è stato recentemente 15-20 esemplari. ascritto ad una sottospecie endemica di Sicilia Fattori locali di minaccia : eccessiva pressione e del sud est del Mediterraneo, ssp venatoria mediterraneus . Status di conservazione: non minacciato a Fattori di minaccia : Specie sensibile alle livello locale ma in rarefazione. trasformazioni ambientali delle coste è La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, minacciata dall’inquinamento delle acque Convenzione di Berna, Allegato 2. specie da metalli pesanti, dalla perdita dei siti IUCN : LR idonei alla nidificazione, dalla drastica riduzione delle risorse alimentari e dalla Cettia cetti (Temminck). L’usignolo di fiume navigazione da diporto. è presente a Lipari, Salina e Vulcano dove Status di conservazione : Specie rara a livello nidifica fra l’intrico della vegetazione dei regionale, nazionale ed europeo. Alle Eolie è valloni più impervi.

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Fattori locali di minaccia: Riduzione e insetti già oggetto di studi. Per un quadro alterazione degli habitat boschivi, incendi. riepilogativo sulle emergenze faunistiche di Status di conservazione: In rarefazione. questi gruppi vedi tabella C. La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, Convenzione di Berna, Allegato 2, Direttiva Gasteropodi Polmonati Habitat, Allegato 2. È un gruppo di specie di notevolissimo interesse dal punto di vista ecologico e Sylvia undata (Boddaert). La magnanina biogeagrafico. Si tratta infatti di specie sarda è uno dei più rari silvidi europei in evolutesi in ambiente calcareo che decremento in tutto il suo areale. Nelle isole successivamente si sono adattate all’ambiente Eolie è legato alla macchia ad Erica arborea. siliceo e acidofilo proprio dei substrati eoliani Fattori locali di minaccia : Riduzione e di origine vulcanica. Sono cinque le specie a alterazione degli habitat di elezione, uso di oggi note come endemiche dell’arcipelago, pesticidi. ma studi in corso fanno pensare che questo Status di conservazione: raro in tutto il suo numero potrebbe aumentare: areale, presente con una buona popolazione su Hypnophila incerta (Bourguignat, 1858). tutte le isole dell’arcipelago in particolare a Endemico delle Eolie (Lipari, Salina, Filicudi, salina. Panarea, Stromboli), occupa diversi habitat, La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, dai coltivi alla macchia mediterranea. Convenzione di Berna, Allegato 2. Oxychilus lagrecai (Giusti, 1973). Endemico IUCN : LR dell’isola di Filicudi è però piuttosto raro. Oxychilus alicurensis (Benoit, 1857). Corvus corax L. Il corvo imperiale è il più Endemico dell’isola di Alicudi vive alla base grande passeriforme europeo molto diffuso dei muretti a secco più umidi. nelle isole Eolie. Si stimano infatti una coppia Limax aeolianus (Giusti, 1973). Endemico ogni 5 Km 2, un dato certamente elevato se delle Eolie (Salina, Filicudi), vive in ambienti rapportato alla densità media per la Sicilia che antropizzati ed è abbastanza rara. è sei volte tanto (una coppia ogni 30 Km 2). Helicotrica carusoi (Giusti, Manganelli & Sarebbe interessante indagare il motivo di Crisci, 1992). Endemico delle Eolie (presente questa demoecologia. in tutte e sette le isole), si incontra spesso Fattori locali di minaccia: Riduzione e sotto i sassi in gruppi numerosi. alterazione degli habitat di elezione, uso di pesticidi. Molluschi bivalvi. Status di conservazione: buono. Pinna nobilis (L.) è il mollusco bivalve di La specie è tutelata da : Legge italiana 157/92, maggior mole del Mediterraneo le sue valve Convenzione di Berna, Allegato 2. possono infatti superare il mezzo metro, vive IUCN : LR nei fondali sabbiosi o nei posidonieti dove filtra le acque traendone particolato organico. Lanius senator L. L’averla capirossa è Status di conservazione: la specie è in segnalata come nidificante delle tre isole rarefazione in tutto il Mediterraneo a causa maggiori (Salina, Lipari, Vulcano). dell’inquinamento e della pesca a strascico. Fattori locali di minaccia : distruzione La specie è tutelata da: Direttiva Habitat, dell’habitat Allegato 4. Status di conservazione: in rarefazione La specie è tutelata da: Legge italiana 157/92, Convenzione di Berna, Allegato 2. Antozoi IUCN : LR Corallium rubrum (L.) è uno dei coralli più belli che vive ad elevate profondità, -80m. Invertebrati Fattori locali di minaccia: questa specie ha Considerata l’insufficienza di studi sulla subito in tutto il suo areale, Eolie comprese, fauna invertebrata, abbiamo preso in esame un corposo decremento numerico a causa solo i molluschi terrestri e alcuni gruppi di

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dell’intensa attività di cattura a cui è Ocys beatricis (Magrini, Cecchi, Lo Cascio). sottoposto Specie scoperta di recente sotto la corteccia di Status di conservazione: in rarefazione. un leccio in località Castellaro a Lipari, dove La specie è tutelata da: Convenzione di Berna, pare sia endemico. Allegato 3, Direttiva Habitat, Allegato 5. Lepidotteri Collemboli Hipparchia leighebi Kudrna, è una farfalla Con uno studio di Dallai del 1973 sono state diurna endemica dell’arcipelago dove è nota scoperte due nuove specie di collemboli. La per tutte le isole. Vive in prossimità di arbusti Frisea lagrecai (Dallai) endemica delle Eolie di Hyparrhenia e Agrostis per e la Seira dagmae (Dallai) endemica di l’ovodeposizione. Vulcano. Tyria jacobee (L.), nota solo per due località, Coleotteri una a Stromboli, l’altra sul versante Anoxia matutinalis (Sabatinelli) è un meridionale dell’Etna. coleottero melolontide presente in una sottospecie endemica a Vulcano mentre a Lipari e Salina è presente la sottospecie 5.4 Aree di rilevante interesse naturalistico, nominale. stato del rischio e sentieri naturalistici 10

Scarabeus sacer (L.). Lo scarabeo sacro era un tempo molto diffuso in tutto il bacino In questo paragrafo faremo un elenco Mediterraneo ma a causa della distruzione commentato dei siti di maggior pregio dell’habitat di elezione (l’ambiente naturalistico dell’arcipelago, con alcune note retrodunale) si è progressivamente rarefatto sulle emergenze naturalistiche presenti, sui tanto che in Sicilia e in Italia meridionale se fattori di rischio e sul regime di tutela a cui non estinto è sicuramente molto rarefatto. La sono sottoposte. Queste informazioni popolazione di Vulcano e Lipari sono quindi costituiscono una base di partenza da di estrema rilevanza per la tutela di questa considerare per l’elaborazione delle azioni splendida specie, una dei pochi insetti che rivolte alla fruizione e al controllo ambientale. esce dall’angusto ambito degli addetti ai lavori per essere conosciuta dal grande Lipari pubblico. Considerando un recente studio sul Scarabeus semipunctatum (L.). Altro patrimonio biologico delle isole Eolie (Lo scarabeide affine allo S. sacer con il quale Cascio& Pasta 2004), il rapporto percentuale condivide l’habitat e la rarità. Per le Eolie è del numero di maglie UTM di maggior noto di Lipari e Vulcano interesse conservazionistico sul numero totale di maglie su cui ricade Lipari è del 16, 6% Enoplium doderoi (Luigioni). Si tratta del (circa 6 Km 2). cleride più raro e localizzato della fauna Regime di tutela: Lipari rientra nel SIC italiana, alle Eolie è stato accertato per Lipari ITA030030. La Riserva Regionale è in via di e Stromboli dove vive presso le macchie di istituzione. leccio. Aree di maggiore interesse :

Nalassus pastai (Aliquò e Lo Cascio) è la più A) Vasta area che comprende Monte recente acquisizione della fauna eoliana ed è Sant’Angelo, Poggio dei Funghi, sintomatico di quanto ancora ci sia da scoprire Vallone fiume Bianco, l’Anfiteatro di in queste isole. È stato ritrovato sotto la corteccia di eucalipti a Vulcano, isola dove pare sia endemico. 10 Le fonti relative alla cartagrofia sono riportate nella bibliografia cartografica allegata. 112 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Monte Pelato, Rocche Rosse, Monte amministrazioni comunali, sarebbero Chirica. quindi da scongiurare per tutelare uno dei siti più interessanti dell’intero arcipelago.

B) Capistello (costa sud orientale). Maglia UTM: VC9611 Emergenze naturalistiche : questo sito è caratterizzato da lembi di lecceto in buona parte di recente impianto nei quali trovano rifugio alcuni interessanti coleotteri: L’Enoplium doderoi, l’Haplidia hirticollis, l’Anoxia matutinalis, Il Metadromius nanus. Fattori di rischio: i ripetuti incendi in gran parte dolosi sono la maggiore minaccia per queste isole boschive. Altro fattore di disturbo è dato dalla pulitura del sottobosco che distrugge l’habitat di molte specie.

C) Forgia Vecchia. Maglia UTM: VC9641 Emergenze naturalistiche : altro lembo di lecceto che sorge sopra un’interessante colata di ossidiana. Forgia Vecchia è Fig. 15 Perimetrazioni SIC e ZPS floristicamente più ricco di quello di Capistello, ed è caratterizzato dalla Maglia UTM: VC9620, VC9621, VC9623 presenza di Pistacea lentiscus, Phillyrea Emergenze naturalistiche: in questa ampia latifoglia, Erica arborea, Arbutus unedo e area si trova la più ricca macchia acidofila dall’orchideacea acidofila Limodorum delle Eolie ad Arbutus unedo e Erica abortivum. Da sottolineare la presenza arborea , e di altre numerose specie della Sylvia undata , silvide raro in tutto il arbustive di contorno come Genista suo areale, che qui nidifica nel folto degli monspesullana, Lonicera implexa, Quercus ericeti. ilex, Castanea sativa e poi altre essenze Fattori di rischio: gli stessi citati per erbacee fra cui il Ranunculus pratensis, un Capistello. endemita sardo-siculo, la rara Jasione montana chinata , e la Polystichium D) Le pareti di roccia della costa setiferum , una felce tipica dei boschi meridionale e gli isolotti di Pietra Lunga e umidi. In questa zona vive inoltre il Pietra Menala. subendemico Elioms quercinus liparensis. Emergenze naturalistiche : in questa zona Fattori di rischio: Vallone fiume Bianco nidifica una colonia di oltre 300 coppie di veniva utilizzato come discarica abusiva, Larus cachinnans , il gabbiano reale con carcasse automobilistiche, Mediterraneo. materiale di risulta di un frantoio, rifiuti vari abbandonati in aree altrimenti di D) Monte Mazzacaruso, Timpone Pataso, pregio. Timpone Ospedale. Il cratere di Monte Pelato è interessato da Maglia UTM: VC9652 diverse cave (alcune abusive) di estrazione Emergenze naturalistiche : vaste praterie a della pomice. Un eventuale rinnovo o graminacee che comprendono alcuni addirittura di ampliamento delle attività di elementi floristici di estremo interesse estrazione, come prospettato dalle come il Cenchrus ciliaris , la Chamaerops

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humilis, l’endemica Centaurea eolica . Fra Regime di tutela: a Salina è stata istituita una gli elementi faunisticamente interessanti il Riserva Naturale Orientata che include i due neurottero Libelloides ictericus siculus , principali rilievi, Monte Fossa delle Felci e una colonia di Calonectris diomedea e, Monte dei Porri. presso le sorgenti di San Calogero e le Nell’isola sono presenti tre SIC: ITA030028 vasche di raccolta dell’Acqua, del Bufo (Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri) e viridis . ITA030029 (Stagno di Lingua), ITA 030041 Fattori di rischio : incendi. (Fondali dell’ isola di Salina). Stato della sentieristica :11 Nella Riserva E) L’area compresa fra Timpone Ricotta e Naturale Orientata Le montagne delle Felci e Monte Mazzacaruso. dei Porri è presente una rete di 13 sentieri Maglia UTM: VC9650 così costituita (si indicano in sequenza il Emergenze naturalistiche : in questa zona nome, la lunghezza e il grado di difficoltà): estesa appenna pochi ettari sono state sentiero 1 Punta Brigantino-Vallone censite ben 10 orchidacee, tutte protette d’Ogliastro , Km 1.8, molto facile; sentiero 2 dalla normativa CITES, un numero Lingua-Monte Fossa , Km 3, medio; sentiero 3 eccezionale per le piccole isole. E associate Cimitero-Batanà , Km 3.3, medio; sentiero 4 alle orchidee una singolare concentrazione S. Marina Salina-Rifugi M. Rivi e M. Fossa , di carabidi, fra cui l’endemica siculo- Km 3.8, medio; sentiero 5 S. Marina Salina- appenninica Amara sicula . Serro Capo , Km 1.7, medio; sentiero 6 Capo Fattori di rischio : incendi. Faro-Pizzo Capo , Km 1.1, facile; sentiero 7 Malfa-Monte Rivi , Km 2.0, medio; sentiero 8 F) Pietra del Bagno Semaforo-Monte Porri , Km 2.5, medio; Emergenze naturalistiche : piccolo isolotto sentiero 9 Semaforo-Leni , Km 7.5, facile; che si trova ad ovest di Lipari, sentiero 10 Valdichiesa-Monte Porri , Km 1.8, caratterizzato da una florida colonia di medio; sentiero 11 Leni-Monte Fossa , Km 2, Larus cachinnans . medio; sentiero 12 Madonna del Terzino- Monte Fossa , Km 1.8, medio; sentiero 13 Salina Rinella-Serro Spinnato, Km 0.8, molto facile. E’ l’isola verde per eccellenza, dei 26,38 Km 2 Lungo tutta la rete dei sentieri vi sono che costituiscono la superficie di Salina il indicazioni del percorso sotto forma di tabelle 22,2% del numero di maglie UTM, circa 5,5 segnaletiche in legno. Numerosi tratti km 2, ricade in zone ad elevato interesse necessitano di opere di messa in sicurezza. conservazionistico. La Riserva è munita di tabellonistica d’ingresso, con indicazioni prescrittive. Sono inoltre presenti cinque rifugi così denominati: Rifugio Monte Rivi, Rifugio Monte Fossa, Rifugio Serro Capo, Rifugio del Comandante, Rifugio Costa Fontana. È stata realizzata una brochure dalla Provincia Regionale di Messina, ma benché ben fatta non risulta capillarmente diffusa.

Aree di maggior interesse :

A) Monte Fossa delle Felci-Monte Rivi Maglia UTM: VC8676, VC8677, VC8678 Emergenze naturalistiche: un’interessante macchia-foresta ad Erica arborea e

Fig. 16 Perimetrazioni SIC e ZPS 11 Dati tratti da brochure edita da Provincia Regionale di Messina in collaborazione con Regione Siciliana. 114 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Arbutus unedo associata a Quercus ilex, naturale “Montagna Fossa delle Felci e dei Castanea sativa, Cystus salvifoliu, Cystus Porri”, né da SIC o ZPS. creticus , ed essenze usate negli anni per il Fattori di rischio: il maggiore disturbo è riforestamento, Eucalyptus camaldulensis quello dato dal turismo di massa dei mesi ed E. globosus, Pinus, Alnus cordata. estivi. Questa macchia foresta ospita una ricca avifauna nidificante, fra cui la Sylvia E) Stagno di Punta Lingua. undata, il Lanius senator , la Sylvia Maglia UTM: VC8685 cantillans . Fra i mammiferi di estremo Emergenze naturalistiche : è un piccolo interesse la presenza del ghiro, Glis glis , e stagno sede di un’antica salina che ospita fra gli insetti dell’endemico Ectobius diverse alofite, piante adattate ad elevate filicensis, della splendida Charaxes jasius , concentrazioni saline, come la Salsola della Cetonia aurata sicula . sola, la Suaeda vera, la Atriplex prostrata , Fattori di rischio: incendi, e attività di alcuni interessanti invertebrati luto-alobi pulitura del sottobosco. Un grave problema presenti solo in questo sito: Tachys è l’utizzo per la riforestazione di essenze dimidiatus, Tachyura parvula, Colotes alloctone a discapito delle formazioni obsoletus . autoctone. Ma lo Stagno di Lingua è molto importante come area di sosta per gli uccelli migratori, B) Monte dei Porri. come gia aveva osservato Enrico Pirajno di Maglia UTM: VC8629 Mandralisca. Emergenze naturalistiche : una fitta Fattori di rischio : benché questo laghetto macchia foresta acidofila a corbezzolo ed sia interessato sia da un SIC che da un erica. A differenza del complesso di Monte ZPS, tuttavia la tutela esiste solo sulla Fossa delle Felci-Monte Rivi, presenta un carta. Un fattore di disturbo intenso è dato carattere di maggiore naturalità anche dal turismo estivo, dalle inutili e dannose perché privo dei massicci interventi di attività di pulitura della vegetazione riforestazione che hanno interessato l’altro ripariale erroneamente considerate come monte. sintomo di sporcizia, o da un discutibile Fattori di rischio : incendi, e attività di pulitura progetto di ripristino a fini turistici delle del sottobosco. vecchie saline.

C) Depressione craterica di Pollara Vulcano Maglia UTM : VC8629 È una delle aree paesaggisticamente più Benché sia stato colonizzata stabilmente solo belle di tutto l’Arcipelago. Importante in tempi recenti a causa dell’intensa attività anche per la colonia nidificante di Apus vulcanica, pallidus. Vulcano ha tuttavia subito una sistematica speculazione edilizia che ha notevolmente D) Scoglio Faraglione. impoverito naturalisticamente l’isola. Dei Emergenze naturalistiche : si trova al centro 20,87 Km 2 il 14,7% di maglie UTM su cui della depressione di Pollara, è un piccolo ricade l’isola sono maglie di maggior isolotto che ospita diverse emergenze interesse conservazionistico (circa 4 km 2). floristiche ( Dianthus rupicola eolicus, Regime di tutela : Al momento la Riserva Limonium minutiflorum, Hyoseris taurina ), Naturale Orientata è sospesa a causa di un una piccola colonia di Calonectris ricorso al Tar, la perimetrazione copre buona diomedea , e sopratutta una delle ultime parte del territorio dell’isola tranne la zona del popolazioni relitte dell’endemica Podarcis Piano dove prospera una popolazione raffonei . Nonostante la rilevanza dell’endemico citiso delle Eolie. Si ritiene naturalistica del sito, questo scoglio non utile rilevare e riportare in apposita risulta tutelato né dalla vicina riserva cartografia una puntuale perimetrazione di detta specie (Citiso delle Eolie).

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Aree di maggior interesse sono: Emergenze naturalistiche : Nuclei sparsi di Quercus ilex , e di canneti nei quali A) Pendici del Gran Cratere prospera la Gegenes nostradamus una Maglia UTM: VC9540, VC9541 farfalla legata ad ambienti litoranei sabbiosi ovunque in rarefazione. Fattori di rischio: incendi, disturbo turistico.

C) La Costa occidentale fra Punta Mortaro e Punta Conogliara. Maglia UTM: VC9570 Emergenze naturalistiche : numerosi nuclei nidificanti di berta maggiore e berta minore e una piccola popolazione di Lucertola eoliana.

D) L’Istmo di Vulcano Maglia UTM: VC9552 Emergenze naturalistiche : Questa zona ospita l’unico esempio eoliano di vegetazione dunale a Elytrigia juncea mediterranea, Otanthus maritimus, Eryngium maritimum, Medicago marittima. È presente inoltre un piccolo pantano importante area di sosta per uccelli Fig. 17 Perimetrazioni SIC e ZPS acquatici e limicoli in fase migratoria. Fattori di rischio : transito di veicoli, Emergenze naturalistiche: formazioni calpestio continuo della vegetazione, arbustive con l’endemismo tirrenico bracconaggio verso i migratori che sostano Genista Tyrrhena e con il Citrullus nello stagno, attività illecite di colycinthis sul Gran Cratere, e praterie a manutenzione edilizia tramite ruspe. graminacee sul substrato sabbioso alla base del Gran Cratere. Fra gli insetti da citare il E) Vulcanello, Punta Scoglitto e Punta subendemismo Anoxia matutinalis moltoni, Liscio. l’Anomala Ausonia, l’Anemia sardoa . Maglia UTM: VC9554 Emergenze naturalistiche : in questa La zona del Piano e Cardo penisola comunque estremamente Maglia UTM: VC9488 antropizzata prospera, anche se fra gravi Emergenze naturalistiche : l’emergenza più difficoltà, una piccola colonia di Podarcis importante è la presenza di un raffonei alvearioi . Interessante una popolamento dell’endemico Cytisus formazione costiera a Helichrysum aeolicus , il secondo per consistenza. litoreum. Questo popolamento è stato oggetto di un Fattori di rischio: abusivismo edilizio. intervento di ripopolamento ad opera del progetto “Eolife99”. Di rilievo inoltre la Stromboli presenza di una colonia di Scarabeus sacer e Scarabeus semipunctatum. È un’isola in cui gran parte del territorio Fattori di rischio: incendi. risulta inaccessibile e quindi ha mantenuto un buon livello di naturalità. Le zone meno B) Serra delle Felicicche, Serro dei Pisani, impervie erano occupate da coltivi ora Monte Aria e Costa del Gelso. abbandonati. Ha una superficie di 12,2 Km 2 di Maglia UTM: VC9552 116 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

cui il 19% (2,3 km 2 circa) sono le maglie Siciliana. Le brochure benché ben fatte non UTM di maggior interesse conservazionistico. risultano capillarmente diffuse. Altre brochure sono state realizzate con la Protezione Civile. 12 È da segnalare la pericolosità del sito per la fruizione a causa dei fenomeni vulcanologici attivi. Si raccomanda la fruizione solo in accordo con gli enti preposti al controllo locale. Aree di maggior interesse :

A) Serro Adorno, Serro delle Capre, Punta dei Corvi. Maglia UTM: WC1992 Emergenze naturalistiche : oltre che aree di straordinario interesse paesaggistico. Lungo le pendici di questi rilievi si incontrano notevoli raggruppamenti dell’endemica Centaurea aeolica . Fig. 18 Perimetrazioni SIC e ZPS B) Fico Grande, San Bartolo, Petrazza. Regime di tutela: A Stromboli è stata istituita Maglia UTM: WC1993 una Riserva Naturale Orientata e Riserva Emergenze naturalistiche : anche se poveri Naturale Integrale “Isola di Stromboli e sotto il profilo floristico, queste aree Strombolicchio”. comprendono alcuni nuclei di Quercus ilex Nell’isola è presente un SIC: ITA030026 che rappresentano habitat rifugio per (isola di Stromboli e Strombolicchio). diverse specie di uccelli stanziali e di Stato della sentieristica: la Riserva Regionale passo. è stata tabellata e perimetrata sia in Zona A che in Zona B. La rete sentieristica è stata C) La spiaggia da Pizzillo a Punta Lena. ripristinata dalla Azienda Regionale Foreste Maglia UTM: WC1996 Demaniali e si sviluppa per Km 9 con Emergenze naturalistiche : questa zona indicazioni del percorso. Sono due gli itinerari ospita un’interessante associazione proposti (si indicano in sequenza il nome, la vegetale di piante terofite a ciclo estivo lunghezza e il grado di difficoltà): itinerario 1 come la Salsola kali e la Cakile marittima, Stromboli-Filo di fuoco , Km 4.7, lieve; inoltre è presente una comunità di itinerario 2 Ginostra-Punta dei Corvi , Km coleotteri assenti nel resto dell’arcipelago: 0.8, lieve. La rete sentieristica è munita di due Anoxia orientalia, Psammodius plicicollis, capannine illustrative e di due punti Erodius siculus neapolitanus. panoramici a Filo del Fuoco e a Punta dei Corvi . Tramite la collaborazione con il D) Valle Chiusa di Forgia Vecchia e Dipartimento di Protezione Civile si è costoni delle Schicciole. recuperato una rete sentieristica più sicura per Maglia UTM: WC2003 l’accesso al cratere. Tale recupero, con il Emergenze naturalistiche : in questa zona è sentiero Scari-Punta Lena , apre nuove compreso il maggior popolamento eoliano prospettive di fruizione dell’isola. L’ente di Cytisus aeolicus che conta circa 300 gestore non dispone di infrastrutture nel individui, un altro endemismo Centaurea territorio e ritiene necessario la realizzazione aeolica , oltre a Saccharum aegyptiacum, di un centro visite. Senecio bicolor . Sono state realizzate brochure illustrative multilingua dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali e dal Dipartimento Regionale delle 12 Dati gentilmente forniti dal Dott. Cavallaro, Foreste con la collaborazione della Regione responsabile aree protette dell’UPA di Messina, Azienda Regionale Foreste Demaniali. 117 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

E) Punta Lena sud. Stato della sentieristica : la Riserva Regionale Maglia UTM: WC1998 è stata tabellata e perimetrata sia in Zona A Emergenze naturalistiche : questa località è che in Zona B. Sono state poste tabelle importante perché rappresenta l’unica monitorie. La rete sentieristica è stata stazione eoliana di Tyria jacobaeae , un ripristinata dalla Azienda Regionale Foreste lepidottero piuttosto raro su scala Demaniali per un totale di Km 11 di percorsi nazionale. con relative indicazioni. Sono presenti 4 sentieri in ottimo stato di conservazione con F) Strombolicchio. un livello di difficoltà medio facile, con una Maglia UTM: WC2916 percorrenza che varia da un minimo di Km Emergenze naturalistiche: in questo 1.5 ad un massimo di Km 5. Non sono piccolo scoglio è presente una popolazione disponibili guide locali. L’ente gestore della di Bassia saxicola , un’interessante Riserva Regionale non dispone di alcuna chenopodiacea estremamente rara e la infrastruttura sul territorio e ritiene necessaria sottospecie nominale dell’endemica la realizzazione di un centro visite e una Podarcis raffonei . programmazione delle escursioni. È stata Fattori di rischio: turismo di massa estivo realizzata una brochure informativa che non che invade l’isolotto incurante del fragile risulta capillarmente diffusa. Sull’isola ha ecosistema che lo occupa. Da sottolineare sede distaccata il Museo Regionale di Lipari, anche l’inadeguata conduzione dei lavori all’interno del quale vi è un corner con poster di manutenzione del faro effettuati senza relativi all’area protetta. 13 tener conto delle emergenze naturalistiche Aree di maggior interesse : presenti. A) Il versante settentrionale da Zucco Grande a Punta Ariella. Filicudi Maglia UTM: VC6609 Emergenze naturalistiche : zona caratterizzata da un’ampia macchia foresta di Erica arborea e Arbutus unedo e una ricca avifauna nidificante, (poiana, gheppio, barbagianni) e migratoria. Fattori di rischio : incendi e pulitura del sottobosco

B) Vallone Fontana Maglia UTM: VC6619 Emergenze naturalistiche : si tratta di piccole pozze che raccolgono acque di stillicidio e quindi importanti siti per flora

Fig. 19 Perimetrazioni SIC e ZPS e fauna di ambienti umidi.

C) Costa meridionale e sud occidentale. Isola di 9,49 Km 2 di cui il 25% (2,3 Km 2) Maglia UTM: VC6701 ricade in maglie UTM di maggior interesse Emergenze naturalistiche : è un paesaggio conservazionistico. caratterizzato da macchia termofila ed Regime di tutela: A Filicudi è stata istituita eliofila ad Euphorbia dendroides, Opuntia una Riserva Naturale Orientata “Isola di Ficus indica, Olea europea, e da diversi Filicudi” Nell’isola è presente un SIC: ITA030024 13 Dati gentilmente forniti dal Dott. Cavallaro, (isola di Filicudi). responsabile aree protette dell’UPA di Messina, Azienda Regionale Foreste Demaniali.

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nidificanti come la Columba livia e Stato della sentieristica : la Riserva Regionale l’ Hydrobates pelagicus . è stata tabellata e perimetrata sia in Zona A che in Zona B. Sono state poste tabelle D) L’area fra Punta La Zotta e Filo del monitorie. La rete sentieristica è stata Banco. ripristinata dalla Azienda Regionale Foreste Maglia UTM: VC6710 Demaniali per un totale di Km 4,5 con Emergenze naturalistiche: è un’area indicazioni del percorso. Sono presenti 4 interessante perché vi si insedia in estate sentieri in ottimo stato di conservazione con una colonia di circa 30 coppie di Falco un livello di difficoltà medio facile, con una della regina. percorrenza che varia da un minimo di Km 1.5 ad un massimo di Km 2.5. Non sono E) La Canna. disponibili guide locali. L’ente gestore della Maglia UTM: VC5790 Riserva Regionale non dispone di alcuna Emergenze naturalistiche: è un piccolo infrastruttura sul territorio e ritiene necessaria scoglio localizzato ad ovest di Filicudi che la realizzazione di un centro visite e una ospita le due più importanti emergenze programmazione delle escursioni. È stata faunistiche delle Eolie: una colonia di realizzata una brochure informativa sull’area Falco della Regina e una piccola protetta e le sue peculiarità, ma non risulta popolazione di Podarcis raffonei ascritta capillarmente diffusa. 14 alla ssp. antoninoi. Aree di maggior interesse : Alicudi A) Monte Filo dell’Arpa. Isola di 5,10 Km 2 di cui il 44,4% (circa 2,3 Maglia UTM: VC4627, VC4628 Km2) sono le maglie UTM di maggior Emergenze naturalistiche: a testimonianza interesse conservazionistico. dell’antica ricca copertura boschiva Regime di tutela: Ad Alicudi è stata istituita rimangono pochi esemplari di Quercus la Riserva Naturale Orientata “Isola di ilex e Quercus virgiliana , ma la zona è di Alicudi”. notevole interesse per la fauna migratoria, Nell’isola è presente un SIC: ITA030023 soprattutto di rapaci, che si osservano in (isola di Alicudi). transito e sosta fra Marzo-Aprile e Settembre - Ottobre.

B) Il versante costiero occidentale. Maglia UTM: VC4637 Emergenze naturalistiche : Data l’inaccessibilità di questa zona la flora rimane sostanzialmente inesplorata. Vi nidificano le berta maggiore e minore.

C) I pendii scoscesi dei versanti settentrionale e occidentale. Maglia UTM: VC4647 Si tratta di aree rifugio per parecchie specie sfuggite al disboscamento dell’isola, fra questi gli endemici Silene Fig. 20 Perimetrazioni SIC e ZPS hicesiae, Cytisus aeolicus .

14 Dati gentilmente forniti dal Dott. Cavallaro, responsabile aree protette dell’UPA di Messina, Azienda Regionale Foreste Demaniali. 119 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Fattori di rischio : carente regolarmente del la realizzazione di un centro visite e una pascolo brado che ha un notevole impatto programmazione delle escursioni. È stata sulla flora. realizzata una brochure informativa sull’area protetta e le sue peculiarità, ma non risulta Panarea capillarmente diffusa. 15

Isola di 3,34 Km 2 di cui il 25% (0,8 Km 2) su Aree di maggior interesse : maglie UTM di maggior interesse conservazionistico. A) Zona della Calcara. Maglia UTM: WC0757 Emergenze naturalistiche: vegetazione termofila a Thymelea irsuta, Myrtus communis, Pistacea lentiscus, Erica arborea.

B) Cala degli Zimmari. Maglia UTM: WC0759 Emergenze naturalistiche : questa zona ospita un raro esempio di vegetazione psammofila effimera a Hyparrhenia hirta, Malcomia ramosissima, Corynephorus fasciculatus , e alcuni piccoli popolamenti di Pancratium maritimum. Fig. 21 Perimetrazioni SIC e ZPS Fattori di rischio: il turismo di massa estivo che annualmente invade questo breve tratto Regime di tutela: a Panarea è stata istituita di costa. una Riserva Naturale Orientata e Riserva Naturale Integrale “Isola di Panarea e Scogli C) Punta Cardosi, Punta Corvo, Castello Viciniori”. di Salvamento. Nell’isola è presente un SIC: ITA030025 Maglia UTM: WC0761 (isola di Panarea e Scogli Viciniori). Emergenze naturalistiche : trovano rifugio Stato della sentieristica : la Riserva Regionale in questa zona due dei quattro endemismi è stata tabellata e perimetrata sia in Zona A eoliani: la Silene hicesiae e la Centaurea che in Zona B. Sono state poste tabelle eolica. monitorie. La rete sentieristica è stata ripristinata dalla Azienda Regionale Foreste D) Versanti occidentali e settentrionali. Demaniali per un totale di Km 7 con Maglia UTM: WC0768 indicazioni del percorso. Sono presenti 2 Emergenze naturalistiche: area importante sentieri in ottimo stato di conservazione con soprattutto per la vegetazione rupicola a un livello di difficoltà medio facile, con una Dianthus rupicola e Centaurea aeolica, percorrenza che varia da un minimo di Km Iberis semperflorens . 1.5 ad un massimo di Km 3. Due gli itinerari Interessante anche la presenza di una proposti (si indicano in sequenza il nome, la colonia di Falco della regina e di berte lunghezza e il grado di difficoltà): itinerario 1 maggiore e berte minori. San Pietro-Drauto-Piano Milazzo , Km 3, nessuno; itinerario 2 San Pietro-Drauto- E) Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Castello-Costa del Capraio , Km 2.2, media. Dattilo, Bottaro, Lisca Nera. La rete sentiristica è munita di due capannine illustrative e vanta due punti panoramici. Non sono disponibili guide locali. L’ente gestore della Riserva Regionale non dispone di alcuna 15 Dati gentilmente forniti dal Dott. Cavallaro, infrastruttura sul territorio e ritiene necessaria responsabile aree protette dell’UPA di Messina, Azienda Regionale Foreste Demaniali. 120 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Emergenze naturalistiche : si tratta di un piccolo microarcipelago di scogli e isolotti F) Scoglio La Nave. ubicato a Nord-Est di Panarea Emergenze naturalistiche: è uno scoglio caratterizzata da una flora e fauna ubicato a Nord Ovest di Panarea quantitativamente povera ma non priva di importante per la colonia di Falco della elementi di estremo interesse, come le regina che ospita e per ricco corteggio orchidacee segnalate a Basiluzzo e le floristico ( Centaurea aeolica, Dianthus sottospecie endemiche di Podarcis sicula a rupicola aeolicus ). Bottaro (ssp . trischittai ) e Lisca Bianca (ssp . liscabiancae ) o dell’ Helicotricha carusoi , un gasteropode endemico delle Eolie sempre a Bottaro.

Tab.12: Vertebrati terrestri e marini (esclusi pesci) dell’arcipelago eoliano e relative leggi di tutela

Classe Specie IUCN L. 157/92 BONN Ap.1 BONN Ap.2 CITES All. B CITES All. A CITES All. D BERNA Ap.2 BERNA Ap.3 L. 157/92 art. 2 HABITAT Ap.2 HABITAT Ap.4 HABITAT Ap.5 BARCELLONA all. 2

AMPHIBIA Bufo viridis laurenti, 1768 x x MAMMALIA Suncus etruscus (Savi, 1822) x x MAMMALIA Glis glis ( Linnaeus, 1766) x x LR/nt MAMMALIA Eliomys querci nus liparensis x x Rhinolophus ferrumequinum MAMMALIA x x x x x LR/cd (Schreber, 1774) Tadarida teniotis (Rafinesque, MAMMALIA x x x x 1814) MAMMALIA Myotis blythi (Tomes, 1857) x x x x x LR/cd MAMMALIA Pipistrellus kuhli (Kuhl, 1817) x x x x Hypsugo savii (Bonaparte, MAMMALIA x x x x 1837) Pipistrellus pipistrellus MAMMALIA x x x x (Schreber, 1774) Eptesicus serotinus (Schreber, MAMMALIA x x x x 1774) Physeter macrocephalus MAMMALIA x x x x VUA1bd Linnaeus, 1758 Stenella coeruleoalba (Meyen, MAMMALIA x x x x LR/cd 1833) Tursiops truncatus (Montagu, MAMMALIA x x x x x DD 1821) Grampus griseus (Cuvier G., MAMMALIA x x x x DD 1812) Delphinus delphis Linnaeus, MAMMALIA x x x x 1758 Coluber viridiflavus Lacépède, REPTILIA x x 1789 Hemidactylus turcicus REPTILIA x (Linnaeus, 1758) Podarcis sicula (Rafinesque, REPTILIA x x 1810)

121 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

REPTILIA Podarcis raffonei* Gistel, 1868 x x Tarentola mauritanica REPTILIA x (Linnaeus, 1758) Caretta caretta (Linnaeus, EN REPTILIA x x x x x 1758) A1abd Dermochelys coriacea CR REPTILIA x x x x (Vandelli, 1761) A1abd Testudo hermanni Gmelin, RE PTILIA x x x x LR/nt 1789 PESCI Hippocampus hippocampus x VUA2cd

Tab. 13 : uccelli segnalati per l’arcipelago eoliano tutelate da leggi e convenzioni europee e internazionali. Sono indicate le specie nidificanti (in rosso), i migratori regolari (in blu) e le specie accidentali o imperfettamente conosciute (in verde). Per comodità le specie sono elencate in ordine alfabetico seguendo il nome italiano.

Nome latino Nome italiano IUCN L. 157/92 BONN Ap.1 BONN Ap.2 CITES All. B CITES All. A CITES All. D BERNA Ap.2 BERNA Ap.3 L. 157/92 art. 2 79/409 CEE Ap.1 79/409 CEE Ap.2/I 79/409 CEE Ap.3/I 79/409 CEE Ap.2/II 79/409 CEE Ap.3/II

Egretta Airon alba Airone bianco x x x (Linnaeus, 1758) maggiore Ardea cinerea Airone cenerino x x Linnaeus, 1758 Ardea purpurea Airone rosso x x x Linnaeus, 1766 Circus pygargus Albanella minore x x x x x (Linnaeus, 1758) Circus macrourus Albanella pallida x x x x x (Gmelin, 1771) Circus cyaneus Albanella reale x x x x x (Linnaeus, 1766) Tringa stagnatilis Albastrello x x x (Bechstein, 1803) Alauda arvensis Allodola x x x (Linnaeus, 1758) Anas crecca Linnaeus, Alzavola x x x x 1758 Aquila clanga Pallas, Aquila anatraia VU x x x x x 1811 maggiore C2a Aquila pomarina Aquila anatraia x x x x x Brehm C.L.,1831 minore Hieraaetus fasciatus Aquila del Bonelli x x x x x (Vieillot, 1822) Haliaeetus albicilla Aquila di mare x x x x x (Linnaeus, 1758) Hieraaetus pennatus Aquila minore x x x x x (Gmelin, 1788) Otus scops (Linnaeus, Assiolo x x x x 1758)

122 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Accipiter gentilis Astore x x x x (Linnaeus, 1758) Lanius senator Averla capirossa x x Linnaeus, 1758 Lanius minor Gmelin, Averla cenerina x x x 1788 Lanius collurio Averla piccola x x x Linnaeus, 1758 Delichon urbica Balestruccio x x (Linnaeus, 1758) Ficedula albicollis Balia dal collare x x x x Temminck, 1815 Ficedula hypoleuca Balia nera x x x Pallas, 1764 Motacilla alba Ballerina bianca x x Linnaeus, 1758 Motacilla cinerea Ballerina gialla x x Tunstall, 1771 Tyto alba (Scopoli, Barbagianni x x x x 1769) Scolopax rusticola Beccaccia x x x x Linnaeus, 1758 Haematopus ostralegus Linnaeus, Beccaccia di mare x x x 1758 Gallinago gallinago Beccaccino x x x x (Linnaeus, 1758) Sylvia borin Boddaert, Beccafico x x 1783 Cisticola juncidis Beccamoschino x x (Rafinesque, 1810) Sterna sandvicensis Beccapesci x x x Latham, 1878 Calonectris diomedea Berta maggiore x x x (Scopoli, 1769) Puffinus puffinus Berta minore x x (Brünnich, 1764) Circaetus gallicus Biancone x x x x x (Gmelin, 1788) Sylvia hortensis Bigia grossa x x (Gmelin, 1789) Sylvia nisoria Bigia padovana x x x Bechstein, 1797 Sylvia curruca Bigiarella x x Linnaeus, 1758 Melanocorypha Calandra x x x calandra (Linnaeus) Calandrella brachydactyla Calandrella x x x (Leisler, 1814) Anthus campestris Calandro x x x Linnaeus, 1758 Anas strepera Canapiglia x x x Linnaeus, 1758 Hippolais polyglotta Canapino x x

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(Vieillot, 1817) Hippolais icterina Canapino maggiore x x Vieillot, 1817 Acrocephalus scirpaceus Herman, Cannaiol a x x 1804 Acrocephalus arundinaceus Cannareccione x x Linnaeus, Sylvia atricapilla Capinera x x Linnaeus, 1758 Galerida cristata Cappellaccia x x (Linnaeus, 1758) Carduelis carduelis Card ellino x x (Linnaeus, 1758) Himantopus himantopus Cavaliere d'Italia x x x x (Linnaeus) Turdus pilaris Cesena x x Linnaeus, 1758 Numenius arquata Chiurlo x x x x (Linnaeus, 1758) Numenius phaeopus Chiurlo piccolo x x x x (Linnaeus, 1758) Ciconia ciconia Cicogna bianca x x x x (Linnaeus, 1758) Ciconia nigra Cicogna nera x x x x x (Linnaeus, 1758) Parus major Linnaeus, Cinciallegra x x 1758 Parus caeruleus Cinci arella x x Linnaeus, 1758 Phoenicurus Codirosso x x phoenicurus Linnaeus Phoenicurus ochrurus Codirosso x x Gmellin, 1789 spazzacamino Monticola saxatilis Codirossone x x Linnaeus, 1766 Anas acuta Linnaeus, Cod one x x x x 1758 Columba palumbus Colombaccio x x Linnaeus, 1758 Columba oenas Colombella x x x Linnaeus, 1758 Philomachus pugnax Combattente x x x x (Linnaeus, 1758) Phalacrocorax carbo Cormor ano x x (Linnaeus, 1758) Charadrius hiaticula Corriere grosso x x x Linnaeus, 1758 Charadrius dubius Corriere piccolo x x x Scopoli, 1786 Corvus corax Corvo imperiale x x Linnaeus, 1758 Cuculus canorus Cuculo x x

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Linnaeus, 1758 Oenanthe oenanthe Culbianco x x Linnaeus, 1758 Motacilla flava Cutrettola x x Linnaeus, 1758 Falco vespertinus Falco cuculo x x x x Linnaeus, 1766 Falco eleonorae Géné, Falco della regi na x x x x x 1834 Circus aeruginosus Falco di palude x x x x x (Linnaeus, 1758) Pernis apivorus Falco pecchiaiolo x x x x x (Linnaeus, 1758) Pandion haliaetus Falco pescatore x x x x x (Linnaeus, 1758) Carduelis cannabina Fanello x x (Linnaeus, 1758) Phoenicopterus ruber Fenicottero x x x x x Linnaeus, 1758 Regulus ignicapillus Fiorrancino x x Temminck, 1820 Anas penelope Fischione x x x x Linnaeus, 1758 Fulica atra Linnaeus, Folaga x x x x 1758 Acrocephalus schoenobaenus Forapaglie x x Linnaeus Acrocephalus Forapaglie melanopogon x x x castagnolo (Temminck) Charadrius alexandrinus Fratino x x x Linnaeus, 1758 Fringilla coelebs Fringuello x x Linnaeus, 1758 Coccothraustes coccothraustes Frosone x x (Linnaeus, 1758) Lymnocryptes minimus (Brünnich, Frullino x x x x 1764) Larus minutus Pallas, Gabbianello x x 1776 Larus ridibundus Gabbiano comune x x x Linnaeus, 1766 Larus melanocephalus Gabbiano corallino x x x x x Temminck, 1820 Larus cachinnans Gabbiano reale x x x Pallas, 1811 Larus genei Breme, Gabbiano roseo x x x x x 1839 Rissa tridactyla Gabbiano tridattilo x x (Linnaeus, 1758) Gallinula chloropus Gallinella d'acqua x x

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(Linnaeus, 1758) Calidris minuta Gambecchio x x x (Leisler, 1812) Calidris temminckii Gambec chio nano x x x (Leisler, 1812) Egretta garzetta Garzetta x x x (Linnaeus, 1766) Larus canus Linnaeus, Gavina x x x 1758 Alca torda Linnaeus, Gazza marina x x 1758 Anas platyrhynchos Germano reale x x x x Linnaeus, 1758 Falco tinnunculus Gheppio x x x x Linnaeus, 1758 Pyrrhocorax pyrrhocorax Gracchio corallino x x x x (Linnaeus) Falco naumanni VU Grillaio x x x x x Fleischer, 1818 A1ace Grus grus (Linnaeus, Gru x x x x x 1758) Merops apiaster Gruccione x x x Linnaeus, 1758 Asio otus (Linnaeus, Gufo comune x x x x 1758) Asio flammeus Gufo di palude x x x x x (Pontoppidan, 1763) Falco subbuteo Lodolaio x x x x Linnaeus, 1758 Carduelis spinus Lucarino x x (Linnaeus, 1758) Phylloscopus bonelli Luì bianco x x Vieillot, 1819 Phylloscopus trochilus Luì grosso x x Linnaeus, 1758 Phylloscopus collybita Luì piccolo x x Vieillot, 1817 Phylloscopus sibilatrix Luì verde x x Bechstein, 1795 Sylvia undata Magnanina x x x (Boddaert, 1783) Marangone dal Phalacrocorax ciuffo ss. x x aristotelis desmaresti mediterranea Alcedo atthis Martin pescatore x x x (Linnaeu s, 1758) Anas querquedula Marzaiola x x x Linnaeus, 1758 Turdus merula Merlo x x Linnaeus, 1758 Anas clypeata Mestolone x x x x Linnaeus, 1758 Emberiza schoeniclus Migliarino di palude x x (Linnaeus, 1758)

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Plegadis falcinellus Mignattaio x x x (Linnaeus, 1766) Chlidonias niger Mignattino x x x (Linnaeus, 1758) Chlidonias Mignattino leucopterus x x alibianche (Temminck) Chlidonias hybridus Mignattino x x x (Pallas, 1811) piombato Oenanthe hispanica Monachella x x Linnaeus, 1758 Aythya fuligula Moretta x x x x (Linnaeus, 1758) Aythya ferina Moriglione x x x x (Linnaeus, 1758) Milvus migrans Nibbio bruno x x x x x (Boddaert, 1783) Milvus milvus Nibbio reale x x x x x (Linnaeus, 1758) Nycticorax nycticorax Nitticora x x x (Linnaeus, 1758) Anser albifrons Oca lombardella x x x x x (Scopoli, 1769) Sylvia melanocephala Occhiocotto x x Gmelin, 1789 Burhinus oedicnemus Occhione x x x x (Linnaeus, 1758) Tringa nebularia Pantana x x x x (Gunnerus, 1767) Petronia petronia Passera lagia x x (Linnaeus, 1766) Passer montanus Passera mattugia x x (Linnaeus, 1758) Prunella modularis Passera scopaiola x x Linnaeus, 1758 Monticola solitarius Passero solitario x x Linnaeus, 1758 Falco peregrinus Pelleg rino x x x x x x Tunstall, 1771 Pelecanus onocrotalus Pellicano x x x Linnaeus, 1758 Remiz pendulinus Pendolino x x (Linnaeus, 1758) Glareola pratincola Pernice di mare x x x x (Linnaeus, 1766) Luscinia svecica Pettazzurro x x x Linnaeus, 1758 Tringa totanus Pettegola x x x x (Linnaeus, 1758) Erithacus rubecula Pettirosso x x (Linnaeus, 1758) Columba livia Piccione selvatico x x x Gmelin, 1789 Calidris ferruginea Piovanello x x x (Pontopp idan, 1763)

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Calidris alpina Piovanello x x x (Linnaeus, 1758) pancianera Calidris alba (Pallas, Piovanello tridattilo x x x 1756) Tringa glareola Piro piro x x x x Linnaeus, 1758 boschereccio Tringa ochropus Piro piro culbianco x x x Linnaeus, 1758 Actitis hypoleucos Piro piro piccolo x x x (Linnaeus, 1758) Anthus cervinus Pispola golarossa x x Pallas, 1811 Limosa lapponica Pittima mi nore x x x x x (Linnaeus, 1758) Limosa limosa Pittima reale x x x x (Linnaeus, 1758) Pluvialis apricaria Piviere dorato x x x x x x (Linnaeus, 1758) Pluvialis squatarola Pivieressa x x x x x (Linnaeus, 1758) Buteo buteo Poiana x x x x (Linnaeus , 1758) Rallus aquaticus Porciglione x x Linnaeus, 1758 Anthus trivialis Prispolone x x Linnaeus, 1758 Coturnix coturnix Quaglia x x x (Linnaeus, 1758) Crex crex (Linnaeus, VU Re di qu aglie x x x x 1758) A1ac Regulus regulus Regolo x x Linnaeus, 1758 Oriolus oriolus Rigogolo x x Linnaeus, 1758 Hirundo rustica Rondine x x Linnaeus, 1758 Ptyonoprogne rupestris (Scopoli, Rondine monta na x x 1769) Hirundo daurica Rondine rossiccia x x Linnaeus, 1771 Apus apus (Linnaeus, Rondone x x 1758) Apus melba Rondone maggiore x x (Linnaeus, 1758) Apus pallidus Rondone pallido x x (Shelley, 1870) Saxicola torquata Saltimpalo x x Linnaeus, 1758 Porzana parva Schiribilla x x x (Scopoli, 1769) Troglodytes troglodytes (Linnaeus, Scricciolo x x 1758) Ardeola ralloides Sgarza ciuffetto x x x

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(Scopoli, 1769) Mergus serrator Smergo minore x x x x Linnaeus, 1758 Falco columbarius Smeriglio x x x x x Linnaeus, 1758 Accipiter nisus Sparviere x x x x (Linnaeus, 1758) Platalea leucorodia Spatola x x x x x Linnaeus, 1758 Anthus spinoletta Spioncello x x Linnaeus, 1758 Sterna hirundo Sterna comune x x x Linnaeus, 1758 Sylvia conspicillata Sterpazzola di x x Temminck, 1820 Sardegna Sylvia cantillans Sterpazzolina x x Pallas, 1784 Saxicola rubetra Stiaccino x x Linnaeus, 1758 Sturnus vulgaris Storno x Linnaeus, 1758 Sturnus unicolor Storno nero x x x Temminck, 1820 Miliaria calandra Strillozzo x x (Linnaeus, 1758) Caprimulgus europaeus Linnaeus, Succiacapre x x x 1758 Sula bassana Sula x x (Linnaeus, 1758) Podiceps cristatus Svasso maggiore x x (Linnaeus, 1758) Podiceps nigricollis Svasso piccolo x x (Brehm C.L., 1831) Corvus monedula Taccola x Linnaeus, 1758 Ixobrychus minutus Tarabusino x x x (Linnaeus, 1766) Botaurus stellaris Tarabuso x x x (Linnaeus, 1758) Riparia riparia Topino x x (Linnaeus, 1758) Jynx torquilla Torcicollo x x Linnaeus, 1758 Turdus viscivorus Tordela x x x Linnaeus, 1758 Turdus philomelos Tordo bottaccio x x Brehm, 1831 Turdus iliacus Tordo sassello x x Linnaeus, 1758 Sterptopelia turtur Tortora x x (Linnaeus, 1758) Streptopelia decaocto Tortora dal collare x x x (Frivaldszky) rientale Tringa erythropus Totano moro x x x x 129 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

(Pallas, 1746) Lullula arborea Tottav illa x x x (Linnaeus, 1758) Bucanetes githagineus Trombettiere x x x (Lichtenstein) Tachybaptus ruficollis Tuffetto x x (Pallas, 1764) Hydrobates pelagicus Uccello delle x x x (Linnaeus, 1758) tempeste Upupa epops Upupa x x Linnae us, 1758 Luscinia megarhynchos Usignolo x x Brehm, 1831 Cercotrichas galactotes Usignolo d'Africa x x (Temminck) Cettia cetti Usignolo di fiume x x (Temminck, 1820) Carduelis chloris Verdone x x (Linn aeus, 1758) Serinus serinus Verzellino x x (Linnaeus, 1766) Tadorna tadorna Volpoca x x x (Linnaeus, 1758) Arenaria interpres Voltapietre x x x (Linnaeus, 1758) Porzana porzana Voltolino x x x (Linnaeus, 17 66) Larus fuscus Zafferano x x Linnaeus, 1758 Calcarius lapponicus Zigolo di Lapponia x x (Linnaeus, 1758) Emberiza cia Zigolo muciatto x x Linnaeus, 1758 Emberiza cirlus Zigolo nero x x Linnaeus, 175 8

Tab. 14: Prospetto delle specie endemiche (indicate in grassetto), subendemiche o di particolare interesse biologico o conservazionistico segnalate nell’arcipelago eoliano relativamente a Molluschi Gasteropodi e Insetti oggetto di studio

ANTHOZOA GORGONACEA Corallium rubrum (L.) Anemone solcata L. Eunicella cavolinii Delle Chiaje Eunicella singularis (Esper)

ECHINODERMA ASTERACEA Echinaster sepositus Gray

ANELLIDA Spirographis spallanzani Viviani

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Parazoanths axinellae Pallas

MOLLUSCA GASTROPODA Helicotricha carusoi Giusti, Manganelli & Crisci, 1992 Hohenwartiana aradasiana (Benoit, 1862) Hypnophila incerta (Bourguignat, 1858) Lehmannia melitensis (Lessona & Pollonera, 1882) Limax aeolianus Giusti, 197 3 Oxychilus (Hyalocornea) alicurensis (Benoit, 1857) Oxychilus (Oxychilus) lagrecai Giusti, 1973 Siciliaria (Gibbularia) gibbula subsp. vulcanica (Paulucci, 1878)

BIVALVIA MYTILOIDA Pinna nobilis L

MOLLUSCA PELECIPODA Cypraea lurida L.

ARACHNIDA DISDERIDA Harpactea aeoliensis Alicata Dysdera flagillifera aeoliensis Alicata

INSECTA COLLEMBOLA Friesea lagrecai Dallai, 1973 Pseudosinella aeolica Dallai, 1973 Seira dagmae Dallai, 1973

BLATTARIA Ectobius aeoliensis Failla & Messina, 19 74 Ectobius filicensis Failla & Messina, 1974 Ectobius parvosacculatus Failla & Messina, 1974

HETEROPTERA Atomoscelis galvagnii Tamanini, 1978 Jubrinia distinta Linnavuori, 1962 Odontoscelis (Odontoscelis) minuta Jakovlev, 1881 Orthotylus sicilianus Wagner, 1954 Salicarius pusillus (Reuter, 1887) Sciocoris (Sciocoris) cursitans subsp. pallidicornis Wagner, 1955

HOMOPTERA AUCHENORRHYNCHA Adarrus aeolianus D’Urso, 1984 Conosimus malfanus Dlabola, 1987

HOMOPTERA STERNORRHYNCHA Livilla siciliensis Hodkinson & Hollis, 1987

COLEOPTERA Acmaoderella trinacriae (Obenberger, 1923) Alphasida grossa subsp. grossa (Solier, 1836) Akis subterranea Solier, 1836 Amara (Percosia) sicula Dejean, 1831

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Anemia sardoa (Genè) Anoxia (Mesanoxia) matutina lis subsp. moltonii Sabatinelli, 1976 Anthaxia nereis Schaefer, 1938 Anthaxia aprutiana Gerini, 1955 Attalus (Attalus) sicanus Erichson, 1840 Bruchidius meleagrinus (Gené, 1839) Carabus (Macrothorax) morbillosus subsp. alternans Palliardi, 1825 Cardiophorus eleonorae (Genè, 1836) Cardiophorus ulcerosus Cicindela campestris subsp. siculorum Schindler, 1953 Chrysolina (Stichoptera) variolosa (Petagna, 1819) Danacea (Allodanacea) elongatipennis Pic, 1895 Dasytes productus Schilsky, 1894 Dichillus subtilis Kraatz, 1862 Ebaeus ruffoi Pardo, 1962 Elenophorus collaris (Linneo, 1767) Enoplopus doderoi Luigioni, 1926 Erodius (Erodius) siculus subsp. neapolitanus Solier, 1834 Haplidia hirticollis Burmeister, 1855 Leistus (Pogonophorus) spinibarbis subsp. fiorii Lutshnik, 1913 Masoreus wetterhalli (Gyllendhall) Metadromius nanus (Fiori, 1914) Meloe murimus Brandt&Erichson, 1832 Nalassus pastai. Aliquò, Leo & Lo Cascio,2006. Ocypus mus subsp. transadriaticus (G. Müller, 1926) Ocypus pedator subsp. siculus (Aubé, 1842) Ocys beatricis Magrini, Cecchi & Lo Cascio, 1999 Otiorhynchus (Arammichnus) meligunensis Magnano, 1992 Otiorhynchus (Arammichnus) ocellifer Reitter, 1912 Pedinus (Pedinus) siculus Seidlitz, 1883 Percus corrugatus (Billberg, 1815) Percus lacertosus (Dejean, 1828) Paleria bimaculata marcuzzii Aliquò, 1993 Pimelia rugulosa subsp. rugulosa Germar, 1824 Polydrusus (Eustolus) armipes subsp. faillae Desbrochers, 1859 Prionychus lugens Küster, 1850 Probaticus (Pelorinus) anthrax (Seidlitz, 1896) Pseudomeira aeolica Bellò, Pesarini & Pierotti, 1997 Pseudomeira vitalei (Desbrochers, 1892) Psilothrix aureola Kiesenwetter, 1859 Scarabeus sacer Linneo 1778 Scarabeus semipunctatus Fabricius, 1792 Scydmaenus (Eustemmus) antidotus Germar, 1817 Tentyria laevigata subsp. laevigata Steven, 1829 Trichoferus spartii (Muller, 1948)

LEPIDOPTERA Hipparchia leighebi Kudrna, 1976 Charaxes jasus L. Gegenes nostrodamus Fabricius, 1793 Aletta languida (Walzker) Tyria jacobee (L.),

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HYMENOPTERA Nemka viduata viduata (Pallas, 1773) Ronisia ghilianii (Spinola, 1843) Aphaenogaster (Aphaenogaster) semipolita (Nylander, 1856) Messor minor subsp. calabricus Santschi, 1927 Tetramorium punctatum Santschi, 1922 Smicromyrme ruficollis ruficollis (Fabricius, 1794)

ORTHOPTERA Brachytrupes megacephalus (Lefevre, 1827) Brachycrotaphus tryxalicerus (Fischer, 1876) Pseudomogoplistes squamiger (Fischer, 1835) Pyrgomorpha conica conica (Oliver, 1871)

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CAPITOLO II – IL SISTEMA GEO-VULCANOLOGICO

Filicudi, Salina, Panarea, Lipari, Vulcano e 1 Inquadramento geologico dell’arco Stromboli) rappresentano la parte superficiale eoliano di un più ampio sistema vulcanico che si estende per circa 87 km con gli apparati emersi, ma che si prolunga con altri vulcani 1.1 Definizione dell’ambiente geodinamico sottomarini formando una struttura a dell’arco eoliano semicerchio aperta verso Nord, lunga oltre 200 km. Le sette isole che costituiscono l’arcipelago eoliano situato nel basso Tirreno (Alicudi,

Fig. 1: Isole Eolie

Nell’ambito di questo complesso di elementi, sviluppano approssimativamente in senso NE- le porzioni insulari afferenti agli apparati SW, NNW-SSE, ENE-WSW. sommersi più estesi, poste ad una trentina di Lungo la prima direttrice, in particolare, miglia circa dalla costa siciliana, di fronte alla l’estremità nord orientale è costituita penisola di Milazzo, appaiono disposte dall’isola di Stromboli, più vicina alle coste secondo una caratteristica configurazione ad calabre, mentre verso Sud Ovest emergono Y determinata dalla presenza di tre direttrici Panarea e quindi Salina. In corrispondenza del principali che, a partire da un centro comune secondo e del terzo allineamento, si ritrovano rappresentato dall’isola di Salina, si invece in sequenza, a partire da quest’ultima,

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rispettivamente, le isole di Lipari e di mentre quella del Monte Enarete, situato a Vulcano, nonché quelle di Filicudi e alicudi. trenta chilometri dal precedente, è localizzata In seno alla più estesa struttura semicircolare a -1.000 m; ancora più in profondità (-1.200 che comprende l’arcipelago eoliano, gli m) e ad una distanza di circa 50 km da questo, apparati vulcanici sottomarini ( seamounts ) si ritrova quindi la cima del Monte Sisifo che associati a quelli su cui sono impostati i rappresenta, in generale, l’elemento più settori insulari emersi, si sviluppano lungo le esterno di questa parte sommersa dell’arco. estremità dell’arco. In corrispondenza di Altri tre “seamounts” (Lametini, Alcione e quella occidentale, in particolare, la sommità Palinuro) si individuano lungo l’estremo del vulcano sottomarino di Monte Eolo, orientale dell’estesa struttura vulcanica, a NE distante circa venti chilometri da Alicudi, si dell’isola di Stromboli. individua in media a 700 m di profondità,

Fig. 2 Rappresentazione schematica dei principali apparati vulcanici presenti nella Piana abissale Tirrenica Fonte: Beccaluva et alii,1985 semplificata – disegno da sito Web I.N.G.V. di Catania

Nel contesto geologico-regionale del margine comprendente gli apparati vulcanici subaerei meridionale tirrenico, i settori insulari eoliani e sottomarini, è stata legata all’evoluzione del si innalzano, talora con altezze prossime ai Mediterraneo centrale, come diretta 1.000 m s.l.m. (per es. Monte Fossa delle conseguenza dei fenomeni tettonici Felci a Salina), dai verificatisi negli ultimi 150 milioni di anni fondali profondi 1.500÷2.000 m della scarpata (150 Ma) in seguito all’apertura dell’Oceano continentale siciliana. Quest’ultima, Atlantico. Tali fenomeni, attraverso digradando verso NW, raccorda il segmento movimenti di convergenza, hanno infatti della Catena Appenninico-Maghrebide causato la collisione della placca africana con rappresentato dall’Arco Calabro-Peloritano quella euroasiatica determinando così la con la piana abissale centrotirrenica posta ad subduzione della crosta oceanica oltre 3.000 m di profondità. dell’originario bacino della Tetide interposto Nella letteratura scientifica di settore, la tra le due zolle continentali. genesi dell’intero arco magmatico

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anni fa, che ha causato sia il distacco della Paleo- catena Appenninica dal blocco Sardo-Corso con la conseguente apertura di una vasta depressione interposta fra le due unità (Bacino Tirrenico), sia la riattivazione, in questo settore, dei fenomeni collisionali fra la zolla africana (placca Adriatica) e i residui di quella continentale europea (placca Iberica). Il risultato di tale ripresa, in particolare, si è manifestato attraverso la formazione di due archi vulcanici legati alla subduzione della placca Adriatica sotto quella Iberica, che si sono venuti a delineare, rispettivamente, durante il Pliocene (5 Ma circa - arco relitto pliocenico fra l’isola di Ponza e il “seamount” Anchise ad Ovest di ) e dal Fig. 3 Rappresentazione schematica dei meccanismi geodinamici e dei principali lineamenti strutturali del Basso Tirreno nella zon a dell’arcipelago eoliano (bacini Pleistocene fino abissali, archi vulcanici e catene montuose) Fonte figura tratta dalla nota a cura di A. all’Attuale (1 milione di Anovi - www.associazioni.monet.modena.it/gcvpcm ) anni circa - arco vulcanico eoliano). Le prime testimonianze dell’attività vulcanica Dal punto di vista geodinamico l’intero nell’area delle isole Eolie, connessa alla arcipelago eoliano è stato associato ad un risalita dei magmi formatisi in seguito al allineamento vulcanico facente parte di un progressivo incuneamento della placca sistema arco-fossa ben definito che oceanica al di sotto di quella continentale, comprende un margine collisionale, sono state fornite da alcuni studi eseguiti su localizzato in corrispondenza di una campioni provenienti dall’apparato depressione riempita di sedimenti pelagici sottomarino del Monte Sisifo 16 , che indicano parallela alla costa ionica (evidenziata per questi fenomeni effusivi, verificatisi attraverso una serie di anomalie gravimetriche originariamente sul fondo marino, età negative), un fronte orogenetico rappresentato variabili da 1.3 a 0.9 Ma. Ulteriori dati dalla catena calabro-peloritana e un bacino di provenienti da determinazioni eseguite su retroarco marginale situato in corrispondenza della piana abissale tirrenica. Questo 16 Savelli C. Evoluzione del vulcanismo cenozoico (da complesso arco-fossa si è originato, nello 30 Ma al presente) nel Mar Tirreno e nelle aree specifico, in seguito ad una fase tettonica circostanti: ipotesi geocronologica sulle fasi distensiva verificatasi all’incirca 9 milioni di dell’espansione oceanica Mem. Soc. Geol. It., 27, 111-119 136 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

campioni di rocce vulcaniche dragati da altri possono rinvenirsi o meno in corrispondenza seamounts (Enarete, Eolo) e da settori delle varie isole. Questi ultimi, si sono formati sommersi delle isole (Panarea), mettono in in seguito sia agli spostamenti verso l’alto o evidenza, per queste eruzioni, età verso il basso degli apparati emersi, relativamente più recenti (0.80 - 0.78 Ma), particolarmente frequenti nel contesto mentre datazioni effettuate su terreni lavici geologico dell’area mediterranea e affioranti nell’isola di Filicudi indicano questi determinati spesso anche dalla stessa attività ultimi come risalenti a circa 1 milione di anni vulcanica, sia ai movimenti relativi di fa. innalzamento e di abbassamento del livello del mare (trasgressioni e regressioni) determinati dalle variazioni climatiche verificatesi, a partire dal Pleistocene medio- superiore, attraverso varie fasi glaciali (epoche Donau, Gunz, Mindel, Riss e Wurm) e interglaciali (cicli Santerniano, Emiliano, Siciliano, Tirreniano I, Tirreniano II). Negli ultimi 200.000 anni, in particolare, mentre molti vulcani dell’arco eoliano cominciavano ad emergere e altri erano già attivi al di sopra del livello del mare, lo spostamento della costa si è ripetuto più volte. Benché infatti tale livello sia stato più alto di quello attuale di circa 6 metri solo nel corso delle fasi interglaciali tirreniane, i segni delle fenomenologie connesse alle oscillazioni eustatiche di tipo erosivo (incisioni morfologiche con pareti generalmente ripide) o deposizionale (sabbie di spiaggia e zone pianeggianti caratterizzate dalla presenza di grossi ciottoli

Fig . 4 Schema delle variazioni della linea di costa per eustatismo arrotondati dal moto ondoso lungo Fonte (mod. da: Giacomelli e Scandone, 2007) la battigia) si rinvengono lungo le coste a diverse quote, anche molto Queste indicazioni, insieme a quelle relative al di sopra dell’attuale linea di riva. In alle manifestazioni subaeree più recenti che si considerazione del fatto che la più recente di sono verificate nelle isole di Lipari, Vulcano e tali oscillazioni è avvenuta più di 100.000 Stromboli, portano a ritenere che si possa anni fa, è possibile dedurre, in particolare, che individuare, nell’ambito dell’intero arco, una le isole che presentano tracce di questo evento grossolana migrazione dell’inizio dell’attività si siano formate prima di questo episodio. vulcanica da Ovest verso Est. Le indagini geologiche sottomarine condotte In questo senso, un importante riferimento per soprattutto negli ultimi dieci anni, peraltro, inquadrare l’evoluzione cronologica del hanno anche individuato piattaforme di vulcanismo effusivo subaereo nell’arcipelago abrasione sommerse sino ad una profondità di eoliano è rap-presentato dagli antichi livelli di 100-120 m, in corrispondenza dei settori più spiaggia e dai terrazzi di abrasione marina che antichi di tutte le isole.

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Questi prodotti delle oscillazioni eustatiche, divenire nuovamente calcalini, ripetendo così nello specifico, rappresentano le principali lo sviluppo della medesima sequenza linee di demarcazione temporale attraverso evolutiva. cui è possibile effettuare una divisione L’estrema variabilità dei materiali effusivi cronologica sommaria delle eruzioni. Queste assume comunque una particolare rilevanza in ultime possono essere generalmente suddivise relazione alla definizione dei caratteri fra quelle precedenti le trasgressioni marine geologico-strutturali ed evolutivi dell’intero tirreniane, avvenute mentre il livello del mare arco eoliano. La formazione di magmi era mediamente molto più basso di quello composizionalmente differenti che vengono attuale, quelle contemporanee a tali tuttavia emessi in uno stesso punto non trasgressioni (124.000÷81.000 anni fa), con il consente infatti di rapportare il sistema mare ad una quota poco più alta di quella vulcanico eoliano a quelli geodinamicamente odierna, nonché successive a tali eventi, con il simili rappresentati essenzialmente dagli archi mare in progressivo abbassamento fino ad un insulari egei o circumpacifici. Nell’ambito di picco di -130 m rispetto all’attuale livello del questi ultimi, infatti, contrariamente a quanto mare, verificatosi nel corso dell’ultima avviene nell’arco eoliano, la variazione di glaciazione alpina di circa 18.000 anni fa. affinità dei magmi emessi è sempre connessa Le piattaforme d’abrasione marcate dalla al progressivo aumento di profondità della presenza di conglomerati marini consentono placca subdotta. 18 inoltre di distinguere più semplicemente, almeno per il settore emerso dell’arco eoliano, una fase “pre-erosiva”, allo stato attuale 1.2 La rilevanza scientifica dell’arcipelago prevalentemente ma non completamente eoliano in relazione agli aspetti e alle sommersa, da una “post-erosiva”. Entrambe le fasi non mostrano, nel peculiarità di carattere geologico complesso, una variazione nell’affinità dei prodotti magmatici emessi, sebbene sia stata Le problematiche relative all’interpretazione notata, da un punto di vista petrochimico, per geodinamica e alla comprensione delle l’intera struttura vulcanica dell’arco, differenze riscontrate nell’arcipelago eoliano un’evoluzione generalizzata che, partendo da rispetto ad altri tipici sistemi vulcanici di scarsissimi prodotti tholeitici, passa attraverso riferimento, legate alla presenza di un arco magmi prevalentemente calcalcalini e magmatico anomalo e di vulcani attivi in un calcalcalini ricchi in potassio, sino ad arrivare bacino in corso di oceanizzazione (Bacino a termini eruttivi di tipo shoshonitico 17 . Un Tirrenico) compreso fra due placche (Iberica e andamento dello stesso tipo, in seno al adriatica) interagenti lungo il limite di complesso vulcanico, è stato registrato anche convergenza fra la zolla africana e quella nell’ambito degli stessi singoli apparati euroasiatica, sono stati e rappresentano emersi (per es. Stromboli), senza che la tuttora, insieme alle tematiche inerenti alla variazione di affinità sia stata accompagnata genesi di magmi composizionalmente diversi da un corrispondente cambiamento del luogo provenienti tuttavia da un’ unica zona di di emissione dei magmi, come invece avviene emissione, uno degli argomenti più dibattuti negli archi vulcanici classici. Talora, inoltre, è nel campo delle Scienze della Terra, sia a possibile osservare una serie di cicli livello nazionale che internazionale. magmatici caratterizzati dall’emissione L’interesse scientifico suscitato dall’arco alternata di prodotti a diversa affinità, che da magmatico eoliano, oltre che dalla copiosa calcalcalini passano a shoshonitici per poi letteratura di settore prodotta nell’ultimo

17 Il trend evolutivo dei prodotti effusivi, in questo 18 Questo rapporto fra la variazione composizionale dei caso, può essere analizzato e descritto attraverso la magmi e l’approfondimento raggiunto dalla zona di variazione del contenuto in K 2O nei magmi; i valori subduzione è noto nella letteratura di settore come di quest’ultimo risultano infatti minimi per i magmi “relazione h-K”, in cui “h” è la profondità della tholeitici, crescenti in quelli calcalcalini e massimi placca subdotta e “K” è il contenuto in K 2O del per i magmi shoshonitici. magma prodotto a quella profondità. 138 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

quarantennio, è evidenziata anche dalla soprattutto in relazione ai caratteri rilevanza che assumono, ancora oggi, le petrochimici, sono stati accostati a quelli discussioni in merito alla definizione di un andesitici continentali delle zone centrali modello geodinamico che tenga conto di tutte andine, mentre in altri modelli genetici la le caratteristiche geologiche e geochimico- struttura dell’arco insulare eoliano è stata petrologiche dell’area. assimilata a quella degli analoghi complessi L’attualità di tali dibattiti, insieme alla circumpacifici. In quest’ultimo caso, tale constatazione che l’intero contesto considerazione è stata supportata rappresenta in pratica uno spaccato da cui è dall’individuazione, attraverso dati geologici possibile ottenere continuamente informazioni e geofisici, di un “Piano di Benioff” inclinato sulle caratteristiche e sull’evoluzione del di 50°-60° e immergente verso WNW, legato mantello terrestre, inducono a ritenere che alla presenza di una porzione discendente di l’arco magmatico eoliano, nel suo complesso, litosfera dal Mar Ionio al Mar Tirreno. rappresenti sostanzialmente un geosito di L’esistenza di questa zona di subduzione è importanza mondiale. Tale considerazione, stata messa in relazione, nello specifico, con rimarcata anche dai criteri che hanno portato la sismicità attiva del basso Tirreno sud all’inserimento dell’intera area nella World orientale determinata dai terremoti associati Heritage List dell’UNESCO, trova peraltro ad ipocentri localizzati fra i 100 e i 400 km di conferma anche nella definizione elaborata profondità. nell’ambito del Progetto GEOSITES dello La presenza di una zona sismica di Benioff IUGS ( International Union Geological associata ad un vulcanismo calcalcalino e Sciences ). Quest’ultima, nella prospettiva shoshonitico con prodotti recenti della salvaguardia del patrimonio geologico chimicamente simili a quelli generalmente (Geological Heritage ), prevede infatti che un associati allo stadio finale di un processo di geosito possa essere ogni località, area o subduzione, ha portato alcuni autori 20 a territorio dove sia possibile definire un ritenere che l’arco insulare eoliano abbia interesse geologico o geomorfologico per la raggiunto lo stato senile della sua evoluzione conservazione 19 . e che questo stadio di estrema maturità sia L’importanza detenuta dall’intero arco legato all’affondamento, con un’inclinazione magmatico eoliano nel panorama scientifico molto accentuata, di una parte di una zolla nazionale e internazionale è evidenziata anche originariamente continua all’interno del dai numerosi studi effettuati nell’area sin dai mantello 1. Secondo altri autori 2 la sismicità e primi anni ’70 del secolo scorso. I dibattiti e i il vulcanismo prettamente calcalcalino del contributi specialistici, in questo caso, hanno settore eoliano sarebbero invece dovuti alla avuto come oggetto la definizione di modelli riattivazione per distorsione oroclinalica di un genetici che potessero consentire di residuo fortemente deformato di una inquadrare le caratteristiche geodinamiche precedente zona di Benioff che si sviluppava peculiari dell’arco eoliano e la loro durante l’Oligocene con continuità dagli evoluzione nel tempo nell’ambito della teoria Appennini Settentrionali a Gibilterra. della tettonica a placche. In altri studi, per spiegare l’assetto tettonico In alcuni degli schemi interpretativi elaborati, dell’arcipelago eoliano e l’estrema variabilità in particolare, i vulcani dell’arcipelago, dei prodotti emessi, alcune isole sono state considerate come il prodotto diretto di un arco insulare orogenico molto simile a quelli 19 Questo concetto legato alla salvaguardia e alla circumpacifici, mentre altre, interessate anche conservazione dei siti o monumenti geologici che da una tettonica più recente, sono state ogni regione del mondo possiede in diversa misura e qualità, affermatosi in Europa da almeno due decenni attribuite ad uno stadio finale distensivo del e in Italia da una decina di anni circa, esprime in ciclo orogenetico, che ha determinato un maniera sintetica ma efficace la volontà di garantire alle generazioni future la possibilità di continuare a conoscere ed imparare la storia geologica della Terra, 20 Barberi et alii , 1974; 1 Keller 1979, 1982; 2 traendo contemporaneamente beneficio dalla Gasparini et alii , 1982; Scandone 1982; 3 Horvath et bellezza dei paesaggi e dei luoghi protetti. alii, 1981; 4 Crisci et alii, 1991 139 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

magmatismo legato a processi di fusione Questi condotti, nello specifico, veicolano in parziale della crosta in condizioni di superficie magmi che si formano a varie retroarco 3. La diversa composizione dei profondità e quindi in differenti condizioni di magmi anatettici della serie calcalcalina temperatura e pressione, a spese tuttavia della (andesiti, latiandesiti, daciti, riodaciti, rioliti), stessa placca subdotta disposta ormai derivanti dalla fusione parziale o totale di una verticalmente. L’arco vulcanico infatti, in placca in subduzione e che, risaliti in relazione anche alla distribuzione ipocentrale superficie e consolidati, hanno determinato la dei terremoti profondi che si registrano nel formazione delle isole vulcaniche dell’arco settore tirrenico sud orientale e alla insulare eoliano, è stata anche attribuita da disposizione anulare delle isole e dei rilievi alcuni autori sia ad un incremento sottomarini (“seamounts”) che lo dell’inclinazione del “Piano di Benioff”, sia a compongono, sembra riflettere la forma processi di miscelazione tra due componenti concava a cucchiaio raggiunta dal relitto della derivanti dal mantello (alcalino e sub alcalino) Placca Adriatica in subduzione al di sotto dei e uno di provenienza crostale, causati dalla resti di quella Iberica rappresentati dal sistema risalita delle isoterme conseguente Calabro-Peloritano. all’apertura del bacino tirrenico 4. L’attività vulcanica che ha dato origine alle L’intero complesso vulcanico, nel suo settore diverse isole dell’arcipelago può essere meridionale, risulta intersecato da un comunque riassunta in uno schema genetico e importante lineamento tettonico regionale, cronologico che tiene in considerazione i caratterizzato da una componente prevalente diversi contributi scientifici sopra descritti di trascorrenza destra e disposto secondo un solo per una parte, non sempre fra loro in orientamento NNW-SSE (linea “Eolie- completo accordo. Nuovi metodi di indagine e Tindari-”), che condiziona rilevamenti sempre più accurati continuano strettamente la distribuzione areale dei centri infatti a modificare e a migliorare la vulcanici nelle isole di Vulcano, Lipari e, in conoscenza sul magmatismo dell’arco misura minore, di Salina, dove si riscontrano eoliano. Questo aspetto dimostra anche lineazioni strutturali orientate in senso ulteriormente come anche allo stato attuale le E-W. Allo stesso modo, nei settori tematiche di carattere geovulcanologico occidentale e orientale, lungo gli allineamenti inerenti all’intero comprensorio eoliano siano Alicudi-Filicudi e Lipari-Panarea-Stromboli, ancora da approfondire e sviluppare e lascino l’arco eoliano appare interessato da sistemi di spazio ad interpretazioni e ipotesi, talvolta tra discontinuità orientate, rispettivamente, in loro contrastanti, che possono tuttavia fornire senso NW-SE e NNE-SSW. anche risvolti pratici e applicativi di notevole Le più recenti direttrici tettoniche individuate interesse scientifico. nell’ambito delle porzioni insulari emerse, delineatesi nel Quaternario, sono rappresentate, nello specifico, dai lineamenti 2 Caratteri geovulcanologici delle isole che si sviluppano quasi ortogonalmente dell’arcipelago eoliano all’incurvatura dell’intero complesso magmatico eoliano (NNW-SSE, NNE-SSW). A queste ultime, in generale, si ricollegano 2.1 Introduzione molte delle fratture e delle poche faglie, caratterizzate spesso da direzioni analoghe,

che si rinvengono nelle isole dell’arcipelago. Il modello genetico a cui attualmente si Le fasce tettonizzate ad esse associate, inoltre, ricorre per definire il contesto geodinamico hanno favorito in alcuni casi la risalita dei entro cui inquadrare i caratteri geologici e magmi formatisi a varie profondità, associati petrochimici specifici dell’arco magmatico ai fenomeni effusivi più recenti verificatisi eoliano, prevede la presenza di diversi nelle isole di Stromboli, Vulcano e Lipari. condotti di risalita che alimentano Queste ultime, infatti, sono le uniche contemporaneamente i vari apparati vulcanici. dell’intero comprensorio ad essere soggette ad

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un vulcanismo attivo in quanto, oltre ad pressocché regolare che nella parte emersa essere state sede di eruzioni avvenute in tempi culmina con le cime del Vancori poste a 924 storici (Sciara del Fuoco, formazione m s.l.m. Queste ultime rappresentano il bordo dell’apparato di Vulcanello fra il 183 a.C. e il sommitale di un edificio più antico di quello XVI sec. d.C., eruzione di Monte Pilato nel che attualmente dà luogo all’attività vulcanica VI secolo), sono attualmente interessate sia da (vulcano della Sciara), il cui volume un’attività eruttiva prevalentemente esplosiva complessivo, in gran parte nascosto (Stromboli), sia da manifestazioni di sott’acqua, è almeno 25 volte più grande della termalismo e fumaroliche (Vulcano e Lipari). parte visibile. Fenomeni di questa ultima tipologia si L’apparato emerso si sviluppa su una riscontrano, inoltre, anche in alcuni settori superficie complessiva di circa 12 km 2 ed è della parte emersa e dei fondali marini di caratterizzato morfologicamente, oltre che da Panarea e, apparentemente, anche al largo un allungamento in senso NE-SW sottolineato dell’isola di Salina, nonché nella parte anche dalla presenza dello scoglio di sommersa di Filicudi, mentre risultano Strombolicchio, da fianchi a forte pendenza praticamente assenti nell’isola di Alicudi. (35°- 40°) e da zone sub pianeggianti poco Il manifestarsi in varia misura, anche allo estese su cui si sono concentrati i centri abitati stato attuale, di processi effusivi in principali o sparse abitazioni (Stromboli, San corrispondenza delle diverse isole, permette di Vincenzo, Ginostra, Punta Lena). caratterizzare queste ultime non solo in In base a studi recenti, l’evoluzione geologica relazione alla loro localizzazione geografica della porzione subaerea dell’isola di nell’ambito dell’arcipelago (isole occidentali: Stromboli è stata suddivisa in sei stadi di Alicudi e Filicudi; isole centro-meridionali: attività che si sono susseguiti in un intervallo Salina, Lipari, Vulcano; isole orientali: di tempo compreso fra i 200.000 anni e il Panarea, Stromboli), ma anche in base al tipo presente. Durante questo periodo i centri e al grado di sviluppo dei fenomeni legati effusivi più importanti, situati nella parte all’attività vulcanica. In relazione a questo centrale del cono attuale, hanno subito un aspetto, che assume una particolare rilevanza leggero spostamento da SE verso NW, dando anche in merito alla definizione del rischio luogo ad una serie di apparati sovrapposti che vulcanico, le peculiarità dei singoli settori sono stati poi in parte demoliti dalle eruzioni insulari possono essere descritte in base e dai processi erosivi verificatisi all’importanza che rivestono questi fattori successivamente. nelle azioni di tutela, salvaguardia e fruizione Nell’ambito dei diversi edifici originatisi nel del patrimonio naturalistico, considerando in corso dei vari cicli e che ancora si pratica dapprima quelle in cui l’attività riconoscono nella morfologia dell’isola, il più vulcanica è particolarmente evidente antico centro eruttivo è stato individuato, in (Stromboli, Vulcano e Lipari), quindi quelle particolare, nell’isolotto di Strombolicchio. in cui i processi effusivi interessano in misura Quest’ultimo, alto 49 m e situato a 2 km minore o nulla la parte emersa (Panarea, dall’isola principale, a NE della località di Salina, Filicudi e Alicudi). Ficogrande-S.Vincenzo, costituisce l’unica testimonianza del I stadio evolutivo dell’attività responsabile della formazione 2.2. Stromboli dell’apparato vulcanico e rappresenta il neck 21 eccentrico ad affinità calcalcalina e a composizione andesitico-basaltica di un L’isola di Stromboli (dal greco Strongyle , originario edificio vulcanico completamente rotonda), una tra le ultime dell’arcipelago ad eroso dall’azione del mare. emergere dall’acqua, rappresenta l’estremità settentrionale dell’intero arco eoliano e si eleva dal fondo del mare per 2.400 m, a partire da un basamento metamorfico, attraverso un apparato di forma conica 21 Condotto di alimentazione attraverso cui si verifica la risalita dei magmi messo a nudo dall’erosione 141 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Fig. 5 Stromboli - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte (mod. da Pasquaré et al., 1993)

L’attività eruttiva, dopo un periodo di stasi uno stratovulcano 22 alto circa 400 m, successivo al ciclo effusivo verificatosi costituito da alternanze di lave e piroclastiti quando ancora l’isola non compariva sopra il associate a depositi di flusso e livello del mare, è ripresa attraverso subordinatamente di caduta. L’edificazione l’emissione di termini ad affinità calcalcalina dello stratocono sviluppatasi in questa prima alta in potassio che ha portato, tra 100 e 85 ka fase, legata prevalentemente all’emissione di B.P. circa, alla formazione dell’edificio del prodotti andesitici, è terminata con un Paleo-Stromboli I (II stadio evolutivo). collasso calderico determinato da eruzioni Quest’ultimo, in particolare, si è originato in esplosive, che hanno dato luogo ad una seguito a tre distinte fasi di attività, separate depressione allungata in direzione NE-SW. da collassi strutturali e da periodi di riposo, Questa caldera, tra 61.000 e 50.000 anni fa, è che hanno avuto inizio con la formazione di stata successivamente colmata dalle lave

22 Apparato vulcanico (stratocono) alla cui edificazione hanno contribuito in modo significativo sia colate laviche che depositi piroclastici. 142 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

andesitico-basaltiche massive afferenti alla ad un altro centro eruttivo di dimensioni seconda fase di attività, che sono state emesse minori localizzato nella zona a Sud di Scari, da un centro effusivo localizzato più a NW in località Vallonazzo (III periodo evolutivo). del precedente all’interno della stessa L’attività dei due punti di emissione si è depressione, indicato come Paleo-Stromboli conclusa successivamente con il collasso di II . una parte del Paleo-Stromboli, verificatosi in seguito ad eventi tettonici che, interessando la parte sommitale e il fianco orientale del vulcano, hanno dato luogo ad una nuova caldera di forma circolare. Ai fenomeni di collasso è seguita una stasi nell’attività eruttiva di circa 10.000 anni, che è stata interrotta, intorno a 26-25 ka B.P., dalla crescita di un altro edificio shoshonitico alto circa 350 m, all’interno della caldera, denominato Vancori (IV periodo evolutivo). Da questo punto di emissione, in particolare, si sono sviluppate le eruzioni effusive alternate a fenomeni esplosivi che hanno determinato la messa in posto delle lave prevalentemente basaltiche dei Vancori inferiore e intermedio, successivamente ricoperte dalle lave più evolute (latiti) dei Vancori superiori. Queste ultime formano attualmente una parte del settore sommitale dello Stromboli e coprono, fra SE e NE, i fianchi superiori del Paleo-Stromboli. L’evoluzione dei Vancori è terminata quindi con il collasso dell’intero settore occidentale dell’apparato, originatosi in seguito al franamento lungo i fianchi del vulcano, degli Fig. 6 Strombolicchio Fonte Boris Behncke, "Italy's strati di prodotti incoerenti delle eruzioni Volcanoes: The Cradle of Volcanology”) esplosive sovraccaricati dalle lave. Questo collasso ha prodotto, in particolare, uno Alla messa in posto di queste lave è seguito squarcio a forma di anfiteatro i cui bordi, che un significativo periodo di stasi dell’attività ancora circondano quasi tutta la cima dello accompagnato dai relativi processi erosivi; Stromboli compresa l’area dei crateri attivi, quest’ultima è invece ripresa a partire da circa sono rappresentati dai resti craterici 35 ka B.P., con l’emissione di lave e localizzati in corrispondenza delle pareti del piroclastiti a composizione variabile da Frontone e della cima dei Vancori (924 m basaltica ad andesitica. Questi processi s.l.m.). Questi ostacoli morfologici hanno effusivi hanno completato la costruzione impedito che il flusso delle successive dell’apparato vulcanico del Paleo-Stromboli, emissioni legate all’apparato del che arriva a quasi 700 metri di altezza ( Paleo- Neostromboli , formatosi all’interno della Stromboli III ) e del quale sono ancora visibili caldera a partire da 13 ka B.P. (V stadio i resti della porzione sommitale affioranti alla evolutivo), fluissero verso Est. Dalla bocca base del Frontone (650-700 m s.l.m.). Quasi eruttiva di questo apparato più recente situata contemporaneamente a questa ultima fase di sotto la cresta dei Vancori, infatti, le lave formazione del Paleo-Stromboli, ha avuto shoshonitiche a leucite, attualmente affioranti inizio un’attivita legata all’emissione di lave e ai lati della Sciara del Fuoco, si sono mosse piroclastiti a composizione variabile da secondo una direzione di flusso orientata basaltica a shoshonitica, che ha dato origine

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verso NW, colmando dapprima la depressione arcipelago. Presenta inoltre uno sviluppo di calderica e riversandosi poi verso l’esterno. tipo ellissoidale con l’asse maggiore orientato Durante il periodo di attività del anch’esso in direzione NW-SE ed è NeoStromboli si sono anche formati diversi caratterizzata morfologicamente da una serie centri eruttivi secondari lontani dal cratere di elementi peculiari, rappresentati centrale, dai quali le colate di lava si sono principalmente dalla caldera del cono del allargate fino al mare ricoprendo anche gran “Vulcano Primordiale del Piano”, dal cono parte del versante su cui ora sorge l’abitato di attivo della Fossa (Gran Cratere o Cratere di Stromboli. Questi punti di emissione sono Vulcano) situato al centro dell’ampia rappresentati, in particolare, dal Timpone del depressione indicata comunemente come Fuoco vicino Ginostra (un piccolo vulcano a “Caldera della Fossa”, nonché dalla scudo parzialmente eroso dal mare), da alcuni piattaforma lavica associata ai tre coni di dicchi eruttivi a Punta Labronzo, dalla fessura Vulcanello. eruttiva del Vallonazzo, nonché dal centro di L’isola è anche la più giovane fra quelle Nel Cannestrà situato a monte del Semaforo localizzate lungo l’allineamento tettonico S. Vincenzo. regionale Eolie-Tindari-Giardini, in quanto in In un periodo compreso fra i 10 e i 6 ka B.P., essa i terreni affioranti non appaiono una serie di collassi vulcano-tettonici associati interessati da alcun livello di abrasione, al continuo franamento dei ripidi fianchi del indicando così che lo sviluppo subaereo si è NeoStromboli, hanno dato origine, a NW avuto dopo l’ultimo evento eustatico della cima dei Vancori, ad un’ampia documentabile verificatosi nel Tirreniano. spaccatura ad anfiteatro che costituisce la Questa osservazione è stata anche confermata cosiddetta Sciara del Fuoco. Da questa attraverso datazioni radiometriche che hanno struttura depressa a forma di ferro di cavallo, indicato per i prodotti di emissione più antichi lunga 2 km, che prosegue con un grande un’età di 113 ka. Nell’ambito della parte canyon sottomarino riconoscibile fino ad una sommersa è stata comunque evidenziata la profondità variabile da 500 a 1.700 m circa, si presenza sia di un’estesa piattaforma sono sviluppate le emissioni di lave basaltiche d’abrasione sottomarina lungo il lato ad affinità shoshonitica, definite occidentale dell’isola, sia di alcuni apparati principalmente come l’attività dei centri della secondari posizionati a NW e a NE del Sciara e afferenti al ciclo di transizione tra il complesso principale che, con un base di NeoStromboli e lo Stromboli recente (VI diametro pari a circa 15 km, si individua ad stadio evolutivo), responsabili della una profondità compresa fra i 900 e i 1.100 formazione di una parte della sommità metri. dell’apparato vulcanico. In questo ciclo più L’attuale assetto geologico del settore di recente sono anche comprese le lave di Vulcano si è venuto a delineare attraverso una località San Bartolo, emesse da una bocca sequenza di cicli eruttivi, nel corso dei quali secondaria monogenica e fluite lungo il sono state emesse notevoli quantità di prodotti pendio fortemente acclive a formare un tunnel lavici e piroclastici derivanti da serie lavico ancora ben conservato e ben visibile. magmatiche molto ricche in potassio (da shoshoniti a termini ultrapotassici), caratterizzati da una variabilità 2.3 Vulcano composizionale che va da basalti a rioliti comprendendo anche termini marcatamente sottosaturi (leuciti-tefriti). L’isola di Vulcano, la più meridionale Nell’ambito dell’evoluzione vulcanologica dell’arco eoliano, si individua all’estremità subaerea dell’isola iniziata circa 12.000 anni dell’allineamento orientato prevalentemente fa, sono state riconosciute diverse fasi di in senso NW-SE formato insieme alle emissione magmatica alternate a fenomeni di porzioni emerse di Salina e Lipari e collasso vulcano-tettonici, che hanno dato rappresenta, con la sua superficie di circa 23 2 luogo ad un apparato strutturalmente km , la terza per estensione dell’intero complesso e articolato. Durante il primo degli

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stadi evolutivi, in particolare, è stato edificato condotto affini ai prodotti lavici e piroclastici uno stratovulcano, indicato dell’edificio principale, è stato convenzionalmente come “Vulcano successivamente interessato da un imponente Primordiale” e costituito da un’alternanza di collasso vulcano-tettonico della parte colate laviche e depositi piroclastici sommitale del cono, che ha dato origine ad composizionalmente compresi fra i basalti una caldera quasi perfettamente circolare, di shoshonitici e le shoshoniti, che occupa 2,5 km di diametro e troncata nella sua attualmente il settore meridionale dell’isola. porzione settentrionale, denominata “Caldera Tale apparato, corredato da bocche secondarie del Piano”. e da una serie di dicchi disposti radialmente al

Fig. 7 Vulcano - Orto IT2000 (CGR, Parma)

Il ciclo eruttivo successivo (II stadio Quadrara, Spiaggia Lunga) e del tutto simile, evolutivo, fra 98 e 78 ka circa) è stato invece dal punto di vista composizionale, a quella caratterizzato da un’attività lavica e dello stadio precedente, che ha dato origine ad piroclastica, sviluppatasi attraverso le linee di una serie di centri intracalderici (coni di discontinuità tettonica anulari legate alla scorie o “tuff ring” di M. Rosso, di M. formazione della Caldera del Piano (Gelso, Molineddo, di La Sommata e di Piano Luccia) 145 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

responsabili del riempimento della dell’attività vulcanica e sono associati ad un drastico cambiamento nello stile eruttivo dominante fino a quel momento. Le emissioni provenienti da questi centri, infatti, sono rappresentate prevalentemente da colate molto viscose e subordinatamente da duomi e cupole laviche a composizione prevalentemente riolitica (complesso di Lentia- Mastro Minico). A questi processi effusivi segue, sempre nell’ambito dello stesso stadio evolutivo, una modesta attività eruttiva (accompagnata anche dall’emissione di prodotti piroclastici e colate di lava da vari centri periferici ubicati talora anche in mare aperto (Tufi di Grotte dei Rossi), che determina la messa in posto delle colate leucitico-tefritiche di Punta Proia. Con tali manifestazioni cessa, in particolare, l’evoluzione della Caldera della Fossa avvenuta a depressione formatasi precedentemente. spese del Vulcano Primordiale, dei materiali di riempimento della Caldera del Fig. 8 Vulcano - Schema della successione cronologica Piano e dei centri di Lentia. delle fasi evolutive principali Fonte mod. da Calanchi L’attività vulcanica, nel successivo IV stadio et al., 1996). evolutivo, è ripresa nuovamente nella parte centrale della Caldera della Fossa Dopo questo ciclo effusivo si sono alternati determinando la formazione di un cono di un prolungato periodo di limitata attività scorie composito, alto 391 m circa, che vulcanica (da 50 a 15 ka B.P. circa) e un costituisce l’odierno centro di emissione della breve intervallo di più intensa emissione (15- Fossa di Vulcano. Le manifestazioni eruttive 14 ka B.P.), afferenti entrambe al III stadio all’interno di questa depressione si sono evolutivo, nel corso dei quali si è formata infatti sviluppate da circa 10 ka B.P. fino l’importante depressione della Caldera della all’attuale, attraverso l’emissione di prodotti Fossa. Tale struttura vulcano-tettonica non si è magmatici caratterizzati da una variabilità originata in seguito ad un singolo evento, composizionale trachitico-riolitica, con una bensì attraverso una serie di collassi certa prevalenza, almeno negli stadi finali dei successivi e coalescenti, migrati nel tempo da prodotti più acidi ed evoluti. Nell’ambito di E verso W e particolarmente evidenti nel tale attività sono stati riconosciuti, in settore orientale dell’isola, in corrispondenza particolare, più cicli eruttivi legati ognuno a di Punta Luccia, che a causa del loro specifici punti di emissione che hanno subito progressivo spostamento hanno coinvolto una migrazione progressiva verso NW. Questi anche i centri di emissione di Lentia appena cicli, si sono sviluppati secondo uno stesso formatisi (15 ka). trend caratterizzato all’inizio da eruzioni Questi ultimi, localizzati nella zona marginale idromagmatiche (depositi piroclastici di nord occidentale del Vulcano Primordiale, si surge ) e alla fine da effusioni laviche e sono sono delineati in seguito ad una ripresa stati spesso accompagnati da manifestazioni

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piroclastiche e di colate laviche viscose complesso è stato determinato, secondo i più provenienti da coni parassiti (Forgia recenti studi vulcanologici, da una serie di Vecchia). eventi vulcanici riconducibili a due principali Nel V stadio evolutivo, infine, si è venuto a stadi evolutivi separati da un’importante stasi formare, fra il 183 a.C. e il XVI sec. d.C., dell’attività magmatica associata ad un evento l’apparato di Vulcanello, costituito erosivo testimoniato sia da una superficie di inizialmente da una piccola isola protetta da abrasione marina, sia dai relativi depositi un plateau lavico formato dalle colate alcaline conglomeratici. Entrambe gli stadi evolutivi emesse da tre centri eruttivi allineati in senso presentano una certa omogeneità ENE-WSW e giustapposti a formare un unico composizionale in quanto il più antico (pre- cono. Successivamente, il rimaneggiamento erosivo) è caratterizzato dall’emissione di operato dalle correnti marine sulle piroclastiti prodotti basaltici subordinati, andesitico- prodotte da questo centro e da quello della basaltici e andesitici ad affinità calcalcalina Fossa di Vulcano, hanno determinato la sino a calcalcalina ricca in potassio, mentre in formazione di un istmo che collega questo quello più recente (post erosivo) i prodotti edificio vulcanico con l’isola maggiore. emessi sono esclusivamente riolitici (da Alle prime fasi eruttive di Vulcanello, che per calcalcalini alti in K sino a shoshonitici). la natura leucitico-tefritica dei prodotti emessi Durante lo stadio pre-erosivo, in particolare, si differenziano dalle coeve manifestazioni si è sviluppata una prima fase (223 – 150 ka finali della Fossa di Vulcano, si fa anche B.P.) in cui i prodotti emessi a composizione risalire la formazione del Faraglione di variabile da basaltica ad andesitico-basaltica, Vulcano Porto. Quest’ultimo, costituito da un sono da collegare ad una serie di centri blocco di lave e piroclastiti, appare interessato monogenici costituiti da coni di scorie e di dall’attività fumarolica di media temperatura lava allineati lungo la direttrice tettonica che, allo stato attuale, si sviluppa regionale orientata in senso NW-SE. Tali prevalentemente nel settore settentrionale centri, caratterizzati da un’attività dell’isola. stromboliana, effusiva e subordinatamente idromagmatica, sono attualmente rappresentati, nel settore occidentale e nord 2.4 Lipari occidentale dell’isola, dalla depressione vulcano-tettonica di Aria Morta, dai Timponi Carrubo, Mazzacaruso, Pataso e Ospedale, Lipari, la più estesa delle isole Eolie, con 2 nonché da Chiesa Vecchia. Quasi poco meno di 38 km di superficie contemporaneamente a questi punti di rappresenta la parte emersa di un vulcano emissione sono attivi, nel settore orientale, i composito che, partendo da circa 1.000 m di due centri gemelli dei Monterosa orientati E- profondità, si eleva sul livello del mare con le W e il Timpone Croci che, insieme ai cime di Monte Chirica (642 m) e di Monte S. precedenti, sono responsabili della genesi di Angelo (594 m). una paleo-Lipari fittamente intersecata da una In corrispondenza di questo settore insulare, serie di dicchi. caratterizzato da una forma allungata che misura 9,5 km da Nord a Sud e mediamente 5 km di larghezza, l’assetto geologico piuttosto

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in K. Una evidente e pronunciata discordanza stratigrafica separa, nello specifico, i prodotti del primo da quelli del secondo ciclo costituiti da un’alternanza di livelli da caduta (subordinati), di wet surge e di lahar 24 contenenti abbondanti impronte di resti vegetali (foglie di ulivo, palme e più rari tronchi di modeste dimensioni). Contemporaneamente, nella parte occidentale dell’isola, in prossimità del Timpone Pataso, si forma uno specchio lacustre che viene colmato prevalentemente dai lahar provenienti dai fianchi dell’apparato di Monte S. Angelo. Questo secondo ciclo si chiude con l’effusione di caratteristiche colate laviche andesitiche contaminate da materiale crostale (“lave a cordierite”), mentre il terzo e ultimo periodo di attività è testimoniato dalla presenza di prodotti piroclastici massivi saldati che formano la parte sommitale dello stratocono, nonché da due colate laviche andesitiche poco estese. Nel settore settentrionale dell’isola, Fig. 9 Lipari - Orto IT2000 (CGR, Parma) quasi contemporaneamente all’apparato di Monte S. Angelo, viene edificato lo Dopo una stasi dell’attività vulcanica, inizia stratocono di Monte Chirica-Costa D’Agosto. una seconda fase di processi effusivi (127-92 All’attività esplosiva di questo punto di ka) caratterizzata dall’emissione di prodotti emissione sono da attribuire in particolare gli andesitici (scorie, scorie saldate, piroclastiti spessi depositi piroclastici, ben stratificati e freatomagmatiche e colate laviche), che segna ricchi di scorie, che affiorano nei profondi un significativo cambiamento nello stile valloni della parte settentrionale dell’isola. eruttivo, testimoniato dalla quasi Alle sue fasi effusive, invece, sono da contemporanea costruzione dei due stratoconi ricondurre le imponenti colate laviche di Monte S. Angelo e di Monte Chirica-Costa andesitiche calcalcaline ad elevato contenuto d’Agosto localizzati, rispettivamente, nel di potassio, spesse talora anche 70 metri, che settore centrale e più settentrionale dell’isola. partendo dal fianco occidentale dell’edificio Il centro poligenico di Monte S. Angelo, in raggiungono la costa in prossimità di Cala particolare, si forma in tre distinti cicli che Sciabeca. inizialmente si sviluppano attraverso A queste manifestazioni effusive segue una un’attività prevalentemente idromagmatica lunga stasi dell’attività vulcanica che dura che dà origine a depositi di wet surge 23 seguiti fino a circa 45 ka, nel corso della quale si da sporadici episodi effusivi rappresentati da realizza un importante evento erosivo che colate laviche andesitiche calcalcaline ricche coinvolge, oltre ai prodotti afferenti ai centri

23 Deposito prodotto da un flusso piroclastico diluito e 24 Flusso torrenziale di detriti vulcanici saturi in acqua turbolento che dà luogo a strutture ondulate a basso (“colata di fango”) che può svilupparsi lungo le angolo di inclinazione pendici di un edificio vulcanico 148 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

di emissione più antichi, anche le “lave a probabilità, il collasso vulcano-tettonico che cordierite” di Monte S.Angelo e di Monte ha interessato il fianco meridionale dello Chirica-Costa D’Agosto. Tale evento è stratocono di Monte S. Angelo. testimoniato, in particolare, da una superficie L’attività vulcanica relativa alla II fase post di abrasione marina, da un livello costituito da erosiva si esplica invece, prevalentemente, nel grossi ciottoli lavici, nonché dai depositi settore nord orientale del settore insulare di sabbiosi di spiaggia che affiorano con Lipari. Nell’ambito di quest’ultima si continuità, ad un’altezza variabile da 10 a 40 riconoscono, in particolare, quattro cicli metri, lungo la falesia occidentale e nord evolutivi del tutto simili a quelli della fase occidentale dell’isola. precedente che, nel primo stadio, danno Dopo questa fase erosiva, la ripresa origine ad un piccolo cono piroclastico e ad dell’attività vulcanica coincide con un un duomo riolitico che si localizza nella zona significativo cambiamento nell’evoluzione di Canneto Dentro. Il secondo ciclo, magmatologica dell’isola; i prodotti pertinente al centro eruttivo di Vallone andesitico-basaltici e andesitici che hanno Gabellotto- Fiume Bianco, dà origine, invece, contraddistinto lo stadio evolutivo pre-erosivo ai notevoli quantitativi di piroclastiti pomicee vengono infatti sostituiti da quelli più evoluti associati alla formazione di un cono di scorie a composizione riolitica che caratterizzeranno e termina con l’effusione, tra 11 e 8 ka B.P., invece le fasi dello stadio post erosivo. del voluminoso duomo-colata di ossidiana che Durante la prima fase di questo ciclo inizia la si individua nella zona di Pomiciazzo. A messa in posto, nel settore meridionale quest’ultimo ciclo segue, nello specifico, un dell’isola, di depositi piroclastici pomicei e periodo di quiescenza della durata di circa duomi riolitici a cui si intercalano, in maniera 3.000 anni, durante il quale si forma un quasi regolare, spessi depositi cineritici di paleosuolo di colore arancione, colore ocraceo di provenienza esterna successivamente ricoperto dai prodotti all’isola. L’evoluzione del settore meridionale riolitici afferenti ai due cicli successivi, in cui di quest’ultima, in particolare, si sviluppa sono stati ritrovati frammenti ceramici di età mediante tre cicli simili di attività, neolitica. caratterizzati inizialmente da manifestazioni Durante il terzo ciclo, in particolare, si origina esplosive idromagmatiche (depositi di “surge” un cono di brecce pomicee da cui fuoriesce la e da caduta) e dalla successiva messa in posto colata ossidianacea lobata di Forgia Vecchia di duomi endogeni. Le strutture endogene che incombe alle spalle della località di afferenti al primo ciclo, quasi totalmente Canneto, mentre il quarto e ultimo ciclo (1.4- sommerse, affiorano a Punta di Levante e in 1.3 ka) si sviluppa, nell’estremo settore modo discontinuo lungo la parte bassa della settentrionale dell’isola, attraverso una serie falesia di Scogliera sotto il Monte e a Punta di eruzioni esplosive che formano il cono di del Perciato. Al secondo ciclo appartengono pomici di Monte Pilato, concludendosi con invece i duomi di Falcone, Capparo e l’effusione della colata riolitica di ossidiana Capistello, mentre durante il III ciclo si ha la delle Rocche Rosse. Quest’ultima, dopo aver messa in posto delle strutture endogene di distrutto la parte settentrionale dell’orlo Punta S. Giuseppe e del Castello di Lipari ad craterico, raggiunge il mare ad Est della Est, nonché dei duomi di S. Lazzaro, Monte località di Acquacalda. Guardia e Monte Giardina ad Ovest. A quest’ultimo ciclo della articolata fase post erosiva è anche da ascrivere, con ogni

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Fig. 10 Lipari - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte mod. da Calanchi et al., 1996)

Attualmente nell’isola le manifestazioni rilievo di Punta del Corvo, costituisce il dell’attività vulcanica sono legate settore emerso meno esteso dell’arcipelago esclusivamente ai fenomeni post-eruttivi che eoliano e rappresenta la porzione subaerea di si sviluppano attraverso le modeste fumarole un più vasto apparato vulcanico sottomarino a bassa temperatura localizzate ad oriente di che si sviluppa prevalentemente nel settore Timpone Ospedale e di Timpone Pataso, orientale dell’isola. Questo edificio vulcanico nonché mediante le sorgenti idrotermali di di forma troncoconica si innalza per circa San Calogero situate invece nella sua parte 1.300 m dal fondale marino e occupa un’area occidentale. totale di 460 km 2, mentre la parte sommitale emersa è caratterizzata da una superficie semipianeggiante, più o meno coincidente con 2.5 Panarea l’isobata -100, dalla quale emergono i rilievi di Panarea, Basiluzzo, Dattilo e degli scogli limitrofi. L’isola di Panarea, con la sua superficie di 3,3 km 2 e la massima quota di 421 m s.l.m. del

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Fig. 11 Panarea - Orto IT2000 (CGR, Parma)

Dal punto di vista morfologico, la fasce attività, legata anche ad una presenza molto costiere occidentali e settentrionali dell’isola limitata di manifestazioni effusive a presentano ripide falesie derivanti da composizione estrema (basalti e rioliti), è fenomeni erosivi e/o vulcano-tettonici stato caratterizzato principalmente dalla associati prevalentemente a faglie, mentre le messa in posto di duomi e, subordinatamente, coste meridionali e orientali, relativamente di colate laviche e dicchi, al contrario dei poco elevate, sono caratterizzate dalla depositi piroclastici che sono stati emessi da presenza di tre ripiani posti a quote variabili centri eruttivi ubicati nell’isola o nelle aree rispettivamente di circa 100, 50 e 30 m s.l.m., immediatamente antistanti. su cui si individuano livelli conglomeratici di I litotipi di età più antica affioranti in spiaggia costituiti da ciottoli prevalentemente corrispondenza della porzione emersa, in arrotondati che testimoniano i processi sia di particolare, sono riferibili ad uno stadio abrasione marina che di sollevamento relativo dell’attività vulcanica indicato come Paleo- dell’isola rispetto all’attuale livello del mare. Panarea e sono associati ai corpi duomici a L’assetto geologico della porzione emersa di composizione andesitico-dacitica localizzati Panarea, comprendente anche le isole e gli nel settore settentrionale (Calcara, Punta scogli circostanti, è il risultato di un’attività Palisi, Scoglio La Nave, Punta Scritta e vulcanica subaerea che si è sviluppata, in un duomo-colata di Ditella), nonché alle colate intervallo compreso all’incirca tra 200 e 100 laviche coperte da brecce piroclastiche ka B.P., attraverso l’emissione di prodotti presenti esclusivamente lungo il settore magmatici associati da ad un trend occidentale, fra Punta Scritta e Punta Muzza. prettamente calcalcalino fino a calcalcalino Nello stesso periodo è attivo, quasi ricco in potassio, accompagnato da una certa contemporaneamente, nel settore meridionale eterogeneità composizionale (da andesiti- dell’isola, un centro eruttivo che dà origine basaltiche sino a daciti). Lo stile di tale alle piroclastiti, alle colate laviche andesitiche

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e, nella sua fase finale, ai due corpi duomici di Punta Muzza. In questo stesso periodo, (“spine”) a composizione dacitica della zona inoltre, altri duomi, talora insieme alle Punta del Tribunale-Castello. relative colate, si mettono in posto nel settore Al ciclo del Paleo-Panarea segue uno stadio centro orientale dell’isola, dando origine ai intermedio caratterizzato da un attività legata rilievi dacitici di Punta Falcone e di località ancora alla messa in posto di strutture a La Fossa. Questo ciclo eruttivo termina quindi duomo. Alcune di queste, insieme alle colate con un’attività filoniana a composizione ad esse associate, formano una dorsale a andesitica ben evidente sulla costa a falesia composizione andesitico-dacitica che, dal del versante nord occidentale e in Castello di Salvamento, si sviluppa da un lato corrispondenza di Punta Milazzese. verso Punta Falcone e dall’altro in direzione

Fig. 12 Panarea - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996)

Dopo una fase di stasi, l’attività vulcanica 130 ka circa, risultano più recenti di quelli del riprende nel settore nord occidentale dell’isola duomo riolitico di Basiluzzo. Quest’ultimo, con la messa in posto del grosso duomo con un’eta pari a meno di 10 ka, costituisce di dacitico di Cardosi, caratterizzato da estese e gran lunga il più giovane di tutti i corpi potenti colate laviche che si dipartono dal affioranti e l’unico messosi in posto dopo corpo centrale. Una di queste, in particolare, è l’ultimo evento erosivo che ha determinato la ben rappresentata dalla colata andesitica di deposizione di un livello conglomeratico Costa del Capraio che da Cardosi arriva sino a costituito da grossi ciottoli arrotondati Punta Milazzese. Durante tale fase effusiva presente, a circa 20 m s.l.m., lungo la costa di quest’ultimo stadio si verifica una sud orientale dell’isola. contemporanea, seppur limitata, attività Allo stato attuale, le uniche fenomenologie piroclastica, testimoniata dalla messa in posto legate ad un’attività vulcanica subaerea sono sia delle scorie andesitiche affioranti a Punta rappresentate dalle deboli fumarole della Falcone, sia delle pomici dacitiche presenti Calcara, mentre sono più evidenti le nella zona del Castello di Salvamento, manifestazioni della stessa tipologia che si abbastanza diffuse comunque, entrambi, in sviluppano sui fondali posti a circa 20 m di tutto il settore settentrionale e centrale profondità, nel tratto di mare compreso fra gli dell’isola. scogli di Dattilo, Lisca Nera, Bottaro e Lisca Successivamente a questo ultimo evento, Bianca. l’attività vulcanica tende a spostarsi da Est verso NE dando origine ai prodotti dacitici di Panarelli che, con un età determinata pari a

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continentale. I fondali intorno all’isola raggiungono infatti rapidamente i 1.000-1.500 m di profondità, tranne che nel settore sud 2.6 Salina orientale per la vicinanza di Lipari e in quello settentrionale dove è presente un altro edificio L’isola di Salina, originariamente nota con il vulcanico (Secca del Capo), distinto ma nome greco di Dydime (gemelle), rappresenta geneticamente collegato a Salina, che si la parte emersa di una struttura vulcanica innalza fino a -7,5 metri sotto il livello del complessa che, estendendosi prevalentemente mare. al di sotto del livello del mare, poggia su un basamento costituito da una crosta di tipo

Fig. 13 Salina - Orto IT2000 (CGR, Parma)

In questo settore insulare, che con la sua L’attività magmatica, limitatamente alla superficie di circa 23 km 2 è il secondo in porzione subaerea dell’apparato vulcanico, è ordine di grandezza dell’intero arcipelago, iniziata all’incirca 500 ka B.P. e si è protratta l’assetto morfologico è fortemente in maniera discontinua sino a poco meno di condizionato dalla presenza di due apparati 130 ka B.P. vulcanici di forma quasi perfettamente conica. Questo aspetto nell’isola, in assoluto una delle Questi ultimi, separati da una valle orientata più antiche dell’arcipelago, è testimoniato dai in senso N-S, sono denominati Fossa delle prodotti dei cicli eruttivi iniziali localizzati in Felci (962 m s.l.m.) e Monte dei Porri (860 m corrispondenza sia della Secca del Capo che s.l.m.) e rappresentano i punti delle tre estremità principali di Filo di Branda, altimetricamente più elevati di tutta la parte Capo Faro e Lingua, nonché dalla presenza emersa dell’arco eoliano. della superficie di abrasione marina più antica (circa 135 ka) che, spianando solo gli

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affioramenti precedenti a tale limite L’assetto geologico dell’isola, in particolare, è cronologico, ha lasciato piattaforme legato al succedersi di eventi che si sono sommerse ancora ben riconoscibili intorno articolati in tre stadi evolutivi, determinando all’isobata dei 100 m. la messa in posto di prodotti lavici e piroclastici ad affinità calcalcalina e calcalcalina ricca in potassio, con

composizione variabile da termini basaltici a riolitici. Il primo stadio evolutivo dell’attività vulcanica responsabile della formazione dell’isola, cronologicamente mal definito, è iniziato, intorno a 500 ka B.P. e si è protratto, all’incirca, sino ad un periodo anch’esso attualmente non ben definito, collocabile tuttavia fra i 127 e i 67 ka B.P. Questo primo ciclo è stato caratterizzato essenzialmente da un’attività effusiva e/o stromboliana localizzata sia lungo fessure eruttive (sistema Rivi-Capo del settore insulare nord orientale), sia in apparati centrali (vulcani del Corvo e della Fossa delle Felci localizzati all’estremità occidentale dell’isola). Gli apparati più antichi (Rivi-Capo e Corvo), in particolare, sono stati profondamente erosi e i loro sistemi di alimentazione appaiono, allo stato attuale, ampiamente esposti anche a seguito di frane connesse a estesi collassi strutturali (Rivi- Capo). L’attività vulcanica è iniziata nella parte nord occidentale dell’isola con la costruzione dell’apparato Rivi-Capo, un unico complesso vulcanico da cui si sono verificate inizialmente emissioni di colate laviche a composizione basaltica che sono poi proseguite con un’alternanza di depositi stromboliani (banchi di scorie) e sottili colate laviche di composizione. L’attività vulcanica è iniziata nella parte nord occidentale dell’isola con la costruzione dell’apparato Rivi-Capo, un unico complesso vulcanico da cui si sono verificate inizialmente emissioni di colate laviche a composizione basaltica che sono poi proseguite con un’alternanza di depositi stromboliani (banchi di scorie) e sottili colate laviche di composizione

Fig. 14 Salina - Schema della successione analoga. Alcune strutture di alimentazione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da (dicchi) relative alle fasi iniziali di attività Calanchi et al., 1996) sono visibili, in particolare, lungo la falesia settentrionale compresa fra Capo Faro e Malfa. A questo stesso ciclo appartiene l’apparato a condotto centrale del Corvo, profondamente eroso, che occupa l’estremità

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occidentale dell’isola e i cui resti affiorano metà occidentale di Salina e a cui sono lungo l’alta falesia localizzata fra Filo di associate tre distinte fasi di manifestazioni Branda e Praiola-Vallone della Spina. In magmatiche, composizionalmente omogenee questa zona sono presenti, a mare, anche e di tipo andesitico-basaltiche, che si sono numerosi dicchi e diatremi, alcuni dei quali sviluppate, fino a circa 67 ka B.P., risalgono lungo le pareti scoscese fino a quote inizialmente attraverso effusioni di lave, abbastanza elevate, mentre sul lato quindi mediante esplosioni idromagmatiche settentrionale dell’isola, verso Pollara, si (depositi di surge e fall ) e infine nuovamente osservano, impilate, numerose colate laviche con effusioni associate tuttavia a fenomeni di basaltiche fortemente erose e alterate. tipo stromboliano e/o di fontane di lava. L’ultimo centro eruttivo, in ordine di tempo, Il terzo e ultimo stadio dell’attività vulcanica ascrivibile a questo primo stadio dell’attività responsabile della formazione della porzione vulcanica è quello di Fossa delle Felci, un emersa, ha inizio quindi circa 30 ka B.P., in apparato centrale sufficientemente integro, coincidenza con l’emissione dei prodotti ubicato nel settore centro-settentrionale lavici iniziali riferibili all’apparato di Pollara. dell’isola, che ha iniziato la propria attività In questo periodo, durante il quale peraltro è circa 127 ka B.P., ricoprendo con i prodotti ancora attivo il centro eruttivo della Fossa emessi una significativa porzione del delle Felci, la cui fase finale è rappresentata complesso Rivi-Capo. La fase di emissione di dalla messa in posto di cineriti scoriacee di questo apparato può essere riferita a due età inferiore a 24 ka, le manifestazioni distinti periodi (pre-erosivo e post erosivo), magmatiche associate a questo centro di separati da una stasi marcata dalla emissione hanno inizio con l’effusione delle deposizione di un conglomerato marino. I lave dacitiche di punta del Perciato e del prodotti precedenti alla formazione di questo Faraglione, proseguendo poi con due deposito, in particolare, sono rappresentati da importanti eventi esplosivi pomicei che danno scorie e lave andesitico-basaltiche derivanti origine ad una complessa struttura di un cono da fenomeni di tipo stromboliano e/o di di scorie ( tuff ring ). fontane di lava, nonché da un duomo di I depositi piroclastici riconducibili a queste composizione dacitica localizzato lungo il due eruzioni esplosive, che rappresentano la settore meridionale del vulcano. Durante fase finale dell’attività vulcanica sull’isola di questo ciclo pre-erosivo si verifica inoltre Salina, sono separati da un paleosuolo, datato l’edificazione della maggior parte circa 13 ka B.P., indicativo di una prolungata dell’apparato vulcanico di Fossa delle Felci. stasi e contengono, sotto forma di Il secondo stadio di evoluzione dell’isola, intercalazioni, sottili strati cineritici di colore coincidente con il ciclo eruttivo post ocraceo correlabili con quelli presenti anche conglomeratico, invece, si sviluppa mediante su altre isole dell’arcipelago (Vulcano, Lipari, la ripresa dell’attività in corrispondenza di Panarea e Filicudi). una parte di quest’ultimo apparato. Tale attività della Fossa delle Felci, in particolare, è contraddistinta da cicli con alternanza di fasi 2.7 Filicudi esplosive e stromboliane, che iniziano con eruzioni idromagmatiche (depositi di surge , L’isola di Filicudi, che si estende su una fall e flow ) per poi terminare con esplosioni 2 stromboliane ed effusioni laviche responsabili superficie di circa 9,5 km raggiungendo della messa in posto, rispettivamente, di un’altezza pari a 774 m s.l.m. in scorie saldate e di colate a composizione corrispondenza del rilievo di Fossa Felci, variabile da andesitico-basaltica ad andesitica. rappresenta la porzione emersa di un esteso Durante questo stadio, quasi sistema vulcanico che si erge da una contemporaneamente ai cicli eruttivi di Fossa profondità di circa 1.000 m sotto il livello del delle Felci, mare. Oltre alla stessa isola, gli altri resti di entra in attività il centro di Monte dei Porri, questo apparato sono rappresentati dallo uno stratovulcano che occupa gran parte della scoglio La Canna e dal Banco di Filicudi che

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si individua, a 47 m di profondità, a NW della L’attività di questo antico centro vulcanico, in parte emersa. I centri di emissione presenti su particolare, è stata caratterizzata nella sua fase quest’ultima, in particolare, insieme a quelli finale da un esteso collasso vulcano-tettonico sottomarini, delineano una catena vulcanica al quale è seguito un lungo periodo di stasi, che, prolungandosi per circa 35 km in durato circa 700 ka, nel corso del quale si è direzione NW-SE, termina all’altezza del esplicata un’intensa fase erosiva esercitata centro eruttivo sottomarino prossimo alla dall’azione del mare. Intorno a 400 ka B.P., si parte settentrionale dell’isola di Alicudi. è verificata quindi una ripresa delle L’evoluzione geologica di Filicudi si è manifestazioni magmatiche che si sono articolata in tre stadi evolutivi che hanno sviluppate attraverso i due centri eruttivi fra avuto inizio, a partire da 1.000 ka B.P., con la loro quasi contemporanei di Filo del Banco e deposizione delle piroclastiti e delle lave del Bue Marino, i cui resti, rappresentati da andesitiche del centro dello Zucco Grande colate laviche basaltiche, affiorano (Paleo-Alicudi), ubicato in mare, a NE attualmente sulla costa settentrionale e dell’omonima punta attuale dell’isola. occidentale dell’isola.

Fig. 15 Filicudi - Orto IT2000 (CGR, Parma)

Trascorso un ulteriore periodo di quiescenza, Questi punti di emissione, nel loro complesso, si sono attivati quindi simultaneamente, circa costituiscono apparati distinti aventi ognuno 200 ka B.P., all’inizio del secondo stadio caratteristiche strutturali diverse. L’edificio di evolutivo, i tre centri eruttivi di Fossa Felci, Fossa Felci, in particolare, è rappresentato da Chiumento e Riberosse, insieme a quelli un grande stratocono composto interamente minori di Monte Guardia e al duomo di Capo da lave andesitico-basaltiche e da depositi Graziano. piroclastici, mentre il Monte Chiumento è un

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ulteriore stratovulcano costituito Al terzo stadio dell’attività vulcanica di prevalentemente da spessi depositi di scorie Filicudi sono infine da attribuirsi i depositi con intercalate colate laviche andesitico- piroclastici di caduta, di colata e di flusso basaltiche, da flussi di blocchi (“block flow”) prodotti dal centro eruttivo di Benefizio e da “mud flow”, caratterizzato nella parte ubicato nella parte centrale e più elevata sommitale da una depressione a forma di ferro dell’isola compresa fra Fossa Felci e di cavallo. Quest’ultima, formatasi in seguito Riberosse. Tuttavia, l’ultimo episodio eruttivo al collasso gravitativo di un settore in assoluto dell’apparato vulcanico di Filicudi dell’edificio vulcanico, è bordata lungo il suo è rappresentato dai centri prevalentemente limite meridionale, dai duomi esogeni di sommersi di La Canna e Montenassari, le cui Monte Terrione. Per quanto attiene invece il uniche testimonianze subaeree sono centro di Riberosse, si tratta di un grande rappresentate dagli omonimi scogli di natura cono di scorie parzialmente ricoperto da basaltica ubicati a NW dell’isola. Il primo fra colate laviche andesitico-basaltiche e da questi, nello specifico, rappresenta il residuo depositi piroclastici rimaneggiati, su cui si è di un originario condotto di alimentazione impostato un conglomerato di abrasione (“neck”) che si eleva per più di 70 m dal marina analogo a quello presente in livello del mare. corrispondenza di alcune delle altre isole dell’arcipelago.

Fig. 16 Filicudi - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996)

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ambito, infatti, non c’è stato spostamento del 2.8 Alicudi sistema di alimentazione ma solamente una modesta migrazione verso SE del condotto eruttivo. Alicudi è l’isola più occidentale Petrograficamente i prodotti magmatici di dell’arcipelago eoliano e, con un’area di soli 5 2 Alicudi sono basalti, andesiti basaltiche e km , è anche una delle meno estese. andesiti riconducibili a serie calcalcaline e Essa rappresenta la parte emersa di un grande calcalcaline ricche in potassio; inoltre i dati stratovulcano, il cui edificio, caratterizzato da geochimici e isotopici fanno ritenere i magmi una forte pendenza dei fianchi, si sviluppa a di Alicudi tra i più primitivi di tutto partire da 1.500 m di profondità al di sotto del l’arcipelago. livello del mare per raggiungere i 675 m s.l.m. I prodotti più antichi, associati al stadio nel suo punto più elevato, rappresentato dal evolutivo della formazione dell’isola, sono rilievo di Filo dell’Arpa. Studi recenti hanno rappresentati, in particolare, dalle lave di distinto quattro principali stadi evolutivi, Galera, riconducibili ad uno stratocono i cui indicativi di più periodi eruttivi, separati da resti sono prevalentemente visibili lungo la importanti episodi vulcano-tettonici e/o da parte occidentale dell’isola nelle vicinanze fasi erosive. Alicudi, peraltro, insieme a appunto dello Scoglio Galera. Tali prodotti Stromboli e Vulcano, è una delle isole più sono costituiti da una ritmica alternanza di giovani dell’arcipelago eoliano se non la più lave basaltiche ad olivina, di colore da grigio giovane in assoluto, in quanto ai suoi prodotti scuro fino a nero, con depositi di scorie e più antichi, emersi, è stata recentemente ceneri, di colore grigio-violaceo, messi in attribuita un’età inferiore a 90 ka, dato posto con meccanismi di flusso piroclastico di confermato dall’assenza di terrazzamenti tipo “block scoria e ash flow”. eustatici, la cui età è mediamente valutata sui Successivamente (II stadio evolutivo) si è 130 ka, che sono invece presenti su altri verificata la messa in posto dei prodotti del settori emersi. centro di Malopasso, anch’essi costituiti da un’alternanza di lave e piroclastiti. Le lave, in questo caso, sono rappresentate da sottili colate di composizione variabile da basaltica ad andesitico-basaltica, a struttura porfirica per la presenza di fenocristalli di olivina. I prodotti piroclastici, invece, sono costituiti da flussi di scorie, depositi da caduta cineritici gialli e grigi, nonchè da “mud flow” e “lahar”. Questi primi prodotti sono intersecati da una fitta rete di dicchi di composizione basaltica, la cui messa in posto è da mettersi in relazione all’intensa attività vulcano-tettonica che ha caratterizzato le prime fasi evolutive dell’isola, responsabile dell’instaurarsi nel condotto di un insieme di faglie e fratture, a simmetria radiale, che sono state poi riempite dal magma.

Nelle fasi finali dell’attività del centro di Fig.17 : Alicudi – Orto IT2000 (CGR, Parma Malopasso si è verificato, per fenomeni gravitativi legati alla cessazione della spinta esercitata precedentemente dal magma in L’evoluzione vulcanica di Alicudi, inoltre, è risalita all’interno del condotto di relativamente semplice se comparata a quella alimentazione, il collasso della parte delle altre isole dell’arcipelago. Nel suo sommitale del cono.

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Dopo una pausa, dovuta alla ricarica della La messa in posto di duomi, nella parte camera magmatica, circa 55 ka B.P. (III stadio sommitale del lato settentrionale dell’isola, evolutivo), l’attività è ripresa da un nuovo con una distribuzione a forma di ferro di centro (Bazzina) ubicato all’interno della cavallo, evidenzia in particolare la presenza di precedente depressione craterica, con una linea di debolezza che nel suo completo l’emissione di prodotti lavici che fluiscono sviluppo favorirà il collasso vulcano-tettonico verso Est e verso Sud. Il cono di Bazzina è della sommità del cono. formato, in particolare, da un’alternanza di Circa 28 ka B.P. (IV stadio evolutivo), colate laviche di composizione da basaltica ad l’attività vulcanica è ripresa sia con la messa andesitico-basaltica, di colore grigio-nero in posto dei duomi esogeni di Filo dell’Arpa, fortemente porfiriche e da depositi piroclastici che riempiono la depressione vulcano- di caduta, costituiti da ceneri, lapilli e blocchi tettonica di Bazzina, sia con l’effusione di scoriacei, depositi di surge e flussi di scorie e colate laviche andesitiche del centro delle litici, più abbondanti nelle fasi iniziali e Montagnole, ricche di fenocristalli di terminali dell’attività. Quest’ultima, in plagioclasio, le quali, dopo aver colmato la prossimità della parte finale del ciclo eruttivo, depressione stessa, si sono sviluppate verso S si è sviluppata attraverso la messa in posto di e SE fino a raggiungere la zona attualmente brecce epiclastiche, di piccole colate laviche e occupata dal porto di Alicudi. di una serie di duomi andesitici.

Fig. 18 Alicudi - Schema della successione cronologica delle fasi evolutive principali Fonte da Calanchi et al., 1996): 1) Paleo-Alicudi e Malopasso; 2) Bazzina; 3) Filo dell’Arpa – Montagnole

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CAPITOLO III – LA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA

accessibilità tende a portare al superamento 1 Caratteristiche strutturali delle economie della carrying capacity innescando fenomeni insulari di “colonizzazioni” estive; iii. l’eccesso di investimenti stranieri riduce i benefici a livello locale spostandoli altrove – Il tema dell’insularità e delle caratteristiche talvolta creando addirittura delle economie che posseggono i territori dell’UE circondati parallele; dal mare è stato affrontato in diversi studi e in iv.un mancato o insufficiente sviluppo alcune recenti ricerche, che confermano per dell’attività turistica genera invece queste regioni la presenza di una disparità insoddisfazione sociale e spopolamento, che territoriale, di svantaggi strutturali e di conduce a “cannibalizzare” le economie più un’economia sbilanciata spesso verso il fragili e, con ciò e accanto a ciò, ad alterare le mercato interno. Trovare la soluzione più specificità culturali; adeguata al superamento di questi problemi v.è necessario difendere e preservare un risulta più complesso per il condizionamento ambiente unico e fragile . Per qualità dei 25 dovuto ai loro limiti territoriali. Questi limiti servizi offerti, unicità dell’ambiente, geografici accentuano la difficoltà della diffusione della comunicazione le isole sono crescita di tutti i settori economici, in grado di competere e di porsi nella nicchia determinando delle condizioni uniche quali: del turismo di qualità. l’isolamento dai mercati, le debolezze della competitività, la perdita del capitale umano, la La presenza di questi condizionamenti, da gestione di risorse limitate, la forte ascrivere alle caratteristiche territoriali e dipendenza dalle importazioni e la stretta pertanto alla lontananza dai principali mercati subordinazione agli investimenti stranieri od internazionali, diventa il principale vincolo alla “madrepatria”. che condiziona la crescita delle imprese La presenza di queste caratteristiche porta ad presenti nelle isole, sia in termini economici alcuni condizionamenti sia nell’analisi che dimensionali, nonché delle economie ad 26 economico-sociale delle isole che nella esse collegate. L’evidente presenza di un formulazione di politiche idonee al loro differenziale negativo di gestione tra imprese sviluppo. In questi contesti accade che: insulari non ha inoltre confermato una condizione di disparità concorrenziale tra i.il turismo tende a diventare la sola economia imprese localizzate in territori differenti, vitale ma innesca un processo rischioso, dovuta ad un insieme di fattori legati ai considerando che le alternative sono spesso contesti in cui queste si trovano ad operare 27 . assai limitate e il turismo diventa in qualche Sempre nei contesti insulari si è dimostrato 28 caso il solo motivo per cui altre economie che le micro-imprese, in proporzione, sono “tipiche” vengono tenute in vita; predominanti. Il primo cluster per numerosità ii.la difficile accessibilità può determinare uno è rappresentato da singole attività individuali, sviluppo non soddisfacente o può far sì che la costituite da persone fisiche. La prevalenza di destinazione dipenda eccessivamente dal micro-imprese, rispetto al totale, si registra sia mercato regionale; al contrario la facile per le isole maggiori (Sicilia e Sardegna) sia

25 Eurisles, commissione europea delle isole, A Largo 27 CCIAA Cagliari: Report on Negative Management dall’Europa e le problematiche insulari, 2002 Differential as perceived by entreoreneurs of the 26 Manente M. – Montaguti F.: Economic Impact on Province of Cagliari , Insuleur Discussion Paper, Small Europeans Islands (2005), Discussion paper Cagliari, November 2002. presented in occasion of Insuleur Forum on Towards a 28 Ruggieri G.: (2006) Size and role of micro- Sustainable and Quality Tourism in the European enterprises in the major EU islands, Discussion Paper Islands, Palermo, 9 October, 2005. presented at 6ème Forum Insuleur, Basse-Terre 2006. 160 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

nel caso della Corsica e di Palma di Maiorca. attengono alle merci. Sull'insieme dei beni Da ciò possiamo affermare che essere piccole trasportati, i maggiori costi colpiscono o grandi isole non modifica il modo in cui le particolarmente i beni voluminosi come i imprese si ripartiscono tra le singole classi materiali di costruzione o i prodotti dimensionali. Inoltre la scelta di questa metallici , ma anche i beni di prima necessità dimensione di impresa è da molti effettuata e il carburante . In ogni caso, si mette in non per attraversare una fase di transizione relazione il costo d'insieme del servizio di nel lungo percorso di avvio di una attività trasporto utilizzato per le unità delle merci economia, bensì per condurre stabilmente la indipendentemente dal fatto che i beni siano propria attività. stati prodotti all'esterno o nell'isola. Le piccola dimensione se da un lato consente 2. Costi di distribuzione . I servizi di una maggiore flessibilità di fronte ai distribuzione delle merci insulari mutamenti di mercato, mostra, tuttavia, una comportano una serie di svantaggi legati serie di debolezze: all'insularità che implicano costi di produzione più elevati e determinano i. mancanza di mezzi finanziari o difficoltà l'incidenza di margini unitari superiori a nell’accesso al credito; quelli praticati sul continente. I beni che ii. insufficienti abilità in termini di marketing raggiungono il sovra-costo maggiore sono per affrontare le nuove sfide di mercato; le derrate alimentari deperibili. Si possono iii. competenze tecnologiche spesso non rilevare quattro tra i principali fattori di adeguate; sovra-costo: le isole sono mercati di iv. impossibilità di attuare economie di scala destinazione finale e come tali i fornitori ed economie di scopo; tendono ad introdurre solo le merci che v. scarsa partecipazione a forme associative sono certi di vendere a prezzi remunerativi, ed eccessivo individualismo con conseguente svantaggio della nell’affrontare le sfide esterne. popolazione locale; il commercio insulare Alle caratteristiche strutturali del sistema di supporta dei rischi di rottura con le scorte imprese presenti nelle isole si affianca anche il dovuti ai maggiori approvvigionamenti per costo 29 relativo all’insularità, definito come far fronte a eventuali impedimenti nelle l'insieme degli svantaggi economici che le consegne; la stagionalità della domanda unità residenti nelle isole sopportano a causa rappresenta un sovraccarico per i sistemi di del sovra-costo delle importazioni. Si tratta distribuzione. dei costi di trasporto dei beni e delle persone e 3. Costi di produzione . Il costo interno di dei costi interni dei processi di produzione di produzione dei beni e dei servizi insulari è beni e di servizi, inclusi quelli della condizionato da una serie di fattori in parte distribuzione. rilevanti che contribuiscono nella Gli svantaggi economici che gravano determinazione del costo di insularità. Si sull'economia insulare possono ricondursi a possono citare tra i più ricorrenti tre grandi categorie, costi di trasporto, costi di i. la debole dimensione dei mercati distribuzione e costi di produzione. interni; ii. i costi dei trasporti legati ad alcune 1. Costi di trasporto . Si tratta della operazioni di esportazione; componente di sovra-costo più facile da iii. la piccola dimensione del territorio identificare e in ogni caso quella che la regionale; maggior parte delle persone associa al iv. i costi elevati dei campi agricoli messi complessivo costo di insularità. Riguarda in in concorrenza agli insediamenti turistici; effetti due tipi distinti di costi: quelli che v. la scarsità di mano d’opera disponibile attengono alle persone e quelli che per l'attività agricola o industriale; vi. la mancanza di capitali convertibili in

29 investimenti produttivi; Fonte: Eurisles, Commissione europea delle isole, Al vii. guadagni possibili nel settore largo dell’Europa e le problematiche insulari, 2002 immobiliare o commerciale. 161 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

L'insieme di questi parametri è legato al grado Con riferimento alle dinamiche socio di insularità del territorio studiato, alla sua demografiche, le Eolie presentano un indice attitudine a produrre servizi turistici e alle di densità abitativa che non si discosta dalle strutture sociali. In parecchie isole la altre isole italiane, eccezion fatta per le isole predominanza di certi settori di attività, come Partenopee. L’indice di vecchiaia presenta un il turismo, ha per effetto il declino brusco di valore elevato per le isole Tremiti (258,62), pratiche produttive tradizionali e per le Sulcitane (166,14) e per particolarmente dell'agricoltura. Questa (156,56) evidenziando un basso livello di situazione non è senza conseguenze ricambio generazionale. In controtendenza, le sull'ambiente naturale, come è stato già Eolie, insieme alle Pelagie, mostrano un evidenziato. livello più elevato di ricambio generazionale. I problemi che sono stati trattati Il mercato del lavoro delle isole minori rappresentano solo i più diffusi a cui le isole 30 italiane mostra un tasso di attività poco al di vanno incontro. Per ridurre gli inconvenienti sotto del dato medio nazionale, non derivanti dal carattere di insularità oggi si presentando inoltre sostanziali differenze con tende a formare una serie di reti di gli altri contesti territoriali. cooperazione. Le azioni di cooperazione Analizzando il tasso di disoccupazione si nota hanno interessato sia scambi inter-insulari che come le isole siano caratterizzate da una progetti con le regioni continentali buona performance a livello provinciale (che comunitarie o con paesi terzi. assume valori che variano da 20,64% a 30,90%), nonostante i valori siano ancora superiori alla media nazionale, pari a 11,58%. 2 Posizionamento e dinamiche delle isole Un ultimo aspetto socio-demografico che Eolie nel contesto delle isole minori italiane necessita di essere menzionato è il tasso di disoccupazione giovanile , che se pur in linea con il dato provinciale è al di sopra del livello Nonostante le diversità riscontrate in termini medio nazionale, superando in alcuni casi la di identità e caratteristiche delle isole minori percentuale del 50%. italiane, è possibile operare un confronto tra Passando all’analisi delle dimensioni alcune dimensioni omogenee, con particolare economico-strutturali che interessano le isole riguardo agli aspetti economico-strutturali e minori, si conferma la presenza della micro socio-demografici delle isole minori italiane. impresa , confermando la situazione emersa a Il quadro che si delinea dallo studio delle livello europeo. principali dimensioni delle attività Le isole presentano una concentrazione economiche delle isole 31 , mostra la prevalenza maggiore nelle attività economiche del e la predominanza delle attività turistiche e di comparto “ Commercio e riparazioni ”, sia in servizi nel contesto economico-sociale. termini di unità locali che per numero di addetti. Non di minore importanza si presenta il settore “Alberghi e pubblici esercizi” che 30 La “diversità” delle aree insulari è stata presa in mostra valori elevati per i comuni delle isole considerazione anche nel Trattato di Amsterdam, all’interno Partenopee, Tremiti e per le isole Eolie. del quale è stata operata un’integrazione all’art. 158 e aggiunto un allegato (numero 30) chiamato “Dichiarazione La rilevanza del settore “ Alberghi e pubblici sulle regioni insulari” nel quale la Conferenza riconosce che esercizi ” è evidenziato, poi, dalle conseguenti le regioni insulari soffrono, a motivo della loro insularità, di ricadute positive che questo è capace di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale. Tutto ciò ha portato, a livello generare nelle altre attività economiche ad istituzionale ed europeo, a rivedere le politiche di sviluppo esso strettamente collegate, tra le quali il rivolte alle regioni insulari e a prevedere politiche di sviluppo settori “Trasporti e comunicazioni” e a livello comunitario, nazionale e locale che tengano conto di queste peculiarità, con particolare riferimento a programmi “Commercio e riparazioni”. I valori più che privilegino il settore dei trasporti, della formazione e dei significativi sono rilevati ancora per le isole settori trainanti dell’economia, tra i quali assume una Partenopee (quasi il 10% degli addetti), per le particolare rilevanza il settore turistico. isole Eolie (9,2%) e per le isole Tremiti 31 Busetta, Purpura, Ruggieri: in Svimez: Rapporto sull’industria turistica nel mezzogiorno, Il Mulino, 2006 . (19%). In definitiva, sembra logico poter 162 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

affermare che in quelle isole in cui il quello dell’isola di Lipari (2.888), la più comparto del turismo assume dimensioni di estesa delle Eolie. rilievo per l’economia dei territori, i tre settori Tuttavia, la capacità ricettiva delle isole citati occupano un ruolo principale per lo minori risente notevolmente della presenza di sviluppo economico e occupazionale di altre forme di ricettività spesso sottostimata un’area. dalle statistiche ufficiali i cui dati verranno La rilevanza delle attività turistiche è presentanti in seguito. confermata dal peso dell’industria ricettiva. Il numero di posti letto disponibili si estende Dal rapporto tra la superficie delle isole e il notevolmente in considerazione del fatto che, numero strutture ricettive in esse presenti, è soprattutto nelle isole minori, si registra possibile ricavare spunti di analisi un’elevata dotazione di alloggi privati offerti interessanti. Ad esempio, l’isola di Ischia ha in affitto per finalità turistiche. Gli “ alloggi circa 7 esercizi ricettivi per kmq, per un totale privati in affitto ” riguardano le forme di di 18.450 posti letto, mentre il comune di ricettività non imprenditoriale, offerte da Capri dispone di circa 6 esercizi ricettivi, per privati a privati o ad agenzie professionali, un totale di quasi 3400 posti letto. per un periodo di tempo limitato, allo scopo di Complessivamente, le isole partenopee soddisfare il bisogno di alloggio turistico. raggiungono appena i 60 kmq e ospitano 345 esercizi ricettivi per più di 21.000 posti letto, che diventano quasi 24.000 se si aggiungono i 3 Il contesto territoriale di riferimento 67 esercizi complementari in esse presenti. Minore risulta la densità ricettiva alberghiera delle isole Eolie, per un totale di posti letto di In questa parte dello studio si vuole fornire poco superiore ai 3.000, cioè circa il 14% di una breve disamina delle caratteristiche quelli delle isole campane. sociali, demografiche ed economiche del L’arcipelago della Maddalena pur non contesto territoriale delle isole Eolie, presentando un elevato indice di densità attraverso l’uso di alcuni indicatori sintetici alberghiera, presenta una capacità ricettiva, in atti a rappresentare le dinamiche termini di posti letto, (3.042) più elevato di demografiche, occupazionali e per settori economici.

Tab. 1 Aspetti strutturali delle isole Eolie Superficie Altitudine Denominazione Comune Caratteristiche 32 (Km 2) min-max Isola di Lipari 37,6 0 – 924 IA Isola di Vulcano 21 0 – 500 IA Isole di Stromboli e 12,6 0 – 926 IA – ID Strombolicchio Lipari Isola di Filicudi 9,5 0 – 775 IA Isola di Alicudi 5,2 0 – 675 IA Isola di Panarea e scogli vicinori 3,3 0 - 421 IA - ID S. Marina Salina 0 – 962 IA Isola di Salina Malfa 27 0 – 860 IA Leni 0 – 962 IA Fonte: PIT Isole Minori – Le isole un parco nel Mediterraneo – Documento Definitivo

32 Legenda: IA = isola abitata; ID = isola disabitata 163 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

In tale prospettiva, poiché l’ambito tra gli abitati di Vulcano Porto e Vulcano amministrativo del comune di Lipari Piano. comprende le isole di Lipari, Vulcano, Sull’isola di Stromboli, che contava 572 Panarea, Stromboli, Alicudi e Filicudi, i valori residenti nel 2001, i centri abitati principali, di degli indicatori disaggregati a livello piccole dimensioni, sono Scari, San comunale, riportati per completezza di Vincenzo, che con San Bartolo forma il paese informazione, vanno letti tenendo conto di di Stromboli, Ficogrande e, sul versante di questa specificità. Per tale motivo, le ponente, Ginostra, villaggio praticamente caratteristiche e le dinamiche socio- isolato dal resto dell’isola e raggiungibile solo demografiche ed economiche verranno via mare. esaminate a livello aggregato. Il sistema è Ad Alicudi, 105 residenti nel 2001, il centro comunque leggibile unitariamente data la abitato più consistente dell’isola è situato natura insulare degli elementi che lo presso la località di Alicudi Porto che è la compongono. parte dell’isola più abitabile e dove sono state rinvenute tracce di insediamenti di età romana. 4 La dinamica demografica La popolazione di Panarea, 241 residenti nel 2001, si trova distribuita negli abitati di S.Pietro, Ditella e Drauto. I residenti di La dinamica demografica è un indicatore Filucudi nel 2001 erano 235. molto significativo dello sviluppo di un L’isola di Salina che amministrativamente è territorio in un determinato periodo di tempo. l’unica nell’arcipelago a non dipendere da In tale prospettiva risulta di notevole interesse Lipari, è divisa nei tre comuni autonomi di l’analisi dei dati statistici che forniscono Leni, Malfa e Santa Marina Salina che informazioni relative alle tendenze occupano, in parti equivalenti il territorio demografiche in atto. dell’isola. I residenti nel 2001 erano 2.300. A Lipari la popolazione dell’isola, censita in La popolazione residente complessiva 8.686 residenti nel 2001, è distribuita fra le dell’arcipelago, al 1° gennaio 2007, si attesta frazioni principali di Canneto, Acquacalda, su 13.271 unità. Il dato confrontato con quello Quattropani, Pianoconte, Porticello e Lipari. censuario (12.854) evidenzia un incremento Sulla base dei dati del 2001 si rileva che la di 411 unità (+3,2%). Tale crescita, seppur popolazione residente nell’isola di Lipari è non particolarmente significativa in sé, distribuita per circa il 48% a Lipari centro, per assume una sua importanza in quanto il 21% a Canneto e il restante 31% nelle rispecchia un andamento in controtendenza frazioni di Pianoconte, Quattropani, rispetto a quello provinciale (-0,9%). Acquacalda e altre. La popolazione residente Tuttavia, esaminando i valori di densità, la dell’isola di Lipari costituisce l’82% di quella concentrazione di popolazione risulta molto dell’intero comune che comprende anche le più bassa (117,3 ab/ Km 2) sia rispetto alla isole di Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi media provinciale (201,4 ab/ Km 2) che a e Panarea. quella regionale (195,1 ab/ Km 2). La popolazione residente sull’isola di Vulcano, 715 residenti nel 2001, è distribuita

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Tab. 2 Popolazione e densità abitativa Popolazione Aree territoriali Densità 2001 2007 var. % Leni 641 669 3,7 78,2 Lipari 10.554 10.894 3,2 122,9 Malfa 851 872 2,3 109,0 Santa Marina Salina 808 836 3,3 104,5 Isole Eolie 12.854 13.271 3,2 117,3 Messina 662.450 653.861 - 0,9 201,4 SICILIA 4.968.991 5.016.861 0,9 195,1 Fonte : Elaborazioni su dati Istat

La principale causa dell’incremento della un’eccedenza degli immigrati sugli emigrati. popolazione è da individuare nel fenomeno Nello stesso periodo, infatti, le isole Eolie migratorio che, ad eccezione del 2003, negli hanno presentato un saldo totale ultimi quattro anni ha sempre fatto registrare sensibilmente positivo.

Tab.3 Movimento anagrafico della popolazione residente (dati al 1° gennaio) comuni Aree territoriali Movimento Anno S. Marina Anagrafico Leni Lipari Malfa Salina Isole Eolie Messina Sicilia 2007 4 2 -1 -2 3 -955 3961 2006 5 6 3 -3 11 -1692 3887 Saldo Naturale 2005 1 9 4 1 15 -817 7010 2004 1 -29 -2 -1 -31 -1532 3345 2003 -2 17 0 0 15 -1200 5166 2007 -11 83 3 16 91 -824 -4312 2006 17 40 -4 7 60 -453 244 Saldo Migratorio 2005 -2 100 10 -6 102 -322 2809 2004 9 129 7 15 160 943 27793 2003 0 -19 5 -3 -17 -995 1289 Fonte : Elaborazioni su dati Istat

Anche i dati relativi al movimento naturale L'indice di vecchiaia, che permette il fanno rilevare un saldo positivo, sebbene nel confronto immediato tra i due contingenti, è 2007 ha mostrato chiari segnali di decisamente aumentato, passando da 94,1 a rallentamento. Nel periodo considerato il 122,9 anziani ogni cento bambini negli ultimi saldo naturale è stato negativo solo nel 2004 sei anni (2002-2007). Il peso nella (-31). Questo fattore, seppur in misura popolazione dei soggetti anziani risulta minore, ha sicuramente pesato sull’andamento notevolmente inferiore nel confronto positivo della popolazione negli ultimi cinque provinciale (145,3), ma superiore rispetto alla anni. Si riscontra, pertanto, che le isole Eolie media regionale (114,0). non subiscono i trend di emigrazione presenti In termini dimensioni relative della nella provincia, anche se attraggono nuovi popolazione anziana (indice di flussi di immigrati. invecchiamento), l’analisi del trend temporale Tuttavia, la progressiva riduzione della quota di breve periodo indica una dinamica di popolazione giovane e il contestuale evolutiva positiva, in linea con l’andamento aumento degli anziani sta conducendo verso provinciale e regionale, ma con una incidenza un invecchiamento della popolazione. più bassa.

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Tab. 4 Indicatori di struttura della popolazione: indice di vecchiaia 33 Indicatori riferiti al 1° gennaio dell'anno 2007 2006 2005 2004 2003 2002 Leni 159,1 148,4 158,1 128,4 113,3 105,3 Lipari 117,7 112,3 108,8 102,8 97,5 92,2 Malfa 122,4 122,4 107,8 100,7 95,8 93,2 S. Marina Salina 183,3 164,8 160,4 141,0 119,3 117,9 Isole Eolie 122,9 117,1 113,4 105,8 99,3 94,1 Messina 145,3 141,4 136,8 132,2 128,9 125,2 Sicilia 114,0 111,1 107,8 104,8 102,0 99,1 Fonte: Elaborazioni su dati Istat

Tab. 5 Indicatori di struttura della popolazione: indice di invecchiamento 34 Indicatori riferiti al 1° gennaio dell'anno 2007 2006 2005 2004 2003 2002 Leni 20,9 20,4 41,8 18,6 17,2 15,5 Lipari 17,0 16,7 16,5 16,1 15,9 15,3 Malfa 16,3 16,3 15,8 16,1 16,0 16,3 S. Marina Salina 18,4 17,6 17,8 17,1 16,1 15,4 Isole Eolie 17,3 16,9 17,2 16,3 16,0 15,3 Messina 20,2 20,0 19,7 19,5 19,4 19,2 Sicilia 18,2 18,0 17,7 17,4 17,2 16,9 Fonte : Elaborazioni su dati Istat

Tab. 6 Indicatori di struttura della popolazione: indice di dipendenza 35 Indicatori riferiti al 1° gennaio dell'anno 2007 2006 2005 2004 2003 2002 Leni 51,7 51,9 51,4 49,5 47,9 43,1 Lipari 46,0 46,2 46,4 46,6 47,5 46,6 Malfa 42,0 42,2 44,0 47,3 48,4 51,0 S. Marina Salina 39,8 39,6 40,8 41,4 41,9 39,8 Isole Eolie 45,6 45,7 46,1 46,5 47,3 46,3 Messina 51,6 51,7 51,9 52,1 52,5 52,7 Sicilia 51,7 51,9 51,7 51,7 51,8 51,6 Fonte : Elaborazioni su dati Istat

33 Indice di vecchiaia = [Popolazione (65 anni e oltre) / Popolazione (0-14 anni) * 100] Indicatore sintetico del grado di invecchiamento della popolazione. Si ottiene rapportando la popolazione "anziana" (oltre i 65 anni o altro limite convenzionale) a quella dei giovani (generalmente fino a 15 anni). Quando una popolazione invecchia si ha, contemporaneamente, una diminuzione del peso dei giovanissimi: ciò comporta una crescita del valore di quest'indice.

34 Indice di invecchiamento = [Popolazione (65 anni e oltre) / Popolazione * 100] E’ calcolato come la proporzione di popolazione anziana (età superiore ai 65 anni) sul complesso della popolazione. È un indicatore statico, fornisce cioè una indicazione sulle dimensioni relative della popolazione anziana.

35 Indice demografico di dipendenza = [Popolazione (0-14 anni) + Popolazione (65 anni e oltre) / Popolazione (15-64) * 100] Rapporta le persone che non sono autonome per ragioni demografiche - ovvero i giovani e gli anziani - alle persone che si presume debbano mantenerli. Quest'indice è molto elevato nelle popolazioni in via di sviluppo e ad alta fecondità.

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Il processo di invecchiamento si ripercuote lavorativa, fornito dall’indice di struttura della anche sull’indice di dipendenza che stima il popolazione attiva (rapporto tra la carico unitario che grava su ogni componente popolazione residente di età compresa tra i 40 della popolazione attiva per il sostentamento e i 64 anni e la popolazione residente di età della parte non attiva della popolazione per compresa tra i 15 e i 39 anni), tanto più alto ragioni demografiche. quanto più vecchia è la popolazione in età Come mostra la tabella seguente, nelle isole lavorativa, seguendo un analogo andamento Eolie (45,6) il carico sociale della riscontrato sia a livello provinciale che popolazione non attiva su quella attiva è, regionale, è cresciuto di circa dieci punti, tuttavia, meno marcato rispetto al resto della passando da un valore pari a 88,7 nel 2002 a provincia (51,6) e dell’isola (51,7), mostrando 96,9 nel 2007. Questi valori degli indicatori una flessione, seppur modesta, nel periodo indicano una struttura delle classi centrali che 2002-2007. Un dato questo importante tenuto tende a sbilanciarsi verso le età più anziane, conto della rilevanza economica e sociale che ma che, tuttavia, non sembra ancora assume questo indicatore. sufficiente per determinare un ricambio Per quanto riguarda il livello di occupazionale. invecchiamento nella popolazione in età

Tab. 7 Indicatori di struttura della popolazione: indice di struttura della popolazione attiva 36 Indicatori riferiti al 1° gennaio dell'anno 2007 2006 2005 2004 2003 2002 Leni 113,0 113,9 109,7 97,3 94,6 95,7 Lipari 94,7 93,4 92,5 93,1 91,8 87,9 Malfa 98,7 93,1 88,5 88,3 88,2 83,3 S. Marina Salina 113,6 114,2 109,7 106,4 103,6 98,3 Isole Eolie 96,9 95,6 94,1 93,8 92,4 88,7 Messina 99,2 96,3 94,1 91,6 89,9 87,6 Sicilia 92,5 90,2 88,3 86,3 85,3 83,5 Fonte : Elaborazioni su dati Istat

36 Indice di struttura della popolazione attiva = [Popolazione (40-64 anni) / Popolazione (15-39 anni) * 100] Indica il grado di invecchiamento della popolazione attiva: tanto più basso è l'indice tanto più giovane è la popolazione in età lavorativa. In una popolazione stazionaria o crescente il valore è inferiore al 100% mentre in una popolazione tendenzialmente e fortemente decrescente il rapporto supera il 100%.

167 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

L’indice di ricambio della popolazione in età da 85,0 nel 2002 a 70,3 nel 2007. In chiave attiva, infatti, dato dal rapporto tra coloro che congiunturale questa flessione dell’indice può stanno per uscire dalla popolazione in età essere interpretata come un minor numero di lavorativa (60-64) e coloro che almeno in posti di lavoro che si rendono disponibili per teoria vi stanno per entrare (15 – 19), motivi di età e pensionamento. costituendo il ricambio di chi esce, è passato

Tab. 8 Indicatori di struttura della popolazione: indice di ricambio della popolazione attiva 37 Indicatori riferiti al 1° gennaio dell'anno 2007 2006 2005 2004 2003 2002 Leni 77,8 83,8 120,6 92,3 130,3 117,5 Lipari 70,1 64,9 71,8 75,7 82,3 81,4 Malfa 62,1 69,4 67,2 79,2 89,8 107,7 S. Marina Salina 78,0 84,9 67,8 62,1 94,2 85,7 Isole Eolie 70,3 67,3 73,2 75,8 85,7 85,0 Messina 87,4 83,7 86,5 87,5 88,3 87,1 Sicilia 79,0 76,1 78,2 79,7 81,8 80,8 Fonte : Elaborazioni su dati Istat

37 Indice di ricambio della popolazione in età attiva = [Popolazione (60-64 anni) / Popolazione (15-19 anni) * 100] E' dato dal rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione in età lavorativa e coloro che vi stanno per entrare. Quest'indice è soggetto a forti fluttuazioni ed è molto variabile. Solitamente oscilla tra il 15% in popolazioni in via di sviluppo e il 100% e oltre in popolazioni molto mature. 168 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

dai dati ricavati dal 5° censimento generale 5 Il tessuto economico e produttivo dell’agricoltura, che consentono di delineare un quadro completo della realtà agricola delle Le isole Eolie sono passate, in modo più isole Eolie. evidente a partire dagli anni sessanta, da una Secondo i dati Istat il settore agricolo conta dimensione prettamente legata alle attività complessivamente 1.144 aziende, in primarie (pesca, agricoltura e attività prevalenza a conduzione diretta del estrattiva) ad un insieme di attività di coltivatore. Il corpo aziendale risulta interesse turistico inserendosi negli anni, per estremamente frammentato in piccole aziende le caratteristiche dei luoghi, in un circuito di (prevalentemente 1-3 ha) e per tale motivo, dimensione nazionale e internazionale. non raggiungendosi soglie minime di terreno, l’agricoltura eoliana è ben lontana da dinamiche competitive. 5.1 L’agricoltura La maggiore utilizzazione del territorio agricolo avviene a Lipari, comune nel quale la SAU (Superficie Agricola Utilizzata) ricopre Elementi utili per la comprensione delle quasi tutta la superficie agricola (78,3%). dinamiche del settore agricolo possono trarsi

Tab.9 Aziende agricole e superficie agricola utilizzata Aziende SAU Superficie Totale val. ass. val.% val. ass. val.% Leni 99 8,7 183 133 11,0 Lipari 918 80,2 1027 950 78,3 Malfa 69 6,0 115 83 6,8 S.Marina Salina 58 5,1 75 48 4,0 Isole Eolie 1.144 100,0 1400 1214 100,0 Fonte : Elaborazioni su dati Istat: 5° Censimento generale dell’agricoltura

Nel corso degli anni, l’agricoltura, soprattutto produzione di capperi (di cui Salina è presidio per le isole del comune di Lipari, ha perduto Slow food), uva passa ma sopratutto nella una significativa valenza economica che si è produzione del vino Malvasia (D.O.C.), mantenuta in parte nell'isola di Salina, caratteristica di Salina, prodotti questi riuscendo ad assicurare soltanto redditi affermati e stimati a livello nazionale e, integrativi e mantenere una prevalente ormai, internazionale. funzione di conservazione del paesaggio. Se Si può pertanto affermare che ulteriori si eccettuano, infatti, i vigneti, il cappero e possibilità di uno sviluppo sostenibile del qualche uliveto, le alberature agrarie sono territorio eoliano sono strettamente legate state ormai abbandonate e in molti casi all’integrazione delle attività turistiche con sopravvivono in consociazione alla macchia quelle del settore agricolo, capace di instauratasi spontaneamente. Diversa è la esprimersi, come si è detto, con prodotti di situazione nell’isola di Salina, da sempre elevato pregio. Lo sviluppo effettivo deve vocata all’agricoltura, dove l’attività agricola passare, necessariamente, attraverso continua ad essere presente in modo più l’utilizzazione produttiva delle potenzialità incisivo. ambientali.

In merito all’utilizzazione del territorio ai fini strettamente agricoli, esiste un’agricoltura ben 5.2 La pesca caratterizzata con connotati di tipicità. L'agricoltura eoliana si è specializzata nella

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Le isole Eolie vantano una grande tradizione nel settore della pesca. La flotta peschereccia 5.3 Il sistema delle imprese delle Eolie partecipa al settore in Sicilia con circa 140-160 imbarcazioni tra piccole e medie, comunque inferiori a 10 TSL. Sono Nell’economia eoliana è incisiva la presenza attive dieci cooperative di pescatori. Gli del terziario. In particolare, le attività legate al addetti del settore vengono stimati in circa commercio e agli altri servizi costituiscono la 800 unità di cui 450 inseriti nelle cooperative fonte di occupazione numericamente ed e altri 350 circa autonomi, tra capi barca ed economicamente più rilevante (8° Censimento equipaggi che su una popolazione residente di dell’Industria e dei Servizi). Le unità locali 11.181 abitanti (2001) rappresentano circa il che operano in questi settori, rappresentano il 20% della popolazione attiva 38 . 73,8% del totale, per un ammontare di 1.829 I nuclei familiari che si sostengono con questa addetti (60,7%). Si tratta tuttavia di attività attività sono circa 300-350 che rappresentano con caratteristiche di forte stagionalità che circa 1.500-1.800 persone, quindi oltre il 15% producono una serie di effetti critici sui della popolazione residente 39 . sistemi locali di accoglienza e servizi. In questi ultimi anni vi è stata una posizione L’industria occupa poco meno del 30% degli forte e insuperabile da parte della addetti. Commissione Europea circa l’uso delle “reti derivanti” fino a decretarne la messa al bando totale. Tutto ciò ha contribuito a generare nel settore situazioni di incertezza e apprensione sul futuro del proprio mestiere determinando un contrasto stridente con la normativa nazionale e una disarticolazione con le attività tradizionali locali. Risulta necessario salvaguardare e sviluppare queste attività in coerenza con la difesa e salvaguardia della specie ittica.

38 Cfr. PIT Isole Minori – Le isole un parco nel Mediterraneo – Documento Definitivo 39 Cfr. PIT Isole Minori – Le isole un parco nel Mediterraneo – Documento Definitivo

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Tab. 10 Unità locali e addetti per settore e per comune (2001) Istituzioni Industria Commercio Altri Servizi Comuni Unità Addetti Unità Addetti Unità Addetti Unità Addetti Leni 10 32 8 20 8 11 18 35 Lipari 36 175 229 797 341 558 486 1062 Malfa 9 54 17 31 17 32 18 31 Santa Marina Salina 9 39 19 38 23 35 40 65 Isole Eolie 64 300 273 886 389 636 562 1.193 Fonte : Istat 8° Censimento Industria e Servizi 2001

Nel comprensorio delle isole eolie si dei movimenti intercomunali della conferma la quasi totalità di microimprese. popolazione, motivati da ragioni di lavoro e/o Un’ulteriore e più dettagliata rappresentazione di studio o dalla fruizione di servizi privati e della sistema produttivo delle isole Eolie si pubblici situati in modo non omogeneo sul può desumere dai dati relativi ai Sistemi territorio. Locali di lavoro (SLL). Questi sono identificati dall’Istat attraverso la rilevazione

Tab.11 Tessuto imprenditoriale: numero di unità locali (2006) 2006 2003 Var. 06- Sezione economica val.ass. val.% val.ass. val.% 03 Comm. ingr. e dett.- rip. beni pers. e per la casa 741 31,9 546 33,5 35,7 Alberghi e ristoranti 316 13,6 241 14,8 31,1 Costruzioni 268 11,5 194 11,9 38,1 Imprese non classificate 210 9,0 61 3,7 244,3 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca 188 8,1 146 9,0 28,8 Attività manifatturiere 176 7,6 141 8,7 24,8 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 153 6,6 107 6,6 43,0 Agricoltura, caccia e silvicoltura 110 4,7 74 4,5 48,6 Altri servizi pubblici, sociali e personali 70 3,0 44 2,7 59,1 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 40 1,7 39 2,4 2,6 Intermediazione monetaria e finanziaria 23 1,0 20 1,2 15,0 Estrazione di minerali 11 0,5 2 0,1 450,0 Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua 8 0,3 8 0,5 0,0 Istruzione 5 0,2 3 0,2 66,7 Sanità e altri servizi sociali 3 0,1 3 0,2 0,0 Totale unità locali 2.322 100,0 1.629 100,0 42,5 Fonte: Elaborazioni su dati Istat Sistemi Locali del Lavoro (SLL)

Le unità locali esistenti nel territorio eoliano Passando a considerare il settore secondario, nel 2006 sono 2.322 con una crescita del le unità locali sono aumentate sia nel 42,5% rispetto al 2003, mostrando un quadro comparto delle costruzioni (+ 38,1%) che evolutivo positivo. I dati confermano la nell’industria in senso stretto (+ 24,8). In vocazione dell’economia eoliana al settore termini relativi, infine, il settore primario terziario: in particolare, il commercio incide in misura minore sul tessuto comprende il 32% delle unità locali ed è imprenditoriale eoliano, sebbene l’agricoltura seguito da alberghi e ristoranti (13,6%). Nel ha fatto registrare, nell’intervallo 2003-2006, periodo 2003 – 2006, il numero di esercizi un incremento delle unità locali pari al 48,6%. che esercitano tali attività, sono cresciute, Malgrado l’andamento positivo, le imprese rispettivamente, del 35,7% e del 31,1%. del settore agricolo rappresentano il 4,7% del

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totale, mentre la quota relativa al settore della pesca è pari all’1,7%.

Tab. 12 La dinamica imprenditoriale: imprese attive e variazioni tendenziali (2007)

Imprese attive Variazione tendenziale al 31/12/1999 860 - al 31/12/2000 925 7,6 al 31/12/2001 1016 9,8 al 31/12/2002 1086 6,9 al 31/12/2003 1183 8,9 al 31/12/2004 1226 3,6 al 31/12/2005 1352 10,3 al 31/12/2006 1451 7,3 al 06/12/2007 1530 5,4 Fonte : Elaborazioni su dati CCIAA

La consistenza delle imprese iscritte al Nel complesso, il territorio delle isole Eolie Registro delle imprese e la sua variazione di manifesta una forte specializzazione in due anno in anno consentono di comprendere settori: la pesca (9,3) e le attività più alcune linee di evoluzione del sistema strettamente legate al turismo, ossia alberghi e produttivo ed economico eoliano. Le imprese ristoranti (2,1). Per le attività manifatturiere registrate all’Anagrafe Camerale, al (0,4) e l’agricoltura (0,5), invece, si rileva una 06/12/2007, risultano 1910, di cui attive 1.530 netta de-specializzazione. Nelle attività e inattive 380. commerciali e nelle costruzioni, infine, si L’incidenza delle imprese caratterizzate da segnalano dotazioni relative di poco inferiori mono-attività è pari al 53,1%, mentre per il a quelle che si osservano a livello provinciale. restante 47% la struttura imprenditoriale risulta costituita da imprese pluri-attività Confrontando le imprese attive nel periodo 31/12/1999 – 06/12/2007, si individua un andamento sempre positivo ma altalenante con una variazione percentuale media del + 7,8%. Se si confrontano i dati relativi alle imprese attive nell’intervallo 31/12/2004 – 06/12/2007 si riscontra una tendenza alla crescita meno sostenuta, passando dal 10,3% del 2005, al 7,3% del 2006 al 5,4% del primo semestre del 2007. La ricerca delle vocazioni produttive di un’area può essere effettuata in modo sintetico anche attraverso la misurazione del livello di specializzazione settoriale. Un indicatore statistico comunemente impiegato a questo scopo è l’indice di specializzazione 40 . presenza relativa di quella attività maggiore nelle isole Eolie rispetto alla Provincia regionale di Messina, una 40 L’indice di specializzazione è costruito come de-specializzazione, e quindi una presenza relativa del rapporto tra quota di addetti di un dato settore sul totale settore nel territorio delle Eolie minore che nella degli addetti all’analoga quota calcolata per un contesto Provincia, ed infine uno stretto allineamento della territoriale di riferimento (nel nostro caso la provincia situazione locale rispetto a quella del contesto di di Messina). L’indice può assumere valori >1, <1, = 1, riferimento e quindi assenza di qualsiasi fenomeno di indicando, rispettivamente, una specializzazione, una specializzazione o di despecializzazione. 172 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab.13 Indici di specializzazione delle attività economiche (Ateco) Alberghi e Attività Comune Ristoranti Commercio manifatturiere Costruzioni Agricoltura Pesca Leni 2,4 0,6 0,7 1,4 0,0 0,0 Lipari 2,5 0,9 0,5 1,0 0,5 12,2 Malfa 1,4 1,0 1,0 0,7 0,0 0,0 Santa Marina Salina 1,9 0,9 0,5 1,4 2,7 0,8 Isole Eolie 2,1 0,8 0,4 0,9 0,5 9,3 Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT – Censimento Industria e Servizi 2001

rispetto 2001 (+366 unità l’incremento 5.4 Mercato del lavoro assoluto). Nello stesso periodo il numero delle persone Il mercato del lavoro eoliano, nel periodo alla ricerca di un’occupazione è risultato pari 2001 – 2005 ha percorso un sentiero di a 634 unità, in calo a seguito di una flessione crescita positivo. Infatti, sulla base del 37,3%, verosimilmente determinata dalla dell’indagine condotta dall’Istat sulle forze crescente sfiducia sulla possibilità di trovare lavoro, il numero di occupati nel 2005 è stato un’occupazione adeguata alle aspirazioni pari 4.461 unità, con un incremento dell’8,9% personali o di trovarla del tutto.

Tab. 14 Forze di lavoro Occupati Persone in ce rca di lavoro Totale 2005 2001 var % 2005 2001 var % 2005 2001 var %

Isole Eolie 4.461 4.095 8,9% 634 1.011 -37,3% 5.095 5.106 -0,22% Fonte: Elaborazioni su dati Istat - Sistemi Locali del Lavoro (SLL)

L’andamento delle due componenti della soggetti “scoraggiati” decidano di rinviare il forza lavoro ha determinato, d’altra parte, una loro ingresso nel mercato, preferendo riduzione del tasso di disoccupazione 41 che allungare il periodo di studi, oppure, nel 2005 ha assunto un valore pari al 12,4% decidendo, addirittura, di presentarsi su altri della forza lavoro eoliana, in calo rispetto al mercati regionali alimentando il fenomeno 19,8% fatto registrare nel 2001. Tale dell’emigrazione, soprattutto, giovanile. dinamica è spiegabile, probabilmente, con una Complessivamente stabile il tasso di attività 42 , minore partecipazione delle Forze di Lavoro pari al 46% della popolazione residente, al mercato del lavoro. Ciò determina che tali mentre il tasso di occupazione 43 è cresciuto del 3,5%.

41 Il tasso di disoccupazione è un indicatore statistico del mercato del lavoro. Misura solitamente la 42 Il Tasso di attività misura l'offerta di lavoro (nel percentuale delle forza lavoro che non riesce a trovare breve periodo) intesa come popolazione attiva, lavoro e pertanto viene definito come: rapportata alla popolazione e pertanto viene definito Tasso di disoccupazione = Persone in cerca di lavoro come: x 100 Tasso di attività: __Forze lavoro___ x 100 Forze Lavoro Popolazione 15 e oltre ove la "forza lavoro" è la somma delle "persone in 43 Il tasso di occupazione è un indicatore statistico del cerca di lavoro" e gli "occupati". Si ritiene mercato del lavoro che indica orientativamente la comunemente che il tasso di disoccupazione non riesca percentuale della popolazione che ha un'occupazione a raggiungere mai lo zero in quanto anche in condizioni lavorativa e pertanto viene definito come: economiche particolarmente favorevoli vi sarà sempre Tasso di occupazione: __Occupati__ x 100 qualcuno che per un periodo per quanto breve cerca Popolazione lavoro. 173 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 15 I tassi del mercato del lavoro Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso occupazione 2005 2001 var ass. 2005 2001 var ass. 2005 2001 var ass.

Isole Eolie 45,8% 45,6% 0,2 12,4% 19,8% -7,4 40,1% 36,6% 3,5 Fonte : Elaborazioni su dati Istat - Sistemi Locali del Lavoro (SLL)

servizio è spesso fornito tramite autolinee 6 Infrastrutture e dotazioni tradizionali che non si conciliano con le necessità ecologiche del territorio 6.1 Il sistema dei trasporti: i trasporti (silenziosità, non inquinamento dell’aria, pulizia e modernità dei mezzi) e l’unica urbani alternativa ai mezzi pubblici è, soprattutto per i turisti, l’affitto di un mezzo a due ruote I collegamenti all’interno delle isole risultano (motorino o bicicletta). essenziali per collegare i centri storici con le zone alte e periferiche. Al momento, il

Tab.16 Percorrenza annua effettiva – Anno 2001 Denominazione Km Km Km Km Comune Azienda urbani sub urbani extra-urbani totali C.I.T.I.S Malfa 287.820 287.820 Urso Guglielmo Lipari 291.143 154.840 445.983 Vulcania Tour Vulcano 85.051 85.051 Fonte : PIT Isole Minori – Le isole un parco nel Mediterraneo – Documento Definitivo

In base all’indagine conoscitiva della Corte di Anche in questo comparto si riproducono i Conti sul trasporto pubblico in Sicilia, estesa problemi della viabilità interna, con assenza per il 2003 anche alle Isole Minori 44 , le di programmazione per i collegamenti società di trasporto operanti nelle isole Eolie funzionali ai trasferimenti tra le isole più sono poche e effettuano un servizio minimo. piccole e più lontane e l’isola capoluogo Lo sviluppo del sistema dei trasporti urbani è dell’arcipelago con la terraferma. In questa certamente limitato dalla conformazione situazione, anche le tariffe risultano fisico-geografica dei territori interessati. penalizzanti. In inverno, questi problemi I trasporti cosiddetti urbani non sono solo interessano soprattutto la comunità quelli interni alle singole isole ma anche, e studentesca che deve affrontare gravi disagi forse soprattutto, quelli tra isola e isola e tra per il soggiorno sull’isola. isole e Sicilia. Non del tutto trascurabile, infatti, è la componente non turistica rappresentata dai conducenti di automezzi per 6.2 l sistema dei trasporti: i trasporti trasporto merci e dai residenti nell’arcipelago marittimi che per motivi di studio o lavoro si recano in Sicilia. Questo tipo di viaggiatori "per motivi extra-turistici", rappresenta oltre la metà del Nel sistema del trasporto pubblico locale movimento passeggeri complessivo. riveste una particolare rilevanza sociale ed economica il collegamento marittimo.

44 Cfr. PIT Isole Minori – Le isole un parco nel Mediterraneo – Documento Definitivo

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Tab.17 Collegamenti marittimi dai principali porti italiani e siciliani Porto di arrivo Compagnia Palermo USTICA LINES USTICA LINES Messina USTICA LINES Milazzo USTICA LINES NGI Napoli LINEE LAURO (mesi estivi) USTICA LINES Reggio Calabria USTICA LINES Fonte : PIT Isole Minori – Le isole un parco nel Mediterraneo – Documento Definitivo

L’attuale politica dei trasporti marittimi è In linea generale, si può comunque affermare assolutamente deficitaria sia sul numero delle che le linee di collegamento con i porti corse di collegamento giornaliero, sia per la rispondono a logiche organizzative interne e qualità dei mezzi di trasporto utilizzati che per non sono sufficientemente studiate per il la programmazione stagionale dei servizi. raggiungimento delle coincidenze del Essa appare bloccata, anche per via del trasporto ferroviario e aeroportuale, creando rispetto della normativa europea sulla gravi difficoltà di organizzazione di concorrenza, fra la logica del servizio sociale trasferimento di gruppi turistici nazionali e e quella della competitività. internazionali. Quanto detto fa di questo Perdura, in generale, il servizio con mezzi elemento il punto di debolezza più importante obsoleti, inquinanti e spesso in avaria, che per l’attuale situazione di mobilità esterna e sono quindi qualitativamente inadeguati e interna nel sistema delle isole Eolie. inaffidabili per assicurare un servizio moderno, che sappia cogliere le esigenze del trasporto pubblico internazionale all’altezza 7 Il sistema turistico delle necessità del turismo nelle isole e che sia, inoltre, di lieve impatto sull’ambiente; sono rilevanti, infatti, le emissioni da SO2 Il turismo, com’è noto, rappresenta uno dei dovute al traffico marittimo. settori economici maggiormente rilevanti per Per quanto riguarda la programmazione l’economia e per i sistemi microinsulari stagionale, in particolare, si intensificano le italiani. Proprio in questi contesti più piccoli, corse di navi e aliscafi nel periodo di massimo negli ultimi decenni, si sono verificati afflusso di turismo stagionale (luglio, agosto, cambiamenti strutturali che hanno consentito settembre) quando, invece, si dovrebbe il passaggio da economie basate ridimensionare la presenza giornaliera di prevalentemente su agricoltura e pesca, ad turisti per l’eccessivo carico di presenze su un economie che fanno del sistema turistico il microsistema ecologico delicato che è quello loro fondamento e la principale fonte di delle isole Eolie. Al contrario, durante la reddito e di occupazione. stagione primaverile e autunnale si diradano o Ciò ha comportato una variazione d’uso delle si eliminano del tutto importanti collegamenti risorse economiche e naturali e un aumento con i porti italiani e siciliani compromettendo della complessità del rapporto tra l’uomo e così, non solo il normale movimento dei l’ambiente circostante. residenti ma anche qualsiasi sforzo delle Le isole Eolie inserendosi nel contesto amministrazioni e imprenditori turistici locali territoriale siciliano, turistico per per destagionalizzare l’afflusso turistico. antonomasia, non rifuggono dal loro ruolo di sistema microinsulare. L’arcipelago, infatti, non soltanto riesce a soddisfare una domanda

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turistica che proietta le sue esigenze su diversi dal momento che “le fonti ufficiali sul turismo versanti (mare, terme, cultura, tradizioni, possono rispondere offrendo dei valori gastronomia, etc.), ma può considerare numerici che costituiscono un limite inferiore l’impatto economico del turismo come uno […] il turismo effettivo in determinate dei principali contributi alla crescita località è circa il doppio o il triplo di quello economica e occupazionale delle sue isole. rilevato ufficialmente, ben lontane quindi dal “Le economie delle isole sono sostenute da potere consentire una stima davvero una domanda turistica che garantisce […] la attendibile ”46 . presenza di un indubbio livello di consumi Stando ai dati dell’AST Eolie, per il turistici diretti e un impatto positivo degli quinquennio 2000 – 2005 il numero degli stessi in termini di occupazione e di arrivi si attesta mediamente a 95.945 persone, produzione” 45 . Ciò non significa che il mentre le presenze sono in media di 413.634. territorio debba essere turisticamente Gli arrivi complessivamente hanno avuto un sfruttato, senza alcun limite. andamento altalenante, il cui apice è stato Nell’ambito di uno sviluppo economico- raggiunto nel 2004 con un incremento turistico dell’area, si devono infatti valutare dell’11,30% rispetto all’anno precedente. Un gli altri effetti, che non sono soltanto incremento in parte preannunciato da una economici, derivanti da un afflusso non tenue ripresa dei flussi del 2003, conseguenti controllato di turisti. Si fa qui riferimento agli al crollo registrato nel 2002. Il 2005, rispetto impatti ambientali e culturali e ad una serie di all’anno che lo precede, mostra un’inflessione squilibri economici che ne possono derivare. negativa (-0,83), non solo per gli arrivi, ma Il settore del turismo pertanto potrà anche per le presenze, determinandosi, per raggiungere gli effetti sperati soltanto se questa via, una diminuzione della permanenza riuscirà a garantire la salvaguardia ambientale media 47 . e la sopravvivenza dell’autenticità della Il rapporto di coesistenza tra gli arrivi degli cultura locale. italiani e degli stranieri al 2005, ha un valore Tutto ciò sarà più facilmente realizzabile se pari a 1,8, inferiore al valore che assume lo attuato in modo sistemico, in quanto l’offerta stesso indicatore calcolato rispetto alle turistica non viene generata da un singolo presenze, che è pari a 2,3. Il numero di soggetto, ma da una serie di attori sociali tutti pernottamenti medio degli italiani è infatti correlati tra loro. maggiore di quello registrato per gli stranieri. Al fine di riuscire a quantificare il turismo, di Se per i primi anni del periodo qui seguito verrà effettuata un’analisi della considerato gli italiani soggiornavano alle domanda e dell’offerta. Il primo aspetto Eolie per più di quattro giorni nelle strutture riguarda il numero di turisti, che ha alberghiere e per sette in quelle extra soggiornato alle Eolie; il secondo invece la alberghiere, negli ultimi anni i giorni di quantità di strutture ricettive e il loro utilizzo permanenza tendono ad uniformarsi per nel territorio. entrambe le tipologie di alloggio. Anche gli stranieri si fermano di più nelle strutture extra alberghiere ma con scarti minori rispetto agli 7.1 Il movimento dei turisti: la domanda italiani. Nel corso del 2005 l’andamento dei rilevata da fonti ufficiali flussi ha generato un ulteriore calo della

46 È stato verificato che è difficile stabilire Stefano De Cantis, “Gli arrivi turistici nell’arcipelago oliano attraverso diverse fonti quanti turisti soggiornano in una destinazione, statistiche: un confronto”, in Analisi dei mercati turistici e sub-regionali a cura di Ornella Giambalvo e Anna Maria Parroco, CLEUP, Padova, 2004, pag.121 45 Giuseppe Noterstefano- Antonio Purpura- Giovanni 47 La permanenza media è il rapporto tra il numero Ruggieri , “ I comportamenti di spesa dei turisti nelle delle notti trascorse ed il numero dei clienti arrivati Isole Eolie”, in Analisi dei mercati turistici e sub- nella struttura ricettiva. Pm = Pr / Ar, dove Pr = regionali a cura di Ornella Giambalvo e Anna Maria numero delle presenze registrate negli esercizi ricettivi Parroco, CLEUP, Padova, 2004, pag.259 e Ar = arrivi totali. 176 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

permanenza media, in linea con una tendenza su vacanze sempre più brevi, per questioni di generale che vede la scelta dei turisti ricadere natura economica e sociale.

Tab. 18 Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi – Anni 2000-2005 (Valori in migliaia e variazioni percentuali rispetto all’anno precedente) Italiani Stranieri Totale ANNI Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze P.M 2000 57.116 290.687 5,09 34.846 124.738 3,58 91.962 415.425 4,52 2001 59.872 297.408 4,97 38.041 138.418 3,64 97.913 435.826 4,45 2002 57.508 278.723 4,85 34.838 126.022 3,62 92.346 404.745 4,38 2003 58.062 274.027 4,72 33.178 114.817 3,46 91.240 388.844 4,26 2004 65.680 298.685 4,55 35.873 129.479 3,61 101.553 428.164 4,22 2005 65.132 287.589 4,42 35.521 121.211 3,41 100.653 408.800 4,06 Variazioni percentuali rispetto all'anno precedente e differenze assolute di P.M 2001 4,83 2,31 -0,12 9,17 10,97 0,06 6,47 4,91 -0,07 2002 -3,95 -6,28 -0,12 -8,42 -8,96 -0,02 -5,69 -7,13 -0,07 2003 0,96 -1,68 -0,13 -4,76 -8,89 -0,16 -1,20 -3,93 -0,12 2004 13,12 9,00 -0,17 8,12 12,77 0,15 11,30 10,11 -0,05 2005 -0,83 -3,71 -0,13 -0,98 -6,39 -0,20 -0,89 -4,52 -0,15 Fonte : Elaborazioni su Dati AST Eolie

Inserendo il contesto eoliano nella realtà con i valori provinciali: il 10% degli arrivi e siciliana, con riferimento ai dati più recenti delle presenze della Provincia di Messina (2005), emerge che l’arcipelago riveste un sono attribuibili alle Eolie. Nella tabella che ruolo rilevante. Infatti, le isole contribuiscono segue vengono riportati i dati assoluti degli per il 2,3% agli arrivi e per il 3,0% alle arrivi e delle presenze a livello locale, presenze della regione. Percentuali che provinciale e regionale. lievitano notevolmente se si rapportano i dati

Tab. 19 Arrivi, presenze e permanenza media nelle Eolie, nella provincia di Messina e in Sicilia (2005) Arrivi Presenze P.M Eolie 100.653 408.800 4,06 Messina 1.010.011 3.951.916 3,91 Sicilia 4.297.716 13.746.663 3,20 Fonte : Elaborazioni su Dati AST e APT provinciali

Un aspetto estremamente significativo è Stando alla legislazione regional e48 , la legato alla durata del soggiorno, valore che, ricettività siciliana si suddivide in due sebbene di poco, è più alto nelle Eolie rispetto categorie principali: alberghiera ed extra ai contesti vicini. alberghiera. Nella tabella seguente vengono Per meglio comprendere in che direzione si riportati i dati sugli arrivi e le presenze di orienta la domanda turistica delle Eolie, è entrambe le tipologie ricettive per gli italiani e interessante vedere non soltanto la durata del per gli stranieri. soggiorno di un turista ma la tipologia di alloggio prescelta.

48 Legge regionale del 6 aprile 1996, n.27. 177 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 20 Arrivi, presenze per tipo di esercizio – Anni 2000-2005 (Valori in migliaia e variazioni percentuali rispetto all’anno precedente) Esercizi alberghieri Esercizi extra-alberghieri ANNI Arrivi Presenze Arrivi Presenze 2000 76.311 317.908 15.651 97.517 2001 81.103 340.681 16.810 95.145 2002 76.512 320.893 15.834 83.852 2003 75.382 309.699 15.858 79.145 2004 84.098 340.488 17.455 87.676 2005 83.925 330.952 16.728 77.848 Variazioni percentuali rispetto all'anno precedente 2001 6,28 7,16 7,41 -2,43 2002 -5,66 -5,81 -5,81 -11,87 2003 -1,48 -3,49 0,15 -5,61 2004 11,56 9,94 10,07 10,78 2005 -0,21 -2,80 -4,16 -11,21 Fonte : Elaborazioni su Dati AST Eolie

I dati ufficiali mostrano che le scelte del balneari, è la forte concentrazione delle turista, sia italiano che straniero, ricadono attività turistiche in pochi mesi, tipicamente principalmente sulle strutture alberghiere, quelli estivi, e, viceversa, un sostanziale anche se il peso degli esercizi complementari sottoutilizzo di tutte le strutture ricettive in un tende ad aumentare; va inoltre specificato che numero consistente di mes i49 ”. Anche nel il turista effettua dei soggiorni più lunghi corso del 2005 la distribuzione dei flussi nelle nelle strutture complementari. Eolie non è stata omogenea nei mesi ed ha Con riferimento ai flussi turistici va visto un’alta concentrazione in quelli estivi, considerato, anche, che “uno dei problemi che soprattutto ad agosto. si riscontra in molte località soprattutto

Grafico 1: Andamento di arrivi e presenze nel corso del 2005

Fonte : Elaborazioni su Dati AST Eolie

49 Stefano De Cantis, “Gli arrivi turistici nell’arcipelago oliano attraverso diverse fonti statistiche: un confronto”, in Analisi dei mercati turistici e sub-regionali a cura di Ornella Giambalvo e Anna Maria Parroco, CLEUP, Padova, 2004, pag.128

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Nei mesi estivi si concentrano più del 60% valori si aggirano attorno al 20%, lasciando ai degli arrivi e delle presenze annuali, nelle tre mesi invernali dei flussi prossimi allo zero. stagioni intermedie (primavera e autunno) i

Tab. 21 : Distribuzione di arrivi e presenze a livello stagionale. Valori assoluti e percentuali Arrivi % Presenze % Primavera 18.402 18,3 51.187 12,5 Estate 61.753 61,4 279.022 68,3 Autunno 19.871 19,7 77.013 18,8 Inverno 627 0,6 1.578 0,4 2005 100.653 100,0 408.800 100,0 Fonte : Elaborazioni su Dati AST Eolie

Ciò comporta un basso tasso di utilizzazione italiani un valore pari a 5, più che doppio annuo 50 delle strutture ricettive (27%), valore rispetto allo stesso indice calcolato per gli che risulta inferiore rispetto a quello regionale stranieri (2). Da ciò si deduce che la domanda pari al 31,8 (ISTAT, 2005), generando di turismo degli stranieri risulta più conseguenze e ripercussioni sia a livello equamente distribuiti nell’arco dell’intero economico che sociale. anno. Per l’analisi del livello di concentrazione della Il MUS (Maximal Utilisation constrained of domanda turistica, in riferimento ad un Seasonality) e il SUF (Seasonality periodo infra-annuale, si propone l’utilizzo Underutilization Factor) sono due indici che degli indici di stagionalità calcolati sui dati misurano rispettivamente il grado di relativi agli arrivi e alle presenze alberghiere utilizzazione e di sottoutilizzazione delle ed extra alberghiere. strutture. Nel primo caso i valori più elevati si Gli indicatori mostrano come la domanda hanno per gli stranieri e di conseguenza è la totale di turismo nel sistema eoliano sia componente italiana a far registrare la prevalentemente interna (regionale e sottoutilizzazione più alta, nei periodi di bassa nazionale) lasciando ancora un ruolo stagione. marginale in termini quantitativi alla domanda degli stranieri. Se il confronto dell’intensità della stagionalità (ovvero la differenza tra le presenze di alta e di bassa stagione) tra la presenza di italiani e stranieri non permette di ottenere significative informazioni sul fenomeno, tuttavia il rapporto tra le presenze massime e le presenze medie, registrate per le due componenti della domanda, consente di individuare in modo più puntuale l’incidenza della componente stagionale sulla domanda turistica. Il “fattore di picco stagionale”, ovvero il rapporto tra le presenze massime registrare durante un arco temporale di riferimento (generalmente su base annua) e il valore medio registrato dalle stesse, assume per gli

50 Il tasso di utilizzazione delle strutture alberghiere è dato dal rapporto tra le presenze annuali ed il numero di posti letto moltiplicato per 365 giorni. 179 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 22 : Indici di stagionalità – turisti italiani e stranieri anno 2004 Italiani Stranieri Totale Presenze Massime (Smax) 123.262 21.876 140840 Presenze minime (Smin) 395 54 601 Presenze medie (Sme) 24892 10787 35679 Indice di stagionalità (Smax/Smin) 312,1 405,1 234,3 Intensità della Stagionalità (Smax-Smin) 122.867 21.822 140.239 Fattore di picco Stagionale (S'=Smax/Sme) 5,0 2,0 3,9 MUS (100/S') 20,2 49,3 25,3 SUF (100-MUS) 79,8 50,7 74,7 Fonte : Elaborazioni su Dati AST Eolie

territoriale nel quale questo si inserisce e si 7.2 Il movimento dei turisti: la domanda sviluppa, peculiarità che difficilmente trova non rilevata da fonti ufficiali riscontro nell’apporto informativo fornito dalla statistiche ufficiali. Si determina, per tale ragione, la necessità di reperire delle Diversi tentativi di misurazione del turismo informazioni integrative a livello locale, eoliano sono stati compiuti in passato. Uno di anche facendo ricorso all’utilizzo di indicatori questi è lo studio condotto 51 nel 2004, nel indiretti che consentono una stima del flusso quale è stata effettuata non solo l’analisi dei reale di turisti. dati statistici e delle indicazioni ottenute da Per l’anno 2003 l’Azienda Autonoma di compagnie di navigazione di linea, autorità Soggiorno e Turismo locale conta la presenza portuali e uffici doganali, ma anche l’esame di almeno 1.200 case in affitto (camere, case e di alcuni indicatori (rifiuti, acqua,etc.). Ciò appartamenti dati in locazione temporanea a che emerge da questi dati è una notevole turisti da privati non iscritti al R.E.C.) che sottostima del dato ufficiale che risulta, in tal tuttavia non generano arrivi e presenze senso, poco significativo. “ufficiali”. È pur vero che alcune stime fornite dalle È stato stimato che 1.200 alloggi, moltiplicati indagini indirette forniscono una valutazione per un numero medio di posti letto pari a 4, imprecisa della domanda di turisti nel sistema generano un’offerta di posti letto ricettivo eoliano. È il caso delle stime delle giornalmente disponibili corrispondente a presenze annue non rilevate, fornite 4.800, praticamente equivalente a quella dall’esame dei dati dei passeggeri trasportati complessiva ufficiale (4870, anno 2003) 52 . dalle compagnie di navigazione, che si Stando a tali stime, il numero di presenze attestano tra le 735.000 e le 575.000 presenze. “non ufficiali” ammonta a 234.056, ovvero Partendo da tale contributo, di seguito verrà circa il 60% di quelle ufficiali pari a 388.844 analizzata la domanda di alloggio presso le rispetto all’anno 2003. La quantificazione case per vacanza e i flussi di turismo nautico. delle presenze “sommerse”, attraverso l’impiego di indicatori indiretti, quali i consumi di energia elettrica e la produzione di 7.3 I flussi in unità abitative: i risultati di rifiuti solidi urbani, ha inoltre evidenziato delle variazioni significative di presenze un’indagine ad hoc fisiche, riconducibili a non residenti nei

Il fenomeno turistico non può essere 52 S. De Cantis, S. Volo: L’offerta turistica eolina: tassi analizzato in modo avulso dal contesto di utilizzo e fatturato delle strutture ricettive ; in Analisi dei mercati turistici e sub-regionali a cura di Ornella 51 Analisi dei mercati turistici e sub-regionali a cura di Giambalvo e Anna Maria Parroco, CLEUP, Padova, O. Giambalvo e A. M. Parroco, CLEUP, Padova, 2004 2004 180 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

periodi di alta stagione del turismo e che sono comune di Lipari cresce notevolmente rispetto di gran lunga superiori alle stime al valore indicato dalle statistiche ufficiali. precedentemente esposte. I risultati ottenuti da tale stima mettono in luce che il numero di presenze nel solo

Grafico 2 : presenze totali stimate presso case e alloggi in affitto non iscritti al REC

Fonte : Parroco, Vaccina (a cura di)Isole Eolie. Quanto turismo?, 2005

Tab. 23 : Stima delle presenze non ufficiali nel comune di Lipari anno 2003 Presenze turistiche ufficiali a Mese Lipari Presenze sommerse Presenze Totali gen 428 0 428 feb 349 8.027 8.376 mar 2.522 41.573 44.095 apr 15.653 173.627 189.280 mag 36.209 177.528 213.737 giu 56.187 283.258 339.445 lug 80.676 636.960 717.636 ago 126.305 916.792 1.043.097 set 53.703 405.747 459.450 ott 17.938 153.074 171.012 nov 1.407 92.685 94.092 dic 570 56.091 56.661 Fonte : Parroco, Vaccina (a cura di)Isole Eolie. Quanto turismo?, 2005

Il dato più allarmante è che questi flussi non dichiarati confluiscono nell’arcipelago proprio in coincidenza di quei periodi in cui, 7.4 I flussi di turismo nautico: i risultati di stando alle fonti ufficiali, si concentrano i un’indagine ad hoc numeri più elevati di arrivi e presenze. Nel mese di agosto, le presenze sommerse rilevate nell’isola di Lipari sono quasi dieci volte più Il turismo nautico, quale segmento emergente grandi delle presenze ufficiali censite dalle del settore turistico, assume oggi particolare aziende di turismo e soggiorno. importanza per le sue potenzialità di generare 181 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

impatti economici rilevanti in termini di ii. risorse turistiche con alti indici di reddito e occupazione. In molte località attrattività; questa tipologia dell’offerta turistica assume iii. risorse naturali ed energetiche scarse dimensioni macroscopiche, in quanto (acqua, luce, etc.); caratterizzata da elevate concentrazioni in iv. strutture ricettive per la portualità non spazi geografici ristretti e intervalli temporali organizzate; molto limitati. v. fenomeni di sovra affollamento.

Per quanto l’attenzione dedicata a questa Nel sistema delle isole Eolie, l’analisi di tipologia di turismo sembri essere crescente, questi aspetti, assume particolare rilievo in rimangono ancora poco conosciuti i luoghi in quanto l’arcipelago può essere considerato in cui si manifesta e si localizza, essendo questo prevalenza una regione di destinazione del un fenomeno ignorato dalle statistiche turismo nautico, ovvero una località destinata ufficiali. Il motivo del sostanziale disinteresse più che a contenere stabilmente imbarcazioni risiede nell’erronea considerazione che si di residenti, ad ospitare, in prevalenza, tratti di un segmento ristretto in termini di imbarcazioni di turisti nautici in transito. presenze e di impatto sui territori. La Le isole Eolie, insieme alle Egadi, sono i difficoltà di misurare i flussi si ripresentano in principali luoghi di destinazione del turismo modo più problematico per il turismo nautico, nautico diretto in Sicilia 54 ;ciò è anche per il quale l’unica strada attualmente supportato dalla considerazione che le perseguibile per una quantificazione reale principali società di charter nautico, che delle presenze è la misurazione diretta. noleggiano le imbarcazioni per vacanze, Le isole, spesso considerate sistemi territoriali detengono la loro base operativa nei porti deboli 53 , sono luoghi dove la stima degli vicini a queste due destinazioni, ovvero effetti positivi e negativi generati dal turismo, Palermo, , - Porto Rosa e sia tradizionale che nautico, risulta essere Messina. Ai porti localizzati nella Regione ancora più indispensabile. Infatti, “turismi” Sicilia fanno da sponda altri porti, localizzati minori o di nicchia, se non monitorati, in Calabria, Campania e Lazio, dai quali possono sì accelerare il processo di crescita proviene una consistente domanda di turismo della destinazione (Volpe, 2004) sia in termini nautico. di flussi che di economie, ma possono anche Gli sforzi di misurazione delle presenze produrre effetti che incidono profondamente nautiche, compiuti recentemente, hanno sull’ecosistema, provocandone un ottenuto dei dati sorprendenti, poiché indebolimento a volte irreversibile. mostrano una sovra-utilizzazione delle Il turismo nautico, nel sistema turistico strutture ricettive nautiche e il largo ricorso eoliano, è un segmento non trascurabile allo stazionamento presso approdi liberi tenuto conto della presenza di: (campi boe, e altri punti di ormeggio distribuiti lungo le coste che, per le loro i. una domanda turistica consistente e caratteristiche naturali, sono idonee a fornire concentrata temporalmente nei periodi riparo alle imbarcazioni di turisti in transito). estivi;

53 Insuleur: Manifesto delle Camere di Commercio e Industria insulari dell’UE , Bruxelles, 31 maggio 2005. 54 Ruggieri, op. cit., 2003 182 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 24 : Presenze di unità da diporto: totali settimanali stimati, agosto 2004 Totale per Media per Settimane Lipari Salina Vulcano Panarea settimana settimana 1 2.892 1.413 1.086 1.048 6.439 1.610 2 3.195 2.102 1.548 1.494 8.339 2.085 3 3.380 2.174 1.801 1.401 8.756 2.189 4 2.568 1.552 1.241 772 6.133 1.533 5 1.365 940 975 532 3.812 953 Totale mensile per isola 13.400 8.181 6.651 5.247 33.479 1.674 Media settiman ale ad agosto 2.680 1.636 1.330 1.049 per isola Capienza mensile uff iciale 4.030 4.960 930 930 massima Fonte : Mendola- Ruggieri in Eolie. Quanto turismo- Cleup 2005

L’isola di Lipari, che dispone di 130 posti autorizzati per una capienza mensile ad agosto barca ufficiali, per una capienza mensile ad di 4.960 unità da diporto, si superano le 8.000 agosto di 4.030 unità da diporto, accoglie presenze stimate. Scompensi analoghi si 13.400 presenze di diportisti in transito. registrano anche nelle altre isole Analogamente a Salina, con 160 posti barca dell’arcipelago.

Tab. 25: Stima delle Presenze di turisti nautici - anno 2004 MAG GIU LUG AGO SET 33.852 54.925 78.049 129.969 58.315 Fonte : Mendola- Ruggieri in Eolie. Quanto turismo- Cleup 2005

Il segmento nautico tuttavia assume presenza di turisti e il mese di settembre dimensioni rilevanti lungo quasi tutta la appare del tutto simile a giugno. Il fenomeno stagione in cui si dispiegano le attività appare interessante e con volumi dello stesso turistiche eoliane. Le condizioni climatiche ordine di grandezza di quelli del turismo favoriscono già dal mese di maggio la stanziale ufficiale.

Tab. 26: Un confronto tra le presenze turistiche stanziali e nautiche, 2004 Mesi APR MAG GIU LUG AGO SET presenze stanziali (ufficiali) 16.582 36.446 60.986 89.172 140.840 58.961 presenze 20.598 33.852 54.925 78.049 129.969 58.315 nautiche (stime) Fonte : Mendola- Ruggieri in Eolie. Quanto turismo- Cleup 2005

Dal confronto delle presenze “rilevate presso le strutture ricettive “stanziali” quali ufficialmente” nelle strutture alberghiere ed alberghi e altra forma di ricettività extra alberghiere con quelle originate dal complementare, assumono valori poco più turismo nautico, emerge che quest’ultimo elevati di quelli stimati per il nautico. Il raggiunge delle dimensioni rilevanti in rapporto tra le presenze totali di queste due termini quantitativi. Le presenze di soggetti componenti della domanda nell’intervallo

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considerato è pari all’unità, indicando che ad deve essere considerato è l’analisi delle un turista stanziale “ufficiale” corrisponde un strutture ricettive, in termini di consistenza, turista nautico. classificazione e posti letto. Stando a quanto emerge dai dati forniti dall’assessorato al Turismo, Comunicazione e Trasporti le isole 7.5 L’offerta: la ricettività ufficiale sono dotate di una discreta ricettività che viene riassunta nella tabella seguente. Quando si fa riferimento all’offerta di una destinazione turistica, il primo aspetto che

Tab. 27 : Distribuzione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere nelle isole Eolie (2005) Isole dell'arcipelago Tipologia di esercizio Alicudi Filicudi Lipari Panarea Salina Stromboli Vulcano Alberghi 1 2 20 12 11 9 14 Alloggi agrituristici 3 1 1 Residenze turistico alberghiere 8 Case e appartamenti per vacanza 1 18 Bed & Breakfast 1 11 1 3 7 1 Affittacamere 1 3 25 11 6 8 8 Fonte : Alberghi di Sicilia 2005-2006, Assessorato Turismo, Comunicazione e Trasporti

Il maggior numero di strutture ricettive si alberghiere e il restante 21% in quelle extra- concentra nell’isola di Lipari, che da sola alberghiere. Le strutture ufficiali presenti copre il 45% della ricettività totale. Le isole in sono nel complesso 187, di cui 69 alberghiere cui si hanno meno strutture sono Alicudi e e 118 extra alberghiere, alle quali si devono Filicudi, le altre quattro mediamente coprono aggiungere due campeggi (uno a Lipari e uno circa il 12% dell’offerta. a Leni). Tutta l’area dispone complessivamente di 4.009 posti letto di cui il 79% in strutture

Tab.28 : Consistenza e capacità delle strutture ricettive alberghiere, distribuzione per categoria * ** *** **** ***** Totali Numero 9 14 38 15 1 77 Letti 176 326 1.933 889 94 3.418 Eolie Camere 92 178 1.006 422 47 1.745 Numero 61 78 152 56 5 352 Letti 1.197 2.702 11.876 9.240 910 25.925

Messina Camere 681 1.495 6.037 4.532 414 13.159 Numero 158 219 512 168 11 1.068 Letti 3.547 7.210 56.083 33.049 2.287 102.176

Sicilia Camere 1.954 3.799 25.758 14.941 1.011 47.463 Fonte : Alberghi di Sicilia 2005-2006, Assessorato Turismo, Comunicazione e Trasporti e dati ISTAT 2005

Dal confronto provinciale e regionale, si 13% dell’ospitalità offerta nell’intera evidenzia che le strutture alberghiere eoliane Provincia. A livello regionale le percentuali rappresentano una componente consistente sono più basse: 7% per numero, 4% per della ricettività provinciale di cui camere e 3% per letti, anche se l’intera costituiscono il 22%. Se si tiene conto della provincia, confrontata con la realtà siciliana, capacità di posti letto, all’arcipelago si deve il

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presenta dei valori che, per tutte e tre le 2005, consente di definire il trend di breve variabili, si aggirano attorno al 30%. periodo dell’offerta ricettiva alberghiera. Il confronto tra i dati relativi alla consistenza delle strutture alberghiere nel periodo 2002 -

Tab. 29 : Consistenza numerica delle strutture alberghiere nelle isole Eolie Alicudi Filicudi Lipari Panarea Salina Stromboli Vulcano 2002 1 2 25 11 7 9 11 2003 1 2 27 11 10 9 13 2004 1 2 29 11 9 9 14 2005 1 2 20 12 11 9 14 Fonte : Per i dati dal 2002 al 2004: Isole Eolie. Quanto turismo? Parroco, Vaccina (a cura di), 2005 Per i dati del 2005, Alberghi di Sicilia 2005-2006, Assessorato Turismo, Comunicazione e Trasporti

Le isole di Alicudi, Filicudi e Stromboli località, è quello relativo al carico antropico hanno mantenuto invariata negli anni la loro sull’ambiente, risorsa primaria di una offerta ricettiva: una crescita viene registrata a destinazione come il sistema eoliano, che fa Panarea, Salina e Vulcano, mentre Lipari, che del mare e della natura il suo punto di forza. vanta il maggior numero di hotel in assoluto, Uno sviluppo turistico incontrollato può ha fatto registrare tuttavia un calo, determinare la nascita di nuovi insediamenti probabilmente in conseguenza allo sviluppo ricettivi, il cui impatto ambientale sarebbe di altre forme di ricettività. notevole. Il tasso di funzione ricettiva semplice o di Infine, per determinare il grado di sviluppo funzione turistica struttural e55 dell’arcipelago, della ricettività, occorrerebbe conoscere il che nel 2004 era di 38,95, nel 2005 si presenta fatturato delle imprese ricettive, ottenibile dal pari a 25,94. Questo dato, sebbene meno numero di letti venduti (presenze) e il prezzo allarmante di quello relativo all’anno praticato. Non essendo quest’ultimo precedente, denota la maturità del prodotto facilmente reperibile, in quanto, in Italia, è turistico 56 , a cui inequivocabilmente seguirà o considerato un indicatore sensibile, possiamo una fase di rinnovamento o di declino 57 . basarci su una stima del fatturato delle Uno degli elementi che deve essere comunque imprese ricettive. valutato, per evitare il declino turistico della

55 Tale tasso è il rapporto tra i letti disponibili in tutte le strutture eoliane e la popolazione residente nel 2005, espresso per ogni cento abitanti. 56 In Sicilia un indice superiore a 20 in aree turistiche con scarse infrastrutture segnala la maturità del prodotto. 57 C. Cooper- J. Fletcher- D. Gilbert- R. Shepherd- S. Wanhill, Economia del turismo. Teoria e pratica , Zanichelli, Bologna, 2002, pag.85. 185 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 30 : Prezzi medi giornalieri per posto letto in € stimati per stagione turistica e per tipologia di alloggio (2003) Altre Stagione **** *** ** * RTA Camere Campeggi Agriturismi Strutture turistica * ricettive Bassissima 66,00 43,00 39,00 26,00 57,00 27,00 12,00 21,00 19,00 Bassa 82,50 53,75 48,75 30,86 70, 68 33,48 13,56 26,04 21,66 Media 91,08 59,34 53,82 33,28 74,67 35,37 14,40 27,51 22,99 Alta 105,60 68,80 62,40 37,44 85,50 40,50 15,72 31,50 25,46 Altissima 141,90 92,45 83,85 48,10 111,15 52,65 19,20 40,95 31,35 Fonte : Isole Eolie. Quanto turismo? Parroco, Vaccina (a cura di), 2005 * Bassissima: gennaio, febbraio, marzo, novembre, dicembre; Bassa: aprile, maggio, ottobre; Media: giugno, settembre; Alta: luglio; Altissima: agosto.

Dall’analisi del prezzo medio è possibile in generale. Va precisato che la ricettività notare che la deviazione standard assume dei nautica non solo coinvolge una serie di valori molto alti, ad indicare che esiste un attività economiche, ausiliarie al diporto ampio margine di manovra per gli operatori, nautico, (quali i servizi ancillari alla tra i periodi di bassissima e altissima stagione, navigazione, l’assistenza all’ormeggio dei per modificare il prezzo e quindi attrarre un diportisti, e altri servizi richiesti dal diportista numero maggiore di presenze. Il valore del in transito) ma, modifica la struttura fatturato totale generato dalle sole spese per dell’offerta ricettiva, aggiungendosi a alloggio nelle strutture ricettive per il 2003 è quest’ultima e dando vita a nuovi flussi di calcolato in 25.333.451 euro; la classe domanda turistica. alberghiera che registra un fatturato più Così come accade per il turismo stanziale elevato è costituita dal 3 stelle il quale ha un anche le strutture ricettive nautiche si fatturato per camera pari a 6.850 euro, più alto suddividono in vari tipi a seconda delle del corrispondente valore per la categoria 4 dimensioni o delle caratteristiche. In tabella si stelle, pari a 5.458. riportano le strutture identificate alle Eolie. Le strutture presenti sono in totale 23. L’isola più dotata dal punto di vista infrastrutturale è 58 7.6 La ricettività nautica Salina, a cui segue Lipari. La dotazione di approdi delle altre isole non è significativa, ma piuttosto ridotta. Su 350 posti barca offerti Negli ultimi anni il contesto siciliano ha al giorno, ne risultano occupati in media 486, registrato un rinnovato interesse verso i temi con una eccedenza di 136 unità al giorno della portualità turistica e del turismo nautico

58 Daria Mandola- Giovanni Ruggieri , “Una metodologia campionaria per lo studio del turismo nautico. Problemi di stima e implicazioni sulla quantificazione del turismo sommerso” in Analisi dei mercati turistici e sub-regionali a cura di Ornella Giambalvo e Anna Maria Parroco, CLEUP, Padova, 2004, pag.166 –179 186 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 31 Porti e approdi ufficiali nelle isole Eolie per tipologia di approdo (2004)

Isole Rada Porto Totale Pontile Darsena strutture Approdo Banchina Gestori di posti barca Porticciolo Posti Barca Salina 1 1 3 1 6 160 2 Lipari 7 1 8 130 9 Panarea 1 1 30 4 Vulcano 3 3 30 3 Filicudi 2 2 Alicudi 1 1 Stromboli 2 2 Totale 1 1 19 2 23 350 18 Fonte : Daria Mandola- Giovanni Ruggieri – Cleup, 2005

Tab 32 Presenze medie giornaliere di unità da diporto nelle strutture ufficiali e negli approdi liberi, agosto 2004 Strutture ufficiali Approdi liberi Max Posti Posti barca diporto di posti di posti numero numero presenti occupati occupati occupati Unità da massimo al giorno Isola al giorno Salina 160 159 224 111 256 Lipari 130 272 417 75 130 Panarea 30 23 82 126 279 Vulcano 30 32 81 158 259 Totali 350 486 804 470 924 Fonte : Ibidem

L’eccedenza di domanda di portualità rispetto Il sistema eoliano, oltre alle 18 strutture di all’offerta di posti barca, ha come primo approdo ufficiali, dispone di ulteriori spazi effetto evidente una sovra-utilizzazione di dove le unità riescono a trovare riparo da strutture portuali ufficiali (rapporto di venti e mareggiate durante le ore notturne, utilizzazione dei posti barca) che si ripercuote sostando per lo più in modo occasionale o inevitabilmente sul sistema dei prezzi e sulla temporaneo. Risultano in media 470 unità qualità dell’ospitalità. localizzate in “altri luoghi” non ufficiali Dai dati risulta che nel corso della settimana localizzati lungo la costa e le insenature, poco di Ferragosto (che rappresenta il massimo adatti all’ospitalità dei turisti nautici. numero di posti occupati) le strutture ufficiali Volendo offrire una visione completa della accolgono il doppio delle unità da diporto distribuzione di unità da diporto nelle autorizzate e ciò è reso possibile dall’utilizzo principali isole dell’arcipelago delle Eolie, degli specchi acquei antistanti l’ormeggio che sono stati riportati nella tabella seguente i dati consentono la sosta delle imbarcazioni su più complessivi (unità nelle strutture ufficiali e in file. altri luoghi non ufficiali).

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Tab. 33 Concentrazione di unità da diporto nelle isole, agosto 2004 Isole Unità da diporto presenti al giorno (media) Max numero posti occupati Lipari 383 673 Salina 234 354 Panarea 149 361 Vulcano 191 340 Totali 956 1.728 Fonte : Ibidem

Complessivamente, i dati mostrano che il si registrano valori prossimi al doppio rispetto turismo nautico sembra essere concentrato per al valore medio. lo più nell’isola di Lipari, seguita da Salina, Le unità da diporto utilizzate per la vacanza Vulcano e Panarea. Seguendo le tipologie di sono in prevalenza imbarcazioni e navi da imbarcazioni presenti, nelle isole di Lipari, diporto, con una dotazione di posti letto che Salina e Panarea, si concentra il maggior varia rispettivamente da 6 ad 8 e da 10 a 14. È numero di unità da diporto con posti letto. possibile quindi quantificare il numero di Nella settimana di Ferragosto, in tutte le isole posti letto.

Tab. 34: Posti letto per tipologia di imbarcazione Posti letto su Posti letto su Posti letto su Isole Totale natanti cabinati imbarcazioni navi da diporto Lipari 1.186 10.745 972 12.903 Salina 176 8.582 1.344 10.102 Panarea 166 5.936 1.092 7.194 Vulcano 244 3.437 336 4.017 Totale 1.772 28.700 3.744 34.216 Fonte : Ibidem

Naturalmente, a differenza di quanto si può base alla presenza delle unità che dispongono dire delle strutture tradizionali (alberghi e di posti letto, mentre il tasso di occupazione simili) che mantengono per tutto l’anno la non si può conoscere se non procedendo per stessa capienza, nel caso del turismo nautico ipotesi o rilevazioni (eventualmente) la capienza/disponibilità di posti letto è campionarie ad hoc. variabile nel tempo e mobile nello spazio, in

Grafico 3 : Posti letto stimati nelle quattro isole nei giorni di rilevazione

Fonte : Ibidem

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La gran parte delle sistemazioni avviene su con più facilità affrontano la distanza tra imbarcazioni (84,40 %), cioè unità cabinate di l’arcipelago eoliano e le altre coste media dimensione che ospitano circa 7 posti (specialmente sicule e calabre). letto; queste sono probabilmente quelle che

Tab. 35: Posti letto su unità cabinate nelle quattro isole, agosto 2004 Disponibilità mensile di posti letto su Isole Disponibilità media di posti letto al giorno U.C. Lipari 1.603 56.107 Salina 1.012 35.400 Panarea 709 24.843 Vulcano 388 13.569 Totale 3.713 129.969 Fonte : Ibidem

Non trascurabile è la presenza di turisti su Nel mese di agosto, Lipari si trova così ad navi da diporto (i megayacht), che assorbire l’impatto ambientale ed economico rappresentano circa il 10% dell’offerta di di circa 56.000 presenze di turisti nautici, posti letto in mare e caratterizzano un Salina di quasi 35.500, Vulcano 13.500 e segmento del turismo d’elite, quello peraltro Panarea di circa 25.000. Queste presenze potenzialmente più interessato alla fruizione vanno ad aggiungersi a quelle dei residenti e di servizi presso strutture attrezzate. dei turisti stanziali ufficiali e turisti che alloggiano in unità abitative.

Tab. 36 : Presenze su unità cabinate nelle quattro isole: totali mensili, agosto 2004 Composizione Isole percentuale per Natanti Navi da Imbarcazioni Totale isola cabinati diporto Lipari 4.748 46.823 4.536 56.107 8,46 Salina 568 30.394 4.488 35.450 1,60 Panarea 560 20.839 3.444 24.843 2,25 Vulcano 824 11.641 1.104 13.569 6,07

Totale 6.700 109.697 13.572 129.969 Composizione % per tipologia di 5,16 84,40 10,44 100,00 U.C. Fonte : Ibidem

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nettamente la presenza di gruppi di vacanza 7.7 Profilo del turista e spesa turistica composti dalla famiglia (55%) o da amici (45%). Alla luce di quanto esposto finora, si può Il turista del sistema eoliano, che viene tracciare un breve profilo delle caratteristiche delineato da tale quadro di analisi, è un del turista (ufficiale, ignorato 59 e nascosto 60 ) soggetto auto-produttore della propria che sceglie di trascorrere le sue vacanze vacanza. Siffatta considerazione è rafforzata nell’arcipelago eoliano. Dai dati riportati in dalla tipologia di alloggio scelta dai turisti che tabella, tratti dall’indagine del 2004, è prediligono sistemi di alloggi non ufficiali, possibile tracciare i differenti modelli di quali le case private. consumo, nonché i tratti distintivi dei turisti La componente estera predilige le strutture ufficiali e dei turisti sommersi (nascosti e ufficiali, probabilmente perché non raggiunta ignorati). dall’ospitalità non dichiarata, che può vantare Nell’anno di riferimento (2004), tra le regioni dei soggiorni più duraturi, legati di provenienza dei flussi turistici eoliani presumibilmente ad un costo meno elevato. Il prevalgono quelle meridionali, con una forte canale distributivo più efficace sembra essere incidenza della regione siciliana (32,18%), le stato il passaparola per i turisti non ufficiali, quali costituiscono più del 60% del totale. Il mentre a quelli dichiarati il prodotto turistico 93% dei turisti sono italiani, di cui solamente in questione è giunto mediante gli una percentuale inferiore al 20% proviene intermediari turistici tradizionali (tour dalle regioni del centro nord, con una scarsa operator e agenzie di viaggio). incidenza dei flussi di stranieri (6%). A completare l’analisi finora condotta si Non sono riportati dati relativi alla presenza inserisce, infine, una considerazione sulla di gruppi di vacanza organizzati, fenomeno spesa turistica sostenuta dai turisti nelle evidentemente prossimo allo zero, prevalendo località di destinazione. Quest’ultima è definita come “la somma delle spese 59 Il turismo ignorato è “corrispondente al sommerso effettuate dai visitatori, turisti ed escursionisti statistico nell’accezione più comune del termine che per l’acquisto di beni e servizi utilizzati per e considera sommerso statistico ciò che statisticamente durante la vacanza, ovvero nel viaggio e nel non è previsto che venga rilevato. Si tratta di occupanti soggiorno turistico”. di seconde case in luoghi turistici che, al di là della Il livello di spesa sostenuta dai turisti in una permanenza stabile (che li accomuna nella definizione di turisti) andrebbero assimilati agli escursionisti, località di destinazione è sovente utilizzata almeno per gli effetti che producono. Non creano per conoscere l’impatto economico del infatti operatori sommersi né incidono sulle strutture turismo. Attraverso questo indicatore si tenta ospitanti (se non come marginali offerenti di ospitalità di stimare l’incremento che si genera sulla gratuita a parenti e amici) ma, come gli escursionisti, produzione di reddito e sull’occupazione. producono effetti sull’attività economica e sociale.” Anna Maria Parroco, “Il piano della ricerca: obiettivi, In tal senso, appare di notevole interesse la tecniche e strumenti di indagne””, in Analisi dei determinazione della spesa turistica con mercati turistici e sub-regionali a cura di Ornella particolare riferimento al differente Giambalvo e Anna Maria Parroco, CLEUP, Padova, comportamento delle diverse tipologie di 2004, pag.132 turisti. 60 Il turismo nascosto è definito come: “quel sistema di domanda soddisfatta da un’offerta che si fonda su una rete di proponenti e di disponibilità ricettiva simile a quella ufficiale (rappresenta una forma di produzione che concorre a generare il cosiddetto sommerso economico, per quanto concerne gli effetti che produce, e naturalmente non è coperta da rilevazione statistica). Il turismo nascosto […] nasce e si espande, e solo in termini di ricettività, in ambiti lasciati vuoti dal turismo ufficiale.” Anna Maria Parroco, “Il piano della ricerca: obiettivi, tecniche e strumenti di indagne””, in Analisi dei mercati turistici e sub-regionali a cura di Ornella Giambalvo e Anna Maria Parroco, CLEUP, Padova, 2004, pag.132 190 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 37 : Alcuni profili del turista delle Eolie Tipologia di turista Ignorati Nascosti Ufficiali Totali Sicilia 46,05 32,50 27,53 32,18 Mezzogiorno 35,96 44,73 41,70 42,44 Area geografica di provenienza Centro-Nord 13,60 20,27 18,62 18,79 Stranieri 4,39 2,49 12,15 6,59 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 Ignorati Nascosti Ufficiali Totali Da solo o con amici 42,04 47,45 41,95 44,59 Gruppo di vacanza In famiglia 57,96 52,43 57,65 55,19 Totale Ignorati Nascosti Ufficiali Totali Strutture alberghiere 0,00 0,00 45,30 18,14 Tipologia di alloggio Altre strutture ricettive 0,00 1,13 40,59 16,79 Privati 100,00 98,87 14,11 65,07 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 Ignorati Nascosti Ufficiali Totali Da 1 a 3 giorni 30,36 11,33 24,57 18,94 Da 4 a 6 giorni 11,16 19,84 27,70 21,76 Permanenza Da 7 a 14 giorni 31,25 56,92 41,95 47,81 Da 15 a 20 giorni 13,10 9,60 5,79 8,49 Oltre 20 giorni 14,13 2,31 3,00 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 Ignorati* Nascosti Ufficiali Totali C'ero già stato in precedenza 8,13 7,16 7,70 Tramite Internet 35,53 35,07 35,33 Consiglio di parenti e/o amici 39,83 15,82 29,15 Modo in cui ha trovato l'alloggio Agenzia di viaggi o agenzia immobiliare 11,48 31,34 20,32 Guide e/o riviste turistiche 1,20 10,60 5,38 Altro 3,83 2,12 Totale 100,00 100,00 100,00 *Sono esclusi i turisti ignorati perché ospitati gratuitamente o residenti in proprie abitazioni.

INDICATORI DELLA SPESA TURISTICA Spesa pro capite = Spesa Totale / Arrivi Spesa pro die = Spesa Totale / Presenze Spesa giornaliera pro capite = (Spesa Totale / Arrivi)/Presenze

Tab. 38 : Indicatori di Spesa per tipologia* TIPOLOGIA SPESA SPESA GIORNALIERA SPESA PRO CAPITE PRO CAPITE PRO DIE Turisti ufficiali € 627,73 € 108,03 € 235,18 Turisti "ignorati" € 374,99 € 47,60 € 99,78 Turisti "nascosti" € 584,70 € 81,60 € 193,61 Totale campione € 557,58 € 88,16 € 199,13 * Gli indicatori sono relativi ai valori medi di ciascuna distribuzione. Fonte : Ibidem

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Le stime fornite dalla tabella offrono lo Tale evidenza viene ulteriormente avvalorata spunto per alcune prime considerazioni: in dalle differenze registrate attraverso primo luogo l’evidente minor livello di spesa l’interpretazione di altri due indicatori, che pro capite tra gli “ufficiali” e i non ufficiali forniscono una stima relativa all’unità (con particolare riferimento ai c.d. ignorati). temporale di consumo. Si tratta di un risultato che conferma l’idea di Un'altra considerazione può essere effettuata una realtà di turismo sommerso che viene dall’analisi della distribuzione degli indicatori generata dalla domanda che ha come opzione di spesa per “categoria di spesa”; quest’ultima principale quella di realizzare una vacanza “a è relativa allo studio della “Matrice del basso costo”. prodotto turistico”.

Tab. 39 La Matrice del Prodotto Turistico per gruppo di vacanza Escursioni ed eventi Regali e Tipologia Trasporti Alloggio Vitto Altre spese ricreativo- souvenir culturali Famiglie con due persone 20,8% 41,2% 23,7% 7,9% 2,3% 4,0% Famiglie con tre persone 22,5% 40,8% 23,7% 7,8% 2,3% 2,9% Famiglie con quattro persone 20,3% 38,9% 25,4% 8,7% 3,3% 3,4% famiglie con cinque persone e oltre 20,5% 42,6% 25,7% 7,8% 1,9% 1,6% Singoli 24,5% 30,8% 27,7% 8,1% 5,0% 4,0% Gruppi di amici 20,3% 39,7% 24,0% 9,1% 2,4% 4,7% Fonte : Ibidem

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CAPITOLO IV – LA CULTURA INTANGIBILE

dilatare e diversificare l’offerta di servizi, 1 Usi e costumi anche a pagamento, per i visitatori. La comunità eoliana dovrebbe, inoltre, La promozione della cultura locale delle isole compiere ogni sforzo per tornare a proporsi Eolie passa, attraverso le iniziative che, su come luogo di elaborazione di iniziative diversi aspetti culturali attirano nel corso culturali, di sviluppo di ricerche avanzate e dell’anno i residenti e i visitatori, con la come deposito continuamente arricchito di possibilità di richiamarne di ulteriori. Del memorie rilevanti per le scienze dell’uomo, resto le Eolie, come già esposto della natura e della società: obiettivo generale precedentemente, presentano un patrimonio prioritario di un’azione strategica di rilancio e “intangibile” di straordinaria importanza riqualificazione dell’offerta del territorio derivante dalla loro storia plurimillenaria: si eoliano. tratta di feste rappresentative dell’arcipelago, Perché abbia successo un’azione strategica la cui persistenza si è rivelata preziosa ai fini volta a rilanciare la produzione della cultura, è del mantenimento di uno spirito comunitario. però necessario che gli Enti Locali e la Ogni anno soggetti diversi sono impegnati sul Regione tornino a destinare risorse territorio nell’organizzazione delle significative ai soggetti istituzionali capaci di manifestazioni utili a tramandare gli usi, i garantire la creazione e l’indispensabile costumi e le tradizioni eoliane nei vari settori, costante aggiornamento dell’immagine delle dalla cultura, il folklore alle sagre: aspetti isole eolie come luoghi di ricerca, di studi e fondamentali per ogni azione di marketing e cultura. comunicazione del territorio coerente e D’altra parte, ogni azione di programmazione funzionale alle esigenze di tutela e fruizione culturale di medio-lungo periodo che si dolce del territorio. proponga di incidere su un sistema territoriale complesso e di grandi tradizioni, presuppone In molte delle iniziative più significative che che l’investimento pubblico (integrato, sono state (e sono tuttora) assunte per beninteso, anche da apporti privati) rivesta stimolare le attività culturali traspare quasi carattere di centralità. sempre l’intento di incentivare il consumo Ove questa condizione venga a mancare, le piuttosto che la produzione. Viceversa, iniziative finiscono per assumere quasi bisogna attuare scelte volte al potenziamento inevitabilmente il carattere di interventi dei flussi turistici, di destagionalizzarli, di isolati, disorganici e casuali, risultando incrementare la permanenza media e di incapaci di incidere in profondità sul tessuto culturale dei luoghi.

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Tab. 1 Sagre e manifestazioni religiose dell’isola di Lipari PERIODO EVENTO DESCRIZIONE Particolarità di questo avvenimento è l’asta dello stendardo che viene portato in processione; la mattina vi è infatti S. BARTOLO DEI un’asta pubblica tra le famiglie dei pescatori che le vede 13 FEBBRAIO PESCATORI contendersi l’ asta per poi devolvere il ricavato alla chiesa. Processione con costumi religiosi tradizionali e finale con giochi pirotecnici FEBBRAIO / CARNEVALE Sfilata di gruppi mascherati e carri allegorici. MARZO EOLIANO Ricorrenza della Feste Religiosa dedicata a San Bartolo dei S. BARTOLO DEI 5 MARZO contadini. Processione con costumi religiosi tradizionali e CONTADINI finale con giochi pirotecnici La mattina di questo giorno ci si riunisce da sempre nella BENEDIZIONE Chiesetta del pozzo dove avviene la benedizione alla quale DOMENICA DELLE PALME E segue la processione verso la Cattedrale e poi la messa; nel DELLE PALME VIA CRUCIS pomeriggio, i cantori popolari delle isole Eolie interpretano VIVENTE la Via Crucis per le vie del paese. Questa è una delle processioni più suggestive. Ttutte le confraternite indossano i costumi religiosi tipici e portano PROCESSIONE VENERDI SANTO per le vie del paese le antiche statue (varette). Segue la DELLE VARETTE banda musicale che sfila per il corso principale preceduta dai bambini che agitano trottole rumorose. La processione in costumi religiosi, che si svolge la mattina di Pasqua nella tipica piazzetta di Marina Corta, vede DOMENICA DI PROCESSIONE DI incontrarsi i due cortei della Madonna e di Gesù PASQUA PASQUA provenienti da due strade diverse; dopo l’incontro la festa si conclude con i giochi pirotecnici. 1° MAGGIO FESTA DEL LAVORO Manifestazioni varie nelle piazze FESTIVAL Presenza di artisti e gruppi provenienti da ogni parte MAGGIO/GIUGNO INTERNAZIONALE del mondo. DEL FOLKLORE Dalla piccola banchina della baia di Marina Lunga parte la 2° DOMENICA DI MARIA SS. DI pittoresca processione di barche che si snoda nel mare LUGLIO PORTO SALVO antistante la Baia . La festa animata da bancarelle e concerti vari si conclude con i giochi pirotecnici Si svolge nella frazione balneare di Canneto. La festa 3/4° DOMENICA DI FESTA DI SAN animata da gare e competizioni locali, bancarelle e concerti LUGLIO CRISTOFORO vari, si conclude con i gi ochi pirotecnici Festa del Santo della frazione di Acquacalda di Lipari. 7 AGOSTO S. GAETANO Giochi pirotecnici. E' la festa più grande e importante delle isole Eolie. I festeggiamenti ufficiali avvengono il 24/8 giorno della S. BARTOLOMEO 21/8 – 24/8 processione e dei giochi pirotecnici; durante tutto il periodo PATRONO però la Piazzetta di Marina Corta viene animata da concerti e mercatini all'aperto. La festa si svolge nella frazione di Quattropani con MARIA SS. musiche danze e si conclude con i tradizionali giochi 6/9 – 8/9 DELLA CATENA pirotecnici; la notte del 7/9 in particolare vi è il pellegrinaggio che parte dal centro di Lipari e prosegue per

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5 km fino alla Chiesetta.

Nella frazione di Pirrera le donne, alcune pasticcerie e SAGRA DEL DOLCE 12 SETTEMBRE locali tipici fanno a gara per fare assaggiare le migliori SAGRA DEL PESCE specialità. Festa tipica della frazione di Pianoconte. Bancarelle con 14 SETTEMBRE SANTA CROCE prodotti tipici, gare e competizioni locali. Conclusione con giochi pi rotecnici. S. MARTINO + Nei giorni della festa, animata da canti e musiche nella 11 NOVEMBRE SAGRA DEL PANE E Piazzetta di Santa croce a Pianoconte, si svolge la sagra in DEL VINO onore dei vini novelli. Durante il periodo Natalizio, non sempre nelle stesse date, PRESEPE VIVENTE il gruppo dei cantori popolari delle isole Eolie organizza il PERIODO + presepe vivente con costumi dell’epoca e organizzazione di NATALIZIO PRESEPE scene tipiche; ogni frazione poi allestisce il proprio presepe SUBA CQUEO nelle Chiese e anche lungo le strade.

Tab. 2 Sagre e manifestazioni religiose dell’isola di Salina PERIODO EVENTO DESCRIZIONE MARTEDI SALSICCIATA IN Si svolge nella frazione di S. Marina GRASSO PIAZZA 3° DOMENICA DI TAVULIATA DI Come Malfa, anche la frazione di Lingua festeggia S. Giuseppe MARZO S. GIUSEPPE con piatti tipici dell’isola offerti dalle famiglie ai partecipanti. VIA CRUCIS DOMENICA Anche a Salina, come a Lipari si svolge la via crucis vivente. VIVENTE DELLE PALME 1° MAGGIO TAVULIATA DI In occasione della festa del lavoro, anche nella piazza di Leni si S. GIUSEPPE svolge la tavuliata con tutti i prodotti tipici locali che vengono offerti ai visitatori. 1° DOMENICA DI SAGRA DEL Degustazione di piatti tipici locali a base capperi e cucunci. GIUGNO CAPPERO 17 LUGLIO S. MARINA - Si svolge nel comune di S. Marina in onore della Santa patrona PATRONA della zona. 23 LUGLIO MADONNA Nella Frazione di Leni il simulacro della Madonna viene portato DEL TERZITO in processione lungo le strade del borgo, mentre la Piazza del santuario è animata da luci e bancarelle. 26 LUGLIO S. ANNA Si svolge nella frazione di Malfa in onore della Santa.

7 AGOSTO S. GAETANO In onore del Santo la frazione di Leni organizza una suggestiva processione di barche. 10 AGOSTO S. LORENZO Festeggiamenti nella frazione di Malfa.

27 AGOSTO S. BARTOLOMEO Festeggiamenti in onore del S. Patrono nella frazione di Lingua.

8 SETTEMBRE S. MARIA Festegg iamenti nella frazione di Malfa, ma anche a Capo Faro- BAMBINA Gramignazzo (Natività di Maria Bambina); Lipari, fraz. Quattropani (Maria SS. della Catena, Maria SS. della Purità)

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Tab. 3 Sagre e manifestazioni religiose a Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi

PERIODO ISOLA EVENTO DESCRIZIONE Presepe vivente con costumi dell’epoca e organizzazione di PRESEPE VIVENTE 6 GENNAIO VULCA NO scene tipiche; la serata si E FIACCOLATA conclude con una fiaccolata dei partecipanti lungo le strade. Anche Ginostra e Scari, 5 APRILE GINOSTRA E SCARI S. VINCENZO festeggiano il Santo della loro Chiesa. Festeggiamenti in onore del Santo nella Chiesetta a Lui 29 GIUGNO PANAREA/LIPARI S. PIETRO intestata nel piccolo porto di Panarea. SAGRA DELLA Sagra locale con degustazione GIUGNO VULCANO GINESTRA di prodotti tipici. Festeggiamenti in onore della 1° DOMENICA VULCANO/SANTA MADONNA DELLE madonna nella frazione di DI LUGLIO MARINA SALINA GRAZIE Gelso e a S. Marina Salina. ULTIMA Festeggiamenti in onore del DOMENICA DI STROMBOLI S. VINCENZO Santo nella frazione di S cari. LUGLIO STROMBOL I / S. BARTOLOMEO Processione e celebrazioni 24 AGOSTO ALICUDI PATRONO religiose in onore del Santo. La manifestazione, denominata “ Filicudi tra miti e leggende” riunisce turisti e abitanti dell’isola: Un corteo di barche addobbate a festa si dirige verso AGOSTO FILICUDI FESTA DEL MARE la grotta del Bue Marino. Sul fondale si deposita una scultura che raffigura Eolo. Un nutrito programma di canti, balli e fuochi d'artificio fa da corollario. 2 OTTOBRE VULCANO ANGELI CUSTODI Presepe vivente con costumi PRESEPE VIVENTE 25 DICEMBRE VULCANO dell’epoca e organizzazione di CON FIACCOLATA scene tipiche.

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Altre manifestazioni sono: − 4 ottobre- Festa di San Francesco (Lipari) − Epifania- Processione itinerante del Bambin − 7 ottobre - Festa di Maria SS. del Rosario Gesù per le case (Salina, fraz. Malfa; Salina, (Lipari, fraz. Lami; Vulcano, fraz. Porto) fraz. Pollara; Filicudi) − 16 novembre- Festa di San Bartolomeo − 19 marzo- Festa di San Giuseppe (Lipari; (protettore contro i terremoti) Filicudi, fraz. Pecorini); Tavuliata di San − 8 dicembre- Festa dell’Immacolata (Salina, Giuseppe (Salina, fraz. Malfa) fraz. Malfa) − 25 marzo- Festa della SS. Annunziata (Lipari, fraz. Pianoconte) 2 Eventi − 12 giugno- Festa di Sant’Onofrio (Salina,

fraz. Pollara) Nell’ambito di un completo sviluppo − 13 giugno- Festa di Sant’Antonio (Lipari) economico, non possono mancare progetti − 2a domenica di luglio- Festa della Madonna finalizzati al rilancio e/o al consolidamento di di Portosalvo (Lipari) eventi e manifestazioni più o meno affermate, − 3 agosto- Festa di Santo Stefano (Filicudi, comunque radicate nella tradizione e nella fraz. Valdichiesa) cultura delle isole. − 15 agosto- Festa di Madonna Assunta A parte l’occupazione diretta di risorse umane (Lipari; Lipari, fraz. Serra; Panarea) che tali manifestazioni comportano per − 24 agosto- Festa di San Bartolomeo l’organizzazione, l’allestimento e lo (Stromboli, fraz. Piscità; Alicudi) svolgimento, è bene sottolineare che tali − ultima domenica di agosto- Festa di San eventi contribuiscono in maniera importante Bartolomeo (Alicudi) allo sviluppo turistico destagionalizzato e − 2 settembre- Festa del Nome Santo di Maria culturale. Allo stesso tempo consentono di (Lipari, fraz. Pirrera) promuovere a tutto campo la cultura eoliana e − 15 settembre- Festa di Maria SS. il patrimonio intangibile di tradizioni presente Addolorata ((Salina, fraz. Santa Marina nelle isole. Salina)

Tab. 4 Eventi nelle isole Eolie PERIODO ISOLA EVENTO DESCRIZIONE Durante tutto il periodo giornalmente l’Acropoli di Lipari viene animata dalla RASSEGNA 2° META’ LUGLIO – proiezione di film della LIPARI CINEMATOGRAFICA E 1° META’ DI AGOSTO stagione invernale passata e da TEATRALE varie compagnie teatrali in particolare “ Il piccolo Borgo Antico “ di Lipari. POMERIGGI CULTURALI Presentazione di pubblicazioni LIPARI GENNAIO/DICEMBRE EOLIANI attinenti le isole Eolie E’ una manifestazione che dura solitamente circa 3 giorni; provenienti da tutta Italia e MANIFESTAZIONE anche d all'estero, ragazzi e LIPARI GIUGNO / LUGLIO SPORTIVA DEL JUDO ragazze di tutte le età si riuniscono per il torneo di judo con premiazione finale dei vincitori. MANIFESTAZIONI ISOLE GIUGNO/SETTEMBRE TURISTICO/SPORTIVE; / EOLIE MANIFESTAZIONI

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MUSICALI E RAPPRESENTAZIONI TEATRALI CAMPIONATO ITALIANO Campionato di caccia LIPARI SETTEM BRE FOTOSUB fotografica subacquea Nelle piazze dell’isola si organizza un cinema all’aperto; RASSEGNA SALINA AGOSTO novità per bambini e adulti che CINEMATOGRAFICA durante l’inverno non hanno questo servizio. La Settimana del mese. SETTIMANA Caratterizzata da percorsi ENOGASTRONOMICA SALINA OTTOBRE culinari e culturali, mostre e EOLIANA spettacoli con tappe nei comuni

dell'isola.

Tra le manifestazioni e gli eventi in corso o da promuovere si sottolineano quelle di seguito In ultimo è importante segnalare la necessità riportate, già realizzate e che andrebbero di ridare maggiore vigore conoscitivo a quelle sostenute con cadenza annuale. esperienze in grado di attrarre una domanda turistica ridistribuita sia nel tempo, quindi La manifestazione culturale e sportiva “Eolie fuori dal tradizionale periodo estivo, sia nello a segno” è una regata raduno di barche a vela spazio, con maggiore riguardo per quelle isole “d’epoca” e “classiche”, condita di poco considerate a favore della più manifestazioni culturali, centri sportivi e frequentata Lipari. Si citano ad esempio: momenti di valorizzazione della cultura − la manifestazione culturale tradizionale enogastronomica locale. “Natale alle Eolie”, che si svolge in tutte le Nell’ambito dei programmi per la isole, rivalutandone il bagaglio culturale, valorizzazione delle risorse naturali delle isole culinario e folkloristico; Eolie e delle tradizioni legate al mare, la − il Premio internazionale sul miglior manifestazione è stata individuata come catalogo turistico, rivolto ad organizzazione momento di attrattiva del turismo da nautica e turistiche e a tour operator italiani e come momento di continuità con la “Festa di stranieri; Maggio”, contribuendo, tra l’altro, a stimolare − il Premio di Poesia, nell’ambito del l’attenzione delle istituzioni regionali e concorso nazionale di poesie inedite in nazionali ai problemi portuali delle isole, lingua italiana e in dialetto siciliano, con tramite l’organizzazione di seminari particolare riguardo alle composizioni collaterali. dedicate alle Eolie.

La “Settimana enogastronomica eoliana” – collegata all’organizzazione di mostre 3 Le istituzioni culturali. Le risorse fotografiche, di momenti di partecipazione organizzative e intellettuali all’attività di vinificazione, visite guidate in aziende agricole ed escursioni naturalistiche, nonché alla partecipazione a fiere Tutte le iniziative descritte, più o meno specializzate di settore – consente non solo di diffusamente, sono organizzate grazie promuovere maggiori livelli di qualità per all’impegno costante degli Enti locali e di stimolare l’acquisizione di marchi DOC e varie associazioni che in tal modo partecipano DOP, ma anche la promozione dei prodotti attivamente alla promozione del patrimonio tipici e la promozione di un turismo culturale del territorio. destagionalizzato. 198 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Le risorse impegnate, quindi, sono molteplici − L’Associazione Vulcano, attivo nella e variegate e di seguito se ne riporta un elenco realizzazione delle sagre e delle feste religiose sommario. (Presep vivente con fiaccolata, Sagra della − I comuni di Lipari, di Malfa, Leni e Santa Ginestra ); Marina Salina ( Settimana enogastronomica − Dydime 90, che promuove attività culturali eoliana ); e musicali ( Sagra del cappero ); − L’A.A.S.T., Azienda Autonoma per lo − Nesos, che opera nel settore del turismo Sviluppo Turistico, che si occupa anche di sostenibile e nella promozione di ricerche promuovere iniziative culturali; sull’ambiente e sulla cultura delle isole del − I Cantori Popolari delle isole Eolie, che si Mediterraneo; occupano di manifestazioni folkloristiche − Terme San Calogero ( Sagra del pane e del (Festival internazionale del folklore ); vino, folklore in genere ); − Il Comitato pescatori ( Festività Patrono San − Lo Sporting Club di Lipari ( Settimana dello Bartolomeo ); judo ); − La Confraternita Addolorata ( Venerdì Santo − Le Associazioni Sportive ( tornei ); e Processione varette ); − Il Centro Studi e Ricerche di Storia e − La Comunità Parrocchiale ( San Giuseppe, Problemi Eoliani di Lipari ( Pomeriggi Festività Maria SS di Porto Salvo, Festività di culturali eoliani, Rassegna cinematografica ); San Lorenzo, Sagra del pesce e del dolce ); − L’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo − La Confraternita San Bartolomeo ( Presepe ); di Lipari; − Fondazione Raya, a Panarea ( cultura ); − Fondazione Salina 80, Leni ( cultura ); Occorre collaborare con tali soggetti nella − Club Meligunis, Lipari ( sport ); definizione delle strategie di tutela, − Giovani eoliani, Lipari ( cultura politica ); conservazione e promozione del patrimonio − Pro Loco, Lipari ( turismo ); storico-culturale. − Associazioni Amapanarea, Panarea, ecologia ; − Associazione Pro Stromboli, Stromboli 4 Luoghi e itinerari. Il paesaggio come (protezione civile, ecologia ); risorsa culturale − Legambiente, Stromboli ( ecologia ); − Amici di alicudi, Alicudi ( cultura ); − Eolie nel cuore, Lipari ( cultura politica ); Valorizzare le risorse dei territori eoliani, al − Salina Isola Verde, Salina ( turismo ) fine di richiamare flussi turistici − Circo d’arte, Lipari ( cultura artistica ); destagionalizzati di qualità che sappiano − Atahualpa yupanqui, Lipari ( arte, musica ); vivere la preziosa bellezza insita nelle − Polisportiva Canneto, Lipari ( sport ); tradizioni storiche e culturali delle isole eolie, − Gruppo Latino, Lipari ( danza); rispettandone al contempo l’integrità − Legambiente, Lipari ( ecologia ); ambientale, significa anche sottolineare come − Coro polifonico, Lipari ( musica e canto ); le persone che vi abitano siano legati alla loro − Hollywood Onlus, Lipari; terra, allo spettacolo naturale dei suoi luoghi e − Momenti Eoliani, Lipari ( cultura musicale ); alla ricchezza in questi contenuta. − I giullari di Dio, Lipari ( teatro ); Significa far emergere il territorio naturale − Corpo musicale Città di Lipari, Lipari come la base primaria della formazione della (musica ); cultura eoliana, da intendersi come tutti − Efesto, Lipari ( sport ); quegli aspetti – degni di essere tramandati - − Majorettes, Lipari ( feste e spettacoli ). che definiscono l’individuo e la comunità − Lo Snoopy Club Lipari, che organizza all’interno della quale vive. manifestazioni turistico-ricreative ( Carnevale Eoliano Presepe subacqueo, Campionato Sotto questo punto di vista, dunque, non italiano fotosub ); possono non essere citati gli itinerari e i − Il Piccolo Borgo Antico, impegnato nelle percorsi che fanno delle eolie uno spettacolo rappresentazioni teatrali; unico al mondo e che costituiscono, 199 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

probabilmente, il motivo primario per coltivato a vigneti, il borgo di Pianoconte con conoscerle e, in seguito, ritornarci, anche le sue bianche case coloniche. A circa un fuori dai mesi estivi, per goderne appieno il quarto d'ora da Pianoconte, si trovano le patrimonio naturalistico e paesaggistico. Terme di S. Calogero, edificate nel 1867 e Del resto, come evidenziato successivamente note sin dall'antichità per le loro virtù all’interno della parte dedicata in questo terapeutiche; lo attestano la presenza di una documento ai piani per la conservazione e grotta sudatoria romana, che risale a circa valorizzazione del patrimonio in una 3.500 anni fa, e il "Tholos" di civiltà Micenea, prospettiva di marketing del territorio, il riportato alla luce durante i lavori di restauro turismo finalizzato ad uno sviluppo del 1984/85. ecosostenibile e duraturo passa anche Ritornando sulla strada principale si giunge al attraverso la proposta di percorsi di questo suggestivo Belvedere di Quattrocchi. Da qui tipo. si ammirano le pittoresche insenature dalle coste alte, l'incantevole panorama dei Escursioni via terra e percorsi per il trekking Faraglioni e lo sfondo dell'isola di Vulcano. Nuovamente di ritorno sulla strada principale, Chi ama la natura può fare grandi esperienze proseguendo per Lipari, una deviazione nell' arcipelago eoliano. In queste isole, interessante è il sentiero che si inerpica tra i infatti, sono presenti rarità di paesaggio del vigneti del Monte Guardia. In cima al monte regno vegetale e animale. L'osservatore si trova l'osservatorio geofisico attento può cogliere, attraverso attività di internazionale. trekking e di escursionismo, fenomeni come Fino alla metà del 900, Lipari era ancora quello che consente alle piante di coltivata, anche nelle zone più impervie; una sopravvivere in climi estremi, senz' acqua e fitta rete di sentieri saliva dai centri abitati e con troppa luce e troppo calore: il visitatore percorreva in lungo e in largo l' isola. potrà cogliere una immagine più completa di Esistevano stradelle e mulattiere che venivano questo affascinante arcipelago e del suo utilizzate dai numerosissimi lavoratori della patrimonio naturalistico. pomice per raggiungere le cave. L'arrivo del turismo e l' abbandono, quasi immediato, Lipari delle coltivazioni (per altri lavori) hanno favorito la caduta in disuso di gran parte di Una delle prime cose da fare, appena giunti a questi sentieri il cui tracciato, per le finalità Lipari, è il giro dell'isola, per apprezzarne la già ampiamente indicate, andrebbe sua grandezza e urbanizzazione. A circa 4 km recuperato. da Lipari si incontra Canneto, situata in una Attraversando i vigneti "O Castiddaru" si insenatura delimitata a sud est dal Monte raggiunge la cava di Caolino. Dopo la sosta Rosa e a Nord dal Monte Pilato. Da Canneto, alla chiesetta, dalla quale si gode una percorrendo la strada che conduce alla suggestiva vista su Salina, Alicudi e Filicudi, chiesetta di Pirrera, si raggiungono Forgia passando si arriva fino a "punta o Palmitu". Vecchia, le Rocche Rosse e il Campo Bianco, Giunti quasi sul mare, si incontrano i resti famose per le colate di ossidiana le prime due della vecchia torre di guardia "Du Surdato e per le distese di pomice l' ultima. Saracinu". Il paesaggio é ricco di piccole Proseguendo lungo la strada che porta ad palmette nane; qui é facile incontrare grossi Acquacalda si giunge a Porticello, sovrastato corvi reali e qualche poiana. Proseguendo poi da giacimenti di pomice bianca. Superato il verso S. Calogero si possono ammirare "A promontorio di Punta Castagna, si incontra Petra o Vagnu" e "O Cola ficu". Percorrendo Acquacalda dove vi è una spiaggia sovrastata la strada che conduce a Pianoconte, un'ultima dalle cave di pomice. Da qui inizia la salita imperdibile fermata è alla colata lavica di verso la montagna fino al paese di "Fuardo" e al suo antico pozzo. Quattropani, situato su un promontorio Un altro percorso molto suggestivo è quello proprio di fronte all'isola di Salina. che riguarda la visita alle colate di pomice e Continuando, si erge, su un altopiano ossidiana .

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Il sentiero non é dei più agevoli ma conduce rimedio contro gli insetti. Alla fine della salita in un luogo incantevole. Questa é la zona si arriva ad un bivio: continuando a sinistra, il dell'isola con il maggior numero di vulcani sentiero é costeggiato da una muraglia (mura spenti, ormai ricoperti dalla macchia a siccu), alta circa tre metri e lunga alcune mediterranea e da vigneti. Superata la decine di metri. Si giunge così a Paolonoci, chiesetta della Madonna del Rosario e dove si trova una vecchia casa appartenuta in raggiunta la località "U Cavadduzzu a Rina", passato ai Marcorella di Lipari. Intorno vi si giunge fino ad un punto dal quale si sono coltivazioni di capperi, olive e uva. possono ammirare le splendide colate laviche Per ritornare in paese é possibile intraprendere che si spingono fino al mare, Stromboli e un nuovo percorso che conduce "ntà Panarea con i suoi isolotti. spinedda" e attraversa la zona sottostante, chiamata "sciabica", e quella sovrastante, Salina chiamata "scolazza". Dopo aver attraversato la zona "spinella", si discende a destra per Lasciate le ultime case in località Lingua, si andare a vedere la "grotta del monachello": la giunge ad un bivio: a sinistra si diparte un leggenda racconta che in questa grotta trovò sentiero (percorso verso la fine del 1800 da rifugio un monaco scampato alle ire di un suo Salvatore d' Austria), che conduce in località persecutore. Il sentiero prosegue fino al pozzo Brigantino. Si incontrano piante come: la (u puzzu), in località "falibia", riconducendo tamerix africana (brucu), l' artemisia infine al centro abitato di Lingua. arborescens (erva ianca), l' arisarum vulgaris (arisaru), il cheirantus cheiri (viola selvaggia), Salina, l'isola più verde di tutto l'arcipelago, é la calycotome infesta (spina du Signuri) e il luogo ideale per gli amanti delle escursioni grandi quantità di asparagus aphyllus naturalistiche e della tranquillità che non (asparaci). Dopo circa 50 metri si arriva nella possono perdersi il fascino di trascorrere una zona detta "spaccazzi". Anche qui si giornata sul Monte Fossa delle Felci, la cima incontrano molte piante, fra le quali le più alta di tutto l' arcipelago nonché riserva centaurea cineraria eolica (cientauru), il crepis naturale. capillaris (lazzina), la brassica futiculosa Partendo da Valdichiesa, da S. Marina Salina, (rapuddu), l'inula viscosa (pulicara), l'issopus da Lingua, da Capo Gramigmnazzi e da officianalis (suopu) e l'urginea marittima Malfa, é possibile effettuare l' escursione al (cipuddazza). Secondo alcune testimonianze, monte, dal quale si può ammirare un quest' ultima veniva venduta ai calabresi che meraviglioso panorama con la vista dell'intero la utilizzavano per fare saponi, mentre gli arcipelago, delle coste siciliane e, in isolani la impiegavano, dopo un opportuna lontananza, dell'Etna. trasformazione, come veleno per i topi. Arrivati al Brigantino, dove un tempo vi Una rete stradale collega i tre comuni e erano coltivazioni di grano e orzo, é possibile l'interno dell'isola, consentendo itinerari anche fare il bagno nella spiaggetta suggestivi per i panorami offerti dalla natura. sottostante. A sud di S. Marina si incontra il laghetto Il sentiero di destra porta nella località di salato di Lingua (oggi poco più che uno Paolonoci; percorrendolo, si incontrano stagno separato dal mare da un sottile numerose piantagioni di olivi. Gli spazi terrapieno), utilizzato come salina fino a circostanti sono ricoperti di pistacea lentiscus qualche anno fa. Partendo da Lingua si può (listincu), pitteris aquilina (filici) e raggiungere Monte Fossa delle Felci, un salviaefolius (rusieddu). La zona era vecchio vulcano spento dalla cui cima si gode anticamente coltivata a vigneti. Arrivati in uno splendido panorama sull'arcipelago. Da S. località "Genovesi" la vegetazione del Marina verso nord, seguendo la strada che percorso é ricca di euphorbia arborescens costeggia il mare, si attraversa Capo Faro fino (vusciamanu), borago officinalis (vurraina) e al grazioso centro di Malfa. inula viscosa (pulicara); quest' ultima, per l' alto contenuto di canfora, veniva usata come

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Dopo la frazione di Malfa, la strada principale occidentale dell' isola, dalla quale si possono si dirama in due direzioni. La prima porta al ammirare l'Etna e le isole dell' arcipelago. paesino marinaro di Pollara, dove si trova una spiaggia molto suggestiva: qui si può fare il Dall' inizio della strada che porta al piano si bagno in una cornice di roccia la cui struttura diparte poi un sentiero che si arrampica fino è l'interno di un semicerchio del cratere, ai bordi del cratere. Vulcano Piano si trova levigato dalla forza del fuoco di un tempo e nella parte alta dell' isola, a circa 7 km dal dal mare. La seconda diramazione prosegue Porto di Levante. A piedi, percorrendo un poi fino alla frazione di Valdichiesa dove è sentiero in direzione nord, si raggiunge Capo possibile ammirare il santuario della Madonna Grillo dal quale, nelle giornate limpide, si del Terzito, costruito nel '600. Dalla strada ammirano le isole vicine, la chiesa dei S. che congiunge Leni a Malfa si snoda un Angeli custodi, costruita negli anni trenta, e le sentiero che conduce al Monte Fossa delle "Grotte Ferlazzo" dove da oltre dieci anni si Felci. E' questa un'escursione da fare a piedi, celebra il presepe vivente. Infine, seguendo la attraversando una meravigliosa macchia strada che dal piano raggiunge il versante sud mediterranea circondata da pioppi, castagni e dell'isola, si arriva al piccolo borgo di Gelso, felci. Proseguendo sulla strada principale, si caratteristico per il suo faro e per la spiaggia. raggiunge infine la pittoresca Rinella; in origine era un piccolo gruppo di casette Stromboli allineate lungo la spiaggia, ora è uno dei più frequentati centri turistici dell'isola, meta Il più affascinante dei percorsi ma anche il più ideale per una riposante vacanza a contatto impegnativo è la scalata dello Stromboli, che con la splendida natura. non va assolutamente sottovalutata: alcuni tratti dei suoi 900 metri sono ripidi e sabbiosi. Vulcano Si percorre dapprima la vecchia mulattiera, e poi il sentiero antistante la sciara, Il sentiero più famoso è quello che conduce paesaggisticamente di grande effetto, sia per alla Fossa della Fucina degli Dei che si la vista della sciara del fuoco che per lo raggiunge abbastanza agevolmente. Una volta spettacolo delle esplosioni. arrivati sulla cima del vulcano, si é assaliti dall' odore acre dei gas sulfurei; numerose, Partendo dal molo di Scari ci si può dedicare infatti, sono le fumarole e le zolfatare. Il ad una prima perlustrazione delle stradine e paesaggio, come lunare, presenta ancora le dei vicoli di S. Bartolo, patrono dell'isola. Si tracce delle ultime eruzioni vulcaniche possono inoltre raggiungere le altre piccole (bombe e lava solidificate). borgate di S. Vincenzo e Piscità, sparse lungo Percorrendo verso nord l'istmo di terra che la costa nord orientale dell'isola. Di fronte allo separa il Porto di Levante da quello di scalo di Ficogrande, a circa un miglio dalla Ponente si raggiunge Vulcanello, una costa, si erge maestoso (dalla forma di un penisoletta alta 123 metri e sorta in seguito ad castello medioevale) l'isolotto di un'eruzione vulcanica sottomarina. Su questo Strombolicchio. Distante dal litorale 1600 promontorio la vegetazione è varia e, nella metri, di fronte a Punta Lena, emerge alto 43 parte nord, si trova la Valle dei Mostri, che metri con in cima un faro. Quanto appare è il prende nome dalle particolari forme della resto di un piccolo cono di un'eruzione roccia lavica situata in mezzo alla sabbia nera, laterale. Il vento e i sismi hanno poi plasmato modellata nel tempo dagli agenti atmosferici. questo castello di lava brunita. Ai più avventurosi consigliamo l'ascensione al Sabbie nere, la spiaggia più frequentata cratere, ad oltre 900 metri di quota dal livello dell'isola, si trova nel porto naturale di del mare, tanto che la terrazza Ponente ed è caratteristica per la finissima dell'Osservatorio Punta Labronzo costituisce sabbia nera di origine vulcanica. Con una una postazione strategica per assistere, da passeggiata di circa 2 km, si raggiunge la lontano, alle esplosioni del vulcano. contrada di Lentia, posta nella parte nord Nella parte orientale dell'isola (coperta da un

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manto verde) spiccano le tipiche casette Junco, meravigliosa insenatura chiusa fra bianche; alcune, disposte lungo spiagge nere pareti rocciose. Salendo da Drauto per la come l'ebano o presso scogli lavici, offrono contrada Castello, si può raggiungere il strani contrasti di tinte. Altre case sono Timpone del Corvo, la vetta più alta dell'isola. appollaiate attorno alle chiese o si celano tra Con i suoi 421 metri offre la visione di uno gli uliveti. Altre infine si inerpicano sulle splendido panorama punteggiato dai vicini pendici scoscese del monte; oggi sono per lo scogli, con lo Stromboli in lontananza. più diroccate ma un tempo offrivano asilo agli stromboliani, che in esse si rifugiavano per Partendo da S. Pietro verso nord si giunge a sfuggire alle scorrerie notturne dei pirati Ditella, dalla quale inizia un sentiero che saraceni. porta alla spiaggia della Calcara, nota per le sue innocue fumarole. Vicino a S. Pietro, Alicudi dietro Punta Peppe e Maria, c'è una benefica sorgente termale di acqua calda (50°), che La parte occidentale dell'isola è composta da viene utilizzata dagli isolani a scopo pendii inospitali e pertanto disabitati; quella terapeutico per la cura delle forme orientale presenta piani terrazzati e digradanti reumatiche. sul mare; su di essi è nato e si è sviluppato l'agglomerato di casette che forma l'unico Infine, grazie alle escursioni via mare e agli paese dell'isola. Partendo da Alicudi è itinerari subacquei è possibile ammirare possibile effettuare l'ascensione al monte Filo paesaggi lavorati da millenni e fondali dell'Arpa. Si sale percorrendo una stradina meravigliosi: l'una dopo l'altra si succedono che conduce alla chiesa di S. Bartolo e si profonde grotte, splendide spiagge, alte coste, segue il sentiero che, di terrazza in terrazza, ampie baie e selvagge attraverso terreni rocciosi, ricchi di fichi A Lipari oltrepassato il centro abitato si può d'india, cespugli di capperi e canne, si ammirare la distesa bianca dei giacimenti di inerpica fino alla cima da dove si ammira uno pomice, mentre a Salina il giro dell'isola in stupendo panorama. barca permette di ammirare, oltre alla Il viaggio nella storia dell'isola conduce in trasparenza del mare, le incantevoli pareti contrada Piano Fucile (dove vi sono i rocciose lavorate dalle forze della natura, le documenti edilizi della civiltà di Capo ridenti spiaggette e i centri abitati, dalle Graziano) e al fortino naturale Timpone delle tipiche casette bianche, adagiati lungo il mare Femmine. o a mezza costa. Anche Salina rivela la sua natura vulcanica attraverso le rocce selvagge Filicudi dello Scoglio Cacato e, più avanti, di quello di Capo Faro e di Torricella. Partendo da qui, si Per ammirare uno stupendo panorama possono costeggiare gli impressionanti ma sull'arcipelago, vale la pena arrampicarsi sulla suggestivi valloni terminali dei picchi Fossa delle Felci, la cui vetta è raggiungibile vulcanici. da Valle Chiesa, seguendo alcuni sentieri che Anche la conoscenza completa dell’isola di si inerpicano sul monte. Vulcano non può prescindere dal giro delle coste via mare, mentre a Stromboli il giro in Panarea barca dell'isola offre la vista delle splendide spiagge nere, come quella di Ficogrande. Di fronte al porticciolo inizia la borgata di S. Questa spiaggia, come pure quella di Scari, Pietro, costituita da una miriade di casette fino alla I guerra mondiale ospitava grossi bianche. Da S. Pietro, seguendo la strada velieri che rendevano la marina mercantile di verso sud, si raggiunge Drauto. Stromboli la più importante dell'arcipelago Qui inizia un sentiero che porta al piccolo eoliano. Al termine del lato nord dell'isola, promontorio di Capo Milazzese dove giace il appare la "Sciara del Fuoco", la grande conca villaggio preistorico dell'età del bronzo (XI- nera in cui si riversano da secoli le colate XII a.C.). Esso è situato in località Cala laviche del vulcano. Da questo punto, di

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notte, si assiste allo spettacolo dello Stromboli luce e il rumore del mare sembrano imitare il in attività con le sue colate che sembrano muggito del bue, producendo effetti torrenti di fuoco. suggestivi. Circumnavigando l'isola di Alicudi, scoscesi Di Panarea, dal mare, si possono ammirare le pendii ricoperti da cespugli di erica si coste rocciose, che sono tra le più alternano a minuscole spiaggette. Appaiono impressionanti delle Eolie. Lungo gli 8 km. archi di roccia naturali, i cosiddetti "perciati" di riviera, infatti, è tutto un movimentato e, nelle scogliere, si aprono grotte scavate susseguirsi di terrazzi marini, scorci di lava dagli elementi naturali come quelle solidificata verso l'alto. Fra le tappe più dell'Acqua e del Grottazzo. Tipico esempio importanti c'è quella nella esclusiva Baia di della natura geologica di Alicudi sono anche i Cala Junco, estrema punta meridionale di "fili", colonne di lava modulate dall'erosione e Panarea. dagli sprofondamenti della roccia lavica Una volta effettuato il giro dell'isola ci si può antichissima. dirigere verso gli isolotti e gli scogli vicini: in Il giro dell'isola in barca esalta, invece, la vera particolare, verso le antiche vestigia romane natura selvaggia di Filicudi, le cui coste di Basiluzzo e di Spinazzola e quindi verso gli presentano bellezze non comuni: declivi altri scogli. Poco lontano da Basiluzzo si può formati da terrazze rivestite di ginestre, strette osservare, nel fondo marino, un grandioso valli, dirupate scogliere e profonde grotte. Di rudere di età romana: una manciata di rocce grande effetto è la visita alla Grotta del Bue nere, rosse e giallastre punteggiano il mare Marino, posta nelle vicinanze di Punta color cobalto. Perciato: all'interno della grotta i giochi di

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CAPITOLO V – IL SISTEMA DELL’URBANISTICA E DEL PAESAGGIO, ACQUE, TRASPORTI, RIFIUTI ED ENERGIA

stato sottoposto, su proposta della 1 La pianificazione sovracomunale Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Messina, al vincolo di 1.1 Il Piano Territoriale Paesistico temporanea immodificabilità, ai sensi dell'art.5 della intervenuta legge regionale dell’arcipelago delle isole Eolie n.15/91, con il decreto n. 7720 del 6 ottobre 1995, (G.U.R.S. n.57 del 04.11.95). Il Piano Territoriale Paesistico dell'arcipelago Il Piano Territoriale Paesistico delle isole delle isole Eolie, che costituisce il principale Eolie è stato, altresì, successivamente oggetto supporto di riferimento e di verifica della di integrazioni con apposito Decreto caratterizzazione del territorio eoliano, è stato dell’assessore regionale ai Beni Culturali e approvato con Decreto dell’assessore Ambientali e della Pubblica Istruzione del regionale ai Beni Culturali e ambientali e 08.11.06, avente per oggetto “Integrazione del della Pubblica Istruzione n.5180 del 23 decreto 23 febbraio 2001, concernente febbraio 2001, (G.U.R.S. n. 11 del 16.03.01). approvazione del Piano territoriale paesistico Fino all’approvazione definitiva del P.T.P. dell'arcipelago delle isole Eolie”, (G.U.R.S. n. redatto da Vincenzo Cabianca, il territorio 11 del 09.03.07). eoliano, ad eccezione dei centri abitati Il Piano redatto da Cabianca propone, per la (delimitati da strumenti urbanistici vigenti prima volta in Sicilia, i Beni Culturali oppure ai sensi dell'art.41 quinquies, lettera a) Territoriali come sistema. Il Piano ha come della legge 17.08.42 n.1150, siccome suoi obiettivi primari la regia della tutela modificato dall'art.17 della legge 06.08.67 attiva dei Beni Culturali sul territorio, la n.765), era sottoposto a regime vincolistico di regolamentazione delle fruizioni e tutela paesistica, ai sensi dell'art.1, numeri 3 e l’individuazione di una compatibilità delle 4, della legge 29.06.39 n. 1497 e dell'art.9, trasformazioni. numeri 4 e 5, del regolamento di attuazione Il P.T.P. delle isole Eolie, in estrema sintesi, della stessa norma, approvato con Regio disciplina le disposizioni per la conservazione Decreto 03.06.40 n.1347, in virtù dei seguenti e trasformazione compatibile del paesaggio atti amministrativi: culturale scientifico, strutturale, estetico- - D.P.R.S. n.5098 del 07.09.66, (G.U.R.S. percettivo dell’arcipelago, mediante un n.51 del 22.10.66), relativamente al territorio processo evolutivo finalizzato a: del comune di Lipari, - identificare scientificamente i Beni - Decreto assessoriale n.687 del 17.03.79, Culturali Territoriali costitutivi del (G.U.R.S. n.27 del 23.06.79), relativamente al paesaggio, sia in sintema, sia in sistema, territorio del comune di S. Marina Salina, presenti e preesistenti nel territorio; - Decreto assessoriale n.688 del 17.03.79, - articolare i Beni identificati secondo (G.U.R.S. n.27 del 23.06.79), relativamente al idonee categorie: BTC configuranti territorio del comune di Leni, (ovvero, i beni tridimensionali afferenti - Decreto assessoriale n.689 del 17.03.79, alla sfera abiotica) e BTC connotanti (G.U.R.S. n.33 del 28.07.79), relativamente al (ovvero, i beni di superficie legati territorio del comune di Malfa. all’azione biotica e all’azione antropica) e Inoltre, nelle more della approvazione del affiancare a ciascuna categoria una Piano Territoriale Paesistico, l’intero territorio “descrizione e interpretazione culturale dell'arcipelago delle Eolie, facente capo ai del Bene tutelato come risorsa ai fini della comuni di Lipari, Leni, Malfa e S. Marina sostenibilità culturale” ; Salina, con l'esclusione dei centri urbani, era

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- definire sintetiche prescrizioni finalizzate alla formazione dei regimi normativi per la 2 I territori comunali gestione e attuazione del P.T.P. in relazione alle categorie definite. Il Piano affida un ruolo importante alla Amministrativamente l’arcipelago eoliano è diffusione delle conoscenze per una migliore suddiviso in quattro comuni: Lipari, Malfa, tutela dei beni culturali, in considerazione che Leni e Santa Marina Salina, con una l’azione di tutela basata sulle norme popolazione complessiva stimabile in meno di giuridiche non ha dato esiti soddisfacenti. 15.000 abitanti, mentre alla fine del XIX Conoscere per difendere e tutelare, ma anche secolo sfiorava i 23.000 abitanti. per comprendere le potenzialità economiche Il territorio del comune di Lipari, con circa intrinseche del bene stesso, attraverso azioni 12.000 abitanti, si estende su sei delle sette dirette o indirette. La costruzione del processo isole dell’arcipelago eoliano ovvero Lipari, di conoscenza nel P.T.P. è affidata ai Alicudi, Filicudi, Vulcano, Panarea e cosiddetti “visitor centres”, per la fruizione Stromboli. delle aree tutelate e l’allestimento di zone L’isola di Salina è, invece, suddivisa nelle museali per la diffusione del valore della competenze amministrative di tre comuni: “risorsa”. Malfa, posizionato su un’altura nella costa L’intero vasto territorio vulcanico eoliano si settentrionale, che conta circa 870 abitanti; pone, quindi, quale “Territorio Culturale”, in Leni, in collina nella parte centro meridionale un contesto virtuoso ove trovano dell’isola, con circa 650 abitanti, e Santa valorizzazione i beni culturali naturali e Marina Salina, situato al centro della costa antropici individuati, nella costituzione di un orientale, con circa 850 abitanti. ‘Parco Vulcanologico e Archeologico’. Si procederà, pertanto, di seguito, ad Infine, rilevante sulla gestione del territorio e un’analisi delle pianificazioni comunali delle sue risorse neturali nell’ambito più attualmente vigenti nonché di quelle ‘in fieri’ generale delle bio-regione mediterranea è e dei regimi vincolistici sovraordinati, sul l’adozione dei Piani di Gestione Natura 2000. territorio di ogni singolo comune e di ogni La presenza di SIC/ZPS, obbliga la singola isola dell’arcipelago eoliano, con realizzazione della Valutazione d’Incidenza particolare riferimento alle porzioni di per ogni Piano o progetto insistente su queste territorio dell’arcipelago oggetto della aree. Il PdG al tal fine è strutturato in modo iscrizione alla WHL dell’UNESCO e dei da prefigurare un sistema integrato con i siti territori da tutelare in relazione alla attuale di Natura 2000. suddivisione amministrativa comunale. I risultati delle analisi saranno, altresì, rappresentati nelle elaborazioni grafiche 1.2 Il Piano Territoriale della Provincia di allegate.

Messina 3 Il territorio del comune di Lipari

In corso di redazione è, altresì, il Piano Territoriale Provinciale di Messina, ai sensi Il territorio del comune di Lipari comprende, dell’art.12 della L.R. 9/86, che nel recepire il come già detto, sei delle sette isole quadro analitico generale della risorsa fisico- dell’arcipelago eoliano, in particolare le isole naturale del sistema insulare eoliano, fa di Lipari, Alicudi, Filicudi, Vulcano, Panarea proprio il sistema dei vincoli ambientali e e Stromboli, che in seguito verranno trattate paesistici, definendo un sistema relazionale ciascuna, in estrema sintesi, singolarmente. infrastrutturale intermodale, relativo ai Il territorio del comune di Lipari è dotato di collegamenti portuali e viari. un Programma di Fabbricazione approvato con D.A. n.214 del 28.11.79, quindi, in regime di scadenza dei vincoli ex art.1 della legge regionale 5 novembre 1973, n. 38, in 206 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

applicazione dell'art.21, comma 3°, della interesse dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione legge regionale 27 dicembre 1978, n.71, sin alla “World Heritage List” (WHL). dal 31.12.93; recentemente, dopo un percorso formativo protrattosi oltre quindici anni, con delibera Commissariale n.1 del 02.05.07, è 3.2 Isola di Alicudi (comune di Lipari) stato adottato il nuovo Piano Regolatore Generale del comune di Lipari, con annesso studio d’incidenza. Pertanto, allo stato attuale, L’isola presenta un unico centro abitato, posto nell’intero territorio comunale (comprendente ai piedi della montagna che culmina con il le isole di Lipari, Alicudi, Filicudi, Panarea, Filo dell'Arpa; altri modesti nuclei abitativi Stromboli, Vulcano) vige il regime di sono, a livello del mare, “Perciato” e “Porto”; salvaguardia, in pendenza dell’approvazione nella fascia intermedia, “Tonna” e “Fucile”; dello strumento urbanistico generale da parte nella parte superiore: “San Bartolo”, dell’assessorato regionale Territorio e “Pianicello” e “Montagna”. Ambiente. Parte del suo territorio, per circa 398 ha, è Il territorio comunale è stato interessato, Sito d’Interesse Comunitario ITA030023 SIC altresì, dalla individuazione dei Siti denominato “Isola di Alicudi”, mentre l’intero d’Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di territorio è Zona di Protezione Speciale Protezione Speciale (ZPS), che verranno ITA030044 ZPS denominata “Arcipelago ripresi nell’analisi rassegnata per singola delle Eolie – area marina e terrestre”. isola. Nell’isola, con decreto assessoriale n.484 del 25 luglio 1997 è stata istituita una Riserva Naturale Orientata denominata RNO “Isola di 3.1 Isola di Lipari (comune di Lipari) Alicudi”, la cui estensione (zona A) è pari a 278,45 ha, con una preriserva (zona B) estesa ha 92,80. La gestione della riserva è affidata Il territorio dell’isola di Lipari comprende il all’Azienda Regionale Foreste Demaniali. Sito d’Interesse Comunitario ITA030030 SIC L’intera superficie dell’isola di Alicudi è stata “Isola di Lipari” che si estende su una individuata quale area di interesse porzione dell’isola pari a circa i 2/3 della dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione alla superficie complessiva, ovvero 2.369 ha su “World Heritage List” (WHL). 3.760 ha. Nel territorio dell’isola,e su quello delle altre cinque isole, amministrativamente costituenti 3.3 Isola di Filicudi (comune di Lipari) il comune di Lipari, è stata istituita la Zona di Protezione Speciale ITA030044 ZPS “Arcipelago delle Eolie – area marina e Sull'isola i nuclei urbani principali, “Filicudi- terrestre” e sono in avanzato stato di Porto”, “Pecorini”, “Valdichiesa” e “Rocca di definizione le procedure, ai sensi dell’art.4 Ciauli”, sono collegati tra loro da una strada della L.R.14/88, per l’istituzione di una nuova veicolare asfaltata e da una fitta rete di R.N.O. denominata “Isola di Lipari”, già viabilità minore a fondo battuto o lastricati in inserita nel Piano Regionale dei Parchi e delle pietra. La viabilità è priva di illuminazione Riserve, e un tempo costituita con D.A. stradale, seppur nell’isola è stata realizzata n.970/91, provvedimento che venne una centrale elettrica. successivamente annullato, a seguito di Sentieri e terrazzamenti, in terra battuta o sentenza del TAR di Catania n.36895 del lastricati in pietra, realizzati nel corso dei 23.01.95. secoli per consentire la coltivazione dei Inoltre, un’ampia porzione del suo territorio, terreni, sono un meraviglioso e imponente prevalentemente nella parte occidentale esempio dell’antropizzazione dell’isola. I dell’isola, seppur suddivisa in una zona di sentieri, della larghezza di circa un metro, tutela propriamente detta e una zona di pre- furono, nel tempo, realizzati in modo tale da tutela, è stata individuata quale area di permettere il trasporto delle risorse con gli asini, mezzo, ancora oggi, insostituibile per 207 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

raggiungere molte zone dell'isola, il cui punto superficie dell’isola di Filicudi è stata più alto, denominato, come detto, “Fossa delle individuata quale area di interesse Felci”, si eleva fino a 773 m. s.l.m. dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione alla L'ambiente di questa isola ha condizionato “world heritage list” (WHL). fortemente le sue peculiarità architettoniche, ad esempio la sismicità ha consigliato la compattezza delle superfici murarie costituite 3.4 Isola di Vulcano (comune di Lipari) da materiali vulcanici, la violenza dei venti la compattezza della struttura totale, l'assenza di sorgenti e di un sistema di distribuzione delle L'isola è abitata da circa 950 residenti, acque ha dato vita ai tetti a terrazzo (astricu) occupati prevalentemente nel campo del per raccogliere le acque piovane in una turismo, soprattutto in quello termale, per la cisterna posta accanto alle abitazioni. presenza di molte sorgenti di cui tante Gli insediamenti urbani originali di Filicudi, e sottomarine, e nella viticoltura. Presenta un dell’arcipelago più in generale, sono composti unico centro abitato, posto tra il “Porto di da nuclei residenziali che seguono l'orografia Levante” e il “Porto di Ponente”, altri modesti dei siti e si contestualizzano mirabilmente nuclei abitativi sono, disordinatamente e all'ambiente. Le abitazioni sono composte da spontaneamente, distribuiti sul territorio pochi vani che non comunicano direttamente isolano. tra di essi, ma attraverso il cosiddetto Anche se l’antropizzazione di questa isola è “bagghiu” (terrazzo interno limitato da un avvenuta dopo tutte le altre isole del comune muricciolo), attorno a cui si sviluppano. Il di Lipari, a causa della forte attività vulcanica ‘bagghiu’ è delimitato da “bisuole” (ovvero della “Fossa Grande” e di “Vulcanello”, oggi panche in muratura) con delle “pulere” il livello di urbanizzazione non ha confronti (pilastri cilindrici in muratura) che sorreggono nell’arcipelago. in estate, di solito, il pergolato. Spesso Parte del territorio dell’isola di Vulcano, per l’abitazione presenta due livelli di vita, uno circa 1.555 ha, è Sito d’Interesse Comunitario superiore costituente la zona dormitoio, ITA030027 SIC denominato “Isola di raggiungibile da una scala esterna, che si Vulcano”, nonché Zona di Protezione diparte, anch’essa, dal “bagghiu”, ove ai lati Speciale ITA030044 ZPS denominata esterni sono disposti i servizi, e quello “Arcipelago delle Eolie – area marina e inferiore destinato al magazzino, al forno e terrestre”. alla stalla. Nell’isola con decreto assessoriale n.797 del Altro elemento tipico, caratterizzante le 28 dicembre 2000 venne istituita una Riserva residenze dell’isola di Filicudi, è la Naturale Orientata denominata RNO “Isola di “pagghiara”, un’arcaica costruzione per il Vulcano”, la cui estensione (zona A) era pari ricovero del bestiame. a 1.010,61 ha, con una preriserva (zona B) Parte del suo territorio, per circa 735 ha, è estesa 351,24 ha. La gestione della riserva era Sito d’Interesse Comunitario ITA030024 SIC stata affidata all’Azienda Regionale Foreste denominato “Isola di Filicudi”, mentre Demaniali. Il provvedimento, l’intero è Zona di Protezione Speciale successivamente, è stato dichiarato inefficace ITA030044 ZPS denominata “Arcipelago a seguito di censure da parte del Tribunale delle Eolie – area marina e terrestre”. Amministrativo Regionale. Nell’isola con decreto assessoriale n.485 del Inoltre, parte suo territorio, grosso modo 25 luglio 1997 è stata istituita una Riserva coincidente con la perimetrazione dell’ambito Naturale Orientata denominata RNO “Isola di SIC e ZPS, seppur suddivisa in una zona di Filicudi e scogli Canna e Montenassari”, la tutela propriamente detta e una zona di pre- cui estensione della riserva vera e propria tutela, è stata individuata quale area di (zona A) è pari a 562,50 ha, con una interesse dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione preriserva (zona B) estesa 73,43 ha. La alla “World Heritage List” (WHL). gestione della riserva è affidata all’Azienda Regionale Foreste Demaniali. L’intera

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alla “World Heritage List” (WHL), con una 3.5 Isola di Panarea (comune di Lipari) fascia di rispetto interposta alla zona maggiormente antropizzata (‘Panarea’ con 280 abitanti residenti (panarioti) e i centri Panarea è tra le isole eoliane una delle prime minori di ‘Ditella’, ‘S. Pietro’ e ‘Drauto’) e ad essere stata abitata; a testimonianza di ciò, allocata sul versante orientale dell’isola. a sud-est dell’isola, nei pressi di “Punta Milazzese”, è stato rinvenuto il più antico insediamento del neolitico medio (3750-3500 3.6 Isola di Stromboli (comune di Lipari) a.C.), che domina dall'alto l’incantevole baia di “Cala Junco”, una splendida piscina naturale di acqua trasparente dalle La gran parte del territorio dell’isola di inverosimili striature verdi, turchesi e blu. Stromboli, pari a circa l’85% della superficie “Cala Junco” era l'antico porto naturale di complessiva circa 1.048 ha, è Sito d’Interesse “Punta Milazzese”. Comunitario ITA030026 SIC denominato L’isola è suddivisa in tre contrade, con le “Isola di Stromboli e Strombolicchio”, mentre caratteristiche casette allocate sulle falde l’intero territorio è Zona di Protezione orientali, attorniate da oliveti e da rupi Speciale ITA030044 ZPS denominata ciclopiche, denominate: “San Pietro”, dove è “Arcipelago delle Eolie – area marina e situato l’unico approdo, che rappresenta anche terrestre”. il centro nevralgico dell’isola; “Ditella”, Nell’isola con decreto assessoriale n.819 del situata nella zona nord dell'isola, è popolata 20 novembre 1997 è stata istituita una Riserva dalla maggioranza dei residenti stanziali e Naturale Orientata denominata RNO “Isola di “Drauto”, nella zona sud dell’isola, il cui Stromboli e Strombolicchio”, la cui nome deriva da “Drauth” un pirata estensione (zona A) è pari a 717,5 ha, con una musulmano che frequentava costantemente preriserva (zona B) estesa 331,87 ha. La l'isola, ormeggiandovi le sue imbarcazioni. gestione della riserva è affidata all’Azienda Quest’ultimo nucleo abitativo, oltre ad offrire Regionale Foreste Demaniali. l'unica spiaggia di sabbia dell'isola, Inoltre, la quasi totalità del suo territorio, denominata “cala Zimmari” (dove un tempo seppur suddivisa in una zona di tutela venivano a deporre le uova le tartarughe propriamente detta e una zona di pre-tutela, è "caretta caretta") presenta, come detto, i resti stata individuata quale area di interesse di un villaggio preistorico. dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione alla Parte del territorio dell’isola, per “World Heritage List” (WHL). un’estensione di circa 263 ha, è Sito d’Interesse Comunitario ITA030025 SIC denominato “Isola di Panarea e Scogli 4 Il nuovo strumento urbanistico generale Viciniori”, mentre l’intero territorio è Zona di del comune di Lipari Protezione Speciale ITA030044 ZPS denominata “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre”. Il nuovo Piano Regolatore Generale, con Nell’isola con decreto assessoriale n.483 del annesso Regolamento Edilizio e Norme 25 luglio 1997 è stata istituita una Riserva Tecniche di attuazione del comune di Lipari, Naturale Orientata denominata RNO “Isola di redatto dal Prof. Arch. Nicola Giuliano Panarea e scogli viciniori” la cui estensione Leone-Capo Gruppo, dal Prof. Arch. della riserva vera e propria (zona A) e pari a Giuseppe Gangemi, dal Prof. Arch. Fabio 154,3 ha, con una preriserva (zona B) estesa Basile, dall’Arch. Rosanna Galletta e 128,75 ha. La gestione della riserva è affidata dall’Arch. Ettore Mocchetti, corredato dallo all’Azienda Regionale Foreste Demaniali. Studio Agricolo Forestale e dallo Studio di La parte occidentale della superficie dell’isola Incidenza del P.R.G. redatti dal Prof. di Panarea è stata individuata quale area di Giuseppe Asciuto e dallo Studio Geologico interesse dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione redatto dal Dott. Geol. Alberto Unti e dal

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Dott. Ing. Giovanni Margotta, è stato adottato 02.05.07. con deliberazione Commissariale n.1 del

Fig. 1: Immagine cartografie nuovo P.R.G. del comune di Lipari

Il Piano tiene in debito conto che il territorio 3) Tutela Interesse Artistico e Storico, ai comunale di Lipari, appartenente sensi della Legge 01.06.1939, n.1089; all’arcipelago delle isole eolie, è sottoposto ai 4) Protezione Bellezze Naturali, ai sensi sottoelencati vincoli derivanti da disposizioni della Legge 29.06.1939, n.1497, il cui legislative: Regolamento è stato emanato con R.D. 1) Vincolo Idrogeologico, ai sensi dell’art. 1, del 03.06.1940, n.1357; del R.D. 30.12.1923, n.3267; 5) Interesse Ambientale, ai sensi del D.L. 2) Vincolo Sismico, ai sensi della Legge 02- 27.06.1985, n.312; 02-1974, n. 64; 6) Legge Galasso 08.08.1985, n.431;

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7) Piano Territoriale Paesistico esame di azioni derivanti dalla dell’Arcipelago delle isole Eolie, ai sensi programmazione concertata in atto; del D.A. 23.02.2001, n.5180 e b) aspetti sociali ed economici: conoscenza successivamente integrato; e analisi delle problematiche sociali e 8) Decreto Legislativo 22.01.2004, n.42 – imprenditoriali relative alla demografia e Codice dei beni culturali e del paesaggio, alle presenze e natura del turismo al ai sensi dell’art. 10 della Legge turismo: 06.07.2002, n.137-; esame dei dati demografici dei 9) Parchi e Riserve, ai sensi del D.A. censimenti ISTAT e dell’anagrafe 10.06.1991, n.970: comunale, -Isola di Lipari: istituzione annullata con analisi dei dati sui flussi turistici e sulle Sentenza n.36/95 dal T.A.R.- Sez. di presenze stagionali, Catania; analisi sulla natura dell’offerta turistica -Isola di Vulcano: istituzione sospesa con in materia di servizi e posti letto Ordinanza n.965/2001 dal T.A.R.-Sez. di alberghieri ed extra alberghieri; Catania; c) realtà storica e ambientale: conoscenza e -Isola di Stromboli e Strombolicchio: analisi della struttura storica Istituzione della Riserva Naturale-D.A. dell’insediamento umano e della natura 20.11.1997; delle isole del comune di Lipari: -Isola di Panarea: Istituzione della Riserva ricognizione dei centri storici al fine Naturale-D.A. 25.07.1997, n.483; della determinazione dei perimetri e degli -Isola di Filicudi: Istituzione della Riserva edifici con caratteri storico-artistici, Naturale-D.A. 25.07.1997, n.485; monumentali e ambientali -Isola di Alicudi: Istituzione della Riserva ricognizione degli edifici con caratteri Naturale-D.A. 25.07.1997, n.484; storico-artistici, monumentali e 10)Natura 2000: Siti di Importanza ambientali presenti nel territorio Comunitaria(SIC) e Zone di Protezione agricolo, Speciale(ZPS), ai sensi del D.P.R. ricognizione delle realtà archeologiche e 08.09.1997, n. 357, del D.P.R. 12.03.2003, recepimento dei perimetri delle aree n.120 e s.m.i., in attuazione della direttiva soggette a vincolo di tutela e 92/43/CEE relativa alla conservazione salvaguardia definite dalla degli habitat naturali e seminaturali, Sovrintendenza bb.cc.aa., nonché della flora e della fauna selvatiche. ricognizione dei valori paesistici diffusi L’iter formativo del nuovo P.R.G., siccome in relazione alla natura vulcanica delle esposto dai progettisti, è stato articolato nelle isole, fasi (azioni di analisi e di progetto) che di ricognizione dei valori paesaggistici e seguito si rassegnano: della natura panoramica delle strade “a) gestione del territorio e diritti in atto: esistenti. analisi e riporto sulle tavole di stato di d) insediamento umano e servizi: fatto e progetto dei vincoli di tutela e conoscenza e analisi della realtà salvaguardia, del diritto d’uso del suolo e insediativa anche al fine della delle azioni in materia di opere pubbliche determinazione degli standard urbanistici in atto: in materia dei requisiti delle potenziali esame di tutti i vincoli discendenti da Zto «B» e dei servizi di cui al DM leggi e piani sovraordinanti e riporto 1444/68: nelle cartografie di piano, ricognizione delle aree che presentano i esame del diritto edificatorio preesistente requisiti di cui al DM 1444/68 ai fini al presente Prg e confronto con i vincoli della determinazione delle Zto «B». di cui al precedente punto, ricognizione delle aree e degli edifici esame di tutti gli atti amministrativi che destinati a servizi di standard di cui al impegnano l’uso del suolo e degli edifici DM 1444/68 e verifica del fabbisogno in materia di opere pubbliche, pregresso,

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In relazione alle analisi compiute, al fine di ! l’individuazione dei aree per rispondere alla domanda sociale in materia l‘allocazione di servizi anche ai fini del di uso del suolo e degli edifici, il piano ha soddisfacimento degli standard di cui al definito: DM 1444/68 ad integrazione di quelli già ! alcune integrazioni e miglioramenti alla esistenti.” viabilità esistente al fine di migliorare la La relazione generale allegata al nuovo mobilità nell’isola di Lipari, P.R.G. adottato riporta uno specifico ! il recepimento di alcune proposte di paragrafo definente, nel territorio del comune alcune allocazioni in materia di di Lipari, il “Rapporto tra Prg e Ptp e l’ipotesi infrastrutture dei trasporti richieste dalla del Parco dei Vulcani” che di seguito si protezione civile in particolare riferite ad riporta pedissequamente parte del “Rapporto un’aviopista e al miglioramento degli tra Prg e Ptp e l’ipotesi del Parco dei eliporti esistenti, Vulcani”: ! il rinvio alla definizione dei progetti di sistemazione della realtà portuale e degli “Per le ragioni anzidette il Prg accetta le approdi sulla base degli studi compiuti ipotesi generali del Piano territoriale da vari studi professionali e della paesistico e ne interpreta le ragioni della proposta di «Progetto di fattibilità conservazione inserendo usi e iniziative tecnico economica per le opere portuali compatibili al fine di dare corpo ad una delle isole Eolie» della Presidenza della intrapresa autorevole come quella del «Parco Regione Siciliana, fatti salvi gli studi di dei Vulcani». compatibilità ambientale e le relative Per meglio comprendere tale integrazione, di approvazioni degli organi preposti alla seguito si riporta una tabella che mette in gestione e al controllo delle relazione i vincoli e le opportunità d’uso delle trasformazioni territoriali, risorse definite e suggerite dal Ptp e quanto ! l’individuazione delle aree dove è definisce nel merito il Piano regolatore possibile prevedere ambiti territoriali di generale al fine della formazione delle Zto Zone territoriali omogenee (Zto: «A», che, nel rispondere alle esigenze della «B», «C», «D») per lo sviluppo in comunità, siano contestualmente ottemperanti materia di fabbisogno edilizio sulla base alle leggi urbanistiche regolanti la materia, dello sviluppo demografico e delle primo tra tutti il DM 1444/68, e rispettose dei attività produttive ivi comprese le attività sovraordinanti principi del Ptp”. legate al turismo,

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TABELLA SCHEMATICA DELLE NORME DEL PIANO TERRITORIALE PAESISTICO RAPPORTATE ALLE TAVOLE E NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PRG

Rapporto Note Operative (Prg Definizione Azioni possibili con il Prg e Nta) Categoria Categoria Sotto Categoria Sotto Categoria Sotto Non visualizzata nelle tavole di Ptp. Fruizione culturale Viene visualizzata Osservanza TV Tutela Vulcanologica con indotto nelle Tav. di Prg generale economico attraverso le sotto categorie - si riprende in Nta Viene riportato il Coincide quasi con le perimetro delle Zone «A» di Riserva, Riserve, i boschi, attività di ricerca Osservanza perimetro e sigla TI Tutela Integrata scientifica e TI generale «TI». Trattata la manutenzione, sentieristica e recupero e restauro introdotti alcuni ecologico simboli del verde Non visualizzata nelle tavole di Ptp. Viene visualizzata Comprende varie nelle Tav. di Prg sotto categorie a cui Osservanza attraverso le sotto TO Tutela Orientata vanno riportate le generale categorie - si riprende azioni compatibili in Nta. Vale per tutte: l'agriturismo con integrazione dei volumi per servizi Riportato perimetro e Prevalente Fruizione ecologica-Osservanza sigla «TO1» e TO1 tutela della TO1 produttiva agriturismo generale introdurre alcuni colture simboli del verde Riportato perimetro e Tutela anche Sport attivo su terreno sigla «TO2» e finalizzata Osservanza TO2 naturale parchi introdurre alcuni TO2 alla fruizione compatibile pubblici attrezzati simboli del verde e ludica sportivi Riportato perimetro e Tutela per la sigla «TO3» e Attrezzature mobile Osservanza TO3 fruizione del introdurre alcuni TO3 per la bal neazione compatibile mare simboli del verde e balneazione

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Riportato perimetro e Fruizione termale con sigla «TO4» e Tutela Osservanza TO4 attenzioni introdurre alcuni TO4 archeotermale compatibile archeologiche simboli del verde e termalismo

Tutela Riportato perimetro e idrogeologica sigla «TO5» e per aree a Difesa idrogeologica introdotti alcuni forte con forestazione Osservanza TO5 simboli del verde di T05 pendenza e coerente con l'habitat compatibile rimboschimento a fenomeni di naturale curve di livello dilavamento (isoipse) superficiale Viene visualizzata nelle Tav. di Prg Aree soggette a Pue attraverso le sotto per interventi di categorie - si bonifica ambientale e riprende in Nta. Vale sviluppo di attività Osservanza per tutte: recupero a Tutela Speciale turistiche compatibili compatibile fini di stanzialità anche attraverso il turistica con recupero di edifici integrazione dei esistenti volumi per servizi e attrezzature e servizi complementari Riportato perimetro e sigla «TS1» e Tutela Area Recupero ambientale introdotti alcuni di Vulcano Osservanza TS1 finalizzato alla simboli del TS1 Terme, compatibile fruizione termale termalismo. Acque calde TS Riportare inoltre perimetro di Pue Riportato perimetro e Recupero ambientale sigla «TS2» e finalizzato alla introdotti alcuni Tutela Area conservazione di un Osservanza TS2 simboli della TS2 di Pilato cono di pomice e compatibile didattica scientifica. della colata di Riportato inoltre ossidiana perimetro di Pue Recupero ambientale Riportato perimetro e finalizzato alla sigla «TS3» e conservazione del introdotti alcuni Tutela Area sistema naturale, alla simboli della di Papesca Osservanza TS3 fruizione collettiva fruizione del mare e TS3 Porticello compatibile del mare e al recupero del recupero per Acquacalda dei fabbricati esistenti alberghi. Riportato per strutture ricettive inoltre perimetro di alberghiere Pue

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Sono definiti come Zto «A». Norme Centri storici nuclei e proprie dei centri Osservanza propaggini storiche. storici in sede di con Recupero edilizio formazione del Prg e definizioni di senza variazione di rinvio per ulteriori interventi volume. interventi di dettaglio Recupero dei centri storici compatibili in Inedificabilità e non in sede di Pue. sede di trasformabilità fino Vengono citate altre formazione alla redazione dei tipologie (RNS, REP, del Prg e dei nuovi strumenti REC) non tutte Pue urbanistici. trattate (REC) nel successivo articolato normativo. Sono definiti, sulla Centri storici rilevanti Osservanza base delle indagini per impianto e con compiute, come Zto architetture. Recupero definizioni di «A2» con normativa RCS edilizio senza interve nti di intervento propria Centri storici variazione di volume. RNS compatibili in dei centri storici in A2 generatori Inedificabilità e non sede di sede di formazione trasformabilità fino formazione del Prg e rinvio per alla redazione dei del Prg e dei ulteriori interventi di nuovi strumenti Pue dettaglio in sede di urbanistici Pue. Insediamenti storici Sono definiti, sulla su allineamenti viari e Os servanza base delle indagini sentieristica storica. con compiute, come Zto Recupero edilizio definizioni di «A3» con normativa senza variazione di interventi di intervento propria Nuclei storici di REP volume. compatibili in dei centri storici in A3 propagine Inedificabilità e non sede di sede di formazione trasformabilità fino formazione del Prg e rinvio per alla redazione dei del Prg e dei ulteriori interventi di nuovi strumenti Pue dettaglio in sede di urbanistici Pue.

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Non visualizzata nelle tavole di Ptp. Sono visualizzate nelle Tavv. di Prg attraverso le sotto Prevalente azioni di categorie - si bonifica e restauro riprende in Nta ambientale. Parchi attraverso procedure pubblici attrezzati Osservanza temporali di azioni di Miniere attive e dismesse senza costruzioni in compatibile intervento e relative elevazione. specificazioni a Demolizione dei seconda della natura detrattori paesistico- degli ambiti indicati ambientali di seguito. È possibile sovrapposizione di altre retinature, verde e attrezzature Viene visualizzata nelle Tav. di Prg Prevalente azioni di attraverso la sigla bonifica e restauro «ZM1». Si riprende ambientale. Parchi in Nta attraverso pubblici attrezzati Area mineraria procedure temporali ZM senza costruzioni in dismessa di Pilato- Osservanza di azioni di ZM1 elevazione. ZM1 Pomiciazzo non più compatibile intervento e relative Demolizione dei coltivata specificazioni, anche detrattori paesistico- attraverso ambientali. Recupero l'inserimento di dei fabbricati esistenti simboli del verde e a fini turistici della fruizione a parco e sentieristica Viene visualizzata nelle Tav. di Prg attraverso la sigla Esercizio dell'uso «ZM2». Si riprende civico entro i limiti in Nta attraverso territoriali e temporali procedure temporali Area mineraria con della concessione di azioni di concessione attiva mineraria e Osservanza intervento e relative ZM2 di Lipari fra Acqua successivamente ZM2 compatibile specificazioni, anche Calda e le Rocche sistemazione attraverso Rosse ambientale della cava l'inserimento di con progetto unitario simboli del verde e e iniziativa pubblica o della fruizione a privata parco e sentieristica in particolare nelle aree di margine

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Non visualizzata nelle tavole di Ptp. Vengono visualizzate, attraverso le sotto categorie, anche con inserimento di Paesaggi agrari e attività e servizi Mantenimento del Osservanza naturali antropizzati esistenti e di progetto paesaggio agrario compatibile da mantenere in particolare ai margini dei centri abitati, che non impegnano strutture significative, comunque attraverso le sotto categorie di seguito indicate. Attività residenziali in regime di recupero Mantenimento del agrituristica turistica Vengono visualizzate paesaggio agrario di alberghiera, nelle tavole con la zone cuscinetto campeggi, recupero sigla «MA1», anche MA Osservanza MA1 esistenti tra aree con ampliamenti per con inserimento di MA1 compa tibile atropizzate ed servizi e i mpianti altri retini indicanti emergenze servizi per funzioni verde, attrezzature e vulcanologiche pubbliche servizi infrastrutture sportive e per lo spettacolo Vengono visualizzate Infrastrutture termali, Mantenimento del nelle tavole con la attività residenziali, paesaggio agrario di sigla «MA2», anche turistico extra- propaggini Osservanza con inserimento di MA2 alberghiero, recupero MA2 urbanizzate con compatibile altri retini indicanti con ampliamenti per presenze di verde, attrezzature e impianti, servizi e abitazioni rurali servizi e simboli attrezzature termali Vengono visualizzate Recupero sentieristica nelle tavole con la Mantenimento del storica, recupero sigla «MA3», anche paesaggio agrario di edilizio con Osservanza con inserimento di MA3 aree a forte MA3 integrazioni per compatibile altri retini indicanti pendenza con servizi e attrezzature, verde, attrezzature e valenza panoramica rimboschimenti servizi e simboli del verde arboreo Azioni e i nterventi di Ridefinizione delle Osservanza riordino urbanistico e aree con Zto che disponibile paesistico di aree possono alle «B» urbanizzate rade. comprendere Zto RIO Riordino paesistico interpretazioni «C» Recupero. Nuove «B», «C» ed «E». del Prg con «E» edificazioni solo con Inserimento di interpretazione intervento di Pue. Per simboli del verde di dettaglio i detrattori presenti si alberature e macchie, 217 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

fa riferimento alla del termalismo dello Cat. RES sport e servizi a formare un bell'impianto paesisticamente armonico

Ridefinizione delle aree con Zto che possono comprendere Zto «E», «C» ed «B». possono essere Osservanza Inserimento di realizzati da quanto Modificazioni compatibili disponibile simboli del verde MO previsto dai nuovi con il paesaggio ag rario alle previsioni alberature e macchie, strumenti urbanistici e del Prg del termalismo dello attuativi sport e servizi a formare un bell'impianto paesisticamente armonico Ridefinizione delle aree con Zto che possono comprendere Zto «E», «C» ed «B». Insediamenti rurali Progetto affidato al Osservanza Inserimento di «B» con trasformazioni Prg e ai Pue con disponibile simboli del verde MO1 «C» in sedi turistiche previsioni funzionali alle previsioni alberature e macchie, «E» stagionali in stile e oliano del Prg del termalismo dello sport e servizi a formare un bell'impianto paesi sticamente armonico Ridefinizione delle aree con Zto che possono comprendere Zto «E», «C» ed «B». Progetto affidato al Osservanza Inserimento di Insediamenti Prg e ai Pue con «B» disponibile simboli del verde MO2 periurbani a bassa previsioni funzionali «C» alle previsioni alberature e macchie, densità e servizi di rispetto peasistico «E» del Prg del termalismo dello in stile eoliano sport e servizi a formare un bell'impianto paesisticamente armonico

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Ridefinizione delle aree con Zto che possono comprendere Zto «E», «C» ed «B». Osservanza Progetto affidato Inserimento di disponibile «B» Trasformazione interamente alla simboli del verde TR alle previsioni «C» urbanistica compatibile disciplina degli alberature e macchie, del Prg e dei «E» strumenti urbanistici del termalismo dello Pue sport e servizi a formare un bell'impianto paesisticamente armonico I detrattori vengono lasciati nelle Tav. di Osservanza Prg ed eventualmente Ambiti contenenti Arresto del danno del disponibile si introducono in RES detrattori e areali e RES detrattore alla corrispondenza puntuali (DP1 e DP2) interpretazione simboli a macchia di verde di mascheramento Non indicato Trasformati in A1 - A-3D Beni culturali configuranti Osservanza A1 intervento Restauro Unità mo rfo-vulcano-Non indicato Già protette da A1 Osservanza tettoniche intervento vincoli posti Beni funzionali antropici Trasformati in A1 - C Fruizione compatibile Osservanza A1 urbanistici Restauro Nascondere con DP3 Dettrattori additivi Realizzati in elevato Osservanza DP3 verde Che cancellano un DP4 Detrattori ablativi Osservanza Demolizione DP4 bene Centrali, discariche, DP5 Detrattori inquinanti Osservanza Spostare DP5 etc . Nascondere con DP6 Detrattori infrastrutturali Strade sbagliate Osservanza DP6 ver de Volumetrie in Riprendere e DP7 Detrattori dettagli estetici Osservanza DP7 aggetto, colori proporre Normativa

NB - il Prg definisce ambiti, tessuti e azioni compatibili con il Ptp nel merito dell'uso del suolo e degli edifici. Le scelte del Prg, lì dove non sono direttamente compatibili con il Ptp o con altri vincoli operanti, sono state nelle tavole asteriscate (*) in corrispondenza del simbolo che definisce la destinazione d'uso. Tali destinazioni sono comunque inerenti servizi e infrastrutture di pubblico interesse e discendono da provvedimenti o indicazioni di organi e istituzioni sovraordinanti in materia di protezione civile, rischio e tutela da eventi calamitosi. Possono essersi verificate necessarie, possibili e impercettibili variazioni di perimetro nel passaggio di scala dal 10.000 (Ptp) al 2.000 (Prg) che comunque non si ritengono sostanziali e sono comunque migliorative dei principi di tutela e della salvaguardia.

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Il quadro complessivo sopra riportato, Ptp, al fine di determinare un uso del suolo e oltre a definire un quadro di riferimento degli edifici compatibili con le leggi normativo, consente di fatto anche una urbanistiche. verifica puntuale della compatibilità tra In particolare gli ambiti RNS e RP di quanto prescritto dal Ptp e le scelte operate Ptp sono stati definiti come Zto A2 e A3 con dal Prg. relative aree destinate a servizi, mentre negli ambiti RIO, MO e TR di Ptp, a seconda della Dallo stesso quadro può evincersi anche loro specifica natura sono state definite quale un’ipotesi di lavoro finalizzata alla istituzione Zto B, C o D, sempre con relative aree del «Parco dei Vulcani» che va inteso come destinate a servizi o ancora a Zto E. Infine gli soggetto generato dalle istituzioni locali al ambiti MA sono stati per alcune limitate fine della gestione delle risorse naturali e del paesaggio, un parco cioè nato dal basso come estensioni utilizzate come aree destinate a servizi di superficie senza particolari impegni istanza di organizzazione sociale dei beni di volume e gli ambiti A e 3D sono stati naturali e antropici esistenti, tutti fortemente condizionati dalla realtà vulcanica delle considerati edifici con caratteri storici, architettonici e ambientali di valore, ovvero isole. inclusi in Zto A1. Tutto ciò può rispondere a quanto già Infine il Prg ha tenuto conto dei definito dalle direttive del Cc sulla istituzione detrattori indicati dal Ptp riportandoli sulle del «Parco dei Vulcani» che di seguito si tavole di progetto e indicando in norma e in riportano: «Il parco dei vulcani va visto come figurazione criteri di intervento per la un primo intervento sul territorio, indirizzato riduzione del loro impatto ambientale. verso un progetto più complessivo di parco Per le sopra esposte ragioni il Prg è marino e terrestre che interessi tutte le isole. stato complessivamente definito Requisito importante per la realizzazione del nell’osservanza generale e di dettaglio del parco dei vulcani, che, pur essendo stato Ptp, anche al fine di una effettiva pensato per finalità di ricerca scientifica, di valorizzazione compatibile del territorio e conservazione e di educazione, non impedisca nella prospettiva della realizzazione del che alcune zone entro queste aree protette Parco dei Vulcani delle isole Eolie.” possano soddisfare finalità di ricreazione, di domanda di conoscenza della natura compatibili con una visione "produttiva" del 5 Isola di Salina parco, al fine di non ostacolare le naturali vocazioni del territorio.» L’isola è dotata di una rete stradale asfaltata In sintesi, le aree TV, ZM e MA possono di circa 20 km, che collega Lingua a Rinella, essere integrate con le ZM di Ptp al fine della passando per Santa Marina, Malfa e Leni; a costituzione del Parco che associa in un questo punto una prima diramazione si diparte sistema composito di iniziative e d intraprese dalla strada principale, un chilometro oltre che vanno dalla valorizzazione del l’abitato di Malfa, raggiungendo Pollara, termalismo alla definizione di attrezzature e consentendo itinerari suggestivi per i servizi del turismo culturale, del turismo della panorami offerti dalla natura; una seconda salute e degli sports dell’escursionismo diramazione prosegue, invece, fino alla guidato e di quant’altro è possibile attivare frazione di “Valdichiesa” dove è possibile compatibilmente con le specifiche prescrizioni ammirare il “Santuario della “Madonna del dei singoli ambiti territoriali. Terzito”, costruito nel 1600. Dalla strada che Come si evince dal sopra esposto congiunge Leni a Malfa si snoda, poi, un quadro il Prg opera inoltre un sistema di sentiero, circondato da pioppi, castani e felci, scelte di destinazione d’uso del suolo in che conduce al Monte dei Porri. Proseguendo particolare nelle aree definite RNS, REP, sulla strada principale, si raggiunge, infine, la RIO, MO, TR, A e 3D, così come definite dal pittoresca Rinella, che era originariamente

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solo un piccolo gruppo di casette allineate lungo la costa e ora è uno dei più frequentati 5.1 Il territorio del comune di Malfa (isola centri turistici dell’isola. di Salina) A Salina nel 1923 venne installata la prima centrale elettrica dell'arcipelago eoliano, nel territorio del comune di Santa Marina Salina. Il territorio del comune di Malfa è interessato La parte occidentale dell’isola, per circa 638 parzialmente, nella parte occidentale, dal Sito ha, pari a circa un quarto dell’estensione d’Interesse Comunitario ITA030028 SIC totale dell’isola che ammonta a 2.680 ha, nel denominato “Isola di Salina - Monte Fossa territorio dei comuni di Malfa e Leni, è Sito delle Felci e dei Porci” e, nella parte orientale, d’Interesse Comunitario ITA030028 SIC dal Sito d’Interesse Comunitario ITA030029 denominato “Isola di Salina - Monte Fossa SIC denominato “Isola di Salina - Stagno di delle Felci e dei Porci”; la parte orientale, per Lingua”. circa 1.038 ha, pari a circa due quinti È, altresì, dichiarato, per buona parte, Zona di dell’estensione totale dell’isola, interessante il Protezione Speciale ITA030044 ZPS territorio di tutti e tre i comuni dell’isola denominata “Arcipelago delle Eolie – area (Santa Marina Salina, Malfa e Leni), è Sito marina e terrestre”, nonché sia di ‘zone A’ d’Interesse Comunitario ITA030029 SIC che di ‘zone B’ della Riserva Naturale denominato “Isola di Salina - Stagno di Orientata denominata RNO “Le Montagne Lingua”. delle Felci e dei Porri”; la gestione è affidata È, altresì, Sito d’Interesse Comunitario alla Provincia Regionale di Messina. ITA030041 SIC, denominato “Fondali Vasta parte del territorio comunale di Malfa è dell’isola di Salina”, la zona marina costiera, stata individuata quale area di interesse estesa 267 ha, prospiciente la punta sud dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione alla orientale dell’isola, lungo le coste meridionali “World Heritage List” (WHL), con delle fasce del comune di Santa Marina Salina. di rispetto interposte alle zone maggiormente Tutte le aree anzi descritte, dichiarate siti antropizzate dell’isola, in prossimità dei centri d’interesse comunitario, sono inoltre, Zona di abitati. Protezione Speciale ITA030044 ZPS Il territorio del comune di Malfa è dotato di denominata “Arcipelago delle Eolie – area un Programma di Fabbricazione approvato marina e terrestre”. con D.A. n.59 del 01.02.92, quindi, in regime Nell’isola con decreto assessoriale n.87 del 14 di scadenza dei vincoli ex art.1 della legge marzo 1984 è stata istituita una Riserva regionale 5 novembre 1973, n. 38, in Naturale Orientata denominata RNO “Le applicazione dell'art.21, comma 3°, della Montagne delle Felci e dei Porri” la cui legge regionale 27 dicembre 1978, n.71. Il estensione della riserva vera e propria (zona nuovo strumento urbanistico generale, che A) e pari a 1.079,00 ha, con una preriserva sarà oggetto, altresì, di studio di valutazione (zona B) estesa 442,06 ha. La gestione della d’incidenza, risulta in corso di formazione. Riserva è stata affidata dalla Regione La trama viaria esistente è pressoché quella Siciliana alla Provincia Regionale di Messina. originaria, che negli ultimi decenni ha La quasi totalità della superficie dell’isola di ricevuto alcuni interventi. Salina è stata individuata quale area di interesse dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione alla “World Heritage List” (WHL), con delle 5.2 Comune di Leni (isola di Salina) fasce di rispetto interposte alle zone maggiormente antropizzate dell’isola, in prossimità dei centri abitati. Leni, dal 1867 frazione di Salina con quasi 1.700 abitanti, diviene comune autonomo nel 1909. Oggi conta circa 870 abitanti. Ha due frazioni: “Valdichiesa” nel centro dell’isola, dove si trova il santuario della “Madonna del

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Terzito” (sec. XVII). e “Rinella”, sulla costa capo Faro, si distende per contrade coltivate a meridionale dell’isola. vigneto, si giunge a Malfa. Il territorio del comune di Leni è interessato Borgo tipicamente marinaro situato ai piedi parzialmente, nella parte occidentale, dal Sito del Monte Fossa delle Felci e del Monte, d’Interesse Comunitario ITA030028 SIC sorge sulla costa orientale dell’isola, offre un denominato “Isola di Salina - Monte Fossa paesaggio di grande bellezza, con il mare delle Felci e dei Porci” e, nella parte orientale, limpido, il porticciolo e i vigneti per la dal Sito d’Interesse Comunitario ITA030029 produzione della ‘Malvasia’ sulle colline che SIC denominato “Isola di Salina - Stagno di la circondano. Il paese è diviso in due zone: la Lingua”. parte costiera con il porto e la zona alta con le È, altresì, dichiarato, per buona parte, Zona di sue case arroccate. Giungendo dal mare, si Protezione Speciale ITA030044 ZPS notano subito i caratteristici campanili della denominata “Arcipelago delle Eolie – area chiesa settecentesca di “Santa Marina della marina e terrestre”, nonché sia di “zone A” Bitinia”. All’estremità sud-occidentale che di “zone B” della Riserva Naturale dell’isola è sita “Lingua”, piccola frazione di Orientata denominata RNO “Le Montagne Santa Marina (350 abitanti), caratterizzata dal delle Felci e dei Porri”; la gestione è affidata minuscolo lago di acqua salmastra i cui argini alla Provincia Regionale di Messina. vengono spesso ridisegnati dalle mareggiate e Larga parte del territorio comunale è stata dalle correnti. individuata quale area di interesse Il territorio del comune di Santa Marina dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione alla Salina è interessato quasi totalmente, nella “World Heritage List” (WHL), con delle fasce parte occidentale, dal Sito d’Interesse di rispetto interposte alle zone maggiormente Comunitario ITA030029 SIC denominato antropizzate dell’isola, in prossimità dei centri “Isola di Salina - Stagno di Lingua”, è, altresì, abitati. Sito d’Interesse Comunitario ITA030041 SIC Il territorio del comune di Leni è dotato di un denominato “Fondali dell’isola di Salina”, la Programma di Fabbricazione approvato con zona marina costiera, estesa 267 ha, D.A. n.1104 del 09.07.91, quindi, in regime di prospiciente la punta sud orientale dell’isola, scadenza dei vincoli ex art.1 della legge lungo le coste meridionali del territorio regionale 5 novembre 1973, n. 38, in comunale. Tutte le aree anzi descritte, applicazione dell'art.21, comma 3°, della dichiarate siti d’interesse comunitario sono, legge regionale 27 dicembre 1978, n.71. Il inoltre, Zone di Protezione Speciale nuovo strumento urbanistico generale, che ITA030044 ZPS denominata “Arcipelago sarà oggetto, altresì, di studio di valutazione delle Eolie – area marina e terrestre”, nonché d’incidenza, risulta in corso di formazione. interessate dalla Riserva Naturale Orientata denominata RNO “Le Montagne delle Felci e dei Porri”, prevalentemente con “zone A” e in 5.3 Il territorio del comune di Santa prossimità dei centri abitati con “zone B”. La Marina Salina (isola di Salina) gestione è affidata alla Provincia Regionale di Messina. La quasi totalità del territorio del comune di Ottiene l’indipendenza amministrativa da Santa Marina Salina è stata individuata quale Lipari nel 1867, quando, al massimo del suo area di interesse dall’UNESCO ai fini splendore conta quasi 3.000 abitanti, oggi dell’iscrizione alla “World Heritage List” ridotti a circa 850. (WHL), con delle fasce di rispetto interposte L’abitato, raggruppato lungo l’asse della alle zone maggiormente antropizzate strada principale, recentemente si è dell’isola, in prossimità dei centri abitati. notevolmente espanso verso le pendici del Il territorio del comune di Santa Marina monte e si è accresciuto in un agiato villaggio Salina è dotato di un Programma di rivierasco. Attraverso un’agevole strada, che Fabbricazione approvato con D.A. n.187 del affronta le scoscese pendici orientali del 29.05.81, quindi, in regime di scadenza dei ‘Monte Fossa delle Felci’, e che, superato vincoli ex art.1 della legge regionale 5 222 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

novembre 1973, n. 38, in applicazione I principali sono “Marina Corta”, dell'art.21, comma 3°, della legge regionale “Sottomonastero” e “Pignataro”, gestiti 27 dicembre 1978, n.71. dall’ufficio circondariale marittimo di Lipari. I ridossi ad est dell’isola risentono, in caso di mareggiate, di forte risacca; il più ridossato è 6 Il Sistema dei trasporti il porto di “Pignataro”, mentre il “Sottomonastero” è molto aperto ai venti da Il sistema dei trasporti in generale, riferito sia est. alle merci che ai passeggeri, e il trasporto marittimo, in particolare, assumono, nel contesto insulare eoliano, la dignità di problema di primaria importanza, sia per la rilevante incidenza sul vivere quotidiano, sia per i reali condizionamenti indotti sul modello di sviluppo del territorio. La tematica dei trasporti, con la complessità legata alla grande differenziazione qualitativa e quantitativa che avviene nel corso dell’anno e della connessa infrastrutturazione, è da sempre, e di recente ancor di più, una questione aperta del dibattito eoliano, sia per l’impatto con le tematiche della tutela ambientale, sia rispetto al coinvolgimento di soggetti privati nella gestione, e alla luce delle più recenti disposizioni normative e indirizzi di mercato finanche nella realizzazione; ciò genera difficoltà nella scelta delle opzioni, con il protrarsi dei processi decisionali e dell’avvio delle procedure di risoluzione delle problematiche. Fig.2: Immagine cartografica approdi Di seguito si riporta, analizzato per modalità e principali dell’isola di Lipari. per isola, lo stato attuale dell’arte dei trasporti unitamente a prime ipotesi di soluzioni sostenibili. Durante la stagione estiva è possibile ormeggiare nei numerosi pontili posti davanti alla spiaggia di “Marina Lunga”. Altri 6.1 Il trasporto marittimo possibili ripari, dai venti settentrionali, sono la “Sponda di Vinci” a sud di Lipari; Isola di Lipari (comune di Lipari) “Vallemura” sulla costa sud ovest, l’ampia A Lipari, principale isola dell'arcipelago insenatura tra la “Punta di Jacopo” e la “Punta eoliano, esistono diverse zone di ancoraggio o di Ponente” e “Canneto”, nella rada antistante porticcioli che consentono di trovare ridossi il paese, a metà della costa orientale con venti spiranti da qualsiasi direzione, dell’isola, riparata dai venti occidentali e dallo adibiti all'ormeggio di mezzi pubblici, da scirocco. pesca e diporto.

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media di 4,50 metri. Accoglie comodamente circa 40 posti barca.

Fig. 4: Immagine planimetrica dell’approdo di Lipari – Pignataro

Lungo la costa, a nord rispetto a “Marina Corta”, con un fondale sabbioso dai 5 ai 10

metri in banchina, si trova l’approdo di Fig.3: Immagine planimetrica dell’approdo di “Sottomonastero”, un porticciolo molto Lipari – Marina Corta trafficato nella stagione estiva, aperto ai venti

da levante e scirocco, con una ricettività di L’attracco a “Marina Corta” è una struttura circa 50 posti barca. artificiale a forma di “Y” che si diparte dall’isolotto dove è edificata una piccola chiesa. Il porticciolo è formato da due darsene: quella a nord destinata ai natanti da pesca, quella a sud per il servizio aliscafi; presenta uno specchio acqueo di circa 10.000 metri quadri e una superficie utile a terra di circa 5.000 metri quadri, con banchine lunghe 25 metri e una piccola diga foranea di 125 metri che presenta una profondità media di circa 3,50 metri. Lo scalo ha le banchine illuminate, è dotato di gru, ormeggiatori, distributore di benzine e gasoli, prese d’acqua, energia elettrica e ritiro rifiuti.

Il porto-rifugio di “Pignataro” è, invece, costituito da una sola darsena protetta da una diga foranea banchinata all’interno, con una ulteriore banchina di riva.Lo specchio acqueo disponibile è esteso circa 34.000 metri quadrati, di cui circa 6.000 adibiti alla nautica da diporto; la superficie utile disponibile a terra misura circa 10.000 metri quadrati, le banchine si estendono per circa 170 metri e le Fig. 5: Immagine planimetrica dell’approdo di dighe foranee per 250 metri, i pontili Lipari – Sottomonastero misurano circa 75 metri con una profondità

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Lo scalo ha le banchine illuminate, è molto da un molo in cemento armato, provvisto di attrezzato, dotato di gru, ormeggiatori, distanziatori che permettono l’ormeggio sia distributore di benzine e gasoli, prese per le normali operazioni commerciali che per d’acqua, energia elettrica, ritiro rifiuti, gli aliscafi di linea, a forma di “T rovescia” rifornimento alimentare e parcheggio auto. sulla cui testata è visibile una luce con lampo bianco avente una portata di visibilità pari a L'ancoraggio nelle rade dell'isola è reso dieci miglia. Gli aliscafi e i traghetti in difficoltoso a causa della natura vulcanica del servizio pubblico attraccano nella testata del fondo costituito da piattaforme e voragini. pontile, dove il fondale raggiunge i 10 m di Sulla testata del molo di “Pignataro” esiste un profondità. Lo scalo è dotato di gru, fanale di posizione di luce verde ormeggiatori, servizi telefonici e ritiro rifiuti. intermittente; a “Punta Scaliddi”, invece, è L'ancoraggio, nei pressi dell'approdo, è visibile un fanale a luci rosse fisse. Entrambi i possibile solo in condizioni di tempo buono, fanali delimitano la posizione degli approdi di altrimenti è meglio puntare su Lipari; l’isola, “Sottomonastero” e del porticciolo di inoltre, non presenta ridossi e in caso di mal “Pignataro”. Un altro fanale a luce tempo il mare si alza notevolmente ovunque. intermittente bianca è situato a “Marina Nell’isola esiste, altresì, un piccolo pontile Corta,” precisamente sulla penisoletta del lungo circa 10 m con un fondale in testata pari “Purgatorio”. a circa 1,5 m, utilizzabile solo per imbarcazioni da diporto con modesto Isola di Alicudi (comune di Lipari) pescaggio. Nell’isola di Alicudi si attracca nello scalo di “Alicudi porto”, all’approdo “Palomba”, nella Isola di Filicudi (comune di Lipari) parte meridionale della costa orientale dell’isola. Quest’approdo, gestito dall’ufficio L’isola di Filicudi è dotata di due approdi, circondariale marittimo di Lipari, collega uno principale, denominato “Filicudi Porto”, l’isola, durante tutto l'anno, con la terraferma prevalentemente destinato alla nautica tramite aliscafi e traghetti. commerciale, e l'altro secondario, a “Pecorini Mare”, prevalentemente destinato alla nautica da diporto. L’attracco a “Filicudi Porto” è ubicato a nord di Capo Graziano nella baia antistante l’omonimo centro abitato, nella costa orientale dell'isola, ed è gestito dall’ufficio circondariale marittimo di Lipari. L’approdo, segnalato da un faro a lampi bianchi con settore rosso avente una portata di visibilità pari ad undici miglia, è costituito da un molo di cemento, lungo oltre 50 metri e largo circa 12 m, munito di bitte e parabordi, che presenta una profondità massima di 5 m e permette l'ormeggio di piccole imbarcazioni.

In testata attraccano i traghetti in servizio, il pontile in ferro è riservato esclusivamente all'ormeggio degli aliscafi e catamarani di linea; il restante tratto di molo, verso terra, è Fig.6: Immagine planimetrica dell’approdo di riservato all'ormeggio delle unità da diporto e Alicudi porto. da pesca, a condizione che la loro presenza non intralci le manovre dei mezzi di linea. E' L’approdo “Palomba” ad “Alicudi porto” è possibile anche l'ancoraggio in rada. l’unica possibilità di attracco, caratterizzato

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utilizzabile per l'ormeggio, che si trova tra le due strutture anzi descritte. L’approdo è segnalato da un faro a lampi bianchi, avente portata pari a 12 miglia e da due fanali, uno a lampi gialli e uno a luce fissa verde, della portata di 3 miglia. Lungo l'arenile, a sud del pontile aliscafi, vengono posizionati due pontili stagionali (da maggio ad ottobre) ad "L", ad una distanza di 100 m l'uno dall'altro, gestiti in concessione da privati. La banchina del molo foraneo è riservata alle navi di linea e alle relative operazioni commerciali. Il pontile in ferro è riservato agli aliscafi di linea. Nella rimanente banchina è consentito l'ormeggio, fino a circa 160 posti barca, di natanti da diporto. Il molo è dotato di gru mobile, ormeggiatori, scalo d’alaggio, distributore di benzine e gasoli, servizi antincendio, prese d’acqua, energia elettrica, servizi igienici e docce, Fig. 7: Immagine planimetrica dell’approdo di rifornimento alimentare, parcheggio auto, Filicudi porto servizi telefonici, riparazione scafi, motori e vele. Lo scalo ha le banchine illuminate, è dotato di Il cosiddetto “Porto di Ponente”, localizzato gru, ormeggiatori, scalo d’alaggio, nella parte ovest dell'insenatura, delimitato a distributore di benzine e gasoli, prese sud-ovest da “Punta di Cala Formaggio” e a d’acqua, energia elettrica e ritiro rifiuti. nord-est dal cosiddetto “Faraglione della A “Pecorini Mare” esiste un pontile in Fabbrica”, è un modesto sporgente che muratura, su un fondale roccioso, destinato, in rappresenta l’approdo secondario dell’isola, testata, alle navi e agli aliscafi di linea, mentre alternativo all’occorrenza al “Porto di sui lati vi possono ormeggiare piccoli natanti Levante”. Viene utilizzato dalla Protezione da diporto e da pesca. Civile, è adibito all'ormeggio dei Il pontile è dotato di gru mobile, ormeggiatori mototraghetti in caso di eruzione vulcanica, e ed è attrezzato per il ritiro rifiuti. utilizzato, a volte, dai vettori di linea esclusivamente per il tempo di imbarco e Isola di Vulcano (comune di Lipari) sbarco dei passeggeri. L’uso è condizionato dai bassi fondali, sul lato ovest Il principale porto di Vulcano è il “Porto di dell'insenatura, e dagli scogli affioranti ai lati Levante”, si trova a Nord dell’isola ed è dell'imboccatura. I fondali sabbiosi, nella ridossato solamente con venti occidentali, testata del molo presentano una profondità di mentre in presenza di venti provenienti da circa 4 metri. E’ dotato di servizi telefonici, oriente è più indicato un ancoraggio al pontile ritiro rifiuti e parcheggio auto. denominato “Porto di Ponente”. Infine, è possibile l’approdo a “Gelso” ove Il “Porto di Levante” è costituito da una esiste, su un fondale sabbioso profondo tra 2 e massiccia diga frangiflutti, di circa 85 m, 5 m, un pontile in muratura lungo 30 m e completamente banchinata, su un fondo largo 11, destinato esclusivamente sabbioso con fondale variabile da 2 a 15 all’evacuazione dell’isola in caso di metri, dal pontile degli aliscafi, che nasce a esplosione vulcanica. E’ dotato di servizi circa 150 m a sud dalla radice di detta diga, e telefonici, ritiro rifiuti e parcheggio auto. da un tratto di riva, anch’essa banchinata,

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Isola di Panarea (comune di Lipari) A “Scari”, invece, esiste un molo commerciale, su un fondale sabbioso, la cui L’unico approdo a Panarea è nella costa testata è riservata all'ormeggio delle navi orientale in località “San Pietro”, a nord di traghetto; ai lati del molo ci sono dei pontili in “Punta Peppemaria”, denominato “Scalo ferro riservati all'attracco degli aliscafi di Ditella”, ed è costituito da un molo in linea. Nella rimanente parte della banchina è cemento lungo quasi 100 metri e largo 10 m consentito l'ormeggio solo in casi di munito di bitte e anelli da ormeggio oltre ad emergenza per il solo imbarco e sbarco, una banchina lungo la riva, accessibile solo ad mentre sul lato Nord del pontile è presente un imbarcazioni con pescaggio limitato. Inoltre, campo boe. a circa 100 m a nord-est del pontile, è L’approdo è attrezzato con servizi di posizionato un gavitello per l'ormeggio degli distributore di carburanti in banchina, aliscafi. L’approdo è segnalato da un faro a manichette acqua, scalo d'alaggio, gru mobile, lampi bianchi con settore rosso avente una ormeggiatori e servizio di ritiro rifiuti. portata di visibilità pari a circa dieci miglia. Il pontile, posto su un fondale sabbioso con Isola di Salina – comune di Santa Marina profondità variabile da circa un metro ad 8 m, Salina – Porto sul lato sud del molo, è riservato esclusivamente all'attracco degli aliscafi; la Il porto di Santa Marina Salina è lo scalo testata del molo è riservata alle navi traghetto, principale dell'isola; è protetto da un molo di sulla rimanente banchina, ad eccezione dei sopraflutto, o molo commerciale, orientato primi cinque metri della testata del lato nord per SE, il quale ha in testata un’appendice per che devono essere lasciati liberi per le l’attracco dei traghetti, e da un molo di emergenze, per agevolare la manovra dei sottoflutto che si sviluppa per est. mezzi di linea nonché delle navi cisterna che danno fondo a sinistra del molo per scaricare l'acqua a mezzo di manichette, è consentito l'ormeggio di natanti da diporto e da pesca. Allo “Scalo Ditella”, infine, è vietato l'ancoraggio entro un raggio di 200 m dalla testata del molo. L’approdo è attrezzato di gru mobile, ormeggiatori, scalo d’alaggio, distributore di benzine e gasoli, prese d’acqua, servizi telefonici e ritiro rifiuti.

Isola di Stromboli (comune di Lipari)

Nell’isola di Stromboli esistono due possibilità di approdo “Ficogrande” e “Scari”. La prima, nella “Cala di Ficogrande”, è costituita da un molo riservato alle navi traghetto, dove, nella banchina rimanente è consentito l'ormeggio a natanti da diporto e da pesca. Il molo, fino alla fine del secolo scorso base di una fiorente marineria, è attualmente in pessime condizioni; presenta un fondale sabbioso, con una profondità variabile da 2 a 10 metri circa, con secche rocciose da “Punta Fig.8: Immagine planimetrica dell’approdo di della Lena” verso “Strombolicchio”, ed è Santa Marina Salina - porto dotato di faro, a lampi bianchi, avente portata pari ad 11 miglia.

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Tra i due moli c'è il pontile aliscafi che divide Isola di Salina – comune di Santa Marina la banchina di riva in due tratti, presenta un Salina – Punta Lingua fondale sabbioso con una profondità variabile tra i tre metri, in banchina e i sei metri nello Nei pressi dell'abitato di Lingua, a “Punta specchio del porto. E’ possibile ormeggiare Lingua”, nell’estremità Sud-Est dell'isola, si nelle banchine non interessate dalle navi e trova un pontile di circa 50 m, orientato in aliscafi di linea, accoglie comodamente 30 direzione est/sud-est ormeggiabile sul lato posti barca; è gestito dalla locale delegazione Sud solo da piccole imbarcazioni. Ha fondali di spiaggia. in testata profondi 2 m. Lo scalo ha le banchine illuminate, è molto attrezzato, dotato di gru, ormeggiatori, Isola di Salina – comune di Malfa – Capo distributore di benzine e gasoli, prese Faro d’acqua, energia elettrica, ritiro rifiuti, rifornimento alimentare e parcheggio auto. In località “Capo Faro” esisteva uno storico approdo, segnalato da un faro, oggi distrutto dalle mareggiate. E’ possibile l’ancoraggio in Isola di Salina – comune di Santa Marina rada. Salina – Darsena turistica Isola di Salina – comune di Malfa – Scalo Immediatamente a sud del porto di S. Marina Galera Salina si trova la nuova “Darsena Turistica” difesa da un molo foraneo curvilineo di Trattasi di un pontile, segnalato da due fanali sopraflutto con andamento sud/sud-ovest e da in testata alla banchina, costituito da un un molo di sottoflutto con direzione sud/sud- pontile di 80 m, su un fondale roccioso est. profondo circa 4 metri, munito di due bitte da La darsena turistica è formata da una ormeggio in testata; le banchine esistenti sono banchina lungo la diga foranea di circa 280 m, inagibili. riservata alle imbarcazioni superiori a 8 m, e Le piccole imbarcazioni possono attraccare da tre pontili galleggianti per imbarcazioni sul lato orientale del molo, prestando fino a 8 m; la struttura è gestita da una attenzione agli scogli affioranti presso la cooperativa. testata. E’ dotato di ormeggiatori. Internamente sono sistemati alcuni pontili galleggianti, su un fondale sabbioso con una Isola di Salina – comune di Leni – Rinella profondità estremamente variabile (da 0,5 a 7,0 m), che si dipartono dalla banchina di Nel comune di Leni, nella frazione di Rinella riva. Esternamente alla darsena, a sud del è allocato questo approdo, nella costa molo di sottoflutto, si sviluppa la “Banchina meridionale dell’isola, gestito dall’Ufficio di Pozzo d'Agnello”. Accoglierà a regime circondariale marittimo di Lipari, costituito da oltre 300 posti barca. una banchina dalla quale diparte un pontile di All'interno della darsena commerciale vi sono 100 m banchinato solo sul lato est dove vi le banchine illuminate, un distributore di attraccano navi di linea (traghetti e aliscafi) e benzine e gasoli, gru, prese d’acqua ed natanti da diporto. L’approdo delimita una energia elettrica. Essa è, altresì, attrezzata per spiaggetta che riparata dal molo permette il ritiro rifiuti, internet point, servizio meteo, ancoraggi alla ruota. Ortogonalmente rispetto servizi igienici e docce, rifornimento l'attracco dei traghetti si diparte un’articolata alimentare, rivendita ghiaccio e parcheggio banchina adatta, in parte, per gli yacht, e più auto. avanti, in altra parte, all'ormeggio di gozzi e piccole barche. A Rinella è possibile l’approvvigionamento idrico.

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Il sistema della portualità eoliana 12) Isola di Salina - Santa Marina Salina 13) Isola di Salina - Darsena Turistica In mera elencazione è possibile riassumere, di 14) Isola di Salina - Punta Lingua seguito, il sistema attuale degli approdi 15) Isola di Salina - Rinella nell’arcipelago eoliano: 16) Isola di Salina - Scalo Galera 1) Isola di Vulcano - Porto di Levante 17) Isola di Salina - Capo Faro 2) Isola di Vulcano - Gelso 18) Isola di Filicudi - Porto 3) Isola di Vulcano - Porto di Ponente 19) Isola di Filicudi - Pecorini a mare 4) Isola di Lipari - Portinente 20) Isola di Alicudi - Scalo Palomba 5) Isola di Lipari - Marina Corta 21) Isola di Panarea - Scalo Ditella 6) Isola di Lipari - Sottomonastero 22) Isola di Stromboli - Ficogrande 7) Isola di Lipari - Marina Lunga 23) Isola di Stromboli - Scari 8) Isola di Lipari - Pignataro 9) Isola di Lipari - Canneto 10) Isola di Lipari - Porticello 11) Isola di Lipari - Acquacalda

Fig. 9: Immagine cartografica del sistema della portualità eoliana

Dal quadro anzi rappresentato emerge, nazionali, oltre i collegamenti con i centri di innanzitutto, l’indispensabilità di garantire un particolare interesse per l’economia sistema di collegamenti marittimi che renda dell’arcipelago, per l’intero anno senza concreto il principio della continuità soluzione di continuità, tenendo in debito territoriale fra le isole e gli scali siciliani e conto la grande variabilità della domanda.

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Esiste, a tal proposito, una gran mole di tensioni. Un’ipotesi di regolamentazione, nel attività di studio e un dibattito acceso, con un periodo di massimo afflusso estivo, può variegato ventaglio di soluzioni. In realtà prevedere anche il versamento di ‘ticket’ l’ipotesi certamente più realistica è legata, nel quale contributo dei visitatori al costo dei breve e nel medio termine, al miglioramento e servizi pubblici (raccolta e smaltimento alla messa in sicurezza delle aree portuali rifiuti, servizi igienici, idrici, etc.). esistenti, da attuarsi in progetti unitari che permettano una valutazione “ex ante” delle incidenze e degli impatti sul contesto eoliano, 6.2 Il trasporto terrestre nella sua molteplicità di aspetti. Obiettivo irrinunciabile diviene, pertanto, rilanciare un adeguato sistema della Lo stato dell’arte della viabilità nelle isole portualità, efficiente ed efficace dotato di dell’arcipelago eoliano è molto variegato e approdi adeguati che consentano, ai condiziona sostanzialmente i movimenti delle passeggeri e alle merci, interscambi sicuri e merci e dei passeggeri a terra. veloci anche con condizioni meteomarine Le isole maggiori presentano una viabilità più avverse, con terminali in ogni isola, in grado strutturata, anche gerarchicamente, per la di consentire, nel medio termine, di dotare presenza di strade sia comunali, sia tutte le isole di approdi riparati e funzionali, provinciali, quali: la SP 178, nell’isola di sia per navi sia per aliscafi, e le isole più Vulcano, nei suoi quattro tratti, costituenti un grandi di porticcioli turistici attrezzati, sistema dorsale; la SP 178, la SP 179, la SP secondo un’unica pianificazione di settore 180, la SP 181 e la SP 182, nell’isola di che, stante la complessità e la peculiarità del Lipari, fondamento di un sistema diffuso ad settore, necessita, altresì, di una regia unica di alta antropizzazione; nonché la SP 183 e la SP programmazione, pianificazione e gestione. 184, nell’isola di Salina, che rappresentano un Il nuovo P.R.G. di Lipari, in fase di sistema viario dorsale e costiero lungo il approvazione, prevede, inoltre, la fronte settentrionale e orientale. localizzazione di “attracchi e scali di nuovo Altra è la realtà nelle isole minori, anche per il impianto ” definendo, altresì, che “gli differente livello di antropizzazione legato interventi si attueranno con Pue o progetti alla specificità orografica e vulcanica. unitari di iniziativa pubblica anche, se La viabilità nell'isola di Alicudi, per esempio, possibile, con la partecipazione dei privati. è solo pedonale; è l'unica delle sette isole Essi dovranno essere definiti secondo principi dell'arcipelago dove qualsiasi tipo di ispirati al minore impatto ambientale e sono movimento di merci e di bagagli viene soggetti alla preventiva approvazione della effettuato con animali da soma (muli e asini). Soprintendenza BB.CC.AA., oltre che degli Un'opera impressionante di terrazzamenti con Uffici competenti per le opere marittime”. muri a secco e una rete stradale di mulattiere a Le isole eoliane, con le peculiarità del loro scalinate testimoniano, tuttora, l'attività e paesaggio, del loro patrimonio naturale e l'organizzazione di questa comunità culturale, devono mirare alla promozione di essenzialmente contadina, i cui insediamenti uno sviluppo incentrato, in particolare, su un principali erano siti in montagna, nelle turismo destagionalizzato, naturalistico e vicinanze delle zone coltivate. culturale, puntando su un rapporto diretto e Tipiche e romantiche si presentano le stradine immediato con la natura e su valori, prodotti e di Panarea, prive di illuminazione, tradizioni locali. percorribili, per le loro dimensioni, solo a Durante il periodo estivo, inoltre, può essere piedi o con la moto-ape, utilizzata per il effettuata l’eventualità di regolare l'accesso trasporto dei bagagli o come originale taxi. alle isole, in base a studi sulla “potenzialità e Negli ultimi anni, infine, si stanno sostenibilità dell’accesso”, per evitare diffondendo nell’isola tricicli e moto criticità, e a volte impossibilità, di attracco a elettriche. causa di spazi limitati e spesso saturi, condizioni che determinano confusione e

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Fig. 10: Immagine cartografica del sistema della viabilità eoliana

A Stromboli, le poche strade dell’isola modellazione del terreno e utilizzo di continuano ad essere prive d’illuminazione. materiali e tecniche impattanti. Gli strumenti urbanistici in itinere prevedono Nelle isole maggiori, soprattutto a Lipari, è un ammodernamento e miglioramento della auspicabile, inoltre, un potenziamento dei viabilità delle isole, finalizzate anche ad trasporti terrestri privilegiando, soprattutto nel esigenze di Protezione Civile, (ad esempio per periodo estivo, l’uso del trasporto pubblico consentire una migliore via di fuga dalle aree collettivo, meglio se su moderni mezzi a di Vulcano Porto alle aree di Vulcano Piano, propulsione elettrica. ritenute più sicure in caso di eventi vulcanici o sismici) utilizzando tracciati già esistenti ed eventualmente integrandoli, comunque, 6.3 Il trasporto aereo accuratamente nel pieno rispetto della tutela ambientale. Risulta, altresì, evidente che tali previsioni urbanistiche necessitano di essere L’arcipelago eoliano è dotato, in ogni isola, di coniugate con capacità di progettazione almeno una elisuperficie, anche per attività di esecutiva e di realizzazione anch’esse elisoccorso. rispettose dell’ambiente, evitando

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Fig. 11: Immagine cartografica del sistema delle elisuperfici eoliane

Pertanto, nell’ipotesi di un sistema integrato dei Funghi” di “Quattropani”, interessata dal dei trasporti, anche sulla base di esperienze Sito d’Interesse Comunitario ITA030030 SIC maturate in realtà isolane, questa può essere “Isola di Lipari”, dalla Zona di Protezione soddisfatta a mezzo di elicotteri o idrovolanti. Speciale ITA030044 ZPS “Arcipelago delle Il nuovo Piano Regolatore Generale adottato, Eolie – area marina e terrestre”, dalla individua, sulla base di studi compiuti a istituenda nuova R.N.O. denominata “Isola di “latere” da soggetti privati e di istanze Lipari”, nonché dalla zona individuata quale espresse dalla Protezione Civile e area di interesse dall’UNESCO ai fini dall’Amministrazione Comunale, un ambito dell’iscrizione alla “World Heritage List” entro cui è prevista la localizzazione di (WHL). un’aviopista in un’area, in località “Poggio

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Fig. 12: Immagine planimetrica della previsione di localizzazione di una aviopista nell’isola di Lipari

Precisando che le previsioni del nuovo l’allocazione della infrastruttura, che risulta strumento urbanistico generale definiscono soggetta a vincoli di tutela e salvaguardia” e che gli interventi connessi alla struttura che lo “Studio di riferimento, previsione e aeroportuale “dovranno essere volti al minore valutazione dell’Incidenza” dello stesso impatto ambientale possibile e sono soggetti P.R.G., redatto da Giuseppe Asciuto, alla preventiva approvazione della conclude affermando che l’aviopista competente Soprintendenza BB.CC.AA., “produrrebbe effetti di incidenza negativa su anche al fine di determinare eventuali fauna, flora e paesaggio e risulterebbe in alternative o prescrizioni, in particolare per contrasto con la legislazione forestale (L.R. la specifica natura dell’area indicata per 16/96 e s.m.i.) e ambientale (ricade in zona A

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della R.N.O. dell’isola di Lipari, in area SIC 7 L’autonomia delle risorse idriche ed di Lipari, e nell’area ZPS delle isole Eolie)” , energetiche dopo aver considerato che “soltanto l’Aviopista potrebbe determinare una elevata significatività dell’incidenza sui siti Natura L’arcipelago eoliano, per la sua specificità 2000 (S.I.C. dell’isola di Lipari e Z.P.S. delle geomorfologia e per le sue caratteristiche isole Eolie) in termini di: stratigrafiche, non ha sorgenti né falde che - perdita percentuale di specie di flora e permettono risorse idriche tali da poter fauna endemiche, subendemiche o rare; soddisfare almeno le necessità dei residenti. - frammentazione: distanza tra i due corpi Tale problematica, nel tempo, ha condizionato separati dall’aviopista; anche lo sviluppo dell’agricoltura. - distruzione: superficie occupata dalla pista Cosicché, storicamente, il problema e opere connesse; dell'acqua, esclusivamente piovana, era stato - perturbazione: entità dei rumori provocati risolto grazie ad un sistema molto elaborato di dai velivoli sulla fauna e delle immissioni di raccolta delle acque meteoriche in cisterne: gas; ogni casa aveva la propria, spesso anche più - cambiamenti negli elementi principali dei di una. E’ possibile trovare, ancor oggi, in siti: flussi migratori in diminuzione o con alcune isole, qualche residenza che alimenta variazioni nelle rotte nei periodi primaverile le proprie riserve idriche dagli esigui rivoli e e autunnale - natalità delle specie torrenti che si formano durante le limitate nidificanti” , qualunque altra ulteriore piogge. considerazione apparirebbe pleonastica, oltre La situazione di maggior criticità si rileva che in contrasto con le direttive europee. soprattutto nelle isole di Filicudi e Alicudi. Le considerazioni anzi rassegnate In quest’ultima, ancor oggi, non c'é acqua evidentemente si fondano sulla constatazione corrente, in molti casi l'acqua disponibile é che l’accessibilità all’arcipelago e il turismo ancora quella piovana raccolta nelle cisterne, sono risorse irrinunciabili per il contesto e solo nei migliori casi l’approvvigionamento eoliano. Tale assunto si coniuga, nondimeno, idrico avviene tramite navi cisterna; allo con un’offerta turistica fondata su valori stesso modo, solo in alcune parti dell’isola c'é culturali, paesaggistici e ambientali, nel la corrente elettrica e in altre qualche quadro di uno sviluppo ecosostenibile applicazione di energia solare. alternativo al turismo stagionale di massa, e La condizione generale dell’arcipelago sulla destagionalizzazione dei flussi estesa eoliano è, a tutt’oggi, quella di ricevere alla prospettiva di proposte integrate tali da l’approvvigionamento idrico per buona parte impegnare tutti i dodici mesi dell'anno e tali mediante un servizio di trasporto, attuato da sostenere altre attività produttive come la mediante navi cisterna. pesca, l'agricoltura, la divulgazione dei prodotti e dell'artigianato locale.

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Fig. 13: Immagine cartografica del sistema dei serbatoi idrici nel contesto eoliano

Solo nell’isola di Lipari, grazie alla presenza Recentemente, al fine della risoluzione di un dissalatore, la cui produzione è stimata dell’annosa problematica, anche il nuovo in circa 2.800 mc d’acqua al giorno, il P.R.G. adottato prevede, tra le sue azioni, la problema idrico assume contorni lievemente localizzazione di impianti per la dissalazione meno emergenziali. Pur tuttavia, nelle zone lungo la costa. alte dell’isola si rilevano condizioni di Risulta, ormai, indifferibile affrontare in disagio, e solo nelle aree con urbanizzazione maniera integrata il problema delle risorse consolidata l’erogazione idrica avviene idriche nell’intero arcipelago eoliano, pressoché a giorni alterni. mirando alla realizzazione di un progetto ben Inoltre, le condizioni di esercizio e l’attuale definito che permetta nel tempo a ciascuna distribuzione della rete idrica sul territorio del isola di raggiungere l'autonomia idrica. comune di Lipari non sono tali da consentire Un’ipotesi plausibile appare quella della l’erogazione diretta con allaccio a tutte le differenziazione dell’approvvigionamento abitazioni, sia per problemi altimetrici che per delle risorse idriche necessarie ai bisogni assenza di condotta, ne consegue che le umani da quelle necessarie per l’agricoltura e forniture di acqua potabile ad abitazioni, le attività produttive in genere. complessi industriali, aziende agricole, Da una parte, quindi, si configura la necessità stabilimenti, esercizi pubblici e complessi di programmare la realizzazione di impianti turistici sono attuate, in alcuni casi, con il per la dissalazione in tutte le isole, o sistema di allaccio diretto alla rete di l'adeguamento di quelli esistenti, integrando distribuzione e, in altri, con la distribuzione la produzione di acqua potabile con quella di tramite un servizio di autobotti. energia, dimensionati per la quantità idrica necessaria all’autosufficienza dell’isola e

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collegati, altresì, con dei serbatoi capaci di Allo stato attuale, del resto, le isole non raccogliere l’eccesso di produzione dei mesi connesse alla rete elettrica continentale invernali al fine di renderlo disponibile nei soddisfano il fabbisogno energetico con mesi estivi quando la popolazione insediata centrali termoelettriche che bruciano i derivati aumenta in modo considerevole; dall’altra, del petrolio e, nei casi più modesti, con emerge l’opportunità di prevedere opere generatori diesel, spesso vecchi e inquinanti, fognarie collegate a stazioni di depurazione sovrabbondanti rispetto al carico invernale, dei reflui, al fine di poter recuperare che richiedono un costante quest’ultimi, dopo l’avvenuto trattamento, per approvvigionamento di gasolio con navi l’utilizzo per fini irrigui oltre che nelle attività cisterna, metodo decisamente antieconomico produttive in genere. A tali azioni vanno e a forte rischio ambientale. Pertanto, non vi associate quelle relative al completamento e sono soltanto ragioni ambientali che alla riqualificazione della rete per la sollecitano una revisione del sistema distribuzione dell’acqua potabile con relativi energetico dell’arcipelago eoliano, ma serbatoi di accumulo oltre alla creazione di collateralmente anche tematiche di natura apposite differenti reti di adduzione per le economica. acque reflue depurate. Infine è opportuno valutare se ricorrano le condizioni, attraverso uno studio di fattibilità, per dotare l’Isola di 8 Gestione dei rifiuti Salina di una condotta sottomarina per l’approvvigionamento idrico dall’isola maggiore (3 km), con la finalità di ridurre La gestione integrata dei rifiuti, rappresenta, l’impatto ambientale sul territorio di Salina una delle più importanti attività nella tutela e derivante dalla possibile costruzione di un difesa dell’ambiente e delle risorse dissalatore (tale ipotesi si potrebbe valutare disponibili. L’aumentato livello dei consumi anche per le altre isole). nella nostra società conduce a un parallelo In tale contesto, è da inserire, altresì, la aumento dei rifiuti. I rifiuti sono la fase previsione di una serie di impianti per la terminale del processo produttivo ed produzione dell’energia necessaria al economico, sono da considerarsi una delle funzionamento dei dissalatori da realizzare principali fonti di pressione sull’ambiente. utilizzando fonti energetiche rinnovabili e sistemi a basso impatto ambientale. Un programma energetico che miri verso una graduale autosufficienza nel settore e una maggiore sostenibilità ambientale dell’arcipelago eoliano, attraverso l’utilizzo delle risorse rinnovabili disponibili in loco e impiegabili sia per la stessa produzione energetica locale sia per la dissalazione delle acque a fini potabili, predisposto con la partecipazione delle Amministrazioni comunali e delle aziende energetiche, appare, pertanto, obiettivo impegnativo ma primario. L’obiettivo sostenibile da perseguire è, quindi, l’autonomia energetica a mezzo di fonti rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, geotermia, eolico, etc.), sulla base di un piano energetico d’arcipelago, L’Europa per coniugare una gestione prendendo in considerazione la possibilità sostenibile, si è dotata di una strategia nota dell’utilizzo dei giacimenti di acque calde come le “cinque R”: Raccolta, Riciclo, Riuso, d’origine vulcanica per creare reti di Riduzione, Recupero. S i tratta di una organica riscaldamento al servizio delle abitazioni.

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modalità di gestione dei rifiuti che si pone una impiegato per costruire packaging . Tale serie di obiettivi consequenziali, finalizzata ad riduzione consente una minore produzione di applicare il concetto di sviluppo sostenibile prodotto dimessi e una riduzione dei costi nel settore strategico dei rifiuti in energetici. considerazione che quanto più materia Infine, ciò che non siamo riusciti a ricicliamo e riusiamo, tanto meno risorse Raccogliere, Riciclare, Riusare e Ridurre , verranno prelevate dall’ambiente. può essere Recuperato in energia in La raccolta è effettuata dal cittadino e alternativa all’uso della discarica , attraverso la consiste nella separazione, per categorie dei combustione dei rifiuti finalizzata a produrre materiali, degli imballaggi dagli altri tipi di energia termica ed elettrica. rifiuti. L’obiettivo è quello di ridurre il La problematica dello smaltimento dei rifiuti, volume finale dei rifiuti da mandare alla nella specificità territoriale eoliano e nella discarica e di risparmiare materie prime ed variabilità delle utenze di tale servizio durante energia. il corso dell’anno, è uno dei nodi salienti del rapporto tra la politica ambientale e la fruizione di un territorio ‘sensibile’ da parte dell’uomo, nella consapevolezza che l’ambiente costituisce una risorsa non inesauribile. Sulla base dello stato dell’arte delle politiche ambientali appare auspicabile, alle condizioni attuali, un’organizzazione e un dimensionamento del servizio di raccolta ‘a misura di isola’, al fine di renderlo più aderente alla estrema variabilità dell’utenza legata alla stagionalità turistica e alla diversa specificità urbanistica dei centri abitati eoliani. A tal fine organizzare e attivare un capillare sistema di raccolta differenziata, finalizzata Il riciclo coinvolge, invece, industrie e canali all’effettuazione del riciclo della maggiore di distribuzione e consiste nel trasformare gli quota possibile di rifiuti solidi urbani, almeno imballaggi primari o originari dimessi, in il 50%, unitamente ad una riduzione della risorsa. Da tale trattamento si ottengono produzione dei rifiuti stessi, diviene un materie seconde o altri prodotti. Tali materie obiettivo primario indifferibile. seconde posseggono le stesse caratteristiche Necessita, altresì, trasferire alle utenze la di quelle naturali, ma offrono interessanti consapevolezza che un primo intervento di risparmi di risorse ed energie prime . Il tale attività deve essere considerato quello riciclaggio permette di reimmettere una dalla riduzione delle importazioni, nel risorsa seconda nel ciclo di produzione nel territorio isolano, di tutto ciò che si trasforma ruolo di risorsa prima, evitando così di immediatamente in rifiuto (ad esempio gli utilizzare una nuova risorsa prima che imballaggi delle merci introdotte nei territori verrebbe prelevata dalle risorse dell’ambiente. insulari). Il riuso è uno stile di vita, un atteggiamento Tale azione, evidentemente sorretta da una mentale e culturale prima ancora di essere politica ambientale e di fruizione del territorio un’attività economica vera e propria che concertata e univocamente governata da un prevede la capacità di reinventare e di soggetto unico per l’intero arcipelago, ricollocare beni che sono ancora utilizzabili. dovrebbe, innanzitutto, promuovere e La riduzione è l’effetto globale delle fasi incoraggiare, per le merci in arrivo sulle isole, precedenti e consiste nel ridurre l’impiego la riduzione degli imballaggi in generale o totale di imballaggio dalla produzione l’impiego di quelli biodegradabili; all’utilizzazione e nel ridurre il materiale disincentivare, per ridurre fino alla possibile

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eliminazione, l’uso di quelli non pari almeno al 50% del totale, da biodegradabili e, a seguito degli effetti di una raggiungersi attraverso l’adeguamento massiccia applicazione della raccolta strutturale del sistema di gestione, il differenziata, operare il compostaggio, coinvolgimento attivo della popolazione soprattutto nei periodi dell’anno di minor residente e turistica e lo sviluppo di forme impatto con la fruizione, controllato in di cooperazione locale; apposite aree, o addirittura domestico, ove − una limitata impiantistica di trattamento e possibile, nelle contrade isolate o periferiche recupero (compostaggio della frazione delle realtà isolane a scarsa densità abitativa. organica e condizionamento La rimanente parte, e il surplus, dovuto ai dell’indifferenziato residuale per il picchi d’utenza, potrebbe essere conferito ad trasferimento in terraferma); un adeguato impianto finale di trattamento, − la minimizzazione degli impatti connessi ai strutturato e connesso con aree di stoccaggio, sistemi di raccolta, trasporto, stoccaggio e dimensionate in relazione al contesto trattamento anche attraverso l’utilizzo ambientale di riferimento. Ciò permetterebbe sperimentale di tecnologie avanzate o non un primo elementare trattamento di convenzionali. separazione, trattamento della quota parte dei rifiuti ‘organici’, biostabilizzazione controllata, con possibilità di recupero di 9 L’attuale tutela urbanistica energie alternative o fertilizzanti per usi agricoli, e ovvia riduzione dei trasferimenti dei RSU solidi rimanenti (triturati e imballati) L’arcipelago eoliano, a fronte dei valori e dei rischi connessi. umanistici, archeologici, etno-antropologici e Infine, obbligare il conferimento separato dei naturali presenti, coniugati alle particolari e rifiuti a partire dalle utenze comunali, uniche specificità geovulcanologiche e artigianali e industriali, come pure per le sottomarine delle isole, rappresenta oggi un grandi utenze: supermarket, scuole, uffici, eccezionale patrimonio culturale e uno dei più ospedali, bar, ristoranti, etc. apprezzabili siti scientifici e paesaggistici del Per il conseguimento di tali obiettivi, appare, mondo che rischia, pur tuttavia, di non entrare però, irrinunciabile avviare una nuova appieno nella sua legittima valorizzazione stagione di concertazione, coinvolgimento e territoriale in mancanza di strumenti di partecipazione attiva delle comunità insediate governo e di gestione coerenti e organici. al fine di aggiornare, completare e A mero scopo esplicativo, si ribadisce che, condividere le norme e le direttive che fotografando lo stato attuale della permettano di coniugare il condiviso valore pianificazione vigente, i comuni di Malfa, di della tutela dell’eccezionale patrimonio Leni e di Santa Marina Salina (isola di Salina) eoliano con una fruizione dello stesso che sia sono, ad oggi, dotati di Programmi di per le popolazioni locali opportunità di Fabbricazione obsoleti e da tempo in regime crescita culturale sociale e anche economica. di scadenza dei vincoli ex art.1 della legge Si tratta, infine, di adeguare gli attuali regionale 5 novembre 1973, n. 38, in strumenti legislativi e di pianificazione al fine applicazione dell'art.21, comma 3°, della di realizzare le seguenti linee guida: legge regionale 27 dicembre 1978, n.71. I − l’introduzione di misure di prevenzione nuovi strumenti urbanistici generale, con orientate alla riduzione o contenimento della relativa valutazione d’incidenza ambientale, produzione dei rifiuti e l’incentivazione del risultano ancora in corso di formazione. compostaggio domestico; Il nuovo Piano Regolatore Generale del − impianti di limitata capacità per i materiali comune di Lipari, con annessi Regolamento inerti e per il riciclaggio degli sfabbricidi; Edilizio, Norme Tecniche di attuazione e − l’attuazione di tutte le tipologie di raccolta e studio d’incidenza, è stato, invece, adottato conferimento separato previste dai moderni con deliberazione Commissariale n.1 del orientamenti in materia per il 02.05.07, dopo un percorso formativo raggiungimento di una quota di riciclaggio

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protrattosi oltre quindici anni; pertanto, allo scientifici di natura geologica e agricolo- stato attuale, nell’intero territorio comunale forestale, rispetto all’estensione complessiva (comprendente le isole di Lipari, Alicudi, della superficie dell’arcipelago, a Filicudi, Panarea, Stromboli, Vulcano) vige il testimonianza della necessità di integrare regime di salvaguardia, in pendenza fortemente l’aspetto della tutela e dell’approvazione di detto strumento salvaguardia del patrimonio eoliano nella più urbanistico generale da parte dell’assessorato generale pianificazione territoriale. regionale Territorio e Ambiente. Attualmente, gli strumenti di pianificazione In tale scenario pianificatorio ancora in fieri e urbanistica e territoriale convenzionali, a non privo di criticità e incertezza, diversa scala, non sempre garantiscono caratterizzante l’ambito geografico di l'integrazione degli obiettivi di salvaguardia e riferimento, si inseriscono i nuovi sistemi - valorizzazione nella programmazione di già descritti - di forme comunitarie di settore e non sempre le misure di salvaguardia attivati per consentire proficui conservazione obbligatorie già esistenti sono processi di tutela e sviluppo dei contesti sufficienti al mantenimento del sito in uno locali. stato soddisfacente: da qui la necessità di coniugare l'insieme delle predette misure di Indi, alla luce anche dei regimi vincolistici conservazione con la pianificazione ai diversi sovraordinati esistenti e consolidati, (sismici, livelli di governo del territorio idrogeologici, paesaggistici) in un territorio (internazionale, nazionale, locale) attraverso dalla peculiare conformazione appropriati strumenti di governance, specifici geovulcanologica, la quasi totalità del o integrati ad altri piani di sviluppo. territorio eoliano, seppur suddivisa in una zona di tutela propriamente detta e una zona Perché possa esplicare il suo carattere di di pre-tutela, è stata individuata quale area di strumento territoriale da adottarsi per la interesse dall’UNESCO ai fini dell’iscrizione gestione del sito, il piano di gestione dovrà, alla “World Heritage List” (WHL). quindi, avere un iter formativo e procedurale capace di farne strumento di coinvolgimento e Come evincibile (cfr. allegati) attraverso il collaborazione di vari soggetti istituzionali; di ricorso al metodo della sovrapposizione conseguenza, la pianificazione integrata è georeferenziata dei susseguenti distinti quella che può maggiormente considerare supporti cartografici: l'insieme delle esigenze di tutela e valorizzazione dei sistemi ambientali 1. Ortofoto digitali a colori della Regione collateralmente alla promozione culturale e Siciliana; alla valorizzazione economica del sito 2. Carta tecnica regionale (C.T.R.) della proposto. Regione Siciliana; 3. Perimetrazione Siti d’Interesse Dalle considerazioni sopra rassegnate emerge Comunitario (SIC) e Zone di Protezione la necessità, quindi, di attivare: Speciale (ZPS); 1. un impianto unico di regia - identificato 4. Perimetrazione zone di riserva (zona A) e nella Fondazione UNESCO Sicilia - che preriserva (zona B) delle R.N.O. già istituite o consenta, da un lato, un’azione coordinata istituende; e coerente di tutto il sistema, dall’altro, di 5. Area di interesse UNESCO ai fini massimizzare i risultati ottenibili per la dell’iscrizione alla “World Heritage List” salvaguardia del patrimonio, il rilancio (WHL); culturale e lo sviluppo economico; 2. uno strumento di governo del territorio E’ immediato, quindi, rilevare la con un’unica azione pianologica e predominante percentuale di aree assoggettate tecnico-normativa dell’arcipelago, in virtù a regime di tutela sovraordinato, e già distinto delle sue specificazioni, per un’efficace e dal regime vincolistico discendente da studi sostenibile management nell’ambito in

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questione attraverso opportuni strumenti aree dismesse (ex cave pomice) e attuativi di settore che coinvolgano dismettibili, etc. mobilità, riuso e riqualificazione territoriale alla luce anche delle attuali

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PARTE QUARTA

ANALISI DELLO SCENARIO. LO STATO DEI RISCHI E DEL SISTEMA DI PROTEZIONE

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CAPITOLO I – L’ANALISI DEI RISCHI CHE MINACCIANO IL PATRIMONIO BIOTICO

delle isole Eolie è tutelato da diversi livelli 1 I detrattori del sistema biotico normativi: le convenzioni internazionali che tutelano le risorse biotiche, la legislazione Le cause prima della perdita di specie sono da comunitaria con la sua fondamentale Rete individuare nell’aumento demografico e nella Natura 2000, il sistema di protezione crescita del flusso diretto di energia e materia nazionale e quello regionale, con la loro rete (linear throughput) 61 che il sistema sociale di riserve marine, terrestri e parchi. muove tramite il sistema economico al fine di Allo stato attuale la superficie di territorio soddisfare i propri bisogni. Di conseguenza la sottoposta a tutela ambientale copre un’area di strategia vincente nel contrastare il notevoli dimensioni. Questo comporta che in depauperamento del patrimonio biotico va presenza di una adeguata politica di gestione ricercata nella attuazione dei modelli di delle aree protette il sistema biotico eoliano si sviluppo sostenibile, che coniugano due connaturerebbe come correttamente difeso dai tipologie di esigenze tradizionalmente ritenute detrattori antropici. L’imminente attuazione contrastanti, quelle relative allo sviluppo e al dei Piani di Gestione per la rete Natura 2000 miglioramento della qualità della vita con di SIC e ZPS costituisce un passo in avanti in quelle relative alla conservazione dei sistemi materia di gestione di aree naturali protette e naturali. fa intravedere un futuro di qualità per la Le cause dirette di depauperamento della governance ambientale di tali aree. diversità biologica correlata allo stato di Ciò nonostante permangono aree di evidente conservazione degli habitat vanno individuate pregio naturalistico escluse dal sistema di nella distruzione, nella frammentazione e nel tutela ambientale posto in essere dalle degrado degli ambienti naturali. A queste normative comunitarie, nazionali e regionali. cause vanno certamente aggiunte Per tali tipologie di aree, come lo Scoglio l’introduzione di specie aliene invasive, i Faraglione presso l’isola di Salina, è cambiamenti climatici e l’ipersfruttamento necessaria e urgente un adeguata tutela delle specie 62 . giuridica. Tali siti andrebbero a tal fine Una seria politica di conservazione non può inseriti nelle perimetrazioni delle Riserve prescindere dall’affrontare il problema dei Regionali già istituite e nei confini di SIC e detrattori ambientali. Il mantenimento dei ZPS. Lo scoglio Faraglione, sito al centro sistemi biotici nel tempo dipende in prima della baia di Pollara, ospita diverse specie istanza dalla limitazione e, dove è possibile, protette dalle direttive comunitarie come la dall’eliminazione dei fattori antropici di Calonectris diomedea (Berta maggiore) e il disturbo. Dianthus rupicola ssp. aeolicus (Garofano Il sistema di tutela ambientale ha proprio delle rupi), alcune specie vegetali questo scopo: ridurre ed eliminare i disturbi subendemiche come il limonio delle Eolie, il provenienti dalle attività antropiche. Come radicchio di scogliera e la violacciocca delle vedremo meglio in seguito, il sistema biotico rupi, diverse specie di artropodi di notevole valore e interesse biogeografico, e infine, una delle popolazioni della rara Podarcis raffonei 61 Cfr. Daly H., Beyond Growth , Beacon Press, Boston, (lucertola delle Eolie) 63 . Nonostante queste 1996 (ed. it., Oltre la crescita , Edizioni di Comunità, Torino, 2001) componenti biologiche di evidente interesse e 62 Primack R.B., A Primer of Conservation Biology , Sinauer Associates, 2000 (ed. it., Primack R.B., Carotenuto L., Conservazione della natura , Zanichelli, 63 Corti C., Lo Cascio P., The Lizards of Italy and 2003, pag. 22). Adjacent Areas , Chimaira, Frankfurt-am-Main, 2002. 242 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

importanza nell’ambito della biologia della pregevole flora locale. Anche la Riserva conservazione, il sito non solo non è protetto naturale integrale di Strombolicchio è da alcun normativa di tutela ambientale 64 , ma totalmente priva di controllo e protezione 66 , a è anche notevolmente esposto all’eccessiva causa del suo isolamento geografico e pressione antropica dovuta alla massiccia e dell’inadeguata disponibilità di mezzi e concentrata presenza di turisti balneari nel risorse da parte dell’ente gestore preposto. periodo estivo. La baia è infatti una delle aree L’isolotto versa in uno stato di semi a maggiore richiamo turistico della zona. abbandono che appare piuttosto grave vista la Vulcano vanta la presenza dell’endemico elevata fragilità ecologica del sito e il suo Citiso delle Eolie, “che qui ha il suo locus spiccato valore naturalistico e biologico. classicus , ovvero la località da cui L’isolotto infatti ospita il 30% dell’intera provengono i campioni sui quali è stata popolazione mondiale di Bassia saxicola descritta la specie” come riporta Lo Cascio 65 . (Guss.) una delle quattro specie endemiche Si ritiene utile rilevare e riportare in apposita dell’arcipelago eoliano. La specie costituisce cartografia una puntuale perimetrazione di una priorità dal punto di vista detta specie (Citiso delle Eolie). conservazionistico. Inoltre il sito ospita una Altre realtà territoriali mostrano invece popolazione di Podarcis raffonei (Mertens), un’adeguata tutela giuridica ma mancano di che sappiamo rappresentare uno degli un’effettiva protezione e del necessario elementi di maggior pregio e di maggiore controllo. Il problema della effettiva efficacia espressione della fauna delle isole Eolie. La delle politiche gestionali attuate dagli enti lucertola delle Eolie è stata descritta e gestori di aree protette è certamente identificata proprio a partire dagli studi complesso, ma va affrontato con effettuati su esemplari prelevati da determinazione e celerità. Diversi sono i Strombolicchio. Appare urgente e contesti territoriali in cui per mancanza di indispensabile porre in essere azioni di qualità nei processi di governance territoriale monitoraggio e controllo ambientale. si sono creati danni al paesaggio e agli ecosistemi. A Salina, come in altre isole (Vulcano, Lipari) sono state utilizzate specie 2 Identificazione dei rischi che minacciano alloctone per i rimboschimenti. Oggi, a causa il mantenimento delle popolazioni vegetali di queste scelte sbagliate attuate in passato, le politiche di management ambientale devono e faunistiche dell’arcipelago eoliano prevedere il monitoraggio di specie aliene invasive come l’acacia e l’eucalipto, e nei casi in cui corretti studi scientifici lo dimostrino Alle Eolie ritroviamo diversi fattori che necessario, si dovrà provvedere all’espianto mettono a rischio il mantenimento delle delle suddette popolazioni. popolazioni vegetali e animali. Gli habitat In altre aree si evince invece l’inadeguatezza sono esposti a fenomeni di distruzione, di risorse destinate alla salvaguardia del frammentazione e degrado. Diverse territorio sottoposto a tutela ambientale. In popolazioni di specie alloctone si questi casi il sito è sottoposto a tutela caratterizzano come invasive e danneggiano ambientale, ma l’ente gestore non riesce a le popolazioni autoctone. L’ipersfruttamente è garantirne un adeguato controllo e una un detrattore che fa sentire il suo effetto coerente politica di protezione. È il caso di soprattutto in ecosistemi marini esposti Alicudi, ove permane allo stato brado un all’esercizio delle attività di pesca non gregge di ovini che mette in pericolo la rara e regolamentate. A terra l’ipersfruttamento non è più un detrattore per gli ambienti boschivi, ma occorre tutelare le popolazioni faunistiche 64 Corti C. et al., Amphibians and reptiles of the circumsicilian islands: new data and some in via di estinzione. I cambiamenti climatici considerations. Boll. Mus. reg. Sci. nat. 15 (I), pp. 179- hanno potenziali effetti negativi ad ampio 211, Torino, 1997. 65 Lo Cascio P. Navarra E., Guida Naturalistica delle Isole Eolie , 2003, p. 208. 66 Lo Cascio P., Navarra E., op. cit, 2003, p. 209. 243 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

raggio sul sistema biotico eoliano. Il problema − Incendi dovuti a cadute di massi del cambiamento climatico incide sulla incandescenti produttività dei terreni agricoli a causa della - Riserva Naturale Orientata “Isola di carente disponibilità d’acqua che s’acuisce Alicudi” notevolmente nei mesi estivi e su tutte le − Nessun fattore di rischio specie strettamente legate all’acqua. Nel - Riserva Naturale Orientata/RNI “Isola di futuro le ripercussioni sullo stato delle Filicudi e Scogli Canna e Montenassari” popolazioni e sugli habitat potrebbero − Crescente pressione antropica risultare devastanti, come si evince soprattutto verso zone costiere isolate dall’ultimo rapporto dell’Ipcc 67 . A questo raggiungibili soltanto via proposito è auspicabile una coerente politica mare di riduzione dell’uso degli idrocarburi fossili - Riserva Naturale Orientata/RNI “Isola di sia per la mobilità che per la produzione Panarea e Scogli Viciniori” energetica. - Crescente pressione antropica Al fine di identificare i maggiori fattori di minaccia a cui sono esposti i biotopi locali si È necessario notare l’alto livello di rischio di è scelto di adoperare la metodologia del incendi legato al vulcanesimo attivo di questionario 68 rivolto agli enti gestori delle Stromboli e l’assenza di fattori di rischi riserve regionali. I dati così raccolti, una volta riportata dall’ente gestore in relazione allo reso attivo il Piano di Gestione, andranno stato di conservazione dell’isola di Alicudi. periodicamente integrati e aggiornati, per La Provincia Regionale a tal riguardo ritiene giungere ad una completa identificazione dei che “l’isola di Alicudi proprio per la sua fattori di minaccia. Gli stessi questionari posizione marginale nell’ambito potranno essere modificati in itinere in modo dell’arcipelago mantiene quasi intatte le sue da condurre ad un miglioramento continuo del caratteristiche paesistiche e dell’habitat, la monitoraggio ambientale. L’Azienda difficoltà di collegamento e la difficoltà nella Regionale Foreste Demaniali ha risposto ai rete viaria interna, non carrozzabile rende questionari relativamente alle riserve di l’isola al riparo da eventuali aggressioni. La Filicudi, Alicudi, Stromboli e Panarea 69 . stessa attività di allevamento praticata è nei L’assenza di risposta relativamente alla limiti di carico consentito per unità di riserva di Lipari è attribuibile alla sua nuova superficie di pascolo”. imminente istituzione, mentre l’assenza di Al riguardo, però, la Commissione del risposte al questionario relativo alla riserva di Patrimonio Mondiale nel Report 70 relativo Vulcano è da attribuire al procedimento alla missione del 21-28 marzo 2007 riporta tra sospensivo dovuta al ricorso al Tar di cui si le raccomandazioni al punto 3.5 (p. 10) la attende ancora una sentenza definitiva. La necessità di attivare un programma di Provincia Regionale di Messina, ente controllo degli animali inselvatichiti. Questa preposto alla gestione della R.N.O. di Monte esigenza è condivisa dal Piano di Gestione del delle Felci e dei Porri, sita nell’isola di Salina, sito UNESCO isole Eolie, in quanto il pascolo non ha dato alcuna risposta al questionario brado di ovini e caprini può essere fonte di sottoposto in fase investigativa. Dall’analisi degrado per le fitocenosi del territorio di delle risposte riportate si evince Alicudi ed, altresì impedire la spontanea l’identificazione dei seguenti fattori di rischio: evoluzione delle associazioni vegetali verso i propri attrattori naturali. - Riserva Naturale Orientata/RNI “Isola di Si ritiene necessario estrapolare dalla Stromboli e Strombolicchio” letteratura prodotta relativamente ai fattori di − Crescente pressione antropica rischio ambientale che minacciano lo stato di conservazione del sistema biotico eoliano, 67 IPCC, Climate Ch’ange 2007: The Physical Science Basis. Summary for Policymakers, WMO, UNEP, Ginevra, 2007. 70 World Heritage, 31 COM, Parigi, Giugno 2007, 68 Vedi allegato A alla presente relazione. Report on the mission to , Italy, from 21 69 Vedi allegati A1, A2, A3, A4 alle presente relazione. to 28 Mach 2007. 244 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

una descrizione dei più rilevanti fattori di Lo sviluppo delle fitocenosi è fortemente rischio che minacciano gli habitat e le influenzato da fattori quali l’allevamento e gli popolazioni vegetali e animali dell’arcipelago incendi. Tali detrattori dell’ambiente naturale eoliano. orientano le fitocenosi verso un depauperamento della diversità specifica favorendo lo sviluppo della dominanza di 2.1 Degrado e distruzione degli habitat poche specie. Le associazioni vegetali che si riscontrano in territori degradati da incendi o pascoli sono poco ricche di specie differenti e L’abbandono dei coltivi da un lato ha presentano alti tassi di omogeneità ( eveness ). permesso la ripresa della vegetazione L’eliminazione di queste cause di degrado autoctona e il ritorno della fauna locale, dell’habitat consentirebbe quindi agli dall’altro comporta un minore controllo del ecosistemi di orientarsi verso i propri naturali territorio e quindi una maggiore esposizione stadi di sviluppo climax. al rischio di incendi e di dissesti Un’altra causa di degrado e distruzione idrogeologici. Nell’arcipelago eoliano sono dell’habitat riscontrata nell’arcipelago eoliano piuttosto diffusi i terrazzamenti realizzati con riguarda l’abusivismo edilizio e più in muri a secco rustici. Secondo quanto riporta 71 generale la realizzazione di infrastrutture Zacchi dagli anni ’60 alla seconda metà come porti, aeroporti, strade ed edilizia degli anni novanta la parte della popolazione privata. Questi detrattori ambientali dedita all’agricoltura è passata da circa il 50% impediscono ai sistemi biotici la permanenza al 7,5%. L’abbandono dei coltivi ha causato a in condizioni di sufficiente conservazione nei livello diffuso il crollo dei muri di territori interessati. La distruzione degli contenimento dei terrazzamenti e lo habitat dovuta alla costruzione di svilupparsi di solchi di ruscellamento che 72 infrastrutture portuali determina il favoriscono l’impoverimento del suolo . deterioramento e l’arretramento dei biotopi Dal punto di vista dell’ecologia il fenomeno caratteristici delle fasce litorali. dell’abbandono dei coltivi apre interessanti Un ulteriore fattore di minaccia è costituito scenari di rinaturalizzazione spontanea. Le dalle opere di pulitura del sottobosco, in fitocenosi sono infatti connotate da uno quanto determinano la riduzione dell’habitat spiccato dinamismo, in quanto tendono a per numerose specie come per esempio il trasformarsi in associazioni sempre più Quercino di Lipari, altri piccoli mammiferi e complesse mediante processi di successione parecchi silvidi e passeriformi. Inoltre la seriale. Le successioni secondarie che si pulitura del sottobosco indebolisce la struttura avviano sui coltivi abbandonati tendono, se ecosistemica dei biotopi e influenza le non disturbate, ai propri stadi climax, che si condizioni dei parametri fisici a livello del connotano invece per la loro relativa stabilità. suolo. Le componenti vegetali dell’ecosistema sono Il degrado ambientale ha determinato il di fondamentale importanza per tutto il deterioramento di importanti aree dal punto di sistema biotico, lo sorreggono in quanto da vista naturalistico e biologico. A questo esse dipende la produttività primaria e quindi 73 proposito va segnalato lo stato non il costituirsi delle reti trofiche . soddisfacente di conservazione delle due aree umide dell’arcipelago. Queste, nonostante 71 Zacchi G., Valorizzazione turistica e salvaguardia siano aree di importanza prioritaria per la ambientale nell’arcipelago delle isole Eolie . Università conservazione e il mantenimento di Parma, Facoltà di Scienze Ambientali, 1996. dell’avifauna e delle specifiche biocenosi 72 Careni P., Rasà R., Sturiale C., Processi geomorfologici e disponibilità idriche nell’arcipelago connotanti le lagune salmastre, sono state oliano: il quadro conoscitivo e alcune indicazioni per soggette ad un forte processo di una corretta gestione dell’ambiente , Boll. Acc. Gioenia urbanizzazione e sono soggette ad una Sci. Nat., Vol. 19 n° 327: pp.391-412, Catania, 1986. notevole pressione antropica. Secondo 73 Pedrotti F., Gestione su base scientifica dei sistemi ecologici per la loro conservazione e recupero , Atti SITE 17, pp:594-554, 1996. 245 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Goutner 74 un efficace sistema di gestione risolto con la chiusura e la dismissione delle degli stagni salmastri mediterranei deve discariche pubbliche. prevedere il controllo e il monitoraggio delle La degradazione degli habitat è causata da perturbazioni antropiche e la protezione e il forme di sovrasfruttamento del territorio che mantenimento dei processi naturali. Processi possono condurre a diverse forme di quali bonifiche, inquinamento, espianto o inquinamento. Particolarmente gravi sono gli taglio della flora, introduzione di specie effetti sull’ambiente dell’uso dei pesticidi, alloctone andrebbero categoricamente evitati soprattutto quelli a base di cloro. È noto ormai in tali contesti ambientali. L’arcipelago il processo per cui i pesticidi entrano nella eoliano vanta due zone umide: lo Stagno di catena alimentare e si concentrano sempre Lingua a Salina e il pantano dell’Istmo maggiormente nei tessuti animali man mano nell’isola di Vulcano 75 . Per quel che concerne che si passa da un livello trofico ad un altro. lo Stagno di Lingua va segnalata una Le concentrazioni possono giungere fino a situazione “strutturale” di disturbo antropico determinare conseguenze fatali per le dovuto alla presenza adiacente dell’abitato di popolazioni che si trovano avanti nella catena Lingua. Inoltre lo stagno a causa delle sue alimentare. I grandi predatori, soprattutto i ridotte dimensione si mostra estremamente rapaci, sono per questo particolarmente fragile. Il taglio annuale del canneto esposti al processo della bioaccumulazione. rappresenta un elemento diretto di disturbo e Allo stato attuale delle conoscenze non sono un danno notevole per l’ecosistema umido di stati riscontrati dati sulla presenza di pesticidi cui il canneto costituisce un fondamentale nelle rete trofiche eoliane. componente. L’importanza ecosistemica della Gli studi 76 effettuati su blooms di zona e la rilevanza che costituisce come Alexandrium taylorii Balech accertano invece habitat per l’avifauna migratoria ne ha fenomeni di inquinamento di matrice determinato l’inclusione nel SIC ITA 030029 organica. Le fioriture estive del suddetto Isola di Salina (Stagno di Lingua) e nel ZPS dinoflaggelato indicano un elevato apporto di ITA 030044 Arcipelago delle Eolie - Area elementi nutritivi associati all’aumento delle marina e terrestre. Appare estremamente attività antropiche che si verifica nel periodo necessario e urgente intervenire con azioni estivo. Lo studio effettuato nell’area della tese alla protezione di entrambe le aree umide Baia di Ponente dell’isola di Vulcano ha dell’arcipelago eoliano, tenendo in debita rilevato dal 2000 al 2003 valori relativi alla considerazione la contingenza dei contesti densità di A. taylorii eccezionalmente elevati antropici. rispetto alle concentrazioni di fitoplancton Anche le discariche a cielo aperto solitamente connotanti le acque costiere rappresentano un rischio per le popolazioni siciliane. Tali fioriture algali, per quanto non biotiche locali. Ciò è vero soprattutto per tutte tossiche, determinano degli effetti negativi quelle specie che occupano stesse nicchie sugli ecosistemi marini e possono condurre ecologiche di specie “approfittatrici”. Le alla perdita del valore di richiamo turistico popolazioni di quest’ultime si accrescono delle aree costiere 77 . notevolmente grazie alla grande disponibilità Il turismo di massa estivo costituisce un altro di cibo fornita dalle discariche a discapito rilevante fattore di minaccia nelle isole Eolie. delle popolazioni competitrici più schive. È il Colpisce soprattutto i biotopi costieri e caso del gabbiano reale mediterraneo ( Larus marini, ma ha anche notevoli conseguenze cachinnans ), la cui espansione demografica ha inciso negativamente sulla popolazioni di 76 uccelli marini come i Procellariformi. Giacobbe M. G. et al., Recurrent high-biomass blooms of Alexandrium taylorii (Dinophiceae), a HAB Fortunatamente il problema è stato in parte species expanding in the Mediterranean , Springer Science, Business Media B.V., 2006. 74 Goutner V., Importanza e gestione di lagune e stagni 77 Penna A, et al., Season Blooms of the HAB salmastri . In Monbailliu X., Torre A., La gestione degli Dinoflagellate Alexandrium taylori Balech in a New ambienti costieri e insulari del Mediterraneo . Edizioni Mediterranean Area (Vulcano, Aeolian Island) , in del Sole, Alghero, pp. 169-198. Marine Ecology, 23, Supplement 1, pp: 320-328, 75 Lo Cascio P., Navarra E., op. cit., 2003, p. 212. Berlin, 2002. 246 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

sullo stato di conservazione di biocenosi di gestione integrata delle Zone A e delle animali che occupano areali prossimi alle Zone B delle riserve regionali. Come si coste, come ad esempio falesie rocciose o evince dalla cartografia allegata, nessuna delle zone dunali. Inoltre uno degli effetti del riserve regionali presenta delle Zone B turismo di massa estivo è correlato alla geograficamente concentriche rispetto alle presenza e al passo di numerosi natanti che a Zone A, pregiudicandone talvolta la funzione causa dell’ancoraggio spesso danneggiano le di zona “tampone” ( buffer zone ). Di preziose praterie di Posidonia oceanica . conseguenza, le Zone A presentano numerosi punti di contatto diretti con siti non sottoposti a vincoli ambientali. Ciò si verifica in 2.2 Frammentazione degli habitat particolar modo in tutti quei casi che vedono i confini delle riserve coincidere con la linea di costa. La frammentazione degli habitat rappresenta A Salina e Panarea questa condizione è causa una minaccia per la conservazione del sistema di un notevole disturbo antropico delle biotico eoliano soprattutto in quei contesti popolazioni nidificanti di Falco eleonorae . insulari in cui le infrastrutture viarie si Questo genere di minaccia verrebbe annullato connotano come estese e ramificate nel dall’istituzione imminente delle Aree Marine territorio e intersecanti con zone ad alta Protette e del Parco Nazionale. rilevanza ambientale. Ciò si verifica Per la Riserva di Lipari il problema della essenzialmente per le tre isole maggiori perimetrazione è stato affrontato in occasione dell’arcipelago: Salina, Vulcano e Lipari. della missione UNESCO del 2007. Dagli atti Gli effetti della frammentazione degli habitat del Report della Commissione del Patrimonio sono molto rilevanti e dipendono in prima Mondiale UNESCO 21-28 marzo 2007 si istanza dall’aumento relativo della superficie evince che l’assessorato Territorio e perimetrale per unità di area. Se dividiamo un Ambiente della Regione Sicilia, ha prodotto vasto territorio in più parti, queste una nuova perimetrazione della riserva sulla mostreranno dei margini più lunghi rispetto al base delle osservazioni degli esperti e dei territorio non frammentato. L’habitat portatori di interesse locali. La nuova marginale è esposto alle perturbazioni perimetrazione esclude chiaramente entrambe antropiche e il suo estendersi determina una le aree di miniera dai confini del sito riduzione dell’area centrale, quella UNESCO sia per quel che concerne la Zona maggiormente distante dai margini e di A che la Zona B del sito. Inoltre considera in conseguenza più indisturbata. L’insieme dei modo più attinente la rete viaria e la fenomeni che si verificano negli habitat topografia del territorio rendendo i confini marginali è noto come effetto margine. Le meno frastagliati. Attualmente la cartografia condizioni microambientali delle zone relativa è disponibile presso l’assessorato marginali sono molto differenti da quelle Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, interne. Cambiano notevolmente molti ma a causa della contemporaneità con la parametri fisici come la temperatura, la stesura di questo Piano di Gestione, non è ventosità, l’umidità e la quantità di luce. possibile allegarla in quanto non costituisce L’effetto margine determina inoltre una ancora documentazione ufficiale. maggiore esposizione ai rischi di incendi e di invasioni di specie alloctone. Inoltre la frastagliata perimetrazione di alcune riserve regionali e il basso rapporto perimetro/Area espone il territorio tutelato al contatto diretto con zone ove è presente l’attività antropica. Ciò rappresenta una minaccia per l’attuazione di una corretta politica ambientale di protezione se non vengono poste in essere politiche ambientali

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La forma ideale di una riserva, per ridurre l’effetto margine, è quella che garantisce la minore estensione del perimetro in relazione all’area. Secondo il modello della biogeografia insulare (Mac Arthur, Wilson, 1967)78 è possibile utilizzare l’ipotesi che vede le aree protette come isole di habitat naturale circondate da habitat inospitali. Nella tabella 79 a seguire sono espressi i rapporti tra l’area e il perimetro di ogni riserva p/A e tra l’area e il perimetro di un cerchio con un area equivalente. I risultati ottenuti vengono a loro volta rapportati ottenendo un numero che esprime la frammentazione data dai confini. Quanto più tale numero è vicino all’unità più la forma della riserva tende alla circonferenza quindi alla riduzione dei propri confini.

78 MacArthur, R,H., Wilson, E.O., 1967. The Theory of Island Biogeography . Princenton University Press, Princenton, NJ. 79 Bosi E., Le ragioni della conservazione e le esigenze dello sviluppo nella progettazione delle riserve naturali dell’arcipelago eoliano, Università degli studi di Parma, Dipartimento di Scienze Ambientali, 1996/7. 248 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 1 Tabella rapporto perimetro area delle Riserve Regionali delle Isole Eolie RAPPORTO RAPP. p/A DEL CERCHIO TIPO DI AREA PERIMETRO RAPP/ LOCALITA' p/A EQUIVALENTE PROTEZIONE (Kmq) (Km) RAPP (Km/Kmq) (Kw/Kmq) Vulcano 80 Vulcanello A (Riserva) 0,191 1,55 8,115 8,09 1,003 Lentia A (Riserva) 0,3667 6,1 16,63 5,76 2,887 Costa w A (Riserva) 3,5667 15,1 4,23 1,88 2,25 Gran Cratere A (Riserva) 5,9827 16,3 2,72 1,44 1,888 Vallonazzo B (Preriserva) 2,2112 10,95 4,95 2,38 2,079 Vulcanello B (Preriserva) 1,3012 6,6 5,07 3,11 1,63 Totale A+B 13,62 41,52 3,04 0,96 3,166 Lipari 81 Monterosa A (Riserva) 0,7757 3,95 5,09 4,02 1,266 Centro A (Riserva) 5,0607 17,3 3,42 1,57 2,178 Costa w A (Riserva) 6,1697 35 5,67 1,43 3,965 Monterosa B (Preriserva) 0,1172 2,35 20,05 10,36 1,935 Cave di pomice B (Preriserva) 0,8292 4,95 5,97 3,89 1,534 pomicepomicepomice Pirrera B (Preriserva) 0,8443 5,25 6,22 3,86 1,611 Colate di lava B (Preriserva) 0,0237 1,35 56,96 22,99 2,477 Fossa di Castagna B (Preriserva) 0,092 1,6 17,39 11,69 1,487 M. Chirica B (Preriserva) 0,4372 3,05 6,98 5,36 1,302 Bonanno (NW) B (Preriserva) 0,244 2,85 11,68 7,19 1,624 S. Calogero B (Preriserva) 1,2672 7,05 5,56 3,15 1,765 Totale A+B 15,86 15,26 3,41 0,89 3,831 Salina M.Porri A (Riserva) 3,4705 13,05 3,76 1,9 1,978 M. Fossa Felci A (Riserva) 7,3195 18,04 2,51 1,31 1,916 Costa M. Porri B (Preriserva) 1,8736 6,05 3,23 2,59 1,247 Lingua B (Preriserva) 1,3036 8,95 6,87 3,1 2,216 p. Serra Capo B (Preriserva) 1,244 8,25 6,63 3,18 2,084 Totale A+B 15,21 30,7 2,02 0,91 2,219 Panarea N W A (Riserva) 1,13 5,5 4,86 3,34 1,455 Centro-Sud B (Preriserva) 1,22 6,25 5,12 3,21 1,595 Totale A+B 2,35 8,1 3,45 2,31 1,493 Stromboli Cratere A (Riserva) 7,1875 11,05 1,54 1,32 1,166 verso Ginostra B (Preriserva) 1,6888 5,65 3,35 2,72 1,231 Verso Stromboli B (Preriserva) 1,6487 5,35 3,24 2,76 1,173 Totale A+B 10,53 14,85 1,41 1,09 1,293 Filicudi Fossa Felci A (Riserva) 5,625 10,5 1,86 1,49 1,248 M. Montagnola B (Preriserva) 0,7343 3,4 4,63 4,14 1,118 Totale A+B 6,359 12,1 1,9 1,41 1,347 Alicudi Filo dell'Arpa A (Riserva) 2,7845 8,05 2,89 2,12 1,363 Sud B (Preriserva) 0,224 1,85 8,26 7,49 1,102 Nord Est B (Preriserva) 0,704 3,25 4,62 4,22 1,094 Totale A+B 3,713 8,75 2,35 1,84 1,277

80 Attualmente la Riserva Regionale di Vulcano è oggetto di provvedimento sospensivo per ricorso al TAR. 81 I dati relativi alla Riserva Regionale di Lipari hanno mero valore esemplificativo in quanto è attualmente in corso la procedura per la sua nuova istituzione in seguito al provvedimento sospensivo disposto dal TAR. Anche in questo caso è attesa una nuova perimetrazione che rispetti la raccomandazione avanzate dalla Commissione UNESCO del Patrimonio Mondiale riguardante l’esclusione delle aree di miniera. 249 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

2.3 Introduzione specie alloctone invasive 2.4 Ipersfruttamento

L’introduzione di specie alloctone invasive In ambiente marino non sono stati riscontrati rappresenta uno dei principali fattori di rischi fenomeni di ipersfruttamento delle risorse che minacciano la fauna e la flora eoliana. ittiche. Secondo i dati riportati dalla Come è stato già notato, la flora è esposta a Capitaneria di Porto di Lipari, il tipo di tale minaccia in quanto le specie alloctone attività prevalentemente esercitata è la pesca invasive spesso mostrano tassi di crescita e costiera locale artigianale, che viene svolta capacità d’adattamento superiori alle specie entro le tre-sei miglia dalla costa e con sistemi autoctone, e giungono per queste ragioni a caratteristici della “piccola pesca” 82 . limitarne le aree di distribuzione. Inoltre Per quel che concerne il prelievo venatorio diverse specie invasive, come l’eucalipto, bisogna notare che sebbene la caccia sia rendono i già acidi suoli, ancora più acidi, vietata su gran parte del territorio impedendo la diffusione di specie autoctone dell’arcipelago eoliano, tuttavia vi sono su i suoli interessati. segnalazioni di reato in tal senso.83 Spesso l’introduzione di specie alloctone danneggia in modo rilevante anche lo stato di conservazione delle popolazioni animali. Alle 2.5 Descrizione e cause delle estinzioni Eolie per esempio uno delle maggiori eoliane minacce per le colonie di Falco della regina (Falco eleonorae) , che possiamo considerare la specie bandiera dell’arcipelago, è costituita Confrontando gli studi dei diversi naturalisti dall’abbondante presenza del ratto nero, che nel corso dei secoli hanno realizzato specie alloctona che si nutre predandone le cataloghi sulla fauna eoliana con le ricerche uova. attuali si evince come nel corso dell’ultimo Particolarmente esposte alle specie esotiche secolo diverse specie un tempo comuni hanno invasive si mostrano le specie endemiche, contratto il loro areale fino a ridursi sull’orlo soprattutto quelle insediate in sistemi insulari. dell’estinzione ( Podarcis raffonei è il caso più Queste ultime, infatti, a causa del loro eclatante) mentre altre sono addirittura isolamento geografico non hanno scampo non localmente estinte. Purtroppo, quando una appena compare nel loro stesso territorio una specie si estingue dal proprio habitat, è specie alloctona con una stessa nicchia improbabile che vi ritorni e gli stessi progetti ecologica e con maggiori capacità adattative. di reintroduzione raramente hanno esiti felici. È il caso celebre della Podarcis sicula Le principali cause di rarefazione ed lucertola comune siciliana che una volta estinzione della fauna eoliana sono: degrado insediatesi presso l’arcipelago delle Eolie ha ambientale, pressione venatoria, distruzione determinato la quasi totale estinzione degli habitat, disturbo antropico, turismo non dell’endemica Podarcis raffonei , la cosiddetta sostenibile nei mesi estivi, incendi. La lucertola eoliana. Le ultime popolazioni di descrizione e l’identificazione delle cause di Podarcis raffonei sopravvivono estinzione della fauna eoliana permette di paradossalmente proprio grazie al loro individuare ulteriori minacce che possono estremo isolamento. Arroccate su alcuni costituire un rischio anche per le attuali scogli e faraglioni non ancora raggiunti dalla popolazioni. La storia biogeografia ed Podarcis sicula , continuano a mantenersi indisturbate, ma non sappiamo per quanto 82 Ministero dei Trasporti, Ufficio Circondariale tempo ancora. Marittimo, Lipari, protocollo n° 3842 del 20 marzo 2007. 83 Gazzetta del Sud, 9/10/2001. http://www.albaeoliana.it/Attività%20venatoria.mht 250 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

ecologica delle Eolie può fornire suggerimenti nell’Atlantico e che ne hanno ridotto utili per la gestione presente. Per questa drasticamente la popolazione. ragione viene riportata di seguito una breve descrizione delle 11 specie (1 anfibio, 1 Athene noctua (Scopoli). La civetta è sta mammifero, 9 uccelli) presumibilmente indicata come nidificante a Lipari da Enrico estinte nell’arcipelago eoliano. Pirajno di Mandralisca intorno al 1850 e successivamente da Sabatini nel 1915. La Rana sp. Sembra che negli anni trenta le rane, specie da allora non è più stata segnalata. La numerose nelle vasche di raccolta acqua di sua scomparsa è probabilmente legata alla Lipari (contrada Marina Lunga), venissero scomparsa della vegetazione spontanea di catturate e utilizzate nelle mense di nobili Lipari per incendi o disboscamenti. confinati nell’ isola. Di questo ranide (presumibilmente Rana bergeri) non c’è oggi Corvus monedula. Enrico Pirajno di traccia. Mandralisca aveva ripetutamente osservato la taccola a Lipari Addirittura “nel 1852, quando Monachus monachus (Hermann). La foca vi fu l’eruzione dell’Etna, ne passò un numero monaca era un tempo diffusa in tutto il bacino prodigioso”. Mediterraneo e nelle isole minori. Nelle Eolie È probabile quindi che la specie non fosse almeno fino ai primi anni del novecento era, accidentale ma di passo regolare. Da allora la se non frequente, sicuramente presente. In specie non è più stata segnalata. seguita a causa di diversi fattori, soprattutto la caccia dei pescatori, dell’inquinamento Gavia stellata (Strolaga minore), Porzana marino, del degrado delle coste, l’hanno pupilla (Schiribilla grigliata), Aythya nyroca condotta sull’orlo dell’estinzione. (Moretta tabaccata), Charadrius morinellus Recentemente (2005) è stato comunque (Piviere tortolino), Gallinago media avvistato un esemplare a poca distanza dalla (Croccolone) sono specie legate agli ambienti costa di Salina che potrebbe ottimisticamente umidi che sostano in aree occupate da stagni, indicare un tentativo di ricolonizzamento canneti, pantani, siti che oggi sulle Eolie (improbabile) dell’arcipelago e pare si tratti di corrispondono ai due soli ambienti di Punta un esemplare proveniente dalla Sardegna. Lingua a Salina e dell’Istmo a Vulcano. In passato erano più diffusi soprattutto a Lipari Alectoris greca (Meisner). La coturnice era dove c’erano acquitrini e vasche di raccolta certamente presente a Lipari, Salina e dell’acqua piovana. Enrico Pirajno di Vulcano nella prima metà dell’ottocento Mandralisca annotò la presenza regolare di stando a quanto riportato da Enrico Pirajno di queste specie oggi non più osservate. Mandralisca, in seguito la specie si è rarefatta fino a scomparire del tutto. La causa principale di tale scomparsa è data 2.6 Fattori di rischio locali dall’eccessiva pressione venatoria, ma pare che venisse ritenuta dai contadini una seria Il merito ai fattori di rischio locali si fa minaccia per le coltivazioni tanto che si riferimento ad i dati riportati nel paragrafo avvelenava utilizzando un decotto di Urginea Aree di rilevante interesse naturalistico , in marittima. Parte Terza, Le Risorse del Sito, Stato della Conoscenza e della Conservazione, Cap I, Il Fratercula arctica (L.). La pulcinella di mare sistema biotico delle isole Eolie. Ivi sono stando a quanto riportato da diversi autori infatti descritti i fattori di rischi relativi alle compariva con regolarità sulle Eolie per aree e alle cenosi di maggiore pregio e nidificare, ma da trent’anni a questa parte la interesse naturalistico per ogni isola specie non è più stata osservata. dell’arcipelago. Probabilmente la sua scomparsa è dovuta alle maree nere che si sono verificate

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2.7 Fattori di rischio e stato di l’indicazione delle categorie della Red List IUCN per le specie di vertebrati di maggiore conservazione delle principali popolazioni interesse e sottoposte a prioritari regimi di di vertebrati tutela. Per gli uccelli sono stati presi in considerazione solo le specie nidificanti (vedi Al fine di dare un quadro d’insieme dei fattori tabella B). di rischio che minacciano le popolazioni animali delle isole Eolie è stata redatta la seguente tabella che riporta i fattori locali di minaccia e lo stato di conservazione con

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Tab. 2: Minacce e stato di conservazione dei vertebrati classe specie_lat specie_it Fattore di minaccia Stato di conservazione Aves Otus scops Assiolo Riduzione e alterazione Non minacciata (Linnaeus, 1758) dell’habitat LR Aves Lanius senator Averla Distruzione e degrado In rarefazione (Linnaeus, 1758) capirossa dell’habitat LR Aves Tyto alba Barbagianni Bracconaggio Non minacciata (Scopoli, 1769) LR Aves Calonectris Berta Inquinamento marino, degrado Rara e in rarefazione diomedea maggiore habitat costiero VU (Scopoli, 1769) Aves Puffinus puffinus Berta minore Degrado dell’habitat costiero, Rara e in rarefazione (Brünnich, 1764) inquinamento marino. VU Aves Corvus corax Corvo Riduzione e alterazione degli Buono (Linnaeus, 1758) imperiale habitat di elezione LR Aves Falco eleonorae Falco della Predatori alloctoni (Rattus Rara, in lenta ripresa (Géné, 1834) regina rattus), degrado ambientale, VU passo di natanti, pesticidi. Mammalia Glis glis Ghiro Riduzione dell’habitat, incendi, Minacciata e vulnerabile (Linnaeus, 1766) rimboschimenti con specie LR alloctone, pulitura del sottobosco Aves Falco naumanni Grillaio Riduzione habitat, Localmente raro (poche (Fleischer, 1818) antropizzazione, riduzione di coppie nidificanti a disponibilità trofiche, pesticidi Salina) VU Aves Merops apiaster Gruccione Riduzione e alterazione In diminuzione: (Linnaeus, 1758) dell’habitat, pesticidi numerosa colonia a Vallone Fiume Bianco (Lipari). Reptilia Podarcis sicula Lucertola Incendi, riduzione habitat Buono (Rafinesque, campestre 1810) Reptilia Podarcis raffonei Lucertola Degrado ambientale, Estrema limitatezza (Mertens) eoliana competizione con Podarcis numerica delle sicula popolazioni tra loro isolate, in declino, pericolo di estinzione prossima Aves Sylvia undata Magnanina Riduzione e alterazione degli Raro in tutto il suo (Boddaert, 1783) habitat, uso di pesticidi areale, buona popolazione su tutte le isole dell’arcipelago, In particolare a Salina Aves Phalacrocorax Marangone Degrado ambientale costiero, Rara, piccola colonia aristotelis dal ciuffo ss. inquinamento marino, svernante a Lipari (Desmaresti) mediterranea riduzione risorse trofiche Aves Falco peregrinus Pellegrino Alterazione e degrado degli Rara, poche coppie (Tunstall, 1771) habitat, pesticidi nidificanti a Salina e Filicudi VU Aves Columba li via Piccione Prelievo venatorio In rarefazione, non (Gmelin, 1789) selvatico minacciato a livello locale LR Mammalia Eliomys Quercino Incendi, degrado ambientale, Rara e localizzata quercinus competizione con Rattus VU liparensis rattus, manutenzione del sottobosco 253 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

classe specie_lat specie_it Fattore di minaccia Stato di conservazione Aves Apus melba Rondone Riduzione e alterazione LR (Linnaeus, 1758) maggiore dell’habitat, distruzione dei siti di svernamento, pesticidi Aves Apus pallidus Rondone Riduzione e alterazione LR (Shelley, 1870) pallido dell’habitat, distruzione dei siti di svernamento, pesticidi Amphibia Bufo viridis Rospo Riduzione dell'habitat In rarefazione (Laurenti, 1768) smeraldino Reptilia Testudo hermanni Testuggine Pressione antropica, incendi, Rara ed estremamente (Gmelin, 1789) comune prelievi a scopo commerciale localizzata LR Aves Hydrobates Uccello delle Degrado habitat, Rara e in rarefazione pelagicus tempeste inquinamento marino e VU (Linnaeus, 1758) degrado dell’habitat costiero Aves Cettia cetti Usignolo di Riduzione e degrado degli In rarefazione (Temminck, 1820) fiume habitat boschivi, incendi Reptilia Caretta caretta Inquinamento marino (buste di In rarefazione (Linnaeus) plastica), pesca EN Reptilia Dermochelys Inquinamento marino (buste di In rarefazione coriacea plastica), pesca EN (Vandelli) Mammalia Physeter Balenottera Inquinamento marino, pesca, In rarefazione macrocephalus azzurra ultrasuoni VU (Linnaeus) Mammalia Stenella Stenella Inquinamento marino, pesca, In rarefazione coeruleoalba ultrasuoni LR (Meyen) Mammalia Delphin us Delfino Inquinamento marino, pesca, In rarefazione delphis comune ultrasuoni (Linnaeus) Mammalia Grampus Grampo Inquinamento marino, pesca, In rarefazione griseus (Cuvier) ultrasuoni DD Mammalia Tursiops Tursiope Inquinamento marino, pesca, In rarefazione truncatus ultrasuoni DD (Montagu)

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CAPITOLO II – I RISCHI GEO-VULCANOLOGICI

Nel territorio di Vulcano i cicli eruttivi si 1 Rischi geologici e criticità determinate sono invece sviluppati, attraverso dalle attività antropiche sul territorio fenomenologie di tipo esplosivo e con periodicità dell’ordine di un centinaio di anni, fino alla fine del diciannovesimo secolo, Nell’ambito del comprensorio eoliano si mentre attualmente l’attività vulcanica è possono riscontrare sostanzialmente due limitata alle emissioni fumaroliche e distinte condizioni di criticità, fra loro idrotermali che si manifestano comunque interconnesse, indotte prevalentemente fra il Gran Cratere e principalmente dal complesso delle attività l’edificio di Vulcanello. L’intero apparato, antropiche e dallo sviluppo dei fenomeni tuttavia, in ragione di alcuni fenomeni naturali legati al particolare contesto verificatisi in tempi abbastanza recenti (coni geodinamico entro cui si inserisce l’area di Vulcanello, ultima eruzione della Fossa del insulare (rischio vulcanico, sismico e 1888-90) è ritenuto ancora, al pari dell’isola idrogeomorfologico). di Lipari, sede di un vulcanismo attivo e In seno all’arcipelago, appaiono soggetto potenzialmente ad una tipologia maggiormente soggette a concrete situazioni eruttiva, detta appunto di tipo “vulcaniano”, di rischio vulcanico le isole di Stromboli e di caratterizzata da una rapidissima espansione Vulcano e, in parte, di Lipari. L’isola di laterale della fase gassosa che trascina con sé Stromboli, in particolare, è sede di un’attività ad alta velocità materiali solidi grossolani e persistente caratterizzata da esplosioni ceneri ( surge ). Le nubi ardenti molto regolari e ritmiche, generalmente modeste, fluidizzate, in questo caso, in occasione di associate a rare fuoriuscite di colate laviche eventi vulcanici di tipo esplosivo, si viscose accompagnate da nubi di vapore espanderebbero in tutta l’area compresa fra la (eruzioni di tipo “stromboliano”). In questi Fossa e la penisola di Vulcanello che, per la casi, le lave tendono a raffreddare e a presenza del porto e di un elevato numero di solidificarsi nella parte superiore del condotto insediamenti residenziali, è attualmente che si libera mediante blande esplosioni con considerata quella a rischio più elevato di espulsioni di frammenti incandescenti e tutta l’isola. Risulta invece relativamente accumuli di scorie. Questi prodotti esente da effetti di questo tipo, sebbene piroclastici, generalmente, durante le fasi rimanga comunque soggetto al rischio di eruttive scivolano per gravità lungo il pendio ricadute balistiche, il settore sud orientale fortemente acclive della Sciara del Fuoco situato al margine dell’apparato calderico ubicato lungo il limite nord occidentale della Fossa. Nell’area a maggiore dell’isola e vengono canalizzati verso mare vulnerabilità, inoltre, si aggiungono, quali attraverso le pareti subparallele e ulteriori elementi di rischio, sia le emissioni morfologicamente scabre che delimitano di gas tossici (CO 2) che si manifestano anche questo versante. Nel corso di precedenti attualmente determinando situazioni di eruzioni, tuttavia, in occasione di eventi estrema pericolosità soprattutto per le elevate esplosivi particolarmente intensi, si sono concentrazioni nelle aree morfologicamente verificate ricadute balistiche di blocchi lavici depresse ricadenti nelle zone più densamente anche di grandi dimensioni che, dopo essere abitate, sia i dissesti (crolli e scivolamenti) stati proiettati fino ad oltre 800 metri di che, in concomitanza di eventi vulcanici e altezza, hanno raggiunto alcune aree abitate sismici, potrebbero interessare le pendici del localizzate sulle basse pendici nord orientali Cono della Fossa. In relazione a queste dell’isola e in particolare il villaggio di persistenti condizioni di rischio, è stato Ginostra. comunque attivato, nell’isola, un complesso sistema di sorveglianza che si avvale di

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differenti metodiche (monitoraggio continuo lo stato di pericolosità (accumuli di materiali della sismicità, misurazione delle scarsamente consolidati su superfici di deformazioni verticali e orizzontali del suolo, versanti instabili, presenza di terreni sabbiosi misure periodiche di temperatura e sciolti e sotto falda, soprattutto in alcune zone composizione di gas fumarolici, acque e urbanizzate di Lipari e Vulcano, sorgenti termali) finalizzate tutte alla potenzialmente soggette a fenomeni di previsione di possibili eventi critici che liquefazione in seguito a sollecitazioni dovessero verificarsi nella Fossa di Vulcano. sismiche o ad intensi fenomeni di erosione In questo caso risulterebbe peraltro esposta ad interna per effetto del moto ondoso). una potenziale condizione di rischio generalizzato, legata alla ricaduta di prodotti Nell’ambito dei territori insulari, ulteriori polverulenti, anche la parte meridionale condizioni di rischio sono determinate dell’isola di Lipari. dall’evoluzione geomorfologica legata alla dinamica dei versanti e all’erosione delle Nell’area entro cui ricade l’arcipelago fasce costiere. Di notevole interesse appaiono eoliano, i fenomeni vulcanici sono spesso in questo caso, le fenomenologie correlate ai comunque associati ad eventi sismici che caratteri e all’evoluzione delle reti drenanti sembrano ripetersi con una frequenza presenti sulle differenti isole, rappresentate significativa. Tali eventi, nel loro complesso, generalmente da sistemi poco integrati e a sono riferibili ad alcuni centri di attività bassa gerarchizzazione, ad andamento radiale- specifici che, a scala locale, si individuano centrifugo multiplo, impostati lungo le principalmente nelle isole di Stromboli e di generatrici degli edifici vulcanici coalescenti Vulcano, nella parte settentrionale dell’isola che costituiscono i diversi corpi insulari. di Salina (Pollara e Malfa), nonché nella zona Queste reti di drenaggio superficiale, in epicentrale compresa fra Alicudi e Filicudi. particolare, si sviluppano in varia misura su L’intero comprensorio insulare, è anche versanti spesso ad elevata acclività, soggetto ad un’elevata sismicità regionale caratterizzati da una generale alternanza di legata ai terremoti del basso Tirreno e alla litotipi di origine lavica interessati da fitti presenza di aree sismogenetiche prossime sistemi di fratturazione e di depositi all’arcipelago. Fra queste ultime si piroclastici o di copertura spesso scarsamente annoverano, in particolare, quella di Naso- consolidati e altamente erodibili. Le aste Patti, dove la sismicità è prevalentemente principali di questi sistemi, con alvei molto connessa alle strutture crostali orientate scabri caratterizzati da profili a V a cui NNW-SSE estrapolabili fino alle isole più competono modesti bacini di forma allungata, meridionali (linea “Eolie-Tindari-Letojanni”), presentano in genere profili di equilibrio nonché quelle dello Stretto di Messina, del lontani dalla pendenza di compensazione e settore meridionale dell’Arco Calabro- sono spesso interessati sia da una prevalente Peloritano e, in parte, della Sicilia erosione di fondo, che da un marcato Occidentale. arretramento delle testate. Queste incisioni, in In questo contesto, gli aspetti relativi al alcuni casi, sono sede di consistenti accumuli rischio sismico, oltre che dall’intensità dei colluviali, pressocchè continui, che si terremoti, sono regolati anche da alcuni fattori accrescono in seguito ai ripetuti apporti di concomitanti legati a situazioni locali di materiali provenienti dall’erosione delle zone vulnerabilità, specifiche di ogni settore di testata e dei fianchi vallivi. Tali coltri insulare. Queste ultime, in particolare, sono detritiche grossolane, localizzate talvolta determinate sia dalle condizioni del anche lungo versanti instabili, sono spesso patrimonio edilizio esistente (scadenti interessate da fenomeni di dissesto che si caratteristiche strutturali di edifici più antichi, manifestano attraverso flussi clastici cedimenti di fondazioni, manufatti realizzati nastriformi all’interno degli impluvi o su versanti fortemente acclivi o comunque in mediante movimenti franosi che si sviluppano condizioni geomorfologicamente sfavorevoli), lungo superfici di taglio parallele ai pendii. sia da situazioni geologiche che incrementano

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I flussi clastici che si verificano all’interno assumono una rilevanza particolare gli aspetti delle incisioni vanno talora ad alimentare legati all’abbandono talvolta pressocché alcune conoidi detritiche d’accumulo poste a totale, avvenuto negli ultimi decenni, delle valle dello sbocco delle stesse, che rendono attività colturali nei territori insulari. Tale spesso impraticabili le zone di spiaggia ad abbandono, infatti, in seguito al progressivo esse prospicienti. Queste ultime, insieme alle deterioramento delle opere di sistemazione scogliere che caratterizzano estesi tratti dei connesse alle pratiche agricole perimetri insulari, costituiscono l’articolato (canalizzazione delle acque superficiali, ambiente litoraneo eoliano soggetto ai gradonature, terrazzamenti, muretti di fenomeni di erosione idrometeorica e marina, sostegno a secco) e all’aumento delle aree rappresentato appunto dall’alternarsi incolte e improduttive con rada copertura irregolare di coste basse sabbioso-ghiaiose di vegetazionale, ha determinato un incremento ampio sviluppo o in piccole cale e di coste dei fenomeni erosivi per ruscellamento alte a falesie sia inattive che attive. L’azione diffuso o incanalato e dei dissesti ad essi di modellamento, in questo caso, si sviluppa correlati, causando altresì un conseguente con evidenti risultati e particolare intensità incremento della perdita di superfici di suolo specialmente lungo i tratti di costa esposti ad utile. Questi processi di progressiva occidente, soggetti in misura maggiore alle asportazione dei terreni, soprattutto nel settore mareggiate dei venti, predominanti nord orientale dell’isola di Lipari, sono stati nell’arcipelago, di Ponente e di Maestrale. peraltro ulteriormente aggravati dall’intenso Gli effetti di tali processi morfogenetici si sviluppo dell’attività estrattiva legata allo manifestano, in particolare, attraverso la sfruttamento dei materiali pomicei che, presenza di spiagge in arretramento o di sottili protrattosi da epoche storiche sino ai giorni fasce sabbiose spesso sottoposte ai crolli che nostri, ha anche prodotto notevoli impatti e si verificano dalle falesie retrostanti, alterazioni sia a livello paesaggistico che interessate da fenomeni di scalzamento al ambientale. piede a causa dello spessore della spiaggia Un ulteriore fattore di criticità correlato alle emersa e sommersa, inadeguato ad assorbire attività antropiche nell’ambito del l’energia delle mareggiate. Le ripe d’erosione, comprensorio insulare è determinato peraltro, anche quando non sono più soggette dall’emungimento, spesso incontrollato, delle all’azione morfodinamica marina (“falesie acque sotterranee. Quest’ultimo incide morte”), sono frequentemente interessate da negativamente sul delicato regime della un rapido arretramento dei fronti, determinato circolazione idrica nel sottosuolo connesso ad dai fenomeni di degradazione meteorica un modello del tipo “a menisco”, estrapolabile agenti sui cigli delle falesie, che si manifesta a tutte le isole e schematicamente attraverso il crollo di materiali lapidei o sciolti riconducibile ad una lente biconvessa d’acqua in condizioni di instabilità. dolce, alimentata esclusivamente dagli apporti meteorici infiltrati nelle singole unità Le condizioni di rischio determinate territoriali, che galleggia al di sopra nell’ambito del comprensorio insulare dalla dell’acqua marina salata più densa. Tale interazione fra gli elementi della vulnerabilità sistema, infatti, in relazione al regime (infrastrutture, insediamenti abitativi, pluviometrico caratteristico del complesso popolazione, etc.) e la naturale evoluzione dei insulare e all’estrema complessità e variabilità processi vulcanici, sismici ed erosivi, non dell’assetto idrogeologico delle singole isole, sono ovviamente disgiunte da quelle determinato generalmente sia dalla presenza strettamente legate alle attività antropiche. di terreni a vario grado di permeabilità in Queste ultime, infatti, attraverso il loro condizioni giaciturali e idrostrutturali sviluppo, o diversamente mediante la loro sfavorevoli, sia dalla sostanziale assenza di cessazione, possono indurre nuove condizioni livelli impermeabili, produce quantità di degrado sull’ambiente naturale o modeste di riserve idriche efficaci che, amplificare pregresse situazioni critiche dello sottoposte ad uno sfruttamento intensivo od stesso. In quest’ultimo caso, nello specifico, inadeguato, sono soggette a variazioni delle

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condizioni di equilibrio dell’interfaccia acqua tutte le isole. Le discariche, alcune delle quali dolce-acqua marina, accompagnate dal rapido in esercizio fino a pochi anni addietro e insalinamento delle falde e alla loro attualmente tutte in stato di inattività, non irreversibile scomparsa. sono state infatti oggetto di alcun intervento Un elemento aggiuntivo della pericolosità di bonifica e risultano impostate su terreni di legata al degrado della qualità delle acque natura vulcanica ad elevata permeabilità, che sotterranee, in alcuni casi interessate da un non garantiscono alcuna protezione dalla oggettivo inquinamento organico, è anche infiltrazione nel sottosuolo degli effluenti di determinato dalla presenza di circa una decina lisciviazione (percolato) e dal conseguente di siti adibiti allo stoccaggio di rifiuti solidi inquinamento delle acque sotterranee. urbani, distribuiti in varia misura su quasi

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CAPITOLO III – EMERGENZE E TUTELA DEI BENI ARCHEOLOGICI

territorio e dà voce ai segni della culturalità 1 Potenziamento della tutela del multitematica stratificata dei suoi Beni patrimonio archeologico. Premessa Culturali Naturali, identificati e interpretati. Analogamente, nella messa in sistema dei Beni Culturali Archeologici nel costituendo 1.1 Interazione fra tutela e processi Parco Archeologico, i significanti economici legati al turismo qualificato e dell'insediamento umano restaurati e musealizzati e didascalizzati all'aperto, e il strategie di sviluppo sostenibile del P.T.P. Museo Storico, oggi archeologico e La storia dell’archeologia eoliana dalla metà progressivamente, in un processo di del secolo scorso a oggi, oltre che dalle estensione, storico sino all'attualità, eccezionali aperture di novità scientifiche è costituiranno a loro volta un'unità dialettica stata caratterizzata dall’interazione della tutela tra territorio culturale e museo e viceversa”. e della valorizzazione coi processi di In sostanza alle radici del PTP, e di altrii qualificazione culturale da una parte, di regimi tutorii, vi è una filosofia di tutela crescita economica dall’altra, della comunità indirizzata a compensare la limitazione d’uso eoliana: grazie alla forza attrattiva, nei del territorio attraverso i processi di confronti di un turismo qualificato, ma non valorizzazione e il concreto ritorno positivo elitario del Museo Eoliano e di alcune zone sull’accrescimento delle risorse di fruizione, archeologiche con caratteri di unicità sul conseguente intensificarsi del flusso nell’intero bacino mediterraneo,quali gli turistico, sugli sbocchi occupazionali a livello abitati preistorici di Filicudi e Panarea. locale. Su questa coesione di peculiarità culturali e di Queste implicazioni vengono affrontate più incentivi di sviluppo economico sono “anche ampiamente nel capitolo dedicato ai piani fondate le strategie per lo sviluppo sostenibile d’azione. del PTP: Se ne riporta un significativo stralcio dai preamboli della relazione generale: 2 Rischi archeologici di ciascuna isola Il Piano Paesistico fornisce loro sostenibilità costituzionale in ordine alla legittimità dei La tutela del patrimonio archeologico e vincoli, sostenibilità culturale in ordine alla paleontologico del territorio eoliano è costruzione scientifica dei giudizi di valore, assicurata nel P.T.P dal regime di T.O.6. 84 sostenibilità gestionale attraverso motivati i Si riporta, per maggior chiarezza, la parte del regimi normativi, sostenibilità economica in testo normativo relativo alla configurazione relazione ai provvedimenti attivi istituito e al dei Beni oggetto di T.O6: loro indotto economico, sostenibilità “Il regime di TO6 si applica alle seguenti democratica in relazione alle motivazioni categorie dichiarative di BB.CC.TT.: cognitive di identità promosse e di interesse economico-occupazionale implicate dal piano. A. Beni Culturali Territoriali Configuranti; L’ambito di tutela vulcanologica nelle forme (3D) di Riserva Naturale attiva o di costituendo A.1. Unità morfo-vulcano-tettoniche: parti Parco Vulcanologico, organizza l'offerta delle naturali includenti limitati elementi di opportunità della fruizione naturale fisica e antropizzazione compatibile; culturale naturalistica del territorio nel quadro A.1.2. Beni culturali territoriali naturali del contesto ecologico. fisici abiotici: ambiti a vocazione ecologica Attraverso la didascalizzazione all'aperto dei beni e della sentieristica tematica, l’ambito di 84 Piano Territoriale Paesistico. Regimi normativi pp.38 tutela vulcanologica rende parlante il sgg 259 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

termale, talasso-termale, terapeutica e indicazione della amministrazione dei ludica; BB.CC.AA.; B. Beni Culturali Territoriali Connotanti (2D) 2) aree archeologiche perimetrate vincolate ricadenti sulla superficie dei bb.cc.tt. ex L. 1089/39 e successivi Dlgs configuranti; 49071999(Testo Unico); B.1. Beni culturali territoriali naturali; 3) aree archeologiche demanializzate con B.1.1. Beni culturali territoriali naturali biotici riserva di scavo e sistemazione; risorse termali affioranti; 4) localizzazioni archeotermali (solo B.3. Beni Culturali Territoriali Antropici simbolo); Storici Connotanti - beni archeologici e 5) localizzazione paleontologica (solo archeotermali. simbolo); 6) manifestazioni idrotermali determinate L’ambito di TO6 è costituito dai territori dalla compresenza di falde freatiche ed contenenti i seguenti BB.CC.TT.: emissioni di gas; - Beni culturali archeologici, archeotermali e 7) terme, stufe e fumarole attuali”. paleontologici areali o puntuali (con disponibilità in scheda della localizzazione Elementi tematici evidenziati in catastale per quelli vincolati ai sensi della sovrapposizione alle carte archeologiche L.1089/39), come da schedatura costituente (dotate di proprie didascalie) presenti in parte integrante della Relazione del P.T.P., tutte le tavole tematiche e nelle carte finali articolati in: della conservazione e trasformazione. 1) estesi complessi archeologici accertati vincolati dagli strumenti urbanistici su

Fig. 1 Beni Culturali Territoriali Archeologici

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espansione urbana anche a fini di recettività 2.1 Elenco integrato delle aree turistica (C1) - diverse fasce di terreno non archeologiche del P.T.P . esplorate nel cui sottosuolo insistono ancora settori della necropoli e romana. Assai recente è il rinvenimento di un grande I vigenti regimi del P.T.P. che del Piano di monumento (ipogeo) di età imperiale romana Gestione sono parte viva favoriscono la in via Isabella Vainicher Conti. prevenzione dei rischi archeologici comprese le aree dove la mancanza di indagini estensive Lipari-Mendolita : area interessata da fasce di non ha ancora reso possibile una necropoli . perimetrazione certa, indicate dal PTP come “aree di potenzialità archeologica dove si Lipari - Piano Conte : zona C 1 di PRG richiede cautela procedurale”. Lipari Terreni lungo la strada fra S.Calogero e Diverse aree di proprietà privata incluse nella Piano Conte. prima proposta di perimetrazione di Parco sono inoltre sottoposte a regime vincolistico Lipari-Quattropani: area di potenzialità ai sensi della L.R. 1089/ 1939 e successive archeologica (non inclusa negli elenchi del (Dlgs 490/1999-cosiddetto Testo Unico; Dlgs P.T.P.).La parte meridionale (Poggio dei 42/2004 -Codice Urbani). Funghi) è destinata dal P.R.G. come sede Rimangono esposte a rischio però non solo le dell’aeroporto, opera comunque che per aree di espansione edilizia ma anche quelle l’impatto e le infrastrutture che gli dove siano consentiti dai vigenti strumenti dovrannoessere collegate non si ritiene urbanistici ristrutturazioni di immobili già compatibile per impatto con i valori esistenti - ma solitamente con l’aggiunta di ambientali dell’isola. locali tecnici, garage, cisterne, quindi Lipari-Castellaro Vecchio: area manufatti incidenti sul sottosuolo - i cui dell’insediamento preistorico Progetti vengono comunque sottoposti Lipari-Monte Giardina : area di grande 85 all’esame preventivo della Soprintendenza. potenzialità archeologica della quale si è In conformità e consonanza col P.T.P. deve proposta l’inclusione fra i nuclei del Parco rimanere valido il principio della necessità di Archeologico. una vigilanza costante su tutte le opere comportanti scavi e movimenti di ingombro Filicudi - Piano del Porto .L’’area del villaggio anche limitato. costiero è già tutelata dal regime del P.T.P.; è A titolo di esempio: lo scavo di una cisterna inoltre inclusa nella perimetrazione di Parco in profondità può essere altrettanto dannoso Archeologico e sarà oggetto, nell’ambito del per una stratigrafia archeologica delle PIT 99Eolie, di un intervento globale di fondazioni di una casa! valorizzazione. Fra le aree a maggior rischio di rinvenimenti Ciò non di meno il sito soffre da anni la fortuiti e nelle quali è sempre necessaria la minaccia di un abusivismo strisciante sorveglianza preventiva dei lavori da parte (impianto di baracche, di roulotte, etc) che della Soprintendenza: porta reali rischi di degrado e di Lipari - c/da Diana : l’attività edilizia pur dequalificazione del contesto che non limitata comporta spesso rischi archeologici, controllati possono compromettere il pieno essendovi ancora soprattutto nel settore nord- esito attuativo degli interventi progettati. ovest- destinato nel P.R.G. a zona di Alicudi: Aree archeologiche non ancora 85 Nel corso del testo sono rimarcate, in colore rosso, perimetrate nelle C/de Pantalucci-Fucile, le aree attualmente da considerare a rischio Dirittuso ebazzina, oggetto di attività edilizia archeologico: fra esse abbiamo incluso tutti i limitata (soprattuttom ristrutturazioni) ma da giacimenti sottomarini in quanto esposti ai rischi del tenere sotto controllo. saccheggio clandestino e di lavori che possano incidere sui fondali legati in particolare alla realizzazione di nuove strutture portuali Leni-Rinicedda.: area del Villaggio Preistorico 261 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

per situazioni di degrado ambientale Filicudi comunque in corso di eliminazione attraverso gli interventi del comune. 1) Zucco Grande:indizi di nuclei abitativi e tombe di età greca e di età ellenistico- Stromboli - S.Vincenzo area del villaggio romana. preistorico: nelle more dell’istituzione del 2) Piano del Porto (lato Sud):abitato Parco è da ritenersi a rischio di ulteriore dell’età del bronzo Antico della prima fase compromissione il contesto ambientale del della cultura di Capo Graziano settore occidentale dell’insediamento (cfr.”Inquadramento storico-archeologico”) preistorico , più prossimo al centro abitato 3) Piano del Porto (lato Nord):abitato e moderno. necropoli di età romana. 4) Montagnola di Capo Graziano: abitato Si ripropone l’elenco delle aree archeologiche della fase avanzata e tarda della cultura di per ciascuna isola tratto dal P.T.P. con Capo Graziano (il settore messo in luce l’aggiunta, per ciascuna,di sintetiche ricade in area demaniale). caratterizzazioni tipologiche cronologiche ed 5) Montagnola di Pecorini: grande blocco alcune nuove inclusioni a seguito di ulteriori con iscrizione greca e indizi di nuclei ritrovamenti (al fondo dell’elenco e senza abitativi di età greca e romana. numero d’ordine (che nella cartografia di 6) Siccagni; nuclei abitativi di età piano è inscritto in un rettangolino giallo). imperiale romana. n.p . A parte le aree già di proprietà demaniale o 7) Capo Graziano: relitto G con anfore sottoposte a vincolo e quelle dove in ogni corinzie caso l’area di incidenza del contesto 8) Capo Graziano: relitto B con anfore archeologico sia stata delimitata dalla ricerca greco-italiche sul terreno, le altre note attraverso sia 9) Capo Graziano: relitto F:prima metà del indagini limitate sia attraverso ritrovamenti III secolo a.C fortuiti o di superficie, attendono una 10) Capo Graziano: relitto C di età perimetrazione precisa nonché la miglior augustea definizione dei caratteri e delle fasi 11) Capo Graziano: relitto H cronologiche 12) Relitto porto A di età imperiale Nei casi in cui una stessa località (per es. 13) Capo Graziano: relitto di età tardo Piano Conte) risulti ripetuta più volte imperiale nell’elenco del P.T),dove si tratti di 14) Capo Graziano: relitto E nave da insediamenti di diversa epoca né esplorati in guerra del XVIII sec. estensione nè perimetrati con certezza ci si 15) Capo Graziano: relitto A (Roghi) limita ad un'unica “didascalia”. I siti marcati dalla sottolineatura saranno Nuove inclusioni: inclusi nella perimetrazione dei nuclei del Valdichiesa: tracce di nuclei abitativi di età Parco Archeologico ex LR 20/2000. greca e romana .

Alicudi Lipari

1)Dirittuso:indizi di abitato della prima età 1) Acropoli (cfr.”Inq. storico- del Bronzo (fase avanzata della Cultura di archeologico”) Capo Graziano). n.p. 2) Mura del Castello (cfr.”Inq. storico- 2 - Contrada Pantalucci/Fucile-Scalo della archeologico”) Palomba: area dell’abitato della prima età 3) Dosso della Civita-Piazza Municipio: del bronzo (fase iniziale della cultura di grande edificio di età imperiale romana Capo Graziano). 4) Piazza Monfalcone (ora Arciduca 3) Bazzina: indizi di nuclei abitativi di età d’Austria) (cfr.”Inq. storico- ellenistico-romana archeologico”). 5-6-7)Contrada Diana (aree demaniali e di

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proprietà privata. Per i dettagli sulle medio(prima fase del neolitico medio) e di singole emergenze cfr.”Inq. storico- successivi nuclei abitativi rurali di età archeologico”e Perimetrazione del Parco greca,ellenistico-repubblicana, bizantino. Arch.) 30) Bagno Secco:cave del caolino N.B: le aree di c/da Diana di proprietà 31) Punta Palmeto: insediamento rurale di privata non ancora sottoposte ad indagini età ellenistico-romana,tardo imperiale e sono a rischio archeologico. bizantina 8) Porto delle Genti : necropoli di età greca 35) Località Ospedale:abitato rurale di e tà e officina ceramica di età imperiale . ellenistica e romana. 9-10) Piano Greca, “l'organo di 38) Papesca:resti stazione officina neolitica Eolo”,piccolo edificio termale di età per la lavorazione dell’ossidiana imperiale romana.: abitato di età romana e 39) Coste: resti stazione officina neolitica bizantina. per la lavorazione dell’ossidiana 11) Vallone S. Lucia: limite settentrionale 40)Pignataro di Fuori: insediamento rurale della necropoli. detà romana e bizantina di case di Fuori 12) San Nicola: ipogeo di età imperiale 41)Pignataro di Fuori, “relitto” con carico romana(sottoposto a vincolo ai sensi della di ceramiche della prima età del Bronzo. Legge 1089/1939). 42)Relitto di Punta Crapazza.:età tardo 13-14) Costa del Monte-Località imperiale romana Spatarella; insediamento del neolitico 43)Relitto di Secca del Capistello:fine IV- finale-prima fase dell’età del Bronzo; primi decenni del III secoloa.C abitato rurale di età ellenistico-romana n.p. 44)Relitto di Secca del Bagno:I secolo a.C. 15) Monte Giardina 16) Mercorella: insediamento rurale Nuove inclusioni : dall’età greca classica all’età tardo- imperiale. Lipari - Corso Vittorio Emanuele - 17, 18) Val di Muria:serbatoio di età porzione di isolato di età imperiale romana. imperiale romana Via Franza - Quartiere abitativo di età abitato di età romana e bizantina . tardo imperiale sottoposto a vincolo ai 19) Fumarolo:abitato rurale di età romana e sensi del Dlgs 490/1999 bizantina Lipari - Porto delle Genti: cisterna relativa 20) Cugno Martello di Piano Conte: all’officina ceramica di età imperiale insediamento di età tardo imperiale romana (vincolata ai sensi del Dlgs 21-22) Piano Conte: area dell’insediamento 42/2004). della prima età del rame della cultura Lipari-C/da Diana-Via I.Conti Vainicher, eponima-insediamento rurale di età Complesso funerario di età imperiale ellenistico-romana,tardo imperiale e romana in proprietà privata (vincolo in bizantina itinere ) 23,25) Fuardo e Bruca :abitato rurale Quattropani: tracce di insediamenti di varia dall’età greca arcaica all’età trado epoca imperiale e bizantina Mendolita:Area di necropoli. 24)Pulera: cava di pietra da costruzione C/da Cumia sopra Canneto:tombe del IV con segni di lavorazione di età greca. secolo a.C. Sottoposta a vincolo ai sensi della Legge Fondali della spiaggia di Capistello: 1089/1939 discarica portuale antica 26) San Calogero:tholos della tarda età del Fondali di Pignataro - Discarica portuale bronzo e complessi termali di età greca e antica imperiale 27) Cicirata:insediamento rurale di età ellenistico-romana. 28,29,32,33,34,36,37) Castellaro Area dell’insediamento del neolitico

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Panarea eneolitico(Cultura di Piano Quartara) 7) Punta Lamie: area di abitato dal IV 1) Punta Milazzese. Abitato della media sec.a.C. all’età imperiale romana età del bronzo eponimo della Cultura del 8) Punta Barone: abitato di età imperiale Milazzese(cfr.”Inquadramento storico- romana (demanio comunale) archeologico”.Il villaggio insiste in area di 10) Serro Brigadiere. abitato del tardo proprietà comunale: a monte ampia fascia eneolitico(Cultura di Piano Quartara) e di rispetto vincolata ai sensi dell’art.21 della prima età del bronzo. della Legge 1089/1939 11) Policastro:tomba sporadica dell’età del 2) Punta Peppamaria ; tracce di Bronzo Antico (cultura di capo graziano) insediamento della prima fase della Cultura 12) Pozzo dell'AgnellO:abitato costiero di di Capo Graziano; area di abitato dall’età età romana greca all’età tardo imperiale romana. 13) Mastrognoli:insediamento rurale di età 3) Piano Quartara: area dell’abitato tardo romana con settore di eponimo della tarda età del Rame n necropoli(demanio comunale). 4) Calcara. Area di culto della prima età 13,14,15) Lingua : area del laghetto del Bronzo con successiva frequentazione salmastro (di proprietà demaniale) e resti in età greca e romana (a serio rischio di dell’impianto della Salina. degrado) 17) Monte Fossa delle Felci: sulla vetta 5) Castello di Salvamento:tracce di tracce di frequentazione tardo-neolitica insediamenti di età ellenistica e-romana (riserva naturale9 6) Timpone del Corvo:frequentazione di 18) Valdichiesa-Santuario della Madonna età greca e romana del Terzito: probabile area sacra di età 7) Lisca Nera tardo classica e chiesetta alto medievale 8-9) Lisca Bianca 19) Val di Chiesa : abitato rurale di età 10) Lisca Bianca: reperti sottomarini; imperiale romana e annessa necropoli relitto Llanischen 20) Rinicedda . capanna del neolitico 11) Basiluzzo: resti di villa di età imperiale medio (area incorso di acquisizione da romana parte del comune). (attualmente l’area è a 12) Basiluzzo: darsena sommersa parziale rischio di degrado) 13) Dattilo: relitto Bound 21) Costa Megna: abitato della prima età 14) Panarelli: relitto dei Panarellii del Bronzo. 15) Le Formiche: relitto Roghi 22) Zolfo:area sepolcrale ellenistica 16) Le Formiche: relitto Alberti 17) Le Formiche: relitto con ceramiche Stromboli invetriate 18) Drauto area di abitato dall’età greca 1) Località Labronzo :abitato di età all’età tardo imperiale romana. imperiale romana. 2) Serra Fareddu:area di insediamento Salina dell’Eneolitico Antico (Cultura di Piano Conte). 1)Capo Faro e contrada Gramignazzo. 3) Scari e Ficogrande: area di abitato e Insediamento di età ellenistica e romana necropoli del IV e della prima metà del III con area di necropoli. secolo a.C. 2)Portella: abitato dell’età del Milazzese 4) San Vincenzo:area dell’abitato della (area del demanio comunale) prima età del Bronzo e successivo 3) Serro dei Cianfi: abitato dell’ età del insediamento di età romana e bizantina. Bronzo Antico (cultura di Capo Graziano) 5) Ginostra-Timpone del Fuoco 4) Passo di Megna :insediamento del tardo eneolitico (cultura 5) Valle Castagno: insediamento rupestre di Piano Quartara). di età bizantina e altomedievale 6,9) Serro dell’Acqua: abitato del tardo

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Vulcano c/da Diana a Lipari). Ormai da alcuni anni, le riduzioni dei fondi A Faraglione del Porto di Levante per gli interventi di manutenzione sul capitolo B Faraglione della Fabbrica di pertinenza rendono più difficile alla Grotte artificiali di interesse storico ed etno competente Soprintendenza il mantenimento e antropologico per le quali si proporrà il controllo costante del grado di pulizia e comunque l’inclusione nella conservazione e, quindi di prevenzione(del perimetrazione del Parco Archeologico degrado delle strutture, degli incendi il cui C Grotte dei Rossi pericolo incombe nei mesii estivi in caso di D Lisca di Pietra mancato diserbo). E Passo del Piano Risultano appena sufficienti le prestazioni F Tufazzi saltuarie assicurate dal servizio di assuntoria G Luccia di Sotto di custodia in alcuni siti:servizio svolto da H Case Ferlazzo collaboratori di fiducia e di grande capacità I Minichedda nei cui confronti è stata parimenti operata L -Il Cardo negli ultimi anni una sensibile riduzione dei M Monte Rosso fondi destinati al relativo capitolo di spesa. N Cappeddu Parrinu Per quanto riguarda le aree ricadenti nel O Luccia di Sopra - Serro Pagghiaro demanio comunalei (come la Portella di P Costa del Vallonazzo Salina), analoghe problematiche sussistono Q Fontazza per la difficoltà delle rispettive R Relitto di Punta Luccia amministrazioni comunali di assicurare interventi regolari per ristrettezza od indisponibilità di fondi. 3 Il rischio di degrado Nella maggior parte dei siti - con l’eccezione del Castello di Lipari - la situazione è aggravata dalla mancanza di un servizio Sussiste però un preoccupante fattore di istituzionale di custodia quotidiana rischio di altra natura anche per i complessi Nel breve e medio periodo questa situazione ricadenti in terreni demaniali o sottoposti a di pericolo si può contrastare potenziando al vincolo: il degrado per fattori naturali delle massimo le risorse esistenti e gli itinerari strutture e delle aree circostanti, spesso archeologici con interventi migliorativi anche causato e aggravato dalle intemperie, in di limitato respiro finanziario: un programma particolare distacchi e lesioni di strutture la cui attuazione potrà fondarsi su una murarie, smottamenti e frane nelle aree più sinergia con le amministrazioni comunali esposte agli agenti naturali quali i villaggi attraverso protocolli d’intesa e convenzioni preistorici di Panarea, Filicudi, Portella e di .dai quali potranno derivare quei più Salina . complessi progetti di valorizzazione e di A questo va aggiunto il concreto rischio gestione che si prospetteranno con proiezioni d’incendio il cui pericolo incombe soprattutto più ampie nei paragrafi relativi alla gestione e nei mesi estivi in caso di mancato diserbo e valorizzazione del patrimonio archeologico e realizzazione di .un adeguato “tagliafuoco”, alle risposte positive sul piano economico. con tutte le possibili conseguenze perniciose potenzialmente aggravate dalla vicinanza o contiguità con centri abitati (vcfr.il caso della

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CAPITOLO IV – EMERGENZE ECONOMICHE E TURISTICHE

In questo capitolo vengono descritti i principali aspetti critici e le potenzialità del 1 I fattori endogeni: punti di forza e di contesto di riferimento. L’analisi dei punti di debolezza forza e di debolezza (fattori endogeni) , nonché delle minacce e delle opportunità (fattori esogeni) , verrà effettuata aggregando I fattori endogeni dell’analisi SWOT gli elementi rilevanti nella specifica sintetizzano l’insieme delle variabili interne al prospettiva di sviluppo economico e turistico territorio che generano forza oppure del territorio eoliano. debolezza competitiva. Nel seguente schema vengono sintetizzati i punti di forza e di debolezza più evidenti delle isole Eolie.

Tab. 1 Fattori endogeni Punti di forza Punti di debolezza Presenza di tradizioni di pesca Condizione di insularità Specializzazione nelle attività terziarie Trasporti Vincoli ambientali e paesaggistici Stagionalità delle attività terziarie Esistenza di risorse naturali di particolare valore (vulcani, mare, flora e fauna etc .), riserve naturalistiche, sentieri Turismo sommerso (sovraffollamento) naturalistici Esistenza di risorse archeologiche Disoccupazione giovanile elevata Despecializzazione nelle attività manifatturiere e Presenza di un museo nell’agricoltura Prodotti enogastronomia tipica e locale Esistenza di architettura tradizionale Capillarità di offerta di appartamenti

Il turismo si presenta come il principale La politica turistica perseguita in questi ultimi motore dello sviluppo economico, con una anni, infatti, ha privilegiato i dati numerici, certa consapevolezza di ciò anche a livello determinando per questa via una locale. I risultati emersi da una recente concentrazione di arrivi e presenze nei mesi indagine 86 condotta nel mese di agosto 2007 estivi. Si tratta di un turismo che punta molto mostrano che per la totalità dei soggetti sulle risorse ambientali, valorizzando in intervistati il turismo rappresenta il principale misura minore quelle culturali. Gli fattore di sviluppo, sottolineando tuttavia la imprenditori 87 , infatti, individuano negli necessità della destagionalizzazione dei flussi elementi caratterizzanti l’offerta turistica e individuando nel turismo ambientale e, balneare i principali fattori distintivi del soprattutto, culturale le principali opzioni di territorio eoliano, ovvero: mare pulito sviluppo, in quanto forme di turismo più (62,5%) e bei paesaggi (37,5%). idonee alle caratteristiche del territorio Diverse sono le debolezze dell’area dal punto eoliano. di vista della competitività turistica. Un primo aspetto, strettamente legato alle caratteristiche di insularità del territorio, riguarda l’accessibilità che non viene sostenuta spesso 86 Indagine condotta nell’ambito del Progetto Med.My.Sea, PIC Interreg III B Archimed. Nello da una rete di collegamenti adeguati. L’attuale specifico, si è trattato di una indagine field condotta politica dei trasporti marittimi è attraverso la somministrazione di un questionario ad un assolutamente deficitaria sia sul numero delle campione di 40 imprenditori (albergatori, ristoratori, gestori di porti turistici) scelti casualmente, e di una intervista a n° 7 amministratori locali. 87 Cfr. nota 3 266 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

corse di collegamento giornaliero sia per la isole costituiscono un punto di forza dell’area. qualità dei mezzi di trasporto utilizzati che per Contestualmente, l’esistenza di risorse la programmazione stagionale dei servizi. archeologiche di particolare rilievo, nonché la Per quanto riguarda la programmazione presenza di un museo archeologico tra i più stagionale, in particolare, si intensificano le importanti del bacino del Mediterraneo, corse di navi e aliscafi nei periodi di massimo adeguatamente valorizzate 88 , potrebbe avere afflusso di turismo stagionale (luglio, agosto, più evidenti effetti di richiamo sulla domanda settembre); al contrario, durante la stagione di turismo culturale, favorito dalla primaverile e autunnale si diradano o si conservazione e valorizzazione delle eliminano del tutto importanti collegamenti caratteristiche tipologiche e architettoniche, con i porti italiani e siciliani, compromettendo inserite in un contesto ambientale rilevante. così anche il normale movimento dei Siamo quindi in presenza di un patrimonio residenti. ricco, sia a livello archeologico che culturale, Le linee di collegamento con i porti, inoltre, ma che non riesce ad avere una giusta rispondono a logiche organizzative interne e valorizzazione né un’integrazione di tutte le non sono sufficientemente studiate per il sue componenti. raggiungimento delle coincidenze del Altro punto di forza è rappresentato dalla trasporto ferroviario e aeroportuale, creando capillare diffusione di appartamenti e case per difficoltà nel trasferimento da e verso le isole. vacanza. Questa tipologia di ricettività Quanto detto fa di questo elemento uno dei rappresenta una quota rilevante del fenomeno principali punti di debolezza del sistema dei turistico in termini di movimentazione trasporti nelle isole Eolie. attivata, sebbene non rilevata dalle statistiche A ciò va ad aggiungersi un’offerta di servizi ufficiali. Trattandosi di “strutture ricettive” a di supporto al settore turistico profondamente gestione prevalentemente familiare, queste squilibrata tra i periodi di maggiore afflusso hanno la fondamentale funzione di immergere dei turisti (giugno – luglio –agosto) e il resto il turista nel contesto territoriale, ponendolo dell’anno. Sebbene nell’economia eoliana immediatamente e con naturalezza a contatto risulta incisiva la presenza del terziario, si con il tessuto umano, con la cultura locale, tratta, tuttavia, di attività con caratteristiche di con il patrimonio artistico, gli usi, le forte stagionalità che producono una serie di tradizioni, la gastronomia. effetti critici sui sistemi locali di accoglienza Tenendo conto di questa specificità, è e servizi, soprattutto nei periodi di bassa possibile proporre, accanto all’escursione stagione. tradizionale e/o alla vacanza abituale, un Altro punto di debolezza è determinato dal modello di “turismo relazionale” organizzato sovraffollamento nei periodi di maggiore che comporta, appunto, una scelta afflusso, determinato dal movimento turistico decisamente a favore delle strutture ricettive non rilevato. Tale concentrazione determina il di piccole dimensioni a gestione familiare e sovrautilizzo delle infrastrutture e dei servizi diffuse sul territorio. connessi alla fruizione della vacanza, con Dal punto di vista economico, nel complesso, conseguenze negative sia per la qualità della il territorio delle isole Eolie manifesta una vita della popolazione ospitante che sotto il forte specializzazione in due settori: la pesca e profilo dell’esperienza di vacanza dei le attività più strettamente legate al turismo. visitatori stessi. Lo sviluppo delle attività turistiche, in Un punto di forza è rappresentato dal notevole particolare, ha determinato una de- patrimonio naturalistico di cui dispone tutto specializzazione nelle attività agricole e l’arcipelago delle isole Eolie. E' infatti manifatturiere causando una riduzione della dimostrato che quando vengono a mancare le diversificazione produttiva del sistema caratteristiche ambientali e architettoniche a causa di interventi di manomissione del 88 Con riferimento all’indagine condotta nell’ambito paesaggio diminuiscono fortemente i flussi del Progetto Med.My.Sea (cfr. nota 3) , solo il 25% turistici. In questo senso, i vincoli ambientali degli imprenditori intervistati individua nel valore archeologico uno dei principali fattori distintivi delle e paesaggistici ai quali sono sottoposte le Isole Eolie. 267 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

territoriale eoliano. A ciò si aggiunge opportunità e le minacce (o rischi) bisogna l’elevato tasso di disoccupazione giovanile. intervenire cercando di massimizzare le utilità provenienti dalle principali opportunità che il sistema possiede, riducendo i rischi e 2 I fattori esogeni: opportunità e minacce controllando le emergenze. Nello schema seguente vengono messe in risalto le opportunità e le minacce per I fattori esogeni comprendono tutte quelle l’arcipelago eoliano sotto il profilo economico variabili esterne al sistema economico e e turistico. turistico che possono in qualche modo influenzarlo e condizionarlo. Sulle

Tab. 2 Fattori esogeni Minacce Opportunità Instabilità della domanda turistica Finanziamenti comunitari, Nazionali e Regionali Mancanza di controllo dei flussi turistici Certificazione UNESCO Effetto spiazzamento su altre attività economiche Riserve naturali Pressione aree concorrenti Sentieristica Elevata pressione turistica da unità diporto Domanda di turismo natura in espansione Presenza di produzioni di qualità

Il turismo nelle isole Eolie presenta delle forti contenitori di risorse naturali e ambientali per opportunità di crescita, derivanti dalle cogliere nuove opportunità di sviluppo, basate esigenze di una domanda che predilige le essenzialmente sulle proprie risorse e sul vacanze immerse nella natura e nella cultura, valore della propria dimensione. alla riscoperta delle tradizioni Un’altra opportunità deriva dai finanziamenti enogastronomiche. Riconciliare l’industria del erogati a livello nazionale (Legge 488/92 turismo con l’ambiente, che ne rappresenta Isole Minori) e comunitario (finanziamenti una delle più importanti risorse, costituisce comunitari in via diretta e fondi strutturali) 90 . un’opportunità per il territorio eoliano. Attraverso questi strumenti, l’Unione Europea Il turismo natura 89 , infatti, nelle sue diverse contribuisce a ridurre il ritardo delle regioni forme, si sta sempre più affermando nel più svantaggiate, come le Isole Minori, panorama internazionale e nazionale. Da favorendo lo sviluppo economico, turistico e semplice fenomeno elitario alimentato da la salvaguardia dell’ambiente. frange marginali di turisti alla ricerca di forme Ma le minacce al turismo delle isole Eolie innovative di vacanza, si accinge ad assumere sono numerose. Un primo aspetto riguarda la i caratteri di un prodotto di segmento ampio. concorrenza di destinazioni insulari, in cui il In questa maggiore specificità e settore turistico ha una maggiore differenziazione di motivazioni, pertanto, le organizzazione relativamente ai servizi e alla isole Eolie, inserite nella Word Heritage List, ricettività, sia in termini quantitativi che da semplici aree sottoposte a vincolo e tutela, qualitativi. Il territorio eoliano, infatti, non si candidano a superare il ruolo consolidato di riesce a generare un’offerta diversa rispetto agli altri contesti concorrenti.

89 Il turismo natura è identificato dall’OMT con Un secondo aspetto riguarda l’ instabilità della riferimento al turista e definito come […“consumatore” domanda turistica. Essa è infatti soggetta a di aree verdi e di aree protette, la cui motivazione cambiamenti e fluttuazioni nel tempo, principale della vacanza è costituita dall’osservazione e dipendenti da forze esogene scarsamente dall’apprezzamento della natura e delle culture controllabili (alterazioni dell’equilibrio tradizionali, il cui comportamento risulta generalmente caratterizzato da un continuum dinamico di elementi ambientale, congiuntura economica, etc.) che ambientali e culturali non sempre facili da distinguere.] In Ecotur, Terzo Rapporto sul Turismo Natura, Agra, Roma, 2005. 90 Cfr. cap. X 268 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

incidono sulla domanda sia in modo diretto, mutando le condizioni socio-economiche dei potenziali visitatori, sia in modo indiretto, inserendo elementi di rischio, alterando l’immagine e il grado di attrattività delle isole stesse. Cambiamenti permanenti potrebbero indirizzare verso altre destinazioni i flussi di domanda attualmente diretti verso le isole Eolie. Il turismo inoltre può entrare in conflitto nell’uso delle risorse, quando si riduce la capacità di sviluppo della comunità locale, entrando in competizione, in termini di costi- opportunità 91 , con altri settori economici quali l’agricoltura, la pesca, le attività industriali e quelle estrattive. La realizzazione dello sviluppo turistico può provocare, infatti, un eccessivo sfruttamento delle risorse naturali e ambientali e la riduzione, o scomparsa, di altre attività economiche utili per la società e per l’economia considerate nel loro complesso. Quando le attività turistiche prendono il sopravvento sugli altri settori economici, si determina il cosiddetto “effetto spiazzamento”, in altre parole la sottrazione di risorse, soprattutto di capitali, dagli altri settori economici. Gli altri settori produttivi possono perdere le loro funzioni di supporto delle stesse attività turistiche con una riduzione sia dell’offerta turistica sia della domanda di beni ricreativi. Si possono verificare, tra l’altro, fenomeni di disoccupazione ed emergono problemi sociali che contribuiscono a generare tensioni anche nei riguardi dei turisti. In queste condizioni si può creare un circolo “vizioso” difficile da arrestare e un deterioramento generale del sistema socio – economico. Si rende necessaria, quindi, la necessità di pianificare e monitorare l’uso delle risorse nel territorio in modo da realizzare al meglio lo sviluppo turistico.

91 In termini economici, il costo-opportunità esprime il vantaggio degli impieghi alternativi cui si rinuncia per realizzare le diverse attività economiche, che nel nostro caso sono le attività turistiche. 269 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

CAPITOLO V – IL SISTEMA ATTUALE DELLA TUTELA E GESTIONE DEL SITO

storico-culturale, e concorre alla 1 Uno sguardo d’insieme loro valorizzazione attraverso la determinazione di condizioni Il livello di protezione del sito UNESCO isole relative alla conservazione, Eolie è comunque già garantito da diversi trasformazione e utilizzazione, da strumenti di tutela e di pianificazione perseguire con specifiche paesistica, di cui il presente Piano di Gestione normative di uso e valorizzazione si pone come il punto di arrivo più ambientale”. prestigioso. Innanzitutto va menzionato il Piano 1. identificare scientificamente e Territoriale Paesistico (P. T .P.) delle isole articolatamente le categorie di beni Eolie, approvato nel 2001. culturali territoriali paesistici (beni culturali territoriali paesistici); 2. gerarchizzare dette categorie, in Il Piano Territoriale Paesistico delle isole relazione alla loro rilevanza strutturale e percettiva, in beni culturali territoriali Eolie configuranti tridimensionali e in beni culturali territoriali connotanti di Il Piano Territoriale Paesistico – approvato superficie; dall’assessorato dei Beni Culturali e 3. localizzare sul territorio i beni culturali Ambientali e della Pubblica Istruzione della territoriali paesistici e i loro sintemi e Regione Siciliana nel 2001, dopo un lungo sistemi; iter di valutazione cominciato nel 1997 - si 4. assicurare la salvaguardia di tutti i beni configura quale strumento di primaria culturali territoriali come risorse importanza volto alla tutela e valorizzazione culturali con indotto di interesse dell’identità paesaggistica e culturale di un generale in relazione alle dinamiche dato territorio, ossia di tutte le caratteristiche e compatibili dei processi di peculiarità che lo connotano. Il Piano trasformazione; stabilisce, inoltre, le limitazioni alle attività di 5. conservare l'identità e la dignità trasformazione e d’uso del territorio macrostrutturale configurante (naturale, attraverso indirizzi, direttive e prescrizioni e, naturalistica e storico-culturale- in ragione di ciò, si configura come strumento testimoniale) del territorio; tutelare le idoneo ad assicurare il superamento della caratteristiche essenziali ed intrinseche episodicità, inevitabilmente connessa a di elementi, di aree, di sintemi, di semplici interventi autorizzatori. sistemi, di segni significanti di cui è È all’articolo 3 di detto documento che dichiarato l'interesse per ragioni vengono analiticamente indicate quali siano le ambientali, culturali, paesistico- finalità che tale strumento intende perseguire: percettive e paesistico strutturali; a tal

fine sono state individuate le “Il Piano territoriale paesistico caratteristiche che qualificano il delle Eolie, in adempimento a carattere di bene culturale territoriale e quanto disposto dall'art. 5 della di risorsa naturale nelle qualità: legge, n. 1497/39 e dall'art. 1 bis • naturali e naturalistiche; della legge n. 431/85, è volto alla • morfo-vulcanotettoniche e tutela del paesaggio, del geomorfologiche; patrimonio naturale e di quello 270 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

• agrovegetazionali e forestali; proposta di attività idonee a riformulare lo • botaniche e zoologiche; sviluppo economico dell’arcipelago sulla base • paleontologiche; della salvaguardia delle risorse esistenti. La • storico-archeologiche; prefigurazione di processi di gestione e • storico-architettoniche e attuazione paesistica, ma anche tutta una serie urbanistiche; di progetti, quali interventi diretti, parchi • storico-testimoniali; tematici o zone attrezzate con servizi, hanno creato alcune perplessità nei residenti, negli 6. dare sostenibilità costituzionale ai enti locali e nella stessa amministrazione di regimi normativi e alla loro gestione tutela del paesaggio. attraverso formulazioni di Infatti alcune parti del piano redatto e procedimento coerenti con la adottato, apparivano estranee al contenuto Costituzione italiana, con la tipico della tradizionale pianificazione giurisprudenza costituzionale (con paesistica econdo cui, il piano territoriale particolare riferimento alle sentenze paesistico deve servire esclusivamente a C.C. n. 55/68 e n. 56/68 e successive) e promuovere i valori ambientali del territorio, attraverso una efficace esplicitazione con la determinazione non solo di obblighi in dei presupposti oggettivi e delle senso negativo, ma anche attraverso delle motivazioni scientifiche delle opzioni; proposte positive di un uso positivo dei beni 7. garantire la qualità dell'ambiente, presenti nel territorio. naturale e antropizzato, e la sua fruizione compatibile collettiva L’assetto organizzativo della Regione 8. individuare e classificare manufatti e siciliana, dove rimane irrisolta la netta azioni costituenti detrazioni del valore separazione che corre tra i contenuti e le ambientale; istituzioni della tutela dei beni paesaggistici e 9. individuare e indicare le azioni e i quelli dell’urbanistica, rendeva infatti quanto provvedimenti amministrativi necessari mai difficile comprendere e dare concreta per: attuazione alle indicazioni presenti in tale • la rimozione dei manufatti e piano paesistico, il quale andava oltre il mero l'arresto delle attività antropiche strumento di tutela, per fare della salvaguardia valutate dal Piano territoriale paesistico del paesaggio lo scopo progettuale principale come detrattori ambientali strutturali per le isole Eolie. totalmente incompatibili rispetto alle La conseguenza era che, al di là finalità di tutela e valorizzazione; dell’affermata intenzione di volere rispettare i • la compatibilizzazione, ruoli e i contenuti assegnati ai due strumenti – attraverso il recupero e la relativi alla pianificazione paesaggistica e a valorizzazione delle qualità ambientali quella urbanistica - il Piano Territoriale e paesaggistiche compromesse, dei Paesistico adottato finiva per fare proprie detrattori ambientali parzialmente anche le soluzioni riservate allo strumento incompatibili sotto l'aspetto estetico- urbanistico. percettivo; Ecco perché sono state apportate delle 10. individuare gli elementi critici e modifiche ai regimi normativi del Piano disciplinarne la compatibilità paesistica stesso. all'interno dei processi di formazione L’evoluzione in corso del quadro normativo e, degli strumenti di pianificazione soprattutto, l’importanza di salvaguardare la generale e settoriale o di attuazione di permanenza delle isole Eolie nell’ambito del infrastrutture con potenziali indotti di Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rende danni paesistici per insediamenti e però ancora trasformazioni. più forte l’esigenza di salvaguardare gli aspetti originali del piano delle isole Eolie. Gli elaborati danno ampio rilievo ai processi Infatti, l'arcipelago richiede sì risposte forti in di valorizzazione dei beni eoliani, mediante la termini di conoscenza dei contenuti culturali,

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storico- sociali del suo territorio e di Stromboli e Strombolicchio; Isola di Alicudi; salvaguardia del suo ambiente naturale, ma il Isola di Filicudi e Scogli Canna e fatto ancora più importante è che la sua Montenassari; Isola di Vulcano; le Montagne economia, legata ai marcati caratteri di delle Felci e dei Porri presso i comuni di S. stagionalità del fenomeno turistico e quindi Marina Salina, Malfa e il comune di Leni; fragile, impone di indicare agli abitanti • vincoli sismici; soluzioni concrete per abbandonare la più • vincoli paesaggistici, che riguardano facile strada di un turismo senza restrizioni, tutto l’arcipelago; cosiddetto “di massa”, che prima o poi, come • vincoli idrogeologici. già sottolineato in precedenza, distruggerà in modo definitivo le risorse su cui esso è basato. Le Riserve Naturali E proprio il Piano paesistico, nella sua parte propositiva, vuole allora fornire idee e Le Riserve Naturali che ricadono sul territorio soluzioni per promuovere una crescita eoliano, sono state istituite (ad eccezione della caratterizzata dall’utilizzazione di più risorse istituenda Riserva Naturale Orientata di (agricoltura, turismo, etc.). Lipari) già alla fine degli anni ottanta con Il tutto in linea con le soluzioni auspicate da obiettivi specifici: • norme di recente entrate in vigore o in fieri, la conservazione dei beni naturali che tra le quali si citano: le caratterizzano; • • i decreti legislativi 112/98 e 368/98; l’educazione e la formazione in campo • la Convenzione Europea del Paesaggio, ambientale; • sottoscritta dai Paesi aderenti al Consiglio lo sviluppo di ricerche scientifiche d’Europa; finalizzate alla tutela ambientale; • • l’Atto di Indirizzo, di iniziativa la promozione la sperimentazione di governativa, che intende dettare i contenuti forme di gestione e di uso del territorio che della pianificazione paesistica. consentano uno sviluppo socio-economico compatibile con il mantenimento delle Occorre però che queste proposte entrino in risorse naturali. relazione con i residenti e siano discusse e Gli Enti gestori delle riserve naturali condivise da costoro. elaborano e utilizzano piani di gestione che A questo riguardo il piano delle isole Eolie risultano sovraordinati agli altri strumenti vuole essere il primo esempio, in Sicilia, di urbanistici: l’istituzione di una “riserva una pianificazione paesistica in progress, naturale” annulla tutti gli strumenti urbanistici soprattutto alla luce di quelli che sono e precedentemente adottati nell’area considerata saranno le linee di indirizzo enunciate nel e i vincoli imposti dall’area protetta diventano Piano di Gestione UNESCO per le isole predominanti. I Piani di Sistemazione delle Eolie. Riserve sono quindi fondamentali ai fini di una corretta gestione degli ambienti protetti ed è evidente che nella formulazione del Piani urbanistici e funzionali Piano di Gestione del sito UNESCO isole Eolie, si debba considerare il fatto che parte Nella formulazione e redazione del Piano di del territorio interessato sia anche Riserva Gestione devono essere recepiti tutte le Naturale e che, per tale motivo, sia opportuno indicazioni utili tratte dai Piani Regolatori nonchè indispensabile, concertare lo stesso Generali (PRG) Comunali dei singoli comuni. Piano con gli Enti preposti alla gestione delle Al momento è stato adottato soltanto il Piano Riserve. Regolatore generale del Comune di Lipari, ma vi sono altri strumenti che trattano di: • urbanistica; • Riserve Naturali Orientate: Isola di Panarea e Scogli Viciniori; Isola di

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Piani e programmi specifici per la tutela del natura, e rivolte alle generazioni presenti e future. sito In Sicilia la gestione delle Riserve può essere Alla data esistono, più o meno attuativi, dei affidata alle Province Regionali, all’Azienda Piani di intervento non determinati però da Regionale Foreste Demaniali, alle linee guida unitarie. Associazioni Ambientaliste e alle Università Ad esempio il Piano Triennale della Provincia (ai sensi dell’Art. 20 della L.R. n. 14 del di Messina prevede, per il triennio 2005-2007, 1988). fra gli altri sei interventi ricadenti sul Nelle isole Eolie l’Azienda è rappresentata da: territorio delle isole Eolie tra i quali: • R.N.O. “Isola di Alicudi”; • il progetto di “Lavori urgenti di difesa • R.N.O. “Isola di Filicudi e Scogli costiera del litorale ricadente in località Canna e Montenassari”; Vulcano-Baia di ponente nel comune di • R.N.O. “Isola di Stromboli e Lipari; Strombolicchio”; • il progetto di manutenzione delle strade • R.N.O. “Isola di Vulcano”; nelle isole Eolie; • R.N.O. “Isola di Panarea e Scogli • lavori di manutenzione straordinaria e Viciniori”. sistemazione idrogeologica delle SS.PP. ricadenti nelle isole di Salina, Lipari, Vulcano e Filicudi. Riserva Naturale Orientata dell’isola di Lipari Azienda Regionale Foreste Demaniali La Regione Sicilia e, nello specifico, l’assessorato Territorio e Ambiente, ha Si occupa della gestione tecnico- riproposto, con modifiche, il Piano per la amministrativa delle aree demaniali forestali Riserva Naturale Orientata dell'isola di Lipari, presenti sul territorio eoliano. I compiti la cui approvazione è in itinere e la principali dell’azienda, divenuta Dipartimento costituzione formale è di prossima con L.R. n. 10/2000, si possono così pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della riassumere: Regione Siciliana. • ampliamento e miglioramento del Grande attenzione quindi alla salvaguardia di demanio forestale regionale; questi ambiti territoriali di particolare valenza • incentivazione delle attività utili per naturalistica e paesaggistica con l'intento l’incremento e il miglioramento dichiarato di consentire e promuovere, dell’economia nei territori montani; unitamente alla tutela, anche la valorizzazione • ricostituzione e miglioramento della e lo sviluppo delle risorse peculiari dei copertura vegetale nei terreni marginali; territori interessati, non dimenticando che, • nella gestione di aree protette e delle peraltro, l’inclusione nella Riserva comporta riserve naturali orientate ad essa affidate per vantaggi, opportunità e usufrutto degli legge; incentivi offerti all’interno delle aree protette, • nella pianificazione dell’attività tecnica che sarebbero ancora più importanti per un atta a prevenire e contrastare gli incendi territorio che sconta una marginalità boschivi. soprattutto durante il lungo periodo invernale L’Azienda Regionale Foreste Demaniali espleta, quindi, autonomamente o in sinergia con altri Enti preposti alla ricerca e alla “Parco Nazionale Eolie” valorizzazione del patrimonio scientifico e naturalistico, attività inerenti ad iniziative Il Governo Nazionale, a sua volta, ha istituito scientifiche e naturalistiche e attività culturali il Parco Nazionale disole Eolie con un divulgative orientate alla formazione e allo provvedimento inserito nell Legge Finanziaria sviluppo di una “coscienza” per e verso la dello Stato Italiano; nel provvedimento in

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questione oltre alle Eolie sono previsti altri dell’Industria, del Commercio e due Parchi Nazionali in Sicilia. dell’Artigianato, la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali.

Accordo di Programma Quadro (APQ) sullo Interventi nazionali per le isole Minori Sviluppo Locale delle isole Minori Ulteriori leggi e decreti sono: Lo scopo fondamentale di una struttura del • D.U.P.I.M. 200-2206: stabiliva genere, è quello di mettere in atto una obiettivi generali e specifici per le isole strategia complessiva e condivisa di difesa e Minori in merito alle loro concrete conservazione della natura, unitamente a dei problematiche; progetti di adeguamento infrastrutturali delle • Legge 488/92: riguardava il isole Minori, nel rispetto di quegli indirizzi di programma integrato per lo sviluppo locale sviluppo sostenibile provenienti dall’Unione delle isole Minori; Europea. In particolare, gli obiettivi specifici • Accordo di Programma Quadro per i del APQ sono: trasporti: prevedeva iniziative particolari nel 1. Promozione della sostenibilità dello settore aereo ed in quello portuale; sviluppo e della conservazione naturalistica • Legge finanziaria dello Stato (legge legata alla salvaguardia dell’ambiente marino 448/2001): il comma 7 dell’art. 25 prevedeva anche mediante interventi di stimolo e l’istituzione, presso il Ministero dell’Interno, supporto ad attività economiche di un Fondo per la tutela, la salvaguardia ecosostenibili; ambientale e lo sviluppo conomico-sociale 2. Promozione dell’utilizzo di fonti delle isole Minori; energetiche rinnovabili finalizzate • D.P.C.M. del 2003: ha individuato all’autosufficienza energetica; anche le isole Eolie tra gli ambiti territoriali 3. Promozione della mobilità sostenibile interessati ad accedere agli interventi del anche attraverso il ricorso a una rigorosa Fondo per la tutela, la salvaguardia politica di restrizione del traffico privato con ambientale e lo sviluppo economico-sociale mezzi convenzionali. delle isole Minori che, nello specifico, Questi progetti miravano soprattutto ad un riguardano tre macro-aree: sostegno allo miglioramento del turismo fondato: sviluppo produttivo; progettazione e • sulla valorizzazione dei beni culturali; realizzazione di opere pubbliche; istituzione, • sulla tutela del paesaggio archeologico incremento e miglioramento dei servizi e ambientale; pubblici. • sul rilancio delle attività ittiche, dell’artigianato locale e delle attività agrituristiche. Interventi regionali per le isole Minori Si tratta dunque di un importante strumento di programmazione per il quale si sono previste La Regione ha già predisposto e approvato delle procedure semplificate per il vari disegni di legge per le isole Minori che reperimento dei fondi e per una intervengono su materie quali i rifiuti programmazione delle attività legate (delibera n. 20 del 19/01/2002), collegamenti all’utilizzo di tali risorse. marittimi per le isole minori della Sicilia L’accordo, infatti, stipulato nel 1999 dalle (delibera n. 519 del 22/12/2001). Regioni Campania, Lazio, Puglia, Toscana, Sardegna e Sicilia e dall’Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori, ha visto L’Ufficio Speciale per la tutela paesaggistica la sottoscrizione di importanti e la valorizzazione delle isole Eolie istituzionali quali il Ministero del Tesoro, del Bilancio, della Programmazione economica, i Istituito con Deliberazione della Giunta di Ministeri dell’Ambiente, dei Lavori Pubblici, Governo n. 171/2001, ha il compito di fornire dei Trasporti, dei Beni Culturali e Ambientali, 274 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

indirizzi e collaborazione all’amministrazione in merito alla creazione di un sistema a rete regionale e ai comuni per la formazione dei qualificato: un Parco Mediterraneo “unico” Piani Regolatori Generali e per l’eventuale delle isole siciliane che pone l’urgenza della conseguente revisione dei Piani Paesaggistici necessità di un “riposizionamento” delle e della perimetrazione delle riserve. Si tratta problematiche sullo sviluppo turistico delle di attività finalizzate soprattutto a promuovere isole che va declinato in termini di “qualità” e lo sviluppo compatibile delle isole Eolie in di opportunità di scoperta di quella specifica conformità ai P.O.R. – Piani Operativi identità mediterranea. Regionali. Gli ambiti concettuali di riferimento del PIT in questione sono: • custodire la forte identità culturale Patti territoriali connotata dai particolari stili di vita presenti nelle isole Minori; Si basano sull’accordo che si costruisce tra i • proteggere la qualità territoriale e differenti soggetti locali e sono volti ad ambientale; individuare collettivamente obiettivi di • pensare all’accoglienza turistica come sviluppo che siano condivisi, attraverso capacità di promuovere un’identificazione l’attuazione di interventi produttivi e unitaria delle isole. infrastrutturali tra loro integrati che pongano un’attenzione costante ai bisogni e alle In data 20 maggio 2003, è stato firmato il esigenze delle parti di volta in volta Protocollo d’Intesa tra i Sindaci dei comuni di interessate. Lipari, Malfa, Leni, S. Marina di Salina, , Favignana, Ustica, e Linosa, che si sono impegnati a procedere alla Fondi strutturali europei e POR Sicilia realizzazione del PIT per le isole Minori come Si tratta dello strumento finanziario adottato specifica modalità di attuazione del POR dall’Unione Europea per ridurre il divario Sicilia 2000-2006. socio-economico tra le regioni che ne fanno parte e, promuovendo la crescita di quelle Nello specifico gli interventi previsti per le meno favorite, puntare a rafforzare la isole Eolie sono: coesione economica e sociale dell’Unione • Progetto di riqualificazione Europea. dell’itinerario archeologico nel comune di I vari fondi sono coordinati mediante piani di Santa Marina Salina; sviluppo quadri comunitari di sostegno • Il Museo dei Valori Cristiani nel (QCS), programmi operativi regionali (POR), comune di Lipari; documenti unici di programmazione • Progetto di ristrutturazione e (DOCUP). riqualificazione del centro culturale: Museo Eoliano ell’Emigrazione e Biblioteca Comunale a Malfa; Progetti Integrati Territoriali (PIT) • Progetto di riqualificazione del Circuito Museale a Santa Marina Salina; Costituiscono una modalità operativa di • Riqualificazione dell’area archeologica attuazione del POR, per consentire che azioni Capo Graziano a Lipari-Filicudi; appartenenti a misure diverse, siano tra di loro • Riqualificazione dell’area archeologica collegate in relazione al raggiungimento di un Punta Milazzese a Lipari-Panarea; comune obiettivo di sviluppo all’interno di un • Progetto di riqualificazione del centro determinato ambito territoriale e attraverso storico di Rinella a Leni; interventi condivisi dai diversi attori dello sviluppo locale. Tra i PIT inerenti le isole minori siciliane, Alla luce di tutto quello che qui è stato assume un rilievo particolare quello che vede descritto in merito alle precedenti forme di come soggetto proponente il comune di Lipari tutela e protezione delle isole Eolie, il Piano

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di Gestione del sito UNESCO vuole integrare, tale patrimonio e alla quale spetta anche la nelle sue ipotesi progettuali, gli intenti che, tutela del paesaggio; almeno sulla carta, queste leggi e proposte − Ministero dell’Ambiente e della Tutela del hanno manifestato nei confronti Territorio e del Mare, per la parte relativa al dell’affermarsi di una moderna cultura dello mare; sviluppo che possa consentire la nascita e il − la Provincia di Messina, che ha compiti in mantenimento di processi di crescita materia di promozione turistica dell’intero economica e sociale compatibili con territorio e sulla viabilità a livello provinciale; l’ambiente con cui si determinano. − i comuni di Lipari, Leni, Malfa, e S. Marina di Salina ai quali spetta la gestione urbanistica, la viabilità comunale e il 2 I soggetti competenti controllo relativo ai trasporti pubblici locali; − l’assessorato regionale Territorio e Ambiente che, insieme agli Enti Gestori dei Gli strumenti di tutela appena descritti Parchi e delle Riserve e all’Azienda rendono evidente il fatto che il vasto territorio Regionale Foreste Demaniali, ha competenze eoliano è attualmente sottoposto alla gestione di gestione sulle aree e le riserve naturali di differenti istituzioni, ognuna con la proprie protette: competenze: − la Capitaneria ha l’autorità su ciò che riguarda il mare; − la Soprintendenza BB. CC. AA. di Messina, − Assessorato Regionale all’Industria – Corpo competente per tutte le attività inerenti la Regionale Miniere che, insieme conoscenza. la protezione e la conservazione all’assessorato Territorio e Ambiente, sono del patrimonio culturale e archeologico; competenti per le cave. − la Regione Siciliana, che agisce in merito alle attività di valorizzazione e promozione di

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CAPITOLO VI – LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA’

precedenti indirizzi del Programma Corine 93 è 1 Tutela della biodiversità a livello europeo stato redatto un primo elenco di siti di interesse comunitario da sottoporre all’esame 1.1 La normativa europea: una rete di zone della Commissione Europea. Ma è con il D.P.R. 357/97 94 che viene a protezione speciale per mantenere la recepita ufficialmente in campo nazionale la biodiversità Direttiva 92/43/CEE, dal punto di vista delle competenze amministrative tale regolamento affida alle Regioni e alle Province Autonome La politica dell'ambiente costituisce oggi una il compito di individuare e gestire i siti della delle principali sfide dell’ Unione Europea, a Rete Natura 2000. partire dalla Conferenza Mondiale sulla Con il D.M. del 3 Aprile 2000 il Ministero Biodiversità di Rio de Janeiro del 1992 e con dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e l’entrata in vigore del Trattato sull'Unione, si del Mare ha reso pubblico un primo elenco sono definiti gli obiettivi strategici e i principi nazionale di siti designati ai sensi delle fondamentali dell'azione comunitaria in direttive Habitat e Uccelli, la Regione materia di salvaguardia del patrimonio Siciliana ha individuato nell’ambito naturale. dell’arcipelago Eoliano quattro ZPS (isole di Per promuovere azioni concrete volte alla Alicudi, Filicudi, Stromboli e Strombolicchio) valorizzazione e alla tutela della diversità e quattro SIC (isole di Lipari, Panarea e biologica, il Consiglio della Comunità Scogli Viciniori, Vulcano, Salina Monte Europea ha emanato nel 1992 la Direttiva Fossa dei Felci e dei Porri). “Habitat” 92/43/CEE relativa alla Allo stato attuale, in seguito alla conservazione degli habitat naturali e pubblicazione del Decreto Assessoriale 21 seminaturali e della flora e della fauna Febbraio 2005 dell’assessorato regionale selvatiche. Questa rimane in vigore e si Territorio e Ambiente e del D.M. 5 Luglio integra con la precedente Direttiva “Uccelli” 2007 del Ministero dell’Ambiente e della 79/409/CEE, concernente la conservazione di Tutela del Territorio e del Mare con i quali tutte le specie di uccelli selvatici. venivano aggiornati e modificati i precedenti Per mezzo delle due Direttive gli Stati elenchi dei siti Natura 2000, l’arco insulare Membri hanno individuato le zone speciali di delle isole Eolie registra la presenza di nove protezione per gli uccelli selvatici (ZPS) e i Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) per la siti d’importanza comunitaria (SIC) per la tutela degli ambienti naturali e una Zona di conservazione degli habitat, delle specie Protezione Speciale (ZPS) per la tutela vegetali e faunistiche rilevanti perché rari, dell’avifauna. localizzati o in decremento. L’insieme delle Di seguito si riportano l’elenco dei siti eoliani zone naturali protette costituisce la struttura inseriti nella lista Rete Natura 2000: della Rete Ecologica Europea denominata "Natura 2000" 92 , un sistema coerente di aree nelle quali attuare misure di gestione idonee ad evitarne il degrado e ad assicurare la conservazione della biodiversità presente. In Italia una prima applicazione della 93 Direttiva Habitat è avvenuta attraverso il Il Programma Europeo CORINE (Coordination of Information on the Environment) è stato approvato il Progetto Bioitaly del 1995, cofinanziato dal 27 giugno 1985 come programma sperimentale per la Programma europeo Life. A partire dai raccolta, il coordinamento e la messa a punto delle informazioni sullo stato dell’ambiente e delle risorse naturali della Comunità. 92 Art.3 della Direttiva Habitat 92/43/CEE. 94 Testo modificato e integrato dal D.P.R. 120/2003. 277 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 1: ELENCO DELLE ZPS E DEI SIC INDIVIDUATI AI SENSI DELLE DIRETTIVE N. 79/409/CEE E N. 92/43/CEE RICADENTI NELL’ARCIPELAGO EOLIANO 95

FORMULARIO COD. STANDARD NATURA NOME SITO SIC ZPS COMUNE AREA 2000 SITO (HA) Compilazione 06/1998 ITA 030023 Isola di Alicudi SIC Lipari Agg. 12/2005 387 Compilazione 06/1998 ITA 030024 Isola di Filicudi SIC Lipari 733 Agg. 12/2005 Compilazione 06/1998 Isola di Panarea e ITA 030025 SIC Lipari 259 Agg. 12/2005 Scogli Viciniori Compilazione 06/1998 Isola di Stromboli e ITA030026 SIC Lipari 1.049 Agg. 12/2005 Strombolicchio Compilazione 06/1998 ITA030027 Isola di Vulcano SIC Lipari 1559 Agg. 12/2005 Compilazione 06/1998 Isola di Salina (Monte S. Marina di ITA030028 Fossa delle Felci e dei SIC Salina, Leni, 636 Agg. 12/2005 Porri) Malfa Compilazione 06/1998 Isola di Salina (Stagno S. Marina di ITA030029 SIC 1.051 Agg. 12/2005 di Lingua) Salina Compilazione 06/1998 ITA030030 Isola di Lipari SIC Lipari 2379 Agg. 12/2005 Compilazione 06/1998 Fondali dell’Isola di ITA030041 SIC S.Marina di Salina 260 Agg. 12/2005 Salina Arcipelago delle Eolie Lipari, S. Marina Compilazione 12/2005 ITA030044 – Area Marina e ZPS di Salina, Leni, 40.027,566 Terrestre Malfa FONTE: -Decreto Ministeriale 5 Luglio 2007 “Elenco dei siti d’importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia ai sensi della Direttiva 92/43/CEE” (S uppl.Ord. N.167 GURI N.170/2007); -Decreto Assessoriale 21 Febbraio 2005 “Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciale ricadenti nel territorio della Regione, individuati ai sensi delle direttive n. 79/409/CEE e n. 92/43/CEE” (GURS N.42/2005).

95 Vedi allegati cartografici dei SIC e della ZPS della Rete Natura 2000. 278 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Il motivo della designazione della ZPS ben strutturati e sono rimasti inalterati a “Arcipelago delle Eolie-Area Marina protetta” differenza di altre aree del settore orientale può essere desunto dalla descrizione delle del Mediterraneo in cui si osserva una netta valenze floristiche e faunistiche, riportate re gressione soprattutto dei popol amenti di nella scheda del Formulario Standard Natura infralitorale medio e inferiore 96 ”. 2000 ITA030044. Nella sezione 4.2 relativa alla qualità e importanza del sito il Formulario riporta Come è possibile rilevare dalla tabella 2, la quanto segue: ZPS è stata definita sulla scorta della “Importante rotta migratoria per rapaci e biodiversità del sito, il numero delle specie, il cicogne che interessa lo stesso flusso numero delle popolazioni, la presenza delle migratorio dello stretto di Messina. singole specie e l’importanza geografica del Significativo è inoltre il passaggio, in sito per le rotte migratorie. particolare in periodo autunnale, dei Tra gli strumenti di salvaguardia dei singoli passeriformi; abbondanti sono Turdidi e siti nonché dell’intera Rete Natura 2000, Silvidi. l’art.6 della Direttiva Habitat prevede la Tra i nidificanti le presenze più rilevanti sono Valutazione di incidenza come procedimento rappresentate dalle colonie di Falco della a carattere preventivo al quale è necessario regina, allocate sulle falesie rocciose, in più sottoporre qualsiasi piano o progetto che isole. Tra i passeriformi di rilievo la presenza possa avere “incidenze significative” su un della Magnanina. Notevole è inoltre il sito. contingente di specie di invertebrati Con il D.P.R.357/97, regolamento recante endemiche dell’arcipelago e talora note l’attuazione in campo nazionale della soltanto per una o poche isole . Lo stato di Direttiva Habitat, negli artt. 5 e 6 viene resa conservazione degli habitat può essere obbligatoria l’applicazione da parte delle ritenuto soddisfacente. regioni della procedura della valutazione di L’arcipelago delle Eolie ha nel suo complesso incidenza sui siti Natura 2000. un notevole valore naturalistico per la presenza di numerose specie endemiche e rare, alcune delle quali rientranti nell’allegato II della direttiva Habitat, come pure per la localizzazione in esse di comunità vegetali esclusive in quanto legate ad habitat molto peculiari. A causa della loro origine vulcanica queste isole presentano anche un rilevante interesse paesaggistico dovuto soprattutto alla spettacolare geomorfologia dei rilievi, spesso aventi una tipica struttura conica di notevole altezza, alla presenza di vulcani attivi, di versanti con falesie molto acclivi, di sciare sabbiose, di scogliere inaccessibili, di aree interessate da vulcanesimo secondario, con fanghi, acque termali e fumarole. Nelle isole si trovano anche diverse entità che nell’area regionale sono rare o ritenute di rilevante interesse fitogeografico, a loro volta menzionate nell’elenco riportato nella sezione 3.3 (D). 96 L’arcipe lago delle isole Eolie rappresenta Alongi G., Catra M., Cormaci M., Furnari G., Serio uno dei pochi siti in Sicilia dove i D., 2004 – Spring marine vegetation on rocky substrata of Pantelleria Island (The Straits of , popolamenti a Cystoseira sp.pl. si presentano Italy), Nova Hedwigia, 79: 447-478. 279 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 2 Tabella taxa presenti presso le Isole Eolie tutelati dalle Direttive Comunitarie

Il D.P.R. 120/2003 97 all’art.6 stabilisce che oggetto di tutela dalla Direttiva Habitat, con vanno sottoposti a Valutazione di Incidenza i particolare riferimento alle attività piani territoriali, urbanistici e di settore ivi edificatorie, compreso quelle con destinazione compresi i piani agricoli e faunistici venatori. alberghiera, che costituiscono una tra le Sono altresì da sottoporre alla procedura gli maggiore minaccie per l’equilibrio ecologico interventi non direttamente connessi allo stato delle Eolie. di conservazione dei siti ma che possono arrecare influenze su di essi. Le regioni e le province autonome individuano le autorità 1.2 Piani di gestione della Rete Natura 2000 competenti. Nel caso della Regione Siciliana l’amministrazione competente è l’assessorato Territorio e Ambiente che con Circolare del Previsto dall'Art. 6 della Direttiva Habitat e 23 gennaio 2004 rende di immediata dall'art. 4 del DPR di recepimento N. applicazione la procedura della Valutazione di 120/2003, i Piani di Gestione dei Siti Rete Incidenza nel territorio regionale. I recenti Natura 2000 sono strumenti di pianificazione indirizzi normativi 98 regionali stabiliscono con l'obiettivo di garantire il mantenimento che i procedimenti di valutazione di incidenza del delicato equilibrio ecologico alla base di progetti e interventi devono essere istruiti della tutela di habitat e specie e di individuare dai comuni e dagli enti parco competenti modelli innovativi di gestione. territorialmente. Tale novità permetterà il I Piani di gestione devono essere redatti sulla controllo da parte degli enti locali e dei base del "Manuale delle linee guida per la gestori dell’attività pianificatoria nelle aree redazione dei Piani di gestione dei siti Natura 2000"99 pubblicato dal Ministero

97 Il D.P.R. 120/2003 integra e modifica il D.P.R.357/97. 99 Manuale a supporto delle disposizioni del D.M. 3 98 L.R. n. 13 dell’8 maggio 2007. settembre 2002 pubblicato sul n. 224 della GURI del 280 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e La consegna dei piani di gestione avverrà del Mare, ed hanno l’obiettivo di determinare entro il mese di giugno 2008 e a seguire le più idonee strategie di tutela e gestione che verranno valicati dall’Amministrazione consentano la conservazione e la regionale, con lo scopo di dotarsi di modelli valorizzazione di tali aree. innovativi e idonei per la gestione dei SIC e L’Amministrazione regionale, nello specifico delle ZPS costituenti la rete ecologica l’assessorato Territorio e Ambiente, attraverso siciliana. la dotazione finanziaria allocata nella Misura Alla luce di tutto ciò risulta indispensabile la 1.11 del Complemento di Programmazione collaborazione tra i soggetti deputati alla POR Sicilia 2000-2006 “Sistemi territoriali conduzione dei piani di gestione UNESCO e integrati ad alta naturalità”, ha affidato la dei siti Natura 2000, al fine di ottenere una redazione dei Piani di Gestione ai beneficiari “strategia unitaria” per la tutela e la finali (Province regionali, Enti Parco e Enti conservazione del patrimonio naturale delle Gestori), soggetti deputati alla stesura degli Eolie. stessi. Dalla comparazione delle metodologie I siti eoliani ricadono all’interno di un unico utilizzate per l’elaborazione dei suddetti piani Piano di Gestione denominato “isole Eolie”, di gestione, secondo le linee guida ad esclusione del SIC ITA 030041 “Fondali ministeriali, emerge che l’obiettivo comune ai dell’Isola di Salina”, poiché in questa fase i due Piani di Gestione risulta essere una siti di interesse comunitario marino non sono strategia in grado di orientare in modo oggetto dall’attività pianificatoria, e sostenibile qualsiasi attività prevista contribuiscono al finanziamento le risorse all’interno dei siti da tutelare. dell’APQ isole Minori e della Misura 1.11 del CdP POR Sicilia 2000-2006. La Provincia Regionale Messina è stata individuata come Beneficiario Finale per la redazione del suddetto piano.

24 settembre 2002 “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000”. 281 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Felci e dei Porri " istituita nel 1984 sull'isola 2 La tutela della biodiversità eoliana a di Salina, il vincolo nella zona di mare ad est livello nazionale dell'isola di Panarea interessata da ricerche archeologiche, i divieti di ancoraggio, di pesca, di immersione subacquea e di altre A livello nazionale il testo normativo più attività marittime con Ordinanza C.P. rilevante in merito alla conservazione e alla 23/08/86. valorizzazione del patrimonio naturale è senza La “risorsa mare” ha da sempre connotato la dubbio la Legge del 6 dicembre 1991, n. 394, storia dell’arcipelago e indubbiamente oggi nota come Legge Quadro sulle aree protette, costituisce l’elemento di maggior richiamo la quale detta i principi fondamentali per ricoprendo un ruolo centrale per lo sviluppo l’istituzione e la gestione delle aree naturali economico delle comunità locali. Solamente protette. un uso sostenibile di tale risorsa garantirà la La Legge quadro classifica diverse tipologie salvaguardia dei diversi habitat e specie di di aree protette e ne regolamenta i processi particolare rilievo ecologico per il istitutivi e gestionali. Le riserve naturali mediterraneo centrale, quali cetacei, vengono definite come “aree terrestri, fluviali, coralligeni, grotte e praterie di Posidonia lacuali o marine che contengono una o più oceanica , così come le comunità estremofile specie naturalisticamente rilevanti della flora di batteri sulfurei e le biocenosi dei fondali e della fauna, ovvero presentino uno o più abissali. ecosistemi importanti per le diversità delle L’area marina protetta delle isole Eolie risorse genetiche”. In base alla loro rilevanza costituirà uno strumento indispensabile di vengono distinte in riserve statali, riserve tutela del mare e garantirà il mantenimento regionali e aree marine protette. L'istituzione nel tempo del sistema biotico marino da delle aree marine protette è regolata dalla trasmettere alle future generazioni. Legge 979/82 "per la difesa del mare" e dalla Anche la Rete Natura 2000 prevede la tutela Legge Quadro sui parchi. Il concetto del mare nel contesto eoliano, i “Fondali ispiratore di entrambe le leggi, in particolare dell’isola di Salina” sono stati identificati la più recente, è di promuovere un "uso come sito di interesse comunitario marino per sostenibile" per cui le attività umane si una superficie complessiva di circa 170 ha. La compenetrino con gli habitat e gli ecosistemi motivazione dell’istituzione di un tale SIC va naturali senza causare motivi di attrito. ricercata nella qualità e nell’importanza del sito che rappresenta uno dei pochi siti in Sicilia dove i popolamenti a Cystoseira sp. pl. 2.1 Le istituende aree marine protette Si presentano ben strutturati e inalterati a differenza di altre aree del settore orientale del Mediterraneo in cui si osserva una netta Allo stato attuale il Ministero dell’Ambiente e regressione soprattutto dei popolamenti di della Tutela del Territorio e del Mare sta infralitorale medio e inferiore (Alongi et al . ultimando l’istruttoria tecnica, prevista dalla 2004).100 legge 979/82, per l’istituzione dell’Area Inoltre tra le specie elencate nell’Allegato II Marina Protetta delle isole Eolie, tale della Direttiva Habitat ritroviamo due provvedimento coinvolge i comuni di Lipari, importanti mammiferi che abitano queste Leni, Malfa, Santa Marina Salina, mentre acque: Tursiops truncatus (Montagu, 1821) e sono da definire l’individuazione dell’ente Delphinus delphis (Linnaeus, 1758). Questi gestore, anche se nella proposta viene indicata ultimi due taxa sono considerati dalla l’Azienda Regionale Foreste Demaniali come Direttiva Habitat con estremo riguardo e sono possibile candidato. I vincoli presenti inseriti come cetacei tra le specie che nell’area marina sono dovuti alla legge n. 431/85 e riguardano la zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, la Riserva 100 Naturale denominata " Le montagne delle Formulario Standard, Natura 2000, ITA030041, 4, Descrizione Sito. 282 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

richiedono una protezione rigorosa (Allegato geomorfologiche, botaniche, zoologiche, IV). agrovegetazionali e forestali è stato previsto: Infine va segnalata la presenza di una vasta ! negli ambiti di TI - Tutela Integrale Important Bird Area nell’Arcipelago l’”IBA del sistema ecologico naturale e TO - 152 isole Eolie” con un’estensione in Ha pari Tutela Orientata del sistema ecologico a 43.408. Poiché l’inventario delle Important naturale sono applicabili norme con Bird Areas 101 rappresenta per la Commissione carattere vincolante e prescrittivo; Europea un riferimento legale a cui appellarsi ! negli di TS -Tutela Speciale sono per attivare una procedura di infrazione contro attuabili norme generiche rivolte alla uno Stato Membro che non abbia salvaguardia delle risorse sufficientemente designato siti ZPS, la particolarmente sensibili. presenza di una così vasta area rappresenta I risultati tangibili della vigenza del Piano un’ulteriore garanzia per la tutela della sono una allargata conoscenza dello avifauna eoliana. strumento presso le popolazioni locali e la Notevole importanza riveste il Piano coscienza comune sui bene paesaggistici da Territoriale Paesistico delle Eolie 102 , così preservare. come previsto dalle Leggi n. 1497/39 e dalla Legge Galasso n.431/85, è uno strumento volto alla tutela del paesaggio, del patrimonio 2.2 L’istituendo Parco Nazionale delle naturale e di quello storico-culturale. Il Piano Eolie dal punto di vista amministrativo si applica nei territori comunali di Lipari, Malfa, S.Marina di Salina e Leni sebbene le Altro elemento estremamente dinamico nel previsioni si spingano come indicazioni fino quadro della tutela della biodiversità eoliana è alla linea batimetria dei 100 metri sotto il la recente istituzione del “ Parco Nazionale livello del mare, poiché gli ambiti sottomarini delle Eolie ”, grazie al D.L.159 rivestono un ruolo centrale per la tutela degli /2007 103 ,art.26, comma 4-speties, proposto dal ecosistemi costieri nonché per gli aspetti Ministro dell'ambiente e della tutela del legati alla archeologia. territorio e del mare, d'intesa con la regione e Il P.T.P. ha fissato gli Ambiti paesistici nei sentiti gli enti locali interessati. Il primo quali applicare le finalità di tutela del avviamento del parco nazionale è supportato territorio, nella fattispecie la conservazione da una dotazione finanziaria paria a 250.000 dell’identità e della dignità macrostrutturale euro per l'anno 2007 a valere sul contributo configurante nei suoi aspetti naturali, straordinario previsto dal comma 1. naturalistici, storici, culturali e testimoniali. L’istituzione del Parco Nazionale cambia Per le modalità di attuazione del piano sono notevolmente tutto lo scenario della tutela state individuate le “figure pianificatorie” ambientale nell’arcipelago, poiché il Parco si applicabili negli ambiti paesistici, nel caso configura come un ente pubblico permettendo delle risorse naturali, morfo-vulcanolettiche, la partecipazione delle comunità locali ai processi di “governance”. Le finalità che hanno motivato l’iter istitutivo 101 È stato redatto nel 1989 da BirdLife International su del Parco Nazionale possono essere così richiesta della Commissione Europea e aggiornato e sinteticamente elencate: ampliato nel 2000 e nel 2003 dalla Lipu, in - Protezione e conservazione dei beni collaborazione con la Direzione Conservazione della ambientali, culturali e storici; Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. - Preservare le attività economiche 102 Il Piano Territoriale Paesistico delle Eolie è stato tradizionali; pubblicato all’Albo Pretorio dei comuni eoliani nel - Promozione della conoscenza 1997, nella seduta del 14.11.2000 della Speciale dell’ambiente naturale nelle sue Commissione consultiva è stato ritenuto ammissibile di componenti terrestri e marine; modifiche e correzioni con il D.A. n.5180 del 2001 dell’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione. 103 GURI N.229 del 20/10/2007 283 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

- Promozione della fruizione dei beni dell’istituzione di un’area protetta non solo la ambientali; conservazione e la salvaguardia di habitat e - Favorire l’educazione ambientale ed lo specie di particolare valore e interesse ma sviluppo sostenibile; anche il miglioramento delle condizioni di - Sostenere le attività giovanili legate vita delle comunità locali. all’ambiente. È il Piano regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali che pone le isole Eolie come sito Il Parco Nazionale delle isole Eolie idoneo per l’istituzione di Riserve Naturali. permetterà una coerente e integrata gestione Nello specifico il D.A. n. 970 del 10/06/91 di tutte le componenti del sistema biotico prevede l’istituzione di una riserva naturale eoliano, inoltre renderà possibile l’attuazione orientata per ogni isola dell’arcipelago di una politica ambientale che preveda le Eoliano, fatta eccezion per l’isola di Salina. fondamentali interdipendenze tra contesti Quest’ultima infatti ha visto il proprio marini e contesti terrestri. Ciò appare territorio interessato dall’istituzione della particolarmente rilevante in relazione al riserva naturale orientata “Le Montagne delle problema della protezione e della fruizione Felci e dei Porri” nel 1984 grazie al DA n. 87 delle coste, ma riguarda anche ambiti del 14/03/84. Nello stesso anno è stato differenti come l’inquinamento delle acque, i individuato l’ente gestore nella Provincia cambiamenti climatici, il corretto Regionale di Messina con DA n. 968 del funzionamento dei cicli biogeochimici, la 14/07/87. Da segnalare a questo proposito che pesca, i trasporti marittimi. il decreto istitutivo della riserva naturale Una corretta gestione del territorio, resa orientata “Le Montagne delle Felci e dei possibile dalla tutela posta in essere in modo Porri” indicava nel consorzio dei comuni di organico e integrato dal futuro ente parco, Leni, Malfa e Santa Marina Salina l’adeguato consentirà di cogliere i vantaggi offerti da ente gestore per la riserva. un’area così intensamente vocata al turismo È la pubblicazione n° 3 del 16 gennaio 1998 senza compromettere il mantenimento delle della Gazzetta Ufficiale della Regione sue componenti terrestri e marine, grazie ad Siciliana ad istituire ufficialmente le riserve una coerente regolamentazione delle attività naturali nelle isole di Panarea e Scogli antropiche. La tutela ambientale se da un lato Viciniori (D.A. n. 483 del 25/07/1997), comporterà il controllo dei flussi turistici nel Alicudi (D.A. n. 484 del 25/07/1997) e periodo di maggiore e intenso sfruttamento, Filicudi (D.A. n. 485 del 25/07/1997). A tuttavia dall’altro ne determinerà un Stromboli la Riserva naturale è stata istituita ampliamento nei periodi di minore richiamo con il D.A. n. 819 del 20/11/97 ed è stata in quanto attrarrà nuovi flussi interessati alla affidata alla Azienda Regionale Foreste fruizione naturalistica e culturale del sito. Demaniali, come le riserve di Alicudi, Filicudi e Panarea. L’isola di Vulcano la riserva naturale 3 La tutela della biodiversità eoliana a regionale orientata era stata inizialmente livello regionale istituita con D.A. n. 797 del 28/12/2000, attualmente è oggetto di provvedimento sospensivo per ricorso al TAR, la A livello regionale il testo di riferimento sulla riattivazione dovrebbe prevedere una nuova politica di tutela ambientale è la Legge 6 perimetrazione, includente l’area del Piano. maggio 1981, n. 98, che riguarda l’istituzione Per quel concerne la Riserva regionale di nella Regione Siciliana di parchi e riserve Lipari bisogna notare che, nonostante il naturali, la materia è regolamentata anche provvedimento sospensivo disposto dal TAR, grazie alle modifiche apportate al testo base che ha lasciato l’isola priva di un adeguato dalle Leggi Regionali 14/88, 71/95, 34/96. La strumento legislativo di tutela ambientale, normativa regionale conferma l’istituzione della riserva naturale regionale sostanzialmente l’approccio nazionale della risulta essere imminente ai sensi dell'art. 23 Legge quadro, in quanto pone tra le finalità della L.R. 14/88, dell'art. 9 della L.R. 71/95 e 284 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

dell'art. 4 della L.R. 77/95. Attualmente la Naturale), maggiore organo consultivo documentazione relativa all’istituzione si dell’assessorato regionale Territorio e trova presso il Consiglio CRPPN (Consiglio Ambiente. Regionale per la Protezione del Patrimonio

Tab. 3 - Atti normativi istitutivi delle aree protette delle Isole delle Eolie ai sensi della L.R. 14/88 Presidio Sentieristica Norma Ente Estensione Sito Tipologia Ente istitutiva Comune gestore (Ha) gestore Isole Eolie L. 979/82 Area Marina di reperimento Isola di Alicudi D.A. 484 del Lipari R.N.O. A.FF.DD. 371,25 Assente Rete 25/07/97 Reg.Siciliana sentieristica di circa 4.5 Km

Tabellazione Zona a e B Isola di Filicudi D.A. 485 del Lipari R.N.O. A.FF.DD. 635,93 Assente Rete 25/07/97 Reg.Siciliana sentieristica di circa 11 Km

Tabellazione Zona a e B Isola di Panarea e D.A. 483 del Lipari R.N.O. A.FF.DD. 283.05 Assente Rete Scogli Viciniori 25/07/97 R.N.I. Reg.Siciliana sentieristica di circa 7 Km

Tabellazione Zona a e B Isola di Stromboli D.A. 812/44 Lipari R.N.O. A.FF.DD. 1.052,50 Assente Rete e Strombolicchio del 20/11/97 R.N.I. Reg.Siciliana sentieristica di circa 9 Km

Tabellazione Zona a e B Isola di Vulcano Oggetto di R.N.O. provvediment o sospensivo per ricorso al TAR Montagne delle D.A. 87 del Leni, Malfa, R.N.O. Prov.Reg.le 1521,06 Presente Rete diffusa Felci e dei Porri 14/3/84 S. Marina di Messina di sentieri con Salina cartellonistica

Tabellazione Zona a e B Isola di Lipari In via di Lipari istituzione

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Tab. 4 Normativa a tutela delle risorse naturali delle isole Eolie

Estensione Sito Tipologia Normativa Comune (Ha)

-Direttiva “Habitat” 92/43/CEE ZPS ITA030044 Arcipelago Lipari, S. Marina -Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE delle Eolie – Area Marina e di Salina, Leni, 40.027,566

Terrestre Malfa

Parco Nazionale delle Eolie D.L.159 /2007 Isole Eolie

Area Marina di reperimento L. 979/82 Lip ari, S. Marina Piano Paesistico Territoriale D.A. n.5180 del 2001 di Salina, Leni, isole Eolie Malfa R.N.O. D.A. 484 del 25/07/97 Lipari 371,25

Isola di Alicudi Direttiva “Habitat” 92/43/CEE SIC ITA 030023 Isola di Lipari 387 Alicudi

R.N.O. D.A. 485 del 25/07/97 Lipari 635,93

Isola di Filicudi Direttiva “Habitat” 92/43/CEE SIC ITA 030024 Isola di Lipari 733 Filicudi

R.N.O. D.A. 483 del 25/07/97 Lipari 283.05 R.N.I. Isola di Panarea e Scogli Direttiva “Habitat” 92/43/CEE Viciniori SIC ITA 030025 Isola di Lipari 259 Panarea e Scogli Viciniori

R.N.O. D.A. 812/44 del 20/11/97 Lipari 1.052,50 R.N.I. Isola di Stromboli e Strombolicchio Direttiva “Habitat” 92/43/CEE SIC ITA030026 Isola di Lipari 1.049 Stromboli e Strombolicchio

Oggetto di provvedimento R.N.O. sospensivo per ricorso al TAR Isola di Vulcano Direttiva “Habitat” 92/43/CEE 1559 SIC ITA030027 Isola di

Vulcano

R.N.O.Montagne delle Felci e Leni, Malfa, S. 1521,06 dei Porri D.A. 87 del 14/3/84 Marina Salina Direttiva “Habitat” 92/43/CEE SIC ITA030028 Isola di Salina Leni, Malfa, S. (Monte Fossa delle Felci e de i 636 Marina Salina Porri)

Isola di Salina Direttiva “Habitat” 92/43/CEE SIC ITA030041 Fondali S.Marina di 260 dell’Isola di Salina Salina

Direttiva “Habitat” 92/43/CEE SIC ITA030029 Isola di Salina S. Marina di 1.051 (Stagno di Lingua) Salina

Isola di Lipari R.N.O. In via di istituzione

Direttiva “Habitat” 92/43/CEE

SIC ITA030030 Isola di Lipari 2379

286 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

CAPITOLO VII – AZIONI DI TUTELA DEL PATRIMONIO GEO- VULCANOLOGICO

Qualunque azione orientata alla fruizione del 5) dalla presenza di aree fortemente degradate patrimonio geologico e vulcanologico in seguito allo sviluppo di attività ad dell’arcipelago eoliano non può prescindere elevato impatto ambientale. dall’attuazione di interventi di gestione del Per quanto attiene alle azioni mirate alla territorio mirati a ridurre le condizioni di mitigazione dei fenomeni erosivi che criticità determinate dalla pressione antropica interessano le superfici dei pendii, gli sull’ambiente insulare, in relazione anche alle elementi della rete idrografica superficiale e le situazioni di rischio indotte dalla naturale conoidi detritiche poste a valle delle incisioni, evoluzione dell’attività vulcanica, della si potranno effettuare interventi di sismicità e dei fenomeni di erosione. sistemazione idraulica e di stabilizzazione dei versanti, privilegiando il ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica, procedendo nel 1 Interventi di gestione e di tutela del contempo alla rimozione dei materiali detritici territorio o di origine antropica (sfabbricidi, rifiuti solidi urbani, etc.) accumulati all’interno delle incisioni. A difesa delle spiagge e delle Le situazioni di criticità su cui operare per una scogliere si potranno, altresì, pianificare, migliore gestione e conservazione delle quando necessario e dopo una serie di caratteristiche ambientali peculiari del indagini approfondite con più tecniche (per territorio insulare sono essenzialmente es.: misure correntometriche integrate da determinate: telerilevamento all’infrarosso termico), atte a 1) dall’esistenza, nell’ambito delle singole definire con completezza il quadro isole, di zone soggette a fenomeni di conoscitivo delle caratteristiche locali del erosione idrometeorica e costiera, che si moto ondoso, del regime dei venti e termo- manifestano in corrispondenza sia delle reti pluviometrico, interventi di difesa idrografiche locali e delle superfici dei dall’erosione che non alterino il profilo versanti più acclivi (dissesti gravitativi, costiero, nonché opere di bonifica sulle zone flussi clastici lungo le incisioni, conoidi instabili delle falesie. detritiche di accumulo allo sbocco delle Al fine di ridurre la presenza di aree degradate linee di drenaggio o prospicienti a zone di in seguito a fenomeni di erosione superficiale spiaggia), sia di spiagge in arretramento o più o meno estesi, si potrà incentivare la sottoposte a falesie attive o comunque ripresa delle attività agricole e colturali instabili; tradizionali, con conseguente ripristino delle 2) dalla presenza di aree in evoluzione verso opere di sistemazione associate a quest’ultime condizioni di degrado per aumento (canalizzazione delle acque superficiali, dell’erosione superficiale in seguito al gradonature e terrazzamenti sostenuti da progressivo abbandono delle attività muretti a secco, etc.) o, in alternativa, la colturali e agricole; realizzazione di opportuni interventi di 3) dal progressivo decadimento della qualità rinaturalizzazione, privilegiando l’impianto di delle disponibilità idriche; essenze autoctone. Questi interventi, che nel 4) dall’esistenza di aree adibite a discariche di complesso contribuiranno con i loro effetti rifiuti solidi urbani, oggi inattive ma non indotti (aumento delle permeabilità e della bonificate, impostate su terreni ad elevata capacità idrica, regolazione del deflusso, permeabilità; miglioramento delle condizioni climatiche locali, difesa dal vento, etc.) sia alla

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protezione del suolo dal dilavamento, sia al studi specialistici mirati alla valutazione di miglioramento della qualità del paesaggio dal queste specifiche risorse, che hanno portato punto di vista estetico, dovranno essere nell’isola di Vulcano all’individuazione di opportunamente accompagnati dal ripristino e serbatoi geotermici localizzati a profondità dal risanamento dell’originaria sentieristica variabili fra i 200 m e i 2000 m circa. Tali insulare, oltre che dalla sistemazione e sistemi, tuttavia, non sono risultati utilizzabili regolare manutenzione delle reti della né ai fini di una diretta integrazione delle viabilità, talvolta interessate da modesti disponibilità idriche né per scopi energetici. fenomeni di instabilità. Nell’ambito di queste finalità, in prospettiva In relazione alle problematiche legate al di uno sviluppo sostenibile, è comunque progressivo decadimento della qualità delle opportuno continuare a tenere in risorse idriche, soprattutto di quelle considerazione le potenzialità dei fluidi provenienti dallo sfruttamento di falde geotermici, soprattutto in relazione alla acquifere nel sottosuolo, si potrà operare in costante evoluzione delle tecnologie mirate direzione dell’ottimizzazione e del all’uso di queste risorse, che potrebbero reperimento delle stesse da più fonti, sia rendere possibile in futuro lo sfruttamento di attraverso la costruzione di adeguati impianti circuiti geotermici ritenuti, allo stato attuale, di dissalazione, opportunamente preceduti da non convenientemente utilizzabili. In studi di impatto ambientale, sia mediante il relazione a quest’ultimo aspetto sono invece miglioramento della raccolta delle acque suscettibili di un uso più immediato le piovane e di ruscellamento superficiale. fenomenologie idrotermali presenti nei diversi Queste ultime, infatti, possono fornire territori insulari. Tali risorse, infatti, consistenti contributi all’incremento delle attualmente in parte già utilizzate per scopi risorse idriche attraverso l’uso di superfici turistici, potrebbero essere ulteriormente impermeabilizzate artificialmente, già sfruttate attraverso il ripristino di alcuni realizzate o da realizzare per diversi scopi originari insediamenti termali o mediante la (tetti, strade asfaltate) e la conseguente realizzazione di nuovi centri di fruizione. derivazione delle acque bianche in appositi Un’ulteriore tipologia di interventi, finalizzata serbatoi di raccolta. Tale metodologia di alla minimizzazione del degrado delle risorse reperimento rappresenta peraltro la soluzione idriche insulari e, più in generale, alla storicamente adottata dalle popolazioni riduzione dell’impatto antropico eoliane, come testimoniato dalle numerose sull’ambiente, è legata alla necessaria bonifica cisterne, collegate a piccoli bacini artificiali, delle discariche di rifiuti solidi urbani (RSU) sparse nel territorio dell’arcipelago. presenti in quasi tutte le isole dell’arcipelago Inquadrata in una logica di razionalizzazione, e attualmente non più in esercizio. I siti di costituisce inoltre una valida alternativa di discarica, infatti, sono prevalentemente approvvigionamento, che, adeguatamente impostati su terreni ad elevata permeabilità e, normata anche nei regolamenti edilizi, spesso non presentano una adeguata consentirebbe almeno in parte di ridurre preparazione del fondo e delle pareti, l’attuale condizione di dipendenza idrica che costituendo sostanzialmente delle aree costringe al rifornimento tramite mezzi navali attraverso cui vengono veicolate nel con costi elevati soprattutto nella stagione sottosuolo le sostanze inquinanti derivanti estiva, quando si registra un forte incremento dalla degradazione dei materiali di scarto demografico conseguente all’aumento dei accumulati. Tali sostanze, una volta raggiunti flussi turistici. i corpi idrici presenti nel sottosuolo, Nel quadro delle risorse idriche disponibili determinano l’instaurarsi di processi di assumono una relativa importanza anche contaminazione che, in relazione alle delicate quelle legate alle manifestazioni geotermiche condizioni di equilibrio dell’interfaccia che si sviluppano in maniera più o meno “acqua dolce – acqua salata”, di per sé diffusa nell’ambito dell’intero comprensorio caratterizzata da fenomeni di instabilità, eoliano. Nel corso degli ultimi decenni, possono svilupparsi fino ad interessare, al infatti, sono state condotte diverse ricerche e limite, anche le acque costiere.

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Gli interventi di bonifica potranno anche archeologia industriale, fra loro strettamente essere sviluppati attraverso il risanamento interconnessi, per illustrare al meglio le ecologico delle aree utilizzate per la discarica relazioni esistenti tra le peculiari abusiva di diverse tipologie di materiali caratteristiche del materiale oggetto dello (sfabbricidi, rottami di ferro, detriti urbani, sfruttamento e lo sviluppo nel tempo delle etc.) che sono presenti in varia misura su tutte tecniche e delle procedure di estrazione, in le isole, in prossimità delle strade o talvolta rapporto anche all’importanza storico- anche all’interno dei valloni. culturale che tale attività ha avuto nell’ambito Una particolare rilevanza assume nell’ambito del comprensorio eoliano. del risanamento di zone degradate da attività Per ricondurre ad una possibile fruizione di antropiche ad elevato impatto ambientale, il tipo balneare le superfici di spiaggia recupero delle aree intensamente sfruttate per comprese entro l’originaria zona mineraria, l’estrazione dei materiali pomicei, localizzate allo stato attuale interessate incisivamente da nell’estremo settore settentrionale e nord- fenomeni di erosione costiera, si potrà orientale dell’isola di Lipari. Nell’ambito di procedere alla rimozione parziale o totale queste ultime, in particolare, gli interventi degli accumuli costituiti dai residui di potranno essere orientati, in rapporto lavorazione (cumuli di lapillo) e al successivo all’estensione delle superfici interessate dallo riutilizzo dei materiali per il ripascimento sfruttamento, alla conservazione e alla delle spiagge, in relazione ovviamente a salvaguardia del valore scientifico-culturale quanto consentito dalle normative vigenti in della risorsa mineraria e delle testimonianze materia di rifiuti. In alternativa a questa dell’attività estrattiva, nonché al recupero tipologia di interventi, che dovranno della fruizione del mare e delle zone di comunque essere sempre preceduti da accurati spiaggia ricadenti all’interno degli originari studi di fattibilità e di impatto ambientale, si siti di cava. potrà operare una riqualificazione paesaggistica del sito attraverso la sistemazione degli accumuli degli scarti della lavorazione mineraria privilegiando l’uso di tecniche di ingegneria naturalistica. La realizzazione degli interventi mirati alla riconversione del sito di cava oggi inattivo non potranno naturalmente prescindere dal coinvolgimento di tutti i lavoratori precedentemente impiegati nell’ambito di tale industria estrattiva. Questi ultimi, opportunamente istruiti attraverso specifici corsi di formazione, potranno partecipare adeguatamente a tutte le iniziative divulgative, educative e, più in generale, di fruizione che verranno svolte specificatamente in seguito all’istituzione della struttura scientifico-museale. In questo Fig. 1 Cave di Pomice modo si produrrà peraltro la sostanziale trasformazione di una risorsa In relazione a queste finalità si potrà convenzionalmente definita come non procedere, fatte salve le indicazioni del P.T.P. rinnovabile (risorsa mineraria) e quindi e del P.R.G. all’interno di una valutazione ex destinata nel tempo ad esaurirsi e a non ante di compatibilità dell’intervento, ad una produrre più alcuna redditività, in riconversione delle infrastrutture utilizzate a un’occasione occupazionale e di sviluppo a supporto dell’attività estrattiva, attualmente più ampia prospettiva. cessata, attraverso l’istituzione di una Un’ulteriore contributo ad una gestione struttura scientifica tematica e di un museo di sostenibile e ad una maggiore salvaguardia 289 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

del territorio potrà anche essere apportato diffusa e in progressiva crescita nelle zone dalla minimizzazione dell’impatto insulari, più legata ad un turismo di transito. sull’ambiente geologico conseguente Nell’ambito di tale ipotesi di sviluppo sarà all’evoluzione geomorfologica indotta opportuno non realizzare interventi dall’espansione delle aree urbanizzate. In infrastrutturali che incidano pesantemente sul relazione a quest’ultimo aspetto, in complesso delle componenti ambientali. Un particolare, si potrà procedere incentivando il esempio di intervento di questo tipo è recupero del patrimonio edilizio esistente rappresentato dalla proposta di realizzazione nelle singole aree insulari, anche attraverso di un’aviosuperficie nel territorio di Lipari, specifiche forme di agevolazione. localizzata in C.da Poggio dei Funghi, sulla L’approccio alla base di tali interventi di parte sommitale del tratto ristrutturazione, la cui attuazione ha anche approssimativamente centrale della dorsale una diretta rifluenza sulla riduzione della mediana dell’isola, che si sviluppa da Nord a vulnerabilità degli edifici soprattutto in Sud, lungo l‘allineamento Punta del Legno, relazione al rischio sismico, potrà essere pure Monte S.Angelo, M. Guardia e Punta esteso al comparto infrastrutturale del Crapazza. In questo caso, infatti, l’opera si comprensorio insulare, prevedendo il svilupperebbe su una superficie di circa 40 ha miglioramento degli attuali sistemi portuali e con una pista di 1.200 m di lunghezza, anche attraverso l’uso di strutture removibili a all’interno di un’area sottoposta a regime di basso impatto, nonché l’aumento delle tutela integrale, determinando notevoli e iniziative a favore di un incremento della irreversibili modificazioni morfologiche ricettività della nautica da diporto, molto sull’ambiente circostante.

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CAPITOLO VIII – LE RISORSE PER L’ECONOMIA E PER IL TURISMO

che permetteranno di perseguire gli obiettivi 1 Premessa sopra indicati. Inoltre, saranno anche indicati i programmi 2007-2013 che interessano le Isole La valorizzazione e lo sviluppo degli elementi Minori. caratterizzanti l'arcipelago eoliano è possibile quanto necessaria per favorire una migliore 1. Livello Nazionale - L’accordo di Programma Quadro delle organizzazione delle risorse presenti, dal Isole Minori e il D.U.P.I.M. 2000- punto di vista economico, turistico e 2006 ambientale. Al fine di sviluppare le attività - La legge 448/92 Isole Minori legate alla valorizzazione dell'ambiente, dalle - La legge finanziaria 2008, art. 28 riserve naturali al patrimonio archeologico, si 2. Livello Regionale dovranno comunque avviare azioni di - Gli attori locali e i progetti attuali: 2000- intervento nei campi specifici del marketing e 2006 della promozione locale. Lo scopo principale o I Patti territoriali è di “ definire e rendere operativo un processo o Il Gruppo d’Azione Locale (G.A.L.) delle isole Eolie di tutela e di sviluppo dell’Area ”. o Il Piano di Gestione UNESCO per le isole I PIT Progetti Integrati Territoriali Eolie permette, appunto, di perseguire questi o Piano d’Azione Locale obiettivi: per svilupparlo al meglio è (P.A.L.). Finalità e obiettivi. necessario una pianificazione ben strutturata - I programmi regionali 2007-2013 in progress, in ragione delle specificità e o Gli obiettivi per le Isole Minori diversità del sito, cercando di individuare le nel POR Regione Sicilia 2007- linee di finanziamento principali, in funzione 2013 delle normative vigenti e delle specifiche o Agenda 21 locale 2007-2013 situazioni. o Fabbisogno idrico delle Isole L’obiettivo principale è, infatti, di Minori Siciliane programmare degli interventi strutturali 3. Livello Comunitario e fondi strutturali affinché si possano soddisfare, come risultato - Gli strumenti finanziari per gli interventi nelle Isole Minori: programmazione dell’attuazione dei progetti in corso e dei 2007-2013 programmi futuri, sia le esigenze di ogni - Finanziamenti comunitari in via diretta tipologia di economia, ma anche le esigenze o LIFE + 2007-2013 della popolazione residente. o Programma energia intelligente !/<$*/:+67/$78691+28/$+$463-6(11/$*/$898+0($ 2007 +$ */$ 4/(2/,/)(;/32+$ -(6(28/7)323$ /0$ 7/83$ o VII Programma Quadro di '# &:$$/730+$ 30/+@$*/$)9/$/0$46+7+28+$%/(23$ ricerca e sviluppo tecnologico */$!+78/32+$7/$432+$)31+$/0$49283$*/$(66/:3$ - Fondi strutturali o 4/>$46+78/-/373A$$ INTERREG IV C 2007/2013 o POR SICILIA 2000/2006_fondi "($430/8/)($).+$7/$/28+2*+$(*388(6+$=$59+00($ residui per le Isole Minori */$979,69/6+$*+/$,32*/$+9634+/$).+$1/6(23$($ o Programma Operativo MED 6(,,36;(6+$ 0($ )3+7/32+$ +)3231/)($ +$ 73)/(0+$ 2007/20013 +$ ($ 6/*966+$ /$ */:(6/$ +7/78+28/$ ,6($ /$ 0/:+00/$ */$ o Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 7:/09443$86($0+$6+-/32/A$ 2007 – 2013-Regione Sicilia Di seguito vengono analizzate le principali o POIN – “Attrattori culturali, strategie di sviluppo finora attuate dallo Stato naturali e turismo” 2007/2013 e dalla Regione Siciliana, inserite nel più ampio quadro delle politiche comunitarie e

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2 Livello nazionale programmazione e il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli 2.1 L’accordo di Programma Quadro delle obiettivi esplicitati nel D.U.P.I.M. 2000-2006 – Documento Unico Programmatico Isole Isole Minori e il D.U.P.I.M. 2000-2006 Minori, predisposto in concomitanza con l’A.P.Q. Tale documento ha lo scopo di individuare gli L’ Accordo di Programma Quadro delle Isole obiettivi generali e specifici delle Isole Minori ( A.P.Q .), inizialmente stipulato nel 104 Minori, le loro caratteristiche e le loro 1999 , è stato sottoscritto dalla Regione problematiche, ed è stato presentato nel 1999 Sicilia e dai Ministeri dell’Economia, della alla Conferenza permanente per i rapporti tra Finanza e delle Attività Produttive, il 31 lo Stato, le Regioni e le Province autonome. marzo 2003. Per sostenere gli obiettivi indicati nel Lo scopo principale è la programmazione di D.U.P.I.M, il CIPE ha deliberato (n.14 del una strategia utile alla salvaguardia della 15/02/2000) uno stanziamento di 100 miliardi natura e per la promozione di uno sviluppo di lire per il “Riparto aree depresse 2000- sostenibile e di un adeguamento 2002” e, successivamente, lo stesso Comitato infrastrutturale del sistema delle Isole Minori , (delibera n.136 del 21/12/2000) ha secondo le direttive dell’Unione Europea. provveduto al riparto (tav. 10.8) delle risorse Perfettamente in linea con gli obiettivi del stanziate per le isole minori, pari a 51,645 Piano di Gestione UNESCO per le isole milioni di euro, destinate alle iniziative Eolie , A.P.Q. mira soprattutto a promuovere inserite nel Documento unico programmatico uno sviluppo integrato del turismo, puntando isole minori. Di queste, la maggior parte alla valorizzazione dei beni culturali e alla (quasi 44 milioni di euro) è stata destinata alle tutela del paesaggio archeologico e isole minori del Mezzogiorno. ambientale. Inoltre, l’ Atto integrativo all’APQ Sviluppo Per quanto riguarda le isole minori siciliane, Locale – Azione Isole Minori (APQ Isole e in particolare le isole Eolie , l’A.P.Q., Minori), stipulato dalla Regione Sicilia, attraverso un uno stanziamento pari a 20 definisce l’ambito utile alla sperimentazione milioni di euro, ha permesso sia il di una strategia di sviluppo sostenibile finanziamento di alcune infrastrutture comune tra le isole, in grado di proiettarle connesse al sistema produttivo e al turismo nella nuova programmazione 2007-2013 con che di opere infrastrutturali inserite nei Patti chiarezza di strategia e condivisione di Territoriali e non ancora finanziate. obiettivi, metodi e forme organizzative. In definitiva, la stipula dell’A.P.Q. delle Isole Il II Atto Integrativo dell’APQ Isole Minori , Minori ha favorito il coordinamento della sottoscritto il 23.12.05, ha indicato, tra l’altro, la destinazione di una risorsa finanziaria pari 104 L’Accordo è stato sottoscritto nel 1999 dalle regioni della a 3.000.000 euro, banditi nel 2007 e ancora in Campania, del Lazio, della Puglia, della Toscana, della fase di assegnazione, per studi di fattibilità e Sardegna, l’Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori (A.N.C.I.M.), il Ministero del Tesoro, del Bilancio e progettazioni da realizzarsi nelle Isole Minori della Programmazione Economica, i Ministeri dell’Ambiente, della Sicilia, legati al potenziamento dei Lavori Pubblici, dei Trasporti, dei Beni Culturali e sostenibile dei flussi turistici e a piani di Ambientali, dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali. mobilità sostenibile interna. L’A.P.Q. prevede la promozione della sostenibilità dello sviluppo e della conservazione naturalistica legata alla salvaguardia dell’ambiente marino anche mediante interventi 2.2 La legge 488/92 Isole Minori di stimolo e supporto ad attività economiche eco-sostenibili. Inoltre, intende favorire l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili finalizzate all’autosufficienza energetica e la mobilità sostenibile anche attraverso il ricorso ad una L’accordo di programma quadro sviluppo rigorosa politica di restrizione del traffico privato. L’Accordo locale più sopra citato ha previsto sottoscritto prevede due tipologie di azioni: I. Interventi Prioritari l’emanazione di un bando straordinario della II. Interventi per i quali vengono assegnate, in maniera legge 488/92, la legge 488/92 – Isole programmata, le risorse. 292 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Minori 105 . Tale bando prevede agevolazioni minori pari ad euro 51.645.690, e, in alle piccole e medie imprese per programmi particolare, per la Sicilia sono previsti € di investimento realizzati in unità locali 15.584.208, nei settori dell’industria, turismo situate nelle aree depresse dei comuni delle e commercio. isole minori. Ciò costituisce una prima Lo stesso decreto del 2003 ha individuato le differenza rispetto alla classica legge 488/92. isole Eolie (le agevolazioni, in questo caso, Sono ammissibili al contributo i programmi di constano di 35% ESN + 15% ESL) tra gli investimento organici e funzionali riguardanti ambiti territoriali interessati ad accedere agli la realizzazione di una nuova attività, interventi del Fondo per la tutela, la l’ampliamento, l’ammodernamento, la salvaguardia ambientale e lo sviluppo riattivazione, la riconversione e il economico-sociale delle Isole Minori. trasferimento di attività precedenti. Sono diversi gli interventi ammessi al I programmi e le attività ammissibili alle finanziamento che potrebbero sostenere la agevolazioni devono prevedere investimenti politica definita nel Piano di Gestione complessivi non inferiori a 100.000 euro e UNESCO . Nello specifico, prendendo in non superiori a 2.000.000 euro e devono considerazione le tre macro-aree di essere indirizzati al conseguimento di riferimento, si fa riferimento a: obiettivi produttivi, economici e - sostegno allo sviluppo produttivo; occupazionali prefissati, da realizzare nei - progettazione e realizzazione di opere settori dell’industria, del turismo e del pubbliche; commercio. Il totale dei fondi stanzianti per - istituzione, incremento e miglioramento questo bando ammonterà ad oltre 51 milioni dei servizi pubblici. di euro. Si possono prevedere interventi relativi a: Gli aiuti previsti da questa legge vengono - promozione e qualificazione dell’offerta erogati sotto forma di contributi a fondo turistica , attraverso la perduto. Le percentuali di contributo variano realizzazione/ristrutturazione di a seconda dell'area geografica su cui insiste infrastrutture per migliorare e potenziare l'attività produttiva. l'offerta turistica e la promozione di Il decreto del 14 luglio del 2003, annullando il iniziative di sostegno allo sviluppo precedente decreto del 21 novembre 2002, ha dell'artigianato, dell'agricoltura e della stabilito il riparto delle risorse finanziarie pesca. risanamento e restauro ambientale , complessivamente stanziate per il bando isole attraverso misure per la protezione della flora e della fauna e informatizzazione dei

105 Il decreto, registrato alla Corte dei conti il 18 agosto 2003 servizi per la tutela ambientale. e pubblicato nella g.u. n. 216 del 17 settembre 2003, - cultura e beni culturali . In questo ambito si definisce i criteri per la concessione delle agevolazioni di cui possono prevedere interventi legati al alla l. 19 dicembre 1992 n. 488 attraverso un bando straordinario riservato ai programmi di investimento da recupero e valorizzazione dei beni culturali realizzare, ad opera di piccole e medie imprese, nei settori e dei siti archeologici. dell’industria, dei servizi, del turismo e del commercio e Inoltre, non devono essere trascurati sia i localizzati nelle aree depresse dei comuni delle isole minori. Per le limitazioni specifiche sulle spese nei diversi settori si servizi a supporto del settore turistico- rimanda alle singole schede tecniche della 488/92 dei diversi economico, che potranno favorire settori. l’attivazione di quelle sinergie necessarie per Le attività dei servizi ammissibili sono quelle riportate nell’elenco di cui all’allegato 2 della circolare del Ministero lo sviluppo e la crescita di tale settore, sia dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato 14 luglio l’importanza delle risorse umane e delle 2000, n.900315 e nel decreto del 13 gennaio 2003. professionalità legate al settore della Il 7/06/2005 con riferimento al decreto concernente le graduatorie delle iniziative ammissibili alle agevolazioni del formazione, quale elemento fondamentale per bando straordinario della legge 488/92 (anno 2003), destinato la stabilità produttiva dei settori. ai comuni delle “isole minori”, il Ministero ha dato inizio al procedimento per annullare il citato decreto ed i conseguenti provvedimenti individuali di concessione/diniego delle agevolazioni già emanati, nonché per formare le nuove 2.3 La legge finanziaria 2008, art. 28 graduatorie e adottare i successivi decreti individuali di concessione o diniego.

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Il 23 dicembre 2007, il Governo centrale ha dovranno trasformare queste occasioni in istituito presso il Dipartimento per gli affari progetti realizzabili e in finanziamenti reali. regionali della Presidenza del Consiglio dei Con la stessa finanziaria è stato approvato il Ministri, il Fondo di sviluppo delle isole Decreto fiscale collegato alla Finanziaria minori , con una dotazione di 20 milioni di 2008 dove, nell’Art. 26 “Disposizioni in euro a partire dal 2008, per l’attuazione di materia di ambiente”, sono stati istituiti i programmi di intervento per le aree protette e Parchi nazionali, tra cui anche il Parco per la difesa del mare, nonché per la tutela Nazionale delle Eolie . L’istituzione e il primo della biodiversità nel canale di Sicilia. avviamento dei detti parchi nazionali sono All’erogazione del Fondo si provvede sulla finanziati nei limiti massimi di spesa di base del documento triennale unico di 250.000 euro per ciascun parco nazionale per programmazione isole minori ( Dupim ), l’anno 2007. elaborato dall' Ancim (Associazione nazionale La creazione della Riserva Marina delle isole comuni isole minori) nel quale sono indicati i Eolie è prevista fin dal 1982 con legge singoli interventi e le relative quantificazioni. 979/82, mentre l’istituzione della Riserva La Finanziaria 2008 recepisce integralmente Naturale di Lipari si attende dal 1991, data le modifiche al testo inizialmente proposto nella quale essa è stata inserita nel Piano dall’Ancim, che proponeva genericamente Regionale. misure di finanziamento per le isole minori e La creazione di una riserva permetterà, lo traduce in termini di sviluppo sostenibile e finalmente, di prevenire la maggior parte di valorizzazione dell’ambiente. degli attuali rischi che corre il patrimonio Il Fondo, come riportato nell’articolo 28, ambientale dell’arcipelago, prospettando prevede il finanziamento di interventi alcune soluzioni alle problematiche che specifici nei settori dell' energia , dei trasporti minacciano l’integrità dell’arcipelago eoliano. e della concorrenza , diretti a migliorare le condizioni e la qualità della vita nelle zone di interesse, assegnando priorità ai progetti 3 Livello regionale realizzati nelle aree protette e nella rete «Natura 2000», ovvero improntati alla 3.1 Gli attori locali e i progetti attuali: sostenibilità ambientale, con particolare riferimento a: 2000-2006 - utilizzo delle energie rinnovabili;

- risparmio e efficienza energetica; - gestione dei rifiuti; I Patti territoriali - gestione delle acque; - mobilità e nautica da diporto eco- sostenibili; Nati dal punto di vista legislativo nel 1994, - recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio approvati tra il 1995 e il 1996, finanziati a esistente; partire dal 1998, i Patti territoriali, in - contingentamento dei flussi turistici; differenti scaglioni e in differenti tipologie, - destagionalizzazione; rappresentano un'occasione unica di crescita - protezione degli habitat prioritari e delle armonica ed endogena del territorio su cui specie protette; insistono, in quanto prevedono la - valorizzazione dei prodotti tipici; compartecipazione delle decisioni sui soggetti - certificazione ambientale dei servizi. pubblici, soggetti istituzionali e Inoltre sono previste alcune misure dirette a imprenditoriali. favorire le imprese insulari in modo che le Soggetti promotori del patto territoriale stesse possano essere ugualmente possono essere comuni, sindacati, competitive. associazioni di categorie, camere di Grazie a questi nuovi fondi, le commercio e qualsivoglia altro operatore amministrazioni locali delle isole Eolie economico interessato: la procedura consiste nell'individuazione dell'ambito territoriale (su 294 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

scala subregionale) su cui insiste il patto e, Una volta esperiti questi passi, le successivamente, si definisce fra i soggetti determinazioni spettano al Ministero del promotori un ufficio di presidenza del Patto Bilancio, che può concedere finanziamenti per che definisce obiettivi tempi e metodi. 100 miliardi circa con una riserva del 30% per Successivamente alla presentazione dei l'infrastrutturazione locale, è evidente, vista progetti da parte degli operatori e delle l'esigua somma a disposizione, che le amministrazioni vengono nominate la società infrastrutture in oggetto possono essere di consulenza del patto e la società bancaria solamente di livello locale. Inoltre, la che cura l'istruttoria dei progetti, valutando gli programmazione negoziata prevede altri stessi con i criteri della L. n. 488/92. strumenti (Contratti di programma) per la realizzazione di reti lunghe.

Tab. 1 Patto territoriale: Isole Eolie Investimenti Onere Occupazione Investimenti Investimento Tipo iniziative per lo Aggiuntiva prevista infrastrutturali complessivo imprenditoriali Stato a regime Agricolo - 8,23 5,84 14,07 11,39 68 Bando15/02/2000 Generalista – bando terremotati alluvionati 53,46 15,33 68,80 46,05 0 o a rischio idrogeologico Fonte : Dati in milioni di euro. Fonte APQ sviluppo locale Regione Sicilia

Nel mese di marzo del 2000, i soggetti turistiche e rendere possibile una maggiore promotori del Patto territoriale delle isole occupazione. Eolie avviavano una concertazione per lo sviluppo di un patto tematico del territorio eoliano. Determinavano, così, di affidarne il Il Gruppo d’Azione Locale (G.A.L.) delle coordinamento alla Leader II Eolie . isole Eolie Sono due i patti territoriali attivati nelle isole Eolie: il Patto Territoriale per l’agricoltura e la pesca e il Patto Territoriale generalista. Il GAL, società consortile mista a Il Patto Territoriale per l’agricoltura e la responsabilità limitata senza fini di lucro, è un pesca si è impegnato a favorire le iniziative organo portatore degli interessi collettivi in imprenditoriali attraverso un nuovo utilizzo forma organizzata, che sovrintende i soggetti delle strutture dell’agricoltura e della pesca. privati soprattutto in progetti e attività legate Per le opere infrastrutturali, gli obiettivi sono al territorio. legati al potenziamento delle line elettriche Il GAL è uno dei soggetti promotori della periferiche e ad altri interventi che agevolano costituzione di un organismo associativo tra i le imprese locali dell’agricoltura e alla GAL regionali operativi, la Rete Leader ristrutturazione delle aziende. Sicilia, e, attraverso l’adesione Nelle Eolie, oltre al Patto Agricolo e della all’associazione, intende fruire delle Pesca, è stato finanziato un Patto Territoriale esperienze pluriennali maturate nell’ambito generalista con Decreto del MAP n. 000061 del Programma Leader I e Leader II , anche del 21.12.2001 per un importo complessivo di in previsione del prossimo progetto, il Leader € 51.645.689,91 di cui opere pubbliche € Plus e di altre iniziative comunitarie 11.213.828,65. nell’ambito della politica europea L’obiettivo verso cui si è mosso il progetto è dell’occupazione, della politica sociale e di di aumentare la ricettività delle strutture quella agricola.

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II GAL isole Eolie è integralmente dello sviluppo economico del territorio rappresento dalle realtà locali, comprendendo Eoliano, il Gruppo d’Azione Locale delle tutti i comuni dell'arcipelago, unitamente ad isole Eolie potrebbe essere coinvolto nel alcuni organismi privati, in rappresentanza di coordinamento e controllo delle linee guida categorie imprenditoriali locali (CIA e del Piano di Gestione UNESCO per le isole Federalberghi) e ad alcune Associazioni Eolie, apportando, in questo senso, un culturali. importante contributo per lo sviluppo Al fine di attivare le iniziative previste nel “sostenibile” dell’arcipelago. piano di sviluppo integrato delle isole Eolie, è stato necessario dotare il GAL di una struttura tecnica adeguata. Per tale scopo il GAL I PIT Progetti Integrati Territoriali provvede alla creazione di Centri di Animazione che, oltre alla fornitura di una serie comune di servizi di base (divulgazione, I PIT, modalità operative di attuazione del promozione, valorizzazione e assistenza alla POR, hanno lo scopo di favorire il gestione delle risorse turistiche, ambientali, coordinamento tra le azioni appartenenti a culturali e strutturali; promozione misure diverse, al fine di permettere lo commerciale e valorizzazione dei prodotti sviluppo di un determinato ambito territoriale, tipici), intervengono con adeguati livelli di attraverso interventi condivisi dai diversi specializzazione nei singoli settori di attori dello sviluppo locale. intervento. In data 20 maggio 2003, è stato firmato il Da un punto di vista operativo il GAL isole Protocollo d’Intesa tra i Sindaci dei comuni di Eolie è dotato di 2 Centri di Animazione, di Lipari, Malfa, Leni, S. Marina di Salina, cui uno con funzioni di coordinamento (a Pantelleria, Favignana, Ustica, Lampedusa e Lipari) e l'altro con funzioni di sviluppo (a Linosa, che si sono impegnati a procedere alla Salina), che attuano sul territorio il realizzazione del PIT per le Isole Minori programma di interventi attraverso attività di come specifica modalità di attuazione del servizio e assistenza alle imprese. POR Sicilia 2000-2006. Il GAL isole Eolie svolge, in sintesi, le Nelle isole Eolie , il PIT “ Le isole Un Parco seguenti funzioni: nel Mediterraneo ” che vede capofila il • azioni di sensibilizzazione; comune di Lipari, assume un particolare • promozione e divulgazione di interventi sul rilievo in quanto intende costituire un Parco territorio; Mediterraneo “unico” delle isole siciliane da • istruttoria tecnico-amministrativa, promuovere in maniera unitaria e con un valutazione e impegni di spesa degli marketing territoriale unico: obiettivo interventi sia materiali che immateriali; fondamentale è la tutela dell’identità • accertamenti della regolare esecuzione degli culturale, il miglioramento della qualità della interventi e relativi controlli; vita della popolazione locale, recuperando e • erogazione degli incentivi; valorizzando i beni culturali e ambientali. • coordinamento e supervisione di tutte le Inoltre, intende promuovere attività; un’identificazione unitaria delle isole • monitoraggio tecnico-amministrativo degli attraverso un nuovo modo di progettare interventi e rendicontazione delle spese l’accoglienza turistica. sostenute; Il Progetto Integrato Territoriale Isole Minori • partecipazione attiva all’Osservatorio è stato presentato dalle otto Amministrazioni europea e alla rete Leader nazionale; delle Isole Minori siciliane e approvato dalla • redazione di eventuali proposte di Regione Siciliana con provvedimento D.A. n. adeguamento. 26/S VI DPR dell’8/02/2005, ed è, oggi, Alla luce delle funzioni a cui sovrintende e ancora in fase di attuazione. del fatto che gli Enti pubblici del GAL hanno Nello specifico gli interventi previsti per le una consolidata esperienza e capacità isole Eolie sono: amministrativa, risultando i soggetti principali

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• Progetto di riqualificazione dell’itinerario a favore del turismo rurale (agriturismo) e archeologico nel comune di Santa Marina alberghiero, dello sfruttamento delle risorse Salina; naturali e della fruizione naturalistica che • Il Museo dei Valori Cristiani nel comune di assumono l'obiettivo di delineare un sistema Lipari; economico-turistico globale, integrato e • Progetto di ristrutturazione e diversificato. Schematicamente il Piano riqualificazione del centro culturale: Museo prevede: Eoliano dell’Emigrazione e Biblioteca • interventi a favore della valorizzazione, Comunale a Malfa; qualificazione e diversificazione delle • Progetto di riqualificazione del Circuito attività di produzione e trasformazione Museale a Santa Marina Salina; agricola; • Riqualificazione dell’area archeologica • interventi di riqualificazione e Capo Graziano a Lipari-Filicudi; attrezzatura del territorio rurale; • Riqualificazione dell’area archeologica • interventi a favore di attività di fruizione Punta Milazzese a Lipari-Panarea; delle risorse naturali. • Progetto di riqualificazione del centro Le principali problematiche relative al storico di Rinella a Leni; territorio rurale delle isole Eolie sono in gran Nel Piano di Gestione UNESCO per le isole parte ricorrenti e comuni ai territori di quelle Eolie il PIT rappresenta, quindi, isole minori che, storicamente legate a forme un’opportunità per la realizzazione di azioni di economia rappresentate quasi relative alla risoluzione delle problematiche esclusivamente dall'agricoltura e dalla pesca, legate allo sviluppo turistico delle isole e alla hanno assistito ad un rapido e notevole salvaguardia dell’ambiente, al fine di evolversi delle economie innescate dal consentire la nascita e il mantenimento di fenomeno turistico di massa, che hanno processi di crescita economica e sociale favorito l’immigrazione di soggetti compatibili con l’ambiente con cui si occupazionali qualificati a discapito determinano. dell’occupazione locale. Il PIT delle isole Eolie potrebbe infine Gli effetti conseguenti a tale sviluppi sono in accrescere le presenze turistiche nell’area generale rappresentati dalla drastica riduzione attraverso la diversificazione dei prodotti di valenza economica delle attività turistici locali e della qualità delle imprese tradizionali e agricole con conseguente turistiche e anche riqualificando le aree abbandono delle superfici interessate e strategiche dei centri urbani dell’arcipelago, l’innesco, spesso drammatico, di per lo svolgimento di nuove funzioni e servizi problematiche occupazionali e vasti e legati al turismo. preoccupanti fenomeni di degrado delle risorse superficiali. Il tema della conservazione dei paesaggi Piano d’Azione Locale (P.A.L.). Finalità e agrari, non solo in termini di sfruttamento ma obiettivi. anche e soprattutto in termini di gestione e salvaguardia delle risorse naturali e paesaggistiche, trova tuttavia nelle isole Eolie, Il Piano d’Azione Locale ha lo scopo di oltre che i termini che ne suggeriscono la favorire il riassetto globale e la necessità di un tempestivo svolgimento, anche riqualificazione del territorio rurale i caratteri di particolari difficoltà di consentendo, mediante interventi innovativi, attuazione. il mantenimento delle attività tradizionali In conclusione, possiamo comunque pertinenti agli ambiti agricoli-rurali e considerare i piani d’azione quali misure utili attivando nuove attività di servizio a contrastare i disagi e le conseguenze sociali; complementari e di diversificazione tali misure, infatti, potranno sicuramente dell'offerta turistica in atto. contribuire a creare occasioni di sviluppo nel Trovano in tal senso una collocazione pieno rispetto del territorio e in linea con la strategica gli interventi di promozione previsti 297 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

tutela del patrimonio ambientale rappresentato integrazione dell'offerta attuale, incentrata dalle isole Eolie. quasi esclusivamente sulla fruizione degli Nell’arcipelago eoliano manca inoltre una ambienti marini, rappresentata dalla fruizione gestione strutturata delle risorse non utilizzate organizzata delle aree di retrocosta nelle che, in questo modo, apportano danni indiretti forme e coi metodi del turismo rurale e anche allo stesso settore del turismo, che culturale. perde una notevolissima risorsa di

Tab. 2 Alcuni Progetti Realizzati_Isole Eolie TITOLO Idea forza P.I.C. Interreg III B Accrescere la governance della P.A. nel settore turistico delle isole Archimed - Isolabella L’azione si prefigge lo scopo a far sì che i partners possano disporre degli strumenti utili per il confronto e favori strategie comuni. 1 - Salvaguardare il prodotto delle isole, 2- far crescere lo sviluppo delle isole minori, 3-valorizzare il patrimonio ambientale, 4- promuover un marketing territoriale centrale. SPRINT - Sostegno alla Il Progetto SPRINT è attuato dal FORMEZ nell'ambito della Misura II. 2 del PON Progettazione Integrata "Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema" Ob1 ed è cofinanziato dal FS E. Il PON (attività 2002 -2003) "Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema" Ob 1 (PON ATAS Ob.1) è a titolarità del Ministero dell'Economia e delle Finanze e ha l'obiettivo di incrementare in modo durevole la capacità delle Amministrazioni nazionali, regionali e locali di programmare, attuare e sorvegliare gli interventi di sviluppo. Il Progetto SPRINT si inquadra in questa strategia di intervento, attuando un'azione di sistema a vantaggio delle Amministrazioni pubbliche e dei partenariati locali del Mezzogiorno nel campo del governo, del coordinamento e dell'attuazione dei processi di progettazione integrata territoriale. Nell'ambito del Progetto SPRINT, il FORMEZ ha già completato una fase preparatoria. In particolare, il FORMEZ ha eseguito, fra l'altro, una ricognizione dei fabbisogni formativi maggiormente diffusi sul territorio, in relazione alle fasi di progettazione e gestione dei Progetti Integrati. Sono stati quindi elaborati prototipi e modelli di intervento formativo e di affiancamento a vantaggio degli attori della progettazione integrata; è stata realizzata una ricerca sullo stato di attuazione delle esperienze di progettazione integrata; e si è proceduto, in accordo con le Amministrazioni Regionali, a realizzare delle azioni sperimentali in diversi campi collegati alla progettazione integrata. APQ_Rap 100 Sicilia: Isole Nel quadro dell’APQ, il Programma RAP 100 vuole offrire una risposta alle esigenze Minori formative degli Enti locali delle isole minori siciliane con riferimento ai processi di innovazione organizzativa nonché all'integrazione e al rafforzamento delle iniziative di sviluppo già avviate. Le attività formative avranno ad oggetto: -le tematiche relative alla programmazione dei Fondi strutturali 2000-2006; la progettazione e la gestione dei progetti integrati; -la concertazione nella fase di attuazione e delle relative misure d'intervento; -le criticità e le soluzioni per la gestione delle Unità Organizzative di gestione dei PIT. La fase di affiancamento prevede sia interventi a favore dell'elaborazione di Progetti Integrati Territoriali, sia interventi per il potenziamento delle esperienze e degli strumenti a sostegno dello sviluppo locale.

possano permettere una gestione oculata del 3.2 I Programmi Regionali 2007-2013 patrimonio naturale dell’arcipelago eoliano, promuovendo uno sviluppo economico- turistico della nostra area di riferimento. Finora abbiamo descritto le diverse forme di Come più volte constatato, questi indicatori programmi e azioni, attivate dall’Unione possono essere utilizzati per poter supportare Europea a livello nazionale e regionale, al fine le ipotesi progettuali previste dal Piano di di individuare finanziamenti e attori che Gestione delle isole Eolie dell’UNESCO

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attraverso l’introduzione di modelli innovativi integrata dei rifiuti (misura 1.14), è stato di gestione scaturiti dall'accompagnamento effettuato agendo sia sulle attività di del partenariato istituzionale e comunicazione e sensibilizzazione su temi socioeconomico, il monitoraggio delle risorse attinenti la riduzione, la raccolta differenziata e del territorio, il rafforzamento delle e il riciclaggio dei rifiuti, sia sulla competenze delle Amministrazioni pubbliche. realizzazione di infrastrutture (centri comunali Di seguito esponiamo i programmi regionali di raccolta, isole ecologiche, impianti di per il prossimo periodo 2007-2013, che compostaggio, mezzi e attrezzature per la prevedono di realizzare obiettivi comuni a raccolta differenziata, impianti per la quelli che l’UNESCO intende perseguire. selezione e valorizzazione dei rifiuti). Nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali (POR) sono previste misure Gli obiettivi per le Isole Minori nel POR specifiche anche per le scuole (per un Regione Sicilia 2007-2013 ammontare di risorse di circa 275 mila euro), nonché per la formazione degli adulti. Un esempio è l’iniziativa promossa dalla regione Il POR è uno strumento finanziario adottato Sicilia d’intesa con il Ministero dall’Unione Europea che punta a rafforzare la dell’Istruzione e le Regioni a favore degli coesione economica e sociale dell’Unione istituti scolastici nelle Isole Minori. Europea, per ridurre il divario socio- Per quanto riguarda l’ arcipelago eoliano , una economico tra le regioni che ne fanno parte. progettazione adeguata per l’utilizzo di questi I vari fondi sono coordinati mediante piani di fondi, permetterà non solo di salvaguardare il sviluppo, quadri comunitari di sostegno patrimonio ambientale naturale delle isole (QCS), programmi operativi (PO), documenti Eolie (autonomia energetica, pulizia del unici di programmazione (DOCUP). territorio, tutela delle risorse) ma anche di Il Programma Operativo Regionale Sicilia, favorire una migliore gestione delle isole, per il prossimo periodo 2007-201,3 è stato già attuando un cambiamento tale che potrebbe approvato dalla Commissione Europea e si portare allo sviluppo di nuove forme di impegna, tra l’altro, anche a promuovere lo occupazione e nuove opportunità di sviluppo delle Isole Minori attraverso incremento economico. obiettivi realizzati ad hoc. Per poter produrre questo cambiamento è, Uno di questi è l’o biettivo operativo 2.1.2: comunque, necessario investire sulla Sostenere l’incremento dell’efficienza formazione, per programmare nuovi centri di energetica negli usi finali e la riduzione delle educazione (per es. centri di ricerca per emissioni climalteranti, che sostiene le azioni energie alternative) e nuovi istituti scolastici mirate all’autosufficienza energetica delle (scarsamente presenti nelle isole), al fine di Isole Minori e l’integrazione della produzione introdurre, tra gli insegnamenti esistenti, energetica da fonti rinnovabili, anche con nuove forme di educazione all’ambiente che azioni di tipo dimostrativo, con particolare spieghino il patrimonio ambientale di cui si è riguardo nell’ambito di programmi di custodi e diano motivazioni reali per la sua intervento integrati. salvaguardia. Invece, l’obiettivo specifico 2.4: Migliorare l’efficienza nella gestione dei rifiuti, sostenendo la nascita di un tessuto produttivo Agenda 21 locale 2007-2013 nel comparto del riciclaggio e promuovendo Grazie ad Agenda 2007, la Sicilia si appresta interventi di riqualificazione e risanamento ad intervenire in diversi settori strategici per ambientale di grande impatto sostiene l'economia dell'isola: dalle infrastrutture alla l’impegno a trovare delle soluzioni efficaci formazione, dall'agricoltura alla pesca. Nei per le problematiche insorte. Infatti, prossimi 7 anni si avranno fondi pari a dieci dall’analisi del precedente periodo di miliardi di euro. programmazione emerge che, il contributo del POR alla realizzazione del sistema di gestione 299 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

I fondi e i programmi relativi ad agenda 2007 4 Livello comunitario e fondi strutturali sono ancora in fase di definizione. In scaletta, è previsto anche uno spazio per la riapertura 4.1 Gli strumenti finanziari per gli dei nuovi collegamenti con le isole minori attraverso l’utilizzo degli idrovolanti. interventi nelle Isole Minori: Ciò ovviamente comporterà, oltre la facile programmazione 2007-2013 accessibilità alle isole minori, anche l’attuazione di diversi interventi per la realizzazione dei servizi ad esso connessi. Il trattato sull’Unione europea precisa che l’azione della Comunità è mirata a rafforzare la coesione economica e sociale e, in particolare, a ridurre i divari esistenti fra i Fabbisogno idrico delle isole Minori livelli di sviluppo delle diverse regioni. Per siciliane tale motivo, gli Stati membri sono attori di una politica regionale europea cofinanziata da Il tema del fabbisogno idrico delle isole fondi europei che danno concretezza alla minori siciliane è, da sempre, una delle solidarietà comunitaria. principali problematiche strettamente Attraverso questa politica l’UE intende connesse alla natura insulare. Recentemente contribuire a ridurre il ritardo delle regioni più (11/12/2007)106 , il Ministero della Difesa svantaggiate, nonché a favorire la deputato alla fornitura dell’acqua potabile e, riconversione delle zone industriali in crisi, la dunque, al rinnovo del contratto con l’azienda diversificazione economica delle campagne che svolge il servizio di rifornimento idrico penalizzate dal declino delle attività agricole e per le isole”, ha confermato che le isole la riqualificazione dei quartieri cittadini in minori dovrebbero usufruire di 2 milioni di stato di abbandono e degrado. metri cubi d’acqua nell’anno 2008. I principali strumenti finanziari con cui Questa politica è in linea con un preciso l’Unione europea persegue la politica di progetto strategico del governo regionale coesione nel periodo 2000-2006 sono: i 4 destinato al sostegno di uno sviluppo fondi strutturali e il fondo di coesione; sostenibile delle isole minori. contribuisce inoltre al raggiungimento dei La cifra che il governo nazionale dovrebbe risultati la Banca Europea per gli Investimenti stanziare per la fornitura e il trasporto (BEI) attraverso le navi cisterna è stata quantificata I fondi strutturali sono strumenti finanziari in circa 28 milioni di euro. predisposti dall'Unione europea al fine di: Nei prossimi mesi gli Enti istituzionali delle − promuovere lo sviluppo e l'adeguamento isole dovranno accogliere, discutere e strutturale delle regioni europee in ritardo di individuare le linee guida da sviluppare per la sviluppo; programmazione 2007-2013. − riconvertire le aree in declino industriale; − lottare contro la disoccupazione; − facilitare l'inserimento professionale dei giovani; − accelerare la riforma agraria.

I programmi comunitari si dividono in: Programmi a gestione “indiretta” (Fondi Strutturali e Fondi per lo sviluppo rurale e pesca):

− Ciclo di programmazione concertato con gli 106 Conferenza plenaria di servizio tra i sindaci di Lipari, Pantelleria, un rappresentante in delega del sindaco di Stati membri Lampedusa, dell’Ufficio comune del Pit e dell’Ufficio − Risorse assegnate in maniera certa alle speciale per le isole minori della Presidenza della Regione, regioni struttura di coordinamento e supporto tecnico per le problematiche insulari. 300 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

− Disciplinati da più documenti − Risorse non pre-assegnate alle regioni ma programmatici elaborati a vari livelli (CE, messe a bando sull’intero territorio UE Stati membri, Regioni) − Disciplinati da decisioni o regolamenti − Gestiti attraverso le Amministrazioni comunitari Centrali e Regionali degli stati membri − Gestiti direttamente dalla Commissione − Dimensione locale dei fabbisogni da Europea attraverso le DG competenti senza soddisfare (eccetto nuovo Ob. 3) intermediazione delle autorità centrali e − Partenariati locali (eccetto nuovo Ob 3) regionali (ex. Agenzie nazionali) − Dimensione europea dei fabbisogni da Programmi a gestione diretta: soddisfare − Programmazione pluriennale “top-down” − Partenariati transnazionali indipendente dai Fondi Strutturali Strumenti finanziari per gli interventi nelle Isole minori: programmazione 2007-2013

Tab. 3 Risorse di livello comunitario Fonte: D. Boi, Sil Oristano Politica regionale Sviluppo rurale, Altre politiche (coesione) pesca comunitarie

Fondi Strutturali: Programmi di FESR, FSE, Fondo di FEASR, azione comunitaria coesione FEP R&S : VII Programma Quadro

Competitività, Innovazione, ICT: CIP, QSN (Quadro DSM: PSN: Piano Documento Safer Internet Plus, IDAbc Strategico Strategico Nazionale) Strategico Mezzogiorno Nazionale Cittadinanza attiva: “Europa per i Cittadini”, “Gioventù in azione” DSR (Documento Strategico Regionale) + DUP (Documento Unico di Programmazione) Politica soc. e occ.: PROGRESS, DAPHNE, INTI Istruzione / formazione: Lifelong Learning, Erasmus Mundus PSR: Piani di Sviluppo Rurale Programmi Operativi Cultura: Cultura 2007, Media 2007 Regionali Cooperazione esterna: ENPI, IPA, DCI, Programmi Operativi ICI, ex-EIDHR, IFS Congiunti (ob.3) Ambiente: LIFE +

Di seguito si illustrano le caratteristiche dei principali programmi di azione comunitaria 4.2 Finanziamenti comunitari in via diretta che potranno permettere di realizzare una strategia complessiva di difesa e di conservazione della natura, ispirata agli LIFE + 2007-2013 orientamenti dell'Unione Europea per affermare una moderna cultura dello sviluppo sostenibile che possa favorire una crescita La Commissione europea ha approvato il economica e sociale compatibile con finanziamento di 54 progetti di conservazione l’ambiente. della natura da attuare in 20 paesi, tra Stati

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membri e paesi in via di adesione, nel quadro L'Agenzia Esecutiva per l'Energia Intelligente del programma LIFE Natura. I progetti (IEEA) ha pubblicato un invito a presentare contribuiranno alla realizzazione della rete proposte nell'ambito del programma di lavoro comunitaria di siti protetti Natura 2000 2007 di «Energia Intelligente — Europa». attraverso il ripristino delle aree protette e L’obiettivo del programma è di contribuire della fauna e flora che le popolano, la alla produzione di un’energia sicura, creazione di strutture di gestione sostenibile, sostenibile e competitiva attraverso: la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e − l'efficienza energetica e l'uso razionale delle la cooperazione con le parti interessate. I risorse energetiche; progetti comporteranno un investimento − nuove e rinnovabili fonti di energia per complessivo di 125,7 milioni di euro, di cui supportare la diversificazione energetica; 69 milioni erogati a titolo di contributo − l'efficienza energetica e l'uso delle nuove dall’Unione europea. energie rinnovabili nel settore dei trasporti. I progetti finanziati da LIFE+ dovrebbero Il programma sull'Energia intelligente copre poter contribuire alla realizzazione degli azioni nei seguenti campi: obiettivi specifici anche del Piano di Gestione − efficienza energetica e uso razionale delle delle isole Eolie poiché contribuisce allo risorse (SAVE); sviluppo di approcci strategici per conseguire − nuove fonti di energia rinnovabile obiettivi ambientali. (ALTENER); Obiettivo generale di LIFE+ è, infatti, − energia nei trasporti (STEER); contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e − iniziative integrate che combinano fattori allo sviluppo della politica e della normativa diversi tra le priorità indicate dalla comunitarie in materia di ambiente, compresa Commissione. l’integrazione dell’ambiente in altre politiche, Il programma sostiene: contribuendo in tal modo allo sviluppo − gli studi strategici basati su analisi condivise sostenibile. e sul monitoraggio regolare dell'evoluzione In particolare, LIFE+ favorisce l’attuazione del mercato e delle tendenze in materia del 6° PAA, comprese le strategie tematiche, energetica; e finanzia misure e progetti con valore − la creazione, l'estensione o la aggiunto europeo negli Stati membri. riorganizzazione di strutture e di strumenti Il programma verrà esplicitato in 3 ambiti: per lo sviluppo energetico sostenibile; - LIFE + Azione Natura e Biodiversità; − le iniziative promozionali volte ad Progetti per la protezione e accelerare ulteriormente la penetrazione sul conservazione della natura e della mercato di sistemi e attrezzature energetiche biodiversità sostenibili e a stimolare investimenti che Politica e governance ambientale: agevolino la transizione dalla dimostrazione sostegno alla politica e alla legislazione alla commercializzazione di tecnologie più - LIFE + Informazione e comunicazione: efficienti, le campagne di sensibilizzazione Finanziamento di progetti riguardanti e il miglioramento delle capacità delle la diffusione di informazioni in campo istituzioni; ambientale − lo sviluppo di strutture di informazione, - LIFE + Promozione delle ONG attive nel istruzione e formazione, l'uso dei risultati, la campo della protezione ambientale promozione e la diffusione del know-how e Finanziamenti comunitari per le delle migliori pratiche, la divulgazione dei organizzazioni non governative europee risultati delle azioni e dei progetti nonché la operanti nel campo della protezione cooperazione con gli Stati membri dell'ambiente attraverso reti operative; − il monitoraggio dell'attuazione e dell'incidenza dei provvedimenti legislativi Programma energia intelligente 2007 e di sostegno comunitari.

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La disponibilità finanziaria è pari a circa 53 POR SICILIA 2000/2006_fondi residui per milioni di euro e gli incentivi sono concessi le Isole Minori fino a copertura del 75% dei costi progettuali.

Il POR Sicilia 2000/2006 lascia in eredità VII Programma Quadro di ricerca e alcuni fondi residui che saranno utilizzati per sviluppo tecnologico lo sviluppo dell’intera Regione. In particolare, analizziamo di seguito le misure che possono supportare il Piano di Gestione delle isole Si tratta di finanziamenti per la ricerca in Eolie. campo ambientale e per i ricercatori che La Misura 1.11 ha l’obiettivo di favorire: saranno erogati nel periodo 2007-2013. − la conservazione e la valorizzazione delle Saranno destinati ai Programmi 73 miliardi di risorse ambientali naturali, a partire dai nodi euro: Cooperazione, Idee, Persone e Capacità. della rete esistente, individuabili nei siti La ricerca , inserita sotto il titolo della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS), nei Cooperazione , sarà la parte principale degli parchi e nelle riserve istituiti; interventi e potrà contare su circa 45 miliardi − la connessione dei nodi della rete, avendo di euro. particolare riguardo agli ambiti territoriali Il programma Idee avrà a disposizione circa 9 definiti prioritari dal QCS (spazio montano, miliardi di euro per azioni dirette alla ricerca ambiti peri-urbani e costieri, isole minori), in materia di sicurezza e ricerca spaziale, oltre al fine di creare sistemi territoriali integrati alle scienze socioeconomiche e studi ad alta naturalità, a partire da quelli umanistici. individuati nel Progetto di PIR Rete Per quanto riguarda la formazione, nel Ecologica. programma Persone i ricercatori potranno Sulla base delle priorità fissate dal POR, approfondire le proprie conoscenze con l’obiettivo della costruzione della rete processi formativi finanziati con circa 87 ecologica siciliana (RES) sarà raggiunto miliardi di euro. attraverso l’attuazione del PIR Rete Ecologica Infine, il programma Capacità cercherà con 8 e tramite le seguenti azioni: miliardi di euro di attuare politiche di − Carta della Natura e Sistema Informativo sviluppo di conoscenza procedendo a Territoriale; maggiori integrazioni tra scienza e mondo − Programma per l’Educazione Ambientale, imprenditoriale. ovvero per l’educazione allo sviluppo sostenibile; − Piani di Gestione dei siti Natura 2000; 4.3 I Fondi strutturali − Rafforzamento dei nodi della RES. La realizzazione, il potenziamento, la INTERREG IV C 2007/2013 valorizzazione delle risorse e dei territori della Rete Ecologica Siciliana saranno perseguiti anche tramite il Progetto Integrato Regionale Interreg IV C, come il programma precedente “Rete Ecologica”. (Interreg IIIC), ha l`obiettivo di aiutare le La misura concorre a finanziare gli interventi, regioni a condividere le esperienze maturate e con essa coerenti, contenuti nei PIT con a lavorare insieme per lo sviluppo regionale, priorità di intervento sui nodi della rete ma presenta anche alcune novità, come la esistente (Parchi, Riserve, SIC e ZPS), concentrazione su alcuni temi basati sulla estensibili ai corridoi ecologici solo dopo la agende di Lisbona-Göteborg, ovvero le due definizione dei territori nella Carta della priorità: "Innovazione ed economia della Natura. conoscenza" e "Ambiente e prevenzione dei La misura e il PIR Rete Ecologica riguardano rischi". operazioni destinate alla conservazione, in funzione delle specifiche caratteristiche dei territori. 303 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

In considerazione dei sistemi integrati ad alta Programma Operativo MED 2007/20013 naturalità previsti nel PIR RES e al fine di valorizzare programmi affini in corso di realizzazione (PIT, Leader 2007, Life) Il Programma Operativo di Cooperazione creando con gli stessi le necessarie transnazionale "MED 2007-2013" è il integrazioni, l’azione si prefigge di intervenire programma di cooperazione transnazionale prioritariamente nei sistemi, tra gli altri, delle che coinvolge 9 Stati membri (Cipro, Spagna, “Isole Minori”. Per questo settore, il Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Dipartimento Territorio e Ambiente, di Gran Bretagna Slovenia) e 2 Paesi candidati concerto con il Ministero dell’Ambiente e (Croazia e Montenegro). della Tutela del Territorio e del Mare, Il Programma, che dispone di uno promuoverà “azioni di sistema” stanziamento di 250 milioni di euro, ha due coerentemente con quanto in corso di obiettivi principali: realizzazione nel PON ATAS e nella misura − rafforzare la competitività dell'area 7.01. coinvolta, assicurando la crescita e La misura 1.13 , invece, è finalizzata al l'occupazione sostenibili; rafforzamento del tessuto imprenditoriale del − promuovere la coesione territoriale e la territorio della R.E.S. attraverso lo sviluppo di protezione dell'ambiente nel contesto dello nuove imprese, in sinergia con le iniziative sviluppo sostenibile. promosse nell’ambito degli Assi II, III e IV. Il programma, in particolare, contempla Ci si propone, pertanto, di sviluppare nuove quattro Assi prioritari: imprese, sia nei settori produttivi legati alle I- rafforzamento delle capacità di attività e ai mestieri tradizionali e alla innovazione; fruizione turistica dei luoghi, sia nei servizi II- protezione dell’ambiente e promozione di connessi alla promozione e valorizzazione dei uno sviluppo territoriale sostenibile; territori e delle relative produzioni. III- miglioramento della mobilità e In tal modo, si intende rivitalizzare aree a dell’accessibilità del territorio; rischio di marginalità (aree montane e isole IV- promozione di uno sviluppo policentrico minori) e contrastare processi di e integrato dello spazio MED. impoverimento di risorse umane (nuova emigrazione) e di decadimento di centri storici minori. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007–2013 - Si intende altresì promuovere la Regione Sicilia partecipazione della popolazione al governo delle aree protette, tramite l’incentivazione dell’occupazione e gli scambi con i visitatori. Programma regionale gestito dall’assessorato La misura, pertanto, promuoverà nuova Agricoltura e Foreste. Per la nuova fase di imprenditorialità nei seguenti campi specifici: programmazione 2007-2013, i riferimenti - organizzazione dell’offerta di ricettività normativi sono rappresentati dal Reg. (CE) diffusa (reti di bed & breakfast, paesi hotel, 1698/2005, del 20 settembre 2005, sul etc.), in coerenza con la pianificazione delle sostegno allo sviluppo rurale da parte del aree protette; Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale - promozione della fruizione delle aree, anche (FEASR), dal Reg. (CE) 1290/2005 del 21 attraverso modalità di tutela e valorizzazione giugno 2005, relativo al finanziamento della delle risorse naturali e culturali, politica agricola comune, nonché dagli organizzazione e offerta di percorsi turistici e orientamenti strategici per la conoscitivi e di pacchetti integrati; programmazione, rappresentati dagli - valorizzazione e promozione delle Orientamenti strategici comunitari e dal Piano produzioni tipiche locali, con priorità a quelle strategico nazionale. agro-alimentari e artigianali (ad esclusione dei Le principali innovazioni della nuova politica prodotti compresi nell’allegato I del Trattato). di sviluppo rurale sono:

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− la semplificazione, resa possibile dalla comunitario, attraverso l’elaborazione di creazione di un unico strumento di Orientamenti Comunitari (approvati dal finanziamento e di programmazione, il Consiglio), a quello nazionale (attraverso il Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale Piano Strategico Nazionale - PSN) e, infine, (FEASR), dove confluiranno le risorse da a quello regionale (attraverso il programma destinare alla politica di sviluppo rurale e di sviluppo rurale -PSR). A quest’ultimo che fino a tutto il 2006 erano ripartite fra il riguardo, ciascuno Stato Membro può FEAOG-G e il FEAOG-O. Pertanto si scegliere il livello territoriale più opportuno assisterà ad una notevole semplificazione per la definizione del programma di rispetto alla situazione attuale, che sviluppo rurale (nazionale o regionale). contempla iniziative di sviluppo rurale − la concentrazione dell’azione su distribuite in tre tipi di programmi nelle obiettivi/assi prioritari. Gli obiettivi e gli assi regioni Ob.1 e in due tipi nelle regioni sono: ordinarie. Come conseguenza il sistema di - asse 1: competitività (quota minima di programmazione diventerà unico, nel senso risorse CE 10%); che ogni regione avrà un PSR che, a - asse 2 : miglioramento dell’ambiente e seconda delle scelte operate dai singoli SM, dello spazio rurale (quota minima risorse potrà essere elaborato a livello nazionale o CE 25%); regionale. Nel primo caso ci sarebbe il - asse 3: diversificazione e qualità della vita vantaggio di una minore perdita di risorse (quota minima di risorse CE 10%). finanziarie data la possibilità di attuare una Ai tre Assi ai quali si affianca un quarto asse, compensazione fra regioni che non sarebbe definito Leader (quota minima di risorse CE possibile se il PSR venisse elaborato a 5%), che manterrà inalterate le caratteristiche livello regionale. Inoltre gli aspetti dell’omonimo programma di iniziativa finanziari saranno gestiti con uniformità in comunitaria in termini di approccio, soggetti base al principio unico del “disimpegno coinvolti, obiettivi e azioni. automatico” o dell’”N+2”. Quest’ultimo prevede che la quota di risorse per la quale non sia stata presentata domanda di POIN –(Programma Operativo pagamento dopo due anni dall’impegno Interregionale) “Attrattori culturali, naturali venga automaticamente disimpegnata dalla Commissione, ritornando nel bilancio e turismo” 2007/2013 comunitario.

− un approccio strategico, che punti più decisamente sui settori di intervento Nell'ambito della valutazione a sostegno della prioritari per l’UE e lasci agli SM e alle Programmazione Comunitaria 2007 - 2013, e regioni maggiore flessibilità decisionale in particolare del Programma Operativo nell’ulteriore declinazione della strategia Interregionale (POIN) "Attrattori Culturali, comunitaria a livello nazionale e regionale e Naturali e Turismo", è stata già avviata la fase nella definizione degli interventi di di consultazione pubblica del rapporto dettaglio. Tale approccio, basato su una più ambientale e della proposta di programma che chiara distinzione di ruoli fra la costituisce, ai sensi dell'art. 10 del Commissione, gli Stati Membri e le D.lgs.152/2006, una delle tappe della Regioni, intende evitare che i programmi Valutazione Ambientale Strategica, al fine di perdano di vista la strategia e tendano ad verificare l'effettiva integrazione della essere una collezione di molte misure, dimensione ambientale nelle politiche di rigidamente definite nei dettagli, con scarsa sviluppo. coerenza reciproca. Il secondo principio Nelle diverse fasi di programmazione e di dell’approccio strategico è rappresentato da attuazione il Programma Interregionale vede un sistema di programmazione che prevede il coinvolgimento diretto delle la formulazione e l’articolazione della Amministrazioni Regionali dell'obiettivo strategia di intervento dal livello Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e

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Sicilia), del Ministero per i Beni e le Attività personale delle istituzioni e degli organismi Culturali, del Ministero dell'Ambiente e della responsabili della programmazione, Tutela del Territorio e del Mare e della dell’attuazione, del monitoraggio e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - valutazione delle linee d’intervento previste Dipartimento per lo Sviluppo e la dal Programma. Competitività del Turismo. Gli obiettivi specifici e trasversali assunti dal Nell’ambito del contesto spaziale, strategico e Programma troveranno attuazione all’interno operativo, l’azione del Programma è orientata di differenti Assi prioritari d’intervento: al perseguimento di un unico obiettivo • Asse I – Valorizzazione degli attrattori generale : «Promuovere e sostenere lo culturali, naturali e paesaggistici dei Poli sviluppo socio-economico delle Regioni turistici, sviluppo della qualità dei servizi per CONV attraverso la valorizzazione, il la relativa fruizione e loro integrazione su rafforzamento e la messa a sistema su scala scala interregionale (Asse I – sovra regionale dei fattori di attrattività “Infrastrutturazione, promozione e turistica del patrimonio culturale, naturale e integrazione dei Poli turistici”). paesaggistico ». • Asse II – Sostegno al rafforzamento della L’obiettivo generale del Programma si declina competitività del sistema dei servizi di in tre differenti obiettivi specifici: ricettività e di accoglienza dei Poli turistici Obiettivo “A” – Migliorare e promuovere (Asse II – “Competitività delle imprese e l’attrattività turistica delle Regioni CONV, delle risorse umane del settore turistico”). attraverso la valorizzazione e la messa a • Asse III – Azioni di Assistenza Tecnica. sistema dei Poli turistici. La strategia d’intervento sottesa all’attuazione Obiettivo “B” – Promuovere e sostenere la del Programma trova compimento competitività, in particolare sul mercato nell’individuazione al suo interno dei confini internazionale, dei servizi di ricettività e di territoriali e operativi entro cui dovranno accoglienza, nonché delle imprese che operare le azioni proposte negli assi prioritari operano in campo culturale e ambientale e d’intervento di seguito indicati. A questo rappresentano componenti integrate e riguardo, il Programma individua nei Poli complementari dell’offerta turistica dei Poli turistici e nelle Reti interregionali di Poli turistici. turistici l’oggetto delle proprie azioni. Obiettivo “C” – Rafforzare e qualificare le capacità e le competenze tecniche del

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CAPITOLO IX – LA GESTIONE DELLE EMERGENZE DI RILEVANZA ETNO-ANTROPOLOGICA

- REGIME TS3 ( Tutela speciale 3 Papesca- 1 Il P.T.P.- La tutela e il mantenimento Porticello, Acquacalda ) dell’identità territoriale Categoria dichiarativa C- Beni Funzionali antropici urbanistici connotanti con problemi od opportunità di fruizione e riuso come I beni demo-etno-antropologici eoliani che risorse in regime di compatibilizzazione maggiormente si prestano a rendersi vettori di paesistica - insediamento industriale una “identità dinamica”, al contempo garante - emergenze significanti costituite da edifici della memoria storica e in grado di industriali abbandonati per la lavorazione promuovere nuove forme di imprenditorialità della pomice presenti nella fascia costiera; e di turismo culturale sono innumerevoli; essi - disponibilità di rustici industriali dimessi risultano, in massima parte, da una indagine connessi alla pesca e alla lavorazione della capillare sulle peculiarità che connotano pomice significativamente il territorio dell’arcipelago, - REGIME RNS ( Recupero Nuclei Storici contribuendo a garentire, ancorché in modo Generatori ) contraddittorio e complesso (come Categoria dichiarativa B.3 - Beni Culturali contraddittoria e complessa è la modernità) la Territoriali Antropici Storici Connotanti persistenza di una identità possibile per esso. I - ambiti con presenza di beni architettonici di risultati di tali indagini sono stati in parte interesse storico testimoniale (edilizia forniti nei due volumi S. Todesco (a cura di), religiosa, rurale, industriale), urbani e peri- “Atlante dei Beni Etno-antropologici eoliani ”, urbani, che hanno generato nuclei abitativi e Palermo, assessorato regionale BB.CC.AA. e piccoli borghi rurali P.I., 1995, e S. Todesco - R. Gullo (a cura di), - REGIME MA1 ( Mantenimento dell’assetto “I sentieri di Didyme. Un percorso del paesaggio agrario in zone comprese tra antropologico ”, Palermo, assessorato gli ambiti di tutela vulcanologia TV e ambiti regionale BB.CC.AA. e P.I., 1999, a cui si antropizzati a diverso livello ) rimanda per un ulteriore approfondimento dei Categorie dichiarative: relativi contenuti. - B.2 - Beni Culturali Territoriali Seminaturali In tema di tutela P.T.R. si richiamano qui di Connotanti seguito i relativi ambiti. - modellazione antropica dei pendii I regimi normativi del P.T.P. applicabili al - B.3 - Beni testimoniali della cultura settore dei beni demo-etno-antropologici sono materiale i seguenti: Terrazzamenti antropici di modellazione dei - REGIME TO1 ( Tutela orientata diretta pendii delle aree colturali produttive ) Case rurali tradizionali eoliane Categoria dichiarativa B.3 - beni testimoniali Strutture, infrastrutture e opere di interesse della cultura materiale etnoantropologico e testimoniale della cultura - REGIME TO3 ( Tutela orientata diretta alla rurale fruizione termale, talasso-termale, Zone di attività tradizionali silvopastorali terapeutica e ludica nonché alla fruizione - REGIME REC ( Recupero edilizio sociale e di pubblica utilità del mare ) conservativo testimoniale con Categoria dichiarativa A.1.2 - Beni culturali rifunzionalizzazione cultural-produttiva ) territoriali naturali fisici abiotici Categoria dichiarativa C- Beni Funzionali - ambiti a vocazione orientata alla fruizione antropici urbanistici connotanti con problemi diretta del mare od opportunità di fruizione e riuso come

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risorse in regime di compatibilizzazione immobili e delle aree dichiarati di paesistica notevole interesse pubblico. 4) Il piano può altresì individuare: a) le aree, non oggetto di atti e 2 Norme di carattere generale provvedimenti emanati ai sensi delle norme di tutela, nelle quali, invece, la 1) In base alle caratteristiche naturali e realizzazione di opere e interventi può storiche e in relazione al livello di rilevanza e avvenire sulla base della verifica della integrità dei valori paesistico-antropologici, il conformità alle previsioni del piano piano ripartisce il territorio in ambiti paesaggistico e dello strumento omogenei, da quelli di elevato pregio fino a urbanistico, effettuata nell’ambito del quelli significativamente compromessi o procedimento inerente al titolo edilizio e degradati. con le modalità previste dalla relativa 2) In funzione dei diversi livelli di valore disciplina, e non richiede il rilascio di paesistico-antropologico riconosciuti, il piano autorizzazione da parte della attribuisce a ciascun ambito corrispondenti Soprintendenza; obiettivi di qualità. Gli obiettivi di qualità b) le aree significativamente paesistico-antropologica prevedono in compromesse o degradate nelle quali la particolare: realizzazione degli interventi di recupero e a. il mantenimento delle caratteristiche, riqualificazione non richiede il rilascio di degli elementi costitutivi e delle autorizzazione da parte della morfologie, tenuto conto anche delle Soprintendenza. tipologie architettoniche, nonché delle 5) Il piano deve inoltre individuare anche tecniche e dei materiali costruttivi; progetti prioritari per la conservazione, il b. la previsione di linee di sviluppo recupero, la riqualificazione, la valorizzazione urbanistico ed edilizio compatibili con i e la gestione del patrimonio paesistico- diversi livelli di valore riconosciuti e tali antropologico eoliano indicandone gli da non diminuire il pregio paesistico- strumenti di attuazione, comprese le misure antropologico del territorio. incentivanti. 3) Il piano si articola nelle seguenti fasi: a. ricognizione dell’intero territorio, attraverso l’analisi delle caratteristiche 3 Bozza di normativa storiche, naturali, estetiche e delle loro interrelazioni e la conseguente definizione dei valori paesistico-antropologici da La normativa qui di seguito riportata è tutelare, recuperare, riqualificare e relativa alla tutela del complessivo patrimonio valorizzare; costituito dai beni demo-etno-antropologici b. analisi delle dinamiche di eoliani, visto come universo di beni che nella trasformazione del territorio attraverso loro compresenza concorrono a definire l’individuazione dei fattori di rischio e l’identità storica del territorio dell’arcipelago. degli elementi di vulnerabilità del paesaggio, la comparazione con gli altri Essendo caratteristica precipua della cultura atti di programmazione, di pianificazione tradizionale, le cui forme tali beni hanno e di difesa del suolo; storicamente veicolato, quella di consistere c. individuazione degli ambiti paesistico- non già in manufatti individui emergenti bensì antropologici e dei relativi obiettivi di in un organico reticolo di realtà modulari qualità; interconnesse , la tutela dei beni demo-etno- d. determinazione di misure per la antropologici, tenendo peraltro conto delle conservazione dei caratteri connotativi modificazioni territoriali intervenute nel corso delle aree tutelate per legge e, ove degli ultimi decenni nell’arcipelago, necessario, dei criteri di gestione e degli prevederà due principali forme d’intervento: interventi di valorizzazione degli

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1- tutela generica, per campione, che Le strutture produttive tradizionali, gli permetta la conservazione selettiva di impianti di trasformazione, gli opifici e gli tipologie significative di forme impianti vetero-industriali (spec., regimi TS3, d’insediamento tradizionale; RNS) potranno essere sottoposti ad interventi 2- tutela specifica e individuante, di realtà di valorizzazione che prevedano il riuso degli non modulari ma uniche, sia in quanto rare stessi anche con mutamento di destinazione, emergenze in sé significative rispetto alla purché il nuovo impiego a)- sia compatibile norma sia in quanto residui singoli dei quali con la natura e la dignità del bene; b)- lasci sono stati distrutti beni omologhi. leggibili in loco i macchinari, gli impianti, le strutture produttive, in una parola, i segni del Premesso ciò, i beni demo-etno-antropologici lavoro in essi ancora presenti. immobili (spec., regimi TO1, TO3, REC) già In presenza di superfetazioni intervenute negli individuati nell’ Atlante dei Beni Etno- ultimi cinquant’anni e/o di elementi antropologici Eoliani sono sottoposti alle dequalificanti rispetto al valore storico seguenti norme: testimoniale dei beni oggetto d’intervento, le a)- PER I BENI SOTTOPOSTI A TUTELA opere da realizzare dovranno prevedere la DIRETTA con specifico provvedimento dismissione di tali elementi nonché la emesso ai sensi della normativa vigente bonifica e il recupero ambientale dei (Codice dei Beni Culturali ) OVVERO manufatti. INSERITI NELLE SCHEDE ESEMPLARI CONTENUTE NELL’ATLANTE DEI BENI Tutti i segni territoriali (spec., regimi RNS e ETNO-ANTROPOLOGICI EOLIANI : regime MA1) consistenti in modalità di di conservazione che contempla soltanto antropizzazione storicamente consolidatesi in interventi di restauro conservativo e di forme riconosciute di cultura (per es. manutenzione ordinaria; terrazzamenti, muri a secco, lienzi , elementi b)- PER I BENI NON SOTTOPOSTI A di sacralizzazione del paesaggio quali TUTELA DIRETTA E INSERITI NEI SOLI cappelle, edicole votive, calvari etc.) ELENCHI INVENTARIALI CONTENUTI dovranno essere integralmente mantenuti. NELL’ATLANTE DEI BENI ETNO- Dovrà inoltre essere assicurato il ANTROPOLOGICI EOLIANI : sono mantenimento integrale dei percorsi consentiti, oltre agli interventi di restauro, processionali storici e tradizionali, della anche interventi di recupero con salvaguardia sentieristica tradizionale, della rete viaria per i caratteri tipologici e architettonici caratterizzata dall’impiego di materiali e tradizionali, garantendo la conservazione dei tecniche costruttive tradizionali; dovranno corpi originali, nonché eventuali ampliamenti infine essere adottate tutte le opportune forme - ove urbanisticamente assentibili – in ogni di tutela urbanistica affinché possano caso obbligatoriamente coerenti con la svolgersi - nei modi culturalmente tipologia. formalizzati - riti e cerimonie tradizionalmente consolidati.

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CAPITOLO X – SINTESI DELLO STATO DI FATTO DEL SITO. ANALISI SWOT

1 La diversità biologica

Tab. 1 Analisi SWOT della situazione della diversità biologica PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - Diversità di contesti insulari e varietà di habitat - Mancanza di una politica integrata di gestione del - Biotopi di rilevante interesse vegetazionale territorio sottoposto a tutela ambientale - Presenza di endemismi e specie rare - Fragilità del sistema biotico data dall’insularità - Presenza di cenosi estremofile - Presenza di specie alloctone - Presenza di zone nursery per grandi pelagici - Inadeguate politiche di gestione delle aree - Presenza diffusa di praterie di Posidonia protette oceanica e biocenosi del coralligeno - Mancanza di un piano per l’educazione - Presenza di grotte marine sommerse e ambientale, la sensibilizzazione e l’educazione mesolitorali e di secche allo sviluppo sostenibile - Presenza di cetacei quali il tursiope e la stenella - Inadeguatezza di risorse destinate alla - Dinamicità genetica delle popolazioni salvaguardia del territorio sottoposto a tutela - Gr an parte del territorio sottoposto a tutela ambientale ambientale: - Non adeguata tutela degli ambienti naturali • 9 Siti di importanza comuni taria (S.I.C. • Perimetrazione nella Riserva di Lipari e direttiva habitat) Vulcano delle zone in cui è presente il • 1 Zona di protezione speciale (Z.P.S, direttiva Citisus OISEAUX) • Mancanza di tutela legislativa per specie • 1 IBA fortemente minacciate (lucertola delle Eolie - • 6 Riserve Naturali Regionali Orientate 107 Podarcis Raffonei ) • 2 Riserve Naturali Regionali Integrali • Esclusione da regimi di prot ezione europei o - Pianificazione paesistica - PTP regionali di siti ad alta rilevanza naturalistica - Imminente istituzione dell’ area marina protetta • Sospensione, a seguito di ordinanza del Tar, - Imminente istituzione di Parco Nazionale della Riserva Regionale di Vulcano - Imminente istituzione Riserva Regionale di - Frammentazione e degrado degli habitat causato Lipari con riperimetrazione escludente siti di da impatti legati allo sviluppo e al disordine cave edilizio e infrastrutturale. - Redazione in corso dei Piani di Gest ione delle - Frammentazione data dalla perimetrazione zone S.I.C. e Z.P.S. frastagliata delle riserve con relativi bassi - Riconosciute valenze paesaggistiche con rapporti perimetro/area che possono particolare riferimento al mare e alle coste quali rappresentare un limite alla possibilità effettiva di suggestivi elementi di richiamo turistico conservazione dei biotopi. - Riconoscimento UNESCO come parte del WHL - Tendenza all’abbandono delle pratiche agricole (World Heritage List) tradizionali e susseguente degrado delle - Usi tradizionali delle risorse naturali sistemazioni dei terreni (terrazzamenti) che - Assenza di agricoltura industrializzata estensiva determina fenomeni di instabilità dei versanti e - Presenza attiva di associazioni ed enti operanti difficile difesa dagli incendi nel campo del turismo naturalistico (Nesos - - Eccessiva concentrazione stagionale dei flussi Lipari) o della promozione culturale (Dydime - turistici che corrisponde a: Salina • Pres sioni critiche in determinati momenti - Rete sentieristica ripristinata in 5 aree protette dell’anno sugli habitat marini e terrestri; - Abitudine della popolazione locale all’ospitalità • Concentrazione della maggior parte delle diffusa economie in limitati ambiti produttivi con

107 È stata considerata anche le Riserve Regionali di Lipari alla luce della sua imminente istituzione. 310 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA scarsa propensione della popolazione locale ad una cultura ambientale sostenibile; • Difficile rapporto tra le popolazioni locali e gli enti gestori delle aree protette (vedasi ricorsi al T.A.R.); - Carenze idriche nel periodo più caldo con successive scelte agricole a bassa produttività che hanno determinato una debolezza dell’economia rurale - Mancato controllo del p ascolo brado nel territorio della riserva di Alicudi - Mancanza di politiche di sostegno all’ecoturismo e a l turismo culturale, naturalistico, scolastico, anche in riferimento a soggetti socialmente svantaggiati

OPPORTUNITÀ MINACCE - Turismo di massa concentrato nel periodo di - Sv iluppo integrato dell’area basato sulla alta stagione valorizzazione delle sue connotazioni - Presenza di ovini in aree protette natularistiche - Incendi - Coinvolgimento e partecipazione della comuni tà - Uso di pesticidi locale a nuovi scenari di sviluppo - Inquinamento - La particolare posizione geografica dell’arcipelago - Degrado e frammentazione degli habitat le rende un potenziale labor atorio di ricerca autoctoni originari (biogeografia, ecologia, geologia, vulcanologia, - Ancoraggio su praterie di Posidonia oceanica sviluppo sostenibile) che può fornire importanti - Relazione critica tra gli enti gestori di aree contributo per la conservazione della biodiversità protette e la popolazione locale nella bioregione del Mediterraneo - Depauperamento degli ecosistemi - Adesione a Countdown 2010 - Invasione di specie alloctone compromettenti - Riqualificazione delle aree degradate la ripresa delle biocenosi autoctone - Professionalizzazione di risorse umane locali - Deterioramento delle componenti - Sperimentazione già avviata di progetti di paesaggistiche del paesaggio eoliano ripristino ambientale (EOLIFE 99) - Perdita di elementi naturalistici di richiamo con - Realizzazione di festival fuori stagione (Salina conseguente perdita in valore di immagine Doc Festival, Cinema, documentaristica e natura, - Perdita di diversità biologica fotografia naturalistica, enviromental art) - Scenario di sviluppo a breve termine - una collaborazione tra i soggetti deputati alla - Spopolamento e abbandono dell’attività conduzione dei piani di gestione UNESCO e quelli agricola tradizionale deputati alla gestione siti Natura 2000 - Incremento dei costi per la tutela ambientale e - Esistenza di centri di ricerca e network progressiva difficoltà a creare economie internazionali che si occupano di sviluppo dedicate sostenibile e con servazione della biodiversità nelle - Omologazione dell’ambiente naturale e sociale isole del mediterraneo (Centre for Mediterranean - Espansione dell’attività edificatoria Cooperation – IUCN; Biosphere Connections; - Scomparsa di conoscenze tradizionali legate al MAB di UNESCO; …) know how dell’uso di risorse naturali - Presenza di Musei, biblioteche, centri culturali, (artigianato locale, piante medicinali) strutture pubbliche dismesse quali potenziali basi - Peggioramento della qualità della vita con logistiche per la realizzazione delle azioni conseguente crisi dei valori d’identità e di - Ecoturismo e educazione ambientale coesione culturale e sociale fondati sui saperi - Presenza diffusa presso luoghi di approdo di derivati dal rapporto uomo/natura Diving centre per la creazione di una rete di

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OPPORTUNITÀ MINACCE soggetti per la fruizione del mare - Protocolli di intesa tra istituzioni preposte alla tutela, alla protezione, alla conservazione e a lla valorizzazione del patrimonio biologico - Sperimentazione di progetti pilota di restauro ambientale e di sviluppo sostenibile locale - Possibilità di accesso a fonti di finanziamento agevolate o a fondi finalizzati a lla conservazione, valorizzazione e sviluppo sostenibile delle piccole isole del mediterraneo - Sviluppo di turismo naturalistico, scolastico, culturale - Rete con altri contesti simili – isole del mediterraneo - Fruizione delle zone di pregio naturalistico - Ricerca scientifica su biogeografia ed ecologia - Sperimentazione del modello dello sviluppo sostenibile - Instaurare rete tra aree protette - Studi sui modelli di gestione delle aree protette - Scenario di sviluppo duraturo - Avvio di strategie di sviluppo sostenibile basate sulla tutela e valorizzazione dei beni ambientali. - Sensibilizzazione degli operatori e della popolazione all’attenzione e alla cura delle risorse naturali.

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incisività per l’effetto contrastante dei 2 La valorizzazione del Patrimonio persistenti punti di debolezza sopra indicati: i Archeologico regimi di P.T.P.) TO6: i regimi vincolistici sovraordinati esistenti e consolidati (sismici, idrogeologici, paesaggistici sopravvenuti a Punti di debolezza: seguito dell’individuazione dei Siti 1) La quasi totalità delle aree archeologiche, d’Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di con resti in vista sia demaniali sia di proprietà Protezione Speciale (ZPS) e i gli specifici terze (comunali o proprietà privata) non vincoli archeologici ai sensi della legeg fruiscono di regolari interventi di pulizia e 1089/1939, del DLGS 490/1999 e del DLGS manutenzione ordinaria e straordinaria per 42/2004. insufficienza di fondi sui capitoli ordinari: fattore che ne pregiudica la piena fruibilità 2) In rapporto alla conoscenza alla avviando od accentuando processi di degrado divulgazione e alla promozione del che possono compromettere la conservazione patrimonio archeologico un punto di forza delle strutture antiche. costante dovrebbe essere costituito dal Museo 2) La mancanza di un servizio di custodia Archeologico Regionale Eoliano che nella quotidiano in tutte le aree archeologiche seconda metà del secolo scorso ha costruito il visitabili ne pregiudica la regolare apertura al motore dell’attività di ricerca,di tutela e di pubblico nel caso di nuclei chiuse e recintate studio dei Beni Culturali Eoliani e attira (come nel caso di c/da Diana) o nel caso di sempre studiosi, studenti, semplici aree di accesso libero (come i villaggi appassionati non solo per la straordinaria preistorici di Capo Graziano a Filicudi e del qualità e abbondanza dei suoi complessi ma Milazzese a Panarea).impedisce il controllo per la chiarezza e al ricchezza del suo dei flussi di visitatori e la perevenzione di apparato didattico e per la sue aperture eventuali danni accidentali o voluti alle politematiche e interdisciplinari (la sezione strutture antiche. vulcanologica etc.). 3) La mancanza di personale di custodia della Si rileva però, in negativo, dai dati Soprintendenza sul posto non rende possibile sull’afflusso dei visitatori paganti consultabili una regolare sorveglianza agli interventi nel sito web dell’assessorato dei Beni consentiti nelle aree indicate nelle previsioni Culturali e Ambientali e della Pubblica del P.T.P.come di potenzialità archeologica Istruzione un forte calo delle presenze dei (con giacimenti non ancora perimetrati con visitatori paganti nel 2006 :22938 contro i 46 precisione). 834 del 2005 e i 49.828 del 2004. 4) Gli stessi fattori negativi si ripercuotono Una deflessione circa del 50% quale sintomo sulla attuale mancanza da parte della di sofferenza della prestigiosa istituzione le Soprintendenza del Mare e della cui cause devono essere indagate (non si Soprintendenza B.C.A,di Messina della conoscono peraltro i dati definitivi per il impossibilità di garantire la regolare 2007). sorveglianza almeno esterna dei numerosi 3) La straordinaria compresenza, in molte tratti di mare nei cui fondali insistono delle aree visitabili, di valori paesaggistici, giacimenti archeologici (relitti o discariche vulcanologici, naturalistici (in particolare nei portuali) per prevenire depauperamenti villaggi preistorici di Salina, Panarea,Filicudi) clandestini e nei quali la sorveglianza delle che attirano visitatori dai diversi interessi forze dell’ordine è assai frequente ed efficace, anche semplici appassionati n del mare e del soprattutto nella stagione turistica, ma non trekking. costante. 4) Le grandi potenzialità di fruizione delle aree già visitabili quali vettori d’interesse e di Punti di forza flusso turistico all’interno di calibrati sistemi 1) In rapporto alla tutela costituiscono progettuali (per es l’integrazione di progetti effettivi punti di forza, pur se non di costante sul POR 2007-2013 e gli interventi per

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l’istituzione dei primi nuclei del Parco delle epr un nuovo corso della valorizzazione del Eolie)che includano la prosecuzione degli PatrimonioArcheologico. scavi, l’incremento della 2) Opportunità dell’incremento della didattica.l’ampliamento dei percorsi etc. conoscenza e della tutela, e quindi delle potenzialità di valorizzazione, attraverso la Minacce: pianificazione di articolati progetti di ricerca. Le minacce per il sistema di tutela,conoscenza 3) Opportunità di realizzazione e attivazione e valorizzazione del Patrimonio Archeologico di nuove strutture museali e ricettive e Eoliano sono essenzialmente condizionati dai potenziamento di quelle esstenti. punti di debolezza che devono essere arginatie 4) Opportunità dell’incremento dell’attività e annullati. didattica e promozionale. Dal permanere dei fattori di debolezza nasce 5) Opportunità di una gestione integrata ai fini anche la concreta minaccia di contrazione del del potenziamento delle risorse di flusso turistico al di fuori della stagione valorizzazione secondo le linee d’intervento estiva. prospettate dalla vigente normativa statale e regionale. Opportunità (e insieme necessità): 5) Opportunità di incremento e di Una catena di opportunità può nascere proprio razionalizzazione del flusso turistico. dai punti di debolezza e quindi dalle misure 6) Opportunità di defluenza positiva che necessitano per arginarli. sull’indotto economico e sull’occupazione a livello locale. 1) Opportunità-di istruire le procedure per la 7) Opportunità di costanti monitoraggi dei perimetrazione e l’attivazione dei primi nuclei flussi turistici e dei connessi benefici del ParcoA archeologico ex L.R. 20/2000.che economici. costituisce a nostro parere la base strategica

Tab. 2 Analisi SWOT della valorizzazione e tutela archeologica PUNTI DI PUNTI DI FORZA MINACCE OPPORTUNITA’ DEBOLEZZA Attuali diffi coltà e − Il Tessuto connettivo dei vigenti - Minacce alla - Istituzione e riflussi negativi in regimi di tutela :TPT , regimi tutela alla attivazione del Parco ex ordine alla vincolistici,sic E ZPS conservazione e LR20/2000 gestione,alla − I progetti strutturali in atto o in alla - Incremento della valorizzazione alla avvio valorizzazione conoscenza e della tutela e ad un − Prese nza del Museo Regionale del patrimonio tutela E e delle risorse regolare Eoliano archeologico di valorizzazione svolgimento dei − Compresenza,nell’apprezzamento evidenziate dai attraverso articolati servizi connessi. del Patrimonio Archeologico dei valori punti di - Progetti di ricerca del patrimonio etno etnoantropologico, debolezza - Realizzazione e geovulcanologico,biotico attivazione di nuove − Regimi di tutela vigenti.PTP, - Conseguente strutture museali e di Riserve naturali, Parco Marino, regimi co ntrazione dei accoglianza e vincolistici vari. flussi turistici potenziamento delle esistenti - Rafforzamento dell’azione didattica e promozionale - Forme di gestione integrata.Incremento e razion alizzazione dei flssi turistici - Effetti positivi sull’indotto economico 314 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

e su ll’occupazione a livello locale - Costante azione di monitoraggio dei flussi turistici e dei benefici economici.

a vantaggio dell’intero comprensorio insulare) 3 La componente geo-vulcanologica sono state invece individuate le conseguenze derivanti dalla crescita della consapevolezza Al fine di analizzare i punti di forza e di del valore socio-economico della componente debolezza della componente geovulcanologica e dei beni ambientali in geovulcanologica, unitamente alle opportunità genere (ricadute occupazionali, legate ad una sua corretta valorizzazione e miglioramento complessivo della qualità alle minacce derivanti invece da una carenza ambientale, etc.). di adeguati interventi su questo peculiare All’interno delle minacce, ovvero dei rischi aspetto territoriale, si è proceduto ad legati a eventi o mutamenti futuri che effettuare un’analisi SWOT (Strenght – potrebbero avere un elevato impatto sulla Weakness – Opportunities – Threats, ovvero componente geovulcanologica e sulla sua punti di forza, di debolezza, opportunità e valorizzazione, sono state invece comprese minacce). tutte le situazioni negative che verrebbero a Attraverso l’analisi, in particolare, i punti di delinearsi in seguito ad una mancata foorza rappresentati dai maggiori elementi attuazione di interventi di salvaguardia del che possono favorire lo sviluppo sostenibile territorio. dell’area sono stati individuati essenzialmente L’analisi SWOT è di seguito nell’incremento di tutte le attività turistico- schematicamente riassunta: culturali legate ad un’adeguata valorizzazione della risorsa geovulcanologica. Punti di forza: Per quanto riguarda invece gli elementi che - Sito già inserito nella lista del Patrimonio potrebbero ostacolare la crescita socio- Mondiale UNESCO economica dell’area insulare e cioè i punti di - Notevole valenza scientifica e culturale debolezza che occorrerebbe superare per - Presenza di beni culturali un’opportuna attuazione delle azioni di morfovulcanologici di elevato interesse sviluppo, sono state riconosciute scientifico principalmente le problematiche legate - Possibilità di creazione di percorsi all’esistenza di perduranti situazioni di scientifico-culturali monotematici e criticità non ancora risolte (concentrazione di politematici flussi turistici stagionali e conseguente - Potenzialità per la realizzazione di un centro aumento della pressione antropica, condizioni studi internazionale di degrado ambientale legate alle attività - Possibilità di incremento di un turismo umane, etc.) destagionalizzato attraverso la valorizzazione Nell’ambito dei vantaggi futuri derivanti dalla di elementi morfovulcanologici corretta attuazione delle azioni di sviluppo (quindi le opportunità che occorrerà sfruttare Punti di debolezza

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- Esistenza di situazioni di criticità legate al - Crescita della consapevolezza del valore degrado ambientale socio-economico del patrimonio - Incremento stagionale della pressione vulcanologico e ambientale antropica - Ricadute occupazionali legate allo - Concentrazione di flussi turistici stagionali sfruttamento delle potenzialità del - Insufficiente sfruttamento delle potenzialità geoturismo legate al geoturismo - Miglioramento della qualità complessiva del - Assenza di adeguati interventi di paesaggio salvaguardia del territorio e delle risorse Minacce Opportunità - Progressivo degrado delle risorse naturali e - Incremento delle interrelazioni fra priorità ambientali conservative e sviluppo turistico-economico - Decadimento della qualità del paesaggio sostenibile - Aumento dei costi per l’attuazione di - Maggiore coinvolgimento delle popolazioni interventi di recupero e risanamento locali nella gestione del territorio e del ambientale e per la patrimonio culturale conservazione delle risorse - Perdita di potenziali occasioni di sviluppo socio-economico a lungo termine

Tab. 3 Analisi SWOT delle componenti geo-vulcanologiche PUNTI DI PUNTI DI FORZA MINACCE OPPORTUNITA’ DEBOLEZZA - Esistenza di - Sito già inserito nella lista del - Progressivo - Incremento delle situazi oni di criticità Patrimonio Mondiale UNESCO degrad o delle interrelazioni fra legate al degrado risorse naturali e priorità conservative e ambientale - Notevole valenza scientifica e ambientali sviluppo turistico - culturale economico sostenibile - Incremento - Decadimento stagionale della - Presenza di beni culturali della qualità del - Maggiore pressione antropica morfovulcanologici di elevato paesaggio coinvolgimento delle interesse scientifico popolazioni locali - Concentrazione di - Aumento dei nella gestione del flussi turistici - Possibilità di creazione di costi per territorio e del stagionali percorsi scientifico-culturali l’attuazione di patrimonio culturale monotematici e politematici interventi di - Insufficiente recupero e - Crescita della sfruttamento delle - Potenzialità per la realizzazione risanamento consape volezza del potenzialità legate al di un centro studi internazionale ambientale e per la valore socio - geoturismo conservazione economico del - Possibilità di incremento di un delle risorse patrimonio - Assenza di adeguati turismo destagionalizzato vulcanologico e interventi di attraverso la valorizzazione di - Perdita di ambientale salvaguardi a del elementi morfovulcanologici potenziali territorio e delle occasioni di - Ricadute risorse sviluppo socio - occupazionali legate ec onomico a lungo allo sfruttamento delle termine potenzialità del geoturismo

- Miglioramento della qu alità complessiva del paesaggio

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PARTE QUINTA

OBIETTIVI E STRATEGIE DEI PIANI DI AZIONE

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PREMESSA AI PIANI DI AZIONE

L’obiettivo principale del Piano di Gestione è socio-culturale che, poggiandosi su azioni di l’identificazione, la tutela, la conservazione la razionalizzazione dell’ampio fenomeno valorizzazione e la trasmissione alle turistico che interessa le Eolie, avviino un generazioni future del sito. Posto che a processo di sviluppo sostenibile che non fondamento del Piano vi è il riconoscimento intacchi la conservazione di questo prezioso del valore universale (statement of Patrimonio UNESCO. significance) che rende il sito unico o Le azioni di tutela, conservazione e eccezionale con i suoi valori estetici, valorizzazione/promozione del territorio naturalistici e ambientali, bisogna che il previste nel Piano, devono essere opere e valore sia tutelato in maniera dinamica, nel interventi riguardanti l’intero territorio in rispetto dei criteri che hanno portato settori e ambiti di intervento differenti, con all’iscrizione nella lista, considerando anche l’unico scopo però di garantire un sostanziale la cultura materiale, le tradizioni, i saperi e complessivo miglioramento della fruibilità accumulati, lo spirito creativo e le abilità del patrimonio stesso. tramandate di generazione in generazione. Il Piano rappresenta anche una “dichiarazione di Questo Piano di Gestione punta a proporre un principi” e un insieme di proposte con le quali piano di interventi che operando le autorità responsabili della gestione sull’ambiente nella sua accezione più ampia, s’impegnano nei confronti della comunità sui siti vulcanologici, sull’urbanistica e i locale, dell’UNESCO e dell’intera umanità, a trasporti dei centri urbani, sul problema tutelare attivamente il sito e a garantirne la dell’energia e dei rifiuti, sui centri di conservazione e la valorizzazione. Il Piano interesse, sui beni culturali e storico- deve essere visto come un insieme flessibile architettonici, siano finalizzati ad un d’idee progettuali per il sito UNESCO isole complessivo sviluppo socio-economico Eolie che coinvolgono una pluralità di dell’intero arcipelago, fermo restando le soggetti e che sono in grado di evolvere specifiche problematiche, criticità e recependo aggiornamenti e modifiche con il peculiarità di ognuna delle sette isole. mutare delle circostanze e seguendo l’evoluzione dell’ambiente al quale si rivolge. Il Piano di Gestione troverà una concreta I concetti di qualità della vita e sviluppo applicazione attraverso una serie di Piani di sostenibile sono valori imprescindibili per una Azione che individuino le strategie operative corretta gestione del territorio soprattutto in da mettere in atto per sostenere l’integrità e lo riferimento alla maggiore complessità di sviluppo del sito, puntando al raggiungimento quelle dinamiche che investono i siti dove di alcuni fondamentali obiettivi, tra i quali i centrale – perché più forte - è il fattore principali sono: umano, la pressione delle azioni dell’uomo, • la conservazione e la valorizzazione del sia esso il cittadino o visitatore nelle isole. patrimonio ambientale e culturale; E allora ci vengono in aiuto le attente analisi • la ricomposizione degli equilibri naturali e sinora svolte in merito allo stato delle risorse ambientali attraverso azioni di recupero; del territorio eoliano e alle criticità/rischi in • la valorizzazione di quelle risorse cui versano, l’individuazione dei punti di compatibili con le finalità della tutela del forza e di debolezza di un luogo per troppo patrimonio; tempo trascurato da un punto di vista della • garantire la tutela degli ambiti naturali e del ecosostenibilità: sono osservazioni che ci patrimonio storico-archeologico presenti nelle offrono le basi per stilare delle proposte di isole; tutela, protezione e conservazione del sito, dei • il miglioramento dell’offerta turistica anche progetti di promozione e valorizzazione mediante azioni di comunicazione territoriale

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finalizzate alla creazione di nuove attività e nuove occasioni di interesse – purché sempre I progetti di seguito proposti, divisi compatibili con le risorse del sito - che idealmente in differenti piani settoriali di possano creare una domanda turistica intervento, puntano: destagionalizzato e di qualità; • al rispetto delle indicazioni giunte • l’adeguato miglioramento dei servizi dall’UNESCO in merito allo stato attuale essenziali anche durante la stagione invernale delle risorse del sito; per soddisfare i bisogni primari dei residenti e • alla possibilità di proporre ulteriori criteri quelli dei turisti temporanei “non stagionali”; per rinnovare la posizione delle isole Eolie • assicurare la creazione di nuove opportunità all’interno della lista del Patrimonio Mondiale di lavoro – anche e soprattutto all’interno dell’Umanità, sulla base del principio guida di delle nuove iniziative - attuando, laddove una reale gestione ecosostenibile delle risorse, necessario, iniziative di formazione e/o non solo geovulcanologiche, dell’arcipelago riqualificazione professionale. eoliano.

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CAPITOLO I – PIANO DI AZIONE PER LA CONOSCENZA, PROTEZIONE, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

cui forma dipende dalle dimensioni e dalle 1 Preservare i valori del sito specifiche caratteristiche di tali ambiti. L’analisi condotta nell’ambito del presente Tra le proposte di azione rivolte al territorio studio ha posto in evidenza alcune eoliano rivestono particolare importanza i problematiche di carattere conservativo progetti che mirano a promuovere la tutela e relative, in particolare, al patrimonio storico e la protezione del patrimonio eoliano, avendo alle risorse di carattere ambientale. anche un certo riguardo nella valorizzazione Il sistema conoscitivo messo in campo nella di quelle potenzialità inespresse che risorse e fase prioritaria della conoscenza della territorio ancora possiedono. situazione in atto nel territorio - insieme Si tratta di progetti che investono il all’individuazione dei punti di forza e dei patrimonio naturalistico-ambientale punti di debolezza, delle opportunità e delle (paesaggi, contesto vulcanologico, flora e minacce - diviene indispensabile supporto alla fauna), i beni tangibili (musei, siti definizione del piano di conservazione, tutela archeologici, architettonici e storico-artistici), e valorizzazione. la produzione materiale (artigianato, tipicità agro-alimentari) e quella immateriale (eventi 3 Obiettivi preliminari culturali, manifestazioni religiose e folkloristiche). Rendere concrete le azioni qui di seguito 3.1 Obiettivo di sistematizzazione dei dati presentate, significa basare la conservazione e esistenti valorizzazione del territorio su efficaci politiche di tutela dei beni naturali e culturali che procedono nella direzione di un La ricerca e acquisizione dei dati di mantenimento sostenibile delle risorse del conoscenza del territorio, deve mirare ad una territorio, impedendo la dispersione del sistematica raccolta di informazioni puntuali patrimonio ivi presente. relative ad ogni singolo ambito di interesse del sito, con un riferimento anche alla metodologia della “Carta del Rischio” e alla 2 I progetti del Piano per la conoscenza, creazione e potenziamento di un Sistema protezione, conservazione e valorizzazione informativo Territoriale che funga da supporto allo sviluppo sostenibile, alla del patrimonio valorizzazione e, soprattutto, al monitoraggio del sistema eoliano. Si dovrebbe dunque

procedere: La costruzione del piano di conservazione, - alla raccolta, acquisizione e tutela e valorizzazione comporta da un lato implementazione dei dati cartografici, l’individuazione dello stato di conservazione alfanumerici, fotografici, iconografici di delle singole risorse, dall’altro la valutazione conoscenza sul sito e alla loro dei fattori che ne interferiscono. sistematizzazione mediante archiviazione Il rilevamento della sovrapposizione tra fisica; risorse ed elementi di disturbo individua gli - alla creazione di una banca dati informatica ambiti (aree problema) in cui è necessario condivisa per l’immissione e la ricerca della costruire specifici progetti di conservazione la informazioni in riferimento ad ogni singolo oggetto o bene del sito; 320 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

- alla creazione di un GIS e di strumenti applicativi per la sua adeguata fruizione. Si dovrà procedere per step partendo, dunque, da 3.4 Intensificare le attività di conservazione una georeferenziazione dei dati conoscitivi e manutenzione del sito, a livello non solo sulle aree incluse in tale modello di gestione per arrivare alla produzione di modalità ambientale idonee per il controllo e il monitoraggio.

Questo è sicuramente l’obiettivo primario che 3.2 Aumentare la conoscenza del caratterizza il piano di azione della conoscenza e conservazione del patrimonio da patrimonio concretizzarsi principalmente attraverso: − l’individuazione di nuove fonti di

finanziamento; Risulta fondamentale incrementare lo stato − il potenziamento delle attività e i sistemi di della conoscenza del patrimonio conservazione dei beni, mettendo dunque in rappresentativo del sito, operando in direzione atto gli interventi di manutenzione ordinaria e di un potenziamento degli attuali programmi straordinaria per incrementare il livello di di gestione e di un’efficace programmazione protezione e preservare i valori del sito; di potenziali interventi futuri sul sito, anche − la riduzione delle fonti inquinanti e attraverso un rafforzamento della sua riqualificazione aree degradate, diffusione all’esterno. In tal senso si razionalizzando il sistema di gestione dei potrebbero attivare: rifiuti, il recupero energia e, al contempo, − ulteriori iniziative di studio attraverso puntando alla rinaturalizzazione delle aree; l’attivazione di laboratori o la collaborazione − pianificando e gestendo in maniera per tesi di laurea riguardanti le isole Eolie e, ecosostenibile la mobilità nel rispetto comunque, finalizzate alla produzione di dell’ambiente naturalistico circostante; pubblicazioni di promozione e divulgazione; - la definizione e realizzazione di azioni di − campagne sistematiche di rilevamento, al monitoraggio dello stato di conservazione, a fine di costruire un mappa dell’andamento breve e lungo termine, individuando le dovute diacronico dello stato di conservazione delle metodologie, strategie e gli strumenti peculiarità del sito che potrebbe costituire necessari. un’attendibile base di riferimento per la programmazione e l’esecuzione di eventuali futuri interventi di gestione, soprattutto se 3.5 Potenziare la vigilanza sul sito accompagnata da indagine mirate all’individuazione di possibili fonti di rischio anche dovuti ad usi impropri del territorio. Un’ottimale conservazione e valorizzazione di un sito così prestigioso com’è quello UNESCO delle isole Eolie, passa 3.3 Obiettivo di aggiornamento e inevitabilmente anche per una costante opera integrazione della pianificazione di vigilanza tesa a verificare l’integrità dei diversi aspetti peculiari che identificano il territoriale e urbanistica. sito. In tal senso si potrebbe pensare di applicare:

- possibili sistemi di monitoraggio e controllo Per un’ottimizzata tutela del territorio si a distanza o, comunque, automatizzati per la dovrebbero metter in atto quelle modalità di protezione di aree definite del sito; studio sul paesaggio dei territori e dei comuni - un protocollo unico, che sia condiviso dai eoliani che consentirebbero la redazione di soggetti responsabili delle azioni di tutela e piani paesistici dettagliati nonché prevenzione, per la verifica dello stato di uso l’adeguamento dei Piani Regolatori Generali e e conservazione dei beni; la stesura di un Piano Regolatore dei Porti.

321 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

- la Carta del Rischio, per l’analisi della Ampliare la riconoscibilità del sito isole Eolie vulnerabilità del sito; come Patrimonio UNESCO è uno degli aspetti fondamentali delle proposte di valorizzazione di tale territorio, nonché 3.6 Riqualificazione del paesaggio del sito aspetto primario per ottenere tutti i vantaggi in tema di valore aggiunto derivanti da tale ben precisa identità. Si potrebbe: Tale obiettivo di conservazione e, al − creare un sistema di riferimento per ottenere contempo, valorizzazione del patrimonio, e verificare tutte le informazioni tecniche e potrebbe passare anche attraverso un progetto scientifiche corrette relative al sito, al fine di di conservazione e valorizzazione del uniformare le attività editoriali dei vari paesaggio agricolo, definendo strategie soggetti pubblici e privati finalizzati alla condivise per l’uso ecocompatibile del produzione di materiale di promozione del territorio agricolo confinante ai beni di sito; rilevanza storico-artistica, ai fini di una − predisporre e attivare un sistema omogeneo coerente integrazione paesaggistica e della di segnaletica, sia interna che esterna al sito. preservazione dei beni stessi. Si potrebbe Occorrerà definire degli standard grafici e di dunque definire un protocollo operativo di immagine, magari anche attraverso un intervento, a supporto delle attività di uso del concorso di idee di livello nazionale; territorio agricolo, con supporto alle attività di − consentire una completa e chiara conversione delle attività agricole non comprensione della struttura urbanistica e coerenti. territoriale in specifiche aree di accesso del sito. 3.7 Obiettivo di adeguare gli strumenti di conoscenza del sito al ruolo di Patrimonio dell’Umanità

322 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 1 Tavola sinottica degli obiettivi preliminari nell’ambito del piano per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio Fonte : Elaborazione propria AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Conoscenza Sistematizzazione dei -raccolta, acquisizione e - completamento e del patrimonio dati esistenti implementazione dei dati; sistematizzazione del quadro delle loro sistematizzazione conoscenze; - creazione di una banca dati - messa in rete a disposizione dei informatica condivisa; soggetti coinvolti dei dati sul sito; - creazi one di un GIS e di - realizzazione di un sistema strumenti applicativi per la integrato di conoscenza, controllo e sua adeguata fruizione monitoraggio e supporto alla fruizione su base GIS

Conoscenza Aumentare la conoscenza - iniziative di studio attraverso - realizzazione di nuove attività di del patrimonio del patrimonio l’attivazione di laboratori o la studio sul sito; collaborazione per tesi di - costruzione di una base laurea riguardanti le isole documentaria scientifica per la Eolie; comparazione storica delle - campagne sistematiche di variazioni sul territorio e per la rilevamento pianificazione degli interventi; - Incremento del livello di controllo del territorio

Protezione e Aggiornamento e - studio sul paesaggio dei - adeguamento degli strumenti conservazione integrazione della territori e dei comuni eoliani; programmatori del territorio; pianificazione territoriale - conoscenza delle - ottimizzazione della tutela del e u rbanistica caratteris tiche peculiari del territorio paesaggio e i nterrelazioni paesaggistiche Protezione e Intensificare le attività di - individuazione di nuove fonti - decremento del livello di rischio conservazione conservazione e di finanziamento; di dissoluzione dei beni; manutenzione del sito, a - interventi di manutenzione - definizione di procedure livello non solo ordinaria e straordinaria; scientificamente valide e condivise ambientale - gestione ecosostenibile delle per la realizzazione del risorse del territorio; monitoraggio - azioni di monitoraggio dello stato di conservazione, a breve e lungo termine

Conoscenza, Potenziare la vigilanza - sistemi di monitoraggio e - riduzione di atti impropri sul sito; protezione e su l sito controllo a distanza; - aumento della conoscenza sul conservazione - protocollo unico; livello di vulnerabilità del sito; - la Carta del Rischio - supporto alla pianificazione di strategie coordinate di intervento

Conservazione Riqualificazione del - protocollo operativo di - definizione di strategie condivise e paesaggio del sito intervento a supporto delle per l’uso ecocompatibile del valorizzazione attività di uso del territorio territorio; agricolo; - mantenimento dell’integrità del - supporto alle attività di paesaggio nel rispetto del valori conversione delle attività del sito; agricole non coerenti. - riconversione delle parti di territorio destinate ad usi non coerenti

Conoscenza e Adeguare gli strumenti di - predisporre e a ttivare un - ampliare la riconoscibilità del sito valorizzazione conoscenza del sito al sistema omogeneo di isole Eolie come Patrimonio ruolo di Patrimonio segnaletica, sia interna che UNESCO; dell’Umanità esterna al sito; - promozione di una fruizione - uniformare le attività ecosostenibile del territorio; editoriali dei vari soggetti - agevolare l’accesso al sito pubblici e privati finalizzati alla - agevolare a fruizione del sito e produzione di materiale di incrementare il livello di promozione del sito informazioni a disposizione dei visitatori

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all’allontanamento dall’area della popolazione 4 Linee guida per la tutela e la protezione di ovini che vivono allo stato brado nella del sistema biotico delle isole Eolie sommità e sui versanti occidentali dell’isola adducendo gravi danni alla pregevole flora locale. Nell’isola di Salina sarebbe opportuno Per un’efficace politica di protezione, intervenire con un’azione volta alla conservazione e valorizzazione del patrimonio protezione della flora connotante l’area dello biologico eoliano è essenziale che il sistema Stagno di Lingua. Nello specifico è necessario di tutela sia coerente e integrato. A tal fine si intervenire al fine di evitare l’annuale taglio ribadisce la necessità di porre in essere una del canneto lungo la riva interna del lago, che serie di azioni prioritarie di tutela ambientale se lasciato prosperare attirerebbe e e di attuare una strategia d’intervento e di proteggerebbe l’avifauna. gestione integrata, attraverso il Relativamente alla necessità di attuare azioni coinvolgimento dei i soggetti istituzionali che e interventi di controllo e monitoraggio amministrano i beni ambientali biologici. ambientale è necessario notare che La necessità di un’integrazione delle politiche l’Amministrazione Regionale Siciliana di gestione dei beni naturalistici biologici è responsabile delle misure di conservazione necessaria a livello degli enti gestori di aree dei SIC e ZPS ha avviato la procedura per la protette. Nell’arcipelago eoliano gli attuali e redazione dei Piani di Gestione. La consegna futuri enti gestori potrebbero coordinare i loro dei suddetti piani e la loro validazione avverrà interventi gestionali volti alla tutela, alla entro il mese di maggio del 2008. Questo conservazione e alla valorizzazione in modo processo in via di svolgimento rappresenta da garantirne l’efficacia. Inoltre sarebbe una garanzia a breve termine per l’attuazione auspicabile che tali enti gestori fossero forniti di una serie di misure volte all’effettivo dei mezzi adeguati ad attuare coerenti monitoraggio e protezione dei siti interessati politiche gestionali. Dall’analisi dello stato dalle politiche di tutela. Appare quindi delle conoscenze è emerso che non sempre i importante in questa fase attivare una mezzi di cui dispongono gli enti gestori sono collaborazione tra il soggetto deputato alla adeguati al perseguimento degli obiettivi base conduzione del Piano di Gestione UNESCO e 108 di una corretta politica di gestione . quello che curerà la gestione dei siti Natura A questo proposito va segnalata la forte 2000, al fine di ottenere una “strategia necessità di svolgere azioni di controllo e unitaria” per la tutela e la conservazione del monitoraggio del territorio. In particolare ciò patrimonio naturale delle Eolie. appare prioritario relativamente alle riserve In ambito di tutela ambientale appare regionali di Alicudi, Filicudi, Panarea e importante ribadire la prioritaria rilevanza Stromboli, dove manca una base territoriale naturalistica e biologica di alcune aree dell’ente gestore. Quest’ultima andrebbe meritevoli e bisognose di protezione istituita urgentemente e dotata dei mezzi e giuridica, ma attualmente escluse dalle degli strumenti necessari per la salvaguardia e perimetrazioni delle aree protette istituite il monitoraggio ambientale. Soprattutto va dalle normative comunitarie, nazionali e segnalata l’esigenza di monitorare e regionali. In particolare si ribadisce la controllare l’isolotto di Strombolicchio, necessità della riperimetrazione della Riserva sottoposto ai vincoli del regime di Riserva Regionale di Lipari e di Vulcano, secondo le Naturale Integrale e il sistema microinsulare raccomandazioni della Commissione del degli Scogli Viciniori di Panarea, sottoposto Patrimonio Mondiale UNESCO.109 È allo stesso regime vincolistico. Nel contesto importante inoltre sottolineare in relazione insulare di Alicudi è urgente un’azione di alle azioni dedicate alla fruizione l’esigenza salvaguardia ambientale volta alla cattura e

109 World Heritage Committe, Mission Report, Aeolian 108 Cfr. Allegati A1, A2, A3, A4 alla presente relazione Islands (Italy)(908) , 21-28 marzo 2007, Main riportanti il questionario rivolto agli enti gestori. Recommendations, n°1, and paragraph 3.6. 324 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

prioritaria di fissare dei limiti definiti ai in modo integrato. I progetti elaborati non numeri dei visitatori per assicurare la rappresentano l’unica via possibile per la sostenibilità ambientale e sociale del valorizzazione e la conservazione della natura territorio. A questa esigenza farà fronte, eoliana, e non coprono in modo esaustivo secondo il Piano qui presentato, l’apposito tutte le esigenze del territorio in tale materia. ente gestore. Rappresentano piuttosto la realizzazione di Infine, dallo studio dello stato delle uno scenario nuovo per le isole Eolie basato conoscenze è emerso che le politiche di sulla conservazione della natura e su un gestione portate avanti dagli enti gestori delle innovativo modello di sviluppo sostenibile. Il Riserve Regionali non appaiono del tutte piano d’azione per la biodiversità va inoltre adeguate alle esigenze di conservazione degli considerato in modo dinamico: è suscettibile habitat autoctoni. Nello specifico risulta che di implementazione e necessita di un vi sono delle criticità in relazione alla monitoraggio continuo che consenta di gestione della Riserva Naturale Orientata migliorare sempre più l’efficacia degli Montagna delle Felci e dei Porri gestita dalla interventi. In questo senso ha un ruolo Provincia Regionale di Messina con la centrale l’ente gestore che potrà collaborazione del Corpo Forestale della eventualmente costituire un’Agenzia di Regione. La politica di gestione è stata Ricerca e/o un’unità di ricerca specifica per la valutata inefficace dal World Heritage biodiversità delle isole Eolie. Tale Committee, nel Mission report, Aeolian organizzazione potrà monitorare i vari Islands (Italy), del 21-28 marzo 2007. Le interventi riguardanti il patrimonio biologico critiche riguardano essenzialmente la e valutarne l’implementazione e potrà, ove piantumazione di specie arboree alloctone e la sarà ritenuto necessario, proporre e realizzare presenza di costruzioni incoerenti con nuove azioni progettuali. L’unità di ricerca si l’ambiente naturale. A tal proposito si prevede connota così come soggetto che coordina, la realizzazione di uno studio sui modelli di monitora e implementa il piano d’azione per gestione delle aree protette che insistono sul la biodiversità seguendo un modello di territorio dell’arcipelago eoliano, al fine di “adaptative management”. Infine va orientare il loro assetto gestionale verso un sottolineata la scelta di adottare la migliore adeguamento alla realtà territoriale e metodologia Pdca (plan, do, check, act) a una maggiore efficacia. L’azione potrebbe garanzia di uno scenario di sempre maggiore essere portata avanti dall’ente gestore del adeguatezza degli interventi al contesto Piano di Gestione che potrebbe istituire territoriale d’azione. La metodologia Pdca un’apposita agenzia e/o unità di ricerca. costituisce il pilastro fondamentale del piano L’elaborazione di un modello di gestione e secondo un processo circolare di efficace ed efficiente per le aree protette pianificazione-attuazione-controllo- dell’arcipelago eoliano orienterà le politiche riesaminazione (ciclo di Deming) 110 assicura di gestione della Riserva Naturale Orientata il miglioramento continuo del sistema di Montagna delle Felci e dei Porri verso una gestione. coerente integrazione con le linee gestionali del sito UNESCO isole Eolie.

4.1 Progetti del piano d’azione per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio biologico eoliano

Le azioni previste dai progetti del piano d’azione per la biodiversità vanno considerate 110 Angelini A., Pizzuto P., op. cit. 2007, p.171. 325 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Fig. 1 Quadro sinottico degli attori del Piano d’azione per il patrimonio biotico

biologico sempre più interessante nell’ambito 4. 2 La ricerca del Mediterraneo, tanto che in occasione della recente Conferenza Internazionale organizzata Malgrado i numerosi recenti filoni di studio dall’UNESCO, “Il Fuoco tra l’Aria e sulle specie eoliane, dalla tassonomia alla l’Acqua”, le tematiche biologiche hanno biogeografia, dall’ecologia alla demoecologia, trovato spazio accanto a quelle archeologiche ancora le Eolie possono considerarsi non e vulcanologiche. perfettamente conosciute. Lo svolgimento Mentre per la flora e la vegetazione delle delle ricerche ha messo in luce un contesto piante vascolari le conoscenze possono considerarsi complessivamente buone grazie

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soprattutto ai contributi di Brullo, Pasta e propedeutico a molti interventi di Asciuto, lo stesso non può dirsi per licheni, conservazione. muschi e alghe che eccetto qualche Nello specifico appare opportuno segnalare la erborizzazione sono ancora pressocchè necessità di ampliare le conoscenze sconosciuti. relativamente ai seguenti aspetti: Per la fauna l’argomento si mostra più - Realizzazione di un atlante delle complesso: da un lato la fauna terrestre specie ornitiche nidificanti e svernanti. vertebrata appare ben studiata, soprattutto - Realizzazione di una carta fisiologica sugli uccelli le conoscenze acquisite sono vegetazionale. buone anche se mancano dati sugli uccelli - Censimento e monitoraggio delle migratori. Lo stesso può dirsi per i rettili, specie che attraversano l’arcipelago in anche se mancano dati sull’effettiva fase di migrazione, sia tramite la consistenza numerica delle popolazioni di realizzazione di una stazione di Podarcis raffonei a Vulcano, La Canna e inanellamento per i passeriformi che Strombolicchio. attraverso censimenti visivi per i I mammiferi invece meriterebbero ulteriori rapaci. ricerche, in particolare riferimento alla - Studio ecologico, biologico e chirotterofauna che solo recentemente è stata demoecologico della popolazione di oggetto di studio e solo per alcune isole e ai Falco della regina e delle altre specie gliridi (Quercino di Lipari e ghiro di Salina) nidificanti comprese nella lista rossa la cui consistenza numerica ed ecologia è IUCN. ancora ignota. - Censimento, monitoraggio, studio Per gli invertebrati alcuni gruppi (lepidotteri, ecologico e genetico del Quercino di imenotteri mutillidi, coleotteri, ortotteri, Lipari e del Ghiro a Salina. omotteri, eterotteri, collemboli, isopodi, - Studio morfometrico e genetico dei aracnidi disderidi, molluschi terrestri) sono mammiferi eoliani e confronto con i già stati oggetto di pubblicazioni ed elenchi con specifici peninsulari e siciliani. faunistici che seppure insoddisfacenti e - Ricerca su presenza di pesticidi nelle limitati in alcuni casi ad una o più isole reti trofiche. costituiscono tuttavia una base d’avvio per - Censimento e monitoraggio e studio studi successivi. dettagliato su fattori di disturbo della Di buon livello, almeno sotto l’inquadramento Podarcis raffonei . sistematico, sono gli studi su lepidotteri e - Studio sull’interazione fra Podarcis alcune famiglie di coleotteri. raffonei e Podarcis sicula. Totalmente assenti invece gli studi su interi - Studio morfometrico e genetico della importantissimi gruppi faunistici quali ditteri, Testudo hermanni e confronto con i chilopodi, diplopodi, imenotteri, acari, ragni, con specifici, peninsulari e siciliani. crostacei dulciacquicoli, anellidi, gruppi in - Confronto fra le comunità di alcuni casi che manifestano una spiccata molluschi terrestri eoliani e quelle tendenza alla speciazione e dal cui studio è continentali. lecito attendersi interessanti sorprese. - Studio dei meccanismi evolutivi in La ricchezza naturalistica delle Eolie unita ambiente insulare e dell’origine degli all’importanza biogeografia di queste isole endemismi eoliani. offre ai ricercatori un mare inesauribile di - Realizzazione di un catalogo della spunti di ricerca tant’è che buona parte del fauna eoliana che comprenda un patrimonio floristico e faunistico risulta elenco sistematico di tutte le specie inesplorato. L’ampliamento e il animali terrestri dell’arcipelago completamento delle conoscenze sulle eoliano e la loro distribuzione. biocenosi eoliane costituisce un elemento di - Confronto morfologico, ecologico e fondamentale importanza per l’attuazione di biologico fra taxa insulari siciliani e corrette politiche di conservazione e peninsulari. protezione degli ambienti naturali, è infatti

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- Studio delle comunità di batteri Per questa ragione accanto alle esigenze e ai estremofili di Vulcano e Stromboli. temi sopra esposti, l’Agenzia considererà - Studio di fattibilità su interventi di come possibili campi di intervento attinenti al ripristino ambientale in aree proprio esercizio gli ambiti relativi alle degradate. interconnessioni tra sistemi naturali e sistemi - Studio di fattibilità per interventi di antropici, privilegiando il campo di studi riforestazione di aree di particolare relativo alla scienza della sostenibilità interesse. Tale Agenzia potrà coordinare diverse attività - Valutazione degli impatti antropici su che vengono di seguito elencate: popolazioni ed ecosistemi. • monitoraggio dello stato di attuazione del - Definizione dei limiti numerici di Piano d’azione per la biodiversità tramite visitatori per aree connotate da l’applicazione degli indicatori; fragilità ecologica. • progettazione di nuovi interventi da - Studio su qualità delle acque marine realizzare all’interno del Piano d’azione costiere, censimento delle popolazioni per la biodiversità; ittiche con particolare riferimento a • elaborazione e realizzazione di progetti di cetacei 111 . conservazione; - Studi sulle cenosi abissali. • realizzazione di uno studio sui modelli di - Studi sugli impatti dei natanti su gli gestione delle aree protette dell’arcipelago ecosistemi marini costieri. eoliano; - Studio delle reti trofiche marine con • realizzazione di un database particolare riferimento al fitoplancton. informatizzato fruibile attraverso la rete - Studio di fattibilità per la rimozione internet di contenuti scientifici relativi alle del gregge brado di ovini e caprini ad materie di ricerca; Alicudi. • creazione di un sistema informativo territoriale (GIS) che preveda carte tematiche con indicazione di sentieri, aree Progetto Agenzia di Ricerca attrezzate, luoghi di osservazione naturalistica, ricettività; • gemellaggio con altri siti WHL di matrice Al fine di sopperire alle lacune delle naturalistica e con altri centri di ricerca conoscenze relative ai complessi ecosistemi sulle realtà insulari mediterranee; connotanti l’arcipelago eoliano e di sostenere • organizzazione di convegni su aspetti azioni di conservazione e di valorizzazione relativi alle scienze naturali; delle emergenze naturalistiche biotiche delle • realizzazione di una rivista digitale isole Eolie, l’Ente gestore del piano potrebbe fruibile via web che - con scansione costituire un’apposita Agenzia e/o unità di temporale semestrale - faccia conoscere i ricerca per le isole Eolie. Questa avrà un risultati delle ricerche; approccio interdisciplinare derivato dalla • realizzazione di studi di valutazione di condizione che vede l’ambiente naturale impatto ambientale; (biotico e abiotico) strettamente connesso al • definizione dei limiti di ingresso per i sistema sociale, grazie ad una rete complessa visitatori delle aree naturalistiche tutelate; di flussi di materia ed energia. Nello specifico • azioni tese a favorire l’incoming di le isole del Mediterraneo si trovano oggi in studiosi e/o studenti universitari attraverso una particolare condizione di fragilità a causa forme laboratoriali residenziali sui temi della attività antropica che si integra in questo della: sistema di relazioni complesse − Biogeografia insulare; condizionandole sempre più pesantemente. − Ecologia applicata; − Conservazione della Natura; 111 Fortuna C. M. et al., An insight into status of the − Sviluppo sostenibile e qualità striped dolphins, Stenella coeruleoalba, of the southern della vita. , ICRA, Journal of the Marine Association of the United Kingdom, 2007. 328 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

• promozione di attività formative rivolte a • l’elaborazione e la promozione di progetti tecnici operanti nelle amministrazioni di conservazione biologica; locali; • la realizzazione di studi di fattibilità • promozione di attività formative rivolte propedeutici ad interventi di ripristino agli insegnanti di ogni ordine e grado; ambientale. • la realizzazione di uno studio per la rimozione del gregge brado ad Alicudi;

Tab. 2 Progetto di azione per la ricerca per la biodiversità

AREA RI CERCA AZIONI Organizzazione di una Agenzia di Ricerca che si occupi di: Naturale- - raccogliere, elaborare e diffondere biotico informazioni scientifiche sul patrimonio naturalistico delle Eolie; - implementare le attività della propria programmazione nell’ambito del piano d’az ione sulla biodiversità - monitoraggio delle attività in campo ambientale e relativamente allo sviluppo sostenibile;

OBIETTIVI Promuovere la ricerca RISULTATI ! Fornitura di dati scientifici scientifica nel campo ATTESI aggiornati per colmare il gap sullo della biogeografia stato della conoscenza delle risorse insulare, dell’ecologia naturali eoliane applicata, della biologia ! Identificazione dei limiti di carico della conservazi one e numerici da non superare nelle azioni dello sviluppo di fruizione; sostenibile delle isole ! Agevolare il raccordo tra enti Eolie nel contesto del preposti alla salvaguardia e mondo Mediterraneo. scientifico; Monitorare e ! Studi di fattibilità per interventi di implementare il Piano ripristino ambientale; d’azione per la ! Studio sui modelli di gestione delle biodiversità. aree protette dell’arcipelago eoliano; Fornire dati scientifici ! Studio di fattibilità per la rimozione aggiornati. del gregge brado di ovini ad Alicudi; ! Migliorare la diffusione internazionale delle informazioni; ! Diventare Centro d’Eccellenza nelle materie d’applicazione della ricerca; ! Coinvolgimento degli stakeholders locali, nazionali e internazionali; ! Divenire attore privilegiato nella promozione di eventi culturali e /o formativi nel territorio rivolti a soggett i residenti e non residenti nell’arcipelago; ! Realizzazione di progetti di biologia

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della conservazione; ! Monitoraggio e miglioramento continuo del Piano di azione per il patrimonio biotico.

elaborate dall'IUCN e da altre Organizzazioni Progetto modelli di gestione per aree protette Internazionali. In diverse occasioni e incontri organizzati dall'IUCN a livello internazionale il tema dell'efficacia di gestione delle AAPP è Una dei progetti che compongono l’azione stato oggetto di confronto e analisi che l’Agenzia di Ricerca potrà compiere approfondite. In particolare sugli indicatori di relativamente alla raccolta, all’elaborazione e gestione sono già disponibili utili riferimenti, alla diffusione di informazione scientifiche, che necessitano comunque di una opportuna riguarda i modelli di gestione delle aree valutazione e verifica per essere applicati protette. Si presenta tale progetto di ricerca in nella realtà territoriale locale. quanto ha un grande peso strategico Saranno coinvolti direttamente tutti gli enti di all’interno del piano. Una coerente ed efficace gestione al fine di rendere i parametri gestione delle aree protette è infatti di identificati a livello internazionale adeguati al fondamentale importanza per il livello locale. Si farà riferimento alla conseguimento degli obiettivi del Piano di letteratura riportante i risultati delle ricerche Gestione del sito UNESCO isole Eolie. più importanti condotte a livello Sebbene l’imminente elaborazione dei piani internazionale. Una volta individuati i fattori di gestione dei SIC e ZPS di rete Natura 2000 ritenuti essenziali per la descrizione dello faccia intravedere scenari migliorativi in tale stato di un’area protetta, e i relativi indicatori materia nel prossimo futuro, il problema di contesto, si opererà al fine di calarli nella dell’efficacia della gestione delle aree protette realtà territoriale locale. In questa fase iniziale permane nella sua attualità. della ricerca sarà fondamentale l’apporto di Sono molteplici i benefici che un efficace un esperto della task force sulla “management sistema di valutazione e di monitoraggio effectiveness” della Commissione Mondiale potrebbe garantire ai gestori. In primo luogo Aree Protette della IUCN. Tale collaborazione fornirebbe gli strumenti necessari ad orientare terrà saldamente legata la presente ricerca al il modello gestionale verso la adattabilità, la livello internazionale garantendone la versatilità e quindi il miglioramento continuo sprovincializzazione e il confronto con delle performance. esperienze analoghe a livello mondiale. In secondo luogo i gestori di aree protette Verranno poi fissati dei benchmarks di godrebbero di maggiore fiducia e sostegno da riferimento sulla base della diversità degli parte della società e degli enti finanziatori. obiettivi a cui tende la programmazione dei Ciò renderebbe ovviamente più agevoli i diversi enti di gestione. A tal punto sarà processi compartecipativi culturali e sociali, e possibile avventurarsi nel cuore della ricerca: leggittimerebbe ulteriormente i gestori nella la definizione degli indicatori di performance richiesta dei finanziamenti. I sistemi di per valutare la distance-to-target . In questa valutazione vanno quindi considerati come delicata fase sarà fondamentale il contributo strumenti che assistono i gestori nel loro degli enti internazionali di ricerca così come operato. la comunicazione con gli enti di gestione Rimanendo sempre legati alle esperienze presenti sul territorio. Identificare gli internazionali (IUCN), si studieranno le indicatori di performance è un compito modalità con cui raccogliere e sistematizzare i estremamente complesso, realizzabile soltanto dati di contesto relativi a tutte le aree protette grazie ad una concezione sistemica della presenti sul territorio eoliano. Particolare problematica. attenzione sarà posta alle metodologie e alle A questo punto si potrà operare al fine di linee guida per la valutazione dell'efficacia di raccogliere i dati relativi ai set di indicatori gestione delle AAPP sperimentate ed identificati. I dati verranno ovviamente

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registrati e trattati in modo tale da garantirne sintetizza e rende meno tecnici i risultati una corretta e facile lettura. Si procederà così descritti nella pubblicazione specialistica. Il alla sistematizzazione dei dati raccolti. Si sito internet creerà una vera e propria opererà anche al fine di creare un software o piattaforma per tutti gli stakeholders e foglio di calcolo con cui organizzare i dati permetterà a chiunque di conoscere in tempo raccolti e renderne semplice l’aggiornamento. reale le condizioni delle aree protette eoliane. L’ultima fase del progetto di ricerca prevede Quest’ultimo strumento ha un valore aggiunto un intenso lavoro finalizzato alla diffusione notevole: stimolerà la costituzione di una rete dei risultati. Relativo è il valore di una ricerca di soggetti gestori di aree protette nelle isole i cui risultati rimangono “chiusi” in un ambito Eolie, contribuendo significativamente al accademico. Per questa ragione si ritiene rafforzamento e al miglioramento della strategica la scelta di puntare sulla diffusione generale performance del sistema delle aree dei risultati. Ciò verrà fatto tramite quattro protette. Infine l’ultima fase del progetto di fondamentali strumenti: la pubblicazione ricerca prevede la realizzazione di un cartacea, il Dvd, il sito internet e il convegno. Convegno nazionale per la presentazione dei La pubblicazione cartacea mostrerà i risultati risultati del progetto. Il Convegno nazionale della ricerca a livello particolareggiato e può essere organizzato nell'ambito della specialistico, sarà uno strumento Campagna CD 2010 con riferimenti anche ai indispensabile per gli “addetti ai lavori”. Il temi e alle conclusioni del Congresso IUCN dvd verrà invece confezionato in modo da di Barcellona 2008 e apre la strada alla essere adeguato alle esigenze formative del partecipazione ad altri incontri (conferenze, mondo della scuola media superiore. Verrà seminari, conevntion) di carattere affiancato da una pubblicazione cartacea che internazionale e nazionale.

Tab. 3 Progetto di azione per la ricerca per la biodiversità

AREA RICERCA AZIONI - raccolta dati e screening dello stato Naturale- - elaborazione degli indicatori di contesto biotico - coinvolgimento enti di gestione e esperto IUCN Commissione Mondi ale Aree Protette - definizione dei benchmarks e degli indicatori di performance per definire la distance to target - sistematizzazione e diffusione dei dati elaborati - organizzazione convegni OBIETTIVI Elaborazione di RISULTATI ! miglioramento delle performance strumento valutativo ATTESI gestionali degli enti gestori dinamico dei modelli ! elaborazioni di strumenti utili per la di gestione delle aree raccolta e la sistematizzazione dei dati protette ! prodotti per la diffusione dei risultati ! convegno nazionale sul tema e partecipazione ai meeting internazionali ! miglioramento dell’immagine degli enti gestori e dell’arcipelago eoliano a livello internazionale

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acquatico comunità come le foreste di alghe 4.3 La conservazione brune, le distese di coralli, le comunità fitoplanctoniche possono influenzare e Gli approcci metodologici della biologia della modificare direttamente le caratteristiche conservazione prendono in considerazione la dell’ambiente fisico, per esempio la fondamentale unitarietà dei sistemi biotici. concentrazione dell’ossigeno disciolto, la Questi sono delle strutture dinamiche trasparenza delle acque, il movimento delle costituite da una moltitudine di elementi onde”. Quindi la relazione tra le componenti inscindibilmente interrelati tra loro. Non biotiche e quelle abiotiche di un ecosistema è possono essere descritti come somme di parti, essenzialmente reciproca. L’interdipendenza poiché le interrelazioni che ne costituiscono la della relazione in realtà permea anche i totalità danno vita a delle proprietà nuove. rapporti tra le varie specie viventi e tra le Le proprietà emergenti distinguono il sistema varie popolazioni all’interno delle comunità da analoghi sistemi operanti e presenti su biologiche. stessi livelli di organizzazione (individui, La biologia della conservazione orienta il specie, popolazioni, comunità). La struttura propri principi fondamentale lungo tre reticolare delle interrelazioni che legano principali assi strategici: insieme le varie componenti in un tutt’uno organico fa sì che la mancanza di anche un - il cambiamento evolutivo – l’evoluzione solo elemento del sistema possa biologica è l’origine di tutte le forme di vita comprometterne il funzionamento o esistenti, rappresenta la spiegazione comunque cambiarne le proprietà generali. scientifica della vita e la comprensione dei A livello degli ecosistemi ciò è suoi meccanismi, pertanto è fondamentale particolarmente evidente a causa della rete operare con piani di conservazione; trofica che lega saldamente tutti i componenti - l’ecologia dinamica – in natura non esiste biologi e abiotici tra loro. Scrive a proposito nulla di statico, la stessa nozioni di Primack 112 : “Le relazioni tra componente equilibrio va intesa solamente in senso biotica e componente abiotica di un dinamico, poiché i sistemi biologici sono ecosistema sono molto strette e complesse. sistemi non in equilibrio. La dinamicità dei L’ambiente fisico influenza la struttura e le sistemi ecologici invita ad adottare strategie caratteristiche delle comunità biologiche, di gestione dinamiche e adattative. soprattutto attraverso i fattori climatici L’adaptative management rappresenta una (regime di precipitazioni, temperatura ed risposta adeguata a questa fondamentale escursione termica, ventosità, umidità caratteristica della natura; dell’aria, e altri), topografici (quota ed - la presenza umana – non è possibile non esposizione), edifici, geologici e considerare la presenza dell’uomo negli geomorfologici, idrologici, mentre in ecosistemi. La presenza umana va valutata ambiente acquatico fattori abiotici importanti in tutti gli studi di conservazione che sono per esempio la profondità, la zonazione riguardano ambienti sia integri che termica, la turbolenza e altre caratteristiche degradati. chimiche e fisiche delle acque. Le comunità possono a loro volta modificare le Seguendo questi orientamenti generali e le caratteristiche abiotiche dell’ecosistema. In best practices sperimentate sia a livello ambiente terrestre la velocità del vento, internazionale sia a livello nazionale dai l’umidità e la temperatura dell’aria, le maggiori enti di ricerca (ICRAM, CNR, caratteristiche del suolo di una certa area CoNISMa, Università, etc.) e dai programmi possono essere influenzate dalle comunità delle organizzazioni internazionali che si vegetali e animali ivi presenti. In ambiente occupano di conservazione ambientale (IUCN, UNEP, UNESCO-MaB, etc.) è possibile intervenire nell’ambito territoriale 112 Primack R.B., A Primer of Conservation Biology , Sinauer dell’arcipelago eoliano al fine di mantenere in Associates, 2000 (ed. it., Primack R.B., Carotenuto L., Conservazione della natura , Zanichelli, 2003, pag. 22). 332 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

modo duraturo e in condizioni soddisfacenti i sistemi biotici locali. Progetto Podarcis

Il progetto che viene presentato di seguito riguarda la Podarcis raffonei che rappresenta una delle specie “bandiera” dell’arcipelago. L’identificazione di questa specie bersaglio è dovuta essenzialmente al suo stato di conservazione estremamente critico (Critically Endangered secondo le categorie IUCN) che la vede esposta ai rischi legati al cosiddetto “vortice di estinzione”. Questo processo riguarda le popolazioni numericamente ridotte e in rarefazione, ed è alimentato dai rischi della deriva genetica e della depressione da inbreeding. La deriva genetica è uno dei motori fondamentali dell’evoluzione biologica e consiste nel cambiamento casuale delle frequenze alleliche del DNA. Tuttavia in popolazioni numericamente ridotte il processo della deriva genetica piuttosto che aumentare la variabilità genetica intraspecifica la fa pericolosamente diminuire. La riduzione numerica della popolazione unitamente alla perdita di variabilità genetica intraspecifica espone le popolazioni ai rischi ulteriori della depressione da inbreeding. La depressione da inbreeding causa un ulteriore riduzione della variabilità genetica e conduce a prole poco numerosa, poco fertile o addirittura sterile.

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Tutti questi fattori insieme: le fluttuazioni demografiche, la suddivisione della popolazione a causa della frammentazione, la depressione da inbreeding, la maggiore deriva genetica, operando sinergicamente conducono ad una sempre più sensibile diminuzione della popolazione, che a sua volta contribuisce ad accentuare i processi che l’hanno determinata. Questo vortice esponenziale (feedback positivo) fa indebolire sempre più la popolazione che diviene incapace di affrontare le perturbazioni ambientali e le fluttuazioni demografiche casuali e va incontro ad estinzione. 113 La presente azione progettuale vuole scongiurare il pericolo dell’estinzione della specie Podarcis raffonei e indurre alla sua adeguata tutela legislativa. La specie, infatti, a tutt’oggi non risulta tutelata da nessuna normativa nazionale o internazionale a causa della recente separazione con la congenere Podarcis wagleriana.

113 Cfr. Angelini A., Pizzuto P., Manuale di ecologia, sostenibilità ed educazione ambientale , Milano, 2007. 334 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 4 Progetto di azione per la conservazione nella biodiversità

AREA CONSERVAZI AZIONI -Individuazione e mappatura dei siti id onei alla Naturale- ONE presenza delle specie biotico -Limitazione ed eliminazione dei fattori di disturbo -Captive-breeding degli esemplari recuperati -Riproduzione in cattività -Rilascio degli esemplari idonei e verific a del successo delle operazioni -Sensibilizzazione della popolazione locale - Richiesta di inserimento nelle liste di specie tutelate OBIETTI Conservazione RISULTA − A VI della specie TI umento delle popolazioni locali endemica ATTESI − El Podarcis raffonei iminazione del rischio di impoverimen to genetico (Lucertola delle − A Eolie) umento degli areali di diffusione − In serimento nelle liste di tutela

gruppi di individui, mentre altre costituiscono Progetto Eleonorae satelliti o pozzi (sink populations), sono fortemente instabili, fluttuanti e 114 Il successivo progetto di conservazione è temporanee . Nel quadro mediterraneo per rivolto alla specie bersaglio Falco eleonorae una coerente politica di conservazione appare Genè. Considerata come una delle più quindi importante garantire il mantenimento e rilevanti specie bandiera delle Eolie, possibilmente il consolidamento delle rappresenta una forte attrattiva per il turismo popolazioni eoliane. naturalistico. Nidifica in estate, più Secondo il Piano d’Azione Nazionale per il tardivamente rispetto ad altri falconidi e Falco della Regina dell’Istituto Nazionale per costituisce colonie nelle falesie rocciose. È la Fauna Selvatica (INFS) pubblicato in specie nidificante esclusiva del mediterraneo, Quaderni di Conservazione della Natura N.26 a cura di Fernando Spina e Francesco dove l’attuale popolazione è stimata intorno 115 alle 7000-7500 coppie di cui circa il 10% in Leonardi , i principali fattori di disturbo territorio italiano. Nella frammentata attuali sui quali bisognerebbe intervenire sono distribuzione mediterranea della popolazione i predatori alloctoni, soprattutto il ratto nero del Falco della Regina il mantenimento ad (Rattus rattus ), il degrado ambientale, lo ovest del nucleo centrale dell’Egeo delle sfruttamento agricolo intensivo e la colonie dell’arco eoliano appare di distruzione degli ambienti costieri. Alcuni dei grandissima rilevanza. Secondo il modello più rilevanti fattori di disturbo d’origine delle metapopolazioni, possono esistere delle antropica, sono costituiti dal rumore dovuto al condizioni per cui delle popolazioni 114 Hansky I., Simberloff D., The metapopulation approach, interagiscono fortemente tra loro tramite its history, conceptual domain and application to flussi di individui. Le metapopolazioni conservation. In Hansky I., Simberloff D. (a cura di), costituiscono dei raggruppamenti di Metapopulation Biology , pag: 5-26, Academic Press, 1997. 115 Spina F., Leopardi G. (a cura di), Piano di azione popolazioni in cui solitamente alcune fungono nazionale per il Falco della Regina (Falco eleonorae) . da centro o da sorgente (source populations), Quad. Cons. Natura 26, Min. Ambiente, Ist. Naz. si mostrano stabili e spesso “esportano” Fauna Selvatica, 2007. 335 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

passaggio di numerosi natanti, dalla turismo poco responsabile e dall’uso di costruzione di infrastrutture turistiche, da un pesticidi.

Tab. 5 Progetto di azione per la conservazione nella biodiversità

AREA CONSERVAZIONE AZIONI -Individuazione e mappatura dei si ti con Naturale- la presenza delle specie; biotico -Ricerca della presenza di pesticidi nelle reti trofiche terrestri ed eventuali analisi degli agenti patogeni ritrovati nel sangue o nelle piume di individui trovati morti; -Studio, prevenz ione ed eventuale eradicazione di specie faunistiche alloctone nelle aree di nidificazione (ratti, armenti); -Definizione di zone cuscinetto sia sulla costa che sul mare a protezione delle colonie durante il periodo della nidificazione; - Informazione ed e ducazione attraverso campagne di sensibilizzazione. OBIETTIVI Salvaguardia della RISULTATI Consolidare la presenza della specie specie Falco della ATTESI nelle isole Eolie Regina ( Falco eleonorae Genè)

NAT/IT/006217 "EOLIFE99 - Tutela Progetto Citiso delle specie vegetali prioritarie delle isole 116 Eolie" che va considerato quale best Un altro progetto di conservazione riguarda le practice che (conclusasi nel 2004) può quattro specie prioritarie della flora vascolare essere implementata. eoliana. Le isole Eolie ospitano quattro specie L’intendimento è, da una parte, continuare a di prioritario interesse comunitario che tutelare le quattro specie bersaglio sulle quali ritroviamo elencate nell’annesso 2 della rimangono tuttora presenti dei detrattori direttiva Habitat: Cytisus aeolicus Guss., un ambientali (pascolo brado di bestiame piccolo albero endemico esclusivo delle isole nell’isola di Alicudi e presenza incontrollata Eolie, Bassia saxicola (Guss.) Scott, una dell’uomo) e, dall’altra l’individuazione di rarissima chenopodiacea presente soltanto in altre specie su cui attivare processi analoghi tre piccole isole del mare Tirreno, Silene di conservazione ambientale. hicesiae Brullo & Signorello, segnalata a Va segnalata l’urgenza di una maggiore Panarea e di recente anche ad Alicudi e in vigilanza nelle aree in cui sono presenti tali un’altra stazione in Sicilia, Ophrys lunulata specie sia per evitare che visitatori poco Parl., orchidacea endemica presente anche in accorti possano estirpare o danneggiare le Sicilia. In tutti i casi si tratta di popolamenti piante, sia per prevenire eventuali incendi o numericamente ridotti di specie a danni causati dal pascolo. distribuzione molto limitata e di alto valore biologico. • Le azioni qui indicate sono state desunte dal Progetto Life-Natura LIFE99 116 Dati gentilmente forniti dal Dott. Angelo Troia. 336 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 6 Progetto di azione per la conservazione nella biodiversità AREA CONSERVAZI AZIONI -Individuazione e mappatura dei siti con la presenza Naturale- ONE delle specie; biotico -Raccolta e conservazione del germoplasma; -Studio genetico e riproduzione in vitro in appositi laboratori; -Acclimatazione delle piantine ottenute in un vivaio appositamente allestito a Lipari; -Reinserimento in natura; -Eliminazione di specie alloctone infestanti come l’ Ailanthus al tissima; -Protezione dal pascolo di armenti allo stato brado attraverso (Alicudi): a. Regolamentazione dell’attività; b. Ipotesi di recinzione; -Informazione ed educazione attraverso campagne di sensibilizzazione OBIETTI Salvaguardia RISULTA − C VI degli endemismi TI onsolidare e diffondere la presenza delle specie floristici eoliani ATTESI

Altre specie bersaglio da prendere in 4. 4 Altre possibili azioni di conservazione considerazione per azioni di conservazione sono il Quercino di Lipari ( Eliomus quercinus I progetti che sono stati sopra presentati liparensis Kahamann), per le sue rappresentano soltanto un possibile avvio del caratteristiche ecologiche e per il significativo Piano d’azione per la biodiversità. Sarebbe adattamento alle condizioni di insularità, e lo infatti necessario intervenire anche in altri scarabeo sacro ( Scarabeus sacer L.) e il ambiti, ma di fronte alla complessità della semipuntato ( Scarabeus semipunctatum ), a natura non pare sensato ambire alla esuastività causa della loro rarefazione e dell’interesse del Piano di interventi per la biodiversità. A che rivestono anche per il grande pubblico. tale proposito si fa presente per esempio che Gli habitat che andrebbero presi in la conservazione e il monitoraggio della considerazione in modo prioritario come Posidonia oceanica riveste grande importanza oggetti di interventi di conservazione sono le per gli ecosistemi marini del mediterraneo, in ultime macchie a Quercus ilex rimaste, le quanto la specie costituisce una “specie fitocenosi alofite con dominanza di ingegnere” 117 . Mostra la capacità chenopodiacee succulente annuali costiere “ingegneristica” e costruttiva di modificare in (cod. Corine 15.1), le associazioni a Genista modo significativo l’habitat, rendendolo tyrrenia , e i percorsi substeppici di ospitale per numerose altre specie. Crea degli graminacee e erbe annue (Thero- ambienti ideali per moltissime specie viventi Brachypodietea) (cod. Corine 62.20). In che colonizzano la superficie delle foglie o generale le azioni di conservazione andranno utilizzano i contorti e protetti dedali creati dai valutate per tutti i biotopi sottoposti a tutela rizomi come siti di nursery. dalle convenzioni internazionali e dalla normativa comunitaria, sulla base del loro stato di conservazione e dell’esposizione ai 117 Terborgh J., Island biogeography and conservation: rischi. Strategy and limitations. Science 193, pagg: 1029-1030, Anche nelle uniche due zone umide 1976. Vedi anche Power M.E., et al., Challenger in the quest for keystones, BioScience , 46, pagg: 609-620, 1996. dell’arcipelago (lo stagno di Lingua e il 337 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

pantano dell’Istmo) sarebbe necessario Gestione, potrebbe promuovere e produrre intervenire con adeguate azioni di nuove offerte di servizi legati alla natura, conservazione. Soprattutto lo stagno di curando insieme ad altri soggetti gli aspetti Lingua, per le sue caratteristiche ecologiche logistici da affrontare nella realizzazione delle (presenza di cenosi estremofile), per azioni. La poliedricità e multifunzionalità del l’importanza che riveste per le popolazioni centro servizi potrà divenire vettore per una migratorie di avifauna, e per il disturbo offerta capace anche di creare una antropico che subisce dovrebbe essere consapevolezza maggiore tra le valorizzato e coerentemente protetto. Amministrazioni pubbliche, il settore privato Inoltre va ribadito il ruolo fondamentale delle degli esercenti locali, gli abitanti residenti e i fitocenosi nel sostenere le reti trofiche degli turisti riguardo alle capacità di contribuire alla ecosistemi eoliani. A tal fine è necessario conservazione del patrimonio naturale e avviare uno studio di fattibilità propedeutico culturale nelle aree naturali e rurali, e ad interventi ecocompatibili di ripristino l'incremento della qualità della vita attraverso ambientale come indicato nella scheda un prodotto turistico ecologico, culturale e progetto relativa all’Agenzia di Ricerca. La multitematico. ripresa delle fitocenosi locali andrebbe Qui di seguito vengono elencati alcuni dei comunque affrontata con una corretta e servizi che potranno essere erogati: integrata gestione del territorio sottoposto a tutela ambientale. L’eliminazione delle − Prenotazione visite nelle aree naturali delle minacce e dei fattori di disturbo e di degrado isole; degli habitat costituisce il principale − Promozione di percorsi di fruizione strumento di rinaturalizzazione. A tal tematici e politematici; proposito si fa presente l’importanza − Organizzazione di pacchetti di fruizione dell’eliminazione del problema del pascolo. turistica per le aree di maggior pregio naturalistico considerandone la relativa fragilità ecologica e la disponibilità di 4.5 La valorizzazione: fruizione, strutture di fruizione (sentieristica, sensibilizzazione e formazione tabellonistica, aree attrezzate); − Sensibilizzazione alla sostenibilità; − Promozione di attività di tipo educational per scuole e famiglie; Centro servizi natura e sostenibilità − Info point multilingua; − Facilitazioni e informazioni per noleggi, acquisti e ricettività nelle isole; Le isole di Salina e Lipari potrebbero ospitare − Vendita di materiale editoriale un “Centro servizi natura e sostenibilità” per specializzato nelle tematiche ecologiche e la fruizione dei beni naturalistici biologici della sostenibilità; dell’arcipelago in quanto presentano una serie − Organizzazione di mostre ed eventi; di caratteristiche che le rendono − Orientamento e consulenza per le particolarmente adeguate allo scopo: certificazioni ambientali; − Distribuzione agli operatori impegnati - Estensione territoriale nelle attività di fruizione delle aree naturali - Posizione geografica centrale di schede per il monitoraggio dello stato di nell’arcipelago conservazione. - Disponibilità di strutture pubbliche in disuso Il “Centro servizi natura e sostenibilità” - Spiccata connotazione naturalistica potrebbe attuare delle connessioni, anche attraverso un sistema informatico via web, Il “Centro servizi natura e sostenibilità”, con i centri visita delle riserve nelle altre sotto il coordinamento dell’ente preposto al isole. Questi, dislocati in luoghi monitoraggio dell’attuazione del Piano di strategicamente scelti, costituiranno dei

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“rendez vous point” per la visita delle aree Tale materiale sarebbe utile a delle indagini naturali. Gli itinerari possono prevedere visite statistiche su diversi fronti come per esempio: nelle aree di rilevante interesse naturalistico − Contigentazione ottimale del numero di ottemperando al rispetto del regime visitatori nelle aree naturali vincolistico di ogni area. Per la progettazione − Controllo sullo stato della conservazione e l’organizzazione degli itinerari bisognerà degli habitat e della sentieristica considerare i dati relativi allo stato del rischio − Verifica sul gradimento delle attività delle aree di rilevante interesse naturalistico e fruitive della disponibilità di strutture per la fruizione. − Segnalazione di abusi e di comportamenti Bisognerebbe in questo settore prendere in scorretti considerazione il raccordo con gli enti gestori delle aree naturali protette. Il “Centro servizi natura e sostenibilità” si Un tale sistema, costituito da una rete con potrebbe far carico della distribuzione nodi specializzati, permetterebbe una migliore capillare sul territorio dell’arcipelago del gestione dei siti anche sotto il profilo materiale divulgativo e informativo basato su dell’ottimizzazione delle risorse umane, del adeguate e aggiornate informazioni miglioramento della vigilanza delle aree scientifiche come la Guida naturalistica alle protette e di una più facile interazione con gli isole Eolie (Lo Cascio, Navarra, 2003). Tale enti istituzionali preposti alla vigilanza e al materiale informativo (brochures, pieghevoli, monitoraggio (il presidio continuo delle guide kit educational, mini guide e mappe illustrate, favorirebbe il reperimento continuo di etc.) potrebbe essere reso disponibile su tutti i informazioni sullo stato di conservazione e mezzi pubblici di trasporto marittimo sulla prevenzione degli incendi). (traghetti), presso tutti i centri visita, presso Si potrebbero elaborare appositi moduli per il tutti gli esercenti convenzionati, i musei, le reporting delle attività fruitive da consegnare biblioteche, fondazioni e associazioni, comuni alle guide naturalistiche e altre “schede di e soprattutto presso le scuole. gradimento” da consegnare ai turisti.

Tab. 7 Progetto di azione per la fruizione nella biodiversità AREA FRUIZIO AZIONI -Centro servizi natura e sostenibilità; Naturale- NE -Centri visita nelle isole biotico -Distribuzione di materiale divulgativo - Consulenza su certificazioni ambientali OBIETTI Migliorare RISULTA − Incomi VI la fruizione TI ng di turisti sensibili alla tutela ambientale; delle aree ATTESI − Messa naturali a sistema dell’offerta turistica legata alla natura; delle isole − Messa mettendo a in valore del patrimonio naturale; sistema le − Sensibi risorse del lizzazione allo sviluppo sostenibile; territorio − Sensibi lizzazione degli imprenditori locali; − Vigilan za e tutela delle aree naturali e il monitor aggio del numero dei visitatori

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− Realizzazione di campi di monitoraggio Progetto CEA ambientale; − Corsi di formazione per insegnanti ed Il Centro di educazione ambientale (C.E.A.) educatori ambientali; dovrebbe essere munito di sede propria con la − Corsi di aggiornamento per guide funzione di promuovere e organizzare sul naturalistiche; territorio dell’arcipelago eoliano attività di − Corsi di aggiornamento sulle materie informazione, formazione ed educazione attinenti alla governance dell’ambiente ambientale. naturale per dipendenti pubblici; Il Centro di educazione ambientale (C.E.A.) − Adesione ai progetti di educazione potrebbe portare avanti le seguenti attività: ambientale regionali di sistema come Junior Rangers e Fattorie didattiche. − Meeting annuale sull’educazione ambientale per promuovere idee, Particolare rilevanza andrerebbe riposta nella scambiare esperienze e costruire networks promozione e organizzazione di campi per il con il coinvolgimento, oltre che di monitoraggio ambientale e campi educativi educatori, di scienziati, di enti gestori, di per le scuole di ogni ordine e grado, da amministratori pubblici e di ricercatori; realizzare in periodi di bassa stagione, in accordo con istituzioni formative di ogni − Realizzazione e diffusione di materiale divulgativo plurilingua; livello e nazionalità. Le attività che si vogliono programmare − Realizzazione di “teacher resources packs”, materiale utile agli insegnanti per dovrebbero prendere in considerazione le promuovere attività pre e post visita alle raccomandazioni raccolte alla “International riserve naturali; Conference on Environment Education” ospitata dal Centre for environmental − Realizzazione di “campi natura” residenziali rivolti alle scuole e a privati; Education di Ahmedabad (India) nel Novembre del 2007 con il supporto del Governo indiano, dell’UNESCO e del UNEP.

Tab. 8 Progetto di azione per l’educazione e la formazione nella biodiversità

AREA EDUCAZIONE/FORM AZIONI -Centro di Educazione Ambientale; Naturale - AZIONE -Organizzazione di attività di tipo educational biotico rivolte alle scuole, all e amministrazioni pubbliche e ai visitatori; -Supporto logistico alle attività di altri soggetti OBIETT Promuovere RISULT − IVI comportamenti ATI ncoming di turismo scolastico e naturalistico individuali e sociali ATTESI in bassa stagione; improntati al rispetto − della natura e oinvolgimento di stakeholders locali, dall’ambiente e favorire nazionali e internazionali; lo sviluppo sostenibile. − idelizzare le istituzioni scolastiche alle attività dell’arcipelago.

Il Centro di educazione ambientale (C.E.A.), Arte e Natura oltre alle varie altre attività legate alla educazione e alla formazione, potrebbe organizzare eventi con scansione annuale o biennale in diversi settori della

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rappresentazione artistica legata alle compatibile alle altre attività di valorizzazione tematiche della conservazione e dell’ecologia. dell’arcipelago sotto il profilo ambientale. Alla fine degli anni sessanta diversi artisti Può essere organizzato un Workshop con americani e inglesi si contrapposero a quella cadenza annuale o biennale sul tema dell’Arte forma artistica chiamata “land art” della cui, in Natura e delle varie espressioni artistiche per fare un esempio conosciuto, Christo è su tematiche naturalistiche legate ai contesti ancora oggi uno dei maggiori esponenti. insulari del mediterraneo. Famose sono le “impacchettature di isole o di Le attività interne al workshop possono essere linee di costa”. evidenziate così come di seguito: Gli interventi dei land artistes sono − Invito di artisti internazionale di richiamo mediamente molto invasive, sia per con annessa presentazione delle sue opere estensione che per trasformazione, del al pubblico (multimediale, dimostrazioni) contesto naturale in cui sono inserite. − Workshop residenziali con ricettività Da questa critica nacque una forma espressiva convenzionata nelle varie isole che sarà alternativa denominata “environmental art”. aperto a: Concettualmente questa forma d’arte intende - Artisti migliorare la nostra relazione con il mondo - Studenti naturale, con la sua mutevolezza e con i suoi - Cultori processi di crescita. - Educatori Molte realizzazioni sono effimere, progettate - Residenti per un sito in particolare, e implicano la − Realizzazione di installazioni da parte collaborazione tra artisti, scienziati e la dei singoli o dei gruppi organizzati (nel comunità. rispetto delle aree naturali e del relativo E’ un processo creativo fondato sull’ascolto regime vincolistico) del contesto naturale in cui l’opera d’arte − Documentazione fotografica e video viene installata, spesso l’opera viene assorbita sia dell’attività che dei risultati ( making dal processo dei flussi energetici naturali off video) diventandone parte e modificandosi − Messa in rete del materiale continuamente nel tempo. - Via web (sito dedicato) Artisti come Richard Long, per esempio, - Editoriale (catalogo) riusano materiali trovati nei luoghi come - Canali televisivi pietre o fango. In linea generale sono opere che non alterano Per quel che riguarda il festival della gli equilibri ecosistemici in cui si inseriscono, fotografia e del video-documentario spesso sono realizzate in “luoghi estremi” naturalistico si potrebbero proporre diverse lontani dai centri abitati e, per questo, sezioni di concorso aperte ad opere di vengono fruite attraverso materiale produzione istituzionale (regioni, provincie, fotografico o cinematografico. comuni), ad autori professionisti e a neofiti. Diversi altri artisti affrontano il tema Tale azione di allestimento di mostre ecologico in maniera concettuale attraverso fotografiche e proiezioni nel territorio delle l’uso della digitalizzazione foto e video. isole, potrebbe essere realizzata in periodo di Una simile forma di espressione artistica, a bassa stagionalità. quasi nullo impatto ambientale, può essere

Tab. 9 Progetto di azione per la sensibilizzazione nella biodiversità

AREA SENSIBILIZZAZIONE AZIONI -Organizzazione di eventi Naturale- legati all’ environmental biotico art -Festival della fotografia e del video-documentario

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naturalistico OBIETTIVI Utilizzare forme di comunicazione RISULTATI − Incoming di turisti innovativa per la divul gazione delle ATTESI sensibili alla tutela tematiche legate allo sviluppo ambientale in periodi d i sostenibile e alla valorizzazione della bassa stagione natura eoliana e delle isole del − Messa in rete mediterraneo da realizzare in periodi dell’arcipelago in di bassa stagione network internazionali e nazionali operanti nel settore dell’Arte e Natura − Sensibilizzazione della popolazione residente

(finanziamenti, programmi) per la Progetto Formazione realizzazione di iniziative legate allo sviluppo sostenibile nelle isole del mediterraneo. L’accento formativo sarà posto da una parte a Potrebbero essere promosse metodologie rafforzare la consapevolezza relativa alla concertate di programmazione per il conservazione degli habitat e dall’altra superamento delle logiche di intervento all’acquisizione e all’innalzamento delle settoriali e nella direzione di una politica di conoscenze sulle opportunità offerte a livello integrazione. comunitario, nazionale e regionale

Tab. 10 Progetto di azione per la sensibilizzazione nella biodiversità

AREA FORMAZIONE AZIONI -Sensibilizzazione e formazione Naturale- ambientale della Pubblica biotico Amministrazione finalizzata alla diffusione di competenze funzionali alla governance sostenibile; -Affiancamento nell’iter di acquisizione delle certificazioni ambientali; - Formazione rivolta a privati finalizzata all’inserimento professionale nel settore natura e turismo. OBIETTIVI Migliorare le performance di RISULTATI ! Migliore conoscenza degli gestione ambientale delle ATTESI aspetti normativi e procedurali amministr azioni pubbliche e della progettazione e delle imprese realizzazione di interventi di municipalizzate e private; carattere pubblico nel settore professionalizzare le risorse ambientale; umane locali. ! Minimizzare gli impatti ambientali delle aziende pubbliche e private. ! Inserimento lavorativo e professionalizzazione di risorse

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umane locali.

Risulterà utile organizzare serie di incontri di Progetto Ecoturismo formazione e sensibilizzazione rivolti alla popolazione locale, agli imprenditori turistici, Secondo Francesco Frangialli, Segretario e alle amministrazioni sul tema Generale del WTO/Organizzazione Mondiale dell’ Ecoturismo , al fine di: del Turismo, “L'ecoturismo è lungi dall'essere una attività marginale. Non deve ! Equipaggiare ed elevare il territorio di essere vista come una moda passeggera o un infrastrutture e attrezzature eco- trucco, o ancora come una nicchia compatibili finalizzate alla creazione di secondaria di mercato, ma piuttosto come una una rete di ospitalità; delle carte di questa industria per il futuro, e ! Attivare reti di itinerari tematici di questo per una semplice ragione: è cruciale turismo rurale, culturale, sociale, sviluppare un settore del turismo che sia agriturismo, ittiturismo, ecoturismo; bilanciato, sostenibile e responsabile”. ! Rilanciare e consolidare eventi e Secondo Klaus Toepfer, ex Direttore manifestazioni radicate nella tradizione Esecutivo UNEP, “ l'ecoturismo ha molte locale; definizioni, ma come obiettivo generale deve ! Incentivare, anche con forme agevolative, fornire un’opportunità per lo sviluppo del un sistema di “ospitalità diffusa” avente turismo in modo da minimizzare gli impatti caratteristiche di piccole dimensioni, negativi dell'industria ed è anche una via per qualificato dal punto di vista ambientale promuovere attivamente la conservazione (risparmio energetico, riduzione dei della biodiversità del Pianeta. Se gestito consumi, gestione efficiente dei rifiuti, abilmente, l'ecoturismo può essere uno certificazioni ambientali, etc.). strumento importante per proteggere le aree • Promuovere il recupero e la ambientalmente sensibili e per lo sviluppo valorizzazione di prodotti agricoli e socio-economico delle popolazioni che vivono specialità agroalimentari incentrati su in esse o vicino ad esse”. 118 processi di certificazione (agricoltura Una delle pressioni più forti sugli equilibri biologica) e di denominazione; ecosistemici delle isole eolie è il turismo di • Far conoscere analoghe iniziative; massa che in alcuni periodi dell’anno risulta • Organizzazione e offerta di pacchetti particolarmente intenso per numero e ecoturistica. caratteristiche della permanenza. Nell’analisi Swot si è evidenziato tra i punti di debolezza derivati dal turismo estivo quello della concentrazione della maggior parte delle economie in limitati ambiti produttivi con scarsa propensione della popolazione locale ad una cultura ambientale sostenibile. Ne risulta che l’ipotesi dello sfruttamento del territorio a scopi turistici può trovare nell’ecoturismo una risorsa che si può attuare in corrispondenza di azioni mirate a favorirne la crescita nell’economia locale.

118 Interventi al “Summit internazionale sull’Ecoturismo” promosso dal WTO e dall’UNEP, Quebec City, Canada 2002.

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Tab. 11 Progetto di azione per la sensibilizzazione ed il turismo nella biodiversità

AREA TURISMO/ AZIONI -Incontri di formazione e Naturale- SENSIBILIZZAZIONE sensibilizzazione rivolti alla biotico popolazione locale, agli imprenditori turistici, e alle amministrazioni sul tema dell’Ecoturismo; -Organizzazione e of ferta di pacchetti ecoturistica. OBIETTIVI Migliorare la qualità RISULTATI ! Sviluppo di idee imprenditoriali dell’offerta turistica ATTESI di carattere ecoturistico; ecocompatibile ! Nuova offerta di prodotti e servizi ecoturistici; ! Diffusione della cultura ambientale. ! Coinvolgimento di stakehold ers locali di qualità

rientrare in aree di riserva già istituite 120 , sono 5 La valorizzazione del patrimonio geo- inseriti nelle zone sottoposte ai vari regimi di vulcanologico tutela individuate nel Piano Territoriale Paesistico delle isole Eolie 121 , attuale strumento urbanistico di riferimento a 5.1 Istituzione di geositi supporto delle diverse azioni di conservazione e valorizzazione da effettuare nell’ambito del Gli elementi geo-vulcanologici di carattere comprensorio insulare. litologico e geomorfologico-strutturale, Ognuna delle componenti illustrati schematicamente nell’allegata geomorfovulcanologiche compresa nel cartografia tematica elaborata per ogni settore complesso eoliano e soggetta all’articolato insulare (carte geologiche con elementi apparato normativo e vincolistico in esso morfovulcanologici) e a cui si rimanda per vigente, per l’estrema importanza assunta in ogni ulteriore dettaglio, costituiscono qualità di testimonianza peculiare della storia sostanzialmente la testimonianza residua dei geologica di ogni isola, può essere considerata vari stadi evolutivi relativi ai diversi cicli una risorsa associata ai valori del patrimonio vulcanici responsabili della formazione di culturale del sito, sia come fonte estetica che ogni singola isola dell’arcipelago. In relazione di conoscenza. alla attuale conformazione dei diversi territori Per la valorizzazione e la gestione socio- emersi, essi rappresentano inoltre i principali economica sostenibile del territorio, in fattori configuranti e una componente particolare, ognuno degli elementi primaria del paesaggio percettivo che più geovulcanologici e delle emergenze facilmente si presta all’osservazione diretta. geologico-geomorfologiche potrà essere 119 Tali elementi , nell’ambito del quadro normativo e vincolistico vigente, oltre a 120 Isola di Panarea e scogli viciniori, isola di Alicudi, isola di Filicudi e scogli Canna e Montenassari, isola di Stromboli e Strombolicchio, isola di Vulcano, 119 Coni eruttivi, elementi tettonici (faglie, fratture), istituendo riserva isola di Lipari. dicchi, duomi, orli carterici, calderici o di collasso o 121 Decreto 8 novembre 2006 – “Integrazione del varie emergenze geologico-geomorfologiche (coni decreto 23 febbraio 2001, concernente l’approvazione avventizi, fumarole, mofete, sorgenti termali, località del Piano Territoriale Paesistico dell’arcipelago delle fossilifere, depositi di natura continentale) Isole Eolie” 344 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

inquadrato e selezionato come uno specifico Tutte le iniziative di valorizzazione e geosito attraverso cui illustrare le tappe fruizione delle risorse ambientali e culturali, dell’evoluzione geologica di ogni settore non potranno comunque prescindere dal insulare e dell’arcipelago nel suo insieme. necessario e massimo coinvolgimento della Questi geositi, successivamente, potranno popolazione locale, soprattutto giovane, da essere inseriti in appositi percorsi scientifico- attuare anche attraverso la presentazione di culturali, comunque sempre compatibili con il proposte da parte della stessa e il regime vincolistico e di tutela specifico di finanziamento per la realizzazione di specifici ogni area insulare. Tali percorsi, progetti improntati allo sviluppo sostenibile. opportunamente didascalizzati, potranno Le ricadute socio-economiche e anche essere associati ad itinerari sia monotematici occupazionali prodotte, infatti, da una che politematici mirati ad illustrare “in sito”, gestione anche diretta del patrimonio rispettivamente, soprattutto mediante l’ausilio geovulcanologico, condurranno di guide e personale specializzato, le fasi all’acquisizione da parte delle stesse dell’evoluzione geologica di ogni settore popolazioni di una maggiore consapevolezza insulare e l’interazione della componente del valore potenziale di elementi geovulcanologica con altri aspetti peculiari comunemente percepiti come inutilizzabili e dell’ambiente naturale (faunistico, floristico- sostanzialmente improduttivi o di intralcio vegetazionale) e antropizzato (storico- allo sviluppo di altre attività di maggiore archeologico). Gli stessi percorsi potranno poi incidenza sulla componente territoriale, ma costituire all’interno di ambiti territoriali e ritenute comunque di più immediata culturali più estesi esistenti o in via di redditività. Allo stesso modo le priorità istituzione (Parco Vulcanologico Eoliano, conservative legate alla presenza di beni Riserve Naturali, Parco Marino e Terrestre culturali morfovulcanologici e al regime delle isole Eolie) un circuito entro cui vincolistico vigente, si coniugheranno sviluppare diverse iniziative a carattere progressivamente con altri aspetti più geoturistico. dinamici, atti a garantire la promozione, la Il complesso delle conoscenze e delle pubblica fruizione e il recupero turistico- informazioni di carattere geovulcanologico economico dei territori insulari. relative ad ogni elemento dell’arcipelago, potrà inoltre essere utilizzato al fine di creare sezioni tematiche specifiche all’interno dei 5. 2 Realizzazione di un centro studi centri visitatori già previsti nell’ambito di internazionale ogni isola. Tali sezioni, gestite da personale locale opportunamente formato e specializzato, oltre a svolgere attività di Le sezioni tematiche a carattere divulgazione e di promozione, potranno geovulcanologico o inerenti ad altri settori essere utilizzate come sede di laboratori scientifici da realizzare presso i centri didattici e scientifici attraverso cui sviluppare visitatori previsti su ogni isola, potranno sia progetti di educazione ambientale, che afferire ad un’unica struttura di riferimento e studi tematici, anche multidisciplinari, coordinamento da istituire appositamente inerenti all’area insulare in cui esse ricadono. presso il realizzando Parco Archeologico del In queste condizioni, si andrà ad territorio eoliano, caratterizzato per legge da incrementare, nel complesso, una componente finalità di promozione nei riguardi del del turismo culturale non residenziale e patrimonio culturale e ambientale dell’intero itinerante legata appunto al geoturismo, comprensorio. Nell’ambito del Parco potrà sostanzialmente destagionalizzata e di elevato anche essere prevista la creazione di un centro profilo qualitativo, caratterizzata da impatti studi internazionale aperto, anche tramite il negativi facilmente minimizzabili e web, ad esperti e cultori sia delle tematiche comunque minori di quelli indotti da un geovulcanologiche, sia degli aspetti relativi ad turismo prettamente residenziale. altre branche scientifiche specialistiche (archeologia, conservazione della flora e della 345 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

fauna, protezione ambientale etc.) inerenti potrà essere utilizzato per lo svolgimento di specificatamente al comprensorio eoliano. convegni, conferenze e dibattiti a livello Lo stesso centro studi, anche attraverso il nazionale e internazionale, nonché come sede coinvolgimento di tutti gli enti scientifici di particolari attività didattiche (per es. scuole attualmente operanti nel complesso insulare, di alta eccellenza).

Tab. 12 Tavola sinottica delle azioni per la valorizzazione del patrimonio geo-vulcanologico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Tutela del Intervenire sulle situazioni - mitigazione dei patrimonio di criticità per operare una fenomeni erosivi e di - Recupero superfici di suolo migliore gestione e dissesto indotti anche utili conservazione delle dalle attività antropiche; - Ottimizzazione, caratteristiche ambientali - realizzazione di razionalizzazione e riduzione peculiari del territorio dissalatori e sistemi di dei costi insulare raccolta delle acque dell’approvvigionamento idrico superficiali; - Destagionalizzazione flussi coinvolgime nto attivo turistici; della popolazione locale, - Ricadute occupazionali soprattutto delle giovani - Riduzione della pericolosità generazioni, nei progetti da inquinamento di valorizzazione e - Recupero per la fruizione; fruizione del territorio; - Miglioramento della qualità incremento dell’uso del paesaggio; delle risorse idrotermali; - Riduzione della vulnerabilità - bonifica di discariche di in relazione al rischio sismico; RSU e incontrollate; - risanamento di zone degradate da intense attività estrattive; - recupero patrimonio edilizio esistente;

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Tab. 13 Tavola sinottica delle azioni per la valorizzazione del patrimonio geo-vulcanologico RISULTATI AREA OBIETTIVO AZIONI ATTESI Conoscenza, Instaurazione di un più - istituzione di geositi eb protezione, stretto rapporto fra le geomorfositi in corrispondenza - Conserva zione della conservazione e priorità conservative e delle componenti del patrimonio geodiversità valorizzazione del le azioni di promozione, geovulcanologico eoliano; - Incremento di una patrimonio fruizione e recupero - realizzazione di componente turistico -economico dei itinerarigeovulcanologici e/o geoturistica non territori insulari naturalisticio-archeologici residenziale e Incremento di un politematici tendenti ad illustrare itinerante; turismo culturale le relazioni fra le varie - Ricadute destagionalizzato di componenti antropico-ambientali occupazionali elevato grado e quella geovulcanologica; - Crescita della qualitativo coinvolgimento attivo della consapevolezza nella popolazione locale, soprattutto popolazione locale delle giovani generazioni, nei del valore socio- progetti di valorizzazione e economico del fruizione del territorio; patrimonio sviluppo di attività divulgative geovulcanologico e e promozionali mirate ad illustrare ambientale la valenza scientifico-culturale della componente geovulcanologica - istituzione di un centro studi internazionale in cui effettuare conferenze, cicli di seminari e attività inerenti alle tematiche geovulcanologiche o ad altri settori scientifico-culturali peculiari dell’arcipelago eoliano. - istituzione di un centro di ges tione del Sistema Informativo Geografico Eoliano con scopo di raccolta, validazione, tematizzazione e documentazione degli aspetti geoambientali e antropico-culturali delle isole Eolie, nonché di ausilio per gli aspetti di protezione civile.

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Le peculiarità del Parco Archeologico delle 6 Conservazione e valorizzazione del Eolie patrimonio archeologico

Attorno a questo concetto base devono Come strategia fondante per la tutela e assumere forma autonoma le specificità del valorizzazione del patrimonioarcheologico, in Parco delle Eolie a comporre un sistema di osmosi con le altre categorie di Beni Culturali tutela, conoscenza e valorizzazione in itinere e col Patrimonio geovulcanologico e Biotico, flessibilmente aperto, per le scelte concrete, si è prospettata l’istituzione del Parco alle singole realtà insulari, nel quale Archeologico ex LR 20/2000. giocheranno da protagonisti alcuni temi.

1) II rapporto fra i dinamismi storici e i 6.1 Il Parco Archeologico delle Eolie. caratteri del sistema geovulcanico Proposte di perimetrazione in itinere. il rapporto fra i fenomeni insediativi e - compresi naturalmente attraverso i secoli - e i Configurazione e peculiarità del Parco peculiari caratteri del sistema geo-vulcanico di ciascuna e di diverse, e altrettanto basilari, peculiarità morfologiche e risorse naturali ha Configurazione del Parco Archeologico Ex fortemente inciso, nel tempo sui processi socio economici e culturali dell’arcipelago L.R. 20/2000 sulle modificazioni antropiche del paesaggio. A modello di riferimento per la lettura di Uno dei punti di forza della gestione del queste componenti della archeologia eoliana, patrimonio archeologico del sito UNESCO può assumersi a modello di analisi la Sezione isole Eolie risiede nella prospettiva di Vulcanologica del Museo Regionale Eoliano istituzione del Parco Archeologico delle isole ideata e realizzata da L.Bernabò Brea, Eolie nell'ambito del “Sistema dei Parchi A.Rittmann, V.Cabianca e sviluppata, fra il Archeologici siciliani” ai sensi dell'articolo 1994 e il 2001 nell’ambito di finanziamenti 20, comma 2, della L.R.20/200. europei (PIM e POP)su progetto di Cabianca Obiettivo di riferimento è la configurazione con l’apporto di numerosi scienziati. politematica dei contesti speculare alla Nello specifico, l’ampia parte dedicata alla definizione di “parco archeologico” sancita cultura materiale e all’archeologia industriale dall'art.101 comma 2-f del Dlgs.42/2004 490 antiche curata e sviluppata da L.Bernabò Brea (ripresa dal precedente Dlgs 490/1999 e alla e M.Cavalier e introduttiva delle altre sezioni base delle linee guida dei Parchi Archeologici del Museo che, attraverso la documentazione ex LR 20/2000): “l'ambito territoriale archeologica esemplificativa, coglie caratteri caratterizzato da importanti evidenze e costanti della vita dell’uomo dell’arcipelago, archeologiche e dalla compresenza di valori non solo attraverso gli aspetti direttamente storici, paesaggistici o ambientali attrezzato dedicati alla produttività, all’economia, alla come Museo all'aperto” 122 . salute ma estendendo l’illustrazioni ai segni Ai valori compresenti devono aggiungersi le profondi del patrimonio mitico e religioso e valenze etno antropologiche, basilari in molte alle espressioni letterarie e figurative. parti del percorso per la continuità con l’utilizzo delle risorse naturali e con alcuni 2) Il rapporto fra le Eolie e il mare aspetti della cultura materiale. Basilare è anche il rapporto fra le Eolie e il mare, non solo come fonte di sostentamento, ma segnatamente per la strategica posizione 122 Linee guida dei Parchi Archeologici Siciliani. dell’Arcipelago sulle rotte mediterranee 123 . Assessorato Beni Culturali Ambientali e P.I. Dipartimento Regionale Beni Culturali Ambientali ed E.P., Gruppo VBC. Tutela Ambientale (Coordinatore 123 Il susseguirsi di diversi apporti etnici in età S.Gelardi), Palermo 26/03/2006 neolitica, gli stretti contatti col mondo egeo nell’età del 348 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

b)I fattori di similarità nelle fasi storiche delle 3) Caratteri configuranti di ciascuna isola diverse isole 125 . nell’antichità Dallo sviluppo congiunto delle prime due 4) Didascalizzazione del territorio tematiche nasce la contestuale lettura di Secondo le chiavi di conoscenza delineate nei contenuti configuranti da porre in evidenza tre punti precedenti, un ruolo importante sarà nei percorsi di Parco di ciascuna isola: ricoperto nella concatenazione nel sistema a)le componenti distintive, quali le differenti circostanze e situazioni insediative in rapporto meridionale, favorevole sia ad insediamenti più aperti alla morfologia e alle caratteristiche geo- verso l’esterno, sull’ampio istmo del Piano di Porto, vulcanologiche di ciascuna 124 ; sede dell’abitato più antico, sia ad esigenze di arroccamento difensivo sempre con la disponibilità di ampie superfici, sulla dominante elevazione della Bronzo antico (e forse addirittura l’affluire di genti Montagnola, dove si svilupperà il successivo abitato egee, gli Eoli, nell’età del Bronzo Antico), i delle fasi evolute e tarde. cambiamenti culturali della media età del Bronzo (Fase A Vulcano l’assenza di insediamenti stabili in età del Milazzese); gli eventi storici traumatici che antica rispetto all’altre isole è forse condizionata dalla portano, attraverso un flusso di genti dall’Italia continua e intensa attività vulcanica. meridionale, al formarsi dell’insediamento Ausonio a Ma certamente dovranno venire analizzate le Lipari, che si articola in due fasi distinte, nelle quali si dinamiche della frequentazione dell’isola sia per lo sommano diverse componenti e apporti fra l’Italia sfruttamento delle sue risorse vulcaniche (allume e tirrenica e la Sicilia, e che verrà violentemente zolfo) sia per il carattere sacrale insito nel nome greco cancellato da un evento bellico alla fine del X secolo (Ierà ). a.C.; i vari rapporti, anche conflittuali, che segnano la 125La scelta di siti in preminenza sia difensiva sia di vita e le fasi storiche di Lipàra greca e la sua fioritura controllo rispetto alla costa è certamente una costante materiale e culturale: la rivalità cogli Etruschi, i nelle diverse epoche storiche. Nelle Eolie dell’età del rapporti con le città calcidesi dello Stretto di Messina, Bronzo, in particolare nella fase mediana ed evoluta con Siracusa, con Cartagine, con Roma. della Cultura di Capo Graziano costituisce un fattore di 124 Componenti distintive più perspicue: convergenza fra gli abitati delle varie isole: il villaggio A Lipari la ricchezza dei prodotti e delle risorse del eponimo di Filicudi, il Castello di Lipari, il primo Vulcanismo - sia proprie sia della vicina Vulcano - insediamento sul promontorio di Capo Milazzese a unite all’estensione e all’ampiezza delle aree coltivabili Panarea, di San Vincenzo a Stromboli. e alla conformazione delle coste favorevoli agli scali e Questi abitati coevi non vanno considerati a sé stanti alla sua maggiore vicinanza alla costa siciliana hanno ma formano una sorta di organico sistema insediativo indubbiamente favorito lo sviluppo di insediamenti che, attraverso diverse implicazioni positive nello antropici e il suo ruolo in un certo senso egemone sfruttamento di risorse sia strategiche sia economiche, rispetto alle altre isole: la nascita del primo costituisce uno degli indubbi punti di forza dello insediamento antropico nel neolitico medio (Castellaro sviluppo e dell’importanza dell’arcipelago nell’età del Vecchio), la sede, sulla rocca del Castello, nella tarda e Bronzo Antico. finale età del bronzo, degli unici abitati dell’Ausonio I Simili fattori di convergenza, pur se con minore e II; il permanere nella sola Lipari, dopo lo densità demografica e con diffusione forse non spopolamento conseguente alla distruzione dell’abitato altrettanto capillare, distinguono anche, nella Media sul Castello stando almeno alla testimonianza di età del Bronzo, la cultura del Milazzese: l’insediamento Diodoro Siculo, di piccoli nuclei abitativi di indigeni i eponimo di Panarea, ancora il Castello di Lipari, la cui discendenti accolgono favorevolmente l’impianto Portella di Salina, l’occupazione più recente della della colonia cnidia. Montagnola di Capo Graziano. La morfologia, l’estensione, la portualità e la vicinanza Altre componenti configuranti, in una stessa fase con Lipari hanno certamente favorito Salina: non a storica, anche in senso negativo: caso il primo insediamento del neolitico medio, l’abbandono delle isole minori nella tarda e finale età l’abitato di Rinicedda, è coevo o di poco posteriore a del bronzo, durante l’intero arco dell’Ausonio I e II, in quello del Castellaro Vecchio. Dall’età greca lo contrasto col permanere dell’unico abitato del Castello sviluppo e la regolare attività, col controllo di Lipari, di di Lipari sino alla sua distruzione e al suo definitivo un impianto “industriale” per l’estrazione e la abbandono alla fine del X secolo a.C.; lavorazione del sale a Lingua, costituiscono un il lunghissimo periodo di spopolamento ed eremia per ulteriore fattore di benessere interno per l’isola e l’intero arcipelago (non contraddetto sino ad oggi dagli favoriscono lo sviluppo di insediamenti. esiti della ricerca archeologica), forse con la parziale La fioritura di Filicudi nella prima età del Bronzo, a eccezione di Lipari dalla fine del X secolo a.C. sino partire dalla fase iniziale della Cultura di Capo alla fondazione di Lipàra dell’età del Bronzo per tutto Graziano è certamente avvantaggiata dalla sua il periodo della vita dell’abitato Ausonio; per l’età collocazione rispetto a primarie rotte commerciali e greca la sporadica frequentazione delle isole minori dalla particolare conformazione del suo promontorio dalla fondazione all’inizio del V secolo a.C. 349 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Parco delle emergenze e dei loro contesti da “Parco mentale” 126 , la conservazione o la quella che Vincenzo Cabianca definisce ricostruzione delle componenti distintive e dei “didascalizzazione” del territorio: la lettura caratteri di similarità si proietti concretamente ampliata dei vari fenomeni e prodotti sulle esigenze di tutela dell’identità storica dei vulcanici attraverso i segni del loro siti ma anche su quelle azioni di sfruttamento antropico mettendone valorizzazione e di tutela - prospettate naturalmente in risalto le differenziazioni e le successivamente nei piani d’azione - dalle peculiarità in termini cronologici, storici, quali potranno derivare benefici concreti socio-economici etc. anche sul piano dell’indotto economico. Ai frutti positivi dei fenomeni vulcanici va D’altronde il Piano di gestione si pone su una unita, sempre nel medesimo processo di felice linea di continuità storica col passato “didascalizzazione” del territorio, la lettura e prossimo dell’arcipelago. la messa a fuoco, nei percorsi del Parco e nei Infatti come si è già mostrato, infatti, grazie suoi integranti spazi espositivi, di cespiti di agli straordinari frutti dell’attività di Luigi altra natura ma altrettanto “fondanti” dell’ Bernabò Brea e Madeleine Cavalier,in economia e della cultura materiale e di particolare la creazione e lo sviluppo del diverse manifestazioni di operatività e Museo Eoliano e la realizzazione e l’apertura creatività delle genti dell’arcipelago al pubblico di zone archeologiche di nell’antichità. eccellenza, l’Archeologia ricopre un ruolo di primo piano nell’identità culturale e sociale e 5 a) Il principio attivo del Parco nello sviluppo economico delle Eolie. Archeologico delle Eolie . Tessuto connettivo, e insieme obiettivo, di tutte le direttrici d’intervento del Parco deve 6.3 Proposta di articolazione del Parco essere l’apertura a concrete soluzioni Archeologico delle isole gestionali in aderenza al principio attivo definito nell'integrazione del documento delle “Linee guida dei parchi archeologici siciliani” Premessa: i criteri di articolazione e (giugno 2001: p.66): l'interazione della tutela perimetrazione dei diversi nuclei e della valorizzazione con la crescita La proposta di Parco, proprio per il suo economica della comunità eoliana legata allo carattere “in progress”. ha carattere sviluppo turistico anche secondo una delle preliminare e necessariamente integrabile.e Strategie per lo sviluppo sostenibile del intende fornire un contributo aperto di vigente Piano Territoriale Paesistico delle indicazioni strategiche alla Progettazione isole Eolie. Definitiva del Parco che, nelle forme stabilite Le implicazioni positive di questi aspetti dalla Lr 20/2000-Titolo II si attesta alla verranno prospettate nella seconda parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali nostra relazione anche nei termini di analisi di Messina swot e di previsioni di piani d’intervento sul Per le problematiche riguardanti la POR 2007-2013 (Asse 3. in particolare valorizzazione dei giacimenti sottomarini Obiettivo Specifico 3.1). entrerà inoltre la competenza della Soprintendenza del Mare. Oggetto delle presente proposta è la 6.2 Proiezioni sulle odierne prospettive di perimetrazione su sei isole dell'arcipelago - tutela e di valorizzazione Lipari, Salina, Panarea e scogli antistanti e isolotto di Basiluzzo, Stromboli, Filicudi e, in chiave del tutto preliminare, Vulcano – dei Dalla compenetrazioni dei cinque temi guida nuclei che dovranno far parte di una prima del Parco si evince come all’interno dei suoi fase attuativa del Parco. Vengono delineate le percorsi del Parco, quello reale, ma anche il

126 Suggestiva definizione tratta dalle “Linee Guida dei Parchi Archeologici Siciliani” 350 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

zone omogenee A e B da considerarsi e complessi architettonici: l’attuazione di un configurarsi come unità organiche e programma di ricerche sistematiche dovrà inscindibili 127 . costituire uno degli obiettivi primari del Parco Le aree già acquisite al demanio regionale dei al fine di incrementarne e arricchirne le Beni Culturali (o direttamente o per passaggio potenzialità di fruizione oltre che l’estensione. dal demanio statale) costituiscono solo una In altra parte della presente realazione si parte delle fasce perimetrate: altre sono di presentano alcune proposte di piani d’azione proprietà di amministrazioni locali mentre un finalizzate anche all’incremento della ampia porzione ricade ancora in aree conoscenza attraverso campagne sistematiche attualmente di proprietà privata. di ricerca anche in prospettiva di un Nel primo caso dovranno individuarsi nel ampliamento delle aree di fruizione. regolamento del Parco appropriate forme di La delimitazione della zone B non segue gestione anche sulla base dell’articolo 112 del sempre un “passo costante” essendo Dlgs 42/2004 mentre per i terreni di proprietà modellata, quanto più possibile, su fattori privata, la soluzione più idonea consiste obiettivi quali la geomorfologia del sito – per indubbiamente, come indicato nelle Linee esempio l'andamento delle curve di livello - o Guida , nell’acquisizione al demanio 128 . la contiguità, con fasce già ampiamente Nell’ambito di ciascuna isola, forse con la urbanizzate o comunque dai marcati segni di sola eccezione di Filicudi, pur avendo cercato antropizzazione il più possibile di raggiungere una Le aree già acquisite al Demanio Regionale zonizzazione organica, sono inevitabili ampi dei Beni Culturali e Ambientali sono sempre intervalli in fasce di notevole estensione fra le incluse nelle “zone A” così come le aree varie porzioni del Parco. sottoposte a vincolo ai sensi della Leggi Inoltre di estensione variabile nell'unione di 1089/1939 e dei successivi Dlgs 490/1999 zone omogenee A e B, nelle singole isole. (“Testo unico”) e 42/2004 (Codice Urbani) Fermo restando l’esigenza di incrementare e comprese le aree tutelate, ai sensi delle in futuro lo sviluppo delle aree di Parco,anche predette normative, come zone di rispetto. con la definizione, “facoltativa” della “zona omogenea C”, di valenza spiccatamente Una componente sostanziale di diversi nuclei paesaggistica 129 si è tenuto conto, per la dei Parco risiederà per diverse aree, maggior parte dei casi,delle possibilità di nell’integrazione del Parco Archeologico intercomunicazione dei vari nuclei attraverso Terrestre con fasce di Parco sottomarino in la viabilità esistente sia rotabile sia, in molti connessione compatibile coi caratteri del casi, solo pedonale. Parco Marino delle Eolie appena istituito. L'attivazione del Parco dovrà anzi costituire a) Per il rimarchevole rapporto fra presenze l'occasione per il ripristino - dove questo non insediative in prossimità della costa e sia ancora avvenuto - della sentieristica testimonianze sottomarine di discariche di “storica”, rispettandone ovviamente la scali portuali scomparsi, per le modifiche configurazione originaria. subite nei secoli, dalle linee di riva. La scelta e le perimetrazioni dei diversi nuclei b) Per la presenza di numerosi relitti, la cui del parco sono ovviamente suscettibili di eventuale fruizione (preferibilmente indiretta accrescimenti e integrazioni in prospettiva di per ragioni di sicurezza) richiede una nuove indagini di scavo e quindi della messa progettazione integrata da approfonditi studi in luce estensiva o dell'individuazione certa di fattibilità, come gli interventi attuati nel nel sottosuolo (per es. attraverso prospezioni 1993 per la maggior conoscenza dei fondali di geofisiche) di settori insediativi o di Filicudi.

127 Linee guida dei Parchi Archeologici Siciliani , cit. a Costituiscono una essenziale base di nota 1 , pp.36-38. riferimento per l’individuazione e la 128 Linee guida dei Parchi Archeologici Siciliani , cit. a perimetrazione dei vari nuclei del Parco e per nota 1 , pp.36-37. migliorie strategie di valorizzazione, A)Il 129 Linee guida dei Parchi Archeologici Siciliani , cit. a nota 1 , p-39. regime di TO6 del P.T.P. (Tutela orientata 351 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

diretta alla valorizzazione del paesaggio LIPARI Archeologico e Archeotermale) (art.18) e Relazione Generale (pp.83-89) con carte I) IL PARCO URBANO tematiche con indicazioni puntuale degli areali distinti per tipologie con stato della A) IL CASTELLO E IL DOSSO DELLA conoscenza. CIVITA B) L’interazione incisiva cogli altri regimi 1) Il Castello del .P.T.P. La rocca riolitica del Castello di Lipari , In particolare TV (Tutela Vulcanologica), TI palinsesto storico dell’isola maggiore e (Tutela Integrale del sistema archeologico dell’intero arcipelago : sede di abitati maturale), TO5 (Tutela orientata diretta alla preistorici dal neolitico medio (seconda fase ricostituzione ambientale). del neolitico eoliano:intorno alla metà del V Il processo elaborativo di ciascun nucleo di millennio a.C.) all’intero arco dell’ età del Parco deve necessariamente avvalersi di Bronzo (alla quale appartengono i resti strumenti la cui messa a punto rientra nella sovrapposti delle capanne degli abitati di stessa attività propedeutica alla quattro fasi culturali, dal XVIII-XVIII al X perimetrazione: secolo a.C.) ; acropoli di Lipara , la colonia 1) Quadro dei Beni Archeologici con le greca fondata dai -Cnidii nel 580-576 a.C (al necessarie connessioni “politematiche” e cui sistema difensiva appartiene la torre “interdisciplinari” in rapporto alle altre presso l’ingresso Nord del castello) ; quartiere categorie di Beni Culturali e Ambientali che residenziale della successiva città romana ne caratterizzano i relativi contesti (porzioni di impianto del II secolo a.C.); raccordandosi con le rispettive competenze cuore urbano di Lipari - la “cittade “- dal scientifiche dei Servizi della Soprintendenza. ripopolamento normanno agli inizi del XVIII secolo ; svilito a luogo di pena, dal carcere Al proposito una particolare sinergia dovrà borbonico al campo di confino fascista, sino istituirsi fra il Servizio per i Beni alla palingenesi civica e culturale della Archeologici e il Servizio II cui si attesta, seconda metà del secolo scorso, attraverso le nell'ambito della Soprintendenza, la grandi campagne di scavi archeologici e di responsabilità del P.T.P. restauri e la nascita del Museo Eoliano. 2)Schede dei siti archeologici, aggiornate e La fruizione dei resti si concatena con l' arricchite, ove necessario sulla scorta di apprezzamento delle testimonianze nuove acquisizioni, rispetto a quelle, fornite architettoniche e urbanistiche di età medievale dalla Soprintendenza a corredo del P.T.P. e delle epoche successive: Cartografia essenziale di base da fornire su il tratto di fortificazione normanna sul lato supporto sia digitale sia cartaceo: Nord del Castelloche che ha inglobato la torre Apparato cartografico e carte tematiche del degli inizi del IV secolo a.C.presso l’ingresso P.T.P. del castello; la cattedrale di S.Bartolomeo con Per le perimetrazioni, in una prima fase la varie fasi dall’età normanna, al secolo scorso, cartografia essenziale è costituita da:: il chiostro e altri resti del monastero Cartografia in scala 1: 10. 000 normanno del XII secolo; le fortificazioni Cartografia catastale spagnole della sconda metà del XVI Catastale aggregato: quadro d'unione. secolo,che proteggono l’intero perimetro della Catastale disaggregato: zone A con eventuali rocca, erette da Carlo V dopo la presa e il integrazioni delle zone B ove necessario sacco di Lipari da parte dei musulmani comandari da Kaireddin Barbarossa nel 1544; edifici di abitazione dal XV secolo (parte dell’edificio dove è ospitata la Sezione Vulcanologica) al XVIII secolo; le chiese di S.Caterina (XVI secolo e riedificazione agli inizi del XVIII secol0), Maria SS.Addolorata (primo impianto del XVI secolo), Maria

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SS.Immacolata (1747),Maria SS.delle Grazie restauri architettonici curati dalla (primo decennio del XVIII secolo); l’ex Soprintendenza ai Monumenti di Catania Palazzo Vescovile degli inizi del XVIII e,dal 1987, dal Servizio Architettonico della secolo che ingloba in parte quello di età Soprintendenza di Messina, l'arricchimento, medievale e ospita la sezione preistorica; gli nell’ultimo decennio del secolo scorso, della edifici anch’essi ormai storici del campo di Sezione Vulcanologica con l'apporto di confino fascista del primo trentennio del XX numerose specializzazioni scientifiche e il secolo,tutti ristrutturati a sezioni del Museo. contestuale allestimento delle piccole ma Un filo rosso continuo collega al presente i dense sezioni Paleontologica e primi interventi di recupero, attuati a partire Bionaturalistica. dal 1950, degli spazi e delle architetture del Nella progettazione finalizzata a conferire Castello, sino ad allora degradati a luogo di piena compiutezza, in una prospettiva pena, attuati nei primi anni del secondo divalorizzazione organica, a questo nucleo di dopoguerra, attraverso gli scavi e la nascita primaria importanza dei Sistema Parco del Museo Eoliano (intitolato oggi al suo Eoliano dovranno confluire la coesione fondatore), già volti senza clamorose sistematica, attraverso adeguati strumenti dichiarazioni di intenti ma con esiti concreti amministrativi di tutte le pertinenze (Demanio giorno dopo giorno, al conseguimento di un Regionale, Demanio Statale, parco globale e polivalente - nel quale rientra Amministrazione Comunale, Curia) e gli anche a pieno diritto il piccolo teatro interventi di arricchimento della fruizione e realizzato negli anni 80 del secolo scorso nel della tutela attraverso la prosecuzione delle settore sudorientale del Castello - senza indagini di scavo e del restauro conservativo, cesure fra i percorsi esterni e l'esposizione a partire dalla creazione di un completo museale, nella continuità di una fruizione e di percorso lungo e all'interno delle fortificazioni una conoscenza le cui potenzialità sono state e dal completamento degli scavi nell'area del ulteriormente accresciute dalla sinergia inter e monastero normanno, nel settore sud- pluridisciplinare: le campagne di scavo, i orientale.

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Fig. 2 Lipari-Castello-Trincea di scavo dinanzi alla Chiesa dell’Immacolata-Particolare

2) La Civita B) LA CONTRADA DIANA

Sul dosso della Civita, sottostante il fianco Col Castello e con la Civita dovrà raccordarsi Nord del Castello, sono stati messi in luce in un percorso ragionato, attraverso il negli anni 60 e poi ricoperti, le fondazioni di moderno centro cittadino, il complesso del un grande edificio di età imperiale romana e Parco Urbano di c/da Diana comprendente il dei settori di un precedente impianto urbano limite occidentale del perimetro urbano della del II secolo a.C. (coevo a quello colonia greca e della successiva città romana, dell'Acropoli) nella villa Mazzini, di fronte al e ampia parte della necropoli greca e romana. palazzo del Municipio: l'area, di proprietà Cinque nuclei distinti sono stati acquisiti al comunale, è sottoposta a vincolo diretto ai demanio in tempi diversi per un estensione sensi della Legge 1089/1939. complessiva di quasi cinque ha. Qui, attraverso il riscoprimento dei predetti 3)La fascia più estesa e più ampia, nell'ex resti (ad alcuni metri di profondità dal piano terreno di proprietà vescovile (fra le vie della di campagna) e la prosecuzione degli scavi, Conciliazione a N e G. Marconi a Sud: lungo potrà essere creata, con un'adeguata tratto dell'imponente fortificazione del IV sistemazione, in sinergia fra Soprintendenza e secolo a.C. e cosiddetto “Aggere di Sesto Amministrazione Comunale, una nuova area Pompeo” della seconda metà del I secolo a.C; di interesse archeologico. all'interno delle mura, e al di là di una strada di circonvallazione, parte di un quartiere abitativo del II e III secolo d.C., e fasi di età tardo antica; all’esterno delle mura monumenti sepolcrali e recinti funerari del II- III secolo d.C.

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Fig. 3 L’area demaniale (ex Proprietà Vescovile) in c/da Diana. Ad.in fondo, la fortificazione di età greca

4)Quasi contigue, sul lato orientale, al primo restauro dei pavimenti musivi e opere mirate a nucleo: Terme di età imperiale romana, presso garantire la protezione delle strutture e la l’Hotel La Filadelfia, scoperte alla fine del valorizzazione (in particolare la realizzazione XVIII e rilevate agli inizi del XIX di nuova copertura) nell’ambito di uno dall’ufficial einglese H.W.Smyth,oggetto fra specifico Progetto sul POR Sicilia il 2003-2007 da parte della Soprintendenza 2000/2006.Asse II-Misura 2.0.1. Azione B- B.C.A di Messina di una sistematica Circuito Aree Archeologiche (Capitolo campagna di interventi di scavo archeologico, 776406).

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Fig. 4 C/da Diana. Le terme di età imperiale romana in area demaniale (ex terreno vescovile)

5)Spostandosi verso Nord lungo la via divinità ctonie e parte di una piccola arena Marconi: ex proprietà Cirotti (fra la via Diana rustica di età imperiale romana. e il vico Scudo), tratto della fortificazione 7)Più a sud, nel proseguimento della via greca. Marconi, ex terreno di proprietà vescovile con 6)Ex Proprietà Monteleone antistante la tre monumenti funerari di media e tarda età proprietà Cirotti: resti del santuario imperiale romana; nell’area ricostruzione a extramuraneo d'età greca dedicato alle fini didattici di sarcofagi di età greca.

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Fig. 5 C/da Diana. Area demaniale presso la pensione Neri. Sarcofagi dalla necropoli greca e monumento funerario di età imperiale romana

8)Sulla circonvallazione esterna, all'incrocio di età tardo imperiale romana, pagano e della via per Piano Conte: ipogeo funerario di cristiano, con un ipogeo ebraico, impiantato età imperiale romana (ex de Angelis). riutilizzando una cisterna (di proprietà A queste devono collegarsi, nel percorso, altre privata). emergenze attualmente, con una sola 13)Il percorso si conclude ad Ovest, col eccezione, in terreni di proprietà privata: settore abitativo periferico di età imperiale 9)Porzione dell’impianto urbano di età romana, in via Franza località S. Sebastiano imperiale in un terreno di proprietà Biviano includente anche un piccolo edificio termale prospiciente sulla via Vittorio Emanuele e (in proprietà privata: sottoposto a vincolo quasi contiguo ad Est coll’area demaniale già diretto). di proprietà vescovile. Per la continuità di lettura di questo percorso 10)Ipogeo di età imperiale romana all'esterno urbano, sarà importante colmare le cesure con dell'Hotel La Filadelfia 2 in via Marconi. supporti didascalici non invadenti ma incisivi, 11)Sulla via per Piano Conte, presso le Scuole soprattutto sul luogo di rinvenimenti elementari, in area del demanio comunale, importanti per la topografia archeologica di ipogeo di età imperiale romana. Lipari, oggi non più In via Conti Vainicher, un vasto monumento visibili: per esempio nella piazza Arciduca funerario di età imperiale probabilmente d'Austria - già Monfalcone - dove negli anni impostato su strutture preesistenti,rinvenuto di 50 del secolo scorso furono messi in luce la recente in proprietà privata (il vincolo necropoli dell'Ausonio II, ricostruita al archeologico è in itinere ): Museo, e un tratto della cinta muraria pseudo 12)Lungo la circonvallazione esterna, nel - poligonale del VI secolo a.C. che segnava il giardino di un condominio (ex predio limite occidentale della Lipàra arcaica. Zagami) ampio e articolato settore funerario Dopo la visita al Museo e al Castello, il paese 357 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

e i suoi immediati dintorni dovranno etno-antropologico e le peculiarità geo- costituire un affascinante percorso vulcanologiche, oltre agli altri dati ambientali archeologico dalle numerose tappe introdotte, e naturalistici. e arricchita, da un adeguata presentazione didattica. All'interno dell'itinerario principale A) PERCORSO MERIDIONALE possono crearsi dei “sotto-percorsi” tematici 14) Ipogeo di età imperiale romana presso la proiettati sul territorio: in particolare quello chiesetta di S.Nicola (proprietà privata: degli ipogei e dei complessi sepolcrali di età sottoposto a vincolo ai sensi della Legge imperiale romana, che ha una sua appendice 1089/1939). fuori dal centro dell'abitato nell'ipogeo di S. Nello specifico: Nicola, o quello del “termalismo”, dall'area 15) Monte Giardina, formatosi, insieme al urbana, - Terme in area demaniale, piccolo gemello Monte Guardia, nel III periodo del edificio termale nel quartiere di età tardo vulcanismo di Lipari, i cui versanti e la sua imperiale romana in via Franza, sostando, vetta costituiscono, a parte le specificità nella campagna, al piccolo edificio termale di vulcanologiche, una potenziale miniera Piano Greca (cosiddetto Organo di Eolo) per archeologica. giungere, infine, al vero e proprio palinsesto 15a) Cratere della Fossa del Monte: dello sfruttamento termale costituito da S. insediamento rurale di età ellenistico-romana Calogero. con manufatti scavati nella roccia lavica (canalizzazioni, cisterne e iscrizione rupestre II) IL PARCO ARCHEOLOGICO DEL in greco). TERRITORIO 15b) Spatarella: sul versante occidentale, area dell' insediamento del tardo Neolitico e della Attraverso emergenze archeologiche isolate prima fase dell’Eneolitico. (per es. l'ipogeo tardo-romano di S. Nicola) 16) Piano Greca: area di abitato di età ma anche attraverso il sistema di antichi imperiale bizantina e medievale; al nucleo del sentieri già “ripristinati” si articola il periodo imperiale è collegato il cosiddetto passaggio graduale dal Parco Urbano al Parco “Organo di Eolo”, rudere di un piccolo del Territorio in cui entra in gioco l'osmosi, edificio termale di età imperiale romana fra il patrimonio archeologico ma anche (propr. privata). (nell'accezione completa e moderna di Parco)

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Fig. 6 Lipari-il cosiddetto “organo di Eolo “. Piccolo edificio termale di età imperiale romana

17) Valle Muria: grande serbatoio idrico di industriale attraverso i secoli” per i caratteri età imperiale romana connesso ad un delle sue tappe salienti: dalle cave di Pulera ai insediamento coevo. filoni di Selce di Bagno Secco alle cave di Il percorso meridionale è completato, a SE, da Caolino sino,in crescendo, ai resti delle un settore di Parco sottomarino. stazioni preistoriche officine dell’ossidiana e a) Le testimonianze di una discarica portuale alle stratificazioni storiche delle cave di scomparsa nei fondali di Capistello, il relitto pomice .- di Capitello (primi decenni del III secolo a.C) Una delle costanti geomorfologiche della alla profondità di oltre m.40 conservante fascia occidentale del Parco peculiarità ancora in situ resti dello scafo ligneo; il relitto geologica della fascia occidentale del Parco è tardo romana di Punta Crapazza in prossimità costituita inoltre dalla sequenza dei timponi di Vulcano. formatisi nel primo periodo del Vulcanismo di Lipari: iniziando da Sud Carubbo, B) VERSANTE OCCIDENTALE: DALLE Mazzacaruso, Pataso, Ospedale e Pero. CAVE DI PULERA AL CASTELLARO 18) Cave di Pulera: VECCHIO Cave di sfruttamento della colata riodacitica dall'eruzione del Monte S. Angelo sfruttata Il tema “unificante” è costituito dalle antiche per estrarvi pietra da costruzione già in età testimonianze di sfruttamento in età antica, greca alla quale risalgono probabilmente dei prodotti dell’attività vulcanica :un diversi segni di lavorazione): area sottoposta a percorso che, proseguendo sino al versante vincolo ai sensi della Legge 1089/1939. nord-orientale dell’isola potremmo insieme 19) Valle della Lenza Comune e vallone definire “minerario” o dell’”archeologia Torrente Fuardo: filoni di argilla già utilizzati,

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per plasmare manufatti ceramici,nella piscina di età imperiale romana, alle pendici preistoria e in età greca. del declivio che chiude ad occidente l’area, 20) Complesso delle Terme di S. Calogero: presso la Sorgente (demanio comunale e tholos della fine dell'antica età del Bronzo, proprietà privata). vasche e canalizzazioni di età greca e romana,

Fig. 7 Lipari - Le Terme di S.Calogero. A d.vasca quadrata di età greca e l’esterno della tholos

21) Bagno Secco: 25)Lungo gran parte della costa occidentale la Filoni di selce intercalati ai depositi di piante zona A dovrebbe includere, dalla punta delle fossili, sfruttati, per la realizzazione di Grotticelle (a SO) alla punta del Legno Nero strumenti da taglio durante la prima fase del (ad ovest di Acqua Calda la linea di riva della neolitico eoliano (prima fase del neolitico spiaggia tirreniana, sopraelevata (altezze eoliano abitato del Castellaro Vecchio). variabili fra i 18 e i 30 m.), corrispondente 22) Punta Palmeto: insediamenti rurali di età alla trasgressione Tirreniana I (Periodo ellenistico-romana e resti di una torre di Interglaciale di Mindel-Riss) durante la quale avvistamento tardomedievale. iniziò la formazione dell'isola di Lipari, fra 23) Le cave di caolino di Bagno Secco: il sito 300.000 e 200.000 anni fa. mostra pregnanti testimonianze dello sfruttamento dei giacimenti sino ad età Settore del parco sottomarino: I fondali della recente: sono ancora visibili i cunicoli di età Secca del Bagno (antistanti la costa greca sezionati dalle gallerie di estrazione di sottostante all'area di S.Calogero), interessati età successiva. da un esteso giacimento archeologico (carichi 24) Altopiano del Castellaro Vecchio: sito del di relitti di età ellenistica e romana), tutelata primo insediamento umano nell'isola, nel da una ordinanza della Capitaneria, ora neolitico medio (fine del V millennio a.C.), di ricadente nell’ambito del Parco Marino delle cui dovrebbe completarsi l'esplorazione. Eolie. 360 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

C) VERSANTE NORD-ORIENTALE Papesca lungo la strada Canneto -Acquacalda, il secondo lungo uno dei tornanti della strada Questo settore del Parco è modellato su Lami - Acquacalda. contesti caratterizzati dal connubio di due 28) Nel percorso del Parco, qui di spiccata delle più spettacolari testimonianze del valenza archeo-vulcanologica ed etno- vulcanismo eoliano e i segni dello antropologica, nell’ambito del suo regime di sfruttamento umano di queste risorse dalla tutela si inseriscono sia Monte Pilato sia la Preistoria sino quasi ad oggi. colata ossidianica delle Rocche Rosse. Il tematismo archeologico in quest’area non è 29) Come fascia di raccordo fra il Parco però predominante e dovrà strettamente Urbano e quello del Territorio (oltre che fra i connettersi e integrarsi nel percorso oltre che nuclei settentrionale e meridionale di con la componente vulcanologia, con la quest'ultimo) si propone l'inserimento valorizzazione e la divulgazione del dell'area dell'insediamento di età imperiale patrimonio storico ed etno-antropologico (sino almeno all’età protobizantina) di legato soprattutto all’archeologia industriale Pignataro di Fuori nella Baia di Lipari, degli impianti di estrazione e lavorazione raggiungibile quasi solo da mare, allo sbocco della pomice e avrà il suo centro nel dell'avvallamento che separa i due dossi del realizzando Museo della Pomice (cfr. Promontorio del Monte Rosa. relazione Todesco) ad Acquacalda che L'insediamento era collegato ad uno scalo prevede anche una sezione archeologica. agevole e riparato, con ampio litorale, da Il quadro vulcanologico è evidenziato dai tempo non più esistente per le modifiche della prodotti di due distinti parossismi: costa subite dall'erosione marina, ma a) l'eruzione che circa 9000 anni fa portò alla testimoniato dalla presenza sui fondali da una formazione del primo cono del Monte Pelato discarica di numerosi ffr.ceramici dalla di cui è conseguenza la grande colata Preistoria all'età rinascimentale. ossidianica di Lami Pomiciazzo (IV fase del vulcanismo eoliano) sfruttata in età preistorica A) S.MARINA DI SALINA (dal neolitico medio); b) l'eruzione altomedievale (VII-VIII secolo Percorso degli insediamenti di età romana e d.C.) del Monte Pelato che portò alla bizantina formazione del nuovo cono e degli enormi depositi pomiciferi sfruttati a tutt'oggi. 1) Laghetto di Lingua e terreni circostanti Vediamo da vicino le emergenze per le quali (area demaniale): testimonianze attraverso i si propone la perimetrazione nell'ambito del secoli dell'estrazione del sale (sistema di Parco. vasche sommerse nel laghetto, resti di impianti almeno dall'età ellenistica dei quali 26) La colata ossidianica altomedievale della deve essere completata la messa in luce nei Forgia Vecchia terreni immediatamente a monte. 27) La grande colata preistorica di Lami- 2) Mastrognoli: necropoli rupestre di età tardo Pomiciazzo, in parte ricoperta dalle pomici imperiale romana (proprietà comunale). della colata di età alto medievale - Vallone del 3)Punta Barone: settore di abitato litoraneo di Gabelloto. età imperiale romana di Punta Barone Vi si collegano direttamente, nel percorso, (complesso termale e impianto per la due porzioni superstiti delle stazioni -officine lavorazione del pesce), (demanio comunale). preistoriche con segni di estrazione dell'ossidiana e numerosissime schegge e lame di scarto il primo sopra la spiaggia della

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Fig. 8 S.Marina di Salina.Punta Barone.Complesso termale di età tardo imperiale romana

4) Perciato e Vallone del Castagno e età del Bronzo, cultura di Capo Graziano cosiddette Grotte dei Saraceni: insediamenti avanzato (proprietà privata da valorizzare). rupestri di età bizantina e medievale in 8) Portella: abitato con resti di capanne ingrottamenti naturali scavati nelle pareti disposte a diverse quote su terrazze naturali tufacee (proprietà privata). della media età del Bronzo - cultura del Milazzese - (demanio comunale). Percorso degli abitati preistorici dei Serri Come negli abitati dell’età del Bronzo della 5) Serro Brigadiere: insediamento Montagnola di Capo Graziano di Filicudi e di dell’Eneolitico Finale con capanne ovali Punta Milazzese a Panarea, anche qui il (acquisita al Demanio Comunale). contesto ambientale, di grande suggestione, 6) Serro dell’Acqua: resti di capanne dell’età conserva in gran parte morfologia e caratteri del rame (proprietà privata da valorizzare). originari . 7) Serro dei Cianfi: resti di abitato della prima

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Fig. 9 Salina-La Portella -Un settore del Villaggio della media Età del Bronzo e della sistemazione dell’area con la scala di accesso alla vetta

9)Ai percorsi del Parco si raccorda la riserva visitor centre sulla strada per Malfa (in un naturale del Monte Fossa delle Felci, sulla cui immobile ristrutturato dalla Soprintendenza) vetta sono state individuate tracce di una sia il piccolo Museo Archeologico Comunale stazione di cacciatori di età tardo neolitica e nei locali del Centro Culturale di Leni, il cui che, anzi, in un percorso archeologico ordinamento scientifico è stato curato dalla diacronico dovrebbe costituire la tappa di Soprintendenza partenza. Nel regime di parco dovrà consolidarsi il PANAREA rapporto funzionale fra l'area demaniale e il Museo Civico etno-antropologico-in realtà A)L'isola politematico-di S.Marina a Lingua., del quale è previsto lo sdoppiamento, attraverso una 1) Punta Milazzese: abitato eponimo della sezione archeologica riorganizzata e ampliata media età del Bronzo (XIV secolo a.C.). in un altro edificio,ubicato nelle vicinanze, in La zona A include sia l'area dell'abitato vero e corso di acquisizione da parte del comune. proprio sul promontorio sia l'area La ristrutturazione e l’allestimento della immediatamente alle spalle del promontorio nuova sede verranno realizzati all’interno del stesso sottoposta a vincolo indiretto ai sensi Progetto di riqualificazione del Circuito dell'art.21 della L. 1089/1939 Museale di S.Marina del PIT 99- isole Eolie- L’area sarà oggetto di valorizzazione PIT.99.Misura 2.0.1.C.5: nell’ambito di un Progetto del PIT Eolie attestato al comune di Lipari. B) LENI La zona B include sia il Piano Milazzese, a Nord sia, in direzione Est, verso l'abitato, la 10) Rinicedda: area dell'insediamento del caletta degli Zimmari. neolitico medio (parte di una capanna ovale Nell'area fra la Caletta degli Zimmari e il ora ricoperta). Attualmente di proprietà promontorio del Milazzese è riconoscibile la privata in corso di acquisizione da parte del spiaggia del Milazziano con la più antica linea comune. di riva risalente alla prima fase di formazione 11) Punta Megna: area dell'abitato della prima dell'isola, forse 700.000 anni fa. età del Bronzo, cultura di Capo Graziano Nel percorso pedonale dalla caletta degli (proprietà privata). I valori paesistici del sito Zimmari al Porto un punto di raccordo per la sono messi in risalto da un percorso visita dei nuclei di Parco potrà venir costituito panoramico pedonale realizzato di recente sul dal “visitor’s centr” realizzato dal Museo versante costiero. Eoliano nei locali annessi alla Chiesa di S. Al Parco dovranno collegarsi, quali necessarie Pietro. infrastrutture didattiche, sia il realizzando

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Fig. 10 Panarea-Punta Milazzese.Area del Villaggio Preistorico.Veduta temporanea

2) La Calcara. caldera. La zona A include sino al mare la conca Dattilo, Lisca Bíanca, Lisca nera e Panarelli: fumarolica della Calcara al cui margine Dattilo: sulla cima indizi di frequentazione meridionale si distribuiscono i pozzetti con preistorica ceramiche della prima età del Bronzo (cultura Lisca Bianca: tracce della spiaggia tirreniana di Capo Graziano), testimonianza di un antico e, in cima allo scoglio, indizi di presenze culto connesso alle qualità salutari delle antropiche dalla preistoria (tardo neolitico) fumarole forse perpetuatosi in età greca e all'età imperiale romana. romana. Lisca nera: in cima allo scoglio presenze antropiche di età preistorica. B) Scogli antistanti Panarea e isolotto di Basiluzzo Fondali marini

Nel Parco sono inclusi come zona A , I fondali marini costituiscono “una zona nell'ambito di un percorso marittimo, sia di vulcanicamente attiva” come attestano non superficie sia subacqueo, gli scogli antistanti solo le persistenti manifestazioni fumaroliche Panarea e l'isolotto di Basiluzzo. ma anche il forte fenomeno di “subsidenza” subito dall'età greca ad oggi. 3) Scogli lavici distribuiti a semicerchio Strutture murarie di età imperiale romana, a dinanzi a Panarea, probabili resti emergenti di 20 m.di profondità, presso Lisca Bianca e una formazione vulcanica quasi totalmente Bottaro. distrutti dall'erosione marina, o di una piccola I fondali sono interessati da alcuni importanti 364 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

relitti, parte dei cui carichi, recuperati nel STROMBOLI corso di ricerche regolari, sono esposti presso il Museo Archeologico Eoliano. 1) San Vincenzo: la zona A include il Carico di ceramiche degli inizi del IV secolo perimetro dell'abitato preistorico della prima a.C. presso lo scoglio di Dattilo (relitto età del Bronzo (cultura di Capo Graziano), Bound): relitti presso gli scogli delle messo in luce solo per una piccola porzione Formiche: (essenzialmente una capanna circolare e pochi a) Relitto Roghi: carico di anfore greco resti di altre, attualmente ricoperte) ma la cui italiche della fine dei IV secolo a.C. estensione è stata determinata con una serie di b) Relitto Alberti: carico di anfore della saggi: dalla dorsale della chiesa di S.Vincenzo seconda metà del I secolo a.C. risale verso il semaforo sino alla casa Quinzi c) Relitto della nave Llanischen,naufragata e oltre. nel 1885 presso Lisca Bianca. il quadro archeologico è arricchito dal Isolotto di Basiluzzo e scoglio di successivo insediamento di età tardo Spinazzola . imperiale romana e bizantina cui sono Sul pianoro alla sommità di Basiluzzo: resti di pertinenti i resti di una piccola chiesetta. una villa di età imperiale romana. La zona B , corrispondente a zona di T.I. del Nei fondali antistanti la punta di Levante di P.T.P. risale a Nord sino all'Osservatorio Basiluzzo strutture sommerse probabilmente Geofisico e verso est sino all'edificio, di pertinenti ad una darsena di età imperiale recente restaurato dalla Soprintendenza, del romana funzionale alla villa. realizzando visitor centre che può costituire una struttura recettiva (proprietà privata). Isolotto di Basiluzzo e scoglio di Spinazzola 2) Ginostra: Sul pianoro alla sommità di Basiluzzo: resti di Timpone del Fuoco: area della stazione una villa di età imperiale romana. preistorica dei Pianicelli di Ginostra (tarda età Nei fondali antistanti la punta di Levante di del Rame - cultura di Piano Quartara), sito dii Basiluzzo strutture sommerse probabilmente rilevante potenzialità archeologica,suscettibile pertinenti ad una darsena di età imperiale di estensive esplorazioni (aree di proprietà romana funzionale alla villa alla sommità. privata) La zona B include i costoni del Timpone (su quello meridionale sono dislocati radi nuclei dì abitazioni) e giunge sino al mare con scoscese scogliere.

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Fig. 11 Stromboli – S.Vincenzo. Stato dell’Area del villaggio preistorico dell’Età del Bronzo del Bronzo Antico per la quale sono previsti interventi di valorizzazione

FILICUDI individuato nel corso delle indagini effettuate da L.Bernabò Brea e Madeleine Cavalier. Piano del Porto e Capo Graziano L'area è ancora in proprietà privata e presenta La zona A include senza soluzione di notevoli fattori di rischio a causa di una continuità: strisciante aggressione abusiva di manufatti 1) Il primo insediamento costiero dell età del provvisori (baracche, roulotte, etc.) Bronzo Antico - sul versante meridionale nonostante la normativa del P.T.P. che ha dell’Istmo del Piano del Porto - appartiene aperto preoccupanti falle di degrado alla fase più antica della cultura di Capo ambientale. Graziano. Sono state messe in luce solo All’interno di un Progetto di valorizzazione alcune capanne, a Filo Braccio e presso la del sito nell’ambito del PIT Eolie, attestato al cosiddetta casa Lopes, in realtà una torre di comune di Lipari e coordinato dalla avvistamento del XVI-XVII secolo, ma Soprintendenza di Messina è previsto l’intero perimetro del villaggio è stato l’esproprio di un’ampia fascia di terreni.

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Fig. 12 Filicudi - Il Piano del Porto A. d.il filo Braccio dove si estendeva l’abitato più antico della Cultura di Capo Graziano.Sullo sfondo La Montagnola sulla cui vetta si estendeva l’abitato della fase evoluta e tarda della stessa Cultura

2) Il successivo, grande abitato della fase restanti terrazzi dovranno essere oggetto di media e recente della cultura di Capo una unitario piano di demanializzazione Graziano: XVIII -XV secolo a.C., sulla contestualmente al Piano del Porto. sommità della cosiddetta Montagnola di Capo La storia più remota dell’isola si fonde in Graziano (dove si impiantò anche un straordinaria armonia con le due notevoli posteriore insediamento della fase del testimonianze della cultura materiale e Milazzese) si distribuisce su terrazzi dell’economia filicudare fra il XIX secolo e la progressivi alle quote superiori,sin quasi alla prima metà del successivo: l’imponente vetta. sistema di muri di terrazzamento, che modella L'ampio settore abitativo con capanne ovali il versante superiore della Montagnola e la messo in luce estensivamente, su una terrazza cava costiera delle macine lungo il fianco del versante Ovest della Montagnola, è settentrionale del promontorio. acquisito da tempo al demanio mentre i

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Fig. 13 Filicudi - Capo Graziano - Capanna dell’abitato della fase evoluta e tarda della Cultura di Capo Graziano

3) Sul lato settentrionale del Piano del Porto situ resti della struttura lignea dello scafo e si estende l’abitato di età ellenistica e,in ampia parte del carico con anfore greco continuità, romana-imperiale oggetto sinora italiche e ceramica a vernice nera di probabile solo di limitate indagini. fabbrica liparese della prima metà del III 4)Lungo un sentiero sulle pendici secolo a.C. settentrionali del Capo si raggiunge la La fascia di rispetto - zona B - si estende, da suggestiva cava delle macine. Sud a Nord, dal Filo di Lorani alle propaggini Al Parco Terrestre si collega direttamente il occidentali dell'agglomerato di Filicudi Porto. Parco Sottomarino: l'area della Secca di Capo Punto di appoggio logistico in rapporto al Graziano col suo cimitero di relitti da 20 a nucleo di Parco di Filicudi dovranno essere i oltre 80 m di profondità, parte dei cui carichi locali del visitor centres politematico di è conservati nella Sezione di Archeologia Filicudi Porto, attualmente gestito dal Museo Marina del Museo Eoliano; una piccola Eoliano. esemplificazione è inoltre esposta nel visitor centres di Filicudi Porto. Il più cospicuo e meglio conservato, data la ragguardevole profondità di giacitura, fra i 50 e i 79 m.: Fra i 20 e i 40 m. di profondità i resti del relitto “A.Roghi” della prima metà del II secolo a.C. del quale si conservano ancora in

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VULCANO 6.4 Altre azioni integrate per la valorizzazione Strutture rupestri del Faraglione di Levante e di Piano I) L’esperienza sinergica nella Un accurato studio-censimento delle strutture valorizzazione del Patrimonio archeologico rupestri nell’area del faraglione di Levante die di Piano, corredato del rilievo di ciascuna, si eoliano: presente e futuro deve a V.Giustolisi che considera la maggior parte di esse tombe a grotticella artificiale di varie epoche della Preistoria. I primi frutti positivi della sinergia,in azioni Non vi sono però state raccolte all’interno di valorizzazione fra Soprintendenza e indizi di presenze antiche né è stato possibile comuni eoliani, sono d’altronde già effettuarvi indagini di scavo. sperimentati negli esiti sinora raggiunti dal Non può comunque escludersi la Progetto dal Progetto di riqualificazione - frequentazione di alcune di esse in età greca e comune di S.Marina: Progetto di romana in concomitanza con l’attività di riqualificazione dell’itinerario archeologico estrazione dello zolfo e dell’allume. (includente le aree archeologiche di Portella, In virtù dell’indubbio interesse storico e in Barone, Mastrognoli, Lingua etc.) attestato al prospettiva di sistematiche campagne di comune di S.Marina sul PIT.99 isole minori scavo, si propone l’inclusione nel Parco Misura 2.01.C1 e portato avanti con la Archeologico delle strutture rupestri di direzione scientifica e la supervisione della Vulcano, già sottoposte a regime di TO6 nel Soprintendenza: con l’acquisizione al PTP (alla cui cartografia si fa riferimento per demanio comunale di nuove aree ove l’ubicazione delle emergenze,riservandosi una insistono contesti archeologici, col successiva perimetrazione) nell’ambito di un proseguimento delle indagini e con nuove percorso nel quale accanto alle potenzialità opere di restauro conservativo e sistemazione archeologiche (almeno nel quadro si sono ulteriormente arricchiti i percorsi dell’Archeologia post medievale e moderna) archeologici dell’isola in continuità con gli risultano assai marcate sia le valenze interventi di un precedente Programmae vulcanologiche sia quelle etno dell’obiettivo 1 “POM 1994-1999”di antropologiche. “Valorizzazione delle risorse storiche Una sezione del Parco sottomarino sarà archeologiche esistenti nel territorio di costituita dall’area del relitto di Punta Luccia S.Marina Salina” che hanno fra l’altro (I sec.a.C). conseguito la creazione di una nuova importante area archeologica di fruizione ALICUDI pubblica, il villaggio preistorico di Portella e la contestuale realizzazione del Museo Civico Si propone l’inclusione nel Parco dell’area Etno Antropologico a Lingua, inaugurato il 6 dell’Abitato costiero della prima età del giugno del 2000. bronzo (fase antica di Capo Graziano) - di Sulla stessa linea di interazione fra Scalo della Palomba-C/da Fucile al di sopra Soprintendenza e comuni è ormai imminente dell’attuale porto: sito assai promettente in l’avvio di altri tre Progetti sul PIT 99 - Isole prospettiva di indagini in estensione dai cui Minori che contribuiranno a migliorare la risultati potrà nascere un altro notevole polo valorizzazione di zone e di percorsi di attrattiva archeologica e culturale archeologici di primo piano e a conferire un nell’ambito dell’Arcipelago (aree attualmente ulteriore forte potenziale attrattivo ad di proprietà privata). altrettanti nuclei del Parco Archeologico.

Misura 2.01 b - comune di Lipari: Riqualificazione dell’area archeologica del

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Villaggio Preistorico di Capo Graziano di Le aree demaniali recintate potranno essere Filicudi. visitate a pagamento adottando un biglietto Misura 201B –comune di Lipari: unico integrato con quello di ingresso al Riqualificazione dell’area archeologica del Museo Eoliano, secondo modalità da villaggio preistorico di capo Milazzese. definirsi. Misura 2.0.1.C.5:Comune di S.Marina di Soggetti coinvolti: Soprintendenza Beni Salina-Progetto di riqualificazione del Culturali e Ambientali di Messina, Circuito Museale di S.Marina Salina l’Amministrazione Comunale di Lipari, Misura 2.01.C1-Comune di Leni- soggetti privati. Riqualificazione del Centro Storico di Leni . Alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina-dovranno attestarsi la Sempre lungo queste direttrici si vogliono direzione dei lavori ed eventuali interventi di prospettare qui, a titolo esemplificativo delle acquisizione o espropriativi di aree di esigenze di conservazione e tutela del proprietà privata. patrimonio archeologico eoliano alle quali sono indissolubilmente legate le possibilità 2) Lipari reali di incremento degli attrattori di un Valorizzazione del patrimonio archeotermale turismo qualificato, con brevi schede, altri delle terme di S.Calogero. quattro progetti strutturali sinergici finalizzati Progetto integrato di ripristino dello ad affrontare problemi ancora irrisolti in stabilimento termale, di interventi di ordine alla prevenzione di gravi processi di miglioramento idrogeologico e di degrado e alla immissione in un compiuto valorizzazione del contesto archeologico circuito di valorizzazione di quattro siti attraverso interventi di restauro conservativo archeologici di grande rilievo che (la “tholos” dell’età del Bronzo, la piscina rappresenteranno altrettante tappe cruciali dei voltata di età imperiale romana sulle balze percorsi del futuro Parco occidentali e proseguimento degli scavi Archeologico(cfr.supra). archeologici); realizzazione di uno spazio Potrebbero a buon diritto rientrare nell’Asse espositivo e didattico (il visitor centre di 3 del POR-FESR 2007-2013 - Obiettivo S.Calogero,previsto dal P.T.P.). Specifico 3,1 –Obiettivo operativo3 Enti coinvolti: Soprintendenza dei Beni 1.1(“Promozione della qualificazione,della Culturali Ambientali di Messina, comune di tutela e della conservazione del Patrimonio Lipari. Storico Culturale favorendone la messa a La progettazione e la direzione delle indagini sistema e l’integrazione coi servizi turistici archeologiche e dei restauri delle strutture anche al fine di aumentare l’attrattività dei antiche dovrà attestarsi alla Soprintendenza territori”) B.C.A. di Messina.

1) Lipari - Progetto integrato di 3) Panarea-La Calcara potenziamento della valorizzazione delle aree Interventi, che si prospettano assai delicati, di archeologiche di proprietà demaniale e privata recupero, riqualificazione e valorizzazione nel centro urbano (con resti relativi dell’area e del suo patrimonio archeo- all’impianto di Lipàra greca e romana vulcanologico e del suo contesto ambientale (c/Diana) e nel territorio (Ipogeo di S.Nicola, con completamento delle indagini Organo di Eolo, etc) 130 , per la creazione di un archeologiche, rimessa in luce dei pozzetti, circuito di visita attrezzato e collegato delle opere di restauro conservativo, sistemazione aree archeologiche distribuite fra Lipari e il del percorso. suo immediato entroterra. Enti da coinvolgere: la Soprintendenza B.C.A.di Messina-Servizio per i Beni Archeologici e Servizio P.A.U con l’apporto 130 Per bevi cenni su tipologia e cronologia dei Beni di un geologo; un’Istitituzione scientifica - oggetto degli interventi proposti in questa parte quale l’Istituto Internazionale di Vulcanologia strategica cfr. supra: inquadramento storico e archeologico. e Geofisica di Catania - per la specifica 370 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

problematica vulcanologica legata alla biogeografica del contesto archeologico e preservazione e valorizzazione dei fenomeni all’individuazione di elementi fumarolici; il comune di Lipari. paleoambientali da preservare.: un primo Progettazione: a cura della Soprintendenza progetto di indagini sul contesto con l’apporto di una Istituzione Scientifica biogeografico dell’abitato preistorico del (Istituto di Vulcanologia e Geofisica di Milazzese di Panarea è stato avviato nel 2006- Catania)per gli aspetti vulcanologici 2007 nell’ambito di una Convenzione fra la Soprintendenza B.C.A di Messina e il 4) Stromboli - S.Vincenzo Laboratorio Archeobotanico del Dipartimento Interventi di recupero e valorizzazione Beni Culturali dell’Università di Lecce. dell’area e del suo patrimonio archeo- Gli esiti di indagini, propedeutiche a vulcanologico (completamento dello scavo campagne di scavo estensivo, confluiranno dell’abitato preistorico della prima età del nella realizzazione di aggiornate carte Bronzo), interventi di restauro conservativo archeologiche tematiche digitalizzate di delle strutture murarie delle capanne ciascuna isola nell’ambito di SIT archeologici preistoriche prioritari per le prospettive di delle singole isole da gestire attraverso salvaguardia e di relativa fruizione (quelle già specifici GIS. messe in luce sono infatti ricoperte per ragioni Obiettivo finale:un unico SIT politematico nel conservative); interventi espropriativi delle quale siano messi a sistema l’intero aree ancora di proprietà privata, sistemazione patrimonio culturale, il patrimonio biotico, il di uno spazio espositivo attraverso patrimonio geovulcanologico. l’ordinamento scientifico e l’allestimento La priorità deve conferirsi a quelle aree didattico del visitor centre di S.Vincenzo. interessate nel sottosuolo da giacimenti Enti coinvolti: Soprintendenza dei Beni archeologici la cui perimetrazione e Culturali Ambientali di Messina, comune di consistenza non siano ancora definite da dati Lipari. certi :indicate cioè nelle prescrizioni del PTP La Progettazione e Direzione dei lavori e gli come “aree di potenzialità archeologica” interventi di acquisizione delle aree:dovranno richiedenti, in ordine alle forme di utilizzo attestarsi alla Soprintendenza B.C.A di “cautele procedurali”, con due finalità: Messina. 1) L’individuazione e la prevenzione dei rischi archeologici nelle aree dove siano consentiti pur condizionatamente interventi II) Dalla conoscenza alla tutela e alla che incidano sul sottosuolo e l’istruzione da valorizzazione parte della Soprintendenza di circostanziati procedimenti di tutela (sul problema dei rischi archeologici cfr.supra). Sostegno e fonte della tutela e delle Per esempio, a Lipari, Monte Giardina,Piano successive azioni di approfondimento Conte,Castellaro Vecchio, Quattropani : questi conoscitivo e di valorizzazione-dallo scavo siti e altri della stessa isola potrebbero archeologico agli interventi conservativi alla rientrare nelle diverse fasi di un'unica fruizione- dovranno essere campagne campagna di prospezioni; analoghi criteri si conoscitive per l’individuazione e la potranno estendere alle altre isole. perimetrazione dei contesti archeologici, 2) La conseguente programmazione anche nell’ambito di convenzioni e protocolli nell’ambito di Progetti Strutturali integrati di d’intesa fra la Soprintendenza e Dipartimenti di indagini di scavo sistematiche e di opere di Universitari: surveys, prospezioni geofisiche - valorizzazione finalizzate alla perimetrazione prospezioni tramite carotaggi,prospezioni dei nuclei del realizzando Parco geoElettriche - ove la morfologia del Archeologico e a, conseguentemente, sottosuolo consenta . accrescerne le attrattive di fruizione. In un quadro di conoscenza politematica Una idonea fonte di risorse può individuarsi rientrano anche campagne di rilievi e analisi nell’Asse 3 del-FESR 2007-2013 del POR territoriali finalizzate ad una lettura Oltre ai quattro cicli di interventi proposti nel 371 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

paragrafo precedente (a Lipari-c/da Diana, a Archeologico sia nel quadro di Progetti Lipari-S.Calogero, alla Calcara di Panarea e a strutturali del POR 2007-2013) dovranno Stromboli S.Vincenzo) si enunciano a titolo venir precedute e/o integrate da: di esempio altri Progetti, su siti di particolare a)Processi conoscitivi quali campagne di rilevanza dagli obiettivi pienamente surveys e prospezioni, realizzazione di carte compatibili con la strutturazione normativa archeologiche digitalizzate, concatenati e del futuro Parco. confluenti in un SIT unico del .patrimonio Nell’attuazione dei progetti dovranno venir archeologico in sistema con gli altri beni coinvolti la Soprintendenza B.C.A di Messina culturali e coi patrimoni geovulcanologici e e l’Amministrazione del comune. biotici; Alla Soprintendenza si attresterà la direzione b)Ampliamento delle aree di fruizione, scientifica delle indagini di scavo e di attraverso specifici piani espropriativi. valorizzazione archeologico e l’acquisizione Operazione consequenziale agli esiti della delle aree di proprietà privata. ricerca od anche preliminare qualora si posseggano già elementi certi per la Lipari perimetrazione. L’acquisizione al demanio di Progetto globale di conoscenza e nuove aree rientra peraltro negli interventi valorizzazione dei numerosi insediamenti previsti per l’estensione delle zone A e B del rurali (fattorie, piccoli nuclei di abitati di età Parco Archeologico ex LR 20/2000; greca, romana e bizantina) sia dell’entroterra c)Interventi coordinati di: sia delle fasce costiere tenendo ovviamente 1) restauro conservativo di livello e conto delle importanti preesistenze complessità tecnica commisurati a tipologia e preistoriche (si confrontino l’Inquadramento stato di degrado delle strutture archeologiche. storico e archeologico e l’elenco 2) sistemazione, messa in sicurezza e dei siti desunto dal P.T.P per la creazione di miglioramento dell’agibilità nelle aree percorsi tematici) :alcuni di essi (Palmeto, esterne aperte al pubblico, nel pieno rispetto Piano Conte Costa del Monte, Valle dell’interazione delle valenze Muria,Castellaro Vecchio) rientrano inoltre ambientali,prevedendo,ove la morfologia del compresi fra i nuclei del Parco Archeologico. sito lo consenta,gli opportuni interventi per Basiluzzo consentire al fruizione ai diversamente abili. Indagine estensiva e interventi di valorizzazione della Villa di età imperiale 131 romana sul pianoro superiore . III) Azioni sulla rete museale Indagine e rilevamento (a cura della Soprintendenza del mare in raccordo con la Soprintendenza di Messina) delle Strutture Fondamentale ganglio della conoscenza è il sommerse probabilmente di una darsena potenziamento della rete museale in una funzionale all’accesso all’isolotto e alla villa. prospettiva sempre più serrata di proiezione Stromboli estensiva sul territorio. Campagna di indagini estensive e interventi di lnterventi di ampio respiro e coordinati in valorizzazione nell’area dell’abitato sinergia fra diversi Enti (la Soprintendenza, il preistorico del Timpone di Ginostra . Museo Eoliano, le amministrazioni comunali) Alicudi dovranno pianificarsi e proporsi nell’ambito Abitato preistorico di Scalo della Palomba- del POR 2007-2013 e del citato FESR - C/da Fucile. Obiettivo Operativo 3.1.1. fra le cui direttrici Campagna di indagini finalizzate alla sono inclusi innovazioni e progressi perimetrazione dell’area di incidenza tecnologici nell’offerta turistica e culturale. dell’abitato e alla valorizzazione dell’area . 1) Azioni di potenziamento delle strutture museali già esistenti : Sintetizzando, le azioni di ricerca e di valorizzazione(sia direttamente pianificate per 131 Proposte naturalmente da integrare con la parte l’istituzione e l’attivazione del Parco relativa ai Musei a valenza storico-etnoantropologica. 372 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

a) Le risorse e gli spazi espositivi e didattici sono seguite, negli anni successivi, altre del Museo Regionale Eoliano “Luigi distribuite nelle varie sezioni del Museo. Bernabò Brea ”, polo centrale storico della b) I “visitor centres”, attestati al Museo rete Museale Eoliana che ha avviato la Eoliano,che ne ha curato l’allestimento, di realizzazione di strumenti multimediali: un Filicudi Porto e di Panarea - S. Pietro spesso campo peraltro nel quale il Museo è stato chiusi al pubblico per lunghi periodi per all’avanguardia fra gli Istituti Museali mancanza di personale di custodia. Siciliani avendo curato nel 1989-1990 la c) I musei civici nati in sinergia con la realizzazione di una prima tranche della Soprintendenza e col Museo Eoliano: il Banca Dati multimediale e una prima Museo Antropologico di Lingua a S.Marina di postazione didattica informatica alla quale ne Salina, il piccolo Antiquarium di Leni

Fig. 14 S.Marina Salina.Museo civico.Attuale Sezione Archeologica

2) Creazione sul territorio di nuovi spazi − Stromboli - Visitor Centre di S.Vincenzo. didattici ed espositivi politematici che in b) La creazione,sul territorio di nuovi spazi diversi casi ospiteranno anche specifiche didattici politematici, “visitor centres” sezioni archeologiche: rientranti peraltro nelle specifiche previsioni a) In una gerarchia di interventi dovrebbero del PTP che ne indica sempre il tematismo porsi come prioritari l’allestimento e l’ prevalente e molti dei quali comprenderanno attivazione dei visitor centres negli immobili anche piccole sezioni archeologiche. già da tempo ristrutturati a tal fine dalla Per pianificare le fasi di realizzazione di Soprintendenza B.C.A. di Messina: questa nuova rete di strutture didattiche sarà − Lipari - Locali sottostanti la Chiesa delle necessaria, da parte della Soprintendenza in Anime S.S. del Purgatorio sinergia con le amministrazioni comunali, − Leni - Immobile di proprietà della Curia sulla base delle previsioni del P.T.P un sulla rotabile per Malfa censimento degli immobili effettivamente 373 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

disponibili, l’attuazione delle procedure V.C. della Caletta degli Zimmari espropriative di acquisizione, e dello stato di V.C. della Calcara . conservazione, una definizione delle priorità in rapporto a diversi fattori (collegamento con STROMBOLI aree di parco, di riserva etc. su percorsi già di V.C. di prima accoglienza a Scari . primo piano). V.C. Ginostra Nella pianificazione dovrebbe essere data V.C. Punta Lena. priorità all’attivazione di quei V.C. che V.C Labronzo-Stazione elicotteri. potrebbero costituire un incentivo del flusso turistico anche ai fini “di una FILICUDI destagionalizzazione dei flussi di visita, V.C. di Capo Graziano dell’allungamento della stagione tristica”, in V.C Chiesa Vecchia conformità col citato obiettivo operativo V.C. Montagna Filo d’Arpa. S3.1.1 del POR-FESR 2007-2013” Si fornisce di seguito l’elenco dei nuovi ALICUDI visitor centres previsti dal P.T.P (esclusi V.C. di prima accoglienza di Alicudi Porto quindi i due già attivati e quelli indicati al V.C. della chiesa di S.Bartolo punto 2) indicando in carattere corsivo i V.C. V.C. del Filo d’Arpa. che dovranno ospitare sezioni archeologiche - essenzialmente costituite da supporti didattici 3) Ordinamento scientifico e allestimento di - e in colore rosso i V.C. la cui realizzazione e specifiche sezioni archeologiche in due istituzione, nel quadro di una realizzzandi Musei politematici: il Museo programmazione strategica, si reputerebbe diocesano della Fede Cristiana di Lipari prioritaria in rapporto alla promozione e (completamento nell’ambito del PIT 99) e il all’incremento turistico: strutture di prima Museo Regionale della Pomice. accoglienza o strutture e spositive su percorsi “strategici” (p.es nei nuclei e negli itinerari 4) Messa in sistema” e “in rete” delle diverse del futuro parco Archeologico). strutture museali del territorio, sia regionali sia comunali, con centro terminale e di LIPARI raccordo presso il Museo Eoliano e la Soprintendenza B.C.A.di Messina, attraverso V.C. Timponi occidentali e valle caolino la creazione e l’implementazione di banche V.C. Punta Palmeto dati a più livelli di consultazione . V.C. Chiesa Vecchia Quattropani In particolare: V.C. Monte Pilato-Rocche Rosse a) Creazione di una banca dati completa dei V.C. Papesca. complessi di reperti di i provenienza eoliana V.C. Canneto attraverso la messa in rete del museo V.C. Monte Rosa “Bernabò Brea” con le altre istituzioni V.C delle Terme di S.Calogero. museali italiane e straniere che conservano materiali di provenienza eoliana: il Museo VULCANO della fondazione Mandralisca di Cefalù, il Museo “Paolo Orsi “ di Siracusa (in V.C. – Struttura di Vulcano Porto Levante particolare il medagliere), il Museo Regionale di Messina, l’Ashmolean Museum di Oxford SALINA e il Kelvingrove Museum di Glasgow: V.C. di prima accoglienza a S.Marina . Da queste integrazioni di banche-dati potrà V.C. di Rinella nascere un tavolo di partenariati fra i vari V.C. del lago di Lingua istituti museali finalizzati all’organizzazione V.C. di Capo Faro di mutue iniziative didattiche e scientifiche V.C. di Pollara. (per es. mostre, convegni,studi su e pubblicazioni su temi specifici): PANAREA b)La messa in rete della sezione vulcanologia

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del museo Eoliano con l’Istituto ex L.R. 20/2000. Internazionale di Vulcanologia e Geofisica Obiettivo è la fruizione integrata dei siti dell’Università do Catania e con altre archeologici, con apparati didattici - Istituzioni Scientifiche nel campo della essenzialmente di tipo tradizionale:pannelli Vulcanologia e delle Scienze per iniziative esplicativi con planimetrie me testi essenziali volte alla conoscenza del patrimonio e segnaletica per l’orientamento nei percorsi geovulcanologico eoliano, naturalmente in di particolare estensione-volti ad un rapporto convergenza con le altre iniziative proposte discreto ma”creativo” col visitatore nel piano di gestione UNESCO per questo (soprattutto nel stimolarlo a visitare la settore specifico (cfr. supra). struttura museale del territorio che conserva i c)La messa in rete dovrà potenziare le risorse reperti provenienti da quel determinato sito). della didattica e della divulgazione del Un notevole impatto didattico potrebbe venire patrimonio culturale attraverso la da interventi di archeologia sperimentale realizzazione e diffusione di appositi prodotti attraverso ricostruzioni in scala 1.1 di contesti multimediali tematici sull’archeologia eoliana e manufatti (per es. l’elevato di capanne e i suoi contesti, strutturati secondo le preistoriche, l’arredo interno, gli utensili esigenze di diverse fasce di fruitori ma originali): i cosiddetti “archeodromi, possibili sempre con garanzie di serietà scientifica: però solo quando si disponga di dati di scavo strumenti conoscitivi da diffondere in rete a integralmente recuperati e documentati postazioni didattiche presso i comuni, le attraverso metodologie che consentano di scuole, l’Azienda di Turismo, i punti ottenere modelli di assoluta attendibilità informazione per i turisti, gli alberghi, i punti scientifica: cruciali del flusso turistico in direzione delle Il primo “archeodromo”delle isole Eolie è Eolie, quali le biglietterie marittime, sia nelle previsto a Rinicedda di Leni, nell’ambito del isole sia a Milazzo, a Messina, a Palermo, a Progetto di riqualificazione del Centro Storico Reggio Calabria. di Leni sul PIT 99:la ricostruzione dell’elevato della capanna neolitica e del suo 5) Interazione e simbiosi fra esposizione interno, dopo averne completato la messa in museale e lettura e valorizzazione dei contesti luce. territoriali: in altre parole, quel processo di Si mostra a corredo un disegno ricostruttivo “didascalizzazione del territorio” che già si è della capanna alla quale si conformerà il indicata come una delle componenti - e realizzando modello. finalità - configuranti del Parco Archeologico

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Fig. 15 Leni-Ricostruzione della capanna neolitica di c/da Rinicedda e del suo contesto (disegno di Enzo Donato)

6) Pianificazione, in sinergia fra valorizzazione e gestione del Patrimonio Soprintendenza e Amministrazioni comunali, Archeologico di una collana di pubblicazioni didattiche, sia cartacee-fascicoli illustrativi, guide, pubblicazioni più specifiche - sia su supporto Il sistema di valorizzazione sin qui informatico (CD,DVD)-dedicati alle strutture prospettato deve conseguentemente innescare museali del territorio (musei civici,visitor una gestione cogente del Patrimonio Culturale centres) presso cui potranno venir messe in che non vanifichi le azioni compiute e assicuri vendita contestualmente ad altri canali di continuità e incisività alla fruizione pubblica diffusione., e alle sue ricadute positive sul flusso turistico e sull’indotto economico. 7) Pianificazione di cicli di iniziative La via maestra, passa attraverso l’ didattiche- in sinergia fra individuazione e la pianificazione delle Soprintendenza,Museo soluzioni maggiormente idonee e compatibili Eoliano,Amministrazioni con le peculiarità morfologiche dei siti e gli Comunali,Provveditorato agli Studi-intese a ambiti socio-economici dell’arcipelago per la sostenere e incrementare il rapporto formativo alla valorizzazione e gestione del Patrimonio (già piuttosto intenso) fra musei del territorio Archeologico anche in termini di ritorno e scuola. economico e di indotto occupazionale: problematica che dovrà omogeneamente investire le altre categorie di Beni Culturali. 1) Accordi e processi di concertazione fra IV) Individuazione e pianificazione delle Amministrazioni comunali e Soprintendenza soluzioni maggiormente idonee alla ai sensi degli art.112, in particolare comma 4, del Dlgs n.42/2004 per l’attuazione di programmi d’intervento volti ad assicurare la

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conduzione di regolari interventi di manutenzione, pulizia e custodia di aree archeologiche demaniali e di strutture espositive, quali i visitor centres e per incentivarne la valorizzazione con una apertura regolare al pubblico, anche nella stagione di minor affluenza turistica, individuando le più idonee forme di gestione ai sensi dell’art.115 dello stesso Dlgs 42. Ai sensi del comma 8 dell’art.112 gli accordi possono avere per oggetto anche immobili ricadenti in proprietà privata e coinvolgere la partecipazione di soggetti privati. Le forme di gestione indiretta, ai sensi del comma 3 dell’art.115 del Dlgs.42/2004, dovranno privilegiare soluzioni che favoriscano l’occupazione a livello locale. 2) Nelle linee del potenziamento delle risorse di fruizione: attività di promozione e valorizzazione che potranno essere svolti da soggetti esterni (cooperative associazioni culturali,società di servizi etc) - anche in questo caso privilegiando l’impiego di soggetti del luogo. 3) Anche l’istituzione e l’attività del Parco Archeologico delle Eolie, ex L.R. 20/2000, assumerà un ruolo specifico e di rilievo in favore del coinvolgimento, in diverse forme contemplate dalla normativa, delle comunità locali “nella gestione del patrimonio locale, risorsa per un patrimonio ecosostenibile”. 132 Nell’ambito di queste tre linee di intervento dovranno venir sviluppate e sperimentate, anche per fasi progressive, in rapporto agli effettivi standard di sostenibilità locale, venir sperimentate e sviluppate, attraverso Progetti Strutturali sul POR 2007-2013 secondo gli indirizzi dell’Obiettivo operativo 3,1.2 del citato Asse 3 del FESR 2007-2013 “modalità innovative” di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso forme di partenariato pubblico - privato.

132 Linee guida dei Parchi Archeologici siciliani, p.45. 377 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 14 Tavola Sinottica delle azioni in ambito archeologico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULT ATI ATTESI Valorizzazione Conoscenza e − Interventi finalizzati alla - Istituzione e a ttivazione del sociale,culturale ed valorizzazione integrata istituzione e a ttivazione parco Archeolo gicoc ex economica: del patrimonio del pa rco Archeologico ex LR.20/2000; archeologico in LR.20/2000; ILPATRIMONIO connessione inscindibili - Potenziamento dei percorsi ARCHEOLOGICO colle alre categorie di − Attuazione dei Progetti del turismo culturale e delle Beni Culturali e coi di valorizzazione già risorse di fruizione patrimoni avviati o già finanziati conseguente all’ incremento geovulcanologico e aventi per oggetto la della conoscenza,dell a tutela biotico Valorizzazione dei Beni e della valorizzazione; Archeologici (POR 2000 - 2006) PIT 99 con - Incremento e più razionale interventi migliorativi distribuzione dei flussi della fruizione attraverso turistici(anche attraverso la forme d’accordo e destagional izzazione dei partenariato in linea con la flussi di visita); vigente normativa statale e regionale; - Incremento dell’indotto economico nell’ambito delal - Pianificazione di progetti valorizza zione del strutturali integrati volti patrimonioa archeologico e alla tutela,alla conoscenza della sua defluenza positiva alla valorizzazione e a lla sul turismo e risultati gestione dei siti miglio rativi e stabili anche a archeologici; favore dell’occupazione a livello locale. - Azioni integrate per il potenziamento della rete museale.

Ditta Enti Urbani e Promiscui), costituisce 7 Progetti di valorizzazione etno- una eccezionale testimonianza di archeologia antropologica: riconversione, industriale, documentando altresì in maniera pregnante un’attività estrattivo-produttiva conservazione e valorizzazione finalizzata sulla quale si basava un tempo l’economia alla creazione di un Museo Regionale della dell’isola; si tratta infatti di un fabbricato che risulta costruito tra la fine del XIX e gli inizi Pomice di Lipari del XX secolo come mulino per la lavorazione della pomice, avente una Progetto : creazione di un Museo della pomice superficie coperta di circa 600 mq e nell’isola di Lipari, avente sede in località un’altezza massima di mt 6.90. Il fabbricato Acquacalda, ove esiste una antica “fabbrica” in atto versa in condizioni di fatiscenza a di pomice sottoposta a tutela come bene etno- causa della mancata manutenzione della antropologico con la specifica motivazione di struttura seguita alla dismissione degli risultare unico contenitore idoneo per la impianti verificatasi alcuni decenni or sono. struttura museale in oggetto. La fabbrica, La fabbrica, in muratura portante di pietrame individuata catastalmente al fg. 4, p.lla 183 lavico e calce, ha l’ingresso principale dalla del N.C.T. di Lipari (partita catastale 1 in via lungomare S. Gaetano e confina ad est con vecchio fabbricato e terreno libero di altra

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ditta, a sud con terreno libero e ad ovest con il museo consentirebbe la tutela e la torrente Cucco. Essa viene divisa da un fronte conservazione, garantendone al contempo la di fornacelle di essiccazione presente nella pubblica fruizione, di un gran numero di parte fondale in due vani comunicanti tra loro, manufatti di cultura materiale e di attrezzature di cui il più ampio, in direzione nord, un che costituiscono nel loro complesso un tempo adibito a mulino, il più piccolo, munito prezioso patrimonio di archeologia di un ingresso autonomo esterno sul lato industriale. Attraverso il soddisfacimento di ovest, a deposito; in prossimità di un accesso entrambe le istanze di cui si è dato cenno, il esistente nella retrostante porzione di terreno museo adempirebbe così ad uno degli di pertinenza insiste ancora, in buone obiettivi principali di qualunque istituzione condizioni di conservazione, una ciminiera in museale: il mantenimento della memoria mattoni pieni per lo scarico dei fumi prodotti storica di un fenomeno culturale attraverso la dalle combustioni dell’impianto. La copertura conservazione del patrimonio oggettuale e dei è, o meglio era assicurata da un tetto a due documenti che lo hanno storicamente falde spioventi supportate da capriate in legno individuato e la ricostruzione dei contesti con sovrastante manto tegole su orditura in socio-economici che di tale patrimonio hanno legname. L’interesse etno-antropologico del determinato l’uso. Oltre a ciò, la realizzazione fabbricato è costituito in specie dalla presenza del Museo porrebbe fine ad una situazione di dell’arco d’ingresso a tutto sesto, abbastanza inadempienza istituzionale assai grave, ampio da consentire un tempo l’accesso ai essendo stata tale struttura istituita con una mezzi con cui venivano ritirati i prodotti legge della Regione (la L.R. 17/91 sopra pomiciferi per il trasporto e il caricamento su richiamata) senza che al provvedimento nave; dalla già richiamata presenza dei forni legislativo sia mai seguita la concreta di essiccazione collocati su due piani, di attivazione di quanto in esso previsto. Ultimo, caricamento e di combustione,la cui funzione ma non ultimo, il benefico effetto che la era quella di essiccare la pomice dopo le creazione del Museo avrebbe nei confronti preliminari fasi di riduzione delle pezzature e dell’economia dell’isola sotto il duplice di frantumazione a mezzo di appositi frantoi; profilo quantitativo e qualitativo (aumento di dalla grande ciminiera, alta circa 15 mt., posti di lavoro, si stima una decina; ricaduta edificata in mattoni pieni, di grande spessore economica sulle infrastrutture, i servizi e il architettonico e tale da conferire alla struttura terziario; proposta di turismo culturale di un precipuo interesse archeologico- assoluta pregnanza in ordine agli ambiti industriale. disciplinari compresenti nella iniziativa: - Riferimento legislativo : Legge Regionale geologico, storico, archeologico-industriale, 15 maggio 1991, n. 17, art. 2 comma 2, sub antropologico etc. u., istitutrice del Museo Regionale della - Ente proponente : Soprintendenza Beni Pomice di Lipari , la quale prevede (art. 2, Culturali e Ambientali di Messina. comma 4) che “nelle more del verificarsi delle - Strumento finanziario : POR 2007-2013, condizioni per la gestione da parte della misura “Circuiti Museali” o Regione dei sopradetti musei (di cui ai commi “Internazionalizzazione della cultura”. 2 e 3 n.d.r. ), la gestione degli stessi può essere - Soggetti coinvolti : assessorato regionale affidata ai comuni interessati e l’assessore BB.CC.AA. e P.I. (Soprintendenza BCA di regionale ai beni culturali e ambientali e per la Messina), comune di Lipari, Soc. Pumex pubblica istruzione è autorizzato ad erogare ai S.p.A., Centro Studi e Ricerche Storia e comuni medesimi i contributi di cui Problemi eoliani. all’articolo 11) - Finalità dell’iniziativa : - Modalità di coinvolgimento dei partners : molteplici; per un verso la struttura museale Soprintendenza , recupero, acquisizione o potrebbe contribuire alla valorizzazione di esproprio dell’immobile destinato a sede del una attività produttiva che da qualche Museo, progettazione restauro e decennio attraversa una certa crisi, soprattutto consolidamento dello stesso, progetto a causa di una concorrenza che dispone di scientifico di allestimento; comune di Lipari , manodopera a costi inferiori. Per altro verso il gestione istituzionale autonoma o mista Ente

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locale/Regione-assessorato-Soprintendenza; popolazione eoliana per quanto concerne la Soc. Pumex , sponsorizzazione e maggiore o minore disponibilità di finanziamento della ricerca e del recupero di manodopera e la complessiva configurazione tutto il patrimonio oggettuale destinato al socio-economica degli isolani: in passato tale Museo. Di concerto con la Soprintendenza si procedimento assumeva le tre principali impegnerà altresì a destinare alla esposizione forme dell’estrazione a cava, a taglia e in museale i macchinari, le attrezzature, le galleria. L’ultimo prcesso estrattivo prima suppellettili, i materiali documentari e della chiusura definitiva della cava, si attuava archivistici di volta in volta dismessi, obsoleti a mezzo di ruspe e bulldozers per lo scavo e/o divenuti “storicizzabili”; Centro Studi e dall’alto verso il basso, per piani orizzontali, Ricerche di Storia e Problemi eoliani , spingendo il materiale entro tramogge consulenza e gestione strategie di ricavate nel corpo della montagna stessa e dal valorizzazione e fruizione della realtà museale cui fondo, attraverso apposite bocchette di attraverso l’inserimento di essa entro circuiti scarico, il materiale pomiceo precipita su un di turismo culturale, ricerca permanente delle nastro trasportatore che lo convoglia ai canali fonti scritte e orali sulla pomice, di produzione, in cui si effettua la selezione organizzazione di una biblioteca specialistica granulometrica (pietre di grossa dimensione, da attivare presso il Museo a disposizione pezzame compreso tra i 15 e i 90 mm., degli studiosi. Nello stesso progetto, inoltre, granulato compreso entro i 15 mm., pomice potranno trovare occupazione gli ex lavoratori lapillo compresa tra 0 e 3 mm). della pomice. Sinteticamente, il ciclo comprendeva - Storia : presente nell’isola di Lipari sin dal l’escavazione e l’approvvigionamento della neolitico e frutto di eruzioni risalenti ad oltre pomice, la sua macinazione, l’essiccazione 6000 anni fa, la pomice costituisce uno degli entro forni cilindrici rotativi, l’uso di cicloni orizzonti naturali del paesaggio eoliano: si per l’abbattimento delle polveri, il vaglio e la tratta infatti di un materiale che, classificazione granulometrica dei materiali analogamente all’ossidiana di cui costituisce attraverso buratti, lo scarico entro sacchi, l’ altera facies geologica, è stato da sempre l’imbarco e lo smercio dei prodotti finiti. ricercato per la molteplicità di impieghi che il Tra i tipi di pomice si annoverano: suo sfruttamento rende possibile. Si potrebbe bastardoni , fiori , alessandrina , rasaglia , addirittura affermare che le vicende culturali limata , pezzame , granulati etc. di Lipari sono scandite dalla presenza di I mezzi tecnologici e gli impianti sono passati questi due preziosi elementi, la bianca pomice da uno stato di rudimentalità ad una e la nera ossidiana. condizione di maggiore efficienza e L’estrazione della pomice a Lipari risulta già funzionalità, come dimostrano l’evoluzione documentata nella seconda metà del dai vecchi forni piani a piastra ai moderni Settecento ad opera del naturalista Lazzaro essiccatoi a tamburo o le complesse Spallanzani, preceduto di qualche anno da apparecchiature di aspirazione e abbattimento Déodat de Dolomieu, ma solo nel 1850 essa si delle polveri, al fine di ridurre i rischi di sviluppa su scala industriale, contribuendo ad silicosi. incrementare notevolmente l’economia Descrizione dell’Arciduca: “Le cave più dell’isola. Una suggestiva descrizione importanti restano tuttavia quelle della dell’attività estrattiva nella seconda metà del pomice, di cui Lipari è ricca, tanto da XIX secolo si trova nell’opera dell’Arciduca possederne due intere montagne, Munti Pilatu Luigi Salvatore d’Austria ( Die liparischen e da Chirica . La maggior parte delle cave di Inseln, Lipari , Prag, 1894), di notevole valore pietra pomice si trovano a Campu iancu e a etnografico. Castagna sul levante di Lipari e ad Acqua Il procedimento di estrazione ha naturalmente Cauda , a nord. assunto nel corso del tempo forme differenti, Fonti fotografiche e iconografiche: fotografie in dipendenza soprattutto del processo di di Fosco Maraini, anni ’40; varie foto di evoluzione tecnologica, della situazione autore non identificato: in una immagine demografica e delle condizioni della fotografica risalente ai primi decenni del

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secolo, si vede il Vallone di Pomiciazzo e un archeologico- Apparati: pannelli scientifici e grande assembramento di lavoratori della didattici, carte archeologiche, stratigrafiche e pomice (in particolare, Felice Sciarrone e i geologiche etc. lavoratori della pomice in una pausa della lunga battaglia per trasferire la tassa b- SETTORE “CICLO TRADIZIONALE dall’escavazione alla esportazione ); ebbene, DELLA POMICE” da una analisi della foto risulta documentata Settore “Ciclo tradizionale della pomice”- la presenza di circa duecento persone, di cui Carattere precipuo: etno-antropologico e di almeno il 50% di minore età. Tale cultura materiale- Materiali da esporre: documentazione del lavoro minorile a Lipari è attrezzi e strumenti di lavoro relativi al ciclo senz’altro preziosa per contestualizzare i tradizionale di escavazione dei materiali rapporti di lavoro che contrassegnavano pomicei, documenti cartacei e iconografici l’esercizio dell’attività estrattiva nell’isola; relativi alla organizzazione del lavoro, alle foto di cavatori di pomice a Porticello; foto di condizioni dei lavoratori, ai contesti d’uso donne addette alla pezzatura della pomice; tradizionali dei prodotti di scavo etc.- incisione presente nel libro di Vuillier; Apparati: pannelli scientifici e didattici, carte fotografie presenti in un articolo apparso nella territoriali con la individuazione delle cave rivista “Le vie d’Italia” del 1922, etc. ottocentesche, grafici e rilievi sulla - Materiali e corredi che possono essere strumentazione, sui tracciati etc.; audiovisivi e esposti e fatti fruire : beni di cultura storie di vita. materiale connessi con il ciclo della pomice di epoca otto-novecentesca; attrezzature e parti c- SETTORE “POMICE E STORIA’’ di impianti vetero-industriali dismessi e Settore “Pomice e storia”- Carattere recuperabili, la cui esposizione en plein air a precipuo: storico-documentario e archivistico- titolo documentario potrà integrare la Materiali da esporre: oggetti, documenti, fonti fruizione dei manufatti di minori dimensioni di vario genere sugli aspetti diacronici della presenti all’interno della sede museale; pomice: concessioni, seconda controversia materiali provenienti da archivi pubblici e liparitana (archivi del comune e della Curia), privati, dalle carte possedute da comune e pubblicistica, materiali cartacei e iconografici Curia alla documentazione dell’attività delle provenienti dalle fabbriche etc.- Apparati: fabbriche otto e novecentesche; materiale pannelli scientifici e didattici sui vari aspetti iconografico di vario genere: fotografie, del settore. disegni, stampe, dipinti etc., concernenti la pomice e i suoi contesti storici, naturalistici d- SETTORE “POMICE E SOCIETA’” socio-economici, tecnologici, antropologici; Settore “Pomice e società” (strettamente archivio audiovisivo, comprendente filmati e interconnesso col precedente settore)- audionastri sul ciclo della pomice, sulle storie Carattere precipuo: economico e socio- di vita dei cavatori, testimonianze di vario culturale- Materiali da esporre: oggetti, genere etc.; biblioteca specializzata sulla documenti, fonti di vario genere sugli aspetti pomice sotto i molteplici profili naturalistico- economici e socio-culturali della pomice: vulcanologico, storico, tecnologico, socio- modalità di utilizzazione dei materiali economico, archeologico-industriale etc. pomicei nei differenti contesti, quadri economici dell’attività lavorativa, produttiva, - Articolazione delle sezioni commerciale etc., malattie lavorative, silicosi a- SETTORE “ARCHEOLOGIA, etc.- Apparati: pannelli scientifici e didattici MINERALOGIA E VULCANOLOGIA” sui vari aspetti del settore. Settore “Archeologia, mineralogia e vulcanologia”- Carattere precipuo: e- SETTORE “STORIA TECNOLOGICA” archeologico e naturalistico- Materiali Settore “Storia tecnologica”- Carattere esposti: blocchi e frammenti di pomice, precipuo: archeologico-industriale, ossidiana e altri materiali di natura ingegneristico-minerario e tecnologico- mineralogica, reperti e frammenti d’interesse Materiali da esporre: macchinari di grande

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formato, nastri trasportatori, buratti, turbine la conservazione di un gran numero di etc., da collocare en plein air - Apparati: manufatti di cultura materiale e di attrezzature pannelli scientifici e didattici sugli sviluppi che costituiscono un prezioso patrimonio di tecnologici del settore. archeologia industriale, garantendone al contempo la pubblica fruizione. f- SETTORE “BIBLIOTECA E Il museo adempirebbe, inoltre, ad uno degli MULTIMEDIA” obiettivi principali di qualunque istituzione Settore “Biblioteca e multimedia”- museale e, inoltre, ad uno degli stessi principi Carattere precipuo: Bibliografico, ispiratori l’opera dell’UNESCO. Il archivistico, multimediale- Corredi da mantenimento della memoria storica di un conservare e fare fruire: libri, riviste, fonti fenomeno culturale - attraverso la archivistiche e documenti vari, fotografie e conservazione degli oggetti e la ricostruzione patrimonio iconografico in genere, filmati e dei contesti socio-economici che ne hanno audiovideo, registrazioni e documenti orali e determinato l'uso – sarebbe garantita infatti sonori. da: 1. fruizione integrata attiva del ciclo Tale “ecomuseo” dovrebbe, quindi, industriale in forma illustrativa configurarsi come un piano strategico, didascalizzata; orientato a definire nuovi scenari di sviluppo 2. fruizione integrata della storia sociale e di gestione di questo straordinario della cava di pomice e dei suoi drammi patrimonio le cui risorse materiali sono umani; rappresentate soprattutto da: 3. fruizione integrata del luogo nella - cono vulcano di pomice di interesse cinematografia culturale (si vedano a tal mondiale, culturale, storico e scientifico da proposito i progetti di inserire le Eolie in preservare con priorità assoluta; fiction, corti cinematografici etc); − preesistenze edilizie: edifici paleoindustriali 4. fruizione integrata storica, umanistica e con tecnologie meccaniche d’impatto scientifica impegnativa coniugata con il vistoso e scenografico; Museo di Lipari sezione archeologica e − patrimonio storico-archeologico: sono sezione vulcanologia; presenti testimonianze di insediamenti 5. attrezzatura a “visitor centre” dedicato alla umani fin dal neolitico; cultura materiale eoliana delle preziose − patrimonio naturale: presenza di alto valore tracce della storia rurale rurali intorno al paesaggistico, faunistico e vegetazionale; cratere del Pilato; Le principali risorse immateriali sono invece 6. individuazione dei soggetti che gestiranno rappresentate da: il Piano; − tutte le conoscenze storico-umanistiche e 7. recupero paesistico della cava; scientifiche sviluppate dall’interesse 8. teatro all’aperto. mondiale della singolarità vulcanica; − riconoscimento Mondiale di interesse Si parla molto di destagionalizzazione scientifico – dichiarazione UNESCO turistica: se oggi le presenze dei turisti in d’appartenenza al Patrimonio dell’Umanità; primavera e autunno stanno crescendo, lo si − riconoscimento d’interesse umanistico deve alla assenza di sovraffollamento, di testimoniato nel Museo di Lipari “Bernabò inquinamento e di sporcizia, e ad un rapporto Brea”: sezione archeologica e sezione qualità/prezzo nettamente superiore. vulcanologia; Come si è più volte ricordato, occorre L’istituzione di tale ecomuseo consentirebbe, pertanto incrementare il fenomeno della a giudizio di Legambiente - che tanto si è destagionalizzazione del turismo, di una battuta perché il sito non perdesse la sua fruizione delle isole che riguardi l’arco di posizione all’interno della WHL UNESCO tutto l’anno, diversificando l'offerta per colpa delle attività estrattive a carattere turistica ed estendendo il ventaglio delle industriale che, per tanto tempo, hanno fruizioni per i visitatori. caratterizzato il territorio eoliano - la tutela e

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Uno dei canali percorribili proprio è quello industriale della pomice, in attività di impiego culturale: l'importanza che ricopre il nel museo, in attività di guida turistica e del patrimonio culturale liparota è sottolineata personale necessario per la conduzione delle dallo sviluppo di un vero e proprio attività turistico – ricettive. archeoturismo che, se adeguatamente Si garantirebbe peraltro a tali persone una incentivato, saprà alimentare con nuova linfa occupazione di certo di gran lunga meno l'economia eoliana. usurante che lavorare in cava. L’attuale livello occupazionale e, al Tutto ciò non può far altro che contribuire alla contempo, la creazione di nuova occupazione definizione di una grande immagine di qualificata all’interno dell’arcipelago eoliano, identità delle isole per lo sviluppo di un sarebbe garantita dalla riqualificazione della turismo di qualità ecocompatibile e forza lavoro, sinora impegnata nell’estrazione destagionalizzato.

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CAPITOLO II – PIANO DI AZIONE PER LA RICERCA E LA VALORIZZAZIONE SOCIALE, CULTURALE ED ECONOMICA

1 Ampliare e diffondere i valori del sito 3 Obiettivi preliminari

Le attività di ricerca svolgono un ruolo 3.1 Promuovere l’integrazione tra la fondamentale nell’ambito della riscoperta e popolazione locale e il patrimonio del sito dello studio di quei valori culturali indispensabili per la costruzione dell’identità In un progetto di valorizzazione e di del territorio nei confronti della collettività integrazione nella realtà dei luoghi, un che lo vive, sia come cittadini residenti, sia elemento importante è costituito dal come visitatori. coinvolgimento delle popolazioni locali e dal Inoltre, la fase di ricerca deve essere recupero dell’identità storica da parte delle necessariamente seguita da quella di stese, la cui presa di coscienza scaturisce da divulgazione per consentire la circolazione di un processo di conoscenza e dall’acquisizione informazioni e idee. Alcuni progetti consapevole del valore ambientale, individuati di seguito - anche a vantaggio vulcanologico e storico del territorio eoliano. della comunità locale - hanno come obiettivo Appare opportuno pertanto, avviare progetti principale la diffusione della conoscenza, mirati per le nuove generazioni, che utilizzando anche gli strumenti di tecnologia coinvolgano di più i giovani e che si avanzata. avvalgano, per il recupero delle tradizioni, dei soggetti più anziani. Si dovrebbero mettere in atto progetti che si 2 I progetti del piano per la ricerca e la integrino concretamente con la conoscenza e promozione socio-culturale la valorizzazione del territorio. Ad esempio: − attivare programmi didattici che illustrino il significato e il valore universale del sito, I progetti di seguito presentati mirano a come ad esempio attività di animazione e promuovere il contesto ambientale e quello sensibilizzazione del territorio con cicli di storico-culturale delle isole Eolie, attraverso conferenze, attività di educazione delle azioni di studio e ricerca che, ambientale, concorsi scolastici; sviluppando le capacità di grande richiamo - coinvolgere fasce della comunità locale in dei siti principali, siano in grado di attività di promozione del territorio, ad promuovere uno sviluppo socioeconomico esempio attraverso iniziative ad opera delle attraverso la valorizzazione di tutto scuole come quella a carattere regionale e patrimonio materiale e immateriale diffuso nazionale “La scuola adotta un nel territorio. Ciò può costituire altrettanti monumento”; segmenti di un sistema economico in grado di − incrementare i programmi di mostre ed sviluppare tutte le potenzialità delle eventi culturali relativi al sito e/o ospitati testimonianze fisiche e dell’insieme di saperi, dal sito, di rilevanza sia locale, che scientifici e non, che si sono formati nel corso nazionale e soprannazionale, per migliorare della storia con specifiche e irripetibili la conoscenza del sito come possono essere caratteristiche. cicli di conferenze sulle attività culturali, mostre illustrative di programmi e azioni attuati e l’organizzazione di eventi culturali;

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− sostenere le attività delle associazioni che conoscenza del territorio facendolo operano nel sito attraverso la collaborazione apprezzare come meta turistica sia da chi tra istituzioni e associazioni culturali per ancora deve recarvisi, sia da chi invece può definire le politiche di sviluppo e di avere difficoltà a fruire in pieno del territorio. sostegno alle azioni che si intendono Si potrebbero, ad esempio, definire: intraprendere a livello culturale. − sistemi di fruizione a distanza basate su reti telematiche ideando e realizzando WEB Il coinvolgimento delle comunità locali è TOUR per fruire dei beni del sito, che presti senza dubbio connesso anche ad un attenzione ai contenuti esplicativi, didattici, miglioramento della loro qualità di vita, che si ricostruzioni virtuali, virtual tour etc.; potrebbe attuare attraverso attività di − sistemi di fruizione alternativi per soggetti formazione e riqualificazione professionale diversamente abili, in modo tale da ampliare dei giovani in cerca di occupazione e di la loro conoscenza del territorio coloro provenienti da altri settori, come relativamente a quelle parti e/o siti sinora strumenti di avvio e supporto all’inserimento loro preclusi. occupazionale nelle nuove attività legate al turismo ecosostenibile e destagionalizzato. 3.4 Migliorare la conoscenza delle 3.2 Promuovere e diffondere la conoscenza potenzialità economiche dell’area. del sito e del suo patrimonio E’ sicuramente uno degli obiettivi Si potrebbe divulgare la piena conoscenza del fondamentali nel Piano di valorizzazione sito UNESCO tramite: culturale e socio-economica. Le azioni in tal − l’attivazione di uno specifico sito internet, senso potrebbero riguardare: con contenuti multimediali statici e − la realizzazione di periodici studi che dinamici; analizzino il posizionamento e le risorse da − la pubblicazione a stampa ed elettronica di utilizzare. Ciò consentirebbe una mappatura libri e materiali informativi, svolgendo delle potenzialità, le dinamiche di attività di animazione e sostegno di trasformazione, i settori in crescita e, iniziative editoriali di pregio, divulgative, viceversa, quelli in difficoltà, che ma anche a supporto della fruizione da parte forniscono le basi per studi sull’efficacia del dei flussi di visitatori; territorio; − attività rivolte a promuovere, guidare e − l’organizzazione di tavoli periodici di sostenere la realizzazione di riprese video verifica per l’individuazione condivisa degli per la diffusione tramite TV e WEB di obiettivi strategici di sviluppo economico contenuti tesi alla diffusione della coerenti con le valenze del territorio e i conoscenza del sito e dei suoi valori, quindi linea con le indicazioni UNESCO; con tematiche specifiche sul patrimonio − la promozione di accordi quadro tra enti e UNESCO riconosciuto al sito; istituti di ricerca, associazioni industriali e − Il sito si potrebbe utilizzare anche per la imprenditoriali e altri soggetti realizzazione di campagne promozionali di economicamente attivi nell’area e le forze prodotti di valenza culturale; istituzionali centrali. − la creazione di una nuova biblioteca restaurando un vecchio edificio; 3.5 Promuovere strumenti di gestione − la conservazione del patrimonio culturale e territoriale tesi allo sviluppo sostenibile, la sua diffusione attraverso l’uso di internet obiettivo da realizzare attraverso: per la consultazione on line di testi. − l’inserimento di attività di salvaguardia e sviluppo entro le linee guida di progetti 3.3 Attuare sistemi innovativi di fruizione quale potrebbe essere la “Città dell’Archeologia” e il costituendo Parco In questo caso lo scopo delle azioni intraprese Marino e Parco Naturale delle Eolie e la è, sostanzialmente, quello di divulgare la Riserva Naturale delle Eolie;

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− iniziative di coordinamento delle iniziative artigiani alle nuove generazioni, di sviluppo culturale e turistico dell’area e permetterebbe una valorizzazione di un di quelle volte alla gestione urbanistica ed settore che costituisce una valida alternativa economica del territorio. all’occupazione non esclusivamente legata 3.6 Promuovere una migliore accessibilità all’attività turistica; del sito, attraverso: − coordinamento delle attività del piano di − l’azione di una definizione di una strategia gestione; di trasporti integrati e compatibile con la - promozione dei prodotti locali in circuiti già salvaguardia del territorio, pensando anche avviati di commercializzazione on-line a sistemi integrati alternativi di trasporto. contribuendo a far emergere meglio questi Tutto ciò a seguito di studi sulle esigenze di stessi siti trasporto per chi fruisce del sito che − ottenimento del certificato di sistema di permetteranno la scelta dei mezzi; qualità globale ed del marchio Ecolabel per − corsi di formazione per le visite guidate; i prodotti locali e per le strutture turistiche; − − la realizzazione di un sistema di segnaletica ottenimento di “fiscalità di vantaggio per i informativa integrata supportata da produttori” . dispositivi; − creare percorsi di fruizione differenziati in L'Ecolabel per il turismo è nato il 14 aprile base all’utenza, supportati da del 2003 quando la Commissione Europea ha strumentazione multimediale, anche ad uso esteso l'applicabilità del marchio comunitario di soggetti diversamente abili. Quindi di qualità ecologica anche ai servizi di individuazione di percorsi a tema con ricettività turistica. Il marchio Ecolabel è relativa segnaletica e dei contenuti fondato sul rispetto scrupoloso di una serie di comunicazionali; criteri che consentono alle strutture che lo ricevono di distinguersi, a livello europeo, per − definizione di percorsi di visita per soggetti diversamente abili, in funzione delle varie l'impegno al miglioramento della qualità disabilità, per esempio con percorsi tattili ambientale e forniscono agli utenti garanzie e/o uditivi. sicure circa l'efficienza delle misure di protezione adottate. Le strutture turistiche che si fregiano del marchio ecologico europeo si 3.7 Promozione dei settori della distinguono per l'impegno verso la comunicazione, dell’artigianato e della salvaguardia dell'ambiente e, di riflesso, della gestione del salute umana. La presenza dell'ecolabel patrimonio fornisce al turista garanzie circa: − Il contenimento dell'inquinamento Questo aspetto, che rappresenta una delle basi atmosferico, idrico e del suolo grazie su cui potrebbe fondarsi uno sviluppo sociale, soprattutto all'utilizzo di prodotti più economico e culturale in linea con le esigenze rispettosi dell'ambiente; e le peculiarità da preservare del territorio, si − La corretta gestione e differenziazione può concretizzare nelle seguenti possibili dei rifiuti; azioni: − La riduzione degli sprechi energetici e − programmazione di corsi di formazione e di risorse; aggiornamento per incrementare le capacità − La salvaguardia della biodiversità nelle imprenditoriali di artigiani e agricoltori: si aree poste sotto il controllo diretto tratterebbe di riqualificare le risorse umane della struttura ricettiva; per incrementare il loro livello di coscienza − Un'alimentazione sana e corretta, che delle peculiarità del sito e di come le loro attinge in parte alle produzioni attività possano incidere ai fini di una loro biologiche regionali. maggiore promozione. Inoltre si potrebbe Oltre a garantire benessere ed eco-qualità ai prevedere l’attivazione di iniziative di turisti, l'ecolabel apporta tutta una serie di formazione professionale, che si occupino benefici alla struttura ricettiva che lo applica, di trasferire le conoscenze dei vecchi in particolare, non solo vantaggi di costo

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legati all'eco-efficienza, ma anche pubblicità − la progettazione degli interventi derivante dall'alta visibilità del marchio. La educativi; visibilità dell'etichetta ecologica europea − la realizzazione delle azioni formative. rappresenta, per le strutture che riescono ad ottenerla, una forma ulteriore di pubblicità e 3.9 Sviluppo economico e imprenditoriale un fattore di scelta assolutamente delle isole discriminante, soprattutto da parte dei turisti più sensibili al rispetto e alla salvaguardia Per lo sviluppo economico e imprenditoriale dell'ambiente. delle isole si potrebbe pensare di istituire centri di promozione del turismo sociale, 3.8 Promuovere un turismo culturale terminali di un più ampio progetto di compatibile con la conservazione del sito Osservatorio delle Isole Minori del Mediterraneo, attraverso il quale proporre: Un discorso a parte merita la trattazione delle − un centro di accoglienza per il visitatore; iniziative che si potrebbero attuare per − spazi a disposizione di altri arcipelaghi o promuovere un turismo culturale compatibile gruppi di isole; con la conservazione del sito. Come già − laboratori, sale per seminari e congressi trattato nel corso della parte introduttiva di sulle problematiche e sulle opportunità questo lavoro, occorre creare le condizioni per insulari. prolungare il soggiorno dei visitatori, anche La promozione potrebbe avvenire attraverso fuori dal tradizionale periodo estivo: siti dedicati, giornali e riviste mirate, enti e − promuovendo la correlazione delle pietanze associazioni non necessariamente inerenti tipiche, dei vini locali e delle produzioni all’oggetto delle proposte. artigianali con le tradizioni storiche e Si creerebbe in tal modo un punto di incontro, culturali, attraverso una promozione di dialogo e di approfondimento ma anche un integrata degli eventi e manifestazioni e centro documentale riguardante le isole incoraggiando l’istituzione di parchi minori e, quindi, una banca dati per la letterari e sentieri enogastronomici connessi soluzione dei problemi più significativi che alla scoperta delle botteghe più antiche; vanno dalla portualità alle forme di − aumentando il livello di coinvolgimento del collegamento, fino al decentramento e alla visitatore per esempio organizzando incontri destagionalizzazione del turismo, dal rilancio per assistere a lavori e ricerche di restauro dell’agricoltura e dei prodotti tipici locali. e/o archeologiche, da inserire nei percorsi e Si potrebbe creare uno sviluppo turistico e sentieri delle visite guidate; sociale compatibile e sostenibile, decentrando − ampliando i circuiti turistici con l’inclusione in tal modo il più possibile la ricettività e di altre parti dei territori meno conosciuti da l’offerta di servizi attualmente concentrata su un punto di vista storico-culturale. La Lipari e, nelle altre isole dell’arcipelago, solo creazione di itinerari alternativi nelle isole nelle frazioni più vicine agli approdi. meno frequentate soprattutto “fuori stagione La riqualificazione urbana atta al recupero di estiva”, consentirebbe la promozione del alcune strutture già esistenti per la patrimonio percepito come di minore realizzazione di nuovi servizi, consentirebbe importanza; la nascita di nuovi poli di attrazione durante − coordinando gli eventi culturali svolti tutto l’anno, favorendo tra l’altro anche lo durante tutto l’anno e promuovendoli sviluppo e l’occupazione: gli stessi cittadini attraverso iniziative volti ad integrarli con le eoliani potrebbero occuparsi “della gestione” iniziative svolte in altri siti “affini”. di tali strutture, dopo naturalmente opportuni − qualificando, differenziandole, le attività di interventi di formazione. formazione del personale del settore turistico. Questo comporterà: − l’analisi dei bisogni formativi del settore;

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3.10 Sviluppo socio-economico − le cave di pomice, già dismesse; dell’arcipelago eoliano compatibile con gli − il progetto di aeroporto a Lipari; ineludibili obiettivi di una fruizione − il progetto di ampliamento del porto di ecocompatibile di tutela del territorio Lipari. In merito, il Comune ha precisato che, al momento , vi è solo un’ipotesi progettuale e I progetti più importanti che questo piano di che il progetto definitivo dovrà essere redatto gestione si pone ai fini di uno sviluppo socio- in conformità alle norme ed agli strumenti economico dell’arcipelago eoliano che sia vigenti, e nel pieno rispetto della normativa in però compatibile con gli ineludibili obiettivi materia di valutazione ambientale, così come di una fruizione ecocompatibile di tutela del raccomandato dall’UNESCO. territorio, da parte dei turisti e non, riguardano Di tale impegno il Ministro dell’Ambiente ha la riconversione o le soluzioni alternative a preso formalmente atto nella riunione del 29 quelle situazioni in atto e/o in previsione di maggio. attuazione, che per la stessa UNESCO rappresentano dei punti critici di attenzione:

Tab. 1 Tavola sinottica degli obiettivi preliminari nell’ambito del piano per la conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Valorizzazione Promuovere - incremento dei programmi - Innalzamento del livello socio -culturale l’integrazione tra la di mostre ed eventi culturali di conoscenza del sito e popolazione locale e il relativi al sito e/o ospitati dal delle relative valenze patrimonio del sito sito; presso gli studenti e la - coinvolgimento di fasce popolazione; della comunità locale in - Approfondire e attività di promozione del diffondere la conoscenza territorio; presso un vasto pubblico attivazione di programmi delle aree del sito e dei didattici che illustrino il suoi valori culturali significato e il valore specifici; universale del sito ; attività di animazione e Valorizzazione Promuovere e - attivazione di uno specifico - divulgazione delle socio -culturale diffondere la sito internet; conoscenze del conoscenza del sito e - pubblicazione a mezzo sito; del suo patrimonio stampa ed elettronica di libri - promozione del sito con e materiali informativi; conseguente aumento dei - campagne promozionali di visitatori; prodotti di valenza culturale - innalzamento del livello - sostegno alla realizzazione qualitativo e quantitativo di riprese video per la dell’offerta editoriale; diffusione tramite TV e WEB - incremento della di contenuti tesi alla produzione di filmati Valorizzazione Attuare sistemi - sistemi di fruizione - diffusione delle sociale, culturale innovativi di fruizione alternativi per soggetti conoscenza del s ito e delle ed economica diversamente abili; sue diverse valenze; - sistemi di fruizione a - aumento dei visitatori distanza basate su reti fisici e del loro livello di telematiche soddisfazione dei servizi accessori offerti; - miglioramento del livello

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Ricerca e Migliorare la - periodici studi sul - individuazione condivisa valorizzazione conoscenza delle posizionamento e le risorse degli obiettivi strategici di socio -economica potenzialità da utilizzare; sviluppo economico economiche dell’area - organizzazione di tavoli coerenti con le valenze del periodici di verifica territorio; -promozione di accordi - fondare il piano di assetto quadro con soggetti del territorio sulle economicamente attivi potenzialità economiche Valorizzazione Promuovere di - attività e progetti di - miglioramento sociale, culturale strumenti di gestione salvaguardia e sviluppo; dell’efficacia della ed economica territoriale tesi allo - coordinamento delle gestione delle risorse del sviluppo sostenibile iniziative di sviluppo territorio Valorizzazione Promuovere una -culturale strategia e dituristico trasporti dell’area - miglioresalvaguardia allocazione del territorio delle cultu rale ed migliore accessibilità compatibile con la e fruizione sostenibile del economica del sito salvaguardia del territorio sito; - corsi di formazione per le - miglioramento del visite guidate sistema di comuni cazione - realizzazione di un sistema esistente; di segnaletica informativa - professionalità locali integrata supportata da adeguate al valore del sito; dispositivi - migliore fruizione - percorsi di fruizione turistica; differenziati in base - incentivare alla fruizione all’utenza anche fuori dalla stagione - percorsi di visita per estiva soggetti diversamente abili, in funzione delle varie disabilità

Valorizzazione Promozione dei settori -programmazione di corsi di -Miglioramento delle sociale, culturale della comuni cazione, formazione e capacità ed economica dell’artigianato e della aggiornamento; Imprenditoriali; gestione del coordinamento delle attività - Massimizzazione patrimonio del piano di gestione; dell’efficacia del - promozione dei prodotti Piano di Gestione; locali in circuiti già avviati - Migliorare la qualità delle di produzioni locali commercializzazione on- (artigianali, agricole, etc.); line; - Contribuire ad una - ottenimento del certificato politica di sostegno delle di produzioni locali; sistema di qualità globale e - Sostenere la creazione di del marchio Ecolabel nuova occupazione nelle aree di produzione Valorizzazione Promuovere un - eventi e manifestazioni; - incremento di un flusso culturale ed turismo culturale - istituzione di parchi letterari turistico destagionalizzato economica compatibile con la e sentieri enogastronomici e di qualità sostenibile ed conservazione del sito connessi alla scoperta delle

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ecocompatib ile botteghe più antiche; -incontri per assistere a lavori e ricerche di restauro e/o archeologiche; -coordinamento de gli eventi culturali svolti durante tutto l’anno; - ampliare i circuiti turistici con l’inclusione di altre parti dei territori meno conosciuti da un punto di vista storico- culturale

Valorizzazione Sviluppo economico e - centri di promozione del - creare uno sviluppo economica imprenditoriale delle turismo sociale; turistico e sociale isole compatibile e sostenibile - favorire lo sviluppo e l’occupazione - nascita di nuovi poli di attrazione durante tutto l’anno - decentramento dell’offerta di servizi attualmente concentrata su Lipari e, nelle altre isole dell’arcipelago, solo nelle frazioni più vicine agli approdi

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unica che deve trovare posto all’interno della 4 Proposte e azioni per lo sviluppo socio cornice che contiene il Sistema Turistico economico Locale. Pertanto la proposta di un organismo intermedio e unico per il sistema insulare 4.1 Governance per il sistema turistico delle Eolie garantirebbe un coordinamento locale delle isole Eolie (STL – Eolie) (sistema di governance ) tale da contribuire a comporre e a formalizzare tutte le interconnessioni economiche, produttive e La normativa nazionale e poi regionale ha sociali presenti nelle isole, contribuendo ad introdotto il concetto di Sistemi Turistici 133 una gestione sistemica del territorio. Locali , dando spazio alla necessità che si Il Sistema Turistico Locale, oltre a fornire crei un sistema d’offerta turistica. Risulta uno schema concettuale di riferimento per evidente che il presupposto principale su cui l’analisi del turismo in un territorio ( logica si fondano i Sistemi Turistici Locali è quello statica ), è ritenuto da alcuni un progetto nel di aumentare l’efficienza e la competitività quale più soggetti concordano sulla necessità delle destinazioni turistiche, obiettivo questo di formulare un piano strategico di sviluppo raggiungibile attraverso il rafforzamento della funzione ospitale in una destinazione dell’offerta turistica (utilizzo di risorse non turistica 134 ( logica dinamica ). Percepito in utilizzate; aggregazione tra più territori), e il questo modo, il STL assume un significato coordinamento (partnership tra i soggetti più ampio e trova una sua caratterizzazione direttamente e indirettamente coinvolti nel nelle finalità e negli obiettivi che gli aderenti turismo) delle attività e delle attrattive via via si propongono. presenti in un territorio secondo una logica Aderire ad un progetto di sviluppo vuol dire prodotto-territorio. superare la logica che vede la destinazione L’istituzione di un STL porterebbe ad una soltanto come un prodotto turistico a carattere ridefinizione della programmazione del territoriale da riorganizzare o da sviluppare. turismo nei territori insulari, quali le isole In questa visione il STL diventa il luogo dove Eolie, individuando come focus non tanto le “dal basso”, enti locali, imprese, associazioni risorse e l’offerta turistica, bensì la loro e cittadini si confrontano, attivando un integrazione sistemica. Ciò lancerebbe una insieme di relazioni che possono essere sfida alle isole stimolando l’avvio di una responsabili di una maggiore integrazione tra necessaria e indispensabile riorganizzazione tutti i componenti del sistema. sistemica dell’offerta turistica, che si ritiene Anche se diversi e complessi appaiano i necessaria e indispensabile. problemi connessi all’individuazione e alla Nell’istituzione di un STL, si fa riferimento creazione di un STL, la necessità di integrare ad un doppio binario (risorse/integrazione) e di riorganizzare l’offerta turistica è un che di fatto garantisce al sistema la possibilità problema che interessa diversi territori e di strutturare l’offerta turistica seguendo una diverse economie locali. logica di prodotto territorialmente localizzato. Esistono non poche difficoltà che si Per di più questi elementi devono avere la manifestano nelle singole fasi di crescita, forza, e qui è evidente il richiamo al tuttavia superabili a condizione che si marketing territoriale, di dare identità al intravedano i vantaggi che l’adozione del STL sistema ovvero di rappresentare un’immagine è in grado di generare.

133 I Sistemi Turistici Locali sono definiti :“contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali, e attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa d’imprese turistiche singole o associate” (art. 4; l. 135/2001). 134 Leoni; in Rivista del Turismo 5-6, 2001 391 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 2 Analisi dei principali vantaggi e problemi legati alla creazione del STL • Valorizzazione e utilizzo di risorse turistiche altrimenti sotto-utilizzate; • Coordinamento pubblico-privato per la realizzazione di un comune piano strategico; • Ottimizzazione dei benefici per il sistema: sia in termini di una maggiore I principali utilizzazione di prodotti e servizi presenti nel territorio che indirettamente in vantaggi termini occupazionali; • Salvaguardia e conservazione del territorio secondo i principi di sostenibilità; • Sinergie e opportunità in termini di marketing territoriale • Integrazione degli elementi dell’offerta da offrire a target di clientela specifici • Aumento della competitività del sistema • Criteri per l’identificazione: le aree da aggregare Identificativi • La dimensione minima di attività e risorse presenti; • Le competenze degli attori pubblici sono ampie e parcellizzate tra più enti; • La compresenza nel territorio di altre società o enti che gestiscono programmi condivisi tra attori pubblici e privati ma con ambiti, funzioni e compiti spesso diversi e non integrati con l’attività turistica; Gestionali • La presenza di grandi imprese che possono non aderire • I principali Definizione degli strumenti operativi per la gestione • problemi La natura giuridica e la forma di governance più opportuna da adottare • Identificazione delle fonti pubbliche e private per il finanziamento delle Finanziari strutture di gestione e per il sostegno delle attività • Condivisione di obiettivi strategici e finalizzazione degli sforzi per il loro Politiche raggiungimento e strategie • Condivisione e partecipazione per la creazione di un piano di marketing da attuare territoriale Monitoraggio • Creazione di parametri e indicatori che consentono il monitoraggio del sistema del sistema

Da quanto detto risulta evidente che il sistemiche, armoniche e condivise tutte le modello del STL rappresenta una sfida per le azioni dirette al territorio. comunità locali e risulta tanto più difficile da Inoltre, tale sovra struttura di gestione e di utilizzare quanto più aumenta la coordinamento sarebbe strumentale alla frammentazione tra attori, non sono presenti rispondenza, al monitoraggio e alla verifica reti tra imprese, il numero di operatori che dei piani e programmi in atto relazionabili con condividono obiettivi comuni di sviluppo la presente proposta. sono esigui, e soprattutto quanto più non esiste un organismo che sia in grado di La struttura potrà fornire dati e informazioni innescare e guidare successivamente un agli operatori locali, supportarli nella fase di progetto di sviluppo turistico che parta dal pianificazione e di sviluppo orientando le basso. iniziative locali alle dinamiche presenti e Tuttavia, per il Sistema Eolie, si intravede previsionali del marcato turistico. Infine, l’irrinunciabile presenza di un Ente sovra potrà supportare ogni iniziativa privata ordinato, ma intermedio tra le orientandola verso la creazione di un’offerta amministrazioni locali e l’amministrazione di servizi in linea con la sostenibilità turistica regionale che assuma la veste di un meta- e con le indicazioni fornite dal Piano di manager territoriale, tanto da rendere Gestione UNESCO.

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INPUT Sistema Turistico OUTPUT Impatti: Aspettative dei Locale Economico turisti Attori locali Ambientale Trasporti Sociale Creatività Tour operator Risultati per gli imprenditoriale Imprese alberghiere Stakeholder

Attraction Operatori Turistici Finanziamenti …… Enti di supporto Attori Pubblici Residenti Aziende ricettive

Unità di Ricerca Gusti, concorrenza, cambiamenti tecnologici, legislazione, politica, altri aspetti sociali.

Il sistema delle imprese e la rete di Elencazione delle principali azioni: relazioni e di rapporti L’instaurarsi o il consolidarsi di Favorire la combinazione efficiente legami commerciali e di dei fattori produttivi presenti collaborazione spontanea o Una maggiore integrazione tra i involontaria generano evidenti diversi fattori, nel processo di economie esterne per le imprese. Il produzione turistica quali: attrazioni, Sistema Turistico cresce se si passa attrattive e capitale umano presenti, dall’isolamento delle unità produttive indica una maggiore crescita del ad una maggiore cooperazione sottesa sistema. da una rete di relazioni sempre più Il sistema Turistico cresce se da un fitta e interrelata. insieme di risorse statiche e polverizzate nel territorio, si avvia un Monitorare il mercato del lavoro e processo di creazione di servizi favorire la specializzazione di competenze diversificati (escursioni, itinerari, L’aumento del numero di unità percorsi turistici), fruibili e vendibili lavorative locali presenti nel sistema secondo logiche di mercato. turistico, il loro livello di specializzazione per competenze, la Accrescere l’utilizzo di nuove facilità di reperimento del personale e tecnologie per l’erogazione di beni e una maggiore flessibilità garantita da servizi turistici particolari forme contrattuali, La presenza e la diffusione di reti assicurano alle imprese del sistema telematiche e l’utilizzo di sistemi opportunità localizzative e un migliore globali di prenotazione e informativi adattamento ai repentini mutamenti ai fini turistici, tra le imprese è uno dei della domanda turistica. fattori in grado di imprimere al sistema un percorso di crescita e di Favorire una maggiore ripartizione sviluppo ragguardevole. della domanda in spazi temporali differenti

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La crescita delle aree turistiche il livello generale di ottimismo diventa evidente quando si sviluppa presenti diventano indicatori della una forte domanda turistica generata possibilità di crescita del contesto in via prevalente da mercati non locali sociale. e in prevalenza internazionali. Il percorso evolutivo è anche segnato Progettazione Comunitaria: dalla maggiore utilizzazione degli Attivare le diverse fonti di impianti (indice di utilizzazione netta), finanziamento comunitarie attraverso la dagli incrementi nella permanenza redazione di piani, programmi e media degli ospiti, dal volume di spesa progetti per il sistema locale sottese da pro capite degli ospiti nella località e attività di progettazione. dalla distribuzione della domanda turistica in più periodi dell’anno. Prevedere e coordinare programmi di Marketing Territoriale Consolidare le relazioni formali e La destinazione, intesa come un informali del contesto locale unicum visuale, diventa un prodotto La presenza di organismi pubblico territoriale unico se l’immagine offerta privati e la loro coesione è una delle all’esterno rispecchia la strategia di condizioni che più caratterizzano la fondo della destinazione. La gestione governance . Ne discende che la del marketing operativo da parte degli presenza di programmi di sviluppo, di operatori e le loro politiche e strategie piani di finanziamento per attività di mercato incidono e sulla sua turistiche, programmi di marketing crescita sia dimensionale che territoriale, abbinate alle aspettative e qualitativa.

Tab. 3 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Gestione del Sistema Coordinamento dei programmi di -Utilizzazione di fondi Socio Turistico locale delle sviluppo turistico; comunitari per sostenere Economico isole Eolie programmi e progetti di Progettazione Comunitaria: sviluppo; Governance Attivare le diverse fonti di finanziamento comunitarie - Coesione e maggiore attraverso la redazione di piani, concertazione di programmi programmi e progetti; e di piani di sviluppo e di intervento; Coordinamento dell’offerta turistica locale e verifica della qualità dei servizi; - Coordinamento e controllo dell’offerta turistica locale; Predisporre e gestire un programma di marketing - Monitoraggio del turismo e territoriale; predisposizione di idonei correttivi Monitoraggio attraverso un osservatorio permanente sul turismo

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prevalere di una domanda turistica per lo più 4.2 Sistematizzazione e organizzazione del nazionale o regionale e che difficilmente turismo in appartamenti privati attraverso riesce a superare la problematica della stagionalità. il modello d’offerta del turismo relazionale integrato (TRI) Un altro aspetto, legato a questo tipo di offerta di turismo, riguarda il turista che sceglie un’unità abitativa locale per Fermo restando che deve permanere la trascorrere la vacanza, che sceglie anche di possibilità di valorizzare le attività ricettive comporre localmente il suo paniere di spesa tradizionali, in conformità alle prescrizioni scegliendo tra più alternative possibili di beni del P.T.P., del P.R.G. e ad ogni altro vincolo e servizi, quelle offerte dai fornitori locali con gravante sull’Arcipelago Eoliano, si i quali, a differenza del turista ufficiale, entra suggerisce di incentivare le nuove forme di direttamente in contatto. In questo caso è il ricettività turistica di cui si dirà oltre. turista il principale artefice della filiera Il turismo gestito attraverso l’utilizzo di unità turistica, l’unico in grado di incidere su tutte abitative, nel caso delle isole Eolie, le componenti a monte e a valle. Ed in questo rappresenta una componente aggiuntiva alla contesto, gli attori locali, siano essi produttori domanda turistica tradizionale che si locali o importatori di beni e servizi concentrata temporalmente e che viene dall’esterno, diventano i principali generata in maggior misura da bacini di responsabili del raggiungimento dell’obiettivo domanda vicini all’arcipelago caratterizzati di massimizzare la spesa, potendo essi stessi dalla presenza di una forte componente di auto contenere gli effetti economici della turismo interno. Nel caso delle Eolie, si è in spesa turistica nel territorio. 135 presenza di un turismo di vacanza , praticato per lo più da famiglie e da gruppi di amici e Alla luce di queste considerazioni, trova caratterizzato da valori particolarmente elevati sufficiente riscontro l’osservazione che il in termini di permanenza media. Va rilevato turismo in appartamenti privati, costituisce un che, nel caso delle “famiglie” e dei “gruppi di segmento importante, e in crescita, del amici”, questo turismo costituisce una scelta mercato turistico delle isole Eolie. Si tratta di dettata, oltre che dalla convenienza, anche una tipologia di turismo nel quale sono dalle caratteristiche dell’alloggio preso in presenti turisti con un ben preciso profilo affitto. Il turista che sceglie questa forma di tipologico e operatori che offrono servizi in vacanza possiede modalità organizzative grado di soddisfare, in termini di qualità e di proprie, che nascono da un modello sociale ed prezzo, una domanda che, in loro assenza, non economico locale. si manifesterebbe ovvero assumerebbe dimensioni e potenzialità di crescita Sotto un profilo strettamente organizzativo, decisamente inferiori. questo segmento di domanda viene prevalentemente gestito dagli stakeholders Tuttavia, l’emersione di questo pezzo presenti nella stessa località e pertanto sfugge dell’industria turistica non può porsi al controllo di attori esterni alla destinazione, esclusivamente nei termini, peraltro plausibili, quali ad esempio i grandi intermediari, che di del recupero di base imponibile per le imposte fatto assumono la veste di spettatori nazionali e locali; piuttosto essa va inquadrata disinteressati. Tuttavia l’assenza di traiettorie in una prospettiva più ampia nella quale trovi commerciali che si spingono all’esterno del posto un percorso evolutivo che permetta a sistema per interessare i principali mercati questa tipologia d’offerta di strutturarsi in internazionali, ha come conseguenza il forme organizzative che ne migliorino la qualità e l’efficienza. 135 Si fa riferimento alla distinzione operata da Istat che suddivide il turismo di vacanza da quello di breve Sotto quest’ultimo profilo è utile sottolineare vacanza. Nel secondo caso la durata del soggiorno è inferiore alle quattro notti. come l’evoluzione verso il mercato aperto di 395 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

queste attività, deve tenere conto del fatto che Un’altra linea riguarda l’azione degli Enti esse sono svolte da agenti economici che non pubblici . E’abbastanza evidente che l’offerta hanno i caratteri propri dell’impresa, ma si di ricettività, e più in generale di servizi configurano come offerenti di diritti di turistici diffusi, quale quella che si prefigura godimento su beni (le case e gli arredi) già per le attività attualmente sommerse, deve prodotti e la cui utilizzazione per usi turistici necessariamente far conto sulla piena non richiede lo svolgimento di alcuna accessibilità e fruibilità di asset turistici specifica attività di produzione corrente. pubblici che consentano ai turisti di integrare e completare i loro specifici prodotti turistici, Questa considerazione suggerisce una prima sfruttando pienamente la flessibilità linea di intervento diretta a promuovere la produttiva della destinazione, in termini di micro-imprenditorialità diffusa fra quanti, mix potenziali di prodotti. Invero, è titolari dei diritti di godimento delle abbastanza evidente che questa tipologia di abitazioni, intendono transitare dal ruolo di offerta turistica trasferisce alla sfera collettiva fruitori di rendita a quello di produttori di oneri rilevanti sia nella gestione ordinaria servizi turistici nell’ambito di micro-imprese dell’attività della destinazione sia, soprattutto, familiari. Rispetto alla situazione attuale, nella realizzazione degli investimenti questo comporta l’estensione dell’offerta a indispensabili per accrescerne la capacità servizi legati alla ricettività diversi da quelli attrattiva e la flessibilità produttiva (in che coincidono con il semplice uso direzione del turista auto-produttore). dell’immobile, ma anche ai servizi di produzione dei pasti (il B&B è il In questo senso, le linee di azione qui fondamentale passo in questa direzione), e ad suggerite, acquistano una valenza che va oltre altri servizi accessori. Ciò nella convinzione lo stretto contesto eoliano, se è vero, come che la ricettività diffusa , qual è quella oggi sembra, che molte località turistiche regionali assicurata dalle case in affitto, e quale si candidano ad offrire un turismo che potrebbe essere ancor di più quella integrata valorizza i potenziali di relazionalità locale e dai servizi ora detti, rappresenta il primo si colloca fuori dai circuiti di intermediazione fondamentale nucleo della produzione di dei tour operator. “turismo relazionale”, ossia del turismo che immerge il visitatore nella vita e nella cultura Questa linea di sviluppo, sopra indicata, viene locale, facendone un fruitore attivo e riscontrata anche nelle dichiarazioni intelligente. provenienti dagli attori locali che affermano che: “ Il turismo nell’arcipelago eoliano tende Un’altra linea d’azione, investe la capacità di ad essere un’attività predominante, cooperazione fra questi operatori, allo scopo purtroppo, quasi l’unica fonte di di coordinare la loro offerta per proporla ai sostentamento per le nostre comunità. Non turisti auto-produttori che risiedono in regioni crediamo che queste isole abbiano bisogno di distanti o addirittura all’estero. Quanto questo grandi interventi strutturali volti ad sia importante lo dimostra il fatto che oggi aumentarne le capacità ricettive, almeno dal oltre la metà dei turisti che visitano le Eolie e punto di vista quantitativo, piuttosto che utilizzano la ricettività delle case in riteniamo che la possibilità di realizzare e/o affitto, proviene dalla Sicilia, e in particolare convertire piccole strutture sia più dalla due province più prossime. Questo congeniale alla tipologia dell’offerta turistica significa che il mercato di questi servizi eoliana e alla clientela cui vorremmo ricettivi si muove ancora nel modello della rivolgerci ”. ricerca “a vista”; in questo modo gli operatori si precludono opportunità anche rilevanti di Tuttavia, la presenza e l’utilizzo del crescita rinvenibili nella domanda potenziale patrimonio immobiliare ai fini turistici, dei consumatori che risiedono nelle regioni accostato al modus ospitandi offerto in più distanti o all’estero. maniera spontanea e autentica da parte della popolazione delle isole Eolie, consente di

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poter rafforzare questa caratteristica Proprio in questa direzione, il Turismo dell’offerta attraverso l’implementazione del Relazionale Integrato può essere inteso come concetto del Turismo Relazionale Integrato, risorsa aggiuntiva da riorganizzare, già espresso nella Legge Regionale sul sottolineando il ruolo importante che può turismo della Regione Siciliana. svolgere nell’implementazione, e spesso nella stessa sopravvivenza delle identità culturali Il Turismo Relazionale Integrato, supera il legate alle caratteristiche peculiari delle isole. tradizionale concetto di offerta e domanda Sempre nella direzione della valorizzazione turistica, privilegiando le relazioni dei “beni eoliani” mediante l’incentivazione interpersonali e ambientali e stimolando la di attività idonee a riformulare lo sviluppo sensibilità storico culturale, nel dialogo tra economico dell’arcipelago sulla base della offerente e ricevente. Questa forma di salvaguardia delle risorse esistenti si centra la turismo, dotato di caratteristiche relazionali necessità di avviare azioni di intense e autentiche si realizza nelle isole sistematizzazione e di organizzazione e Eolie, attraverso l’integrazione tra i settori controllo della rete dell’Ospitalità Eoliana. Va produttivi della micro e media dimensione, e creata una rete interna alle isole, che seppur persegue e incoraggia lo sviluppo sostenibile. mantenendo nei tratti una diversità in termini di caratteristiche, sia in grado di ridurre il Il Turismo Relazionale consente di recuperare livello di frammentarietà, riportando la le risorse reali dei territori e di rimetterle in gestione all’interno del territorio riducendo il gioco per uno sviluppo auto-centrato, controllo dominante da parte di operatori attraverso un processo di innovazione che dell’intermediazione turistico-immobiliare passa dalle nuove tecnologie (ICT), dalla esterni al sistema locale. La rete, consente di riorganizzazione dell’offerta delle risorse rafforzare il ruolo di intermediario locale territoriali, dal recupero delle abilità attivando un insieme di iniziative correlata al relazionali dell’uomo, senza tralasciare un marketing, alla formazione e al controllo della adeguato processo di qualità erogata. formazione/informazione mirato, per i diversi livelli e attori del sistema.

Tab. 4 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Sistematizzazione e Creazione di una Rete Socio organizzazione del dell’Ospitalità Eoliana attraverso -Ufficializzazione del Economico turismo in appartamenti la creazione di un intermediario Modello di vacanza in privati attraverso il locale che coordini e rafforzi il appartamento ai mercati Offerta modello d’offerta del ruolo di unità abitative con internazionali offrendo Turistica turismo relazionale specificità locali e adibite al garanzie e qualità di Relazionale integrato (T RI) turismo ; servizi offerti;

promuovere la micro - - Consolidamento e imprenditorialità diffusa fra implementazione del quant i, titolari dei diritti di modello di offerta basata godimento delle abitazioni, sul turismo Relazionale intendono transitare dal ruolo di Integrato, accrescendo il fruitori di rendita a quello di vantaggio competitivo di produttori di servizi turistici ospitalità delle isole nell’am bito di micro-imprese Eolie; familiari;

Accrescere la capacità di - Creazione di programmi cooperazione fra operatori, allo di cooperazione formale

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scopo di coordinare la loro offerta finalizzabili ad attività di per proporla ai turisti auto - promozione e di prod uttori che risiedono distribuzione attraverso all’estero; l’utilizzo di canali innovativi Azione degli Enti pubblici per, accessibilità e fruibilità di asset turistici pubblici che consentano ai turisti di integrare e completare i loro specifici prodotti turistici, sfruttando pienamente la flessibilità produttiva della destinazione, in termini di mix ;

Diffondere incoraggiare e sostenere il modello del Turismo Relazionale Integrato,attraverso attività formative e percorsi di sistematizzazione del l’Offerta turistica Locale

stazionamento, seppur temporaneo, di unità 4.3 Sistematizzazione, organizzazione e da diporto in transito. L’inadeguatezza nel controllo del turismo nautico numero di posti barca disponibili è dimostrato sia dall’indicatore che rapporta i posti barca nell’arcipelago delle Eolie su chilometro di costa, sia dalla sovra utilizzazione dei posti disponibili, che L’analisi del turismo nautico presente raggiunge valori elevati durante la settimana nell’arcipelago delle isole Eolie mostra una di ferragosto. Se l’ampliamento del numero di non trascurabile domanda di turismo che ha la posti barca nelle isole Eolie è una priorità nel capacità di allinearsi con il valore delle nuovo piano dei porti redatto dalla Regione presenze prodotte dal turismo tradizionale. Siciliana, tuttavia va considerata l’ipotesi che Questo dimostra, che il turismo nautico non è, vanno meglio utilizzate strutture già esistenti, come molti affermano, un fenomeno di adeguandole dimensionalmente, senza nicchia ma può assumere, come nel caso delle compromettere l’identità del territorio nonché Eolie, dimensioni a tal punto rilevanti da delle borgate marinare presenti che vanno richiedere una riflessione più approfondita senz’altro preservate da una radicale modifica sugli effetti e sulle politiche da attuare, delle infrastrutture esistenti. soprattutto in territori limitati sia L’idea che deve comunque guidare i decision territorialmente che in termini di risorse makers , non deve essere quella di creare disponibili. Per prevenire le conseguenze infrastrutture devastanti per il territorio, bensì negative di una mancata programmazione, strutture anche temporanee e amovibili o semi l’eccessiva pressione di una domanda di amovibili, in modo da tutelare il paesaggio, le turismo nautico che non trova un’adeguata coste e l’ecosistema marino. offerta e un’altrettanto pronta gestione della portualità, è necessario intervenire offrendo Tuttavia il problema di una riorganizzazione delle possibili azioni, alcune delle quali hanno degli approdi nel sistema eoliano , diventa carattere di urgenza. pressante in quanto consente innanzitutto un ormeggio stabile sia ad imbarcazioni, Il primo problema che appare è di ordine altrimenti ormeggiate su più file, sia a tutte le infrastrutturale ed è legato alla dotazione di unità spesso costrette a stazionare a ridosso di impianti e attrezzature adibite allo coste e insenature lungo le coste dell’isola. A

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questo primo suggerimento, ma che risulta già coste della Sicilia e della Calabria, stazionano essere recepito dagli operatori locali e dagli lungo le coste delle isole. Questo fenomeno enti che gestiscono i progetti sulla portualità contribuisce ad incidere sul grado di in Sicilia, va aggiunta una seconda linea di affollamento degli specchi acquei e sul azione. numero complessivo delle presenze di imbarcazioni lungo le coste delle isole. L’assenza di dati sui flussi di turismo nautico, Tuttavia, per gli escursionisti nautici vanno non consente una programmazione di risorse creati dei punti di approdo temporaneo, limitate (rifornimento idrico, carburante, presidiati e gestiti da associazioni o da società servizi, etc.) né di limitare gli effetti negativi miste (pubblico-private), dove vengono offerti provocati dall’eccessivo sovraccarico di coste un insieme di servizi (rifornimento di e litorali. E’ necessario creare un sistema di cambuse, acqua, ritiro rifiuti, informazioni, monitoraggio del turismo nautico , in accordo etc.) e dove può essere richiesto il pagamento con gli enti territoriali competenti di un ticket, nel quale fare ricadere alcuni (Capitaneria, Guardia di Finanza, Dogana, costi collettivi, altrimenti non imputabili. Polizia, etc.), attraverso la registrazione in Seguendo questa linea d’azione si può appositi registri degli arrivi e delle partenze prevedere una tassa per lo smaltimento rifiuti delle imbarcazioni da diporto e delle unità specifica , sotto forma di tassa di approdo, cabinate, segnalando la provenienza, i giorni comprensiva anche di un insieme di costi che di permanenza, l’equipaggio a bordo e il sostengono la collettività locale e che vanno numero di passeggeri. Questo sistema di distribuiti su coloro i quali utilizzano risorse rilevazione potrà consentire una comuni. programmazione dei flussi di imbarcazioni nei porti, un controllo più attento del Da quanto esposto, emerge la necessità di fenomeno, anche lungo le coste, offrendo al procedere ad una programmazione del turista nautico un ventaglio di servizi offerti territorio consapevole della presenza di una dalle località, nonché un insieme di componente della domanda turistica, quale informazioni utili alla navigazione e alla quella del turismo nautico, non trascurabile e vacanza in barca nel comprensorio delle responsabile di accelerare il declino di Eolie. territori limitati, quali le isole, o di spingerli Dai dati sul flusso di imbarcazioni presenti, verso una naturale differenziazione del loro emerge la necessità di intervenire attraverso prodotto turistico attraverso l’organizzazione un sistema di regolamentazione all’accesso di del turismo nautico. Va comunque imbarcazioni lungo alcuni punti rappresentati considerato che la presenza di unità da diporto da coste e spiagge, che, in alcuni periodi, genera su questi territori degli effetti raggiungono e superano il limite della economici, sociali e ambientali, diretti, massima capacità di carico, compromettendo indiretti e indotti, il cui saldo positivo o la sostenibilità della risorsa stessa e di tutto il negativo dipenderà in larga parte da una sistema circostante. pianificazione non più differibile e che procederà ad un’attenta valutazione in termini Un'altra linea di azione riguarda la presenza di impatto complessivo. di escursionisti nautici , che provenienti dalle

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Tab. 5 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Sistematizzazione e Riorganizzazione degli approdi nel Socio organizzazione e sistema eoliano, limitando la sosta - Razionalizzazione della Economico controllo del turismo di imbarcazioni, altrimenti domanda di turismo nautico presente nelle ormeggiate su più file, sia a tutte le nautico: Turismo coste e negli approdi unità che stazionano a ridosso di Nautico dell’arcipelago coste e i nsenature lungo le coste Riduzione delle delle isole; diseconomie prodotte sui territori da parte del sistema di monitoraggio del turismo flusso incontrollato delle nautico sia in zone libere, negli unità da diporto; approdi e lungo le coste; Avvio di nuovi servizi e sistema di regolamentazione dei attività connesse al flussi di turismo ed escursionismo turismo nautico; nautico nei approdi istituendo zone di sosta a tempo; Incentivazione dei flussi di turismo nautico in altri Previsione di tariffe e tasse locali periodi dell’anno sui servizi per il diporto nautico in attraverso attività particolare una tassa sui rifiuti del collaterali da offrire al diporto; diporto.

Incentivazione dei flussi di turismo nautico in periodo di bassa stagione per la nautica

e di servizi collegati o potenzialmente 4.4 Supporto per la nascita di micro collegabili alla spesa turistica. imprese innovative per la gestione dei Le micro imprese, così come accade nelle altre realtà insulari, possono gestire diverse servizi connessi alla fruizione del sito fasi dei servizi rivolti al turista. Essi possono riguardare: servizi informativi, servizi La presenza di un label internazionale, quale accessori all’ospitalità, servizi collegati al quello rilasciato dell’UNESCO, imprime turismo nautico, servizi connessi alla mobilità sull’arcipelago delle isole Eolie un elevato locale, servizi di visita ed escursione, servizi appeal a condizione che si creano delle culturali e altri ancora. attività e dei servizi connessi alla fruizione di Bisogna considerare che l’avviamento di tali risorse. La presenza di un elevato tasso di nuove micro imprese, passa necessariamente disoccupazione soprattutto giovanile, mostra attraverso la creazione di strumenti di come siano presenti dei giovani da avviare al supporto quali la formazione e l’assistenza lavoro, sebbene necessitino di una formazione seguite dalle fasi di accompagnamento lungo specifica nel management dei servizi turistici il difficile percorso di sviluppo iniziale. (su questa azione si rinvia alle azioni relative Tuttavia, si possono prevedere delle alla formazione). condizioni fiscali ed economiche differenti Partendo dalla creazione di una mappa delle per le nuove micro imprese delle isole tanto opportunità di mercato e dalle possibilità da superare quel differenziale negativo di relative alla gestione di servizi connessi alla gestione, che le imprese delle isole hanno fruizione dei siti di interesse, è possibile rispetto ad imprese localizzate in territori non delineare il fabbisogno di attività economiche insulari. Si tratta, pertanto di prevedere la possibilità di incentivare la nascita e la diffusione di nuove 400 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

imprese anche attraverso l’utilizzo di una residenti, in quanto attivabili dalla domanda fiscalità di vantaggio per gli operatori turistica attuale e potenziale presente nei economici eoliani. territori. Ciò dovrà essere tuttavia finalizzato a compensare in qualche modo i maggiori costi La seconda azione prevede l’utilizzo di spin- derivanti anche dalla marginalità territoriale off provenienti dalla ricerca scientifica delle isole. Questa marginalità è stata già prodotta dall’istituzione universitaria al fine considerata nei trattati dell’UE, che ha di fornire prodotti e servizi innovativi in recepito alcuni studi e ricerche economiche 136 particolar modo all’interno di ambiti condotte sulle isole dell’Unione, avviando territoriali fragili. uno studio sulle possibili azioni da Una terza azione riguarda l’attività di intraprendere nei territori marginali, che formazione, accompagnamento e supporto presentano vantaggi strutturali. alle micro imprese nella fase di avvio della La crescita di nuove attività imprenditoriali, loro attività. Questa azione può prevedere una anche se di dimensioni ridotte, ma pluri fase di incubazione dell’impresa supportata da settoriali, consente di ridurre la consorzi locali, associazioni o enti di ricerca, specializzazione produttiva sul turismo, che al fine di prevedere una fase di rischia di essere pericolosa per un sistema accompagnamento soprattutto nella economico locale se non supportata da una sperimentazione di nuovi prodotti turistici o molteplicità di produzioni alternative. di nuove iniziative rivolte alle produzioni Passando alle singole azioni previste, si dovrà locali. prevedere una prima fase di studio e di ricerca delle opportunità di business connesse ai servizi reali da offrire al turista e ai

136 Fonte: OTIE: Observatory on Tourism for the European Islands : l’Osservatorio, che ha sede a Palermo, ha il compito di monitorare le condizioni di sviluppo del Turismo nelle isole dell’Unione Europea, prevedendo programmi di sviluppo e di assistenza per accrescere le economie derivanti dal Turismo, contribuendo a ridurre lo svantaggio strutturale che posseggono i territori insulari dell’Unione. www.otie.org. 401 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 6 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Socio Supporto alla nascita di Economico micro imprese innovative a. studio e ricerca delle - Aumento del numero di per la gestione dei servizi opportunità di business micro imprese; Crescita di nuove connessi alla fruizione del sulla base dei livelli di realtà sito UNESCO domanda turistica attuale e - Crescita del numero di imprenditoriali potenziale; servizi locali per la fruizione e per la gestione b. Utilizzo di spin-off di servizi connessi al sito provenienti dalla ricerca UNESCO; scientifica; - Riduzione dei livelli di c. Formazione, disoccupazione giovanile; accompagnamento e supporto alle micro - Applicazione di servizi e imprese produzioni innovative

l’attività anche in forma discontinua e poco 4.5 Rafforzamento e consolidamento delle organizzata. attività economiche presenti La prima azione riguarda la realizzazione di adeguate e attrezzate aree artigianali affinché l’esercizio di tali attività liberi i centri storici La necessità di allargare il livello di da esercizi oggi presenti e non compatibili specializzazione produttiva oltre la con l’ospitalità vantata dalle Eolie, con monocoltura turistica, passa necessariamente conseguente beneficio degli operatori turistici, attraverso azioni che coinvolgono i settori dei residenti, ma soprattutto degli stessi produttivi locali attualmente presenti artigiani. nell’arcipelago eoliano. Una seconda azione riguarda il supporto di La presenza di un artigianato nelle sue varie iniziative di formazione professionale che si forme - piccoli artigiani, fabbri, falegnami, occupino di trasferire le conoscenze artigiani di quartiere, e altri - costituisce dell’artigianato locale alle nuove generazioni. un’alternativa valida all’occupazione non Il sistema dell’avvicendamento generazionale esclusivamente legata all’attività turistica. Le o la trasmissione di know-how locale ai nuovi Eolie anche in questo settore possono vantare imprenditori delle isole, dovrà certamente degli artigiani di alta professionalità e qualità essere supportato da un intervento risolutivo (lavorazione della pietra, del ferro, piccola da parte dell’Amministrazione Regionale, cantieristica, etc.), anche se la conformazione prevedendo dei sistemi di premialità o di del settore nel contesto locale si attesta a accesso diretto ad alcuni finanziamenti che livello di spontaneismo, di precarietà e di un possano supportano questa azione. modo di operare minacciato continuamente da La presenza di produzioni agricole e di diversi fattori esterni. attività di trasformazione del prodotto come Per questo settore, si possono prevedere ad esempio la produzione della Malvasia alcune azioni da rivolgere alle micro imprese (prodotto DOC) e del cappero va supportata presenti o ai singoli artigiani che svolgono con iniziative (fiscalità di vantaggio per i produttori) e azioni finalizzate alla

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conservazione delle produzioni, dei protocolli coinvolti in tutte le iniziative legate al mare, produttivi, dandone maggiore riconoscimento alla sua tutela, alla sua fruizione. Ciò è e riconoscibilità ai mercati locali e non locali. strumentale affinché si possa far fronte alle A tal fine, nel settore dell’agricoltura il piano nuove opportunità provenienti dal turismo e propone la realizzazione di sentieri e percorsi dalla fruizione dei siti UNESCO, tenendo di penetrazione agricola , che favoriscano la conto delle esigenze di salvaguardia fruizione delle unità agricole e delle dell’ambiente marino. produzioni locali. Una seconda azione Una prima azione che si può ipotizzare, riguarda il recupero di attività in aree vocate riguarda la creazione di attività di all’agricoltura che rischiano l’abbandono o lo trasformazione del pescato , considerate anche sfruttamento turistico. le potenzialità del mercato in tal senso. Ciò è La presenza del settore della pesca possibile attraverso il supporto a questo tipo specializzato e predominante, anche se si di scelta operato con l’utilizzo di fondi considera la numerosità delle imbarcazioni comunitari o regionali che consentano di presenti, fa ipotizzare percorsi e azioni abbattere i costi di avvio di queste attività. finalizzate alla sopravvivenza di queste Una seconda azione riguarda la riconversione attività economiche, consentendo anche di attività tradizionali di pesca in attività l’avvio di nuove attività alternative sempre legate alla fruizione del mare da parte di legate al mare e alla pesca. turisti e di escursionisti locali e in particolare Tenuto conto delle recenti norme sulla pesca e al pesca turismo, la fruizione delle aree di delle significative limitazioni imposte dalla riserva, nonché ad attività di controllo e normativa nazionale e comunitaria, si ritiene monitoraggio delle risorse marine. che i pescatori debbano essere maggiormente

Tab. 7 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Organizzazione e sostegno Socio di iniziative nel campo a) realizzazione di - Maggiore economie di Economico dell’artigianato locale adeguate e a ttrezzate aree localizzazione per le imprese artigianali come poli artigiane; Artigianato produttivi locali - Trasmissione delle b) supporto di iniziative di conoscenze e delle tecniche e formazione professionale e implementazione di processi di trasmissione di e percorsi di innovazione innovazione e conoscenze

Sviluppo Recupero di attività Socio agricole e fruizione a) realizzazione di - Incremento della fruizione Economico se ntieri, e percorsi di delle identità produttive penetrazione agricola, locali; Agricoltura b) recupero di attività e - Espansione delle zone aree vocate all’agricoltura coltivate e salvaguardia delle produzioni locali

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Sviluppo Attività di trasformazione Soc io del pescato e a ttività di a) attività di - Aumento dei margini Economico riconversione in nuove trasformazione del economici dovuti all’attività attività legate al mare pescato; di trasformazione; Pesca b) Possibilità di prevedere - Aumento delle attività percorsi di riconversione legate al ma re relative alla di attività tradizionali di salvaguardia. pesca

4.6 Istituzione di un’associazione o Una prima azione riguarda la creazione di consorzio misto produttori-distributori per nuovi link tra la spesa turistica diretta (quella rivolta a coloro che forniscono l’alloggio) e le la creazione e il rafforzamento di filiere produzioni locali, attuabile anche attraverso la economiche a supporto del sistema fidelizzazione continua dei fornitori locali unitamente alla formulazione di strategie di produttivo locale fornitura attuate su larga scala. La seconda azione riguarda la creazione di La presente azione ha l’obiettivo di rafforzare link produttivi tra distributori di prodotti l’impatto economico sulle economie locali, locali nei settori dell’agricoltura, artigianato e attivabile dall’attuale e futuro livello di spesa pesca, e gli utilizzatori di unità abitative turistica. adibite per scopi turistici. Ciò sarà realizzabile La presenza di una domanda turistica, seppure attraverso la creazione di attività di catering o temporalmente concentrata, offre ai settore di attività di vendita on-site di prodotti e di produttivi locali (pesca, artigianato, servizi locali utilizzando appositi packaging agricoltura) la possibilità di assorbire parte che rispondano alle richieste di chi utilizza della spesa generata dal turista e abitazioni o strutture self-catering. dall’escursionista. Va anche detto che la presenza di un’offerta turistica locale, basata Una terza azione riguarda la realizzazione di su unità abitative adibite al turismo, impone al link produttivi di secondo livello (tra turista la possibilità di auto-organizzarsi il imprese), che contribuiscono alla creazione di paniere di spesa giornaliero a condizione che prodotti compositi o soggetti ad attività di gli si offrano prodotti locali con basso ricorso trasformazione o di lavorazione successiva all’importazione di manufatti o prodotti alla produzione. Si tratta di organizzare i link provenienti da altri contesti territoriali. Per produttivi attraverso il rafforzamento delle massimizzare l’impatto della spesa turistica filiere produttive che stanno a monte della nella località evitando effetti di perdita e di produzione del bene. fuoriuscita di economie dal contesto locale, vanno previste delle azioni finalizzate al Una quarta azione riguarda l’irrobustimento rafforzamento dei link produttivi tra dei link tra prodotti locali e il sistema della produzioni locali e ambiti di spesa turistica. ristorazione (tradizionale, catering, La presenza di produzioni locali e la caffetteria, etc.). L’utilizzo di prodotti forniti vicinanza con il turista e l’escursionista localmente, seppure integrati con prodotti non rafforza il vantaggio della localizzazione locali spesso utilizzati per far fronte ai picchi produttiva superando alcune dinamiche stagionali di domanda, contribuiscono ad competitive tra prodotti, locali e non, presenti accrescere l’impatto della spesa, attivando nelle isole. Tuttavia, la presenza di filiere nuovi operatori dell’offerta produttiva locale. corte e la forte concentrazione temporale della domanda turistica non consentono alle Queste azioni potranno essere realizzate produzioni locali elevata redditività. attraverso l’istituzione di appositi consorzi o

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associazioni tra produttori e distributori nel rispetto di tecniche produttive pervase da locali al fine di dare maggiore stabilità a saperi locali e da tradizioni che sono alla base questi link, apportando nuovi processi di del know-how locale. innovazione nelle produzioni locali, sempre

Tab. 8 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Rafforzamento dei link Socio produttivi tra a. Rafforzamento -Maggior valore nel Economico produzioni locali e dell’utilizzo di prodotti locali moltiplicatore de lla spesa ambiti di spesa all’interno di strutture turistica con conseguenze Filiere turistica. ricettive ufficiali; sull’impatto economico produttive e locale; turismo b. Creazione di link produttivi tra distributori locali e -Creazione di nuove micro utilizzatori di unità abitati ve attività produttive a supporto adibite per scopi turistici; della richiesta di prodotti pr ovenienti dalla spesa c. Link produttivi di secondo turistica; livello tra imprese per consolidare le relazioni - Maggiore stabilità della produttive a monte; domanda di prodotti locali e maggiore p rogrammazione d. Irrobustimento dei link tra della spesa turistica diretta al prodotti locali e i l sistema territorio. della ristorazione.

aumentare l’intensità degli scambi culturali 4.7 Ricerca istruzione e formazione tra ricercatori e attori locali, favorendo l’applicazione di ricerche scientifiche riguardanti le problematiche di sviluppo 4.7.1 Istituzione di un’unità di ricerca sul insulare, imprimendo sul sistema la possibilità di un dialogo e un confronto utile a tutti i sito Eolie-UNESCO partecipanti della rete. La partecipazione a network sovrannazionali

darebbe inoltre la possibilità alle isole di La presenza di un’unità di ricerca all’interno partecipare a programmi di gemellaggio e di dell’arcipelago può essere strumentale ad scambio con Enti di Ricerca e di Formazione, implementare i programmi che riguardano attingendo a fonti di finanziamento o a l’economia delle isole e delle attività connesse programmi di ricerca con caratteristiche di al turismo. L’unità di ricerca è asservita alla trans nazionalità. In questo modo l’arcipelago realizzazione di iniziative di ricerca locali utili eoliano si può candidare ad essere nodo di a supportare tutte le azioni che dovrà svolgere una rete internazionale, senza dover sostenere l’organo di governance dell’arcipelago. necessariamente i costi relativi alla creazione Tuttavia, l’unità di ricerca dovrà partecipare a di un Centro di Ricerca Internazionale, network o associazioni nazionali e indipendente. internazionali, che operano in ambiti La presenza del label UNESCO consentirebbe differenti ma connessi alle problematiche di l’accesso alla partecipazione a questi network, sviluppo sostenibile delle isole, e ciò al fine di

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nonché favorirebbe una più qualificata insulari, nonché ad attingere a fonti di candidatura a forme di finanziamento sia finanziamento sovra nazionali. Una terza pubbliche che private finalizzate ai temi della azione riguarderà la creazione di r eport ricerca scientifica e dello sviluppo sostenibile. annuali e infra-annuali con i principali dati La prima azione è quella di istituire un’unità relativi al monitoraggio delle isole con di ricerca che sia asservita all’organo di riferimento al turismo ufficiale e quello governance locale, il cui scopo potrà essere, presente in alloggi per vacanza e indicando le tra gli altri, quello di sistematizzare tutte le evoluzioni e i principali trend della domanda informazioni e le conoscenze sul sistema delle turistica internazionale. isole. L’unità di ricerca si dovrà occupare Una quarta azione, infine, riguarda la dello studio e del monitoraggio delle creazione di programmi di stage per periodo economie locali operando confronti di studio e di ricerca presso il sito UNESCO internazionali. Eolie, consentendo ai ricercatori esterni la Una seconda azione riguarda l’adesione a possibilità di approfondire tematiche in network internazionali di ricerca e ambito ambientale, vulcanologico, economico consulenza, con la finalità di accrescere lo e turistico. scambio di conoscenze tra i diversi contesti

Tab. 9 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Creare un’unità locale a. Istituzione di Socio di ricerca su tematiche un’unità di ricerca -Miglioramento del livello di Economico turistiche ed locale; conoscenze aggiornate e disponibili economiche sul sistema economico e turistico Ricerca b. Ad esione a network delle Eolie; internazionali; - Partecipazione a programmi di c. Report annuali e i nfra- studio e di ricerca sostenuti da annual i con i finanziamenti internazionali anche al principali risultati del di fuori dei programmi previsti dalla monitoraggio; UE;

d. Periodi di scambi e di - Aumento del numero di presenze di stage . ricercatori ed esperti qualificati per periodi di studio e di ricerca, o di classi di studenti /ricercatori

sviluppo e le opportunità di mercato presenti 4.7.2 Istruzione di base: istituzione di un nelle isole. istituto professionale per il turismo e le Pertanto è irrinunciabile che si proceda alla creazione di istituti di scuola superiore con lingue straniere indirizzi Turistici e/o Linguistici indispensabili, ormai, a preparare una forza All’interno del sistema delle isole, tenendo lavoro e imprenditoriale capace di fornire conto dei valori degli indici di un’accoglienza con caratteristiche relazionali specializzazione nelle attività connesse al e tenendo conto dei concetti di sostenibilità turismo, si intravede la necessità di istituire turistica. un sistema di istruzione offrendo contenuti e La realizzazione di un istituto alberghiero, conoscenze in linea con le aspirazioni di turistico, linguistico o vulcanologico nelle

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isole, sarebbe strumentale a trasmettere una diventare centri di formazione turistica di mappa di conoscenze e di competenze livello superiore. tecniche di base per supportare il mercato del Vanno anche attivate le necessarie forme di lavoro locale. Inoltre, la presenza di un agevolazione e coinvolgimento da parte delle consorzio di scuole tra le isole e di una rete di istituzioni universitarie, per favorire la istituti di formazione turistica internazionale, partecipazione dei numerosi studenti favorirebbe continui scambi di allievi, grazie universitari ad indirizzi di studio coerenti con anche all’attivazione di programmi di la gestione del patrimonio ambientale, storico, finanziamento comunitari. Per la vulcanologico e paesistico, come ad esempio realizzazione di queste strutture può essere il decentramento di alcuni corsi di fatto ricorso a strutture comunali allo stato specializzazione. attuale non utilizzate e che potrebbero

Tab. 10 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Istruzione di base a. Istituzione di un Socio sul turismo istituto per l’istruzione di - Diffusione di conoscenze di base e Economico sostenibile base con indirizzo: qualificazione delle risorse umane che si candidano ad entrare nel mercato Formazione di - Turistico del lavoro locale base - Alberghiero - Linguistico - Specializzazione di competenze nel turismo, nella gestione e nel sistema dell’ospitalità

Questi corsi potranno essere attivati in 4.7.3 Formazione tecnico-specialistica accordo con gli Atenei Universitari e dovranno essere orientati ad accrescere la L’offerta turistica utilizza con maggiore specializzazione di competenze e conoscenze intensità nell’erogazione dei servizi le risorse che riguardano il turismo culturale e il umane, pertanto la conoscenza e la management. consapevolezza del turismo sostenibile passa Questo fabbisogno formativo è in linea con le necessariamente attraverso percorsi formativi. prossime prospettive di sviluppo di servizi La presenza di percorsi tecnico specialistici, che dovranno essere offerti ai fruitori dei siti incentrati sul turismo sostenibile, sembra UNESCO. Tali figure professionali irrinunciabile per seguire un modello di riguarderanno in generale il settore turistico, sviluppo fondato sul turismo e le economie ad ma in particolare saranno piuttosto esso collegate. differenziate nei settori del turismo Bisognerà pertanto procedere alla creazione di sostenibile, culturale, relazionale, nautico, corsi anche post diploma rivolti sia a nonché il campo delle guide locali, degli diplomati che a laureati nonché a personale accompagnatori per la fruizione dei siti e di che opera all’interno delle preesistenti altre professioni. strutture della ricettività e dei servizi turistici.

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Tab. 11 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Accrescere le a. Istituzione di corsi di Socio competenze del formazione tecnico -Riqualificare l’offerta di Economico personale che opera specialistica sul turismo personale presente nel sistema nell’Offerta Turistica sostenibile e in particolare: d’offerta aumentandone le Formazione Locale - Relazionale competenze e le conoscenze sul tecnico - Nautico sistema Eolie; specialistica - Culturale - Ecoturismo - Specializzazione del sistema Prevedendo due percorsi d’offerta verso contenut i in linea differenti: con le linee guida del PG e con a. unità lavorative che lo sviluppo sostenibile operano nel turismo - Miglioramento del prodotto b. unità lavorative che erogato attraverso l’esaltazione intendono delle specificità locali specializzarsi

per know-how locale e per la possibilità di 4.7.4 Centro per le attività formative legate apprendere all’interno di un sistema naturale e al mare protetto, quale quello garantito dal marchio UNESCO. La creazione di programmi di istruzione e di Con riferimento alle diverse attività legate al formazione in linea con i temi della mare, presenti nelle isole e considerando sostenibilità e del rispetto del mare e delle l’utilizzo di nuove aree come quelle destinate risorse naturali, darebbe specificità e unicità alla ex cava di pomice, si propone alla scuola che potrebbe candidarsi a gestire l’istituzione di un centro per la formazione e unità formative create ad hoc e riguardanti l’avviamento alle attività del mare – Scuola altri contesti insulari del Mediterraneo. del Mare - per l’addestramento di figure La presenza di una scuola del mare, professionali legate alle nuove attività favorirebbe processi di crescita delle presenze economiche e turistiche connesse alla risorsa in periodo di stasi della domanda turistica, mare. dando l’opportunità di avvalersi di un sistema L’istituzione di una scuola del Mare, ospitale locale, quale alloggi in affitto o attualmente non presente nel meridione foresterie, in linea con la filosofia della scuola d’Italia, trarrebbe vantaggio dall’essere e con il rispetto dell’ambiente. localizzata in un arcipelago di isole in quanto sistema adatto per condizioni meteo marine,

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Tab. 12 Tavola sinottica dell’azione per lo sviluppo socio-economico AREA OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo Istituzione di una Socio scuola del mare a. Riconversion e dei capannoni della -Riutilizzazione dei Economico ex cava di pomice; capannoni abbandonati per attività didattiche e Formazione b. Istituzione di una Scuola del Mare sportive; prevedendo dei corsi di ecologia, vela, ambiente, pesca turismo, - Cresci ta del numero di fruizione delle riserve attività naut iche e sportive nell’arcipelago;

- Aumento del numero di presenze di sportivi nei mesi primaverili e a utunnali

a. progettazione e creazione di un “Museo della 5 Valorizzazione delle specificità etno- Panaria Film e della cinematografia subacquea antropologiche delle isole Eolie”; b. valorizzazione della casa del film “Il Il problema di elaborare un piano di gestione Postino”; del sito UNESCO arcipelago Eolie, per quanto c. iscrizione di un certo numero di realtà attiene le specificità etno-antropologiche di tale eoliane nel R.E.I. (Registro delle Eredità sito, è sostanzialmente quello di individuare Immateriali). iniziative istituzionali da porre in essere atte a promuovere la corretta valorizzazione e pubblica fruizione dei patrimoni - materiali e 5.1 Museo della Panaria Film e della immateriali - che sostanziano l’identità cinematografia subacquea eoliana antropologica eoliana. Si tratterà quindi di selezionare alcuni aspetti di tale identità, che maggiormente nel corso del Il progetto prevede la creazione a Lipari di un tempo si sono imposti - ovvero sono stati museo nel quale esporre tutti i materiali, oggi riconosciuti e/o percepiti - quali pregnanti in possesso del Principe Francesco Alliata di indicatori del “Genius Loci”, e predisporre Villafranca, relativi al periodo a cavallo tra gli misure valevoli ad assicurarne la permanenza, anni ’40 e ’50 in cui attraverso pionieristiche la valorizzazione in perpetuo e forme e ormai “storiche” esperienze compatibili di fruizione. documentaristiche e cinematografiche l’intero Sulla scorta dei dati emersi dall’ampia e arcipelago delle isole Eolie venne articolata campagna condotta, nell’ambito dei improvvisamente conosciuto e apprezzato in Piani Integrati Mediterranei (P.I.M.-Eolie), tutto il mondo, entrando per la prima volta negli anni 1993-1995, nonché dell’esperienza nella sua storia in un circuito di fruizione maturata in circa venti anni di attività di tutela internazionale, dapprima d’ élite e poi sempre condotta all’interno della Soprintendenza per i più rapidamente aperto al turismo di massa. Beni Culturali e Ambientali di Messina Potrebbe così essere documentata, attraverso (Sezione - poi U.O. - per i Beni Etno- l’esposizione e la messa a disposizione di antropologici), pare opportuno proporre delle materiali fotografici, cinematografici e traiettorie d’intervento qualificante, archivistici nonché di un consistente rappresentate da: patrimonio oggettuale, la straordinaria

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avventura dei “ragazzi della Panaria Film” dei produttori e destinato a diventare in (Francesco Alliata di Villafranca, Quintino di seguito assai famoso. Napoli, Pietro Moncada e Renzo Avanzo), i Le Sezioni in cui sarà articolato il Museo quali lungo l’arco di un decennio, sono, in linea di massima, le seguenti: dall’immediato dopoguerra alla metà degli 1- Le isole Eolie negli anni ’40; anni ’50, produssero e realizzarono opere 2- Il Circolo Siciliano Cacciatori Sottomarini; cinematografiche nei settori ella 3- La Panaria Film; documentaristica e della fiction aventi come 4- Le esplorazioni subacquee; oggetto principale l’arcipelago eoliano, colto 5- L’avventura cinematografica: Vulcano , divi nel suo duplice aspetto di mondo sottomarino e jet set ; e di universo isolano variamente articolato 6- Paesaggi eoliani: natura e architettura; nelle sue coordinate paesaggistiche- 7- Gente delle Eolie: contesti lavorativi e naturalistiche e socio-antropologiche. produttivi, cerimoniali e rituali; Si dovrà assicurare l’adozione di una serie di 8- Persone: la ritrattistica e i “tipi” eoliani; iniziative di tipo promozionale volte a 9- La Panaria Film e i mass-media , ieri e garantire, in aggiunta alle finalità museali, oggi; servizi e pacchetti integrativi di turismo 10- Sala immersiva (audio, video, ologrammi culturale (itinerari e percorsi naturalistici, etc.); trekking e piste ciclabili, servizi logistici 11- Osservatorio permanente sul turismo alternativi etc.). culturale nell’arcipelago. La Soprintendenza per i Beni Culturali e In ogni sala, tranne che nelle ultime due, Ambientali di Messina, i cui compiti all’esposizione delle immagini si istituzionali comprendono tanto la tutela e la accompagnerà quella di: 1- oggetti conservazione quanto la valorizzazione e la significativi, quali attrezzature fotografiche e pubblica fruizione dei beni, potrebbe cinematografiche, attrezzature subacquee, assicurare al progetto la propria consulenza in cimeli cinematografici provenienti dai set, ordine a: 1- redazione del progetto scientifico locandine etc.; di allestimento; 2- elaborazione dei criteri di 2- documenti cartacei d’archivio provenienti selezione dei materiali fotografici, filmici, da quotidiani, riviste e libri da tutto il mondo. cartacei, oggettuali da esporre, studio dei La fruizione dell’ingente patrimonio percorsi e cura dei testi; 3- direzione fotografico nella sua interezza potrebbe essere dell’allestimento museale vero e proprio. I assicurata tramite la presenza in ogni sala di primi due punti saranno affidati ad touch screens interattivi nel cui software antropologi e storici dell’arte, il terzo a uno o saranno immesse, opportunamente più architetti con competenze museografiche. organizzate per epoca, località, argomento La Provincia Regionale di Messina, anche in etc., tutte le fotografie del fondo Panaria Film. relazione ai propri compiti istituzionali in Possono essere altresì previsti prodotti materia di valorizzazione e promozione dei multimediali come CD-Rom, da offrire in beni culturali del territorio di competenza ai vendita ai visitatori, contenenti l’intero sensi della L.R. 9/86, potrebbe attuare i patrimonio fotografico corredato delle schede finanziamenti necessari a garantire, anche tecniche delle foto, delle informazioni che attraverso l’istituzione di un apposito capitolo giovino a contestualizzare ciascuna immagine di bilancio e/o tramite il concorso etc., ovvero iniziative editoriali volte a dell’A.A.P.I.T. di Messina, le opportune rendere disponibili ad una utenza interessata iniziative promozionali atte a favorire la pubblicazioni ormai storiche come il volume valorizzazione e la pubblica fruizione del “Eolie bianche e nere ” curato da Francesco museo. Alliata con foto di Fosco Maraini o gli studi Il percorso espositivo si dispiegherà attraverso “Le isole Eolie ” e “ La pesca subacquea alle una esposizione principale di immagini Eolie ”, rispettivamente di Vittorio Famularo e d’epoca provenienti dall’archivio fotografico di Francesco Alliata, apparsi in unico volume della Panaria e realizzate da Fosco Maraini, nel 1949 a cura dell’E.P.T. di Messina. fotografo, etnologo e documentarista amico

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L’intero percorso fruitivo avrà come filo turisti che hanno modo di vedere dal vivo un conduttore una lunga intervista rilasciata in luogo che la magia del cinema ha trasformato forma autobiografica dal Principe Francesco e trasfigurato in luogo mitico. Alliata di Villafranca, documentarista e Al di là dell’apprezzamento “turistico” subacqueo ante litteram nonché fondatore e tributatole nell’ultimo decennio, la casa animatore della Panaria Film e oggi unico costituisce indubbiamente un articolato proprietario dei materiali. palinsesto in cui si confrontano e si incrociano in un grumo inestricabile la poesia di Neruda (e la Poesia in genere), il cinema di Massimo 5.2 La casa de “Il postino” Troisi (e il Cinema in genere), l’amore e l’impegno politico-civile. Il proprietario della casa, l’aveva recuperata Già adesso i turisti cercano le ville e i alla fine degli anni ’60 sottraendola al paesaggi che hanno fatto innamorare nel 1949 degrado e trasformandola in spazio di Roberto Rossellini e Ingrid Bergman sul set esperienze artistiche e comunitarie. Il fascino di “Stromboli, terra di Dio ”, altri preferiscono del posto indusse, un quarto di secolo dopo, visitare Vulcano, titolo del film di film diretto lo stesso Troisi a sceglierla come location per dal regista William Dieterle e girato però a un film che ha contribuito a far conoscere il Lipari e a Rinella- Salina nell'estate del 1949, cinema italiano nel mondo. in contemporanea al già citato film di Roberto Massimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Rossellini. Grazia Cucinotta, Neruda, il Postino di Gli amanti di Antonioni fanno tappa a Antonio Sk ármeta (lo scrittore cileno autore Panarea e allo scoglio Lisca Bianca dove è del libro da cui il film è stato tratto) sono oggi stata girata “L'avventura” con Monica Vitti e figure entrate nell’immaginario collettivo Lea Massari mentre gli appassionati dei film cinematografico e letterario, e la Casa del di Nanni Moretti, si girano tutto l'arcipelago - Postino di Pollara è l’unica realtà che in scalate ai vulcani comprese - per individuare qualche modo tiene unite tra loro tali figure. le location di “Caro diario ”. Ultimo in ordine Ora la casa inizia ad avvertire i primi sintomi di film culto girati alle Eolie è “La meglio di una pericolosa decadenza. Tra le possibili gioventù”. ipotesi di recupero, rifunzionalizzazione e Per chi ha amato il film di Massimo Troisi “Il valorizzazione di essa utili a sottrarla ad un postino”, una tappa irrinunciabile è la casa deprecabile sfruttamento commerciale che nel film ospitava il poeta Palo Neruda e la (trasformazione in pizzeria, discoteca et possibilità di immergersi in quel mare la cui similia ) appare oltremodo congrua l’ipotesi di “voce” il protagonista ha lasciato come un progetto di Parco filmico-letterario al cui eredità al figlio, tra le cose per cui vale la interno la Casa del Postino possa diventare la pena vivere. sede principale di riferimento per Situata nell’altopiano di Pollara, frazione nel un’articolate serie di percorsi e itinerari comune di Malfa dell’isola di Salina, una letterari e cinematografici aventi per oggetto tipica casa tradizionale eoliana è stata alcuni l’arcipelago filtrato attraverso tali forme di anni or sono utilizzata come location nel film rappresentazione artistica (il cinema e la ”Il Postino”, l’ultimo indimenticabile letteratura). impegno cinematografico di Massimo Troisi. Tale progetto, che creerebbe nell’isola di Nella finzione filmica la casa era la residenza Salina un centro promotore di eventi culturali, da esiliato del poeta Neruda (magistralmente necessiterebbe per la sua realizzazione di una interpretato dall’attore francese Philippe virtuosa sinergia tra gli Enti locali (i comuni Noiret), cui il postino Troisi consegnava la di Santa Marina Salina, Malfa e Leni), i soli corrispondenza e da cui riceveva in in grado di farsi promotori di iniziative volte a contraccambio lezioni di vita e di poesia. La trasformare la casa di Pollara in un luogo casa è divenuta da allora, e per sempre, “la della memoria e della bellezza, della cultura e casa del postino”, meta di continui della poesia. pellegrinaggi da parte di decine di migliaia di

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intima ragione del viaggiare e dell’attività 5.3 Registro delle Eredità Immateriali turistica, laddove il turismo non sia svilito al rango di un vuoto usa-e-getta in cui sostanzialmente il viaggiatore si rifiuta di Il progetto di proporre all’utenza itinerari e aprirsi alla diversità degli altri e preferisce beni “minori” e poco toccati dai tradizionali continuare a specchiarsi nei propri modelli circuiti appare congruo anche sotto il profilo culturali o tutt’al più fruire in modo veloce e di una nuova e più meditata strategia di distratto, con meri atteggiamenti di pirateria turismo culturale in linea con i parametri turistica, i patrimoni culturali, i modi di vita e europei e con la giusta esigenza di le forme di cultura degli altri. E’ infatti contemperare le istanze connesse ad uno evidente che anche le forme di fruizione sviluppo economico sostenibile e quelle proprie di quel particolare settore del turismo relative ad una rigorosa valorizzazione dei noto come turismo culturale abbiano tratto da beni culturali che in qualche modo si siano tale nuova consapevolezza nuove e più storicamente configurati come segni coinvolgenti caratterizzazioni, rifuggendo dell’identità comunitaria, attuata senza definitivamente dalla pratica turistica come discapito della dignità di tali beni. esercizio di fagocitazione onnivora, e mirando La nuova attenzione nei riguardi del territorio piuttosto all’apprezzamento dei beni minori, trae origine dalla sopravvenuta quelli che pur non essendo emergenti hanno consapevolezza che lo spazio naturale è, per contrassegnato il territorio nella lunga durata definizione, inconoscibile dall’uomo; che lo e che consentono un migliore approccio con spazio che l’uomo può ragionevolmente le strutture del quotidiano, con la cultura sperimentare e conoscere è pertanto materiale che una determinata società ha unicamente quello che sia già stato filtrato storicamente espresso, con le zone d’ombra, o attraverso una plasmazione culturale. Solo in comunque poco esplorate, di un determinato tal caso la natura si presenta “umanata”, contesto territoriale: tutto ciò garentito da una carica di storia umana; essa subisce così una nuova maniera di rapportarsi all’altro, facendo trasfigurazione ad opera dell’uomo, che se ne cioè dell’esperienza turistica non più una appropria tramite un costante esercizio di pratica frettolosa o distratta, bensì una conferimento di senso. Alla precedente preziosa occasione di incontro tra chi visita e concezione idealistica ed elitaria dei beni chi è visitato, di mutuo scambio e travaso di culturali, che aveva improntato di sé la esperienze storiche ed esistenziali, di formulazione delle relative leggi di tutela, si è raggiungimento di un attitudine a riconoscere venuta progressivamente sostituendo quella di la comune condizione umana e ad apprezzare bene culturale diffuso; tale bene viene oggi le reciproche produzioni culturali. individuato attraverso nuove coordinate; si Con il D.A. n° 77 del 26/07/2005 la Regione giunge a riconoscere che esso non è Siciliana ha istituito il “Registro delle Eredità necessariamente veicolato dalla materialità, Immateriali” (R.E.I.), attraverso il quale è ma può testimoniare di sé attraverso reso possibile operare il pubblico meccanismi legati al ricordo e all’oralità. Una riconoscimento di beni a vario titolo concezione del territorio come ente non caratterizzati dalla loro “immaterialità”, meramente fisico è dunque quella di spazio essendo per lo più veicolati non già da una differenziato, di contenitore di memoria in cui realtà “materica” (come nel caso dei si depositano e si stratificano in maniera monumenti et similia ) bensì dalla oralità pregnante gli esiti delle strategie poste in ovvero da dinamiche connesse alla memoria o essere dall’uomo per sopravvivere a se stesso, alla trasmissione dei saperi etc. come specie produttrice di storia. Di tale dispositivo si trascrive integralmente Naturalmente tali strategie si sostanziano la prima parte: della pluralità di segni che gli uomini hanno “Articolo 3 La procedura di registrazione ha impresso con le proprie culture sul territorio, inizio con la proposta di iscrizione ed è proprio la conoscenza e la fruizione non dell’attività nel Registro delle Eredità epidermica di tali segni che costituisce la più

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Immateriali da parte di soggetti pubblici o meritevoli d’inserimento nel R.E.I.; lo stesso privati senza scopo di lucro. riconoscimento del sito da parte La richiesta, accompagnata dalla necessaria dell’UNESCO per un verso deriva da una già documentazione tecnica, va indirizzata alla acquisita consapevolezza di tale pregnanza Soprintendenza per i beni culturali e culturale, per altro verso può indubbiamente ambientali competente per territorio. contribuire a rafforzare l’interesse fin qui La proposta di registrazione deve essere riconosciuto avendo riguardo ai meri aspetti trasmessa in originale, datata e sottoscritta, e naturalistici e paesaggistici. deve essere corredata, a pena di irricevibilità, In tema di realtà il cui inserimento nel R.E.I. dai seguenti documenti: può contribuire ad incrementare il valore del − identificazione del proponente; riconoscimento culturale del sito, si − individuazione topografica di riferimento menzionano in questa sede, a titolo della specifica Eredità Immateriale; meramente esemplare, i seguenti “beni”: − denominazione e descrizione dell’Eredità Immateriale proposta per l’iscrizione nel Libro dei Saperi : Registro, normata secondo le indicazioni Tecniche di costruzione dei “ lienzi ” metodologiche di catalogazione, (terrazzamenti); registrandone le caratteristiche identificative Tecniche di costruzione delle abitazioni e il riferimento al contesto culturale della tradizionali e dei loro singoli componenti sua produzione; (pulere , “pizzi”, astricu etc.); − documentazione disponibile, adeguata alla Attività dei mastri d’ascia e cantieristica natura dell’attività e del prodotto materiale navale; in cui essa si sostanzia, come ad esempio: Edicole votive; fotografie, disegni, video, filmati, Artigianato dell’ossidiana; registrazioni sonore, partiture etc.; − eventuali riferimenti bibliografici; Libro delle Celebrazioni : − dichiarazione del rappresentante della Lipari, Festa di San Bartolomeo; comunità che produce l’attività o dei suoi Salina, Festa e Pellegrinaggio alla Madonna membri, con la formale richiesta di avvio del Terzito; del processo di registrazione.” Isole varie, processioni a mare;

Il Registro delle Eredità Immateriali della Libro delle Espressioni : Regione Siciliana (R.E.I.) si articola in Patrimonio orale e cultura materiale (archivi quattro “Libri” (Libro dei Saperi; Libro delle Hans Coray e Franco Fanciullo); Celebrazioni; Libro delle Espressioni; Libro Tradizioni orali magiche, plutoniche etc. dei Tesori Umani Viventi), nei quali vengono (archivio Marilena Maffei, Roma); rispettivamente annotate realtà immateriali esemplarmente connotanti forme di cultura, Libro dei Tesori Umani Viventi : quali ad esempio tecniche e processi Francesco Alliata (Catania, per la produttivi, riti e feste, cicli lavorativi, cinematografia e il turismo); tradizioni orali e mezzi espressivi, persone o Myriam Beltrami (Panarea, per il turismo); gruppi individuati come detentori unici di Giovanni Bonica (+ Filicudi, per le leggende, particolari conoscenze e abilità, individui che, Archivio Macrina Marilena Maffei); per la loro attività o per le caratteristiche Salvatore Castelli (Lipari, per l’agricoltura); generali della loro esistenza, costituiscono dei Madeleine Cavalier (Lipari, per detentori “privilegiati” di una determinata l’archeologia); memoria storica dell’arcipelago, etc. Giovanni Cesario (Lipari, per la pomice); L’arcipelago Eoliano, in forza Stefano Cincotta (Stromboli, per le leggende); dell’amplissima gamma di realtà culturali Antonio Costanzo (Lipari, per la pesca); contrassegnate da un precipuo statuto Giuseppe Iacolino (Lipari, per la storia); immateriale, costituisce un’area di particolare Antonio Manfrè (Lipari, per la pomice); pregnanza ai fini dell’individuazione di beni

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Adrian Wolfgang Martin (Svizzera, per la del mondo, modelli e valori più o meno storia e le tradizioni locali); differenti, e in qualche caso fortemente distanti, Rosa Paino (Capo Gramignazzo, Malfa, per la da quelli che sono stati storicamente elaborati e gastronomia e i dolci tradizionali eoliani) prodotti nell’arcipelago. Giuseppe (Lipari, per l’agricoltura); Il punto cruciale è questo: si può andare Ezio Roncaglio (Lipari, per la pomice); incontro al diverso da sé, e dialogare con esso e Giovanbattista Saltalamacchia (+ Malfa, per trarre vantaggi da tale dialogo, se si rimane le tradizioni locali e l’agricoltura, Archivio bene fondati nelle proprie coordinate culturali. Antonio Brundu); Alcuni paesi europei (si citano qui, ad esempio, Giuseppe Tomarchio (Lipari, per la pesca). la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda) hanno bene compreso come una difesa delle proprie radici, Il terzo millennio pone alle isole Eolie, da ove correttamente perseguita, non si traduca in sempre punto di snodo e crocevia per tutte le sterili atteggiamenti autarchici o campanilistici, culture che si affacciano sul Mediterraneo, bensì in onesta e lucida esibizione di sfide cruciali per il loro assetto futuro. un’identità della quale si continua ad andare Il rischio è che l’identità eoliana, ormai poco fieri. definita a seguito dei processi di omologazione Si ritiene che le prospettive qui delineate che hanno contrassegnato la seconda metà del possano promuovere l’avvio di un percorso XX secolo, si smarrisca definitivamente a virtuoso secondo tali prospettive, la cui contatto con il grande flusso di immagini, realizzazione avrebbe effetti dirompenti per lo notizie, persone che ormai attraversa il nostro sviluppo culturale, sociale ed economico di territorio; ognuno di tali elementi infatti, questo angolo di mondo. immagini notizie persone, veicola concezioni

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CAPITOLO III – PIANO PER LA COMUNICAZIONE E IL MARKETING TERRITORIALE

politica (decentramenti) e di quella del 1 Un’idea di marketing territoriale per il governo locale e amministrativo (dai Piani sito UNESCO isole EOLIE urbanistico-infrastrutturali ai Piani Strategici di Sviluppo Territoriali che integrano competitività economica, coesione sociale e I territori devono imparare a stare nel mercato sostenibilità ambientale). globale, ad utilizzare un linguaggio veloce e In questo contesto anche il marketing comunicativo: comunicare le ricchezze di un territoriale è spesso salito sull’altare del territorio, le sue vocazioni imprenditoriali, le cambiamento, come la panacea ai problemi opportunità culturali e le possibilità offerte del territorio. dalle tradizioni culturali e dalle caratteristiche Le esperienze però confermano che solo i del territorio, sono gli strumenti che territori più organizzati possono raccogliere consentono di stimolare uno sviluppo qualche risultato e tra questi ultimi,, economico sostenibile e rispettoso delle soprattutto sarà in grado di lavorare in modo peculiarità di ogni sito. Il marketing organico per il proprio sviluppo, chi riuscirà a territoriale si pone dunque come uno coniugare programmazione e pianificazione strumento strategica con un piano di marketing e di promozione del territorio e di stimolo allo promozione territoriale. sviluppo locale. Per mirare a questo risultato diventa propedeutico passare dall’attivazione di Da anni il “marketing territoriale” è entrato a progetti di marketing territoriali legati a far parte a pieno titolo della famiglia degli singole esigenze, ad una costruzione di strumenti utilizzati dalle Istituzioni per il insieme organica rappresentata all’interno di sostegno allo sviluppo del territorio. Il un Piano che rappresenta il progetto marketing territoriale è divenuto in breve un complessivo di sviluppo locale sostenibile. riferimento importante di grande innovazione In questo senso si segnala il fatto che la scelta concettuale e flessibilità applicativa che ha di realizzare un Piano di Marketing suscitato grandi aspettative ed entusiasmi (e rappresenta un ulteriore passaggio di maturità nel giro di qualche anno anche qualche che può dare un contributo importante per delusione) prendendo a seconda dei contesti sostenere lo sviluppo del territorio eoliano. locali significati variegati, da quelli più Un contributo che va ad articolarsi all’interno semplici di supporto alla comunicazione e delle peculiarità – già evidenziate nel corso di promozione del territorio, all’attrazione di questo Piano di Gestione - che caratterizzano nuove imprese per sostenere l’occupazione il territorio delle isole Eolie, tenendo conto sia locale e via dicendo. delle condizioni che le competitività di Inoltre il marketing territoriale in alcuni casi mercato richiedono, sia le esigenze di qualità si è “ibridato” con altre esigenze prendendo della vita che richiedono i cittadini. nomi diversi come marketing urbano, marketing turistico, etc. evidenziando Sulla base di queste considerazioni, i progetti nell’insieme un’esigenza di novità e di nuova di marketing territoriale, nel loro impianto strumentalità per il governo locale, soprattutto generale e di indirizzo, sono stati pensati con in questi anni di cambiamento economico una base concettuale innovativa, in quanto si (competitività, liberalizzazioni e è tenuto conto sia della programmazione globalizzazione), sociale (le identità locali e le regionale e provinciale, sia degli indirizzi sostenibilità ambientali), dell’organizzazione

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UNESCO di supporto allo sviluppo integrato, Nel corso del primo capitolo si sono già coerente e sostenibile del territorio. svolte le considerazioni in merito allo Inoltre la proposta generale presentata, sviluppo effimero e pericoloso per l’ambiente consente di pensare al Piano di Marketing che reca una simile situazione di fruizione del come un dispositivo che dinamicamente territorio. ricostruisce i fabbisogni del territorio, li E’ proprio alla luce di tali considerazioni – integra con quelli del propri di progetti di nonché avendo cura di rispettare i limiti e i sviluppo e predispone l’impianto progettuale: richiami provenienti dall’UNESCO ai fini di proposte, monitoraggio e valutazione della una corretta gestione del territorio - che i singola iniziativa e nell’impatto complessivo. progetti di comunicazione e marketing qui di seguito illustrati, vogliono porsi come una In questo senso “saper comunicare” significa modalità innovativa di “presentazione” del riuscire a far condividere le linee di indirizzo sito Eolie. di uno sviluppo del territorio coerente e rispettoso delle professionalità locali, in modo Diventa dunque fondamentale individuare da valorizzare il fascino del territorio e di buoni progetti innovativi, aggregando le incentivare, nel caso specifico delle Eolie, la diverse competenze e attivando le specifiche promozione di un’immagine che, attirando responsabilità nell’adeguata attuazione di l’attenzione dei visitatori anche fuori dal quelle politiche di sviluppo locale legate alla tradizionale intenso periodo estivo, ponga le promozione del territorio. basi per una diversa e maggiormente qualificata fruizione del territorio in grado di creare quel fondamentale sviluppo socio- 2 Il contesto di riferimento dei progetti di economico sostenibile già più volte marketing e comunicazione territoriale per evidenziato come obiettivo principale nel corso del Piano di Gestione. le isole Eolie Una buona strategia di marketing e comunicazione consentirebbe, allora, di Le difficoltà emerse recentemente nel leggere valorizzare al massimo le caratteristiche e nell’interpretare atteggiamenti e socio-economico-ambientali del territorio, comportamenti dei turisti e degli stessi stimolando e incentivando un richiamo operatori del settore, hanno condotto turistico davvero attento alla salvaguardia e all’affermarsi di un’attenta analisi sociologica all’uso intelligente del territorio eoliano e, del fenomeno turistico, che tende a coniugare finalmente, destagionalizzato, in modo tale l’esame dei nuovi comportamenti di consumo che lo sviluppo economico non sia il risultato turistico – e dunque dell’evoluzione della di uno sfruttamento intensivo del turismo domanda - con alcune importanti macro- tipicamente estivo, ma si connoti come l’esito tendenze qualificanti la cosiddetta società- di un costante flusso turistico nel corso di postindustriale e i suoi effetti sugli stili di vita buona parte dell’anno. dei soggetti. Almeno sei risultano le grandi tendenze Ciò è ancor più vero per il caso specifico delle evolutive della domanda di turismi su cui isole Eolie, facenti parte di un sistema sembra indispensabile riflettere turistico allargato perché non necessariamente operativamente: legato alla sua sicilianità: la forte “domanda internazionale di Eolie” ricade quasi • i tassi di crescita dei volumi di domanda di esclusivamente nel periodo tipicamente legato turismi: forti, stabili e costanti nel medio e nel alle vacanze estive, rendendo la fonte lungo primaria di ricchezza per l’arcipelago eoliano periodo secondo tutti gli scenari di settore; – il turismo - paradossalmente anche la sua • la redistribuzione delle quote di mercato, a maggiore fonte di debolezza e di criticità. danno delle destinazioni tradizionali (Europa e Italia)

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e a favore delle new entries (Asia, Estremo (specializzate e non), dei siti locali di Internet, Oriente, etc.); etc. • le quote crescenti di reddito destinate dai consumatori alla componente turismo e Nell’ambito di tutti questi dati, emerge una “leisure”; certa valorizzazione delle forme turistiche non • il “politeismo” espresso nei tradizionali congiuntamente alla tendenza comportamenti di consumo da parte dei turisti all’auto organizzazione dei viaggi, che evoluti: non più pochi acquisti, poche volte, portano all’affermazione del concetto di per destinazioni conosciute, ma sempre più "o spitalità diffusa ", con il quale si indica “un po’ di tutto”, più volte durante l’anno, per quella particolare forma di ricettività prodotti nuovi; extralberghiera che si svolge in abitazioni • la segmentazione sempre più articolata private, abitate o meno dai proprietari. della domanda (per reddito, generazioni, livelli di istruzioni, luogo di residenza, Sono queste tendenze che costituiscono, per le abitudini di consumo, etc.); isole Eolie, una forte base sulla quale • la destagionalizzazione e la ripetitività ripensare la propria modalità di “luogo- tendenziale delle occasioni di consumo prodotto di consumo turistico”. turistico. Tuttavia, per quanto riguarda le isole Eolie, è Accanto alle macro tendenze, emergono necessario in via preliminare che si almeno altre sei mutazioni rilevanti nei ridimensioni il mito del turismo, che in questi comportamenti di ultimi decenni pare essere diventato una consumo turistico: "monocultura", e che gli Eoliani si riapproprino della loro identità. In questi anni • la ricerca di “altrove”, in controtendenza il turista è diventato l'incontrastato padrone rispetto alla domanda di omologazione dell'arcipelago, mentre occorre che il turismo propria dei turismi di massa, e invece a caccia non sia il fine unico: gli abitanti delle Eolie di sempre nuove e autentiche “identità”; amano definirsi popolo eoliano e proprio • l’esigenza di fare di ogni occasione di questa precisa identità è stata - ed è - la loro consumo turistico una “Total Leisure forza. La capacità di cambiare rimanendo Experience” (TLE), in vista di soddisfare sia sempre all'interno di una specificità dettata la motivazione di un’attrattiva base (di soprattutto dal territorio, è stata minacciata cultura, natura, avventura, evento, dall’interesse da parte di imprenditori che enogastronomia, salute, etc.) sia di rispondere avevano visto le potenzialità dell'ambiente alla necessità di un appagamento complessivo eoliano, e che ha portato ad un incredibile nell’uso del proprio tempo libero (ricettività, aumento delle abitazioni e ad una crescita ristorazione, prodotti, tipici, etc.); incontrollata, causa di un degrado della prima • la ricerca crescentemente attenta non solo vera ricchezza delle isole: l’ambiente naturale. per nuove destinazioni, ma anche per una diversa gamma di prodotti turistici e per una Bisogna tendere al superamento di misure di qualità dei consumi più attenta non solo alle salvaguardia dettate dalla contingenza e mode e ai prezzi ma anche ai contenuti e ai dall'emergenza, per approdare ad una tutela significati; programmata che realizzi veramente • la spinta - di nuovo in controtendenza - a l'obiettivo dello sviluppo sostenibile. É perseguire comportamenti di acquisto del tipo necessario che si raggiunga la consapevolezza “fai da te”, scegliendo e componendo, prima e che l'ambiente eoliano è, innanzitutto, un durante il viaggio, il paniere dei micro – patrimonio di importanza mondiale da prodotti - servizi adatti a soddisfare salvaguardare. l’appagamento della Total Leisure Experience; La domanda che è necessario porsi prima di • il ruolo crescente dell’informazione tutto è: "Che indirizzo si intende dare capillare, del passa parola, delle riviste all'arcipelago?" e la risposta deve basarsi sulla 417 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

consapevolezza di tutte le variabili coinvolte e 7) individuare un piano di arredo urbano che con una piena assunzione di responsabilità. permetta la valorizzazione delle nostre strade anche attraverso il mantenimento di quello In questa direzione, il mantenimento della esistente; naturalità non deve essere l'unica 8) un adeguamento dell’offerta di servizi; preoccupazione, ma è sicuramente il punto di 9) organizzare alcuni eventi o manifestazioni partenza per una politica territoriale che che possano diventare il volano del nostro consenta di ripensare in modo nuovo lo turismo.Si tratta: sviluppo economico e sociale delle isole. Occorre migliorare l’integrazione e la − di individuare in modo corretto il connessione tra i vari settori del tessuto socio- potenziale di sviluppo da trasformare in economico eoliano, cercando di costruire un’offerta diversificata e differenziata in basa garanzie di lavoro che si basino su progetti di al mercato turistico nazionale e sviluppo duraturo e non effimero, ovvero internazionale, individuando mercati realizzando, in riferimento ai vari settori obiettivo, target di clientela e obiettivi di dell’economia eoliana: mercato compatibili con la sostenibilità strutturale e ambientale; 1) la certificazione di qualità non solo riferita − di garantire, con la giusta offerta turistica, a strutture ricettive e della ristorazione ma che gli equilibri ambientali siano anche al territorio nel suo complesso, salvaguardati per far sì che la splendida attraverso un sistema integrato e in stretta risorsa costituita dal comprensorio delle Eolie connessione tra pubblico e privato; possa mantenere nel tempo la propria capacità 2) l’innovazione, da intendersi non soltanto di attrazione e di soddisfazione per tutti come innovazione tecnologica, ma anche coloro che ne sono interessati: dai turisti, agli come la capacità di elaborare nuovi prodotti operatori economici, alle istituzioni, agli turistici in funzione dei mercati e della abitanti, ai gelosi custodi del patrimonio domanda; naturalistico, storico,artistico, sociale ed 3) l’accoglienza, intesa non solo come economico. necessità di strutture idonee, ma anche come necessità di personale qualificato attraverso la Accertato e messo a fuoco il nucleo delle idee formazione e di qualità dell’ambiente; per lo sviluppo, adeguatamente condiviso dal 4) l’individuazione di eventi, prodotti e maggior numero di operatori economici, servizi per assicurare la presenza turistica sul sociali e istituzionali, si potrà procedere a territorio per la maggior parte dell’anno: mettere in cantiere un piano generale e i termalismo, convegnistica, trekking, percorsi relativi progetti attuativi, sia mantenendo naturalistici, eventi musicali etc. attivo il coinvolgimento delle parti interessate 5) attività promozionali, mirate che facciano in una sorta di condivisione operativamente conoscere le isole nel mondo e in particolare indispensabile, sia tenendo in debita ai mercati di riferimento della futura offerta considerazione l’analisi di competitività – qui diversificata/differenziata; di seguito sinteticamente riportata – per 6) un maggiore dialogo, al fine di individuare comprendere i punti di forza interni e le tutti gli interventi necessari a garantire lo opportunità esterne da valutare e su cui fare sviluppo duraturo dell’imprenditoria locale e leva, così come i punti di debolezza interni da quindi di tutta la comunità eoliana; mitigare e le minacce esterne da valutare.

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Tab. 1 Analisi SWOT propedeutica al piano di comunicazione e marketing territoriale

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

• Clima favorevole in ogni stagione dell’anno

• Presenza di aree archeologiche di elevato • Insufficiente sfruttamento delle interesse potenzialità del turismo culturale

• Presenza di elementi storici di alto valore • Eccessiva concentrazione stagionale culturale dei flussi turistici • Particolare rilevanza ambientale e • Stagionalità dell’offerta turistica locale paesaggistica • Modesta diffusione dei servizi di • Sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità marketing e di promozione territoriale • Individuazione di circuiti integrati • Assenza di informazioni di qualità • Forte radicamento della cultura locale sulle isole

• Prodotti tipici e di qualità • Strutture di supporto alla promozione

• Certificazione ISO 9001 turistica per lo più concentrate a Lipari • Potenziale attrattività turistica legata non • Competenze e professionalità non specializzate solo al mare • Tradizioni locali • Qualità bassa dell’accoglienza

• Esistenza di strutture di supporto alla • Mancanza di un programma che possa promozione turistica individuare per tempo eventi OPPORTUNITA’ promozionali.MINACCE

• Location • Stagionalità estiva nella disponibilità

• Sviluppo del mercato di effettuare soggiorni più lunghi

• Possibilità utilizzo finanziamenti regi onali • Crescente concorrenza da parte di altre • Aumento delle presenze in strutture località italiane e straniere ricettive con formule moderne (es:B&B) • Flessione dei consumi a causa del • Aumento di viaggi e weekend fenomeno del “caro vita” verso mete culturali e artistiche • Crescente competitività basata sul • Fondi UE per la promozione turistica prezzo, anche a causa di internet • Domanda turistica diversificata e • Degrado ambientale e decadimento del destagionalizzata: un po’ di tutto e fascino dei luoghi eoliani Tavola: durante Analisi varie SWOT occasioni propedeutica nel corso dell’annoalle azioni di marketing e comunicazione territoriale Fonte: Elaborazione• Una qualità propria dei consumi più attenta ai contenuti e ai significati

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Alla luce di tutte queste considerazioni, che realizzazione, anche delle esigenze degli costituiscono il quadro contestuale di operatori economici locali; riferimento alle diverse proposte di − come attenzione ai “clienti” del prodotto promozione territoriale presentate, si possono “sistema locale”, la cui soddisfazione deve indicare sinteticamente gli obiettivi cui tali essere tanto quantitativa quanto qualitativa. progetti mirano: Le strategie di comunicazione applicate a luoghi ed esperienze turistiche rappresentano − Valorizzare il patrimonio ambientale locale una forma piuttosto recente di promozione ai fini di un turismo sostenibile; che supera il concetto di pubblicità classica − Qualificare l’offerta turistica locale per per approdare ad una serie integrata di determinarne una domanda diversificata e, messaggi coerenti, declinati in supporti soprattutto, destagionalizzata. tradizionali e digitali. L’occasione, solitamente, è rappresentata da grandi eventi sportivi e culturali che 3 Il ruolo della comunicazione permettono l’utilizzo di budget adeguati oppure un’attività consolidata di offerta turistica. A partire dagli anni Ottanta, i territori e le L’obiettivo è comunicare il plus competitivo città sono riconosciuti come “Sistemi di una città, di un territorio, di una regione o prodotto” emergenti, tanto che si può parlare di una nazione in termini di servizi, di qualità di un’alta segmentazione del mercato ricettive, di qualità storiche, architettoniche, territoriale che sta cominciando ad attribuire ambientali e culturali o di altri fattori che ai luoghi funzioni, vocazioni o plus contribuiscono a determinare un’identità competitivi. Le città e i sistemi territoriali specifica chiaramente differenziata. sono sempre più dei brand in competizione Si tratta in sostanza di comunicare fra loro per conquistare e consolidare il l’esperienza possibile, desiderabile e segmento più cospicuo di un mercato, quello ripetibile. I messaggi si muovono su supporti turistico, in crescita. cartacei (cataloghi, card, brochure, inserzioni Sotto questo aspetto, l’identità di un territorio pubblicitarie, etc.) o televisivi, siti e portali si basa su valori rintracciabili nella storia, web e il risultato ottimale si ottiene nella cultura, negli aspetti a volte caratteristici coordinando in termini semantici e linguistici della ricettività, nelle peculiarità delle questi elementi, evitando una comunicazione produzioni locali, nelle peculiarità ambientali che viene pensata, realizzata e diffusa a e paesaggistiche, nella capacità di episodi, in modo non coordinato e indifferente “comunicare”, nella capacità di farsi ad una visione discussa e condivisa. ricordare. E, nel caso delle isole Eolie, nel Piuttosto occorre mettere in atto una fatto di essere, a tutti gli effetti, Patrimonio comunicazione strategica: discussa, Mondiale dell’Umanità da tutelare a tutti i progettata, realizzata e diffusa in modo costi. armonico a livello di obiettivi, contenuti e Il quadro di insieme che emerge dall’attento media di supporto, garantendo così una piano di conoscenza svolto nei capitoli iniziali coerenza espressiva e una misurabilità dei del presente Piano di Gestione, connota di risultati nel tempo. diversi significati e accezioni i progetti di La strategia deve saper gestire anche quella marketing e comunicazione per le isole Eolie: comunicazione indiretta svolta attraverso − come promozione del territorio, del sue supporti narrativi che, spesso, non rispondono caratteristiche e delle sue prospettive, al fine ad una logica progettuale definita e di attirare investimenti e visitatori in grado concordata, ma solo all’attività espressiva di di determinare uno sviluppo socio- più soggetti non guidati da una strategia economico duraturo; generale. − come finalizzazione delle politiche urbane e Si fa riferimento a quelle modalità territoriali, dal concepimento fino alla pubblicitarie spesso percepite come più

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affidabili e convincenti e modulate attraverso I principali obiettivi, cui le diverse azioni di strumenti quali: comunicazione e marketing per il territorio − film; che verranno di seguito esposte, mirano a − video; realizzare sono: − spot; − libri; • obiettivo di miglioramento e − articoli (editoria generalista o tematica); diversificazione della qualità dell’offerta − eventi (sportivi, culturali etc.); turistica e, conseguentemente, obiettivo di − segnaletica; destagionalizzare il flusso turistico; − cartoline. • obiettivo di miglioramento nell’accoglienza turistica e nell’accessibilità al sito; E’ necessario predisporre dunque un’azione di • obiettivo di sviluppo economico e supporto a quel set di prodotti capaci di imprenditoriale ecosostenibile; incorporare e trasferire frammenti di memoria • obiettivo di promozione del territorio che relativi all’esperienza vissuta. La loro valorizzi l’importanza della tutela del sito. funzione non è solo quella di produrre un profitto economico, ma di rinnovare i processi - La “Città Archeologica” emotivi legati ad un luogo e desiderare di Realizzazione di una vera e propria Città parlarne o di ritornarci. Questo, del resto, dell’archeologia dove svolgere funzioni di sarebbe funzionale all’obiettivo di ricerca e trasmissione dei saperi destagionalizzazione del turismo che interesse sull’archeologia attraverso lo svolgimento le isole Eolie. integrato di molteplici funzioni come: L’esperienza è, dunque, l’elemento su cui • ricerca; focalizzare le strategie di comunicazione, • sperimentazione; cercando di intersecare i valori-luogo e le • interventi ordinari e straordinari; esigenze/desideri del target da coinvolgere; • definizione dei protocolli normativi per la l’esperienza è memorabile se presenta degli conservazione e per l’archeologia; elementi di unicità rappresentati da immagini, • definizione dei profili professionali per le emozioni, sapori e odori vissuti in modo diverse figure di archeologi. individuale o condiviso e amplificati dalla Si tratta di realizzare una sede per offrire possibilità scoprire la storia, le tradizioni, le opportunità formative sia per operatori già culture nonché i cibi e i sapori locali. attivi da aggiornare e/o riqualificare che per operatori da formare ex novo, dove potere Le strategie di comunicazione e promozione svolgere funzioni di osservatorio in grado di territoriale di un sito da proteggere - come seguire (e indirizzare per quanto possibile) gli quello delle isole Eolie - sono particolari e sviluppi normativi. particolareggiate in quanto attengono, non - Portale sulla storia delle Eolie , che vuole solo alla tradizionale dicotomia accademica svolgere una funzione: tra azioni di comunicazione/promozione • di servizio per chi, ad esempio, studia (veicolo poi del più generale concetto di professionalmente la storia siciliana; marketing territoriale) e azioni di • di portale di riferimento per le istituzioni informazione, ma riguardano anche quegli culturali per promuovere le proprie attività; obiettivi da realizzare nell’ambito dei piani di • di luogo di incontro tra enti locali e il azione volti alla riqualificazione del mondo della ricerca, delle scuole e anche fenomeno turistico che interessa l’arcipelago per il pubblico più ampio appassionato. eoliano. - Un portale delle Eolie come sito UNESCO , dove poter scaricare tutto ciò che 4 I Progetti del Piano di comunicazione e riguarda tale qualifica, come ad esempio il marketing territoriale piano di gestione stesso; presenza ad esempio del link al sito UNESCO dove sono presenti i siti italiani compresi nel WHL. 421 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

- Progetto “FILMIAMOLEolie” delle idonee e ecocompatibili piste ciclabili in Due iniziative strettamente correlate l’una percorsi naturalistico-paesaggistici e da all’altra che hanno come obiettivi principali visitare tramite apposita card dedicata alle quello di coinvolgere i cittadini e in diverse escursioni (marine, vulcanologiche e, particolare i giovani nei progetti di appunto storico-culturali di questo tipo). Si valorizzazione delle isole Eolie con lo scopo potrebbero presentare all’interno di un di diffondere la consapevolezza del valore progetto editoriale da divulgare secondo una eccezionale delle isole nei loro aspetti storici, strategia di lancio nel mercato ben precisa, storico-artistici, paesaggistici, tradizionali etc. perché rivolta ad un target unico, nonché per offrire alla comunità l’opportunità di attraverso l’attivazione di vistir centres, in rendere più saldo lo spirito di appartenenza e grado di offrire dati e notizie a diversi livelli identità, attraverso la sua conoscenza di approfondimento - secondo gli interessi, le approfondita e la partecipazione diretta ad curiosità, il livello di informazione di base attività sul territorio. dell'utente – e differenziate a seconda delle La prima iniziativa prevede il coinvolgimento fasce di età, studiando soprattutto, a tal di giovani studenti, universitari (fuori sede in proposito, strategie di sensibilizzazione ed altre città), il mondo della cultura locale, ma educazione del pubblico più giovane. Tali anche straniera, nella stesura e nella supporti potrebbero inoltre proporre percorsi realizzazione di sceneggiature per un informativi tematici organizzati ad esempio cortometraggio e per una fiction che avranno secondo le fasi storico culturali in modo da come sfondo l’arcipelago e i suoi valori prepararli alla visite. universalmente riconosciuti dall’UNESCO. La seconda iniziativa ha un carattere più Altri interventi finalizzati ad una specificamente formativo e consiste in un destagionalizzazione e riqualificazione del programma di studio e ricerca che si articola flusso turistico potrebbero essere: in vari incontri che avranno come - Parchi tematici e parchi letterari; protagonista le Eolie. - Palazzo dei congressi; - Sale per convegni riqualificando edifici di - Attuazione del processo di Agenda 21 che interesse storico; prevede il coinvolgimento e la partecipazione - Creazione di un centro ricerche della flora del personale dell’amministrazione pubblica e e della fauna; dei rappresentanti di tutti i settori della - La creazione di un Museo del mare così comunità locale nella pianificazione e come di un Museo delle tradizioni e della gestione del territorio. Lo strumento base per cultura contadina contribuirebbero l’attuazione del processo è il Forum mentre senz’altro al processo di valorizzazione del per ampliare la partecipazione al processo di patrimonio culturale e ambientale tipico delle Agenda 21, si potrebbe predisporre la realtà insulari e delle culture marinare e collocazione di apposite cartoline “dedicate” contadine. Questi progetti rientrerebbero nella con le quali i cittadini possono proporre politica di dotare ogni isola di centri di azioni e progetti per il conseguimento dello interesse culturale diversificati, creati sviluppo sostenibile. Le cartoline devono attraverso il recupero di edifici in esse essere chiaramente riconoscibili: un logo- presenti sostenendo e incentivando il turismo marchio, uno slogan apposito potrà estivo e quello fuori stagione, congiuntamente permettere il fatto che i cittadini vadano alla tutela e conservazione dei beni culturali appositamente a cercarle e a compilarle di interesse storico-artistico; qualora avessero critiche, spunti e - Convegni sulla vulcanologia di carattere suggerimenti utili al processo di non necessariamente solo scientifico , come valorizzazione sostenibile del loro territorio. a voler ricreare la fortunata esperienza a carattere internazionale della “Città della - Itinerari e percorsi storico-artistici nella Scienza” di Erice. Un’iniziativa di questo tipo progettazione di escursioni naturali- porterebbe una fama internazionale alle isole paesaggistiche da fruire anche attraverso che verrebbero visitate da esperti e non, dando

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modo di sviluppare una modalità di turismo o comunque che hanno segnato la storia scientifico anche fuori dal periodo estivo; siciliana e, in particolare modo, le Eolie. Per - Partecipazione alle iniziative europee , esempio concorsi scolastici, organizzazione come le Giornate del Patrimonio Culturale eventi a finalità didattica e concorsi di poesia, Europeo promosse dal Consiglio d’Europa o prosa e drammaturgia, situati nei luoghi le giornate della FAI – Fondo per l’Ambiente archeologici simbolo delle isole; Italiano, si tratta di manifestazioni realizzate - Promozione di eventi legati alla tipicamente fuori dal periodo estivo, la cui rivalutazione dell’enogastronomia locale pubblicizzazione prevede anche l’inserimento collocandola all’interno di specifici eventi nei diversi circuiti informativo-pubblicitari culturali come il recente “Salina DOC previsti dall’organizzazione. Si potrebbero festival”; proponendo ad esempio dei percorsi di visita - Piano di comunicazione avanzato volto a a piedi coerenti con la topografia antica. Nelle rilanciare la qualità del termalismo . Questo aree archeologiche recintate, o in prossimità potrebbe essere capace di imporsi come delle stesse, si potrebbero costruire dei piccoli nuovo motore dello sviluppo economico visitor centres a tematismo archeologico e di eoliano, in grado, al pari delle località depositi provvisori per i reperti e le attualmente più prestigiose, di attrarre, tutto attrezzature per lo scavo; l’anno, nuovi tipi di consumatori che hanno − Partecipazione e inserimento in programmi comportamenti sociali e culturali più avanzati, di educazione ambientale e, nello specifico, interessati dunque anche alle risorse culturali in attività quali “Arpa kids”, il progetto, già e storico-artistiche; precedentemente citato - di sensibilizzazione − Valorizzazione della promozione delle feste ai comportamenti eco-compatibili rivolto a e delle sagre locali che si svolgono nel corso giovani di età scolare nonchè a docenti e ad dell’anno nelle isole Eolie 137 . operatori di agenzie che si occupano di educazione ambientale, raggiungendo in tal Altri possibili progetti utili alla promozione modo anche lo scopo di destagionalizzare possono essere: l’affluenza turistica scolastica. - Database per fornire informazioni, − Percorsi enogastronomici legati alla prenotazioni, brochure, anche on line, e stagionalità dei prodotti tipici locali; internet. − Un’altra idea per il turismo tutto l’anno Il trasferimento su Internet di tutte le potrebbe essere la valorizzazione delle informazioni e le transazioni in una grande attività vitivinicole di pregio e dell’arte piattaforma telematica di servizio, utilizzabile della vinificazione , creando cantine di da agenzie, tour operator e operatori locali per degustazione e luoghi di diffusione e la promozione dei servizi verso la clientela, valorizzazione della cultura del vino; così come l’organizzazione dei servizi locali − La promozione dello sviluppo di attività di integrazione ai servizi di accoglienza già culturali tese al mantenimento delle disponibili, permetterebbero la costruzione tradizioni classiche, attraverso l’attuazione di personalizzata di pacchetti di servizi in tempo iniziative di promozione e di sostegno per lo reale, abbinando la conoscenza dei luoghi a svolgimento sistematico di manifestazioni ed quella della ricettività e della ristorazione. eventi culturali che abbiano a riferimento le Si potrebbe inoltre creare un call center unico manifestazioni di epoca classica, anche che interfacci i diversi servizi per il turista. attraverso l’eventuale gemellaggio con manifestazioni quali il “Tindarifestival” o il - Un card delle isole che, basandosi “Festival Cinematografico dello Stretto” che sull’impiego delle ICT e della telematica, si tiene a Messina. permetta l’erogazione di alcuni particolari Altre azioni di promozione di nuove forme di servizi per l’accoglienza dei turisti arte e cultura che si richiamino ai valori e alle tradizioni della classicità potrebbero essere lo 137 sviluppo e promozione di attività culturali Per una più puntuale elencazione delle feste e degli eventi tipici delle isole Eolie, si veda nel Piano: Parte correlate con le tradizioni delle arti classiche Terza, Capitolo IV “La cultura intangibile”. 423 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

nell’arcipelago. Potrebbe ad esempio essere frequentazione assidua e ripetuta anche fuori resa disponibile prima di accedere alle isole dal periodo estivo, per via del rapporto di Eolie, predisponendo un piccolo Centro fiducia e simpatia instauratosi; Informativo, che rappresentasse il primo vero - servizi correlati all’attivazione del “Parco punto di contatto del visitatore con le isole naturale, vulcanologico e archeologico” permettendo di avere informazioni corrette e attraverso interventi volti all’accettazione e aggiornate sulle iniziative, sui luoghi e sui all’accoglienza dei turisti, per esempio servizi disponibili ancora prima di giungervi: attraverso piccoli musei illustrativi isola per tutto ciò andrebbe a vantaggio di una più isola e le attrezzature necessarie alla corretta fruibilità del patrimonio eoliano. definizione di una sentieristica guidata con specifica segnaletica ; - Progetto di FaD ovvero Formazione a − realizzare un progetto di guida Distanza, per fornire agli imprenditori locali ecoturistica marina , per creare figure le basi per aprire le proprie realtà professionali in grado di migliorare il servizio imprenditoriali verso le soluzioni della new offerto al turista che vuole conoscere, economy funzionali a innovative modalità di attraverso le visite guidate via mare, le isole promozione del sistema locale anche a livello Eolie. Tra l’altro a ciò si aggiungerebbe la di promozione turistica. forte componente emotiva del cittadino eoliano intento a riscoprire le bellezze dei - Progetto di lavori socialmente utili, rivolti luoghi in cui vive. Ciò rientra tra gli obiettivi alla salvaguardia dei beni culturali . Si formativi di riqualificazione professionale dei raggiungerebbero due importanti risultati: residenti, coniugati con il coinvolgimento produrre lavoro e aprire alla fruizione dei degli stessi nella promozione di uno sviluppo monumenti che sono stati oggetto per anni di sostenibile del territorio all’interno delle disinteresse da parte dei loro primi potenziali iniziative – già attualmente attivate nelle visitatori: i cittadini delle isole Eolie. diverse isole – di trekking, escursioni via mare e via terra. All’interno dei progetti di marketing e comunicazione del territorio, si collocano gli Il recupero e la valorizzazione delle risorse obiettivi relativamente all’accoglienza del ambientali permetterebbe di sviluppare altre turismo , che possono essere così sintetizzati, forme di turismo: sia quello sportivo anche relativamente alle potenziali azioni che (organizzando percorsi guidati naturalistici di si possono intraprendere per realizzarli: snorkeling e seawatching), incanalabile in un − facilitare l’accoglienza del turista nel loro discorso di fruibilità dolce del territorio e di primo approccio alle caratteristiche del sfruttamento ecocompatibile di questi luoghi, territorio: indicazioni, cartellonistica apposita sia quello scientifico. Il suo sviluppo ma anche chioschi per ricevere informazioni; garantirebbe almeno tre risultati, in sintonia - offrire tutto l’anno la possibilità di con le finalità di tutela e valorizzazione abbinare le visite ai siti vulcanologici ad ambientale: iniziative di carattere diverso, quali il turismo − la manutenzione del territorio, in quanto naturalistico e sportivo, la cultura intangibile costituirebbe un’ottima opportunità per e materiale locale (mostre-mercato, fiere, recuperare alcune delle risorse eventi folkloristici); infrastrutturali abbandonate nel territorio; - permanenza attiva presso gli agriturismi , − controllo diffuso del territorio, in quanto la con il coinvolgimento del turista nelle attività presenza umana correttamente gestita quotidiane. Il periodo di vacanza preverrebbe azioni dolose con la nell’abitazione, creando un rapporto conseguente possibilità di destinare le interpersonale tra cliente e gestore, potrebbe risorse per il controllo ad altri obiettivi di configurarsi come un’occasione di azione; “educazione al consumo” dei prodotti locali, − la creazione di nuove professionalità locali facendone apprezzare caratteristiche e storia. nonché nuove forme di reddito. Questo potrebbe portare ad una

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Fra le diverse azioni promozionali di − promozione del sito quale location presso comunicazione e marketing del territorio soggetti qualificati; eoliano, si segnalano quelle specifiche relative − attivazione di contatti e educational tour per alla creazione di un’immagine catalizzatrice l’inserimento nei cataloghi di ambientazione; che identifichi sempre, ovunque e in tutti i − realizzazione di un ambiente amministrativo fruitori, le isole Eolie come sito UNESCO e logistico favorevole alla realizzazione di Patrimonio Mondiale dell’Umanità: location tele-cinematografiche, inclusa la - realizzazione di un marchio-logo-slogan realizzazione di attività formative per creare riconoscibile, che dovrebbe essere utilizzato locali figure professionali tecniche da per tutta la segnaletica e che potrebbe essere utilizzare nelle produzioni tele- veicolato e diffuso dai mezzi di trasporto, per cinematografiche. dare visibilità e “fissare” il messaggio di tutela di tale patrimonio; Promuovere e comunicare il territorio eoliano, − gadget istituzionali del sito UNESCO isole vuol dire formalizzare un messaggio che, a Eolie che, insieme a brochure e documenti diversi livelli e sfruttando modalità diverse, informativi delle attività svolte durante tutto sappia poggiarsi sulla valenza storico-cultuale l’anno nelle isole, dovranno raggiungere il più e ambientale raccontata dai luoghi delle sette ampio raggio d’azione possibile; isole, per farli divenire un prodotto di - mascotte che faccia parte della campagna richiamo turistico durante tutto l’anno promozionale; conservando tuttavia l’attenzione necessaria - gemellaggi , con altri siti UNESCO a alla sua salvaguardia e all’uso intelligente del carattere naturalistico e non, con i quali territorio. intraprendere azioni comuni. Si potrebbe ad esempio individuare un itinerario unico che In conclusione, ai fini di una corretta e possa usufruire di particolari metodi di omogenea attività di promozione del biglietteria e tagliandi con validità annuale. territorio, si dovrebbe: Anche le azioni promozionali potrebbero 1. Creare competenze in ambito essere congiunte, effettuate utilizzando i Politico/Amministrativo; classici mezzi quali documentazione, sito 2. Stanziare budget adeguati; web specifico, inserzioni pubblicitarie ma 3. Stimolare la classe creativa locale; anche convegni ed educational tour e 4. Coinvolgere gli attori locali (istituzioni, messaggi differenti perché diretti a target non associazioni, etc.); omogenei individuando collocazione e 5. Bandire concorsi internazionali; medium prediletto. 6. Aumentare legami con centri di ricerca scuole, università. Con queste ultime Infine si potrebbe considerare di incentivare potrebbero anche essere attivate le necessarie l’ambientazione di riprese televisive e forme di agevolazione e coinvolgimento per cinematografiche per film e spot pubblicitari favorire la partecipazione dei numerosi nella aree del sito, attivando dunque un studenti universitari ad indirizzi di studio processo di promozione e diffusione delle coerenti con la possibilità di sfruttamento del valenze del sito quale location per patrimonio ambientale, storico, vulcanologico l’ambientazione di produzioni e paesistico (corsi di laurea, stage, etc……); fotocinematografiche e per la promozione 7. Mappare costantemente altri casi nazionali commerciale di prodotti di rilevante valore / internazionali; culturale. 8. Incrementare le relazioni esterne; A tale scopo si potrebbero attivare degli 9. Fare “comunicazione della sportelli specifici presso gli Enti periferici per comunicazione”; semplificare le procedure di accesso ai siti per 10. Quantificare i risultati. le seguenti finalità:

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Tab. 2 Tavola sinottica dei piani di comunicazione e marketing territoriale per le isole Eolie OBIETTIVO AZIONI RISULTATI ATTESI Sviluppo economico e - la “Città Archeologica” Creazione di attività di promozione del imprenditoriale ecosostenibile - attuazione del processo di territorio rivolte ad una riqualificazione Agenda 21; del fenomeno turistico che consent a uno - convegni sulla sviluppo che si fonde sul mantenimento e vulcanologia sulla valorizzazione delle peculiarità del di carattere non sito necessariamente solo scientifico; - progetto di FaD; - progetto di lavori socialmen te utili, rivolti alla salvaguardia dei beni culturali; - sviluppo di altre forme di turismo quali ad esempio quello sportivo

Miglioramento e diversificazione - itinerari e percorsi Diversificare la domanda turistica e della qualità dell’offerta storico-artistici nella conseguente incremento di flussi turistici turistica per la progettazione di escursioni destagionalizzati che ricercano modalità destagionalizzazione del flusso naturali- paesaggistiche; diversificate di fruizione delle peculiarità turistico - card dedicata; del territorio - parchi tematici e parchi letterari; - palazzo dei congressi; - creazione di un centro ricerche della flora e della fauna; - creazione di un Museo del mare e di un Museo delle tradizioni e della cultura contadina; - partecipazione alle iniziative europee; - percorsi enogastronomici legati alla stagionalità dei prodotti tipici locali; - valorizzazione delle attività vitivinicole di pregio e dell’arte della vinificazione; - promoz ione dello sviluppo di attività culturali tese al mantenimento delle tradizioni classiche; - promozione dell’ enogastronomia locale all’interno di specifici eventi culturali; - rilancio della qualità del termalismo; promozione delle feste e

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delle sagre locali che si svolgono nel corso dell’anno nelle isole Eolie;

Promozione del territorio che - Portale sulla storia delle Promozione pubblicitaria qualificante valorizzi l’importanza della Eolie; delle valenze del sito a tutti i livelli tutela del sito - Un portale delle Eolie come sito UNESCO; - Progetto Miglioramento nell’accoglienza -“FILMIAMOLEolie”; database per fornire Creare le occasioni per prolungare il turistica e nell’accessibilità al informazioni, prenot azioni, soggiorno dei visitatori e renderne più sito brochure, anche on line, e completo il percorso conoscitivo, internet; sensitivo ed emozionale tale da indurli a - una card delle isole; tornare anche fuori stagione estiva - cartellonistica apposita; - coniugare le visite ai siti vulcanologici ad iniziative di carattere diverso; - permanenza “attiva” presso gli agriturismi; - progetto di guida; Creazione di un’immagine - realizzazione di un Creazione di un’immagine catalizzatrice coordinata e integrata nella marchio-logo-slogan che identifichi sempre, ovunque e in tutti comunicazione territoriale delle riconoscibile e attività di i fruitori, le isole Eolie co me sito isole Eolie supporto alla sua UNESCO Patrimonio Mondiale diffusione; dell’Umanità: - gemellaggi, con altri siti UNESCO a carattere naturalistico e non; - gadget istituzionali del sito UNESCO isole Eolie; - mascotte che faccia parte della campagna promozionale

Per la realizzazione di tali iniziative di Innanzitutto alla possibilità di accedere ai promozione integrata del territorio, che hanno finanziamenti nell’ambito degli interventi anche la natura di interventi strutturali previsti per i siti italiani “Patrimonio finalizzati all’attuazione di progetti in grado dell’Umanità dell’UNESCO”. di soddisfare le diverse tipologie di turismo E’ opportuno ricordare come l’art. 4 della congiuntamente alle esigenze della legge della legge 20 Febbraio 2006 - in popolazione residente, si deve fare riferimento materia di "misure speciali di tutela e alla disponibilità di risorse adeguate, fruizione dei siti italiani di interesse culturale, precedentemente indicate ed esposte in questo paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista Piano 138 . Qui brevemente si accenna ad una del patrimonio mondiale, posti sotto la tutela serie di evidenze. dell'UNESCO - prevede una serie di iniziative” ai fini di una gestione comparata 138 Si veda a tal proposito nella Parte Quarta, il capitolo dei siti italiani UNESCO e di un corretto X: “Le risorse per l’economia e per il turismo”. 427 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

rapporto tra i flussi turistici e i servizi e la qualità della vita nelle suddette zone, culturali offerti”. Fra le iniziative vi sono: lo assegnando priorità ai progetti realizzati nelle studio delle specifiche problematiche aree protette e nella rete «Natura 2000», culturali, artistiche, storiche e ambientali ovvero improntati alla sostenibilità anche in relazione all’elaborazione dei piani ambientale, con particolare riferimento di gestione; la predisposizione di servizi di all’utilizzo delle energie rinnovabili, al assistenza culturale e di ospitalità per il risparmio e all’efficienza energetica, alla pubblico, nonché i servizi di sicurezza e gestione dei rifiuti, alla gestione delle acque, pulizia; la realizzazione, in aree contigue ai alla mobilità e alla nautica da diporto siti, di aree di sosta e sistemi di mobilità; la ecosostenibili, al recupero e al riutilizzo del diffusione e la valorizzazione della patrimonio edilizio esistente, al conoscenza dei siti UNESCO anche contingentamento dei flussi turistici, alla nell’ambito delle istituzioni scolastiche anche destagionalizzazione, alla protezione degli attraverso la promozione e il sostegno dei habitat prioritari e delle specie protette, alla viaggi d’istruzione e delle attività cultuali valorizzazione dei prodotti tipici, alla delle scuole. certificazione ambientale dei servizi, oltre a Un’ottima occasione quindi per l’arcipelago misure dirette a favorire le imprese insulari in eoliano, per far decollare uno sviluppo modo che le stesse possano essere ugualmente ecosostenibile e duraturo per il sito e per competitive. cominciare a beneficiare di un riconoscimento All’erogazione del Fondo si provvede sulla così prestigioso che potrà, del resto, portare base del documento triennale unico di riscontri anche in termini occupazionali. programmazione isole minori (Dupim) che traduce, in termini di sviluppo sostenibile e di E’ fondamentale orientarsi finalmente verso valorizzazione dell’ambiente, le misure di un modello di sviluppo economico che rispetti finanziamento suggerite nell’elaborato il patrimonio naturale e sani la frattura tra dell'Ancim (Associazione Nazionale Comuni storia e territorio. L’obiettivo è quello di Isole Minori), nel quale sono indicati i singoli integrare la conservazione dell’ambiente interventi e le relative quantificazioni. attraverso delle precise politiche di sviluppo territoriale e, in questa direzione, in Senato è Per quanto riguarda, infine, il programma di stato già approvato un emendamento alla sviluppo della Sicilia per il 2007-2013 (Fondo Finanziaria - il quale dispone già di copertura Europeo dello Sviluppo Regionale 2007- finanziaria - con il quale il Governo centrale 2013), esso prevede investimenti per 6,54 guarda con una certa attenzione alle isole miliardi; i 3,27 miliardi provenienti da minori: nel contesto della finanziaria Bruxelles, come da prassi, sono un contributo istituisce, presso il Dipartimento per gli affari a cui si devono aggiungere degli stanziamenti regionali della presidenza del Consiglio dei da parte delle autorità regionali e nazionali ministri, il Fondo di sviluppo delle isole italiane, anche per favorire l’inserimento del minori, con una dotazione di 20 milioni di Parco nell’ambito turistico. Và ricordato, euro a partire dal 2008. inoltre, che per l’istituzione del Parco Il Fondo finanzia interventi specifici nei Nazionale delle Eolie sono in arrivo i primi settori dell'energia, dei trasporti e della finanziamenti: il governo nazionale ha concorrenza, diretti a migliorare le condizioni previsto 250 mila euro.

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PARTE SESTA

ATTUAZIONE, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEL PIANO DI GESTIONE DEL SITO UNESCO ISOLE EOLIE

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CAPITOLO I – PREMESSA AL MONITORAGGIO

Per coadiuvare il processo decisionale e permettere la valutazione nel tempo della 1 Il monitoraggio nel complesso del Piano dinamica di realizzazione del piano va di Gestione elaborato un sistema di indicatori. Una volta che i temi generali relativi agli indicatori siano stati scelti questi devono divenire Il piano di gestione del sito UNESCO isole l'oggetto di una quantificazione appropriata Eolie costituisce un processo che prende per potere individuare gli standard di l’avvio dalle numerose attività già svolte per ottimizzazione, le politiche da intraprendere e la conoscenza, la tutela, la conservazione, la ponderare le modificazioni della strategia di valorizzazione e la presentazione al pubblico azione alla luce delle risposte realizzate. Gli dei beni del sito proposto. indicatori trasformano le informazioni e i dati L’impostazione data alla candidatura prende in elementi misurabili, cifre, stime, atto della necessità di collegare percentuali, tassi di incremento, valutazioni adeguatamente i progetti di sviluppo del quantificabili o ispezioni ripetibili e patrimonio, particolarmente quello documentabili e costituiscono la base del naturalistico-archeologico, al suo contesto monitoraggio. Sono utili per avere paesaggistico, di meglio coinvolgere le informazioni sull'andamento di un fenomeno, popolazioni locali in un processo di evidenziare le situazioni critiche, identificare conoscenza delle proprie risorse identitarie e i fattori chiave su cui intervenire e di creare le condizioni per uno sviluppo socio- governarne l'evoluzione alla luce delle economico che, rispettoso dei valori culturali politiche di risposta adottate. Tale approccio e naturalistici del territorio, costituisca la base permette di valutare e confrontare i progressi più adeguata per il concretizzarsi di quel più nella gestione e il governo del bene o del sito ampio disegno di sviluppo locale sostenibile : e di stimare costantemente i risultati “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del conseguiti nel perseguimento degli obiettivi presente senza compromettere la capacità prefissati dal piano. Il processo di valutazione delle generazioni future di soddisfare i e scelte del piano di gestione di tipo propri” (Rapporto Brundtland, 1987). dinamico, evolutivo, interattivo e iterativo Poiché per la realizzazione di tali obiettivi si può essere rappresentata secondo il modello rende necessario il coinvolgimento di DPSIR (Forze Trainanti, Pressioni, Stato, numerosi soggetti pubblici e privati, è Impatto, Risposte) elaborato dalla necessario prevedere degli strumenti utili per Organizzazione Economica per la coordinare tutti gli attori, per verificare la Cooperazione e lo Sviluppo (OECD) e effettiva realizzazione del piano e per fornire utilizzato da tutti gli organismi internazionali. gli indirizzi necessari per la sua corretta ed Applicando il sistema di analisi DPSIR, la effettiva attuazione. gestione del bene dipende da un insieme di Il Piano di Gestione, che si configura come la Forze Trainanti, dal risultato di Pressioni che sintesi operativa dei piani di conservazione, agiscono sulle condizioni di Stato e dalle tutela e valorizzazione, ciascuno con propri forze di Impatto. Su ognuno di questi fattori obiettivi e ambiti spaziali/temporali di agiscono le Risposte cioè le azioni messe in intervento, necessita della definizione: atto a tutti i livelli in applicazione della − dei criteri e delle modalità di assunzione Convenzione del Patrimonio Mondiale 139 . delle direttive di conservazione, tutela e valorizzazione; 139 Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Commissione Nazionale Siti UNESCO e Sistemi Turistici Locali, Il Modello del Piano di Gestione. controllo e del monitoraggio , Paestum, 25 e 26 maggio Linee Guida , Sezione 2, cap. 2.6, Progetto del 2004. 430 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

− delle azioni e dei soggetti operanti per il regolare attività di monitoraggio e di conseguimento degli obiettivi di controllo, sia dello stato di avanzamento dei conservazione, tutela e valorizzazione. diversi progetti previsti nel Piano, sia delle Il Piano di Gestione è cioè un piano attuativo ricadute sulla qualità dell’ambiente su cui che individua il quadro delle azioni e le incidono i progetti stessi. coordina nel tempo in funzione dell’obiettivo Dunque risulta fondamentale stabilire quali da raggiungere all’interno dei diversi progetti sono gli indicatori appositi da tenere presente del Piano. per l’opera di monitoraggio delle azioni del L’individuazione delle priorità di intervento e Piano che, a sua volta, mira a rilevare e l’articolazione temporale delle azioni secondo affrontare eventuali rischi emersi da criticità programmi con durate temporali differenti nell’andamento dei progetti, ma anche per garantisce la reale applicabilità delle azioni verificare quali siano stati i risultati realmente proposte. Infatti, per quanto l’articolazione su conseguiti e le loro conseguenze a livello programmi annuali consenta un controllo ambientale e economico-sociale generale dell’operatività dei piani di conservazione e valorizzazione, di fatto costituisce un termine temporale troppo 2 Gli indicatori e il modello DPSIR ampio perché si possa porre rimedio ad eventuali situazioni di rischio inattese. Sarà pertanto necessario operare per programmi a L’OCSE definisce indicatore “un parametro o breve, medio e lungo termine a seconda dei un valore derivato da parametri che progetti. indica/fornisce informazioni sullo stato di un Il controllo dell’efficacia delle azioni proposte fenomeno, di un ambito o di un’area con un in merito alla tutela, alla conservazione e alla significato che va oltre ciò che è direttamente valorizzazione costituisce l’opera di costante associato al valore del parametro stesso”. monitoraggio di cui i soggetti responsabili che Viene inoltre definito, con il termine indice, si occupano a vari livelli del piano, attivando “un insieme di parametri, ovvero di proprietà specifiche competenze, devono farsi carico misurabili o osservabili, o di indicatori nell’ambito dei progetti strategici coordinati e aggregati o pesati”. promossi da ciascuno. L’utilizzo degli indicatori permette di Tali soggetti saranno indicati più avanti nel rappresentare in forma sintetica ma efficace, corso del lavoro, quando si analizzano le un fenomeno caratterizzato da una realtà potenziali modalità di attuazione e verifica del articolata e complessa; in tal senso può Piano. costituire per i vari organismi di governo un utile strumento di supporto alle decisioni La redazione del Piano di Gestione per il sito relative alla pianificazione e programmazione, UNESCO isole Eolie rappresenta infatti solo in quanto è in grado di fornire una descrizione il punto di partenza della fase ben più del fenomeno più accurata possibile, impegnativa rappresentata dall’attuazione, semplificandone la comprensione anche ai nella quale il Piano deve confrontarsi con il “non addetti” alle tematiche scientico- territorio, passando “dalle parole ai fatti”. ambientali o socio-economiche. Per questo è Pertanto sarà necessario che il Piano e i suoi necessario che gli indicatori rispondano a contenuti si rivelino flessibili e cioè in grado determinate caratteristiche e quindi siano: di accogliere nuove e più utili informazioni poco numerosi, pertinenti rispetto alla provenienti dai risultati dell’opera di controllo problematica considerata,validi sotto il profilo e monitoraggio sull’avvio delle iniziative, analitico,semplici e facilmente affinché questi dati siano utilizzati per utilizzabili,basati su dati esistenti e ottenibili. apportare modifiche e/o integrazioni alle La determinazione degli indicatori, nel priorità e alle strategie d’intervento definite contesto della programmazione e della nel Piano di Gestione. successiva verifica del Piano di Gestione del L’acquisizione di nuovi dati e nuove sito UNESCO isole Eolie, ha lo scopo, tra conoscenze è possibile solo se si prevede una l’altro, di permettere la valutazione dello stato

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dell’arte e di apportare, eventualmente, le dello stato) sia alle loro cause più profonde, modifiche e le correzioni alle criticità emerse risalendo fino alle pressioni stesse e ai fattori in corso d’opera per garantire la più ampia ed che le generano (determinanti). efficace applicazione dei progetti e delle azioni previste e descritte nel Piano di Una simile traccia di lavoro, ben si presta al Gestione, comunque sempre in linea con le tipo di considerazioni che devono essere indicazioni UNESCO. svolte in sede di monitoraggio e controllo nella fase di attuazione e progresso delle Si basa su una struttura di relazioni causali azioni - descritte nel corso di questo Piano di che legano tra loro i seguenti elementi: Gestione del sito UNESCO isole Eolie - in - Determinanti tema di conservazione, tutela, sviluppo - Pressioni economico attraverso una valorizzazione - Stato consapevolmente eco-sostenibile delle risorse - Impatti sociali, culturali e ambientali-paesaggistiche. - Risposte Secondo il modello DPSIR, infatti, gli Tale modello evidenzia l’esistenza, “a monte” sviluppi di natura economica e sociale sono i delle pressioni, di forze motrici o fattori di fondo (D) che esercitano pressioni Determinanti , che in sostanza possono essere (P) sull’ambiente, le cui condizioni (S), tipo la identificati con le attività e i processi antropici disponibilità di risorse, il livello di che causano le pressioni (trasporti, biodiversità o la qualità dell’aria, cambiano di produzione industriale, consumi). Gli conseguenza. Questo ha degli impatti (I) sulla indicatori di Pressione descrivono le variabili salute umana, gli ecosistemi e i materiali, per che direttamente causano i problemi cui vengono richieste risposte (R) da parte ambientali. A “valle” delle pressioni sta della società. Le azioni di risposta possono invece lo Stato della natura che si modifica a riguardare qualsiasi elemento del sistema, tutti i livelli in seguito alle sollecitazioni ovvero avere effetto direttamente sullo stato umane. Il modificarsi dello stato della natura dell’ambiente o agire sugli impatti o sulle comporta Impatti sul sistema antropico determinanti, indirizzando le attività umane (salute, ecosistemi, danni economici); tali su una nuova strada. impatti sono per lo più negativi, poiché il modificarsi dello stato della natura in genere La costruzione di un tale “quadro coincide con un suo allontanarsi dalle diagnostico” della situazione in corso e condizioni inizialmente esistenti, favorevoli l’individuazione e utilizzo di indicatori che alla prosperità umana e alla conservazione permettano la valutazione dei progressi verso delle caratteristiche naturalistiche presenti nel gli obiettivi sono, rispettivamente, il punto di sito. La società e l’economia, di fronte a tale partenza e lo strumento di navigazione per il retroazione negativa, reagiscono fornendo “viaggio” verso lo sviluppo sostenibile. Risposte (politiche ambientali e settoriali, Solo una lettura condivisa e una gestione iniziative legislative e pianificazioni) basate integrata nelle fasi di impostazione degli sulla consapevolezza dei meccanismi che la strumenti di attuazione e monitoraggio del determinano. Le risposte sono dirette sia alle Piano, permette l’identificazione delle priorità cause immediate degli impatti (cambiamenti di intervento.

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CAPITOLO II – L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE ISOLE EOLIE

• assicurare l’adeguato stanziamento delle 1 Strumenti di attuazione del piano risorse che le singole amministrazioni Dal punto di vista operativo si rivela coinvolte dovranno mettere a disposizione e opportuno operare su tre livelli correlati, il individuare altre forme di finanziamento primo relativo alle complementari attività di anche con il coinvolgimento dei privati; esecuzione delle azioni previste dai diversi • valutare i rapporti relativi al monitoraggio e progetti del Piano, mentre le ultime due prendere le conseguenti necessarie decisioni inerenti allo specifico svolgersi delle per la prosecuzione del processo di gestione. periodiche opere di monitoraggio e controllo 1. 2 Gruppi di lavoro dello stato dell’arte delle proposte avanzate: 1. l’impostazione degli strumenti di Le decisioni di carattere più tecnico attuazione del piano; potrebbero essere affidate ad uno o più 2. verifica dello stato di avanzamento dei Gruppi di lavoro (sia soggetti privati, sia singoli progetti di intervento selezionati associazioni di tutela del territorio) che, ed eventuale raggiungimento degli coordinati dalla Fondazione UNESCO Sicilia, obiettivi; potrebbero avere i seguenti compiti: 3. verifica dell’efficacia del Piano e • decidere un programma di lavoro condiviso; rilevazione dell’impatto di medio e lungo • coordinare le singole attività del piano; termine sul territorio. • assicurare il supporto tecnico all’esecuzione delle attività previste dal piano, seguendone i vari iter; 1.1 Comitato Guida • suggerire soluzioni per rimuovere eventuali Il primo livello della struttura di attuazione difficoltà che sorte; del Piano di Gestione del sito UNESCO isole • definire ulteriori utili azioni o progetti, Eolie, potrebbe essere una sorta di “Comitato anche alla luce delle informazioni emerse nel Guida” in cui siano rappresentati i decisori corso dei lavori, al fine di raggiungere gli politici (tra questi i sindaci dei comuni obiettivi posti dal Piano di Gestione interessati) e le istituzioni portatrici di UNESCO per il sito in questione. interessi e le cui attività vadano sostanzialmente a coincidere con il ruolo 1. 3 Centro di coordinamento svolto – in questo ambito – dalla Fondazione UNESCO Sicilia . Infine si rende necessaria un’azione di Tale comitato potrà: coordinamento e di supporto organizzativo • verificare l’effettivo avanzamento del piano; alle diverse strutture interessate e coinvolte • fornire gli indirizzi per la prosecuzione del nell’attuazione dei programmi di azione processo di gestione; elaborati nel Piano. • concordare le priorità per lo sviluppo delle singole parti del piano;

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CAPITOLO III – IL MONITORAGGIO

Per quanto riguarda il monitoraggio e il del sito, contiene delle procedure definite, atte controllo che, come abbiamo già detto, sono alla misurazione e alla valutazione dei risultati gli strumenti essenziali per verificare e ottenuti per ogni singolo progetto di azione, quantificare, tramite gli indicatori, lo stato di che permettono di stabilire le azioni correttive attuazione per i progetti individuati per i e preventive per migliorare tute quelle che singoli piani di intervento - sarebbe opportuno saranno ritenute attività non conformi, procedere su due diversi livelli di controllo. attraverso azioni di sorveglianza e Il primo fa riferimento alla verifica, al misurazioni, gestione delle non conformità controllo e al monitoraggio del livello di ambientali, gestioni delle azioni correttive e attuazione e della qualità dei risultati dei preventive, registrazione e valutazione degli singoli progetti che costituiscono i diversi obiettivi e traguardi raggiunti. Piani di intervento, attraverso regolari relazioni sullo stato di avanzamento degli Il Piano di Gestione del sito UNESCO isole stessi. Eolie vuole porsi come uno strumento Sarebbe opportuno definire una “Scheda del efficace e adeguato atto a garantire il Progetto” contenente, oltre alle specifiche miglioramento continuo delle politiche sul tecniche del progetto, tutte le informazioni territorio che devono, per questo, essere utili sul livello di attuazione raggiunto, sottoposte a periodiche revisioni volte a secondo una serie di indicatori che riguardano monitorare, più in generale, l’efficienza del gli aspetti finanziari ed economici, tecnici, di sistema di gestione. impatto, in grado di quantificare gli effetti del progetto sull’ambiente e, più in generale, sul territorio, valutando, ad esempio, i risultati del 1 Gli indicatori per il monitoraggio progetto, paragonando lo stesso valore dello stesso indicatore a quello degli anni Ai fini della valutazione dei risultati ottenuti precedenti, anche prima dell’intervento. dalle azioni attivate, per ognuna di esse si

definisce un intervallo temporale entro cui ef- Il secondo livello di controllo, riguarda una fettuare le attività di verifica dei risultati più ampia valutazione di tutto il Piano di attesi. Gestione del sito isole Eolie nel medio e Per ogni momento delle verifiche di ogni lungo periodo (tre/cinque anni), effettuando azione, verrà assegnato un punteggio in forma una rilevazione dei cambiamenti che numerica (con valori omogenei per ciascuna interessano, con esiti diversi, il patrimonio e il azione, definiti da 1 a 5): territorio a seguito dell’attuazione dello stesso − in base al risultato ottenuto nell’unità di Piano, per poterlo aggiornare o modificare. tempo; Si tratta, sostanzialmente, di acquisire dati − in riferimento agli obiettivi assegnati; analitici e indicazioni per definire la − in riferimento agli appositi indicatori di programmazione degli interventi futuri di risultato indicati. medio e lungo termine. La sommatoria – fatta raggruppando i La Fondazione UNESCO Sicilia , avrà il punteggi relativi ai risultati ottenuti da tutte le compito di attendere alla funzione di azioni relative ad ogni singolo piano di monitoraggio del Piano di Gestione previsto intervento - consentirà la valutazione dello dalla Convenzione UNESCO ai fini della stato di realizzazione del piano di gestione e promozione della conservazione, del livello di risultato ottenuto. valorizzazione e gestione sostenibile del sito. In base alla lettura e interpretazione dei valori

risultanti sarà possibile adeguare, correggere o Il Piano di Gestione, quindi, affinché possa modificare le previsioni del Piano di Gestione portare ad un reale miglioramento dello stato

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del sito UNESCO isole Eolie, secondo il − quantità, precisione e affidabilità dei dati modello dinamico e diacronico proposto. immessi; − affidabilità degli strumenti applicativi Si riporta di seguito un esempio della realizzati. metodologia che si intende utilizzare nella definizione degli indicatori di risultato, con la Obiettivo: Aumentare la conoscenza del relativa indicazione degli intervalli temporali patrimonio di verifica, volta ad un’adeguata opera di Azioni: monitoraggio delle azioni. − realizzazione di nuove attività di studio sul sito; − costruzione di una base documentaria 2 Descrizione degli indicatori di risultato scientifica per la comparazione storica delle − variazioni sul territorio e per la Di seguito si ricordano brevemente i progetti pianificazione degli interventi; relativamente ai settori di intervento e alle − incremento del livello di controllo del azioni previste 140 e si elencano le modalità di territorio. monitoraggio: si segnalano infatti gli Indicatori: indicatori di risultato funzionali alla verifica − numero, caratteristiche e qualità delle sia dello stato di avanzamento delle proposte, pubblicazioni realizzate; sia del loro impatto complessivo sulle − numero e qualità dei rilevamenti effettuati; strategie di gestione presentate nei diversi − incremento di efficienza nelle attività di ambiti. manutenzione.

Obiettivo: Aggiornamento e integrazione 2.1 Indicatori degli obiettivi preliminari dei della pianificazione territoriale e urbanistica; Intensificare le attività di piani di azione per la conoscenza, conservazione e manutenzione del sito, a protezione, conservazione e valorizzazione livello non solo ambientale Azioni: del patrimonio − studio sul paesaggio dei territori e dei comuni eoliani; Obiettivo: Sistematizzazione dei dati − conoscenza delle caratteristiche peculiari esistenti del paesaggio e delle interrelazioni Azioni: paesaggistiche; − raccolta, acquisizione e implementazione − individuazione di nuove fonti di dei dati e la loro sistematizzazione; finanziamento; − creazione di una banca dati informatica − interventi di manutenzione ordinaria e condivisa; straordinaria; − creazione di un GIS e di strumenti − gestione ecosostenibile delle risorse del applicativi per la sua adeguata fruizione. territorio; Indicatori: − azioni di monitoraggio dello stato di − numero e qualità dei dati reperiti e conservazione, a breve e a lungo termine. sistematizzato; Indicatori: − numero di accessi alle informazioni da parte - numero e qualità dei rilevamenti effettuati; dei soggetti coinvolti e vantaggio da loro - incremento di efficienza nelle attività di − ottenuto nell’ottenimento delle manutenzione; informazioni; - variazioni del numero di situazioni di rischio evidenziate;

140 Per la descrizione più puntuale di tutte le azioni - quantità e qualità dei dati acquisiti; proposte relative ai tre diversi piani di intervento, si - livello di conoscenza raggiunto; rimanda Capitoli I e II della Parte Quinta del presente - livello di definizione del piano; lavoro: “Obiettivi e strategie dei piani di azione”. 435 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

- livello di integrazione con gli altri strumenti − numero di interventi realizzati e loro di programmazione; qualità; - numero annuo di proposte di finanziamento; − risultati di sondaggi periodici presso i - numero di proposte ammesse a visitatori del sito; finanziamento; − livello di gradimento misurato presso i - variazioni dei processi di decadimento visitatori; naturale; − numero e qualità della produzione - rilevanza e condivisibilità scientifica dei editoriale; metodi di monitoraggio adottati; − risultati di indagini periodiche sulla - incremento del livello di conoscenza consapevolezza che i visitatori hanno delle dell’andamento temporale dei livello di degrado. − caratteristiche delle isole in quanto sito UNESCO. Obiettivo: Potenziare la vigilanza sul sito e riqualificazione del paesaggio del sito 2.2 Indicatori degli obiettivi preliminari ai Azioni: − sistemi di monitoraggio e controllo a piani di azione per la ricerca e la distanza; valorizzazione sociale, culturale ed − un protocollo unico; − la Carta del Rischio; economica − un protocollo operativo di intervento a supporto delle attività di uso del territorio; Qui di seguito vengono rimarcati i principali − un supporto alle attività di conversione delle obiettivi - seguiti dai rispettivi indicatori di attività agricole non coerenti. monitoraggio dei risultati - delle azioni di Indicatori: intervento proposte per una maggiore − il numero di segnalazioni attivate (positive e valorizzazione socio-culturale ed economica negative) e non attivate e valore della del sito UNESCO delle isole Eolie, nonché riduzione percentuale annua delle violazioni delle sue diversi componenti sociali, culturali, rilevate; ambientali ed economiche. − la variazione del numero di interventi impropri; Obiettivo: Promuovere l’integrazione tra la − il numero e la qualità dell’analisi di popolazione locale e il patrimonio del sito vulnerabilità dei beni condotte nell’unità Azioni: temporale; − incremento dei programmi di mostre ed − l’eventuale variazione qualitativa del eventi culturali relativi al sito e/o ospitati dal processo pianificatorio e decisionale degli sito; interventi. − coinvolgimento di fasce della comunità locale in attività di promozione del territorio; Obiettivo: Adeguare gli strumenti di − attivazione di programmi didattici che conoscenza del sito isole Eolie al ruolo di illustrino il significato e il valore universale Patrimonio dell’Umanità del Azioni: sito; − predisposizione e attivazione di un sistema − attività di animazione e sensibilizzazione omogeneo di segnaletica, sia interna che del territorio con cicli di conferenze, attività esterna al di sito; − educazione ambientale, concorsi scolastici. − attività atte ad uniformare le attività Indicatori: editoriali dei vari soggetti pubblici e privati − quantità e qualità dei riscontri partecipativi (numero di partecipanti, documenti e proposte − finalizzati alla produzione di materiale di promozione del sito. elaborate); Indicatori: 436 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

− incremento delle visite al sistema museale Obiettivo: Attuare sistemi innovativi di del sito da parte dei residenti fruizione − numero iniziative attuate; Azioni: − livello di partecipazione; − sistemi di fruizione alternativi per soggetti diversamente abili; − variazione, nel tempo, della conoscenza che le diverse fasce della popolazione hanno − sistemi di fruizione a distanza basate su reti di alcune peculiarità delle isole; telematiche; − numero di scuole attivate nei programmi di − miglioramento del livello qualitativo degli Educazione Ambientale e di promozione accessi ai siti e della loro percezione da parte culturale. dei visitatori. Indicatori: Obiettivo: Promuovere e diffondere la − numero contatti del sito internet specifico conoscenza del sito e del suo patrimonio per la fruizione dei beni del sito, con Azioni: particolare riguardo all’attenzione contenuti esplicativi, didattici, ricostruzioni virtuali, − pubblicazione a mezzo stampa ed elettronica di libri e materiali informativi; virtual tour e web cam on site; − numero di visitatori del sito e loro − campagne promozionali di prodotti di valenza culturale; progressione temporale; − sostegno alla realizzazione di riprese video − numero di turisti fisici legati alle attività per la diffusione tramite TV e WEB di promozionali del sito web; contenuti tesi − quantità di aree accessibili ai portatori di alla diffusione della conoscenza del sito e dei handicap; suoi valori; − incremento del numero di visitatori portatori − divulgazione delle conoscenze del sito; di handicap. − promozione pubblicitaria qualificante delle valenze del sito. Obiettivo: Migliorare la conoscenza delle Indicatori: potenzialità economiche dell’area − numero di proposte per la realizzazione di Azioni: materiale cartaceo, fotografico e video a − posizionamento e le risorse da utilizzare; supporto dei − organizzazione di tavoli periodici di visitatori; verifica; − numero di realizzazioni; − promozione di accordi quadro con soggetti − numero e livello di passaggi televisivi; economicamente attivi nell’area; − individuazione condivisa degli obiettivi − numero di link web al sito utili; strategici di sviluppo economico coerenti con − variazione del livello qualitativo e le quantitativo dell’offerta editoriale; valenze del territorio; − aumento dei turisti fuori stagione estiva; Inidicatori: − numero contatti del sito internet specifico; − livello di coerenza tra le azioni − prenotazioni on line alle escursioni storico- programmate e quelle attivate; culturali e archeologiche. − numero e qualità di studi e censimenti realizzati; − livello di coerenza tra le azioni programmate e quelle attivate; − numero di tavoli di verifica attivati; − numero di accordi attivati.

Obiettivo: Promuovere di strumenti di gestione territoriale tesi allo sviluppo sostenibile Azioni:

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− attività e progetti di salvaguardia e sviluppo; − incremento delle visite delle aree marginali; − coordinamento delle iniziative di sviluppo − numero di accessi ai punti di accoglienza da culturale e turistico dell’area. parte dei visitatori. Indicatori: − variazione positiva dell’efficacia raggiunta Obiettivo: Promozione dei settori della nella gestione e nell’allocazione delle risorse comunicazione, dell’artigianato e della territorio; gestione del patrimonio − livello di sinergia e di coerenza operativa Azioni: raggiunto nel coordinamento delle varie − programmazione di corsi di formazione e azioni di aggiornamento; gestione del territorio; − coordinamento delle attività del piano di − numero di progetti coordinati; gestione; − numero di sinergie attivate e di accordi − promozione dei prodotti locali in circuiti realizzati. già avviati di commercializzazione on-line; − ottenimento del certificato di sistema di Obiettivo: Promuovere una migliore qualità globale e del marchio Ecolabel; accessibilità del sito − contribuire ad una politica di sostegno delle Azioni: produzioni locali. - strategia di trasporti compatibile con la Indicatori: salvaguardia del territorio; − numero di iniziative di - corsi di formazione per le visite guidate; formazione/riqualificazione progettate- - realizzazione di un sistema di segnaletica realizzate; informativa integrata supportata da − numero di partecipanti effettivamente dispositivi; formati; - percorsi di fruizione differenziati in base − livello di coordinamento tra i soggetti all’utenza; coinvolti per la realizzazione delle azioni - percorsi di visita per soggetti diversamente intraprese; abili, in funzione delle varie disabilità. − numero di produzioni tipiche individuate; Indicatori: − numero di certificazioni di qualità – − livello di diminuzione delle emissioni soprattutto Ecolabel - ottenute; inquinanti correlate ai sistemi di trasporto; − incremento degli occupati nei settori dei − dati sull’inquinamento; prodotti qualificati; − incremento dei livelli di accessibilità e − variazione della commercializzazione – capillarità del servizio di trasporto; online e non – delle produzioni locali; − variazione positiva del sistema di − variazione del livello occupazione; comunicazione esistente; − dati economici. − miglioramento del rapporto tra trasporti e salvaguardia del territorio; Obiettivo: Promuovere un turismo − miglioramento della percezione che i culturale compatibile con la conservazione visitatori hanno dei vari luoghi ambientali e del sito storico- Azioni : culturali del sito; − eventi e manifestazioni; − numero di percorsi individuati; − istituzione di parchi letterari e sentieri − livello tecnologico dei dispositivi che enogastronomici connessi alla scoperta delle supportano la segnaletica informativa; botteghe − tipologie di utenti supportati; più antiche; − numero di progetti definiti e loro qualità; − incontri per assistere a lavori e ricerche di − incremento del numero di visitatori restauro e/o archeologiche; diversamente abili e loro livello di − coordinamento degli eventi culturali svolti apprezzamento del durante tutto l’anno; sistema; − numero utenze che visitano i diversi siti;

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− ampliare i circuiti turistici con l’inclusione di altre parti dei territori meno conosciuti da Obiettivo: Sviluppo socio-economico un dell’arcipelago eoliano compatibile con gli punto di vista storico-culturale. ineludibili obiettivi di una fruizione Indicatori : ecocompatibile di tutela del territorio − numero di eventi - manifestazioni Azioni: riconversione e soluzioni alternative a progettate; quelle situazioni in atto e/o in previsione di − numero di soggetti aderenti alle attuazione, che per la stessa UNESCO convenzioni; rappresentano dei punti critici di attenzione: − incremento dei visitatori e dei periodi di − le cave di pomice, già dismesse; permanenza, anche fuori stagione estiva; − il progetto di aeroporto a Lipari; − incremento del numero presenze negli − il progetto di ampliamento del porto di itinerari progettati; Lipari. In merito, il Comune ha precisato che, − incremento del livello di conoscenze e di al momento, vi è solo un’ipotesi progettuale e gradimento da parte dei visitatori dei siti che il progetto definitivo dovrà essere redatto storico- in conformità alle norme ed agli strumenti culturali; vigenti, così come raccomandato − qualità nella realizzazione progetti; dall’UNESCO. − incremento del numero presenze nei luoghi Indicatori: tradizionalmente meno visitati nelle varie − qualità delle iniziative di riconversione delle isole; cave di pomice; − numero di eventi culturali progettati; − numero di presenze turistiche fuori stagione − qualità del calendario integrato ottimizzato estiva; degli eventi e manifestazioni esistenti e − giorni di permanenza fuori stagione estiva; programmate (da misurare tramite − gradimento da parte dei visitatori delle questionario di gradimento per gli utenti); iniziative realizzate nel corso dell’anno; − incremento della notorietà delle − dati economici; manifestazioni culturali; − dati ambientali. − ottimizzazione della successione temporale delle stesse ai fini di una corretta destagionalizzazione dei flussi turistici; 2.3 Indicatori dei Piani di comunicazione e − numero e qualità delle attività culturali marketing territoriale realizzate in gemellaggio con siti affini.

Obiettivo: Sviluppo economico e Le azioni previste nell’ambito del piano di imprenditoriale delle isole comunicazione e marketing territoriale per Azioni: isole Eolie sono state suddivise in base agli − nascita di nuovi poli di attrazione durante obiettivi principali che, nell’ambito della tutto l’anno; promozione socio-culturale, esse si − decentramento dell’offerta di servizi prefiggono di raggiungere. attualmente concentrata su Lipari e, nelle altre Di seguito si riporta un loro breve elenco, isole comprensivo degli indicatori per una dell’arcipelago, solo nelle frazioni più vicine valutazione della loro efficacia nel tempo. agli approdi. Indicatori: Obiettivo: Sviluppo economico e − dati sullo sviluppo economico; imprenditoriale ecosostenibile − dati sull’occupazione; Azioni: − numero e qualità delle iniziative avviate e - la “Città Archeologica” loro gradimento da parte dei partecipanti; - attuazione del processo di Agenda 21; − numero e qualità delle iniziative avviate - convegni sulla vulcanologia di carattere non nelle isole meno frequentate rispetto a Lipari; necessariamente solo scientifico; − variazione nella qualità di vita. - progetto di FaD; 439 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

- progetto di lavori socialmente utili, rivolti - numero di iniziative avviate nel corso alla salvaguardia dei beni culturali; dell’anno; - sviluppo di altre forme di turismo quali ad - livello di partecipazione agli eventi esempio quello sportivo. organizzati nel corso dell’anno; Indicatori: - numero e qualità degli interventi della - numero di iniziative attuate; stampa che parlano delle iniziative avviate - confronto, nel tempo, del livello di nelle isole; partecipazione; - dati economici sulla commercio delle - tipologie di partecipanti alle iniziative; produzioni locali. - partecipazione e risultati dei progetti di FaD; - presenze fuori stagione estiva; - presenze, anche fuori stagione estiva, legate ad una fruizione del territorio non legata solo al godimento del mare; - incremento dello stato di conservazione dei beni; - livello occupazionale dei residenti;

Obiettivo: Miglioramento e diversificazione della qualità dell’offerta turistica per la destagionalizzazione del flusso turistico Azioni: - itinerari e percorsi storico-artistici nella progettazione di escursioni naturali paesaggistiche; - card dedicata; - parchi tematici e parchi letterari; - palazzo dei congressi; - centro ricerche della flora e della fauna; - creazione di un Museo del mare e di un Museo delle tradizioni e della cultura contadina; - partecipazione alle iniziative europee; - percorsi enogastronomici legati alla stagionalità dei prodotti tipici locali; - valorizzazione delle attività vitivinicole di pregio e dell’arte della vinificazione; - promozione dello sviluppo di attività culturali tese al mantenimento delle tradizioni classiche; - promozione dell’ enogastronomia locale all’interno di specifici eventi culturali; - rilancio della qualità del termalismo; - promozione delle feste e delle sagre locali che si svolgono nel corso dell’anno nelle isole - Eolie; Indicatori: - livello dei flussi turistici destagionalizzati e dediti alla fruizione storico-culturale del territorio;

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Obiettivo: Promozione del territorio che Indicatori : valorizzi l’importanza della tutela del sito - numero di interventi realizzati e loro Azioni : qualità; - portale sulla storia delle Eolie; - risultati di sondaggi periodici presso i - un portale delle Eolie come sito UNESCO; visitatori del sito; - progetto “FILMIAMOLEolie”; - prenotazioni negli agriturismi; - incentivare all’ambientazione di riprese - numero dei ritorni; televisive e cinematografiche per film e spot - numero di percorsi individuati; pubblicitari nelle aree del sito. - livello tecnologico dei dispositivi attivati; Indicatori : - tipologie di utenti supportati; - numero contatti Web; - numero di card acquistate; - incremento dei visitatori presso il sito fisico, - risultati economici della produzione correlabile con la presenza del sito Internet; pubblicitaria/informativa; - incremento di prenotazioni dei servizi - numero di attività formative progettate; turistici diretti e accessori derivanti dal sito - numero di attività formative realizzate; Internet; - numero dei partecipanti effettivamente - numero e tipologia realizzazioni; formati. - numero e tipologia di soggetti coinvolti; - numero e livello dei passaggi televisivi; Obiettivo : Creazione di un’immagine - gradimento delle iniziative; coordinata e integrata nella comunicazione - numero ambientazioni; territoriale delle isole Eolie - minuti di girato reso pubblico in cui siano Azioni : evidenti le parti del sito; - realizzazione di un marchio-logo-slogan - riscontro di pubblico e di critica delle riconoscibile e attività di supporto alla sua produzioni; diffusione; - numero di recensioni pubblicate che - gemellaggi, con altri siti UNESCO a facciano riferimento alla location; carattere naturalistico e non; - numero di sportelli specifici attivati per - gadget istituzionali del sito UNESCO isole semplificare le procedure di accesso ai siti Eolie; per queste finalità; - mascotte che faccia parte della campagna - numero e tipologia di produzioni per le promozionale; quali è stato richiesto l’apporto dello - coordinamento nella programmazione di sportello; eventi a marchio UNESCO. - risultati economici della produzione e della Indicatori : raccolta pubblicitaria. - riconoscibilità e percezione del brand- immagine sito UNESCO isole Eolie; Obiettivo: Miglioramento nell’accoglienza - numero di gemellaggi attivati e di iniziative turistica e nell’accessibilità al sito comuni attivate; Azioni : - incremento dei flussi turistici fuori stagione - database per fornire informazioni, estiva legati all’organizzazione di tour prenotazioni, brochure, anche on line, e turistici internet; quali sono comprese le Eolie; - una card delle isole; - capillarità della diffusione a mezzo stampa - cartellonistica apposita; del marchio-logo UNESCO delle isole - coniugare le visite ai siti vulcanologici ad Eolie; iniziative di carattere diverso; - numero di gemellaggi attivati e di iniziative - permanenza “attiva” presso gli agriturismi; comuni attivate; - progetto di guida ecoturistica marina; - numero di visitatori del sito e loro - servizi correlati all’attivazione del Parco progressione temporale; vulcanico e vulcanologico. - numero di turisti fisici legati alle attività promozionali del sito.

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3 Il monitoraggio ambientale e utili a prevenire e comprendere le cause dei problemi. Secondo il CTN_NEB (Centro Tematico Nazionale Natura e Biodiversità) 141 per 3.1 Indicatori per lo stato di conservazione l’elaborazione di indicatori di reporting sulla della diversità biologica biodiversità è necessario far riferimento alla Strategia d’Azione Ambientale per lo Il monitoraggio ambientale è previsto dalla Sviluppo Sostenibile in Italia 142 . Gli strumenti normativa con la Convenzione di Rio sulla identificati dalla Strategia d’Azione seguono diversità biologica del 1992, con le Direttive le indicazioni generali del Sesto Programma Uccelli 79/409/CEE e Habitat 92/43/CEE e Europeo di azione per l’ambiente 143 . con le relative leggi di ratifica e attuazione. Queste prevedono l’applicazione della Monitorare gli ambienti e le situazioni di legislazione di protezione ambientale e degrado è la tappa preliminare per qualsiasi l’integrazione del fattore ambientale in tutte le politica di conservazione e protezione delle politiche di settore e danno rilevanza anche a risorse naturali. L’analisi dei meccanismi che strumenti innovativi come la contabilità influiscono sulla vitalità di un ecosistema è il ambientale e lo sviluppo di indicatori per primo passo da compiere per conoscere la l’azione ambientale e lo sviluppo sostenibile. situazione di degrado e per prospettare gli In relazione al tema della biodiversità gli interventi di recupero, allo stesso tempo obiettivi prioritari vengono indicati nella attraverso il monitoraggio è possibile conservazione della biodiversità e nella misurare oggettivamente la buona riuscita di riduzione della pressione antropica sui sistemi un intervento di conservazione per essere naturali. Gli indicatori definiti dal CTN_NEB, ripetuto in situazioni analoghe. in considerazione delle linee indicate dal Il modello DPSIR, di cui si avvarrà il Piano di Sesto Programma di Azione costituiscono un Gestione del sito UNESCO isole Eolie per il utile strumento per monitorare lo stato della monitoraggio e il controllo delle azioni da conservazione della biodiversità e la pressione realizzare, ben si presta al controllo in campo antropica esercitata sui sistemi naturali. Di ambientale essendo esso stesso un’estensione seguito viene riportata una lista dei principali del modello PSR (Pressione-Stato- Risposta) indicatori definiti dal CTN_NEB con relativi sviluppato in ambito EEA (European codici di identificazione: Environment Agency) e adottato in Italia dall’ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente). Gli interventi di conservazione, valorizzazione e di ricerca in campo ambientale del Piano di Azione prevedono il monitoraggio ambientale come momento di verifica degli obiettivi proposti in fase progettuale. Nello specifico l’azione di monitoraggio dovrà: − Rilevare tendenze a lungo periodo; − Individuare crisi potenziali in tempo utile; − Valutare l’esito di intereventi di gestione; − Accrescere le conoscenze sui sistemi complessi naturali eoliani. Gli interventi programmati saranno valutabili in termini di risultati raggiunti attraverso la 141 CTN_NEB, Indicatori per il reporting verifica degli indicatori ambientali, i quali sulla biosfera, aggiornamento 2004 , APAT dovranno fornire un “peso” quali-quantitativo, 2005. 142 Delibera CIPE 2 agosto 2002, n.57. essere controllabili e verificabili, essere 143 semplici e comprensibili, applicabili in più siti Decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 luglio 2002. 442 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

Tab. 1 Indicatori CTN_NEB INDICATORI CTN_NEB NeB Ap3 Pressione da infrastrutture di NeB Bio9 Status delle specie pres enti all’interno di comunicazione in aree protette SIC/ZPS NeB Ap5 Superficie delle aree terrestri protette NeB Bio13 Presenza di cetacei NeB Ap6 Superficie delle aree marine protette NeB Bio19 Principali tipi di habitat presenti nelle aree protette NeB Ap7 Zone di protezione speciale (ZPS) NeB Bio20 Principali tipi di habitat presenti in SIC NeB Ap8 Siti di Importanza Comunitaria NeB Bio21 Stato di conservazione dei SIC NeB Ap9 Zone umide di interesse internazionale NeB Bio22 Livello di minaccia di specie animali NeB Bio1 Andamento del commercio NeB Bio23 livello di minaccia di specie vegetali internazionale di specie in pericolo CITES NeB Bio2 Pressione venatoria NeB BioAgr3 Trend del numero di aziende e delle superfici destinate ad agricoltura biologica NeB Bio3 Consistenza dell’attività di pesca NeB BioAgr4 Aziende agricole che aderiscono a misure ecocompatibili NeB Bio5 Pressione antropica in zone umide di NeB For2 Superficie forestale stato e variazione interesse internazionale NeB For3 Entità degli incendi boschivi

3.2 Gli indicatori per il monitoraggio del proposto si sono individuati tre gruppi di Piano per la diversità biologica eoliana indicatori legati ciascuno ai tre ambiti di Per quel che concerne il monitoraggio e la intervento in campo ambientale, dunque per la valutazione delle azioni del Piano qui conservazione, la valorizzazione e la ricerca.

Tab. 2 Indicatori per le azioni del Piano per la Biodiversità eoliana

CONSERVAZIONE INDICATORI

-BDI (Biological Distinctiveness Index) ricchezza di specie, presenza d endemismi, fenomeni ecologici ed evolutivi particolari, rarità a livello globale degli habitat considerati -CSI (Conservation Status Index) perdita di habitat e ampie superfici ancora presenti, livello di frammentazione degli habitat, livello di protezione esistente, minacce future previste Censimento popolazioni “focali” Qualità degli habitat Numero specie incluse nella red List (iucn) Numero incendi e frane Incremento della superficie tutelata Numero di operatori prepost i alla tutela delle aree protette Numero di interventi volti allla tutela e protezione di habitat e specie minacciati VALORIZZAZIONE INDICATORI Fatturato del comparto dell’indotto naturalistico Numero manifestazioni ed eventi sulla natura eoliana Numero di nuovi pacchetti turistici legati al turismo naturalistico Numero di visitatori di itinerari floristici e faunistico Numero di centri visita e aree attrezzate, sentieristica

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Numerno di ricercatori e studenti presenti in visita Periodo, numero di giorni e grado di soddisfazione del turista naturalistico Numero di iniziative formative in campo ambientale Valutazione dei progettisti a garanzia della qualità formativa Numero degli operatori formati per la salvaguardia delle aree ad alta naturalità Numero di iniziative di educazione, informazione, divulgazione e comunicazione volte alla diffusione della cultura ambientale Incremento di certificazione ambientale Numero di attività di formazione finalizzata allo sviluppo di att ività sostenibili Indici di sviluppo sostenibile: -ISEW (Indicator of Sustainable Economic Welfare); -HDI (Human Development Index); -SPAZIO AMBIENTALE E ECOLOGICAL FOOTPRINT. RICERCA INDICATORI Numero di pubblicazioni scientifiche incentrate sulle specificità naturalistiche delle isole eolie Numero di partnership Numero di workshop, seminari e incontri Numero di ricerche prodotte in collaborazione con altri centri di ricerca operanti nelle isole mediterraneee Numero studi di fattibilità, valutazioni di impatto ambientale Numero progetti di biologia della conservazione

soprattutto in conseguenza di fenomeni 4 Monitoraggio geo-vulcanologico naturali o provocati dall’uomo (eruzioni, maremoti, frane, incendi, modificazioni del territorio, emergenze ambientali, sanitarie, 4.1 Interventi propedeutici al monitoraggio demografiche, etc.) risulta di estremo interesse considerare l’implementazione di un e al controllo di gestione Sistema Informativo su base geografica (SIT o GIS). Disporre di una banca dati

georeferenziata contenente sia gli aspetti La gestione e il monitoraggio di un sito geologici e naturali che le espressioni più complesso come quello rappresentato salienti della presenza umana nel territorio dall’arcipelago eoliano offre interessanti non costituisce, infatti, soltanto uno strumento spunti per l’applicazione di moderne di conoscenza di indubbio valore, ma tecnologie geoinformatiche mature, adesso, rappresenta un elemento straordinario di per consentire una efficiente disamina sia dei condivisione delle informazioni processi ad alto dinamismo e rapida geoambientali utilizzabile a più livelli e, evoluzione (come quelli geografici e geo- soprattutto, universalmente comprensibile. La antropici) sia dei molteplici aspetti di possibilità di rendere interattive le sensibilità ambientale tipici soprattutto dei informazioni codificate nella banca dati territori insulari. Se a ciò si aggiunge ponendole, per esempio, in agevole raffronto l’assoluta necessità di disporre, soprattutto in con altre basi tematiche a differente scala, queste aree soggette talora ad una elevata diacroniche e con contenuto semantico pressione antropica, di metodologie efficaci e differente, rende i SIT uno strumento rapide di ausilio al “decision making”, 444 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

inscindibile da qualsiasi processo di controllo vulcanologici, geofisici, geochimici, nonché e monitoraggio territoriale. La rapida idrogeologici e geomorfologici; evoluzione della tecnologia del settore - gli elementi del Sistema Antropico ivi informatico può consentire inoltre di compresi quello urbanistico e storico- divulgare, in tempo reale, per mezzo del Web, insediativo, turistico e culturale, socio- i prodotti tematici e le informazioni statistiche sanitario e infrastrutturale. e territoriali desunte dal Sistema Informativo. Basta dare un rapido sguardo, sul Web, ai siti Nella convinzione, infine, che la forza, dei più famosi Parchi naturali o delle località l’utilità e la validità nel tempo di un moderno ad elevato interesse turistico-ambientale per sistema di conoscenza quale il SIT possa rendersi conto, infatti, di come tutte le essere garantito dalla tracciabilità e dalla informazioni territoriali e statistiche univocità di provenienza delle informazioni presentate siano desunte e aggiornate a partire dall’Ente che le certifichi all’origine, si ritiene da una base dati georeferenziata e di come opportuno localizzare nell’isola di Lipari, sempre più interattivo e amichevole (“ user anche per la sua posizione centrale friendly ”) sia il rapporto tra fruitore remoto e nell’ambito dell’arcipelago, il centro “serbatoio” delle informazioni. Un’altra operativo del Sistema. Opportunamente caratteristica dei SIT, naturale conseguenza collegato, per la verifica e implementazione della evoluzione del mondo informatico, è la dei dati, con strutture universitarie, enti di facile aggiornabilità del dato e la possibilità di ricerca e uffici regionali ed enti locali, controllarne la validità e i limiti di utilizzo l’Ufficio eoliano del SIT potrebbe gestire in (metadata). autonomia e autorevolezza le informazioni La scelta degli indicatori per definire la territoriali, discriminando gli aspetti sensibili qualità di una componente ambientale (suolo, da quelli divulgativi e curando, oltre che sottosuolo etc.) per tutte le sue caratteristiche l’aggiornamento costante dei dati, anche la (chimiche, fisiche, biologiche, etc.) e per divulgazione sia attraverso i normali canali selezionare le pressioni, diffuse o puntuali, locali che attraverso il web. Una siffatta deve essere messa peraltro in relazione con gestione dell’informazione oltre che avere un’ottima raccolta delle informazioni in grado indubbie ricadute di carattere turistico, di descrivere il continuo cambiamento delle culturale ed educativo, consentirebbe di principali caratteristiche della componente operare un monitoraggio costante delle attraverso le relazioni fra gli indicatori e i condizioni del territorio insulare, nonché di riferimenti territoriali topografici, ossia tali attuare una migliore e più tempestiva gestione indicatori devono essere georeferenziati. delle risorse del patrimonio culturale del sito. Questi ultimi, come strumenti di valutazione delle componenti ambientali, possono essere utilizzati per analizzare le tendenze evolutive 5 Strumenti per il monitoraggio economico e lo stato di salute del territorio e e turistico contribuiscono alla stima della gestione dell’uso della risorsa e per pianificarne la salvaguardia. Per misurare il grado di utilizzo delle risorse e In sintesi gli aspetti che il sistema informativo il loro cosiddetto impatto economico e dell’arcipelago delle Eolie dovrebbe prendere turistico si può utilizzare un modello in considerazione sono: conosciuto come modello di gestione ottimale del turismo 144 , che fornisce un meccanismo di - gli elementi del Sistema Biotico ivi monitoraggio e di gestione di attività compresi i fenomeni di criticità, turistiche in aree naturali. vulnerabilità e sensibilità ambientale che lo Il modello è un modo di considerare la caratterizzano; gestione della destinazione, perché unisce il - gli elementi del Sistema Abiotico, con meglio di una buona pratica gestionale con particolare riferimento a quelli geo- 144 Cfr. C.Cooper – Economia del Turismo - Zanichelli 445 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

l’aspetto commerciale, creando parametri di 2. Un programma di monitoraggio misura riferimento. quanto sia vicina la situazione attuale alle Possiamo identificare tre fasi principali di condizioni ottimali. questo processo: 3. Un sistema di risposta manageriale 1. L’ analisi del contesto identifica la natura individua le aree problematiche e le azioni attuale dei valori della comunità, il necessarie per gestirle. prodotto turistico, la crescita turistica, le opportunità e la collocazione del prodotto. L’approccio innovativo unisce tecniche attuali Individua anche gli scenari alternativi per di governo del turismo e le sviluppa in il futuro del turismo. Le informazioni accordo con tutti gli operatori interessati. Il sono usate per definire le condizioni particolare contributo del modello di ottimali che il turismo dovrebbe creare. monitoraggio risiede nei concetti di condizioni ottimali, indicatori, valori accettabili e parametri di riferimento.

Tab. 3 Modello per il monitoraggio economico e turistico

Programma di monitoraggio

Condizioni ottimali Indicatori Valori accettabili degli indicatori Programma di monitoraggio Stato dei parametri Prestazione annuale Prestazione prevista

1.Una condizione ottimale è definita come 2. Per ciascuna condizione verranno stabiliti una condizione auspicabile ma realistica per degli indicatori in modo da avere un futuro sostenibile. Le condizioni ottimali un’idea di quanto il settore del turismo si devono essere complessive, misurabili e stia avvicinando alle condizioni ottimali. facilmente riconosciute. Per le isole Eolie le 3. Verranno determinati anche dei valori condizioni ottimali potranno essere accettabili per ciascun indicatore e verrà sviluppate per le seguenti condizioni: elaborato un programma di monitoraggio a) condizioni economiche (per esempio per la raccolta di informazioni. la crescita dell’occupazione nel 4. Verranno quindi elaborati alcuni turismo); parametri per ciascun indicatore, come b) opportunità di mercato (per esempio punto di riferimento con cui confrontare i le isole Eolie attraggono i segmenti dati di monitoraggio. culturali/ambientali del mercato turistico); 5.1 Indicatori per il monitoraggio c) condizioni per l’esperienza turistica economico (per esempio la maggior parte dei visitatori lascia le isole molto Per misurare il grado di utilizzo delle risorse e soddisfatta dell’esperienza); il loro cosiddetto impatto economico occorre d) condizioni socioculturali (per anzitutto stabilire una differenza tra l’impatto esempio i residenti sentono che economico associato alla spesa turistica e possono influenzare le decisioni quello associato allo sviluppo del turismo. concernenti il turismo). Il primo si riferisce agli effetti e alle variazioni della spesa per turismo, mentre il

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secondo riguarda l’impatto della costruzione e disponibile, è, assieme al ADR, la più usata del finanziamento di strutture correlate con il misura di performance dell’industria turismo. turistica. Il RevPAR rappresenta il legame Il calcolo dell’impatto economico della spesa tra la domanda e l’offerta di camere e può turistica si effettua attraverso l’ analisi del essere calcolato in due modi: a) come moltiplicatore , mentre per la stima prodotto del tasso di utilizzazione della dell’impatto economico dei progetti di struttura e del prezzo medio effettivamente sviluppo turistico possono essere utilizzati raggiunto dalla vendita di una camera; b) procedimenti metodologici riconducibili come rapporto tra il fatturato lordo all’ analisi costi - benefici , ovvero l’analisi effettivamente generato e le “notti camera” dei costi-opportunità derivanti dall’impiego di disponibili; risorse per lo sviluppo del turismo anziché per 5. Fluttuazione stagionale nei posti di lavoro impieghi alternativi. turistici. Il modo di misurazione riguarda i In altri termini, la quantificazione posti di lavoro nel turismo, considerati in dell’impatto economico del turismo nelle alta e bassa stagione, comparati alla quantità isole Eolie deve rispondere, fra le altre, alle complessiva dei posti di lavoro nella seguenti domande: Quale è la capacità località; economica del settore turistico? Quale è la 6. Incidenza del turismo sul prodotto dipendenza economica dal turismo? Quale è interno lordo delle isole Eolie. Il modo di la variazione stagionale degli introiti turistici? misurazione non è diverso dall’indicatore È possibile misurare l’impatto economico del preso in esame. turismo attraverso i seguenti indicatori: 7. Spesa turistica pro capite giornaliera 1. Tasso di utilizzazione lorda mensile : rilevata attraverso un’indagine sul campo misura il “numero” di notti vendute come consente di valutare i diversi modelli di percentuale di quelle disponibili (giornate consumo dei turisti, della provenienza letto potenziali) nel corso di un mese. I tassi (italiani e stranieri), dell’alloggio scelto di utilizzazione sono utili per verificare le (alberghi e complementari) e della performance delle strutture ricettive, sia a motivazione al viaggio (leisure vs business); livello aggregato (indice di utilizzazione 8. Spesa dei turisti nelle abitazioni; strutturale) che disaggregato, in funzione 9. Percentuale dei lavoratori non residenti della tipologia di alloggio (indice di rispetto al numero totale degli impiegati utilizzazione alberghiero ed extra- nel settore turistico ; alberghiero). Infine, tali tassi, se calcolati 10. Durata media dei contratti di lavoro del per periodi infrannuali ad esempio personale turistico; mensilmente, permettono di verificare la 11. Merce imbarcata e sbarcata nei porti relativa stagionalità dell’utilizzazione sia delle isole Eolie (esportazioni e per tipologia di alloggio che per importazioni). provenienza dei flussi turistici; 2. Fatturato mensile stimato , rappresenta la valorizzazione monetaria della domanda di 5.2 Indicatori per il monitoraggio turistico posti letto; è calcolato come prodotto tra presenze mensili e il prezzo medio giornaliero di un posto letto; La gestione del turismo è inefficace in 3. Prezzo medio giornaliero di una camera assenza di un’opportuna analisi della (ADR, average daily rate) : è la più usata domanda. Sono necessari, pertanto, indicatori misura della redditività delle strutture che puntano sull’osservazione dell’andamento ricettive. È tipicamente fornito dagli reale dei visitatori nelle isole Eolie. Sono operatori turistici ed è calcolato dividendo il alcuni esempi: la quota di arrivi con un basso fatturato lordo totale per numero di camere impatto ambientale, l’utilizzo dei mezzi di vendute durante il periodo considerato; trasporto pubblici in particolare delle navette 4. Revenue per available room (Rev PAR) di collegamento da stazioni e aeroporti, la ovvero il reddito prodotto da ogni stanza quantità di energia consumata proveniente da

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fonti rinnovabili, il consumo idrico e il suo A) Per il monitoraggio dei progetti di consumo sostenibile e la gestione sostenibile conoscenza,di tutela e di valorizzazione del dei rifiuti. patrimonio archeologico si indicano una serie È possibile misurare la domanda di turismo di indicatori utili, alcuni dei quali logicamente nelle isole Eolie attraverso i seguenti coincidenti con quelli di tutela e indicatori: conservazione nell’ambito del quadro di conoscenza sul patrimonio vulcanologico 1.Domanda ufficiale: arrivi, presenze e permanenza media; − Numero degli interventi eseguiti in 2.Domanda non ufficiale , è possibile collaborazione tra enti e valutazione del grado effettuare una stima attraverso i dati relativi di gestione; ai consumi di acqua potabile, la − Numero e qualità dei dati reperiti e produzione dei rifiuti e le presenze nelle sistematizzati: per contesto territoriale e stato seconde case (proprietà e affitto); di realizzazione del SIT archeologico 3.Indice di impatto ambientale, rapporta il complessivo; numero di presenze turistiche sulla − Monitoraggio costante e verifica dei fattori popolazione residente; di rischio e del mantenimento della 4.Indice di pressione turistica o di sorveglianza con personale qualificato, o affollamento, misura il carico sull’ambiente anche con personale volontario, nelle aree “a esercitato dalle presenze turistiche e dalla potenzialità archeologica” popolazione residente. Esso rapporta la secondo il regime del P.T.P; somma delle due grandezze suddette sulla − Verifica del mantenimento dei gradi di superficie complessiva del territorio manutenzione e di agibilità e della sicurezza; esaminato. Il suo valore può considerarsi − Screening dello stato di conservazione delle una misura indiretta dello stress che la strutture antiche e della tenuta dei più recenti compresenza di turisti e residenti esercita interventi di restauro; sulle infrastrutture a servizio del territorio; 5.I flussi di escursionismo ; Dovrà venir data la precedenza, nella verifica, 6.Tasso di occupazione dei posti barca ; a quelle strutture che per fattura tecnica 7.Presenze nei musei e nei siti archeologici risultano più sensibili agli agenti naturali e e monumentali. quindi maggiormente esposte alla deperibilità e diagnosi di eventuali nuovi fattori di − 6 Note sul monitoraggio delle azioni di degrado e definizione dei nuovi interventi. conoscenza, tutela e ricerca del patrimonio archeologico − Verifica dell’efficacia e degli interventi già effettuati; Fra gli enti che dovranno far parte della − Verifica dei risultati, in ordine all’interesse Commissione di monitoraggio – guidati suscitato e all’afflusso di pubblico, delle dall’azione della Fondazione UNESCO nuove campagne di scavo già effettuate e a preposta al monitoraggio stesso - insieme alla seguito delle quali i resti emersi siano già stati Soprintendenza B.C.A di Messina, la resi fruibili, anche con interventi preliminari; Soprintendenza del mare per i giacimenti − Verifica e analisi delle nuove acquisizioni sottomarini e, quando sarà costituito il Parco scientifiche in rapporto a future iniziative di Archeologico delle Eolie ex art.20/2000, divulgazione,promozione didattica e l’Ente Parco 145 , finalizzato alla salvaguardia studio(mostre,convegni, cicli di lezionie dello stesso. conferenze etc).

B)Per il monitoraggio e la verifica dei risvolti positivi sul turismo di qualità in rapporto

145 all’apertura al pubblico di nuovi siti e Per la composizione degli Organi dell’Ente Parco strutture museali e del potenziamento delle cfr. Linee Guida dei Parchia Archeologici Siciliani pp.43-44 risorse di quelli già da tempo fruibili: 448 Piano di Gestione UNESCO Isole Eolie

− dati forniti dall’APT; Mondiale dei beni iscritti nella Lista del − dati sulle presenze e sugli incassi nei Musei Patrimonio Mondiale; e nei siti archeologici; 3. fornire delle informazioni aggiornate sui − diffusione del materiale informativo; beni inseriti nella Lista per poterne registrare i − presenze fuori stagione turistica e cambiamenti in termini di condizioni e di individuazioni dei reali benefici,o delle stato di conservazione; controindicazioni, del processo di 4. fornire un meccanismo di cooperazione destagionalizzazione; attraverso lo scambio di informazioni e di − statistica periodica degli incassi e delle esperienze fra gli Stati Membri riguardo presenze; l’attuazione della Convenzione e la − individuazione delle cause dei cali di conservazione del Patrimonio Mondiale. presenza nei singoli siti. Tale Rapporto Periodico è, sostanzialmente, − 7 Rapporto Periodico un documento che si articola in due sezioni fondamentali: Un ulteriore strumento importante nella 1. Sezione 1 : Disposizioni legislative, gestione, attuazione e, soprattutto, amministrative e altre misure adottate dallo monitoraggio del sito UNESCO isole Eolie è Stato Membro per la corretta applicazione il Rapporto Periodico, la cui redazione e della Convenzione, comprese le esperienze trasmissione, per l’applicazione del acquisite attraverso la gestione del sito Patrimonio Mondiale, sono finalizzate a UNESCO in questione. Tratta anche gli soddisfare quattro obiettivi principali: obblighi più generali assunti presenti nei 1. fornire una stima dell’applicazione della diversi articoli della Convenzione; convenzione del Patrimonio Mondiale; 2. Sezione 2 : Stato di conservazione di ogni 2. fornire una stima del mantenimento o meno singolo bene del Patrimonio Mondiale nel corso del tempo dei valori del Patrimonio presente sul territorio dello Stato Membro.

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PARTE SETTIMA

LE RACCOMANDAZIONI POSTE DALL’UNESCO. LE RISPOSTE DEL PIANO DI GESTIONE

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Lo sviluppo sostenibile è lasciare a chi verrà l’invito al Governo Italiano, di redigere la dopo di noi quantomeno quello che noi documentazione stabilita dalla Convenzione. abbiamo: si tratta, in un certo senso, di salvare Nello specifico, nel documento inviato in data un sito dall’uso indiscriminato e 27 agosto 2007 alla Commissione Nazionale inconsapevole che fa di se stesso e delle sue Italiana per l’UNESCO, dopo avere preziose risorse. E’ in tal senso che questo esaminato lo stato di conservazione delle isole Piano di Gestione intende operare, nel rispetto Eolie, richiede precise garanzie per il delle linee guida, delle indicazioni e, superamento delle criticità sollevate con soprattutto, dei moniti più volti giunti dalla l’Adozione 31 Com 7B.24, in merito ad una stessa World Heritage Committee serie di punti di attenzione e criticità. dell’UNESCO. Il presente Piano è, infatti, atto di indirizzo a. Divieto di proseguimento di attività per la conservazione e la valorizzazione dei estrattive nelle aree incluse nel Patrimonio beni culturali e ambientali presenti nel Mondiale e in quelle a questo adiacenti. territorio eoliano, in conformità al P.R.G. Divieto di apertura di eventuali nuove adottato e al Piano Territoriale Paesaggistico, miniere. secondo le vigenti disposizioni legislative. Per molti anni, l’assenza di un coordinamento b. La chiusura definitiva delle cave di tra quegli Enti o Istituzioni che avrebbero pomice è avvenuta alla fine di agosto 2007 dovuto provvedere alla tutela e alla ad opera della magistratura di Catania che, valorizzazione di questi siti, la mancanza di sequestrando anche i pontili d’imbarco e i fondi da mettere a disposizione per tali macchinari di proprietà, ha disposto anche finalità, unitamente alla continuità di interessi il divieto di intraprendere ulteriori future tra di loro contrastanti, hanno fatto sì che non iniziative estrattive. L'area sequestrata si garantisse l’osservanza di quei punti comprende anche i pontili di imbarco del fondanti la decisione dell’UNESCO di materiale con i nastri trasportatori della pietra dichiarare le Eolie luogo Patrimonio pomice, tutti i macchinari utilizzati per lo dell’Umanità. scavo, gli stabilimenti. Adesso il comune di A tale esigenza si è fatto fronte promuovendo Lipari dovrà provvedere alla messa in la formulazione e approvazione di un sicurezza del sito, avvalendosi del Corpo adeguato Piano Territoriale Paesistico oltre Regionale Miniere – Distretto Minerario di che attraverso ulteriori iter legislativi, Catania, attraverso l’eliminazione e/o il conclusi e in itinere , come il “Parco Naturale, riutilizzo dei materiali di cava presenti. Tali vulcanologico e archeologico delle isole attività verranno supervisionate dalla Eolie”, la “Riserva Naturale Orientata di Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia a cui Lipari” e il “Parco Nazionale delle isole è affidato il compito di sovrintendere a tutte le Eolie”. attività previste nel Piano di Gestione. Nel corso del tempo, numerosi allarmi ed esortazioni ad operare nella direzione di un c. Definizione di scadenze per la adeguamento alle ragionevoli richieste rimozione delle scorie di pomice. provenienti dall’UNESCO sono stati lanciati dal presidente della Commissione Nazionale d. Il sequestro dell’area utilizzata per lo Italiana UNESCO Giovanni Puglisi, dalle stoccaggio e l’utilizzazione dei residui di associazione ambientaliste e dei cittadini. lavorazione, permette di delineare un L’UNESCO, nonostante abbia accolto progetto di eliminazione di tali scorie positivamente le attività finanziate e, in precedente all’attuazione dei piani di particolar modo, lo sviluppo di chiari limiti riconversione delle cave attraverso attività, per la proposta della riserva naturale di Lipari, compatibili con il vincolo paesaggistico, che ha per molto tempo manifestato doverose possano assicurare uno sviluppo turistico perplessità. Ha dunque più volte rinnovato ed economico dell'Isola che punti su ambiente e qualità del territorio. Per

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ricondurre ad una possibile fruizione di tipo dell’Ambiente, i legali rappresentanti degli balneare le superfici di spiaggia comprese enti locali territoriali presenti ed il Dirigente entro l’originaria zona mineraria, allo stato Generale del Dipartimento Beni Culturali ed attuale interessate incisivamente da fenomeni Ambientali, intervenuto con delega del sig. di erosione costiera, si potrà procedere alla Presidente della Regione Siciliana, hanno rimozione parziale o totale degli accumuli concordato di costituire un consorzio pubblico costituiti dai residui di lavorazione (cumuli di ai sensi della vigente normativa che regola lapillo) e al successivo riutilizzo dei materiali forme di gestione comune tra enti locali per il ripascimento delle spiagge, in relazione territoriali (art. 25 della Legge 8 giugno 1990 ovviamente a quanto consentito dalle n. 142, recepita in Sicilia dalla legge normative vigenti in materia di rifiuti. In Regionale 11 dicembre 1991 n. 48.) per la alternativa a questa tipologia di interventi, che gestione del sito. dovranno comunque essere sempre preceduti da accurati studi di fattibilità e di impatto ambientale, si potrà operare una g. Intraprendere un’esauriente riqualificazione paesaggistica del sito valutazione sull’impatto ecologico e attraverso la sistemazione degli accumuli ambientale della proposta di allargamento degli scarti della lavorazione mineraria del porto di Lipari, includendo un’analisi privilegiando l’uso di tecniche di ingegneria dell’impatto delle navi da crociera sul sito naturalistica. Patrimonio dell’Umanità. Il Piano di Gestione per il sito UNESCO isole e. Elaborazione di un Piano di Gestione - Eolie accoglie in pieno le considerazioni utilizzando la maggior parte dei dati UNESCO in merito e descrive le possibili scientifici disponibili – che includa la soluzioni alternative per lo sviluppo della definizione delle risorse di finanziamento portualità dell’Isola che sono compatibili con necessarie all’assunzione, il mantenimento e la tutela dei luoghi. all’implementazione, al monitoraggio e alla crescita di conoscenza del Piano stesso . h. Definizione di un progetto, Il presente documento risponde alla richiesta scientificamente fondato, di ricostituzione dell’UNESCO di presentare la della flora attraverso l’utilizzo di piante documentazione obbligatoria per i siti facenti endogene. Stesura di un solido piano di parte del Patrimonio dell’Umanità Si tratta di riconversione delle infrastrutture delle un documento scientifico di analisi miniere al fine di soddisfare i bisogni, approfondita della situazione in atto anche didattici, di ecoturismo, includendo nell’ambiente eoliano al fine di pianificare un programma di reimpiego e/o una gestione ecosostenibile dei diversi settori riabilitazione degli ex lavoratori delle cave sociali, economici, ambientali e culturali dei chiuse. territori interessati, supportata dalla disamina Prendendo le mosse dalle situazioni di di tutte le risorse a disposizione per tale criticità e di rischio che investono il scopo. patrimonio biotico eoliano, un piano di ricostituzione della flora originaria è f. Nomina di un’entità di gestione ampiamente previsto e delineato nelle sue apposita e garanzia della disponibilità di peculiarità in tale Piano di Gestione e, nello adeguati finanziamenti. specifico, nell’ambito della descrizione dei Si è costituita in Sicilia – prima tra le regioni progetti di intervento per la conoscenza, italiane – la Fondazione UNESCO Sicilia , che protezione, conservazione e valorizzazione ha tra i propri scopi istituzionali l’attuazione e del patrimonio biologico eoliano. il monitoraggio dei piani di gestione previsti La realizzazione degli interventi mirati alla per i siti siciliani UNESCO. Con riguardo al riconversione del sito di cava oggi inattivo sito UNESCO delle isole Eolie, nel corso di non potranno naturalmente prescindere dal una riunione svoltasi il 29 maggio 2008, coinvolgimento di tutti i lavoratori giusta convocazione del Ministro precedentemente impiegati nell’ambito di tale

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industria estrattiva. Questi ultimi, d'intesa con la regione e sentiti gli enti locali opportunamente istruiti attraverso gli specifici interessati. L’istituzione del Parco cambia lo corsi di formazione/riqualificazione previsti, scenario della tutela ambientale potranno partecipare adeguatamente a tutte le nell’arcipelago, poiché il Parco si configura iniziative divulgative, educative e, più in come un ente pubblico che prevede la generale, di fruizione che verranno svolte partecipazione delle comunità locali ai specificatamente in seguito all’istituzione dei processi di “governance”. Le finalità che progetti di riconversione prospettati: come ad hanno motivato l’iter istitutivo del Parco esempio la struttura scientifico-museale dell’ Nazionale possono essere così sinteticamente “Ecomuseo Regionale della Pomice di Lipari” elencate: o la “Scuola del mare”, che destinerebbe gli - protezione e conservazione dei beni ex capannoni industriali ad attività didattiche ambientali, culturali e storici; e sportive. L’assessorato regionale del lavoro - preservare le attività economiche ha avviato le procedure di reimpiego degli ex tradizionali; operai della cava per attività sociali e di - promozione della conoscenza dell’ambiente riqualificazione ambientale. naturale nelle sue componenti terrestri e marine; i. Modifica del perimetro della istituenda - promozione della fruizione dei beni riserva di Lipari con una proposta ambientali. corrispondente ai limiti della Patrimonio dell’Umanità in linea con le Operational k. Presentare una nuova nomina delle Guidelines. Valutazione dell’impatto del isole alla WHL, alla luce della disponibilità progetto di realizzazione dell’aeroporto di dati scientifici aggiornati sui valori nell’isola di Lipari in una delle zone della naturali dell’isola, includendo dunque futura Riserva: Poggio dei funghi, nella criteri per proteggere gli importanti verde frazione di Quattropani. habitat costali e marini. L’assessorato regionale Territorio e Ambiente Il Piano di Gestione del sito UNESCO isole della Regione siciliana ha provveduto a Eolie – alla luce delle linee progettuali delimitare la riserva di Lipari (che è in via di presentate per la tutela, a conservazione e la istituzione) in base a quanto richiesto valorizzazione di tutte le risorse dall’UNESCO. Il decreto e la cartografia sono caratterizzanti la straordinarietà delle isole di prossima pubblicazione nella Gazzetta eolie - si conclude con la proposta di nuovi ufficiale. criteri di merito per l’arcipelago come Il Piano propone soluzioni alternative ed patrimonio naturalistico e con ecocompatibili al prospettato aeroporto a l’individuazione di possibili criteri per Lipari, la cui realizzazione – oltre all’impatto rafforzare la posizione delle isole nella WHL ambientale- avrebbe effetti sulla modifica del anche come patrimonio culturale. Tutte le territorio e dell’andamento dei venti, parti intervenute alla riunione del 29 maggio a inquinamento acustico nonché sulla Roma si sono formalmente impegnate a che desertificazione di una vasta area. tale proposta sia oggetto di approfondita concertazioni con le istituzioni e comunità j. Considerare attentamente la proposta locali, all’interno del tavolo tecnico della creazione di un Parco Regionale per permanente istituito, a tal fine, dall’Assessore le isole Eolie. regionale dei Beni culturali, ambientali e della Nella Legge Finanziaria 2008 dello Stato Pubblica istruzione. italiano è prevista l’istituzione di un Parco Nazionale delle isole Eolie da realizzarsi

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